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Sono un Heartless, un
essere nato dall’oscurità. Sono attratto dai cuori della gente, e la capacità
di provare emozioni mi è stata preclusa nel momento stesso in cui sono nato.
Vengo chiamato Shadow, sono un purosangue, e vivo negli
stretti cunicoli di Traverse Town con i miei simili.
Mi sono svegliato da pochi
giorni, è da poco che sono così. Non ricordo nulla di ciò che provava quel
cuore e verso quale persona, non so chi lo possedeva, non so chi ero.
E’ contro la mia natura,
ma ho timore degli umani.
I miei compagni continuano
a ripetermi che sono un’inutile macchia scura che si nasconde paurosa tra le
ombre dei cupi palazzi di questa città, che non sono
degno di essere chiamato Shadow, mentre loro, esponendosi sempre troppo,
svaniscono uno dopo l’altro come polvere nera al vento.
Esco da queste strette vie
solo quando il richiamo dei cuori si fa insopportabile: striscio tra le ombre, appiattendomi
su quelle dei campanili, dei lampioni, fino ad arrivare a quelle della mia
preda. Mi acquatto silenzioso, seguendo le forme sinuose della pozza nera che
la persona designata fa scorrere per la strada deserta, e poi, esco dal nulla,
e così, mi nutro dell’unica cosa che mi serve.
Ma non mi avvicino mai ai bambini.
Mai.
Nonostante il richiamo del loro cuore puro e libero dalle
oppressioni, non vado mai a nascondermi nelle loro ombre per impossessarmene.
Loro sono protetti da qualcuno, lo percepisco. Sono
pericolosi.
Non voglio che mi venga tolta anche questa vita.
Che cosa ridicola, nemmeno dovrei possedere la capacità
di volere.
Proprio
ora sto tornando nelle piccole
stradine deserte.
Sono passati dei mesi da
quando sono nato.
Ora vengo
chiamato Fuggitivo, perché riesco
sempre a mimetizzarmi, a sfuggire alle numerose trappole disseminate lungo
tutta la città al solo scopo di farci svanire tutti.
Ultimamente ho saputo che
un Heartless non è solo. Da qualche parte, disperso per i mondi, esiste un
guscio vuoto, chiamato Nessuno, che faceva parte insieme a
noi creature oscure del nostro umano originario.
Forse il mio Nessuno è stato gia spazzato via. Forse un giorno lo vedrò.
Sarebbe qualcosa di nuovo,
in mezzo a questa monotona vita da essere-che-non-dovrebbe-esistere.
*
Ho capito di non essere un
normale Heartless.
E che di conseguenza il mio Nessuno è speciale allo stesso
modo.
Forse non sono esattamente
speciale, solo diverso.
Io riesco a resistere alle
tentazioni dei cuori, riesco a volere di non cadere nelle trappole, provo
timore verso gli umani.
Forse il mio umano originario era riuscito a sopprimere in parte l’oscurità
in cui vivevo prima di svegliarmi.
O forse sono solo difettoso.
Ma quando mi nascondo
nelle ombre della gente, vedo stralci di emozioni. Li
vedo senza provarli, ma li vedo, tangibili.
Mi sono ritrovato a
pensare, cosa che non potrei nemmeno essere in grado
di fare, a come sarebbe tornare ad essere ciò che ero prima. Una cosa completa.
Mi sono anche ritrovato ad
osservare quei bambini di cui tanto ho paura.
Ero simile a loro, una
volta?
E’ questo ciò che penso,
mentre torno di nuovo nella mia via buia, dopo essermi nutrito di altri cuori.
Cuori di persone che
diventeranno come me.
***
Buongiorno a tutti^^ Sono
tornata con un’altra fiction abbastanza strana e contorta.
Davvero, non so da dove mi escano
certe idee, a volte xD
Vorrei usare questo piccolo spazio per ringraziare
tutti coloro che hanno recensito, messo tra i
preferiti o letto le mie due precedenti fiction.
Sono un Nessuno. Un essere nato nel confine tra luce e oscurità. Sono un
guscio vuoto, e sono stato privato della mia capacità di provare emozioni alla
mia nascita.
Vengo chiamato Simile, faccio parte del rango più basso
che distingue noi Senza Cuore, e non posseggo capacità di autocontrollo, quindi
vengo manovrato da qualcuno superiore a me.
Sono stato espulso sia
dalle tenebre che dalla luce, e posso vivere solo in città di mezzo. In mondi
sovrastati dalla penombra.
Ora sono a Traverse Town
con i miei compagni.
Sto sorvolando con il mio
corpo sinuoso le mura che circondano il paese, e schivo
agilmente ogni trappola che mi si presenta davanti.
Il mio gruppo è incaricato
di distruggere alcuni Heartless. La città è invasa da Shadow, purosangue.
Forse tra questi c’è anche
quello da cui provengo io.
Un
paio di colpi, e due GigaShadow svaniscono nel nulla.
Eseguo
una capriola in aria e colpisco un paio di altri
Shadow, aiutata da altri Simili: gli Heartless sono più deboli di noi, siamo in
vantaggio.
Alcuni Nessuno scompaiono sotto le artigliate dei nostri avversari, e per poco un
graffio non colpisce anche me. Lo evito, e poi fuggo, contro il volere di chi
mi comanda.
Me
ne vado, qualcosa di fastidioso vaga nel mio petto, non so
cos’è, non posso stabilirlo, ma continuo ad andarmene, sentendo un
immenso fastidio percorrermi tutto il corpo.
Scendo
nelle scure vie della cittadina, sfrecciando velocemente in mezzo a cupe
costruzioni.
Non
faccio in tempo a pentirmi della mia fuga che vengo
circondato da due Shadow un po’ troppo cresciuti, i quali si scagliano contro
di me, gli artigli ben visibili.
Li
schivo, uno per uno.
Non
riesco a rispondere ai loro colpi, sembro essermi
bloccato.
Mi
sembra quasi di non voler combattere.
Non
voglio che mi venga tolta anche questa vita.
Ma,
d’altronde, io non posso volere.
*
E’
ormai da una settimana che sono a Traverse Town. Dopo la mia
fuga, sono riuscito a tornare dai miei compagni, dai quali ho subito una
punizione per la mia disobbedienza.
Un
Simile in meno, che differenza può mai fare?
Ora
so che tra tutti quegli Heartless c’è il mio, e percepisco un legame che il più
delle volte mi spinge ad addentrarmi nei cunicoli
della città, facendomi ignorare il volere dei miei superiori e riuscendo a
farmi concentrare solo su questo filo invisibile che alla fine non mi porta mai
da nessuna parte.
Se
avessi un cuore proverei odio verso quell’Heartless. Io sono un suo scarto.
O
meglio, sono uno scarto del nostro umano originario.
Ma
nonostante questo sono di nuovo qui, in questa strada,
nascosto nella penombra, a cercare quella parte di me, una di quelle parti che
mi impedisce di essere completo.
*
Quando
la mia Creatura Oscura mi ha scartato, sono nato io.
Quando
il nostro umano ha ceduto il proprio cuore all’oscurità, questo si è ribellato,
non abbastanza da permettermi di diventare qualcosa di più potente, ma
abbastanza per farmi diventare un Simile con un
barlume di volontà propria.
Sono
diverso, e mi chiedo se anche per il mio Heartless sia lo stesso.
Quando
vedo uno Shadow, non vado più da lui per combatterlo, ma proseguo per la mia
strada. Non seguo più ordini, vado solo dove mi porta quel filo invisibile.
Anche
quando mi attaccano, mi limito a schivare i colpi e poi ad andarmene.
Mi
sono accorto di stare per molto tempo ad osservare, nascosto dietro un angolo o
dietro a un muro, gli umani che se avessi un cuore
dovrei tanto invidiare.
Una
volta ero come loro.
Rivoglio
la mia completezza, adesso.
Mi
muovo silenzioso, seguendo nuovamente quel legame etereo che percepisco, deciso
a trovarlo.
A
trovare il mio Heartless.
**
Buongiorno
a tutti*^*! Eccomi con il secondo capitolo della fic contorta! xDD
Prima
di tutto voglio ringraziare tantissimo tutti voi che
avete letto, siete davvero tantissimi >.
Poi un grazie enorme a Soruccio
che ha messo la fic tra i preferiti e a _Armonia_
che l’ha messa tra le seguite!
mietitrice: Grazie della recensione, sono davvero felice che
ti piaccia! Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento^^
Elos: Grazie tanto anche a te per la recensione, sono
davvero felice^^ Bhe, ho tentato di immedesimarmi in un Heartless, per quanto
possibile, spero di non aver esagerato >.<’
L’idea
mi è nata mentre facevo educazione fisica ò-ò *cade* e mettere un Heartless e
un Nessuno come protagonisti mi era sembrata un’idea
strana ma attuabile xD così mi sono messa al lavoro^^
Sono
davvero contenta che ti piaccia, e spero che per questo capitolo sia lo stesso.
Un Nessuno volava raso terra, il corpo sinuoso ondeggiava col vento,
mentre svoltava prima uno, poi l’altro angolo della strad
Un Nessuno volava raso
terra, il corpo sinuoso ondeggiava col vento, mentre svoltava prima uno, poi l’altro angolo della stradina che stava percorrendo.
Seguo quel filo invisibile, quel filo che mi porterà
da lui.
Un Heartless tornava
barcollante ed esausto al suo vicolo, quasi nauseato dal suo ultimo pasto,
mentre si appiattiva lentamente nell’ombra di un lampione.
Sento qualcosa, qualcosa di etereo
stringere il mio corpo e trascinarlo via.
Un orologio ticchetta
nervosamente, lo sento dalla finestra della casa accanto al lampione in cui mi
sto riposando.
L’oscurità sta pian piano rilassando il mio corpo, sento le mie energie
ripristinarsi.
Ma il senso vago di disgusto che percepisco, e che
non posso provare, non accenna ad andarsene.
Ho cominciato a riflettere
(ormai è una cosa normale per me), su ciò che faccio. Intendo strappare via i
cuori alla gente. Rifletto, e sento un forte senso di nausea arrivarmi fino
alla testa.
Mangio sempre di meno.
Io
condanno le persone al mio stesso destino.
Io le
faccio divenire incomplete.
L’istinto che caratterizza
la mia specie è svanito in me da tempo, specialmente
da quando la città è stata invasa.
Ci sono delle nuove
creature ora. Sono loro, i Nessuno, coloro che noi
abbandoniamo dietro la nostra oscurità come si abbandona un pacco di patatine
ormai finito in mezzo alla strada.
Ci stanno uccidendo uno ad
uno, un colpo dopo l’altro.
E anche
se so che non provano nulla, sono sicuro che lo fanno per vendetta. Perché a loro non è rimasta che
l’anima. Perché a loro per colpa nostra non è
concesso di avere un cuore.
E ci attaccano a gruppi, in mezzo alle strade; le
bocche mostruose spalancate in un ghigno.
*
I miei compagni hanno
accerchiato uno Shadow. E’ nato da poco.
Lo
stanno colpendo ripetutamente, aggressivamente, senza sosta.
Distolgo lo sguardo e vado
avanti, ignorando gli stridii sommessi che gli altri Nessuno mi lanciano,
tornando nei vicoli di Traverse Town.
Ci sono quasi: ogni giorno
quel legame diventa sempre più forte, più tangibile.
Supero un'altra battaglia
tra Simili e Shadow, scivolo tra le trappole disseminate in tutta la città, e
arrivo in un vicolo stretto ed opprimente, illuminato dalla fioca luce di un
lampione.
Un orologio ticchetta
nervosamente, lo sento dalla finestra della casa accanto al lampione a cui mi
sono avvicinato.
Sento quel filo stringermi
la vita, la mia testa pulsa.
Mi volto verso l’ombra che
il palo della luce proietta a terra ed emetto una cosa simile ad un ululato. E’
agghiacciante.
“Shadow” chiamo nel modo
che conosco, volteggiando intorno all’ombra mentre il dolore alla testa
aumenta, sempre di più.
Rimango lì per qualche
minuto. Forse ore, no so. Il tempo passa e io continuo
a girare intorno, mentre il dolore continua a crescere.
Poi piego il capo,
stremato e, quanto mi suggerisce la mia anima, afflitto, e mi volto verso
l’uscita della stretta via, per andare via.
Faccio pochi passi, e
sento urlo agghiacciante quanto il mio.
Mi volto, la mia mente
intrisa da quella che dovrebbe essere paura e che non posso provare.
E lo vedo. Un’ombra alla luce di un lampione.
“Si-mile”
E lo sento.
Sento il filo slegarsi, e
cadere a terra.
*
Salve a tutti^^
Innanzitutto vorrei
scusarmi per il ritardo, ma purtroppo sono stata impegnata con la scuola…
Poi volevo dire che, se
non si è capito, la prima parte è narrata dal nostro caro Heartless, e la
seconda dall’altrettanto caro nostro Nessuno xD
Dopo questo appunto forse inutile (xD), voglio
ringraziare tantissimo tutti coloro che hanno letto la fiction, e Giulia__chan per averla messa tra le
seguite^^
E poi, ovviamente,
chi ha recensito!
mietitrice: sul serio? Devo leggerla allora! Gli Heartless e i Nessuno mi hanno sempre
affascinato^^ Comunque la fiction non sarà molto lunga, credo che entro un
altro paio di capitoli sarà conclusa^^
_Armonia_: Ti ringrazio per i complimenti, davvero
>/////< Come ho detto, gli Heartless e i Nessuno mi affascinano davvero molto, e
sono sempre stata curiosa di sapere come si sarebbero comportati gli uni di
fronte agli altri sapendo di provenire dalla stessa persona.
Bhe, dato che non posso saperlo, ho provato ad
immaginarlo^^
Elos: Grazie anche a te >//< Sono davvero felice
che ti sia piaciuto anche il secondo capitolo!
E’ stato strano e al
contempo curioso immedesimarsi in esseri che non provano nulla, nonostante io
sia una tipa piuttosto emotiva xDD Spero che lo stile non sia troppo
noioso…
A volte
di sfuggita, mentre lui volava raso terra, seguito dai suoi simili. A volte per alcune ore, silenziosamente: non
riusciamo a comprenderci pienamente.
Però mi sento direttamente collegato a lui, e non ce la
faccio ad attaccarlo.
Non so se sia il mio
Nessuno.
Ma è, anche se non mi è concesso dirlo, piacevole,
rimanere per delle ore immobili, in silenzio, ognuno soddisfatto dalla
compagnia muta dell’altro.
Specialmente ora che il
mal di testa che proviamo uno vicino all’altro sta svanendo, pian piano.
Mi chiedo davvero se, nel
caso fosse il mio Nessuno, potremmo tornare ad essere
una cosa sola.
Perché in realtà non abbiamo bisogno di parlare, lo
comprendo pienamente.
E’ speciale allo stesso
modo in cui lo sono io.
Sennò,
molto probabilmente, ora sarei niente di più che polvere, un ricordo sbiadito. Un qualcosa che non dovrebbe esistere che è
tornato da dove è venuto.
Salgo velocemente su di un
muretto, emettendo dei rantoli per avvisare del mio arrivo.
Giungo fino alla cima del
piccolo muro, e mi ci accoccolo.
Lui è lì, che mi fissa.
*
Saluto
lo Shadow con un cenno del capo, poi soffermo il mio sguardo su di un lampione.
Lui si accoccola vicino a
me, soffiando di tanto in tanto.
“Shadow” mugugno, e lui
alza un poco il capo, puntandomi gli occhietti gialli addosso, e facendomi
sentire come stretto in una morsa “Sei il mio Shadow?” chiedo, come d’altronde
faccio ogni volta che ci incontriamo.
Per tutta risposta, lui
torna nella sua posizione accoccolata, senza rispondermi.
Non mi capisce.
Non riesce a comprendere
le parole che gli rivolgo.
Chino il
capo, stringendo il suo esile braccio nero come la pece con la mia mano,
provocandogli un brivido.
“Sei il mio…” ripeto,
fissandolo “…Heartless?”
Lui socchiude
gli occhi, ora mi capisce.
Mi ha capito, e scatta in
piedi, avvicinandosi a me, e posandomi la zampetta artigliata sulla spalla.
E’ un si?
*
“Sei il mio Nessuno”
rispondo annuendo flebilmente “Quindi sono il tuo Heartless” ma nonostante il
contatto lui non riesce a capirmi, quindi si alza anche lui in piedi,
sovrastandomi con la sua altezza.
“Stanno arrivando” mi
dice. O almeno credo. E’ più semplice per me decifrare
le sue parole.
Mi spinge giù dal muro, e
comincia a levitare in aria.
Io scuoto la testa, e con
un balzo ritorno in cima alla parete, afferrando il braccio bianco del Simile
con gli artigli “Io sono il tuo Heartless!” urlo, trascinandolo giù con me,
verso la mia piccola via oscura.
In lontananza si sentono
gli stridii degli altri Nessuno, ma io non volto lo sguardo, e continuo per la mia strada, fino a che non arrivo di fronte
al solito lampione vicino alla solita finestra.
Lui mi guarda, confuso, e
scuote la testa.
“Io…” continuo,
indicandomi “…Sono il tuo…” mi avvicino a lui, arrampicandomi sul suo corpo
slanciato “…Heartless…” sussurro, sperando che mi capisca.
Alle mie parole lui
indietreggia, facendomi cadere.
Si, ce
l’ho fatta.
Mi ha capito.
*
Indietreggio, facendolo
cadere.
Mi guardo intorno con dei
gesti veloci, e poi mi riavvicino.
Se avessi un cuore palpiterebbe di felicità.
La mia ricerca è terminata, non devo più soffrire per forza.
Mi ritrovo a pochi passi
da lui, quindi muovo un braccio, attirando su di me la sua attenzione.
“Vuoi…” riesce a comprendere
le mie parole meglio di come io comprendo le sue, quindi lo guardo, impaziente
“Vuoi tornare ad essere una cosa sola?”
*
“Vuoi…” mi guarda, sembra con impazienza “Vuoi tornare
ad essere una cosa sola?” chiede, avvicinandosi di più.
Spalanco per quanto
possibile i miei occhi gialli, ed indietreggio, cauto.
Lo voglio?
*
Ebbene, questo è il penultimo capitolo^^
Non pensate nulla del
seguito, potrebbe anche non essere così scontato come
si crede, ma d’altronde sono leggermente indecisa su qualche particolare del
finale…
Ma non anticipo nulla =P
Vorrei tanto ringraziare coloro che hanno letto, Dike_Nike per aver aggiunto la
fic tra i seguiti, e chi ha recensito^^
Elos: Sono sempre più contenta che la fic ti
piaccia! Davvero, sono contenta che non sia così noiosa come pensavo xDD
Spero che questo capitolo
sia abbastanza comprensibile…Il prossimo sarà un po’
più lunghetto perché dovrò scrivere un bel po’ di cose xDD
“Vuoi…Vuoi
tornare ad essere completo?” le sue parole mi colpiscono come una lancia
gelida. Sento quel filo che ci unisce sfilacciarsi e chiudermi lo stomaco
(ammesso che io ce l’abbia, uno stomaco) in una morsa.
Lo voglio…?
*
Lo vedo scuotere la testa,
mentre indietreggia.
“No” glielo sento
pronunciare in un sussurro, mentre chiude gli occhietti gialli. Incredulo, lo
guardo, mentre lui mormora un “Non posso” che per me non significa nulla.
Indietreggio anch’io, potessi sarei furente, poi mi giro, e vado via, levitando in
aria.
*
Sono passate almeno due
settimane dal nostro ultimo incontro.
Da quando gli ho detto
quel fatidico “no”, non l’ho più visto.
Non potevo riunirmi a lui.
Non mi ha nemmeno dato il
tempo per spiegare, ed ora io non so se sia ancora a Traverse Town, o se sia gia sparito nel nulla, preso in qualche trappola o attaccato
da alcuni miei simili.
Il filo si è spezzato, mi
ripeto, non sentendo più quel nodo in gola e quella morsa nello stomaco che
provavo ogni qualvolta me lo ritrovavo davanti.
Non potevo,
non potevo riunirmi a lui!
Sarebbe scomparso,
inglobato nella mia oscurità.
Di lui sarebbe
rimasta solo l’anima, che sarebbe a sua volta rimasta oppressa dal cuore
fino alla nostra morte.
Non potevo fargli questo.
Non potevo ucciderlo di nuovo.
*
Un mio stridio rompe
l’aria, mentre mi slancio verso uno Shadow, facendolo sparire all’istante.
Volano via uno dopo
l’altro, come polvere.
Ho perso tutto ciò che
avevo.
Ho perso la mia unica possibilità
di tornare completo!
Aggredisco un altro Heartless,
infuriato.
Continuo con un’altra
decina, fino a che qualcosa, o meglio qualcuno, elimina cinque dei miei
compagni in pochi secondi.
Fuggo, evitando per un
pelo quel qualcuno, mentre sento lo sferragliare di un’arma.
Mi fermo solo quando non
sento più rumore, ma mi accorgo, nervoso, di essere arrivato in quella via che
tanto odio. O che odierei, se potessi.
Prima che possa andarmene via, sento un graffio all’altezza della
spalla.
Punge,
fa male.
Caccio un urlo.
Poi mi volto verso colui che mi ha attaccato, trovando lui che ora mi guarda
incredulo “Via!” sibila, ringhiando versi a me incomprensibili. Ma invece mi
metto in posizione d’attacco “Se non posso essere completo moriremo tutti e due” sussurro, per poi lanciarmi verso il Simile e
ferirgli una zampa.
Mentre lo faccio, sento una strana sensazione di nausea.
Un battito.
Che svanisce, quando lui carica il braccio sinistro e
mi riattacca alla spalla gia ferita “Vai via!” ripete, sembra disperato.
Tentenno, indietreggiando
leggermente, mentre lui mi continua ad urlare di andare via, lontano da lì e
graffia la terra sotto ai suoi piedi, gli occhietti
contratti in una smorfia.
Scuoto la testa e riparto
contro di lui.
Ma non riesco a toccarlo.
Mi ritrovo sbattuto contro
una parete, e crollo a terra, mentre lo Shadow lancia uno strillo agghiacciante
e si abbatte su un’ombra che ai miei occhi si fa pian piano più nitida.
*
Perché non te ne sei andato?
Perché non sei scappato via di qui?
Graffio la gamba di colui che continua ripetutamente ad attaccarmi.
Sento qualcosa di
metallico colpirmi in testa, e barcollo all’indietro, mentre un ragazzo dai
capelli castani si rivela ai miei occhi sotto la luce del lampione.
La mia pancia si svuota
completamente e il mio stomaco ha un brontolio sommesso, mentre percepisco la
presenza di un cuore diverso dagli altri, anche da quello dei bambini.
Lo percepisco puro. Libero.
L’istinto ha la meglio e
mi fiondo verso quel petto, gli artigli sguainati, deciso ad impossessarmi di
quel cuore, ma nuovamente un’arma metallica mi colpisce in pieno visto,
facendomi volare verso il muro più vicino, proprio accanto al Simile, che mi
guarda confuso.
“Scappa” lo guardo un
attimo, prima di ripartire all’attacco “Per essere completo mi bastava
rimanerti vicino” gli mormoro, e poi corro verso quel cuore, verso quel
ragazzo.
Verso la mia fine.
*
“No!” urlo, cominciando ad
avvicinarmi all’essere umano che ci ha attaccati.
E quella consapevolezza mi pervade: non voleva farmi
scomparire. Ha detto di no per non farmi sparire.
E’ commozione quella che
sento?
Ma io non posso provare commozione, nemmeno ora che
colpisco ripetutamente il ragazzo.
Altri due colpi con
quell’arma, e sento un mugolio.
Mi volto disperato verso
lo Shadow, strillando ancora una volta “No!”.
Lui mi guarda un attimo.
Scuoto la testa “Bastava
anche a me” sussurro “BASTAVA ANCHE A ME!” urlo ancora, poco prima di ricevere
un colpo in mezzo allo stomaco.
L’ultimo colpo.
Vedo appena l’Heartless
“Lo so” dice, mentre una lacrima che non dovrebbe esistere gli riga il volto
nero, prima di sparire per sempre.
Poi, il buio.
*
Sono un Heartless, un
essere nato dall’oscurità. Sono attratto dai cuori della gente, e la capacità
di provare emozioni mi è stata preclusa nel momento stesso in cui sono nato.
O almeno, era quello che credevo, prima di
incontrare quel Nessuno.
Il mio Nessuno.
Lo ringrazio infinitamente
con lo sguardo, mentre una lacrima che non dovrebbe esistere mi riga il viso
nero, poi sparisco per sempre.
Ma con il ricordo, di come è
essere completi.
Ma con la consapevolezza, di essere
completo.
*
Sono un Nessuno, un essere
nato nel confine tra luce e oscurità. Sono un guscio vuoto, e sono stato
privato della mia capacità di provare emozioni alla mia nascita.
Non era vero.
Non era vero niente.
Ed io ho dubitato della verità.
Di quello che sentivo.
Quando ero con lui, sentivo qualcosa riempirmi il petto.
Non l’avevo ancora capito. Ma quello era essere
completi. Quando ero con lui, ero completo.
Lo supplico di perdonarmi,
mentre un latrato simile ad un pianto che non dovrebbe esistere mi esce dalla
bocca, poi vedo solo buio.
Sto per sparire. Per
sempre.
Quando ero con lui, sentivo qualcosa riempirmi il petto.
Non l’avevo ancora capito. Ma quello era essere
completi. Quando ero con lui, ero completo.
E lo sono anche ora.
…Grazie....
*
Ebbene, la FanFiction è
finita…*scoppia a piangere* ç_ç E’ la prima che finisco, sono commossa ç_ç
Mi spiace di averla finita così male, ci ho messo un po’ di più a
scriverla proprio perché è stato difficile far finire così i due personaggi
principali…Mi ci ero affezionata ç_ç
Spero
che in ogni caso la FanFiction vi sia piaciuta >.<
Come al
solito voglio ringraziare tantissimo tutti coloro che l’hanno letta, Selena Moon per averla aggiunta tra le
seguite, e coloro che l’hanno recensita.
Elos:
T ringrazio tanto per aver seguito la Fic fino alla fine, scusa se mi permetto
ma *abbraccia Elos*, grazie tantissimo >.
mietitrice: Eh, non esagerare >/////<. Grazie tantissimo anche a te per
aver seguito la Fic, e scusa se mi permetto anche con
te ma *abbraccia mietitrice* Grazie!
E un mega abbraccio a
tutti coloro che hanno seguito questa FanFiction fino
alla fine >.