I'll Find You, Cinderella

di hachi22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'll Find You, Cinderella ***
Capitolo 2: *** Ritorno Alla Realtà? ***
Capitolo 3: *** ....Wash Away.... ***
Capitolo 4: *** Che Succede? ***
Capitolo 5: *** La Mia Fata Turchina ***
Capitolo 6: *** GeloSia ***
Capitolo 7: *** Bugiarda ***
Capitolo 8: *** Little Red Riding Hood ***
Capitolo 9: *** Fear, Freedom, Trouble. ***
Capitolo 10: *** Choose. ***



Capitolo 1
*** I'll Find You, Cinderella ***


I'll Find You, Cindarella

I'll Find You, Cinderella

Hermione Granger si portò finalmente di fronte allo specchio, e le parole

le scemarono in gola, là proprio dove in quel momento, il suo cuore batteva all’impazzata.

 

I ricci boccoli leggermente sostenuti erano liberi di cadere morbidi sulle sue spalle delicate

e libere da quel magnifico abito bianco romantico da sposa, che partiva dal seno.

Scendeva in un bustino per allargarsi in una nuvola di soffice tulle bianco.

Due piccole perle all’orecchio e la maschera bianca e finemente ricamata completarono l’opera.

 

No, non si riconosceva affatto.

Era Lei?

 

Il bussare Frenetico sulla porta la riscosse, facendo scoppiare la sua bolla di pensieri.

< Herm sei pronta? >

< si Ginny entra pure >

La ragazza rispose all’invito entrando silenziosamente, vestita da alice del paese delle meraviglie, e rimase pietrificata alla porta, 
portandosi le mani alla bocca spalancata e con gli occhi luccicanti per 
l’emozione.

Hermione vide la sua reazione allo specchio e si voltò spaventata.

< Ginny va tutto bene? >

Lei scosse la testa e abbracciò l’amica.

< Hermione sei bellissima >

< grazie, ma mi raccomando, nessuno oltre te dovrà sapere chi sono >

ribattè all'istante, imbarazzata.

< tranquilla, ci dividiamo alle scale, così non arriverai con me che sono leggermente più riconoscibile >

< Ci credo Ginny, l’hai mai vista un’Alice rossa? >

Lei sorrise facendogli la linguaccia, intonandola perfettamente al costume, tra l’altro >

 

 

Arrivarono fino a dove stabilito e si strinsero forte la mano.

< Vado, Herm in bocca al lupo >

< eheh speriamo di no!! A dopo >

Un ultima stretta le divise.

 

Hermione estrasse la bacchetta legata sotto il vestito, e modificò la voce così come richiesto dal Preside.

Quel Ballo di inizio anno era completamente Anonimo.

Nessuna voce doveva insultare, nessun viso poteva guardarne un altro con disprezzo, solo per un appartenenza a case differenti.

Una volta rimessa al posto giusto la bacchetta prese un grosso respiro e cominciò a scendere le scale.

Si sentì osservata: diciamo anzi che una buonissima parte della sala la guardava.

Le ragazze invidiose, i ragazzi pure, ma del suo cavaliere.

Cercò di mantenere la calma e accettò l’invito di Neville di andarle a prendere del Punch, neanche Paciock l’aveva riconosciuta.

Rimase ad attendere, più o meno a metà sala, anche se le coppie immerse nella danza la stavano trascinando sempre più verso il centro.

Doveva cercare di uscire da quel trambusto, anche perché il suo abito occupava già un bel po’ di spazio.

All’improvviso si sentì trattenuta per un polso.

da una mano che aveva bramato di toccare la pelle di quell'angelo non appena lo aveva visto.

Voltandosi trovò un ragazzo, alto e biondo; indossava uno stupendo costume stile ottocento da principe.

Gli occhi poi, erano candidi e stupendi.

Grigi e Azzuri.

come quando le Nubi celano il Cielo.

Si ammirarano, poi lei come riscossasi, ora spaventata, si voltò, ma si sentì chiamare.

< aspetta >

In quel frattanto di sguardi, Neville arrivò impacciato con il punch, Porgendolo delicatamente alla ragazza.

< e-ecco qua >

< Neville Paciock >

Disse il principe scocciato, lui lo guardò sorpreso. Era così riconoscibile?

< io non so chi tu sia, ma sei con la mia dama >

Hermione sorrise, Paciock era tenero in fondo, ma non gli aveva mai detto che quella sera sarebbe stata la sua dama. 
Anche perché Neville aveva già invitato Calì.


< allora diciamo che porterò ‘la tua dama’ a fare due passi >

Senza sentirsi in bisogno di chiedere il permesso
Le mise delicatamente una mano a sospingerle la schiena per fargli strada con l’altra, 
e lei si incamminò verso il portone, che conduceva al giardino, stranamente semideserto.

< davvero Paciock era il tuo cavaliere? >

Esordì il principe, rompendo per primo la quiete,

Hermione sorrise

< In realtà non avevo un cavaliere, ma Neville mi ha fatto tenerezza >

< dunque non sei una Serpeverde >

< e tu lo sei >

< come puoi dirlo? >

< dalla precisazione che hai fatto >

Il principe sorrise di rimando

< touchè >

Avanzavano intanto fra alberi illuminati da magiche candele, 
che si specchiavano sulle sponde del lago tetro.

< allora posso provare ad indovinare chi sei? >

< certo, ma badi principe che è un impresa ardua anche per lei, ci sono molte studentesse ad Hogwarts >

Lui la guardò negli occhi

< poche avvenenti quanto te, ancora meno con quegli occhi >

Hermione abbassò il viso mentre le guance le si imporporarono

< e in effetti anche un poco timida >


rinfacciò nel constatarlo.

< prova >

< quante domane mi concedi? >

< tre >

< mi basteranno, sei davvero di Hogwarts? >

< certo >

< non si sa mai, potresti essere sgattaiolata, mmh vediamo… sei di tasso rosso? >

< no >

< ahi ahi, sto sbagliando allora… >

La prese poi per una mano, facendola voltare verso di lui

Lei cominciò a respirare più velocemente, notando come lui la stava contemplando, come nessuno mai aveva fatto.

E ringraziò la fresca brezza di settembre, l’unica a calmarla.

< ti piace andare a Hogsmeade a fare shopping? >

< cosa? No, non è proprio fra le cose che preferisco. Ma che domanda è? >

< eppure tu non hai idea di quante ragazze abbia escluso con questa domanda >

Le prese anche l’altra mano, ormai sul bordo del lago.

< hai degli occhi meravigliosi >

Lei abbassò di nuovo la testa

< ti concedo un ultima domanda >

< ti va di ballare? >

< ma non c’è la musica >

< e allora? >

Disse lui allargando le braccia, poi le si discostò e le fece un inchino, sentendola sorridere, prese di nuovo la sua mano, 
accompagnandola dietro al suo collo e si unì a lei in un immaginario lento.

Cominciarono a camminare sul posto, poi lui, mentre ancora la guardava ammaliato la fece girare su se stessa più volte, 
ammirandola in tutta la sua bellezza, prendendola poi e affondando in un casquè, dal quale si ritrasse forse troppo lentamente.

È forse strano dire che le lucciole creassero un atmosfera ancora più… magica?

E che il fruscio delle onde del lago accompagnassero perfettamente quel momento?

Si rialzarono piano, lei trascinata dalla mano di lui, sempre più vicina al suo volto.
Iil principe alzò l’altra mano ad accarezzarla, portandosela più vicina ancora.

Ma la sorprese: invece di chinarsi su di lei e porre un bacio alle labbra, trasmutò una splendida rosa tra le mani, 
che riallontanandosi un poco le porse.

Lei la prese delicatamente sorridendo

< come posso averti già visto e non ricordarmi chi sei? >

Questo dubbio lo tormentava.


< perché forse non riesci a guardare le persone nel modo giusto >

< sei pentita di avermi incontrato? >

Lei pensierosa, fece poi cenno di no con la testa.

< allora lascia che mi tolga per primo la maschera, e che sciolga l’incantesimo alla voce >

I polmoni quasi esplosero per tutta l’aria di cui furono riempiti così d’improvviso dalla ragazza.

Appena fece quel gesto, Hermione si pietrificò,

sul luogo

all’istante

folgorata.

non tanto più ormai dall’innegabile bellezza quanto più dall’identità del suo principe


< Draco Malfoy >

Constatò, e non capì bene se delusa o meno.

< dunque tu mi conosci >

Continuò lui ignaro.

Ma mentre lui allungò di nuovo la mano, lei ritrasse la propria spaventata o quasi come se la sua ora scottasse, o fosse troppo gelida.

< perché reagisci in questo modo? >

Lei cercò di calmarsi, altrimenti avrebbe messo in luce la propria identità,

provò comunque ad andarsene.

< io, devo andare, abbiamo fatto uno sbaglio >

Ma lui, con una dolcezza non adatta alla sua casata, le prese il polso, di nuovo.

< aspetta >

E lei stupida, ingenua si fermò.

Perché egoista non volle pensare alle conseguenze,

perché non volendo rinunciare alla sua favola, la principessa cadde tra le grinfie di chi, di principe, aveva ormai solo l’aspetto.

E affidò alla luna le sue preghiere affinché lui non la riconoscesse, mentre le stelle assistevano estasiate allo spettacolo irripetibile di un singolo lieve bacio, 

di labbra appena sfiorate, 

e che già si lasciavano, 

abbandonando il sogno e salutando amaramente la realtà che bussava alla porta.

E Quelle, puntini luminosi nell’infinito, Si voltarono vedendo una principessa fuggire con occhi lucidi da un principe confuso,

che non le apparteneva e che mai sarebbe stato suo.

Inconsapevole di aver perduto un orecchino, che lui trovò solo poco dopo nell’erba.

E Lui sorrise, d’amarezza,

ma sorrise.

Perché anche quella volta Cenerentola aveva perso una scarpetta.

 Perchè, come nell'unica favola babbana di cui aveva letto, anche a costo di provare a tutte le dame del regno la scarpetta,

Lui l'avrebbe ritrovata.

 

 

 

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*Hachi's Space*

Lettori e Lettrici Buonasera (o Buongiorno se da voi è mattina)
è una piccola shot senza pretese su una coppia che ho appena scoperto e che già
amo alla Follia.
Più che altro sarebbe una sorta di INTRODUZIONE perchè avrei molte altre fic,
anche lunghe, in mente su di loro e volevo provare a capire se ho le carte in regola
per due personaggi impegnativi come loro.

Mi affido a Voi quindi, cari Lettori!


                                                                                    .... a bientôt
╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔  ╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝

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Capitolo 2
*** Ritorno Alla Realtà? ***


Ritorno Alla realtà

Ritorno alla Realtà?

Anche su Hogwarts il giorno seguente, flebili raggi di un sole più tiepido, filtravano attraverso le finestre di chi, sfortunatamente, si trovava sul versante est

e quindi ne veniva immancabilmente svegliato.

 

Un raggio in particolare ebbe l’onore di attraversare una di queste finestre e illuminare di vita

uno splendido vestito da sposa bianco, rimasto ormai esanime ai bordi del letto a baldacchino.

 

La proprietaria di quell’abito meraviglioso, cominciava nel frattempo a chiudere bene a chiave la sua fantasia nel mondo dei sogni, per tornare alla realtà, accennando a svegliarsi.

 

Come la farfalla piega un ultima volta le ali e si addormenta per sempre

dopo aver vissuto il suo unico giorno di vita,

durante il quale era la più ammirata, oggetto d’invidia di molti,

Così la sera precedente Hermione aveva chiuso le sue ciglia

con movimenti simili a battiti d’ali,

prima di abbandonare il suo giorno,

prima di lasciare la principessa.

 

Le iridi dorate accoglievano ora la nuova luce del sole.

Le sue labbra assaporarono con fatica l’aria del mattino, ancora sconvolte

dal turbine d’emozioni che le aveva fatte fremere la sera prima.

 

Guardò il vestito e le scarpe appoggiate sul letto e sorrise malinconicamente, dicendo a se stessa:

 

< forza, Hermione, si torna alla realtà >

 

Si preparò con più cura del solito, immersa in mille o più pensieri,

tanto che arrivò alla colazione persino in ritardo.

 

Fatidico errore.

 

Sì, perché in quella scuola vi era un'altra persona che invece arrivava apposta in ritardo, per fare la solita entrata trionfale.

 

Tu-tum

 

Hermione camminava svelta per il corridoio

 

Tu-tum

 

Si chiedeva come poteva non essersi accorta dell’ora tarda

 

Tu-tum

 

Svoltò l’angolo: qualcuno arrivava nello stesso momento proprio di fronte a lei.

 

Tu-tum

 

Alzò gli occhi e

 

 

Le Mancò un battito.

 

Vide Malfoy camminare svogliato e assorto al fianco di Blaise, come ogni mattina.

 

E nonostante tutto, le paranoie che si era fatta da quando si era alzata, ripetendosi, imponendosi di dimenticare, non erano servite.

 

Perché se il cervello aveva ascoltato il cuore non aveva dimenticato.

 

Si bloccò involontariamente guardandolo avanzare verso il portone,

quando incrociò  gli occhi di Zabini che,

le lanciò un occhiata perplessa,

intuendo cosa stava fissando.

 

Sconvolto.

 

Lei, arrossendo, riprese a camminare alla svelta, giungendo per prima al portone ed entrando in sala grande veloce come neanche un fulmine sarebbe stato capace.

 

Blaise si era fermato perplesso.

 

Hermione Granger, in ritardo che fissava estasiata Draco Malfoy.

 

Sbatté le palpebre un paio di volte

 

Draco, non trovandolo più al suo fianco, si voltò.

 

In effetti, pensò Blaise, anche lui era stranamente silenzioso quella mattina.

 

< tutto bene Bla? >

< si amico, arrivo >

 

Lo raggiunse affrettandosi, ancora in dubbio.

 

Tuttavia decise di tenersi per sé la cosa, e cominciò a pensare a ciò che lo aspettava.

 

Colazione.

 

Sguardi ammaliati dal suo fascino.

 

Una brioche alla crema.

 

Tante fanciulle pronte a servirlo ad ogni schiocco di dita.

 

Cibo.

 

Ragazze.

 

Cibo.

 

Ragazze.

 

Si dimenticò all’istante qualunque altro pensiero poco prima avesse solo sfiorato la sua mente.

 

Quella mattina i due principini di Hogwarts erano parecchio strani.

Il moro aveva un sorriso ebete immerso in chissà quali profondi pensieri.

Mentre il biondo sembrava in un mondo a parte, dubbioso.

 

Ma alla fine che importava?

 

Erano stupendi ugualmente.

 

 

“Soprattutto il biondo

Fu questa la frase scaturita inconsapevolmente nella testolina di Hermione.

E rendendosene conto per poco non si strozzò con il succo.

 

< tutto bene? >

 

Intervenne Ginny al suo fianco

Lei si riprese.

 

< poi com’è andata ieri sera? Non ti ho più vista! >

< già ‘Mione chi eri alla fine? Io e Ron non ti abbiamo riconosciuta. >

< allora rimarrà un segreto, comunque mi sono divertita, abbastanza ecco… Voi? >

 

Ginny mi scrutò da capo a piedi.

Facendomi intuire che il discorso non finiva lì, assolutamente no.

Sarebbe continuato dopo in camera, quando sarebbero state sole e

Ginny Weasley avrebbe potuto usare qualsiasi mezzo di tortura, e l’avrebbe fatto.

Le avrebbe tirato fuori informazioni anche ricorrendo a mezzi non troppo leciti.

 

Harry invece rispose più tranquillo alla domanda di Hermione, ancora troppo assonnato per fare un certo tipo di ragionamenti.

Nel frattempo Ronald Weasley aveva deciso di sfidare le leggi della fisica addormentandosi, evidentemente in apnea, con la testa nella scodella colma di latte.

 

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Draco Malfoy, quella mattina, buttò giù una buona dose di caffè amaro.

 

E se Draco Malfoy, come insegna il saggio vecchio Bla, aveva spazzolato tutto quel caffè senza volere neanche un poco di zucchero, allora questo poteva significare solo una cosa.

 

Draco Malfoy quel mattino era sul nervoso tendente all’incazzato.

 

Ma il caro vecchio Bla, che come sappiamo lo conosceva bene, decise proprio per questo di concentrarsi su altro.

 

A cosa stava pensando prima?

Ah ecco!

Cibo.

Ragazze.

Cibo…

Ragazze…

 

 

Draco Malfoy in effetti non era proprio dell’umore migliore quel mattino.

Ricordava perfettamente la sera precedente, ricordava altrettanto perfettamente il suo comportamento.

 

Non era da lui esporsi in quel modo, no.

Non era da lui essere così smielato.

Non era da lui pensare certe cose su una ragazza,

soprattutto se questa non fosse passata da camera sua.

 

In effetti si era sentito un poco strano la sera precedente; era più che convinto che qualcuno gli avesse fatto bere qualcosa a cena.

 

Tuttavia Draco Malfoy era anche maledettamente curioso

.

Da ieri si rigirava quell’orecchino tra le dita.

L’immagine di quella ragazza, il profumo, gli occhi,

non gli davano tregua.

 

Era spaventato Draco Malfoy, perché

quella voglia di ritrovarla,

quella voglia di abbracciarla,

di baciarla di nuovo

non era frutto di nessuna pozione o incantesimo, e questo lo sapeva bene.

 

Investì d’improvviso tutta la sala con il suo sguardo.

Evitò Serpeverde e Tassorosso.

 

Rimanevano due opzioni:

 

Le viziate gallinelle Grifondoro o

Le intelligentissime e squilibrate Corvonero?

 

Sì disse di non far riferimento a nessun aspetto fisico, se non agli occhi

perché lineamenti e capelli in effetti il giorno precedente potevano anche essere stati modificati.

Ma quegli occhi no.

 

Troppo perfetti per essere finti

Troppo belli per essere veri.

 

Ma quelle ragazze erano troppe.

Si voltò verso Blaise.

 

< Bla mi serve una mano >

 

Lui, sentendosi interpellato, riemerse da una brioche alla crema.

 

< si? >

< devo trovare la ragazza che ieri ha ballato con me >

 

Blaise spalancò gli occhi.

 

< ehi, non farti idee strane, le è caduto un orecchino >

 

Disse mostrando per la prima volta a qualcuno l’oggetto che aveva custodito

fino un attimo prima come un tesoro.

 

Blaise lo studiò con interesse, poi tornò sull’amico, alzando un sopracciglio.

 

< certo e tu ti prenderesti tutto questo disturbo, in effetti disturbando anche me, solo per un orecchino ovviamente >

< ovviamente >

 

Ripeté Draco, più serio che mai.

Blaise sospirò.

 

< vedrò cosa posso fare >

 

…..

 

 

Mentre uscirono Blaise lanciò un occhiata disinteressata ai tavoli e notò Hermione seguire per la seconda volta Draco con gli occhi.

 

Un flash gli balenò in mente.

 

E se fosse lei quella che Draco cercava?

 

Ma scosse la testa sorridendo da solo e riprendendo a camminare.

 

< Sarebbe troppo divertente per essere vero >

 

Sussurrò.

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*Hachi's Space*

Lettori e Lettrici Bentornati!! Dopo le recensioni ricevute, viste le varie
richieste, ho deciso di proseguire con questa storia, che cercherò di rendere
alternativa il più possibile, niente OOC... solo piccoli cambiamenti...
come il caro vecchio Blaise che potrebbe avere un ruolo fondamentale.
Insomma per adesso anche io sono un po' allo sbaraglio, ma se vi andrà
continuate a seguirmi!! Cercherò di aggiurnare almeno una volta a settimana!!
Un grazie speciale a chi mi ha messo nei preferiti o seguiti e a chi ha commentato.
Dal prossimo capitolo comincerò anche a rispondere alle recensioni.
Un bacione...

                                                                                    .... a bientôt
╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔  ╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝

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Capitolo 3
*** ....Wash Away.... ***


3. Wash Away

...Wash Away.....

Hermione Granger era stata parecchio strana per tutto il giorno.

Inanzitutto, per quanto si impegnasse, non riusciva a stare attenta per più di dieci minuti, neanche durante la sua materia preferita.

Inoltre sorprendeva se stessa a far cadere l’occhio casualmente sul gruppo dei Serpeverde.

 

Doveva darci un taglio; e anche alla svelta.

 

Ogni volta che lo guardava le sembrava di scoprire un nuovo dettaglio.

Un gesto che ripeteva con frequenza,

la cura dell’abbigliamento,

il viso,

il busto

e…

E… ok.

Aveva decisamente perso il controllo.

 

Ed Hermione Granger odiava non avere il controllo su qualcosa.

Soprattutto se questo ‘qualcosa’ era se stessa.

 

Blaise intanto ragionava con la sua testolina.

Forse era strabico e la Granger non guardava Malfoy,

ma Lui!!

 

In poco tempo si convinse della cosa.

In effetti tutto aveva un senso ora: infatti se davvero l’oggetto dei suoi pensieri fosse stato Draco, avrebbe dovuto portarla al più presto da Madama Chips, poverina. Forse era vittima di un sortilegio!!!

E poi, diciamocelo, tutta la scuola sapeva che era Lui il più desiderato.

Nessuno lo avrebbe mai ammesso ma il biondo e stronzo non andava più di moda.

Troppo difficile da trattare.

 

Sulle labbra gli spuntò un sorrisetto ammiccante, diretto esplicitamente alla Granger.

 

< Bla mi sto incazzando. Perché diavolo non mi rispondi oggi?! >

< ehi Dra, dimmi cosa ne pensi della Granger? >

 

Questa volta fu Draco che per poco non perse la mascella.

 

< intendo come donna >

< perché è una donna? >

 

Chiese Draco sinceramente scandalizzato.

 

< insomma dai sarà anche un po’ lunatica, egocentrica e forse fa un po’ la saputella >

< è insopportabile >

< ma a parte questo cos’ha che non va? >

< no, hai ragione, qua sei tu che hai qualcosa che non va, dopo andiamo dalla Chips >

 

Disse mentre raccoglieva i libri e si avviava all’uscita.

 

Mentre aspettava Blaise però non riuscì a non pensare al discorso che stavano facendo un attimo prima, vedendola uscire attorniata dai due cretini di turno.

 

Partì dalla gambe e salì analizzandola obbiettivamente.

E l’analisi in effetti era più che positiva, ma rimaneva comunque una saccente antipatica.

 

< Herm va tutto bene? Sei parecchio strana oggi >

< Sto Magnificamente, Ronald >

< e infatti sono Harry! >

< oh, già, senti adesso devo andare >

< e dove vai? >

 

Gli urlò a dietro il vero Ron vedendola correre via.

 

< in biblioteca >

 

Urlò in risposta.

 

I due rimasero pensierosi.

 

< che ne pensi Harry? >

< che bisognerà parlarci e capire cosa non va >

< sicuro di non essere troppo tragico? Dopotutto sta andando in biblioteca, questo fa parte della normalità >

< peccato che la biblioteca sia dalla parte opposta >

 

Ron aprì d’istinto la bocca, in moto di stupore.

Fissando poi l’amico negli occhi.

 

 

Correva Hermione.

Correva per i corridoi, sbattendo di tanto in tanto contro qualche malcapitato del primo o del secondo anno, che ovviamente non osava dire una parola.

 

Più chiudeva gli occhi più le immagini di quella sera erano nitide.

Più cercava di isolarsi dal mondo più trovava Ovunque spuntare Malfoy

 intento a ‘salutare calorosamente’ qualche sua compagna di casa.

 

Aveva caldo Hermione.

Era ormai giunta alle sponde del lago.

Lo fissò.

Avvicinandosi piano.

Forse era quella la soluzione.

Un bel bagno avrebbe lavato via quei pensieri.

Senza pensarci due volte si tolse il mantello e appoggiando i libri a terra si tuffò.

 

Senza riflettere che effettivamente, essendo quasi Novembre

il lago nero non era fresco era ghiacciato.

O che comunque lei, nonostante tutto non aveva mai imparato troppo bene a nuotare e quello specchio d’acqua non era di certo un buon punto di partenza.

 

Difatti appena l’acqua la raggiunse mille aghi la immobilizzarono, mozzandogli il respiro.

 

E sorrise amaramente, perché in effetti anche quel gesto folle non era servito proprio a nulla.

 

Perché un attimo prima di svenire aveva immaginato che due braccia la stessero sorreggendo e aveva sperato fossero le Sue.

 

▲►▼◄Flash back. ▲►▼◄

 

Draco e Blaise erano seduti in giardino, godendosi le poche ore di libertà pomeridiane.

D’un tratto Draco interruppe il discorso, scorgendo qualcosa di insolito oltre le spalle di Blaise.

 

< Mezzosangue a ore dodici >

 

Anche Zabini si voltò.

Correva.

Aveva appena tramortito un paio di ragazzi, poi era arrivata fino alla sponda del lago,

fermandosi a fissarla.

 

< che cazzo sta facendo? >

< che ne so Dra? Vorrà farsi un bagno! >

< o sì è talmente tiepida l’acqua che quasi quasi mi faccio un giretto anche io!! >

< dopo di te… >

< scherzavo Bla, non entrerei neanche sotto tortura. Quel gelo ti perfora le ossa. >

< già e comunque non lo farebbe ma;, l’avevo sentita dire di non essere una cima a nuotare.>

 

Neanche il tempo di dire nient’altro.

 

In un secondo Hermione si era tolta mantello e cartella e si era tuffata,

sotto gli occhi increduli dei due.

 

Draco si guardò intorno.

Blaise era immobilizzato e con la bocca spalancata.

 

Si girò continuamente alla ricerca di un volto stranito quanto il suo.

Qualcun altro che avesse notato il gesto della ragazza.

 

Ma niente.

 

E intanto lei non tornava a galla.

 

Scosse Blaise per un braccio.

 

< Bla si è buttata! >

< Ma Va?! E cosa vuoi che faccia? Dici che non riemerge? >

 

Aspettarono pochi secondi.

 

Draco si alzò di scatto, togliendosi velocemente il mantello e il maglione,

correndo verso l’acqua.

 

< se sopravvivi Granger questa te la faccio pagare cara, cazzo! >

 

Disse un attimo prima di buttarsi a sua volta,

sotto gli occhi preoccupati e sconvolti di Blaise.

 

Trattenne il fiato.

 

▲►▼◄Fine Flash back. ▲►▼◄

 

 

 

Qualche secondo più tardi riemersero entrambi, tremanti, Draco teneva fra le braccia la Granger svenuta.

E insieme corsero in infermeria.

 

Vi lascio immaginare gli sguardi di chi li vide passare.

 

 

In infermeria trovarono la Chips e il Preside.

E mentre la prima preparò subito un letto per la ragazza e uno per Malfoy,

Silente guardava la scena interessato da sotto gli occhiali a mezzaluna.

 

Quando entrambi furono asciutti, Hermione fu lasciata a riposare mentre Blaise e Draco erano sul letto accanto, con una cioccolata bollente in mano

 

Ovviamente solo Draco ne aveva bisogno, ma sapete bene come la pensa Blaise sul cibo.

 

< allora ragazzi ammetto che sono curioso >

 

Incominciò il vecchio con un sorrisetto.

 

< non c’è molto da dire: noi ce ne stavamo a riposarsi sul prato quando abbiamo visto la Me….  La Granger scivolare nel lago >

 

Il Preside alzò un sopracciglio, incuriosito:

 

< scivolare eh? >

< già >

 

Rispose Draco, evitando di guardarlo direttamente.

 

Il vecchio infatti poco dopo aver salutato i ragazzi si avviò alla porta

fermandosi un secondo prima, rivolgendosi di nuovo al giovane.

 

< curioso, signor Malfoy che la signorina mentre scivolava abbia avuto il tempo di levarsi cartella e mantello le pare? Arrivederci >

 

Aspettarono entrambi che uscisse, poi Blaise scoppiò in una fragorosa risata.

 

< ahah il vecchiaccio ti ha sgamato in pieno!! >

< Bla vedi di piantarla, cosa dovevo dirgli? La Granger aveva deciso di suicidarsi e gli ho rovinato i piani? >

< o magari voleva davvero solo farsi un bagno >

< o magari è solo un idiota >

< A proposito Dra non eri tu quello che non si sarebbe buttato in acqua neanche sotto tortura? >

 

Malfoy lo ghiacciò con lo sguardo, poi cambiò abilmente argomento.

 

< comunque Bla hai qualche idea sulla ragazza del ballo? >

< è difficile, non mi hai dato nessun indizio se non quell’orecchino, un aiutino in più non guasterebbe >

< ok, vediamo: gli occhi, non ne trovi altri così Blaise, orgogliosi, vogliosi e con sfumature d’oro, poi il carattere, è timida ma anche intraprendente. Oppure anche… >

 

Più Draco parlava più Blaise si convinceva che stesse descrivendo pari pari Hermione Granger.

 

E più se ne convinceva più capiva che avanzare un ipotesi del genere in quella circostanza, equivaleva ad essere schiantati.

 

Cercò quindi di passare in rassegna tutte le altre, trovandone una decina che in effetti potevano corrispondere ad una parte della descrizione.

 

Anche dopo che Blaise se ne era andato a cena, Malfoy pensava alla sua Cenerentola.

Doveva trovarla e togliersi di dosso tutti quei pensieri che gli volavano in testa.

 

In quel frattanto Hermione Granger riprese i sensi.

 

Aprì gli occhi e capì di essere in infermeria.

Indizi fondamentali il bianco a perdita d’occhio e l’odore intenso di medicinali.

 

Aveva un freddo terribile.

 

Si voltò cautamente prima a destra e poi a sinistra.

Mentre la prima la trovò deserta, nell’altra parte intravide quello che ormai, più di un volto,

era un ossessione.

 

< M..a..f..y >

 

Lui ghignò

 

< strano e io che ho sempre pensato di chiamarmi Malfoy, Granger >

 

Lei sbattè un paio di volte le palpebre senza dire nulla.

Fu lui a parlare di nuovo.

 

< Che cazzo ti è venuto in mente di buttarti in quel modo? >

 

Lei si drizzò il busto.

Voltandosi solo dopo a guardarlo.

 

< volevo farmi un bagno che mi schiarisse le idee >

 

Fu la prima volta che Hermione Granger zittì Draco Malfoy.

 

Lui stesso non sapeva

se la cosa dipendesse dalla naturalezza con la quale la mezzosangue si era espressa,

o dal fatto che Blaise avesse avuto ragione sul bagnetto.

Poi osservò l’espressione della ragazza cambiare.

 

Inizialmente sembrò che un pugno l’avesse colpita in piena faccia,

poi vide terrore e timidezza.

 

< Mi ci hai tirato fuori tu? >

 

Disse voltandosi d’improvviso.

 

< no, in realtà amo stare in infermeria all’ora di cena per regalare un sorriso a chi si sveglia >

 

Hermione accennò un sorriso, come Malfoy.

 

< grazie >

< tsk, la prossima volta che vuoi suicidarti organizza per bene: che ne dici di un bel volo giù dalla torre di astronomia? Se non hai il coraggio ti spingo >

< dico che non sei per niente simpatico. >

 

In quel momento irruppe la Chips.

 

< signorina! Si è svegliata!! Ma guardi!! Sta tremando, ecco.. >

 

Le si avvicinò, stringendole le mani sulle braccia e accarezzandole fino alla spalla.

Continuò così per una decina di minuti.

 

< Ecco. Va meglio vero? Deve riprendere la temperatura corporea ottimale un poco alla volta >

 

Poi dalla stanza accanto si sentì un tonfo e un rumore di vetri infranti.

L’infermiera allora si staccò subito dalla ragazza.

 

< santissimi numi!! Signor Malfoy prenda il mio posto finché non torno >

 

Il risultato fu che Malfoy non ebbe neanche il tempo di protestare ma dopo cinque minuti buoni, durante i quali lui non si era neanche sognato di muoversi, la Granger continuava ad essere scossa da brividi, più o meno violenti.

 

Sbuffò sonoramente alzandosi.

 

Ci mancava solo che la Chips lo mettesse a lavare le siringhe e i calderoni solo perché si rifiutava di fare quanto richiesto.

 

Si avvicinò cautamente alla Granger, appoggiandole piano le mani sulle braccia, cominciando a darle un poco di sollievo dalla spalla al polso.

 

Hermione era avvampata.

 

Perché nonostante il suo corpo fosse gelido Lei sentiva caldo?

 

< non sei obbligato a farlo >

< non voglio essere messo in punizione anche dalla Chips, Granger e comunque non ho chiesto il tuo parere mi sembra >

 

Disse sedendosi dietro di lei.

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*Hachi's Space*

EEEhhii GirlS!!! o i pochi Boys che seguono.. eccomi puntuale giovedì
con l'aggiornamento! Sono veramente felicissima perchè questo
week end andrò per la prima volta in vita mia a Londra!!
Ma torniamo alla storia... Hermione.
è confusa povera. chi non lo sarebbe? Un ragazzo che ha odiato
per anni e anni e anni e anni.... (rischio di essere ripetitiva) e ora? Puf!
se lo trova ovunque, lo pensa sovrapensiero... e le cose certo non migliorano...
ma non preoccupatevi c'è sempre il caro vecchio Bla.


 Beeble : Grazie mille! Anche io le ho scoperte a poco sui miei autori preferiti trovi ragazze veramente fantastiche
                che scrivono da Dio!! un Bacione :)
 Skitty : Ciao! Grazie del complimento, la mia fiaba preferita è La Bella e La Bestia e Cenerentola viene subito dopo...
                 in effetti anche nei panni della Bella e la Bestia quei due starebbero benissimo! e te lo immagini Blaise nei panni
                 del candelabro? UNICO. ahah un bacio =)
 Sana1991 : Ecco il capitolo ma ti prego: scrivi. assulotamente. Una storia su Cenerentola non ne esclude un altra, chi sà che poi
                     la tua è più bella? Fammi sapere cosa decidi di fare. Ripeto il mio consiglio è : SCRIVI!!! :) KissKiss
 _Lily_ : Ciao!! Anche io AMO profondamente Blaise... lui e i suoi pensieri fissi... ahah XD è proprio a lui che ho affibbiato
                     il faticoso ruolo di 'fata turchina' che per una volta avrà lavoro doppio: aiutare sia Cinderella che il Principe!!
                     Oh ma, sono sicura che Lui ce la può fare a presto!! Baciozzi =)
 barbarak : Grazie! Non potevo lasciarla insospesa dopo tutte le vostre richieste!! non mi stancherò mai di ripeterlo: Adoro Blaise. sarà
                     proprio lui il 'filo conduttore' in questo caso!! a presto baci=)
 chiacchia21 : Ehi Ciao!! Grazie mille! che dire? Draco è confuso proprio perchè per la prima volta in vita sua è confuso!! insomma non so
                          se mi sono spiegata... -.-''' Hermione è sempre più inquietante perchè anche lei è abituata ad avere sempre il controllo della
                          situazione..... insoma due ragazzi FUORI CONTROLLO e chi dovrà provedere? chi? oh ma è ovvio.
                          Il nostro adorato Blaise in questo può trovare il suo passatemo preferito. ahah xD un Bacione ciao =)
                                                                                  



 .... a bientôt
╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔  ╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝

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Capitolo 4
*** Che Succede? ***


4. Che Succede?


< non sei obbligato a farlo >

< non voglio essere messo in punizione anche dalla Chips, Granger e comunque non ho chiesto il tuo parere mi sembra >

Disse sedendosi dietro di lei.

 

¿ cHe SuCCeDe ?

Restarono in silenzio parecchi minuti e per la seconda volta fu Malfoy a prendere la parola.

 

< se al posto del lago avessi scelto una doccia ora ce ne staremmo in sala grande a mangiare come tutti >

 

Hermione si morsicò la labbra notando il tono scocciato.

 

< senti ho capito il messaggio va bene? Se vuoi andartene fai pure, spiegherò io alla Chips non mi serve certo la tua compagnia per sentirmi meglio >

 

Quanto erano false quelle parole.

 

< sto solo cercando di capire come tu, studentessa modello che se non prende almeno E va in depressione, 

sempre perfetta in tutto abbia potuto fare una cosa così sciocca. Eri quasi divertente >

 

Hermione rifletté su quelle parole.

E cercò di dare una risposta sincera.

 

< aveva troppi pensieri per la testa e comunque è una cosa che ho sempre odiato >

< la doccia? >

 

Hermione si voltò verso di lui, scoccando la lingua.

Madornale errore.

Riuscì a stento a trattenere il tenue rossore.

 

< idiota >

 

Poi abbassò il volto.

Era saggio confessare l’inconfessabile proprio a Lui?

 

< Io devo essere perfetta. Sempre. Perché gli altri si aspettano questo da me capisci? Io non posso permettermi di fallire perchè gli amici 

che ho non si sarebbero mai avvicinati a me altrimenti. Dal primo anno Harry e Ron mi hanno sempre dato l’impressione che se avessi smesso di essere così perfetta li avrei persi. >

 

Malfoy rimase spiazzato dalla confessione.

 

< i veri amici ti dovrebbero accettare per quello che sei. Sarai anche una mezzosangue saccente ma sei l’unica di Grifondoro con un minimo di cervello, questo tuttavia

non esclude che un qualsiasi essere umano abbia bisogno di un po’ di svago, di fare qualcosa di folle >

 

Quanto erano vere quelle parole.

 

Incredula alzò gli occhi.

 

< Bravo Malfoy era quasi un complimento. Purtroppo non posso permettermi di divertirmi troppo >

< ma ti senti?? Hai diciassette anni cazzo, non quaranta!! >

Vedere l’espressione della ragazza cambiare, diventare terrore.

Terrore di stare buttando via i suoi anni migliori la scosse.

Per un secondo si prese in quegli occhi, poi chiuse le palpebre, per riscuotersi.

 

< è proprio al contrario il mondo se Tu ti sei messo a darmi consigli di vita >

 

Malfoy accennò un sorriso.

Erano troppo vicini.

 

Tanto che un poco di coraggio in più avrebbe messo fine a cento dubbi per crearne mille ancora.

Tanto che ormai era lo stesso respiro che scaldava Hermione.

Tanto che quando Blaise rientrò, mandando in frantumi l’atmosfera, entrambi si allontanarono spaventati.

 

Sfortunatamente per loro Blaise ci vedeva benissimo, anche al buio.

 

Li vide staccarsi troppo violentemente.

Capì di aver interrotto qualcosa e si diede dell’idiota.

Uscire ormai era inutile.

E capì anche che forse la Hermione Granger non seguiva la moda, e preferiva ancora il biondo e stronzo.

 

Draco era in subbuglio.

Ma che diamine gli era preso?

Il profumo della mezzosangue lo aveva confuso.

Quel lato fragile ma, allo stesso tempo, fiero, lo aveva affascinato.

Quello impulsivo divertito.

E poi gli occhi.

Il cuore gli aveva riconosciuti, la mente no.

 Il corpo aveva seguito il cuore, soggiogando la mente che Blaise aveva risvegliato in maniera violenta.

 

Hermione era confusa. 

Pensava a cosa sarebbe successo se Blaise non fosse entrato.

L’aveva forse riconosciuta?

Impossibile.

Ma allora era solo un impressione o un istante prima stava per strappargli un altro bacio?

 

Si alzarono quasi contemporaneamente uscendo dall’infermeria per dare modo di tornare, ognuno nel proprio mondo.

 

Non dormiva Hermione, mangiava poco, era distratta.

Erano i principali sintomi di qualcosa di molto più grande.

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< hei Herm allora hai finito di studiare? Parlavamo del fatto che tra poco è Halloween >

< certo Fantastico, si ho fatto tutto >

Disse continuando ad addentare una mela.

Harry fissò Ron e poi lei preoccupato.

Hermione ODIAVA Halloween... chiamateli brutti ricordi, se volete ma in effetti essere inseguite da un troll di montagna non è ptoprio piacevole.

< ‘Mione qualcosa non va? >

Lei alzò il viso con un sorriso così falso da far quasi paura.

< benissimo grazie Harry >

< a me non sembra proprio >

Intervenne Ginny

< la tua media sta calando >

< non diciamo sciocchezze ho solo avuto un paio di voti sotto la mia solita media >

< non dormi più >

< sarebbe fisicamente impossibile per me stare qui se non dormissi >

< non mangi quasi >

< non ho molto appetito >

< HERMIONE!! >

< Ginny sei noiosa, vado a farmi un giro >

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Un uscio fu sbattuto più che violentemente.

< Pansy? Problemi con Draco? >

< IO?? IO??? Io avrei problemi?? È lui che mi ha cacciato dalla sua stanza e dice che per un po’ non gli devo girare intorno che si è stancato!! Bè sai la novità Blaise?? IO mi sono stancata!!! Quindi stanotte la passo con Nott e lui d’ora in poi non si deve più azzardare a cercarmi! >

Una volta passato l’uragano Blaise si alzò per andare da Draco

< Ehi tutto bene? >

< NO >

< come siamo allegri oggi e..... Dra? >

Chiudendo velocemente la porta riuscì ad evitare il vaso scagliatogli contro da Malfoy.

< un po’ maneschi, certo, ma.. >

< lasciami stare Bla sono solo stanco >

< e ti credo! Non dormi quasi, se poi mangiassi sarebbe meglio sai? >

In quei giorni era scontroso con tutti.

Serpeverde compresi.

< Vado a prendere una boccata d’aria >

 

 

Hermione Granger

Draco Malfoy

 

Nessuno capiva cosa gli stesse succedendo.

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Chissà perché ma la notte affascina.

Luci soffuse.

Pace.

Silenzio.

Tutto questo aveva Hermione prima di scorgerlo tra i corridoi.

Non ce la faceva più.

Quella storia doveva finire.

 

< Malfoy fermati >

 

Si voltò irritato

< che diavolo vuoi mezzosangue? Vedi di stare alla larga, non è proprio giornata, a meno che non voglia essere tu la valvola di sfogo dei miei insulti >

 

Lei inarcò un sopracciglio in risposta.

 

< devo parlarti, ora >

< illuminami >

 

Ma Draco vide che la ragazza guardava spazientita e…  nervosa? Blaise alle sue spalle, lo aveva seguito.

 

< Blaise ci vediamo in sala comune fra cinque minuti >

 

Appena vide Blaise girare l’angolo, si rivolse alla ragazza

 

< poche balle Granger, non voglio che qualcuno pensa che io possa solo anche tenere una conversazione civile con te quindi hai si e no un minuto, cosa vuoi? >

 

Lei respirò profondamente sotto lo sguardo curioso e scocciato di Malfoy

Poi lo fissò

 

< Malfoy, guardami negli occhi >

 

Lui lo fece e attese.

 

< cosa vedi? >


Silenzio

< Granger >


Silenzio

< si? >

Silenzio

< ti sei bevuta il cervello? >

 

Gli occhi di lei lasciarono immediatamente le iridi di ghiaccio, 

poi irata prese il libro che aveva in mano e diede un colpo forte al suo braccio, allontanandosi e lasciando dietro di se una lacrima che Draco, allibito notò.

Rimase un secondo a riflettere, poi disse fra sé e sé

 

< questa è proprio andata >

 

E si incamminò verso la sala grande.

Blaise, da dietro l’angolo, coprendosi la faccia con la mano quasi a vergognarsi di quanto il suo migliore amico a volte potesse essere così idiota, 

decise che dal giorno seguente avrebbe preso in mano la situazione.

Personalmente.

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*Hachi's Space*

EEEhhii GirlS!!! o i pochi Boys che seguono.. rieccomi meno puntuale del solito...
Rapita da Londra... MA sono tornata con questo capitolo che definirei ''di passaggio''
infatti dal prossimo si entrerà
nel vivo... comincieremo a ribaltare le carte...

vi anticipo il titolo?
                                                                                   
cap.5 "La Mia Fata Turchina"

scusate ma non ho il tempo materiale per rispondere, mi riscatterò nel prossimo,
grazie infinite comunque del vostro sostegno!!!

 Beeble ; chiacchia21 ;  _Lily_ ;  ladykirahm ;  For ever cullen ; Skitty ;  barbarak

                                                                                                             .... a bientôt
╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔  ╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝

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Capitolo 5
*** La Mia Fata Turchina ***


kkk

La Mia FaTa TuRCHiNa

Svoltando l’angolo il trio dei miracoli, con tutto il settimo anno di Grifondoro a seguito, si ritrovò all’aula di pozioni


altresì chiamata carcere del lunedì mattina.

Stranamente però Piton era in clamoroso ritardo e la cosa stupì tutti i presenti.

Hermione si bloccò.

Cosa c’era di tanto interessante?

Harry e Ron infatti si erano fermati di botto.

Alzò lo sguardo.

In effetti mancava Piton…

Blaise, poco più avanti, cercava disperatamente di infilarsi in testa quante più nozioni possibili di pozioni.

Trovai i suoi occhi blu mare alzarsi nello stesso momento in cui i miei lo scorsero.

Mi incuriosii perché il suo sguardo mutò in panico.

Non capendone il motivo mi guardai intorno, avviandomi alla porta.

Lui mi si parò davanti per impedirmi di passare o vedere qualcosa che non avevo intuito.

< Zabini se non ti dispiace dovrei raggiungere Harry e Ron in cla… >

Ammutolii, quando, sporgendomi oltre la sua figura, intravidi Lui.

Draco Malfoy abbracciato ad una serpe verde.

Draco Malfoy sorridente mentre scherzava con questa ragazza.

Draco Malfoy intento a baciarla o stuzzicarla.

Fu come ricevere una maledizione dritta al petto.

Di colpo si voltò e cominciò a correre tornando sui suoi passi.

Velocemente, credendo fermamente che se non se ne fosse andata all’istante non sarebbe più stata padrona delle sue azioni.

Nessuno si spiegò la sua reazione.

Nessuno di quelli che la chiamavano preoccupati senza avere risposta.

Nessuno capì perché nel medesimo istante Blaise la seguì fuori dall’aula correndo a sua volta.

Ron e Harry avrebbero voluto saperlo più di ogni altra cosa, ma in quel preciso istante Piton finalmente, o purtroppo,varcò la soglia.

 

 < e mi dica Signor Potter, Weasley dove credete di andare? >

Erano in trappola. Harry Potter fissò la porta richiudersi.

Zabini aveva captato evidentemente qualcosa che a lui era sfuggito.

E pregò per lui che per una volta non si comportasse da Serpeverde perchè, se avesse ferito Hermione, era praticamente un uomo morto.

Girandosi trovò In Ron il suo stesso sguardo. Vi lesse i medesimi preoccupati pensieri. 

Malfoy sgranò gli occhi alla vista del suo migliore amico che letteralmente correva dietro alla Mezzosangue.

E una rabbia insolita gli sorse dal cuore, tanto che piantò la povera malcapitata per cercarsi un banco più in fondo possibile.

Non si sa bene se perché avesse visto il suo migliore amico rincorrere la Mezzosangue o la Mezzosangue scappare dal suo migliore amico.

Ora noi sappiamo che quella Rabbia altri non era se non Gelosia.

 

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Cammina, si,… cammina veloce.

 

Corri !

 

Scappa, scappa di nuovo.

 

Grifondoro.

 

… Non lo dimostrava.

 

Simbolo di volontà e coraggio.

 

Ipocrita.

 

Niente avrebbe mai abbattuto il suo fiero spirito

 

Ma quell’acqua, quel sale che scava le tue guance, non sono forse chiamate lacrime Hermione?

 

No, semplici gocce di pioggia, avrebbe risposto.

 

In una giornata di sole.

 

Ipocrita.

 

< Granger!! >

 

< Granger Fermati!! >

 

Lei si voltò di scatto un po’ perché non capiva veramente qual’era la sua meta un po’ perché la voce che l’aveva chiamata aveva fatto nascere in lei dello stupore.

 

< vattene Zabini >

 

Acida

Alla ricerca di una maschera, la SUA maschera che copriva ogni giorno lacrime, debolezze.

LEI era la Regina di Grifondoro.

Pochi vedevano il suo volto scoperto

Anche con il volto rigato di lacrime il suo sguardo era più fiero che mai.

 

Blaise le se avvicinò e improvvisamente l’avvolse tra le braccia, schiacciandola contro il petto.

 

Lei immobile, non aspettandosi certo una reazione di quel tipo era incerta sul da farsi.

Capì poco dopo che era un abbraccio di conforto e, incapace di sopportare oltre, ricominciò a singhiozzare, lasciando che le ultime lacrime lasciassero le sue guance.

Poi si riscosse.

E si ritrasse velocemente.

Si era mostrata debole.

Si asciugo le guance con il fazzoletto porsogli da Blaise e si appoggiò all’arcata di una finestra.

 

< hai bisogno d’aiuto >

 

Non era una domanda.

 

< non del tuo >

< penso di aver intuito il motivo del tuo malessere, se così vogliamo chiamarlo >

< malessere? Io sto benissimo >

 

Ipocrita.

 

< Si infatti, anche io tutti i giorni mi sfogo con un pianto liberatorio >

< pessima ironia Zabini >

< pessima recitazione, Granger >

 

Riuscì miracolosamente ad ammutolirla.

< perché dovrei avere bisogno di te? >

< perché a quanto pare mi ero sbagliato >

< e questo cosa vorrebbe dire? >

< all’inizio ero convinto che fossi strabica e che in realtà fissasti me per tutto il tempo, evidentemente c’è una falla in questo ragionamento >

 

Hermione rimase in silenzio, ancora incapace di ammettere la cosa addirittura a se stessa.

Vide Blaise guardare fuori.

Poi tornare su di lei sorridente.

 

< Scommetto che ti manca un orecchino di perla, bianco. >

 

Hermione lo guadò sorpresa.

 

< in effetti è da molto tempo che lo cerco, è un caro ricordo di mia madre ma tu come lo sai? >

 

Vide il volto di Blaise illuminarsi come non mai.

Gli venne una gran voglia di ridere, ma si disse che non sarebbe stato opportuno.

 

< Bla… Zabini? >

< oh, no ti Prego, mi va bene Blaise, Cinderella >

< Cinderella? >

 

L’aveva sempre detto: a Serpeverde ti fondevano il cervello.

 

< già perché è stato il tuo principe a trovare l’orecchino che ti è caduto nell’erba mentre fuggivi dal ballo, non è curioso? proprio come nella fiaba babbana >

< il, il mio principe? >

 

Vide il TERRORE appannare gli occhi della ragazza.

 

< Blaise tu non puoi dirglielo >

< non lo farò >

 

Disse lui rassicurandola.

E in effetti la vide trarre un sospiro di sollievo.

 

< ho fatto una cosa orribile  >

< è orribile essersi innamorati? Come puoi definire orribile un sentimento così nobile? >

< ho mentito ai miei amici, tradito la mia casa, sto rinnegando me stessa >

< Forse devi provare a pensarla un po’ al rovescio. Non hai mai pensato neanche per una volta che forse tutte queste diversità uniscono? O che, meglio, in effetti poi non esistono realmente? >

 

Hermione lo fissò stupita

E le scappò un sorriso.

 

< Blaise Zabini la tua saggezza mi spaventa. Che ci fai a Serpeverde? >

< non credere sai? Sono anche una gran testa di ca… >

 

Hermione lo bloccò prendendogli il polso.

 

< ho afferrato il concetto >

 

Vi fu un ulteriore istante di silenzio

 

< non avrei mai avuto il coraggio di confessarlo a Harry o Ron o Ginny. Ma ti immagini? Ehi ragazzi certo che mi sono divertita al ballo!! Oh! E a proposito, Malfoy non bacia male! >

 

Vidi Blaise spalancare gli occhi, capii di aver parlato TROPPO.

 

< o-oh questo lo aveva omesso >

 

Hermione arrossì fino alla punta dei capelli

 

< Blaise sarebbe tanto strano se… >

< se cosa? Vuoi Draco? In effetti no ma un po’ mi sono offeso >

 

La vide finalmente sorridere

 

< ahah no dai Blaise tu sei bellissimo Ma... >

< ...Ma non sono Lui >

 

Completò per lei.

 

< non sei Lui >

 

Ripeté affranta con lo sguardo perso.

 

< forza!! >

 

La riscosse lui tendendole una mano, invitandola ad alzarsi.

 

< Basta vecchia Hermione, basta lacrime. 

Ti stai perdendo in troppi se e troppi ma. 

Vuoi Draco? Sarà facile conquistarlo. Hai un buon alleato in fondo, basteranno pochi accorgimenti e un modo di fare leggermente diverso. 

Cerca più spesso lo scontro, flirta un po’ e gioca sulla gelosia >

< gelosia? >

< oh si, lui è terribilmente geloso di me! E come dargli torto? Insomma guardami!! Quindi se mi stai vicina prima o poi si infastidirà >

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°*************************************°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

UN SALUTO VELOCE E UN BACIONE DA UN ELISA DECISAMENTE TROPPO PIENA DI IMPEGNI, SCUSATE IL RITARDO!!!

PROBABILMENTE RIPOSTERO' IL CAPITOLO AGGIUNGENDO I COMMENDTI ALLE RECENSIONI PER FARMI PERDONARE!! =)

                                                                                                                                                             ...a BIENTÔT

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Capitolo 6
*** GeloSia ***


6. GeloSia

:-:-GeloSia-:-:

< Ah? Hermione? >

< si? >

Rispose Lei, voltandosi verso Blaise.

< Oblivion >

‘Scusa Hermione’ pensò Blaise.

 

La vide un attimo persa nei suoi pensieri.

Era confusa ma Blaise non le aveva cancellato tutto quello che si erano detti.

No.

Solo la parte dell’orecchino.

Hermione non doveva capire che lui sapeva chi fosse stata la dama di Draco.

Avrebbe reso il gioco ancora più divertente.

 

 

 

 

Cominciarono a camminare lungo il corridoio, fino al giardino, dove ripresero il discorso.



< ahah Blaise, va bene che è geloso, ma io non voglio mica che si innamori di te >
< ma certo però vedi, io Draco lo conosco, è ben diverso da come appare e penso forse che è proprio della sua parte più umana che tu ti sei affezionata, no? >

Ciò che non disse, a Blaise bastò come risposta

“ e il Draco che conosco io è alla disperata ricerca della ragazza del ballo, la prima che lo ha rifiutato, l’unica alla quale sia riuscito a rubare solo uno sfuggevole bacio.”

Pensò Blaise

 

Si sedettero a ridosso di una quercia sulle rive del lago.


< come posso fare? Blaise ti rendi conto che quello che stiamo facendo, progettando, è semplicemente assurdo? Ti rendi conto di chi è Lui e chi sono Io? >
< certo Hermione ma tu ti rendi conto di che futilità vai parlando? >
< forse hai ragione >
< ma certo che ho ragione! non l'hai ancora capito? i Pregiudizi poi scemano da sé. Comunque io farei un programma del genere: ci vediamo domani pomeriggio per un confronto... vediamo piccole regole per il trucco, vestito, comportamento. >

Hermione nel frattanto, spalancava sempre più gli occhi.

< Poi ogni volta che ci incontreremo anche solo per caso, ci saluteremo amichevolmente, cominceremo a parlare del più e del meno come buoni vecchi amici; e ovviamente  considerati già ufficialmente invitata alla prossima festa di Serpeverde, Sabato sera >
< non c'è una festa sabato >
< non c'è per molti, vengono soltanto persone scelte, oltre ovviamente tutta Serpeverde del settimo anno >
< da quando fate festini illegali? >
< perché da voi a Grifondoro? >

Hermione abbassò lo sguardo

< bè ma che centra noi.. >
< ahah, vedi? siamo esseri normali proprio come voi >
< non credo che riuscirò a resistere tutta sera mentre Malfoy si struscia addosso qualche sciacquetta >

******************************************************************************************************************************************************************************

Draco Malfoy era nervoso.

Soprattutto perché ODIAVA perdere il controllo della situazione.


< hai visto Blaise? >
< era in giardino sul lago con la Granger >

Rispose una Daphne interessata.

< Draco dovrei sapere qualcosa? >
< Sono io che dovrei sapere che cazzo succede!! >

Sbottò irato mentre, a passo decisamente poco felpato, raggiungeva l'ingresso, lo oltrepassava puntando al lago.

Blaise
La Mezzosangue

La sola associazione gli dava i brividi.
Ricordava lo strano comportamento di Blaise.
Ricordava le occhiate verso di loro della mezzosangue.
Ricordava però anche che Blaise era praticamente suo fratello e sulla Granger non gli aveva detto una parola.
Ricordava però anche che qualche lo strano comportamento della Granger anche nei suoi confronti.
Non aveva dimenticato quello che era accaduto in infermeria, perché una cosa era certa: sebbene lui fosse decisamente impazzito in quell'occasione, visto ciò che era sul punto di fare, la Mezzosangue non si era tirata indietro.

Non riusciva in effetti a spiegarselo.

Che anche lei fosse vittima di qualche sortilegio?
o forse non aveva resistito al suo fascino.

Gli spuntò un sorriso ammiccante, sorriso che si spense subito quando nel suo campo visivo entrarono due figure.

******************************************************************************************************************************************************************************

< Blaise non potevo incontrarti prima? Con te parlare di tutto è molto più facile, non devo stare attenta ad ogni singola parola mi esca dalla bocca! >

Era felice, Hermione, libera di un peso che era finalmente riuscita a condividere.


< Forza adesso non guardarmi con quella faccia ammiccante, anzi adesso abbracciami che sta arrivando Draco... il piano ha inizio. >

vidi Hermione sorridermi sotto i baffi complice e buttarsi fra le mie braccia, ben contente di accoglierla.
Allora sentii un grido INCONFONDIBILE.

< BLAISEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >

Mi voltai fintamente sorpreso verso il mio migliore amico.

< Draco! >

Lo videro avvicinarsi pericolosamente.
Lanciava continue occhiate a Blaise e ad Hermione
Irritato da morire.

< Mezzosangue >
< Malfoy  >

Si guardarono.
Ghiaccio nel Fuoco.
Azzurro argentato nell'oro.

Inconsapevoli del legame che li univa.
Legame che Blaise percepiva solo dall'intensità degli sguardi.
Che oltre all'odio, nascondevano decisamente ben altro in più.

Poi Draco si voltò verso Blaise.

< che diavolo succede? >
< cosa dovrebbe succedere? >
< da quando ti mischi ai polli? >
< Malfoy sono ancora qui >

Intervenne Hermione

< purtroppo >


< Stavo semplicemente parlando con Hermione >
< Blaise devo parlarti. ORA >

Blaise fece cenno di seguirlo ma prima salutò Hermione con un bacio sulla guancia, strizzando l'occhio alla ragazza.

La quale sentì  un urlo, che conosceva davvero troppo bene.

< HERMIOONEEEE!!!!!!!!!!! >
< Harry! >
< Hermione che diavolo ti sta succedendo? Prima sei strana per giorni, poi ti fai salvare dal lago da Malfoy, ti allontani in lacrime dalla classe di Pozioni e da quando tu e Zabini siete così intimi ?? >
< Harry dannazione calmati. >
< come posso stare calmo?? Hermione, che ti succede? >
< Si trattava di un ragazzo ok? un ragazzo per il quale mi ero presa una sbandata, ma ora è tutto a posto, e Blaise mi ha aiutato a venirne fuori >

B u g i a r d a.

< ma perché Blaise? >
< perché al momento era il più adatto, ti prego Harry, non posso spiegartene il motivo, tu resti sempre il mio migliore amico, come Ron, ma anche Blaise ora è mio amico, è diverso da come credevo >
< Hermione mi sono sempre fidato del tuo giudizio. questa volta però è piuttosto azzardato è un.. >
< cosa? Cosa dannazione? Serpeverde??  E allora? Anche tu secondo il cappello parlante saresti un ottimo Serpeverde, ti ho mai giudicato per questo? >

Non c’era che dire, Hermione sapeva esattamente che tasti toccare.

Difatti Harry si zittì immediatamente.

 

< Non mi piace Blaise, non mi piace la gente che frequenta >

< Rilassati Harry, anche tu a lui non stai simpatico anche per la compagnia che frequenti >

 

Lo vidi sbuffare.

Parlammo.

E Parlammo.

Dopo un’oretta buona i risultati erano i seguenti: avevo convinto Harry a non cruciare Blaise, il che, effettivamente era già un buon risultato; ma ero anche riuscita ad ottenere il ‘permesso’ di vedere il Serpeverde qualora volessi.

 

Permesso.

Come se Lei ne avesse avuto bisogno.

 

******************************************************************************************************************************************************************************

Per Blaise il compito era decisamente più arduo.

 

< ti ascolto Draco >

< da quando frequenti la Mezzosangue? >

< da un po’ >

< e perché ti frequenti con una Grifondoro, anzi no, con la regina dei polli, la più arrogante, la più... >

< Draco ti pregherei di piantarla di insultare Hermione >

< Her…? Non riesco nemmeno a pronunciarlo, cazzo Blaise che diavolo stai facendo? >

< diventi ripetitivo >

 

Disse fermandosi

 

< tu ti stai facendo fondere il cervello >

 

Rispose fermandosi a sua volta.

 

< inoltre Blaise mi dispiace deluderti ma non penso la Mezzosangue si interessi a te >

 

Sorrise Blaise, erano arrivati al punto.

 

< oh oh, e perché di grazia? >

< bè, ecco, non volevo dirtelo amico ma penso proprio che la Mezzosangue sia interessata a me, ha cercato di baciarmi in infermeria >

< già, me lo ha detto, il fatale sbandamento che ha avuto in quell’occasione, sai.. lo shock.. suvvia Dra non puoi piacere proprio a tutte >

< saprei farla cadere ai miei piedi se solo lo volessi, bada Blaise non voglio più sentir parlare di Lei >

 

Si allontanò, lasciandosi alle spalle un Blaise più che soddisfatto.

Geloso.

Era geloso marcio il caro Malfoy.

 

E, una volta tanto, non era geloso di Lui

*** Hachi's Space***

Inanzitutto vorrei scusarmi con tutti, mi hanno tolto l'adsl e adesso, da poche ore ho una nuova 'rete' con connettività limitata e decisamente lenta.. 

Visto che però ho lasciato la storia in sospeso per troppo tempo, provvederò ad aggiornare di nuovo già tra i prossimi due giorni!!

Quindi a Presto!! =)

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Capitolo 7
*** Bugiarda ***


6. Bugiarda
BUGIARDA



< non so proprio più a cosa credere!! Vi sembrava il caso di fare una bravata del genere proprio prima della gita a Hogsmeade? Ma certo!! Lasciamo Hermione da sola, fantastico! >
< dai Herm non prendertela così! >
< ah! E sentiamo Ron come la dovrei prendere la prospettiva di passare il sabato libero da sola? >
< non preoccuparti ‘Mione, io e Ron abbiamo trovato una soluzione geniale!! >

I due ragazzi le sventolarono sotto il naso due fiale.
La ragazza le osservò crucciata poi, quando capì di che natura fosse il contenuto, sbatté le palpebre..

< io non ne voglio sapere niente >
< ci vediamo giù all’entrata, Herm, abbiamo preso i capelli di due Corvonero >

si diresse a passo spedito verso l’ingresso.
Harry Potter e Ronald Weasley.
Due idioti di prima categoria.
Come si può farsi mettere in punizione da Piton un ora prima dell’uscita? Come??
E che cosa c’era di meglio poi se non rubare della pozione polisucco dalla scorta di Piton?
Non aveva parole.

< eccoci Herm >

fu sorpresa da un Corvonero, alle spalle.
Capì dal sorriso che era Ron.

< eccovi finalmente!! >
< andiamo! >

disse prendendoli sottobraccio con un sorriso.
E guai a chi gli avesse rovinato quest’uscita.



Blaise notò lo sguardo di Draco perso e ne intercettò la traiettoria: Hermione a braccetto con due corvonero, di sicuro potter e weasley.
Forse però dall’espressione truce che Dra rivolgeva ai due non aveva connesso di chi essi fossero realmente.
Sorrise.

Anche per loro l’uscita pomeridiana passò tranquillamente: avevano lasciato Pansy e Daphne tra i negozi e loro erano appena usciti da un locale.
All’improvviso, un ondata di odio e gelo li investì, immobilizzandoli.

< Draco >
< li ho sentiti >
< perché sono qui? >
< cazzo ne so Blaise? Ti pare che venivo altrimenti? >
< e adesso che facciamo? >
< ce ne andiamo, immediatamente >

Disse prendendo il sentiero che usciva da Hogsmeade.

< ASPETTA! >
< che diavolo c’è ancora? >
< le ragazze! io vado a recuperare Pansy e Daphne, tu vai a prendere Hermione ti prego, non è al sicuro con Potty e il Rosso, oggi per uscire hanno usato la polisucco e lei è l’unica con le sembianze normali >
< cazzo Bla ti preoccupi della … >
<Malfoy se le succede qualcosa ti spacco il culo >

Il tono di Blaise era molto austero, non lo chiamava MAI Malfoy, mai.

< dov’è? >
< era alla vetrina di Mielandia poco fa >

Disse prima di accelerare il passo

< ci vediamo su alla stanza delle Necessità fra venti minuti Dra e fai attenzione >
< Cazzo di Blaise dove mi vado a cacciare >

La mezzosangue!
I mangiamorte in giro e lui doveva salvare la Mezzosangue!!
Tanto valeva buttarsi tra le braccia del Signore Oscuro.
Si avvicinò a Mielandia dove vide la ragazza più avanti con due ragazzi che, nonostante tutto, sembravano proprio Brian e Adams di Corvonero.
Le si avvicinò, accelerando il passo.
Più passavano i secondi, più la presenza di mangiamorte era palpabile.
Ma i due Prodi Grifondoro camuffati non si erano accorti di nulla.
Solo Hermione sembrava.. sulle spine.
Vedendolo avanzare i finti Corvonero torsero il naso, alzandosi entrambi.

< mezzosangue >

Il tono usato le diede i brividi: era un tono, ansioso, preoccupato.
Anche lei in effetti era stranamente inquieta.
Bastò incrociare il suo sguardo per aver conferma dei suoi timori.

< che Succede? >
< già Malfoy cosa vuoi? >

Ma Hermione Bloccò Harry con un braccio.

< aspetta >

Malfoy studiò Potter, per poi rivolgersi lentamente alla ragazza.

< devi venire con me, sei l’unica qua con un viso noto e ci sono mangiamorte in giro >
< oltre a te? >

Sputò fuori Ron
Malfoy fu tentato di rompergli il naso e un paio di costole, ma si limitò a trucidarlo con lo sguardo.

< sentite a me non  me ne frega un cazzo, sono venuto solo perché me lo ha chiesto Blaise >
< va bene, andiamo >

disse la voce risoluta di Hermione.

< ma Hermione.. >
< Ronald Weasley non so se hai capito la situazione, quindi ti prego di controllarti, ci vediamo dopo al castello >

Disse incrociando gli occhi di Harry, che invece sembrava aver capito e ora teneva il migliore amico per un braccio.


Camminava dietro il ragazzo in una strada per il momento deserta.
La neve cadeva lenta, come immobilizzando quel momento.
Hermione però sentiva un freddo insolito: il freddo della paura.
La magia nera cominciava a riempire l’aria.
Si guardò intorno spaventata e sbatté involontariamente contro Draco, fermatosi poco più avanti.

< devi stare Calma >

Disse voltandosi verso di lei incrociandone gli occhi spaventati.
Per la prima volta forse Draco ebbe veramente paura.
Quella ragazza dallo sguardo spaventato si stava affidando a lui, suo nemico storico, come se fossero sempre stati invece amici o come se si fidasse di lui.
Lui che ora aveva Lei fra le sue mani, fragile, che si affidava, che si fidava, di Lui.

Fu scosso da un brivido.
Si tolse il mantello d’improvviso, poggiandoglielo sulle spalle

E la situazione gli parve stranamente famigliare

Poi le coprì il capo con il cappuccio rifinito d’argento e verde smeraldo.

< devi Calmarti o sentiranno la tua Paura >

Disse guardandola da vicino.
Niente.
L’atmosfera l’aveva immobilizzata.
E Draco lo percepiva.

< merda! Hanno portato con loro anche dissennatori?! Dobbiamo muoverci! >

Poi, improvvisamente, anche Lei riuscì a muoversi, quando, le sottili e gelide dita del ragazzo si intrecciarono a quelle più calde della sua mano.
Quella mano divenne la sua guida.
Il freddo che le dava era, per assurdo, molto più caldo e piacevole del gelo nel quale era avvolta.

Poi arrivò il momento più difficile: due mangiamorte li raggiunsero proprio nel momento in cui pensavano di esser riusciti a fuggire e a Draco sfuggì dalle labbra un imprecazione decisamente pesante.
Il cuore di Hermione perse qualche colpo.

< Draco!! Qual buon Tempo! >
< Signor Nott, signor Kalt, quanto tempo. >
< chi hai li con te? >

< in effetti … >

Disse Draco avvolgendo improvvisamente Hermione fra le sue braccia, premendole il viso al petto:

< stavo per tornare al castello e godermi un poco la vita >
< ahah, sentito Nott? Il ragazzo è proprio un Malfoy >

Hermione non riusciva a concentrarsi su nient’altro se non sul profumo inebriante del ragazzo e regolarizzò i suoi respiri al ritmo del suo cuore che sentiva, attraverso il petto.
Si strinse a lui chiudendo gli occhi, sorprendendo Draco stesso.

< tuttavia sei pur sempre un traditore Draco >
< non è questa la sede e il momento >
< stupeficium! >
< protego >

Draco fu decisamente svelto a reagire.

< sai ancora usare la bacchetta vedo,  allora ti lasciamo ai tuoi vizi Draco, a presto >
< ma ne puoi star certo, ritorneremo >

Diede un cenno d’assenso, di sfida.
E li vide allontanarsi.

Dopo un paio di minuti sembrò rivolgere di nuovo l’attenzione alla ragazza, ancora stretta a lui, come se fosse la sua unica ancora di salvezza.
Sorrise, era così fragile Hermione Granger, anche se voleva mostrarsi sempre così forte,
anche se DOVEVA farsi vedere forte.
La capiva.
Le mise un braccio intorno alle spalle stringendola per un attimo più forte.
Forse perché anche lui in quel momento aveva bisogno di qualcuno.
QUALCUNO COME LUI.

Ancora una volta nessuno fu testimone di questo magico momento
Durante il quale vengono gettate le maschere, messi a nudo i sentimenti e le emozioni, rischiando il tutto per tutto.
Avvolti dal leggero tepore del contatto corporeo circondati da tutto il resto, dal bianco, dalla neve, dai pregiudizi del  mondo.
E tutto il resto in quel momento, rimase fuori.

Fu un battito di ciglia, poi lui si allontanò da lei.

< andiamo >

E lei, come invasa dal  freddo più gelido fin nelle ossa, non poté che seguirlo nella neve.
Con lento incedere, passarono per i vari sentieri ritrovandosi ormai alle sponde del lago nero, ghiacciato.


Malfoy tentò allora di parlare, per giustificarsi quasi.

< quei due prima.. >

Ma fu interrotto dallo sguardo di lei, che pieno di gratitudine lo oltrepassò.
Mai uno sguardo simile gli era stato rivolto.

< non ha importanza.. >
< in che senso? >
< andiamo Malfoy, ti sembra il caso di giustificarti con me perché conoscevi quegli uomini? >
< ascoltami bene, mezzosangue, io non mi devo giustificare con nessuno, men che meno con te >
< so che hai il marchio nero >
< sono un mang.. >
< no, non lo sei. O non mi avresti aiutato. Se fossi davvero un mangiamorte avresti lasciato che mi vedessero >

sbuffò

< resta il fatto che questo marchio lo porterò fino alla tomba >
< l’importante è che quel marchio non ti rappresenta veramente. Contano le azioni Malfoy, la volontà, non il marchio in sé >

Era bello avere qualcuno che dimostrasse tanta fiducia, stranamente piacevole, ancor più se era lei: il qualche modo sentiva un calore all’altezza del petto.

Hermione si rese conto di averlo spiazzato.
E decise di approfittarne.
Riprese fra la sua la mano del ragazzo, guidandolo lei verso il castello, e le loro mani rimasero intrecciate fino alla stanza della necessità,
poiché Hermione, con quel mantello sembrava una Serpeverde e la scuola era comunque deserta.
In assoluto silenzio.


--- Nel frattempo, nella stanza..---

< ne sei assolutamente sicuro, vero Bla? >
< certamente Pansy >
< trovo che sia decisamente innaturale >
< io no. Se ci pensate sono più uguali di quanto pensiamo >
< giusta osservazione Daph >
< va bene, va bene!! >

sbottò Pansy

< allora che si fa? >
< voi due lavoratevi Hermione, io penserà a Draco >

in quel momento la porta si aprì.

Varcarono la soglia insieme e furono accolti da un salottino intimo con due comodi divani e una poltrona, in parte occupati da Daphne, Pansy e Blaise che si stavano godendo il calore del camino scoppiettante, che si voltarono verso i nuovi arrivati.
Osservarono curiosi la Granger riemergere dal mantello di Draco.

< Draco! Hermione!! Ma che fine avevate fatto? >

Disse Blaise accogliendo Hermione tra un caldo abbraccio sotto l’occhio attento di Draco.

< Siamo stati, come dire, trattenuti vero? >

Disse Hermione
senza neanche capire del doppiosenso che aveva appena creato. draco si affrettò ad intervenore:

< Famiglia Nott e affini.. e no. Non l’hanno riconosciuta. >
< grazie a lui >

Tutti si voltarono.
Hermione Granger aveva appena rivolto un complimento a Draco Malfoy.
Poi si guardarono intorno spaesati, come se si aspettassero che da un momento all’altro il mondo prendesse a ruotare al contrario.

Ma non accadde nulla e Daphne decise di spezzare l’atmosfera.

< vieni Hermione, se li conosco bene ora si metteranno a fare ‘discorsi da uomini’ davanti ad un paio di Firewhiskey >

Hermione rispose spaesata all’invito della bionda che per la prima volta usava il suo nome di battesimo.
Come previsto da Daphne i due cominciarono a bisbigliare davanti a bicchieri e scacchi.

Le ragazze invece sul tappeto tra i cuscini di fronte al camino, parlavano del più e del meno, benché comunque la situazione fosse assurda.
All’improvviso Pansy aspettò il silenzio e abbassò la voce per  far si che gli altri non sentissero.

< comunque Hermione volevo dirti che l’altra sera ho deciso di accettare i continui inviti di Nott, quindi Draco ora è libero >

Hermione avvampò

< non capisco … >

< Suvvia, Grang >

Si inserì Daphne

< solo un cieco non vedrebbe cos’hai negli occhi ultimamente quando lo vedi o si parla di lui >
< in effetti però Lui è l’unico a non averlo capito.. >

Aggiunse con uno sbuffo.
Hermione era spiazzata. Era normale confessare  a loro ciò che non confidava neppure a Ginny, neppure a Harry o Ron, neppure a se stessa..

< è che lui è così.. fa tanto il bastardo strappa - cuori e in realtà invece ha un gran bisogno di una persona come te, di qualcuno che stia con lui e lo capisca >


Poco distante …

< allora Draco come è andata? >

Blaise si prese un occhiataccia

< è andata così male? >
< Blaise ma come diavolo pensi che sia andata? Lei immobilizzata dalla paura mentre i mangiamorte arrivavano, non te lo auguro >
< e come ne siete usciti? >

Draco rivolse il suo sguardo ad un punto indefinito

< Non l’hanno vista, non in faccia, Sai Blaise come mi sia sentito con lei li che contava su di me? capisci? La Mezzosangue si era affidata totalmente a me e io mi sentivo una merda perché non sapevo come tirarci fuori dal casino. Poi dopo volevo spiegargli e sai cosa mi ha detto? Che per lei non aveva più importanza. L’ho aiutata e quindi  per lei io non sono come loro >
< e tu cos’hai fatto? >
< niente cosa dovevo fare? Poi mi ha preso per mano e siamo arrivati al castello, punto >

A Blaise per poco non andò il liquore di traverso.

< e tu Draco Malfoy ti sei lasciato prendere per mano? Ok, qua serve l’intervento di un medimago molto bravo, hai sbattuto la testolina Dracuccio-uccio? >
< vuoi morire Blaise Zabini? >

Lo sguardo di Draco sembrava volerlo passare da parte a parte.
Blaise, si fissò un attimo spalancando poi occhi e bocca.

< non ci posso credere, ti piace la Granger >

Draco invece si Strozzò con il Whiskey

< infatti >
< ma dico quanto potrai mai essere idiota Bla? >

< che succede? >
< mi hai chiamato Blaise? >

Intervennero le ragazze.

< niente, se avete finito, Hermione è meglio che torni al dormitorio, ci saranno i Pol… emh.. ti staranno aspettando >
< Hai ragione, Bla >

Disse Hermione salutando le ragazze e Blaise con un bacio a schiocco sulla guancia, e Malfoy con un gesto della mano, poi uscì.




Subito tre voci si unirono:

< Draco muoviti valle dietro e non fare il cretino >
< oh, ma andate un po’ al diavolo >

Rispose lui, uscendo.


< ragazze? >
< Hermione sta per cedere >
< perfetto: anche Draco è cotto a puntino >


< Mezzosangue >
< Malfoy >

Stranamente ormai questi nomignoli non erano più epiteti dispregiativi, solo semplici saluti.

< vedo che ti sei integrata con ‘Le Serpi’ come le chiami tu >
< sono capacissima di cambiare opinione e, per voi, l’ho fatto >
< anche su di me hai cambiato opinione Granger? >

La ragazza si bloccò di scatto, ormai a pochi passi dal ritratto, al quale aveva già dato l’ordine di aprirsi.
Tornò verso Draco.
Si avvicinò a Lui, fino a dover alzarsi in punta di piedi per arrivare alla guancia, sulla quale posò un delicato bacio, prima di ritirarsi.
Un tocco che lo fece rabbrividire.
Quelle labbra, morbide, delle quali li pareva già noto il sapore. Com’era possibile?

< bè ma ovviamente no, Malfoy >

Disse prima di sparire dietro il dipinto.
Inconsapevolmente Draco Malfoy sorrise.

B u g i a r d a.

╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔  ╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝

*Hachi's Space*

Ragazze/i mi dispiace veramente moltissimo!! continuano a
togliermi internet e per questo non riesco a garantirvi un
aggiornamento puntuale, ho cercato perciò di allungare i capitoli
Mi scuso ancora per l'inconveniente,
 _Lily_ ; For ever cullen ;  Beeble ;  anna96 ;  barbarak ;  chiacchia21
Grazie del sostegno ragazze!! mi date sempre una spinta in più quando manca
l'ispirazione, un bacione a tutte e a chi legge


                                                                                    .... a bientôt
╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔  ╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝

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Capitolo 8
*** Little Red Riding Hood ***


8. una simpatica gita nel bosco? Little Red Riding Hood


< Hermione!! Come stai?? >

< per fortuna sei viva!! >

fu così accolta in sala comune Grifondoro: due voci che all’unisono avevano deciso di stordirla.
Si ritrovò tra le braccia di Harry senza neanche accorgersene.

< ehi, tranquilli io sto bene, cosa mai poteva succedermi? >
< cosa poteva succederti? ‘Mione ma dico hai presente Melferret?? Malfoy? Il furetto? >
< si penso di aver capito di chi parli >
< non scherzare, pensavamo ti avesse uccisa e che ora stesse occultando il tuo cadavere >
< già, non sai l’ansia.. come è andata? >

Hermione rimase basita.
Per il semplice fatto che anche lei probabilmente pochi mesi prima avrebbe avuto le stesse paure.
Invece ora aveva appena lasciato Malfoy salutandolo con un bacio sulla guancia.
Cosa diavolo stava facendo?
E poi viste le reazioni dei suoi amici chissà che avrebbero fatto se avessero saputono.
Assolutamente no.
Semplicemente non dovevano sapere.

< ‘Mione? >
< si scusate, ero assorta.. dicevamo? >
< stavi per dirci cosa avete fatto. >
< abbiamo visto.. ci siamo semplicemente incamminati al castello, ma è andato tutto bene >
< fiuf, per fortuna >

disse Ron, andandosi ad accomodare sulla poltrona.

< e cosa avete visto? >

Le sussurrò Harry.
Era maledettamente perspicace, Harry  
e per sua sfortuna ci sentiva benissimo.

< niente >
< Hermione non sono sordo. Che cosa è successo? >

la vide titubare.

< non dirò nulla a Ron o a nessun altro >

la vide mordersi il labbro, per poi farsi coraggio e rispondere.

< mangiamorte >

Harry sgranò gli occhi.
Perfetto.
Se quella era l’idea che aveva Hermione per una ‘semplice camminata al castello’

< li avete visti? >
< direi piuttosto che ci hanno visti loro, proprio mentre pensavamo di essere salvi >
< e ti hanno riconosciuta? >
< no, io ero coperta dal mantello di Malfoy, lui invece l’hanno visto benissimo >
< e allora? >
< e allora hanno anche provato ad attaccarlo, Harry li ho sentiti dare del ‘traditore’ a  Malfoy, ti sei convinto ora che è dalla nostra parte? >
< no, non sono ancora del tutto conv… >
< mi ha protetto dannazione, va lasciamo perdere, è inutile >

Si incamminò verso le scale per il dormitorio femminile furiosa.
E la voce di Harry la raggiunse

< ‘Mione perché avevi il suo mantello? >

Vi avevo già parlato di quanto Harry Potter sia perspicace?

cosa rispondere?
Scelse di non rispondere.

< hai detto qualcosa Harry? >

si scrutarono, consapevoli di racchiudere una bugia.

< nulla >

aggiunse lui ora sempre più sospettoso.


__________________________________________________________________________________________________________


La mattina seguente i tre, dimentichi dell’accaduto si trovarono di fronte ai coetanei Serpeverde proprio sulla porta della sala grande.

Pansy, semplicemente troppo assonnata, alzò solo una mano nella sua direzione, insospettendo i due dietro Hermione.
La cosa divenne insostenibile quando anche Daphne Greengrass in persona le rivolse un
< giorno Grang >
a mo’ di saluto.
Per poi invece lanciare un occhiataccia ai due dietro di lei.
Harry vide il sorriso di Hermione allargarsi sempre più all’avvicinarsi di Blaise Zabini, e decise che non avrebbe sopportato una scena del genere, non di mattina.
Quindi si congedò a malincuore.

< Herm, noi intanto entriamo >

e Hermione notò come stranamente quelle parole avessero una specie di ringhio in sottofondo.
Dopodiché si affrettò a raggiungere i due Serpeverde, in particolare Blaise, che salutò con il solito bacio a schiocco.

Avrebbe voluto salutare Draco allo stesso modo ma sapeva bene quanto odiasse le smancerie in pubblico, sebbene questo pubblico fosse anche solo Blaise.

< Ciao!! >
< ‘Mione! Che allegria! Meno male qualcuno che illumina un po’ questa giornata! È da ieri che dracuccio qua è depresso. >

al solo sentire quell’appellativo a Draco vennero i brividi a fior di pelle, poi incrociò le iridi dorate della Granger che cercavano di capire cosa non andasse in lui quella mattina.
Decise che non avrebbe sopportato oltre.
Senza dire una parola scambiò ancora un occhiata con lei e Blaise prima di andarsene.

Dannata Mezzosangue.
Dannato Blaise.
Dannati tutti!!
Depresso. Depresso Lui?
Confuso, oh confuso sì.
Da ieri pensava a quella donna, da ieri pensava a quegli occhi.
Dove aveva già visto quegli occhi.?
Da ieri pensava a quelle morbide labbra.
Gli sembrava quasi di conoscerne il sapore.
Possibile?
No.
Decisamente no.
Aveva solo bisogno di una buona dose di sesso e caffè.


< che gli prende Blaise? >
< si sta ammalando >

disse con lo sguardo perso.

< come ammalando? >

chiese lei sinceramente preoccupata.

< oh sì ‘Mione, e di una malattia piuttosto brutta anche, ma non ti preoccupare, saprai guarirlo >
< io? Bla ma che stai dicendo? >
< niente, ‘Mione, niente >

disse scompigliandoli un poco i capelli sulla testa.

< ne riparliamo quando sarai più grande eh? >

disse incamminandosi.

< Blaise! Aspettami!! >
_________________________________________________________________________________________


più tardi, alla serra..

< Dracuccio-uccio? >
< Blaise chiamami così un'altra volta e finisci tre metri sotto terra! >
< ma non era tre metri sopra il cielo? >

Draco si voltò perplesso

< che? >
< oh, niente, niente roba babbana >

entrambi ripresero ad occuparsi di sminuzzare le radici.

< Dra? >

Malfoy, piuttosto irritabile, praticamente straziò l’ultimo pezzo di vegetale.

< Blaise, qualsiasi cosa ti passi per quella mente bacata dilla e non rompere più le palle >
< come sei irascibile >
< Blaise… >
< non ti sembra che ad Hermione serva una mano? >

alzò gli occhi alla mezzosangue.
Gli venne quasi da ridere. Era già caduta cinque volte nella neve nel tentativo di raccogliere dei tuberi che invece, se la davano a gambe.

< non ho certo bisogno di consigli sulle ragazze da te Blaise >
< allora lo ammetti che ti interessa >

Vide la mano dell’amico stringere pericolosamente il coltello e decise che in effetti aveva un assoluto bisogno di andare a chiedere un chiarimento alla Sprite.

Consigli.
Consigli! Sulla Mezzosangue!!
Blaise doveva aver picchiato forte la testa.
Decise di uscire nella direzione della ragazza.
Ma SOLO perché voleva fumarsi una sigaretta.
Che anche lei fosse fuori era una dannata coincidenza.

Chiuse la porta della serra dietro di sé, attento a non fare rumore.
Vide la ragazza, cadere di nuovo, incrociare le braccia al petto ed esclamare:

< andate al diavolo! Tuberi di Merlino !! >
< cavoli mezzosangue, dovrò tapparmi le orecchie se usi un linguaggio così scurrile >

si introdusse a lei che trasalì.
Girandosi vide quel bel diavolo d’argento intento a fumarsi una sigaretta appena accesa.

< Malfoy >
< Granger, direi che le presentazioni le abbiamo fatte già da tempo no? >
< che ci fai qui? >
< fumo >
< questo lo vedo anche io razza di idiota >
< e allora non fare domande stupide >

Quel tipo aveva l’incredibile capacità di farle saltare i nervi in meno di un secondo.

< va al diavolo >
< problemi con i tuberi? Granger come puoi non riuscire ad importi su esseri inferiori come dei tuberi? >
< non sono molto pratica a differenza tua >
< sui tuberi? >
< sull’impormi su esseri inferiori >
< sbaglio o quei tuberi ti rendono irritabile? >
< no, Melferret quella è un prerogativa tutta tua >

adorava stuzzicarla.

< vieni, ti porto io in un posto dove questi tuberi crescono immobili >

disse incamminandosi nella foresta.
Una Cappuccetto Rosso che segue fiduciosa il Lupo che le hanno sempre detto di evitare.

< Malfoy ma dove vai? Malfoy!! Almeno aspettami >

camminò dietro di lui per venti minuti buoni, fino a quando lui non si fermò a ridosso di un grande masso e una quercia.
Vi si appoggiò accendendosi un'altra sigaretta.

Hermione cominciò a guardarsi intorno speranzosa.

< bè Malfoy dove sono questi dannati tuberi? >
< non ne ho idea >

disse lui fissandola improvvisamente negli occhi.
Lei per un attimo aprì la bocca, poi la richiuse e parlò

< in che senso scusa? >
< ti pare che io me ne intendi di Erbologia? Dico non sono mica quell’imbranato di Paciock. Non sapevo neanche esistessero quelle cose chiamate ‘tuberi’ >
< cioè mi hai ingannata? E ora, e oraoddio, ho saltato la lezionela Sprite >

la vide mentre gli occhi le si riempirono di terrore, poi cominciò a camminare avanti e indietro dicendo cose senza senso:

< bigiatotuberiSpritepunizionedisastro assoluto McGranittespulsionemeglio la morte >

ok, stava degenerando..

Draco le se avvicinò.
La prese per un polso.

< mezzosangue dannazione calmati >

fu inondato dal fuoco dei suoi occhi.

< calmarmi. CALMARMI??? Mi uccideranno, mi… >
< sei uscita prima da Erbologia… non ci sarà nessuna maledizione senza perdono per te stavolta. >
< non ho mai saltato una lezione se non in casi di estrema necessità >
< e allora consideralo uno di quei casi >
< non considero la tua voglia di fare un giro un ‘estrema necessità’ >
< ti do un consiglio da uomo Granger: svagati un po’… questo fare sempre da saputella antipatica non ti rende attraente neanche un po’ >

attraente?
Ma che diavolo STO dicendo?

Attraente?
Ma che diavolo STA dicendo?

< non ho bisogno di sculettare e comportarmi da troietta per essere femminile Furetto >

oh, questo lo sapeva bene anche lui.
Perché in realtà ultimamente trovava attraente anche solo il modo in cui mordicchiava la piuma mentre pensava.

< questo lo so, va  lasciamo perdere >
< certo, quando non hai più parole non sai dire nient’altro che ‘lasciamo perdere’ vero? >

ma lui non rispose.
Si accomodò sul masso guardando il limitare della foresta.

Lei rimase in piedi a lungo, stizzita.
Poi le gambe le implorarono pietà e si sedette anch’ella sul masso.

Malfoy la guardò sedersi al suo fianco, notò come manteneva le distanze da lui.
Come darle torto?
In teoria, due come loro, non dovevano neanche rivolgersi la parola.

< perché ti hanno attaccato dandoti del traditore? Cosa hai fatto? >

disse lei voltandosi impercettibilmente.
Incrociò i suoi occhi.
Poteva Fidarsi?
Ma quegli occhi, gli diedero la risposta ancor prima che lui si ponesse la domanda.


< mi sono rifiutato di obbedire ad un ordine >
< che ordine? >
< uccidere una persona che ormai sapeva troppo, e che non riusciva più a reggere il peso di un marito in prigione e un figlio mangiamorte. In altri termini, mia madre >




piombò il silenzio.





< fu abbastanza inutile visto che la uccisero poche ore più tardi. Io intanto però fuggii: andai da silente che mi nascose fino all’inizio delle lezioni >

a Hermione pizzicavano gli occhi.
Era davvero questo essere un Malfoy?
Avere un padre in carcere ed essere considerato un traditore per essersi rifiutato di uccidere la propria madre?
Una lacrima le rigò il volto.

Una lacrima che lo sorprese.

< non piangere per uno come me >

lei si asciugò il viso

< dovresti farlo tu stesso ogni tanto, non fa bene tenersi tutto dentro >

lo vide stringere i pugni fino a che le nocche diventarono bianche, poi con un movimento repentino scese dal masso.
Hermione seguì piano i movimenti per poi alzarsi a sua volta.

Non sapeva cosa fare.
Avvicinandosi cautamente posò la sua mano su quella ancora stretta a pugno di Malfoy, che al suo tocco sembrò rilassarsi.
Poi si mise di fronte a lui e cominciò a dargli dei piccoli pugni sul petto.
Tanto che Draco si chiese se fosse ammattita tutto d’un colpo.

< ma che fai? >
< forza >

disse lei, continuando a stuzzicarlo.

< non sono abituata a vederti così, su reagisci! >

un colpetto

< dai, non sei capace di difenderti eh? >

un altro.

< allora ammetti che una mezzosangue è più forte di te è? >

Sorrise.
Stava cercando di tirarlo su di morale, o almeno così sembrava.

E lei appena vide quel sorriso si rassicurò

< ahah, Malfoy sconfitto! >

disse preparandosi ad assestare l’ultimo colpo
che però questa volta Malfoy parò.
Lo guardò in faccia. Il solito ghigno era riapparso.
Il che significava una cosa sola: guai.

< io non sarei in grado di difendermi? Ohoh, manie di superiorità mezzosangue.. >

e lei rise, rise consapevole di essere riuscita a portare via il dolore da quel volto angelico.

Malfoy cominciò a colpirla piano al bassoventre, per poi sollevarla di peso, con lei che urlava.

< Malfoy lasciami giù immediatamente >

si arrampicò fino in cima al masso minacciandola di buttarla giù, e allora lei cambiò atteggiamento.

< Malfoy, non provare a lasciarmi andare >
< strano, sbaglio o poco fa eri di un altro avviso? >

assunse quell’aria imbronciata che le donava moltissimo.

< non ci provare >

disse cercando di voltarsi.

Lui fece finta di lasciarla scivolare, mentre in realtà la appoggiò delicatamente a terra usando su entrambi un levicorpus.

Se la ritrovò fra le braccia mentre gli avvolgeva il petto con quelle esili braccia ad occhi serrati.
Le ci volle un qualche secondo a capire di avere la terra sotto i piedi ed essere salva.
Tentò di divincolarsi, dopo essersi resa conto di abbracciare Malfoy, ma le braccia di lui salde sulla sua schiena non le davano scampo.

< Malfoy >
< Granger. Di nuovo questa storia? So come mi chiamo >

La sentì sorridere.
E appoggiò cautamente il mento sulla sua testa.
Il gelo li avvolgeva.
Ma a loro non serviva altro se non quel timido calore.
Quel calore che da lì a poco avrebbe arso come un fuoco dell’inferno



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*Hachi's Space*

Ragazze/i mi Rieccomi!! che dire.. finchè internet tiene
ne approfitto per aggiornare.. con questo capitolo vi mando anche
i miei auguri più sinceri di passare una buona Pasqua


 caostheory : Benvenuta!! Ho provato a cambiare font, se anche in questo caso non funziona fammelo
                         sapere che vedrò di trovare una nuova soluzione.. prova anche a ridurre lo zoom della
                         pagina.. e incrociamo le dita! grazie davvero dei complimenti!! a Presto =)

 Beeble :  Aggiornata prima del solito per la tua felicità!! Ti posso assicurare che leggere i vostri
                    commenti mi dà un energia.. una voglia increndibile di scrivere il prossimo episodio che,
                    ti confido, quando apro la pagina bianca di Word non so bene neanche io che fine avrà..
                    Quindi grazie davvero a Presto =)

96opal : Wowwww!!!!! che Energia questa ragazza!! decisamente coinvolgente!! mi fa davvero piacere
                che ti sia piaciuto così tanto! fammi sapere se anche questo ti è piaciuto e se sei curiosa di sapere
                come andrà a finire ;) eheh un bacio!! =)

 Arancina22 : Ciao =) mmh.. e hai azzeccato direi!! Un Draco Malfoy che decise di confidare una cosa
                            così importante, ma che soprattutto riesce a fidarsi è un passo anche complicato da scrivere
                            perchè si rischia sempre di andare un po' OOC mentre invece è una cosa che cerco in tutti
                            i modi di evitare. A presto =)

 ladykirahm : Bentornata!! eheh anche questo è un po' più lungo.. cerco di espanderli un po' visto che non
                            so mai se riuscirò ad aggiornare in tempo!! Come si fa a non tifare per Hermione? la nostra
                            Grifoncina con una missione tutt'altro che semplice! Domare quel cuore ribelle di un Serpente
                            come Malfoy.. e non uno qualunque! Il Principe delle Serpi!!  A presto cara un bacio =)

 Skitty : eccoti accontentata!! Mi fa piacere che riesca a tenerti sulle spine!! Grazie davvero a Presto!! =)

 For ever cullen : Ciao!! Bè decisamente, come me, sei una ragazza che si lascia coinvolgere!!!
                                   Occhio però che ti voglio tutta intera!! eheh =) all'inizio anche io pensavo ad un
                                    semplice grazie, ma poi ho pensato: 'al diavolo! l'attenzione del Principino non si
                                    conquista con un semplice grazie' e allora... ho reso Hermione decisamente
                                   intraprendente!!! I tuoi commenti mi esaltano sempre!! Grazie e a Presto! un Bacio!

silvj : Benvenuta!! Mi fa molto piacere quello che hai scritto, anche perchè questa all'inizio non era una storia
            ma solo una One - Shot senza troppe pretese, la prima su una coppia così difficile da gestire.
            E hai colto un altro lato interessante: il mondo che li circonda, perchè anche se la storia prende spunto
            da una fiaba.. nella vita reale poi non è certo così semplice.. certo qui di certo aiuta.. un pizzico di magia
               A presto!!! un bacio =)
                                                                                    .... a bientôt
╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔╗╔  ╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝╚╝


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Capitolo 9
*** Fear, Freedom, Trouble. ***


9. Paura, Libertà... Guai.
Fear, Freedom, Trouble.


Hermione intanto si era incamminata, prendendo l’iniziativa.
Ma la  voce del ragazzo la bloccò

< ma almeno sai dove stai andando mezzosangue? >

si fermò dubbiosa, per poi voltarsi.

< certo che no! Io seguivo te! >
< oh certo.. mi segui standomi davanti!! Si in effetti.. >
< piantala di fare lo spiritoso! Forza allora, guida tu >
< ma io non so dove siamo ora! Non ne ho la più pallida idea >

lei per un attimo parve crederci

< non sei divertente Malfoy >
< non voglio esserlo, davvero non ne ho idea >

lo fissò quel poco per capire se era o no sincero.
Quando capì che effettivamente diceva la verità chiuse le palpebre di scatto.

< ma so come uscirne, accio scopa >


E Draco Malfoy avrebbe decisamente dovuto vedere la faccia di Blaise, che, aprendo la porta della lori camera, vide
sprecciare fuori la scopa di Draco a tuta velocità.
Perchè Blaise era decisamente una persona alla mano ma di certo non al punto di fare da portiere alle scope, quindi decise di seguirla e vedere
dove fosse diretta.
La vide sparire nel bosco.
Malfoy diventava sempre più strano.



in poco tempo Draco teneva fra le mani la sua nimbus, orgoglioso.

Lei era pietrificata.

< forza, andiamo >

disse porgendole un braccio, dopotutto alla fine era sua la colpa se erano finiti in quella situazione.
Ma lei non dava segno di muoversi.

< io li non salgo neanche morta >
< andiamo Granger non fare l’idiota, volo da quando sono nato >
< non mi interessa!!! Io su quella scopa non salgo!! >

non lo guardava neanche in faccia, fissava atterrita la scopa.
Perfetto.

< bene Granger, come vuoi >

e subito dopo aver parlato sparì nella boscaglia, lasciandola sola e spaesata.

Bene.
Sapeva che Malfoy era un grandissimo stronzo. Forse non fino a questo punto..
No! Draco Malfoy era stronzo esattamente fino a quel punto e probabilmente anche di più.
Era lei che si era illusa che non fosse così.
Certo che era stata un idiota.
Poteva accettare la sua offerta.
In fondo se l’avesse fatto.. certo ora avrebbe un po’ le budella attorcigliate e un gran senso di nausea, ma in fondo poi sarebbe stata salva e a Hogwarts.

Già Hogwarts: l’unico problema era capire da quale parte fosse il castello e l’unico modo per scoprirlo era salire il più in alto possibile.
Adocchiò l’albero giusto e, dopo essersi rimboccata le maniche cominciò a salire.
In quel momento fu fiera di essere nata tra i babbani.
Un mago non si sarebbe mai sognato di salire su un albero: di certo la loro infanzia aveva conosciuto un altro tipo di divertimento.

Draco intanto sopra di lei la osservava divertito
Sapeva che era intraprendente certo, non pensava fino a quel punto.

Ma qualcosa fallì nel suo mirabolante piano..
l’ultimo ramo,
le si spezzò sotto i piedi.

Tanto velocemente che Malfoy non ebbe neanche il tempo di pensare
prima di scendere in picchiata e afferrarla in volo, rischiando così di cadere anche lui dalla scopa.

< dannazione Granger, sei un pericolo pubblico >

lei, ancora frastornata dallo spavento lo guardava, ma gli occhi li chiuse circa un secondo dopo, quando si rese conto di essere su una scopa, e si attaccò a lui tipo piovra.
Senza sapere che quel contatto bastava per farlo accelerare.

< non te ne eri andato? >
< bè a questo punto direi di no, grazie al cielo >
< ti prego rallenta >

Malfoy fece di più: si fermò.

< che diavolo stai facendo? >
< mezzosangue, apri gli occhi >
< fossi scema! >
< prova, fidati >
< di te? >

calò il silenzio.
Era così difficile potersi fidare di uno come lui?
Decisamente Pochi lo avevano fatto: Blaise forse, o Pansy e Daphne.
Anche se più di ‘vera fiducia’ era più l’amicizia che li convinceva.

Hermione non gli rispose.
Capì di aver detto una gran cavolata visto il silenzio che si era creato.

Sentì la scopa muoversi lentamente

E senza che lui la vedesse, assorto nei suoi pensieri, aprì piano una palpebra, poi l’altra.

E la paura nei suoi occhi divenne puro splendore, tingendosi di meraviglia.


Il castello, illuminato dai raggi d’autunno sulle torri al di sopra delle nuvole.
Il lago nero, che splendeva più di una perla.
La foresta sotto di loro respirava.

E Draco, immerso nei suoi pensieri, fu distratto dalle sue parole, che uscirono in un sussurro:

< è meraviglioso >

e allora, si voltò verso di lei.

Il viso, prima teso ora era rilassato dalla brezza gentile che lo accarezzava e gli occhi.

Dio.


Degli occhi così non li aveva mai visti.
Quanti sogni, quanta speranza vi era in quegli occhi di miele?
Quanta libertà vi era racchiusa?
Quanta dolcezza in quel viso che aveva sempre disprezzato?

Lei si era fidata.
Di Lui.

E non immaginava nemmeno quanto ciò fosse importante.

E quando si voltò e gli rivolse il sorriso più sincero che avesse mai visto, per poco cadde dalla scopa.
In realtà restò immobile, ma il senso di vuoto che ebbe dentro fu immenso.

E Preso dalla frenesia, cominciò a volare più forte, compiendo evoluzioni che fecero richiudere gli occhi di Hermione all’istante,
la quale si lasciò sfuggire anche un grido di protesta.

---

< Zabini!!! Zabini fermati dannazione >

Il soggetto si voltò sbuffando.

< Potter >

< Zabini dov’è Hermione? >
< e io che ne so Potter? >
< mi pare che voi due siate molto intimi ultimamente.. >

Blaise scoppiò a ridere.

< ehi, frena. Sarai mica geloso vero? Perché io e Hermione siamo solo amici, o anche io rischierei grosso.. >
< in che senso? E comunque era solo per precisare >
< comunque non so dove sia davvero, non ne ho idea, forse però so con chi è in questo momento >
< e con chi sarebbe? >
< non trovo Draco da un po’ >

a Harry gelò il sangue nelle vene.

< e perché mai Hermione dovrebbe essere con Malfoy? >
< bè perché non dovrebbe? Mio dio! Tutti questi pregiudizi vi uccideranno prima o poi >
< Zabini che diavolo vai dicendo? >
< Potter rispondimi sinceramente: cosa ci sarebbe di male se ora Hermione fosse con Draco? >
< direi Tutto. Trovo assurdo anche solo che i nomi di entrambi stiano in una stessa frase. >
< ho capito, lasciamo perdere, comunque mi sa che hai ragione: se continua a volare così non è che Hermione sia poi così tanto al sicuro.
Una cosa è certa: se ‘Mione si fa male, lo uccido. >

Harry spostò lo sguardo verso la direzione individuata da Blaise e ciò che vide gli provocò un nodo alla gola.

Molte cose non quadravano.

Innanzitutto Hermione volava su una scopa.
E in secondo luogo Hermione volava su una scopa comandata da Draco Malfoy.

Cosa c’era di sbagliato?

Oh bè,

Innanzitutto Hermione odiava volare.
E in secondo luogo Hermione odiava Draco Malfoy.

Atterrarono poco distanti da loro, senza tuttavia accorgersi della loro presenza.

< forza mezzosangue, capisco di avere un certo fascino, ma avrei bisogno di respirare >

lo sguardo che gli rivolse questa volta non aveva proprio alcunché di dolce, decisamente no.
E pensava che a momenti si sarebbe messa a baciare il terreno.

< sei un folle >
< mi sembrava ti fosse piaciuto >
< finché stai in alto e non pensi all’altezza ma ti godi il panorama va bene, la parte rocambolesca che ne segue la evito volentieri. >
< ma ti dà una scarica di adrenalina, non l’hai sentita? >
< non l’ho sentita??? Noooo, Malfoy ti dirò, mi diverto in altri modi e non ho intenzione di ammazzarmi perché a te partano gli ormoni >

Ghignò.

< altrimenti la prossima volta non ti salverai con qualche pugno >
< Ohoh, scusa, ti riferisci al solletico di prima? >

Lei lo guardò spalancando la bocca scandalizzata.

< come osi? Perfetto, vediamo adesso come lo chiami questo >

disse tirando un pugno più forte dei precedenti.
A lui venne quasi da ridere quando glene arrivò un secondo.

Il terzo decise di pararlo.
E la fece avvicinare per potergli sussurrare all’orecchio.

< vorrai mica un altro abbraccio Granger? >

e lei rideva, quella risata cristallina alimentata da quel gioco.
Tentò di divincolarsi ma lui la strinse per la vita da dietro di lei, impedendogli di liberarsi e fu in quel momento che li vide.

< ahah, Piantala Malfoy pi…… merlino >
< ancora questo linguaggio? >

lo sguardo di Blaise era divertito, quello di Harry indecifrabile, ma quando anche Malfoy alzò gli occhi verso

ciò che aveva attirato l’attenzione della Granger, gli sembrò quasi di intuire delle scintille, dei lampi, fra i due.

Lei cercò subito di dimenarsi da quello strano ‘abbraccio’ mentre Harry si avvicinava con Blaise.

< ohoh, Granger.. mi sa proprio che mammina si è arrabbiata >

disse lasciandola libera.


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*Hachi's Space*

Ragazze/i mi Rieccomi!! Passate bene le Vacanze? =)
per questo capitolo mi sono data anche al disegno e scusate se non
è proprio bellissimo! io ho fatto del mio meglio!! =)
fatemi sapere se vi piace eh? un bacione a tutte/i!!!

                                                                                    .... a bientôt
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Capitolo 10
*** Choose. ***


Choose.

Blaise fu il primo ad avvicinarsi.

Battendo una pacca sulla spalla di Draco e abbracciando un poco Hermione, che non staccava gli occhi da Harry Potter.

Draco se ne accorse e, pur non dandolo a vedere, la cosa lo infastidì parecchio.

Ora, a parte il fatto che fosse la Mezzosangue, ma Potter che diritto aveva di essere arrabbiato con lei?

Solo perché non gli aveva fatto sapere dove andava?

La miseria non era mica suo padre!

Ora capiva la mezzosangue quando diceva che non poteva divertirsi troppo.

Il problema era solo Harry Potter. Solo e sempre Harry Potter. Con Ronald Weasley al seguito ovviamente: quei due non facevano altro che imporsi a superiori su tutti, solo non pensava anche su di lei.

Chissà, forse quella sanguesporco avrebbe anche potuto essere Simpatica senza quei due intorno.

Bè oddio, simpatica … un po’ meno saccente.

 

< allora ragazzi, vi stavate divertendo a quanto pare >

 

Zabini decise finalmente di smuovere quell’aria elettrica.

 

< l’ultima parte non la chiamerei esattamente ‘divertente’ Bla. Sai che odio volare >

 

Blaise annuì accennando un sorriso e alzò la mano per salutare i due ma Malfoy si bloccò, sentendo Potter che cominciava a dare aria alla bocca:

 

< Hermione diamine direi che mi devi una spiegazione >

< non capisco Harry, io ho semplicemente, beh i-io ho … >

 

Andiamo da quando la Mezzosangue balbettava? Come poteva aver paura di lui?

Insomma di quello sfigato di Potter!

Blaise sembrò accorgersi allora del suo disappunto, quasi si potesse quasi percepire nell’aria.

 

< Draco non sono affari tuoi >

 

Lo ammonì

Ma niente. Continuava a fissare la scena disgustato.

 

< Blaise, Potter comincia a rompermi i coglioni >

< E dove starebbe la novità? Direi che oggi hai già fatto abbastanza. >

 

Il ghigno che gli si formò in faccia valse più di mille risposte.

Se l’obiettivo era Potter, tutto valeva la pena di essere tentato.

 

< Potter >

 

Hermione capì che Malfoy stava tornando sui suoi passi per riavvicinarsi alle sue spalle.

Diavolo come faceva Malfoy a non capire neanche quando era il momento di andarsene?

Harry avanzò a sua volta invece verso di lei, come se la sola vista di lei e Malfoy nello stesso istante gli fosse rivoltante.

 

< Furetto levati >

< Sfregiato bada alle parole >

< non stavo parlando con te, anzi mi è sembrato proprio che te ne stessi andando >

< Non mi stupirei, dopotutto non sarebbe la prima volta che ti sbagli e vorrei proprio capire il perché tu sia così scontroso. Diavolo Potty ce l’ho portata io nella foresta non ci arrivi? Sai per movimentare un po’ la giornata, e riguardo alla scopa ti dirò che non è certo salita di sua volontà, anzi … costringerla con la forza ha reso la cosa ancora più divertente >

 

Disse accennando un ghigno di soddisfazione.

Hermione si voltò basita.

Vedeva il fuoco ardere negli occhi del Serpeverde.

Malfoy stava prendendo le sue difese?

Perfetto.

Cosa mancava a quella giornata?

Gli mancava solo di veder uscire Piton in bermuda e la McGranitt in bikini a braccetto nella neve.

E soprattutto cosa poteva far arrabbiare Harry più di questo?

 

< che tu sia un essere vile e meschino non l’ho mai dubitato, mi chiedo cosa le sia preso quando ha deciso di seguirti nella foresta, mi sorprende che proprio Hermione fosse con te >

< oh–oh , qua sembra proprio che abbiamo centrato il punto della questione. E dimmi Potter, sono curioso … >

 

Disse portando un braccio a cingere possessivamente Hermione, cosa che lasciò i presenti o stupefatti o decisamente parecchio infastiditi, facendo diventare lei rossa per l’imbarazzo e Harry rosso per la rabbia.

Blaise invece, si divertiva da matti.

 

< Dimmi sei forse suo padre per dirgli dove o con chi stare? O sei il suo ragazzo? No perché altrimenti vuol dire che, cavoli, i pettegolezzi a Hogwarts non girano più come una volta … tu pensi di poterti fidare di quelle chiacchierone di Tassorosso e invece.. >

 

Hermione cominciava a sentire le farfalle nello stomaco.

Harry ribolliva dalla rabbia.

 

< Smettila. Smettila immediatamente di sparar cazzate e, Malfoy,  non toccarla con le tue luride mani >

< non mi pare lei abbia niente in contrario, ricorda: la Mezzosangue non è una tua proprietà >

 

disse stringendola possessivo.

 

< Hermione >

 

Bene.

Era decisamente arrivato il momento di esplodere.

Scivolò via sgarbatamente dalla presa del Serpeverde e si voltò a fronteggiarli.

 

< proprietà? Proprietà? Voi osate parlare di proprietà? Ma dico come diamine vi permettete? Tu, Harry sai … davvero, non sei mio padre, sei il mio migliore amico e fin qui tutto bene, ma questo non vuol dire che devo avere il tuo fiato sul collo ogni singolo istante di ogni giorno, perché voglio essere libera, ho il diritto di essere libera di fare le mie scelte, e.. e sbagliare anche, ed è a questo che servono gli amici, a rialzarti dopo un errore, ma il tuo comportamento da padre geloso non mi aiuta per niente, mi da invece piuttosto sui nervi. E tu, Malfoy, tu non provare a sogghignare sai? Tu sei l’ultimo qua a poter avanzare qualche diritto su di me o altro perché, non so se ti ricordi, fra noi c’è sempre stato odio reciproco, del sano odio reciproco che devo dire mi aiutava anche a riversare su di te la rabbia giornaliera quindi non mi interessa se ora stai male o ti hanno fatto qualche strano incantesimo ma stammi lontano, perché sei davvero l’ultimo qui a poterti avvicinare a me. >

 

E dopo averli zittiti si voltò incamminandosi al castello.

 

Sentirono Blaise sul punto di scoppiare.

 

< Blaise Zabini tu prova a ridere e ti giuro che stasera mando Tiger e Goyle ad ucciderti > 

< diavolo però Dra ti dirò che amo quella donna ogni giorno di più, solo per avervi zittiti, è stata magnifica. >

< va al diavolo, andate tutti e due al diavolo Serpi >

< oh, ma è questa la differenza, Sfregiato non lo sai? Noi all’inferno ci siamo già >

 

Anche Potter svanì all’entrata del castello.

 

< odio Potter >

< che novità >

< Blaise. Devo lasciar stare la Granger, ho deciso >

 

Blaise lo fissò sbigottito

 

< perché te ne stavi occupando? >

 

rise sotto i baffi procurandosi un occhiata glaciale

< no, infatti ora mi dedicherò solo alla ricerca della proprietaria dell’orecchino >

 

Tutto poteva aspettarsi quella notte il giovane Malfoy, di certo non di avere un sonno tranquillo.

E la cosa continuò per l’intera settimana, sempre lo stesso dannatissimo sogno.

Lui, una strada che si divideva e due persone.

Lei, Hermione Granger da una parte,

e La ragazza del ballo dall’altra.

E poi ancora lui, che non sapendo scegliere, le perdeva entrambe.

 

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La Granger lo evitava e se osava interrompeva i momenti in cui era con Blaise lo guardava male e se ne andava.

Dio se era irritante.

Soprattutto perché stava zitta, non una parola, un insulto, niente.

E non avrebbe mai creduto di rimpiangere gli insulti della Granger, mai.

Potter e la Granger invece sembravano andare alla grande, figurarsi, lui dopo qualche minuto passato a chiedere perdono era tornato per lei l’amicone di sempre.

E non è che non gli stesse più addosso, anzi.

Senza che lei se ne accorgesse, ma non aveva rinunciato a seguirla di tanto in tanto, solo che lo faceva di nascosto e portandosi appresso anche l’altro sfigato.

Erano imbarazzanti in effetti.

Appostati dietro alle colonne aspettando che alla Granger succedesse chissacchè quando invece lei si limitava a starsene seduta a leggere.

 

 

< Hermione stasera ti aspetto in camera mia prima del ballo >

< e cosa vorresti fare Bla? >

< non pensare a niente di sconcio ‘Mione! Solo parlare, giuro. Ti aspetto alle otto in punto, mi raccomando.. e prima va da Pan e Daph che ti aiuteranno a darti un ‘tocco Serpeverde’ per la serata >

 

Bene, inutile negare che al sentire ‘tocco Serpeverde’ un brivido le avesse attraversato la spina dorsale.

 

 

 

Qualcuno irruppe nella stanza, spalancando la porta così improvvisamente da far tremare l’aria calma e silenziosa.

 

< Bla Dapnhe e Pan mi hanno lasciato mezza svestita, non è che mi aiuteresti a..? >

 

Si bloccò Hermione, perché appena dopo essersi voltata ed essersi chiusa la porta alle spalle incrociò due occhi di cielo plumbeo, che la guardavano dal riflesso di uno specchio, dal quale magneticamente fu catturata, rapita.

Draco si stava sistemando la camicia ed osservava ora la nuova arrivata, sorpreso più che mai di trovarla lì.

 

< oh, scusa io … >

 

Lui si voltò e lei non riuscì a non avvicinarsi.

Sebbene lui fosse così dannatamente pericoloso.

 

< cercavi Blaise? >

 

Aveva una voce calma, bassa, sensuale..

 

< io, sì avevo problemi a chiudere il vestito ma.. >

 

Si voltò decisa a fuggire ma fu trattenuta per il polso e chiuse gli occhi.

Quella sensazione …

 

< ti aiuto io >

 

Disse poi improvvisamente, stupendo entrambi.

Quando prese la cerniera facendola scorrere verso l’alto con misurata lentezza si rivolse a lei:

 

< non sapevo venissi alla festa >

< deluso di trovarmi qui? >

 

Chiese Speranzosa inclinando leggermente la testa di lato.

 

Lui invece osservava attentamente la sua schiena nuda che poco a poco veniva coperta dal vestito, fino alle spalle e fu costretto a respirare prima di rispondere.

 

< stranamente no >

 

Anche Hermione dovette respirare.

La tensione nella sala era palpabile, l’atmosfera elettrica.

 

Draco fu attraversato infatti come da una scossa quando posò la sua mano sulla sua spalla destra, accarezzandola perdendosi poi sul braccio.

La vide inspirare e voltarsi sorridente.

 

< grazie mille >

 

Si guardarono e nell’infinità di un istante si persero l’uno nell’altro.

 

Di nuovo l’atmosfera scoppiò all’entrata di Blaise, al quale spuntò subito un sorriso compiaciuto.

 

< Blaise!! >

 

Sorrise Hermione correndogli incontro e abbracciandolo, scoccando un bacio sulla  guancia.

Non vide l’occhiata indecifrabile che si scambiarono lui e Draco non appena compì quel gesto.

Ora era Blaise ad aver avuto i brividi.

Lei si staccò subito dopo

 

< allora? Non mi dici come sto? >

< Sei un incanto, perché Draco non te lo ha già detto? >

 

Lei fece un piccolo sorriso abbassando lo sguardo imbarazzata.

Mentre dentro di se pensava ai mille modi per uccidere Blaise Zabini.

 

< Comunque sei stupenda, ascolta, puoi aspettarci un secondo fuori? Devo fare un certo discorso con Draco >

 

Lei parve sorpresa dalla richiesta.

 

< oh, certo, allora io sono qui fuori, vi lascio ai vostri ‘discorsi da uomini’, già..>

 

Disse chiudendosi la porta alle spalle.

 

< qualche problema Blaise? >

< si bhè ecco in effetti Draco vorrei chiederti che succede, oh, ma forse mi sbaglio e non hai tentato di uccidermi qualche secondo fa, no perché sai se lo sguardo uccidesse quando ho salutato ‘Mione entrando sarei morto probabilmente >

 

< non capisco a cosa tu stia alludendo >

< al fatto che tu mi avessi detto chiaro e tondo di voler lasciar perdere la Granger, ma è tutta la settimana che ho i brividi se solo la sfioro e, no, non quei brividi.. sono più brividi di terrore perché sento il tuo sguardo addosso e ho paura di girarmi e trovarmi una bacchetta puntata contro. Quindi chiariamo una cosa. Hermione è una mia carissima amica, è anche attraente ma non ho intenzione di portarmela a letto quindi smettila di guardarmi in quel modo e dannazione se la vuoi prenditela >

< stai dicendo un mucchio di stronzate, io non voglio la Granger >

< bene, allora se stasera cambiassi idea e mi facessi una sana scop… >

 

Blaise non ebbe neanche il tempo di finire la frase che si ritrovò la bacchetta di Draco puntata alla gola.

E sorrise.

 

In quel momento Hermione rientrò

 

< Quanto avete da parlare voi … che succede?? Malfoy che stai facendo? >

 

 Malfoy abbassò la bacchetta non staccando lo sguardo dal compagno

 

< niente, ‘Mione non preoccuparti, noi ci divertiamo così >

 

Non parve molto convinta

 

< comunque per stasera non potrò farti da cavaliere >

< grazie, Bla è sempre un piacere vederti mantenere una promessa, e adesso io..? >

< MA sono più che sicuro che Draco sarà un ottimo cavaliere ok? Io vado a prendere le ragazze >

 

Disse uscendo.

Calò il silenzio, e lei sentì chiaramente Malfoy avvicinarsi.

 

< ti dà fastidio aver me come cavaliere Mezzosangue? >

< stranamente no >

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No, non ho nessuna scusa per il ritardo, se non che l'ispirazione era del tutto assente e la scuola invece, con i suoi impegni, anche fin troppo presente.

Grazie Enorme a chi ancora aspetta e sopporta!

Elisa.

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