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Capitolo 1 *** Ma quanto può essere stupido un ragazzo? ***
MA QUANTO PUO’ ESSERE STUPIDO UN
RAGAZZO?
“Ma quanto può essere
stupido un ragazzo?”
A questo pensava
Hermione Granger mentre usciva dalla Sala Grande. Quell’idiota di Ron Weasley
l’aveva umiliata di nuovo, ma quella sarebbe stata l’ultima volta! Quella era
una promessa. E Hermione Granger manteneva sempre le sue promesse.
La Professoressa
McGranitt aveva appena annunciato a tutti gli studenti che a Natale ci sarebbe
stato il Ballo del Ceppo e subito era cominciata la corsa al cavaliere. Ma
Hermione era tranquilla:era assolutamente certa che Ron l’avrebbe invitata.
Quella era l’occasione giusta per loro, per dichiararsi! E invece….
-Invece quell’idiota
di tuo fratello Ginny non mi ha ancora invitata. Anzi no, mi correggo! Ha
cercato di farlo, ma solo per pietà! Ti rendi conto?- la riccia si stava
sfogando con la sua migliore amica, che era tra l’altro la sorella di quel
cerebro leso dai capelli rossi.
-Hai ragione
Hermione…ma adesso?
-Cosa intendi scusa?
-Sì, insomma…cosa vuoi
fare? Andrai al Ballo? Hai detto a Ron che avevi già ricevuto un invito…ma non
è vero. Hai rifiutato quello di Krum perché credevi di andarci con Ron…
-Lo so! Ma io andrò a
quel ballo…e troverò un cavaliere!
L’espressione di
Hermione era particolarmente feroce:i suoi occhi dorati fiammeggiavano
pericolosamente. E Ginny sapeva che se Hermione Jean Granger si metteva in testa
qualcosa diventava pericolosa!
-Tuo fratello dovrà
morire di gelosia…credimi Ginny! E poi tornerà strisciante ai miei piedi.
Il sorriso di Hermione
era malvagio, degno di un Serpeverde, degno di Malfoy in persona. Era
arrabbiata. No. Furiosa! E il povero Ron ne avrebbe pagato le conseguenze.
La riccia scosse la
testa come per ricacciare quei pensieri in un angolo chiuso e sicuro della sua
mente.
-E tu Ginny? Qualche
progresso?
La rossa rimase
colpita da quel drastico cambiamento. Arrossì violentemente come solo un
Weasley sa fare.
-Non so di cosa stai
parlando…
-Avanti..pensi che sia
cieca? Mi sono accorta che praticamente pedini un ragazzo dai capelli neri
perennemente spettinati e con gli occhi verdi nella speranza che ti noti e ti
inviti al ballo!
-Dici che l’ha notato
anche lui?
Hermione rise, era
tornata quella di un tempo.
-Se ne accorgerebbe
anche uno scemo Ginny! A parte Harry ovviamente….però voglio essere sincera con
te Ginny…non sarà facile! Ha una cotta mostruosa per Cho Chang!
-Quella piagnona?
Ma…ma come? Che ci trova in lei? E soprattutto…lei sta con Cedric! Harry non ha
speranze!
Hermione si limitò ad
alzare le spalle. Evidentemente la pensava come l’amica:trovava Cho
assolutamente insignificante, ma era abituata a sostenere Harry, anche quando
diceva o faceva follie.
Bene. Era venuto il
momento di interrompere quella tradizione:ora Ginny aveva bisogno di lei. E se
questo voleva dire distruggere Cho Chang…beh l’avrebbe fatto!
“Ma quanto può essere
stupido un ragazzo?” si ritrovò di nuovo a pensare Hermione.
Innanzi tutto se siete arrivati
fino a qui…grazie!
Come ho già detto è la mia
prima Draco/Hermione per cui ho particolarmente bisogno di sapere come è venuto
il capitolo… è solo una piccola introduzione ma la prossima settimana
pubblicherò il secondo capitolo.
Non mi dilungo
molto…quindi…spero vi piaccia! A presto.
“Hai la possibilità di
vendicarti di Ron Weasley. Te la offro su un piatto d’argento! Una Serpe come
te non dovrebbe rifiutare. Ti aspetto nella Stanza delle Necessità domani sera
alle 23. Vieni da solo.”
Draco rilesse quel
biglietto più volte. Nessun mittente, nessun indizio. E non conosceva nemmeno
la scrittura.
-Ripetimi chi te l’ha
dato Pansy- chiese per la terza volta. La ragazza si
era stancata di raccontare quell’episodio.
-Te l’ho detto Dray!
Non lo so! Me lo sono ritrovata sul tavolo di Pozioni alla fine della lezione!
In aula c’era almeno una trentina di persone in quel momento!
-Ma tutti
rigorosamente appartenenti a Serpeverde e Grifondoro!- concluse Draco. -Quindi…visto che non conosco la scrittura, non può essere
un Serpeverde il mittente…
-Vuoi dire che è stato
un Grifondoro? No Dray! Ti stanno prendendo in giro! Non può essere…è di sicuro una trappola architettata da quel Potter
per farti trovare fuori dal tuo dormitorio in piena notte…così
sarebbero punti in meno per Serpeverde!- il ragionamento di Pansy non faceva
una piega. Eppure Draco non si era lasciato convincere:era stranamente
compiaciuto da quel biglietto. Forse aveva intuito chi era stato a mandarglielo…anchese…
-Pansy…Pansy! Mi deludi! Quando imparerai a usare
il cervello? Potter non è così idiota da usare questi mezzucci con me! Lo
sottovaluti!
Pansy si offese
profondamente per questa affermazione. Perché Draco era sempre così perfido
anche con lei? In fondo era la sua ragazza! Beh….proprio
la sua ragazza no! Diciamo che i due si davano da fare di tanto in tanto! Lo
sapevano tutti nella scuola che Draco era il ragazzo più desiderato di
Hogwarts. Lui ed Harry Potter ovviamente. Ma a differenza del Grifondoro, Draco
non si faceva scrupoli a stare con qualsiasi ragazza gli ronzasse intorno.
Aveva solo una regola. Mai innamorarsi. L’amore per Draco non esisteva:era una
favola, una fantasia, una debolezza. Amare ti rende debole, sì questo pensava!
Per questo ogni notte la ragazza nel suo letto era diversa da quella della
notte precedente. Nessun legame e nessun impegno.
Pansy era
un’eccezione:con lei Draco era stato più volte, ma questo non la rendeva
speciale ai suoi occhi! Anzi. La trattava come una pezza da piedi, come la sua
schiavetta. A lei sembrava andare bene, almeno fino a quel momento.
Erano settimane che
Pansy lo perseguitava:continuava a chiedergli di invitarla al ballo. E
puntualmente Draco si rifiutava di farlo.
-Io non andrò a quel
ballo, mi sono spiegato Pansy?
-Ma Dray!
-No! Se ci vuoi andare
dovrai trovare un altro imbecille che ti ci porti!
Detto, fatto. Pansy
mortalmente offesa da quelle parole chiese a Blaise Zabini di accompagnarla.
Ovviamente lui non volle accettare prima di essersi assicurato di non invadere
il territorio di Draco:l’avrebbe pagata cara altrimenti.
-Fai pure Blaise. A me
non importa nulla di Pansy! Anzi a me non importa nulla di nessuna ragazza. Per
me siete tutte uguali…solo degli oggetti creati per
il mio piacere personale. Mettitelo bene in testa Pansy! Io ti uso e basta…non provo niente per te!
Era stato crudele
anche quella volta, ma lei doveva capire. Non voleva averla tra i piedi per
sempre! E cederla a Blaise era un’ottima opportunità per liberarsene. A suo
modo Draco aveva cercato di proteggerla con le sue parole dure…proteggerla
da lui. Per quanto potesse considerare Pansy una ragazza sciocca e priva di
qualsiasi attrattiva per lui, Draco le voleva bene, la conosceva fin da bambina
e la vedeva come una della famiglia.
Ma Pansy voleva di più…essere l’amica o la sorella di Draco non le bastava:lei
voleva Draco tutto per sé, per sempre! Lei amava Draco…si
era stupita quando aveva capito di provare un sentimento così forte, ma aveva
deciso di lasciarsi trascinare da esso, nell’assurda convinzione che un giorno
lui l’avrebbe ricambiata. Ma i mesi e gli anni erano passati e Draco non aveva
cambiato opinione su di lei. Non l’avrebbe mai vista come la sua possibile
compagna. Lei era solo un divertimento. Solo un divertimento.
La rabbia prese il
sopravvento su di lei:una donna respinta è capace di qualsiasi cosa.
-Sai cosa ti dico Dray?
Tu ti innamorerai un giorno. Succederà…ma ti
innamorerai di chi non ti vuole, di chi ti tratta come una pezza da piedi! Ti
innamorerai e ti dispererai per lei…e soffrirai come
un cane! E sai una cosa? Io starò lì a guardare e riderò del tuo dolore!
Draco alzò le spalle.
Una minaccia di Pansy Parkinson non era da tenere in considerazione, soprattutto
quella minaccia. Draco ne era certo:lui non si sarebbe mai innamorato.
-Sei sicura di quello
che stai per fare Herm?- Ginny era molto preoccupata per le intenzioni
dell’amica. Sentiva che si sarebbe cacciata in un brutto guaio e voleva evitarlo.
Non era una buona cosa allearsi con Draco Malfoy, nemmeno se era per vendicarsi
di Ron.
-Sentimi bene Ginny!
Non sono una stupida ok? So tenere testa a quello stupido furetto. E l’ho già
picchiato una volta…non avrei problemi a rifarlo!
Quindi non preoccuparti!
-Tu l’hai picchiato? E
quando scusa?
-L’anno scorso…faceva l’idiota e gli ho dato un pugno! Comunque non
è questo il punto! Fidati di me Gin! Cosa credi che potrà succedermi di tanto
brutto?
Nulla. Assolutamente
nulla. In fondo che male c’era ad andare al ballo con il tuo peggior nemico?
Nessuno! Anche Ginny si lasciò convincere alla fine, più che altro perché
voleva assolutamente vedere la faccia di suo fratello vedendo Hermione entrare
in Sala Grande con Draco Malfoy. Un infarto, sì, sicuramente un infarto!
-Ma ora pensiamo a te,
Gin! Ti sei fatta venire qualche idea? Non lo so, una pozione…unfiltro…qualcosa!
-No. Io non voglio che Harry mi chieda
di uscire perché costretto da una pozione o Merlino solo sa che altro. Voglio
che lui desideri davvero stare con me!
-Ok…nobile da parte tua! Ma questo sai cosa
significa vero? Che non ci andrai con lui a quel dannato ballo! Se tu non ti
dai una mossa, lui inviterà Cho Chang! Scusami se te lo dico così brutalmente,
ma è la verità…e lo sai anche tu!
-No! Lui non può…lui…lui non può preferire lei a me!
-Ginny…Harry è un bravo ragazzo…maè…un ragazzo! Quindi decisamente incapace di
intendere e di volere! E sai quanto sono attratti i ragazzi da quelle ragazze
che sbattono le ciglia come ventagli! E Cho è decisamente una di quelle
ragazze!
Ginny non poteva…non voleva credere che il suo Harry, il suo dolce e
tenero e pasticcione Harry, potesse essere così cieco! Hermione si sbagliava…ne era certa. Hermione si sbagliava.
-Allora amico mi hai detto
che hai delle grosse novità!- disse Ron scendendo le scale del dormitorio con
Harry. I due ragazzi avevano intenzione di fare una partita agli scacchi dei
maghi in tutta tranquillità, ma poco prima Harry era entrato nel dormitorio con
uno strano sorriso da ebete stampato sulla faccia. Cosa che fece infuriare
Ron:solo lui aveva il diritto di portare quella faccia idiota!
-Sì…
-Allora?- chiese Ron
spazientito.
-Ho invitato Cho!
Tre parole che misero
il povero Ron al tappeto.
-Cosa vuol dire che
hai invitato Cho? Scusa non mi avevi detto che al ballo ci andava con Diggory?-
non ci poteva credere. Ora era davvero l’unico a non avere una dama per il
ballo. Persino Harry l’aveva! Harry! Che era più timido di lui! No! Lasciato
solo da tutti. Prima Hermione e ora Harry. Ma era una congiura contro di lui
per caso?
-Beh in effetti doveva
andarci con Cedric. Poi però credo che abbiano litigato o qualcosa del genere…insomma a farla breve è stata lei a venire da me! Mi
ha detto che non ci andava più al ballo con Cedric e che se volevo…beh
lei era libera! Ovviamente ho preso la balla al balzo e BUM!- e accompagnò
quest’ultima parola con un pugno non molto forte sul tavolo.
Ron lo guardava con
uno sguardo tra il perplesso e l’arrabbiato.
-Quindi sei un ripiego
per lei…- forse aveva esagerato a dirlo, però era
quello che pensava. E diciamocelo, l’avrebbe pensato chiunque!
-Ok…potrebbe anche essere! Ma chi se ne frega!
Hai capito o no che vado al ballo con Cho? È un sogno che si avvera!
-Sogno o incubo-
sussurrò Ron, ma per fortuna Harry non lo sentì. Era troppo intento a sognare
la sua Cho in abito da sera.
Purtroppo per lui non
sapeva ancora che Ron aveva ragione:Cho sarebbe diventata il suo incubo
peggiore. Doveva pur esserci un motivo se Cedric l’aveva lasciata!
Intanto una ragazza
dai capelli rossi era nascosta dietro la colonna delle scale del dormitorio
femminile di Grifondoro. Ginny aveva sentito tutto e il suo cuore ad ogni
parola si era frantumato in mille pezzi minuscoli. Alla fine Cho aveva vinto.
Harry l’aveva invitata. A lei cosa restava? Niente. Lei era solo la sorellina
di Ron Weasley, il miglior amico di Potter. No! Questa storia doveva finire.
Harry doveva uscire dalla sua vita e dai suoi pensieri. Basta! Era arrivato il
momento di crescere…
Ciao a tutti!
Eccomi tornata come promesso
con il secondo capitolo di questa storia.
Ho cercato di tenere i personaggi
nei limiti del loro carattere, anche se ovviamente qualcosa dovrà cambiare perché
altrimenti come potrebbero andare d’accordo Hermione e Draco?
Inoltre con questo capitolo ho
voluto inquadrare tutte le storie che si intrecceranno…unavvertimento…Cho non sarà dipinta in modo simpatico. Quindi
tutti quelli che la trovano simpatica…beh non mi
uccidano!
Ringrazio per aver inserito la
storia tra i preferiti:
lily_94:grazie per i complimenti Ylenia! Davvero non so se li merito! Come hai già capito
Hermione ha intenzione di chiedere a Draco di andare al ballo con lei…ma non sono così sicura che Draco accetterà! O quantomeno
avrà le sue condizioni da dettare, giusto? Tadb!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sorellinadolce:oh povero
sindaco perché lo devi torturare? Niente statua…basta
che leggi e continui a dirmi cosa ne pensi di questa storia…quanto
all’invito di Hermione…sei così sicura che Draco
accetterà senza dire niente? Io non lo so….invece per
quanto riguarda Ginny…come vedi Harry ha già fatto
danno! Ma quanto è scemo quel ragazzo? Ciao tesora!!!
tvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!
Lovely_fairy:spero anche io
che apprezzerai questo pairing…è un po’ difficile all’inizio,
ma poi diciamo che ha il suo fascino. Forse perché ci si può sbizzarrire di
più! per ora vedi che è tutto un bel caos…anche Harry
ci mette del suo…ma si può preferire Cho a Ginny? Quel
ragazzo ha bisogno di cambiare gli occhiali!!! E il cervello! Kisses!
Erikappa:ho cercato di
tenere un equilibrio tra le due storie…a volte ci
saranno capitoli più su Hermione, altri più su Ginny…ma
in generale credo di essere riuscita a essere imparziale! Spero che ti sia
piaciuto anche questo capitolo…del prossimo ci sarà
ovviamente l’incontro tra Draco e Hermione…come andrà
a finire? Besos!
Obageta:grazie…sono
felice che ti sia piaciuto il primo capitolo e il mio modo di scrivere….tanti anni di duro lavoro! Ecco il seguito…anche se per vedere la risposta di Draco dovrai
attendere ancora! A presto. Baci!
Love_doll:e pensa che all’inizio
non le leggevo nemmeno le Dramione…eccomi qui ora a
scriverne una! Per Harry e Ginny invece…ho una
passione smodata per loro (se vedi le storie che ho scritto puoi capire!).
spero ti piaccia anche questo capitolo…fammi sapere
che ne pensi! A presto. Baises!
Pei_chan:e così…eccoci anche su Efp, come su
DA! Il primo capitolo era solo una introduzione…questo
è già più lungo e i prossimi dovrebbero esserlo ancora di più! non so
quantificarti con esattezza quanto tempo manca al ballo, ma posso dirti qualche
settimana…ancheperché…no,
non ti posso svelare nulla! Spero ti sia piaciuto…a
presto! Baciotti!
E Sirius…so
che presto leggerai quindi ti lascio un saluto anche qui in attesa di incontrarti…
NON MI
RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO “UN’OCCASIONE UNICA” E…
L’ora
dell’appuntamento con Draco Malfoy era arrivata. Hermione scese le scale del
dormitorio femminile vedendo una Ginny in lacrime che risaliva velocemente
verso la sua stanza. Capì che in qualche modo era colpa di Harry, ma non aveva
tempo per fermarsi e chiedere spiegazioni. Attraversò la Sala Comune dove Harry
e Ron stavano giocando a scacchi. Non appena il rosso la vide sia alzò di
scatto dalla sedia.
-Hermione!- disse
cercando di fermarla. Dopo quella sfuriata in Sala Grande non si erano più
parlati. E ogni volta che questo succedeva lui stava malissimo. Non poteva
stare senza Hermione, lo sapeva. Ma ogni volta gli ci voleva una litigata
colossale per capirlo!
La ragazza si voltò
verso il rosso fermandosi solo un istante:lo fissò con uno sguardo strano. Era
un misto di insofferenza, odio, rabbia e…e quel
sorriso strano, sì…vendetta.
Ron si spaventò:quelli
non erano gli occhi della sua Hermione. Capì che la sua fine era vicina, che
presto avrebbe avuto una cattiva sorpresa.
-Granger! Lo sapevo che me l’avevi mandata tu
quella lettera. Che ti ha fatto Lenticchia questa volta?
Draco Malfoy era
arrivato puntuale all’appuntamento e appena vide la sagoma di Hermione Granger spuntare
sulla porta sul suo volto si dipinse uno strano sorriso. Aveva indovinato.
-Vedo che sei venuto…mi fa piacere. Vuol dire che accetterai la mia
proposta.
-Piano Granger! Prima
voglio sentire quale è il problema e quale è la tua proposta!
Draco poteva mentire a
chiunque ma non a se stesso. Avrebbe accettato qualsiasi proposta fosse
scaturita dalla bocca di Hermione e non per vendicarsi di Weasley! Oh…anche per quello si intende. Umiliare l’ultimo rampollo
di quella famiglia era il suo sport preferito, questo era risaputo. Ma aveva un
altro buon motivo per ascoltare ciò che la Grifondoro stava per dirgli. A lui
piaceva Hermione Granger. E la odiava con la stessa intensità con cui le
piaceva. Fisicamente si intende:lui non poteva amare, questo era ovvio! Però
lei con i suoi boccoli castani e quegli occhi dorati…lo
avevano sempre affascinato.
Non riusciva a
sopportare quella strana reazione che lei suscitava in lui…un
misto di attrazione e repulsione. Voleva scacciare questa idea, che si era
trasformata in ossessione nell’arco di quegli anni. E aveva deciso che c’era un
solo modo per farlo…provare. Provare lei. Credeva che
dopo una notte con lei si sarebbe convinto che non era poi così eccezionale,
che l’avrebbe dimenticata e annoverata tra una delle sue tante conquiste.
Era una impresa quasi
impossibile e lo sapeva bene. Ma per Draco, conquistare Hermione Granger era
una piacevole sfida! Sapeva che sarebbe stato difficile, ma proprio lei gli
stava offrendo un’occasione imperdibile! Doveva solo portarsela a letto, niente
di più! La mattina dopo l’avrebbe scaricata come tutte le altre…semplice
e perfido allo stesso tempo!
Aveva passato giorni e
notti a pensare, a chiedersi perché proprio con lei doveva intestardirsi...in
fondo Hogwarts era piena di ragazze che avrebbero fatto carte false per
infilarsi tra le lenzuola di Draco Malfoy. Ma lui non le voleva. No! Perché la
loro conquista non era eccitante come quella della bella Grifoncina!
Aveva anche stilato una lista dei pro e dei contro per convincersi che era
meglio lasciar perdere…ma non ne aveva trovati. O
meglio l’unico contro che era riuscito a trovare era lo stato di sangue della
ragazza:era una Mezzosangue. Aveva provato a convincersi che una Mezzosangue
non poteva avere niente a che fare con lui:suo padre lo avrebbe diseredato,
nessuno dei suoi solito amici lo avrebbe più considerato! Ma era davvero
importante? Ogni volta che ci pensava scuoteva la testa:no,non era poi così
importante. Nessuno l’avrebbe saputo, e anche se fosse stato, quale era il
problema? L’avrebbe fatta passare per una delle sue conquiste…l’avrebbe
umiliata davanti a tutti! Sì, poteva funzionare! Avrebbe soddisfatto il suo
desiderio più grande e inconfessabile…
E se ancora ci fosse
bisogno di ulteriore motivo per auto convincersi,portandosi a letto Hermione si
sarebbe anche vendicato per quel pugno che la ragazza gli aveva stampato in
faccia l’anno prima! Come aveva osato quella piccola e sudicia Mezzosangue mettergli
le mani addosso? Sì…era sempre più convinto:Hermione
Granger la doveva pagare! E proprio lei stava andando a cercarsela!
Draco doveva solo
fingere:fingere per qualche giorno o settimana di essere cambiato, di essere
diverso. Doveva solo convincerla che lei poteva innamorarsi di lui…non sarebbe stato facile, ma lui era il playboy per
eccellenza. Era convinto che alla fine nemmeno Hermione poteva restare immune
al suo fascino da seduttore!
C’era un solo piccolo
e minuscolo problema:Hermione aveva una cotta per Ron Weasley, non c’era un
solo studente in tutta la scuola che non lo sapesse. Ma forse quella poteva
essere la sua occasione, il suo match point! Ora
doveva giocare bene le sue carte e conquistare Hermione. Era evidente che la
rabbia della ragazza era stata causata da Ron…doveva
solo sfruttare a suo vantaggio tutto questo.
-Mi stai ascoltando
Draco?- sentì chiedersi il biondino.
-No, scusami! Pensavo
ad altro…
-Almeno sei sincero…è già qualcosa! Comunque ti stavo dicendo che ho in
mente un modo per vendicarmi di Ron! Lui non mi vede proprio come esemplare del
genere femminile. Quindi devo dargli una svegliata. E ho pensato…cos’è
che lo manderebbe in bestia sopra ogni altra cosa? Beh è chiaro dove voglio
arrivare, no?
-No- in realtà Draco
aveva capito benissimo, ma voleva sentirlo dire da lei.
-Uff! Voi uomini non siete mai molto
svegli!
-Piano con le offese
Granger! Mi stai forse paragonando a quella feccia di Weasley?
-Certo che no!- disse
Hermione, ma il suo era un evidente tono ironico -Stavo dicendo? Ah sì! Dovremo
andare al ballo insieme! Così tu potrai dire di essere migliore di lui perché
sei riuscito ad arrivare dove lui non è riuscito e blablabla…cose così. Io avrò
la mia vendetta perché lui tornerà da me strisciando. Ci stai?
Ci fu un silenzio
interminabile durante il quale Draco rifletté su questa proposta. Sentiva
chiaramente il cuore di Hermione battere velocemente, in ansia per quella
risposta che tardava ad arrivare.
-Ovviamente no!-
rispose Draco. Hermione rimase un po’ sorpresa:credeva che il biondino sarebbe
stato d’accordo. Non aveva pensato nemmeno per un istante che lui potesse
rifiutare! Che ingenua! Come aveva potuto pensare che Draco Malfoy, il ragazzo
più bello e popolare della scuola uscisse con lei? Anche se solo per uno scherzo…
“Ma che stai dicendo
Herm? Il ragazzo più bello della scuola? Ron è molto meglio…anchese…oh basta! Non è questo il punto!”
-Certo..ehm…scusami…
-Granger che mi chiede scusa? Aspetta…questo giorno me lo devo segnare!
-Piantala Malfoy! Sei
il solito arrogante…- e Hermione aveva già alzato la
mano per colpire il ragazzo.
-Piano piano…non hai detto che volevi una mano da me? Come speri
di convincermi se mi insulti?- chiese Draco ghignando e afferrando la ragazza
per il polso. Entrambi si staccarono di colpo quasi scottati da quel contatto.
Ma non era una bruciatura di dolore…anzi…un brivido
freddo aveva attraversato la schiena di entrambi.
-Hai appena detto che
non verrai, no? Quindi la nostra pseudo-tregua è già
finita! Vai pure al ballo con le tue stupide ochette!
-Sbaglio o sento una
punta di gelosia?
-Sbagli!- rispose dura
Hermione guardandolo dritto negli occhi.
-Non sono d’accordo
perché non è così che farai ingelosire Ron- disse
Draco riprendendo il tono pacato di poco prima e cambiando argomento. Hermione
rimase un attimo spiazzata.
-Non ti capisco Draco…- rispose Hermione sorpresa più dal tono che dalle
parole del biondino.
-Non è il ballo che lo
può mandare in bestia…è solo una sera! Il giorno dopo
lui avrà dimenticato tutto e puf! Tutto tornerà come
prima! Anzi ti farà credere che sei tu quella che ha sbagliato! Lo fa sempre e
tu non te ne rendi nemmeno conto…è così che facciamo
noi uomini in effetti…sbagliamo, vi facciamo soffrire…e alla fine vi facciamo credere che è colpa
vostra. E la cosa più stupefacente di tutte è che ci cascate sempre! È davvero…sbalorditivo!
Hermione non sapeva se
ridere o arrabbiarsi. Il fatto è che quello che Draco stava dicendo era la pura
e semplice verità…Ron lo faceva sempre con lei. Era
lei che alla fine si sentiva in colpa e gli chiedeva scusa. Già…perché
lo faceva? Guardò Draco…e la sua fronte corrucciata
si distese. No. Non era arrabbiata con Draco, ma con Ron e con se stessa.
-Non devi permettergli
di trattarti così Hermione! Tu vali molto più di lui!- Draco pronunciò queste
parole senza nemmeno rendersene conto. Fu solo quando vide l’espressione
sorpresa di Hermione che capì quello che aveva appena detto. Era leggermente
arrossita sulle guance, cosa che a parere di Draco la rendeva ancora più bella.
“Ma che cosa stai pensando Draco! Ok…concentrati e
non farti distrarre dai suoi stupendi occhi…cavolo!
L’ho fatto di nuovo!” pensava il biondino.
-Volevo dire che è
quello che devi fargli credere! Tu devi mettergli in testa che tu puoi avere di
più e che hai trovato di più!
-Tu? Tu saresti il
meglio e il di più di cui stai parlando?- la ragazza cercava a stento di
trattenere una risata. Le parole di Draco la facevano sorridere. Credeva di
aver notato un certo imbarazzo in lui dopo aver detto che lei meritava di
meglio.
-E chi altrimenti?
Vuoi farlo ingelosire con Potter? Rischi di farlo uccidere da quell’idiota del
tuo amico! E tu non vuoi che San Potter muoia vero? Altrimenti chi ci salverà
dai cattivoni?
Hermione guardò Draco
torva:le battutine sarcastiche del Serpeverde erano davvero idiote e fuori
luogo! Ma sapeva che aveva ragione…Draco era la sua
sola speranza e continuò ad ascoltare la sua proposta.
-Ok…vai avanti. Cosa mi proponi?
-Semplice…L’unico che può mettergli rabbia e
tenergli testa nello stesso tempo sono io…e tu lo
sai. Non a caso hai scelto me per questo scherzetto…
-Ok…hai ragione! Ma ancora non capisco dove
vuoi arrivare con questa storia.
-Ti credevo più
sveglia Granger! Non basta il ballo. Dovremo fingere di essere una coppia…
-Cosa? Una coppia? Io
e te? Scordatelo! Non ci crederebbe mai nessuno! Nemmeno un idiota come Ron!
-Va bene…allora lascio. Non voglio fare la figura del babbeo…io non vengo al ballo per una sera con te facendomi
insultare dai miei compagni e amici perpoi vedere che il tuo piano non funzionerà. Ho una reputazione…IO…Ma
ti lascio provare! Con un altro ovviamente…chiedi a Paciock…lui mi sembra il tipo ideale per questo genere di
bravate! Fai come vuoi. In bocca al lupo.
Draco si alzò per
andarsene:sperava che la ragazza lo fermasse prima che lui varcasse quella
porta. Aveva lanciato l’amo:la sua proposta era sicuramente più piccante di
quella di Hermione ma era il solo modo che aveva per poterla far cadere nella
sua trappola. Le speranze di Draco si concretizzarono.
-Aspetta!- disse
Hermione.
Draco rimase di spalle
e la riccia non poté vedere il sorriso che si era dipinto sul volto del
biondino. Aveva abboccato:era sua, il suo piano stava funzionando.
-Allora…da dove cominciamo Dray?- chiese la
ragazza tendendogli la mano.
-Non ci credo! Dimmi
che non è vero Herm! Non puoi aver accettato!- urlò Ginny.
-Senti…Dray ha ragione…
-Dray? Dray? È così che lo chiami adesso?
Dray?- la rossa era senza fiato e senza parole.
-Calmati…è solo un nomignolo. Se dobbiamo
fingere di stare insieme non posso chiamarlo Malfoy ti pare?
-Sì certo…ma quello che non capisco è perché questa finzione
assurda! Lui cosa ci guadagna? Te lo sei chiesta almeno? Senza offesa Herm, ma
non è normale che Malfoy se ne vada in giro mano nella mano con una Mezzosangue… e poi non ti bastava umiliare mio fratello al
ballo?
-NO!- urlò Hermione.
Ginny la stava aggredendo eccessivamente. In fondo era Ron quello in torto non
lei. Lei poteva anche innamorarsi di Draco e nessuno, nemmeno Ginny poteva
criticarla! Chi era lei per giudicare? Lei non capiva cosa significava essere
sempre messe da parte dal ragazzo che ami. Che stupida! Anche Ginny lo sapeva
bene!
-Scusami Gin! Non
dovevo prendermela con te! Tu hai ragione…tu hai
fatto la scelta più saggia. Hai scelto di dimenticare Harry e di guardarti in
giro. E fai bene! Io non ci riesco….io voglio Ron,
voglio fargliela pagare! E pagherà…ho subito le sue
idiozie per anni e ora sono stanca!
-Come vuoi Herm! Sei
libera di scegliere come ritieni più giusto. Ma stai attenta…io
non mi fido di Draco! Lui non fa mai niente per niente…e
non credo che gli basterà la soddisfazione di vedere umiliato mio fratello.
Hermione abbracciò
l’amica in segno di ringraziamento.
-Vedrai che andrà
tutto bene…anche per te!
-Sei sicuro Dray?-
Blaise Zabini era preoccupato per il suo migliore amico.
-Che vuoi dire?-
rispose il biondino.
-Che ti scotterai! A
te piace Hermione!
-Ma che stai dicendo?
È carina ok, ma non mi piace. È una Mezzosangue!
-Se lo dici tu…- ma Blaise non ne era convinto. Conosceva Draco meglio
di chiunque altro, persino meglio di Draco stesso. E sapeva che questa sua
ossessione per la Granger non era normale. Lui la voleva, ma non solo per una
notte. E se ne sarebbe reso conto troppo tardi, quando avrebbe capito di
essersi innamorato.
-Lo so, credi che sia
uno scemo? In questo modo ho la possibilità di starle accanto e di farle capire
che anche io posso andare bene per lei…e quando
cederà BUM! Io sarò lì…e…hai capito no?
-Ma lei non ti
guarderà mai sotto quest’ottica! Per lei sei solo un fantoccio!
-Beh…sarò io a portarla a guardarmi in questo
modo!
-E come?
-Ancora non lo so…ma è la mia unica occasione! Non mi capiterà un’altra
volta! E voglio giocarmela fino in fondo!
Ciao a tutti!
Come vedete l’idea di Hermione
ha subito qualche piccolo cambiamento. E forse Ginny non ha tutti i torti a
mettere in guardia l’amica…
In questo capitolo non compaiono
Harry e Ginny, ma tornano nel prossimo!
Vi aspetto!
Ringrazio per aver inserito la
storia tra i preferiti:
1 - acdcman
2 - AlessandraMalfoy
3 - baby_dark
4 - Bia_chan
5 - bra89
6 -
cocochanel87
7 - EleG93
8 - Fra88
9 - Leleo 91
10 - lily_94
11 - Love_doll
12 - rose07
13 - sirius1711
14 - sorellinadolce
15 - tappetta
16 - Veronica91
17 - witchmelanie
ginnylove:sono contenta
che ti sia piaciuta e spero continuerai a leggere. Pansy avrà un suo ruolo in
questa storia, ma non anticipo nulla. A presto, spero. Un bacio.
Sorellinadolce:vedi…non è stata Hermione alla fine a convincerlo, ma il contrario. Draco è un vero
serpeverde e non avrebbe mai accettato la proposta di
Hermione…se non alle sue condizioni. Ti sembra
credibile come proposta? Per quanto riguarda Harry e Ginny…il
nostro bel moretto si pentirà presto di aver scelto Cho! Ciao tesora!!! tvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!
Lovely_fairy:anche io non
sopporto Cho…e avrai modo di notarlo nei prossimi
capitoli! Invece Ron troverà la sua strada e tutto si sistemerà, anche se ti
confesso che l’idea di un finale drammatico mi ha sfiorato la mente…chissà! Kisses!
Erikappa:eccomi qui con
il nuovo capitolo…Draco ha giocato le sue carte, ma
da brava serpe quale è non ha detto proprio tutta la verità! E se Hermione lo
dovesse scoprire? Besos!
Rose07:sono felice che ti piaccia la mia
storia. Ecco qui il seguito…che ne dici? Spero che ti
abbia incuriosito! Baci!
Sarina87:anche io adoro Harry e Ginny…non a caso la mia prima long fic
è su di loro principalmente…se ti va passa a
leggerla! Quanto a Hermione…sì ha un bel fegato, ma
alla fine è Draco che dirige il gioco! A presto. Baises!
Pei_chan:allora,
Hermione e Draco sono ignari di quello che succederà, ma come vedi da questo
capitolo c’è già una minima attrazione, anche solo fisica. Però è Draco che comanda…alla fine è sua la proposta e non di Hermione. quanto
a Ginny…saprà farsi valere, non si cresce in mezzo a
sei fratelli maschi senza avere un bel caratterino!!! Spero ti sia piaciuto…a presto! Baciotti!
E Sirius…so
che questo storia per te non è facile, ma spero comunque che un giorno
riuscirai a recensire. Per ora ti auguro di guarire in fretta…bacini,
bacetti, bacioni!
NON MI
RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO “QUANDO TUTTO CAMBIA” E…
Harry camminava di
corsa per i corridoi della scuola:era di nuovo in ritardo, come sempre del
resto. Non che la cosa gli importasse molto in effetti, ma il problema era che
la prima lezione della giornata era pozioni: non avrebbe potuto sopportare un Piton
furioso e la faccia ghignante dei Serpeverde allo stesso tempo. Ma soprattutto
voleva evitare punizioni:era già abbastanza stressato per il Torneo Tremaghi,
non aveva bisogno che altri problemi si accatastassero su di lui!
Con la testa rivolta
verso il basso per non rischiare di inciampare nella lunga tunica, Harry si scontrò
contro un’altra persona cadendo a terra sommerso dai suoi libri.
-Harry!
Il ragazzo riconobbe
subito la voce. Non poteva sbagliarsi.
-Cho! C..come stai?- ancora diventava
rosso fuoco quando incrociava il suo sguardo. La lingua si impastava e la mani
cominciavano a sudare freddo. E tutto solo per un “Harry!”
-Bene grazie e tu?-
rispose la ragazza richiamandolo dai suoi pensieri. Aveva fretta ma per Cho
poteva perdere qualche secondo,ma solo qualche secondo e non di più!
-Beh io sono in
ritardo! Devo correre da Piton altrimenti mi becco una punizione.
-Ma certo…sai Harry sono proprio felice di averti incontrato…
-Anche io…- disse Harry riprendendo la sua camminata veloce verso
i sotterranei della scuola. Ma qualcosa lo fermò:Cho aveva preso il suo
braccio. Harry si voltò a guardarla.
-Che c’è?
-Non mi dici niente?
-Che ti devo dire?
-Ma come? Io ti ho
detto che sono felice di averti visto e tu? Tu niente?
Harry la guardò
perplesso:aveva davvero capito bene? No! Non poteva essere così infantile! Anche
lui era stato gentile, l’aveva salutata e avevano scambiato due parole. Ma doveva
andare. Assolutamente! Per un momento Harry credette di non aver pronunciato
veramente quello che aveva pensato, cioè di essere in ritardo. Ma solo per un
momento. All’improvviso gli sembrò di scorgere delle lacrime che si
affacciavano negli occhi di Cho.
-Cho…ma che domande! Anche io sono felice di
averti incontrata solo che….- ma Harry non fece in
tempo a finire la frase perché la ragazza lo interruppe.
-Oh Harry come sei
tenero!
“Tenero? Mi hai
praticamente braccato!” pensò il moro, ma fece finta di niente e sorrise. In
fondo lei era Cho, la ragazza che aveva sempre desiderato! Doveva fare qualcosa
per meritarsela! E perdere qualche istante in più non era poi una richiesta così
assurda.
-Mi accompagni a
lezione?- chiese Cho tenendo sempre saldamente il braccio di Harry. Ora però stava
davvero esagerando. Era davvero così stupida da non capire?
-Cosa? Ma Cho! Sono in
mostruoso ritardo! Vuoi che Piton mi punisca?
-Cedric lo faceva sempre…
A quelle parole Harry
si irritò non poco:come osava paragonarlo a Cedric? Per la prima volta desiderò
non aver mai incrociato Cho Chang nella sua vita. E si pentì amaramente di non
essersi svegliato in orario quella mattina: a quell’ora Harry sarebbe già stato
nell’aula di Pozioni e non avrebbe incontrato Cho. Ma nonostante questo
accettò.
-Ok…ok…andiamo!
La accompagnò alla sua
lezione successiva….nella torre di Astronomia! Ora
era nel punto più lontano di tutta Hogwarts dai sotterranei. Oramai il ritardo
era assicurato, tanto valeva restare un po’ con Cho.
-Beh Cho…allora, cosa mi racconti? Che hai fatto di bello
stamattina?- Harry aveva sentito dire che alle ragazze piaceva sentirsi
chiedere come andava la giornata:significava mostrare interesse nei loro
confronti. Il moro non aveva fatto altro che applicare questa semplice regola.
Ma con scarsi risultati.
-Ma Harry! Ti sembra
il momento di chiedermi queste cose? Non vedi che ho lezione? Non vorrai che io
arrivi tardi per caso! Odio le persone che arrivano tardi a lezione! Anzi
dovresti correre Harry! Non dovresti essere a lezione da Piton?
“Sta scherzando vero?”
Harry era incredulo:ma Cho era davvero così idiota? Ok…si
doveva calmare. Era solo una brutta giornata. Tutto qui! Solo una brutta
giornata, lei non era così.
Ovviamente quando
arrivò a Pozioni Piton non poteva essere più felice.
-Potter, lei è veramente
gentile lo sa?
-L’ho sempre saputo
professore!- rispose il moro ironico.
-Bene…una punizione per essere arrivato in
ritardo. E un’altra per la sua insolenza! Nel mio ufficio dopo pranzo!
“Fantastico! Di bene
meglio, dall’isterica pazza allo stronzo aguzzino!”
Draco era seduto accanto
a Blaise in Sala Grande:era l’ora di pranzo e tutta la sala era piena di
studenti. Non prestava attenzione a quello che l’amico gli stava dicendo:la sua
mente era occupata da un solo unico pensiero. Hermione. Sempre e solo Hermione.
Come farla cadere nella sua rete? Un improvviso tocco di Blaise sulla sua
spalla lo richiamò alla realtà.
-Che c’è?- chiese
brusco volgendo lo sguardo verso Blaise.
Per tutta risposta l’amico
si limitò ad indicare la porta della Sala Grande. Draco seguì lo sguardo di
Blaise e vide Hermione entrare in Sala Grande. I capelli raccolti in modo disordinato,
ma comunque elegante; i libri pesanti accatastati su un braccio. E il suo
sorriso mentre chiacchierava spensierata con Ginny. Quella vista fece dipingere
sul volto del ragazzo un involontario sorriso. Un sorriso vero e non un ghignò.
Lui stesso se ne accorse e ne rimase stupito.
All’improvviso un’idea
attraversò la mente di Draco: quale occasione migliore di quella per cominciare
la sua recita con Hermione? Si alzò dal suo tavolo e si diresse a quello dei
Grifondoro dove la riccia si era seduta continuando a parlare con Ginny e le
altre ragazze della casa.
-Mione?
La ragazza non
rispose. Probabilmente non aveva riconosciuto il suo nome in quel nomignolo
coniato da Draco al momento.
-Mione?- chiese Draco ancora più forte.
Questa volta la ragazza si voltò e guardò Draco un attimo sconvolta. Il
biondino rimase colpito di nuovo dai suoi occhi luminosi, dorati e limpidi come
non aveva mai visto in nessun altra ragazza prima. Tanto colpito che fu
Hermione questa volta a chiamarlo.
-Mal…Dray! Che c’è?- la riccia stava per
tradirsi da sola chiamando il biondino per cognome, ma per fortuna si corresse
appena in tempo. Il suo tono si era addolcito pronunciando il nome di Draco,
cosa che fece voltare verso di lei Ron. Il rosso aveva cominciato a fissare la
scena con la bocca aperta e con la forchetta a mezz’aria. Harry, seduto accanto
a Ron, credette che Malfoy gli avesse lanciato un PetrificusTotalus!
Draco cercò di
calmarsi:perché vederla così da vicino lo agitava tanto? Perché la sua voce
sembrava così maledettamente dolce e perfetta? Il suo nome pronunciato da
Hermione acquistava una musicalità tutta nuova. Per la prima volta non si
vergognava di chiamarsi Draco.
Ma tutto questo non
era normale, o per lo meno non era normale per lui! Non gli era mai capitato
prima. Si convinse che si trattava di semplice agitazione da malefatte…tipica di quando stai per fare qualcosa che sai
essere un inganno.
-Mione…- riprese con una voce più tremante
del solito. -Volevo chiederti se ti andava di fare due passi con me più tardi,
dopo la lezione di Trasfigurazione…sai…per parlare un
po’ e stare insieme. Noi due. Soli- Daco fece attenzione a sottolineare questa
ultima parola soprattutto all’indirizzo di Ginny che sembrava già per ribattere
qualcosa di poco piacevole nei suoi confronti.
Adesso non solo tutto
il tavolo dei Grifondoro e dei Serpeverde erano in religioso silenzio, ma anche
Corvonero, Tassorosso e
persino il tavolo degli insegnanti. A Harry sembrò che Silente da dietro i sui
occhiali a mezzaluna sorrideva divertito a quella scena inedita.
-C…Certo!- rispose Hermione ancora un poco
spaesata da quella situazione surreale. Ma sentiva chiaramente gli occhi di Ron
puntati su di lei…esattamente quello che voleva! Per
questo regalò a Draco un sorriso da mozzare il fiato, un sorriso che Ron non
aveva mai visto. Anche Draco rimase leggermente turbato. Per la prima volta
nella sua vita sentì il suo cuore accelerare i battiti. “Che diavolo ti sta
succedendo?” si chiedeva il biondino.
-Starai scherzando
spero! Tu e Malfoy? Andiamo, mi stai prendendo in giro!- Ron era fuori di sé
dalla rabbia. Davvero Hermione, la sua Hermione si vedeva con Draco? No! Non ci
poteva credere! Il rosso aveva raggiunto la ragazza all’uscita dalla lezione di
Trasfigurazione. Doveva capire che diavolo stava succedendo! E doveva capirlo
subito!
-Non è uno scherzo mio
caro! Cosa credevi? Che sarei stata qui ad aspettarti per sempre?- rispose la
ragazza acida mentre raccoglieva i suoi libri finita la lezione di
Trasfigurazione. Il suo piano stava riuscendo perfettamente. Ron era geloso,
era evidente.
-Cosa vuoi dire?
-Che mi sono stancata!
Di te e della tua stupidità! Adesso sto con un ragazzo che almeno ha le palle
per invitarmi al Ballo…
-Cosa c’entra il Ballo
ora? Io ti ho invitata. Sei tu che hai rifiutato…o
non te lo ricordi più?
Hermione cominciò ad
innervosirsi al ricordo della proposta di Ron.
-E tu quello lo chiami
invito? Mi hai presa per una stupida Ronald Weasley?- la riccia era diventata
rossa in volto. Era arrivato il momento di dire a Ron quello che pensava. Una
volta per tutte!
-Sì! Tu…tu sei solo una piccola stupida! Lui ti sta usando per
umiliarmi e basta! Non gli importa di te!
-Beh più o meno come a
te giusto? E allora che differenza c’è se sto con te o con lui?
-Tu…tu non puoi pensare questo! Tu non puoi
davvero pensare che io sia uguale a quel…quel…
-Guarda caso dite
anche le stesse cose! A riprova che in fondo siete uguali…ma
come ti ho già detto Ronald a te manca la spina dorsale! Non capisco perché il
Cappello Parlante ti abbia assegnato a Grifondoro.
Hermione aveva
esagerato, aveva superato il limite. Si era spinta troppo in là. E lo
sapeva:appena aveva pronunciato quelle parole si era accorta della durezza
delle sua frase. Voleva cercare di rimediare, ma Ron fu più veloce di lei.
-Forse non sono io
quello nella Casa sbagliata…forse sei tu che dovevi
diventare una Serpeverde…hai appena dimostrato una
cattiveria degna di Draco Malfoy. Sei la sua degna compagna! Divertiti!
E appena detto questo
Malfoy in persona si avvicinò ad Hermione. Vedendo lo sguardo triste della
ragazza sentì una fitta al cuore. L’istinto lo spinse a posare un braccio
intorno alle spalle della riccia per rassicurarla. Stranamente lui si sentì
felice e lei si sentì protetta.
Stranamente.
Ciao a tutti!
Come vi sembra questo capitolo?
Ho dato spazio a entrambe le coppie…prima Harry che
si accorge che Cho è un po’ una bambina…poi Draco che
comincia a dare vita al suo diabolico piano.
Spero che vi sia piaciuto!
Ringrazio per aver inserito la
storia tra i preferiti:
1 - acdcman
2 - AkiramMalfoy
3 - AlessandraMalfoy
4 - baby_dark
5 - Bia_chan
6 - bra89
7 -
cocochanel87
8 - EleG93
9 - Fra88
10 - giuliabaron
11 - h1lary
12 - isabell 1
13 - key
14 - kos
15 - laretta
16 - Leleo 91
17 - lily_94
18 - Love_doll
19 - maryrobin
20 - NiaNya
21 - Nika_chan01
22 - rose07
23 - sarina87
24 - Silaqui
25 - sirius1711
26 - sorellinadolce
27 - tappetta
28 - Veronica91
29 - witchmelanie
Sirius1711:sono felice che alla fine tu ce l’abbia
fatta! E sono ancora più felice che tu stia bene! Cosa dire di questa nuova
storia? Sì, forse Draco è già innamorato di Hermione, però lui non lo sa…e forse questa finzione gli servirà per capirlo. Chissà come
però! Quando a Harry…lui ha già capito che Cho non è
la sua anima gemella…non sei d’accordo? Grazie per
tutti i complimenti! E per le coordinate spazio-temporali aspetto te…bacini bacetti bacioni…10 (n+1)
ginnylove:sì Draco fatica
a capire i suoi sentimenti. Ma forse questa sceneggiata gli farà caire che Hermione è la ragazza che ama…oppure
non ce la farà? Invece Cho è già al capolinea! A presto, spero. Un bacio.
Sorellinadolce:no dai! Non odiare
la scuola…le ore di lezione sono l’ideale per
inventare nuove ff, non trovi? Come vedi Harry si è
già pentito di aver scelto Cho…mentre Draco si trova
già a fare il fidanzatino protettivo. Ok lo so cosa stai per dire…odi Ron, vero? Me lo aspettavo! A presto! Ciao tesora!!! tvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!
Lovely_fairy:eccomi con un
capitolo più Harry/Cho…sì, lo so che ancora sta con
la piattola…ma questo calvario serve a Harry per
capire che Cho…è…è…una piattola piagnona! Invece Draco
comincia a essere gentile con Hermione…ma è finzione
o realtà? Kisses!
Erikappa:eccolo il nuovo
capitolo. Si comincia a giocare finalmente! Ma è davvero un gioco e si fa sul
serio? Quanto a Cho…credo che abbia già le ore
contate! Besos!
Welcome to
the other side:sono felice che ti piaccia la mia storia. Ecco qui il
seguito…che ne dici? Spero che ti abbia incuriosito!
Baci!
Lily_94:non ti devi scusare…per
quanto riguarda Draco, credo che sia solo un po’ testardo, ma prima o poi
bisogna cedere perché al cuor non si comanda giusto? Vediamo quanto resiste con
la bella Hermione. Invece Cho è già alla frutta..Harry non ne può più…e siamo solo all’inizio! A presto. Baises!
key:ciaooooo!!! Che gioia incontrarti anche qui!
spero che da questo capitolo Draco ti stia un po’ più simpatico…lo
so che è pur sempre Malfoy ma l’amore tira fuori la nostra parte migliore…o almeno così mi piace pensarla! Quanto a Harry…si è già stancato di Cho…e
meno male! Spero ti sia piaciuto…a presto! Baciotti!
Love_doll:grazie per i complimenti! In questo
caso ho spezzato il capitolo un po’ a metà per dare spazio a tutti…ma devo dire che la scena di Cho mi piace particolarmente…speriamo che Harry rinsavisca presto! Un bacio!
NON MI
RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO “NON SI GIOCA CON IL CUORE”
E…
-Harry, te lo dico io! Quello le ha fatto
un incantesimo!- continuava a ripetere Ron. Dopo aver assistito all’invito di
Draco in Sala Grande ad Hermione non aveva fatto altro che rimuginarci per tutto
il giorno. Come era possibile che Hermione avesse accettato la proposta di quel
furetto? Era evidente che qualcosa non andava! E doveva parlarne subito con l’unica
persona che, era sicuro, gli avrebbe dato ragione. Harry.
-Se lo dici tu Ron!-
ma Harry aveva ben altro a cui pensare. Aveva ottenuto quello che voleva,
diventare il ragazzo di Cho…ma aveva scoperto che
forse Cho non era poi così eccezionale come pensava.
-Ma mi stai
ascoltando?
-No- rispose
sinceramente il moro.
-Che ti prende? È
tutto il giorno che hai la testa da un’altra parte!
-Stavo pensando a Cho…
-Ah beh…io ti parlo dei miei problemi…anzi
dei nostri problemi e tu mi parli della tua ragazza. Bell’amico che mi ritrovo!
-Nostri problemi? E
scusa, di preciso, da quando Hermione sarebbe anche un mio problema?
-Andiamo amico! È
chiaro come il sole che Malfoy la sta usando per arrivare a te! Vuole avere
informazioni su di noi per poi farci qualche scherzetto e in più si vendica di me…
-Di te?
-Certo, mi porta via
la ragazza che mi piace…- ma Ron non fece in tempo ad
accorgersi di quanto stava per dire che le parole gli erano già uscite dalla
bocca.
-Finalmente l’hai
ammesso! Ce n’è voluto di tempo!- disse Harry con un ghigno. Si sarebbe potuo scambiare per Malfoy stesso con quell’espressione sul
viso.
-Io….io….non è come pensi!- ma Ron era diventato
rosso in volto, tanto che non si distinguevano più i capelli dal viso. Aveva appena
ammesso che Hermione era più di una semplice mica. Aveva appena ammesso che
Hermione Granger gli piaceva. Era strano come quella rivelazione inaspettata lo
facesse sentire così…leggero!
-Non c’è niente di
male ad ammetterlo, lo sai? Anzi credo che se tu glielo dicessi questa storia finirebbe…- disse Harry compiaciuto della nuova situazione.
-Quale storia?
-Ma quella con Draco è
ovvio! Secondo me è tutta una farsa per farti ingelosire…è
da stupidi ma evidentemente con te sta riuscendo alla perfezione.
-Dici? E quindi che
dovrei fare secondo te?
-Corteggiala…falle capire che la ami e che la vuoi
tutta per te! È semplice!
-Certo…semplice come schiantare Silente senza che se
ne accorga! Ok…diciamo che ci proverò…e
se dovessi fallire?
-Non puoi fallire! Tu
piaci ad Hermione da….beh dal primo giorno si può
dire! E credo che lei voglia solo un po’ più di attenzioni da parte tua. Quando
le avrà, tornerà tutto come prima! O almeno credo…
-Se lo dici tu…- Ron non era molto convinto delle parole che Harry gli
aveva appena detto, ma quale altra possibilità aveva? Era meglio credere che
fosse così. Avrebbe dimostrato ad Hermione che la amava e che nessuno, nemmeno
Draco Malfoy, poteva allontanarli!
-Ehi! Ma tu mi stavi
raccontando di Cho! Beh?
-Beh cosa?- rispose il
moro imbarazzato. Aveva sperato che parlando di Hermione e Draco, Ron si
sarebbe dimenticato di chiedergli di Cho. Lo faceva ogni santo giorno. Tutte le
sere puntuale come un orologio, il rosso torturava Harry per sapere della
storia con la bella Corvonero. Dopo tutte le lagne di
Harry per conquistarla Ron se lo meritava un po’ di gossip! E ora ammettere che
Cho gli sembrava un tantino pazza non era esaltante. Sicuramente il rosso lo
avrebbe preso in giro fino alla morte!
-Andiamo racconta!
Sono sicuro che il ritardo a pozioni era dovuto a lei!
-Esatto…ma non è quello che pensi!
-Ah no?- disse Ron con
un tono decisamente troppo malizioso nella voce. Tono che a Harry non piacque
affatto.
-No! Non ci siamo
nemmeno sfiorati! L’ho solo accompagnata a lezione tutto qui!- rispose il moro
irritato dall’insistenza del suo migliore amico.
-Certo…nient’altro?
-Nient’altro!- e Harry chiuse la
conversazione alzandosi dal divano della Sala Comune per andare a dormire. Ma
prima di salire le scale sentì una voce familiare provenire da dietro il
ritratto. Era la voce di Ginny.
Subito Harry si fermò
e si voltò verso il ritratto aspettando l’ingresso della ragazza, con un
sorriso ebete stampato sulla faccia. Un momento…perché
si era fermato ad aspettare Ginny? “Perché tu sei un ragazzo educato e vuoi
salutare la sorella del tuo migliore amico!” si rispose Harry. Ma quello
stupido sorriso scomparve dal suo volto quando vide apparire Dean Thomas
accanto a Ginny. Erano mano nella mano.
Harry restò
imbambolato a fissare la scena:il suo cervello doveva elaborare quell’immagine.
La mano di Ginny stretta da quella di Dean. La mano della SUA Ginny, in quella
di quell’idiota di Dean!
-Ciao Harry!- disse
Dean accortosi della presenza del ragazzo. Solo in quel momento Ginny sembrò
rendersi conto della presenza di Harry nella stanza e istintivamente strinse la
mano di Dean più forte.
-Harry…- disse la rossa quasi senza guardarlo
negli occhi. Poi si voltò verso di Dean e si alzò sulle punte. Appoggiò le sue
labbra a quelle del ragazzo solo per qualche istante. Pochi ma sufficienti perché
Harry si decidesse ad usare l’Anatema che Uccide contro il compagno di stanza.
“Lo uccido! Io quello
lo UCCIDO!” gridava dentro di lui.
-Buona notte Dean. Ci
vediamo domani- disse Ginny e passò a lato di Harry lanciandogli un sorriso
compiaciuto. Voleva ferirlo e c’era riuscita.
-Che è quel sorrisino
compiaciuto che hai sulla faccia?- chiese Hermione all’amica. Ginny era appena
entrata nel dormitorio e la riccia non poteva fare a meno di notare lo strano
buonumore di Ginny. Sì, strano e sospetto dato che fino a pochi giorni prima
aveva il morale sotto le scarpe.
-Quale sorrisino?-
disse Ginny cominciando a prepararsi per la notte.
-Non farmi arrabbiare
Ginny! C’è già un Weasley con cui sono furiosa! Non aggiungerti alla lista per
favore!
-Ok ok…allora. Lo sai che Harry sta con Cho?
Hermione per poco non
svenne alla notizia.
-N…no! Non ne sapevo niente! Ma come…quando…perchè?
-Oh pare che Cedric
l’abbia lasciata. Non so perché!
-E tu sei al settimo
cielo perché…- Hermione non riusciva ad afferrare il
motivo della felicità della sua migliore amica. Se davvero Harry stava con Cho,
perché Ginny era sorridente e gioviale come non la vedeva da mesi?
-Perché ho adottato la
tua tecnica!
-Quale tecnica?
-Farlo morire dalla gelosia…
-Oh…no! Buio totale, non afferro…
-Andiamo Herm! Ero di
sotto con Dean…
-Dean? Dean Thomas dei Grifondoro? Quel Dean Thomas?
-Sì..proprio lui! E
quando Harry mi ha visto arrivare con lui mano nella mano…
-Mano nella mano?
-Hermione sì!
Svegliati! Comunque stavo dicendo…ah sì Harry mi ha
visto con lui e posso giurare che si è arrabbiato! Da morire! E allora sai cosa
ho fatto?
-No! Ma ho quasi paura
a chiederlo…
-L’ho baciato!
-Tu cosa? Ma sei
uscita di senno?
-Perché scusa? Non è
quello che stai facendo tu?
-NO! Io non mi metto a
baciare Draco ok? E soprattutto Draco sa che è una farsa! Dean no! E tu piaci a
Dean! Da sempre! Lo stai usando Ginny!
La rossa sapeva che
Hermione aveva ragione, ma vedere Harry geloso l’aveva fatta sentire per una
volta speciale. Finalmente lui si era accorto di lei! Adesso doveva
rinunciarci?
-Ginny…scusami se ho alzato la voce, ma io ti
voglio bene e non voglio che qualcuno possa pensare male di te! Non voglio che
i ragazzi pensino che tu sei…beh…una facile!
-Lo so Herm, hai
ragione! Forse dovrei smetterla!
-Sì…dovresti…chiarisciti con lui e restate amici come prima.
-Hai ragione. Devo
dimenticare Harry! Mi sono illusa…lui non è geloso!
Magari si è arrabbiato solo perché…beh perché mi vede
come la sorellina piccola da proteggere…
-Frena…frena! Io intendevo che devi lasciare
Dean!
-No. Dean mi vuole bene e sono sicura
che anche io posso imparare ad amarlo. Quando avrò dimenticato Harry…
-Ginny…
-No! Hermione…è così che deve essere. D’ora in poi guarderò solo
Dean! Harry non esiste! Ma parliamo di te!
Ginny cercò di
nascondere le lacrime che volevano rigare il suo viso. Si voltò mostrando le
spalle ad Hermione, che comprese quello che la sua migliore amica stava
provando. Così lasciò che Ginny cambiasse il discorso.
-Cosa vuoi sapere?
-Ma che domande fai? Della
tua passeggiata con Draco!
-Oh…bene…
-Bene? Pensi che io mi
accontenti di “bene” come risposta? Avanti Granger! Siediti e racconta!
Ciao a tutti!
Allora…mmhh…cosa posso dire di questo capitolo? AVANTI
HARRY SVEGLIATI!!! Il povero ragazzo si è appena accorto che forse Ginny…non è solo la sorella di Ron. Ma è troppo tardi…ora sta con Dean.
Invece Hermione non lo so ma si
troverà a fronteggiare un Ron più gentile e carino con lei…e
la cosa la stupirà non poco! E cosa sarà successo durante la famosa passeggiata
tra lei e Draco?
Spero vi sia piaciuto.
Ringrazio per aver inserito la
storia tra i preferiti:
1 - acdcman
2 - AkiramMalfoy
3 - AlessandraMalfoy
4 - baby_dark
5 - Bia_chan
6 - bra89
7 - britney18
8 -
cocochanel87
9 - EleG93
10 - federica87
11 - Fra88
12 - Ginnylove
13 - giuliabaron
14 - h1lary
15 - isabell 1
16 - Jilla92
17 - key
18 - kos
19 - laretta
20 - Leleo 91
21 - lily_94
22 - Love_doll
23 - maryrobin
24 - NiaNya
25 - Nika_chan01
26 - rose07
27 - sarina87
28 - Silaqui
29 - sirius1711
30 - sorellinadolce
31 - tappetta
32 - titti6493
33 - Veronica91
34 - witchmelanie
Sirius1711:oh sì, sono
perfettamente d’accordo con te! Cho è entrata a pieno titolo nel club delle
ragazze sceme! Ma non avevo dubbi su questo! ^__^!!! Harry non è uno stupido…sa benissimo che ci sono cose per cui vale la pena
di combattere ( come il grande amore di una vita) e cose per cui invece è
meglio lasciare stare! Anche tu adori Harry e Ginny lo so….sonostupendissimi! Ma vedi che non sarà così semplice…ora lei sta con un altro…che
succederà??? Tadadada!!! Invece per leggere di cosa è
successo tra Draco e Hermione devi pazientare ancora un capitoletto…ce
la fai? Scommetto di sì! Quanto a noi….vada per la metropoli….e per la data aspetto che tu ti sia ripreso! E poi
sono io che invito te…quindi…tocca a te dettare le
condizioni! bacini bacetti bacioni…10 (n+1)
Sorellinadolce:ok…adesso i dici come è andata la serata con Draco…sto
aspettando! Forza…forza!!! Per quanto riguarda la ff…Hermione ti racconterà nel prossimo capitolo cosa ha
fatto con Draco. Tranquilla…non devi esserne gelosa! O
forse sì! Quanto a Ginny…ora è troppo presada Dean e da Harry per pensare a fermare Hermione. ma
come tutte le donne le piace fare pettegolezzi, quindi…attende
con ansia il racconto di Hermione. A presto! Ciao tesora!!!
tvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!
Erikappa:ha molto più
cervello Homer Simpson di Cho! Questo è certo! Ma ora
il povero Harry ha un piccolo problema…Dean Thomas. Credo
che se potesse lo ucciderebbe davvero…e in effetti….ma no dai! Harry avrà il suo modo per conquistare Ginny…forse….Besos!
Welcome to the other side:allora diciamo che spero di sorprenderti…anche se ti assicuro che il finale non l’ho
ancora chiaramente in testa…vedremo come girerà l’ispirazione!
Baci!
Lily_94:guarda, quando
Ron ha avuto quella uscita per invitare Hermione al ballo volevo ucciderlo io! Ma
la mia migliore amica che è innamorata persa del rosso mi ha fermata! Quanto a Harry…lui potrà anche aver capito che Cho è una piattola…ma Cho lo lascerà andare? Non lo so….bisognerà usare le maniere forti! A presto. Baises!
key:bella idea la craniata…non ci avevo pensato…mublemuble…mi hai dato un suggerimento! Ma il moro è troppo
buono, lo alzar ebbe mai le mani contro una ragazza..anche se una piccola
infrazione alle regole ci starebbe bene in questo caso…a
presto! Baciotti!
Maryrobin: che bello incontrarti anche qui!!!
*memooooltofelice* spero di riuscire nell’impresa di farti piacere
almeno un poco le DRamione…ma tranquilla che ci sarà
sempre un bel po’ della nostra coppia preferita! E soprattutto assisterai alla
distruzione di Cho…buaaaahhhh..buahhhhh
(risata sadica!). baciotti.
NON MI
RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO “RICORDI DI
UN POMERIGGIO DI SOLE” E…
Capitolo 6 *** Ricordi di un pomeriggio di sole ***
RICORDI DI
UN POMERIGGIO DI SOLE
-Allora Draco…che si fa?- fu Hermione la prima a parlare. Erano usciti
dal castello seguiti dallo sguardo sorpreso di tutti gli studenti di Hogwarts. E
come biasimarli? Non c’era coppia più improbabile di quella che ora camminava
silenziosa attraverso il parco verso il Platano Picchiatore.
C’era un leggero
imbarazzo tra loro e non capivano il motivo. In fondo era solo una recita
giusto? Ma allora perché avevano la sgradevole sensazione di trovarsi al loro
primo appuntamento?
-Possiamo fare due
passi nel parco…una cosa veloce insomma.
Hermione lanciò
un’occhiata torva al biondino.
-Scusa ma non eri tu
quello che aveva proposto di fingere di essere una coppia? Adesso mi vieni a
dire di “fare una cosa veloce”? E’ un controsenso non ti pare?
Draco la guardò
ghignando come al solito. Il suo marchio di fabbrica. Era inconfondibile. Eppure
fece uno strano effetto ad Hermione. Per la prima volta non lo trovò stupido o
infantile o ripugnante. Era quasi buffo.
-Hai ragione mia cara-
rispose Draco e accentuò queste ultime parole strappando un sorriso ad
Hermione. Eccolo di nuovo, quel sorriso. E quella morsa allo stomaco!
“Dannazione! Che diavolo ti prende!” Draco non riusciva controllare quella
fitta che era un misto di dolore e piacere quando la vedeva sorridere.Era come se quando sorridesse si illuminasse
tutto il volto…dagli occhi dorati alle guance che si
arrossavano sempre un poco.
-Perché ridi?- chiese
Hermione.
-Nulla..nulla…- ma non riusciva a togliersi dalla mente quel
sorriso splendido.
-Pensavo…come ti è venuta l’idea di invitarmi a
fare due passi?
-Non lo so…mi è venuta così- era la verità. Non ci aveva pensato
molto, l’aveva vista seduta e si era ritrovato davanti al tavolo dei Grifondoro
senza rendersene conto.
Hermione guardò il
ragazzo sorpresa. Era strano Draco Malfoy:tanto arrogante quando era circondato
dai suoi compagni, quanto tranquillo e piacevole quando era da solo. Un momento…aveva appena pensato di trovare Draco piacevole?
Sorrise di nuovo. A volte le cose possono cambiare in pochi istanti!
-Ho sempre adorato
questo posto- disse Draco. Erano arrivato in un punto del parco di Hogwarts dal
quale si poteva vedere quasi tutto l’edificio senza però essere visti da
nessuno.
-Hai ragione…è un bel posto. Quando lo hai scoperto?
Draco ghignò. Il suo
solito ghigno, con una punta di ironia.
-Sei sicura di volerlo
sapere?
Hermione annuì
curiosa.
-E va bene…l’ho scoperto l’anno scorso dopo…dopo
che tu mi hai tirato quel pugno.
-Oh…quello…- e di nuovo Hermione arrossì.
-Già…quello…per farla breve, quei due idioti di
Tiger e Goyle non la smettevano più di ridere e di
fare gli scemi. Ti puoi immaginare quanto tempo ci hanno messo a spiattellare
tutto in Sala Comune…non avevo più pace. Me ne sono
andato e sono venuto qui…e da qui ho progettato la
mia piccola vendetta! Innocente…- aggiunse Draco
vedendo lo sguardo di disappunto di Hermione.
-Mi dispiace…
-Per cosa?
-Per quel pugno…te lo ridarei di nuovo se fosse necessario, ma mi dispiace…
-Non ti sembra un
controsenso?- disse il biondo cercando di imitare il tono di Hermione di poco
prima.
-Assolutamente no! Te
lo meritavi…e lo sai benissimo! Per colpa tua Fierobecco ha rischiato di essere decapitato!
-Quel coso mi ha quasi
staccato un braccio!- replicò il biondino.
-Non l’avrebbe fatto
se tu avessi seguito le istruzioni di Hagrid!
-Certo…- Draco era rimasto senza parole con
cui ribattere. Era vero:se lui non avesse fatto l’idiota tutto quello non
sarebbe mai successo. E ora che ci pensava anche quel pugno se lo meritava.
-Bene…appurato che ho ragione, andiamo avanti.
-Aspetta io non ho
detto che hai ragione!
-Lo so, ma non hai
nemmeno saputo dirmi che ho torto!- e di nuovo lei sorrise, ma questa volta il
suo sorriso era leggermente malizioso. Quasi come quello di una bambina che
ottiene quello che vuole dopo un lungo tira e molla. Istintivamente Draco
rispose a quel sorriso prendendo la mano di Hermione. I due si guardavano ora
negli occhi imbarazzati, ma nessuno dei due aveva intenzione di lasciare la
mano dell’altro.
-Dray! Sei qui? ti stiamo cercando da
ore!- Pansy era sbucata dietro Hermione e fu Draco il primo ad accorgersi della
sua presenza. Draco fu infastidito da quell’arrivo inaspettato:ma perché? Non
riusciva ancora a dare un nome a quello che succedeva dentro di lui quando
vedeva Hermione.
-Pansy! Che ci fai qui?- chiese brusco
lasciando la mano della riccia. Hermione si voltò e guardò la nuova arrivata.
Era furiosa. Possibile che quella oca dovesse arrivare proprio in quel momento
a rovinare tutto? Rovinare? E cosa c’era da rovinare? Lei e Draco stavano solo parlando…
-Scusami! Ti ho
disturbato?- chiese con tono ironico la Serpeverde.
-Sì!- rispose secco
Draco sorprendendosi di quello che aveva appena detto. Ma era la verità:si
stava rilassando lì con Hermione. E la cosa più strana era che quella
sensazione di pace derivava da una semplice chiacchierata.
-Beh…- Pansy non sapeva cosa dire. Non si
aspettava che Draco le avrebbe risposto in quel modo.
-Beh cosa?- continuò
il biondino sempre così stranamente furioso per quella interruzione.
-Blaise ti sta cercando- rispose la mora.
Draco stava per rispondere
ma Hermione lo precedette.
-Non preoccuparti
Dray! Vai pure…ci vediamo dopo…-
Hermione avrebbe voluto mordersi la lingua. Perché stava interpretando la parte
della fidanzata gelosa con tutta quella naturalezza? Non era normale!
Assolutamente no!
Però guardando Draco
allontanarsi con Pansy sentì una stretta al cuore. Qualcosa lì dentro le stava
facendo male e dagli occhi le lacrime premevano per scendere. Perché tutto
questo?
Hermione raccontò
tutto quello che era successo quel pomeriggio a Ginny, che la ascoltava
attentamente senza aprire bocca. Lasciò che l’amica terminasse il discorso poi
restò in silenzio. Hermione la guardava aspettando un giudizio su quello che
era accaduto.
-Vuoi sapere come la
penso?- disse infine Ginny.
-E’ ovvio! Altrimenti perché
te lo avrei raccontato?
-Penso che tu ti stia
cacciando in qualcosa più grande di te!
-Cosa significa?
-Che non stai
semplicemente usando Draco per far ingelosire Ron…lui
ti piace Herm! Ammettilo! Si capisce da come ne parli…all’inizio
dicevi le stesse cose anche di Ron…o hai già scordato
mio fratello?- ginny non voleva essere scontrosa, ma
solo proteggere un’amica più da se stessa che da Draco.
-Io…tu…non è vero! Io amo Ron…è
chiaro questo!
-Davvero? Ripetitelo
quando dovrai lasciare Draco alla fine della tua farsa!
-Ma che stai dicendo?
Non è così!
Ginny scosse la testa
desolata:sapeva che non aveva senso stare a discutere con Hermione.
-Te lo ripeto. Fai
come vuoi…ma se vuoi il mio consiglio, troncherei
questa storia sul nascere!
-MA LA VUOI CAPIRE CHE
NON C’E’ NESSUNA STORIA?- ora Hermione stava urlando.
-D’accordo. È inutile
che ti scaldi! Hai ragione tu! Sono io che sto vedendo qualcosa che non c’è!
-Esatto!
“Ma allora perché
vorrei strozzare Pansy Parkinson?” pensava Hermione.
-E così te la fai con
la Granger ora? Vuoi farmi ingelosire?- Pansy era furiosa. Vedere Draco che
teneva la mano di Hermione l’aveva fatta esplodere. Come osava quella…quella…non sapeva nemmeno lei come definirla!
-Pansy…non cambi mai vero? No! Non è come pensi…
-Non te la fai con la
Granger?
-No! Non sto cercando
di farti ingelosire…quando la capirai che tu non mi
piaci! Io non ti amo…tu non mi interessi, è chiaro?
Ci siamo divertiti per un po’, tutto qui!
-Tutto qui…TUTTO QUI?- urlò la ragazza.
-Pansy…non fare scenate pietose per favore! Lo
sai che io sono così, l’hai sempre saputo! Anche con Hermione è la stessa cosa…è solo una scommessa con me stesso! Conquistarla,
portarla a letto e mollarla la mattina dopo…esattamente
come ho fatto con te!
-Sei un verme Draco
Malfoy!
-Detto da una come te
non mi offende molto!- ghignò Draco.
-Ma te ne pentirai
amaramente!
Draco rise
malignamente. Non sapeva che Pansy avrebbe mantenuto la sua promessa.
Ciao a tutti!!!
Scusate il ritardo nell’aggiornare ma è ricominciata l’università e
devo calcolare bene i tempi. In più ho avuto dei problemi in famiglia che spero
di aver risolto! Non ho tempo di rispondere alle vostre recensioni, però vi
ringrazio con tutto il cuore! Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra i
preferiti. Grazie.
Harry cominciava a
capire perché Cedric aveva lasciato Cho Chang. In una parola quella ragazza era
insopportabile! Starle accanto era impossibile per chiunque, nemmeno un santo
ci sarebbe riuscito. Bisognava sottostare ai suoi ordini…non
era una fidanzata, era un generale! La McGranitt a confronto era meno
autoritaria,anzi era docile come un agnellino.
Oramai Harry cercava
di passare il minor tempo possibile in compagnia della ragazza: le passeggiate
nel parco erano ridotte al minimo indispensabile, solo per non farsi strozzare
pubblicamente. Piuttosto passava le ore in biblioteca fingendo di doversi
preparare per le prove del Torneo. Cosa che poi non era tanto lontana dal vero.
Hermione lo rimproverava sempre che si preoccupava troppo poco delle prove e
Harry aveva colto l’ennesima sfuriata dell’amica come giustificazione davanti a
Cho.
Per fortuna Harry e
Cho non appartenevano alla stessa casa, così il ragazzo poteva rifugiarsi nella
sua torre e anche ai pasti non era costretto a stare con lei. Non osava lasciarla
perché ogni volta che accennava a quella eventualità, Cho lo guardava con due
occhi assassini. Bisognava ammetterlo: Harry Potter aveva paura. Una paura
tremenda di Cho Chang.
-Ma come fa una
ragazza tanto carina all’apparenza a diventare una piovra assassina?- disse un
giorno disperato a Ron buttandosi sul divano della Sala Comune. Oramai Ron era
a conoscenza dell’opinione di Harry su Cho e non poteva che condividerla, però
non riusciva a fare a meno di ridere dei vani tentativi che Harry faceva per
lasciare o farsi lasciare dalla ragazza. Doveva ammettere che il suo migliore
amico gli faceva pena!
-Beh..te la sei scelta
proprio bene!
-Ha parlato il
maestro!- rispose Harry sarcastico, meritandosi uno sguardo poco amichevole di
Ron.
-Qualche progresso con
Hermione?- chiese il moro per rimediare alla sua precedente battuta.
-No! Ci sto provando,
davvero! Ma ogni volta che provo a parlare appare quel dannato Malfoy! Ho
deciso di passare alle maniere forti…
-Ron…ne sei sicuro? Voglio dire Malfoy è pur
sempre Malfoy! Se ti sfiora ti fa molto male…
-Ma che hai capito?
Sono innamorato ma non aspirante suicida! No…ho
deciso che farò capire ad Hermione quello che provo per lei.
-Ottimo…ne sono felice! Così io dovrò smetterla
di dividermi tra l’uno e l’altro!
Per tutta risposta Ron
si limitò a fissare Harry sorridendo ironicamente. I due amici restarono a
chiacchierare per un po’ in Sala Comune:Ron non voleva svelare nulla ad Harry
del suo piano, per scaramanzia. il moro finì per arrendersi al silenzio
dell’amico.
-Ok…non dirmi niente! Però sappi che se hai
bisogno di una mano…
-Lo so! Ora vado a
dormire perché sono esausto! Sali anche tu?
-No! Devo ancora finire
il compito di Pozioni. Piton mi uccide se non lo consegno in tempo…dopo il ritardo a lezione aspetta solo questo per
darmi un’altra piacevole punizione…
-Perché non chiedi a
Cho di darti una mano?- disse Ron sarcastico. Fece appena in tempo a fuggire
prima che uno dei cuscini del divano lo raggiungesse in pieno volto.
-Sarà meglio che tu
vada a dormire se ci tieni alla vita…
-Sì lo penso anche
io!- rispose il rosso ridendo di cuore.
Harry rimase da solo
in Sala Comune. Si sedette pazientemente al tavolo dove aveva poggiato i suoi
libri: odiava quella materia e non la capiva proprio.
-Ma si può sapere come
diavolo faceva mia madre ad adorarla? E soprattutto dove sono finiti quei geni
materni? Non potevo ereditare una qualche piccola…remota…minuscola
competenza in Pozioni invece che gli occhi verdi di mia madre?- si chiedeva
Harry.
-Io adoro i tuoi occhi
verdi…penso stiano benissimo con i tuoi capelli
corvini perennemente spettinati- una voce dolce alle sue spalle aveva
pronunciato quelle parole. Harry l’avrebbe riconosciuta tra un milione.
-Ginny…- sussurrò Harry prima di voltarsi e
vederla. Era sola. E questo fece esultare il cuore di Harry. Ma subito dopo si
rese conto che il suo corpo e soprattutto il suo cervello non rispondevano più
ai suoi comandi. Voleva aprire la bocca per dire qualcosa di intelligente o
quanto meno di sensato, ma niente. Vuoto totale. Com’è che si parla?
Vedere poi Ginny in
pigiama non aiutava certo le facoltà di autocontrollo del ragazzo!
“Harry! Porca di
quella miseriaccia! Datti un controllo! È Ginny! Solo Ginny! La dolce e sexy e
affascinante e adesso le salto addosso Ginny! NO! CAVOLO CAVOLOCAVOLO! Ginny non può essere sexy!” a questo stava
pensando Harry prima che la ragazza cominciasse a parlare.
-Ti senti bene Harry?
-Sì…sì…- Harry balbettava come un idiota. “Ma
che ti prende?”
Ancora pensava a
quello che Ginny gli aveva appena detto:lei adorava i suoi occhi verdi.
Ringraziò mentalmente sua madre. La ragazza si accorse di quello che aveva
detto e dell’effetto che le sue parole avevano avuto su Harry.
-Sì insomma…penso che il colore dei tuoi occhi si addica bene
ai tuoi capelli. Crea un contrasto singolare. Questo intendevo- “Che idiota che
sei Ginny! Stai cercando di dimenticarlo, ricordatelo! A te ora piace Dean!
Dean è meglio di Harry. Ma chi voglio prendere in giro? Adoro quegli occhi e
quei capelli ribelli…cosa darei per fiondarci le mie
mani!”
I due ragazzi
restarono per qualche istante a fissarsi imbarazzati. Questa volta fu Harry a
trovare le parole per primo.
-Senti Ginny..io..io
volevo chiederti…insomma…
-Sì?- chiese speranzosa
Ginny. Magari voleva chiederle se stava ancora con Dean, se lo aveva lasciato.
Magari voleva dirle che gli piaceva…
-…non è che sai qualcosa su Hermione e
Draco?
-Tutto qui?- si
ritrovò a dire a voce alta la rossa. Delusa. Ancora una volta si era illusa che
Harry si fosse accorto di lei. E invece…
-Anche se lo sapessi
sai che non te lo direi. Non perché non voglio farlo, sia chiaro. Ma Herm si
confida con me e ovviamente lo fa perché sa di potersi fidare. Se io te lo dicessi…insomma tradirei la sua fiducia. E diciamolo…tu sei il migliore amico di mio fratello…di sicuro ti lasceresti sfuggire qualcosa!
-E’ giusto…però ti assicuro che non direi nulla. Sono solo
preoccupato per lei!
-Beh…ti posso solo dire che va tutto bene e
che devi stare tranquillo. Se dovesse succedere qualcosa sarai il primo a cui
lo dirò promesso- e accompagnò questa promessa con un sorriso.
“Sì…sei
bellissima quando sorridi Ginny! Diglielo avanti brutto troll! Diglielo! Sì ma
cosa le dico? Che mi piace? No! Lei non mi piace…e
poi comunque sta con Dean!”
Ginny stava per
andarsene di nuovo in dormitorio quando si sentì trattenere per il braccio. Si
voltò rossa in volto, ma per fortuna nella penombra della Sala Comune Harry non
poteva notare questo rossore.
-Ehm…Ginny…tu…tu stai con Dean vero?
“Perché me lo chiedi?
Perché continui a farmi soffrire? Non puoi semplicemente la sciarmi in pace?”
pensò Ginny mordendosi il labbro inferiore per evitare di dare voce ai suoi
pensieri.
-Sì…sto con lui- rispose timidamente. Ma
evitò di incrociare gli occhi di Harry.
-E sei felice con
lui?- “Ma che cavolo di domande fai? Ti sei bevuto il cervello? È ovvio che è felice…altrimenti non starebbe certo con quel decerebrato!”
-Scusami…non dovevo chiedertelo…fai
finta che non abbia detto nulla! Buona notte Ginny! A domani!
E Harry corse via
dalla stanza. Non sentì mai la risposta di Ginny.
-No, Harry…non sono felice con lui. Perlomeno non quanto lo
sarei con te!
Hermione si trovava in
biblioteca a studiare, come al solito. A lei non interessava particolarmente il
grande evento dell’anno, il Torneo Tremaghi. L’unica cosa di cui si occupava in
quel momento era l’ultima lezione della McGranitt. Il suo viso era nascosto da
una pila infinita di libri, da cui riemerse solo quando sentì qualcuno tossire
davanti a lei.
-Ronald!- disse sorpresa. Ma subito corresse
il tono della sua voce per sembrare indifferente e dura. Avevano litigato e il
ricordo di quello che si erano detti in Sala Comune era ancora vivo.
-Che ci fai qui? non
mi sembra un luogo adatto a te- prima stoccata.
-Hermione…lo so che è strano ma…ecco
ti cercavo. E so che tu vieni sempre qui il pomeriggio dopo le lezioni…
-Mi hai trovata- disse
con un tono più amichevole, ma senza sbilanciarsi troppo. Le faceva piacere che
lui ricordasse le sua abitudini. In fondo lui era pur sempre Ron…era per lui che aveva cominciato a uscire con Draco...
“Ma che dici uscire…fare due chiacchiere non vuol
dire uscire…” tentò di convincersi Hermione, ma il
ricordo della passeggiata nel parco, della sua mano in quella del biondino e
della rabbia per l’arrivo di Pansy la travolse come un fiume in piena. Tentò di
controllarsi e di concentrarsi su Ron.
-Sì…- sentì dire dal rosso.
-Allora?- chiese lei
impaziente.
-Certo…eccoio…io
volevo darti questi…
E Ron fece comparire
un mazzo di rose gialle davanti ad Hermione.
-Rose gialle? Ma Ron…- disse Hermione sorpresa. Era stupida dal gesto di
Ron, piacevolmente stupita. Dopotutto aveva saputo fare un gesto carino per
lei. Si era svegliato…il suo piano stava funzionando.
Anche se…se aveva una strana sensazione…non
riusciva a spiegarselo, ma anche se il gesto di Ron le faceva piacere non
poteva fare a meno di pensare a cosa avrebbe detto Draco di quel gesto.
“Già…se
Draco mi vedesse sarebbe geloso? Ma che mi importa? Non è lui che deve essere
geloso, ma Ron. E Ron è evidentemente geloso…quindi…ok,
ma allora perché continuo a pensare a lui?” a questo pensava Hermione mentre
Ron le porgeva quel mazzo di rose.
-Ho letto sul libro di
Erbologia che le rose gialle sono il simbolo della gelosia…e….beh io sono geloso, molto geloso…di
Draco, di chiunque ti sta accanto. Persino di Harry a volte, sai? Lo so che è
assurdo ma è così…- Ron stava finalmente dicendo ad
Hermione quello che provava. Quello che la ragazza voleva sentirsi dire da
anni. Ma ora provava l’impulso di fermarlo. Non voleva sentire quello che
veniva dopo, perché aveva paura. Paura di dover dare una risposta e che quella
risposta fosse quella sbagliata.
-Ron…- cominciò la riccia.
-RON!- disse Harry che
era appena arrivato in biblioteca.
“Per fortuna!” pensò
Hermione.
-Ron, ti ho trovato finalmente! Ti muovi?
Dobbiamo andare dalla McGranitt ricordi? Ma che ci fai in biblioteca?- solo in
quel momento Harry si era accorto delle rose che Ron stava dando ad Hermione.
all’improvviso il moretto divenne rosso in volto.
-Oh..ehm…scusaRon…e anche Hermione! io…io non avevo capito che…beh
allora fai con calma Ron!
-NO!- disse Ron.
Sia Harry che Hermione
lo guardavano stupiti e anche un po’ allucinati.
-No perché un bravo
studente non fa attendere un professore che lo cerca giusto Hermione?
-Giusto…- rispose la ragazza sempre più
sconvolta. Ron stava cercando di fare colpo trasformandosi nel ragazzo che
Hermione desiderava. Gentile, premuroso, attento, diligente. O almeno questa
era l’idea che si era fatto Ron. Ciò che ottenne fu invece l’esatto
opposto:Hermione era quasi spaventata da questo cambiamento improvviso e
radicale. In fondo lei si era innamorata del solito Ron:quello pasticcione,
confusionario, un po’ tonto. E non di questo fantoccio che aveva davanti!
-Vedi? Beh Hermione…continua a studiare! Ci vediamo dopo!
-Certo- disse la
riccia confusa ma felice dell’arrivo di Harry.
Ma qualcun altro aveva
assistito alla scena e ciò che aveva appena visto lo aveva fatto arrabbiare.
Gelosia.
Ciao a tutti!!!
Eccomi con un nuovo capitolo…cosa posso dire? Ron sta cercando di fare colpo su
Hermione diventando quello che tutti hanno sempre creduto essere il suo ragazzo
ideale. Attento,premuroso,diligente…ma forse ora è
Hermione ad essere cambiata…e chi sarà il personaggio
che compare alla fine? beh…questa domanda è facile!
Quanto a Harry invece pare che
si sia accorto della piccola Ginny. Ma ce la farà a scrollarsi di dosso quella
piattola di Cho? Staremo a vedere!
Rispondo brevemente alle vostre
recensioni:
sorellinadolce:Ron si è rifatto sotto come vedi, ma credo che nel cuore di
Hermione qualcosa sia cambiato irrimediabilmente, non credi? Dopo quella
passeggiata niente sarà più come prima! Un bacione tesoraaaaaaaa!!!
TvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!! Ps:non studiare troppo!
Hollina:ciao! Sono felice che la storia ti piaccia. Come vedi sia Draco che
Hermione stanno prendendo una strada nuova. Lei non è più tanto convinta di
volere Ron e lui…pare che sia geloso da morire! Come andrà
a finire? Quanto a Cho…la sua fine è vicina! Besitos!
Lily_94:ciao
bellissima! Sì, Draco è un po’ pieno di sé, ma è il suo personaggio…vedi
che già qui è mooolto geloso vedendo Ron che regala
delle rose a Hermione. come reagirà? Quanto a Pansy…combinerà
un bel guaio…ma non anticipo nulla. A presto! Un baciottissimo. Tadb!!!!!
Weasley
star:ma ciao carissima! Non pensavo di incontrarti anche qui! sono
felice che tu abbia trovato anche questa mia storia…diciamo
che è un esperimento…non ho mai scritto una Dramione. Ma quanto alla parte harry/Ginny
sono molto ferrata! Piaciuto anche questo chappy? Kiss!
Kitty_Cullen:spero di aver risolto tutto, ma diciamo che è passata la fase
critica del periodo nero…ma non abbandono certo i
miei fedeli lettori! Ecco qui il nuovo capitolo…ok,
Draco non si vede fisicamente, ma come puoi notare Hermione non smette mai di
pensare a lui…che sia un brutto segno per Ron? a presto…un bacione grande!
Nika_chan01:ciao
anche a te! Sono felice che tu abbia trovato il tempo per lasciare un segno
della tua lettura. E mi fa molto piacere che la storia ti piaccia…spero
che anche questo capitolo ti faccia capire cosa sta passando nella mente di
Hermione e di Harry soprattutto. A presto. Baises!
Erikappa:vedi che Ginny non deve fare molto per farsi notare da Harry che
la nota già comunque. e poi chissà come potrà fare Harry per convincere Ginny a
lasciare Dean? A presto. Besos!
Sirius1711:perché
dici improbabili? Io penso che in amore non ci sia mai nulla di probabile. Credo
che proprio quando scatta quel qualcosa dentro di te, l’unica cosa improbabile
è non assecondare la fiamma dell’amore. Non sei d’accordo? È vero, mancava il
primo bacio…ma a volte è meglio quando una cosa la si
attende per lungo tempo, no? Quanto alla mia risposta…ti
piace quel ristornatino vicino alla stazione
centrale? L’anno aperto da poco…la prima volta che
vai a milano fammi sapere…ti
va? Ma poi la tua lei non direbbe nulla? Secondo me sarebbe mooooltogelosa…e lo sarei anche io! Bacini…bacetti…bacioni…
Sarina87:credo
che siano tutti un po’ nei guai chi per un motivo, chi per un altro…spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto.
Bacione.
Hoshi_chan:ciao! Sono felice che ti piaccia questa storia..spero di aver
aggiornato abbastanza in fretta e che ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto!
Un bacio!
Sirenaeterea:ciao! Sono felice che la storia ti piaccia…e
sono anche molto felice che ti piacciano i personaggi! Sì forse Harry è un po’ più sveglio del
solito, ma ancora molto timido. E a quanto pare Harry e Ron si sono accorti che
devono darsi una svegliata se non vogliono perdere la loro bella…a
presto! Bacioni.
Per ora ringrazio chi ha inserito
la storiatra i preferiti.
1 - acdcman
2 - AkiramMalfoy
3 - AlessandraMalfoy
4 - baby_dark
5 - Bia_chan
6 - bra89
7 - bribry85
8 - britney18
9 - cassandra 287
10 - ciottolina993
11 - cocochanel87
12 - Deidara
13 - EleG93
14 - excel sana
15 - federica87
16 - flavia93
17 - Fra88
18 - gaiac88
19 - Ginnylove
20 - giuliabaron
21 - h1lary
22 - Hoshi_chan
23 - isabell 1
24 - Jilla92
25 - kassandra_Black
26 - katevie
27 - key
28 - Kitty_Cullen
29 - kos
30 - Lallamagna
31 - laretta
32 - Leleo 91
33 - lily_94
34 - Love_doll
35 - maryrobin
36 -
MimiMiaotwilight4e
37 - nanachan89
38 - NiaNya
39 - Nika_chan01
40 - oOoPRONGSIEoOo
41 - rose07
42 - Sardignola
43 - sarina87
44 - Silaqui
45 - sirenaeterea
46 - sirius1711
47 - sorellinadolce
48 - Tanny
49 - tappetta
50 - titti6493
51 - Veronica91
52 - weasley star
53 - witchmelanie
54 - Yuki no Hime
VI ASPETTO AL PROSSIMO CAPITOLO “APRIRE
GLI OCCHI”….
La prima neve aveva
cominciato a scendere silenziosa su Hogwarts e sul piccolo villaggio di Hogsmeade. Natale era alle porte e con esso si avvicinava
la data dal Ballo. La McGranitt aveva iniziato le prove di danza per la sua
casa, poiché voleva impedire che quei bamboccioni dei
suoi studenti mettessero in ridicolo la nobile casata dei Grifondoro. Harry e
Ron avevano cercato disperatamente di sottrarsi a quella tortura ma nulla era
servito allo scopo. La McGranitt era decisamente troppo furba e intelligente
per loro! Dovettero rassegnarsi alla loro sorte. Solo Neville era al settimo cielo…anche se nessuno sapeva chi avrebbe invitato quel
povero ragazzo.
Ma nei pensieri di
tutti in quei giorni c’era anche un altro avvenimento. Quel fine settimana gli
studenti più grandi avrebbero avuto il permesso di recarsi a Hogsmeade. Un tempo Harry e Ron non vedevano l’ora di andare
in quel villagio:la Stamberga Strillante, l’emporio
degli scherzi di Zonco…praticamente passavano le
settimane facendo il conto alla rovescia per la gita. Ma quella volta no. Per
la prima volta nella loro carriera scolastica Harry e Ron desideravano
ardentemente restare tra le mura della loro scuola. Persino una lezione extra
con Piton sarebbe stata gradita. Invece…
-Ma perché non vieni
con me Ron?- chiese Harry per l’ennesima volta. Più che una richiesta era una
supplica.
-Non se ne parla.
Primo perché non faccio il terzo incomodo tra te e Cho la pazza Chang. Secondo
perché non ho intenzione di passare un’intera giornata in compagnia di quella
squilibrata! Ma dico…ti sembro pazzo forse?
-Grazie…sei davvero un amico!- rispose ironico
il moro.
In effetti Ron non
aveva tutti i torti:nemmeno Harry avrebbe mai voluto passare tutta la giornata
con Cho,ma come poteva dirle di no?
Harry stava correndo velocemente fuori dal campo di
Quidditch. Gli allenamenti erano appena terminati e lui necessitava di una
doccia. Di solito era un momento che gli piaceva particolarmente, fiondarsi
sotto quel getto caldo che cancellava la stanchezza. Era una sorta di rito,ma
quel giorno era ben deciso ad evitarlo. Aveva visto Cho sugli spalti che lo
attendeva. E sicuramente aveva anche appena saputo dell’imminente gita a Hogsmeade. Non ci voleva certo un genio per fare due più
due:Cho era lì per farsi invitare a Hogsmeade.
Chiaro, semplice, diabolico!
“Corri Harry, corri Harry!” continuava a ripetersi. Sperava
di non incrociarla e di essere più veloce di lei. Quanto si sbagliava. Neanche
il tempo di prendere le sue cose dallo spogliatoio e…
-Ciao Harry!- eccola sbucare da dietro l’angolo.
-Ehm…Cho…ciao!- rispose il ragazzo stampandosi un falso sorriso sulla faccia.
-Complimenti per l’allenamento! Hai preso il boccino in
pochissimo tempo!
-Oh…sì. Grazie! Come mai qui?- chiese il ragazzo facendo il vago.
-Passavo da queste parti e mi sono detta “perché non andiamo
a trovare Harry?”. E così eccomi qui! Sorpreso?
-Molto!- mentì il ragazzo.
-Beh?- disse allora Cho a corto di argomenti.
-Beh?- rispose Harry ironico. Ma all’improvviso un lampo di
genio! Poteva invitarla e poi darsi per malato la mattina stessa! Che idea fantastica…un momento! E se poi se la ritrovava come
infermiera non era anche peggio?
“Mi sa che ti tocca mio caro!”
-Ehm…Cho…
-Sì?- rispose la ragazza.
-Non è che ti andrebbe di venire a Hogsmeade
con me?- ecco l’aveva fatto. Si era appena tirato la zappa sui piedi.
-E me lo chiedi? Certo! Allora a domenica!- e si voltò. Quella
ragazza era un incubo!
-Amico, sei proprio
sfortunato! Ma perché non la pianti e basta?- suggerì Ron pratico.
-Perché primo quella
mi uccide!
-Ottima motivazione-
concordò Ron.
-E secondo perché poi
dovrei rimettermi a cercare una dama…di nuovo! Non
posso presentarmi da solo al Ballo. Cavolo! Devo anche aprire le danze! Dannata
McGranitt!
-Ok…però dopo il ballo la molli?
-Ci provo…però ho una strana sensazione…
-Cioè?
-Che mi stia usando…voglio dire, ho fatto di tutto per farle capire che
mi sono stancato di lei! Praticamente non la vedo quasi mai, non le parlo, ci
manca poco e manco la saluto! Una ragazza normale mi avrebbe già piantato
giusto?
-Giusto…in effetti il suo comportamento è molto
strano…
-Secondo me vuole solo
far ingelosire Diggory. Facci caso…mi cerca quando
lui è nei paraggi o quando c’è la possibilità di incontrarlo…tipoHogsmeade.
-Per la barba di
Merlino! Hai ragione! Non può essere solo una coincidenza Harry! Che brutta
vipera. Pazza, piagnona e pure vipera!
-Già…ma il mio problema rimane. Come me la
levo di torno a Hogsmeade?
A Ron si dipinse un
sorriso malvagio sul viso.
-Harry…che ne dici di renderle queste settimane
prima del ballo un inferno?
-Sono pronto a tutto…spara!
Draco camminava avanti
e indietro nel suo dormitorio. Era nervoso. Blaise non lo aveva mai visto in
quelle condizioni:nemmeno nei suoi momenti peggiori con Potter. E ce n’erano
stati a migliaia di momenti no con Harry! Doveva essere successo qualcosa di
tremendo al suo amico il giorno prima, quando era stato in biblioteca. Da
allora era come impazzito. Nessuno riusciva ad avvicinarsi o a parlargli senza
che Draco lo maledicesse.
-Senti Dray! Adesso la
smetti e mi dici che ti è preso- disse infine Blaise. Lui era l’unico che Draco
non aveva aggredito. Il solo che aveva il permesso di restargli accanto e di
fissarlo in quello stato di follia inspiegabile.
-Niente! Assolutamente
niente!- e accompagnò le sue parole con un pugno contro il muro.
-Lo vedo! Non sono uno
stupido…sono il tuo migliore amico e mi puoi
raccontare ogni cosa lo sai?
Draco si voltò a
fissare il ragazzo. Non lo aveva mai sentito parlare così. Si stava rivelando
davvero un ottimo amico. Più di quanto lui meritasse.
Vedendo che Draco non
accennava a parlare, Blaise ricominciò.
-Si tratta di
Hermione?
-Come lo sai?- chiese
il biondino colto sul vivo.
-Sei così da quando
sei tornato dalla biblioteca. E Draco Malfoy ha un solo buon motivo per andare
in biblioteca…
-Ok…si tratta di Hermione. L’ho vista
parlare con Weasley…
-E…
-E cosa Blaise? Non ti
basta?
-Non afferro il
problema tutto qui!
-Il problema è che mi
sta facendo sembrare ridicolo! Per tutta la scuola sono io il fidanzato di
Hermione e se lei se ne va in giro con Weasley tutti penseranno che mi fa le
corna! E a me queste cose non capitano! Io ho una reputazione in questa scuola…
-Sì…dello stronzo!- disse Blaise.
-Ti è chiaro adesso il
problema?- urlò Draco fingendo di non aver sentito il commento dell’amico.
-Chiarissimo. Solo
questo?
Draco si voltò di
scatto verso Blaise.
-Che altro dovrebbe
esserci scusa!- ringhiò. -Non vorrai ricominciare con la solita storia? Io non
amo Hermione Granger, mi sono spiegato bene?
-D’accordo…scusami…ti
lascio in pace. Se comunque vuoi un consiglio, parlale e chiarisci. Magari non
è come sembra! C’è Hogsmeade questa domenica. L’hai
già invitata?
-Sì.
-Bene…andate da Madama Rosmerta
e civilmente le dici quello che hai appena detto a me. E ricordati la parola chiave…civilmente!- scandì Blaise ironico. Draco lo fissò
indeciso se prenderlo a pugni o ridere con lui. Optò per la via di mezzo.
-Sì…farò così!- e uscì dalla stanza. Una
parte di lui sapeva che Blaise aveva ragione. C’era qualcosa di strano nella
sua reazione…non era uno stupido, e sapeva che non
era normale tutto quello. L’aveva vista con Weasley…e
allora? Lui non era il suo fidanzato giusto? Lui era solo un gioco…ma allora perché la cosa lo faceva infuriare così?
Blaise scosse il capo.
Sapeva che quelli erano i primi segnali della gelosia ma non poteva dirlo
apertamente a Draco. Lui era così:doveva capire le cose da solo. Blaise poteva
limitarsi a creare le situazioni adatte perché questo succedesse, come ad
esempio il suggerimento di andare da Madama Rosmerta.
Era certo che Draco avrebbe capito. Era troppo sveglio per non farlo…ma proprio allora sarebbero iniziati i problemi. Come
avrebbe reagito se Hermione alla fine lo avesse lasciato per Ron? Non sapeva
che fare. Gettarlo tra le braccia di Hermione o proteggerlo da un possibile
futuro distacco?
-Mi piace la tua idea
Ron! Un’uscita a quattro. Io con Cho e tu con Luna. Potrebbe funzionare. Io
dirò che sei venuto con noi per non restare solo da quando Hermione sta con
Draco, e Luna è venuta per non darti l’impressione di essere il terzo incomodo.
In più è di Corvonero come Cho. È perfetto! Ron sei
un genio!
-Già…e Luna la manderà fuori dai gangheri! Ho
sentito dire che Cho e le sue simpatiche amiche si sono informate se è
possibile far cambiare casa a uno degli studenti…e
pare che la ragazza in questione sia proprio Luna. La ritengono troppo….fuori dagli schemi, ecco.
-Che vipere! Luna non
mi sembra male…è originale, sì…ma
è simpatica. Comunque sei diabolico Weasley! Ora devi solo invitare Luna.
-Io?
-E chi altrimenti? No
dico, non vorrai che la inviti io…sarebbe quanto meno
sospetto visto che esco con Cho, ti pare?
-Ok Harry! Ma sappi
che mi devi un favore!
Harry sorrise e strinse la mano dell’amico che era diventato
rosso pomodoro. Luna era pur sempre una ragazza e invitarla non sarebbe stato
comunque semplice!
Ciao a tutti!!!
Prima gita ad Hogsmeade…Cho ha incastrato Harry, che però ha pronta la
contromossa. Ron ci andrà con Luna…e chissà che non
si diverta pure! Quanto a Draco..beh ovviamente ci andrà con Hermione…ma cosa succederà?
Dovrete aspettare il prossimo
capitolo per saperlo! A presto!
Rispondo brevemente alle vostre
recensioni:
sorellinadolce:Harry si è accorto che Cho è una piattola, ma ancora non
riesce a scrollarsela di dosso…forse però la gita a Hogsmeade cambierà qualcosa…e non
solo per loro! Ron magari si renderà conto che Hermine
non è la ragazza giusta per lui..e magari Hermione capirà che Draco è più di un
fidanzato-fantoccio…già…ma come accadrà tutto questo?
Sorpresa…. Un bacione tesoraaaaaaaa!!!
TvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!! Ps:non studiare troppo!
Hollina:diciamo che le rose gialle erano un segno per Ron…anche a me non piacciono però avevano un significato! Quanto
a Harry e Ginny…tranquilla…tra poco si sistemerà
tutto o quasi…Besitos!
Lily_94:ciao bellissima! Non preoccuparti per
ron…troverà la sua strada…anzi
forse la sta già trovando. Intanto ti posso dire che Cho ha le ore (anzi le
pagine) contate…manca poco alla sua distruzione! A
presto! Un baciottissimo. Tadb!!!!!
Weasley star:ti capisco…anche
a me quel pezzo piace molto…è divertente e nello
stesso tempo si capisce cosa Harry prova per Ginny…sono
felicissima che nessuna ficcy sfugga ai tuoi artigli!
A presto bella! Kiss!
Kitty_Cullen:credo che Hermione la pensi
esattamente come te…vuoi mettere Draco a Ron? ma ci
vuole ancora un piccolo passo perché lei lo capisca…e
perché Draco accetti di essere geloso e quindi innamorato di Hermione! A presto…un bacione grande!
Nika_chan01:mi piace molto il tuo commento. In
effetti volevo che fosse una storia semplice e non troppo complicata per un semplice
motivo…sono ragazzi di 14 anni e i loro problemi
vanno affrontati con semplicità per quanto in realtà siano molto complicati! e
per questo invidio molto i quattordicenni! Comunque ti ho capito…credo…e
non arrenderti mai se vuoi spiegare qualcosa alla gente! A presto. Baises!
Erikappa:harry è stato incastrato da Cho…gli tocca andare a Hogsmeade
con lei, ma stai tranquilla che la cosa non durerà a lungo…Harry
non è uno stupido e quella piattola non fa per lui. Quanto a Ron forse le cose
per lui stanno per cambiare…A presto. Besos!
Sirius1711:non preoccuparti…è
ovvio che qualcuno resterà senza Hermione perché la poligamia è illecita nel
nostro stato (e quindi anche nella mia ficcy art. 556
c.p. se non ricordo male). Ma chiunque perderà Hermione troverà qualcun altro…come si suol dire quando si
chiude una porta si apre un portone! Quanto all’atteggiamento di Ron sono d’accordo
con te…forse è proprio per questo che Hermione si sta
spostando verso Draco…vedremo se alla fine tutto
finirà bene. Perché onestamente non ho ancora deciso il finale di questa
storia! Ho visto la recensione all’altra ficcy…anche
io sono a Milano domani, se ti va….Bacini…bacetti…bacioni…
Sarina87:Harry è molto sveglio ma come vedi
Cho è più furba di lui…perora…ma
ti assicuro che Harry si è stancato di Cho e sta per farla finita! A presto.
Bacione.
Deidara:ciao! Sì Ron ha giocato la sua ultima carta, ma in effetti
ha ben poche speranze contro Draco…anche se il
chiarimento tra Draco e Hermione si prospetta complicato! A presto…
Bacioni.
Tanny:non è che sono proprio insieme…fingono
di esserlo perché Hermione vuole far ingelosire Ron, mentre Draco vuole
portarsi a letto Hermione e vendicarsi del pugno dell’anno precedente,
umiliandola pubblicamente. Spero di essere riuscita a spiegarmi…a
presto! Smack!
Per ora ringrazio chi ha
inserito la storiatra i preferiti.
Il villaggio di Hogsmeade era perfetto con il candido mantello di neve che
lo avvolgeva. Era pronto ad accogliere gli studenti che da lì a pochi minuti
avrebbero popolato le sue vie. Un silenzio surreale popolava le vie della
piccola cittadina che alle prime ore dell’alba si era messa in funzione. Un
risveglio rapido in attesa di tutti gli studenti di Hogwarts.
In tutta la scuola non
c’era un solo ragazzo che non fosse in fibrillazione per l’evento. Ma fra tutti la più
agitata era sicuramente Hermione Granger. La riccia si stava preparando nella sua
stanza aiutata dall’inseparabile amica che la osservava curiosa dal letto.
Nella mente di Hermione frullava qualcosa che la preoccupava e non riusciva a
capire cosa.
-Da qualche giorno
Draco è strano…- cominciò Hermione che aveva bisogno
di sfogarsi con qualcuno.
-Strano? In che senso?
Voglio dire…Draco è già strano di suo…-
chiese Ginny.
-Non lo so…più freddo, arrabbiato.
-Allora è normale! È
solo Draco.
Hermione si voltò
verso l’amica lanciandole uno sguardo eloquente.
-Ok! Sto zitta! Ma la
pianti di cambiarti d’abito? Sarà il decimo che provi questa mattina! Credi
forse che riuscirai poi a sistemare tutto nei prossimi sei mesi?- Ginny si
stava divertendo a prendere in giro l’amica ma era soprattutto per alleggerire
la tensione che Hermione emanava
-Hai ragione…è che non mi so decidere! Tu che dici?
-Dico che ti stai
preoccupando troppo per un non-appuntamento!- commentò ironica Ginny, che
perseverava nella sua idea.
-Ginny…è solo che non voglio far brutta
figura! Allora cosa mi consigli?
-Mmhh. A me piace molto il jeans scuro e
stretto e il maglione viola scollato e la camicia bianca sotto. Semplice,
elegante, ma non troppo.
-Niente gonna?
-Herm! Nevica! Si congela!
-Ok…e jeans sia! Tu piuttosto mi sembri
poco felice per questa gita. In fondo è il primo vero appuntamento con Dean!
-Oh, sì…ma io non do molto peso a queste cose lo sai! Credo che
un semplice jeans e un maglione qualsiasi vadano benissimo! Niente di speciale!
-Ginny…- Hermione stava per riprendere il suo
discorso su Harry, ma fu interrotta da un cenno con il braccio di Ginny.
-Va tutto bene Herm!
Non ti preoccupare! Va tutto bene…- ma la sua voce
tradì un velo di tristezza.
Ore 10.
L’atrio della scuola
era pieno di ragazzi tutti in fibrillazione per l’uscita. La giornata era
fredda ma splendida e preannunciava di rimanere tale. Draco con il suo lungo
cappotto nero stava scendendo l’ultima rampa di scale e con lo sguardo cercava
Hermione. La vide intenta a parlare con Ginny, Harry e Ron. Di nuovo quella
rabbia inspiegabile prese il sopravvento. Si diresse verso di lei mentre
tentava di ricacciare quel sentimento dentro di sé.
-Mione!- disse freddo e deciso. La ragazza
si voltò di scatto e gli sorrise.
-Dray! Sei arrivato finalmente! Credevo te
ne fossi dimenticato.
Per un istante Draco
dimenticò la rabbia che aveva provato pochi secondi prima:ora era lì, vicino a
lei e le sorrideva. Che altro contava? Nulla. Proprio nulla. Nemmeno Weasley!
Le prese la mano d’istinto ma appena la sfiorò sentì un brivido correre lungo
la sua schiena e un fremito attraversargli tutto il corpo. Sollevò lo sguardo
fissando dritto negli occhi Hermione:sperava che non se ne fosse accorta, ma
guardando quelle due pozze dorate si rese conto non solo che lei aveva
percepito quel fremito ma che anche lei aveva provato la stessa sensazione.
Arrossirono entrambi nello stesso istante.
Fu Ginny ad
interrompere quel momento imbarazzante.
-Hermione! Ho un’idea…perché verso le cinque non ci ritroviamo tutti ai Tre
Manici di Scopa? Beviamo qualcosa insieme e poi torniamo a scuola!
Era una buona idea. Se
l’intenzione di Hermione era quella di far ingelosire Ron non c’era nulla di
meglio che farsi osservare da lui per un po’ in compagnia di Draco. Ma Ginny
aveva in mente altro…Ginny non voleva restare troppo
sola con Dean. Per quanto si sforzasse non riusciva a togliersi dalla mente lo
sguardo geloso di Harry quando l’aveva vista mano nella mano con Dean.
-Sì…a me sta bene- disse Draco. Il suo
tono di voce era diventato più dolce.
-Anche a me- disse
Harry di corsa. C’era una possibilità di non restare solo con Cho…doveva coglierla al volo!
-Allora è deciso…ci vediamo alle cinque! Ciao ragazzi!- disse la
rossa e poi si allontanò per cercare Dean. Non si accorse che dietro di lei
Harry strinse identi con un gesto
convulso.
Hermione e Draco
passeggiavano per Hogsmeade. Non si erano ancora
rivolti la parola, se non per qualche piccolo e banale commento.
-Stai molto bene
vestita così- disse ad esempio il biondino.
-Grazie- rispose la ragazza.
E poi di nuovo silenzio.
-Dove vuoi andare?
-Non lo so- disse
Hermione. Quel silenzio e quelle risposte telegrafiche cominciavano ad
irritarla. A lei piaceva parlare ma sembrava che a Draco si fosse seccata la
lingua. In più non la fissava nemmeno negli occhi…che
diavolo era successo? Ripercorse mentalmente i suoi gesti e le sue parole degli
ultimi gionri, ma non le venne in mente nulla che
potesse giustificare un simile comportamento. Restava una sola cosa da fare.
Chiederglielo direttamente. E l’avrebbe fatto se non fosse accaduto qualcosa
che la fece andare su tutte le furie! Da uno dei vicoli di Hogsmeade
era spuntata Pansy che aveva tutta l’aria di voler disturbare Hermione. Si
portò vicino a Draco e gli diede un bacio sulla guancia. Ben attenta a farsi
notare da Hermione che strinse i pugni per evitare di colpirla in pieno viso.
-Dray! Tesoro! Perché non ti unisci a noi?
Siamo tutti Serpeverde…di sicuro non ti annoierai
come con questa qui!- disse sottolineando queste ultime parole.
All’inizio Draco non
rispose. “Che fa adesso? Ci pensa pure?” pensava furiosa Hermione, che aveva
già aperto la bocca per rispondere a tono a quella smorfiosa.
-No! Noi non vogliamo
unirci a te e ai tuoi amichetti- rispose acida la riccia.
-Non mi pare di aver
chiesto a te…Mezzosangue zannuta!- disse Pansy.
-Vattene subito!- urlò
Hermione.
-Altrimenti?
-Altrimenti non arrivi
dai tuoi amici viva mia cara!
Pansy rise. Una risata
fredda e cattiva. La stessa risata che aveva sempre usato anche Draco negli
anni passati. Doveva essere una caratteristica della casa. E all’improvviso la
riccia si rese conto di quanto lei e Draco fossero diverso e di quanto lui
stesse fingendo nello stare con lei. Si sentì morire a quel pensiero. Perché le
dava così fastidio che Draco la stesse solo illudendo? In fondo era stata lei a
chiederlo. Ma ora voleva qualcosa di diverso…e
nemmeno lei riusciva a capire cosa.
-Dray! Sai dove trovarci se ti va! Non
voglio perdere tempo con questa!- e Pansy si allontanò accarezzando
languidamente il petto di Draco.
Hermione si girò
furiosa e riprese a camminare velocemente. Draco non si mosse. Quando la
ragazza se ne accorse, si voltò e lo guardò con gli occhi fiammeggianti.
-Che c’è? Non ti
muovi?- chiese Hermione acida.
-No.
-Si può sapere che ti
prende? Non mi hai praticamente rivolto la parola e prima con Pansy…beh potevi anche scansarti! In fondo sono io la tua
ragazza!
-Per finta ricordalo!
-Cosa? C…certo! Lo so. Ma…stai con lei?
Stai con Pansy? Ti ho visto come la guardavi!
-E tu stai con Ron? Ti
ho visto in biblioteca l’altro giorno! Quei fiori…patetico!
-Ah, allora è questo!
Sei geloso!- rispose Hermione sforzandosi di non sorridere per la gioia. Draco
era geloso…questo poteva significare solo una cosa…che per Draco lei contava qualcosa…lei
contava davvero!
-Io non sono geloso!
Per esserlo dovrei prima innamorarmi di te! Ed è impossibile visto che io non
starei mai con una…- ma si fermò. Non riuscì a finire
la frase. Draco credeva che la conclusione del suo discorso era che lui non si
sarebbe mai potuto innamorare di una Mezzosangue. Ma non voleva dirlo…e non perché voleva portarsela a letto (e darle della
Mezzosangue non era certo il modo migliore per convincerla), ma perché…già perché? No! Non poteva essere…non
poteva piacergli davvero Hermione. Era geloso! Lui era davvero geloso di
Weasley! “Oh mio Dio…no…non può essere successo!
Calmati Draco! È solo una tua suggestione!” si ripeteva nella testa.
-Una come?- disse
Hermione fredda facendolo tornare alla realtà. “Che stupida Hermione, ti sei illusa…lui ti sta solo ferendo di proposito e di sicuro ha
in mente qualcosa per prenderti in giro!”…a questo
pensava Hermione.
-Niente!- rispose il
ragazzo.
Si sentiva ferita,
umiliata,tradita! Tradita dal suo finto fidanzato. Ma che le prendeva?
-Senti…è meglio se la finiamo qui! E’
evidente che tra noi…questa farsa non può andare
avanti- disse la ragazza.
-E la tua vendetta?-
Draco adesso era improvvisamente nel panico. Capiva che stava per perdere
Hermione e doveva impedirlo.
-Non importa! Parlerò
con lui…
-No! Senti…ok…ti chiedo scusa!
-Come?- Hermione era
sconvolta: Draco Malfoy le stava chiedendo scusa?
-Sì…insomma…mi dispiace, avrei dovuto tenere
lontana Pansy e non permetterle di dire queste cose!
-Davvero?- rispose la
riccia incredula.
-Sì…ero solo arrabbiato perché…perché
ti ho visto con Weasley! E ho pensato che tu volessi farmi fare la figura
dell’idiota davanti a tutta la scuola. Insomma pensavo che tu mi stessi
prendendo in giro, insieme a Weasley e Potter.
-Io non sono così…
-Lo so! Tu sei diversa
dalle altre…- ma Draco arrossì pronunciando queste
parole. Si affrettò a cambiare discorso.
-Allora…si va ai Tre Manici di Scopa?- disse il
biondo sorridendo. E ad Hermione per un momento mancò il respiro.
Ciao a tutti!!!
Eccoci ad Hogsmeade.
Hermione e Draco hanno avuto il loro primo litigio per colpa di Pansy ovviamente…e pare che entrambi si siano accorti che
qualcosa è cambiato. Cosa accadrà ai manici di scopa?
Quanto a Harry e Ginny…pazientate ancora un po’!
A presto!
Rispondo brevemente alle vostre
recensioni:
sorellinadolce:per vedere Luna e Ron dovrai aspettare
ancora un po’…quanto a Hermione e Draco…credo
che entrambi abbiano capito che c’è qualcosa di strano. Draco è geloso e
Hermione non è da meno…cosa accadrà ora? Un bacione tesoraaaaaaaa!!!
TvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!! Ps:non studiare troppo!
Hollina:ecco qui il capitolo…arriva
Pansy e pensando di fare un guaio in realtà fa una cosa buona…almeno
Draco ed Hermione si rendono conto che forse non stanno solo fingendo! Che si
stiano svegliando? Besitos!
Lily_94:ciao bellissima! Vediamo
se si mette con Luna…certo Hermione sembra più
indirizzata verso Draco oramai…non trovi? Quanto a
Harry e Ginny…continuano a fissarsi ma darsi una
mossa no…che testoni! A presto! Un baciottissimo.
Tadb!!!!!
Weasley star:Cho dovrebbe
essere liquidata nel prossimo capitolo…credo…ma cosa
credi che succederà tra loro? Per quanto riguarda Draco vedi che comunque sta
facendo qualche passo avanti verso Hermione. che si sia accorto che Hermione
gli piace davvero? Chissà… A presto bella! Kiss!
Kitty_Cullen:sì, beh Blaise è un bel personaggio. Ma
certo qui è Draco che la fa da padrone. Cosa ne dici di questo primo
battibecco? Credo che sarà utile a entrambi per fargli capire che le cose sono
diverse da come pensano! A presto…un bacione grande!
Erikappa:ecco qui il capitolo…come
vedi Hermione e Draco si stanno svegliando quanto invece a Harry e Ginny…aspetta e vedrai.Harry non
è poi quel tontolone che sembra! A presto. Besos!
Sirius1711: sì ognuno si
organizza per chiarirsi…e a quanto pare Hermione e
Draco ce l’hanno fatta. Anche se questo incontro mi sa che ha cambiato qualcosa
dentro di loro. Che ne dici? Quanto alle nuove coppie…per
ora facciamo in modo che quei quattro disgraziati si mettano insieme poi ne parliamo…cosa pensi che succederà tra Harry e Ginny? Per Milano…domani? Bacini…bacetti…bacioni…
Sarina87:per Luna dovrai
aspettare il prossimo capitolo…invece per Harry,
credo che già nel prossimo potrai vedere dei cambiamenti…
e spero ti piaceranno! A presto. Bacione.
Love Doll:non
preoccuparti, ti capisco benissimo. Sono felice che la storia continui a piacerti…anche se ancora non ho deciso come finirà! A presto!
Baciotti.
Sanguisuga:non devi avere
paura di recensire…non mordo! Comunque sono felice
che la storia ti piaccia…quanto alla tua storia come
inizio non è male, ma dovresti cercare di scaricare l’html altrimenti è
impossibile leggerla! A presto. Bacio.
Per ora ringrazio chi ha
inserito la storiatra i preferiti.
Quello che camminava
per Hogsmeade era certamente il più strano quartetto che
si fosse mai visto tra quelle vie. Tutti erano convinti che un giorno Harry e
Ron avrebbero trovato il coraggio per invitare Ginny ed Hermione in una delle
famose uscite nel villaggio, ma le cose non erano andate esattamente così.
Harry era stato accalappiato da Cho Chang che non sembrava volerlo mollare
nemmeno per un istante, mentre Ron cercava di tenere il passo di Luna Lovegood, anche se bisogna ammetterlo: quei due sembravano
divertirsi un mondo. Ron era stranamente allegro ed euforico,troppo allegro per
uno che aveva appena perso la ragazza dei suoi sogni!
Uno strano quartetto
davvero.
-Mi spieghi perché hai
portato quella?- chiese Cho evidentemente alterata a un Harry molto pensieroso,
quasi imbronciato.
-Ma te l’ ho già detto
Cho! Ron mi faceva pena da solo a scuola e così gli ho chiesto di venire con
me. Ma non potevo fargli fare il candelino ti pare? E
allora ho pensato che Luna era la persona giusta! Abbastanza…divertente
da farlo sorridere…e in più è della tua stessa casa. Non
credevo che tra voi Corvonero ci fossero delle
antipatie e pregiudizi.
Il commento del moro
era volutamente sarcastico e cattivo. Cho guardava Harry con uno sguardo
sospettoso. Che avesse capito il suo gioco e trovasse ogni scusa per farsi
lasciare? No! Non poteva permetterlo. Lei era sicura che Cedric vedendola con
Harry si sarebbe ingelosito e l’avrebbe rivoluta. Aveva fatto tutto quello con
un solo scopo…e non voleva rinunciarci.
-Hai ragione mio tesoro…sei sempre così dolce!- e si strinse ancora di più a
lui. Proprio in quel momento Cedric spuntò dal vicolo e vide la ragazza
abbracciata a Harry. Cho prese la palla al balzo e fece una cosa che Harry non
aveva previsto. Lo baciò. Lì davanti a tutti, all’improvviso, gli gettò le
braccia al collo e lo baciò. Harry divenne rosso in volto come mai prima.
Perché aveva fatto quello? Non doveva andare così! Non doveva! Si voltò e vide
il motivo di quel gesto improvviso:Cedric Diggory. Ma contrariamente a quanto
Cho sperava, il ragazzo non ebbe nessuna reazione. Evidentemente aveva lasciato
la morettina e non aveva intenzione di riprendersela!
Ma quello che Harry
vide dietro Cedric lo fece impallidire. Un’altra coppia aveva assistito alla
scena. Ginny e Dean. Di nuovo loro. Harry ebbe ancora una volta quello strano
impulso di strozzare Dean! Ma si concentrò sul volto di Ginny:era triste, come
se le avessero appena dato la notizia più brutta di questo mondo. “Magari è
gelosa! Per il bacio di Cho…per questo è triste!”
Harry era stanco di pensare e fare congetture. Voleva sapere. Anzi doveva!
Lasciò la presa di Cho e si diresse verso Ginny. All’inizio la morettina pensò
che stesse andando a parlare con Cedric per chiarire che ora lei era la sua
ragazza, ma quando si accorse che dietro c’era la giovane Grifoncina,
Cho capì. Capì che Harry stava andando da lei. Capì che Harry amava lei e solo lei.
Erano giorni che era strano:ogni volta che Ginny Weasley compariva nella
stanza, Harry diventata un altro. Aveva occhi solo per lei, la fissava muoversi
da un capo all’altro della stanza, incapace di parlare. La venerava. Sì, quello
era il termine corretto. Venerazione.
Doveva impedire che
Harry si dichiarasse a Ginny, altrimenti lei sarebbe rimasta sola per il ballo
e così si avvicinò ad Harry e lo bloccò per il braccio.
-Harry!- lo richiamò all’ordine. Il ragazzo
la guardò ed era deciso a mollarla seduta stante, ma si accorse che Ginny si
allontanava con Dean, stringendogli la mano.
“E’ tutto inutile
Harry! Lei non ti vuole! A che serve andare da lei ora? Per fare la figura
dell’idiota? No! Lasciamo perdere!” e si lasciò trascinar via da Cho.
Alle fine le cinque
erano arrivate e tutte le coppie erano entrate ai Tre Manici di Scopa. Madama Rosmerta non riuscì a trattenere un sorriso divertito nel
vedere quel tavolo e i suoi occupanti. Grifondoro, Corvonero
e Serpeverde. Tutti insieme. C’era un silenzio imbarazzante:nessuno apriva
bocca o proferiva parola.
-Beh…io ordinerei una Burrobirra,
tu che ne dici Ron?- chiese Luna all’improvviso con la sua solita semplicità.
-Io…sì…anche io!- rispose il rosso ma con la coda
dell’occhio continuava a fissare Hermione e Draco che si tenevano per mano. Il biondino
in particolare aveva una strana espressione sul volto. Cosa che stupì Ron.
-Da quanto stai con
Luna?- chiese Draco a bruciapelo. Voleva mettere in difficoltà Ron e metterlo
in imbarazzo. E ci era riuscito benissimo.
-Io…Luna?- balbettava il rosso, mentre Draco
ghignava divertito.
-A dire la verità questo è il nostro
primo appuntamento…ma sta andando molto bene. Non è
vero Ron?- rispose la ragazza sorridendo tranquillamente. Ci credeva davvero o
era solo maledettamente brava a recitare? Ron si voltò verso Luna e le sorrise
grato. Le prese la mano e la tenne stretta alla sua per tutto il tempo. Che
sensazione strana…non era come la mano di Hermione.
Era più piccola e morbida…ma non si mosse quando Ron
la strinse. Rimase lì accanto a lui e poggiò la sua testa sopra la sua spalla
per qualche istante. I lunghi capelli argentati di Luna accarezzarono il
braccio di Ron che sorrise teneramente. Harry osservò la scena divertito.
Lanciò uno sguardo all’amico che imbarazzato poggiò un bacio sui capelli di
Luna. Era stato così naturale che per un momento il rosso dimenticò Hermione e
Draco dall’altro lato del tavolo.
-Luna?- chiese Ron
senza alcun rossore in viso.
-Sì Ron?
-Verresti con me al
ballo?
-Il ballo? Sarebbe il
nostro secondo appuntamento vero?
-Immagino di sì…
-Sì, mi piacerebbe
molto Ron. Verrò al ballo con te.
Ron sorrise di
nuovo:Luna era così diversa da Hermione, non lo intimidiva, non lo lasciava
sempre senza parole. Con lei sentiva di essere alla sua altezza. Si sentiva
bene! “Ma che ti prende? A te piace Hermione, ricordatelo! Sì…però…forse…è
solo che tutti da sempre si aspettano che Ron Weasley si metta con Hermione
Granger. Ma è davvero lei che voglio? O è solo un’amica?” si domandava Ron.
Ginny invece guardò
Hermione che era leggermente confusa da quella scena. Ron e Luna? Ma lei stava
facendo tutto questo per riconquistare Ron e lui si metteva con un’altra? Che
stava succedendo? Poi sentì la presa di Draco farsi più decisa e d’istinto si
voltò verso di lui. Aveva il volto contratto dalla rabbia.
“Cos’è che ti da tanto
fastidio Dray?” si chiedeva Hermione osservandolo. Eppure mentre guardava il
profilo di quel ragazzo sorrise, dolcemente e teneramente. Come solo con Ron in
passato aveva fatto. Draco era…era bello. I suoi
lineamenti erano delicati ma decisi. Nobili e fieri. I suoi occhi color del
ghiaccio sapevano penetrarla con il solo sguardo. La sua voce risuonava sempre
nella sua testa…e la sua mano…la
sua mano forte e sicura a cui aggrapparsi. Hermione la strinse ancora più forte
e Draco si voltò verso di lei. La vide sorridere e di nuovo quella morsa allo
stomaco lo prese per qualche istante. Ma la paura tornò ad impossessarsi di lui…paura. Ma di cosa? Di perdere Hermione! Sì perché se
ora Ron stava con Luna, Hermione non aveva più motivo di continuare questa
sceneggiata con lui. l’avrebbe lasciato. Però quel sorriso…era
rivolto a lui. Ne era sicuro. Ed era un sorriso tranquillo, non un sorriso
fatto per vendetta. Che anche lei provasse quello che provava lui? Già…ma lui che cosa provava?
Dal canto suo Harry
assisteva a questi scambi di coppia singolari. Hermione e Draco. Ron e Luna.
Chi l’avrebbe mai detto…eppure stavano bene! Forse
era anche meglio così…si ritrovò a pensare che fosse
tutta opera del destino! Quegli intrecci, quei piani…alla
fine avevano portato a qualcosa di buono. Ron era di nuovo sorridente, un
sorriso naturale e non forzato. Ed Hermione…lei era
cambiata, in meglio. Era più serena da quando aveva cominciato ad uscire con
Draco. Non si sentivano più urla feroci nella torre dei Grifondoro…e
soprattutto si era creato un rapporto di civile cortesia con il Principe delle
Serpi.
Erano tutti felici in
quel momento. Tutti tranne lui…non amava Cho e oramai
era evidente che non poteva stare con lei. L’avrebbe lasciata il giorno stesso
appena tornati a Hogwarts. Si sentiva soffocare con Cho…non
vedeva l’ora di chiudersi in torre per non vederla. Si sentiva come Edvige in gabbia dai Dursley. Non
aveva senso continuare così…sarebbe andato al ballo
da solo, o meglio non ci sarebbe neanche andato! Tanto a lui non importava granchè…
Poi guardò il volto di
Ginny seduta accanto a Dean. Ecco cosa voleva lui…voleva
Ginny. Lo sapeva e non poteva fare a meno di soffrire vedendola con un altro.
Ma cosa poteva fare? Era chiaro come il sole che lei non lo voleva…lei
aveva scelto un altro. E lui doveva farsi da parte se la amava. Lasciarla
andare. Tanto più che lui era sempre coinvolto in missioni pericolose…
Rientrarono a scuola
ma prima di salutare Cho,Harry la prese in disparte.
-Cho…ti devo parlare- disse serio. La
ragazza capì quello che stava per accadere, così cercò di fermarlo.
-Lo so Harry! È stata
una giornata bellissima anche per me! Sono felice di essere la tua ragazza…
-E’ proprio di questo
che ti vorrei parlare.
Di nuovo la ragazza
fece qualcosa che Harry non si aspettava. Di nuovo allacciò le braccia al collo
di Harry e si alzò sulle punte per baciarlo. Ma non fu come la volta
precedente. Quello fu un vero bacio. Cho stava giocando la sua ultima carta.
Ovviamente non funzionò:Harry non rispose al bacio. Rimase impassibile e
freddo, perché tutto voleva in quel momento ma non Cho. Voleva sfiorare altre
labbra, quelle sottili e perfette di Ginny.
-Tu non puoi lasciarmi
Harry!- disse la ragazza stizzita staccandosi dal moro.
-Posso e lo farò…non prendermi per stupido. Lo so che stavi con me solo
per far ingelosire Cedric!- rispose acido il ragazzo.
-Non è vero…pensi che io sia così orribile?
-Devo rispondere?-
chiese Harry ancora più sarcastico. Non aveva intenzione di essere cattivo con
lei, ma Cho non voleva capire. E allora a mali estremi, estremi rimedi.
Per questa
affermazione si prese uno schiaffo sonoro da parte di Cho. Aveva cominciato a
piangere.
-Almeno per una volta
piangerai per un buon motivo- continuò Harry. Stava sfogando tutta la sua
rabbia contro quella ragazza che lo aveva imprigionato per settimane con mezzi
subdoli.
-Che vuoi dire?
-Che piangi perché sei
stata ferita nell’orgoglio…perché sai che ho ragione!
O sbaglio?
-Te ne pentirai Harry…ti pentirai di quello che mi hai detto e di quello
che mi hai fatto!
-Non penso che potrò
mai pentirmi più di quanto mi sono pentito stando con te in questi giorni!
E voltatosi si
allontanò, lasciando la ragazza da sola a sbollire la rabbia in mezzo al
corridoio che portava alla Sala Comune dei Corvonero.
Ma prima di sparire dal corridoio disse:
-Comunque prova a
pensare a che cosa hai che non va! Forse sbagli con i ragazzi..non è possibile
che tutti ti lascino, non credi? E per inciso non so se hai notato la faccia di
Cedric quando mi hai baciato oggi… sembrava sollevato…sollevato per essersi liberato di te!
Ciao a tutti!!!
Secondo gruppo di studenti e
incontro ai Tre Manici di Scopa. A quanto pare tutti hanno capito che la nuova
disposizione delle coppie è la migliore possibile. Tranne Harry..finalmente ha
trovato il coraggio di lasciare quella piattola di Cho…ma
adesso come farà con il ballo? E riuscirà a conquistare Ginny?
A presto!
Rispondo brevemente alle vostre
recensioni:
sorellinadolce:un altro passo avanti per i
nostri ragazzi. Forse Ron ha capito che Hermione era solo una fissa ma il suo
vero amore…magari è Luna che lo attrae davero…chi può dirlo. Per ora dovrai aspettare…
Un bacione tesoraaaaaaaa!!! TvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!!
Ps:non studiare troppo!
Hollina:Ma Pansy non ha giocato ancora
l’ultima carta quindi temo che la vedremo ancora! Per ora però sempre che tutti
i tasselli del puzzle stiano tornando al loro posto! Besitos!
Lily_94:ciao
bellissima! In questo capitolo c’è molto di Harry…finalmente
ha trovato il coraggio di lasciare Cho…volevo che
fosse una cosa perfida, ma non so se ci sono riuscita appieno. Fammi sapere! Ps: spero che greco vada bene! A presto! Un baciottissimo.
Tadb!!!!!
Kitty_Cullen:ed ecco un capitolo che
conferma la presenza di altri inciuci come dici. Tu…qui
ci sono davvero tutti. E forse tutti hanno aperto finalmente gli occhi. Tanto
che Harry trova il coraggio per lasciare Cho! A presto…un bacione
grande!
Erikappa:ecco qui il risveglio tanto
atteso di Harry! il ragazzo ce l’ha fatta a lasciare Cho. Solo che adesso lo
aspetta il compito più difficile…convincere Ginny che
la ma alla follia. Ma conoscendo il ragazzo credo che ce la farà! A presto. Besos!
Sirius1711:giusto…..e fingere non è mai la soluzione adatta! E poi
non è bello fingere di amare o no amare qualcuno! Però vedi che ora le cose si
stanno sistemando. Ron sembra aver trovato l’anima gemella…e
Draco e Hermione…beh…tutto migliora. Ma manca Harry…almeno ha avuto il coraggio di lasciare Cho! Che ne
dici? Ho visto l’altra tua recensione…vada per domani…e tranquillo, non mi spaventerò! Bacini…bacetti…bacioni…
Sarina87:Draco
è cotto, ma Hermione non è da meno! E forse
in questo capitolo tutti capiscono qualcosa,soprattutto Harry che si è dato una
mossa e ha lasciato Cho. Ora deve solo conquistare Ginny!A presto. Bacione.
Love
Doll:sono molto felicee grazie per i complimenti….spero
che i sia piaciuto anche questo capitolo…A presto! Baciotti.
Tanny:ecco qui…a
dire la verità si chiama gelosia perché sono un po’ tutti gelosi di tutti. Insomma
è un gran caos! Sono felice che la mia storia ti spinga a recensire! Spero che
continuerai a farlo! A presto. Tantissimi bacioni.
FantasySimy: sono felice che la storia ti
piaccia. Spero che continuerai a leggerla…a presto! Kisskiss
Excel
sana: ciao! Grazie per i complimenti…spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Forse non si dice cosa accadrà nel
prossimo capitolo, ma oramai il ballo si avvicina e lì succederà di tutto…a presto. Baciotti.
Nika_night:spero tu abbia risolto il
problema con l’account…spero che con questo capitolo
ti sia risposta alla domanda fatidica se a Draco piace Hermione. io direi
proprio di sì, anche se lui non ha il coraggio di ammetterlo. Però una cosa la
sa:ha paura di perderla! E non preoccuparti…Blaise
interverrà! A presto. Bacioni!
Per ora ringrazio chi ha
inserito la storiatra i preferiti.
Per la prima volta da
giorni Harry era sereno. Lo sguardo cupo e depresso che lo aveva caratterizzato
nelle settimane precedenti era sparito. Era bastato poco per far ricomparire il
buon umore. Era bastato lasciarsi alle spalle quell’incubo di nome Cho Chang!
-Finalmente ti sei
liberato di quella piattola piagnona! Che le hai detto?- chiese Ron.
-Cose non proprio
piacevoli e gentili…ma non parliamo di me! Mi vuoi spiegare cosa è successo
l’altro giorno ai Tre Manici di Scopa?- disse Harry con aria maliziosa dipinta
sul volto. Era strano vederlo così di buon umore e Ron non poteva che esserne
felice. Ma perché il ritrovato buon umore si doveva trasformare proprio in
malizia contro di lui?
-Non so di cosa parli,
amico!- ma le orecchie che stavano fumando tradirono Ron.
-Sto parlando di te e
Luna…c’è qualcosa che vorresti dirmi?
Ma in tutta risposta
Ron lanciò un cuscino in faccia all’amico.
-Dai! Che c’è di male
ad ammettere che ti piace Luna!
-Dici che mi piace?
-Non lo so…sei tu che
me lo devi dire…
-Ok…non lo so! È che
lei è così…boh…diversa!
-Con diversa intendi
strana?
-Sì…no…anche…
-Poche idee e anche
confuse vedo- commentò Harry ironico. Lo divertiva tormentare Ron con le sue
frecciatine. Non poteva farne a meno.
-Vuoi la verità?
-Sono tutto orecchie!
-Ok…io ho sempre
pensato che sarei finito con Hermione. Tutti mi hanno sempre fatto credere che
saremmo stati perfetti insieme, così anche io me ne sono convinto! Credevo che
lei un giorno sarebbe stata la mia ragazza…invece…
-Invece a quanto pare
sta con Draco.
-Giusto…all’inizio mi
ha dato fastidio…e sai che ho provato a riconquistarla. Ma poi…
-Poi sei uscito con
Luna…- continuò Harry.
-Esatto…e beh…mi sono
divertito! Con lei non ho dovuto cercare di essere perfetto, di essere alla sua
altezza. Ero io e solo io! Senza finzioni! Capisci?
-Molto bene! Quindi
adesso cosa hai intenzione di fare?
-Non lo so…per ora
andrò al ballo con lei e poi…poi se sono rose fioriranno!
Solo in quel momento
un pensiero attraversò la mente di Ron. Come un fulmine a ciel sereno.
-Tu piuttosto?
-Io cosa?
-Con chi andrai al
ballo?- chiese Ron preoccupato. Aveva appena trovato una compagna e perdeva il
suo migliore amico. Non poteva affrontare questa sfida senza di lui.
-Io non verrò al ballo
Ron!- disse Harry tristemente. In fondo voleva partecipare a quel dannato
ballo. Non voleva sentirsi escluso da un evento così importante per Hogwarts.
Ma non poteva certo presentarsi da solo! Che figura ci avrebbe fatto?
-Ma non puoi! Non puoi
lasciarmi da solo!
-Non sarai solo…ci
sarà Luna con te!
-Ma non è la stessa
cosa!- Ron era davvero a livelli di agitazione eccessivi. Il suo volto indicava
che stava per esplodere. Già si immaginava solo al ballo con una ragazza, senza
l’appoggio del suo migliore amico. Cosa poteva accadergli di peggio?
-Stai tranquillo Ron!
Andrà tutto bene!
-Perché non inviti
Ginny?- disse Ron all’improvviso. Non sapeva che aveva appena innescato una
serie di spiacevoli ricordi per Harry. Il moro fece finta di niente e cercò di
non far vedere che il solo pensare a Ginny lo faceva star male.
-Ginny? Non va con
Dean?
-Credo di sì…ma se
glielo chiedi tu lo molla su due piedi!- Harry non poteva nascondere il sorriso
che stava nascendo sul suo volto ascoltando quelle parole.
-Vuoi…vuoi dire…
-Voglio dire che mia
sorella ha ancora una cotta spaventosa per te! Ma che dico cotta! Lei è
innamorata persa! E mi sembra che anche tu sia arrivato al grado di cottura
giusto!- questa volta il sorriso malizioso era dipinto sul volto di Ron.
-Tu hai capito?
-Amico! Non sono
ancora un idiota completo!
-Ma…non posso…lei
adesso è felice con Dean! Deve essere lei a lasciarlo…non sarò certo io a
mettermi in mezzo. Se mi vorrà sono qui…
Ron scosse la testa
con disappunto…che a forza di stare con Harry gli avesse passato i geni della
sua stupidità?
-Mio fratello e Luna
Lovegood? Non ci posso ancora credere- Ginny camminava avanti e indietro nel
dormitorio femminile.
-Perché?- rispose una
voce da dietro la porta del bagno.
-Come perché? Perché
tu e Ron dovete rimettervi insieme!
A questo punto la
porta del bagno si aprì ed Hermione uscì con indosso il suo accappatoio lilla.
Quel colore cozzava nettamente con il rossore del volto della riccia.
-Ginny…siediti- disse
la Hermione. Non era un buon segno quando iniziava così i suoi discorsi. Lo
aveva detto anche prima di comunicare all’amica il suo pseudo-fidanzamento con
Draco Malfoy.
-Primo:trovo che Ron e
Luna siano molto carini insieme…
-Sì è vero, ma…
-Secondo…non credo di
essere innamorata di tuo fratello, Ginny.
Attimo di silenzio.
Hermione sentiva chiaramente gli ingranaggi del cervello di Ginny che
elaboravano questa informazione.
-COSA?- urlò la rossa.
-Sht! Calmati…non amo
tuo fratello, me ne sono accorta a Hogsmeade. L’ho visto con Luna e…non mi ha
fatto nessun effetto. Voglio dire…sono felice per lui, però non ero gelosa.
Poco prima invece…prima invece ho visto Draco con Pansy e…sono sbottata! Non so
che mi era preso…ma ho dato fuori!
-Hai dato fuori? Che
vuol dire?
-Ero gelosa…se penso
alle mani di quella oca che si posano sul petto di Draco…io…
-Tu sei innamorata di
Draco Malfoy…- Ginny oramai non lo chiedeva, lo affermava e basta. Lei lo
sapeva che sarebbe finita così. Lo sapeva. E sin dall’inizio aveva cercato di
avvertire Hermione! Ma quella ragazza era così dannatamente testarda…
-Credo…credo di sì…mi
sono innamorata di lui. O meglio….credo che mi piaccia…non lo so! Sono
confusa…io so solo che quello che provo quando mi sorride o mi stringe la mano
non l’ho mai provato prima…
-Ma quando…quando è
successo? Come? Perché?- chiedeva Ginny sempre più basita, ma consapevole che
prima o poi sarebbe successo.
-Credo che fin dalla
prima passeggiata insieme…lui è stato molto carino. Non ha fatto niente di
eccezionale…ha solo abbassato la guardia. È stato solo Draco…ho visto dietro la
maschera. Lui non è quello che fa vedere. Lui è diverso…sa essere dolce quando
vuole. Spesso mi raggiungeva in biblioteca…non diceva nulla. Si limitava a
stare seduto accanto a me e a sorridermi di tanto in tanto…piccole attenzioni
che a me hanno fatto piacere. E poi anche lui è geloso…
-Lui?
-Sì…si è arrabbiato
quando ha visto Ron che mi regalava delle rose…
-Che l’avrebbe mai
detto…che Draco fosse geloso intendo…ma anche che mio fratello fosse capace di
regalare rose, in effetti- commentò ironica Ginny provocando una sonora risata
di Hermione.
-Sì…io ancora non ne
sono sicura, ma voglio provarci. Voglio provare a conoscerlo, a vedere se può
continuare…se può funzionare! Non lo so. Adesso sono sicura di cosa non voglio!
E non voglio Ron…è un ragazzo adorabile, davvero. Ma non è il tipo di ragazzo
che fa per me…almeno credo!
-Se è questo che
vuoi…segui il tuo cuore!- rispose la rossa abbracciando l’amica.
-Perché non segui il
tuo stesso consiglio?- disse Hermione cambiando argomento.
Ginny non fece nemmeno
finta di non capire. Si voltò verso la riccia e le sorrise sarcastica.
-No senti! L’ho visto
baciare Cho! Quindi per me è un capitolo chiuso. Basta! Per me Harry Potter è
solo un compagno di scuola…
“Sì certo…come no!”
pensò Hermione, ma non disse nulla all’amica. Bisognava lasciarla sbollire.
Anche se l’idea che Harry avesse baciato Cho la mandava su tutte le furie. Quel
ragazzo aveva bisogno di un colpo al cervello per rinsavire!
-BLAISE!!!!- Draco
stava urlando entrando nel dormitorio dei Serpeverde.
-Non sono ancora
sordo, amico!- rispose il ragazzo.
-Abbiamo un problema…
-Abbiamo? O hai…
-Ok…ho un problema.
-Fammi indovinare…te
ne sei innamorato vero?- disse Blaise sorridendo.
-Togliti quello
stupido sorriso dalla faccia Blaise!
-Perché? È una grande
notizia…Draco Malfoy innamorato…
-Piantala di fare
l’idiota! Lei è una Mezzosangue! E io…io sono un Malfoy!
-Andiamo Dray! Non la
fare così tragica…
-Tragica? Hai presente
chi è mio padre? Cosa faccio…gliela porto a casa per fargliela conoscere? Ti
immagini? Oh ciao papà…ti presento la mia
fidanzata, Hermione Granger, la Mezzosangue!
-Ok…forse hai ragione…
-Forse? FORSE?
-Sì…ma è inutile
fasciarsi la testa prima di averla rotta ti pare? Magari lei non prova niente
per te…
-Questo non è
possibile…
-Nessuno può resistere
al tuo fascino…- commentò Blaise sorridente.
-Smettila! Lo sento…lo
capisco…da come mi guarda, da come trema quando la sfioro…lei non sa mentire!
Lei è…lei è Hermione!
-Facciamo così…vedi
come va, magari è solo la passione del momento.
-Dici?
-Prova! Lascia che gli
eventi si sviluppino…e se capirai che lei è la donna della tua vita…beh allora
ci penseremo! È inutile e stupido pensarci ora!
Draco annuì
pensieroso: non stava più ascoltando Blaise. Ora aveva due problemi: primo,
conquistare definitivamente Hermione. Secondo, fare in modo che a suo padre
piacesse! A confronto la prima impresa era un gioco da ragazzi!
Ciao a tutti!!!
Scusate per aver saltato una
settimana ma sono presissima. Spero di riuscire a ripristinare il ritmo che
avevo in precedenza.
Per ora spero che questo
capitolo vi piaccia…il prossimo sarà il ballo promesso!
A presto!
Rispondo brevemente alle vostre
recensioni:
sorellinadolce:sì Harry ha fatto bene, ma è un
po’ tontolone e ancora non ha capito come fare a dichiararsi con Ginny…e in più
non vuole andare al ballo! Che disastro! Quanto a Ron e Luna…anche secondo me
sono molto carini…invece Draco e Hermione devono fare i conti con i loro
problemi! Un bacione tesoraaaaaaaa!!! TvbTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!!
Ps:non studiare troppo!
Hollina:sono felice che ti piacciano tutte le
coppie che si stanno formando! Anche se Harry e Ginny sono ben lontai dallo
stare insieme! Besitos!
Lily_94:ciao bellissima! Harry è un po’ tonto
lo ammetto…e non so se alla fine avrà il coraggio di invitare Ginny…tu dici di
sì?A presto! Un baciottissimo.
Tadb!!!!!
Kitty_Cullen:mi piace molto la tua vocetta
psicopatica…hai fatto un’analisi precisa di tutte le situazioni…complimenti!
Quanto hai figli di Ron e Luna…mi piace l’idea che possano auto estinguersi!
Spero di sentire ancora la tua vocetta psicopatica.A presto…un bacione grande!
Erikappa:è un risveglio generale…anche se
Harry pur lucido non ha intenzione di invitare Ginny al ballo! Però sono
d’accordo con te..hanno solo 14 anni e non è ancora l’amore quello dell’altra
mia storia…ma diciamo che si gettano le basi! A presto. Besos!
Sirius1711: a volte bisogna lasciare andare…a
volte invece bisogna non lasciarsi prendere dai brutti pensieri…e darsi da fare
per tenersi la persona che si ama! È quello che vuole fare Ron e che farà anche
harry! non può stare senza Ginny e ora che sa di amarla combatterà per lei…si combatte
sempre per chi si ama! Mi fai arrossire…non erano lì per proteggere me, ma per
bloccare le manifestazioni! Spero di passare altri ottimi giovedì! Bacini…bacetti…bacioni…
Sarina87:oh si è svegliato sì… ma a quanto
pare è un po’ timido il ragazzo. E non ha intenzione di dichiararsi a Ginny!
Che fare con questo ragazzo? Ha bisogno di una ulteriore spintarella…A presto.
Bacione.
Love Doll:sì Cho se n’è andata…ma non so se
Harry partirà alla conquista di Ginny! Ha deciso di non andare al ballo…e non è
un buon segno. A presto! Baciotti.
Tanny:Giusto…Hermione non pare volerlo
lasciare, anzi! Quanto a Harry invece sarà difficile che si dichiari a Ginny…a
meno che accada qualcosa! A presto. Tantissimi bacioni.
Rose 07: grazie per i complimenti…quanto a
Harry non pare sembra intenzionato ad esorsi con ginny. Ma allora come si
risolveranno i problemi? a presto! Kisskiss
Weasley star: ciao! Grazie per i complimenti…sono
felice che anche ron e Luna ti piacciano…perché vedi che stanno insieme sul
serio oramai! a presto. Baciotti.
Key:Harry è s****o ma Cho se lo è meritato!
Quanto agli altri…vedi che le coppie si stanno evolvendo! Spero continuino a
piacerti! A presto. Bacioni!
RINGRAZIO CHI HA INSERITO TRA I
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VI ASPETTO AL PROSSIMO CAPITOLO
“UN SOGNO CHE SI AVVERA”….
Hermione non era mai
stata così agitata in tutta la sua vita. E così bella. Andare a quel ballo con
Draco ora le sembrava la cosa più naturale del mondo. Sentiva che tra loro
stava nascendo qualcosa…che era cambiato qualcosa. Ma
prima di esporsi con lui, voleva esserne certa. Non voleva sbagliare e restare
scottata come con Ron!
Si preparò per tutto
il pomeriggio con l’aiuto di Ginny che invece non sembrava particolarmente
entusiasta dell’avvenimento: Dean non era certo l’uomo dei suoi sogni! Ma anche
lei doveva smetterla di aggrapparsi al passato. Se Hermione non era destinata a
Ron, forse anche lei doveva davvero dimenticare Harry! E Dean era il primo
passo nella direzione giusta.
-Ora basta Gin!
Pensiamo solo a divertirci! Questa serata deve essere magica e speciale per
entrambe! I brutti pensieri e le paure restano qui nel dormitorio…ti
va?- chiese Hermione all’amica.
-Sì…sarebbesplendido…ma
appena vedrò Harry al ballo con Cho…
-Non ci pensare!
Piuttosto dammi una mano a mettere quel dannato vestito!
Ginny rise: era strano
vedere Hermione tanto tesa per un appuntamento…con
Draco Malfoy soprattutto. Non era una cosa che si vedeva tutti i giorni! La
vedeva diversa. Sì…era solare, allegra…aveva
smesso di urlare per tutta la scuola e di litigare con Ron. I suoi occhi
sembravano brillare non appena incrociava lo sguardo di Draco nei corridoi. Era
incredibile, ma Draco aveva fatto un miracolo. Aveva trasformato Hermione
Granger in una ragazza innamorata. E soprattutto in una ragazza umana! La
scuola non era più al primo posto nella sua testa…e
questo aveva del sensazionale!
-Dici che piacerà a
Dray questo vestito? E questi capelli? Sono orribili Gin! Guardali! Non stanno
apposto come dovrebbero!
-Hermione! sei stupenda…il vestito è meraviglioso e i capelli sono
perfetti!- disse Ginny cerando di rincuorarla. In tutta risposta Hermione
abbracciò l’amica stando però attenta a non sgualcire il vestito o rovinare i
capelli.
-Adesso pensiamo a te!
Vuoi che ti aiuti con il vestito?
-No…non ce n’è bisogno…sei
ritardo! Draco ti starà già aspettando…
-Per la barba di
Merlino! Hai ragione! Ginny…vedrai che andrà tutto
bene!- disse Hermione poggiando le sua mani sulle braccia di Ginny.
-Lo stai dicendo a me
o a te stessa?- chiese Ginny ironica.
-Touchée…no, sul serio…sii
te stessa e se Dean è quello giusto lo capirai! Ma non avere fretta e dare
giudizi avventati! Nessuno sarà mai Harry…a parte
Harry stesso,è chiaro…però le novità possono essere
positive! Guarda me e Draco!
-Ok mammina! Lo farò!
Però adesso vattene! Altrimenti il tuo Dray se ne va con la Parkinson al ballo!
-Che ci provi soltanto…- rispose Hermione minacciosa.
Appena Hermione uscì
dalla stanza Ginny si lasciò andare sul suo letto e da lì fissò il suo vestito
appoggiato alla stampella. Perché non riusciva a provare per nessuno quello che
provava per Harry? Dannazione! Era solo un ragazzo! Poi pensò a Harry e Cho e
al bacio che aveva visto ad Hogsmeade: doveva reagire…lui aveva un’altra. Punto. Era finita. Adesso era
il turno di Dean.
-Hermione…sei bellissima!- disse Draco non appena
vide la ragazza nell’atrio della scuola. Si avvicinò a lei e le diede un
leggero bacio sulla guancia. Hermione arrossì visibilmente a quel contatto e
per non farlo vedere abbassò leggermente la testa verso il petto di Draco,
arrivando ad appoggiarla quasi all’altezza del suo cuore. Per un instante
Hermione credette di aver sentito il cuore di Draco battere più forte. Per lei?
-Grazie…grazie Dray! Anche tu non sei male…- rispose la ragazza. Questa volta fu Draco a
sorridere compiaciuto. Si ricordava di come aveva torturato il povero Blaise
fino a pochi minuti prima per essere perfetto prima di incontrarsi con
Hermione.
-Entriamo?- chiese il
ragazzo offrendo il braccio ad Hermione. La ragazza lo prese con delicatezza,
quasi timorosa. Aveva paura di quel contatto, come se avesse rischiato di
bruciarsi. Si voltarono verso la Sala Grande ed entrarono.
Tutti trattennero il
fiato vedendo entrare quella coppia: erano diversi dal solito. Draco aveva
sempre il suo sguardo fiero e altezzoso, ma i suoi lineamenti si erano
addolciti in un sorriso che coinvolgeva tutto il suo viso. Gli occhi erano
limpidi e sereni e il suo passo era lento per permettere alla sua dama di stare
al suo fianco. Anche Hermione era sorridente, nessuno l’aveva mai vista così.
Ron la fissò mentre
percorreva la Sala al fianco del biondino:era davvero bellissima, ma nonostante
questo non provava invidia nei confronti di Draco. Era felice con al suo
braccio Luna. Il suo pensiero corse a Harry che era solo in Sala Comune. Aveva
fatto bene a lasciare Cho, questo era sicuro, ma forse avrebbe dovuto aspettare
il ballo. Ron scosse la testa per ricacciare questi pensieri da dove erano
venuti. Era la sua serata con Luna e voleva divertirsi e lasciarsi andare.
Niente brutti pensieri!
-Ron! Ti va di ballare con me?- propose
Luna. Il ragazzo le sorrise imbarazzato:confuso come era, si era dimenticato di
fare il primo passo. Doveva essere lui ad invitarla.
-Dannazione…scusami Luna!
-E di cosa?- chiese
lei ingenuamente. Il suo sguardo era sincero e pulito, non c’era l’ombra di
malizia.
-Di non averti
invitata io…sono io il cavaliere- spiegò Ron. Si
sorprese vedendo Luna ridere di gusto.
-E chi ha mai detto
questo? Ci sono delle regole anche qui?
-No…io…pensavoche…sìinsomma…Hermione dice sempre…
-Ron! Io non sono Hermione-
Luna disse queste parole senza la minima ombra di rabbia o di risentimento. Ne
avrebbe avuto il diritto…Ron aveva invitato lei al
ballo e parlava di un’altra? Davvero poco carino.
-Lo so…non volevo dire…
-Lo so cosa volevi
dire. Non preoccuparti delle regole con me…io non ci
ho mai fatto molto caso, sai?- disse lei nel suo modo semplice e diretto. Ron
sorrise e le prese la mano per condurla al centro della Sala. Per tutta
risposta Luna appoggiò le sue labbra sulle guance infuocate di Ron.
-Vedo che tra
Lenticchia e la Lovegood è una cosa seria- commentò
Draco ironico. “Ma che fai? Ti metti a parlare del suo ex? Ok…adesso
ragiona e trova un argomento migliore!” pensò il biondino. Ma Hermione non se
la prese per quel riferimento, anzi sorrise.
-Sono felice per lui…credo che entrambi abbiamo capito…-
ma la ragazza non finì la frase. Non poteva dirgli subito che aveva capito di
non amare Ron. Draco le avrebbe chiesto spiegazioni e magari…magari
l’avrebbe piantata visto che la vendetta contro Weasley era sfumata!
-Capito cosa?- chiese
Draco speranzoso. Forse erano arrivati al discorso fondamentale tra loro senza
fare il minimo sforzo.
-Niente…perché non mi inviti a ballare piuttosto?-
chiese Hermione cambiando discorso.
-Lei ha perfettamente
ragione, mia signora…mi concede l’onore di questo
ballo?- disse Draco inchinandosi profondamente davanti a lei.
-Con piacere,
signore!- rispose la ragazza sorridendo.
Non appena Draco le
passò un braccio intorno alla vita Hermione sentì un brivido correrle lungo la
schiena. Questa volta non potè mascherare il rossore
che si era dipinto sul suo volto. Cercò comunque di non guardare Draco negli
occhi, ma lui alzò il suo viso con due dita della mano sotto il mento della
ragazza. I loro occhi si incrociarono per alcuni istanti che sembrarono
interminabile. Oro e argento. Così diversi, così opposti. Eppure così
perfettamente compatibili!
-Non nasconderti, Mione…sei bellissima anche quando arrossisci. Anzi se
possibile sei ancora più bella- disse Draco con la voce roca e bassa. Quasi un
sussurro che aveva accarezzato il volto di Hermione. Altri brividi gelati lungo
la schiena…e un’ondata di calore sul volto.
-Dray…- disse lei rispondendo al ragazzo.
-Mione…
Non avevano fiato per
pronunciare altre parole. A mala pena ricordavano come si faceva a respirare.
Faceva caldo in quella sala, troppo caldo.
-Che ne dici se
usciamo a fare due passi nel parco? Qui fa troppo caldo…-
propose il ragazzo.
Hermione giurò di aver
sentito un fremito da parte sua.
-A me va bene…
Ciao a tutti!!!
Eccoci al ballo! Lo so…il capitolo è un po’ corto ma ho preferito lasciare un
po’ di suspance per il prossimo. Chissà cosa
succederà in giardino tra quei due? Magari riusciranno a raffreddare i bollenti
spiriti! Quanto a Ginny le probabilità che vada al ballo con Harry mi sembrano
davvero poche…e il nostro moretto dove sarà finito?
A presto!
Rispondo brevemente alle vostre
recensioni:
Hollina:qui sono un po’ più vicini…anzi molto vicini mi sembra! Chissà cosa succederà? Speriamo
che si decidano! Besitos!
Lily_94:ciao
bellissima! Non preoccuparti…leggi quando riesci…e spero che riuscirai al più presto ad aggiornare le
tue storie! Spero ti piacerà anche questo capitolo!A presto! Un baciottissimo.
Tadb!!!!!
Kitty_Cullen:a quanto pare siamo tutti
felici che Harry abbia mollato la piattola. Ma questo non significa che andrà
al ballo con Ginny…invece Draco e Hermione sì hanno
capito che c’è qualcosa e forse sono abbastanza svegli da dirselo chiaramente
in faccia…quanto al paparino…mi
sa che la vocetta psicopatica ha già intuito che ci
saranno problemi seri in futuro…Apresto…un
bacione grande!
Erikappa:credo anche io che Ron abbia
fatto un grande passo avanti incoraggiando Harry con Ginny. Ma pare che il moro
non abbia recepito il messaggio….e Ginny è testarda
come un mulo! Non pare che voglia correre tra le braccia di Harry. A presto. Besos!
Sirius1711:
ciao stupendo!!! Cerco di seguire la tua recensione nel risponderti…allora
anche qui Ron è molto felice come vedi. L’effetto Luna si sta facendo sentire e
non è più geloso nel vedere la sua “ex” con un altro. Quanto ad Hermione sì è
gelosa di Pansy, ma credo che la gelosia sia un sentimento normale e
comprensibilissimo in un rapporto. Non credo che si possa amare davvero senza
essere gelosi. Altro invece è cercare di non far prevalere la gelosia su tutto
il resto…invece che mi dici della nostra coppia
preferita? Come andrà a finire? Anche io non vedo l’ora di altri incontri…. Bacini…bacetti…bacioni…
Sarina87:altro
che mazzata! Questo ha bisogno di una scarica elettrica nel cervello! Magari sarà
Ginny a darsi una mossa per prima…che ne dici? A
presto. Bacione.
Love
Doll:mi sa che al ballo alla fine Harry
non c’è andato. E mi sa che Ginny ci andrà davvero con Dean. E ora che accadrà?
A presto! Baciotti.
Tanny:ecco qui la risposta alla tua domanda…sei stata un po’ troppo ottimista! Non è proprio
così semplice…ma forse per Draco e Hermione è
arrivato il momento! A presto.
Tantissimi bacioni.
Weasley
star: ciao! Harry mi sa che non ha ricevuto il tuo messaggio! Niente
invito al ballo…ma forse non è ancora detta l’ultima
parola! Chi può dirlo…ahgià…potrei
dirtelo io…ma non lo farò! Ti lascio con la
curiosità! a presto. Baciotti.
Bribry85:ciao!
Eccoti accontentata…Hermione e Draco sono
imbarazzatissimi ma a quanto pare sono entrambi decisi a chiarire una volta per
tutte quello che c’è tra di loro. Ce la faranno? Baci
Ginny fissava ancora
il suo abito turchese appeso alla stampella. Aveva sognato tanto il momneto di indossarlo…perché ora
avrebbe invece desiderato solo infilarsi sotto il piumone e non pensare più a
quel maledetto ballo?
-Basta Gin! È ora di
andare!- si disse per darsi forza.
Si decise ad
indossarlo, anche perché Dean era di sicuro di sotto che la aspettava. Già,
Dean. Il suo ragazzo. Il sostituto di Harry!
“NO! Lui non è il
sostituto! Lui è Dean. Solo Dean.”
Ma per quanto provasse
a convincersene, non riusciva a credere alle sue parole. Con un sospiro indossò
il vestito e scese in Sala Comune, dove in effetti c’era Dean ad attenderla.
-Gin! Wow…sei un incanto!- disse il ragazzo offrendole il
braccio. Si incamminarono verso il ritratto, ma non si accorse che dalle scale
qualcuno la stava osservando. Harry. E stava piangendo.
-Lei non è un incanto…è molto, molto di più…lei
è tutto!- disse Harry quando i due ragazzi furono usciti.
-Che stupido che sei Harry…avresti dovuto invitarla…lei
merita di più di Dean Thomas!
Quando Ginny entrò
nella Sala Grande cercò subito con lo sguardo Hermione:era tra le braccia di
Draco e si fissavano negli occhi muti.
-Ma che ci troverà
Hermione in quello?- commentò acido Dean.
-Non puoi capire…e poi che ti importa scusa? L’importante è che lei
sia felice!- rispose Ginny innervosita dal commento del suo accompagnatore.
-Ma quello è un Serpeverde…noi Grifondoro non dovremmo mischiarci con certa
gente- disse sprezzante.
-Ma ti senti quando
parli? Forse sei tu ad essere un Serpeverde!- rispose secca la rossa. Che
diavolo ci faceva al ballo con quell’idiota? Avrebbe dovuto restarsene in torre
a dormire! Molto meglio.
-Vado a prendere da
bere- disse Dean cambiando argomento.
-Ok…
-Vuoi qualcosa anche
tu?
-No grazie. Ti aspetto
là, vicino a Ron e Luna. O hai da ridire anche su di lei? È una Corvonero in fondo…- a Dean non
era certo sfuggito il tono tagliente della ragazza.
Prima che Dean potesse
rispondere, Ginny si allontanò e si avvicinò a Ron.
-Quel ragazzo è un
imbecille!- disse la rossa a suo fratello.
-Lo so!- rispose lui
secco. -Non è una grande novità per me…lo conosco un
po’ meglio di te!
-Grazie fratellone…ma forse è un difetto di tutti i tuoi coetanei…
-Ah ah ah…che divertente! Anche Harry allora è un imbecille?-
chiese Ron in tono provocatorio.
-Che c’entra Harry
adesso? Comunque..sì anche lui è un idiota! Sta con Cho…quindi…
-Harry non sta con Cho-
rispose Ron soddisfatto. Era proprio lì che voleva arrivare con il suo
discorso.
-Cosa vuoi dire?-
chiese Ginny cercando di non mostrarsi interessata.
-Vuol dire che l’ha
lasciata la sera in cui siamo tornati da Hogsmeade.
Non la sopportava più…
Ginny faticava a
respirare. Harry aveva lasciato Cho. Harry aveva lasciato Cho. Poteva esserci
notizia più bella al mondo? No. Assolutamente no!
-Andiamo…lo so che sei al settimo cielo!- disse
Ron con il sorriso sulle labbra.
-E…e dove è adesso?- gli occhi di Ginny
stavano perlustrando la stanza ma non lo vedevano. Dove si era cacciato? Con
un’altra?
-Non è qui Ginny…è rimasto in torre…da solo-
e Ron fu ben attento a sottolineare quelle ultime due parole.
-In torre? DA SOLO?-
Ginny stava urlando. Senza salutare nessuno si voltò e corse verso l’ingresso.
Doveva andare da Harry. Ma prima di arrivare alla porta incrociò Dean.
-Dove stai andando
Gin?- chiese il ragazzo. Ma guardandola negli occhi capì la risposta.
-Da lui, vero? Ma certo…io cosa sono stato per te? Solo un divertimento
passeggero? Un giocattolo? Sei una stronza Ginny Weasley! Sei solo una poco di
buono! Giochi con i sentimenti degli altri e te ne freghi se poi dietro di te
lasci distruzione!- Dean stava urlandole in faccia tutte le cattiverie che gli
passavano per il cervello.
-Thomas, piantala! non prendertela con lei
se non ti ama! Che vuoi fare? Obbligarla?- Ron era intervenuto a difesa della
sorella.
-Non ti intromettere
Ron!
-Mi intrometto eccome… e poi sei stato l’unico a non vedere che mia
sorella non ha mai smesso di amare Harry nemmeno per un istante…quindi
se c’è un idiota quello sei tu!
Dean se ne andò
furioso. Ginny si voltò verso il fratello con le lacrime agli occhi.
-Grazie…- sussurrò. E corse via. Harry la
stava aspettando.
Draco aveva condotto
Hermione in quell’angolo del parco che conosceva solo lui. quello della loro
prima passeggiata. Era illuminato dalla Luna argentata di quella notte fredda.
Hermione nel suo leggero abito lilla tremava, ma non disse nulla per non
rovinare l’atmosfera che si era creata. Erano solo Hermione e Draco, loro due
soli, in quell’angolo di paradiso che sono loro conoscevano. Due amanti segreti
che furtivi si aggirano nella notte. “Ma piantala di dire stronzate, Hermione!”
pensò la ragazza. Era evidente che forse aveva fantasticato troppo su quel
momento. Lei e Draco…il loro primo…
“NO! Non farti castelli in aria! Adesso ti aspetto chissà che cosa e magari
rimani con…niente…”
-Hai freddo?- chiese
Draco accorgendosi che la ragazza tremava e richiamandola dai suoi pensieri.
-Un po’…- ammise lei tenendo bassa la testa.Aveva paura di incrociare gli occhi di Draco.
La scuotevano dentro, la facevano impazzire. Sapeva che davanti a quegli occhi
lei non era capace di mentire. E non sapeva più nemmeno controllarsi. Con lui
era davvero se stessa. Niente finzioni…e questo la
spaventava più di arrivare impreparata a una lezione della McGranitt.
Mentre si concentrava
per non guardarlo, Draco le posò sulle spalle il proprio mantello. Così
sorpresa Hermione alzò gli occhi verso di lui perdendo per qualche istante
l’equilibrio. Lui le sorrise dolcemente sostenendola e la riccia potè intravedere uno strano rossore che imporporava le
guance del ragazzo.
-Allora…- cominciò Draco. Doveva
parlarle,doveva dirle quello che provava per lei. E sapere se anche lei provava
le stesse forti emozioni. Ma non aveva il coraggio…se
avesse ricevuto una risposta negativa? Non avrebbe retto al colpo.
-Allora…- ripeté Hermione non riuscendo a
distogliere i suoi occhi da quelli di Draco. In quel momento lei voleva solo
farsi stringere da quelle braccia forti.
-Mione, io devo…c’è
una cosa che vorrei dirti- disse freddo. Ma non era questa la sua intenzione:si
rese conto che il suo cambio di tono doveva aver stupito e spaventato la
ragazza. Le prese le mani e le portò vicino al suo cuore. Strinse i denti e
cercò nella mente le parole giuste per parlare con la ragazza.
-Draco…mi stai preoccupando…-
Hermione tremava di nuovo. Questa volta non per il freddo. Aveva di nuovo il
terrore che Draco resosi conto di non potersi più vendicare di Ron l’avrebbe
lasciata. Non l’avrebbe sopportato. Doveva andarsene da lì…dovevascappare…anzi no! Doveva essere lei a lasciare lui…ma poi non era una vera rottura giusto? Loro non
stavano insieme sul serio! E in quell’istante sentì una fitta al cuore. Per lui
lei non era niente. Solo un gioco…un divertimento. Ma
ora lei voleva di più! Voleva lui e lui soltanto. Ma non era disposta a
sopportare l’umiliazione di perdere tutto.
-Senti Dray…- ma sentendo quel nomignolo si bloccò. Avrebbe dovuto
ricominciare a chiamarlo Malfoy? A disprezzarlo come un tempo? No…ora era tutto diverso. Lei era diversa.
-No Hermione. Prima io…altrimenti non trovo il coraggio.
Hermione piegò le
labbra per parlare, ma si trattenne. Draco Malfoy che non ha il coraggio?
Questa era una novità…
-Senti…quando…quando abbiamo cominciato a stare insieme
era tutto uno scherzo. Un gioco, una vendetta.
-Lo so Draco…ma…- il ragazzo però appoggiò la punta delle dita
sulle labbra di lei. Capì che doveva pazientare ancora un po’ prima di parlare.
-Però le cose sono cambiate…- Draco alzò lo sguardo per vedere se Hermione
stesse di nuovo cercando di parlare, ma lei fece cenno di no con la testa,
muovendo quei ricci ribelli che le cadevano sulle spalle. Il biondino ne prese
uno e lo attorcigliò attorno al proprio indice.
-Vedi…è….è di questo che sto parlando. Tu ed io…siamo cambiati. E non per scherzo…per
lo meno non io. So che forse quello che sto dicendo non ha senso ma…ma io sto bene con te…-
l’aveva detto. L’aveva davvero detto. Draco non respirava:temeva che quel
magico silenzio ed equilibrio che si erano creati svanissero nel nulla. Anche
Hermione lo guardava immobile:aveva appena sentito le parole più dolci del
mondo e temeva che fosse tutto solo un sogno. Un bel sogno. Ma nulla di più.
-Io…io voglio dire che…non
so se sono capace di rinunciare a te adesso. Lo so che tu vorrai tornare da Ron
e cercare di portarlo via a Luna ma…
Draco non finì mai
quella frase. Le labbra di Hermione si erano posate sulle sue in un bacio
semplice ma dolce. Che terminò quasi subito. La ragazza si staccò rossa in viso
e si voltò. Stava per andarsene via correndo ma una mano la fermò.
Draco la fece di nuovo
voltare verso di lui e le sollevò il volto con due dita che facevano pressione
sotto il mento della riccia.
-Mione…- sussurrò lui avvicinando il suo
volto a quello accaldato della ragazza.
Fu un attimo. Hermione
vide il biondino avvicinarsi sempre di più a lei e chiuse gli occhi. Un sogno.
Sentì di nuovo le morbide labbra di Draco a contatto con le sue. Calde,
invitanti. I loro battiti accelerarono soprattutto quando Draco sfiorò le
labbra della ragazza con la punta della lingua. Hermione di riflesso senza
pensarci dischiuse le sue labbra permettendo a Draco di entrare. Il loro bacio
divenne intenso, appassionato. Il biondino la prese per la vita e la strinse
violentemente contro il proprio corpo. Voleva sentirla lì…addosso
a lui.
Hermione rispose
allacciando le braccia al collo del ragazzo e premendosi contro di lui con
ancora maggior forza. Nessuno avrebbe potuto separarli in quel momento. Era la
loro notte. E il loro amore nato per gioco si era trasformato in una passione
senza fine.
Era amore.
Ciao a tutti!
Eccomi con un nuovo capitolo! Finalmente
Draco e Hermione hanno fatto il grande passo…spero
che la scena vi sia piaciuta. Quanto a Ginny…cosa
accadrà con il suo Harry una volta arrivata in torre? A voi la risposta!
A presto!
Sorellinadolce:ciao bellissima! Non ti devi
assolutamente scusare. Come vedi anche io sono lentissima in tutto…so benissimo cosa vuol dire passare le giornate sui
libri non preoccuparti! Sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto. E spero
che anche questo sia di tuo gradimento! Baciottissimitesoraaaaaa!!! tvbTTTTTTTTTTTTT!!!!!
Sirius1711:in
questo capitolo forse l’attenzione è tutta catturata da Hermione e Draco che
sicuramente sono molto teneri…ma credo che anche
Ginny finalmente abbia capito che al cuor non si comanda. Forse è il capitolo
in cui più si capisce il senso del titolo della storia. L’università è molto
importante per me…e mi piace che sia così importante.
Ma non è la cosa più importante…c’è qualcosa che
conta di più!!! e per lo stupendo…lo sei veramente! Bacini
bacetti bacioni 10 (n)+1
Lily_94:ciao
bellissima! Ma sei una veggente. Sei la Cooman dì la
verità! Comunque vedi che con una grossa mano da parte di Ron Ginny si è decisa
ad andare da Harry! che cosa accadrà? Baciottissimi!
Kittycullen:bentornate
ad entrambe! Sentiamo vocina….è così che ti
immaginavi la scena? Forse pensavi a qualcosa di più, ma è pur sempre il loro
primo bacio. Quanto a Harry…lui è proprio scemo, ma
Ginny si sta a svegliare…e chissà cosa combinerà! Baciotti.
Key:ecco
la fine della serata…almeno per Draco ed Hermione.
per Harry e Ginny c’è ancora qualcosa da scrivere…lo
scoprirai nel prossimo capitolo! A presto! Un bacione!
Erikappa: questo capitolo è un po’ più lungo…e finalmente Hermione e Draco arrivano al dunque! Anche
se sono proprio imbranati! Quanto a Harry…è un caso disperato…per fortuna c’è Ginny che ragiona!!! Spero comunque
che ti sia piaciuto! A presto. Kisses.
Hollina:ecco qui la conclusione….meravigliosamenteromantica…per Hermione e Draco. Spero che ti sia
piaciuta! Ma credi che sarà tutto semplice? A presto. Besitos!
83ginny:ciao!!!
Anche io adoro Harry e Ginny…infatti scrivo sempre su
di loro! Comunque per la tua gioia Ginny si è svgliata!
E a quanto pare si sta dirigendo di corsa da Harry. cosa accadrà? Aspetto il
tuo parere. Baises.
Tanny:spero che il capitolo sia stato
all’altezza delle tue aspettative. Quanto a Harry e Ginny…beh,
il moretto è proprio un tontolone. Ma Ginny è sveglia! A presto. Un baci ottone!
Love_doll:sono felice che lo scorso
capitolo ti sia piaciuto…e di questo che mi dici? Preferisci
questo o il precedente? Quanto a Harry e Ginny…per
incontrarsi si incontreranno e cosa accadrà? Sorpresaaaaaaa!!!
A presto. Besos!
Ed ora i ringraziamenti a chi
ha messo la storia tra i preferiti:
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VI ASPETTO AL PROSSIMO CAPITOLO “VUOI BALLARE
CON ME?” E…
“Harry non sta con
Cho. È in torre…da solo” queste parole risuonavano
nella mente di Ginny mentre correva per i corridoi della scuola. Non le
importava di rovinare il vestito o i suoi capelli acconciati per il ballo.
Doveva andare da Harry. Non poteva essersi sbagliata ancora:aveva visto come la
guardava da qualche settimana. Non era come al solito…lui
la fissava in continuazione con desiderio e con dolore. Come aveva fatto a non
capirlo prima? Che stupida! Così intenta a pensare a come trasformare Dean in Harry…non si era accorta che forse ora poteva avere
l’originale tutto per sé!
Ma adesso doveva avere
delle risposte certe. Non le bastavano gli sguardi e le parole sottointese.
Voleva la verità. Ora.
Arrivò davanti al
ritratto della Signora Grassa che, sentita la parola magica, si spostò per
farla entrare. Il suo cuore non aveva mai battuto così velocemente in tutta la
sua vita. Attraversò il ritratto trattenendo il fiato:solo allora si era resa
conto che non sapeva cosa dire a Harry. Come salutarlo? Cosa gli avrebbe risposto
quando le avrebbe chiesto che ci faceva lì? O dove era Dean?
Ma non dovette
pensarci molto.
-Ginny!- disse Harry. Ginny lo vide seduto
sul divano della Sala Comune con in mano un grosso libro che anche lei
conosceva bene: “Il Quidditch nei secoli”, il libro preferito di Harry. Vedendola
si era alzato e avvicinato al fuoco che illuminava ancora di più i suoi occhi
verdi.
-Harry!- rispose la ragazza. Lo guardava e
respirava affannosamente per la corsa.
-Che…che ci fai qui? Ti senti male? È
successo qualcosa?- evidentemente il moro si era preoccupato vedendola arrivare
di corsa e in quello stato.
-No! Va tutto bene…è una bella festa quella di sotto- disse Ginny facendo
un passo verso Harry. Quante cose voleva dirgli in quel momento? Un’infinità.
Ma c’era una cosa che desiderava più di tutto. Abbracciarlo. Così forte da
mozzargli il respiro.
-E allora che ci fai
qui?- chiese di nuovo Harry questa volta più freddo e distaccato. Ma era uno
sforzo per lui comportarsi così…avrebbe voluto
prendere Ginny tra le braccia e baciarla, ma qualcosa lo fermava. Dean. E sentire
che la festa in corso era bella non lo aveva certo fatto sentire meglio.
Soprattutto se pensava che a quella festa Ginny c’era andata con Dean. Già
Dean, ma dove era finito?
-Dove è Dean?- chiese
ancora prima che Ginny potesse rispondere alla sua precedente domanda. Tutto
quello che prima aveva pensato, Harry l’aveva detto:era come se conoscesse quel
ragazzo meglio di se stessa. E le risposte le vennero naturali.
-Dean è ancora giù, penso. Non lo so. E
sinceramente non mi interessa- rispose la ragazza con il sorriso sulle labbra.
Anche Harry sorrise, il sorriso più bello che Ginny avesse mai visto.
-Che…che cosa significa?- chiese lui
balbettante.
-Che cosa significa
che hai lasciato Cho?- chiese di rimando Ginny.
-Te l’ha detto Ron?
Non riesce mai a stare zitto!- disse Harry. Ma nella sua testa ringraziava il
suo migliore amico:se Ginny sapeva, magari… “Harry!
Stai calmo! Non viaggiare con la testa! L’hai già fatto un sacco di volte e…beh ti sei sempre sbagliato! Sì…però
forse questa volta…” Harry era confuso: cosa
significava che Ginny fosse lì e che sapesse della rottura con Cho? Era un buon
segno?
-Non importa chi me
l’ha detto ti pare? Ma era una cosa che non dovevo sapere?
-No! Cioè sì…
Ginny piegò il capo con
fare interrogativo, in modo così buffo che Harry rise, coinvolgendo anche la
rossa. Stranamente tutta la tensione di poco prima era sparita. Ora le sembrava
così naturale stare lì a parlare con Harry, che quasi si dava della stupida per
essersi agitata tanto.
-Non mi hai risposto…come mai hai lasciato Cho?
Harry mosse un passo
verso di lei. Ora si potevano specchiare l’uno negli occhi dell’altra. Non
poteva mentirle guardandola negli occhi. Non l’aveva mai fatto con lei:aveva
mentito a Ron ed Hermione. Ma a Ginny mai! Non poteva…non
voleva.
-Non la sopportavo più…era pesante e soffocante e lunatica e….uff…
-Insomma una palla al
piede! Però…sei più intelligente di Cedric! Lui ci ha
messo un po’ più di tempo per capirlo.
-Lui non aveva un buon
metro di paragone…
Ginny lo guardò
perplessa. Metro di paragone? Che voleva dire? Harry comprese che la ragazza
era confusa, ma quell’espressione sul suo viso era così dolce che Harry non
riuscì a trattenersi:posò la sua mano sulla guancia di Ginny che a quel
contatto ebbe un fremito. Quel piccolo tremore riscosse Harry dai suoi
pensieri.
-Volevo dire che…che paragonata a te Cho era una nullità…
Ginny prese la mano di
Harry e la strinse forte. Davvero lui pensava questo?
-Tu…tu hai preso me come metro di paragone?
-Sì…tusei…perfetta.
Per me…tu sei perfetta.
Ginny non sapeva cosa
dire. Aveva desiderato sentire quelle parole per anni e ora che era successo
non riusciva a muovere un muscolo. Paralizzata. Dalla gioia.
-Ginny…- disse Harry vedendo che la ragazza
non diceva nulla. Temeva di aver detto qualcosa che non andava. Che l’aveva
offesa o ferita.
-Ho detto qualcosa che
non va? Io…scusami…magari non vuoi neanche sentirti
dire queste cose…mi dispiace- disse Harry e fece un
passo indietro voltandosi verso la finestra della Sala Comune.
Aveva ricominciato a
nevicare. Candidi e soffici fiocchi di neve stavano calando sulla scuola
aumentando il manto bianco che già la avvolgeva da qualche giorno. Riflesso sul
vetro della finestra Harry vedeva la sua immagine che fissava la sagoma di
Ginny dietro di lui. Immobile. Che diavolo poteva aver detto di così orribile?
Più ripensava alle parole di poco prima e più non capiva. Ma immerso com’era
nei suoi pensieri non si era accorto che Ginny si era avvicinata e gli aveva
poggiato una mano sulla spalla.
Il ragazzo si voltò di
scatto e vide il volto della rossa sorridente davanti a lui.
-Non hai detto nulla
di male Harry. Sono solo…beh…sono scossa! Io non
credevo che tu pensassi a me…che tu mi guardassi in
quel modo…insomma se mi ha presa come metro di
paragone per la tua fidanzata vuol dire che…- ma
Ginny non terminò la frase, era troppo imbarazzata per dire qualsiasi cosa. Era
rossa in volto ma per fortuna la luce rossastra del fuoco della Sala Comune
mascherava quel cambiamento.
-Sai Ginny io…sono stato uno stupido! Dovevo invitarti al ballo molto
tempo fa…e l’avrei fatto! Davvero.
-Ma stavi con Cho…
-Sì…ma ho capito quasi subito che lei non
era fatta per me e poi…
-Poi?- chiese Ginny
maliziosa. Ogni nuova parola di Harry le dava maggior sicurezza e ora osava….osava essere sensuale con Harry. E le riusciva
benissimo. I suoi occhi e il suo sorriso eccitavano Harry come mai prima.
-Poi ti ho vista
entrare da quella porta con Dean…non ho capito subito
il perché, ma mi dava fastidio!
-Eri geloso?
-Da impazzire! Avrei
voluto picchiarlo…ucciderlo! Come osava toccarti? Ti
stava portando via da me…e io non potevo fare nulla
per impedirlo…
-Ma hai lasciato Cho…
-Sì…io voglio solo stare con te! E se non
potevo avere te non mi importava delle altre…volevo
andarci con te al ballo. Ma ora è troppo tardi!
-Non credo sai?
-Cosa vuoi dire?
Ginny non rispose si
limitò a prendere la sua bacchetta e a incantare la Sala Comune:subito una
musica dolce si diffuse per la stanza e i mobili si spostarono contro le pareti
per lasciare più spazio nel centro.
-Che..che stai
facendo?
-Avremo il nostro
ballo Harry…il nostro ballo personale. Proprio qui.
Harry sorrise.
-Però mi manca un
cavaliere. Non conosci qualcuno che vorrebbe farlo?
Harry si schiarì la
voce e si mise esattamente davanti a Ginny in ginocchio. La ragazza rise di
cuore vedendo quella scena. L’aveva immaginata molte volte nella sua testa e
ora che stava accadendo…beh era ancora meglio!
-Ginny…vorresti venire al ballo con me?
-Ma certo Harry!- rispose
la rossa con le lacrime agli occhi. Si poteva essere più felici?
Iniziarono a danzare
per la Sala. Se anche fosse stata gremita come la Sala Grande non se ne
sarebbero accorti. C’erano solo Harry e Ginny, per la prima volta insieme e
così vicini da sentire i loro cuori battere all’unisono. Non potevano più
nascondere i loro sentimenti l’uno verso l’altra.
Harry passò un braccio
intorno alla vita della ragazza e l’attirò stretta a sé, appoggiando il suo
corpo muscoloso contro quello minuto e delicato di Ginny, che gli sorrise
dolcemente. In risposta Ginny appoggiò la sua testa alla spalla di Harry e si
allacciò al suo collo infilando le mani in quei capelli corvini perennemente
spettinati.
-E’ da una vita che
sogno di farlo…- disse lei sussurrandogli nell’orecchio.
-Perché hai aspettato
tanto?
-Perché non eravamo pronti…tu ed io…
-E ora lo siamo?-
chiese Harry staccandola leggermente da sé e fissandola serio in volto. I suoi
occhi verdi scrutavano Ginny che però non smise un istante di sorridere. Non fu
necessario rispondere. Il volto di Harry e quello di Ginny cominciarono ad
avvicinarsi pericolosamente. Mancava poco e le loro labbra si sarebbero
sfiorate per la prima indimenticabile volta. Avrebbero ricordato per sempre
quell’istante.
Ma il ritratto si aprì
di nuovo e una folata di aria gelida spezzò quella magica atmosfera.
-Harry! Ginny! Scusatemi…
Ciao a tutti!
Scusatemi per il ritardo ma con
queste feste ho perso un po’ la cognizione del tempo!
Comunque ecco a tutti il
capitolo che stavate aspettando. Lo so…loso….sono perfida a finire i capitoli così, ma altrimenti
dove è il bello?
Spero vi piaccia! A presto!
Ringrazio tutti quelli che
hanno recensito…purtroppo vado di fretta e non posso
rispondere ad ognuno di voi, ma lo farò presto!
Un ringraziamento speciale a Sirius1711…non ho paura a dimostrare quello che mi piace…solo che a volte è difficile. Sai è vero che lo
studio lo si ama o lo si odia…ma il problema è ch esopno gli altri tante volte a non capire quanto è
importante per me! comunque grazie perché mi sostieni sempre! Un bacio…anzi…bacini….bacetti…bacioni… 10 n+1
Ringrazio anche tutti coloro
che hanno inserito la storia tra i preferiti. Siete tantissimi e vi ringrazio
davvero di cuore. Se vi va e se avete un minuto di tempo fatemi sapere che ne
pensate della storia.
E con questo per ora vi saluto…torneròpresto….
NON MI
RESTA CHE AUGURARVI BUONA LETTURA E INVITARVI AL PROSSIMO CAPITOLO “VIVERE UNA
FAVOLA”…E…RECENSITE!!!
Hermione era piombata
nella Sala Comune quasi di corsa, rossa in viso. Non si sarebbe accorta di
nulla se non fosse stato per il fatto che tutti i mobili erano messi nel posto
sbagliato facendola inciampare dopo pochi passi. Voltandosi vide Ginny tra le
braccia di Harry, entrambi rossi in volto:non sapeva se ridere per quella scena
imbarazzante o andare a nascondersi il più lontano possibile. Ma oramai il
danno era fatto:Ginny si era staccata da Harry e si era voltata verso la sua
migliore amica.
-Hermione! Ma che cosa
succede?- chiese la rossa curiosa. Non aveva mai visto l’amica così agitata e
in imbarazzo come in quel momento.
-Io…ehm…
-Tranquilla Hermione.
Tolgo il disturbo…immagino dovrete parlare di cose da
donne, giusto?- Harry aveva intuito il problema di Hermione e aveva deciso che
oramai non poteva più approfondire il discorso iniziato poco prima con Ginny.
-Harry!- disse la rossa muovendo un passo
verso di lui. Non voleva lasciarlo andare, aveva paura che il magico momento
che si era appena spezzato non ritornasse mai più. Temeva che non avrebbe più
avuto l’occasione di stare con lui, di parlare con lui. Ma Harry la rassicurò.
-Non preoccuparti
parleremo un’altra volta- e le diede un leggero bacio sulla guancia. Ginny
restò con gli occhi chiusi per qualche istante dopo che lui se ne fu andato. Quando
li aprì vide Hermione che la fissava con uno strano sorriso sulle labbra.
-Avanti! Sputa il
rospo! Devo sapere tutto. E intendo ogni più piccolo dettaglio- e si sedette
sul divano della Sala Comune, trascinando con sé anche Ginny.
Nel frattempo Draco
Malfoy era rientrato nella Sala Comune dei Serpeverde. Aveva baciato Hermione…ed era stata l’esperienza più dolce e sconvolgente
della sua vita. Ancora con la testa tra le nuvole, il biondino si era lasciato
cadere sul letto senza accorgersi che Blaise Zabini era nell’ombra ad
attenderlo.
-Allora?- disse il
ragazzo.
-Blaise…non è il momento..
-No no! Non mi puoi
liquidare così! Ti sei innamorato della Granger? E lei? E ora?
-Smettila! Ma è un
interrogatorio forse? Non possiamo parlarne un’altra volta?
-Scusami…volevo solo sapere lei cosa ha intenzione
di fare…dopo tutto ora Ron sta con la Lovegood. Non credi che lei voglia…riprenderselo?-
Blaise era convinto sotto sotto che la Grifoncina fosse ancora cotta di Ron e che non avrebbe
certo rinunciato a lui su due piedi. Non credeva che Hermione davvero potesse
cadere tra le braccia del suo migliore amico. Ma al ragazzo mancava un
dettaglio:non sapeva nulla del bacio e di tutto quello che era accaduto al
ballo.
Draco si tirò su dal
letto reggendosi sulle braccia forti.
-Riconquistare Weasley?
-Esatto…credo che ora vorrà riprenderselo…insomma…
-No…non credo.
-No? Non credi?-
Blaise era abbastanza stupito. Draco era così tranquillo e sicuro nel pronunciare
quelle parola. Evidentemente gli stava nascondendo qualcosa. Qualcosa di
necessario per capire il suo comportamento. Per un attimo la rabbia ebbe il
sopravvento: in fondo Blaise era sempre stato presente per Draco…gli
aveva detto tutto quello che pensava e aveva ascoltato gli sfoghi del ragazzo… aveva tutto il diritto di essere furioso! Ma nonostante
tutto sorrise:se davvero Hermione non era interessata a Ron, Draco aveva la
strada spianata. E Blaise sapeva quanto Draco teneva a Hermione!
-E’ quello che ho detto…
-Senti non farti
tirare fuori le parole di bocca con le pinze. Racconta!
Draco fece il suo
solito ghigno:
-Ti piacerebbe…
-Non giocare con me
Malfoy!- rispose Blaise sorridendo all’amico.
-Va bene…anche perché onestamente non ho capito una cosa…e mi serve il parere di un esperto!- disse Draco
arrendendosi all’insistenza dell’amico.
-CHE COSA?- urlò
Hermione sconvolta.
-Sht! Che cosa gridi? Vuoi che ci sentano
anche nella Foresta Proibita?- disse Ginny rossa in viso.
-Fammi capire…Harry ha piantato Cho, tuo fratello te lo dice al
ballo e tu corri da lui lasciando Dean come un imbecille? E brava la piccola
Ginny! Ne hai fatti di progressi! Ma come hai capito che…sì,
che Harry era interessato a te? Non mi hai detto nulla…dovrei
essere arrabbiata in effetti per questo- e Hermione assunse un’aria fintamente
offesa. Ma Ginny non si lasciò spiazzare da quello sguardo e rispose per le
rime.
-Forse perché tu eri
troppo occupata a pensare al tuo Draco…
Hermione arrossì di
colpo:solo allora si ricordò quello che era successo poco prima tra lei e
Draco. Era venuto il momento di parlarne con Ginny, ma non sapeva da dove
cominciare. Come sempre Ginny risolse il problema.
-A proposito…dove
eravate finiti tu e Draco? Ricordo di avervi visto quando sono arrivata ma poi
siete spariti…- chiese Ginny maliziosa.
-Io…noi…siamo usciti a fare due passi- cominciò la
ragazza. Ma era evidente che nascondeva qualcosa.
-Non sono stupida
Granger! Che è successo? E non provare a dire “niente”!
La riccia guardò
l’amica con un timido sorriso.
-Draco e io ci siamo baciati…
A questo punto
Hermione era convinta che Ginny avrebbe urlato o che sarebbe svenuta per lo
shock. Invece nulla. Ginny rimase impassibile sul divanetto a guardare l’amica.
-Non dici niente?
-Cosa devo dire? Ce
l’hai fatta finalmente!
-Tutto qui?
-Che ti aspettavi? Che
mi disperassi?
-Beh…qualcosa del genere sì…
-Ascolta..sei felice?
-Io…credo di sì…sì…
-Perfetto! Non conta
nient’altro! Ti voglio bene Hermione e voglio solo che trovi qualcuno che ti
possa fare felice. E se questa persona è Draco…cercherò
di farmelo piacere! In fondo se tu ci hai visto qualcosa di buono posso
riuscirci anche io, giusto?
Hermione abbracciò
l’amica così forte che per qualche istante Ginny credette di morire soffocata,
ma la presa della riccia si allentò dopo un po’.
-Solo…- cominciò di nuovo Hermione. e il suo
sguardo volto verso il basso preoccupava non poco la rossa.
-Solo?
-Solo che dopo il
bacio sono scappata…
Di nuovo Ginny rimase
impassibile, ma parlò.
-E perché lo hai fatto
scusa? Non hai detto che lui ti piace e che ora sei felice?
-Sì…però…però gli altri cosa penseranno?
-Da quando Hermione
Granger si preoccupa di quello che pensano gli altri? E poi ufficialmente tu e
Draco state già insieme…quindi…
-Lo so…mi riferivo al fatto che io e Dray non abbiamo un
futuro.
-Non ti seguo scusa…
-Andiamo Gin! Fuori da
queste mura lui è un Purosangue che appartiene alla casata dei Malfoy! Come
credi che la prenderà Lucius? Se mi va bene, mi uccide…
In effetti Ginny
dovette convenire che il caro vecchio Lucius Malfoy
non avrebbe reagito bene al fidanzamento del suo unico figlio con una sporca
Mezzosangue. Ma tentò comunque di tirare su il morale della sua amica.
-Credo che l’unica
cosa che conta sia quello che pensate tu e Draco. Lui ti ama?
-Non lo so…non me lo ha detto. Però credo di sì…
-Beh..per cominciare
non è male…e poi perché ti devi fasciare la testa
prima di averla rotta? Scusa magari non dura…ti
accorgi che lui non fa per te…
-Grazie Gin- rispose
Hermione sarcastica.
-No! Non
fraintendermi. Dico solo che in ogni relazione è necessario un periodo di
assestamento per conoscersi davvero. Magari vi rendete conto che in fondo non è
quello che volete. Avrete vissuto dei bei momenti e vi lascerete come amici…ma è inutile rovinare quello che potreste avere
pensando agli ostacoli di un futuro ancora lontano. Non ti pare?
Il ragionamento di
Ginny non faceva una piega. Era vero:Hermione doveva prendere quello che Draco
le poteva offrire in quel momento e basta.
-Da quando la mia
amica è così saggia?
-Da circa mezz’ora-
rispose Ginny sorridente.
-Allora credo che
dovrò ringraziare il caro Harry…- rispose Hermione
maliziosa meritandosi una cuscinata di Ginny. Ma l’allegria di quel momento
venne interrotta dall’arrivo di Dean Thomas. Ginny si irrigidì all’istante nel
vederlo entrare.
-Sei qui…cos’è? Potter non ti ha voluta?- disse sprezzante. -Magari
ha capito che tipo sei…o magari ha intenzione di
divertirsi un po’ con te per poi scaricarti come ha fatto con la Chang. In
effetti sareste davvero una bella coppia!
Hermione stava per
alzarsi dal divano per dirne quattro a Dean, ma Ginny la fermò. Si alzò con
l’amica lentamente e si avvicinò a Dean. Lo schiaffeggiò. Un sonoro schiaffo
che risuonò in tutta la Sala Comune. Tutti i Grifondoro che erano appena
rientrati dal ballo avevano assistito alla scena in silenzio.
-Sai Dean? Non mi
interessa quello che pensi…puoi dire quello che vuoi,
su di me, su quanto sono stronza! Ma non mi piace che tu offenda Harry…
-Oh…adesso ha bisogno anche di essere difeso il
signorino!
-No! Non ho bisogno di
essere difeso!- rispose una voce dall’alto delle scale che portano ai
dormitori. Harry si era svegliato sentendo rientrare i ragazzi dal ballo.
-Allora scendi..così
ne parliamo a quattrocchi e risolviamo il problema tra uomini.
-Scenderei anche Dean…ma non vedo nessun uomo con cui misurarsi. Vedo solo
un bambino che si lamenta perché qualcuno gli ha tolto la sua caramella!
-Come osi darmi del
bambino?- chiese Dean furioso.
-E’ quello che sei…un vero uomo, come dici tu, sa perdere con più stile e
dignità. Ginny non ti vuole. Punto. Accettalo.
-Altrimenti?- Dean
stava cercando di provocare Harry. Voleva picchiarlo, doveva picchiarlo. Per
sfogare la sua rabbia, per vendicarsi. Per alleviare il suo dolore. Ma Harry
era davvero cambiato:un tempo avrebbe ceduto alle provocazioni. Ma non quella
volta. Scese le scale e si limitò ad avvicinarsi a Ginny e a passarle un
braccio intorno alle spalle. La portò lontano da Dean seguito da Hermione che
aveva capito le intenzioni dell’amico. Cominciarono a salire le scale dei
dormitori, quando Harry sussurrò a Ginny:
-Grazie…
-Di cosa?- chiese la
ragazza.
-Di avermi difeso. Nessuno
l’aveva mai fatto. A parte tuo fratello ed Hermione si intende.
-Avresti fatto lo
stesso per me- rispose la rossa. Ora avrebbe solo voluto gettarsi tra le
braccia di Harry e baciarlo, ma non era il momento. Non voleva che il loro
primo bacio fosse offuscato da quel brutto ricordo. Si limitò a sfiorargli la
guancia con le labbra, ma quel contatto fu più che sufficiente per mandarlo a
fuoco. Ginny sorrise a quella reazione.
-Allora buona notte
Harry.
-Buona notte Ginny.
Ma nessuno dei due
avrebbe dormito quella notte.
Ciao a tutti!
Bene bene…Harry
e Ginny sono stati interrotti dalla nostra Hermione, che a quanto pare ha avuto
un attimo di panico. Ma Ginny ha risolto il problema convincendo Hermione che a
volte nella vita bisogna rischiare…altrimenti che
gusto c’è?
Chissà cosa accadrà ora tra
Hermione e Draco?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto…a presto!
Maryrobin:sono felice che il capitolo ti
sia piaciuto…come vedi il disturbatore è Hermione. La
perdoniamo? Bacio.
Sorellina
dolce:innanzitutto ti chiedso scusa se non
riesco a recensire sempre le tue storie…sono davvero
presissima e a stento riesco a trovare il tempo di scrivere e aggiornare le mie
storie…però prometto che appena ho un secondo passo e
leggo! Per quanto riguarda questa storia spero continui a piacerti…Hermine
forse si preoccupava troppo del giudizio degli altri ma ora Ginny sembra averla
fatta rinsavire! A presto tesora! tvbTTTTTTTTTTTTT!!!!!!!
Baciottissimi.
Sirius1711:sono
contenta che ti sia piacito il pezzo Harry/Ginny…sai quanto adoro quei due insieme! E la tua lettura
delle parole che scrivo mi piace moltissimo! In questo capitolo credo di aver
sottolineato ancora bene il rapporto tra Harry e Ginny anche se ci sono poco…ma quello che fanno l’uno per l’altra mi sembra
carino. Quanto a Hermione cosa credi che succederà? Grazie per il conisglio…provo
sempre a seguirlo…anche se a volte è difficile! bacio…anzi…bacini….bacetti…bacioni… 10 n+1
Pometina94:ciao!
Sono felice di conoscerti e che la storia ti piaccia. Ti ringrazio per il complimento…quanto a Hermione e Draco all’inizio non
pensavo di riuscire a scrivere su di loro…einvece…spero che questo capitolo ti sia piaciuto. A presto!
Un bacione.
Love_doll:purtroppo l’interruzione è dovuta
ad Hermione, ma direi che la possiamo perdonare vero? Invece Dean è arrivato…ma sia Ginny che Harry si sono dimostrati
superiori. Spero comunque che ti sia piaciuto! A presto. Baciottissimi.
Erikappa:giusto…che
filosofa! Volevo che il loro bacio fosse davvero unico…e
spero proprio lo sarà! Adesso mi sembrava scontato e banale…invece
Hermione è sempre pronta a complicarsi la vita…povera
ragazza! dovrà affrontare Draco e spiegargli cosa le passava per la testa…kisses.
Rose07:non
è Ron…è Hermione, ma per un buon motivo. Così credo
che possiamo perdonarla per questa interruzione. E anche in questo capitolo
penso si noti quanto siano perfetti insieme Harry e Ginny…soprattutto
nello scontro con Dean! Che mi sa ha preso una bella batosta…si
darà pace? A presto! Besitos.
Hollina:ecco qui il continuo…ma
ti assicuro che Harry e Ginny avranno il loro momento. Quanto ad Hermione…anche lei ha i suoi problemi. Ma per fortuna non
deve sempre risolvere tutto da sola! A presto! Baises.
Tanny:sono felice che ti sia piaciuto lo scorso capitolo…per Harry e Ginny ora le cose saranno più
semplici, forse…per Hermione invece le cose sono
ancora un po’ complicate. In effetti mettersi con Draco non sarà semplice per
una Mezzosangue…ma Hermione è forte e supererà anche questo…non credi? A presto! Besos!
Nickgin93:sono
perfida lo so…interrompo sempre nel momento cruciale…ma spero di essermi fatta perdonare con questo
capitolo! C’è un po’ di tutto e nel prossimo le cose cambieranno ancora…altrimenti sarebbe tutto troppo monotono! A presto! Baciotti.
Gelb_augen:grazie per i complimenti…spero
che anche questo ti sia piaciuto. Ginny non è riuscita a baciare Harry…ma ci riproverà presto, ci puoi scommettere. Quanto a
Hermione…non c’è mai pace per lei…come
credi finirà? A presto! Baci baci.
Ringrazio anche tutti coloro
che hanno inserito la storia tra i preferiti. Siete tantissimi e vi ringrazio
davvero di cuore. Se vi va e se avete un minuto di tempo fatemi sapere che ne
pensate della storia.
1 - 83ginny
2 - acdcman
3 - Ainwen
4 - AkiramMalfoy
5 - AlessandraMalfoy
6 - baby_dark
7 - Bia_chan
8 - Bimba91
9 - bra89
10 - bribry85
11 - britney18
12 - cassandra 287
13 - cavallinobianco91
14 - ciottolina993
15 - cocochanel87
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17 - DamaArwen88
18 - Deidara
19 - DHLove
20 - dolce kikkina
21 - doval79
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23 - Dubhe92
24 - Earane
25 - excel sana
26 - fabiolita
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33 - foxina
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38 - Ginnylove
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70 - nanachan89
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72 - NiaNya
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77 - oOoPRONGSIEoOo
78 - Pedromane
79 - pometina94
80 - rose07
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82 - Roxy
83 - samuel87
84 - sanvegeta
85 - Sardignola
86 - sarina87
87 - ScarletBlood
88 - scheggia94
89 - Shavanna
90 - Silaqui
91 - SiLvIeTT4
92 - sirenaeterea
93 - sirius1711
94 - slan
95 - sorellinadolce
96 - so_revolution
97 - steg94
98 - stellabella
99 - Susannina93
100 - Tanny
101 - tappetta
102 - TENTEN_SUPER_STAR
103 - titti6493
104 - Veronica91
105 - virgi_lycanthrope
106 - weasley star
107 - wendyepeter
108 - witchmelanie
109 - Yuki no Hime
110 - Zahra
E con questo per ora vi saluto…torneròpresto….
NON MI
RESTA CHE AUGURARVI BUONA LETTURA E INVITARVI AL PROSSIMO CAPITOLO “MAI PIU’ ”…E…RECENSITE!!!
Il ballo aveva
cancellato per qualche settimana l’angoscia per la seconda prova. Harry si
ritrovava seduto sul divano della Sala Comune con il suo uovo sempre più spesso,
ma ogni volta non capiva come aprirlo senza perdere l’udito. Hermione cercava
in ogni modo di aiutarlo, ma senza grandi risultati. Per la prima volta nella
sua vita la ragazza non sapeva cosa fare, tutti i suoi libri non servivano a
nulla.
Ron invece era troppo
occupato a seguire Luna:era ossessionato da Neville, il suo ex-ragazzo, che
secondo Ron voleva riconquistare la bionda Corvonero.
Ma Luna pazientemente gli ripeteva ogni giorno che andava tutto bene e che non
doveva preoccuparsi. Vedere il suo migliore amico in quelle condizioni faceva
sentire Harry un po’ meglio. Quanto meno lo distraeva dai suoi pensieri e dalle
sue paure.
-Non c’è niente da
ridere Harry!
-Ma io non sto ridendo,
Ron! Dico solo che se fossi in Luna probabilmente di avrei già schiantato più
di una volta!- rispondeva ogni volta il moro.
-Beh lei è più
comprensiva di te…comunque…sono qui perché devo
parlarti, mio caro.
-Sentiamo…
-Ho incrociato Cedric
Diggory nei corridoi.
-Sono felice per te-
ogni volta che si nominava quel ragazzo o uno degli altri partecipanti al
torneo, Harry si irrigidiva. Gli dava fastidio:lo metteva in ansia. Lo faceva
pensare alla maledetta prova che era oramai imminente e che Harry era
totalmente impreparato ad afforntare.
-Harry! Sii serio…
-Lo sono Ron- rispose freddo il ragazzo alzandosi e prendendo il suo
uovo per andarsene.
-Primo:mi ha detto di
farti le sue congratulazioni…
-Come scusa?
-Sì, per aver piantato
Cho…
-Beh grazie!- per
unistante Harry sorrise di cuore:era
divertito da quella notizia. In effetti lasciare Cho era la cosa più
intelligente che avesse fatto da quando…beh da quando
era nato!
-Secondo:mi ha chiesto
di darti questo- e Ron porse un foglietto all’amico, pregandogli di leggerlo.
-Ron…io…
-No, senti! Mi ha
detto che riguarda la prossima prova. Lo so quanto sei orgoglioso e che non
vuoi che qualcuno a parte me o Hermione ti dia una mano…ma
queste prove sono terrificanti e stai rischiando la vita! Non ti permetto di
farlo, è chiaro?
-Oh grazie Ron! Ti
preoccupi per me…- rispose Harry sorridendo
ironicamente.
-No caro. Non mi
preoccupo per te…ma per me! Se ti succede qualcosa
chi la sopporta più quella lagna di mia sorella! A proposito…sta
ancora aspettando che la baci dalla sera del ballo. Muoviti altrimenti le prove
del torneo saranno niente in confronto alla mia ira!
Harry non sapeva se
ridere o scappare. Ron era così serio che in effetti faceva un po’ paura. era
felice che Ron fosse contento per il suo legame con la piccola di casa Weasley.
Ma non aveva mai parlato di lei con Ron. era un argomento tabù. Tuttavia Harry
sapeva che l’amico aveva ragione. Dalla sera del ballo, lui e Ginny non erano
più riusciti ad avere un attimo di intimità per parlare, chiarire…spiegare
quello che provava per lei. Non era una cosa che poteva dire così, in un freddo
corridoio, di fretta…o forse era solo terrorizzato
che lei nel frattempo avesse cambiato idea?
“Ma che cosa vai a
pensare!” si disse il ragazzo. Scacciò quel pensiero dalla sua testa e cercò di
concentrarsi su quello che Ron gli aveva riferito.
Harry si rigirò il
biglietto di Cedric fra le mani. Ron aveva ragione:se voleva sopravvivere in
quel dannato torneo doveva approfittare di ogni aiuto possibile. Lo aprì e lo
lesse.
“Harry,
non ho ancora avuto modo di ringraziarti per l’aiuto con il
drago. Così ho deciso di sdebitarmi…se non hai ancora
risolto il tuo indovinello dentro l’uovo, ti do un consiglio. Vai al bagno dei
prefetti al quinto piano…e rifletti nell’acqua calda.
Con il tuo uovo naturalmente!”
Poche parole, ma un
grande aiuto. Che gli costava dopotutto? se non era vero, si sarebbe solo fatto
un bagno innocente. Se era vero…avrebbe risolto il
suo più grande problema. No…il suo secondo più grande
problema. Il primo era trovare il coraggio per parlare con Ginny.
Hermione doveva
parlare con Draco. Spiegargli i suoi dubbi e le sue paure. Soprattutto
spiegargli perché era scappata come una furia dopo il loro bacio. Ginny aveva
dannatamente ragione: a cosa serviva rinunciare a dei bei giorni felice per il
timore che i genitori di Draco lo venissero a sapere? Doveva chiarire con lui e
fargli capire che avrebbe preso tutto quello che v’era di buono nella loro
storia, senza farsi troppe domande e senza avere paura.
Ma all’improvviso,
mentre lo cercava per potergli parlare, Hermione venne colpia
da un pensiero. E se Draco sentite le sue preoccupazioni avesse deciso di
lasciarla? Magari fino a quel momento non ci aveva pensato…Hermione
aveva bisogno di pensare, di capire cosa doveva fare…parlargli
e rischiare che Draco la lasciasse, o fare finta di nulla? Ma fu Draco stesso a
risolvere il problema.
La ragazza stava
studiando in biblioteca:cercava un modo per aprire l’uovo di Harry, ma come al
solito non otteneva grandi risultati.
-Se continui così,
Silente dovrà rifornire la biblioteca di un numero spropositato di nuovi libri.
Hermione avrebbe
riconosciuto quella voce dovunque. Alzò gli occhi e vide Draco davanti a lei.
Il suo cuore cominciò a battere così veloce che sentiva distintamente il sangue
pulsarle violentemente in viso facendola arrossire con forza. A Draco non
sfuggì questa agitazione. E decise che era ora di chiarire il loro rapporto una
volta per tutte.
-Che c’è Mione? Sono giorni che sei strana. Sparisci all’improvviso…non rispondi ai messaggi…-
Draco era seriamente preoccupato. Lui era preoccupato per lei. E ciò non poteva
che rendere felice la giovane Grifondoro.
-Draco…io…
-Ti sei già pentita?-
disse il biondino sorprendendola con un tono duro.
Era stato Blaise a
fargli sorgere dei dubbi. Quando gli aveva raccontato della fuga di Hermione
dopo il bacio, il ragazzo aveva avanzato l’ipotesi che forse Hermione si era
lasciata trasportare della situazione..un ballo in fondo può confondere le
idee, aveva detto Blaise. E come un tarlo, nella mente di Hermione si era
insinuato il dubbio che forse Hermione si era pentita di quel bacio…
Hermione dal canto suo
rimase stordita dal cambio di tono del ragazzo. Come faceva Draco a cambiare
così velocemente? Un attimo prima dolce e premuroso e l’attimo seguente…tornava la serpe di sempre.
-Pentita? Non…noncapisco…- chiese Hermione
faticando a riprendersi dopo quel brusco cambiamento. Forse dopotutto i suoi
sospetti erano più che fondati. Draco forse aveva intuito che tra loro non
c’era futuro e ora stava cercando un modo per lasciarla, magari scaricando la
colpa su di lei.
-Ah non capisci?- ora
Draco stava quasi urlando. Tutti gli sguardi della biblioteca erano rivolti a
quella strana coppia.
-Draco! Stai urlando, calmati!
-Non dirmi cosa devo
fare! Se mi va di urlare io urlo, è chiaro?
Hermione lo guardava
impaurita. Dove era finito il Draco dolce e preoccupato di poco prima?
-Andiamo fuori di qui…- disse Hermione rispondendo freddamente.
Non appena i due
ragazzi si ritrovarono nel corridoio della scuola, Hermione lo prese per un
braccio e lo strattonò così forte che il ragazzo si scontrò con lei. Così
attaccati si fissavano negli occhi. Ghiaccio e fuoco.
-Si può sapere che ti
è preso?- urlò per prima Hermione.
-Che è preso a me? che
è preso e te! Ci siamo baciati…un bacio bellisimo, il migliore della mia vita…e
tu che fai? Scappi come una furia!
A Hermione sfuggì la
fine della frase perché si era soffermata sulle parole con cui Draco aveva
descritto il loro primo e unico bacio. Il migliore della sua vita..era così
allora? Che aspettava a dirgli che per lei era lo stesso e che non desiderava
altro che rifarlo..lì…in quel momento…?
Fece per aprire la bocca ma Draco fu più veloce di lei. Si voltò di scatto
passandosi una mano tra i biondi capelli…quanto era
sexy quando lo faceva, pensò involontariamente Hermione.
-Io..io onestamente
non capisco..o meglio…non capisco perché mi hai
baciato se avevi l’intenzione di mollarmi per tornare da Weasley!- disse Draco
dando sfogo ai dubbi che Blaise aveva instillato in lui.
-Che cosa?- squittì
Hermione. davvero lui pensava questo? Ma come poteva…ah…lei
era scappata, e da allora non si erano più parlati. Forse aveva ragione ad
avercela con lei.
-Io non farò la figura
dell’idiota Granger! Vuoi tornare dal tuo pidocchioso fidanzato? Beh..fallo
pure! Ma sappi che dirò a tutti quanto sei…stronza
mia cara…anzino…passerai
per la poco di buono della scuola! A confronto Pansy sembrerà una santarellina…- Draco stava sfogando la sua rabbia senza
controllare quello che diceva. Blaise aveva innescato senza saperlo una miccia
che ora era esplosa.
Draco si fermò solo
quando sentì un singhiozzo dietro di lui. Si voltò nuovamente…non
poteva resistere a quella visione:Hermione lasciava scendere calde lacrime
sulle sue guance senza controllo, ma i suoi occhi erano infuocati. E la sua
furia non si fece attendere.
-E così è questo che
ti importa! Che tutti sappiano che sei stato tua lasciarmi…fai
pure Malfoy! A me non interessa quello che andrai a dire in giro! Tanto serpe
eri e serpe rimarrai…- e fece per andarsene. Ma all’improvviso
si voltò e si avvicinò a lui, così vicino da potersi specchiare nei suoi occhi.
Così vicino che Draco poteva vedere la verità tra le iridi dorate di Hermione.
-E per la cronaca…non sono tornata con Weasley, né conto di tornarci!
Lui è felice con Luna e io…beh io pensavo di poter
essere felice con te. Ma mi sbagliavo! Tu non sei meglio di lui…anzi…mi
hai trattato più crudelmente tu in questi due minuti di quanto abbia mai fatto
Ron in quattro lunghi, interminabili anni! Addio, Malfoy!
E Hermione se andò
davvero questa volta.
Draco rimase immobile
in mezzo al corridoio: all’improvviso non si ricordava più come si faceva a
camminare. Le parole di Hermione gli risuonavano nella testa e nel cuore come
una gelida lama. Non era tornata da Weasley…e lei voleva
essere felice con lui…conDraco…ma
allora perché era fuggita senza motivo? Perché lo aveva evitato per tutti quei
giorni? Un’idea balenò nella sua mente…forse Hermione
aveva solo paura di lasciarsi andare. Magari aveva soloavutrobisgno di tempo per
capire che non poteva rinunciare a lui…Draco si colpì
così violentemente il capo da lanciare un piccolo grido di dolore. Aveva sbalgiato tutto! Che idiota!
Ma la cosa che in assoluto
gli aveva fatto più male era sapere che per Hermione lui oramai non era più
niente. Se ne accorse già il giorno seguente quando la bella Grifoncina entrò nella Sala Grande per colazione.
Sorridente. Come se nulla fosse accaduto in quelle settimane passate insieme.
La vedeva da lontano ridere e scherzare con tutti…entrando
aveva salutato gli amici al tavolo dei Corvonero o
dei Tassorosso. Ma mai, nemmeno per un secondo si era
voltata verso di lui.
-Perché non la saluti
tu?- chiese Blaise vedendo l’amico con in mano la stessa fetta di torta alla
melassa da più di venti minuti senza che il biondino l’addentasse. Blaise aveva
saputo tutto e si sentiva dannatamente in colpa per aver fatto sorgere tutti
quei dubbi in Draco. Ma il biondino non ce l’aveva con lui…
-Cosa? Vuoi scherzare?
È lei che lo ha trattato come una pezza da piedi…quella
sudicia Mezzo…- ma Pansy non fece in tempo a finire
la frase perché Draco si alzò così velocemente prendendola per il collo da
spaventarla.
-Non osare mai più
chiamarla in quel modo. Mi sono spiegato Pansy? Fallo un’altra volta e ti
assicuro desidererai di essere morta!- mai lo sguardo di Draco era stato così
duro e vendicativo come in quel momento. Nemmeno nei suoi peggiori alterchi
contro Potter. Pansy si sedette spaventata mentre Blaise cercava di calmare un
Draco oramai incontrollabile. Come una furia scaraventò a terra la sua panca e
si diresse verso l’uscita. Per sua sfortuna dovette passare davanti al tavolo
dei Grifondoro…Hermione non alzò lo sguardo verso di
lui e nemmeno smise di parlare con Ginny che le sedeva accanto. Per lei era
trasparente. Non esisteva. Solo una cosa gli restava da fare….ma
era la più difficile della sua vita.
Tornata nella sua
stanza Hermione pianse tutte le lacrime che aveva. Come aveva potuto lasciare
che accadesse? Come aveva potuto innamorarsi di uno come Malfoy? La ragazza non
sapeva darsi pace e continuava a riempire il cuscino con le sue lacrime amare.
Era stata una stupida…aveva creduto che fosse cambiato…e quelle parole nel parco erano solo una farsa, un
modo come un altro per farla cadere nella sua rete. Malfoy era famoso per
questi trucchetti…e lei ci era cascata in pieno.
Ginny era rimasta
sulla porta non sapendo cosa fare. L’aveva vista uscire di corsa dalla Sala
Grande dopo che Draco se ne era andato. Non ci voleva certo un genio per capire
cosa stava succedendo.
-Avevi..avevi ragione
Gin!- disse la riccia accorgendosi della presenza della ragazza. Ginny si fece
avanti e si sedette sul letto accanto a Hermione accarezzandole i capelli.
-Hermione…
-No Ginny! Sono stata
una stupida…UNA STUPIDA! come ho potuto anche solo
pensarla una cosa del genere?
-Herm…mi vuoi spiegare che è successo ieri in
biblioteca? Quando sei tornata eri sconvolta e ti sei infilata a letto prima
che potessimo parlare. Oggi ti vedo in queste condizioni…c’entra
Draco?
La riccia si mise a
sedere tenendo il cuscino stretto a sé.
-Lui…lui non è cambiato…lui
mi ha solo presa in giro!
-Avete parlato?
-Più che parlato,
urlato direi…coseorribili…
-Del tipo?
-Si era convinto che
io fossi scappata perché mi sono rimessa con Ron…
-E fino qui è un bene
mi sembra…
-Lo pensavo anche io!
Poi però si è messo a urlare che sono una poco di buono, che lo avrebbe detto a
tutti…che nessuno può lasciarlo senza passarla liscia…capisci? A lui importa solo questo! Che nessuno
possa pensare che Draco Malfoy venga piantato da una ragazza…non
gli importa del vero motivo per cui me ne sono andata! Non mi ha nemmeno
lasciato parlare!
-Non hai pensato che forse….e dico forse Draco è solo…geloso?
Ha avuto paura che tu avessi cambiato idea…e si è
rimesso quella corazza che si era tolto solo per te!
Le parole di Ginny
dopotutto avevano senso. Lui in fondo aveva pensato che lei si fosse rimessa
con Ron quindi…
-Questo non giustifica
come si è comportato!- sentnziò Hermione con la voce
tremante. Non sapeva nemmneo lei se voleva credere
oppure no alle parole di Ginny.
-No. È vero…ma
rende la sua reazione comprensibile non trovi?
-beh…forse…- balbettò la riccia.
-E’ già qualcosa…ora non devi faro che andare da lui e…
-Non se ne parla! È
lui che si è comportato male ed è lui che deve scusarsi!
-Hermione…
-NO! Nessun “Hermione”
Ginny!- disse la riccia e così facendo si alzò dal letto e si sistemò per
andare a lezione lasciando Ginny da sola a riflettere sul da farsi.
Ciao a tutti!
Perfida vero? Sembrava che
tutto stesse andando per il verso giusto…einvece…un piccolo equivoco che è diventato un disastro per
Hermione e Draco. Ma i due riusciranno a venirne fuori? E come? Lo scoprirete
solo leggendo i prossimi capitoli!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto…a presto!
Maryrobin:ecco
qui cosa è successo…spero ti sia piaciuto anche se è triste…e comunque è solo una fase promesso! Quanto a Harry
e Ginny il seguito arriverà molto presto! Bacio.
Kitty_Cullen:vedi che le preoccupazioni
erano fondate! Sia Hermione che Draco hanno fatto danno…ma
può succedere, no? Qualche incomprensione è normale….l’importante
poi è accorgersi di aver sbalgiato e rimediare…credi che lo faranno? Baciottissimi.
Sirius1711:adoro
rischiare, è vero…ma credo che questa volta sia
Hermione che Draco abbiano un po’ esagerato non trovi? Entrambi si sono
lasciati andare ma hanno interpretato male i gesti dell’altro. I loro mille
pensieri li hanno confusi e hanno fatto un errore enorme! Si sono separati…ma credo che quando ci si ama nessuna
incomprensione sia insuperabile, non sei d’accordo? Quanto a me…sì mi piace rischiare, ma non troppo…ho
la mania di controllare ogni cosa!!! bacio…anzi…bacini….bacetti…bacioni… 10 n+1
Sarina87:ciao!
Non preoccuparti se non sei continuativa…l’importante
è che la storia continui a piacerti! Harry e Ginny sempre stupendi è vero…invece Hermione e Draco sempre più complicati….ma
tutto alla fine si sistema sempre…in un modo o nell’altro!
A presto! Un bacione.
Tappetta:sono felice che tu abbia
trovato un minuto per lasciare un commento…mi fa
sempre piacere sapere cosa ne pensi di questa storia! Grazie per il complimento…quanto a Harry e Ginny anche io li adoro, e
credo che si noti! Quanto a Draco ed Hermione invece devo dire che ho imparato
ad apprezzarli…però nella mia storia sono davanti a
un ostacolo. Sembra che tutto sia finito..sarà davvero così? A presto. Baciottissimi.
Hollina:beh…Draco
e Hermione hanno fatto il loro discorso…ma forse era
meglio se se ne stavano zitti! Ora dovrano ricucire
un rapporto che era già fragile prima…credi che ce la
faranno? A presto! Baises.
Tanny:mi dispiace per l’attacco di panico…però ci voleva un po’ di movimento. Certo quei due
sono dei veri stupidi! Ognuno perso nelle sue convinzioni e non hanno pensato
ch eforse pria di aggredirsi era meglio chiedere
spiegazioni. Hermione era convinta che tanto la loro storia non avrebbe avuto fututo…e Draco si è lasciato plagiare da Blaise. Come risolveranno?
A presto! Besos!
Gelb_augen:sono felice che con la mia
storia ti stia apprezzando le Harry/Ginny…sono
perfetti secondo me! per quanto riguarda Hermione e Draco invece le cose si complicano…lei si è resa conto che non hanno futuro, lui si
è stranamente convinto che a lei piaccia ancora Ron… e così hanno combinato un
bel pasticcio! Che dire? Speriamo che lo risolvano presto…A
presto! Baci baci.
Ringrazio anche tutti coloro
che hanno inserito la storia tra i preferiti. Siete tantissimi e vi ringrazio
davvero di cuore. Se vi va e se avete un minuto di tempo fatemi sapere che ne
pensate della storia.
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NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO
CAPITOLO “L’ULTIMA CARTA”…
Pansy camminava
raggiante per i corridoi della scuola: Draco ed Hermione insieme erano solo un
lontano ricordo. Sì, forse a Dray bruciava ancora di essere stato piantato da
quella piaga della Granger. Ma era solo il suo orgoglio ferito che sanguinava,
non certo il suo cuore. Draco Malfoy non poteva certo essersi innamorato di quella…quella sgualdrina! Questo pensava Pansy
avvicinandosi alla Sala Comune dei Serpeverde. Ma appena arrivò lì dentro
dovette cambiare idea.
-Blaise…io la rivoglio! Io voglio la mia Hermione!
Sono stato chiaro? E sono disposto a fare qualunque cosa per averla…qualunquecosa…persino…
-Dray…io sono tuo amico e lo sai. Ti ho
sempre incoraggiato…sono stato il primo a dirti che
Hermione era quella giusta per te…ma credo che ti
stai andando a cacciare in qualcosa di più grande di te. A parte che ora
Hermione ti odia per quello che le hai detto…cosa che
per inciso capisco e condivido…
-Blaise!- esclamò Draco disperato. Era la
prima volta che Pansy lo vedeva così…fragile e
debole. Era innamorato. Davvero innamorato. E forse lo aveva perso per sempre.
-Dray…se fai quello che hai in mente, tuo
padre non te lo perdonerà mai…e anche tra noi
Serpeverde avrai grossi problemi. Tu lo sai questo? Sarà un inferno per te qui!
-Lo so- disse
sconsolato. -Ma non ho alternative…io so che lei mi
ama almeno quanto la amo io….
Per Pansy quelle
parole furono una lama che la attraversava squarciandola. Draco la amava? Draco
amava davvero Hermione Granger? Non ci poteva credere! Ma soprattutto non
poteva permettere che anche lei lo ricambiasse altrimenti le sue speranze di
riconquistare Draco sarebbero svanite per sempre. La ragazza corse in giardino
per riflettere…doveva porre fine a quella storia in
un modo o nell’altro. Far aprire gli occhi a Draco, convincerlo che la Granger
non valeva quanto lui. Già…ma avvicinare Draco per
lei era oramai impossibile dopo quello che era successo in Sala Grande. Le cose
sarebbero migliorate solo col tempo, ma lei non poteva certo aspettare!Per lei il tempo era fondamentale: prima
distruggeva la Granger e meglio era! Quindi non le restava che una cosa da fare…doveva far sì che fosse la Grifondoro a non voler più
vedere Draco…e questa volta definitivamente. E aveva
già un’idea su come fare.
Harry alla fine aveva
accettato il consiglio di Cedric. Quella sera aveva preso il suo uovo,
conquistato con tanta fatica si diresse verso il bagno dei prefetti. A dire la
verità non era molto convinto che sarebbe cambiato qualcosa, ma tanto valeva
tentare. Si immerse in quelle acque un po’ imbarazzato, soprattutto quando Mirtilla Malcontenta spuntò dalle condutture.
-Mirtilla!
-Ciao Harry…non credevo che anche tu avresti utilizzato questo
mezzuccio per aprire il tuo uovo…
-Ehm…già…
Harry cercava di
coprirsi con la poca schiuma che c’era nella vasca…ma
non era certo d’ostacolo per un fantasma!
-Io lo metterei sott’acqua…è quello che ha fatto anche lui…Cedric…
-Oh…grazie.
Harry seguì il
consiglio di Mirtilla e immerse l’uovo
nell’acqua:quando lo aprì un dolce canto si diffuse e fu allora che capì il
significato dell’indovinello. La prossima prova si sarebbe svolta nel Lago
Nero. C’era solo un piccolo problema…come diavolo
faceva a cercare qualcosa in quei fondali non potendo respirare per un’ora
intera? In quel momento Harry rimpianse il suo Ungaro Spinato…quella
dolce e gentile bestiolina che lo aveva quasi abbrustolito!
Uscì dal bagno più
pensieroso che mai e si scontrò contro qualcuno.
“No! Non di nuovo”
pensò Harry. L’ultima volta che si era schiantato contro qualcuno, quel
qualcuno era Cho. Sperava ardentemente che la scena non si ripetesse. E per
fortuna non fu così.
-Harry!- una dolce e squillante voce
sbucava dall’ombra.
-Ginny!- esclamò il ragazzo euforico. Dalla
famosa sera del ballo non l’aveva più vista da solo e non aveva più parlato con
lei. Avevano un discorso in sospeso e non solo un discorso…Hermione
entrando li aveva interrotti sul più bello. Al solo ricordo Harry divenne rosso
in volto, ma per fortuna Ginny non poteva vedere l’effetto che aveva su di lui.
-Che…che ci fai qui?- la domanda di Harry
suonò come un rimprovero alle orecchie di Ginny.
-Ti da fastidio?
-No! No…anzi- si corresse il ragazzo. -Solo ho pensato che
rischi una punizione…se Piton ti trova…stasera
è il suo turno, lo sai.
-Lo so…ma avevo un buon motivo per uscire…
Harry rimase
spiazzato. Quale diavolo di motivo poteva avere? Doveva forse incontrarsi con
un ragazzo? Se era così…lo avrebbe affrontato in un
leale duello magico e lo avrebbe ucciso…nessuno
poteva portargli via la sua Ginny!
-E quale…quale
motivo avevi?- chiese facendo finta di dare poca importanza alla cosa. Ma
subito si maledisse per quello che aveva detto. Se Ginny vedeva un altro
significava che per lei non contava nulla quello che era successo la sera del ballo…all’improvviso il cuore di Harry smise di battere.
Sentì distintamente l’ultimo isolato battito che lasciava dolorosamente il
cuore. Ginny si accorse che qualcosa non andava.
-Ti senti bene Harry?-
chiese lei preoccupata.
-Io…io…- Harry non sapeva che fare. Doveva
dirle che era geloso marcio o far finta di niente?
-Con chi ti dovevi
vedere?- chiese Harry decidendo di mostrarsi per quello che era. Geloso.
Innamorato. E enormemente infelice.
-Come scusa?
-Hai detto che avevi
un buon motivo per uscire…non ne vedo altri…
-Quindi tu pensi che
io sia una di quelle ragazze che corre dietro ai ragazzi a tutte le ore del
giorno e della notte!- disse Ginny. Il suo tono era acido e arrabbiato. Harry
rimase spaesato:non aveva previsto che la discussione prendesse quella piega.
Dannazione! Ma Ginny lo stupì nuovamente.
-Stavo scherzando
Harry! Comunque hai ragione…sono uscita dalla Sala
Comune per un ragazzo- rispose Ginny.
Harry che in un primo
momento era tornato a sorridere sollevato nel vedere che Ginny non ce l’aveva
con lui, sprofondò di nuovo nel panico più totale. Allora la sua tesi era vera!
Ginny si vedeva con un altro.
-Lo so a cosa stai
pensando! Secondo me dovresti smetterla di parlare con mio fratello…la
sua stupidità e la sua gelosia potrebbero contagiarti!- Ginny scoppiò a ridere,
ma si zittì quasi subito per non fare rumore e per non attirare Piton. Ma Harry
avrebbe voluto chiederle di continuare a ridere…amava
la sua risata così naturale e dolce!
-Che c’è da ridere?
-C’è che sei più tonto
di quanto credessi Potter! Ero in salotto quando sei uscito con il Mantello
dell’Invisibilità…a proposito, ti consiglio di
guardarti allo specchio quando lo metti per essere sicuro di essere tutto
coperto! Ti ho visto le scarpe e ti ho riconosciuto- e qui fu lei ad arrossire.
Aveva appena ammesso che lei lo conosceva così bene da riconoscerlo dalle
scarpe. Le sue scarpe. Il cuore di Harry ricominciò a battere dopo questa
notizia.
-E così ti ho seguito…fino a qui. Poi sei entrato e…beh
non mi sembrava il caso di seguirti no?- Ginny era sempre più rossa in volto.
Non sapeva più dove guardare per evitare di incrociare gli occhi di Harry che
la scrutavano sempre con quella strana luce negli occhi. Ma il ragazzo la
costrinse ad alzare la testa e a fissarlo. Quel verde smeraldo di solito così
intenso si era incupito…ma non per la rabbia. Per il
desiderio. Desiderio di lei, di baciarla, di averla.
-Avrei voluto che tu entrassi…- disse Harry con voce roca. Nemmeno lui sapeva
perché aveva detto quelle parole. Erano uscite senza controllo dalla sua bocca.
Inarrestabili.
-Co…cosa?- chiese la ragazza che oramai non
connetteva più. Il suo viso si era avvicinato nuovamente e pericolosamente al
volto di Harry. Una forza più grande di lei la attirava a lui. E lei non poteva
fare nulla per impedirlo. Ma soprattutto non voleva. Voleva solo che le labbra
di Harry si posassero sulle sue…e non certo per un
casto bacio. No! Lei voleva qualcosa di più. Le lo voleva completamente e
totalmente suo. Era la prima volta che lo ammetteva con se stessa. Ma non la
spaventava. Perché sentiva…sapeva che anche Harry
volevo lo stesso.
-Ginny…io…io desidero solo…
-Sì Harry?- chiese lei
chiudendo gli occhi poco prima del contatto con Harry.
-Ginny, io ti…
-Potter! Weasley!
Cercavo giusto voi!
“Piton!” pensarono i
due ragazzi guardandosi negli occhi. Ma in quel momento poco importava che
stessero per ricevere l’ennesima punizione. Quello era stato uno dei momenti
più belli della loro vita!
Come aveva fatto a
innamorarsi di lui? Come? Lei così perfetta, così intelligente, così sveglia! E
lui era così…così…ah! Non c’erano parole, ed Hermione
lo sapeva bene. Aveva visto il vero Draco...ma allora perché quella reazione da
parte sua? Perché trattarla in quel modo? Forse Ginny dopotutto aveva ragione.
Forse lui era davvero solo geloso e aveva paura di perderla…ma
che importava? Da quel dannato litigio, Draco non le aveva più rivolto la
parola, non l’aveva più cercata. Niente.
Hermione scosse il
capo con decisione mentre camminava verso l’aula di Pozioni. L’avrebbe rivisto
tra pochi minuti a lezione e aveva anche meditato di saltarla…ma
non voleva prendersi anche lei una bella punizione insieme a Harry e Ginny. A
pochi passi dalla porta sentì una voce chiamarla.
-Granger!
Hermione si voltò
lentamente sapendo già chi avrebbe visto voltandosi.
-Parkinson..che gioia rivederti!- rispose la
Grifondoro ironica.
-Perché tutto questo
sarcasmo Granger! E pensare che io ero solo venuta a congratularmi!
Queste parole
lasciarono perplessa Hermione: che diamine voleva dire Pansy? Ma non voleva
darle la soddisfazione di chiederglielo. Tuttavia la Serpeverde si sforzò di
sorridere e continuò a parlare come se lei ed Hermione fossero amiche di vecchia
data.
-Ma sì…sei stata l’unica a farlo!
-A fare cosa scusami?-
chiese Hermione stanca di quel giochetto.
-Andiamo…non ho mai creduto a quello che Draco
dice su di te! Insomma che tu e lui…beh siete stati a
letto insieme!- ammise Pansy fingendosi davvero complice con la riccia.
-Oh…beh…
-Non è possibile…tu sei troppo intelligente per cadere nel suo
solito giochetto…quello che fa con tutte!
Fu a questo punto che
Hermione divenne bianca come un cadavere. Giochetto? Quale giochetto? Allora
aveva ragione! Draco l’aveva presa in giro!
Pansy si era
perfettamente accorta dell’effetto che le sue parole avevano avuto su Hermione.
E non si risparmiò di certo in seguito.
-Sì…lui lo fa sempre. Finge di essere carino
e gentile, il ragazzo perfetto…ti fa credere che quella
del duro Serpeverde sia solo una maschera che porta per non contraddire suo
padre. Ho indovinato?
-Ecco…sì…ma…
-Certo! E poi ti dice
che tu sei l’unica che lo fa sentire così bene, che lui è cambiato…
-S…sì…- Hermione non sapeva che dire.
Balbettava sussurrando deboli risposte. Se Pansy sapeva tutto, forse era vero
che Draco faceva così con tutte…
-Hermione! Tu sei
stata fortunata! Raramente ho visto Draco così furioso e allora ho capito…il suo piano o scommessa (chiamala come ti pare) non
è andata in porto…
Hermione si riscosse e
tornò a guardare fisse Pansy.
-Piano? Quale piano?
-Lui e Blaise hanno un
piccolo gioco in corso…behgioco…è
un eufemismo. Diciamo che Blaise ha scommesso che Draco prima della fine dei
sette anni non sarebbe riuscito a portarsi a letto tutte le ragazze della scuola…o almeno una buona quota. E tu lo sai come è Draco…lui non sa dire di no a una scommessa!
-Quindi lui avrebbe
fatto tutto questo solo per portarmi a letto…
-Esatto…ma vedendo che con te non c’era speranza…beh si è dovuto arrendere e ora va in giro a dire
che l’avete fatto solo per darla a bere a Blaise! L’ho sempre saputo…che era solo un gioco, anche con te intendo. Me lo
ha detto lui…so che adesso crederai che sono una
vipera. Dovevo dirtelo prima, ma…Draco mi piacee in più è della mia stessa Casa…non mi avrebbe giovato molto mettermelo contro, ti
pare? Ora invece è libero giusto?
-Ma certo…- rispose Hermione che a stento controllava l’impulso
di uccidere tutta la stirpe dei Malfoy per assicurasi che il gene del male puro
andasse perso per sempre!
-Beh…non so cosa hai intenzione di fare, ma…beh davvero ti ammiro Hermione perché hai capito e hai
resistito. Perché tu avevi capito che era solo uno scherzo giusto? Una ragazza
intelligente come te non può non averlo capito!
-Ma certo…- ripeteva meccanicamente Hermione. Nella sua mente
si affacciava una sola idea. Umiliare e distruggere Draco Malfoy. Proprio come
lui aveva fatto con lei. Lei…che lo aveva davvero
creduto cambiato. Lei…che era pronta a mettersi
contro tutti i suoi amici per lui. Lei…che avrebbe
affrontato Lucius Malfoy per lui! E lui invece…per Draco lei era solo una notte di sesso e niente
di più. Tutto quello che le aveva detto era solo una menzogna costruita per
portarselaa letto! La mattina dopo
l’avrebbe cacciata e dimenticata…
All’improvviso
Hermione si sentì sporca, sentiva l’estremo bisogno di lavare via da lei le sue
mani e quell’unico bacio che sia erano scambiati. Come se l’acqua bollente
potesse cancellare il loro incontro…
Solo la voce di Pansy
la richiamò alla realtà.
-Io vado Herm…buona lezione. Io non credo che verrò oggi…sai…io e Daphne volevamo
farci un giro a Hogsmeade. Tanto Piton è dalla nostra…
Quelle ultime parole
avevano il sapore della derisione:in fondo era risaputo che Harry e Ginny erano
stati messi in punizione da Piton!
Hermione la salutò con
un cenno del capo ed entrò in aula. Il primo volto che incrociò fu il suo…quello di Draco. E non seppe trattenersi.
Ciao a tutti! Per il povero Draco le cose si mettono proprio
male! Hermione era già furiosa ma ora che ha fatto due chiacchiere con Pansy è
ancora più inviperita. E Draco non tarderà a subire la reazione della ragazza!
Quanto a Harry e Ginny…i due sono
proprio sfortunati. C’è sempre qualcuno che li interrompe nel momento clou! Che
succederà ora?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto….a
presto!!!
Sirius1711:so benissimo che tu non potresti mai parlare male di
qualcuno, non mi sembri davvero il tipo. Ma qui siamo nel covo dei Serpeverde. E
non bisogna mai sottovalutare la loro cattiveria. Anche Pansy ha fatto la sua
parte e ora Hermione è ancora più arrabbiata di prima! Ma se fossi in te starei
tranquillo…credo che Draco sia davvero cotto e farà
di tutto per riavere Hermione. chissà cosa ha in mente! Che carina la frase
sulla diga….e cercherò di seguire il tuo consiglio…ma dopo il 19 di febbraio…prima
devo mantnere tutto il controllo possibile! A presto.
Bacini….bacetti….bacioni 10 (n+1)
Sklupin:credo che noi
due forse ci conosciamo già, o sbaglio? La tua storia l’ho trovata anche in un
altro sito…comunque….tra le tante domande che mi hai
fatto vedi che Harry e Ginny proprio non ce la fanno a restare da soli! Malfoy…è sempre più inguaiato con Hermione e Pansy è sempre
più perfida! Ma la storia non finisce certo qui! a presto! Kisses
Sanguisuga:sono felice che tu l’abbi aletta più di una volta…e mi piace l’aggettivo che hai scelto per definirla…incantevole! Molto. Genitle!!!
Quanto a Draco ed Hermione posso solo dire che bisogna toccare il fondo prima
di risalire…ma credo che al fondo siamo molto vicini!
Però ti posso dire che Cho non tornerà più a tormentare Harry e Ginny…che però sono davvero sfortunati! Sempre qualcuno tra
i piedi!!! A presto!!! Besitos.
Kitty_Cullen:oh sì…Ginnyaiuterà…e non solo lei. Ma
non ti anticipo nulla! Per ora vedi che le cose stanno solo peggiorando! Ma alla
fine c’è sempre una luce in fondo al tunnel! Speriamo solo che quei due
tontoloni la trovino in fretta!!! A presto. Besos.
Tanny:diciamo che
ora è il turno di Hermione. avrà la possibilità di sfogarsi…e
non sarà piacevole per Draco! Ma…credo anche che
entrambi siano un po’ troppo orgogliosi e intransigenti. Spero che l’arrabbiatura
verso tutti ti sia passata…sono sicura che nessuno ce
l’ha con te! Anche a me capitano periodi no…ma prima
o poi se ne viene fuori! E come è andato il saggio di pianoforte? A presto….baciotti!!!
Hollina:anche a me
dispiace che litighino. Ma di solito dopo n brutto litigio c’è una pace con i
fiocchi e controfiocchi. E poi bisogna proprio grattare il fondo prima di
rendersi conto che si sta sbagliando, no? Ancora un po’ di pazienza…e
vedrai che tutto andrà bene! A presto! Baises!
Esperia:ciao anche a te! Sono felice che ti piaccia la storia…e
per il recensore credo di aver capito a chi ti riferisci…beh…con
alcuni dei miei recensori ho un rapporto via mail o messenger…con
altri invece si è creato un bel legame tramite la mia storia…mi
piace molto! Mi fa davvero felice! A presto! Baci baci.
Gelb_augen:mi sa che per Harry e Ginny devi
proprio aspettare, ma forse non tantissimo! Sono solo un po’ sfortunati! Quanto
a Draco…sì, forse lui è viziato ma credo che stia
davvero male per quello che è successo. E Pansy non lo ha certo aiutato con la
sua piazzata! Adesso non ci resta che vedere come reagirà Hermione…ma
non credo che andrà ad abbracciare Draco! Comunque vedi che li sto facendo
penare entrambi…e la riconciliazione sarà graduale…a presto!!! Bacissimi.
83ginny:sono felice che la storia ti piaccia!!! Ma spero tu non voglia uccidermi perché
continuo a rimandare il tanto atteso bacio tra Harry e Ginny! Pietààààà!!!!! A presto!!!! Un bacioneeee!!!
Maryrobin:harry e
Ginny hanno fatto un altro passo avanti…peccato ci
fosse Piton in agguato. Invece quei due tonti di Draco e Hermione hanno fatto
un altropasso indietro!!! Che testoni! A
presto!! Bacetti!
Erikappa:non ti devi
scusare!!! Mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo!!! E se volevi degli
inconvenienti ne sono arrivati degli altri….made in
Pansy Parkinson! A presto!!! Baciottissimi.
Tappetta:se nello
scorso capitolo l’equivoco era bello grosso, mi sa che stavolta possiamo
parlare di una voragine!!! E Draco non sa cosa lo aspetta! In questo capitolo c’è
stato u po’ più di Harry e Ginny….piaicuti? a
presto!!! Bacioni!
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra i
preferiti!
Un sonoro schiaffo si
stampò sul volto di uno dei ragazzi presenti nell’aula di Pozioni, dove per
fortuna Piton non era ancora arrivato. Tutti si voltarono verso la fonte di
quel rumore e restarono basiti quando capirono cosa era successo. Hermione
Granger aveva colpito in pieno viso Draco Malfoy. Tutti sapevano che si erano
lasciati oramai da qualche giorno, ma allora perché quella reazione arrivava
solo ora?
-Ti è piaciuto? Eh
Malfoy? TI E’ PIACIUTO?- urlò Hermione in faccia a Draco che la guardava
stupefatto e incredulo. Non capiva il perché di quella reazione: sì, avevano
litigato, ma quello era successo giorni prima! Che fosse una reazione
ritardata? No, doveva essere successo qualcosa di nuovo.
-Si può sapere che ti
prende Granger? C’è un motivo per questo o devo pensare che la stupidità di
Potter e Weasley alla fine ti ha contagiata?
-Tu! Lurido verme
schifoso! Come osi pronunciare i loro nomi e il mio…dovresti
pulirti la bocca prima di farlo!
-Ehi! Adesso piantala!
Posso sapere a cosa devo tanto disprezzo?- disse Draco evidentemente furioso
con Hermione. Si era alzato facendo cadere la sedia a terra e mettendosi faccia
a faccia con la ragazza. Ma un fremito di paura percorse il suo corpo: gli
occhi di Hermione erano diversi, non erano i suoi soliti occhi. C’era odio e
disprezzo. Come non li aveva mai visti prima. Ed era tutto rivolto a lui. Sentì
il suo cuore incrinarsi ancora di più…più di quanto
non fosse già. Prese Hermione per un polso e la trascinò fuori dall’aula: non
voleva dare spettacolo davanti a tutti. Per la prima volta voleva che qualcosa
che lo riguardava restasse privato. Anche in passato le sue ex lo avevano
insultato più o meno pesantemente davanti a tutti. E lui lo aveva accettato
come se fosse una dimostrazione di quanto le ragazze comunque non potessero
fare a meno di lui. Ma quella volta no. Quella volta Draco voleva nascondersi
dagli sguardi indiscreti e pettegoli. Temeva che non avrebbe retto al
confronto. Non questa volta.
-Pansy!- la moretta si voltò. Chi poteva
chiamarla? Riconobbe gli occhi di Blaise Zabini che la fissavano.
-Oh, Blaise! Come va
la tua giornata? La mia magnificamente…
-Lo so.
Come facevano due sole
piccole parole a creare tutto quel terrore in una persona? Eppure Pansy sentì un
brivido percorrerle la schiena.
-Tu lo sai vero cosa
ti farà quando lo saprà?- la voce di Blaise era calma e tranquilla. Non tradiva
la minima emozione. Si direbbe che non gli importasse poi molto di quella
discussione.
-Saprà cosa?- tentò di
dire Pansy, ben sapendo che il suo era solo un vano tentativo.
-Andiamo Pansy…vi ho viste…e sentite. Tu
ed Hermione intendo. Quando Draco saprà quello che lei hai detto…beh…farai
meglio ad avere un buon incantesimo di protezione. Draco sarà furioso…
-IO L’HO FATTO PER
LUI!- urlò la ragazza scoppiando in lacrime e accasciandosi a terra. Blaise
sapeva. E non lo avrebbe certo tenuto nascosto al suo migliore amico. Non
Blaise. Per lui l’amicizia con Draco era la cosa più importante che avesse e
non lo avrebbe mai tradito. Mai. Ma Blaise provava pena per quella ragazza che
tremava per i singhiozzi. Si abbassò e la aiutò ad alzarsi.
-Pansy…tu non puoi fare nulla per lui. Lui ama
Hermione…
Pansy alzò lo sguardo
velato di lacrime per ribattere, ma vide Blaise che con un sorriso scuoteva la
testa.
-Ama Hermione. La ama
davvero. Lo so che ti fa male sentirtelo dire, ma è così. E prima tu lo
accetterai, prima potrai andare avanti.
-Io…io..voglio solo…voglio
solo stare con lui…- balbettava lei.
-Lo so, ma non è
possibile. Forza…ti porto nella Sala Comune. Sarà
meglio che tu ti riposi. Ne avrai bisogno quando Draco..beh…quando
lo saprà!
Nel corridoio l’aria
era diventata carica di elettricità. Hermione e Draco si fissavano
intensamente. Nessuno sembrava voler fare il primo passo, dire la prima parola.
Eppure a qualcuno toccava cominciare.
-Allora…si può sapere che ti è preso? Credevo
ci fossimo già detti tutto!- fu Draco il primo a parlare.
-In effetti no…sei tu che non mi hai detto tutto!- rispose Hermione che
oramai non faceva nulla per tentare di mantenere la calma.
-Non capisco…
-Ah…tu non capisci? TU NON CAPISCI?
Draco la guardò senza
mutare espressione in volto. Una maschera di marmo.
-Ti aiuto io a capire…sai con chi ho appena parlato?
-No…dovrei forse saperlo?- rispose sarcastico
il biondino.
-Con Pansy…sì quella Pansy…la tua
amica Pansy!- Hermione si accorse che a quel nome il volto di Draco mutò
espressione. Forse aveva capito…forse.
-Che ti ha detto?-
chiese subito lui evidentemente preoccupato. Sapeva che c’era il rischio che
quella oca si mettesse in mezzo. Aveva sempre visto malvolentieri la sua storia
con Hermione e forse ora si era vendicata.
-Vedo che cominci a capire…la tua amica Pansy…
-Smettila di chiamarla
così!- disse Draco freddo. Hermione invece sorrise. Aveva fatto centro.
-Come vuoi…è forse la tua fidanzata ora? No…credo
di no, giusto? Perché tu non ti fidanzi. Tu non vuoi una ragazza fissa, giusto?
Tu vuoi solo portartele a letto…è di questo che si tratta…è questa la tua scommessa con Blaise…
-Io e Blaise…cosa?
-Ma sì…anche io ero una di quelle…di
quelle ragazze che volevi solo portarti a letto, non è così Malfoy? È solo per
quello che hai accettato la mia proposta…per potermi
convincere a venire a letto con te e vincere al tua stupida scommessa con
Blaise. Ma quando hai capito che non ci saresti riuscito o che ci avresti messo
troppo tempo per convincermi mi hai piantata…-
Hermione aveva l’aria trionfante. Credeva di aver capito tutto. Di aver
smascherato Draco Malfoy. Invece non aveva capito niente. Non aveva capito che
Pansy aveva architettato tutto per ferirla e per allontanarla definitivamente
da Draco. Il suo Draco. Ma il biondino invece aveva capito fin troppo bene.
-E’ Pansy che ti ha
detto questo?
-E chi altrimenti?
-Mi stupisce Hermione
che tu creda a una come lei…
-Oh…e invece dovrei credere a uno come
te?- la domanda doveva risultare sarcastica e retorica ma Draco rispose con la
fermezza e la tranquillità di chi sa di dire la verità.
-Sì- disse
semplicemente e Hermione che aveva aperto la bocca per parlare restò senza
nulla da dire.
-Tu non hai capito
nulla, Hermione. Non hai capito che Pansy è gelosa e che sta facendo di tutto
per metterti contro di me? E’ vero…all’inizio l’ho
pensato. Volevo vendicarmi…
-Vendicarti? Di cosa?
Del fatto che sono una Mezzosangue?
-No! Per il pugno
dell’anno scorso…
-Che cosa? Mi avresti
umiliata in quel modo solo per un pugno che nessuno ha visto e di cui tutti si
sono già dimenticati? Sei un idiota Malfoy…uno
stronzo idiota!
-Ho detto che all’inizio
era così…ma poi lo sai che tutto è cambiato…
-Ma…ma…- Hermione balbettava. Cercava di
trovare qualcosa per ribattere ma non ci riusciva. Era vero. Draco le sembrava
davvero cambiato. Ma allora perché non le aveva detto tutta la verità?
-Hermione…lo sai che il solo motivo per cui ci
siamo lasciati sei tu!
-Io? IO? Devo forse
ricordati le ultime tue gentili parole? Te le sei già dimenticate?- Hermione
era di nuovo fuori di sé per la rabbia. Forse aveva sbagliato a credere a Pansy…forse…ma questo non significava certo che poteva
perdonare Draco!
-Non me le sono scordato…ma…
-Niente ma! Non ci
sono ma! Sei stato crudele e…- non riusciva a trovare
la parola giusta per definirlo. Ma era stata ferita profondamente dalle sue
parole. All’improvviso la rabbia si trasformò in dolore: i ricordi avevano
cominciato a riaffiorare come pugnali e la ferivano. Prima l’amore e poi
l’odio. Dal paradiso all’inferno in pochi istanti. Calde lacrima cominciavano a
pizzicare gli angoli degli occhi dorati di Hermione. Ma non voleva che lui la
vedesse piangere. Non doveva mostrarsi debole e ferita. Non voleva dargli
quella soddisfazione. Si voltò e se ne andò lasciandolo così solo…in quel grande corridoio, mentre la osservava andare
via.
Piton non era stato
affatto comprensivo con Harry e Ginny. La loro punizione fu lunga e umiliante.
A Ginny toccò il felice compito di aiutare la Professoressa Sprite ogni sera
sistemando piante di ogni genere.
-Di che ti lamenti
scusa? A me è toccato Hagrid e gli SchiopodiSparacoda. Vuoi forse
fare a cambio?- chiese Harry una sera di ritorno dalla punizione. Lui e Ginny
si erano trovati nella Sala Comune dei Grifondoro. A dire la verità Harry aveva
atteso Ginny appositamente anche se era distrutto. In fondo aveva sperato che
Piton li punisse insieme, dando loro lo stesso compito da svolgere. Ma la bella
illusione era durata solo pochi attimi. Piton non avrebbe certo concesso a
Potter di passare ore con la ragazza dei suoi sogni nemmeno sotto Imperius!
-Harry! Davvero mi lasceresti indifesa con
quei cosi…SchiopodiSparacoda?-
e Ginny sorrise. Harry non l’aveva mai vista così bella come in quel momento.
Illuminata con una fioca luce che proveniva dal camino, sembrava aver
acquistato una luce del tutto particolare.
-Ok…ok…ma solo perché sono un cavaliere!
Fu a quel punto che
Harry e Ginny vennero distratti da un rumore. Qualcuno stava cercando di
entrare in Sala Comune. I due si guardarono in viso preoccupati. Chi poteva
essere? I Grifondoro conoscono la parola d’ordine e non hanno problemi con la
Signora Grassa. Ma chi si trovava fuori da quel ritratto sembrava non
conoscerla affatto: ma cosa poteva volere uno studente di un’altra casa?
Harry si alzò dal
divano e prese la bacchetta in una mano, mentre nell’altra teneva stretta la
mano di Ginny. Si accorse di quello che aveva fatto solo quando sentì la
ragazza che si appoggiava contro di lui per sentirsi protetta.
Il buco nel ritratto
alla fine si aprì…
-Dean?- chiese Ginny sorpresa. In effetti
il ragazzo entrò nella stanza barcollando. Il suo sguardo era perso nel vuoto e
sicuramente non era lucido come al solito.
-Sei ubriaco?-
continuò Harry che non riusciva a credere che quello fosse il suo compagno di
dormitorio.
-Io? Ubriaco? No…- rispose il ragazzo cadendo addosso a Harry.
-Forse è meglio se ti
porto di sopra…- disse Harry.
Ma fu allora che Dean
si accorse della presenza anche di Ginny, la sua ex.
-Ginny…amore!- disse Dean spostando Harry di peso
con tanta forza da buttalo in terra. Il ragazzo si diresse barcollando verso la
rossa che indietreggiava spaventata.
-Gin….che ti prende? Hai paura di me?
-No…io…- ma non riuscì a finire la frase
perché Dean la prese tra le braccia e la baciò con forza. Ginny tentò di
divincolarsi ma la presa di Dean era troppo forte per lei. Harry si alzò di
scatto e si gettò contro Dean liberando Ginny. Ma Dean reagì schiaffeggiando
Ginny con violenza e facendola cadere a terra.
-Lasciala stare!- urlò
il moro folle di rabbia.
-Oh…ecco che il nostro caro Harry fa l’eroe…che novità!- disse sarcastico Dean.
-Sai Ginny…dovevo capirlo che eri solo una…una…beh,
mi hai capito no? Una di quelle ragazze che non possono stare senza un ragazzo…però Harry, te lo devo dire…non
hai fatto una grande scelta! Non te la da…oh ci ho provato…ma non c’è verso! Ma se sei bravo come me sfiorarla
non è difficile…sotto la divisa il corpo non è niente
male…
Ginny in lacrime
schiaffeggiò Dean con violenza. La stava umiliando. E non poteva tollerarlo.
Dean subì il colpo senza dire nulla. Anzi cominciò a ridere.
-Vedi…è un temperamento focoso…
Questa volta fu Harry
a reagire. Prese Dean per il collo della camicia e lo sollevò da terra.
-Non permetterti mai
più di dire una cosa simile…mi hai capito?
-Che c’è? Andiamo Harry…Ginny è buona solo per quello…una
volta che l’hai provata ti accorgi che non è poi così speciale.
La furia di Harry
esplose. Gettò Dean sul divano e puntò la bacchetta alla gola del compagno che
non smetteva di ridere. Tutti quei rumori avevano svegliato la torre che presto
si riempì di tutti i Grifondoro che assistevano alla scena. Fu Seamus a correre
in aiuto del suo migliore amico.
-Harry! Ma che ti prende?
-Cosa? A me lo chiedi?
-Non vedi che è
ubriaco? Non sa quello che dice…
-Non mi interessa…ha ferito e offeso Ginny!
-E non pensi che forse
la tua Ginny non si è comportata proprio bene con lui? Non credi che forse Dean
meriti un po’ di comprensione? L’ha preso in giro per mesi…solo
in attesa che tu ti facessi avanti per poi scaricarlo al ballo…forse
non ha tutti i torti a definirla solo una stronza!
-Non ti permetto…- cominciò Harry anche contro Seamus. Nessuno
doveva permettersi di toccare Ginny. Soprattutto davanti a lui.
-Sei solo una
ragazzina egoista e immatura, Ginny…ti piace giocare
con gli altri…ma non hai pensato che Dean ti amava
davvero? No…e come poteva interessarti? Ora hai il
tuo Harry e a chi importa se per ottenerlo hai calpestato Dean!- Seamus
difendeva il suo amico a spada tratta.
Seamus ansimava per la
rabbia contro la piccola Weasley, Dean ridacchiava incosciente sul divano,
Harry aveva la bacchetta pronta per affatturare chiunque avesse pronunciato
un’altra parola contro Ginny. E lei, Ginny, restava imbambolata in un angolo
della Sala Comune a fissare la scena. Era lei quella ragazza così insensibile
da aver fatto soffrire tante persone? Sì…era lei.
Hermione aveva ragione: non doveva mentire a Dean, non doveva illuderlo con la
vana speranza che la loro storia avrebbe avuto un futuro. Si avvicinò a Harry e
appoggiò la sua mano su quella con cui Harry teneva la bacchetta. Lo costrinse
ad abbassare il braccio e la bacchetta.
-Harry…- disse in un soffio. -Ha ragione Harry…io…io ho sbagliato. Ho sempre e solo voluto stare con
te…io ho visto con Cho e non so che mi è preso.
Volevo solo farti soffrire come io stavo soffrendo per te.
Poi Ginny si avvicinò
a Dean e lo guardò dritto negli occhi. Per la prima volta da quando era entrato
in Sala Comune Dean sembrava aver recuperato la lucidità.
-Mi dispiace Dean…sono
stata un’egoista con te. Avevo capito che tenevi a me molto più di quanto io
tenessi a te, ma ho pensato che…che un giorno avrei
potuto imparare ad amarti come tu amavi me. Ma così non è stato…midispiace…non so che altro dire.
Un silenzio irreale
cadde nella Sala Comune, interrotto solo dai respiri preoccupati dei contendenti.
Nessuno si accorse che qualcun altro era entrato.
-Si può sapere che
succede qui? Potter! Non dovrebbe essere a riposare? Sbaglio o domani lei
dovrebbe affrontare la seconda prova?- la professoressa McGranitt era arrivata
proprio durante le scuse di Ginny a Dean, ma erano tutti troppo occupati a
fissare la scena per accorgersi di questa presenza.
-Se non vi dispiace vi
pregherei di andare a dormire…ora!- precisò la
professoressa. Immediatamente tutti i Grifondoro fecero ritorno nei loro
dormitori.
-Tutti tranne Weasley
e Granger- concluse.
Harry guardò Ginny e
le sorrise comprensivo. Voleva abbracciarla e dirle che era tutta colpa sua se
era successo tutto questo. Se lui non fosse stato così stupido da preferire Cho
a Ginny, ora non si sarebbero trovati in quella spiacevole situazione. Ma non
fece in tempo a dirle tutto questo perché venne trascinato di sopra dai
compagni.
Non importa. Avrebbe
chiarito il giorno dopo, prima della gara.
Non poteva affrontare
la secondo prova senza dirle quanto lei era importante per lui. Non poteva e
non voleva.
Buongiorno a tutti!!!
Eccomi con il capitolo successivo…tranquilli!
Qui siamo al punto più basso del litigio tra Hermione e Draco. D’ora in poi non
potrà che migliorare! E Draco è disposto a tutto pur di sistemare le cose con
la sua Hermione!
Quanto a Harry e Ginny…il momento
della verità sta per arrivare.
Ma per ora lasciamo posto alla seconda prova…e
ai vostri commenti!!!
A presto!!!
AVVISO IMPORTANTE: ho pubblicato una nuova ff…”Mi presento…il mio nome è
Ginny e questa è la mia storia!” Tratta della vita di Ginny ovviamente, ma
soprattutto del suo rapporto con Harry sin dal primo momento in cui lo ha
incontrato! Spero che passerete a leggerla e che vi piacerà!
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso
capitolo:
sirius1711:aspettavo
il tuo commento prima di postare il capitolo successivo! Quanto a Draco…troverà il modo ma sarà qualcosa di semplice, perché per
me è così che deve essere…non amo i grandi gesti, ma
quelli picoliheerò significano moltissimo. Scoprirai cosa intendo dire più
avanti…quanto a Harry e Ginny, lo so che li sto
facendo penare, ma vedrai che la scena clou sarà di tuo gradimento…esì…il 19 è passato da un pezzo…e
ora mi sento più leggera! Non sai quanto! Anche se il peso della tesi è tanto…ma ce la farò…come sempre
del resto, giusto? A presto, mio sirius! Bacini…bacetti…bacioni…10
(n+1)
kitty_cullen:purtroppo quando si è innamorati si
tende a credere a qualunque cosa…anche a Pansy! Che
come vedi ha fatto danno…ma Draco recupererà! La
canzone è quella del Liga sì…io amo Ligabue!!! Baciooooooo.
Sarina87:non preoccuparti…l’importante è che tu mi segua continuamente!
Anche in questo capitolo c’è un po’ di Harry e Ginny…e
Harry è meraviglioso come cavaliere, secondo me! però credo che in effetti
Ginny dovesse delle scuse a Dean…quanto a Hermione,
ha toccato il punto più basso in questo capitolo…ora
non si può che risalire! A presto!!! Kisses.
PetaloDiCiliegio:benvenuta nuova fan! Sono felice che
la storia ti piaccia…e che il pairing
ti incuriosisca! Diciamo che è un esperimento per me! spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto…d’ora in poi le cose non
possono che migliorare, per tutti! Besos.
JoyBlue:nessuna domanda è mai stupida! non
si sono ancora baciati, ma Harry e Ginny avranno un bacio molto dolce molto
presto…spero ti sia piaciuto questo capitolo…baises.
Erikappa: oh Herm urla quanto le pare…non è mia stata molto brava a controllarsi quando è
furiosa. Ma ci pensa Draco a rendere le cose meno imbarazzanti per tutti! In
fondo si preoccupa per lei anche ora che non stanno insieme! E forse dopo
questo Draco si darà una mossa!!! Bacioni!!!
Sklupin:molto cattiva sì…ma
in fondo non stava mentendo. Draco aveva iniziato davvero tutto per portarsi
solo a letto Hermione…quindi diciamo che Herm è
credulona, ma Pansy è proprio perfida! Spaccapuffole…carino
come termine, me lo devo ricordare! A me piacciono molto Harry e Ginny e mi
piace tenerli sulle spine…quanto al presentimento…si è avverato? A presto. Bacissimi.
Deidara:sono la prima che comprende i
problemi scolastici! Io ho terminato giovedì gli esami universitari e so cosa
vuol dire non aver tempo per fare nulla che non sia studiare! Passando alla storia…sai che adoro Harry e Ginny ( e a questo proposito
ti invito a leggere la mia nuova fic!) quindi con me
sfondi una porta aperta! Dean è odioso…vero…ma in un
certo senso lo capisco, è stato usato solo come diversivo…me
la prenderei anche io! Cho invece è detestabile sempre e comunque! quanto a
Hermione e Draco…hai detto la parola chiave…agire di impulso…il
problema è che loro sono fatti di impulso…almeno in
questa mia storia…e il loro cervello è
momentaneamente fuori uso! Ma Draco saprà recuperare! A presto! Baci baci.
Maryrobin:che mi dici di questo Harry
cavaliere e protettivo per Ginny? Lo adoro!!! A presto! Un bacione grande!!!
Tappetta:io dimenticare Harry e Ginny? Maiiiiii!!!!! Per me sono la coppia perfetta per
eccellenza! Quanto a Hermione…per ora si è resa conto
di essere leggermente stupida a dare retta solo a Pansy e non a Draco…ce la farà a crescere? Speriamo di sì! A presto! Bacissimi.
83Ginny:ancora un po’
di suspance…però è evidente che tra Harry e Ginny le
cose non possono che andare sempre meglio! Ma per loro ho in mente qualcosa di speciale…vedrai, vedrai! A presto. Bacetti!
Gelb_augen: Harry e
Ginny non ce l’hanno fatta, ma loro fanno un passo alla volta…ok,
forse dovrebbero cominciare a correre! Io non credo che Hermione sia una piagnona…non è da lei. Lei è una che prende a pugni quando
si arrabbia…e mi piace così come è! E Draco l’ha
imparato a sue spese…ma da ora le cose non potranno
che migliorare! A presto. Kissoni!
Sanguisuga: mi piace
tenervi con il fiato sospeso…Hermione ha reagito a
suo modo alle provocazioni di Pansy e Draco credo abbia capito che deve darsi
una mossa se non vuole perdere Hermione! harry e Ginny…ancora un attimo di pazienza…devo
creare la situazione ideale….a presto! Baciotti.
Hollina:Herm è furiosa e lo si è visto! E
Draco ne paga le conseguenze…ma forse questa era la
scossa di cui il biondino aveva bisogno! Magari ora cercherà di risolvere il
problema con Hermione! a presto!!! Baci baci.
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra i
preferiti!
Harry era di cattivo
umore quella mattina. Mancavano poche ore alla seconda prova e ancora non
sapeva come affrontarla, come respirare sott’acqua per un’ora. Ma quel che era
peggio era che tutti i suoi amici sembravano spariti. Ron,Hermione e Ginny non
erano scesi per colazione e non si trovavano nemmeno in torre. Possibile che
non capissero che aveva bisogno di loro per affrontare quella prova?
E soprattutto aveva
bisogno di Ginny, di chiarirsi con lei…doveva dirle
quello che provava. Subito. I suoi occhi cioccolato tristi e spenti come le
aveva visti la sera prima a causa dello scontro con Dean erano ancora nella sua
mente. E quel bisogno impellente di abbracciarla e di dirle quanto l’amava
crebbe di nuovo in lui.
L’orologio della
scuola suonò le 10. Mezz’ora soltanto e la prova avrebbe avuto inizio. Harry
sempre più furioso e preoccupato indossò la divisa del Torneo e scese verso il
Lago Nero.
-Ehi! Harry!
Neville stava cercando
di raggiungere Harry correndo attraverso il parco e cercando di non investire
gli altri studenti.
-Neve! Che hai?-
chiese Harry che non smetteva di scrutare l’orizzonte in ogni direzione alla
ricerca di un viso familiare. Ma nulla. Non vide nessuno.
-Tieni!- disse Neville
porgendo a Harry una strana sostanza verdognola. Vedendo lo sguardo disgustato
di Harry, Neville prese da parte l’amico e gli spiegò che cosa aveva per le
mani.
-E’ un’algabranchia.
-Una che?
-Algabranchia…serve per respirare sott’acqua. Ingoiala
prima di entrare in acqua e…potrai nuotare senza
problemi respirando come un pesce.
-Ma…
-Senti, ti ho sentito
mentre ne parlavi con Hermione in biblioteca. Ho provato a darti una mano tutto
qui…andiamo o farai tardi!- disse Neville mettendo
fine alla discussione e trascinando Harry su una delle barche ormeggiate vicino
alla riva.
Solo quando si
trovarono vicino alle palafitte Harry vide una chioma rossa. Ron era su
un’altra barca con Luna.
-ROOOON!- cercò di
urlare Harry, ma l’amico non lo sentiva, troppo preso a chiacchierare con la
sua nuova ragazza.
Harry non era l’unico
a cercare qualcuno con lo sguardo. Draco era nervoso. Hermione non si
trovava:non era nella scuola, questo era certo. Non avrebbe mai abbandonato il
suo migliore amico! Ma non era nemmeno su una delle palafitte in mezzo al Lago
Nero. Dove diavolo poteva essere?
-Draco…magari non è voluta venire perché…perché…- aveva iniziato Blaise, ma non finì la frase
perché Draco non avrebbe gradito quello che stava per dire.
-Avanti Blaise, dillo
pure! Non è venuta per evitare di incontrarmi…è
questo che pensi?
-Senti Dray…
-Niente giri di parole…
-Sì, lo penso!-
affermò Blaise. Da quando aveva litigato con Hermione, Draco era di umore nero.
Sempre scontroso e arrabbiato con tutti. Blaise era l’unico che ancora riusciva
a stargli vicino. Ma non era cosa facile sopportare quegli sbalzi d’umore.
Sarebbe poi inutile raccontare la reazione di Draco quando incontrò Pansy in
Sala Comune. Tutti si aspettavano una sfuriata, un litigio memorabile. E invece
Draco stupì tutti:entrò in sala Comune e fissò dritta negli occhi Pansy. Uno
sguardo che avrebbe raggelato il sangue nelle vene di Voldemort in persona.
Pansy tremò. Cercò di dire qualcosa, ma la voce le morì in gola soffocata dalla
paura di aver perso il rispetto e l’amicizia dell’unica persona che contava
davvero per lei. Da quel momento Draco non le aveva più rivolto la parola. E
questo per Pansy fu ancora peggio di dover affrontare un litigio. Draco non la
considerava nemmeno. Era trasparente per lui…e
nonostante volesse farlo disperatamente non poteva tornare indietro nel tempo
per poter cambiare le cose.
-Credo che dovresti
lasciare stare, dimenticarla…- disse Blaise ma queste
parole risvegliarono l’ira del biondino.
-No- disse Draco molto
semplicemente.
-No?
-No. Io non posso e non voglio
dimenticarla. Ora se non ti dispiace voglio guardare la seconda prova. Non
voglio che la mia unica speranza di riconquistare Hermione finisca in fondo a
questo lago!
Harry ingoiò l’algabranchia che Neville gli aveva dato appena prima di
gettarsi in acqua. Fu Malocchio a spingerlo nel lago:l’acqua era ghiacciata!
“Dannazione” pensò
Harry.
Il moro cominciò a
sentire mancare l’aria dopo pochi istanti:quella maledetta alga non faceva
effetto! Ma perché aveva dato retta a Neville? Immerso nell’acqua gelida sentì
il suo corpo mutare: le dita delle mani e dei piedi si riempirono di
cartilagine e sul suo volto apparvero delle fessure che gli permisero di
respirare proprio come un pesce.
Dopo qualche istante
di stupore l’attenzione di Harry venne attirata da un rumore: qualcuno attorno
a lui urlava. Seguì quel suono e vide Fleur che
combatteva contro gli Avvincini senza molto successo.
Aiutò la ragazza a liberarsi da quelle creature, ma alla fine Fleur era così provata che Harry dovette lanciare un
incantesimo per chiedere aiuto. La biondina quasi incosciente fu tratta in
salvo dalle sirene che la accompagnarono in superficie, dove i professori la
sollevarono dall’acqua.
“Ok…e
ora che diavolo devo fare? Cos’è che ha detto Silente? Ci è stato rubato un tesoro…quindi devo cercare qualcosa…”
a questo pensava Harry quando qualcosa passò accanto a lui così velocemente da
spaventarlo. Fissò quella creatura e riconobbe Victor Krum:aveva trasfigurato
la sua testa in quella di uno squalo, ma la divisa di Durmstrang
era riconoscibile. Decise di non seguirlo, perché non sapeva se oltre alla
testa, Victor avesse preso dallo squalo anche il temperamento poco amichevole!
Si avventurò invece tra le alte alghe che vedevano davanti a lui. In tanti anni
a Hogwarts aveva sempre voluto tuffarsi in quel lago, solo per curiosità, solo
per vedere che genere di creature ci fossero! E adesso che era costretto a
nuotare in quelle acque voleva trovarsi in qualsiasi altro luogo, persino con Hagrid e gli SchiopodiSparacoda.
Le alghe finirono e
quello che vide lo fece rabbrividire. Quattro corpi galleggiavano in mezzo alle
acque ancorati al fondo con una sorta di ancora. Harry si avvicinò velocemente
riconoscendo uno dei volti. Ginny. I suoi capelli rossi galleggiavano
minacciosi intorno al suo viso, i suoi occhi chiusi erano circondati da un
alone nero. Accarezzò il volto della ragazza per tentare di svegliarla, ma non
successe nulla. Si voltò e vide chi erano gli altri “tesori”: Gabrielle, la
sorella di Fleur; una tasso rosso,che a Harry
sembrava essere la nuova fidanzata di Cedric. E l’ultima era Hermione.
“Hermione? Per Krum?
Che diamine mi sono perso?” pensò Harry. Ma non aveva tempo per pensare. L’ora
stava per scadere e doveva salvare il suo tesoro, la sua Ginny. Prese la
bacchetta e fece saltare la catena che teneva la rossa per la gamba. Poi si
guardò intorno. Non c’era traccia degli altri concorrenti. Né Krum né Cedric
erano in vista. Non poteva permettere che accadesse qualcosa alla sua migliore
amica! Si avvicinò ad Hermione ma una sirena lo fermò.
-Solo uno!- disse.
Harry avrebbe voluto
rispondere, ma di nuovo ebbe quella sgradevole sensazione di sentirsi passare
Krum a lato. Questa volta fu felice di incontrarlo:portò via Hermione e lo vide
salire verso l’alto. In questo trambusto il moro non si era accorto che Cedric
aveva portato via l’altra ragazza. Ora mancava solo Gabrielle. Harry non poteva
lasciarla lì…non poteva. La liberò e la trascinò
verso l’alto insieme a Ginny. Ma qualcosa lo trattenne verso il basso. Gli avvincini alla fine lo avevano raggiunto. Con un ultimo
sforzo spinse verso l’alto Ginny e Gabrielle, ma stanco si lasciò avvinghiare
da quelle strane creature. Stava già per chiudere gli occhi arreso. Ma una voce
nella sua testa lo chiamò.
-Harry!- sentì. Era la voce di Ginny che
gli sorrideva proprio come quella notte fuori dal bagno dei prefetti.
Aprì gli occhi e puntò
la bacchetta verso l’alto. Harry uscì dall’acqua come un proiettile andando a
finire sulla palafitta più vicina. Un urlo. Solo questo riuscì a percepire
prima che due braccia tremanti lo stringessero.
-Harry!- di nuovo quella voce. Ma non era
nella sua testa questa volta. Era lì davanti a lui.
-Ginny! Stai bene?- chiese Harry appena si
rese conto di dove era finito.
-Certo? Avevi qualche
dubbio? Avevo il miglior campione del torneo a disposizione!
Harry fece appena in
tempo a sorriderle, prima di ricordarsi di quello che voleva, anzi doveva
dirle. Aprì la bocca per parlare, ma di nuovo venne interrotto. Silente diede
la classifica della seconda prova e con sua enorme sorpresa Harry si ritrovò
secondo, “per la sua eccezionale fibra morale!”. Così disse Silente. Ginny ed
Hermione lo abbracciarono nuovamente felici per quel risultato.
Quando la vide affiorare
dalle acque del lago con Krum, Draco strinse i pugni fissando agghiacciato
quella scena. Hermione e Krum. Hermione e Krum? Ma che Merlino era successo?
Solo pochi giorni prima lei era la sua ragazza. La SUA ragazza. E ora era il
tesoro di Krum…
Draco sentì una mano
poggiarsi sulla sua spalla. Blaise aveva visto il volto dell’amico sbiancare
più del solito. Ed era preoccupato. Non voleva che commettesse qualche
sciocchezza come ad esempio sfidare quel borioso di Krum davanti a tutti.
Avrebbe fatto una misera figura!
-Ehi, Dray…tutto bene?
-Sì…sì certo, andiamo!- disse il biondino e
prese la prima imbarcazione che lo accompagnò di nuovo verso la scuola.
Arrivato al molo scese e si fermò al limite del pontile scrutando l’orizzonte.
Sulla barca che stava sopraggiungendo Draco vide Krum circondato dagli amici,
che sorrideva soddisfatto.
-Si può sapere che ha
da ridere quell’idiota?- disse il biondino più a se stesso che rivolto a Blaise
che era rimasto accanto a lui.
-Chi stiamo aspettando
Dray? Hermione?
-No- oramai Draco
rispondeva a monosillabi. Il suo cervello era occupato a pensare a quello che
avrebbe detto o fatto a breve. Stava per fare la cosa più difficile di questo
mondo, stava per rinnegare tutto quello in cui aveva creduto fino a quel
momento. E lo faceva per lei. Solo per lei.
Dalle palafitte giunse
una nuova imbarcazione. Harry, Ginny e Hermione stavano per attraccare. Fu
Hermione la prima a scendere dalla barca.
-Complimenti…per la tua esibizione- disse Draco
sarcastico. Perché non riusciva a dirle chiaramente che la amava e che avrebbe
fatto qualunque cosa per rimettere le cose apposto? Perché non poteva
semplicemente abbracciarla e stringerla a sé? E invece…invece
si ritrovava ad essere il solito arrogante Serpeverde che non perdeva occasione
per punzecchiarla.
-A dire la verità io
non ho fatto molto. Ha fatto tutto Victor- e Hermione
sottolineò con decisione l’ultima parola. Se cercava di far arrabbiare Draco ci
stava riuscendo benissimo.
-Se sei qui per
parlare con me sappi che è tempo e fiato sprecato- continuò la riccia con il
sorriso sul volto.
-No…non preoccuparti. Non sono qui per te!
Voglio parlare con Potter!- rispose Draco spiazzando completamente Hermione.
-Tu…cosa?
-Che c’è Granger? Sei
sorda adesso?
Hermione non sapeva se
era più ferita dal tono di Draco o dal fatto che l’aveva chiamata Granger e non
più Hermione. Ma anche Draco si era pentito di quel tono freddo e cattivo.
-Vieni con me Herm!
Sarà meglio se andiamo ad asciugarci prima di prenderci una polmonite!- disse
Ginny vedendo l’amica in difficoltà dopo le ultime parole del biondino.
-Sì- rispose
meccanicamente Hermione ancora assorta nei suoi pensieri. Si lasciò trascinare
verso il castello ma per tutto il tragitto non disse una parola.
-Che vuoi da me
Malfoy?- chiese Harry dopo aver visto Ginny e Hermione allontanarsi. Aveva
sentito il tono maligno con cui si era rivolta ad Hermione poco prima e questo
gli era bastato per perdere il sorriso che il secondo posto alla prova avevano
fatto nascere.
-Non sono qui per
litigare Potter. Quindi non ti scaldare!
-Mi risulta difficile
credere che tu non voglia litigare…visto come hai
trattato la tua ex ragazza- Harry aveva pronunciato quelle parole con
cattiveria e con sarcasmo. Draco ghignò come al suo solito, ma Harry credette di
vedere qualcosa di diverso nei suoi occhi.
-Allora?- disse Harry
con un tono meno astioso.
Draco aprì la bocca
per rispondere ma vide Ron e Luna che si avvicinavano. Non voleva che anche
Lenticchia sentisse quello che aveva da dire. Non Lenticchia!
-Vediamoci stasera in
questo stesso posto. Alle 22. Ti aspetto. È importante.
Più che una frase
sembrava un telegramma. Harry non ebbe il tempo di rispondere anche se nella
sua mente frullavano un’infinità di domande che necessitavano di una risposta.
Ma quando sentì la voce di Ron dietro di lui capì che la fretta di Draco era
dettata da lui. Qualunque cosa dovesse dirgli riguardava sicuramente Hermione.
Era l’unica spiegazione al suo strano comportamento.
Tornando al castello
Harry rimuginò sulle parole criptiche di Draco e su quello sguardo triste che
gli sembrò di aver scorto nei suoi gelidi occhi di ghiaccio. Doveva andare o no
all’appuntamento?
Ciao a tutti!
Vi avviso che ho
finito di scrivere la storia…ma ci sono ancora molti
capitoli da pubblicare prima della fine.
Bene…cominciamo con una domanda…Harry
deve andare o no all’appuntamento? Ma soprattutto cosa deciderà di fare? Le
cose tra Draco ed Hermione sono in fase di stallo. Lei sta con Krum o almeno
così sembra…e Draco è geloso da morire! Ma troppo orgoglioso
per confessarglielo!
Cosa succederà?
A presto!!!
Ringrazio coloro che
hanno inserito la storia tra i preferiti:
Sirius1711:come potevo pubblicare senza di te? Non è possibile!!! All’inizio
devo essere sincera pensavo a una reazione diversa…più
teatrale, ma credo che hai ragione tu…la sicurezza di
Draco è disarmante e vale più di mille parole per Hermione…quanto
a Harry e Ginny, come sai li amo particolarmente…e
sono felice che Ginny ti sia sembrata grande e matura…in
questo capitolo invece Draco cerca l’aiuto del suo miglior nemico…segno
che anche lui è maturo, forse. E che l’amore può essere la cosa più potente al
mondo! Grazie per il pensiero sulla tesi…sei stato
molto carino…bacini…bacetti….bacioni…10 (n+1)
Deidara:sì, Dean ha
sbagliato i modi, ma forse non totalmente i contenuti. Quanto a Draco vedo che
hai ragione…non si dichiara subito, anzi fa l’acido
con Hermione. però è geloso marcio di Victor…cosa
chiederà a Harry? a presto! Baci.
Gelb_augen:devo dire che anche a me non è mai
stato particolarmente simpatico Seamus…ma la loro
punizione la lascio a te! Mi sono occupata dei nostri quattro protagonisti che
sono sempre troppo incasinati! Hermione e Draco sono ai ferri corti e lei
inaspettatamente si ritrova ad essere il tesoro di Krum…scatenando
la gelosia di Draco. Harry e Ginny molto teneri, ma anche loro con dei piccoli problemi…quanto a Pansy credo che per lei l’indifferenza di
Draco sia la punizione peggiore…non credi? A presto. Baciotti
Kitty_Cullen: credo che Draco abbia bisogno di
tutto l’incoraggiamento possibile…combattere contro
Krum non sarà facile e nemmeno trovare il modo per dichiararsi ad Hermione sarà facile…a presto! Baciottissimi!
Sklupin:la strada di draco
è in salita e il primo passo è sempre il più difficile…chiedere
aiuto ad Harry non deve essere stato affatto facile! Anche Harry e Ginny fanno progressi…poco alla volta ma ce la fanno! A presto! Kisses.
Maryrobin:vediamo…Ginny e Harry sono a un passo dal chiarimento definitivo…Draco
è geloso da morire e deciso più che mai a riconquistare la sua Hermione…edHermione….beh
Hermione è un po’ pazza a stare con Victor! A presto! Besitos.
Erikappa:qui ci sono tutte e due le coppie…e come vedi qualcosa si sta muovendo. I primi ad
arrivare a una conclusione saranno Harry e Ginny promesso! A presto! Besos.
Pamelinda:ciao, sono felice che la storia ti
sia piaciuta! Ecco qui un nuovo capitolo…spero che ti
sia piaciuto anche questo! A presto! Baises.
Hollina:anche qui c’è un incontro/scontro
tra i due e non so chi ne esce messo peggio! Ma forse Draco si sveglierà e si
deciderà a fare il primo passo, che ne dici? A presto. Baciotti!
Sorellinadolce:onorata dell’invito…non mancherò, con Harry ovviamente! Ginny e Hermione
le lasciamo a casa…purtroppo però nella fic mi servono entrambe…anche se
in questo periodo Herm sembra preferire quell’idiota di Krum…come
farà Draco a riconquistarla? A presto tesoraaaaaaaaaaaa!!!!
Baci baci! TVBTTTTTTTTTTTT!!!!!!
Sarina87:la situazione di Ginny era molto difficile, ma ora le cose andranno
meglio. Anche e soprattutto con Harry…in fondo è il
suo tesoro! Per Hermione invece..come si può passare da Draco a Victor? Quella ragazza
ha bisogno di uno specialista…a presto! Kisses.
Tappetta:il tesoro di
Harry era Ginny….e chi altrimenti? Un piccolo
cambiamento rispetto alla versione della Row ma credo
che fosse doveroso! Almeno ora sanno che sono uno il tesoro dell’altra e chissà
che non riescano a dirselo anche a voce! A presto!!! Bacioni.
NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO
AL RPOSSIMO CAPITOLO “NEMICI AMICI” E…
Harry rimuginò per il
resto della giornata sulla proposta di Draco. Che diavolo poteva volere da lui?
Aveva vagliato tutta una serie di possibilità, ma alla fine l’unica che
sembrava plausibile era una sola. Draco voleva parlare di Hermione. Seduto sul
divano della Sala Comune,Harry sfogliava pensieroso il libro di Pozioni ancora
indeciso se presentarsi all’appuntamento oppure no.
-Amico! Non sei
abbastanza esausto per oggi?- Ron era appena entrato dal ritratto dopo un
appuntamento con Luna. Lo si capiva dal sorriso ebete che sfoggiava sul suo
viso arrossato.
-Mh?- rispose Harry ancora immerso nel
suo mondo. Non aveva detto nulla a Ron dell’appuntamento con Draco. Sapeva che
non avrebbe capito e che avrebbe fatto di tutto per impedirgli di presentarsi.
Non sopportava Malfoy e non l’avrebbe mai sopportato, nemmeno per il bene di
Hermione. In più temeva che Ron sapendo di Hermione sola e depressa si sarebbe
riproposto lasciando Luna da un giorno all’altro. E non sapeva perché, ma non
voleva vedere Luna soffrire inutilmente per una storia che non avrebbe mai
avuto futuro: Ron ed Hermione non erano fatti per stare insieme. E questa era
la più grande convinzione che Harry avesse maturato seduto sul divano in quella
gelida serata.
-Sei stato con Luna, vedo…- continuò Harry per non destare sospetti nell’amico.
-Co…come? Da cosa l’hai capito?
-Dalla tua faccia…allora è una cosa seria…
-Beh…ecco…
-Ehi! Tranquillo! Luna
è fantastica, dico sul serio! È originale…ma è
fantastica. Sono molto felice per te!
-Beh…grazie. Abbiamo deciso che durante le
vacanze estive io passerò qualche settimana da lei. E lei da noi alla Tana.
Harry sorrise
all’amico che sembrava tornato quello di un tempo. Il brutto litigio con
Hermione sembrava dimenticato e ora aveva ritrovato la felicità accanto a Luna.
All’inizio non credeva che la storia tra Ron e Luna sarebbe durata così tanto…ma ora era davvero felice per loro. No, decisamente
non valeva la pena di raccontare tutto a Ron rischiando di rovinare il suo
rapporto “originale” con Luna.
Vedendo il sorriso
sincero di Ron, Harry ebbe una stretta al cuore. Pensò ad Hermione che molto
probabilmente in quel momento era distesa sul suo letto nel dormitorio
femminile a piangere le sue ultime lacrime per Draco. Desiderava vedere
Hermione felice e serena come in passato, come l’aveva vista nei giorni in cui
stava con Malfoy. Ora invece era sempre infelice e con lo sguardo spento di chi
ha perso tutto e non ha la forza di reagire. Doveva aiutarla, fare qualcosa per
lei. E se questo significava collaborare con Malfoy, l’avrebbe fatto. Era strano
pensare una cosa simile, ma Harry si ritrovò per un momento ad augurasi che
Malfoy fosse veramente innamorato di Hermione e che preso dal panico per averla
persa si fosse rivolto ad Harry come ultima speranza per riconquistarla.
Harry si alzò dal
divano e si diresse verso il dormitorio maschile accompagnato da Ron.
Aspettòche l’amico si addormentasse
(operazione che richiese solo pochi secondi) e prese il mantello
dell’invisibilità. Senza fare il minimo rumore aprì di nuovo la porta e si
ritrovò sul ballatoio. Qui trattene a stento un piccolo grido di spavento.
-Credevo che non ti
saresti mai deciso!
-Sei sicuro Dray?-
chiese per l’ennesima volta Blaise.
-Sì…sì e ancora sì!- esclamò esausto il
biondino oramai sotto torchio da ore. Blaise continuava a ricordare a Draco
tutti i validissimi motivi per cui avrebbe dovuto lasciar perdere quello che
invece stava per fare.
-Vuoi che venga con
te?
-Per fare cosa, scusa?
Se Potter dovesse farmi qualche piccolo scherzetto so come difendermi, grazie!
Non ho bisogno della balia!- rispose il principe delle Serpi sarcastico.
-Lo so…ma non credo comunque che sia la mossa giusta chiedere
aiuto a Potter!
-E a chi altrimenti? Senti…lo so che mi vuoi proteggere. Lo so che se mio padre
lo dovesse venire a sapere mi ucciderebbe…ma cosa
cambia? Quando gli farò conoscere Hermione…quando gli
dirò che voglio stare con Hermione mi ucciderà comunque…quindi…
Il discorso di Draco
era sensato. Eppure Blaise tentò fino all’ultimo di dissuadere l’amico da
questa impresa. Senza successo.
Draco uscì dal
dormitorio prendendo il mantello. L’ora dell’appuntamento era vicina. E per la
prima volta Draco si ritrovò a sperare che Harry fosse davvero il ragazzo
perfetto e di cuore che tutti dicevano.
-Credevo che non ti
saresti mai deciso!- disse Ginny che stava aspettando Harry sul ballatoio.
Appoggiata al parapetto con i capelli rossi sparsi sulle spalle, Ginny aveva un
aspetto ancora più sensuale del solito. O almeno così sembrava al ragazzo. Harry
la fissava senza afferrare una sola parola di quello che Ginny diceva impegnato
come era a osservare ogni centimetro di quel corpo perfetto che stava lì
davanti a lui.
-Pronto Harry? Ci
sei?- chiese la ragazza avanzando verso di lui con aria innocente. In quel
preciso istante Harry avrebbe solo voluto abbracciarla e stringerla forte a sé.
In quell’istante Harry ricordò gli attimi di terrore che aveva provato
vedendola come morta in fondo al Lago Nero. Il panico si era impossessato di
lui tanto da non farlo ragionare. Ma Ginny interruppe il flusso dei suoi
pensieri.
-Dobbiamo andare, o
faremo tardi- e prese Harry per la mano trascinandolo verso le scale. A quel
semplice contatto Harry tremò visibilmente, tanto che Ginny si voltò verso di
lui e gli sorrise soddisfatta di quella reazione che lei aveva provocato nel
ragazzo.
-Hai freddo Harry?-
chiese maliziosa. Ma la sua era evidentemente una domanda retorica. Harry
sorrise imbarazzato e arrossì leggermente in volto. Cercò di ritrovare il
controllo che puntualmente perdeva quando si trovava davanti a lei.
-Non credo che tu dovresti
venire- disse poi.
-Che cosa?- chiese
Ginny questa volta leggermente infuriata, ma tenendo ancora saldamente la mano
di Harry, come se oramai i loro due corpi fossero destinati a restare legati
per l’eternità.
-Sì insomma…potrebbe essere pericoloso!
-Chi? Malfoy? Malfoy
pericoloso?- Ginny quasi scoppiò a ridere di gusto. E l’avrebbe fatto se non
fosse stato per il rischio di svegliare tutti gli abitanti della torre.
-Senti Harry…sai perché Draco ti vuole parlare?
-Io credo…credo di sì. Hermione?- disse Harry cercando di
mostrarsi sicuro. In effetti poteva aver travisato ogni cosa. Magari Malfoy
voleva solo attirarlo fuori dalla scuola con una scusa qualsiasi per poi
giocargli qualche tiro mancino…non aveva neanche
pensato a questa possibilità.
-Esatto. Hermione- rispose Ginny facendo emettere un sospiro di
sollievo al ragazzo.
-Ora…tu cosa sai della storia tra Hermione e
Draco?
-Nulla- dovette
ammettere Harry.
-Giusto. E cosa sai di
come sta adesso Hermione? E di quello che prova? Non dirmi che è triste perché
quello lo capirebbe anche un bambino…a parte mio
fratello si intende. Ma è meglio così…lui e Luna sono
perfetti insieme! Allora cosa sai di Hermione?
-Nulla- dovette
ammettere di nuovo Harry divertito dal fatto che anche Ginny la pensasse come
lui sull’opportunità di tenere all’oscuro Ron di tutto questo.
-Perfetto…e allora come speri di aiutare Draco e
soprattutto Hermione se non sai nemmeno che diavolo è successo?
Harry sorrise
imbarazzato. Ok…Ginny aveva ragione. Harry era un
totale e completo babbeo.
-Vedi che ho ragione?-
disse la ragazza con un sorriso che per qualche istante fece smettere di
battere il cuore di Harry.
-Ok…ma se ti trovano fuori dalla torre a
quest’ora…- tentò di obiettare Harry,ma fu zittito da uno sguardo eloquente di
Ginny.
-Beh…speriamo che almeno questa volta ci puniscano
insieme!- disse la rossa in tutta risposta. E non poteva dare risposta migliore
per Harry, che si ritrovò a pensare che anche Ginny desiderava stare più tempo
sola con lui. E per un momento vagliò seriamente l’idea di piazzarsi davanti
alle stanze della McGranitt e farsi scoprire in qualche modo per essere punito
con Ginny.
-Ti vuoi muovere?-
disse Ginny richiamandolo alla realtà. Harry prese il mantello e lo buttò sopra
di sé e di Ginny che scomparvero sotto quel telo. Era la prima volta che la
rossa poteva usufruire del mantello del padre di Harry.
-Wow! È fantastico!
Ron me lo aveva detto, ma è anche meglio di come immaginavo!
-Sì…però devi starmi vicina. Il mantello è
piccolo per tutti e due…- disse Harry tirando a sé Ginny
che per poco non cadde. A fermare la sua caduta furono i pettorali di Harry che
la ragazza sfiorò con il viso. Anche se nascosti sotto il maglione, Ginny
poteva chiaramente sentirli sotto le mani, così perfetti e scolpiti. Questo
contatto creò un notevole imbarazzo tra i due ragazzi: Harry aveva smesso di
respirare e Ginny era arrossita con violenza.
-Noi…noi…dobbiamo andare- disse Harry per sbloccare
quella situazione, seppur controvoglia.
Lui e Ginny si incamminarono
nei corridoi bui della scuola accompagnati solo dai loro respiri e dal battito
dei loro cuori. Uscirono indisturbati nel giardino immenso illuminato dalla
pallida luce della luna. Sulle sponde del Lago Nero intravidero una sagoma
scura che camminava agitata in riva alle acque. Harry si avvicinò a sufficienza
per distinguere chiaramente i lineamenti di Draco Malfoy. Solo allora tolse il
mantello scoprendo anche Ginny.
Draco ebbe un
sussulto.
-Paura, Malfoy?
-Non mi aspettavo di
vederti arrivare nascosto sotto il tuo leggendario mantello- disse Draco che
dopo aver visto anche Ginny disse: -E non mi aspettavo nemmeno di vederti
arrivare con la scorta!
-Se fossi in te la
smetterei con il sarcasmo…
-Altrimenti?- chiese
il biondino con un sorriso strafottente stampato sulla faccia.
-Altrimenti il mio
aiuto con Hermione te lo scordi!- rispose Harry altrettanto strafottente. Aveva
colpito Draco Malfoy dritto al cuore. Era la prima volta che poteva dire di
averlo in pugno…eppure non voleva approfittarne. C’era
di mezzo la felicità di Hermione e questo era più importante di qualsiasi
vendetta con il furetto biondo.
-Vedo che sei sveglio
Potter!
-Già…che vuoi?
-Ok…andiamo al punto. Voglio che mi aiuti a
riconquistare Hermione.
-Questo l’ho capito…ma cosa vuoi da me?
-Vorrei che tu la
convincessi a darmi una seconda possibilità…vorrei
che le spiegassi che…che sono uno stupido!
-Questo lo sa già!-
rispose pronto Harry.
-Potter!
-Malfoy!- si rimbeccarono i due. A questo
punto Ginny decise di intervenire. In fondo l’unica che conosceva Hermione a
fondo era lei.
-Senti Draco- disse la rossa sforzandosi di pronunciare quel nome
senza odio nella voce.
-Il problema non è che
tu sei stupido o che altro…il problema è che lei è
convinta di non potersi fidare di te! È convinta che tu voglia giocare con lei…
-MA NON E’ COSI’!-
urlò il ragazzo incurante del fatto che erano le dieci di sera passate e che a
quell’ora dovevano già essere nei loro dormitori.
-Lo so, Draco. E io ti
credo- rispose Ginny attirando su di sé lo sguardo scioccato di Harry e di
Draco stesso.
-Ti credo…ti ho osservato in questo periodo e so che lei ti
piace sul serio. Ma devi riconquistare la sua fiducia. Non sarà facile…e sarà un lavoro lungo.
-Cosa suggerisci di
fare?
-Stupiscila! Con ogni
mezzo. Per esempio…che ne dici di cominciare
salutandola davanti a tutta la scuola? O che ne so…chiedendole
scusa per quello che hai detto e fatto? O magari dicendolo che sei geloso
marcio di quell’idiota di Krum?
-Non hai delle idee
migliori Weasley?- rispose Draco scettico.
-Senti…lei pensa di essere come tutte le altre
per te…
Qui Draco tentò di
aprire bocca per controbattere ma fu fermato da Ginny che lo guardò torva.
-…lo so, lo so. Non è vero. Ma lei lo crede…è questa l’unica cosa che conta. Quindi tu devi farle
capire che non è così…ti è più chiaro ora?- disse la
rossa convinta di essersi spiegata alla perfezione.
-No- ammise Draco
evidentemente più confuso di prima. Ginny scosse la testa incredula.
-Di solito cosa fai
quando ti vuoi portare a letto una ragazza?
-Nulla! Sono loro che
vengono da me implorandomi- rispose quasi orgoglioso il biondino. Cosa che
diede il voltastomaco ai due Grifondoro.
-Esatto! Non fai
nulla! Ma Hermione non è come le altre giusto? E quindi…
-…e quindi non mi resta che farle capire
pubblicamente che io sono davvero interessato a lei!- concluse Draco con un
sorriso sincero.
-Ci sei arrivato alla
fine! Lei deve credere che tu sia davvero diverso…tuttoqui…e avrai tutto l’appoggio mio e di Harry in questa
impresa- concluse la rossa lanciando uno sguardo di fuoco al giovane Grifondoro.
-Sì…sì…certo- disse Harry poco convinto. Ma per la
felicità di Hermione questo e altro! E allungando la mano strinse quella di
Draco.
Eccomi con il nuovo capitolo di
questa storia…
Harry e Draco si sono
incontrati e forse il Serpeverde ha capito cosa deve fare per conquistare Hermione…deve essere se stesso e farle capire che lui è
affidabile, che ci tiene davvero a lei…ce la farà?
Intanto tra Harry e Ginny le
cose si muovono e il prossimo capitolo per loro sarà fondamentale…
A presto!
Ringrazio chi ha inserito la
storia tra i preferiti:
Lakrimosa:sono felice
che la storia ti piaccia…cerco sempre di inserire
colpi di scena ma di non eccedere troppo con la fantasia…quanto
a Blaise e Pansy, l’idea è carina e dire la verità non ci ho mai pensato…a presto! Baci baci.
Sirius1711: allora io mi sento sempre in imbarazzo quando leggo le tue recensioni…sono sempre così…belle
e profonde! Dì la verità…ci pensi per giorni e poi
scrivi! Quanto a Harry e Draco hai indovinato…Harry
ha trovato il suo tesoro e anche Draco solo che lui ha qualche difficoltà, ma
Harry e Ginny sono disposti a dargli una mano…già…lalaurea…non mi piace molto quella storia…è
troppo tecnica! Preferisco questa! E sei poi riuscito a chiamare la tua lei
tesoro? Secondo me le farebbe piacere edi certo con te al suo fianco perché dovrebbe pensare all’altro? A presto!
Bacini…bacetti…bacioni 10 (n+1)
Deidara:in realtà Ron
non era sparito…semplicemente era in giro con Luna…quando io ho detto Weasley nello scorso capitolo l’ho
fatto apposta così da lasciare il dubbio…la McGranitt
ha sì chiamato un Weasley, ma era Ginny…solo che noi
abbiamo pensato Ron perché è stato così nei libri della Row.
Nessuna ombra per Harry e Ginny…anzi tra poco ci sarà
un momento moto importante! A presto! Baci!
Sanguisuga: spero che il discorso di Ginny a Draco ti sia piaciuto…credo sia abbastanza sensato…e
Draco cosa farà ora? A presto! Baciotti.
Pamelinda: alla fine è
stata Ginny a parlare…forse perché conosce meglio
Hermione o forse perché una ragazza e capisce meglio cosa deve passare per la
testa dell’amica! Adesso non ci resta che vedere come reagirà Draco! A presto! Baciotti.
Maryrobin: questo è un
capitolo molto teorico…Ginny spiega a Draco alcune cosette…ma nel prossimo capitolo ci sarà molto spazio per
Harry e Ginny…contenta? A presto! Baises.
Gelb_augen: vero, non ho
scritto del passaggio tra Draco e Krum nella vita di Hermione, ma era
voluto..doveva essere uno shock anche per Draco, giusto? Quanto a Harry hai
indovinato, non poteva abbandonare Hermione! le vuole troppo bene! A presto! Kisses.
Hermione616: Harry infatti va all’appuntamento ma è Ginny che alla fine
cerca di sistemare le cose! E ora sta a Draco aggiustare le cose con Hermione!
ce la farà? A presto! Bacioni.
Hollina:e ti è
piaciuto questo capitolo? spero di sì….Ginny sta
cercando di risolvere le cose tra Herm e Draco, credi sia servito il suo
discorso? A presto! Besitos.
Tappetta:in questo
capitolo c’è un po’ di Harry e Ginny….e il prossimo è
tutto per loro…contenta? Spero che ti sia piaicuto…a presto! Kisses.
Erikappa:sono stata brava questa volta? C’è
stato un bel po’ di Harry e Ginny…e il prossimo è
tutto per loro! Non è proprio che Draco vuole passare dalla parte dei buoni,
però vuole riconquistare Hermione! e questo è il suo solo scopo! A presto! Kisses.
Sklupin: Harry e
Ginny aiuteranno Draco…o meglio gran parte del lavoro
l’hanno già fatto…saranno in grado di risolvere le
cose? A presto! Besos.
NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO
AL PROSSIMO CAPITOLO “CHIACCHIERANDO AL CHIARO DI
LUNA” E…
Capitolo 21 *** Chiacchierando al chiaro di luna ***
CHIACCHIERANDO AL CHIARO DI LUNA
Draco si allontanò
velocemente verso il castello. Aveva già rischiato molto arrivando fino al Lago
per parlare con Potter e non voleva certo prendersi una bella punizione. Non
ora che doveva impiegare tutte le sue energie alla conquista di Hermione!
Anche Ginny aveva
mosso i primi passi verso la sagoma scura che si stagliava imponente
all’orizzonte, ma qualcosa la trattenne. Harry le aveva preso la mano
sorridendole.
-Siamo già fuori dalla
scuola…tanto vale approfittarne giusto?
Ginny sorrise
compiaciuta e imbarazzata. Harry, il suo Harry, voleva restare da solo con lei,
nella notte. All’improvviso quel Lago che l’aveva sempre un po’ spaventata
divenne il luogo più romantico del mondo. Si lasciò trascinare dolcemente dal ragazzo
verso la sponda bagnata dalle acque scure.
-Ti va di fare due
passi?- chiese Harry. Ginny annuì senza aprire bocca. Temeva che parlando
avrebbe rivelato la sua agitazione e non voleva che qualcosa potesse rovinare
quel magico momento. I primi passi furono silenziosi. Non sapevano cosa dire,
come cominciare il discorso. O meglio,Harry sapeva benissimo cosa voleva dire,
ma non trovava il coraggio per farlo.
-Credi…credi che sia sincero?- disse alla fine
Harry per cancellare quel velo di imbarazzo che si era creato.
-Malfoy?- rispose la rossa posando il suo
sguardo sul volto di Harry. Il ragazzo non si aspettava che lei lo guardasse in
quel modo arrossì imbarazzato.
-Sì…io…insomma..sono preoccupato per Hermione. Lei
è la mia migliore amica…
-Primo…secondo me Draco è sincero, ma anche se non
lo fosse voglio bene ad Hermione e in questo momento lei ha maledettamente
bisogno di quel ragazzo. Che ci piaccia o no. E se siamo suoi amici dobbiamo
sostenerla anche nella sua follia- rispose Ginny seria. Così seria che Harry
temette di aver sbagliato a parlare.
-E secondo?- chiese
preoccupato Harry.
-E secondo…sei
qui con me…noi due soli, in questo luogo meraviglioso
e romantico…e tu mi parli di Granger e Malfoy?
Potter, mi deludi!- rispose sorridendo maliziosa Ginny. Harry si rilassò
sentendo queste parole. Ginny era fantastica, come sempre del resto.
-Io…io…hai ragione. Ma è difficile- ammise
Harry che decise che la tattica dell’onestà in quel momento era la migliore.
-E’ difficile parlare
con me?- domandò Ginny questa volta realmente perplessa.
-No! Anzi…èfantastico…parlare con te.
Non è mi stato tanto naturale parlare con qualcuno in tutta la mia vita.
Nemmeno con Ron ed Hermione. Ma è difficile dire quello che vorrei…
-Oh…capisco. Allora parliamo di come mai sono
finita in fondo al lago questa mattina. Così è più semplice?
Ginny era arrivata
dritta al punto. Senza dover costruire discorsi difficili aveva centrato il
problema.
-Sì insomma…sono finita in fondo al lago perché TU potessi
recuperarmi, giusto?
-Giusto...- mormorò
Harry assorto dalla voce melodiosa di Ginny che ora era qualche passo più
avanti a lui. Camminava all’indietro per poter continuare a fissare Harry negli
occhi. Anche se il buio li circondava il ragazzo poteva distinguere chiaramente
gli occhi cioccolato di Ginny che lo penetravano fin nel profondo. Nemmeno
volendo avrebbe potuto distogliere il suo sguardo da quello della rossa. E
sicuramente non voleva farlo.
-E visto che a ognuno
di voi era stato dato il compito di ritrovare il proprio “tesoro” ne deduco che
io sia il tuo tesoro- questa volta Ginny arrossì visibilmente e fu grata che il
chiarore di luna non poteva rivelare la sua momentanea timidezza. Aspettava che
Harry dicesse qualcosa. Che Harry dicesse quella cosa. Che lei era la sola cosa
importante per lui, il suo tesoro e che l’avrebbe custodita per sempre. Ma
Harry stava in silenzio. Ginny si voltò di scatto verso il lago nascondendosi
dallo sguardo del moretto. Harry si avvicinò dietro di lei e la abbracciò. Alla
ragazza mancò il respiro per qualche istante e ancora di più quando Harry
avvicinò il suo volto all’orecchio della rossa cominciando a sussurrare
qualcosa che all’inizio non capiva. Non perché non sentisse, ma perché il fiato
caldo di Harry sul suo volto la faceva rabbrividire di piacere. Per la prima
volta si rese conto che Harry smuoveva in lei qualcosa che andava oltre i meri
battiti del cuore. Harry provocava in lei reazioni fisiche nuove che non sapeva
nemmeno esistere. Harry se ne accorse e ne rimase piacevolmente sorpreso.
-Sai cosa è successo
in fondo a quel lago?
-No- rispose Ginny
riprendendo il controllo dei propri sensi che erano annebbiati.
-Dopo che ti ho spinta
verso l’alto con Gabrielle mi sono sentito trascinare verso il fondo…non avevo la forza di reagire, la voglia di reagire!
Nella mia mente c’era il buio…solo buio. La morte non
mi sembrava poi così orribile, in quel momento. Ma è successo qualcosa.
-Cosa?- chiese Ginny
spaventata dal racconto del moro.
-Sei arrivata tu…- disse il ragazzo semplicemente.
-Io?- Ginny non capiva
le parole di Harry. Come poteva essere arrivata lei ad aiutarlo? Ricordava
benissimo di aver raggiunto la superficie nel momento stesso in cui la lancetta
scandiva la fine dell’ora concessa, di aver aiutato Gabrielle a raggiungere Fleur, di aver fissato le acque scure del lago alla ricerca
di Harry che sembrava essere sparito. Come poteva dire che lo aveva aiutato?
-Sì tu…mi hai dato la forza di tornare a galla. Ho sentito la
tua voce che mi chiamava…so che non era reale. So che
è stato solo frutto della mia immaginazione. Ma io ti ho davvero sentita. È
come se il mio corpo mi dicesse che dovevo tornare…per
te!- Harry aveva pronunciato queste due ultime parole in un soffio facendo
rabbrividire Ginny.
-Hai freddo?- chiese
questa volta lui maliziosamente. Ricordava che poco prima in Torre era stata
Ginny a porgergli la stessa domanda sentendolo tremare per il contatto tra le
loro mani.
-Tu…tu sei tornato a galla per me?- chiese
Ginny che nel frattempo si era voltata. Ora i suoi occhi color cioccolato
illuminati dal chiarore della luna si specchiavano in quelli verdi e smeraldini
di Harry. Conosceva quegli occhi a memoria e sapeva scorgere ogni bugia che il
moro diceva.
-Perché mi guardi
così?- domandò il ragazzo. Questa volta non era in imbarazzo. Per niente.
Scrutava Ginny sicuro di quello che provava per lei. Non era mai stato tanto
certo di qualcosa in tutta la sua vita come in quel momento.
-Sto cercando di
capire se mi sta prendendo in giro…ti conosco bene,
Potter, e so che quando menti i tuoi occhi cambiano leggermente colore.
Diventano più scuri- rispose Ginny altrettanto sicura di quello che diceva.
-Perché ti dovrei
prendere in giro?
-Non lo so…- ammise la rossa.
Harry lasciò che Ginny
lo scrutasse fin nel profondo. Poi le sorrise nuovamente.
-Ma ancora non hai
risposto alla mia domanda…perché sei tornato a galla
per me?- Ginny questa volta era seria. Come non lo era mai stata prima. Harry
capì che voleva una risposta sincera e che non poteva continuare a tenerla
sulle spine come aveva fatto fino a quel momento.
-Perché io ti amo…- disse molto semplicemente senza distogliere lo
sguardo da lei. Ginny non gli lasciò il tempo per dire nient’altro. Allacciò le
sue braccia intorno al collo del ragazzo affondando le mani nei suoi capelli
corvini e lo baciò. Harry non ne lo aspettava, ma non ne fu certo dispiaciuto.
Appoggiò le sue mani sui fianchi della ragazza attirandola ancora di più a sé.
Poteva sentire il suo seno nascosto sotto il maglione premere contro il suo
torace. A questo contatto un piccolo gemito uscì dalla bocca del ragazzo.
-Scusami…- disse Ginny imbarazzata.
-Per cosa scusa?
-Per averti baciato così…d’impulso…
-Oh…e io che pensavo che volessi rifarlo!
Il volto preoccupato
di Ginny si aprì in un sorriso che avrebbe oscurato persino il sole se non
fosse stata notte fonda. Harry si avvicinò di nuovo a lei questa volta con
maggiore dolcezza per assaporare ogni momento di quel magico incontro. Sentì le
labbra morbide di Ginny, morbide proprio come le aveva sempre sognate e
desiderate. Si lasciò trasportare dal suo profumo in un mondo dove non c’era
Hogwarts, il Torneo, Voldemort…dove c’erano solo
Harry e Ginny. Così, semplicemente due ragazzi abbracciati nel cuore della
notte. Dischiuse leggermente le labbra per approfondire il bacio e trovò la
risposa pronta ed eccitante della rossa. Il bacio divenne sempre più profondo
fino a quando i due dovettero staccarsi per riprendere fiato. Ginny aveva le
guance arrossate per l’emozione e Harry non potè fare
a meno di sfiorarle con un delicato gesto della mano.
-Sei bellissima, lo
sai?- quella frase che di solito è così banale e si dice tanto per dire
acquisiva un valore particolare.
-Finalmente!- rispose
la rossa.
-Finalmente cosa?
-Finalmente ti sei
accorto che sono un essere di sesso femminile!- disse Ginny con un tono finto
offeso senza però lasciare il collo di Harry neanche per un istante.
-Hai ragione…sono stato cieco. Perdonami Ginny se ti ho fatto
soffrire in tutti questi mesi…
-Anni, vorrai dire!
-Ok…anni…- Harry si sentiva sempre più
mortificato. Ginny aveva tutto il diritto per avercela con lui. Aveva
addirittura preferito Cho a lei. Come aveva potuto essere così stupido?
Ginny sorrise e scosse
la testa.
-Harry…Harry…Harry…quello che è appena successo cancella tutte
le lacrime che ho versato. E mi ripaga degli anni di attesa…sai
da quanto sognavo di poterlo fare?
-Di baciarmi? Tu
sognavi di baciarmi?
-No! Di affondare le
mani nei capelli perennemente spettinati di Potter….e
anche di baciarti ovviamente!- disse Ginny arrossendo ancora di più. Harry non
resistette un secondo di più. Sollevò Ginny e la baciò di nuovo, come se
volesse recuperare il tempo perso inutilmente.
-Harry!- disse Ginny sorpresa, ma lo lasciò
fare. Quella era la cosa che desiderava da quando aveva 11 anni. Stare con
Harry. Il suo adorabile Harry.
Ma una fredda goccia
caduta dal cielo fece capire i due amanti che il tempo a loro disposizione era
terminato. In pochi istanti un forte acquazzone si riversò sul lagoe sul parco di Hogwarts. Harry e Ginny si
rifugiarono sotto il mantello del padre del moro in attesa che spiovesse, ma
quando l’intensità aumentò non restò loro che cominciare a correre verso il
castello inzuppandosi fino alle ossa. Varcarono le porte del castello
indisturbati: tutti gli studenti erano già a dormire e se c’era una cosa che
tutti sapevano era che Gazza era terrorizzato da fulmini e saette. Quindi non
si avventurava nel castello quando c’era un forte temporale. Si tolsero il
mantello per poter camminare fianco a fianco tranquillamente chiacchierando
sottovoce dei loro progetti per il futuro.
Arrivarono fino al
ritratto della Signora Grassa senza rendersene conto, ma appena entrati
trovarono qualcuno sveglio ad attenderli.
-Capisci Blaise? Lei
mi ama…solo che non si fida di me! è così semplice!-
disse Draco svegliando l’amico che già dormiva profondamente.
-Dray! E che cavolo! Stavo dormendo!
-Non eri tu quello che
voleva venire con me? adesso che fai ti tiri indietro?
-Come scusa?
-Ma non capisci? Devo
solo dimostrarle che lei per me è diversa dalle altre e che si può fidare di
me!
-Solo? SOLO? Draco
torna in te! Sei un serpeverde. E lei una grifondoro…non si fiderà mai di te! Arrenditi!
-Mai…ora so come fare!
Buongiorno a tutti!
Scusatemi per il ritardo ma davvero faccio
fatica a scrivere e sistemare i capitoli in questo periodo!
Spero comunque che questo vi sia piaciuto….anche se è più dedicato a Harry e Ginny! Nel prossimo
invece Hermione riceverà una bella strigliata…e
capirà molte cose che fino ad ora le sono sfuggite!
A presto!
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito
la storia tra le preferite o le seguite! Siete davvero molto carini…non pensavo sarebbe piaciuta a tanta gente!
Kitty_Cullen: come
Draco si è mangiato il suo orgoglio, la stessa cosa dovrà fare anche Hermione…e purtroppo per lei sarà molto doloroso! Al
prossimo capitolo! baci baci.
Lakrimosa:
eccomi! Non so se questa passeggiata sia disastrosa…secondo
me Harry e Ginny la considerano fantastica! Quanto a Draco…ha
ancora bisogno della Ginny psicologa che questa volta colpirà Hermione…e la colpirà duramente! Al prossimo capitolo! kisses.
Sirius1711: cominciamo da Draco e Hermione…hai ragione sulla fiducia, facile da distruggere
difficile da costruire…ma tutto dipenderà da
Hermione! è lei che dovrà mettere da parte le sue paure e buttarsi…
anche se per questo servirà nuovamente Ginny! Quanto invece a Ginny e Harry…ahhhhhhhhhh…..che dire! Non sono adorabili in questo
capitolo? per me sono la perfezione fatta coppia… la
tesi stava venendo bene…o almeno mi sembra…se vuoi te la faccio leggere! Ma ti avverto…non ci sono passeggiate al chiaro di luna, né baci
o matrimoni….bacini….bacetti…bacioni…10 (n+1)
Gelb_augen:sono
felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto e che la coppia Harry e Ginny ti
stia cominciando a intrigare…e sono felice anche che
ti piaccia il mio Draco…in effetti non mi piacciono
quelle Dramione in cui Draco cambia completamente carattere…insomma, lui è un serpeverde
e come tale deve continuare a comportarsi! Al prossimo capitolo! baciotti.
Erikappa: eccolo
qui il capitolo tutto su Harry e Ginny….piaciuto????
ce l’ho messa proprio tutta…. Quanto a Ron, verrà a
sapere tutto, ma non succederanno tragedie…leggerai
nel prossimo capitolo! alla prossima! Bacioni!
Maryrobin: sono
felice che ti sia piaciuto…e immagino che anche
questo sarà di tuo gradimento! La nostra Ginny è sempre la migliore…anche
se Hermione e Draco ce la stanno mettendo tutta per rimettere insieme la loro
storia! A presto! besos.
Deidara: ecco il
capitolo su Harry e Ginny…lo so che sono in ritardo,
ma la tesi mi sta assorbendo completamente! Spero di essermi fatta perdonare
con queste pagine! In più ti posso dire che per Hermione il prossimo capitolo è
fondamentale…capirà molte cose di sé e di Draco che
fino ad ora non aveva considerato! A presto! baci.
Hollina: eccolo
il capitolo in cui succede qualcosa tra Ginny e Harry…che
te ne pare? Ma non preoccuparti, il prossimo è dedicato ad Hermione e per lei
sarà un momento difficile! A presto! baises.
Sklupin: sono felice che ti piaccia la scelta
della gradualità…ma in questo capitolo sono
finalmente arrivati ad una conclusione..o un inizio, dipende dai punti di
vista. Ora manca solo Hermione…e sarà semrpe Ginny ad aprirle gli occhi! A presto! besitos!
NON MI RESTA CHE
DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO “FINE DI UNA
AMICIZIA?” E…
-Si può sapere dove
eravate finiti?- chiese Hermione con le mani incrociate davanti al petto. In
quella posizione ricordava moltissimo Molly Weasley e a Ginny istintivamente
venne da sorridere.
-Che hai da ridere,
Gin?- il tono della riccia era tutto fuorché amichevole.
-Niente…solo mi ricordi mia madre…cosa
fai ancora sveglia? Pensavo stessi dormendo…
-No…ero sveglia e ti ho sentita uscire.
Allora, dove siete stati?
-Hermscusa…non
ne possiamo parlare domani mattina?- propose Harry fingendo di essere
assonnato. Hermione lo fulminò con lo sguardo.
-Harryscusa…perché
non ne parliamo adesso?- rispose Hermione imitando in malo modo la voce di
Harry. E decisamente il sarcasmo di Hermione chiariva le sue intenzioni
bellicose.
-Ok…- mormorò il moro sedendosi sul divano
e guardando Ginny preoccupato. In realtà era convinto che l’amica volesse
parlare della sua serata con Ginny…non si sognava
neppure quello che stava per succedere.
-Siamo solo stati in
giardino a fare due passi…- continuò il ragazzo.
-Già…perché non vi basta una Sala Comune deserta
per parlare giusto? Avete bisogno di un intero parco immerso nel buio e coperto
dalla pioggia! Pensate che io sia scema? Potete incantare Ron con le vostre
stronzate ma non me!- Hermione era dura e severa. I suoi occhi dorati vagavano
da Harry a Ginny in cerca di un qualsiasi movimento che li potesse tradire. Si
passò una mano tra i capelli ricci in attesa che i suoi amici sputassero il
rospo. Si aspettava che fosse Harry il primo a crollare: lui non era il tipo
che riusciva a tenerle un segreto molto a lungo. Invece fu Ginny a parlare.
-E va bene…vuoi la verità Hermione? Allora siediti…
-Ginny…- intervenne il moro guardando Ginny
in modo strano. Cercava di farle capire che forse non era il caso di dirle tutto…di Draco. Era meglio se questa cosa se la sbrigavano
tra di loro. Ma Ginny scosse la testa rossa bagnata per la pioggia e gli
sorrise tranquilla. Sapeva quello che faceva.
“Beh…è
una ragazza e conosce Hermione sicuramente meglio di me…quindi
sa cosa sta facendo giusto? Almeno spero….” Questo
pensava Harry vedendo Hermione che si sedeva accanto a lui mantenendo il suo
sguardo minaccioso.
-Abbiamo incontrato Draco- disse Ginny lapidaria. Tre parole. Tre parole che
fecero cambiare espressione alla riccia. Da arrabbiata a perplessa. Ma alla
fine di nuovo furiosa.
-VOI…CHE COSA?- urlò Hermione alzandosi di
scatto dal divano e facendo spaventare Harry che era sempre meno convinto che
Ginny sapesse cosa stava facendo. Guardò la rossa e la vide tranquilla e serena.
Si aspettava quella reazione.
-Abbiamo incontrato Draco…in giardino. E non per caso…-
precisò Ginny per essere sicura che Hermione capisse. Ma prima che la riccia
potesse riprendere fiato e riorganizzare le idee, Ginny estrasse la bacchetta
dalla tasca dei suoi jeans e la agitò intorno a lei.
-Muffliato!
-Che..che hai fatto?-
chiese Harry imbambolato. Che avesse lanciato un incantesimo su Hermione per
calmarla?
-Ho solo insonorizzato
la stanza in modo tale che Hermione potrà urlare quanto le pare…nessuno
potrà sentirla!
Harry e Hermione
cominciavano ad essere irritati dalla calma di Ginny. Irritati ma per motivi
diversi.
-Bene…adessovoglio….anzi
ESIGO che mi diciate che cosa ci siete andati a fare da Draco.
-Ce lo ha chiesto lui…tutto qui. Anzi…a dire la
verità l’ha chiesto ad Harry, ma visto che Harry non sapeva un accidenti della vostra…come vogliamo chiamarla…storia,
ho pensato che sarebbe stato meglio andare con lui. Non trovi anche tu?
-Io…iotrovo…-
Hermione cercava il coraggio per calmarsi. Da un lato voleva uccidere Ginny
all’istante. Lei aveva chiuso con Draco…e l’amica lo
sapeva. Aveva accettato di uscire con Krum negli ultimi giorni proprio per
farle capire che la storia con il serpeverde era
finita ed era solo acqua passata. Ma dall’altro voleva che Ginny gli
raccontasse tutto…tutto quello che Draco aveva detto
o fatto. Voleva chiederle se lui aveva detto di sentire la mancanza di Hermione
o cose del genere…ma gli mancava il coraggio.
-Io…io trovo che tu non sappia quello che
dici! Spero solo che tu gli abbia detto che non mi interessa più…che sto con Victor ora.
-Stai cercando di
convincere me o te stessa per caso? Non sono una bambina, Herm! So benissimo
che Krum non ti piacee che lo fai solo
per ripicca nei confronti di Draco.
-TU NON SAI NIENTE! Tu
non sai come mi ha trattato…che mi ha presa in giro. MI HA UMILIATA GINNY! Quindi non venirmi a dire che tu sai qualcosa…
Ginny la guardò forse
per la prima volta da quando era entrata in quella stanza. Il suo sguardo era
cambiato. Ora a stento tratteneva un moto di rabbia nei confronti dell’amica.
-Io so solo che
davanti a me c’è la ragazza PIU’ STUPIDA che abbia mai incontrato in tutta la
mia vita!
Harry rimase senza
fiato. Aveva davvero sentito quello che credeva? Non poteva essere vero…Ginny che dava della stupida ad Hermione. Ginny, che
era sempre così tranquilla e disponibile…ora la
piccola Weasley si stava arrabbiando.
Anche Hermione rimase
sconvolta da quella reazione. Forse credeva di essere la sola ad avere il
diritto di urlare in quel momento…
-Sì, sei una maledetta
e dannata stupida! Prima ti innamori di Ron e non fai altro che piagnucolare su
come lui sia indeciso e imbranato con te, ma tu non ti sei nemmeno degnata di
pensare che forse anche lui aveva paura di dichiararsi. Non pensavi che magari Ron
ti credeva troppo per lui! Sono felice che ora stia con Luna…e
sai perché? Perché almeno adesso sta con qualcuno che lo ama così come è…non lo vuole meno stupido, meno tonto, meno mangione…o che so io! Vuole Ron…soloRon…ma tu ti sei sempre creduta meglio di lui. E volevi…anzi pretendevi che fosse lui a cambiare. Per cosa
poi? Per essere il tuo clone? In amore, mia cara, bisogna imparare che essere
diversi è una ricchezza e non un limite!
Era la prima volta che
Ginny diceva chiaramente ad Hermione quello che pensava. Aveva sempre cercato
di mantenere la pace tra tutti, ma a quel punto era evidentemente inutile
tenere la bocca chiusa.
-Hai finito?- chiese
Hermione sull’orlo delle lacrime.
-NO! Non ho finito! Sei
una stupida perché adesso che ti sei innamorata di Draco stai facendo gli
stessi errori…perché devono essere sempre gli altri a
non essere alla tua altezza? Perché è per forza Draco quello che sta
sbagliando? Tu dai sempre per scontato che quando qualcosa non va è l’altro ad
avere torto. Ok…Draco all’inizio aveva delle
intenzioni non proprio onorevoli, lo ammetto…ma ora
non più! Ora vuole stare con te perché ti ama! Non puoi punirlo per una cosa
che non esiste più! Ti rendi conto almeno che è assurdo? Hai mai pensato che
forse sei tu a chiedere troppo?
-Non mi sembra di
chiedere troppo pretendendo il rispetto di una persona!- rispose pronta
Hermione.
Ginny scosse la testa
incredula. Non pensava che Hermione fosse così poco sveglia e aperta.
-Rispetto? RISPETTO? Draco
è venuto a parlare con noi…con me e Harry…il suo acerrimo nemico. Lui si è abbassato a tanto
per te…lo sai benissimo che cosa deve essergli
costato un gesto simile! Come credi che la prenderanno gli altri serpeverde, eh? Credi forse che andranno a congratularsi
con lui? NO! Lui perderà il rispetto di tutti i suoi amici…lui
perderà tutto! E per cosa? Per una ragazzina viziata che non sa vedere oltre le
apparenze. Credi che per lui sia facile? Hai una vaga idea di cosa dirà suo
padre? No…perché a te non importa! È questo il guaio…l’unica cosa che ti interessa è che sia tu a condurre
il gioco e ad avere ragione! Sempre e comunque! Prova a pensare che in questa
storia non ci sei solo tu per una volta! E ricordati che ha fatto tutto questo perché
vuole capire come fare a stare con te…matu…tu sei così cieca che pur di continuare a mostrarti
arrabbiata con lui, stai rischiando di perdere il ragazzo che ami. Credi che ti
aspetterà in eterno? Credi che non si stancherà di umiliarsi per te? Magari
farà come hai fatto tu con Ron…un giorno si accorgerà
che esiste un’altra ragazza più speciale di te. E allora lo perderai…e
sarà solo colpa tua!
-Evidentemente non mi
ama abbastanza se preferirà un’altra a me- disse Hermione sconvolta da quel
fiume di parole che uscivano dalla bocca di Ginny. Era la verità. La pura e
semplice verità…ma le faceva male sentirla. Ginny
aveva scelto il modo più doloroso per far capire all’amica come stavano le
cose, ma era necessario che qualcuno le aprisse gli occhi. Hermione non poteva
continuare a comportarsi come aveva sempre fatto. Lei non era la principessa
che doveva essere salvata. E quella non era una favoletta
della buona notte. Quella era la realtà. E nella realtà niente è mai bianco o
nero. Era ora che Hermione lo capisse.
-LASCIA DA PARTE IL
TUO DANNATO ORGOGLIO! O resterai per sempre la stessa ragazza infelicee fredda che sei oggi. Tu non sei capace di
lasciarti amare Hermione, questa è la verità…non
lasci che gli altri si avvicinino a te, perché quando succede li respingi…come hai fatto con Ron e come fai ora con Draco.
Pensaci!
Ginny non attese una
risposta da parte della sua migliore amica. Sciolse l’incantesimo Muffliato e corse verso le scale del dormitorio sparendo
dalla vista di Harry.
Il ragazzo si alzò di
colpo dal divano per seguirla ma Hermione lo trattenne.
-La pensi come lei?
Pensi anche tu che io non sia capace di farmi amare? Che io allontani le
persone?
Harry non sapeva cosa
rispondere. Sì, lo pensava, ma non voleva infierire ulteriormente sull’amica.
-Senti Herm…devi capire che non sempre gli altri agiscono nel modo
in cui noi vorremmo. Sono sicuro che Draco ha fatto qualcosa di orribile…altrimenti non ti saresti arrabbiata in questo
modo! E ti capisco se vuoi le sue scuse…Ma…io l’ho visto…e sai che non sono un fan di Malfoy…ma
era davvero preoccupato per te, per voi…quindi forse sì…dovresti dare retta a Ginny! E in tutta onestà Herm,
credo che dare retta alle parole di Pansy non sia proprio una mossa intelligente…vogliodire…è
gelosa, lo sa tutta la scuola…comunque io non voglio
dirti cosa devi fare o come devi comportarti…sta a
te. Però se vai avanti così, lo perdi davvero…
Detto questo seguì
Ginny su per le scale.
Hermione si accasciò
sul divano tremante. E così era quello ciò che pensavano i suoi migliori amici
di lei? Che era fredda e incapace di amare e farsi amare…una
cosa orribile da dire e da sentirsi dire. La riccia ripensava agli occhi
cioccolato di Ginny che la fissava per la prima volta con cattiveria. Doveva
essergli costato molto restare in silenzio mentre Hermione trattava come uno
straccio il fratello. Come aveva fatto a non vedere? Come aveva potuto non
capire quello che la rossa provava? E ora…Draco…aveva
addirittura parlato con Harry e con Ginny pur di riconquistarla…infondo…forse…forse era sincero. Lei non avrebbe mai
fatto una cosa simile. Non sarebbe mai andata da Blaise o da Pansy per farsi
spiegare come farsi perdonare. In effetti non aveva mai cercato di legare con
nessun serpeverde. Non lo riteneva necessario…ma come aveva potuto pensare di estraniare Draco
dai suoi amici? Che stupida che era stata! Ginny e Harry avevano ragione…lei non si era mai davvero piegata per lui.
-Stupida!- mormorò ad
alta voce Hermione alla fine del suo monologo interiore.
-Non sei stupida…hai solo avuto bisogno di una spinta in più per capire…tutto qui!
-Ron!- disse Hermione spaventata dalla
voce che proveniva alle sue spalle.
-Herm…- disse il rosso che per la prima
volta parlava serenamente con Hermione da…da quando
l’aveva conosciuta.
-Quanto hai sentito? E
soprattutto cosa?
-Abbastanza…ero qui fuori e l’incantesimo di mia
sorella non era poi così perfetto…o forse le vostre
grida erano troppo forti- disse Ron indicando il ritratto della Signora Grassa.
-Fuori a quest’ora?-
disse Hermione riprendendo il tono da maestrina che non riusciva proprio a
perdere. Ron le sorrise tranquillamente e la riccia capì che aveva avuto
l’approccio sbagliato. Ancora una volta.
-Scusami…nonintendevo…vedi…Ginny
ha ragione! Io non so far altro che sgridare e allontanare. Comandare è la cosa
che mi riesce meglio!
-E’ vero…ti riesce bene. Ma sei brava anche in altre cose…devi solo permettere alla vera Hermione di uscire allo
scoperto ogni tanto. Credo che ti farebbe bene!
-L’altra Hermione?-
chiese la ragazza facendo cenno a Ron di sedersi accanto a lei.
-Sì…quella dolce e simpatica. Io l’ho vista. So
che c’è…
-Davvero?- chiese la
riccia con la vista appannata per le lacrime.
-Sì…ti ricordi quella ragazza che era
mortalmente preoccupata per Ginny rapita da Tom Riddle?
O quella ragazza che l’anno scorso ha addirittura sfidato il tempo pur di
salvare Fierobecco?
La ragazza annuì senza
aprire bocca.
-Vedi? E potrei andare
avanti con altri esempi…ma credo che tu abbia capito.
Lascia che i tuoi sentimenti vengano fuori. Non schematizzarli come un libro di
Storia della Magia!
Hermione sorrise. Per
la prima volta in quella serata orribile si sentì serena. E così all’improvviso
si avvicinò a Ron e lo abbracciò come non aveva mai fatto prima. Era un
abbraccio vero e sincero.
-Grazie…- mormorò Hermione.
-E di cosa? altrimenti
a cosa servirebbero gli amici?
-Già…ma Ginny ha ragione…per
come ti ho trattato meriterei il tuo odio a vita anzi scusami per aver detto
che il Cappello Parlante ha sbagliato a smistarti…non
lo pensavo davvero…ero solo arrabbiata.
-Lo so Herm…non devi chiedere scusa. Ho già dimenticato da un
pezzo. Ora però è meglio se andiamo a dormire, non credi?
-Tu vai…io resto ancora un po’ qui…
Ron la guardò
interrogativo.
-Tranquillo…salgo fra cinque minuti. Promesso.
-Non c’entra mia
sorella in questa tua decisione vero? Non è che hai paura di incontrarla ancora
sveglia di sopra?
-Da quando mi conosci
così bene Ron Weasley? Non ti posso nascondere nulla…credi…credi
che mi perdonerà? Per averti fatto soffrire e per questa serata orribile?
-Conosco mia sorella…sono sicuro che ti aspetterà sveglia per chiarirvi…o al massimo lo farete domani mattina.
Tranquilla.
-Grazie Ron. buona
notte!
-Buona notte
Hermione!- disse il ragazzo dolcemente e appoggiò un leggero bacio sui ricci di
Hermione. la ragazza lo lasciò fare e sorrise leggermente. Dopo tutto il caos
di poco prima quel finale a sorpresa l’aveva resa felice. E l’aveva convinta
che per prima cosa la mattina dopo doveva aggiustare le cose con Ginny.
Ciao a tutti!
La piccola Weasley ha tirato fuori le unghie e ha detto ad
Hermione quello che pensa…cosa ne dite di questa
bella lavata di capo? Credete che Hermione abbia capito una buona volta cosa
deve fare?
A presto!
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le
preferite o le seguite, chi ha recensito o chi ha solo letto il capitolo
precedente!
Kitty_Cullen: spero di
aver risposto a tutte le tue domande! Spero che Hermione segua il consiglio di
Ginny altrimenti rischia davvero di perdere Draco una volta per tutte, non
credi? A presto! Kisses!!!
Sirius1711: purtroppo la tempesta c’è stata, ma non riguarda Harry e
Ginny! È la povera Hermione la vittima!! Sono felice che il bacio tra i due ti
sia piaciuto…anche a me piace molto devo essere sincera!
Quanto ad Hermione e Draco, non so quanto tempo ci vorrà perché capiscano di
essere un tesoro l’uno per l’altra…ma no so quanto
tempo dovrai aspettare per questo!Se vuoi
ti invio la tesi…quanto a me non so se sono il tesoro
di qualcuno ma spero di sì…bacini…bacetti…bacioni
10(n+1).
Gelb_augen: sono felice
che la scena tra Harry e Ginny ti sia piaciuta. Che mi dici della sfuriata
della piccola Weasley? Speriamo che Hermione abbia recepito il messaggio! E che
permetta a Draco di farsi perdonare! Spero ti sia piaciuto! A presto! baci baci.
Lakrimosa: sono
contenta che la storia tra Ginny e Harry ti piaccia anche se non sei un’appassionata…faccio del mio meglio! In questo capitolo non
c’è nessuna coppia in particolare, ma Hermione ha ricevuto una bella
strigliata! Che finalmente abbia capito di avere un pochino il cuore di pietra?
Magari adesso riuscirà a riconciliarsi con Draco! A presto! besos!
Maryrobin: qui c’è poco
di Harry e Ginny, ma è molto importante il discorso che la nostra Gin fa ad Hermione…spero ti sia piaciuto! A presto! baises.
Erikappa: sono felice
che ti siano piaciuti…ma ora tocca ad Hermione e Draco!
Speriamo che Herm abbia capito il discorso di Ginny e si dia una mossa! Altrimenti
povero Draco… a presto! kisses.
Tappetta: sono felice
che ti piaccia…forse in questo capitolo Ginny ti
appare un po’ aggressiva, ma è un lato del suo carattere che mi piace
particolarmente! E soprattutto Hermione aveva bisogno di una bella lavata di
capo! A presto! baciotti.
83ginny: anche io sono molto romantica…e do sfogo a
questo lato del mio carattere nelle ff! qui forse c’è
poco romanticismo…ma come si dice a Roma ‘quanno ce vo’ ce vo’!’ Hermione stava davvero esagerando! Spero
ti sia piaciuto…a presto! bacioni.
Hollina: molto
contenta che ti piaccia…spero che anche questa
sfuriata di Ginny sia di tuo gradimento! A presto! Baciotti.
NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO
AL PROSSIMO CAPITOLO “IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO” E…
Capitolo 23 *** Il buongiorno si vede dal mattino ***
IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO
Harry aprì gli occhi…non era un sogno. La serata passata, la passeggiata
con Ginny di notte, il bacio. Non era stato solo un sogno. Era successo
davvero. Le aveva finalmente detto che la amava. Ce l’aveva fatta! Non era mai
stato tanto orgoglioso in vita sua di se stesso come in quel momento! Eppure
qualcosa stonava…sentiva che qualcosa non andava. E
non era per via della litigata tra Hermione e Ginny. Sapeva che le cose si
sarebbero sistemate prima o poi…anche lui e Ron
avevano litigato all’inizio di quell’anno per colpa di qualche pazzo furioso
che si era divertito a inserire il nome di Harry nel Calice di Fuoco. Sì, ne
era sicuro. Un’amicizia forte come quella tra Ginny e Hermione non poteva
andare in frantumi per un semplice litigio.
Già...ma allora cosa è che lo preoccupava tanto?
Perché non riusciva ad essere tranquillo? Si alzò dal letto e cominciò ad
infilarsi la divisa cercando di ripercorrere ogni singolo istante della serata
precedente.
-Si può sapere cosa è
quella faccia assorta di prima mattina? Qualche incubo?- chiese Ron appena
uscito dal bagno.
-No…non è niente…
-Non sarà per il
litigio tra mia sorella e Mione? Lo sai come sono le ragazze…litigano per le più piccole idiozie!
Harry lanciò uno
sguardo ironico verso il suo amico.
-Solo le ragazze, eh?
A me non sembra- rispose Harry sarcastico ricordando la sua lite con Ron. Il
rosso fece finta di non aver sentito il commento del moro e continuò a
sistemarsi i capelli davanti allo specchio.
-Comunque non sono
preoccupato per loro…- Harry aveva deciso di
confessare a Ron quello che era successo la sera precedente. Era il suo
migliore amico, ma soprattutto era il fratello maggiore di Ginny. Il fratello
iperprotettivo di Ginny. E nascondergli quello che c’era stato con la piccola
di casa Weasley non era certo una mossa saggia!
-Ahah…- disse Ron distratto. Harry lo fissò
stupito. Da quando Ron era così vanitoso da passare ore davanti allo specchio?
Scosse la testa e decise che avrebbe comunque continuato a parlare.
-Ieri sera…ho baciato Ginny.
Harry scoprì che Ron
non era poi così distratto. Appena pronunciò il nome di Ginny, Ron si voltò
rosso in volto verso l’amico. Fissava Harry negli occhi incapace di dire
qualsiasi cosa.
-Senti…non…non è come pensi! Io non la voglio
prendere in giro…te lo giuro…io
la amo…e gliel’ho anche detto…e…
-E lei? Cioè…Harry è fantastico!- Ron si diresse a grandi passi
verso l’amico e lo abbracciò forte dandogli pacche vigorose sulla schiena.
-Da…davvero? Non sei furioso?
-Assolutamente no! Insomma…mia sorella è cotta di te da una vita! E tu sei uno
a posto…a parte i tuoi ripetuti tentativi di farti uccidere… Non potrei essere più felice, te lo assicuro! Il
mio migliore amico e mia sorella…è stupendo! Ma lei
che ti ha detto?
A Harry si accese
improvvisamente la luce nel cervello. Ecco quale era il problema. Lui le aveva
detto di amarla…ma Ginny non aveva risposto. Non gli
aveva detto cosa provava per lui. Sì, si erano baciati, ma poteva non
significare nulla. Poteva essere solo l’impulso di un momento, un istinto.
Magari Ginny aveva già cambiato idea…Harry si passò
una mano nei capelli spettinandoli più del solito e cominciando a respirare
affannosamente.
-Tutto bene?- chiese
Ron che lo vide impallidire improvvisamente.
-Lei…lei non mi ha detto niente Ron…io le ho detto che la amo e lei non mi ha risposto…
-Beh…Harry, non mi sembra così grave!
-Non ti sembra grave?-
disse Harry puntando i suoi occhi verdi in quelli azzurri di Ron.
-Sì…lo sanno tutti che Ginny è innamorata
di te…
-E allora perché non
me l’ha detto? E se avesse cambiato idea?
Ron diede uno
scappellotto a Harry.
-La prossima volta che
dici un’altra stronzata simile lo schiaffo sarà più forte. Ora ho fame! Vado a
mangiare. E dovresti farlo anche tu…magari con degli
zuccheri in più nel cervello la smetti di dire queste fesserie!- e Ron chiuse
seccamente il discorso.
Harry rimase
imbambolato nel dormitorio. Ok…forse Ron aveva
ragione. Ma c’era un solo modo per saperlo. Doveva trovare e parlare con Ginny.
Hermione era sveglia.
Anzi, si può dire che non aveva chiuso occhio. Le parole di Ron l’avevano
calmata. Ma quando era salita in dormitorio Ginny dormiva già…o
almeno fingeva di farlo. Aveva sentito la rossa alzarsi presto e andare in
bagno a farsi una doccia. L’avrebbe aspettata e chiarito con lei prima di
colazione. Era necessario.
Sentì che Ginny aveva
chiuso il getto dell’acqua. Dopo pochi minuti la ragazza aprì la porta con i
capelli ancora bagnati e si diresse verso il suo letto, convinta che l’amica stesse
ancora dormendo.
-Ce l’hai con me?-
sentì dire da Hermione.
-Pensavo dormissi…- rispose Ginny senza badare alla richiesta della
riccia.
-Non mi hai risposto…ti capisco se mi odi!- continuò Hermione
sollevandosi e mettendosi a sedere sul proprio letto. Ginny invece non
accennava a fermarsi.
-Ginny!- disse la riccia decisa. –Almeno
parlami! Dimmi qualcosa…qualunque cosa!
La rossa si voltò
verso l’amica e la guardò per qualche istante per poi ricominciare a sistemare
i suoi vestiti lasciati in disordine la sera prima. Ma Hermione stanca di
quell’ostinato silenzio prese un braccio di Ginny e la costrinse a guardarla e
a sedersi di fronte a lei.
-Cosa vuoi che ti dica
Herm? Che ho sbagliato a dirti quelle cose? Non te lo dirò mi dispiace…confermo ogni parola…dalla
prima all’ultima. Forse ho sbagliato ad urlare così,ma il contenuto non lo
cambierei.
-Lo so…e hai ragione…ho parlato con
Ron e con Harry quando te ne sei andata…
-E che ti hanno detto?
-Che tu hai ragione e
io torto…
Ginny sorrise
debolmente. Sapeva quanto costava ad Hermione ammetter di avere torto.
-Innanzitutto ti
chiedo scusa…per come ti ho trattata ieri sera…e poi volevo solo che tu sapessi che so di essere una
stupida ed è per questo che ho bisogno di te Ginny! Ho bisogno che la mia
migliore amica mi aiuti a capire dove sbaglio…mi apra
gli occhi. Sono stata insopportabile in queste settimane…ti
ho scaricato addosso la mia rabbia contro Draco senza pensare che anche tu
avevi i tuoi problemi con Harry…e non è così che fa
una vera amica…
-Hermione…- tentò di intervenire Ginny, ma con
scarsi risultati.
-Sì…avresti tutto il diritto di non volermi più parlare…ho trattato malissimo tuo fratello, ti ho detto
cose orribili quando tu cercavi solo di mettermi in guardia da Draco…e ora che invece fai di tutto per darmi una mano con
lui io…scusami!- Hermioni
gettò le braccia al collo di Ginny che per poco non cadde sdraiata sul letto.
-Ehi! Non c’è bisogno
di piangere! Avanti…Herm! Siamo amiche…è
normale che ogni tanto si litighi ti pare? E con Draco…capisco
che tu ti sia arrabbiata perché l’abbiamo incontrato a tua insaputa…ma
ti assicuro che è davvero innamorato di te!
Hermione tornò a
sedersi sul proprio letto asciugandosi le lacrime che per pochi istanti avevano
rigato il suo volto. Il sorriso era tornato sul loro viso rendendo l’atmosfera
più tranquilla.
-Grazie…per quello che hai fatto…anzi
che avete fatto! Come hai convinto Harry? insomma…lui
e Draco…
-A dire la verità non
ho dovuto convincerlo…ho aspettato che Harry
comparisse dal dormitorio. Ero sicura che l‘avrebbe fatto…
-Perché eri così
sicura?
-Perché Harry ti vuole
bene…per lui sei come una sorella. Farebbe di tutto
per vederti felice, anche incontrare Draco in piena notte.
Hermione sorrise
imbarazzata. Anche lei voleva bene ad Harry come a un fratello…poteva
capire quello che Ginny le stava dicendo.
-E tu?
-Io cosa?
-Tu e Harry? vi ho
visti rientrare sorridenti…e con una strana luce
negli occhi.
-Non ti sfugge niente…- rispose Ginny arrossendo di colpo. Finalmente
poteva raccontare a qualcuno quello che era successo la sera prima. Altrimenti
sarebbe esplosa per la felicità.
-Abbiamo fatto due
passi nel parco…
-Con la pioggia?-
chiese Hermione che si stava incuriosendo sempre di più.
-Prima che piovesse…anzi…dannata pioggia che ci ha costretti a
rientrare! Comunque…Harry ed io ci siamo baciati…- disse tutto d’un fiato Ginny senza guardare
Hermione negli occhi per l’imbarazzo.
-Ginny! E me lo dici così? Dovresti saltare
di gioia…urlare! Mamma mia…è
stupendo!
-Sì…è stato meraviglioso. Non potevo
sognarlo e sperarlo meglio di come è stato in realtà! Harry mi ha detto che mi ama…e…
Ma qui Ginny si bloccò
di colpo come colpita da un PetrificusTotalus.
-E?- chiese Hermione
vedendo l’amica come una statua.
-Oh per la barba di
Merlino! Credo di aver fatto un danno!
-Che c’è?
-Lui mi ha detto che
mi amava…e io non gli ho mai detto nulla! Non gli ho
risposto! Adesso penserà che io non lo amo o che non lo voglio…che
stupida cretina!
-Andiamo Ginny! Non è possibile…Harry sa benissimo che lo ami…non
è così tonto…- ma Hermione si fermò per nulla
convinta di quello che stava dicendo. Guardò l’amica che la fissava
ironicamente.
-Ok…Harry è così tonto…ti
conviene trovarlo e parlarci!
-Giusto…- e Ginny si diresse verso la porta
sicura.
-Gin?- la chiamò la
riccia.
-Sì?- rispose Ginny
non capendo il perchè di quella interruzione.
-Non credo che sarebbe
saggio entrare nel dormitorio maschile vestita….ehm…svestitacosì…- disse la riccia indicando il piccolo
accappatoio che arrivava a malapena sopra il ginocchio di Ginny e che si apriva
ad ogni passo della ragazza. Ginny divenne rossa in volto e corse in bagno a cambiarsi.
-Non è meglio se
aspetti la colazione? Harry a quest’ora di solito è già in Sala Grande…
-Sì, forse hai ragione…aspetterò di incontrarlo di sotto. Vestita!
Ginny ora era in preda
al panico. Doveva dire a Harry quelle due fatidiche parole. Le aveva pensate e
sognate così tante volte che le era sempre sembrato la cosa èiù
naturale del mondo. Ma all’improvviso le gambe cominciarono a tremare. Doveva
farsi forza.In fondo lui era Harry, il
suo Harry. E le aveva già detto di amarla. Cosa poteva andare storto?
Eccomi di nuovo…spero d’ora in poi di avere più tempo per scrivere e
aggiornare!
Dal prossimo capitolo
ricompare il nostro Dracuccio…e la storia sarà più
incentrata su di lui e Hermione…
Spero che vi sia
piaciuto questo capitolo!
Vi aspetto al
prossimo!
Ringrazio tutti coloro
che hanno inserito la storia tra le preferite o le seguite…o
anche chi è passato solo per dare una lettura.
Sirius1711: non preoccuparti per i ritardi! Anche io ne ho accumulati tanti…in questo capitolo Hermione ha dovuto imparare anche
a chiedere scusa. Parola che a parer mio è tanto più difficile da dire quanto
più a una persona ci tieni davvero! Anche a me Hermione ricorda qualcuno di mia
conoscenza…penso che in ognuno di noi ci sia un po’
di Hermione…quanto al tesoro…beh…spero
di trovare presto il mio di tesoro! A presto! bacini…bacetti….bacioni….10
(n+1)
Kitty_Cullen:hermione sta cercando di mettere ordine le idee nella sua
testa. Adesso che ha scoperto cosa pensano i suoi amici di lei deve solo
trovare il modo per cambiare il suo carattere rimanendo però se stessa…insomma una cosa da niente! A presto! kisses.
83ginny: Hermione è intenzionata a sistemare le cose con tutti…soprattutto
con Draco. Ma se parlare con Ginny è stato relativamente facile, con Draco le cose
saranno più complicate! A presto! baciotti.
Maryrobin: diciamo che
tutti i nostri personaggi stanno crescendo…e non c’è
nulla di meglio di una bella litigata per capire che qualcosa non va e per
migliorarsi!A presto! baciotti.
Hollina: Ginny ha carattere…forse più carattere di qualsiasi altro
personaggio nella saga…e a farne le spese per una
volta è Hermione! ma almeno questo la aiuterà con Draco…a
presto! bacioni.
Erikappa: dopo il litigio c’è spazio per la riappacificazione
e presto anche draco verrà coinvolto in questa trasformazione…ma sarà più complicato, per entrambi! A presto!
kiss.
Deidara: non ti devi
preoccupare! Anche io faccio una fatica tremenda ad aggiornare. Spero di essere
più regolare d’ora in poi! Comunque sono felice che la reazione di Ginny ti sia
piaciuta…io la adoro come personaggio. Ma se è stato
facile sistemare le cose con Ginny, non sarà altrettanto semplice sistemare le
cose con Draco. A presto! baci.
GinnyPotter93: grazie per i complimenti! Sono felice che ti piaccia la storia…mi piace molto scrivere su Harry e Ginny…quasi tutte le mie storie parlano di loro, in
effetti! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! a presto! baci.
Lakrimosa: purtroppo no…non c’è ancora il nostro Draco…ma
il prossimo capitolo ti prometto che si aprirà con lui. Spero comunque che il
capitolo ti sia piaciuto…a presto! Besos.
Tappetta: tu sai quanto adoro Ginny! Per me è
il personaggio migliore della serie…anche se spesso
sottovalutato. Quanto a Hermione…almeno ora sa cosa
deve fare con draco…anche se non sarà affatto
semplice! A presto! baciotti.
PER OGGI E’ TUTTO…
NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO
AL PROSSIMO CAPITOLO “RICOMINCIARE” E…
Fece un respiro
profondo. Doveva calmarsi prima di varcare quella porta, non poteva entrare in
quelle condizioni. Tremava come una foglia…non aveva
mai provato quella spiacevole sensazione. Terrore misto a panico. Una
meraviglia! Si passò una mano tra i capelli biondi perfettamente pettinati e si
aggiustò il collo della camicia. Qualunque cosa pur di rimandare quel momento!
-Andiamo…vai benissimo così,Dray! Datti una mossa
se non vuoi che esca dalla sala lasciandoti qui come un babbeo!- disse Blaise
appoggiando una mano sulla spalla dell’amico. Aveva promesso che sarebbe stato
accanto a Draco se lui ne avesse avuto bisogno. Ed eccolo lì! Non avrebbe mai
potuto abbandonarlo:erano cresciuti insieme e la loro amicizia non aveva mai
conosciuto una fase di crisi. Ma onestamente Blaise non credeva che un giorno
Draco gli avrebbe davvero chiesto aiuto. Non Draco. Era sempre stato così
orgoglioso, così testardo nella sua ossessione di fare tutto da solo. In
quattro lunghi anni non lo aveva mai visto chiedere aiuto a qualcuno, nemmeno
per uno stupido compito.
Invece quel mattino
Draco si era avvicinato al letto di Blaise e lo aveva fissato per qualche istante
in silenzio. Non aveva aperto bocca, ma tra loro le parole non erano più
necessarie da tempo. Blaise lo guardò curioso, capendo che quello non era il
momento per battute sarcastiche e fuori luogo. Si limitò a sorridere e a fare
un cenno del capo.
-Ci sarò…- disse Blaise e Draco rispose con un debole sorriso.
Ed ora eccoli lì.
Davanti all’ingresso della Sala Grande. Il biondino aveva deciso di giocarsi il
tutto per tutto per conquistare Hermione. E il primo passo era farle capire
quanto lei fosse davvero importante per lui.
-Devi solo entrare e
sorridere e salutarla…e se ce la fai chiederle un
minuto per parlare…
-Tutto qui?- rispose
ironico Draco.
-Magari evita anche
questo tono da idiota con lei!- concluse Blaise che lo spinse verso l’ingresso.
Ora era lì, davanti a
tutti. Non che la cosa lo imbarazzasse particolarmente,ma lo terrorizzava il
fatto che Hermione potesse insultarlo o peggio picchiarlo davanti a tutta la
scuola. I primi passi furono lenti e faticosi, sembrava aver dimenticato come
si camminasse. Ma per fortuna Ginny venne in aiuto del ragazzo. La rossa lo
vide spuntare in fondo alla Sala. Guardò verso Blaise di sfuggita che rispose
con un cenno del capo.
-Ehm…Herm, adesso non ti agitare.
-Non….cosa?- chiese la riccia che aveva smesso
di imburrare la sua fetta di pane tostato.
-Sì ecco…Draco sta venendo verso di noi…credo
voglia parlare con te…
-Che cosa?- disse
Hermione squittendo a bassa voce. Cosa che rendeva la sua voce ancora più
stridula del solito.
-Zitta! Non dire nulla
di cui potresti pentirti…sono stata chiara?- disse
Ginny con tono così minaccioso che Hermione non poté che annuire in silenzio
deglutendo a vuoto in attesa dell’arrivo di Draco.
-Mio…Mione…- sussurrò il biondino così sottovoce
che Draco stesso pensò di non aver pronunciato davvero il nome della ragazza.
-Mione!- ripeté più forte. Questa volta non
solo la ragazza sentì di essere stata chiamata ma anche tutta la Sala Grande si
voltò. Tutti sapevano della scenata della ragazza nell’aula di pozioni e dello
schiaffo e nessuno si voleva perdere il continuo di quell’appassionante match.
I ragazzi che stavano uscendo dalla Sala Grande si fermarono e lentamente si
riavvicinarono al loro tavolo. Draco non poté non notare quello che stava
accadendo, ma fece finta di nulla. Doveva restare concentrato.
-Ciao…- disse alla fine. La voce aveva
smesso di essere spezzata e a quanto pare era un buon segno perché Ginny
annuiva soddisfatta.
-Ciao anche a te- le
parole di Ginny e di Ron della sera prima le avevano fatto capire che forse
Draco era davvero pentito di quello che aveva fatto e che forse….forse…meritava
una seconda opportunità.
-So che sei ancora
arrabbiata con me per quello che è successo…
-Dray…- iniziò Hermione. ma fu interrotta da
un calcio di Ginny sotto il tavolo.
-Scusa…continua pure- concluse la riccia rossa in
volto.
-Ehm…dicevo…so che sei ancora arrabbiata, ma vorrei
comunque tentare di farmi perdonare se possibile- accennò a un debole sorriso.
Non proprio riuscito dato lo sguardo interrogativo di Seamus Finnigan.
-Insomma…volevo chiederti se…potevi
darmi una mano oggi pomeriggio…
-Non credo sono molto impegnata…devostud…ahi!- disse
Hermione. Un altro calcio questa volta da parte di Ron. La riccia si voltò a
guardarlo minacciosa, ma capì quali erano le intenzioni del ragazzo.
-Volevo dire…che dovrei studiare, ma posso anche farlo in un altro
momento! Che ti serve?- chiese Hermione sorridendo.
-Io…ecco…fra qualche giorno è il compleanno di
mia madre. Vorrei comprarle qualcosa di carino. Di solito quello che le regalo
finisce trasfigurato in qualcos’altro o peggio, buttato. Vorrei che per una
volta le piacesse il mio pensiero…- fino a qualche
settimana prima Draco Malfoy non avrei mai detto nulla di simile in pubblico,
nemmeno sotto tortura. Figuriamoci poi ad una ragazza, per di più Grifondoro.
Peggio ancora Mezzosangue. Qualcosa era cambiata in lui…ed
era evidente come la luce del sole che qualunque cosa fosse era collegata ad
Hermione Granger.
Ginny osservava la
scena con attenzione e cercava di trattenere un sorriso enorme che voleva a
tutti i costi stamparsi sul suo viso. Forse le cose si stavano muovendo nella
direzione giusta. Ora toccava ad Hermione fare il passo successivo. Tutto
dipendeva da lei.
-Oh…beh è un pensiero carino. Ma non vedo
come posso aiutarti…non conosco tua madre e non
capisco che consigli potrei darti…
Un colpo di tosse
molto rumoroso risuonò nell’orecchio di Hermione che si voltò verso Ginny, che
la fissava contrariata. Riuscì a leggere il labiale che le diceva “impara a
lasciarti amare!” Hermione sospirò. Aveva maledettamente ragione. Lei e il suo
carattere così logico e razionale. Doveva buttarsi. Per una volta doveva
buttarsi.
-Ma credo che un po’
di gusto femminile non guasti mai giusto?
-Esatto…- rispose Draco che aveva ricominciato
a respirare. Per un attimo aveva temuto che tutto quello che aveva appena fatto
non era servito a nulla. E invece…era bastato uno sguardò di Ginny per sistemare le cose. Draco sorrise alla
rossa e la ringraziò silenziosamente.
-Bene! Perfetto…facciamo dopo pranzo?
-Ci sarò.
-Ci conto- rispose
Draco. E questa volta Hermione rivide il classico sguardo di Draco penetrante e
nello stesso tempo caldo che la avvolgeva e la turbava. Fissò a lungo quegli
occhi di ghiaccio fino a quando il ragazzo la salutò nuovamente dirigendosi
verso il tavolo dei Serpeverde.
-Ottimo Herm! Così
avrete l’occasione per chiarirvi…senza nessuno che vi
disturbi.
-Già…grazie Gin.
-Di cosa?
-Di avermi preso a
calci!
-Figurati…è stato un piacere- rispose la rossa
addentando l’ultimo pezzo della sua torta di zucca e alzandosi per andare a
lezione.
Eccolo. Di nuovo in
ritardo. come diavolo era possibile che fosse sempre sistematicamente in
ritardo solo quando aveva lezione con Piton alla prima ora. Harry cominciava a
pensare che il professore di Pozioni avesse stregato la sua sveglia per farlo
arrivare tardi a lezione.
-Harry!
Il ragazzo si fermò di
colpo. Avrebbe riconosciuto dovunque quella voce.
-Ginny! Ehm…come
stai?- nelle intenzioni di Harry quella mattina c’era l’idea di parlare con
Ginny del loro bacio e di quanto era avvenuto la sera precedente. Ma non certo
in un freddo corridoio del seminterrato. No…voleva
qualcosa di diverso. Per una volta avrebbe voluto baciarla in pieno giorno,
osservando il sole giocare con i capelli ramati della ragazza.
-Bene- rispose
arrossendo. Sapeva perfettamente perché era arrivata fino a lì. Lei aveva
Astronomia, dalla parte opposta del castello. E oramai era assolutamente certa
che sarebbe arrivata in ritardo. ma doveva parlare con Harry. doveva dirgli
quelle due parole che non aveva avuto il tempo di pronunciare la sera prima.
-Che..che ci fai qui?
Non dovresti essere nella Torre di Astronomia?
Ginny sorrise e Harry
non capì il perché. Aveva forse detto qualcosa di stupido?
-Ho sbagliato? Credevo
che il venerdì mattina alla prima ora tu…
-NO…no è corretto. Dovrei essere lì…
-Allora perché
sorridi?
-Ti sei imparato il
mio orario scolastico…- non era una domanda. Era una
affermazione. Harry sapeva sempre dove Ginny si trovava. E questo non poteva
che riempirla di gioia.
-Oh…ehm…sìbeh…
-Tranquillo Harry! è
una cosa davvero….dolce…
-Sul serio?
Ginny annuì un cenno
del capo grazie al quale una delle ciocche rosse prima bloccate dietro
l’orecchio sinistro della ragazza cadde sul viso. Istintivamente Harry
accompagno di nuovo la ciocca rossa dietro l’orecchio della ragazza sfiorandole
la guancia. La mano di Harry indugiò sulla pelle morbida e liscia di Ginny che
sentì un brivido freddo percorrerle la schiena. Non si sarebbe mai abituata
all’effetto che Harry aveva su di lei…ma questa
sensazione di totale abbandono tra le sue braccia le piaceva da impazzire.
-Vuoi che ti
riaccompagni?- era strano tutto questo per Harry. Aveva già vissuto una
situazione simile con Cho eppure tutto ora era diverso e non solo perché la
ragazza era cambiata. Ma perché sentiva che questa volta subire la punizione di
Piton non gli sarebbe dispiaciuto se questo poteva significare passare anche un
solo secondo in più con la sua Ginny.
-No grazie…arriveresti in ritardo…volevo
solo dirti che…sì insomma- ora che doveva finalmente
pronunciare quelle due parole Ginny si sentiva mancare.
-Sì?- chiese Harry
sorridente. Anche al buoi Ginny poteva vedere i suoi occhi verdi che brillavano
come due smeraldi e che la scrutavano curiosi e attenti.
-Harry…ierisera…èstato…
-Magnifico- concluse
Harry per lei. La ragazza sorrise e annuì.
-Sì…certo..è stato bellissimo e tu sei stato perfetto…ma…
C’era un ma? Perché
Ginny aveva detto “Ma”? Forse aveva sbagliato qualcosa…il
volto del ragazzo divenne improvvisamente pallido. Fino a quel momento non
aveva pensato seriamente alla possibilità che Ginny non lo amasse più. Invece a
quel punto questa idea agghiacciante prese forma nella sua testa. Ginny si rese
conto del cambiamento che le sue parole avevano suscitato in Harry.
-No! Che hai capito?
Volevo dire che l’altra sera siamo dovuti scappare via ed io…
Harry era tornato a
sorridere di colpo. Ma era questione di pochi minuti…
-Bene,bene,bene…chi abbiamo qui? Potter e Weasley! Sta diventando un
vizio- Piton era arrivato con il suo solito passo felpato. Avvolto com’era nel
suo mantello scuro i due ragazzi non si erano accorti del suo arrivo.
-Professore- disse
Harry freddo. Sapeva che non aveva motivo per punirlo. La lezione non era
ancora cominciata e Ginny non era sotto la sua “giurisdizione”.
-Sapete…siete davvero molto carini insieme- ai due
ragazzi non sfuggì il tono ironico con cui Piton aveva pronunciato quella
frase.
-Cos’è che le da tanto fastidio, eh?-
chiese Harry con il suo tono arrogante che sfoggiava solo con il professore di
Pozioni. A quelle parole Piton si avvicinò a grandi passi al moro e lo fissò
dritto negli occhi verdi. Quello stesso verde che caratterizzava gli occhi di
Lily. Era più forte di lui…odiava e amava quegli
occhi, doveva vederli, gettarsi nel loro mare verde smeraldo. Eppure si
ritrovava sempre a pensare a quanto fosse stata crudele la vita con lui. Lily…la sua Lily aveva finito per sposare quell’idiota di
Potter. Ed ora eccolo lì, Harry…il figlio di James.
Era una fitta al cuore ogni volta…e anche in quel
momento, la rabbia prese il sopravvento.
-In punizione Potter!
-Per cosa, se mi è
concesso saperlo?
-Per la tua arroganza!
-Io non sono
arrogante!
-Oh sì che lo sei…esattamente come il tuo stupido padre!
Harry non stette fermo
ad ascoltare e prese la sua bacchetta.
-Harry!- urlò Ginny e si diresse verso di
lui.
Fu allora che accadde.
Piton vide quella cascata di capelli rossi avvicinarsi a Potter. Di nuovo quei
fiammanti capelli rossi che popolavano i suoi sogni si avvicinavano ad un Potter…per un istante Severus
credette di rivivere una scena del suo passato. Lily che si schiera dalla parte
di James e contro di lui. Piton barcollò e fece un passo indietro. Il suo
incubo continuava a perseguitarlo…ogni giorno ed ogni
notte.
-In aula Potter- disse Piton in un soffio. –E lei signorina Weasley…avrà lezione immagino. Se ne vada…
Harry guardò Ginny
perplesso. Che diavolo era accaduto a Piton? Sembrava stato colpito da un
incantesimo. La rossa raccolse i suoi libri e si diresse verso le scale, ma
prima che potesse fare un altro passo comparve Albus
Silente.
-Harry…ti dovrei parlare. In privato. Tu
permetti, vero Severus?- chiese l’anziano professore
fissando Piton da sopra i suoi occhiali a forma di mezza luna.
-Certamente- la voce
di Piton era ritornata quella di un tempo. Fredda e atona.
-E…anche lei signorina Weasley…nel
mio ufficio.
Ciao a tutti!
Lo so, lo so…sono
sempre in super-ritardo! Spero però che il capitolo vi sia piaciuto…Draco
è tornato…un po’ più terrorizzato del solito, ma è
così che deve essere. In fondo sa che si sta giocando l’ultima possibilità di
riconquistare Hermione…e anche Hermione ha qualche
problemino, ma tra un calcio e l’altro sta cercando di risolverli al più
presto!
Al prossimo capitolo.
Ringrazio tutti coloro che
hanno inserito la storia tra le preferite o le seguite, chi ha recensito o chi
ha solo letto.
Sirius1711: credo che il
momento del risveglio sia il più importante…se si
comincia con il piede sbagliato una giornata è finita…e
vedi che sempre a colazione Draco tenta di risistemare le cose con Hermione…e anche Ginny cerca di parlare con Harry…che aspetta in trepidante attesa quelle due paroline…tiamo…che tutti amiamo
sentirci dire…e anche dire a nostra volta! Bacini…bacetti…bacioni 10 (n+1)
Sklupin: la pace di Hermione e Ginny è stata
veloce, è vero…ma credo che nessuna delle due in
fondo avesse poi voluto litigare davvero. Ognuno ha semplicemente detto quello
che pensava…e credo che in questo caso sia più facile
mettere una pietra sopra…a presto! baci!
Deidara: la pace è stata veloce perché
entrambe sono consapevoli che quanto è stato detto è la verità e che c’era poco
da dire oltre…invece Draco è tornato e mi sembra sia
un po’ più umano ora…meno sicuro di sé ma allo stesso
tempo sempre lucido. Spero ti sia piaciuto…a presto.
baci.
Kitty_Cullen: eccolo qui il tuo Dracuccio…
come ti è sembrato? Spero ti sia piaciuto in questa veste un po’ più timida…ma non troppo! In fondo è sempre il principe delle
Serpi! A presto! baciotti.
Tanny:
sono felice che il mio modo di scrivere ti piaccia…quanto
a Ginny, io non credo che la sua litigata con Hermione sia il sintomo di una
scarsa attenzione di Ginny alla sua vita sentimentale…diciamo
che quando ha visto Hermione così dura e testarda ha reagito…io
avrei fatto lo stesso, credo! Quanto al primo incontro tra Hermione e Draco spero
ti sia piaciuto..come dici tu deve essere graduale! A presto! bacioni.
Maryrobin: in questo capitolo vediamo un po’ di tutto…da Draco e Hermione a Harry e Ginny. Spero ti sia piaicuto…a presto! baciotti.
Erikappa: in fondo tutto il mondo è paese….io sono fermamente convinta che i ragazzi non
ragionino in modo molto diverso dalle ragazze…stessi
viaggi mentali e stesse paure…e quindi Ginny dovrà
tranquillizzare il povero Harry! a presto! kiss.
Hollina: ecco il nuovo capitolo…in
cui piano piano i pezzi del puzzle si sistemano…ma non troppo in fretta altrimenti che divertimento
ci sarebbe? A presto! bacioni.
MerryNIcEssus:
eccolo Draco! È tornato ed è più agguerrito che mai…vuole
riconquistare Hermione e nulla lo fermerà…a presto!
baci.
Tappetta: mi scuso tantissimo per le assenze
prolungate, ma tra la mia tesi e il matrimonio di mia sorella è un delirio…spero di tornare presto ad essere regolare! A pesto!
Baciotti.
NON MI
RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO “PRIMI PASSI” E…
Albus Silente non era
mai stato un uomo di molte parole. Ascoltava e osservava quello che intorno a
lui capitava. Da quando lo conosceva Harry, non aveva fatto altro che parlare,
ma poche volte Silente aveva risposto alle sue domande. E ogni volta le sue
parole lo riempivano di nuovi interrogativi. Harry non tentò neppure di
chiedere a Silente cosa fosse successo di così importante da sottrarlo alla
lezione con Piton, anche se per questo il moro l’avrebbe ringraziato
volentieri. Ginny invece non conosceva a sufficienza il preside.
-Ehm…mi scusi…mi scusi
professor Silente…dove stiamo andando e perché ci ha convocati?- a dire la
verità Ginny temeva di essere nei guai per la serata trascorsa in riva al Lago
con Harry. Stranamente aveva creduto che il preside sarebbe stato più
comprensivo nei riguardi dei due giovani innamorati! Invece a quanto pare si era
sbagliata…
Non ottenendo risposte
la rossa si voltò verso Harry che aveva un leggero sorriso stampato sul viso.
Scosse la testa facendo intendere a Ginny di non insistere perché Silente non
avrebbe aperto bocca fino a quando lui stesso non avesse deciso di farlo.
Arrivarono in silenzio all’ufficio del preside e lì Silente lì lasciò.
-Prego
Harry…accomodati! E anche lei signorina Weasley. Sarò di ritorno fra breve.
Il vecchio professore
richiuse la porta dietro di sé e Harry sentì gli occhi curiosi e un poco
spaventati di Ginny su di lui.
-Tranquilla! È tutto
normale…è fatto così! Tornerà tra breve e ci spiegherà tutto..o quasi…
Ginny sembrò
accontentarsi della risposta, almeno per il momento.
-Sei stato qui altre
volte?- chiese lei più a suo agio dopo una rapida occhiata.
-Sì..praticamente ogni
anno! Sono un abitué!
La ragazza rise di
cuore a quella osservazione e si sedette sulla poltrona vicino al grande
scrittoio.
-Secondo te perché
siamo qui?
-Non ne ho idea…-
ammise Harry. Ma non era preoccupato. Sapeva perfettamente che se Albus Silente
lo convocava doveva esserci un’ottima ragione per farlo!
-Non credi che
sia….beh…per quello che è successo ieri sera? Noi due al Lago intendo…
-E perché dovrebbe
interessare a Silente?
-Non lo so…forse
perché abbiamo infranto una decina di regole della scuola!- rispose sarcastica
Ginny.
-Silente che si
preoccupa delle regole? Non lo conosci affatto…- e dicendo quelle parole Harry
si avvicinò a un piccolo cratere pieno di caramelle. All’apparenza innocue. In
realtà pungenti come poche al mondo!
-Ahi! Ma che cosa
sono?- chiese il ragazzo, ma indietreggiando colpì un mobile argentato che
aprendosi mostrò uno strano cratere pieno di liquido grigio…
-E questo che diamine
è?- ma Harry non fece in tempo a terminare la frase perché nello sporgersi
venne risucchiato.
-Harry!- grido Ginny. Ma
oramai il moro era sparito.
Hermione non sapeva
darsi pace. Che cosa gli era passato per la testa? Dare retta a quei due
squilibrati di Ron e Ginny! Si poteva essere più ingenui?
-Signorina Granger!-
la voce di Piton l’aveva richiamata alla realtà nel peggiore dei modi.
-Sì professore?
-Le ho fatto una
domanda, signorina Granger!
-Oh…- rispose lei con
tono sommesso. Che poteva inventarsi ora? Mannaggia a Draco Malfoy! Sempre a
pensare a lui anche quando non avrebbe dovuto.
-Tutto qui quello che
sa dirmi! Dovrò togliere 50 punti a Grifondoro per questa mancanza di
attenzione…- Piton ghignò soddisfatto. Almeno qualcosa di buono era venuto
fuori da quella orrenda giornata. La scenetta di poco prima tra Potter e
Weasley lo aveva messo fuori gioco emotivamente e per qualche istante i suoi
occhi erano rimasti offuscati dal dolore dei ricordi. Ma ora poteva vendicarsi
togliendo 50 punti proprio a Grifondoro.
-50 punti? Non le
sembra di esagerare professore?- Ron era intervenuto in difesa di Hermione
sicuro che la ragazza fosse sull’orlo di una crisi di pianto.
-Vuole che i punti
aumentino signor Weasley?- chiese Piton freddo e sarcastico. Hermione fissò Ron
grata per l’aiuto ma scosse la testa e chiese silenziosamente al rosso di
lasciar perdere e di non peggiorare le cose.
-Un momento
professore!- una voce si alzava in difesa di Hermione. Non poteva essere
nessuno se non…
-Malfoy! Che le
prende?- Piton si era voltato verso il tavolo occupato dagli studenti della sua
casa e a grandi passi si era avvicinato a Draco.
-Dico solo che è colpa
mia, professore…
-Non credo di aver
capito, signor Malfoy- ripeté lentamente Piton.
-Sì…Hermione non
poteva sentirla né risponderle perché l’avevo pietrificata…per gioco…sa…una
Mezzosangue…- si affrettò a dire Draco, ma tutto questo stupì ancora di più
Piton che fissò per qualche istante di troppo Draco con i suoi occhi scuri e
indagatori. Draco ancora non lo sapeva ma Piton poteva leggere dentro di lui.
Il miglior Legilimens e Occlumante del mondo. Piton sorrise distogliendo gli
occhi da Draco.
-Va bene signor
Malfoy…darò per buono quello che lei mi ha appena detto. Signorina Granger…la
prossima volta spero che riuscirà a bloccare l’incantesimo del signor Malfoy…
-Certo…certo
professore!
Severus Piton si voltò
e si diresse verso la sua cattedra. Sorrise. Che strana giornata…prima Potter e
Weasley. Ora Malfoy e Granger. Quello stupido sentimento che tutti si
ostinavano a chiamare ‘amore’ lo stava perseguitando.
Hermione invece si
voltò verso Draco non senza arrossire sulle guance. E mormorò una sola parola.
-Grazie.
Una sola parola che
per Draco era tutto.
-Hai trovato qualcosa
di interessante nel mio pensatoio Harry?- Silente non era poi così stupito di
aver trovato il ragazzo immerso in uno dei suoi ricordi. Solo desiderava capire
cosa in quello che aveva visto lo aveva sconvolto tanto.
-Il suo cosa?
-Pensatoio…raccoglie i
miei ricordi…ho una certa età Harry…e ti assicuro che tenere a mente tutto
quello che mi è capitato in questi anni è assolutamente impossibile- rispose
Silente sorridendo con i suoi vispi occhi azzurri.
-Professore…ehm…posso
sapere per quale motivo…io e Ginny…
-Oh…ma certo!
Signorina weasley…tutto bene?- Ginny era convinta di aver intravisto un sorriso
malizioso che arricciava gli angoli della bocca di Silente. Era ovvio a cosa si
riferisse.
-Io…sì, grazie
professore.
-Bene…devo dire
Ginevra che mi sembri più serena ultimamente- ma la stava prendendo in giro?
-Professore…- disse
Harry interrompendo il colloquio tra Silente e Ginny.
-Certo…ma prima vorrei
sapere cosa hai visto nel pensatoio. Cosa ti turba Harry?
Il moro fissò Silente
senza il minimo timore. Sapeva che il preside intuiva quello che passava nella
sua mente in pochi istanti. Era inutile mentire.
-Continuo..continuo a
fare lo stesso sogno professore…
-Quale sogno Harry?
Il ragazzo si ritrovò
a raccontare dell’incubo che lo perseguitava dall’estate, quello con Voldemort
e Nagini che uccidevano il povero custode di una vecchia tenuta in rovina.
-Ma la cosa strana
professore è che..che uno dei personaggi dei miei sogni è il figlio del signor
Crouch. L’ho scoperto ora…guardando nel pensatoio. Cosa gli è accaduto?
-Azkaban…e il povero
Barthy da allora non si è più ripreso. Aveva affogato il suo dolore nel lavoro…
-Aveva?- chiese Harry
colpito da quel tempo verbale. Voleva forse dire che da allora qualcosa era
cambiato?
-Sì Harry…vedi
stamattina è stato rinvenuto un corpo…
-Corpo?- chiese Ginny
aprendo bocca dopo molto tempo.
-Precisamente Ginevra…corpo.
Di Barthy Crouch.
-Il signor Crouch è
morto?- chiese Harry alzando il tono della voce come per dare maggior
credibilità a questa notizia.
-Esatto Harry. Hagrid
l’ha trovato questa mattina riverso nei pressi della Foresta Proibita. Per
questo siete qui…
-Non…non capisco-
mormorò Ginny incredula. Silente li stava forse accusando di omicidio? E poi
perché?
-Tranquilla mia cara.
Non penso affatto che voi abbiate a che fare con questo macabro evento. Solo mi
chiedevo se avete visto qualcosa ieri sera…visto che vi trovavate nel parco a
notte fonda…- ecco di nuovo quel sorriso malizioso.
-Oh…beh…noi…noi
stavamo…
-E’ abbastanza chiaro
quello che stavate facendo, ve lo posso assicurare.
A quelle parole Ginny
avvampò come una torcia. Harry invece perse totalmente la capacità di parlare.
-No…noi non abbiamo
visto nulla…
-Capisco…beh, allora
non c’è motivo perché vi trattenga qui ulteriormente. Potete andare…a lezione.
Anche se Harry, ti consiglierei di non provocare ulteriormente il professor
Piton…
-Ma professore! È lui
che provoca me! lei non sa…
-So benissimo
Harry…sei tu quello che non sa.
-Non capisco…
-Non è ancora il
momento Harry…ti prometto che un giorno saprai tutto.
-Va bene. A presto
professore.
Harry e Ginny uscirono
dall’ufficio del preside in silenzio elaborando nella loro mente quello che
Silente gli aveva appena detto. Crouch era morto. Chi aveva potuto fare una
cosa del genere? Harry era sconvolto anche per aver trovato un collegamento tra
quest’ultimo evento e i suoi incubi. Che ci fosse un nesso?
-Ti accompagno?-
chiese Harry a Ginny che ora era qualche passo davanti a lui.
La ragazza scosse la
testa senza voltarsi.
-Tutto bene?
-No! No che non va
bene! Perché non mi hai detto nulla degli incubi? Perché trovi sempre il modo
per tagliarmi fuori dalla tua vita? Pensi che io non sia abbastanza
intelligente per capire? O abbastanza forte per sopportare?- gli occhi di Ginny
erano un groviglio di emozioni. Da un lato fuoco e fiamme. Dall’altro lacrime
che premevano per scendere e attraversare quelle guance pallide e lentigginose.
-Ginny!- rispose Harry
incredulo. Non pensava affatto quello che la rossa aveva appena detto. Ma lei
come poteva saperlo se si chiudeva nel suo guscio?
-No, niente “Ginny”! Cavolo
Harry…pensavo di contare qualcosa…pensavo che tu mi amassi quanto io amo te!
Harry sorrise. Il più
bel sorriso che Ginny avesse mai visto e questo cancellò per un attimo la sua
rabbia e la sua frustrazione. Dopo pochi istante la ragazza comprese il perché
di quella reazione. L’aveva detto…aveva detto di amarlo. C’era riuscita alla
fine, ma nel modo più orribile che potesse immaginare.
-Scusami…io non volevo
dirlo così…volevo che fosse…diverso…- e si coprì il volto con le mani. Ma Harry
le afferrò e le distolse dal suo viso scoprendolo così bagnato di lacrime di
rabbia.
-Non mi importa come
l’hai detto Ginny…mi importa solo che tu l’abbia fatto.
Questa volta fu il
turno di Ginny per sorridere.
-Beh…ti amo Harry…e
voglio che tra noi non ci siano segreti. Non nascondermi quello che sei. Non
cancellare una parte di te solo per paura di ferirmi. Devi dirmi tutto perché
io non sono più una bambina…
-So che non lo sei…sei
la ragazza più bella e intelligente e forte che abbia mai conosciuto.
-Beh…adesso non
esagerare…non sopporto i leccapiedi!- rispose Ginny ridendo e asciugandosi
l’ultima lacrima che furtiva era scesa sul suo viso.
-Ora ti posso
accompagnare a lezione?
-Solo se mi racconti
tutto mentre lo fai…
-Promesso!
-Bene…e Harry…
-Dimmi- disse il
ragazzo fissandola con i suoi occhi verde smeraldo.
-No niente…
-Senti posso farti una
domanda?
-Certo! Dimmi tutto!
-Beh…ecco…noi ora…noi
ora cosa siamo esattamente?
-Che vorresti dire?
-Sì
insomma…io…tu..beh…vorresti essere la mia ragazza Ginny?- chiese il ragazzo.
Ciao a tutti!
Sono tornata (sempre in clamoroso ritardo) con un nuovo
capitolo di questa storia…
Si fanno progressi ma è nel prossimo capitolo che Hermione e
Draco si chiariranno definitivamente!
Spero vi sia piaciuto!!
Come sempre ho pochissimo tempo…ma vorrei ringraziare tutti
coloro che inseriscono la storia tra le preferite o le seguite, chi recensisce
o chi legge solamente!
VI DO’ APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO “NODI AL PETTINE” E…
Ricordava
distintamente l’ultima volta che erano stati lì. Erano passati solo pochi mesi
eppure ad Hermione sembrava trascorsa un’eternità. Tutto era cambiato. Lei era
cambiata. Da allora si era resa conto di essersi innamorata di Draco e
nonostante questo ora non stavano più insieme. È strano come cambia il vento in
pochi attimi: quando stava con Draco non aveva capito di amarlo, invece ora che
lo aveva perso non poteva immaginare la sua vita senza di lui. Hermione si
voltò per osservare il volto del ragazzo che camminava accanto a lei in quel
momento. Cosa avrebbe dato per sapere cosa passava nella sua mente!
Ma forse non era poi
tanto difficile immaginarlo. Draco stava solo cercando un modo per attaccare
discorso. Non era mai stato così timido in tutta la sua vita, ma doveva
scegliere con attenzione quello che sarebbe uscito dalla sua bocca. Da questo
dipendevano le sue speranze di recuperare il rapporto con Hermione. Ma cosa
poteva dire per dimostrare a Hermione che era cambiato e che lei poteva fidarsi
di lui?
-Perché?- chiese
Hermione. Una sola parola. Ma che racchiudeva tutto il significato di quel
momento.
-Già…perchè…credo di doverti una spiegazione…
Hermione non parlò. Si
limitò ad annuire. Sì. Voleva delle spiegazioni. Perché Draco la voleva lì con
lui? Perché quel pretesto?
-Ho parlato con Potter…volevo dire con Harry e Ginny…-
cominciò il ragazzo correggendo le parole e il tono. Hermione sembrò apprezzare
questo perché sorrise leggermente arricciando le labbra ai lati della bocca.
-So di aver sbagliato…ho capito. Tu non sai se puoi fidarti di me
giusto?
-In poche parole…sì…so che Pansy ha esagerato quella volta. Non
dovrei credere a tutto quello che dice quella oca…ma…
-Il problema è questo…lei ha ragione.
Questa volta Hermione
si bloccò in mezzo alla strada colpita dalle parole del ragazzo.
-Non capisco…
-Voglio dire che
all’inizio davvero era tutto un gioco…un modo per
portarti a letto. Per fartela pagare. Ma non è più così ora…ed
è per questo che siamo qui! Voglio dimostrarti che tu puoi fidarti di me…e per farlo ho deciso che il modo migliore era fare lo
stesso con te!
-Ancora non ci arrivo…
-Voglio provarti che
io mi fido ciecamente di te…anche nelle piccole cose.
Tu non puoi saperlo, ma per me è una questione davvero molto importante il
regalo per mia madre. È l’unico membro della mia famiglia che per me conti
davvero. Non so se puoi capirmi…forse per te è diverso…immagino che tutti ti adorino.
-Beh…
-Lo immaginavo!- e
Draco sorrise di cuore. –Comunque vorrei che fossi tu ad aiutarmi in questa difficile
“missione”…non ho mai permesso a nessuno di farlo,
nemmeno a mio padre!
Hermione guardò fissa
Draco. Il suo solito sguardo, quello che si dipinge sul suo viso quando è
intenta a comprendere un concetto difficile. A Draco sembrava di attendere una
sentenza del Wizengamot. Sentiva distintamente il
cuore battere all’impazzata nel suo petto. Cosa avrebbe fatto se Hermione lo
avesse rifiutato? Per un attimo si rese conto che non aveva mai pensato
seriamente all’opportunità che la ragazza lo respingesse. Piombò nel panico più
totale: la sua idea non gli sembrava più così geniale come prima!
-Draco…sarà un piacere per me darti una mano. Da
dove vuoi cominciare?- chiese la ragazza sorridente. Draco sospirò sonoramente
tanto da suscitare l’ilarità di Hermione a quella reazione. Non era ancora
sicuro di aver sistemato ogni cosa, ma almeno ora Hermione gli rivolgeva la
parola senza insultarlo. Era già un ottimo risultato!
Perché aspettava tanto
per rispondere? In fondo la sua domanda non era tanto difficile. Era
stupidamente convinto che quel bacio che si erano scambiati in riva al lago
significasse qualcosa. Si era stupidamente convinto che Ginny volesse stare con
lui. Che razza di idiota! Era evidente che le cose stavano diversamente.
-Ok…hocapito…beh…ci
vediamo allora- disse il ragazzo in totale imbarazzo. Il suo unico pensiero era
scappare il più lontano possibile da Ginny. Aveva fatto la figura del babbeo.
Cosa credeva? Che bastassero due moine per convincerla a stare con lui? Con
quel ragazzo che l’aveva fatta soffrire per anni?
-Cosa? Dove stai
andando?- rispose Ginny incredula. Dal canto suo la ragazza si stava solo
riprendendo dallo shock che quella domanda aveva suscitato in lei. Da quanti
anni sognava quel magnifico momento? E ora come una stupida stava rischiando di
perderlo!
-Io…tu…non dici nulla…quindi….
-Quindi niente! Ero solo…stupita…tutto qui!
-Stupita? Insomma io
credevo che dopo l’altra sera…
-Dopo l’altra sera
cosa? Credi che mi basti un bacio per farmi dimenticare tutte le lacrime che ho
versato vedendoti tra le braccia di Cho?
-Lo so, Gin…e ti chiedo scusa…ma non ho
intenzione di commettere gli stessi sbagli! Ho capito che voglio stare con te…e solo con te. E non ho intenzione di perderti…nessun Dean e nessuna Cho potranno più intromettersi…te lo prometto.
Ginny sorrise.
-Stavo scherzando
Potter!- disse.
-Oh…beh…sono un idiota vero?
-Sì..lo sei! Ma sei
adorabile anche quando fai l’idiota!
Si fissarono negli
occhi per interminabili istanti. Solo dopo molto Harry si decise a fare un
passo verso Ginny: lei non si mosse, sembrava che lo stesse aspettando. Chiuse
gli occhi d’istinto e lasciò che Harry la avvolgesse con le sue braccia prima
di baciarla. Di nuovo quelle sensazioni si impossessarono di lei. Era
immensamente felice e in fondo al suo cuore tutto questo la spaventava un po’…da quando era piccola aveva sempre pensato che essere
troppo felici portava male. Significa sempre guai in arrivo. Ma per una volta
Ginny decise di smetterla con le sue paure infantili e si lasciò andare a quel
bacio che desiderava da sempre. Da quella mattina al binario 9 e ¾ anche se
ancora non poteva saperlo. Harry era il suo destino. E dal destino non si può
fuggire.
Il grande orologio
della scuola battè le undici, il che significava che
la lezione successiva stava per cominciare. Con molto dispiacere Ginny si
staccò da Harry che le stava già sorridendo.
-Sarà meglio andare…
-Sì lo credo anch’io.
Si incamminarono di nuovo
per i corridoi della scuola questa volta tenendosi per mano. Sembravano lontani
anni luce i tempi in cui non avevano nemmeno il coraggio di parlarsi…ora
erano una coppia a tutti gli effetti. O almeno così sembrava.
Ginny arrivò davanti
alla porta dell’aula ma prima di entrare si voltò di nuovo verso il ragazzo e
gli sfiorò la guancia destra con le labbra.
-La mia risposta è sì…anche se credo che non avessi bisogno di dirtelo…
Harry restò per
qualche secondo imbambolato. Poi comprese che quelle poche parole erano quelle
che aspettava di sentirsi dire. E sorrise. Aspettò che Ginny si sedesse tra le
compagne e poi si allontanò. Per la prima volta da quando era arrivato a
Hogwarts, Harry sentì che davvero felice. Fino in fondo.
-Ma non ti va bene
nulla!
-Non è colpa mia, Mione…è mia madre che è difficile!- Draco si sentiva in
colpa per aver trascinato la ragazza in quella impresa. Sapeva che sarebbe
stato inutile, ma era la scusa migliore che aveva trovato in quel momento per
restare un po’ solo con Hermione.
Dal canto suo la
ragazza a sentirsi chiamare Mione si era voltata di
scatto verso il ragazzo. Erano settimane che non si sentiva chiamare così e con
quella dolcezza. Gli era mancato. Sentì distintamente una stretta al cuore che
la fece stare male. In quel preciso istante si rese conto che alcune lacrime
amare premevano per scendere sul suo viso. Avrebbe voluto lasciare che le
braccia di Draco la avvolgessero come un tempo. Ma il ragazzo non sembrava aver
colto questa sua esigenza.
-Senti…continuiamo a cercare, ti va?
-Certo! Anche se
comincio a disperare…mia madre è impossibile!
-E io che credevo che
avessi preso da tuo padre!- scherzò Hermione ridendo di cuore. Draco si lasciò
coinvolgere da quella ilarità.
-No…voglio bene a mio padre e lo rispetto. Ma io
sono più legato a mia madre…solo che non posso
contraddire il grande Lucius Malfoy, giusto?
-Quindi tu hai paura
di lui…
-No! Sì…è complicato! Non è questione di paura…voglio
che lui sia orgoglioso di me.
-E credi di renderlo
orgoglioso con me?
Ecco…si era arrivati al punto dolente.
Entrambi sapevano che le origini di Hermione erano un problema. Nessun Malfoy
avrebbe mai accettato di avere una Mezzosangue in famiglia. Come pensavano di
poter superare un ostacolo del genere? E soprattutto a cosa serviva cercare di
rimettere insieme i pezzi della loro breve storia se poi sarebbe stato tutto
evidentemente inutile? Quello era il nodo da affrontare e finalmente Hermione
aveva avuto il coraggio di potarlo alla luce. Non si poteva sfuggire.
-Mione…
-No, Draco, dobbiamo
parlarne. Altrimenti ci facciamo solo del male continuando così…ci
illudiamo con un futuro che non abbiamo!
-Non è così…io sono sicuro che mio padre può capire…
-E come? Tuo padre mi
vuole morta…e anche tu fino a poco fa? o te ne sei dimenticato…
-Certo che no! Ma sono
cambiato e ti ho conosciuta…perché mio padre non
dovrebbe cambiare idea?
-Perché tuo padre è
diverso da te! Tu hai portato una maschera fino ad ora…lui
no! Lui è quello che mostra di essere…
-E tu come puoi dirlo?
Forse sei anche tu razzista! Lo hai classificato senza nemmeno conoscerlo!-
urlò Draco.
-Hai ragione…forse mi sbaglio…ma
onestamente non credo che mi accetterebbe mai…
-Ok…senti…non voglio litigare. Io voglio stare con
te perché tu mi piaci, perché a te tengo molto…e lo
voglio un futuro con te. Ma ti chiedo di provare ad andare d’accordo con i miei…
-Ok…e solo perché mi hai detto delle cose
molto carine ora…- continuò Hermione sorridendo e accarezzando inconsciamente
il volto di Draco. Appena si rese conto di quello che stava facendo sobbalzò
ritirando veloce la mano. Ma Draco la intercettò e la bloccò sul suo viso.
-Mi è mancato tutto questo…- ammise il ragazzo.
-Anche a me. sono
stata una sciocca Dray…
Il ragazzo scosse la
testa lasciando che una ciocca cadesse sulla fronte.
-No..sono io lo
sciocco! Ma per fortuna hai due amici che ti vogliono bene…Harry
e Ginny erano pronti a tutto per aiutare me, il nemico numero uno per loro, pur
di renderti felice. Ho rischiato di perderti e non voglio che questo accada mai
più!
-Nemmeno io voglio che
accada Dray…e se dovremo convincere tutta la schiera
dei Malfoy lo faremo!
Draco le sorrise
dolcemente. Avvicinò il suo volto a quello di Hermione che chiuse gli occhi
solo quando il ragazzo aveva già appoggiato le sue labbra calde sulle sue. E
all’improvviso i ricordi del loro primo bacio la avvolsero come se il tutto
fosse accaduto solo il giorno prima. Come aveva fatto a resistere tanto senza
di lui? non avrebbe sopportato più un altro istante senza un bacio di Draco…ne aveva bisogno per sopravvivere, di questo ne era
certa.
-Mione…ti posso chiedere una cosa?
-Sì, Dray…dimmi.
-Non mi sembra il caso
di aspettare troppo…
-Aspettare per cosa?
-Perché non vieni con
me al compleanno di mia madre?
Buongiorno a tutti!
Le cose si stanno mettendo bene per tutti mi sembra…soprattutto per Draco ed Hermione. anche se la
giovane Grifondoro ha giustamente sollevato una questione importante…come
prenderà il caro Lucius la relazione tra il
figlioletto e una sporca Mezzosangue? Vedremo chi la spunterà!
Per ora buona lettura….e a presto!
Ringrazio tutti coloro
che hanno inserito la storia tra le preferite o le seguite, chi ha recensito o
chi ha solo letto!
Deidara: non ti devi
scusare, come vedi anche io sono molto indietro con tutte le mie attività! È vero,
Draco ha compiuto un grande passo, ma se non avesse fatto qualcosa probabilmente
Hermione sarebbe sparita per sempre dalla sua vita…ora
non gli resa che compiere un altro passo…conoscere i
Malfoy e come puoi ben immaginare non sarà affatto piacevole per la povera
Hermione! a presto! baci!
Sirius1711: continuiamo con la serie dei piccoli passi anche se credo
che conoscere la famiglia del fidanzato è un grandissimo passo….di
solito però sono le mamme dei maschietti a fare paura, qui invece è il papà…e come è invece il tuo rapporto con i genitori della
tua lei? A presto! bacini….bacetti…bacioni.…10 (n+1)
Hollina: spero che
anche questi successivi passi ti piacciano…soprattutto
la prospettiva per Hermione di mettere piede a Malfoy Manor!
A presto! baci baci!
DiNozzo323: forse non ho postato prestissimo (ti prego di scusarmi) ma
spero comunque che il capitolo ti sia piaciuto! A presto! baci!
Erikappa: spero che ti
sia piaciuto anche questo capitolo…ora si prospetta
una grande prova per Hermione…conoscere i futuri suoceri….se così si può dire! A presto! baci baci.
NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO
AL PROSSIMO CAPITOLO “L’ORA DELLA VERITA’” E…
-Che cosa? Non posso
credere che tu me lo stia chiedendo, Herm! Non tu! Non questo!- Harry era
furioso. Hermione si era presentata davanti a lui chiedendogli di accompagnarla
alla festa di compleanno di Narcissa Malfoy come se
si trattasse della cosa più naturale di questo mondo! Come aveva potuto anche
solo pensarla una cosa simile? Proprio lei…la sua
migliore amica. Il mondo di Harry crollò sbriciolandosi in mille pezzi. Non
capiva. Come poteva una persona cambiare tanto e dimenticarsi tutto quello che
c’era stato fino a pochi istanti prima? Hermione aveva davvero scordato le
umiliazioni e le sofferenze che i Malfoy avevano inflitto a tutti loro?
-E’ solo una festa
Harry!- tentò di giustificarsi la ragazza. Ma capì di averla combinata grossa
quando persino Ginny la fissò con sguardo truce. Sapeva che era innamorata di
Draco, ma arrivare a tanto era molto più di quello che la rossa avesse mai
potuto immaginare.
-Solo una festa!
Hermione! Non è solo una festa! Loro sono i Malfoy…ti
devo forse ricordare quello che mi hanno fatto in questi anni?
-Draco non è così…magari
ci sbagliamo anche su Lucius…
-MA SEI IMPAZZITA?
Vada per Draco, ok? Me lo sono fatto piacere perché ti voglio bene Herm! Ma non
puoi chiedermi di far finta che tutto ciò che di male mi è capitato in questi
anni non sia colpa loro!
-E’ colpa di Voldemort…non dei Malfoy!- rispose secca la riccia che
davvero non capiva l’intransigenza di Harry. o almeno fingeva di non farlo.
Dentro di lei sentiva una voce razionale che la implorava di smettere di
infierire così sull’amico. Ma quella voce era debole e Hermione la ricacciava
nelle profondità del suo cuore per dimenticarla. Per non sentire che stava
sbagliando.
Prima che potesse
succedere qualcosa di irreparabile, Ginny prese la mano di Harry nella sua per
cercare di infondergli un po’ di tranquillità e per ricordargli che Hermione
era solo una ragazza innamorata. Ma il tentativonon servì a molto. Harry fissò Hermione dritta
negli occhi. E quando Harry faceva così e se ne restava muto non era mai un
buon segno. Tanto che Hermione deglutì preparandosi a uno scontro duro ma
inevitabile con Harry. ma il ragazzo non le diede questa soddisfazione. La conosceva
troppo bene…e non poteva sperare di batterla con le
parole. Non sarebbe mai riuscito a convincerla che era tutta una follia…la sua storia con Malfoy era una follia. Non li
avrebbe mai portati a nulla…solo dolore e sofferenza.
Perché inevitabilmente un giorno avrebbero dovuto lasciarsi. Harry decise che non
poteva parlare con lei adesso. Avrebbe di sicuro detto qualcosa di spiacevole.
Lasciò la mano di Ginny con dolcezza per farle capire che non era arrabbiato
con lei e che voleva solo restare un po’ da solo. Poi se ne andò di corsa senza
degnare l’amica di uno sguardo.
-Ehi! Allora ci conto?
Non mi hai risposto!- urlò Hermione da lontano. Ma prima che potesse inseguire
il ragazzo alla ricerca di una conferma si sentì strattonare da Ginny.
-Ma che ti prende?-
chiese la riccia.
-No…lo chiedo io a te! Che ti prende?
Davvero credi che Lucius Malfoy sia un agnellino? Dì
piuttosto che te ne vuoi convincere per non dovere ammettere a te stessa che
stai facendo un errore!
-Non capisco…
-Piantala! è vero è
stato Voldemort ad uccidere i genitori di Harry…ma
credi che avrebbe mai avuto un simile potere sul mondo magico se gente come i
Malfoy non gli avesse dato man forte sostenendolo? Sei troppo intelligente per
credere una simile sciocchezza…e vorrei ricordarti che
io ho rischiato di morire per colpa di Lucius…è stato
lui ad infilarmi il Diario di Riddle nel calderone…o credi che ci si sia infilato da solo?
Hermione non sapeva
come controbattere. Sapeva che Ginny aveva ragione, ma sapeva anche che non
poteva ammettere la verità. Avrebbe dovuto ammettere che il suo ragazzo non era
altro che il figlio delle persone più ignobili che lei avesse mai conosciuto.
Come poteva accettare una cosa simile? Era qualcosa per cui non era ancora
pronta. Amava Draco…e sapeva che di lui si poteva
fidare. Ma da questo ad accettare Lucius e Narcissa c’era un abisso. E tentava di colmarlo sminuendo
le sofferenze che quella famiglia aveva causato ai suoi più cari amici. Ma le
parole di Ginny risvegliarono quella voce lontana che la richiamava alla
realtà.
-Io…io…cosa devo fare Gin?- chiese la riccia in
lacrime.
-Non posso darti la
risposta Herm! sei tu che devi scegliere…e lo farà
anche Draco. È arrivato il momento Hermione…hai
rimandato questi dubbi e questo problema fino a quando hai potuto. Ma ora è qui…e non puoi rifiutarti di affrontarlo. Sapevi che un
giorno avresti dovuto incontrare la famiglia di Draco…o
pensavi che qualcuno li avrebbe eliminati prima?
Hermione alzò le
spalle. È vero…per un momento l’aveva pensato…sarebbe potuto accadere qualcosa che avrebbe
risolto il problema senza bisogno che lei dovesse sforzarsi di farlo. Ma così
non era stato. E Ginny aveva ragione. Di nuovo. Ora era lei a dover scegliere. Anzi…era Draco a doverlo fare.
-Che vuoi dire quando
dici che Draco dovrà scegliere?- chiese Hermione allarmata.
-Voglio dire che Draco
non è stupido! Sa benissimo che portarti a casa sua è un chiaro gesto di sfida
nei confronti della sua famiglia. Dovrà scegliere. Dovrà decidere da che parte
stare. O tu o loro. Non ci sono alternative.
Hermione non l’aveva
mai letta in questi termini così drastici e brutali. Sì…sapeva
che un giorno sarebbe arrivato il momento in cui Draco avrebbe dovuto
presentarla ai suoi. Ed era perfettamente consapevole che sarebbe stato un
momento difficile…Ma lo è sempre quando un ragazzo
presenta la fidanzata ai genitori giusto? Non aveva mai pensato che in realtà
proprio quell’invito che tanto le aveva fatto piacere potesse trasformarsi nel
suo incubo peggiore. Draco poteva decidere di lasciarla. Per sempre. A quel
pensiero impallidì di colpo e barcollò. Ginny allungò il braccio per darle modo
di aggrapparsi.
-Herm! non fare così!
-E come dovrei fare?
Mi hai appena detto che c’è la seria possibilità che tra una settimana la mia
storia con Draco finisca definitivamente…non dovrei
essere un pochino….terrorizzata?
-Andrà tutto bene!
Draco ti ama…
-Sì…lo so!
-Lo sai? Te lo ha
detto lui?
-NO! Certo che no…èpresto…vogliodire…Harry non ti avrà già detto che ti ama…andiamo!
Ginny arrossì
vistosamente. Non tanto per il ricordo di quel meraviglioso momento in cui
Harry le aveva confessato di amarla.
-Santo Cielo…che stupida, me ne sono dimenticata! Quindi in realtà
Draco non è sicuro di amrmi…altrimenti me lo avrebbe detto…proprio come ha fatto Harry con te!
Ginny sospirò profondamente…possibile ch ela
mente di Hermione fosse così complicata?
-Harry! sei qui?- Ginny lo aveva cercato
ovunque senza trovarlo. Era strano vederlo litigare con Hermione. Con Ron…era la normalità. Almeno una volta al mese e per i
motivi più banali. Ma con Hermikone…da che Ginny
ricordava, tra quei due non era mai successo nulla. Anzi. Erano come fratelli,
inseparabili. Ma la rossa sapeva che per entrambi il rapporto che si era creato
in quegli anni era fondamentale. Non potevano sopravvivere senza. E Ginny si
stava già adoperando perché non si arrivasse a una rottura.
-Mi hai trovato…- disse Harry rintanato nel bagno delle ragazze. Il
bagno di Mirtilla Malcontenta. Il bagno del magico
Trio.
-Lo sapevo…e dove potevi essere altrimenti! Ti va di parlare?
-Di cosa?- chiese il
moro svogliato e con gli occhi fissi al pavimento. Si era lasciato cadere con la
schiena appoggiata al muro come se le sue forze lo avessero improvvisamente
abbandonato.
-Ma non lo so…deiGorgosprizzimagari…
-Cosa?- rispose Harry
stupito dalla risposta della fidanzata.
-Finalmente ho la tua
attenzione!- concluse Ginny mettendosi a sedere accanto a lui.
-Ne vuoi parlare?-
continuò la ragazza vedendo che Harry si ostinava a non aprire bocca.
-E cosa c’è da
parlare? Hermione ha fatto la sua scelta…non ho
intenzione di stare a guardare mentre si rovina con le sue mani.
-Harry! non dire così…Hermione
non ha scelto nessuno! È solo terrorizzata! Anche io lo sarei al suo posto…conoscere i genitori del fidanzato…è
sempre uno stress. Figurati poi se sono dei noti Mangiamorte e tu sei una
Mezzosangue che sta portando il loro unico figlio sulla cattiva strada!
-Però tu non lo avrai
questo problema…proprio per colpa di gente come i Malfoy…- commentò amaro Harry.
-Lo so Harry! e ti
assicuro che Hermione è dispiaciuta per quello che ha detto. Ma siete tutti e
due così testardi!
-Adesso la difendi
pure?- Harry si voltò di scatto verso Ginny regalandogli uno sguardo gelido. La
rossa si sentì morire sotto quegli occhi freddi come il ghiaccio. Non era mai
stato così crudele con lei.
-Scusami Gin! Non ce
l’ho con te!- disse Harry avvolgendola con un abbraccio caldo e affettuoso.
Ginny si sentì subito meglio. Protetta e al sicuro.
-Lo so…non devi scusarti…anche io
sarei furiosa al tuo posto. E in effetti ho scosso un poco Hermione prima. Ma
credo che ora abbia capito di non poter pretendere da te quello che ti ha
chiesto. e vorrebbe solo un’occasione per appianare le cose…siete
come fratelli…tu sei tutto per lei. Ma ora ha anche Draco…non chiederle di scegliere!
-Hai ragione…in fondo io ho te! Anche lei ha diritto ad essere
felice quanto me…- concluse Harry. E sollevò il mento
di Ginny con l’indice della mano destra accompagna dolo verso le sue labbra.
Stavano per sfiorarsi di nuovo. Non era la prima volta eppure i sentimenti
erano sempre gli stessi. Un tremore assoluto e quel vuoto allo stomaco che li
faceva volare l’uno tra le braccia dell’altra. Harry trattenne la ragazza
attaccata a lui con una mano saldamente appoggiata sulla sua schiena. Sentendo
quella presa sicura che non l’avrebbe mai lasciata andare né cadere, Ginny
sorrise sulle labbra di Harry. gli rese il volto tra le mani e approfondì il
bacio. Harry tentò di mettersi più comodo perché era in quella posizione oramai
da parecchio tempo e desiderava solo trovare il modo migliore per continuare a
fare quello che stava facendo. Ma nel cercare un appiglio per appoggiarsi
meglio al muro scivolò trascinando Ginny con sé.
Ora erano uno sopra
l’altro. Gli occhi di Ginny vivaci e attenti erano aggrappati a quelli di
Harry. era la prima volta che si trovavano così vicini. Che i loro corpi si
sfioravano così intimamente. E entrambi sembravano incapaci di dire o fare
alcunché. Dopo istanti interminabili Harry avvicinò il volto di Ginny di nuovo
al suo viso e ricominciò a baciarla, questa volta con più desiderio, con più
passione. La mano di Harry si allontanò dal volto arrossato di Ginny e scese
pericolosamente verso i fianchi della ragazza. era la prima volta che percorrera con delicatezza le forme di Ginny. Erano
perfette. Sentiva sotto il suo tocco il respiro della rossa che si faceva
sempre più affannato. Desiderava e temeva quel momento con la stessa intensità.
-Harry…- sussurrò la ragazza all’orecchio del
fidanzato provocando una scarica di brividi freddi nel corpo di Harry. che
rispose prontamente.
-Ginny…se…se tu non…-
Harry avrebbe voluto parlare. Avrebbe voluto spiegare a Ginny che quando stava
con lei il suo corpo aveva degli strni impulsi. Che
lui voleva assecondare. Perché sentiva che non avrebbe resistito ancora a
lungo. Ma voleva anche dirle che non l’avrebbe mai sfiorata con un dito se lei
non avesse voluto. Voleva spiegarle che lui avrebbe atteso che anche lei lo
volesse.
Ma non fece in tempo.
-AAAAAHHHH!!! Potter e
Weasley! Potter e Weasley sono qui!!!!- Mirtilla
Malcontenta stava sbandierando a tutti li abitanti della scuola quello che
aveva appena visto nel “suo” bagno. Presto il corridoio si sarebbe riempito di
curiosi e harry odiava quelle situazioni
imbarazzanti.
Aiutò Ginny ad alzarsi
e si incamminarono con passo svelto verso la sala Comune dei Grifondoro. Prima
di entrare Harry le prese la mano.
-Ti andrebbe di fare
una cosa con me quest’estate?- chiese il ragazzo. Ginny lo guardò perplessa.
Voleva forse continuare quello che avevano iniziato poco prima?
-No…io non intendevo…insomma…prima
hai detto che i ragazzi presentano le fidanzate alla famiglia. E vorrei farlo
anche io…lo so che i miei sono morti…ma…beh…vorresti
con me?
Ginny sorrise.
-Certo Harry. verrò
con te. Mi va di conoscere Sirius…
Harry sorrise. Come
sempre Gnny aveva intuito tutto solo guardandolo
negli occhi. Era perfetta, per lui.
Buongiorno a tutti!
Ecco un nuovo capitolo di questa storia…Hermione
non è impazzita…è solo terrorizzata! Quando si deve
fare qualcosa di molto difficile si tende a volere intorno a sé i propri amici…in fondo Draco si troverà davanti a una scelta: o
Hermione o la famiglia. Cosa sceglierà? A presto.
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le
preferite, le seguite, chi ha recensito ochi ha solo letto!
Vi aspetto al prossimo capitolo “Nella tana del lupo” e
recensite!!!
Ora che si trovava lì
avrebbe voluto tirarsi indietro. Non certo per i Malfoy, questo era chiaro! Era
l’idea che Draco potesse rendersi conto che tra loro non c’era futuro che la
spaventava a morte.
-Che c’è Granger? Hai
paura?- chiese Draco. Ma il sorriso dipinto sulle sue labbra le lasciava
intendere che il ragazzo era lì per lei. Per starle accanto qualunque cosa
accadesse.
Eppure Hermione non
era tranquilla. Aveva una brutta sensazione. Dentro di lei sapeva che qualcosa
sarebbe andato storto in quella giornata. E vedere spuntare la sagoma di Malfoy
Manor in lontananza aveva acuito la sua agitazione.
La casa era spettrale, immersa com’era in una strana coltre scura che a malapena
lasciava scorgere le finestre illuminate.
-Vivi qui?- quella di
Hermione non era una vera domanda. Era stupida che un simile posto potesse
essere definito “casa”. Ma d’altro canto ora poteva capire da dove arrivava il
carattere ombroso di Draco. In un luogo del genere come si poteva crescere
allegri e sereni?
-Non ti piace? E pensare
che io volevo farne costruire una uguale per noi!- commentò Draco, che non si
rese conto perfettamente di quello che aveva detto. Una casa per lui ed
Hermione. La ragazza sorrise al pensiero dimenticando per un attimo quello che
stava per succedere. Ma Draco era troppo concentrato su cosa avrebbe dovuto
dire a suo padre. Aveva solo fatto sapere che avrebbe portato una ragazza.
Nulla di più. Sicuramente Lucius si aspettava di
vedersi comparire davanti quella oca di Pansy. Non la apprezzava particolarmente,
ma almeno aveva il sangue puro e apparteneva a una buona famiglia di
Mangiamorte. In fondo Lucius sperava che un giorno
Draco si accorgesse di una delle sorelle Greengrass.
Erano perfette per lui, sia Daphne che Astoria. Ma
fino a quel momento Draco non aveva dato alcun segno.
Draco sorrise al
pensiero della faccia del padre quando gli avrebbe presentato Hermione. Un
sorriso ironico che tentava di celare la paura per quello che sarebbe potuto
accadere. Cosa avrebbe fatto Hermione se Lucius
l’avesse cacciata? Avrebbe capito che tra loro una storia era impossibile…lo avrebbe lasciato. Il cuore di Draco cominciò
ad accelerare i battiti. Forse l’idea di invitare la sua ragazza non era stata
proprio un’idea brillante. Doveva dare retta a Blaise!
-Che hai Dray da
ridere?
-Niente tesoro! Pensavo…
-…alla faccia dei tuoi?- concluse la
ragazza stringendo la mano di Draco.
-Sì…
Scese un silenzio
carico di emozioni tra i due. Paura soprattutto. Ma nessuno dei due avrebbe
fatto un passo indietro. Non ora.
-Sarà meglio entrare…o mio padre mi darà per disperso!
-Già…
-Sei pronta?
-Cambierebbe qualcosa
se ti dicessi di no?
Draco sorrise
divertito dalla spontaneità di Hermione. Era terrorizzata. E come darle torto?
Scosse la testa facendo segno di no, che non sarebbe cambiato nulla.
-Appunto. Quindi
andiamo- rispose lei pratica. E si incamminarono lungo il sentiero che portava
al portone d’ingresso.
-Harry! Calmati! Non le succederà nulla!-
Ginny non sopportava più la vista del suo ragazzo che camminava nervosamente
avanti e indietro per la Sala Comune. Stava cercando di leggere un libro per la
lezione di Erbologia ma il continuo ondeggiare di
Harry le dava sui nervi.
-Come fai a essere
così tranquilla? Come fai ad essere così sicura che andrà tutto bene? Non lo
sai! Non lo puoi sapere!
-Conosco Hermione e
conosco anche il nuovo Draco…
-Già! Il nuovo Draco!
Chi ti dice che non sia tutta una messa in scena per fare del male ad Hermione
e coinvolgere anche me? Ma certo! È una trappola!
Harry aveva la faccia
di uno che aveva scoperto il complotto più grosso del secolo. Ma Ginny lo
guardava e scuoteva sconsolata la testa.
-Potter! Ora stai
esagerando! Calmati, santo cielo! O giuro che ti pietrifico!
Ginny non era mai
stata tanto seria come in quel momento e Harry per la prima volta comprese
quanta forza avesse quella ragazza anche se spesso non lo dimostrava
apertamente.
-Ok…scusami. Forse sto perdendo la testa. Ma
temo che per Hermione questa giornata sarà un inferno!
Ginny si alzò e si
diresse verso Harry che stava in piedi davanti al camino. Gli cinse la vita
appoggiandosi alla sua schiena. Harry rimase sorpreso da quel contatto. Subito
alla sua mente si ripresentarono le immagini del pomeriggio precedente. Lui e
Ginny, uno sopra l’altro. Per la prima volta consapevoli di cosa realmente
provavano l’uno per l’altra. E anche consci delle reazioni fisiche che i loro
corpi avevano stando a contatto. Harry ricacciò indietro quei pensieri perché
non sapeva se sarebbe riuscito a controllarsi questa volta.
-Anche io ho paura per
lei, Harry. E’ così innamorata! Non so cosa potrebbe accadere se Lucius dovesse imporre a Draco di lasciarla…ne
potrebbe morire.
-Lucius Malfoy non accetterà mai una
Mezzosangue nella sua famiglia…il punto è un altro.
Cosa farà Draco? Non sono così sicuro che la ami abbastanza da buttare all’aria
la sua perfetta vita da Serpeverde!
-Già…- mormorò Ginny che aveva la testa
immersa nei suoi pensieri.
-Ma Hermione è forte…ne uscirà prima o poi!
-Dai già per scontato
che Draco la lascerà…
-O che Hermione
lascerà lui…- concluse Harry.
Entrambi sospirarono
profondamente. Harry si voltò per guardare negli occhi Ginny. I suoi capelli
erano ancora più luminosi alla luce del fuoco. Si confondevano con esso. Le
posò un bacio sulla fronte e la abbracciò.
-Non dovevi studiare tu?-
chiese il moro.
-Sì…ma posso farlo anche domani mattina!
-E lasceresti che
Hermione mi rimproverasse per averti fatto perdere tempo prezioso per lo
studio?
Ginny sorrise
immaginando la faccia dell’amica.
-Ok, mi arrendo. Torno
ad Erbologia. Ma solo ad una condizione.
-Qualunque cosa…
-Devi studiare insieme
a me. Prendi i tuoi bei libri di pozioni e siediti sul divano con me!
-Ma questo non è giusto!-
protestò debolmente Harry. In realtà persino un tema di Pozioni poteva
diventare piacevole se fatto accanto a Ginny.
L’interno di Malfoy Manor non era meno spettrale. E il fatto che vi fosse in
corso una festa di compleanno rendeva ancora più cupa quella casa. Non c’era
nulla di colorato, nessuna luce abbagliante, ma solo il lume di qualche candela
che illuminava a sento il grande salotto. Le pareti erano ricoperte da numerosi
dipinti che evidentemente rappresentavano altrettanti membri della nobile
casata dei Malfoy.
-Non c’è niente di cui
avere paura. Almeno avremo l’effetto sorpresa. Papà sarà così stupido che non
avrà le capacità per reagire…- disse Draco.
-E’ una battuta?
Dovrebbe farmi ridere? No, perché non sto ridendo!- commentò Hermione
sarcastica.
All’improvviso una
figura scura si gettò contro Draco. Blaise.
-Fossi in te io
comincerei a correre, Dray!
-Cosa? Che vuoi dire?
-Lo sa! Tuo padre lo
sa!- esclamò Blaise sconvolto. Evidentemente doveva essere successo qualcosa
mentre lui ed Hermione stavano chiacchierando in cortile. Qualcosa che doveva
avere a che fare con la sua relazione con Hermione.
-E come…?-
tentò di chiedere Draco. Ma la risposta si presentò davanti a lui. Pansy stava
uscendo dal salotto con Lucius più pallido che mai in
volto.
-Ancora tu!- gridò
Draco al colmo della rabbia.
-Non ti è bastato
quello che hai fatto a me ad Hermione a scuola? Dovevi rovinare anche questo?
-Calmati, Dray- disse Hermione sottovoce stringendo la mano di Draco.
-Lo vede, signor Malfoy…gli tiene la mano. Deve averlo stregato in qualche modo…
-Che diavolo stai
dicendo, Pansy? Stregato? Io avrei stregato Draco per stare con me? E già…non è concepibile per te che Draco preferisca me a te,
vero? Sarà perché sei solo una stupida oca!- Hermione si era stancata di essere
diplomatica con Pansy. Oramai era evidente che era questione di poco perché Lucius si fiondasse contro Draco e contro di lei.
-Draco…esigo una spiegazione- disse fermo Lucius. Così freddo che ad Hermione e Draco corse un
brivido di terrore lungo la schiena. Ma nessuno dei due l’avrebbe mai ammesso.
-Vuoi una spiegazione,
papà? Ti accontento subito. Lei è Hermione Granger, la mia fidanzata- Draco
prestò molta attenzione nel sottolineare l’ultima parola.
Il volto di Lucius si contrasse in una smorfia di disgusto e di dolore.
Che poteva essere successo a suo figlio di così terribile da mettersi con una sporca
mezzosangue?
-Non stai parlando sul
serio…
-Non sono mai stato
tanto serio in vita mia, papà.
Attorno a quel piccolo
gruppetto si era intanto radunata una folla di curiosi richiamati dalle grida
di Hermione contro Pansy.
-Lei…lei è una Mezzosangue Draco! Io non
permetterò a mio figlio di….
-Sei già in errore! Tu
non mi puoi né permettere né impedire nulla papà! Sono io quello che decide con
chi stare…e io voglio stare con Hermione.
-E’ solo un capriccio momentaneo…
-No. Non lo è…e
sai perché ne sono sicuro? Perché ho già pensato a una vita con lei. A quello
che voglio fare…a quello che voglio diventare. E so
che non voglio diventare come te! Infelice!
-Draco, se ti ostini con questa tua
pagliacciata dovrò cacciarti da questa casa!
-Fallo pure, papà…di certo non sentirò la tua mancanza…non
mi mancherà certo il tuo affetto, visto che non l’ho mai ricevuto!- rispose
Draco ironico. Hermione avrebbe voluto intervenire per calmare il ragazzo ma si
rese conto che era inutile. Ginny aveva ragione. Per Lucius
tutto era bianco o nero. E così anche per Draco. Almeno in quello padre e
figlio erano identici. Non avrebbero accettato un compromesso. Lucius non avrebbe mai accettato Hermione e Draco non
avrebbe mai accettato di perderla.
-Ma ti mancheranno i
miei soldi! Dove credi di andare senza un soldo? Senza una casa? Non sei
nessuno senza di me!
-Non sarò un Malfoy
senza di te…e onestamente non credo che essere come
te sia un grande danno! Quanto ai soldi e alla casa non preoccuparti. Ho già
pensato anche a questo!
-Ma davvero? Allora
cosa aspetti ad uscire da quella porta?
Draco sorrise
beffardo. Si voltò e si diresse verso al porta di ingresso.
-Ricordati che se te
ne vai qui non metterai mai più piede! Mi sono spiegato?
-Perfettamente!
-Aspettate!- Narcissa Malfoy era alla fine comparsa. Aveva seguito in disparte
tutto il litigio tra Lucius e Draco. Non aveva mai
pensato che un giorno suo figlio potesse decidere di non seguire il padre nelle
sue convinzioni. E non sapeva se questo fosse un bene o un male. Sapeva solo
che stava rischiando di perdere suo figlio e questo non lo poteva permettere.
-Lucius…non farlo! Non cacciare Draco di casa.
Lui è nostro figlio…
-Non più- rispose Lucius freddo e distogliendo lo sguardo da Draco se ne tornò
in salotto dai suoi ospiti.
Narcissa non poteva credere a quello che stava
accadendo. La sua famiglia si stava sfasciando sotto i suoi occhi e lei non
poteva fare nulla per impedirlo. Guardò Hermione e i suoi occhi si riempirono
di lacrime e di rabbia.
-Mamma, mi farò vivo
io. Ci vediamo presto non preoccuparti. Papà non mi spaventa.
-Ma Draco, tesoro…nonpuoi…
-Ti prego, mamma. Ve
bene così- disse il biondino andando ad abbracciare la madre. Voleva piangere.
Ma non poteva dare questa soddisfazione a suo padre. Trattenne le lacrime e
diede un bacio in fronte a sua madre. Poi uscì. Consapevole che da quel giorno
la sua vita non sarebbe più stata la stessa. Lui non era più Draco Malfoy.
Eccomi tornata dalle vacanze e subito pronta con un nuovo
capitolo!
Come era prevedibile, Lucius non ha
preso molto bene la relazione tra Hermione e il figlio…ma
per la gioia di tutti Draco ha scelto Hermione…coraggioso!
Ma come può pensare Draco di sopravvivere dopo aver rinnegato la sua famiglia?
Al prossimo capitolo per scoprirlo!
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le
preferite o le seguite, chi ha recensito o chi ha soltanto letto.
Al prossimo capitolo ‘Tutto in una notte’….e
recensite!!!
Aveva voluto
aspettarla sveglio in Sala Comune. Glielo doveva. Era il suo migliore amico!
Harry fissava il fuoco
che stava morendo lentamente nel camino cercando di immaginare cosa fosse
successo a casa Malfoy. Dentro di lui si rimproverava
per aver lasciato sola Hermione in una situazione
così difficile, ma cosa avrebbe potuto fare? Nulla. Accompagnarla non le
avrebbe certo facilitato le cose, anzi!
Immerso nei suoi
pensieri Harry accarezzava i rossi capelli di Ginny
che si era addormentata appoggiata a lui. Era stato fortunato. Ginny era come lui, una Grifondoro,
e i Weasley consideravano già Harry come un figlio.
Non si sarebbero certo opposti al suo amore per la loro unica figlia! Ma se non
fosse stato così cosa avrebbe fatto? Ginny aveva
ragione. Non avrebbe mai rinunciato a lei. E avrebbe combattuto contro tutti i Weasley se necessario per poter restare con lei.
Esattamente quello che ora stava facendo Hermione.
Lei aveva solo bisogno di sapere che il suo migliore amico era con lei. Che la
appoggiava. Ma Harry non l’aveva fatto. L’aveva lasciata sola. E per questo non
si sarebbe mai perdonato.
-Dovresti smetterla di
darti la colpa per ogni più piccola cosa che succede nel mondo, lo sai?
Harry sussultò sul
divano. Qualcuno alle sue spalle aveva parlato all’improvviso spaventandolo.
-Ron! Mi vuoi uccidere?
-Non serve…ti uccidi già da solo- continuò l’amico sedendosi
sulla poltrona vicino a Harry attento a non fare rumore per non svegliare la
sorella.
-Che vuoi dire?
-Hermione starà bene. È forte…e
per quanti mi dispiaccia ammetterlo ha Draco ad
aiutarla a superare qualsiasi ostacolo.
-Ti dispiace? Sei
ancora innamorato di lei? Pensavo che…
-No…mi dispiace perché non potrò più odiare
e sfogarmi su Malfoy…è una tragedia. Con chi me la
prenderò ora per tutto quello che capita a Hogwarts?-
Ron stava sorridendo serenamente. Era davvero felice per Hermione.
-Giusto! Beh potremmo
sempre prendercela con Tiger e Goyle ora!
-Non danno la stessa
soddisfazione!- commentò ironico Ron.
-Vero…comunque credi davvero che Hermione stia bene?
-Credo che ne verrà
fuori. Credo che i Malfoy non la accoglieranno a
braccia aperte. Ma credo anche che Draco sceglierà
lei.
-Ne sei così sicuro…io non lo so. Forse doveva andare con lei.
-E cosa avresti potuto
fare? Peggiorare la sua situazione. Una mezzosangue e san Potter. Meraviglioso!
I Malfoy ti avrebbero fatto sedere in mezzo a loro…- disse ironico Ron. -Sii serio Harry. Lei ti ha
invitato per un motivo ben preciso. Sapeva che l’avresti presa male e sapeva
anche che poi ti saresti sentito in colpa. Questo voleva…
-Che io mi sentissi in
colpa?
Ron scosse la testa. Harry
era davvero ingenuo a volte!
-No imbecille! Lei sa
bene che ora tu sei qui ad aspettarla…sa che se mai
dovesse andare male qualcosa tu sarai la prima persona che incontrerà tornando
qui e sa che nonostante tutto tu la consolerai!
-Oh…
-Ci sei arrivato!
Finalmente! È un po’ di tempo che sei tardo a capire! Anche con Ginny…hai avuto bisogno di una bella mano con lei!
Harry arrossì
visibilmente nonostante la penombra. Stava ancora accarezzando i capelli di Ginny con un movimento lento e dolce.
-Tutto bene tra voi?-
questa volta fu Ron a trovarsi in imbarazzo. Non era facile per lui vedere sua
sorella quasi come una donna. Per lui era sempre una bambina.
-Molto bene- rispose
Harry restando vago. Non poteva certo raccontare al suo migliore amico quali
impulsi gli venivano mentre stava accanto a Ginny! Il
rosso poteva certo benedire la sua unione con la sorella ma Harry sapeva che
Ron non era ancora pronto per sentirsi raccontare certe cose.
-Vorrei parlarne anche
con lei…ma non è facile. La prenderebbe come una
intrusione.
Harry e Ron non
parlavano così da molto tempo. Il moro era preso da Ginny
e dal torneo, mentre Ron era totalmente assorbito da Luna. Il poco tempo a
disposizione non aveva però intaccato l’amicizia tra i due. Avrebbero
continuato a chiacchierare così fino all’alba ma un rumore forte provenne dal
ritratto.
-Credo sia Hermione- disse Ron con tranquillità alzandosi dalla
poltrona.
-Già…dove vai?- chiese Harry preoccupato.
-E’ giusto che
restiate soli. Gin!- disse Ron sfiorando la sorella sulla spalla destra. La
ragazza aprì gli occhi a fatica.
-Che c’è?
-Andiamo. Hermione è arrivata. Credo che Harry vorrà parlarle.
-Sì…buona notte Harry-
disse Ginny e accompagnò le sue parole con un bacio
dolce sulle labbra. Poi si lasciò trascinare di sopra dal fratello non
perfettamente consapevole di quello che stava accadendo.
Aveva solo voglia di
piangere. Quella serata era stata la più disastrosa della sua vita e non la
consolava sapere che Draco le era restato accanto.
Anzi. Questo la faceva sentire ancora più in colpa…non
sapeva più cosa fare. Hermione tremava davanti al
ritratto della Signora Grassa incapace di pronunciare la formula per aprire
quella porta. Avrebbe voluto trovare Harry ad attenderla. Il solo che poteva
consolarla in quel momento così difficile. Il solo che le era restato sempre
accanto. Ma come poteva sperarlo? Lei lo aveva deluso invitandolo dai Malfoy e lo sapeva bene. Non avrebbe dovuto farlo. Ma aveva
bisogno di un amico. Ora più che mai…
-Herm!- sentì la ragazza appena arrivò
nella Sala Comune. Sentendo quella voce, quella che desiderava sentire, non
seppe più trattenere le lacrime. Si gettò tra le braccia di Harry che non
riusciva a trovare le parole per chiedere all’amica che cosa fosse successo.
-Harry! sono stata una stupida! non dovevo…non dovevo chiederti di venire con me. scusami! I Malfoy…Lucius è stato…è stato
orribile Harry!
-Calmati Herm! adesso sediamoci…così mi
racconti tutto dall’inizio…
La ragazza annuì e si
lasciò trascinare sul divano.
-Ti va un po’ di succo
di zucca?- chiese Harry premuroso.
-Non ci sarebbe della Burrobirra?- rispose Hermione.
Harry annuì ma fu non
poco sorpreso di sentire quelle parole. Hermione non
amava particolarmente la Burrobirra, anzi! La
detestava decisamente. Non era normale che Hermione
ne chiedesse. La visita ai Malfoy doveva averla
sconvolta non poco.
-Avanti, racconta!-
disse Harry porgendo all’amica il boccale. Ed Hermione
cominciò a raccontare.
-Davvero Lucius ha detto questo?- Ginny si
era fatta riferire ogni cosa da Harry. Avrebbe chiesto direttamente ad Hermione, ma quando Ginny si era
alzata per andare a lezione la ragazza stava ancora dormendo e preferì
lasciarla riposare. Così scesa in Sala Grande incrociò Harry e si fece
raccontare quello che Hermione aveva detto la notte
prima.
-Testuali parole…- mormorò Harry addentando una fetta di torta.
-Quell’uomo è più orribile di quanto
credessi! Ha cacciato persino suo figlio! Non ci credo! Come si può essere
tanto idioti!- Ginny era furibonda. E nella foga non
si accorse che nel frattempo Hermione si era
avvicinata al tavolo dei Grifondoro. Evidentemente
aveva preferito alzarsi piuttosto che starsene a letto tutta la mattina.
-E’ tutta colpa mia…Lucius non avrebbe mai…- ma Hermione non finì la frase perché Ginny
la zittì.
-No! Non ci sono
scuse! Non è colpa tua…l’amore per un figlio deve
andare oltre certe stupide convinzioni!
Hermione annuì debolmente. Apprezzava
l’intento dell’amica ma sapeva che nessuna parola l’avrebbe fatta sentire
meglio.
-Signorina Granger- all’improvviso una voce severa giunse alle
orecchie di Hermione.
-Professoressa McGranitt. Buongiorno.
-Buongiorno anche a
lei. Il Preside la attende.
-Il preside?- domandò Hermione confusa.
-Sì…c’è una visita per lei.
-Una visita per me?
-E’ sorda per caso
stamattina signorina Granger?
-No..io…io…miscusi…vado subito!-
rispose Hermione più offesa nell’orgoglio che
preoccupata per la convocazione dal preside. Harry la guardò con aria
interrogativa. Non capiva cosa il preside potesse volere da Hermione,
soprattutto a quell’ora del mattino. Non fece in tempo a dire nulla ad Hermione perché la ragazza sfrecciò via dalla Sala Grande
in direzione della Torre del Preside.
Da lontano anche Draco la guardò allontanarsi. Non aveva avuto il tempo di
salutarla, di chiederle come stava. Era preoccupato per lei. Conosceva Hermione e sapeva che per lei la serata precedente era
stata un duro colpo. Suo padre era stato eccessivamente duro. E sua madre non
aveva detto nulla. Si era lasciato alle spalle la sua famiglia per Hermione e non ne era affatto pentito. Hermione
valeva quel sacrificio. Ma anche lei la pensava nello stesso modo?
Era la prima volta che
toccava a lei. Di solito era Harry quello che Silente invitava nel suo ufficio.
Solo quando si trovò davanti alla porta dell’ufficio Hermione
si rese conto di non avere la più pallida idea del perché si trovasse lì. Ma
era inutile pensarci proprio in quel momento. Tanto valeva entrare e scoprirlo.
-Signorina Granger, ben arrivata- Silente era seduto alla sua scrivania
e non alzò lo sguardo quando sentì la porta aprirsi. Sapeva benissimo chi era
entrato e non si curava del fatto che l’ospite si sentisse a disagio in quella
occasione.
-Ehm…buongiorno Professor Silente- disse Hermione timidamente.
-La prego si accomodi.
Hermione fece qualche passo in direzione del
preside cercando di osservare ogni centimetro della stanza intorno a lei.
-Immagino si starà
chiedendo che ci fa qui…- finalmente Silente aveva
alzato lo sguardo verso Hermione che lo fissava
terrea in volto.
-Infatti- la
diplomazia non era certo la miglior qualità di Hermione,
tanto più quando non aveva dormito a sufficienza la sera prima. Silente sorrise
dietro gli occhiali.
-C’è una visita per
lei.
-Una visita? Per me? Non
capisco…
-Non sta a me
spiegarle il motivo di questa visita. Lo capirà da sé. Solo un avvertimento
signorina Granger. Non sempre la cosa più giusta da
fare è anche la più semplice. Se lo rammenti.
-C…certoprofessore…-Hermione era confusa. Silente era abituato a parlare
per enigmi. Ma se la cosa la faceva sorridere quando nei guai era Harry, ora
quel mistero la faceva impazzire. Cosa diavolo significava tutto quello? Chi
era arrivato fino a Hogwarts per parlare con lei? A Hermione non piaceva non sapere. E avrebbe bloccato Silente
con la magia se fosse stato necessario. Peccato che il preside avesse già
lasciato l’ufficio facendo entrare una figura alta e sottile avvolta da un
mantello nero.
Eccomi! Scusate per l’immenso
ritardo, ma sono partita di nuovo per le vacanze e soprattutto ho dovuto
portare il pc dal dottore…ora
che tutto si è sistemato ecco un nuovo capitolo della mia storia…
Spero vi piaccia!
Ringrazio tutti
coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, chi tra le seguite, chi
ha recensito e chi ha solo letto!
Vi aspetto al
prossimo capitolo ‘Preghiera di una madre’ e…recensite!!!
-La conosco?- HermioneGranger non aveva perso
la sua calma nemmeno in quel momento. Vedendo entrare nell’ufficio di Silente
quella figura scura e incappucciata, il suo proverbiale sangue freddo era
improvvisamente riemerso. Hermione intuì che si trattava
di una donna: la figura infatti avanzava leggera e sottile verso il centro
della stanza e solo quando fu davanti ad Hermione
tolse il mantello svelando la sua identità.
-Signora Malfoy?- la riccia era stupita e scossa da quella visita.
Così come erano scomparse, tutte le paure e dubbi riemersero nel cuore della
ragazza.
-Proprio così,
signorina Granger. Sono felice che abbia accettato di
vedermi.
C’era un imbarazzo palpabile
tra le due, ma nessuna aveva intenzione di mostrarsi debole o fragile.
-A dire la verità non
mi è stato detto chi mi attendeva.
-Meglio….altrimenti forse non si sarebbe presentata.
-E perché avrei dovuto
evitarla? Peggio di come sono già stata trattata non penso sia possibile…
-Vedo che non ha peli
sulla lingua. Forse è questo che tanto incuriosisce mio figlio.
-Credo non sia solo
quello, signora Malfoy. Ma forse dovrebbe parlarne
direttamente con lui. Se non le dispiace…-Hermione aveva raccolto la borsa carica di libri che aveva
lasciato su una delle poltrone dello studio e stava per andarsene oltrepassando
Narcissa. Ma questa la bloccò.
-Aspetta! Ti devo parlare…diDraco…
-Mi dia solo una buona
ragione per starla a sentire.
-Perché tutte e due
teniamo molto alla felicità di Draco.
Hermione dovette ammettere che quella era una
ragione più che buona. Sorrise ironicamente, quasi il ghigno tipico di Draco stesso, e si sedette su una delle poltrone invitando Narcissa a fare lo stesso.
-La ascolto.
-Per prima cosa volevo
scusarmi per la scena a cui hai assistito. Mio marito non è cattivo…
-Ma davvero? Non
l’avrei mai detto…- commentò Hermione,
ma si pentì di aver parlato vedendo lo sguardo gelido di Narcissa.
-Mi scusi…continui, prego…
-Dicevo che Lucius vuole solo che suo figlio sia felice.
-Ed è quello che
voglio anche io…e non credo che la sceneggiata di
ieri sia quello di cui Draco ha bisogno!
-E tu cosa ne sai di
cosa ha bisogno? Tu lo conosci solo da qualche anno…anzi
lo conosci davvero solo da pochi mesi! Sei solo una piccola presuntuosa se
pensi di aver capito Draco! Lui è così chiuso e difficile…lui non permette a nessuno di avvicinarsi davvero
a lui! Nemmeno a me!
-A me invece è stato permesso…- protestò Hermione con
rabbia. Non le piaceva che il suo rapporto con Draco
venisse messo in discussione, soprattutto da chi non la conosceva affatto.
-Hermione…ti posso chiamare così?- chiese Narcissa addolcendo il suo tono di voce. In tutta risposta
la ragazza annuì impercettibilmente. La rabbia aveva contratto i suoi muscoli a
tal punto che non riusciva più a muoverli con scioltezza. Quella discussione si
stava spostando su un piano pericoloso per lei. Non capiva a cosa mirasse Narcissa e questo la preoccupava non poco.
-Hermione, non metto in dubbio che Draco si sia aperto con te, altrimenti non staremmo qui a
parlare, mi sembra. Ma quello che voglio dire è…che
cosa speri di ottenere?
-Non capisco…
-Credi davvero che voi
due avrete un futuro? Lucius è stato severo l’altro
giorno, lo ammetto…ma credi che il resto del mondo
magico reagirà diversamente?
-Non mi importa del
resto del mondo! E nemmeno a Draco!
Narcissa sorrise sarcastica.
-Cosa c’è da ridere?-
chiese la ragazza acida e agitata, anche se faceva di tutto per mascherare
questa sua paura.
-Mi ricordi tantissimo
me alla tua età…
-Non credo proprio…
-Credi che io abbia
voluto sposare Lucius? Ti sbagli…
-Cosa intende dire?
-Io ero innamorata di
un Mezzosangue, proprio come Draco dice di essere
innamorato di te. Ma nessuno che appartenga a una famiglia di purosangue Serpeverde può pensare di sposare davvero un Mezzosangue o
un Babbano. Guarda mia sorella Andromeda…
-Chi?- chiese Hermione malgrado tutto. Non voleva sapere come andava a
finire quella storia perché non le faceva presagire nulla di buono. ma
nonostante tutto chiese. E Narcissa rispose.
-Mia sorella Andromeda
Black. Ha sposato un Babbano,
Ted Tonks. Forse conosci sua figlia Niphadora…anche lei non crede nel valore del sangue puro…
-E tutto questo cosa
c’entra con me e Draco?
-Quando ho visto come tutti
trattavano Andromeda non ho avuto scelta. Ho deciso di sposare Lucius, perché era quello che la mia famiglia si aspettava
da me…
-Ma lei non amava Lucius…come ha potuto sopportare questo?
-Perché non volevo che
la mia famiglia mi disprezzasse come disprezzava Andromeda. L’hanno lasciata
sola, l’hanno isolata. Non ha nessuno capisci? E io non volevo finire come lei…
-Non sarebbe restata
sola. Avrebbe avuto Andromeda dalla sua parte!- disse Hermione
che cominciava a capire il perché della visita di Narcissa.
E per questo il suo cuore cominciò a battere più velocemente.
-Quanto sei ingenua, Hermione! Saremmo restate sole comunque…in
due, ma pur sempre sole, senza una famiglia a cui appoggiarsi! È questo che
vuoi per Draco?
-Nessuno dice che le
cose debbano andare ancora così! Noi non saremo soli…ci
saranno Harry e i Weasley!
-Non essere sciocca!
Pensi davvero che Potter e Weasley si fideranno mai
di un Malfoy? E anche se fosse…Draco
ha i suoi amici, la sua famiglia. Gli stai chiedendo di rinunciare a tutto
questo! E per cosa?
-Per il nostro amore!-
urlò Hermione sulla soglia delle lacrime.
-L’amore non esiste
mia cara! Esiste la convenienza e l’opportunità. Esiste la vita serena e
agiata. E stai togliendo a Draco la possibilità i
diventare qualcuno. Stando con te perderà tutto! E quando vi lascerete cosa ne
sarà di lui? non avrà più nessuno!
-Io e Draco non ci lasceremo mai…
-Avete 14 anni…non esiste la parola mai alla vostra età!
Hermione si voltò di scatto verso Narcissa che la fissava seria in volto. Capì che non la
stava ingannando, che non le stava raccontando una bella storia inventata ad
hoc per fermare la sua storia con Draco. Pensava
davvero quello che diceva. Hermione non sapeva cosa
dire o cosa fare.
-Pensaci almeno…Draco non ti lascerebbe mai….anche
solo per fare dispetto a suo padre! Sta a te decidere anche per lui! fai la
cosa giusta per lui…se ci tieni davvero a lui hai
solo una possibilità: lasciarlo alla sua famiglia adesso…non
è troppo tardi per recuperare il rapporto tra Draco e
Lucius.
-Certo magari direte
che io l’ho stregato…o qualcosa del genere!- sbottò Hermione sconvolta.
-Hermione…
-No! Ho sentito
abbastanza! Me ne vado!- e questa volta non si lasciò bloccare da Narcissa che la guardò allontanarsi dall’ufficio sperando
che le sue parole avessero avuto l’effetto desiderato.
Draco vide Hermione
passargli accanto così veloce che gli ci volle qualche istante per capire che
era lei. La bloccò prendendola per un braccio e la portò nella prima aula vuota
che aveva trovato. La ragazza si spaventò e quando si voltò verso Draco era troppo tardi per nascondere le lacrime.
-Herm! cosa è successo? Cosa voleva
Silente da te?
Hermione fissò Draco
negli occhi: era davvero preoccupato. E invece che fermare le lacrime per non
dargli ulteriori pensieri, la riccia crollò tra le braccia del ragazzo
singhiozzando come non aveva mai fatto prima.
-Herm!- sussurrò Draco
accarezzando i morbidi ricci di lei.
-Dray…io…scusamiDray…
-Scusa per cosa?
-Ti sto rovinando la vita…tu resterai solo e io sono…sono
un’egoista perché non penso…Silente ha ragione. La
cosa più giusta da fare non è sempre la più facile…
Hermione affastellava frasi senza senso per Draco, che si staccò dalla ragazza e la guardò negli occhi
con aria interrogativa e angosciata.
-Adesso per favore ti
calmi e mi racconti tutto dall’inizio. Cosa voleva Silente da te?
-Non era Silente…era…
Ma Hermione
non riusciva a pronunciare quel nome. Non sapeva come l’avrebbe presa Draco.
-Chi c’era in
quell’ufficio, Mione?- questa volta il tono di Draco era cambiato. Sembrava quasi conoscesse la risposta
alla sua stessa domanda. Un presentimento.
-Tua madre…voleva parlarmi di te.
Draco lasciò andare Hermione
e si diresse verso l’ufficio del preside ben deciso a parlare con la madre. Non
gli importava di sapere cosa le due donne si fossero dette. Sapeva solo che Hermione ora era sconvolta…e sua
madre era certo la causa di tutto. Non le era bastata l’umiliazione che Lucius aveva inferto ad Hermione?
voleva rincarare la dose? La credeva diversa…credva
che sua madre avrebbe capito quello che provava per Hermione.
-Dray! È inutile che tu vada lì…se ne sarà già andata…- senza
che Draco se ne accorgesse Hermione
lo raggiunse.
-Cosa ti ha detto?-
chiese il ragazzo cercando di riprendere il controllo dei propri nervi. Ma la
riccia non sembrava intenzionata a rispondere.
-Mione…lo verrò a sapere comunque…ma
preferirei fossi tu a dirmelo!- il suo tono era serio e duro, ma la ragazza non
si faceva certo intimorire. Sapeva che era furioso con la madre e non con lei.
-Vuole che io ti lasci
in pace, Dray. Vuole che noi due non ci frequentiamo più…per il tuo bene!
-Per…per il mio bene? IL MIO BENE? Ah…questo sì che è divertente! Come ha osato…
-Dray non fare così…
-Così come? È stata
imperdonabile! Doveva parlare con me! non infierire ancora su di te!
-Ha detto che tu non
l’avresti mai ascoltata…
-E aveva ragione- ma
solo in quel momento un pensiero inquietante attraversò la mente del biondino.
-E tu?
-Io cosa?
-Tu l’hai ascoltata?
-Cosa intendi dire?
-Hai capito benissimo…
-Dray…sono confusa! Mi ha raccontato di come
tua zia Andromeda sia isolata da tutta la famiglia, di quanto sia sola e
infelice. E mi ha detto che se tu ti ostini a stare con me farai la stessa
fine. Non avrai più amici, qui a scuola sarà un inferno…chi
ti vorrà più tra i Serpeverde? E la tua famiglia? Ti
volterà le spalle e tutto per colpa mia…
Hermione aveva pronunciato tutto questo senza
prendere fiato ma continuando a fissare Draco negli
occhi. Il ragazzo capì che quello di Hermione era un
ragionamento a voce alta. Respirò profondamente e portò la ragazza in una delle
aule vuote.
-Adesso ascoltami…mia madre è molto brava con le parole sai? Mia
zia Meda non è affatto sola o triste. È vero non ha più rapporti con il resto
della mia famiglia, ma non è afflitta per questo anzi! Si è liberata di un peso
che detestava. Non crede nella storia del sangue puro…è
molto più felice così, credimi! E secondo io non sarò da solo. Primo ci sarai tu…e Potter e Weasley. Anche se
mi costa ammetterlo, non sono male…e credo che
smussando un po’ i nostri rispettivi caratteri potremmo anche andare d’accordo.
E poi c’è Blaise…ci conosciamo da una vita. Sa
benissimo che sono innamorato di te e nonostante questo mi rivolge ancora la parola…quindi vedi che non ti devi preoccupare…Herm…tutto
bene?
Draco aveva notato che la ragazza aveva
ricominciato a piangere all’improvviso.
-Cosa hai detto?-
chiese Hermione con un sorriso.
-Che Blaise…
-No, non su Blaise. Sei
innamorato di me?
Dray arrossì di colpo. Non si era reso
conto di averlo detto, tanto era impegnato a convincere Hermione
che sua madre delirava.
-Beh…ehm…sì…io ti amo, Mione…
-Davvero?
Ma non diede il tempo
a Draco di rispondere perché si gettò tra le sue
braccia o lo baciò con passione, come non aveva mai fatto prima. Il ragazzo
dopo lo stordimento iniziale rispose al bacio stringendo Hermione
forte a sé. Non l’avrebbe mai lasciata andare. Mai. Niente li avrebbe mai separati.
Né Lucius, né Narcissa.
-Ti amo anche io Dray…
Draco sorrise e appoggiò di nuovo le sue
labbra su quelle di Hermione. era il loro sogno, la
loro favola. E per la prima volta nella sua vita Draco
credeva che il lieto fine esistesse. Ne era convinto.
-Promettimi che non ci
lasceremo mai…
-Mai Mione! Mai…
Il bacio che si
scambiarono in seguito divenne sempre più appassionato. Draco
spinse Hermione contro uno dei banchi dell’aula. La
sollevò tenendola con le sue braccia, ma hermione
rispose allacciando le sue gambe attorno alla vita di Draco.
Il ragazzo si staccò da lei e la fissò negli occhi. Voleva averla. Lì in quel
momento, in quel luogo. Era un bisogno urgente che voleva soddisfare. Voleva
affondare il suo sguardo nelle forme perfette di Hermione.
Ma non osava farlo, perché non sapeva se anche lei era pronta per quello.
Ma ancora una volta la
riccia lo sorprese. Slacciò le sue gambe da Draco e
si staccò da lui. il ragazzo la osservava incuriosito e preoccupato allo stesso
tempo. E così all’improvviso Hermione si sfilò il
maglione della divisa e cominciò a giocare con ibottoni della propria camicia fino a gettarla
per terra ai piedi di Draco che guardava estasiato la
ragazza davanti a lui.
-Allora…non mi dici niente?- chiese Hermione audace come non era mai stata prima.
-Non so cosa dire…
-Ho lasciato senza
parole il principe delle Serpi…che onore!
Hermione si avvicinò languida al ragazzo
sfiorando il suo torace muscoloso. Draco ebbe un
fremito a quel contatto e non seppe più controllarsi. Si gettò sulle labbra di Hermione con forza stendendola sul primo banco disponibile.
Sentì Hermione gemere sotto il suo tocco delicato che
si faceva sempre più intimo. Accarezzò il ventre piatto e il seno sodo della
ragazza liberandolo dalla prigione di pizzo in cui era rinchiuso. Draco vide un sorriso dipingersi sul volto della ragazza
che teneva gli occhi chiusi. Draco si sfilò gli abiti
velocemente e con la bacchetta chiuse le porta dell’aula prima che qualcuno
potesse entrare e interrompere quel magico momento. Hermione
aprì gli occhi e vide il suo ragazzo nudo che lentamente si adagiava sopra di
lei.
-Sei sicura? Io mi
fermo se non te la senti…
Me Hermione
prese una mano di Draco e la appoggiò sulla sua
coscia. Il ragazzo tremò di nuovo e lasciò scivolare la sua mano sempre più in
alto verso il sedere della riccia, che sospirò profondamente. La spogliò con un
gesto rapido. Aprirono gli occhi entrambi nello stesso istante per osservarsi
per la prima volta nudi insieme. Hermione era sicura
che non avrebbe mai dimenticato quel momento e quella visione.
Quello che accadde
dopo né Hermione né Draco
lo dimenticarono mai. La ragazza lo sentì entrare dentro di lei con dolcezza ma
anche con forza. Raggiunsero il piacere insieme e insieme rimasero uno sopra
l’altra per molto tempo. Un flusso di pensieri riempiva le loro menti. Sognavano
un futuro insieme, sognavano di stare insieme per l’eternità. Nulla in quella
stanza, in quel mondo poteva ferirli. Perché dopo essersi uniti così
profondamente sentivano che il loro legame era diventato più forte di qualsiasi
ostacolo.
Restarono così per
quelli che a loro sembrarono giorni interi. Ma il grande orologio della scuola
li richiamò alla realtà.
-Ci staranno
cercando!- disse Hermione raccogliendo i suoi vestiti
da terra.
-Già…anche se non me ne andrei mai di qui!
-Nemmeno io- rispose Hermione. e accompagnò le sue parole con un dolce bacio.
Uscirono dalla stanza
qualche minuto dopo, tenendosi per mano. Convinti che d’ora in poi nulla
avrebbe potuto scalfirli. Nulla li avrebbe allontanati.
Ma entrambi si
sbagliavano.
Buongiorno a tutti!
Un piccolo regalo per
tutti coloro che oggi ricominciano la scuola….in
bocca al lupo per il nuovo anno!!!
Spero vi sia
piaciuto! Grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite,
le seguite, chi ha recensito e chi ha solo letto!
Vi aspetto al
prossimo capitolo “L’ultimo giorno di sole” e … recensite!!!
Il sole di maggio
aveva cominciato a scaldare la mura di Hogwarts.
L’anno scolastico volgeva al termine, ma nessuno sembrava prestarci particolare
attenzione. Tutti erano concentrati sulla terza prova del Torneo, soprattutto
Harry. Questa volta non gli era stato dato nessun indizio, nessun uovo da aprire…e la cosa lo spaventata ancora di più. Davanti a Ginny faceva finta di nulla per non farla preoccupare, ma
la rossa non si era fatta ingannare.
-Harry! Con me non devi fare l’eroe,
chiaro?
-Gin…
-Senti, lo so che hai
paura, ok? Saresti uno stupido a non averne! Questo torneo è pericoloso…non sarebbe la prima volta che qualcuno ci
lascia le penne!
-Grazie- rispose Harry
per nulla allettato dalla proposta di morire.
-Non intendevo dire
questo! Tu ce la farai sicuramente, ma non devi fingere con me…puoi
dirmi tutto quello che ti passa per la testa, d’accordo?
-D’accordo…
-Allora?- chiese Ginny impaziente.
-E va bene! Sono
terrorizzato, ok? Adesso ci sei tu…
-Sono io che ti
terrorizzo?
La domanda di Ginny era ironica, ma Harry la prese molto sul serio.
-Gin…se mi dovesse succedere qualcosa…non ho paura per me, cioè anche,ma penso a te…a come dovresti stare. Se ti accadesse qualcosa io ne morirei…
-Harry- disse Ginny
con le lacrime agli occhi -sono più che certa che alla fine del Torneo
festeggeremo insieme la tua vittoria!
Ginny non aveva accettato repliche. Doveva
credere che sarebbe andato tutto bene, anche se il suo istinto le diceva che
qualcosa non andava. Ma non poteva assillare Harry con ulteriori
preoccupazioni.
E così Harry era
andato a dormire pensando a Ginny e alla discussione
che avevano avuto. Non poteva fare a meno di pensare a come era cambiata la sua
vita in quei mesi accanto a Ginny. Era finalmente
sereno. Per la prima volta aveva smesso di vedere complotti ovunque, perché
c’era qualcosa di più importante per lui. Ginny, la
sua Ginny. Ma non poteva dimenticare che qualcuno lo
aveva voluto iscritto a un torneo mortale. E due domande gli ronzavano per la
testa ininterrottamente dall’inizio dell’anno. Chi? E perché?
Harry cercò di dormire
ma non ci riuscì. Quando il sole fece capolino tra le tende del baldacchino i
suoi occhi erano arrossati per la nottata passata in bianco.
-Amico, hai una faccia
che fa schifo!- disse Ron appena sveglio.
-Grazie, Ron!
-Sei pronto per la
vittoria?
Harry non era
dell’umore giusto per pensare alla vittoria. Era evidente che qualsiasi fosse
il motivo della sua iscrizione al torneo, entro poche ore l’avrebbe scoperto. E
lo stomaco si bloccò a questo pensiero.
L’attesa fu
devastante. Sugli spalti tutti gli studenti di Hogwarts,
Durmstrang e Beauxbaton
attendevano con impazienza l’esito dell’ultima prova. Tutti erano in tensione
per il campione che sostenevano, ma più di tutti Ginny
era preoccupata. Osservava il labirinto senza battere ciglio come se da questo
dipendesse la vita di Harry. Hermione e Ron avevano
tentato più volte di convincerla ad allontanarsi dall’arena per qualche minuto,
per mangiare un boccone o anche solo per riposare. Ma Ginny
era stata irremovibile. Voleva attendere Harry lì..doveva essere la prima a
salutarlo e abbracciarlo quando sarebbe uscito dal quel luogo di inferno. Sì
perché quel labirinto le metteva i brividi. Aveva una strana sensazione…era così cupo e tetro!
-Gin! Stai tranquilla!
Harry se la caverà sicuramente e stasera saremo tutti in Sala Comune a
festeggiare il nuovo campione del Torneo Tremaghi…beh,
in questo caso quattro…- disse Ron. Ma il sorriso si
spense sul suo volto quando videro delle scintille rosse spuntare dal
labirinto. Qualcuno stava cercando aiuto lì dentro. Qualcuno era in difficoltà.
Ginny tremò visibilmente, ma quando Ron
tentò di sorreggerla lei lo allontanò. Harry non avrebbe voluto vederla debole
e fragile.
Solo quando Silente
tornò con Fleur, Ginny
tornò a respirare. Era lei ad essere in pericolo, quindi per il momento Harry
stava bene. Per il momento.
-Come credi stia
andando?- chiese Draco che facendosi largo tra la
folla dei Grifondoro si era avvicinato ad Hermione baciandola delicatamente sulle labbra. La ragazza
era arrossita, lo faceva sempre da quando avevano fatto l’amore. Quel ricordo
ancora la faceva avvampare e Draco ogni volta ne
sorrideva.
-Ehm…ciao Dray…
-Solo “Dray”? Credevo
che dopo quello che è successo avrei meritato di più di un semplice “Dray”…- a Draco
piaceva punzecchiarla sulla sua timidezza. E lei puntualmente cedeva.
-Hai ragione…scusapiccioncino…
-Ok..preferivo Dray…
Hermione sorrise. E Draco
le accarezzò la guancia in tutta risposta.
-Adesso basta voi due!
Mi sono spiegata? C’è qualcuno che è preoccupato qui!- Ginny
si era voltata fingendosi offesa per il comportamento sdolcinato dell’amica.
-Sono desolato, Weasley…- rispose Draco cogliendo
l’ironia dello sguardo della rossa. Poi tornò serio e si voltò a fissare il labirinto.
-Da quante ore sono dentro?
-Ho perso il conto…- rispose Ginny.
-Mh…credo sia un buon segno…
-Speriamo…
Ma mentre Ginny parlava una forte luce investì il centro dell’arena.
-Che Merlino…- disse Ron, ma un boato assordante coprì la
conclusione della sua frase.
-La coppa era una Passaporta!- disse Draco
sorpreso.
-Geniale- commentò Hermione.
Ginny intravide Harry nel gruppo che si
era accalcato nel centro dell’arena. Ma era piegato verso terra…cosa
era successo? Harry stava male? Senza pensarci Ginny corse
verso la rampa di scale che portava verso Harry e si fece largo tra la folla
con forti spinte. Solo un pensiero nella sua mente. Harry. Era vivo, doveva
essere vivo. Eppure il boato di poco prima si stava velocemente trasformando in
un silenzio ancora più assordante, che le faceva ancora più male. Alla fine
raggiunge l’ultimo cerchio di spettatori, ma qui venne bloccata dalla McGranitt.
-Signorina Weasley…non è il caso che si avvicini.
-Voglio solo sapere
come sta Harry-Ginny stava
supplicando con gli occhi la sua professoressa che non rimase insensibile a
quella richiesta. Si voltò verso di lei appoggiandole entrambe le mano sulle
spalle.
-Harry sta bene…ha
solo qualche graffio, ma sta bene.
-Allora cosa è
successo?- chiese una voce dietro di lei. Era Draco.
-Signor Malfoy…CedricDiggory, non ce
l’ha fatta.
In quello stesso
istante un grido di dolore si levò poco distante da loro. Amos Diggory aveva appena scoperto il tragico destino del suo
unico figlio. Ginny si voltò e vide suo padre che
scuoteva la testa impotente davanti all’amico e collega. E dietro vide Harry
trascinato via da Malocchio.
Non sapeva perché
l’aveva fatto,ma lo aveva seguito. Aveva seguito Harry e Malocchio per istinto
anche se non pensava che veramente che il ragazzo fosse in pericolo. In fondo
Malocchio era un insegnante e per di più aveva sempre protetto Harry. Eppure
eccola lì, sgattaiolare dentro l’ufficio prima che Moody
potesse serrare la porta. E si benedisse per averlo fatto. Sentì il racconto di
Harry, di come Voldemort fosse tornato di in vita, di
come aveva fatto uccidere Cedric e di quanto Harry
fosse stato vicino alla morte.
Quando capì che
Malocchio non era quello che aveva fatto credere, Ginny
raccolse le sue forze e uscì dal suo nascondiglio puntando la bacchetta contro
di lui. Moody restò per un attimo spiazzato, poi
rise. Una risata crudele che fece rabbrividire Ginny.
-Ginny! Cosa ci fai qui?- sentì dire da
Harry.
-Signorina Weasley…avrei dovuto immaginare un simile gesto da parte sua…
-Come…come ha potuto? Harry è suo allievo…e anche Cedric. Li ha
offerti a Voldemort…
-Il Signore Oscuro
saprà ricompensarmi per questo.
-Io…io..
-Avanti, signorina Weasley…colpisca! Non le ho insegnato niente in questo
anno? Sono molto deluso da lei…
Ma prima che Ginny potesse dire o fare qualsiasi cosa, Silente entrò
nella stanza atterrando Moody. Harry corse verso la
ragazza e la tolse dalla linea del fuoco. La tenne tra le sue braccia finchè non fu tutto finito e solo allora Ginny si accasciò esausta.
Il funerale di Cedric era terminato da poco. Hermione
si era allontanata tra le braccia di un Draco
insolitamente serio e cupo. Qualcosa in lui era cambiato dal giorno della morte
del giovane Tassorosso. Ma erano tutti troppo presi
dalla morte di Cedric e dal ritorno di Voldemort per farci caso. Harry invece trascinò via Ginny.
-Si può sapere che ti
è preso? Perché sei venuta a salvarmi l’altro giorno? Potevi farti uccidere!-
Harry era furioso con Ginny, ma la sua rabbia
nascondeva solo la consapevolezza di quanto era andata vicino a perderla.
-Non lo so…è stato più forte di me.
-Pomettimi che non farai più nulla di simile…
-No- rispose
semplicemente la ragazza.
-No?- ripetè Harry incredulo.
-No…continuerò a tentare di proteggerti esattamente
come ho fatto l’altro giorno! E nulla di quello che potrai dire o fare mi farà
cambiare idea!
Lo sguardo di Ginny era duro e allo stesso tempo sereno come Harry non lo
aveva mai visto. A Harry scappò un sorriso.
-Che hai da ridere
ora?
-Nulla…sei bellissima anche quando ti arrabbi
lo sai?
-Non tentare di
confondermi, Potter!
-Non voglio farlo-
Harry si avvicinò lentamente al volto di Ginny e la
baciò con dolcezza infinita. Ma accadde qualcosa che Harry non aveva previsto. Ginny afferrò Harry per la vita e lo strinse a sé, così
forte che il ragazzo poteva distintamente sentire sotto di sé le curve morbide
della rossa.
Harry si staccò da lei
all’improvviso mentre il bacio che si scambiavano diventava più profondo.
Guardò Ginny negli occhi cioccolato. Poteva leggere
dentro di lei sena bisogno delle parole.
La prese per mano e la
portò nel dormitorio maschile dove chiuse la porta con sicurezza.
-Sei sicuro che non
entrerà nessuno?- chiese la ragazza senza imbarazzo.
-Se hai paura puoi
tirarti indietro…non me la prendo…
-IO non ho mai paura,
Potter!
E Ginny
spinse il ragazzo sul suo letto seguendolo subito dopo. Non ci volle molto a
Harry per invertire le posizioni e trovarsi sopra la ragazza. i suoi capelli
rosso fuoco erano sparsi sul cuscino bianco e rendevano il volto lentigginoso
di Ginny ancora più eccitante. Harry non seppe
resistere al suo richiamo e in breve senza nemmeno rendersene conto si
ritrovarono completamente nudi sotto le coperte del letto di Harry. Il ragazzo
non riusciva distogliere lo sguardo dagli occhi di Ginny.
-Che c’è Harry?-
chiese lei in imbarazzo. Pensava che il ragazzo la fissasse in viso perché non
gli piaceva il resto del suo corpo.
-Sei bellissima-
rispose Harry senza fiato.
-Sai che se Ron
entrasse in questo momento probabilmente morirebbe di infarto?- commentò Ginny ridendo.
-Prima però trova il
tempo per uccidermi…
Harry riprese a
torturare le labbra Ginny coprendole di baci sempre
più profondi, così come le sue carezze sul corpo della ragazza diventavano più
intime. Esplorava per la prima volta il suo corpo perfetto e la stessa cosa
valeva per Ginny. Non immaginava che sarebbe stato
tutto così naturale…invece con Harry le veniva tutto
spontaneo. E quando arrivò il momento in cui Harry entrò in lei sapeva
esattamente come muoversi per far combaciare perfettamente il suo corpo a
quello del ragazzo. Sentì Harry gemere vicino al suo orecchio destro mentre i
loro corpi intraprendevano quella danza nuova per entrambi. Ginny
affondò il suo sguardo negli occhi verdi di Harry cercando di carpire ogni sua
più picola emozione. Voleva che quel momento non
finisse mai. Voleva fermare il tempo e restare in quel letto con Harry per
sempre. Si strinse ancora di più a lui, cosa che procurò nel ragazzo un
ulteriore brivido di piacere. Ginny sorrise.
-Perché sorridi?-
chiese Harry con un soffio.
-Ho un certo potere su
di te mi sembra…
Questa volta fu Harry
a sorridere.
-Potrei approfittarne…- e Ginny mantenne
la sua promessa. Spinse Harry con la schiena contro il materasso e fece aderire
il suo corpo a quello del ragazzo in questa nuova posizione.
-Giochi sporco, Weasley…mipiace…
Oramai erano entrambi
a un passo dell’oblio. Qualsiasi cosa sarebbe successa attorno a loro non
l’avrebbero sentita. Nulla contava a parte loro. E finalmente accadde.
Esausti si sdraiarono
l’uno accanto all’altra per qualche minuto. Harry accarezzava i capelli
profumati di Ginny instancabilmente. Era sorprendente
come nonostante il dolore e la paura che lo avevano sconvolto fino a poco
prima, Harry ora si sentisse sereno e tranquillo. Era una sensazione strana. Si
sentiva invincibile. Nemmeno il pensiero del ritorno di Voldemort
sembrava sfiorarlo.
-Harry…non senti dei rumori in Sala Comune?
-Sì…sarà meglio darsi una sistemata.
In pochi istanti due
ragazzi si rivestirono e Harry fece appena in tempo a sbloccare la porta prima
che Ron entrasse.
-Ehi! Che ci fai tu
qui, Gin?
-Io? Beh…ecco…- balbettò Ginny.
-Mi ha chiesto se
poteva riposare qui con me…almeno per stanotte. È
ancora molto scossa per quello che è successo a…beh…hai
capito, vero?
Ron alzò il sopracciglio
sinistro. Ma a chi volevano darla a bere quei due? Credevano forse che fosse
uno stupido? Ron aveva capito perfettamente quello che era successo in quella
stanza poco prima. E lo capì dagli occhi di Ginny
stranamente più luminosi del solito. Ma Ron non disse nulla. Quello che rendeva
felice Ginny, rendeva felice anche lui. E poi in un
momento come quello, dove regnava il terrore per il ritorno del Signore Oscuro,
ognuno si doveva aggrappare a ciò che lo rendeva più felice.
-Ok…dormi pure qui! Basta che tu Harry tieni
le mani al tuo posto…
-C…certo! Cosa vai a pensare?- disse il
ragazzo sforzandosi di sorridere.
E così Harry e Ginny chiusero gli occhi su quella giornata carica di
emozioni. Ma nonostante tutto il dolore e la paura l’avrebbero sempre ricordata
come la giornata più bella della loro vita.
Eccomi tornata con un
nuovo capitolo…oramai le cose stanno prendendo una
piega ben precisa. E nel prossimo capitolo molte cose saranno chiarite e
spiegate. Soprattutto il destino di Hermione e Draco. Il ritorno del Signore Oscuro cambia le carte in tavola…e gli equilibri della coppia saranno messi a dura
prova!
Spero che il capitolo
vi sia piaciuto…
Ringrazio tutti coloro
che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite, chi ha recensito e
anche chi ha solo letto.
Vi aspetto al prossimo
capitolo “Per il bene di tutti”…e recensite!!!
I suoi occhi rossi lo fissavano pieni di gioia maligna. La
vendetta aveva un dolce sapore dopo tutti quegli anni.
-Ti toglierò tutto quello che hai di più caro al mondo, Potter…e allora mi pregherai di ucciderti per porre fine
alle tue sofferenze- la voce di Voldemort era così
crudele che Harry ebbe un brivido.
-Non te lo permetterò…tu non farai
più del male a nessuno!
-E chi me lo impedirà? Tu forse? Povero piccolo sciocco!- Voldemort agitò la bacchetta e Harry vide comparire davanti
a lui Ginny in fin di vita. Probabilmente i Mangiamorte l’avevano torturata fino a ridurla in quelle
condizioni. I suoi capelli rossi nascondevano a malapena il volto coperto di
sangue ma ancora poteva intravedere quegli occhi cioccolato che lo fissavano
senza più energia. Erano vuoti e spenti.
-LASCIALA STARE!- urlò Harry. Ma Voldemort
rise. La stessa risata che fece prima di uccidere Lily Potter.
-Guarda come è ridotta la tua amata Traditrice del suo sangue…ed è tutta colpa tua. Se tu non la amassi
probabilmente non mi sarei nemmeno accorto della sua esistenza…einvece…
-Tu…non ti devi permettere di toccarla…- disse Harry
sentendosi improvvisamente in colpa per quello che stava accadendo a Ginny.
-Ora, Potter, guarderai la tua amata Ginevra morire…AVADA KEDAVRA!
-NOOOOOO!!!
Harry si svegliò
urlando nel suo letto a Hogwarts. Era solo un sogno.
Solo un sogno. Eppure era così maledettamente reale! Si guardò intorno, ma per
fortuna non c’era nessuno nel dormitorio. Prese l’orologio e vide che erano già
le nove.
-Saranno già tutti a
far colazione in Sala Grande- mormorò Harry alzandosi dal letto. Ma il ricordo
dell’incubo che aveva fatto continuava a perseguitarlo. E Harry non tardò a
capirne il motivo…in fondo quello che aveva sognato
era la sua più grande paura. Che potesse accadere qualcosa a Ginny e che fosse per colpa sua. Che cosa sarebbe successo
se Voldemort avesse scoperto il profondo sentimento
che provava per Ginny? L’avrebbe di certo usata
contro di lui, le avrebbe fatto del male solo per poter far soffrire Harry. Non
poteva sopportare l’idea che Ginny fosse di nuovo
nelle mani di Voldemort come due anni prima.
Ricordava benissimo i suoi occhi cioccolato quando aveva capito quello che era
accaduto, quanto aveva sofferto. Non voleva che accadesse di nuovo!
Immerso nei suoi
pensieri Harry era arrivato camminando fino alle sponde del Lago Nero. E lì
comprese che aveva una sola possibilità per proteggerla. Lasciarla andare. Ma
quanto sarebbe stato difficile? Quanto ne avrebbe sofferto? Avrebbe dovuto
lasciare andare la cosa più bella e più importante per lui…non
era pronto per questo.
-Pensieri, Potter?
Una voce parlò alle
spalle del moro che sussultò e si voltò per vedere chi fosse.
-Malfoy…che ci fai qui?
-Quello che ci fai tu,
presumo…posso parlarti?
Lo sguardo di Draco era incredibilmente serio e determinato. Harry annuì
invitando Draco ad avvicinarsi con un cenno della
mano.
-No, non qui! Vieni
con me…
Harry seguì il
biondino fino a un angolo molto nascosto del parco di Hogwarts.
Il giovane Grifondoro era ansioso di conoscere il
motivo che spingeva Draco a parlargli di nascosto.
Cercò di scrutare il suo volto e vide che era insolitamente teso.Draco si fermò di
colpo e cominciò a parlare.
-Quello che sto per
dirti deve rimanere tra di noi. Non lo dovrà sapere nessuno,mi sono spiegato?
-Nemmeno…- fece per dire Harry, ma Draco lo bloccò.
-No! Soprattutto Hermione non dovrà sapere nulla!
Harry rivolse uno
sguardo più che interrogativo a Draco. Che diavolo
stava succedendo?
-Le cose sono cambiate…- cominciò il serpeverde.
-Tra te e Hermione?
-Lasciami finire,
Harry! dicevo che le cose sono cambiate…come ben sai
l’Oscuro Signore è tornato…e siamo tutti in pericolo.
Harry avrebbe voluto
dire qualcosa per replicare ma sapere che persino Draco
considerava Voldemort un pericolo in un certo senso
lo rincuorava. Ma ancora non capiva che cosa c’entrasse Hermione
in tutto questo.
-Sai meglio di me,
Harry, che Voldemort non può essere sconfitto con
qualche incantesimo da quattro soldi. Sarà dura e ci vorranno anni. Anni i cui
lui si nasconderà e si rafforzerà progettando il momento migliore per ucciderti
e tornare agli antichi splendori. E noi possiamo solo restare a guardare…
-Noi possiamo
combattere!- ribattè Harry con forza.
-Non essere ingenuo…possiamo organizzarci per combattere quando sarà il
momento opportuno! Ma per ora possiamo solo aspettare- Draco
si massaggiava le mani per nascondere l’ansia che lo portava a confidarsi con
Harry.
Dal canto suo Harry
strinse i denti:non voleva ammetterlo, ma Draco aveva
ragione. Doveva aspettare che Voldemort facesse la
prima mossa e questo lo faceva impazzire di rabbia. Come poteva sperare di
combattere contro il mago più potente del mondo? A quattordici anni…era una impresa suicida.
-Ma noi abbiamo un vantaggio…- continuò Draco.
-E sarebbe?
-Voi avete me-
concluse il Serpeverde con apparente tranquillità.
-Cosa vorresti dire
con questo?
-Che io posso fare il
doppio gioco per voi…potrò fornirvi tutte le
informazioni di cui avrete bisogno nella lotta contro Voldemort!
-STAI SCHERZANDO!-
urlò Harry guardando Malfoy fisso negli occhi. Draco era così tranquillo da dare sui nervi a Harry.
-Non sto scherzando!
Saprete sempre cosa sta facendo prima ancora che lo faccia…e
io sono il solo che può darti questo aiuto!
-Piton…c’è Piton…immagino
che anche lui ora farà il doppio gioco per Silente!- Harry si sorprese essere
preoccupato per Draco. Non poteva permettere che
rischiasse la propria vita per…per lui. E piuttosto
che vedere Draco di nuovo tra i Mangiamorte
preferiva crede che Piton fosse davvero fedele a
Silente.
-Piton? Andiamo, Harry! Da quando sei un
suo fan? Sei davvero convinto che Piton sia dei
nostri? Io onestamente non ci metterei la mano sul fuoco…
-Ma…perché lo fai? Tu…tu…
-Per Hermione…- rispose sincero Draco.
E Harry intravide un ombra di dolore attraversare quegli occhi di ghiaccio.
-Hermione? e come farai con lei? Dovrai tornare
dai tuoi…lasciarla…- all’improvviso Harry capì il
motivo per cui Draco gli aveva chiesto di mantenere
il più assoluto silenzio su quella conversazione.
-Esatto. Devo
lasciarla, anche se non vorrei, ma è per il suo bene. Così posso fare il doppio
gioco…
-Ma, Draco, i tuoi come potranno accoglierti di nuovo?
-Mio padre mi ha
scritto ieri…dice che se torno con loro senza fare
storie e senza Hermione il Signore Oscuro saprà ricompensarmi…
-E’ orribile!- disse
Harry in un soffio.
-Lo so…ma è l’unico modo per proteggerla! I miei mi detestano
ora e sono sicuro che se mi allontanassi da lei la potrei tenere lontana dai Mangiamorte che vogliono vederla morta…
La voce di Draco era piena di tristezza ma era convinto che quella
fosse la soluzione migliore per tutti. Anche se in cuor suo non avrebbe mai
voluto prendere quella decisione.
-Ma perché non le
racconti la verità? Hermione può capire!- protestò
Harry.
-Hermione? Cercherebbe di farmi cambiare idea!
E non mi permetterebbe di certo di fare quello che ho in mente. Confido che tu
manterrai il silenzio…
-Certo…comevuoi…ma
perché io e non Silente? Sarebbe molto meglio…
-No! Ho bisogno di
qualcuno con cui posso incontrarmi facilmente! Con te ci possiamo incontrare
per caso nei corridoi, fingere di odiarci come sempre e in realtà…
-Ho capito…
Calò un silenzio
imbarazzante tra i due. Non erano mai stati così vicini come in quel momento…e anche se Draco non lo
sapeva, Harry poteva capirlo più di quanto credesse.
-Grazie…per quello che hai intenzione di fare…
Draco ghignò come al suo solito.
-E di cosa? Tu hai
fatto molto di più…- ammise senza problemi.
-Quando…come pensi di lasciare Hermione?
-Questa è un’altra
delle cose che richiederà la tua collaborazione…
-In che senso?
-La mollerò al
Banchetto Finale davanti a tutti, baciando PansyParkinson…
-Non ci sarebbe un
modo meno doloroso?- chiese Harry pensando alla sofferenza che attendeva la sua
migliore amica.
-NO! Lei deve odiarmi
il più possibile, non deve provare a cercarmi, ad allacciare un rapporto con me…solo così io potrò resistere…altrimenti…beh,
credo che tu abbia capito cosa intendo…
Harry sorrise per la
prima volta e giurò di aver notato le guance di Draco
arrossire un poco.
-Capisco… E io cosa dovrei fare?
-Consolala per me!
stalle vicino- di nuovo la voce di Draco si fece
incredibilmente triste. Probabilmente lasciare Hermione
era la cosa più difficile che avesse mai dovuto fare ma era per il bene di
tutti. A Harry sembrò che una lacrima si fosse affacciata negli occhi di Draco, che però la ricacciò prontamente da dove era venuta.
-Lo farò…le starò vicino…
-Grazie…tu conti molto per lei…
-Mai quanto te!-
commentò Harry accennando a un vago sorriso.
-Sì…beh…quando tutto sarà finito mi farò perdonare
se lei mi vorrà ancora…
-Perché non dovrebbe
essere così? Finirà presto, Draco. E tornerà tutto
come è ora!- lo sguardo di Harry era serio e deciso. La sua non era una frase
fatta. Credeva davvero a quello che diceva. E Draco
lo comprese.
-Ci conto, Potter!
Quindi non ti far uccidere durante l’estate…
-Cercherò…ma non prometto nulla!- Harry si
sforzava di essere ironico, ma la sua voce tradiva una certa preoccupazione per
quello che sarebbe accaduto nei mesi successivi.
-Un’ultima cosa…non
è necessario che tu faccia lo stesso con Ginny- disse
Draco.
-Che vuoi dire?
-Lasciarla per proteggerla…con lei non servirà…
-Non è vero. Se io…se lei sarà libera Voldemort
non si accorgerà di lei!- rispose Harry con forza. Stava cercando di convincere
Draco o se stesso?
Ma il biondino rise
freddamente. Una risata senza allegria.
-Lei è comunque
spacciata, Harry! Se anche tu dovessi lasciarla e perdere contro Voldemort lei sarà tra le prime vittime. È una Weasley, una traditrice del suo sangue! E per Voldemort questa è una colpa orribile quasi quanto essere
un Mezzosangue! Il mio sacrificio almeno avrebbe un senso…passare
informazioni preziose. Il tuo invece sarebbe totalmente inutile!
-Ma forse…forseGinny ce la farebbe a
superare il dolore per la fine della nostra storia…
-Credi che Ginny preferisca vivere una sola settimana felice con te o
una vita intera da sola? Prova a rispondere a questo! In tempi come questi
dobbiamo attaccarci a tutto ciò che di buono ci rimane…e
tu hai Ginny! Aggrappati a lei…sarà
la tua forza nei prossimi anni! E poi non è così sprovveduta come credi!
Harry sorrise. Le
parole di Draco avevano alleviato il ricordo
dell’incubo che lo aveva svegliato quella mattina.
-E Hermione
aiuterà te ad andare avanti…
-Già…
-Io non so cosa ci aspetta
nei prossimi mesi…ma qualunque cosa sia Draco…in qualunque momento…potrai
tornare indietro. Noi ci siamo…
Harry tese la mano
verso Draco che la strinse con un sorriso triste.
-Bene…allora ci si vede, Potter!
-Certo…ci si vede, Malfoy!
Harry guardò il
ragazzo allontanarsi. All’improvviso gli sembrava più cresciuto e più ingobbito
del solito. Poche settimane con Hermione avevano
sconvolto il cuore e la vita di Draco. Avrebbe voluto
che tra loro ci fosse un ultimo saluto…un ultimo
addio. Ma Harry era consapevole che non poteva essere così.
Si mosse verso il
castello che si ergeva accarezzato dai raggi del sole. I preparativi per il
Banchetto Finale erano iniziati e Harry si chiese come avrebbe fatto a tenere
nascosta ad Hermione la verità su Draco
per così tanto tempo. L’unica cosa che lo consolava era che quando tutto
sarebbe finito, Hermione avrebbe potuto ritrovare Draco. Forse…sempre se il
biondino sarebbe riuscito a sopravvivere… Sospirò
profondamente.
-Harry!- Ginny
gli stava correndo incontro sorridente. I capelli rossi al vento e gli occhi
che lo scrutavano da lontano. Luminosi come sempre.
-Ti ho cercato
dovunque!- protestò la ragazza fingendosi arrabbiata.
Harry non rispose ma
la baciò con forza e passione. Con disperazione e dolore. Con la gioia che
almeno lui poteva assaporare. Quell’oblio che solo le braccia di Ginny gli donavano. Quando la lasciò andare, Ginny lo guardo sorpresa e rossa in volto. Quel bacio le
aveva tolto il respiro.
-A cosa devo…- ma non riuscì a finire la frase. Harry le posò un
dito sulle labbra morbide accarezzandole con desiderio.
-Non dir niente, Gin.
Baciami. Ne ho bisogno.
La ragazza lo guardò
dritta negli occhi. Comprese che qualcosa non andava in lui ma assecondò la sua
richiesta. Si lasciò trasportare sul soffice prato di Hogwarts
da Harry e lì restarono per quelle che sembrarono ore.
-C’è qualcosa che non va…Harry, lo so, ti conosco…
-Vorrei potertene
parlare, ma…
-Non voglio sapere….voglio solo poterti stare accanto…promettimi
che qualunque cosa succeda tu non mi allontanerai. Anche perché non ci
riusciresti!
Harry sorrise
accarezzandole i capelli rossi e profumati.
-Grazie…è quello di cui ho bisogno. Averti accanto…sarai il mio sostegno nei momenti difficili…
La ragazza lo fissò
serena. La sua più grande paura era che Harry la abbandonasse ora che Voldemort era tornato. Temeva che Harry la considerasse un
peso nella sua lotta contro il Signore Oscuro…ma non
era così. Harry non la voleva lasciare.
-Si è fatto tardi. Che
ne dici di tornare al castello? Il Banchetto Finale starà per cominciare…non me lo voglio perdere!- disse Ginny trascinando Harry con sé.
Harry si alzò con un
enorme peso al cuore e insieme si incamminarono verso la loro ultima giornata a
Hogwarts per quell’anno. Ma solo Harry era
immensamente triste in quella Grande Sala. Davanti a lui si prospettavano anni
orribili. Solo guardando Ginny comprese che in fondo
lui avrebbe avuto sempre un appiglio.
Il suo pensiero andò a
Draco e Hermione. Loro
questo appiglio non l’avrebbero avuto.
Ciao a tutti! Eccomi tornata con un
capitolo molto triste, lo ammetto.
Il prossimo capitolo invece sarà
ambientato ben 5 anni più tardi, a guerra ormai conclusa. Ovviamente gli eventi
non raccontati saranno gli stessi descritti nei libri della Rowling…
Vi aspetto al prossimo capitolo ‘Cinque
anni dopo’e…recensite!!!
-Allora, Harry. Devi
controfirmare anche tutti questi ordini di arresto…la
squadra Auror non è mai stata tanto attiva come in
questo periodo!
HermioneGranger
era entrata nell’ufficio del suo vecchio amico e compagno di scuola Harry
Potter, il più giovane capitano della squadra Auror
che il ministero avesse mai avuto. Non erano cambiati molto dagli anni della
scuola. Harry si era fatto più alto e muscoloso, i capelli neri sempre
spettinati e quegli occhi verdi che ti scrutavano sempre con attenzione. Hermione dal canto suo si era fatto ancora più bella. I
ricci erano aumentati e ora si adagiavano morbidamente sulle spalle fino a
raggiungere e coprire la parte alta della schiena. Il suo sorriso era sempre
luminoso, ma Harry non poteva essere ingannato. I suoi occhi dorati erano
spenti e stanchi. Ed erano così da quando Draco
l’aveva lasciata alla fine del Torneo Tremaghi.
Superare il dolore di vedere il ragazzo che amava baciare un’altra con
noncuranza davanti a lei l’aveva cambiata per sempre. Non era più stata la
stessa. Fredda, cinica e disillusa. Sulla vita e sull’amore. Harry e Ginny credevano che non avrebbe mai più permesso ad un uomo
di avvicinarsi a lei…einvece…
-E fai in fretta,
Harry! Non ho intenzione di passare la vigilia del mio matrimonio qui al
Ministero per cercare di finire un lavoro che spetterebbe a te!- disse la
riccia con uno sguardo gelido.
-Andiamo, Herm! E’ troppo! Devo andare a casa da Ginny!
Mi aspetta per portarla a fare spese per il matrimonio…
-Niente da fare! Muovi
quel braccino e firma!- ma Hermione sorrise sotto i
baffi. Ginny era l’unica persona al mondo che
riusciva a far fare ad Harry qualunque cosa. Anche se il ragazzo non voleva
alla fine finiva sempre per assecondare i caprici della neo signora Potter. Sì…Harry e Ginny si erano sposati
non appena era finita la guerra, non avevano voluto sprecare nemmeno un
secondo! Hermione ovviamente ne fu felice e fu
proprio in quella occasione che incontrò il suo futuro marito. Jesse Forster. Era uno dei colleghi di Harry, un Auror. Alto, capelli biondi e occhi verdi. Insomma un tipo
normale. Ma a quanto pareva aveva stregato il cuore di Hermione.
-Herm…- cominciò Harry mentre apponeva
l’ultima delle firme. La sua voce era titubante come se quello che stava per
dire lo spaventasse un po’. Ma una forza dentro di lui gli impediva di
restarsene zitto.
-Che c’è?
-Vorrei…vorrei chiederti una cosa…
-Ti ascolto!- disse l’amica
mentre raccoglieva le carte.
-Sei sicura di quello
che stai facendo? Voglio dire…Jesse è un ragazzo
fantastico! È gentile e simpatico…è bravo nel suo
lavoro e sono sicuro che ti ama alla follia…ma tu? Tu
lo ami, Herm?
Harry aveva
pronunciato la parte finale della sua domanda quasi sussurrando. Si aspettava
che Hermione urlasse per quelle parole idiote. Invece…
-Mi chiedevo quanto ci
avresti messo a farmi questa domanda!- rispose sincera.
-Che vuoi dire?
-So benissimo quello
che pensi, Harry. Credi che io non sia innamorata di lui…e
che sia ancora innamorata di…- ma Hermione
non pronunciò quel nome. Non ci riusciva. Non l’aveva più pronunciato da quel
giorno.
-E non è così? Non
riesci nemmeno a nominarlo…Draco. DracoMalfoy, Hermione. Ti
ricordi? Quanto lo amavi? Quello era amore…
Hermione fissò Harry quasi con odio. Come
aveva osato rivangare quel nome? Come?
-Tu non capisci…
-No! Hai ragione. Non
capisco perché una persona che ha conosciuto l’amore vero ora si accontenti di
un surrogato.
Hermione colpì in pieno volto Harry che
barcollò per qualche istante.
-Lui ha scelto secoli
fa, Harry, da che parte stare. E ha scelto di stare con la sua famiglia e con Voldemort! Non si è preoccupato nemmeno di dirmelo! Mi ha
solo presa in giro per mesi!- la voce di Hermione era
un soffio. La rabbia era talmente tanta che le aveva irrigidito tutti i muscoli
e parlare era quasi un dolore.
-Non ti ha presa in
giro, Herm!- urlò Harry che per un secondo pensò di
rivelare tutta la verità alla ragazza. Ma non lo fece. Non lo fece per un
semplice motivo: Draco era sparito nel nulla da
quando Voldemort era stato sconfitto. Harry aveva
provato a rintracciarlo ma nulla. E se gli fosse successo qualcosa? Che senso
avrebbe avuto illudere Hermione per poi scoprire che
magari Draco era morto chissà dove! E in più Draco era ufficialmente un ricercato dal Ministero…Harry non vedeva via di uscita per lui!
-Cosa vuoi dire?-
chiese la ragazza questa volta con lo sguardo più attento. La reazione di Harry
le era sembrata strana. Le stava nascondendo qualcosa! Ne era assolutamente
certa.
-Niente…Herm…niente…
Hermione non credeva minimamente all’amico ma
non aveva né il tempo né la voglia di obiettare.
-Allora se non hai
nient’altro da dire me ne vado! Ho una montagna di cose da fare prima del mio
matrimonio. Con Jesse.E se vorrai esserci ne sarò felice, ma non
voglio che tu dica più una sola parola su DracoMalfoy…mi sono spiegata, Harry?
-Perfettamente, Hermione!- rispose il ragazzo secco. Firmò l’ultimo foglio
che la riccia gli pose e si smaterializzò davanti a lei, lasciandola senza
parole.
-Harry, amore! È tardi…perché
non vieni a dormire?- Ginny era scesa nel salotto
della loro casa in GrimmauldPlace.
Erano le 3 del mattino e Harry non era nel suo letto.
-Sì…arrivo, tesoro! Ancora un attimo…- mormorò il moro senza prestare attenzione alla
moglie.
Ginny guardò il marito accigliata. Ecco
che di nuovo la escludeva dalla sua vita, dai suoi pensieri! Era un maledetto
vizio! Ma la rossa non si diede per vinta e si sedette accanto a lui.
-Harry…perché non mi racconti cosa ti preoccupa!
Forse non potrò aiutarti…ma almeno potrai finalmente
sfogarti con qualcuno. Non ti fa bene tenerti tutto dentro.
Harry si voltò verso
di lei e la guardò sorridendo.
-Non ti posso nascondere
nulla, vero?- chiese il marito e dolcemente appoggiò la testa sulle sue gambe. Ginny cominciò ad accarezzargli i capelli con calma, cosa
che rilassava sempre Harry nei momenti più difficili.
-Solo che…non so come la prenderai…
-Che vuoi dire, Harry?
-C’è una cosa che non
ti ho detto per tutti questi anni…ma hai ragione,devo
sfogarmi con qualcuno!
Ginny aveva una espressione curiosa
dipinta sul viso.
-Cinque anni fa…cinque anni fa Draco lasciò Hermione…ricordi?
-E come potrei
dimenticare? Da allora Hermione non è più la stessa.
Ma come posso biasimarla? Anche io mi sono lasciata ingannare da quello stronzo
di Draco. Aveva fatto di tutto per riconquistare Hermione! Pensavo che gli interessasse davvero. Che gli
importasse di lei…einvece…e
poi con la Parkinson! Merlino! Quanto era caduto in basso...
-Gin…le cose non sono andate proprio così…- disse Harry rimettendosi a sedere e guardando la
moglie negli occhi.
-Cosa vuoi dire?
-Ricordi quando mi hai
raggiunto nel parco il giorno dell’ultimo banchetto del quarto anno?
Ginny si limitò ad annuire. La sua mente
era concentrata su quel lontano ricordo.
-Avevo appena parlato con
Draco…era tutto costruito…
-Lo so…- disse la ragazza senza lasciare che Harry finisse il
suo discorso.
-No, non lo sai! Il
tradimento con la Parkinson, tornare dai suoi, diventare un Mangiamorte…faceva
tutto parte del suo piano…e io lo sapevo…
-Un attimo…piano? Quale piano…e tu lo
sapevi?- la voce di Ginny cominciava ad alterarsi.
Cosa le aveva nascosto Harry per tutti quegli anni?
-Quel pomeriggio a HogwartsDraco mi ha offerto il
suo aiuto per lottare contro Voldemort…mi ha offerto
di diventare una sorta di infiltrato…e io l’ho sempre
saputo. Ci incontravamo regolarmente negli anni successivi. Lui mi riferiva
quello che Voldemortprogettava…e…
-E cosa aspettavi a
dirmelo? Posso capire Hermione…hai voluto tenerla al
sicuro e lo capisco. Ma io? A me non hai pensato? Harry..ero la tua fidanzata!
Ora sono tua moglie…e ci sono ancora dei segreti tra
noi?- il tono di Ginny era risentito. Era arrabbiata
e offesa con il marito che le aveva nascosto un evento importante di quegli
anni.
-Mi dispiace, Gin…tu non sai quante volte sono stato sul punto di dirti
tutto. Poi pensavo che meno gente sapeva la verità meglio era per tutti.
Saremmo stati tutti più al sicuro, soprattutto Draco.
Ginny sospirò con forza mantenendo lo
sguardo fisso su Harry.
-Va bene! Non importa…capisco le tue ragioni….ma
ora? Cosa facciamo ora?
-Cosa intendi?
-Andiamo! Hermione sta per fare l’errore più grosso della sua vita e
solo per un maledetto equivoco! Draco la ama ancora
ne sono sicura…
-Anche se fosse come
possiamo sperare che le cose tornino come prima? Lui è sparito dopo la guerra…il Ministero lo ritiene colpevole di tutta una serie
di crimini che difficilmente Draco potrà giustificare…
-Ma tu sai la verità!-
disse Ginny risoluta.
-Ginny…- disse Harry stancamente. Come poteva
dire una cosa simile? Nessuno gli avrebbe mai creduto!
-No! Questo lo devi a Draco e a Hermione! Non mi
interessa cosa dovrai fare per far sì che la gente creda alla innocenza
dell’ultimo Malfoy! Tu farai ogni cosa sia
materialmente possibile!
-Hermione non la prenderà bene! Crede che a me
non piaccia Jesse…ed è un miracolo che io sia ancra tra gli invitati a quel matrimonio!
-Hermione capirà! Come ho capito io…
Harry si avvicinò per
baciare la moglie ma Ginny si scansò.
-Finchè non troverai il modo di sistemare le
cose non mi sfiorerai nemmeno con un dito! Sono ancora arrabbiata con te,
Potter!- disse la ragazza che però sorrise vedendo lo sguardo terrorizzato di
Harry.
Un ticchettare
improvviso attirò l’attenzione dei due ragazzi. Alla finestra un gufo picchiava
il becco sul vetro.
-Chi può essere a
quest’ora della notte?- chiese Ginny preoccupata. Ma
la risposta non tardò ad arrivare. Harry prese il messaggio che il gufo portava
e dopo averlo letto lo porse alla moglie.
-Lupus in fabula…- mormorò la rossa leggendo il testo.
Era dalla morte di Piton che Harry non metteva piede nella Stamberga
Strillante. Ma la lettera che aveva ricevuto gli dava appuntamento in quel
luogo per la notte seguente. E Harry non si era fatto pregare.
-Vedo che il mio gufo
ti ha trovato. Non ero sicuro che avresti trovato il coraggio di andare a
vivere a GrimmauldPlace.
DracoMalfoy era
apparso nell’ombra di quelle pareti davanti a Harry che lo attendeva da quasi
un ora.
-Sei in ritardo- disse
il moro.
-Ho avuto….dei piccoli contrattempi. I tuoi Auror
mi stanno alle calcagna!- rispose il biondino avanzando verso Harry.
Fu in quel momento che
il moro riuscì a vederlo alla tremula luce della Luna che entrava dalle
finestre. Era profondamente cambiato. I suoi occhi color ghiaccio si erano
spenti ancora di più, diventando specchi di un dolore muto. I capelli dorarti
erano lunghi e non più pettinati con cura. E il viso si era fatto ancora più
magro e scavato. Harry lo guardò quasi con timore, come se quello davanti a lui
fosse un fantasma.
-Che c’è, Potter? Non
mi saluti?
Ma Harry corse verso
il ragazzo e lo abbracciò con forza. Draco non se lo
aspettava di certo e rimase per qualche istante fermo senza fare nulla. Poi si
sciolse e rispose all’abbraccio.
-Come stai, Dray?- chiese Harry guardando il ragazzo negli occhi.
-Potrei stare meglio…- rispose onestamente Draco.
-Dray….è ora che tu torni a casa! Dico sul
serio! Dove sei stato tutti questi anni? Cosa hai fatto?
-Ho continuato a
scappare dove potevo…te lo ripeto, i tuoi Auror sono maledettamente bravi!
Come poteva avere
voglia di scherzare con quello che gli stava capitando?
-Tu piuttosto…vedo che ti sei sposato…-Draco indicò con un cenno del capo la mano sinistra
di Harry.
-Oh…behsì…
-Ginny?
-Sì…lei.
Cadde un silenzio
imbarazzante. Entrambi i ragazzi stavano pensando alla stessa cosa. Hermione. Ma nessuno dei due aveva il coraggio di parlare.
-E…come sta? Lei…come
sta?- alla fine era stato Draco a parlare per primo
anche se la sua voce e il suo viso tradivano il dolore nel pronunciare quel nome.
-Dray…devitornare…
-E’ successo qualcosa
ad Hermione?- chiese Draco
improvvisamente allarmato.
-No! Cioè..sì…e va bene…Hermione sta per sposarsi…questo sabato!
Harry si aspettava che
Draco cominciasse ad urlare o che comunque avesse una
qualche reazione invece nulla.
-Capisco…beh…ègiusto…è
andata avanti! In fondo era quello che volevo, no? Che lei andasse avanti anche
senza di me!
-Non dire sciocchezze!
Lei non sta andando avanti! Sta solo facendo l’errore più grande della sua
vita! Lo sai lei e lo sai anche tu! Devi tornare.
-Per fare cosa? Se torno
mi aspetta Azkaban!
-I tuoi non sono
finiti ad Azkaban!- disse Harry nel vano tentativo di
convincerlo.
-I miei sono sempre
stati bravi a tirarsi fuori dai guai! Non credo che riserveranno lo stesso trattamento
anche a me! In fondo io ho quasi ucciso Silente!
-Ma non l’hai fatto! E
sono sicuro che i tuoi testimonieranno a tuo favore…e
poi ci sono io…
Draco rise. Di nuovo quella risata senza
allegria.
-Potter, Potter, Potter! Il solito ingenuo!
Credi che basti la tua parola? Contro pile e pile di fascicoli contro di me? Credi
che i miei mi aiuteranno? Quando hanno scoperto che facevo il doppio gioco mio
padre mi voleva uccidere!
-Ma non l’ha fatto!
-Solo perché mia madre
l’ha fermato dandomi il tempo di scappare!
-E allora chiederemo a
lei di darti una mano!- Harry cercava in ogni modo un appiglio per aiutare un
amico e non solo…voleva mettere a tacere la sua
coscienza. Si sentiva tremendamente in colpa per aver lasciato che Draco affrontasse tutto quello, per aver lasciato che Hermione credesse che il ragazzo che amava l’avesse solo presa
in giro! Doveva rimediare in qualche modo!
-Ci parlo io! Vado io
da lei…però tu devi presentarti al Ministero e avere fiducia…
-In chi? Nel Ministro?
-NO! Dovresti fidarti di
me! Fallo per Hermione! Lei ti ama e tui ami lei…non dovete buttare
via tutto così! Potete essere felici…se solo mi dai
la possibilità di fare un tentativo!- rispose Harry serio in volto come Draco non lo aveva mai visto.
Dopo un lungo minuto
si assordante silenzio Draco parlò.
-Spero di non
pentirmene, Potter!
Ciao a tutti!
Ecco un nuovo capitolo
ambientato quando oramai la guerra è finita e tutto sembra tornato alla normalità…tranne che per Draco. Riuscirà
Harry a convincere Narcissa a testimoniare per Draco? E Hermione si sposerà con Jesse?
A presto!
Il prossimo capitolo si
intitolerà “Il matrimonio di Hermione”…
Ritornare a MalfoyManor dopo quello che in
quel posto aveva passato era stato difficile e doloroso. Ma Harry doveva farlo,
per Draco e per Hermione. Teneva
a lei molto più di quanto avesse dato a vedere in quegli anni e non poteva
permettere che si sposasse con Jesse. Lei amava Draco e se l’unico modo per renderla felice era affrontare
di nuovo i Malfoy, lo avrebbe fatto.
Harry attese qualche
minuto nascosto fuori dal cancello della grande e cupa casa. Aspettava che Lucius se ne andasse al lavoro per poter restare da solo
con Narcissa. Lei era la sola che poteva aiutarlo,
che poteva avere a cuore il futuro e la felicità di Draco.
Vide Lucius uscire di casa e salutare la moglie con un cenno del
capo e dirigersi verso il cancello. Harry attese in silenzio e quando vide Malfoy smaterializzarsi attraversò il grande giardino e
bussò alla porta pensando nel frattempo a cosa avrebbe detto. All’improvviso si
sentì stupido per quello che aveva pensato di fare. Come poteva NarcissaMalfoy starlo a sentire?
Harry era probabilmente la persona che Narcissa
odiava di più al mondo. Harry aveva sconfitto l’Oscuro Signore per ben due
volte portando i Malfoy per ben due volte davanti al Wizengamot. Avevano rischiato di finire ad Azkaban per causa sua. E soprattutto per lui Draco aveva tradito la sua famiglia. Ma era tardi per avere
ripensamenti. Oramai doveva andare fino in fondo.
-Buongiorno signora Malfoy. Le posso parlare?
-Potter? Non credo che abbiamo qualcosa da
dirci..- rispose la donna aprendo la porta e vedendo il volto del giovane mago
davanti a lei.
-Si tratta di suo
figlio, Draco.
Harry sperava che
sentire il nome del ragazzo avrebbe scosso almeno un poco la donna. E infatti Narcissa sentendo il nome di Draco
ebbe un fremito. Dopo un lunghissimo istante si fece da parte lasciando
intendere ad Harry che poteva entrare.
Il ragazzo non se lo
fece ripetere due volte e si infilò nel salotto buio che ricordava molto bene.
-Allora Potter! Che
cosa vuoi?
-Vorrei chiederle un
favore, signora.
Harry aveva deciso di
andare diritto al punto. Non aveva né la voglia né la capacità di cercare di
ammorbidire Narcissa. E soprattutto non voleva
restare in quella casa per troppo tempo. Un senso di oppressione lo avvolgeva
respirando quell’aria. Si sentiva soffocare.
-Un favore? Da me?- Narcissa sogghignò malignamente e Harry comprese da chi
aveva ereditato Draco quel sorriso che tanto lo
faceva infuriare.
-Sì…solo lei può salvare Draco.
È tornato. So dove si trova e so che noi due siamo i soli che possiamo provare
la sua innocenza.
-Non so di cosa stai parlando…e non mi interessa sapere dove è Draco- rispose fredda la donna.
-Non le credo! Se
davvero non le importasse di lui non mi avrebbe fatto entrare e….non avrebbe impedito a Lucius
di ucciderlo quando ne ha avuto l’occasione.
Quella frase fece
capire a Narcissa che Harry aveva davvero parlato con
suo figlio. Solo lui poteva sapere cosa era successo qual dannato giorno in cui
Lucius aveva scoperto del tradimento del figlio.
-Io non posso fare
niente per lui, mi dispiace!
-Non è vero! Dica
piuttosto che non vuole farlo perché ha paura della reazione di suo marito!
-E cosa cambierebbe?
Il punto è che non posso aiutare mio figlio! Dovrà cavarsela da solo!
-Ma lei è sua madre!
Come può lasciare che soffra per il resto della sua vita?- per la prima volta
da quando era lì, Harry sentì il desiderio impellente di prendere la bacchetta
e minacciare quella donna glaciale. Come poteva abbandonare un figlio, il suo
unico figlio nel momento in cui lui aveva più bisogno di lei?
-Sono sua madre ma
quello che ha fatto…
-Cosa ha fatto di così
orribile? Ha solo scelto si schierarsi dalla parte giusta! Senza il suo aiuto
probabilmente tutti voi ora sareste morti! Crede davvero che Voldemort avrebbe risparmiato i servitori che lo aveva
tradito quattordici anni prima? Vi ha usato…ha usato
la vostra casa, ha messo in pericolo la vostra vita e lui non si è mai esposto!
E Draco ha impedito che voi vi autodistruggeste! Come
può essere così crudele con lui?
Narcissa respirava a fatica. Le sue pupille
erano dilatate per la tensione. Come si permetteva quello stupido ragazzino di
parlale in quel modo? Non sapeva che lei era NarcissaMalfoy?
-Mi ascolti, la prego!
Ho bisogno che lei testimoni a favore di Draco! Se le
sue parole confermeranno le mie Draco verrà
prosciolto da ogni accusa! Ora si trova ad Azkaban…
-E’ solo uno sciocco!
Si è fatto catturare per nulla!
-No! Si è costituito
per amore! Per amore di Hermione!
A quel nome Narcissa sussultò con orrore. Ancora quella mezzosangue!
-Cosa c’entra quella
ragazza?
-Hermione sa per sposarsi…e
l’unico modo che Draco ha per impedirlo era di
confessare la verità. Solo così può sperare di riconquistarla…
-E tu vorresti che io
mi presti a vedere mio figlio sposato con una mezzosangue?
-NO! Io vorrei che lei
si sforzasse per vedere suo figlio felice! È questo che una vera madre dovrebbe
fare!
-Come osi? Piccolo insolente…
-Io oso eccome! Lei
sta privando suo figlio dell’unica cosa che potrebbe concedergli la voglia di
affrontare quell’infermo che è Azkaban!!! Lei è una
donna mostruosa! Capisco perché Draco non ha remore
per avervi tradito!
-ORA BASTA!- urlò la
donna sull’orlo delle lacrime. – non dire un’altra parola Potter!
-Non si preoccupi…me ne vado! Draco aveva
ragione….mi aveva detto che sarebbe stato inutile
parlare con lei…
E senza aggiungere una
sola parola uscì da quella casa sbattendo la porta. E lasciando Narcissa esausta e provata da quella discussione. Davvero Draco aveva detto quello? Davvero pensava che sua madre non
lo amasse abbastanza? All’improvviso una dolorosa fitta al cuore la trafisse.
Si accasciò a terra con un respiro affannoso. Era troppo. Non poteva sopportare
anche questa sofferenza. Non poteva e non voleva…che
cosa le restava da fare?
-Io non posso credere
che tuo marito mi abbia fatto una cosa del genere!- Hermione
era furiosa. Draco era spuntato il giorno prima del
suo matrimonio con Jesse e ora era più confusa che
mai. E quella assurda storia…Draco l’aveva lasciata
per proteggerla! Ma cosa era preso a Harry? Si era bevuto il cervello? Certo se
fosse stato vero….se davvero Draco
l’aveva lasciata solo per amore…forse l’amava ancora.
Ma che cosa andava a pensare? Era tutta una burla! L’ennesimo tentativo di
salvarsi la pelle, ecco cos’era! E lei non ci sarebbe cascata come un’idiota!
Non avrebbe buttato all’aria il suo matrimonio per questo!
-Mione…perché non dai a Harry e Draco una chanche!
-Non dirmi che gli
credi anche tu, Gin!- sbottò Hermione richiamata dai
suoi pensieri.
-Non lo so…non so cosa pensare, Hermione!
Però non credi che dovresti rimandare le nozze?
-Che cosa?- sibilò Hermione, gli occhi ridotti a due fessure.
-Sì, insomma…Mi sembra che il ritorno di Draco
non ti abbia lasciata indifferente. Forse dovresti riflettere su questo…-Ginny era quanto mai
convinta che l’amica stesse facendo l’errore più colossale della sua vita. Lo
era già prima del ritorno di Draco, ma ora ne era
davvero certa. Quando Draco era tornato, Hermione si era rifiutata di incontrarlo, ma era corsa
subito da Ginny per chiedere consiglio all’amica. E
in quell’occasione Ginny aveva capito che Hermione non avrebbe mai dimenticato Draco
e che Jesse era solo un ripiego.
-Ci ho pensato bene,
Gin! Cosa credi? Che io mi sposi così, senza pensarci?
-Non ho mai detto
questo, mi sembra…dico solo che ora le cose sono
cambiate. C’è un nuovo elemento di cui dovresti considerare l’esistenza!- la
rossa non avrebbe mollato la presa tanto facilmente e questo fu chiaro ad Hermione che sospirò sempre più irritata.
-Io mi sposo fra un’ora
Ginny. Mi sposo con Jesse. Amo
Jesse e so che lui ama me. Fine della discussione. Draco è solo un ricordo del passato.
-No che non lo è! Lo
sai tu e lo so io! Puoi prenderti in giro quanto vuoi Hermione,
ma sai meglio di me che tutto questo è un errore. Farai soffrire Jesse e soffrirai anche tu..intrappolata in un matrimonio
che non vuoi, con un uomo che non ami!
Dove aveva trovato il
coraggio per dire tutto quello? Erano parole dure e amare, ma Ginny era assolutamente convinta che era di questo che Hermione aveva bisogno in quel momento. Sincerità.
-IO AMO JESSE!- urlò
la riccia sull’orlo di una crisi di nervi.
-Gli vuoi bene…ma non lo ami. E non lo amerai mai! Perché non è Draco…sei una stupida, Herm! Sei
stupida e cieca!- e Ginny dicendo questo prese la sua
borsa e si avviò verso al porta della stanza in cui Hermione
si stava preparando.
-Dove vai?- chiese
brusca la riccia.
-Me ne vado…non starò qui ad assistere mentre ti fai del male da
sola! Auguri Hermione!
L’aveva davvero fatto?
Ginny se n’era andata veramente? Non poteva crederci,
la sua migliore amica la stava abbandonando proprio nel momento in cui aveva
più bisogno di lei. Perché non capiva? Hermione era così
confusa! Da un lato Jesse e la sicurezza di un uomo
che non l’avrebbe ami tradita. Dall’altra Draco,
l’unico uomo che avesse mai amato. Ma la spaventava questo sentimento. Era
troppo orgogliosa per ammetterlo, ma era così! Aveva paura di credere a quanto
Harry le aveva detto…e se Draco
l’avesse ferita di nuovo? Sarebbe riuscita a superarlo un’altra volta? No.
Decisamente no.
Toc toc. Qualcuno aveva bussato alla porta richiamando Hermione dai suoi tormenti.
-Avanti!- disse Hermione convinta che fosse Ginny
che pentita tornava sui suoi passi.
-Buongiorno, signorina
Granger- una voce gelida e nota parlò alle spalle
della riccia.
-Si…signoraMalfoy.
Che ci fa lei qui?
L’ultimo colloquio tra
le due non era stato molto positivo per Hermione anche
se poteva ricordare esattamente come Draco l’aveva
consolata in quell’occasione. Avevano fatto l’amore per la prima volta. E una
morsa allo stomaco la fece gemere di dolore.
-Vorrei parlarti, se
non ti dispiace…
-Parlarmi? E cosa può
volermi dire di così importante da non poter aspettare almeno qualche giorno?
Forse non l’ha notato, ma sto per sposarmi.
-L’ho notato, grazie.
E sono qui per impedirti di fare un errore. Devi ascoltarmi Hermione,
o passerai il resto della tua vita a pentirtene.
Ci siamo quasi…siamo
quasi alla fine di questa storia! Come è comprensibile Hermione
non può fidarsi subito di Draco…non dopo come lui l’ha
trattata! E di nuovo tocca a Narcissa fare qualcosa…riuscirà a convincere Hermione?
Vi aspetto al prossimo capitolo “E
vissero tutti felici e contenti?”…e recensite!!!
Capitolo 35 *** E vissero tutti felici e contenti? ***
E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI?
Ginny era furiosa con Hermione.
Come poteva gettare al vento la sua felicità così? Aveva la possibilità di
ricominciare, anzi di riprendere la storia con Draco
esattamente dal punto in cui l’avevano interrotta e sembrava che a lei questo
non importasse. Si poteva essere più stupidi?
La rossa si
materializzò nel salotto di casa sua. Harry si spaventò moltissimo vedendola
arrivare con gli occhi che dardeggiavano per la rabbia.
-Tesoro, qualcosa non
va?
-E’ ufficiale. Hermione è un’idiota!- disse Ginny
lapidaria. Prese una tazza di the che scaldò all’istante con la propria
bacchetta e si sedette sul divano del salotto non prima di essersi sfilata il
bell’abito che aveva comprato per la cerimonia e di essersi infilata la lunga
felpa di Harry. Era enorme per lei, ma adorava mettersela. Sentiva su di lei il
profumo del marito che la inebriava.
-Hai provato anche tu
a farla ragionare?- Harry si era seduto accanto a lei avvolgendola con entrambe
le braccia e posandole un bacio tra i capelli rossi e profumati.
-Non c’è stato verso…è solo una bambina viziata! Pensa che tutto le debba
essere servito su un piatto d’argento. Cosa crede? Che per noi sia stato
facile? Abbiamo sofferto anche noi per poter stare insieme! Voldemort
non ha messo in crisi solo lei! Quando fa così…
Ginny era un fiume in piena. La sua rabbia
aveva pur bisogno della valvola di sfogo e Harry lo sapeva bene. Conosceva sua
moglie e non c’era nulla di meglio per lei che dare voce a tutti i suoi pensieri.
-Lo so, amore…anche io ho provato a raccontarle tutto! Ma a quanto
pare quando ha saputo la verità su Draco è andata
ancora di più su tutte le furie! Io non capisco…èDraco che ama…l’ha sempre amato.
E ora che può averlo, si rifiuta persino di vederlo! Comunque ho una notizia
per te…
-Buona o cattiva?-
chiese la moglie sistemandosi meglio tra le braccia di Harry. Stare in quella
posizione la tranquillizzava sempre. Ogni volta che con la sua squadra aveva
una partita importante, Ginny si rifugiava su quel
divano con Harry. Anche senza parlare o semplicemente parlando del più e del
meno. L’importante è che lui l’abbracciasse come stava facendo in quel momento.
-Buona, credo…NarcissaMalfoy alla fine
ha testimoniato a favore di Draco.
-Dici sul serio? Ma…questo significa che Draco è
libero! Vero?
-Sì…- ma nella voce di Harry c’era un’ombra
di tristezza.
-Cosa c’è che non va
amore?
-Ora cosa farà Draco? Senza Hermione per lui non
ha molto senso restare qui…se ne andrà di nuovo…
-Sì..beh…può stare da noi per un po’ se vuoi!
Entrambi furono
attraversati dallo stesso pensiero e sorrisero quasi contemporaneamente. Si
stavano preoccupando per quello che per molto tempo era stato il loro nemico.
Lo volevano addirittura in casa propria…
-Posso provare a
chiederglielo, ma non credo accetterà. Non vuole rischiare di incontrare Hermione…
-Già…però non è giusto che lui debba
andarsene! Ha già sofferto tanto in questi anni! Vorrei fare qualcosa per lui…
-Ti capisco. Mi sento
così inutile! Se penso che è tutta colpa mia…
-Ma sei impazzito? È
stata una scelta di Draco quella di fare il
doppiogioco. Ci è stato di grande aiuto, ma nessuno l’ha costretto. Tantomeno
tu!
Ginny si era sollevata dal corpo di Harry
sentendo improvvisamente freddo, ma voleva guardarlo meglio occhi. Solo così il
ragazzo si lasciava convincere. Era sempre stato così tra loro. Bastava che Ginny lo guardasse con i suoi occhi cioccolato e che lo
scrutasse in profondità…e Harry acconsentiva a tutto
quello che gli diceva. Gli prese il viso fra le mani e continuò a specchiarsi
in quel verde per qualche istante. Un pensiero attraversò la mente di Ginny. Anche lei aveva una notizia da dare al ragazzo.
L’aveva saputa da poco ma non voleva comunicarla a Harry mentre era così teso
per via di Draco e Hermione.
Ma forse quello era il momento giusto…magari quella
notizia lo avrebbe tranquillizzato.
-Harry…- disse dolcemente Ginny
appoggiando le sue labbra su quelle di Harry. Il ragazzo rispose prontamente
mettendo una mano sulla nuca di Ginny e spingendo il
volto della moglie verso il suo. Ginny lo lasciò
giocare con la sua bocca e la sua lingua dischiudendo le labbra per lasciarlo
entrare. Quella era una delle caratteristiche che amava di più di Harry. Era
dolce ma anche passionale…sapeva accendersi
all’improvviso anche per un semplice bacio. E a lei piaceva sapere di avere
quel potere su di lui.
-Volevi dirmi
qualcosa?- disse Harry con il sorriso sulle labbra dopo essersi separato da
lei.
-Emh…sì…ma se vuoi puoi continuare a baciarmi…io non ho nulla in contrario.
-Bene…- disse Harry con la voce più roca del
solito. Ginny sapeva cosa significava quel tono di voce.
La desiderava. Ardentemente. Almeno tanto quanto lei voleva lui. E non aveva
intenzione di privarlo di quel piacere…non a lungo…ma prima voleva dirgli quello che doveva.
-Harry…- tentò di dire ancora Ginny, ma Harry con un movimento veloce l’aveva fatta
sdraiare sul divano e ora stava sopra di lei reggendosi sulle braccia. La
guardava con gli occhi verdi che splendevano di quella luce particolare che
mostrava a Ginny quanto profondo fosse l’amore che
provava per lei.
-Sì Gin…- continuò lui malizioso infilando le sue mani sotto la
felpa pesante. Ginny gemette sentendo quelle mani
fredde sulla sua pelle calda. La sua mente si annebbiò completamente. Harry e
solo il suo corpo le interessavano in quel momento. Poteva anche comunicargli
più tardi quello che doveva dirgli…
Così lasciò che il
marito iniziasse quella stessa danza che apparteneva solo a loro e grazie alla
quale entro pochi mesi sarebbero diventati genitori…
-Mi faccia capire…adesso vuole che io stia con suo figlio? Vuole che
formiamo insieme una bella famigliola felice? È matta o mi sa solo prendendo in
giro? Non so se se lo ricorda, ma proprio lei è venuta anni fa ad Hogwarts a dirmi di lasciare Draco…-Hermione era fuori di sé dalla rabbia. Percorreva a
grandi passi la stanza torcendosi le mani e non prestando la minima
considerazione per il suo abito bianco che si stava sgualcendo. Cosa voleva
quella dannata donna dalla sua vita? Si era presentata pochi minuti prima del
suo matrimonio per convincerla a ripensarci e dare una seconda possibilità a Draco. Si poteva essere più folli?
-Lo ricordo benissimo,
Hermione.
-E allora cosa
pretende?
-Nulla. Non pretendo nulla…ti sto solo dando un consiglio.
-Non mi servono
consigli da lei!- rispose Hermione acida come mai
prima.
-Sei solo una sciocca
ragazzina viziata! Pensi che tutto nella vita sia facile? Pensi che sia stato
facile per me venire qui?
-Non mi importa di
quanto può essere stato difficile per lei…Draco mi ha
lasciata, umiliata…poi ho scoperto che in realtà mi
ha solo mentito per anni! Non si è fidato di me, non mi ha creduto alla sua
altezza. Doveva parlare con me e non solo con Harry… Crede
che io possa perdonarlo dopo tutto questo?
-Dovresti!
Hermione rimase senza parole. Non credeva che
Narcissa avrebbe risposto in quel modo. Cercò di
ricomporsi e di trovare qualocsacper
congedare la signora Malfoy il prima possibile.
-Senta…capisco che lei voglia stare dalla parte di
suo figlio, ma…
-Non capisci nulla
invece! Se fossi sicura che tu stia facendo la scelta giusta, non sarei qui!
-Come può lei
giudicarmi? Come può capire se la mia scelta è quella giusta? Lei non mi
conosce nemmeno!- protestò la riccia felice di trovare un appiglio a cui
aggrapparsi.
-Te lo si legge in
faccia, Hermione. Ti ho conosciuta quando eri al
massimo della tua felicità…e ora non vedo un solo
sprazzo della stessa luce che avevi allora negli occhi. Tu stai soffrendo tanto
quanto mio figlio!
-Io…non è vero! Tutti con questa storia…Harry, Ginny e ora lei! Io
amo Jesse! Lo amo sul serio! Voi non lo conoscete come
lo conosco io…- nella voce di Hermione
c’era la disperazione. Doveva convincersi che fosse così, non poteva cedere a Draco. Non voleva soffrire…non
voleva provare lo stesso dolore che aveva provato anni prima quando aveva visto
il ragazzo che amava baciare Pansy davanti a lei. Era
stato così difficile trovare la forza di rialzarsi! E se fosse successo ancora?
Non avrebbe retto nuovamente al colpo…
Ma ora anche sua madre
Narcissa era lì…e la
spingeva tra le braccia del figlio…non sapeva cosa
pensare, cosa credere. Amava Draco. Questa era una
certezza! Ma amava anche Jesse…lui l’aveva salvata da
una vita di infelicità assicurata. Lui l’aveva aiutata nel momento più
difficile, le era restato accanto. Come poteva cancellare tutto con un colpo di
spugna? Non poteva ferirlo così, non lo meritava.
-Jesse non merita questo…-
mormorò Hermione dando voce al suo ultimo pensiero.
-Ma non merita nemmeno
che sposi una donna che non lo ama…-Narcissa aveva addolcito il tono della sua voce. Era come
se in un certo senso sapesse quello che la ragazza davanti a lei provava.
-Io amo Jesse- ma la riccia era sempre meno convinta di quello che
diceva e la sua voce era incrinata. Le sue certezze stavano vacillando. E le
lacrime stavano per sgorgare sul suo volto rovinando ore di trucco.
-Gli vuoi bene…e sicuramente imparerai ad amarlo con gli anni se lo
sposerai. Ma non sarà l’amore che hai sempre sognato…non
sarà quello che hai vissuto con mio figlio.
Hermione cominciò a versare lacrime
silenziose. Alla fine aveva ceduto e non aveva potuto fermarle. Erano così
calde che le stavano bruciando la pelle. O forse era solo la rabbia di dover
ammettere che tutto quello che Narcissa stava dicendo
era la verità? Quella donna aveva dannatamente ragione…cosa
pensava di ottenere sposando Jesse? Avrebbe solo
vissuto una vita a metà…non avrebbe mai provato le
stesse emozioni che aveva provato con Draco. Stare
accanto a Jesse non le faceva venire i brividi come
con il biondo serpeverde.
-So per esperienza
cosa vuol dire. No..non guardarmi così! Voglio molto bene a Lucius…e
a modo mio lo amo, moltissimo. Non posso pensare di non averlo accanto. Ma il
giorno del mio matrimonio se fossi stata davvero libera di scegliere probabilmente…beh forse, anzi sicuramente oggi non sarei la
moglie di LuciusMalfoy. Ma
l’uomo che amavo aveva occhi solo per un’altra…LilyPotter…
-Lei…lei era innamorata di Piton?- chiese Hermione sconvolta
dalla rivelazione.
-Già…non l’ho mai dimenticato. E quando è morto…- ma Narcissa non terminò
la frase. Il suo volto pallido fu rigato da un lacrima solitaria che
testimoniava un amore eterno. Più forte della morte.
-Vuoi finire così?
Vuoi trovarti un giorno a rimpiangere ogni istante che non hai passato accanto
a Draco?
Io non credo,Hermione. Draco è uscito da Azkaban…è al Paiolo Magico per ora. Ma non resterà qui a lungo…non resterà se non avrà un buon motivo per farlo.
Hermione alzò lo sguardo su Narcissa, che a modo suo sorrise. Aveva capito finalmente.
Non aveva tempo da perdere. Doveva andare da lui. fermarlo. Dirgli che lo amava
oggi come cinque anni prima…
Ma prima…prima
doveva parlare con Jesse. Anche lui aveva diritto di
una giustificazione.
Quello sarebbe stato
davvero il giorno più importante della vita di Hermione…
Hermione si sentiva uno schifo. Era entrata
quasi alla chetichella in chiesa e subito lo sposo si era alzato e posizionato
sui primi gradini dell’altare. Ma intuì all’istante che qualcosa non andava. La
sposa non era accompagnata dalle damigelle e soprattutto aveva uno sguardo che
non prometteva niente di buono.
-Posso parlarti?-
chiese Hermione con un filo di voce a Jesse. Il ragazzo totalmente incapace di pensare in quel
momento, annuì seguendo quella che doveva essere la sua futura moglie in una sala
adiacente.
-Cosa succede, Herm? Qualcosa non va?
Da che parte doveva
cominciare? Comunque la mettesse, Hermione aveva
totalmente torto! E aprire bocca non le era mai sembrato così difficile in
tutta la sua vita.
-Jesse…io…io non posso sposarti!- disse infine la
ragazza non sapendo esattamente dove avesse trovato il coraggio per farlo.
-Tu…cosa? E’ successo qualcosa?
Perché Jesse era così maledettamente dolce e premuroso anche in
quel momento? Sarebbe stato molto più facile per Hermione
sopportare una scenata…ma non quello!
-Non…non è successo nulla, Jesse…- mentì Hermione incapace
di guardarlo troppo a lungo negli occhi.
-Ti conosco, Mione…non prendermi in giro! Non credo di meritarmelo!
-Hai ragione…non te lo meriti! Tu meriti una ragazza che ti ami
sul serio, dal profondo del cuore…
-E tu…non…tu
non mi ami?- gli occhi di Jesse imploravano Hermione di non farlo soffrire, di non spezzargli il cuore.
Ma arrivata a quel punto, la ragazza non poteva più tornare indietro.
-No. Io non ti amo, Jesse.
Ti voglio bene…e tanto anche…ma
non ti amo.
Un gelido silenzio
cadde nella stanza. Hermione avrebbe voluto dire qualcosa
di intelligente per scusarsi, ma non le veniva in mente nulla. O meglio…tutto quello che le passava per la testa non era
propriamente adatto in quel momento.
-E’ per via di quel Malfoy, vero?- chiese infine Jesse
togliendosi la giacca.
-Jesse…
-NO, Hermione! Tu mi stai mollando all’altare il giorno delle
nostre nozze! Io ho diritto ad una spiegazione! Almeno questo me lo devi, visto
che mi hai preso in giro per tutto questo tempo! Perché non te ne sei accorta
oggi di non amarmi, non è vero?
Finalmente Jesse aveva cominciato a reagire…ma
anche ora Hermione faticava a trovare le parole. Si
sentiva tremendamente in colpa perché tutto quello che il ragazzo le stava
dicendo era vero.
-Sì…non l’ho capito oggi…l’ho
sempre saputo…
-Sei ancora innamorata
di Draco?
-Sì…- ammise Hermione
e si stupì della sensazione di calore che provò nel petto. Ammettere di amare Draco la faceva sentire bene come non stava da tempo. Era
come se nulla fosse mai cambiato dentro di lei. Lo aveva inconsciamente
aspettato per tutti quegli anni. Non si era mai davvero allontanata da lui, dal
suo ricordo. E ora che poteva finalmente rivederlo, la sua vita fatta di
menzogne le stava stretta.
-Dovevo immaginarlo!
Sono stato uno stupido a pensare che avrei potuto prendere il suo posto!
-Non è colpa tua, Jesse! Tu sei un ragazzo magnifico…
-Piantala Hermione! Non devi fingere di essere gentile con me…sei stata crudele…mi hai
mentito per tutto questo tempo!- la rabbia di Jesse
usciva ad ogni parola. E Hermione non poteva
biasimarlo.
-Io non ti ho mentito…nonsapevo…non capivo!
-Ma fammi il piacere!
Scommetto che Ginny e Harry ne sanno qualcosa…scommetto che loro ti avevano avvertito
dell’errore grossolano che stavi per fare.
Hermione annuì. Che altro poteva fare?
-Vattene! Non voglio
vederti mai più…non voglio nemmeno sentirti nominare!
-Lo sai che questo non
è possibile…lavoriamo tutti e due al ministero…
-Ho un’idea…perché non chiedi un trasferimento?- propose
sarcastico il ragazzo.
-Non dire idiozie!
Quello è il mio lavoro, la mia vita! Non abbandonerò tutto solo perché…
-Solo perché? Credi
che sia troppo rispetto a quello che mi hai fatto?
-Stai esagerando, Jesse! E comunque non voglio restare qui a discutere!
-Certo…immagino che Draco
ti aspetti da qualche parte! Vi farete due belle risate alle mie spalle.
Forse questo commento Jesse se lo poteva risparmiare. Ma il dolore e la rabbia
erano troppo perché potesse pensare lucidamente.
-Jesse…- disse Hermione
con un filo di voce e con le lacrime agli occhi. Ma non aveva la forza per dire
altro e per sopportare altro. Girò su se stessa e si smaterializzò. E quando
aprì gli occhi, i ricordi degli anni a Hogwarts la
investirono.
Da quanti anni non
andava al Paiolo Magico? Hermione si sforzò di ricordare…forse dal suo sesto anno a Hogwarts…sì,
era così. Ma i suoi occhi riconobbero subito la stanza spoglia in cui lei e i
suoi amici passavano le ore nei giorni precedenti alla partenza per Hogwarts.
-Signorina Granger?- chiese Tom, il vecchio locandiero.
L’uomo la fissava con uno sguardo stupito che Hermione
sulle prime non capì. Poi ricordò che indossava ancora l’abito da sposa e
nemmeno nel mondo dei maghi era normale girare per strada con un simile
abbigliamento.
-Tom…si ricorda di me?- mormorò la riccia
cercando di cacciare il rossore che certamente aveva ricoperto le sue guance.
-E come potrei
dimenticarla? Lei e i signori Potter e Weasley…nessuno
si dimenticherà mai di voi…
-Grazie, Tom!- e Hermione sorrise a fatica. Piano piano
nella sua mente tornava a fare capolino il motivo che la portava lì e la voglia
di chiacchierare amabilmente diminuiva.
-Senta, Tom…avrei bisogno di una informazione…mi
sa dire quale stanza occupa il signor Malfoy?
-Il signor Malfoy?- chiese Tom improvvisamente più guardingo. La
verità sulla storia di Draco non era ancora trapelata,
pensò Hermione.
-Sì, Tom…DracoMalfoy. So per certo
che si trova qui…o almeno così mi è stato detto…
-Certo…il signor Malfoy
è al terzo piano. Stanza 37. Vuole che la accompagni?
-No…grazie…conosco la strada- e sorrise di nuovo a Tom
con dolcezza. Voleva restare sola per mettere insieme le idee…non
sapeva ancora cosa avrebbe detto a Draco…e come
avrebbe reagito incrociando di nuovo quegli occhi color ghiaccio che da sempre
popolavano le sue notti.
Immersa nei suoi
pensieri non si rese conto di essere arrivata davanti alla porta della stanza
di Draco. Fissò la porta…improvvisamente
non voleva più entrare. Se lui l’avesse respinta? Cosa avrebbe fatto lei?
-Hermione?
Draco aveva aperto la porta della sua
stanza e si trovò davanti la ragazza vestita da sposa. Il suo cuore perse un
colpo. Non si aspettava di vederla…non lì, non in
quel momento, non così…
-Dray…- mormorò la ragazza.
-Cosa…come mai sei qui?
-Volevo vederti…
I cuori dei due
ragazzi battevano veloci…le emozioni che provavano
cinque anni primi non erano cambiate minimamente. I loro occhi si erano
incatenati tra loro e nessuno dei due sembrava voler distogliere lo sguardo per
primo.
-Vuoi entrare?- chiese
Draco con la voce rotta per l’emozione.
-Sì, grazie…-Hermione sorrise e Draco per un secondo valutò seriamente l’eventualità di
baciarla senza dire nulla. Ma non lo fece…non poteva
certo sperare che Hermione lo perdonasse così, su due
piedi! Di sicuro avrebbe dovuto spiegarle i motivi che lo avevano portato a
quella dolorosa scelta…farle capire che non aveva mai
smesso di amarla e di pensare a lei un solo istante…ma
non fece in tempo ad aprire di nuovo la bocca. No…perché
le labbra di Hermione si erano posate sulle sue…così dolci e morbide. Draco
chiuse gli occhi per poter continuare a sognare, perché era di certo un sogno.
Uno dei tanti sogni che aveva fatto in quegli anni…
Quando aprì gli occhi
fece appena in tempo a vedere la mano di Hermione che
lo schiaffeggiava.
-Questo è per tutto il
dolore e la solitudine che mi hai fatto provare!- disse Hermione
severa, ma Draco la conosceva bene. Troppo bene per
non capire che dietro quello schiaffo c’erano occhi che brillavano per la gioia
e una voce che era incrinata dalla voglia di piangere.
-E il bacio? A cosa
devo il bacio che mi hai dato prima?
Hermione sorrise e le sembrò di sorridere per
la prima volta da anni! Draco la guardava in quel modo…nel suo solito modo. Quello malizioso e provocatorio
che solo lui aveva. E che la faceva impazzire e arrossire.
-Quello era per
ricordarti cosa hai perso in questi anni…- mormorò la
ragazza avvicinandosi di nuovo a lui. poteva specchiarsi nei suoi occhi color
ghiaccio. Quanto le erano mancati? Non sapeva dirlo o quantificarlo…
-Non avevo bisogno di
quello per ricordarmelo. I tuoi baci e i tuoi occhi sono le cose che mi sono
mancate di più in questi anni di esilio…
Draco appoggiò la sua mano calda sulla
guancia gelata di Hermione che piegò il capo per far aderire
meglio il suo viso alla mano del ragazzo. Con un movimento veloce il biondino
avvicinò il corpo di Hermione al suo e la abbracciò.
Ed Hermione cominciò a piangere…tutte
le lacrime che aveva trattenuto per anni trovarono finalmente sfogo, perché era
consapevole che tutto il dolore era finito. Ora non poteva che essere felice
perché il suo Draco era tornato da lei.
-Non piangere…Mione…ora sono qui…sono
tornato. E non me ne andrò mai più, te lo prometto!- e appoggiò un dolce bacio
sui capelli profumati della ragazza.
-Perché non mi hai mai
detto nulla? Io potevo…- cominciò Hermione.
Draco sapeva che sarebbe giunto il momento di dare spiegazioni…non poteva certo rifiutargliele. Non ora che si
stavano ritrovando.
-No, Mione. Tu non potevi. Non potevi aiutarmi…nessuno
poteva, nemmeno Harry. Infatti…guarda come è andata a
finire. Quando tu sei arrivata a MalfoyManor…e mia zia ti ha torturata…è
stato allora che mio padre ha capito. Non ho mosso un dito, ricordi?
-Quindi è colpa mia se
sei dovuto fuggire?
-No…assolutamenteno…dico
solo che persino standoti lontano ho rischiato di mettere in pericolo la tua
vita e la riuscita della missione…immagina se ti
avessi raccontato tutto!
Hermione guardò il ragazzo dritto negli
occhi. Si erano accomodati sul letto disfatto della stanza e la riccia
ascoltava con attenzione ogni singola parola. In cuor suo aveva già perdonato Draco…lo sapeva bene…ma voleva
sapere il perché. Perché aveva dovuto sopportare tutto quello…
-Sì, capisco…ma potevi risparmiarti di baciare Pansy…
Draco rise di cuore. E ad Hermione ricominciò a battere il cuore, come se la sua vita
dipendesse dalla felicità di Draco.
-Gelosa…- non era una domanda ma una
affermazione.
-Gelosa? Io? Ti sbagli
mio caro…
-Certo…farò finta di crederti…Pansy
era il modo migliore per allontanarti da me. All’istante.
-E avevi ragione…- mormorò Hermione
ritornando con la memoria quella scena.
-Mi dispiace…io non volevo farti soffrire, ma non vedevo altra
strada per poter avere davvero un futuro con te!
-Futuro? Hai rischiato
di morire! Di dover restare nascosto per il resto della tua vita!- protestò Hermione ritrovando quella caparbietà che l’aveva
caratterizzata negli anni a Hogwarts.
-Era un rischio che
dovevo correre…
-Potevi morire…
-Anche combattendo
insieme a voi!- precisò Draco.
-Non sarebbe successo…ti avrei protetto io!
Draco rise di nuovo.
-Che c’è? Credi che
non ne sarei stata capace?
-No…affatto! Ma a cosa serve rivangare il
passato Hermione? quello che è successo è successo…ho sbagliato a tenerti all’oscuro, lo ammetto.
Dovevo fidarmi maggiormente di te…ma onestamente
rifarei tutto nello stesso modo…
-Perché sei venuta
qui?- continuò il biondino dopo qualche istante di silenzio.
-Non lo sai?
Hermione lo fissava con gli occhi umidi. Non
si sentiva così bene e così leggera da anni…nello stesso
istante in cui aveva incrociato di nuovo gli occhi di Draco
aveva capito che per lei non c’era futuro se non con lui.
-E come l’ha presa Jesse?
-E tu come sai di Jesse? Harry…immagino…
-Già…non avrei mai creduto che un Malfoy un giorno avrebbe avuto bisogno di un Potter…
-Un tempo non credevi
nemmeno di poterti innamorare di una Mezzosangue!
Draco assunse una espressione
indecifrabile. Tristezza e rimpianto forse…come se i
ricordi che erano affiorati dentro di lui gli facessero troppo male.
-Sì…beh, le persone cambiano!
-Vero…e per inciso anche tua madre in tutto
questo ha avuto la sua parte…
-Mia madre?
-Sì…è stata lei che mi ha fermata appena
in tempo!- disse Hermione fissando il proprio vestito
sgualcito.
-Dovrò ricordarmi di ringraziarla…ungiorno…
-Ti vuole bene…non ce l’ha con te…
Draco si alzò e si diresse verso il
camino. Il suo volto sembrò ancora più pallido alla luce del fuoco. Hermione lo seguì e lo avvolse con le sue braccia
appoggiando la testa alla sua schiena.
-Sei a casa ora…
-Già…Hermione?
-Dimmi…
-Per me non è cambiato
nulla. In questi mesi…quello che provo per te è immutato…ti amo esattamente come quei giorni felici a Hogwarts.
Nel dire tutto questo Draco si era voltato e aveva preso il volto della ragazza
tra le mani costringendola a fissarlo negli occhi. Era il solo modo che aveva
per farle capire che non stava mentendo.
-Lo so…lo so che non ci sono scuse per averti lasciato…soprattutto in quel modo…ma…
-Dray…lo vedi come sono vestita? Ho appena
lasciato un ragazzo assolutamente perfetto all’altare davanti a tutti i parenti
e gli amici che mi fissavano come se fossi diventata pazza…
-Ah…e così Jesse
era perfetto- questa volta fu Draco a stizzirsi per
l’affermazione della ragazza.
-E poi sarei io la
gelosa? Jesse è stato magnifico con me…mi ha fatto superare un momento molto difficile..ma non
è mai riuscito a riempire il vuoto che tu mi hai lasciato dentro…non
aveva senso sposare un uomo che non amo…non quando
l’uomo che davvero amo è quei davanti a me…
Draco ascoltò tutto in silenzio non
distogliendo mai i suoi occhi da quelli di Hermione.
dopo qualche istante sorrise e appoggiò le labbra su quelle di Hermione tenendole sempre il volto tra le mani.
-Dopo tutto qualcosa
di buono devo averlo fatto…- sussurrò il ragazzo
sfiorando le labbra della riccia.
-Perché?
-Sei ancora qui…nonostantetutto…tutto quello
che ti ho fatto e che ti è successo…
-Sono qui perché so
perfettamente che senza di te non sarò mai felice…e
non penso che valga la pena di vivere un’intera esistenza condannandomi da sola
all’infelicità…
-Sono assolutamente
d’accordo con te!
E Draco
fece qualcosa che Hermione non si sarebbe mai
aspettata, non in quel momento. Si inginocchiò davanti a e le prese la mano
destra.
-Hermione…credo che abbiamo già passato abbastanza
tempo separati…non voglio sprecare nemmeno un secondo
senza di te…lo so che può sembrarti folle, in fondo
cinque anni senza mai vederci o parlarci sono moltissimo…tu
o io potremmo essere cambiati…ma io sono
assolutamente certo che tu sei la donna perfetta per me! di errori ne ho già
commessi molti, non voglio fare anche questo…Hermione,
ti prego, sposami! Saprò renderti felice e…
Hermione pose un dito sulla bocca di Draco.
-Ora mi hai reso la donna
più felice del mondo…
-Era un sì?
-Sì…- mormorò Hermione
abbracciando così forte Draco a stenderlo a terra.
Hermione guardava Draco
pronunciare quelle due semplici parole. Sembrava…anzino….era così nervoso! Ogni suo muscolo era teso nello
sforzo di non crollare a terra per l’emozione. Perché Hermione
lo sapeva: dietro quella facciata di uomo duro e freddo batteva un cuore
fragile. Come quello di qualunque altra persona. Sapeva quanto Draco fosse emozionato per quella giornata, per quelle
nozze! Fino alla sera prima lo aveva visto ripassare mentalmente i passaggi
salienti della giornata successiva come una litania: andare a prendere il
vestito, dare gli anelli al testimone, ricordarsi il bouquet, arrivare in
chiesa con dieci minuti di anticipo….e così
all’infinito! Hermione aveva sorriso più di una volta
sentendolo sciorinare tutte le tappe di una giornata che sembrava
interminabile, ma mai una volta si era permessa di interromperlo. Anzi, alla
fine se ne era andata come avevano programmato per andare a dormire da Ginny e Harry.
Ed Hermione
l’aveva rivisto solo pochi minuti prima di quel ‘lo voglio’…con
una sorpresa. NarcissaMalfoy.
Era venuta al matrimonio e aveva accompagnato il figlio all’altare. Lo aveva
accompagnato a sposare una Mezzosangue. Ancora Hermione
non ci credeva…non dopotutto quello che si erano
dette le due donne! Non avevano mai avuto un buon rapporto, fin dal primo
momento, ma forse l’amore che provavano entrambe per Draco
le aveva aiutate a trovare un punto d’accordo! E questo era forse il più bel
regalo che Draco avesse ricevuto per il suo matrimonio…anchese….anche se un
po’ di amaro in tutta quella gioia c’era. Lucius. Non
si era presentato, non aveva più rivolto la parola a Draco.
Lo aveva cancellato dalla sua vita.
-Hermione?- Ginny la
stava chiamando sotto voce. Che voleva? Ah già…c’era
un matrimonio in corso. Il suo!
-Lo voglio!- disse la
ragazza sorridendoun Draco terrorizzato.
-Vi dichiaro marito e
moglie. Lo sposo può baciare la sposa se lo desidera!
Draco non se lo fece ripetere di nuovo. Afferrò
Hermione con dolcezza. Quasi come se avesse avuto
paura di sentirla svanire tra le sue braccia, come una bolla di sapone. Il primo
tocco delle labbra di Draco fu dolce e delicato…ma fu proprio allora che Draco
si sciolse. Hermione sentì che piano piano i muscolo di Draco si
lasciavano andare…forse perché aveva capito che tutto
quello che aveva desiderato per lui si era appena realizzato. Nulla poteva più
separarlo da Hermione.
Nulla.
-Mi raccomando…Harry, tieni Ginny a
riposo! Almeno per le prossime due settimane…non
vorrai interrompere la nostra luna di miele?- disse Hermione
prima di salutare i due amici alla fine della splendida giornata. Tutto era
stato perfetto, fin nei minimi dettagli. Ma ora erano tutti troppo esausti per
restare ancora un minuti a quella festa.
-Oh, manca ancora
molto! Farete in tempo a tornare per vedere nascere il piccolo James!- rispose Ginny.
-Ci conto! Non ti
perdonerei Potter se dovessi interrompere il mio tanto sognato viaggio di nozze
per colpa tua!- Draco pronunciò queste parole
divertito. Ma mai aveva potuto immaginare che Ginny
avrebbe partito dopo due soli giorni dal matrimonio.
-Dovremmo punirvi
sapete? Cos’è che avevi detto Ginny? Ah sì… “manca ancora molto, non preoccupatevi!”
DracoMalfoy
aveva dipinta sul volto una strana espressione. O forse era così solo perché
nessuno lo aveva mai visto con in braccio un neonato!
-Andiamo…credevo che nominarvi padrini d James vi
avrebbe reso felici!- protestò Harry.
-James…Che razza di nome gli avete dato? Io padrino
di un Potter! Cosa mi tocca sentire!- protestò Draco
che però non riusciva a togliere gli occhi di dosso al piccolo figlioccio.
-Avevi un’idea
migliore?- chiese Harry sedendosi sul letto di Ginny
e abbracciandola.
-Io? No…non ci ho nemmeno pensato…- ma
Draco era diventato imbarazzantemente
rosso in volto.
-Sì, raccontala ad un
altro! Fuori il nome!
-Nemmeno morto Potter!
-Forza Dray…non c’è nulla di male…come
chiameresti nostro figlio?- chiese Hermione
sorridendo in direzione del neo marito.
-Nostro…nostro figlio?- aveva improvvisamente
bisogno di bere. Quanto caldo faceva in quella stanza?
-Sì…non ne vuoi?- gli occhi di Hermione non erano minimamente preoccupati. Sapeva quanto Draco fosse orgoglioso e non avrebbe mai ammesso davanti a
nessunoche il pensiero di un piccolo Malfoy lo avrebbe riempito di gioia e orgoglio.
-Io…certo….ma non ho mai pensato a come…
-Bugiardo!
-E va bene!- disse Draco arrendendosi all’insistenza della moglie. -Lo
chiamerei Scorpius…
Harry scoppiò a ridere
così rumorosamente da svegliare James.
-Scusa…scusa…è che tu dicevi che James Sirius è un nome orribile…non mi
sembra che Scorpius sia tanto meglio!
-Io lo trovo davvero
carino- disse Hermione attirando su di sé lo sguardo
curioso di tutti. Soprattutto di Draco.
-Davvero?
-Sì…mipiace…sarebbeunico…e decisamente nostro figlio sarà unico!- ad Hermione brillavano gli occhi. E Draco
sorrise.
-Credo però che il
nostro signor Potter dovrebbe lasciarci il tempo di procreare dei figli…- mormorò il biondino in direzione del neo papà.
-Ah ah ah…tranquillo, da stasera potrai tornare alle tue occupazioni…volevamo solo che il piccolo conoscesse subito
il suo padrino e la sua madrina.
I quattro ragazzi
continuarono a parlare per qualche minuto, poi l’infermiera venne a portare via
James.
-Noi andiamo…
-Sì, grazie per essere
venuti. E buona luna di miele…giuro che non vi
disturberemo più per le prossime due settimane!- disse Harry anticipando quello
che avrebbe detto Draco.
Hermione uscì dalla stanza di Ginny. Guardò Draco che dava un
ultimo bacio in fronte al piccolo James. Gli stava pettinando i capelli neri
con un sorriso tenero dipinto sul volto. Era la scena più dolce che avesse mai visto…e in quel momento comprese che tutto quello che aveva
sopportato e che aveva affrontato in quegli anni era servito a qualcosa. L’aveva
portata lì…conDraco e con
la loro futura vita insieme…sospirò profondamente
assorta nei suoi pensieri e non si accorse che il marito si era alla fine
liberato di James e si era avvicinato a lei.
-Perché sorridi?- le
chiese posandole un bacio sui capelli ricci e profumati.
-Stavo pensando…
- A me spero…
-Anche…ma soprattutto a me!
Draco continuò a fissarla curioso.
-Pensavo a come tutto
questo è iniziato…il mio messaggio, il mio desiderio
di vendicarmi di Ron…e ora guarda cosa abbiamo costruito…stiamo iniziando una nuova vita insieme…e fra poco costruiremo una famiglia tutta nostra.
-Già…
-A volte penso che sia
tutto un sogno…
-E’ la realtà amore mio… è tutto vero!
-E un po’ mi spaventa…ho sempre paura che tutto possa finire…
-Non finirà, te lo prometto.
Non ti lascerò mai più…
Draco le prese il votlo
fra le mani e la baciò. Era uno di quei baci con cui riusciva a comunicare
tutto il suo amore, il suo desiderio. Amava Hermione
più della sua stessa vita e l’avrebbe amata per sempre. Aveva dovuto sopportare
anni di lontananza dalla donna che amava e non avrebbe mai più permesso che una
cosa simile accadesse di nuovo. E soprattutto Hermione
lo sapeva. Sapeva che poteva fissarsi ciecamente di Draco
e che non l’avrebbe mai più fatta soffrire. Lo sapeva.
E rispondendo al bacio
di Draco pensò: “Si può essere più felici? No…assolutamenteno…”
Ma allora le favole
esistono davvero…e lei come tutte le principesse
aveva avuto il suo lieto fine…con il principe dei
suoi sogni!
The end.
Buona sera a tutti!
Eccomi qui a terminare
la mia prima storia…iniziata quasi per scherzo ed poi
diventata una vera e propria fan fiction! Devo essere sincera…all’inizio
non ero una fan della coppia Draco/Hermione! Ma a forza di scrivere…beh
mi sono accorta che non stavano poi tanto male insieme!
Spero che la mia
storia vi sia piaciuta…e visto che siamo arrivati all’ultimo
capitolo, vi chiedo di lasciare un commento per esprimere il vostro parere. Cosa
vi è piaciuto e cosa invece non avete apprezzato!
E ora vorrei
innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno seguito la storia e che l’hanno
inserita tra le preferite.
Vorrei anche
ringraziare tutti coloro che hanno recensito…anche un
solo capitolo! È stato bello ed importante sentire il vostro parere man mano
che la storia prendeva forma!
E infine, vorrei
scusarmi per gli enormi ritardi che avete dovuto sopportare nell’ultimo
periodo. Purtroppo l’alternativa era sospendere la storia e riprenderla fra un
paio d’anni…ma non mi sembrava corretto nei confronti
di chi l’aveva sempre seguita.
E ora…con
molta tristezza per essere arrivata alla fine, vi saluto e soprattutto vi
ringrazio dal profondo del cuore perché senza di voi questa storia non sarebbe
mai nemmeno nata né terminata! Sentirò la mancanza di Draco
ed Hermione…ma non escludo la possibilità di un
seguito, che in effetti sta già frullando nella mia testa. Molte idee, ma poco
tempo per realizzarle!