una gita a Narnia

di Sunny_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una gita per la 3g ***
Capitolo 2: *** un nuovo mondo ***
Capitolo 3: *** Il palazzo ***
Capitolo 4: *** Una piccola battaglia ***
Capitolo 5: *** Baci Mancati ***
Capitolo 6: *** Promesse e rapimenti ***
Capitolo 7: *** MI DISPIACE!!!! ***
Capitolo 8: *** La prima battaglia ***
Capitolo 9: *** Un pò di riposo.. ***
Capitolo 10: *** Lacrime... ***



Capitolo 1
*** una gita per la 3g ***


La classe 3g stava già sull'aereo che portava a Londra. Noemi e Angela, due migliori amiche, stavano chiacchierando e fantasticando su quello che avrebbero fatto durante la gita di terza media.
Noemi era una ragazza alta e snella. Aveva dei lunghi capelli castani ,talmente belli da fare invidia ad una regina, e degli occhi marroni scuro.
Anche Angela era alta e snella. I suoi capelli erano biondi e ricci e i suoi occhi, castani-dorati, esprimevano tutta la sua insicurezza e tutti suoi sogni.
-Non vedo l'ora di arrivare a Londra!- disse Pasquale, un ragazzo alto con capelli neri.
-Anche noi Paky- risposero in coro Angela e Noemi.
Pasquale, detto Paky, era il loro migliore amico. Come le due ragazze, Paky adorava i libri fantasy, tipo Harry Potter.
-Rosanna, sai che ore sono?- chiese Noemi alla sua amica Rosanna. Lei era una ragazza non molto alta ma con lunghi capelli neri.
-Mi dispiace, non lo so. Chiedilo a Kikka!- Kikka, ovvero Francesca, era una ragazza alta, anche lei con capelli neri e con gli occhiali. Era impegnata a parlare con la sua migliore amica Sabrina. Lei era una ragazzina bassa, con capelli biondi e occhi verdi.
-Kikka...Kikka!- ma Kikka, completamente impegnata a chiacchierare con Sabrina, non sentiva.
-Aspetta, la chiamo io- disse Alessandro. Era un ragazzo alto e grasso- FRANCESCAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!-
Finalmente Frncesca si girò e disse:
-MA CHE CAVOLO URLI ALE!!!-
-NOEMI TI VUOLE DIRE UNA COSA.- disse Ale.
-NEMY COSA VUOI?- chiese Kikka.
-MI SAI DIRE CHE ORE SONO?- urlò Noemi.
-SONO LE 16:30!- rispose Kikka, sempre urlando.
-GRAZIE!-
-La volete finitre di urlare!!!- le rimproverò le professoressa Baiano. Lei era la loro professoressa di italiano.
-Scusi professoressa- si scusarono in coro i ragazzi.
Insomma, la classe 3g era davvero una classe vivace. Ai ragazzi di quella classe piaceva fare chiasso.
L'aereo era arrivato a Londra, la classe aveva preso i bagagli e aveva anche raggiunto l'hotel Columbia. L'hotel era simile ad un castello. Era bianco con alte torri.
Entrati nella Hall la professoressa Cannella, isegnante di musica, iniziò a parlare:
-Ragazzi le camere hanno quattro letti, quindi quattro ragazzi per ogni stanza.- la professoressa iniziò ad elencare i gruppi di ragazzi. La professoressa Cannella adorava Noemi. Era la sua alunna prediletta, così dicevano, perchè adorava la musica infatti suonava il pianoforte.
-Angela, Noemi, Claudia e Martina avranno la stanza 101- disse la professoressa porgendo le chiavi a Noemi.
Le ragazze salirono le scale ed entrarono nella camera e poggiarono i loro bagagli sui propri letti.
-Ragazze sono felicissima di essere qui, ho sempre sognato di andare a Londra!- disse Noemi iniziando a svuotare la sua vligia.
-Ragazze guardate che ore sono!- disse Claudia, una ragazza alta con lunghi capelli castano chiaro.- sono le otto e mezzo è ora di cena.-
Le ragazze si prepararono.
-Angela ti sbrighi!- urlò Martina.
-Siamo già in ritardo!- urlava Claudia.
-Ragazze scendete, l'aspetto io.- disse Noemi.
Dopo una decina di minuti Angela era pronta.
-Alleluja Angy!-esclamò Noemi- andiamo?-
-Certo!- detto questo Angela prese Noemi sottobraccio e si avviarono verso la sala da pranzo. Mentre camminavano Noemi si fermò.
-Noemi che c'è?-chiese Angela preoccupata-stai bene?-
-Si, è solo che prima non mi ero accorta di questa porta.- disse Noemi indicando un'altissima porta di legno socchiusa.
-Nemmeno io.- confermò Angela.
-Vieni! Andiamo a vedere che c'è dentro!- disse Noemi. Lei era una ragazza molto curiosa e molto testarda quindi la sua migliore amica non disse nulla e la seguì.
Dietro la grande porta di legno c'era una stanza. La stanza era grande e vuota, con un solo mobile. Quel mobile era un armadio. Un grosso armadio anch'esso, come la porta, di legno.
Noemi aprì la porta dell'armadio e una subito fu investita da una brezza estiva.
-Angela vieni- disse Porgendo la mano alla riccia.
-Noemi, sei sicura...-
-Andiamo Angela, è solo un armadio!-disse Noemi un pò divertita.
-Ok...andiamo-
Le due ragazze entrarono e incominciarono a camminare verso il fondo.
Noemi aveva le mani avanti in modo da non andar a sbattere alla parete dell'armadio ma subito le due ragazze si accorsero che non arrivavano mai al fondo.
-Ehi Angy guarda!- disse Noemi indicando la luce sul fondo della "via".
-Andiamo!- disse Angela. Ora anche lei era curiosa e non poteva nasconderlo.
Alla fine dell'armadio c'era una specie di bosco, davanti alle ragazze c'era un lampione circondato da tantissimi alberi.
-Wow!! Che posto è?- chiese Noemi.
Ovviamente Angela non lo sapeva e si limitava a sorridere alla sua amica.

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Capitolo 2
*** un nuovo mondo ***


Le due ragazze, arrivate in questo mondo sconosciuto, incominciarono a passeggiare per il bosco quando all'improvviso un cespuglio iniziò a muoversi.
-Che cosa c'è dietro quel cespuglio?- chiese Angela impaurita abbracciando la sua migliore amica.
-Non lo so e non lo voglio sapere!- disse Noemi tremando.
Il cespuglio incominciò a muoversi sempre di più quando alla fine uscì un tenero gattino poco più grande di una mano. Il gattino aveva il pelo lungo ed era tutto bianco eccetto l'orecchio sinistro: quello era nero.
Le due ragazze tirarono un sospiro di sollievo.
-Era solo un gatto, vieni qui micino!- disse Noemi avvicinandosi al gatto.
-Mi scusi ma preferirei che mi chiamaste Tomas- disse il gatto.
Noemi e Angela sbarrarono gli occhi.
-Ma è un gatto-urlò Angela- lui non dovrebbe parlare!-
-Mi ritengo offeso mylady- disse il gatto mettendo il broncio.
-Scusa, è solo che da dove veniamo noi i gatti fanno solo "miao"- disse Noemi incredula.
-E tutto apposto mylady. Se posso, da dove venite graziose fanciulle?- chiese il gatto gentilmente.
-Veniamo da Napoli, in Italia- rispose Angela.
-Napoli...Napoli... mai sentita nominare. Per tutti i re e le regine di Cair Paravel com'è tardi-disse il gatto guardando il sole(evidentemente per sapere che ore erano guardavano il sole)-mi dispiace signorine ma temo che ci dobbiamo lasciare. E stato un piacere-
-Piacere nostro Tomas- risposero in coro le ragazze.
Quando del gentil gatto non ci fu più traccia le due ragazze incominciarono a parlare di quel che era accaduto poco fa:
-E' impossibile, i gatti non dovrebbero parlare- diceva Noemi.
-Lo so, neanche io posso crederci.-
-Comunque quello che vorrei sapere è dove ci troviamo- chiese Noemi curiosa.
-Io non lo so ma spero di ritornare presto a cas....-ma Angela fu interrotta da un rumore.
-Angela, credo siano cavalli.-sussurrò Noemi prima di prendere per mano la sua migliore amica e iniziare a correre.
Corsero per molto tempo e molto velocemente: molto probabilmente per le due ragazze quella fu la corsa più stancante della loro vita.
Ormai i cavalli erano dietro di loro. Noemi si girò per un attimo e vide due persone ,con armature ed elmi, che le inseguivano sui loro cavalli.
Davanti alle due ragazze si presentò un alto muro di una torre antica. Erano in trappola, i cavalieri erano ormai dinnanzi a loro. Uno dei due incominciò a parlare:
-Chi siete e da dove venite?-
-I-Io sono Angela e lei è Noemi- rispose Angela tremante.
-Siamo di Napoli- continuò Noemi pensando che molto probabilmente anche loro, come il gentile gatto Tomas, non sapevano dove si trovasse Napoli.
-Napoli? E' in Italia?- chiese uno dei due ragazzi scendendo dal cavallo e togliendosi l'elmo rivelando la sua faccia. Era un ragazzo di circa 16 anni, con capelli dorati e occhi di color del cielo. Appena questi si incontrarono con quelli marrone cioccolato di Noemi, lui sentì come un brivido dietro la schiena.
-Si è in Italia- rispose Noemi contenta.
-Quindi non siete di Narnia?- chiese l'altro ragazzo.
-Narnia?- chiesero in coro le due ragazze.
-Tutto questo è Narnia- disse il ragazzo con la faccia ancora coperta dall'elmo.
Notando che il suo amico non scendeva dal cavallo il ragazzo dagli occhi blu disse:
-Caspian è tutto apposto, sono anche loro delle figlie di Eva come Susan e Lucy.-
-Va bene Peter- disse il cavaliere scendendo dal cavallo e togliendosi l'elmo. Anche lui era un ragazzo di circa sedici anni ma, al contrario dell'altro, egli aveva capelli e occhi neri, più scuri della notte e del buio.
-Come mai vi trovate a Narnia?- chiese il giovane dai capelli neri sorridendo, Angela rimase come paralizzata dalla bellezza del suo sorriso. A Noemi non era sfuggito il momento di "paralisi" di Angela così si affrettò a rispondere:
-Ecco eravamo in viaggio con la nostra classe a Londra. Mentre scendevamo le scale siamo entrate in una stanza dentro il quale c'era un grande armadio di legno. Siamo entrate dentro questo armadio e siamo capitate a Narna-
-"Narnia"- la corresse il ragazzo dai capelli dorati.-Comunque io sono Re Peter e lui e Re Caspian-
-Piacere- disse Caspian.
-Piacere nostro- rispose Angela arrossendo.
-Allora che ne dite di venire a Cair Paravel con noi?- chiese Peter salendo sul cavallo.
-Sarebbe un onore- disse Angela prendendo la mano che le porgeva Caspian per farla salire sul cavallo.
Peter invece porse la sua mano Noemi che salì sul cavallo.
Intanto, all'insaputa delle due ragazze e dei due re, nell'armadio era entrata un'altra persona: Pasquale. Vi ricordate di lui? Il migliore amico di Angela e Noemi.
Stava camminando per Narnia quando incontrò un nano. Quest'ultimo subito fece posare lo sguardo sul medaglione che aveva al collo il ragazzo.
-Principe, principe- disse il nano inchinandosi.
-Principe? Io non sono un principe!- esclamò Paky.
-Si che lo è, quel medaglione che indossate porta lo stemma della Strega Bianca-
-La Strega Bianca, e chi è?-chiese Paky.
-Vostra madre, lei fu costretta a lasciarvi nel mondo degli umani perchè se lei fosse morta, come è successo, voi avreste preso il suo posto.-
Il nano racconto tutto a Paky: del periodo in cui regnava la regina, dei due figli di Adamo e le due figlie di Eva diventati re e regine di Narnia, delle guerre con il Re Miraz.
-Venga, mi segua. Finalmente vostra madre potrà ritornare in vita- disse il nano.
Arrivarono in una fitta foresta. All'improvviso davanti al nano e a Pasquale si presentò una lastra di ghiaccio. Era tipo uno specchio, solo che invece di specchiare il nano e Paky specchiava una bella donna con una pelle molto pallida, bianca come la neve, occhi azzurri come il ghiaccio e lunghi capelli.
-Figlio mio, da quanto tempo.-disse la donna.
In un lampo Paky ricordò tutto di sè e di sua madre.
-Madre- disse.-perchè vi trovate dentro questa lastra di ghiaccio?-
-Perchè non sono più tra i vivi!-
-E c'è un modo per farvi ritornare ciò che eravate?- chiese Pasquale speranzoso.
-Un modo c'è, mi serve solo un pò del tuo sangue- disse la Strega.
Il nano porse un coltello a Paky che lo prese e si fece un taglio sulla mano. Fece scorrere un pò di sangue sulla superficie ghiacciata e la lastra si spezzò mostrando, in carne ed ossa, la figura della Strega Bianca. Ciò che gli abitanti di Narnia più temevano era avvenuto. La Strega Bianca era ritornata, più forte che mai.
Quello poteva essere l'inizio della fine.

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Capitolo 3
*** Il palazzo ***


-Quanto manca?- chiese Noemi. Stavano viaggiando da qualche ora.
-Siamo quasi arrivati!- disse Peter sorridendole.
Dopo qualche minuto i quattro ragazzi incominciarono a vedere un grande castello bianco vicinissimo al mare. Le torri erano alte e dorate e sopra di esse sventolavano delle bandiere, anch'esse dorate, con sopra un possente leone rosso.
I ragazzi scesero dal cavallo e accompagnarono le due ragazze nella sala d'ingresso. Quest'ultime rimasero incantate dallo spettacolo che si presento davanti a loro: la sala d'ingresso era enorme e circolare, sulla parete e sul soffitto erano disegnate le figure di due ragazzi e due ragazze su dei troni. Il pavimento era bianco e al centro della stanza c'era un immenso tappeto rosso.
Dopo poco un centauro venne incontro ai nuovi arrivati. Angela e Noemi, per l'ennesima volta in quel giorno, rimasero a bocca aperta. "I centauri esistono solo nelle fiabe e nelle favole" pensava Noemi. Ma i suoi pensieri furono interrotti quando il centauro iniziò a parlare:
-Re Peter, Re Caspian! Ben tornati informerò subito re Edmund, la regina Susan e la regina Lucy del vostro arrivo-
-Grazie Caius- disse Caspian.
I tre fratelli non si fecero attendere molto. Dopo pochi minuti la sorella minore, Lucy, era già tra le braccia del fratello maggiore, Peter.
-Ciao ragazzi!- disse un ragazzo con capelli neri e occhi color nocciola.
-Ci siete mancati!- disse scherzando una ragazza con lunghi capelli neri e occhi blu.
Loro erano Edmund e Susan, i fratelli di Peter.
La più piccola, come ho già detto prima, era Lucy. Lei aveva dei lunghi capelli castani e occhi blu come quelli della sorella.
-E loro chi sono?- chiese Susan riferendosi alle due migliori amiche.
-Susan, Edmund, Lucy..vi presento Noemi e Angela- disse Peter.- Noemi, Angela...vi presento i miei fratelli Susan, Edmund e Lucy.-
Dopo che ebbero finito le presentazioni Susan e Lucy accompagnarono Noemi e Angela in una stanza dove si prepararono per la cena.
Per le due ragazze fu non poco difficile indossare i vestiti dati loro dalle due regine di Narnia. Loro erano abituate a jeans e scarpe da ginnastica ma quei vestiti erano proprio come quelli delle principesse.
Quello di Noemi era un lungo vestito con diverse sfumature di rosa. Le maniche erano a tre quarti e alla fine di queste c'erano dei piccoli merletti. Aveva i capelli raccolti in un elegante chignon, con qualche ciocca di capelli che le ricadeva sul collo. Il vestito di Angela, invece, era azzurro con delle rose bianche disegnate sulla gonna. Anche lei aveva raccolto i capelli in uno chignon e aveva messo dei nastri bianchi tra i suoi capelli biondi.
Le due ragazze scesero le scale che portavano nella sala da pranzo e subito vennero accolte da Peter e Caspian con occhi sbarrati per la loro bellezza. Caspian prese la mano di Angela, per accompagnarla a sedere, e disse:
-Sei davvero bellissima-
Angela arrossì non poco e, come suo solito quando è in imbarazzo, si morse le labbra.
Peter "perse l'uso della parola" per qualche secondo ma poi fece un inchino a Noemi, le baciò la mano e l'accompagno a sedere.
Noemi e Angela si guardavano con facce divertite: per loro tutto questo era impossibile!
Durante la cena le ragazze raccontarono di nuovo di come erano arrivate a Narnia e ascoltarono le mille avventure di Peter, Susan, Edmund, Lucy e Caspian.
Quella fu la cena più varia e più buona che le due ragazze avessero mai fatto nella loro vita. Non sapevano con precisione cosa avevano mangiato ma tutto era squisito.
Quando ebbero finito di mangiare Angela disse a Noemi:
-Noemi io vado a dormire, vieni anche tu?-
-No io volevo andare a vedere un pò la spiaggia!-
-Ok! Ciao!-
-Ciao!- e detto questo Noemi uscì dal castello e andò sulla riva del mare.
Incominciò a pensare alla giornata trascorsa e a cercare un pò di logica, ma la logica non c'era. Non c'era nessuna logica in quello che era capitato a lei e alla sua migliore amica, c'era solo irrazionalità e anche magia. In fondo se non è irrazionale, non è magia.
-Che ci fai qui?-chiese Peter.
-Pensavo-
-A cosa? Se posso...-
-A tutto ciò che mi è accaduto oggi- rispose Noemi.
-E a cosa di preciso?-chiese il re curioso.
-Mi chiedo come ho fatto ad arrivare in questo mondo-
-Con la magia!- disse Peter come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Ma la magia non esiste!-
-Nel nostro mondo non esiste ma a Narnia si!-
-Ma non c'è una spiegazione!-
-Non sempre c'è una spiegazione, a volte bisogna seguire il cuore per trovarne una!- disse guardando Noemi negli occhi.-Comunque sei stupenda con questo abito!-
Noemi arrossì.
-Forse è meglio che vada, ho un sonno!- disse Noemi, per cambiare discorso, soffocando uno sbadiglio.-Buonanotte!- disse dando un bacio sulla guancia a Peter.
Peter rimase imbambolato per qualche secondo prima di realizzare che Noemi gli aveva dato un bacio sulla guancia e quando andò a dormire aveva il sorriso stampato sulle labbra.
Ora ritorniamo ad Angela. Dopo che Noemi fu andata in spiaggia lei iniziò ad incamminarsi verso la sua camera ma venne fermata da Caspian:
-Ciao!-disse il re sorridente.
-Ciao!-disse Angela arrossendo, non sapeva perchè, ma appena Caspian le sorrideva lei arrossiva.
Un silenzio imbarazzante calò su Angela e Caspian.
-Allora...-fece quest'ultimo per rompere il silenzio-ti piace Narnia.
-Si è bellissima!-rispose Angela.
"Bellissima come te!" pensava il re ma anche il guerriero più valoroso sa essere timido e impacciato nelle faccende di cuore e così non ebbe il coraggio di parlare.
-Dovevi dirmi qualcosa?-chiese Angela curiosa.
-No..volevo solo farti sapere che se hai bisogno di qualcosa io sono sempre disponibile!-
-Ok, grazie!- disse Angela mordendosi le labbra.-Allora ci vediamo domani, buonanotte!-
-Buonanotte!-
Il giorno dopo tutti si svegliarono di buon'ora. Era una bella giornata e stavano tutti nel cortile. Angela e Noemi chiacchieravano allegramente con Susan e Lucy mentre Caspian, Peter e Edmund combattevano tra di loro.
-Non sembra difficile combattere con la spada!-disse Noemi guardando Edmund e Peter combattere.
-Vuoi provare?-chiese Edmund porgendole la spada.
-Certo-disse Noemi prendendo la spada e posizionandosi di fronte a Peter.
-Non ti preoccupare, ci andrò piano con te!-disse quest'ultimo ridendo.
-Grazie Peter!-disse Noemi sarcasticamente.
Iniziarono a combattere e, come promesso, Peter non si impegnò molto, ma doveva riconoscere che la ragazza non se la cavava male e che con un pò di allenamento poteva diventare una brava duellante.
Purtroppo i due ragazzi dovettero interrompere il combattimento perchè Caius, il centuro del giorno precedente, arrivò di corsa con il braccio destro insanguinato. Quando fu distante circa un metro da Peter e Noemi si accasciò a terra per il dolore e la stanchezza.
Noemi buttò subito la spada a terra e corse verso Caius.
-Caius che cosa è successo?-chiese Peter preoccupato.
-Signore io e Colin, come nostro solito, stavamo perlustrando il bosco che si trova sul monte Pire e qualcuno ci ha attaccato. Io sono riuscito a fuggire ma Colin non ce l'ha fatta.-
-Chi vi ha attaccato?-chiese Caspian.
-Temo che sia stata la Strega Bianca!-disse il centauro.
I quattro fratelli e Caspian si lanciarono un'occhiata preoccupata.
Angela e Noemi non avevano mai visto la Strega Bianca ma sapevano cosa aveva fatto e capirono che poteva essere la fine.
Infatti la Strega Bianca stava ricreando il suo esercito e le creature a lei fedeli erano più di quanto i re e le regine si aspettavano.

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Capitolo 4
*** Una piccola battaglia ***


Il giorno dopo il ritorno di Caius, Caspian e i quattro re e regine di un tempo stavano organizzando una spedizione nel bosco del monte Pire per controllare se c'era qualcosa di anomalo.
Si trovavano nella Casa di Aslan, ovvero la Tavola di Pietra.
-Allora è deciso: saremo io, Caspian, Edmund, Susan, il centauro Sisley, il fauno Rois e due ghepardi. Partiremo domani all'alba- disse Peter.
All'improvviso sentirono dei rumori di passi e videro Noemi e Angela entrare nella stanza.
-Dove andrete domani all'alba?- chiese Angela curiosa.
-Faremo una spedizione nel bosco sul monte Pire- rispse Caspian.
-Posso venire anche io?- chiese Noemi.
-Che cosa!?- esclamarono in coro Angela e Peter.
-Noemi ma sei matta, cosa ti passa per la testa?- chiese la sua migliore amica.
-Vorrei solo dare una mano...-
-Non se ne parla, è troppo pericoloso!- disse Peter.-Non sai nemmeno usare un' arma.-
-Tu potresti insegnarmi a tirar di spada.-disse Noemi.
-Non puoi imparare a tirar di spada in un giorno.- disse Edmund.
-Userò l'arco e le frecce!- disse Noemi speranzosa.
-Ma non puoi imparare in un giorno, io ci ho messo settimane!- disse Susan.
-Io ho studiato tiro dell'arco in un villaggio turistico.- disse Noemi.-Se mi date un arco ve lo dimostrerò!-
-Va bene! Rois va a prendere un arco!- disse Caspian.
I ragazzi uscirono fuori e si posizionarono avanti ad un bersaglio circolare a strisce rosse e bianche. Il fauno Rois portò l'arco e le frecce a Noemi e posizionò il bersaglio a 10 metri di distanza.
-10 metri?- chiese Noemi divertita-E' troppo vicino!-
E il fauno spostò il bersaglio a 15 metri, ma per Noemi era ancora troppo vicino. Continuarono così per molto finchè non raggiunsero i settanta metri e il bersaglio era un piccolo puntino di cui non si distingueva più il colore.
-Sei sicura che non è troppo lontano?- chiese Angela.
-Sicurissima- disse Noemi impugnando bene l'arco.
-Angela ha ragione, non ci riusciresti mai!- disse Edmund.
-State a vedere!- disse Noemi.
Mentre Noemi prendeva la mira il silenzio era tale da poter rompere i timpani. Nessuno osava fiatare, si sentiva solo il fruscio delle foglie mosse da una leggera brezza. I capelli Angela erano mossi dal vento mentre lei incrociava le dita per la sua migliore amica. Noemi era molto concentrata. Era molto brava con l'arco e non sbagliava un colpo ma era da qualche anno che non prendeva un arco in mano ma sapeva di potercela fare. Silenzio... e....
TACK!
La freccia è stata scagliata. Peter, Edmund, Lucy, Susan e Caspian andarono verso il bersaglio e rimasero tutti stupefatti: la freccia aveva centrato perfettamente il centro del bersaglio.
-Wow! Sei bravissima!- esclamò Lucy.
-Sei stata grande!- disse Angela abbracciando Noemi.
-Bravissima!!- si complimentò Susan.
Peter, Caspian e Edmund rimasero con la bocca aperta.
-Credete ancora che non ne sia capace?- chiese Noemi divertita.
-Scusaci- disse Peter-Ma non pensavamo che...ecco...ehm...- -E' tutto ok!- disse Noemi sorridendo.
"Quanto è bello il suo sorriso" pensava Peter.
-Allora, domani vengo anch'io?- chiese impaziente la mora.
-Ma è pericoloso, potrebbe succederti qualcosa...-disse Peter.
-Peter falla venire, infondo è bravissima con l'arco e poi finchè sta con noi non le può succedere niente di male!- disse Edmund.
-Va bene, ma starai sempre affianco a me e appena dico scappa tu devi scappare. Intesi?- -Intesi!- disse Noemi.
********
Era sera, Angela era affacciata alla finestra del grande palazzo dei re e delle regine di Narnia e si godeva il panorama del tramonto su Cair Paravel.
Ormai il soggetto dei suoi pensieri era sempre il re dai capelli neri: Caspian.
Ogni volta che lo vedeva il cuore incominciava a battere velocissimo e le sue guance si coloravano di una leggera tonalità di rosso.
All'improvviso qualcuno dietro di lei parlò:
-Ciao!- disse il soggetto dei suoi pensieri.
-Ciao!- rispose Angela. Le sue guance iniziarono a colorarsi e i battiti del cuore incominciarono ad accellerare.
-Che ne dici se domani, dopo la spedizione, ti portassi a fare un giro per la spiaggia?- chiese il re Caspian.
-Ecco direi...insomma...- ormai le guance di Angela erano diventate rosse come il fuoco e continuava a mordersi le labbra-MI piacerebbe molto!-
-Allora domani ti farò da "guida"!-
Angela sorrise. Stava tremando: un pò per il freddo e un pò per l'imbarazzo. Questo al re non sfuggì.
-Hai freddo?-
-Un pò- rispose Angela.
-E perchè non entri dentro?-
-Perchè mi piace molto il tramonto e non voglio perdermelo!-
-Allora lascia che ti riscaldi!- disse il re. Non le diede il tempo di ribattere che Caspian le aveva messo un braccio intorno alle spalle e cercava di riscaldarla.
Per Angela ormai non esisteva più niente, solo lei e Caspian.
Per Caspian ormai non esisteva più niente, solo lui e Angela. Aveva deciso di far da parte la timidezza e di fare il primo passo.
Rimasero in quella posizione per minuti, forse anche ore.
*************
Il giorno seguente all'alba erano tutti davanti alla casa di Aslan. Caspian, Edmund, Peter, Susan e Noemi sui cavalli(Noemi sullo stesso cavallo di Peter) mentre Rois, Sisley e i ghepardi andavano a piedi.
C'erano anche Lucy e Angela che li salutavano.
-Stai attenta Noemi!- disse Angela alla sua migliore amica.
-Stai tranquilla!- disse Noemi.
-Anche voi state attenti!- disse Lucy mentre salutava con un bacio Noemi.
Dopo i saluti i ragazzi partirono. Per arrivare su monte Pire ci volle circa un'ora e quando arrivarono nel basco scesero dai cavalli e iniziarono a perlustrare la zona.
Il bosco era pieno di pini e abeti. Era tutto silenzioso.
Peter teneva Noemi vicino a sè e aveva sempre la mano sulla spada.
All'improvviso sentirono un rumore e non fecero in tempo a voltarsi che una decina di narniani ,nani e minotauri soprattutto, li attaccarono.
-Noemi scappa!- urlò Peter.
Noemi ubbidì e incominciò a correre ma un minotauro la raggiunse e la spinse a terra. Noemi sentì un forte dolore alla spalla e vide che stava sanguinando. Sentì Peter che urlava il suo nome e capì che stava correndo a salvarla ma non voleva essere salvata, era venuta per dare una mano, non per essere salvata da qualcuno, così impugnò l'arco, ignorò il dolore alla spalla, e tirò una freccia che colpì il petto del minotauro che cadde a terra.
Peter tirò un sospiro di sollievo e continuò a combattere.Noemi decise di voler aiutare veramente così prese altre frecce, nonostante le facesse molto male, e colpì molti soldati.
Ma le frecce finirono e un altro minotauro incominciò a inseguirla. Lei incominciò a scappare finchè non si trovò davanti ad un dirupo molto ripido.
Si girò verso il suo avversario, "questa è la fine!" pensava.
Ma all'improvviso compare Peter che inizia a combattere con il minotauro. All'inizio il minotauro era in vantaggio ma Peter, abile spadaccino com'era, lo disarmò e lo colpì diritto al cuore.
-Stai bene?- chiese a Noemi.
-Si grazie-
-Non per molto- urlò un nano che scoccò una freccia contro Noemi, ma Peter la spinse per salvarla e la freccia gli colpì il braccio. Nello stesso momento arrivò Susan che uccise il nano con una sua freccia rossa.
-Peter! Stai bene?- chiese Noemi preoccupata.
-Si sto bene, non è niente.- disse il re.
-Peter mi dispiace, io volevo solo aiutarvi invece ho solo peggiorato le cose!- disse Noemi sull'orlo delle lacrime.
-No, hai aiutato tantissimo invece!- disse Peter sorridendole.
-Peter i nemici sono fuggiti, quindi è meglio se andiamo. Ti faremo curare da Lucy!-disse Susan.
-Si certo!-
-Io vado a vedere gli altri come stanno!- detto questo la regina Susan si allontanò.
-Perchè lo hai fatto, Peter?- disse Noemi aiutando il re ad alzarsi.
-Perchè ho fatto cosa?-
-Perchè non hai lasciato che la freccia mi colpisse invece di sacrificarti. Ora stai soffrendo, dovevi lasciare che la freccia mi colpisse.-
-Credimi, avrei sofferto di più se la freccia avesse colpito te!-

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Capitolo 5
*** Baci Mancati ***


Allora prima di iniziare volevo ringraziare QueenBenedetta e MissMasenCullen per le recensioni che avete lasciato: si è vero Peter è davvero molto dolce, ma questo chap ha come protagonisti Angela e Caspian ( per volere delle mia migliore amica Angela). Spero che continuerete a leggere la storia e a recensire.
 

Angela era stesa sul prato verde di Cair Paravel e aspettava che la sua migliore amica, il suo bel principino e gli altri tornassero dalla spedizione sul monte Pire.

A giudicare dalla posizione del sole, doveva essere quasi mezzogiorno.
"Stanno via da molto. Perchè non tornano? Sarà successo qualcosa?" si chiedeva a bionda. Era molto preoccupata e aveva paura che fosse successo qualcosa a Noemi e a Caspian. Ma i suoi pensieri furono subito messi a tacere da un rumore proveniente dalla foresta.
Angela si alzò spaventata e si girò per correre in direzione del castello, ma prima che lo potesse fare una voce la chiamò:
-Angela!!!-
Quella voce era così familiare, l'avrebbe riconosciuta tra mille: la sua migliore amica la chiamava a gran voce. Senza pensarci due volte si girò e corse ad abbracciare Noemi.
-Perchè ci avete messo tanto?-chiese Angela cercando il suo principe, ma lui non c'era.
-Abbiamo avuto un imprevisto- rispose la regina Susan scendendo dal cavallo.
Caspian non c'era. Angela si sentì mancare.
-Dove Caspian?-chiese Angela con voce tremante e temendo la risposta.
Ma per fortuna sentì quella voce , la stessa voce che lei temeva di non poter più sentire, la stessa voce che la faceva sentire sicura e protetta, la stessa voce che la faceva sempre arrossire, la SUA voce, la voce di Caspian.
-Sono qui!- disse Caspian aiutando Peter a scendere dal cavallo.
Angela tirò un sospiro di sollievo e solo quando vide Noemi avvicinarsi a Peter si accorse che quest'ultimo aveva un braccio sanguinante.
-Che cosa è successo?- chiese la bionda.
-Ci hanno attaccato- rispose Noemi.
-Chi?-
-I seguaci della Strega Bianca- rispose Peter.
-State bene?- chiese Angela preoccupata.
-Apparte qualchè livido stiamo bene- rispose Caspian tranquillizzandola.
-Eccetto Peter!- disse Noemi con un tono un pò dispiaciuto e un pò arrabbiato.
-Ti ripeto che non è colpa tua!- disse il ragazzo.
-Ah no! Allora come ha fatto la freccia a colpirti?- chiese Noemi sarcasticamente.
-Che cosa è successo?- chiese Angela.
-Un nano ha scagliato una freccia contro di me, ma Peter si è messo avanti e ha colpito lui sul braccio!- spiegò la sua migliore amica.
-Ti ho solo salvato!!-
-Non avevo bisogno di essere salvata!- disse Noemi.
-Adesso basta!-esclamò Peter-La prossima volta è meglio che non ti protegga, così sarai contenta-
Detto questo Peter se ne andò accompagnato da suo fratello minore. Non era arrabbiato con Noemi, e lei lo aveva capito, era solo confuso: "Perchè non voleva che la protegessi?" si chiedeva.
Intanto una lacrima ribelle solcò il viso pallido di Noemi. Non Voleva piangere davanti ad Angela, e tantomeno davanti a Susan, così se ne andò in camera sua senza dire una parola.
Angela cercò di seguirla ma Caspian la prese per il polso e la fermò.
-Lasciala sola, è stata una giornata difficile per lei!- disse il re.
Intanto Susan, Sisley, Rois e il ghepardo se ne erano andati lasciando Caspian e Angela soli.
-Allora, vuoi ancora fare un giro per la spiaggia?- chiese Caspian.
-Mi piacerebbe tanto, ma tu sei appena tornato, è meglio se ti riposi.-
-Non ti preoccupare, non sono stanco!-
-Sei sicuro, a me non dispiace se spostiamo a domani-
-A me invece dispiacerebbe-disse Caspian prendendo Angela sotto braccio e andando verso la spiaggia.
Camminarono per un pò in silenzio, l'unico rumore che sentivano erano le onde che con molta potenza s'infrangevano sugli scogli.
Si sedettero su uno scoglio e misero piedi nell'acqua.
-Angela, ti posso fare una domanda?- chiese Caspian. La sua voce era ridotta ad un sussurro.
-Certo-
-Il tuo cuore, appartiene già a qualcuno?-
-In che senso?-
-Ecco...insomma...Sei innamorata di qualcuno?-chiese Caspian arrossendo leggermente.
-In realtà si!- disse Angela iniziandosi a mordere le labbra.-E tu?-
-Io anche!-
-Perchè me lo hai chiesto?-
-Perchè volevo chiederti un aiuto-
-Che genere di aiuto?-
-Vorrei che mi dessi dei consigli per conquistare questa ragazza che io amo alla follia-
Angela voleva sprofondare, era convinta di piacere a Caspian, invece lui era innamorato di un'altra. In fondo lui era un nobile, non si poteva innamorare di una semplice ragazza come lei.
-Cert, ti aiuterò-rispose a malincuore Angela- Prima di tutto dimmi com'è lei.-
-Lei è bellissima, è stupenda, è gentile, è dolce, è spiritosa.....è tutto ciò che un uomo possa desiderare: è divina, è fantastica ed ora è seduta affianco a me.-
Angela non credeva alle sue orecchie, allora Caspian l'amava.
-Non starai parlando di me?-chiese Angela sorridendo.
-Si, sto parlando di te. So che ti conosco da pochissimo, ma sono perdutamente innamorato di te, e invece com' è il fortunato a cui appartiene il tuo cuore?-

La distanza tra loro diminuiva sempre più...
-Lui è bellissimo, è stupendo, è gentile, è dolce, è spiritoso.....è tutto ciò che una donna possa desiderare: è divino, è fantastico ed ora è seduto affianco a me- disse Angela sorridendo.
Quel giorno fu il primo giorno in cui le labbra di Caspian ed Angela si sfiorarono, si sfiorarono solo perchè all'improvviso dell'acquabagno i due ragazzi che furono costretti ad allontanarsi l'uno dall'altra.
In un primo momento Angela pensò che stesse piovendo ma poi si dovette ricredere: il sole brillava alto nel cielo. Cercava la causa dell'interruzione del suo quasi bacio con il principe dei suoi sogni quando sentì una voce soave parlare:
-Ciaoooo Caspian, come mai da queste parti?- chiese una donna che stava in acqua.
"Che strano, che ci fa questa donna in acqua?" si chiedeva Angela. Ma dopo pochi secondi si accorse che la donna non era tale. Aveva il corpo da donna e la coda da pesce: era una sirena! Aveva lunghi capelli dorati e occhi argentati come la Luna. La sua coda era azzurra con sfumature argentee.
-Violet, sono qui con Angela- rispose Caspian.
-Piacere io sono Violet!-disse la sirena allungando la mano verso Angela.
-Io sono Angela- disse stringendole la mano.
-Ho per caso interrotto qualcosa?- chiese con un finto tono dispiaciuto.
-No, io stavo giusto andando via- disse Angela mettendosi in piedi.
-Angela aspetta!-disse Caspian imitandola e prendndole la mano.-Mi dispiace!-
-Non ti preoccupare, non è colpa tua. Comunque è meglio che vada. Ciao!-
-Ciao!- disse Caspian dispiaciuto.
Si girò verso la sirena ma non c'era più. Era così arrabbiato con lei, aveva interrotto un momento da lui così atteso.
Avrebbe parlato con Angela appena possibile.
                                                          ***********************
Intanto Peter stava nella sua stanza, sul suo letto, e pensava a Noemi.
Pensava alla sua testardaggine, pensava a come era stupida, pensava a come ,nonostante tutto, riuscisse a fargli perdere la testa.
All'improvviso qualcuno bussò alla porta.
-Avanti-disse re Peter il Magnifico.
La porta si aprì leggermente mostrando l'unica ragazza che è stata capace di far innamorare il re: Noemi.
-Posso entrare?-chiese timidamente quest'ultima.
-Certo-
-Peter, mi volevo scusare con te-
-Di cosa ti vuoi scusare?- chiese Peter alzandosi dal letto.
-Mi volevo scusare del mio comportamento!-
-Non ti devi preoccupare!-
-Il fatto è che....Oggi non ti è successo niente di grave, ma potevi anche rischiare di morire per colpa mia!-
-Preferisco morire piuttosto che perdere te!-disse Peter avvicinandosi a Noemi.
Ormai Peter le era talmente vicino che poteva sentire il suo respiro accellerare.
Noemi arrossì.
Peter si avvicinava sempre di più a Noemi, poteva sentire il suo cuore battere, le loro labbra erano lontano un millimetro ma subito furono interrotti dal rumore della porta che si apriva.
-Mi dispiace- disse Edmund dipiaciuto.
-Edmund che cosa vuoi?- chiese Peter leggermente scocciato.
-Volevo solo vedere come stavi!-
-Ahh volevi vedere come stavo.....-ripetè Peter- sarà meglio che inizi a correre se non vuoi fare una brutta fine!-

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Capitolo 6
*** Promesse e rapimenti ***


Scusate tantissimoooo!!! Mi avrete dato per dispersa!!!! I'm very sorry!!! Ma sono stata molto impegnata con la scuola, gli amici, la scuola, il pianoforte, la scuola, i parenti, la scuola....e... aaa quasi dimenticavo: la scuola! E poi quella cosa che serve per scrivere, ovvero l'ispirazione, sembra avermi lasciata per un pò!! La mia migliore amica adesso starà facendo i salti di gioia perchè ha visto un nuovo capitolo, e visto che ho messo in mezzo Angela colgo l'occasione per dirle che le voglio tanto bene...ma adesso basta, di certo vi starò annoiando, e, anche se molto probabilmente si saranno dimenticate dell'esistenza di questa fic, ci tenevo a ringraziare: QueenBenedetta e MissMasenCullen: sono contenta che la storia vi piaccia!!! E spero che mi perdoniate per la lunga attesa!!!
E ora vi lascio al nuovo capitolo!!! Kiss Noemi!!!!

Nella sua stanza seduta sul suo letto c'era Noemi. Si era incantata a guardare il tramonto: il sole ,spaccato a metà dall'orizzonte, che si perde nel mare blu, un blu che non aveva visto mai da nessuna parte, se non negli ochhi del suo amato re. Adorava le diverse sfumature di rosa, di arancione e di molti altri colori che acquisiva il cielo durante il tramonto. Rimaneva incantata, la sua mente era priva di pensieri in quel momento: vagava per mari e per monti, per boschi e per campagne, per villaggi e per paesi...... Ormai si chiedeva sempre per quale motivo lei e la sua migliore amica si trovavano a Narnia, stando ai racconti di Peter loro erano stati chiamati per un motivo: la prima volta dovevano liberare Narnia dal dominio della Strega Bianca e la seconda erano stati chiamati da Caspian. Ma loro non erano state chiamate da nessuno.... Peter le diceva che era stato Aslan, secondo lui, ad averle fatte entrare a Narnia ma loro Aslan non lo avevano mai visto, e poi Peter anche aveva detto di averlo visto solo due volte.....
Era talmente immersa nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno che la sua migliore amica era entrata nella stanza.
-La odio!!!-disse Angela mentre si buttava letteralmente sul letto.
Notando che Noemi non si era nemmeno girata la spinse e lei cadde a terra.
-Ehy!! Ma sei impazzita??- urlò Noemi toccandosi la testa con la mano destra, probabilmente le sarebbe uscito un bernoccolo.
-Scusa, ma eri completamente assorta nei tuoi pensieri!- disse Angela ridendo.
-Ok, ma non c'era bisogno di spingermi e di farmi cadere a terra!-
-Scusa!!-
-Lasciamo stare, comunque che cosa mi volevi dire?-
-Volevo dirti che ho aggiunto un' altra persona alla lista delle persone da odiare!-
-Davvero!! Sei sicura che ci sia ancora spazio..... Sai c'è quasi tutta la classe 3 I della nostra scuola,  tutti i ragazzi della 3 A...-
-Non tutti! Il moretto carino della 3 A mi sta simpatico!!!-
-OK! Allora togliamo il moretto carino della 3 A....Stavo dicendo? Ah si! Poi c'è anche quella ragazza della 3 E...-
-Noemi, basta!!! Stavamo parlando di Violet!!- disse Angela spazientita.
-Violet? E chi è?-
-E' una sirena!-
-Potevi dirlo subito che era una sir...CHE COSA??? Una sirena?- chiese Noemi con gli occhi sbarrati.
-Si è una sirena ficcanaso!!- disse Angela incrociando le braccia al petto.
-Ti va di raccontarmi quel che è successo?-disse Noemi ancora un pò scossa.
E Angela raccontò ciò che era successo poco prima in spiaggia con Caspian, del loro "bacio" , se così si può chiamare, e della loro brusca interruzione da parte di una certa sirenetta di nome Violet.
-Ti giuro che la volevo uccidere in quel momento!-disse Angela.
-Ti capisco, anche io avrei voluto uccidere Edmund!- disse Noemi senza rendersi conto di ciò che diceva.
-Edmund? Perchè volevi uccidere Edmund?-
-Ecco....Bhe...Insomma- Disse Noemi, ormai aveva messo in mezzo l'argomento e non poteva non dire niente alla sua migliore amica-Io sono andata nella stanza di Peter per scusarmi con lui e.... io gli ho detto che per proteggermi avrebbe anche rischiato di morire e lui ha detto che preferiva morire piuttosto che perdermi e....si è avvicinato per baciarmi......ma Edmund è arrivato giusto in tempo per evitare l'incontro tra le labbra mie e di Peter-
-Mi dispiace!- disse Angela poggiando una mano sulla spalla di Noemi.
-Ahi!- gridò Noemi.
-Che c'è?-
-Mi fai male, durante la battaglia mi sono ferita la spalla e se mi tocchi mi fai male!-
-Scusa!-
-Non ti preoccupare!-
-Comunque, a cosa pensavi prima?-
-Pensavo al perchè siamo venute qui. Insomma: i Pevensie sono venuti qui per un motivo, ma noi? E poi mi mancano i miei compagni di classe.-
-Si anche a me mancano molto.-disse Angela abbrcciando la sua migliore amica.-Ma qui io credo di aver trovato l'amore della mia vita!-
-Parli di Caspian?-
-No, parlo del gatto Tomas!-disse Angela ironicamente colpendo, dolcemente, Noemi con un cuscino.
-Non vale!!! L'ho visto prima io!!!-disse Noemi scherzando e rispondendo "all'attacco" dell' amica.
Dopo una stancante battaglia con i cuscini le due ragazze si fermarono e ritornarono a parlare.
-Torniamo serie.-disse Noemi smettendo di ridere.-Tu non puoi pensare veramente di aver trovato il tuo vero amore?-
-E perchè no?-
-Perchè lo conosci da meno di tre giorni!-
-Ma anche tu conosci Peter da meno di tre giorni!-
-Lo so, ma io non ho detto che lo amo!!!-
-E io invece amo Caspian!-
-Ma è fuori da ogni logica! Non puoi innamorarti da un giorno all'altro!-
-Lo so! Ma è stato un colpo di fulmine: appena ho incontrato i suoi occhi me ne sono innamorata! E poi... non eri tu che, di solito, dicevi che la logica è roba per vecchi?-
-E' vero, hai ragione, di solito sono io quella che commette più follie, però questa volta sarò io che farò ragionare te! Pensaci Angela!! Lo conosci da pochissimo!-
-Hai ragione, ma è così dolce con me!-
-Anche Peter è dolce ma non vado mica a dire che lo amo! Anzi, sai che ti dico? Che forse è meglio che Edmund ci ha interrotti perchè avrei potuto anche compiere l'errore più grande della mia vita baciandolo!-
-Di certo ti sarebbe piaciuto!-
-Molto probbilmente si, ma me ne sarei pentita perchè per ora Peter per me è come un estraneo e ti prometto che se prova un altra volta a baciarmi...io lo fermerò!-
-Come vuoi!-disse Angela uscendo fuori al balcone.-Guarda Noemi: parli del diavolo e spuntano le corna!-
-Che cosa vuoi dire?-disse Noemi uscendo anche lei.
Guardando giù vide Peter che correva su un cavallo bianco. Il re alzò gli occhi alla finestra dove stavano le due ragazze e sorrise alla vista di Noemi.
-Ciao ragazze!-disse sorridente.
-Ciao Peter!-disse Angela.
-Peter ma tu sei ferito, non dovresti cavalcare!- disse Noemi preoccupata.
-Non ti preoccupare! Mi ha curato Lucy con il suo cordiale!-
-Il suo che?-
-Il dono che gli ha dato Babbo Natale la prima volta che siamo venuti a Narnia!-
-Quindi ora stai bene?-
-Certo! Non sono mai stato meglio! E volevo chiederti se volevi venire a fare una cavalcata con me!-
-Sai benissimo che non so cavalcare!-
-Potrei insegnartelo!-
-Ok, scendo tra cinque minuti!-
E detto questo le due ragazze rientrarono. Angela fece un' occhiataccia a Noemi da far gelare il sangue nelle vene.
-Che c'è di male!-disse Noemi- mi insegna solo ad andare a cavallo!-
-E di certo riproverà a baciarti!-
-Non ti preoccupare, io glielo impedirò!-
E Noemi uscì dalla stanza per raggiungere il suo re.
Scese per le lunghe scale del castello. Ogni volta che girava per quel castello si sentiva una principessa.
Certo, ora indossava i jeans, le sue converse nere e una semplice t-shirt nera, abiti non molto indicati per una "principessa", ma, anche se non lo era, si sentiva lo stesso tale.
Arrivata nel giardino dove affacciava la sua stanza incontò Peter che l'aspettava su di un gran cavallo bianco con una rosa rossa in mano.
Con la postura eretta e composta, con la mano sulla spada, con i capelli leggermente scompigliati e con un sorriso da far ammordire persino una strega ecco Peter il Magnifico. Sembrava un vero principe azzurro.
-Ciao!-disse felice il re scendendo dal cavallo.
-Ciao di nuovo!- disse Noemi.
-Come stai?-
-Io sto bene, tu?-
-Una meraviglia-
-E Edmund?-
-E' ancora vivo, non temere!-
-Menomale!-
-Questa...è per te-disse il re porgendole la rosa e arrossendo leggermente.
-Grazie Peter!! Non dovevi!-disse Noemi guardando la rosa. Era rossa come il fuoco e, stranamente, era priva di spine. Noemi se la mise tra i suoi morbidi capelli castani.
-Allora vogliamo iniziare a cavalcare?-
-Certo, ma credo che dovrò iniziare da zero, non so nemmeno come si sale su un cavallo-
-Non ti preoccupare, io sono qui apposta per questo-
-Allora dov'è il mio cavallo?-
-Eccolo qui!- Disse Peter facendo venire un cavallo marrone.
Noemi sbarrò gli occhi stupefatta.
-Wow! E' bellissimo!-
-Bellissima! Sono anche io una femmina!- disse il cavallo.
Noemi indietreggiò per la paura ma subito si riprese ricordandosi del gentil gatto Tomas.
-Scusa!-disse Noemi arrossendo leggermente.
-Non ti devi preoccupare! Come ti chiami?-
-Mi chiamo Noemi, e tu?-
-Io mi chiamo Melody!-
La ragazza e il cavallo fecero subito amicizia.
Per far salire facilmente la ragazza sulla sua groppa, Melody s'inginocchio.
A Noemi sembrava di stare su un piedistallo.
Notando il leggero tremare della ragazza, Peter subito la tranquillizzo e disse che era più semplice cavalcare un cavallo di Narnia siccome lui parlava e dovevi solo dirgli la tua destinazione e tenerti forte.
-Melody, falle fare prima un giro a trotto!-disse il re.
Melody iniziò a trottare e Noemi si teneva forte ma aveva un'espressione un pò preoccupata.
-Non temere-disse Peter-Starò affianco a te per tutto il tragitto-
Vedendo il sorriso di Peter ,Noemi si tranquillizzò.
Ad un cenno di Peter ,Melody iniziò a correre più forte, sempre affiancata da Hanry,il cavallo di Peter.
Ormai era buio, il sole era già calato del tutto, e Peter e Noemi stavano ancora cavalcando.
Noemi era diventata molto brava ma aveva ancora bisogno di pratica.
-Seguimi!- le disse ad un tratto Peter.
Noemi ubbidì. Attraversarono una foresta molto fitta, se non ci fosse stato Peter, Noemi avrebbe urlato dalla paura.
Dopo una mezz'oretta circa arrivarono ad una rupe da dove si vedeva tutta Narnia.
La luna piena risplendeva sulla città. Il vento faceva muovere i lunghi capelli della ragazza.
Era rimasta senza parole. Sembrava un sogno....sentiva che ormai apparteneva a Narnia, sperava di non doversene andare più.
Intanto Peter, nonostante avesse visto quello spettacolo un milione di volte, rimase incantato.
Si sedettero su un tronco e rimasero ore e ore ad ammirare il panorama.
Erano molto simili loro due: riuscivano a cogliere una minima bellezza in ogni cosa, guardavano tutto con occhi da bambini.
-Forse è meglio tornare.-disse Noemi a malincuore.
-Si, hai ragione- disse Peter alzandosi imitato da Noemi.
Quest'ultima andò verso il cavallo ma Peter le prese il polso facendola girare. Noemi lo guardò con sguardo interrogativo.
-Volevo solo dirti che mi sono divertito.-disse Peter avvicinandosi sempre di più a Noemi. Più lei si allontanava e più lui si avvicinava.
Dopo pochissimi passi, Noemi si trovò con le spalle ad un albero. Le labbra di Peter si stavano avvicinando a quelle di Noemi. La ragazza non riuscì a resistere e si avvicinò anche lei a Peter e quando si ritrovarono a pochi centimetri di distanza Noemi si ricordo della promessa fatta alla sua migliore amica:
"ti prometto che se prova un altra volta a baciarmi...io lo fermerò!".
Non poteva rompere la promessa!! Così mise la mano sulle labbra di Peter e disse:
-Mi dispiace ma non posso e poi... devo andare!-
Detto questa la ragazza risalì sul cavallo e ritornò al castello lasciando Peter da solo.
                                                                          *******************************************
Intanto, il bel principino dai capelli neri era alla ricerca della sua dama dai riccioli d'oro.
Uscì nel giardino dove Lucy e Susan avevano il loro orticello e la trovò, seduta su una panchina, bella come sempre , che guardava la luna.
-Buona sera, mia bella principessa!-disse Caspian sedendosi vicino alla "sua bella principessa".
-Buona sera, mio bel principe!-disse Angela.
-Coma mai qui tutta sola?-
-Ecco...Noemi è in giro con Peter e sia Susan che Lucy sono impegnate ,così sono rimasta sola.-
-E' vero! Ma se non erro io non sono in giro e non sono impegnato!-
-Lo sapevo, ma non volevo disturbarti.-disse Angela mordendosi le labbra.
-Tu non mi disturbi mai!-
-La prossima volta me lo ricorderò.-disse Angela ridendo.
-Sei così bella quando ridi.- disse Caspian letteralmente rapito dagli occhi color nocciola di Angela.
Ormai era evidente che la timidezza aveva abbandonato Caspian, anche se la stessa cosa non si poteva dire per Angela che era diventata più rossa della rosa che Peter aveva regalato a Noemi.
Come già era successo una volta, Caspian e Angela si avvicinarono con l'intenzione di scambiarsi un bacio degno di questo nome.
3 centimetri....2 centimetri.....1 centimetro.......5 millimetri....e.... le loro labbra si unirono in un semplice bacio che attimo dopo attimo diventò sempre più passionale.
Il cuore di Angela era in festa!
Si dice che quando baci un ragazzo se il tuo cuore inizia a far festa significa che lui è il tuo vero amore..... Questo era ciò che stava facendo il cuore di Angela!
Dentro di sè la ragazza sentiva lo scoppio dei fuochi d'artifcio.
La stessa cosa provava Caspian. A malincuore si dovettero dividere per riprendere fiato e Caspian ne approfittò per dire una frase molto importante e per dirla bisogna riflettere bene perchè se detta alla persona sbagliata potresti combinare un guaio, due sole parole che però contengono un significato eterno, solo due parole:
-Ti amo!-
Angela si sentì sciogliere, ne era certa anche lei amava Caspian, al diavolo Noemi e la sua logica, lei lo amava e non aveva paura di dirlo:
-Anche io ti amo Caspian-
                                                                     *******************************************
-Più veloce Melody!- disse Noemi con vece tremante per le lacrime. Si, aveva pianto per Peter, perchè aveva deciso di non baciarlo e di rimanere fedele alla promessa fatta ad Angela. Ora stava attraversando la fitta foresta, era terrorizzata perciò diceva a Melody di correre più forte possibile.
All'improvviso si sentì il rumore di un arco e un paio di frecce colpirono la pancia di Melody che cadde a terra per il dolore. Anche Noemi cadde dal cavallo ma per fortuna non si fece niente.
-Melody! Stai bene?-disse inginnocchiandosi vicino al cavallo.
-Si, ma non riesco ad alzarmi!-
Noemi si alzò in piedi e si guardò intorno per vedere dove stavano i proprietari di quelle freccie.
Due nani e tre minotauri comparvero all'improvviso davanti alla ragazza.
Uno di loro la colpì dietro la testa e la ragazza cadde svenuta al suolo.
Un minotauro se la caricò sulle spalle e la portarono in un castello.
Lo chiamavano il Castello Azzurro perchè era interamente di ghiaccio. Era il suo castello, il castello dell Strega Bianca.
Quest'ultima era seduta su un trono, anch'esso di ghiaccio, e suo figlio Colin le stava accanto.
Colin era il vero nome di Pasquale, quando la Strega gli disse che si chiamava così usò queste parole:
-Figlio mio, non userai più il tuo nome di battesimo, ti darò il nome di mio padre come lui mi ha dato il nome di sua madre. Con questo nome sarai un grande re.-
Quando entrarono nel castello i due nani e i tre minotauri, uno dei quali aveva Noemi svenuta sulle spalle, la Strega Bianca si alzò dal suo trono e andò in contro ai suoi soldati.
-Le ragazze erano due! Non avrete ucciso l'altra?-
-No mia signora, l'altra non l'abbiamo trovata, starà al castello.- disse il minotauro che portava Noemi poggiandola a terra.
Pasquale prima non aveva riconosciuto Noemi ma ora che l'aveva riconosciuta subito chiese alla madre:
-Madre che cosa ci fa lei a Narnia?-
-E' una lunga storia Colin?-
-Non vorrete uccidere Noemi?-
-Noemi? Tu conosci questa ragazza?-
-Si, è una mia grande amica!-
-Dimmi: sai chi è la sua più cara amica, un'amica che considera come una sorella?-
-Si, si chiama Angela!-
-Grazie figlio mio.-
-Non è morta?- disse Colin riferendosi a Noemi stesa a terra.
-Non ti preoccupare Colin, è viva, e ora è meglio che tu vada a dormire- disse la Strega Bianca.
Colin ubbidì.
Dopo che suo figlio era uscito dalla sala la Straga ordinò di portare Noemi nelle gelide segrete.

 

 

 

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Capitolo 7
*** MI DISPIACE!!!! ***


Mi dispiace che non sto aggiornando ma non ho nemmeno un'idea di come continuare!! 

Mi dispiace tantissimo, ma vi assicuro che appena mi verrà qualcosa in mente aggiornerò!!!

Besos

Noemi!!!

Ps: Angela, non mi uccidere!!!

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Capitolo 8
*** La prima battaglia ***


Intanto il nostro re biondo era salito in groppo ad Henry e aveva iniziato a galoppare.

"Che diavolo ho combinato?" si chiedeva.

Aveva rovinato un occasione per stare con la sua 'principessa dagli occhi marroni'.

"Sto correndo troppo, la conosco da meno di una settimana".

All'improvviso sentì un nitrito, un lamento di un cavallo.

Si guardò intorno cercando di scorgere qualcosa o qualcuno nelle foresta.

Era difficile vedere: era così buio!

Il nitrito si faceva sempre più vicino e, finalmente, Peter trovo la fonte dei lamenti.

-Melody, che cosa è successo?-

-Maestà, siamo state attaccate!-

-Dov'è Noemi?- disse il re temendo la risposta.

-L'hanno portata via.-

-Chi? Chi è stato?- chiese Peter con voce tremante. Sia chiaro: non stava piangendo!! Nessuno aveva mai visto Peter piangere nemmeno i suoi fatelli!

-I seguaci della Strega Bianca-

-E ora che cosa facciamo?- disse dando un calcio ad un albero.

Il cavallo rimase in silenzio.

-Tu come stai?- chiese al cavallo siccome prima, egoisticamente, si era preoccupato solo della sua dama.

-Sono stata meglio-

-Ce la fai ad alzarti?-

-Si se mi date un aiuto!-

Il re e il suo cavallo aiutarono Melody ad alzarsi e finalmente si incamminarono verso Cair Paravell.

Arrivati al castello, Peter portò i cavalli alla stalla e andò verso l'orto che le sue sorelle avevano coltivato con la speranza di trovarle lì ma, aimè, non le trovò.

Lo spettacolo che gli si presentò davanti era un segno d'amore.

Angela e Caspian si stavano baciando.

Voi lo sapevate già, ma immaginate la faccia di Peter che ne era all'oscuro e che per tentare di baciare la sua dama l'aveva persa.

Non voleva farsi vedere per non rovinare quel momento ma purtroppo agli occhi di Caspian non sfugge niente così subito lasciò Angela e fece una semplice domanda a Peter.

Potrei dire che era una semplice domanda gentile, fine, calma insomma degna di una re: ma così direi una bugia.

Le esatte parole che usò Caspian furono queste:

-Che CAVOLO ci fai qui Peter?!?!?!?-

Inutile dire che Angela, come capitava spesso in quei giorni, diventò tutta rossa.

-Dov'è Noemi?- chiese subito la ragazza non vedendo la sua migliore amica.

Se fossero state nel loro mondo non si sarebbe preoccupata tanto ma a Narnia non doveva mai dare nulla per scontato.

Vedendo che il ragazzo biondo non rispondeva, Angela ripeté la domanda più forte e con più decisione.

Peter abbassò la testa e continuò a tacere.

Se al posto di Angela ci fosse stata Noemi di certo avrebbe minacciato Peter di dargli un pugno se non parlava ( ma solo per spaventarlo: non si sarebbe mai permessa), ma, dato che Angela era la parte logica delle due, si limitò a rifare la domanda ma questa volta urlando.

-DOV'E' NOEMI?-

-Non lo so, Melody mi ha detto che sono state attaccate ed hanno portato via Noemi.-

-Perchè l'hai lasciata sola?-

-Perchè...ecco...perchèhotentatodibaciarlaeleièscappata.- disse Peter dicendo a bassissima voce le ultime parole.

-Che cosa?- disse in coro Angela e Caspian.

-Hotentatodibaciarlamaleièscappata.- disse Peter alla stessa maniera.

-Che?-

-HO TENTATO DI BACIARLA MA LEI E' SCAPPATA!!!- urlò Peter stanco di non essere capito.

-E dov'è andata?- chiese Angela tentando di trattenere le lacrime.

-E' andata nel bosco che porta sulla cima della collina. Credo volesse ritornare qui ma hanno incontrato i seguaci della Strega Bianca.-

-Peter dobbiamo fare qualcosa! E' tutta colpa mia!- disse Angela piangendo.

-No, non è colpa tua!- disse Caspian abbracciandola ma lei si ritrasse.

-Si, io le avevo detto che se tu tentavi di baciarla lei doveva impedirtelo ma non pensavo che lo facesse veramente.-

-No Angela, non è colpa tua- disse Peter- E' colpa mia, non dovevo affrettare i tempi.-

-Ora basta.- disse Caspian- E' inutile piangere sul latte versato, dobbiamo pensare a come salvare Noemi.-

-Prepariamo subito le truppe, per 'sta notte saremo al Castello Azzurro- disse Peter andandosene ma fu subito stoppato da Caspian.

-No Peter, in questo modo verremo battuti. Dobbiamo organizzare bene una tattica di attacco questa notte e domani mattina partiremo. E' molto meglio non farci scoprire dalla Strega Bianca perchè potremo dare il via alla Terza Guerra Narniana ed è sempre meglio evitare di combattere-

Così dicendo non pensate che Caspian avesse paura di combattere: lui non aveva per niente paura di combattere ma pensava che evitarlo era molto meglio.

-Hai ragione, meglio riunire tutti e organizzare un piano.-

-Io vengo con voi! E qualcuno mi deve insegnare ad usare un'arma.-disse Angela.

-No, tu non vieni. E' troppo pericoloso!- disse Caspian.

-Ma è la mia migliore amica in pericolo, e come se mia sorella fosse in pericolo!-

-Se verresti con noi non faresti che peggiorare le cose: oltre a Noemi anche tu saresti in pericolo e questo non lo posso permettere.-

Dopo una lunga discussione Caspian vinse e Angela gli assicurò che sarebbe rimasta a Cair Paravell con Lucy.

La mattina dopo tutti furono informati dell'accaduto e un gruppo delle truppe narniane era in partenza per il Castello Azzurro.

In testa c'erano Peter, sul suo cavallo bianco (Henry), Caspian , sul suo cavallo nero (Destriero), Edmund, sul suo cavallo marrone (Shasta) e Susan sul suo cavallo beige (Cielo).

Però nessuno sapeva che oltre a loro c'era un'altra persona, una persona che non poteva stare con le mani in mano quando una delle persone a lei più careera in pericolo. Angela, di nascosto, stava seguendo le truppe che andavano verso la tana del nemico.

                                                               ****************************************

Intanto Noemi incominciò ad aprire gli occhi.

Tutto quello che vide era il colore blu.

Pensava che dopo essersi persa tante volte negli occhi di Peter ora fosse impazzita e vedesse solo quel blu ma si accorse che non era coome il blu degli occhi di Peter, quel blu che ora vedeva era freddo come il ghiaccio.

Sentendosi la schiena fredda capì una cosa: quello non sembrava ghiaccio, quello era ghiaccio.

Cercò di mettersi a sedere lentamente ma la testa le faceva male e anche molto.

Molto, ma molto, lentamente riucì a mettersi a sedere e solo allora capì di stare in prigione.

A giudicare dal freddo che sentiva e dall'edificio fatto interamente di ghiaccio, Noemi ipotizzò di trovarsi nelle segrete del castello della Strega Bianca.

Si guardò intorno e vide che tutto era di ghiaccio.

"E' tutto di ghiaccio: il soffitto, il pavimento, le pareti, le sbarre, le port.... un momento! Se le sbarre sono di ghiaccio si dovrebbero spaccare!" pensò Noemi colma di felicità.

Ma purtroppo la sua felicità finì presto perchè le sbarre erano troppo dure.

Notò che a terra c'era un vassoio con un pezzo di pane ed un bicchiere con dell'acqua.

Subito si buttò sul cibo ma rimase delusa: il pane era ammuffito, quindi immangiabile, e l'acqua era ghiacciata.

Rimase molte ore ad aspettare e non poteva neanche sapere se era giorno o notte siccome non c'era una finestra.

All'improvviso sentì il rumore di passi: probabilmente qualcuno stava andando a controllare le condizioni della prigioniera.

Si alzò in piedi e si allontanò il più possibile dalle sbarre.

Quando vide il ragazzo che gli si presentò davanti rimase senza parole: riusciva solo a balbettare.

-Pa...Pa...Pa...-

-Noemi, stai bene? disse Pasquale.

-Che diavolo ci fai qui?!?!?- disse Noemi ignorando la domanda dell'amico.

-E' scortese rispondere ad una domanda con un'altra domanda.-

-Lo so, scusa. Dunque, tranne per il fatto che sono stata rapita, stordita, imprigionata, che sto morendo di fame, sto morendo di sete, che non so quando mi verranno a salvare e non so se mi trovo: sto una meraviglia! Ora rispondi alla mia domanda: che diavolo ci fai qui?-

-Sempre molto fine!- disse Paky, o meglio Colin, ridendo.

-Non sono in vena di scherzare, rispondimi!-

-Ok, da ora dovrai trattarmi con rispetto perchè hai davanti a te il principe di Narnia!- disse Paky gonfiandosi il petto.

Noemi rimase zitta per poi urlare un sonore: Eh??

-Che c'è?- disse il "principe" confuso.

-Tu non sei il principi di Narnia: esistono solo cinque Re-

-Io sono fliglio dell'unica regina di NArnia!-

-Escludendo il fatto che nè Susan e nè Lucy sono ancora mamme, di chi sei figlio?-

-Della Strega Bianca-

A Noemi si ghiacciò il sangue nelle vene. Aveva dinnanzi a sè il figlio di una delle più grandi minacce che incombeva su Narnia.

-Tu sei...suo figlio?-

-Si!- E ne sono fiero.-

-Ne sei fiero? Come fai ad essere fiero di essere figlio di un' assassina!- disse Noemi poggiando la testa tra due sbarre.

-Come ti permetti?-

-Paky, la Strega Bianca è stata la causa delle Prima Guerra Narniana!-

-Casomai la causa sono stati quegl'idioti figli d'Adamo e quelle stupide figlie di Eva!-

-Non insultare Peter, Susan, Edmund e Lucy!-

-Tu li conosci?- disse meravigliato.

-Si, loro sono i veri Re e le vere Regine di Narnia. E anche Caspian lo è!-

-Menti!-

-Non sto mentendo, ti dico la verità! la Strega Bianca è malvagia e ti sta prendendo in giro!-

-BASTA!- disse una voce delicata ma decisa.

Un'altra donna con lunghi capelli, pelle chiarissima e occhi blu come il ghiaccio di cui era composto il castello.-Ora ho sentito abbastanza!-

-Madre, mi dispiace per lo spettacolo pietoso a cui avete assistito.- disse Colin.

-Non ti preoccupare, non è colpa tua! E' colpa di questa lurida figlia di Eva!-

-Modera i termini brutta strega!-

Jedis guardò Noemi con disprezzo.

-Fa sempre così?- chiese rivolta a Colin.

-Si, è molto impulsiva.-

-Bene, allora so come trattarti.-disse prima di dare un ceffo in faccia a Noemi. Un ceffo talmente forte da farle uscire un rivolo di sangue dalla bocca.

E che ti sia da lezione. La prossima volta non mi limiterò ad uno schiaffo!- disse prima di andarsene seguita da suo figlio.

                                                                 ************************************************

Le truppe si trovavano fuori al palazzo.

Una parte rimaneva fuori e sarebbe entrata solo al suono del corno di Susan, che avrebbe suonato solo in caso di emergenza, mentre una parte sarebbe entrata.

Caspian, Peter, Susan ed Edmund entrarono insieme a Rois il fauno, Sisley e Seen i centauri, Ripicì il topo e altri centauri e fauni di cui non ricordo il nome.

Molto furtivamente riuscirono ad entrare nel castello.

Esso sembrava disabitato ma sapevano che non era così.

All'improvviso sentirono il rumore di uno starnuto provenire da dietro di loro e subito tutti si voltarono trovandosi davanti un'Angela molto imbarazzata e impaurita.

-Ehm..ciaao!- disse Angela arrossendo.

-Angela, che ci fai qui?- chiese Caspian.

-Non posso lasciare Noemi da sola-

-Esci subito da qui e torna al castello!-

-Non se ne parla!-

-Ti prego, potresti farti molto male!-

-Non mi succederà nulla!

-Vattene via!-

Ma ormai era troppo tardi, secondo il piano organizzato, i ragazzi dovevano subito andare nelle segrete e salvare Noemi ma Angela gli fece perdere tempo.

-Scappa!- disse Caspian.

-Troppo tardi!- disse una voce femminile che non era nè quella di Angela e nè quella di Susan.

Tutti si girarono verso la fonte di questa voce e si trovarono di fronte la Strega Bianca in tutta la sua bellezza.

-Peter, Edmund, Susan! Siete stati gentili a passare!- disse con una finta voce materna.

Loro sapevano che era il suo modo per ingannarli.

La sua voce falsamente materna e felice di vederli che ti illude di poterti fidare di lei.

-Dov'é Noemi?- chiese Peter.

-Noemi?- disse la strega facendo la finta-tonta.

-Non fingere di non sapere!-

-Madre, loro sono quegli sciocchi figli d'Adamo?-

-Si, Colin!-

-Pasquale?- chiese Angela scioccata.

-Angela, anche tu qui?- chiese Paky con voce fredda. Forse dovrei dire Colin perchè quello non era più Pasquale.

-Che ci fai qui?-

-Sono il figlio della Regina di Narnia: l'UNICA regina di Narnia.-

-Lei non è la regina di Narnia! Loro sono i re di Narnia!- disse indicando Susan, Caspian, Peter ed Edmund.

-Se è così...ATTACCATE!!- disse la Strega Bianca.

All'improvviso minotauri, nani d altri narniani attaccarono i nostri "eroi".

La regina Susan suonò il corno e, come prestabilito, le truppe fuori fecero il loro ingresso.

Mentre combattevano Caspian urlò a Peter di andare nelle segrete per salvare Noemi.

Peter ubbidì e, dando un colpo di spada ogni tanto, riusci ad arrivare alle segrete tutt'intero.

Appena entrò, Noemi si alzò subito e iniziò a dire mille scuse.

-Peter mi dispiace, sono stata una stupida, non sono stata nemmeno capace di difendermi da sola...-

-Basta! Calmati ora!- disse Peter prendendole il volto con le mani.

La ragazza si zittì subito.

Quanto era brutto averla così vicino ma essere separati da delle sbarre.

-Dove sono le chiavi?- chiese Peter.

-Io non lo so, prova all'ingresso.-

Il re fece così e ritornò con in mano un mazzo di chiavi.

C'erano almeno cinquanta chiavi e Peter ne provò un ventina prima di trovare quella giusta.

Appena la porta della prigione si aprì, facendo sentire un insopportabile cigolio, Noemi abbracciò Peter e poggiò le labbra sulle sue.

All'inizio Peter non rispose al bacio, essendo ancora scioccato, ma dopo trasformò quel semplice bacio in un bacio romantico e passionale: proprio come quelli nei film.

Peter aveva capito dal primo giorno che l'aveva vista che Noemi era impulsiva ma non pensava che sarebbe stata capace di baciarlo durante una guerra.

Neanche Noemi sapeva perchè lo aveva fatto, aveva seguito l'istinto e ora sapeva solo che finalmente le sue labbra e quelle di Peter si stavano incontrando.

Peter si era dimenticato di tutto: non si ricordava che aldilà del muro della prigione c'era una guerra e che sua sorella e suo fratello erano in pericolo.

Dopo quel lungo breve bacio i due si separarono.

Dico lungo breve perchè anche se era durato molto tempo per loro era poco.

-Dobbiamo andare, stai sempre vicino a me e riusciremo ad andarcene da qui!- disse il re prendendo Noemi per mano e accompagnandola nella battaglia.

Appena entrati nella sala dove si teneva la battaglia Peter urlò una parola che odiava.

Era troppo per il suo orgoglio urlare quella parola ma per il bne di tutti doveva dirla.

Si fece coraggio e urlò:

-RITIRATAAAA!!-

Tutti sentirono quella parola e i narniani, quelli dell'esercito di Peter, uscirono dal castello.

I seguaci della Strega Bianca, stranamente, restarono a guardare la ritirata: non fecero niente.

La Strega Bianca aveva capito che erano riusciti a scappare ma non sarebbero scappati per sempre.

Quando furono fuori al Castello Azzurro nessuno si accorse delle presenza di Noemi siccome erano troppo impegnati a scappare.

Caspian sollevò Angela e la posizionò sopra al suo cavallo e lo stesso fece Peter con Noemi.

Finalmente arrivarono a Cair Paravell.

Per fortuna non c'era stato nessuno morto: solo feriti ma il cordiale di Lucy avrebbe di certo aiutato.

Appena furono arrivati Angela iniziò ad urlare il nome della sua migliore amica.

Per dieci minuti stava urlando senza avere risposta.

Stava pensando seriamente che avevano fatto tutto questo per niente e non erano riusciti a salvarla ma sentì la sua voce, anche se molto in lontananza la sentì: Noemi la stava chiamando.

Vide una ragazza che correva verso di lei.

Angela aveva le lacrime agli occhi: era lei!!

-Noemi!!- disse prima di abbrecciarla.

-Come stai? Che ti hanno fatto?-

-Sto benissimo e non ti preoccupare: mi hanno solo rinchiuso!-

-Mi dispiace, se non ti avessi costretto a promettere di non baciare Peter non saresti mai scappata e...-

-No Angela, non è colpa tua!!-

Ci fu una grande festa per il ritorno di Noemi.

Si mangiò a sazietà e ci furono tantissime danze e racconti delle origini di Narnia.

Dopo la grande festa Peter e Noemi si trovavano nel cortile.

Era sera e la Luna brillava alta nel cielo.

-Allora, ti sei divertita?- chiese Peter non sapendo cosa dire.

-Molto!-

-Senti, riguardo a ciò che è successo nella foresta..mi dispiace, io non sono riuscito a resistere..-

Ma non potè continuare perchè Noemi lo zittì con un bacio.

-Mi sembra che ci eravamo già chiariti nel Castello Azzurro.-

-Quindi mi perdoni?- disse Peter sorridendo.

-Solo se mi dai un bacio!- disse la ragazza ridendo.

-Ai suoi ordini MyLady!- disse il re prima di accontentare Noemi.

Intanto poco più in là Angela e Caspian stavano parlando.

-Potevi morire!- disse Caspian riferendosi al fatto che Angela era venuta con loro al castello.

-Ma non è successo niente!-

-Ma io ti avevo proibito di venire!-

-Lo so, ma non potevo stare con le mani in mano!-

-Ora potevi anche non essere qui e io non potevo sopportarlo! Non posso vivere senza di te!- disse Caspian avvicinandosi.

-Se ti dico che sei un idiota, che cosa fai?- chiese Angela pentendosi troppo tardi per aver detto quella frase. Si stava maledicendo: e se Caspian si fosse offesso?

-Se mi dici idiota ti do un bacio!- disse Caspian prima di dare un bacio casto ad Angela.

No, non si era offeso!!

La ragazza rimase spaesata: non se lo aspettava ma ne era felice.

Così le si accese la lampadina. Aveva avuto un' idea geniale.

Sorrise speranzosa e disse:

-Idiota!-

Caspian rise e diede una altro bacio ad Angela.

-Idiota!-disse la ragazza ridendo.

Un altro bacio.

Continuarono così a lungo finchè non videro Peter e Noemi arrivare mano per mano.

Non chiesero niente e ,dopo aver augurato una buonanotte, si ritirarono tutti nelle prorprie stanze.

Noemi era andata nella stanza di Angela e si misero a parlare.

-Hai una faccia felice: che cosa ti è successo?- chiese Angela alla sua migliore amica.

-Niente!- mentì Noemi.

-Ti prego, dimmi cosa è successo?- disse Angela unendo le mani in segno di "preghiera".

-Ecco..ehm..io e Peter ci siamo baciati- disse preparandosi al "Te l'avevo detto" dell'amica.

-Te l'avevo detto!- disse Angela ridendo.

Appunto.

-Allora, com'è stato?-

-Bellissimo!- disse Noemi con gli occhi che brillavano.-Tu hai baciato Caspian?-

-Io? Nooo! Non l'ho mai baciato! Chi ha mai fatto niente!- disse ironicamente Angela lasciando capire all'amica che stava scherzando.

Le ragazze parlarono fino a tardi finchè il sono prevalse e caderono entrambe nel mondo dei sogni.




Angolo Autrice

Lo so, sono molto in ritardo ma mi son rovinata perchè stavo scrivendo troppe fic e poi è tempo di esami e l'ispirazione non voleva venire.

Comunque spero di avermi fatto perdonare con questo capitolo che ,a parer mio, è lunghissimo.

Ringraziamenti:

MissMasenCullen: scusa se ti ho fatto aspettare tanto!! Comunque non ti preoccupare: nella realtà avrei mandato a quel paese Angela e avrei baciato Peter! Continua a seguire anche se gli aggiornamenti non saranno molto frequenti!

Glimoregirl_: Sono contenta che ti piaccia la storia! Mi dispiace di aver aggiornato così tardi! Spero che continuerai a seguire

Un ringraziamento speciale ad

Angela_Luna (Angela) 

Che mi ha minacciato di strozzarmi se non aggiornavo!

Al prossimo capitolo (chissà quando nd tutti)

Kiss

Noemi

 

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Capitolo 9
*** Un pò di riposo.. ***


Il sole splendente di Narnia colpiva il grande castello di Cair Paravell con i suoi caldi raggi.

Erano passati parecchi giorni da quando avevano salvato Noemi dal Castello Azzurro.

Era ancora molto presto quindi dormivano tutti, tranne una persona.

Una ragazzina che a vederla sembrava una semplicissima bambina ma che in realtà era la Regina di un regno intero.

Lucy si era svegliata di buon'ora quella mattina ed era andata nel suo orticello per dare un pò d'acqua alle piante.

Nonostante quel posto fosse cambiato dall'ultima volta che l'aveva visto, lei conosceva ancora ogni singolo angolo di quel luogo e ricordava ogni odore ogni comportamento di tutte le creature che abitavano quel luogo incantato.

Sentiva che qualcosa nella'aria stava cambiando, il male vagava di nuovo tra le terre di Narnia.

-Buondì, mia regina!- disse una voce familiare.

-Buongiorno anche a te Ripici. Dormito bene?-

-Una favola, come se fossi su un letto di rose! E voi?-

-Non potrei dire lo stesso.-

-Qualcosa vi turba?-

-Si, ma è una sciocchezza...Guarda! Stanno arrivando Noemi ed Edmund!-

-Buongiorno!- disse Noemi assonnata.

-Buongiorno a te! Dove sono gli altri?-

-Angela non voleva alzarsi e Peter dormiva come un angelo: non volevo svegliarlo..-disse Noemi.

-Caspian sta ancora dormendo e Susan si stava preparando: a breve sarà qui!- continuò Edmund.

-E tu chi sei?- chiese Noemi rivolta a Ripici. Lei aveva paura dei topi ma, per esperienza, aveva intuito che quello parlava e quindi non doveva averne paura.

-Ser Ripici a vostro servizio, Mylady!-

-Piacere, sono Noemi-

-Buongiorno a tutti!- disse Susan, che era appena arrivata seguita da Angela.

-Buongiorno! Finalmente ti sei svagliata Angela!-

Quest'ultima rise ma il sorriso subito si cancellò dalle sue labbra quando posò il suo sguardò su Ripici.

-AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH! UN TOPO!! MANDATELO VIAAAAAA!- urlò nascondendosi dierto Noemi.

-Angela calmati! Lui è Ripici! E' un topo parlante, non devi averne paura!-

-Aaa...ok...allora...scusa Ripici, io sono Angela.-

-Un angelo di nome e di fatto, Mylady! Non si preoccupi ,in nome della sua innata bellezza vi perdono!-

-Attento a come parli altrimenti divento geloso!- disse Caspian ridendo e abbracciando Angela.

-Chiedo perdono Vostra maestà.- disse il topo inchinandosi umilmente.

-Caspian, Peter dorme ancora?- chiese Edmund togliendo le parole di bocca a Noemi.

-Si credo di si. Perchè non vai a vedere?-

-Ci vado io!- disse prontamente Noemi.-

-Noi possiamo iniziare a fare colazione?- chiese Susan.

-Certo, credo che farò colazione con Peter- detto questo la ragazza se ne andò.

Passò prima per le cucine e prese un vassoio con sopra due tazze di latte e dei toast con della squisita marmellata di bacche di Narnia.

Arrivò alla porta della stanza di Peter in un batter d'occhio.

Bussò alla porta ma, visto che non rispondeva nessuno, capì che il re stava ancora dormendo.

Aprì la porta e lo vide: nel suo letto i capelli biondi leggermente spettinati, i suoi meravigliosi occhi azzurri erano coperti delle palpebre chiuse e aveva un espressione da bammbino innocente.

Noemi s'incantò a guardarlo: poteva rimanere così per sempre se solo il ragazzo non si fosse appena svegliato.

Inizialmente non vide Noemi ma poi, appena i suoi occhi azzurri si incontrarono con quelli marroni di lei sorrise.

-E tu che ci fai qui?- chiese.

-Tadan! Colazione a letto!- disse Noemi avvicindandosi a letto.

-Grazie, ma non dovevi..-

-Infatti volevo!-

Peter le fece posto nel letto e lei si sedette affianco a lui.

-Ti sei data proprio da fare!- disse vedendo la quantità di cibo presente nel vassoio.

-Vorrei prendermi il merito di tutto ma io ti ho preparato solo il latte, ha fatto tutto la cuoca.-

-Il latte è il migliore che abbia mai preso in tutta la mia vita!-

-Grazie!- disse Noemi dando un leggero bacio sulle labbra a Peter.

-Mi sa di non aver afferrato..-

Noemi diede un altro leggero bacio a Peter, ma quando cercò di allontanarsi lui la attirò più a sè facendo diventare il bacio più romantico, e più passionale.

Finirono di mangiare tra un bacio e l'altro.


                                                               **********************


Intanto anche gli altri avevano finito di fare colazione e Caspian e Angela dtavano passeggiando tranquillamente tra le rose... no, non si sarebbero punti perchè le rose di Narnia sono senza spine.

-Ho avuto una grandissima idea!- disse Caspian.

-Cioè?-

-Ti porto a fare un giro in barca!-

-Che cosa?-

-Non ti piace l'idea che ho avuto?-

-No, è stupenda. E' solo che...ecco...potremo incontrare Violet.- disse imbarazzata.

-E' probabile, ma che cosa vuoi che succe...aaa ho capito!-

-Che cosa hai capito?- chiese Angela leggermente spaventata.

-Sei gelosa.-

-Gelosa? Io? Tsè..Ma non farmi ridere! Io non sono gelosa!-

-Si, sei gelosa! Lo leggo nei tuoi occhi.-

-Non sono gelosa!-

-Si che lo sei!-

-No-

-Si-

-No-

-Si-

-No-

-Si-

-No-

-Si-

-No-

-Si-

-No-

-No-

-Si...Oh,no.-

-Visto! Sei gelosa!-

-E va bene! Lo ammetto: sono gelosa!-

-Ma non devi essere gelosa, io amo solo te!-

-Davvero?-

-Ovviamente.- disse prima di dare un bacio ad Angela.-Allora? Andiamo in barca?-

-Certo! Non vedo l'ora!-


 

I due erano pronti per andare.

Una piccola barca li aspettava alla deriva del fiume.

-Ma non dovevamo andare per il mare?- chiese Angela.

-Ho deciso di andare per il fiume così non avremo incontrato Violet, le sirene non nuotano mai nedi fiumi.-

-Grazie!- disse Angela dando un bacio a Caspian.

-Allora, pronta per andare mia principessa?- disse Caspian salendo sulla barca e porgendo una mano ad Angela.

-Prontissima, mio re!-

Viaggiarono per circa un paio d'ore e ogni tanto (in realtà per la maggior parte del viaggio) si scambiavano baci.

Ad un certo punto sulle sponde del fiume si creò una vasta foresta ma non dava l'aria delle bellissime foreste narniane.

-Temo che dobbiamo ritornare.- disse Caspian.

-Perchè? Mi stavo divertendo così tanto.-

-Perchè stiamo entrando nel territorio appartenente ai calormeniani.-

-I calormeniani?-

-Gli abitanti di Calormen. Sono dei bracconieri..briganti. Odiano i narniani e se uno di noi mettese piede nel loro territorio non esiterebbero un secondo per ucciderlo-

-Capito! Sono troppo giovane per morire e onestamente ci tengo alla mia vita, e prima di morire vorrei conoscere i calciatori del Napoli! Quindi meglio che ce ne andiamo!-

-Ok!- disse Caspian remando per girare la barca.-Dì un pò, che cosa sono i calciatori?-


                                                               *********************


Quel pomeriggio Peter ed Edmund si stavana allenando con la spada mentre Susan e Noemi si allenavano con l'arco e la freccia. Angela e Caspian non erano ancora tornati.

-Peter, mi insegni a tirar di spada?- chiese Noemi prendendo la spada di Edmund e posizionandosi di fronte a Peter. Glielo aveva già chiesto tempo fa ma furono interrotti.

-Va bene..- disse Peter un pò insicuro.

Noemi aspettava che Peter facesse la prima mossa.

Aspettò un pò pensando che Peter l'avrebbe colpito quando avrebbe abbassato la guardia.

Aspettò ancora ma invano così si decise a parlare.

-Che cosa stai aspettando?-

-Ecco..il fatto è che...-Peter incominciò a diventare rosso- Io non ce la faccio ad attaccarti.-

-Oh, che dolce!- disse Noemi avvicindandosi per dargli un bacio ma Edmund si mise in mezzo e l'allontanò lasciando Peter deluso.

-Vi sembra il momento?-

-Scusa- disse Peter e Noemi in coro.

-Ti insegnerò io a tirar di spada. Io non ho paura di colpirti.-

-Vacci piano Ed. Se le fai un graffio ti stendo!- disse Peter lasciando spazio al fratello.

-Non ti preoccupare Peter al massimo le taglio la testa!- disse in tono scherzoso.

-Ma quanto sei simpatico- disse in tono ironico Peter.

Si allenarono finchè non arrivarono Caspian e Angela e poi fecere un abbondante pranzo.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

GilmoreGirl_: sono contenta che ti sia piaciuto il chap! Spero che ti piaccia anche questo anche se è un pò corto. Volevo dargli un pò di riposo ai personaggi: non possono rischiare di morire ogni giorno!! xD! al prossimo chap!

valeriuccia: wow sarebbe un sogno essere salvata da Peter! Io ancora spero che un giorno, durante una noiosissima ora di lezione, entri Peter sul suo cavallo bianco in classe portandomi via...! Comunque questo chap è più corto del precedente, spero ti piaccia lo stesso.

Al prossimo Chap

Kiss

Noemi


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Capitolo 10
*** Lacrime... ***


Mattino a Cair Paravell.

Il sole faceva capolino da dietro le montagne illuminando i due ragazzi che parlavano in cortile.

-Caspian, mi insegni ad usare la spada?- chiese la ragazza bionda.

-Perché vuoi imparare ad usare la spada?- chiese curioso il principe.

-Perché Noemi usa l’arco ed ora Edmund le sta insegnando a tirar di spada, anche io voglio fare qualcosa.-

Angela non riusciva a vedere bene il volto di Caspian poiché era coperto dai primi raggi mattutini però riuscì a cogliere l’espressione di indecisione che si creò sul viso del ragazzo al suo fianco.

-Non so…-

-Ti pregoo!- disse Angela facendo gli occhi da “cucciolo”.

All’iniziò Caspian era tentato da dire “no” ma nessuno può resistere agli occhi da cucciolo di Angela, neanche il re di Narnia…

-E va bene, oggi a mezzogiorno.-

-Grazie! Mille volte grazie! Come posso sdebitarmi?-

-Emh…fammi pensare… un bacio può bastare.- disse Caspian maliziosamente.

Angela si avvicinò a Caspian e poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo.

Caspian si avvicinò a lei per un altro bacio ma lei si allontanò.

-Il patto era UN solo bacio!- disse ridendo Angela.

-Ma se me ne dai due non mi offendo…-

-La parola data non va mai rimangiata-  disse la ragazza andando verso il castello e lasciando Caspian in cortile da solo.

Da quel giorno Caspian imparò una cosa molto importante: in ogni occasione le ragazze sanno sempre prenderti per il culo… (xD nda)

 

Ma non ci sono solo Caspian e Angela… Peter andava verso la camera di Noemi perché stava ancora dormendo.

Era noto a tutto il regno ormai che Noemi era una grandissima dormigliona ma dormire fino a mezzogiorno era troppo anche per lei.

Il più grande dei fratelli Pevensie bussò alla porta della camera della ragazza ma nessuno rispose.
Bussò con più decisione ma nessun rumore.
-Noemi, ci sei?-
Un mugolio soffocato venne dalla camera di Noemi.
-Sei sveglia?-
-Si, sono sveglia da un pezzo!- disse Noemi dalla sua stanza.
-Esci allora.-
-No...-
-Perché no?-
-Peter, vattene- disse freddamente la ragazza.
-Che cosa? Perché?- il re di Narnia era “sconvolto”.
-Vattene, voglio stare sola!!-
Peter, confuso e deluso, se ne andò in cortile. Là incontro Angela e Caspian che usavano delle spade.
Non sapeva se essere più preoccupato per Noemi o per Angela che impugnava una spada: perché è ovvio che Angela con una spada in mano era un pericolo pubblico...
-Peter, Noemi dorme ancora?- chiese Caspian posando la spada, imitato da Angela.
-No, è sveglia- disse con una nota di tristezza nella voce.
-E perché non viene qui?- chiese Angela notando la nota di tristezza.
-Ha detto che me ne dovevo andare, e che voleva restare sola.-
Una leggera pioggia iniziò a cadere dal cielo.
-Angela vieni, è meglio se entriamo- disse Caspian circondando la vita di Angela con un braccio.
La ragazza, nonostante fosse abituata al delicato tocco del ragazzo, arrossì e si morse nervosamente le labbra.
Appena i ragazzi entrarono nel castello erano bagnati fradici.
-Che strano, stamattina c'era il sole che spaccava le pietre e ora c'è il diluvio universale.- disse Peter.
Dopo essersi asciugata, Angela decise di andare a vedere perché Noemi era ancora chiusa in camera.
-Ehi Noemi! Apri, sono Angela!- disse bussando alla porta dell'amica.
Noemi aprì leggermente la porta in modo da far entrare Angela.
-Ehi che succede?- chiese la bionda preoccupata.
La sua migliore amica stava piangendo e, a giudicare dagli occhi arrossati, anche da molto.
Lacrime salate solcavano il viso della fanciulla, proprio come la pioggia cadeva sull'imponente castello di Cair Paravell.
-Angela io non ce la faccio più.-
-Che significa che non ce la fai più?-
-Mi mancano i miei amici, la mia famiglia...adesso si staranno chiedendo dove siamo! È da più di un mese che stiamo qui!-
-Si, è vero ma ti ricordo che un mese a Narnia equivale a poco più di un minuto sulla Terra.-
-Non mi interessa! Io me ne voglio andare...-
-Non pensi a Peter?-
Noemi non parlò. Forse la sua migliore amica aveva trovato un valido motivo per farla rimanere a Narnia.
-Non mi interessa, me ne voglio andare...-
-Ma pensaci, potresti pentirtene!-
-Basta, voglio rimanere da sola...-
-Ma...-
-Per favore- la pregò Noemi. I suoi occhi le imploravano pietà,, in quel momento era un fragile fiore che si poteva spezzare in qualsiasi momento.
La bionda uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di sé.
Fuori dalla stanza di Noemi c'era Peter curioso e preoccupato come non mai.
-Che cos'ha? Sta male?-
-No, peggio- disse Angela non riuscendo a guardare il re negli occhi.
-Che cosa è successo?-
-Vuole ritornare a casa..-
Quelle parole erano come un pugnale nel fragile cuore di Peter. 
Non sentì più la terra sotto i piedi. Ormai il mondo intorno non esisteva più, se il suo fiore più bello non c'era, non c'era niente.
Però quando ami davvero qualcuno, lascialo andare.


Erano passate diverse ore e Noemi era ancora chiusa nella sua camera.
Tutte le persone del castello erano state avvertite.
Lucy ed Edmund passeggiavano per il cortile con Ripicì. Non pioveva ma il cielo era ancora nuvoloso.
-Povera ragazza- disse Ripicì riferendosi a Noemi- chissà qual'è il motivo della sua sofferenza, scalerei anche una montagna per vederla felice-
-Scalare una montagna?- ripeté Edmund con lo sguardo perso nel vuoto.
-Conosco quello sguardo: o hai avuta un'idea o devi andare di corsa in bagno- disse sua sorella minore.
-Ho avuto un'idea brillante...e devo andare in bagno, ma me la posso tenere- disse Edmund correndo seguito da Ripicì e Lucy.
Lucy guardò il fratello e disse- Questo è il balcone della camera di Noemi-
-Maestà, non starete pensando di arrampicarvi là sopra?- chiese Ripicì preoccupato.
-È proprio quello che voglio fare-
Ignorando le proteste della sorella e del topo parlante, Edmund incominciò ad arrampicarsi.
Il balcone della fanciulla era abbastanza in alto ma per Edmund non era difficile.
Scalare era la cosa che gli riusciva meglio, era anche più bravo di suo fratello...una cosa più unica che rara.
Vinceva sempre lui: la fetta più grande di torta va a Peter, perché è il primogenito. Il regalo più bello va a Peter, perché è il primogenito.
Le cose più belle erano sempre di Peter ma ormai si era abituato a questa situazione.
Ora ,però, stava vincendo lui perché per la prima volta era lui l'eroe della storia, lui stava salvando la donzella in pericolo...
E tra un pensiero e l'altro arrivò sul balcone della “fanciulla in pericolo”.
Le porte erano chiuse e, come se fosse la cosa più naturale del mondo, “bussò” al balcone.
Noemi, leggermente confusa, aprì la porta del balcone lasciando entrare il re nella stanza.
-Che ci fai qui?- chiese la ragazza. Non piangeva ma aveva ancora le guance umide.
-Sono venuto a salvarti- disse Edmund guardandola soddisfatto.
Noemi si guardò attorno.
-Ma io non sono in pericolo-
-Lo so, però sei chiusa qua dentro e questo non va bene...-
-Edmund non ho voglia di scherzare-
-Neanche io, perché ti sei chiusa qua dentro?- chiese il ragazzo sedendosi sul letto imitato dall'amica.
-Mi mancano i miei amici.-
-Non è solo questo- disse Edmund serio.
Era strano vedere Edmund così serio di solito era sempre il primo a ridere e anche nei momenti più brutti era pronto a scherzare.
Noemi lo guardò stranita.
-Come hai fatto a capirlo?- chiese la ragazza continuando a guardare il volto del ragazzo, i suoi occhi erano come delle spade affilate che le entravano nell'anima.
-Te lo leggo negli occhi...che cosa ti è successo?-
-Ho paura Edmund, ho un’ immensa paura-
-Di che cosa hai paura?- chiese asciugando con la mano una lacrima che rigava le pallide guance della ragazza.
-Da quando sono arrivata a Narnia non c'è un attimo di pace, ogni giorno c'è qualcosa che non va...siamo sempre in pericolo:io non ce la faccio più!- ormai la ragazza era in mare di lacrime. La tristezza era padrona del cuore della ragazza: lo si capiva dagli occhi.
I suoi occhi erano spenti, non brillavano più, la luce era sparita...
-Ma questo è il bello di Narnia, qui non ci si annoia mai...-
-Si, all'inizio era divertente, ma ora basta-
Nella stanza regnava il silenzio...
Edmund strinse la ragazza e se e, cullati dal rumore della pioggia che picchiettava il vetro della finestra ormai chiusa, disse:
-Che intendi fare?-
-Me ne voglio andare da qui-
-Ti prego, non pensi a Peter?-
-Peter è sempre più impegnato lo vedo poco...il ritorno della Strega Bianca lo ha sconvolto. E poi sarei solo un peso per lui-
-Ti prego resta! Se proprio non lo fai per Peter, fallo per me!- disse con occhi imploranti.
-Per te?-
-Si, senza te sono perso...- disse prendendole una mano e stringendola tra le sue.
La mano della ragazza tremò al tocco delle mani del ragazzo.
-Con questo che vuoi dire?-
-Niente...- disse alzandosi e aprendo la porta per uscire- mi raccomando: pensaci!- e detto questo se andò lasciando la ragazza più confusa che mai.

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