Anywhere is paradise

di Broken_88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I don't want to be on earth ***
Capitolo 2: *** Angels are watching over you ***
Capitolo 3: *** The way you make me feel ***
Capitolo 4: *** No Angels, no party ***
Capitolo 5: *** What are you dreaming about? ***
Capitolo 6: *** The comedy of life ***
Capitolo 7: *** Anywhere but here ***
Capitolo 8: *** I'm scared but I love you ***
Capitolo 9: *** What are we? ***
Capitolo 10: *** Unmentionable truth ***
Capitolo 11: *** What can I say? ***
Capitolo 12: *** When sorrow turns anger ***
Capitolo 13: *** What about now? ***
Capitolo 14: *** Jimmy Novak from Pontiac, Illinois. ***
Capitolo 15: *** Here, alone with my thoughts ***
Capitolo 16: *** Behind the appearances ***
Capitolo 17: *** Allison Morgan has to die ***
Capitolo 18: *** You and me? Human and angel ***
Capitolo 19: *** When the time comes ***
Capitolo 20: *** Whose fault is it? ***
Capitolo 21: *** I'm here, again ***
Capitolo 22: *** Dream and reality ***
Capitolo 23: *** Temptations are always lurking ***
Capitolo 24: *** Sweet home Alabama ***
Capitolo 25: *** I need to know the truth ***
Capitolo 26: *** We are family ***
Capitolo 27: *** Bad dreams ***
Capitolo 28: *** What hurts the most ***
Capitolo 29: *** Sometimes they come back ***
Capitolo 30: *** He's coming ***
Capitolo 31: *** Welcome to the world, Gabriel! ***
Capitolo 32: *** Jealousy is a bad thing ***
Capitolo 33: *** This house is empty without you ***
Capitolo 34: *** Brilliant ***
Capitolo 35: *** Are you there Michael? It's me Allison. ***
Capitolo 36: *** Now I'm really angry ***
Capitolo 37: *** Guess who's coming to dinner tonight ***
Capitolo 38: *** Fathers ***
Capitolo 39: *** You have cheated us ***
Capitolo 40: *** Just to say goodbye ***
Capitolo 41: *** I am gonna miss you ***
Capitolo 42: *** I miss my dad ***
Capitolo 43: *** Marry me ***
Capitolo 44: *** Honeymoon ***
Capitolo 45: *** In my time of dying ***
Capitolo 46: *** Falling ***
Capitolo 47: *** Three months ***
Capitolo 48: *** What's changed? ***
Capitolo 49: *** I don't wanna be afraid ***
Capitolo 50: *** Bitter-sweet Temptation ***
Capitolo 51: *** We're going to be parents again ***
Capitolo 52: *** You never forget your first time ***
Capitolo 53: *** Goodbye present ***
Capitolo 54: *** Happy birthday, my love ***
Capitolo 55: *** My grandfather is a bit.. particular ***
Capitolo 56: *** Fashion show ***
Capitolo 57: *** This is the beginning of the end ***
Capitolo 58: *** Back to the future ***
Capitolo 59: *** It's time ***
Capitolo 60: *** Unplug ***
Capitolo 61: *** I'm not ready to say goodbye ***
Capitolo 62: *** The last goodbye ***
Capitolo 63: *** Swan song ***
Capitolo 64: *** We'll make our own future ***



Capitolo 1
*** I don't want to be on earth ***





I don't want to be on earth




Ricordi.. Ecco tutto ciò che mi rimane della mia breve e miserabile vita.
Solo ricordi. E ahimè, tutti spiacevoli.
Me ne sto qui, seduta in un angolo, su un asfalto infuocato e tutto ciò che riesco a fare è piangere.
Persino le mie lacrime si fanno beffa di me; e nel percorso che le porta dai miei occhi alle mie labbra, mi ricordano insistentemente quello che ero prima di essere un'anima infernale.
Ma io sto bene! Posso farcela. Lo so che posso.
Ma chi voglio prendere in giro? Sono seduta tra le fiamme dell'inferno, tra urla, sangue e dolore e tutto questo potrà solo peggiorare. E la cosa che fa più male, è che, anche se mi guardo dentro, non riesco a riportare alla memoria un solo attimo di serenità per cui valga la pena reagire.
Ecco qual è l'amara verità: ero un'anima miserabile sulla terra e lo sono ancora di più qui, tra le pene di chi, come me, ha smesso di lottare.
Mi guardo intorno con angoscia e mi accorgo ogni minuto di più che non desidero essere salvata. Non che stare qui mi piaccia. Semplicemente credo di essere ad un punto di non ritorno, in cui senza dubbio, la terra mi sembrerebbe più brutta del posto in cui sto ora.
E questo perché sono sola al mondo, e lo ero anche prima di arrivare quaggiù.
Mi alzo piano e cammino confusa per qualche minuto. Giusto il tempo di capire che, anche se non voglio andarmene, sono proprio fuori luogo qui.
Io, a differenza di chi si aggrappa ai ricordi per rimanere umano, li spingo via quasi desiderassi inconsciamente di perdere ogni briciolo ed indizio di ciò che ero. Quasi come se ne fossi spaventata, o peggio ancora imbarazzata.
Io, a differenza di tutte queste anime desiderose di tornare a casa, desidero solo tornare al mio posto e piangere fino a sentirmi meglio.
Meglio.. questo è un termine inappropriato, ma è l'unico a cui riesco a pensare al momento.
Oh Dio mio!! Come posso essere tanto diversa da ciò che ero? Come posso, io cacciatrice del soprannaturale, starmene qui seduta in mezzo agli esseri che ho inseguito e ucciso per tutta la vita?
Come posso semplicemente piangere e osservare insofferente mentre altre anime vengono torturate fino a perdersi completamente nel dolore e nell'oscurità?
Come posso aver perso me stessa senza accorgermene? E sopratutto, perché sono convinta di aver perso la via prima ancora di ritrovarmi qui?
Forse perché è la verità!
Tutto questo non mi spaventa.. E' il fatto di non provare alcun timore che mi terrorizza e mi fa rabbrividire.
Dov'è finito il mio istinto di sopravvivenza? Dove sono finite la mia grinta e la mia tenacia?
Devo averle perse da un bel pezzo, altrimenti non avrei gettato la spugna come invece ho fatto.
Un tempo mi sarei fatta largo tra i miei demoni e li avrei affrontati scacciandoli via. Invece alla fine mi sono ridotta a starmene seduta in mezzo a loro.
A volte vorrei urlare e strapparmi i capelli.. Vorrei alzarmi e liberare tutte queste anime dal loro dolore, dalla loro angoscia. Dare loro una speranza e sentirmi viva.
Ma il mio corpo, la mia mente, la mia anima, o meglio, ciò che ne rimane, non collaborano.. E me ne sto qui ad aspettare che sia il mio turno di essere fatta e pezzi e torturata finché i miei aguzzini ne avranno voglia.
E, per terrorizzante che possa essere, questo è il periodo della “giornata” che preferisco. Non perché l'idea di essere ridotta in brandelli ancora e ancora mi riempia di gioia, ma perché nel momento in cui il mio corpo viene ferito, tagliato, bruciato e trattato come carne da macello, non ho tempo di pensare a ciò che era, e la mia mente si riposa.
Mi odio per questo.. odio sentirmi così sprezzante del dolore mentre tutti intorno a me soffrono. Odio essere ciò che sono
Chiudo gli occhi per un attimo, faccio un grosso respiro e il mio naso si riempie in automatico dell'intenso male odore di polvere e sangue di cui ogni cosa intorno è intrisa.
Li riapro dopo pochi secondi e tutto, non so perché, mi sembra diverso, luminoso.
Piego la testa e osservo lì accanto, un po' distante da me una forte luce bianca e pura che sembra.. non so cosa sembra. Mi da sensazioni del tutto nuove e non ricordo di aver mai visto nulla di simile.
Tutti sembrano spaventati, io mi sento solo confusa.
Cos'è questa luce? E perché viene verso di me?

*****

Che cosa hai fatto, Allison?
Come ha potuto fare una cosa del genere? Come hai potuto farmi una cosa del genere! Ti sei tolta la vita: hai smesso di combattere e hai deciso di andare via. E adesso sei all’inferno. È lì che finiscono i suicidi, lì che pagheranno per l’eternità il loro terribile peccato.
La mia Allison, la bambina che salvai dal Male. Piccola, indifesa infante, scelta per gli oscuri piani del Maligno. La ricordo ancora così chiaramente, minuscola creatura umana nella sua piccola culla. Piangeva, mentre quell’essere infernale si accingeva a compiere l’orrendo gesto iniziatico.
Glielo impedii, apparvi in quella piccola stanza colorata, il demone mi maledisse ringhiando e scomparve. Gli bastò un solo secondo della mia presenza per farlo precipitare di nuovo negli inferi dai quali era emerso.
Ti ho salvata Allison, da un destino crudele e maledetto. E tu cosa fai, piccola umana? Ti uccidi? Butti nel fango la vita che Dio ti ha donato e che io ti ho preservato?
So che soffrivi, so che ti sentivi sola, ma niente giustifica il tuo gesto.
Adesso sei all’inferno, e io non posso sopportarlo. Ho deciso di venire a salvarti. Disobbedirò per te, ti restituirò alla vita.
Inizio a scendere, le urla dei dannati sempre più vicine a me. Devo fare in fretta, non devono scoprirmi o mi uccideranno. I miei superiori non tollerano le insubordinazioni, mi punirebbero mortalmente.
Non mi importa di morire, ma non deve accadere prima che io abbia salvato lei.
I demoni mi attaccano, li respingo a colpi di spada annientandoli senza pietà: non mi fermeranno. Corro per gli arroventati sentieri dell’inferno, tra fuoco, polvere e sangue. I dannati urlano di dolore, straziati dagli uncini incandescenti dei diavoli.
Questa vista mi atterrisce, so che fanno la stessa cosa ad Allison. Accelero la mia corsa, roteando la spada in un turbine di luce. Mi guardo intorno, non la vedo. Sono terrorizzato, dov’è Allison? Non starà…
Oh no, è diventata un carnefice? Tortura le anime? Oh dannati demoni, è la proposta che fanno a tutti: da vittima a carnefice!
Ally non può averlo fatto, lei non lo farebbe mai.
I dannati tremano davanti a me, si fanno da parte e chi non lo fa, viene spazzato via dalla mia furia. Signore Iddio, che luogo maledetto! Alcuni mi chiedono pietà, altri mi insultano. Tutti mi temono.
Solo un’anima non si muove, se ne sta seduta nella polvere e nel sangue, non alza nemmeno la testa.
Faccio per avvicinarmi, i demoni mi bloccano più accanitamente di prima. Non vogliono che raggiunga quell’anima. Ordino loro di togliersi dal mio cammino, non obbediscono e io li distruggo.
Mi fermo, guardo quell’anima tormentata e …. Allison!
È lei quell’anima, l’ho trovata! Grazie, mio Signore! Travolgo le ultime resistenze demoniache, torme di dannati si disperdono come onde di fuoco.
Mi avvicino, la mia luce acceca tutti, demoni e dannati. Urlano, imprecano, tentano di scappare o di attaccarmi, ma io non me ne curo: devo correre da lei.
Non oseranno più straziare il tuo corpo.
Sono davanti a te, mi guardi confusa. Il tuo viso è una maschera di dolore e lacrime. Nuda nella polvere, mi guardi senza capire cosa sta succedendo. Ma non hai paura. Fiera come sempre, guardi dritta verso di me, quasi sfidandomi.
Non puoi vederlo, ma sto sorridendo. Nonostante tutto, sei ancora Allison. E tornerai ad essere l’infallibile cacciatrice di sempre.
Sono felice, perché ho ritrovato la mia Allison. Ti ho salvata da Azazel, ti salverò dall’inferno intero.
A costo di morire, ti ridarò la vita.

*****

Dove sono? E perché questo odore di lavanda mi sembra familiare?
Apro gli occhi di colpo e mi guardo intorno. Mi sento ammaccata ma riposata come non mi sentivo da mesi, eh si.. anche se crederlo mi è difficile, sono a casa. Nel mio letto.
Scendo da quella piazza e mezzo di morbidezza e giro su me stessa perplessa e col cuore pronto ad esplodere.
Come sono arrivata qui? Chi mi ci ha portato? Sono scappata dall'inferno o qualcuno mi ha fatto uscire?
Ok, niente panico Allison! Questa è casa tua. Qualsiasi cosa sia accaduta, ora sei al sicuro.
Ma lo sono davvero? E se questa fosse un'illusione? Se non fossi a casa ma stessi solo sognando di esserci?
Impossibile. All'inferno non è concesso sognare.
Allora cos'è successo?
Riordino le idee e faccio un giro della casa, quasi come se fosse la prima volta che la vedo. Eppure ci sono cresciuta.
Non è piacevole sentirsi un'estranea nella propria casa. E nemmeno l'odore di lavanda che mi ha svegliata, frutto dei sacchetti profumati dentro gli armadi, acquieta il mio cuore facendomi sentire nel posto giusto.
Perché? Semplice.. perché non sono nel posto giusto.
Il mio posto era lì sotto, tra le fiamme ardenti di un inferno pieno di dolore. E' lì che dovevo stare. Tra le anime che, in un modo o in un altro non hanno saputo apprezzare la vita.
Eppure sono qui, nel caldo di una casa che però non sento mia.
Perché tornare mi sembra la cosa più orribile che mi sia capitata? Perché vorrei prendere chi mi ha ridato la vita e urlargli che doveva farsi gli affari suoi? Perché, semplicemente non posso essere grata di essere tornata indietro dal posto da cui tutti cercano di fuggire?
Perché sono.. così sprezzante della vita?
Io meritavo il mio angolo infuocato ai piani bassi. Lo meritavo perché ho gettato la spugna. E mentre guardo in casa,l'ultimo posto in cui ho visto i miei genitori vivi, capisco anche perché l'ho fatto.
Ricordo come mi sentivo. Un'altra nota dolente dell'essere tornata tra i vivi, è che i ricordi sono più nitidi e vivi ora.
Mi sentivo sola, triste.. Quasi ad un punto di non ritorno.. E quando stavo per superare quel limite lasciandomi andare al mio dolore, è arrivato lui.
L'ho amato e mi ha fatto sentire viva per un po'. Per merito suo ho indietreggiato di qualche passo allontanandomi dall'oblio cui ero destinata.
Ma mi ha tradita, in mille modi che mi hanno ferita come spade affilate, e a quel punto mollare è stata l'unica cosa che ho avuto la forza di fare.
Ecco la mia triste storia: chi mi aveva riportato alla vita.. alla fine mi ha portata alla morte.
Scuoto il capo e mi allontano da lì. Salgo di nuovo di sopra nella mia stanza e la disperazione prende il sopravvento.
Mi sento fredda, colta dal panico e da un'ira profonda destinata a chi mi ha riportato indietro.
Non voglio stare qui.. Non voglio stare in questa casa piena di passato. Voglio tornamene all'inferno. Dove i ricordi sono pochi e annebbiati dalle lacrime.
Non voglio vivere di nuovo. L'ho già fatto una volta e non mi è piaciuto affatto.
Mi senti? Chiunque tu sia.. qualunque cosa tu sia, perché mi hai portata via da lì. Perché non hai preso un'anima che voleva tornare a casa?
Perché? Perché?
Mi siedo affranta sul letto. Un letto caldo e profumato che mi disgusta in un modo che, lo so, non è naturale. E piango..
Piangere è l'unica cosa che so fare anche qui. Sulla terra al sicuro da tutto quanto tranne che da me stessa.
Singhiozzo forte e spero di soffocare a causa delle mie stesse lacrime.
Perché piangi?”
Lo sento quasi come un sussurro, ma è vicino e attira la mia attenzione. Mi alzo un po' per essere composta, ma non provo nemmeno a mettermi sulla difensiva..
Qualunque cosa sia, la paura che mi lasci vivere è più forte di quella di morire.
Mi asciugo gli occhi per vedere meglio, e quando le lacrime me lo permettono, ho un'immagine chiara e nitida di chi ho davanti.
Ha occhi blu cielo, i capelli spettinati come se fosse arrivato qui sfidando il più malvagio dei venti, un impermeabile beige e lo sguardo ferito di chi si sente.. offeso direi.
Non so perché, ma il modo in cui il blu dei suoi occhi risplende nella stanza, mi ricorda qualcosa. Non so cosa... e sto in silenzio cercando di riordinare la mente.
Chi sei?” chiedo infine.
Sono Castiel. Un Angelo del Signore.”
Sgrano gli occhi. “Sono tornata dall'inferno, ma non sono scema. Gli Angeli non esistono.”
Mi guarda e con eleganza si muove per la stanza afferrando un oggetto sulla scrivania, ricordo della mia infanzia.
Quando eri piccola non la pensavi così Allison.”
Quando ero piccola? “Come sai il mio nome?”
Si volta di scatto, ma ho comunque l'impressione che si muova quasi a rallentatore: “Ti ho salvato dalla perdizione eterna. Mi sembra il minimo sapere il tuo nome.”
Cosa? E' lui che mi ha salvata? Ecco a cosa somigliava il luccichio del suo sguardo.. a quell'abbagliante e calda luce, ultima reminiscenza del mio soggiorno ai piani bassi.
Mi alzo di scatto.. i miei movimenti non sono eleganti come i suoi: “Perché l'hai fatto?” urlo.
Non volevi essere salvata?”
No.. dovevi.. dovevi farti gli affari tuoi. Quello era il mio posto. Meritavo di stare lì. Perché non hai preso qualcun altro invece di me?”
Gli sputo contro il mio dolore e la mia rabbia. Ma lui non si muove di un solo passo. Semplicemente mi guarda: in un modo che mi affascina e mi inquieta.
Il suo sguardo sembra perplesso.. ha ragione! Io stessa so che dovrei urlargli grazie invece di quello che invece gli ho detto.
Mi sento spiazzata per un attimo e mi allontano dandogli le spalle. Vorrei piangere.. ma è come se una parte del mio orgoglio fosse tornata con me dagli inferi, e così mi trattengo, anche se a stento.
Non voglio stare qui. Questo posto è vuoto e pieno di una vita che preferisco dimenticare.”
Lo guardo di nuovo e lo so, lo so dal cambio nei suoi occhi che percepisce il mio dolore.
Annuisce lento e si porta piano vicino alla finestra. Fissa le stelle con aria assorta ed io non posso fare a meno di essere “travolta” dalla sua calma.
Avanzo fino al letto e mi sdraio cercando di fare di nuovo mio l'odore di pulito e il fresco delle lenzuola. Chiudo gli occhi e sento la stanchezza prendere possesso del mio corpo.
Questo posto è la tua casa.” mi sussurra lui piano.
Non so chi sia, né se mente, ma non mi spaventa averlo qui.
Sono a casa.” sussurro a mia volta.
Lo percepisco muoversi piano fino ad essere, se il mio istinto non mi inganna, a pochi centimetri da me.
Sei a casa.” ripete.
E l'unica cosa che riesco a sentire prima di addormentarmi, sono le sue dita leggere che mi sfiorano i capelli.


*****

Ce l'ho fatta.
Non riesco a crederci neanche io, ma l'ho salvata.
Lei continuava a guardarmi senza capire, con quella sua aria di sfida che neanche l'inferno le aveva portato via.
Mi sono chinato su di lei e l'ho presa tra le mie braccia incandescenti, e stringendola forte sono volato via da quell'orribile luogo di dolore e morte.
Ho attraversato uno per uno tutti i gironi infernali, solcando i loro cieli di fuoco come una meteora di luce, con lei stretta tra le braccia che non capiva cosa stesse accadendo.
Siamo tornati sulla Terra, ho risanato il suo corpo corrotto dalla morte, le ho ridato il respiro vitale, il battito al suo cuore, il sangue alle sue vene. L'ho ripresa tra le braccia ancora addormentata, e l'ho riportata a casa sua, adagiandola sul suo letto.
Dormiva tranquilla, come se non fosse mai accaduto nulla. Poi sono andato via, se si fosse svegliata avrebbe visto il mio vero aspetto, e l'avrei uccisa nuovamente.
Ora starà dormendo, ma voglio parlarle. La conosco da tutta la sua vita, ma non le ho mai potuto parlarle. A volta le apparivo in sogno, sotto-forma di semplice e fioca fiammella e le sussurravo parole di conforto. Ma ora voglio parlare guardandola negli occhi, voglio sapere perché l'ha fatto, perché ha scelto la strada più breve e più crudele per risolvere i suoi guai.
E per fare questo, ho bisogno del mio tramite umano che ho lasciato addormentato per correre a prendere lei.
Alcuni giorni fa sono andato da lui chiedendogli di aiutarmi a compiere la missione affidatami da Dio, e lui ha detto sì.
Ed ora eccomi di nuovo qui in questo corpo d'uomo, così limitante per la mia potenza, ma adatto ad incontrare Allison.
Continuo a guardare le mie nuove mani, non mi sono ancora abituato a loro. Le apro e le richiudo varie volte, sono così diverse dalle mie. Più piccole, fragili, piuttosto tiepide rispetto alle mie, anche se a causa della mia presenza questo corpo sembra avere costantemente la febbre.
Torno da Allison, la trovo sveglia e in giro per casa. Tocca gli oggetti, le foto, si guarda intorno incredula, disorientata. Si volta verso di me e noto che ha un'espressione... arrabbiata?
Perché mai dovrebbe essere arrabbiata? Eppure le ho ridato esattamente il suo aspetto, niente in lei è diverso, nessuna cicatrice deturpa la sua bellezza. È rinata. L'ho riportata nella sua casa, nel suo letto caldo e profumato. E allora perché mormora parole di risentimento verso la vita?
Perché dice di non voler vivere? Come può dire di preferire l'inferno? Non lo accetto.
Resto invisibile ai suoi occhi e la seguo su per le scale. Entra nella sua stanza e si blocca, la vedo stringere i pugni.
Non voglio stare qui!” urla nel vuoto. “Voglio tornarmene all'inferno!” continua piena di rabbia.
Non posso crederci, mi sento ferito. Che cosa ti è successo, Allison? Perché reagisci così alla vita?
Mi senti? Chiunque tu sia.. Qualunque cosa tu sia, perché mi hai portata via da lì. Perché non hai preso un'anima che voleva tornare a casa?” sbotta furiosa contro chi le ha ridato la vita. Contro di me.
La guardo avvicinarsi al suo letto, si siede e scoppia in un pianto disperato. Singhiozza così forte da spaventarmi, non riesco a credere a ciò che è appena successo.
Allison è triste perché vorrebbe essere rimasta all'inferno, crede che il suo posto sia quello e quasi mi maledice per averla strappata dal tormento eterno.
Decido di mostrarmi a lei. Mi avvicino lentamente e le parlo.
Perché piangi?” le chiedo piano. Si muove sul letto e mi guarda, si asciuga le lacrime e mi fissa senza mostrare particolare sorpresa o timore. Non le importa se sono un amico o un nemico, se sono umano o soprannaturale.
Se sono infernale o divino. Mi fissa in silenzio, restando seduta.
Chi sei?” mi domanda dopo un po', con un tono che sento ostile.
Sono Castiel. Un Angelo del Signore.” le dico semplicemente, non sapendo cos'altro dire per spiegarle la mia natura.
Lei mi guarda sgranando gli occhi e accenna un sorriso ironico.
Sono tornata dall'inferno, ma non sono scema. Gli Angeli non esistono.” afferma con un sarcasmo che mi ferisce. Non ricorda nulla, neanche di quando entravo nei suoi sogni e la esortavo a non perdere la speranza.
Resto in silenzio, e guardandola mi avvicino alla sua scrivania e prendo in mano un oggetto che nelle intenzioni dovrebbe essere un angelo, ma in realtà è un paffuto bambino con due piccole ali bianche. Sorrido dell'ingenuità degli uomini.
Se solo potessero vederci...
Quando eri piccola non la pensavi così Allison.” le dico mostrandole l'angelo in terracotta.
Alle mie parole lei dischiude le labbra in un'espressione di vago stupore. “Come sai il mio nome?” mi domanda.
Io mi volto di scatto, la risposta alla sua domanda è talmente ovvia da farmi sentire una leggera fitta di delusione.
Ti ho salvato dalla perdizione eterna. Mi sembra il minimo sapere il tuo nome.” rispondo candidamente.
Allison mi guarda per un istante, come se non avesse capito cosa le ho appena detto. Poi la perplessità lascia il posto alla rabbia, i suoi occhi sembrano accendersi e con uno scatto si alza dal letto avvicinandosi di un passo.
Perché l'hai fatto?” mi urla stringendo i pugni. Nei suoi occhi leggo autentica collera.
La guardo meravigliato e lo stupore mi provoca un'ondata di calore che pervade tutto il mio essere.
Non volevi essere salvata?” le domando. La voce del mio tramite tradisce la mia indignazione.
Allison mi guarda accigliata, sento la sua ostilità e ciò mi ferisce più di ogni sua parola.
No.. dovevi.. dovevi farti gli affari tuoi. Quello era il mio posto. Meritavo di stare lì. Perché non hai preso qualcun altro invece di me?”
La guardo senza riuscire a replicare, tutto mi sarei aspettato tranne di vedere Allison arrabbiata con me e addirittura offesa perché le ho risparmiato un'eternità di dolore e torture, di disperazione e follia. Non capisco, forse è colpa mia ma sinceramente mi aspettavo di trovarla felice per la sua rinascita.
Anche lei mi guarda in silenzio, credo si aspetti da me una reazione che non arriva perché sono davvero senza parole.
Suppongo che l'aggettivo giusto sia “ferito”. Comincio a sospettare che gli umani non gradiscano essere aiutati.
Mi accorgo che Allison è sul punto di piangere, ma un lampo d'orgoglio asciuga subito i suoi occhi nocciola.
Non voglio stare qui. Questo posto è vuoto e pieno di una vita che preferisco dimenticare.” mi dice con la voce rotta dal pianto che tuttavia riesce a trattenere.
Improvvisamente capisco. È triste perché al suo ritorno dall'inferno non ha trovato nessuno ad accoglierla. La sua famiglia è andata via tanti anni fa e ora si sente sola.
Allison, è per questo che hai deciso di morire? Per questo volevi startene tra le polveri roventi degli inferi?
La guardo con dolcezza, finalmente conscio del suo dolore. Annuisco lentamente e mi avvicino alla finestra per guardare il cielo punteggiato dalle stelle. Sento lo sguardo di Allison che mi fissa, si starà chiedendo cosa guardo con tanto interesse.
Guardo il cielo, perché un po' mi manca. Ma sono felice di essere qui con lei. Non avrei sopportato di saperla dannata neanche un solo minuto di più. E se anche lei adesso pensa di non meritare la salvezza, un giorno sarà felice di essere viva.
Mi volto a guardarla e la vedo sdraiarsi sul suo letto, la stanchezza le fa chiudere lentamente gli occhi.
Sorrido e mi avvicino di qualche passo.
Questo posto è la tua casa.” le sussurro piano per non destarla dal torpore che la sta avvolgendo.
Sono a casa.” bisbiglia, il suo volto finalmente si distende.
Mi avvicino ancora di più, i suoi occhi sono ormai chiusi ma so che può sentirmi.
Sei a casa.” le ripeto in un sussurro.
Sorride, e questo fa sorridere anche me. Mi chino sul suo letto e con delicatezza le accarezzo i capelli, non voglio svegliarla ma non posso farne a meno. Sono felice di averla salvata, anche se questo poteva, e ancora può, costarmi caro.
Non mi importa, non avrei potuto vivere sapendo la mia Allison all'inferno. Io l'ho salvata dal Male, di tutti quei ragazzi ho potuto salvare solo lei. Non potevo sopportare l'idea di saperla straziata e offesa da quelle creature immonde.
Adesso è qui davanti a me, sana e salva, che dorme dolcemente.
Sarà difficile lo so, ma ritroverai la gioia di vivere Allison. Te lo prometto. La vita è un dono meraviglioso, un dono di Dio. E tu l'amerai di nuovo.
La guardo per qualche minuto ancora, poi lentamente, senza far rumore, mi allontano dal suo letto.
Non so cosa mi aspetterà, ma so che dovrò combattere anche con lei. Non importa, sono nato per combattere. Sono un guerriero, come Allison. La conosco, non sarà facile conquistarmi la sua fiducia, è ferita e delusa.
Ma sarò paziente. Sono famoso per la mia pazienza e la mia perseveranza. Ti proteggerò Allison, anche se non vorrai.
Non potrai impedire ad un angelo di vegliare su di te.

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Capitolo 2
*** Angels are watching over you ***



Angels are watching over you


Caldo sole d'estate.
Ecco l'odore che sento intorno a me mentre mi stiro ben bene prima di aprire gli occhi.
Ne sento il calore sulla pelle e i miei occhi ancora chiusi ne colgono leggere sfumature che mi danzano tra le ciglia.
Il sole della California. Il sole di casa.
Credo ancora che il mio posto fosse lì, ai piani bassi, ma la notte porta consiglio. E nel buio della stanza, tra le calde lenzuola del mio letto, lottando con i miei incubi post inferno, ho avuto una visione chiara e pulita di quello che voglio fare.
Voglio provare ad amare di nuovo la vita. Se non per me, per le urla delle anime che la amavano e che mi risuonano ancora nelle orecchie.
Si! Ecco cosa farò: proverò ad innamorarmi di nuovo della vita.
Ci ho messo una settimana a capirlo, è vero.. ma meglio tardi che mai.
Scommetto che se Castiel fosse qui sarebbe contento di sentirmi dire queste cose. Ora forse sarei persino pronta a dirgli quel grazie che si aspetta da quando mi ha riportato qui.
Perdonami Castiel, ma non sono ancora pronta ad esserti grata.
Sono le 09:30 quando i miei occhi sono pronti ad affacciarsi sul nuovo giorno. Guardo la sveglia lampeggiare accanto a me e mi siedo al centro del letto stranita e ancora... disorientata.
Mi guardo intorno e sono sola! Come sempre del resto. La mia solitudine è la mia coinquilina..
Almeno pagasse l'affitto.
Rido sola del mio stupido e malriuscito sarcasmo e.. aspetta, ho appena fatto una battuta?
Questo è un passo avanti e.. si ok, ho fatto del sarcasmo con me stessa.. ma meglio di niente.
Mi alzo di scatto.. agile e un po' goffa come sono sempre stata, e accendo la radio. Sento il bisogno di una canzone. Una qualsiasi.
Parte Spirit in the sky di Norman Greenbaum e decido che sarà il mio nuovo inno alla vita.
Mi infilo sotto la doccia e il getto caldo dell'acqua mi accarezza i capelli ed il corpo rilassandomi all'istante.
 “Oh cielo.. la doccia calda si che mi è mancata all'inferno.” dico.
Questa è la frase che dico da una settimana, tutte le volte che entro in doccia.
Di solito quando la pronuncio Castiel è qui. Si nasconde, mi osserva dall'alto per non essere.. invadente suppongo. Ma io lo so che c'è. Percepisco il fruscio delle sue ali e sento nell'aria il fresco odore di vita di cui lui profuma.
Faccio finta di nulla però. Mi lavo, poi mi cambio e faccio quello che mi passa per la testa, mentre lo immagino arrossire un po'.
Forse non arrossisce affatto, ma a me piace immaginare la sua pelle chiara tingersi di un lieve colore più umano che angelico.
Mi piace quell'Angelo. Non di un piacere umano o.. lussurioso. Mi piace il modo in cui la calma mi pervade quando lui è nella stanza. E l'ingenua eleganza con cui si muove, speranzoso di poter essere d'aiuto.
E' un'anima pura. Dolce ma forte. Buffo ma sveglio.
Mi ricorda quanto di buono ci può essere nel mondo.. e mi ricorda che il soprannaturale non è sempre malvagio.
Voglio dire, ho incontrato alcuni vampiri che avevano deciso di vivere come “vegetariani”, spiriti morti violentemente che volevano solo passare oltre per essere in pace. E gli Angeli, anche se soprannaturali, non dovrebbero essere malvagi, anzi... loro sono l'antitesi dei demoni.. del male.
Devono esserlo, almeno nell'immaginario collettivo, perché altrimenti non si spiega come mai moltissime mamme raccomandino i loro bambini proprio agli Angeli nelle preghiere prima di dormire.
Si, deve essere così..
Chiudo l'acqua ed esco avvolgendomi nell'accappatoio. Lego disordinatamente i capelli bagnati e mi trascino fino all'armadio.
Lo apro e dopo pochi secondi decido di indossare pantaloni neri e camicetta rossa. Chissà, magari posso uscire a fare colazione. C'è un chiosco vicino alla spiaggia che fa delle ciambelle buonissime.
O almeno c'era tempo fa. Ora chissà.
Ma posso provare ad andarci. E con la scusa guiderò la mia auto.. Non la tocco da mesi.. Spero di ricordami come si giuda.
Infilo le scarpe e scendo di sotto. Mi basta un attimo per capire che non solo sola.. E senza avere il tempo di voltarmi, mi trovo bloccata ad una parete e due uomini mi stanno davanti.
Chi sono? E cosa vogliono?
 “Ciao Allison..” mi dicono.
Mi limito a fissarli, senza dire nulla.
 “Non preoccuparti. Siamo Angeli.. amici del tuo caro amico Castiel.” dice uno.
Alla faccia de “gli Angeli sono l'antitesi del male”, mi ritrovo bloccata ad un muro quasi come se fossi un demone da uccidere.
 “Ti sembro preoccupata per caso?” dico con tono tranquillo.
Ridono e mi guardano.
Uno di loro allunga una mano verso di me e la poggia sul mio petto. All'altezza del mio cuore. Sento un dolore lancinante e anche se mi sforzo di soffocarlo dentro, un urlo esce forte dal mio stomaco e riempie la stanza.
 “Lo sarai..” mi dice l'Angelo allontanando la mano da me “So che ora può sembrarti impossibile da credere, ma le nostre intenzioni sono buone. Vogliamo solo sapere alcune cose sull'inferno..”
Respiro affannata e sento male in tutto il corpo “Non vi hanno mai detto che anche la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni?” bisbiglio guardandoli “Io non ricordo nulla.” aggiungo.
Il mio aguzzino, perché dal male che sento è l'unico modo in cui riesco a definirlo, mi guarda e sorride beffardo.. Mi tocca di nuovo e mi sento come se stessi tenendo le dita dentro una presa di corrente. Il mio corpo soffre, la mia mente è annebbiata e il mio cuore batte veloce..
Urlo di nuovo e anche se il suono sembra più soffocato a causa del sangue che esce dalla mia bocca salendomi su per la gola, è comunque un suono intenso.. Chiudo gli occhi per un attimo e prego.. Per la prima volta dopo tanto tempo.
Ma a che serve? Prego Dio mentre i suoi figli mi fanno male..
La mano si allontana da me ed io mi sento stremata..
 “Castiel” sussurro.
E l'ultima cosa che sento, prima che il dolore ricominci, è la risata di chi mi sta di fronte.

*****

Una settimana. Tanto è trascorso da quando l'ho salvata, sette giorni soltanto. Per me non sono nulla, una lacrima di tempo in un oceano di eternità, ma per Allison credo siano tanti.
Ancora mi detesta, non mi insulta apertamente solo perché credo che mi tema un po', visto che sono andato e tornato dall'inferno con lei in braccio. Evito di invadere eccessivamente la sua vita: recenti esperienze mi hanno insegnato che gli umani non amano troppo avere un angelo tra i piedi, anche se questo ha salvato la loro anima dalle fiamme infernali.
Però la sorveglio, costantemente direi, senza che lei mi veda. Forse mi percepisce, ma se così è, lo nasconde molto bene.
È mattino, il sole è alto nel cielo e sento che Allison è sveglia.
Ha degli incubi frequenti, tutte le notti la vedo agitarsi nel suo letto e mi obbligo a non svegliarla.
L'ho fatto una volta, e lei mi ha cacciato inveendo contro di me e la mia .. come ha detto?
Ah, “stressante presenza celestiale.”
Non ho molta fortuna con i miei protetti, mi sento rifiutato da loro. Ma non importa, sono felice così.
Decido di andare da lei, non mi piace lasciarla da sola più del dovuto: non so perché ma ho come una spiacevole sensazione. Forse è solo il mio senso di colpa per aver disobbedito ai superiori per aiutare Ally... Allison. Non ama essere chiamata Ally. Non da me almeno.
Entro nella sua stanza e la trovo alzata, resto invisibile al suo sguardo e la seguo nei suoi movimenti. Si avvicina alla radio e l'accende.
Sono sorpreso: non lo ha fatto le altre volte. Sorrido lievemente pensando che forse qualcosa in lei è cambiato, in meglio.


Gotta have a friend in Jesus
So you know that when you die
He's gonna recommend you
To the spirit in the sky”


Non capisco nulla di musica terrena, ma dalle parole mi sembra una bella canzone. O forse sono semplicemente di parte...
Oh no...
Si toglie la leggera camicia da notte e la butta sul letto, è quasi completamente nuda. Abbasso lo sguardo come ogni volta che mi ritrovo davanti a questa.... vista. Ho il sospetto che sappia benissimo che io sono qui e che quindi lo fa di proposito.
Quel sorrisetto è quasi una conferma. Si prende gioco di me, ne sono quasi sicuro. Immagina che cose del genere possono mettere in imbarazzo un angelo. E si diverte alle mie spalle.
Rialzo lo sguardo e lei è entrata nel bagno, non dovrei seguirla anche lì ma lo faccio. Mi fermo sulla porta, però.
La intravedo entrare nella doccia, cerco di evitare di guardarla... in zone che non riguardino il viso.
 “Oh cielo.. la doccia calda si che mi è mancata all'inferno.” esclama sospirando.
È una frase che dice tutte le mattine, per il momento credo sia l'unica cosa che trova di positivo nell'essere tornata. Se fossi un umano finito all'inferno e poi salvato, sarei felice di ben altro. Lei non capisce quant'è fortunata, non ancora. Ma lo capirà, l'ho promesso.
Mi volto per non guardarla, ma quando non sento più il fruscio dell'acqua non riesco ad evitare di girarmi verso di lei. Esce dalla doccia e resto senza fiato, deglutisco a vuoto e sono sicuro di essere arrossito. Per fortuna lei non mi vede.
Che mi prende? Non è certo la prima volta che vedo un essere umano nudo, sono secoli che li osservo. Millenni. Ho visto anche Allison così tante volte durante la sua vita e mai mi sono sentito così.... strano. È colpa di questo corpo, suppongo.
Dovrei suggerire ai miei superiori di optare per tramiti più vecchi,sì innocui anziani. Il mio è giovane ed è ovvio che il suo corpo reagisca in modo inusuale per me ma molto umano, vedendo una creatura così.... bella.
Mi ordino di allontanarmi e finalmente ci riesco, mi posiziono davanti all'armadio e aspetto che esca dal bagno. La vedo arrivare e dirigersi proprio verso di me. Capisco che sta per spogliarsi di nuovo e decido di volarmene al piano inferiore. Non sopporterei quello spettacolo un'altra volta.
Spettacolo?
Sparisco prima di pensare qualcosa di davvero inopportuno. Arrivo nel salotto e.... sento qualcosa che non va. Non sono solo, direi. Mi materializzo e mi guardo intorno, non c'è nessuno eppure sento di non essere solo.
Cos'è? Sembra come se ci fossero altri... angeli, qui con me. Il solo pensiero di terrorizza, se così fosse saremmo nei guai, io e Allison.
 “Ciao, Castiel.” mi saluta una voce umana che ne nasconde una soprannaturale.
Una figura si materializza davanti a me, una donna giovane che non ho mai visto. Ma l'angelo che la possiede sì.
 “Myriam...” esclamo allarmato. Mi hanno scoperto, sanno che sono andato a prendere un'anima dall'inferno senza averne l'autorizzazione. E ora hanno mandato lei a punirmi, a punirci. Mi guardo intorno preoccupato e lei sorride.
 “Che hai? Sembri spaventato.” mi dice.
 “Dovrei?” rispondo cercando di mostrarmi calmo, ma il mio sguardo corre su per le scale. Ho paura.
Myriam scuote il capo. “E perché mai? Hai fatto qualcosa per la quale dovresti temere.... ripercussioni?”
Ecco, ci siamo.
 “Dipende dai punti di vista. Io non credo.” arrivo a dirle sfidandola.
Lei ridacchia e si guarda intorno.
 “Sta' calmo Cass, non devi temere nulla. Anzi, ti dovrei ringraziare, a nome di tutti.” mi dice con un sorriso.
Io la guardo perplesso, non mi convince per niente.
 “Temo di non capire.” le confesso.
 “Hai fatto di testa tua ciò che noi stavamo progettando da quando la signorina in questione decise di farla finita. Il suo gesto era del tutto inaspettato e ci ha colti.. impreparati.” mi racconta serenamente.
Sgrano gli occhi: ma che sta dicendo?
 “Continuo a non capire... cosa vuoi dirmi?” le domando.
Lei scrolla le spalle. “Che sei un bravo fratello, e ci hai aiutati. E per questo nessuno saprà mai che hai infranto le regole scendendo nel grande calderone a riprenderla. Sarà il nostro piccolo segreto.” mi dice in tono allegro.
Non mi piace.
 “E perché... volevate salvarla?” le chiedo sospettoso.
Myriam lancia un'occhiata alla scala e si schiarisce la voce. “Forse è meglio se ne parliamo fuori, Castiel.” e sparisce.
Non voglio lasciare Allison da sola, ma non ho scelta. Questa storia mi impensierisce, che sta succedendo?
Apro le mie ali e raggiungo mia sorella, la trovo in giardino che mi aspetta a braccia conserte. Mi guarda con un sorriso strano. Forse quell'espressione appartiene alla sua tramite, ma giurerei che ha un sorriso... cattivo.
 “Allora?” le domando asciutto.
Lei mi fissa per un po', mi squadra dalla testa ai piedi mettendomi a disagio. Che avrà da fissarmi così con quell'espressione?
 “Però siamo stati fortunati, io e te.” esordisce “ci hanno dato tramiti molto belli.”
Sono scioccato. E questo che vorrebbe dire, ora?
 “Myriam, se non sei qui per punirmi, cosa vuoi di preciso?” taglio corto ignorando il suo commento.
Lei fa un'altra risatina e mi accorgo che guarda spesso dietro di me, in direzione della casa di Allison. Vorrei voltarmi anche io ma sento che è meglio non voltarle le spalle.
 “Beh... un po' per vederti, devo ammetterlo. Da quando ti hanno affidato questa missione ti si vede poco, lassù.”
Bugiarda. È uno di quegli angeli che mi detestano. Non tutti i fratelli si amano, sicuramente non noi angeli. Purtroppo.
 “E l'altro motivo?” la incoraggio.
 “Non ti basta?” mi risponde con un'altra domanda lei.
Finalmente capisco cosa sta facendo: tergiversa. Non mi dirà mai cosa vuole da Allison. Penso di tornare indietro ma temo la sua reazione. Myriam è di un grado leggermente superiore al mio, ma abbastanza da rendere pericoloso il mancarle di rispetto.
Penso a cosa dire, quando sento chiaramente la voce di Allison.
 “Castiel” mi chiama. La sento nella mia testa, non sta gridando. Non ce la fa a gridare. È in pericolo.
Faccio per allontanarmi ma lei mi ferma.
 “Dove vai, Cass caro?” mi dice prendendomi per un braccio. È nel corpo di una ragazza ma ha la forza di un angelo.
 “Lasciami Myriam, qualunque cosa stia accadendo, non mi interessa. Voglio solo andare da lei.” le dico guardandola in faccia.
 “Preferisci un'umana a tua sorella?”
Oh Signore, ma cosa vuole da me, da Allison? Io devo andare, c'è qualcosa che non va e lei mi trattiene qui.
Decido di scomparire, lasciandola lì da sola. Tanto se devo morire, preferisco che succeda mentre proteggo Ally.
Arrivo nel salotto e ciò che vedo mi paralizza. Due angeli tengono Allison prigioniera, stretta contro la parete. Uno di loro... la sta torturando? È un incubo, cosa vogliono da lei?!
Allison mi guarda ma non dice nulla, stringe i denti mentre il sangue scivola via dalle sue labbra. La rabbia mi scuote dallo shock.
 “Che cosa le state facendo!” tuono avvicinandomi a loro.
Uno di loro si volta, ha lo stesso sorriso perfido di Myriam.
 “Ciao ragazzo, quanto tempo.” mi saluta tenendo sempre quella sua dannata mano sul petto di Allison.
 “Se vuoi scusarci, ora abbiamo da fare. Non ci metteremo molto.” aggiunge.
Una forza mi scaraventa al muro, è Myriam.
 “Non sei per niente galante, Castiel. Non si lascia una signora da sola.”
Che sta succedendo? Mi ripeto varie volte, non capisco, ci sono tre angeli, miei fratelli che..... stanno torturando Allison e mi impediscono di aiutarla! Perché?
Guardo Allison che ricambia il mio sguardo, sta soffrendo e devo assolutamente intervenire. Non voglio vederla soffrire.
Qualunque cosa stia succedendo, non è opera di Dio.

*****

Castiel arriva dopo pochi minuti dalla mia “chiamata”, e ho una visione chiara e nitida della gravità della situazione, solo quando anche lui viene bloccato al muro.
Certo fa un po' strano vedere gli angeli, creature misericordiose, prendersela l'uno con l'altro. Non so perché lo stiano facendo, né cosa stia succedendo..
Ma ho il vago sentore che sia colpa mia e di nessun altro.
Sento la rabbia di Castiel nel suono della sua voce e la leggo nel suo sguardo. E' furioso e direi.. spaventato. Credo più per le mie sorti che per le sue.
Oh cielo!! Come ho potuto non accorgermi prima di quanto ci tenesse a me?
Maledico me stessa per un attimo.. mi ha salvato la vita ed io gli ho urlato solo cattiverie da quando lo conosco, eppure lui è qui a rischiare con me.. Per me.
Mi dispiace Castiel.. mi dispiace di essere stata ingrata e scontrosa. Mi dispiace che tu debba pagare il prezzo della mia salvezza. Scusami tanto.
Mi guarda coi suoi occhi blu e negli sguardi che ci scambiamo sento un'amarezza crescermi dentro. Non so cosa sia.. ma credo di aver paura, per la prima volta dal mio ritorno, di morire di nuovo.
Il sangue scende copioso dalla mia bocca.. e con lui, anche le mie forze. Mi sento stremata e disorientata. Non so cosa fare per tirarci fuori da quella situazione.
Se fossero demoni lo saprei.. ma sono angeli e so poco di loro. Molto poco.
La ragazza, non so come si chiami, tiene Castiel in pugno e sembra tutto fuorché angelica. Ha un ghigno malvagio sul viso, ma invece di spaventarmi mi irrita soltanto.
Lei probabilmente se n'è accorta, perché mi fissa e chiude la mano in un pugno provocandomi una stretta al cuore.
Mi sento scuotere e urlo, anche se non vorrei.
Quando la riapre mi sento un po' meglio ma non bene come stavo prima che arrivassero.
Guardo Castiel di fronte, cerco di capire se ha un piano, ma lui mi sembra perso come me in questo momento..
Onestamente, non mi importa se mi fanno del male.. ma che ne facciano a lui solo perché mi ha salvata, è un'idea che non mi piace affatto.
Tutti mi osservano in un silenzio che fa sin troppo rumore, ed io so che aspettano solo che io dica loro quello che vogliono sapere. Faccio un grande respiro e spunto a terra un po' del sangue che mi riempie la bocca: “Cosa volete sapere?” borbotto infine.
Ricordo poco o niente, e quello che mi è rimasto in mente non vedo come possa essergli utile. Ma vogliono sapere ed io dirò loro qualcosa.
Sembrano stupiti delle mie parole.
 “Tutto.” mi dice la donna.
 “Potresti essere più specifica?” chiedo con leggero sarcasmo “Sai, tutto è tanto. Ti annoieresti. Però se proprio insisti puoi lasciarmi andare così te lo mimo. E' più divertente.” pronuncio decisa.
Lei mi guarda e avanza verso di me mentre gli altri due si mettono da parte. Ride appena e guarda Castiel per un attimo.. poi poggia la sua mano su di me e il dolore che sento è più forte ed intenso di quello di prima.
Un altro urlo squarcia il silenzio e i miei occhi confusi riescono a vedere i tentativi di Castiel di liberarsi dalla presa per aiutarmi.
Se ho capito almeno un po' quanto sono “importante” per lui, vedere le torture che mi infliggono non deve essere un bello spettacolo.
La mano si allontana da me e mi viene in mente qualcosa che potrebbe funzionare.. E' un piano azzardato e potrebbe rivelarsi un totale fallimento, ma cos'ho da perdere dopotutto?
Tengo la testa dritta a fatica e quando il dolore si calma un po' inizio l'atto primo di quello che potrebbe essere il peggior piano di tutta la mia vita.
 “Ok..” sussurro piano “Ti dirò tutto.. Ma ad una condizione.”
 “Non sei nella posizione di dettare condizioni.”
 “E tu non sei nella posizione di impedirmelo.” rispondo prontamente “Se muoio non mi importa. Non ho nulla da perdere.. ma voi si.”
Mi guarda perplessa quasi si stesse sforzando di seguire il mio ragionamento.
 “Se io muoio, porterò con me quello che voi volete sapere..” aggiungo decisa e falsamente sicura di me. In realtà non so nemmeno di cosa sto parlando. “Allora.. ti sembro nella posizione di dettare condizioni ora?”
La mia voce suona come una sfida. Una sfida che lei non sopporta ma che si ritrova costretta ad accettare. Va avanti ed indietro per un po' e mentre finge di pensarci, io evito di guardare Castiel perché immagino già che quello che sto facendo non lo convince affatto.
Si ferma dopo qualche secondo e mi fissa. E' lei che comanda da quel che ho capito. “Qual è la tua condizione?”
Deglutisco a vuoto e rimango in silenzio per un attimo: “Lascia andare Castiel.” sussurro infine.
 “No.” tuona lui bloccato alla sua parete.
Lo guardo e inarco le sopracciglia.
Il mio primo istinto è dirgli di fare silenzio e non impicciarsi. Ma non voglio più essere sgarbata con lui. E se ne usciamo vivi, penso, non lo sarò più.
Lo guardo negli occhi e il blu delle sue iridi è velato di tristezza.
Il suo sguardo è... addolorato e mi sento di affermare con certezza che, chi ha detto che “gli occhi sono lo specchio dell'anima” ha senza dubbio guardato i suoi prima di dirlo. Sono i più belli che abbia mai visto ed è come se, guardandoli mi si aprisse un mondo.
 “Grazie.” gli sussurro tra lacrime lievi. E lui lo sa, sa a cosa mi riferisco.
La mia gratitudine gli arriva sicuramente inaspettata e si agita elegantemente cercando di liberarsi. E' contrariato e si vede.
L'angelo, la donna, si gusta la scena tranquilla e poi, spinta da un fine che, anche se mi sfugge, è senza dubbio malvagio, annuisce e lo lascia andare.
Cade sul pavimento e si rialza dubbioso sul da farsi.
Anche io sono perplessa. Non mi aspettavo che la mia richiesta fosse accolta. Non così in fretta almeno..
Lo guardo. Si sistema per riflesso il suo impermeabile e fissa i due angeli che gli stanno davanti e gli impediscono di raggiungermi.
 “Lasciatemi passare..” dice loro deciso. Poi fissa l'angelo di fronte a me “Myriam lasciala andare. Non ha nulla per te.”
Il suo tono è un misto tra ordine e preghiera. Credo che un po' tema quell'angelo, ma senza dubbio la voglia di salvarmi supera le sue paure.
Lei ride e lo guarda dritto negli occhi: “Se vuoi aiutarla.. avvicinati!” gli dice.
Gli altri due formano uno scudo umano davanti a lui e si, ora mi è chiaro perché hanno acconsentito subito a lasciarlo andare: Castiel non ucciderebbe mai i suoi fratelli. Gli manca la forza di farlo. E lo capisco. So quanto sia dura uccidere la propria “famiglia”. Non mi importa se non ci riesce. Quello che conta è che, che io viva o muoia, lui possa fuggire e mettersi in salvo. Non sopporterei di saperlo morto per causa mia.
Fino ad ora non mi ero mai fermata a pensare a quanto fosse dura per lui. Ora però lo so. L'ho capito e vorrei solo chiedergli perdono.
 “Castiel il bravo soldatino. Non uccideresti mai i tuoi fratelli..” La voce di Myriam risuona nella stanza e nella mia mente come un'eco e mi distrae dai miei pensieri.
 “Al contrario di te!” esclamo. Sono parole che mi escono di bocca senza che ci pensi. Credo che siano frutto della voglia del mio subconscio di proteggere e preservare la bontà e la fragilità dell'angelo le cui braccia mi hanno portata via dall'inferno.
Vedo gli occhi di Castiel illuminarsi di stupore.. Forse si chiede che sto facendo.
Si Cass, ti sto difendendo.
Myriam si gira verso di me.. Piega la testa di lato e ride di gusto. Non so cosa ci trovi di divertente. Quello che so è che vorrei prenderla a calci.
Si avvicina e gioca con una ciocca dei miei capelli: “Sempre la risposta pronta tu... insignificante essere umano.” Si innervosisce e sta per colpirmi.. Ma la stanza si riempie di una luce quasi accecante e quando sia io che lei guardiamo in direzione di essa, vediamo Castiel che ha appena ucciso i due “scagnozzi” celesti.
 “Non posso credere che tu l'abbia fatto..” borbotta Myriam sorpresa.
 “Nemmeno io” aggiungo stupita. Le parole mi escono senza che riesca a fermarle. Ma mi scontro con gli occhi severi di Castiel che mi impongono serietà e sto zitta.
Lui invece tiene saldo il suo pugnale e si avvicina a lei “Credici!” esclama deciso, e senza aggiungere altro la fissa finché lei non vola via.
Cado a terra, stremata e sanguinante.
 “Stai bene?” mi chiede Castiel.
Alzo gli occhi ed è a pochi centimetri da me. Mi fissa preoccupato e mentre lo guardo per la prima volta da quando lo conosco, mi sembra davvero angelico. I suoi occhi blu mi fanno sentire bene, e ora, come mai prima, sono felice di essere tornata dall'inferno.
Gli sorrido e riprendo il controllo del mio respiro. “Simpatica la tua famiglia.” dico “Cosa volevano da me?”
 “Non lo so.” mi confessa.
Annuisco e provo ad alzarmi, ma la testa mi gira e se non tocco il pavimento è solo perché lui mi afferra con prontezza prendendomi in braccio.
E' caldo ed è soffice e.. Oh Dio.. muove in me strane sensazioni.
Lo guardo per un po' negli occhi e la mia mano si muove istintiva verso i suoi capelli arruffati. Glieli accarezzo e arriccio la bocca:  “Dovresti pettinarti ogni tanto.” gli dico.
Mi guarda confuso, con la sua espressione buffa e mi lascio sfuggire un sorriso.
Non dice niente. Solo mi fissa, e in pochi secondi mi ritrovo sdraiata sul letto in camera mia. Non so nemmeno come ci siamo arrivati, ma niente ormai mi stupisce.
 “Mi hai portato qui volando?” gli chiedo.
 “Più o meno.”
 “Wow.. immagino. Visto che non me ne sono nemmeno accorta.” Lo guardo e mi rendo conto che devo avere l'espressione di una bambina di due anni, perché lui, posso vederlo anche se cerca di nasconderlo, sta sorridendo.
 “Hai ucciso i tuoi fratelli per salvarmi.. Te ne sono grata.” La mia voce è più seria ora, così come la sua espressione.
 “Li ho uccisi perché avevano perso la retta via.” sussurra piano.
 “Grazie lo stesso.”
Mi guarda e annuisce lievemente. “Non c'è di che.”
E' tormentato e posso vederlo. Mi alzo e lo raggiungo. Non so perché sto per farlo. Non so nemmeno se lui gradirà, ma ne sento il bisogno. Allungo il viso e gli bacio la guancia. Profuma di fresco.
Resto a fissarlo per qualche secondo e poi fisso i miei vestiti. “Credo che mi serva un'altra doccia” dico avanzando verso il bagno.
Lui segue i miei movimenti con gli occhi.
 “Resta pure se vuoi.. tanto sbirceresti comunque.” aggiungo.
Gli faccio l'occhiolino e chiudo la porta.
Rimango ferma per qualche secondo e poi lo sento volare via.. Le sue ali sono tutte un fruscio quando spiccano il volo. Riapro la porta e nella leggera brezza che volando via ha lasciato sento forte l'odore della speranza.

*****

Sono bloccato, non riesco a muovermi.
Myriam tiene il palmo della sua mano rivolto verso di me, è lei a schiacciarmi contro il muro. Provo a staccarmi dalla parete ma non ci riesco, quasi mi manca il respiro.
Maledetta. Possibile che sia così malvagia? Che sta accadendo lassù?
Guardo Allison che ricambia il mio sguardo, tenta di non piangere ma le lacrime lentamente le riempiono gli occhi.
Ha paura, paura di morire.
Anche io non sono entusiasta all'idea di morire, ma ciò che più di ogni altra cosa mi atterrisce, è di vedere morire lei.
Myriam mi fissa e sorride, se non sapessi chi è potrei dire tranquillamente dire che è un demone.
I due tirapiedi celesti continuano a far del male ad Ally, ma lei guarda Myriam quasi con aria di sfida.
Vorrei urlarle di non farlo, non è una buona idea irritarla, io la conosco. Sto per dirglielo ma mi blocco quando vedo l'angelo chiudere la mano in un pugno ruotandolo lentamente. Allison urla di dolore.
 “Allison, no!” grido a mia volta ma lei non mi sente, sopraffatta dal dolore.
Myriam sì invece, mi lancia un'occhiata divertita e mi parla in modo che solo io possa sentirla: con il pensiero.
 “Che carino che sei quando ti arrabbi, forse dovrei farle più male.” sento dirle nella mia testa.
Me la pagherà.
Finalmente riapre il pugno e Allison smette di urlare, io tiro un sospiro di sollievo quando la vedo guardare verso di me. Nei suoi occhi leggo aspettativa, e questo mi fa male. Non so che fare, sono bloccato qui e non riesco a muovermi.
Allison respira profondamente e spunta a terra del sangue. Quante volte l'avrà fatto all'inferno? Quante volte l'avranno torturata?
Sento la rabbia annebbiarmi il cervello, impedendomi ancora di più di escogitare qualcosa per liberarmi e aiutarla.
 “Cosa volete sapere?” mormora dopo qualche istante, lasciandomi basito. Che diavolo vuole fare?
 “Tutto.” le risponde Myriam alzando le spalle.
Allison accenna un sorriso ironico e questo non mi piace per niente.
Potresti essere più specifica? Sai, tutto è tanto. Ti annoieresti. Però se proprio insisti puoi lasciarmi andare così te lo mimo. E' più divertente.” le dice sarcastica.
Ecco, lo sapevo.
Myriam la guarda e senza dire una parola, le si avvicina mentre gli altri due le fanno spazio. Si volta verso di me e mi parla mentalmente. “Ora ti mostro come si fa urlare una donna.” mi comunica ghignando.
Ma che dice? Che modo di parlare è questo?
Dopodiché posa una mano sul petto di Allison e lei inizia ad urlare disperatamente.
Non resisto più e tento con tutte le mie forze di liberarmi, mi dimeno così forte da far soffrire il mio tramite e sento un rivolo di sangue sfuggirmi dalla bocca. Allison soffre, Jimmy soffre, e quella... strega ride, spalleggiata da quegli altri due idioti alati.
Finalmente la lascia stare e io mi rilasso, appeso qui come un quadro.
 “Ok” sussurra Allison “Ti dirò tutto... ma ad una condizione.”
Io sgrano gli occhi, non riesco a capire cosa ha in mente ma sono preoccupato.
Myriam la fissa. “Non sei nella posizione di dettare condizioni.” sottolinea aspramente.
 “E tu non sei nella posizione di impedirmelo.” risponde “Se muoio non mi importa. Non ho nulla da perdere.. ma voi si.”
L'angelo resta in silenzio, credo la stia fissando perplessa ma non ne sono sicuro visto che mi volta le spalle.
 “Se io muoio, porterò con me quello che voi volete sapere..” aggiunge in tono deciso.
Sto per urlare “lei non sai niente!” ma ho paura che se mi intrometto, lei le farà di nuovo del male. Mi sento impotente, schiacciato contro un muro e impossibilitato a muovermi.
 “Allora.. ti sembro nella posizione di dettare condizioni ora?” continua a sfidarla Allison.
È un'incosciente! Cosa crede di fare? Pensa che tutti gli angeli siano accondiscendenti e gentili come me? Myriam potrebbe ucciderla col solo pensiero se lo volesse e lei osa sfidarla così? Qualsiasi cosa abbia in mente, è una pazzia. Un'umana e un angelo neutralizzato contro tre angeli agguerriti come quelli: siamo spacciati.
Guardo Allison insistentemente sperando che lei faccia altrettanto, voglio farle capire che deve stare zitta e non fare l'eroina in una situazione grave come quella. Myriam e relativi sgherri non sono demoni, non sono vampiri. Non è facile ucciderli. Io potrei, ma sono bloccato qui. Sospiro sentendomi sempre più impotente.
Myriam cammina avanti e indietro, poi si ferma e guarda Allison. “Qual è la tua condizione?” le chiede inaspettatamente.
Allison tace per un attimo. “Lascia andare Castiel.” sussurra.
Sento una stretta allo stomaco. “No.” obietto perentorio.
Allison come sempre mi rivolge uno sguardo duro, ho quasi l'impressione di sentirle dire “sta' zitto e non immischiarti.”
Ma tace, e mi accorgo che i suoi occhi si addolciscono. Non so se è perché nei miei ha visto l'aspro rimprovero che vorrei farle o... l'infinita amarezza che sento in questo momento. Non l'ho riportata in vita per vederla morire davanti ai miei per mano di altri angeli.
Invece eccoci qui a fissarci in silenzio, con tre essere soprannaturali che ridacchiano a turno. Insopportabili.
Dagli occhi di Allison iniziano a scendere lente lacrime. No non piangere, ti prego....
 “Grazie...” bisbiglia con voce tremante.
Mi.. ringrazia? Per cosa? Sto qui a guardarla soffrire senza poter fare nulla, non merito nessun gr...
Infine capisco. Mi ringrazia per averla.... riportata qui? Oh no.. non adesso... lei vuole vivere e io non posso aiutarla!
Riprendo a dimenarmi ma con più rispetto per il mio povero tramite, che non ha colpe e che sto facendo soffrire. Non riesco a liberarmi dalla mia prigione, è come se catene invisibili mi tenessero inchiodato alla parete. Allison mi guarda e accenna un sorriso.
Vorrei dirle qualcosa ma precipito a terra con un lamento, la strega mi ha colto di sorpresa liberandomi mentre ero distratto.
Mi rialzo e devo avere un'espressione sconcertata, perché Myriam mi guarda e ride. Ero sicuro che non avrebbe mai acconsentito alla stupida richiesta di Allison, invece eccomi qua che mi sistemo l'impermeabile mentre i due cari “fratelli” mi si parano davanti impedendomi di avanzare.
 “Lasciatemi passare..” dico risoluto. Poi rivolgo lo sguardo all'altra. “Myriam, lasciala andare. Non ha nulla per te.”
Tento di evitare di assumere un tono autoritario con lei, troppa è la paura di irritarla e provocare la morte Allison.
Lei per tutta risposta scoppia a ridere e mi guarda dritto negli occhi. “Se vuoi aiutarla.. avvicinati!” mi provoca.
I due angeli ai suoi ordini mi si avvicinano di più, pochi centimetri ci separano. Myriam sa che sono armato e mi ha liberato pensando che non avrei mai il coraggio di ucciderli. Sento lo sguardo di Allison su di me, non posso fare altrettanto per paura che i due uomini ne approfittino per colpirmi. Se devo morire, succederà combattendo.
 “Castiel il bravo soldatino. Non uccideresti mai i tuoi fratelli..” sentenzia Myriam soddisfatta. Non mi conosce come crede.
 “Al contrario di te!” sento esclamare Allison. Non posso fare almeno di guardarla stupito, che fa? Sfida lei per difendere me?
Maledizione, Myriam si gira di nuovo verso di lei, ride e le prende una ciocca di capelli in mano. Non è un buon segno, vuole farle di nuovo del male. Lentamente sposto la mia mano all'interno del mio impermeabile, in una tasca c'è un pugnale. Un arma speciale, utile contro gli angeli solo se sei un angelo. Io lo sono, e sto per ucciderne due.
 “Sempre la risposta pronta tu... insignificante essere umano.” sibila minacciosa.
Agisco in un attimo. Estraggo la mia arma e colpisco uno dei due di fronte a me alla gola, trapassandogliela da parte a parte. L'altro tenta di fermarmi ma sono più rapido, e colpisco anche lui nello stesso modo. Mi dispiace per i loro tramiti, ma ora mi sono davvero stufato.
La luce prodotta dalla morte dei due angeli acceca Allison e Myriam e solo quando guardano nella mia direzione entrambe capiscono cos'ho appena fatto.
 “Non posso credere che tu l'abbia fatto..” mormora Myriam stupita.
 “Nemmeno io” aggiunge Allison. Credo voglia essere una battuta, ma non è il momento di scherzare e glielo dico guardandola duramente. Lei questa volta recepisce il messaggio e tace. Ti ringrazio, Dio.
Avanzo verso Myriam stringendo il pugnale in mano, un chiaro avvertimento di cosa sta per succedere. “Credici!” affermo determinato.
Ci fissiamo per alcuni istanti, poi lei decide che è meglio andare via. Non appena sparisce dalla nostra vista, Allison cade a terra finalmente libera. Corro da lei e mi abbasso. “Stai bene?” le domando, anche se è ovvio che non sta bene.
Lei alza la testa e mi guarda negli occhi, una luce diversa li illumina. Non c'è più ostilità e anzi, non vorrei illudermi ma quella che leggo è gratitudine e.. gioia? Per un attimo mi perdo nei suoi occhi nocciola, un colore così particolare e così... delizioso. Solo per questi occhi varrebbe la pena di disobbedire. Mi sta sorridendo.
 “Simpatica la tua famiglia.” mi dice ironica “Cosa volevano da me?”
 “Non lo so.” rispondo scuotendo il capo.
Allison prova ad alzarsi, vacilla, sta per crollare a terra ma io l'afferro e la prendo in braccio. È.. diverso prenderla in braccio da umana. La sua anima era inconsistente, immateriale.... adesso il suo corpo invece è....
Caldo e morbido. Sì, devo dire ai superiori di scegliere tramiti anziani, o avremo schiere di angeli che... ma che sto pensando?
Averla tra le braccia peggiora quelle sensazioni che provo solo guardandola. Mi guarda attentamente e poi... sento la sua mano che mi accarezza i capelli. Un brivido mi frusta la schiena. Tramiti ottantenni, penso convinto.
 “Dovresti pettinarti ogni tanto.” mi dice in tono canzonatorio. Io la guardo confuso e lei sorride divertita. Non posso fare a meno di fissare quelle fossette che le compaiono sulle guance quando sorrise. Le ho sempre viste, da quando è nata praticamente, ma è la prima volta che mi fanno tremare. Raggiungo la sua camera e la adagio sul suo letto. Allison mi guarda meravigliata.
 “Mi hai portato qui volando?” mi domanda.
 “Più o meno.”
 “Wow.. immagino. Visto che non me ne sono nemmeno accorta.” esclama con un'espressione …. infantile dire.
Per un attimo mi sembra di nuovo la bambina oltre di vent'anni fa che ogni tanto andavo a controllare di persona, quando mi era consentito. Questo ricordo mi provoca un sorriso che non riesco a trattenere.
 “Hai ucciso i tuoi fratelli per salvarmi.. Te ne sono grata.” mi dice seria.
 “Li ho uccisi perché avevano perso la retta via.”
Mento: li ho uccisi perché mi impedivano di correre da lei.
 “Grazie lo stesso.” ripete convinta.
 “Non c'è di che.” le rispondo e mi allontano da lei.
Cosa sta accadendo? Quei tre non sono stato mandati dai miei superiori, non può essere. C'è qualcosa di strano e io devo scoprirlo, si comportavano come demoni, non come angeli. Questo è inammissibile. Assorto nei miei pensieri, non mi accorgo che Allison si è alzata e ora è vicino a me. La guardo e lei si allunga verso di me e.... mi bacia sulla guancia. Se prima ho provato un brivido, ora mi è arrivata una frustata al centro della schiena. La fisso senza parole, forse dovrei rimproverarla per essersi presa questa libertà, anche se in realtà vorrei chiedergliene un altro. Lei intanto si guarda i vestiti.
 “Credo che mi serva un'altra doccia” dice incamminandosi verso il bagno. La seguo con lo sguardo e ancora taccio.
 “Resta pure se vuoi.. tanto sbirceresti comunque.” mi accusa con un sorriso.
Io non …. sbircio, la sorveglio! Dovrei dirglielo ma non ci riesco, semplicemente la guardo.
Allison mi strizza l'occhio e chiude la porta.
Resto lì fermo per un istante... incredulo e imbarazzato. Poi finalmente mi scuoto e spiego le mie ali, volando via.
La visita di Myriam e compagni è stata a dir poco strana. Non erano venuti come emissari del Cielo, c'era qualcosa sotto, qualcosa di molto serio. Lo sentivo nel più profondo del mio essere, anche se il loro interesse per Allison è ingiustificato, apparentemente. Ma un angelo come Myriam non si scomoda per niente. Devo scoprire cosa voglio da lei.
Però devo essere sincero .. quando Allison è entrata in bagno ho avuto la tentazione di sbirciare un'altra volta.





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Capitolo 3
*** The way you make me feel ***


The way you make me feel


Nessuno sa niente.
Sono appena tornato dal “quartier generale”, nessuno in tutta la mia guarnigione sa cos'ho fatto. Né di Allison, né dei due "fratelli" che ho ucciso. E suppongo non lo sappiano neanche altrove.
Myriam non c'era, ma non ho chiesto di lei per non “svegliare il can che dorme”, come dicono gli umani.
Come mai non mi ha denunciato? Eppure l'ho fatta arrabbiare, l'abbiamo fatta arrabbiare. Cosa sta succedendo?
Ho la spiacevole sensazione che quei tre lavorassero per sé stessi. Il che è di gran lunga peggio.
Volevano sapere qualcosa da Allison, anzi a dire il vero mi hanno dato l' impressione di volerla “testare”.
Non so cosa sia, ma sono certo che non è nulla di buono.
Avrei bisogno di consultarmi con un superiore, ma non ho nessuno di cui potermi fidare.
Non posso raccontare a nessuno la mia... disobbedienza, sono completamente solo.
Non mi pento di quello che ho fatto, mai mi pentirò di aver salvato la mia protetta, ma ho paura che ciò porterà a tutti altri guai, soprattutto ad Allison. Ne ha avuti già troppi, in tutta la sua giovane vita.
Non voglio che ne abbia ancora, soprattutto non voglio che abbia guai che io non posso risolvere.
Se solo ci fosse..... Sirahel.
Di lui potrei fidarmi ciecamente, lui capirebbe e mi aiuterebbe.
Peccato che sia sparito diversi anni fa e non ho idea di dove sia adesso.
So che è sulla Terra, ma quando un Arcangelo decide di non farsi trovare, si può stare certi che non lo si troverà mai. Gli uomini direbbero che è in “incognito”, ma è decisamente riduttivo.
Sirahel era a capo della mia guarnigione, prima di decidere di andare via. Non so di preciso cosa successe, ma qualcosa lo spinse a questa drastica scelta.
Io non l'ho mai biasimato, non perché fossi d'accordo con la sua scelta, ma perché lo amavo più degli altri fratelli.
Nostro padre è Dio, ma se dovessi esprimermi come un umano, direi che Sirahel era come un padre per me.
Se non sono un completo idiota alato è merito suo, credo. Mi disse che un angelo doveva amare gli umani ma non perché gli veniva imposto, ma perché essi avevano bisogno di noi, del nostro aiuto, della nostra protezione.
Ma poi se n'è andato e sono finito agli ordini di altri.
Ho il sospetto che comunque abbia mantenuto i contatti con qualcuno. Probabilmente ai piani alti c'è qualche autorità che sa dove sia, ma Sirahel aveva degli amici lassù e loro non lo tradirebbero mai.
Sicuramente non lo diranno a me, dov'è l'Arcangelo Sirahel. E io ne ho davvero bisogno.
Voglio fare una prova: è assurdo ma chissà, con un po' di fortuna....
Decido di cercarlo. Non materialmente, sarebbe inutile: i sigilli enochiani servono proprio a questo, cioè a non farsi trovare da chi non si desidera vedere. Ovunque egli sia, sarà sicuramente circondato da quei simboli.
Proverò a trovare la sua Grazia. Sirahel non è un semplice angelo, la sua Grazia è decisamente più potente e più difficile da nascondere.
Ho bisogno di silenzio. Lascio il salotto di Allison e mi trasporto in un vecchio magazzino in disuso.
Deprimente, mi dico. Ma almeno sono da solo e nel più completo silenzio.
Traccio a terra una serie di simboli magici, una sorta di calamita che attirerà la Grazia dell'Arcangelo.
Pronuncio la formula in aramaico, improvvisamente sento una fitta alla testa: credo di esserci vicino.
I simboli a terra si illuminano, indietreggio impaurito: infastidire la Grazia di Sirahel non è roba da poco.
Un lieve sibilo riempie l'aria, mi guardo intorno quasi aspettandomi di essere punito per la mia invadenza. Sirahel mi amava ma era anche abbastanza severo.
Inizio a tremare. Ho una visione.
Sembra davvero davanti a me ma in realtà sono solo i miei occhi a vederla.
Vedo un uomo dai capelli grigi, alto, circondato da altri uomini e da donne. Sono... sono in una stanza molto grande, con delle finestre enormi. Parlano, ridono, l'uomo al centro sembra essere il capo o almeno è quello che conta di più, da come lo riveriscono gli altri.
Oh mio Dio... le ali.
Come un lampo vedo dietro di lui due immense ali nere....
È Sirahel!
Non credo alla mia fortuna. La sua Grazia è ancora talmente forte da averla trovata al primo tentativo.
Forse è solo una mia impressione, ma sembra quasi che ora..... stia guardando verso di me.
No!
La visione si dissolve rapidamente, sono certo che è stato lui a farla sparire.
Mi gira la testa e quasi cado a terra, mi appoggio ad un pilastro evitando di crollare in ginocchio.
Ho addirittura la nausea, o meglio è il mio tramite ad averla e l'avverto anche io. Mi dispiace Jimmy, non era mia intenzione.
Ok, ho visto Sirahel nella sua forma umana, e ora che faccio? Non ho idea di dove sia e ho l'impressione che un po' degli effetti collaterali della visione siano il suo modo per dirmi “non ti avvicinare o saranno guai”.
L'unica cosa di cui sono certo è che Sirahel è un personaggio importante anche qui sulla Terra.
Non riesco a fare a meno di sorridere: era ovvio che fosse così, una forte personalità come la sua non poteva adattarsi alla normale vita di un uomo qualunque.
Ma questa consapevolezza non mi aiuta, io devo trovarlo.
Forse.. forse Allison potrebbe aiutarmi. Non vorrei mai coinvolgerla in questa faccenda, potrebbe essere molto più pericolosa di quello che penso, ma può darsi che lei sappia chi è, su questa Terra, Sirahel.
Decido di andare da lei a parlargliene.
Appaio di nuovo nel suo salotto, non c'è. Non la sento, non è in casa. Sono un po' deluso.
Avrei voluto rivederla. Forse potrei.....
No, se la seguo di nuovo si arrabbierà di sicuro.
Sospiro e semplicemente mi siedo sul divano, l'aspetterò qui pazientemente. Sono abituato ad aspettare, sono capace di farlo per secoli, standomene immobile. Mi guardo intorno e i miei occhi si fermano su alcuni giornali sparsi sul tavolino di fronte a me.
Non ci credo.” esclamo con me stesso.
Afferro uno dei giornali e fisso l'uomo sulla copertina a bocca aperta: è Sirahel.
Sono talmente scioccato da quella strana coincidenza che mi accorgo dell'arrivo di Allison solo quando apre la porta.
Salto in piedi ignorando la capriola che fa il cuore del mio tramite non appena lei varca la soglia di casa.
Ciao Allison.” la saluto.
Allison guarda verso di me e dopo un'iniziale stupore – non si aspettava di trovarmi qui, credo – mi sorride.
Ciao Castiel, come va? Hai più visto la tua sorellina?” mi domanda ironica riferendosi allo spiacevole incontro di ieri.
No, per fortuna. Tu stai bene?” le chiedo avvicinandomi.
Lei annuisce. “Benissimo, direi.” dice convinta. Solo allora mi accorgo che ha qualcosa di diverso... la guardo attentamente e lei si mette a ridere.
Che hai?” mi chiede ridacchiando.
Finalmente capisco cosa c'è di diverso in lei. “Ieri non avevi.... i capelli neri.” le dico quasi con stupore.
Eh già, vita nuova, capelli nuovi. Ti piacciono?” mi domanda scuotendo i capelli per farli ondeggiare.
Io mi stringo nelle spalle. “Sì... credo. Non ne so.. molto di queste cose prettamente umane.” le dico incerto.
Lei sembra delusa e si incammina verso l'appendiabiti per posare la propria borsa.
Certo... cosa ne sai tu di capelli, visti i tuoi.” commenta sarcastica.
In realtà ho mentito spudoratamente. È bellissima, quel colore ha trasformato i suoi occhi da nocciola a ….verdi. Onde nere che incorniciano quel volto perfetto. È bella da far male.
Ma che diavolo sto dicendo? Mi impongo serietà e distolgo lo sguardo da lei che ora si sta avvicinando.
Si può sapere che hai?” mi chiede inarcando le sopracciglia.
Che ho?” dico io di rimando.
Sì, sei strano. Non che solitamente tu non lo sia, ma oggi sei più pallido del solito.” afferma in tono... preoccupato.
Questo è davvero interessante, Allison preoccupata per me.
Probabilmente l'aver tentato di individualizzare Sirahel mi ha provocato più danni del previsto e questi mi si leggono in faccia.
Sto bene.” rispondo brevemente. Poi ricordo il giornale che ho in mano.
Tu conosci quest'uomo?” le domando mostrandole la foto.
Lei prende il giornale dalle mie mani, per un attimo le nostre dita di sfiorano. Sento un brivido.
Certo che lo conosco, è Thomas Ellinger.” annuncia lei guardandomi come se fosse ovvio che anche io lo conoscessi.
E... dove abita?” continuo io.
Lei mi guarda stranita. “A casa sua.” risponde sorridendo furba.
Dico sul serio Allison, è importante.”
Lei di colpo diventa seria. “Perché?”
Non posso certo dirle che è un arcangelo e che devo vederlo per sapere cosa può volere Myriam da lei.
Adesso non posso … spiegarti, ma ho davvero bisogno di sapere di più su quest'uomo. Parlami di lui, per favore.” le chiedo.
I suoi occhi si addolciscono e mi sorride di nuovo. “Va bene. Sediamoci.” mi invita prendendomi per un braccio.
Forse dovremmo parlare di questa cosa. Non è bene che mi tocchi così spesso.
Ogni volta sento la solita frustata al centro della schiena.
È sconveniente, perché sono un angelo.

*****

Oggi cambierò colore di capelli..”
Ecco il mio primo pensiero quando stamattina mi sono svegliata da sola nel mio letto.
Lo so che non è normale. Voglio dire, sono morta, andata all'inferno e tornata perché un angelo mi ha salvata. Il mio nuovo colore di capelli non è esattamente il primo pensiero che dovrei avere al mattino... Però è tutto quello che ha riempito la mia mente fin da quando oggi ho aperto gli occhi.
Io credo che sia dovuto al fatto che, per tutta la vita, perlomeno da quando sono grande abbastanza per decidere da me, cambiare taglio o colore di capelli è sempre stato il mio modo per cambiare vita. Una specie di addio al passato e benvenuto al futuro.
Un po' strano per molti, ma non per me. Ognuno ha le sue abitudini dopotutto.
Sorrido e mi guardo nel grande specchio del salone da parrucchiera. Non mi piace quello che vedo.
Sono magra, ammaccata e ho il viso stremato.
Come ho potuto ridurmi così? Non ho avuto rispetto per il mio povero corpo, né per la mia povera mente.
Povera me..” sussurro mentre mi liscio il ventre quasi come se stessi chiedendo perdono al mio corpo..
Sospiro e mi siedo su una poltroncina attendendo, con la tintura nei capelli.
Sfoglio un giornale ma sono distratta, tanto che quando mi avvertono che è il mio turno, mi alzo dopo parecchi secondi, quasi fossi appena caduta dalle nuvole e fossi ignara di dove mi trovo.
Mi fanno gentilmente accomodare al lavaggio e per un attimo io esito.
Non sono più abituata a “coccolarmi”. E pensare che prima di.. prima di tutto, andavo dal parrucchiere tutte le settimane.
Non per lusso o per vizio, solo perché amavo la vita e volevo presentarmi a lei al meglio.. Diciamo.
Amavo la vita.. Sarà vero?
Non posso fare a meno di chiedermi se fingessi solo di amarla mentre in realtà la detestavo..
Voglio dire, se l'amavo veramente perché me la sono tolta arrendendomi?
Forse, e me ne rendo conto solo ora, ho finto di essere felice e di star bene per troppo tempo.. Forse, se avessi avuto il coraggio di ammettere prima che non era tutto ok, ora il parrucchiere sarebbe ancora una normale abitudine, ed io non avrei incubi infernali ogni notte, né un angelo che mi sorveglia costantemente.
Un angelo.. Il “mio” angelo..
Sorrido appena mentre con gli occhi chiusi mi godo il rilassante effetto massaggiante che le dita della ragazza addetta allo shampoo mi provoca, e senza che me ne accorga, il pensiero di Castiel ha già invaso la mia mente.
Castiel... lui è l'unica nota positiva dell'essere morta e tornata in vita.
Non glielo dirò mai probabilmente, ma mi piace averlo intorno.. Mi trasmette piacevoli sensazioni di pace e non mi fa mai sentire sola.
Lui crede che io lo detesti, ma la verità è che mi piace tenere le cose tra di noi sempre a metà tra lo scherzo e la serietà.. Per due motivi:
1 – Credo che un rapporto come il nostro sia meno noioso di un normalissimo rapporto.
2 – Mi piace terribilmente il modo in cui mi fissa confuso quando dico qualcosa che sfugge al suo intelletto.
Inarca appena le sopracciglia, piega la testa di lato e inizia con una sfilza infinita di perché.
A volte credo che lui pensi che io abbia tutte le risposte. La verità è che molto spesso io brancolo nel buio. Lui sa molte più cose di me.. Solo che quello che sa, lo sa da sempre e quindi non desta più la sua curiosità.
E' incuriosito dagli umani come io lo sono dagli angeli.. Solo che per me è umanamente impossibile pronunciare il numero infinito di perché che invece lui pronuncia.
Oh Castiel... Mi sa che inizio a volerti bene.. Però per favore, smetti di fare domande e pettinati ogni tanto.
Rido tra me e me e dopo due minuti mi ritrovo seduta e pronta per la messa in piega. Opto per un'asciugatura morbida, che faccia assomigliare i miei capelli a soffici onde..
Chissà se a Cass piaceranno...
Oh cielo, perché mi preoccupo del suo parere? Cosa potrà mai interessare a lui dei miei capelli?
Non ho il tempo di rispondermi. Per fortuna il rumore del phon blocca i miei pensieri. Non so perché, ma ho la sensazione che la risposta alle mie domande non mi sarebbe piaciuta per nulla.
Spengo il cervello per un po' e lo riaccendo solo quando ho finito. Pago ed esco dal salone. Direzione casa.
Quando arrivo, mi sento normale per la prima volta dal mio ritorno. Sono stata dal parrucchiere e ora me ne torno nella mia bella casa. Parcheggio l'auto nel vialetto ed apro la porta.
Ciao Allison.”
La voce proviene da vicino al divano. Sobbalzo appena e lo fisso stupita. Castiel è lì e onestamente non mi aspettavo di vederlo, ma è qui e mi fa piacere che ci sia, tanto che gli sorrido.
Ciao Castiel, come va? Hai più visto la tua sorellina?” gli domando ironica.
No, per fortuna. Tu stai bene?” Si avvicina a me e il mio cuore fa un piccolo sobbalzo che spero non si noti da fuori.
Benissimo, direi.” parlo convinta, ma in realtà vorrei dirgli che l'incubo che ho avuto stanotte mi ha davvero turbata.
Mi guarda perplesso e confuso, con quell'espressione che adoro e non posso fare a meno di ridere.
Che hai?” gli chiedo cercando di trattenere la mia risata.
Mi guarda come in seguito ad un'illuminazione. Ha capito. “Ieri non avevi.... i capelli neri.”
Li scuoto per farli ondeggiare. “Eh già, vita nuova, capelli nuovi. Ti piacciono?”
Si stringe nelle spalle per un attimo. “Sì... credo. Non ne so.. molto di queste cose prettamente umane.”
Il suo tono è incerto e, a dirla tutta la sua risposta mi delude un po'. Non che mi aspettassi chissà cosa.. Ma un“sei carina” sarebbe stato gradito.
Mi avvicino all'appendiabiti e riprendo il controllo delle mie emozioni. “Certo... cosa ne sai tu di capelli, visti i tuoi.”
Non ho niente contro i suoi capelli.. francamente li trovo bellissimi, ma li ha sempre spettinati e questo lo fa sembrare un tipo... strano diciamo.
Continua a fissarmi e, si, sono sicura che mi nasconde qualcosa. “Si può sapere che hai?” Chiedo.
Che ho?” Mi chiede lui di rimando.
Mi domando se mi ha preso per un'idiota o se semplicemente non si rende conto di essere più strano del solito.
Sì, sei strano. Non che solitamente tu non lo sia, ma oggi sei più pallido del solito.”
Sono preoccupata per lui. Non ha un bell'aspetto.
Sto bene.” Risponde secco. Poi mi mostra un giornale che tiene ben saldo in mano. E' una rivista a cui mio padre era abbonato e che continua ad arrivare. “Tu conosci quest'uomo?” Mi domanda mostrandomelo.
In copertina c'è Thomas Ellinger. Uno dei più importanti uomini d'affari di tutti gli Stati Uniti d'America. Lo prendo dalle sue mani e annuisco: “Certo che lo conosco, è Thomas Ellinger.” Lo guardo per un attimo.. come fa a non conoscerlo?
Ah si...lui non è umano.
E... dove abita?” mi chiede.
Inarco le sopracciglia.. Ora sono io ad essere perplessa.. “A casa sua.” rispondo sorridendo.
Dico sul serio Allison, è importante.”
E' serio e sento che anche io devo esserlo. Mi tolgo il sorriso dalla faccia e lo fisso. “Perché?”
Ci pensa un attimo.. Segno che la mia domanda prevede una risposta che non posso avere e deve elaborarne una falsa ma credibile in pochi secondi.
Adesso non posso … spiegarti, ma ho davvero bisogno di sapere di più su quest'uomo. Parlami di lui, per favore.” mi chiede.
E' gentile e vago.. come sempre, ma mi fido di lui. Mi fido davvero.
Gli sorrido di nuovo e lo invito a sedersi prendendolo per un braccio. “Va bene. Sediamoci.”
Perché toccarlo mi provoca queste strane sensazioni?
Mi schiarisco la voce e fisso il giornale solo per non arrossire davanti ai suoi occhi. “E' un importante uomo d'affari. Uno dei più importanti di tutti gli USA. Prima si occupava di grosse imprese edili fregandosene di tutti e di tutto. Poi d'un tratto, molti anni fa è come... cambiato. Ora si occupa solo di ricerca nel campo medico e scientifico.. Fa un sacco di soldi, ma molti li da in beneficenza.” spiego “Il suo cambiamento è avvenuto di colpo.. ma almeno ora fa qualcosa di utile alla società. Le sue ricerche sono le più avanzate.. E' un vero pezzo grosso. Stasera, se non erro, c'è una serata di beneficenza in centro, organizzata proprio da lui, in uno dei più prestigiosi hotel della città.”
Mi fissa perplesso per un po' ed io lo lascio riflettere in silenzio. Poggio il giornale sul tavolinetto e lo guardo mettendomi più comoda e accavallando le gambe
Bene mio caro angelo spettinato. Ora dimmi perché è così importante.” dico.
So che mi nasconde qualcosa.. E questo proprio non mi piace.


*****

Il suo cambiamento è avvenuto di colpo.. ma almeno ora fa qualcosa di utile alla società. Le sue ricerche sono le più avanzate.. E' un vero pezzo grosso. Stasera, se non erro, c'è una serata di beneficenza in centro, organizzata proprio da lui, in uno dei più prestigiosi hotel della città.” continua a spiegarmi Allison, mentre io la fisso pensieroso.
Sirahel ha fatto le cose in grande, non si è smentito neanche in questo mondo.
Non nego di provare un certo.. orgoglio, nel sapere che il mio mentore, per così dire, non ha perso la sua grandezza neanche stando qui sulla Terra. Ovvio che l'umano Thomas Ellinger sia cambiato così improvvisamente e radicalmente: prima era un emerito.... bastardo, come direbbe qualcuno di mia conoscenza, dedito solo ai soldi, ma poi è arrivato l'Arcangelo che ha preso possesso del suo tramite.
Però è strano.. solitamente i tramiti sono uomini devoti, quello di Sirahel non credo lo fosse poi tanto.
Bene mio caro angelo spettinato. Ora dimmi perché è così importante.” esordisce Allison dopo un po', cogliendomi alla sprovvista.
Rifletto un attimo, non so cosa dire senza mentirle troppo.
Mh.. Allison...”, inizio incerto, poi mi arrendo e sospiro. “Thomas Ellinger è un tramite...” lei mi guarda e annuisce.
Sì..?” mi incoraggia.
Mi schiarisco la voce. “Ecco, in realtà quest'uomo non ha avuto una.. conversione, oppure ha capito che bisogna essere buoni. Semplicemente è... posseduto da uno dei miei fratelli.” le spiego nervoso. Il suo sguardo inquisitore mi mette a disagio.
Allison sgrana gli occhi e si mette a ridere. “Oh cielo, ecco perché! Mi sembrava strano che uno del genere improvvisamente ricevesse lo Spirito Santo e cambiasse atteggiamento!” esclama alzando le mani in aria.
Io sorrido della sua reazione, spero non se ne abbia a male.
Beh, in un certo senso l'ha ricevuto.... se non fosse per l'arcangelo, sarebbe il solito...”
Bastardo egoista!” finisce lei con enfasi. “Dunque addirittura si tratta di un Arcangelo?” mi domanda senza scomporsi.
È curioso vedere come sia difficile stupirla. Probabilmente il soggiorno all'inferno le ha reso praticamente tutto prevedibile.
Sì, anche abbastanza potente, o almeno lo era prima di andarsene.”
Lei annuisce corrugando la fronte. “Siete una strana famiglia...” sentenzia seria.
Io la guardo perplesso. “Perché?”
Tu e lui siete bravi ragazzi.... poi arrivano quei tre e quasi ci ammazzano, io credevo foste tutti.. omologati, uguali ecco.”
Scuoto il capo. “Assolutamente no, siamo molto diversi l'uno dall'altro.” le dico solenne e con un pizzico d'orgoglio.
Mi fa piacere. Comunque Cass, perché ti interessa il tuo fratellone illustre? Riunione di famiglia?” scherza con un sorriso.
Devo parlargli di quello che è successo ieri...” le confesso guardandola negli occhi.
Ricordo ancora con orrore la nostra disavventura, mi sono fidato di Myriam e questo poteva costare la vita ad Allison.
Lei mi guarda negli occhi e tace per un momento, poi riprende a parlare. “Credi che lui c'entri qualcosa?” domanda.
No, è impossibile”, mi affretto a dire, “lui ha... tagliato i ponti con la guarnigione, e sicuramente non ha interesse a torturare te o me. È solo che lui... era un mio superiore e sono certo che se c'è qualcuno che può sapere cosa volevano da te, questo è Sirahel.”
Il nome dell'Arcangelo attira la sua attenzione.
Sirahel”, ripete annuendo, “nome curioso, ma il tuo è più bello, orecchiabile.” mi dice con un sorriso.
Arrossisco. Non per il complimento al mio nome, non ne capisco nulla di queste sottigliezze umane. Arrossisco per come mi guarda, per come mi parla, e per come.... mi fa sentire.
Deglutisco e continuo a parlare. “Hai detto che questa sera.. c'è una specie di riunione, o sbaglio?” le domando evitando il suo sguardo.
Una serata di beneficenza, per la precisione.” mi corregge, anche se per me cambia poco. Lei capisce il mio attimo di perplessità e aggiunge con un sorriso comprensivo: “Si raccolgono soldi da dare a chi ne ha bisogno o, magari, per finanziare la costruzione di ospedali, scuole, eccetera.”
Ah.” commento io asciutto.
Ah cosa?” mi fa lei aggrottando la fronte.
Io alzo le spalle. “Mi domando perché i ricchi non possano semplicemente dare una parte dei loro averi ai poveri... Thomas lo fa, no? Non vedo l'utilità di queste... feste. ” sottolineo sinceramente confuso.
Ma non tutti sono posseduti da un Arcangelo del Signore come il nostro eroe. Lui lo fa perché... è lui! Ma gli altri devono sentirsi in qualche modo costretti, per cui bisogna che qualcuno più furbo organizzi queste festicciole.” mi dice allegramente.
Capisco.” rispondo annuendo, anche se in realtà la psicologia umana mi sfugge totalmente.
Allison, io devo andare a questa serata di beneficenza e tu devi aiutarmi.”
Lei mi fissa a bocca aperta. “Perché? Non puoi andare semplicemente da lui a parlargli?”
Magari potessi”, rispondo con un sospiro, “ma vedi, noi abbiamo una serie di... disegni che ci proteggono sia dal Male che dagli altri angeli, se ne avessi bisogno.. ci rendono invisibili agli essere soprannaturali.”
Allison mi guarda in silenzio e credo di aver capito cosa stia pensando: perché gli angeli avrebbero bisogno di proteggersi da altri angeli? Anche nelle migliori famiglie ci sono dei problemi, e nella nostra ce ne sono stati di immensi. Apocalittici, oserei dire.
E lui usa questi disegni per non farsi trovare dai suoi fratelli?” mi chiede lei.
Già. Quindi non posso andare direttamente da lui, non potrei passare l'infinità di simboli con i quali sicuramente si protegge. Devi aiutarmi.” le ripeto assumendo quasi un tono supplichevole.
E come?”
Devi portarmi in questo hotel...” mi fermo perché Allison ha fatto una faccia strana. “Che c'è?” le domando.
Lei ridacchia. “Detta così sembra qualcos'altro.” mi dice.
Io non capisco e scuoto il capo perplesso. “Lascia stare.” mi dice infine arrendendosi davanti alla mia perenne confusione.
Ok si può fare, ti porto lì e vi vedete...”
Non è così facile Ally... Allison” mi correggo ricordando il suo 'non chiamarmi mai più così!', “probabilmente avrà ricoperto tutti i muri di simboli enochiani che non mi permetteranno di entrare. Tu dovrai andare a parlare con lui e... portarlo da me.”
Allison sbatte le palpebre e mi guarda torva, se non fossi soprannaturale mi spaventerebbe.
Stai scherzando, spero!” tuona indignata.
La guardo attonito. “Perché?”
Lei incrocia le braccia sul petto. “Io non vado a queste stupide riunioni di snob incravattati.” annuncia fiera.
Non ti ho chiesto di partecipare e divertirti, solo di aiutarmi ad entrare in contatto con lui.” preciso in tono autoritario. Mi pento subito di essere stato brusco, non volevo aggredirla è solo che... se perdo quest'occasione, non credo mi ricapiterà di nuovo.
Sto per scusarmi quando mi accorgo che invece di essersi offesa, il suo sguardo si addolcisce.
Sì lo so, ma io ho sempre odiato queste cose... io non...mi sento a mio agio, in mezzo a quelle persone.”
Mi dispiace, non vorrei mai coinvolgerti in questa cosa, ma davvero non so a chi rivolgermi. Non posso parlarne con nessuno, perché.. ecco... non lo sa nessuno che tu sei tornata, e non deve saperlo nessuno. Non ne avevo il permesso.” le confesso abbassando lo sguardo. Forse ho sbagliato a dirglielo, non so perché l'ho fatto ma ne sentivo quasi il bisogno.
Allison resta in silenzio per un po', guardandomi seria.
Non me l'avevi detto, questo.” mi rimprovera con un tono direi... sorpreso.
Non ce n'era bisogno. Non era importate.”
Lei si allunga verso di me. “Non era importate? Cass, stai scherzando? Tu sei sceso all'inferno a prendermi... di nascosto dai tuoi compagni, e non è importante?”
Non capisco se è più arrabbiata o sorpresa: che differenza fa se lo sapevano o meno? Per me l'importante era salvarla, basta.
Mi aiuterai, Allison?” le chiedo nuovamente cambiando argomento.
Mi fissa intensamente negli occhi, poi annuisce. “Va bene, ti porterò a questa dannata riunione di malefici snob e ti farò incontrare il fratello perduto.” mi dice sarcastica.
Le sorrido e senza riflettere le sfioro una mano con la mia, ma subito la ritraggo. “Ti ringrazio.”
Non.. c'è di che”, mi risponde, “ma devi darmi il tempo di prepararmi.”
Io involontariamente la guardo dalla testa ai piedi. “Non lo sei?” le chiedo confuso.
A queste occasioni non si va come ci si veste per fare la spesa!”
Non capisco..” dico, confuso per la centesima volta in pochi minuti.
Non mi sorprende.” sospira lei alzandosi dal divano. “Se vuoi scusami, vado a vestirmi.” mi dice indicando il proprio vestito.
Ma non sei nuda.” le faccio presente aggrottando la fronte.
Lei mi guarda e scoppia a ridere. “Se non sapessi che è impossibile, direi che questa era una battuta. Di dubbio gusto, ma pur sempre una battuta!” afferma voltandosi per salire le scale. La seguo con gli occhi finché non sparisce, e resto da solo con i miei pensieri.
Sorrido con me stesso: in realtà era un po' una battuta. Frequento brutte compagnie ultimamente, finirò col parlare come loro.
Non ho idea di cosa succederà, Sirahel ha capito che sono sulle tracce e sinceramente non so cosa aspettarmi.
Da come ha reagito al nostro “incontro psichico”, suppongo non benissimo.
Ma devo tentare, è l'unica occasione che ho, perché sono certo che dopo oggi aumenterà le sue protezioni.
Passano alcuni minuti.. o forse ore, per me la differenza è poca, quando finalmente sento Allison scendere le scale.
Eccomi qui.” mi dice con un sorriso.
Io la guardo, mi alzo dal divano e.... non riesco a parlare.
Indossa un abito nero, corto.... scollato.... come conosco queste descrizioni? Suppongo appartengano al mio tramite. Sta di fatto che.. non riesco a staccarle gli occhi di dosso. Come un idiota le fisso le gambe, lei se ne accorge e tenta di tirare giù il vestito per coprirle.
Allora io distolgo lo sguardo, imbarazzatissimo. Anche lei lo è ed entrambi guardiamo altrove per alcuni istanti.
La serata comincerà tra un paio d'ore, forse... dovremmo muoverci, il traffico di pomeriggio è devastante.” mi fa sapere.
Traffico?” ripeto io, poi capisco a cosa si sta riferendo.
Non dobbiamo muoverci con la macchina.” le dico con un leggero sorriso.
Per una volta è Allison a guardarmi confusa. “E come? A piedi è difficile arrivarci, e io ho i tacchi.” dice indicando le proprie scarpe.
Io scuoto il capo. “Stai parlando con un angelo..” Allison sgrana gli occhi.
Non vorrai farmi volare, spero!” esclama spaventata.
Non sarebbe la prima volta.” le ricordo.
Mi guarda seria e annuisce. “Ok.. non sarà doloroso, vero? Cioè, non è che mi disintegrerò o cose del genere.”
Certo che no! Non sentirai nulla.” la rassicuro.
Ok voglio fidarmi.” annuisce. “Ma prima, dobbiamo fare qualcosa per te...” e mi si avvicina con un oggetto in mano.
Siediti, messaggero spettinato.” mi ordina con dolcezza. Io sono perplesso ma obbedisco.
Quella che ha in mano è una spazzola, e con delicatezza inizia a passarla sui miei capelli. Sono quasi costretto a chiudere gli occhi, Allison quasi mi sfiora con il suo corpo, il suo profumo mi fa stringere i pugni: vorrei.... toccarla.
Ecco fatto.” dice dopo alcuni istanti. “Adesso va decisamente meglio!” afferma con un sorriso.
Le sua dita lentamente mi sfiorano il viso, come per accarezzarmi. Stringo i denti e deglutisco. Lei si accorge della mia difficoltà e smette subito, allontanandosi. “Almeno non sembrerai un invasato. Thomas è un uomo di classe, sarebbe un peccato se vedesse il suo fratellino Castiel messo così male. A proposito, ma non hai caldo con quell'impermeabile sempre addosso?”
Adesso decisamente sì, che ho caldo. Ma è ovvio che non glielo posso dire.
Noi non soffriamo di queste cose, Allison. Siamo....”
Angeli, sì ho capito.” mi ferma lei. “Comunque sia, proviamo a toglierlo, vediamo come stai senza.” mi propone.
Cosa? Che bisogno c'è?”
Lei ride. “Ti vergogni? Cos'è, una specie di coperta di Linus?”
Io piego la testa e la guardo senza capire di cosa stia parlando.
Ok lascia stare Linus e la sua coperta.. comunque, fallo per me. Togliti quell'impermeabile. Fa caldo, la gente si domanderà come mai quel tipo strano ha l'impermeabile addosso.” sostiene Allison.
Io non posso fare altro che arrendermi di nuovo e fare ciò che mi chiede, mi tolgo l'impermeabile e lo poso sul divano.
Allison mi guarda dalla testa ai piedi e sorride. “Il tuo tramite mangiava poco, sei piuttosto magro, spalle a parte.”
Non credo di afferrare appieno il suo commento ma arrossisco per il solo tono che ha usato.
Poi mi si avvicina e mi sistema la cravatta e il colletto della camicia.
Così va bene, sembra quasi che il tuo Jimmy sapesse che ti saresti trovato in una situazione come questa, si è vestito elegante prima di farti accomodare nella sua testa.” commenta divertita.
Io non rispondo, sono troppo nervoso. Averla così vicina mi destabilizza.
Allora andiamo?” dice lei alla fine.
Io annuisco e le avvicino la mano alla fronte.
Aspetta!” urla un attimo prima che io la tocchi.
Che c'è?”
Mi giuri che non mi ritroverò a pezzi, vero?”
Ti dico di no! Allison, fidati di me, non sei il primo umano che... faccio volare.” le ripeto.
Ok.” risponde e... si avvicina, aggrappandosi alla mia giacca. “Sono pronta.”
Io mi limito ad annuire, spero non si accorga che sto tremando leggermente. Ma che diavolo mi prende?
Andiamo.” dico e le sfioro la fronte con le dita, sparendo all'istante dal suo salotto.


*****


Chiedo a Castiel di darmi spiegazioni e lui mi fissa esitando per un attimo.
Mi ha ascoltata perplesso per tutto il tempo, e ho come l'impressione che qualcosa di molto grosso e pericoloso si nasconda sotto la sua curiosità per Thomas Ellinger.
Non so cosa sia, non almeno ancora.. Ma credo che Cass non ci metterà molto a dirmi tutta la verità. Se c'è una cosa che non gli riesce molto bene è mentire, o forse non gli riesce solo con me.
“Mh.. Allison...”, inizia incerto, poi sospira e sputa il rospo. “Thomas Ellinger è un tramite...”
Annuisco e lo fisso per un attimo. "Sì..." lo incoraggio a continuare, oramai poco o niente riesce a stupirmi.
Sono seduta nel salotto di casa mia con un angelo dopotutto, cosa potrebbe esserci di più strano?
“Ecco, in realtà quest'uomo non ha avuto una.. conversione, oppure ha capito che bisogna essere buoni. Semplicemente è... posseduto da uno dei miei fratelli.” Mi dice con tono nervoso.
Credo che il mio sguardo lo metta a disagio. Non è mia intenzione ma non ho un altro sguardo interrogativo a disposizione.
Sgrano appena gli occhi come in seguito ad un'illuminazione e non posso fare a meno di ridere.
Thomas Ellinger è stimato e rispettato per la sua bontà d'animo, e quella stessa bontà è invece il frutto di una possessione celeste. Questo si che è buffo. “Oh cielo, ecco perché! Mi sembrava strano che uno del genere improvvisamente ricevesse lo Spirito Santo e cambiasse atteggiamento!” alzo le mani al cielo facendolo sorridere. Una reazione che in effetti mi sorprende.
Da quando lo conosco non ha mai sorriso di gusto come sembra aver fatto adesso.
Mi piace il suo sorriso.. è spontaneo e dolce.. E sopratutto, è come se riuscissi a vedere oltre il suo tramite. Quel sorriso mi sembra dell'angelo e non del corpo umano che lo ospita.
“Beh, in un certo senso l'ha ricevuto.... se non fosse per l'arcangelo, sarebbe il solito...”
“Bastardo egoista!” finisco la sua frase.. forse fin troppo diretta. “Dunque addirittura si tratta di un Arcangelo?” Chiedo tranquilla.
“Sì, anche abbastanza potente, o almeno lo era prima di andarsene.”
Parla tranquillo ed io non posso fare a meno di pensare a quanto gli angeli siano strani e diversi a dispetto di quello che io credevo prima di incontrarlo.
“Siete una strana famiglia...” dico.
"Perchè?"
Faccio spallucce. "Tu e lui siete bravi ragazzi.... poi arrivano quei tre e quasi ci ammazzano, io credevo foste tutti.. omologati, uguali ecco.”
Scuote il capo e per un momento è quasi come se l'avessi ferito nell'orgoglio.
"Assolutamente no, siamo molto diversi l'uno dall'altro."
"Mi fa piacere. Comunque Cass, perchè ti interessa il tuo fratellone illustre? Riunione di famiglia?" Scherzo.
Mi guarda dritta negli occhi e per un attimo sento il viso prendermi fuoco. "Devo parlargli di quello che è successo ieri..."
Lo guardo e ho l'impressione che si sia perso per un attimo nei ricordi del nostro scontro con gli altri suoi fratelli.. Quelli poco simpatici. "Credi che lui c'entri qualcosa?" chiedo piano.
“No, è impossibile” lo difende all'istante, senza nemmeno pensarci “lui ha... tagliato i ponti con la guarnigione, e sicuramente non ha interesse a torturare te o me. È solo che lui... era un mio superiore e sono certo che se c'è qualcuno che può sapere cosa volevano da te, questo è Sirahel.”
Lo ascolto con attenzione. "Sirahel", ripeto incuriosita. Questi angeli hanno nomi strani "nome curioso, ma il tuo è più bello, orecchiabile.”
Gli sorrido e lo vedo arrossire per un attimo.
E' possibile che un angelo arrossisca? Sorrido ancora ma faccio finta di nulla. Non voglio metterlo in imbarazzo.
"Hai detto che questa sera.. c'è una specie di riunione, o sbaglio?" mi domanda dopo un attimo fissando il pavimento.
"Una serata di beneficenza, per la precisione." lo correggo. Mi fissa perplesso.. ovviamente "Si raccolgono soldi da dare a chi ne ha bisogno o, magari, per finanziare la costruzione di ospedali, scuole, eccetera."
"Ah." è il suo commento.
"Ah cosa?"
Rialza lo sguardo su di me e fa spallucce con espressione confusa. "Mi domando perché i ricchi non possano semplicemente dare una parte dei loro averi ai poveri... Thomas lo fa, no? Non vedo l'utilità di queste... feste." confessa sincero.
"Ma non tutti sono posseduti da un Arcangelo del Signore come il nostro eroe. Lui lo fa perché... è lui! Ma gli altri devono sentirsi in qualche modo costretti, per cui bisogna che qualcuno più furbo organizzi queste festicciole." gli spiego.
Mi piace spiegargli le cose.. Me lo fa sentire più vicino, quasi fosse... umano.
“Capisco.” mi dice, “Allison, io devo andare a questa serata di beneficenza e tu devi aiutarmi.”
Ora sono io ad essere perplessa "Perchè? Non puoi andare semplicemente da lui e parlargli?"
Sospira. "Magari potessi, ma vedi, noi abbiamo una serie di... disegni che ci proteggono sia dal Male che dagli altri angeli, se ne avessi bisogno.. ci rendono invisibili agli essere soprannaturali."
Ok, questo si che mi stupisce. Si difendono dai loro fratelli che a volte vogliono ucciderli.. Ucciderli così fortemente che sentono la necessità di proteggersi gli uni dagli altri con strani disegni..
Wow. Ed io che pensavo che gli umani fossero strani. "E lui usa questi disegni per non farsi trovare dai suoi fratelli?" gli chiedo.
“Già. Quindi non posso andare direttamente da lui, non potrei passare l'infinità di simboli con i quali sicuramente si protegge. Devi aiutarmi.”
"E come?"
Si accende con l'espressione di uno stratega che ha in mente il piano perfetto. "Devi portarmi in questo hotel..."
La mia faccia assume un'espressione strana, tanto che lui si zittisce e mi fissa.
"Che c'è?" mi chiede.
Mi schiarisco la voce e ridacchio un po'. "Detta così sembra qualcos'altro."
Mi fissa perplesso ed io penso che quando avremo due minuti di tempo dovrò spiegargli molti dettagli del linguaggio umano. Anche se un lato di me non vuole. Amo quella sua espressione confusa. "Lascia stare." gli dico infine arrendendomi. "Ok si può fare. Ti porto lì e vi vedete."
"Non è così facile Ally... Allison” si corregge e mi fa tenerezza, “probabilmente avrà ricoperto tutti i muri di simboli enochiani che non mi permetteranno di entrare. Tu dovrai andare a parlare con lui e... portarlo da me.”
Simboli enochiani, certo.. Che diavolo sono? Mi chiedo.. Poi ascolto le sue ultime parole e non posso fare a meno di sbattere le palpebre perplessa speranzosa che scherzi. "Stai scherzando, spero!" urlo quasi.
Mi fissa.. attonito. "Perchè?"
“Io odio questo tipo di feste.” sospiro e incrocio fiera le braccia sul petto "Io non vado a queste stupide riunioni di snob incravattati."
“Non ti ho chiesto di partecipare e divertirti, solo di aiutarmi ad entrare in contatto con lui.” mi dice leggermente duro.
Lo guardo fiera, quasi come se fosse mio figlio alla sua prima parola. Mi ha appena risposto a tono.
Annuisco appena e sospiro: “Sì lo so, ma io ho sempre odiato queste cose... io non...mi sento a mio agio, in mezzo a quelle persone.”
Annuisce appena. “Mi dispiace, non vorrei mai coinvolgerti in questa cosa, ma davvero non so a chi rivolgermi. Non posso parlarne con nessuno, perché.. ecco... non lo sa nessuno che tu sei tornata, e non deve saperlo nessuno. Non ne avevo il permesso.”
Rimango zitta per un attimo.. Di questo dettaglio non ero a conoscenza, e saperlo così onestamente mi fa sentire una strana sensazione dentro..
Mi sento in colpa.. Ha rischiato tutto per me e mi rendo conto di quanto tutto questo mi metta a disagio.
Non mi piace essere in debito, e anche se so che lui non si aspetta nulla, spero comunque di poter fare qualcosa per "ripagarlo".. Magari non ora, ma un giorno chissà...
Sospiro e cerco di riprendere l'uso della parola. "Non me l'avevi detto, questo."
“Non ce n'era bisogno. Non era importate.”
Non era importante? Come può dire che non lo era? Piego la testa e mi sporgo un po' verso di lui.
“Non era importate? Cass, stai scherzando? Tu sei sceso all'inferno a prendermi... di nascosto dai tuoi compagni, e non è importante?” sono sorpresa.
Lui mi guarda per un attimo. Probabilmente cerca di capire il significato della mia espressione.. Forse si pente di avermi parlato di questo particolare.
“Mi aiuterai, Allison?” mi chiede di nuovo cambiando discorso.
Rimango in silenzio per qualche minuto e poi lo guardo negli occhi annuendo.
“Va bene, ti porterò a questa dannata riunione di malefici snob e ti farò incontrare il fratello perduto.”
Mi sfiora la mano con la sua ma la ritrae subito e questo mi provoca un brivido leggero.
"Ti ringrazio." mi dice gentile.
"Non.. c'è di che. Ma devi darmi il tempo di prepararmi."
Mi fissa dalla testa ai piedi. Naturalmente è confuso.
"Non lo sei?" mi chiede.
“A queste occasioni non si va come ci si veste per fare la spesa!”
"Non capisco.."
Sospiro e mi alzo dal divano.. Sarà più o meno la centesima volta in dieci minuti che non capisce qualcosa.. "Non mi sorprende. Se vuoi scusarmi, vado a vestirmi."
"Ma non sei nuda." aggrotta la fronte e mi parla come se stesse dicendo la più grande ovvietà al mondo.
Ha appena fatto una battuta.. Stento a crederci.. Vorrei tanto battergli le mani ma credo che sarebbe poco opportuno. Però scoppio a ridere..
Ridere è una cosa che non posso evitare di fare se qualcosa mi diverte. Non so trattenermi.
“Se non sapessi che è impossibile, direi che questa era una battuta. Di dubbio gusto, ma pur sempre una battuta!” gli dico salendo le scale. Lo fisso finché non lo vedo più e poi vado in camera mia.
Di sopra, davanti all'armadio non so cosa indossare.
Odio queste stupidissime feste anche perchè non so mai cosa mettermi. Non ho l'eleganza e la classe necessaria per indossare un vestito degno di una simile serata. Mia madre l'aveva. Io non l'ho ereditata da lei.
Rimango lì per un po' e poi decido che il nero va bene per ogni occasione. Afferro un vestito, probabilmente l'unico nel mio armadio. E' semplice di per sè.
Mi lascia una spalla scoperta e mi arriva fino al ginocchio.. Mi sta bene tutto sommato, ma il pensiero dei tacchi mi fa rabbrividire prima ancora che li metta.
Se lo faccio è solo per aiutare Castiel.. Solo perchè se lo merita.. per nient'altro.
Lo indosso e mi prendo qualche minuto per il trucco.
Non sono mai stata una patita di makeup, quindi mi manterrò sul classico, quasi al naturale. Un po' di fard e un leggero accenno di lucidalabbra.
Mi sistemo i capelli con le mani e per ultimo indosso le scarpe.. Poi scendo di sotto.
"Eccomi qui." dico a Castiel sorridendo.
Lui si alza dal divano e mi fissa. Veramente mi fissa solo le gambe.
Questo mi imbarazza e con le mani tiro giù il vestito guardando un punto indefinito della stanza.
“La serata comincerà tra un paio d'ore, forse... dovremmo muoverci, il traffico di pomeriggio è devastante.” dico infine. Giusto per dire qualcosa.
“Traffico?” mi chiede di rimando. Poi sembra capire. "Non dobbiamo muoverci con la macchina."
Sono perplessa.. di nuovo. "E come? A piedi è difficile arrivarci, e io ho i tacchi." indico le mie scarpe.
Sono belle ma non molto comode.
"Stai parlando con un angelo.." mi dice.
Sgrano gli occhi e d'improvviso capisco. "Non vorrai farmi volare, spero!" sono spaventata.
"Non sarebbe la prima volta."
Ha ragione! "Ok.. non sarà doloroso, vero? Cioè, non è che mi disintegrerò o cose del genere.”
“Certo che no! Non sentirai nulla.”
Ora sono più tranquilla. “Ok voglio fidarmi. Ma prima, dobbiamo fare qualcosa per te...Siediti, messaggero spettinato.”
Lo faccio sedere e con la spazzola inizio a pettinargli i capelli ribelli.
Continuo per alcuni minuti. Fin quando non sono ordinati.
"Ecco fatto. Adesso va decisamente meglio." poggio la spazzola sul divano e gli accarezzo piano il viso.
Lui deglutisce e mi accorgo che questo mio gesto gli fa uno strano effetto. Non che non gli piaccia, anzi.. credo che gli piaccia troppo.
“Almeno non sembrerai un invasato. Thomas è un uomo di classe, sarebbe un peccato se vedesse il suo fratellino Castiel messo così male. A proposito, ma non hai caldo con quell'impermeabile sempre addosso?” dico in tono normale.
“Noi non soffriamo di queste cose, Allison. Siamo....”
“Angeli, sì ho capito.” lo fermo alzando la mano. “Comunque sia, proviamo a toglierlo, vediamo come stai senza.”
“Cosa? Che bisogno c'è?”
“Ti vergogni? Cos'è, una specie di coperta di Linus?” gli chiedo ridendo.
Mi fissa senza capire di che parlo. Devo smetterla con questi paragoni. “Ok lascia stare Linus e la sua coperta.. comunque, fallo per me. Togliti quell'impermeabile. Fa caldo, la gente si domanderà come mai quel tipo strano ha l'impermeabile addosso.”
Esita un attimo ma poi fa come gli dico.
Lo guardo dalla testa ai piedi. Ha spalle imponenti ma è decisamente magro. “Il tuo tramite mangiava poco, sei piuttosto magro, spalle a parte.” sorrido e mi avvicino per sistemargli la cravatta e il colletto della camicia.
Quando è "pronto" vorrei tanto accarezzargli il viso e le mani.
Non so perchè ma ne sento il bisogno. Tuttavia mi trattengo.. Lui si sentirebbe in imbarazzo e anche io mi sento... positivamente strana quando gli sto troppo vicina.
“Così va bene, sembra quasi che il tuo Jimmy sapesse che ti saresti trovato in una situazione come questa, si è vestito elegante prima di farti accomodare nella sua testa.” dico sorridente.
Lui mi fissa e non parla.... Almeno non con la voce, anche se i suoi occhi dicono tutto.
"Allora andiamo?" dico infine.
Io mi sento esattamente come lui.. So che si tratta di attrazione.
Il punto è che io so come gestirla, lui invece no.
E' un "sentimento" umano di cui io sono pratica, ma per lui è una sensazione nuova e del tutto sconosciuta. Vorrei aiutarlo, ma anche se sapessi come fare, questo non sarebbe il momento adatto.
Annuisce alla mia domanda e avvicina le sue dita alla mia fronte.
Mi sento di nuovo spaventata. "Aspetta!" urlo prima che mi tocchi.
"Che c'è?"
“Mi giuri che non mi ritroverò a pezzi, vero?”
“Ti dico di no! Allison, fidati di me, non sei il primo umano che... faccio volare.” mi rassicura.
“Ok.” rispondo e... mi avvicino afferrando un lembo della sua giacca. “Sono pronta.”
Lui si limita ad annuire. Ed io resisto a stento alla tentazione di dargli un bacio.
Le sue labbra sono adorabili.. E da questa minima distanza le vedo ancora meglio..
“Andiamo.” dice e mi sfiora la fronte con le dita.









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Capitolo 4
*** No Angels, no party ***


No Angels, no party



Quando arriviamo alla festa, “atterriamo” nel retro dell'edificio.
Mi sento fresca, quasi come se avessi assorbito tutto il vento volando qui.
In realtà non mi rendo nemmeno conto di quanto ci abbiamo messo. Forse pochi secondi o minuti.. non so.
Quello che so per certo però è che questo “mezzo di trasporto” è decisamente più veloce dell'auto o dei comuni.. servizi.
Mi schiarisco la voce e cerco di non cadere a terra. Non che mi senta male, anzi, sto benissimo. Solo mi tremano un po' le gambe e la testa mi gira.. Come se fossi appena scesa da una giostra fin troppo.. movimentata.
I tacchi, su cui già traballo di natura, non aiutano.
Faccio dei respiri profondi. Come quelli che fanno le donne in travaglio nell'attesa di partorire.
Tengo gli occhi chiusi e non so cosa Castiel stia facendo, ma sento il suo sguardo addosso.
Li riapro dopo pochi secondi e riprendo a respirare normalmente.
Sono ancora “attaccata” a lui e questo mi piace. Mi sento protetta tra queste belle braccia possenti. Al sicuro dall'insolito fresco della serata, e al sicuro da tutta quella gente che mi fisserà quando entreremo dentro.
Questa è la mia prima, parrucchiere escluso, uscita ufficiale.
Dovrò stare in mezzo a gente di successo che mi parlerà di fatti attuali di cui io non ho nessuna conoscenza perchè.. ero morta fino ad una settimana e mezza fa.
Sono nervosa.. Lo sono tantissimo.
Avevo previsto che sarebbe successo, solo non credevo che sarebbe successo prima ancora di entrare dentro.
Vorrei tanto tornare a casa. Lo vorrei con tutta me stessa.
Ma a Castiel serve il mio aiuto e questo non è il momento di comportarmi come una stupida.
So che Cass può sentire le mie sensazioni. O perlomeno ha occhio abbastanza vigile per accorgersi che qualcosa non va.
Infatti mi fissa, senza lasciarmi andare.. E quando piega la testa leggermente di lato con espressione preoccupata, so che è il momento di tirare fuori la grinta che tecnicamente dovrei ancora avere.
Non ho mai voluto essere così spaventata come sono ora. Non ho mai.. desiderato questa sensazione di profondo disagio che sto vivendo.
Un anno fa, “costretta” a partecipare ad una di queste feste, avrei colto l'occasione per prendere in giro gli stupidi ricconi che si sentono intelligenti e le loro mogli piene di gioielli.
Ora invece me ne sto qui, con la sensazione di piegarmi piano piano su me stessa, a sperare di poter tornare a casa.
Non so perchè mi sento così, in fin dei conti quello che devo fare, quello per cui io ed il mio messaggero spettinato siamo venuti qui, mi terrà sicuramente lontana dagli invitati.
Niente sorrisi di circostanza, niente fingere di essere interessata a qualcosa che invece trovo noiosissima.. Niente di niente.
Entreremo, prenderò Sirahel l'Arcangelo e lo porterò da Cass. E dopo le domande e, si spera, anche le risposte, tornerò a casa, nel caldo del mio letto e nella sicurezza della mia camera.
Oh cielo!!! Sono spaventata dalla gente. Questo non può essere normale. Non mi piace quello che sono.
Mi allontano poco da Castiel e gli sorrido. “Andiamo?” chiedo.
Lui mi osserva per un po'. Il suo sguardo è dolce e mi riempie di tenerezza. So che se gli dicessi di non volerlo fare mi riporterebbe a casa e direbbe che va bene solo per far star bene me.
E' quello che fa da quando mi ha riportata alla vita dopotutto: si occupa di me e si assicura che io sia tranquilla.
Mi sento in colpa Castiel.. mi sento in colpa perchè non so se sarò in grado di aiutarti anche se ci proverò.
Mi sento in colpa perchè hai disobbedito e perso tutto per me ed io.. io non so se sarò in grado di fare lo stesso per te.
Mi dispiace occhioni blu.. scusami in anticipo.. perchè per come mi sento in questo preciso istante, probabilmente fallirò e tu avrai perso tutto per niente.
Perchè piangi?” mi chiede.
Piangere? Non mi ero nemmeno accorta delle lievi lacrime che mi rigano il viso.
Le asciugo piano con la punta delle dita. “Piangere? Non sto piangendo.. Sicuramente mi sarà entrato qualcosa nell'occhio mentre volavamo.” mento.
In tutti e due?” mi domanda con tono.. a metà tra il sarcasmo e la confusione.
Alzo un sopracciglio. E' la seconda volta in poche ore che usa il sarcasmo come risposta. Mi stupisce e mi fa sorridere. Anche perchè il modo in cui parla quando assume questo tono è strano.. E' quasi come se si sorprendesse da solo.
Sei così tenero Cass.. Perchè hai disobbedito per me? Non valgo così tanto.
Senti, mister simpatia.. Vogliamo fare quello che dobbiamo o preferisci restare qui e dare libero sfogo al tuo sarcasmo?”
Il mio tono non è duro, né offeso.. E' solo che voglio cambiare argomento, anche perchè, se continua a guardarmi in quel modo, non tratterrò a lungo le lacrime.
Lui esita un attimo. Mi guarda in silenzio, quasi volesse leggermi dentro. Poi annuisce piano e fissa il grande edificio. “Attieniti al piano.” mi dice autoritario ma gentile.
Si ok.. prendo Sirahel nella sua stanza e lo porto da te. Dove ci incontriamo?”
Ci pensa un attimo, poi fa spallucce. “All'entrata.”
Sgrano gli occhi. Parla sul serio o sta scherzando? Spero la seconda.
Rido appena, il mio ridere è più nervoso e sarcastico che altro. “Certo,” dico “all'entrata. Così le centinaia di persone lì fuori ci vedranno.. magari possiamo far partecipare anche loro al nostro colloquio con Sirahel.”
Capisce il mio disappunto e mi guarda.
Tu che proponi?” chiede.
Io? Ehm.. che propongo?
Sono tesa, ma scaccio via i pensieri. Devo concentrarmi e trovare un modo. Vado su e giù per qualche minuto e penso. Ignoro persino il dolore ai miei piedi.. Non ho tempo di lamentarmi. Prima finiamo e prima ce ne andiamo da qui.
Poi finalmente mi viene un'idea. Il mio cervello ha ripreso a collaborare finalmente.
Mi fermo e fisso l'edificio. “Non mi faranno avvicinare mai alla sua camera.” dico “Devi, teletrasportarmi dentro la stanza.”
Mi guarda quasi offeso. “Io non teletrasporto la gente.” mi dice in tono fermo.
Pronuncia la parola teletrasporto quasi disgustato. Ho l'impressione che questo termine non gli piaccia affatto.
Inarco le sopracciglia perplessa. Mi fa strano che si offenda, sopratutto per una cosa così sciocca in un momento così importante.
Faccio un grosso respiro e annuisco. “Bene.. riformulo la frase. Devi spedirmi in quella stanza precisa, in questo istante preciso, ignorando le normali leggi spazio-temporali.” pronuncio tutto d'un fiato “Così va meglio?”
Mi guarda confuso. Ho idea che lo manderò al manicomio un giorno o l'altro.
Si!” esclama “Questa è un'espressione più corretta.” dice.
Sto per ribattere ma quando apro la bocca per parlare mi ritrovo nella camera d'hotel di Sirahel.
Mi guardo intorno, cerco i disegni di cui Castiel mi ha parlato, ma poi penso che sicuramente non sono visibili ai miei occhi.
Infatti tutto quello che vedo è una deliziosa carta da parati perfettamente ordinata alle pareti.
Però, si tratta veramente bene il nostro Arcangelo brizzolato.”
Sospiro e mi volto per guardare fuori dalla finestra.
Lo so che dovrei fare altro, però c'è una vita magnifica da quassù. Tutta la città mi appare davanti, illuminata e splendida.
Sorrido e mi accorgo di non essere più sola nella stanza.. Tuttavia non mi muovo.
Wow, certo che tu hai fatto proprio le cose in grande mio caro Sirahel.” dico voltandomi piano per essere faccia a faccia con lui.
Mi sorride e si versa un po' di liquore in un bicchiere.
Sono felice che ti piaccia Allison.” risponde sorseggiando il suo drink “Non ti dispiace se ti do del tu vero?”
E' elegante e gentile. Non mi stupisce che Castiel sia ciò che è avendo avuto un mentore di questo tipo.
No,” scuoto il capo alla sua domanda “d'altronde potresti essere il mio trisnonno.. Quanti anni hai? 15.000?”
Il mio tono è calmo ma mantengo sempre una certa vena di sfida così che sappia sin da ora che non mi intimorisce affatto.
Lui sorride e posa il suo bicchiere. Con calma mi si avvicina e mi osserva attentamente.
Non mi stupisce che Castiel abbia disobbedito per riportarti indietro.. Sarebbe stato un vero peccato perderti. Hai carisma, mi piaci. E oltretutto sei bellissima.” mi dice.
Cosa fa? Cerca di accaparrarsi la mia simpatia? E poi, come fa lui a sapere chi mi ha riportato indietro? Castiel aveva detto che nessuno sapeva del mio ritorno né del suo coinvolgimento.
Beh suppongo che si sbagliasse. Non credo che questo gli piacerà.
Ignoro il suo complimento e avanzo di un passo. Ora siamo davvero faccia a faccia. “Castiel vuole parlarti. Potresti essere così gentile da venire con me?” chiedo.
Lui ride per un attimo e poi si mette le mani in tasca.
Devo ammetterlo, il modo in cui me l'hai chiesto è.. molto di classe. Ma la mia risposta è no.”
Lo guardo in silenzio e poi annuisco avvicinandomi alla porta.
Bene!” esclamo “Vorrà dire che io e Castiel faremo irruzione durante la tua festicciola e mostreremo a tutti che gli Angeli e il soprannaturale esistono.. Scateneremo il panico e tutti se ne andranno. La tua festa sarà rovinata e anche la tua reputazione.. Addio ricchezze, addio bella vita, addio.. umana copertura.. Tutti sapranno dove sei e chi sei.. E non avrai più pace.” gli sorrido appena e alzo la mano per salutarlo “A tra poco.” gli dico.
Non so nemmeno cos'ho detto. Se mi chiedessero di ripeterlo non lo ricorderei.
Ho improvvisato e spero che Dio me la mandi buona.
Abbasso piano la maniglia della porta: se ha funzionato mi fermerà prima che io esca. Altrimenti mi lascerà uscire, il che vuol dire che avrò deluso Castiel e che probabilmente Sirahel mi incenerirà , o peggio, per la mia insolenza.
Faccio una faccia disgustata al pensiero di diventare cenere o chissà che, e mi schiarisco la voce mettendo un piede fuori dalla stanza.
Aspetta!” esclama.
Mi fermo e prego affinché non mi uccida.
Chiudo gli occhi, non voglio guardare.. Addio mondo e.. Ciao inferno, eccomi sono tornata..
Mi rassegno alla fine triste che, immagino mi attende, e stringo la mia pochette.. E' l'unica cosa che mi piace di quest'elegante messinscena.
Vi concedo dieci minuti.” mi dice Sirahel.
Riapro un occhio per volta, incredula. E dopo l'iniziale stupore sorrido tra me e me e faccio la voce seria.
Seguimi!” gli dico.
Lui non dice altro. Semplicemente schiocca le dita e sia io che lui ci ritroviamo fuori, faccia a faccia con Cass.



*****


Arriviamo a destinazione in un attimo. Non credo di poter quantificare quanto dura un viaggio del genere.
Spero solo di non aver sconvolto troppo Allison.
La sento tremare... tra le mie braccia. In pratica si sta stringendo a me, ha gli occhi chiusi e respira velocemente. La sua fronte sul mio petto: oh buon Dio....
Finalmente riapre gli occhi, mi guarda e non si muove. Resta attaccata a me, quasi non volesse lasciarmi....
Ha paura?
Sì, è paura quella che leggo nei suoi grandi occhi. Mi dispiace Ally, è colpa mia, non avrei dovuto chiederti di fare questo per me. Non sapevo cosa fare.... perdonami. La tengo tra le braccia guardandola preoccupato, e questo la fa reagire.
Si allontana da me e mi sorride. "Andiamo?" dice.
A dispetto del suo sorriso, capisco che non si sente bene, vorrebbe andare via e questo mi fa star male. E' tutta colpa mia, e se mi dice solo una parola, la riporto a casa immediatamente. Continua a sorridermi e.... piccole lacrime le solcano il viso. Sento un colpo al cuore.
"Perché piangi?" le domando preoccupato.
Lei sgrana gli occhi e capisco che non si era resa conto di piangere.
Piangere? Non sto piangendo.. Sicuramente mi sarà entrato qualcosa nell'occhio mentre volavamo.” nega asciugandosi rapidamente le lacrime.
In tutti e due?” sottolineo io. Doveva essere una domanda seria ma mi accorgo essere stato ironico.
A volte non capisco che mi prende, mi escono fuori espressioni che non sapevo nemmeno di poter formulare.
Anche lei è sorpresa, alza un sopracciglio e sorride perplessa.
Senti, mister simpatia....vogliamo fare quello che dobbiamo o preferisci restare qui e dare libero sfogo al tuo sarcasmo?” mi chiede caustica, ma sento dalla sua voce che è sul punto di scoppiare a piangere.
Sto pensando seriamente di riportarla a casa in un battibaleno. Non mi piace farla soffrire, io dovrei proteggerla non portarla in luoghi che non le piacciono. E' morta, andata all'inferno e tornata: dovrebbe stare tranquilla, e non ad una stupida festa umana. Ma poi ricordo che siamo qui proprio per lei, per sapere cosa diavolo vogliono da lei.
Decido di non farle vedere il mio disappunto, deve vedermi forte e non così.. preoccupato.
"Attieniti al piano" le dico con voce ferma.
Si ok.. prendo Sirahel nella sua stanza e lo porto da te. Dove ci incontriamo?” chiede Allison.
Mi sembra un domanda un po' ovvia. "All'entrata." le dico stringendomi nelle spalle.
Allison sgrana gli occhi e fa una risata nervosa. “Certo, così le centinaia di persone lì fuori ci vedranno.. magari possiamo far partecipare anche loro al nostro colloquio con Sirahel.” risponde ironica.
L'unica cosa positiva del suo sarcasmo è che almeno lo capisco. Forse quello che usano le ragazze è diverso, quegli altri mi fanno disperare.
Comunque ha ragione, non ci avevo pensato. Non è una buona idea incontrarci davanti a tutti, per lo meno se Sirahel dovesse decidere di usare i suoi poteri contro di me, non verrebbe coinvolto nessun altro.
"Tu che proponi?" le domando sperando che abbia qualche idea migliore.
Lei mi fissa per un po' e poi inizia a camminare avanti e indietro: ho l'impressione che non abbia quell'idea che auspicavo. Ad un tratto si blocca e guarda l'edificio di fronte a noi.
"Non mi faranno avvicinare mai alla sua camera. Devi teletrasportarmi dentro la stanza.” mi dice decisa.
Non posso fare a meno di sentirmi offeso: ma perché tutti insistono con questa cosa del teletrasporto? Credono che sia uno scherzo? Già è dispendioso in termini di energie far viaggiare nell'etere soltanto il mio tramite, e quando porto qualcuno con me il disagio si moltiplica. “Io non teletrasporto la gente.” le rispondo stizzito. Spero che prima o poi lo capiscano, questi umani.
Allison mi guarda quasi sbigottita, non riesce a capire come mai io mi sia offeso. Comunque sospira e annuisce con fare compassionevole.
Bene.. riformulo la frase. Devi spedirmi in quella stanza precisa, in questo istante preciso, ignorando le normali leggi spazio-temporali. Così va meglio?”
Non capisco se dice sul serio o se sta solo tentando di farmi impazzire. Non ho tempo ora di rifletterci sopra.
Si!” esclamo “Questa è un'espressione più corretta.” e senza lasciarle il tempo di aggiungere altro - col rischio di inoltrarci in iperbole - la sfioro con le dita e sparisce dalla mia vista. L'ho spedita direttamente da Sirahel.
Sospiro contrito: ho paura per lei. Sirahel non farebbe mai del male ad un umano, ma ci stiamo intromettendo nella sua nuova vita, temo la sua reazione. Guardo verso l'edificio e noto qualcosa che solo un angelo può notare: è totalmente coperto da simboli enochiani. E' una fortezza, niente di soprannaturale può accedervi. Sicuramente non gli angeli.
Deglutisco spaventato: se Allison avesse bisogno di aiuto, non potrei intervenire in nessun modo.
Mi rendo completamente conto di aver sbagliato a mandarla lì.
Forse mi sono troppo fidato di me stesso, del ricordo che avevo del mio mentore ... ho paura che a pagarne le conseguenze sia Allison.
Inoltre non le ho detto di evitare il sarcasmo con lui!
Con me può dire ciò che vuole... come lo vuole e quando lo vuole. Ma con un Arcangelo è meglio evitare scherzi e battute.
Mi guardo intorno, molte persone si affrettano ad entrare nel palazzo, sorridenti ed entusiaste. Non capisco.
Come sempre, direbbe Ally con un sospiro. Ma che ci posso fare se non capisco gli umani? Non capisco nemmeno il mio tramite: perché mi ha detto sì sapendo che avrebbe perso la sua famiglia? Gli umani sono strani... il corpo umano è strano. Questo che posseggo io... reagisce in modo strano in presenza di Allison. In maniera sbagliata e inopportuna.... e la cosa peggiore è che probabilmente Allison se n'è accorta. Lo vedo da come mi guarda.
Ma che faccio? Invece di tenermi pronto a qualsiasi evenienza, mi metto a pensare a.... le reazioni che ha il mio tramite?
No, che io ho.
Scaccio i pensieri che subito affollano la mia mente dopo questa ammissione e così facendo mi accorgo che sta arrivando qualcuno.
Un soffio, un battere d'ali potente, e Sirahel ed Allison mi appaiono davanti agli occhi.
Allison accenna un sorriso trionfante, mentre l'Arcangelo... non ha uno sguardo amichevole.
Istintivamente mi metto sull'attenti e deglutisco a vuoto. “Sirahel...” dico in un sussurro.
Ho paura, e sono emozionato. E non so cosa succederà.

*****

Quando Sirahel ci “teletrasporta” di sotto, da Castiel, il mio sorriso inizialmente trionfante si trasforma in voltastomaco.
Se con lui ho avuto la sensazione di scendere da una giostra fin troppo movimentata, con l'Arcangelo è stato anche peggio.
Mi sento come se fossi ubriaca e contemporaneamente fossi appena scesa da una nave dopo aver navigato su un mare in tempesta.
Oh Dio mio.. Io di sicuro non ero un angelo in un'altra vita.. Oppure lo ero ma usavo altri mezzi di trasporto. Più.. normali diciamo.
Barcollo e mi tengo lo stomaco per un attimo. Poi mi poggio al muro mentre gli occhi di Castiel seguono ogni mio movimento.
Sto bene.” lo rassicuro, “Solo.. volare non fa per me... credo.” dico.
Lui annuisce appena anche se è confuso e poi rivolge a Sirahel il suo sguardo più serio.
Sirahel..” gli dice incerto mostrando una certa.. emozione oserei dire. “Quanto tempo fratello.”
L'Arcangelo lo fissa con occhi decisamente meno amichevoli. Si mette le mani in tasca e, composto e formale, resta in silenzio prima di parlare.
Il mio nome è Thomas Ellinger ora.” dice infine. “Come ho già detto alla tua amica vi concederò solo dieci minuti. Anzi, direi che ormai ne sono rimasti solo sette circa.”
Osservo Castiel e mi metto composta.
E' deluso dalla poca “disponibilità” di quello che è il fratello da lui più amato, e non mi piace vederlo così.
Sarà pure una celeste creatura incapace di sentire freddo o fame.. Ma il dispiacere è comunque ben visibile nei suoi occhi blu.
Non appena Sirahel ha parlato, con la freddezza di un severo padre, Castiel si è irrigidito. Forse è un po' intimorito.. Non so bene come descrivere l'espressione sul suo viso.
Mi infastidisce che Sirahel gli parli in questo modo.
Castiel lo osserva in silenzio. Lo guarda dritto negli occhi ma non dice nulla.
E' possibile, anche se non ne sono sicura, che non sappia bene cosa chiedere, o che sia troppo intimorito per fare domande.
Io invece mi sento stranamente tranquilla ora. O perlomeno sono meno nervosa di prima.
Tutto questo mi confonde ancora molto, ma siamo qui per avere spiegazioni dopotutto, e riordino la mia mente pensando a tutto quello che posso chiedere nei pochi minuti che oramai ci rimangono a disposizione.
Ok simpaticone.” dico andando davanti a Sirahel per guardarlo negli occhi, “Pochi giorni fa io e Castiel abbiamo ricevuto una strana visita. E per strana intendo che tre angeli, tra cui una donna di nome Myriam, hanno provato ad ucciderci. Tu ne sai niente?” chiedo.
Castiel è allibito. Mi fissa e quasi mi sembra che voglia fulminarmi con lo sguardo.
Forse questo non è il modo di parlare ad un Arcangelo, ma io preferisco essere chiara e diretta.
Allison..” mi rimprovera lui.
Mi giro e lo guardo alzando un sopracciglio. “Che c'è? Siamo qui per fare domande e ottenere risposte no? Tu te ne stai lì a fissarlo quasi fosse un'apparizione, quindi tocca a me chiedere.” cerco di giustificarmi forse.. Come sempre a modo mio.
Non è questo il modo corretto di parlare ad..” si interrompe perchè Sirahel ha alzato una mano per zittirlo.
Lo guarda e tace di colpo, abbassando il capo in silenzio, come un perfetto soldato.
Va bene così Castiel.” dice l'Arcangelo. “Mi piace questa ragazza. E' diretta e chiara. Qualità davvero rare di questi tempi.”
Non so se essere lusingata dal complimento o spaventata dal modo agghiacciante in cui ha parlato.
Tuttavia devo essere determinata e sicura di me, o quantomeno sembrarlo. Altrimenti tutto questo sarà stato inutile.
Grazie.. Almeno credo.” dico perplessa.
Castiel scuote leggermente il capo. Credo che dovrò subirmi una bella ramanzina quando torneremo a casa.
Io non credo di aver fatto nulla di male. Siamo qui per chiedere, ed io ho chiesto.
Finalmente Cass si decide a rialzare gli occhi e guarda Sirahel per qualche secondo.
Scusala..” gli dice calmo riferendosi a me. “Noi vorremmo sapere perchè Myriam e gli altri angeli ce l'hanno con lei. Puoi aiutarci?” gli chiede.
Rido appena. E' esattamente quello che ho chiesto io o no? Però Castiel mi lancia un'occhiataccia ed io capisco che è il momento di tacere.
Per davvero stavolta.
Sirahel è elegante.. Si muove piano e calmo. Si massaggia la mascella con una mano e poi rimette quest'ultima in tasca.
Myriam e i suoi “aiutanti” hanno perso la retta via molto tempo fa.” dice calmo.
Per me sono semplici parole, ma per Castiel hanno un significato più profondo probabilmente, perchè il suo sguardo si illumina di conoscenza e stupore.
Quindi non stavano eseguendo gli ordini del paradiso?” chiede.
Sirahel scuote il capo e fissa l'asfalto. Poi rialza gli occhi su Castiel che ora sembra spaventato.
Perchè?” gli chiede.
L'Arcangelo fa un grosso respiro e poi mi guarda. “E' una ragazza molto speciale.” dice soltanto.
Ok, lo ammetto, sono confusa. Ma confusa davvero, oltre l'inverosimile.
Qualunque cosa ci sia sotto mi stanno nascondendo qualcosa, e non mi sembra corretto che lo facciano. Ho il diritto di sapere perchè vogliono uccidermi.
Apro le braccia scocciata, mentre loro si osservano in silenzio.
Castiel ha capito tutto. Lo vedo dai suoi occhi. Io invece non ho capito niente.
Ok.. potete smettere di parlare l'angelese e dirmi che diavolo sta succedendo?” chiedo per metà sarcastica e per metà dura.
Cass non si muove di un solo centimetro, nemmeno mi guarda. Forse per paura che guardandomi non riuscirebbe a mentire, forse solo perché è evidentemente preoccupato.
Fissa l'asfalto, con gli occhi chiusi ed ho come la sensazione che speri, riaprendoli, di aver solo fatto un brutto sogno.
Vorrei scuoterlo e urlargli di dirmi che succede, ma questo silenzio fatto di sguardi che io non comprendo mi fa raggelare il sangue nelle vene.
Quello che mi piacerebbe fare è andarmene e tornare alla mia “normalità”, quello che devo fare invece è capirne di più. E ancora una volta, sono costretta a mettere il dovere prima di tutto.
Guardo Castiel che non sembra per nulla intenzionato a parlarmi e mi sento furiosa.
Sento gli occhi diventare gonfi, e so che la tensione sta per trasformarsi in un pianto accorato che trattengo per facciata, ma a cui non tarderò molto a dar libero sfogo se nessuno si decide a dire qualcosa.
Perchè Cass mi nasonde le cose? Può davvero, quello che lui e Sirahel si sono “detti”, essere così orribile?
Non è corretto Cass.” dico con la voce spezzata dal pianto “Non è corretto che tu mi coinvolga in tutto questo e poi mi tenga all'oscuro.”
Rialza lo sguardo e lo posa su di me. I suoi occhi sono velati di tristezza. Anche lui sembra sul punto di piangere. Non so se perchè non gli piace vedermi triste o sé invece è per quello che deve dirmi.
So solo che mi sento come in uno di quei film da quattro soldi in cui tutti si fissano mentre un leggero venticciolo si alza tutto intorno.
Allison..” mi sussurra Castiel. Piega appena la testa e non dice altro. Semplicemente guarda Sirahel come per chiedergli il permesso di continuare.
L'Arcangelo lo osserva per un attimo e poi posa gli occhi su di me.
I minuti passano.” dice, “Quindi arriverò dritto al punto. Quando Castiel ti ha salvato da Azazel, ha tralasciato qualcosa.. se così si può dire.”
Chi diavolo è Azazel?
Chi è Azazel?” chiedo.
Sirahel sospira e si schiarisce al voce. “Era un demone molto potente. Aveva selezionato alcuni bambini per farne, una volta cresciuti, il suo piccolo esercito personale. E per assicurarsi che avessero le giuste.. doti, ha fatto bere ad ognuno di loro, la notte del loro sesto mese di vita, un po' del suo sangue.” mi spiega. “Ma quando è arrivato nella tua camera, Castiel, che aveva il preciso ordine di non interferire in alcun modo,” ora sposta per un secondo lo sguardo su di lui, e poi torna su di me “ha disobbedito e l'ha scacciato impedendogli di compiere il suo piano.”
Ok, ora si che ho il voltastomaco!
Quello che il nostro caro Castiel non sapeva, o ha finto di non sapere, è che tu eri una bambina speciale già di tuo. Senza bisogno che Azazel facesse niente per te.”
Ora le lacrime sono inevitabilmente venute fuori. “Definisci speciale.” dico mantenendo comunque il mio tono di sfida.
Sei un tramite Allison.. Un tramite molto potente.” dice ridendo.
Sembra divertito dal mio dolore e dal mio timore. Se non fossi così sconvolta lo picchierei.
Smettila con questo teatrale dico non dico... Un tramite di cosa?” chiedo dura.
Lui fissa l'orologio e poi mi guarda: “Tempo scaduto.” dice. E senza dire altro, scompare.
Mi guardo intorno e mi sento stanca.
Il flusso di informazioni è troppo. Mi sento come se la mia mente stesse per esplodere.
Sospiro e mi passo piano una mano sul viso. Poi fisso Castiel che mi guarda tristemente.
Dovrei essere furiosa con lui, ma non ci riesco. Ho appena scoperto che mi ha salvato la vita già molto prima che io lo venissi a sapere, e quindi posso solo essergli grata.
Oltretutto so che tiene a me, so che non vorrebbe mai ferirmi. E so anche che la situazione, in generale, è complicata anche per lui.
So che dovrò avere pazienza e fiducia nel mio salvatore. E so anche che ora voglio solo tornare a casa.
Possiamo tornare a casa per favore?” gli chiedo singhiozzando un po'.
Lui mi guarda per un attimo che mi sembra infinito e poi avanza piano verso di me.
Alza la mano e me la avvicina al viso. Chiudo gli occhi e mi preparo al volo di ritorno.
Quello che invece sento, sono le sue dita affusolate che leggermente mi asciugano il viso.
Riapro gli occhi e lo osservo. Mi sta vicino, molto vicino e stavolta non sembra in imbarazzo. Sembra solo dispiaciuto.
Mi dispiace che tu abbia scoperto queste cose in questo modo.” mi sussurra.
Mi sento calma quando sono con lui, e la sua voce ha un effetto rilassante su di me.
Oltretutto il modo in cui mi parla e mi asciuga le lacrime mi provoca un brivido lungo la schiena.
So che non puoi adesso. Ma.. quando potrai mi dirai tutta la verità Castiel?” gli chiedo piano.
Lui annuisce e mi bacia la fronte.
Chiudo gli occhi e quando li riapro siamo nel mio salotto.
Stavolta non mi sento male. E con questo intendo dire che gli effetti del volo non si fanno sentire.. Per il resto sono molto lontana dallo star bene.
Mi schiarisco la voce e mi allontano poco da lui. Poggio la mia pochette sul tavolino e scendo dai tacchi.
Gli volto le spalle, ma solo perchè mi serve tempo per riprendere il controllo delle mie emozioni.
Quando mi sento pronta, respiro a fondo e mi volto per guardarlo piano.
Allora, quanti anni ha questo Sirahel?” chiedo sorridendo. “Voglio dire, voi angeli contate gli anni vero? Intendo, come gli umani.”
So di non essere stata chiara. Anche io mi sento confusa dalle mie stesse parole a dire il vero.
Ok, riformulo la domanda.. Ehm, ad esempio, io ho 24 anni. Tu e Sirahel quanti ne avete?” domando.
Molti di più.” risponde lui.
Annuisco e mi avvicino un po'. “Quanti di più?” chiedo ancora.
Lui mi guarda serio per un attimo e poi incrocia le braccia dietro la schiena.
Sirahel ne ha 8.000. Io circa 4.000” dice vago.
Ok, sono un po' scioccata, ma non più di tanto.
Wow!” esclamo “Ve li portate bene.” scherzo.
Lui sorride appena.
Anche io mi lascio sfuggire un sorriso mentre i singhiozzi spariscono piano. “E avete un giorno preciso di compleanno?” chiedo.
Compleanno?” mi chiede perplesso.
M-m.. Sai, un giorno preciso in cui festeggiare l'anniversario della vostra nascita.” spiego. Spero di essere stata chiara.
Lui inarca le sopracciglia e ci pensa un attimo. “No.” dice infine “Noi siamo stati creati prima degli uomini, quando il mondo, così come tu lo conosci, non esisteva ancora..”
Lo guardo dolce e mi avvicino a lui ancora di più.
Ora solo lo spazio di un respiro ci separa. “Quando siete stati creati il mondo era ancora una tela bianca.. Possiamo dire così?” gli chiedo guardandolo negli occhi.
Lui si inumidisce istintivamente le labbra con la lingua. Credo che l'abbia fatto solo per celare l'imbarazzo che la poca distanza tra noi gli provoca.
Beh, non userei proprio questa espressione. Vedi..”
Inizia a parlare. Della sua creazione e del mondo com'era prima che l'umanità fosse creata.
Quello che dice è interessante, ma parla un po' troppo ed io fatico a resistere all'idea che mi martella la mente da quando ha asciugato le mia lacrime.
Sorrido appena e poi poggio la mia bocca sulla sua. Delicatamente e per pochi secondi.
Pochi secondi che mi fanno rabbrividire.
Mi allontano piano e gli accarezzo i capelli: “Basta parlare per oggi. Ho bisogno di dormire.” sussurro.
Ha un'espressione indecifrabile, ma credo che il mio gesto non gli sia affatto dispiaciuto, anzi..
Sorrido e prendo le mie scarpe avvicinandomi alle scale. “Buonanotte messaggero spettinato. Ci vediamo domani.” gli dico salendo di sopra. “E non dimenticarti l'impermeabile.” aggiungo infine.
Sorrido tra me e me ed entro nella mia stanza.


*****


Nonostante io sia praticamente impietrito davanti al mio superiore, vedo Allison impallidire e vacillare e il suo sorriso compiaciuto si trasforma in una smorfia di disgusto. Se volare con me l'ha spaventata, non oso immaginare come si stia sentendo adesso. Gli Arcangeli sono più rapidi e potenti di ogni altra creature celeste, spostarsi con loro può rivelarsi un'esperienza devastante. Anzi mi meraviglia che Ally sia in piedi.
Sto bene. Solo.. volare non fa per me... credo.” mi dice con voce incerta, quando si accorge che la sto osservando.
Io le faccio un cenno e torno a guardare l'Arcangelo di fronte a me.
Sirahel.... quanto tempo fratello.” gli dico. Mi accorgo che la mia voce trema per l'emozione e questo mi imbarazza: ma non posso farci niente. Mi sento irrequieto, sotto esame, e il suo sguardo duro non mi aiuta di certo. Mi fissa in silenzio con le mani in tasca.
Il mio nome è Thomas Ellinger ora.” sottolinea dopo un po'. “Come ho già detto alla tua amica vi concederò solo dieci minuti. Anzi, direi che ormai ne sono rimasti solo sette circa.”
Sento i muscoli di questo corpo che si contraggono. E' freddo, distaccato e ciò mi ferisce. Voglio dire, non è che io sia un campione di cordialità, ma non è volontario, sono semplicemente così. Sirahel invece lo fa di proposito, glielo leggo negli occhi.
Pochi minuti fa sapevo benissimo cosa chiedergli e come chiederglielo, ma adesso mi sento bloccato: ho sbagliato a venire qui, non è più l'Arcangelo che conoscevo io. È ostile.
Sto ancora riordinando le idee quando mi accorgo che Allison avanza verso di noi e si frappone tra me e lui. Che vuole fare?
Ok simpaticone. Pochi giorni fa io e Castiel abbiamo ricevuto una strana visita. E per strana intendo che tre angeli, tra cui una donna di nome Myriam, hanno provato ad ucciderci. Tu ne sai niente?” gli domanda con noncuranza, come se fosse un suo vecchio amico. La fisso attonito e spero ardentemente che capisca la mia contrarietà e stia zitta, e che magari chieda anche scusa per il tono usato.
Allison...” riesco a dirle soltanto. Lei per tutta risposta si gira verso di me e mi guarda sorpresa.
Che c'è? Siamo qui per fare domande e ottenere risposte no? Tu te ne stai lì a fissarlo quasi fosse un'apparizione, quindi tocca a me chiedere.” ha il coraggio di... rimproverarmi!
Credo di essere arrabbiato. “Non è questo il modo corretto di parlare ad..” inizio, ma Sirahel alza una mano per farmi tacere ed io, da bravo soldato, taccio immediatamente abbassando la testa con riverenza.
Va bene così Castiel.” dice seccamente. “Mi piace questa ragazza. E' diretta e chiara. Qualità davvero rare di questi tempi.”
Ho la sensazione che sia un frecciata nei miei confronti, suppongo che la mia sottomissione sia un difetto ai suoi occhi.
Grazie.. Almeno credo.” dice Allison lanciandomi un'occhiata perplessa.
Io guardo di nuovo Sirahel. “Scusala. Noi vorremmo sapere perché Myriam e gli altri angeli ce l'hanno con lei. Puoi aiutarci?” gli domando. Allison ridacchia: so che è la stessa cosa che gli ha detto lei, ma la ragazza non si rende conto che con un Arcangelo bisogna essere remissivi. La guardo torvo e lei miracolosamente tace.
Intanto Sirahel sembra riflettere sulla mia domanda, ma io so benissimo che lui sa cosa stia succedendo.
Myriam e i suoi “aiutanti” hanno perso la retta via molto tempo fa.” mi annuncia con calma.
Che si comportassero in maniera strana l'avevo notato, che avessero perso di vista il loro obiettivo originario anche, ma... la frase dell'Arcangelo mi colpisce come un pugno e un terribile sospetto si insinua in me.
Quindi non stavano eseguendo gli ordini del Paradiso?” chiedo io, pur intuendo già la risposta.
Sirahel scuote il capo e abbassa lo sguardo sull'asfalto, poi rialza gli occhi e li punta su di me. La paura mi invade all'istante.
Myriam.... era al servizio dell'Inferno? Un angelo ribelle? Oh Signore Iddio...
Devo avere assunto un'espressione strana, perché Allison mi fissa preoccupata.
Perchè?” chiedo sperando che Ally non senta il timore nella mia voce.
Lui sospira e lancia un'occhiata a lei. “E' una ragazza molto speciale.”
Non mi piace, per niente. Non suona come un complimento: che vuol dire? Allison è speciale, ma per me. Cosa possono volere dei traditori da lei? Non appartiene ad Azazel, l'ho fermato: cosa vogliono da lei?
Ti prego Sirahel.... dimmi perché.” gli domando telepaticamente, come direbbero gli umani.
Lui mi fissa per alcuni istanti, quasi sorpreso dal fatto che io abbia osato parlargli col pensiero.
Tu lo sai, Castiel. L'hai sempre saputo. Aver impedito al demone in infettarla col suo sangue, non è servito a niente.” mi dice implacabile, gettandomi nello sconforto. Che significa? Che sta succedendo?
Non capisco..” continuo io. Lui sorride.
Lo so, è sempre stato così mio ingenuo angioletto. Hai creduto se bastasse far scappare Azazel per salvarla, invece non è stato così. L'hai riportata in vita per egoismo, perché ti sentivi in dovere e in potere di farlo, e benché mi piaccia col suo caratterino, forse avresti fatto meglio a lasciarla laggiù.” risponde guardandomi negli occhi.
Io chiudo i miei, ferito e deluso. Vorrei fosse solo un brutto incubo, ma io non dormo mai.
Non è vero fratello, non è stato egoismo!” mi difendo, “Non meritava di stare all'Inferno, non era giusto. Lei è una cacciatrice, combatte il Male e dà pace agli spiriti irrequieti. Non meritava di bruciare all'Inferno.” ripeto accorato.
Non lo meritava?” mi urla in testa, “Ragazzo, si è uccisa, secondo le nostre regole lo meritava, eccome! Ma tu hai il cuore tenero, Cass, e questo ti porterà alla rovina.
Ok.. potete smettere di parlare l'angelese e dirmi che diavolo sta succedendo?” prorompe Allison evidentemente esasperata da quello che lei vede solo come un silenzio, quando in realtà è una chiassosa conversazione tra angeli.
Non riesco nemmeno a guardarla, ho paura di scoppiare a piangere. Il terrore di aver capito perché è tanto “speciale” mi fa tremare.
Lei non sa niente, vero? Nemmeno che l'hai salvata dal disgustoso snack demoniaco. Pensa quando le diremo che è … un tramite. Ma non un uno qualsiasi Castiel, lo sai vero?” Sirahel continua a parlarmi col pensiero, buttandomi sempre più nello sconforto.
No, non sa niente....” rispondo colpevole.
Hai sbagliato ragazzino, nascondendole la verità non l'hai messa al riparo, anzi, avresti potuto causare la sua morte, perché ignara del pericolo che correva.”
Adesso è crudele. Sto per replicare quando Allison interviene un'altra volta.
Non è corretto Cass.” mi dice con voce tremante. “Non è corretto che tu mi coinvolga in tutto questo e poi mi tenga all'oscuro.”
La guardo e mi sento morire dentro. Non voglio nasconderle nulla ma non ho il coraggio di parlare.
Allison...” inizio, ma poi guardo l'Arcangelo con la stupida speranza che mi venga in soccorso.
Lui mi guarda ma non mi parla, poi rivolge lo sguardo su di lei.
I minuti passano. Quindi arriverò dritto al punto. Quando Castiel ti ha salvato da Azazel, ha tralasciato qualcosa.. se così si può dire.” le racconta semplicemente. Allison sgrana gli occhi, non ha la minima idea di chi sia l'essere nominato da Sirahel.
Chi è Azazel?” chiede infatti.
Sirahel sospira. “Era un demone molto potente. Aveva selezionato alcuni bambini per farne, una volta cresciuti, il suo piccolo esercito personale. E per assicurarsi che avessero le giuste.. doti, ha fatto bere ad ognuno di loro, la notte del loro sesto mese di vita, un po' del suo sangue.” le spiega pazientemente. “Ma quando è arrivato nella tua camera, Castiel, che aveva il preciso ordine di non interferire in alcun modo,” dice come un rimprovero guardandomi per un istante, “ha disobbedito e l'ha scacciato impedendogli di compiere il suo piano.”
Allison mi guarda sorpresa, non sapeva nulla di tutto ciò e sicuramente non può ricordarsi di me. Non coscientemente almeno.
Quello che il nostro caro Castiel non sapeva, o ha finto di non sapere, è che tu eri una bambina speciale già di tuo. Senza bisogno che Azazel facesse niente per te.” continua l'Arcangelo, spostando lo sguardo dal viso di Allison al mio.
Lei inizia a piangere. “Definisci speciale.” gli dice quasi come un ordine.
Sei un tramite Allison.. Un tramite molto potente.” le risponde ridendo.
Smettila con questo teatrale dico non dico... un tramite di cosa?”
Ma Sirahel ritiene di aver già detto abbastanza, e fissando prima il proprio orologio e poi Allison, pronuncia un: “Tempo scaduto.” e sparisce dalla nostra vista.
Allison sospira, mi guarda e invece di leggere rabbia, nei suoi occhi vedo comprensione. Capisce perché non le ho detto nulla? Io volevo solo.... evitarle tutto questo, non deve essere particolarmente piacevole sapere che era stata scelta da un demone come soldato del proprio esercito. Fa orrore anche a me tale idea.
Possiamo tornare a casa per favore?” mi chiede con dolcezza, mentre i singhiozzi si impossessano di lei. È sconvolta, e mi dispiace da morire. Vorrei dirle tante cose ma... non ci riesco, allora alzo una mano verso il suo viso e le asciugo le lacrime dalle guance.
Allison riapre gli occhi, chiusi quando mi sono avvicinato a lei, e mi fissa intensamente. Il disagio che di solito provo quando le sono così vicino è inferiore al dolore che provo nel vederla così.
Mi dispiace che tu abbia scoperto queste cose in questo modo.” le sussurro piano.
Lei mi rivolge un debole sorriso. “So che non puoi adesso. Ma.. quando potrai mi dirai tutta la verità Castiel?” mi chiede.
Io annuisco e... senza rendermene conto, la bacio sulla fronte.
Ed è questo bacio che ci riporta in casa di Allison, quasi neanche io me ne accorgo. Lei si allontana da me e posa la sua borsetta sul tavolino, si toglie le scarpe e resta girata di spalle. È ancora scossa da deboli singhiozzi e io la lascio sfogare.
Poi finalmente si volta verso di me. “Allora, quanti anni ha questo Sirahel? Voglio dire, voi angeli contate gli anni vero? Intendo, come gli umani.” mi domanda con un sorriso, lasciandomi di stucco. Perché questa domanda? Ah già, curiosità umana. Ma sinceramente non so come risponderle.... mi ha preso alla sprovvista.
Ok, riformulo la domanda.. Ehm, ad esempio, io ho 24 anni. Tu e Sirahel quanti ne avete?”
Avevo capito anche prima, ma le lascio credere di avermi illuminato.
Molti di più.” le rispondo con un'ovvietà che infastidisce anche me.
Allison annuisce e si avvicina a me. “Quanti di più?”
Sirahel ne ha 8.000. Io circa 4.000” le dico approssimativamente.
Lei mi fissa per un attimo. “Wow! Ve li portate bene.” esclama divertita.
Le sorrido, almeno è più serena.
E avete un giorno preciso di compleanno?”
Ecco, un'altra domanda alla quale ho difficoltà a rispondere. “Compleanno?”
M-m.. Sai, un giorno preciso in cui festeggiare l'anniversario della vostra nascita.” mi spiega.
Come possiamo noi angeli avere una data precisa di nascita se quando nascemmo il tempo non esisteva?
No. Noi siamo stati creati prima degli uomini, quando il mondo, così come tu lo conosci, non esisteva ancora..”
Lei mi rivolge uno sguardo strano e mi si avvicina ancora di più. Forse dovrei fare un passo indietro ma non ne ho voglia.
Quando siete stati creati il mondo era ancora una tela bianca.. Possiamo dire così?” mi chiede guardandomi negli occhi.
Io invece le guardo le labbra, e... sento irresistibile la voglia di baciarla. Ma mi trattengo, ovviamente. Sono un angelo.
Beh, non userei proprio questa espressione. Vedi, prima degli uomini....” inizio a raccontarle della Creazione, la mia e dei miei fratelli e prima ancora quella degli Arcangeli, e via discorrendo.
Lei mi fissa seria, poi mi sorride e prendendomi il viso tra le mani.... posa la sua bocca sulla mia.
Un istante, pochi attimi, ma talmente intensi da farmi tremare. Se non mi lascia subito non so cosa succederà. Finalmente si allontana da me e mi accarezza i capelli. “Basta parlare per oggi. Ho bisogno di dormire.” mi dice in un sussurro.
Io la guardo senza articolare parola, turbato e spaventato dalle mie stesse emozioni. Esaltanti emozioni.
Lei allora mi sorride e si avvicina alle scale. “Buonanotte messaggero spettinato. Ci vediamo domani.” mi saluta.
E non dimenticarti l'impermeabile.” aggiunge prima di sparire.
Resto da solo a guardare nel vuoto. Se non sapessi che è impossibile, in quanto Jimmy è un uomo devoto a Dio e alla moglie, giurerei che mi sta incitando a seguirla. No, sono solo io che mi lascio sopraffare da certi pensieri osceni.
Sospiro e mi siedo sul divano, aspetterò che la notte finisca standomene qui tranquillo.
Dovrei riflettere su quello che è successo stasera con Sirahel, invece non so perché, rifletto su come il verbo “conoscere” può assumere più di un significato.....

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Capitolo 5
*** What are you dreaming about? ***


What are you dreaming about?



Che cosa sto sognando?
Voci, sento voci nella mia mente. E immagini scorrono veloci soffermandosi sui particolari più brutti del mio soggiorno all'Inferno.
Sono immagini di scene quotidiane, che ho vissuto. Delle quali sono stata protagonista e che ricorderò per sempre.
Non so perchè ricordo tutto. Quando sono tornata credevo di essere come rinata e quindi mi ero illusa di essere come un involucro vuoto che doveva essere riempito di nuovi ricordi e di nuova vita.
Ma mi sbagliavo.. Ogni minimo dettaglio è impresso nella mia mente, e per quanto finga di star bene, non è affatto così.
Il lato positivo, che credo sia anche quello che mi fa risultare questi incubi tanto orribili, è che ora ho di nuovo voglia di vivere... O perlomeno non ho più voglia di morire.
Due concetti diversi tra loro ma elegantemente e sottilmente legati dallo stesso filo: la vita stessa.
Non so esattamente come spiegare il momento che sto vivendo, ma volendola dire in maniera comprensibile, direi che sono intrappolata nel mio sogno.
Sono contemporaneamente spettatrice e protagonista delle torture che venivano inflitte alla mia anima e che ora si ripropongono davanti ai miei occhi.
Non so come fare a svegliarmi e ho paura di quello che vedo. Ho paura di quello che sento.. Che sento dentro.
Piango e urlo, ma dalla mia gola non esce nessun suono. O perlomeno non esce nel sogno..
Perchè quando finalmente riapro gli occhi, agitandomi nel mio letto, le mie urla squarciano il silenzio della stanza privandomi di tutta l'aria che ho nei polmoni.
Sono terrorizzata. Anche ora che sono sveglia e consapevole di esserlo, la paura non mi abbandona.
Sono sudata, ho il cuore in gola e i miei occhi non riescono a smettere di versare lacrime.
Mi sento pietosa, stanca e sopratutto stupida.
Sono solo sogni e non dovrei permettere loro di ridurmi così.
Mi guardo intorno e nella stanza, illuminata dalla sola luce della luna, intravedo Castiel.
Non riesco a vedere bene la sua espressione ma so che mi sta osservando. Lo percepisco.
Quello che mi domando è perché non mi ha svegliata.. Ah si.. L'ultima volta che l'ha fatto l'ho praticamente aggredito verbalmente.
Oh povero angelo.. Come fai a sopportarmi?
Mi schiarisco la voce e allungo la mano per accendere l'abat-jour sul comodino.
Ora lo vedo bene, è preoccupato. Anzi preoccupatissimo.
Mi guarda e non dice niente ed io per tutta risposta, incapace di fare altro, faccio spallucce scoppiando a piangere più forte.
Adoro il fatto che lui sia qui nonostante le tentazioni che lo starmi accanto gli provoca.
Adoro il fatto che sia sempre qui per me nonostante la punizione che potrebbe costargli. E nonostante il bacio che gli ho dato e di cui dovremo parlare prima o poi.
Vorrei chiedergli di abbracciarmi, ma singhiozzo e non voglio pretendere da lui più di quanto già fa.
Tremo.. Ho freddo anche se la stanza è caldissima.
Mi sento un po' infantile per il pensiero che occupa la mia mente, ma vorrei che i miei genitori fossero qui.
Mi mancano terribilmente e vorrei l'abbraccio di mio padre e la dolce voce di mia madre capace di tranquillizzarmi.
Tremando mi sistemo di nuovo sotto le coperte e parlo senza rendermene davvero conto.
Mi mancano i miei genitori Castiel..” sussurro piano.
Lui respira piano e abbassa gli occhi.
Lo so.” mi dice “Li hai persi quando eri ancora una bambina. Sei decisamente cresciuta troppo in fretta.” continua.
Mi asciugo gli occhi e mi sposto i capelli indietro. “Avvicinati ti prego.” gli dico.
Sembra rifletterci un attimo e poi si avvicina al mio letto.
Mi sposto un po' e lui, dopo un'iniziale esitazione, si siede e mi sposta dal viso le poche ciocche rimaste.
Rimani qui con me?” gli chiedo.
Si!” esclama piano lui “Se lo vuoi certo.”
Annuisco e mi avvicino un po' accoccolandomi vicino alla sua gamba. “Finché non mi sveglio?” chiedo.
Finché non ti addormenti.” sussurra lui.
Poi mi tocca piano la fronte e la mia tensione scivola via facendomi addormentare subito.
Non so che ora fosse quando mi sono addormentata. Ma al mattino, quando apro gli occhi, sono le 08:00.
Gli incubi sono brevi flash nella mia mente. Flash che mi impongo di allontanare.
Sono sola nella stanza. Segno che Castiel ha decisamente fatto come aveva detto, e se n'è andato subito dopo che mi sono addormentata.
Ho bisogno di una doccia.. Decisamente. Ma prima ho bisogno di un caffè.
Scendo piano dal letto e apro la finestra per far entrare aria fresca nella stanza. Dopodiché scendo di sotto e vado dritta in cucina.
Castiel è lì. Guarda fuori, e quando mi sente e si volta, la luce che si irradia dietro di lui, dalla finestra, lo rende ancora più.. luminoso del solito.
Lo trovo bellissimo. E non mi riferisco al suo tramite, ma proprio alla luce che il suo essere emana tramite gli occhi di quel corpo.
Non so se è possibile, ma a volte, come adesso, ho davvero la sensazione di poter vedere oltre il corpo e la pelle.. Di poter vedere lui.. L'angelo.
Ben alzata.” mi dice piano “Come ti senti questa mattina?”
Mi guarda e inesorabilmente mi sento in pace.
Mi sento benissimo.” dico sorridendo e stiracchiandomi.
Lui abbassa gli occhi di colpo. Inizialmente non capisco perchè, poi comprendo che forse la mia maglietta che si alza scoprendo un po' del mio ventre, lo “turba”.
Mi rimetto composta e mi avvicino alla cucina facendo finta di niente. L'ultima cosa che voglio è imbarazzarlo più di quanto già non sia.
Prendo tutto l'occorrente per fare il caffè e mi schiarisco la voce.
Allora.. che mi racconti di bello?” gli chiedo scioccamente.
Lui rialza gli occhi e li posa su di me.
Ti ho trovato un lavoro.” mi dice.
Sono perplessa e lui lo capisce.
Vampiri, la tua specialità.” spiega “Credo che lavorare ti farà bene.”
Annuisco e prendo una tazza. “Uccidere dei vampiri come metodo per distrarmi dai miei incubi conseguenza del mio soggiorno all'inferno.” faccio il punto della situazione e scuoto leggermente il capo. “Cavolo.. La mia vita è un vero disastro.” dico.
Il mio tono è sicuramente buffo, perchè lui mi osserva e sorride di gusto.
Lo osservo e sorrido a mia volta. “Sono felice che le mie disgrazie ti divertano messaggero spettinato.” gli dico versandomi il caffè.
Lui piega la testa e mi osserva. “Non era mia intenzione ridere di te. E' solo che.. hai un modo di affrontare le cose che mi..” sembra non trovare le parole giuste.
Affascina?” suggerisco io.
Si. Più o meno.” risponde.
Gli offrirei del caffè ma sono sicura che lui non beve caffè.. anzi mi sa che non beve affatto.
Ti va di tornare al lavoro?” mi chiede “Non sei costretta se non vuoi. Ci sono altri cacciatori a cui posso chiederlo.”
Sospiro e finisco il mio caffè annuendo. “No no.. Va bene. Me ne occupo io.” poso la tazza nel lavandino “Mi accompagni?” chiedo.
Lui annuisce. “Appena sarai pronta andremo a dare una prima occhiata. Giusto perchè tu ti faccia un'idea di come agire.” mi comunica quasi autoritario.
Trattengo una risata per il suo tono formale e annuisco avviandomi verso le scale. “Agli ordini!” esclamo.
Gli faccio l'occhiolino e salgo di sopra per prepararmi.



*****



Che stai sognando, Ally?
Sono tentato di entrare nel tuo mondo onirico... ma ho paura. Non tanto della tua reazione alla mia invadenza, ma ho paura di quello che vedrei.
Stai sognando l'inferno, lo so.
Ti agiti, ti lamenti, quasi singhiozzi. Vorrei svegliarti ma mi trattengo.
Me ne sto qui accanto alla tua finestra, osservandoti mentre i ricordi infernali popolano il tuo riposo.
Tu non meritavi l'inferno, Sirahel si sbaglia. Hai sbagliato sì, ma.... non dovevi stare lì.
Sono felice di averti riportato alla vita, lo rifarei altre cento volte. Ma ho paura, perché le allusioni dell'Arcangelo confluiscono tutte in un'unica, terribile verità. Non posso accettarla, ma la vedo così chiara davanti a me da lasciarmi senza fiato.
Salvarti da Azazel non è servito a granché, eri già predestinata al Male.
Non sarai sola, te lo giuro.
Basta, non posso più vederla soffrire così, sta urlando nel sonno, basta così.
Schiocco le dita e lei.. si sveglia. Un trucco che mi ha insegnato Sirahel, diversi secoli fa.
Ansima e piange: è terrorizzata. Non oso avvicinarmi ma soffro con lei. Guarda verso di me, forse mi ha percepito.
La vedo muoversi nell'ombra e allungarsi verso la lampada accanto al suo letto.
Finalmente la luce squarcia l'oscurità della stanza, e i nostri sguardi si incontrano.
Allison è sconvolta, atterrita dalle terribili immagini che il sogno le aveva impietosamente regalato. Farei qualunque cosa pur di evitarle questo, ma non so che fare. Non posso bloccare gli incubi, potrei solo intervenire quando ne è preda. Forse le chiederò se posso svegliarla quando le accade ciò che è appena accaduto.
Mi fissa in silenzio, poi si stringe nelle spalle e scoppia a piangere.
Scuoto il capo con desolazione, penso che gli umani in queste situazioni.... abbracciano la persona che sta piangendo, ma io non posso. Non so se lei lo vorrebbe, orgogliosa com'è, e inoltre.... non sono più un'entità incorporea, non sono solo luce. Adesso sono anche carne e sangue, non posso.. abbracciare una donna.
La vedo tremare, probabilmente sbaglio, ma credo che abbia freddo. Dopo alcuni istanti Allison si ristende nel letto.
Mi mancano i miei genitori Castiel..” sussurra improvvisamente.
Il suo tono è così.... triste da toccarmi profondamente.
Lo so. Li hai persi quando eri ancora una bambina. Sei decisamente cresciuta troppo in fretta.” le dico.
Ally si asciuga gli occhi e libera il viso dai capelli. "Avvicinati ti prego." mi chiede con dolcezza.
La sua richiesta mi blocca, forse non dovrei farlo ma alla fine cedo e mi avvicino. Mi fa posto sul letto e decido di sedermi accanto a lei. La mia mano si muove verso il suo viso e le sposto alcune ciocche di capelli. E' bella anche nel dolore.
Rimani qui con me?” mi chiede con lo stesso tono triste.
Si!” rispondo io fin troppo deciso. “Se lo vuoi certo.” aggiungo.
Allison annuisce piano e mi si avvicina, raggomitolandosi accanto a me. “Finché non mi sveglio?”
"Finché non ti addormenti." la correggo io.
Le sfioro la fronte e immediatamente cade in un sonno profondo.
Aspetto alcuni istanti e poi vado via, lasciando la sua stanza.
Raggiungo il salotto e come faccio sempre, mi siedo sul divano. Sospiro profondamente e inizio a riflettere.
Allison è un tramite. E da quello che mi ha fatto intendere il mio ex capo, è …. un potenziale tramite di Lucifero.
Oh Signore Iddio... non riesco a credere di averlo detto. Ma come può essere? Voglio dire.... Azazel non l'ha marchiata, in lei non c'è il suo sangue. Come può essere una dei prescelti se l'ho salvata?
Perché era già tutto deciso, ragazzo.”
La voce di Sirahel.. o meglio del suo tramite, mi fa saltare dal divano.
E smettila di scattare sull'attenti quando mi vedi.” mi ammonisce duro.
È qui davanti a me, con quello sguardo severo e le mani in tasca. Che delusione la sua ostilità.
Perché sei qui?” gli domando cercando di non sembrare troppo sottomesso. Devo imparare qualcosa da Allison.
Lui mi guarda e ridacchia. “Beh, pensavo di farti una favore, manifestandomi a te. Visto che ci tenevi tanto a rivedermi.”
Il suo sarcasmo mi ferisce, abbasso gli occhi e stringo i pugni.
Mi hai già detto tutto quello che potevi dirmi. Non c'era bisogno che tu di scomodassi.” dico in tono... sarcastico? A Sirahel?
Anche lui sembra sorpreso. “Mh... ogni tanto anche tu drizzi la schiena, eh? Mi fa piacere, Cas.”
Non oso guardarlo negli occhi, ma non è timore, è delusione. Dov'è quel fratello che io tanto adoravo?
Comunque, ragazzo mio, sono venuto qui per un motivo ben preciso: stai attento a quella ragazza.” mi avverte serio, avvicinandosi di qualche passo. Solo adesso ho il coraggio di alzare gli occhi e di puntarli su di lui.
Che significa?”
Che la tua infatuazione per quell'umana ti porterà alla rovina.”
Io sgrano gli occhi ma non ho il coraggio di controbattere. Così è lui a riprendere la parola.
Vedi Cas.... so che hai capito benissimo cosa io intendessi con 'lei è un tramite', quello che forse ti sfugge, è la portata del problema. Quindi, se accetti un consiglio da uno più vecchio di te, stai attento. Se ti fa domande, sii elusivo, e tienila occupata.”
Non è un consiglio, è un ordine. Io lo guardo negli occhi e mi impongo di non abbassare lo sguardo.
Io la difenderò, è sotto la mia protezione.” affermo deciso. Non avevo mai osato prima d'ora rivolgermi così ad un superiore.
Credo che anche Sirahel stia pensando la stessa cosa, infatti mi fissa e un leggero sorriso gli affiora sulle labbra.
Comunque sia, mio pseudo-Kevin Kostner, so che la tua protetta era un cacciatrice, prima di.. come dire... fare il grande passo.” inizia ironico. “Se vuoi tenerla occupata.. e magari aiutarla a distrarsi dai brutti sogni, potresti mandarla a cacciare. Ho sentito che ultimamente alcuni dannati vampiri terrorizzano un quartiere a Sud della città.” mi dice. Il suo tono è calmo, freddo.
Di solito le donne amano fare shopping per distrarsi, la tua preferisce dare la caccia a brutti mostri!” ride divertito.
Non ci trovo nulla di divertente, anzi è orribile. Ma forse ha ragione, se riuscisse a tornare la spietata cacciatrice di prima, dimenticherebbe l'inferno, o almeno ci penserebbe un po' meno.
Glielo proporrò.” mi limito a dire, sfidandolo ancora. Ma sono posseduto? Mi meraviglio di me stesso, e lo è anche Sirahel.
Bene soldato, la mia buona azione quotidiana l'ho fatta. Stammi bene.” e fa per schioccare le dita, ma si ferma e mi fissa.
E comunque”, dice “ forse quello che ha bisogno di protezione, sei proprio tu, Castiel.”
Lo guardo perplesso. “Perché?”
Sirahel sorride malizioso. “Quella bimba si attirerà le attenzioni di demoni e angeli disobbedienti... per non parlare del fuoco che ti accende dentro ogni volta che la guardi. Ti sei cacciato in un brutto guaio, Cas, e l'hai fatto deliberatamente.”
Detto questo, sparisce, senza darmi il tempo di replicare.
Resto a fissare il nulla per chissà quanto tempo, scioccato da come Sirahel ha capito.... cosa mi succede quando sono accanto ad Allison. Tutte quelle allusioni: infatuazione, la tua donna, il fuoco che ti accende dentro... ma è così evidente?
Torno a sedermi sul divano, chi diavolo è Kevin Kostner? Odio quando fanno citazioni e paragoni che non capisco.
Perso nei miei pensieri, non mi accorgo che è già mattina. Dalla finestra in cucina entra una forte luce ed essendo io fatto di luce, me ne sento attratto. Raggiungo la finestra e guardo fuori il mondo che lentamente riprende a vivere.
Sento dei rumori.... Allison è sveglia. Sto per andare via quando ripenso alla storia sui vampiri, e decido di parlargliene.
Mi volto e me la ritrovo davanti. Lei mi fissa e per un attimo ho la sensazione che mi "veda". Non Jimmy, me. So che non è possibile, la ucciderei, eppure mi guarda come se vedesse la mia luce.
Ben alzata. Come ti senti questa mattina?” le chiedo.
Mi sento benissimo.” mi risponde con un sorriso.
Alza le braccia al cielo e si stende, ma così facendo... la sottile maglietta che indossa si alza e mi lascia vedere la sua pelle chiara e morbida.. cioè credo che sia morbida. Ma che diavolo dico? Abbasso lo sguardo e lei si accorge del perché, e subito si copre.
Allora.. che mi racconti di bello?” mi domanda.
Rialzo lo sguardo e le annuncio: “Ti ho trovato un lavoro.”
Allison mi fissa perplessa.
Vampiri, la tua specialità.” le spiego “Credo che lavorare ti farà bene.”
Lei annuisce prendendo una tazza. “Uccidere dei vampiri come metodo per distrarmi dai miei incubi conseguenza del mio soggiorno all'inferno.” sottolinea, poi scuote il capo. “Cavolo.. La mia vita è un vero disastro.”
Dovrebbe essere una frase drammatica, ma il suo tono è... divertente, e mi strappa un sorriso forse inopportuno.
Sono felice che le mie disgrazie ti divertano messaggero spettinato.” mi apostrofa sorridendo.
Non era mia intenzione ridere di te. E' solo che.. hai un modo di affrontare le cose che mi..” ma non so come definirlo.
Affascina?” azzarda lei.
Si. Più o meno.” le concedo. Anche se forse il termine giusto sarebbe "attrae", ma potrebbe fraintendermi....
Ti va di tornare al lavoro? Non sei costretta se non vuoi. Ci sono altri cacciatori a cui posso chiederlo.” le dico anche se non è vero. Non porterei mai quei due qui: mettere vicini i due tramiti di Lucifero? Mai.
Allison sospira e poi finisce il suo caffè. “No no.. va bene. Me ne occupo io.” mi assicura. “Mi accompagni?”
Io annuisco soddisfatto. “Appena sarai pronta andremo a dare una prima occhiata. Giusto perché tu ti faccia un'idea di come agire.” senza volerlo, le parlo quasi in modo autoritario. Ma invece di indignarsi o intimorirsi, mi accorgo che trattiene a stento una risata.
"Agli ordini!" esclama, confermandomi che mi sta prendendo in giro.
Mi strizza l'occhio, ancora una volta, e sale in camera sua.
Non le dirò della visita di Sirahel e di tutto il resto.
Deve essere il più serena possibile, la proteggerò da tutto.
Anche da sé stessa.


*****


Quando finisco di vestirmi, prendo tutto l'occorrente per la caccia e scendo di sotto.
Non ricordo quand'è stata l'ultima volta che ho cacciato. Forse sei mesi fa, forse di più.
L'unica cosa che ricordo è che anche allora erano vampiri.
I vampiri sono la mia specialità da quando ho iniziato a cacciare. Credo di essere brava ad ucciderli perchè sono stati l'inizio di tutto il mio incubo da cacciatrice.
Il primo essere soprannaturale di tutta la mia “carriera” è stato infatti il mio vampirizzato fratello.
Aveva appena ucciso i nostri genitori ed io lo odiavo con tutta me stessa.
O almeno allora credevo che fosse odio.
A lungo andare ho capito però che non si trattava di odio, ma di dolore. Il dolore di vedere mio fratello, il mio sangue, uccidere mia madre e mio padre... sua madre e suo padre.
Scuoto il capo e faccio un grosso respiro scendendo le scale. Non voglio ricordare quei momenti, ma dimenticarli mi fa più paura.
La memoria dei miei genitori è una delle cose che più teneramente custodisco dentro. Ricordo la ninna nanna che mia madre mi cantava e il caldo abbraccio di mio padre prima di andare a letto.
Ricordo che si amavano e la reminiscenza di quel loto amore mi fa sperare che un giorno anche io avrò qualcuno con cui condividere la vita.
Quando ho incontrato Jeff, l'uomo per cui mi sono poi tolta la vita, credevo che fosse lui.. ma ovviamente sbagliavo e il mio soggiorno infernale ne è la prova.
Jeff è decisamente qualcosa che voglio dimenticare. Si! Devo eliminarlo dalla mia mente, come se non fosse mai esistito.
Mi lego i capelli e mentre i pensieri mi affollano la mente, sono già di sotto, senza accorgermene.
Castiel è fermo tra il salotto e la cucina. Mi aspetta paziente e mi osserva con aria interrogativa.
Ho un'aria perplessa sicuramente, altrimenti non capisco la sua espressione.
A volte ho l'impressione che riesca a leggermi la mente e che quindi sappia in anticipo quello che penso.
A dire il vero quando qualcosa mi è troppo difficile da dire spero che lo faccia.. che legga i miei pensieri senza bisogno che io parli.
E anche se non so se questa è una delle sue angeliche capacità, in un modo che non so se sia soprannaturale o semplicemente naturale, lui capisce ed io non ho bisogno di dire nulla.
Lo guardo e gli sorrido. “Ho appena ricordato a me stessa che mi sono tolta la vita.” gli dico “E' la prima volta da quando sono tornata che ammetterlo non mi disgusta o intimorisce”
Lui si schiarisce la voce e piega la testa di lato. “Stai bene?” mi chiede.
Non credo che capisca che ammetterlo è stato.. liberatorio per me.
Da bravo angelo qual è, da bravo protettore qual è, lui si preoccupa del fatto che questo possa turbarmi.
Lo capisco e lo apprezzo.. E oltretutto mi riempie di tenerezza.
Sto benissimo a dire il vero.” lo rassicuro “E sono pronta per una nuova caccia.. Mi sento positiva. Farò fuori quei vampiri in pochi minuti, vedrai.”
Gli sorrido e nel mio cambiare discorso non si nasconde la voglia di evitare quello che riguarda il mio passato suicidio. C'è solo la voglia di combattere e fare il mio lavoro, che per quanto ingrato, mi regala la soddisfazione di sapere che per merito mio molte persone saranno al sicuro.
Devi essere prudente!” mi dice Castiel interrompendo il flusso dei miei pensieri.
Come sempre.” replico io sorridendo.
Lui annuisce e mi avvicina due dita alla fronte.
Aspetta!” gli dico prima che mi tocchi “Possiamo usare l'auto? L'ultima volta che mi hai portata in giro svolazzando ho avuto il voltastomaco. Se devo uccidere dei vampiri è preferibile che io non barcolli a causa dei giramenti di testa e della nausea.”
Lui corruga la fronte e mi fissa per una attimo in silenzio. Poi acconsente, credo più per accontentarmi, e usciamo da casa.
Saliamo in auto e per fortuna conosco bene Los Angeles. Evitiamo così l'intenso traffico e arriviamo al rifugio dei vampiri in pochi minuti.
Parcheggio e scendiamo.
Io lo faccio nel modo normale, Castiel invece preferisce spiccare il volo e atterrare fuori dall'auto.
Non mi stupisce che lo faccia.. Volare per lui è come camminare per me: naturale. Fa parte di sé e non voglio cambiarlo.
In effetti non c'è niente che cambierei di lui, nemmeno i suoi infiniti perchè o i suoi spettinati capelli.
Sono tutti qui,” mi dice lui d'improvviso riferendosi ai vampiri dentro l'edificio “sono all'incirca sei. Voglio che tu sia prudente.”
Annuisco e prendo le armi che mi servono. Paletti di ciliegio affilati con le mie mani tanto tempo prima.
Mi stiro e respiro a fondo.. Giusto il tempo di prepararmi psicologicamente.
D'altronde è qualcosa che non faccio da tempo, mi serve un minimo di preparazione mentale.
Quelli non funzioneranno. L'unico modo per uccidere i vampiri è tagl..” inizia Castiel
Si si.. tagliare loro la testa.” lo interrompo finendo la sua frase e onestamente mi stupisca che anche lui sia preda di questa stupida ed infondata credenza popolare.
Questo è il segno che nella vita tutti, ma proprio tutti hanno sempre qualcosa da imparare.
Tutti credono che l'unico modo di ucciderli sia tagliare via la testa. La verità è che i paletti di ciliegio hanno lo stesso effetto e creano meno spargimento di sangue.” spiego.
Sei sicura?” mi chiede perplesso.
Sospiro “Non hai detto tu che i vampiri sono la mia specialità?” chiedo “Fidati. Funzioneranno.”
Lui annuisce e mi segue mentre io mi incammino verso l'entrata dell'edificio. Sbircio da una finestra un po' rotta. Castiel ha ragione, sono sei. Tre dormono, tre invece bevono birra e si divertono.
Guardo Castiel e annuisco. Lui capisce e dopo pochi secondi siamo dentro.
Non so nemmeno cosa faccio di preciso. I miei movimenti sono automatici oramai.. Fatto sta che mentre Castiel ne uccide uno a modo suo, e per modo suo intendo che gli poggia semplicemente le mani sulla fronte, io uccido l'altro sveglio e gli addormentati appena alzati.
In pochi minuti sono tutti morti ed io mi sento benissimo.
Guardo Castiel e gli sorrido. “Ho promesso che avrebbero funzionato e così è stato.”
Lui annuisce e fa spallucce. “Mi sbagliavo a quanto pare.” ammette “Come sai che funzionano? Chi te l'ha insegnato?”
Lo guardo e sospiro. “L'ho scoperto uccidendo mio fratello.”
Mi guarda e vedo che è dispiaciuto. Forse si sente in colpa per avermi chiesto qualcosa che mi ha fatto ricordare quel brutto momento.
Ma non è colpa sua. Quel momento fa parte della mia vita e anche volendo non potrei dimenticarlo.
Gli sorrido e mi avvicino.
So che non dovrei farlo. So che lo imbarazza.. Ma non posso non farlo. Gli bacio la guancia e poi gli sorrido. “Li ho fatti fuori in pochi minuti. Sono una forza della natura.” scherzo.

Ora si che sto cambiando discorso.. Gli sorrido e mi avvio verso l'uscita.
Lui sta fermo invece.
Andiamo?” gli chiedo senza però voltarmi.
La sua risposta un po' mi spaventa. Ho paura che mi dica di no imbarazzato o infuriato per le mie dimostrazioni di affetto.
Non so se lo infastidiscono o no.. Quello che so però, è che quando mi volto per guardarlo, lui è volato via.

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Capitolo 6
*** The comedy of life ***


The comedy of life



Perché mi fa questo? Perché continua ad avvicinarsi a me?
Eppure lo sa che è sbagliato.
Forse per lei baciare me è come baciare uno zio o un amico, ma non è così.
Ogni volta che mi si avvicina, che mi tocca, io sto male.
Sono attratto da Allison, terribilmente, pericolosamente attratto da lei. E la cosa peggiore è che Ally lo sa benissimo, e forse semplicemente si diverte nel vedermi in difficoltà. Ma io no, non mi diverto affatto.
Io sto male.
Mi pento di aver preso possesso di questo corpo. Senza questa carne e questo sangue, era tutto facile. Potevo vedere chiunque e in qualcuno modo, e non sentivo nulla.
Adesso... adesso non ci riesco. Non riesco a guardarla senza sentirmi strano, senza che questo cuore inizi a battere più forte di quanto già non faccia a causa della possessione, senza fare.. pensieri decisamente peccaminosi.
E poi, quel bacio.... perché l'ha fatto? Non credo che tra amici si facciano cose del genere, e allora perché lo fa?
È attratta dal mio tramite? Oh... non ci avevo pensato.
Ed è più grave di quanto non lo fosse già.
In questo corpo ci sono io, non è Jimmy a sentirsi attratto da Allison, ma io. E io non posso.... assecondare questa passione.
Sospiro con tristezza: credo che dovremo parlare di questa situazione. E credo anche che per un po' sarebbe meglio se le stessi alla larga.
Ma come faccio a lasciarla da sola proprio adesso che ho saputo la verità? Non so che fare.
Ma cosa...? Sta arrivando un angelo. Dannazione, e ora che succede?
La sua aura è inconfondibile, è Uriel.
Salve, Castiel.” mi saluta freddamente per bocca del suo tramite.
Uriel..” rispondo con altrettanta freddezza.
Sì, siamo proprio una strana famiglia, ha ragione Ally.
Cosa.. succede?” chiedo sospettoso.
Abbiamo un problema.” mi annuncia senza tanti preamboli.
Che tipo di problema?”
Anna.”
Questo nome mi lascia di ghiaccio. Deglutisco e penso a cosa dire ma mi viene ben poco.
Non.. capisco. Anna è caduta diversi anni fa. Non ne sappiamo più nulla.” gli faccio presente.
Uriel annuisce. “Già, fino ad ora.” mi dice. “Abbiamo scoperto che si è.. incarnata. Voglio dire, è nata come un'umana.” precisa come se fossi un idiota.
Buon per lei, e quindi?” domando io ingenuamente.
L'angelo davanti a me sgrana gli occhi. “Quindi? Dobbiamo andare a prenderla. È una ribelle e per di più, pur non ricordando nulla di chi è realmente, uhm... capta le nostre conversazioni.”
Mi allarmo. Avrà sentito anche quelle tra me e Sirahel? Forse dobbiamo trovarla sul serio.
Deve morire, Castiel.”
Io annuisco anche se... non voglio uccidere nessuno. Anna è stata un mio superiore, di grado inferiore a Sirahel ma pur sempre un superiore. Ed è stata un superiore anche di Uriel, ma a lui questo non importa. Io ho sempre avuto un'ossequiosità ferrea nei confronti dei superiori, Anna compresa. E non mi va di ucciderla, anche se ha disobbedito ed è caduta. Anche Sirahel ha disobbedito.... più o meno.
Seguimi.” mi ordina. Io mi blocco: crede di potermi comandare? Non prendo ordini da lui.
Che hai Castiel? Non mi hai sentito?” mi dice stizzito.
Non sei un mio superiore, non darmi ordini.” Allison mi sta istruendo bene.
Uriel scoppia a ridere. “Scusami fratello, è la voce del mio tramite. Non voleva essere un ordine, credimi. Allora, vogliamo andare? Il tempo stringe, se la trovassero i demoni sarebbe un guaio.”
Io annuisco lentamente. “Va bene, ma devo prima fare una cosa.” gli comunico.
Cosa?”
Devo risolvere... una questione. Ti troverò io più tardi.”
Non gli do il tempo di replicare e sparisco dalla sua vista.
Ricompaio in casa di Allison, nel suo salotto. Devo dirle che... devo assentarmi per un po'. A dire il vero nonostante l'ingrato compito, sono felice di allontanarmi un po' da lei, magari questa passione insana mi passa.
No, non sono felice di lasciarla, ma devo.
E poi.. dobbiamo parlare di una cosa importante: non deve... prendersi delle libertà con me, ecco. Deve finire questo gioco.
Improvvisamente mi irrigidisco, Allison non è sola. Sento delle voci provenire dalla cucina e... sento l'aura di... non può essere.
Mi avvicino alla cucina e li vedo.
Parlano tutti e tre animatamente, ridono e scherzano amabilmente.
Io sono scioccato: è un incubo? No che non lo è, io non dormo!
Allison mi vede e mi sorride facendomi un cenno con la mano. I due uomini che sono con lei si voltano a guardarmi.
Le loro espressioni prima gaudenti si spengono e diventano espressioni stupite.
Ci guardiamo tutti e tre per alcuni istanti, mentre Allison osserva la scena confusa.
Castiel?” dice uno dei due.
Dean...” la mia voce è un rantolo, questa proprio non ci voleva. C'è anche Sam.
Che diavolo succede?
Vi conoscete?” si intromette Allison guardandoci incuriosita.
Oh sì, molto bene.” conferma Dean. Anche Sam annuisce.
Dì un po' Cass, perché non mi hai detto che conosci cacciatori così bravi?” mi rimprovera Allison sorridendomi.
Io sono paralizzato dallo stupore, non avrei mai voluto che loro tre si incontrassero.
Loro non dovevano sapere di Ally e lei non doveva sapere dei Winchester.
Cos'è successo durante la mia assenza?
Allison non deve sapere niente.
E' una lunga storia, Allison...” dico senza avere la minima idea di come spiegarle chi sono quei due.

*****


Rimango per un attimo ferma quando noto che Castiel se n'è andato via.
Forse non dovrei prendermi questo tipo di libertà con lui. Dovrei smetterla di stargli così tanto vicino.
So che lo imbarazza, ma non lo faccio perchè vederlo in difficoltà mi diverte, lo faccio solo perchè ci tengo a lui.
Ma lui è un angelo ed io non dovrei tentarlo così.
Sospiro ed esco dall'edificio. Non so perchè, ma mi manca quando non c'è.. So che manca solo da pochi secondi, ma la verità è che io mi sono abituata ad averlo sempre intorno e ora anche se manca per poco, pochissimo tempo mi sembra un'eternità.
Cammino distratta, diretta all'auto e mi accorgo di non essere sola, solo quando sento il rumore di una pistola che viene caricata dietro di me.
Rimango ferma e sospiro. “Che noia!! Possiamo rimandare a più tardi?” dico sarcastica.
“Non credo tesoro.”
La voce è calma, quasi divertita.
Onestamente? Non ho voglia di combattere ora.. vorrei solo tornare a casa.
“Ok..” dico voltandomi piano.
Quello che mi trovo davanti sono due ragazzi molto carini. Uno molto alto, l'altro meno.
Non so chi siano, non li ho mai visti prima. Ma sono quasi certa che non sono vampiri. Hanno un aspetto sano e vivo e non cadaverico come gli elementi che ho appena ucciso.
Non so perchè il più basso e il più carino dei due mi punta contro una pistola, ma quando vedo in mano all'altro un grande machete capisco.
Credono che sia un vampiro. Forse sono cacciatori.
Annuisco lievemente e li guardo: “Credete che io sia un vampiro?” chiedo.
“Non lo sei?” mi chiede il più alto.
“No,” dico “ma anche se lo fossi, la pistola che mi tieni puntata contro non servirebbe a molto.” volgo il mio sguardo di nuovo all'altro ragazzo e attendo una loro reazione.
Lui mi fissa con aria curiosa per un attimo e poi avvicina la mano al suo labbro superiore. Lo tira su e mi mostra di non avere nessuna seconda fila di denti.
Capisco che si aspetta che io faccia lo stesso e quindi ripeto i suoi movimenti mostrando la mia umanità.
“Soddisfatto?” gli chiedo.
Si schiarisce la voce e poi abbassa piano la pistola mentre anche l'altro ragazzo sembra rilassarsi.
“Abbastanza.” mi risponde dopo qualche secondo. “Chi sei tu?”
“Chi siete voi?” rispondo.
“L'ho chiesto prima io.” mi dice lui di rimando.
Scuoto appena il capo e sospiro: è un osso duro, non c'è che dire.
“Sono una cacciatrice. Mi chiamo Allison.” spiego. “E voi siete?”
Il ragazzo che fino a pochi minuti fa voleva spararmi mi fissa e sorride, se non fossi così in pensiero per la reazione di Castiel alla mia ultima dimostrazione di affetto, direi che sta spudoratamente flirtando con me.
Gli sorrido appena per educazione e fisso l'altro che lo guarda quasi rassegnato. Probabilmente è il suo tipico atteggiamento.
“Io sono Sam e lui..” mi dice e scuote il tipo che mi fissa “Lui è Dean. Mio fratello. Anche noi siamo cacciatori.”
Annuisco alla spiegazione e piego la testa per fissare Dean che mi fissa la camicetta.
“Dean,” gli dico “stai cercando di sbottonare la mia camicetta col pensiero?” gli chiedo.
Sam scoppia in una grande risata, mentre Dean mi fissa e invece di essere imbarazzato, mi sorride malizioso.
“Magari funzionasse.” mi dice.
Scuoto il capo e mi lascio sfuggire una risata abbassando lo sguardo per un attimo.
Quando lo rialzo lui mi sorride ancora, ma il sorriso dal mio viso sparisce all'istante.
Altri vampiri avanzano verso di noi.. Sono quattro e non hanno affatto degli sguardi amichevoli.
Mi schiarisco la voce e dico ai ragazzi di voltarsi.
Loro lo fanno e tutti e tre in pochi secondi scattiamo sulla difensiva, pronti a combattere.
Non so se siano bravi, ma l'unica cosa che posso fare ora è sperare che lo siano.
“Fate attenzione.” dico soltanto. E senza aggiungere altro, seguita da loro due, inizio il mio secondo round coi vampiri.
Le mie speranze sono ben riposte comunque. Sam e Dean sono ottimi cacciatori e con un lavoro di squadra che sembra quasi la norma, ma che invece è del tutto improvvisato, sconfiggiamo i vampiri in pochi minuti.
Mi piego su me stessa e sorriso riprendendo fiato.
“Ottimo lavoro.” dico loro rialzandomi.
“Anche tu.” mi dice Sam.
Faccio spallucce come per fargli intendere che per me è normale farlo e poi fisso l'orologio.
“Restate molto in città?” chiedo.
“Quanto tempo vuoi..” risponde Dean col suo tono malizioso.
Rido e mi avvio verso l'auto.
“Seguitemi.” dico loro “Vi invito a pranzo a casa mia.”
Salgo in auto e guido dritta fino a casa. Loro mi seguono con la loro auto. Una bella Chevy Impala del '67.
Non è sicuro invitare qualcuno che conosci da poco in casa tua, ma so come difendermi se serve. E oltretutto avere un po' di compagnia umana e non angelica mi farà bene.
Non che avere Castiel sempre vicino sia poco per me.. Ma lui non è umano e non è la stessa cosa.
E' bella allo stesso modo,anzi forse di più.. ma è diversa e un po' di normalità mi gioverà.
Senza accorgermene siamo già a casa.
Parcheggio l'auto nel vialetto e li faccio accomodare.
Loro mi seguono e si guardano intorno.
Sam si comporta con discrezione,da perfetto ospite.. Dean invece fa come se questa fosse casa sua da sempre.
Sono totalmente diversi tra loro, è ovvio anche per me che li conosco appena.. Ma credo che la loro diversità li renda complementari.
Chiacchieriamo e improvviso per loro un primo piatto niente male. Dopodiché preparo il caffè e glielo servo con un sorriso.
Rialzo gli occhi e Castiel è lì. Gli faccio un sorriso e un cenno con la mano.. Non mi preoccupo nemmeno di come potrei spiegare a Dean e Sam, se fosse necessario, chi è l'uomo appena comparso nel mio salotto.
Dean e Sam si voltano e fissano Castiel quasi scioccati.
Ok, mi nascondono qualcosa, tutti e tre. Perchè anche Castiel sembra sorpreso nel vederli.
“Castiel?” chiede Dean.
Ok.. ora sono ufficialmente confusa.
“Dean...” risponde Castiel perplesso oltre l'inverosimile.
Anzi, più che perplesso mi sembra che nel suo sguardo ci sia una nota di disappunto.
“Vi conoscete?” chiedo incuriosita.
Sam e Dean annuiscono. “Oh si, molto bene.” conferma quest'ultimo.
Bene.. C'è qualcosa che mi sfugge ma non voglio darlo a vedere.
“Dì un po' Cass, perchè non mi hai detto che conosci cacciatori così bravi.” gli dico sorridendo. Sembra un rimprovero ma non lo è.
E' stupito, perplesso, quasi di pietra. Sul suo viso ci sono una miriade di espressioni che fatico a riconoscere.
“E' una lunga storia, Allison...”
Annuisco e sospiro. “Che mi racconterai quanto prima.” gli comunico ferma.
Lui abbassa gli occhi per un attimo.
Dean invece sorride e gli si avvicina.
“Quindi è qui che vieni ogni volta che voli via dicendo che hai da fare?” gli chiede.
Poi senza aspettare risposta gli da una pacca sulla spalla e mi fissa sorridente.
“Non mi stupisce che tu sparisca così spesso.” gli dice ancora.
So che è una specie di complimento.. Ma onestamente, per quanto Dean sia carino, non ho alcun interesse per lui.
Rido appena e mi avvicino a lui e Castiel.
“Dean.. Se è un complimento, cambia repertorio.. Con me non funziona.” gli dico con un tono a metà tra la malizia e la determinazione.
Lui mi sorride e si avvicina di un altro passo a me.
“Funzionerà.” mi dice.
Suppongo che a questo punto le ragazze che di solito incontra gli salterebbero addosso.. Ma io non ne ho nessuna intenzione.
Quello che voglio fare è parlare con Castiel.
Rido e avvicino la bocca alla sua. Mi fermo a pochissimi millimetri e lo guardo negli occhi per qualche secondo.
“Scordatelo.” gli annuncio piano.
Gli do un leggero colpetto, più una carezza, sul viso e poi guardo Castiel.
“Devo parlarti.” gli dico.
Lui mi guarda e mi segue nel ripostiglio lì accanto.
E' stretto e siamo piuttosto vicini, ma è la prima stanza che mi è venuta in mente.
Non c'è malizia né intenzione di imbarazzarlo in tutto questo. Lo giuro.
“Cosa c'è?” mi chiede Castiel.
Mi schiarisco la voce e abbasso gli occhi.
“Ho capito.” dico “Ho capito che le mie dimostrazioni di affetto ti imbarazzano e ti prometto che non supererò più i limiti.”
Lui respira a fondo e abbassa il viso quando io rialzo il mio sguardo su di lui.
Sorrido appena e gli sollevo dolcemente il volto con la mano.
“Non sono pentita di averti baciato. Era quello che sentivo e che desideravo.” gli spiego “Ma so che è inopportuno perchè tu sei un angelo e tutto questo ti crea... fastidio.”
Non so se è il termine giusto.
“Mi dispiace. Non accadrà più.” gli dico infine.
Lui mi guarda in silenzio.
So che sta per rispondermi. Non mi lascerebbe mai senza una riposta.
Gli sorrido ed esco dal ripostiglio. Non voglio sentire ciò che ha da dire.
La sua riposta mi fa paura. Non voglio perderlo.. E' tutto quello che ora mi rende felice.



*****


Vorrebbe che le raccontassi come faccio a conoscere quei due giovani cacciatori. Io non posso dirglielo, non posso dirle che sono sceso all'inferno a prendere Dean perché è il tramite dell'Arcangelo Michele, e non posso dirle che Sam è il tramite di Lucifero... come lei.
Abbasso gli occhi e non le rispondo, non so cosa dirle. Vedo Dean avvicinarsi a me con un sorriso malizioso stampato in faccia.
Quindi è qui che vieni ogni volta che voli via dicendo che hai da fare?” mi domanda ghignando per poi darmi una pacca sulla spalla.
Non mi stupisce che tu sparisca così spesso.” aggiunge fissando Allison.
Mi dà fastidio. Sì, mi dà fastidio che lui la guardi e le sorrida così.
Allison si avvicina a noi. “Dean.. se è un complimento, cambia repertorio.. con me non funziona.” afferma decisa.
Dean allarga le labbra in un sorriso ancora più grande e le si avvicina di un passo. “Funzionerà.” le dice convinto.
Uno spasmo di rabbia mi contrae lo stomaco. E la reazione di Allison non mi aiuta di certo.
Ride e gli si avvicina pericolosamente, quasi a sfiorargli le labbra con le proprie.
La gelosia brucia come il fuoco, ora lo so. Provo il desiderio di sbattere Dean contro un muro, ma mi trattengo.
Scordatelo.” gli risponde dandogli una specie di schiaffetto sulla faccia. Non posso fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.
Ally si volta a guardarmi ignorando l'espressione di sconfitta dipinta sul viso di Dean e la risata soffocata di Sam.
Devo parlarti.” mi dice seria. La fisso per alcuni istanti e poi la seguo in una specie di ripostiglio adiacente alla cucina.
Un luogo angusto, così piccolo che quasi i nostri corpi si toccano. Non credo ci sia malizia nella scelta di questo locale, anche lei sembra un po' a disagio, ma sta di fatto che il mio cuore inizia a battere più forte.
Che c'è?” le chiedo... ahimè in tono duro. Lei si schiarisce la gola e abbassa lo sguardo: è la prima volta che lo fa con me.
Ho capito.” inizia “Ho capito che le mie dimostrazioni di affetto ti imbarazzano e ti prometto che non supererò più i limiti.”
Oh. Dunque si è resa conto che certi atteggiamenti nei miei confronti sono sbagliati, bene. No non va affatto bene... improvvisamente la sento più distante. Sospiro profondamente e abbasso la testa quando è lei a rialzarla: non posso sostenere il suo sguardo, o più sinceramente non voglio che veda il mio.
La sua mano si posa sotto il mio mento e mi solleva il viso, costringendomi a guardarla negli occhi.
Non sono pentita di averti baciato. Era quello che sentivo e che desideravo.” mi rivela sorridendomi, mentre una scarica di brividi mi percuote. “Ma so che è inopportuno perchè tu sei un angelo e tutto questo ti crea... fastidio.” continua.
Mi dispiace. Non accadrà più.” conclude in tono triste.
Perché suona come un addio? Non ci stiamo salutando! Non ancora almeno....
La guardo in silenzio pensando a cosa dirle, ma lei non aspetta la mia risposta e sorridendomi esce da quell'angusto spazio.
Teme la mia risposta. L'ho fatta sentire in colpa, non volevo.
È solo che... se mi sta troppo vicina, io comincio a ragionare come un umano e non come una creatura celeste. E non posso farlo.
La seguo e torniamo in cucina, troviamo Dean e Sam che borbottano qualcosa, immagino stiano parlando di me e di Ally perché appena ci vedono, tacciono immediatamente.
Allora Cass”, esordisce Dean col suo solito sorrisetto furbo, “come fai a conoscere una ragazza così? O meglio, una cacciatrice così.”
Io alzo le spalle. “Appunto, è una cacciatrice. Fa quello che fate voi.” dico piuttosto sbrigativamente, non voglio approfondire quest'argomento.
Dean annuisce poco convinto. “Uhm, capisco.... per un attimo ho pensato che...” ma una mia occhiata severa lo zittisce.
Allison si accorge di questo sguardo ammonitore e mi fissa come sbalordita: si meraviglia del fatto che io possa incutere paura o rispetto?
Sì, temo di sì. Perché se ad Allison permetto quasi tutto, ai Winchester un po' meno, ma lei non lo sa.
Sam se ne sta zitto, probabilmente pensa che non sia il momento di fare domande impertinenti come solitamente fa suo fratello.
Avanti ragazzi, smettetela di guardarvi così....” ci esorta Ally per smorzare la tensione creatasi improvvisamente nella stanza.
No, sono stato io a crearla, perché tutti guardano me. Non posso farci niente, vorrei solo che i ragazzi se ne andassero.
Provvidenzialmente, il suono di un telefono sibila dalla giacca di Sam. Dalla faccia che fa, è quella dannata strega.
Sì? Ah.... okay, partiamo subito.” e riaggancia in pochi secondi: davanti a me evita di farsi vedere intimo con Ruby.
Dean, abbiamo un problema, dobbiamo andare.” annuncia serio al fratello maggiore.
L'interpellato storce la bocca. “Peccato, mi piaceva stare qui.” afferma guardando Allison che invece.... guarda me.
Lui se ne rende conto e scuote lentamente il capo. “Chi ha il pane non ha i denti.....” mormora. Non ho idea di cosa voglia dire.
Lei invece lo capisce e lancia a Dean un'occhiata poco amichevole. “E' stato un piacere conoscervi, ragazzi.” dice loro.
Oh anche per noi.” risponde il più grande dei fratelli.
Già”, si intromette Sam, “è stato un piacere Allison, grazie per il pranzo.” le dice con un sorriso sincero. Benedetto Sam, che sfortuna la tua. Mi dispiace molto.
Allora ci vediamo Cass, a presto.” mi saluta Dean.
Sì. E state attenti.” li avverto impulsivamente. Loro annuiscono ed escono, facendomi tirare un profondo sospiro di sollievo.
Wow, ti preoccupi anche per loro!” esclama Ally accanto a me. “Pensavo di essere l'unica tua protetta!”
Ma che dice? Non c'è paragone, proprio no. Sono costretto ad occuparmi di loro, mentre Allison... è una questione egoistica.
Che è successo? Come mai erano qui?” le domando ignorando il suo commento.
Lei mi guarda sorpresa e poi aggrotta le sopracciglia. “Beh, quando te ne sei andato sono arrivati loro, mi hanno scambiata per un vampiro” mi fa sapere facendomi sobbalzare dallo spavento, “ma non preoccuparti, non mi hanno fatto niente. Capito l'equivoco abbiamo.... lavorato insieme.”
Non capisco. “Lavorato insieme?” ripeto io.
Lei annuisce. “Eh già, quattro simpatici vampiri ci hanno attaccati e li abbiamo messi K.O.” conclude fiera.
Per colpa mia poteva succederle qualcosa di grave, per colpa del mio disagio l'ho lasciata sola. Scuoto il capo.
Che c'è?” mi domanda.
E' colpa mia, sono andato via senza.. pensare alle possibili conseguenze. Sono stato imprudente.” mi rammarico.
Allison scuote il capo e si avvicina di un passo. “La colpa è mia”, obietta sicura, “non dovevo... darti quel bacio sulla guancia.”
Infatti, non dovevi.” mi sfugge dalla bocca. Lei mi guarda e nei suoi occhi leggo dispiacere, non si aspettava una risposta così dura.
E' proprio di questo che.. dobbiamo parlare, Allison.” le annuncio.
Lei annuisce e incrocia le braccia. “Dimmi...”
Non.... non devi più comportarti in quel modo con me.” comincio grave.
Lo so.” mormora distogliendo lo sguardo dal mio.
Io non posso permetterti di comportarti con me come se fossi semplicemente un umano, è... pericoloso.” continuo.
Cass... so di aver sbagliato, ma non volevo mancarti di rispetto o.. metterti in imbarazzo o peggio, nei guai. Solo... mi sentivo di.... starti vicino in quel modo.” mi confessa con.... timidezza direi.
Non è questo il punto Ally, è che....” mi fermo e non riesco a formulare la frase giusta, ho paura di ferirla o di... espormi troppo.
Sospiro. “Allison, tu non lo ricordi, ma io.... sono vicino a te da quando sei nata. Ogni volta che mi era possibile, io... vegliavo su di te.” a queste parole è come se si illuminasse qualcosa nei suoi occhi, una sorta di consapevolezza.
Ti ho vista in tutti i modi.... nuda, vestita, e per me era sempre uguale...” faccio una pausa e mi accorgo di essere leggermente arrossito e anche lei lo è. “... provavo per te solo tanta tenerezza, perché ti avevo... salvata. Ero il tuo custode. Ma da quando ho questo corpo non riesco più a guardarti come facevo prima...” abbasso lo sguardo deglutendo nervosamente.
E adesso cosa provi?” mi domanda lei quasi sottovoce.
Niente che sia lecito per un angelo...” ammetto con imbarazzo “e capirai che... non è possibile lasciarmi andare a queste.. sensazioni. Sai... ho capito che tu in qualche modo ti senti... attratta dal mio tramite, e posso capirlo. Ma in questo corpo” dico posando le mani sul petto “ci sono io. Non si può....” lascio cadere la frase e mi accorgo che Allison è praticamente sconvolta.
No! Non hai capito niente!” replica “io... sono attratta da te... nella tua interezza. Voglio dire.... sì Jimmy è... carino, ma non è stato lui ad avermi salvata, non è lui a proteggermi o a preoccuparsi per me... Jimmy è come un bel vestito, ma sei tu ad indossarlo. Quando ti guardo negli occhi, io vedo quella luce che mi ha strappata dall'inferno. Capisci cosa voglio dire?” mi domanda scrutandomi attentamente.
Per la prima volta ho la reale sensazione di sentire Jimmy parlare nella mia testa. Forse è solo la mia immaginazione, ma ho l'impressione che abbia detto qualcosa tipo... “lei ti ama...”
Oppure sono io ad averlo pensato... a volerlo pensare.... no, devo smetterla. Anche se Allison mi ha appena detto che... riesce quasi a vedermi per quello che realmente sono, la sostanza non cambia.
Devo assentarmi per un po'.” le annuncio. Lei impallidisce.
Che vuol dire?” mi domanda con voce tremante.
Prendo fiato e le rispondo: “Ho una missione da compiere, devo andare.”
Non sono pratico di espressioni facciali umane, ma direi che sul viso di Allison è apparsa la paura. Di cosa hai paura, Ally?
No, non puoi andartene.”
Io annuisco gravemente. “Devo, ordini superiori. Tornerò presto.”
Allison scuote il capo, gli occhi le si riempiono di lacrime. “Dunque è un addio? Proprio non mi perdoni di averti dimostrato affetto?”
No! Cosa stai pensando? Non vado via per questo!” mi difendo, anche se in realtà l'idea iniziale era proprio quella di allontanarmi un po' da lei. “Ho davvero ricevuto ordini dai superiori, anzi sarei dovuto andare immediatamente ma non potevo lasciarti senza dire nulla. Tornerò presto.” le ripeto per rassicurarla. Ma lei stringe i denti per non piangere.
Okay..... buon lavoro.” mi congeda con un finto tono distaccato voltandomi le spalle.
Io tornerò presto.” le ripeto, anche se in queste missioni, non si può mai sapere cosa accadrà.
La vedo annuire ma non si volta. “Va bene, mi troverai qui come sempre.”
Alzo una mano con l'intenzione di posarla sulla sua schiena, ma mi fermo. Riabbasso la mano e sospiro.
A presto Allison, non ci metterò molto. Sta' attenta.”
Lei non mi risponde, continua a voltarmi le spalle e io vado via, con un dolore intenso a farmi compagnia.
Sono stato duro... lo so.
Ma non avevo scelta.
Per una volta sono stato davvero un bastardo senz'anima. Ma non lo sono, è solo che.. non posso permettermi di essere un uomo.

*****


Usciamo dal ripostiglio e torniamo in cucina.
Dean e Sam discutono su qualcosa. Probabilmente stanno facendo congetture di ogni tipo sul rapporto che lega me e Castiel.
Onestamente non mi infastidisce affatto. Sono curiosi e questo non è necessariamente un male, ma sono quasi sicura che stanno sbagliando tutto.
Io e lui siamo... Non so cosa siamo.
Sospiro e mi schiarisco la voce mentre Dean avanza verso Castiel con un sorriso furbetto.
Allora Cass”, inizia “come fai a conoscere una ragazza così? O meglio, una cacciatrice così?” gli chiede.
Castiel alza le spalle indifferente. “Appunto, è una cacciatrice. Fa quello che fate voi.”
Ho come l'impressione che non voglia approfondire l'argomento.
Uhm, capisco... per un attimo ho pensato che..” Dean annuisce poco convinto e sta per dire qualcosa. Ma Cass gli lancia un'occhiata severa e lui tace.
Non so cosa stia accadendo, ma sicuramente loro si capiscono. Fatto sta che io fisso Castiel meravigliata. Un po' mi stupisce che incuta timore, ma mi rendo conto che forse, quello che permette a me, non è qualcosa che permette a tutti.
Sam se ne sta in silenzio, di sicuro lui è più discreto e tranquillo di Dean.
Non so perchè, ma ho come la sensazione che quella sia una scena tipica del loro rapporto.
Non mi piace quando Castiel è così freddo, non mi piace l'aria che si respira in questo momento nella stanza.
Vorrei poter dire che è un po' colpa di tutti, ma la verità è che tutto questo imbarazzo nasce a causa della reazione di Castiel alla vista di Sam e Dean.
C'è qualcosa di grosso sotto e di sicuro lo chiederò a Cass quando sarà il momento.
Avanti ragazzi, smettetela di guardarvi così....” dico loro.
La risposta è silenzio. Un silenzio assordante e che mi mette a disagio.
Non so cosa stia succedendo, non so perchè Castiel non mi abbia mai parlato di Sam e Dean. So solo che non mi piace che mi si nascondano le cose e questa situazione mi mette ansia.
Penso a molte cose in quel silenzio e sono così assorta che quando il telefono di Sam squilla, sobbalzo.
Lui parla qualche minuto e poi guarda Dean annunciando l'imminente necessità di partire.
Quest'ultimo storce un attimo la bocca. Credo che gli piaccia stare qui.
Io sono una specie di sfida per lui, ma ho come l'impressione che sia l'idea di avere una casa e un pasto caldo che gli piaccia maggiormente in tutto questo.
Peccato, mi piaceva stare qui.” annuncia.
Sento che mi fissa ma io guardo Castiel.
Chi ha il pane non ha i denti.....” continua Dean.
Castiel non ha alcuna idea di cosa stia dicendo.. Ma io si. Insinua e le insinuazioni non sono di mio gradimento. Sopratutto adesso. “E' stato un piacere conoscervi, ragazzi.” dico loro.
So che sto dando l'impressione di volerli mandare via.. E so che è scortese. Ma l'aria si è fatta pesante ed io non reggo più.
Oh, anche per noi.” mi risponde Dean con un sorriso.
A dire il vero il suo modo di fare mi fa sorridere. E' spudorato e con l'aria dell'uomo che non deve chiedere mai. Non mi stupisce, è molto bello. Ma con me non attacca. Non ora che ho già qualcuno che mi gironzola in testa. Che mi occupa il cuore.
Si! Lo ammetto.. Mi piace Castiel. E se non mi rendessi conto che è troppo presto e questo non mi spaventasse tremendamente, direi che sono sulla strada giusta per innamorarmene completamente.
Ecco!! Complimenti Allison.. Sempre gli amori sbagliati.
Sospiro e sorrido a Sam che mi saluta gentile. Poi guardo Dean che saluta Cass.
Allora ci vediamo Cass, a presto.” gli dice Dean.
Castiel annuisce. “Si. E state attenti.” raccomanda loro guardandoli uscire.
Quando Dean e Sam se ne vanno tiro un silenzioso sospiro di sollievo e riprendo il controllo.
Wow, ti preoccupi anche per loro! Pensavo di essere l'unica tua protetta! ” dico.
Lui mi guarda e ignora totalmente il mio commento.
Eh si! C'è decisamente qualcosa che non va.
Che è successo? Come mai erano qui?” mi domanda.
Sono perplessa. “Beh, quando te ne sei andato sono arrivati loro, mi hanno scambiata per un vampiro” mi fissa spaventato “ma non preoccuparti, non mi hanno fatto niente. Capito l'equivoco abbiamo.... lavorato insieme.”
Ora è lui ad essere perplesso. “Lavorato insieme?” mi chiede.
Eh già, quattro simpatici vampiri ci hanno attaccati e li abbiamo messi K.O.” dico io.
Lui mi guarda preoccupato e scuote il capo.
Che c'è?” gli chiedo.
E' colpa mia, sono andato via senza.. pensare alle possibili conseguenze. Sono stato imprudente.”
Si sente in colpa. Non voglio che si senta così. E' colpa mia se si è sentito in imbarazzo tanto da andarsene.
La colpa è mia”, dico sicura scuotendo il capo e avvicinandomi un po', “non dovevo... darti quel bacio sulla guancia.”
Infatti, non dovevi.”
Sono stupita ed enormemente dispiaciuta per la sua risposta.
E' proprio di questo che... dobbiamo parlare, Allison.” continua.
Annuisco e incrocio le braccia sul petto. Mi sento in colpa perchè quel momento mi sembra un addio o comunque un arrivederci lunghissimo, ed è colpa mia e della mia maniera di dimostrare affetto.
Mi preparo ad ogni evenienza e sospiro. “Dimmi...” gli dico.
Non.... non devi più comportarti in quel modo con me.” mi dice.
Lo so..” sussurro abbassando gli occhi.
Io non posso permetterti di comportarti con me come se fossi semplicemente un umano, è... pericoloso.”
Cass... so di aver sbagliato, ma non volevo mancarti di rispetto o.. metterti in imbarazzo o peggio, nei guai. Solo... mi sentivo di.... starti vicino in quel modo.” gli spiego. E nel frattempo mi sento piccola piccola.
Non è questo il punto Ally, è che....” si ferma ed è come se cercasse le parole giuste. “Allison, tu non lo ricordi, ma io.... sono vicino a te da quando sei nata. Ogni volta che mi era possibile, io... vegliavo su di te. Ti ho vista in tutti i modi.... nuda, vestita, e per me era sempre uguale...” fa un'altra pausa e riprende fiato “... provavo per te solo tanta tenerezza, perché ti avevo... salvata. Ero il tuo custode. Ma da quando ho questo corpo non riesco più a guardarti come facevo prima... ”
Arrossisco e anche le sue guance si tingono di rosso.
Ok, so che non dovrei chiedere, ma non posso non fargli questa domanda.
E adesso cosa provi?” sussurro.
E' imbarazzato.. Lo vedo. “Niente che sia lecito per un angelo... e capirai che... non è possibile lasciarmi andare a queste.. sensazioni. Sai... ho capito che tu in qualche modo ti senti... attratta dal mio tramite, e posso capirlo. Ma in questo corpo” si tocca per rendere meglio l'idea “ci sono io. Non si può...”
Sono pietrificata. Eh no caro angelo mio, mi sa che tu non hai capito un bel niente.
No! Non hai capito niente!” gli annuncio “io... sono attratta da te... nella tua interezza. Voglio dire.... sì Jimmy è... carino, ma non è stato lui ad avermi salvata, non è lui a proteggermi o a preoccuparsi per me... Jimmy è come un bel vestito, ma sei tu ad indossarlo. Quando ti guardo negli occhi, io vedo quella luce che mi ha strappata dall'inferno. Capisci cosa voglio dire?”
Lo osservo attentamente e mi aspetto qualsiasi tipo di reazione.
Lui mi guarda per qualche momento. E' tormentato.. Diviso tra il suo essere e il suo voler essere forse.
Devo assentarmi per un po'.” mi dice tranquillo.
Ok, questo non suona bene. “Che vuol dire?” chiedo.
Spero tanto di aver capito male.
Ho una missione da compiere, devo andare.” mi dice lui dopo un grosso respiro.
Mi sento male in questo momento. E ho paura. Non paura di rimanere da sola.. Paura di perderlo, di perderlo per sempre.
No, non puoi andartene.” dico in un sussurro.
Devo, ordini superiori. Tornerò presto.” mi risponde triste.
Sento i miei occhi gonfiarsi di lacrime. Non me la bevo questa cosa degli ordini superiori.
Mi sta scivolando dalle mani e vorrei tenerlo stretto.. Ma non ci riesco.
Dunque è un addio? Proprio non mi perdoni di averti dimostrato affetto?” chiedo con voce tremante.
No! Cosa stai pensando? Non vado via per questo! Ho davvero ricevuto ordini dai superiori, anzi sarei dovuto andare immediatamente ma non potevo lasciarti senza dire nulla. Tornerò presto.” mi dice.
Non voglio piangere.. non ora. Stringo i denti e mi schiarisco piano la voce.
Okay..... buon lavoro.” dico falsamente indifferente voltandomi e poggiandomi alla cucina.
Io tornerò presto.” mi ripete piano.
So che vuole rassicurarmi, ma ora sono troppo scossa.
Annuisco ma non mi volto. “Va bene, mi troverai qui come sempre.”
Rimane in silenzio per qualche secondo e poi sospira. “A presto Allison, non ci metterò molto. Sta' attenta.”
Non rispondo.. Le lacrime sono troppe e se apro la bocca si trasformeranno in sonori singhiozzi..
Sento le sue ali fare un po' di rumore e so che è andato via. Ora sono sola.. Ed è tutta colpa mia.
Mi lascio andare ad un pianto disperato. Non ricordavo che i saluti facessero così male.
Ciao Castiel... Spero di rivederti presto.” penso e mi pento di non averglielo detto.
Mi hai salvato la vita in più di un modo.” sussurro tra le lacrime.
E lo so. Lo so che mi sta ascoltando.







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Capitolo 7
*** Anywhere but here ***


Anywhere but here


Un mese.
E' passato un mese da quando Castiel mi ha salutata dicendomi che sarebbe tornato presto.
30 giorni.
Forse per lui non sono nulla, ma per me sono tanti.
730. 484,398 ore, 43. 829,0639 minuti e 604.800 secondi. Questo è il tempo da cui non lo vedo.
Credo che lui si sia proprio e davvero allontanato.. Perchè non lo percepisco nemmeno intorno come mi capitava di solito.
Mi fa male che se ne sia andato. Mi fa male averlo perso per colpe che sono solo mie.
Lo so che lui ha detto di avere un lavoro da fare, ma non gli credo.
Sento che è solo per me e per il mio modo di stargli vicino che è volato via.
L'ho perso solo per la mia troppa umanità. Per la mia incapacità di andare incontro alle esigenze e ai limiti che il suo essere angelo gli dava.
Mi manca.. Mi manca da morire e mentre scendo dall'auto diretta in casa dopo l'ennesima sera passata in palestra ad allenarmi, vorrei tanto che fosse qui per fargli vedere quanto sono in forma.
Scommetto che sarebbe fiero di me.
Sorrido malinconica ed entro dentro.
La casa profuma di fiori di campo. Vengono dal mazzo che il mio personal trainer mi ha regalato e che ho messo sul tavolino per abbellire il tutto.
Mi piacciono i fiori, e apprezzo che me li abbia regalati... solo che lui non mi interessa, e mi rendo conto che forse è meglio che io glielo dica chiaro e tondo una volta per tutte.
Mi siedo per un attimo sul divano, dalla parte in cui era solito sedersi Cass e faccio un grosso respiro chiudendo gli occhi. E' quasi come se la pace che lo pervade sia rimasta attaccata al cuscino, e mi sento pervasa di calma all'istante.
Oh cielo!!! Ma che dico? E' solo la mia suggestione.. La mia mente che reagisce al dolore di non vederlo immaginando odori e sensazioni che in realtà non esistono.
Mi passo una mano sul viso e vorrei piangere.
Ti amo Castiel.. Ti amo e avrei voluto che l'altro ieri, mentre realizzavo la grandezza dei miei sentimenti per te, tu fossi qui.
Avrei voluto dirti che sei tutto quello che voglio e tutto quello che mi è essenziale.

Avrei voluto averti accanto in quel momento.. Ma in fondo non so se con te qui il mio coraggio sarebbe rimasto intatto o sarebbe venuto meno.
Non so più niente da quando sei andato via.. L'unica cosa che so è che sono innamorata di te messaggero spettinato.
E l'unica cosa che spero è che torni da me.
Mi alzo e mi schiarisco la voce solo per rompere il silenzio che c'è in casa. Silenzio che solitamente Castiel riempiva con miliardi di domande.
Mi trascino fino alla cucina e accendo la luce.
Dovrei mangiare qualcosa, ma non ho fame, così prendo una bottiglietta d'acqua e ne bevo un sorso.
La poggio sul lavandino e decido di andare guardare la tv.
Mi volto, diretta di nuovo in salotto, e non sono più sola.
Una ragazza mi fa compagnia adesso.. Mi fissa con aria perplessa e non ho la più pallida idea di chi lei sia.. Di cosa sia.
Ha gli stessi occhi distratti di Castiel e per un attimo mi viene da pensare che forse Cass ha cambiato tramite e adesso sto parlando con lui.
Non mi stupirebbe se avesse scelto di prendere il corpo di una donna per evitare qualsiasi tipo di reazione accanto a me. Ma la guardo negli occhi e vedo che non è lui.
La luce di Castiel mi da la sensazione di una calma mattina di primavera. Gli occhi della persona che mi sta di fronte mi ricordano di più un freddo pomeriggio d'autunno.
Chi sei?” le chiedo pronta a tutto “O cosa sei?”
Non so se sia umana o meno, quindi è meglio porre entrambe le domande.
Lei sposta i suoi capelli rossi indietro e si siede quasi come se fosse in casa sua.
Sono Anna.” mi dice, “Una vecchia amica di Castiel.”
Mi tremano le gambe e la gola mi si secca.
Che sia successo qualcosa a Cass e lei sia stata mandata per dirmelo?
Sta bene?” farfuglio infine.
Benissimo.” mi dice lei guardandomi.
Tiro un sospiro di sollievo e il mio cuore riprende piano il suo normale battito.
Dove si trova?” le chiedo.
Non lo so.” mi risponde lei guardandosi intorno.
Ok, che diavolo ci fa qui?
Sei un angelo quindi.” dico.
Lei annuisce e si mette più comoda.
Quanto sai in realtà di Castiel?” mi chiede.
Che razza di domanda è? “So quello che mi basta sapere.” rispondo.
Di certo non le permetterò di confondermi, perchè credo che sia proprio questa la sua intenzione.
Io e lui eravamo molto amici un tempo.. Sai, ai piani alti.” mi racconta “Io ero il suo superiore, ma lui non era un angelo come gli altri per me. Ho sempre avuto un debole per lui. Ora le cose sono un po' diverse tra noi.. Ha ricevuto l'ordine di uccidermi.. Sono una ribelle, come te.”
Castiel vuole ucciderla? Avrà i suoi buoni motivi.. Ne sono sicura.
La ascolto.. Sono curiosa lo ammetto.. Ma la piega che il discorso sta prendendo non mi piace affatto.
Scusa un attimo,” le dico “non mi sembra di averti chiesto nulla.”
Lei sospira e sorride.
Hai paura di quello che potrei dirti?” mi chiede.
Alzo un sopracciglio perplessa e non rispondo.. E' insolente, o perlomeno è quello che percepisco avendola vicino.
Non ho tempo per questi giochetti.” le comunico scontrosa. Non voglio ascoltarla “Fuori da casa mia.” le dico uscendo dalla cucina.
Io e lui ci amavamo..” mi dice attirando la mia attenzione.
Mi fermo ma non mi volto. Temevo che l'avrebbe detto.
Certo era un amore esclusivamente.. spirituale diciamo.. Non avevamo corpi da usare per unire il piacere della carne a quello dello spirito.” mi dice.
Basta!!! Fatela star zitta per favore.
Faccio un grosso respiro e mi sento morire dentro. Non so se mi sciocchi più il fatto di avere saputo di lei e di Castiel in questo modo brusco e inaspettato, o se invece sia il fatto che Castiel abbia amato qualcuno che non sono io ad infastidirmi.
Ma la perfetta unione spirituale è il massimo in un rapporto.. d'amore. O no? Non è forse quello che tutti gli umani cercano?”
Si diverte a dirmi certe cose.. Lo sento dal tono della sua voce.
E' un tono provocatorio. E' come se mi sfidasse.. Ma a dire il vero sono troppo scossa per cedere alla provocazione.
Faccio spallucce e respiro a fondo.
Uhm... non saprei. Perchè non me lo dici tu? Sembri essere esp...” mi volto per guardarla e farle capire che non mi piace il tono con cui mi sta parlando, ma le parole mi muoiono in bocca.
Castiel è lì, dietro di lei. Sta bene ed è tornato.
Vorrei correre da lui e abbracciarlo, ma so che è inopportuno e oltretutto non siamo soli.
Oh Dio!!! E' così bello e.. puro.
Riesco a percepire la sua forza e la sua calma. Mi avvolgono, quasi fosse un caldo abbraccio.
Castiel!?” dico in un sussurro.
La mia mente è un subbuglio di emozioni e il mio tono è un perfetto mix tra confusione e consapevolezza.
Sento il mio cuore accelerare e correre veloce e i miei occhi riempirsi di lacrime.
Lui ha la stessa espressione malinconica che, immagino, ho anche io.
Sembra felice di vedermi, ma trattenuto da qualcosa. Forse da Anna.
Lei sorride appena e si volta verso di lui. Lo osserva a fondo, quasi gli leggesse dentro.
Forse può farlo per davvero... Ma a mio modo anche io posso.
Il mio messaggero spettinato è qui, e lo sento.. lo sento che è felice di esserci.
Allison..” mi sussurra lui per tutta risposta “Ti trovo bene.”
Annuisco. “Anche tu hai un bell'aspetto.” gli dico piano.
Non so che fare. Il mio cuore mi spinge verso di lui urlandomi di abbracciarlo.. Mentre la mia mente mi impone di rimanere ferma.
Oh.. al diavolo la mente. Io preferisco seguire il cuore.
Lascio cadere le braccia lungo i fianchi e gli corro incontro stringendolo tra le braccia.
Lui esita un attimo e poi mi stringe per pochi secondi.
Dopodiché si allontana da me e guarda Anna.
Che ci fai qui?” le chiede.
La ragazza, o meglio l'angelo, mi fissa e poi guarda lui. Sul suo viso, o meglio sul viso del suo tramite, c'è una strana espressione. Un'espressione che umanamente parlando sembra gelosia.
Ero curiosa di conoscere la ragazza per cui hai disobbedito.” gli risponde calma “Onestamente mi aspettavo di più.”
Dovrei sentirmi offesa.. Ma la verità è che di quello che dice non me ne importa niente.
Voglio solo concentrarmi su Castiel. Voglio perdermi nella sua immensa luce che traspare dagli occhi di Jimmy.
Non dovresti essere qui.” le dice Castiel.
Lei mi osserva e piega la testa. Poi guarda di nuovo Castiel.
Lo so che hai l'ordine di uccidermi.” gli dice “Ma ho bisogno di aiuto. Demoni.. Ti va di aiutarmi?” gli chiede accarezzandogli il viso “Come ai vecchi tempi.”
Osservo la scena nervosa e tesa. Vorrei schiaffeggiarla, ma mi trattengo.
Castiel annuisce e indietreggia mettendo distanza tra loro. Si volta e mi guarda.
Devo andare.” mi dice.
E' appena tornato e già vuole andarsene?
Ma certo.. E' ovvio che preferisca Anna a me. Probabilmente il loro “amore” è uno di quegli amori che non hanno mai fine. La guardo e lei mi sorride beffarda.
Ora Anna ha un corpo e anche lui. Potranno unire il piacere carnale a quello spirituale.
Il pensiero mi fa inorridire e mi sento come se il mondo mi stesse crollando addosso.
Ma non voglio farlo vedere. Ho un orgoglio e se c'è una cosa che ho imparato di nuovo, in questo ultimo mese, è che la mia personalità e la mia dignità sono le cose più care che ho.
Di certo non piangerò. Non darò mai questa soddisfazione ad Anna.
Annuisco e sorrido. “Ok..” dico calma “Vai pure. Io ho molte cose da fare. Ho un appuntamento per cena.” dico indicando i fiori sul tavolino.
Mento e spero che lui non lo capisca.
Lui fissa il vaso e poi mi guarda.
Ora è nervoso.. Irritato direi.
Oh.. Buona serata allora.” mi dice falsamente indifferente.
Annuisco sorridente, mentre invece vorrei piangere e li guardo volare via.


*****



Non è servito a nulla.

Un intero mese senza vederla, eppure è sempre nella mia testa. Anzi, è ancora più presente di prima.
Ho paura di classificare quello che sento, anzi ho il terrore di... ammetterlo anche a me stesso.
Sono cambiato tanto, troppo. Ed è stata Allison a cambiarmi. Non intenzionalmente, ma.... non so come spiegarlo.
Cioè, mi fa sentire così... intensamente umano. Oh no...
Io non sono mai stato un angelo spietato, anzi ero anche troppo misericordioso, ma da quando c'è lei nella mia esistenza, lo sono diventato ancora di più.
Per fortuna Anna è riuscita a recuperare la sua Grazia e a scappare, non avrei mai avuto il coraggio di ucciderla, e sarebbe andata a finire che Uriel uccideva tutti e due. Ecco, mi dispiaceva così tanto uccidere un mio ex superiore che avrei rischiato di morire anche io.
Si, sono decisamente peggiorato, angelicamente parlando. Un angelo non può avere di queste esitazioni, le nostre battaglie sono estremamente importanti, e non ci si può permettere di avere dubbi.
Sospiro mentre decido di tornare da Allison, finalmente. Sono.... felice di tornare da lei ma allo stesso tempo ho paura.
Paura di essere ancora più fragile, paura di lasciarmi andare a qualcosa che a noi messaggeri celesti è proibito.
L'amore.
Beh a dire il vero noi amiamo, ma non uhm... nel senso umano del termine.
E io ho paura di... provare qualcosa di simile. Per Allison.
Magari in questo mese avrà incontrato qualcuno... un umano, un uomo normale con il quale ricostruire la sua vita post-inferno.
Il solo pensiero mi stringe lo stomaco. Temo che se trovassi qualcuno a casa di Allison, lo scaraventerei al soffitto.
No, non va per niente bene: un angelo non può essere possessivo, non può essere geloso.
Ma io lo sono e ciò mi spaventa. E allo stesso tempo mi piace, mi fa sentire diverso.... non so come mi fa sentire.
Arrivo davanti la casa di Allison e avverto qualcosa di strano, una presenza. Un angelo.... Anna?
Mi materializzo nel salotto giusto in tempo per ascoltare parte di uno strano discorso.
Ma la perfetta unione spirituale è il massimo in un rapporto.. d'amore. O no? Non è forse quello che tutti gli umani cercano?”
A pronunciare questa frase è stata Anna, seduta comodamente sul divano. Allison le volta le spalle ma percepisco il suo disagio.
Io sono a dir poco sconcertato: che dannazione ci fa qui, Anna? Sospettavo che l'avrei rivista, ma non così presto. E che cosa vuole da Allison? Questa situazione non piace.
Uhm... non saprei. Perchè non me lo dici tu? Sembri essere esp...” dice Ally voltandosi per guardarla, ma si blocca quando vede me.
Ci guardiamo per un lungo istante, intenso ed emozionante. Ricordavo che fosse bella, ma non così tanto. C'è qualcosa di diverso in lei, di meravigliosamente diverso. Resto a fissarla immobile, vorrei correre da lei ma c'è qualcosa che mi trattiene. Ed ha i capelli rossi.
Castiel!?” sussurra Allison tra lo stupore e... la gioia. Oh... sento la sua gioia nel vedermi. Non è possibile, riesco a sentire il suo cuore pulsare velocemente. Il mio ormai ha preso il volo da un po'.
Ancora assorto nella contemplazione della mia Ally, mi accorgo però dello sguardo di Anna che mi fissa. Sposto gli occhi su di lei e nel suo sguardo leggo qualcosa di strano, che non mi piace. E mi domando di nuovo: che ci fa qui e cosa vuole? Come sa di Allison?
Guardo nuovamente Allison e la spiacevole sensazione di pochi istanti fa svanisce.
Allison..ti trovo bene.” le dico. In realtà la trovo meravigliosa ma non posso dirglielo, per molte ragioni.
Anche tu hai un bell'aspetto.” mi risponde annuendo.
Appena termina la frase, mi raggiunge rapidamente e.... mi abbraccia. Stretta contro di me, sento la sua felicità e questo..... mi piace.
Non dovrei farlo, ma ricambio l'abbraccio, anche se per pochi istanti. Lei ci sta osservando e senso qualcosa di strano nell'aria.
Un'energia ostile? Non so come definirla, ma proviene dalla Grazia di Anna. Mi allontano da Allison e guardo l'altra ragazza.
Che ci fai qui?” le domando serio.
Allison e Anna si fissano per un attimo, in questo momento c'è qualcosa che mi sfugge ma loro pare che si capiscano benissimo.
Ero curiosa di conoscere la ragazza per cui hai disobbedito.” mi dice, gelandomi il sangue. “Onestamente mi aspettavo di più.”
Quindi sa cosa ho fatto. È peggio di quanto pensassi..... ascoltava le conversazioni di tutti gli angeli, me e Sirahel compresi. Spero non si accorga che sono terrorizzato, ma non per me, per Allison. Se sa che l'ho salvata dall'inferno, e tutto il resto, saprà anche che è il..... tramite di riserva di Lucifero.
Un momento: che significa mi aspettavo di più? L'ha insultata! Guardo Allison per capire se si è offesa, ma la sorprendo a fissarmi intensamente, e capisco che sta completamente ignorando l'altra. E questo infastidisce molto l'altro angelo, glielo leggo in faccia.
Deve andarsene da qui, ora.
Non dovresti essere qui.” l'ammonisco duro. La voglio fuori da questa casa, non solo non conosco le sue intenzioni, ma è un richiamo per angeli e demoni: è ricercata da entrambi gli schieramenti. Che stia ovunque vuole, ma non qui.
Dopo un'altra occhiata ad Allison, guarda verso di me.
Lo so che hai l'ordine di uccidermi.” mi dice calma, stranamente calma. “Ma ho bisogno di aiuto. Demoni.. ti va di aiutarmi?”
Sì! Purché se ne vada da qui, l'aiuterò. Ma non faccio in tempo a dirglielo che mi si avvicina e mi accarezza il viso.
Come ai vecchi tempi.” aggiunge.
Ma che diavolo fa? Cosa sono queste moine? Io non sono.... Dean.
Faccio un passo indietro per sottrarmi a quella carezza non gradita e annuisco.
Devo andare.” dico ad Allison guardandola negli occhi. Oh Santo Cielo... è arrabbiata.
Di più, direi che è furiosa. Con me!
Ok..” dice falsamente calma, perché i suoi occhi dicono il contrario. “Vai pure. Io ho molte cose da fare. Ho un appuntamento per cena.” mi annuncia indicando qualcosa sul tavolino. Fiori? Qualcuno le ha portato dei fiori? Fisso quel vaso come se fossero serpenti e poi sposto lo sguardo su di Allison. Spero non si accorga di quanto io sia contrariato.
Anna accenna un sorriso divertito, entrambi abbiamo capito che è stato un uomo a regalarle quegli stupidi fiori.
Ora sono furioso anche io, allora è vero che in questo mese ha incontrato qualcuno. Di che mi meraviglio? Io le ho detto di non provocarmi! Sì ma... mi da terribilmente fastidio. E per giunta questa sera si vedranno. Lo so benissimo come finiscono questi incontri. Tuttavia cerco di dissimulare la mia ira. “Oh.. Buona serata allora.” le auguro con indifferenza. In realtà sto male.
Lei annuisce con un sorriso e io vado via insieme ad Anna, che non ha smesso di fare quel sorrisetto compiaciuto.
Non ho idea di dove mi stia portando, semplicemente seguo la sua aura.
Atterriamo, come direbbe Allison, in una casa. Anzi, in una camera... da letto.
Dove siamo?” le domando subito, guardandomi intorno incerto.
Lei mi fissa e mi sorride. “Questa è la mia camera... cioè quando ero solo una povera ragazza indifesa.” mi dice avvicinandosi.
Perchè siamo qui?”
Anna si stringe nelle spalle. “È un buon posto per parlare”
Solo ora noto com'è vestita: ha una camicetta così aperta da far intravedere il .. seno.
Lei capisce cosa sto guardando e fa una risatina. “Ti piace?” mi domanda con malizia.
Io faccio finta non capire l'allusione. “Che ci facevi da Allison?”
Lei sembra contrariata nel sentire il suo nome. “ Te l'ho già detto, Cass. Volevo conoscere la mia rivale.”
Corrugo la fronte sinceramente perplesso. “Rivale? Anna, che stai dicendo?”
Lei ride e mi si avvicina ancora di più. “Non fare l'ingenuo Castiel... non lo sei. Non quanto vuoi far apparire, almeno.”
Mi dispiace deluderti” obietto “ ma in questo caso non capisco sul serio cosa vuoi dire.”
Davvero?” mi chiede alzando le sopracciglia “Eppure da come vi siete comportati, direi proprio che c'è del tenero, tra di voi. Anzi, ti dirò di più” aggiunge toccandomi la cravatta “da come vi siete guardati, giurerei che siete amanti. È strepitoso il sesso, vero?”
La guardo scandalizzato ma non le rispondo, ha detto delle cose che davvero.... non meritano replica.
Non c'è nessun demone che ti insegue, vero?” le dico invece. Lei ride di nuovo scuotendo il capo.
Certo che no, e anche se ci fosse, credi che non mi saprei difendere da sola?” mi risponde quasi prendendomi in giro.
E allora che diavolo vuoi da me e da Allison?” le domando in tono minaccioso.
Da lei niente” dice “da te.... tutto.” e sorprendendomi, mi spinge indietro facendomi cadere sul letto.
Sono così sorpreso da non reagire, e in pochi secondi me la ritrovo a cavalcioni su di me. Si toglie la giacca e quasi mi si sdraia addosso.
Dunque Cass.... che ne dici di questo corpo? Ho chiesto di poterlo riavere proprio per te.” mi dice orgogliosa strusciandosi addosso.
Il mio cervello mi ordina di reagire e scaraventarla anche a terra, se necessario, ma onestamente averla su di me mi provoca strane sensazioni. Credo siano quelle che avrebbe qualsiasi uomo in presenza di una donna che gli si butta addosso in questo modo, ma non è una situazione che mi piace. Non è come con Allison, non c'è.... emozione. Solo reazioni automatiche. In realtà non voglio Anna.
Togliti di dosso Anna, non costringermi a farlo da me.” le dico guardandola torvo.
Lei per tutta risposta tenta di baciarmi, ma io giro il viso.
Uhm... è più seria di quanto pensassi”, mormora “sei proprio innamorato.” ma non c'è né rabbia né delusione nella sua voce.
Anna, spostati.” le ordino ignorando il suo commento.
Ma non ne ha nessuna intenzione. “Rilassati Cass... abbiamo aspettato tanto tempo per questo.. no?”
Di che diavolo sta parlando? Aspettato per cosa?
Cos'è quella faccia? Non sei curioso di vedere il mio tramite fatto su misura? Sai, tu hai preso il corpo di un altro, ma il mio...” fa una pausa che sfrutta per togliersi la camicia.... oh buon Dio... “il mio è mi contiene fin dall'inizio.”
Decido che è troppo e prendendola per la vita, la butto letteralmente sull'altro lato del letto. Mi rialzo e mi volto a guardarla.
Anna... non so cosa ti sei messa in testa... ma stai sbagliando.” le dico serio.
Lei mi guarda sorpresa, e lentamente un'espressione di rabbia le incattivisce gli occhi.
Tu stai sbagliando” mi urla “a buttarmi via per quella. Io ti amo da millenni! E anche tu mi ami.”
La fisso stentando a credere a ciò che mi sta dicendo: io non la amo, non come crede lei. E non credo nemmeno al suo, di amore.
Addio Anna, nasconditi bene perché se ti troveranno, non saranno buoni come me.” l'avverto voltandomi per andarmene.
Tanto lei lo sa quello che c'è stato tra di noi, e quello che c'è.” mi dice fermandomi.
Che le hai detto?!” sbotto voltandomi di scatto. Lei sorride maliziosa e si alza dal letto, avvicinandosi a me.
Che ci amavamo... lassù. Ma che non avevamo un corpo per.... stare insieme sul serio. Ma che ora... possiamo.”
Lei fa per toccarmi di nuovo, ma io la prendo per le braccia e l'allontano con forza.
Nascere umana ti ha provocato strani effetti collaterali, Anna.” le dico quasi cattivo. “Io ti amavo sì, ma come amavo tutti i miei fratelli e le mie sorelle. E quaggiù, per quanto io ti rispetti ancora e per quanto.. ti amo ancora come ti amavo lassù, io non ti voglio.”
Gli occhi di Anna per un attimo si riempiono di lacrime, e sinceramente mi dispiace, non voglio farla soffrire.
Quella femmina ti ha proprio stregato per bene, eh? È lei che vuoi, non è vero?” strilla rabbiosa.
La sua domanda mi blocca, non riesco a replicare perché... la risposta mi fa paura. Eppure, le parole mi escono senza volerlo.
Sì, io voglio Allison. Mi dispiace....”
Anna tace, mi guarda offesa mentre riprende gli indumenti che si era tolta e senza neanche rivestirsi, sparisce.
Io resto immobile, quello che ho ammesso mi sconvolge, ma io l'ho sempre saputo, fin dal primo istante in cui i miei occhi umani si sono posati su Allison. Dopo anni di protezione sincera e pura nei suoi confronti, la guardo con occhi diversi.
Io la amo, e la desidero.
Devo correre da lei.





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Capitolo 8
*** I'm scared but I love you ***


I'm scared but I love you


Ho un appuntamento per cena.. Che razza di idea mi è venuta in mente?”
Sospiro e mi passo una mano sul viso.
Mi fa male la testa, è successo tutto in fretta.
E' arrivata Anna e mi ha rivelato particolari scottanti sul rapporto che la lega al mio Castiel, e poi è arrivato lui e se n'è andato con lei.
Non posso credere che l'abbia fatto. Non posso.. credere che se ne sia andato via con quella sottospecie di angelo dai capelli rossi e stinti.
Vorrei urlare.. Vorrei.. Non so cosa vorrei fare ora. So solo che sento una rabbia crescermi dentro e bruciarmi in gola.
Eh no Allison.. Questa non è rabbia. E' tristezza, e gelosia.
Fisso i fiori sul mio tavolino e mi sembra che abbiano perso un po' del loro colore.
Tutto intorno ha perso qualcosa..
Castil era qui e ora se n'è andato.. Di nuovo.
Con Anna. E hanno due corpi a disposizione per lasciarsi andare al carnale piacere del sesso.
Oh no!!! Il pensiero di loro due insieme a letto.. o magari tra le nuvole, mi fa rabbrividire.
Perchè è volato via con lei? Perchè non è rimasto qui con me.
Si lo so.. Anna ha detto di aver bisogno di aiuto, e il mio messaggero spettinato vuole darle una mano.
Lui è buono e questo mi piace.. Ma cavolo.. è davvero ingenuo a volte.
Davvero crede che Anna avesse bisogno di aiuto per dei demoni?
Ma per favore.. Lo guardava come un bambino davanti ad una torta al cioccolato.
Ci ha praticamente e spudoratamente provato con lui. E mentre lo faceva rideva di me e della mia stupida idea che Cass potesse amarmi.
Sono una vera idiota.
Lui non può amarmi.. Nessuno può farlo. Chi potrebbe mai amare una stupida tornata dall'inferno che dimostra affetto in un modo appiccicoso come faccio io.
Dannazione!!
Mi alzo e vado su e giù per la stanza..
Ti desidero Castiel. Ti desidero di un desiderio fisico ma ancor più di un desiderio spirituale.
Desidero sentire il caldo del tuo corpo accanto al mio. La calma della tua voce accarezzarmi la mente e tranquillizzarmi.
Ti desidero ardentemente e non posso averti.
MI fermo e faccio un grosso respiro. Il silenzio intorno mi spezza il cuore e mi fa sentire... fragile.
Piove e il rumore della pioggia mi piace.
Non mi ero accorta che il cielo stesse piangendo...
A dire il vero sta piangendo a dirotto, perchè c'è praticamente il diluvio.
Mi fermo davanti alla grande porta a vetro che mi separa dal giardino e mi perdo nella vista del prato bagnato e nel dissolversi e riformarsi veloce dei cerchi che la pioggia crea nell'acqua della piscina.
Non piove quasi mai a Los Angeles.. Ma quando lo fa, piove forte e il temporale che sembra pian piano nascere ne è la prova.
Sospiro e apro la porta. Castiel è a divertirsi chi sa dove.. Anche io voglio divertirmi, e la pioggia mi diverte.
Esco fuori e mi metto al centro del prato.
La pioggia mi bagna e dopo pochi secondi sono già zuppa.
Adoro la sensazione che mi da. E' fredda e mi fa tremare ma mi fa sentire viva.. Viva dentro.
Si!! Lo sono.. Sono viva e questo è il momento esatto in cui dico addio al passato e inizio il mio futuro.
Qui, sotto la pioggia, io rinasco. Non fisicamente.. Rinasco dentro.
Rido come una scema e piango.. piango d'amore.
Sono viva!!” urlo al cielo guardandolo.
Riabbasso gli occhi e Castiel è lì.
Anche lui è bagnato fradicio ed è ancor più bello se possibile.
Le gocce di pioggia gli accarezzano le ciglia e gli scivolano sul viso spargendosi piano.. Sembra che danzino sul suo bel viso.
Gli accarezzano la bocca ed io le invidio.. Vorrei che fossero le mie labbra ad accarezzare le sue.
Che stai facendo? Dovresti rientrare, o ti verrà un malanno.” mi dice.
Un malanno?? E chi se ne importa.. Io sono viva.
Sono viva!” Ripeto di nuovo.
Stavolta però lo sussurro al vento.
Saresti viva anche dentro.. Al caldo.” mi dice.
Sarcasmo.. Il mio messaggero spettinato sta diventando incredibilmente sarcastico.
Ti sei divertito con Anna? Il vostro amore spirituale si è finalmente congiunto al vostro desiderio carnale?” chiedo.
L'ho chiesto in modo elaborato, la domanda di fondo però è più semplice.
Lui piega la testa e mi osserva.
Percepisce il mio stato d'animo suppongo.
Immagino che tu l'abbia aiutata come si deve..” gli dico ancora con voce spezzata dal pianto.
Allison..”
Alzo la mano per zittirlo e rido.. Sembro una pazza. Tra lacrime e sorrisi.
In questo momento mi sento come una triste canzone d'amore italiana.
Va bene,” gli dico “al cuor non si comanda. Se la ami ed è lei che vuoi, vai pure.. Spero che tu sia felice.”
Si avvicina piano a me.. A pochi passi e mi osserva.
Devo sembrargli incredibilmente stupida.
Prima che tu vada voglio dirti una cosa però.” sono indecisa se dirlo o meno, ma non voglio tenerlo per me “Mi hai salvato la vita in mille modi diversi.. E ti amo.”
Ora piango di più.. Singhiozzo quasi.
So che nemmeno per lui è semplice.. Ma non posso nascondere i miei sentimenti. Non più. Li sento esplodermi dentro.
Lui rimane in silenzio. Mi osserva, con quegli occhi che mi mandano in estasi.
Avvicina il viso al mio e mi liscia le braccia con le mani.
Non è Anna che voglio..” mi sussurra.
Chiudo per un attimo gli occhi e mi faccio cullare dalla sua voce. Poi indietreggio..
E' stato con un'altra e ora viene qui? Che si aspetta?
Hai provato Anna e ora vuoi provare anche me?” dico dura “Vuoi vedere quale ti piace di più?”
Quello che sto dicendo è forte, ma davvero mi sento.. furiosa.
Non posso nemmeno lontanamente immaginare che le sue mano abbiano toccato prima lei e ora vogliono toccare me.
Non è successo niente tra me e Anna.. Mai!” mi dice “E ha mentito. Non c'era nessun demone che ce l'aveva con lei.”
Oh ma davvero? Ci sei arrivato.. Meglio tardi che mai.
Lei ha detto che voi vi amavate e che aspettavate solo di avere dei corpi per.. ricongiungervi.”
Scuote il capo. “Mentiva.”
Lo osservo.. Gli credo, ma le parole di Anna bruciano ancora nella mia mente.
Ecco, questo è il classico momento in cui sono senza parole.. Momenti rari a dire il vero. Di solito parlo continuamente.
Quindi tu e lei non...”
Mai!”
Annuisco e rimango ferma dove sono. Non so che fare.
Sono imbarazzata per aver creduto ad Anna.
Prima che tornassi,” farfuglio “io.. io credevo che non saresti tornato mai più. E non è vero che avevo un invito a cena.. Io ero ferita ma non volevo darlo a vedere e mentre eri via sono stata come una stupida a fissare i fiori e..”
Ecco qui! Mi è tornata la parola.
Lui sorride piano e avanza deciso verso di me. Non capisco cosa voglia fare.
O meglio, ne ho una vaga idea e spero di non sbagliarmi.
Mi prende piano il viso tra le mani e poggia la bocca sulla mia.
E' delicato ma passionale.
Credo che sia il più bel bacio che mi abbiano mai dato.
Rimango ferma per un attimo.. piacevolmente sorpresa, e poi rispondo al suo bacio. Lo stringo forte avvolgendolo al collo con le braccia e mi sento calma.
Non so cosa accadrà adesso, né cosa accadrà dopo. Quello che so è che tra le braccia del mio messaggero spettinato, sono felice e al sicuro.

*****

Io la amo.
È l'unico pensiero che riesco a formulare mentre la osservo sotto la pioggia.
Credeva che io e Anna fossimo stati a letto insieme. Ma come potrei mai fare una cosa del genere? Io voglio solo lei.
Le sorriso e mi avvicino, è così.. bella, e la pioggia che le scivola sul viso la rende ancora più bella.
Mi guarda perplessa, forse non immagina cosa sto per fare, e neanche io me ne rendo perfettamente conto. Prendo il suo viso tra le mani e.... la bacio. Allison resta immobile, mi accorgo che è sorpresa ma lo stupore dura un attimo tanto che sento le sue braccia cingermi il collo e le sue labbra rispondere alle mie.
Quello che forse inizialmente era un bacio timido, impacciato ... diventa un bacio appassionato, vorace. Adoro il suo sapore, sa di vita. È stupido lo so, ma è questo ciò che mi trasmette. Vita. Prima di lei io esistevo, punto. Adesso vivo.
Abbasso le braccia e la prendo per la vita, stringendola a me, poi allontano la bocca dalla sua e la guardo.
Allison....” sussurro “io.... ti amo.” le confesso emozionato. Lei mi guarda e mi sorride stringendosi contro il mio corpo.
Aspettavo da tanto queste parole..... anche se pensavo che non sarebbe mai successo.” mi dice con voce tremante.
Neanche io mi aspettavo che sarebbe successo questo, che guardarla e viverla come un umano mi avrebbe fatto innamorare così follemente di lei. La bacio di nuovo, più avidamente di prima. La voglio. Nel senso.... carnale del termine.
E percepire il suo desiderio nei miei confronti non fa che rafforzare il mio desiderio di averla.
Senza rendermene conto la porto in casa, non so come ho fatto. L'unica cosa che so è che voglio possederla.
Allison si scosta un po' da me e mi fissa intensamente negli occhi. Ha le guance arrossate e gli occhi lucidi e ho la sensazione di apparire allo stesso modo. Mi accarezza il viso e avvicina di nuovo la bocca alla mia.
Voglio fare l'amore.” mi sussurra sfiorandomi le labbra con le sue.
Tre sole parole bastano a farmi perdere la testa. Respiro forte e sento il cuore.... esplodermi nel petto.
Ti voglio immediatamente. Devi essere mia...” le dico con un tono che sorprende anche me. Deciso, autoritario.
Ally sembra quasi sorpresa, non credo si aspettasse tanta risoluzione da parte di un... represso come me.
Sì, sono stato un represso, la volevo da tempo e fuggivo da lei. Ma ora basta, se non la prendo potrei morirne.
Si appoggia a me più stretta che può e capisco dopo neanche un secondo perché lo fa. Vuole “sentire” il mio desiderio. Sorride maliziosa e mi circonda la vita con le braccia. “Allora è vero che mi vuoi....” mi dice aumentando la pressione contro di me.
Ecco, se non fossi stato soprannaturale sarei morto. Come fa un uomo a non sentirsi male davanti ad una donna che gli dice queste cose con questo tono sensuale? Forse sono io che ho poca.....anzi nessuna esperienza, ma questa frase basta per buttare giù anche il più piccolo dubbio che ancora mi restava.
Tu... non hai idea di quanto ti voglio...” le rispondo buttandomi di nuovo sulla sua bocca abbracciandola forte.
È questo bacio che ci trasporta in camera da letto. Sono talmente fuori controllo che uso i miei poteri inconsciamente.
Quando Allison si accorge di dove siamo, mi guarda negli occhi e dopo avermi dato un bacio leggero, mi fa togliere l'impermeabile e la giacca. Mi allenta la cravatta e la sfila dal colletto, poi passa alla camicia, la sbottona fino alla cintura e poi... apre anche quella.
Sfila la camicia dai pantaloni e me la fa togliere, lasciandomi a torso nudo.
Non ti va di fare lo stesso con me?” mi domanda piano accarezzandomi il petto. Le sue mani sulla mia pelle.... sto impazzendo.
Ho paura di strapparti i vestiti..” le confesso quasi sottovoce.
Allison sorride e guida le mie mani verso il suo corpo. Prendo il bordo della sua maglia e gliela sfilo. Quello che vedo mi lascia senza fiato. Lei di solito usa.... il reggiseno. Adesso non ce l'ha e quando realizzo ciò, la mia reazione è quasi aggressiva. L'attiro a me e la stringo forte, baciandola profondamente.
Il tuo corpo scotta...” mi dice quando decido di farla respirare un attimo.
Questo non è niente.” le prometto.
Ormai ho perso ogni briciolo di controllo e senza sapere come, finisco di spogliare lei e me stesso. La prendo per i fianchi e la spingo sul letto senza smettere di baciarla, i nostri cuori battono così forte da riuscire a sentire l'uno quello dell'altra solo sfiorandoci la pelle.
Ally fa per accogliermi tra le sue gambe, ma all'improvviso si blocca e uno strano sguardo le incupisce gli occhi. Non mi vuole più?
Cass....” inizia posando una mano sul mio petto “chi è che fa battere questo cuore?”
Che vuoi dire?” le domando confuso.
Devo sapere se sei tu o.... Jimmy, a desiderarmi. Io voglio fare l'amore con te, Castiel, non con lui. So che è un discorso senza senso ma.... io devo saperlo.”
Ora capisco, teme che io agisca spinto dal mio tramite, invece è l'esatto contrario.
No amore mio....” le dico accarezzandole una guancia “sono io la sua volontà, non viceversa. Sono io che do vita al suo corpo, non lui. Sono io a desiderarti tanto da stare male, non Jimmy. Lui non è cosciente, adesso.” le assicuro.
Ed è vero, Jimmy non capisce cosa sta succedendo, è il mio desiderio a far fremere questo corpo, lui è solo lo strumento per concretizzare quello che provo per Allison.
Lei sorrise e si offre a me, ormai sicura che sono io e solo io qui con lei.
Sono su di lei.... ho paura di sbagliare.... di farle male... di muovermi in maniera sbagliata rovinando questo momento indimenticabile.
Prendimi Castiel...” mi sussurra guardandomi negli occhi “voglio essere tua.... voglio che mi possiedi...”
In un attimo spazza via tutte le mie incertezze e davanti alla sua richiesta di essere amata io.... obbedisco.
La prendo più delicatamente che posso, ma quando lei con un movimento deciso fa unire perfettamente i nostri bacini, capisco che forse posso essere più energico anche io.
Inizio a possederla osservando le sue reazioni. Allison mi guarda negli occhi e mi circonda la vita con le gambe. Si aggrappa alle mie spalle e... si arrende a me.
Rapidi respiri e gemiti si fondono e confondono, lentamente perdo ogni sorta di freno, anche la coscienza si assopisce sovrastata dal piacere e dalla gioia di essere qui con lei. Non ho mai fatto l'amore, è la prima volta per me, ma so esattamente cosa fare.
E più mi accorgo di renderla felice, più la mia stessa felicità sale alle stelle.
Mi muovo deciso su di lei, sicuro di ciò che sto facendo. Non ricordo più i miei obblighi, o chi sono o perché sono qui. Adesso sono solamente un uomo, un uomo che ama e possiede la sua donna con tutto sé stesso. Mi sollevo sulle braccia e la guardo, è meravigliosa con quelle guance arrossate e gli occhi languidi. Mi fa impazzire, non ho più il controllo di me.
Castiel...” mi chiama pochi istanti prima di urlare. Si inarca sotto di me e trema violentemente, scossa e sopraffatta dal piacere che sono riuscito a darle.
Sono fiero, orgoglioso. L'ho resa felice, e mentre il suo corpo ancora rabbrividisce sotto il mio, tocca a me ad essere sopraffatto dalla felicità. Tremo tra le sue braccia e mi lascio andare, affondando il viso nei suoi capelli mentre lei mi stringe forte.
Mi sollevo di nuovo e ci guardiamo per un lungo istante. Respiriamo ancora affannosamente e sorridiamo felici.
Ti amo.” mi dice prendendomi il viso tra le mani.
Ti amo da morire Ally...” le rispondo dal profondo del cuore e la bacio di nuovo.
Mi sposto liberandola dal mio peso e lei posa il capo sul mio petto mentre io l'abbraccio forte e la stringo a me.
Sono così felice Cass....”
Anche io... tanto.” le dico baciandole la fronte.
Lei sorride e mi stringe, per poi addormentarsi tra le mie braccia, dolcemente.
Sento il suo respiro sulla mia pelle, un respiro lieve, regolare. Delicato.
Allison.
Abbiamo fatto l'amore, intensamente. Ed è stato meraviglioso ma..... quando il mio cervello riesce a sovrastare i miei sensi, la consapevolezza mi assale violenta.
Non mi pento di averla amata, se avessi continuato a reprimermi avrei fatto del male ad entrambi. Ma ho paura, molto più di prima. Ho fatto ciò che ci è proibito e anche se non me ne pento, ne temo le conseguenze.
Io non sono sulla Terra per caso, io ho una missione.
Ma tra le sue braccia l'ho dimenticato.
Sospiro accarezzandole i capelli, ho dimenticato i miei doveri perché la amo profondamente.
Sono spaventato Allison, tanto spaventato. Tu non sai cosa sta per succedere, cosa potrebbe succederci.
Ti amo davvero, ma temo di dovermi allontanare di nuovo da te.

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Capitolo 9
*** What are we? ***


What are we?


Sublime, intensa, stupenda, meravigliosa, fantastica.. magica!
Ecco il termine giusto per descrivere la notte appena passata con Castiel. E' stata magica.
Di quelle notti che anche volendo non puoi... non puoi dimenticare.
Ti amo Castiel e anche se ho ancora il tuo sapore addosso, ti desidero ardentemente.
Mi agito un po' tra le lenzuola fresche e respiro a fondo.
Ho gli occhi ancora chiusi.. Un po' mi spaventa aprirli.
E se aprendoli mi accorgessi che è stato tutto un sogno?
La delusione sarebbe troppo grande, non potrei sopportarlo.
Ho aspettato la notte appena passata da quando sono tornata dall'inferno.. L'ho desiderata, ho immaginato che fosse.. bellissima.
E ora l'ho avuta.. E la realtà ha superato di gran lunga le mie aspettative.
Castiel è stato perfetto, il rumore della pioggia che ci ha tenuto compagnia è stato perfetto, tutto è stato.. perfetto.
Chissà se per lui è stato lo stesso.
Apro gli occhi, finalmente, e Castiel non è accanto a me.
Non mi aspettavo di trovarlo a letto, lui non dorme.. Sono quasi sicura che sia accanto alla finestra a perdersi nel luccichio della rugiada.
E' così tenero e dolce... Anche se stanotte la sua dolcezza ha lasciato il posto ad una... irrefrenabile passione che mi fa ancora venire i brividi se ci penso.
Sorrido e mi giro dall'altro lato pronta a riservargli il miglior sorriso che ho.
Ma lui non c'è! E nel momento in cui realizzo che, come tutti i normali uomini, se n'è andato dopo aver avuto il suo “premio”, il mio cuore va in miliardi di pezzi.
Mi alzo piano e mi metto addosso la vestaglietta.
Mi passo una mano sul viso ed entro nel bagno. Farò una doccia. Di solito mi schiarisce le idee.
Mi tolgo la vestaglietta ed entro.
L'acqua è calda e mi accarezza replicando perfettamente la delicatezza delle mani di Castiel la notte appena trascorsa.
Mi sento rabbrividire e chiudo gli occhi perdendomi nel ricordo.
Perchè te ne sei andato prima che mi svegliassi Cass? Perchè? E sopratutto, dove sei andato?
Non credo che lassù abbiano scoperto che ha ceduto all'umana tentazione. Se lo sapessero, qui ci sarebbero già schiere di angeli pronti a punire anche me per averlo tentato.
No.. deve essere qualcos'altro. Magari un'emergenza.. Dean e Sam forse. D'altronde anche loro sono suoi “protetti”..
O magari.. Oh no!
E se fosse andato da Anna? E se, mentre dormivo si è reso conto che è lei che ama?
No.. Smettila Allison. Non è possibile.
Lui ha detto chiaramente che mi ama. E il modo in cui mi guardava, mi baciava e mi accarezzava mentre ci stringevamo l'un l'altra stanotte, ne è la prova.
Lui non vuole Anna, vuole me!
Solo che mi sfugge perchè se n'è andato via senza nemmeno aspettare che mi svegliassi.
Scuoto il capo e chiudo l'acqua.
Esco dal box doccia e mi asciugo e poi vesto velocemente.
Scendo di sotto e vado in cucina. Non ho fame ma devo mangiare qualcosa.. Sono umana e ho bisogno di cibo tanto quanto ho bisogno di dormire.
Prendo uno yogurt e lo apro. Ne mangio un po' ma il mio stomaco rifiuta il cibo.
Ora non ho bisogno di fare colazione, ho bisogno di una spiegazione.
La esigo!
Poggio il barattolo sul lavandino e allargo le braccia fissando l'alto.
Castiel..” chiamo “Dovunque tu sia. Qualunque cosa tu stia facendo, vieni qui appena puoi. Ho bisogno di parlarti.” dico.
Sospiro e mi sposto i capelli umidi indietro.
Aspetterò pazientemente che arrivi. Me ne starò qui a pregare che arrivi.. Perchè se non viene, beh.. forse non mi ama come dice.
E questo pensiero fa male al cuore.

*****

L'ho lasciata dormire.
Lentamente mi sono alzato dal letto, attento a non svegliarla da quel dolce sonno in cui era scivolata dopo l'amore, e sono andato via in silenzio.
Avrei tanto voluto restarle accanto, dormire con lei. Nel senso di.... dormire, come un uomo normale. Ma io non lo sono.
Mi sono lasciato andare ai miei sentimenti, alle mie pulsioni, tutto quello che teoricamente noi angeli non abbiamo.
E l'ho amata come un uomo.
Ma non lo sono, non per davvero almeno.
Possiedo il corpo di un uomo, ma io sono una creatura celeste, immortale.
Io amo Allison, da morire, ma dentro di me so che è sbagliato.
Sono scappato da lei, di nuovo.
Cosa penserà al suo risveglio? Di sicuro si aspetta di trovarmi lì accanto a lei, o comunque in casa....
Invece sono andato via di notte, lasciandola sola nel suo letto.
E ora me ne sto seduto qui su una stupida panchina, con leggere gocce di pioggia che mi bagnano indifferenti.
Che cosa ho fatto...” bisbiglio a me stesso.
Il ricordo di lei tra le mie braccia mi sconvolge, mi turba. Riesco a sentire il suo profumo addosso e ciò mi fa desiderare di volare di nuovo da lei e farla mia ancora e ancora.
Vorrei tanto amarla liberamente, ma non posso.
Io non posso avere una relazione con lei, non posso... avere una fidanzata.
Allison dovrebbe trovarsi un uomo vero, un uomo normale, che non abbia di questi problemi ultraterreni.
Sì, ma se penso che sarebbe un altro ad averla come l'ho avuta io questa notte, sento il sangue salirmi fino in testa.
Sirahel aveva ragione, mi sono cacciato in un brutto guaio.
Non mi bastavano Dean e Sam, l'Apocalisse e tutto il corredo terribile che questa comporta.
Dovevo... innamorarmi, anche. Della donna più bella e dolce e... sensuale del mondo.
Questa notte.... io non la dimenticherò mai.
Ho capito perché spesso gli uomini hanno mosso guerra contro altri uomini per colpa di una donna.
Li capisco, giuro.
Trovarsi tra le braccia della propria donna è la cosa più bella e sconvolgente che possa capitare ad un uomo.
Sospiro per la centesima volta, mi manca la mia donna. Forse dovrei tornare da lei....
Come suo custode, ovviamente.... perché il resto... non deve ripetersi.
D'un tratto sento come un sibilo nella mia testa... un richiamo.
Castiel..dovunque tu sia. Qualunque cosa tu stia facendo, vieni qui appena puoi. Ho bisogno di parlarti.”
Allison.....
Chiudo gli occhi e rifletto rapidamente: cosa faccio? Mi sta chiamando.... devo andare da lei. Ma ho paura.
Sì, della mia reazione nel rivederla.
Mi alzo dalla panchina e prendo un grosso respiro.
Ally ha bisogno di me ed io devo andare da lei. Ho giurato di proteggerla e lo farò.
E combatterò contro i miei sentimenti.
Spicco il volo per raggiungerla, mentre il mio cuore è già da lei.
Sarà dura non amarla.

*****

Castiel compare dopo pochi minuti.
E' calmo all'apparenza, ma tormentato nel profondo. Oramai lo conosco, conosco ogni sua espressione.
Mi guarda ed io non so che fare.
D'improvviso averlo chiamato non mi sembra più una buona idea.. Però ho bisogno di una spiegazione. Mi spetta di diritto.
Sospiro e mi avvicino a lui.. Lo stringo in un veloce abbraccio e poi gli do un bacio leggero.
Lui rimane immobile, freddo come una lastra di ghiaccio. Mi guarda per un po' e poi abbassa gli occhi.
Se ammetterlo non facesse così male, giurerei che mi sta respingendo e che preferirebbe che io mi allontanassi da lui.
Cosa gli è successo?
Annuisco appena, delusa e addolorata dalla sua reazione, o meglio dalla sua non-reazione e indietreggio.
Mi sento.. mi sento come se avessi appena sbattuto la testa.
Sono confusa, triste e.. non so che dire.
Rimaniamo distanti, in silenzio, per pochi attimi che sembrano eterni. Questo silenzio è assordante.. Mi rimbomba nelle orecchie.
Devo sedermi!!
Non ricordavo che amare facesse così male... E non lo ricordavo perchè l'ultima volta, invece di soffrire, ho dato un taglio netto prima di sentirmi.. vuota come mi sento adesso.
Mi schiarisco la voce e mi tengo la giacca stringendola un po' quasi come se cercassi protezione.
Allora..” farfuglio “Uhm, stai bene?”
Preferisco iniziare piano, prendere il discorso alla larga diciamo..
Non voglio essere dura con lui, per quel che ne so potrebbe avere una spiegazione valida.
Benissimo,” risponde lui in tono... formale “tu stai bene?”
Ok, non posso sopportare niente di tutto questo un minuto di più.
Io e lui abbiamo trascorso la notte più bella che si possa immaginare, quindi, che diavolo è questo tono formale?
A dire il vero no!” esclamo decisa.
Lui si guarda intorno..
Guarda ovunque pur di evitare i miei occhi.
C'è qualcosa che posso fare per te?” mi chiede.
Non abbiamo mai avuto questo tipo di rapporto.. Siamo sempre stati più... intimi di così.
Non posso credere a quello che mi sta dicendo. E sopratutto a come me lo sta dicendo.
C'è qualcosa che posso fare per te?” ripeto allibita “Beh si, potresti spiegarmi perchè quando mi sono svegliata tu non c'eri e anche perchè ora ti comporti come se fossimo due perfetti estranei.”
Sono nervosa, e il mio tono è duro.
Lo so che non dovrei, ma davvero non posso sopportare la piega che questo rapporto e questa conversazione stanno prendendo.
Avevo qualcosa da fare. E..” mi risponde lui.
Cosa?” lo interrompo.
Eh no mio caro Castiel! Ora basta con questo mistero e questo “Ho una missione da compiere..”
Finalmente mi guarda negli occhi. Ma ha uno sguardo distante e mi ritrovo a pensare che forse era meglio che continuasse a guardare dovunque tranne che me.
Il suo sguardo mi trafigge da parte a parte. Pizzica, fa male.
Non è necessario che tu sappia cosa stavo facendo. E se mi comporto come se fossimo due.. perfetti estranei” ripete le mie parole e percepisco che gli costa pronunciarle “è perchè quello che è successo stanotte è stato.. sbagliato. Piacevole ma.. un errore. Non deve ripetersi mai più.”
Non posso crederci.. Io non... non riesco nemmeno..
Sento gli occhi riempirsi di lacrime e decido di prendere in mano la situazione.
Mi avvicino a lui e lo “costringo” a guardarmi negli occhi.
Stanotte.. Io e te abbiamo fatto l'amore nel modo più..” non so che parola usare “Hai detto di amarmi. Hai detto di desiderarmi, di sentirti felice, e ora vieni a dirmi che è stato tutto un errore?”
Lui rimane zitto per un attimo.
Sento il calore del suo corpo aumentare ancora un po'. E' agitato.
Non ci credo che per lui è stato tutto un errore. Deve essergli successo qualcosa mentre era via.
Ma cosa?
Si! Esatto.” mi dice facendomi morire dentro.
Apro la bocca per dire qualcosa, ma cosa potrei mai dire?
Io ho ceduto alla tentazione ed è stato un errore. Sono un angelo e non sono qui sulla Terra per caso. Sono qui per proteggerti e prendermi cura di te. Ma da angelo, e non da umano come stanotte.”
Sono.. sono senza parole.
E chi si prende cura di te?” gli bisbiglio lasciando cadere qualche lacrima.
Le mie parole devono averlo toccato molto, perchè il suo mento trema un po' e i suoi occhi diventano lucidi.
Si schiarisce la voce e si allontana guardando fuori dalla finestra.

E' fragile in questo momento, e non vuole mostrarsi lacerato dallo stesso dolore che sta uccidendo anche me.
Io non ho bisogno di nessuno. Non ho bisogno che si prendano cura di me. Sono un angelo, non un umano.”
Annuisco e prendo le chiavi dell'auto.
Ho bisogno di guidare. Farlo mi aiuta a calmarmi.
Sta dicendo che sono stata un errore, non mi piace ma è la sua scelta e di certo non starò qui a pregarlo.
Ho ancora un briciolo di dignità e la preserverò.
Oltretutto sono furiosa.. Potrei dire cose che non penso. E' meglio che io esca.
Prendo la borsa e apro la porta.
A dire il vero, sei più umano di quanto credi.” gli dico pungente.
Esco e vado dritta fino all'auto.
So che la mia ultima affermazione forse lo spaventerà, ma è la verità ed è ora che affronti il fatto che, per quanto.. angelica sia la sua natura, lui oramai è più uomo che angelo.

*****

Devo sembrare calmo.
Allison non deve capire quanto sto male, quanto mi sento in colpa verso di lei e verso i miei doveri.
Così quando le appaio davanti, esibisco il mio sguardo più indifferente. Ma come faccio a mostrarmi indifferente davanti alla donna che solo poche ore fa è stata tra le mia braccia.
Come diavolo faccio a non stringerla a me, a non baciarla?
La guardo e resto immobile, e lei fa altrettanto. Ci fissiamo in un silenzio desolante, forzato.
Vorrei urlarle quanto la amo e quanto mi dispiace, ma non posso.
Allison sospira e lentamente mi si avvicina. Oh no... ti prego non lo fare.
Mi abbraccia. Io chiudo gli occhi per un istante e li riapro immediatamente. Non rispondo al suo gesto affettuoso né al timido bacio che mi posa sulle labbra. Mi sento un verme, un bastardo.
È così bella, così dolce.... e io me ne sto qui rigido a fissarla con freddezza. Non sopporto più il suo sguardo inquisitorio e abbasso gli occhi sul pavimento. Non ho il coraggio di dirle di allontanarsi da me, non ce la faccio, spero che lo capisca da sola.
Sì, ha capito. Annuisce lentamente e arretra di qualche passo. Riesco a sentire il dolore di Allison, la sua delusione, il suo stupore per il mio comportamento.
Maledetto me.
Lei non merita questo, lei merita tutto l'amore del mondo... e invece adesso la sua anima vibra di dolore.
Allora..... stai bene?” mi domanda dopo infiniti istanti di silenzio.
La sua voce mi fa venire i brividi, mi riporta alla mente la notte appena trascorsa.
I suoi sospiri, la sua richiesta di essere amata...
Benissimo. Tu stai bene?” le parlo ostentando un maledetto tono distaccato.
E mento, perché non sto bene amore mio, non sto bene.....
A dire il vero no!” sbotta Allison fissandomi negli occhi. Io distolgo subito lo sguardo e lo faccio vagare per la stanza, senza avere il coraggio di incontrare il suo nuovamente.
C'è qualcosa che posso fare per te?” le chiedo come un idiota. Non oso guardarla in faccia.
C'è qualcosa che posso fare per te?” ripete sconcertata. “Beh si, potresti spiegarmi perchè quando mi sono svegliata tu non c'eri e anche perchè ora ti comporti come se fossimo due perfetti estranei.”
Deglutisco prima di risponderle nel modo più ovvio e stupido. “Avevo qualcosa da fare. E..”
Cosa?” mi chiede Allison.
Decido di guardarla anche se mi fa male rivolgerle uno sguardo freddo. E mi fa male vedere il suo pieno di tristezza.
Non è necessario che tu sappia cosa stavo facendo.” rispondo con durezza “E se mi comporto come se fossimo due.. perfetti estranei è perché quello che è successo stanotte è stato.. sbagliato. Piacevole ma.. un errore. Non deve ripetersi mai più.”
Sì amore.... non deve ripetersi mia più. Non posso più averti, né accarezzarti. Non sarai mai più mia.
Ti prego non piangere... i suoi occhi si riempiono di lacrime, avanza verso di me e mi fissa intensamente. Non piangere...
Stanotte.. Io e te abbiamo fatto l'amore nel modo più..” si ferma e sono felice di ciò, il ricordo è già fin troppo vivido nella mia mente.
Hai detto di amarmi. Hai detto di desiderarmi, di sentirti felice, e ora vieni a dirmi che è stato tutto un errore?” mi dice con voce spezzata.
Io non so cosa dirle, non so cosa fare. È tutto vero: la amo, la desidero e mi ha reso tanto felice, mi ha fatto sentire amato. Ma è vero anche che.... è stato un errore. Non dovevo.... io.... non dovevo.
No, non è stato un errore! È stato amore, disperato, intenso amore. Ma non deve succedere mai più, non posso permetterlo.
Si! Esatto.” le rispondo nonostante quello che davvero penso, nonostante il fuoco che sento dentro quando la guardo.
Io ho ceduto alla tentazione ed è stato un errore. Sono un angelo e non sono qui sulla Terra per caso. Sono qui per proteggerti e prendermi cura di te. Ma da angelo, e non da umano come stanotte.” concludo con decisione.
Allison mi guarda a bocca aperta, ferita e delusa dal mio comportamento.
Vorrei abbracciarla e poterle dire che ho detto solo un mucchio di sciocchezze, e vorrei chiederle di perdonarmi.
Ma non posso.
E chi si prende cura di te?” mi sussurra mentre le lacrime le rigano le guance.
Cosa?
Chi... si prende cura di me? Io non ho bisogno di....
Sì, ne avrei bisogno invece. Lo so e questo mi fa tremare.... perché sono solo. E sto respingendo anche Allison. L'unica creatura che mi ha mostrato amore.... voglio dire.... lei mi ama per quello che sono, ama me, non ama cosa sono. Cosa sto facendo?
Non posso piangere... smettila Castiel! Ritorna in te.
Mi allontano da lei e guardo fuori dalla finestra. “Io non ho bisogno di nessuno. Non ho bisogno che si prendano cura di me. Sono un angelo, non un umano.” affermo imponendomi di non far tremare la mia voce.
Non mi risponde, sento un rumore metallico e i suoi passi che rapidi si allontanano da me.
Non ho il coraggio di voltarmi a guardarla.
A dire il vero, sei più umano di quanto credi.” mi dice davanti alla porta.
La apre ed esce sbattendola, lasciandomi da solo con il mio stupore. Chiudo gli occhi e stringo i pugni lungo i fianchi, le lacrime mi bruciano gli occhi ma le reprimo: gli angeli non si comportano così.
Più umano di quanto credi.
Le sue parole risuonano nella mia testa.... scottano... tagliano.... si intrecciano con i ricordi e i suoni della nostra notte, del nostro amore. Con le sensazioni... umane che ho provato, quel sentirmi solo un uomo e nient'altro.
E' la verità? È questo che mi sta accadendo? Sto diventando umano?
Non voglio.” sibilo a me stesso davanti a questa finestra.
Non voglio diventare umano... perché sarei da solo. Ho appena detto alla donna che amo che non possiamo stare insieme.
Che senso avrebbe per me diventare umano senza di lei?
Sospiro profondamente e vado via, mentre una lacrima sfugge al mio controllo.




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Capitolo 10
*** Unmentionable truth ***


Unmentionable truth



Un errore!!
Ecco la definizione usata da Castiel per descrivere noi, la nostra notte insieme e il nostro amore.
Un errore!!
Ed io che mi impegnavo a trovare il termine adatto per descrivere la meraviglia vissuta.
Che idiota che sono stata...
Mi rannicchio ancor di più su me stessa e quando la sveglia suona alle 08:00, sono già sveglia.
Non ho praticamente chiuso occhio.
Mi sento come se avessi vissuto il peggiore degli incubi. E la protagonista ero io.
La spengo piano e mi giro dall'altro lato.
Non ho voglia di alzarmi oggi. Voglio rimanere qui tra l'odore di Castiel che piano piano si sta dissolvendo dalle lenzuola e dalla stanza, e la consapevolezza di essere un'idiota come ne esistono pochi.
Voglio dire, come ho potuto credere, anche solo per un momento, che lui mi amasse? E' una creatura celeste di 4.000 anni. Lui non è capace di... amarmi.
Lui è quasi mito.. Io sono solo umana.
Non mi piacciono le sensazioni che provo in questo momento. L'ultima volta che mi sono sentita così.. fragile, ho fatto la cosa più stupida che potessi fare.
Forse questa sofferenza che sento crescere e divorarmi dentro è la giusta punizione per aver.. odiato la vita a tal punto da togliermela.
Forse sono stata riportata qui, illusa e abbandonata da un angelo solo per poter.. espiare il mio peccato.
Beh, se è così, l'espiazione è una vera schifezza!!
Dean aveva ragione: “chi ha il pane non ha i denti”.
E non mi riferisco a Castiel che mi ha lasciata qui dimostrando di non apprezzarmi. Mi riferisco a me che per la seconda volta nella mia vita sono qui a desiderare di morire, mentre in tutto il mondo chissà quanta gente spera di vivere.
La vita è il pane e in questo caso io non ho i denti.
Che.. che schifo!
Non dirlo a me!”
Una voce mi distrae dai miei pensieri. Rimango per un attimo ferma nel letto. E' una voce che conosco e questo già diminuisce la mia preoccupazione.
Non ho voglia di parlare con lui.. Ma devo o non se ne andrà.
Sirahel,” dico girandomi nel letto per guardarlo in faccia “qual buon vento ti porta qui?”
Lui piega appena la testa e si schiarisce la voce.
Sai, comincio a dubitare seriamente del fatto che tu conosca le buone maniere.” mi dice “Sono un ospite.. importante, eppure tu mi accogli mentre te ne stai sdraiata a letto a piagnucolare su quanto la tua vita faccia schifo.”
Non capisco se si diverte a provocarmi perchè adora il nostro “amorevole” scambio di battute quando ci vediamo, o se invece lo fa per avere una scusa valida per uccidermi dopo che gli avrò risposto a tono.
Rido appena e mi alzo lentamente.
Tu mio caro Arcangelo,” gli dico “sei piacevole come un' indigestione da gamberetti.”
Lo guardo per un po' e poi mi metto le scarpe.
Lui ride, è divertito credo. Onestamente io non mi diverto tanto.
Tu mi piaci Allison, davvero!!” mi dice quando riprende fiato dalle risate.
Faccio spallucce e lo fisso. “Vorrei poter dire lo stesso.”
Lui alza un sopracciglio perplesso e si mette le mani in tasca camminando un po' per la stanza. Dopo si ferma, schiocca le dita e mi ritrovo in cucina.
Ignoro il mio voltastomaco e lo fisso perplessa.
Cosa vuoi?” gli dico con tono scocciato.
Lui sospira, prende una mela dal mio cesto di frutta e me la lancia.
La afferro al volo e la poggio sul tavolo.
Ma che fa? Testa i miei riflessi?
Ho un caso per te!” mi annuncia serio “Demoni! O meglio uno soltanto, che sta terrorizzando la città.”
Ma perchè tutti continuano a trovarmi dei casi?
Di solito me ne occuperei da solo, ma ci sei tu adesso. E sei una bravissima cacciatrice.” mi dice ancora.
Cerca sempre di lusingarmi.. Di sicuro lui sa cosa dire per far sentire una persona speciale. Ma con me non attacca. Caccerò quel demone, ma solo perchè è il mio lavoro. Non per le sue lusinghe.
Annuisco e prendo la mia “borsa da lavoro”. Dentro c'è del sale, una bomboletta spray per disegnare le trappole e tutto quello che mi occorre.
Carico la mia pistola e lo guardo. “Dove devo andare?” chiedo.
Parlaci prima di ucciderlo. Sono sicuro che sarà una conversazione interessante.” mi dice lui. Schiocca le dita e mi ritrovo nel posto in cui devo lavorare.
Il demone è lì, di fronte ad una specie di altare.. E' voltato di spalle ed è così assorto che non si accorge di me.. O forse finge di non accorgersene.
Ok, ora ho una domanda: che significa che devo parlarci prima di ucciderlo? Io non chiacchiero coi demoni.
Avanzo piano e in silenzio. Non mi piace colpire alle spalle, ma mi piace ancor meno la prospettiva di venire colpita solo perchè sono troppo educata e professionale per farlo.
Mi fermo e sospiro. Dannata etica professionale!
Hey..” lo chiamo. Un po' di movimento non mi farà male.
Lui si volta, mi guarda e sorride.
Ciao cacciatrice.” mi dice “Ti aspettavo. Io e te abbiamo molte cose di cui parlare.”
Mi guarda quasi con ammirazione, ed io non posso fare a meno di essere enormemente perplessa.


*****


Sono passati tre giorni da quando abbiamo litigato.
E Ally per tre notti non ha quasi dormito.
Quasi, perché a volte il sonno riusciva a piegarla, e in quei pochi minuti io apparivo accanto al suo letto e la guardavo in silenzio.
La sto facendo soffrire, le ho permesso di innamorarsi di me, e ho permesso a me stesso di amare lei, e poi l'ho respinta.
Non sono pratico di vicende umane, ma spero che lei non si senta come mi sento io.
Io sono devastato.
E per di più Allison.... si è tolta la vita per colpa di un uomo. Sinceramente ho paura per lei. E dovevo pensarci prima.
Invece mi sono fatto prendere la mano... anzi il cuore da questa situazione, e ora ne stiamo pagando le conseguenze.
Le ho detto che è stato un errore.
E lo è sul serio, ma dentro di me sento che lo rifarei altre mille volte, se solo potessi....
Mi sono rifugiato in una vecchia casa abbandonata, non so neanche perché.
Forse perché mi ricorda il mio stato d'animo, a pezzi.
Cammino avanti e indietro, osservo i muri, sento le vibrazioni: qui sono morte delle persone, ma i loro spiriti sono in pace.
Oh no.
C'è qualcuno alle mie spalle, e so chi è anche senza voltarmi. Sento il suo sguardo perforarmi la schiena, e so per certo che sta sorridendo.
Ti muovi come un gatto...” dico ironico.
La persona dietro di me si lascia sfuggire una risatina. “Non solo carino, ma sei anche simpatico!”
Myriam si avvicina lentamente mentre io mi volto per guardarla in faccia. La sua tramite è molto giovane, e molto bella, ma il suo sguardo... il suo sguardo spaventa addirittura me.
Come stai, caro fratellino?” mi domanda guardandomi negli occhi.
Io mi stringo nelle spalle. “Benissimo.” rispondo.
Lei annuisce sorridendo. “Posso immaginare” commenta con uno strano tono di voce “anche se dalla tua faccia, direi che c'è qualcosa che ti turba. La tua.. protetta ti dà noie?”
Resto in silenzio e la fisso per qualche istante. “Smettiamola con questi giochetti Myriam, dimmi cosa vuoi.”
La donna schiocca la lingua. “Sempre così poco cordiale. E sospettoso, anche. Volevo solo fare quattro chiacchiere...”
Accenno un sorriso. “Si, certo. Come l'ultima volta. A proposito... perché non mi hai denunciato?” le domando.
Myriam si avvicina e solleva il viso verso il mio. “E tu perché non hai denunciato me?”
Non mi avrebbero creduto.” rispondo.
No” mi contraddice lei “perché hai capito che se tu non denunciavi me, io non denunciavo te. È stato un accordo... sottinteso. Non ce lo siamo detti ma lo abbiamo fatto spontaneamente. Tra fratelli ci si capisce al volo, e noi di volo ce ne intendiamo.” mi dice. Se voleva essere una battuta, è davvero orribile. Dovrebbe prendere lezioni di ironia da Allison.
Penso a lei anche mentre ho questa traditrice davanti....
Tu... lavori per l'inferno...” l'accuso con una smorfia di disgusto “e se non ti ho denunciato ai superiori, è solo perché non mi avrebbero creduto. Tu stai tradendo nostro Padre, io ho salvato un'anima dal tormento.... non è esattamente la stessa cosa..”
Ah si?” dice sollevando le sopracciglia “Riportare in vita la ruota di scorta di Lucifero non è grave? Sei talmente innamorato di lei da non capire cos'è davvero. Deve essere proprio brava a letto, d'altronde Lucifero non sceglie a caso...”
Qualcosa nel mio cervello si spegne, non le do il tempo di aggiungere altro perché le sferro un pugno in faccia.
Lei accusa il colpo e quasi cade all'indietro. “Non parlare di lei così.” le intimo minaccioso.
Myriam mi guarda tenendosi una mano sulla faccia, rivoli di sangue le macchiano la camicia, eppure la sento ridere.
Oh oh. Ho toccato un nervo scoperto! Ti ha reso un vero uomo, vedo! Talmente uomo da picchiare una donna.”
Ma smettila”, le dico “sei troppo forte per sentire dolore.”
Si toglie la mano dalla faccia e noto che il sangue è già sparito. “Hai ragione, mi hai fatto solo il solletico. Ma tu invece...”
Si butta in avanti e mi dà un violento pugno. Sento la mascella scricchiolare e reprimo un lamento.
Fa male, dannazione.
Tu invece, Castiel caro... li senti i miei colpi.” e mi colpisce ancora, lacerandomi un labbro.
Sento il sangue scorrere dalle ferite e la rabbia crescere sempre di più. Finalmente reagisco come si deve e colpisco Myriam con tutta la forza che ho, scaraventandola dall'altro lato della stanza. Si rialza rapidamente e torna all'attacco, ma questa volta usa i suoi poteri.
Alza la mano verso di me e sento una forza sollevarmi da terra e lanciarmi contro il muro.
Ricado a terra sbattendo la schiena e per un attimo mi si annebbia la vista, così non mi accorgo subito di Myriam che mi raggiunge e si inginocchia accanto a me.
Castiel... tesoro..” inizia con una fastidiosa voce suadente “tutto questo per una semplice frase? Non volevo certo offendere la tua ragazza, è solo che.... la invidio un po'. Tu come ovvio che sia, sei attratto dalle donne umane e non prendi in considerazione... altre strade. Hai rifiutato Anna....”
E ora questo che c'entra? E lei come fa a saperlo?
Mi sfiora il viso con le dita: forse sono presuntuoso, ma percepisco nel suo gesto un che di... concupiscente.
.... e rifiuteresti me.... se provassi a sedurti. Non è vero?”
Corrugo la fronte e la guardo scandalizzato: che cosa diavolo è preso a questi angeli? Prima Anna, poi Myriam... ma che sta succedendo? Perché tutta questa... lussuria?
Beh anche io.... ma è diverso... io mi sono... innamorato. Negli occhi di Myriam invece leggo solo... vizio.
Non scandalizzarti, piccolo. Devi capire che a noi non capita tutti i giorni di avere un corpo a disposizione, quindi... ne approfittiamo. Finché possiamo, perché tra poco....” fa una pausa e passa le dita sulle mie labbra, io tento di spostarmi ma solo adesso mi accorgo di essere completamente bloccato. “Tra poco.. succederà il finimondo!”
Tu sei pazza. Sei un maledetta traditrice! Tu... aspetti il ritorno di Lucifero!” le urlo in faccia. Lei ride.
Deduco che non sei d'accordo” mi dice con un'ovvietà disarmante “e io che volevo chiederti di unirti a noi.”
Cosa?” grido con voce stridula.
Beh visto che nostro fratello probabilmente prenderà la tua preziosa Allison, ho pensato che vi sareste uniti a noi senza tante storie. Tanto tu ormai, caro il mio Romeo, sei perduto.”
Non credo alle mie orecchie, mi sta chiedendo di votarmi al Male? E di portare con me Ally? È completamente pazza!
Lucifero non tornerà, non lo permetteremo.” le annuncio con fermezza. Lei mi fissa per un attimo e poi scoppia a ridere.
Oh, questo non lo avevo capito.” esclama divertita “Quindi tu non sai... tutta la storia.”
Che storia?”
Myriam scuote lentamente il capo e schiocca la lingua: che rumore irritante!
Nessuno vuole fermare questa cosa, anche.. ai piani alti vogliono che l'Apocalisse inizi... non te l'ha mai detto nessuno vero? Già... perché raccontare tutti i piani ad un debole come te. Saresti corso dai tuoi nuovi amichetti umani per avvertirli.”
Credo abbia abbassato la guardia per un attimo, perché riesco a liberarmi e a bloccarla a terra, tenendola ferma contro il pavimento.
Che diavolo stai blaterando?”
La guerra deve iniziare, tutti vogliono che inizi, il giovane Sam Winchester ucciderà Lilith, e lo show avrà inizio!”
Le do uno schiaffo, mi dispiace per la sua tramite ma non posso resistere alla tentazione di picchiarla.
Stai mentendo, sei solo una ribelle fuori controllo!”
Credi?” mi domanda senza reagire al mio schiaffo. “Te ne accorgerai da solo se sto mentendo o meno. Anzi” aggiunge “ti dirò di più, in questo preciso momento qualcuno sta raccontando alla tua puttanella chi è lei in realtà.... magari esprimerà il desiderio di unirsi a noi in attesa del nostro amato fratello maggiore!”
Un'ondata di gelo mi percuote. “Che cosa hai detto?” sibilo a denti stretti.
Eh sì, la povera Allison sta apprendendo proprio ora, mentre tu mi tieni ferma a terra in una posizione vagamente erotica, che è il tramite di Lucifero. O meglio, il secondo tramite, visto che quello ufficiale è Sam ma... temiamo ci possano essere difficoltà e allora ci serve anche lei.”
La sollevo di peso da terra e la scaravento al muro, lei urla colta di sorpresa.
Ora ti ammazzo.” le dico furioso senza pensare alle conseguenze.
Alla prossima, piccolo bastardo.” mi promette Myriam e sparisce davanti ai miei occhi.
Non è possibile, non deve saperlo. Allison non deve sapere la verità, devo correre da lei immediatamente. Mi concentro su di lei e sento la sua aura, cerco di raggiungerla ma....
Sta' fermo, Castiel.” mi dice una voce familiare.
Mi volto e lo vedo, severo e composto come sempre.
Sirahel?”
Lui sorride. “Resta dove sei figliolo, facciamo quattro chiacchiere...”


*****


Parlare?” chiedo scioccata. “Io non parlo coi demoni. Che ti salta in mente?”
Lui annuisce e ride.
Cos'è? Una specie di... razzismo?” mi chiede.
Non ho proprio voglia, né tempo di parlare con lui.
Onestamente spero che la smetta di dire stupidaggini e mia dia un buon motivo per ucciderlo.
Lo so, lo so.. Il fatto che lui sia un demone ed io sia una cacciatrice dovrebbe bastare a darmi la giusta motivazione per ucciderlo. Ma la verità è che non posso fare a meno di pensare anche al suo tramite.
Anzi, sopratutto a lui..
Voglio dire, era un normale uomo, magari aveva una moglie, dei figli.. E ora è qui posseduto da un demone e spaventato dal ricordo di quel fumo nero che gli si fionda in gola.
Sospiro.. Ma perchè ho accettato di venire ad affrontare questo caso?
Cosa vuole dirmi? E cosa più importante, perchè sento che devo ascoltarlo?
Di cosa vuoi parlare?” gli chiedo “Vuoi aggiungermi tra i tuoi amici su Facebook?”
Fa spallucce e mi osserva un attimo.
Ho quasi l'impressione che mi osservi come se stesse guardando una perfetta idiota.
Tu non....” si ferma e ride “Tu non sai niente di niente vero?”
Cos'è, un indovinello?
Di che parli?” gli chiedo.
Uhm... Del grandioso piano apocalittico di cui tu sei parte integrante.” mi annuncia.
Non mi piace il suono di questa frase. No, no.. Non mi piace per niente.
Lo guardo e corrugo la fronte.
Di che stai parlando?” chiedo ancora.
Lui fa un grosso respiro e si poggia al suo altare. Tira fuori un pugnale ed io scatto sulla difensiva alzando la mia pistola.
Lui solleva le mani come in segno di “resa” e alza le sopracciglia.
Rilassati,” mi dice “non ti farò del male. Vorrei, ma non posso.”
E questo che cavolo significa?
Per un attimo penso che sia una specie di lusinga riguardante le mie capacità di cacciatrice, ma è un'illusione e me ne rendo conto dopo pochi secondi.
Che vuol dire?” chiedo.
Lui si risolleva e mi osserva.
Sembri quasi il tuo angelo personale. Che significa, che vuoi dire? ” scuote il capo e si schiarisce la voce “Va bene.. Ti racconterò tutto. Tu mi piaci molto Allison.”
Che sappia il mio nome non mi stupisce.
Sono il nemico numero uno per lui e gli esseri soprannaturali.. Così come anche gli altri cacciatori.
Questa è la fine dei giorni. Lucifero tra poco risorgerà e l'Inferno con lui..”
E' entusiasta, quasi ispirato mentre mi parla.
Io invece sento il sangue raggelarmi nelle vene.
E' traumatizzante scoprire che Lucifero sta per risorgere e ancora più scioccante è saperlo da un demone che me lo dice con così tanto entusiasmo.
Io ricordo la storia della resurrezione di Satana.. Ricordo la versione biblica dell'Apocalisse. L'ho letta tempo fa, con grande interesse.
Ricordo che avevo 14 anni e tutti, persino io stessa, mi consideravano strana perchè preferivo quel tipo di lettura ad ogni altra cosa.
Quando poi ho scoperto il mio destino di cacciatrice ogni cosa ha avuto un senso.
Era il mio DNA di cacciatrice che iniziava a manifestarsi.
L'avessi saputo prima avrei letto i fumetti invece dell'Apocalisse di Giovanni.. Anche se onestamente non credo sarebbe servito a molto.
E proprio perchè conosco la storia, le affermazioni di questo demone mi risultano difficili da credere...
Stai mentendo.. C'è tutto un rituale da seguire per risvegliare Lucifero. I sigilli per esempio.” dico decisa.
Lui mi guarda compiaciuto.
Vedo che hai fatto i compiti!” esclama “E sai anche come viene spezzato il primo sigillo?”
Cos'è, un'interrogazione? Mi sembra di essere tornata al liceo.
Il primo sigillo verrà spezzato quando un uomo giusto verserà sangue all'Inferno.”
Ma perchè gli rispondo?
Esatto!” dice lui soddisfatto. “Il sangue è stato versato. Dean Winchester è passato dall'essere vittima all'essere carnefice.. Lui ha spezzato il primo sigillo. Tu lo conosci non è vero?”
Rimango per un attimo senza fiato.
Dean è stato all'Inferno? E ha spezzato il primo sigillo? Perchè?
Penso a Castiel. Ci sono parecchie cose che non mi ha detto.
Non ti credo. Dean è un cacciatore. Non avrebbe mai spezzato il primo sigillo. Lui non..” mi fermo e una nuova consapevolezza prende possesso di me.
Dean non sapeva quello che stava facendo.
Ha semplicemente ceduto ed è sceso dalla ruota delle torture diventando carnefice per preservarsi dal dolore.
Non lo biasimo.. Le torture che l'Inferno infligge sono davvero strazianti.
Lui non lo sapeva..” bisbiglio piano.
Il demone annuisce e cammina un po' su e giù.
No, non lo sapeva.” mi conferma “Ma l'ha fatto, per nostra fortuna.. E ora Lucifero sta per risorgere. Immagino che tu sappia qual è l'ultimo sigillo.”
Lo guardo persa nei miei pensieri e non rispondo.
Quello che non sai..” mi dice “E' che Sam è il diretto tramite di Lucifero.. E tu..” si ferma e mi si avvicina.
Non riesco a muovermi.. Ho paura di quello che mi dirà.
Lui lo capisce e avvicina la bocca al mio orecchio..
Tu sei il suo tramite di riserva.. Se qualcosa con Sam dovesse andare male, tu sei il vestito che Lucifero indosserà per il ballo.” mi sussurra.
Lo sapevo! Sapevo che quello che mi avrebbe detto non mi sarebbe piaciuto.
Rimango immobile per un attimo. Io non.. non so che dire.
E il tuo angelo lo sa..” aggiunge lui.
Sento un brivido lungo la schiena.
Un brivido di terrore. Perchè Castiel non mi ha detto niente di tutta questa storia? Perchè mi ha tenuto all'oscuro di tutto?
Sento il nervosismo scuotermi dentro.
Non voglio ascoltarlo.. Basta! Voglio che chiuda la bocca.
Stà zitto!!” gli dico.
Lui ride e mi gira intorno.
La sua risata mi irrita.. Mi lacera dentro.
Sono un pericolo.. Sarei dovuta rimanere all'Inferno.
Ci sono un sacco di cose che vorrei sapere, ma non ho la forza di chiederle adesso..
E oltretutto, voglio che sia Castiel a rispondere alle mie domande. Voglio che mi guardi negli occhi e mi spieghi tutto.
Il demone continua a ridere e il suo stupido ghigno oltrepassa il limite della mia sopportazione.
Respiro a fondo ma non posso fare a meno di colpirlo.
Mi giro di scatto e lo colpisco così forte che lui barcolla e indietreggia.
Il suo tramite sanguina. Mi dispiace, mi dispiace tanto per quel povero corpo strappato alle persone che lo amano.
Lui mi guarda e vedo nei suoi occhi la rabbia crescere.. Si avvicina e tende il braccio per colpirmi..
Mi preparo a difendermi, ma lui scompare..
Rimango sola con le mie paure e le mie domande e l'unica cosa che sento è il battito del mio cuore che sembra scoppiare.


*****

Fisso Sirahel per interminabili secondi, perché un terribile sospetto mi attanaglia la mente.
Toglitelo dalla testa, ragazzo” mi ammonisce “non sono in combutta con l'inferno.”
Non so se mi ha letto nel pensiero o ce l'avevo scritto in faccia, cosa stavo pensando.
Devo andare da lei, è in pericolo.” gli dico.
L'Arcangelo scuote il capo. “No, non è in pericolo. Non le farebbero mai del male. Lo sai.”
Sì... Allison potrebbe servire a Lucifero ma.... non voglio che lei lo sappia!
Castiel... Castiel....” ripete il mio nome con un tono direi... di rimprovero.
Sapevo che ci saresti caduto, sì. Difficile resistere ad una così bella fanciulla.. e con un caratterino come il suo. Se avessi avuto tu il suo temperamento, saresti davvero il soldato perfetto.”
Ci risiamo con gli insulti....
Sirahel, ti prego, fammi andare da lei.” arrivo ad implorarlo. In presenza di un Arcangelo un angelo non può andarsene senza che questo gli abbia dato il permesso. Sono alla sua mercé, sono in trappola.
E lui non sembra avere intenzione di congedarmi.
Dobbiamo parlare, ragazzo mio.”
Di cosa.”
Di te e di Allison.”
Arrossisco, perché Sirahel sa... di noi due. Sa che siamo stati insieme.... è imbarazzante.
Il mio mentore scoppia a ridere. “Sei arrossito Castiel, questo mi sorprende. Ti sei talmente.... fuso con il tuo tramite, da avere reazioni come queste. Interessante.”
Mi guardo intorno esasperato, devo andare da Ally e non posso.... mi sento impazzire.
Ti supplico.... fammi andare da lei.” ripeto con la voce che si incrina.
Allison non deve sapere.... non deve sapere per cosa è destinata.... non deve sapere che... le ho nascosto la verità.
L'uomo davanti a me mi fissa sorpreso, ma non mi lascia andare. “Ti sei innamorato davvero di un'umana.” dice quasi più a sé stesso che a me. “Avevo sottovalutato la questione...”
Che significa?”
Sospira e si avvicina di qualche passo. “Non era solo... sesso.... voglio dire, non eri solo curioso di conoscere il piacere fisico. Tu la ami, ed è ancora più grave.”
Abbasso la testa, mi vergogno di me stesso, di quanto sono stato debole, ma non rinnegherò quello che provo.
Sì” ammetto senza guardarlo “io... provo amore per quell'umana... per Allison. Ma non succederà mai più nulla.” assicuro.
Oh sì invece, avete solo iniziato a mangiare la mela.” dice con enfasi, e per una volta capisco al volo la citazione.
Mi ero accorto che c'era qualcosa tra di voi fin da quando siete venuti a stressarmi in albergo. Lei ti guardava.. adorante, e speravo che tu fossi abbastanza intelligente da resisterle. Mi sbagliavo...”
Basta.” oso dirgli in tono duro “Lasciami andare.”
Non costringermi ad usare le maniere forti, Cas. Non voglio farti del male.” mi avverte.
Io ho sbagliato, io sono un angelo e ho ceduto a....” mi fermo, imbarazzato. “Ma lei non c'entra... non c'entra nulla,lei è..”
Innocente?” mi precede Sirahel aggrottando le sopracciglia. “Non è per niente innocente. E ti distruggerà, e distruggerà tutti quanti.”
Io la amo!” urlo verso di lui, incurante dell'etichetta. “E devo proteggerla. È l'unica... creatura che mi ha dimostrato sincero amore... non voglio perderla.”
Forse è una mia impressione, ma un'ombra di tristezza ha appena attraversato lo sguardo dell'Arcangelo.
Non avevi detto che non ci sarebbe stato più nulla, tra di voi?” mi ricorda.
Io annuisco. “Sì, è vero. Infatti l'errore non si ripeterà più. Ma se posso frenare.... i miei istinti, altrettanto non posso fare con il mio cuore....”
Lui tace, fissandomi con un'espressione indecifrabile.
Lasciami andare.” gli ripeto ancora.
No. L'ho mandata io da Sebastian.”
Sento come se un macigno si fosse improvvisamente posato sul mio petto. “Cosa?”
Sì... quel demone aveva intenzione di fare una visitina alla cara Allison, e io le ho evitato uno spiacevole risveglio. L'ho mandata da lui.” mi spiega tranquillo.
Ho la nausea.
Se... Sebastian... quel Sebastian?” ripeto quel nome e ogni volta è come un colpo di spada. “Avevi detto di non essere.. in combutta con l'inferno, e mandi la mia Allison dal braccio destro di Lucifero?”
Che romantico! La mia Allison!” mi prende in giro. Si diverte proprio tanto a ferirmi, perché lui lo sa che così mi ferisce.
Mi passo una mano sul viso, il sangue sembra essersi fermato ma sono indolenzito. Non è normale.
Certo che Myriam ti ha picchiato per bene.” commenta ironico.
L'hai mandata tu da me?” domando senza rifletterci.
No.” risponde guardandomi torvo “Non ho niente a che fare con quei ribelli.”
E allora perché fai questo? Io... non volevo disturbarti quando ti ho cercato, avevo solo bisogno di aiuto....”
Avevo bisogno del mio amato mentore, penso ma lo tengo per me. Ancora non ho superato il dolore di averlo trovato così cambiato, così ostile.
E io ti sto aiutando, Cas. Non dicendole nulla, tu non la proteggi affatto, anzi la esponi a pericoli maggiori.”
Scuoto il capo. “Non è vero, lei non...”
Smettila, lo sai benissimo che ho ragione” mi interrompe autoritario, e io taccio all'istante. “Tu lo fai per egoismo, non vuoi accettare di esserti innamorato del tramite di Lucifero, e allora vuoi far finta che non sia vero. Ma lei deve sapere per difendersi!”
No! Tu vuoi punirci, tutti e due. Punisci me, fammi a pezzi se credi, ma salva lei. Ti scongiuro Sirahel, proteggila.”
Dannati occhi... si sono riempiti di lacrime e non riesco e ricacciarle indietro. Iniziano a scendere e mi vergogno, e so che ora l'Arcangelo che ho di fronte si farà beffe di me.
Si avvicina lentamente e..... mi posa una mano sulla spalla. “E' quello che sto tentando di fare, ingenuo angioletto. È vero, mi hai disturbato con la tua ricerca inopportuna, ma ormai l'hai fatto e devo tentare di evitarti la rovina. Una volta saputa la verità, Allison saprà difendersi e tu potrai allontanarti da lei. È una ragazza molto forte, e sopravvivrà anche se non c'è un angelo appollaiato sulla sua spalla. Stalle alla larga Castiel, più lontano che puoi.”
Non succederà più..” ripeto riferendomi alla... nostra notte d'amore.
Sirahel scuote il capo e mi sorride. “Sì che succederà, l'amore è questo. È passione. Tu vuoi lei e lei vuole te. E non biasimo nessuno dei due, siete belli ed energici, è ovvio che vogliate... stare insieme in tutti i sensi. Senza contare che tu avrai dato sicuramente un maggiore.... slancio fisico al tuo tramite. Ma questo ti porterà alla rovina. Allontanati da lei.” ripete guardandomi negli occhi.
Realizzo una cosa.
Tu l'hai fatto per far sì che Allison.... mi odiasse...” sussurro con stupore.
Anche.” ammette sincero. “Perché tu tenterai davvero di resistere alla tentazione, ma lei ti guarderà sempre adorante sognando di essere ancora la tua donna. E tu ricadrai nella rete.”
Ma lei non lo fa.... di proposito... cioè lei...”
Sì lo so che non è una poco di buono” mi concede “è solo innamorata di te. E la capisco! Voglio dire... prima una luce folgorante la salva dall'inferno, poi si ritrova una bella faccia come quella del tuo tramite, era ovvio che si innamorasse di te. Un po' meno ovvio che lo facessi anche tu, ma d'altronde non mi meraviglio più di nulla.”
Sentirlo parlare di me e Ally mi imbarazza, è come se ci avesse visti con i suoi occhi... e mi sento come se a vedermi fosse stato.. non so... un padre? È imbarazzante.
Lo sanno.. anche lassù?” domando timoroso.
No, sta' tranquillo. Ai piani alti non sa niente nessuno.”
E tu come...”
Sirahel ridacchia. “Beh... ho fatto in modo che non ti vedessero, perché ero certo che saresti andato a letto con lei. Anzi, io pensavo che l'avreste fatto quella stessa sera del nostro incontro.... speravo di no, ma avevo questo sospetto. Allora ho fatto una piccola... magia, che fa sì che quando sei con lei, anche se non fate niente di illecito, da lassù non ti vedano. Lo stesso non posso fare con chi usa poteri... demoniaci, ma l'importante ora come ora è che non ti vedano i superiori....”
Voleva proteggermi? Sirahel voleva proteggermi?
Non posso fare a meno di provare una sottile sensazione di felicità: Sirahel non mi odia... non è.. contro di me. Altrimenti non mi avrebbe protetto.
E allora perché sta facendo questo a me e a Allison? La felicità sparisce improvvisamente.
Alla prossima Castiel, e ricorda cosa ti ho detto: stai alla larga da quei begli occhi.... hai conosciuto già il suo amore, hai conosciuto la gioia di avere una donna.... ora torna ad essere un angelo, e dimenticala.”
Non mi da il tempo di replicare perché sparisce in un attimo, lasciandomi da solo tra la polvere e la tristezza.
Allison mi odierà... perché non le ho detto la verità. Non voglio che lei mi odi... devo... devo evitare certi comportamenti ma non voglio che mi odi. Non lo sopporterei.
Ho tanta paura.











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Capitolo 11
*** What can I say? ***


What can I say?


Non posso crederci.
Non posso credere che Castiel mi abbia nascosto la verità per tutto questo tempo.
Non posso credere che abbia avuto il coraggio di dichiararmi amore, e tutte le altre belle cose che ha detto, mentre invece mi stava mentendo.
Come ha potuto?
Non mi meritavo un simile comportamento.
Da tutti me lo sarei aspettato, ma non da lui. Mi fidavo da lui. E come sempre la mia fiducia è stata mal riposta.
Sospiro e scuoto il capo asciugandomi le lacrime.
Non so nemmeno da quanto tempo cammino. Sirahel mi ha praticamente spedito dall'altra parte della città. Almeno si fosse degnato di mandarmi la mia auto.
Ma dopotutto perchè mai avrebbe dovuto mandarmi la mia auto? Sono il tramite di Lucifero, se morissi investita da un autobus per lui e gli altri angeli sarebbe anche meglio.
Dannazione!!!
Prendo a calci una carta per terra e finalmente mi avvicino a casa.
Arrivo alla porta e prendo la chiave sotto lo zerbino.
Entro e non accendo nemmeno la luce. Posso vedere dall'orologio del lettore DVD che sono le 19:00..
E' sera e quello che voglio fare è dormire.
Dovrei chiamare Castiel e parlare con lui di questa giornata, chiedergli spiegazioni, ma non ne ho voglia ora.
Onestamente sono furiosa con lui, quindi forse è meglio che non venga qui per un po'.
Potrei dire cose che non penso e di cui finirei per pentirmi.
Mi stiracchio un po' massaggiandomi il collo con le mani e sospiro avvicinandomi alle scale.
Allison..”
Oh no!!! Vattene via.. Finiremo per litigare e non voglio litigare di nuovo con te.
Mi giro piano e lo guardo. Lo intravedo soltanto, così decido di accendere la luce.
Schiaccio l'interruttore e conto fino a 10 cercando di calmarmi, ma non ci riesco.
Mi volto verso di lui pronta ad urlargli che non doveva mentirmi, ma le parole mi muoiono in bocca.
E' davanti a me, ferito e sanguinante e nel momento in cui lo vedo ridotto in quel modo, le mie priorità si riordinano nella mia mente.
Che ti è successo?” gli chiedo allarmata avvicinandomi a lui.
Gli prendo il viso tra le mani cercando capire meglio la gravità della situazione e lo guardo negli occhi.
Sto bene!” mi sussurra.
La sua voce mi accarezza dolce..
Mi avvolge ed io la adoro.
Si, come no!” gli dico.
Lo prendo per mano, senza pensarci e lo faccio poggiare sul bordo del divano.
E' agitato, non riesce a stare fermo. Farlo sedere comodamente sul divano è quasi impossibile.
E' tutto un fremito!
Mi allontano un attimo e prendo un panno in cucina. Lo bagno e torno da lui.
Glielo poggio sul labbro e lo pulisco piano.
Lui tiene gli occhi rivolti da un'altra parte ma si lascia medicare.
Io sono un po' imbarazzo.. Ero pronta ad urlargli eppure ora sono qui a medicarlo.
Mi schiarisco la voce e sospiro.
Che ti è successo Castiel?” gli chiedo dolce in un sussurro.
Lui rimane in silenzio per un po', poi sospira e fa una smorfia di dolore quando col panno gli sfioro il sopracciglio.
Myriam.” sussurra infine “Lei ed io non andiamo molto d'accordo.”
Annuisco e respiro a fondo. “Si, questo lo vedo.”
Rigiro il panno e gli giro delicatamente il viso verso di me.
Siamo a pochi millimetri l'uno dall'altra. Riesco a sentire il suo respiro accarezzarmi la mano che gli pulisce le ferite.
Sento il bisogno di dirgli una cosa..
Non so se gli farà piacere ma cavolo, abbiamo fatto l'amore. Io lo amo, non voglio aver paura di dirgli quello che penso.
Chiudo gli occhi e avvicino il viso al suo, ancora di più.
Mi manchi Castiel..” gli sussurro.
Lui rimane fermo. Lo sento rilassarsi piano dopo qualche secondo.
Sposta lento il viso e lo allinea al mio, frontalmente.
Alza la mano e la poggia delicatamente sul mio viso. Lo accarezza gentile e fa scorrere il suo pollice sulle mie labbra.
Avvicina la bocca alla mia ed io faccio lo stesso.
Le nostre labbra si sfiorano per un alcuni secondi.. Senza mai toccarsi.
Le inumidisco con la lingua e gli bacio delicata il labbro superiore.
Mi allontano piano e strofino dolcemente il naso al suo.
Ti prego Dio. So che lui è Tuo figlio e non potrebbe amare così un'umana, ma ti prego, io.. ti supplico, lascia che mi ami.
Castiel poggia anche l'altra mano sul mio viso e lo tiene delicatamente tra le sue mani.
Si alza e senza lasciarmi mi bacia.
E' il bacio più dolce e malinconico che abbia mai dato.
Lui accarezza la mia bocca con la sua, con un perfetto gioco di labbra e lingua.
Per essere un angelo con pochissima esperienza, bacia decisamente bene.
Respiro a fondo e rimango ferma.
Vorrei che questo momento non finisse mai.. Ma lui si stacca e si allontana.
Chiudo gli occhi e mi porto una mano sulla bocca.
E' sbagliato, non possiamo.” mi dice.
Sento il sangue ribollirmi nelle vene.
Si, questo me lo hai già detto. Mentre molte cose te le sei tenuto per te, anche se io ero la diretta interessata.”
Non volevo parlare di questo, ma sentirgli dire che siamo un errore mi fa male e mi fa innervosire.
Lui abbassa lo sguardo e scuote il capo. “Tu non capisci..” mi dice.
Allora spiegami!” esclamo decisa.

*****

Mi chiede di spiegarle.... ma cosa posso dire?
Che volevo proteggerla, che volevo nasconderle la terribile verità che la riguarda? Che la amo così tanto da sentirmi inutile e vuoto quando non sono con lei e che al solo pensiero di perderla vorrei morire?
Resto a capo chino evitando il suo sguardo. Allison mi raggiunge e mi afferra per i risvolti dell'impermeabile.
Guardami in faccia Cas” mi ordina duramente “guardami e abbi il coraggio di parlare!”
Non posso” mormoro “non ne ho il coraggio.”
Trovalo.”
Deglutisco e la fisso per alcuni istanti. “ Venticinque anni fa” inizio riluttante “Azazel... un angelo decaduto... scelse decine di bambini...”
Sì lo so, per farne il suo esercito personale!” mi interrompe senza smettere di tenermi per l'impermeabile.
Scuoto il capo lentamente. “No, non sai tutto... li scelse come possibili... “
Non ci riesco... come faccio a dirglielo? E la cosa peggiore è che lei lo sa... e mi guarda con occhi lucidi di pianto... ma vuole saperlo da me, dall'uomo che le ha nascosto la verità.
Come possibili tramiti di Lucifero...”
Allison mi guarda e una smorfia di dolore le contrae il viso. “Dunque quel demone aveva ragione...”
Io annuisco colpevole. “Sì. Azazel fece bere.. alcune gocce del suo sangue a tutti i bambini... a tutti tranne che a te.” faccio una pausa e sospiro. “Tu sei l'unica di tutti quei bambini a non essere stata.. iniziata al male. E stupidamente ho creduto che questo.. sarebbe bastato a tenerti al sicuro.” confesso abbassando lo sguardo.
Si allontana da me senza smettere di fissarmi. “Quindi.... Lucifero potrebbe prendermi per... camminare sulla Terra?”
Non arbitrariamente” preciso “dovresti dirgli di sì...”
E questo dovrebbe farmi stare meglio?” mi chiede. Io chiudo un attimo gli occhi, e quando li riapro lei mi volta le spalle. Sta piangendo. “Tu lo sapevi fin dall'inizio, vero?” mi domanda tra le lacrime.
No! Ero sicuro che tu fossi fuori pericolo, che non avendo il sangue del demone dentro di te, non... non fossi in pericolo.” tento di... giustificarmi.
Si volta e il suo sguardo mi ferisce. Vedo rabbia e rancore nei suoi occhi: e ciò per me è peggio di qualsiasi altra cosa.
Tu dovevi dirmelo” mi dice “dovevi avvisarmi, dirmi che sono un atroce pericolo per l'umanità. Sei stato un bugiardo Castiel, mi hai tradita. Io mi sono fidata di te, ho creduto a tutto quello che mi dicevi... e tu mi hai presa in giro.”
Sento lo stomaco contrarsi: tradita? Presa in giro? NO!
Come... puoi dirmi una cosa del genere, Ally? Io volevo solo proteggerti! Io l'ho saputo da Sirahel... io non lo sapevo...”
E quando lo hai saputo, perché non me l'hai detto?” obietta decisa.
Io scrollo le spalle con un sospiro. “Volevo proteggerti.” ripeto per l'ennesima volta, senza neanche sapere da cosa, esattamente volevo proteggerla.
Sei stato tu a salvare Dean Winchester dall'inferno?”
Sento di essere impallidito. “Sì..” ammetto in un sussurro.
Lei annuisce e incrocia le braccia sul petto. “Scommetto che quei ragazzi... non sanno niente, vero?”
No, non sanno nulla... e non devono saperlo, non ora.”
Quindi stai mentendo anche a loro.”
Allargo le braccia scuotendo il capo. “Sono ordini superiori Ally! Io sono stato mandato a salvare Dean Winchester e a sorvegliarli!”
E devi sorvegliare anche me? Sono anche io un... ordine superiore?” mi domanda combattendo con le lacrime.
Tu sei un ordine del mio cuore...” mi lascio sfuggire.
Allison tace, mi guarda con uno sguardo.... oh mio Dio... uno sguardo freddo.
Quando ti sei.... tolta la vita... io ero in missione. Ho solo sentito che non c'eri più, e che eri all'inferno” le racconto “allora io... non ho capito più nulla, e sono corso da te.... per salvarti...”
Perchè?”
Io aggrotto la fronte. “Perché?” ripeto stupito “Perché... io ti avevo salvato dal demone, pensavo di averti risparmiato tutto quello che ha subito Samuel Winchester e tutti i bambini come lui! Non potevo sopportare l'idea di te straziata all'inferno!”
Lei scuote il capo e distoglie lo sguardo dal mio, forse è una mia impressione ma in questa stanza c'è un freddo innaturale.
Avresti dovuto lasciarmi marcire all'inferno.” afferma con decisione.
Cosa?”
Hai capito bene!” mi dice alzando lo sguardo su di me. “Dovevi lasciarmi lì, tra le fiamme dell'inferno! Io sono un pericolo, un infernale pericolo per il Mondo! E tu per il tuo stupido egoismo, sei venuto a tirarmi fuori!”
Non credo alle mie orecchie, ascolto le sue parole ma è come se non le stesse dicendo a me.
Sei peggiore di un umano, sai? Più egoista, più doppiogiochista, più falso insomma.” mi aggredisce ma senza alzare la voce, anzi con una calma che mi gela il sangue. Che mi gela il cuore.
Tu non puoi dire sul serio...” mormoro riuscendo finalmente ad elaborare un pensiero.
Sì invece, sono serissima. Cos'è, non ti hanno affidato un'anima da custodire e te la sei presa da solo? Ti diverte fare l'angelo custode? E dimmi, il sesso tra di noi era compreso nella... custodia o era un omaggio della casa?”
Mi irrigidisco, la guardo negli occhi pensando che dovrei rimproverarla per quelle parole false e ingiuriose, ma non riesco ad aprire bocca. Poco fa l'ho baciata con passione, con trasporto: lei lo sa che la amo, deve saperlo. Eppure ha il coraggio di dirmi quelle cose.
Allison....”
Vattene.” mi interrompe.
Mi sta cacciando... non può finire così... non posso lasciarla da sola...
Faccio alcuni passi verso di lei ma Allison alza una mano per fermarmi.
Esci da casa mia, angelo del Signore, e stai lontano da me. Non voglio vederti mai più.”
Sto tremando, le mie stesse ali stanno tremando.... scuoto il capo e non mi muovo.
Non hai capito? Devi uscire dalla mia vita e non tornarci mai più.” mi ripete calma, ma nei suoi occhi fiammeggia l'ira.
Sto per piangere, sto per esplodere.... ho la sensazione che sto per uscire dal mio tramite. Devo andare via da lei.. per sempre.
Mi dispiace Allison...” sussurro “io.... ti amo...” e sparisco dalla sua casa... dalla sua vita.
Mi trasporto fuori città, in un luogo isolato... vecchi capannoni abbandonati.. non c'è anima viva...
E urlo.
Più forte che posso... fino a ferire la gola ci Jimmy. Urlo con la mia vera voce....
Ho perduto Allison, e ora è da sola.

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Capitolo 12
*** When sorrow turns anger ***


When sorrow turns anger


Questa volta è per davvero.
Voglio dire.... sono quasi due mesi che non la vedo. Sento che sta bene, e che ringraziando Dio, in questo lasso di tempo non ha ricevuto visite né da parte di angeli, né da parte di demoni.
Ma... mi sento triste.
Mi ha cacciato dalla sua vita, e io non ho avuto il coraggio di rientrarci. Ho resistito anche alla tentazione di andare a vederla mentre dormiva, lei se ne sarebbe accorta sicuramente.
Ai piani alti, Myriam tiene ancora la bocca chiusa, ma nei superiori qualcosa è cambiata, nei miei confronti. Mi accusano di essere troppo vicino agli umani.
Se sapessero quanto sono stato vicino ad Allison...
Sto sempre a Los Angeles, e pensando questo mi viene in mente una stupida battuta: “posto ideale per un angelo, no?”
Mi aggiro sempre in periferia, poche case, molte disabitate e in rovina: ma almeno non corro il rischio di incontrarla.
Ma cosa...?
Mi fermo davanti ad una vecchia villetta abbandonata, il cancello è scardinato e arrugginito, lo oltrepasso e mi avvicino alla porta e.... non riesco ad andare avanti.
Alzo gli occhi e mi accorgo del perché: sigilli enochiani. Qualcuno ha ritenuto di doversi proteggere dagli angeli.
Ma dentro c'è qualcuno.... qualcosa....
Uno spirito inquieto. Un fantasma. Eppure.... sento qualcos'altro. Mi guardo intorno e sento come se ci fosse uno dei miei fratelli, ma non c'è nessuno. No, è come se ci fosse stato, tanto tempo fa.
Non posso neanche toccare la porta perché il sigillo mi spedirebbe dall'altro lato della strada, o peggio.
Chi abitava qui?
Torno al cancello e trovo delle lettere nella cassetta della posta. Ne prendo una e leggo un nome e una data.
Jason Masly / 10 Gennaio 1993
Appena leggo questo nome, una serie di immagini mi passano davanti agli occhi, e capisco chi era e perché quei sigilli.
Jason era un tramite.
E dopo aver detto sì ad un mio fratello, se ne è pentito e quando l'angelo l'ha lasciato, ha segnato la sua casa con appositi simboli anti-angeli, per essere sicuro che non potesse più tornare.
Ma sono arrivati i demoni, e...
Non potrò mia lasciare Jimmy, farebbe la stessa fine di Jason: lo catturerebbero e lo torturerebbero fino ad ucciderlo.
Ora lo spirito di Jason è qui, e non trova pace. E non posso entrare per aiutarlo.
Ho bisogno d'aiuto, ma i Winchester hanno da fare e... non posso portarli qui.
Sospiro e prendo una decisione che mi mette i brividi: devo andare da Allison.
Spicco il volo e atterro davanti casa sua. Non li conosce, altrimenti sono certo che anche lei avrebbe ricoperto la sua casa di sigilli enochiani. Per tenermi alla larga.
Scuoto il capo e mi materializzo nella sua cucina.
Appena la vedo, il mio cuore fa un balzo: mi dà le spalle ma deve essersi accorta di me, perché si è irrigidita.
Allison..” sussurro piano, lei si volta lentamente e la sua espressione mi ferisce.
Che diavolo ci fai qui? Mi sembrava di essere stata chiara.” mi dice in tono aspro.
Io distolgo lo sguardo e guardo altrove. “Sì ma ho bisogno del tuo aiuto...”
Allison scuote il capo. “Niente da fare, fatti aiutare da qualcun altro. Ora se vuoi scusarmi, ho un ospite.”
Ospite.
Questa parola non mi piace.
In quel momento, ci raggiunge un uomo. “Ehi Allison, tutto bene? Con chi parli?”
Lei fa una smorfia di disappunto. “Scusami, torno subito di là, devo...”
Lei chi è? Un venditore di enciclopedie?” ridacchia l'uomo prendendomi in giro.
Io lo polverizzo. No, non posso.
Cosa? Io sono un me.....”
Un meraviglioso e solerte idraulico!” mi interrompe Allison con enfasi. Io la guardo stupito e un po' offeso.
L'uomo corruga la fronte. “Un idraulico? Vestito così? Sembra più un testimone di Geova, sinceramente.”
Lei sorride scuotendo il capo. “Ma no, è che è passato per parlarmi... del preventivo, quindi è vestito ahm... in borghese!”
L'altro incrocia le braccia sul petto. “Deve guadagnare bene, visto com'è vestito.” commenta ironico.
Ma chi diavolo è questo tizio? Perché c'è tutta questa confidenza con Allison? Non smetto di fissarlo con aria truce.
Non saprei.. comunque se non ti dispiace, scambiamo altre due parole e poi torno subito da te. Queste tubature sono un vero tormento!” gli dice Allison con un sorriso.
Lui annuisce sorridendo e le tocca un braccio. “Va bene, ti aspetto di là.” e si allontana.
Rimasti da soli, la guardo negli occhi ma lei non ricambia lo sguardo.
C'era bisogno di umiliarmi? Un idraulico?” le chiedo subito.
Lei fa spallucce. “Tu stavi per dirgli di essere un angelo! Cosa potevo dirgli?”
Un amico, per esempio. Invece...” ma lascio cadere il discorso, non ho tempo per lamentarmi di quanto mi sia sentito preso in giro dalla situazione.
Comunque, ti dicevo... ho bisogno di aiuto.”
Allison sospira. “Sarebbe a dire?”
In periferia c'è una casa.... infestata da un fantasma...” inizio.
E quindi?”
Io sollevo le sopracciglia. “Quindi.... ho bisogno di una cacciatrice.”
Non puoi dargli pace tu da solo?” obietta in tono calmo. La sua freddezza mi spaventa.
Vorrei” ammetto annuendo “ma questo fantasma.. era un tramite, e quando l'angelo che lo possedeva l'ha lasciato libero, per essere sicuro che non tornasse più, ha dipinto una serie di sigilli enochiani sulle mura, e io non posso entrare.” spiego.
Allison non si scompone. Sembra che qualsiasi cosa io le dica, le scivoli addosso. Cosa ci è successo? Perché siamo finiti così?
Ma ora non posso lasciare il mio ospite, cosa gli dico? Che devo dare la pace ad un ex-tramite?” mi dice sarcastica.
Chi è quell'uomo?” le domando senza pensarci.
Lei mi fissa per qualche istante e la vedo deglutire. “Il mio fidanzato.”
E me lo dice così? Senza battere ciglio?
Ho la nausea, per fortuna non mangio, altrimenti credo proprio che vomiterei.
Sento l'irresistibile istinto di andare in salotto e uccidere quell'uomo, ma non posso... per ora.
Fi... fidanzato...” balbetto come un idiota “capisco. E tu sei.. innamorata di lui?”
Allison accenna un sorriso. “Mi sembra ovvio, altrimenti perché starei con lui?”
Io annuisco mettendo le mani dietro la schiena: non voglio che lei si accorga che sto tremando dalla rabbia.
Beh sai” aggiunge “non si può restare soli per sempre. È un bravo ragazzo e mi fa stare bene...”
Ci vai a letto?”
Non posso essere stato io a parlare... non posso averle chiesto davvero questo.
Allison apre la bocca e mi fissa irritata. “A parte che non sono affari tuoi, Castiel, ma.... chi sta insieme solitamente dorme insieme...”
Indietreggio di qualche passo, improvvisamente essere qui mi sembra l'idea più idiota che io abbia mai avuto.
Hai ragione.” concordo in tono secco “Beh comunque sia, puoi aiutarmi o devo chiedere aiuto ai Winchester?”
Il mio atteggiamento è cambiato, ora sono più freddo di quanto non lo sia lei. E Allison se ne accorge, capisce che saperla con un altro uomo mi ha... ucciso.
No, aspetta” mi dice con un sospiro “gli dirò che devo uscire per un'improvvisa emergenza.” e si avvia verso il salotto.
Sento il sangue ribollirmi, Jimmy si agita perché le mie furiose reazioni lo svegliano dal suo torpore, ma non posso farci niente.
E io che mi disperavo pensando a quanto la stavo facendo soffrire! Allison si è già trovata un altro... e io sono ancora più solo.
Il rumore della porta che sbatte mi annuncia per il suo “fidanzato” è andato via.
Dammi il tempo di prendere le mie cose, e andiamo.” mi dice Allison salendo le scale.
Io non le rispondo, non la guardo neanche, non posso. Mi sento.. tradito.
Forse ho sbagliato a respingere Anna.... avrei dovuto apprezzare di più il suo interessamento.
Ma che sto pensando? Sono sconvolto... ecco cosa c'è.
Eccomi pronta.” mi annuncia apparendomi accanto, sono così scioccato da non averla sentita arrivare.
Bene.” le rispondo brevemente.
Ti dispiace se prendiamo la mia macchina? Sai che volare mi dà la nausea.” mi chiede.
Sapessi la nausea che ho io...
Come vuoi, va' pure.”
Mi guarda perplessa. “Non vieni con me?” mi domanda corrugando la fronte.
Io scuoto il capo. “No. Ho le mie ali, ti ringrazio.”
Per un attimo ho l'impressione che Allison si sia rattristata, ma è una sensazione che dura un istante.
Ok, come vuoi” mi dice stringendosi nelle spalle. “Dove ci troviamo?”
Conosci la zona periferica più a sud? Ci sono alcune villette abbandonate.... una ha un grande cancello scardinato.”
Lei annuisce. “Va bene, allora...”
Non aspetto di sentire cosa ha da aggiungere, perché volo via senza dire nient'altro.
Devo scappare da qui o mi metto ad urlare, e la mia vera voce è devastante.
Non credevo che avrei potuto soffrire più di quanto non abbia fatto quando Allison mi ha ordinato di uscire dalla sua vita, invece è così. Saperla con un altro mi fa male.
E il dolore si sta trasformando in rabbia.

*****

Due mesi!! Sono due mesi che non vedo Castiel.
Mi manca, mi manca terribilmente e se dicessi il contrario mentirei a me stessa. Ma sono arrabbiata. Sono... furiosa con lui.
Sono stati due mesi intensi e pieni di avvenimenti.
Ho conosciuto un ragazzo e ho cercato di seppellire nel fondo della mia mente la consapevolezza di essere il tramite di riserva di Lucifero.
Ho deciso che dovevo provarci ma onestamente non mi sta riuscendo poi tanto bene.
Continuo a pensarci e continuo a credere che sarei dovuta rimanere all'Inferno visto il pericolo che la mia presenza sulla terra comporta.
Sospiro e sorrido a Damon che guarda la tv sul divano.
“Torno subito.” gli dico alzandomi.
Lui annuisce ed io vado in cucina.
Damon è un bravo ragazzo. E anche molto carino.
Mi tratta bene e mi fa sorridere.
Non posso dirgli la verità sul mio lavoro e sulla mia vita, non ha l'apertura mentale necessaria per sopportare l'idea che il soprannaturale esiste.
E' molto in gamba, ma devo ammetterlo.. E' un uomo dalle vedute ristrette.
Non potrebbe accettare il mio lavoro, non mi crederebbe.
Prendo un bicchiere di acqua e rimango ferma di fronte alla finestra.
Questo è un gesto che mi ricorda Cass.. Lui guardava sempre fuori dalla finestra affascinato dal mondo tutto intorno a lui.
Chissà come sta! Chissà se anche lui si sente come se ci fosse qualcosa dentro il suo stomaco che lo morde facendogli male.
Ma che dico? Lui è un angelo, non sente nessun tipo di emozione.. fisica perlomeno.
Mi schiarisco la voce e sento qualcosa, o meglio qualcuno alle mie spalle..
So chi è e non posso fare a meno di irrigidirmi.
Un po' per l'emozione del momento, un po' per la rabbia che mi porto ancora dentro.
“Allison..”
Mi chiama in un sussurro ed io ci metto qualche secondo prima di voltarmi.
Mi stampo in viso l'espressione più fredda e distaccata che ho e lo guardo.
“Che diavolo ci fai qui?” gli chiedo “Mi sembrava di essere stata chiara.”
Lui mi osserva e poi distoglie triste lo sguardo.
Vorrei tanto abbracciarlo ora, ma non mi va giù che mi abbia mentito e chiamata “errore” per ben due volte.
Non cederò!
“Si ma ho bisogno del tuo aiuto.” mi annuncia.
La mia reazione arriva in un attimo. Scuoto il capo e chiudo un attimo gli occhi.
“Niente da fare. Fatti aiutare da qualcun altro. Ora se vuoi scusarmi, ho un ospite.”
Mi avvio verso il salotto e Damon ci sta raggiungendo.
“Ehi Allison, tutto bene? Con chi parli?” mi chiede.
Arriccio un po' la bocca e faccio spallucce.
“Scusami, torno subito di là, devo...” Damon mi interrompe e guarda Castiel.
“Lei chi è? Un venditore di enciclopedie?” gli chiede prendendolo in giro.
Non mi piace che lo faccia. Vorrei cacciarlo da casa mia a calci in questo momento. Come osa prenderlo in giro?
“Cosa? Io sono un me.....”
Castiel lo guarda perplesso e si accinge a rispondere. Non mi stupirei se gli dicesse la verità.
“Un meraviglioso e solerte idraulico!” lo interrompo per tempo, prima che sveli di essere un angelo del Signore che mi ha salvata dall'Inferno.
“Un idraulico?” chiede Damon, “Vestito così? Sembra più un testimone di Geova, sinceramente.”
Vorrei strozzarlo.
Fingi Allison.. Fingi.
“Ma no, è che è passato per parlarmi... del preventivo, quindi è vestito ahm... in borghese!” dico.
Oddio, sono pessima a dire le bugie.
Damon incrocia le braccia sul petto e sospira.
“Deve guadagnare bene, visto com'è vestito.” commenta.
Questo ragazzo è... Manca di tatto.. Decisamente.
“Non saprei.. comunque se non ti dispiace, scambiamo altre due parole e poi torno subito da te. Queste tubature sono un vero tormento!” gli dico con un sorriso.
Damon annuisce e mi sfiora piano il braccio. Poi torna in salotto.
Quando rimaniamo soli, Castiel mi guarda ma io evito categoricamente il suo sguardo.
“C'era bisogno di umiliarmi? Un idraulico?” mi chiede subito.
Nella sua voce c'è un briciolo di.. offesa credo.
Sento improvvisamente il bisogno di giustificarmi..
“Tu stavi per dirgli di essere un angelo! Cosa potevo dirgli?” rispondo.
Lui mi guarda in un modo strano e sospira.“Un amico, per esempio. Invece...” lascia perdere e fa un grosso respiro. “Comunque, ti dicevo... ho bisogno di aiuto.”
“Sarebbe a dire?”
“In periferia c'è una casa.... infestata da un fantasma...” mi spiega.
“E quindi?”
Alza le sopracciglia come se la risposta fosse ovvia e vorrei sorridere di quel gesto tipicamente umano.. Ma non lo faccio.
“Quindi.... ho bisogno di una cacciatrice.” mi dice.
“Non puoi dargli pace tu da solo?” chiedo calma.
“Vorrei” annuisce e riprende “ma questo fantasma.. era un tramite, e quando l'angelo che lo possedeva l'ha lasciato libero, per essere sicuro che non tornasse più, ha dipinto una serie di sigilli enochiani sulle mura, e io non posso entrare.”
Rimango calma e ferma.. Quello che mi dice non mi lascia indifferente.. ma voglio che lo creda.
“Ma ora non posso lasciare il mio ospite, cosa gli dico? Che devo dare la pace ad un ex-tramite?”
“Chi è quell'uomo?” mi domanda di impulso.
Ok, ci siamo.. Finalmente l'ha chiesto. Iniziavo a credere che non gliene importasse nulla.
“Il mio fidanzato.” rispondo.
“Fi... fidanzato...” balbetta “capisco. E tu sei.. innamorata di lui?”
Gli voglio bene? Si. Innamorata? No.. “Mi sembra ovvio, altrimenti perché starei con lui?”
Lui annuisce e mette le mani dietro la schiena.
“Beh sai” gli dico cercando di essere più garbata “non si può restare soli per sempre. È un bravo ragazzo e mi fa stare bene...”
“Ci vai a letto?” mi chiede.
Rimango per un secondo immobile.
Non posso credere che mi abbia appena chiesto se faccio sesso con un altro in un modo così freddo e... calmo.
“A parte che non sono affari tuoi, Castiel, ma.... chi sta insieme solitamente dorme insieme...” gli rispondo irritata.
Lui indietreggia un po'. Ora è freddo, distaccato.
L'ho ferito!!!!
Non volevo Castiel.. Non volevo ferirti.
“Hai ragione.” mi dice in tono diretto “Beh comunque sia, puoi aiutarmi o devo chiedere aiuto ai Winchester?”
Non posso non aiutarlo. Cacciare è il mio mestiere e anche se non glielo dirò, voglio stargli accanto, anche se solo per un po'.
Sospiro e scuoto piano il capo per un attimo. “No, aspetta. Gli dirò che devo uscire per un'improvvisa emergenza.”
Lo guardo un attimo e vado in salotto.
Damon mi fissa perplesso e un po' mi spiace liquidarlo così, ma deve andarsene. Esce di casa ed io riprendo fiato prima di tornare in cucina.
Castiel è qui.. E il mio cuore batte troppo forte.
Mi schiarisco la voce e mi avvicino alle scale.
“Dammi il tempo di prendere le mie cose, e andiamo.” gli dico.
Salgo di sopra e mi siedo un attimo sul letto. Non voglio nascondermi nella mia camera come un'adolescente, o meglio, vorrei.. ma non è professionale!
Faccio un grosso respiro e poi mi alzo. Prendo le mie cose e scendo sotto.
Quando arrivo accanto a Castiel, lui è così assorto nei suoi pensieri che non mi sente neppure arrivare.
Chissà cosa pensa!!
“Eccomi pronta.” gli dico.
“Bene.”
Wow.. Che bell'atmosfera serena..
“Ti dispiace se prendiamo la mia macchina? Sai che volare mi dà la nausea.” chiedo..
“Come vuoi, va' pure.”
Va' pure? Lui non viene con me?
“Non vieni con me?” gli chiedo.
“No. Ho le mie ali, ti ringrazio.” mi dice antipatico.
Mi sento triste e malinconica per un attimo.
Non mi piace questa freddezza.. Odio il modo in cui siamo ora. Ma forse a lui va bene!
“Come vuoi.” gli dico “Dove ci troviamo?”
“Conosci la zona periferica più a sud? Ci sono alcune villette abbandonate.... una ha un grande cancello scardinato.”
Ville abbandonate e infestate. Tipico.
“Va bene, allora...”
Lui annuisce piano e poi vola via.
Rimango sola nella mia casa.. Con la strana sensazione che il mio gioco della freddezza apparente mi si stia rivoltando contro.
Questo è un particolare che non avevo previsto e fa male!
Apro la porta ed esco.
In macchina metto a tacere anche i miei pensieri.. Accendo la radio e mi faccio forza.
Posso contare solo su di me. E per mia scelta!
Ho mandato io via Castiel..
Non mi pento di averlo fatto. Ero furiosa.
Ma mi pento del modo in cui l'ho fatto!! Sono stata brusca e cattiva e il suo intendo era proteggermi.
Arrivo a destinazione dopo pochi minuti.
Spengo la radio e scendo dall'auto.
Castiel se ne sta lì fermo a fissare la casa. Non si gira neppure per guardarmi ed io mi sento.. come se mi avessero appena dato un colpo in testa.
Lui è qui, ma è freddo, distante.
Mi ferisce.. E la mia rabbia sta diventando dolore.
Faccio un grosso respiro e mi avvicino a lui con fare indifferente.
“Si comincia.” sussurro.
Prendo la pistola e sparo dei colpi al muro malandato sperando di colpire, e quindi spezzare, uno di quei sigilli.



*****

Gli umani credono che con una pistola si può risolvere ogni cosa. Allison continua a sparare contro un muro, con la speranza, credo, di spezzare un sigillo.
Non è così che si spezzano i sigilli enochiani.” sottolineo in tono distaccato, senza guardarla. Non l'ho guardata neanche quando è arrivata pochi minuti fa, non riesco a guardarla senza pensare è stata con un altro. STA con un altro!
Ah no?” dice lei fermandosi. “Perché non me l'hai detto prima che cominciassi a sparare?”
Mi stringo nelle spalle. “Non me ne hai dato il tempo...”
Allison sbuffa e abbassa la pistola. “E allora? Vado io?”
La guardo per un secondo e faccio una smorfia. “Tu? No.” obietto scuotendo il capo. “E' lo spirito di un tramite... è un po' diverso. Sarà particolarmente arrabbiato, e se sbatte me contro un muro, me la caverò. Se lo fa con te...”
E quindi che facciamo?” mi interrompe impaziente.
Questi sigilli, si spezzano col sangue.” ed estraggo il mio coltello. Posiziono la lama sul palmo della mia mano e incido la pelle, il sangue inizia ad uscire.
Ma che fai?” protesta Allison guardandomi compiere questo gesto autolesionista.
Spezzeremo i sigilli intorno alla porta con il mio sangue, affinché io possa entrare senza problemi. Dammi la mano.” le dico.
Lei stende la sua mano e io faccio cadere diverse stille di sangue, fino a formare una piccola pozza nell'incavo del palmo.
Allison è... disgustata, credo.
Non preoccuparti” la rassicuro. “Jimmy non ha malattie, non ti trasmetterò nulla.”
Lei mi guarda ignorando il mio sangue che continua a raccogliersi nella sua mano. “Non pensavo a questo! Mi fa solo... specie vedere che ti ferisci da solo... senza fare una piega.” mi confessa.
I vantaggi di essere un angelo, poco dolore.” le rispondo senza guardarla.
E Jimmy non sente niente?”
Io scuoto il capo mentre altre gocce cadono sul suo palmo. La guardo per un attimo e in effetti non è disgusto per il mio sangue quello che leggo sul suo viso, ma.... preoccupazione?
Ma no.. sono io che vorrei vederla preoccupata per me... povero illuso alato.
No, sicuramente non taglietti come questi. Jimmy per la stragrande maggioranza del tempo, è incosciente. Te l'avevo già detto, mi pare.” butto con indifferenza, riferendomi alla nostra notte d'amore. Allora le dissi che con lei c'ero solo io...
Per un istante ci guardiamo. Allison si schiarisce la voce. “Sì, me lo hai detto...” sussurra e io distolgo subito lo sguardo.
Quando penso che il sangue può bastare, chiudo il pugno e il taglio si rimargina.
Bene, ora devi segnare quei simboli con questo sangue, trasversalmente al cerchio, come se volessi tagliarlo.” le spiego indicando i sigilli che mi interessano.
Sento il suo sguardo addosso, ma mi rifiuto di ricambiarlo.
Non ce la faccio.
Sarò stupido ma ora non ce la faccio a guardarla.
Credevo di essere qualcosa di speciale per lei.... invece non ha impiegato molto tempo a rimpiazzarmi con un altro...
Mi fa male.
Ok” annuisce con un sospiro. “Quindi segnerò quei tre sigilli.. e tu potrai entrare?”
Sì, Esattamente.”
Senza aggiungere altro, si avvia verso la casa proprio mentre un tonfo profondo proviene dall'interno: credo che Jason sappia della mia presenza, e credo proprio che gli angeli non gli piacciano un granché..
Allison spezza i sigilli col mio sangue e mentre lo fa “vedo” l'energia protettiva che circondava la casa sgretolarsi quel tanto che basta a farmi passare senza problemi.
Ecco fatto.” mi dice raggiungendomi. “Entriamo?” mi domanda prendendo un fazzoletto dalla sua borsa “da lavoro”.
La guardo freddamente e scuoto il capo serio. “Tu no.”
Sbatte le palpebre confusa. “Cosa?”
Hai fatto la tua parte, ti ringrazio. Ma ora puoi tornartene a casa.” le dice facendo finta di interessarmi profondamente alla vecchia porta della villetta. In realtà sono sempre più arrabbiato e... voglio punirla, in un certo senso.
So che costringerla a non partecipare ad una caccia la farebbe infuriare, ed è per questo che le dico di andarsene a casa.
Tu mi hai trascinato qui e ora mi dici di andarmene?” sbotta buttando a terra il fazzoletto macchiato del mio sangue.
Mi stringo nelle spalle. “Non ti ho trascinato da nessuna parte,Allison. Ti ho chiesto aiuto e tu hai accettato. Non ti ho obbligata a lasciare... casa tua.”
Lei incrocia le braccia sul petto e si posiziona davanti a me, costringendomi a guardarla.
E non potevi chiederlo a qualcun altro, questo aiuto?”
Io accenno un sorriso, davvero mi fa questa domanda?
Beh” inizio “non potevo andare da una persona qualsiasi e dirle che mi serviva il suo aiuto per spezzare un sigillo col mio sangue, ti pare?”
Già.” conviene lei. “Ma non potevi chiederlo ai Winchester o farlo da solo?”
Oh.... è così irritata dal fatto che l'ho distratta un attimo dal suo “fidanzato” che adesso si pente amaramente di essere venuta qui.
I Winchester non possono occuparsi di tutto e se avessi provato solo a sfiorare uno di quei simboli col mio sangue, mi sarei fatto molto male. Scusami se ti ho disturbato, non accadrà mai più.” le dico bruscamente e tutto d'un fiato, avviandomi verso la casa senza aspettare la sua risposta.
Allison mi rincorre. “Ehi aspetta un momento! E mi lasci qui? Vengo anche io!”
Mi fermo e mi volto a guardarla. “Stai fuori da questa casa. Un tramite inquieto non è come un comune mortale.” le ripeto autoritario.
Non puoi obbligarmi a starmene con le mani in mano, non puoi darmi ordini.” obietta guardandomi fiera.
Io annuisco grave. “Fa' come vuoi.” e sparisco.
Una volta entrato, immediatamente un mobile si sposta e velocemente mi schiaccia contro il muro, bloccandomi dalla vita in giù. Lo sposto di lato agevolmente e avanzo. “Jason... per favore.” lo chiamo guardandomi intorno.
Scricchiolii strani risuonano tra queste mura in rovina: non è disabitata da secoli, eppure questa casa è... disastrosa. Sicuramente la visita mortale dei demoni l'hanno aiutata a ridursi in questo stato.
Jason... ascoltami di p...” ma non riesco a finire perché una forza invisibile mi scaraventa al soffitto.
CASTIEL!” urla Allison che, come prevedevo, mi ha seguito in questo posto.
Ricado a terra sbattendo la faccia, il sangue comincia a scorrere da un taglio sullo zigomo.
Allison corre al mio fianco. “Stai bene?” mi domanda prendendomi per un braccio. Io mi divincolo dalla sua presa.
Mi sembrava di averti detto di stare fuori da qui!”
Ma io ho gli strumenti per eliminarlo!” mi dice sollevando la sua borsa.
Cosa? Sale e benzina?” domando sarcastico. “Noi esorcizziamo demoni e fantasmi da prima che l'uomo sapesse della loro esistenza. Ho i miei metodi, molto più efficaci dei tuoi.”
Mi fissa per un attimo e capisco di averla ferita.
Va' via Allison, è davvero pericoloso stare qui.” le dico in tono più pacato.
Non ha il tempo di rispondermi perché un movimento attira la nostra attenzione: Jason ha scagliato un vaso contro di lei.
Attenta!” urlo e l'afferro buttandola a terra ed evitando che sia colpita dall'oggetto.
Indispettito dal mio intervento, Jason inizia a bersagliarci con ogni cosa, e io non posso fare altro che fare da scudo ad Allison col mio corpo.
Dannazione, non pensavo che sarebbe stato così complicato.
La prossima volta che ti viene detto di starne fuori, tu stanne fuori!” le dico mentre ancora siano stesi a terra.
Lo terrò a mente!” risponde lei ironica, coprendosi la testa.
Lo spirito si calma, o meglio sembra essersi calmato, ci rialziamo da terra e ci guardiamo attorno.
Ora che si fa?” mi domanda Allison.
Tu niente, io tento di parlargli.”
Allison ridacchia. “Parlare con un fantasma infuriato? Auguri!” mi prende in giro.
Improvvisamente Jason si materializza davanti a me. “Vattene da qui!” mi urla afferrandomi per la gola e sollevandomi da terra.
Sento caricare un fucile.
Togligli le mani di dosso!” grida Allison e subito dopo uno sparo risuona nell'aria.
Pallottole di sale. Non gli fanno praticamente nulla, a parte farlo infuriare ancora di più. La sua stretta intorno alla mia gola si accentua. Io non posso morire così, ma Jimmy sì.
Jason.. ti prego.. ascoltami...” mormoro cercando di liberarmi. Lo spirito di un tramite ha una forza... sovrumana. E per di più mi ha colto di sorpresa.
Ora morirai, bastardo!” ringhia la creatura che mi sta strangolando.
Jason, no!” urla Allison. “Vuoi ammazzare il suo tramite? E questo che vuoi? Vuoi che muoia un altro povero idiota? Castiel vivrà, e si troverà un altro burattino, ma Jimmy morirà, è questo quello che vuoi?”
Jason si ferma e la guarda. “NO!”
E allora lascialo andare, per favore!”
Lo spirito obbedisce e io ricado a terra. Mi rialzo rapidamente e lo afferro, prendendogli la testa fra le mani.
Va' in pace Jason, dimentica il dolore terreno, raggiungi il Paradiso.” mormoro in aramaico.
Il viso prima stravolto e funereo di Jason si trasforma, diventando sereno e quasi umano.
Si volta verso Allison e le sorride, prima di sparire in un lieve lampo di luce.
Avevi ragione... era decisamente diverso!” dice Allison avvicinandosi a me.
Allison, ne so più di te su queste cose. La prossima volta...” no.. non ci sarà nessuna prossima volta.
Lascia perdere, usciamo da qui.” e la spingo verso la porta.
Una volta fuori, lei si ferma e mi fissa. Nota la ferita che ho in faccia e fa per allungare una mano. “Sei ferito.” mi dice.
Io evito il suo tocco, mi passo una mano sul viso e la ferita sparisce all'istante.
Allison mi guarda sbigottita. “Come hai fatto? Ah già.. sei un angelo.” si domanda e si risponde da sola.
Già, trucchetti da angelo.” commento guardando altrove.
Grazie per il tuo aiuto, Allison, Jimmy è vivo grazie a te, credo.”
Lei annuisce. “Di.. nulla.”
Addio Allison... e buona fortuna.” la saluto freddamente. Lei apre la bocca e corruga la fronte.
E vai via così?”
Io sollevo le sopracciglia. “E come dovrei andarmene? Io volo.”
No intendevo.. senza neanche fare due chiacchiere?” mi chiede Allison nervosa.
Non ho tempo, il dovere mi attende.” insisto in tono distaccato.
Mi sto vendicando di lei. E lei lo capisce e ne soffre. Mi dispiace dolcezza... ma ho il cuore a pezzi...
Cass, aspetta.... devo parlarti...”
Torna alla tua vita Allison.. torna dal... tuo amore...”
E volo via, lasciandola da sola.
L'ho trattata con freddezza, perché sento di amarla ancora tanto. Come un idiota, la amo pazzamente.
È stato il mio primo e unico amore, un amore umano e devastante.
E mi ha fatto tanto male.

*****


Castiel se n'è appena andato.
Mi ha lasciata qui e se n'è andato dopo avermi trattata con la massima freddezza.
A dire il vero non sono per nulla sorpresa. Io l'ho allontanato, io gli ho mentito dicendogli che Damon è il mio fidanzato.. Io.. io me lo merito questo trattamento.
Damon.. devo pensare anche a lui.
Non lo amo e non l'ho mai considerato il mio fidanzato.. E' sempre stato un buon amico e nulla più, anche se credo che lui si aspettasse qualcosa di diverso e più.. intimo diciamo.
Mi spiace per lui. Non volevo ferirlo anche se so che finirà così.
Io volevo solo qualcuno che mi volesse bene e a cui dare il mio affetto. E Damon era lì pronto a riceverlo.
Alzo gli occhi al cielo e salgo in auto.
Dovrei passare da lui e dirgli che amo il mio “meraviglioso e solerte idraulico”.
Perchè è così! Io lo amo, e rivederlo dopo due mesi mi ha solo ricordato quanto sia importante per me.
Perchè mi considera un errore?
Perchè Cass? Tu per me sei l'unica cosa buona della mia vita.
Sospiro e metto in moto.
La mia idea è quella di andare a casa di Damon per chiarire le cose, e poi dritta a casa mia per urlare il nome di Castiel fin quando non lo vedrò comparire.
Ma quando arrivo davanti casa del mio presunto fidanzato, mi manca il coraggio di scendere e vigliaccamente rimando a dopo.
So che è sbagliato e che non farò altro che aumentare e nutrire le sue illusioni, però in questo momento non ho la concentrazione e la pazienza necessaria per parlargli.
Me ne andrò a casa e pregherò affinchè Castiel si faccia vedere.
Ingrano la marcia e mi avvio verso casa.
Quando arrivo, parcheggio ed entro dentro.
Getto distrattamente la borsa da lavoro per terra e apro le braccia guardando il soffitto.
Non so perchè, ma ho sempre avuto la sensazione che per parlare con Cass devo guardare in alto.
Forse è perchè sono cresciuta con l'idea degli angeli in paradiso e del paradiso in cielo.. Quindi fisso l'alto.
Sai, per essere un angelo a volte sei proprio.. cieco.” dico alla stanza.
Sospiro e scuoto il capo.
Cass, fatti vedere per favore.. Mi sento un'idiota a parlare da sola.” continuo “So che mi stai osservando. Riesco a sentirti.”
Mi passo una mano sul viso abbassando gli occhi e quando li rialzo lui se ne sta lì, davanti a me.
Ha le mani dietro la schiena e mi fissa con aria... distante.
Cosa vuoi?” mi chiede.
Cosa voglio? “Anche io sono felice di vederti e fare quattro chiacchiere.” dico sarcastica.
Credevo che avessi fretta di tornare dal tuo fidanzato.. Quindi perchè mi hai chiamato?”
Oh angelo mio!! Sei così tenero.. Percepisco la tua gelosia e la tua irritazione nel parlare di lui.
Non volevo irritarti ed indurti a trattarmi come se fossimo due perfetti estranei.
Vorrei uscirmene con una delle mie frasi. Una delle mie pungenti e sarcastiche risposte, ma ho un'unica frase in testa. E voglio dirgliela.
Non importa cosa accadrà.
Perchè ti amo.” gli sussurro lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
Lui mi guarda finalmente, mi guarda davvero e anche se la sua espressione rimane fredda e distaccata, noto che qualcosa si muove in lui quando pronuncio quelle parole.
E mi dispiace. Mi dispiace di averti mentito.” aggiungo “Damon, l'uomo che c'era qui prima, non è il mio fidanzato. E' solo un amico.”
Lui piega appena la testa e sospira assumendo una postura ancora più dura.
E dovrei crederti?”
Si!”
Perchè?” mi domanda secco “Perchè dovrei crederti? Era qui e ti.. ti toccava e ti sorrideva.”
Scuoto il capo e mi avvicino ancora di più a lui.
Mi ha sfiorato il braccio e mi sorride perchè è un uomo gentile.” gli spiego.
Gli prendo il viso tra le mani e glielo accarezzo spostandogli i capelli dalla fronte.
Da quando te ne sei andato chiamandomi errore io mi sono sentita come se avessi un buco dentro. Ho cercato di farmene una ragione, di accettare il fatto che non avresti potuto mai amarmi. Ho provato a non amarti, ma non ci riesco. Io.. non ci riesco.” gli dico accarezzandogli la guancia.
Lui mi guarda e poi chiude gli occhi piegando il capo lateralmente per godersi meglio la mia carezza.
Quando mi guarda il blu delle sue iridi è velato di tristezza e la sua mano si alza piano fino ad accarezzarmi la bocca.
Poggiamo le nostre fronti una contro l'altra e ci perdiamo in un triste sospiro carico di attesa.
Chiudo gli occhi e realizzo di aspettare questo momento, il momento in cui ci ritroviamo, da quando se ne è andato.
Mi ha mentito ma qui tra le sue braccia non c'è nient'altro che conti per me.
E quando lui poggia piano la bocca sulla mia capisco che prova le mie stesse sensazioni.
Ricambio il suo bacio che diventa subito più profondo e poi mi stacco piano.
Lo guardo negli occhi e gli sorrido.
E' ora di volare..” gli sussurro “Credo che tu sappia dove andare.”
Lui annuisce piano e mi sorride. Mi bacia di nuovo e quando si allontana un po' siamo in camera da letto.
Gli sfilo piano l'impermeabile mentre le nostre labbra si sfiorano e poi gli bacio il collo mentre lo libero dalla cravatta e dalla camicia.
Ti amo Castiel. Ti amo.” gli dico baciandolo e stringendomi a lui.
Lo desidero, e lui desidera me. Lo sento.
Ti amo anche io.” mi risponde “Tu non sai quanto.”
Prendo le sue mani che mi accarezzano i capelli e ne bacio il palmo, poi le porto sui bottoni della mia camicetta.
Lui la sbottona e la toglie. Poi toglie anche il reggiseno.
Mi accarezza la schiena e mi bacia, e con delicatezza ci sdraiamo a letto.
Lui fa scorrere le sue labbra leggere sui miei seni e poi sul ventre. Sbottona i miei jeans e li sfila tirando via anche gli slip.
Toglie anche il resto dei suoi vestiti e delicato si sistema su di me. Tra le mie gambe, dove gli ho fatto spazio.
Le nostre bocche si incontrano di nuovo e dopo qualche secondo di respiro affannato e palpabile desiderio, mi “scivola” dentro spezzandomi il respiro per un attimo.
Chiudo poco le gambe per tenerlo stretto dentro di me e lo bacio con passione mentre ci accordiamo tacitamente sul ritmo giusto.
Adoro la sensazione che provo quando mi ama..
E' fresco come il vento, forte come un uomo vero e dolce come il più perfetto degli amanti.
Adoro sentirlo così vicino a me.
Lo amo.. io lo amo da impazzire.
Gli accarezzo i capelli mentre lui mi accarezza il collo con la bocca e affondo le mie dita nelle sue spalle gemendo del piacere che mi scuote violento.
Castiel poggia la fronte sulla mia e il suo respiro affannoso si fonde col mio.
Mi stringe delicato circondandomi la schiena con le braccia e mi solleva.
Ora siamo seduti ancora stretti l'uno all'altra.
Mi accarezza i capelli spostandoli dal mio viso sudato e mi bacia delicatamente l'incavo tra il collo e la clavicola.
Poi ci guardiamo per un attimo interminabile felici e sereni.
Strofino il naso al suo e lo abbraccio.
Ti prego Castiel.. Non andartene prima che io mi svegli domattina.” gli sussurro all'orecchio.
Lui mi stringe di più e mi accarezza i capelli.
Stavolta sarò qui quando ti sveglierai.”
Promesso?” gli chiedo.
Promesso!”
Mi tiene dolcemente stretta ed io non so immaginare un posto più bello delle sue braccia.


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Capitolo 13
*** What about now? ***


What about now?


Sì è addormentata, qui tra le mie braccia.
Certo che ho proprio una volontà di ferro, sì.
Quanto ho resistito alla sua dolcezza? Trenta secondi? Forse di meno.
Ma come potevo non amarla? Quando mi ha detto che quel Damon non era nessuno... credo di aver sentito le campane. E quando mi ha detto che mi ama.. con quel tono così dolce... mi sono tremate le ali!
Non posso farci nulla: io amo Allison.
Ci siamo perdonati a vicenda.... e abbiamo fatto pace nel modo più bello che esista.
L'ho amata intensamente, più di quanto non abbia fatto la prima volta, più di quanto credevo di essere capace.
Io la adoro, e adoro stare qui con lei, a sentirla respirare regolarmente tra le mie braccia, stretta a me.
Si è rannicchiata contro di me, sento il suo respiro sulla pelle, e sono felice.
Questa volta non scapperò, mi troverà qui al suo risveglio e non perché gliel'ho promesso dopo aver fatto l'amore. Sarò qui perché voglio esserci. Voglio esserci... per sempre.
Sono certo che Sirahel verrà a trovarmi... e mi bistratterà come al solito. E ha ragione, io dovrei stare lontano da Allison, ma non voglio starle lontano.
Io non so perché mi è successo questo, non so perché mi sono innamorato di lei. Forse era destino... forse c'è una spiegazione anche a questo, era scritto da qualche parte.
Non lo so, e non mi interessa. Il mio posto, adesso, è qui. Stretto alla mia donna che dorme tranquilla, sicura della mia presenza, del mio amore.
Non la deluderò di nuovo. Non la farò piangere un'altra volta. E se Damon si ripresenta, saranno guai per lui.
Lui può trovarsene quante ne vuole di donne, ma Allison è.... mia.
Mia.
La stringo un po' più forte, stando attento a non svegliarla. Lei è mia, la sento mia, e sento che lei si è abbandonata a me.
Sorrido nell'ombra ascoltando il battito del suo cuore, più lento e regolare del mio.
Perché il mio cuore batte violento, irrequieto. Vorrei poter dormire ma..... non è compreso della mia natura.
Mi piacerebbe addormentarmi e sognarla....
Si muove leggermente e... si stringe di più a me, sospirando profondamente. È come se cercasse la mia protezione.
Improvvisamente ricordo qualcosa di orribile.
Non l'avevo dimenticato, solo... l'avevo allontanato dalla mia mente, seppellendolo più in fondo che potevo.
Allison è sempre in pericolo... la cercano dall'inferno. Demoni, angeli ribelli.... e se scoprono chi è e come mai è tornata, verranno a prenderla anche da lassù. Verranno a prendere entrambi.
Spero che Sirahel mi comprenda e non decida di negarci la sua protezione.
Un brivido di paura mi scuote leggermente: sta per iniziare l'Apocalisse.
Sono rimasti pochi sigilli.. e l'ultimo... il più terribile...nessuno ha intenzione di evitare che venga spezzato.
Ancora non riesco a crederci.
Eppure è così, Myriam non stava mentendo, e io in fondo l'ho sempre sospettato.
Solo che... non potevo oppormi in alcuno modo, o meglio... non avevo nessun valido motivo per tentare di oppormi.
Ora ce l'ho, è qui tra le mie braccia.
L'ho salvata due volte, da Azazel e dalla dannazione eterna... non lascerò che la mettano in condizione di dire sì a Lucifero.
Dobbiamo evitare che venga liberato.
Sam e Dean devono sapere la verità, solo così eviteremo che il più giovane uccida Lilith e sleghi Lucifero. Solo così.
Sto progettando la mia ribellione.
Ma non come Myriam e i suoi seguaci, non voglio ribellarmi per unirmi al male. Lo faccio per fermare tutte le catastrofi che si abbatteranno sul mondo una volta che Lucifero sarà sulla Terra.
Lo faccio per te, amore mio, che dormi qui stretta e me, lo faccio per noi due.
Prima di Allison io esistevo, ora vivo. È così, è la verità, ora sono vivo.
E se inizia l'Apocalisse, non vivrà più nessuno, il Mondo verrà distrutto, e noi con esso.
No.
Devo evitarlo, devo almeno provarci. Basta con la cieca obbedienza.
Su di una cosa Anna ha ragione: Dio non può volere tutto questo.
Dirò ai giovani Winchester come stanno le cose, e tenteremo di fermare la fine del Mondo.
Ne parlerò con Allison, lei deve sapere cosa voglio fare, non le nasconderò più nulla.
Ma non adesso, ora voglio solo rilassarmi qui accanto a lei, con il suo respiro sul petto e i suoi capelli che mi solleticano il viso.
Se fossi umano non potrei proteggerla come faccio adesso, ma.... forse sarebbe bello, esserlo.
Un uomo normale, che mangia, dorme, guarda la Tv. Non so se ad Allison piacerebbe che fossi solo un uomo, forse sì.
Ho notato che non ama volare con me... a meno che non dobbiamo volare qui dove siamo ora...
Un umano.
Sospiro e chiudo gli occhi, anche se non ho sonno mi piace spegnere completamente ogni più piccolo riflesso di luce.
Non ho idea di che ore siano, ma credo che l'alba sia ancora lontana.
Non importa, me ne starò qui in silenzio, a cullare il mio amore.
Non permetterò a nessuno di farti del male, Ally. Dovranno prima uccidermi.
Dormi tranquilla, amore.
Io veglio su di te.


*****


E' mattina!
Sento la calda luce del sole accarezzarmi la pelle. E' iniziato un nuovo giorno ed io sono felicissima.
Dovrei aprire gli occhi e sorridere al mondo, ho fatto l'amore con l'uomo.. o meglio l'angelo che amo, ed è stata la notte più dolce che io abbia mai avuto.
Dovrei... ma ho paura.
Lo ammetto!!! Sono spaventata dall'idea di aprire gli occhi, perchè se li apro e Castiel se n'è andato... io non.. Non posso nemmeno pensare al dolore che sentirei.
Mi muovo piano e arriccio la bocca tenendo ancora gli occhi chiusi e lo sento..
Castiel è qui con me.. Sento la sua mano spostarmi piano i capelli dal viso.
Riconoscerei il suo tocco vellutato ovunque. E' meravigliosa la sensazione che mi offre.
Apro gli occhi, finalmente, e sollevo appena lo sguardo.
Castiel è girato verso di me e mi sorride piano, anche se i suoi occhi sono un po' preoccupati.
Ma non mi stupisce, fare l'amore con me, per lui, anche se fantastico è un costante pericolo.
Non potrebbe ed io lo so. Ma lo amo e mi manca il coraggio di stargli lontana.
Buongiorno messaggero spettinato.” gli sussurro sorridendogli.
Buongiorno anche a te.”
Ho fatto un sogno bellissimo.” gli annuncio “Io ero un angelo ed io e te eravamo liberi di amarci senza nessun problema. Avevo due grandi ali e svolazzavamo tra le nuvole.”
Lui ride piano e mi bacia dolcemente la punta del naso.
Tu sei un angelo amore mio.. Solo che non hai le ali.”
Il suo tono è... umano.
Ho la sensazione sempre più grande che il suo essere angelico si stia perdendo sotto il peso dell'umanità del nostro amore.
Mi sento triste ora..
Triste perchè so che lui ama essere un angelo ed io col nostro amore glielo sto portando via.
Mi dispiace Castiel.” gli sussurro.
Lui mi guarda perplesso e la sua mano mi accarezza piano la schiena.
Per cosa?”
So che tu ami essere un angelo, so che lo ami più di ogni altra cosa al mondo, ed io mi sento.. mi sento come se te lo stessi portando via.”
Ecco come mi sento!
Come se fossi una ladra che gli sta portando via la cosa che ama di più.
Si gira un po' di lato e mi guarda negli occhi tenendomi sempre abbracciata.
Hai ragione. Io amo essere un angelo. Ma c'è una cosa che amo di più, e la sto stringendo qui tra le braccia.”
Mi ha detto una cosa dolcissima.

Sorrido appena e gli do un bacio leggero.
Castiel,” gli dico “so che il nostro.. amore non sarà semplice. Ed io sono pronta a lottare. Ma mi rendo conto che per te è più complicato di quanto lo sia per me.” gli accarezzo il viso e abbasso un attimo lo sguardo “Quindi.. sei sicuro di sentirtela ad affrontare tutto quello che ci aspetta?” Lui rimane un attimo in silenzio e poi mi solleva il viso con la mano.
Io ti amo Allison. Non so come sia successo. Ma ti amo, e sono pronto a lottare. Non preoccuparti di nulla, mi occupo io di tutto.”
Annuisco appena e affondo il viso sul suo torace stringendomi a lui.
Io lo amo disperatamente.
Lo sento sospirare e irrigidirsi..
Che succede amore mio? Che cos'hai?
Sto per chiedergli come sta ma lui si schiarisce la voce e parla.
Allison. Devo parlarti di una cosa.” mi dice.
Ti ascolto.”
Si allontana un po' da me e si alza rivestendosi.
L'Apocalisse.. sta per scoppiare.” mi annuncia “E lassù in paradiso non vogliono fermarla.”
Perchè?” gli chiedo.
Non lo so.. Loro hanno perso la retta via. Ai piani alti c'è caos.. Dio è scomparso e gli angeli hanno deciso di fare di testa loro.” mi spiega “Loro vogliono scatenare l'apocalisse solo per vincere di nuovo.. E' come se avessero il..”
Complesso dell'eroe?” lo interrompo.
Fa spallucce e sospira.
Più o meno.”
Annuisco e mi alzo mettendomi una vestaglietta.
Cosa vuoi fare?” gli chiedo.
Devo andare da Sam e Dean e dire loro tutto quanto. Devono sapere per difendersi ed aiutarmi ad evitare tutto quanto. Ho mentito a te ed è stato un errore. Non voglio fare lo stesso sbaglio di nuovo.”
Annuisco e lo aiuto a sistemarsi l'impermeabile.
Allora vai.” gli dico “Racconta loro tutto quanto. Poi torna qui e..” mi avvicino e lo abbraccio un po' “Ricorda che io sono qui per te. Non esitare a chiedere aiuto.”
Lui sorride appena, lo sento. Mi stringe un attimo tra le braccia e dopo avermi baciato la fronte vola via.
Sospiro e prego silenziosamente che tutto vada bene mentre vado a fare una doccia.
Il mio messaggero spettinato è un eroe, e volente o nolente io dovrò dividerlo col mondo.


*****


Allison...
Continuo a ripetere il suo nome nella mia mente, è per lei che sono qui, in questo magazzino abbandonato, aspettando i fratelli Winchester.
Lei mi ha fatto capire quanto di sbagliato c'era in questa storia, lei mi ha fatto capire quanto... di sbagliato c'era in me, prima di stare con lei.
Non so cosa sono: un angelo, un umano, tutti e due.
Non lo so.
Di una sola cosa sono certo, dobbiamo fermare l'inizio della fine. Ho atteso anche troppo, mesi di omertà.
Ora basta, costi quel che costi, racconterò a quei ragazzi tutta la verità, e insieme metteremo la parola fine a questo incubo.
Lucifero non tornerà, non prenderà né Sam né tanto meno la mia Ally.
Tra poco dovrebbero essere qui, ho visitato i sogni di Dean diverse ore fa, mentre lei dormiva dolcemente tra le mie braccia...
Devo dire che mi ha sorpreso il sogno di quel ragazzo, fa tanto il duro e poi sogna di pescare in riva ad un lago...
Dean sogna di fare una cosa... normale. Niente mostri, niente demoni, solo normalità. Lo capisco, e l'aiuterò a far si che possano raggiungere quella serenità che vogliono.
E poi toccherà a me, decidere quello che voglio fare.
Ma più ci penso, più la nebbia del dubbio si disperde, e la mia decisione diventa sempre più chiara.
Cadere.
Se restassi un angelo, avrei tanto di più da offrire ad Allison, come per esempio la completa protezione da tutto quello che potrebbe nuocerle.
Ma, che vita sarebbe? Voglio dire.... lei invecchierebbe e io no.
Non va bene. Ma non posso nemmeno chiedere a Jimmy di cedermi il suo corpo per sempre, vivere la mia vita ignorando la sua.
Scuoto il capo e mi concentro, non è il momento di pensare a questo.
Improvvisamente scoppiano le luci sulla mia testa, istintivamente mi abbasso, colto di sorpresa.
Che sta succedendo?
Anna?” azzardo, sperando con tutto il cuore che sia lei.
Mi ha salvato la vita, l'ultima volta che ci siamo visti, non ha sicuramente intenzioni bellicose.
Sento una presenza.. più di una... mio Dio sono circondato. Ma non li vedo ancora.
Sbagliato, riprova Castiel caro.”
La voce di Myriam mi fa rabbrividire, e finalmente la vedo qui davanti a me.
Ma non è sola.... oh no.... oh no...
Zachariah...” dico in un sussurro, atterrito nel ritrovarmelo davanti.
Lui ghigna, e si avvicina lentamente insieme a Myriam sorridente e ad altri tre angeli.
Castiel” inizia lui “sei proprio un bambino cattivo.” mi apostrofa sarcastico.
Sono nei guai, in grossi terribili guai. E ho paura di trascinarci dentro anche Allison e i Winchester.
Cosa c'è che non va, Zachariah?” chiedo con innocenza, mentre sento una goccia di sudore rigarmi lentamente la tempia.
Allison....
Dimmi soldato, che ci fai qui? Aspetti qualcuno?” mi chiede il mio superiore con un agghiacciante tono calmo.
La calma prima della tempesta. Anzi, del tornado.
Forse sto per morire.
Non rispondo, penso rapidamente a cosa dire ma ciò che uscirebbe dalla mia bocca sarebbe solo un groviglio di sillabe insensate. Non so cosa dire.
Te lo dico io cosa ci fai qui, fratello.” interviene Myriam facendosi avanti. “Stai aspettando i giovani Winchester per... raccontar loro del terribile pericolo che incombe sulle loro testoline vuote!”
Tremo.
Sanno tutto, maledizione, sanno tutto!
Sono nei guai... siamo nei guai!
Allison è sola.. oh mio Dio.. e se altri angeli fossero da lei? Vorrei volarmene via ma non posso, peggiorerei la situazione.
Non so di cosa diavolo stai parlando.” replico io cercando di non far tremare la voce del mio tramite.
Lei sogghigna e si avvicina di più, e mi parla mentalmente. Solo io posso sentirla.
Sento il suo odore su di te ..... vi siete divertiti stanotte, vero?
Non rispondo, ignoro la sua sfacciataggine e continuo a fissare Zachariah.
A questo punto è inutile negare, suppongo.” ho il coraggio di dire.
Sì, finalmente ho coraggio.
Dunque, vuoi tradire il Cielo?” tuona lui minaccioso.
No.” obietto io “voglio evitare l'Apocalisse.”
Tutti e cinque mi ridono in faccia.
Sei davvero divertente Castiel, non si direbbe ma lo sei. Peccato che debba metterti in castigo per un po'... giusto il tempo di farti... come dire... ravvedere.” mi minaccia Zachariah, poi fa segno ai tre dietro di lui, che iniziano ad avanzare verso di me.
Myriam si fa da parte. “Mi dispiace caro fratellino...”
Mettermi in castigo? Vogliono uccidermi, altro che castigo.
Oh Allison... morire così... lasciandoti in balia di tutto questo...
Non posso fare altro che.... combattere.
Appena uno dei tre si fa abbastanza vicino, gli sferro un pugno in faccia spaccandogli un labbro. Sembra accusare il colpo, ma non faccio in tempo a muovere neanche un dito che mi ritrovo scaraventato al soffitto, sbatto violentemente la testa e sento un fischio nelle orecchie.
Jimmy urla.
Ricado a terra e mi rialzo barcollando, noto che Zachariah se n'è andato, lasciando fare il lavoro sporco agli altri.
Castiel...” mi chiama Myriam “.... avanti smettiamola, non opporre resistenza. Vieni con noi o saremo costretti a strapparti dal corpo del tuo tramite. E fa molto male, credimi.” mi disse indicandomi un sigillo sul muro che.. non avevo notato.
E dimmi Myriam... lo sanno che tu...” ma non riesco a finire, perché lei mi alza da terra e mi getta contro degli scaffali in ferro, mi riprende non appena tocco terra e mi sbatte contro un muro.
Ho capito, non lo sanno.
Sono a terra, respiro affannosamente e non riesco a rialzarmi.
Allora, andiamo?” mi chiede lei.
Va all'inferno!” le rispondo io con voce rauca.
Myriam scrolla le spalle. “Come vuoi.”
Tutto si svolge come a rallentatore.... lei si avvicina al grande sigillo dietro di lei, ha un coltello...
si ferisce il palmo di una mano.... si volta a guardarmi e mi lancia un sorriso crudele.
Bye Bye dolcezza.” e sbatte la mano contro il muro.
Il sigillo si accende, e io getto in aria un urlo straziante.
Mi sta strappando da Jimmy, fa male!
Cerco di resistere, non voglio andare via... non voglio!
Urlo con la mia vera voce.... i muri vibrano con violenza e mi sento strappare via da questo corpo.
Chiudo gli occhi e mi arrendo, non ho più la forza di combattere....
Sarà questione di un attimo... e Jimmy sarà libero....
Allison....


*****

Castiel...
E' andato via da poco e già mi manca.
Mi manca il calore del suo corpo e il suo odore.
Ok, forse un angelo non ha odore ed io me lo immagino.. Ma per me profuma, immaginazione o meno.
Profuma di dolcezza e anche di trasgressione. Profuma di passione e normalità..
Anche se di normale in una coppia formata da un angelo ed un'umana c'è ben poco.
Ma in fin dei conti, per me la normalità è sempre dipesa dai punti di vista. Quindi..
Faccio un grosso respiro e bevo un sorso del mio caffè.
Non so perchè ma mi sento inquieta.
Forse è per la storia de “l'Apocalisse sta arrivando” che torna a farmi compagnia dopo due mesi. Forse è solo perchè questo è il 4° caffè che bevo stamattina.
Che posso farci? Io adoro il caffè.
Poso la tazza e sospiro.. No.
Non è il caffè, qualcosa non va. Qualcosa non va con Castiel.
Sento che gli è successo qualcosa ma non posso gridare al lupo fin quando non ne sono sicura. E poi a chi griderei? Chi mi crederebbe o aiuterebbe se chiedessi aiuto per salvare un angelo.
Devo calmarmi!
Sono solo ansiosa ora come ora perchè io sono ansiosa di natura.
E l'apocalittica catastrofe che sembra pronta ad esplodere non aiuta la mia ansia.
Mi siedo sul divano e prendo una rivista.
Attenderò che Castiel torni e mi faccia compagnia.
Mi schiarisco la voce e fisso il telefono sbuffando. Perchè suona sempre nel momento esatto in cui mi siedo?
Mi alzo trascinandomi fino a lì e rispondo.
Pronto?”
Allison.. Sono Dean.”
Dean? Perchè mi chiama? E come ha il mio numero?
Oh no!!! E' davvero successo qualcosa al mio Castiel.
Dean.. Che succede?”
Non posso spiegartelo al telefono. Ho bisogno che tu venga qui.”
Qui? Qui dove?
Dove?” chiedo col cuore in gola.
Pontiac, Illinois.”
Pontiac... La città di Jimmy. Oh no!!!
Una brutta sensazione mi scuote dentro e mi fa rabbrividire..
E se.. No, non voglio pensarci.
Allison, non fasciarti la testa prima di essertela rotta ok?
Sarò lì in un paio di ore.” farfuglio “Dean..”
Ora ho due possibilità: o chiedo subito, o aspetto di arrivare lì.
Castiel sta bene?” chiedo.
Lui fa un respiro greve e si schiarisce la voce. Ho come la sensazione che stia cercando qualcosa di adatto da dire. Da dirmi.
Fai in fretta ma guida con prudenza.” mi dice. Mi da un indirizzo e poi riattacca.
Sono nel panico ma devo rimanere lucida.
Per due motivi:
1- Devo guidare fino a Pontiac e devo essere concentrata.
2- Se è successo qualcosa a Castiel, il panico non mi aiuterà.
Prendo solo la borsa e le chiavi ed esco di casa.
Guido senza mai fermarmi, ad una velocità... piuttosto elevata che mi costerà due o tre multe senza dubbio.
Ma non mi importa, devo arrivare a Pontiac e devo farlo in fretta.
Sono piuttosto sicura che Sam e Dean sono abbastanza in gamba da occuparsi di tutto in attesa del mio arrivo. Ma è del mio Castiel che stiamo parlando e devo occuparmene io. Qualunque cosa sia.
Ricaccio indietro le lacrime e seppellisco la paura.
E' sera quando arrivo a Pontiac. Vado dritta all'indirizzo che Dean mi ha comunicato e lui e Sam sono lì. In sosta sul lato sinistro di una strada.
Sono poggiati all'auto e fissano una casa.
Parcheggio dietro di loro e scendo raggiungendoli.
Che succede? Dov'è Castiel?” chiedo come prima cosa.
Scortese lo so. Avrei dovuto chiedere come stanno prima, ma onestamente ora ho altre priorità.
Sam e Dean si fissano e poi mi guardano.
Nessuno dei due sa da dove iniziare e Sam.. Lui non ha una bella cera a dire il vero.
Dopo qualche interminabile minuto di silenzio, Dean mi si avvicina e si schiarisce la voce.
Castiel mi è comparso il sogno. Mi ha lasciato un bigliettino con su scritto l'indirizzo di un magazzino fuori città e il tuo numero di telefono.”
Ok! Ora so come sapeva dove chiamarmi.
E..?” lo esorto a continuare.
Mi sei simpatico Dean, ma smetti di essere così vago.
E lui è..” si ferma e guarda Sam.
E' cosa Dean? Perchè mi tieni sulle spine e perchè siamo qui a fissare una..” mi volto verso la casa e Castiel è lì dentro.
Ma non è Castiel, lo realizzo subito, dal modo in cui sorride e si muove. Tiene vicino a sé una bambina e guarda una bella donna.
Quello è Jimmy e questa è la sua casa e la sua famiglia. Si, deve essere così.
Dov'è il mio Castiel?
Mi sto sentendo male.. Guardo il corpo che mi ha stretto e che ho accarezzato, nella sua vera natura.
So che con me era Castiel e non Jimmy, ma fa comunque... uno strano effetto.
Ora le lacrime non possono più essere ricacciate indietro, e piango.
Avanzo verso la casa, corro verso la casa e Sam e Dean mi corrono dietro..
Mi fermo davanti ad una finestra e fisso il quadretto familiare che mi si presenta davanti..
Fa male.. Anche se non è Castiel, è il suo corpo, il suo viso. Il corpo e il viso che io conosco.
Mi asciugo gli occhi col palmo della mano e quando Castiel... ops, Jimmy mi nota.
Si avvicina alla finestra e dopo avermi lanciato uno sguardo.. incomprensibile, chiude la tenda tagliandomi fuori da.. tutto.
Mi schiarisco la voce e rimango girata di spalle.
So che Sam e Dean, sopratutto lui, sanno che qualcosa di speciale lega me e Castiel, ma ora sono troppo sconvolta per proferire parola.
Dove sei amore mio? Cosa ti hanno fatto?
Lui è..” bisbiglio parlando di Jimmy.
Jimmy Novak da Pontiac, Illinois.” conclude Sam per me.
Mi schiarisco la voce e mi volto verso di loro.
Cos'è successo a Castiel?” chiedo.
La risposta mi terrorizza, ma meglio sapere.
Non lo sappiamo.” risponde Sam scuotendo il capo.
Annuisco e mi mordo il labbro per evitare, inutilmente aggiungerei, di piangere.
Mi dispiace.” sussurra Dean accarezzandomi un braccio.
Lo guardo e faccio cenno di si col capo.
E' solo che.. Io..”
Non voglio dire loro tutti i dettagli del sentimento che mi lega a Castiel. Sono cose personali e non so se Cass approverebbe.
Non c'è bisogno che tu dica niente.” mi rassicura Dean.
Che fine ha fatto il ragazzo che ci provava con me l'ultima volta?
Mi rendo conto solo ora che Dean Winchester è pieno di sorprese. E' un bravo ragazzo, ecco perchè Cass l'ha salvato.
Sistemeremo tutto e riporteremo il nostro buffo angelo nel suo corpo.” aggiunge.
Mi sorride e mi sento poco poco più calma.
Sono ancora spaventata a morte, ma Dean e Sam sono le uniche persone di cui posso fidarmi e che possono aiutarmi, ora.
Sorrido anche al minore dei Winchester, quello con cui condivido un orrendo potenziale destino, e insieme a loro torno alla macchina.










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Capitolo 14
*** Jimmy Novak from Pontiac, Illinois. ***


Jimmy Novak from Pontiac, Illinois.


Non so descrivere come mi sento.
Sospeso, direi.
Era da tanto che non uscivo dal mio tramite... è una sensazione particolare.
Forse è a causa del dolore che ho provato, ma... non mi sento a mio agio, fuori da Jimmy.
Apro lentamente gli occhi, e ciò che vedo è il nulla.
Sono nei “piani alti”, ma ahimè sono in prigione. E questo è decisamente un brutto segno.
Mi aspettano punizioni severe.
Ben svegliato, fratellino.”
Non la vedo, ma riconosco la sua voce. Myriam è qui con la sua tramite, e lentamente la vedo avvicinarsi a me da lontano.
Sorride trionfante.
Sgualdrina.
Oh... che peccato!” squittisce sarcastica “era così bello il bambolotto che ti conteneva!”
Avanti.. uccidimi e facciamola finita.” le dico rassegnato, sicuro che questo sia il mio triste destino.
Almeno, la scorsa notte ho fatto l'amore con la mia donna per l'ultima volta.
Ucciderti?” domanda lei ridacchiando. “Ma cosa dici? Nessuno vuole ucciderti.. non ancora almeno.”
Noto che ha qualcosa in mano.... oh... ecco.
L'unica arma che può uccidere davvero un angelo, un pugnale fatto di una lega che non esiste sulla terra. Come quello che ho io.
E se non vuole uccidermi, Myriam ha intenzione di torturarmi con quello.
Torture, eh?” dico io fissando la sua arma.
Uhm... non le chiamerei proprio così... diciamo che faremo un giochino insieme...”
Eh ma allora è fissata!
Alla fine hai deciso di dire cosa ho fatto, hai infranto quel famoso tacito accordo tra di noi.” le dico in tono aspro.
Lei scuote il capo sorridendo. “Non proprio, fratellino. Vedi” dice avvicinando la lama al mio volto di luce “siccome stavi decisamente perdendo la retta via a causa di quella.... piccola stupida scimmietta, ho ritenuto opportuno raccontarlo a Zachariah... che però ha deciso di perdonarti e darti un'altra possibilità...”
Mi ferisce con il pugnale, ne passa la lama sulla mia faccia e il dolore che sento è indicibile... le armi umane non mi fanno nulla, questa brucia come il fuoco.
Cerco di non urlare ma la sensazione dolorosa mi fa tremare.
Oh piccolo caro... soffri tanto per un graffietto così.. figuriamoci tra un po'!”
Sgualdrina.
Sono legato con delle catene, solo ora me ne rendo conto. Sono bloccato e Myriam ha solo iniziato con me.
Dicevo” riprende allontanando la sua arma da me “non gli ho ancora detto della tua gita all'inferno per prendere la tua amichetta... e l'ho fatto per un motivo ben preciso....”
Sarebbe?” mormoro guardandola in cagnesco.
Vorrei poter dire perché ti amo” inizia alzando le spalle “ma in realtà voglio che tu compia il tuo dovere, perché solo così il destino di tutti si compirà. Tu dovrai restare attaccato ai Winchester e far sì che tutto avvenga secondo i piani.”
No.”
No?” ripete lei alzando le sopracciglia “Sì invece, Castiel caro. Tu farai esattamente quello che devi...”
Altrimenti?” la sfido. Allison mi ha contagiato irrimediabilmente! E ne sono felice....
Altrimenti....” e mi pianta il pugnale in una spalla.
Le mie urla si levano alte. La mia vera voce risuona ovunque e mi sembra di morire.
Devo dire che preferisco la voce di Jimmy... la tua è così stridula..”
Tu... tu puoi anche uccidermi...” affermo affannosamente “.... ma non mi piegherò più sotto il peso della cieca obbedienza.”
Myriam ride. “Oh si che lo farai....” obietta sicura “perché altrimenti faremo a pezzi la tua puttanella!”
Il dolore atroce che provo scompare in un attimo.
Non osare toccarla!” urlo più forte che posso.
Infatti non la sfiorerò neanche con un dito... mi basterà sollevarla da terra e scaraventarla contro un muro! Non soffrirà nemmeno!”
Puttana....” sibilo furioso.
Lei mi fissa e la sua espressione cambia radicalmente, da ironica e soddisfatta a stupita e offesa.
Come mi hai chiamata?”
Sorrido sprezzante. “Col solo nome che ti meriti... puttana.” ripeto convinto.
La donna di fronte a me serra i denti e con uno scatto mi pugnala al petto.
Io urlo e credo di perdere conoscenza per un istante.
Come osi insultarmi così!” strilla furibonda.
E' anche troppo poco...” ho la forza di ribattere.
Lei stranamente sorride e mi si avvicina. “Ecco perché tutte le donne hanno un debole per te.... sei così... particolare, Castiel caro. La ruota di scorta di Lucifero ha impiegato un secondo ad innamorarsi perdutamente di te. Anna ha addirittura ammazzato Uriel per salvarti, mentre io.....” fa una pausa e mi sfiora il viso con le dita, che si bruciano leggermente a contatto con il mio calore.
A dire il vero mi sarei fatta sottomettere volentieri da te...” mi sussurra soffiandomi sulla guancia.
E avresti dovuto fare tutto da sola.. non avrei mosso un muscolo... ” le rispondo acido.
Myriam ridacchia di nuovo e mi conficca la punta del pugnale in una gamba.
Sbagli a rifiutare categoricamente i tuoi simili” mi rimprovera “noi ti conosciamo per davvero. Voglio dire... chi credi che ami la tua piccola Allison? Te, esplosione di luce incandescente? No, al massimo le piace il tuo carattere arrendevole e la tua ingenuità, ma a lei piace il tuo tramite. Vedi, anche la qui presente Sally, la mia tramite, apprezza il buon Jimmy... io apprezzavo sia te che lui.. quindi...”
Chiudi quella bocca.”
Un altro fendente mi ferisce profondamente, reprimo un urlo e la insulto silenziosamente.
Potrei torturarti per ore.. giorni... no, anni. Chissà la tua ragazza che sta facendo. Magari quell'idiota di Jimmy ha avuto pietà di lei e le ha concesso un altro giro in giostra.. oppure starà piangendo disperata perché lui l'ha respinta... per un uomo devoto come lui, l'idea di un'umana che seduce un angelo e se lo porta a letto, deve essere sconvolgente! Per di più lui ha famiglia... oh! Gli avete fatto tradire la moglie contro la sua volontà! Che ragazzacci che siete!”
O mi ammazzi o mi lasci andare.” le dico ignorando la sua cattiveria.
Non voglio ammazzarti, te l'ho già detto. Ma non posso ancora lasciarti andare.... abbiamo appena iniziato.”
Il che è peggio, molto peggio.
Dobbiamo essere sicuri di avere di nuovo la tua più assoluta obbedienza... e io devo essere sicura che terrai la boccuccia chiusa... così io non dirò a nessuno della tua discesa agli inferi per quella lì.”
Ti odio profondamente.” le dichiaro dal più profondo del mio essere.
Myriam si stringe nelle spalle. “Pazienza. Dopo mi odierai ancora di più...”
Riprende a ferirmi, a torturami... penso ad Allison e a cosa starà provando adesso... sono terrorizzato e disperato...
Le mie urla riempiono lo spazio intorno a me...
Non so se morirò o mi lascerà vivere, ma sono sicuro di una cosa.
Ho perso Allison per sempre.

*****

Mi sento a mezz'aria.
Sono qui con Dean, mentre Sam riposa in auto, a fissare la casa davanti a noi in attesa che Jimmy abbia salutato la sua famiglia.
Già.. Perchè anche se adesso Castiel è uscito dal suo corpo, lui non può stare con sua moglie e sua figlia.
E' il tramite di un angelo e sia demoni che angeli lo cercheranno infischiandosene dei suoi cari.
Non ricordo più da quanto tempo sono qui.
Mi sento come se avessi perso la cognizione del tempo e dello spazio. Mi sento... tra le nuvole.
Tutto quello che so è che sto silenziosamente piangendo.
Piango per te amore mio, ovunque tu sia. Spero solo che tu stia bene.
Ti amo e ti amerò, sia che tu sia un caldo corpo, sia che tu sia una calda luce.
Come va?” mi chiede Dean di improvviso.
Volto piano gli occhi verso di lui e faccio spallucce.
Ho avuto giorni migliori.” rispondo sinceramente e amaramente.
Lui annuisce e si schiarisce la voce dando un'occhiata a Sam.
Si, anche io.” mi dice piano.
Non conosco bene Dean.. Anzi si può dire che non lo conosco affatto visto quante volte ci ho parlato, ma conosco le persone in genere e sul suo viso c'è preoccupazione.
Preoccupazione per tutto ma, credo, più che altro per suo fratello.
Onestamente non penso che sappiano della storia del tramite, credo che Castiel non abbia fatto in tempo a dirglielo.
Come lo so?
Sono troppo rilassati. Se sapessero una cosa del genere sarebbero in preda al panico..
Forse dovrei dire loro tutto quanto. Quello che Castiel voleva che sapessero, ma credo sia meglio cercare di capirne di più di questa storia, di quest'incubo che sto vivendo, prima di dire qualunque cosa.
Io lo amo.” dico infine.
Non so bene perchè ho detto proprio questo. Ma sento il bisogno di far sapere al mondo che amo Castiel, non Jimmy.
Amo la luce che Jimmy contiene, e nient'altro.
Dean non sembra stupito dalla notizia, ma sembra comunque sorpreso dal fatto che io glielo abbia detto con tanta facilità.
Sai,” continuo “credo che lui pensi che io sia innamorata, o comunque attratta dal corpo che lo ospita. Ma la verità è che amo lui, l'angelo, non il corpo che si vede.”
Dean mi ascolta in silenzio.
Sono sicuro che lo sa.” mi dice.
Lo guardo e alcune lacrime mi rotolano giù per le guance.
Tu credi?” gli chiedo.
So che non può saperlo per certo, ma ho bisogno di una risposta rassicurante.
Lui si mette dritto e sorride.
Ma certo. E' un po' scarso nel capire le cose prettamente umane, ma è in gamba dopotutto.” mi dice con tono per metà ironico.
Rido, e lo faccio quasi senza accorgermene. Dean mi segue a ruota e quando le nostre risate vanno scemando, il suo viso si colora di tristezza.
Do un'occhiata a Sam sulla macchina e ora mi sembra più malconcio di quando sono arrivata. E questo preoccupa Dean, anche un cieco se ne accorgerebbe.
Non voglio farmi gli affari vostri, quindi sentiti libero di non rispondere, ma..” mi fermo e continuare non mi sembra più una buona idea “Sam non ha una bella cera. E mi sembra di capire che questo ti preoccupi parecchio.”
Lui fa un grosso respiro e mi guarda negli occhi per un interminabile minuto, poi abbassa lo sguardo e scuote leggermente il capo.
Sono stato.. via per un po' e lui ha..” inizia..
Ma è difficile per lui e mi pento di avergli chiesto questo.
Perso la strada durante la tua assenza?” lo incoraggio.
Più o meno.”
Annuisco e sospiro.
Può succedere. Anche io ho perso la mia strada una volta.”
Si, ma scommetto che tu hai avuto più classe nel gestire la cosa.” mi risponde gentile.
Classe? Non sa quanto si sbaglia.
Se per classe intendi togliersi la vita, finire dritta all'inferno e poi desiderare di rimanerci.. Beh allora si, ho avuto molta classe.”
Ok, il modo in cui gli ho detto il tutto è stato un po' brusco, me ne rendo conto.
E' turbato, sorpreso e incuriosito.
Tu sei stata...” mi chiede, o almeno ci prova perchè il mio annuire lo blocca.
Si, sono stata all'inferno. Castiel è venuto a salvare te e mi ha vista lì e ha deciso di disobbedire. E' tornato e mi ha tirato fuori da lì.”
Ora il suo viso è scioccato. Forse gli sembra troppo strano che Castiel, il perfetto soldato abbia disobbedito.
Il suo stupore però dura un attimo, e dopo si trasforma in dolcezza.
Non lo biasimo per aver disobbedito per una come te..”
Ecco qui il vecchio Dean che fa velati complimenti nella speranza di ricavarne qualcosa.
Mi fa sorridere il modo in cui lo fa. E' diretto ma delicato, o perlomeno lo è con me.
Sorrido e mi passo la mano sul viso.
Non mi sono scordata di te amore mio.. Il tuo pensiero accompagna ogni mio movimento ed ogni mio respiro.
Ti amo e farò quello che posso per riportarti qui da me.
Sono sicura che con Sam andrà tutto bene.” lo rassicuro “Tienilo d'occhio però, ok?”
Vorrei poterti dire tutto Dean, lo vorrei ma la situazione mi blocca.
Se sarà necessario però lo farò.
Lui annuisce e poi guarda Jimmy avvicinarsi a noi.
Anche Sam scende dall'auto e lo guarda.
Ora mi sento... come se stessi per svenire.
E' un viso così familiare per me, eppure lo sento così distante e.. sconosciuto.
Il corpo di Castiel è lì di fronte a me, ma lui non c'è.
Sono pronto!” annuncia Jimmy.
Non mi guarda nemmeno negli occhi e questo mi fa capire che probabilmente ricorda qualcosa di me.
Forse le sensazioni di Castiel, o forse le volte in cui io e lui ci siamo amati.
Vorrei poter dire qualcosa, a dire il vero sento il bisogno di chiedere scusa. Non so di preciso per cosa.
Rimaniamo in un sospeso silenzio per molti minuti.
Sono in imbarazzo e Dean lo capisce, tanto che mi viene incontro.
Ci esorta ad andare e ci fa salire in auto. Manda Sam dietro con Jimmy e fa mettere me davanti. Forse per evitarmi l'imbarazzo di starci troppo vicino.
Non so nemmeno cosa stiamo facendo.
Ho capito che stiamo portando Jimmy al sicuro, quello che non ho capito è come riporteremo Castiel indietro.
Sospiro e poggio la testa al finestrino.
Dean mi stringe la mano per qualche secondo. Non c'è malizia nel suo gesto, solo tanta voglia di aiutare.
Lo guardo e gli sorrido. Ricordo le sue parole e mi tranquillizzo.
Mi fido di lui. Anche Castiel si fidava.
Rimette gli occhi sulla strada e lascia la mia mano.
Io fisso fuori, la strada scorrermi davanti.
Sono così assorta nei miei pensieri che sobbalzo quando il telefono di Sam squilla.
Risponde e lo da a Jimmy comunicandogli che è sua moglie.
Jimmy ci parla per qualche secondo e poi riattacca comunicandoci con espressione preoccupata che la sua famiglia è in pericolo.
I demoni le hanno prese e se non ci facciamo trovare nel magazzino in cui Castiel è stato strappato al suo tramite, le uccideranno.
Oh Dio!! Cosa sta succedendo?
Tutto questo solo perchè lui mi ama? Solo perchè mi ama così tanto da aver disobbedito per salvarmi?
E' tutta colpa mia e ho la brutta sensazione di aver perso il mio amato messaggero spettinato per sempre.
Devo rimanere lucida. La vita di una donna e di una bambina sono in pericolo e ora devo rimanere concentrata e aiutarle.
So che è la cosa giusta! E so che Cass avrebbe voluto che facessi così.
Arriviamo al magazzino in pochi minuti e quando scendiamo Jimmy corre dentro urlando al cielo imprecazioni contro Castiel.
I demoni vogliono vederlo solo o uccideranno la sua famiglia.
Lo lasciamo entrare avvertendolo del fatto che se entro 5 minuti non esce fuori entreremo noi.
Si allontana e dopo pochi secondi io Sam e Dean siamo accerchiati.
4 demoni ci trascinano dentro.
La moglie di Jimmy è posseduta e siamo proprio nei guai.
Ora è il momento giusto di dire ai Winchester quello che Castiel doveva dire loro.
Sospiro mentre la presa dell'essere che mi immobilizza si fa più stretta e li guardo.
Dean, Sam, ascoltatemi!” inizio “Quello che Castiel voleva dirvi è che..”
Mi fermo e le parole mi muoiono in bocca.
Un proiettile mi colpisce dritta allo stomaco e in quel momento mi è chiaro che uccidermi ora è comodo per loro non solo per non farmi parlare, ma anche perchè se muoio, Lucifero potrà prendere il mio corpo senza il mio permesso.
Maledetti!!!!!
Sento il mio corpo indebolirsi e le mie gambe cedere. La voce di Dean che urla il mio nome e gli occhi di Jimmy su di me sono l'ultima cosa che vedo e sento, prima di cadere a terra in uno stato che si avvicina di più alla morte che alla vita.
Ti amo Castiel.. Non so se ci rivedremo mai, magari in paradiso, ma ricorda che ti amo più di ogni altra cosa al mondo.

*****

La punizione è finita.
Myriam si è divertita abbastanza nel torturarmi, e mi ha lasciato andare facendomi giurare di tenere la bocca chiusa ed eseguire gli ordini. Ho dovuto dire anche che non sarei stato più... con lei.
Questo me l'ha fatto dire davanti Zachariah.... maledetta.
Sto per rientrare nel mio tramite, se Jimmy acconsentirà ovviamente...
Beh, dalle cose che mi urla mentre entra nel magazzino, ho qualche dubbio onestamente...
I demoni hanno preso la sua famiglia e lui è andato a salvarla. Da solo contro i demoni?
Jimmy non è me, non ce la farà mai.
Infatti fuori ad aspettarlo ci sono Sam, Dean e... Allison.
Mi dispiace amore mio... non potremo più stare insieme.
Ma che...
Ma bravi ragazzi... consegnatevi direttamente ai demoni!
E hanno portato qui anche Allison, dannazione!
Un demone la tiene stretta, e così per i due ragazzi.
Io devo intervenire, assolutamente.
Improvvisamente Ally si agita, guarda i Winchester come se volesse dir loro qualcosa. Non vorrà...
Dean, Sam, ascoltatemi! Quello che Castiel voleva dirvi è che..”
Taci Allison! Taci!
Un colpo di pistola.
Allison!” urla Dean, mentre lei si guarda lo stomaco.... per poi cadere a terra.
Oh mio Dio... oh no... è un incubo vero? È un incubo, deve esserlo!
NO!
Oh Signore Iddio, no!
Allison.... Allison sta.. morendo!
La moglie di Jimmy è posseduta da un demone e le ha appena sparato...
Il mio tramite la guarda stesa a terra con occhi spalancati. “Allison...” sussurra senza fiato.
Ok finiamola qui, prendi la ragazza e sbarazzati di papino e figlioletta.” ordina il demone che possiede Amelia.
Voi non prenderete nessuno!
Mi precipito accanto ad Allison agonizzante, mi sembra di morire....
Allison... Allison.. sono io...” sussurro al suo orecchio.
Lei alza gli occhi verso il cielo. “Castiel? Sei qui?” mi domanda piangendo.
” rispondo “sono qui.”
Ally sente la mia voce.. la mia vera voce... e questo non mi rende felice perché mi ricorda chi è: il tramite di Lucifero.
Sto morendo...” mormora cercandomi nel vuoto.
No, tu non morirai. Devi farmi entrare nella tua coscienza, subito! Devi dirmi di sì.” le dico quasi ordinandoglielo.
Lei tenta di annuire. “Sì Castiel... sì...”
Mi precipito nella sua mente, e come entro una miriade di ricordi mi assale... e la maggior parte... quelli più intensi, più vivi.. mi riguardano.
La guarisco all'istante, e quando quel demone si china su di lei per prenderla, sono io a reagire.
Salto in piedi e lo sbatto contro il muro, gli poso la mano sulla fronte e lo esorcizzo.
In quel momento anche Sam e Dean reagiscono, prendendo a pugni i demoni che li tengono imprigionati.
Corro dal demone che vuole uccidere Jimmy e sua figlia, e dopo aver schivato un colpo, lo rispedisco all'inferno da dove è venuto.
Io e Jimmy ci guardiamo. “Castiel!” esclama lui.
Io annuisco e mi allontano per aiutare i ragazzi. Afferro l'uomo che combatte con Dean e lo esorcizzo, mentre Sam...
Sam beve sangue dall'altro demone e lo uccide, dopo esorcizza la moglie di Jimmy, liberandola.
Tutto è finito, nessuno si è fatto male.
Mi fermo e... la sento. Allison mi parla. È così speciale da poter avere con lei una conversazione psichica.
Cos'è successo, Castiel? Cosa ti hanno fatto?” mi domanda.
Non ha importanza.” rispondo lapidario.
Ehi Cass, ma sei davvero tu là dentro?” mi domanda Dean con un sorrisetto.
Mi volto e lo guardo torvo. “Vuoi un'altra dimostrazione?”
Dean mi fissa perplesso e sospira, ma non dice nulla. Ci raggiunge Jimmy abbracciato a sua figlia.
Ti sono grato Jimmy” gli dico guardandolo negli occhi “ci hai serviti degnamente. Ora sei libero, puoi tornare a vivere.”
Lui mi fissa aggrottando la fronte. “Libero? Io non sarò mai più libero!” risponde arrabbiato.
Sì, lo sei da adesso....”
Che significa libero?” interviene Dean.
Che, se Allison è d'accordo, rimarrò con lei per sempre...”
Cosa?” urla lei nella mia testa. Cioè nella sua...
Invece di essere felice, Jimmy sembra contrariato.
Non sei contento di tornare dalla tua famiglia?” gli domando seriamente.
Lui scuote il capo. “Io non posso più stare con la mia famiglia! Non hai visto? Io... dovrò stare sempre con voi... io non sarò mai più libero!”
Ti proteggeremo Jimmy, e proteggeremo la tua famiglia....” tento di rassicurarlo.
Si certo” mi dice sarcastico “come hai fatto oggi!”
Allargo le braccia e scuoto il capo. “Mi dispiace.. ma non l'ho fatto di mia spontanea volontà.”
Cass, che succede? Perché vuoi restare qui invece di riprendere Jimmy? Cosa diavolo succede?
Allison.. è meglio per tutti se resto con te, credimi. Potrò proteggerti sul serio e.. sarà l'unico modo per stare insieme...”
Che significa?
Non le rispondo più, mentre Jimmy si allontana dalla sua famiglia e mi prende per un braccio.
Torna nella mia testa Cass.. lascia Allison.” mi dice sottovoce.
Gli sorrido. “No Jimmy... hai già fatto tanto per noi, ora è il momento di..”
Smettila, per favore.” mi ferma “Io sono spacciato in ogni caso, per essere libero dovrei uccidermi, e sinceramente non mi va. Quindi molla quella ragazza e torna qui, e poi vedi portare mia moglie e mia figlia in un luogo realmente sicuro.”
Scuoto il capo, mentre Allison ascolta in silenzio.
Jimmy... posso proteggervi tutti e tre, e Allison è.... d'accordo.”
No, non lo è affatto invece.” mi contraddice lui. “Lei vuole stare con te, ma non in questo modo...”
Mi blocco... è proprio l'argomento che non volevo toccare....
Jimmy....”
Lui alza la mano. “Per tutto il tempo non ho avuto il coraggio di guardare Allison negli occhi... perché io... ricordo...” mi confessa guardando altrove.
Ma non è possibile...” obietto io.
Ho pochissimi ricordi di quando eri nella mia testa, ma la maggior parte riguardano lei. E ricordo anche il tuo amore per lei, le emozioni che provavi quando la guardavi. Voi volete stare insieme.. e per così dire, avete il mio permesso. Quindi, ascoltami Castiel.... prendi di nuovo me.... io sono condannato in ogni caso, ed è solo colpa mia. Io ti ho detto sì, e lo sto ripetendo ora. Facciamo in fretta.”
Noi non.. possiamo stare insieme.” dico io.
Lui annuisce. “Non potete... ma lo farete... comunque sbrigati e portate al sicuro la mia famiglia, avanti!”
Lo guardo negli occhi per alcuni istanti, poi annuisco. “Come desideri.”
Si allontana un attimo per salutare la sua famiglia, Dean e Sam mi guardano da lontano senza avere il coraggio di avvicinarsi.
Allison... devi giurarmi che terrai il segreto, nessuno dovrà sapere di cosa vogliono fare gli angeli, di cosa sei tu o Sam...”
Perché?!”
Giuralo.”
Te lo giuro.”
Jimmy torna e si posiziona davanti a me. “Eccomi.”
Gli prendo il viso tra le mani e lascio il corpo di Allison. La mia luce si propaga intorno a noi e mi ritrovo di nuovo nel mio tramite.
Allison barcolla e io la sostengo, ma appena ritrova l'equilibrio mi allontano da lei.
Cammino lentamente, senza guardare nessuno, né i Winchester né i Novak né.... Ally.
Cass, aspetta.” mi ferma Dean.
Io mi volto e lo guardo freddamente.
Cosa volevi dirmi?” mi chiede.
Ho imparato la lezione, mentre ero via” inizio “io sono un servo di Dio, non degli uomini...” affermo duramente.
Allison raggiunge i ragazzi e mi guarda con tristezza.
Castiel...” mi chiama con voce tremante.
Portate al sicuro quelle persone.” e mi volto per andare via.
Mi trasporto a casa di Allison, devo spiegarle come stanno le cose.
Lei arriva alcune ore dopo, credo. Per me il tempo conta poco...
Mi trova seduto sul divano, a testa bassa.
Sto piangendo.
Castiel!” esclama appena mi vede “Cosa è successo?”
Io mi alzo e quando si avvicina.. l'abbraccio stretta.
Perchè piangi? Che succede?” continua a ripetermi piangendo insieme a me.
E' finita Ally.. sul serio... mi hanno minacciato... ti uccideranno...” dico scoordinatamente.
Lei si allontanata da me e mi fissa. “Ti hanno minacciato? Chi, e perché?”
I miei superiori. hanno scoperto che io e te... facevamo l'amore.... e che volevo.. avvisare Sam e Dean...” mi fermo cercando di non piangere.
Mi vergogno terribilmente, perché non sono stato mai così umano. Avvilito, annientato...
E dopo avermi.. torturato... mi hanno fatto giurare fedeltà assoluta e ho dovuto dire che... non sarei stato mai più con te...”
Allison scoppia in singhiozzi. “Torturato? Ti hanno torturato?”
Annuisco. “Ma sto bene, sto bene. È solo che.... davvero non posso stare con te Ally... mi hanno detto che altrimenti ti uccideranno.”
Io non voglio lasciarti!” grida prendendomi per i risvolti dell'impermeabile “Tu non puoi lasciarmi!”
Devo!”
No! Non mi importa di niente se non ci sei tu, voglio stare con te!”
Scuoto il capo e le prendo le mani, baciandole con amore. “Ti uccideranno amore mio.. e io non voglio... non voglio...”
Non mi importa niente della vita se non ho te....” mi dice tra le lacrime.
E io mi ucciderei se ti succedesse qualcosa... come stasera... quando ti ho vista in fin di vita.... è finita Ally, è finita..”
Lei nasconde il viso tra le mani e piange.
Non è giusto...” mormora.
Io le tolgo le mani dal viso e e dopo averle accarezzato le guance, poso le mie labbra sulle sue.
Non lo è... ma non ho scelta...”
Ti amo..” mi dice in un sussurro.
Anche io, tanto...”
E vado via... con un dolore che mi lacera il cuore.












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Capitolo 15
*** Here, alone with my thoughts ***


Here, alone with my thoughts


Sono qui. Sola con i miei pensieri. E riguardano tutti Castiel.
L'ultima volta che l'ho visto mi ha detto che doveva lasciarmi. Che non poteva stare con me perchè altrimenti mi avrebbero uccisa..
Beh sono viva amore mio, ma senza te è come se fossi morta.
Anzi lo sono, sono morta dentro.
Dean mi ha chiamata 4 volte. Per assicurarsi che stessi bene.
Credo che stia facendo le veci di Cass, che stia cercando di “occuparsi di me” per pareggiare i conti con chi l'ha salvato.
Gli ho risposto solo le ultime 2 volte. Dopo ho spento il cellulare.
Mi manca Castiel. Mi manca terribilmente.
Mi manca la sua voce che mi rilassa, mi mancano le sue mani che mi accarezzano, mi mancano i suoi occhi che mi osservano curiosi.
Mi manca tutto di lui, e inevitabilmente, senza accorgermene, mi ritrovo a piangere nel buio della mia stanza.
Conoscevo già le conseguenze disastrose degli amori estremi e proibiti..
Paride ed Elena di Troia per esempio. O Tristano e Isotta. Romeo e Giulietta.
Grandi amori, grandi difficoltà.. Pessimi finali.
Non credevo potesse capitare a me.
Oh Dio mio.. perchè non hai lasciato che mi amasse?
Singhiozzo così forte che mi sembra di non essere capace di respirare per un attimo.
Non è colpa di Dio.. E' colpa dei Suoi figli che hanno perso la via.
Salto giù dal letto e alzo lo sguardo in alto.
Io vi odio.” annuncio dura “Vi odio con tutto il mio cuore e la mia anima. Siete dei bastardi senz'anima. Vi odio per quello che volete fare al mondo, per quello che avete fatto a me e Castiel. Io.. Io spero che soffriate tutti quanti. Io giuro che vi ucc..”
Calma tigre!”
Mi volto verso la voce e accendo la luce.
Sirahel è lì. Mi guarda con le mani in tasca e tranquillamente apre la finestra facendo entrare al luce del sole in camera.
Chiudo gli occhi per un attimo. Sto in penombra, o meglio al buio, da parecchi giorni oramai.. la luce del sole, che di colpo inonda la stanza, mi infastidisce un po'.
Vattene via!” gli dico diretta “Sei l'ultima persona.. o meglio l'ultimo arcangelo con cui voglio parlare.”
Lui annuisce e non dice niente.
Non sembra per nulla intenzionato ad andare via. Ma cosa vuole? Perchè non mi lascia da sola coi miei pensieri ed il mio dolore? E poi ha interrotto le mie imprecazioni a sfondo minaccioso..
Di colpo ride e si siede sul mio letto.
Credi davvero che le tue imprecazioni a sfondo minaccioso li spaventino?” mi chiede ripetendo le mie parole.
Ha ascoltato i miei pensieri..
Smettila di sbirciare nella mia mente.” gli dico arrabbiata “Io non lo faccio con la tua. E sai perchè?”
Perchè non puoi..” mi risponde sarcastico.
Divertente.. Ahah sto ridendo dentro.
No. Perchè io ho rispetto per i sentimenti e le emozioni degli altri. Al contrario di voi.. stupidi egoisti angeli.” gli dico “Ve ne state sempre lì a dire che siete esseri nati per amare il prossimo, eppure avete torturato Castiel solo perchè mi ama. Me l'avete portato via solo perchè fa quello che tutti voi dovrestiefare: amare.”
Lui sospira e mi guarda.
L'amore che Castiel dava a te è un po' diverso dall'amore che noi angeli decantiamo.” mi dice.
Sai quanto me ne importa..”
Wow.. Stamattina sei più scontrosa del solito. Dovresti calmarti bambolina.”
Bambolina? Cosa..
Non chiamarmi bambolina. E ora esci da casa mia.”
Si schiarisce la voce e mi afferra piano per un braccio facendomi sedere.
E' serio. Questo è il momento di ascoltare mi sa.
Ora sei fragile Allison. Sei sola, Castiel non può proteggerti. E sei piena di rabbia e di dolore dentro.” mi dice calmo.
Ha ragione. Sono sola, inerme e aggressivamente triste.
Il tuo stato d'animo è una calamita per i cattivi. Sei facilmente influenzabile adesso. Devi fare attenzione. Mi hai capito?”
Tira fuori dalla tasca un pezzo di carta con sopra un disegno e me lo mette tra le mani.
Sai come difenderti dai demoni. Sei una delle più brave in quello. Ma non sai come difenderti dagli angeli.” mi sottolinea “Quel disegno ti aiuterà. Tiene gli angeli lontani per un po'. Se qualcuno dei.. piani alti viene qui, disegnalo sulla parete, poggiaci la mano sopra e chiamami.”
Si alza e sospira.
Perchè mi sta aiutando? Non capisco.
Perchè mi stai aiutando?” chiedo.
Perchè anche se il modo in cui tu e Castiel avete fatto il tutto è sbagliato. Tu..” si ferma e piega appena la testa.
Lo fanno tutti gli angeli. Piegano la testa un po' di lato a volte. Forse è un tic angelico.
Tu hai un'influenza positiva su di lui.”
Positiva? Ma se ha disobbedito e si è ribellato solo per me..
Appunto.” afferma lui.
Sta di nuovo leggendomi la mente.
Prima di te era solo un ingenuo e sottomesso angelo. Il soldato perfetto. Quasi un automa. Ora ha una sua personalità. Gli hai fatto tirare fuori gli.. attributi, per dirlo in termini umani. E con i tempi che corrono questo è un bene. Credimi.”
Sospiro e abbasso un attimo lo sguardo.
Grazie.” gli dico.
Non posso fare altro che essergli grata.
Non ti arrendere. Si dice che l'amore sia più forte di tutto.. E sai una cosa? E' vero!” mi sorride e si mette di nuovo le mani in tasca “A presto bambolina. Ah si, il disegno che ti ho dato, va fatto col tuo sangue.”
Mi fa l'occhiolino e va via sotto il mio sguardo disgustato.
Sono di nuovo sola nella mia stanza ora. Però sorrido, non so perchè.
Solo sento la speranza riaccendersi in me.
Apro anche l'altra finestra e guardo il cielo azzurro sopra di me.
Io non mi arrendo amore mio.. E stai tranquillo. Me la caverò nell'attesa che tu torni da me.”
Sorrido e respiro la calda aria del mattino.

*****

Sospiro profondamente.
È la cosa che faccio più spesso, negli ultimi giorni.
Gli umani la chiamano malinconia. Mi sento così vuoto, così spento.... così inutile.
Sono tornato ad essere quello che ero prima di Allison, un bravo soldatino obbediente e senza volontà.
Tutto quello che faccio è obbedire. Ho voltato le spalle anche ai Winchester....
Ho abbandonato tutti, sia i miei amici che... il mio amore.
Allison...
Mi manca tanto, è come se mi avessero strappato il cuore, una sensazione dolorosa mi attanaglia il petto e mi spinge a piangere...
Infatti piango, lentamente, stupidamente, meravigliandomi di queste lacrime per in realtà non sono mie ma del mio tramite. Però è il mio dolore a farle sgorgare.
Sta per scoppiare il finimondo, io lo so ma non posso oppormi, anzi devo “aiutarli” eseguendo ciecamente gli ordini.
Nascondo il viso tra le mani, quando in realtà vorrei scomparire dall'universo: che vivo a fare senza di lei?
Volevo cadere per stare con lei, volevo perdere la mia Grazia, le mie ali, solo per lei.
E ora non posso nemmeno vederla.
So che Dean le ha telefonato diverse volte, ma lei dopo un po' ha chiuso il suo telefono.
Sta soffrendo.... ed è tutta colpa mia... avrei dovuto mantenere le distanze! Invece mi sono fatto trascinare da questa …. stupida umanità che mi cresceva dentro giorno dopo giorno!
Avrei dovuto semplicemente proteggerla da lontano, invece ho finito con l'amarla come un uomo, e io non potevo!
L'ho illusa di poterle offrire una vita normale, come se fossi un uomo, invece non lo ero e non lo sarò mai!
E ho illuso anche me stesso...
Sento i singhiozzi che vorrebbero esplodere dal mio petto, ma li trattengo... non posso farlo. È troppo umano.
Vorrei morire...
Non dire idiozie, ragazzo.”
Salto letteralmente dalla sedia sulla quale sono seduto, ma come fa Sirahel a sorprendermi sempre così?
Ehi” ride “come sei teso! Ti ho spaventato?” mi domanda avvicinandosi con le mani in tasca e un'espressione beffarda sul volto.
Ma quando si fa abbastanza vicino, mi guarda in faccia e il suo sorriso ironico si spegne.
Castiel... tu stai piangendo...”
Per la prima volta riesco a vedere un'espressione del suo viso che non sia ironica o minacciosa.
Stupore e..... dispiacere. Ecco cosa leggo sul volto di Thomas Ellinger. Ma è Sirahel a provare queste emozioni.
Io mi ricompongo e mi asciugo le lacrime dagli occhi, alzandomi in piedi.
Non dovresti essere qui” inizio “è pericoloso.”
Lui mi fissa serio. “Pericoloso? Per me?”
Annuisco. “Sì, mi sorvegliano, e... potrebbero accorgersi di te.”
Un lampo di divertimento saetta rapido nei suoi occhi. “Ti ringrazio per l'interessamento, ragazzo mio. Ma credimi, non possono vedermi.” mi assicura con un sorriso, poi mi guarda di nuovo negli occhi, scrutandomi a fondo. “Come stai?”
Io, mio malgrado, accenno un sorriso stanco e mi risiedo incurvandomi. “Disperato.” mormoro sospirando.
Sirahel prende un'altra sedia e la trascina vicino alla mia, si siede e mi guarda attentamente.
Io ti avevo avvertito, Cass. Stavate giocando ad un gioco pericoloso...”
Mi volto per guardarlo. “Io ho provato a.... evitarlo” mi difendo “ma... non ho saputo gestire i miei sentimenti...”
L'Arcangelo mi sorride. “Proprio come un adolescente” commenta annuendo “più ti si dice una cosa, più fai l'esatto opposto.”
Io la amo.” dico con la voce che mi trema.
Lo so... e mi dispiace vederti soffrire così profondamente” mi risponde posandomi una mano sulla spalla. “Sento e vedo il suo dolore figliolo, e me ne dispiace terribilmente.”
Ho paura...” gli confido “e non so cosa fare. Mi hanno minacciato e ora devo starle lontano. Ma ho paura che le possa accadere qualcosa, lei è... in pericolo.”
Di questo non devi preoccuparti.” mi dice battendomi la mano sulla spalla. “Sono appena stato da lei....”
Mi raddrizzo all'istante. “Da Allison? Come sta?” gli chiedo ansioso.
Lui sorride. “Oh beh, fisicamente sta benissimo... psicologicamente è a terra... se ne sta al buio giorno e notte.”
Oh Dio...” gemo scuotendo il capo. Allison sta male di nuovo, per colpa mia.
Maledetto me.
Sì ma non ha perso la sua combattività, sai? L'ho trovata che imprecava e minacciava gli angeli!” continua ridacchiando.
Io sgrano gli occhi. “Che cosa? Oh bontà divina.. ma non impara mai?”
Sirahel scuote il capo stringendo le labbra. “No, per fortuna. È una ragazza formidabile proprio per quel caratterino che si ritrova. È grazie a lei che sei diventato... migliore. Anzi, anche se questo poteva costarti caro, credo che esserti innamorato di una donna sia stata la tua più grande fortuna!”
Sirahel” dico mesto “volevo cadere per stare con lei... non sono diventato migliore, stavo solo diventando umano...”
Appunto!” replica con entusiasmo “Stavi prendendo il meglio da entrambe le razze. Vedi, la prima volta che ci siamo rivisti in questo mondo, ti sei messo subito sull'attenti sottomettendoti completamente, ora sei più rilassato nei miei confronti e questo mi rende orgoglioso...”
Lo guardo stupito: orgoglioso di cosa?
Orgoglioso di vederti finalmente come ho sempre desiderato, ragazzo mio. Tu eri il mio pupillo, lassù, e speravo di vederti forte, coraggioso e.. autonomo. In pratica Allison è riuscita a finire quello che avevo iniziato io. Suppongo che una ragazza abbia più ascendente di un fratello...” mi dice ironico.
Non eri un fratello.. eri un padre per me....”
Oddio.. l'ho detto. Ma che ho fatto? Non dovevo dirglielo! Sono proprio fuori controllo...
Mi vergogno e credo di essere arrossito.
Sirahel mi fissa a bocca aperta, e per un attimo ho l'impressione che i suoi occhi si siano inumiditi. Dopo alcuni istanti mi posa di nuovo una mano sulla spalla e me la stringe.
Non preoccuparti per Allison, me ne occuperò io. Le ho dato uno dei nostri sigilli da riprodurre sul muro se dovesse farsi vivo qualche... fratellino cattivo.” mi rassicura con un sorriso. “E le basterà chiamarmi perché io le piombi in casa.” aggiunge.
Distolgo lo sguardo perché sento che sto per piangere di nuovo...
Perché lo fai?” gli domando sottovoce “Perché ci aiuti?”
L'Arcangelo sospira e tace per alcuni istanti, poi si schiarisce la voce.
Allison mi piace, è forte ma dolce. È una ragazza sfortunata, ha sofferto tanto nella sua vita. E merita di essere protetta da forze superiori...”
Io annuisco convinto. “E' vero.” dico.
Inoltre” aggiunge alzandosi “tu eri come un figlio per me, ai piani alti. E lo sei ancora quaggiù. Quindi se fai delle sciocchezze, non posso non aiutarti...”
Rimango a fissarlo per interminabili momenti, senza sapere se ho sentito bene o l'ho solo immaginato.
Ora piantala di guardarmi così” mi ammonisce “e se lo dici a qualcuno saranno guai seri per te!”
Mi alzo dalla sedia e annuisco piano. “Grazie Sirahel.. per tutto quanto...”
Lui torna serio. “Sta' attento ragazzo mio, e non essere triste. Sono certo che si sistemerà tutto quanto.”
Io scuoto il capo. “No, non per me. L'unica cosa che desidero davvero, per la prima volta in tutti i miei quattromila anni, non posso averla.” affermo con tristezza.
Ti dirò quello che ho detto alla tua Ally dopo fa. Dicono che l'amore è più forte di tutto, e per quel che ne so io, è vero!”
Detto questo, schiocca le dita e va via, lasciandomi di nuovo solo.
Ma sono più tranquillo, perché so che un Arcangelo veglia su Allison.
Forse ha ragione, forse prima o poi si sistemerà tutto. Oppure ho solo bisogno di illudermi.
Per ora, mi basta sapere che il mio amore è al sicuro.

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Capitolo 16
*** Behind the appearances ***


Behind the appearances


Eccomi qui, dopo settimane senza Castiel.
Sono in casa a pulire come una perfetta casalinga.
Non è un modo per.. esternare il mio dolore. Pulisco perchè mi piace farlo e perchè adoro l'odore di fresco che una casa pulita offre.
Penso a Castiel tutti i giorni e a volte mi sento pronta a gettare la spugna.
Penso che non c'è speranza per me e lui e che dovrei rinunciare a questo amore, tanto grande quanto impossibile, prima di farmi ancora più male.
Ma non posso rinunciare. Io lo amo e lo voglio nella mia vita, per sempre.
Aspetterò. Io aspetterò fin quando lui non verrà a dirmi che possiamo finalmente amarci liberamente.
Non importa se passeranno giorni, mesi o anni. Io lo aspetto.
Attenderò anche tutta la vita se necessario.
Vorrei poter fare qualcosa, e poterla fare subito, per riportarti qui amore mio. Ma non so ancora qual è la soluzione a tutto questo.
Ma lo saprò.
Sto indagando segretamente.. Cercando in lungo ed in largo, con discrezione e attenzione.
E per farlo mi nascondo dietro la falsa apparenza di donna felice.
Mi sono stampata un bel sorriso in faccia e vivo la mia vita cercando di convincere i.. piani alti, che non tenterò più di stare con Cass.
Cercando di convincerli che so di aver sbagliato. Facendo credere loro che hanno vinto.
In realtà sono io ad aver vinto, o meglio io e Castiel.
Si! Perchè nonostante le minacce di morte, nonostante le intimidazioni noi ci amiamo ancora. E non c'è vittoria più grande dell'amore.
Non possiamo mostrare al mondo intero i nostri sentimenti, ma potremo un giorno e allora tutto andrà bene.
Lo sento!!
Non dovrei pensare a queste cose. Potrebbero ascoltarmi.
Nemmeno la mia mente è un posto sicuro oramai. Dannati... pettegoli angeli.
Sospiro e afferro il mio piumino per spolverare.
Accendo la radio e riparto con l'apparenza.
Sintonizzo sulla mia stazione preferita e attendo che il giornale radiofonico finisca, nella speranza che mandino una bella canzone.
Chissà come se al passa il mondo là fuori.
Allora.. la radio parla di tempeste, rapine, sequestri, omicidi e incendi che stanno devastando gli USA.
Wow!!! Che allegria.
Sospiro e una notizia attira la mia attenzione.
Si parla di una donna trovata morta a Denver, Colorado.
Pare che il corpo sia stato rinvenuto nell'appartamento della vittima e che non ci sia nessun segno di effrazione. Niente orme, niente impronte, niente di niente. Nemmeno un tappeto spostato.
La donna si chiamava Lucinda Condor e aveva.. ahimè, solo 20 anni.
Oh Dio.. Una così giovane anima strappata alla sua vita.
Ho l'impressione che il modo in cui tutto sembra essersi svolto sia più soprannaturale che umano.
Dovrei dare un'occhiata.
Ma se poi vado a Denver e non è un caso di mia competenza?
Forse.. Forse potrei chiamare Castiel e chiedergli se può controllare. In quel caso partirò per il Colorado oggi stesso.
E' una “chiamata” di lavoro, niente di più.. O perlomeno questo è quello che dirò a lui.
In realtà voglio anche vederlo. Voglio perdermi nel blu dei suoi occhi e respirarne il profumo..
Ma lui non deve saperlo.
Sospiro e mi schiarisco la voce.
Castiel..” chiamo.
Aspetto per qualche minuto e nel frattempo la radio manda una delle mie canzoni preferite: Fever di Adam Lambert.
Alzo il volume e uso il piumino come microfono scatenandomi in una surreale e allegra danza.

There he goes
My baby walks so slow
Sexual tic-tac-toe
Yeah, I know we both know
It isn't time
But could you be m-mine
We'll never get too far
Just you, me and the bar
Silly "ménage et trois" sometimes
Would you be mine

Oh baby, lights on
But your mom's not home
I'm sick of laying down alone
With this fever, fever, yeah
My one and own
I wanna get you alone
Give you a fever, fever yeah”


Giro su me stessa scuotendo i capelli e Castiel e lì. E' triste, posso vederlo..
Mi manchi amore mio..
Mi guarda con l'aria più scioccata che abbia mai visto sul suo viso e ha la fronte corrugata dalla perplessità e.. dalla rabbia mi sa.
Spengo la radio e mi ricompongo.
Oh.. Sei arrivato.” Gli dico.
Lui annuisce piano con le mani in tasca.. Sembra quasi Sirahel.
Non avresti dovuto chiamarmi Allison.” mi dice duro “Esattamente, quale parola della frase “dobbiamo stare lontani” non ti è chiara?”
Lo fisso seppellendomi dentro la voglia di piangere per la sua reazione e alzo un sopracciglio portando le mani avanti..
Woah.. Calma Utu..” gli dico paragonandolo al Dio sumero della guerra e della litigiosità “Ho solo bisogno di sapere una cosa. Ti ho chiamato per scopi puramente professionali.”
Stavolta dovrebbe aver capito il riferimento culturale.. D'altronde ho fatto il nome di un'antica divinità, non di un attore hollywoodiano.
Non so se ha capito o no.. Perchè ignora totalmente le mie parole e incrocia le braccia dietro la schiena. Ora sembra più calmo.
Cosa vuoi sapere?” mi chiede.



*****


Castiel....
Il suo richiamo mi arriva come un fulmine... perché mi chiama? Non lo sa che è pericoloso?
Rifletto per qualche minuto, non so che fare. Forse ha bisogno d'aiuto.... o vuole solo.. vedermi...
Decido di andare. Almeno le ripeterò che dobbiamo stare lontani!
Quando mi materializzo in casa di Allison, quello che vedo mi lascia senza parole.
Sta... ballando?
Sì. direi proprio di sì. Credevo di trovarla più triste... invece saltella allegramente....
Gira su se stessa e mi vede.
No, non è allegra.... è triste come me. Lo leggo nei suoi occhi nocciola e nel modo in cui mi guarda.
Oh.. sei arrivato.” mi dice semplicemente spegnendo la radio.
Non avresti dovuto chiamarmi Allison. Esattamente, quale parola della frase “dobbiamo stare lontani” non ti è chiara?” la rimprovero con durezza... e me ne pento subito. Mi rendo conto di averla ferita... ma non ho scelta, davvero no.
Woah.. Calma Utu..” mi apostrofa mettendo le mani avanti. “Ho solo bisogno di sapere una cosa. Ti ho chiamato per scopi puramente professionali.”
Utu? Io?
Sono sorpreso, per una volta non ha usato un riferimento che riguarda... cinema o musica o quant'altro...
Ma perché Utu? Non sono un guerrafondaio...
Cosa vuoi sapere?”
Allison mi si avvicina, dovrei indietreggiare ma resto dove sono. È così bella che...
Ho appena sentito per radio che a Denver, in Colorado, c'è stata una morte misteriosa,” inizia guardandomi negli occhi “Lucinda Condor, una ragazza di vent'anni uccisa in casa sua...”
Io annuisco impassibile, non capendo cosa c'entri questo con me. “Quindi?” le domando infatti.
Lei alza un sopracciglio e si mette le mani sui fianchi. “L'antipatia è compresa nel piano di dissimulazione, per caso?”
Ally” dico serio “dimmi cosa posso fare per te... ma in fretta. Ho paura...”
Starei con lei per l'eternità, ma sono terrorizzato dall'idea che possa piombare qui qualcuno.. o meglio qualcosa.
Allison sospira e si schiarisce la voce. “Stando a quello che ho sentito.. non mi sembra proprio una morte naturale o causata dall'uomo.. non c'era traccia di effrazione né disordine in casa... potrebbe essere un lavoro per me ma...”
Ma?” la incoraggio.
Mi sembra in difficoltà. “Ecco... non vorrei.. allontanarmi troppo senza essere sicura che sia effettivamente un caso per me.”
Non posso fare a meno di sorridere. “Vedo che stai diventando saggia.” le dico.. ironico.
Lei sbuffa. “E tu sempre più antipatico.” risponde leggermente stizzita.
Ok” dico ignorando la sua accusa “andrò a controllare e se è qualcosa che puoi affrontare, andrai in prima persona.”
Mi preparo per partire alla volta di Denver, ma Allison mi ferma.
Castiel!” mi chiama.
La guardo senza parlare.
Lei mi fissa per un istante e poi sospira. “Sta' attento... e grazie...” mi sussurra avvicinandosi un po'.
Io annuisco e resisto a stento alla voglia di accarezzarle il viso.
A più tardi.”
Arrivo in un attimo in Colorado, nella casa della ragazza morta. E come entro sento il Male.
Magia nera.
Riesco persino a vederla, è come una... foschia invisibile all'occhio umano, ma non al mio.
Un potente sortilegio... è una sensazione orribile...
Mi aggiro per la casa ormai vuota e sento tutto quello che è accaduto qua dentro.
Povera ragazza.... chi poteva essere così arrabbiato con lei da farle questo?
Sospiro e decido che ne so abbastanza.
Torno da Allison e la trovo seduta sul divano. Mi aspettava.
Hai fatto presto.” mi dice alzandosi.
Io annuisco. “Avevi ragione, non è decisamente una morte naturale.”
Ally si avvicina. “Cosa hai scoperto?”
Distolgo lo sguardo, mi sento.... a disagio. “Magia nera” inizio “e molto potente anche. In quella casa è forte la presenza di un sortilegio... una strega, anche di una certa potenza.” le spiego.
Lei annuisce pensierosa. “Mi sembrava strano.... ok, ti ringrazio.” e si avvia verso le scale.
Dove vai?” le domando. Lei si volta e alza le braccia.
A Denver. È un caso per me.”
No.” le dico scuotendo il capo.
No?” ripete Allison perplessa “Come sarebbe a dire no?”
Che me ne occupo io. Tu resta qui.”
Stai scherzando spero!” mi urla avvicinandosi rapidamente. “Ti ho chiamato solo affinché tu controllassi... hai le ali, ci arrivi in un attimo lì! Ma ora me ne occupo io!”
Allison... rimani qui. È più sicuro per te, me ne occuperò io.” le ripeto con calma. Non voglio litigare con lei, ma deve starne fuori. Meno si fa vedere in giro, meglio è.
Allora vengo con te.” mi annuncia incrociando le braccia.
La fisso incredulo. “Se è una battuta, non l'ho capita.” le dico serio.
No no, non è una battuta. O mi porti con te, o …. lo chiedo a Sirahel, lui mi ci porterebbe.. credo.” mi minaccia.
Sorrido. “Tu credi? Provaci, chiamalo.” la sfido.
Allison sospira. “Cass... per favore... si tratta solo di un caso.. non dobbiamo dormire insieme.”
Per loro non farebbe differenza.” le faccio notare seccamente.
Ok” esclama “io parto comunque, e non mi puoi fermare. Tu fa quello che vuoi.” e sale per le scale di corsa.
Testarda di una ragazza! Io ho capito perché lo fa.... per stare con me.
Crede che io non lo voglia? È solo che....
Al diavolo!
Mi trasporto in camera sua e la trovo già pronta per partire.
Sei ancora qui?” mi chiede scontrosa.
Io mi avvicino un po' e la guardo negli occhi. “Ok, andiamo.”
Lei si illumina, ma non cambia espressione. “Sei diventato coraggioso!” mi prende in giro.
No. Mi fai diventare matto.”
E cogliendola di sorpresa, le sfioro la fronte con le dita, e voliamo insieme.

*****

Riapro gli occhi e siamo a Denver. Dentro casa della vittima.
Il volo è durato si e no.. 30 secondi.. Forse meno.
Ma la nausea ed il voltastomaco non mi risparmiano nemmeno stavolta.
Barcollo per qualche secondo e poi guardo Castiel.
Perchè mi hai fatto volare? Così di colpo, senza... preparazione psicologica?” gli chiedo respirando a fondo.
Lui mi guarda e si schiarisce la voce.
Non sapevo che avessi bisogno di preparazione psicologica.” mi dice.
Alzo un sopracciglio e apro la bocca pronta ad urlargli qualcosa. Ma lo vedo sorridere.
Sembra... divertito. Dal mio tono forse.
Sono felice che il mio malessere ti diverta..” gli dico scherzando.
Trattengo un sorriso e mi guardo intorno camminando per la casa.
Sono qui per cercare indizi che possano aiutarmi a rintracciare la strega che ha ucciso Lucinda. Devo cercare di capire chi poteva avercela con lei e non sarà semplice.
Potrei interrogare tutti gli amici della vittima, anche più di una volta e tutti mi direbbero le solite cose: Lucinda era una brava ragazza e non riesco ad immaginare chi potesse avercela con lei.
Chissà perchè tutti diventano buoni da morti.
Non che io stia mettendo in dubbio i possibili pregi e le possibili qualità di Lucinda, non la conoscevo neppure, non posso dire come fosse..
Solo, ho notato, nel tempo che anche persone odiose e antipatiche, piene di nemici, da morte diventavano persone in gamba ed indimenticabili con cui nessuno avrebbe mai potuto avercela.
Sospiro e noto che gli schizzi di sangue formano uno strano disegno.
O perlomeno così pare.
Prendo del nastro adesivo e riunisco le varie macchie.. Poi osservo la forma che mi si è creata davanti agli occhi.
E' una specie di zero spaccato in due da una linea trasversale.
La linea esce lievemente dai bordi del rotondo e una delle due estremità è leggermente ondulata.
Hey Cass.. “ lo chiamo “Vieni a dare un'occhiata.”
Lui cammina lento e calmo..
Si avvicina e si affianca a me.
Conosci questo simbolo?” gli chiedo.
Rimane in silenzio per un po' e poi sospira greve.
E' il simbolo di una... Potente setta di streghe.” mi spiega “Praticano la magia nera da parecchio tempo. Da ancora prima che tu nascessi. E' una setta composta da streghe potentissime che si tramandano i loro poteri di generazione in generazione.”
Annuisco e mi passo una mano sul viso.
Temevo che l'avresti detto.” dico “E sai dove possiamo trovarle?”
Si schiarisce la voce e scuote il capo.
No!” risponde “Ma conosco un rituale che ci permetterà di individuarle.”
Grazie al cielo.. Una buona notizia finalmente.
Ok.. cosa dobbiamo fare?” gli chiedo.
Lui tituba un attimo e poi mi guarda duro e preoccupato insieme.
Tu niente. E' un rituale pericoloso e potente.. Potresti farti male.” mi dice.
Alzo gli occhi al cielo e poi lo guardo. “Si potrei.. E potrei uscire da questa casa, inciampare e rompermi una gamba.”
Lui mi fissa perplesso. “Perchè pensi che inciamperai e cadrai?”
Cosa? Oh cielo!! A volte è proprio.. come un bambino.
E' un modo di dire.” gli spiego “Voglio dire che la vita è un continuo pericolo.. Rischio praticamente sempre. Solo che stavolta lo faccio per un buon motivo: evitare che delle streghe da strapazzo uccidano qualcun altro.”
Spero che capisca cosa voglio dire e la smetta di preoccuparsi del grado di pericolosità del caso.
Lui mi guarda per un interminabile minuto e poi annuisce calmo.
Va bene. Facciamo questo rituale.” mi dice.
Sorrido e lo aiuto a preparare tutto.

*****

Possibile che con lei ho la fermezza di un giunco al vento?
Noi non dovremmo nemmeno stare nella stessa città, invece siamo qui nel Colorado a preparare un rituale per sconfiggere una congrega di streghe.
Allison è testarda e io sono un debole con lei. Non mi impongo abbastanza e lei non prova il minimo timore nei miei confronti.
Perché dovrebbe, poi? Mi sono mostrato troppo umano di fronte ad Allison perché lei mi possa temere.
Sospiro e guardo il simbolo a terra, non credevo di dover avere a che fare con quest'ordine, non che ne sia spaventato ma sicuramente non mi fa piacere.
Sono streghe potenti, pericolose e vendicative. Sospetto che questa povera ragazza sia stata vittima di una vendetta.
Avevi ragione” mi annuncia Ally tornando dalla sua perlustrazione della casa “ho trovato molte candele, polverine e... ossicini di qualcosa... credo che qui si giocasse al piccolo chimico!”
La guardo con aria interrogativa ma non le chiedo niente.. sono un po' stufo di chiedere spiegazioni di tutto a tutti...
Non mi sorprende. Questa ragazza era di una di loro, o almeno avrebbe dovuto esserlo...” le dico.
Era una strega? E perché le sue... colleghe l'avrebbero uccisa?” mi domanda inginocchiandosi accanto a me.
Traggo un profondo respiro prima di risponderle. “Potrebbe essere stata un membro riluttante, o.... potrebbe aver disobbedito alle superiore... in entrambi i casi secondo la loro logica, meritava una punizione.”
Ci fissiamo per interminabili momenti. Disobbedienza e punizione sono termini che angosciano entrambi....
Uhm... magari non voleva far parte dell'allegro gruppetto, era molto giovane magari non era stata ancora iniziata.” ragiona lei.
Io annuisco. “Può essere” ammetto mentre a terra traccio simboli antichi con del gesso “quest'ordine accetta solo discendenti di streghe.. Lucinda sarà stata la figlia o la nipote di qualcuna di loro... dammi le candele.”
Allison mi passa le candele e le sistemo intorno ai tre simboli che ho disegnato sul pavimento.
Cos'è?” mi chiede lei indicandoli.
Antichissimi simboli pre-enochiani, non li troveresti in nessun libro. Li conosciamo solo noi angeli, e non tutti possono usarli al meglio.. solo quelli più.. in alto, diciamo.” le spiego.
Lei mi guarda e noto un lampo di curiosità nei suoi occhi. “Cass... ma tu nella scala gerarchica... che posto hai? E non barare per impressionarmi!”
Beh” inizio io con un leggero sorriso “avevo un posto abbastanza importante... diciamo un gradino e mezzo al di sotto degli arcangeli....”
Ally mi fissa a bocca aperta. “Sul serio? Voglio dire... eri.. molto in alto.. con gli arcangeli?” mi domanda intimorita.
Lo ammetto, mi fa piacere vederla in soggezione... finalmente!
Sì. Perché credi che tra me e Sirahel ci sia, nonostante tutto, un rapporto più stretto? Lui comandava la mia guarnigione...”
E tu eri una sorta di.. primo ufficiale?” mi chiede.
Io scuoto il capo. “No, quella era Anna... io ero il numero due...”
Ah..... Anna....il tuo diretto superiore...” dice con ironia.
Già.” confermo io sperando di far cadere qui il discorso. Ho sentito la gelosia vibrare nella sua voce.... ma non deve esserne gelosa. Allison è l'unica donna per la quale oserei sfidare il Cielo, non certo per Anna.
Perché hai detto avevo? Non sei più.. importante ai piani alti? Ti hanno degradato?”
Il compiacimento provato nel vederla intimorita dal mio rango si dissolve immediatamente.
Non proprio... ma non ho l'importanza di prima.” ammetto con un sospiro.
I suoi occhi si inumidiscono all'istante. “Mi dispiace..” mormora a bassa voce.
Mi volto a guardarla di scatto. “No, non farlo. Non è colpa tua.” mi affretto a dirle “mi tenevano d'occhio da prima... comunque lasciamo stare questo discorso, e sbrighiamoci con il rituale.” taglio corto.
Lei annuisce e fa per accendere un fiammifero.
Io le faccio un cenno con la mano per fermarla. “Odio l'odore di zolfo...” le dico serio e passo una mano sulle candele.
Come per magia, queste si accendono nello stesso istante.
Allison mi guarda e scuote il capo. “Hai un futuro come prestigiatore!” mi assicura sorridendo.
Io la guardo leggermente offeso ma non replico, anche se mi ha appena dato dell'imbroglione...
Allontanati Allison, è un rituale pericoloso.” l'avverto guardandola negli occhi.
E per te non lo è? Ah già, tu sei un angelo!”
Esatto” confermo io “tu no, quindi per favore.. fai qualche passo indietro...”
Lei sbuffa e obbedisce, per una volta.
Chiudo gli occhi e mormoro l'antica formula per attivare i tre simboli davanti a me, che obbediscono alla mia voce in pochi istanti.
Eccole, le sento..... dannazione sono molte... e alquanto potenti. Stanno facendo qualcosa.. un sortilegio... no un incantesimo protettivo... per loro stesse... qualcosa non va.....
Una forza mi respinge e io ricado indietro come spinto da qualcuno. Allison corre al mio fianco.
Tutto bene?” mi domanda preoccupata.
Annuisco. “Sì, ma abbiamo un problema.” le annuncio più preoccupato di lei.
Che problema?” mi chiede Allison corrugando la fronte.
Sapevano della mia presenza, stanno facendo una specie di.... incantesimo contro di me...affinché io non le trovi..”
Ally sospira profondamente. “E adesso? Che facciamo?”
La guardo attentamente, sto per chiederle una cosa che mi costa molto. “Riproviamo.. insieme.”
Lei sbatte le palpebre. “Insieme? Ma se non ci riesci tu che sei un angelo, che possibilità ho io?”obbietta incredula.
Io mi schiarisco la voce. “Beh... per dirla con gli umani.. sono delle femministe” inizio “quindi suppongo che la loro magia sia più efficace contro gli.. uomini che non contro le donne... penso che la tua aura unita ai miei poteri potrebbe abbattere il muro che hanno innalzato contro di me.”
Allison scoppia a ridere. “Streghe femministe! Questa mi mancava!” esclama divertita. “Ok, ci sto. Devo ammettere che mi diverte l'idea di partecipare ad un rituale così... antico!”
Ally.. sarà molto pericoloso, devo avvertirti. Ma ci sono io con te... finché ci sarò, non accadrà nulla.” le dico serio.
Lei mi guarda negli occhi e annuisce piano. “Lo so... l'ho sempre saputo...”
Ci inginocchiamo intorno ai simboli e alle candele e ci prendiamo per mano.
Appena la sfioro, ecco la frustata lungo la schiena, tanto forte da farmi rabbrividire. Allison invece freme per un attimo, e mi stringe la mano, più del necessario....
Chiudi gli occhi, e ripeti dopo di me..” le dico, e inizio a recitare la formula.
Le nostre voci risuonano cupe nella stanza, e sento che la forza sprigionata è superiore a prima.. ci riusciremo.
Oh mio Dio, le vedo!” esclama Ally spaventata.
Sì, anche io. Sta' calma loro non ci vedono.” la rassicuro, ma lei stringe più forte la mia mano.
Che dobbiamo fare?” mi chiede.
Guarda il medaglione al collo della più anziana.. lo vedi?”
Sì.”
Concentrati... e pensa di volerlo distruggere.. pensalo intensamente....”
E poi?”
Tramite la tua energia... lo distruggerò io.” le spiego.
Io prendo la mira e tu spari, in pratica.” mi dice.
Esatto.”
Moriranno?”
Lo spero” ammetto duro “ma temo che al massimo le ferirò, e le renderò inoffensive per sempre.”
Peggio per loro... ok lo sto guardando e...” si ferma e resta in silenzio. La sento vacillare.
Allison...stai bene?”
Non lo so...” la sua voce è un sussurro.
Resisti... tieni duro... ci sono quasi...”
Finalmente sento di poterlo fare, mi concentro sul medaglione, origine della loro magia nera, e riesco a mandarlo in frantumi. Tutte le streghe riunite urlano e si coprono gli occhi per evitare di essere ferite dalla luce sprigionata dal medaglione.
La donna che lo portava al collo cade a terra... svenuta credo. Non è morta nessuna di loro, ma l'importante è che non possano nuocere mai più a nessuno.
L'ordine è morto.
Per la loro punizione, ci penserà il castigo divino.
Apro gli occhi e sto per dire di fare la stessa cosa anche ad Allison, ma lei perde i sensi e cade tra le mie braccia.
Ally” la chiamo sorreggendola. Dannazione, è stato troppo faticoso per lei, dovevo immaginarlo!
Ma non avevo scelta. “Perdonami..” le sussurro.
Lei apre gli occhi. “Sto bene, non preoccuparti...” mi rassicura accarezzandomi il viso.
La faccio stendere a terra e mi alzo in piedi per togliermi l'impermeabile, l'avvolgo con questo e la prendo in braccio. Trema.
Ti riporto subito a casa..”
Allison risponde con un sospiro e si abbandona tra le mie braccia.
In pochi istanti siamo nella sua camera. L'adagio dolcemente sul letto e mi siedo accanto a lei. È pallida, e io mi sento un verme.
È colpa mia se si è sentita male, non avrei dovuto coinvolgerla nel rituale... non lo aveva mai fatto.
Sospiro e faccio per alzarmi, ma la sua mano mi prende un braccio trattenendomi sul letto. “Cass.. aspetta.”
Dimmi.”
Gli occhi di Allison sono velati di stanchezza e tristezza. “Resta con me...” mi chiede con dolcezza.
Non posso tesoro.. lo sai..” dico a bassissima voce, inutilmente perché loro se vogliono mi leggono anche nella mente.
Ti prego.. resta con me.. non me ne importa niente di tutta questa storia dell'apocalisse... e ti ho chiamato solo per vederti... era una scusa per stare con te... mi manchi così tanto.... resta con me.” mi dice accorata mettendosi seduta.
Io scuoto il capo ma le parole mi muoiono in gola quando Allison mi prende il viso tra le mani e mi bacia sulle labbra.
Si allontana e attende la mia reazione guardandomi negli occhi.
Io l'attiro a me e la bacio con passione, sentendo il sangue pulsarmi in testa.
No... no..” mormoro allontanandomi da lei.
Perché? Castiel ti prego... non me ne importa nulla di questa guerra! Voglio solo stare con te! Per quello che ne so potrei morire domani, e almeno un'ultima volta, vorrei aver fatto l'amore con te...” mi confida piangendo piano.
L'abbraccio forte e le parlo all'orecchio. “Non pregarmi amore mio... perché non ce ne sarebbe bisogno. Sento il sangue urlare nelle mie vene... ti voglio da morire... e se fosse in gioco solo la mia vita, ti amerei fino a domani... ma hanno minacciato di uccidere te, e io non potrei sopportarlo. Non è cambiato nulla in me.. ti amo come prima, ma non posso averti.”
Sciolgo il nostro abbraccio e poso la mia fronte sulla sua, prendendole il viso tra le mani.
Siamo stati sfortunati Ally” le dico con la voce che mi trema “trovarci e non poter stare insieme...”
Non è giusto... non lo accetto.” Allison piange più forte, aggrappandosi alle mie mani. “Io voglio stare con te...”
Lo vorrei anche io, ma non possiamo...”
Vorrei baciarla di nuovo ma mi fermo a pochi millimetri dalle sua labbra.... sospiro e mi alzo dal letto.
Allison mi guarda in lacrime e mi porge il mio impermeabile. “Grazie... non mi serve più... mi fa solo male sentire il tuo odore addosso..”
lo indosso mentre lei si distende nuovamente, rannicchiandosi su sé stessa.
Riposati Allison..” le dico.
Non ho sonno...”
Mi chino su di lei e le sposto una ciocca di capelli dal viso. “Vorrà dire che ti farò dormire io..”
E con un leggero tocco, Allison cade in un profondo sonno.
La guardo per un attimo e vado via, pregando che Sirahel vegli su di lei, visto che a me è stato negato.













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Capitolo 17
*** Allison Morgan has to die ***


Allison Morgan has to die


Un nuovo giorno.
E' iniziato un nuovo giorno. E l'alba era bellissima.
Lo ammetto!! Sono stata sveglia tutta la notte solo per poter guardare il sorgere del sole stamattina.
E ne è valsa la pena. E' stato uno spettacolo indimenticabile.
C'era il buio e poi una calda luce ha avvolto tutto.
Castiel l'avrebbe adorata.
Mi schiarisco la voce e bevo l'ultimo sorso di caffè.
Sono sul tetto della mia casa a fissare il cielo e a pensare a lui.
Ci penso tutti i giorni, come sempre, e se chiudo gli occhi riesco a sentire il suo profumo addosso.
Avrei dovuto tenere il suo impermeabile.. Tanto riesco a ricordare ogni singola sensazione che quel profumo mi offre.
Principalmente sono tre: amore, desiderio e dolcezza.
Amore.. Si, io lo amo.
Desiderio.. Lo desidero e lui desidera me.
Dolcezza... Non c'è niente di più tenero del suo sguardo confuso o delle sue labbra che si aprono in un sorriso.
Sorrido al ricordo che mi invade la mente e mi alzo piano e cauta.
Rientro in casa dalla finestra della mansarda e scendo si sotto.
Voglio mangiare qualcosa e poi uscire a fare una corsetta.. Non faccio movimento da quando ho detto a Damon che non lo amo né mai lo avrei fatto.
Da allora evito la palestra, di cui anche lui è un assiduo frequentatore, perchè non voglio che si illuda o che soffra.. O che mi insulti, visto che l'ultima volta che l'ho incontrato, mi ha riservato gli sguardi più delusi e arrabbiati che io abbia mai visto.
E' assurdo, considerando che il proprietario era uno dei migliori amici di mio padre, che io non ci vada.. Ma preferisco così.
E poi ho un'intera stanza per l'allenamento in casa. Posso benissimo tenermi in forma e pronta all'azione qui o facendo del sano footing al parco.
Non ho bisogno di una palestra, e ancor meno ho bisogno di un Damon ferito e furioso che mi sputa contro insulti.
Sospiro e mi avvio verso la cucina.
Ma non faccio neppure in tempo a mettere un piede dentro la stanza, che qualcosa mi scaraventa contro una parete facendomi cadere persino la tazza di mano.
Sbatto la testa e mi sento stordita per qualche secondo. Tengo gli occhi aperti a fatica, ma dopo un leggero disorientamento la mia vista si fa nitida e vedo perfettamente chi mi sta davanti.
Myriam e Anna.. Oh cielo!
Questa mattinata era iniziata così bene, perchè devono rovinarmela...
Che spiacevole sorpresa.” dico loro.
Anna non dice nulla. Solo mi guarda con l'aria di sfida di un'amante respinta.
Myriam invece sorride malvagia e mi tira uno schiaffo violentissimo.
Il mio sopracciglio sanguina e fa un male cane.
Abbasso la testa per respirare a fondo e riprendere il controllo del dolore e quando rialzo gli occhi non siamo più a casa mia, ma in una specie di orrenda catapecchia.
E' sporca, puzza di polvere e sangue ed è accogliente quanto una fogna.
Ti piace dove ti abbiamo portato?” mi chiede Myriam con tono sarcastico. “La nostra bella e ricca signorina in un posto come questo.. Scommetto che sei abituata a posti diversi.”
Mi guardo intorno per un attimo e arriccio la bocca riflettendo.
Si, hai ragione.” dico convinta “Invece questi sono i posti perfetti per due infime angeliche sgualdrine come voi..”
Myriam mi guarda e scoppia in una fragorosa risata, fa un cenno ad Anna e quella, dopo pochi secondi di esitazione, si avvicina e mi poggia la mano sul petto, all'altezza del cuore.
Chiude gli occhi e tutto intorno si alza una specie di leggero venticciolo.
Il naso mi si riempie di puzza e sento un violentissimo dolore, come scosse elettriche, partire dalla sua mano e diramarsi in tutto il mio corpo.
Un urlo si libera dai miei polmoni e si perde nella stanza.
Non avrei voluto urlare e dar loro questa soddisfazione, ma il male che sento non è umanamente sopportabile.
Anna riapre gli occhi e si allontana.
Ho la bocca piena di sangue, ma non ho la forza di sputarlo.
Cade leggero e a gocce dalle mie labbra e non ho la forza di tenere la testa dritta.
Chiudo gli occhi per qualche secondo e spero di morire ora.. Non ce la faccio ad essere torturata di nuovo.
Ho il respiro affannato e sento una mano afferrarmi forte per i capelli e sollevarmi la testa.
Guardo davanti a me e Anna è lì, mi sorride beffarda.
Ho saputo del tuo inevitabile destino..” mi dice “Sei il tramite di Lucifero.. E'... triste.”
Dannazione!! Non dovevano saperlo.

Disse l'angelica stronza gelosa di un'umana..” le rispondo a tono.
Ok, dovrei imparare a non essere così.. insolente.
Myriam ride divertita alla mia battuta, mentre Anna si infiamma.
Vedo nei suoi occhi una luce nuova e decisamente poco amichevole.. Mi tira uno schiaffo, con una forza che è... sicuramente non umana, e il mio labbro prende a sanguinare come l'occhio. Copiosamente.
Ecco un occhio presto nero, e un labbro presto gonfio.
Mi osserva per un po' e poi mi tocca l'addome. E' come se la sua mano mi fosse entrata dentro.. Perchè sento stringere e pizzicare. Sento male da morire, ma non urlerò di nuovo. Resisterò anche a costo di morire. E morirò se continuano così.
Io sono il tramite di riserva..” sussurro.
Non avrei dovuto dirlo, lo so.. Ma non tradirei mai Sam così. Credo solo che in questo modo attirerò la loro attenzione guadagnando il tempo necessario a capire come uscirne.
Entrambe mi fissano sorprese.
Si guardano per un attimo e poi anche Myriam mi si avvicina.
Se tu non sei il tramite principale chi è?” chiede più che altro a se stessa.
Chi è?” mi urla Anna tenendomi ancora per i capelli.
Scuoto il capo e sospiro.
Puoi uccidermi se vuoi. Non te lo dirò mai.” le dico.
Lei piega la testa e fissa Myriam, poi mi guarda.
Ucciderti? Ho appena iniziato a divertirmi..” mi comunica.
Mi colpisce di nuovo e poi chiude gli occhi e allunga la mano aperta verso di me.
Non riesco a respirare.. Sento un nodo in gola. Il cuore batte forte e non vorrei farlo, io.. non vorrei.
E' pericoloso per lui e se gli succedesse qualcosa ne morirei.. Ma sto per morire e il mio pensiero vola a lui.
Lo penso intensamente e so che questo è come un richiamo per lui.
Non venire Castiel. Rimani dove sei amore mio. Non ti sto chiamando, è pericoloso qui.
Ti sto solo dicendo addio..
Lasciala andare immediatamente!”
Sento una voce, autoritaria e ferma.. la conosco bene.
Perchè sei venuto Cass.. Vattene via o se la prenderanno anche con te.
La presa di Anna si allenta.. Ora respiro anche se a fatica, ma sono ancora immobile e i miei occhi sono piene di lacrime.
Però lo vedo.. Il mio messaggero spettinato è qui. E' qui per me.
Myriam mi guarda, sento i suoi occhi perforarmi il corpo. Si avvicina e mi solleva il viso ferito per mostrarlo a Cass.
Mi dispiace fratello,” gli dice ridendo “ma la tua bella umana deve morire.”


*****

Come possono gli uomini sostenere che Dio non esiste?
Basta guardare il sorgere del sole per rendersi conto che solo un Essere Superiore può aver creato un astro del genere.
È incredibile come gli occhi umani trasformino l'alba, così ordinaria per un angelo, in un fenomeno straordinario.
Ne sono affascinato, tanto da spingermi a salire su un grattacielo.
Devo essere impazzito.
Sospiro e guardo giù, pochi umani sono già in movimento ma presto ci sarà il caos.
Beh, tra poco ci sarà sul serio il caos, su scala interplanetaria.
L'Apocalisse.
Non immaginano minimamente cosa sta per accadere, viene profetizzata da millenni eppure l'uomo si sente così... supremo da non averne timore. Forse sì e no metà di loro crede in Dio, figuriamoci se credono alla fine del mondo.
Invece ci siamo quasi, presto inizierà la vera battaglia, il gran ballo come lo chiama Dean.
E io sarò lì in prima fila.... col cuore a pezzi perché mi hanno separato da Allison.
Come farò a combattere con tutto me stesso se penso continuamente a lei? Forse è per questo che a noi è stato vietato amare come gli umani, ci avrebbe distratti dal nostro dovere.
Ma il prendere possesso di un corpo umano, con le sue emozioni, le sue sensazioni, ci fa infrangere questo divieto...
Io sono ancora un angelo del Signore, solo che.... io la amo. E non è per ribellione che lo faccio, mi è accaduto e basta.
E darei qualunque cosa pur di stare con lei, consegnerei le mie ali anche.
Ma non mi faranno mai scegliere, lo so.
Sono condannato a desiderarla per l'eternità, e se non fossi così atterrito dall'idea, dovrei dire ad Allison di trovarsi un altro uomo.
Ma se la vedessi con qualcun altro, so che diventerei un potenziale omicida... anzi, togliamo potenziale.
Sorrido di me stesso e delle mie stupide gelosie umane. Tra poco almeno metà dell'umanità verrà spazzata via dagli eserciti del Bene e del Male, colpevoli solo di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, presi in una guerra di potere che in realtà si combatte da millenni.
Probabilmente sia io che Ally moriremo, in un modo o nell'altro. Triste conclusione di un triste amore.
Un brivido mi scuote e mi fa vacillare.
Non raggiungermi... non venire qui.... addio amore mio....”
Allison? Che significa addio? Non mi sta chiamando, mi sta rivolgendo.. il suo ultimo pensiero!
Che sta succedendo?
Volo immediatamente da lei, senza pensare alle conseguenze: sento la sua vita affievolirsi....
Entro in un'orrida topaia maleodorante, e ciò che vedo mi lascia sgomento.
Anna sta torturando Allison sotto lo sguardo compiaciuto di Myriam.
Ha il viso coperto di sangue, gli occhi chiusi... non parla, non si lamenta....
Una cieca rabbia si impadronisce di me, Myriam è solo una doppiogiochista fasulla, e ha coinvolto Anna nei suoi giochetti.
Lasciala andare immediatamente!” urlo proprio a quest'ultima.
Anna si volta a guardarmi rivolgendomi uno sguardo sorpreso, e allenta leggermente la presa su Allison.
Anche Myriam mi guarda, ma non è sorpresa per niente. Sospetto si tratti di una specie di trappola per eliminare anche me...
Si avvicina ad Allison e le prende il mento sollevandole la testa, per mostrarmi il capolavoro che hanno fatto sul suo bel viso.
Sono sconvolto da come l'hanno ridotta, ha perso molto sangue e mi guarda con gli occhi gonfi di lacrime.
Mi dispiace fratello, ma la tua bella umana deve morire.” mi annuncia Myriam ridendo.
Se uno sguardo potesse uccidere, sarebbe già morta.
Io ti ammazzo, giuro che ti faccio a pezzi!” la minaccio urlando, le pareti intorno a noi tremano e la porta dietro di me sbatte violenta.
Anna!” la chiamo severo “Allontanati subito da lei!”
Castiel, ma non capisci? È il tramite di Lucifero!” mi risponde preoccupata, ignorando che io già lo sapessi.
E credi che ucciderla elimini il problema? È proprio quello che serve alla qui presente Myriam e ai suoi tirapiedi!”
Anna mi fissa perplessa. “Tu lo sapevi? Sapevi chi era e ci sei addirittura andato a letto?” mi dice indignata.
Tu non sei nessuno per giudicare me, Anna! Parliamo di quello che hai fatto tu? Non fare la paladina della giustizia divina, togliti di lì e sparisci... non voglio ucciderti.” l'avverto serio, dandole per l'ennesima volta la possibilità di uscirne indenne.
Al contrario di lei, io so cos'è la pietà.
Anna, non vorrai dar retta a lui spero.” interviene Myriam arrogante. “Vuole passare dalla parte di Lucifero, è ovvio che la difenda, inoltre vanno a letto insieme!” sottolinea per alimentare la sua rabbia.
Infatti ci riesce, e Anna riprende a torturare Allison usando i suoi poteri, tornati potenti come un tempo.
Il mio amore tenta di resistere, di non urlare... dalle sue labbra escono rivoli di sangue e leggeri lamenti...
Basta Anna! O giuro che ti uccido, fosse l'ultima cosa che faccio!” la minaccio inutilmente.
Sei ridicolo Castiel caro.... se c'è qualcuno che morirà, quello sei tu!” mi annuncia Myriam con un ghigno.
A quelle parole Anna si volta a guardarla. “Cosa hai detto? Tu non puoi...”
Taci.. e fai quello che devi.” l'ammonisce.
Per un attimo io e Anna ci guardiamo. “Ti fai comandare da lei? Tu che con uno sguardo la terrorizzavi?” le dico furioso “Non vedi che sta facendo? Non capisci le sue intenzioni? Se Allison muore, a Lucifero non occorrerà più il suo consenso e la prenderà come e quando vuole! Svegliati Anna, Myriam lavora per l'inferno!”
Sta' zitto, idiota!” mi urla Myriam scaraventandosi addosso a me, buttandomi a terra.
Si rialza e mi tira un calcio sul fianco, colpendo un rene.
Stupido idiota alato!” mi insulta afferrandomi per l'impermeabile per farmi alzare “Avrei dovuto farti a pezzi tanto tempo fa!”
Sarò io a distruggerti, puttana!” e afferrandola per le braccia, la scaravento lontano da me.
Se riesco a impedirle di puntare le sue mani su di me, non potrà usare appieno i suoi poteri, e riuscirò a sconfiggerla.
La rabbia e la disperazione mi hanno reso più forte, e sono deciso ad eliminare questa traditrice. La disintegrerò.
Iniziamo a combattere, la colpisco più forte che posso, tutta la mia rabbia si riversa su di lei e riduco il suo viso peggio di come loro hanno ridotto Allison.
Anna, smettila e vattene!” continuo a dire all'altra che ignora le mie parole, troppo occupata a tenere ferma Allison che si dimena con tutta se stessa.
Castiel! Lascia perdere, va via!” mi urla il mio amore quando vede Myriam colpirmi allo stomaco.
Che bella scena... la puttanella che difende il suo stallone!” ridacchia la mia avversaria.
L'oscenità delle sue parole mi offende, perché riduce tutto quello che c'è tra di noi ad un semplice atto fisico.
Lei non conosce l'amore, non sa cosa vuol dire. Io e Allison ci amiamo, il desiderio è solo una parte di ciò che ci unisce.
Ma che ne sa Myriam di questo? Lei serve il Diavolo!
Taci maledetta!” e la colpisco di nuovo in faccia.
Anna, basta! Se la lasci immediatamente non ti accadrà nulla, ma lasciala subito!”
Mi dispiace Castiel” mi dice guardandomi “Allison Morgan deve morire..”
L'ha detto con una serietà che mi ha ghiacciato il sangue nelle vene. È una sentenza di morte!
Provo a liberarmi di Myriam per soccorrere Allison, ma questa stronza mi riagguanta e mi scaraventa al muro.
Resta con me fratellino...” mi dice sorridendo “non abbiamo ancora finito.”
Io ti ammazzo.” le ripeto a denti stretti.
Oh sì, certo. Me l'hai già detto mi pare!”
Sto per lanciarle altri improperi, quando Anna urla e la vedo volare in aria, ricadendo di peso a terra.
Allison è libera, e lentamente scivola a terra ansimando, è stata lei?
No non può essere, Anna è potentissima e solo un essere ancora più potente potrebbe...
Dio ti ringrazio....
Sirahel è con noi. Sento la sua grazia, non ci abbandonerà.
Forte di questa consapevolezza, afferro Myriam per le spalle e la sbatto contro il muro.
Ma io mantengo la parola!” le assicuro afferrandola per la gola.

*****

Sono libera. Ammaccata come non lo sono mai stata, ma sono libera.
Libera di muovermi.. Ammesso che abbia la forza di farlo.
Anna è stata scaraventata dall'altra parte della stanza, ma non sono stata io..
E nemmeno Castiel.. Dev'essere stato Sirahel.
Grazie! Grazie di cuore.
Sospiro e provo ad alzarmi. Barcollo ma ora ho la possibilità di difendermi e di certo non me ne starò qui per terra a sanguinare.
Riprendo il mio equilibrio e guardo verso Anna. E' ancora stesa per terra.. Sirahel le ha dato un bel colpo..
Mi poggio al muro e scuoto il capo per riprendermi del tutto..
Guardo Castiel davanti a me.. I suoi occhi sono furiosi.
Tiene Myriam per la gola. La ucciderà, ne ha tutta l'aria.
A dire il vero non piangerei la sua morte, ma Castiel si sentirebbe uno schifo se lo facesse.
Non posso lasciarglielo fare.
Castiel.. Ferm..”
La fine della frase mi muore in bocca.
Anna si è rialzata. Mi ha afferrato per la vita spingendomi a terra.
Mi colpisce e anche la mia guancia sanguina ora. Sono una maschera di sangue e mi sento uno schifo.
Faccio un grosso respiro prendendo la forza che mi è rimasta e le tiro un violentissimo colpo in viso.
La ferisco ma il suo taglietto si rimargina subito.
E' una battaglia persa in partenza per me, ma non mi arrenderò di certo.
Tuttavia lei barcolla ed ora è per terra..
Mi alzo e la colpisco con violenza, senza fermarmi nemmeno un attimo.
Mi sento un animale a farlo, ma visto che non posso ucciderla devo colpirla senza fermarmi, per non darle il tempo di reagire..
La afferro e la sollevo sbattendola violentemente contro il muro.
Mi tira una gomitata ed io indietreggio un po'.
Perdo sangue anche dal naso adesso. Era proprio quello che mi mancava.
Lo tocco con la mano e fa un male cane.
Corrugo la fronte e stringo i denti.
Ora mi hai fatto davvero arrabbiare.” le dico.
Mi avvicino a lei e la colpisco.. Lei risponde ai miei colpi e continuiamo così per alcuni momenti che sembrano infiniti..
Anche Castiel e Myriam continuano a scontrarsi e per quel poco che, tra un colpo e l'altro, riesco a vedere, Cass ha la meglio.
Ha un pugnale e l'ha appena tirato fuori.
No..” gli urlo..
Anna mi si avvicina di nuovo ma la costringo ad indietreggiare con un colpo.
Improvvisamente viene di nuovo bloccata alla parete e Sirahel compare nella stanza.
Se ne sta in un angolo e quando Anna lo vede i suoi occhi si tingono di stupore e terrore.
Sirahel..” sussurra.
Nella stanza si è creato un silenzio innaturale.
Il mio respiro affannoso è l'unico suono..
Anche Myriam ha visto l'Arcangelo, ma non ha fatto una piega mentre Cass la tiene immobilizzata al muro pronto ad ucciderla.
Sirahel mi guarda e poi guarda verso Castiel.
Castiel. Lasciala andare!” gli dice autoritario.
Castiel stringe Myriam ancora di più e scuote il capo.
No!!” risponde “Hai visto com'è ridotta Allison? Voleva ucciderla...”
Allison starà benissimo.” gli dice ancora l'Arcangelo.
Myriam ride stretta nella presa e sospira.
Per ora..” lo provoca.
Anna osserva tutto in silenzio. Dov'è finita la sua sfrontatezza?
Se la situazione non fosse così tragica mi metterei davanti a lei e riderei fino a soffocare.
Castiel colpisce Myriam e le conficca il pugnale in una spalla.
Dovete stare lontani da lei. Tutti quanti.” dice duro.
La sua voce è come una lastra di ghiaccio. Non sembra nemmeno lui.
Sono dolorante, mi fa male anche una spalla e la testa è come se.. come se fosse vuota.
Sirahel mi guarda e muove per un attimo la mano bloccando ancora più forte Anna che prova a liberarsi.
Scuote il capo e la fissa.
Vattene via” le dice. Poi schiocca le dita facendola sparire.
Sospiro e barcollando avanzo verso Castiel.
Cass.. Lasciala andare.” gli dico “Per favore.”
Lui non mi guarda nemmeno, gira il coltello nella spalla di Myriam e poi lo tira via trapassando da parte a parte anche l'altra spalla.
Mi avvicino ancora un po'. Ora sono di lato a lui, lo guardo e mi schiarisco la voce.
Castiel..” gli dico ancora.
Lui scuote il capo e non dice nulla.. E' come se non ci fossi, come se non mi sentisse.
Allungo la mano e gli accarezzo i capelli.
Castiel, sto bene. Lasciala andare.” gli dico.
Lui mi guarda finalmente. Ha gli occhi tristi e pieni di rabbia.
Stava per ucciderti.”
Ma non l'ha fatto.. E starò bene.” lo rassicuro sorridendo “Tu non sei come lei. Tu sei buono, sei Castiel. Non sei un assassino senza scrupoli.. Lasciala andare, ti prego.”
Mi viene da piangere.
Non solo perchè mi sento un rottame, ma anche perchè lui è triste ed io non posso sopportarlo.
Per favore..” gli ripeto di nuovo.
Lui tira fuori il suo pugnale, guarda Myriam per un po' e dopo qualche minuto si allontana da lei mettendosi davanti a me come per farmi da scudo. Fissa Sirahel che tira un sospiro di sollievo e mentre io poggio la mano sulla sua schiena per tranquillizzarlo, Myriam fissa l'Arcangelo con aria di sfida.
Sirahel la guarda e le si avvicina. Sono a pochi millimetri l'uno dall'altra.
Ascoltami attentamente” le sussurra duro l'Arcangelo “Vattene via da qui, immediatamente e lascia Allison in pace. Dillo anche ai tuoi amici “ribelli”. Se qualcuno si avvicina a lei, interverrò e ti giuro, io.. ti giuro, che non c'è alcuna possibilità che il mio pugnale ti colpisca al braccio invece che al cuore.”
Myriam abbassa per un attimo lo sguardo e poi lo guarda sorridendo.
Va bene..” dice strafottente.
Rimane a fissarlo per un attimo e quando di colpo Cass urla avvicinandosi a lei e colpendola mortalmente, non capisco perchè l'ha fatto.
Inizialmente credo che sia colpa della rabbia per quello che lei ha fatto a me, ma poi mi accorgo che Myriam aveva un pugnale e che l'avrebbe senza dubbio usato per uccidere Sirahel.
Sospiro e mi passo una mano sul viso.
Sirahel e Castiel si fissano in un grato silenzio ed io crollo dando sfogo ad ogni mia paura e.. dolore.
Cass si volta verso di me e delicatamente mi accarezza il viso ferito.
Lo so che non dovrei, ma ho un sacco di tensione accumulata che si sta sciogliendo piano.
Singhiozzo e mi stringo a lui affondando il viso sul suo torace.
Lui rimane fermo per un attimo e poi mi stringe delicatamente.
Va tutto bene amore mio..” mi sussurra baciandomi i capelli “Va tutto bene..”
Annuisco e cerco di calmarmi. Sono tra le sue braccia adesso e andrà tutto bene.


*****


Allison continua a singhiozzare tra le mie braccia.
Credo che non abbia mai avuto tanta paura come oggi, si è sentita in trappola e impotente.
Anche io mi sono sentito così, credevo che l'avrei vista morire e poi avrebbero ucciso me.
Myriam è morta. Finalmente aggiungerei. Non è edificante dirlo ma... mi è piaciuto tagliarle la gola.
Voleva ammazzare anche Sirahel, un arcangelo.
Quale pazzo alzerebbe un'arma contro un arcangelo?
Persino Anna, per quanto... folle sia diventata, vedendo il nostro antico superiore si è messa sull'attenti.
Sospiro accarezzandole i capelli. Quella traditrice non minaccerà più Ally, né minaccerà qualcun altro. Ma chissà quanti come lei si nascondono nella mia guarnigione e nelle altre.
Guardo verso Sirahel che si avvicina a noi, non ho mai visto in lui uno sguardo più.. umano. È pallido.
Mette una mano sulla mia spalla e me la stringe, mentre posa l'altra sul capo di Allison.
Ragazzi miei...” mormora con un tono triste.
Io lo guardo negli occhi e sento tutto il suo affetto paterno verso di noi, la sua Grazia vibra in un modo che mi è sconosciuto, non saprei descrivere cosa sia di preciso ma giurerei che si tratta di.... dolore e paura.
Grazie Sirahel... senza di te... non so cosa sarebbe successo.” gli dico con voce stanca.
Lui scuote il capo. “Avrei dovuto intervenire prima, ma non mi ero accorto di quanto stava succedendo qui. E inoltre volevo evitare di farmi vedere per... ovvie ragioni... ma la situazione richiedeva necessariamente il mio intervento in prima persona.” mi spiega.
Io annuisco serio, conscio del fatto che si è esposto molto per noi, e gliene sono grato.
Sono io piuttosto che devo ringraziare te” mi dice a bassa voce “Myriam voleva uccidermi, e ci sarebbe riuscita se non.. l'avessi preceduta. Grazie figliolo...”
Ricevere la gratitudine di Sirahel mi disorienta, lo fisso senza risponde e lui sorride. “Smettila di fare quello sguardo da cucciolo con me, Cass. Conservarlo per la tua ragazza.” mi dice riferendosi ad Allison ancora stretta a me.
Non singhiozza più ma trema ancora, ha bisogno di me e lascio che trovi conforto tra le mie braccia.
Ti sto sporcando tutto di sangue...” sussurra contro il mio petto.
Io sorrido e le prendo il viso tra le mani per guardarla negli occhi. “Quale sangue?” le chiedo con dolcezza.
Allison si tocca il viso e si accorge che le sue ferite non ci sono più.
Mi hai guarita!” esclama stupita.
Io annuisco. “Sono pur sempre un angelo...”
Allison mi guarda negli occhi e mi accarezza una guancia sorridendomi tra le lacrime, poi si ricorda di Sirahel, lo guarda e si allontana un po' da me.
L'arcangelo si accorge di questo e ridacchia. “Dolcezza... davanti a me potete anche baciarvi, non mi scandalizzo di certo. E inoltre” aggiunge tornando serio “stare lontani non vi mette al riparo dai guai.”
Anche... Anna è passata dalla parte dell'Inferno?” chiede Allison.
No non credo,” risponde Sirahel “non coscientemente almeno. Lassù ci sono alcuni.. specialisti nel lavaggio del cervello, come dite voi umani. E sospetto che con Anna, Myriam l'abbia spuntata subito.” dice guardandomi attentamente.
Myriam ha fatto leva sulla sua gelosia per spingerla ad uccidere Allison. Noi angeli non sappiamo gestire la gelosia, proprio no.
Diventiamo particolarmente spietati quando siamo gelosi.
Sirahel” lo chiamo ottenendo la sua attenzione “non posso lasciarla sola, non è bastato giurare tutto quello che mi chiedevano, Allison sarà sempre in pericolo. Non me ne andrò più.”
Lei mi guarda illuminandosi e quasi mi sembra di sentire il suo cuore che accelera il battito.
Cass...” inizia l'arcangelo con un sospiro “questa si chiama sfida. Tu lo sai meglio di me... non amano essere sfidati.” mi avverte.
Lo so. E se servisse a qualcosa me ne starei più lontano possibile, ma non servirebbe proprio a nulla. Non ci sono solo gli angeli regolari a preoccuparmi, ma la marmaglia come Myriam. Uriel era come lei... e anche se non mi disse i nomi, so per certo che ne aveva convertiti altri. Di Anna non so che pensare, forse è solo una pedina inconsapevole di questo gioco o forse no. Ma la guerra è già iniziata, comandante, manca solo il loro generale.”
L'ho chiamato comandante senza neanche rendermene conto, ma invece di suscitare la sua ira, lo vedo sorride leggermente compiaciuto.
Credo che non gli dispiaccia affatto sapere che nonostante tutto, io lo considero ancora il mio comandante.
Hai ragione ragazzo mio, temo di aver sottovalutato un po' la situazione. Il gesto di Myriam che tu hai sventato, mi ha fatto capire che ormai non esiste più nulla.. né gerarchie né timore. Traditori come lei oserebbero colpire chiunque dei superiori, la guerra è decisamente iniziata.”
Cosa dobbiamo fare?” domanda Allison sia a me che all'arcangelo.
Sirahel la guarda con benevolenza e le sorride. “Tu nulla bambina, a parte badare a te stessa nei momenti in cui Castiel dovrà per forza assentarsi.” le risponde.
Okay..” bisbiglia annuendo.
L'arcangelo la fissa perplesso. “Ehi... ma sei davvero tu? Dov'è finito il tuo caratterino? Sembri la versione femminile di Castiel!” la prende in giro, ma la domanda è serissima.
Io dovrei essere leggermente offeso nel sentirmi usare come sinonimo di sottomissione e accondiscendenza, ma sono preoccupato per Ally e non riesco a pensare ad altro.
Ho avuto giornate migliori... per oggi ho combattuto abbastanza...” afferma lei con un sospiro.
Portala a casa, Cass. Prenditi cura di lei” mi dice Sirahel in tono serio, accarezzando la guancia di Allison.
Io annuisco lentamente. “Lo farò. Grazie...”
State attenti” ci avverte “io.. cercherò di proteggervi da lontano, ma capitemi se non potrò essere assiduamente presente.”
Grazie Sirahel” gli dice Allison “grazie di tutto. Anna stava per...”
L'arcangelo solleva una mano. “Allison... non c'è bisogno che tu dica nulla. Per quanto mi sarà possibile, non permetterò che vi facciano del male, a nessuno dei due.” e così dicendo, schiocca le dita e sparisce dai nostri occhi.
Io e Ally ci guardiamo negli occhi e lei mi si avvicina e mi abbraccia stretto. “Portami a casa....” sussurra chiudendo gli occhi.
Quando li riapre siamo nel suo salotto, si guarda intorno come se cercasse qualcuno.
Siamo soli tesoro... non c'è nessuno..” la rassicuro intuendo i suoi timori.
Si volta a guardarmi e i suoi occhi sono di nuovo colmi di lacrime. “Questa volta ero sicura che saremmo morti, sai?” mi dice con la voce rotta dal pianto. “Erano determinate a farci fuori..”
E' colpa mia Ally.. ho di nuovo preso la decisione sbagliata.” mi colpevolizzo accarezzandole il viso “Se fossi rimasto con te, non sarebbe successo... ti hanno trovata sola e ne hanno approfittato...”
Lei scuote il capo. “No.. sarebbe successo comunque, anzi.. magari sarebbe andata peggio... ma ora non mi importa. L'unica cosa che conta è che ora sei con me... non te ne andrai, vero?”
No” affermo deciso “Ora basta. Dividerci non è servito a nulla... tanto vale restare insieme e... vedere cosa accadrà. Non me ne andrò.”
Allison sorride ma poi improvvisamente fa una smorfia di dolore toccandosi un fianco.
Cosa c'è?” le domando preoccupato.
Credo sia una costola....” risponde dolorante.
Io le passo le mani sul busto ed effettivamente sento la lesione... tre costole incrinate.
Ci penso io...” e in un attimo la guarisco.
Wow, che medico solerte!”
Io accenno un sorriso. “Almeno non sono più un idraulico...”
Allison fa una risatina divertita, finalmente.
Devi riposarti Ally... sei sfinita...” le dico apprensivo.
Lei annuisce. “Hai ragione... non ce la faccio più.” e fa per avviarsi verso le scale.
Aspetta” la fermo prendendola per una mano “ti ci porto io.” e la sollevo tra le braccia.
In un attimo siamo in camera sua, l'adagio dolcemente sul letto e mi siedo accanto a lei, sistemandole una coperta addosso.
Riposati.” le ripeto accarezzandole la fronte.
Stenditi accanto a me.” mi chiede facendomi spazio.
Io le sorrido e obbedisco, avvolgendola in un abbraccio nel quale lei si abbandona totalmente. Inizia a piangere di nuovo.
Basta piangere amore... basta... ora ci sono io.” le sussurro.
E' per questo che piango” mi risponde tra le lacrime “credevo di averti perduto per sempre...”
Sospiro e la stringo più forte a me. “Ma ora sono qui.”
Sì. Ora sei qui.” ripete sospirando a sua volta.
Lentamente si addormenta, il suo respiro diventa regolare e profondo e il suo corpo si rilassa contro il mio.
Nonostante tutto, adesso mi sento in pace.
Myriam non aveva assolutamente idea di cosa sia l'amore.


















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Capitolo 18
*** You and me? Human and angel ***


You and me? Human and angel


Un occhio nero, il naso ferito, il labbro spaccato, tre costole incrinate e qualche livido sparso qui e lì, sarebbero le ferite sul mio corpo se Castiel non mi avesse guarita.
E' rimasto qui con me a tenermi stretta tutta la notte.. A farmi sentire al sicuro.
E stamattina, io sto benissimo.
Voglio vivere una giornata normale e spensierata, e spero che chiunque mi voglia male, e per quel che ho capito sono molti, mi lasci viverla.
Apro gli occhi senza pensarci un attimo di più. Stavolta non ho paura che Castiel non ci sia.
So che c'è, lui mi ama ed abbiamo appurato che stare lontani ci crea gli stessi problemi, quindi tanto vale affrontarli insieme questi guai.
Mi giro verso la parte di letto riservata al mio messaggero ma lui non c'è.
Oh no!! Forse ho fatto troppo in fretta a dire che non avevo nulla da temere.
Mi alzo piano e mi stiro ben bene.
Se se n'è andato avrà i suoi buoni motivi, ma io voglio saperli..
Alzo gli occhi e prendo un grosso respiro prima di chiamarlo.
Ma mi fermo e un forte odore di bruciato mi avvolge..
Ma che succede?” chiedo a me stessa.
Scendo sotto di corsa e Castiel è in cucina.. Sta.. armeggiando coi fornelli?
Ma che fa?
Sospiro e lo raggiungo spegnendo le uova sul fuoco.
Castiel che fai?” gli chiedo.
Lui mi guarda. E' disorientato, per la prima volta da quando lo conosco sembra.. perso.
Il suo impermeabile è distrattamente poggiato su una sedia e lui ha in mano una padella.
Mi guarda e mi sorride, si avvicina e mi bacia la bocca delicatamente.
E' un gesto molto umano ma mi riempie di tenerezza..
Volevo prepararti la colazione!” mi dice.
Annuisco e gli sorrido. Prendo la padella che ha in mano e la poggio sul tavolo, dopodiché gli prendo le mani tra le mie.
Capisco!” gli sussurro “Beh, prima di tutto.. Io sono una ragazza da latte e corn flakes e non da uova al tegamino.”
Lui annuisce e intreccia le sue dita alle mie.
Secondo, apprezzo molto che tu voglia prepararmi la colazione, ma le uova si bruciano se le lasci sul fuoco più del necessario. E terzo.. Castiel, questo è un gioco a cui non possiamo giocare.”
E' confuso, piega la testa di lato e corruga la fronte.
Di che gioco parli?” mi chiede.
Sospiro e mi siedo sul ripiano della cucina.
Tu sei un angelo e stando accanto a me stai diventando troppo.. umano. Ti comporti proprio come un umano. Voglio dire, stai armeggiando con le padelle.” gli dico guardandomi intorno.
Lui sospira e scuote il capo.
Volevo solo prepararti da mangiare, non volevo bruciare le uova o..” cerca di giustificarsi.
Sospiro e gli poggio un dito sulla bocca per zittirlo.
Rido appena e gli prendo il viso tra le mani.

Non ti sto rimproverando.. Sto solo dicendo che in quanto angelo non dovresti cucinare uova al tegamino. Ed io, in quanto umana, non dovrei fare cose tipo sfidare gli angeli con tono insolente o minacce varie.” gli dico ancora “Sopratutto considerando che potrebbero disintegrarmi con uno sguardo..”
Lui sospira e mi accarezza i capelli.
Qual è il punto?” mi chiede.
Il punto è che, magari è proprio questo il nostro punto di forza insieme..” gli dico “Tu mantieni me umana ed io mantengo te angelico.. Senza rinunciare a noi. Che ne pensi?”
Lui ci pensa su un attimo e poi si massaggia il mento con fare riflessivo.
Credo che tu stia diventando saggia.” mi dice.
Lo guardo per un po' e poi sbuffo... “Io odio la saggezza.”
Lui mi guarda e scuote il capo, poi scoppia a ridere. Mi aiuta a scendere dal ripiano della cucina e mi prende del latte facendomi sedere a tavola.

*****

Mi dispiace Jimmy, il tuo aiuto non mi è servito a molto.... Allison è una ragazza.. frugale.
Non fa colazione come la tua famiglia.
La guardo da un po' più distante e sospiro. Ha ragione... non è un gioco che possiamo fare, quello di fingerci persone normali.
Soprattutto io, non lo sarò mai.
Un angelo innamorato non è normale, decisamente. Non avrei mai immaginato di conoscere l'amore umano....
Cass?” mi chiama Ally interrompendo il flusso dei miei pensieri.
Dimmi.”
Ma tu non mangi mai? Voglio dire... non avverti mai la fame?” mi domanda seria allontanando la propria tazza ormai vuota.
Io rifletto un attimo e poi mi avvicino a lei, sposto una sedia e mi siedo al tavolo. “No... non mi è mai capitato, ancora.”
E il tuo tramite? Non ha... fame?”
Sorrido della sua curiosità e della sua espressione quasi preoccupata per le sorti di Jimmy.
No, credo di no... vedi, quando un tramite viene occupato da uno di noi... il suo corpo resta come... sospeso. Mantiene le sue funzioni vitali: battito cardiaco, respirazione, circolazione sanguigna, funzioni cerebrali. Per tutto il resto...”
Va in letargo.” mi aiuta Allison strappandomi un sorriso.
Sì, va in letargo... più o meno.”
Lei annuisce pensierosa, poi mi guarda e riprende a parlare. “Quindi voi angeli... passate l'eternità senza dormire, senza mangiare e sempre in combattimento?”
Oh no” obbietto io scuotendo il capo “non combattiamo sempre... noi soprattutto... vigiliamo.” le spiego.
Per tutta l'eternità? Non è un giorno o un anno... migliaia di anni!” esclama meravigliata.
Per noi il tempo non esiste” le dico alzando le spalle “non.. soffriamo la noia o la fatica.”
Allison sospira e poggia il mento sul palmo della mano. “Io morirei.. deve essere monotono da impazzire!”
Te l'ho detto, sono concetti a noi estranei....”
Niente musica... niente Tv... niente cinema.... niente internet... ecco perché quando faccio una citazione tu non la capisci!”
Esatto.”
Ci guardiamo in silenzio per un po', lei allunga la mano e prende la mia.
Sai... spesso provo a ricordarmi di quando.. ecco.. sei venuto a prendermi.. ai piani bassi. Ma non ci riesco... non riesco a visualizzare la tua luce....” sospira accarezzandomi il palmo.
Porto la sua mano verso le labbra e la bacio.
E' normale... non sei stata tu a vedermi, ma la tua anima...” le spiego dolcemente.
Però mi piacerebbe... vederti. Te, voglio dire.”
Ammetto di sentirmi lusingato dal suo desiderio di vedere il mio vero aspetto, ma so anche che per lei sarebbe pericolosissimo.
Amore …. i tuoi occhi non lo sopporterebbero” le dico con un sorriso “è per questo che abbiamo i tramiti, gli umani non sopporterebbero la nostra... luce. Dovrai accontentarti di questo.” concludo indicando me stesso, cioè Jimmy.
Lei sorride divertita. “Direi che posso accontentarmi... sì!” afferma stringendomi la mano.
Poi si alza e mette tazza e posata nel lavandino, si volta verso di me guardandomi come se avesse avuto una brillante idea.
Che ne dici se andiamo al cinema?”
Io la fisso interdetto per alcuni istanti. “Cinema?” ripeto alzando un sopracciglio. Oddio adesso assumo anche le sue espressioni...
Sì, grande sala... grande schermo... popcorn...” mi spiega ironica.
Corrugo la fronte un po' offeso. “Sì, tecnicamente so che cos'è un cinema” le faccio notare “sono un angelo, non un troglodita. La mia perplessità sta nel perché dovremmo fare una cosa del genere...”
Allison si stringe nelle spalle. “Tu non hai mai visto un film in vita tua, vero? Sarebbe carino farlo insieme.. io adoro i film!”
Storie finte da vedere al buio.... non ci vedo nulla di così entusiasmante. Ma per Allison invece lo è, per cui l'accontenterò.
Ok... andiamo.”
Lei mi fissa sorpresa. “Sul serio? Già convinto?” mi domanda avvicinandosi.
Sì, non sarà così terribile, credo.” rispondo semplicemente.
Allison sorride compiaciuta e si china per baciarmi sulle labbra. “Sei adorabile!” mi lusinga dopo avermi baciato.
Io mi alzo dalla sedia e lei mi squadra attentamente.
Però... dobbiamo fare qualcosa per il tuo stile...” annuncia seria mettendosi le mani sui fianchi.
Temo di non capire.” le dico sincero.
Cass... Jimmy è carino... è un uomo giovane... e allora perché si veste già come un cinquantenne?”
Continuo a non capire.” ripeto non riuscendo a seguire il suo discorso.
Allison sospira sonoramente e mi prende per mano. “Vieni con me, messaggero spettinato che non sei altro...” e mi guida su per le scale.
Entriamo in una stanza che non è la sua, apre un armadio e dopo aver rovistato per un po', ne tira fuori un paio di jeans, una maglia e una giacca. Mi riprende per mano senza dire una parola e usciamo da lì, per andare nella sua stanza.
Su.. metti questi.” mi dice mettendomi in mano quegli indumenti.
Allison... non vanno bene i vestiti che indosso?”
Scuote il capo. “Non per un cinema. Dovrebbero essere della tua misura, più o meno. Su avanti... per non metterti in imbarazzo aspetto fuori dalla porta.” mi dice maliziosa, poi si avvia sul serio verso la porta ed esce, socchiudendola.
Io resto con questi vestiti in mano e un po' di confusione in testa. Ma ho l'impressione che dovrò accontentarla.
Anzi, voglio accontentarla.
Poso i vestiti che mi ha dato lei sul letto e inizio a togliere i miei.


*****


Castiel si sta cambiando nella mia stanza ed è lentissimo.. Io devo ancora farmi la doccia, vestirmi e sistemarmi i capelli arruffati.
Non posso credere che andrò al cinema con il mio ragazzo... ops, angelo.
Già me lo immagino.. io e lui che ci teniamo per mano camminando normalmente tra la gente.
Sospiro e chiudo gli occhi immaginando già come starà con quei jeans, quella maglietta e quella giacca che gli ho dato.
Ho cercato di dargli dei colori chiari che facciano risaltare i suoi occhi blu e la sua pelle di porcellana.
Quegli abiti erano di mio fratello, che non era molto diverso da lui in quanto a colori.
Matt, mio fratello, aveva anche lui occhi chiari e una pelle chiara.. L'unica cosa diversa da Castiel, a parte essere un vampiro spietato, era il colore dei capelli.
Castiel li ha scuri, mio fratello li aveva chiari.
Mi metto una mano sugli occhi per coprirli ed entro dentro la mia camera.
Non voglio sbirciare, infatti mi sono coperta gli occhi.. Solo che io devo farmi la doccia, vestirmi, sistemarmi i capelli e farmi bella per te.. E tu sei lento.” gli dico senza guardarlo.
Lui sospira e, immagino, scuote il capo.
Non conosci il detto chi va piano va sano e lontano? ” mi chiede “E poi, scopriti gli occhi, sono pronto ma anche se non lo fossi qui non c'è niente che tu non abbia già visto.” dice sarcastico.
Rimango per un attimo basita.. Quello che ha appena detto mi sorprende. E sorprende anche lui.
Infatti quando sposto la mano dagli occhi lui si sta tenendo la testa tra le mani e scuote il capo con gli occhi chiusi..
Oh cielo!! L'influenza di Dean inizia a farsi sentire.” sentenzia.
Io cerco di non ridere, ma non ci riesco e scoppio in una fragorosa risata, che diventa un sorriso dolce non appena realizzo che, con indosso quei vestiti che gli ho dato, è ancora più bello di prima.
Faccio un grande respiro e mi poggio alla parete..
Wow!” gli dico “Sei davvero.. Bellissimo.”
Lui si schiarisce la voce imbarazzato ed io mi ricordo che non è abituato alle lusinghe umane.
Sospiro e cerco della biancheria e dei vestiti..
Ci metterò 30 minuti circa a prepararmi.. Puoi aspettare qui o di sotto, come preferisci tu.” gli dico.
Gli do un bacio sulla guancia ed entro nel bagno.
Faccio la doccia più veloce di tutti i tempi e poi mi vesto. Mi asciugo i capelli velocemente e prendo la giacca.
Non ricordo più com'è andare al cinema.
Però ricordo che indossare cose comode e carine è la scelta migliore.
Così ho optato per dei pantaloncini verde militare, canotta bianca e giacchetta marrone. Una collana ed un anello ad abbellire il tutto e una piccola pochette. Il tutto concluso da un paio di ballerine rigorosamente senza tacco.
Io i tacchi proprio non li sopporto..
Lascio i capelli sciolti e un po' spettinati e scendo di sotto.
Castiel è poggiato al divano e mi attende come il più normale degli uomini.
Mi guarda e sospira raggiungendomi sulle scale prima che io scenda l'ultimo gradino..
Ed io che credevo di aver visto ogni meraviglia al mondo..” mi sussurra “Mi sbagliavo a quanto pare..”
Sorrido e poggio la fronte sulla sua senza dire niente.
Andiamo adulatore..” gli dico infine prendendolo per mano.
Prendo le chiavi della macchina e mi fermo.
Ti va di camminare a piedi? E' una bella giornata.”
Lui annuisce ed io poso le chiavi dell'auto. Poi usciamo.
Arriviamo al cinema dopo una buona ora di passeggio.. Ce la siamo presi comoda e comunque la sala è lontana da casa mia..
C'è un sacco di gente e 8 film in programmazione: 4 classici e 4 appena usciti.
Mi guardo intorno e poi scelgo cosa vedere: Vi presento Jo Black.
D'altronde quale film è più adatto a noi di uno in cui l'angelo della morte si innamora di un'umana?
Faccio i biglietti e lui mi segue tenendomi per mano.
Compro dei popcorn e poi prendiamo i nostri posti.
Cosa vedremo?” mi chiede.
Vi presento Jo black.”
Lui annuisce sicuro e poi mi guarda.
E di che parla?” chiede.
Dell'angelo della morte che si innamora di un'umana. E poi alla fine vorrebbe portarla con sé per non separarsene.” gli spiego.
Lui mi guarda perplesso e poi si schiarisce la voce.
Morte è sempre stata egoista.”
Scuoto il capo e mangio dei popcorn.
Ti piacerà! Questo film è molto bello.”
Lui mi guarda e mi bacia la mano dolcemente..
Credo che questa cosa del cinema potrebbe anche piacermi.” mi dice.
Lo guardo e sorrido, poi poggio i popcorn sul porta barattolo e mi arrotolo un po' le maniche della giacca.
Mancano ancora pochi minuti al film..
Posso farti una domanda?” gli chiedo.
Certo.”
Ma tu, compari nelle foto e negli specchi? O sei come i vampiri dei vecchi film che non potevano vedere il proprio riflesso?”
E' una domanda stupida, ma ho solo voglia di giocare, ecco perchè l'ho chiesto.
E poi adoro.. quello..
Quella sua espressione perplessa e sconcertata.
Tu guardi troppi film Allison..” mi dice “Dovresti venire meno spesso al cinema..”
Rido e guardo lo schermo.
Il film inizia e il chiacchiericcio intorno si affievolisce fino a non sentirsi più.. Do a Castiel un bacio leggero e poi in silenzio guardiamo il film.


*****

Usciamo dal cinema circa due ore dopo.
Mi sento stordito e perplesso, Allison è soddisfatta mentre io non capisco molte cose.
Allora Cass.. che ne pensi del film?” mi domanda prendendomi per mano.
Io la guardo e rifletto per un attimo. “Non lo so... è.. strano.”
Lei ride. “Beh... l'idea di un angelo che si innamora di un'umana non è poi così insolita...” mi dice alludendo a me.
No, non è questo....è che... come fanno a saperlo?”
Allison si ferma e mi guarda aggrottando le sopracciglia. “Sapere cosa?”
Sospiro e guardo in alto, poi torno a guardare lei. “Dei tramiti... il ragazzo del film è un tramite... alla fine l'angelo lo abbandona...”
Oh” esclama lei “hai ragione! Non ci avevo... pensato.”
Chi ha scritto quella storia... deve saperne qualcosa, sicuramente.” sentenzio io serio... e un po' preoccupato anche.
Magari l'ha scritta un tramite.” ipotizza Ally con un sorriso.
Alzo le spalle. “Può essere... comunque mi sembra troppo esplicito per essere una coincidenza....”
Comunque” mi interrompe “ti è piaciuto?”
La guardo e lentamente scuoto il capo. “Se devo essere sincero, non molto...”
E perché?”
Alla fine lui va via.... è triste... mi ricorda..” ma non termino la frase, non ce n'è bisogno.
Allison è diventata triste, mi guarda negli occhi e mi abbraccia stretto sospirando.
E' vero... lo ricorda anche a me...”
Mi dispiace” mi scuso accarezzandole i capelli “ti ho rovinato tutto.. con questi discorsi...”
Lei scioglie l'abbraccio e mi sorride, prendendomi il viso tra le mani. “Non dire sciocchezze!” mi rimprovera scherzando “Non hai rovinato proprio un bel niente. Sei stato perfetto, mi hai assecondata come... non sempre fanno gli umani con le proprie donne. Sei magnifico.” e si allunga verso di me baciandomi sulla bocca.
Rispondo al suo bacio e ricambio il sorriso, mentre dietro di lei un uomo la fissa con insistenza, squadrandola dalla testa ai piedi. Quando si accorge del mio sguardo assassino, punta gli occhi su qualcos'altro.
Cass che c'è?” mi domanda preoccupata.
Nulla” rispondo io “ma la prossima volta.. ti sarei grato se potessi evitare di.. uscire così...”
Allison sgrana gli occhi, poi si volta e nota l'uomo con il quale sto ancora scambiando sguardi carichi di risentimento, capendo cosa stava succedendo.
Tu sei geloso!” esclama scoppiando a ridere.
Non c'è niente da ridere” obbietto un po' alterato “non so gestire... questa cosa... la gelosia. E potrei diventare pericoloso...”
Oh... il mio angioletto spettinato è geloso!” mi prende in giro ridacchiando. “Ma non devi... io sono solo tua...” mi assicura tornando seria.
Io la guardo e le accarezzo il viso. “Sul serio?”
Certo, pensavo fosse chiaro...” mi risponde prendendomi le mani tra le sue.
Io non ho mai avuto niente.... niente e nessuno mi apparteneva. Non avevo neanche me stesso...”
Ecco, sto di nuovo rovinandole tutto! Sono un dannato malinconico... e trascino nella tristezza anche Allison.
Lo so” mi dice con un sospiro “ma ora hai me. E io ho te. Sai di essere mio, vero?”
Annuisco convinto. “Sì, ho avuto questa sensazione...”
Allison ride piano e mi riprende per mano, intrecciando le dita con le mie. “Torniamo a casa?” mi chiede.
Sì.” le rispondo io lasciandomi tirare per mano.
Camminare tra la gente mi mette un po' a disagio, come se mi sentissi... fuori posto. Non è sempre stato così, prima ignoravo le persone. Ora mi sento osservato, non so perché.
L'unica mia ancora di salvezza è lei, che mi guida tra la folla stringendomi la mano. Forse capisce il mio disagio.
Torniamo a casa nel primo pomeriggio, Ally butta la borsa sul divano e si dirige in cucina e io la seguo.
Si toglie la giacca posandola sul tavolo, prende una mela e l'addenta.
È.. bellissima e sensuale, la osservo in tutti i suoi movimenti e deglutisco a vuoto, completamente rapito da lei.
Cass? Tutto bene?” mi domanda preoccupata, avvicinandosi a me.
Io non rispondo, continuo a guardarla e le accarezzo le braccia nude, poi la prendo per la vita e l'attiro a me, coinvolgendola in un bacio decisamente poco casto.
Allison lascia cadere la mela a terra e mi passa le braccia intorno al collo, mentre il nostro bacio diventa sempre più impetuoso.
Si stacca da me e senza dire nulla, mi prende per mano e mi guida in salotto e poi su per le scale.
Entriamo in camera da letto e lei si volta verso di me, sorridendomi appena e accarezzandomi il viso.
Ti amo...” le dico perdendomi nei suoi occhi “qualsiasi cosa succeda... non dimenticarlo.”
Siamo insieme” risponde lei togliendomi la giacca “non succederà nulla finché saremo insieme...”
Sorrido, anche se dentro di me c'è qualcosa che non va: la sensazione che qualcosa ci dividerà di nuovo. Ma non voglio pensarci adesso, ora voglio solo stare con lei...
Le tolgo la maglietta e sbottono i suoi... minuscoli pantaloni, che scivolano a terra. Allison mi aiuta a togliere questi vestiti per me nuovi, e quando tra di noi non è rimasto nessun indumento, ci avviciniamo al letto e ci sdraiamo.
Non è la prima volta che facciamo l'amore, ma qualcosa è diverso. O forse sono io, ad essere diverso.
La bacio con impeto e poi, guardandola negli occhi, la prendo facendola sussultare.
Stringe le gambe intorno a me e asseconda i miei movimenti sempre più intensi, mentre i nostri respiri diventano sempre più rapidi.
Io la adoro, mi fa sentire unico, amato, si arrende totalmente a me chiedendo solo amore in cambio.
L'apice sorprende entrambi nello stesso istante, scuotendoci per intensi momenti, facendoci perdere nell'oblio dell'estasi...
Ti amo....” mi sussurra ancora ansimante e abbracciandomi forte.
Io le bacio il collo e mi sollevo sulle braccia per guardarla. “Non riesco a spiegarti cosa provo...” le dico sincero, accarezzandole i capelli mentre lei mi sorride.
Poi mi sdraio su un fianco e lei posa il capo sul mio petto, sospirando appagata.
Le accarezzo un braccio ed è in questo momento che sento un richiamo.
Castiel... vieni immediatamente qui!”
La voce di Zachariah mi perfora la mente.... inizio a tremare e non riesco a fermarmi.
Allison alza la testa e mi guarda. “Castiel? Cos'hai? Stai tremando!”
Io mi metto seduto costringendo anche lei a sedersi. “Mi stanno chiamando...” mi limito a dire.
Lei sgrana gli occhi. “Oh mio Dio....” mormora spaventata.
Non preoccuparti.... non sono qui... ma.. devo andare immediatamente... perdonami...” e mi alzo dal letto.
Castiel.. che succede? Cosa vogliono?”
Non lo so, ma devo andare.” ripeto rivestendomi con i miei soliti abiti.
Allison salta giù dal letto avvolgendosi con un lenzuolo. “Cass... non andare...” mi prega.
Devo... se non vado... è peggio...tornerò appena possibile.. non voglio lasciarti.” la rassicuro accarezzandole una guancia.
Non è questo..” mi risponde “è che.. ho un brutto presentimento.... non andare...”
Anche io ho questo brutto presentimento.. c'è qualcosa che non va, e lo sentiamo entrambi. Ma non voglio spaventarla.
Sta' tranquilla amore mio... non accadrà nulla.. vedrai. Tornerò presto.” ma in realtà non lo so.
La bacio dolcemente sulle labbra mentre lei mi guarda con occhi tristi...
Ho paura Castiel...”
Non devi Allison... non accadrà nulla, non lo permetterò...”
Lei tenta di sorridere e mi accarezza il viso con entrambe le mani. “A presto amore mio...”
A presto vita mia...” e sparisco.
Non gliel'ho detto, ma ho paura anch'io.
Ho la sensazione di aver fatto l'amore con lei per l'ultima volta.

















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Capitolo 19
*** When the time comes ***


When the time comes


Mi presento davanti Zachariah col cuore che martella furioso.
Ho paura.
So di aver fatto cose che ai suoi occhi sono terribili misfatti: sono sceso all'inferno senza averne il permesso e ho riportato in vita Allison, me ne sono innamorato e mi congiungo carnalmente a lei; volevo avvertire Dean e Sam sulle reali intenzioni dei miei superiori e ho ucciso Myriam, un superiore. Mi sorprende che non mi abbia già incenerito.
Invece l'Arcangelo di fronte a me mi accoglie con un sorriso.
Castiel” inizia avvicinandosi “non l'avrei mai immaginato, ma ci hai reso un servigio eccezionale.”
Io lo fisso e non capisco: di che sta parlando?
Servigio? Non so cosa...” mormoro perplesso.
Sì, hai eliminato Myriam, quella traditrice.” dice con acredine storcendo la bocca. Sapevano del suo doppio gioco?
Sai ragazzo.. avevamo scoperto i suoi odiosi sotterfugi a favore dell'inferno e avevamo spiccato già il... mandato di cattura. Ma poi veniamo a sapere che... giustizia era stata fatta per merito tuo!” conclude con un sorriso.
Io non so cosa replicare.. una parola fuori posto e mi giocherei tutto questo apparente favore che mi dimostra...
Non sono orgoglioso di aver ucciso un mio superiore” azzardo timidamente “ma non posso neanche dire che mi dispiace.”
Zachariah annuisce lentamente. “Oh ma lo capisco, infatti sono sorpreso nel constatare quanto tu sia diventato... ardito! Ed è proprio per questo ottimo lavoro che ho deciso di glissare sulla tua.... relazione amorosa....”
Mi sembrava strano che non se ne parlasse.
Ma non fare quella faccia, non ho intenzione di punire te o la tua bella” mi rassicura in tono ironico “con tutto quello che sta per scoppiare, il mio ultimo pensiero sono le tue scappatelle d'amore. Per quanto sia sconveniente per uno di noi averne, non mi pare giusto punirti vista la tua... fedeltà. Anche se stavi scivolando verso la disobbedienza, ti sei ravveduto e servi ancora il Cielo come si deve. E so per certo che lo farai fino alla fine...”
Tutto il suo discorso dovrebbe sollevarmi, in pratica mi sta dicendo che chiudono un occhio sulla mia passione per un'umana poiché ho eliminato Myriam.
Ma non mi sento per nulla sollevato, anzi la terribile sensazione che mi accompagna da ore diventa sempre più forte.
Posso chiederti perché mi hai chiamato?” gli domando con calma.
Lui mette le mani dietro la schiena. “Beh vedi giovanotto...” inizia con un sospiro “... Dean Winchester ha segregato suo fratello per impedirgli di.. bere altro sangue di demone...”
Dio ti ringrazio....
... quindi, tu devi andare a liberarlo.” continua con noncuranza.
Sgrano gli occhi e vacillo per un attimo. “Ma così lui...”
... diventerà abbastanza forte da uccidere Lilith. Il piano è questo!” mi annuncia entusiasta.
Già, che stupido. È sempre stato questo il loro piano.
Devi andare tu perché casomai ti vedessero, non ti attaccherebbero. Se mandassi un altro...”
Mi sta chiedendo di tradirli definitivamente. Dean si fida di me... o almeno si fidava. Come posso fargli questo?
Per te non è un problema, vero Castiel?” mi domanda con un tono di voce minaccioso. La risposta non può che essere ovvia.
No, non lo è. Farò come mi ordini.” assicuro abbassando il capo.
Ottimo! Vedi perché lascio correre i tuoi peccatucci? Sei tornato ad essere obbediente come sempre!” mi dice ridacchiando.
Annuisco e sto per chiedere di potermene andare, quando Zachariah alza una mano. “Un'altra cosa. So che sarà difficile per te in quanto è stata un tuo superiore, ma quando Anna si ripresenterà, e lo farà perché ha sempre avuto un debole per te, devi fare in modo che venga tratta in arresto.”
Mi dispiace Anna, ma tra te e l'incolumità di Allison, non ho scelta. “Certo, lo farò.”
Bene. Puoi andare Castiel.” mi liquida con un gesto della mano.
Non me lo faccio ripetere due volte, sparisco dalla sua vista e mi trasporto a casa di Bobby, è qui che tengono rinchiuso Sam.
Dean e Bobby dormono, non c'è nessuno a fare da guardia al povero ragazzo.
Da lontano faccio scattare la serratura e socchiudo la porta della cella. Vedo Sam fare capolino, si guarda intorno ed esce.
Io richiudo la cella e sospirando vado via...
Cosa ho fatto?
Mio Dio, cosa ho fatto?
È arrivato il momento che tanto temevo: sta per iniziare l'Apocalisse... moriremo tutti.
Sam berrà sangue di demone, diventerà tanto potente da uccidere Lilith, l'ultimo sigillo.
E Lucifero si innalzerà dagli inferi e camminerà sulla Terra.
Non posso tornare da Allison...
E forse non potrò tornare da lei mai più.

*****

Castiel se n'è andato da un po' oramai.
Era giorno quando è volato via, ed ora è quasi mezzanotte.
Chissà perchè l'hanno chiamato.. Non so perchè, ma ho la strana sensazione che non lo rivedrò più.. O se lo rivedrò, non sarà affatto presto.
Sospiro e prendo un bicchiere di acqua.
Mi sento inutile ed in colpa..
Se gli fanno male sarà solo io la colpevole di tutto.
Sapevo che non poteva amarmi e sapevo che non sapeva gestire l'amore che provava per me.. Era una cosa del tutto nuova per lui.
Ero io che dovevo preoccuparmi di questo.. Ero io che dovevo tenermi a distanza..
Ma l'ho amato subito, fin da quando la sua luce mi ha portato fuori dall'oscurità dell'Inferno.
E quando mi ha stretto tra le braccia per la prima volta, facendomi sua... non ho potuto più fare a meno di lui.
Non so perchè l'hanno richiamato all'ovile.. spero non per punirlo.
Magari vogliono fargli sono una ramanzina paterna.. Si. Forse è così!
Non so chi sia l'addetto alle ramanzine lassù... Se c'è un angelo specifico, o se invece è proprio Dio in “persona” ad occuparsi di lui adesso.
Se è così, Dio..” dico parlando da sola “Ti prego.. Non essere severo con lui. E'.. è solo colpa mia se ha disobbedito e mi ha amato.. carnalmente.”
Mi massaggio le tempie e sospiro profondamente.
Non avrei dovuto coinvolgerlo in tutta questa... Questa travolgente passione umana. Non punirlo, io... Ti prego. Lo amo! E lui ama me.. Ma se Tu non vuoi che lo faccia, se Tu... preferisci che non accada più.. se vuoi punire qualcuno, punisci me. Lui è un bravo angelo.. E'.. Per favore, non punirlo.”
Mi schiarisco la voce ed esco in giardino.. Fa fresco stasera e questo è davvero raro qui a Los Angeles.
Mi tolgo velocemente maglietta e pantaloni e mi tuffo in piscina.
L'acqua mi ha sempre rilassata.. Doccia, piscina, pioggia.. Mi sento sempre al sicuro tra le gocce che mi stanno intorno.
Mi sposto i capelli indietro e faccio una nuotata.. Torno a bordo piscina dopo qualche minuto e piango.
Non so perchè lo faccio.. Voglio dire, non so ancora se a Castiel è successo qualcosa.. Magari è solo dovuto passare da Sam e Dean ed è per questo che ha fatto tardi.
Lui tornerà, me l'ha promesso.. E non mi mentirebbe mai..
Mi chiedo come una giornata tanto meravigliosa come quella che abbiamo passato oggi possa terminare con un senso di vuoto e paura come quello che provo in questo momento..
Non.. non è normale, non è piacevole.. Non è giusto!!
Devo essere forte.. Io devo essere forte per entrambi, per me e Cass.
Lui è troppo buono ed occupato a prendersi cura di me per essere anche forte..
Raggiungo le scalette della piscina e provo ad uscire..
E dico provo perchè sento un gran mal di testa..
Un mal di testa violento, che mi blocca sul primo gradino e mi impedisce di muovermi ancora.
Non so cosa mi stia succedendo.. So solo che alcune immagini si accompagnano al dolore..
Non vedo niente di chiaro.
Tuttavia riesco a distinguere alcuni elementi: Castiel, Dean e Sam, un uomo che non conosco e poi del sangue che si raccoglie fino a formare una specie di disegno. I Winchester sono lì, spaventati in mezzo ad un'accecante luce.
E poi Cass.. sta davanti ad una finestra con l'uomo che non conosco e d'un tratto viene avvolto anche lui da una luce abbagliante..
Vedo una lacrima sul suo volto e poi.....
No!!”
Apro gli occhi ed urlo.. Non mi piace quello che ho visto. No.. Non accadrà. Ho visto queste cose solo perchè sono in ansia ed il mio cervello ha risposto all'ansia e alla stanchezza in questo modo: trasformando le mie paure inconsce in immagini.. Terribili immagini.
Scuoto il capo per riprendermi e l'acqua si tinge di rosso..
Mi tocco il naso e scopro che sto sanguinando..
Ho il respiro affannato e sono spaventata..
E se queste immagini fossero... No!!
Esco dall'acqua e prendo un accappatoio dalla casetta degli ospiti in piscina. Mi ci avvolgo e tremo un attimo..
Devo stare tranquilla.. Cass tornerà.
Me l'ha promesso!!

*****

Allison.. devo andare da lei, devo vederla un'ultima volta...
L'ho lasciata da sola, ieri... non sa niente... e non deve sapere.
Ma devo vederla per l'ultima volta nella mia vita.
Questa volta l'ho fatta grossa sul serio, mi distruggerebbero comunque, anche senza l'intervento dell'Arcangelo.
Lascio Dean da Chuck e volo da Allison per l' ultima volta.
Castiel!” grida lei correndomi in contro sorridendo.
Ma quando mi vede insanguinato, impallidisce.
Cosa hai fatto? Perché hai le mani piene di sangue?”
Ho spedito Zachariah a casa...
Niente..” le dico “non è niente...” farfuglio prendendole il viso tra le mani, sporcandola di sangue.
Cass... cosa sta succedendo?” mi chiede con voce tremante “Perchè ho questa brutta sensazione? Dimmi qualcosa!”
Non so cosa dirle... non ho le parole... sto per morire e lo so, e non ho il coraggio di dirle nulla.
Mi dispiace amore mio... non doveva finire così... non doveva...” mormoro sul punto di piangere.
Che significa!?” mi chiede di nuovo prendendomi per l'impermeabile “che sta succedendo?!”
Mi perdo nei suoi occhi colmi di lacrime e tento di sorriderle, poi premo le mie labbra sulle sue, sicuro che sia l'ultima volta.
Fa' attenzione.... invoca Sirahel per qualunque problema, lui arriverà subito da te...” le raccomando accarezzandole il viso.
Allison mi guarda disorientata. “Vai.. via per sempre? Mi lasci di nuovo?”
Io annuisco e deglutisco per ricacciare indietro le lacrime. “Devo... non ho scelta. Tra poco tutto sarà finito...”
Mi avevi promesso che non mi avresti più lasciata!” urla scuotendomi “sei un bugiardo! Un ipocrita!”
Potrei farmi odiare, non soffrirebbe molto forse.... ma non voglio farmi odiare da Allison! Non voglio morire sapendo che l'unico amore della mia esistenza mi odia!
Le prendo di nuovo il viso tra le mani e la bacio, lei tenta di allontanarmi ma non glielo permetto: voglio avere il ricordo delle sue labbra mentre l'Arcangelo mi punirà.
Ti prego perdonami... per tutto quello che non ti ho dato e che non ti darò...” la supplico poggiando la fronte contro la sua “sei la cosa più bella che mi sia capitata in quattromila anni di vita.... perché eri mia... solo mia...”
Ero? Che significa? Sembra quasi che tu stia per.... morire...” singhiozza Ally.
Oh amore... mi dispiace così tanto...
Devo andare.” le dico allontanandomi un po' da lei.
Dimmi che non è vero... dimmi che la mia visione era falsa!” mi urla esasperata.
Quale visione?” le domando spaventato.
Ti ho visto morire in maniera.. orribile! Dimmi che era solo un'allucinazione, ti prego amore mio, dimmi che non è vero!” mi chiede abbracciandomi stretto.
Io la stringo a me e non so cosa risponderle.... non ho il coraggio di dirle la verità ma neanche di negare.
Stupido idiota!” tuona una voce dietro di me.
Sento delle mani che mi afferrano per le spalle e e mi strappano dalle braccia di Allison, per poi sbattermi contro il muro.
Mi ritrovo faccia a faccia con Sirahel, lo sguardo furioso e il viso pallido.
Mi tira uno schiaffo e mi strattona per bene. “Stupido imbecille! Raphael ti farà a pezzi!” mi urla in faccia con tutto il fiato che ha in corpo.
Sento il suo dolore, la sua rabbia... non vuole che io muoia.
Non avevo scelta..” sussurro guardandolo negli occhi.
L'Arcangelo mi spinge più forte contro il muro. “Sì che ce l'avevi, brutto figlio di puttana! Obbedire e basta! Credi di fermarlo? Non hai risolto niente, hai solo firmato la tua condanna a morte!”
Allison ci raggiunge. “Morte? No non è vero! Non può essere vero, Cass!” grida piangendo.
Mi dispiace Ally...” le dico in un sussurro, incapace di guardarla negli occhi.
Tu non ci vai dal profeta, tu resti qui!” mi ordina Sirahel strattonandomi di nuovo.
Devo andare invece, Dean è con lui... non posso lasciarlo lì.”
Lo vedo digrignare i denti e sento la sua Grazia infiammarsi d'ira. “E' un ordine! Tu non vai da nessuna parte, io te lo proibisco!”
Io scuoto il capo con decisione. “Mi sono.. ribellato, non ricevo più ordini da nessuno, neanche da te comandante.”
Sono sicuro che vorrebbe tirarmi un altro schiaffo ma non lo fa, mi fissa con uno sguardo sconcertato e furioso.
Non pensi a lei? Non te ne importa nulla di Allison?” mi chiede in tono duro.
Rivolgo gli occhi verso di lei e mi sento morire, non vorrei mai lasciarla ma se l'ho fatto è proprio perché voglio che viva, che tutto il mondo viva...
Proteggila, ti prego...” chiedo al mio ex superiore.
Devi farlo tu, è la tua donna!”
Oso posargli una mano sulla spalla e scuoto lentamente il capo. “Ti supplico fratello mio... abbi cura di lei....”
Sirahel si scosta e mi guarda con durezza. “Vado io dal profeta, aiuterò io Dean.” annuncia serio.
No! Sarebbe inutile, sono condannato comunque! Io ti imploro Sirahel, proteggi Allison: è tutto quello che ti chiedo!”
Cass... perché mi fai questo?” mi domanda Ally frapponendosi tra me e l'Arcangelo “Perchè mi abbandoni così?”
Dean fermerà Sam impedendogli di uccidere Lilith... l'apocalisse non inizierà mai! Sarete tutti salvi!” le spiego.
Che me ne faccio della vita se tu sarai morto?”
Queste parole mi uccidono. La guardo per un momento negli occhi e vorrei solo piangere e urlare.
Devo andare.” dico distogliendo lo sguardo da entrambi “Tra poco sarà tutto finito.”
No non andare!” mi chiede lei afferrandomi per le braccia “Ti prego no!”
Le rivolgo un ultimo sorriso, fissandomi bene in mente ogni tratto di quel volto che amo tanto... non lo rivedrò mai più.
Addio amore mio... non dimenticarmi..” le chiedo egoisticamente.
Vengo con te.” mi annuncia Sirahel mortalmente serio.
Lo guardo altrettanto duramente, ormai la mia ribellione è totale. “No. Ucciderà entrambi. Tu devi proteggere Allison.”
E sparisco senza dargli il tempo di dire altro, ignorando le lacrime di Allison che copiose le solcano le guance.
Sono a casa di Chuck, i muri iniziano a tremare, un'intensa luce bianca si avvicina alla finestra.
Oh no, di nuovo!” geme il profeta.
E' l'Arcangelo, me ne occuperò io! Va' Dean, ferma Sam!” e lo spedisco da suo fratello.
Resto da solo con Chuck davanti a questa finestra che trema e vibra. A lui non accadrà nulla.. io verrò annientato.
Questa è una delle cose che non avrei mai immaginato: morire per mano dell'Arcangelo Raphael. Morire da ribelle...
Spingo il profeta lontano da me, l'Arcangelo si materializza in un'accecante luce bianca.
Ora pagherai per la tua disobbedienza!” tuona con quella sua terribile voce assordante.
Sono pronto.” lo sfido a testa alta, anche se non è vero. Non sono pronto a morire, io volevo tanto vivere con Allison...
Invece morirò adesso... fatto a pezzi dal mio potente fratello maggiore.
Alza la sua spada sulla mia testa e lentamente una lacrima scivola sulla mia guancia, l'ultima cosa che vedrò sarà la furia di Raphael.
Addio amore mio, questa volta ti lascio serio.
Lascio la vita, mi aspetta l'oblio.

*****

Non ci posso credere!
E' successo tutto così velocemente, in modo così.. confuso.
Castiel mi ha appena detto addio raccomandandomi alla protezione di Sirahel, e poi se n'è andato via senza una spiegazione precisa e dettagliata.
Ha farfugliato cose riguardanti Dean che deve fermare Sam dall'uccidere Lilith, l'ultimo sigillo.. Ha detto, in sostanza, che ha disobbedito permettendo a Dean di fermare suo fratello prima che sia troppo tardi.
Non capisco!!
Singhiozzo così disperatamente e accoratamente che mi sento incapace di respirare.
Sirahel se ne sta qui vicino a me, con l'espressione di un padre furioso e preoccupato ed io non riesco a smettere di piangere.
Mi passo le mani sul viso e maledico me stessa per aver complicato così tanto la vita del mio salvatore.
Sirahel rimane immobile, come di pietra per lunghi minuti. Poi si volta verso di me, forse sentendo l'eco del mio pensiero e mi abbraccia stretta accogliendomi sul suo petto.
Non è colpa tua bambolina..” mi dice piano “Tutto questo ha a che fare con la corruzione dei piani alti, non con l'amore che lui ha per te.”
Rimango ferma incapace di pensare e poi mi “aggrappo” a lui continuando a singhiozzare.
Sono ancora tutta bagnata dopo il bagno in piscina e sento gli occhi pronti ad esplodermi per il pianto.
Io lo amo, e lui morirà..
Non lo accetto, io non...
Devo fare qualcosa!” dico a Sirahel allontanandomi da lui per guardarlo in faccia “Spediscimi da Castiel.. Devo aiutarlo.”
L'Arcangelo scuote il capo e mi prende la testa tra le sue mani.
Per te è pericoloso solo avvicinarti a Raphael.. La sua luce ti distruggerebbe ancor prima che tu raggiungessi Castiel.”
Allontano le sue mani da me e mi sposto i capelli indietro muovendomi su e giù per la stanza.
Devo pensare e devo farlo in fretta..
Riportalo qui, so che puoi farlo. Schiocca le dita e riportalo qui. A quest'ora avrà già mandato Dean da Sam, quindi, riportalo qui.. Così l'Arcangelo non gli farà male.”
Non è semplice come credi.” mi dice “Io non...”
Fai qualcosa!!!” gli urlo.
Non vorrei mai essere brusca con Sirahel, so che è preoccupato e spaventato come me al momento, ma non posso nemmeno starmene con le mani in mano.
Non posso semplicemente sedermi e aspettare che Castiel muoia.. Io lo amo.
Sirahel si infervora di colpo si avvicina a me e mi afferra duro per le braccia.
Credi che non vorrei fare qualcosa? Credi che non vorrei salvarlo?” mi dice furioso “Ma non c'è un modo per farlo. L'unica possibilità sarebbe tornare indietro a quando ti ha amata.. perchè è allora che sono iniziati i suoi guai. E' allora che ha iniziato ad essere ribelle e disobbediente.”
Mi stringe forte le braccia, fa male.. ma le sue parole feriscono di più.
Dio solo sa quanto vorrei tornare indietro per far si che ti lasciasse all'inferno. Forse quello era il tuo posto.”
Io lo guardo zitta, senza dire nulla.. Ha ragione!!!
Io sono stata la rovina di Castiel, io sono la colpevole di tutto questo. Io sono l'artefice del suo cambiamento.
Cambiamento che lo sta uccidendo.. letteralmente.
Sirahel rinsavisce di colpo, forse sono le mie lacrime copiose a farlo tornare in sé.
Mi accarezza il viso e i capelli con fare paterno.
Scusa, non volevo.. Io non..” si allontana da me e si guarda intorno per un attimo “Devo andare da lui. Devo almeno provare a fare qualcosa.”
Grazie al cielo!
Allison, ascoltami bene!! Con il ritorno di Lucifero molti demoni si risveglieranno e anche molti... Angeli corrotti. Aspettati visite di qualsiasi genere. Tieniti pronta perchè persino Lucifero stesso potrebbe farti visita. Voglio che tu blocchi ogni entrata col sale e che te ne stia qui tranquilla cercando di calmarti. Se dai libero sfogo al tuo dolore per lui sarà più facile trovarti.. E' di questo che si nutre.. Della disperazione della gente.”
Annuisco tremando.
Non ho paura per la mia incolumità, ma se Castiel muore, la mia anima morirà con lui.
L'Arcangelo mi osserva e avvicina la sua mano a me. La poggia sul mio sterno e chiude gli occhi.
Sento un dolore intenso ma breve pervadermi.. come se qualcosa mi bruciasse dentro.
Mi piego un po' su me stessa e lo guardo.
Cos'era?” gli chiedo.
Ho scolpito nelle tue costole dei simboli enochiani che renderanno impossibile ad ogni angelo del creato di trovarti. Compreso Lucifero.. Resta qui e aspetta il mio ritorno.. ok?”
Annuisco e lui scompare.
Rimango un attimo ferma e poi mi tutelo da possibili visite demoniache bloccando ogni entrata col sale per far si che non entri niente.
Addobbo” per ultima la mia camera e dopo essermi vestita, scendo di sotto dopo qualche minuto.
Sirahel è lì. Ha l'aria devastata e, anche se non posso esserne certa, credo che stia piangendo.
Questo non è un buon segno!
Ho paura a chiedere.. Io non riesco nemmeno a parlare.
Lo raggiungo e lui mi guarda.
Sospira e scuote il capo facendomi capire che il mio amato angelo è morto.
Scuoto il capo e le mie gambe si piegano fino a farmi ritrovare inginocchiata sul pavimento.
No.. Non..” sussurro..
Non so che dire, io mi sento.. non so come mi sento.
Sirahel rispetta il mio silenzio e le mie lacrime.. Rimane zitto e poi si inginocchia per essere faccia a faccia con me.
Uccidimi!” gli dico decisa.
Cosa?”
Se lo faccio da sola finirò all'inferno. Ci ho già provato.” gli dico “Ma se lo fai tu magari..”
Lui sospira e poi mi abbraccia forte.
Non ti ucciderò e non lo farai nemmeno tu.. Castiel ti amava e devi vivere per entrambi da oggi in poi.”
Io lo ascolto e piango, poi chiudo gli occhi e quando li riapro sono in ospedale.
Sirahel mi è accanto ed io non ricordo come sono arrivata lì.
Che è successo?” chiedo.
Hai perso i sensi e ti ho portata in ospedale.” mi risponde lui “Ma starai bene.”
Chi se ne importa se starò bene..
E sei incinta.” mi comunica ancora.
Sgrano gli occhi e lo guardo portando una mano sul mio ventre.
La notizia mi coglie di sorpresa ma se dicessi che non mi riempie di gioia mentirei. Chiudo gli occhi e rimango in silenzio per un po'.
Castiel è morto e questo è il suo ultimo regalo per me..
Devo fare ciò che lui avrebbe voluto.
Mi accarezzo il ventre e sospiro mentre una lacrima mi riga il viso.
Il tuo papà era un eroe!!” sussurro.
Sospiro e la mia anima piange.


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Capitolo 20
*** Whose fault is it? ***


Whose fault is it?


La luce del sole è la cosa più bella che c'è al mondo.
Sopratutto se si trascorrono 3 giorni in ospedale.
Sospiro e scendo dall'auto di Sirahel, che in questo momento per tutti è l'importante uomo d'affari che, chissà per quale motivo, mi accompagna a casa.
Mi schiarisco la voce e prendo il mio borsone avanzando verso casa..
Allison..”
Alzo gli occhi e Dean e Sam sono davanti a me.
Non mi ero nemmeno accorta di loro. Suppongo che capiti di essere stralunati quando si aspetta un figlio il cui padre è un angelo ucciso da un arcangelo.
Lo guardo mentre lui ha gli occhi velati di tristezza.
Cerca di sorridermi e di sicuro cerca le parole adatte da dirmi..
Sam se ne sta un po' indietro, suppongo che si senta terribilmente in colpa per quello che è successo..
Anche io dovrei avercela con lui, ma non ci riesco..
Tutto questo non è colpa di nessuno, se non di un destino crudele.
Poggio il borsone per terra e stringo Dean in un abbraccio..
Lui rimane fermo per qualche secondo e poi mi stringe senza dire nulla.
Le sua braccia mi ricordano la protezione che sentivo offrirmi da quelle di Cass...
Solo che lui non è Castiel. Non è il mio angelo..
Piango un po' “aggrappandomi” a lui e sento la sua mano accarezzarmi piano i capelli..
Rimango lì, tra le sue braccia per pochi secondi e guardo Sam dietro di noi, che fissa l'asfalto col viso pieno di senso di colpa.
Mi stacco da Dean e cerco di sorridergli mentre lui prende il mio borsone mettendoselo in spalla.
Sirahel si avvicina a noi in quel momento, guarda Dean e poi me assumendo un atteggiamento protettivo nonostante abbia visto che non c'è nulla da temere.
L'ha promesso a Castiel e da quando lui è... da quando lui è morto, Sirahel mi sta sempre accanto.
Non riesco ancora ad associare la parola morte al nome di Castiel.
Mi sembra così assurdo che sia accaduto.. Mi fa male dire che non c'è più.
Eppure non c'è.. Non lo rivedrò mai più e mi mancherà ogni giorno che passa, sempre più intensamente.
Faccio un grosso respiro e guardo l'Arcangelo.
Sirahel, loro sono Sam e Dean Winchester..” li presento.
Poi volgo lo sguardo a Dean e a Sam che si è finalmente avvicinato. “Lui è Sirahel.. un arcangelo. Uno di quelli buoni.” specifico.
Dean annuisce e abbassa poco lo sguardo al cospetto dell'Arcangelo.
Sirahel sembra furioso, guarda Sam e Dean con fare indifferente..
Ce l'ha con loro, non mi stupisce che li consideri colpevoli di tutto...
Sam ha spezzato l'ultimo sigillo risvegliando Lucifero e Dean non è riuscito ad impedirlo nonostante la morte di Cass.
Mi metto accanto a Dean e guardo Sirahel.
Va tutto bene.. ai pure se vuoi.” gli dico sorridendogli.
Lui annuisce e mi mostra il cellulare..
Chiamami se hai bisogno.” mi dice.
Guarda Sam e Dean con un ultimo sguardo ammonitore e poi si allontana.
Sospiro e lo saluto mentre lui si allontana in automobile e poi mi volto verso Dean.
Andiamo dentro..” gli dico.
Lui annuisce e rientriamo dentro mentre Sam ci segue senza dire nulla.
Poso la borsa distrattamente sul divano e poi li faccio accomodare in cucina..
Do loro un bicchiere di acqua e osservo Sam mentre Dean osserva me.
Allora Sam..” inizio “Hai fatto un bel casino a quanto pare.”
Non volevo essere sarcastica o dura..
Volevo solo rompere il ghiaccio.
Sam sospira e mi osserva con occhi gonfi di lacrime.
Mi dispiace per Castiel.. E' tutta colpa mia, io..”
Sam.. smettila..” sentenzia Dean fraterno.
No..” Sam scuote il capo e mi guarda mentre qualche lacrima gli scivola sulle guance “Tu lo amavi, e lui amava te.. Ed io sono stato un idiota.. Ho fatto un errore imperdonabile.”
Le sue parole sono sincere, lo so..
Ma credo che Sam abbia perso il punto della situazione.
Oramai il danno è fatto e invece di piangere deve rimboccarsi le maniche e sistemarlo.
Mi avvicino a lui e gli do uno schiaffo con tutta la forza e l'affetto che provo per lui.
Dean mi guarda senza fare o dire nulla, e dopo un iniziale sorpresa, Sam posa i suoi occhi dentro i miei.
Hai fatto un errore imperdonabile, hai ragione. Ed io sono incinta e mio figlio non conoscerà mai suo padre per colpa di quello che tu hai fatto.” gli dico dura.
Il suo sguardo si addolcisce e rattrista ancora di più..
Dean si alza e si passa una mano sul viso.
Io lo amavo, e lui amava me. E si può dire che sia stato tu a portarmelo via.” continuo riferendomi a Cass “Ma oramai quel che è fatto è fatto e ora invece di piangere e colpevolizzare te stesso, devi rimboccarti le maniche, prenderti la responsabilità di ciò che hai fatto e risolvere tutto ricominciando a fidarti di chi ti vuole bene per davvero e non di chi finge di volertene.”
Mi riferisco a suo fratello e al sincero bene che lui gli vuole, e a Ruby, il demone che l'ha portato alla distruzione..
Lui sgrana gli occhi e per un attimo sembra che stia per chiedermi come faccio a sapere di lei..
Ma capisce che probabilmente Sirahel mi ha raccontato i dettagli dell'avvenimento che ha portato alla morte del mio Cass, e quindi non chiede nulla. Semplicemente annuisce e si asciuga gli occhi ritrovando un po' di controllo.
Anche io mi asciugo gli occhi diventati di nuovo umidi e poi lo abbraccio forte..
E' solo un ragazzo che ha commesso un errore.. Poteva capitare a chiunque.
Mi allontano da lui dopo qualche secondo e bevo un sorso di acqua.
Dean mi fissa il ventre e sorride un po'..
Lo noto e noto la sua gioa nel pensare ad una famiglia forse..
Sorrido e gli prendo la mano poggiandomela sul ventre.
Non si sente ancora nulla.. Ma qui dentro porto l'ultimo regalo di Cass per me..” gli dico “La mia speranza per un futuro felice.”
Annuisce e mi guarda per un po' in silenzio..
Cass si fidava di lui e sono sicura che anche Dean sente la sua mancanza come me.. Sorride e poi entrambi sobbalziamo quando il suo cellulare squilla.
Risponde e quando riattacca guarda Sam.
Dobbiamo andare.” gli dice.
Sam annuisce e sistema la sedia al proprio posto.
Mi sorride ed esce di casa schiacciato dal dolore e dal rimorso.
Dean lo guarda uscire e poi si volta verso di me.
Chiama se hai bisogno..” mi dice.
Anche voi..”
Io e Cass.. Io.. Mi mancherà..”
Lo so!”
Annuisce e mi bacia con dolcezza la fronte, poi esce di casa.
Li osservo partire con l'auto dalla finestra.. Prendo un grosso respiro e mi volto per andare in salotto.
Mi fermo e piego la testa.
C'è un uomo nel mio salotto ma non mi spaventa perchè lo conosco.
Neal!?” chiedo sorpresa.
Lui sorride e si avvicina a me..
Non lo vedo da tempo... l'ultima volta avevo 19 anni.
E' uno stregone piuttosto potente, ma è sempre stato uno dei buoni quindi non ho motivo di averne paura..
Almeno spero...
Allison..” mi dice “E' un piacere vederti..”
Corrugo la fronte e raggiungo il divano sedendomi.
Che ci fai qui?” chiedo “E dove sei stato in tutti questi anni.”
Lui fa spallucce e si siede accanto a me.
E' una lunga storia...”
Lo guardo e sospiro.. “Allora inizia a parlare!”

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Capitolo 21
*** I'm here, again ***


I'm here, again


Ascolto il battito del mio cuore posandomi una mano sul petto.
Batte forte, rapido e potente risuona sotto le mie costole.
Io ero morto.
Lo so, ne sono sicuro....
L'ultima cosa che ricordo è il dolore lancinante provato mentre il mio tramite letteralmente esplodeva... e poi il buio.
Solo il nulla....
Ma prima di morire, il mio pensiero è corso ad Allison... l'avrei lasciata per sempre... e ho supplicato Dio di proteggerla, di perdonarla per tutti i peccati e di aiutarla....
E poi... ho aperto gli occhi!
Ed ero di nuovo io, vivo e vegeto, respiravo, vedevo, pensavo: ero di nuovo vivo.
Mi sono risvegliato in un vecchio magazzino in periferia, stordito e incredulo.
Ma felice, Dio quanto ero felice di essere di nuovo al mondo.
Dio.
Solo Egli poteva fare una cosa del genere... solo Egli avrebbe potuto restituirmi la vita.
Mio Padre ha avuto pietà di me, e mi ha fatto rivivere.
Grazie mio Signore, perché se mi hai resuscitato, vuol dire che non sei in collera con me.
O che mi hai perdonato.
La prima cosa che ho pensato di fare, appena tornato, è stata volare da lei.
Ero sicuro di non rivederla mai più, invece... ero vivo, potevo riabbracciarla.
Ma ho sentito Dean e Sam in pericolo... e sono volato da loro.
Dean non è riuscito a fermare Sam... Lucifero è libero, lo sento.
È pur sempre un Arcangelo, riesco a sentire la sua forza.
Ma non potevo pensare a questo, dovevo aiutare i ragazzi. Loro l'hanno avviata, loro la fermeranno.
La fermeremo.
Ho picchiato due miei fratelli con tutta la forza che avevo, e i loro tramiti erano più grossi del mio, e li ho uccisi...
Non era la prima volta certo, ma loro non erano ribelli... e l'ho fatto davanti a Zachariah...
Beh a dire il vero gli ho intimato di guarire i ragazzi e sparire dalla mia vista, altrimenti avrei fatto qualcosa di simile anche a lui.
Zachariah era stupefatto... non dalla mia sfrontatezza, ma dal fatto che fossi vivo.
Gliel'ho letto negli occhi, lui sa che è stato Dio a ridarmi la vita.
E ne è spaventatissimo.
Io invece sono felice.... di essere tornato in vita, di sapere che Dio è lì da qualche parte, e di sapere che potrò rivedere Allison.
Prima di andarmene, ho marchiato i Winchester con dei sigilli enochiani sulle costole, in modo che nessun angelo del creato possa individuarli.
Non potrò farlo neanche io, ma... troverò un modo.
Ora sinceramente, ho altro da fare.
Sarò egoista nel pensare a me stesso con tutto quello che sta per scatenarsi nel mondo, ma non posso farne a meno.
Io devo andare da lei, subito.
Ho chiesto a Dean se l'avevano vista, se sapevano come stava.
Lui ha mi ha sorriso in modo strano e mi ha dato una pacca sulla spalla.... dicendomi che sì l'aveva vista e che fisicamente stava benone, ma che era triste per la mia morte.
Ha avuto un comportamento strano, lo ammetto. Come se morisse dalla voglia di dirmi qualcosa.
Pazienza, me lo dirà quando ne avrà voglia, ora ho altro da fare.
È strano, non sento l'aura di Allison... proverò ad andare a casa sua.
Forse i miei poteri devono ancora ritornare alla loro potenza originaria....
Mi trasporto a casa sua più veloce del vento, a momenti mi schianto. Appaio in cucina, ho sbagliato mira, volevo andare in salotto..
Non sono ancora in possesso di tutte le mie forze, credo.
Raggiungo il salotto e trovo Allison in compagnia di un uomo. Eh no... questa scena io l'ho già vista, e non mi piace per niente.
Allison non mi vede subito, ma si irrigidisce, credo mi abbia “sentito”.
Si volta verso di me pallida come non l'ho mai vista, respira velocemente e trema.
Anche l'uomo si volta a guardarmi e la sua espressione non mi piace. Inoltre avverto un'energia.... negativa, direi.
Molto potente.
Allison...” biascico mostrando una specie di sorriso.
Mi trema la voce e sono così emozionato da sentirmi paralizzato. Io ero morto, sul serio. Ed ero più che certo di non rivederla mai più, le ho detto addio pochi giorni fa e invece eccomi qui, a fissarla come un idiota dicendo a me stesso quant'è bella.
C'è qualcosa di diverso in lei, ma non riesco a capire cosa....
Chi è il nuovo arrivato?” domanda l'uomo accanto a lei.
Se dice di nuovo che sono l'idraulico potrei morire di nuovo.
Ti... dispiace andare via, Neil?” gli chiede Ally con voce incerta, appoggiandosi al divano con le mani.
Mi fissa con gli occhi lucidi, più pallida che mai.
Va tutto bene?” chiede ancora l'uomo.
Sì!” afferma lei quasi gridando. “Va' via ora, per favore...”
L'uomo mi guarda un attimo e poi si allontana raggiungendo la porta. La apre e dopo aver dato un'altra occhiata a me e ad Allison, va via sbattendo la porta.
Le mie gambe non obbediscono ai miei comandi, vorrei raggiungerla ma sono bloccato. Anche lei sembra nelle mie stesse condizioni, si tiene al divano guardandomi in silenzio, ma continua a tremare vistosamente e ho il timore che possa svenire cadendo a terra.
Finalmente riesco a fare qualche passo, e mi avvicino. Lei si posa una mano sul ventre e respira più veloce.
Allison... io...” la chiamo avvicinandomi piano, forse crede di avere le allucinazioni, o magari pensa che io sia un demone o qualcosa del genere.
Ma invece di reagire, succede quello che temevo. Allison rotea gli occhi e le sue gambe si piegano, io scatto velocemente verso di lei e la sorreggo evitandole di cadere a terra.
Allison!” grido prendendola in braccio.
Ma è priva di sensi, non mi sente.
Povero amore mio... mi dispiace darti tutti questi problemi.
L'adagio delicatamente sul divano e mi siedo sul tavolino di fronte.
Aspetterò che si riprenda da sola, senza svegliarla io.
Si tratta di puro egoismo, mentre lei si riprende dal mancamento, io la osserverò in silenzio.
Sono morto pensando a lei, sicuro di non vederla mai più.
Voglio bearmi di questa meravigliosa vista che mi regala la sua bellezza.
Le accarezzo piano la fronte, sospirando profondamente.
Nonostante tutto quello che c'è là fuori, adesso sono felice.




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Capitolo 22
*** Dream and reality ***


Dream and reality


- Hush little baby, don't say a word,
Papa's gonna buy you a mockingbird.

And if that mockingbird won't sing,
Papa's gonna buy you a diamond ring.

And if that diamond ring turns to brass,
Papa's gonna buy you a looking glass.

And if that looking glass gets broke,
Papa's gonna buy you a billy goat.

And if that billy goat won't pull,
Papa's gonna buy you a cart and bull.

And if that cart and bull turn over,
Papa's gonna buy you a dog named Rover.

And if that dog named Rover won't bark,
Papa's gonna buy you a horse and cart.

And if that horse and cart fall down,
You'll still be the sweetest little baby in town! -


Wow... Direi che sei proprio un pessimo cantante.”
Lo raggiungo vicino alla culletta e sorrido appena.
Sta cantando la ninna-nanna al nostro amore ed è stonato come una campana.
Stento ancora a credere che sia caduto per stare con me come un uomo..
Eppure è qui da un anno oramai..
Suppongo che ci voglia un po' ad abituarsi ad un cambiamento così grande..
Volgo lo sguardo al frutto del nostro amore e sorrido..
Sono felice che siano qui con me. Non riuscirei a vivere senza di loro.
Sono il mio presente e voglio che siano il mio unico futuro..
Io li adoro. Sono tutta la mia vita.
Sorrido a Castiel ed insieme usciamo dalla cameretta.
Guarda” mi dice lui quando siamo fuori “che ho una voce bellissima, altrimenti non si addormenterebbe così in fretta e serenamente.”
Rido appena e annuisco delicatamente.
Lui sorride e mi bacia dolcemente poggiandomi alla parete...
Intreccia le dita alle mie e mi solleva le braccia fin sopra la testa. Mi stringe di più e mi accarezza il collo con le labbra.
Mi sorride e torna di nuovo sulla mia bocca..
Sospiro e gli accarezzo il viso e i capelli con entrambe le mani.
Sono felice che tu sia qui.” gli sussurro.
Ed io sono felice di esserci..” mi risponde “Tu e la meraviglia in quella culla siete le cose più belle che ho.”
Sorrido e lo abbraccio forte..
Ti amo.” gli sussurro.
Ti amo anche io..”

Quando riapro gli occhi, dopo il mio mancamento, Castiel è ancora lì, davanti a me.
Sobbalzo e mi sollevo di scatto mettendomi seduta.
Non può essere lui..
Cioè, visto e considerato che è un angelo non è da escludere, ma.. non può essere lui.
Dovrei chiamare Sirahel ma sono come immobilizzata sul divano.
Mi sento la testa vuota e il cuore mi batte così velocemente che mi sembra pronto ad esplodere.
Cosa.. cosa sei tu?” chiedo piano.
Lui mi guarda e sorride con gli occhi lucidi.
Sono io amore mio..” mi dice “Devi credermi, sono davvero io.”
Scuoto piano il capo e sospiro piangendo appena.
Cass?”
Lui annuisce e piano si sposta dal tavolino fino a raggiungermi e sedersi accanto a me.
Rimango immobile ma seguo con gli occhi ogni suo movimento.
Infine mi giro e lo guardo..
Non so che dire.. Solo, sento gli occhi gonfi ed il cuore martellarmi forte.
Sono confusa!
Spero che Cass sia davvero qui e sia davvero lui..
E se invece stessi sognando?
Se sto sognando non voglio svegliarmi mai più.

*****

Mi guarda incredula e sono sicuro che non riesce a credere completamente al fatto che io sia di nuovo qui con lei.
Piange lentamente stringendo i pugni.
Allison...” e faccio per sfiorarle la guancia, ma lei si ritrae come spaventata.
Io abbasso la mano sospirando, ma non sono deluso.
Capisco perfettamente che è difficile da credere, io stesso fatico ancora a credere di essere tornato da lei.
La nostra storia... ha un finale migliore di quello di Joe Black. Alla fine io sono tornato.” le dico con un sorriso.
Allison sgrana gli occhi, come se finalmente avesse realizzato la verità.
Castiel!” grida buttandomi le braccia al collo.
Inizia a singhiozzare forte, stringendomi con tutta la forza che ha.
Io l'abbraccio vigorosamente stringendola a me.
Sono qui... sono qui...” le ripeto accarezzandole i capelli.
Si allontana un po' da me e ne approfitto per prenderle il viso tra le mani e baciarla.
È così bello essere di nuovo qui con lei dopo la mia terribile esperienza di morte!
Mi sento così vivo, euforico, che ho quasi paura di svegliarmi e scoprire che è tutto un inganno della mia mente.
Sirahel... ha detto che eri morto...” mi sussurra tremando.
Io annuisco lentamente. “E lo ero... ero morto. Ma... ora sono qui.” le rispondo.
Allison mi guarda piangendo e mi accarezza il viso, come a volersi sincerare che sono davvero materiale e non un fantasma.
Mi bacia di nuovo e mi abbraccia sospirando profondamente.
E' un miracolo... è opera di Dio lo so!” dice con una convinzione che mi emoziona. Anche lei la pensa come me!
Sì, è stato lui, solo lui poteva ridarmi la vita. Non è arrabbiato con me, capisci Ally?” le dico entusiasta guardandola negli occhi.
Lei annuisce sorridendo. “E neanche con me... altrimenti non mi avrebbe permesso di rivederti... ci avrebbe divisi in qualche modo!”
Improvvisamente il suo sorriso si spegne, si irrigidisce e si scosta un po' da me.
Che c'è?” le chiedo corrugando la fronte.
Allison mi guarda e si alza dal divano, allontanandosi di qualche passo. “Castiel” inizia asciugandosi le lacrime “devo dirti una cosa...”
Oh no.
Se mi dice che quel tipo di prima è il suo nuovo fidanzato, giuro che lo trovo e lo faccio fuori!
Possibile che Allison si sia trovata già un altro in pochi giorni?
Dimmi.” le dico spaventato e alzandomi per raggiungerla.
Si volta a guardarmi e la sua espressione mi preoccupa, temo che stia proprio per dirmi quello che temo.
Non arrabbiarti” mi chiede ansiosa “io l'ho saputo pochissimi giorni fa...”
Cosa?”
Si morde un labbro e fa un passo verso di me. “Sono incinta” mi annuncia con un sorriso “avremo un figlio...”
La fisso immobile sentendomi lo stomaco arrivarmi in gola.
Non so che fare, se mettermi a ridere di gioia o piangere dalla commozione, se abbracciarla o sedermi prima di cadere steso a terra.
Un figlio? Io e Allison?
Ma appena formulo questa frase, realizzo una dolorosissima verità, e quel lieve sorriso che mi distende le labbra si spegne.
Cass? Non... non dici nulla? Sei arrabbiato?” mi domanda.
Io sospiro e alzo le spalle.
Sono felice per te... ma non è mio.” le dico sincero e con... dolore.
Allison si altera. “Stai scherzando? Cosa vuoi insinuare?” mi chiede fraintendendo la mia frase.
Io non ho un corpo Ally” le ricordo “il bambino che aspetti è... di Jimmy.”
La futura mamma si oscura in viso, sicuramente non aveva pensato a questo e ciò la turba.
Ma.... è con te che l'ho concepito... c'eri tu...”
Annuisco sorridendole. “Sì, e ti starò vicino perché sei rimasta incinta a causa del mio amore. Ma devi capire che in realtà.. non è mio. E devo capirlo anche io...” dico ammettendo il mio disappunto.
Sì, mi sarebbe piaciuto tanto che fosse mio sul serio. Così non è, ma lo amerò lo stesso.
È figlio del mio tramite, dunque è anche un po' mio.
Mi dispiace di averti rovinato tutto...” mi scuso con Ally diventata triste.
No, dispiace a me... io non ho pensato a questo, per me era tuo e basta. Ma la realtà è quella che dici tu...” risponde triste.
Le accarezzo il viso e le sorrido. “E' uguale Ally, sarà mio comunque anche se non... biologicamente. Okay?”
Il mio amore sorride e annuisce, ma leggo la delusione nei suoi occhi. Le piaceva l'idea di avere un figlio da me, non da Jimmy.
Perché non sono stato zitto?
Sospiro e le poso una mano sul ventre, lì dove sta crescendo il miracolo della vita.
E subito ricevo una potente scossa che mi costringe a ritirare la mano con un lamento.
Anche Ally l'ha avvertita. “Cos'è stato?” mi chiede preoccupata.
Io la fisso e non riesco a formulare la risposta corretta, perché non posso crederci.. non posso aver sentito...
Metto entrambe le mani sul suo ancora piccolo ventre e non ricevo più la scossa, ma quello che sento è ancora più sconvolgente.
Oh mio Dio....” esclamo incredulo.
Cosa?!”
Ha la Grazia...” mormoro estasiato.
Allison mi fissa e non capisce. “Che significa che ha la Grazia? Che vuol dire?”
Faccio il sorriso più grande che lo stesso Jimmy abbia mai fatto.
Che è mio, Ally” le rispondo commosso “il bambino che aspetti, è mio sul serio. Ha la mia Grazia in sé... è mio!” ripeto felice.
Lei posa le sue mani sulle mie. “Lo sapevo, lo sentivo!” dice entusiasta.
E' come... sentire un piccolo Castiel! È un tramite con... la Grazia incorporata... oh mio Dio... è mio figlio!” continuo a ripetere come un idiota sull'orlo delle lacrime.
Sento la sua Grazia vibrare.
Anche se è ancora una minuscola creatura, sa chi sono e risponde alla mia Grazia.
Sollevo lo sguardo e incontro quello di Allison, piange di gioia mentre le lacrime cominciano a impadronirsi anche dei miei occhi.
Tu... mi renderai padre...” le dico estasiato “io non avevo nulla... non ero nulla... e ora avrò un figlio da te....”
Ci guardiamo in silenzio per alcuni istanti, poi l'attiro a me e la stringo forte in un abbraccio.
Forse è per questo che Dio mi ha ridato la vita, per prendermi cura di Allison e del nostro bambino.
Non so cosa ci aspetta, non immagino nemmeno le conseguenze di questo... miracolo.
Ma non sono mai stato così felice in tutta la mia esistenza, perché in questo abbraccio sto stringendo la mia famiglia.

*****

Sono qui tra le braccia di Castiel e porto in grembo il nostro bambino.
In questo momento sono felice come non lo sono mai stata prima. Mi sento in estasi e non voglio staccarmi da lui, mai più.
Sospiro e sciolgo l'abbraccio quel tanto che basta per guardarlo in viso.
Poggio la bocca sulla sua e gli sorriso prendendogli le mani..
Vieni.. Ti faccio vedere una cosa.” gli dico avvicinandomi ad un cassetto e portandolo con me.
Tiro fuori una cartellina piena di foglietti e ne prendo uno..
Vedi questo puntino?” gli chiedo indicando un punto “Questo è il nostro bambino.”
Lui prende la piccola ecografia e se la avvicina al viso. Sorride dolcemente e mi avvolge la vita con un braccio.
Rimaniamo in silenzio e ci godiamo il momento..
Poi una domanda mi tormenta la mente e decido di porla.
Mi giro e lo guardo.
Tu riesci a sentire se è maschio o femmina?” gli chiedo.
Lui scuote il capo e sospira..
Non ancora.. Ma magari più in là potrò.” mi risponde sincero.
Quando riuscirai a sentirlo, io non voglio saperlo. Voglio che sia una sorpresa..”
Annuisce e mi bacia la punta del naso.
Va bene!”
Rido e gli bacio la guancia..
Ho fame!” gli dico “Vieni con me in cucina.. Mi preparerò qualcosa da mangiare e parleremo un po'.”
Ci avviamo in cucina e lo faccio sedere a tavola mentre mi preparo un panino e mi schiarisco la voce.
Cass..” sussurro “Ti ricordi qualcosa dei giorni in cui eri.. morto?”
Lui mi guarda e scuote il capo mentre io prendo posto accanto a lui.
No.. Io ricordo solo la luce accecante dell'arcangelo che mi ha fatto.. Esplodere.”
Abbassa gli occhi e poi mi guarda.
Annuisco e mangio un boccone..
Beh, mi spiace che tu ricordi questo spiacevole particolare..” gli dico.
Lui mi stringe la mano e la bacia.
Qui con te lo dimenticherò presto!” mi dice.
Sorrido e mi sposto i capelli indietro.
Io ho avuto sempre Sirahel al mio fianco. All'inizio il medico non voleva lasciarmi uscire dall'ospedale perchè svenivo continuamente. Ma poi mi sono ripresa, almeno fisicamente, e così mi hanno fatto tornare a casa.”
Lui sospira e si toglie, e questo mi stupisce, l'impermeabile.
Mi dispiace che tu abbia sofferto!” mi comunica dolce.
Ora sei qui.. E' quello che conta.” gli dico “E' stata dura perchè ti amo tanto e mi sei mancato, ma ora sei qui e andrà tutto bene.”
Finisco il mio panino e poi lo guardo.
Non vorrei toccare l'argomento che sto per affrontare ma devo farlo.
Che succederà adesso che Lucifero è libero?” chiedo.
Lui mi guarda sorpreso e fa spallucce.
Non lo so! A dire il vero non so dirti che succederà.. Credo che l'unica cosa che noi possiamo fare sia pregare!” mi dice “Tutto quello che so è che proteggerò te e il nostro bambino anche a costo di morire.”
Questo significa che resterai qui con me?” gli chiedo anche se la risposta mi spaventa.
Si! Mi assenterò solo quando Sam e Dean avranno bisogno di me. Hanno fatto un bel macello, ma sono miei amici.”
Sorrido e mi avvicino per baciarlo.
Saremo una famiglia..” gli sussurro poggiando la fronte sulla sua.
Si, lo saremo!”
Annuisco e poi mi alzo.
Poggio il piatto nel lavandino e poi sento di nuovo il bisogno di andare in bagno.
Cavolo, fare pipì ogni 30 secondi è il rovescio della medaglia, dell'essere in dolce attesa, che non avevo calcolato.
Mi volto verso Castiel e gli sorrido mentre suonano al campanello.
Apri tu per favore.. Devo fare pipì.”
Gli faccio l'occhiolino e mi avvio verso il bagno.
Non importa se il mondo sta per finire. Ho Castiel e avremo un bambino..
Per me il mondo ha appena assunto colori più vivi.

*****

So già chi è senza bisogno di aprire la porta.
Sento la stessa energia negativa di prima e ciò mi preoccupa.
Raggiungo la porta e la apro, trovandomi di fronte il tizio di prima. Ci guardiamo in silenzio per alcuni istanti, dalla sua espressione direi che è contrariato nell'essere stato accolto da me.
Salve... sono Neil... un amico di Allison.” mi dice tendendomi la mano.
Salve, io sono qualcosa di più....”
Wow... l'ho detto io questo? Sì, credo di sì. L'uomo di fronte a me ritira la mano e fa qualche passo avanti.
Dunque” inizia evitando il mio sguardo “Allison non c'è? Prima mi è sembrata in difficoltà e volevo sapere come sta.”
Magia nera.
Ecco cosa sento provenire da quest'uomo, vibrazioni di magia nera. Mi chiedo: se lo elimino, Allison se la prenderebbe a male?
Sta benissimo! E...”
Neil? Come mai sei tornato?”
La voce di Ally mi interrompe e mi fa voltare verso di lei. È accigliata, forse non voleva che io e questa persona ci conoscessimo.
Allison, stai bene?” le domanda andandole in contro.
Sì, sto benissimo grazie,” risponde lei incrociando le braccia sul petto “vi siete... già presentati?” chiede guardando me.
Io si, ma il tuo amico non è molto socievole...” dice “Neil”.
Allison sospira scuotendo leggermente il capo. “Lui è Castiel, ed è... il mio fidanzato.”
Non posso fare a meno di sorridere, soprattutto quando mi accorgo dell'espressione delusa dell'altro.
Ah... me l'aveva accennato ma pensavo fosse una battuta...” sottolinea lui guardandomi.
Lo fisso torvo. “Ora hai avuto la conferma, Neil.”
Ally si avvicina a noi e si mette in mezzo. “Ok, ora conoscete i vostri nomi e i vostri ruoli nella mia vita...”
Castiel... nome curioso. Che origine ha?” mi chiede con finta cortesia. Sto imparando a decifrare i toni delle voci umani, questa è ironia.
Ebraico.” rispondo prontamente.
Ah già!” esclama “Un po' come gli angeli che finiscono tutti per -el!”
Ignorante.
A dire il vero no” lo contraddico mettendo le mani dietro la schiena “ce ne sono diversi altri. Metatron, Sandalphon, Zephon....quest'ultimo, insieme a Ithuriel fu mandato dall'Arcangelo Gabriel a scoprire dove s'era cacciato Satanael... cioè il Diavolo” faccio un pausa e riparto. “Sì, quello a cui ci si rivolge quando si pratica la magia nera....”
Neil mi guarda fisso negli occhi ma non replica, Ally interviene.
Sì sai, Cass è un appassionato di angeli!”
Vedo... bizzarra passione ma rispettabilissima.”
Idiota di uno stregone, io ti....
Allison, dovrei parlarti di una cosa importante...” inizia lui guardandola e ignorando me.
Ehm... ok.” risponde.
Neil la fissa con insistenza. “Da soli sarebbe meglio...” mormora come se non potessi sentirlo ugualmente.
Guardo Ally e mi chiedo se davvero mi dirà di andarmene. “Ally.. è uno stregone.” dico mortalmente serio.
Lei annuisce lasciandomi di stucco. “Lo so Cass, è una mia vecchia conoscenza...”
Sei amica degli stregoni? Mi sorprende molto, ad essere sincero...” le dico in tono duro.
E' una lunga storia” mi risponde con un sospiro “poi ti racconterò. E comunque Neil, puoi parlare liberamente davanti a Castiel, non ho segreti per lui.”
Almeno non mi manda via per restare con quest'uomo.
Ok” annuisce lui “quello che volevo dirti, è che ho acquisito nuovi poteri e che ora posso riportarti indietro nel tempo per salvare la tua famiglia...”
Allison si irrigidisce ma il suo viso si illumina. “Mi prendi in giro?” gli chiede seria.
Scuote il capo. “Assolutamente no, per me sono questioni serie queste. Sono diventato più potente e posso farlo. Possiamo farlo.” le assicura avvicinandosi di qualche passo.
Io non credo alle mie orecchie.... viaggiare nel tempo grazie a poteri demoniaci? E ne parlano davanti ad un angelo?
Allison, non vorrai dargli retta spero!” l'ammonisco allarmato.
Quindi io potrei... potrei tornare indietro e salvare tutta la mia famiglia?” domanda ancora ignorandomi completamente.
Sì, tutta la tua famiglia.” le assicura con un sorriso.
Ally, quest'uomo usa poteri demoniaci, lo capisci? Non puoi credergli, non devi credergli!”
Finalmente mi guarda ma il suo sguardo è strano.
Cass... potrei evitare che la mia famiglia muoia! Non capisci? Anni di dolore sparirebbero dalla mia memoria!”
Invece di risponderle, guardo in faccia l'uomo di fronte a me. “Esci immediatamente da qui, subito!”
Cosa?” dice incredulo.
Hai capito bene, esci da qui. Se non lo fai con le tue gambe, me ne occupo io.” minaccio più serio che mai.
Cass! Tu non puoi cacciare la gente da casa MIA!” contesta lei irritata.
Neil mi fissa per un attimo e poi gira sui tacchi e va via, sbattendo la porta.
Rimasti da soli, Ally inizia a camminare per il salotto. “Tu sei impazzito! Perché ti comporti così? Non vuoi vedermi felice?”
La raggiungo e la prendo per un braccio. “Quell'uomo ricorre a poteri demoniaci, potrebbe vendere la tua anima senza che tu te ne renda conto, vuoi finire di nuovo all'inferno?”
Si libera dalla mia presa. “Tu non capisci, non hai visto la morte di tua madre o tuo padre, non sai cosa vuol dire, non sei nemmeno umano! ”
E' furiosa, ha gli occhi gonfi di lacrime e parla con l'intento di ferirmi.
E ci riesce.
Non ti fa bene arrabbiarti così, fai del male al bambino....” l'avverto con tristezza.
Allison lascia ricadere le braccia lungo i fianchi. “Scusami... non volevo dire questo, è solo che... sarebbe così bello poter riavere la mia famiglia!” mi spiega versando qualche lacrima.
A costo della tua anima? Della vita di tuo figlio?”
Corruga la fronte. “La vita di mio figlio? Che vuol dire?” mi chiede ignorando la prima opzione.
Sospiro profondamente. “Viaggiare nel tempo, che sia avanti o indietro, è pericolosissimo, perderesti il bambino.”
Ally sbianca e posa una mano sul ventre. “Ma... io devo tentare! Devo trovare un modo! Neil mi aiuterà e non lo perderò!”
E perderai l'anima” ripeto duro “probabilmente il tuo amico stregone punta a questo. È un collezionista di anime da regalare a Lucifero... ma io non posso impedirti nulla, quindi decidi tu cosa vuoi fare.”
Dannazione, mi sento davvero ferito. Ero così felice all'idea di avere un figlio, e ora sto male....
Dove vai?” mi chiede vedendomi avvicinare alla porta.
Vado a fare una passeggiata....” mento. Voglio solo uscire di qui, sono deluso e arrabbiato e non voglio litigare. Ally è incinta e non deve arrabbiarsi.
Per favore Cass, resta qui!”
Non vado via per sempre” la rassicuro “voglio solo... pensare.” e apro la porta, trovandomi di fronte Sirahel.
L'arcangelo mi guarda con un'espressione incredula dipinta sul viso.
Allora è vero” mormora “sei... tornato.”
Mi limito ad annuire, sono felice di poterlo rivedere e gli sono grato per essersi preso cura di Allison quando non c'ero.
Entra e mi posa le mani sulle spalle e me le stringe. Credo sia il suo modo per abbracciarmi.
Ragazzo mio.... è davvero bello rivederti.” mi dice con voce tremante.
Lo è anche per me...” biascico in imbarazzo.
Sirahel annuisce e si allontana da me, giurerei che sia sul punto di piangere.
E come sta la futura mammina?” domanda ad Allison “Sai che aspetta un figlio da te, vero?” chiede a me.
Sì, l'ho saputo da poco.” affermo abbassando gli occhi. Un po' mi imbarazza dirlo a lui.... che tentò di tenerci lontani.
Cass, vuoi andare davvero via adesso?” Allison è triste e pallida e temo possa sentirsi male.
Vado solo a … controllare una cosa, torno subito.”
Sei arrabbiato?”
No.”
Beh un po' sì...
L'Arcangelo segue la scena perplesso. “Ragazzi.... avete litigato per caso? Avete delle facce da paura!”
No” rispondo io “abbiamo solo pareri discordanti. Ora scusatemi, devo andare... a più tardi.”
Guardo prima Allison e poi Sirahel, ed esco dalla porta.
Non uso i miei poteri perché c'è qualcosa che non va in me, mi sento debole.
E sono triste, perché qualsiasi cosa io faccia, in realtà non sarò mai abbastanza umano per Allison.
Preferisce dar retta ad uno stregone invece che a me.
Sospiro e mi allontano da casa sua.

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Capitolo 23
*** Temptations are always lurking ***


Temptations are always lurking


Castiel è arrabbiato! Anzi no, è deluso.
Ha detto che è tutto ok, ma mentiva. L'ho letto nei suoi occhi prima che abbassasse gli occhi e si voltasse per uscire di casa.
E' appena tornato ed io, invece di stringerlo e tenerlo vicino a me, l'ho fatto arrabbiare e dispiacere tanto che se ne è andato via.
Sospiro e guardo Sirahel per un attimo.
Lui mi fissa con occhi curiosi, sono sicura che muore dalla voglia di chiedermi cosa sia successo, ma è troppo discreto per domandare.
Cos'è successo tra te e Cass?” mi chiede.
Ok, come non detto!! Discrezione: addio!!!
Scuoto il capo e faccio spallucce mettendomi a sedere.
Lui rimane in piedi qualche altro secondo e poi mi viene accanto sprofondando nel soffice divano del mio salotto.
Io e lui abbiamo opinioni diverse su una.. questione portata a galla da una mia vecchia conoscenza.” gli spiego.
Lui annuisce e sospira, poi mi guarda.
E per opinioni diverse, intendi che c'è qualcosa di molto pericoloso che tu vuoi fare e lui non è d'accordo?” mi chiede.
No.. Non proprio.. Ok, forse si.
Perchè dai per scontato che quella avventata sia io?”
Perchè tu sei fatta così..”
Beh, però non sono io che mi sono fatta... esplodere esponendomi alla luminosa furia di un arcangelo.” preciso quasi.. offesa.
Lui ride appena.
E chi ha fissato il cielo imprecando contro gli angeli e minacciandoli di morte?” mi chiede “E ancora, chi ha parlato ad un Arcangelo, che poi sarei io, con tono insolente e privo di cortesia?”
Io! Sono stata io..
Sospiro e lo guardo sbuffando.
Io, ma avevo sempre dei validi motivi.” mi giustifico.
E non credi che Castiel abbia un valido motivo per essere contrario a quello che vuoi fare?” mi chiede lui.
Ci rifletto un attimo.
Ha ragione.. Io lo so, ma si tratta di tornare indietro nel tempo per avere la possibilità di salvare i miei genitori.
Di salvarli e averli, così, nella mia vita.
Niente dolore, niente tristezza.. Solo la mia famiglia.
Sospiro e mi poggio una mano sul ventre.
Ora, sono la piccola creatura che porto in grembo, e Cass la mia famiglia.
E se Castiel ha ragione e viaggiare nel tempo è pericoloso per il piccolo, vale la pena provare?
Voglio dire, il gioco vale la candela?
Sospiro e chiudo gli occhi per un attimo.
Mi sento agitata in questo momento, confusa e dispiaciuta.
Il dolore e la disapprovazione di Castiel mi compaiono davanti agli occhi.
Era lì, mentre usciva da quella porta e mi guardava comunicandomi con gli occhi, che era per colpa mia se aveva bisogno di prendere aria.
Mi dispiace amore mio! Non volevo..
Smettila!” mi dice Sirahel.
Apro gli occhi e lo osservo.
Stavi di nuovo sbirciando nella mia mente?” gli chiedo.
No.. oramai ti conosco. Non ho bisogno di sbirciare nella tua mente per sapere che sei preoccupata.”
Bene.. sono un libro aperto anche per lui adesso!!
Tutta questa preoccupazione non fa bene al bambino..” mi dice ancora premuroso.
Oh cielo!! Ecco un'altra persona che associa la parola gravidanza alla parola malattia..
Non mi stupirei se non mi fosse permesso nemmeno di salire su per le scale fin quando non avrò partorito.
Sono incinta, non malata..” dico con un lieve sarcasmo.
Sirahel fa un grosso respiro invocando, credo, tutta la sua pazienza.
Mi rendo conto che avere a che fare con me e col mio carattere non è facile, e lo sguardo prettamente paterno dell'Arcangelo che mi sta a fianco mi da conferma di questo.
Sorride appena e mi bacia i capelli.
Vado a vedere se Castiel ha sbollentato la... rabbia.” mi comunica alzandosi.
Annuisco e lo guardo.
Digli che mi dispiace e che lo amo tanto..”
Alza un sopracciglio e scuote il capo.. Forse l'idea di farmi da messaggero amoroso lo imbarazza.
Ti prego..” gli dico facendo lo sguardo dolce.
Lui si mette le mani in tasca e chiude gli occhi per un attimo..
E va bene!” mi dice “Ma tu stai buona qui e non muoverti.. E si, lo so che sei solo incinta e non malata, ma.. Non muoverti comunque.”
Rido appena del fatto che mi abbia preceduto prima ancora che rispondessi e poi annuisco mentre lui schiocca le dita e sparisce.
Mi rilasso sul divano e accendo la tv.
Non fare niente di niente potrebbe anche piacermi dopotutto.
Sto quasi per appisolarmi quando sento il campanello suonare..
Mi alzo e apro distrattamente.
Davanti mi ritrovo Neil.
Mi guarda sorridendo ed io lo lascio entrare..
Lo so che non dovrei, ma non posso essere scortese.. Parleremo di tutto tranne che della magia nera e dei viaggi nel tempo.
L'uomo si guarda intorno, quasi per assicurarsi che stavolta sia sola e poi si siede..
Hai una vita movimentata..” mi dice “Dov'è il tuo fidanzato?”
Lo guardo e sorrido sedendomi accanto a lui.
Cosa vuoi?” gli chiedo.
Voglio solo fare quattro chiacchiere con te.” mi annuncia.


*****

Fisso le mie mani e sospiro. Ora capisco perché mi sento... diverso.
Credevo c'entrasse con la mia morte e resurrezione, magari il mio tramite aveva bisogno di un po' di tempo per riprendersi dallo shock.
Invece la verità è che non sono più io. Mi hanno... cacciato dal Paradiso! E mi hanno tolto metà dei miei poteri, non posso più guarire e gli esorcismi... non so se potrò farli ancora.
Proprio ora che Ally è incinta...e se stesse male? Non potrò guarirla, e...
Già che stupido, ora lei ha “Neil”, lo stregone pazzo. Le ha proposto di tornare indietro nel tempo e lei vuole farlo.
Io non riesco nemmeno a credere che abbia preso in considerazione questa follia! Lei è una cacciatrice, sa benissimo con cosa lavorano gli stregoni, eppure vuole farlo.
Potrebbe morire nel viaggio, potrebbe perdere l'anima e... potrebbe uccidere nostro figlio.
Non le importa niente di tutto ciò, non le importa di suo figlio e di me?
Ma non dire idiozie.”
Sirahel mi è apparso accanto, ma stranamente non mi ha fatto sussultare.
Mi volto a guardarlo e nei suoi occhi vedo di nuovo quel lampo di commozione di poco fa.
Giovanotto” inizia sedendosi sulla parte della panchina rimasta vuota “ma tu vieni sempre al parco come i vecchietti?”
Io sono vecchio.” gli faccio notare con ironia.
Lui mi fissa e ride. “Oh beh, se per questo io ho il doppio della tua età..”
Infatti sei anche tu al parco...”
Io devo essere totalmente impazzito, sto facendo battute idiote ad un Arcangelo!
Ma per mia fortuna Sirahel è mio amico, e la mia sfacciataggine lo diverte e non lo irrita.
Castiel” dice tornando serio “so che sei stato cacciato... mi dispiace ma dovevi aspettartelo.”
Io sospiro a abbasso il capo. “Sì ma... è difficile da accettare” ammetto triste “è quello il mio posto, sono sempre stato lì, non so immaginarmi altrove...”
L'Arcangelo scuote il capo. “Credevo che il tuo posto ora, fosse qui... con la tua donna e il bambino che nascerà tra qualche mese....”
Sorrido stancamente. “Allison ha altri progetti per il prossimo futuro, forse nemmeno nascerà questo bambino.” faccio una pausa e sospiro di nuovo. “Lei preferisce dare retta ad uno stregone, capisci? E non gliene importa niente se il loro piano ucciderà lei o nostro figlio o la farà tornare all'inferno...”
Non lo farà, fidati.” mi interrompe, dandomi la conferma che sa già tutto. Non ne avevo dubbi.
Io invece temo di sì” lo contraddico “è testarda, quell'essere abietto le ha promesso di farle riavere la famiglia e lei non resisterà alla tentazione. Lo farà, e perderò lei o nostro figlio. O tutti e due.”
Ma smettila” mi rimprovera bonariamente Sirahel “ti dico che non lo farà.” mi ripete convinto.
Le hai parlato?”
Lui annuisce. “Sì, anzi mi ha chiesto di dirti che....” si ferma e storce la bocca “le dispiace e ti ama.”
Mi viene da ridere ma mi trattengo, altrettanto non posso fare con i miei pensieri e lui prontamente li legge.
Io un... cherubino?” si indigna “Spiritoso! Davvero divertente.”
Scusami... è che ultimamente non capisco più qual è il mio ruolo, i miei obblighi... perdonami se ti mancherò di rispetto, sarà sicuramente involontario.”
Sirahel scuote il capo con un sorriso. “Non mi hai mancato di rispetto Cass, stiamo solo scherzando. E comunque dicevo sul serio, sono sicuro che Ally non lo farà, non metterà a repentaglio la vita di vostro figlio e... le fa male sapere che ti ha ferito e fatto arrabbiare. Inoltre, stento ancora a crederci ma credo voglia la tua approvazione e in questo caso non ce l'ha, quindi ciò le causa un grave conflitto.” mi spiega guardandomi in faccia.
Non credo proprio... altrimenti non mi avrebbe accusato di non capire nulla perché non sono umano. Come se se ne fosse accorta adesso che non lo sono, in effetti...”
L'Arcangelo ridacchia. “Cass... ragazzo mio... sei troppo permaloso! Allison ha parlato in un momento di rabbia, è una di quelle cose che non si pensano ma si dicono. La gente si dice cose ben peggiori!” mi assicura.
Ma lei ha ragione” dico io “non riesco a capire tante cose dell'uomo, e questa sua... intenzione di tornare nel passato per salvare la sua famiglia, non la capisco. È pericoloso ma sembra non importarle. Ha ragione, non capisco cosa voglia dire famiglia.”
Stai scherzando?” mi chiede corrugando la fronte “Tu lo sai eccome! Non vuoi che Ally compia questa impresa proprio per... proteggere la tua famiglia! Ciò lei e vostro figlio. Quindi, quello saggio tra i due sei proprio tu ed è lei a non capire che non solo potrebbe fallire, ma potrebbe perdere se stessa o il bambino che porta in grembo. Tu sai cos'è una famiglia, e lo sapevi anche lassù...” dice alludendo al mio sciocco attaccamento ai miei fratelli. Quei fratelli che mi hanno ucciso e cacciato dal mio posto...
Non posso proteggerla, Sirahel. Mi hanno dimezzato i poteri...” dico quasi in un sussurro.
Lui annuisce. “Lo so e non mi stupisce... dovevi aspettarti anche questo. Ma sta' tranquillo però” aggiunge calmo “non oseranno più farti del male. Sei tornato per volere di qualcuno... più in alto di loro e per quanto stiano dando di matto, non oseranno sfidarlo di nuovo.”
Lo guardo attentamente e capisco che anche lui pensa che sia stata opera di Dio.
Ma non posso guarire più nessuno, sono più debole. Non riesco nemmeno a.. localizzare Allison. Poco fa non l'ho percepita. Ho provato a casa sua ma non sapevo se era lì.”
Un sorriso compiaciuto affiora sulle sue labbra. “Beh, quello è opera mia.”
Che vuol dire?” domando confuso.
Ho marchiato Allison con i nostri simboli, non potranno trovarla da lassù ma di conseguenza non possiamo trovarla neanche noi...”
Come ho fatto a non pensarci prima? Ecco perché non la trovavo! Ma questa scoperta mi inquieta ancora di più.
E come farò a proteggerla? Non solo è un potenziale tramite di Lucifero ma.. aspetta anche un figlio da... un angelo. Come farò.. come faremo?” chiedo includendo anche lui.
Sirahel mette una mano nella tasca del proprio soprabito. “Con la tecnologia, caro ragazzo.” e tira fuori dalla tasca un... cellulare?
Me lo porge e io lo prendo guardandolo perplesso. “Un telefono? Io?”
Non morde mica!” mi fa notare con sarcasmo “Anche io lo uso, da ben prima di te! E lo uso anche con Allison visto che non la trovo con i miei poteri. Ci sono già i numeri sensibili registrati: Allison, i due fratelli pazzi e il sottoscritto.” mi annuncia indicando l'aggeggio che tengo in mano fissandolo incredulo.
Quando lo saprà Dean.. lo sentiranno ridere fino in Alaska. E anche Allison si prenderà gioco di me.
Grazie.” dico anche se ancora non sono convinto di questa novità.
Di nulla. Va anche a mio vantaggio, così ti occuperai tu della tua famiglia, e io potrò tornarmene ai miei affari.”
Sorrido perché so che non ci lascerà sul serio.
Va da lei adesso” mi dice dopo un attimo “ti starà aspettando con ansia. Era molto dispiaciuta...” mi dice serio.
Io annuisco e mi alzo, seguito da l'Arcangelo. “Va bene.. spero tu abbia ragione e che lei non faccia questo viaggio...”
Sirahel mi da una pacca sulla spalla. “Stai tranquillo ti dico, conosco gli umani meglio di te e sicuramente conosco Allison. Non lo farà.” mi ripete fiducioso.
Io voglio credergli, voglio pensare che Allison non metterà a repentaglio la sua vita o quella di nostro figlio, perché il futuro che ci aspetta è già abbastanza incerto.
Grazie ancora Sirahel, per tutto quanto.”
Lui annuisce. “Bentornato figliolo, sono felice che tu sia di nuovo tra noi.”
Anche io.”
L'Arcangelo sorride e schiocca le dita, spedendomi diritto da Allison.

*****

Non capisci Allison.. Ti sto offrendo la possibilità di salvare la tua famiglia. Non ti manca tuo padre, tua madre.. Non vorresti averli con te?”
Neil mi parla accorato.. Quasi premuroso.
Onestamente manca poco a lui che si inginocchia per pregarmi di fare questo viaggetto nel tempo.
Non capisco perchè insista tanto, a lui che importa della mia famiglia?
Io si che vorrei averli accanto.. Vorrei che fossero qui con me.
Vorrei mia madre per parlare della mia prima cotta, del mio primo bacio, della mia prima volta..
E mio padre per le solite raccomandazioni la sera del ballo e gli sguardi fulminei che gli avrei lanciato quando avrebbe spaventato a morte i miei corteggiatori.
Vorrei tanto averli qui.. Io.. vorrei..
Ma se Castiel ha ragione e questo “viaggio” fa male al nostro bambino?
Sospiro e mi alzo andando su e giù per la stanza.
Io sono incinta.. Questo potrebbe fare male al bambino.” gli dico.
Neil sgrana gli occhi sorpreso e dopo qualche secondo sospira e mi raggiunge.
Non succederà niente al tuo bambino!” mi dice “Io sono uno stregone esperto. Non permetterei mai che accadesse qualcosa al tuo bambino. O a te.”
Pronuncia l'ultima parte della frase quasi in un sussurro e si poggia al mobiletto dell'entrata fissando il pavimento.
Credo che si penta amaramente di aver mostrato che il suo interesse per me va al di là della stregoneria, o delle prove generiche dei suoi nuovi poteri.
Vorrei dirgli che sapevo già della sua lieve infatuazione per me, ma non voglio metterlo in imbarazzo.
Forse tu no.. Ma la magia è imprevedibile Neil e tu lo sai meglio di me.” gli dico.
Lui si schiarisce la voce e mi prende le mani..
Non mi piace che mi tocchi così.. mi fa una brutta impressione ed oltretutto, sapendo che lui prova dell'attrazione per me, mi sento quasi come se stessi tradendo Castiel.
Indietreggio e lascio le sue mani..
Io non.. Non lo so ok.” confesso “La tua offerta mi.. tenta Neil, ma se dovessi far male al mio bambino io non me lo perdonerei mai.. E nemmeno Cass.”
Lui mi prende il viso tra le mani e mi guarda negli occhi.
Vorrei indietreggiare ma qualcosa nei suoi occhi mi blocca impedendomi di muovermi.
Fidati di me!!” mi dice.
Ora sono ad un bivio: se mi fido di lui è come se non mi fidassi di Castiel che mi ha sconsigliato vivamente di fare tutto questo, ma se mi fido di Castiel e quindi non lo faccio, sarà come se non volessi provare a salvare la mia famiglia.
Mi sento tirata da due lati..
Ok!” sussurro dopo qualche minuto di titubanza.
Mi dispiace Castiel, perdonami!
Neil ride felice e poi esce di casa. Torna dopo pochi minuti con tutto l'occorrente.
Sistema delle candele sul tavolino e poi mi da una specie di amuleto da tenere in mano...
Questo amuleto ti permetterà di collegare il tuo corpo e il tuo spirito al passato..” mi spiega.
Mi terrà lì abbastanza a lungo da salvarli?”
Lui annuisce e accende le candele, uno alla volta.
Prende un pugnale e si volta verso di me.
Mi serve un po' del tuo sangue..” mi annuncia.
Questo non era previsto! E non mi piace affatto.
Titubo un attimo e poi decido che un piccolo taglietto alla mano è decisamente niente in confronto alla possibilità di salvare la mia famiglia.
Gli porgo la mano e lui affonda la punta del coltello sul mio palmo e taglia trasversalmente.
Poi fa cadere qualche goccia del mio sangue tra le candele e intorno disegna una specie di simbolo..
Mi fa sdraiare delicatamente mentre la mia mano sanguina copiosa e mi dice di chiudere gli occhi.
Li chiudo e lui inizia a parlare una strana lingua..
Oddio!! Perchè lo sto facendo?
Faccio un grosso respiro e.. sento qualcosa..
Qualcosa nel mio ventre si muove.. So che è impossibile, sono ancora di poche settimane..
Ma sento qualcosa, io lo sento..
La creatura dentro di me si muove..
Sento il mio cuore battere più forte e apro gli occhi alzandomi.
Non posso farlo!” dico a Neil spegnendo le candele “Io amavo i miei genitori, li amavo davvero.. Ma il bambino che porto in grembo e Castiel sono la mia famiglia ora. Il passato è andato.. Devo guardare al futuro e non posso metterlo a rischio.”
Neil scuote il capo e mi guarda con uno sguardo furioso..
Ho idea che volesse semplicemente una cavia su cui testare i suoi poteri..
Si avvicina a me e mi stringe al muro.
Hai detto di si, non puoi tirarti indietro..” mi urla “Non te lo permetto.”
Corrugo la fronte e sto per colpirlo, ma Castiel mi precede. Non so nemmeno quando è tornato.
Lo colpisce e lo spinge fino alla porta.
Stai lontano da lei e da questa casa..” gli dice duro “Oppure..”
Oppure cosa?” lo sfida Neil.
Avvicinati di nuovo a lei e lo scoprirai..” lo spinge violentemente fuori e chiude la porta.
Poi si volta verso di me e mi guarda.
Nascondo la mano ferita, non voglio che si arrabbi né che si preoccupi, ma so che purtroppo la vedrà comunque presto o tardi.
Non l'ho fatto.” gli sussurro “Mi dispiace amore mio.. Mi dispiace e.. ti amo..”
Smetto di nascondere la mano: è inutile, tanto la vedrà comunque, e aspetto che dica qualcosa.


*****

Ti sei pentita all'ultimo momento, ma gli avevi detto di sì. Sirahel si sbagliava, non ti importa di noi, né di te stessa....”
Allison ha smesso di nascondere la mano sanguinante, so che quel farabutto voleva usare il suo sangue per il suo turpe incantesimo.
Le ho detto parole dure, ma è quello che penso, l'avevo avvertita che con la magia nera non si scherza, ma non mi ha dato retta.
Sì invece! Mi sono fermata in tempo! Come puoi dirmi una cosa del genere? Tu e il nostro bambino siete la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita!” ribatte lei accorata.
Scuoto il capo con tristezza. “Allison... gli hai permesso di prendere il tuo sangue... io non..” non so cosa dire, sospiro profondamente e d'improvviso mi sento... stanco.
Ally mi si avvicina con gli occhi pieni di lacrime. “Io volevo solo la mia famiglia, i miei genitori! Capisci, Cass? Non volevo farti arrabbiare o... fare del male a nostro figlio. E non volevo nemmeno perdere di nuovo l'anima! Volevo solo la mia.. famiglia.” mi spiega piangendo.
Al contrario di quello che pensi” dico con voce atona “capisco cosa vuoi dire. Ma resta il fatto che sono cose pericolose soprattutto se fatte usando poteri oscuri. Benché tu sia una cacciatrice esperta, so molte più cose di te in fatto di questioni infernali.. e questa lo era!”
Lo so... mi dispiace.... a mia discolpa potrei dire che Neil mi ha fatto qualcosa tipo.. ipnosi o simili ma la verità è che ero consapevole... mi dispiace Castiel... perdonami!” mi dice abbracciandomi forte.
Resto fermo un attimo, sono ancora deluso dal suo comportamento e da come mi ha trattato prima, ma mentre mi abbraccia sento l'energia di mio figlio e ricordo che loro sono troppo importanti per permettere alla mia delusione di allontanarmi da loro.
La stringo forte a mia volta e le bacio i capelli. “Basta piangere tesoro... basta così.” le sussurro accarezzandole la schiena.
Perdonami Cass” mormora contro il mio petto “è che volevo... la mia mamma. Poterle raccontare di te, di nostro figlio... di quanto mi hai resa felice... e questo mi ha accecata. Avevi ragione, Neil voleva usarmi e basta, probabilmente sarei morta prima di raggiungere i miei genitori...”
Singhiozza lievemente tra le mie braccia, e le sue parole mi feriscono il cuore.
Avrei dovuto essere più comprensivo, magari dovevo parlare con quell'uomo per vedere se...
Ma che dico? Neil lavora con le forze infernali! Qualsiasi cosa volesse fare, era malvagia.
Ma la tristezza di Allison mi strazia l'anima. Vorrei tanto poterla aiutare.
Mi dispiace tanto amore mio... ma il passato non si può cambiare....” le dico con dolcezza.
Lei si allontana un po' da me e si asciuga le lacrime. “Hai ragione, sono stata una sciocca. Ma sai... se avessi potuto salvare i miei genitori, tante cose non sarebbero successe” mi dice con voce tremante “non avrei passato la vita a cacciare cose, non mi sarei uccisa, e...” si ferma e mi guarda allarmata, realizzando una cosa che speravo non realizzasse mai.
Oh mio Dio” esclama piangendo di nuovo “io... non sarei andata all'inferno, tu non mi avresti salvata... ma così non ci saremmo amati e non sarei rimasta incinta di te.” fa una pausa e si copre il viso con le mani.
Cambiando il passato avrei comunque ucciso nostro figlio! Oh mio Dio... Castiel....perdonami!” si precipita di nuovo tra le mie braccia e io l'accolgo stringendola forte.
Speravo che non si accorgesse mai di questo, perché quando l'ho realizzato io, mi sono sentito morire.
È egoistico e lo so, ma avevo il terrore che le cose cambiassero davvero. Bastava un solo dettaglio, una persona nuova incontrata o una mai incontrata, e tutto sarebbe cambiato.
Sarei stato felice nel sapere che non si sarebbe uccisa, ma... non ci sarebbe stato nessun noi, e ora non aspetterebbe mio figlio.
Non l'avrei mai amata così e lei non avrebbe amato me.
Non sarebbe stata mia.
Ti prometto che d'ora in poi ti darò retta” mi dice dopo un lungo silenzio passato tra le mie braccia “e se mi dirai che una cosa è sbagliata, allora sarà sbagliata! Mi perdoni, vero?”
Io la prendo per le braccia e l'allontano per guardarla negli occhi. “Non sarei qui, se non volessi perdonarti. E d'ora in avanti, sta' lontana dagli stregoni. Soprattutto da quelli che... hanno un debole per te.” l'ammonisco serio.
Allison aggrotta la fronte e mi fissa perplessa. “E come lo sapevi che Neil...?” mi chiede.
Io alzo le spalle. “Sono meno ingenuo di quello che sembra. Oltretutto era abbastanza facile capirlo.” rispondo accarezzandole una guancia. Lei mi sorride e mi bacia sulle labbra.
Tu non sei ingenuo Cass. Tu sei buono, e a volte la bontà rende ingenui.”
Abbasso lo sguardo verso il suo ventre e vi poso una mano. “Spero che lui, o lei, non prenda dal padre. Né io né Jimmy brilliamo per perspicacia.” commento ironico.
Ally scoppia a ridere. “Smettila, tu hai una forte personalità, Jimmy no. L'ho conosciuto... non eri decisamente tu.”
Sorrido e mi sento orgoglioso nel sentirle dire che, nonostante il corpo fosse lo stesso, per lei non ero io.
Sai” riprende sospirando “quando stavo per... fare quella cosa stupida, il nostro bambino si è ribellato...” mi racconta posando una mano sulla mia.
La guardo sorpreso. “Che significa che si è ribellato?”
Che si è mosso... non sarebbe possibile perché è troppo piccolo ma... si è mosso nella mia pancia. Non voleva che lo facessi e me l'ha fatto capire.”
Annuisco compiaciuto e orgoglioso di mio figlio. “Beh, forse è un bene se somiglia a me. Ciò lo rende più giudizioso!”
Allison si finge offesa e fa per tirarmi un pugno sulla spalla. Così facendo mi ricordo della sua ferita alla mano, e della mia impossibilità a guarirla. Ma voglio provarci lo stesso.
Le prendo la mano e la guardo. “Apri il palmo, Ally. Voglio provarci, almeno...” mormoro la parte finale della frase a bassa voce.
Lei obbedisce e apre la mano, quel bastardo le ha fatto un taglio piccolo ma profondo.
Poso la mia mano sulla sua e mi concentro, pregando Dio di aiutarmi.
Ma quando la tolgo, la ferita è ancora lì.
Sospiro e non ho il coraggio di guardarla in faccia.
Cass... che succede? Dove sono i tuoi poteri?” mi domanda capendo che c'è davvero qualcosa che non va.
Alzo gli occhi per incontrare i suoi. “Mi hanno cacciato dal Paradiso” le dico con tristezza “e mi hanno.. dimezzato i poteri, alcune cose posso farle e altre no. Non sono più in grado di guarire nessuno, neanche te.... o me.”
Allison non risponde, solo mi guarda con un'espressione triste, e poi mi abbraccia per confortarmi.
Mi dispiace tanto amore mio.... davvero tanto. Vorrà dire che staremo più attenti a non farci male. Resti sempre un angelo. Il mio angelo.” mi dice baciandomi sulla guancia.
Io sorrido ma sinceramente sono preoccupato, i miei scarsi poteri sono un grosso problema per tutti, ma soprattutto per lei e il bambino.
E inoltre Sirahel mi ha.. come dire, marchiato, per far sì che gli angeli non mi trovino più.” mi annuncia sorridendo.
Lo so” annuisco “infatti non riesco neanche io a rintracciarti. Per cui Sirahel mi ha dato.. questo.” dico prendendo il cellulare dalla tasca del mio impermeabile.
Ally lo fissa e mi accorgo che tenta di non ridere. “Wow... dopo gli angeli con la pistola, gli angeli con il cellulare.” e scoppia a ridere com'era prevedibile.
Ehi, lo usa anche Sirahel ma non mi sembra che lui ti faccia ridere così!” sottolineo un po' offeso.
Non oso immaginare cosa faranno i Winchester quando lo sapranno...
Sì.. infatti scusami...” risponde lei “è che.. non so, è divertente! E poi ti ha dato un cellulare bellissimo, sexy direi!”
Cerca di rimediare ma in realtà non ce n'è bisogno. Non sono davvero offeso e sono felice di vederla ridere.
Non deve piangere più, per nessuna ragione.
Cass, vado a disinfettarmi questa ferita. Torno subito, okay?”
Sì, okay. Mi.. mi dispiace Ally di non poter...” lei mi ferma con un gesto della mano.
Sei sempre Castiel, e sei qui. Del resto non mi importa. Davvero. Mi dispiace per la tua... cacciata dal Paradiso, questo si. Ma che tu non possa più guarire i miei graffi, non mi importa assolutamente. Vivremo un po' più da umani.” afferma allegra.
Io sorrido e annuisco, lei si volta per andare in bagno.
Rimasto solo, sospiro e vado a sedermi sul divano. Non so se è lo stress o la mia resurrezione, ma sono ancora stanco.
Appoggio la testa sullo schienale del divano e chiudo gli occhi.
Se non sapessi che è impossibile... direi che ho sonno....

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Capitolo 24
*** Sweet home Alabama ***


Sweet home Alabama


Castiel si è addormentato.
Mi sembra una cosa bizzarrissima, eppure è così. Sta dormendo qui, sdraiato sul divano.
Povero amore mio. Ti hanno portato via il tuo essere angelo.
Mi dispiace tanto Cass.
Ti amo e il mio cuore si spezza sotto il peso del tuo dolore.. Perchè lo so, lo so che soffri.
Sospiro e gli bacio la tempia, poi lo copro con una coperta e mi siedo rannicchiata su me stessa nell'angolo di divano rimasto libero.
Sono incinta e il mio uomo sta dormendo qui accanto a me.
La mia vita è perfetta e anche se so che non sarà facile, in quanto nessuno ci lascerà in pace, sono pronta a lottare, perchè ho due ottimi motivi per cui vale la pena farlo.
Uno è nel mio grembo e l'altro e addormentato qui sul divano.
Sorrido tra me e me e accendo la tv.
Mandano un film che adoro: Sweet home Alabama.
Alzo poco poco il volume e stringo a me un cuscino guardandolo.
Cass si sveglia dopo pochi minuti, alla prima pubblicità.
Mi guarda e si mette seduto composto..
Ho dormito!” mi dice perplesso.
Annuisco e gli sorrido.
Si! Hai dormito amore mio..”
Questo lo rende un po' più umano di quanto già non fosse. E so che è egoistico, so che non dovrei gioirne, ma adoro l'idea che quando mi addormenterò tra le sue braccia, anche lui dormirà con me.
Si toglie l'impermeabile e anche la giacca e si avvicina a me cingendomi le spalle con un braccio.
Io sorrido e mi sistemo poggiandomi dolcemente al suo torace.
Ha un odore buono.. virile e dolce.
Alzo piano il capo e gli accarezzo il viso con la mano.
Lui chiude un attimo gli occhi e poi abbassa il suo viso fino a sforarmi il naso con il suo.
Lo strofina delicatamente al mio e poi mi bacia dolcemente facendo un grosso respiro.
La mano ti fa male?” mi chiede stringendola delicatamente, staccandosi piano da me.
Scuoto il capo ma non smetto di guardarlo negli occhi.
Il blu delle sue iridi è talmente intenso che potrei restare a guardarlo per il resto dei miei giorni.
Lui mi sorride e poggia la fronte sulla mia.
Ora siamo esattamente come una normalissima coppia innamorata, abbracciata sul divano.
Io ti amo Castiel.” gli sussurro “Ti amo tantissimo. E se hai perso il tuo posto in paradiso, è solo colpa mia. Mi dispiace amore mio.. Ma.. ti amo e spero che questo ti dia la stessa gioia che essere un angelo ti offriva.”
Lui mi guarda per un po', in silenzio.
I suoi occhi sono tristi e dolci. Mi accarezza piano il viso e mi bacia la punta del naso.
Tu sei la gioia più grande che questa vita mi abbia riservato Allison. Amavo essere un angelo, ma se essere un “uomo” mi permette di tenerti qui tra le braccia, allora amo essere umano più di quanto amassi essere angelo.” mi dice.
Sorrido con gli occhi lucidi e poi mi volto verso la tv rimanendo poggiata a lui.
Il film è andato avanti e siamo arrivati alla scena che preferisco: la proposta di matrimonio con tanto di bellissimo anello.
Guardo senza pensarci la mia mano sinistra e sospiro.
Mi piacerebbe avere un anello.. ma Castiel è qui e questo è abbastanza per me.

*****

Io non sono molto pratico di vicende umane, tantissime cose mi sfuggono e probabilmente non le capirò mai.
Ma una cosa l'ho capita al volo, in questo momento.
Ally guarda un film romantico, dove un uomo sta regalando un anello alla sua fidanzata. Vuole sposarla.
Sospiro sperando che lei non se ne accorga. Io non potrò mai sposare Allison, gli angeli non si sposano e inoltre Jimmy è già sposato con un'altra donna.
Io lo so, lei vorrebbe una vita normale, un marito... e io non lo sarò mai sul serio.
Ma qualcosa, posso farla comunque....
Dannazione” impreca Ally tra le mia braccia “devo andare di nuovo in bagno!”
Detto questo si alza e mi guarda. “Torno subito... e non addormentarti!” mi dice con un sorriso prendendomi in giro.
Spero di non farlo.” rispondo sincero, mentre lei ridacchia allontanandosi.
Bene, ora posso iniziare ad organizzare il mio piano.
Per quello che voglio fare io ho bisogno d'aiuto, e solo una persona può darmelo. Prendo il cellulare dall'impermeabile e attingendo alla memoria di Jimmy, riesco a capire come trovare il numero che mi serve.
Cass, hai già imparato ad usarlo? Lo sapevo che eri un ragazzo intelligente!
La voce di Sirahel mi arriva chiara e squillante, e come sempre mi prende in giro.
Ehm.. sì.. credo. Sirahel, non ho molto tempo... dovrei parlarti di una cosa, possiamo incontrarci da qualche parte?”
Tutto ok Castiel? Qualcosa non va, avete bisogno d'aiuto?” mi domanda l'Arcangelo un po' allarmato.
No va tutto bene, solo che... mi serve una consulenza, diciamo...” cerco di spiegargli sperando che Ally non arrivi proprio ora.
Ok, vieni da me, sono nel mio ufficio...
Lo ringrazio dicendogli che sarei arrivato pochi minuti dopo. Termino la telefonata e proprio in questo momento arriva lei.
Che fai?” mi domanda vedendomi rimettere giacca e impermeabile.
Devo andare” le rispondo “c'è un'emergenza con i Winchester, torno tra un po'.”
Ally annuisce ma è preoccupata. “Fai attenzione tesoro...” mi raccomanda con dolcezza aggiustandomi il bavero dell'impermeabile e accarezzandomi una guancia.
Io le sorrido. “Sta' tranquilla, torno tra un po'.” e le do un bacio leggero sulle labbra.
Sparisco e raggiungo Sirahel nel suo ufficio, mi vergogno un po' ma ho davvero bisogno del suo aiuto.
Allora Cass” esordisce avvicinandosi “cosa posso fare per te?”
Mi schiarisco la voce e cerco le parole adatte per spiegargli il mio problema. Ma non le trovo.
Ragazzo... non ho molto tempo, dimmi cosa c'è che non va.” mi esorta l'uomo di fronte a me.
Ecco, io.... tu sei sulla Terra da molto più tempo di me, conosci le consuetudini degli umani meglio di me, e quindi potresti aiutarmi a....”
Trovare un anello da regalare ad Allison..” finisce lui per me.
Lo fisso esterrefatto e lui scoppia a ridere. “Cass... ti ho letto nella mente già per telefono...non meravigliarti, sono sempre Sirahel, ricordi?”
Sì certo...ma sei anche Thomas Ellinger... e sai come si fanno queste cose, io no! Mi aiuterai?”
Sirahel mi guarda per un attimo toccandosi il mento. “Perchè vuoi farlo?” mi chiede serio.
Allargo le braccia. “E' una cosa che fanno gli umani quando... voglio far capire alla propria compagna che vogliono stare con lei per sempre, no?”
Lui sorride soddisfatto. “Ottima risposta, andiamo!” e schiocca le dita.
Ci ritroviamo di fronte ad una …. gioielleria. Guardo Sirahel allarmato e lui sorride divertito.
Su andiamo... la commessa è molto gentile e ci aiuterà.”
Annuisco anche se non sono tanto convinto e lo seguo all'interno.
Ci avviciniamo ad una lunga vetrina e una giovane donna ci sorride cordiale. “Salve signori.”
Salve a lei” risponde Sirahel “avremmo bisogno del suo aiuto, credo.”
Mi dica.”
Beh vede, mio.. figlio qui presente “inizia indicandomi “deve fare un regalo importante alla sua fidanzata, ma siccome noi uomini siamo negati, le saremmo grati se ci aiutasse.”
Io fisso la scena e ascolto la conversazione come imbambolato, non solo perché mi ha presentato come suo figlio, ma per come è a suo completo agio con gli umani, mentre io sono rigido e distaccato.
Bene, sarà un vero piacere. Quanti anni ha la sua fidanzata?” mi domanda.
Venticinque.” rispondo spaesato e imbarazzato.
Allora ci vuole questa collezione, elegante ma giovane!” e tira fuori un cassetto con tanti anelli di diverse forme e colori.
Il classico solitario è sempre di moda e comunque il più indicato per un fidanzamento ufficiale, tuttavia molte donne oggi preferiscono anelli preziosi ma colorati e di forme...”
Guardo tutte quelle pietre che per me non sono nulla ma per gli umani hanno un enorme valore, mentre la commessa continua a parlare e Sirahel mi fissa divertito.
Allora Jimmy, vedi qualcosa che ti piace?” mi chiede l'Arcangelo.
Sto per rispondere negativamente, quando la mia attenzione viene catturata da un anello in particolare. Ha una grande pietra rossa al centro, ed è circondata da pietre bianche e da altre pietre rosse. Non so, mi fa pensare ad Allison... mi ricorda lei.. noi.
Quello.” rispondo indicandolo.
La commessa sorride e annuisce. “Lei ha un gusto fantastico, signore! Ha scelto il più bello, la sua ragazza è proprio fortunata.”
Sirahel mi guarda con un'espressione sorpresa. “Sì, in effetti non sapevo che avesse gusti così raffinati. Ok, vada per il rubino rosso.”
La donna prende l'anello e lo mette in un astuccio blu che mi consegna, Sirahel le passa una carta di credito e pochi minuti dopo siamo fuori.
Cass” inizia mettendosi le mani in tasca “saresti potuto venire anche da solo.. hai scelto un oggetto meraviglioso. Sei una continua sorpresa.”
Io fisso l'astuccio che ho in mano e poi guardo lui. “Mi sento un idiota, a dire il vero...”
E perché mai?” mi domanda corrugando la fronte.
Alzo le spalle. “Che sto facendo? Il mondo sta per finire e io.. fingo di essere un uomo?”
L'Arcangelo sospira guardandosi intorno. “Proprio perché potrebbe finire, ti consiglio di goderti questi momenti. Tu ed Allison vi amate, è una cosa che onestamente non dovrebbe accadere ad un angelo, ma non è... così raro. Aspettate un figlio e vi attendono prove dure. Dovete vivervi questi istanti, e l'idea dell'anello è perfetta. La farai felice, e tu non fingi di essere uomo” fa una pausa e mi posa una mano sulla spalla “tu sei un uomo. Gli umani dovrebbero prendere esempio da te, ci guadagnerebbero molto.”
Non credo di aver capito a cosa si riferisca, ma se parla della mia ingenuità e goffaggine, non vedo come potrebbero guadagnarci gli umani...
Grazie per tutto, fratello....” gli dico sincero.
Smettila” mi ammonisce “e andiamo..se non ti spiace vorrei assistere all'evento... mi metterò in un angolino... mi raccomando, apri l'astuccio, le mostri l'anello, lo togli dall'astuccio e lo metti al suo dito, ok?”
Annuisco. “O.. ok... ho capito. Andiamo.”
Ci trasportiamo a casa di Allison, lei è ancora sul divano a guardare la Tv. Nel vederci trasale spaventata.
Oh mamma” esclama alzandosi “ragazzi che succede?”
No niente” mi affretto a dirle “niente di grave, ecco...”
Sì Allison cara, non c'è niente di cui preoccuparti. Castiel dovrebbe parlarti...” le annuncia l'Arcangelo con un sorriso.
Ally si avvicina a me sorridendo. “Dimmi.”
Sirahel sa già cosa voglio dirle, ecco perché voleva assistere alla scena. Oddio, ma che sto facendo?
Ecco Allison..” inizio senza guardarla, poi trovo il coraggio e alzo lo sguardo incontrando il suo. “Allison, io... so che la nostra è una situazione strana, so che non ti saresti mai aspettata una cosa del genere. Io... non sono l'uomo che avresti immaginato al tuo fianco e mi dispiace molto, perché non potrò mai offrirti una vita normale. Non potrò mai... sposarti, non ho un cognome e credo che nostro figlio non potrà avere quello di Jimmy, sarebbe ingiusto per la sua famiglia...”
Allison mi ascolta in silenzio, guardandomi perplessa e temendo forse una brutta notizia... non sono bravo con le dichiarazioni.
.... ma voglio che tu sappia che per me... sei la prima e unica donna che io abbia mai amato e che mai amerò, e che anche se probabilmente sto per dire una sciocchezza, è come se fossi.... mia moglie....”
Vedo gli occhi di Ally inumidirsi di lacrime, e penso che sia il momento di darle il mio regalo, prima che scoppi a piangere.
Infilo una mano in tasca e ne estraggo l'astuccio dell'anello. Lei lo nota e mi fissa con occhi sgranati.
Ecco.. non sono molto pratico di cose terrestri, ma questa è un'usanza millenaria, nota anche a noi dei piani alti....” dico e apro l'astuccio “... questo è un sigillo.. umano. Un sigillo d'amore, perché anche se mi restasse un solo giorno, vorrei viverlo con te.”
Allison scoppia a piangere coprendosi la bocca con le mani. “Cass.. io...” mormora tra le lacrime.
Prendo l'anello e le tendo la mano, lei mi porge la sua e io, oh Signore, le metto l'anello. Povero amore mio, sta tremando!
Mi stringe la mano e mi guarda piangendo. “Castiel... è bellissimo.... tu sei... meraviglioso e non mi importa niente se non avremo una vita normale, non mi importa se saremo sempre una strana coppia.. tu sei l'uomo migliore che mi potesse capitare, non esiste da nessuna parte un uomo come te!”
Mi abbraccia forte e continua a piangere lacrime di gioia, io la stringo e mi sento felice.
Sì, sono felice. Rifarei tutto quanto, anche morire per mano dell'Arcangelo Raphael, se questo mi permettesse di avere lei.
Sciogliamo l'abbraccio ed entrambi guardiamo verso Sirahel, che ci guarda con le lacrime agli occhi.
Ma non è propriamente gioia... è...
Perché percepisco rimpianto? Sirahel sta provando rimpianto per qualcosa...
L'ho già visto mostrare il suo lato umano, ma non così intensamente.

*****

Stento a credere che Castiel mi abbia appena regalato un anello.
Lui è.. Un angelo meraviglioso.. Un uomo meraviglioso.
Ha capito che mi sarebbe piaciuto averlo nonostante non mi sarei mai permessa di chiederglielo.
Sciogliamo il nostro abbraccio e guardiamo Sirahel che ci fissa con occhi gonfi di lacrime.
Non so definire bene quali sentimenti ci siano dipinti sul suo volto, ma di sicuro non è solo emozione per il lieto evento.
Guardo Castiel e mi allontano poco da lui avvicinandomi all'Arcangelo.
Sirahel.. Non credevo che fossi un tipo sentimentale.. Non fino a questo punto.” gli dico sorridendo.
Non so perchè ma sento il bisogno di sdrammatizzare questo momento.
Lui mi guarda e si schiarisce la voce ricomponendosi.
Scusate.. E' solo che avete fatto riaffiorare in me alcuni ricordi.” ci dice.
Castiel sospira e si avvicina a noi.
Non devi scusarti,” gli dico io “le emozioni non sono mai una colpa.”
Lui mi sorride e poi si siede sul divano. Sembra preso in mezzo tra la voglia di renderci partecipe dei ricordi che lo assalgono in questo momento, e la necessità di tacere.
Castiel mi osserva confuso e segue con gli occhi tutti i movimenti dell'Arcangelo.
Io mi ritrovo ferma a riflettere, mentre l'uomo che mi ha fatto da padre negli ultimi mesi tiene le mani una dentro l'altra perdendosi nei meandri della sua mente.
Mi rattrista vederlo così e vorrei chiedere.. Ma onestamente ho già capito.
O perlomeno credo.
Mi schiarisco la voce e gli vado accanto sedendomi e invitando Castiel a raggiungerci.
Il mio angelo annuisce e silenzioso si avvicina a noi sedendosi delicatamente sul bracciolo del divano dietro di me.
Sirahel. Stai bene?” gli chiede piano.
L'Arcangelo fa cenno di si col capo e si alza aprendo il cassetto sotto la tv. Prende un pacchetto di fazzolettini mostrandosi ancora un po' più umano e poi torna a sedersi.
Io,” inizia a raccontare “ho deciso di aiutarvi perchè mi sono affezionato a voi. Ma c'è anche un altro motivo che non vi ho mai detto, e arrivati al punto in cui siamo non voglio avere alcun segreto..”
Guarda Castiel che mi poggia delicatamente le mani sulle spalle e poi posa gli occhi dentro i miei.
Eh si, mi sa che ho capito bene.
Tu eri.. Eri innamorato di un'umana.” gli sussurro a metà tra la domanda e l'affermazione.
Castiel si irrigidisce un po', posso sentirlo dal modo in cui le sue mani stringono un po' di più le mie spalle.
Sirahel prende un grosso respiro, quasi stesse respirando tutto il coraggio che ha e mi prende la mano.
Si!” esclama “Io ero innamorato di un'umana e a dirla tutta credo di amarla ancora.. Quello che ho provato per lei non può svanire. Un po' come per voi due.”
Annuisco con occhi tristi e mi giro per guardare un attimo Castiel che mi bacia i capelli dolcemente.
Ritorno a guardare Sirahel e mi schiarisco la voce stringendo la sua mano.
E lei dov'è adesso?” gli chiede Castiel.
Sirahel fa un respiro greve e guarda davanti a sé.
Sfortunatamente è morta!” dice “Ma io la amavo tantissimo.. Dio se la amavo.”
E' per questo che sei andato via dal paradiso?” gli chiede ancora Castiel “Per stare con lei?”
Sirahel annuisce e tira su col naso, come un bimbo.
Si, ma lei aveva già il cuore impegnato.. Così mi sono accontentato di amarla da lontano.” dice con voce tremante.
Sgrano gli occhi e mi porto una mano sul cuore. So cosa significa amare qualcuno che non ti ricambia.
Una volta arrivato sulla terra ho deciso di integrarmi, di.. entrare a far parte di un giro di umani che lei frequentava. Gli uomini d'affari.” racconta ancora “Sapete, in modo da avere la possibilità di vederla spesso.”
Annuisco e ho una strana sensazione.. Come una nausea.
Ed è lì che la incontrai davvero per la prima volta. Quando ci presentammo..” continua Sirahel “Era.. La creatura più bella che io avessi mai visto. Lei era forte ma dolce. I suoi capelli erano lucenti e il suo sorriso.. Oh cielo.. Il suo sorriso mi faceva sentire in paradiso.”
Sorride e anche Castiel fa lo stesso.
Io invece rimango come di pietra perchè quello che sta dicendo insinua in me un grande dubbio.
Era una donna piena di vita. Di talento e passione. Amava i fiori e adorava cantare. Ogni volta che venivo a trovarla lei canticchiava. E aveva la voce di un usignolo..” Sirahel si ferma e sospira mesto “Suonava il pianoforte e amava la sua famiglia più di ogni altra cosa al mondo.”
Scuoto il capo e ripenso a lui che si alza e prende i fazzolettini sapendo perfettamente dove andare.. Il mio dubbio sembra trovare conferma e piego la testa per attirare la sua attenzione.
Lui mi guarda ed io sento la voce tremare e gli occhi riempirsi di lacrime.
Eri.. Eri innamorato di mia madre?” gli chiedo in un sussurro mentre mi alzo.
Castiel mi guarda notando il mio stato d'animo e mi raggiunge pronto a qualunque cosa.
Sirahel lascia cadere qualche lacrima e si alza guardandomi negli occhi.
Non parla e non si muove ma non credo che serva.
Il suo silenzio vale più di mille parole per me.
Sento il cuore accelerare di un battito e mi porto una mano sul ventre come per tranquillizzare il mio piccolo che sembra agitarsi di colpo.
La notizia mi sconvolge.. E credo che sia anche normale.
E' un tassello della mia vita che avrei preferito sapere.. Non così.
Non come se fosse la sceneggiatura di un film romantico e malinconico.
Oddio.. E se lui fosse.. Se fosse mio padre? E mia madre sapeva che lui era un Arcangelo?
Non voglio chiederlo.. Io non voglio sapere.
Non lo sono! E si, lo sapeva. Sapeva cosa ero.” mi dice lui che evidentemente ha detto i miei pensieri “Tua madre amava tuo padre.. Non l'ha mai, mai tradito. Allison, io..”
Scuoto il capo e alzo una mano per zittirlo.
Castiel guarda tutto confuso. Credo che si senta impotente davanti a tutto questo.
Probabilmente non sa da che parte stare in questa discussione.
Vattene via!” dico a Sirahel tra le lacrime.
Lui mi guarda senza dire niente.. Solo con gli occhi sgranati, colto di sorpresa dalla mia reazione.
Anche Castiel mi guarda, si avvicina a me e mi sfiora il braccio con la mano.
Allison..” mi dice “Calmati ti prego.”
Singhiozzo appena e ripeto a Sirahel di andarsene e mentre lui si avvia verso la porta, io me ne vado nella mia palestra personale chiudendo la porta dietro di me.
La mia vita nasconde risvolti inaspettati.
Mia madre sapeva dell'esistenza degli angeli, e suppongo anche del soprannaturale in generale.
Questo cambia molte cose.. Prima fra tutte la sua morte e quella di mio padre..
Tiro un colpo al sacco ed inizio a colpirlo violentemente senza fermarmi.
Ho bisogno di sfogarmi adesso.
Castiel mi raggiunge dopo pochi minuti e mi allontana dal sacco.
Allison.. Allison, fermati.” mi sussurra tenendomi il viso tra le mani.
Mi sposta i capelli indietro e mi asciuga il volto con i pollici.
Fermati..” mi bisbiglia ancora.
Piango un po' più forte col viso tra le sue mani e lo guardo.
Quante altre cose della mia vita non so Cass?” gli chiedo accorata “Quello che Sirahel ha detto, cambia tutto. Voglio dire, mia madre, forse anche mio padre, erano a conoscenza del soprannaturale..”
Lui mi accarezza il viso con gli occhi e mi ascolta in silenzio.
E poi.. Se Sirahel la amava ed era nei paraggi perchè non li ha salvati? Perchè li ha lasciati morire?” gli domando “Perchè?”
Cass poggia la fronte sulla mia e prende le mie mani. Le bacia e poi mi guarda.
Amore mio.. Io..” mi da un bacio leggero e poi mi abbraccia un po' “Alcune cose non possono essere cambiate, nemmeno volendo. Mi dispiace che tu soffra ma chiariremo tutta questa storia.. Ora però calmati ti prego. Il mio cuore piange vedendoti così..”
Mi aggrappo a lui e pian piano smetto di piangere ritrovandomi con un forte mal di testa.
Sono stanca.. Vorrei solo dormire ora.
Cass..” gli sussurro senza staccarmi da lui.
Dimmi amore..”
Mi porteresti di sopra?” gli chiedo “Vorrei dormire un po'. Un po' di riposo farà bene anche al nostro bambino.”
Lo sento sorridere piano. Mi accarezza i capelli e poi mi trasporta di sopra.
Mi sdraio sul letto e lui si mette accanto a me tenendomi abbracciata.
Mi rilasso piano poggiata al suo torace e prendo la coperta di lato a me coprendoci entrambi
Cass mi bacia la fronte si gira un po' per stringermi meglio.
Mi accarezza lentamente i capelli e poi canticchia una strana melodia che mi rilassa.
Guardo il mio anello e poi piano piano mi addormento con la mano poggiata sul suo cuore, col suo battito che mi accarezza la pelle.

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Capitolo 25
*** I need to know the truth ***


I need to know the truth


Sono le 10.00 del mattino quando apro gli occhi.
Castiel è uscito un'ora fa circa. Ha detto che deve fare delle cose con Sam e Dean.
Io invece sono rimasta qui con la preoccupazione che mi fa bruciare il cuore, e inevitabilmente mi sono addormentata qui sul divano.
Fare sempre pipì e avere un sonno ed una fame non umani, sono i lati “negativi” di una gravidanza.
Anche se onestamente non li definirei proprio negativi.
A dire il vero non c'è niente, dell'essere incinta che definirei negativo.
Ci sono solo conseguenze.
E' normale credo.. Per la fame però non ho alcun problema.. Ora perlomeno ho la classica scusa del dover mangiare per due..
Cibo!!!!
Ho di nuovo fame.
Ho voglia di gelato con panna..
Mi alzo e raggiungo la cucina. Apro il freezer e prendo del gelato. Lo metto in una coppetta e lo riempio di panna.
Il piccolo “brontola” nel mio ventre.. Credo che anche lui abbia fame.
O forse sono solo io che immagino di sentirlo, così ho una buona giustificazione da dare a Castiel, se al suo ritorno starò ancora ingozzandomi di gelato e panna super calorici.
A Cass non piace che io mangi queste cose.
Da un mese, e cioè da quando sta con me tutti i giorni, giorno e notte.. Da quando è stato cacciato dal paradiso, si dedica ad imparare le cose prettamente umane.
Così dopo il cellulare si è dedicato ad imparare l'utilizzo di internet e proprio sul web, dopo aver annunciato la sua perplessità su questo, come l'ha chiamato?
Ah si, rozzo mezzo di comunicazione colpevole della mancanza di comunicazione verbale..
Dopo il suo giudizio prettamente angelico, ha iniziato a fare ricerche sulla gravidanza e su cosa è consigliabile fare o mangiare.
E il gelato è bandito.. Al contrario delle verdure e della frutta.
So che lo dice per il mio bene. E' premuroso e dolcissimo nel farlo.. E ha ragione.
Così, mentre mangio l'ultimo cucchiaino di gelato, mi riprometto di non mangiarne più..
Ok, non so se questa è una promessa che potrò mantenere.
Sospiro e poso la coppetta dentro il lavandino.
Faccio un grosso respiro e poi capisco di non essere sola.
Near the village the quiet village The lion sleeps tonight Hush my darling don't fear my darling the lion sleeps tonight.”
Mi volto e sospiro guardando in faccia il mio “ospite”..
Lui ride e mi mostra gli occhi neri come la pece.. Un attimo, io lo conosco.
E'... Sebastian.
Quando il tuo bambino nascerà dovresti cantargli questa canzone.. Ai bimbi piace.” mi dice mettendosi le mani in tasca “Solo che a differenza della canzone, il villaggio non sarà quieto, il leone non dormirà.. O comunque non per sempre..e tu.. Tu mia cara, dovresti avere molta paura.” continua citandomi le parole della canzone.
Annuisco e allargo le braccia..
Vorrà dire che ci sbarazzeremo del leone prima che si svegli.”
Lui sorride e si mette a sedere.
Sempre la stessa Allison.. Sfacciata e dalla risposta pronta..” mi dice “Tu non sai quanto questo tuo bel caratterino mi intrighi.”
Oh mio Dio! Ci sta provando con me.
Mi viene da vomitare.
Rido appena e annuisco.
Tu invece non sai quanto la tua presenza mi irriti.”
Continua pure dolcezza.. Così non fai altro che.. eccitarmi ed intrigarmi ancora di più.” mi comunica sorridendo malizioso.
Alzo un sopracciglio e scuoto il capo.
Ed io che credevo che fossi gay!!!” lo stuzzico.
Il sorriso sul suo viso si spegne e si schiarisce la voce chiudendo gli occhi per un attimo.
Sono qui,” mi dice “per parlare un po' con te.”
Ma allora non capisce! Io non parlo coi demoni.
Lo so, lo so..” mi dice ancora “Tu non parli coi demoni, ma io ho qualcosa di molto importante di dirti sul piccolo bastardo che ti porti in grembo.”
Come osa!!!
Lo guardo ed inizio decisa a recitare un esorcismo.
Lui soffre per un attimo e poi mi ferma facendomi segno con la mano.
Ok.. Mi dispiace di avere offeso il tuo bambino..” mi dice sofferente.
Mi zittisco e lo guardo.
Lui riprende il controllo e si alza..
Come siamo permalose.” mi stuzzica.
Mi avvicino velocemente a lui e lo colpisco bloccandogli un braccio dietro la schiena e sbattendolo alla parete.
Parla! Ora o mai più.” gli dico “E non sto scherzando.”
Lui ride e poi gira poco il collo per guardarmi. Apre la bocca e parla.

Ci fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: -Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira. Chi potrà mai sopravvivere?-”

Pronuncia queste parole quasi fiero e poi ride e si volta veloce e violento e sono io a ritrovarmi con le spalle alla parete, bloccata.
Le sue parole mi hanno scioccata, perchè so da dove vengono.
Sai da dove vengono le parole che ho appena citato?” mi chiede.
Lo guardo ma non mi spaventa.. Se non altro perchè, come mi ha già detto la prima volta che l'ho incontrato, non può farmi del male. Non gli è permesso.
Apocalisse, 6:12,17. Il sesto sigillo.” gli dico decisa.
Lui sorride e avvicina il viso al mio...
Mi sfiora la guancia con la punta del naso facendomi venire i brividi per il disgusto.
C'è solo una persona in tutto l'universo che potrà sopravvivere..” mi dice “Vuoi sapere chi è?”
Di sicuro non sei tu. Sei troppo in basso nella classe gerarchica demoniaca.”
Lui ride piano, fa un grosso respiro e poi guarda il mio ventre per qualche secondo.
Anche io abbasso gli occhi e capisco!
Sta parlando del mio bambino.
Mi sento colta dal panico adesso. Ma devo rimanere calma.
I demoni mentono.
Porti in grembo l'unico essere che è più forte dell'inferno e del paradiso dolcezza.. Porti in grembo l'essere più potente che il mondo conoscerà mai. Mezzo angelo mezzo umano.. Ma non di un umano qualsiasi. Di un umano potente che è anche uno dei due, unici al mondo, tramiti di Lucifero.. Sarà un essere... straordinario.”
Rialzo gli occhi e lo guardo. E'.. entusiasta.
Stai mentendo!”
Non ti mentirei mai tesoro..” mi sussurra.
Fa un grosso respiro e poi poggia la bocca sulla mia stuzzicandola con la lingua.
Lo spingo via tirandogli un colpo e lui indietreggia finendo, senza saperlo davanti a Castiel.
Ride, e quando Castiel lo chiama dandogli una leggera pacca sulla spalla, si volta trovandosi davanti ad un bel pugno in faccia.
Indietreggia mentre io guardo il pavimento sconvolta da quello che mi ha detto.
E poi lo vedo scomparire in fretta, e Castiel si avvicina a me.
Stai bene?” mi chiede.
Annuisco piano e mi stringo un po' a lui.
Non ho ferite e non ho avuto paura, ma quello che il demone ha detto mi lascia.. sconvolta.


*****

Sto diventando un bugiardo.
Beh, a fin di bene comunque. Non potevo dirle che avevo un appuntamento con Sirahel, non credo che l'avrebbe presa bene.
È passato un mese da quando sono tornato dal nulla, da quando Allison mi ha detto che avrei avuto un figlio e da quando Sirahel ha confessato di aver amato un'umana, la madre di Ally.
Da allora è sceso il gelo tra lei e l'Arcangelo, e di conseguenza io sono stato preso in mezzo.
Allison ha ragione, lui avrebbe dovuto essere più onesto e inoltre ... sì, è strano che non abbia evitato la morte della sua amata.
Ma so anche che ci sono cose che non si possono prevedere, che sfuggono al nostro controllo cogliendoci di sorpresa.
Se Sirahel ha amato Alice anche solo la metà di quanto io amo Allison, non oso immaginare il suo dolore....
Sono un po' irritato, però: lui mi faceva la predica su quanto fosse sbagliato, per un angelo, avere una relazione e poi vengo a scoprire che lui lasciò il Paradiso proprio per questo!
Sì, perché ad essere onesto.... non ho creduto molto alla storia del “non ha mai tradito tuo padre”.
Non sono un malfidato anzi spesso mi sono fidato troppo, solo che... dovevano essere molto vicini per dirle chi era davvero, e lei doveva essere molto ben disposta nei suoi confronti per credergli e non mandarlo al diavolo.
Sospetto che Allison sia sua figlia.
Lo so, dovrei fidarmi della sua parola ma questo spiegherebbe molte cose.
Ally è uno dei tramiti di Lucifero, ma per diventarlo i potenziali tramiti dovettero... bere sangue di demone. Lei non l'ha fatto, ne sono sicurissimo. Quindi com'è possibile che lei lo sia comunque?
Allison figlia di Sirahel... buon Dio potrei morire dallo sgomento. Sarebbe un mezzo angelo, saremmo molto più.. simili e vicini di quanto non siamo già.
E se da un lato questo un po' mi emoziona, soprattutto perché sarebbe la figlia del mio più caro fratello, dall'altro lato mi spaventa a morte.
Lei non ha la Grazia, ne sono certo l'avrei sentita, ma potrebbe averla persa alla nascita o lo stesso Sirahel avrebbe potuto fare qualcosa per farla sparire e nascondere la verità, ma resta il fatto che è un tramite di Lucifero senza avere sangue di demone in sé, e questo mi fa temere per mio figlio.
Lui la Grazia ce l'ha, ma è anche umano: cosa potrebbe accadergli? Cosa sarebbe veramente?
Nascerà sicuramente un essere superiore, per quanto io mi avvicini ad essere un umano, resto un angelo e mio figlio sarà speciale. Ma se Allison è figlia di un Arcangelo, cosa succederà? Nostro figlio sarebbe... quasi interamente un angelo?
Ho paura, sì.
Devo sapere la verità, e Sirahel non può negarmela.
Mi aspetta nel suo ufficio, ha fatto in modo che solo io possa entrare nonostante i sigilli enochiani, vuol dire che si fida di me. E io, posso fidarmi di lui?
Ciao Cass, come va?” mi saluta.
È triste ma non perde il suo millenario autocontrollo.
Prendo fiato e riordino le idee. “Bene. Dobbiamo parlare.”
Lui sorride e si avvicina. “L'avevo intuito e so anche di cosa.” mi dice.
Io corrugo la fronte e lo guardo perplesso. “Sì? E di cosa?”
Si schiarisce la voce e mi guarda. “Tu vuoi sapere di me e della madre di Allison.”
Annuisco serio. “Sì, anche.” rispondo lasciando intendere che c'è dell'altro, infatti l'Arcangelo alza un sopracciglio, sorpreso.
Anche? E di cos'altro, sentiamo.”
Prima parliamo di Allison e sua madre” faccio una pausa e sospiro “ti prego Sirahel, dimmi la verità, Ally è tua figlia?”
Sirahel sorride guardando altrove. “No Cass, non lo è. L'avevo già detto mi pare, ma la tua ragazza non mi ha creduto, a quanto vedo.” ribatte irritato.
Lei non sa nemmeno che sono qui, non parliamo mai di questa faccenda. Il dubbio è mio.”
L'arcangelo si volta a guardarmi e leggo stupore nei suoi occhi. “Ah si? E perché ti interessa tanto saperlo? Cambierebbe qualcosa tra te e lei? Oppure mi vuoi fare la predica?” mi domanda sempre più irritato, e io lo sto diventando.
Non c'è bisogno di aggredirmi” scatto nervosamente “non sono certo qui per criticarti o biasimarti. Se non l'hai notato, sto per avere un figlio da un'umana e quindi sono il meno adatto a farti la predica, anche se tu me l'hai fatta nonostante sapessi benissimo cosa provassi!”
L'uomo di fronte a me mi fissa sbalordito, io cerco di dissimulare ma sono sbalordito anche io.
E allora perché ti interessa?”
Chiudo un attimo gli occhi e scuoto il capo. “Ho paura per mio figlio” confesso “perché nascerebbe speciale anche senza avere un arcangelo per nonno, e mi terrorizza l'idea che possa essere... qualcosa di incontrollabile. Ho bisogno di sapere, ti prego dimmi la verità.”
Improvvisamente lo sguardo di Sirahel si schiarisce e un leggero sorriso appare sulle sue labbra.
Scusami... a dire il vero non avevo immaginato che tu potessi avere di questi pensieri.” mi dice e si avvicina di più, posandomi una mano sulla spalla.
Castiel, credimi, non è mia figlia. Mi piacerebbe, non lo nego e a volte vedo in lei alcuni tratti della mia personalità, ma è una mera coincidenza, perché io e sua madre non abbiamo mai dormito insieme. Io l'amavo e la desideravo, e tu puoi capirmi. Ma lei amava un altro e per me non c'era speranza. Ally non è mia, e il suo essere speciale non c'entra con me. Tuo figlio sarà molto speciale e lo sapevamo dall'inizio, ma non sarà qualcosa di terribile anzi... tu, il tuo tramite e Allison siete creature superiori e da voi non può nascere il male, non può essere. Anche se lei è uno dei tramiti di Lucifero, è una persona pura. Tu l'hai preservata impedendo ad Azazel di.. contaminarla, e poi l'hai riportata in vita salvandola dall'inferno. Da te e lei non può nascere niente che non sia buono. Quindi smettila di farti le paranoie e stalle vicino” mi ammonisce dandomi una pacca sulla spalla “e falle mangiare quello che vuole senza assillarla. Non ho figli ma sono certo che una gravidanza del genere è un tantino più faticosa delle altre!” conclude con un sorriso.
Ovviamente sa anche che controllo un po' Allison sull'alimentazione, sono certo che ci osserva senza farsi notare...
Ti ringrazio e ti... chiedo scusa ma dovevo sap....” mi blocco e non riesco a continuare.
Mi sento male.
Cass? Ehi Cass? Che hai?” mi chiede Sirahel preoccupato.
Ma io non riesco a rispondere, sento una fortissima nausea e mi gira la testa.
Per la misera Castiel, sei impallidito da far paura, cos'hai?” continua a chiedermi scuotendomi per le braccia.
Mio figlio...” mormoro infine “Allison...”
Cosa succede?”
Mio figlio mi sta chiamando.... la sua Grazia sta vibrando e la mia le risponde... e questo mi fa stare male..” spiego.
Sirahel percepisce qualcosa. “E' vero... la tua Grazia trema convulsamente!”
Devo andare... perdonami, devo andare...” mi congedo rapidamente e non attendo risposta.
Appaio in casa di Allison appena in tempo per vedere Sebastian molestare la mia donna. Lei lo respinge e me lo ritrovo davanti, attiro la sua attenzione per farlo voltare e quando lo fa, gli do un violento pugno in faccia.
Lui barcolla e mi fissa sorpreso, poi sparisce davanti ai nostri occhi.
Mi avvicino ad Allison, è sconvolta e lo è anche il nostro bambino... prima o poi riuscirò a fare a pezzi quel bastardo!
Stai bene?” le chiedo.
Lei annuisce e cerca rifugio tra le mie braccia.
La stringo a me baciandole la fronte. “Va tutto bene... ora ci sono io...” le sussurro per calmarla.
Si allontana da me e mi guarda, direi che è più spaventata di prima...
Castiel... il nostro bambino è buono, vero?” mi domanda lasciandomi di stucco.
Certo Ally...sarà un angioletto.” scherzo per sdrammatizzare, ma lei scuote il capo.
Dico sul serio Cass... non sarà.. cattivo, vero?”
Qui c'è qualcosa che non va...
Tesoro... quel bastardo ti ha fatto qualcosa?” le chiedo accarezzandole il viso.
Rispondimi ti prego” mi dice seria “nostro figlio..... in quanto figlio del... tramite di Lucifero e di un angelo, sarà buono o potrebbe non esserlo?” ripete mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime.
Allison...qualsiasi cosa ti abbia detto quell'essere, è una bugia. I demoni mentono, lo sai bene. Mi sono ribellato, ma sono e resto uno dei buoni, tu non hai sangue di demone in te, sei speciale ma non nel senso negativo del termine. Nostro figlio sarà buono, niente demoni o cose del genere.”
Lei si asciuga le lacrime dagli occhi. “Come fai ad esserne così sicuro? Voglio dire... non si sente spesso in giro che un angelo e un umano fanno un figlio!” replica.
Io le sorrido e sospiro. “Tesoro... fidati di me. Io lo sento nostro figlio... la sua energia è positiva. È un piccolo tramite, come Jimmy. Solo che non c'è un Castiel ad aspettare che dica di sì, è già dentro di lui, capisci? Sarà come me, più o meno, cioè come mi vedi adesso. Un uomo ma... con capacità particolari. Ma questo non mi rende malvagio, giusto?”
Allison finalmente sorride e annuisce. “Hai.. ragione, è solo che....”
Ally... i demoni mentono” ripeto “cosa ti ha detto Sebastian? Perché sia tu che il piccolo siete sconvolti?”

*****

Cass vuole sapere cosa mi ha detto Sebastian!
Vuole sapere perchè io e il piccolo siamo così agitati. Perchè lo sento anche io.. Il piccolo è.. sconvolto.
Sospiro e prendo un bicchiere d'acqua.
Le mani mi tremano ancora un po'.
Mi fido di quello che Castiel mi ha appena detto. Ma comunque dimenticare una conversazione come quella che ho avuto con Sebastian non sarà facile.
Oltretutto c'è la possibilità, anche se piccola, perchè lo so che non mi mentirebbe mai su una cosa così, che Castiel non mi stia dicendo tutta la verità per proteggermi.
Bevo un sorso e poi poggio il bicchiere dentro il lavandino.
Sento una lieve fitta al ventre.
Lieve nel senso che dura poco, ma fa un male cane.
Mi piego un po' su me stessa mentre il mio viso, almeno credo, di tinge di dolore e panico.
Castiel sgrana gli occhi e mi viene accanto mentre io mi siedo per terra con le spalle poggiate alla cucina.
Allison..” mi sussurra poggiandomi le mani sul viso “Che cos'hai?”
Faccio un grosso respiro e mi calmo, e per conseguenza anche il dolore cessa.
Alzo poco gli occhi per guardarlo e sorrido.
Sto bene!” dico “Credo che io e il bambino abbiamo appena scaricato tutta la tensione accumulata negli ultimi minuti.”
Lui sorride e mi prende piano in braccio.
Mi porta in salotto e mi fa sedere sul divano, o meglio sdraiare.
Vuoi che ti porti un po' di gelato amore mio?”
Lo guardo e sorrido.. Odia che mangi tanto gelato eppure ora me lo offre.. Devo averlo spaventato.
Scuoto il capo e lo invito a sdraiarsi con me.
Lui mi sorride e si toglie impermeabile e giacca.. Poi si sdraia accanto a me accarezzandomi con una mano il ventre e con l'altra i capelli.
Mi da un bacio sulla guancia e mi osserva in silenzio per un po'.
So che tra un po', dopo avermi dato il tempo di metabolizzare il tutto, mi chiederà di nuovo di dirgli cosa mi ha detto Sebastian.
E voglio dirglielo, davvero!
Mi spaventa da morire e preferirei non ripeterlo mai più ma.. glielo dirò.
Sebastian ha..” mi schiarisco la voce e sento che lui è attento a quello che dico “Ha detto che il nostro bambino sarà l'unico in grado di sopravvivere all'Apocalisse. Ha detto che sarà più forte dell'inferno e del paradiso e che sarà l'essere più potente che il mondo abbia mai conosciuto.”
Castiel annuisce appena e si solleva un po' per guardarmi in viso.
Questo non è necessariamente un male.” mi dice.
Scuoto piano il capo e provo ad alzarmi, ma lui mi blocca delicatamente e mi fa sdraiare di nuovo sussurrandomi che devo riposare.
Sospiro e lo guardo.
Cass, era così.. Entusiasta mentre lo diceva. Quasi come se.. Come se non aspettasse altro che questo bambino.” gli spiego.
Ed è per questo che hai pensato che potrebbe essere malvagio?”
Annuisco.
Si, proprio per questo.
Perchè, se fosse una minaccia per i cattivi, sarebbero così entusiasti? Io non credo.
E poi.. Castiel, non avrà mai una vita normale. Voglio dire.. Come faremo quando scoprirà di avere particolari abilità? Come gli spiegheremo che è metà angelo e metà umano, da parte di una madre che sembra destinata ad essere il tramite di Lucifero?” gli chiedo tutto d'un fiato.
Lui piega la testa e mi osserva.
Il nostro bambino sarà.. diverso!” continuo “E va bene! Noi lo ameremo comunque. Ma cosa succederà se lui o lei non starà bene con se stesso eh?”
Castiel mi guarda e continua ad accarezzarmi i capelli.
Mi bacia la punta del naso e poi scende con la bocca giù fino al ventre.
Alza poco la mia maglia e lo bacia.
Fa un grosso respiro e poi mi guarda.
Allison.. Non so cosa accadrà da qui a dieci anni.” mi dice “Non so nemmeno cosa accadrà fra dieci minuti. Ma quello che so per certo è che niente di.. malvagio o infimo nascerà da te. E molto, dipenderà comunque da quello che noi gli insegneremo.”
Lo ascolto in silenzio e poggio una mano sul mio ventre.
Lui sorride e poggia la sua sulla mia.
Castiel ha ragione. Qualunque sia il destino del mio bambino, sarò io ad educarlo e ad insegnargli tutto.
Lui non sarà cattivo. Niente affatto.
Sorrido al mio angelo e lo attiro delicatamente a me tirandolo per la camicia.
Poggio la bocca sulla sua e lo stringo a me.
L'aumento del desiderio sessuale è una delle conseguenze della gravidanza.” gli dico tra un bacio e l'altro “E pare che faccia anche bene se fatto con delicatezza.”
Lui ride e mi bacia il collo per qualche secondo, poi si ferma e mi guarda.
Io sono un angelo e ho più.. forza ed energia rispetto ad un umano.” mi dice “E tu, non so se l'hai notato ma.. mi fai perdere un po' il controllo in.. certe situazioni.”
Arrossisce e mi strappa un sorriso.
Non so se riuscirei ad essere delicato..” continua imbarazzato.
Potremmo provare.” lo stuzzico.
Un giorno in cui sarai più tranquilla.”
Sorrido e lui si accoccola vicino a me. Si addormenta in pochi secondi, e dopo pochi minuti decido di uscire per fare una cosa che spero gli farà piacere.
Mi alzo piano, per non svegliarlo, e dopo avergli dato un bacio sulla guancia esco.
So bene dove andare e so bene quello che voglio.
Arrivo nell'ufficio di Sirahel dopo pochi minuti e non chiedo nemmeno il permesso di entrare.
Semplicemente apro la porta ed entro.
Lui mi guarda sorpreso, forse non si aspettava di vedermi qui.
Lo faccio solo per Castiel in effetti..
Allison..” mi dice alzandosi “Che.. che ci fai qui? Va tutto bene?”
Deglutisco a vuoto, perchè vederlo ancora mi innervosisce e poi mi schiarisco la voce.
Sono qui perchè ho bisogno di un favore!” gli dico “Lo faccio per Castiel e spero che tu voglia aiutarmi.”
Lui annuisce e mi fissa.
Quello che vuoi.” mi dice.
Fra qualche mese io e Castiel avremo un figlio e lui.. lui soffre all'idea di non poter dare a lui, o lei.. un cognome.” spiego “Sta cercando di essere umano per me anche se sa che lo amo comunque. Ma.. E' importante per lui ed io vorrei regalargli un briciolo di umanità che sia.. solo sua.”
Sirahel mi guarda con gli occhi lucidi.
Oh cielo! Devo ricordargli mia madre ora.
Così,” riprendo “mi chiedevo se tu potessi prenderlo come una specie di figlio in modo che abbia il tuo cognome e quindi un cognome da dare al nostro bambino.”
L'Arcangelo si schiarisce la voce e annuisce.
Credo che a Castiel farà molto piacere.” mi dice sorridendo “Consideralo già fatto.”
Faccio un grande respiro e sorrido appena.
Grazie!”
Rimango a fissarlo un attimo e poi mi avvio verso la porta.
Allison..” mi chiama lui “Possiamo parlare un attimo?”
Mi fermo e chiudo gli occhi per un secondo, poi mi volto e gli sorrido.
Magari domani..”
Lui sembra illuminarsi ed io lo saluto e vado via.
Salgo in auto diretta a casa.
Ho regalato al mio amore un cognome.. Ora è ufficialmente un uomo.
Il mio uomo.

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Capitolo 26
*** We are family ***


We are family.


Forse Sirahel ha ragione, dovrei essere meno pignolo con Ally.
La controllo troppo ma non posso farci niente, sono pur sempre un soldato e i soldati... sono sempre un po' inquadrati.
Dorme molto e questo è un bene, così posso sorvegliarla più facilmente. Non so se sia normale oppure è una conseguenza dell'essere incinta di un angelo.
Cerco nei ricordi di Jimmy ma non riesco a trovare quelli relativi alla nascita di sua figlia.
In effetti per lui questo sarà il secondo figlio....
Allison sta dormendo anche adesso, rannicchiata sul suo letto e con un'espressione serena e rilassata sul volto.
Anche il piccolo è tranquillo, per fortuna. Giuro che prima o poi farò a pezzi quel bastardo di un demone.
Esco dalla camera da letto e vado in salotto, è molto presto e Ally non si sveglierà prima delle nove, almeno.
Io invece mi sveglio sempre molto presto, di scatto.
Non sono ancora molto a mio agio con il sonno ma dovrò abituarmici.
È la mia umanità che sta prevalendo sul mio essere un angelo.
Sospiro e mi siedo, e in questo momento il mio cellulare inizia a suonare.
Sirahel?” rispondo.
Buongiorno ragazzo, dovresti venire nel mio ufficio, devo parlarti di una cosa.” esordisce senza troppi giri di parole.
Okay... tutto bene?”
Sì, benissimo. Su forza giovanotto, svolazza qui.” e riattacca.
Io resto a guarda il cellulare per alcuni secondi, poi mi ridesto dalla perplessità e raggiungo l'Arcangelo.
Che solerzia, Cas” mi dice quando gli appaio davanti “non ti si può certo accusare di pigrizia!”
Sirahel è allegro, sorride mentre prende alcune carte dalla sua scrivania.
Ho la fortuna di non incontrare traffico...” dico senza pensarci.
Lui mi guarda e scoppia a ridere.
Certo che esserti staccato dalla guarnigione ti ha fatto proprio bene, stai diventando divertente!”
Accenno un sorriso che non riesco a nascondere.
Devi solo imparare a sorridere di più... quando lo fai tenti di nasconderlo e quasi te ne vergogni. I bambini imparano a sorridere imitando gli adulti. Se non sorriderai, il tuo non imparerà a sorridere...” mi dice avvicinandosi.
Sto imparando lentamente... ad accettare la mia umanità” confesso “non è facile ma ci riuscirò. E poi ci sarà Allison, lei gli insegnerà... tutto quello che dovrà sapere sugli umani...”
L'Arcangelo scuote lentamente il capo. “I figli si fanno in due e si crescono in due” obietta “non credere di potertene svolazzare in giro mentre lei cresce tuo figlio. A tal proposito, ho fatto una cosuccia che... credo apprezzerai.” e mi porge dei fogli e una carta di identità.
Io li prendo e quando vedo la mia foto con un nome accanto, lo fisso inebetito.
James Ellinger?” gli dico incredulo “Che significa?”
Lui si tocca il mento e accenna un sorriso beffardo. “Beh sai...il mio tramite era troppo arido per riuscire a crearsi una famiglia, quindi ho fatto in modo che.. avesse un figlio” fa una pausa e mi fissa “da oggi tu sei mio figlio, James Ellinger per l'appunto. E tutti si ricorderanno di te come tale, ho creato falsi ricordi nella mente delle persone che mi conoscono e da ora in poi tu sei James, in pubblico. Mi raccomando non dimenticarlo presentandoti come Castiel. È un nome carino ma ti prenderebbero per pazzo!”
Continua a parlare ma io sono rimasto al da oggi tu sei mio figlio.
Cass ti tremano le ali, perché?” mi domanda ridacchiando.
Dovrei essere io a chiederti... perché.” rispondo con un filo di voce.
Mettiamola così” inizia “tra di noi c'è sempre stato una sorta di rapporto padre/figlio, lo sappiamo entrambi. Per cui a me fa.. piacere fare questo. E poi, così potrai dare un cognome a tuo figlio, senza prendere quello del tuo tramite o lasciare che prenda quello di sua madre come se non avesse padre. Perché un padre ce l'ha...” mi spiega serio.
E ora ce l'ho anche io...” dico con la voce che trema leggermente. Sto diventando un sentimentale...
Se per questo, io ora ho un figlio.”
Annuisco e guardo le carte che ho in mano solo per distogliere lo sguardo dal suo.
Mi accorgo che tra questi fogli c'è di tutto: titoli di studio, conto corrente, patente di guida, ha creato una vita intera, mi ha dato una nuova vita.
Eh già, tutto il corredo. Io non faccio mai le cose a metà.” dichiara dopo avermi letto nuovamente nel pensiero.
Grazie....” mormoro sul punto di piangere.
Mi sentivo perso pensando di essere fuori dal Paradiso, dal mio mondo.
Ho appena capito di averne uno qui, solo mio.
Quindi in pubblico... dovrò chiamarti padre?” domando cercando di sorridere.
Sirahel si schiarisce la voce. “Gli umani dicono papà, veramente...” precisa, imbarazzato.
Per la prima volta in quattromila anni, ho davvero una famiglia, solo mia.
Grazie.” ripeto commosso.
L'arcangelo alza le spalle. “Figurati. E poi ad essere sincero, è stato qualcun altro a spingermi a fare questo che, però, era già nei miei pensieri da un po' di tempo...” mi confessa.
Allison?”
Lui annuisce. “Sì. Ieri è venuta nel mio ufficio, chiedendomi di darti il mio cognome. Lei non poteva sapere che avevo già creato un conto in banca da destinarti... ma il suo gesto ha accelerato le cose, diciamo...”
Sorrido a tutti denti scuotendo il capo: avrei dovuto immaginarlo, si sono alleati!
Vuol dire che Ally lo ha perdonato, credo.
Non so se mi ha perdonato. Ma sicuramente è meno arrabbiata...” risponde ai miei pensieri.
Cosa farei senza voi due?” dico più a me stesso che a Sirahel.
Ah, io ho cambiato ben poco la tua attuale vita. Dovresti chiederti cosa saresti senza Allison. E io lo so. Il solito rigido soldatino che eri, ecco cosa saresti adesso. Invece sei molto più umano di tanti umani che conosco, e non intendo nelle debolezze, come ci hanno insegnato, ma nei pregi. Hai ancora lo stupore di un bambino, ma imparerai a smaliziarti col tempo. Crescerai insieme a tuo figlio” si ferma a pensare e riparte “che in fin dei conti sarà mio nipote. Mi piace, sì.” afferma compiaciuto.
Io sono ancora incredulo, ma felice.
Okay Cass, ora smettila di tremare e vola dalla tua ragazza...”
Traggo un profondo sospiro e mi raddrizzo, cercando di fermare le mie ali che hanno continuato a tremare per tutto il tempo.
Hai ragione... l'ho lasciata sola. Grazie ancora.. papà.” dico per prenderlo in giro, ma lui sembra... emozionarsi.
E' un piacere, figliolo... ah dimenticavo” aggiunge appena prima che io sparisca “dai un'occhiata all'ultimo dei fogli che hai in mano.”
Io obbedisco e lo trovo. Leggo cosa c'è scritto e sgrano gli occhi. “Certificato di matrimonio?”
Sirahel sorride allegro. “Congratulazioni, siete marito e moglie!”
E schioccando le dita, mi spedisce da Allison.


*****

Ho fame!!
Riesco solo a pensare a questo mentre mi agito un po' nel letto prima di aprire gli occhi.
Oh cielo!!
Se continuo così fra qualche mese sarò una specie di elefante.
Faccio un grosso respiro e mi metto a faccia in su.
Amore.. se diventassi grassa come un elefante mi ameresti comunque?” chiedo.
Mi aspetto di sentire la risata di Cass accarezzarmi e poi le sue mani stringermi e rassicurarmi sul fatto che mi amerebbe comunque, in ogni caso.
Invece non sento nulla.
Forse sta ancora dormendo. Anche se mi sembra strano visto che, anche se lui crede che non lo sappia, si sveglia di scatto, ogni mattina poco dopo dell'alba e si alza piano, salvo poi tornare a letto poco prima che io mi svegli e “fingere” che si sia appena svegliato.
Non gli ho chiesto mai nulla di questo, perchè so che per lui è difficile adattarsi alla sua nuova situazione. So che è difficile per lui essere “umano”.. Ma so anche che quando sarà pronto e vorrà farlo, me ne parlerà lui stesso.
Apro gli occhi e volto lo sguardo sulla sua parte di letto.
Non c'è. Quindi o è sceso di sotto e si è addormentato sul divano, oppure...
Oh no!! E se fosse successo qualcosa?
Mi alzo di scatto e senza nemmeno mettermi la vestaglietta, solo con la mia leggerissima camicia da notte scendo si sotto correndo giù per le scale.
Cass..”
Lo chiamo quando vedo che non è nemmeno sul divano.
Ok, ora sono nel panico.
Non so ancora se devo preoccuparmi o meno, ma la situazione in cui è, in cui siamo.. Mi impedisce di non fasciarmi la testa prima di essermela rotta.
Castiel...” chiamo ancora “Dove sei?”
Hey hey.. Sono qui!”
Sento la sua voce alle mie spalle e sobbalzo appena.
Mi volto e lo guardo. E'... felice.
Cass,” gli dico lasciando cadere le braccia lungo i fianchi “dove sei stato?”
Lui corruga al fronte, forse stranito dal mio tono.
Ho avuto da fare. Sono dovuto uscire un attimo.” mi dice.
E non potevi lasciare un biglietto? Mi sono svegliata chiedendoti se mi avresti amata comunque se fossi diventata un elefante e tu non c'eri. E non eri neppure qui di sotto.”
Poggia dei fogli sul tavolino vicino al divano e mi prende il viso tra le mani poggiando delicatamente la bocca sulla mia.
Tesoro.. di che parli?”
Sospiro e gli liscio distrattamente l'impermeabile.
Di niente..” gli dico “Io.. Non importa. Dove sei stato?”
Mi guarda per un attimo in silenzio e sorride gioioso.
Da Sirahel.. Lui mi ha “adottato”. Sono James Ellinger ora. Potrò dare un cognome al nostro bambino amore mio.. E so che tu sei parte integrante di questo.” mi spiega “Grazie amore mio..”
Sorrido e gli accarezzo il viso piano.
Non c'è di che!” gli rispondo “Volevo solo darti un po' di umanità che fosse solo tua.”
Lui mi bacia e mi stringe a sé delicatamente.
Questo è il momento in cui di solito io mi sciolgo davanti alla sua dolcezza.
Ma stavolta, nel modo in cui la sua bocca si muove sulla mia, e in cui le sue braccia mi stringono, c'è un non so che di malizioso e di umanamente passionale che mi fa piacevolmente rabbrividire.
Stacco per un attimo la bocca sulla sua e riprendo fiato.
Cass..” sussurro..
Lui mi accarezza le braccia fino a raggiungere le mie mani e poi intreccia le dita alle mie. Mi bacia di nuovo e poi mi solleva poggiandomi delicatamente al mobiletto all'entrata di casa.
Si toglie l'impermeabile, la giacca e poi sbottona piano la camicia.
Io lo guardo senza dire nulla. Per certi versi sorpresa dal suo slancio di “sfrontatezza”, per certi versi intenerita.
Mi bacia di nuovo piano e poi passa a baciarmi il collo mentre delicatamente con le mani risale sul per le cosce fino ai fianchi.
Mi fa sollevare poco e piano e sfila via i miei slip.
Io ora mi sento.. credo come si sentiva lui la prima volta che abbiamo fatto l'amore.
Impaziente, emozionata ma volenterosa di gustarmi tutto quanto fino in fondo.
Gli sorrido dolcemente e porto le mia mani sulla sua cintura.
La sbottono e la butto via, poi sbottono anche i suoi pantaloni e lascio fare a lui il resto.
Si toglie tutto quello che rimane con determinazione e disinvoltura.
E' incredibile vedere come sia così a suo agio rispetto alle prime volte.
Si fa delicatamente spazio tra le mie gambe e mi spinge con decisione, ma delicatezza verso di lui entrandomi dentro con dolcezza.
Chiudo gli occhi stringendolo a me, mentre lui poggia la fronte sulla mia spalla lasciandosi sfuggire un lieve gemito.
Mi accarezza prima i capelli e poi la schiena con una mano, mentre con l'altra mi tiene stretta a sé.
Si muove lento e dolce e poi segue il ritmo dei nostri respiri stando attento ad essere delicato.
Ha le spalle ben definite, morbide e calde sotto le mie mani..
Lo assecondo nel movimento, per quanto la posizione mi consente e la mia bocca è saldamente poggiata alla sua nel momento in cui il piacere mi pervade facendomi scuotere.
Lui si abbandona pochi secondi dopo di me.
Rabbrividisce intensamente e stende il braccio fino a toccare la parete.
Rimango stretta a lui riprendendo piano il controllo del mio respiro.
Castiel mi guarda e mi sorride baciandomi delicatamente.
Ora siamo sposati.” mi sussurra.
Sono perplessa.
Cosa?” gli chiedo.
Sirahel ci ha procurato un certificato di matrimonio.. Ora siamo marito e moglie anche per la legge.” mi spiega.
Gli prendo il viso tra le mani e rido..
Sono felice, anzi felicissima.
Lo abbraccio e guardo il mio anello per un attimo.
Cass, se diventassi un..”
Mi guarda e mi poggia un dito sulla bocca per zittirmi.
Si amore! Ti amerò in ogni caso.. Anche se diventerai un elefante...” mi dice precedendo la mia domanda.
Rido e lo tengo stretto a me.
Io lo amo!
E' mio marito.. E' la mia famiglia.

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Capitolo 27
*** Bad dreams ***




Bad dreams


Incubi.
Mi perseguitano da settimane rendendo il mio sonno difficile. Quasi impossibile.
Anche ora ne ho uno.
E lo so perchè, i miei non sono incubi normali. No.. Io ne sono spettatrice diretta, ma non posso fare nulla per fermarli.
L'altro giorno per esempio, ho sognato che Cass moriva per proteggermi.
Eravamo in uno scenario decisamente post apocalittico e qualcuno voleva colpirmi per uccidermi.
Lui però correva e si metteva davanti a me prendendo il colpo al posto mio e morendomi tra le braccia.
Un sogno.. orribile.
Ora invece sto sognando di essere sempre in uno scenario post apocalittico, solo che la cattiva sono io.
Vedo me stessa posseduta, da Lucifero forse, avvicinarmi ad alcune persone. Le uccido senza pietà e lascio per ultimo Cass e un bambino di cui riesco solo a vedere gli occhi.
Sono blu.
Non so chi sia ma ho la vaga sensazione che sia nostro figlio.
Onestamente non so dire se sia un maschio o una femminuccia.
Quello che so è che prima uccido il piccolo senza esitare, e poi uccido Castiel.
L'ultima cosa che vedo sono i suoi occhi che mi guardano mentre una lacrima scende giù.
Poi il buio.
E di solito è in questo momento che mi sveglio. Urlando.
Castiel..”
Apro gli occhi di soprassalto e sento il cuore in gola.
Castiel è accanto a me. Si solleva sul letto assonnato e mi accarezza il viso sudato.
Allison..” mi sussurra facendomi voltare delicatamente verso di lui “Amore.. va tutto bene, sono qui.”
Annuisco respirando a fondo e lo bacio accarezzandogli piano il viso.
Cass, io..” non so bene che dire, perchè non voglio dirgli la verità per non farlo preoccupare.
Shh, shh! Va tutto bene Allison. Va tutto bene.” mi rassicura.
Mi sposto i capelli indietro e bevo un sorso di acqua.
Si. Va tutto bene.. Mi.. mi dispiace di averti svegliato. Torniamo a dormire.” gli sussurro.
Non fa niente. Cos'hai sognato?” mi chiede.
Ecco il momento che volevo evitare.
Niente. Niente di importante.”
Lui sospira e poi scuote il capo.
Gli mento da settimane e lui lo sa.
E ovviamente questo non gli piace affatto.
Smettila Allison. Smettila di mentirmi!” mi dice irritato.
Sospiro e lo guardo.
Ti prego Castiel..”
No!” mi dice ancora lui “Tu soffri. Ti svegli sudata e di soprassalto ogni notte e non mi permetti di aiutarti. Dimmi che ti succede!” urla infine.
Mi passo una mano sul viso e rimango perplessa dal suo tono.
E' la prima volta che mi urla così contro. Non l'ha mai fatto prima.
Devo averlo davvero esasperato.
Il bambino si muove velocemente nel mio ventre.
E' agitato. Lo sento.
Scalcia forte, più forte di quanto un bambino di tre mesi debba fare.
Mi piego un po' su me stessa e soffro.
Si, sto male e credo che il mio stato d'animo che si riversi sul piccolo.
Cass mi è accanto e mi stringe delicatamente tra le braccia facendomi poggiare sul suo torace.
Allison, stai calma ok?” mi dice “Calmati, ti prego.”
Singhiozzo e mi accarezzo il ventre.
Mi dispiace Cass..” gli dico “Io non volevo farti arrabbiare così. Mi dispiace..”
Questa non è nemmeno la cosa più importante al momento, ma sento il bisogno di scusarmi con lui perchè ha rinunciato a tanto per stare con me ed io vorrei..
Vorrei non essere così spaventata dal dirgli che mi succede.
Ma la sua reazione nel sapere che forse, in un futuro nemmeno tanto lontano il mio corpo ospiterà Lucifero, mi terrorizza.
Potrei perderlo.
Perchè si, ho fatto delle indagini, e viste le mie confuse particolarità, i miei sogni potrebbero tranquillamente essere delle premonizioni.
Cass annuisce piano e mi bacia i capelli cullandomi un po'.
Non è colpa tua amore mio. Io.. non so ancora gestire questa cosa del nervosismo.. Imparerò, te lo prometto.” mi dice dolce “Ora calmati. Qualunque cosa sia andrà tutto bene. Non sei costretta a dirmi cosa sogni.”
Annuisco appena e mi calmo lentamente.
Anche il bambino sembra rilassarsi, mentre Cass accarezza il mio ventre delicatamente.
Mi giro piano e mi stringo un po' a lui.
Accenno il motivetto che tempo fa mi aveva cantato lui e poi mi riaddormento sperando di non avere più incubi..
Almeno per stanotte.

*****

Devo controllarmi.
Ultimamente sento... la rabbia impadronirsi di me fin troppo facilmente.
Forse è la ricerca di Dio che va male, forse le continue stragi che devastano il paese... non so, sta di fatto che sto diventando aggressivo.
E ora ho appena urlato contro Allison, e il piccolo si è agitato insieme alla madre.
Che mi dice il cervello?
Sospiro e la guardo dormire, finalmente si è calmata. Spero non abbia più incubi.
Quegli incubi di cui non vuole parlarmi, ma che devono essere spaventosi. Vorrei aiutarla ma non si lascia aiutare.
Mi alzo e prendo i vestiti che di solito indosso quando sono semplicemente James, vale a dire quelli del fratello di Ally.
Però quando vado dai Winchester rimetto i miei... Dean mi prende già abbastanza in giro per tutto il resto... anche se del resto sa ben poco, sa solo che avrò un figlio e che passo molto tempo con Allison.
Sam è più rispettoso, non osa fare battute, Dean invece l'altro giorno dopo un paio di birre si è messo quasi a strillare “Altro che vergine, il mandrillo qui presente ha messo incinta una ragazza!”
Ho imparato cos'è la vergogna.
Mi avvicino alla finestra, la luna è nascosta dalle nuvole, ma posso comunque vederne l'alone rossastro.
Non mi piace, non è un buon presagio.
Ma che diavolo....

Fiamme, esplosioni, cadaveri dappertutto. La città è messa a ferro e fuoco dai demoni. L'odore di zolfo è intenso e nauseante. Non riesco più a vedere i loro volti orribili, ma sento il loro lezzo.
Stringo a me qualcosa, qualcuno...
Una piccola creatura, forse un anno, forse due di età, che si aggrappa al mio maglione e piange. “Papà...”
I suoi grandi occhi blu cercano la verità nei miei.
Sono qui amore, non preoccuparti.. non succederà nulla.”
Mento.
Perché sento che questa è la fine.
Vedo il corpo di Allison avvicinarsi con un sorriso maligno sul viso. Il corpo, perché quella non è più lei, non è più la madre della creatura che stringo tra le braccia.
È …. Lucifero. Gli ha detto sì...
Ciao amore” mi dice prendendomi in giro.
Tu non sei Allison, bastardo!” gli urlo furioso.
Lei.. o lui, ride. “Povero il mio fratellino, hai rinunciato a tutto per questa femmina e la vostra creatura bastarda, e ora non hai niente.. che peccato.”
Mamma..” la chiama il mio tesoro riconoscendo in quel viso la donna che l'allattò con amore.
Non è la mamma” dico “non guardarla” e stringo più forte nascondendo con le mani quella dolce testolina castana.
Quasi mi dispiace ammazzarvi, siete così belli! Vi somigliate, o meglio somiglia al tuo tramite, perché tu sei un fantasma Castiel, lo sai vero?”
Non rispondo, non merita risposta, voglio solo che ci lasci in pace ma... non lo farà.
Non ci risparmierà. Spero solo che mi uccida per primo...
Vieni qua, tesoro della mamma!”
Mi strappa dalle braccia la mia creatura, che strilla e mi chiama disperatamente.”Papà! Papà!”
No! Ti prego no! Uccidi me, uccidi me!” supplico sentendomi morire.
Dopo, senz'altro.”
Soffoca l'innocente davanti ai miei occhi, straziandomi l'anima.
Figlio di puttana!” grido con tutto il fiato che ho in corpo.
Ma il mio nemico ride divertito. “Quante storie per un marmocchio... eri un gran soldato e ora sei diventato un noioso padre di famiglia. Ti ho fatto un favore, sai? Peccato che tu non possa goderne i benefici, perché farai la stessa fine. Avresti fatto meglio ad unirti a me... ci avreste guadagnato tutti.”
Voglio morire.
Lucifero si avvicina a me e mi afferra per il collo, mi solleva e con un lungo coltello, mi colpisce allo stomaco.
Dolore atroce, lancinante, davanti ai miei occhi tutta la mia esistenza, e poi Allison e il frutto del nostro amore...
E poi il buio, e la risata maligna del mio assassino...


Mi ritrovo inginocchiato a terra, tremo e piango e la testa sembra essere sul punto di scoppiare.
Una visione...
Una stramaledetta visione di orrore e morte... è solo un trucco, non accadrà questo, mai.
Allison non direbbe mai sì a Lucifero, non lo farebbe mai...
Respiro a fatica e mi alzo da terra vacillando, e se i sogni di Allison fossero così? Se fosse questo che la tormenta?
Un urlo di dolore riecheggia nella stanza.
Allison!”
Corro da lei e la trovo sveglia. “Castiel... il bambino!” mi dice piangendo.
Sposto le coperte e trovo... sangue.
La sua candida camicia da notte è intrisa di sangue e così le lenzuola. Sta male, sta per perdere nostro figlio...
E io non posso guarirla!
L'avvolgo nella coperta e la prendo in braccio, l'unica cosa che posso fare è portarla all'ospedale.
Sta' tranquilla, non è niente..” cerco di rassicurarla.
Sto abortendo...Cass sto abortendo... non voglio...”
Scuoto il capo. “No tu non perderai nostro figlio... te lo giuro!”
Allison sviene tra le mie braccia.
Ci trasportiamo all'entrata dell'ospedale ed entro con lei in braccio, l'unica cosa che posso fare ora è....
Aiuto! Vi prego aiutatemi!”
Due infermiere si avvicinano correndo. “Signore, cosa c'è, che succede?”
E' incinta... perde sangue...” farfuglio sconvolto.
Non mi sono mai sentito così impotente..
Portano una barella e mi fanno adagiare Allison lì sopra, poi si allontanano correndo.
Stia tranquillo signore, ora ci penseremo noi...” tentano di tranquillizzarmi.
Ma non ci riescono, loro non sanno...
Ho paura di perdere tutto in un momento, Allison e mio figlio... e non non posso fare niente.
Dio, aiutaci.

*****

Vedo delle strane luci girarmi davanti agli occhi.
Però è strano.. Credo che non siano le luci a girare.
No, credo che sia io ad avere un capogiro.
Dove sono?
L'ultima cosa che ricordo è di essermi svegliata e di aver sentito un dolore lancinante a...
Oh no! Il mio bambino.
Cosa è successo?
Apro gli occhi e mi alzo bruscamente a mezzo busto. Sono in un ospedale. E lo so perchè davanti a me ci sono due porte con vetri, tipiche degli ospedali. E anche perchè ci sono due infermiere che mi chiedono più o meno gentilmente di mettermi di nuovo supina.
Il mio bambino..” sussurro agitandomi un po'.
Sento un forte odore di sangue e questo mi spaventa a morte.
Il suo bambino starà benissimo signora. Vedrà che andrà tutto bene.” mi rassicura un'anziana infermiera “Come ti chiami?” mi chiede amorevolmente.
A.. Allison.” le rispondo.
Bene Allison, io sono Emme. Devi stare calma ok? Hai avuto una lieve emorragia, ma andrà tutto bene.” mi dice ancora.
Annuisco anche se onestamente, non sono sicura che andrà tutto bene.
La mia gravidanza non è una gravidanza comune.
Aspetto un bambino che è per metà umano e per metà angelo. Non sono sicura che loro sappiano cosa fare.
Però non posso certo dire tutto questo. Non solo non mi crederebbero, ma se dovessi cavarmela mi spedirebbero direttamente in psichiatria.
Ok!” esclamo tra le lacrime “Dov'è.. Dov'è mio.. mio marito?”
E' fuori tesoro.” mi dice Emme “Ora gli porterò i tuoi effetti personali. Li terrà lui fino alla tua completa ripresa. Solitamente li tengono gli infermieri, ma voglio fare un'eccezione stavolta.”
Sorrido, ricambiando la sua cortesia e poi sento un forte mal di testa.
Anzi fortissimo!
Lancio un urlo nella stanza e l'ultima cosa che sento è Emme urlare di portare una sacca di sangue.

    - Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra. Tutti giù per terra -


Mamma, facciamolo ancora dai..”
Sorrido e scuoto il capo.
Non possiamo amore della mamma. Dobbiamo fare altro adesso.”
Un altro gioco?”
Ci penso su un attimo e mi piego sulle ginocchia.
Quello è il mio corpo, il mio viso.. Ma non sono io.
Non sono io per niente.
Mh.. si, una specie.” dico “Si chiama Il morto!”
Il morto?”
Si!”
E come si gioca?”
Oh è semplicissimo.” spiego “Adesso noi andiamo da papà, e fingiamo di colpirlo. A quel punto lui si stenderà a terra e se sarà bravo e sembrerà davvero una persona morta, allora avrà vinto.”
Quella piccola creatura sembra perplessa “Ma papà non si farà male vero?”
No! Certo che no.” sorrido “Noi non faremmo mai male a papà. Gli vogliamo un mondo di bene. Vero?”
La miniatura di Cass annuisce e poi mi prende per mano.
Raggiungiamo Castiel dopo pochi secondi e il “frutto del peccato” lo raggiunge chiamandolo a gran voce.
Castiel apre le braccia piegandosi sulle ginocchia e poi si rialza.
Mi guarda e sa già cosa accadrà..


Ma cosa? No, non è possibile!
No no no.
Non voglio sognare queste cose.. Io voglio.. voglio svegliarmi.
Sono di nuovo intrappolata in uno dei miei incubi. Mi agito, ma non so dire se il mio corpo reagisce.
Onestamente non riesco a capire se il corpo si muove o no.
So solo che è come se fossi fuori da esso ad osservare il tutto, e quello che vedo non mi piace affatto.
Perlomeno adesso so che il mal di testa è il preavviso ad un brutto sogno. Magari se..
Ma chi voglio prendere in giro?
Non so nemmeno se sono ancora viva. Per quel che ne so potrei essere morta e questo potrebbe essere il mio personale inferno.
Noo!! Un altro mal di testa.


Allison cara.. E' stato difficilissimo trovarti lo sai?”
Serro le mascelle e lo guardo.
Ha il corpo di un uomo con gli occhi disperati.
Guardandolo di primo impatto sembrerebbe un uomo normale, ma io so chi è: Lucifero.
Cosa vuoi?”
Il tuo corpo.” mi risponde serio “Devo essere onesto. Avrei preferito quello di Sam Winchester. Voglio dire, sono un uomo.. il corpo di una donna non è esattamente il luogo ideale per me..” si ferma e ride “O forse si! Dentro di te.. mi farei volentieri un giretto.”
Oddio! Che squallidissimo doppio senso.
Non ti darò mai il mio corpo!”
Si invece e sai perchè?” si avvicina a me e mi accarezza un po' i capelli.
Io rimango immobile senza fare nulla.
Quello che fa, il modo in cui si muove, mi fa schifo.. ma non riesco a muovermi.
Perchè ucciderò quel piccolo bastardo nato dal tuo ventre se non lo fai.”
Mi irrigidisco e sento il sangue raggelarmi nelle vene.
Stai lontano. Non osare!”
Lui ride.
Concediti a me e non lo farò!” mi dice “Te lo giuro!”
So che di lui non posso fidarmi, io lo so.. Ma non ho scelta.
Allungo la mano e stringo la sua siglando l'accordo più stupido della mia vita.

Sento scuotermi.
Vorrei urlare. Io vorrei.. gridare e svegliarmi. Ma non ci riesco.
Davvero finirò col dire di si a Lucifero?
Io non.. non voglio nemmeno pensarci.

Riprendo momentaneamente il controllo del mio corpo e vedo Cass steso a terra morente.
La nostra creatura è morta e mi sa che sono stata io.
O meglio Lucifero tramite il mio corpo.
Mi avvicino al suo piccolo corpo e piango disperata.. Bacio la sua guancia e accarezzo i suoi capelli.
Cos'ho fatto?” sussurro piangendo “No..” urlo.
Allison..”
Cass mi chiama.
Mi trascino fino a lui singhiozzando e lo prendo tra le braccia.
Cass..”
Lui mi accarezza il viso sorridendo.
Amore mio. Sei proprio tu?”
Annuisco e gli bacio la bocca delicatamente.
Ho ucciso.. Io..”
Non sei stata tu. Non eri tu mentre lo facevi.”
Piango e annuisco appena mentre lui tossisce sputando sangue.
Cass.. mi dispiace tanto. Ho dovuto dire di si. Io, non avevo scelta.”
Lui si solleva piano e mi bacia.
Allunga la mano fino ad accarezzarmi gentilmente i capelli e poi mi guarda.
Io ti amo. Ti ho sempre amata.”
Anche io.”
Ma ora ti odio Allison..” mi dice lasciandomi basita.
So che non eri tu! Lo so, ma era il tuo corpo che uccideva quella creatura. La creatura che tu stessa hai messo al mondo.. Ed io non potrò mai scordarlo.”
Piango più forte e mi passo una mano sul viso.
Lui mi guarda e poi, come se non avesse altro da dirmi, chiude gli occhi e mi lascia.

No!!!
Il mio urlo è muto. Se fossi sveglia sentirei la mia voce, ma a quanto pare io dormo.
Forse sono in coma, forse sono morta.
Mi guardo intorno ed è tutto buio.
Poi una luce mi avvolge e lo stesso scenario apocalittico di poco prima si fa spazio.
E' in coma..”
Sento in lontananza.
Poi la voce perplessa di Castiel mi arriva dritta alle orecchie.
Sono in coma.. anzi peggio, sono bloccata dentro i miei incubi.


*****


Che significa che è in coma? Avevate detto che non era nulla di grave!”
Il dottore scuote il capo sospirando, poi lancia un'occhiata verso Allison che giace nel suo letto. “Infatti non è raro che ci sia una piccola emorragia, per il resto non sappiamo cosa sia successo. Faremo degli accertamenti...”
Lui parla, parla... ma io non lo ascolto più.
Guardo Allison, sembra addormentata, invece è in coma... un sonno profondo, dal quale non posso guarirla.
“Tenga” mi dice un'infermiera “glielo ridarà quando si sveglierà.” e mi mette in mano l'anello di Ally.
“No...” sussurro disperato.
Lo fisso sul palmo della mia mano e penso che questo deve essere un incubo. Perché tutto questo a me, a noi?
“Ora esca per favore... verrà a trovarla più tardi..”
Non so chi è stato a parlare, ma mi ritrovo fuori dalla stanza di Allison, a fissare la porta.
Io non so che fare... sono paralizzato dallo sgomento e dal terrore... cosa fa un uomo di fronte a queste tragedie?
Urla, impreca, picchia qualcuno? Io non lo so... o meglio lo so, vorrei fare tutte queste cose.
Che sta succedendo? C'è qualcosa che mi sfugge, sento che... il suo coma non dipende da qualche problema fisico...
Ricordo di avere il cellulare in tasca, lo prendo e provo a chiamare Sirahel. Non è neanche l'alba, forse sta dormendo..
Sirahel dorme? Non ne ho idea, ma comunque il suo cellulare è spento. Gli lascio un messaggio.
“Ti chiedo scusa, io... Allison sta molto male, non so che fare... siamo all'ospedale..” farfuglio confusamente e riattacco.
Mi siedo di fronte a questa porta e nascondo il viso tra le mani. Sono frastornato, confuso... c'è qualcosa che non capisco e che mi rode il cervello, ma non riesco a capire cosa sia.
Il suono del mio cellulare mi distoglie dai miei pensieri, credo sia Sirahel invece non è lui.
“Dean...” rispondo stancamente.
Ehi papino! Come va? Sempre con la tua Giulietta, eh?” scherza.
Io sospiro. “Dean... non è il momento scusami...”
Cass... che succede?”
Mi massaggio la fronte. “Allison è in ospedale, sta molto male...”
Merda.” impreca e ripete la notizia a suo fratello, che impreca a sua volta. “Aspettaci, arriviamo subito.
“Non ce n'è bisogno, davvero io..”
Smettila. Siamo a Los Angeles, dacci pochi minuti e saremo lì.” e riattacca.
Il tempo di rimettere il cellulare in tasca e percepisco la presenza di Sirahel.
“Ragazzo” mi dice avvicinandosi “che succede?”
Mi alzo e scuoto il capo. “Non lo so... si è svegliata urlando.. in un lago di sangue... ora è in coma, non posso guarirla...”
Finalmente mi rendo conto di non stare bene.
Sirahel mi posa una mano sulla spalla. “Castiel.. non la senti? È su di te e... su di lei...” mi dice l'arcangelo preoccupato.
“Cosa?” domando confuso.
“Magia nera.. siete vittime di un dannato sortilegio. Su di te ha meno effetto per ovvie ragioni ma... su di lei è. .terribile. La sta proteggendo vostro figlio...”
Vacillo e se non fosse per lui, cadrei a terra. “Io non la sento...però sto male...”
Lui annuisce. “Vedo...perdi sangue dal naso.”
Non me ne ero accorto. Sto per rispondere, quando sento la presenza dei Winchester.
“Ehi Cass” esordisce Dean serio “che sta succedendo?”
“Oh ecco i blues brothers.” li apostrofa astioso l'arcangelo.
Dean lo fissa corrugando la fronte. “Figo, sembri uscito da Beautiful.”
“Dean... modera i termini...” lo ammonisco nonostante stia male.
Lui fa spallucce. “Ha cominciato lui! E comunque, come sta Allison?”
“Coma, ma non è ...normale. Si tratta di magia nera.”
I giovani si guardano. “Il nostro amico ne ha colpito un'altra.” afferma Sam preoccupato.
“Che vuol dire?” domando io.
“Siamo qui per un caso... misteriosi coma profondi tutti nello stesso periodo e nella stessa zona, sospettiamo magia nera e tu ce ne stai dando conferma.”
“Intelligenti.” interviene Sirahel sarcastico. Li odia proprio, sì...
“Credo di sapere chi è...” dico io dopo alcuni istanti. Tutti mi guardano in attesa.
“Cioè?” mi fa Dean.
“Si chiama Neil Foster... ha cercato di... traviare Allison qualche tempo fa. È uno stregone molto potente... credo sia un collezionista di anime. ”
“Neil Foster” ripete il cacciatore “grazie Cass, ora sappiamo a chi rompere i denti. Tienici informati su Allison, e se hai bisogno, non esitare a chiamarci.”
Io annuisco distrattamente e li saluto.
“Castiel... te la senti di intervenire?” mi domanda l'arcangelo parlando sottovoce.
“Intervenire?” ripeto.
“Sì, dobbiamo far svegliare Allison dal coma prima che Gianni e Pinotto facciano la pelle al bastardo. Potrebbe restare intrappolata nel coma, altrimenti.” mi spiega serio guardandosi intorno.
“A parte avere le reazioni di un bradipo e un po' di nausea, credo di.. potercela fare.” affermo io, anche se poco convinto.
“Bene, allora andiamo. Abbiamo poco tempo.” e mi trascina letteralmente nella stanza di Allison.
Amore mio... è così pallida e inerme... e il nostro piccolo tenta di proteggerla..
Quella piccola creatura che lei uccideva nella mia visione..
Scaccio la terribile immagine dalla mia mente e mi avvicino al letto. Dall'altro lato si sistema Sirahel.
“Cass... ricordi tutto, vero?” mi domanda.
Io annuisco e stendo le mani su Allison. “Sono pronto.”
Iniziamo a recitare un salmo in enochiano, una fitta alla testa mi fa gemere.
“Cass!”
“Sto bene... continuiamo.”
Proseguiamo col nostro rituale antichissimo mentre Allison muove rapidamente gli occhi sotto le palpebre chiuse.
Forse le stiamo facendo del male, ma è l'unica soluzione.
Improvvisamente Allison apre gli occhi con un grido strozzato.
“Castiel!”
E' tornata, Dio ti ringrazio è tornata!
Forse è il contraccolpo del rituale, forse lo stress o gli strascichi della magia nera, sta di fatto che tutto intorno a me inizia a roteare e sento le gambe cedermi.
Sto svenendo lo so, ma non importa. Allison è salva.

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Capitolo 28
*** What hurts the most ***


What hurts the most


Sono rinvenuta.
Sono uscita dai miei incubi e respiro di nuovo.
Non fisicamente. Ma emotivamente.
Stare intrappolata in tre sogni che si ripetono all'infinito e in cui facevo quello che..
Non voglio ricordare cosa facevo nei sogni.
A dire il vero spero di dimenticarlo il più presto possibile.
Anzi, spero di poter prendere questa notte e gettarmela alle spalle insieme a tutto il resto che mi ha fatto male.
Gettare tutto via.. per sempre.
Sono ancora stordita ma riesco a vedere che il volto di Sirahel, dopo l'iniziale gioia di vedermi di nuovo tra loro, si tinge di preoccupazione.
Corre dall'altra parte del letto e quando realizzo perchè, anche il mio viso si colora di preoccupazione.
Castiel è per terra. E' privo di sensi e questo è ancora più strano e preoccupante, perchè lui è un angelo.
Non può svenire. O perlomeno non potrebbe, perchè ora, a discapito di ciò che è e di quanto potente o celeste sia il suo essere, ora è steso per terra pallido come un lenzuolo.
E la cosa brutta è che non so nemmeno perchè.
Poggio la mano sul mio ventre e sento che il piccolo è calmo. Quindi mi alzo.
Non mi rendo conto nemmeno di averlo fatto, ma mi ritrovo piegata sulle mie ginocchia.
E' quasi come.. So che non è possibile, ma è come se il mio piccolo mi avesse dato la forza di sollevarmi e raggiungere il mio amore per terra.
Lo prendo delicatamente sulle braccia e gli accarezzo il viso mentre Sirahel si alza e va a chiedere aiuto.
Cass si sveglia dopo pochi secondi e nel momento in cui mi vede, sorride riprendendo un po' di colore in viso.
Quel viso delicato e solitamente caldo che ora è freddo e pallido sotto le mie mani.
Hey messaggero spettinato..” gli sussurro sorridendogli.
Lui si solleva piano, e poggiandomi una mano sulla nuca, avvicina delicatamente il mio viso al suo e mi bacia.
Si stacca dopo qualche lungo secondo e mi sorride con gli occhi gonfi di lacrime.
Amore mio.. Io.. Credevo che ti avrei persa. Che avrei perso te e il bambino.” mi dice poggiando automaticamente una mano sul mio ventre.
Il bambino scalcia contro la sua mano nel momento in cui mi sfiora la dolce rotondità e sia io che Cass ci troviamo a ridere gioiosi.
Poggio la fronte sulla sua e stavolta, al contrario di come accade di solito, sono io a baciargli la punta del naso.
Lui mi prende le mani e le bacia e solo allora realizza che siamo per terra.
Scuote il capo e si alza, poi mi aiuta a sollevarmi e mi fa sedere sul letto mentre Sirahel torna con un dottore.
Inizialmente il medico mi guarda quasi come se fossi un miracolo e subito dopo si avvicina e mi controlla i segni vitali.
Appurato che io sto bene, anche se credo che non si spieghi come, volge lo sguardo a Castiel e gli tocca il polso per controllare il suo battito cardiaco.
Sgrana gli occhi e lo fissa.
Sig. Ellinger il suo cuore batte all'impazzata.” gli dice.
Io e Castiel ci guardiamo.
Il suo cuore batte sempre all'impazzata, solo che noi sappiamo perchè, il medico no.. E di certo non possiamo dirglielo.
Io.. ero molto preoccupato per mia moglie e il mio bambino..” risponde Cass tranquillo “Ora che ho visto che stanno bene, starò bene anche io.”
Sorrido e intreccio le dita alle sue.
Poi volgo lo sguardo a Sirahel e sorrido anche a lui.
Mi ha nascosto molte cose, cose importanti. Ma la vita è troppo breve per prendersela.. Ora lo so meglio di prima.
L'Arcangelo mi sorride e si avvicina baciandomi i capelli, sotto gli occhi contenti di Castiel.
Il dottore aggiorna la mia cartella clinica e poi esce comunicandomi che dovrò comunque rimanere lì qualche giorno.
Annuisco e senza fare il minimo accenno ai miei incubi, mi sposto indietro i capelli e poi mi schiarisco la voce.
Cos'è successo di preciso?” chiedo “Voglio dire, è ovvio che fosse qualcosa di soprannaturale.. Ma cosa?”
Sirahel e Cass si guardano silenziosi ed è come se entrambi avessero paura di dirmi cosa è accaduto.
Magia nera!” mi comunica diretto e secco Sirahel “Era sia su te che su Cass. Solo che su di lui ha avuto effetti meno devastanti. Tu sei.. viva solo perchè la Grazia del tuo piccolo ti ha protetto. Io e Cass abbiamo fatto un rituale per tirarti fuori.. Ma lui non è più forte come un tempo..” mi spiega.
Mi irrigidisco un po'.
Il mio piccolo, che io ucciderò secondo i miei sogni, mi ha salvata.
Annuisco indifferente. Cass e Sirahel non sanno quello che so io e quindi non possono nemmeno immaginare quanto quelle parole mi turbino.
Faccio un grosso respiro e poi un'idea si fa largo nella mia mente.
E' come una sensazione.. sgradevole.
E' stato Neil vero?” chiedo guardando Castiel.
Il mio adorabile angelo annuisce e mi stringe la mano.
Poi chiude gli occhi per un attimo barcollando appena.
E' stanco.. e scombussolato.
Ha fatto un rituale per salvarmi e questo lo ha spossato.
Mi alzo senza lasciare la sua mano e poggio la bocca sulla sua.
Lui in un primo momento rimane fermo, sento il suo cuore accelerare un po' e mi rendo conto che forse fare questo tipo di cose davanti a Sirahel lo imbarazza.. Ma io sento il bisogno di averlo vicino, fisicamente e spiritualmente ora..
Dopo un attimo però, dischiude poco la bocca approfondendo quel bacio e mi stringe delicatamente.
Si allontana piano e mi bacia di nuovo velocemente. Poi mi sorride dolce.
Le sue labbra sono arrossate e ha l'espressione più dolce che io abbia mai visto.
Gli accarezzo il viso e poi il torace e lo abbraccio un po'.
Vai a casa.” gli dico.
Lui sembra perplesso.
Cosa? No.. non se ne parla proprio. Resterò qui con te.” mi dice deciso.
Castiel.. Vai a casa. Sei stanco e spossato. Hai bisogno di dormire.” gli dico di nuovo.
Lui scuote il capo contrariato e io gli blocco dolcemente il viso tra le mani posando i miei occhi dentro i suoi.
Ti prometto che ti chiamerò per qualsiasi cosa. Ci metterai dieci secondi a raggiungermi se avrò bisogno di qualcosa.” gli preciso sorridendo.
Lui ribatte con dei determinati no , ma poi, forse per accontentarmi, o forse perchè è davvero spossato, acconsente e mi bacia dolcemente prima di avviarsi verso la porta seguito da Sirahel che mi fa un furbo occhiolino.
Prima di uscire però, Castiel si ferma e torna indietro.
Prende il mio anello dalla tasca dei suoi jeans e me lo rimette al dito.
Ecco qual è il suo posto!” mi sussurra guardandomi la mano.
La bacia e poi mi bacia di nuovo. Infine esce dalla stanza, ed io, mio malgrado, mi ritrovo sola e triste.
Quello che ho visto nella mia mente mi lascia sconvolta.
Vorrei trovare un modo per evitare di pensarci, ma non ci riesco.
Se quello che ho sognato si avvererà, io ucciderò Cass e il frutto del nostro amore e questo non posso sopportarlo.
Mi ritrovo a versare lacrime amare e dopo ore da sola a pensare, decido cosa fare.
Mi alzo e mi rivesto chiedendo in prestito una delle divise alle infermiere, poi esco dalla mia stanza e contro il parere del medico, firmo ed esco dall'ospedale per tornare a casa.
Ci torno in taxi e quando arrivo, prendo la chiave sotto lo zerbino ed entro.
La casa è silenziosa. Suppongo che Cass stia dormendo.
Salgo di sopra ed entro piano nella nostra camera.
Lui dorme dolcemente sul letto ed io faccio piano perchè non voglio svegliarlo bruscamente.
Rimango ferma per un attimo ricordando il momento di terrore vissuto la notte prima e poi mi avvicino.
Castiel..” lo chiamo delicatamente accarezzandogli i capelli, e dopo pochi secondi lui apre gli occhi e li spalanca non appena realizza che sono a casa.
Si gira velocemente, ma sembra stare meglio..
Allison..” mi dice “Che ci fai qui? Dovresti essere in ospedale.”
Annuisco e sospiro tremando un po' per la tensione che mi cresce dentro.
Lo so.. Ma non volevo stare lì. Io non..”
Le mani mi tremano ed il tremore è ben visibile mentre ne alzo una per poggiarla sul suo viso.
Lui, ovviamente lo nota.
Ally.. Stai bene?” mi chiede.
Annuisco piano ma poi scuoto il capo.
No.. Non posso stare qui, con te. Ti amo Cass, ma devo andarmene.” gli sussurro alzandomi e dandogli le spalle.
Di che stai parlando?” mi chiede lui con voce tremante.
Prendo un grosso respiro e parlo, senza guardarlo.
Quello che ho visto nei miei sogni era.. Cass, sono pericolosa e ti ho già privato di troppo. E' meglio che io vada così eviteremo tante orribili cose.”
Non so nemmeno io quello che sto dicendo.
Perchè vorrei dirgli tutto ma so che è meglio essere vaghi.. Almeno per ora.
Chiudo un po' gli occhi e piango lievemente. Quando li riapro Cass è davanti a me e mi guarda col viso teso e il mento che trema.
Dimmi di che stai parlando. Perchè ti amo Allison ma..” sorride appena nervoso “ma fatico a seguirti al momento.”
Scuoto lievemente il capo e mi porto una mano sul cuore.
Non importa. Sai cosa? Non importano i sogni o chissà che. Io devo andarmene. E devo farlo presto.” gli dico avvicinandomi alla porta.
Cass però mi blocca afferrandomi per un braccio e mi “costringe” a voltarmi verso di lui.
La sua mano mi tiene salda.. Se non sapessi che mi ama direi che stringe proprio per farmi male.
Per farmi capire come si sente lui ora.
No..” mi dice “Non andrai da nessuna parte. E sai perchè? Perchè la creatura dentro di te, è anche mia.. Sono suo padre e non ti lascerò andare.”
E' deciso ma lacerato dentro. Riesco a vederlo nei suoi occhi.
Dimmi cos'hai visto nei tuoi sogni.” continua.
Scuoto il capo decisa: non glielo dirò.
Dimmelo Allison. O lo scoprirò a modo mio.” mi ripete di nuovo.
Lo guardo e vorrei stringerlo forte.
Ma non posso, ne va della sua salvezza e della salvezza del nostro bambino. Io lo porterò da lui non appena verrà al mondo, perchè stare con me potrebbe essere pericoloso.
No!” dico dura.

*****

Ora ne sono sicuro, Allison vede quello che ho visto io, quell'orribile scena di morte.
Lei che uccide me e la creatura che porta in grembo.
E ora vuole andarsene pensando così di poter evitare tutto questo.
Quanto si sbaglia.
Una cosa del genere, si può evitare solo lottando e restando uniti... quando crede che la convincerebbe Lucifero?
Quando è lontana da me! Probabilmente Neil voleva proprio.. dividerci.. magari uccidendo me in qualche modo.. non so.
Spero che Dean e Sam lo abbiano fatto fuori..
Allison.. non costringermi a farlo... starò male..” le dico cercando di persuaderla.
Se collaborasse, potremmo spezzare questo circolo vizioso senza che io le entri in testa.
Ma lei non vuole dannazione, e io non voglio dirle che ho capito tutto...
Costringerti a fare cosa? Comunque la risposta è sempre no Cass... non posso e non voglio e...”
Non le do il tempo di finire la frase, perché le poso una mano sul viso e... la faccio cadere in un profondo sonno.
Odio fare queste cose.. mi sembra di violare le persone, ma Ally non mi lascia scelta.
La prendo tra le braccia e l'adagio sul letto, le accarezzo il viso e sospiro pensando a quanti problemi ci piovono addosso ogni giorno, e chissà quanti ce ne pioveranno in futuro...
Mi siedo sul letto e le poso una mano sulla fronte, non sono neanche sicuro di riuscire a farlo, l'ultima volta ero totalmente angelo, ora.. non so più cosa sono.
Recito alcune parole magiche e un brivido di freddo mi avvisa che ci sto riuscendo, sto entrando nel suo subconscio.
Perdo i sensi, come era ovvio che accadesse, e mi sento scivolare a terra lentamente.

Mi ritrovo in uno scenario orribile, fuoco e fumo dappertutto.
E zolfo, un nauseante odore di zolfo.
È lo scenario che ho visto io... avevo ragione, Allison vede se stessa uccidere suo figlio e poi me.
Avanzo tra le rovine di qualcosa, forse una chiesa o un palazzo.. non ne ho idea.
Sento il pianto di un bambino e la risata di... Allison.
O no, non posso essere arrivato tardi.. lei non deve più vedere quelle cose orribili!
Corro in direzione delle voci e vedo me stesso mentre stringo a me l'unica cosa veramente buona che ho fatto in tutta la mia esistenza, Allison è davanti a me ma non è propriamente lei.. oddio riesco a vederlo....
Distolgo un attimo lo sguardo e mi avvicino ancora di più, sembra che non si accorgano della mia presenza.
Il Castiel di questo incubo le intima di non avvicinarsi e tiene stretto a sé il suo amore, lei ridacchia e si avvicina ignorando i suoi disperati tentativi di tenerla lontana da loro.
Vieni qui, tesoro della mamma...”
NO!” grido scattando verso di lei, l'afferro per le braccia e la scaravento a terra.
Tu non prenderai mai Allison, né nostro figlio! Qualsiasi cosa tu sia, tornatene da dove sei venuto e lasciaci in pace!”
Come hai fatto ad entrare nei suoi sogni? Come hai fatto?” ripete la cosa che sembra Ally ma non lo è, e non è neanche Lucifero.
Vattene in nome di Dio, torna dal tuo padrone!”
Non so se sia stata la mia forza o abbia semplicemente deciso di andarsene, sta di fatto che l'immagine cambia rapidamente, e io e Allison ci ritroviamo in una stanza bianca.
Mi guarda perplessa.
Siamo nei miei sogni?” mi domanda.
Sì.. ora è tutto finito.”
Sta piangendo. “Hai visto cosa diventerò?”
Mi avvicino e le prendo le mani. “Tu non diventerai il suo tramite, e niente di quello che hai visto si avvererà. Era solo un sortilegio, Neil sapeva i tuoi punti deboli e li ha sfruttati. Non ci accadrà nulla, te lo prometto.” la rassicuro.
Lei annuisce e mi stringe le mani. “Torniamo a casa?” mi chiede.
Sì, torniamo a casa...”

Riprendo conoscenza e a fatica mi tiro su, poso di nuovo una mano sulla fronte di Allison e la sveglio dal suo sonno magico.
Lei apre gli occhi e si mette seduta.
Tu già lo sapevi...” sussurra con la voce incrinata.
Annuisco. “L'ho immaginato, perché... ho visto anche io la stessa cosa. Una visione.. non so perché ma ho avuto una visione uguale ai tuoi sogni... dovevo fermarli, mi dispiace...”
Allison si copre la bocca con una mano cercando di fermare i singhiozzi.
Allora mi hai visto uccidere... la nostra creatura... uccidere te...” mormora.
Deglutisco a vuoto e annuisco lentamente. “Sì l'ho visto, ma sapevo che non era vero, che non eri tu...”
Posso diventarlo, Cass! Posso diventare così... ho sognato il momento in cui Lucifero mi inganna e si fa dire di sì.. ho sognato che riprendevo il controllo di me e tu mi dicevi che mi odiavi... io non voglio che accada tutto questo!” si sfoga tra le lacrime.
Questo io non l'avevo visto...
Calmati Ally! Non accadrà nulla se restiamo insieme! Nel tuo sogno con Lucifero, io c'ero? Dov'ero io, mi hai visto?”
Lei ci pensa un attimo e poi scuote il capo.
Appunto! Se ti allontanassi sul serio, saresti più vulnerabile! Quand'è che Sam ha combinato quel casino?” continuo accigliato “Quando è rimasto da solo! Ma in quel caso possiamo dire che Dean, in quanto morto, non poteva vegliare su di lui! Io si, io posso evitare o almeno.. tentare di evitarlo fino all'ultimo. Tu e nostro figlio, dovete restare con me. Non potete lasciarmi...”
Allison mi guarda negli occhi e mi prende il viso tra le mani.
Hai ragione... hai ragione come sempre.. è solo che ho tanta paura! Vi ho visti morire... vi ho uccisi io stessa! E le tue ultime parole prima di morire tra le mie braccia sono state di odio... mi odiavi.”
Allison... non potrei mai odiarti. Tu mi hai fatto conoscere l'amore, quello vero. Dicono che gli angeli amano tutte le creature.. e in linea di massima è vero ma.. quello che mi hai insegnato tu, è diverso. Quest'amore è solo nostro, intenso e totale. Tu mi hai reso davvero felice, ora so cos'è la felicità e prima non ne conoscevo che il nome. Come potrei arrivare ad odiarti? Come? Anche se.. accadessero quelle cose.. probabilmente odierei me stesso perché non riuscirei ad odiarti nonostante tutto. Un solo giorno accanto a te e a quella creatura che stringevo tra le braccia, varrebbe tutta una vita. Quindi, smettila con queste paure e andiamo avanti. E soprattutto...” faccio una pausa per darle un bacio sulle labbra “la prossima volta che ti dico di non dar retta ad uno stregone, obbedisci per favore!”
Allison annuisce accennando un sorriso e poi mi abbraccia, affondando il viso nel mio petto.
Ora riposati amore mio... questa volta non ci saranno brutti sogni a farti stare male.” le dico sciogliendo l'abbraccio.
Lei si distende e io le metto una coperta addosso, faccio per alzarmi ma cado in ginocchio.
Cass!” grida lei mettendosi seduta.
Mi rialzo scuotendo il capo. “Troppi viaggi astrali oggi” ammetto sospirando “credo che dovrei riposare anche io..”
Ally mi prende la mano e mi tira verso di se. “Allora stenditi accanto a me..” e mi fa spazio.
Mi sdraio sul letto e lei posa la testa sul mio petto, mentre io l'abbraccio stretta.
Che bello ascoltare il tuo cuore... batte così veloce. Il dottore si è spaventato nel sentirlo! Se sentisse come batte quando facciamo l'amore, gli verrebbe un colpo!”
Sorrido e le bacio la fronte.
Il cuore reagisce così in tutti i tramiti, è normale” spiego “ma prima di amarti non batteva così forte...”
Lei mi stringe più forte e sospira. “Neanche il mio. Non hai mai battuto così forte, per nessuno...”
E dopo queste reciproca dichiarazione, ci addormentiamo l'una nelle braccia dell'altro, ascoltando il battito dei nostri cuori.
E io, riesco a sentire anche quello di mio figlio.


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Capitolo 29
*** Sometimes they come back ***


Sometimes they come back


Mamma, posso aiutarti?”
Sorrido alla piccola creatura accanto a me e annuisco prendendo una sedia.
La faccio salire sopra e le metto in mano un grande cucchiaio.
Avrà si e no cinque anni. Ha i capelli castani e lucenti , come i miei, e gli occhioni blu di suo padre.
E' adorabile.
Sorrido e osservo in silenzio ciò che fa.
Gira piano e dopo qualche minuto si ferma.
Mamma,” mi dice “cosa sono quegli strani pallini dentro l'impasto?”
Guardo la ciotola e arriccio poco la bocca.
Sono grumi tesoro! Significa che qualcosa nel tuo modo di mescolare non va bene.”
Sembra incupirsi e nei suoi occhi spuntano grossi lacrimoni.
Significa che ho rovinato la torta per il compleanno di papà?” mi chiede dolce.
Scuoto il capo e accarezzo il suo visino tenero.
No amore, non devi preoccuparti. Sistemeremo i grumi e se non dovessimo riuscirci faremo un altro impasto.” dico calma.
E' ancora triste.
Scende dalla sedia e il suo viso si riempie di lacrime in pochi secondi.
E' triste perchè pensa di aver rovinato la torta.
Mi piego sulle ginocchia e prendo le sue manine.
Tesoro della mamma, non piangere. Va tutto bene. Te lo giuro!”
Scuote il capo con decisione.
No! Ho rovinato la torta e ora papà non avrà un dolce per il suo compleanno.”
Allungo le braccia e stringo il mio tesoro dolcemente mentre le sue lacrime diventano singhiozzi.
Cass arriva dopo pochi minuti e ci osserva perplesso.
Hey, hey..” dice raggiungendoci e piegandosi a sua volta sulle ginocchia “Che succede qui?” chiede.
Il nostro piccolo amore si allontana da me e lo guarda asciugandosi gli occhi.
Ho fatto delle palline nella tua torta di compleanno, l'ho rovinata.” dice teneramente.
Mi strappa un sorriso dolce e lo strappa anche al padre.
Castiel bacia il suo nasino e si solleva tenendolo stretto a sé.
Si avvicina alla ciotola e guarda l'impasto.
Ah.. tu intendi i grumi?” chiede.
Si, i grumi. Mamma ha detto che si chiamano così.”
Annuisco e mi avvicino a loro.
Cass mi guarda e mi sorride.
Scommetto però che la mamma non ti ha detto una cosa molto importante.”
Quella meravigliosa creatura lo guarda e corruga la fronte.
Cosa?”
Cass sospira e prende un cucchiaio di impasto, ne mangia un po' e chiude gli occhi con espressione estasiata.
Li riapre e sorride.
Io adoro i grumi!” sussurra.
Quel piccolo tesoro lo guarda e sorride.
Davvero?”
Cass annuisce deciso.
E' così tenero in versione papà. Più di quanto sia già.
La nostra vita sorride felice e lo abbraccia forte. Castiel ricambia affettuosamente e poi sorride poggiando la bocca sulla mia.

Il campanello. Suonano alla porta.
Mi sveglio di colpo e mi accorgo di aver dormito per parecchi minuti.
Stavo leggendo un libro e poi devo essermi addormentata.
Sento Castiel armeggiare al piano di sopra con qualcosa.
Allison..” mi dice “Apri tu?”
Annuisco ancora assonnata e mi schiarisco la voce.
Si!” urlo.
Ho fatto un sogno dolcissimo.
E' stato come vedere uno squarcio di futuro fatto di impasti per torte e grumi saporiti.
Sorrido e mi perdo nel ricordo di quelle dolci immagini e poi mi ricordo che devo aprire la porta.
Mi alzo piano e accarezzo il pancione.
Inizia ad essere un po' pesante, ma non tanto.
Ora ho la scusa perfetta per mangiare tanto. Devo mangiare per due dopotutto.
Sorrido tra me e me e apro la porta ritrovandomi davanti qualcuno che non credevo di rivedere mai più.
Jeff..
Cosa, cosa ci fa qui?
Io avevo rimosso dalla mia mente lui e tutto ciò che lo riguarda. Avevo deciso di metterlo via insieme agli spiacevoli ricordi e ora mi piomba in casa?
Mi guarda da capo a piedi soffermandosi sul mio ventre rotondo e poi mi guarda negli occhi.
Wow..” mi dice “Questa non me l'aspettavo!” continua indicandomi la pancia.
Poggio entrambe le mani sopra, quasi come se volessi proteggere la creatura dentro di me e lo guardo ritrovando finalmente l'uso della parola.
Ed io non mi aspettavo di rivederti. Anzi, speravo di non rivederti.” gli dico.
Ride appena ed entra dentro senza nemmeno chiedere se può.
Gioca con le chiavi della sua auto e poi le la lancia sul divano.
Andiamo bellissima.. Non essere così scontrosa.” mi dice.
Lo fisso perplessa.
Bellissima? Davvero?
Chiudo la porta senza levargli gli occhi di dosso e piego appena la testa.
Che diavolo vuoi?” gli chiedo.
Lui sospira.
Vedi, bellissima.. Da quando io e te ci siamo lasciati ho avuto modo di pensare..”
Non sapevo che tu sapessi come si fa a pensare..” lo interrompo.
Lui ride e annuisce piano.
Ed io non sapevo che ti saresti consolata così in fretta.. Eppure eccoti qui in dolce attesa.” mi dice “Chi è il fortunato?”
Sto per rispondergli, ma Castiel scende le scale e mi precede.
Sono io il fortunato!” risponde guardandolo serio.
Mi raggiunge e si mette accanto a me.
E tu sei?” gli chiede.
Jeff lo guarda in modo strano, non so che espressione abbia sul viso. Credo che sia.. non so dirlo con esattezza.
Mi verrebbe da dire geloso, ma di solito chi è geloso ama, e non credo che Jeff mi abbia mai amata davvero.
Sono Jeff!” dice tranquillo “Sono il primo e più grande amore di Allison.”
Mi guarda e mi fa l'occhiolino ed io assumo un'espressione disgustata.
Forse è il primo amore, ma di sicuro non il più grande.
Il più grande ce l'ho qui accanto e ha occhioni blu e due belle ali d'angelo.
Oh.. quindi sei quello che devo ringraziare.” gli dice Cass.
Ringraziare?” mi lascio sfuggire perplessa.
Castiel mi guarda e annuisce, poi guarda Jeff.
Si, perchè se tu non l'avessi tradita e lei non fosse partita disgustata dall'idea di incontrarti di nuovo, io non l'avrei mai incontrata ed ora non saremmo sposati né in attesa di un bambino.” gli dice il mio angelo che oramai è più umano “Quindi.. grazie mille Jeff!”
Jeff sembra contrariato dalle parole di Cass.
Ride nervoso e lo guarda.
Come vuoi amico. Ma se sono qui c'è un motivo!” gli dice “Mi manca Allison e la rivoglio!”
Lo guardo e sgrano gli occhi.
Cosa sono? Una macchina che puoi usare, poi buttare e poi riprendere quando ti pare?
Rido e mi passo una mano sul viso.
Divertente!” gli dico.
Sono serissimo.” sentenzia Jeff.


*****

Azzurro. Sì, direi che il colore è perfetto.
Forse no, forse dovrei toglierlo e mettere tipo.. che so bianco, o giallo...
Ally non vuole sapere se è maschio o femmina, e se tingo i muri di azzurro lo capirà subito.
Sì, perché nostro figlio è un maschio.
In quelle orrende visioni lo vedevo ma... non percepivo il suo genere, era come... un'immagine sfuocata.
Vedevo i suoi occhi blu ma non se fosse un maschietto o una femminuccia.
Ma ora lo so, l'ho sentito.
È un piccolo Castiel. Beh anche un piccolo Jimmy, in effetti.
Lo so da due settimane e sono riuscito a tenere il segreto con Allison. L'ho detto a Sirahel e.. a Dean e Sam.
Mi hanno giurato che se per caso vedranno o sentiranno Ally, non le diranno nulla. Ma ci si può fidare della parola di due che, appresa la notizia, hanno iniziato a fare battute stupide e a litigare su come dovremmo chiamarlo?
Sam, molto saggiamente ma un po' egoisticamente, ha proposto di chiamarlo Samuel visto che è anche il nome di un profeta.
Dean invece ha detto, testuali parole: “Ma smettila! Dean è da veri uomini! Vuoi che lo chiamino Samantha?
Insomma, hanno litigato per almeno mezz'ora, e io li guardavo litigare scuotendo sconsolato il capo.
Perché gliel'ho detto? Beh... volevo condividere con loro questa notizia... anche se poi un po' me ne sono pentito, visto l'inutile battibecco che ne è derivato.
Saremo noi a decidere come chiamare nostro figlio. Il nome è una cosa importantissima, io lo so bene.
Non si mette un nome a caso.
Però in effetti dargli un nome biblico...
Ok, è presto per pensarci, Ally è solo al quinto mese... e io sto già sistemando una cameretta per lui.
Avere dei poteri è utilissimo, sono riuscito a portare qui dei mobili senza che lei se ne accorgesse... e posso dipingere i muri senza sfiorarli! Oddio... sto facendo giochetti da prestigiatore.
Però è venuta bene, è tutta sui toni dell'azzurro e del bianco... sì, capirà subito che si tratta della stanza di un maschietto.
Sospiro e prendo una decisione: glielo dirò.
L'ho detto a quei due cialtroni dei Winchester, e non lo dico alla mamma? E se si arrabbierà pazienza... sopporterò stoicamente.
Hanno appena suonato alla porta. Chiedo ad Allison di andare ad aprire mentre finisco di sistemare la cameretta.
Le farò una sorpresa. Si fa così, no?
Spero davvero che le piaccia e che... non si arrabbi con me per la storia del sesso di nostro figlio.
Per me che fosse stato maschio o femmina, sarebbe stato sempre e comunque mio figlio, con tutto l'amore che questo comporta.
E per Allison? Ho sentito dire che per gli umani a volte c'è differenza, cioè hanno delle preferenze.
Da come sono saltati dalla gioia, direi che ai fratelli cacciatori piace l'idea che sia un maschio.
Inoltre Dean ha giurato che se riusciamo ad uscire vivi dall'Apocalisse, gli insegnerà a sparare..
Bella prospettiva.
Sento un brivido freddo lungo la schiena. È un segnale che arriva direttamente da... mio figlio.
Chi diavolo è arrivato?
Scendo le scale giusto in tempo per sentire un tizio chiedere ad Allison chi è il fortunato padre del suo bambino.
Sono io il fortunato!” rispondo con enfasi raggiungendola. “E tu chi sei?”
Mi fissa con aria di sfida. “Sono Jeff, il primo e più grande amore di Allison.” sentenzia serissimo.
Cosa? Non mi dire... è quel bastardo che ha spinto Ally al suicidio! Io ti...
Ma faccio finta di nulla, la storia ufficiale è che lei è partita dopo la rottura della loro relazione, non posso aggredirlo dicendogli che per colpa sua Ally è finita all'inferno.
Gli spiego invece che dovrei ringraziarlo, perché se non l'avesse tradita e lei non fosse andata via, non sarebbe mai stata mia e non mi avrebbe dato un figlio.
Lui ridacchia nervosamente e mi guarda di torvo. Crede di spaventarmi? Non lo sa, ma io potrei ammazzarlo con una sola mano.
Come vuoi amico. Ma se sono qui c'è un motivo!” mi dice “Mi manca Allison e la rivoglio!”
Allison lo fissa incredula, mentre io sto per scagliarmi contro di lui.
Divertente!” replica lei stizzita.
Sono serissimo.” dice lui.
Poi guarda di nuovo me, con quella sua stramaledetta aria di sfida.
Ti accomodi fuori dalla porta da solo, o vuoi che ti ci spedisca io a calci nel sedere?” gli chiedo acido.
Giurerei che Allison mi sta guardando con orgoglio.
Che prode cavaliere” mi prende in giro “ma io c'ero prima di te, lei è mia.”
Sorrido stringendo i pugni. “Allison non è né un parcheggio né una macchina, e inoltre se non l'hai notato, aspetta un figlio da me.”
Jeff si stringe nelle spalle. “Pazienza, non è un problema per me. A me interessa solo lei..”
Me o miei soldi?” chiede Allison dura.
Lui tentenna e poi sorride. “Tesoro, per chi mi hai preso? Sai cosa c'è stato tra di noi, cos'eravamo insieme.... e non fa niente se ti sei messa con questo... simpatico ragazzo. Te lo farò dimenticare presto.”
Non resisto più e lo afferro per il bavero della giacca. “Ora tu esci immediatamente da questa casa, o giuro che...”
Che fai, eh? Mi prendi a schiaffi?” mi sfida senza ritegno.
Quasi lo sollevo da terra tenendolo per la giacca. “Non sfidarmi, Jeff. Tu non mi conosci, posso essere molto cattivo.”
Finalmente un lampo di timore attraversa quello sguardo strafottente. Ma non gli impedisce di essere ancora sarcastico.
“E' bello fare il mantenuto, vero? Una sensazione che conosco...” bisbiglia come per non farsi sentire da Allison.

Lo scuoto un po' prima di rispondergli. “Se c'è qualcuno con la faccia da puttana, quello sei proprio tu!”
Cass, ti prego basta.” mi dice Allison posandomi una mano sul braccio.
La guardo per un istante e poi mollo la presa, spingendolo lontano da me.
Jeff si sistema la giaccia sorridendo. “Vedo che ci tieni ancora a me, dolcezza!”
Allison lo guarda disgustata e scuote il capo. “Non voglio che mio marito si sporchi le mani, ecco perché.”
Poi mi si avvicina e mi prende una mano. “Lasciaci soli Cass, solo un momento...”
Io sgrano gli occhi e non credo alle mie orecchie. “Cosa?”
Ti prego, fidati di me. Devo parlare con lui di una cosa importantissima.” insiste stringendomi la mano e posando la propria sul pancione.
Sospiro profondamente ma cedo, la bacio sulle labbra, giusto per ribadire il concetto al nostro Jeff, e mi allontano.
Va bene... torno di sopra...”
Salgo le scale e torno nella cameretta di mio figlio.
Io mi fido di Allison, non farebbe mai qualcosa di.. sbagliato. E non credo proprio che voglia riappacificarsi con quello lì mentre aspetta un figlio da me.
Ma sono nervoso, non mi piace sapere che la causa della sua morte è nel nostro salotto.

*****

Sorrido a Cass fin quando non scompare in cima alle scale e poi mi volto verso Jeff.
C'è mancato poco che Castiel lo picchiasse e onestamente se gli avesse spaccato la faccia non mi sarebbe dispiaciuto affatto.
Però sono quasi sicura che l'avrebbe ucciso solo spingendolo via, e non ne vale davvero la pena.
Mi avvicino a quell'idiota del mio ex e gli tiro uno schiaffo fortissimo.
Il suo labbro sanguina ma lui mi guarda e mi sorride.
Hai sempre avuto un bel caratterino..” mi dice “Era quello che mi eccitava maggiormente in te.”
Lo guardo disgustata e respiro affannata perchè il colpo che gli ho tirato, gliel'ho tirato con tutta l'anima e il cuore.
Davvero non so come facevo ad amarti!” gli dico “Sei l'essere più disgustoso che esista sulla faccia della terra.”
Lui ride e si pulisce il labbro col palmo della mano.
Era il sesso bellissima. Quelle favolose notti piene di passione..” mi dice sussurrando “Le ricordi?”
Lo guardo perplessa e disgustata. Non sembra nemmeno lui.
Una volta era uno stronzo dentro, ma lo nascondeva bene. Ora invece è stronzo dentro e la sua stronzaggine si vede da fuori.
Fuori!” gli dico.
Se c'è qualcuno che deve uscire da questa casa, è quel pagliaccio al piano di sopra.” mi risponde lui.
Come osa chiamare Castiel pagliaccio? Uno solo dei capelli del mio angelo lo renderebbe migliore.
Prendo un grande respiro e cerco di non agitarmi troppo per non fare male al piccolo.
Tu.. Come osi venire in casa mia e chiamare mio marito pagliaccio?” gli dico calma ma fredda “Come osi ripresentarti qui dopo quello che mi hai fatto? Tu mi hai tradita e umiliata, nel momento in cui avevo più bisogno di te. Hai fatto l'amore con un'altra donna nel mio letto, nella mia casa. La casa che ti avevo offerto per vivere.”
Jeff sembra aver abbassato la cresta.
Sei stato l'uomo più orribile che potessi incontrare. Sei stato.. sei stato il mio più grande errore.” gli dico ancora “E anche io dovrei ringraziarti, perchè grazie a te e a come sei, ora apprezzo Castiel ancora di più. Lui è meraviglioso, tu sei feccia.”
Oddio!! Mi sento libera ora che gliel'ho detto.
Avrei dovuto farlo tanto tempo fa!
Lui ride appena nervoso e guarda il pavimento.
Quando rialza gli occhi su di me, sembra che.. Non è possibile, sembra pronto a piangere.
Riprende le chiavi della sua auto sul divano e annuisce piano.
Buona vita Allison!” mi dice “E anche se ti è difficile crederlo, per ovvi motivi, io ti ho amata.”
Detto questo si volta e se ne va lasciandomi perplessa per un attimo.
Dice di avermi amata ma onestamente non ci credo. Io lo amavo, lui amava solo ciò che il mio corpo e il mio conto in banca potevano offrirgli.
Faccio un grosso respiro cercando di assumere un'espressione tranquilla e raggiungo Castiel di sopra.
Devo dirgli che Jeff se ne è andato e sopratutto che lo amo tanto.
Salgo lentamente le scale e seguo il rumore che sento.
Non so che rumore sia di preciso, credo di una sedia che si sposta.
Lo raggiungo e sto per dire qualcosa, ma di colpo non riesco a parlare.
Mi guardo intorno senza parole. La stanza è pronta e addobbata per il nascituro e dai colori usati direi che è un maschietto.
Un maschietto. Quegli occhioni blu e quei capelli castani nei miei sogni appartengono ad un maschietto.
Vorrei sorridere e saltare di gioia, invece mi ritrovo con gli occhi gonfi di lacrime.
Guardo Castiel e mi mordicchio il labbro arricciando poco la bocca per non piangere. Ma non serve, perchè le lacrime cominciano a scorrere veloci sul mio viso.
In quella camera c'è tutto quello che serve.. E' bellissima.
Castiel corruga la fronte e mi si avvicina.
Amore.. Spero che siano lacrime di gioia.” mi sussurra sorridendo.
Lo guardo e l'unica cosa che riesco a fare e poggiare la bocca sulla sua mentre le mie lacrime gli bagnano le labbra.
Gli stringo le mani e annuisco.
E' la cosa più bella che io abbia mai visto.” gli dico piangendo un po' di più.
Sono disgustosamente sensibile a volte.
Lui mi stringe un po' e mi accarezza i capelli.
Da come piangi non si direbbe!” mi dice “Hai uno strano modo di dimostrare la gioia lo sai?”
Sta cercando di farmi sorridere e ci riesce..
Mi stacco piano da lui e lo guardo negli occhi per un attimo, poi mi guardo di nuovo intorno.
Ero un'anima dannata seduta tra le fiamme dell'inferno.” gli dico “E ora sono una moglie e presto sarò una madre. Hai idea di quanto bene tu mi abbia fatto?”
Gli occhi di Castiel sono lucidi. Ora sono io a tirare lui nella mia malinconia.
Tu mi hai reso completa.” gli dico ancora “E ti amo tanto.”
Il mio amore lascia cadere qualche lacrima e mi bacia stringendomi piano.
Il bene che ti ho fatto io, non è niente paragonato a quello che mi hai fatto tu! Tu mi hai portato alla vita Allison..” mi dice tenendo la fronte poggiata sulla mia con gli occhi chiusi.
Sorrido appena e lo bacio di nuovo, poi mi allontano poco senza lasciargli la mano, mentre poggio l'altra sul pancione.
Quindi è un maschietto?” chiedo.
Lui sorride e annuisce.
So che non volevi saperlo, ma so anche che voi umani avete una certa.. preferenza sul sesso dei nascituri.” le dico “Così ho pensato di prepararti diciamo.”
Annuisco e prendo un pupazzetto stringendolo un po'.
Tu avresti preferito una femminuccia?” mi chiede dopo qualche secondo.
Lo guardo e sospiro.
A me basta che nasca sano, che stia bene e che sia felice. Maschio o femmina non importa.. Gli darò comunque tutto l'amore che ho da offrire.” gli dico.
Castiel mi guarda con gli occhi dolci e poi mi stringe baciandomi i capelli.
Eh si! Sono proprio fortunato ad averti.” mi dice.
Sorrido e rimango stretta a lui.
Hai già pensato ad un nome?” gli chiedo.
Io ne avrei uno in mente.
So che a lui piacerebbe. Ne sono sicura.
Castiel scuote il capo e sospira.
Sam e Dean hanno litigato per questo.. Sam ha suggerito di mettere al piccolo Samuel e Dean sostiene invece che Dean sia più da uomo.” mi racconta.
Rido appena per nulla stupita dal fatto che loro lo sappiano. Sono amici di Castiel.. Gli unici due, a parte Sirahel.
Quei due ragazzi a volte mi preoccupano.” dico scherzosa.
Non dirlo a me!”
Faccio un grosso respiro e mi allontano un po' da Cass per guardarlo negli occhi.
Io ho un'idea!” gli dico “Che ne dici se lo chiamassimo Gabriel? Era il tuo fratello prediletto lassù, se non ricordo male.”
Lui sgrana gli occhi e mi guarda.
Non so dire che espressione abbia, ma spero che gli faccia piacere.
Farei tutto per lui e dopotutto.. Gabriel è un bel nome.

*****

La guardo e non so che dire. Stringe tra le braccia quella specie di gattone di pezza che pare piaccia tanto ai bambini e mi sorride, con quelle deliziose fossette che bacerei di continuo.
Gabriel.
Vorrebbe chiamare nostro figlio come quel fratello che... ho perso tanto tempo fa ma che non ho mai dimenticato.
Non so neanche se sia vivo o morto o perché se ne sia andato così, da un giorno all'altro, abbandonando il paradiso senza neanche dirmi addio.
Cass? Tutto bene?” mi domanda dopo un po', vedendo probabilmente la mia espressione stupita e confusa.
Sì” annuisco io “è solo che... non dobbiamo chiamarlo Gabriel solo perché era il nome di uno dei miei tanti fratelli.” le dico lasciando intendere.. che cosa?
Che è un argomento che mi ferisce ancora?
Ally posa il pupazzo nella culla bianca e azzurra mi prende il viso tra le mani.
Amore... se non ti piace lo chiameremo in un altro modo. Gabriel è un bel nome e pensavo che sarebbe piaciuto anche a te.”
E mi piace infatti” ammetto “nonostante tutto io gli voglio bene e poi è vero.. Gabriel è un nome meraviglioso e ha un significato molto importante.” le spiego con un sospiro.
E allora? Perché hai quell'espressione?”
Perdonami Allison, in realtà più ci penso e più piace questo nome, e sono contento che tu abbia pensato di chiamare nostro figlio come mio fratello. Solo che a volte quando penso a tutta quella storia.. beh non so che pensare e un po' ci sto male. Probabilmente è morto, altrimenti si sarebbe visto da qualche parte. Sirahel si è fatto notare anche attraverso il suo tramite, e la stessa cosa sarebbe successa con Gabriel. Invece niente.. e.. ma lasciamo stare tesoro” mi interrompo prima di cadere nella malinconia più totale “sì, mi piace questo nome per nostro figlio!”
Lei mi accarezza il viso e mi bacia dolcemente. “So cosa vuol dire perdere un fratello amato, posso capirti. Non sentirti solo, ci siamo io e il nostro piccolo...” mi dice sorridendo.
Sentirmi solo? Oh no... non adesso che ho voi. Il passato è passato e non ritorna più indietro. Tu e nostro figlio siete il mio presente, e il mio futuro.” e le poso una mano sul pancione.
Forse per sottolineare la sua presenza, o semplicemente perché è già un combattente, il bambino tira un calcio proprio contro la mia mano, riesco a sentire chiaramente il piedino che mi colpisce.
Ehi mascalzoncello” lo richiamo scherzando “è così che si tratta tuo padre?” e per tutta risposta mi tira un altro calcio.
Allison ed io scoppiamo a ridere. “Ho il sospetto che avrà un bel caratterino!” sentenzia lei posando la sua mano sulla mia.
Io annuisco. “Sì, direi di sì. Ma dovremo tenerlo alla larga da Dean... mi ha promesso che gli insegnerà ad usare le armi.”
Cosa? Ma neanche per sogno!” sbotta contrariata “Quello se mai glielo insegnerò io.”
Allison!”
Tesoro... sarà sempre figlio di una cacciatrice... potrebbe averne bisogno..” afferma lasciandomi basito.
Vorrei dirle che probabilmente ha poteri come i miei o anche di più, visto che io sono stato tagliato fuori dalla sede centrale mentre lui è... una novità, e che quindi le armi non gli servirebbero a nulla.
Ma lascio stare, inutile parlarne ora che Gabriel è ancora nella sua pancia...
Hai fatto proprio tutto, fasciatoio, culla, armadio... è tutto meraviglioso! Adoro questi colori, bianco e azzurro... e quei disegni sul muro?” mi chiede avvicinandosi ad una parete e indicando delle stelline azzurre che formano una linea continua per tutte le pareti “Come lei hai fatte? Sei alto ma lì non ci arrivi di sicuro!”
Io sorrido e alzo una mano rivolgendo il palmo verso il muro, lì dove ho posizionato la culla.
Lentamente appare un cuore rosso proprio sopra la culletta e Allison si lascia sfuggire un gridolino.
Oh mio Dio! Ma non è possibile!” esclama avvicinandosi al disegno.
Lo tocca senza sporcarsi le mani e poi mi guarda sorridendo.
Tu sei semplicemente meraviglioso. Sei... un artista!”
Mi stringo nelle spalle. “E' uno dei trucchetti che posso ancora fare... ora lo tolgo...”
No!” si oppone Ally “Lascialo, è perfetto.” mi dice con uno sguardo dolce.
La guardo negli occhi e mi sento... credo si dica sciogliere.
È la madre di mio figlio, è il mio amore... se vuole le trasformo la casa in un tripudio di cuori!
Manca qualcosa, invece.” e mi avvicino alla mia ultima “opera d'arte”.
Alzo entrambe le mani in direzione del muro e faccio apparire altri due piccoli cuori che sembrano abbracciare quello più grande.
In uno appare una A, nell'altro una C. in quello centrale, una G.
Ora è completo.”
Mi vergogno un po', sto diventando melenso... ma la mia umanità mi fa brutti scherzi, ultimamente.
Allison guarda quei cuori, li accarezza e poi si volta a guardarmi. Sta piangendo.
Sei la creatura più.. straordinaria dell'universo... e spero che il nostro Gabriel somigli a te...” mi dice e poi mi abbraccia.
La stringo a me con delicatezza e sorrido felice. Mi piace sorprenderla, farla felice e.. sentirmi dire queste cose.
Non sono straordinario, proprio per niente.
Però mi piace esserlo per lei.
Allison” inizio sciogliendo l'abbraccio “ma... con Jeff?” le domando non riuscendo più a ignorare l'argomento.
Lei si oscura un attimo. “L'ho mandato via, e se non avessi il pancione lo avrei preso a calci. Volevo solo dirgli a quattrocchi che deve lasciarci in pace. E con te presente avrebbe semplicemente continuato a provocarti...”
E io avrei finito col fargli molto male.”
Annuisce. “Sì, l'ho pensato anche io. Non ne valeva la pena Cass... non è degno neanche di respirare l'aria che respiri tu...”
Quindi... è tutto ok?”
Sì, è tutto ok. Per colpa sua io.. sono morta. Tu mi hai ridato la vita, in tanti modi. Era già fuori dalla mia vita prima, ora è definitivamente morto..” mi assicura capendo la mia insicurezza.
Jeff è umano, potrebbe darle una vita normale... io sono e sarò sempre un tipo strano.
Ally mi fissa per un po' e poi si allontana, raggiungendo la cassettiera sotto la finestra. Prende in mano un giocattolino e lo guarda sorridendo.
Castiel... tu...”
Io?” la incoraggio avvicinandomi.
Tu diventeresti umano per me? Per noi? Cioè... potresti farlo?”
Senza volerlo abbasso lo sguardo e lei fraintende. “Ok... non farci caso. Era solo per parlare...” e si allontana.
Allison aspetta” la fermo prendendola per le braccia “parliamone.”
Scuote il capo. “No davvero.. ho fatto una domanda stupida...”
Al contrario, è un argomento che dobbiamo affrontare. Ci penso spesso ma non avevo mai.. il coraggio di iniziare il discorso.”
Mi guarda negli occhi e non capisco se ciò che leggo è timore o aspettativa. “Cosa ne pensi, allora?”
Io potrei diventare umano a tutti gli effetti, sarebbe un po' doloroso ma potrei...”
Ma?”
Traggo un profondo respiro. “Ora non posso Ally, proprio non posso.”
Allison deglutisce e incrocia le braccia sul petto. “Ti capisco.. essere un angelo è troppo bello per barattarlo con la vita di un semplice uomo...”
Tesoro... quando hai avuto l'emorragia, io non potevo guarirti. Ma ti ho presa in braccio e sono letteralmente volato all'ospedale. Tu aspetti un figlio particolare, potresti stare male di nuovo e se fossi solo un uomo, come farei ad intervenire subito? Non posso rinunciare ai miei poteri proprio ora che sei incinta” faccio una pausa e le prendo le mani “io devo essere pronto a proteggervi in ogni modo. Potrebbero venire a cercarti.. sia da sopra che da sotto... e come uomo potrei fare ben poco. Inoltre... ci sono in Winchester, saranno pure in gamba ma un tizio alato è sempre utile. Contano su di me, l'Apocalisse avanza e non posso... pensare solo ai fatti miei. Mi capisci Allison?”
Il suo viso si rasserena, e mi regala un sorriso. “Hai ragione, non ci avevo pensato. È solo che a volte... ti vorrei tutto per me.”
Ma io sono tutto per te!”
Ho paura che potrebbero richiamarti in caserma e che mi lascerai da sola... ci lascerai da soli.”
Mai” affermo deciso “non potrei mai farlo, preferirei morire. Un giorno diventerò umano a tutti gli effetti, per stare con te e con Gabriel per sempre. Solo non adesso.. non in questi tempi.. un po' strani.”
Lo farai sul serio?”
Certo. Non potrei mai sopportare di vederti invecchiare mentre io... resto il solito ingenuo trentacinquenne! Invecchieremo insieme...” concludo accarezzandole una guancia.
Lei sospira profondamente e annuisce. “Allora è solo rimandato... un giorno saremo solo un papà e una mamma....”
Annuisco sorridendo. “Sì, solo un papà e una mamma. E il nostro.. Gabriel.”
Restiamo ancora un po' in quella cameretta, Allison la esplora e mi sembra sinceramente entusiasta della mia sorpresa.
Io sono felice di tutto, ma non nego di essere anche preoccupato.
Ci attende un futuro complicato, e spero di essere all'altezza di tutte le difficoltà che intralceranno il nostro cammino.
Per ora non voglio pensarci, voglio solo godermi la mia famiglia.

















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Capitolo 30
*** He's coming ***


He's coming

Continuo a chiedermi: ma se faccio mangiare tanto Castiel, ingrasserà un po', oppure gli angeli non possono prendere peso?
Non che così com'è ora non mi vada bene, anzi.. Io lo amo da morire esattamente così com'è..
E' solo che a volte, lo guardo ed è così magro.. in confronto a me..
Si ok, io ora ho il pancione, quindi non conta, però...
Sta bene, è bellissimo.. Ma non so..
Glielo chiederò quando si sveglierà.
Sorrido e mi muovo un po' nel letto.
Il suo braccio mi avvolge delicatamente e il suo naso mi sfiora la spalla.
Dorme beato come un bimbo.. Anche se non lo vedo so che espressione ha il suo viso.
Gli occhi sono un po' imbronciati, o meglio, hanno sempre l'espressione un po' preoccupata..
La bocca, quella.. bellissima bocca che si ritrova è un po' dischiusa e seria..
E' sempre Castiel dopotutto.. Serietà è il suo secondo nome.
Di solito basta che poggi la mano sulla sua guancia e subito la sua espressione si rilassa.. Ma ora non posso muovermi, altrimenti lo sveglierò e non voglio farlo.
Faccio un grosso respiro e quindi mi muovo un po'..
Per conseguenza il braccio di Castiel mi stringe poco di più.
A volte è come se fosse spaventato dall'idea di perdermi..
Alcuni direbbero che è soffocante.. Io credo che sia solo premuroso.
Di una premura dolce che mi riempie il cuore di tenerezza.
Siamo a letto, e anche se ho gli occhi chiusi, io sono sveglia.
Sento il respiro di Cass accarezzarmi la spalla e la morbidezza delle sue labbra sfiorarla.
Mi mette i brividi.. Brividi positivi però..
Mi sfioro con una mano il pancione e poi mi sento...
Non so spiegare bene come mi sento.
Una sensazione di bruciore mi pervade tutta, è come se stessi andando a fuoco.
Il mio ventre trema e sento la testa farmi un male che non ho mai sentito prima, mentre la gola mi si chiude.
Sto.. bruciando e soffocando allo stesso tempo.
Apro gli occhi di colpo e vedo immagini confuse passarmi veloci davanti.
Sono piccoli flash che mi attraversano gli occhi.
Cose che non ho mai visto, che non mi spaventano, ma mi fanno male..
E poi una luce accecante mi avvolge.
E' calda, ne sento il calore sul corpo.. Non è un caldo normale, come il fuoco o il sole.
E' un caldo pregno di sensazioni che non so descrivere..
Agitazione, passione, aspettativa, delusione.. e poi rassegnazione.
Non sento nulla a parte questo.
Persino il tocco leggero della bocca di Castiel sulla mia spalla, e la delicata presa del suo braccio attorno a me sembrano solo ricordi lontani.
Ma che sta succedendo?
Percepisco la sensazione di essere fuori dal mio corpo.. in un sogno vivido ma confuso.
Sento dei vocii intorno a me.
Vocii lontani, quasi sussurri..
Il loro volume però aumenta piano.. fino a diventare quasi assordante...
Mi tappo le orecchie ma lo sento..
Allison.. Riesci a sentirmi?”
E' Castiel che mi chiama.
Pian piano inizio di nuovo a percepire la presa delle sue mani..
Mi stanno stringendo il viso.
I vocii si allontanano da me, come tutto il resto e mi rendo di nuovo conto di quello che succede intorno a me.
Sto tremando.
Sto tremando violentemente e anche il piccolo trema insieme a me.

Sbatto le palpebre velocemente e poi apro gli occhi di colpo.
Castiel mi sta di fronte.. mi tiene tra le braccia.
Che succede?” chiedo confusa mettendomi seduta.
Castiel tira un sospiro di sollievo, felice di vedere che sono più o meno lucida.
Prende un fazzolettino sul comodino accanto a me e mi pulisce delicatamente proprio sotto il naso.
Perdo sangue dal naso..
Ha gli occhi preoccupati e il suo mento trema a metà tra il nervosismo e la tristezza.
Credo che si senta impotente.. E lui odia sentirsi così, sopratutto quando si tratta del mio benessere.
Allungo piano una mano e gli accarezzo il viso.
Castiel.. sto bene.” gli sussurro cercando il suo sguardo.
Lui lascia cadere il fazzolettino sul letto e mi bacia accarezzandomi piano i capelli.
Qualunque cosa si successa, lui sa di che stiamo parlando. Forse non tutto, ma qualcosa si.. Solo che accettarlo e dirmelo, lo spaventa.

*****

Se non fossi stato un angelo, mi sarebbe preso un colpo.
Allison ha iniziato a tremare come in preda a convulsioni, tipo quelle che causai io a Jimmy la prima volta che “parlammo”.
O meglio che io gli parlai.
Non riuscivo a svegliarla, ma non stava dormendo. Era come in trance.
Ma alla fine ci sono riuscito, l'ho riportata alla realtà. Perde sangue dal naso e continua a tremare, ma più debolmente.
Ho avuto paura, dannatamente paura. Perché Gabriel le fa questo? Lo sa che così fa del male a sua madre.
Come ti senti?” le domando guardandola negli occhi.
Lei mi sorride. “Sto bene, non preoccuparti. È stato...” sembra rifletterci.
E' stato?” la incoraggio.
Allison scuote il capo. “Non lo so Cass, non so spiegartelo. Era come se...”
Una calda luce bianca ti avvolgesse facendoti tremare?”
Mi guarda e annuisce. “Come fai a saperlo?”
Sto per rispondere quando inizia di nuovo a tremare violentemente. “Castiel!” mi chiama spaventata.
La prendo tra le braccia cercando di tenerla ferma. “Allison calmati.. va tutto bene... non è niente...”
Vedo delle cose...” dice guardando nel vuoto.
Cosa vedi?”
Non lo so... persone... che parlano...”
Il bambino si agita, sento la sua Grazia vibrare come di... rabbia? Paura? Che stai cercando di dire, piccolo mio?
Finalmente Allison si calma, e anche il bambino smette di tremare.
Le accarezzo i capelli e le bacio la fronte. “Non spaventarti, non è così brutto come sembra...” le sussurro.
Mi guarda e sembra stia per piangere. “Che cos'era? Perché mi succede questo?”
E' il nostro Gabriel, è agitato. È la sua Grazia che... si riversa e si sfoga su di te. Non è niente di terribile, è solo nervosetto.” le spiego per tranquillizzarla.
Ma perché quella sensazione.. quelle immagini... quelle voci?”
Corrugo la fronte. “Voci?”
Annuisce. “Sì, voci.. brusii, non so. Ho mal di testa.” dice massaggiandosi la fronte.
Non pensarci tesoro, non era niente. Diciamo che per un attimo, hai avuto la Grazia come me e tuo figlio. Le immagini e i rumori che hai visto e sentito probabilmente sono quelli che gli ho trasmesso io, niente più.”
Dici che si può? Cioè gli hai trasmesso anche i ricordi?”
Mi stringo nelle spalle. “Non lo so, forse. Non ho mai incontrato il figlio di un angelo...” ammetto con un sorriso.
Sorride anche a lei e si ristende nel letto, finalmente del tutto tranquilla così come nostro figlio.
Adesso dormi amore mio” le dico baciandole una mano “vedrai che ora il birbante farà il bravo e non ti farà più spaventare.”
Io spero solo che non sia nulla di cui preoccuparsi. Erano strane sensazioni Cass, mi sono un po' spaventata, non riuscivo a controllarmi...” mi racconta con voce tremante.
Sospiro e le accarezzo la guancia. “Dormi tranquilla, non era niente. Hai sperimentato come ci si sente ad essere angeli... in un certo senso.”
Annuisce lentamente e piano piano si assopisce, stringendomi la mano.
Quando sono certo che si è addormentata, mi avvicino al suo pancione e poso una mano su di esso. Vibra ancora ma leggermente, e la sua Grazia è come se.... punzecchiasse la mia.
Ho l'impressione che vorrebbe dirmi qualcosa, ma ovviamente non riusciamo a comunicare.
Gabriel... sta' calmo” sussurro al mio bambino “non devi avere paura, non fare così. La tua mamma si spaventa. Lei non è.. adatta a questi picchi di energia, le fai solo del male. Avremo tempo per comunicare, non fare così. So che puoi sentirmi piccolo mio, lo so. In qualche modo mi senti e mi capisci. Perciò ti prego, fa' il bravo, tra poco ci vedremo e parleremo quanto vorrai. Ora dormi, e lascia dormire anche la tua mamma...”
Percepisco come... un'onda di energia che mi avvolge la mano posata sul pancione. È un sì?
Mi sento un po' stupido, parlare con un bambino che deve ancora nascere non credo sia normalissimo.
Ma io so che Gabriel può sentirmi, e so che quello era un segnale per dirmi che mi aveva sentito.
Sorrido e accarezzo quel dolce scrigno e mi rimetto a letto, accanto ad Allison.
Le sposto una ciocca di capelli dal viso e le accarezzo una guancia.
Ho sentito dire che le donne diventano più belle quando aspettano un bambino.
Non so le donne degli altri, ma la mia è meravigliosa. Lo era anche prima, ma ora... è stupenda.
Sento il sonno che lentamente si impossessa di me e io non faccio niente per combatterlo.
Comincia a piacermi sul serio dormire e soprattutto, mi piace dormire accanto al mio amore.
Ai miei amori.


*****

Mi sento meglio rispetto a come mi sentivo stanotte.
Certo, il fatto che la Grazia di mio figlio abbia smesso di farmi tremare violentemente, aiuta la mia salute e anche il mio umore.
Castiel ha detto che non è niente di grave o di incredibilmente spaventoso.
Mi fido di lui, quindi gli credo.. E' solo che ho avuto paura oltre al fatto che ho provato un intenso dolore avvolgermi e farmi sentire come se stessi morendo.
E' così che si sente sempre Castiel? Ed è così che si sentirà il nostro bambino?
Oh poveri amori miei.. Mi dispiace tantissimo.
Tuttavia suppongo che ci siano abituati, quindi per loro magari non è grave come sembra a me.
Sospiro e mi rigiro nel letto.
Castiel sta ancora dormendo.
Mi sente muovermi e porta automaticamente una mano sul mio pancione mentre mi bacia dolcemente il braccio.
Anche io ho gli occhi chiusi, come lui.. Ma c'è un non so che di.. abitudinario in quello che facciamo l'uno con l'altra, quindi immaginare tutto senza nemmeno guardare è la cosa più semplice del mondo per me.
Così come lo è per lui.
C'è silenzio intorno a noi, eppure...
Eppure sento qualcosa. Come se qualcuno ci osservasse.
Penso in silenzio ed immobile a cosa fare, qualora le mie sensazioni si rivelassero fondate, e poi apro gli occhi.
Ma cosa...
Il tetto sopra di me è uno scarso legno e intorno a noi ci sono pareti di.. cartone colorato?
Ma dove siamo?
DI sicuro non siamo a casa.
Mi metto seduta sul letto. Sono perplessa così tanto che non mi preoccupo nemmeno del fatto che i miei movimenti bruschi potrebbero svegliare il mio angelo.
Davanti a me campeggia un'insegna luminosa con su scritto: Cass ed Ally. Un amore pieno di ostacoli.
Piego appena la testa perplessa e poi la giro di lato.
C'è un pubblico.. Della gente ci osserva.
Sorrido nervosa e per tutta risposta loro applaudono.
E' in quel momento che Castiel si sveglia.
Scatta al centro del letto e si guarda intorno perplesso.
Allison...” mi dice “Che succede?”
Scuoto il capo e lo guardo.
Non lo so.. Mi sembra di essere in una di quelle sit-com con pubblico dal vivo!” rispondo guardandolo.
Il pubblico batte le mani con calore.
Mi sa che ci siamo per davvero dentro.” mi annuncia Castiel.
E il pubblico ride.
Li guardo perplessa.. Ma che cavolo avranno da ridere.
Sento il piccolo agitarsi e una smorfia di dolore mi colora il viso.
La mano di Cass accarezza leggero il mio ventre e sussurra a Gabriel qualche parola, e per conseguenza il bimbo si rilassa liberandomi dalle fitte che la sua agitazione mi provoca.
Mi sa che questo bambino sarà legato a lui più di quanto lo sarà a me.
Castiel sarà un ottimo padre, io non so che madre sarò.
Non dire sciocchezze!” mi sussurra Castiel accarezzandomi il viso con una mano.
Lo guardo e per un attimo ci scordiamo di dove siamo.
Sarai una madre meravigliosa!” mi sussurra ancora dandomi un dolcissimo bacio.
Dal pubblico si alza un oh di tenerezza che ci costringe a fare nuovamente i conti con la realtà: siamo in uno show televisivo e non sappiamo nemmeno perchè.
Ci guardiamo nuovamente intorno, disorientati e poi ci alziamo dal letto.
In quel momento dalla finta porta entra un uomo.
E' allegro e spensierato e si inchina davanti al pubblico che applaude e fischia gioioso.
Non so chi sia e dall'espressione sul viso di Cass, direi che nemmeno lui ne ha idea.
L'uomo si inchina ancora un paio di volte e poi poggia lo sguardo su di noi.
Ci guarda e quando vede il mio pancione, il suo sorriso si spegne.
Gabriel si agita dentro di me, ma poi, mentre quell'uomo lo “guarda” si calma e sento una specie di forte, ma non dolorosa energia crescermi dentro.
Chi sei?” chiede Castiel facendomi da scudo col suo corpo.
L'uomo davanti a noi sembra riprendere possesso delle sue capacità verbali. Lo guarda e fa spallucce.
Un amico a cui piace divertirsi.” risponde.
Qualunque cosa tu sia, lascia andare lei tieni me.” gli dice Castiel riferendosi a me.
Cosa?
Non se ne parla proprio!” gli dico decisa.
Il mio amore si volta e mi guarda. Poggia la fronte sulla mia e mi accarezza i capelli.
Tu e il nostro bambino siete le cose più importanti della mia vita. Per cui se ora ti rimanda a casa, vacci e non obiettare.” mi dice dolcemente ma serio.
Vorrei obiettare ma gli ho promesso, dopo l'incubo Neil, che gli avrei dato sempre retta. Così annuisco senza aggiungere altro.
Gli accarezzo piano il viso e sto per poggiare la bocca sulla sua, ma mi ritrovo a casa, dolcemente poggiata sul letto.
Mi guardo intorno e afferro il cellulare per chiamare Sirahel.
Gli spiego a grandi linee la situazione e dopo aver riattaccato, me lo ritrovo davanti.
Faccio un sospiro di sollievo, cullandomi nella sicurezza che la sua presenza mi offre, e lo abbraccio forte.
Sono felice che tu sia qui!” gli dico.
E' il primo vero abbraccio da quando abbiamo litigato mesi fa.
Lui mi accarezza i capelli e mi stringe per un attimo. Poi si allontana da me e mi guarda.
Tocca il mio ventre e chiude gli occhi per qualche minuto.
Poi li riapre e scende le scale. Io lo seguo.
Cos'hai fatto?” gli chiedo.
Ho usato la Grazia del piccolo, che è strettamente legata al padre, per trovare Cass.” mi spiega.
Non ho capito molto bene, ma quello che conta è che l'abbia trovato e che possa riportarlo indietro.
Sirahel si toglie la giacca e si arrotola le maniche della camicia. Poi prende un coltello e se lo porta alla mano.
Che fai?” gli chiedo confusa.
Riportiamo il nostro caro papino a casa!” mi annuncia.
Mi fa l'occhiolino e si fa un taglio profondo sulla mano.


*****

Allison è sparita davanti ai miei occhi, questo non è possibile.
È una cosa che possiamo fare solo... noi.
Mi guardo attorno e la gente non c'è più, sono in uno studio vuoto e davanti a me c'è quest'uomo che... non conosco ma allo stesso tempo mi è familiare.
Mi fissa in modo strano, come se per lui invece fossi noto eccome.
Mi guardo addosso e mi accorgo di essere vestito con i soliti abiti di Jimmy, impermeabile compreso.
E' proprio vero, sembri un contabile!” mi prende in giro l'uomo davanti a me.
Alzo lo sguardo e stringo i pugni. “Chi diavolo sei?”
Lui ghigna e si avvicina di qualche passo. “I tuoi amichetti mi conoscono bene, mi chiamano Trickster.”
No” obietto “tu non sei un Trickster, sei qualcos'altro...”
Ah sì? E cosa te lo fa pensare?” mi domanda incrociando le braccia sul petto.
Il Trickster non può far sparire le persone schioccando le dita. È una cosa...”
Oh mio Dio.
Spalanco gli occhi e mi dico che non può essere, non posso aver sentito... quello.
E' una cosa? Avanti Cass, finisci il concetto!” mi sprona con un sorriso cattivo.
Gabriel?”
L'uomo di fronte a me smette di sorridere e giurerei che sia stupito, mai quanto me però.
Wow, bel nome. Chi è un tuo amico?” cerca di dissimulare la sua sorpresa.
Scuoto il capo e non so se essere felice o atterrito. “Non fare questi giochi con me” gli dico serio “se non l'ho capito subito è perché ormai sono più umano che angelo. Ma la tua Grazia non passa inosservata...”
Lui ridacchia e improvvisamente ci ritroviamo in un'altra stanza, senza porte né finestre. “Bene bene, allora stare con gli umani non ti ha rimbambito del tutto. I miei complimenti, non è facile scoprire la mia identità...”
Lo ascolto parlare ma sono paralizzato dalla meraviglia, una parte di me è a dir poco.. felice, io credevo fosse morto e invece è vivo e vegeto. Ma un'altra parte di me è addolorata, perché quello che ho davanti non è più l'arcangelo Gabriel che conoscevo io.
Beh, che hai da guardare così? Direi quasi che ti sei commosso!” mi canzona.
Annuisco senza volerlo, perché è la verità. “Credevo fossi morto Gabriel, ne ero quasi sicuro..” gli dico.
Mi dispiace deluderti ma sono ancora in pista!”
Aggrotto la fronte guardandolo perplesso. “Deludermi? Io sono felice di sapere che sei vivo” ammetto “è solo che.. perché fai queste cose? Fai del male alle persone! I Winchester mi hanno parlato di te, tu uccidi!”
Avanti.. che vuoi che sia un umano in più o in meno” afferma con una logica agghiacciante “e ti ho portato qui insieme alla pupa per divertirmi un po'... ho saputo per via informale che avevi una fidanzata e ciò mi ha incuriosito!” fa una pausa e diventa serio.
Quella ragazza è incinta... è tuo, vero?” mi domanda guardandomi severo.
Sì, è mio. Non hai sentito la sua Grazia?”
Gabriel sospira profondamente. “Credevo fosse la tua, non ho pensato che ci fosse un.. duplicato. Tu hai messo incinta una donna... wow! Sei davvero cambiato!” mi dice quasi con biasimo.
Allora io mi arrabbio. “Io cambiato? Proprio tu mi dici questo? Tu eri l'arcangelo Gabriel, quello della Bibbia, hai presente? E ora cosa sei? Una specie di.. demone? Io non capisco cosa ti sia successo, perché sei andato via dal Cielo?”
L'arcangelo, o quello che ne resta, mi guarda truce. “Non osare parlare con me così, Castiel. Sono in incognito ma posso sempre distruggerti.”
In un attimo mi atterrisce, ma non per me. Per Allison e mio figlio.
Deglutisco e riprendo a parlare. “Fallo, sono abituato, gli arcangeli non mi amano particolarmente. Però ti supplico Gabriel, lascia in pace Allison e mio figlio... ti scongiuro.” gli chiedo in tono supplichevole.
Credo stia per rispondere qualcosa, quando improvvisamente mi sento rapire.
Mi ritrovo a casa di Allison.. cioè a casa nostra.
Cass!” Ally mi corre incontro e mi abbraccia, dietro di lei Sirahel che si sta fasciando una mano.
Ragazzo, ho sentito che vuoi fare l'attore!” mi dice scherzando.
Io non ho tanta voglia di scherzare, accarezzo i capelli di Allison e le bacio la fronte. “Va tutto bene?” le domando.
Sì, sto bene.. mi sono ritrovata sul letto e poi ho chiamato Sirahel... ho avuto paura. Chi diavolo è quell'uomo?”
Ma che meraviglia, una bella riunione di famiglia!”
La voce di Gabriel fa saltare me e Ally, ma non Sirahel.
I due si guardano in cagnesco, e un tempo invece si volevano bene e si stimavano.
Mi posiziono davanti a lei per proteggerla, non ho idea di che intenzioni abbia.
Ehi ehi fratellino. Pensi che farei del male ad una donna incinta? Proprio io? Hai poca memoria, allora.”
Tu non sei più quel Gabriel” replico senza muovermi “tu sei il Trickster.”
Chi? Gabriel? L'arcangelo Gabriel, è lui?” domanda Allison sbigottita.
Mi volto per guardarla e annuisco, poi guardo il suo pancione e scuoto leggermente il capo. Non voglio che sappia che nostro figlio si chiamerà come lui... Allison capisce e annuisce.
Eh già dolcezza, sono proprio io. Anche se ultimamente sono noto con l'altro nome. Tu sei una cacciatrice, giusto? Strano che non ci siamo mai incrociati, magari sarebbe nata una storia d'amore tra di noi. Visto che ti piacciono gli angeli...”
Lei sgrana gli occhi. “Cosa? Ci stai provando con me per caso? Senza offesa ma gli assassini non mi piacciono e inoltre” si ferma e mi guarda “non voglio offendere il tuo tramite ma quello di Castiel è decisamente più bello.”
Gabriel fa una smorfia di disappunto. “Così ferisci i nostri sentimenti. No, non è vero!” poi posa lo sguardo su Sirahel che fino ad adesso è rimasto in silenzio, ma sento la sua grazia ardere di... sdegno?
Ehilà Sirahel, quanto tempo! Vedo che hai tagliato i ponti con tutti tranne che con il tuo bamboccio.” gli dice in tono aspro.
L'altro arcangelo serra i denti e si avvicina minaccioso. “Ti do trenta secondi, dopodiché passerò alle maniere forti. Esci subito di qui e non farti vedere mai più.”
Gabriel scoppia a ridere e scuote il capo. “Dio che caratteraccio, al contrario di Castiel tu non sei cambiato di una virgola! Tu dai ordini a me? E con quale autorità, di grazia?” lo sfida.
E' vero, Gabriel è.. o meglio era, più in alto di Sirahel, ma a quest'ultimo pare non interessare molto..
Sta' attento... lassù non si sono scordati di te” lo avverte con un sorriso maligno “e non essere così sicuro che io abbia tagliato in ponti col quartier generale. Potresti avere delle sorprese...”
Gabriel impallidisce. “Mi stai minacciando sul serio? Mi faresti ammazzare?”
Cass ha ragione, tu non sei più il nostro Gabriel, da quando hai mollato tutto e ti sei trasformato in un mostro. Non muovi più in me sentimenti d'affetto. Al contrario di Castiel che ti guarda ancora come il fratello minore guarda il maggiore.”
Cosa? Questo poteva evitare di dirlo... Gabriel mi lancia una rapida occhiata come per controllare se è vero.
Anche voi ve ne siete andati, mi pare.” obietta lui.
Io me ne sono andato per amore” risponde Sirahel “Castiel è stato cacciato perché ha tentato di fermare Lucifero. Tu perché sei andato via?”
Cade il silenzio, poi Gabriel riprende a parlare. “Mi ero stancato di tutte quelle lotte, e tu lo sai, tutti e due lo sapete. E ora quei due scimuniti hanno riattivato tutto, e come se non bastasse scopro che il timido Castiel ha messo incinta la tramite di Lucifero! Sai che questo è un casino totale, vero? Quella ragazza.. quel bambino... sono pericolosi...”
Toccali e io ti ammazzo Gabriel, te lo giuro!” sbotto furioso, pur sapendo che prima di averci provato lui ammazzerebbe me.
Lui mi guarda con uno sguardo spento. “Smettila paparino, non ho intenzione di sfiorare né lei né il tuo pargolo. Sto solo dicendo la verità, tutta questa storia è un casino. E prima o poi i nodi verranno al pettine...”
Guarda Allison e si avvicina a lei, istintivamente io mi paro davanti e lei si nasconde dietro di me, tenendo una mano sul pancione.
Castiel.. spostati” mi chiede senza suonare come un ordine “voglio solo.. conoscerlo.”
No” rispondo fermamente.
Cass... per quanto orribile io sia diventato, non potrei mai far loro del male. Lo sai.”
Mi sposto lentamente di lato senza perderlo d'occhio, anche Sirahel si è avvicinato e mi accorgo che in mano ha uno dei nostri coltelli. Se dovesse fare qualcosa alla mia famiglia, è pronto ad ammazzarlo.
Gabriel solleva la mano e la posa sul pancione di Allison che lo lascia fare anche se è preoccupata.
Il viso dell'arcangelo si distende, sorride debolmente e poi guarda Allison. “Uhm... è un maschietto irrequieto. Ci siamo quasi, sapete? Non tarderà molto a nascere...”
Si allontana e la sua espressione torna truce. “Io vi ho avvertiti, questa cosa porterà guai...”
Sparisce dalla nostra vista con un potente battito di ali.
Sospiro profondamente e guardo Allison negli occhi, che ricambia lo sguardo accarezzandomi il viso.
Non credere a quelle cose Ally, Gabriel non sa quello che dice...” le dico per rassicurarla.
Lo so... non ci si può fidare del Trickster. Non ci credo che sia davvero l'arcangelo Gabriel, mi dispiace tanto Cass...”
Mi stringo nelle spalle. “Forse era meglio quando pensavo che fosse morto...” ammetto sospirando.
Poi mi volto verso Sirahel, scuro in viso e accigliato. “Grazie per avermi riportato qui, non so cosa mi sarebbe successo altrimenti..”
Figurati, era il minimo sei mio figlio! Allison, Cass ha ragione. Gabriel è fuori di testa, non credere assolutamente a quelle cose.” le ribadisce posandole le mani sulle spalle.
Ally annuisce e gli sorride.
Sono triste, davvero triste. Non mi aspettavo che un altro angelo avesse perso la retta via in questo modo, e sono triste anche perché ho un po' più paura adesso.
Non ho creduto alle sue parole, la mia famiglia non è un pericolo.
Ma temo che invece siano loro in pericolo. Gabriel non avrebbe mai fatto loro del male, gliel'ho letto negli occhi.
E gli altri? Cosa succederà nel futuro?

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Capitolo 31
*** Welcome to the world, Gabriel! ***


Welcome to the world, Gabriel!

L'Arcangelo Gabriel è appena stato nella mia casa, e la cosa non mi ha per nulla scioccata.
Non passa giorno in cui non mi rendo conto che la mia vita è davvero strana. Ma la sua stranezza, non la cambierei con nessuna normalità al mondo, perchè mi ha dato Castiel e mi darà un bimbo.
Sospiro e mi poggio allo schienale del divano, accanto al mio angelo che prontamente mi stringe un po' a sé.
Sono preoccupato!” esclama Sirahel di improvviso.
Io lo guardo e anche Cass.
Quanti angeli e Arcangeli sono in combutta tra loro per scatenare l'Apocalisse? Quanti se ne sono lavati le mani?” chiede arrabbiato.
Mi schiarisco la voce e mi perdo nei miei pensieri, mentre la voce di Cass risuona piano, quasi stanca, in risposta alle domande di Sirahel.
Io li ascolto per un po', poi però il mio cervello si spegne completamente e mi ritrovo sola con l'eco delle mie ipotesi e delle mie supposizioni.
Molte cose in tutto questo mi sfuggono.
Credo che sia normale che il mio comprenderle sia nettamente inferiore a quello di Cass e Sirahel, solo che... dovrebbe essere diverso.
Voglio dire, dovrei saperne di più considerando che sono potenzialmente pericolosa..
Si lo sono.. anche se il mio amore e Sir hanno detto che non devo dar retta a Gabriel, lui ha ragione.
Io sono pericolosa e anche il mio bambino potrebbe esserlo..
Cosa succederà se non sarò in grado di crescere mio figlio nel giusto? Cosa accadrà se il suo essere speciale sarà negativo e non positivo come tutti tentano di convincermi?
Sospiro e mi schiarisco la voce.
Ha ragione!” esclamo.
Sirahel e Cass ammutoliscono di colpo e mi guardano.
Gabriel ha ragione!” continuo alzandomi e andando su e giù per la stanza “Io sono pericolosa, e il piccolo potrebbe esserlo.”
Cass mi raggiunge e mi prende le mani.
Non pensarlo nemmeno!” mi dice.
Ma è la verità Cass.” gli sussurro “Potrebbe accadere.”
Lui scuote il capo e mi prende il viso tra le mani.
Potrebbe, ma non accadrà. Non finchè ci sono io.” mi rassicura “Il nostro bambino sarà la persona più buona al mondo.. E tu non dirai di si a Lucifero.”
Sospiro e gli accarezzo piano il viso.
Chi te lo assicura Cass?” gli chiedo “Chi ti assicura che, nonostante tutta la mia forza di volontà, io non cadrò in tentazione?”
Io lo so amore mio. Sei troppo in gamba ed intelligente per cadere nella sua trappola.” mi sussurra dolce.
E poi tu sei solo il tramite di riserva. Prima di arrivare a te, proverà in tutti i modi ad avere Sam Winchester.. E chissà, magari riusciremo a fermare tutto prima che il peggio inizi.” dice Sirahel con tono risoluto “Sam è lo scopo primario di Lucifero. Con lui la profezia millenaria sarebbe perfetta.” continua quasi con se stesso.
Sto per chiedere quale profezia, ma il mio cervello sembra arrivarci da solo.
Come in cielo così in terra!” esclamo “Se sono due fratelli a sfidarsi è meglio giusto?”
Sirahel annuisce e si rimette la giacca.
Cass invece mi bacia dolcemente e mi stringe un po'.
E' meglio che tu vada a stare da Sirahel per un po'. Non credo che Gabriel farebbe del male a te o al piccolo, ma non si sa mai.” mi dice allontanandosi un po' da me.
Guardo l'Arcangelo che sembra d'accordo e sospiro.
Non voglio lasciare la mia casa solo perchè un Arcangelo è impazzito.” obietto.
Il mio amore mi guarda e piega appena la testa, ed io, mio malgrado, mi ritrovo ad annuire.
Sto diventando troppo obbediente.
E va bene, vado a prendere le mie cose.” gli dico sbuffando.
Cass sospira e annuisce sorridendomi un po', ed io salgo le scale.
Le salgo lentamente perchè il pancione pesa, ma all'ultimo gradino, succede qualcosa che non avrei mai voluto accadesse.
Mi sento male.
Guardo il gradino e mi accorgo di perdere sangue.
Le mie gambe tremano e pian piano il mio equilibrio mi abbandona.
Sto perdendo i sensi e mi ritrovo, prima di chiudere gli occhi, a cadere indietro.
Non so cosa accadrà, ma di sicuro mi farò tutti i gradini rotolando. Spero solo che il mio piccolo non si faccia male.


*****

Allison!”
Scatto immediatamente verso le scale seguito da Sirahel, Ally sta letteralmente rotolando giù, non ho idea di cosa stia succedendo!
Riesco ad afferrarla prima che arrivi in fondo, la prendo in braccio e la chiamo, ma non mi risponde.
Perde sangue da un labbro e ha una ferita sulla fronte, la porto sul divano e solo adesso mi accorgo di una cosa orribile.
Oh mio Dio!” esclamo vedendo la macchia di sangue allargarsi sulla sua camicia da notte.
Guardo l'Arcangelo e capisco che stiamo pensando alla stessa cosa: Gabriel sta per nascere, prima del tempo dovuto.
Dobbiamo portarla in ospedale, Cas. Subito.” mi dice Sirahel, io annuisco e riprendo Allison tra le mie braccia.
È l'Arcangelo che ci trasporta entrambi sulla soglia dell'ospedale, dannazione la stessa scena dell'altra volta!
Un'infermiera ci nota e si avvicina. “Che succede?” mi domanda.
Mia moglie è caduta dalle scale, è all'ottavo mese di gravidanza..” spiego cercando di mantenere la calma.
La donna mi indica una barella e io corro a stenderla lì sopra. Così facendo, Ally si sveglia.
Cass! Il bambino!” grida prendendomi la mano.
Sta' tranquilla, siamo in ospedale, andrà tutto bene.” le dico per rassicurarla, ma in realtà non lo so.
La grazia di Gabriel vibra in modo strano.
Guardo Sirahel e mi rendo conto di quanto sia preoccupato.
Non è un buon segno..
Che succede qui?” domanda un dottore rivolgendosi a noi.
Gli spiego di nuovo quello che ho detto all'infermiera mezzo minuto prima e subito la fa portare in una stanza lì vicino.
La visita insieme ad un altro medico e poi si avvicinano a noi.
Come si chiama?” mi chiede uno di loro.
C... James Ellinger” rispondo correggendomi.
Signor Ellinger, dobbiamo far nascere il bambino con un parto cesareo, non solo è anticipo di almeno cinque settimane, ma la caduta ha.. fatto avvolgere il cordone intorno al collo del piccolo. Dobbiamo operare subito sua moglie.”
Fisso il dottore e annuisco anche se non so se ho ben capito: Gabriel sta male?
Preparano Allison e la portano in sala parto, io resto fuori insieme a Sirahel che tenta di incoraggiarmi.
Avanti ragazzo mio, sapevamo che sarebbe stato un po' complicato, no? Sta' tranquillo, molto bambini hanno quel genere di problema ma poi va tutto bene, figurati il tuo che è soprannaturale!”
Annuisco ma sono come sotto shock, e se fosse stato Gabriel, l'Arcangelo, a fare qualcosa ad Allison e a nostro figlio?
Perché improvvisamente si è sentita male?
Credo sia passata più o meno un'ora, finalmente esce qualcuno dalla sala parto.
Un'infermiera con la mascherina spinge una specie di culletta di vetro, e dentro c'è... oh mio Dio, c'è mio figlio.
Mi alzo ti scatto e fermo la donna. “Un attimo, ehi!”
Lei si volta e si abbassa la mascherina. “E' il padre?” mi chiede.
Faccio di sì col capo e abbasso gli occhi sulla piccola creatura.
È il secondo neonato che vedo in tutta la mia vita e lo trovo.. meraviglioso.
Come sta?” domanda Sirahel, ma vedendo l'espressione perplessa della donna, aggiunge: “Sono il nonno, può parlare liberamente.”
Maschio, tre kg e cento grammi, 48 cm di lunghezza. Ha bisogno dell'incubatrice ma non credo ci siano problemi. Ora scusatemi devo portarlo nella nursery.”
Si porta via mio figlio e io lo seguo con lo sguardo finché non sparisce dalla mia vista.
Avrei voluto chiederle di Allison ma ero come ipnotizzato dal piccolo.
Cass? Svegliati!” mi scuote Sirahel ridacchiando.
Ma quel bambino è davvero mio?” domando meravigliato, cercando una risposta che mi sembra troppo bella per essere vera.
L'arcangelo mi posa una mano sulla spalla. “Sì, è proprio tuo. Ha in sé l'energia che avevi tu quando fosti creato. Congratulazioni figliolo, sei diventato padre.”
Devo avere l'espressione di un idiota perché l'Arcangelo sorride e scuote il capo, ma che posso farci?
Avrei dovuto essere preparato invece per me è come una sorpresa inaspettata.
La porta della sala parto si riapre e vedo Allison uscire su una barella.
È ancora addormentata dall'anestesia.
La seguiamo fin dentro quella che sarà la sua stanza e dopo che l'hanno adagiata sul letto, mi avvicino a lei e le accarezzo la fronte.
Sirahel sta parlando con il medico e dall'espressione sollevata direi che va tutto bene.
Tutto a posto Cass, sta benissimo.” mi dice infatti.
Tiro un sospiro di sollievo e guardo Allison ancora addormentata.
Le hanno medicato le ferite sul viso e ora dorme tranquillamente.
Beh forse non è propriamente un sonno ristoratore, ma almeno si riprenderà un po'.
Scusate signori, dovreste uscire dalla stanza.” ci avverte una corpulenta infermiera di colore.
Cerco di protestare ma Sirahel mi tira via. “Andiamo, Ally sta bene, la vedrai più tardi.”
Usciamo e decido di andare da Gabriel, l'arcangelo invece resta qui per sicurezza.
Raggiungo quel reparto che chiamano “nursery”, mi fermo davanti ad una grande vetrata e guardo dentro.
Ci sono tanti bambini, alcuni nelle incubatrici altri no, e subito riconosco il mio.
Emana una lieve luce azzurrina che solo io posso vedere...
Appoggio le mani al vetro e vorrei entrare, ma sospetto che tutti i bambini si spaventerebbero e allora desisto.
Sospiro sorridendo, sono felice e quasi scioccato. È la normale reazione di un padre o solo io ce l'ho?
Improvvisamente sento.. qualcosa di strano ma familiare.
Oh Signore Iddio!”
Una voce dolce alle mie spalle esclama con meraviglia il nome di mio Padre. Mi volto a guardare chi è stato e...
Bianca?”
Lei annuisce con un sorriso luminoso. “Castiel! Che bello vederti!” e mi da un gentile abbraccio.
Altro shock.
Bianca è... un angelo. Non un soldato no, lei non fa guerre. Lei è tipo il capo di tutti gli angeli custodi..
Quel tipo di angelo non ha tramiti, assume forme umane senza bisogno di prendere possesso di un umano.
Ha lunghi capelli biondi, gli occhi di un azzurro cristallino e un sorriso.. celestiale.
Ecco qual era il problema!” ridacchia divertita “Eri tu!”
Corrugo la fronte. “Io?”
Bianca annuisce. “Sì, sai i miei ragazzi sono corsi da me dicendomi c'è un problema, è nato un bimbo particolare, ha la Grazia! E non sapevano come regolarsi con la custodia... è tuo figlio, vero?”
Deglutisco in imbarazzo. “Ehm.. sì, lo è.... è una lunga storia, so che è un peccato enorme ma...” lei mi ferma posandomi una mano sul braccio.
Castiel, non devi giustificarti con me, non sono qui per giudicarti. E poi penso che l'amore non sia mai un peccato, neanche per uno di noi...”
La guardo e d'improvviso ricordo qualcosa che mi sconvolge nel profondo, un ricordo che avevo rimosso secoli fa..

*****

Quando mi sveglio, non so quanto tempo sia passato da quando siamo arrivati all'ospedale, il mio bambino è nato ed io sono dolorante e con alcuni punti di sutura sul sopracciglio e un labbro gonfio.
L'ultima cosa che ricordo è che mi sono sentita male in cima alle scale e che ho pensato che di sicuro sarei rotolata giù per tutti i gradini.
Di sicuro è successo!
C'è silenzio nella stanza, l'unico rumore viene dalla macchina che mi controlla il battito e la pressione.
Tuttavia io non sono sola qui.
Giro piano la testa e Gabriel, l'Arcangelo è seduto su una sedia.
Ben svegliata pigrona..” mi dice con voce squillante.
Chiudo un attimo gli occhi e mi massaggio la testa con le mani.
Non urlare pazzoide di un Arcangelo.. Mi sento male e la tua voce mi penetra fino al cervello per quanto è squillante.” gli dico.
Lui ride e avvicina la sedia ancora di più.
Sai, potrei polverizzarti. Mi hai appena insultato.” mi dice.
Prego.. Fai pure.” gli dico stanca guardandolo.
Lui mi osserva per un attimo e poi si mette ancora più comodo sulla sedia..
Nah!!” esclama “Mi piaci.. Sei divertente e piena di carattere.”
Scuoto il capo e mi guardo intorno cercando di mettermi seduta. Ma mi accorgo solo allora di avere una flebo attaccata al braccio.
Dov'è il mio bambino?” chiedo.
Nella.. com'è che la chiamate voi?” ci pensa un attimo e poi annuisce “Nursery! E' un bel bambino. Sano e forte.”
Sorrido dolcemente e poi sospiro guardandomi ancora intorno distrattamente.
Gabriel invece schiocca le dita e mi porge l'acqua comparsa nelle sue mani.
Lo guardo perplessa e sto per chiedergli come faceva a sapere cosa volevo, poi mi ricordo che è un Arcangelo ed evito di chiedere.
Bevo un sorso e poi poggio la bottiglietta sul comodino accanto a me.
Dov'è Castiel?” chiedo.
Qui fuori!” mi risponde “Con una bellissima infermiera..” continua facendomi un'espressione sarcastica.
Divertente!” gli dico “Sto ridendo dentro.”
Lui scoppia in una fragorosa risata e poi torna di colpo serio.
Sai che quello che ho detto prima, a casa tua, è la verità vero?” mi chiede piano.
Annuisco e mi schiarisco la voce.
Si, lo so!” gli dico.
Voglio dire,” mi dice ancora “la vostra relazione potrebbe avere come sottotitolo la parola peccato.”
Mi lascio sfuggire un mezzo sorriso e lo guardo.
Tu vivi uccidendo la gente, mangiando dolciumi e circondandoti di donne che, non sono reali, ma lo sembrano..” gli dico “E hai il coraggio di chiamare il mio rapporto con Cass, peccato?”
Lui mi guarda a lungo e poi fa un grosso respiro.
Touche!” mi dice “Tuttavia io sono un Arcangelo. Ho più “possibilità” di scampare all'ira celeste di quella che ha Cass.”
Ha ragione! Ma non per i motivi che lui crede.
Hai ragione!” gli dico “Ma se Cass è più esposto di te è solo perchè lui non si nasconde come fai tu. Affronta tutto quello che sta accadendo, preoccupandosi di proteggere chi ne ha bisogno. Ha speranza e ama i suoi fratelli, nonostante loro non facciano altro che deluderlo. Come te per esempio. Ha voluto chiamare il nostro bambino Gabriel per rendere omaggio al fratello maggiore a cui era più legato, e tu lo ripaghi aggredendolo e dicendogli che ha fatto un vero casino.” continuo tutto d'un fiato “Bel sostegno fraterno!”
Gabriel sembra scioccato.
Ma non credo che la sua espressione derivi dalla mia parlantina.. Credo che dipenda dal fatto che, me lo ricordo solo ora, lui non sapeva ancora che il piccolo appena nato si chiama come lui.
Di colpo sembra aver perso il suo entusiasmo. Guarda il pavimento e per un attimo ho come l'impressione che si sia commosso.
Potresti,” gli dico interrompendo i suoi pensieri “potresti andare a chiamare Castiel. Voglio vederlo e voglio vedere anche il nostro bambino. Per favore.”
L'Arcangelo mi guarda e annuisce, e poi si alza ed esce dalla camera mentre Sirahel, fuori, lo guarda perplesso.
Forse non sapeva che fosse qui dentro.
Sorrido a mio “suocero”, e mentre lui mi raggiunge felice di vedermi sveglia, la mia mente è piena di preoccupazioni.
Gabriel ha ragione! Io lo so.


*****

E' proprio un bel bambino, esteriormente somiglia al tuo tramite, ma riesco a vedere l'energia che gli hai trasmesso tu.”
Bianca parla guardando oltre il vetro, mentre io la fisso ricordando un passato così lontano da averlo pressoché dimenticato.
La madre.. lo sa cosa sei tu e cos'è il piccolo, vero?” mi domanda.
Certo, lo ha sempre saputo.” rispondo.
Ehi Cassy, la tua dolce metà vorrebbe....”
Oddio...
Mi volto e mi ritrovo faccia a faccia con Gabriel, che diavolo ci fa qui?
Anche lui ha l'espressione sconvolta, ma non per me visto che sapeva di trovarmi qua.
È stato vedere Bianca che lo ha atterrito. La fissa senza parole, pallido come un lenzuolo.
Bianca lo guarda corrugando la fronde, credo che gli ricordi qualcuno ma non sa dire chi.
Gabriel vaga per il mondo in incognito, non so come ci riesce ma se si impegna molto, riesce a nascondere la propria aura, come adesso.
Ciao, mi sembra di conoscerti...” lo saluta lei con un sorriso.
Gabriel mi guarda e credo stia cercando il mio aiuto.
Jack, che ci fai qui? Come sapevi dov'ero?” sparo io senza sapere cosa diavolo sto facendo.
L'Arcangelo mi fissa e una vaga espressione di gratitudine lampeggia nei suoi occhi.
Beh ho chiamato a casa e non c'eravate e visto che nel suo stato Ally non poteva essere certo fuori a fare footing, ho pensato che fosse arrivato il gran giorno!” spiega dandomi una pacca sulla spalla.
Poi torna a guardare Bianca, con più sicurezza però. Lei non lo ha riconosciuto, la sua copertura è salva.
Ciao!” la saluta e poi si rivolge a me. “E una tua amica? Perché non me la presenti?”
Lo guardo stranito, ci sta.. provando con Bianca? Spero che sia solo parte della messinscena altrimenti è davvero senza ritegno!
Sì, lei è Bianca una mia... vecchia amica.”
Quasi una sorella.” aggiunge lei ironica.
Gabriel ridacchia. “Oh capisco. Sei molto carina.. scusami non prendermi per un maniaco. È solo che apprezzo la bellezza del Creato!”
In realtà nonostante l'aria serena, l'Arcangelo è un po' agitato.
Lo sento e lo vedo da quegli occhi che si muovono rapidamente.
Dunque amico mio, ti dicevo che Allison vorrebbe vederti” mi annuncia, poi guarda verso i bambini “e vorrebbe vedere... Gabriel. Ma suppongo che per il piccolo debba aspettare un po'.”
Spalanco gli occhi nel sapere che sa del nome di mio figlio, e direi proprio che l'ha detto con un certo orgoglio.
Sì, ora addirittura guarda verso di lui, perché può vedere la sua luce come ci riesco io e quindi lo riconosce subito, con soddisfazione.
Uhm speravo somigliasse alla mamma invece... povero piccolo!” mi prende in giro sorridendo.
Castiel.. posso.. posso venire a conoscere la tua compagna? Mi farebbe piacere.” mi dice Bianca posandomi una mano sulla spalla.
Gabriel cambia espressione e fissa la donna, o meglio l'angelo, quasi con astio.
Lui ricorda tutto e credo non approvi questa... confidenza.
Ok, vieni ti faccio strada. Tu...” dico guardando mio fratello.
Io resto qua a fissare quei bambolotti come un idiota, così quando arriva qualche bella infermiera faccio finta di essere il papà di uno di loro. Sai che i ragazzi-padre fanno sempre colpo? Oh.. scusami Bianca!”
Scuoto il capo e sospiro, ce la mette proprio tutta a fare l'umano.
In altre situazioni sarebbe andato molto d'accordo con Dean.
Lasciamo Gabriel-Jack nella nursery e andiamo da Allison.
A pensarci bene non so se è una buona idea, forse ho agito troppo frettolosamente, magari Ally non vuole visite...
Cass amore, finalmente!” mi accoglie con un sorriso tendendomi le braccia, ma le abbassa quando vede che non sono solo.
Ally, come stai?” le domando avvicinandomi e dandole un bacio sulla fronte.
Ma lei guarda Bianca con un'espressione strana, mentre l'altra ricambia lo sguardo con un sorriso.
Lei è... Bianca. È un angelo...”
Lo sguardo di Allison si indurisce ancora di più e quasi si ritrae quando Bianca si avvicina.
Ciao Allison, sono felice di conoscerti. Non avere paura di me, non sono qui per giudicare te o Castiel.” le assicura toccandomi di nuovo un braccio.
Io non posso fare a meno di sorriderle e questo... ferisce Allison?
Wow.. riunione di famiglia? Che bello..” commenta sarcastica.
Sai, lei è.. il capo degli angeli custodi. È il suo territorio, diciamo..”
Allison annuisce ma ho l'impressione che non gliene importi proprio nulla. Perché è così infastidita da Bianca?
Capisco non trovare simpatica Anna, decisamente aggressiva, ma lei è.. tutta un'altra cosa.
Dove.. dov'è Thomas?” le dico facendole capire la situazione.
Ha ricevuto una telefonata, si è allontanato un attimo.”
Non importa Cass.” ci interrompe Sirahel dalla porta. “Lei può anche saperlo.”
Bianca si volta e nel vedere l'arcangelo rimane sbalordita.
Sirahel? Tu qui?”
Sì dolcezza, sono proprio qui...”
Bianca sta dire qualcosa, ma interviene Allison. “Scusatemi ma vorrei proprio riposare, ora. Ho partorito da poco, sono stanca..”
Certo amore mio” le dico prendendole una mano “ti lasciamo riposare..”
No tu resta, ti prego.”
Annuisco mentre gli altri due vanno via.
Come stai?” le domando.
Il suo sguardo è strano, triste direi, che succede? Forse ho fatto qualcosa di sbagliato, oppure si sente male?
Indolenzita ma per il resto...”
Finalmente Heidi è andata via!” esclama qualcuno.
Gabriel è apparso nella stanza, e non è da solo. Ha il nostro bambino in braccio.
Eccoti Gabriel Junior, dolcezza” dice ad Allison avvicinandosi al letto “volevi vederlo e te l'ho portato.”
Allison finalmente sorride e prende in braccio il piccolo. “Ciao amore della mamma....” sussurra con dolcezza.
Io mi chino su di loro e accarezzo quella piccola testolina. Appena la sfioro Gabriel apre gli occhi e mi guarda.
Ha due bellissimi occhi blu.
Mio figlio...
Posso.. prenderlo in braccio?” domando timidamente.
Lei mi guarda e annuisce, porgendomi quel fagottino caldo.
Lo prendo delicatamente tra le braccia e immediatamente una scarica di energia mi pervade.
Sto tenendo tra le braccia una parte di me, la parte migliore, più pura.
Bambino mio...” mormoro sorridendo come un imbecille.
Poi guardo Allison e.. non l'ho mai amata tanto come ora. Mi ha dato un figlio, a me che non avevo nulla...
Grazie amore mio...”
Ma lei non risponde, mi fa solo un cenno col capo e poi guarda Gabriel, l'arcangelo. “Cosa hai detto alle infermiere per farti dare il piccolo?” gli domanda.
Lui tossicchia e gesticola in aria. “Non gliel'ho detto” dice con noncuranza “sono entrato e me lo sono preso dall'incubatrice.”
Incubatrice?!” esclama lei “L'hai tolto dall'incubatrice? Ma sei pazzo sul serio allora!”
Ehi ehi calmati bambina! Non aveva più bisogno di stare lì dentro, sta benone!”
Santo cielo, i prematuri devono stare nell'incubatrice e tu l'hai tolto da lì!” ribadisce Ally sdegnata.
Uhm.. ora sta benissimo, ti dico.”
Che avrà fatto Gabriel?
Cioè? Si può sapere che gli hai fatto?” domando io, momentaneamente ripresomi dall'ipnosi.
Cass, il tuo pupo.. il vostro pupo, aveva un piccolo problema che gli rendeva necessaria l'incubatrice. Ora non ce l'ha più, ok?”
L'hai guarito?” gli domandiamo in coro.
Già!” afferma fiero sistemandosi la giacca.
Non lo consideri più un errore?” gli chiedo riferendomi all'infelice conversazione di questa mattina.
Gabriel mi guarda e sospira. “Il piccolo... Gabriel, non è un errore, i figli non sono mai un errore. Ma penso sempre che tu ti sia cacciato in un guaio intergalattico.”
Allora perché guarirlo?” insisto tenendo stretto mio figlio.
Che domande mi fai?” replica quasi stizzito “E' mio nipote! E per di più l'avete chiamato come me! Ora vi lascio piccioncini, Cass dopo riporta il giovanotto di là, nessuno ricorderà che doveva stare nell'incubatrice, mettilo in una culletta. Au revoir!” e sparisce schioccando le dita.
Tuo fratello ha qualche rotella fuori posto, sai?” mi dice seria Allison “Per fortuna che hai altre sorelle...”
La guardo perplesso. “Ally... ma che hai? Sei.. strana. Non ti senti bene?”
Oh no, sto una meraviglia! Sono felicissima Cass, nostro figlio è nato e sta bene, Gabriel gioca a fare lo zietto premuroso, tu hai incontrato una delle tue sorelle.. che posso volere di più?”
Ho l'impressione che stiano per cominciare grossi guai.

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Capitolo 32
*** Jealousy is a bad thing ***


Jealousy is a bad thing

Bubusettete!!”
Sono in auto con Sirahel e il piccolo Gabriel.
Sto tornando a casa dall'ospedale dopo una settimana di degenza e l'Arcangelo continua a fare giochi come bubusettete non rendendosi conto che il piccolo è troppo.. piccolo per questo tipo di cose.
Tutto quello che ora Gabriel vuole, è essere cullato, cambiato e nutrito quando serve.
Fra qualche mese invece sarà più reattivo e i giochi che Sirahel sta inscenando adesso, saranno perfetti.
Ma ora non lo sono affatto.
Mi ha permesso di guidare al sua preziosissima auto costosa, perchè ha detto di voler tenere il suo bellissimo nipotino in braccio. Ed io l'ho lasciato fare.
Sirahel è un.. nonno meraviglioso e oltretutto io morivo dalla voglia di guidare quest'auto.
Cucù!!” Esclama ancora Sirahel.
Gabriel invece sbadiglia assonnato e si contorce un po' nelle sue mani.
Guarda,” gli dico “che questi giochi non sono adatti ad un bimbo appena nato. Non capisce ancora quello che fai!”
Sirahel mi guarda quasi.. offeso e poi guarda il piccolo.
Ma sentila.. Non capisce..” gli dice “Sai una cosa bambolotto, dovresti chiamare me mamma quando sarà il momento. Non lei.. Lei dice che non capisci.”
Scuoto appena il capo e sorrido mentre Sirahel fissa Gabriel.
Lei non sa che sei un bambino super intelligente... No, vero?” gli chiede quasi come se attendesse una risposta.
Il mio piccolino si stiracchia e poi si addormenta. E Sirahel se lo stringe delicatamente al cuore.
Io invece sospiro e penso alla settimana appena trascorsa.
Castiel è stato molto poco con me.
Ha passato gran parte del suo tempo con Bianca.. Il capo degli angeli custodi.
Mh.. non mi piace quell'angelo. Proprio no!
Non credo che sia cattiva.. Ma il modo in cui lei e Castiel si guardano, interagiscono, è...
Non l'amore è cieco, ma la gelosia.” pronuncia Sirahel in tono solenne.
Lo guardo perplessa per un attimo e poi capisco.
Sbuffo perchè non mi va che sbirci nella mia mente, ma allo stesso tempo so che molte volte un mio sguardo o un mio atteggiamento, gli dicono tutto di me senza bisogno che mi entri in testa.
L'ha detto..”
Lawrence Durrell.” lo precedo.
Lui mi guarda per un attimo e poi annuisce.
A volte mi ricordi tanto tua madre.” mi dice.
Poi si ricorda che è meglio evitare questo argomento e si schiarisce la voce.
Non essere gelosa di Bianca. Non ne hai motivo.” mi dice ancora.
Annuisco e faccio un grosso respiro. Parcheggio l'auto davanti ad un parrucchiere e mi giro verso Sirahel e Gabriel.
Do un dolce bacio sulla mano al mio bambino e poi prendo la mia borsa.
Dove vai?” mi chiede Sirahel perplesso.
A cambiare look.” rispondo.
Scendo dall'auto ed entro nel salone.
Esco dopo circa 3 ore, e i miei capelli sono di nuovo castani, lisci e hanno una deliziosa frangia.
Entro in auto e Sirahel non è per nulla annoiato. Sta dando il latte a Gabriel che sembra tranquillo in braccio a lui.
L'Arcangelo mi guarda e sorride.
Sei molto bella così bambolina!” mi dice paterno.
Sorrido e poi riparto.
Stavolta dritta verso casa, senza pensare a nient'altro che alla gioia di tornarci. Stavolta con il nuovo bellissimo arrivato.
Apro un po' il finestrino e libero la mente.
Quando arriviamo a casa, prendo le mie cose e quelle di Gabriel e con Sirahel entro.
Avanzo piano pronta a fare una sorpresa a Cass col mio arrivo.
Invece la sorpresa me la fa lui.
E' comodamente seduto sul divano, Bianca gli sta accanto e ridono gioiosi come non ho mai visto Cass fare prima.
Non si accorge nemmeno che sono qui.
Poi però sente qualcosa, forse la Grazia di Gabriel e si volta verso di noi.
Allison..” mi dice alzandosi, ora serio in viso “Sei.. siete a casa.”
Annuisco ma rimango ferma mentre lui mi bacia dolcemente.
Anche Bianca ci raggiunge e prende il piccolo Gabriel.
Per un attimo spero che pianga, ma invece sembra più a suo agio con lei che con me.
Questo mi ferisce, perchè quando è in braccio a me, piange molto. Invece con Bianca, che è una perfetta estranea sembra totalmente a suo agio.
Vi stavate divertendo?” chiedo, un po' antipatica, lo ammetto, a lei e Cass.
Castiel mi guarda perplesso. Non si è nemmeno accorto che ho cambiato totalmente taglio di capelli..
Allison, che ti prende?” mi chiede serio.
Sirahel scuote piano il capo e mi cinge le spalle con un braccio.
Allison è molto stanca.” dice prima ancora che io possa rispondere “Ha solo bisogno di riposo.”
Bianca mi guarda e sorride.
Riposati.. Badiamo io e Castiel al piccolo!” mi dice.
Certo.. Vuole badare al mio bambino con il mio amore. Come se fossero una famiglia.
Certo!” dico ridendo appena “Ti piacerebbe..” sussurro ancora.
Come hai detto?” mi chiede l'angelo.
Ha detto che sei davvero gentile!” interviene Sirahel “Ora la porto a riposare.”
Sorride, schiocca le dita ed io e lui siamo di sopra.
Lo guardo e indico il piano di sotto con un dito.
Userò il trucchetto che mi hai insegnato con quella stupida donna angelo se non se ne va subito.” gli dico.
Sirahel mi guarda in silenzio.
Incredibile! Castiel non si è nemmeno accorto che ho cambiato taglio e colore di capelli.. Io non..” sussurro ancora.
L'Arcangelo sospira e mi bacia la fronte.
Castiel ti ama. E tu dovresti saperlo bene!” mi dice “Stai tranquilla e riposati.. Io sono di sotto se hai bisogno di me. Rimarrò nei paraggi finchè lei non se ne va. Non voglio che tu la uccida colpita da un improvviso attacco d'ira.”
Ride appena e strappa un sorriso anche a me.
Poi scende di sotto ed io rimango sola nella stanza.
Castiel mi ama e non mi tradirebbe mai. Almeno spero.


*****

E' stata una settimana intensa, strana.
Non solo è nato mio figlio, ma mio fratello Gabriel.. beh ci sono ancora dei problemini in sospeso, ma sapere che suo “nipote” si chiama come lui, l'ha come trasformato.
E poi c'è.. Bianca.
Qualche mese fa Anna disse ad Allison che tra me e lei c'era amore, il che è vero ma non l'amore che credeva lei.
Se c'è mai stato un angelo per il quale ho provato qualcosa di simile all'amore umano beh... quella è Bianca.
È un discorso complicato, lei non è della mia guarnigione, non è un soldato.
Gli angeli come lei sono gentili, materni ed estremamente buoni.
E io col carattere strano che mi ritrovavo e che mi ritrovo tutt'ora, non potevo che andarci d'accordo.
Ma entrambi sapevamo che c'era qualcosa di leggermente più intenso tra di noi, e ora sinceramente.. non so, quando sono con lei mi sento come diviso a metà.
Amo Allison come non mai, ma c'è qualcosa che mi fa sentire estremamente bene quando Bianca è con me.
Come adesso, mentre parliamo seduti sul divano riguardo a come fare per la custodia angelica del piccolo Gabriel.
Ad essere sincera non so come muovermi” ammette seria “tuo figlio è per metà umano e quindi gli spetta la protezione di uno di noi. Ma è anche un angelo, parzialmente, e noi non abbiamo angeli custodi.”
Bianca è lo stereotipo perfetto dell'angelo, bionda, pallida e dagli occhi chiari.
Ha anche le ali bianche, tanto per la cronaca.
Mi piace stare a guardarla.
Mi ricorda la parte buona della popolazione angelica.
Non avevo mai pensato a questo. Forse...” faccio una pausa e sospiro “No, stavo dicendo una sciocchezza.”
Lei sorride e mi prende una mano. “Tu non hai mai detto sciocchezze, non credo proprio che inizierai ora.”
La guardo negli occhi e sento un brivido..
Pensavo che forse per il momento.. potrei essere io il suo angelo custode. In un certo senso l'ho già fatto con sua madre, tempo addietro. Potrei ripetermi..”
Sembra aver avuto un'improvvisa illuminazione. “Hai ragione!” esclama entusiasta “Cioè... per il momento mi sembra la soluzione ideale. E poi col tempo riusciremo a definire la situazione. Visto? Lo dicevo io che sei estremamente intelligente!”
Sorrido poco convinto. “Ti ringrazio ma non ne sono così sicuro. Ci sono cose che proprio non capisco...”
Lei mi guarda con dolcezza e inclina un po' il capo. “Perché sei innocente, non perché sei poco intelligente.” mi dice tenendomi per mano. “E' per questo che andavamo molto... d'accordo. Siamo sempre stati molto simili...”
Continuiamo a parlare per un po', tra ricordi vecchi di millenni e prospettive per il futuro.
Improvvisamente mi accordo di qualcosa, volto il capo verso la porta e li vedo.
Ci sono Allison, nostro figlio e Sirahel. Non li avevo sentiti entrare...
Mi alzo e raggiungo Ally. “Allison. Sei.. siete a casa.” le dico.
Lei non risponde e quando la bacio la sento fredda.
Anche Bianca ci raggiunge e prende in braccio Gabriel.
Vi stavate divertendo?” mi domanda in tono aspro Allison.
Io corrugo la fronte. “Allison, che ti prende?”
Allison è molto stanca. Ha solo bisogno di riposo.” interviene Sirahel, poi mi guarda e sento chiaramente..
Cass..sei un idiota!” mi dice mentalmente.
Ma che ho fatto? Mi sono perso qualcosa, credo.
Riposati.. Badiamo io e Castiel al piccolo!” propone Bianca con un sorriso.
Certo! Ti piacerebbe...” commenta Ally sarcastica.
Inizio a capire qualcosa...
Cosa hai detto?” si informa l'angelo accanto a me, non so se non l'ha davvero sentito oppure vuole esserne sicura.
Ha detto che sei davvero gentile! Ora la porto a riposare.” si affretta a dire Sirahel, e schioccando le dita spariscono dalla nostra vista.
Rimaniamo io, Bianca e Gabriel, che seppur sveglio, è tranquillissimo e guarda l'angelo con curiosità.
E' proprio un bimbo meraviglioso Castiel” mi dice sorridendo “è identico al tuo tramite quando è nato.”
Sono sorpreso. “Conoscevi già Jimmy?” domando.
Lei annuisce. “I tramiti sono.. considerati in modo particolare, io sapevo che era il tuo tramite e allora... gli davo maggior attenzione.” mi confessa quasi con imbarazzo. “Pensa, quando è nata sua figlia, gli ho parlato. Ovviamente non sapeva chi ero. Era così felice...”
Sono praticamente sconvolto, non avevo idea che Bianca seguisse le sorti del mio tramite e della sua famiglia.
E lo faceva... per me?
Ritorna Sirahel e subito mi fulmina con lo sguardo.
Allison sta riposando. Cass, dovresti essere più presente con lei. L'hai accolta in modo piuttosto asettico.” mi rimprovera.
E' colpa mia” interviene Bianca mortificata “stavamo parlando del passato e del futuro e l'ho distratto.”
L'arcangelo la guarda ma non è più tanto felice di vederla come il primo giorno...
Può darsi. Comunque da' a me il bambino, credo tu abbia altro da fare al momento.”
La sta cacciando! Ma lei che c'entra? Io sono quello che ha sbagliato, non Bianca.
L'angelo si oscura in viso e annuendo gli da Gabriel. “Hai ragione, sono stata troppo invadente. Scusami Castiel.” e sparisce rapidamente.
Guardo Sirahel a bocca aperta. “Perchè l'hai trattata così? Proprio lei? Una delle creature celesti più buone?”
Sì, con le sembianze di una svedese ventenne tutta curve. Sveglia Cass, Allison soffre di gelosia a causa vostra!”
Ah, allora avevo intuito correttamente.
Gelosa di.. un angelo custode?” domando trattenendo una risata.
C'è poco da ridere” mi riprende duro “ti ha appena dato un figlio e tu la ignori. Torna in te ragazzo, Bianca è il passato, Ally è il presente. Attento a quello che fai.” mi avverte.
Scuoto il capo incredulo. “Non è possibile, pensate davvero che io e Bianca...?”
Dimmelo tu.”
E' assurdo. Vado a parlare con Bianca.”
Dove vai tu?” mi domanda allibito.
Devo chiarire una cosa, assolutamente. Lei era qui per parlare della custodia di Gabriel, non certo per divertirsi con me. Devo scusarmi...”
Vado via senza aspettare risposta, non sopporto che lei si possa sentire in colpa.
È vero, tra di noi c'era qualcosa di più profondo, ma ora è diverso.
Credo...

*****

Sirahel se ne è appena andato.
Era un po'.. deluso, forse arrabbiato. Non so dire che espressione fosse quella sul suo viso.
Castiel non è venuto nemmeno di sopra a salutarmi per bene e a parlare un po' con me. Mi trascura.. E forse nemmeno si rende conto della mia tristezza.
Ho chiesto a Sirahel dove fosse e ha detto che era andato a sbrigare alcune cose con Sam e Dean..
Come se fossi stupida!
Cass è andato con Bianca, chissà dove e a fare chissà cosa.
Ed io sono qui col mio piccolo sdraiato accanto a me sul lettone.
Non mi aspettavo che sarebbe andata così.
Io mi aspettavo di tornare a casa e passare il resto della giornata abbracciata al mio amore con il nostro piccolo in braccio.
Invece Cass se ne è andato con l'angelo donna più bello che io abbia mai visto.
Mi fa rabbia.. Anzi no, mi fa male.
Lascio cadere qualche lacrima e do un leggero bacio al piccolo Gabriel sui capelli.
I suoi bellissimi e folti capelli castani.
Ti voglio bene!” gli sussurro.
Non capisce quello che dico. Ma tuttavia apre gli occhietti e fa un leggero versetto.
Il mio bimbo sta cercando di farmi capire che ha capito. E' tenerissimo.
Lo amo più di ogni altra cosa al mondo.
E' la creatura più tenera e bella che io abbia mai visto.
Mi guardo intorno per un po' e mi schiarisco la voce prendendolo in braccio e alzandomi piano.
Sono sicura che Castiel ama questo piccolo esattamente quanto io lo amo. Quello che non so e la cui risposta mi fa paura, è sapere se ama ancora me, o se invece si è stancato di questa stupida e “piccola” umana che sono io.
Se così fosse non mi stupirei. Voglio dire, lui è troppo “immenso” per una come me.
Quando torna glielo chiederò.
Gli chiederò se mi ama e se mi desidera ancora, perchè se una di queste due cose manca, stare insieme non ha senso. Non più.
La risposta mi terrorizza però..
Ma devo chiedere, perchè non si può andare avanti così.
Sospiro e scendo di sotto.
Mi preparerò qualcosa da mangiare. Non ho fame, ma non posso lasciarmi andare.
Ho un bambino a cui badare e devo farlo sia che Cass mi ami ancora o no. Devo farlo perchè adoro il nostro bambino e anche se la nostra storia dovesse finire questo piccolo è comunque un bellissimo regalo che ci siamo fatti l'un l'altra.
Arrivo in cucina e mi accorgo che Castiel ha lasciato il suo cellulare a casa.
Bene!!!
Se dovessi aver bisogno di lui non potrei nemmeno chiamarlo.
E' davvero.. Fantastico.
Scuoto lievemente il capo e prendo una mela con la mano libera.
Povera piccola Allison..”
Sento una voce alle mie spalle. Una voce che conosco e che non mi piace affatto.
Lei non dovrebbe essere qui.
Mi volto verso di lei e tengo stretto il mio piccolo. Ora lui è la priorità.
Cosa vuoi?” le chiedo dura.
Anna sorride e si avvicina di qualche passo.
Io invece indietreggio cercando di girare in modo da trovarmi pronta alla fuga se necessario.
Che bambino bellissimo!” mi dice “Per fortuna somiglia tutto a Castiel.”
La guardo e non dico niente. Voglio solo che se ne vada e anche se mi sforzassi di chiamare Cass o Sirahel col pensiero, nessuno di loro mi sentirebbe.
A dire il vero Cass non verrebbe nemmeno se gli telefonassi. Il suo cellulare è qui mentre lui si diverte con Bianca.
In altre situazioni ti prenderei a calci. Non servirebbe a niente, ma lo farei comunque. Ora però mi ritrovo a dover fare un'altra cosa.” le dico e dire quello che sto per dire, mi costa “Ma ti prego.. Non toccare il piccolo. Fai a me quello che vuoi ma lascia stare lui.”
Anna ride quasi selvaggiamente e muove la mano ferendomi al viso.
Lascio andare un'espressione di dolore, e la guardo duramente.
Carino.. Cos'è un nuovo giochino?”
Anna fa spallucce e si mette a sedere.
Ho sentito che Bianca è in città!” mi dice “Mh.. brutto affare amica mia.”
Io e te non siamo amiche.”
Lei mi ignora completamente e riflette un attimo poi si alza e si muove distrattamente per la stanza.
Ricordi quando ti ho detto che io e Castiel ci amavamo?”
Mentivi!”
Si, è vero.. più o meno.” ammette “Ma con Bianca è tutta un'altra cosa.”
Non voglio ascoltarla.
Lei e Cass erano davvero.. innamorati lassù in cielo! E credimi, gli amori che nascono in paradiso, non finiscono mai. Non per davvero almeno.”
Sta' zitta!”
Suppongo che lui sia con lei adesso! Vero?” mi chiede “Eh si, a quest'ora si saranno già lasciati andare alla passione carnale.”
Chiudi la bocca!!” le urlo.
Anna mi guarda fissa e piega appena la testa ridendo.
Gabriel invece si agita e poi scoppia a piangere, forse spaventato dalla mia voce.
Cerco di calmarlo ma lui piange più forte e in un attimo una fortissima luce si irradia da lui.
Lo tengo stretto anche se non capisco cosa stia accadendo, e quando la luce si “spegne”, Anna è sparita.
Ma cosa... L'ha mandata via lui?
E' questo il tipo di potere che lo caratterizza?
Lo guardo per capire se sta bene e sembra del tutto apposto.
Sorride poco e poi si accoccola addormentandosi.
Afferro il cellulare e chiamo Sirahel. Gli spiego tutto velocemente e in modo confuso, tanto che non ho ancora attaccato quando lui compare in casa.
Che succede?” mi chiede allarmato vedendomi il taglio sul viso.
Anna, è stata qui!” gli dico “Gabriel ha iniziato a piangere e poi da lui si è irradiata una luce accecante e quando la luce se n'è andata Anna non c'era più.” spiego confusa.
Sirahel annuisce e mi ascolta seguendomi un po' a fatica.
Non aver paura.” mi dice prendendo il piccolo “Lui è speciale. Hai avuto un assaggio della sua specialità. Ha capito che Anna voleva farti del male e l'ha mandata via.”
Ma sta bene?” gli chiedo guardando il piccolo.
Sta benissimo!” mi dice sorridendo “Dov'è Castiel? Non è ancora tornato?”
Scuoto il capo e gli indico il suo cellulare.
Ha lasciato il cellulare qui.” gli dico “Se dovesse servirmi qualcosa, non potrei rintracciarlo in nessun modo. E non dirmi che è con Sam e Dean perchè non sono stupida. So che è con Bianca.”
Lui sospira e chiude gli occhi e quando li riapre, Castiel arriva.
Allison..” mi dice avvicinandosi a me preoccupato, non appena nota che ho un taglietto al viso e sono sconvolta.
Indietreggio e sfuggo alla sua presa.
Allison, io..” sussurra ancora lui.
Manchi da ore e hai lasciato il tuo cellulare qui nonostante tu sappia che è l'unico modo in cui posso contattarti.” gli dico dura.
Lui annuisce piano con gli occhi tristi.
L'ho scordato. Mi dispiace.” mi dice.
Ti dispiace?” ripeto “Anna è stata qui! Avrebbe potuto fare del male a me o a tuo figlio! Te ne importa o no qualcosa di lui?” gli urlo appena.
Lui sgrana gli occhi e guarda Gabriel in braccio a Sirahel, poi me.
State bene?” mi chiede.
Mi avvicino a lui e mi tolgo l'anello poggiandolo sul mobiletto accanto a lui. Poi gli tiro un ceffone.
Non gli fa male, non fisicamente almeno. Ma credo che lo tocchi profondamente nel cuore.
Non grazie a te.” gli rispondo.
Prendo Gabriel e salgo di sopra.

*****

Raggiungo Bianca in pochi secondi, si è rifugiata in una casa disabitata ma non abbandonata, visti i mobili all'interno.
Bianca?” la chiamo.
Le mi appare davanti, è triste e credo abbia pianto. “Perchè sei qui, Castiel?”
Mi avvicino e istintivamente le sposto indietro i capelli. “E tu perché piangi?”
Bianca sospira e mi guarda negli occhi. “Non volevo.. darti problemi, davvero.. mi dispiace.” si scusa.
La fisso perplesso. “Problemi? Bianca, tu non mi hai dato problemi.”
Invece sì!” sbotta voltandomi le spalle. “Avrei dovuto limitarmi a salutarti e sparire dalla tua vita. Invece io...”
Tu?” la incoraggio, sorpreso dal suo scatto.
Si volta e si avvicina a me, prendendomi il viso tra le mani. “Io non ho dimenticato quello che provavamo lassù, Castiel. Noi non eravamo semplici.. fratelli. E io tante.. tante volte pensai a quanto sarebbe stato bello se tu fossi come me, in grado di... avere un corpo, di prendere forma umana...”
Che sta succedendo? Perché mi sento così?
... ma tu eri un soldato, uno di quegli angeli che non prendono forma umana ma possono solo.. noleggiare un corpo. E allora fingevamo Cass... fingevamo di non sentire... e quando ti ho visto in questo corpo...” mi dice facendo scivolare le mani dal mio viso al collo, fino al petto “non lo nego.. ho pensato che al posto di Allison potevo esserci io, adesso. Ma non ho nulla contro di lei, è dolce e bella e ti ama.... e il vostro bambino è meraviglioso. Ma non riesco a nascondere quello che provo per te.”
L'ascolto senza parole, senza fiato. Improvvisamente quel lontano passato si ripresenta davanti ai miei occhi... quell'amore proibito e impossibile ora è qui davanti a me, che mi guarda con questi occhi come il cielo...
Ti amavo Castiel... e ti amo ancora....”
Così dicendomi, posa le labbra sulle mie, provocandomi un'ondata di brividi lungo la schiena.
Si allontana e mi guarda e.... la prendo tra le braccia e la bacio con passione.
Secoli, no millenni passati a guardarci da lontano, come semplici creature di Dio..
La spingo contro il muro e mi stringo a lei, sentendo quel corpo caldo vibrare contro il mio.
Io credo di... desiderarla.
Mi stacco da Bianca e la guardo negli occhi, io l'ho amata e mai avrei pensato di avere l'occasione di stringerla come un uomo.
Ti amo Cass..” mi ripete.
E improvvisamente mi rendo conto di quello che sto facendo. Sto tradendo Allison!
Bacio e accarezzo una donna che non è lei... ma che diavolo sto combinando?
Lei tenta di baciarmi di nuovo ma io la fermo prendendole il viso tra le mani.
Perdonami” le dico imbarazzato “io non posso... io amo Allison... perdonami Bianca. Io.. ti ho amata, in qualche modo, anche se non era un amore umano e credo che anche per te sia stato così. Ma ora.. ora provo un amore diverso, intenso, per Allison. Io non posso, mi dispiace... non posso...”
Bianca mi guarda con occhi tristi, ma annuisce e si allontana da me. “Hai ragione..scusami. Non avrei dovuto.. mi sento così in imbarazzo..”
No non devi... è stato molto più un errore da parte mia.” sottolineo convinto, perché è così, sono stato io il vero idiota.
Io ho una donna che mi aspetta a casa con in braccio mio figlio, e che faccio? Bacio un'altra?
Abbi cura di te e della tua famiglia Cass” mi dice sorridendomi “e buona fortuna.”
Anche a te Bianca.. e perdonami se puoi...”
Sparisco da quella casa che stava per essere teatro del mio tradimento.
Quando mi trasporto a casa, quello che trovo mi sconvolge.
C'è Sirahel con Gabriel in braccio, mentre Allison è ferita al viso ed è sconvolta.
Allison..” le dico avvicinandomi, ma lei indietreggia e non si fa toccare.
Allison, io..” tento di spiegare ma lei mi blocca.
Manchi da ore e hai lasciato il tuo cellulare qui nonostante tu sappia che è l'unico modo in cui posso contattarti.” mi fa sapere.
Solo adesso ricordo di averlo lasciato qui.
L'ho scordato. Mi dispiace.”
Ti dispiace?” ripete “Anna è stata qui! Avrebbe potuto fare del male a me o a tuo figlio! Te ne importa o no qualcosa di lui?”
Cosa? Anna è stata qui? E perché mai? Guardo il piccolo in braccio all'arcangelo e poi torno a guardare Ally.
State bene?” le domando.
Lei si avvicina e si toglie l'anello, posandolo su un mobile accanto a me. E poi mi tira uno schiaffo con una forza non indifferente. Sento un fischio nell'orecchio ma più che altro mi ferisce vedere che me lo da con tutto il cuore.
Non grazie a te.” afferma dura.
Poi prende in braccio Gabriel e sale le scale.
Io le appaio davanti e le blocco la strada. “Allison, ti prego aspetta, lascia che ti spieghi..”
Spiegarmi cosa? Quant'è bello andare a letto con un angelo? Oh lo so, siete molto passionali! Spero tu ti sia divertito con il tuo angioletto!” e mi supera per entrare nella cameretta del piccolo, sbattendo la porta. Come se quella bastasse a fermarmi.
Infatti mi trova subito accanto alla culletta.
Aspetta, per favore, non è come pensi...”
Va' al diavolo! Quella pazza furiosa della rossa era qui e voleva fare chissà cosa a me e a tuo figlio, e tu invece te la spassavi con Bianca!” mi accusa mettendo il bambino nella culletta.
Non ci sono andato a letto, Ally! Non avrei potuto farlo!” grido esasperato.
Non urlare, idiota di un angelo!” mi zittisce ferendomi profondamente “Spaventi mio figlio.”
Nostro figlio.”
Troppo tardi, te ne ricordi solo adesso? Sei stato totalmente assente da quando è nato, eri troppo.. preso dal tuo angioletto biondo. Magari te lo darà lei un altro figlio, un angelo in piena regola!”
Le sue parole sono taglienti come lame affilate.
Vuoi sapere cosa c'è stato tra di noi? Un bacio! Un dannatissimo bacio dopo quattromila anni di nulla! Ma quando ho capito che io amavo solo te e che volevo solo te, l'ho respinta e sono scappato!”
E questo dovrebbe farmi sentire meglio?” mi domanda retoricamente, iniziando a piangere “Sapere che l'hai solo baciata è meno grave, forse? Tu non capisci nulla, non capirai mai nulla del Mondo!”
Io lo so che ho sbagliato, lo so! E hai tutte le ragioni per insultarmi, ma cerca di....”
Capire? Cosa dovrei capire, Cass? Che finalmente ora potevi baciarla perché avete un corpo e non volevi farti scappare l'occasione? Beh tanti auguri, torna pure da lei. Tra noi è finita.”
La guardo a bocca aperta: non può dire sul serio.. non può lasciarmi...
Allison... non puoi...” mormoro senza fiato.
L'ho appena fatto. Esci da questa casa.” mi ordina.
Guardo Gabriel che nonostante il trambusto sta dormendo, e mi sento morire.
Non puoi farmi questo...” le dico con la voce che mi trema “io ti amo...”
Dovevi pensarci prima, mi hai ignorata... ci hai ignorati per un'intera settimana. Si è visto molto di più tuo fratello Gabriel, sai? Tu eri irreperibile, sempre con la tua cara sorellina... torna da lei. E lascia in pace me e mio figlio.”
Sento il cuore rombare nel mio petto, non ho mai provato tanto dolore e rabbia.
La guardo negli occhi e ricaccio indietro le lacrime. “Dio non doveva riportarmi da te, sarebbe stato meglio se fossi rimasto morto!” affermo stringendo i pugni.
Allison mi guarda e credo stia per dire qualcosa, ma non gliene do il tempo, non voglio essere più ferito e umiliato.
Volo via da quella casa, con un macigno nel petto.
Sì, ho sbagliato a lasciarmi andare ad un ricordo antichissimo, ha ragione.
Ma dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, dopo tutto quello che c'è stato tra di noi, dopo il figlio che abbiamo avuto insieme, non credo di meritare tanto odio da parte dell'unica creatura che io abbia mai amato come un essere umano.

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Capitolo 33
*** This house is empty without you ***


This house is empty without you


Sirahel se ne è andato e anche Cass.
E come prima mi ritrovo ad essere di nuovo sola col mio bambino.
Sirahel ha detto che Anna non tornerà, almeno non per ora.
Secondo lui i poteri di Gabriel sono così forti, che l'ha spedita abbastanza lontano da rallentarla almeno di qualche settimana.
Tuttavia non è da escludere che, dopo queste settimane, lei possa tornare.
Ma per ora non voglio pensarci.
Ora voglio solo affogare nel mio dolore stringendo il mio Gabriel al cuore.
L'ho solo baciata, mi ha detto Castiel.
Come se questo sistemasse le cose.
Non voglio vederlo mai più.. Io..
Mi ha tradita. Non voglio parlare mai più con lui. Mai, e non mi manca nemmeno un po'.
Ma se non mi manca, perchè sto singhiozzando come una bambina che è caduta e si è sbucciata le ginocchia?
Mi asciugo il viso e metto Gabriel nella culletta, nella sua camera.
Sospiro e lo guardo dormire per un po'.
Ha pianto molto da quando Cass se ne è andato.
Credo che senta la mancanza della Grazia del padre.. Quel senso di protezione che sicuramente gli offre.
Io non sono abbastanza per questo bambino. Lo amo con tutto il cuore e l'anima, ma lui è per metà angelo, e la sua parte soprannaturale è quella con cui sembra sentirsi più a suo agio.
Mi sdraio sul divanetto accanto alla culletta, e fisso i cuori che Cass ha disegnato sul muro.
Amore mio.. Io..
Scoppio di nuovo in lacrime e finisco con l'addormentarmi.
Almeno credo.. perchè sono in una stanza bianca e luminosa, e di solito questa è la scenografia dei miei sogni.

Si, stai sognando.” mi dice una voce calma alle spalle.
Mi giro piano e un po' sulla difensiva, e vedo un bellissimo ragazzo raggiungermi.
Ha capelli castani, occhi blu/verde e più o meno la mia età
Lo osservo per un po' e poi..
Non può essere. E' il mio Gabriel.
Ma come è possibile?
Gabriel?” chiedo perplessa.
Lui sorride e annuisce. “Ciao mamma..”
Sono.. scioccata.
Rimango ferma per un attimo, tra stupore e.. non so cos'altro, e poi lo stringo in un abbraccio.
Sei bellissimo.” gli dico allontanandomi un po'.
Anche tu mamma.”
Cos'è tutto questo? Tu sei.. sei grande.” gli dico con un tono che mi fa sentire un'idiota.
Si lo sono!” afferma lui “Vedi, ho capito che avevi bisogno di me. Da neonato non posso parlarti, quindi la mia mente ha proiettato me stesso da grande dentro i tuoi sogni.” mi spiega.
Non ho capito molto. A parte il fatto che, per fare certe cose, è davvero pieno di potenzialità.
Fingiamo che io abbia capito.” gli dico sorridendo “Perchè vuoi parlarmi? Stai bene?”
Ride appena e annuisce prendendomi le mani.
Si. Sto benissimo mamma.” risponde “Volevo solo scusarmi con te.”
Scusarti? Per cosa?”
Lui sospira e mi tiene la mano.
Iniziamo a passeggiare e intorno a noi compaiono prati fioriti, un bel sole.. Un paesaggio da film insomma.
So che tu credi di non essere una buona madre, di non essere abbastanza per me!” mi dice “Ma lo sei mamma. Sei la madre migliore che potessi sperare di avere. E se sono più a mio agio con gli angeli che con te, non è colpa tua. E' solo che.. devo ancora abituarmi agli umani. Come papà all'inizio.”
Sento gli occhi riempirsi di lacrime e lo guardo.
E' solo che.. tu, tuo padre.. Siete così pieni di potere e di speciali capacità che io mi sento.. Non all'altezza a volte.” gli spiego.
Incredibile! Sto sfogando le mie insicurezze con mio figlio.
Lui mi prende il viso tra le mani delicatamente e mi sorride.
Mamma.. Io adoro quando mi tieni stretto a te. Adoro sentire il tuo cuore che batte piano, mi piace la tua voce che mi sussurra dolci canzoncine e adoro il fatto che tu scelga il colore del mio pigiamino in base al mio umore.” mi dice sorridendo.
Anche io sorrido con alcune lacrime che mi accarezzano il viso.
Io ti adoro mamma. Devi solo.. essere un po' paziente con me.” mi dice ancora.
Annuisco e lo abbraccio forte.
Ti adoro anche io.. Sei il mio bambolotto dopotutto.”
Lui sorride e mi bacia la guancia. Poi si allontana poco da me.
Ora devo andare.” mi dice “Ma, mamma..Perdona papà.. Lui ti ama tanto. E' solo che ancora a volte, la sua umanità lo confonde un po'.”
Annuisco e lo guardo sparire davanti ai miei occhi.

Mi risveglio, e Castiel è lì.
Tiene in braccio il piccolo Gabriel ed io mi ritrovo a sorridere ripensando al sogno appena fatto.
Sono qui solo per Gabriel.” mi dice Castiel deciso “Per nient'altro.” specifica.
Annuisco appena e mi mordicchio il labbro per evitare di piangere.
Anche se, sono sicura che le lacrime tarderanno solo il tempo di arrivare alla porta.

Mi alzo dal divanetto e mi schiarisco la voce.
Sono di là se hai bisogno di me. Io devo.. piegare il bucato.” dico con la voce rotta dal pianto.
Cass non fa nulla.. Semplicemente culla Gabriel e mi ignora.
Raggiungo la porta e mi fermo. Mi volto verso di lui e sospiro.
Castiel..” sussurro oramai in preda alle lacrime.
Deve aver capito che sto piangendo, perchè si volta e mi guarda per la prima volta da quando ho aperto gli occhi.
La casa è vuota senza di te..” gli dico.
Mi asciugo il viso con il dorso della mano e mi sforzo di sorridergli.
Lui poggia piano Gabriel nella culletta e mi guarda con occhi tristi.
Io invece, prendo l'interfono ed esco dalla stanza, lasciandolo solo col nostro bambino.

*****

Cosa?
La casa è vuota senza di me? Strano, visto che è stata lei a mandarmi via!
Non capisco.. non capisco gli umani, non li capirò mai.
Prima mi caccia ferendomi a morte e poi... piange dicendomi che le manco?
Io questa cosa devo chiarirla.
Lascio Gabriel che dorme nella sua culla e le appaio davanti, nella sua camera da letto.
La trovo seduta sul letto, sta piangendo. Quando mi vede si asciuga le lacrime e si alza.
Vuoi dirmi qualcosa?” mi domanda sospirando.
Perchè stai piangendo? Sei stata tu a mandarmi fuori di qui. E ora mi dici che ti manco? Mi spieghi perché? Sono troppo idiota per capirlo da solo.”
Forse sono un po' duro, ma sono davvero ferito. Io so di aver commesso un enorme sbaglio, ma so anche che esiste il perdono.
Allison mi guarda e aggrotta la fronte. “Direi quasi che sei arrabbiato con me, sai? Il che è davvero divertente! Non sono stata io a tradire te!” mi rinfaccia stizzita.
Scuoto il capo. “Non sono arrabbiato, sono ferito. Ogni volta che abbiamo una qualche discussione, tu ci tieni particolarmente a sottolineare che io non sono umano e non lo sarò mai. La verità invece è che” faccio una pausa e sospiro chiudendo gli occhi un attimo “la verità è che io lo sono fin troppo, anche nelle debolezze. Mi sento spesso confuso, disorientato. So di aver sbagliato, di averti ferita e mancato di rispetto. Fin qui ci arrivo anche io. Ma è stato proprio quel maledetto bacio che mi ha fatto capire...”
Capire cosa?” mi chiede. Non saprei dire se è arrabbiata o addolorata.
Faccio qualche passo e mi avvicino a lei. “Che sei l'unica donna che mi interessa, che quello che provo per te supera... letteralmente i confini del tempo e dello spazio...”
Allison ridacchia e scuote il capo. “Wow, e per capirlo dovevi baciare un'altra?”
Tu non sai...” ma mi interrompe di nuovo.
Infatti non so, spiegamelo!”
Io non ero come gli altri!” dico “Io sono sempre stato un povero ingenuo, mentre gli altri erano fieri, altezzosi e aggressivi. Bianca era l'unica creatura alata che mi trattava diversamente, senza prendersi gioco di me e senza guardarmi con sufficienza. E qualsiasi cosa ci fosse tra di noi, era forte. Quando l'ho rivista qui, ho rivisto quel passato, nel quale io... mi sentivo solo e lei era gentile con me.” tento di spiegarle ma lei si irrigidisce ancora di più.
Dunque Anna aveva ragione.. voi vi.. amavate?” la sua voce trema e i suoi occhi sono gonfi di lacrime.
Anna quando vuole sa proprio essere stronza...
Non so cos'era Ally, sicuramente non l'amore che c'è tra me e te. Adesso avrei potuto averla, sai?” le confesso a rischio di farla arrabbiare ancora di più “E' stata lei a... fare il primo passo. Mi si offriva su un piatto d'argento, ma quando l'ho baciata, ho capito che io amavo solo te e non potevo... non volevo nessun'altra donna che non fossi tu.”
Questo non mi aiuta Cass... resta il fatto che tu hai baciato un'altra e io non so se riuscirò a superarlo del tutto...”
Mi stringo nelle spalle, arrendendomi a quell'assurda situazione. “Non so che fare Allison, se non chiederti scusa miliardi di volte. Ma tu non... vuoi perdonarmi, credo. Non fa nulla... lo accetterò. Verrò a trovare Gabriel spesso però, ho avuto la brillante idea di propormi come custode temporaneo...” e mi volto per andarmene.
Cass aspetta!” mi ferma lei “Aspetta un attimo...” e mi raggiunge, mettendosi davanti a me.
Io.. io dicevo sul serio prima, quando ti ho detto che questa casa è vuota senza di te!”
E io sono vuoto senza di te...” le dichiaro a mia volta “ma non so che fare per farmi perdonare...”
Allison cerca di non piangere ma non è facile, credo. “E' che io... mi sento così inadeguata, a volte!” sbotta.
Io piego la testa di lato. “Inadeguata? In che senso?” domando confuso.
Lei allarga le braccia. “In tutti i sensi! Con te, con il piccolo Gabriel... io non sono come voi, non ho poteri o capacità! E così è normale che tu... preferisca una donna come Bianca piuttosto che una come me! E sarà sempre così! Quindi non me la sento di aver sempre paura di perderti per un altro angelo. Prima Anna, poi Bianca.. e non credere che non mi sia accorta che anche Myriam era attratta da te! È una lotta impari e non voglio soffrire più!” si sfoga tutto d'un fiato.
Io la fisso a bocca aperta e senza volerlo, sorrido. “Tu stai scherzando, vero? Io preferirei loro a te? Allison” mi fermo e scuoto il capo “se avessi voluto, avrei potuto averle tutte e tre e quel bacio, di cui mi pentirò per il resto della mia esistenza, è stato solo una reminiscenza del passato. Io non ho rinunciato a tutto per loro, ma per te. E lo rifarei altre mille volte.”
Allison mi guarda scrutandomi a fondo. “Ma.. Bianca è così bella! Forse non esiste una donna bella come lei, nel Mondo.”
Non sono d'accordo” obietto alzando una mano per spostarle un po' la frangetta “tu sei meravigliosa, sei... unica. Lei quel corpo se l'è creato apposta, non è stata la natura a darglielo, non è come te.”
E allora perché non mi desideri più?” mi chiede arrossendo.
Sgrano gli occhi incredulo. “Cosa? Guarda che uno come me quando si accende... è difficile che si spenga.” le assicuro.
Ma da quando sono rimasta incinta, abbiamo fatto l'amore solo due volte” dice gesticolando “sembrava che tu.. non so... avessi paura.”
A parte che sono state tre, le volte” sottolineo “ed evito di pensarci perché altrimenti mi sale il sangue alla testa. Io sì, avevo paura, perché sembro un uomo, ma in realtà non lo sono. Avevo paura di farti.. di farvi del male. Perché anche quando non eri incinta, io mi limitavo...” le confesso, questa volta sono io ad arrossire.
La donna che amo da morire finalmente mi sorride. “E ora.. ora mi vuoi?” mi domanda.
Le prendo il viso tra le mani. “Io ti amo... e neanche immagini cosa ti farei...” le rispondo meravigliandomi di me stesso.
I suoi occhi si illanguidiscono all'istante, si avvicina pericolosamente...
Se ti va... puoi mostrarmelo...non sono più incinta. ” mi invita maliziosa.
Io... non credo che sia una buona idea... è passata solo una settimana...” obietto con poca convinzione.
Gabriel senior mi ha guarita.. non c'è più neanche la cicatrice.”
La stringo tra le braccia e la bacio, e lei risponde con la stessa passione.
Mi hai perdonato?” le chiedo staccandomi dalle sue labbra.
Dipende da come ti comporterai...” è la sua risposta, mentre lancia un'occhiata al letto.
Qualcosa nel mio cervello si spegne.
La bacio di nuovo e inizio a spogliarla con una rapidità sovrumana, lei mi lascia fare e poi aiuta me a spogliarmi. Non ricordo neanche perché abbiamo litigato...
Le accarezzo le braccia lasciando che le mie mani le sfiorino i seni, diventati più rotondi per merito della gravidanza.
Sei... stupenda..” mormoro estasiato.
Allison sorride e si stringe a me, baciandomi. La sollevo da terra e lei mi circonda la vita con le gambe.
La porto sul letto e mi stendo su di lei, accarezzandole quei meravigliosi e lunghi capelli.
Cass....” mi chiama con gli occhi che le brillano di desiderio.
Bacio di nuovo le sue labbra e scivolo in lei con vigore.
Allison si lascia sfuggire un gemito e chiude un attimo gli occhi, poi li riapre e mi sorride. “Amami...” mi sussurra languida.
Io obbedisco.
Mi muovo dentro di lei con passione, al ritmo dei nostri respiri sempre più rapidi. Allison geme come mai prima, stringendo le mie mani intrecciate alle sue. Forse ho sbagliato a non essere più impetuoso, le altre volte che siamo stati insieme...
La amo con una foga che sorprende me stesso e che fa imperlare di sudore il mio corpo...
Non mi era mai successo.
Castiel!” Allison urla il mio nome inarcando la schiena, rabbrividisce intensamente stringendo forte le mie mani.
Lo ammetto, mi piace quando urla il mio nome...
La seguo lasciandomi andare al piacere, respirando più forte e tremando come non mai. Poi ricado su di lei, che mi accoglie abbracciandomi forte.
Ti amo Allison” le sussurro all'orecchio “perdonami... non mandarmi più via... io ti amo da morire...”
Mi sollevo e la guardo negli occhi, per capire cosa pensa realmente.
Ti ho già perdonato amore mio... non posso vivere senza di te....” e mi bacia teneramente.
Non dire mai più una cosa come quella” aggiunge un attimo dopo “non dire mai più che dovresti essere morto...” la sua voce trema, e mi sento in colpa per averle detto quella cosa orribile, ma stavo davvero male...
Senza di te che vivrei a fare? Sarebbe meglio morire...” le dico serio.
Lei scuote il capo e posa una mano sulla mia bocca. “Basta, non dirlo mai più. C'è anche Gabriel... non ci sono solo io..”
Amo mio figlio, da impazzire. Ma senza di te... non ce la farei a vivere... credo di dipendere da te, ormai...”
Allison non risponde, solo mi guarda e poi mi abbraccia forte, sospirando profondamente.
Ally...”
Sì?”
Adoro la tua nuova pettinatura...sembri una bambola...”
La sento ridacchiare e mi stringe un po' di più.
Restiamo stretti per chissà quanto tempo, prima di cadere addormentati l'uno nelle braccia dell'altra.
Sono a casa, e non voglio andarmene mai più.

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Capitolo 34
*** Brilliant ***


Brilliant

Tre mesi.
Sono passati 3 mesi da quando io e Castiel siamo diventati mamma e papà, e da quando il nostro momento di crisi è passato.
E' stata dura con Bianca nei paraggi. Ma ora, al contrario di prima, io mi sento sicura e all'altezza.. O meglio, non proprio, ma meno insicura di prima.
Amo Castiel e lui ama me e a volte, quando la coppia è come la nostra, quando una coppia è.. speciale come noi siamo, nelle nostre diversità, l'amore è abbastanza.
Sospiro e mi volto verso di lui.
Tengo ancora gli occhi chiusi e rimango immobile finchè un fischio leggero, dall'interfono non attira la mia attenzione.
Mi volto verso quell'aggeggio e lo prendo in mano. Forse c'è una specie di interferenza.. lo batto sull'altra mano, e riprende a funzionare normalmente.
So che dovrei alzarmi a controllare se qualcosa non va, ma la stanza di Gabriel è a prova di demone e di ogni angelo, eccetto Castiel, Sirahel e Gabriel senior.. e ovviamente anche il piccolo stesso. Altrimenti non potrebbe stare nella sua camera.
E sarebbe decisamente strano.
Non so cosa Cass e Sir abbiano fatto, una specie di rituale con del sangue e delle polverine.
Inquietante ma necessario se vogliamo garantire a Gabriel una vita sicura.
Faccio un grosso respiro e sbadiglio, poi mi volto verso Cass e..
Oh mio Dio!! Luccica.
E' avvolto da una luce di un giallo chiaro e brilla.
Ma che succede?
Lo vedo per com'è, per com'è davvero.
La sua luce mi riporta alla mente lui che mi tira fuori dall'inferno.
O forse mi sembra soltanto che me lo ricordi, visto che a quanto Castiel stesso dice, non posso ricordare quel momento.
E' così.. etereo..
Lo trovo bellissimo.

Un momento.. Se vedo lui, posso anche..
Mi alzo e raggiungo la camera di Gabriel.
Il mio piccolo dorme sorridente. Le sue guance paffute sono rosate e il suo corpo emana una luce azzurrina che brilla vigorosa.

Il mio piccolo angioletto.
Gli do un bacio sulla guanciotta e poi ritorno da Cass.
Mi sdraio di nuovo accanto a lui e lo osservo a lungo, cercando di immaginare la sua reazione quando gli dirò che lo vedo.
Riesco a scorgere anche il suo corpo umano, ma vedo principalmente la sua luce.
Sorrido con gli occhi lucidi e gli accarezzo il viso.
La mia mano si illumina ed il calore che emana mi avvolge rapido.
In quel momento lui apre gli occhi e mi sorride ancora assonnato.
Buongiorno meraviglia..” mi sussurra baciandomi dolcemente.
Ricambio e lo guardo gioiosa.
Che succede?” mi chiede.
Non mi avevi mai detto che nostro figlio brillava di quella bellissima luce azzurra.” gli dico “Né che la tua luce fosse di questo bellissimo ed intenso giallo.”
Lui sgrana gli occhi e si alza di scatto urlandomi di chiudere gli occhi.
Mi alzo anche io e lo raggiungo.
Faccio un po' fatica ad afferrarlo, perchè la sua luce mi distrae dal suo corpo.
Cass,” gli dico infine abbracciandolo da dietro “non mi brucerai gli occhi. Ti osservo da parecchi minuti e ho anche visto nostro figlio e miei occhi sono ancora intatti.”
Lui si volta piano e parla mentre la casa inizia a vibrare.
Immagino che sia la sua vera voce e dovrebbe farmi sanguinare le orecchie. Tuttavia lo sento perfettamente.
Non so come sia possibile.” rispondo a quello che mi dice “Ma abbassa il volume o distruggerai la casa.”
Lui si zittisce e la sua voce torna normale.
Questo non è possibile!” afferma deciso.
Questo l'hai già detto!”
Lui sospira e avvicina la mano al mio viso stupendosi ancora di più quando vede che la sua luce non mi brucia la pelle.
Gli sorrido e sto per baciarlo.
Ma il piccolo Gabriel si è svegliato e così mi allontano da Cass per andare a prenderlo nella sua culla.
Quando arrivo nella sua camera il piccolo mi sorride e mi tende le braccia.
Lo prendo e torno da Cass che ora non è più da solo. Sirahel e Gabriel sono lì.
Sirahel brilla di un giallo intenso, che tende all'arancio, mentre Gabriel brilla di un rosso vivo.
Li guardo e do Gabriel a Cass, quando il piccolo tende le braccia verso il padre.
Così tu ci vedi mon chéri?” mi dice Gabriel senior “Dì la verità, ora che vedi come siamo realmente vuoi mollare Castiel e stare con me perchè sono più affascinante vero?”
Rido appena mentre Sirahel e Cass lo guardano quasi rassegnati e annuisco lievemente.
Non cambierei Castiel con nessuno al mondo, ma si,” gli dico “sei piuttosto affascinante. Magari se ci fossimo incontrati prima..”
Lui mi strizza l'occhio e poi fissa Castiel e Sirahel decisamente seri.
Anche io li fisso, incapace di capire perchè siano così preoccupati, mentre il piccolo Gabriel, in braccio a Cass, ride divertito.



*****

Fantastico.
Allison riesce a vederci per quelli che siamo e la cosa la diverte, può ascoltarci tranquillamente mentre parliamo con la nostra vera voce senza che le si forino i timpani e per di più Gabriel, l'Arcangelo, fa il cascamorto con lei.
Non è esattamente un buongiorno, questo.
E sembra che solo io e Sirahel ce ne rendiamo conto.
Cosa può significare, secondo te?” gli domando infatti mentre lui fissa Ally serio.
Se fosse incinta” inizia l'Arcangelo “potrei dire che è il bambino... ma non lo è quindi è da escludere. La verità è che..” si ferma e sospira “l'unica risposta plausibile è decisamente orribile.”
Io e Allison ci guardiamo e istintivamente stringo mio figlio a me.
Che vuoi dire, Sir?” interviene Gabriel “Che Lucy è nei paraggi?”
Oh mio Dio...
Sirahel annuisce. “Sì esattamente. Noi siamo la prova vivente di ciò. I nostri tramiti ci vedevano e sentivano perfettamente, quando eravamo vicini a loro. Ho paura che lo stesso valga per Allison.”
Forse sarebbe meglio se la pupa e junior sparissero dalla circolazione per un po'...” propone Gabriel, stranamente serio.
E dove?” chiedo io guardandolo.
Gabriel si stringe nelle spalle. “Francia, Madagascar, Siberia, dove volete, purché si allontanino da qui.. mi basta schioccare le dita!”
Esibizionista...” lo apostrofa Sirahel scuotendo il capo.
Ehi ehi, un attimo!” dice lei avvicinandosi a me “Vuol dire che Lucifero è qui vicino ed è per questo che io vi vedo?”
Probabilmente è così, Ally. È come se... ti stessi attivando. È così per tutti i tramiti...”
Allison si passa una mano sul viso. “Questa non ci voleva” ammette “mi rovina il lato divertente della situazione...”
Corrugo la fronte senza capire. “Perchè, ce n'è uno?”
Lei sorride. “Direi! Io vedo gli angeli! É decisamente.. interessante!” mi fissa per lunghi istanti e annuisce. “L'iconografia vi mostra come esseri effeminati... invece avete tratti maschili anche così... Cass, hai gli occhi azzurri anche senza Jimmy!”
Poi si volta verso Sirahel. “Che strano... somigli un po' al tuo tramite... ali a parte, ovviamente. E tu Gabriel...” gli dice guardandolo con un sorriso “come fai a stare nel tuo tramite?”
In che senso?” domanda perplesso.
Sei molto più alto.. il tuo tramite è piuttosto... piccoletto. Non ci stai stretto?”
Vedendo lo sguardo scioccato, e anche un po' offeso, di Gabriel, non possiamo fare a meno di ridacchiare tutti quanti, compreso mio figlio che lancia un urletto divertito. Per avere solo tre mesi di vita, è molto reattivo.
Il mio tramite è.. contenuto! E alle donne piace!” obietta irritato.
Ally alza un sopracciglio. “Sì, quelle che ti crei tu stesso...” commenta ironica.
Questo lo dici tu! Io..”
Ok ragazzi!” intervengo “Possiamo concentrarci sul problema? Ally, non fissarmi così.. so che per te è una novità... piacevole, ma è un problema non un divertimento!”
Allison arriccia la bocca. “Hai ragione” mi concede “è solo che... siete adorabili, tu e nostro figlio! Oh anche voi naturalmente” aggiunge guardando i miei fratelli “ma capirete che....”
Sono lusingato nel vedere che Allison mostra particolare interesse per me nella mia vera forma, ma non è decisamente il momento.
Io proporrei di portare lontano il bambino” dice Sirahel in tono serio “e di non perdere d'occhio Allison. Non credo che allontanandola da qui risolveremmo molto, e inoltre è meglio se non stanno insieme, lei e il piccolo..”
Io annuisco. “Hai ragione, ma non so come fare. Potrei portarlo io lontano ma non voglio lasciare Ally...”
Lo prendo io!” propone Gabriel sorridendo “Ci facciamo un giretto di qualche giorno e poi lo riporto a casa!”
Scordatelo!” inveisce Ally “Tu puoi fare a meno di mangiare, lui no!”
L'arcangelo la guarda inclinando la testa di lato. “Ora mi offendi sul serio” dice schioccando le dita e facendo apparire un biberon nella sua mano. “Non ho il seno ma so come procurarmi il latte.”
E per cambiarlo?” insiste lei.
Ma è proprio necessario fare questi giochetti?
Gabriel sorride e schiocca le dita, cambiando il pigiamino a mio figlio, senza neanche sfiorarlo.
La smetti per favore di fare questi giochetti?” gli dico un po' indignato.
Lui scrolla le spalle. “Non faccio nulla di male, se potessi farlo lo faresti anche tu, Cass!” poi torna serio “Dico sul serio ragazzi, Gabriel lo prendo io, so come nascondermi bene da tutti, anche da Lucy. E fidatevi di me, se avessi voluto fare del male a qualcuno, ho avuto mille occasioni.”
Io e Allison ci scambiamo un'occhiata, poi annuiamo contemporaneamente.
Ok” dico “credo che possiamo fidarci... ma ti prego, sta' attento.”
Come se avesse capito, il piccolo tende le braccia verso lo “zio”, e io glielo do in braccio.
Non temete ragazzi... non gli accadrà nulla” ci assicura, poi guarda il bambino e gli fa una smorfia. “Diglielo tu alla mamma che lo zio è bello!” gli dice, e per tutta risposta Gabriel junior emette un suono che sembra molto.. una risata!
Mh.. mi dispiace... mi sa che non è d'accordo!” commenta Ally ironica.
Insensibili!” ci accusa il diretto interessato con una smorfia.
Allison.. ci vedi sempre nello stesso modo o qualcosa è cambiato?” le domanda Sirahel improvvisamente.
Ally ci osserva attentamente e poi scuote il capo. “Uguale. Non è cambiato nulla. Perché?”
Lui sospira. “Vorrei capire se è vicino fisicamente o vuole solo.. mettersi in contatto... purtroppo non riesco a capirlo e ogni dettaglio sarebbe utile. Quindi, se cambia qualcosa, se ci vedi in modo diverso o.. vedi e senti qualcos'altro, diccelo immediatamente.”
Allison annuisce e poi mi guarda. “Cass... visto che questa cosa potrebbe finire anche subito e.... non ti rivedrò più per quello che sei...” si ferma e mi sorride. “ti posso chiedere una cosa?”
Sinceramente sono preoccupato, soprattutto quando Gabriel senior inizia a ridacchiare. “Questa non voglio perdermela..” mormora divertito.
D.. dimmi.”
Ti dispiace spiegare le ali? Le vedo dietro la tua schiena ma sono chiuse... mi piacerebbe vederle...”
Niente di compromettente, ma la sua richiesta mi lascia un po' perplesso, anche se sinceramente mi emoziona.
Annuisco e mi posiziono al centro della stanza. Lentamente apro le ali, Allison le segue con gli occhi con un'espressione di stupore e ammirazione. “Oh mio Dio..” sussurra avvicinandosi.
Stende una mano e mi sfiora...
Sta accarezzando una delle mie ali... migliaia di piccoli brividi mi scuotono...
Sono bellissime Cass... sono morbide...” e liscia una delle mie piume, facendomi fremere.
Se vuoi, ti faccio vedere anche le mie..” si intromette Gabriel con quella sua faccia da schiaffi.
NO!” sbotto io “La smetti di provarci con la mia donna?!”
Scherzavo.. che permaloso!”
Scusami Gabe.. ma sinceramente non mi interessano le tue.. “gli risponde a tono lei, continuando a toccare le mie piume nere.
Le lascia stare e io le ripiego, un po' imbarazzato. “Grazie.” mi dice sorridendo.
Nessuno mi aveva mai accarezzato le ali... lei è la prima e sarà l'unica...
Improvvisamente nostro figlio inizia a piangere, e noi creature celesti ci ripieghiamo su noi stessi a causa di un dolore acuto alla testa.
Porca miseria!” commenta Gabriel “E' lui!”
Cosa?” grido io, confuso.
Un lampo di luce ci acceca tutti facendoci chiudere gli occhi, e quando li riapriamo, Allison non c'è più.
Oh Signore, Allison non c'è più!
Ci guardiamo intorno sconvolti, ma è Gabriel a dire cos'è successo. “E' stato Lucifero, l'ha presa lui!” strilla furioso.
Porta subito via il bambino!” urla Sirahel “Più lontano che puoi!”
Gabriel e mio figlio spariscono all'istante, e restiamo io e Sirahel.
Sta tranquillo Cass, la ritroveremo subito...” cerca di rassicurarmi.
Ma sono sconvolto, è stato come se il Diavolo fosse stato in casa nostra, e si fosse portato via la mia vita.

*****

Non capisco, un minuto prima ero a casa ad accarezzare le ali del mio amore, ed un minuto dopo sono in una stanza maleodorante con l'unica via d'uscita bloccata da un demone.
Uno che perlopiù conosco bene: Sebastian.
Ci siamo!
Il mio faccia a faccia con Lucifero starà per iniziare e so che, qualunque cosa io provi a fare adesso per fuggire, sarà inutile.
Anche se riuscissi ad evitare questo momento ora, mi si ripresenterebbe senza dubbio, quindi meglio affrontarlo e non pensarci più.. Più o meno.
Sospiro e mi passo una mano sul viso.
Mm.. La gravidanza ti ha solo resa più.. eccitante di prima lo sai?” mi dice Sebastian con quel suo disgustoso tono.
Lo guardo e scuoto il capo.
Cos'è questo posto? Casa tua?” gli chiedo.
Poi mi guardo intorno.
Scommetto che lì, in quell'angolo ti inginocchi ogni sera pregando di non morire.. Perchè sai che morirai presto o tardi vero?” gli dico ancora.
Lui ride di gusto e si avvicina a me.. Mi gira intorno e poi si avvicina da dietro.
Mi poggia le mani sulle braccia e mi.. odora i capelli?
Tu mi piaci Allison, davvero.. Ma non hai ancora capito che quelli che perderete, siete voi.. Tu e il tuo stupido gruppetto convinto che il libero arbitrio esista ancora. Non c'è futuro per voi!!!” afferma deciso.
Rimango ferma e lo guardo con la coda dell'occhio per capirne la reale distanza e quindi il mio possibile campo d'azione.
Tuttavia..” continua ancora, stavolta però sussurra “Sei ancora in tempo Allison.. Passa dal lato giusto. Passa dalla nostra parte.”
Faccio un grosso respiro e rimango per un attimo in silenzio.
Quello che dice non mi interessa, ma voglio che creda il contrario. Faccio qualche passo avanti con fare riflessivo e poi mi giro di scatto colpendolo al viso.
Indietreggia e mi guarda mentre il suo labbro sanguina, tira fuori gli occhi neri e si avvicina pronto a colpirmi.
Lo evito e lo colpisco di nuovo, stavolta con un calcio. Di colpo però viene scaraventato al muro ed io rimango immobile irrigidendomi.
So chi è stato, e per quanto speri che sia la cavalleria, so che non è così.
Sebastian sembra confuso.
Non credo che si aspettasse questo trattamento.
Sebastian Sebastian Sebastian...” sento, “Non è così che si trattano i nostri ospiti.”
Mi volto in direzione della calma ed inquietante voce e quello che mi ritrovo davanti è.. Lucifero.
Ho davanti il diavolo chiuso dentro un corpo che gli sta evidentemente troppo stretto.
Mi guarda e si avvicina poco a me, mentre io indietreggio.
Benvenuta Allison!” mi dice risoluto ma gentile “Io sono Lu..”
So chi sei!” lo interrompo “E ti sarei molto grata se mi dicessi perchè sono qui.”
Beh, sei qui perchè volevo tanto conoscerti.” mi risponde “Io e te dopotutto avremo una sorta di.. relazione in un futuro molto prossimo. Sei il mio secondo tramite ufficiale dopotutto.”
Lo guardo e ripenso ai miei incubi.
Scordatelo!” esclamo decisa.
Lucifero ride e poi lascia andare Sebastian che ricade sul pavimento e se ne sta in un angolo in silenzio.
Sai, è interessante.” mi dice riprendendo fiato dalle risate “Quando ho fatto visita a Sam Winchester, lui era spaventato, turbato.. I suoi occhi erano gonfi di lacrime..”
Povero Sam!! Mi dispiace che tu abbia questo triste destino.
Tu invece,” mi dice ancora Lucifero avvicinandosi a me “non sembri spaventata. Sembri pronta alla sfida.”
Oh sono spaventata.. Ma non ti darò mai nessun tipo di soddisfazione.
Come mi hai trovata?” chiedo.
Ho trovato il tuo indirizzo e poi ho fatto un piccolo rituale. Ci avevo provato mesi fa, ma avevi un piccolo angioletto in grembo e il suo potere contrastava il mio..” mi spiega “A proposito, congratulazioni. Mi hanno raccontato che tu e mio fratello, Castiel siete genitori di un bellissimo bambino e che Sirahel e Gabriel vi danno una mano..”
Ma come..
Mh.. interessante. Da quel che io ricordo, Castiel era un perfetto soldato ligio al dovere. Suppongo che tu abbia modi persuasivi per far cambiare rotta a qualcuno.” mi dice ancora con tono.. malizioso credo.
Vai all'inferno!”
Ci sono già stato, e anche tu mi pare.. Come ti sei trovata? Spero bene.”
Ma che fa?
Cos'è un gioco per lui?
Di colpo si piega un po' su se stesso, per qualche secondo. Poi mi guarda.
Ti stanno richiamando a casa.” mi dice “Ma ci rivedremo presto. E più precisamente tra qualche mese, quando mi dirai di si.”
Scordatelo!!” ripeto.
Sembro un disco incantato.
Lo farai Allison..”
No non lo farò, e nemmeno Sam.” gli dico decisa.
Lui sembra rifletterci.
Con Sam sarà molto molto dura.. Ma con te sarà un gioco da ragazzi.” mi comunica “Nonostante la tua forza di volontà, nettamente superiore a quella del povero Sammy, con te.. ho una leva perfetta.”
Parla del mio bambino.. Sa che se dovesse trattarsi di salvare lui dicendo di si, lo farei.
Indietreggia un po' e ride a crepapelle..
Salutami il caro Castiel.” mi dice. Poi schiocca le dita.
Mi ritrovo a casa, scaraventata contro una parete.
Allison..”
Castiel mi raggiunge in pochi secondi. Ora vedo di nuovo solo il suo corpo.
Tuttavia sono ancora scossa e mi ritrovo ad indietreggiare stordita e tremante.
E' stato strano essere mandata a casa così, scaraventata contro una parete con l'eco di una minaccia al mio bambino.
Credo che Lucifero l'abbia fatto di proposito e questo non è un bene perchè se conosce i miei punti deboli è la fine.
Castiel allunga le braccia e mi afferra delicatamente.
Si inginocchia e mi trascina piano verso di lui. Mi accarezza i capelli e mi bacia la fronte.
Penso che il mio stato d'animo in questo momento non lo spaventi perchè lui sa come ci si sente dopo un faccia a faccia con Lucifero.
Ci si sente annientati anche se fisicamente si sta bene e anche se il “colloquio” è stato breve e relativamente calmo come il mio.
Quello che annienta è la calma con cui la sua perfidia viene a galla.
Allison..” mi sussurra Cass “E' finita. Sei a casa ora!”
Mi stringe piano tra le braccia e dopo qualche secondo, io mi stringo a lui un po' di più.
Ti prego Cass.. Fai riportare Gabriel a casa.” gli sussurro.
Va bene! Va bene amore mio..”
Annuisco piano senza staccarmi da lui e sento Sirahel accarezzarmi i capelli.



*****

Cosa faremmo senza Sirahel?
È grazie a lui se abbiamo riportato a casa Allison, solo lui in quanto Arcangelo, è abbastanza forte da poter contrastare Lucifero.
Beh anche Gabriel potrebbe, ma lui ha preso mio figlio e l'ha portato lontano. Chissà dove, ma di sicuro lontanissimo da qui.
Allison è sconvolta, Dio solo sa cosa le ha detto il Diavolo...
L'Arcangelo le accarezza i capelli, pallido sia per l'impegno messo nel richiamarla qui, sia per la paura.
Qualsiasi fosse il motivo per il quale Lucifero l'aveva presa, non c'è da stare tranquilli.
Sospiro e mi allontano da loro.
Gabriel!” urlo guardando in alto, in modo che la mia voce gli arrivi prima.
In realtà non è tanto la mia voce ad arrivargli, anzi probabilmente sente solo come un fischio, ma è la mia Grazia che vibra nel chiamarlo, ad attirare la sua attenzione.
Un vento soprannaturale fa sussultare le tende, e Gabriel appare di fronte a noi, con in braccio il bambino.
Si guarda intorno preoccupato e sento la sua Grazia particolarmente vibrante.
Neanche lui è molto felice di sapere che Lucy, come lo chiama lui, è nei paraggi.
Ehi dolcezza” dice ad Allison sforzandosi di sorridere “dove te ne vai senza avvisare?”
Ally si alza in piedi e lo raggiunge, poi prende Gabriel junior tra le braccia. “Grazie...” dice all'Arcangelo di fronte a lei.
Di nulla.. ci siamo fatti un giretto a Roma... era piena di giapponesi!”
Lei gli sorride e poi inizia a piangere.
Allison..” mi avvicino e le poso le mani sulla schiena “cosa è successo?”
Alza la mano, si asciuga gli occhi e mi fissa. “Ho conosciuto il più terribile dei tuoi... dei vostri fratelli..”
Noi tre angeli ci guardiamo, Gabriel sospira e Sirahel mette le mani in tasca guardando altrove.
Lucifero è nostro fratello... è terribile da dire ma è così e la cosa ci... sconvolge.
Cosa ti ha detto?” si informa Gabriel.
Lei scuote il capo. “Blaterava... di tramiti, di Apocalissi, e cose così. Tutto il repertorio insomma...”
E che altro?” insiste Sirahel.
Nulla.. ah c'era anche quel suo paggio, Sebastian. Proprio brutta gente!” commenta con un tono che vorrebbe essere ironico, ma le trema la voce e capisco che è ancora spaventata.
Allison... cos'altro ti ha detto?” le chiedo io calmo, guardandola negli occhi.
Te l'ho detto Cass, le solite cose. Che se non prende Sam prende me, che vincerà lui, bla bla bla...”
E allora perché sei sconvolta?” aggiungo.
Mi sembra il minimo, ho incontrato Lucifero! Povero il suo tramite ... lo sta letteralmente bruciando...” mormora cambiando discorso.
Culla tra le braccia nostro figlio e lo guarda come se non lo vedesse da anni, tenta di non piangere ma mi accorgo che per lei è un grosso sforzo non farlo.
Allison” la chiama Sirahel avvicinandosi “dicci la verità. Cosa è successo davvero?”
Il mio amore lo guarda per un attimo con gli occhi lucidi, poi sorride.
State tranquilli, non è successo nulla di grave. Voleva solo.. non so, impaurirmi o mettermi soggezione. Non mi ha nemmeno sfiorata. È solo che... voi se vi arrabbiate avete delle reazioni, urlate, gesticolate, diventate rossi, lui invece... di una calma glaciale. Mi ha ....atterrita.”
Gabriel ridacchia “Sì, è sempre stato così. Ama fare la guerra psicologica e per farla deve apparire calmo... agghiacciante eh bambolina?”
Decisamente.” conferma “Come mi avete riportata qui?” ci domanda.
Sirahel.. solo lui è abbastanza forte per farlo.. io mi limitavo a ripetere dopo di lui.” le racconto stringendomi nelle spalle.
Grazie a tutti e due, e anche a te Gabe, per aver fatto da baby sitter a mio figlio.”
Figurati! Era come portare a spasso Cass.. impressionante come le vostre Grazie si somiglino, sai? A parte che lui è molto più sveglio di te!”
Molto gentile, fratello.” gli dico un po' stizzito.
In realtà non sono infastidito da lui, ma dalla situazione.
Ally non ci dice la verità, ne sono sicuro. C'è qualcosa che ci nasconde e che la fa star male.
Lucifero le ha detto qualcos'altro.
Wow, diventi sempre più permaloso Cass!” mi accusa Gabriel alzando le mani “Stavo solo scherzando.. forse! Comunque ragazzi, ora devo andare, avrei un appuntamento...” fa il vago lasciandoci intendere che c'entri qualche donna.
Allison fa un ghigno sarcastico. “La protagonista di qualche telenovela sudamericana?”
Gabriel arriccia il naso. “No!” fa una pausa “Tedesca!”
Io e Sirahel scuotiamo il capo con rassegnazione, mentre Allison ridacchia e così pure il piccolo, o almeno credo sia una specie di risatina.
A presto ragazzi, e se avete bisogno, fate un fischio!”
Sta per andarsene, quando Allison lo ferma. “Gabriel! Aspetta un momento...” gli dice seria.
Lui la guarda. “Dimmi.”
Allison sospira e da un bacio al piccolo tra le sue braccia.
Sta' attento Gabe.. lui sa che tu sei nei paraggi...”
L'Arcangelo impallidisce. “Cosa?”
Sì.. sa che tu e Sirahel siete vicini a noi...che ci aiutate...”
I due Arcangeli si scambiano una lunga occhiata.
Il loro programma di protezione testimoni non è così perfetto come credevano...
Na.. sta' tranquilla. Lucy non può farmi nulla.. e poi lo sai.. sono un mago nei travestimenti!” le dice sorridendo, ma io lo vedo bene che in realtà è preoccupato.
Non preoccuparti per noi tesoro” interviene Sirahel accarezzandole una guancia “te lo ha detto appositamente per spaventarti, non dargli retta...”
Sì forse hai ragione, ma comunque... state attenti, intesi?” ripete seria.
Sappiamo come seminarlo, tranquilla bellezza. Tu pensa solo a far crescere il tuo angioletto.”
Così dicendo, Gabriel sparisce.
Dovresti riposarti, Ally. Sarai esausta.”
Lei annuisce. “Sì, un po' sì in effetti...do da mangiare a Gabriel e poi vado...”
Ci penso io amore.. tu va' a riposare.” insisto prendendo il bambino in braccio.
Allison sorride e mi da un bacio sulle labbra.
Sai che eri proprio bello, nella tua vera forma? Ora capisco perché si dice bello come un angelo!”
Credo di essere arrossito, perché scoppia a ridere. “Oh ma sei meraviglioso anche così! Altrimenti non ti vedrei arrossire!” mi conferma.
Ci saluta e sale di sopra, lasciandomi con mille dubbi e tanta paura.
Ho la sensazione che qualsiasi cosa Lucifero le abbia detto, c'entri con nostro figlio.



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Capitolo 35
*** Are you there Michael? It's me Allison. ***


Are you there Michael? It's me Allison.


Quando Sirahel mi ha dato questo diario pieno rituali possibili e possibilmente utili, non ne vedevo la sua utilità.
Ora però, mi sembra la cosa più utile che mi abbiano mai regalato.
Sopratutto per quello che ho intenzione di fare.
Voglio chiamare Michael, l'Arcangelo, e chiedergli personalmente di fare qualcosa per impedire che l'Apocalisse crei più danni di quanto non stia già facendo.
Lo so, è un passo assurdamente pericoloso e insensato. E' per questo che non lo dirò a Castiel.
Gli lascerò un biglietto cercando di non farlo assomigliare ad uno di quei tristi e malinconici messaggi di addio.
Perchè a dire il vero, nutro ancora una piccola speranza di tornare.
Lo so, sono un'illusa a sperarlo.
Ma si dice che la speranza sia l'ultima a morire, e fin quando non sarò lì lì per andarmene all'altro mondo, io vivrò sperando.
E nessuno potrà vietarmelo.
Tengo il diario con me e vado nella camera di Gabriel.
Il mio bambino dorme serenamente.
Le sua guance sono rosate e paffute e la sua bocca leggermente dischiusa.
Come quella di suo padre quando dorme.
Se c'è una cosa di cui sono sicura, una certezza in questa mia folle e incerta vita, è che Castiel e Gabriel sono le cose migliori che io abbia mai avuto.
L'idea di lasciarli non mi piace per nulla. Ma mi piace pensare che il passo azzardato che sto per compiere, lo faccio per garantire al mio bambino un futuro sereno e felice.
O più semplicemente un futuro.
Gli do un dolce bacio sui capelli ed esco dalla sua camera.
Ho salutato il piccolo ometto di casa, ora devo salutare il grande uomo.
Entro nella nostra camera e mi siedo sul letto per alcuni secondi.
Dorme tranquillo abbracciando il lenzuolo fresco.
So che da mamma, contemplare a lungo il mio piccolo e non il padre, in un momento così duro, sarebbe più.. materno.
Ma amo Castiel più della mia vita, più di tutto il resto.
E se morirò oggi, voglio farlo con i lineamenti del suo viso ben impressi nella mia mente. Voglio ricordarmi i suoi capelli castani e profumati di fresco, e voglio ricordarmi la sua bellezza rimasta angelica nonostante lui sembri più un umano oramai.
Il corpo che sto osservando non è suo, ma l'immensità, la.. forza che sprigiona è tutta del mio amato angelo.
Mio figlio ha vissuto dentro di me per quasi nove mesi. Lui sarà sempre nei miei ricordi.
Mi asciugo il viso coperto di silenziose lacrime e gli bacio la guancia e poi la bocca attenta a non svegliarlo.
Voglio che dorma tranquillo, sereno e consapevole che ha una moglie ed un figlio che lo amano.
Scendo di sotto e prendo un foglio ed una penna. Ed è qui che inizia la parte dura.

Cari amori della mia vita,
scrivo questo biglietto nella speranza di non farlo somigliare ad uno di quegli addii di un film triste e romantico.
Ma mi rendo conto che le modalità in cui tutto questo avviene, l'ispirazione da cui queste parole prendono vita, sono inesorabilmente e inevitabilmente tipiche di un malinconico saluto.
Potrei smettere e preservare la mia idea originale, ma non sono sicura che tornerò a casa, e l'idea di lasciarvi senza dire nulla, mi piace ancora meno dell'idea di fare assomigliare tutto ad un triste film.
Castiel.. So che sei arrabbiato adesso. O meglio, sei spaventato e preoccupato per me.
Non farlo. Non esserlo. Ci sono alcune possibilità, anche se sono poche, che Michael (perchè è lì da lui che sto andando) mi risparmi la vita.
E si, ci sono possibilità, molte di più, che mi uccida visto il possibile pericolo che comporto per l'umanità.
In ogni caso, sia che io viva sia che io muoia, nutro la forte speranza che tutto andrà per il meglio, in un modo o in altro, e vorrei, se mai varcherò di nuovo la soglia di casa, che tu mi accogliessi con un sorriso.
Quindi non odiarmi, solo unisciti alle mie speranze che tuo fratello sia ancora sulla giusta via e capisca che io, nonostante il mio triste e possibile destino, sono una dei buoni.
Se non torno, e credimi se ti dico che va bene anche così per me, spero che dirai a nostro figlio quanto lo amo e che gli spiegherai che la mia scelta di andare al mio “appuntamento con morte sicura”, è stata dettata dalla mia voglia di dargli un futuro e da nient'altro.
Spero che nel corso degli anni, crescendo, quando ti chiederà di me, tu saprai e vorrai parlargli della sua mamma senza rancore o rabbia per ciò che ho deciso di fare.
Ovunque sarò, qualunque cosa mi attende nell'altra vita, non mi allontanerà mai da voi fin quando mi porterete nel cuore. Vi osserverò e vi amerò di un amore che davvero non conosce distanze. E sarò fiera e orgogliosa di quello che diventerete, di quello che vi offrirete l'un l'altro.
Ti amo e per sempre ti amerò mio messaggero spettinato.
Non c'è niente, più di te, per cui io sia grata alla vita. Mi hai salvata dall'inferno e dal buio che avevo nel cuore e non ti sarò mai grata abbastanza.
Grazie amore mio, perchè anche se gli angeli vivono in cielo, tu hai deciso di vivere con me in un posto che non era casa tua, ma che hai accolto nel tuo cuore solo perchè io ne ero parte.
Grazie di tutto e ricorda che, non importa cosa, io sono tua e tu sei mio.

Vi amo profondamente, Allison.”

Chiudo il foglio e lo poggio sul tavolo. Faccio un grosso respiro e poi esco pronta ad affrontare uno dei miei possibili destini.


*****

Mi sveglio e lentamente apro gli occhi.
Non mi succede più di svegliarmi di scatto, come se qualcuno mi chiamasse o mi scuotesse.
Ora i miei risvegli sono molto più rilassati, umani. Sto diventando umano, lentamente ma costantemente.
Sospiro e mi giro sulla schiena. Diventare umano è.. strano.
Cioè in realtà non mi accorgo di nulla, sono sempre consapevole del fatto che io sono un'entità che occupa un corpo umano.
La stranezza è che giorno dopo giorno, capisco il mondo, le persone e i loro comportamenti.
Le prime volte bastava parlare due minuti con Dean Winchester per disorientarmi e voler volare dai miei fratelli che io capivo e i quali credevo capissero me.
Non è più così, ora sto bene con gli umani. A volte parlano di cose che non capisco ma è ovvio, l'ultima volta che sono sceso sulla Terra, è stato oltre duemila anni fa.
Sorrido di me stesso e guardo il posto accanto a me occupato solitamente da Allison.
Lei non c'è ma ciò non mi spaventa, non è la prima volta che si alza prima di me o anche nel cuore della notte, per andare a controllare nostro figlio.
Non ce ne sarebbe neanche bisogno perché la sua cameretta è una fortezza.
Non solo io e Sirahel l'abbiamo schermata in tutti i modi possibili, ma anche Gabriel già che c'era, ha fatto uno dei suoi trucchetti rendendola ancora più impenetrabile a persone o cose indesiderate.
Ma Allison è fatta così, deve andare a controllare ogni tanto. E ad essere sincero, lo faccio anche io.
Mi alzo dal letto e decido di andare a trovare i miei due amori, ma quando entro nella cameretta di nostro figlio, Ally non c'è.
Mi avvicino alla culletta e lo trovo addormentato, con quella sua espressione tenera e buffa allo stesso tempo.
Sua madre dice che quando dormiamo ci somigliamo molto.
Gli accarezzo una guancia ed esco dalla sua stanza, scendo di sotto convinto di trovarla in cucina, ma non è neanche lì.
Ally?” chiamo, senza ottenere risposta.
C'è qualcosa che non va.
Mi guardo in giro e quando il mio sguardo si posa sul tavolo della cucina, noto un foglietto.
Lo prendo e lo apro, iniziando a leggere a voce alta.
Cari amori della mia vita, scrivo questo biglietto nella speranza di non farlo somigliare ad uno di quegli addii....”
Le parole mi muoiono in gola, continuo a leggere mentalmente e più vado avanti, più l'incredulità e lo sconcerto mi assalgono violenti.
Le mie mani tremano e quando arrivo all'ultima parola, alzo lo sguardo nel vuoto e cerco di focalizzare ciò che ho appena letto.
Cosa diavolo vuole fare Allison?
Da chi vuole andare?
Un senso di nausea mi attanaglia lo stomaco, accartoccio quel foglio e lo sbatto sul tavolo.
Raggiungo il salotto e afferro il mio cellulare per telefonarle, ma il suono del cellulare di Allison mi fa capire che lo ha lasciato a casa.
Devo pensare, devo pensare. Mi passo le mani nei capelli e quasi me li strappo, Allison vuole parlare con Michael?
Michael la distruggerà!
Non pensa a me, a suo figlio? Che le è saltato in mente?
Mi trasporto in camera di Gabriel e lo prendo in braccio, svegliandolo un po' bruscamente.
Mi dispiace tesoro, ma la mamma evidentemente è impazzita e vuole farsi polverizzare da Michael!
Ridiscendo in salotto e telefono a Sirahel.
Buongiorno ragazzo” mi saluta di buon umore.
Scusami.. scusami davvero ma … vieni immediatamente qui per favore...” gli dico senza giri di parole.
Che succede? State bene?”
No.. per niente..”
Appena pronuncio queste parole, l'Arcangelo appare di fronte a me.
Cass... che succede?” mi domanda preoccupato, vedendomi sconvolto e con il bambino stretto tra le braccia.
Allison è impazzita!” sbotto “Mi ha.. lasciato un biglietto dicendo che andava a parlare con Michael di non so cosa...”
Sono così agitato che non riesco a formulare nemmeno una frase di senso compiuto. Ma dico abbastanza per far sgranare gli occhi a Sirahel.
Che cosa ha fatto? Santo Dio, la ucciderà!”
Annuisco. “Sì.. lo so. E lo sa anche lei ma è andata ugualmente... Sirahel, io devo fermarla. Tu devi.. dirmi dov'è perché io non la sento. E poi andrò a prenderla immediatamente.”
Vado io Cass, tu pensa a tuo figlio.” mi dice autoritario.
No, assolutamente no” lo contraddico “se io e Ally dovessimo morire, tu e Gabe potrete proteggere Gabriel, senza di voi io e Allison possiamo fare ben poco. Ti prego.”
Guarda il bambino per un attimo e poi annuisce. “Va bene Castiel...” mormora.
Prende in braccio Gabriel e mi fissa serio. “Ti spedirò da lei, prendila e sparite subito! Michael sicuramente non è solo...” e fa per schioccare le dita.
No aspetta” lo fermo “devo fare una cosa.” dico sospirando.
Apro un cassetto e ne tiro fuori un temperino, Sirahel mi guarda allarmato. “Che hai intenzione di fare con quello?”
Non rispondo, mi alzo la maglia e inizio ad incidermi la pelle con la lama del temperino, il dolore è intenso, più di quanto credessi possibile, ma non ho scelta.
Cass.. che diavolo stai facendo?!” mi domanda furioso.
Michael non sarà solo... chissà quanti soldati saranno con lui. Il solo modo per salvare Allison, è toglierla da lì e spedirli lontano. Quindi... l'unico modo per fare un sigillo, è incidermelo addosso. La spedirò qui da te e poi...”
Spedirai te stesso lontano! Ti farai molto male, potresti morire!”
Lo so! Ma non ho scelta! Gabriel ha più bisogno della madre che di me... devo riportarla qui.”
Finita l'incisione, la mia pelle sanguina copiosamente e brucia, mi abbasso la maglia e poso il temperino insanguinato su un mobile.
Proteggi mio figlio e sua madre, e chiama Gabe se lo ritieni opportuno, ma state attenti. Anche voi siete sulla lista nera.”
Sirahel tace, mi fissa con uno sguardo di pietra, lo stesso che aveva il giorno in cui Raphael mi ha ucciso.
Forse anche questa volta verrò ucciso da un Arcangelo.
Non importa, devo salvare Allison.
Bacio mio figlio e stringo la spalla del mio mentore, che subito dopo mi spedisce lì dove sente l'energia di Allison.

*****

Sono un'egoista.
Sono un'egoista che in questo momento sta andando verso morte sicura senza preoccuparsi delle conseguenze che suo figlio e il suo compagno dovranno subire.
E' la prima volta che definisco Cass il mio compagno e non mio marito.
Questo perchè tecnicamente noi non siamo sposati per davvero, e se ne esco viva, organizzerò un matrimonio perchè voglio sposarlo davvero e non solo perchè una carta creata da un Arcangelo lo dice.
Io voglio andare all'altare e stringergli le mani mentre gli prometto di amarlo per sempre.
Parcheggio l'auto e scendo sullo spiazzale che ho scelto per il mio atto di.. stupidità.
Mi inginocchio e apro il libretto che ho con me per terra.
Prendo il pugnale e mi taglio la mano.
Il sangue gocciola per terra ed io muovo la mano fino a formare col sangue un cerchio.
Dopodiché faccio un grosso respiro e fisso un attimo il cielo.
Pronuncio le poche parole che dovrebbero farmi parlare con Michael e poi attendo.
Per alcuni minuti che mi sembrano infiniti non accade nulla, e poi finalmente lo sento..
La terra trema e un fischio mi riempie le orecchie. Mi alzo e mi aspetto di tutto.
Non so se Michael prenderà un corpo o se invece si mostrerà col suo vero aspetto visto che mi è consentito vederlo così com'è.
A dire il vero non so nemmeno se verrà. Per quel che ne so potrebbe semplicemente mandare qualcuno ad uccidermi, o fulminarmi a morte dall'alto dei cieli.
Saresti dovuta rimanere a casa Allison..” sussurro a me stessa mentre circa sei angeli compaiono intorno a me.
Li guardo uno ad uno e sospiro.
Addio speranze di tornare a casa. Morirò qui, in uno spiazzale vuoto mentre un cerchio fatto con il mio sangue si è rivelato totalmente.. inutile, oltre che doloroso per la mia povera mano.
Gli angeli rimangono fermi intorno a me, hanno dei luccicanti pugnali e le loro espressioni non promettono nulla di buono.
Tuttavia non si muovono. Semplicemente mi osservano e poi di colpo abbassano il capo come in segno di riverenza.
Guardo davanti a me e vedo una caldissima luce lì davanti.
Michael è venuto. Forse non tutto è perduto. Non ancora almeno.
E' davvero.. bellissimo. Lui sembra brillare di una luce più luminosa e accecante rispetto a Sirahel e Gabriel e mentre osservo la sua vera forma maestosa davanti a me, capisco perchè lui è considerato l'Arcangelo per eccellenza. L'unico e solo, capace di poter scacciare Lucifero.
E'... forte. La sua potenza si sprigiona attraverso la sua luce e la sua luce è.. non so che termine usare.
Michael..” sussurro quasi stupita.
E un po' lo sono. Non mi aspettavo che venisse.
Allison Morgan.. Il secondo ufficiale tramite di Lucifero. La donna che ha avuto un figlio con un angelo e ha osato sfidare il cielo.” inizia lui con la sua potentissima voce.
Bene. Direi che la mia fama mi precede, e non sono sicura che questo sia un bene.
La mia fama mi precede a quanto pare.” gli dico.
Fossi in te non ne sarei felice.” mi dice lui calmo.
Bene, molto bene!
Grazie di essere venuto!” esclamo “Vorrei parlarti di..”
So di cosa vuoi parlarmi. Il mondo sta andando a rotoli e tu vuoi chiedermi di fare qualcosa prima che sia tardi.”
Esatto!”
La risposta è no!”
Non sono sorpresa, ma fingerò di esserlo per non fargli capire che mi aspettavo già quel tipo di risposta.
Perchè?” gli chiedo con voce tremante.
Un po' mi intimorisce essere qui e parlare con Michael, l'Arcangelo, mentre sei angeli intorno a me non vedono l'ora di farmi fuori.
Perchè Lucifero deve prima prendere te o Sam ed io devo prendere Dean. Solo allora potrò fare qualcosa.”
Allora sarà troppo tardi.”
Allora sarà il momento giusto!”
Rido appena e allargo le braccia.
Il momento giusto per chi? Per te che te ne ritornerai beato in paradiso lasciando Dean privo di vita, dopo aver massacrato milioni di persone? Perchè lo sai vero, che morirà un sacco di gente. O per Dio, che sembra essersene lavato le mani?”
Il mio tono sembra un po' una sfida, lo ammetto.. E' solo che sono irritata dal suo egoismo.
Michael diventa più luminoso, credo di averlo fatto arrabbiare, e poi lo sento ridere. Almeno credo che stia ridendo, perchè la sua voce somiglia ad una serie di singhiozzi tipici di una risata.
Io attendo che la smetta di comportarsi da scemo e mi risponda.
Vuoi che faccia qualcosa?” mi chiede.
Annuisco anche se il modo in cui l'ha chiesto non mi piace per niente.
Bene!” esclama.
Sento gli angeli muoversi intorno a me.
Tu sei un potenziale pericolo quindi.. uccidetela!” dice deciso scomparendo.
Scuoto il capo e mi guardo intorno.
Morirò di sicuro ma perlomeno ci avrò provato.
Prendo un pugnale, decisamente inutile, e giro su me stessa per guardare i miei nemici.
Bene!” dico loro “Avanti il primo.”
Mi metto sulla difensiva e mi preparo a morire.

*****


Compaio in mezzo a loro.
Sono sei, e girano intorno ad Allison con fare minaccioso.
Come immaginavo, Michael non è venuto da solo, anche se adesso ci sono solo questi sei docili soldatini.
Ally mi guarda con occhi sgranati. “Cass?”
Ricambio il suo sguardo con un'occhiata furibonda.
Faremo i conti a casa.” le dico lapidario.
Sì, come se io potessi davvero tornarci, a casa...
Scusami, io..” bisbiglia avvicinandosi a me, mentre gli angeli sorridono alla prospettiva di far fuori anche il disertore, me.
Basta. Ora non abbiamo tempo, preparati, tu vai subito a casa.”
No, non ti lascio qui da solo!” urla dietro di me.
Mi giro e la fisso stringendo gli occhi. “Tu vai a casa, immediatamente. Non obiettare, non te lo permetto. Prendilo come un ordine.”
Allison è sorpresa dal mio tono, non si aspettava questa durezza.
Ma sono arrabbiato nero, ha trascinato sia lei che me in un guaio enorme, dal quale non credo di uscirne...
Cass... perdonami..” mi dice piangendo.
Non rispondo, non la guardo neanche.
Sono troppo occupato a prevedere e rispondere alle mosse dei miei “fratelli”, che ci fissano con un'espressione indecifrabile sui volti dei loro tramiti.
Ma avevo anche io quest'espressione di pietra?
Beh? Che aspettate? Scommetto che c'è una taglia anche sulla mia testa... su forza cazzoni alati, venite a prendermi!”
Li sto provocando per farli concentrare su di me, così da permettermi di mandare a casa Allison senza che si intromettano.
Oddio, stanno per lanciarsi contro di noi...
Uno di loro si fionda su di me, riesco a bloccare la sua mano e lo disarmo, spingendolo via.
Perfetto, ora ho anche un coltello.
Stringo la lama nella mia mano e mi ferisco, sentendo un dolore atroce.
È un coltello angelico, il dolore che prova un angelo ferito da una di quelle lame, è indescrivibile, ma devo ferirmi la mano per poter usare il sigillo che ho scolpito sul petto.
Cass che fai?” mi domanda Allison.
Shhhh...” l'ammonisco sottovoce.
Ecco, è il momento.
Mi giro verso di lei e le poso la mano sulla fronte.
Impara ad essere più giudiziosa. Addio...” ho il tempo di dirle prima di farla sparire.
Sono rimasto da solo con i miei cari fratellini.
Ma per poco.
Bene bene ragazzi... ora andiamo a fare un giro!”
Mi sollevo la maglia e quando vedono il sigillo, uno di loro urla: “No, tutti via!”
Ma non ce la fanno a scappare.
Premo con forza la mano sul petto e il sigillo si attiva immediatamente.
Dal mio corpo si sprigiona una luce abbagliante e calda.
E' dolorosissima.
Tutti urliamo di dolore, ma io molto di più.
Fa più male a me, perché ormai sono più umano che angelo.
Sto per morire, credo.
I sigilli mandano gli angeli a casa, ma io sono stato scacciato.
Verrò scagliato contro i cancelli del Paradiso, farà molto male.
La calda luce si dissolve, spedendomi lontano dalla Terra.
Sì, credo che morirò di nuovo.
Addio Allison, nonostante tutto io ti amo.

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Capitolo 36
*** Now I'm really angry ***


Now I'm really angry


Cass mi ha appena riportata a casa dicendomi addio.
Non doveva finire così. Quello era il mio folle piano, se qualcuno doveva morire dovevo essere io, non lui.
Ho fatto proprio un bel casino.
Mi ritrovo in cucina. Faccio un grosso respiro e mi guardo intorno. Ho lasciato il mio “magico libro” lì dove gli angeli volevano uccidermi.
Per fortuna ho imparato tutti quei rituali a memoria.
Per fortuna ho un'ottima memoria.
Raggiungo il salotto, e Sirahel, con in braccio Gabriel junior e a fianco Gabriel senior, mi fissa e mi raggiunge.
Allison..” mi dice “Che ti è saltato in mente? Dov'è Castiel?”
Lo guardo per un solo secondo, do un bacio al mio bambino e non rispondo alle domande che l'Arcangelo mi pone.
Ho altro a cui pensare, i rimproveri possono aspettare.
Cerco un calice, ma non lo trovo..
Devo comprarmi un dannatissimo calice!” esclamo nervosa.
Gabriel senior mi guarda e schiocca le dita facendone comparire uno.
Me lo porge ed io prendo il pugnale dalla mia giacca inginocchiandomi sul pavimento.
Che stai facendo?” mi chiede Gabriel perplesso.
Lo guardo e sospiro.
Riporto Castiel a casa!” esclamo decisa tagliandomi la mano già ferita.
Fa un male assurdo, ma non importa.
Ingoio il dolore e faccio gocciolare il sangue nel calice.
Pronuncio le parole che, ricordo dal libro, sono necessarie a richiamare un angelo e attendo.
Ma non succede niente.
Niente panico Allison! Niente panico!
Hai imparato i rituali di quel libro a memoria?” mi chiede Sirahel confuso tenendo stretto il piccolo Gabriel che osserva tutto calmo e senza fare nessun capriccio.
Annuisco e pronuncio nuovamente le parole di prima tagliandomi di nuovo la mano.
Servirà parecchio sangue.. Ma non importa. Posso anche perderlo tutto purchè Castiel torni a casa.
Allison, non funzionerà.. Sei troppo debole.” mi dice Gabriel raggiungendomi.
Alzo la mano e gli dico di fermarsi.
Lui smette di camminare e osserva Sirahel.
Sanno che non mi fermerò, e così dopo qualche minuto di richiami, smettono di dirmi di star ferma.
Passano ore.. non so quante.
Quello che so è che mi sento debole.
A furia di far gocciolare il mio sangue dentro il calice e pronunciare parole magiche, mi sono indebolita.
Credo che sverrò.. Si, mi sa di si. Ma spero che accada dopo che Cass sarà ritornato.
Sto quasi per arrendermi, quando un flash di luce compare e scompare velocemente, lasciando, quando se ne va, Castiel nella stanza.
Sta bene! Il mio messaggero spettinato sta bene.. Ma è molto arrabbiato con me e me ne accorgo dal fatto che invece di fissarmi preoccupato per tutto il sangue che mi sporca le mani e per il mio colorito, immagino pallido, mi fissa furioso.
Mi alzo piano e barcollo un po'. Mi gira la testa ma lui è qui e questo è l'importante.
Castiel..” sussurro stanca “Stai bene?”
Lui scuote il capo e mi raggiunge afferrandomi per le braccia.
Stringe forte, o forse sembra forte a me perchè sono debole.
No, non sto bene! E nemmeno tu. Ora siamo esposti ed è tutta colpa tua!” esclama deciso.
Mi dispiace.”
Non me ne importa niente se ti dispiace. C'è un limite a quello che puoi e non puoi fare Allison, e l'hai superato.” mi annuncia duro “L'hai superato di brutto.”
Volevo solo cercare di sistemare le cose.. Io..”
Sirahel e Gabriel ci fissano senza dire niente, mentre il piccolo si agita poco vedendoci discutere.
Credo che stia per piangere.
Tu volevi sistemare le cose? Come? Se nemmeno gli angeli e gli Arcangeli possono sistemare le cose, come credevi tu, da piccola ed insignificante umana, di poter sistemare tutto?” mi urla.
Non è la prima volta che urla con me. Di solito però lo fa per preoccupazione.
Tuttavia è la prima volta che mi dice cose così.. brutte.
Faccio un grosso respiro e trattengo le lacrime.. Lui ha ragione, ma non credo che si stia sforzando di capire le mie ragioni.
Mi scanso dalla sua presa e mi avvicino al piccolo che ha iniziato a piangere.
Gli sorrido e gli bacio la manina.
Va tutto bene. Non piangere amore mio.. Va tutto bene.” gli sussurro evitando di toccarlo per non impiastricciarlo di sangue.
Lui sembra calmarsi e mi regala un piccolo sorriso mentre le lacrime finiscono di affacciarsi ai suoi occhi.
Allison..” mi dice Cass “Io non..”
Alzo la mano e lo zittisco.
Non c'è bisogno che tu dica niente. Hai ragione.. Su tutta la linea.” gli dico “Sopratutto sul fatto che sono solo una piccola ed insignificante umana.” concludo un po' irritata.
Lo guardo ancora un po' e annuisco piano.
Sono felice che tu stia bene.” gli dico.
Dopodiché raggiungo il bagno al piano di sotto per lavarmi le mani.


*****

Che c'è?” domando rude a Gabriel, che mi fissa con un'espressione strana.
No niente... solo che... chi diavolo sei tu?”
Chi ti sembro?” chiedo io di rimando.
L'Arcangelo fa una smorfia. “Divertente. Quello che voglio dire è chi sei adesso. Non sembri neanche più tu.”
Sorrido stancamente e scuoto il capo. “Una ramanzina da un Trickster mi mancava” sottolineo sarcastico “proprio tu, Arcangelo Gabriel, mi dici che non sono più io?”
L'arcangelo in questione si oscura in viso. “Cass...”
...attento a come parli!” finisco per lui, gesticolando in aria “altrimenti mi uccidi? Fallo, mi risparmieresti tanti problemi.”
I due si guardano e anche il piccolo sembra perplesso.
Cass, si può sapere che diavolo ti prende? Sembri quasi posseduto.” mi dice Sirahel corrucciato.
Lo guardo inclinando la testa. “Tu hai insegnato ad Allison le nostre formule, vero? Ottimo lavoro” affermo strafottente “dare ad una persona impulsiva e irragionevole come lei il modo per ammazzarsi e ammazzare qualcuno. La mossa giusta in questo momento.”
Sirahel da il bambino in braccio a Gabriel e si avvicina a me minaccioso.
Ragazzo, sei sconvolto e ti capisco, ma non osare parlarmi così. Le ho insegnato quelle formule per aiutarla, non certo per richiamare Michael!”
Ma è quello che ha fatto” obietto “perché lei vede noi che le giriamo intorno docili come gattini e crede che tutti siano così! L'ho trovata circondata dalla guardia personale di Michael, sarebbero bastati pochi secondi e l'avrebbero massacrata! Lei non si rende conto dei pericoli e tu invece di evitarglieli, le procuri i mezzi per caderci fino al collo!”
Mi scoppia la testa, ho la nausea e sono stanco, ma la rabbia e lo stress mi fanno parlare a raffica.
Michael non c'era?” si informa Gabriel.
Se ci fosse stato non sarei qui ora, non ti pare?” gli faccio notare acido.
Sei un bastardo fortunato, fratellino” mi dice Gabe con un tono decisamente intimidatorio “in altre circostanze ti avrei fatto fuori.”
Alzo le spalle. “Sei sempre in tempo. Tanto a voi Arcangeli basta schioccare le dita! Fate e disfate a vostro piacimento, vi muovete nello spazio e nel tempo senza problemi, mentre io sono in bilico sul precipizio. Voi avete scelto di andarvene da casa e avete mantenuto i vostri poteri, io...” mi alzo la maglia e mostro il sigillo inciso sulla mia pelle “non trovo di meglio da fare che tagliuzzarmi. Potrei lavorare in un circo, sapete?”
Sto parlando come un umano.
Soffro e mi arrabbio come un umano.
E ho appena detto una cosa orribile ad Allison, proprio come farebbe uno stupido umano.
Sì, come pagliaccio!” mi apostrofa Gabriel “La smetti di piangerti addosso come un poppante? Ally ha fatto una stronzata, lo sappiamo tutti, ma ora basta. Non è colpa di nessuno, né nostra né tua e neanche sua, in fin dei conti. L'importante è che entrambi siete tornati a casa, vedrai che ci penserà due volte prima di rifarlo.”
Scuoto il capo sospirando. “Lei farà sempre cose così, si butterà sempre in avventure per lei eccezionali e per me terribili. Io non potrò proteggerla per sempre” faccio una pausa e fisso entrambi gli Arcangeli “io sto diventando umano, giorno dopo giorno perdo qualcosa. Allison è ingestibile.... Gabriel ha bisogno di maggiore protezione... io sono inadatto...”
E questo ora che significa?” chiede Sirahel.
Che forse dovrei lasciarli a voi e andarmene per sempre. Tra poco dovrete badare anche a me e non lo sopporto...”
Gabe scoppia a ridere. “Wow! Io prendo Ally se non ti dispiace!” poi torna serio e mi fissa con quel suo sguardo duro “Tu devi esserti fumato qualcosa nel tragitto dal Cielo a casa. Di che cavolo stai parlando? Molleresti la tua famiglia perché senti di non farcela? E non dirmi che non posso farti la morale perché anche io ho abbandonato la mia famiglia. Non c'è paragone. Questo qui” e mi indica mio figlio “l'hai creato tu, mi spiego? E ha bisogno di te, che tu sia un umano o un angelo. E quella bambola lì sopra, si è dissanguata per riportarti indietro. Ora per cortesia, fai l'uomo e vai a chiederle scusa!”
Lo fisso sbigottito e mi trattengo dal ridergli in faccia. Chi è per dirmi queste cose?
Tu parli facile Gabe, tu schiocchi le dita e crei quello che vuoi” gli faccio notare “io posso solo sacrificare me stesso se non c'è via d'uscita, e tra poco non servirà neanche questo.”
Piccolo” dice Gabriel senior a junior “tuo padre è un idiota, rassegnati.”
Il bambino lo guarda e fa un sorrisino divertito. Ecco, sta benissimo con gli Arcangeli, si diverte ed è tranquillo.
Io non riesco a combinare nulla di buono.
E ora dove pensi di andare?” mi domanda Sir vedendomi avvicinare alla porta.
A fare un giro.”
Insanguinato come un macellaio?” e schiocca le dita, guarendomi all'istante.
Alzo le braccia e lo guardo. “Questo non mi aiuta Sir” gli dico “un tempo riuscivo a guarirmi da solo...”
Ci mancava solo l'angelo crisi, poveri noi!” esclama Gabriel “Sei mica in menopausa?”
Non capite” dico triste “io non sono né una cosa né l'altra. Faccio errori su errori e non riesco a evitare quelli di Allison.”
Cass, nessuno è perfetto, neanche noi!” mi dice Sirahel convinto.
Già” convengo io “ma voi potete rimediare in un lampo, io no.” finisco prendendo una giacca dall'appendiabiti.
Si, perché da un po' di tempo ho anche iniziato a sentire il freddo.
Sparisco dalla loro vista e so benissimo dove andrò.
Gli umani spesso per aiutarsi, vanno ad ubriacarsi. Bevono fino a dimenticare perché hanno iniziato a farlo.
Sento di aver bisogno di bere.
Che male può farmi? Io lo reggo bene....

*****

Le mie mani cominciano ad assomigliare di nuovo a delle mani.
Sono ancora rossastre e ferite e credo che ci metteranno un po' a tornare normali.
Tuttavia non voglio essere guarita. Voglio che le ferite rimangano cosicché possa ricordarmi il grande sbaglio che ho fatto.
Sospiro e me le fascio con delle garze.
Poi esco dal bagno e torno in salotto.
Voglio parlare con Castiel perchè lo amo tanto e non mi piace litigare con lui. Non mi piace affatto.
Arrivo e il mio piccolo mi tende le braccia triste.
Lo prendo delicatamente e lo stringo a me.
Hey amore della mamma. Hai fame?” gli sorrido e gli do un bacino sulla punta del naso.
Come ti senti?” mi chiede Sirahel.
Sto bene!” gli dico “Vorrei parlare con Cass.. dov'è?”
E' uscito come una furia, ha detto che vuole fare un giro.” mi risponde Gabriel sedendosi sul divano.
Annuisco piano e guardo Sirahel sorridendo appena.
Dopo vado in cucina e preparo del latte per Gabriel.
Cass è uscito e sicuramente mi odia. Ne ha tutte le ragioni ed io mi sento.. mi sento una vera schifezza.
Prendo il biberon e do da mangiare al piccolo.
Lui mi sorride e mangia beato. Gioca con i miei capelli.
Li accarezza e se li gira tra le dita come fa sempre suo padre..
Sento gli occhi inumidirsi e qualche lacrima scivolarmi leggera lungo le guance.
L'amore della mia vita mi detesta ed è tutta colpa mia.
Gabriel corruga di colpo la fronte e smette di ciucciare.. I suoi occhi si riempiono di lacrime e allontana la bottiglia dalla sua bocca spingendola via con le sue labbra.
Dopodiché si agita un po' tra le mie braccia e scoppia a piangere.
Povero piccolino.. Soffre perchè mi vede triste.
Lo stringo piano a me e lo cullo un po'.
Non piangere piccolino. La mamma sta benissimo.. E' solo un po' triste ma passerà presto.” gli sussurro.
Lui si calma e si stringe piano a me.
Faccio un grosso respiro e gli canticchio una dolce canzone e alla fine, lui si addormenta.
Lo poggio dolcemente sul divano e mi siedo accanto a lui.
Sirahel e Gabriel mi guardano in silenzio. Credo che anche loro vogliano rimproverarmi ma siano troppo preoccupati dal tutto per farlo.
Gabriel!” esclamo infine rompendo il silenzio “Devi marchiarmi, con un sigillo più potente, come il tuo.”
Sirahel sgrana gli occhi, così come l'altro Arcangelo.
Allison, il sigillo che ho io è potentissimo. Ti farai male, molto male.” mi annuncia Gabriel.
Lo so, ma devi farlo. Non ora perchè sono debole, ma domani.. domani devi farlo.” gli dico “Ora per favore, vorrei riposare un po'.”
I due Arcangeli si fissano, e poi, dopo avermi accarezzato i capelli, Sirahel esce di casa trascinando Gabriel con sé.
Rimango sola con il piccolo e decido di metterlo nella culla. Mi alzo e piano lo porto di sopra.
Prendo l'interfono e scendo di nuovo di sotto,
Mi siedo ed in quel momento Castiel rientra.
Barcolla e avanza distrattamente.
Oh.. sei qui!” mi dice “Ti è venuta qualche altra brillante idea mentre ero via?”
Scuoto il capo e ho l'impressione che sia.. ubriaco?
E' possibile?
Sei ubriaco?” gli chiedo.
No!” esclama lui irritato.
Avanza verso il divano e si siede facendo un profondo respiro.
Non posso pretendere che non sia furioso, davvero non posso. “Cass.. possiamo parlare?”
Non voglio parlare con te!”
Ok, va bene. Allora.. ascolta e basta.” gli dico. Rimango dietro di lui in piedi e penso bene a cosa dire “Mi dispiace. E so che è stupido dirlo ora perchè oramai.. oramai il danno è fatto. So che mi detesti ora.. Mi detesto anche io a dire il vero. Ma le mie intenzioni erano buone, e so che non conta.. Lo so ok? Perchè anche la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. So che non è una giustificazione, ma.. Mi dispiace. Sei la cosa migliore che ho, e ti amo.”
Lui sospira e guarda davanti a sé.
Io invece attendo una sua reazione.

*****

Ti amo.
Quando me lo dice, le vibra la voce. Segno che è vero, suppongo.
Mi sento a pezzi, ho bevuto come un vecchio ubriacone e adesso mi scoppia la testa.
Mi piego in avanti e mi massaggio la fronte.
Sa di aver sbagliato, mi pare logico. Quello che non sa è che sbaglierà ancora e io non potrò evitarlo.
Non ce la faccio.
È qui il problema, non ce la faccio.
L'angelo che andava e veniva dall'inferno con le anime in braccio non c'è più, e quello che c'è adesso somiglia molto di più ad un impiegato stressato che ad un messaggero celeste.
Io sono un fallito” prorompo dopo alcuni secondi.
Sento i passi di Allison avvicinarsi rapidamente. “Cosa?” mi domanda venendomi davanti.
Sono un fallito” ripeto “come angelo, come uomo, in tutti i campi...”
Che sto dicendo?
Lei si siede accanto a me. “Cass... se c'è qualcuno che deve rimproverarsi, quella sono io! Che dici?”
Scuoto il capo ma non sollevo lo sguardo su di lei. “E' vero, hai fatto la cosa più stupida che poteva venirti in mente. Chiamare Michael! Ma se io non fossi così.... debole, tu non ci saresti andata.”
E' solo colpa mia e mi dispiace tanto. Volevo.. non lo so, ho pensato che se ci avessi parlato magari avrebbe messo fine a tutto questo..” tenta di spiegarmi ancora.
Solo adesso la guardo. “Ally... Michael non è come me o Sirahel o, perché no, come Gabriel. Lui è il nostro generale, anzi, è il generale anche degli umani, a dire il vero. Come hai potuto pensare di scendere a patti con lui? È una cosa che mi manda davvero ai pazzi.”
I suoi occhi si inumidiscono. “Lo so, è stata una follia e hai ragione quando dici che sono piccola e insignificante, hai ragione su tutto. Ma... possiamo finirla qui? Voglio dire, possiamo andare avanti? Io non voglio che questo ci allontani!”
Quando ho letto il tuo biglietto” le dico “sono andato in panico. Non sapevo che fare, non sapevo come rintracciarti. Allora ho dovuto chiamare Sir ed è stato molto umiliante. Tu non sai cosa vuol dire essere un angelo, puoi fare cose che.... neanche immagini. Ora non posso fare quasi più nulla.” faccio una pausa e sospiro. “Sto diventando umano, giorno dopo giorno... e non va bene Ally, non va bene....”
Allison sgrana gli occhi e mi prende una mano. “Credevo.. credevo volessi vivere con me per sempre. Hai cambiato già idea? Siamo arrivati questo punto?” mi domanda con voce tremante.
Mi stringo nelle spalle. “Non mi stai rendendo facile il transito, sai?” sottolineo duro “Invece di agevolarmi, ti metti a fare le sconsideratezze, pur sapendo che io non posso intervenire in tuo aiuto...”
Mi lascia la mano e capisco di averla ferita ancora una volta.
Io speravo di fare qualcosa di buono, non volevo certo mettermi nei guai o mettere nei guai te!”
La guardo triste. “Ally.... ho provato anche io ad affrontare un Arcangelo, ricordi?” le dico riferendomi a Raphael “E cosa è successo? Mi ha disintegrato all'istante. Poteva succedere anche a te, e io non avrei potuto riportarti indietro. Saresti morta..”
Nascondo il viso tra le mani e tento di non piangere, bere mi fa decisamente male.
Sento le sue braccia cingermi il collo. “Perdonami, non volevo farti stare male, non volevo morire... sono stata una sciocca..”
Devi smetterla Ally, devi davvero smetterla. Tu non sei immortale e non lo sono nemmeno io! Non posso più proteggerti come facevo prima.”
Sì, te lo giuro” mi dice abbracciandomi “la smetterò di fare sciocchezze, ho imparato la lezione.”
No, non lo ha fatto.
Forse è meglio se vado via, Ally...” trovo il coraggio di dirle.
Lei si stacca da me e mi fissa spaventata. “Mi lasci?”
No, è solo che.... io non ce la faccio. Non mi piace cosa sto diventando, non posso tenere te e il bambino davvero fuori dai guai. Credo che dovrei affidarvi a Sir e Gabe, loro potrebbero proteggervi davvero..”
Si alza improvvisamente dal divano. “Non sono un cane che puoi lasciare ai vicini! Ti sei stancato di me e di tuo figlio e vuoi lavartene le mani?” mi urla stringendo i pugni.
Io morirei per voi” urlo a mia volta “ma lì fuori ci sono cose che non posso più combattere! Anche stamattina, se non fossi stato addormentato come un... comune mortale, tu non ti saresti cacciata in quel guaio! E va sempre peggio, mi sento sempre più impotente, sempre più umano. Ho sonno e freddo, e se bevo... mi ubriaco facilmente! E soffro di stress e mal di testa! Non è così che doveva andare la mia vita, non è così..”
Mi sto sfogando.
Non è solo l'enorme sciocchezza fatta da Allison a farmi stare male, è tutto quanto.
I poteri che si indeboliscono, l'umanità che prepotente avanza in me, il mio senso di inadeguatezza verso i bisogni che questo corpo inizia a sentire. Tutto insomma, e lei comportandosi così non mi aiuta.
Scusami” mormoro dopo un lungo silenzio di entrambi “non volevo urlare con te... non volevo dire che sei insignificante... non so neanche cosa volevo dire...”
Sospira e si risiede accanto a me. “Ti chiedo ancora una volta perdono, hai ragione non ho pensato realmente alle conseguenze del mio gesto. Ma tu non puoi andartene via, non puoi lasciare me e nostro figlio. Stai diventando umano? Bene, lo supereremo insieme. Non ti farò più preoccupare, non tenterò più di mettermi in contatto con qualcuno... ma tu resta con me..”
La guardo e mi si stringe il cuore vedendola piangere.
Non potrei mai lasciarla, avevo solo bisogno di sentirmi dire resta.
Annuisco lentamente e abbandono di nuovo la testa tra le mani. Sto davvero male.
La sento alzarsi e andare in cucina.
Torna un paio di minuti dopo e sento la sua mano accarezzarmi la testa.
Alzo lo sguardo e noto che ha una tazza in mano.
Bevi questo, è caffè. Ti aiuterà con la sbornia.” mi dice amorevole.
Prendo quella tazza dalle sue mani, fasciate dopo il rituale per riportarmi indietro, e bevo il caffè.
È la prima volta che lo bevo, è amaro ma mi piace.
Allison si allontana di nuovo ma questa volta sale su per le scale. Scende poco dopo e viene verso di me tendendomi le mani.
Andiamo Castiel.. ti ho preparato un bagno caldo..”
La guardo perplesso. “Cosa?”
Mi sorride e mi prende le mani facendomi alzare. “Sei ubriaco e stressato, un bagno caldo ti aiuterà, fidati.”
Mi lascio guidare su per le scale, barcollo ancora un po' ma sono più stabile. Arriviamo nel bagno di camera nostra e Allison praticamente mi spoglia e io la lascio fare. Mi ha visto tante volte nudo, non provo imbarazzo.
Entra.”
Sospiro e mi immergo in quell'acqua calda e profumata, piena di una schiuma rosa.
Oddio.. è meraviglioso.
Una sensazione di totale.. rilassamento. Chiudo gli occhi e sospiro di nuovo, profondamente.
Li riapro e trovo Allison che mi guarda con un sorriso.
Avevo ragione, vero?” mi chiede.
Sì... decisamente sì.” ammetto sorridendo a mia volta.
E' seduta sul bordo della vasca, la guardo e penso a.. quanto è bella e allo stesso tempo a quanto è cocciuta e inarrestabile.
Mi fa disperare, fin dal primo giorno mi ha dato filo da torcere.
Ma io la amo e sto cadendo per lei.
Sollevo una mano e le accarezzo la guancia, bagnandola un po'.
Scusami amore mio... ti ho detto una cosa orribile...tu non sei insignificante...” le dico dispiaciuto.
Lei scuote il capo. “Avevi ragione, anche se mi ha fatto male. Ho creduto di poter fare qualcosa quando era ovvio che andavo incontro alla morte. E tu mi hai salvata, di nuovo.”
Sei tutto per me, Ally, tutto. Senza di te preferirei morire. Ho avuto paura oggi, dannatamente paura. Non farlo più, ti prego.”
Allison annuisce e stringe le labbra. “Te lo giuro.” e si avvicina, posando le labbra sulle mie.
Le prendo il viso tra le mani e la bacio con più passione, e in questo momento mi viene in mente un'azione da vero idiota.
Con un braccio la prendo per la vita e la tiro in acqua.
La schiuma salta da tutte le parti e Ally lancia un grido di sgomento.
Cass!” mi dice indignata “Mi hai tirata in acqua! Perché?” mi domanda.
Mi sentivo solo..” è la mia ridicola scusa.
Mi guarda per un po' con un'espressione strana, poi scoppia a ridere.
Potevi chiedermelo” mi rimprovera “sarei venuta a farti compagnia.”
Si inginocchia in acqua, di fronte a me, e inizia a spogliarsi, buttando a terra i vestiti bagnati.
Si sdraia accanto a me e io l'abbraccio. Fare il bagno è bellissimo, ma con la propria donna nuda accanto, è di gran lunga meglio.
Cass?”
Sì?”
Mi hai perdonata?”
La guardo e la bacio. “Sì. Anche se stavolta mi hai fatto davvero tanto arrabbiare, e per colpa tua sono finito contro i muri del Paradiso, sì ti ho perdonata.”
Mi accarezza il viso e posa il capo sul mio petto.
E' bello fare il bagno in due, vero?” mi domanda.
Sì” concordo con un sospiro “è stupendo.”
Una giornata cominciata malissimo, sta finendo nel modo più dolce.





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Capitolo 37
*** Guess who's coming to dinner tonight ***


Guess who's coming to dinner tonight


Sono le 08.00 del mattino, e sono in piedi da un'ora.
Da quando Gabriel è nato mi alzo presto.
Ho già spolverato, spazzato e lavato tutta la casa, eccetto le stanze in cui stanno dormendo i miei amori.
Quelle le pulirò non appena si alzeranno, e se Gabriel somiglia a me per quanto riguarda il dormire, non si alzerà prima di un'ora.
Faccio un grosso respiro e preparo il caffè.
Il mio cellulare suona e lo afferro per rispondere. E' Sirahel.
Pronto?”
Buongiorno bambolina.. Come va questa mattina?”
Va tutto bene. Cass e Gabriel dormono ancora ed io sono in piedi da un'ora. Ho pulito casa e ora preparo la colazione. Come una perfetta casalinga.” gli dico un po'.. annoiata.
Ho promesso a Cass che avrei fatto la brava, e sto cercando di farla. Ma devo dire che la routine casalinga mi annoia terribilmente.
Adoro preparare da mangiare a Gabriel e badare a lui. Fare la mamma mi piace, fare la casalinga meno.
Ma una promessa è una promessa, e non rischierò di perdere Castiel solo perchè non riesco ad adattarmi.
Brava, continua così. Stai lontana dai guai, l'ultima volta l'hai fatta davvero grossa.”
Lo so!” esclamo decisa “Comunque, che succede? Come mai hai telefonato così presto?”
Beh.. devo dirti una cosa.” esordisce lui “Ma ti prego, non prenderla male.”
Corrugo la fronte e sospiro. “Che succede?”
Sirahel fa un grosso respiro e sembra incapace di formulare una frase di senso compiuto.
Ho una fidanzata.. Cioè, la frequento da un po' e so che avrei dovuto dirvelo prima.. E' solo che c'erano tante cose a cui pensare e non mi sembrava importante.” si ferma e prende fiato mentre io lo ascolto attentamente “Si chiama Stefany e fa la psicologa ed io vorrei che tu, Cass e il piccolo Gabriel la conosceste. Così mi chiedevo se ti andrebbe di organizzare una cena così posso portarla lì da voi.”
Annuisco e rimango in silenzio, poi mi ricordo che lui non può vedermi e che quindi, in questo momento, devo sembrargli incredibilmente scioccata o incredibilmente disinteressata.
Ok!” esclamo.
Un po' mi fa strano incontrare la fidanzata di Sirahel. Ripensando al passato con mia madre a tutto il resto, non so.. Ma se lui è felice per me va bene.
Facciamo stasera?” chiedo ancora.
Stasera?” mi chiede.. stupito “Si, mi sembra perfetto.”
Bene. Allora stasera alle otto..”
Ok, alle otto. E ti prego Allison, ricorda a Cass che lui è James in pubblico e fai in modo che non se ne esca con quei suoi strani.. proverbi enochiani, tipo quello della capra..”
Rido e mi verso del caffè in una tazza.
Ok, non preoccuparti.” lo tranquillizzo “A stasera.”
A stasera. E grazie.”
Sorrido e riattacco.
Bene!
Avremo ospiti a cena. Devo preparare un dolce, ma quale?
Ce ne sono molti che mi vengono bene. Ma tre sopratutto.
Torta al cioccolato, torta paradiso e torta al limone.
Bevo un altro sorso di caffè e poi mi metto all'opera.
Impasto e inforno per circa due ore, e alle 10.00 in punto, Cass scende di sotto tenendosi lo stomaco e annusando l'aria.
Buongiorno meraviglia.” mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
Gli porgo una tazza di caffè e sorrido. “Buongiorno amore.”
Credo di avere fame!” mi dice bevendo un sorso dalla tazza.
Ok! Questo è strano.
Ma non mostrerò il mio stupore. Sta diventando uomo.. Ma io lo amo comunque, anzi forse di più.
Bene!” gli dico facendolo sedere “Giusto in tempo. Così potrai dirmi quale preferisci tra queste tre torte.”
Preparo una fetta di ogni torta in tre piattini, con tre forchettine, e mi siedo sulle sue ginocchia.
Lui poggia la tazza sul tavolo e mi bacia il braccio in attesa.
Mi fermo e faccio un grosso respiro.
Questa situazione tipicamente.. umana mi piace da morire, e mi commuove.
Hey..” mi sussurra lui “Che succede?”
Faccio spallucce e poggio la fronte sulla sua. “Niente.. E' solo che.. ti amo.”
Lo bacio e per un attimo mi scordo delle torte.



*****

Ok” mi dice interrompendo il nostro bacio “ora assaggia e dimmi quale preferisci.”
Annuisco e inizio da quella al cioccolato. So che è cioccolato perché... è nella mia memoria.
L'assaggio e... oddio... ecco perché Dean non fa che tesserne le lodi!
Com'è?” mi domanda Ally curiosa.
La guardo e sorrido. “Sono senza parole...” mormoro estasiato.
Ora prova questa” mi invita prendendo un po' di un'altra fetta di torta con la forchetta e imboccandomi come un bambino.
Limone.
Dolce e acidula al tempo stesso... è fantastica.
Guardo Allison come un idiota e lei scoppia a ridere. “Suppongo che ti piaccia anche questa!”
Supponi bene amore mio” le confermo “è semplicemente... favolosa.”
Ora non ti resta che dirmi com'è questa...” e mi fa assaggiare l'ultima fetta di torta rimasta.
E' soffice, dolce e profumata...
E' buonissima...
Ne assaggio un altro po' e decido che è la mia preferita.
Allora?” mi chiede impaziente.
Tesoro” inizio guardandola “sono tutte e tre buonissime. Ma se devo scegliere la mia preferita, direi che è l'ultima.”
Lei ridacchia divertita e ha uno sguardo strano.
Non so perché ma lo sospettavo.” mi dice.
Perchè?”
Sai come si chiama questa torta?”
Scuoto il capo. È ovvio che non lo so, non ho mia mangiato torte in vita mia!
Torta Paradiso!”
Spalanco gli occhi e poi, anche se so che è stupido, comincio a ridere anche io.
Temo sia deformazione professionale.” ammetto continuando a sorridere.
Lei mi bacia e mi accarezza il viso. “Sono contenta che ti piacciano.”
Sorrido e ho un'idea. “Forse dovremmo ribattezzarla, questa torta.” le dico misterioso.
E come?”
Torta Allison” dico solenne “perchè ora il mio Paradiso sei tu..”
Allison mi fa gli occhi dolci e sorride. “Oh.. che cosa carina che mi hai detto!” e mi bacia di nuovo.
Avanti, finisci la tua torta” mi dice avvicinandomela “e nel frattempo ti parlo di una cosa...”
La fisso preoccupato e lei capisce.
No, non voglio fare nulla... niente evocazioni, niente sigilli, niente di niente. È una cosa.. positiva.”
Dimmi.” le dico mentre mangio entusiasta la mia fetta di torta.
Sirahel ha una compagna, e stasera entrambi verranno a trovarci!”
Rimango con la forchetta a mezz'aria. “Cosa? Sirahel ha una compagna?” ripeto sconcertato.
Ally si mette le mani sui fianchi. “Sì.. ce l'hai anche tu mi pare, non è così strano no?”
Invece lo è” obietto io “mi faceva le prediche e poi...”
Ma alla fine mi ritrovo a ridacchiare all'idea di Sir a letto con una donna. So cosa vuol dire impazzire per una donna e non sono nessuno per biasimarlo.
Sono curioso di vederla” dico continuando a mangiare “Sir ha buon gusto e sicuramente avrà un certo carattere...”
Sì, l'ho pensato anche io. Fa la psicologa e si chiama Stefany e...”
Mmh... che profumino delizioso! Torta al limone?”
La voce di Gabriel interrompe la nostra conversazione e ci fa spaventare. Ha questo odioso vizio di arrivare senza farsi sentire!
Ciao fratello e cognata!” ci saluta, poi si rivolge a lei. “Ally.. saresti così gentile da darmene una fettina? Sai com'è... il mio tramite ha fame!” le chiede con uno sguardo supplichevole.
Che bugiardo, in realtà è lui a volerla!
Certo!” risponde lei con un sorriso “O preferisci la Paradiso?”
Gabriel la guarda e ride “Mi prendi per Cass? Quella è roba adatta a lui! Io sono un tipo più deciso!”
E che significherebbe questo?” protesto io un po' offeso.
Lui alza le spalle. “Che tu hai proprio la faccia d'angelo! Io no!”
Guardo Allison e la trovo che annuisce convinta “Ha ragione, hai la faccia d'angelo.. è un complimento sulla terra, sai?”
Sì ma lui l'intende nel senso di sembrare un idiota!” affermo io costernato.
Suvvia Cas, non è colpa tua se Jimmy ha la faccia da stupido!” insiste Gabriel con quella sua faccia... strafottente, ecco.
Ma non è vero! È il tuo tramite che ha la faccia da ladro!”
Gabriel strabuzza gli occhi. “Cosa? Guarda che era un uomo onesto..”
.. prima di incontrare te!” finisco io.
Mentre noi continuiamo a battibeccare su chi è scemo e chi un ladro, Allison prepara un piatto per Gabe dandoci le spalle, e noi ne approfittiamo per farci un cenno d'intesa.
Abbiamo preparato un test per Allison, e Gabriel si appresta ad iniziarlo.
Ecco a te una bella fetta di torta al limone.” gli dice porgendogliela con un sorriso.
Grazie cherìe, sei sempre così gentile...”
Inizia a mangiare con gusto – lui lo fa da tanto tempo e probabilmente conosce tutti i piatti esistenti al mondo – e dopo un po' parte con il piano.
Allison, se hai due minuti.. posso parlarti di una cosa?” le domanda.
Certo, dimmi pure.”
Lui scuote il capo. “No... in privato. È una questione.. delicata.”
Fingo di essere contrariato. “E io non posso ascoltare?” domando irritato.
No, non puoi. Sta' tranquillo fratello, non oserei mai allungare le mani sulla tua donna.. a meno che non me lo chieda lei!”
Questo non era contemplato nel nostro piano, ma Gabe ama improvvisare e sicuramente il mio sguardo assassino rende la mia reazione molto più credibile.
Ok, possiamo andare a parlare di là se vuoi..” gli propone Ally.
Gabriel annuisce e dopo l'ultimo boccone della sua torta, si alza mentre Allison sta già uscendo dalla cucina.
Ci guardiamo di nuovo e mi da una pacca sulla spalla, strizzandomi l'occhio.
Io annuisco e torno a concentrarmi sulla torta.
La Paradiso, o conosciuta anche come Allison, è ormai un ricordo. Sono passato a quella al limone.
Gabriel ha ragione, è deliziosa.

*****

La richiesta di Gabriel mi coglie di sorpresa. Ma è mio.. cognato, e se ha bisogno di me devo aiutarlo.
Lo porto con me nella cameretta di Gabriel junior, così controllerò anche se si è svegliato.
Il piccolo dorme ancora. E' rosato e beato.
Non ha mai dormito fino a quest'ora, ma evidentemente ha sonno, quindi lo lascerò dormire tranquillo.
Sorrido e fisso Gabriel senior.
Che succede?” gli chiedo.
Lui prende un pupazzetto in mano, lo guarda e poi lo lancia sul tappeto.
Beh, ho un piccolo problema.” inizia.
Di che tipo?”
Vedi,” mi dice “uno dei miei fratelli, è un po' irritabile. Tranne quando si tratta di donne.. Beh, con loro diventa una specie di agnellino.”
Quindi?”
Quindi, visto che dovrei chiedergli una cosa, mi domandavo se tu.. potessi parlare con lui prima di me e spianarmi la strada.” mi dice infine.
Non capisco se parla sul serio oppure no. Si, deve essere uno scherzo.
Lo guardo perplessa e poi scoppio a ridere.
Divertente!” gli dico “Ci sono cascata.”
Lui sospira e mi si avvicina prendendomi piano per le braccia.
Bellezza, non sto scherzando. E' una cosa molto seria e importante. Il tuo aiuto mi sarebbe prezioso.” mi dice serio.
Incredibilmente serio.
Lo guardo e rifletto un attimo. Mi spiace che abbia questo tipo di.. problema.
Ma non posso aiutarlo, e i motivi per cui non posso farlo, sono uno di sotto a mangiare torte e l'altro qui a dormire tranquillo.
Io non...
Faccio un grosso respiro e abbasso per un attimo gli occhi mentre Gabriel si allontana poco da me.
Mi spiace Gabe..” gli sussurro “Ma non posso aiutarti. L'ultima volta l'ho fatta grossa e non posso permettermi di sbagliare. Cass non si fida di me, lo sento, e ha ragione. Io ho un figlio a cui badare, non posso fare l'eroina, non più. Mi dispiace molto.”
Gabriel mi guarda e annuisce appena.
Si mostra indifferente ma ho come l'impressione che la mia risposta lo sollevi.
Va bene così. Non preoccuparti.. Creerò una donna su misura per lui.” mi dice.
Mi fa l'occhiolino ed in quel momento Gabriel junior si sveglia.
Lo prendo in braccio e gli do un bacino mentre lui sorride gioioso. Tende le mani allo zio e lui lo prende prontamente.
Scendiamo di sotto, prima che faccia da angelo finisca tutta le torte.” mi dice Gabriel.
Sorrido e torniamo di sotto.
Gabriel si avvicina a Cass col piccolo, che non appena vede il padre tende le braccia verso di lui.
Castiel lo prende e per alcuni istanti, Gabriel senior e lui si scambiano occhiate complici.
Sono proprio una famiglia strana.
Io invece mi metto a sistemare un po' in cucina, e dopo pochi secondi, Gabe si avvicina e prendendo la torta al limone rimasta ci saluta e se ne va.
Cosa voleva?” mi chiede Cass.
Faccio spallucce e gli sorrido “Niente di importante. Dai tu da mangiare al piccolo mentre io sistemo qui?”
Lui annuisce ed io mi metto a pulire.
La sera arriva velocemente e.. mi sento un po' nervosa a dire il vero.
Non so perchè.
Castiel indossa dei jeans scuri, una camicia azzurrina sistemata dentro e fermata da una cintura e una giacca. Casual ma adatto.
Io invece indosso un paio di pantaloni neri ed una camicetta bianca.
Quando Sirahel e Stefany arrivano, sono le otto in punto.
Apro la porta con a fianco Cass che tiene in braccio Gabriel e li accogliamo con un sorriso.
Stefany è molto bella. Ha gli occhi chiari e bellissimi capelli scuri.
Devo dire che Castiel aveva ragione quando ha detto che Sirahel ha degli ottimi gusti.
Ci sediamo e servo per prima cosa la pasta.
Continuiamo allegramente a cenare mentre Sirahel si vanta del suo bellissimo “nipotino” e poi quando arriviamo al dolce, finalmente mi rilasso.
Allora, Stefany..” esordisce Cass “Tu fai la psicologa?”
Si, esattamente James!” gli risponde garbatamente lei.
E dimmi,” continua lui “che gusto c'è a psicanalizzare la gente?”
Sirahel lo guarda con gli occhi sgranati ed io gli tiro un colpetto sotto la sedia.
Cosa?” mi chiede lui perplesso “E' una semplice domanda.” si difende.
Stefany scoppia a ridere e lo guarda.
Beh vedi, non c'è un gusto particolare. Non lo faccio perchè mi piace invadere gli spazi e le vite degli altri. Lo faccio perchè credo che a volte, alcune persone abbiano difficoltà ad esprimere i loro sentimenti e le loro.. emozioni.. E mi va di aiutarli a tirarli fuori.” gli dice.
Ma io non capisco!” esclama Cass “Se quelle persone vogliono tenere le loro emozioni e i loro sentimenti per sé, perchè tu devi.. pretendere che li tirino fuori? Voglio dire, se loro pensano che certi sentimenti debbano rimanere privati e non debbano essere affrontati, come puoi tu stabilire il contrario?”
Amore!!” esclamo io “Basta parlare di lavoro.”
Stefany sorride e alza una mano per dirmi che non c'è problema.
Posa la forchetta con cui sta mangiando il dolce e osserva Castiel per qualche minuto. Poi osserva me ed infine fa un grosso respiro.
Voi due vi amate. Questo è chiaro.” dice indicando me e lui “Ma, dal modo in cui vi osservate l'un l'altra, dal modo in cui interagite l'un l'altra, direi che avete anche una grande paura di perdervi.. l'un l'altra. Sopratutto tu!” dice guardandomi.
Anche Castiel e Sirahel mi fissano, mentre Gabriel gioca con un cucchiaino.
Non so perchè ma sento il bisogno di dire qualcosa in mia difesa.
Avere paura di perdere qualcuno che si ama profondamente non è un'emozione da psicoanalisi!”
Sicura?” mi chiede lei “Hai idea di quante coppie vengono da me terrorizzate dall'idea di perdersi? Ossessionati dalla convinzione che.. qualcuno o qualcosa porterà via l'altro?”
Non saprei!”
Almeno cinque coppie su dieci hanno questi problemi!” esclama “E la maggior parte finiscono col perdersi davvero per la loro.. paura di perdersi.” respira a fondo e guarda Cass “Il mio lavoro è fare in modo che sentimenti come la paura non prendano il sopravvento e distruggano l'amore, o la famiglia o la persona stessa.” gli spiega.
Castiel sembra sorpreso. La guarda e poi mi guarda stringendomi per un attimo la mano.
Visto così il tuo lavoro sembra piuttosto utile.” le dice.
Lo guardo e poi scoppio a ridere. Il tono in cui l'ha detto è.. tenero e buffo al tempo stesso.
Stefany e Sirahel si fissano e lo fissano e poi anche loro si lasciano andare ad una sana risata.

Continuiamo a chiacchierare per un po', e poi Sirahel e Stefany ci salutano e vanno via.
Io Cass e un mezzo addormentato, sul tappeto del salotto, Gabriel rimaniamo soli e so, lo so, che sta per chiedermi se..
Quello che ha detto Stefany è vero?”
Ecco qui! Lo sapevo.
Annuisco e sorrido. “Si!” esclamo.
Lui sospira e mi si avvicina.
Ma Allison.. non capisco. Perchè hai paura di perdermi? Sai che ti amo e che non andrò da nessuna parte. Mi sembrava di avertelo già detto.” mi rassicura.
Lo so. Sono solo.. insicura per natura credo. Ma va tutto bene.” gli dico con un sorriso.
Lui mi guarda e mi bacia delicatamente, poi mi abbraccia forte.
Cass..” gli dico
Si amore?”
Grazie per non aver parlato di proverbi enochiani con le capre come protagoniste!”
E' stato un piacere.”
Scuoto appena il capo e rido appena.
Anche lui lo fa e sicuri del nostro amore, prendiamo Gabriel, oramai addormentatosi, e andiamo a dormire.



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Capitolo 38
*** Fathers ***


Fathers


Non riesco a capire perchè mai io abbia posato tutte queste vecchie cose qui in garage.
Ah si.. sono quei ricordi di cui allora non potevo fare a meno.
Col tempo ho imparato invece che per mantenere vivi i ricordi, basta custodirli nel proprio cuore.
Non ho bisogno delle vecchie camicie di mio padre, dei vecchi gioielli di mia madre o dei vecchi dvd di mio fratello per ricordarmi di loro.
Li porto nel cuore.
Beh, mio fratello preferisco ricordarlo quando era ancora.. umano e fraterno, ma questo è solo un dettaglio.
Per questo oggi getterò via tutto. Per ricordare a me stessa che ricordare non necessita oggetti.
I vestiti li darò in beneficenza, i dvd li venderò e i gioielli lì porterò ad un banco dei pegni.
Tutti tranne uno.
Il bellissimo cerchietto di perle che mio padre regalò a mia madre per il loro primo anniversario, lo terrò per me.
Sospiro e inizio a spostare gli scatoloni.
Per fortuna su ognuno c'è scritto cosa si trova dentro. Questo rende il “lavoro” più semplice.
Mi guardo intorno e mi soffermo a guardare vecchie foto.
Ero davvero brutta da bambina. Avevo dei vestiti strani.. Suppongo che fra dieci anni guarderò le mie foto di adesso e mi troverò bizzarra.
E' “colpa” del cambiamento.
Succede ma vederlo sulle foto è davvero un'esperienza strana.
Mi ritrovo a ridere da sola in garage e poi poggio le foto sul pavimento per prendere il resto dentro la scatola.
Ci sono foto dei miei genitori, del loro matrimonio, della nascita di mio fratello, della mia nascita.
Foto della luna di miele e foto di quelle poche vacanze che hanno fatto.
E poi le foto di tutti i Natale passati in ospedale perchè mio padre doveva lavorare e noi andavamo a fargli compagnia.
Mio padre.. Era un brav'uomo. Io lo adoravo.
Da piccola dicevo che un giorno l'avrei sposato.
Lo fanno molte bambine. Da piccole vogliono sposare loro padre e da grandi, se hanno avuto come me la fortuna di avere un padre meraviglioso, quando si rendono conto di non poterlo fare, cercano un uomo che un po' gli somigli.
Faccio un grosso respiro e mi schiarisco la voce ricacciando indietro le lacrime.
I ricordi possono far male, possono far ridere o alcune volte, come adesso, possono far tenerezza fino a commuovere.
Poggio tutti gli album sul pavimento e poi guardo distrattamente tra le altre cose.
C'è di tutto qui dentro questa scatola..
Ma cosa..
Qualcosa attira la mia attenzione.
E' una specie di diario.
Sopra c'è scritto il nome di mia madre oramai quasi consumato dal tempo.
Lo prendo e lo apro.
Un po' aprirlo e leggerlo mi fa sentire.. un'impicciona.
Era suo, privato, ma non credo che le dispiaccia se lo leggo per tuffarmi un po' nel passato.
Ci sono bigliettini da visita, una foto di tutta la famiglia al completo e poi appunti per ogni giorno dalla nascita di Matt a pochi giorni prima della sua morte.
Ha appuntato ogni sensazione, ogni emozione e ogni.. sentimento che la nascita di mio fratello ha provocato in lei.
Scorro velocemente e leggo.
Era un madre deliziosa, dedita alla famiglia e ai suoi figli.
Non ci ha mai fatto mancare quel calore materno e quell'affetto che ogni madre dovrebbe dare a propri figli.
Era adorabile ed io le volevo un mondo di bene.
Era severa.. lo era. Non era di certo una mamma amica.
Lei sosteneva che era meglio così!
E a dire il vero io sono d'accordo. Va bene che madre e figlia siano complici, ma non amiche. Non funzionerebbe e si finirebbe per non saper rivestire più nessuno dei ruoli da svolgere.
Era una madre severa, ma era la migliore che potessi avere.
Continuo a leggere e arrivo alla pagina pochi giorni prima della mia nascita. Inizio a leggere e..

Mercoledì 16 maggio 1985


La nascita di Allison è prevista fra due giorni.
Sono grassa come una balena, ma è bellissimo perchè la mia bambina è nata e cresciuta in me e fra due giorni vedrà la luce, ed io potrò mostrarla al mondo in tutto il suo splendore.
Perchè so, so che sarà bellissima.
Non vedo l'ora di vederla, stringerla al cuore e cullarla dolcemente.
Darle da mangiare, farla crescere circondata da amore e lasciare che nel tempo, crescendo mi stupisca con gesti di tenerezza che, sono sicura solo lei saprà offrire.
Sarà forte ma dolce. Sarà la mia bambina ed io la amerò,così come amo suo fratello, più di ogni altra cosa al mondo.
L'unica cosa che mi spaventa, è doverle dire un giorno la verità.
So che Chris la amerà tantissimo e anche io lo farò.
Ma lei non è sua figlia, è figlia di Sirahel e del nostro amore proibito e, lo ammetto, fuori luogo.
Amo Chris e lui lo sa, Sirahel è stato solo un momento.
Non voglio dire che sia stato un errore, perchè io l'ho fatto con amore, ma è stato fuori luogo e un passo falso che ha rischiato di rovinare tutto quello che con amore e sacrificio io e l'uomo che ho sposato abbiamo costruito.
Lui mi ha perdonato e spero che un giorno anche lei, potrà perdonarmi di essere cresciuta con un uomo che non è il suo sangue.
Potrà mai?


Ingoio le lacrime ed i singhiozzi e mi alzo rientrando in casa.
Credo di avere un pessimo aspetto perchè non appena Cass mi vede, mi raggiunge preoccupato lasciando Gabriel ai suoi giochi.
Allison.. Stai bene?”
Scuoto il capo e singhiozzo.
Mio padre non è mio padre.” farfuglio.
Cosa.. di che parli?”
Gli do il diario aperto alla giusta pagina e lo lascio leggere.
Lui sgrana gli occhi sorpreso, poi mi stringe tra le braccia e mi bacia i capelli accarezzandomi la schiena con la mano.
Non dice nulla. Solo mi stringe e tra le sue braccia mi sento un po' meglio.

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Capitolo 39
*** You have cheated us ***


You have cheated us



Calmati Ally.. calmati..” le dico cullandola tra le braccia, quando in realtà avrei bisogno anche io di calmarmi.
Quello che mi ha fatto leggere è... terribile.
Allison e Sirahel sono padre e figlia.
Sono sconvolto, assolutamente atterrito da questa rivelazione.
Perché mi ha mentito? Ci ha mentito!
Io glielo avevo chiesto, anzi l'avevo supplicato di dirmi la verità, e lui mi era sembrato così sincero...
Invece mentiva, e lo ha fatto anche con Ally.
Evidentemente il suo non era un amore non corrisposto, se da quell'unione è nata lei!
E ora Allison piange tra le mie braccia, e io mi sento impotente.
Tesoro...” inizio, ma non so cosa dire.
Hai visto Cass? La mia vita è tutta una menzogna! Ho amato un padre che non era mio padre! Mia madre mi ha sempre taciuto la verità e quando ho chiesto a.... lui, di dirmi se ero sua figlia, lui ha negato con forza. Perché?” mi domanda alzando il viso rigato di lacrime.
Le accarezzo una guancia e sospiro, scuotendo il capo. “Non lo so.” ammetto.
Poi mi viene in mente una risposta che spiegherebbe tutto questo.... enorme casino, come direbbe Gabe.
Ally... magari tua madre non ha avuto il tempo di dirtelo” azzardo non sapendo come reagirà “è.. morta quando eri una ragazzina. Non credo siano cose da dire ad un'adolescente.”
Lei mi guarda stringendo le labbra. “E Sir allora? Perché ha negato di essere mio padre?”
Forse non lo sa... magari tua madre non gli disse nulla e...” ma mi fermo, non sapendo come continuare.
Allora perché ha negato di avere avuto una relazione con Alice?
E perché quando gli ho chiesto, per il bene di mio figlio, di dirmi se Allison è figlia di un Arcangelo, mi ha detto una bugia?
Non preoccuparti Castiel” mi dice con la voce che le trema “non cercare di indorarmi la pillola. La verità è quella che sta scritta sul diario di mia madre. Lei tradì mio p... suo marito con Sirahel, e da quella storia sono nata io. Ora capisco...”
Gabriel inizia a piangere, attirando la nostra attenzione.
Ally si stacca da me e raggiunge il piccolo, lo prende in braccio e lo stringe forte.
Va tutto bene, tesoro...” gli sussurra.
No, non va niente bene.
Avrebbe dovuto dircelo, invece ora.. scopriamo che Allison è una specie di... angelo?
Arcangelo?
E nostro figlio cos'è allora?
Mi scoppia la testa.
Forse è meglio se lo portiamo di sopra..” mi dice riferendosi al bambino.
Sì... andiamo.”
Saliamo le scale mentre io decido che devo parlare con lui.
Deve spiegarmi perché tutte quelle bugie, perché mi ha ingannato.
Non posso credere che lo abbia fatto, non lui.
Ecco qui piccolo mio...” dice Ally a Gabriel posandolo dolcemente nella sua culletta.
È agitato, non so se è perché sente i nostri stati d'animo o solo perché ha sentito la madre piangere.
Lo guardo e penso che se già era speciale essendo mio figlio, non oso immaginare cosa potrebbe essere ora...
Allison si volta verso di me e si rifugia tra le mie braccia, sospirando profondamente.
Non riesco a crederci” mormora contro il mio petto “e ora? Cosa facciamo, adesso?”
Vado a parlargli.”
Alza il capo e mi fissa con un'espressione corrucciata. “No.. ti prego..”
Ally” le dico prendendola per le braccia “devo parlargli. Magari non lo sa, dico sul serio. E ha negato di essere stato con tua madre... non so, per pudore? Per un angelo non è.. facile ammettere di avere una relazione, sai? Teoricamente è proibitissimo.”
Sembra rasserenarsi un attimo.
Forse l'idea che, nonostante abbia comunque mentito, Sir non sappia che è sua figlia, la fa stare meglio.
Credi davvero che non lo sappia?” mi domanda.
Non lo so amore mio... può darsi. Tu non hai la Grazia.. o almeno non si sente, potrebbe sul serio non saperlo.”
Sto mentendo a lei e a me stesso...
Ok...vai allora...” mi dice allontanandosi un po' “mi dirai la verità, almeno tu. Vero?”
Annuisco. “Certo.”
Le do un bacio sulle labbra e vado via.
Raggiungo l'ufficio di Sirahel e incontro la segretaria sulla porta “Buongiorno James” mi saluta.
Salve.” rispondo un po' sgarbatamente.
Sir mi vede da dentro l'ufficio e mi fa cenno di entrare. Lo faccio e chiudo la porta quasi sbattendola.
Ehi giovanotto, cos'è quella faccia?” mi chiedo con un sorriso.
Dimmi che non lo sai” inizio a bruciapelo “dimmi che tu non lo sapevi.”
Corruga la fronte e si avvicina. “Non sapevo cosa?”
Che Allison è.. tua figlia.”
Impallidisce ma non cambia espressione. “Cass, ne avevamo già parlato...” ma io lo interrompo.
Allison ha trovato il diario della madre, nel quale scrisse che lei è figlia tua. Ti prego, dimmi che non lo sapevi...”
Ma dall'espressione colpevole dipinta sul suo viso, capisco che lo sapeva benissimo.
Sospira e va a sedersi sul divanetto dietro la porta, si massaggia la fronte e tace.
Non ci credo... non è possibile. Ti avevo supplicato! Dannazione, Ally è figlia di un Arcangelo! Hai idea di come si senta adesso? Da quali paure adesso è atterrita?”
Non alzare la voce con me, ragazzo!” mi riprende alzandosi di scatto “Non ti permetto di giudicarmi!”
Io non ti sto giudicando! Nessuno come me può capirti! Anche io ho un figlio con un'umana, anche io ho pesantemente disobbedito ai nostri divieti! Quello che mi fa male, è la menzogna! Che ne sarà di mio figlio ora?”
Non potevo dirvelo... non me la sentivo..” ammette con un filo di voce.
Perchè? Ti vergognavi?” domando irriverente.
Alza lo sguardo e mi lancia un'occhiata di fuoco. “No! Amavo Alice e adoro mia figlia! Non potevo perché.. non avrebbe capito.. non mi avrebbe accettato..”
Forse all'inizio” obietto “ma poi sono sicuro che avrebbe capito. Lei ti vuole bene Sir, con un po' di tempo non solo avrebbe capito, ma forse ti avrebbe accettato anche come padre. Ora è amareggiata e l'unica sua speranza era che tu non sapessi nulla, che non ci avessi detto la verità per pudore... invece tu sapevi tutto, e hai taciuto.” finisco con un tono duro.
Lui scuote il capo e mette le mani in tasca, come fa sempre.
Ho cercato di evitarle tutto questo, e di evitarlo anche a te. Lei è mia figlia, ma ho fatto in modo che... non si vedesse. Non avevo idea del diario... altrimenti lo avrei distrutto.”
Avresti vissuto per sempre tenendola all'oscuro della verità? Sul serio?” domando incredulo.
Lui annuisce. “Sì, per il bene di tutti, soprattutto di tuo figlio...”
Sai che mio figlio fa già dei giochetti come Gabriel?” gli chiedo, lasciandolo di stucco.
Che vuol dire?”
Che appare in sogno ad Allison da adulto, o almeno come sarà da adulto. Questa è una cosa...”
Che fanno gli Arcangeli.”
Gabriel è apparso dietro di me, come sempre senza farsi sentire.
Mi giro e lo guardo, e capisco che anche lui lo sapeva.
Tu... tu sapevi tutto, vero Gabe?”
Annuisce. “Eh già... lo so da quando Ally era nella pancia della mamma.”
Ecco, ora potrebbe davvero venirmi un colpo.
E perché cavolo nessuno ci ha detto nulla? Ecco perché Allison è un tramite naturale, vero? Ecco perché la cercano sia dall'inferno che dal paradiso! Ecco perché mio figlio fa cose da Arcangelo!” faccio una pausa e li guardo, lasciando andare le braccia lungo i fianchi. “Io mi fidavo di voi, fratelli. Mi fidavo ciecamente. Anche di te Gabriel, nonostante tutto mi fidavo. Invece sei e resti un Trickster. E mio figlio... è come te, come voi...”
Cass, guarda che non è una malattia...” mi fa notare Gabe un po' risentito.
Ci avete mentito, tutti e due. Ci fidavamo di voi, eravamo sicuri della vostra lealtà. Gabe, ti ho anche chiesto di... mettere alla prova Allison! Mi fidavo..” continuo a ripetere costernato.
Voglio parlare con Allison.” annuncia Sir.
No” mi oppongo “non vuole parlarti. Per favore, almeno questo rispettalo! E.. sta' lontano anche tu Gabriel, si fidava ciecamente di te. Credeva che foste come me, in realtà io sono il più grosso idiota della Galassia, avrei dovuto capirlo...”
Cass, aspetta..” mi dice Gabriel, stranamente triste.
Ma io sparisco dalla loro vista, non posso stare più in loro presenza.
Torno a casa e trovo Ally che mi aspetta sul divano, è triste ma sorride quando mi vede.
Castiel... gli hai parlato? Che è successo?”
E ora come glielo dico? Come faccio a dirle che Sirahel sapeva di essere suo padre, che anche Gabriel lo sapeva e che...
O mio Dio..
Sirahel sapeva tutto ma non fece nulla neanche per salvare Allison dalla morte!
Sento il sangue ribollirmi, mi avvicino ad una parete e... tiro un pugno violentissimo.
Fa un male atroce, ma ho anche fatto un buco nel muro...
Allison capisce e si precipita tra le mie braccia, iniziando a piangere di nuovo.
Mi dispiace amore mio... mi dispiace tanto...”
Lei non risponde, continuando a singhiozzare contro il mio petto.
Se prima avevo paura del futuro, ora ne sono terrorizzato.




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Capitolo 40
*** Just to say goodbye ***


Just to say goodbye



Sono passati due mesi.
Due lunghi mesi da quando abbiamo saputo che Ally è figlia di un Arcangelo, di Sirahel per la precisione.
Da allora non lo abbiamo più visto e lui ha avuto il buon gusto di non piombarci in casa.
Siamo troppo arrabbiati con lui, questa non doveva farcela proprio.
Sono arrabbiato anche io, sì.
E non perché è un Arcangelo e quindi non potrebbe avere una vita...sentimentale.
Ce l'ho con lui perché mi ha mentito, assicurandomi che Allison non era sua, che mio figlio non sarebbe stato nulla di incontrollabile, eccetera eccetera.
E resto senza parole, quando ripenso che non ha fatto nulla per salvarla dall'inferno.
Come si può abbandonare la propria figlia in quel modo?
Capisco che volesse mantenere l'anonimato, ma lasciarla morire?
E anche Gabriel mi ha deluso, proprio quando avevo ricominciato a fidarmi di lui.
Sospiro e guardo la mia “vera” famiglia divertirsi in piscina.
Allison non ha dimenticato tutta questa brutta faccenda, ma cerca di essere serena e tranquilla.
Per nostro figlio, ma anche per me.
So che in fondo è ancora scossa, ma non vuole che io lo veda e che mi preoccupi più di quanto già la situazione di per sé non faccia.
Ora gioca in acqua con il bambino, infilato in una specie di.. ciambella di gomma che galleggia.
Li guardo un po' perplesso e allo stesso tempo incuriosito.
Mi alzo dalla sdraio e raggiungo il bordo della piscina, mi siedo a terra e mi godo le risatine divertite di Gabriel, stranamente a suo agio in quella piscina che per lui dovrebbe essere piuttosto un oceano.
Forse è perché è stato in “acqua” per tanti mesi, prima di venire al mondo.
Comunque anche la mia donna in costume da bagno è un bel vedere, anzi una meraviglia.
Cass.. perché non vieni in acqua con noi?” mi propone Ally distogliendomi dai miei pensieri poco casti.
Sgrano gli occhi e non so come, mi esce: “No grazie, mi si bagnano le ali.”
Allison mi guarda e scoppia a ridere. “Non fare il difficile. Anche i cigni si bagnano le ali ma restano pur sempre cigni.”
Non è il caso Ally.. sul serio.” protesto.
Lei si acciglia. “Guarda che vengo lì e ti tiro in acqua vestito!” minaccia.
Accomodati.” la provoco.
Allison allora prende in braccio il bambino e si avvicina minacciosa. “Vengo a prenderti sul serio!”
Ma io non la faccio arrivare a me, perché.... mi butto in acqua di mia volontà.
Vestito, ovviamente.
Sto diventando completamente pazzo, lo so.
Ma l'espressione divertita dei miei amori quando riemergo dall'acqua, vale pienamente la mia pazzia.
Tu sei matto, Cass” mi dice ridacchiando mentre prendo in braccio Gabriel. “più di me!”
Probabile. In effetti non sono mai stato uno a posto con la testa.” faccio una pausa e le bacio le labbra. “Sto con una donna e ho avuto un figlio. Sì, devo essere proprio matto.”
Lei sorride giocherellando con una manina di nostro figlio, che emette dei versetti di gioia.
Papà è matto, vero amore?” gli domando “In compenso mamma è bellissima.”
Lui mi fissa con quei suoi occhioni blu e pare avermi capito.
Cass che cavolo fai? Pensavo che il bagno si facesse nudi.. o almeno in costume!” dice qualcuno dietro di noi.
Ci voltiamo in direzione della voce e Gabriel senior è lì a bordo piscina, a fissarci con quella sua espressione perennemente sarcastica.
Che diavolo ci fai qui?” lo apostrofa duramente Allison.
Gabe si stringe nelle spalle. “Passavo da queste parti e allora...”
E allora un corno!” sbotta lei “Cass non ti aveva detto che non volevo vederti più?”
Allison, io...” ma lo interrompo.
Gabriel.. non sei il benvenuto qui. Per favore, va' via.” gli chiedo mentre con il bambino in braccio esco dalla piscina.
Allison mi segue e indossa un accappatoio, poi prende in braccio il piccolo.
Castiel.. se sono qui c'è un motivo...” cerca di spiegarmi.
Scuoto il capo. “Non mi interessa, e nemmeno ad Ally. Ti sto chiedendo gentilmente di andartene da qui.. per favore.” ripeto.
Oh andiamo ragazzi! Che ho fatto di così terribile?” si difende.
Sembra dispiaciuto sul serio per la nostra ostilità.
Che hai fatto?” ripete Allison. “E hai il coraggio di chiederlo? Tu sapevi.. chi o meglio cosa ero, e non ci hai detto nulla! Noi ci fidavamo di te! Di voi, e invece di avete tradito!”
Ma non potevo dirvelo, dannazione! Sir non voleva perché voleva proteggervi! Non capite?”
Ci avrebbe protetti molto di più se ci avesse detto la verità” obietto stringendo i pugni “invece è stato egoista.”
Gabriel mi fissa. “Cosa sarebbe cambiato? Le avresti chiesto di abortire? Era destino che andasse così, Cass!”
A quella parola sia io che Allison rimaniamo di ghiaccio.
Non osare più dire una cosa del genere!” grida Ally con la voce rotta dal pianto,cullando nostro figlio.
Io invece sono senza parole.
Scusate” mormora lui “ma quello che voglio farvi capire è che... non sarebbe cambiato nulla. Ormai voi vi amavate e in più aspettavate un figlio. Questa storia vi avrebbe fatto solo soffrire, come infatti è successo.” tenta di spiegarci l'Arcangelo.
Tu non capisci Gabe” dico scuotendo il capo “noi ci fidavamo di voi due, eravamo sicuri del vostro...affetto. Io mi fidavo di te, dopo secoli che non ti vedevo, che non sapevo niente di te. Invece ho sbagliato.”
L'altro spalanca gli occhi. “Porca miseria Cass... la mia unica colpa è quella di aver tenuta segreta questa cosa per Sir.. ma guarda tu” alza le braccia al cielo “più si tenta di aiutare un fratello e più si ricevono calci! Ho aiutato anche te con quella storia di Allison...”
Una mia occhiata di fuoco gli fa capire che deve smetterla.
Stava per dire della “prova a sorpresa” per Allison organizzata mesi fa per testare se avesse davvero smesso di giocare con gli incantesimi.
Storia di Allison?” ripete lei guardandomi “Che storia, precisamente?”
Oh maledizione..
Nessuna storia tesoro... è che.. Gabe ogni tanto fa confusione.” farfuglio.
Castiel, tu sei pessimo nelle bugie, e lui sarà anche un mascalzone ma suppongo abbia una memoria elefantina. Cosa mi nascondi?”
Diglielo Castiel..” mi esorta l'artefice di questa situazione orribile.
Sospiro e mi preparo alla tempesta.

*****

Dirmi cosa?” chiedo mentre Gabriel e Cass si fissano come se fossero pronti ad una sfida all'ultima sangue.
Cass non parla, mi guarda e sospira.
Sono sicura che quello che mi dirà non mi piace affatto.
Infatti sto già preparando la mia mente e la mia voce a quella che sarà una grande litigata.
Beh, vedi amore..” mi dice “Dopo la stupidaggine che hai fatto con Michael, e dopo aver promesso che non lo avresti più fatto, io non ero..”
Si ferma e si passa una mano sul viso.
Io invece credo di aver capire cosa stia cercando di dirmi.
Ora tutto ha un senso e per quanto questa cosa sia “cinematografica” avrei dovuto capirlo subito.
La proposta di Gabriel, la sua richiesta di aiuto avrebbe dovuto farmi capire cosa stava succedendo.
Però voglio che sia Castiel a dirmelo.
Allora?” gli dico per incoraggiarlo a continuare.
Lui si schiarisce la voce e gesticola un po'.
Io ti credevo quando me lo hai promesso. Davvero” continua “ma volevo esserne sicurissimo e così ho chiesto a Gabriel di metterti alla prova.”
Ero preparata a questo ma ferisce comunque.
Ma è stato stupido farlo.” si “difende”.
Annuisco e i miei occhi si riempiono di rabbia e lacrime.
Ha tutto il diritto di dubitare di me, lo ha.
E ne aveva il diritto sopratutto quando ho promesso.
Nemmeno io mi fidavo di me, quindi capisco che lui fosse spaventato dalla mia avventatezza e desideroso di assicurarsi che fossi davvero più prudente.
E non ti bastava la mia parola?” gli urlo asciugandomi gli occhi.
Lui mi guarda tristemente e allunga la mano per accarezzarmi il viso.
Ma io indietreggio sfuggendo al suo tocco.
Sono ferita e arrabbiata. Davvero... molto arrabbiata.
So di aver fatto tante cose pessime ok? Io mi sono uccisa, sono andata all'Inferno e dopo che mi hai tirata fuori di lì sono stata ingrata, avventata e irrazionale molto spesso. Ho i miei difetti. Sono un essere umano Castiel. Io farò sempre sbagli.” gli dico tutto d'un fiato “Sono sconclusionata, folle e faccio cose senza senso. Sono pessima..”
Il piccolo Gabriel mi guarda ma sta calmo e buono in braccio, mentre Gabriel senior mi fissa senza dire una parola.
Lui, come Castiel capisce che sono ferita, e sa che è anche colpa sua, quindi preferisce fare silenzio piuttosto che uscirsene con una delle sue battutine stupide.
Ma voi angeli, oh voi.. esseri celesti siete peggio degli umani. Voi siete diffidenti, siete facilmente irritabili e pieni di pregiudizi. Credete che se uno fa uno sbaglio una volta allora è destinato a sbagliare per sempre, ma non è così che funziona Cass..”
Il mio amore – anche se ora vorrei strozzarlo – mi guarda con occhi tristi e lucidi di lacrime. Vorrebbe dire qualcosa, qualunque cosa, ma sa che non è il momento di dire niente.
Lui capisce che quello che sto vivendo ora è uno sfogo generico non riferito solo a questo episodio, ma a tutto il periodo che stiamo vivendo.
Io sono stanca di essere circondata da bugie, ipocrisia e “prove di fedeltà”. Sono davvero stanca.
Ho sbagliato e ho capito. Ho chiesto scusa un milione di volte per quell'errore, e io.. io speravo che..”
Tesoro,” si intromette Gabriel “tu fai sempre un sacco dei casini.. Il povero Castiel voleva solo essere sicuro. Noi ci fidiamo di te, ma...”
Voi?” chiedo allibita “E vuoi dirmi cosa diavolo c'entri tu in tutto questo?”
Beh io..”
Niente, ecco la risposta! A me non interessa niente se tu non ti fidi di me tanto da mettermi alla prova. Sto parlando della fiducia che Castiel, il mio compagno di vita, mio marito, dovrebbe avere in me.” gli dico duro “Fiducia che ovviamente non ha.” concludo guardando Castiel.
Gabriel senior mi fissa e sospira, poi sparisce senza dire nulla.
Cass invece mi guarda e avanza di qualche passo.
Allison, io..”
Sono delusa Castiel. Ferita e delusa.”
Lo so!” mi dice “Mi dispiace.”
Faccio un grosso respiro e rimango in silenzio per un attimo.
Non so che dire.
Sarò arrabbiata con lui per un bel po' credo, ma capisco le sue ragioni.. Più o meno.

Ascolta Cass..” dico rientrando dentro “Io sono uno degli esseri umani più complessi al mondo. Non è un bene lo so, ma fare errori è nella mia natura. Ne farò sempre e non posso farti credere il contrario perchè sarebbe una bugia.”
Lui sospira e annuisce piano.
Quello in cui ho bisogno che tu creda, è la mia capacità di capire dopo ogni errore, la mia capacità di non commettere lo stesso sbaglio di nuovo, perchè è così che funziona per me.” gli dico “Ora dimmi, puoi fidarti di me o no? Perchè, se non ci riesci stare insieme diventa inutile.”


*****

La vita è complicata esattamente come quei film che guarda Allison.
Anzi di più, perché quella è finzione e dopo quei problemi spariscono, mentre i nostri restano.
Posso fidarmi di lei?
È ovvio, non sarei qui altrimenti.
Ally...” inizio avvicinandomi “la.. prova che abbiamo organizzato io e Gabe è stata sicuramente poco... onesta. Ma mi ha confermato che tu non farai più cose del genere. Avresti potuto accordarti con lui e mentirmi, invece gli hai detto no categoricamente. Io... avevo paura che tu gli dicessi sì, anche solo per fargli un favore. Invece non l'hai fatto. Farai altri errori? Sì, come li fanno tutti.” faccio una pausa e scuoto lentamente il capo “Anche io ne ho fatti, e ne farò. È nella natura del... Creato, suppongo. Farai quegli errori? No. E quindi sì Allison, sì... mi fido di te. Ma cerca di capire perché l'ho fatto. Volevo solo vedere se... avevi davvero capito, e credo proprio che tu l'abbia fatto. Ora sta a te decidere se perdonare me per questo stupido ma utile test, o mandarmi via di casa per la centesima volta.” finisco guardando istintivamente Gabriel in braccio alla mamma, che ricambia il mio sguardo.
Allison sembra riflettere, guarda per terra e poi guarda nostro figlio.
Direi che... possiamo metterci una pietra sopra. Sono ancora arrabbiata con te” precisa “per non parlare di quel.. Trickster. Ma sì, capisco perché l'hai fatto. In effetti con la “telefonata” a Michael ti ho quasi ucciso...” mormora.
Alzo la mano verso il suo viso e questa volta non si ritrae, lasciandosi accarezzare la guancia.
Morirei volentieri per te.. ma non perché fai telefonate agli Arcangeli. Pace?”
Lei annuisce. “Pace. Per il momento. Ora vado a vestire il piccolo.. sarà pure un angioletto ma ha il corpicino di un umano. Si prenderà un malanno. E dovresti cambiarti anche tu, non sei tanto angelo ultimamente.” mi prende in giro voltandosi per salire le scale.
Già hai ragione.. vuoi vestire anche me?” le dico ironico.
Mi guarda e inarca un sopracciglio. “Stai diventando lascivo, Castiel. Comunque sono ancora un po' arrabbiata, quindi è già tanto se ti permetterò di dormire in camera...” e sale le scale.
Vedremo...” rispondo io malizioso.
Resto da solo in salotto e quando mi giro per chiudere la porta, trovo Gabriel dietro di me.
Oh Dio... mi hai spaventato!” esclamo.
Come sei sensibile.” mi canzona lui.
È strano, deve essersela proprio presa per prima.
Ma se c'è qualcuno che dovrebbe davvero essere sconvolto, quello dovrei essere io.
Mi ha costretto a dire ad Allison di quel... test, facendoci litigare.
Cosa ci fai qui Gabe? Non hai fatto già abbastanza danni?” gli dico pungente.
Lui trae un profondo sospiro e si guarda intorno. “Volevo solo sapere se poi avete chiarito...”
Non posso fare a meno di sorridere. “Oh vuoi sapere se mi ha cacciato? No, mi dispiace... ci siamo chiariti.”
Mi guarda attentamente. “Non era questo il mio obiettivo.” mi dice fermamente.
E quale era allora?”
Gli umani dicono che le bugie hanno le gambe corte. Non volevo che tra di voi ce ne fossero... se ora avete appianato la situazione, potrebbe non essere stato così tra qualche mese o anno. Non volevo... andare sapendo che in qualche modo avrei potuto aiutarvi e non l'ho fatto.”
C'è qualcosa in questo discorso che mi sfugge.
Sono molto poco angelo, è vero, ma qualcosa mi è rimasto e quello che percepisco provenire da Gabriel è... paura?
Che sta succedendo?” gli domando infatti.
Gabriel alza le spalle. “Succedendo? Nulla perché?”
Scuoto il capo. “Non mentire con me, sono ancora abbastanza angelo per sentirlo. Che … sta per accadere?”
Nulla che ti riguarda Cass.. vivi la tua vita e proteggi la tua famiglia.” mi risponde serio.
Ma così dicendo mi conferma che c'è qualcosa di grosso che non vuole dirmi.
No, ora tu mi dici che cavolo significa tutto questo!” grido “Vieni qui mi fai litigare con la mia donna e poi mi fai questi discorsi? Per una volta, vuoi essere chiaro e onesto?”
Io lo sono!” grida a sua volta “E se ti riferisci alla storia di Sir e sua figlia, beh se un fratello mi dice di tenere il becco chiuso, io lo faccio! E per inciso.... chi credi che ti abbia coperto quando sei sceso giù a prenderla?” mi chiede indicando il pavimento.
Sgrano gli occhi e capisco.
Tu?”
Insieme a Sirahel. Il nostro patto era quello di non romperci le scatole a vicenda. Io ignoravo lui e lui ignorava me. Ma quando ha visto che.. lei aveva fatto quella cosa orribile, è come impazzito. Non poteva farlo di persona perché l'avrebbero sgamato e oltre che avrebbero fatto a fette lui, Allison sarebbe stata perduta per sempre. Così quando ha sentito che stavi scendendo giù per lei, mi ha contattato e ti abbiamo fatto da scudo! Credevi che i fratelloni si fossero girati dall'altra parte? No ragazzo mio, io e Sir ti paravamo il culo!”
Sbatto le palpebre e lo fisso attonito. Devo dire che in effetti a questo non ci avevo mai pensato.
Come avevo fatto a farla franca, fino alla parentesi Myriam?
Erano stati loro.
Perchè mi racconti questo?”
Gabriel lascia cadere le braccia lungo i fianchi e distoglie lo sguardo. “Affinché le cose possano sistemarsi anche con Sirahel. Avrete... bisogno di lui...”
E di nuovo strane allusioni.
Tu hai intenzione di andare in pensione?”
Lui ridacchia. “Io sono in pensione da secoli, fratellino” sottolinea con una certa logica “è solo che... devo fare una cosa. E non so come andrà a finire.” confessa finalmente.
Ecco, lo sapevo io. Sta per fare una stronzata.
E sarebbe?” cerco di sapere io.
L'Arcangelo scuote il capo. “Non sono cose che ti riguardano, papino. Sappi solo che... qualsiasi cosa succeda, con te e la pupa sono stato sincero e che voglio molto bene a junior. Voglio bene a tutti voi, ecco l'ho detto.”
Ora mi spaventa.
Gabriel... dimmi cosa sta succedendo. Che devi fare?” ripeto allarmato, perché ho il sospetto di sapere cosa vuole fare.
Questioni di famiglia.”
Allora riguardano anche me.” gli faccio notare.
No” obietta “la tua famiglia è di sopra. La donna che dorme con te e ti ama e il bambino nato da voi che.. dannato te è un piccolo Castiel in miniatura.. anche se fa cose un po' da Arcangelo, visto la mamma che si ritrova. Queste faccende sono.. lontane dal tuo sereno universo. Tu non c'entri.”
Un brivido freddo mi attraversa il corpo, non mi piace per niente questo discorso, sa tanto di addio.
Sei mio fratello e anche se mi fai incazzare, non.. puoi impedirmi di aiutarti.”
Non puoi fare nulla, non te lo permetterei. Hai troppo da perdere, io... solo qualche donnina virtuale...”
Dimmi che non vuoi affrontare Lucifero.” dico all'improvviso, come colto da illuminazione.
Lui mi guarda e sospira ancora una volta. “Abbi cura di te e della tua famiglia Cass...”
Gabriel...” ma alza la mano per zittirmi.
Basta così fratello. Prendilo come un ordine, basta così. Sta' attento a loro e...” fa una pausa e schiocca le dita “.. non entrare tutto bagnato in casa, la prossima volta sono sicuro che Ally ti prenderà a bastonate.”
Mi guardo addosso e mi ritrovo perfettamente asciutto: soliti trucchetti da Trickster, penso scuotendo il capo.
Spero di sbagliarmi Cass, e riuscire a salvarmi la pelle.. ma se così non fosse...” allunga la mano verso di me “addio fratello.”
Accetto la sua mano e gliela stringo, sentendo la sua potente Grazia mandare una scarica alla mia,sempre più debole.
Tu sei un Trickster, non puoi...” mi fermo perché non riesco a dire quell'orribile verbo.
Già, teoricamente è così. Chissà magari tra qualche giorno mi troverete buttato sul divano a guardare i Mondiali di Calcio!”
Annuisco ma la sensazione che ho è bruttissima. “Sì ma... non se c'è Allison, o prenderà a bastonate te.”
Hai ragione. Sarò discreto. Allora a... presto, Cass.” e sparisce senza lasciarmi il tempo di rispondere.
E' successo tutto quanto così in fretta che mi chiedo se non fosse un'allucinazione.
Gabriel mi ha appena detto addio?
Mi passo una mano sul viso e decido di raggiungere Allison e nostro figlio.
Non mi va di stare da solo.

*****

Ecco pronto il mio bambino.. Profumato e asciutto.” sussurro baciandogli la guanciotta.
Lui sorride e mi stringe con le sue piccole braccia vellutate e poi si addormenta tra le mie. Sospiro e lo sistemo nella culletta.
Prendo l'interfono ed esco dalla camera.
Gli ultimi minuti sono stati stancanti. Litigare con Gabriel, poi con Cass..
Odio litigare. Sopratutto con le persone che amo.
Faccio un grosso respiro e vedo Castiel salire le scale e fissarmi.
Ha un'aria strana.
Eppure sono qui sopra solo da pochi minuti. Cos'è successo?
Si avvicina e mi bacia dolcemente..
Hey, non ti ho ancora perdonato del tutto.” gli dico.
Anche se in realtà quello che vorrei dirgli è di non fermarsi.
Mi piace la morbidezza delle sue labbra. Adoro quando mi bacia..
Lui fa un grosso respiro e mi bacia di nuovo.
La sua bocca accarezza la mia lentamente.
E'...Non so dire la sensazione esatta.
Non voglio pensare ad una definizione adatta ora.. Voglio solo godermi il momento.
Sollevo una mano e le poggio sul suo bel viso.
Tuttavia non riesco a lasciarmi totalmente andare, perchè c'è qualcosa che non va in lui. E' triste.
Il mio amore è triste.
Mi stacco da lui e lo guardo negli occhi. “Castiel.. Che succede? Stai bene?”
Lui annuisce piano e poggia la fronte sulla mia.
Povero amore, cosa ti è successo?
E' solo malinconia o è qualcosa di grave?

Lo abbraccio e lo tengo stretto a me accarezzandogli i capelli.
E' solo un po' di malinconia.. Agli umani capita a volte.” gli dico staccandomi da lui e guardandolo “Sai cosa faremo? Adesso andremo di sotto e ci metteremo sul divano. Ti preparerò una tazza di cioccolata calda e ti sentirai meglio.”
Cass mi guarda senza dire niente.
Solo annuisce e mi segue di sotto tenendomi per mano.
Si siede sul divano ed io vado in cucina a preparargli la cioccolata.
Povero angelo mio.. A volte si sente sperduto e fuori luogo. E questo mi ferisce perchè lo rende triste, e vederlo triste rende triste anche me.
Lo raggiungo sul divano e gli do la sua cioccolata.
Lui prende la tazza e beve un sorso.
Se lo gode con gli occhi chiusi e quando li riapre, sorride e mi guarda.
In effetti mi sento meglio.” mi dice.
Strofina il naso al mio e mi bacia..
La cioccolata è antidepressiva..” gli sussurro. Poi mi sdraio e lui si sdraia accanto a me.
Gli accarezzo i capelli e sospiro.
Credo di non essere più arrabbiata con te.”
Mi guarda e sorride con occhi tristi.
Grazie.” mi dice “Ma così mi togli tutto il divertimento, perchè avevo in mente molti modi per farmi perdonare.”
Alzo un sopracciglio e poi scoppio a ridere.
Stai diventando estremamente malizioso mio caro Castiel..” gli dico accarezzandogli l'addome sotto la maglietta “Direi che mi piace.”
Il mio delizioso e malizioso amore sorride e avvicina il viso al mio. “Questo mi fa molto piacere..”
Mi poggia la mano sulla guancia e mi guarda senza dire niente.
Starai bene?” gli chiedo.
Annuisce e chiude gli occhi per un attimo. “Si, starò benissimo, perchè ti amo e tu ami me e.. il nostro piccolo dorme di sopra e tutto è perfetto. Quindi si.. starò meravigliosamente.”
Ok..” gli sussurro.
Scusate l'interruzione..”
Sobbalzo appena e anche Cass mentre Sirahel ci fissa accanto alla tv.
Ci alziamo e ci rimettiamo composti.
Non voglio che Sirahel stia qui. Sono ancora furiosa con lui.
Sirahel!” esclama Castiel.
Lui annuisce piano e alza la mano in segno di saluto.
Allison...” sussurra ancora.
Ciao, infimo bugiardo traditore.” gli dico alzandomi.
Lui fa un grosso respiro e si avvicina poco a me.
Vorrei parlare con te.”
Non ho nulla da dirti.”
Ma io si, quindi perchè non mi ascolti per un attimo?”
Sgrano gli occhi e rido appena.
Viene a casa mia dopo avermi fatto un torto gravissimo e si permette anche di usare quel tono impertinente.
Smetto di ridere e lo fisso. “Sai cosa? In realtà ho qualcosa da dire. Io ti volevo bene e mi fidavo di te. Ma hai tradito la mia fiducia e mi hai mentito per tantissimo tempo e cosa più orribile, mi hai lasciata morire nonostante io sia tua.. figlia.” gli dico pronunciando difficilmente l'ultima parola.
Lui mi fissa con occhi tristi.
E sai una cosa? Se non mi avessi ferita e fatta sentire una stupida per tutte le bugie, sarei stata felicissima di chiamarti papà.”
Le ultime parole devono averlo toccato molto, perchè si porta una mano sul cuore e si morde il labbro per trattenere il pianto.
Esattamente come faccio io.
Io ti voglio bene..” mi sussurra lasciando cadere qualche lacrima.
Poche parole che però valgono tanto.. O almeno, varrebbero se non fossi furiosa.
Mi schiarisco la voce per evitare di piangere a mia volta e me ne vado di sopra.
Non ho ancora voglia di vederlo e ho detto tutto quello che c'era da dire.
Sono stanca di essere ferita. Davvero stanca.




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Capitolo 41
*** I am gonna miss you ***


I am gonna miss you


Mio figlio ha una voce squillante e potente.
Non vorrei risultare esagerata, ma la sua voce da umano non ha niente di meno squillante rispetto ala sua voce angelica.
E' decisamente.. capace di trapanarti i timpani.
Sopratutto se scoppia in un pianto disperato alle 02.00 del mattino, in una notte già di per sé movimentata.
Con Sirahel che è venuto qui, alzando il mio livello di nervosismo e di stress, dormire mi risultava già difficile anche prima che Gabriel iniziasse a piangere accorato.
Forse ha avuto un incubo.
Non gli capitava da mesi oramai.
I primi giorni non dormiva affatto si può dire. Ogni tre ore voleva mangiare il che è normale per un neonato.
Ma ora ha sette mesi. E dorme tutta la notte da almeno due.
Cos'ha il mio amorino? Sta male?
Raggiungo la sua camera e lo prendo in braccio.
Singhiozza e i suoi occhi sono pieni di grosse lacrime.
Hey cucciolotto.. Che cos'hai?” gli sussurro.
Mi guarda e piange ancora più forte.
Eppure sembra star bene. Non è sporco e non può avere fame, perchè quando ha fame lui si succhia le dita, non piange.
Piange forte e si agita tra le mie braccia.
Ma che succede? Non ha mai pianto così accoratamente.
Lo cullo cercando di calmarlo ma lui piange senza sosta per lunghi minuti.
Poi, sicuramente stanco, poggia l'orecchio sul mio cuore e le lacrime si fermano.
I singhiozzi però lo scuotono ancora. E' agitato.
Povero piccolo.
Gli bacio la testa e gli accarezzo piano la schiena.
Va tutto bene amore della mamma. Tutto bene..” gli sussurro.
In quel momento arriva Castiel.
E' assonnato e mentre si strofina gli occhi avanza verso di noi.
Lui di solito dorme come un sasso. Ma Gabriel ha pianto troppo e troppo forte. Quindi si è svegliato.
Non appena lo vede, il piccolo scoppia di nuovo in lacrime e gli tende le braccia.
Questa situazione mi confonde.
Non è normale che pianga così.
E' quasi come se avesse paura di qualcosa.
O meglio ancora, per rendere l'idea, è come se fosse triste e addolorato per qualcosa..
Ma per cosa?
E' un bambino di sette mesi, non dovrebbe aver preoccupazioni.
Lui dovrebbe piangere perchè ha fame o più semplicemente perchè fa i capricci.
Invece il mio piccolo è un bravo bambino.. E vederlo piangere così mi spezza il cuore.
Si agita e tende ancora le braccia verso il padre.
Castiel mi fissa ed io fisso lui per qualche secondo.
Credo che siamo entrambi confusi in questo momento.
Dopo poco però, Cass gli sorride dolcemente e lo prende in braccio cercando di calmarlo.
Spero di sbagliarmi, ma credo che qualcosa non vada.



*****

Perché fa così?
Piange disperato e non capisco che cos'ha, so solo che la sua Grazia trema e che né io né sua madre riusciamo a calmarlo.
Cass perché fa così? Dobbiamo chiamare un dottore?” mi domanda Allison.
Scuoto il capo. “No.. non lo so. Non credo sia un problema fisico è...” mi fermo e la guardo “...è strano, ho come l'impressione che stia tentando di dirmi qualcosa, ma non lo capisco.” ammetto.
Ally si passa una mano nei capelli. “Povero il mio amore... e ora che facciamo?”
Sospiro mentre cullo Gabriel tra le mie braccia. “Non ne ho idea, posso solo tentare di rassicurarlo...”
Castiel...” la voce di Sirahel ci fa voltare verso la porta.
L'Arcangelo è lì, sulla soglia, pallido e triste.
Allison immediatamente si irrigidisce e
Sir.. non è il momento, ti prego.” gli dico immediatamente, ma lui alza una mano.
Devi venire con me, adesso.” il suo tono è deciso, mi ricorda molto il Sirahel di tanti secoli fa.
Ti presenti nel cuore della notte e ci dai degli ordini?” si intromette Allison avvicinandosi di qualche passo a suo padre.
Lui la guarda e i suoi occhi si addolciscono. “Scusami tesoro... è davvero necessario che Castiel venga con me...”
La sua voce è rotta dall'emozione, che diavolo è successo?
Io e Ally ci guardiamo e dopo averle dato nostro figlio in braccio, mi avvicino all'Arcangelo.
Che succede?” gli domando.
Lui scuote lentamente il capo. “Si tratta di Gabriel...è successa una cosa terribile.” mi annuncia abbassando la voce.
Sento il sangue raggelarsi nelle vene. “Che significa?” chiedo “sta... bene vero?”
Che idiota che sono, conosco già la risposta. Dentro di me la conosco benissimo...
Non proprio...” risponde mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime “vieni a vedere tu stesso... per favore.”
Chiudo gli occhi per un attimo e ripenso all'addio che mi aveva fatto solo il giorno prima.
Gabriel è morto, lo so.
E Sirahel vuole portarmi da lui.
Ok.. andiamo...” dico, poi mi volto verso Allison che tenta di calmare junior, non piange più disperatamente ma singhiozza “Allison, devo andare in... un posto adesso.”
Mi guarda perplessa. “A quest'ora? Perché? Cos'è successo?” poi si accorge che Sirahel trattiene a stento le lacrime e si avvicina “Perchè piangi? Mi dite che sta succedendo?” ci chiede un po' alterata.
Le accarezzo il viso e vorrei sorriderle, ma non ci riesco. “Torno subito amore mio, tu resta qui e non preoccuparti.”
Stranamente non obietta, forse capisce che la situazione è dannatamente seria oppure ha paura di sapere cos'è successo.
Sparisco dalla cameretta di mio figlio insieme a Sirahel e mi ritrovo in un grande salone di un hotel, credo.
Tutto intorno a noi è caos ma quando abbasso lo sguardo, vedo l'orrore.
Avanzo lentamente verso l'uomo steso a terra, privo di vita, attorniato da due enormi... ali incenerite.
Lo sapevo, Gabriel è morto.
Guardo Sir che resta in silenzio, con gli occhi bassi, cercando di non piangere.
Mi inginocchio accanto al corpo senza vita del tramite di mio fratello e lo guardo: com'è possibile? Non può essere vero!
Invece lo è” risponde l'Arcangelo ai miei pensieri “è vero. Lucifero l'ha ucciso senza pietà... ha ucciso nostro fratello...”
Non rispondo, non alzo lo sguardo, non riesco nemmeno a pensare.
Gli sfioro la fronte ed è già fredda, la potente creatura che abitava quel corpo se n'è andata per sempre.
Mi rialzo e torno da Allison, anche Sirahel viene con me.
La trovo ancora nella cameretta di nostro figlio e appena mi vede, impallidisce.
Cass! Oddio stai male?” mi chiede allarmata.
Gabriel è morto” le dico a bruciapelo “l'Arcangelo Gabriel è morto...”
Allison mi fissa a bocca aperta mentre il bambino inizia a piangere più forte.
Piange anche la mia parte di lacrime che non riesco a far sgorgare.
Credo di essere sotto shock.

*****

Gabe è morto.
Ora capisco perchè il mio bambino piange così disperatamente.
Ha sentito che qualcosa non andava, che stava per accadere qualcosa a suo zio e cercava di avvertirci.
Povero piccolo.
Tanta sofferenza in un cuore così fragile e innocente.
Gabriel è morto.
Quel burlone, a volte irritante di un Arcangelo, travestito da Trickster è morto.
Non lo rivedremo mai più e il mio cuore sta andando in pezzi.
Ho litigato con lui prima che morisse.. Io...
Siete sicuri?” chiedo.
Un po' la speranza che si sbaglino mi rallegra.
Ma dalle facce che hanno credo che la risposta si ovvia: sono sicurissimi.
Il piccolo Gabriel piange e di colpo, non so come, nella mia mente si apre una specie di ricordo.
Non so da dove provenga, non ricordo di aver mai fatto nulla del genere.
Fatto sta che inizio a parlare una lingua che non conosco e disegno con le dita, sulla fronte di mio figlio, uno strano simbolo che non so come conosco.
Lui si calma di botto e mi stringe un po' smettendo persino di singhiozzare.
Ma che ho fatto?
Sirahel e Castiel mi fissano con gli occhi sgranati.
E per un attimo ho paura di aver fatto una cosa orribile.
Come sapevi quello che hai fatto?” mi chiede Sirahel.
Scuoto il capo e mi sento colta dal panico per un attimo.
Non lo so.” rispondo “Non so nemmeno cosa ho fatto. Cosa ho fatto?” chiedo a Castiel.
Lui deglutisce a vuoto e piega un po' la testa.
La morte di Gabriel ci sconvolge ancora tutti, solo che sembra che il mio.. non so cosa, ci abbia distratti tutti per un attimo.
Hai.. Tu hai.. appena parlato in enochiano al nostro bambino. E gli hai.. disegnato sulla fronte un simbolo che significa calma e pace interiore.” mi spiega.
Cosa ho fatto?
Oh cielo!
E da dove derivano queste mie conoscenze?
Io non...
I tuoi poteri stanno venendo fuori..” sussurra Sirahel stupito “Non so come, ma..”
Ok, non voglio parlare di questo. Non ora.
Non importa come..” dico “Io voglio.. voglio vedere Gabriel.”
Castiel mi fissa perplesso.
Forse si domanda perchè io voglia vedere una cosa così dolorosa.
Allison.. Non è un bello spettacolo.. Forse non..” mi dice.
Ti prego.” dico iniziando a piangere “Sono stata sgarbata con lui.. voglio almeno salutarlo come si deve.. Tecnicamente non può nemmeno sentirmi..Ma io credo che lui invece mi senta in qualche modo. Ti prego.”
Gli occhi di Castiel si rattristano, così come quelli di Sirahel.
Prende il piccolo e guarda l'Arcangelo.
Lui non vuole vederlo di nuovo suppongo, quindi sta tacitamente chiedendo all'Arcangelo di accompagnarmi.
Sirahel annuisce, ed io, messo da parte il mio orgoglio, mi avvicino a lui.
Chiudo gli occhi e quando li riapro mi ritrovo davanti alle porte di una grande sala.
Gabriel, o meglio il corpo che lo conteneva, è steso a terra.
Le sue ali grandi sono spiegate quasi stessero salutando.
Povero Gabriel.. Mi dispiace tanto.
Mi avvicino piano e mi piego sulle ginocchia.
Non so nemmeno come sia successo, ma credo che sia piuttosto ovvio.
Gli accarezzo i capelli e spero.. io spero che apra gli occhi e sia tutto uno scherzo.. Nel suo stile.
Invece lui giace in terra.. Ed è morto.
Questa guerra non è neppure arrivata al momento più forte e già miete vittime troppo.. importanti.
Se lui è morto.. Lui, potente Arcangelo, come possiamo anche solo pensare di vincere.
Piango lacrime amare, su quel corpo freddo e familiare e poi gli bacio la fronte.
Guardo Sirahel e sospiro asciugandomi gli occhi.
Andiamo a casa per favore. Mio marito ha bisogno di me..” gli sussurro.
Annuisce e mi rimanda a casa.. Lui però non viene.
Credo che voglia stare un po' da solo.
Mi ritrovo nella camera mia e di Cass... Lui è seduto sul letto, con l'interfono in mano.
Sicuramente Gabriel si è addormentato.
Faccio un grosso respiro e mi siedo accanto a lui.
Non dico niente, perchè ogni cosa che potrei dire, risulterebbe stupida.
Ha appena perso suo fratello.. Un mi dispiace non lo farà sentire meglio. Decisamente no. Io so come ci si sente.
Prendo l'interfono e lo poggio sul comodino, poi gli accarezzo i capelli e lo stringo un po' a me cullandolo un po'.
Lui rimane impassibile per un attimo, poi si “aggrappa” a me, e piange.
Piangi pure quanto vuoi amore mio. Dopo starai meglio!



*****

Tutto questo non ha senso, com'è possibile che sia morto?
Gabriel era più che... potente. Non si chiamava forza di Dio per caso!
Eppure io lo sento, dannazione solo ora me ne rendo conto.
Sento che non c'è più, capisco che prima io riuscivo a sentirlo, ora non più.
Piango tra le braccia del mio amore che tenta di consolarmi, ma non è facile.
Anzi, ora è impossibile.
Avrei potuto fare qualcosa, o almeno tentare di fare qualcosa.
Invece l'ho lasciato lottare da solo contro il Maligno e ora lui è morto.
Mi stacco da lei e cerco di ricompormi, non mi piace lasciarmi andare così tanto, non voglio essere così debole.
So come ti senti amore” mi sussurra Allison accarezzandomi i capelli “so cosa significa...”
Annuisco senza guardarla. “Già, lo sai molto più di me. In fondo Gabe era uno dei tanti fratelli, no? Cioè, ne ho a migliaia. Però... fa particolarmente male.”
In realtà fa dannatamente male. Forse è causa della mia umanità, ma davvero non pensavo di potermi sentire così.
Sì, hai migliaia di fratelli e sorelle” concorda lei “ma dubito che ci fosse qualcuno come lui. Era... particolare.”
Sì, particolare è il termine giusto.” rispondo io tentando di far finta di non stare male.
Ma lei lo capisce. “Non farlo Cass.”
La guardo perplesso. “Fare cosa?”
Mi sorride dolcemente. “Non fare finta di stare bene. Sfogati, starai meglio.”
Sto bene, non preoccuparti. È solo che disperarmi non lo farà tornare. Ora proviamo a dormire un po', vuoi?” le propongo “ultimamente subisco molto la stanchezza...”
Ok, vado a dare un'occhiata a Gabriel e torno da te.” e mi da un bacio sulle labbra.
Esce dalla stanza e io mi distendo sul letto, guardando il soffitto.
Non voglio pensare a nulla, ma lo faccio.
Penso al passato, quando ero un angelo del Signore che combatteva con i propri fratelli contro le forze del male.
Penso a Gabriel che è morto ucciso da Lucifero, uno dei suoi... nostri fratelli.
Temo per Sirahel, potrebbe impazzire e decidere di affrontare Lucifero.
E temo per tutti noi, perché se il principe delle tenebre è riuscito a sopraffare l'Arcangelo Gabriel, siamo tutti nei guai.
Senza accorgermene mi assopisco.

Mi ritrovo in un giardino meraviglioso, pieno di piante e fiori profumati.
Giurerei di trovarmi... in Paradiso.
Mi guardo attorno sorpreso e vedo arrivare un giovane alto e distinto.
Si avvicina e pur non riconoscendolo, mi sembra un viso familiare.
Mi sorride e noto che ha gli occhi... come i miei. E ha la Grazia, come la mia.
Gabriel?” domando esterrefatto.
Ciao papà, è bello incontrarti.”
Sorrido felice e gli prendo il viso tra le mani. “Oh mio Dio... sei davvero tu? Quanto sei alto!”
Lui ridacchia divertito. “Beh è così che sarò a venticinque anni. I figli degli angeli tendono ad essere un po' grandi...”
Non posso credere di parlare con mio figlio, Allison me l'aveva raccontato descrivendomi l'emozione che aveva provato. Ma non pensavo fosse così... spiazzante.
Hey papà smettila di fissarmi così! Sembra che tu abbia visto un fantasma!”
Sì scusami... è che” piego la testa e cerco le parole adatte “è strano parlarti, tu sei un bambino di sette mesi!”
Lo so” annuisce “ma presto crescerò e avrò bisogno di te e della mamma. Quindi devi farti forza, papà.”
Capisco subito di cosa sta parlando. “Tu sentivi che cosa stava accadendo, vero?” gli domando.
Sì, ho praticamente visto lo zio Gabriel morire, e non potevo intervenire. E non potevi fare nulla nemmeno tu. Quindi non colpevolizzarti, intesi?”
Non ci credo, anche mio figlio tenta di confortarmi! Ma è stupendo, riesco a sentire il suo amore per me e sua madre.
Hai ragione figlio mio... ma non ce la faccio a non sentirmi in colpa. Avrei potuto..” ma mi interrompe.
Basta papà, sul serio. Il mondo non è sulle tue spalle. Amavo tanto zio Gabe, era uno spasso. Ma è morto e non è colpa nostra. Lo sai di chi è la colpa” fa una pausa e mi posa le mani sulle spalle “la nostra vita sarà.. complicata, soprattutto la mia. Avrò bisogno di te papà, quindi ti prego di essere forte.”
Annuisco e gli sorrido. “Lo sarò. Dio che vergogna, mio figlio mi sta sgridando!”
Gabriel scoppia a ridere. “Diciamo che sono la sintesi di te e la mamma, fantasioso ed estroverso come lei, severo e pratico come te.”
Ti è andata bene” gli dico “potevi essere ingenuo come me e avventato come tua madre!”
Ride di nuovo. “Oh papà.. spero di essere divertente come tutti e due! Tu non lo sai ma quando vedo i vostri siparietti, mi fate morire! Tra poco parleremo... tutti e tre.”
Perchè sei qui ragazzo mio?” gli chiedo.
Lui sospira tornando serio. “Volevo che mi vedessi papà, perché io diventerò ciò che vedi solo se tu mi starai accanto. Devi essere forte...”
C'è qualcosa che non mi dice.
Cosa succederà in futuro?” domando preoccupato, lui mi guarda e scuote il capo.
Il futuro è un'incognita che nessuno può sapere. Ma noi saremo insieme e questo è l'importante. Ora va', la mamma sta tornando da te.”
Gabriel mi abbraccia stretto, è così reale!
A presto figliolo...”
Ciao papà...”

Hey ti sei già addormentato?” mi domanda Allison appena riapro gli occhi.
Cosa? No, no... sono sveglio...cioè ora sono sveglio.”
Decido di non parlare del sogno appena fatto, l'agiterei credo.
Mi sorride e si sdraia nel letto accanto a me, cercando rifugio tra le mie braccia.
Sai Allison” inizio dopo alcuni secondi “avevi ragione.”
Alza la testa e mi guarda corrugando la fronte. “Su cosa?”
Traggo un profondo respiro e sento le lacrime salirmi agli occhi. “Sto male.”
Scoppio a piangere e lei mi stringe forte.
Lo so amore mio.. ma passerà fidati. Andrà tutto bene, ci siamo io e nostro figlio con te.. andrà tutto bene.” mi rassicura.
E' morto sul serio Ally... stavolta è morto davvero...” mormoro tra le lacrime.
Mi accorgo che ha iniziato a piangere anche lei. “Sì, è andato via. E ci mancherà terribilmente quel folle di un Trickster... ma abbiamo la nostra famiglia, abbiamo junior... non siamo soli.”
E' buffo, è ciò che mi ha detto anche nostro figlio nel mio sogno.
Sospiro profondamente e la stringo forte a me, aspettando che il sonno faccia il suo dovere e mi porti sollievo.
Mi mancherai Gabriel ma i miei amori hanno ragione: non sono solo e ce la faremo, insieme.
Il Male è alle porte ed è molto potente. Ma insieme lo sconfiggeremo.

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Capitolo 42
*** I miss my dad ***


I miss my dad


E' passata una settimana da quando Gabriel è morto.
Da quando ci ha lasciati.
Mi manca molto e manca anche a Castiel.
Lui finge di star bene perchè non vuole agitare me e il piccolo, ma la verità è che non riesce a dormire e molto spesso, anche se fingo di non vedere, lo ritrovo ad asciugarsi gli occhi.
Povero amore!
Vorrei tanto aiutarlo, ma non so che fare.
Quello che so, per esperienza personale, è che ci vuole tempo. E anche che le ferite non si rimarginano mai del tutto.
Le cicatrici rimangono sempre, ma col tempo fanno meno male.
Faccio un grosso respiro e penso.
Gabriel era un burlone. A volte era seccante e rompiscatole, ma era buono.
Lui era divertente e metteva allegria.
Credo che avesse paura, ma alla fine ha smesso di averne ed è morto da eroe cercando di uccidere Lucifero e salvando Sam e Dean.
Così almeno mi ha raccontato proprio Dean.
Ha telefonato per sapere come sta Castiel. Anche lui sa cosa vuol dire amare un fratello.
Tuttavia ha detto che non sarebbe passato perchè non sicuro della reazione di Castiel.
Pensa che forse lo odi un po', che odi Sam.. Ma io non credo che li odi.
Castiel è un guerriero di Dio così come lo era Gabe.. Lui sa che spesso, in battaglia si perde.
E oltretutto sa anche che prendersela con quei due ragazzi non servirebbe a niente.
Gabriel è morto perchè ha scelto di combattere. Ha scelto da che parte stare e anche se le possibilità di riuscita erano basse, ha provato.
E' stato coraggioso.
Mi passo una mano sul viso e lo guardo mentre sul divano fissa il vuoto.
Ho una sorpresa per lui. O meglio due.
Prendo la prima dal forno e ne taglio una fetta.
La metto in un piattino con una forchetta e, dopo aver preso un bicchiere di latte, gliela porto in soggiorno.
Gabriel è sul tappeto e lo fissa perplesso.
Credo che non gli piaccia vedere il suo papà triste.. Non piace nemmeno a me, ma non posso chiedere allegria a chi ha appena perso una persona amata.

La tristezza fa parte del processo di guarigione. Ed è anche giusto che sia così.
Non sarebbe normale, o corretto per chi muore, gioire e non soffrire almeno un po'.
Ma alla fine andrà tutto bene.
Hey amore..” gli dico dandogli un bacio sui capelli “Ti ho preparato la torta Allison.. E ti ho portato anche un bicchiere di latte.” gli sussurro sorridendo.
Poggio il bicchiere e il piatto sul tavolino e mi siedo.
Lui mi guarda e sorride.
Imbocca un pezzo di torta e poi mi bacia dolcemente.
Grazie amore mio.. I dolci aiutano quando si è tristi.”
Annuisco e lo bacio di nuovo.
Ho anche un'altra sorpresa per te.” gli dico.
Prendo Gabriel e mi alzo. Mi allontano di qualche centimetro da lui e mi piego sulle mie ginocchia.
Metto il piccolo in piedi e gli bacio i capelli. “Vai da papà.. Fagli vedere come sei bravo a camminare.”
Gabriel ride, lascia le mie mani e battendo le sue cammina velocemente fino a Castiel che lo prende tra le braccia sorridendo.
Sembra più sereno stringendolo. Un bambino fa sempre tanto bene.
Il mio ometto cammina.. Sei bravissimo..” gli dice facendolo saltellare in aria.
Il piccolo ride beato, come non l'ho mai visto fare, e strappa un sorriso anche a me.
Nessuno dei due è sorpreso dal fatto che riesce già a camminare nonostante abbia meno di otto mesi.
Il nostro bambino è speciale, come noi del resto.
Faccio un grosso respiro e mi avvicino alla porta.
Hanno appena suonato.
Apro e sgrano gli occhi. Questa non me l'aspettavo.
La figlia di Jimmy è qui davanti a me.

Sembra stanca e tesa.
Ma cosa?
Claire!” esclamo.
Lei mi guarda e poi guarda Castiel. Credo che però lei consideri solo il corpo che possiede e che è di suo padre.
Corre dentro casa e lo abbraccia forte scoppiando in lacrime.
Povera piccola.
Gabriel corruccia la fronte e poi scoppia in lacrime. Non vorrei sbagliarmi, ma credo che sia geloso.. O forse, forse ora che Claire è qui, un po' di Jimmy riaffiora e Gabriel lo sente.


*****

Papà!”
Claire mi stringe forte, singhiozzando disperata. E io non so cosa fare.
Guardo Allison che si stringe nelle spalle e poi guardo Gabriel che strilla in preda ad una crisi di gelosia.
Sono in imbarazzo, tecnicamente sono davvero il padre di Claire, ho il corpo di Jimmy.
Ma non l'ho concepita io...
Sospiro e prendo la mia decisione, abbraccio forte Claire cercando di confortarla.
Non piangere ti prego...” mormoro.
Mi dispiace tanto per lei, so di averle portato via il padre e questo mi fa sentire in colpa.
La ragazza alza lo sguardo puntando quei suoi grandi occhi azzurri su di me.
Oddio, sono come quelli di mio figlio...
So che non c'è solo mio padre là dentro” mi dice con la voce che le trema “ma.. mi manca tanto!”
Annuisco e le accarezzo la guancia. “Lo so piccola, mi dispiace...”
Si allontana un po' da me e guarda Gabriel, sgrana gli occhi e mi fissa. “Chi è?”
Io e Ally ci scambiamo un'occhiata imbarazzata: e ora come le spieghiamo che ha un fratello un po' speciale?
E' mio figlio” interviene Allison avvicinandosi a noi “si chiama Gabriel.”
Claire e Gabriel, che ha momentaneamente smesso di piangere, si fissano per un po'.
Sono certo che entrambi abbiano capito la verità.
E anche figlio tuo, vero?” mi chiede infatti la figlia di Jimmy.
Deglutisco a vuoto e non posso fare altro che annuire. “Sì, è mio...”
Dunque è per questo che stai qui” urla “hai un'altra famiglia!”
No Claire ascolta...” tento di spiegarmi.
No non voglio ascoltarti!” e fa per andarsene.
Le corro dietro e la prendo per le spalle. “Aspetta, per favore. E' colpa mia, non di tuo padre, lui non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Lui vi ama, te e tua madre, sono io che... amo la madre di Gabriel. Capisci cosa voglio dire?”
Claire mi guarda come se fossi un idiota. “Guarda che so come si fanno i bambini, e anche se papà ci ama e tutto quello che vuoi, hai usato il suo corpo per farlo.” scuote il capo incredula “Tu e lei avete fatto quel bambino come tu e mia madre avete fatto me. Praticamente hai due mogli!”
Mi è venuto il mal di testa.
Piccola, è difficile da spiegare...” interviene nuovamente Ally dopo una mia occhiata supplichevole, ma Claire si volta a guardarla con uno sguardo oserei dire feroce.
Tu non intrometterti, non sono affari tuoi. È tutta colpa tua.”
Allison tace e mi accorgo che quelle parole l'hanno ferita.
Non dire queste cose, Claire” la richiamo duro “Allison non ha colpa di nulla. È solo colpa mia.”
Claire abbassa lo sguardo e altre lacrime scendono dai suoi occhi.
Tua madre dov'è?” domando.
A casa.” è la risposta.
Corrugo la fronte e spero di aver capito male.
Che vuol dire a casa? Pontiac?” domando ancora.
Lei annuisce. “Sì, sono scappata di casa per venire a trovare mio padre...” confessa “... ma ora capisco che è stata una stupidaggine. Hai già una famiglia...non ti importa più di me!”
Povera piccola, mi dispiace da morire. E sento, anche se vagamente, anche il dispiace e l'amore di Jimmy.
Sono padre ora, posso capire benissimo cosa vuol dire avere un figlio e sono desolato per questa situazione.
Non è vero” obietto inginocchiandomi davanti a lei “riesco a sentire l'amore di tuo padre per te, sai? E questo fa sì che io... ti ami come lui, credo. Ho un figlio, e questo vuol dire che è anche figlio di Jimmy. Ma significa anche che è tuo fratello.” si gira a guardare Gabriel che ora è in braccio alla mamma “Non ti piacerebbe conoscere tuo fratello?”
Lei continua a guardare quel fratello appena scoperto che la guarda con un misto di curiosità e risentimento, poi guarda me con quei suoi grandi occhi tristi che mi spezzano il cuore.
È difficile accettare una situazione così, posso immaginarlo. Ma spero che lo faccia.
Le ho portato via suo padre, ma le ho dato un fratello.

*****


Claire ha ragione.
E' tutta colpa mia.. Se Castiel non si fosse innamorato di me, probabilmente avrebbe tenuto il mio corpo e Jimmy sarebbe libero di stare con la sua famiglia.
Ora Claire, se ne sta qui e guarda Castiel con tristezza.
Lui le ha appena chiesto se le va di conoscere il suo fratellino..
Ma non credo che le interessi averci a che fare. Né che le interessi avere a che fare con me.
Giurerei che mi odia.
E non posso biasimarla. Io sono quella che le ha portato via suo padre.. Tecnicamente non è così, ma per lei si.
Sospiro e chiamo il servizio clienti.
Chiedo il numero di telefono della casa di Jimmy e chiamo Amelia.
Sono madre e posso capire benissimo quanto preoccupata quella povera donna debba essere.
Claire?” mi risponde al telefono.
Ha la voce rotta dal pianto e non riesco nemmeno ad immaginare come mi sentirei io se un giorno mi alzassi e non trovassi Gabriel in casa.
Mi sentirei in preda al panico più assoluto. Terrorizzata.
Sono io.. Allison. Claire è qui. E' arrivata pochi minuti fa. Dice che è scappata di casa per venire a trovare.. il padre. Sta bene... La porteremo a casa, partiamo subito.”
Amelia rimane in silenzio.
Sento solo un respiro greve, ma non so dire se è di sollievo per aver scoperto che sua figlia sta bene, o se di odio nel sentire la mia voce.
Riportate mia figlia a casa!” mi dice riattaccando.
Faccio un grosso respiro e riattacco.
Amelia mi odia.. Claire mi odia e in questo momento anche quello che rimane di Jimmy mi odia.
Amelia vuole che riportiamo Claire a casa. Subito.” dico a Castiel.
Non voglio andare a casa.. Voglio restare qui. Io voglio restare con il mio papà!” urla lei cercando rifugio tra le braccia di Castiel.
Scuoto il capo, mentre lui la stringe e salgo di sopra. Metto tutto quello che serve a Gabriel in valigia e poi ritorno di sotto.
Afferro le chiavi dell'auto e li guardo.
Claire è furiosa e in preda alle lacrime. Gabriel li guarda facendo il musino triste ed io.. io, come Cass non so che fare.
Stringo un po' il mio bambino e decido di dare loro qualche minuto.
Qualche minuto serve anche a me a dire il vero.
Esco fuori e mi siedo in auto. Occupo il sedile posteriore e posiziono Gabriel nel seggiolone.
Non so se Castiel sa come si guida.. Forse è nella sua memoria.
Beh, se serve andrò avanti a guidare.
Guardo il piccolo accarezzandogli la manina e lui mi fissa sul punto di scoppiare in lacrime.
Non piangere piccolino.. Claire è la tua.. sorella maggiore più o meno. Lei è una brava bambina.” gli sussurro.
Lui si calma e gioca con il pupazzetto attaccato al suo seggiolone, io invece... Sento l'irrefrenabile voglia di piangere.
Mi sento in colpa.
In colpa nei confronti di Claire e in quelli di Amelia.. Persino nei confronti di Jimmy.

Sospiro e lascio cadere qualche lacrima.
In quel momento Castiel e Claire arrivano e salgono in auto.
Allison.. stai bene?” mi chiede Castiel guardandomi tristemente.
Annuisco e gli sorrido. “Sai guidare o vuoi che lo faccia io§?”
Lui scuote il capo mentre Claire si siede sul sedile passeggero.
E' nella mia memoria.. O meglio nella memoria di..” si ferma ed io annuisco facendogli capire che ho capito.
Si allaccia la cintura e la fa allacciare a Claire. E poi partiamo.
E' il viaggio più imbarazzante della mia vita.. O meglio il secondo viaggio più imbarazzante.
Il primo l'ho fatto tempo fa con Jimmy seduto dietro e tutti ricordi di me e Cass nella sua mente.
Il piccolo e Claire si assopiscono dopo poche ore di viaggio. Io e Castiel invece rimaniamo zitti.
Io non so che dire e nemmeno lui. Così invece di dire cose stupide, rimaniamo in silenzio.
Arriviamo a Pontiac di sera, e non appena sente l'auto, Amelia corre fuori piangendo.
Claire, che si è appena svegliata, apre lo sportello e corre dalla madre. Io invece scendo con calma e prendo delicatamente Gabriel mentre Castiel tituba un attimo e poi si avvicina alla famiglia di Jimmy.
Amelia piange di sollievo.
Guarda Castiel, il corpo di suo marito, e gli sorride.
Poi guarda me e il suo sorriso si spegne non appena si rende conto di Gabriel.
Il mio piccolo invece le sorride. Credo che gli faccia simpatia.
Rimaniamo tutti fermi per un attimo e poi Amelia ci fa entrare dentro. Manda Claire nella sua camera e ci fa accomodare.
Ci sediamo. Io, Castiel, Amelia e anche Jimmy si può dire.
E' imbarazzante.
Grazie per avermi avvertito subito.” dice Amelia di improvviso guardando Castiel.
Non c'è di che.” sussurra lui “Mi dispiace che Claire soffra. Io non ho mai voluto questo.”
Amelia annuisce e poi fissa me e Gabriel.
Un bambino..” sussurra.
Un bambino..” ripete Castiel.
Io invece lo stringo delicatamente baciandogli la testa.
Sento quasi la necessità di proteggerlo.. Forse dalle cattive emozioni che suscita nella donna.
E' un bel bambino.. Ma..” Amelia sorride poco e poi abbassa gli occhi “non ce la faccio a guardarlo. Capisco tutto.. Io capisco. Ma è con il corpo di mio marito che l'hai concepito ed io non.. Non ce la faccio. Tu.. Io.. E' il corpo di un uomo sposato che ha una figlia e tu lo sapevi..”
Castiel fa un grosso respiro e la guarda. “Amelia..”
Alzo la mano e lo zittisco. “Lo capisco. E mi dispiace tanto.” sussurro “Mi dispiace che voi soffriate e mi dispiace di essere considerata la persona che vi ha portato via tutto. Perchè.. non lo sono. E' il corpo di tuo marito, ma c'è il mio angelo dentro.. Ed è di lui che sono innamorata, non di Jimmy. Quindi mi dispiace per la situazione.. Perchè tu vedi Jimmy quando lo guardi.. Ma io vedo solo Castiel e non chiederò scusa per essere innamorata di lui. Né per il nostro bambino!”
Amelia mi guarda, così come Castiel. Io invece faccio un grosso respiro e decido cosa fare.
Hanno bisogno di tempo: Castiel, Amelia e Claire. Ed io non sono la benvenuta.
Ti aspettiamo in auto. Prendetevi tutto il tempo che serve.” sussurro al mio amore.
Lui non dice niente. Semplicemente mi guarda uscire.
Sa che deve affrontare questa cosa. Ed io non ne sono parte, non quanto lui.
Esco da quella casa e salgo in auto. Accendo l'aria calda cullando il mio piccolo e piango.
Piango forte, fino a singhiozzare.
Sono spaventata.. Perchè, anche se non credo che accadrà, ho paura di perdere il mio amore.



*****

Allison è appena uscita con Gabriel, lasciandomi da solo con Amelia.
Sembra sollevata, si agita sul divano e mi guarda.
Sono molto imbarazzato per il modo in cui mi guarda.
Io sono dentro il corpo di suo marito, l'uomo che lei amava e ama ancora e con il quale ha avuto una figlia.
Il che vuol dire che dormivano insieme, facevano l'amore.
Mi sta guardando con... amore.
Sospiro e penso a cosa dirle.
Amelia” inizio sottovoce “mi dispiace molto per Claire, e per te. La mia missione non prevedeva la vostra sofferenza...”
Ma è successo però, ti sei preso Jimmy e ora... giurerei di parlare con lui ma in realtà non è lui” sospira massaggiandosi la fronte “mio marito mi manca tanto, e manca tanto a sua figlia. Era... il centro della nostra famiglia, e ora veniamo a scoprire che è diventato il centro di un'altra famiglia.” conclude amareggiata.
Lo so” le dico “ti sembra come se Jimmy ti avesse tradito, ma...”
E non l'ha fatto?” mi interrompe sgranando gli occhi “A meno che tu non abbia fatto qualche.. magia delle vostre, c'è un solo modo per concepire un figlio. Non è tradimento?”
Alzo le spalle. “Mi vergogno da morire, perché sì Gabriel è figlio di tuo marito, ma è anche mio” faccio una pausa e sospiro profondamente “il mio amore per Allison mi è costato caro. Sono stato cacciato dal Cielo, perseguitato, minacciato... ma ne è valsa la pena, decisamente. Tu sei umana Amelia, per te tante cose sono normali, dalla più piccola come bere un caffè alla più bella come avere un figlio. Io non sapevo cosa fosse tutto ciò, e ora lo so. Grazie ad Allison, certo. Ma se non fossi qui dove sono, nella mente di Jimmy, non le avrei mai vissute. È egoistico, lo so benissimo, ma sono felice di avere il corpo di tuo marito, perché mi ha fatto capire quanto può essere stupendo essere umano.”
Amelia mi guarda con gli occhi pieni di lacrime, le trema il mento e combatte strenuamente con il pianto che vuole esplodere.
Mi stai dicendo che … non riavrò più mio marito?” mi chiede con voce tremante.
Pur non sapendo la sua reazione, istintivamente allungo una mano e prendo la sua, stringendola forte.
Io non so cosa succederà nel futuro, Ames” ammetto guardandola negli occhi “hai visto, stanno succedendo tante cose orribili nel mondo, è in corso una guerra... soprannaturale, e noi tutti siamo stati presi nel mezzo. Tutto quello che posso prometterti, è che proteggerò il mio tramite, Jimmy, con tutte le mie forze. Gli devo tantissimo, non permetterò che gli succeda nulla senza aver combattuto per salvarlo. Ma se devo essere sincero, mi piace essere umano, amo la famiglia che ho creato a scapito della vostra, e pur sentendomi in colpa, non potrei mai farne a meno. Sì, a meno che non succeda qualcosa che mi strappi da lui come già è successo, non credo che lascerò il corpo di Jimmy.”
E' rimasta ad ascoltarmi in silenzio, pallida e triste.
È una donna molto bella e dolce, devo ammette che sia io che Jimmy siamo stati molto fortunati, le nostre donne sono splendide.
Capisco. No non capisco” si corregge “non capirò mai perché dobbiate stravolgere le vite delle persone pretendendo che vi facciano da... marionette!” mi rinfaccia togliendo la mano dalla mia.
Abbasso gli occhi e non so cosa dire. Ma perché mi caccio sempre in situazioni strane?
Ma d'altronde Jimmy ti ha detto sì, quindi credo che la colpa più grande sia sua. Va', torna dalla tua famiglia Castiel, è lì il tuo posto” e si alza facendo alzare anche a me.
Che tu ci creda o no Amelia, mi dispiace davvero per voi. Jimmy vi ama e so per certo che si è pentito amaramente di avermi detto sì due anni fa, se potesse tornare indietro mi manderebbe al diavolo. Ma come ha detto poco fa Allison, non mi pento di quello che ho fatto, non mi pento di aver amato e di amare la mia compagna, e sicuramente non mi pento di aver messo al mondo mio figlio.” dico con una decisione che sorprende anche me.
Lei annuisce e accenna un sorriso. “Io lo capisco questo, davvero. Ma non riuscirò mai ad accettarlo davvero.”
Sospiro e decido di non replicare. “Posso.. posso salutare Claire prima di andare via?” domando invece.
Ci pensa un attimo e poi annuisce. “Ok.” e va di sopra a chiamarla.
Scendono un paio di minuti dopo, Claire ha pianto ancora si capisce chiaramente, e credo che abbia pianto anche sua madre.
Claire... sto andando via, volevo salutarti.”
Lei si avvicina e mi guarda con occhi tristi. “Verrai a trovarmi, ogni tanto?”
Sì.. sì verrò” le prometto “ma tu non devi più scappare di casa e far spaventare tua madre, ok?”
Fa di sì col capo e poi mi abbraccia forte. “Non sto abbracciando te” precisa “sto abbracciando mio padre.”
Lo so... ma ne prendo un po' anche io.”
Quando si allontana da me, noto che ha qualcosa in mano, un pupazzetto.
Questo è per... Gabriel” mi dice porgendomelo senza guardarmi “io sono grande, non mi serve più.”
La guardo stupito e le sorrido, ha appena fatto un regalo al suo fratellino.
È un coniglietto bianco, morbido e peloso, con un campanellino al collo.
Ti ringrazio piccola, gli piacerà molto.” e le bacio la fronte.
Poi guardo Amelia che ci osserva a braccia conserte, e la saluto. “Ciao Amelia... e per qualsiasi cosa... non esitate a chiamarmi. Davvero.”
Lei annuisce e mi accompagna alla porta.
Il rumore della porta che si apre e si chiude alle mie spalle, attira l'attenzione di Allison, che scende dall'auto.
Quando mi avvicino, mi rendo conto che ha pianto.
Ma ora sorride e mi stringe in un abbraccio.
Ti ho fatto aspettare, scusami.” le dico.
Non preoccuparti, va tutto bene.” mi dice guardandomi negli occhi “Com'è andata?”
Mi stringo nelle spalle e sospiro. “Non lo so. Ho detto ad Amelia che, anche se mi dispiace molto per loro, non mi pento di nulla. E che lasciare il corpo di suo marito non è nei miei programmi...”
Allison sorride felice e mi abbraccia di nuovo. “Sai.. per un attimo ho temuto che tu... decidessi di... non so, lasciare Jimmy o stare con lei...”
La guardo corrugando la fronte. “Cosa? Con Amelia, io? Stai scherzando spero!”
Lo so, sono idee un po' contorte ma... ho avuto paura.”
Scuoto il capo e le accarezzo la guancia. “Sono diventato troppo egoista per lasciare Jimmy perdendo te e nostro figlio” le dico “e non così umano da concepire l'idea di poter stare con la moglie del mio tramite. Ho chiarito le cose con lei e ho promesso a Claire di venire a trovarla, ogni tanto. Tutto qui.”
Annuisce e apre lo sportello. “Torniamo a casa?”
Certo... posso guidare di nuovo io? Devo ammettere che è interessante...”
Oh sì, è tutta tua. Sono troppo... stanca per poter guidare...”
Saliamo in macchina e mi giro a guardare Gabriel, che al contrario di quello che pensavo, è sveglio e sorridente.
Mi allungo dietro e gli do il pupazzetto che mi ha dato Claire. “Ecco piccolo.. questo te lo manda... tua sorella.”
Lui prende il coniglietto e lo scuote, facendo suonare il campanellino.
Gli piace, perché ride divertito.
E' stata molto gentile.” dice Allison.
Io annuisco. “Sì, è una brava bambina. Anche sua madre è una brava donna, e credo che abbia capito la situazione anche se dubito che l'accetterà mai. Ma non posso farci niente” faccio una pausa e la guardo “io ti amo e non mi pento di nulla.”
Allison mi sorride e si stende per darmi un bacio sulle labbra.
Ti amo anche io, e non mi pentirò mai di nulla.”
Ripartiamo alla volta della California, sapendo che quella appena superata, è stata una prova.
Piccola, umana e gestibile, certo. Ma pur sempre una prova.
Ce ne saranno altre, lo sappiamo.
Ma non importa.
Ho perso il mio posto in Paradiso per Allison, lo rifarei altre cento volte.

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Capitolo 43
*** Marry me ***


Marry me


Ho in mente una cosa.
La voglio fare. Voglio farla disperatamente, e anche se l'esito mi è chiaro, ho paura.
Dovrei imparare a non avere progetti o prospettive. Perchè se poi le cose non andranno come pensavo, rimarrò male. Molto male.
Ma non credo che andranno diversamente.
Però non si sa mai.
Sospiro e sfoglio una rivista distrattamente, seduta a letto.
Gabriel dorme da mezz'oretta circa.. Stasera si è addormentato tardi. Erano più o meno le 23.30.
Era troppo allegro. Euforico e non riuscire a prendere sonno.
Alla fine però ce l'ha fatta e ora dorme tranquillo.
Il mio bambino... è bellissimo. Il bambino più bello che abbia mai visto.
Sono di parte lo so..

Faccio un grosso respiro e mi rendo conto di piangere.
Perchè sto piangendo?
Allison..” mi sussurra Castiel entrando dalla porta.
Non mi ero accorta che fosse arrivato.
Che cos'hai?” mi chiede spostandomi i capelli dal viso “Perchè piangi? Ti senti male?”
Scuoto il capo e mi asciugo il viso con il palmo della mano. “No. Sto bene.. E' solo che stavo pensando.”
Pensando? Beh.. dovresti smettere se ti fa piangere..”
Lo guardo e gli sorrido tra le lacrime che sono aumentate un po'.
Non so che cos'ho. Sono tesa, malinconica.. sono.. una stupida a volte. Volte come questa.
Castiel mi guarda preoccupato e mi bacia dolcemente.. “Allison.. va tutto bene. Dimmi cos'hai.”
Sono solo un po' agitata.” gli dico “Starò bene tra poco. Ti va di abbracciarmi fin quando non mi sento meglio?”
Ecco qui. La bambina che c'è in me che viene fuori..
Non la sopporto.. Vorrei prenderla e ucciderla con le mie mani.
Mi sento una stupida quando mi sento fragile come adesso.
Castiel invece sembra intenerito.. Mi sorride e si stende sul letto tenendomi stretta tra le braccia.
Mi bacia la fronte e mi accarezza con una mano i capelli e con l'altra la schiena.
Respira piano, lentamente..
Il suo respiro è già sufficiente a farmi sentire più calma..
Lo amo tanto, davvero tanto..
E la cosa che voglio fare, e che coinvolge anche lui.. beh, se a lui non piace come idea.. mi farà male molto male.
E' assurdo avere certi pensieri.
Sono sicura della risposta che mi darà.. O meglio, lo ero.
Prima di Claire e Amelia lo ero al 100%. Ora lo sono al 98% e quel 2% rimanente mi terrorizza e rende insicura.
Ma devo farlo.. C'è solo un modo per sapere come andrà a finire..
Castiel..”
Si amore?”
Respiro a fondo e mi divincolo piano dal suo abbraccio.
Mi avvicino al comodino e prendo una scatolina.
Lì dentro ci sono due fedi ed io sto per chiedere al mio amore, di sposarmi.
Tecnicamente e per la legge lo siamo già, grazie al certificato che Sirahel ci ha procurato, ma io voglio sposarlo per davvero.
Con i nostri pochi amici, un prete, un abito da sposa, le promesse, i fiori e tutto il resto.
Voglio sposarlo davanti a Dio.. Beh.. potrei anche dire di fronte a suo padre a dire il vero..
Mi sposto i capelli indietro e mi volto verso di lui.
E' preoccupato.. Mi guarda e non sa cosa aspettarsi.
Anche lui è insicuro come me a volte.. Siamo proprio perfetti l'uno per l'altra.
Apro la scatolina e gli mostro le fedi.
Lo so che tecnicamente lo siamo, visto che Sir ci ha procurato un certificato, ma.. vorrei che ci fossero i nostri amici, e i fiori e l'abito.. Le promesse e tutto il resto.. Quindi.. Vuoi sposarmi?”
Faccio un grosso respiro e attendo.. Castiel sembra felice.. ma c'è sempre un 2% che mi pietrifica.



*****

Non posso crederci.
Io ho visto tante cose strane, avvenimenti inaspettati o bizzarri, ma questo...
Non riesco a fare meno di sorridere e anzi di ridacchiare di fronte a questi anelli, e Ally non la prende bene.
Ti.. sembra ridicolo? Perché ridi?” mi domanda tra il perplesso e l'irritato.
Scuoto il capo. “No amore mio... è solo che è strano...”
Lei sospira. “Sì lo so, ti sto chiedendo di sposarmi e di solito qui da noi lo fanno gli uomini alle donne, ma visto che tu... non sei pratico di queste cose, ho pensato di farlo... ma se non ti va lasciamo stare.” conclude triste.
La guardo negli occhi e alzo una mano per accarezzarle il viso.
Sai, credo che tu mi stia un po' sottovalutando..” le dico enigmatico.
Ally aggrotta la fronte. “Che vuoi dire?”
Sospiro e mi alzo dal letto, mi avvicino alla cassettiera e ne apro l'ultimo cassetto.
Rovisto tra quelle cianfrusaglie che so non essere mai visitate da Allison e trovo quello che mi interessa.
Mi giro e la trovo a fissarmi con un'espressione confusa.
Sorrido stringendo in mano uno scatolino di velluto blu, torno a sedermi accanto a lei e mi preparo cosa dirle.
Vedi Allison, io sto diventando umano, non solo per i sentimenti che provo, così diversi e così più intensi di quelli che provavo prima... di te. Ma lo sto diventando anche nelle abitudini, nei ragionamenti” mi fermo per riordinare le idee e riparto “più passa il tempo, più tante cose che prima non sapevo o che mi sembravano strane, bizzarre o magari inconcepibili, ora iniziano a sembrarmi normali. L'altro giorno per esempio, mi sono ritrovato a pensare che tra quindici anni Gabriel ci chiederà la macchina, ma io tecnicamente non sapevo che a sedici anni si prende la patente! È una conoscenza.... umana, che mi ha trasmesso Jimmy.”
Allison sorride e so per certo che sta immaginando quel giorno e magari sta immaginando anche la mia faccia terrorizzata quando vedrò Gabriel salire sulla sua nuova auto pensando che sicuramente guiderà come un pazzo, vista l'età.
E oltre a questo” riprendo dopo alcuni secondi “qualche settimana fa ho ricordato un particolare che non è mio, ma di Jimmy.”
Che cosa?” mi domanda incuriosita.
Istintivamente guardo la mia mano sinistra. “Poco meno di tre anni fa, Jimmy si tolse la fede dal dito perché aveva paura di perderla dato che era un po' larga, progettando poi di farla... restringere. Ma dopo un po' sono arrivato io a rompergli le scatole e... il resto lo conosciamo bene.”
Allison si è rattristata, credo che le dia fastidio sentire parlare di Jimmy marito di qualcun'altra, ma devo spiegare questa cosa perché è molto importante.
Già... ti ha detto sì, sei sceso a prendere Dean e poi sei tornato per me. E questo ti è costato tutto quanto...” dice sospirando.
Ehi” esclamo io “hai saltato la parte migliore. Mi sono innamorato di te e mi hai dato un figlio. Questo annienta tutto il resto, credimi.” le assicuro guardandola negli occhi.
Lei sorride ma il suo sguardo resta un po' triste e carico di domande.
Comunque, dicevo” riprendo il discorso precedente “ho ricordato questa cosa di Jimmy e del suo anello e ho realizzato che io e te... non abbiamo le fedi. Voglio dire, non solo essere amanti e avere un figlio ci rende per forza di cose marito e moglie, ma Sir ha fatto in modo che tutti si ricordassero di noi come di una coppia sposata. Però non abbiamo le fedi, e...” faccio una pausa e scuoto il capo sorridendo “io sto impazzendo sul serio. Mi sono detto che dovevamo averle, perché si usa, è una cosa umana e ho pensato che ti sarebbe piaciuto, e quindi...” le mostro lo scatolino che ho in mano “... ho comprato queste, aspettando il momento giusto per mostrartele.”
Allison posa le fedi che ha in mano e prende l'oggetto dalla mia.
Mi guarda in modo strano e lo apre.
Scoppia a ridere. “Non ci credo... hai comprato due fedi? Di testa tua?”
Dovrei sentirmi un po' offeso, suppongo. “Certo, te l'ho detto che sto diventando mostruosamente umano. Le ho prese d'oro bianco perché quelle di Jimmy e sua moglie erano d'oro giallo. Dovevano essere diverse, e bellissime. ” le spiego.
Ally inclina la testa, un po' come faccio io, e mi sorride con dolcezza. “Oh... Cass, questo non me lo sarei mai aspettato. Voglio dire... non lo so cosa voglio dire!”
Mi stringo nelle spalle, poi mi viene un'idea. “Ascolta, visto che effettivamente è l'uomo che lo chiede alla donna... mi vuoi sposare?”
Il mio amore spalanca gli occhi che subito si riempiono di lacrime. “Sì, sì voglio sposarti!” e si butta tra le mie braccia.
Ma ora abbiamo un problema” dice seria staccandosi da me e asciugandosi le lacrime dagli occhi.
La guardo preoccupato. “Che problema?”
Prende in mano entrambi gli scatolini delle fedi. “Abbiamo quattro fedi, due bianche e due gialle, ma solo due mani sinistre... che facciamo?”
Oddio... e ora cosa rispondo?
Tu.. cosa vuoi fare? Quali ti piacciono?” le domando sperando che sia lei a risolvere questo piccolo problema che ho il sospetto possa diventare un enorme problema.
Lei ci pensa su un attimo, poi apre le scatole e le guarda. “Sono belle tutte e quattro...” si ferma e mi guarda come se avesse avuto un'illuminazione “ci sono! Le facciamo fondere per creare due nuovi anelli!”
Annuisco anche se non so cosa ne verrà fuori.
Ne usciranno due anelli di oro rosa, un colore fantastico e molto di moda! Sì, faremo così! Sempre che per te vada bene tesoro...” mi chiede facendomi gli occhi dolci.
Certo, per me va bene tutto quello che vuoi.” le rispondo.
Si alza dal letto sorridendo felice. “Perfetto! Ho un sacco di cose da fare.. a partire dal vestito, per me e per te. E per Gabriel! E i fiori, gli inviti, pochi amici ma buoni e...” continua a parlare euforica e io la guardo sorridendo.
Tesoro... è quasi l'una di notte.” le faccio notare.
Hai ragione” dice con un sospiro “pensavo fosse mattina. Ok, vorrà dire che comincerò da domani!” e mi da un bacio appassionato.
È felice, e questo rende tanto felice anche me.
E quando siamo entrambi felici, di solito finisce che facciamo l'amore.

*****


Sono grassa...Come posso sposarmi se sono grassa? Il vestito non mi entrerà.”
Sospiro e guardo il mio piccolo amore che mi guarda seduto per terra.
E' allegro e felice.. Ed è bellissimo... Oggi si battezzerà.. Io e Cass ci sposeremo e lui si battezzerà.
Due piccioni con una fava.. Un felice momento condiviso con il nostro piccolo.
Mi piego sulle mie ginocchia e lo prendo per le manine. Lui sorride e si alza in piedi.. Adora camminare, ma ancora barcolla un po', quindi spesso cade.
Per fortuna ha il pannolino, altrimenti si farebbe parecchio male.
Lo sai che giorno è oggi?” gli chiedo dolcemente “Oggi è il giorno in cui tu ti battezzi e in cui la tua mamma e il tuo papà si sposano.”
Lui sorride e si avvicina a me abbracciandomi.
Lo prendo in braccio e mi alzo. “Si, hai capito bene! Mamma e papà si sposano..” lo sbaciucchio tutto e lui ride gioioso.
Gli piace tanto quando giochiamo.
A dire il vero, Castiel ci gioca più di quanto io non faccia.. Solo che adesso lui è fuori con Sam e Dean che sono venuti per le nozze.
Mi fa piacere che siano qui. Davvero!
Loro meritano un po' di svago e a Castiel farà bene stare con i suoi amici.
Sono gli unici amici che ha.. In effetti credo che Dean gli farà da testimone..
Sorrido al mio bimbo e lo faccio saltellare.
Oggi mi sposo!
Io.. mi sposo. E avrò un abito da principessa, delle bomboniere e tutto quello che rende questo giorno il più bello per una donna.
Mi sono occupata di tutto.
Il giardino è stato preparato stamattina, il catering arriverà nel pomeriggio e mia cugina Sidney, che mi farà da testimone.. beh spero che arrivi in tempo, perchè la puntualità non è il suo forte.
Ci saranno pochi invitati.
Dean, Sam, Sidney, il prete che sa del soprannaturale, e Sirahel e Stefany.
Io non volevo che Sirahel venisse, sono ancora arrabbiata con lui.. ma Castiel l'ha invitato e non posso pretendere che non lo faccia.. E' come un padre per lui e dopotutto, per me.. beh è davvero mio padre.
Sospiro e sobbalzo quando suonano alla porta.
Gabriel mi guarda e scoppia a ridere..
Hey.. non ridere della mamma..” gli dico fingendo si essere severa. Ma poi scoppio a ridere a mia volta e gli bacio la guancia aprendo la porta.
E' Sidney.. Grazie al cielo. Credevo che non sarebbe arrivata in tempo.
Sid..” sussurro abbracciandola.
Lei ride gioiosa e mi stringe tra le braccia... poi guarda il piccolo e per Gabriel, come prima con Dean e Sam, è amore a prima vista.
Le tende le braccia e lei lo prende con dolcezza..
E' bellissimo..” mi dice.
Come sua madre.. Per fortuna non somiglia a suo padre..”
Sia io che Sidney ci voltiamo vero la voce che ha parlato e vediamo Castiel, Sam e Dean avanzare.
E' stato Dean a parlare. E ora si è stampato sul viso un'espressione da playboy.
Come era ovvio che accadesse, ci prova con Sidney che è una donna piacente.
Mia cugina tuttavia sembra preferire Sam e Castiel.
Povero Dean.. credo che andrà in crisi.
Gli sorrido e faccio le presentazioni.
Sidney.. Questi sono Sam e Dean e il mio sposo, Castiel.” le dico indicandoli in ordine “Ragazzi, questa è Sidney, mia cugina.”
Sam e Dean le sorridono, Castiel invece le tende la mano.
Sidney sa quello che faccio per vivere e le ho spiegato tutto quello che doveva sapere su queste nozze quando l'ho invitata.
Sa che Castiel in pubblico è James, ma a lei dico il suo vero nome.
Incantata..” dice loro.
Gabriel sorride e tende le braccia a Dean.
Lui lo prende e poi entriamo dentro.
Il pomeriggio arriva in fretta.. Sono agitata ed emozionata e mentre mi vesto nella mia camera, penso a Castiel nell'altra.
Gabriel è con Sam, sono in giardino e giocano mentre il prete e Sirahel e Stefany li osservano...
Faccio un grosso respiro e guardo la porta a cui hanno appena bussato.
Avanti.”
La porta si apre e Dean entra piano..
Wow.. Sei.. bellissima. La sposa più bella che io abbia mai visto.” mi dice.
Sorrido e annuisco piano “quante spose hai visto nella tua vita?” gli chiedo scherzando.
Lui ride e poi mi guarda. “Grazie.”
Per cosa?”
Per aver reso me e Sam partecipi di questo momento così bello e normale. La nostra vita fa schifo, tu ne sai qualcosa.. Ma quando ieri siamo arrivati qui, e abbiamo visto te e Castiel, quando abbiamo visto Gabriel.. beh, la mia vita mi è sembrata bella per un attimo.” mi dice dolce.
Ho gli occhi pieni di lacrime, lo so.. Lo sento.
Sorrido e lo abbraccio. “Non c'è di che.”
Mi stacco da lui e faccio un altro grosso respiro mentre bussano di nuovo alla porta.
Avanti..” dico di nuovo.
Stavolta quando la porta si apre, è Sirahel..
Mi irrigidisco un po' e Dean lo capisce. Mi fa l'occhiolino ed esce dalla stanza.
Ora sono sola con mio padre che mi guarda con orgoglio e dolcezza.
Io volevo solo farti i miei auguri.. So che non mi vuoi qui e me ne andrò perchè questo è il tuo giorno ed io non voglio rovinartelo..” mi dice.
Sospiro e lo guardo allontanarsi dopo avermi fatto i suoi più cari auguri. Se ne sta andando ed io non sono sicura di volere che se ne vada. Sono ancora delusa e arrabbiata con lui.. Sono ferita da ciò che ha fatto.. O meglio da ciò che non ha fatto: dirmi la verità.
Ma so anche, per esperienza personale, che l'orgoglio non serve a niente.
Fa solo male.. e il male che fa, è più doloroso del dolore che una delusione provoca.
Perchè ti annienta. Annienta la fiducia che hai nel prossimo e la possibilità di crescere imparando da ciò che la vita ti offre. Bello o brutto che sia.
Sospiro e avanzo piano. "Aspetta.." gli dico "Me lo avrebbe detto? Mia madre, se fosse.. vissuta abbastanza me lo avrebbe detto secondo te?"
Non c'è bisogno che io specifichi.. Lui sa di cosa parlo.
Si volta e si mette le mani in tasca.
"No!" esclama "Non l'avrebbe fatto e nemmeno io."
Annuisco delusa e mi schiarisco la voce per non piangere.
"Ma tuo padre.. l'uomo che ti ha cresciuta e amata.. lui l'avrebbe fatto." mi dice attirando la mia attenzione "Lui avrebbe scelto il momento giusto, ti avrebbe stretto a sé e ti avrebbe detto la verità, rassicurandoti sul fatto che ti amava anche se non eri sua. Perchè, ti avrebbe spiegato, che non serve avere lo stesso sangue per essere una famiglia. E anche se tu avessi accettato la cosa, avvicinandoti a me, lui ti avrebbe amata e adorata comunque.. Perchè eri sua figlia. Per lui lo eri e.. nonostante biologicamente tu non avessi il suo sangue, non c'è un solo giorno, un solo.. minuto, in cui lui ti abbia amato meno.. O abbia amato meno tua madre. E questo posso giurartelo Allison.. E stavolta non puoi non credermi.. Perchè quello che ti sto dicendo, trova prova nei tuoi ricordi di lui."
Sento leggere lacrime cadermi leggere sul viso.
Sono parole tristi, ma anche belle.
"Lui ti avrebbe detto la verità Allison.. perchè ti adorava e perchè era migliore di me. E anche se imparerai a volermi bene come a un padre, Chris Morgan sarà tuo per sempre. E non voglio che questo cambi.. Perchè era un brav'uomo.. Ha avuto quello che io volevo.. L'amore della mia vita e mia figlia.. Ma se ne è preso cura, meglio di quanto io stesso avrei potuto fare.. E per questo ha tutto il mio rispetto e la mia stima." dice con la voce rotta dal pianto.
Fa un grosso respiro e anche io. Poi mi sorride e si volta per andarsene..
"Aspetta.." gli sussurro.
Lui si volta e mi guarda in attesa, forse, di un rimprovero.
Ma non voglio rimproverarlo. Gli voglio bene e voglio che lo sappia.
"Ti va di.. accompagnarmi all'altare?" gli chiedo.
La sua espressione è sorpresa.. Annuisce e si asciuga gli occhi umidi. Si avvicina a me e mi abbraccia dolcemente..
"Ne sarò onorato..E lasciatelo dire.. Sei persino più bella di tua madre.."
Sorrido e lo stringo un po'. Sto per sposarmi.. Oggi l'amore prevale su tutto.



*****

Sono nervoso.
Diversi ricordi di Jimmy mi si presentano davanti agli occhi, ma la sua emozione il giorno del suo matrimonio, non è niente paragonata alla mia.
È una sensazione strana, un misto di aspettativa e incredulità.
Che sto facendo?
Il mondo va a rotoli, da lassù mi danno la caccia, ci danno la caccia, e io mi sposo?
Sospiro e arriva Dean, con la sua camminata un po' ciondolante e quel sorrisetto ironico.
Ehilà maritino, come va?” mi chiede sistemandomi la cravatta.
Allison per me ha scelto un vestito grigio, semplice e serio, e devo dire che sono molto felice di ciò.
Dean... che diavolo sto facendo?” gli domando a mia volta.
Lui mi guarda e sospira posandomi una mano sulla spalla. “Ti sei ritagliato il tuo angolo di Paradiso sulla terra, amico mio” mi dice “hai avuto il coraggio di farlo fregandotene del resto, e di questo ti invidio. Io non ci sono mai riuscito, e così Sam.”
Ma... forse sto sbagliando, continuo a giocare a fare l'umano tranquillo e sereno, quando fuori da casa...”
Cass” mi interrompe Dean con un sorriso “fuori da casa c'è praticamente l'inferno, lo so io e lo sai tu. Ma in questa tempesta hai trovato la tua ancora di salvezza, Allison, che ti ha anche dato quel marmocchietto dagli occhioni blu. Viviti questi momenti, sposati col prete e i fiori e i confetti, perché domani non si sa cosa può succederci. Quindi, togliti quell'espressione bizzarra dalla faccia e tenta di sorridere, tra poco arriva la sposa.”
Annuisco e gli sorrido, è una delle uniche volte che lo faccio con i Winchester. “Grazie Dean.. per tutto.”
Intanto si è avvicinato Sam con Gabriel in braccio. “Cass che faccia che hai! Guarda che è un matrimonio non una commemorazione per i defunti.” mi dice ironico.
Gabriel sembra averlo capito, e forse lo ha capito, tanto che si mette a ridere.
Eh si piccolino, tuo padre ha sempre queste faccia da funerale! Era meglio se nascevi mio figlio!” gli dice Sam.
Sì certo, così diventava uno yeti come te!” chiosa Dean, provocando una smorfia risentita nel fratello.
O magari con le gambe storte come le tue!”
Mentre i due litigano, mi accorgo che Sir non c'è. “Ragazzi, avete visto l'Arcangelo?” domando ad entrambi.
Sam scuote il capo mentre Dean annuisce. “Sì, era con la tua dolce metà.”
Sgrano gli occhi, sicuro che stanno litigando per le solite cose: bugie, segreti, incomprensioni.
Sta' tranquillo Cass, secondo me stanno facendo la pace.” mi dice Dean intuendo le mie preoccupazioni.
Sono felice che i ragazzi siano qui, Dean è il mio testimone – e chi se non lui? - mentre Sam … terrà le fedi su un cuscinetto di velluto. Dean era strafelice quando gliel'ho chiesto, mentre Sam ha accettato la piccola missione con una faccia poco convinta.
Mi dispiace molto per lui, ma Dean è un amico, il più caro che abbia mai avuto e da quando Gabe è morto, è l'unico che considero davvero come un fratello.
Sirahel è più un padre, e inoltre sarà il padrino di mio figlio, non poteva farmi anche da testimone.
Improvvisamente inizia una musica, oddio ecco Allison.
Oh... questa è inaspettata. Sottobraccio a Sirahel?
È vero, la fine del mondo è vicina!
Ci posizioniamo tutti ai nostri posti e io mi fermo a fissare la mia sposa.
Ha un lungo abito... verde mare, come l'ha definito lei, cinto in vita e sotto il seno da due cinture tempestate di pietre preziose e foglie d'oro.
È un po' scollato e questo non mi piace molto, perché anche se Dean e Sam la rispettano e rispettano me, sono certo che è lì che andranno a guardare.
Non dovrei essere geloso, Allison è mia.
Ma non posso farci niente, credo che sarei capace di uccidere per gelosia.
Deglutisco e le sorrido mentre si avvicina al gazebo, camminando sul tappeto di petali bianchi che la porterà da me.
Mi batte forte il cuore. A me batte sempre forte, ma ora lo fa in modo particolare.
Allison arriva accanto a me e Sir, dopo averle baciato la fronte, la “consegna” a me.
È stupenda, da mozzare il fiato.
Ci giriamo verso il prete, Dean e Sidney, la cugina di Ally, accanto a noi.
Sam in attesa con gli anelli in mano e Sirahel accanto alla sua compagna con Gabriel in braccio, che ci guarda incuriosito.
Figlioli” inizia il sacerdote, padre George “non farò la solita predica, non reciterò la solita formula. Questo è un matrimonio speciale, che non ha bisogno di cerimoniose parole. Allison e Castiel, qui davanti a me, si amano. La loro unione sarebbe considerata.. sacrilega da molte persone, ma non da me, e sono certo nemmeno da voi.”
Io e Ally ci guardiamo e ci prendiamo per mano.
Dal loro amore è nata una nuova vita, un bambino adorabile, bellissimo, simbolo di questa unione” continua padre George “che dopo il matrimonio dei suoi genitori, battezzerò. Dunque cari ragazzi, siete pronti?” ci domanda con un sorriso.
Noi annuiamo convinti.
Bene, Castiel, creatura celeste, vuoi unirti davanti a Dio ad Allison?”
Sì, lo voglio.”
Sorride e si rivolge a lei. “E tu Allison, figliola adorata, sei pronta a legarti davanti a Dio a Castiel?”
Sì, lo voglio...” risponde con voce tremante.
Sam corre da noi con gli anelli in mano, lo guardo in faccia e mi rendo conto che si è commosso.
Gli anelli sono bellissimi, rosa e bianchi.
Oddio, anche io inizio ad apprezzare queste cose!
Ci scambiamo gli anelli con le mani che ci tremano, sono emozionato da morire e lo è anche lei.
Bene ragazzi miei, anche se lo eravate già prima... vi dichiaro marito e moglie.”
Parte un applauso e Dean addirittura fischia, per un attimo ho temuto che dicesse qualcosa di sconcio.
Bacio Allison quasi timidamente e improvvisamente ci piove addosso un secchio di riso.
Maledetti Winchester!
Ridono dopo averci inondato di riso, me la pagheranno!
Allison si toglie di dosso tutto il riso che può e sorride. Sir e Stefany si avvicinano e Ally prende in braccio Gabriel.
Intanto il prete si è preparato per il battesimo, è accanto alla piccola fonte battesimale e aspetta tutti e quattro.
Allora piccolo” inizia “non piangere mi raccomando, ti bagnerò la testa con un po' d'acqua, niente di più.”
Gabriel gli sorride, poi Allison lo prende in braccio come se volesse cullarlo e posiziona la sua testolina sulla fonte.
Gabriel, io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo.” e gli bagna la testa per tre volte.
Non ha pianto, fortunatamente.
Non so cosa sto facendo, cosa stiamo facendo, ma sono felice.
Mi sono ufficialmente sposato con la mia donna, mio figlio è stato battezzato in nome di Dio, il tutto attorniato dai miei amici.
Manca mio fratello, ma voglio pensare che da qualche parte lui ci stia guardando e sorrida benevolo.
Allora, dov'è il rinfresco?” domanda Dean impaziente, facendo scuotere il capo a me e a Sam, mentre Allison sorride divertita.
Entriamo in casa” dice a tutti “li potrai mangiare tutto quello che vuoi” conclude rivolgendosi a Dean.
Perfetto, su che aspettiamo?” e si avvia.
So che di solito si fa all'aperto, ma noi abbiamo un po' di paura.
Siamo più vulnerabili allo scoperto, mentre la casa è protetta.
Siamo sempre in pericolo, lo sappiamo.
Ma oggi non importa, non ci importa proprio di niente.
Prendo in braccio Gabriel e per mano Allison, e insieme ai nostri amici entriamo in casa.

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Capitolo 44
*** Honeymoon ***


Honeymoon



Ancora non ci credo.
Mi sono lasciato convincere a fare questa cosa anche se non ero per niente d'accordo.
Non mi piace lasciare Gabriel da solo, cioè non è da solo è con il nonno e la sua compagna.
Ma preferisco averlo sott'occhio io.
Invece, spinti dallo stesso Sirahel che sta diventando paurosamente umano, io e Allison stiamo andando in luna di miele.
Io l'ho detto e ripetuto che non mi sembrava una buona idea, che con la guerra in atto l'ultima cosa da fare era allontanarci.
Ma poi... beh, Sir conosce i miei punti deboli meglio di me, così quando mi ha detto che ad Allison sarebbe piaciuto fare questo viaggio insieme a me, perché è il sogno di tutte le donne fare la luna di miele, ho semplicemente detto di sì.
Andarci col nostro “teletrasporto”?
Oh no, non se ne parlava proprio!
Devi imparare a fare l'umano Cass, non si può volare sempre, mi ha detto Sir estremamente serio.
Dunque eccomi qui alla guida della macchina di Ally, in viaggio verso lo stato di Washington dove un'antica villa è stata trasformata in una specie di albergo extralusso.
Hanno organizzato tutto Sir e Stefany, e quando Allison l'ha saputo è letteralmente saltata di gioia.
Se mi era rimasto qualche dubbio, vederla così felice me li ha tolti tutti.
Mi sento ancora un po' stupido a fare cose... da umano, come questa.
Ma il Cielo mi sembra sempre più lontano, sfocato e confuso, mentre la mia vita qui diventa sempre più … normale, credo.
La gente la definirebbe routine, per me che ero solo un soldato celeste, è meravigliosa normalità.
Cass? Come mai così silenzioso?” mi domanda Ally all'improvviso, distogliendomi dalle mie considerazioni.
Mh? Ah, no niente.. riflettevo.” rispondo guardandola brevemente.
Mi piace guidare ma ho ancora un po' di paura di sbagliare, anche se i ricordi di Jimmy sono chiarissimi nella mia mente.
Allison allunga una mano e mi accarezza il viso. “Ti adoro così concentrato, sporgi un po' la bocca in un modo che... invita a baciare!” mi dice con un tono di voce assolutamente... sensuale.
Ally... così mi distrai e andiamo a sbattere” le dico sorridendo “lo sai che sono sensibile a certi argomenti.”
Oh sì lo so, lo faccio di proposito!” ribatte lei ridacchiando.
La guardo un po' più a lungo. “Non provocarmi tesoro... sai come va a finire.”
Lei ricambia lo sguardo intensamente. “Sì, so anche questo. E ti confesso che è proprio quello a cui miro...”
Sospiro scuotendo il capo. “Solo pochi anni fa, diciamo tre, che per uno come me sono sì e no dieci minuti, tutto questo mi sarebbe sembrato assolutamente impossibile.”
Cioè? Cosa di preciso?”
Beh” inizio “mi sono innamorato di te, tanto per cominciare. Ci siamo biblicamente conosciuti diverse volte e abbiamo avuto un bambino. Ci siamo sposati come... due comuni mortali e ora siamo in viaggio per la luna di miele facendo allusioni sessuali... ecco cosa intendo. Sto vivendo.” concludo guardandola di nuovo.
Allison mi sorride dolcemente accarezzandomi il mento. “Tesoro, che dolce che sei. Non potevo sperare in un marito migliore!”
Sicuramente sono più unico che raro” affermo io sincero “non credo avresti trovato facilmente un altro marito alato.”
Scoppia a ridere reclinando la testa all'indietro. “Semplicemente ti adoro Cass, sei unico sul serio. In tutti i sensi.”
Grazie amore. Comunque sospetto che anche tu sia una creatura non comune, e non parlo solo della tua... origine.”
Da un po' di tempo le cose tra lei e suo padre sono migliorate. Sicuramente c'è ancora un po' di risentimento da parte di Allison, è normale, ma credo che lentamente tutto si aggiusterà.
Infatti posso toccare l'argomento senza incappare nelle sue urla.
Sì, direi di sì” risponde Allison “sono sempre stata una ragazza particolare. E credo proprio che la mia... origine, come la chiami tu, c'entri molto in questo.”
No” dissento io “saresti stata speciale comunque, ne sono sicuro.”
Sospira e mi sorride, mi sembra stanca.
Puoi dormire un po' se ti va” le dico guardando la strada “credo ci vogliano ancora alcune ore prima di arrivare a destinazione.”
Sono felice Castiel” mi risponde invece “sono troppo felice di essere qui con te, in viaggio per una villa da sogno in cui trascorreremo la nostra luna di miele. Sono felice di... avere te, che mi hai ridato la gioia di vivere, nonostante tutto.”
Colpito e affondato.
Amore? Stai bene?” mi chiede preoccupata.
Sai... quando ti ho... riportata in vita e tu non sembravi per nulla felice, ti ho promesso e l'ho promesso a me stesso, di farti amare di nuovo la vita” mi fermo e la guardo “tu mi hai appena confermato che ci sono riuscito.”
I suoi occhi si riempiono di lacrime ed annuisce. “La verità è che... non l'ho mai amata come ora, grazie a te e nostro figlio. Non potrei vivere senza di voi...”
Stacco una mano dal volante e prendo la sua. “Vale lo stesso per me... sarei perduto senza di te e Gabriel.” e le bacio la mano.
Sir aveva ragione, il viaggio di nozze è una cosa meravigliosa.

*****

Bacio la guancia di Castiel e lascio la sua mano.
Mancano ancora un paio di ore prima di arrivare al nostro hotel.. Però non sono stanca.
Mi allontano poco da lui, tornando perfettamente seduta al mio posto e respiro a fondo osservandolo.
Ha i lineamenti delicati e si.. la sua bocca mi ispira pensieri.. peccaminosi.
Sorrido tra me e me, e senza volerlo attiro la sua attenzione.
Che c'è?” mi chiede.
Faccio spallucce e mi guardo intorno cercando un buon posto.
Poi finalmente lo trovo e lo indico con la mano.
Fermati lì Cass.” gli suggerisco.
Lui mi guarda perplesso per un attimo. Credo che non capisca dove io voglia andare a parare.. Beh amore.. è una sorpresa.
Avanti amore.. fermati lì.” gli dico sorridendo “Ho una bella sorpresa per te.”
Non è ancora convinto di quello che gli sto suggerendo, ma alla fine annuisce si ferma.
Il posto che ho “scelto” è tra la boscaglia.. Ci sono alberi e fiorellini sparsi su tutto il prato.
E' un bel posto tutto sommato.
Che facciamo qui?” mi chiede.
Scendo dall'auto e lo invito a fare lo stesso. Lui scuote il capo sconsolato, immaginando già cose folli, tipiche di me e scende.
Lo prendo per mano e mi addentro poco nel bosco.
Allison... ma che stiamo facendo?” mi chiede ancora lui seguendomi..
Arriviamo ad uno spiazzale pieno di piccoli fiorellini colorati ed io.. io amo i fiorellini colorati. Non sapevo nemmeno che ci fosse un posto così bello.
Fatto sta che anche Castiel è incantato da quello che vede. Fa un grosso respiro e sorride osservando teneramente la natura che, secondo il suo parere, suo padre ha creato.
E' un posto bellissimo..” mi sussurra.
Si lo è.”
Sorride e mi bacia i capelli. “Lo conoscevi già? Per questo mi hai portato qui?”
Scuoto il capo e rido appena. “No. E' stato casuale.. Non sapevo che ci fosse un posto così qui.” gli confesso guardandolo.
Ok.. Allora perchè mi hai portato qui?”
Oh cielo! Ma si può essere così ingenui? Mi fa troppo sorridere a volte.
Alzo un sopracciglio sorridendo maliziosa e gli bacio le labbra per poi passare al collo mentre gli sbottono piano la camicia.
Chiude gli occhi e mi prende il viso tra le mani poggiando di nuovo la bocca sulla mia.
Mi allontano poco da lui e mi sfilo via la maglia. “Ti ho portato qui per questo.” gli sussurro prendendo le sue mani e portandole sulla cintura dei miei jeans.
Lui mi guarda a lungo, poi sbottona piano i miei jeans e li sfila via. Ed io faccio lo stesso coi suoi.
Lo bacio di nuovo e senza staccare la bocca dalla sua indietreggio un po' fino a trovarmi più o meno al centro di quel campo di fiori.
Mi sdraio e lui fa lo stesso, sistemandosi sopra di me.
Le prime volte, era come andare a fuoco per l'imbarazzo.. Adesso l'unico fuoco presente è quello della passione e dell'amore che proviamo l'uno per l'altra.
Il che è un bene.
Gli faccio spazio e lui mi entra dentro senza esitazione, solo facendo un grosso respiro e lasciando andare, come me, un lieve bisbiglio di piacere.
Si muove piano e delicato e la sua bocca accarezza gentile ogni parte di me.
Lui, mi osserva e mi ama con una dolcezza inimmaginabile. Una dolcezza che lascia ampio spazio anche alla passione.
Ed io amo essere amata da lui. Mi sento viva e capace di respirare meglio.
Lo bacio di nuovo e urlo il suo nome pochi secondi prima di venire sopraffatta da un piacere che non so descrivere, ma che mi fa rabbrividire intensamente.
E lo urlo perchè so che a lui piace che io lo faccia.
Anche lui rabbrividisce, affonda il viso tra i miei capelli e mi bacia prima di sistemarsi accanto a me col fiatone.
Nudi, in un prato. Siamo come Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden.” gli dico cercando di riprendere il controllo del mio respiro.
Non dire sciocchezze..” mi dice. Poi si ferma e respira affannato “Tu sei molto più bella di Eva.”
Gira la testa verso di me per guardarmi e lo faccio anche io.
Ha il viso sudato, così come sicuramente anche io. Lo osservo e poi scoppio a ridere per la sua affermazione.
Anche lui ride e poi fissa il cielo azzurro facendo un grande respiro. “Non avevo mai guardato il cielo da questa angolazione.. E' bellissimo.” mi sussurra.
Sollevo la testa poggiandola sulla mia mano e annuisco guardandolo “Si lo è.” e onestamente, non mi riferisco al cielo.
Castiel volta lo sguardo verso di me e sorride. “Grazie di avermi portato qui.”
Non c'è di che.. Ma ora” gli dico alzandomi e rivestendomi “alzati e rivestiti. Una mitica villa antica e lussuosa ci attende. E si, lo so.. Fare sesso e poi rivestirsi in fretta e furia senza godersi il dopo è.. tipicamente troppo umano. Ma noi siamo umani dopotutto.”
Castiel ride e si alza. Si riveste e in dieci minuti siamo pronti per ripartire.
Risaliamo in macchina e via.. verso la nostra luna di miele che direi è iniziata nel migliore dei modi.
Arriviamo a destinazione dopo tre ore circa e occupiamo la nostra camera.
E' una bella suite, anche se il letto è un tipico letto matrimoniale. Io invece sono abituata con il letto rotondo di casa.
Poggiato lì sopra c'è il programma della giornata. Lo leggo e il mio occhio cade subito sulla festa che ci sarà nell'atrio principale alle otto. Cioè tra un'ora.
C'è scritto che ci sarà una pista da ballo. Mi piace ballare.. Si, decisamente si.
Ora devo solo convincere Castiel.
Gli do un bacio leggero mentre lui si guarda intorno ed entro in bagno per fare una doccia veloce. Mi vesto e mi sistemo e poi mi preparo a convincerlo.
Ho scelto di prepararmi prima perchè così.. le mie doti persuasive saranno più efficaci.
Amore dovresti prepararti.” gli dico ancora dentro il bagno.
Per cosa?”
Andiamo a ballare.”
Lui ride, si sbellica dalle risate. “Divertente.. Non se ne parla proprio. Io non ballo. Anzi non ne capisco il senso. Una massa di persone sudaticce che si dimenano quasi fossero possedute.” mi dice.
Sorrido dentro il bagno e poi esco da lì raggiungendolo nella stanza.

Sta seduto su una sedia a fissare la piscina del giardino, ma poi posa lo sguardo su di me con un'espressione.. non molto felice direi.
Ok. Tu resta qui. Io vado a ballare.. Sono sicura che troverò qualcuno che vuole farmi compagnia.” gli dico avanzando verso la porta.
Cass si alza di scatto e mi raggiunge. “No no no.. Non farlo.”
Fare cosa?”
Uscire con quel... millimetrico pezzo di stoffa addosso.”
Questo vestito è un vestito di alta moda..” gli dico cercando di non ridere.
Mi piace stuzzicarlo.
Beh, forse all'alta moda avevano finito la stoffa..” mi dice sarcastico.
Scuoto il capo sorridendo e sospiro. “Non ho un altro vestito adatto a questo tipo di serata.. Quindi.. o vieni con me, o mi lasci andare da sola. A te la scelta.” gli dico.
E' un po' crudele lo so.. Ma adoro quando mi fissa perplesso in quel modo.


*****


Mi stai ricattando?” le domando incredulo.
Lei annuisce e sorride. “Eh... mi sa di sì!” conferma con noncuranza.
La squadro dalla testa ai piedi e i sentimenti che provo sono contrastanti.
Mi piace da morire.
Indossa sul serio un millimetrico pezzo di stoffa composto da un vestitino sui toni del grigio e una cintura, tutto qui.
Un abito che lascia scoperto così tanto da... farmi quasi annebbiare la vista.
Abbiamo fatto l'amore poche ore fa, sarei pronto a rifarlo immediatamente.
Ma la rabbia che provo contemporanea al desiderio, è più forte di tutto.
Davvero mi lascerebbe qui da solo con la mia gelosia per andare a ballare con qualcun altro?
Allora? Che decidi?” insiste lei incrociando le braccia.
Tu lo faresti sul serio? Ti faresti... toccare da un altro uomo?” le domando mortalmente serio.
Ally alza un sopracciglio. “Guarda che vado a ballare, non a letto con qualcuno.”
Divertente. Se non sbaglio, alcuni balli si fanno abbracciati. Se permetti mi da molto fastidio l'idea della mia donna, mia moglie, stretta a qualcuno che non sono io!” dico tutto d'un fiato.
Lei mi guarda incuriosita. “Wow... un attacco di gelosia in piena regola!” ridacchia.
Sbuffo spazientito, ma perché le piace tanto farmi soffrire? Non so gestire la gelosia, potrei diventare pericoloso.
Dai amore” mi dice avvicinandosi e baciandomi le labbra “sarà divertente. Vieni con me a questa festa, così nessuno oserà avvicinarsi...”
La guardo negli occhi e so già che cederò immediatamente.
E va bene” dico infatti “andiamo a questa riunione di... rane saltatrici.”
Allison sorride trionfante e mi bacia di nuovo. “Lo sapevo che ti avrei convinto! Passione e gelosia sono i tuoi punti deboli!”
Sospiro e scuoto il capo. “Mi rivolti sempre come un calzino, sono totalmente in tuo potere.”
Credo che in realtà, siamo uno in balia dell'altra...” ribatte lei facendo scivolare le mani dal mio viso al mio petto.
Allison... di questo passo non solo non andiamo da nessuna parte” l'avverto “ma resti nuovamente incinta e prima della fine della luna di miele.”
Ride e finge di darmi uno schiaffo. “Hai un chiodo fisso tu, eh?”
Può darsi, ma tu contribuisci a fissarlo ancora di più.”
Sorride e si allontana un po'. “Dai, ti aiuto a prepararti. Per fortuna sono stata previdente e ti ho messo in valigia un abito elegante.”
Io alzo le spalle rassegnato e mi avvio verso il bagno.
“Dove vai?” mi domanda.

A fare una doccia” rispondo “mi sono rotolato tra i fiori come un yippie, credo di averne bisogno.”
Mi fissa perplessa e credo di avere la stessa espressione.
Ormai parlo e agisco sempre più come un essere umano, ma a volte certe mie uscite lasciano perplessi entrambi.
Mi volto ed entro in bagno per fare la doccia.
Devo dire che è una bella sensazione, anzi, adoro l'acqua calda che mi scivola addosso.
Esco pochi minuti dopo e trovo sul letto il mio vestito: giacca e pantaloni blu e una camicia bianca.
Ally è davanti allo specchio e si sistema qualcosa nei capelli. Un fermaglio, credo si chiami.
Mi vesto e quando lei si volta, sono pronto.
Sei bellissimo Cass” mi dice avvicinandosi “forse dovrei essere io quella gelosa...” e mi accarezza i capelli ancora umidi.
Spero che non mi guardino gli uomini...” dico ironico, suscitando una sua risatina.
Andiamo, sta per iniziare...”
Mi prende per mano e usciamo dalla nostra stanza.
Raggiungiamo l'atrio di questa immensa villa e lo troviamo già pieno di coppie di varie età.
Ci sono i novelli sposi come noi, e le coppie consolidate che celebrano il loro anniversario.
Ma nessuna, nessuna donna è bella come Allison.
Perchè mi guardi così?” mi chiede sorprendendomi a fissarla come incantato.
La luce del grande lampadario sopra di noi la illumina in un modo particolare, i suoi occhi nocciola adesso sembrano diventati verdi e brillano di vita e gioia.
Perchè sei bella come nient'altro al mondo e muoio d'amore per te...” confesso come in estasi.
Allison mi stringe la mano e poi abbraccia stretto, sospirando profondamente.
Ho tanto sofferto nella mia vita” mi sussurra “non avrei mai pensato di avere un... risarcimento come te...”
Sento alcune lacrime bagnarmi il collo, ma so che sono lacrime di gioia e non di tristezza.
Benvenuti qui questa sera, signore e signori” inizia lo speaker “questo ballo è dedicato a tutte quelle che coppie che si amano, da poco tempo o da tutta una vita. Quindi, che si aprano le danze!”
Parte una musica dolce, lenta, alla quale tutti si arrendono abbracciandosi.
Guardo Allison per farle capire che non so che fare.
Lei mi sorride amorevole e mi passa le braccia intorno al collo. “Sta' tranquillo amore mio” bisbiglia guardandomi negli occhi, mentre le luci lentamente si abbassano “mettimi le mani intorno alla vita, e lasciati guidare dalla musica... e da me.”
Obbedisco e nonostante l'imbarazzo e l'inesperienza, iniziamo a ballare.
In realtà ho dei ricordi molto chiari su queste cose, appartengono al mio tramite.
Ma spesso mi piace fare l'ingenuo per avere più attenzioni da lei. Adoro quando si prende cura di me in tutto ciò che mi è ancora poco familiare.
La musica è... stupenda, Allison è stupenda. La vita è semplicemente meravigliosa e l'Apocalisse mi sembra solo un brutto sogno ormai lontano.
Voglio cadere.
Sì, voglio strapparmi via la Grazia e diventare un comune mortale. Anche se tento di comportarmi come tale, mi sento sempre come in bilico tra due realtà.
Basta, non voglio più le ali.
Sirahel ci aiuterà a proteggere Gabriel, ne sono sicuro.
Voglio godermi appieno la mia umanità, che è qui in me da tanto tempo.
Voglio farlo con Allison.
E credo proprio che questa sera glielo dirò.
Allison” inizio io schiarendomi la voce “vorrei... vorrei parlarti di una cosa.”
Lei mi guarda negli occhi e annuisce “Dimmi amore.”
Sto per dirle della mia decisione, quando mi accorgo di qualcosa di strano.
Un... soffio, un sibilo intorno a noi.
L'hai sentito?” mi domanda Ally preoccupata, facendomi capire che l'ha avvertito anche lei.
Annuisco e mi guardo attorno, nessuno ha sentito niente, tutti continuano a ballare tranquilli.
Ma io e Ally l'abbiamo capito.
Un fantasma...” mormoro io, mentre smettiamo di ballare e lei annuisce guardandosi intorno.
Addio luna di miele romantica.

*****

Sospiro e mi guardo intorno.
Non riesco a capire dove il fantasma si trovi in questo momento. Non si mostra ed io non posso vederlo se è invisibile.
Nemmeno con le mie “apparenti” capacità.
Scuoto il capo rassegnata e irritata all'idea che la mia luna di miele è appena stata rovinata e intreccio le dita a quelle di Castiel mentre lasciamo la pista da ballo e l'atrio per tornare in camera.
A quanto pare daremo la caccia ad un fantasma e nella mia borsa c'è tutto quello che serve.
Entriamo in camera e mi tolgo le scarpe.
Poi mi spoglio velocemente.
Che fai?” mi chiede Castiel.
Non posso cacciare con un abito da sera Cass. Quindi mi cambio.” gli dico “Nella mia borsa troverai tutto quello che ci serve.”
Lui annuisce e apre il mio borsone, cerca la pistola, il sale e tutto il resto.
Di colpo si ferma e mi fissa perplesso mentre io mi infilo le scarpe. “Perchè hai portato queste cose in viaggio di nozze?”
Stai scherzando? Un'antichissima villa che è stata da poche settimane ristrutturata e trasformata in un lussuoso hotel... Era normale che ci fosse un fantasma. Come un episodio di Scooby-Doo..”
Rido appena. E' una situazione potenzialmente pericolosa, ma mi diverte.
Cacciare un fantasma in un'antica villa è un classico. Qualunque cacciatore dovrebbe farlo almeno una volta nella vita.
Chi è Scooby-Doo?” mi chiede Castiel perplesso “E perchè mai è normale che qui ci sia un fantasma?”
Lo guardo con sguardo quasi rassegnato e prendo dei sacchetti dalla mia borsa.
Andiamo.. Ti spiegherò tutto mentre camminiamo. E posa la pistola. Non ci servirà.”
Castiel sospira sconsolato e mi segue.
Usciamo dalla stanza e sorridiamo cordiali a tutti quelli che incrociamo.
Ho un'idea che ci risparmierà di sparare e farci, probabilmente arrestare. Ma lo ammetto potrebbe non funzionare.
E' una conoscenza che deriva dai miei studi. Dalle mie ricerche e dalle mie.. intuizioni. Nessuno ci ha mai provato. O almeno nessuno che io conosca.
Praticamente improvviserò sperando e pregando di fare la cosa giusta.
Dove stiamo andando?” mi chiede Cass di improvviso.
Andiamo di sotto..”
Allison.. amore. Non mi sembra il momento di ballare.”
Lo guardo e mi fermo.
Andiamo di sotto, nelle segrete di questa villa, segrete che ora fungono da cantina. Perchè non possiamo sparare ad un fantasma in un hotel pieno di gente ok? E trovare i resti è praticamente impossibile. Ci vorrebbero giorni di ricerche per capire chi è, e cosa lo tiene inchiodato qui.” gli spiego piano “Quindi purificheremo questo posto con questi sacchetti che contengono delle erbe adatte alla purificazione e così facendo, lo spirito se ne andrà e nessun altro dei suoi amici potrà entrare. E per rispondere alla tua domanda di prima, è normale che ci sia un fantasma qui perchè i fantasmi ci sono sempre nelle antiche abitazioni e probabilmente, la ristrutturazione e la costruzione dell'hotel hanno svegliato lo spirito.”
Castiel mi guarda orgoglioso, e annuisce facendomi capire che mi sta seguendo.
Onestamente credo che sapesse già tutto quello che gli ho detto, solo, penso che gli piaccia vedere e constatare quanto so di questo lavoro e quanta passione ci metto.
E non lo fa, così da poter fare il maestrino qualora dessi la risposta sbagliata.
Lo fa perchè sapere che ho le idee chiare su quello che sto per fare lo rende un po' meno apprensivo e più sicuro.
Quel tanto che basta per lavorare serenamente senza che lui si preoccupi totalmente per me ignorando completamente i possibili pericoli per lui.
Sorride e mi bacia la guancia.
Va bene. Andiamo.”
Gli sorrido e gli accarezzo il viso con una mano. Poi annuisco e scendiamo di sotto.
In cantina, o segrete – come io amo chiamarle – ci sono i vini di cui l'hotel dispone.
Mi guardo intorno e trovo una bottiglia di un buonissimo vino rosso. Faccio spallucce e la metto in un posto sicuro.
Questa ce la portiamo in camera quando finiamo di lavorare..” dico a Cass guardandolo.
Lui mi fissa perplesso e poi annuisce piano..
Mi fa sorridere il modo in cui mi asseconda.
Avanzo piano e mi inginocchio per terra.
Serve una piccola formula affinché i sacchetti funzionino e per fortuna io la conosco. E' una formula che viene dalla stregoneria spagnola.
Molto rara e molto affascinante.
Le streghe spagnole mi piacciono tantissimo.. Mi affascinano.
Poggio i sacchetti per terra e li sistemo in circolo.
Serve una formula per far si che questi sacchetti funzionano.” dico.
Che formula?”
Appartiene alla vecchia magia spagnola.. La conosco e adesso la pronuncerò. Non so cosa accadrà di preciso quindi prepariamoci a tutto ok?”
Castiel mi guarda preoccupato e capisco cosa lo preoccupa.
Non preoccuparti amore.. Non è pericoloso per me.. Solo non so se si alzerà vento, o se si irradierà una luce.. Però io starò bene.” lo rassicuro.
Ok.” mi dice.
Mi bacia la bocca e si allontana poco.
Sono sicura che vorrebbe chiedermi di farlo al mio posto, ma sa che non glielo permetterò quindi preferisce evitare per non discutere.
Sospiro e mi preparo.

En el nombre de la luz que yo te mando ir y salir de este lugar. Consulte a su paz, hacer frente a su miedo. Deja la Tierra y volar.”


La pronuncio decisa e di improvviso si alza un leggero venticciolo. I sacchetti prendono fuoco piano e lentamente bruciano fino a diventare cenere.
Tutto si ferma e torna come prima.
Sospiro felice che tutto sia andato bene e mi alzo guardando Cass.
Ha funzionato secondo te?” gli chiedo.
Lui chiude gli occhi e poi li riapre. “Si. Ha funzionato. Questo posto è pulito adesso.”
Sorrido allegramente e prendo la bottiglia che avevo messo da parte.
Poi stringo la mano di Castiel e torniamo di sopra.
Castiel si mette comodo sul letto, ma è inquieto. Posso vederlo.
Prendo due bicchieri e apro il vino.
Aspettami qui, torno subito.” gli dico dandogli un bicchiere.
Lui annuisce e mi sorride. Io invece prendo dalla mia borsa una busta e vado in bagno.
Mi cambio e indosso la biancheria che avevo comprato proprio per questo viaggio.
E' semplicemente pizzo nero, ma io trovo che sia molto carino.
Esco dal bagno e raggiungo Cass sul letto. Gattono fino a lui e gli prendo il bicchiere dalle mani. Lo poggio sul comodino e poi lo bacio.
Lui fa un grosso respiro e mi accarezza le braccia.
Mi allontano poco da lui e gli bacio la guancia. “Questo completino l'ho comprato per te.” gli dico sorridendo.
Lui mi guarda e sorride. “Sei bellissima.” mi sussurra.
Mi bacia di nuovo e poi mi stringe piano facendomi accoccolare stretta a lui.
Allison.. devo dirti una cosa.”
Ti ascolto.”
Lui fa un grosso respiro e mi allontana poco da lui per guardarmi in viso. “Voglio cadere. Voglio perdere le ali e rinunciare alla mia Grazia. Voglio diventare umano. Non so ancora come, perchè io sono un essere un po' particolare, ma voglio farlo.”
Lo guardo e il mio respiro si ferma per un attimo. Sono felice di questo, ma voglio che Castiel sia sicuro di quello che vuole fare.
Sei sicuro? Voglio dire, sono felice.. Io ti amo e ti amerò ancora di più quando sarai totalmente umano.. Ma.. sei sicuro? Perchè Cass, quando lo farai non potrai tornare indietro.”
Lui annuisce sicuro e mi bacia dolcemente. “Sono sicurissimo. Io ti amo e voglio stare con te e Gabriel.. Invecchiare insieme a te amore mio e vedere nostro figlio crescere.. Voglio che il mio cuore vada a ritmo col tuo e non veloce come se stesse per esplodermi. E voglio amarti per il resto dei miei giorni da umano.”
Gli sorrido con gli occhi pieni di lacrime e lo abbraccio forte. “Allora troviamo un modo!” esclamo.
Lui ride e mi spinge delicatamente indietro fino a mettermi sdraiata.. poi si sistema su di me.
Allison.. posso farti una domanda?” mi chiede.
Annuisco e gli accarezzo i capelli.
Chi è Scooby-Doo?” mi chiede.
Lo guardo e scoppio a ridere. “E' un cane che caccia il soprannaturale.”
Un cane? Ma non è possibile.. Voglio dire.. Non è possibile.”
E' solo un cartone animato.. Per divertire i bambini.”
E i bambini si divertono?”
Si..”
Ma io non capisco.. Un cane che..”
Lui parla, parla.. ma io non lo sto ascoltando.
Quello che sento è l'eco della sua voce quando mi ha detto che diventerà umano. Io lo amo.. Lo amo tantissimo.
Gli poggio il dito sulla bocca e lo bacio. “Basta parlare.” gli sussurro.
Sorride e mi bacia il collo. Ed io stringo forte.
E' il mio messaggero spettinato.. O meglio.. il mio umano spettinato.

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Capitolo 45
*** In my time of dying ***


In my time of dying


Cass è con Sam e Dean per dar loro una mano. O almeno così ha detto.
Io credo invece che siano loro che stanno aiutando lui per quella questione del diventare totalmente umano.
Ed io sono a casa, nell'attesa che torni, entro due ore circa, e sto preparando la torta Allison per lui.
Non vedo l'ora che torni a casa.
Dopo la nostra luna di miele è come se.. come se mi sentissi ancora più vicina a lui. E credo che lo stesso valga per lui.
Le cose tra noi procedono bene.
Meglio di quanto non siano mai andate e mi sento bene.. Mi sento benissimo e sono felicissima.
Ho un marito, un figlio meraviglioso e una casa bellissima in cui preparare torte per il mio sposo.
Rido da sola, come una scema, mentre aggiungo le uova e rispondo al cellulare.
E' Cass.
Amore..” gli dico allegramente.
Ciao amore mio. Cosa stai facendo senza di me?”
Sospiro e faccio spallucce.. “Mi sto divertendo tantissimo con il nostro vicino di casa.”
Che cosa? Perchè il nostro vicino di casa è in casa nostra?” mi urla.
Sento le risate di Sam e Dean e scoppio a ridere anche io.
Povero amore mio.. Dovrei smetterla di fargli certi scherzi.
Castiel sbuffa e lancia improperi contro Sam e Dean e le loro risate. E spiega loro quanto potrebbe diventare pericoloso di fronte alla gelosia.
Scherzavo.. Sto preparando la torta Allison per te.”
Deliziosa. Non vedo l'ora di tornare a casa.”
A proposito di questo..” gli dico assaggiando l'impasto “Quanto ci vuole prima che torni?”
Due ore circa.. Gabriel è ancora al parco con Sirahel e Stefany?” mi chiede.
Si amore. Come quando mi hai chiamata l'ultima volta, mezz'ora fa.”
Lui sorride e fa un grosso respiro.
Io invece mi volto per prendere un altro po' di zucchero e mi ritrovo davanti Sebastian.
Sobbalzo appena, e devo essermi lasciata fuggire un qualche suono, perchè Cass si è allarmato e ora mi sta chiedendo insistentemente che succede.
Niente amore..” gli dico fissando il demone “Solo, devo andare.. Sto bruciando la torta. Ci vediamo tra qualche ora ok?”
Castiel non sembra molto convinto, ma sospira e acconsente e dopo qualche secondo riattacchiamo.
Poggio il cellulare sul tavolo e guardo Sebastian.
Tu hai sempre la pessima abitudine di comparire in casa della gente senza invito?” chiedo.
Sebastian ride e si mette le mani in tasca. “Che posso dirti tesoro.. mi piace questa casa.”
Alzo un sopracciglio e annuisco piano abbassando per un attimo gli occhi.
Questo demone mi irrita, Mi irrita davvero tantissimo.
Io vorrei.. ucciderlo e sento una rabbia crescermi dentro mentre se ne sta qui quasi come fosse un mio amico.
Rialzo lo sguardo e lui e a pochi centimetri da me.
Cerco di indietreggiare ma sono proprio attaccata alla cucina e non ho via d'uscita.
Sai cosa ho scoperto?” mi sussurra guardandomi negli occhi “Ho scoperto che tu sei immune ai miei poteri.”
Cosa? Ma di che parla?
Quindi..” si muove appena e sento un lancinante dolore all'addome.
Questo brutto bastardo mi ha appena accoltellato..
Sgrano gli occhi per il dolore e abbasso gli occhi verso la sua mano.
Ho capito che mi sarebbe bastato ucciderti come si uccide un comunissimo mortale.. E ora che non lavoro più per Lucifero posso farlo.” dice ancora.
Rigira il coltello nella mia carne e mi sento come se stessi andando a fuoco.
Lo guardo negli occhi e non so come, mi viene in mente qualcosa che non ricordo di aver mai fatto.
Alzo la mano e la poggio sulla sua fronte.
Inizio a recitare una formula che non sapevo nemmeno di conoscere.
Sebastian mi fissa perplesso e poi da lui si irradia una luce forte.
Indietreggia portando il coltello con sé e cade a terra morto.
L'ho ucciso!
Rido appena e mi accorgo che dalla mia bocca cade lento e denso del sangue.. Tanto sangue.
L'ho ucciso! Ma anche lui ha ucciso me.
Avanzo piano cadendo in ginocchio e tossisco.
Ora ho freddo e mi gira la testa.
Cado sdraiata e fisso il soffitto sopra di me.. Tocco con le mani il mio sangue tutto intorno e tremo.
Penso al mio piccolo.. Starà bene con Cass. Lui sarà felice col suo papà.
Due ore! Devo resistere solo due ore. Castiel sta tornando.


*****

Allora Cass, che fa la tua mogliettina senza di te?” mi domanda Dean con quella sua tipica faccia da schiaffi.
Lo guardo di sbieco e borbotto un fottiti mentre rimetto il cellulare in tasca.
A parte lo stupido scherzo del vicino, c'era qualcosa che non quadrava nella nostra telefonata.
Ho una brutta sensazione.
Smettila Dean, non fare l'idiota” lo riprende duro Sam, come al solito il più comprensivo.
Che ho detto?” si difende l'altro “Era solo una battuta...”
Va bene basta ragazzi” mi intrometto io per fermare la discussione “possiamo andare avanti?”
Uhm.. ok” dice Sam “allora Cass, il punto è questo: siamo in un vicolo cieco. L'unica cosa che sappiamo è che Anna si strappò la Grazia e... nacque umana. Ho fatto centinaia di ricerche e non ho trovato nulla che mi dicesse di più. Si parla di angeli caduti, diventati umani, ma non di come hanno fatto a diventarlo. Cass? Mi stai ascoltando?”
Lo guardo e non ricordo una parola di quello che mi ha appena detto.
Scusami Sam...io.. devo andare.” e mi alzo dalla sedia.
Che c'è che non va, amico?” mi domanda Dean.
Alzo le spalle. “Non lo so... c'era qualcosa di strano prima nella voce di Allison.. devo andare a casa, subito.”
Sparisco dalla stanza del motel nella quale mi trovavo insieme ai Winchester e mi trasporto a casa nostra.
Zolfo.
Oh Dio del cielo... sento il terribile lezzo dello zolfo.
Allison? Allison?” la chiamo estraendo dalla mia giacca il mio pugnale.
Castiel...” la voce di Allison mi arriva debole, appena un sussurro.
Corro in cucina e trovo il corpo di quel bastardo di Sebastian proprio davanti alla porta.
Sposto lo sguardo e vedo...
Allison! Oddio amore!” mi precipito accanto a lei, è stesa a terra in un lago di sangue.
Lei mi sorride e mi tende la mano. “Cass... sei tornato prima...”
La prendo tra le braccia e noto la profonda ferita allo stomaco, perde tantissimo sangue ed è pallida.
Ally...” mormoro io tentando di non piangere.
La situazione è gravissima.
Hai visto Cass? L'ho ammazzato...” fa una pausa e tossisce, perdendo sangue dalla bocca “ho ammazzato quel mostro come.. come facevi tu. L'ho esorcizzato...” mi racconta.
Io annuisco e prendo un fazzoletto dalla mia tasca per asciugarle le labbra. “Brava amore mio.. l'ho sempre detto che tu sei un angelo...”
Mi sorride e mi accarezza il viso. “Sto morendo...”
Spalanco gli occhi. “Non dire sciocchezze, ora ti porto all'ospedale...” e faccio per muoverla, ma lei geme di dolore.
No Cass! Fa troppo male...”
Ok..ascolta amore... se sei riuscita a neutralizzare quel demone, puoi fare anche questo. Concentrati Allison... concentrati su te stessa. Devi sentire una specie di... calore nel petto...” le spiego confusamente, sperando che sia in grado di guarirsi.
Lei annuisce lievemente e cerca di farlo.. ma dopo alcuni secondi scuote il capo. “Non ci riesco amore... non ci riesco... “ mi dice piangendo.
Dobbiamo andare all'ospedale amore.. subito, adesso...” ma lei mi prende per le mani e mi ferma.
Castiel... è finita per me...”
No!” urlo.
Sta' tranquillo mio amato.. questa volta.... sono certa che andrò in paradiso... grazie a te...abbi cura di nostro figlio...”
No Ally non parlarmi così... non lo fare...”
Mi sorride dolcemente mentre i suoi occhi si... spengono. “Mi daresti un bacio?”
Mi chino su di lei e le bacio le labbra. “Non mi lasciare Ally... ti prego no...” singhiozzo.
Mi guarda negli occhi e spira tra le mie braccia.
Un freddo glaciale mi congela il sangue, la netta sensazione della sua anima che si stacca dal corpo, e il dolore più lancinante che io abbia mai provato, fanno si che io levi in aria un grido disperato.
La cullo tra le mie braccia e in questo momento sento la presenza di Sir dietro di me.
Ma che...” si ferma quando vede la triste scena “oh no!”
Cade in ginocchio accanto a sua figlia, la guarda a bocca aperta, mentre le lacrime iniziano a scendere copiose dai suoi occhi.
Riportala indietro Sirahel..” gli chiedo piangendo “ti scongiuro, riportala indietro...”
Lui non stacca gli occhi da Allison, scuotendo il capo e piangendo.
Io non posso Cass... non posso... è in Paradiso, la sento... lì non posso andare...” dice afflitto.
Tu devi!” gli urlo stringendola a me “E' tua figlia, devi riportarla indietro!”
Non posso! Dannazione, non posso... non posso entrare in Paradiso...”
Allison... perché... perché proprio ora... torna da me...” le sussurro ingenuamente, come se lei potesse in qualche modo tornare.
Affondo il viso nei suoi capelli e piango come non avrei mai creduto possibile, mentre suo padre nasconde il viso tra le mani singhiozzando.
Non posso averla persa così, non posso.
Lei è la mia vita. Senza di lei preferisco morire.

*****

Sento suoni confusi.. E mi sento leggera come una piuma.
Mi sembra di essere capace di volare.
Sono davanti a casa e sto guardando Castiel e Gabriel giocare con gli irrigatori del prato.
Mi ricordo questa scena.
Gabriel aveva appena iniziato a camminare e quella giornata scacciò definitivamente la tristezza di Castiel per la morte di Gabriel.
Ma è stata due mesi fa, quindi perchè la sto guardando.
Oh.. ma certo!
Sto sognando. Probabilmente la coltellata di Sebastian mi ha fatto perdere i sensi e ora.. ora sto sognando il mio bellissimo bambino che gioca col mio bellissimo marito.
Questo è davvero un bel sogno. Sto sognando la mia famiglia e non c'è niente di più meraviglioso di loro.
Non stai sognando!”
Sobbalzo appena e mi giro di scatto..
Davanti a me ci sono un uomo e una donna. Sono entrambi.. particolari, e il ragazzo mi fa sorridere.
E' leggermente buffo, ma dallo sguardo molto dolce. Credo che sia una specie di genio.. Perchè di solito i geni hanno il suo aspetto.
La donna invece sembra un tipo.. tosto.
Chi siete?”
Io sono Pamela e lui è Ash.” mi risponde la donna indicando il ragazzo.
Ok.. decisamente questo non è un sogno.
E se lo è, è il più strano che io abbia mai fatto.. E ho fatto parecchi sogni strani.
Io sono Allison.. e sono un po'.. confusa al momento.” dico.
Non so nemmeno chi sono queste persone, ma sento che sono le uniche che possono in qualche modo aiutarmi.
Sospiro e mi guardo intorno.
Castiel e Gabriel non sono più in giardino.. A dire il vero io non sono nemmeno dove mi trovavo prima.
Sono in una specie di bar e Ash si è appena seduto davanti ad un computer da cui si elevano ad alto volume migliaia di diverse voci.
Sono.. angeli?
Perchè sul tuo computer ci sono voci di angeli che parlano di ribelli?” chiedo.
Pamela e Ash mi guardano perplessi.
Capisci quello che dicono?” mi chiede Pamela.
Annuisco e la guardo e d'un tratto i miei ultimi minuti prima che questo strano “sogno” iniziasse, mi si ripresentano chiari davanti alla mia mente.
Oh mio Dio!
Sono morta e sono in Paradiso.
Scoppio in lacrime e mi siedo. “Sono morta?” chiedo.
Sento Pamela ed Ash bisbigliare qualcosa e poi, Ash mi da un birra e si siede accanto a me.
Mi dispiace.” mi dice soltanto.
Ma.. ma..” balbetto cercando le parole giuste. “Castiel e.. mio figlio..”
Castiel?” mi chiede Pamela.
Annuisco e la guardo.. “Lui è.. mio marito, e mio figlio si chiama Gabriel, ha nove mesi.”
Castiel, l'angelo è tuo marito?” mi chiede ancora Pamela.
Si! Tu, lo conosci?”
Mi ha bruciato gli occhi..”
Oh cielo! Castiel ha ucciso questa donna?
Oh no tesoro. Non è stato lui ad uccidermi.” mi rassicura.
Credo di avere scritto in faccia quello che penso. Mio padre me lo diceva sempre che si capisce subito quello che penso.
E' stato un demone, mentre aiutavo Sam e Dean Winchester.” mi spiega.
Sam e Dean?
Guardo Ash quasi a chiedergli a lui com'è successo di morire.
Lui mi guarda e sospira. “Anche io sono morto tentando di aiutarli.” mi dice “Ma erano bravi ragazzi. Simpatici. Chissà se stanno bene.”
Stanno benissimo..” dico io “Sono un po' confusi perchè sulla Terra sta succedendo di tutto. Ma stanno bene.”
Pamela ed Ash si scambiano uno sguardo.. quasi complice e poi mi guardano.
D'un tratto dal computer di Ash si alza un urlo fortissimo.
Ma che succede?” sussurra lui.
Stanno cercando me.” dico io dicendo loro quello che gli angeli stanno urlando “Sono un'anima un po' particolare.”
Mi alzo e Ash e Pamela fanno lo stesso.
Devi andare nel tuo Paradiso personale.. Il posto in cui ti abbiamo incontrato.” mi spiega “Lì sarai al sicuro.”
Annuisco ma onestamente non so nemmeno come tornarci.
Solo... pensaci intensamente e ci arriverai.” mi dice Ash.
Sorrido e li saluto, poi chiudo gli occhi e mi ritrovo dentro la mia casa.
Castiel sta bevendo un sorso d'acqua, ma non appena mi vede, posa il bicchiere e mi raggiunge.
Mi stringe il viso dolcemente tra le mani e mi bacia..
Io ricambio e mi ritrovo a piangere perchè mi rendo conto che lui non è.. reale come il mio Cass, sulla Terra.
Cuore mio..” mi sussurra “Non piangere.. Verrò a prenderti.”
Lo guardo perplessa e non sono sicura di quello che ha detto...
Sto per chiederglielo, ma sento qualcosa tirarmi i pantaloni.
Abbasso gli occhi e Gabriel è lì sorridente.. Gli sorrido e lo prendo in braccio mentre lui mi poggia le manine sul viso. “Ciao amore mio..” gli sussurro.
Castiel mi guarda e mi bacia i capelli. Poi mi prende per mano e mi porta in giardino.
Verrò a prenderti..” mi sussurra di nuovo.
Sospiro e spero che quello che dice, si riferisca a quello che penso.
Forse Cass verrà a prendermi.. o forse sono io che immagino di sentirgli dire queste cose..

Quello che conta comunque, è che anche qui, sono con la mia famiglia.


*****

Allison è morta.
L'ho tenuta tra le braccia per lungo tempo, l'ho cullata come se fosse una bambina, mentre Sirahel buttato a terra, fissava il vuoto.
Poi mi sono alzato, l'ho portata in camera e l'ho adagiata sul nostro letto, su quelle coperte e quelle lenzuola che profumano sempre di lavanda.
Il letto sul quale l'ho amata tante volte, dove abbiamo concepito nostro figlio.
Ora accoglie il corpo senza vita della mia ragione di vita.
Sir mi ha appena raggiunto, si siede sull'altro lato del letto e la guarda.
Se non posso riportarla indietro” dico rompendo il silenzio “voglio morire.”
Taci, non dire stronzate.” è la risposta amara dell'Arcangelo.
Mi volto a guardarlo e mi accorgo che gli occhi mi fanno male da morire per le tante lacrime versate.
Anche Sir ha gli occhi rossi di pianto e improvvisamente mi sembra molto più vecchio.
Non ce la faccio senza di lei... e non posso resuscitarla, nemmeno tu puoi. Dunque l'unica cosa che mi è rimasta da fare è... pugnalarmi e farla finita.”
Cass.. smettila con questi discorsi o è la volta buona che ti massacro di botte” si ferma e mi guarda “non pensi a tuo figlio? Orfano in un colpo solo di entrambi i genitori? E non pensi a me? Perderei due... figli in un attimo?”
Abbasso lo sguardo e sospiro, in questo momento non riesco a pensare a niente che non sia Allison è morta e io voglio morire.
E allora devo fare qualcosa per riportarla indietro... perché mi sembra di impazzire senza di lei...”
Allungo una mano e le accarezzo i capelli.
Sono così morbidi, lucenti. Adoro i suoi capelli, accarezzarli, sentirne il profumo, affondare in viso in quelle onde mentre facciamo l'amore.
Il suo sorriso, quelle fossette sulle guance. Io non posso aver perso tutto questo, mi rifiuto di crederlo!
Mi alzo di scatto perché mi è venuta in mente un'idea folle.
Farò un patto.” annuncio serio.
Cosa?” Sir si alza e mi raggiunge “Tu sei completamente pazzo, un angelo non può fare un patto!”
Sì che posso... lo farò.” ripeto sempre più convinto.
Nessun demone farebbe un patto con te, tu... non sei un comune mortale, non hai un'anima come loro!”
Ho quella di Jimmy, quella è buona, no?” ribatto io senza senso, che diritto ho io di condannare Jimmy alla dannazione?
L'Arcangelo scuote il capo. “L'unico motivo per il quale io non mi pianto un coltello nel cuore, siete tu e Gabriel” mi dice a denti stretti “non ti permetterò di fare una sciocchezza!”
Io non voglio vivere senza di lei!” grido esasperato “Non ce la faccio! Amo mio figlio ma... non ce la faccio senza Allison, io ho... dato tutto per lei... io voglio lei...” inizio a piangere di nuovo, come un ragazzino.
Sirahel si avvicina di più e mi abbraccia, sorprendendomi per tanto calore e quasi imbarazzandomi per il gesto inaspettato.
C'è un modo ragazzo mio...” mormora quando riprendo il controllo delle mie emozioni.
Quale? Ti supplico dimmelo, farò di tutto.” lo esorto mentre la speranza mi rianima.
L'Arcangelo sospira. “Se ci fosse stato nostro fratello Gabriel” inizia serio “sarebbe stato facile. Ti avremmo di nuovo fatto da scudo e tu saresti potuto andare e tornare dal Paradiso come se niente fosse. Ma adesso sono solo, lo scudo sarà più debole. Ma è l'unico modo che abbiamo per... provare a riavere la nostra Allison.” conclude guardandola.
Il mio cuore batte più rapido che mai, vado a riprenderla!
Sì mio Dio, vado a riprendere il mio amore!
Dimmi cosa devo fare e io lo farò” assicuro convinto.
Lui annuisce e tira un altro sospiro. “Avrai poco tempo, davvero poco, e se ti trovano, non tornerai più indietro. Ti uccideranno” mi avvisa.
Io scuoto il capo. “Venderò cara la pelle, non mi avranno facilmente. Vado, trovo Allison e... corro più veloce che posso.”
Sì, esattamente. Trovala e inizia a correre, perché spezzare l'equilibro di un Paradiso personale, avvisa immediatamente gli angeli. Ora va a sdraiarti figliolo, e preparati perché sarà doloroso. Sarà un po' come morire perché ora sei in un corpo umano.”
Annuisco e vado a sdraiarmi accanto ad Allison, sicuro che al mio risveglio lei sarà di nuovo con me.
Sono pronto.”
Sirahel mi posa una mano sulla fronte e una sul petto, e inizia a recitare una formula che ricordo vagamente.
Un dolore terribile mi pervade, simile a quello provato quando mi strapparono a forza dal mio tramite.
Grido di dolore e...

Che ci faccio davanti casa nostra? Non dovevo andare in Paradiso?
Sospiro e mi rendo conto che in effetti ci sono, questo è il Paradiso di Allison.
Mi incammino lungo il vialetto e arrivo davanti alla porta, lasciata socchiusa.
La spingo e la scena che mi si presenta, mi stringe il cuore.
Ci sono Allison e Gabriel che giocano a terra con dei pupazzetti e... io sul divano che li osservo.
Ricordo quel giorno, mio fratello era morto da poco ma la mia famiglia era riuscita a curare la mia tristezza.
Allison si volta a guardarmi e sbianca, mentre l'altro io e Gabriel non si accorgono di nulla.
Certo, non sono reali.
Lei si alza e avanza verso di me.
Cass?” pronuncia il mio nome con voce tremante, e io scoppio a piangere.
Sei venuto a prendermi!” e si butta tra le mie braccia.
Sì amore sì... sono venuto a prenderti anche in Paradiso! Questo non è il tuo posto, non adesso, andiamo via!”
Lei mi guarda e singhiozzando annuisce. “Torniamo a casa!”
La prendo per mano ed esco da quella che sembra la nostra casa, ma è solo un ricordo di Allison.
Appena fuori, inizio a correre trascinandola dietro di me.
Corri amore, corri veloce! Se ci trovano è la fine!” le urlo.
Corriamo a perdifiato, mentre mi accorgo... no, sento che i miei cosiddetti fratelli si sono già accorti dell'intrusione.
Ci inoltriamo in una bosco che è apparso dal nulla e arriviamo ad una serra.
Castiel, aspetta.” tuona una voce.
Mi fermo immediatamente e lo riconosco. “Joshua?” chiamo guardandomi intorno.
Appare un uomo di colore, di una certa età. In realtà quello è il suo tramite, il tramite dell'angelo Joshua, il giardiniere di Dio.
È l'unico che attualmente parla con Lui.
Deglutisco e faccio da scudo ad Allison. “Ti prego, punisci me e lascia andare lei. Abbiamo un figlio piccolo, ha bisogno della madre.”
L'angelo accenna un sorriso. “Non farò del male a nessuno dei due, mio piccolo fratellino. Voglio solo darti un messaggio da parte di nostro Padre.”
Io e Ally ci guardiamo e sorridiamo. Dio ha un messaggio per me! Allora... c'è ancora da qualche parte!
Dimmi pure” dico chinando leggermente il capo.
Smettila di cercarlo, ragazzo” inizia secco “non vuole essere trovato.”
Sgrano gli occhi. “Cosa?”
Hai capito bene. Questa guerra, non è affar Suo. Ciclicamente si ripete e non vuole più saperne.”
Ally mi stringe la mano.
Non.. non può essere” protesto “non Gli interessa dei Suoi figli? Né di noi angeli né degli umani?”
L'angelo scuote il capo. “Dovete essere voi a combattere questa guerra, Lui ti ama per cui ti ha resuscitato e ora ti permetterà di tornare sulla Terra. Ma non farà più nulla. Ora andate, e ricordate questo messaggio.”


Apro gli occhi e con uno scatto mi metto seduto, respiro affannosamente e ho la nausea.
Allison urla e si mette seduta anche lei, ci guardiamo e automaticamente ci buttiamo uno nelle braccia dell'altro, piangendo.
Per la miseria Cass!” esclama Sir felice “Ce l'hai fatta!”
Ho avuto tanta paura Ally, tanta paura...” le dico stringendola forte.
Anche io amore mio, anche io!” singhiozza lei.
Sir tace, lasciandoci sfogare tensione e paura con lacrime e abbracci.
Poi Allison scioglie l'abbraccio e si volta a guardare l'Arcangelo, che si è seduto accanto a lei.
Figlia mia... ti avevo perso un'altra volta... ho creduto di morire!” le dice senza riuscire a trattenere le lacrime.
Ally annuisce ed è come se si trattenesse.
Ma poi si scioglie e si butta tra le braccia del padre. “Oh papà! Non piangere ora sono qui!”
Si tengono stretti e sono felici, siamo felici.
Allison è tornata da noi, sono andata a recuperarla perfino in Paradiso.
Mi scoppia il cuore dalla gioia, ma le parole di Joshua mi martellano nella testa.
Per il momento, l'unica cosa a cui voglio pensare, è il ritorno della mia vita.
Del mio unico ed eterno amore.
Allison è di nuovo con me.

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Capitolo 46
*** Falling ***


Falling



Dovrei essere felice.
E in effetti lo sono, infinitamente felice.
Allison era morta tra le mie braccia e io non potevo andare a prenderla come avevo fatto quand'era finita all'inferno.
Ma poi suo padre, che la ama da impazzire, mi ha permesso di andare a recuperarla.
È stato doloroso, mi sono sentito strappare di nuovo dal mio corpo.
Ma non mi importava, poteva farmi quello che voleva purché servisse a riaverla.
E ora è tornata da me, da noi.
Per cui sì, sono felice, immensamente felice.
Ma c'è qualcosa che guasta questa mia felicità, che la macchia e che mi fa stare male mentre dovrei solo saltare di gioia.
Le parole di Joshua mi tormentano, un tarlo nel cervello che non mi lascia un attimo.
Dio non ne vuole sapere di noi.
Io non... riesco a rassegnarmi.
Non posso credere che mio Padre si disinteressi così dei Suoi figli, non è possibile. Perché? Se lo facesse con me, capirei. Ho disobbedito e vivo con una donna che ho addirittura sposato, quando a noi è proibito.
Ma tutti gli altri? E gli umani?
Anche Allison è colpita da ciò, ma meno di me. È come se in fondo se l'aspettasse per cui non è sorpresa più di tanto.
Per me invece è stato terribile, un macigno che improvvisamente mi è caduto addosso.
Lei è adorabile, nonostante sia ancora scossa per quello che le è accaduto, cerca di confortare me.
Ma non riesco a reagire e a volte... bevo.
No, non mi ubriaco, ma provo sollievo bevendo un po'.
Sicuramente mi farà bene in questo momento, visto quello che sto per fare.
Non ho dimenticato il mio proposito di diventare umano, totalmente umano. È solo che l'unico modo che io conosca ma che non ho detto a nessuno, è molto, molto doloroso.
E mi spaventava a morte, non avevo il coraggio di farlo.
Ora l'ho trovato però, sì ho trovato il coraggio di darci letteralmente un taglio.
Non voglio più essere un angelo, non solo perché così sarò davvero un uomo e sarò ancora più vicino alla mia famiglia, ma anche perché... non voglio tornare mai più nei ranghi.
Io servivo Dio, mio Padre, non i miei superiori. E obbedivo ai loro ordini perché ero convinto che venissero da Lui.
Invece non era così, non ultimamente almeno.
I miei superiori mi hanno fatto fare cose sbagliate, che non erano ordini di Dio.
Allora basta.
Ora sono qui in ginocchio, nascosto in quello che una volta credo fosse un supermercato, mentre ora è solo un grande magazzino buio e fatiscente.
Butto giù un sorso di whisky e mi tolgo la giacca e poi la maglia.
Sto per distruggere quattromila anni della mia esistenza, ma non mi importa.
Taglierò le mie ali, le trancerò di netto, e la mia Grazia si spegnerà. Diventerò un comune mortale.
Sospiro profondamente e spiego le mie ali. Solo io posso vederle, ad occhio umano sono invisibili.
Ma io le vedo, e le sento. Grandi e forti, mi hanno trasportato da una parte all'altro del mondo, dal Paradiso all'Inferno.
Ora non le voglio più, sono ingombranti, pesanti. Mi fa male solo pensare di averle.
Le sbatto un'ultima volta, solo per... sentire il vento che generano.
Prendo il pugnale angelico che ho portato con me e dopo aver bevuto ancora un po', stringo i denti e taglio via l'ala destra.
Un dolore mai provato in vita mia mi toglie il respiro.
Grido disperatamente e il cuore batte all'impazzata.
Affanno e cerco di non cadere in avanti mentre sento il sangue scorrermi lungo la schiena.
Bevo di nuovo per farmi forza e con mano tremante, poggio la lama sull'attaccatura dell'ala sinistra, respiro a fondo e la taglio con un colpo secco.
Tutte le imprese della mia vita mi si presentano davanti agli occhi della mente, e il sangue scorre veloce dalle mie ferite al pavimento polveroso.
Mi giro a guardare dietro di me e le vedo.
Due grandi ali incenerite. Somigliano un po' a quelle di Gabriel quando l'abbiamo trovato morto.
Chiudo gli occhi perché la testa ha iniziato a girarmi velocemente.
Non posso svenire qui, morirei dissanguato. E non voglio morire, non adesso che finalmente ho preso una decisione definitiva.
Mi rialzo a fatica e recupero la mia giacca, la indosso anche se la stoffa sfregando contro i tagli aumenta la mia pena perché non posso andare in giro sanguinando. Devo nascondere quello che mi sono fatto.
Esco dal magazzino e il sole mi ferisce gli occhi, molto più di quanto non facesse solo un'ora fa.
Ho freddo, tanto freddo e credo di avere già la febbre.
Casa nostra è a pochi isolati da qui, posso farcela. Devo farcela.
Non so come reagirà Allison quando vedrà cosa ho fatto.
Ho la sensazione che non sarà felice di vedermi sanguinare così, di sapere che mi sono tagliato le ali da solo, in un posto buio e sporco e bevendo per alleviare il dolore.
Ma era una cosa che dovevo fare da solo, senza l'assistenza di nessuno.
Sirahel lo so già come reagirà.
Si incazzerà da morire, e non per le ali tagliate, ma perché non gli ho detto nulla.
Volevo farlo da solo, dire addio alla mia natura angelica da solo. In realtà non le ho detto addio, non le ho detto niente.
Semplicemente mi sono tagliato le ali e tanti saluti!
Sono stanco, ho freddo e voglio tornare a casa mia.
Ally mi curerà, mi coccolerà, e capirà le mie ragioni.
O almeno lo spero.
Arrivo davanti casa e tiro un sospiro di sollievo, ormai sono allo stremo delle forze. La mia giacca è intrisa di sangue e il dolore è atroce. Mi trascino lungo il vialetto e arrivo alla porta, ho le chiavi ma non riesco a muovere la spalla per prenderle dalla mia tasca.
Sollevo una mano e suono il campanello.
Sono certo che non appena il mio amore mi aprirà la porta, cadrò a terra.

*****

Sobbalzo quando suonano alla porta.
Ero assorta nei miei pensieri, mentre cercavo di immaginare come aiutare Castiel a superare lo shock dell'aver scoperto che Dio.. se ne è lavato le mani.
Anche io ci sono rimasta male.
Un tempo pregavo, io pregavo tutte le sere.
Solo, poi col passare del tempo e col mio.. soggiorno all'Inferno, beh.. molte cose sono diventate.. diverse.
Quindi scoprire che il Padre eterno se ne frega di quello che capita, non mi sciocca più di tanto.
Non quanto sciocca Castiel comunque.
Sospiro e getto il sale nella mia mano sulla carne che sto preparando, poi vado ad aprire.
Quello che vedo, mi lascia sgomenta.
Il mio amore è pallido e sanguina.. non so nemmeno da dove.
Lo guardo imbambolata come un'imbecille, incapace di dire o fare niente.
Ciao amore..” mi sussurra lui.
Poi avanza barcollando e mi cade tra le braccia.

Cass!” lo chiamo.. E mi accorgo solo allora che sanguina all'altezza delle spalle.. All'altezza delle sue ali.
Oh mio Dio!
Si è tagliato le ali.
Chiudo la porta con la mano e lo sorreggo fino al divano.. Lo faccio sedere e gli tolgo la giacca per capire quanto è grave.
Ha due.. buchi lì dove c'era l'attaccatura delle sue ali.. Ma perchè l'ha fatto?
Scoppio in lacrime, ma cerco di essere forte. Se non reagisco subito potrebbe morire dissanguato.
Il divano è pieno di sangue e riesco solo ad immaginare quanto ne abbia perso lungo il tragitto..
Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio delicatamente.
Castiel.. Devi restare sveglio ok?” gli dico “Hai perso parecchio sangue e ora ti darò una mano ma devi promettermi che rimarrai sveglio.. perchè se ti addormenti, potresti morire per il troppo sangue che hai perso.. ti prego resta sveglio ok?”
Lui mi guarda e annuisce lievemente.. Credo che senta un dolore pazzesco, perchè è pallidissimo e suda per trattenere le grida.
Solleva piano una mano e mi asciuga il viso. “Non piangere amore mio.. Ti prego. Rimarrò sveglio, te lo prometto.”
Gli sorrido poco, afferro il telefono e chiamo Sirahel, mentre mi siedo accanto a lui e gli accarezzo i capelli assicurandomi che rimanga sveglio.
Papà devi venire qui, subito!” urlo a.. mio padre che mi ha appena risposto al telefono.
Lui non dice niente, riattacca e dopo dieci secondi compare.
Si guarda intorno e poi mi guarda sul divano mentre le mie mani si sporcano del sangue di mio marito.
Che succede? Come..” ma si ferma e mi guarda “Si è tagliato le ali?”
Annuisco e singhiozzo. “Guarisci le sue ferite, ti prego.”
L'Arcangelo sembra furioso, ma anche preoccupato. Si avvicina a Castiel e lo fa piegare in avanti.. Poi poggia le mani sulle sue ferite e chiude gli occhi.
Castiel urla e si dimena..
Soffre, povero amore mio.. Ma dopo qualche minuto, la sua schiena torna a posto e le ferite si rimarginano.
Il mio amore tira un sospiro di sollievo dal dolore. Ma è ancora stordito e si aggrappa a me piangendo disperato.
Gli bacio i capelli e faccio un grosso respiro. “Va tutto bene ora amore. Tra poco sarai come nuovo. Non preoccuparti.”
Lo cullo un po', mentre Sirahel sale di sopra da Gabriel che ha iniziato a piangere e ad urlare.
Dopo qualche secondo, mi allontano da Cass e gli prendo il viso tra le mani. “Perchè l'hai fatto?”
So perchè l'ha fatto. Quello che non so è perchè l'ha fatto così.
Mi guarda e sta per rispondermi, ma Sirahel lo precede scendendo le scale.
Perchè è un idiota!” afferma deciso “Un idiota egoista. Ha scoperto che Dio se ne è lavato le mani e ha deciso che per questo non valeva più la pena essere un angelo.. E si è tagliato le ali, da solo.. e dal suo alito direi bevendo alcol.. Come ho già detto, è un idiota!” urla ancora.
Castiel non dice niente.
Semplicemente mi guarda con quei suoi occhioni blu, forse sperando che io capisca le sue ragioni.
Un idiota..” ripete Sirahel.
Adesso basta!” gli urlo io “Non è un idiota solo perchè le sue aspettative deluse lo rattristano ok? Non è un idiota per questo.. E non ti permetterò di giudicarlo mentre lo guardi come se tu fossi il più intelligente e Santo tra gli esseri. E' triste e disperato.. perchè come ho già detto a Gabriel una volta, lui, al contrario di voi, ha continuato a credere.. Con coraggio e caparbietà. E anche se ora le cose in cui credeva sono andate in frantumi, non importa. Perchè lui ha creduto e ha avuto più coraggio di tutti voi altri messi insieme. Quindi se sei qui per insultarlo, solo perchè ha fatto un gesto dettato dalla sua tristezza, sei pregato di andartene.” gli dico tutto d'un fiato.
Mi dispiace parlargli così, sopratutto ora che ho accettato l'idea che sia mio padre, ma l'affetto che provo per lui, non è nemmeno lontanamente paragonabile all'amore che provo per Cass e nessuno può giudicarlo e dirgli queste cose così cattive.
Sirahel mi guarda e sospira.
Mi dispiace.” dice “Ma ora è meglio che vi lasci da soli. Tornerò dopo a vedere come stai.” dice a Cass.
Detto questo, vola via.
Rimango sola con Castiel che si alza e si reca in cucina.
Afferra una bottiglia di liquore e inizia a bere.
Io invece rimango in soggiorno a fissare il sangue che ha perso e ringraziando Dio, ovunque sia e che se ne sia o no lavato le mani, di averlo salvato. Perchè poteva davvero morire.
Lo raggiungo e gli prendo la bottiglia dalle mani.
Castiel.. potevi morire.” gli sussurro.
Ma sono vivo..”
Ma potevi morire. So che sei triste e so che volevi diventare umano.. Ma anche se ti amo, lasciati dire che sei stato egoista, nei modi e nei tempi Castiel.” gli dico “Potevi diventare umano in qualsiasi altro momento.. Ma lo hai fatto ora.. Quasi come se tu volessi far.. dispetto ai piani alti. Come se volessi fargli capire che non hai bisogno di loro. E potevi morire, ed io e tuo figlio..”
Tu tu tu.. Non si tratta di te Allison.” mi interrompe alzando poco il tono “E sai una cosa? Sei un'ingrata. Ho perso tutto per te, tutto e ora mi vieni a dire che mi sono tagliato le ali solo per fare un dispetto ai piani alti e non per te e nostro figlio.. Sei una testarda, ottusa ingrata umana.”
Deglutisco a vuoto, mentre le sue parole mi passano da parte a parte come lame gelate e ripeto a me stessa che è solo l'alcol misto alla rabbia che parla.
Ma quanto è vero?
Spengo il fuoco dicendo addio alla cena e faccio un grosso respiro.
Riposati.” gli dico.
Poi salgo di sopra.
Mi metto a letto e penso.. Penso ad un modo per aiutarlo e mi rendo conto che io non posso aiutarlo.
Ora è umano e dovrà fare i conti con la sua umanità. Sarà dura ed io non sono in grado di aiutarlo a diventare un uomo.
Mi rannicchio un po' su me stessa e dopo qualche secondo lo sento sdraiarsi dietro di me.
Il suo braccio mi avvolge la vita e la sua bocca mi bacia dolcemente la spalla.
Scusa per quello che ti ho detto..” mi dice “Io non.. non volevo.”
Lo so. Stai diventando umano e il passaggio sarà difficile Castiel. Ed io non posso aiutarti.. Perchè vederti infelice mi rende fragile e la fragilità non è proprio quello che ci serve in questo momento.”
Suona un po' come un saluto, e lo è. Anche lui lo capisce.
Che stai cercando di dire?” mi chiede.
Questa è casa tua Cass.. Hai un figlio che ti ama da morire ed io, io ti amo da impazzire. La porta sarà sempre aperta per te, ma devi diventare un uomo ed io non posso aiutarti.” dico “Credo che dovresti andare con Sam e Dean per un po'.. Credo che ci serva una pausa da tutto questo. Da noi. E quando sarai pronto, io sarò qui ad aspettarti a braccia aperte.”
Lui sospira e si allontana da me. Prende il telefono e si mette seduto sul bordo del letto.
Tu che ne pensi Castiel?” gli chiedo.
Penso che ci serva una pausa.” sussurra.
Poi si alza, e scende di sotto.
Ci serve una pausa.. E tutto sarà diverso..
Forse sarà un bene.. Solo che.. il cambiamento spaventa.

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Capitolo 47
*** Three months ***


Three months


Sono passati tre mesi da quando io e Castiel siamo in.. pausa di riflessione.
Pausa che mi sta.. distruggendo e che tra l'altro è una mia idea.
Faccio un grosso respiro e fisso Gabriel giocare sul tappeto, ai piedi di quel divano che ha accolto il corpo insanguinato dell'uomo che amo più di me stessa, e che mi sono finalmente decisa a cambiare.
Ho provato a lavare via il sangue, e quando ho visto che la macchia non se ne andava mai del tutto, ho provato a coprirlo con un copri divano.
Ma io odio i copri divano, ed è per questo che sono uscita, mi sono recata in un negozio di mobili e ho comprato un nuovo divano.
E' più grande e bello. Crea un angolo ed è bianco e marroncino, abbinato al resto del soggiorno.
Poi ho comprato anche un nuovo televisore.
E' grande e ha l'home theater inserito.
Ho pensato che, quando Cass tornerà, sarà un uomo a tutti gli effetti, e in quanto tale vorrà un bel televisore per guardare la partita, o un film.
Così ho preso questo bel televisore per lui.. E anche un po' per me.. Perchè a me piace tanto guardare la tv, sopratutto se posso farlo abbracciata all'uomo che amo, in una fredda giornata di inverno.
E' alquanto impossibile a dire il vero, che io viva una fredda giornata.. Vivo a Los Angeles e qui fa sempre caldo.. Mi accontenterò di una fresca giornata e spero che il mio uomo sia qui con me.
E più tardi, nel pomeriggio, mentre Gabriel sarà dai nonni, andrò dal parrucchiere. Ho deciso che mi taglierò i capelli.. Voglio.. voltare pagina e guardare al futuro con la mia famiglia.
Mi manca Castiel. Mi manca tantissimo.
Raggiungo il mio piccolo amore sul tappeto e lo prendo in braccio.
E' molto triste da quando il suo papà se ne è andato.
Lui piange spesso, sopratutto di notte. E quando lo prendo in braccio si stringe a me con tutte le forze, quasi volesse avvolgere con le sue piccole braccia, sia me che suo padre.
Anche ora lo sta facendo.
Gli bacio la guancia e mi siedo con lui in cucina.
E' assetato da un paio di giorni a questa parte.. E anche ora, mentre lo tengo tra le braccia, lui beve dal suo biberon la camomilla che gli ho preparato.
Gli piace tanto la camomilla..
Gli bacio i capelli e quando smette di bere, lo metto seduto sul tavolo tenendolo dolcemente.
Gli sorrido e mi schiarisco la voce.
Sai amore della mamma..” gli dico “Lo so che ti manca il tuo papà e sei tanto triste da quando lui se ne è andato. Ma..”
Gabriel mi guarda e mi poggia le mani sul viso.
Molti direbbero che non capisce quello che gli sto dicendo, ma io credo che in qualche modo lui comprenda le mie parole.
E' un bambino sveglio e decisamente non comune, e il modo in cui mi guarda, il modo in cui mi accarezza il viso con le sue manine profumate, sembra confermare la mia testi, secondo la quale lui capisce perfettamente tutto quello che gli succede intorno e, in questo momento, quello che gli sto dicendo.
Ma il tuo papà e la tua mamma ti vogliono tanto bene.. E sono sicura che papà tornerà presto a casa. Vedi, lui, e anche io, eravamo un po' confusi, così per il bene di tutti noi.. abbiamo deciso di separarci per un po'. Ma questa non è colpa tua perchè quando il tuo papà telefona, è sempre per chiedere di te e di come stai e per dirmi di dirti che ti ama tanto e che non vede l'ora di abbracciarti forte.” gli dico ancora.
Lui mi sorride poco.
Papà tornerà presto, vedrai. Fino ad allora, io ti farò le coccole per due. Per me e per il tuo papà.” gli faccio un po' il solletico e lo sbaciucchio mentre lui ride gioioso.
Lo abbraccio stretto e gli faccio tantissime coccole.
Poi vado ad aprire la porta. Sono i ragazzi che mi hanno appena portato il divano nuovo.
Tutto è pronto per Castiel.. Ora, manca soltanto lui


*****

Ehi Cass, però te la cavi bene con la pala, non me lo sarei mai aspettato!” si complimenta Dean mentre usciamo da un vecchio cimitero.
Da circa tre mesi viaggio con loro in lungo e in largo, non ho più le ali per cui mi sono adattato a stare sul sedile posteriore dell'Impala Winchester.
La cosa positiva è che mi posso sdraiare come e quando voglio.
Avevi dubbi?” rispondo risentito “E poi non è che ci voglia poi molto a dissotterrare una bara!”
Questo lo dici tu! Ci vuole maestria anche in quello. Anche se devi migliorare col salt 'n' burn! ”
Lo guardo e scuoto il capo sospirando. “E io che ti rispondo anche.” mormoro mentre raggiungiamo l'auto.
Sam ci ascolta e ridacchia per conto proprio, di solito evita di intromettersi in questi stupidi discorsi nei quali Dean mi trascina.
Allora ragazzi, ora che si fa?” chiede Dean a tutti e due.
Sam fa spallucce. “Pizza e birra?”
Dean alza la mano e lo indica. “Questo sì che è parlare, fratellino! La caccia mette fame, giusto Cass?”
Annuisco distrattamente perché sto pensando ad altro.
Mi manca Allison, da morire.
Da tre mesi sto con i ragazzi, ed è molto divertente lo ammetto.
Diventare umano mi ha fatto capire tante cose, e ora capisco perché gli umani tengono molto all'amicizia e tendono, soprattutto gli uomini, a riunirsi in comitive.
Si mangia e si beve e si fanno discorsi di dubbio gusto: in due parole, è divertente.
Ma io ho una famiglia, ho una moglie e un figlio che mi aspettano a casa e mi mancano così tanto da togliermi il fiato.
Castiel” mi richiama Sam “che c'è? Oggi sei strano. Più del solito.”
Lo fisso per un attimo. “Niente” mi fermo e sospiro “credo di voler tornare a Los Angeles.” dico finalmente.
I due fratelli si guardano.
Beh Cass, ci fa piacere averti con noi, ma se vuoi tornare dalla tua famiglia, è giusto che tu lo faccia. Solo, te la senti?” domanda Dean.
Mi fermo a pensare un attimo: me la sento di tornare a casa?
Quando sono andato via, ero confuso e ferito. E non parlo delle ali che mi sono tagliato rischiando di morire dissanguato.
Ero ferito dentro, nel profondo.
E Allison mi ha proposto questa pausa di riflessione che io ho accettato subito.
Ma non perché volevo prendermi una pausa da lei, ma perché volevo imparare ad essere uomo.
Ora, non è che con i Winchester Bros io sia diventato un gentleman, ma sicuramente ora conosco di più la vita nel senso umano del termine.
Sì Dean, credo di essere pronto a tornare a casa.” rispondo convinto.
Lui annuisce. “Bene ragazzo mio, ti accompagniamo...” ma lo interrompo.
No Dean, voglio tornare a casa da solo. Avete già fatto tanto per me, mi avete insegnato molto. È ora di camminare con le mie gambe. Metaforicamente parlando, ovviamente.”
I ragazzi sorridono e Sam mi da una pacca sulla spalla.
Il nostro ragazzo sta crescendo!”
Possibile che debbano sempre prendermi in giro?
Sì sto diventando grande, tant'è che credo di aver bisogno di un'auto tutta mia.” annuncio sorprendendoli.
Cosa? Oh oh ci sarà da divertirsi!” esclama Dean tutto contento.
Sì ma la mia macchina la scelgo io, quindi abbassa le antenne Dean, non ti farò scegliere per me.” lo avviso serio.
Lui sembra un tantino deluso mentre Sam se la ride di gusto.
E che auto pensi di comprare? Hai già un'idea?” mi chiede Sam incuriosito.
Certo che noi uomini siamo strani. Abbiamo appena profanato una tomba bruciando i resti e ora parliamo di auto.
Beh, sì a dire il vero” ammetto “ho visto qualche auto in giro per le strade che mi è piaciuta. Spero di trovarne una simile.”
Interessante, ha le idee chiare eh Sammy?” dice Dean con un sorrisetto.
Dean, la smetterai mai di prendermi in giro?” gli chiedo retoricamente.
Lui ride e mi stringe una spalla. “Mi sa di noi, amico. Anche se sei diventato uno di noi a tutti gli effetti, è troppo divertente!”
Lo mando al diavolo e aggiungo altre parole poco carine che suscitano l'ilarità del più giovane dei due.
Poi saliamo in macchina e ci allontaniamo dal cimitero prima che si accorgano della nostra presenza.
Voglio tornare a casa, da mia moglie e mio figlio.
E lo farò con cuore e mente rinnovata.
E un'auto tutta mia.

*****


Sono in macchina verso casa di Sirahel e Stefany. Lì lascerò Gabriel che passerà la serata e probabilmente anche la notte coi nonni.
Sirahel e Stefany amano il mio bambino.
Credo che se avessero l'età giusta, e fosse il momento giusto, proverebbero ad avere un bimbo tutto loro.
Ma siccome, il loro tempo, come Sirahel dice, è passato, coccolano e viziano il mio quasi fosse loro.
Sospiro e parcheggio sotto il lussuoso palazzo in cui sta il loro appartamento.
E' un attico gigante all'ultimo piano.. E l'ultimo piano è il trentesimo. Mi viene la nausea solo al pensiero di salire lì sopra e affacciarmi dalla finestra.
Scendo dall'auto e sorrido a Sirahel che mi aspetta sulla soglia del portone.
Sta facendo quattro chiacchiere con portinaio e quando mi vede si avvicina trascinando quell'uomo con sé ed elogiando il suo bellissimo nipote.
Prendo Gabriel e tutte le sue cose e do la borsa a Sirahel. Poi guardo Gabriel tra le mie braccia e gli sorrido.
La mamma verrà a prenderti domattina ok? Il nonno e la nonna hanno organizzato un pigiama party e tu sei stato invitato perchè sei un bambino divertentissimo..” gli dico.
Quello che ho detto non ha alcun senso per lui.. nemmeno per me in effetti. Ma la sua espressione perplessa è adorabile perchè mi ricorda tanto quella di Cass.
Gli sorrido e gli bacio la guancia e poi lo do in braccio a Sirahel.
Saluto anche lui e salgo in macchina.
Riparto alla volta del parrucchiere e accendo la radio aprendo la capote dell'auto.
C'è una bella giornata e un traffico bestiale. Canticchio a ritmo con la canzone alla radio e sospiro.
Il leggero venticciolo che c'è mi scompiglia i capelli ed io chiudo gli occhi immaginando che siano le mani di Castiel ad accarezzarli.
Le sue mani.. tra i miei capelli, sulla mia pelle, sul mio viso..

Mi manca tanto. Se non torna entro domani lo chiamerò e lo implorerò di tornare sperando che mi ami ancora.
So che non dovrei avere dubbi al riguardo, ma è un uomo piacente che per tre mesi è stato in giro con altri due uomini piacenti.
Avranno incontrato persone.. Donne.. E magari, visto la mia assenza, avrà sentito il bisogno di.. incontrare qualcuno carnalmente.
Dovrei chiederglielo quando torna?
Se torna...
Sospiro e scendo dall'auto che ho appena parcheggiato davanti al parrucchiere.
Questo è il mio parrucchiere da quando avevo 16 anni. Conosco il proprietario praticamente da sempre, e il salone ha riaperto da poco dopo aver ristrutturato e ingrandito.
Chiudo l'auto ed entro dentro.
La “reception” è immensa ed è tutto bellissimo.
Una gentile ragazza mi viene incontro e mi sorride. “Posso aiutarla?” mi chiede.
Salve..” dico io “Ho un appuntamento con Jason.. Il sig. McCarty.”
E' sicura? Perchè lui non riceve mai i clienti se non..”
Allison Morgan.. I capelli più belli che io abbia mai toccato e visto nella mia carriera.”
Volto lo sguardo verso le scale, mentre la ragazza si allontana e poi fisso Jason.
Gli sorrido e lo abbraccio. “Ti trovo bene.”
Anche io ragazza mia..” mi dice “Cosa posso fare per te?”
Faccio spallucce e lo guardo. “Voglio cambiare taglio. Voltare pagina.”
Bene. Andiamo allora.”
Mi prende per mano ed io lo seguo.
Mi affido alle sue cure per tre ore circa, tra creme, shampoo profumati e lozioni ammorbidenti e poi sono pronta con un nuovo taglio, corto e liscio, ma facilmente adattabile anche ai riccioli.
Saluto Jason ed esco dal negozio, diretta a casa.
A causa del traffico bestiale, arrivo alle otto circa.
Prendo una soda dal frigo e vado a sedermi sul divano.
La sorseggio e fisso la tv davanti a me.. Il telefono è lì.. Sono tentata di telefonare a Castiel e sto per farlo.
Ma suonano alla porta e così poso il telefono e vado ad aprire.



*****

Ho guidato per ore, e devo dire che quest'auto mi ha aiutato molto a non sentire la stanchezza.
È rossa, sportiva, come l'ha definitiva il tizio che l'ha venduta.
Mi chiedo se ad Allison piacerà, io spero proprio di sì.
Fermo la macchina davanti casa nostra e scendo. Traggo un profondo sospiro e... ho quasi paura di suonare alla porta.
Non ho idea di come mi accoglierà la mia donna, ci siamo sentiti spesso in questi tre mesi ed era sempre affettuosa.
Ma la paura di essere respinto e mandato via, mi attanaglia lo stomaco.
È una paura irrazionale e stupida, non ci siamo lasciati e non me ne sono andato. Semplicemente avevamo bisogno di allontanarci un po'.
Io avevo bisogno di allontanarmi, per capire cosa ero diventato.
Ora lo so, sono un uomo.
Ma questo non mi impedisce di essere emozionato.
Sospiro e mi avvio lungo il vialetto, arrivo alla porta e suono il campanello.
E se venisse ad aprire un altro uomo? Forse avrei fatto meglio a portare una pistola con me...
La porta si apre dopo pochi istanti e quello che vedo è... meraviglioso.
Allison mi appare come una visione, ha un vestito blu che le arriva al ginocchio ed è scollato.
Ha tagliato i capelli, e le stanno d'incanto.
È incredibile come io ora noti molto di più certi particolari. Anche se a dire il vero, in lei ho notato sempre tutto.
Castiel?!” esclama regalandomi un sorriso meraviglioso.
Ciao piccola... posso entrare?” le domando sorridendole a mia volta.
Per tutta risposta mi abbraccia forte, stringendosi a me.
Io respiro a fondo il suo profumo e mi sento rinascere. Mi è mancata da morire, e solo adesso me ne rendo pienamente conto.
Le prendo il viso tra le mani e la bacio con passione. Finalmente di nuovo il sapore delle sue labbra.
Lei risponde al mio bacio con la stessa passione, facendomi capire che anche io le sono mancato.
Rompiamo il nostro bacio ed entro in casa, chiudendomi la porta alle spalle.
Stavo proprio per telefonarti, poco fa” mi racconta prendendomi per mano “per chiederti di tornare a casa.”
Sul serio? Allora abbiamo avuto la stessa idea!” dico.
Lei annuisce e si stende per baciarmi di nuovo sulle labbra. “Sì, mi ero decisamente stancata di questa pausa di riflessione.”
Io annuisco. “Anche io, da morire. I ragazzi sono divertenti, ma non c'è paragone con lo stare qui con te e nostro figlio. Volevo tornare a casa, il più in fretta possibile.”
Ally mi guarda negli occhi intensamente e poi mi accarezza il viso. “Ti sei fatto crescere la barba” mi dice sorridendo “sai che ti rende ancora più sexy?”
Io sorrido e prendo la sua mano baciandone il palmo. “In realtà sembro un ricercato” commento “ma... non so, dopo le prime settimane ho smesso di radermi per pigrizia. Non sono pratico di lame e rasoi..” ammetto sincero.
Sei bellissimo amore mio, sei particolarmente uomo così.” insiste.
Forse non immagina che si sta avventurando in un campo minato.
Sono oltre tre mesi che non facciamo l'amore e se mi dice anche solo un'altra parola, non so cosa succederà.
Gabriel è di sopra?” chiedo io cambiando discorso.
No, è dal nonno. Passerà lì la notte. Mi dispiace amore, se avessi saputo che tornavi, non l'avrei portato da loro.” mi dice.
Non preoccuparti, è colpa mia, avrei dovuto avvisarti. Ma volevo farti una sorpresa.”
Hai fatto bene, è stata una bellissima sorpresa. Ma dimmi Cass, ti hanno accompagnato Sam e Dean?” mi domanda.
No, sono arrivato da solo.” rispondo.
Non mi dire che ti sei fatto ore di viaggio in pullman? Sarai stremato!”
Sorrido e scuoto il capo. “No tesoro, sono venuto in macchina. Con la mia macchina.”
Allison mi guarda e inarca un sopracciglio. “La... tua macchina?” ripete scettica “Hai comprato una macchina?”
Sì” annuisco con orgoglio “ormai non ho più le ali e per spostarmi mi serviva. È parcheggiata fuori.”
Detto questo, Ally si avvicina ad una finestra e sposta la tenda. Guarda con curiosità fuori e poi corruga la fronte.
C'è solo un Mustang rossa qua fuori...” e si volta a guardarmi.
Sì sì, è proprio quella.” le confermo.
Sgrana gli occhi, “Quella stupenda Ford Mustang rossa è tua?” mi domanda con ammirazione.
Io annuisco e mi avvicino a lei. “Ti piace?”
Santo Cielo tesoro... hai una macchina stupenda! Ti hanno aiutato i ragazzi a sceglierla?”
La guardo risentito. “No, l'ho scelta secondo i miei gusti. Anche se Dean in effetti voleva metter bocca sulla questione. Sai, mi ricordava molto te...” le dico.
In che senso?”
Sorrido e le accarezzo le labbra. “Non lo so di preciso” inizio “credo abbia a che fare con le forme sinuose che ha. Mi ricordavano un po' le tue...”
Gli occhi di Allison iniziano a brillare. “Wow... stai diventando un poeta...” sussurra.
Dici? Io credo piuttosto di star diventando una specie di maniaco. Ti vedo ovunque.”
Scoppia a ridere e mi prende per mano e ci spostiamo verso il centro del salotto, poi mi solleva la mano sinistra e guarda la fede.
Non l'hai tolta, vedo. O l'hai rimessa prima di venire qui?” mi domanda cercando nei miei occhi la verità.
Tesoro, perché mai avrei dovuto togliermi la fede?” chiedo io di rimando, sinceramente sorpreso dalla sua domanda.
Lei fa spallucce. “Non so...per fare... nuove conoscenze?”
Amore, se hai paura che io sia andato a letto con qualcun'altra, puoi stare tranquilla. Non potrei mai e poi mai toccare qualcuna che non sia tu...” la rassicuro.
Mi prende entrambe le mani e le stringe. “Sai... a volte tra amici si fa. Cioè si va in qualche locale, si incontrano ragazze e...”
Shhh” la fermo “basta tesoro. Non è successo. È vero, siamo andati in qualche birreria, è normale. Ma mentre loro due... beh facevano amicizia, io me ne uscivo. Sono sposato con te amore, e voglio solamente te.” le dico. “E tu, mi hai tradito?” aggiungo.
No” risponde decisa “amo solo te e voglio stare solo con te.”
Mi fido di lei, ma sentirmelo ripetere mi fa sempre piacere.
Sorrido e infilo una mano in tasca estraendone uno scatolino.
Le ho preso un regalo. Non so se le piacerà o le sembrerà sciocco, ma quando l'ho visto ho pensato a lei.
Non è neanche di molto valore, ma era bello e... mi ricordava il mio amore.
Che cos'è?” mi domanda vedendo questo scatolino bianco tra le mie mani.
E' quello che tu sei per me” le dico “ed anche quello che vorrei darti, se fosse possibile.” e lo apro.
Allison lo guarda e poi guarda me. “Castiel... è bellissimo.” sussurra emozionata.
Lo prende e lo guarda con gli occhi lucidi. È un sole con una grande pietra verde al centro.
Tu sei il mio sole amore mio, e se potessi ti regalerei quello vero.”
Si commuove e mi abbraccia forte. “Sei meraviglioso tesoro....” mormora contro il mio collo.
Si stacca da me e la aiuto a mettere il mio regalo, che ricade dolcemente tra i suoi seni.
Se avevi intenzione di sorprendermi, ci sei riuscito” mi annuncia con un sorriso.
Io allungo uno mano e accarezzo piano la curva di un suo meraviglioso seno che intravedo dalla scollatura.
Ad essere sincero, l'unica cosa a cui penso in questo momento, è prenderti...” confesso guardandola negli occhi.
Mi guarda e sembra sorpresa, poi mi sorride seducente. “Se vuoi il mio permesso, lo hai.” mi dice sensuale.
Addio lucidità.
Scatto in avanti e la bacio con foga, mentre la mia mano si insinua nella sua scollatura accarezzandole il seno.
E' morbida e calda, mi fa impazzire.
Ti dispiace... se ti prendo qui e subito?” le sussurro in un orecchio, mentre la spingo contro il muro.
Stavo per chiedertelo io...” è la risposta.
Mi tolgo la giacca mentre Ally mi aiuta con la camicia. Le bacio il collo fino a scendere sul seno e le sollevo il vestito per sfilarlo via.
Slaccio la mia cintura e mi spoglio completamente, poi le tolgo le mutandine e la stringo a me.
Accarezzo il suo meraviglioso corpo e la sollevo, mentre lei mi circonda la vita con le gambe.
Sei bellissima amore mio” le dico “e ti desidero da impazzire.”
Ti desidero tanto anche io.” risponde suadente.
Entro in lei deciso, facendola gemere. Chiude un momento gli occhi e li riapre subito, stringendo forte le sue gambe intorno a me.
Inizio a muovermi in lei, baciandola e tenendola stretta a me, amandola intensamente.
Da umano è diverso, meravigliosamente diverso, e quando il piacere ci coglie di sorpresa nello stesso istante, i brividi ci percuotono e ci tolgono il respiro.
Restiamo stretti per lunghi momenti, tentando di recuperare il controllo dei nostri corpi.
Castiel...mi sei mancato tanto” mi sussurra ansimando “bentornato a casa amore mio...”
Mi sentivo vuoto senza di te Allison... sono niente senza di te...”
Quando mi riprendo un po', la faccio scendere e subito la prendo in braccio.
Dove mi porti?” mi chiede.
Di sopra tesoro” le rispondo “la notte è giovane, e sono più di tre mesi che non stiamo insieme. Non mi basta...”
Allison mi sorride e mi bacia, mentre salgo le scale col suo dolce peso tra le braccia.
Facciamo l'amore ancora e ancora, fino a quando non ci arrendiamo al sonno, esausti e felici.
Sono a casa finalmente, e so chi sono.
Un uomo che ama la sua donna.


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Capitolo 48
*** What's changed? ***


What's changed?


Sta fermo Cass.. o finirò per tagliarti.”
Sto facendo la barba al mio amore..
Si. Proprio così.. lui non è pratico di rasoi e cose di questo tipo. Non più.
Prima, quando era un angelo nel corpo di un uomo, ricordava molte cose della quotidianità, perchè stavano nei ricordi di Jimmy.. Ora invece è un uomo a tutti gli effetti, quindi molte cose, le cose che non ha sperimentato nel periodo in cui aveva a disposizione la memoria del suo tramite, non le conosce.
E' un po' come un bambino sotto certi aspetti.
Va guidato e aiutato.. lui crescerà insieme a nostro figlio e imparerà tutto quello che serve e che ancora non sa.
E poi ci sono io che mi prendo cura di lui. Sempre, finché morte non ci separi. Come ci siamo tacitamente promessi il giorno delle nostre nozze e come ci ripromettiamo, con gli occhi, ogni giorno della nostra vita.
Il nostro amore è forte.. Ha superato cose che la maggior parte dei rapporti non avrebbe mai potuto superare, e sopravvive, vivo e intenso come il primo giorno.
In tutti i campi: intellettuale, e.. si, anche sessuale.
La notte appena trascorsa mi riecheggia nella mente e mi da ancora i brividi.
Il suo respiro sulla mia pelle, la sua bocca sulla mia, le sue mani che accarezzavano il mio corpo quasi fosse una tela su cui dipingere... Delicatamente.
E sentirlo dentro di me, mentre il suo cuore, per la prima volta andava perfettamente a ritmo col mio, è stato così intenso che per un attimo ho creduto di morire.
E' stata la notte più sconvolgente della mia vita, una notte che di certo non dimenticherò mai.
Faccio un grosso respiro e lo guardo per un attimo negli occhi, poi mi concentro di nuovo sulla sua barba.
Un dollaro per i tuoi pensieri.” mi dice lui sorridendo.
Sorrido e continuo a raderlo piano, sperando che stia fermo.
E' un uomo ora, ma è incapace di stare fermo per più di dieci minuti, esattamente come quando era un angelo.
Vuoi sapere a cosa stavo pensando?” gli chiedo.
Si.. diciamo che sono molto curioso di sapere cosa frulla in quella bellissima e profumata testolina.”
Gli pulisco il viso per capire quanta barba è rimasta e mi accorgo che ne è rimasta solo un po' all'inizio del collo.
Reclina un po' il capo all'indietro..” gli dico.
Lui si tocca il viso con una mano e lo fa.
Stavo pensando a stanotte..” gli dico “E' stato.. non credo che esista un termine adatto per descrivere bene il tutto.”
Lui sorride mentre io gli asciugo il collo con l'asciugamano e accarezza gentile con la sua bocca il mio collo.
Gli accarezzo i capelli e mi perdo nel piacere che quel gesto mi offre, per qualche secondo, poi sospiro.
Mi mancherà la tua barba. Forse ti faceva sembrare un ricercato, ma mi solleticava la pelle in un modo particolarmente piacevole. E' solo che la pelle di Gabriel si sarebbe irritata..”
Lui mi guarda e poi mi accarezza i capelli. “Fidati di me amore.. Conosco altri modi per solleticare piacevolmente la tua pelle.”
Questo lato del carattere è sicuramente dell'uomo che è adesso.
Lo guardo maliziosa e gli accarezzo le spalle.
Ha messo su un po' di muscoli, e questo non è un male.. Le sue spalle ora sono ancora più definite di prima.
Non che sia come una specie di culturista, ha solo.. armonizzato un po' di più il suo corpo.
A proposito di questo argomento..” inizio “Quella cosa con la bocca, che hai fatto.. sai, lì vicino al mio ombelico..”
Lui annuisce e sorride appena.
Come.. beh.. quando.. Sai.. chi te l'ha insegnata?” chiedo infine.
Dean!” esclama lui.
Corrugo la fronte e scuoto il capo confusa. “Hai fatto pratica con Dean?”
Cosa? No!” risponde lui fissandomi perplesso “Una sera, non chiedermi come, ci siamo ritrovati a parlare di queste cose e lui non ha resistito alla tentazione di fare il gradasso davanti a me e Sam, elogiando questa.. tecnica diciamo. E con nostro grande disappunto ci ha spiegato come si mette in pratica. Stanotte era.. la prima volta che.. provavo.”
Annuisco e lo bacio delicatamente.. “Fallo tutte le volte che vuoi..” gli sussurro.
Ride e mi bacia di nuovo.
La tua bocca..” mi dice “Sa di miele.”
E' un nuovo burro di cacao che ho trovato per caso al supermercato.”
Annuisce e poi si allontana un po' da me.
Raggiunge la doccia e apre l'acqua calda.
Dopo che faccio la doccia andiamo a prendere Gabriel.. non vedo l'ora di rivederlo.”
Sospiro e mi preparo a litigare.
Dovresti andarci da solo..” gli dico “Io ho qualcosa da fare.”
Mi guarda perplesso e inizia a spogliarsi per la doccia. “Che cosa?”
Beh, una settimana fa è arrivato un nuovo vicino.. Si chiama Martin... ha più o meno 30 anni, credo.. Quando è arrivato nel quartiere, gli ho portato un cesto di benvenuto come da tradizione e abbiamo chiacchierato un po'.. Il resto delle sue cose arriva oggi e gli ho promesso che lo avrei aiutato a sistemare casa.. E' proprio qui di fronte. Dall'altra parte della strada.” racconto.
Castiel mi osserva in silenzio.. E penso che forse dovrei disdire l'impegno con Martin. Non voglio farlo arrabbiare e so quanto è geloso.
Se non va bene per te.. io posso.. disdire. Sarebbe scorretto ma, non voglio litigare. Martin può farlo da solo e..” spiego ancora.
Va bene.” mi interrompe lui con mia grande sorpresa “Vai pure, ci vediamo più tardi.”
Si avvicina a me e mi bacia dolcemente.
Ti amo.” mi sussurra.
Ti amo anche io.”
Sospiro e lo guardo entrare in doccia.
Rimango sola con la mia incredulità. Questa reazione calma non era prevista.
Prendo le chiavi e il mio cellulare ed esco di casa.



*****

Sam è stato chiaro su quest'argomento.
Un pizzico di gelosia è normale, anzi è salutare.
Senza gelosia probabilmente non c'è nemmeno amore, e mi trovo perfettamente d'accordo con questa massima.
Ma troppa gelosia non va bene per niente.
Allora devo imparare ad essere meno geloso, e a fidarmi di Allison.
Ecco perché quando mi ha detto che andava ad aiutare questo vicino, le ho semplicemente detto “va bene”.
Mi fido di lei, e anche se non mi piace particolarmente l'idea di saperla con un uomo, non mi sono opposto.
Se avesse voluto tradirmi, l'avrebbe già fatto in questi tre mesi, no?
Invece da come sono andate le cose stanotte, credo proprio che io le sia mancato tanto.
E che erano tre mesi che non faceva sesso, proprio come me.
Ma abbiamo recuperato, decisamente. Non credevo di riuscire a reggere tanto sforzo da umano.
Chiudo l'acqua ed esco dalla doccia, mi asciugo e vado a vestirmi.
Jeans chiari e camicia scura, scarpe sportive e un giubbotto di pelle.
Mi guardo allo specchio e mi sento... nuovo.
Ho bruciato l'impermeabile di Jimmy, sì proprio bruciato. Non mi apparteneva, non era mio.
Mi dispiace tanto per il mio tramite, ma lui ha accettato questa situazione per ben due volte, dunque sapeva a cosa andava incontro.
Sospiro un po' triste, ma poi penso a mio figlio e mi torna il sorriso.
Scendo di sotto e prendo chiavi e seggiolino, esco di casa e raggiungo la mia nuova e stupenda macchina.
Stupenda macchina?
Per la miseria, ora comincio a parlare come Dean!
Scuoto il capo sorridendo e dopo aver montato il seggiolino al posto di guida, salgo in macchina, allaccio la cintura e metto in moto.
Io guido una macchina.
E questa è la più piccola delle cose che teoricamente gli angeli non fanno.
Ma io sono un ex angelo, ormai. Quindi posso fare tutto.
La cosa che preferisco è il sesso.
Non è che io sia fissato, assolutamente no.
Adoro anche stare semplicemente abbracciato alla mia donna, senza che questo implichi un contatto fisico di tipo sessuale.
È solo che stanotte è stato... completo.
Prima, benché ci mettessi anima e corpo, una parte di me si sentiva sempre in colpa.
Una piccola, piccolissima parte. Ma c'era.
Stanotte non c'era niente.
Eravamo solo io, mia moglie e la nostra passione.
Accendo la radio senza neanche accorgermene, tutta colpa dei Winchester ovviamente.
Una canzone che non conosco diffonde le sue note nell'abitacolo. Non è rock, non mi piace.
È... duro, cattivo. Preferisco note più dolci.


Feel it, breathe it, believe it and
You'll be walking on air.
Go try, go fly so high and
You'll be walking on air.
You feel this, unless you kill it -
Go on and you're forgiven.
I knew, that I could feel that -
I feel like I'm walking on air.


È una canzone che mi piace, sì.
Anche io mi sento come se stessi camminando per aria. Perché dopo tanto tempo, mi sento realmente felice.
Non ho sensi di colpa e sono libero.
Arrivo sotto casa di Sir e la sua compagna e scendo dalla macchina.
Guardo in alto e mi gira la testa: ma quanti piani ha questo palazzo? Scuoto il capo e mi preparato ad entrare.
Buongiorno signor Ellinger” mi saluta il portinaio.
Si ricorda di me anche se non l'ho mai visto. Sir tempo fa ha fatto le cose per bene.
Prendo l'ascensore e salgo fino al trentesimo piano. Non ho più la Grazia così Sir non si accorge del mio arrivo, altrimenti sarebbe sceso di sotto.
Suono alla porta e viene ad aprirmi Stefany.
Ciao Castiel!” mi saluta con un sorriso “Non credevo fossi tornato.”
Nemmeno io” aggiunge Sirahel sopraggiungendo dietro di lei.
Entro in casa e mi sento un po'... in imbarazzo. La compagna di Sir sa tutta la faccenda, sa che entrambi siamo angeli e sa anche che... beh mi sono tagliato le ali, suppongo, visto che sa che ero andato via per un po'.
E mi sento in imbarazzo anche di fronte a Sir. Non ci siamo lasciati nel migliore dei modi, tre mesi fa.
Ciao Cass, ti trovo bene” mi dice guardandomi in faccia “passata la crisi esistenziale?”
Ecco, ci siamo.
Io annuisco e tento di sorridere. “Se devi rimproverarmi ancora, fallo. Me lo merito. Ma credimi, tutto quello che mi è successo, mi è servito. Ora sono una persona nuova Sir, davvero. E sto bene, con me stesso e con gli altri.”
L'Arcangelo trae un profondo sospiro e mi sorride. “Bene ragazzo, mi fa piacere. Ora vieni di là, c'è un giovanotto che come ti vedrà, impazzirà di gioia.” mi annuncia mettendomi un braccio intorno alle spalle.
Ci avviamo verso il grande salotto e trovo Gabriel seduto a terra su un tappeto colorato, intento ad impilare grossi cubi colorati.
Alza la sua adorabile testolina e appena mi vede, si mette in piedi e sgambetta ridendo verso di me.
Io quasi mi butto a terra e lo accolgo tra le braccia sorridendo come un idiota.
Ecco l'ometto di papà! Il mio bellissimo e bravissimo bambino!” gli dico baciandolo sulla guancia.
Lui sorride felice e ricambia il bacio, prendendomi il viso tra le sue piccole manine.
Nonostante io non sia più un angelo, riesco comunque a sentire la scarica della sua Grazia.
Ti sono mancato, amore?” gli domando.
Lui annuisce deciso e fa gli occhi tristi.
Tesoro mio, non ti lascerò mai più. Promesso!” e lo bacio sulla fronte.
Da..da...” farfuglia incerto, lasciandomi di stucco.
Guardo Sir che invece non sembra sorpreso.
Non fare quella faccia Cass, tuo figlio ha appena parlato. L'ha detto già poco fa e credo l'abbia fatto perché ti ha sentito arrivare.” mi spiega.
Io guardo mio figlio e mi viene da piangere.
Amore, ti prego... impara a dire anche mamma, altrimenti la mamma si arrabbierà con me!” gli chiedo scherzando.
Lui ride divertito e mi sorprende ancora una volta. “Mami...”
Bravo il mio ometto! Ora siamo pari! La mamma sarà felicissima!”
Poi guardo verso Sir e Stefany. “Vi ringrazio, di tutto. Senza di voi, noi non....”
Non preoccuparti caro” mi dice lei “potrete contare sempre su di noi.”
E' vero” aggiunge Sir “e se fai altre stupidaggini, verrò a prenderti a calci. Tanto ora non mi puoi più scappare, in nessun modo.”
Annuisco mentre prendo la borsa con le cose di Gabriel. “Lo terrò a mente.”
Li saluto ed esco da casa loro con mio figlio tra le braccia, raggiungiamo la mia macchina e lo sistemo al suo posto, accanto a me.
Visto papà com'è moderno? Si è comprato un'auto!” gli racconto.
Lui ride e batte le manine, come se approvasse.
Magari un giorno la guiderà lui, e io starò a casa a disperarmi nell'attesa del suo ritorno.
Ingrano la marcia e parto, in direzione del nostro nido.
Ora il cerchio è completo, ho di nuovo anche mio figlio.


*****


Sono in ritardo.
Avevo promesso a Martin che sarei stata da lui alle 10.00 in punto, invece sono le 10.30.
Sono uscita di casa un'ora fa diretta a casa del mio nuovo vicino.
Solo che mentre uscivo, e guardavo la macchina di Castiel, mi è venuto in mente di comprargli un portachiavi, così ho preso la mia auto.. Il mio new beetle bianco, e sono andata in centro.
Il negozio non era neppure tanto lontano. Solo che c'era traffico e quindi ci ho messo molto più del previsto.
Però il “viaggio” è stato ripagato.
Ho trovato il portachiavi perfetto per Castiel.
E' di cuoio nero e di oro bianco.. Il cuoio per la sua parte da ragazzaccio e l'oro bianco per la sua parte da gentleman.
Sorrido mentre metto il sacchetto nel cruscotto e parcheggio la macchina nel vialetto.
La casa di Martin è proprio di fronte, quindi posso andarci senza auto.
L'auto di Cass non c'è, quindi suppongo che sia già andato a prendere Gabriel.
Immagino già cosa farà il piccolo quando lo vedrà.
Sarà gioioso e gli farà le feste.
Una settimana fa ha compiuto un anno, ma non ho organizzato una festa perchè il suo papà non c'era ed io non volevo festeggiare senza di lui.
Magari organizzerò qualcosina per lui domenica.
Un pranzo coi nonni. Gli preparerò una bella torta e gli farò spegnere la candelina.
Oramai è grande abbastanza per soffiare.
Si, gli piacerà. Lo farò!
Sospiro e suono alla porta di Martin.
Lui mi apre dopo pochi minuti e mi fissa sorridendo.
Ben arrivata. Con mezz'ora di ritardo, ma ben arrivata.” mi dice.
Sorrido ed entro dentro quando lui mi invita a farlo.
Scusa Martin. Io ho dovuto fare delle commissioni e non ho calcolato il fattore traffico.” mi scuso.
Allison.. vivi a Los Angeles. Devi sempre calcolare il fattore traffico non credi?”
Annuisco e rido appena. “Si! Hai ragione. Allora iniziamo?”
Martin mi sorride e poi mi passa uno scatolone..
Libri.” mi dice “Vanno su quella libreria.” e me la indica con una mano.
Prendo la scatola e mi avvicino al mobile mentre lui si occupa delle altre cose ed io rifletto su molte cose.
Castiel mi ha lasciato venire qui senza dire nulla e senza opporsi.
Non ha fatto raccomandazioni di nessun tipo, né mi ha urlato che non era d'accordo.
E' stato.. d'accordo sin da subito.
Lui mi ha guardata e mi ha detto va bene, vai pure. Ci vediamo più tardi.
Ed io sono venuta.
E ora mentre sistemo una vecchissima e pregiata edizione dei sonetti di Shakespeare, mi chiedo se questo suo cambiamento derivi dal fatto che magari mi ama di meno o mi desidera di meno.
Anche se la notte appena passata non dovrebbe lasciarmi alcun dubbio sul desiderio e l'amore che prova per me, non posso fare a meno di sentirmi soffocata da questo pensiero.
Mi piaceva quando era geloso.
Mi piaceva il fatto che arrossisse per il nervoso e che chiedesse, a volte urlando altre no, rassicurazioni sui miei sentimenti per lui.
Mi piaceva quel lato del suo carattere.
Io.. lo adoravo.
Martin, che vuol dire quando un uomo gelosissimo per natura di colpo.. non lo è più?” gli chiedo.
Lui è un uomo, dovrebbe sapermi dare una risposta sensata.
Che intendi?”
Voglio dire, se un uomo geloso, che di solito non sopporterebbe l'idea di lasciare la sua donna, anche solo in balia degli sguardi di un altro, di colpo non lo fosse più.. Che significherebbe?”
Martin sospira e si avvicina a me.
Di solito significa che non la ama più come prima, o che non gli interessa più come un tempo.”
Sgrano gli occhi e poso il libro sulla libreria.
Anche se il sesso va bene?”
Si!”
Ma questo discorso è.. generale vero? Voglio dire, non vale per tutti gli uomini giusto?”
Martin fa spallucce e sospira. “Non saprei.. Ma di solito c'è sempre un'eccezione che conferma la regola.” mi dice “Quello che posso dirti è che se la donna fossi tu io non smetterei mai di essere geloso.”
Lo guardo perplessa e piego appena la testa.
Ci sta provando con me? Bene! Fantastico.
Ora sta avvicinando il viso al mio.. Credo che voglia baciarmi.
Indietreggio e gli sorrido.
Poi torno a sistemare i libri e lui torna alle sue faccende capendo l'antifona.
Dopo qualche ora, finiamo di sistemare il tutto ed io lo saluto velocemente e prendo le mie cose.
Devo tornare a casa e dire a Castiel che il nostro vicino voleva baciarmi, e devo dirglielo, non perchè voglio che lo uccida o ci litighi, ma perchè spero di vedere nei suoi occhi quel fuoco di gelosia che ci vedevo un tempo.. Ne ho bisogno!
Anche se poteva sembrare il contrario, mi piaceva sentirmi tanto amata e desiderata da suscitare in lui un sano, seppur disperato senso di gelosia.. Rivoglio quel dettaglio indietro e glielo dirò.

Esco da quella casa e torno alla mia.
Prendo il regalo per il mio amore ed entro dentro.. Non importa come, o se mi prenderà per pazza.
Gli chiederò di essere geloso di nuovo.




*****

Sono quasi le due del pomeriggio e Ally non è ancora tornata.
Devo preoccuparmi? Non è che è scappata col vicino? Forse ho sbagliato a fidarmi.
Sospiro mentre faccio mangiare la minestrina a mio figlio.
Non ho idea di come io sia riuscito a prepararla, probabilmente è un ricordo inconscio di Jimmy.
Visto amore? La mamma è ancora fuori... che dici, vado a prenderla e te la riporto in spalla?” gli domando.
Gabriel sorride e allunga una manina verso il mio viso, sfiorandomi la guancia.
E' venuto nei miei sogni una sola volta, in questi tre mesi.
È successo la notte dopo il mio taglio netto col passato. Ma non mi ha sgridato, mi ha solo confortato.
Ho la sensazione che questo suo gesto sia un modo per confortarmi.
Piccolo grande tesoro.
Sento aprire la porta, Gabriel ride e batte le manine.
Mami !”
L'ha sentita sentita arrivare, e non credo sia per il rumore della serratura.
Cass? Dove siete?” dice Allison dal salotto.
In cucina tesoro.”
Ci raggiunge e rimane sorpresa nel vedermi in queste vesti.
Hai preparato la minestra per Gabriel? Ma che bravo!” si complimenta avvicinandosi a nostro figlio “Visto che bravo papà che hai?” gli dice prendendolo in braccio.
Ma c'è qualcosa che non va, Allison mi sembra triste.
Beh sì, tu tardavi e il giovanotto aveva fame. Non sarò bravo come te ma non è che ci voglia poi molto a cuocere questi preparati per bambini!”
Lei sorride e da un bacio al piccolo e poi a me.
Ci spostiamo in salotto e posa Gabriel sul tappeto, dove trova alcuni giochi ad aspettarlo.
Cass... prima di andare.. dal vicino, ti ho preso una cosa.” mi dice porgendomi un sacchetto.
La guardo perplesso. “Per me? Tesoro non ce n'era bisogno.”
Allison fa spallucce. “Lo so, è stata un'idea improvvisa. Aprilo.” mi esorta.
Io lo faccio ed estraggo dal sacchetto un bel portachiavi in cuoio e oro bianco.
Mi correggo, è bellissimo.
Ho notato che hai ancora il portachiavi della concessionaria” mi dice “quindi ho pensato che questo fosse più consono a te. Rispecchia la tua personalità.”
Mi piace molto amore” le dico baciandola sulle labbra “ma in che senso mi rispecchia?”
Sorride “Cuoio per ehm... quel tuo essere un po' un ragazzaccio, e oro bianco per la tua dolcezza e gentilezza...”
Credo che con ragazzaccio si stia riferendo ancora a stanotte, ma sorvolo per non svegliare il can che dorme.
Ti ringrazio tesoro, sei stupenda.”
Di nulla. E dimmi, ti.. sono mancata?” mi domanda.
Certo Ally, ogni minuto senza di te è un tormento. Ma c'era il piccolo con me allora mi sentivo meno solo.”
Annuisce e si morde un labbro: brutto segno.
Quindi non... hai provato gelosia, mentre ero dal vicino.” dice con la voce che le trema.
Ally, è successo qualcosa? Perché questa domanda?” le chiedo preoccupato.
Lei scuote il capo. “No, non è successo nulla. È questo il punto!” sbotta “Tu non... sei più geloso di me! Stamattina non hai fatto una piega quando ti ho detto che sarei andata in casa di un uomo giovane, da sola! Non è... da te!”
Sta piangendo e io la guardo a bocca aperta.
Mi sono perso qualcosa? Ho di nuovo sbagliato?
Non capisco” dico sincero “volevi che... ti dicessi di non andarci?”
Fa un grosso respiro e annuisce. “Sì! Avrei preferito che mi facessi una scenata, una delle tue classiche scenate di gelosia! Invece niente. Dimmi la verità... cos'è cambiato? Voglio dire... i tuoi sentimenti per me, sono cambiati? Sii sincero, ti prego amore mio.” mi chiede prendendomi per mano.
Piccola... ti amo da impazzire come sempre, e non è cambiato nulla. Anzi no, è diventato ancora più forte! Perché mi dici queste cose? Non capisco...”
E allora perché non sei più geloso? Forse... forse mi desideri di meno, mi trovi meno bella...”
Cosa?!” esclamo io alzando la voce “Stai scherzando spero! Ti sei già dimenticata di stanotte?” sospiro e scuoto il capo, prendendole il viso tra le mani “Tesoro, quando ieri mi hai aperto la porta, mi sei apparsa come un miraggio, una visione. Eri ancora più bella di come ti ricordavo, e già ti ricordavo stupenda. E hai dimenticato quanto ci ho messo a... prenderti come una furia? C'è stato un momento stanotte in cui ho creduto di morire, tanto ero... impegnato! E non mi bastavi mai. Ti sembra il comportamento di un uomo che non ti ama e non ti desidera?”
E allora perché non hai detto niente, stamattina? Pochi mesi fa saresti andato su tutte le furie, invece stamattina va bene, ci vediamo più tardi.”
Sam, va a quel paese!
Tesoro... credevo di soffocarti con la mia gelosia” le confesso “era una cosa che non riuscivo a gestire, mi faceva soffrire e facevo pensieri pericolosi nei confronti di tutti gli altri uomini del Creato. Così mi è stato consigliato di... essere meno geloso. In realtà il solo pensiero di un uomo che ti tocca come faccio io, o ti bacia come faccio io, o faccia con te qualunque di quelle cose che fai con me, mi fa salire il sangue alla testa. Ma volevo lasciarti libera, dimostrarti che mi fido di te.”
Finalmente mi sorride, anche se ha ancora gli occhi pieni lacrime. “Ti dispiace dimostrarmelo un po' meno? Non dico di uccidere tutti gli uomini che mi dicono buongiorno o solo mi guardano, ma in futuro quando ti dirò qualcosa come sto andando ad aiutare un uomo a casa sua, mi dici di no urlando e minacciando di ucciderlo?” mi chiede quasi supplichevole.
Rido e l'abbraccio. “Tesoro mio, guarda che il vecchio Castiel furioso è ancora qui” le dico accarezzandole i capelli “E' solo che lo tenevo.. legato.”
Slegalo, per favore” mormora contro il mio petto “lo amo tanto così com'è, geloso e possessivo.”
L'allontano da me e la guardo serio. “Quindi non devo più far finta di non essere geloso, vero?”
No! Ti voglio geloso!” risponde risoluta.
E geloso mi avrai! Tanto per cominciare... quel vestitino scollato che avevi ieri sera e mi ha fatto perdere il controllo... non lo indosserai più per uscire, vero? Lo metterai solo in casa, per me.” le dico serio.
Allison sorride. “Lo trovavi provocante?”
Annuisco. “Si vedeva fin quasi l'ombelico. Ora, se perdo la testa io e ti salto addosso, sono autorizzato essendo tuo marito. Ma gli altri non ti devono nemmeno guardare.”
Che liberazione. Sam sarà pure pieno di cultura e buone maniera. Ma di relazioni non ne capisce un tubo.
Beh, tanto gli uomini perdono la testa ugualmente” afferma giocherellando con i bottoni della mia camicia “Martin, il vicino di cui ti parlavo.. beh ha provato a baciarmi.”
Un ronzio nelle orecchie mi fa chiudere gli occhi per un attimo.
Che cosa?” sibilo a denti stretti.
Sì ecco... stavamo parlando e ha provato ad avvicinarsi, ma io mi sono spostata in tempo. Non è successo niente Cass, non preoccuparti.”
Sento le mie guance arrossire violentemente e Allison scoppia a ridere.
Sta' tranquillo amore, ha solo voluto tastare il terreno ma quando ha visto che non c'era niente da fare, ha lasciato perdere.”
Io glielo faccio mangiare, il terreno!” grido “Lo sa che sei sposata, no? Allora come osa anche solo pensare di...” mi fermo e mi massaggio la fronte.
Ok Ally” riprendo calmandomi “facciamo finta che questa mattina non c'è mai stata. Tu non sei andata da questo Martin, io non ho finto di essere più mentalmente aperto, e tutto il resto. Perché se ci ripenso, io vado lì e lo faccio a pezzi.”
Non esagerare tesoro...” tenta di calmarmi lei.
Non esagero?” ripeto costernato “Quella della casa era una scusa! Voleva solo portarti a letto! E io... che come un idiota ti ho quasi spinto tra le sue braccia! Si può essere più deficienti?”
Dopotutto non sono così cambiato.
Ho ancora una folle, disperata gelosia per la mia donna.
Volevo reprimerla perché credevo di renderla felice così, invece mi sbagliavo.
Vuole vedermi attento, guardingo e possessivo.
Ed è così che mi avrà, sono tornato da un giorno e già sono arrabbiato a morte con un... coglione che c'ha provato con mia moglie!
E lei è soddisfatta, glielo leggo negli occhi, mentre Gabriel tra un pupazzetto e l'altro, ci fissa e sorride.
Si amore di papà, i tuoi genitori sono un po' matti.
Ma ti amano e si amano da morire.
Allison mi abbraccia stretto e sospira. “Ora sono più tranquilla. Ero sicura che tu... mi amassi di meno.”
La stringo forte inspirando il suo profumo. “Non potrei amarti più di così, non sarebbe possibile.”
Restiamo stretti per un po', in silenzio.
Però un pugno in faccia a quel Martin, devo darglielo.


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Capitolo 49
*** I don't wanna be afraid ***


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I don't wanna be afraid





“Ma ne sei proprio sicura?” le domando per la centesima volta.
Allison sorride e mi stringe la mano. “Sì Cass, ne sono sicurissima. Tutti i bambini vanno all'asilo, è normale e anzi, è salutare. Non può stare sempre e solo con noi, deve interagire con i suoi coetanei!”
La fisso perplesso e sospiro. “Non lo so tesoro... lui è... nostro. Voglio dire, non mi piace che stia con degli sconosciuti.” mi lamento.
“Oh amore, ma è per poche ore! Vedrai, passerà in un lampo. Intanto ci godiamo questa passeggiata, ti va?” mi chiede con un sorriso meraviglioso.
Che posso risponderle? Mi sembra ovvio.
“Ok, forse hai ragione tu. Cosa vuoi fare?” le chiedo baciandole una mano.
Lei ci riflette un po'. “Mh... vediamo... ti va di accompagnarmi a fare shopping? E non fare quella faccia!” mi rimprovera.
Mi stringo nelle spalle. “Che faccia?” domando.
“Tipo oddio ora mi porta in giro per negozi, tutto ma non quello!”
Rido della mia imitazione un po' goffa, che sospetto mi calzi a pennello, e le do un bacio sulle labbra.
“Amore... ho il sospetto che questa sia la mia faccia abituale. Non ho mai pensato a questo. E certo che ti accompagno dove vuoi, anche in capo al mondo. Non sarà poi così terribile!”
Allison quasi esulta. “Sì! Sei il marito migliore del mondo! Devo stare attenta o qualche arpia ti porterà via da me.” considera seria.
“Ma dovrà portarmi via di peso” le dico “non ti lascerei per niente al mondo.”
Mi guarda e sorride, accarezzandomi il viso. “Ti adoro, amore mio.”
“Io di più.” le rispondo passandole un braccio intorno alla vita.
Sono felice, davvero felice.
È egoistico lo so, in tutto il mondo stanno accadendo cose strane, terribili, e io mi sono ritagliato quest'angoletto di pace e felicità tutto per me, per noi.
Ma cosa posso farci se mi è successo? Se mi sono innamorato di Allison e per lei ho rinunciato a tutto quello che ero prima e che, l'ho capito solo dopo, non mi rendeva felice?
Sospiro e guardo il panorama. Lungo il viale ci sono questi alberi stupendi, con questi fiori color lilla che... mi incantano.
Sono un po' irrequieto perché Gabriel è andato all'asilo, una specie di caserma in miniatura per bambini.
Ma come ha detto Allison, è questione di poche ore, e poi lo riavremo tutto per noi.
Un gruppetto di bambini gioca sull'altro marciapiede, urlando e ridendo felice.
Un giorno anche Gabriel farà così, giocherà coi suoi amici e sarà felice e spensierato.
“A che pensi?” mi domanda Allison.
“A nulla, e a tutto.” rispondo evasivo.
Mi fissa corrugando la fronte. “Non diventerai un filosofo adesso!”
Sorrido scuotendo il capo. “No no, è solo che... ero assorto in pensieri.. banali. Ecco perché a nulla e a tutto.”
Alcuni di quei bambini attraversano la strada correndo e gridando, ci passavano davanti veloci come il vento e quasi ci urtano.
“Ehi giovanotti!” li richiamo bonariamente io.
“Scusi signore” si volta uno di loro “siamo di fretta!”
Io e Ally sorridiamo e sono sicuro che entrambi stiamo pensando a nostro figlio.
“Aspettatemi! Mi è caduta una cosa per strada!” urla uno di loro tornando indietro, per recuperare qualcosa che ha perso durante la sua corsa.
Arriva al centro della strada e si china a raccogliere il suo oggetto, quando sento la frenata disperata di un'automobile.
“Oh mio Dio!” esclama Allison capendo il pericolo.
Senza riflettere, scatto e raggiungo il bambino, spingendolo via.
Ma la macchina non riesce a frenare in tempo e …
Non mi rendo conto di nulla, sento solo un rumore e delle urla.
Mi ritrovo a terra e non riesco a capire cosa sia successo.
“Cass! No! Cass, amore mio!” la voce di Allison è terrorizzata, atterrita, e io non capisco.
“Ally...” mormoro debolmente.
Si inginocchia accanto a me e prende la mia mano. Sta piangendo.
“Amore mio.. sta tranquillo... ora arriva l'ambulanza...”
Ambulanza? Sono ferito?
Oh.
La macchina... sì... mi ha... investito.
Tento di muovermi ma non ci riesco.
Sto male.
Stringo la sua mano e tento di sorriderle ma non credo di esserci riuscito.
“Non piangere... non è niente...” la rassicuro, ma dentro di me sospetto che non sia così.
Ho paura di morire. Non voglio morire.
Allison piange e mi accarezza la fronte.
Non voglio lasciarla... non voglio lasciare la mia famiglia...




*****





Questa giornata doveva essere la più bella e rilassante della mia vita.
Gabriel è all'asilo nido ed io dovevo semplicemente fare una passeggiata con mio marito in centro.
Un giro per negozi nell'attesa che fosse ora di riprendere il nostro bambino e tornare a casa.
Ed era così fino a pochi minuti fa.
Fino a poco fa, io stavo facendo esattamente quello che avevo progettato di fare.
Ma ora.. ora il mio amore è steso per terra, dopo aver fatto un volo di qualche metro, dopo che un'auto l'ha investito.
E l'ha investito perchè si è praticamente buttato in mezzo alla strada per salvare una vita.
Il mio amore è un eroe.. ma gli eroi muoiono sempre.
E ora io me ne sto qui, sul marciapiede a fissare tutta la scena, incapace di muovermi o anche solo di.. respirare.
Ho paura che se mi avvicino, morirà tra le mie braccia, perchè dal sangue che vedo, potrebbe tranquillamente morire.
Se non è già morto.
Scuoto il capo e corro verso di lui urlando il suo nome a gran voce.
C'è una folla tutto intorno che mi sembra un muro. Mi sento incapace di muovermi ma devo assolutamente passare.
A fatica, mi faccio largo tra la gente e lo raggiungo.
E' steso a terra e sanguina dalla testa e dal naso. E non so se anche da qualche altra parte. Non riesco a capire. C'è troppo sangue.
Mi inginocchio e gli accarezzo la fronte cercando di non muoverlo.
Quello che so è che in questi casi, casi in cui viene coinvolta la testa, è necessario non muovere il ferito né contaminare in qualche modo la ferita.
Bisogna solo attendere e cercare di tenere sveglio il povero malcapitato, fino all'arrivo dell'ambulanza.
Lui cerca di sorridermi e rassicurarmi, poi chiude gli occhi.
“Cass!” lo chiamo.
Lui li riapre lentamente.
Le palpebre gli tremano, credo che sia una fatica enorme per lui rimanere sveglio.
“Amore.. tieni gli occhi aperti.” gli dico. Poi mi volto verso la folla “Chiamate un'ambulanza. Ora!” ordino loro. Non sono sicura che l'abbiano già fatto.
Qualcuno afferra il proprio cellulare, altri pregano.. E quello che l'ha investito si scusa con me.
Ma onestamente non lo sto ascoltando.
Mi metto delicatamente a cavalcioni sopra Cass, attenta a non fargli male e lo guardo negli occhi.
Lui alza la mano tremante verso di me e geme piano di dolore.
A dire il vero credo che, se fosse sicuro di non spaventarmi, urlerebbe per la pena in questo momento.
Prendo delicatamente la sua mano e ne bacio il palmo.
“Stai tranquillo amore mio.. Tra poco arriveranno i soccorsi e andrà tutto bene. Tutto bene.” gli sussurro.
Lui si sforza di sorridere e poi tossisce..
Perde sangue anche dalla bocca e non so se è dovuto ad un colpo al labbro o a qualcosa di più serio.
“Sai,” mi dice “a guardarti sembra di stare già in Paradiso tanto sei bella.”
Cerco di sorridere ma scoppio in lacrime più forti e mi piego per baciargli le labbra.
Lo bacio delicatamente, incurante del sangue e in quel momento è come se tutto intorno a me si fosse fermato.
Sento un.. calore scaldarmi il petto e un'energia provenire da me ed entrare dritta dentro Castiel.
Si illumina di colpo, inarcando poco la schiena e quando mi stacco da lui, e tutto riprende di nuovo il suo normale ritmo, lui sta benissimo e tutti ci fissano perplessi, quasi come se non ricordassero.
Io invece mi sento debole.
Molto debole.
Chiudo un attimo gli occhi e mi alzo barcollando fino al marciapiede. Poi mi siedo.
Cass mi raggiunge dopo pochi secondi. Si piega sulle sue ginocchia e mi prende il viso tra le mani.
Io lo guardo e mi sembra pallidissimo, ma mi sento confusa e anche se capisco che la sua guarigione e nessun ricordo in nessuna di quelle persone, è opera mia, non capisco come sia possibile.
Mi sento come su un'altra dimensione.
“Allison!” mi urla Cass scuotendomi.
Sobbalzo appena ed è come se niente fosse mai accaduto.
Lo guardo e gli accarezzo il viso piangendo. Poi lo abbraccio forte.
“Amore mio.. Ho avuto paura che morissi..”
Lui mi stringe e si solleva facendo sollevare anche me. Mi accarezza i capelli mentre io non riesco a smettere di singhiozzare.
Cosa sarebbe successo se fosse morto? Io non so nemmeno immaginare una via senza di lui.
“Shh.. Shh.. Va tutto bene. Sto bene. Mi hai guarito. Non so come, ma l'hai fatto.” mi sussurra.
Lo abbraccio ancora più forte e sento le mie gambe tremare. E non è solo un'impressione, perchè le vedo tremare, dalla gonna che indosso.
Gonna che ovviamente non è corta, ma lunga al punto giusto, come vuole il mio amore.
Sciolgo l'abbraccio e lo prendo per mano. “Andiamo a casa per favore. Hai bisogno di riposare.”
Faccio un grosso respiro e raggiungiamo l'auto.
Cass guida, nonostante io non sia d'accordo, e arriviamo a casa dopo venti minuti circa.
Entriamo dentro e gli faccio bere un bicchiere di acqua mentre lui sostiene che servirebbe a me un po' di acqua e di riposo.
Gli sorrido e lo bacio dolcemente.
“Vai di sopra a riposare. Io, vado a prendere Gabriel e torno a casa subito ok?” gli dico.
Mi aspetto che mi dica di no, invece annuisce e sale di sopra.
Povero amore mio. Credo che abbia avuto molta paura.
Come me del resto..
Mi sciacquo il viso e prendo la mia auto.
Posso aprire la capote e l'aria fresca mi farà bene.
Prima di andare a prendere Gabriel però devo fare qualcos'altro.
Devo andare da Sirahel.
Arrivo al suo palazzo e mi accorgo di un negozio di giocattoli che non avevo mai notato.
In vetrina c'è un grande orsacchiotto di peluche.
E' davvero enorme, a grandezza naturale, ma mi piace. Voglio comprarlo per il mio adorabile sopravvissuto a casa.
Entro e lo prendo.
Pago ed esco. Lo sistemo in auto e per fortuna, visto che è aperta sopra ci sta perfettamente. Sta seduto quasi come fosse un passeggero.
Chiedo al portiere di dargli un'occhiata e salgo di sopra.
Suono e busso per vari secondi, fin quando Sirahel non mi apre sorridente, ma smette di sorridere non appena mi vede pallida e preoccupata.
“Allison.. Che cos'hai?”
Lo guardo per un attimo e poi lo abbraccio forte.
Lui ricambia, anche se confuso, e accarezzandomi i capelli, mi porta in salotto.
Mi fa sedere e si siede accanto a me.
“Bambolina, che succede?”
“Castiel è stato investito.. Stava morendo e... l'ho guarito e non so come.”
Mi padre annuisce deciso e mi bacia le mani. “Non essere così sconvolta. Certe capacità fanno parte della tua natura.”
“Lo so. E' per questo che sono qui.” gli dico “Castiel poteva morire. E si, l'ho guarito, ma come? Io non lo so. Stavolta ci sono riuscita, chissà per quale.. miracolo, ma se gli accadesse di nuovo qualcosa, o accadesse a Gabriel, come farei? Devi.. insegnarmi ad usarle queste capacità.”
“No tesoro.. Devo solo sbloccarle del tutto. Per il resto imparerai da sola. Non è qualcosa che posso insegnarti. Per ognuno è diverso. Io guarisco schioccando le dita, faccio quasi tutto schioccando le dita, ma a te basta.. solo parlare a volte, come con Gabriel quando piangeva ricordi?” mi spiega “Devo solo, darti libero accesso a tutto ciò che puoi fare.”
“Fallo!”
Lui sospira e mi guarda. “Farà male.. Sentirai la testa esploderti per qualche minuto.”
“Non importa!”
Annuisce e mi poggia la mano sulla fronte.
Pronuncia qualche parola e in pochi secondi mi sento come prima: disorientata e persa.. Solo che ora ho anche un grande mal di testa.
Me la tengo con entrambe le mani e cerco di non urlare di dolore.
Sirahel allontana la sua mano da me dopo pochi secondi e mi abbraccia piano aspettando che stia meglio.
Quando finalmente mi riprendo, faccio un grosso respiro e mi sento diversa.. Solo un po', ma lo sento.
“Ora sei ufficialmente per metà Arcangelo. Puoi anche volare.” mi dice.
Gli sorriso e poi mi alzo. Lo ringrazio tanto, ma sono ancora sconvolta, quindi, lo saluto ed esco.
Devo andare a prendere il mio bambino e magari ora sentirò la sua Grazia vibrare per me.
Arrivo all'asilo poco dopo e le maestre mi dicono che Gabriel si è addormentato.
Non mi stupisce.. Tra una cosa e l'altra si è fatto tardo pomeriggio.
Lo prendo in braccio con un sorriso e sento un'energia grandissima avvolgermi.
Viene da lui.
Gli bacio la guancia e lo sistemo nel seggiolino.
Non alzo la capote, perchè fa caldo e un po' di fresco lo farà dormire meglio.
Ma vado piano, cosicché il vento non sia troppo.
Arriviamo a casa dopo poco e lo porto di sopra. Cass sta dormendo nella nostra camera.
Metto Gabriel nella sua culla e accendo l'interfono, poi scendo di sotto.
Prendo il grande orso di peluche e provo a portarlo di sopra. Ma è pesante e non ci riesco. Potrei provare a trasportarlo con la mente.. Ora potrei farlo, ma non voglio. Questi poteri mi spaventano e non voglio diventarne dipendente. Lo poggio per terra vicino alle scale e mi siedo lì vicino, facendo in modo che l'orso gigante mi abbracci.
Avrei bisogno di Cass, ma lui dorme ed io non voglio svegliarlo.
Mi accontenterò del peluche.
Faccio un grosso respiro, e poi mi addormento.




*****
 



Appena entro in camera da letto, scoppio a piangere.
Non è molto virile, lo so.
Ma ho avuto paura di morire, e io non volevo morire. Non adesso che tutto si è aggiustato, adesso che finalmente so chi sono e cosa voglio.
E piango anche perché non so come aiutare Allison.
Mi ha guarito, come facevo io, forse meglio di come facevo io.
È stato strano, un'intensa energia mi ha avvolto sollevandomi un po' da terra.
Stavo morendo e di colpo stavo benissimo, meglio di prima.
E lei era stanca, spaventata e stordita.
Sospiro e vado a sciacquarmi il viso, poi mi stendo sul letto.
Quella che avrebbe bisogno di riposo è lei, non io in realtà. Se è stato scioccante per me vederle fare quella cosa, non oso immaginare quanto lo sia stato per lei.
Ma anche io mi sento un po' confuso, e forse riposare un po' mi farebbe bene.
Se sono esaurito, come posso aiutarla? Potrò fare ben poco, lo so. Ma almeno le starò vicino.
Spero solo che Sir l'aiuti con i suoi poteri, perché sento che sono più potenti di quanto immaginassi.
Chiudo gli occhi con il solo intento di rilassarmi e invece mi addormento.

Non è un sogno normale, è uno di quelli indotti da qualcuno.
E anche se non siamo in un giardino come al suo solito, sono sicuro che si tratta di mio figlio.
Infatti eccolo apparire davanti a me, pallido e preoccupato.
“Gabriel!” lo chiamo sorridendo.
Lui inizia a piangere e mi abbraccia forte.
“Ragazzo mio non fare così...” gli dico stringendolo.
“Ho avuto paura papà, tanta paura!” mi dice staccandosi da me “ho sentito che stavi per morire e non potevo fare niente! È stato mille volte peggio di quando ho sentito morire zio Gabe! Mi sono sentito perso come quando è morta la mamma! Possibile che tu e la mamma dovete sempre farvi ammazzare in qualche modo?” ci rimprovera serio.
Io gli sorrido posandogli una mano sulla spalla. “Non è che lo facciamo di proposito, abbiamo una vita avventurosa.” rispondo scherzando.
Ma lui resta serio. “Sì però cercate di renderla meno avventurosa, ogni volta mi fate prendere un colpo. L'altra volta la mamma finisce in Paradiso e io non posso raggiungerla, oggi ti fai investire e io non posso intervenire. Non voglio restare solo...”
Mi fa tanta tenerezza, anche se ha l'aspetto di un giovanotto di venticinque anni, ora sta parlando come un bambino che ha bisogno dei genitori per ancora tanto tempo.
“Te lo prometto figliolo” gli dico “non ti lasceremo. Hai visto, la mamma ora può guarire!”
Gabriel annuisce. “Sì, per fortuna. E tu e il nonno l'aiuterete a gestirli. Ne è spaventata.”
Io faccio spallucce e sospiro. “Posso fare poco io per lei, dobbiamo solo sperare che tuo nonno l'aiuti in tutti i modi.”
Mio figlio mi guarda corrugando la fronte. “Ehi papà... anche se sei un angelo in pensione, non vuol dire che non puoi aiutarla! Ricorda che gli allenatori sono sempre ex giocatori!” sottolinea asciugandosi gli occhi.
Sono sorpreso... non l'avevo vista in quest'ottica.
“Grazie ragazzo mio e scusaci se ti facciamo spaventare. Siamo un po' strani, lo sai.” gli dico.
“Oh si lo so” afferma convinto “ed è per questo che vi adoro! Ora devo andare, la mamma si è addormentata di sotto. Ha bisogno di te.”
“Ma è appena uscita, è già tornata?” domando perplesso.
Lui ride. “Papà, nei sogni il tempo scorre diversamente. Quello che a te è sembrato un attimo, nella vita reale possono essere ore.”
Annuisco. “Sì, che stupido hai ragione. È che sei.. così reale che non ci avevo pensato.” mi giustifico.
Gabriel mi sorride e mi abbraccia di nuovo. “A presto papà, e stai più attento.”
“A presto figlio mio.”


Apro gli occhi e noto che il sole fuori sta tramontando.
Mi alzo dal letto e mi sento un po' stordito ancora, ho un leggero mal di testa.
Ma come succede sempre dopo aver sognato mio figlio, sono più tranquillo.
Esco dalla camera da letto e faccio capolino in quella di Gabriel.
Dorme beato nella sua culletta, per entrare nei nostri sogni credo debba sempre dormire anche lui.
Scendo di sotto e quasi mi spavento quando noto un enorme coso marrone in salotto. Poi realizzo che è un peluche e sorrido.
Mi avvicino e noto che tra le sue grandi zampe ha un tesoro.
Il mio tesoro.
Allison dorme abbracciata al pupazzone.
Povero il mio angioletto... in realtà in un'altra situazione sarebbe stata una specie di superiore.
Sospiro e con dolcezza la prendo in braccio, lei si muove appena e apre gli occhi.
“Castiel...” mormora accennando un sorriso.
“Dormi tesoro... ti sto portando in camera nostra...”
Salgo di sopra ed entro in camera da letto, la poso sul letto e le tolgo le scarpe. Sono belle ma non sono adatte per dormirci.
“Cass aspetta” mi ferma quando tento di allontanarmi.
“Dimmi tesoro” le dico sedendomi sul letto accanto a lei.
“Promettimi... promettimi che non mi farai diventare una specie di... mostro.”
“Mostro?” ripeto io non capendo.
“Sì! Voglio dire... non voglio dipendere da questi poteri, non voglio diventare una persona che fa tutto con la mente o cose simili. Non farmi diventare così.”
Ha paura di diventare come Sam?
È impossibile, lei non ha sangue di demone, non diventerà mai come lui.
Le sorrido e le accarezzo il viso. “Sta' tranquilla, non succederà mai. Veglierò su di te amore mio... te l'ho promesso due anni fa, ricordi?”
Risponde al mio sorriso e annuisce. “Sì, lo ricordo... era una scena simile a questa... tu accanto a me sul letto... vieni a stenderti qui?”
Annuisco e giro dal mio lato, mi sdraio e l'abbraccio stretta a me.
“Ho creduto di morire Allison” le confesso “e non volevo morire. Ma tu mi hai salvato. Grazie cuore mio...”
La sento sospirare e si stringe di più a me. “Se fossi morto, io sarei morta con te, sai? Ho avuto paura in una misura indescrivibile, e sono felice di averti potuto guarire. Sono stata da mio padre... ha sbloccato i miei poteri, per così dire. Teoricamente potrei anche volare...”
Ecco il discorso di Gabriel...
“Allora sei un angioletto a tutti gli effetti ora... anzi un arcangioletto!”
Ridacchiamo entrambi anche se i nostri cuori sono ancora scossi.
“Sai tesoro.. quando mi hai guarito... è stato un po' come fare l'amore...” le dico.
Allison alza un po' la testa e mi guarda. “Cioè?”
“Non so.. una sensazione strana e piacevole... sei sensuale anche quando usi i tuoi poteri!”
Sorride e posa il capo sul mio petto. “Devo ammettere che anche per me è stata una sensazione strana e ora che mi ci fai pensare, un po' sensuale.... riusciamo a fare l'amore in molti modi! Siamo proprio una coppia particolare, io e te!”
Già, lo siamo. Decisamente.
Ma è il nostro punto di forza, no?
Lentamente scivoliamo nel torpore, e ci addormentiamo abbracciati.

 


*****
 



Sono ancora abbracciata a Castiel quando mi sveglio.
Ci siamo addormentati stretti l'uno all'altra, ancora scossi e turbati dall'eco di una giornata piuttosto.. movimentata.
Sospiro e mi rigiro nel letto, piano, per non svegliare Castiel.
Lo guardo ancora un po', dormire dolcemente e l'amore che provo per lui mi fa battere forte il cuore per un attimo.
Ho avuto paura oggi.
Tantissima paura.
E non perchè mi sentivo strana, stordita e stanca per l'effetto dei miei poteri.
Ho avuto paura che morisse.. Che mi morisse tra le braccia e non avrei mai potuto sopportarlo.
Svegliarmi al mattino senza di lui e andare a dormire la sera senza il suo sorriso a farmi compagnia.. No.. non avrei mai potuto farcela senza di lui.
Per quanto ami Gabriel, e lo amo follemente, non avrei mai potuto continuare a vivere senza il mio amore..
Forse avrei resistito per il mio bambino.
Ma lo avrei fatto solo per inerzia in un certo senso.. Sarei stata come morta dentro.
E Gabriel merita di più..
Merita di più di un solo genitore che sopravvive per forza di cose.. E merita di più di due genitori che non riescono nemmeno per un attimo a pensare di più a loro e di meno agli altri.
Sono contenta che Castiel abbia salvato quel bambino.. Davvero. E sono felice che sua madre abbia potuto riabbracciarlo, stasera, dopo i suoi giochi..
Ma al nostro bambino chi ci pensa?
Se continuiamo così, a sacrificarci per il bene di cose che non ci appartengono, quello che quel bambino ha avuto stasera, l'abbraccio della sua mamma e del suo papà, mancherà a Gabriel e questo non è corretto.
Il nostro bambino è il nostro tesoro.. E merita che facciamo più attenzione, perchè ha bisogno di noi.
Lo dirò a Castiel.. Si lo farò.
Sospiro e mi alzo piano.
Mi sono addormentata senza cenare e ora, alle 02.00 del mattino, ho una fame che non ci vedo.
Credo che mi preparerò una pizzetta veloce.
Mh.. forse la pizza non è proprio leggera. E oltretutto.. oltretutto nell'ultima settimana non sono stata bene.
Ho avuto nausea e capogiri.. Forse ho in corso un virus intestinale.. O forse...
No, non può essere.
Scuoto il capo sorridendo ed esco dalla camera.
Passo a guardare Gabriel e gli accarezzo piano i capelli.
"Cucciolotto.. mi dispiace tanto. Tu non sai per cosa.. Ma oggi il tuo papà stava per morire.. Io sono morta e tornata e.. mi dispiace. Dovremmo stare più attenti perchè ci sei tu. Prometto che lo faremo!" gli sussurro.
Gli bacio la fronte dolcemente e sorrido quando lui nel sonno sorride.
Poi scendo di sotto. Accendo la luce del salotto prima di entrare in cucina e sobbalzo.
Ma cosa..
"Hey amore.. Che succede? Non riesci a dormire nemmeno tu? Nemmeno io e tuo fratello riusciamo a prendere sonno. Vieni, unisciti a noi. Stavamo per mangiare del gelato."
Sgrano gli occhi e li osservo.
Mia madre è mio fratello sono seduti sul divano. E sono più belli di quanto ricordassi.
Mi guardano quasi come se fosse naturale che loro siano qui..
Ma che succede? Sto sognando?
Mi do un pizzicotto e fa un male cane. No, non sto sognando.
Scommetto che questo è il trucco di qualche malefico essere.. Loro sono irreali.
Però sembrano così reali.
Mia madre corruga la fronte e si alza raggiungendomi.
"Allison." mi dice preoccupata "Stai bene?"
Indietreggio e scuoto il capo mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.
"Tu, voi.. siete morti." dico guardandoli.
"Hai sognato che eravamo morti? Stiamo bene cuoricino. Vieni a sederti vicino a me." mi dice mio fratello.
Scuoto il capo e vorrei urlare, ma è come se la mia voce non collaborasse.
Chiudo e riapro gli occhi più volte, sperando che loro scompaiono. Ma sono sempre lì e mi fissano con uno sguardo che mi inquieta.
Provo a concentrarmi.. Se sono esseri malvagi e soprannaturali dovrei sentirlo. Ma non sento niente. Sono.. persone. Mia madre e mio fratello.
Ma com'è possibile? E sopratutto perchè mio padre non è qui con loro?
Se non sono perversi giochi di un qualunque demone o stregone, e non sto sognando, che cosa sto vivendo?
Oh no! Sono pazza.
"Adiamo Matt.." dice mia madre a mio fratello "Prepariamole qualcosa di buono.. Così si sentirà meglio."
Mio fratello e annuisce, entrambi mi sorridono e poi vanno in cucina.
Io invece rimango in salotto.
Vorrei andare di sopra da Cass, sarebbe la scelta più logica, ma è come se non riuscissi a muovermi.
Mia madre e mio fratello..
Mi siedo per terra e mi porto le ginocchia al petto.
"Non sono pazza. Non sono pazza. Non sono pazza.." ripeto sussurrando.
E se invece lo fossi?




Note: Io e la mia socia vogliamo ringraziare tutti quelli che leggono e commentano la nostra storia.. Siamo molto affezionati a voi, e apprezziamo tanto che voi ci seguiate con tanto affetto. Speriamo di non deludervi mai e di divertirvi ed emozionarvi sempre. Grazie mille a tutti,
Brokendream e Robigna88: Broken_88

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Capitolo 50
*** Bitter-sweet Temptation ***


Bitter-sweet Temptation


Mi sveglio di soprassalto, come reduce da un incubo.
In realtà non ricordo cos'ho sognato, credo di essere solo ancora un po' scosso.
Guardo il posto accanto a me ed è vuoto, segno che Ally si è già alzata.
Ci siamo addormentati molto presto e vestiti, per giunta.
Infatti sento il bisogno di una doccia, non prima di aver fatto pipì.
Mi alzo e vado in bagno, poi faccio la doccia e mi vesto, il tutto molto rapidamente.
Sono circa le 8:00 e mi sorprende che non sia venuta in camera e che non la sento camminare per il corridoio.
Di solito a quest'ora è con Gabriel per lavarlo e vestirlo.
Esco dalla nostra camera e vado dritto nella stanza di nostro figlio, sicuro o meglio sperando, di trovarla lì.
Apro la porta ma Gabriel è da solo, dorme ancora ed è come l'ho lasciato ieri sera.
C'è qualcosa che non va, decisamente.
E non mi piace avere questa sensazione, soprattutto da quando non sono più angelo e il mio raggio d'azione è molto limitato.
Cammino velocemente lungo il corridoio e scendo le scale a due gradini per volta.
Arrivo in salotto e sento delle voci delle quali nessuna appartiene alla madre di mio figlio.
Ci sono due persone, un uomo e una donna, accovacciati accanto a qualcun altro.
Lui si volta e quando mi vede, sorride e si alza venendomi incontro.
Buongiorno Cass, per fortuna che sei sceso!”
Oh per la miseria... non può essere!
Il giovane uomo che mi viene incontro, sui trent'anni, è... Matthew, il fratello di Allison. Ma è impossibile! È morto molti anni fa!
Ho visto tante foto di questo ragazzo, e sono sicuro che si tratta proprio di lui.
Il fratello che Ally è stata costretta ad uccidere perché diventato un vampiro.
Vieni, credo che la nostra Ally non stia bene. Sono ore che se ne sta seduta a terra mormorando qualcosa. La mamma è terrorizzata.”
La mamma?
Alice?
Comincio a sudare freddo e la paura mi invade.
Ma che sta succedendo? Maledizione, e sopra abbiamo Gabriel da solo!
Deglutisco e mi avvicino lentamente alle due donne, Ally è seduta a terra, è pallida e si dondola un po' tenendosi le gambe strette al petto.
Povero amore mio... era sola quando ha trovato... loro.
La donna che le sta accanto ha lunghi capelli rossi, si gira verso di me e sì, è Alice. La mamma di Allison, morta da oltre dieci anni per mano di suo figlio Matt.
Oh Cass, per fortuna che sei qui!” esordisce alzandosi e prendendomi per una mano “Allison fa così da ore... non mi risponde neanche, piange e bisbiglia qualcosa!” mi racconta disperata.
La sua mano è calda e trema leggermente: è viva, è umana. Non è un fantasma e non credo sia qualcos'altro.
È davvero Alice Morgan, e il giovane è Matthew Morgan.
Se fosse vivo Gabriel, dire che questa è opera sua: un universo fatto apposta per Allison, un universo felice. E se fosse stato lui ne sarei anche felice, perché l'avrebbe fatto per amore.
Ma qui, c'è di mezzo il Male.
Finalmente realizzo di cosa si tratta e il sudore freddo aumenta: io non posso fare nulla, e se diventassero cattivi?
Allison potrebbe sopraffarli, credo, ma terrorizzata com'è non riuscirebbe a fare nulla.
O...ok Alice” balbetto fingendomi calmo “ora ci sono io. Ultimamente ci sono successe un po' di cose che l'hanno turbata...”
Mia suocera annuisce. “Sì poveri cari, è stato terribile! Quando ti abbiamo visto steso a terra coperto di sangue, credevamo di averti perduto! Per fortuna che Ally è speciale...”
Sa anche questo?
Sorrido e mi accovaccio accanto al mio amore, che trema e piange.
Allison amore, che hai? Va tutto bene...” le dico accarezzandole il viso.
Alza lo sguardo e i suoi occhi si illuminano.
Castiel!” grida buttandomi le braccia al collo.
Non sono pazza... non sono pazza... vero? Loro non sono qui...” mi dice all'orecchio terrorizzata.
Amore, ci sono qui io, non sei pazza per niente...” le rispondo a bassa voce.
La sollevo da terra e tenendola sempre stretta a me, mi rivolgo a sua madre.
Scusatemi... potreste lasciarci un attimo da soli? Cerca di dirmi qualcosa ma non capisco...”
Alice si asciuga gli occhi e annuisce. “Va bene, vado in cucina a preparare del caffè. Vieni a darmi una mano Matt.”
I due si allontanano e io porto Allison in fondo alle scale.
Allison, guardarmi... e ascoltami bene.” inizio prendendole il viso tra le mani.
Lei annuisce singhiozzando.
Tesoro, prima di tutto tu non sei pazza. Quelli sono davvero tua madre e tuo fratello, o almeno lo sembrano...
Ma come può essere!” protesta lei “Sono morti! Tutti e due! E dov'è mio padre, Chris? Che sta succedendo Cass?
Non voglio spaventarla ma devo dirglielo.
Credo sia... opera di Lucifero.
Ally sgrana gli occhi. “Li ha.... resuscitati?
Sospiro e mi stringo nelle spalle. “Non ne ho idea, potrebbero essere delle... copie. Ma credo sia una tentazione. Forse vuole... farti vedere cosa potresti avere se gli dici di si. Avrà sentito i tuoi poteri e sei diventata più allettante per lui.
Improvvisamente il viso di Allison si rischiara, ha capito e sa di non essere impazzita ma in presenza di un evento soprannaturale.
Oh Dio... e ora che facciamo?” mi chiede abbassando la voce ancora di più.
Tu corri di sopra, prendi un'arma e ti barrichi in camera con Gabriel. Io chiamo Sirahel per chiedergli aiuto, io non sono più un angelo ormai e tu non hai ancora il pieno controllo dei tuoi poteri. E sopra c'è nostro figlio da solo.”
Ma lei scuote il capo. “No, non ti lascio qui da solo! Potrebbero...”
Va' di sopra amore, non discutere.” le ripeto autoritario.
Ally annuisce e dopo avermi dato un bacio, sale di sopra senza far rumore.
Ehi Cass, dov'è andata Allison?”
Matt mi ha raggiunto in salotto con due tazze in mano.
L'ho mandata di sopra a riposarsi, non sta bene...”
Lui annuisce poco convinto, poi mi passa una tazza.
Visto che non c'è, questa la bevo io!” dice bevendo dall'altra tazza.
Io fingo di bere e poi la poso su un mobile.
Castiel.. dimmi la verità. Cos'ha mia sorella? La mamma è di là che piange.”
C'è che voi siete morti e sepolti e ora bevete caffè nella nostra cucina e in salotto!
Le stanno accadendo troppe cose e... ne risente. Ma starà benone.” rispondo rimanendo sul vago.
Matt beve di nuovo e sembra riflettere. “Già, posso immaginare. Te la sei vista proprio brutta ieri, lei è pazza di te, morirebbe se ti accadesse qualcosa.”
Accenno un sorriso e annuisco, mentre faccio mente locale su dove ho lasciato il cellulare ieri.
Poi ricordo, è all'entrata.
Scusami Matt” dico “devo fare una telefonata importante.”
Sicuro, scusami tu. Torno di là dalla mamma che starà annegando nelle sue lacrime e le dico che Allison è solo stressata ma che sta bene.” e si allontana tranquillo.
Sembra un ragazzo normale, non ha niente di demoniaco o spiritato.
E se fossero davvero loro in tutto e per tutto?
Per un attimo mi ritorna in mente l'ipotesi Gabriel senior, ma se fosse in qualche modo tornato, si sarebbe sicuramente fiondato qui a mangiare e guardare il grande televisore in salotto sul nuovo divano.
Sospiro e raggiungo il telefono.
Cass, come va figliolo?” mi saluta Sir allegro.
Mi dispiace rovinargli la giornata.
Sir... abbiamo bisogno di aiuto, subito...”
Che succede?”
Lucifero ci ha tirato un colpo basso.. non sappiamo che fare...”
Non faccio in tempo a finire la frase che le me lo ritrovo davanti.
Ragazzo mio, che succede? Dov'è Allison?” mi domanda preoccupato.
E' di sopra con il bambino” gli dico “il problema è in cucina..”
Corruga la fronte e mi fissa. “Cioè?”
Ci sono la madre e il fratello di Ally, di là. L'ho trovata sconvolta e con quei due che tentavano di capire cos'avesse. Come se fosse normale trovarsi in casa la famiglia morta anni fa...”
Mentre gli spiego la situazione, lo vedo guardare alle mie spalle e impallidire.
Amore! Sei tornato prima del previsto, perché non mi hai avvisato?”
Alice gli corre incontro e lo abbraccia, dandogli un bacio sulle labbra.
Mi sei mancato tanto Sir! Ma perché ti ostini a fare questi viaggi d'affari? Mi lasci sempre da sola! E poi tua figlia non sta bene e tuo genero ieri è quasi morto!”
Sirahel sarebbe morto, se non fosse un angelo.
Guarda la madre di Allison come fosse una visione e credo sia sul punto di piangere.
Io sono scioccato e quando l'occhio mi cade su alcune lettere qui accanto, realizzo tutto.
Alice Ellinger, dice la busta.
É sua moglie.
Questo complica ulteriormente le cose.
Sir era innamorato di questa donna, e da come la guarda, la ama ancora.
Questa storia, è una tentazione anche per lui.
Alice lo prende per mano e lo porta in cucina, lui si lascia guidare senza dire una parola, con un sorriso sul volto che non gli avevo mai visto.
Siamo nei guai, davvero nei guai.
Forse l'unica che può risolvere la situazione, è proprio Allison.

*****

Sono ancora sconvolta.
Ho un'arma e sono accanto alla culla del mio bambino nell'attesa che Castiel salga a dirmi qualcosa.
Sirahel è arrivato.
Ho sentito la sua potente Grazia diffondersi in tutta la casa.
O meglio, ho sentito una forte energia investirmi e ho supposto che fosse lui che arrivava.
Non so ancora come funziona tutto il mio potere. So tecnicamente cosa posso fare. Ma non ho messo in pratica nulla.. Eccetto guarire Cass e cancellare la memoria... ma non so come ho fatto quindi non conta.
E ora me ne sto qui sopra mentre i giochi della perversa mente di Lucifero sono di sotto, nel mio salotto e hanno i visi familiari di mia madre e mio fratello.
Quello che mi chiedo è, perchè mio padre non è qui?
Sospiro e guardo Gabriel che si è appena svegliato..
Si stiracchia bene bene e poi mi vede e sorride.
Mami!” esclama allegro. Si alza in piedi dentro la culla e mi guarda.
Il suo sorriso si spegne davanti ai miei occhi rossi e fa il musino pronto ad esplodere in un pianto.
Scuoto piano il capo e lo prendo in braccio.
Non piangere tesoro.. Sto bene. Ho gli occhi rossi perchè mi sono appena svegliata, come te.. Li hai anche tu. Guarda..” gli bacio la guancia e lo porto davanti allo specchio della sua camera.
Restiamo lì di fronte in piedi e lui sorride al suo riflesso.
Alzo la mano e indico il suo nasino mentre lui osserva tutto dallo specchio.
Sai cos'è questo? E' il tuo bellissimo nasino.. E poi c'è la bocca, i capelli” gli dico lisciandoglieli un po' “e gli occhi.. che sono arrossati perchè ci siamo appena svegliati. Ma sai una cosa?”
Giro il viso verso di lui e lui fa lo stesso.
Tra poco passerà il rossore e tutto tornerà normale.” gli dico ancora.
Lui mi sorride e mi accarezza il viso.
Mi guarda come per farmi capire, che non è scemo, ma che apprezza il mio gesto ed io non posso fare a meno di ridere un po'.
A volte mi scordo quanto è sveglio.
Da-da..” mi dice ancora.
Papà è di sotto ma tra poco..”
Non finisco la frase, perchè Castiel bussa alla camera dicendomi di aprire.
Apro la porta e lui entra e la richiude.
Mi guarda e mi bacia delicatamente, mentre io lo abbraccio stretto.
Credevo di essere impazzita.. Se lui non mi avesse spiegato cosa stava succedendo, sarei finita dritta al manicomio.
Sorride a Gabriel e lo prende in braccio.
Sirahel è arrivato?” chiedo.
Castiel annuisce e sospira.
Si,” mi dice “ma onestamente non credo che ci sarà d'aiuto. In questa.. cosa che Luci..” guarda Gabriel e poi continua “che tu sai chi ha creato, lui e tua madre sono sposati e si amano. Quando l'ha vista si è stampato sul viso un'espressione da adolescente alla prima cotta e ora ridono bevendo del caffè.”
Ora capisco tutto..
Questa trappola è per me e per Sirahel.. Ma più per lui a dire il vero, ecco perchè mio padre, Chris, non è qui.
Amo mia madre e mio fratello.
E non c'è giorno in cui non mi manchino.. Ma l'amore che provavo per mio padre era assoluto..
Quindi suppongo che, vista la sua assenza, e la messa in scena di un legame che non è mai esistito prima in questi termini, sia una trappola bella e buona per Sirahel.. Per farlo passare all'altra squadra.

Questa trappola è più per lui che per me..” dico “Se Sirahel passa dalla parte di.. tu sai chi.. Sai quanto potere guadagnerebbero i nostri avversari? E' una trappola anche per me, ma più per lui, altrimenti qui ci sarebbe anche mio padre, Chris.”
Bene!” esclama Castiel sorridendo nervoso “L'unico che può aiutarci probabilmente non riuscirà a farlo perchè troppo preso a contemplare la possibilità di un amore perduto.”
Gabriel mi guarda dritto negli occhi e di colpo sento, una fitta alla testa, e una voce..
Solo tu puoi sistemare le cose.. Fidati delle tue capacità.” è quello che sento.
Poi la fitta passa ed io sgrano gli occhi capendo quello che è appena successo.
Mio figlio mi ha appena parlato mentalmente... Io non...
Allison..” sussurra Castiel guardandomi “Stai bene?”
Gabriel mi ha parlato.”
Cosa?”
Ho sentito la sua voce nella mia testa.. Era la sua Cass.. perchè l'ho sognato ed era sua..”
Castiel sgrana gli occhi e lo guarda mentre lui insiste per essere messo giù e poter giocare.
Lo poggia per terra e mi guarda.
Cos'ha detto?”
Ehm.. che solo io posso sistemare le cose e.. di fidarmi delle mie capacità.” racconto.
Castiel deglutisce a vuoto e mi fissa per un attimo..
In effetti tu sei l'unica che può sistemare le cose.. E ti consiglio di iniziare da tuo fratello.. lui sembra il meno convinto di tutto questo.”
Annuisco appena e prendo Gabriel.
Ok, andiamo di sotto.. Ma andiamoci insieme. E' meglio se rimaniamo uniti. Gabriel non può essere toccato.. Appena fiuta pericolo si difende a suo modo.. E poi non credo ci faranno del male.” constato ad alta voce..
Vorrei anche aggiungere che di lui mi occuperò io qualora servisse, ma non voglio offendere la sua virilità in qualche modo.
Sarà pure un uomo ora, ma sa occuparsi di me e di Gabriel meravigliosamente.
Lui sospira e insieme scendiamo di sotto.
Quando raggiungiamo il salotto, mia madre sta parlando con Sirahel mentre mio fratello li osserva perplesso.
Non appena mi vede, la mamma mi corre incontro e mi abbraccia.
Tesoro.. Come ti senti?” mi chiede baciandomi le guance.
Sto.. bene mamma.. Sto bene. Scusa per prima.. Io non volevo spaventarti.. Sono solo un po' stressata.”
Amore mio.. va tutto bene non preoccuparti..” mi dice.
Poi guarda Gabriel dietro di me e gli sorride.
Ciao amore della nonna..” sussurra raggiungendolo.
Guardo Sirahel ma non gli dico niente.
Non credo che mi permetterà di mandarli via.. ma non ho altra scelta.
Guardo Matt e trattengo a stento le lacrime.
L'ultima volta che l'ho visto avevo da poco 16 anni e lui era un vampiro. L'ho ucciso con le mie mani..
Sospiro e mi avvicino per abbracciarlo.
Io adoravo mio fratello..
Lui ricambia accarezzandomi dolcemente i capelli e poi si stacca da me e mi guarda.
Cuoricino.. io mi sento strano. Che succede?”
Ti voglio bene.. Ma devo dirti una cosa..” dico. Poi mi volto a guardare mia madre che mi fissa perplessa “Anche a te mamma, vieni qui per favore.”
Mia madre annuisce e si mette di fronte a me accanto a mio fratello.
Non so come, ma so cosa fare.. perfettamente.
Alzo una mano verso di loro e si alza un leggero venticciolo caldo che mi fa svolazzare i capelli.
Allison non farlo!” mi urla Sirahel alzandosi.
Alzo l'altra mano e la punto verso di lui.
E all'istante si immobilizza incapace di camminare.
Allison.. Lasciami andare subito!” mi urla.
Non lo ascolto.. Penso a tutto quello che ho da dire a mia madre e mio fratello.. E glielo dico. Tutto.. Dalla loro morte in avanti.
Tramite il mio potere che si irradia dalla mano che tendo verso di loro.
Quando finisco abbasso solo la mano che ho usato con loro e stranamente sto bene..
Oh mio Dio!” esclama mia madre guardandomi.
Mio fratello invece scoppia in lacrime, tormentato dal ricordo di aver ucciso la sua famiglia.
Mia madre lo guarda e poi lo abbraccia stretto cercando di calmarlo.
Mi dispiace..” sussurro “Vi amo, ma dovete andare. Non è più questo il vostro posto. Perdonatemi.” chiedo piangendo appena.
Mia madre mi guarda e mi sorride.
Stai facendo la cosa giusta.. E sono molto fiera di te piccola mia.”
Entrambi si avvicinano e mi abbracciano forte..
Poi si allontanano e mio fratello scompare subito quasi come uno spirito che trova pace, dicendomi che mi vuole bene.
Mia madre invece rimane lì... Perchè l'irragionevole amore di Sirahel la trattiene.
Lo libero dalla presa e mi avvicino a lui.
Non può restare qui.” gli dico.
Perchè tu hai deciso così?”
Si!” esclamo “Se la amavi tanto, potevi salvarla quando era il momento. Non ti permetterò di tenerla qui negandole la pace che merita e mettendo tutto in pericolo solo per il tuo stupido senso di colpa.” mi sfogo.
Lui mi guarda mentre Gabriel tende le braccia alla nonna, e Castiel cerca di confortarla per la tragica scoperta appena vissuta.
Stringe i pugni e poi alza la mano e mi da uno schiaffo fortissimo..
Insolente egoista!” mi urla.
Indietreggio e il mio labbro sanguina..
Sapevo che sarebbe andata così.. Sono pronta a fare ciò che devo.

*****

Sirahel ma che fai!?” urla Alice tenendo in braccio Gabriel.
Io invece non ci vedo più, mi si annebbiano letteralmente gli occhi.
Scatto verso di lui e lo spintono, poi gli do un pugno in faccia.
Ma sei impazzito, brutto bastardo?!” ringhio furibondo.
Lui mi guarda con risentimento. “Come osi darmi un pugno? Potrei polverizzarti in un istante!” tuona mentre il suo naso sanguina.
Io come oso?” ripeto sconcertato “Hai appena picchiato tua figlia! Tu come ti permetti di fare una cosa del genere, sei completamente fuori controllo!” stringo i pugni e mi volto verso Allison.
Amore, fa vedere...” le dico togliendole la mano dal viso.
Le ha spaccato un labbro: come ha potuto farle una cosa del genere? Già un uomo che picchia una donna è una cosa abominevole, ma poi la propria figlia e davanti a suo nipote!
Voi non potete decidere della sua vita, della nostra vita” sibila l'Arcangelo guardando il suo amore perduto “mi è stata data quest'occasione e non me la farò portare via!”
Lo guardo truce e dimentico completamente che potrebbe sul serio distruggermi in un lampo. “Allison ha ragione, tu potevi salvarla tanti anni fa e sei rimasto a guardare! Così come sei rimasto a guardare quando lei...”
Gabriel scoppia a piangere disperatamente. “Su amore non piangere...” gli dice sua nonna, piangendo come lui.
Credo sia sconvolta, piange e culla quel nipotino che non aveva mai visto ma che nella sua mente è presente fin dalla nascita. Non interviene nella discussione ma resta vicina a sua figlia, che sta tentando di guarirsi ma non ci riesce.
Tu non sai di cosa stai parlando, piccolo idiota” mi apostrofa duramente, come faceva tempo fa “tu non puoi parlarmi in questo mondo, non sai...”
Io mi sono fatto ammazzare per la mia donna!” urlo dimenticando che spavento mio figlio così “E mi farei ammazzare ancora e ancora per lei e per nostro figlio! Tu non hai fatto nulla per loro perché ti sei sentito rifiutato da Alice! Lei ha scelto Christian Morgan, e tu non l'hai mai accettato!”
Cosa stai insinuando” mi dice minaccioso afferrandomi per la camicia “che io l'abbia fatta morire per vedetta? Sta attento Cass, ti amo come un figlio ma stai rischiando grosso in questo momento!”
Sorrido sfrontatamente “Oh, ho visto il tuo concetto di amore paterno” dico ironico “hai appena dato una carezza ad Allison.”
Credo voglia darmi un pugno, ma si trattiene. Mi strattona e mi lascia libero, allontanandosi da me ed avvicinandosi alle due donne, che indietreggiano istintivamente.
Avete paura di me?”
Sì, Sirahel” gli risponde Alice “io ho paura di te... tu non eri così... non eri violento o vendicativo! Hai picchiato nostra figlia davanti a nostro nipote, per cosa? Perché Allison vuole rimettere le cose a posto? Il mio posto non è qui, non più.. e anche a me piacerebbe tanto vivere con mia figlia e mio nipote e...” si ferma e mi guarda sorridendo “... mio genero, che ricordo di aver conosciuto due anni fa ma che in realtà ho visto stamane per la prima volta. Ma non posso, io sono una tentazione per entrambi, ma sopratutto per te. Non voglio che il Diavolo mi usi per questo, non posso Sir.”
Sir la guarda con occhi tristi, sull'orlo delle lacrime. “Non... ti piacerebbe neanche un po', vivere con me?” le domanda.
Ho fatto la mia scelta anni fa” dice dando il bambino ad Allison, che si avvicina a me “in qualche modo ti ho amato, non come volevi tu forse, ma ti ho amato. Allison è tua figlia e non mi pento di averla messa al mondo né mi... vergogno di averla concepita con te. Ma io amavo e amo Chris, e non cambierei idea per niente al mondo.”
Sirahel tace, stroncato dall'ennesima prova che Alice è davvero un amore perduto. Per sempre.
La donna si allontana da lui e si avvicina a noi, accarezza la guancia di Gabriel che, tra un singhiozzo e l'altro, le fa un sorriso.
Ciao piccolo mio” lo saluta piangendo “sei un bimbo adorabile, figlio della mia bimba adorabile.” e gli da un bacio sulla testolina.
Poi si rivolge a me, posa una mano sul mio viso e sorride dolcemente “Castiel, tu sei un angelo in tutti i sensi. Non solo provieni dal Cielo, ma hai salvato mia figlia e la ami tanto, e sei il papà di questo piccolo tesoro. Abbi cura di loro, proteggili e amali, anche per me e suo fratello. Sei un bravo ragazzo e un genero fantastico, saresti l'orgoglio di tutte le suocere del mondo.”
Mi viene da piangere. Si sta comportando da mamma anche con me...
Mi dispiace Alice... se potessi io...” mi ferma con un gesto della mano.
Lo so, non ti preoccupare. Ti dispiace prendere Gabriel in braccio, vorrei abbracciare mia figlia prima di andare...”
Annuisco e prendo il mio bambino, che la guarda con la boccuccia che gli trema. Sa che sta andando via e non vuole.
Allison e sua madre si guardano a lungo, piangendo. La ferita al labbro non sanguina più ma fa fatica a parlare.
Mi dispiace mamma... ma sono felice di averti potuta rivedere. E scusami per prima, ero sconvolta... per me eravate morti tanti anni fa....” si scusa.
Lo so bambina mia, lo so. Scusaci tu per averti fatto spaventare a morte! Ma noi non lo sapevamo, per noi era una giornata come un'altra... abbi cura di te piccola mia, e della tua stupenda famiglia.” e l'abbraccia forte, mentre Allison singhiozza.
Quando si staccano l'una dall'altra, entrambe si asciugano le lacrime dagli occhi e tentano di sorridersi, con scarsi risultati.
Sono pronta Allison” le annuncia “sono pronta ad andarmene.”
Allison mi guarda per un attimo, cercando sostegno.
Io annuisco sorridendole e lei ricambia il sorriso.
Addio mamma, ti voglio tanto bene...”
Addio figlia mia, ti proteggerò ovunque io sarò...”
Alice sparisce davanti ai nostri occhi, in un lieve lampo di luce. Quasi come un angelo.
Per tutto il tempo, Sir è rimasto girato di spalle, ma dal viso nascosto tra le mani, direi che sta piangendo.
Sono arrabbiato a morte con lui e sono certo che lo è anche Allison.
L'ha picchiata chiamandola egoista, proprio lui che voleva tenere qui Alice contro la sua volontà?
Cass... vorrei andare a riposare un po', se non ti dispiace” mi dice “potresti occuparti tu di Gabriel?”
Certo amore.” le rispondo baciandole la fronte “Va pure, ci penso io...”
Mi sorride e si volta per salire al piano di sopra, ignorando Sirahel che ora si è voltato a guardarci.
Allison, aspetta per favore.” la ferma.
Lei lo guarda e scuote il capo. “Non abbiamo nulla da dirci.”
Sir si avvicina di qualche passo e io faccio altrettanto. So che non potrei nulla contro di lui e ho anche Gabriel in braccio, ma se solo osa sfiorarla ancora una volta...
Ti prego Ally, ascoltami...”
Sua figlia sembra rifletterci, ma non so cosa farà. Di solito quando è davvero arrabbiata, ammutolisce come adesso.
Mi domando se accetterà di parlargli o lo manderà via.


*****

Mi chiede di ascoltarlo.
Vorrei, ma sono molto arrabbiata in questo momento.
Non per lo schiaffo in sé.
E' solo uno schiaffo, tra qualche giorno la ferita sparirà e fra qualche mese, forse l'avrò scordato.
Quindi, non è il colpo.. E' la mano da cui proviene.
Lui sa quanto fossi legata ai miei genitori.
Sa che amavo mia madre e che ho passato tutto il tempo trascorso con lei ad osservarla, sperando di assomigliarle.
Sa che la adoravo e che avevo con lei un rapporto speciale.
Lo sa!
Eppure mi ha chiamata egoista solo perchè volevo darle pace..
Solo perchè secondo lui, per me mandarla via era facile, come se volessi fargli un dispetto perchè quando poteva non l'ha salvata.
Se invece sapesse quanto avrei voluto tenerla con me e vederla ogni giorno.
Lasciare che mi spazzolasse i capelli prima di dormire, chiederle consiglio sul matrimonio e sul mio ruolo di madre..
Se solo sapesse quanto avrei voluto averla qui con me e pranzare con lei la domenica.. E lasciarle Gabriel a farle compagnia di pomeriggio.
Ricamare e preparare i dolci con la sua mano sapiente a guidarmi..
Ma non posso farlo ed evidentemente lui non capisce il mio dolore.. Perchè se lo capisse, non mi avrebbe dato dell'egoista.
Sospiro e lo guardo in silenzio.
Gabriel è in braccio al suo papà, poco più calmo ed entrambi mi fissano preoccupati.
Sirahel invece ha gli occhi gonfi di lacrime.
Mi si spezza il cuore a vederlo così, ma davvero, ho fatto la cosa giusta e non me ne pento.
Ascolta..” gli dico calma “So che mi odi adesso. Tu mi vedi come la persona che ti ha portato via il tuo amore.. E in un certo senso lo sono. Ma quell'amore, era anche mio. Era mia madre.. Quindi non credere di aver capito tutto, o di essere l'unico a soffrire per tutto questo. Perchè non lo sei.. Ho fatto la cosa giusta e tu lo sai. E quando sarai più calmo e più lucido e ti ricorderai che qui hai un futuro, vivo e reale che ti attende, un nipote che ti vuol bene e una donna.. che merita di più di quello che tu le dai.. Allora sarai pronto ad ammettere che ho ragione.”
Sirahel annuisce e allunga la mano verso la mia ferita “Lascia che ti guarisca.”
Scuoto il capo e indietreggio.
Non serve..” dico “Guarirà da sola.. Sirahel!”
Pronuncio il suo nome quasi sottolineandolo col tono della mia voce.
Per fargli intendere che da oggi in poi, non credo che lo chiamerò più papà.
E non per lo schiaffo.. non solo per quello..
Ma perchè oggi, se qui ci fosse stato mio padre, Chris, allora sarebbe stata più dura per me mandarlo via.. E questo mi fa capire che, per quanto mi sforzi, non accetterò mai fino in fondo che non fosse lui mio padre.. Per me rimarrà sempre Chris Morgan il mio papà.
I suoi occhi cominciano a piangere di nuovo.. Mi guarda e sospira.
Mi dispiace.. Io amo.. amavo disperatamente tua madre.. Per me è stata dura affrontare tutto questo oggi.”
Infatti non l'hai affrontato! Io l'ho fatto..” dico “Credi che per me sia stato semplice?”
Tu sei forte Allison.. Come essere umano e come Arcangelo.. Quello che hai fatto oggi.. Io non so ancora farlo dopo migliaia di anni. E sono fiero di te.”
Non mi importa se lo sei.. Io non sono fiera di te.”
Lo guardo per alcuni secondi e poi salgo di sopra.
E' stata una giornata stancante..
E ho bisogno di una doccia calda e di un letto per riposarmi fisicamente e mentalmente.
Entro nella camera e prendo una tuta e della biancheria pulita.
Poi faccio scorrere l'acqua e quando è calda entro nella doccia godendomi il rilassante effetto che ha sul mio corpo.
Rimango lì, sotto la doccia per mezz'ora o anche più.. Fin quando non mi sento pulita.. pulita dal peso degli ultimi due giorni.
Poi esco, mi asciugo.. pettino i capelli e mi vesto.
La tuta non è l'indumento che preferisco, a meno che io non debba fare ginnastica. Ma è comoda e ora voglio solo stare tranquilla e comodamente sdraiata a letto.
Mi sdraio e mi addormento dopo qualche minuto.
E quando mi sveglio, sono le 14.30 e Cass è accanto a me.
Sta facendo il riposino pomeridiano.. proprio come Gabriel.
Sono ancora scossa.. ma voglio godermi il resto della giornata il più serenamente possibile.. Sorrido appena e mi allungo un po' per baciarlo dolcemente.
Lui si muove appena e sorride senza però aprire gli occhi.
Hey Cass.. Sei sveglio?” gli chiedo piano.
No! Sto dormendo.”
Rido e mi avvicino a lui, fino a sistemarmici sopra.
Peccato!” esclamo baciandogli il mento e poi il collo “Ero proprio dell'umore giusto per un pomeriggio d'amore. Ma se stai dormendo..” mi muovo per spostarmi, ma lui mi ferma sorridendo.
Ora ha gli occhi aperti e mi guarda. “Chi ha detto che sto dormendo?”
Gli accarezzo il viso e lo bacio dolcemente.
Grazie per avermi difesa oggi.” gli sussurro.
Lui mi accarezza il labbro ferito e poi i capelli.
Non c'è niente che non farei per te.. O per nostro figlio. Siete tutta la mia vita.”
Annuisco appena e prendo le sue mani tra le mie giocherellandoci un po'.
Mia madre era bella non trovi?” chiedo.
Si. Bellissima.. Come te. Non mi stupisce che Sirahel fosse e sia ancora follemente innamorato di lei. E' così dolce e materna.. Tu le somigli tantissimo, in tutto.”
Sospiro e lascio cadere qualche lacrima che lui asciuga prontamente.. Ma poi mi ricordo della voglia di vivere il resto della giornata serenamente e mi sforzo di sorridere.
E poi ho appena realizzato di dover fare una cosa.
Do un bacio a Castiel e mi alzo dal letto.
Amore, metti su un bel film.. Io vado un attimo in bagno e poi lo guardiamo insieme sul lettone. Vuoi?” propongo.
Certo. Tutto quello che vuoi.”
Mi regala il più bello dei suoi sorrisi ed io entro in bagno chiudendo la porta.
Apro il mio cassetto personale e prendo quello che mi serve.
Faccio un grosso respiro guardandomi allo specchio e poi faccio ciò che devo.
Aspetto il tempo necessario e..
Oh per la miseria!
Avvolgo il tutto con della carta igienica e lo getto nel cestino.
Mi siedo sul bordo della vasca e sorrido tra le lacrime, come una scema.
Per la miseria..
Sono incinta!

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Capitolo 51
*** We're going to be parents again ***


We're going to be parents again



Sono incinta.
Stento a crederci ma lo sono.
A dire il vero non è così strano che sia accaduto.. Considerando che io e Cass non ci risparmiamo affatto per quel che riguarda il sesso.
Sono sicura che è successo la notte in cui è tornato. Perchè sono incinta di due settimane e mezzo ed è più o meno quanto è passato dal suo ritorno.
Sapevo che quella notte avrebbe dato i suoi frutti.
E' stata sconvolgente dopotutto... e troppo passionale perchè non avesse conseguenze di alcun tipo.
E fortunatamente per noi, le conseguenze sono le più belle che potevano esserci.
Fra poco meno di nove mesi, in questa casa arriverà un fiocco rosa.
E so che è una bambina perchè le mie nuove capacità mi hanno consentito di sentirlo.
Sono felicissima.. E dopo aver pensato a lungo a come dirglielo, ora so come fare.
Preparerò la camera per la bimba.. Ho già comprato tutto.
Ogni cosa arriverà domani pomeriggio, quando lui partirà con Sam e Dean e una richiesta di aiuto inaspettata – che arriverà domattina – e che io e loro abbiamo organizzato. E quando tornerà, tutto sarà pronto.
Gli benderò gli occhi e lo porterò di sopra.
Lo farò sistemare al centro della stanza e poi gli toglierò la benda.
Dopodiché mi gusterò la sua faccia sorpresa e felice.. E sarà bellissimo.
Si. Lo sarà.
Sorrido tra me e me e gattono fino ad afferrare il mio bambino.
Stiamo giocando a nascondino per terra... Ma ovviamente non ha ben capito come si fa, perchè per lui nascondersi corrisponde a sedersi dietro il divano e ridere fino a farsi scoprire.
Lo afferro mentre lui lancia un urlo divertito e lo poggio su divano.
"Ti ho trovato anche stavolta.. Sei proprio una schiappetta a questo gioco.. " gli dico guardandolo.
Lui ride.. Si diverte e la sua risata mi riempie il cuore.
"Ora, visto che ho vinto io.. E questo è appurato, tu devi pagare un pegno. E questo pegno è permettere alla tua mamma di riempirti di dolcissimi morsi, fin quando ne avrà voglia. Che ne dici? Ti piace come pegno?"
Lui ride e scuote il capo. "No!"
Ha imparato a dire altre parole in questi giorni.. E sopratutto, ora papà non è più da-da, ma un chiaro e forte papà o papi..
Lo chiama papi quando vuole aiuto in qualcosa.
"No?" chiedo perplessa "Ma come... io volevo mordere questo bel pancino e queste belle guance paffute..." gli dico solleticandolo mentre lui ride. "Lo farò lo stesso. E inizierò dalle dita della mano sinistra." aggiungo prendendola e avvicinandola piano alla mia bocca.
"Papi!" urla lui guardando Castiel appena sceso dal piano di sopra.
Si dimena ridendo e chiedendo aiuto.
Cass gli sorride e arriva in suo soccorso.. Lo prende in braccio e lo stringe un po'.
"Giovanotto, è ora di fare la nanna.. Sono le dieci passate.. Non hai sonno?" gli chiede.
"No!" risponde il piccolo.
"Mh.. devi andare a dormire comunque. Altrimenti la mamma ti riempirà di morsi."
Il piccolo mi guarda e ride a crepapelle, poi sbadiglia e si accoccola sul petto del suo papà.
Sorrido e anche Castiel lo fa.
Mi avvicino e gli bacio la guancia. "Buonanotte piccolo delizioso spuntino.. Ti mangerò domani." gli dico scherzando.
Lui ride e poi mi saluta con la manina e in cinque secondi crolla addormentato.
"Lo porto di sopra." mi dice Castiel dandomi un bacio sulla guancia "Poi ho una sorpresa per te.. Aspettami in camera nostra."
Lo guardo perplessa e quando lui sale per portare Gabriel nella sua camera, io salgo e vado in camera nostra.
Ci sono tante candele e la vasca è piena di profumate bollicine calde.
Sospiro e mi sento in colpa..
Perchè lui vuole fare l'amore, ma io mi sento poco bene e non posso dirgli nemmeno il perchè o rovinerò la sorpresa.
Sono sicura che lui rimarrà molto male.. Ma devo essere forte..
Oltretutto anche se riuscissi a mettere da parte la leggera e costante nausea e i lievi capogiri, non riuscirei a godermi fino in fondo tutto, perchè ho un segreto e quel segreto mi martella la mente e non mi permette di godermi appieno mio marito.
Scuoto appena il capo e lo sento arrivare.
Mi volto e gli sorrido..
"E' tutto bellissimo amore.. Davvero. Ma.." come posso dirglielo "Non mi sento bene.. Possiamo rimandare tutto ad un altro giorno?"
Rimandare? Oh cielo.. Parlo come una di quelle donne che programma tutto nella sua vita.
Lui rimane male ma fa finta di niente.. Mi abbraccia e poi mi bacia la fronte..
"Posso fare qualcosa per farti sentire meglio?" mi chiede tra il malizioso e il preoccupato.
Scuoto il capo e gli accarezzo il viso.. "No.. Dopo una bella dormita sarò come nuova." gli dico.
Mi allontano da lui e vado a lavarmi i denti..
Scusami amore mio.
Non sai quanto ti desidero e quanto desidero dirti la verità..
E' solo questione di giorni oramai.
Spero che non mi odierà.
Esco dal bagno e mi sdraio, mentre lui spegne le candele e inquieto mi comunica che andrà a guardare la tv di sotto.
"Ok amore.. buonanotte." gli dico sorridendo.
Lui annuisce piano e mi sorride.
Poi scende di sotto..
Povero tesoro.. Mi sa che si è offeso.
Tra quale giorno però sarà felice.



*****

Non mi vuole.
Queste tre parole mi ronzano in testa mentre scendo le scale e raggiungo il divano, buttandomici sopra a peso morto.
È la seconda volta che Allison mi respinge, che non vuole fare l'amore con me.
E pensare che un tempo ero io quello che scappava!
Sospiro e accendo la Tv, a quest'ora c'è ben poco che mi interessi.
Notiziari, il secondo tempo di qualche stupido film, qualche talk show.
Mi fermo su un canale a caso e ascolto cosa dicono. Ci sono tre donne e due uomini che discutono di problemi di coppia.
Ehi, sembra quasi che lo sappiano anche loro!
Iniziano un discorso strano che però cattura la mia attenzione.
Sì, personalmente penso che, al giorno d'oggi, due dei motivi principali per i quali una donna può rifiutarsi di vivere l'intimità col proprio compagno, possano essere o la classica presenza di un secondo uomo e quindi l'insofferenza verso il partner ufficiale, o una sorta di... incompetenza amatoria da parte del compagno stesso. Quindi la donna, invece di parlarne e magari offendere il marito o fidanzato, preferisce inventare delle scuse per rimandare il più possibile l'atto intimo...
Mi sento come se mi fosse caduta una tegola in testa.
Incompetenza amatoria? Cioè non riuscire a fare felice la propria donna?
Quindi questo può essere il motivo per il quale Allison non vuole stare con me? Non sono bravo?
Scuoto il capo e mi sento confuso, perché ero convinto di renderla felice, di essere un bravo amante.
Mi sono illuso? Oppure perdendo il mio fluido angelico, ho perso anche... virilità?
Io devo parlarle, devo sapere come stanno le cose.
Non credo abbia un altro, cioè lo spero! Quindi se non le piaccio come amante, vorrei saperlo.
Magari sbaglio in qualcosa e non me ne rendo conto, ma devo saperlo per poter rimediare!
Spengo la Tv e butto il telecomando sul divano, alzandomi di scatto.
Risalgo le scale velocemente sperando di trovarla ancora sveglia, apro lentamente la porta ed entro.
Mi avvicino al letto e Allison alza la testa. “Niente di bello in Tv?” mi domanda con un sorriso.
È bellissima, e con questa luce ambrata proveniente dalla lampada sul comodino, lo è ancora di più. In effetti ultimamente mi sembra straordinariamente bella. Deve smetterla, la sto desiderando di nuovo.
Non proprio” rispondo sedendomi accanto a lei “ma sono qui per... perché vorrei chiederti una cosa, e vorrei tu fossi sincera.”
Ally mi guarda preoccupata e si mette seduta. “Amore che succede? Hai una faccia strana.”
Sospiro e le prendo una mano. “Allison... io mi fido di te, e quindi so che non hai... ecco... un amante” inizio facendole inarcare un sopracciglio “dunque la colpa è mia, e me ne dispiace. Ma vorrei saperlo...”
Tesoro, ma di che stai parlando? Colpa di cosa?” mi domanda con un sorriso perplesso e un'espressione preoccupata.
In Tv hanno detto che quando una donna smette di... desiderare il proprio compagno, è perché o ha un amante e quindi non vuole più l'altro, oppure il marito o il fidanzato non è... bravo. Dimmi tesoro, ma sii sincera: non ti faccio felice quando facciamo l'amore? È per questo che mi rifiuti ultimamente?”
Allison mi fissa a bocca aperta per qualche istante, poi sorride e mi prende le mani.
Oh amore mio, ma no! Tu sei fantastico in tutti i campi, e tra le lenzuola sei... stavo per dire divino, ma non credo sia il termine adatto da usare con te!” mi dice e mi sembra sincera, ma non sono ancora convinto.
Io lo so di essere cambiato, prima quando ero un angelo ero... instancabile, ora invece dopo una notte d'amore sono distrutto, e...” Ally mi interrompe prendendomi il viso tra le sue mani profumate di crema.
Cass... sai che dopo essere diventato umano, sei migliorato? È vero, prima eri instancabile, io crollavo addormentata e tu ti alzavi tutto energico, mentre ora ci addormentiamo insieme e qualche volta tu prima di me! Ma sei assolutamente... meraviglioso, un amante incredibile, e credo che tu lo sia perché non hai più sensi di colpa verso... ecco, i piani alti. Ricordi quando sei tornato dal tuo viaggio con i Winchester? Wow... mi hai fatto letteralmente impazzire! Quindi smettila di dar retta a stupide oche insoddisfatte che non hanno la fortuna di avere un marito come te che sa renderle felici come tu fai con me.”
Sono lusingato dalle sue parole, eppure mi sento ancora insicuro. “Scusami, è che io... voglio solo la tua felicità e avevo paura di non essere più alla tua altezza...”
Allison mi da un bacio sulle labbra e mi accarezza il viso. “Tu mi rendi molto felice Castiel, dentro e fuori dal letto. Sono io che non mi sento bene ultimamente e quindi se facessimo l'amore, non sarebbe bello come lo è sempre. Non sarei me stessa, e quando sto con te voglio esserci mente e corpo, capisci?”
Finalmente mi convinco che davvero non ci sono problemi in quel senso, ma ora sono seriamente preoccupato per mia moglie.
Sì tesoro, perdonami, sono un idiota... ma ora mi fai preoccupare sul serio. Forse dovresti andare dal medico, è da un po' che ti lamenti di questo malessere.” le dico grave.
No caro, non devi preoccuparti, ho solo un po' di mal di stomaco e credo sia colpa dello stress. Mi succedeva anche da ragazza, passerà in alcuni giorni. Comunque domani andrò dal dottore, giusto per farti stare tranquillo.”
Le sorrido e le bacio le sue belle mani affusolate. “Ok tesoro.. scusami ancora.”
Non devi, non è successo niente. Anzi è bello sapere che ti preoccupi della mia eventuale... insoddisfazione sessuale! Molti uomini non se ne accorgono nemmeno! Ma credimi.. non è il nostro caso. Ora vieni a letto così dormiamo abbracciati, ti va?” mi domanda con dolcezza.
Certo, arrivo subito.” e mi alzo dal letto dirigendomi verso il bagno. Mi preparo e poi indosso dei pantaloni e una maglietta leggera: odio i pigiami.
Mi distendo nel letto accanto a lei e l'abbraccio stretta, baciandole una guancia.
Buonanotte amore mio...” le sussurro all'orecchio.
La sento sospirare profondamente e poi mi risponde: “Buonanotte anche a te amore...”
Cass?” mi chiama alcuni istanti dopo.
Sì?”
Non vedo l'ora di stare meglio” mi dice seria “perchè voglio fare l'amore con te per tutta la notte.”
La stringo un po' più forte e le bacio i capelli. “L'importante è che tu stia bene cuore mio, poi viene tutto il resto...”
Ci addormentiamo dopo pochi minuti.
Quando mi sveglio, la mattina dopo, Allison è già in piedi e la sento parlare con Gabriel.
Mi stiracchio e in quell'istante suona il mio cellulare. Maledizione, lo dimentico sempre acceso!
Mi alzo dal letto e lo raggiungo, guardo il display ed è Dean.
Sospiro e rispondo, e la nostra conversazione inizia e finisce in pochi minuti.
Riattacco e mi do dell'idiota perché ho accettato pur non avendone proprio voglia.
Buongiorno tesoro” mi saluta Allison facendo capolino dalla porta “chi era al telefono?”
Dean... devo partire subito.” le annuncio triste.
Cosa? E perché?” mi domanda preoccupata.
Pare che Sam sia sparito stanotte, e Dean non sa se è semplicemente andato a fare un giro visto che hanno litigato per la centesima volta, oppure se è successo qualcosa. Vuole che lo raggiunga nel Nevada per aiutarlo. Mi dispiace tesoro.. gli ho detto di sì ma se non vuoi...”
Sta' tranquillo Castiel” mi ferma con un sorriso “va pure, non ti preoccupare. Ma fammi avere notizie, non vorrei mai che gli fosse successo qualcosa.” mi dice avvicinandosi.
Le accarezzo il viso e le sorrido. “Certo tesoro, ti chiamerò spesso. Anche solo per sentire la tua voce.”
Mi da un bacio sulle labbra e sospira. “Mi mancherai amore, ma loro sono amici... è giusto che tu vada. Solo, sta attento.”
Annuisco e inizio a prepararmi per imbarcarmi in qualche altra bizzarra avventura con quei due idioti dei Winchester.

*****


Castiel è partito da due giorni.
Non so di preciso come il tutto si sia svolto. Dove Dean abbia mandato Sam a nascondersi e come abbia fatto il tutto.
So solo che l'ho chiamato ieri per avvertirlo che oggi poteva lasciare che Cass tornasse a casa.
Forse mi sbaglio.. ma credo che due giorni fa il mio amore non volesse partire..
E' spaventato dall'idea che io non lo voglia più.. E dall'idea che io abbia un amante.
So che ha detto che si fida di me e sa che non lo ho.. Ma è insicuro e non mi stupisce che lo pensi.
Lo rifiuto da un paio di giorni, perchè mi sento male.. e lui ovviamente si sente come un normalissimo uomo che di colpo, vede la propria donna rifiutarsi di fare l'amore con lui.
Anche io mi sentirei insicura e dubbiosa se di colpo Castiel mi rifiutasse quando gli chiedo di fare sesso.
Basti pensare alla scenata che ho fatto quando cercava di controllare la sua gelosia.
L'ho praticamente implorato di minacciare di morte tutti gli uomini che mi stanno intorno e che non sono lui.
Sorrido appena e finisco di dipingere l'ultimo angolo dell'ultima parete, della camera della nostra bambina.
Ho fatto tutto con dei colori chiari.
In questa stanza c'è molto rosa e molto bianco ed è perfetta.
E oltretutto c'è tutto quello che serve.
Fasciatoio, armadio, quadri di ogni tipo e in alto sulle pareti, c'è una bellissima carta da parati.
E poi c'è un lampadario che sembra antico.
In realtà è fatto coi materiali più moderni che ci sono..
Ma sembra il lampadario di un antico castello, così come lo specchio che ho appeso alla parete.
La culla è bianca e bella e per terra c'è un tappeto di finta pelle di orso.
E' semplicemente deliziosa. La camera più bella che io abbia mai visto per una bambina. Se tornassi indietro nel tempo vorrei anche io una camera così.
E' davvero bellissima.
Poso il pennello dentro il secchio di vernice vuoto e guardo Gabriel che sorridendo mi porge una bambolina di pezza.
Oh grazie mio fedele assistente..” gli dico prendendola “Sei davvero un aiutante perfetto..”
Lui sorride e mi indica con la mano il punto in cui vorrebbe che mettessi la bambola.
La sistemo dove mi sta dicendo lui e poi gli sorrido piegandomi sulle mie ginocchia.
Gli bacio le manine e gli sistemo ben bene la magliettina che lui ama stringere tra le mani fino a stropicciarla.
Mami..” mi dice. Si guarda intorno e lascia le mie mani per battere le sue gioiose.
Credo che significhi che la camera gli piace. Beh, sono felice che sia così.
Ti piace?” gli chiedo.
Si!”
Hai ragione.. E' davvero una bella camera..”
Lui mi guarda e poi i suoi occhioni blu diventano tristi. Se li strofina con le mani e fissa il pavimento.
E questo vuol dire che si è rattristato per qualcosa e che ha bisogno di essere rassicurato in qualche modo.
Gli accarezzo i capelli e sorrido intenerita.
Hey occhioni.. Vuoi sapere un segreto?”
Lui mi guarda e annuisce deciso.
A me piace di più la tua camera.. Voglio dire.. la tua camera è bianca e azzurra. E il bianco e l'azzurro sono dei colori bellissimi.” gli dico “Sai, l'azzurro mi ricorda tanto il cielo di una bella giornata di primavera.. E il bianco mi ricorda.. La panna montata.. E alla tua mamma piace tanto la panna montata. Quindi, di conseguenza a me piace molto di più la tua camera.. Anzi.. che ne dici se andiamo lì a giocare. Vuoi giocare con la tua mamma?”
Gabriel sorride e batte le mani gioioso. “Si!” urla quasi.
Rido e mi alzo prendendolo per mano.. “Andiamo allora.. guidami tu, mio fedele condottiero..”
Lui annuisce e poi mi trascina con sé nella sua camera.
Quando arriviamo mi fa sedere per terra e mi porge delle costruzioni..
Brum brum..” mi dice.
Vuoi costruire una macchina?”
Si! Papà..”
Annuisco appena mentre lui si siede vicino a me prendo tutte le costruzioni rosse che trovo.
Vuoi che costruiamo la macchina di papà quindi..”
Si. Si, si si..” ripete quasi come a sottolineare la sua decisione.
Ok ok..”
Sorrido e inizio a mettere insieme le costruzioni.
Alla fine quello che ne esce fuori somiglia di più ad una macchia che ad una macchina.
Guardo falsamente soddisfatta la mia creazione e poi guardo lui.
La tua mamma è proprio bravissima con le costruzioni vero?”
Lui mi fissa perplesso, come fa Cass di solito, e poi scuote il capo coprendosi il viso con le mani.
Sei un criticone..” lo apostrofo dolcemente.
Lui ride e poggia la testa sulla mia gamba, come per rilassarsi.
Sorrido e gli accarezzo la testolina.
Hey Gabriel... Fra qualche mese diventerai un fratello maggiore. Avrai una sorellina e dovrai aiutare mamma e papà a prendersi cura di lei.. Per un po' dovremo darle parecchie attenzioni, perchè quando arriverà sarà piccola ed indifesa.. Al contrario di te che oramai sei grande e forte.” gli dico piano “Però non devi essere geloso, perchè io e papà ti amiamo tantissimo e quando nascerà la sorellina non smetteremo di farlo.. Anzi.. Quindi non aver paura di non essere più amato. Perchè io e papi non smetteremo mai di amarti e coccolarti.. Ok?”
Gabriel rimane fermo per qualche secondo, poi gira la testa per guardarmi ed infine si alza e si avvicina a me.
Mi da un bacino sulla bocca e poi mi stringe per quanto le sue braccia gli consentono.
Sorrido con gli occhi lucidi e lo stringo forte.
Il mio bambino è un vero tesoro.
Di colpo si stacca da me e mi guarda sorridendo.
Papà!” esclama.
Corrugo la fronte e poi sento la porta aprirsi e Castiel chiamarci.
Papà è tornato!” esclamo.
Lo prendo in braccio e corriamo di sotto.
Castiel è in fondo alle scale. Lo raggiungo con Gabriel e ci stringiamo in un dolcissimo abbraccio di famiglia..
Papà..” lo chiama Gabriel. Lo guarda e poi gli manda dei bacini con la mano.
Castiel sorride e ricambia e poi bacia me dolcemente.
Sorrido e gli do Gabriel.
Poi prendo la benda nella tasca dei miei jeans e lo guardo.

Ho una sorpresa per te.. Ma devo bendarti gli occhi.”
Senza aspettare risposta lo faccio e poi prendo Gabriel..
Prendo la mano di Castiel e sospiro. “Seguimi amore mio..”


*****

Spero solo di non cadere e rompermi qualcosa.
Allison mi sta guidando su per le scale, con gli occhi bendati. Dice di avere una sorpresa per me, ma proprio non so cosa possa essere.
E se devo essere sincero, sono anche un po' spaventato.
Ally a volte è imprevedibile, potrebbe aver combinato di tutto.
Quello che so è che Gabriel sa già dove stiamo andando, lo sento ridacchiare divertito in braccio alla mamma.
Ragazzi... è una cosa bella, vero? Comincio a spaventarmi” dico scherzando.
Oh sì amore, è una cosa bella. Vero che piacerà a papà?” domanda a Gabriel.
Sì!” esclama entusiasta.
Adoro sentire parlare mio figlio, ogni parola in più è un passo nel futuro, verso quel giovane forte e sensibile che viene a trovarmi nei sogni.
Arriviamo in cima alle scale e mi lascio guidare verso una stanza che sono sicuro non essere né la nostra né quella del bambino.
Credo sia una delle stanze per gli ospiti, che si trova di fronte la nostra.
Entriamo e ciò che mi colpisce subito è un forte odore di vernice fresca.
Ma che ha fatto la mia bella ma imprevedibile mogliettina?
Ora ti poso a terra amore, devo sbendare papino” dice al piccolo mentre lascia la mia mano.
Gira alle mie spalle e lentamente mi toglie la benda dagli occhi, dicendomi di tenere ancora un po' gli occhi chiusi.
Io obbedisco e aspetto, poi sento le sue mani accarezzarmi il viso.
Ora aprili amore, e guarda la mia sorpresa per te...” mi sussurra.
Apro gli occhi e ciò che vedo mi stordisce.
Una cameretta per bambini completamente rosa: tende, pareti, persino la copertina nella grande culla è rosa. E poi cucini, pupazzi, e uno splendido lampadario in stile antico.
La cameretta per una bambina.
Realizzo subito e ho una reazione folle.
Mi metto le mani sulla testa come se un poliziotto mi avesse chiesto di farlo, mi giro verso Allison e mi butto in ginocchio davanti a lei, abbracciandola forte e posando il viso sul suo dolce ventre.
Quel dolce scrigno che dopo Gabriel, custodisce un altro tesoro.
Ne deduco che hai capito” mi dice Allison accarezzandomi i capelli “e che ne sei felice...”
La sua voce è rotta dall'emozione, e Gabriel ride battendo le manine.
Felice? Non esiste una parola per descrivere... come mi sento...”
Anche la mia voce trema e sento di essere sul punto di piangere.
Allison è incinta, aspetta una bambina da me. Avremo un altro figlio, una figlia per la precisione.
Mi scoppia il cuore dalla gioia.
Mi alzo da terra e la guardo negli occhi, prendendole il viso tra le mani.
Ecco perché era così bella, così sensuale.
Aspetta una bambina!
Ally... io non so nemmeno.. cosa dire, se non che... sono l'essere vivente più felice della Terra....”
Lei mi sorride e si allunga per baciarmi sulle labbra.
Sono tanto felice anche io amore mio... tanto” poi mi prende le mani e le posa sul proprio ventre “avremo una bambina Cass...mi renderai madre una seconda volta...”
Sospiro e l'abbraccio stringendola forte a me. “E tu renderai padre me, per la seconda volta. Ti amo da impazzire...”
Poi realizzo una cosa. “Ehi ma... la storia di Sam che se ne va a zonzo... era un piano per caso?” le chiedo.
Lei si morde un labbro tentando di non ridere. “Sì!” ammette “Avevo bisogno di tempo per prepararti la sorpresa e loro mi hanno aiutato!”
Dunque quei due lazzaroni... sapevano tutto? Sam ha fatto finta di essere scomparso perché era in combutta con te? Questa è bella!”
Beh loro sapevano solo che dovevo fare una cosa per te e tu non dovevi vederla... non ho detto loro di essere incinta... anche se sospetto che Dean abbia capito qualcosa. Mi ha detto Cass si dà da fare, eh? Credo si riferisse al... sesso” bisbiglia per non farsi sentire da Gabriel che a terra gioca con un cuscino rosa.
A proposito... ma allora quei malesseri che ti impedivano di... giocare con me, era dovuti alla gravidanza?” le chiedo.
Allison annuisce e sorride. “Sì, sono ancora di tre settimane e... tra nausee e capogiri non potrei... giocare per bene” poi mi passa le braccia intorno al collo e avvicina la bocca al mio orecchio “anche se non vedo l'ora di giocare un po'... quando l'altra sera mi hai sussurrato buonanotte con quel tono sensuale... beh, c'è mancato poco che non decidessi di ignorare la nausea e saltarti addosso!
Rido e la stringo. “Tesoro... mi dispiace di averti detto quello cose, l'altra sera. Avevo paura che ci fossero dei problemi.. invece era la nostra bambina.. perdonami...”
Si allontana un po' da me e mi guarda con quei suoi deliziosi occhi nocciola. “Amore, non devi scusarti. Tu non lo sapevi e giustamente, hai avuto paura che io non volessi più giocare per qualche problema tra di noi, invece è solo un problema temporaneo e poi tutto tornerà come prima.”
Le accarezzo i capelli e ancora non ci credo che mi darà una bambina! È troppo bello... avrò due figli, Gabriel e...
Amore” le dico dopo alcuni secondi “hai... già pensato al nome?” le domando stupidamente.
È troppo presto, mi dico, ci voglio ancora almeno otto mesi!
Invece lei annuisce e mi prende le mani. “In realtà sì, che ne dici di Sophia? Come l'attrice della Tv, Sophia Bush, te la ricordi?”
Faccio mente locale e la ricordo. È l'attrice preferita di Allison, io non ne capisco molto di queste cose, ma devo dire che è molto bella e le somiglia un po'. Anche se Ally per me è mille volte più bella.
Sì me la ricordo” dico annuendo “e credo che Sophia sia un nome splendido.”
Sono felice che ti piaccia! Dunque è tutto pronto, il nome, la cameretta, i suoi genitori felici... manca solo lei!” mi dice entusiasta.
Sì, manca solo la nostra Sophia.”
Intanto Gabriel si è avvicinato e vuole che io lo prenda in braccio. Lo sollevo e gli do un bacio sulla guancia.
In quel momento sentiamo suonare al campanello.
Tu resta qui con questo pulcino” mi dice Allison accarezzandogli i capelli “vado a vedere io.”
Annuisco e resto da solo con il mio bambino.
Allora tesoro di papà, tra poco nascerà la tua sorellina, sei felice?”
Lui mi guarda con quei suoi grandi occhi blu e annuisce con un sorriso. “Sì sì!”
Abbraccio forte mio figlio e sorrido.
Sono al settimo cielo, non potevo trovare una sorpresa migliore.
E credo di sapere anche quando l'abbiamo concepita.
La notte in cui sono tornato.
Una notte pazzesca, assolutamente indimenticabile, e ora lo sarà ancora di più.
Grazie a quella notte d'amore nascerà nostra figlia.
Nascerà la nostra dolce Sophia.

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Capitolo 52
*** You never forget your first time ***


You never forget your first time


Brian?” chiedo incredula aprendo la porta.
Lui mi guarda per qualche secondo senza dire niente e poi alza la mano e mi indica.
Mi scusi bella signora..” mi dice “Credo di aver sbagliato casa, perchè io cercavo una mia vecchia amica. Si chiama Allison e ha una strana pettinatura e una passione per la disco dance. E odia le cheerleaders.”
Brian.
Il mio primo vero ragazzo è qui davanti a me. A casa mia.
Con lui ho vissuto per la prima volta, praticamente tutte le tappe importanti di una relazione.
E' stato il mio primo vero ragazzo, il primo con cui sono stata totalmente me stessa.
Il primo a cui ho detto ti amo e il primo con cui ho fatto l'amore per la prima volta.
Avevamo 17 anni ed eravamo sulla sua auto. Stavamo insieme da quasi un anno.
Me lo ricordo come se fosse ieri e invece sono passati dieci anni circa.
L'ho amato.. l'ho amato tantissimo, per quanto possibile amare a 17 anni.
E lui ha amato me.
Non mi ha mai trattata male, non mi ha mai detto una parola sgarbata, né giudicata per ciò che facevo.
Era perfetto.
Lui mi proteggeva e mi faceva sentire al sicuro..
E' stato il mio primo amore, si può dire.
Certo, stare con lui aveva anche lati negativi.
Come per esempio il fatto che tutte le altre ragazze a scuola mi odiavano perchè lui era il ragazzo più popolare, e per questo si divertivano a scrivere sul mio armadietto cose poco carine. Tipo.. Mostro. Solo perchè ero diversa da loro. Perchè ero poco socievole e perchè passavo il mio tempo da sola, piuttosto che partecipare alla scatenata vita di Los Angeles.
Brian è stata la mia ancora di salvezza in un momento in cui, tra la morte dei miei genitori e l'aver ucciso mio fratello, credevo di impazzire.
Che ho ucciso io mio fratello però lui non lo sa.
E ho deciso di non dirglielo, non perchè mi avrebbe giudicata, ma perchè non volevo caricarlo di un peso così grande come questo.
Non lo vedo da quando i suoi genitori decisero di partire per l'Europa.. Avevamo quasi 19 anni, e ora è qui di fronte a me e non è cambiato di una virgola.
Quella ragazza non vive più qui.. E sono sicura che la sua pettinatura fosse perfetta per quegli anni, così come la sua passione per la disco dance..” dico “E se odiava le cheerleaders, c'era un motivo: erano odiose.”
Brian ride annuendo appena. “Lei crede bella signora?”
Si.. credo di si. E sa una cosa.. bel signore.. Lei mi ricorda molto qualcuno che conoscevo una volta.. La differenza è che lei è un uomo di classe, lui era un.. Hippie a scoppio ritardato.”
Brian mi guarda e alza un sopracciglio.
Un cosa?” mi chiede “Questa l'hai inventata ora?”
Faccio spallucce e rido anche io.
Lui invece avanza piano e mi abbraccia forte.
Sei cresciuta bene Allison Morgan.” mi dice staccandosi piano da me.
Anche tu Brian Tyler Stevens..”
Mi sorride e poi entriamo dentro.
Chiudo la porta e lo guardo ancora un attimo.
Quando sei arrivato?” chiedo.
Mezz'ora fa. Il mio assistente mi aveva fissato una cena d'affari per stasera.. Ma gli ho detto di rimandare tutto a domani, perchè stasera avrei cenato con la mia vecchia amica/ragazza Allison... Quindi devi venire a cena con me.”
Sospiro e alzo la mano sinistra per mostrargli la fede.
Wow!” mi dice prendendo la mano e avvicinandosela al viso “Sei sposata?”
Si. E ho un figlio di un anno, Gabriel.. e una bambina in arrivo.”
Brian mi guarda con gli occhi spalancati.
Sembra felice per me, infatti mi abbraccia e mi bacia la fronte.

Hai costruito tutto dal.. nulla. Tu hai trovato la forza di costruirti una vita nonostante le tue sofferenze e i tuoi sacrifici. Sono fiero di te.”
Sorrido e sto per ringraziarlo ma sento Castiel schiarirsi la voce e Gabriel chiamarmi con tono interrogativo.
Mi volto e li vedo lì, in fondo alle scale che mi fissano perplessi.
Anche Brian li guarda e si avvicina a loro insieme a me.
Amore..” dico a Cass “Lui è un mio vecchio amico.”
Molto lieto. Sono Brian.. E rappresento lo scabroso passato di Allison.. Anche la parte soprannaturale..” gli dice scherzando.
Castiel mi fissa e poi lo guarda.
Sicuramente sta pensando a come cacciarlo a calci.. ma non deve essere geloso, anche se gli ho chiesto io di esserlo..
Brian è il passato ed è solo un amico. L'unico che prima di lui si sia davvero preso cura di me.
Io sono Castiel.. E lui è Gabriel.. E noi rappresentiamo il felice presente, e l' ancor più felice futuro di Allison.” si presenta.
Sorrido e annuisco appena.
Anche Brian sorride e poi accarezza la manina di Gabriel.
Ottima risposta!” esclama “Allison merita il meglio.. E tu, voi.. mi sembrate il meglio..”
Faccio un grosso respiro e stringo la mano di Cass.
Posso?” chiede Brian indicando Gabriel.
Castiel ed io annuiamo e Gabriel piega appena la testa per guardarlo.
Vuoi venire un po' in braccio a me?” gli chiede.
Il piccolo annuisce e poi gli tende le braccia. Lo guarda e di colpo ride battendo la mani.
Non vorrei sbagliarmi, ma credo che abbia appena letto nella sua mente.. Magari qualcosa di divertente.
Credo che gli sia simpatico.
Perchè ride?” chiede Brian perplesso “Significa che gli sono simpatico?”
Si.. E anche che ha letto nella tua mente qualcosa di divertente.” gli spiega Castiel.
Ha fatto cosa?”
E' un bambino speciale. Per metà umano.. per metà angelico.” gli racconta ancora il mio amore.
Brian annuisce e gesticola un po'. “Quindi tu sei...”
Lo ero!” precisa Cass “Ora non più.”
Brian sorride appena e guarda Gabriel.
Si siede e giocherella con lui, mentre io comunico loro che andrò a preparare qualcosa da mangiare.
Do un bacio a Castiel e vado in cucina.
Sono felice che Brian sia qui.. Solo che.. non so come dire a Castiel.. che lui è la mia prima volta.
E spero che il mio amico non si metta a raccontare fatti imbarazzanti sulla mia adolescenza. Anche se.. di cose divertenti ce ne sono poche.



*****



Scabroso passato?
Santo cielo, voglio far finta di non capire a cosa si riferisse.
Mi fa male.
Brian è seduto sul divano con mio figlio, giocano insieme e ciò mi fa male.
Ho visto la connessione che c'è tra lui e Allison, e addirittura anche Gabriel sembra affascinato da quest'uomo.
Allora Castiel” mi dice distogliendomi dai miei dolorosi pensieri “come... come ha fatto un.. angelo a metter su famiglia?”
Perché, quanti modi ci sono per concepire un figlio? Vorrei rispondergli così ma preferisco evitare.
Diciamo che ho avuto fortuna e ho capito che era quello che volevo.”
Lui annuisce. “Quindi hai... lasciato la tua immortalità per vivere con loro?”
Sì” dico convinto “e sono orgoglioso della mia scelta.”
Ci guardiamo per un momento che sembra eterno, ha capito che non mi piace e forse per lui è lo stesso.
Quest'uomo è stato qualcosa di importante per Allison, e il pensiero che possa esserlo ancora mi fa morire.
Beh ti capisco, Allison è una donna fenomenale, e questo bambino è assolutamente adorabile. Anche se devo ammettere che somiglia più a te che a lei.”
Vorresti che somigliasse a te?
No, non posso continuare così, mi sta venendo mal di stomaco, devo parlarne con Allison.
Adesso.
Ma non voglio lasciare mio figlio con lui perché... è mio, ecco perché. Gabriel non deve affezionarsi a questo tizio. Morirei se mio figlio iniziasse a voler bene a qualcuno che non sia io.
Il mio tesoro devi avermi sentito, perché si gira a guardarmi con occhi tristi.
Preferisci restare con quest'uomo?
Oddio... ha scosso la testa!
Improvvisamente Gabriel inizia a piangere tendendomi le braccia, Brian mi guarda perplesso e io... amo alla follia mio figlio!
È un genio!
Mi avvicino a loro e prendo il piccolo in braccio. “Vieni dal tuo papà amore” gli dico dolcemente “ora ti porto un po' dalla mamma... scusami Brian.”
Come per incanto Gabriel smette di piangere e si stringe a me posando la testa sulla mia spalla.
Sono sicuro che vuole rassicurarmi del suo amore. E sono certo anche che lo scoppio di pianto era per togliersi da quella situazione che mi faceva stare male.
Ti adoro bambino mio.
Andiamo in cucina e trovo Allison di spalle che armeggia con un tagliere, si volta a guardarci e sorride.
Ehi ragazzi, che succede?”
Nulla, Gabriel ha iniziato a piangere e l'ho portato un po' qui.” dico mettendolo nel suo seggiolone.
Poi gli do un giocattolino che giaceva sul tavolo e mi avvicino ad Allison.
Allora tesoro, avete fatto amicizia tu e Brian?” mi domanda con leggerezza.
Amicizia?
Non proprio... e sono qui per questo.”
Mi guarda preoccupata. “Qualcosa non va?”
Voglio sapere tutto su di lui” le dico con fermezza “cos'era per te e cos'è tutt'ora.”
Allison sospira e posa il coltello. “Amore... non devi essere geloso..”
Ally” la fermo “rispondi solo a ciò che ti ho chiesto, ho bisogno di saperlo. Non è un questione di gelosia, non solo almeno. Voglio... devo saperlo.”
Ok. Io e Brian stavamo insieme ai tempi del liceo, quasi dieci anni fa. È stato il mio primo ragazzo” fa una pausa e per un attimo mi sembra imbarazzata “è con lui che io... ecco, l'ho fatto per la prima volta.”
Rabbrividisco involontariamente, sapevo che era questo, lo sapevo. E non ha senso essere gelosi di qualcosa successo prima del mio arrivo.
Ma quello lì è stato il primo uomo della mia donna, è normale rimanerci un po' straniti, no?
Lo amavi?”
Lei annuisce “Sì, lo amavo. E lui amava me. È l'unico che non mi ha mai fatto soffrire Cass, l'unico essere umano di cui ho un buon ricordo a parte i miei genitori.” mi spiega.
Io invece l'ho fatta soffrire più di una volta, lui è migliore di me.
E ora? Cosa provi per lui?” le chiedo, preoccupato per la risposta.
Se mi dice che prova qualcosa per lui, io mi uccido.
Allison mi guarda per lunghi istanti e poi mi sorride, posandomi una mano sul viso. “Brian è stato importante, ma è finita anni fa. Non lo amo più, se è questo quello che temi. Ora amo te e soltanto te e non ti cambierei con nessun altro al mondo. Non devi esserne geloso amore, davvero non ne hai motivo.” tenta di rassicurarmi.
E allora perché è qui? Forse sperava di recuperare il tempo perso.” le dico agitato.
Potrebbe venirmi un attacco isterico, sì.
Credo sia qui per amicizia” replica lei “ma se anche fosse qui per altro, se ne andrà a mani vuote. Puoi stare tranquillo amore mio, non è un pericolo.”
Forse è vero, oppure quel damerino è venuto qui con la speranza di prendersela nonostante ci sia io.
È giovane e affascinante, mentre io... Jimmy credo sia piacente, ma ha già trentasei anni. Brian non arriva ai trenta.
Sospiro e annuisco, decidendo la prossima mossa.
Ok...” sussurro baciandole la fronte.
Stai bene Cass?” mi chiede preoccupata.
Sì, sto bene.”
Mi avvicino al frigo e lo apro, prendo due birre e lo richiudo.
Gabriel mi guarda preoccupato: non temere figliolo, non voglio spaccargliele in testa.
A meno che non me ne dia motivo.
Il piccolo scoppia a ridere e Allison lo fissa incuriosita.
Che vi siete detti?”
Cose da uomini. Vero tesoro?” gli chiedo.
Lui annuisce energicamente. “Sì sì.”
Esco dalla cucina e torno in salotto, Brian è dove l'ho lasciato, si guarda intorno e quando mi vede sorride amichevole.
Gli porgo una birra e mi siedo più lontano.
Ne bevo un sorso e decido di farlo subito.
Ok Brian, tagliamo la testa al toro” inizio serio “perchè sei qui?”
Lui mi guarda e fa spallucce “Ero in città e allora...”
Per favore, sono un ex angelo non un idiota” lo interrompo “evitiamo questa scusa. Che intenzioni hai?”
Castiel, forse hai frainteso... io sono un vecchio amico di Allison, tutto qui.”
Sì, come no.
Mi massaggio la fronte e cerco di restare calmo. “So che siete stati insieme, so che era importante, ma so anche che sono anni che non vi vedevate. Perché sei tornato ora qui?” insisto.
Brian posa la propria birra sul tavolino e mi guarda. “Perchè Allison è stata importante per me e le voglio ancora bene” fa una pausa e intreccia le mani “ma è finita anni fa e se temi che sia qui per... portartela via, sei fuori strada..”
Buon per te” lo interrompo un'altra volta “perchè non ci riusciresti facilmente. Allison è la mia donna, la madre dei miei figli. Tu non sai cosa abbiamo passato e nemmeno noi sappiamo cosa ci accadrà. Ma la amo, lei è mia. Non me la porterai via.”
Sto tremando e non è semplice gelosia, è furore.
Questo tizio non me la può portare via, non glielo permetterò.
Brian resta in silenzio per un po', e questo mi fa innervosire ancora di più.
Poi finalmente decide di parlare.
Ascoltami” inizia calmo “io non sono un bastardo, non rovino famiglie e non rubo mogli. Ho amato Allison, forse di un amore adolescenziale e quindi non forte come il tuo, ma so di averla amata in qualche modo. Non la amo più come allora e non mi sognerei mai di provarci con lei, sopratutto visto che è madre di un bambino ed è incinta di un altro. E dopo quello che mi hai appena detto, non potrei mai tirare un colpo così basso ad un uomo come te. Allison ti ama, tuo figlio di adora, e tu uccideresti per loro. Siete un esempio da ammirare, solo un figlio di puttana si metterebbe in mezzo a voi.” conclude con un sorriso.
Sembra sincero, e forse lo è. Ma in tutta onestà non vedo l'ora che se ne vada da casa mia.
Ok, voglio credere che sia così. Ti... rispetto perché so che non l'hai fatta soffrire” gli dico “ma capirai che non sono particolarmente felice di averti qui. Quindi scusami, se non sarò molto amichevole o socievole con te.”
Lui annuisce e riprende la sua birra. “Lo capisco benissimo, e mi fa piacere che tu me l'abbia detto, senza far finta di essere un amico quando in realtà vorresti uccidermi. Alla salute.” e alza la birra.
La alzo anche io e bevo.
Che sia sincero o no, affari suoi. Questa è la mia famiglia e non me la porterà via.
Ma devo ammettere che l'idea di avere il primo uomo di Allison in casa, mi fa stare male.
L'ha resa donna, e ciò rende lo speciale.
Ho paura che lei possa capire di preferire lui a me.

*****


Castiel è geloso.
Come sospettavo.
Detesta Brian e il fatto che lui sia stato la mia prima volta non li aiuterà di certo ad essere amici.
Mi basta che non si picchino.
O meglio.. che Cass non picchi Brian.
Sospiro e sbaciucchio un po' il mio bambino che è seduto sul seggiolone in cucina con me.
Sto sistemando tutto e sono pronta a mettere in tavola, e Gabriel mi fissa perplessa cercando di capire dove, tra spaghetti e polpette ai peperoni, sta la sua pappa.
Tu, vuoi sapere dov'è la tua pappa vero?” gli chiedo.
Si si.”
Mh.. pensi che mi sia scordata del mio bambino?”
Si.”
Cosa? Questo è molto grave.. La mamma si sente molto offesa.. Credo che non ti darà più bacini fino a domani.” gli dico prendendo la sua cena nel microonde.
L'ho messa lì per tenerla un attimo in caldo.. e lui, sveglio com'è, non vedendola ha pensato che mi fossi scordata di lui.
Gli sistemo il piatto sul seggiolone e mi piego per legargli il bavaglino.
Allora lui, ne approfitta e mi prende il viso tra le sue manine, dandomi un bacino.
Sospiro e lo guardo.
Quei suoi occhioni blu sono così teneri.... Poggio delicatamente la fronte sulla sua e sorrido dandogli un bacio sulla guancia.
Sei un ruffiano..” gli dico “Un dolce, adorabile ruffiano.”
Lui ride, e anche io.
Poi prendo la cena e la metto in tavola.
Hey ragazzi.. La cena è pronta.” urlo quasi a Cass e Brian.
Mi siedo al mio posto e do da mangiare a Gabriel, mentre Cass e Brian arrivano e si accomodano.
Spaghetti.. Li adoro.” mi dice Brian impugnando la forchetta.
Li ho preparati perchè anche Cass li adora.” spiego.
Cass ride appena e inizia a mangiare. Brian invece annuisce piano e beve un sorso d'acqua.
Allora..” inizio mentre finisco di dare da mangiare al mio piccolo “come vanno le cose nella società multimilionaria di famiglia?” chiedo a Brian.
Lui mi guarda e scuote il capo. “Uno schifo. Io odio quel lavoro.”
A nessuno piace lavorare Brian.. Però è necessario farlo.”
Tu non lo fai.”
Io caccio il male e mi prendo cura della mia famiglia.. E' un lavoro non credi?”
Brian corruga la fronte e poi sospira. “Si. Suppongo di si.”
Di cosa ti occupi precisamente?” chiede Cass.
Ingegneria elettronica. Ma non come vorrei io.. Vedi, lavoriamo come associati di ogni azienda pubblica o privata che ha bisogno di noi. Ho i migliori ingegneri elettronici che lavorano per me.. Ma io mi occupo della parte burocratica, mentre invece vorrei stare... sul campo, come loro.” gli spiega Brian.
Capisco!” esclama Cass.
Non so quanto ha capito.
Non ho capito niente io che di queste cose dovrei saperne di più di lui..
Beato te!” esclama Brian “Io inizio a non capirci più nulla..” dice.
Lo guardo e scoppio a ridere. “Come sempre.. Sei sempre stato un tipo che va nel pallone. Ogni tanto hai bisogno di ritrovare la concentrazione.”
Ride sarcastico e poggia la forchetta nel piatto.
Anche tu.. Ricordi la sera che noi..” inizia.
Sgrano gli occhi e scuoto il capo e lui capisce al volo.
La sera della nostra prima volta non è un argomento che voglio affrontare a cena, con mio marito che mi guarda e soffre per il mio passato.
Che sera?” chiede Cass.
In realtà sa di che stiamo parlando.. Questo suo comportamento è solo una reazione a.. Brian.
La sera della festa del ritorno a scuola..” dico io.
Ok. Non è questa sera che Brian stava per menzionare, ma quella festa esisteva davvero.
Oh..” dice Cass “Parlatemi di questa festa.” chiede guardando Brian.
Ok!” esclama il mio amico “Sostanzialmente alla festa del ritorno a scuola, si festeggiava l'inizio di un nuovo anno scolastico. Nessuno era felice che la scuola ricominciasse e l'estate finisse.. Ma era un modo per stare fuori casa fino a tardi, quindi c'erano tutti gli studenti.” racconta.
Oh cielo!
A questa festa si eleggeva una specie di Miss... La ragazza che era diventata più carina durante l'estate, avrebbe vinto il titolo di Miss nuovo anno scolastico. Titolo che avrebbe mantenuto per tutto l'anno e che gli sarebbe sicuramente valso la corona di reginetta al ballo di fine anno. Tutte le ragazze potevano partecipare. Ma ovviamente, mentre tutte correvano ad iscriversi, Allison non ne voleva proprio sapere. Così, le cheerleaders, a cui la nostra cara Allison non era molto simpatica, decisero di iscriverla di nascosto, credendo di imbarazzarla o renderla ridicola. Volevano.. ferirla diciamo. Ma quella sera, dopo che l'avevo convinta a venire a questa festa, Allison vinse il “concorso” e le cheerleaders ebbero quel che meritavano.” racconta ancora.
Cass mi guarda, ed io mi sento in imbarazzo da morire.
Così la chiamarono sul palco per fare una specie di discorso.. Era davvero la più bella fra tutte, ma.. lei non era un tipo socievole alle superiori.. Io sapevo quello che era veramente e quindi capivo, ma per gli altri a scuola era quella strana e nient'altro. Comunque.. salì sul palco e rimase impalata lì per tre minuti circa, senza sapere che dire. Alla fine, si tolse la fascia che le era stata assegnata, scese dal palco e se ne andò.” continua Brian “Era la prima volta che la vedevo rimanere senza parole.. Era totalmente nel pallone.”
Sospiro ricordando quei momenti che non sono piacevoli, anche se ora sembrano divertenti e poi sento che qualcosa non va.
Cass mi guarda con gli occhi tristi, ma io sono concentrata su altro.
E Castiel lo capisce.
Allison.. Va tutto bene?” mi chiede infatti.
Mi alzo e mi avvicino alla finestra.
Siamo circondati.. Vampiri.
Siamo circondati.” dico prendendo Gabriel dal seggiolone.
Lo do a Brian e sospiro. “Vai con Gabriel di sopra, nella sua camera e non muoverti fin quando non vengo a chiamarti.”
Anche Castiel si è alzato, e prende le armi che ci serviranno.
Ma che succede?” chiede Brian.
Vampiri!” esclama Cass.
Cosa? Ancora? Mi hanno seguito.. Io..”
Mi volto e lo guardo. “Vuoi dire che sono qui per te?” gli chiedo.
Lui annuisce.
Ho negato dei favori a qualcuno..” mi spiega “Avrei dovuto dirtelo prima, ma eri così felice e speravo che mi lasciassero in pace almeno qui.”
Lasciarti in pace qui? Ma sei pazzo? Loro mi vogliono morta.. Oh cielo..” dico sospirando “Ok, vai di sopra e fai come ti ho detto. Ce ne occupiamo noi.”
Do un bacio a Gabriel e li guardo salire di sopra.
Quanti sono?” mi chiede Cass.
Non lo so.. Credo 6.” rispondo afferrando una balestra “Mi basta avere un po' del loro sangue.. Lo mischierò a quello di Brian e farò una specie di incantesimo per tenerli lontani da lui per sempre.”
Una specie di incantesimo? E chi te l'ha insegnato?” mi chiede.
Onestamente non lo so.”
Faccio spallucce e con lui esco fuori.
Cass si occupa di tre vampiri, ed io degli altri tre.. Però ne lascio uno vivo ma ferito gravemente, cosicché porti un messaggio al suo capo: nessuno deve avvicinarsi a questa casa.
Raggiungo Cass sul retro e per fortuna sta bene..
Gli sorrido e lui mi prende per mano.. E insieme rientriamo in casa.
Mentre lui va a chiamare Brian e Gabriel, io rimango di sotto e preparo quello che serve.
Manca solo il sangue di Brian, da mischiare a quello del vampiro rimasto sul mio machete.
Quando il mio amico arriva, gli faccio un taglietto sulla mano e pronuncio parole che non sapevo nemmeno di conoscere.. Si alza un leggero venticciolo e poi di colpo tutto si ferma e le gocce di sangue si fondono insieme per poi sparire.
Sospiro e mi siedo..
Lo ammetto.. queste cose mi stancano un po'.
Ma sto bene.
Comunico a Brian che non avrà più problemi e poi decidiamo di andare a dormire.
Il mattino dopo, al mio risveglio, quando scendo di sotto, Brian è già pronto ad andare.
Te ne vai?” gli chiedo.
Lui sobbalza appena e si volta a guardarmi “Si. E' meglio. E poi non posso più sfuggire ai miei affari.” mi dice.
Sorrido e lo abbraccio tristemente. “E' stato bello vederti.. non sparire più ok?”
Lui mi accarezza gentile i capelli e poi mi bacia la guancia.. “Non lo farò. Chiamami quando arriva l'altro pargoletto.. E saluta Cass e il piccolo da parte mia.”
Annuisco e lo vedo uscire di casa..
Poi mi volto verso le scale e Cass sta scendendo.
Il mio passato se ne va, il mio futuro mi viene incontro.
Buongiorno amore.” gli dico baciandolo.
Buongiorno.. Il tuo amico se ne è andato?”
Si. Se ne è andato. E devo dirti che mi dispiace.. E' un bravo ragazzo. Ti saluta.”
Dispiace anche a me.” dice.
Ma pensa il contrario.. Lo sento.
Scoppio a ridere e lo bacio di nuovo.
Guarda che posso leggerti la mente adesso..” gli dico “E a proposito di questo..”
Cosa?”
Ieri hai pensato che Brian fosse migliore di te.. Non è così.. Lui è stato un primo ragazzo perfetto.. e un po' di lui me lo porterò sempre nel cuore.. Ma tu sei il mio compagno.. mio marito, il padre dei miei figli.. E anche se Brian è stato il ragazzo ideale, quando i nostri bambini saranno grandi e racconterò loro la mia storia.. Tu sarai la parte che racconterò con più amore.. Perchè sei la più importante.” gli dico.
Lui mi guarda e sorride appena senza dire nulla.
Lo bacio dolcemente e gli accarezzo i capelli. “Vado a fare la doccia e poi facciamo colazione.” gli sussurro.
Poi mi allontano da lui e salgo le scale.
Hey Cass..” gli dico salendo “Niente nausee e capogiri oggi.. Mi sa che possiamo riprendere a giocare.”
Si, possiamo.. E onestamente non vedo l'ora.



*****

Giocare? Adesso?
Non me la sento.
E non perché io sia stanco o abbia qualche problema fisico.
Non me la sento perché sono giù di morale, triste direi.
Brian è andato via e sono contento, contrariamente a quanto ho tentato di far credere ad Allison.
Ma la giornata di ieri mi ha lasciato.. frastornato.
Quello appena uscito, è stato il primo uomo della mia donna, e già questo mi ha letteralmente steso.
Sarà stupido, ma non mi piaceva averlo davanti agli occhi perché pensavo sempre a questo evento.
Ma c'è un'altra cosa che mi fa stare male.
Lui condivide ricordi normali con Allison, anche se era già una cacciatrice, con Brian ha vissuto momenti di normalità che io non sono capace neanche di inventare.
Scuole, balli, feste, amiche dispettose: normalità che Jimmy ha vissuto sicuramente, ma non io.
Io non sarò mai umano, neanche ora che mi sono strappato le ali dalla schiena.
Sospiro e salgo le scale, voglio dirle che... non so cosa voglio dirle. Che non mi va di fare l'amore perché mi sento inutile e vuoto?
O perché... abbiamo ospitato in casa nostra l'uomo con cui ha perso la verginità e questo mi fa un male un cane?
Oh sì, perché questo mi da molto fastidio.
E lo so che è da idioti, perché sapevo di non essere il primo uomo per lei.
Ma fa male comunque, trovarmelo davanti. Soprattutto visto che con lui c'è ancora qualche specie di.. affetto o qualcosa di simile. Lo ha ammesso lei stessa poco fa, un pezzetto di cuore è suo ancora.
Senza accorgermene sono entrato in camera da letto, Allison è davanti allo specchio e si pettina i capelli bagnati. Si è avvolta un asciugamano intorno al corpo e se non fossi così sconvolto, questa vista mi avrebbe provocato già un innalzamento della pressione arteriosa.
Amore... sei arrivato...” mi dice voltandosi dopo avermi visto nello specchio.
Mi sorride maliziosa e si avvicina, io resto immobile e non so come dirle che non sono in vena di effusioni.
Dopo aver aspettato per giorni questi momento, ora sono io ad avere la nausea.
Allison mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente, mi guarda e so che aspetta la mia prossima mossa, si aspetta che io la baci con trasporto facendole capire che la voglio.
Ma resto immobile e quasi evito il suo sguardo.
Lei si rabbuia e corruga la fronte. “Amore, che succede? Non vuoi... fare l'amore?” mi domanda perplessa.
Sospiro profondamente e vado a sedermi sul letto, Ally mi raggiunge e si siede accanto a me.
Cass ma che hai? Non eri così triste poco fa, che ti prende?”
Niente, è solo che...non me la sento di... giocare, adesso.” dico finalmente.
Ah” commenta Allison “non ti va di giocare. Ti vuoi vendicare di qualcosa?”
La guardo sgranando gli occhi. “Vendicare? Ally ma che dici? Vendicarmi di cosa?” sbotto.
Lei fa spallucce “Non so, per averti respinto un paio di volte o magari per Brian! Proprio non lo so perché non mi vuoi!”
Il problema è questo” inizio senza guardarla “ti voglio da morire, tu sei mia e... il pensiero di aver pranzato col primo uomo della mia donna, mi... lacera. Sì, so benissimo che è stupido. Io non sono certo l'unico amante che hai avuto, l'ho sempre saputo. Ma non posso farci niente, mi ferisce. Tu sei stata la prima e unica donna per me, nessuna prima e nessuna dopo. Invece tu hai un passato con altri, puoi.. raccontare aneddoti di feste e gare e uscite a cena. Io non posso raccontare nulla di tutto questo, né abbiamo episodi in comune che riguardino fatti normali, solo demoni, angeli, vampiri, e così via. E come se non bastasse, quel Brian non ti ha fatto mai soffrire, io invece sì. Prima o poi mi manderai al diavolo e tornerai con lui, e io rimarrò solo...”
Oddio... cosa ho detto?
Ho iniziato a parlare a ruota libera e non riuscivo a fermarmi. Ma ne avevo bisogno, dovevo dire cosa mi stava schiacciando.
Allison tace per qualche istante, io la guardo per un attimo e distolgo di nuovo lo sguardo.
Poi sospira e mi prende una mano, posandola sul proprio viso. Adoro la sua pelle, è fresca e liscia.
Amore... se avessi immaginato quanto la visita di Brian ti avrebbe ferito, lo avrei mandato via” mi dice in tono dolce “qualsiasi cosa io abbia provato per lui, non è nulla se paragonato a quello che provo per te. E se pensi di avermi fatto soffrire, beh io ho fatto soffrire te e continuo a farlo, a quanto pare. Ma per un grammo di presunta sofferenza che mi hai procurato, mi hai restituito tonnellate di gioia. E chissenefrega se non abbiamo ricordi stupidi come balli o gare di bellezza! Io odiavo queste cose, e inoltre i ricordi che ho con te, sono milioni di volte migliori!” fa una pausa e si sistema meglio sul letto prendendomi entrambi le mani e stringendole tra le sue.
Io ho sempre pensato che non avrei mai avuto un figlio. Prima di... uccidermi, ero convinta di non avere mai questa gioia. I cacciatori non mettono su famiglia, o almeno cercano di evitarlo. Le donne poi, come fanno le donne cacciatrici? Sparare col bambino in braccio o peggio col pancione? E poi, con chi li avrei avuti? Un altro cacciatore? No. Un uomo normale? Neanche, perché non avrebbe capito la mia vita. Tu amore... tu mi hai dato un figlio meraviglioso, e sta per arrivare una bambina che... sono certa sarà stupenda! E non solo capisci benissimo la mia vita, ma hai fatto miliardi di cose che non basterebbero cento vite per poterle ascoltare tutte! Che vuoi che me ne importi di stupidi ricordi adolescenziali, quando ho te che sei... semplicemente incredibile?”
Mi perdo nei suoi occhi nocciola e capisco che forse è vero, noi abbiamo più di semplici ricordi mortali. Abbiamo noi stessi e i ricordi del nostro amore tormentato, ma che riviverei altri miliardi di volte, senza cambiare nulla.
Hai ragione... è solo che a volte mi sento inadatto. Voglio dire, so di essere pienamente umano adesso, ragiono come un umano e anche troppo! Ma queste cose minano la mia sicurezza e mi fanno... rattristare.” confesso ancora, cercando spudoratamente il suo conforto.
Allison mi sorride e mi bacia una guancia accarezzandomi l'altra. “Tesoro, non devi temere nulla, lo sai benissimo. E questi momenti di sconforto capitano a tutti gli essere umani, solo che per te sono nuovi e ti fanno sentire ancora più male. Tu sei unico per me, e sei l'unico che io abbia mai amato così intensamente. E se vuoi conferme come maschio, guardami negli occhi e ascoltami bene: nessuno e ripeto nessuno dei miei ex, mi ha mai fatto provare quello che mi fai provare tu. Non solo ti adoro per la tua dolcezza e la tua bontà, ma sei anche fantastico a letto.”
Non so perché ma queste parole sortiscono uno strano effetto su di me, il mio cuore inizia a battere più forte e pensare a lei nuda sotto l'asciugamano mi turba un po'.
E parlando di prime volte e verginità” riprende “la prima volta che io e te abbiamo fatto l'amore, io ero vergine.”
Eh? Temo di non aver capito bene, com'è possibile?
Scusami... io non... come scusa?” balbetto confuso.
Allison mi guarda e sorride. “Quando mi hai ridato la vita, hai cancellato dal mio corpo ogni cicatrice preesistente: ero piena di cicatrici, sia quelle dell'infanzia che quelle da cacciatrice. E oltre a questo, mi hai ridato la verginità...” mi dice arrossendo per un attimo.
Per la miseria, avrei dovuto pensarci! Ma certo, risanare il suo corpo l'aveva resa... intatta.
Realizzo che forse la prima volta che siamo stati insieme, le ho fatto del male.
Io non... lo sapevo. Spero di non averti fatto male...” le dico imbarazzato.
Lei inarca un sopracciglio e mi guarda sorpresa. “Non te ne eri accorto davvero? Oh cielo, eppure sei stato dolcissimo, ero convinta che lo sapessi! Neanche io lo sapevo, l'ho realizzato mentre mi... prendevi. Ma tu amore mio.. sei stato fantastico, mi hai resa di nuovo donna dolcemente” si ferma e sospira “Brian può essere stato il primo della vecchia Allison, quella sola e disperata per la tragedia che le era piombata addosso. Ma tu Castiel, sei stato il primo e unico uomo della nuova Allison, quella più fiduciosa nel futuro e più sicura di sé, quella che poi è diventata madre e lo diventerà di nuovo. Tu mi hai ridato la vita in tanti modi, non solo fisicamente ma anche spiritualmente, e mi hai ridato l'amore. Fisico e mentale. Smettila di sentirti inferiore agli umani solo perché lo sei diventato da poco. E non negarlo, perché ora posso leggerti nella mente... ogni tanto.”
Mi ha fatto una dichiarazione d'amore.
Sono davvero... sopraffatto dalle sue parole, e ammetto di non aver mai guardato la nostra storia da quest'angolazione.
E come diavolo ho fatto a non accorgermi che era vergine?
Certo, perché lo ero anche io! Che idiota che sono... avrei potuto rovinare tutto!
Ride divertita e capisco che mi ha letto nel pensiero. “Ma no che non hai rovinato tutto! È stato tutto straordinario” si alza e si mette davanti a me, mentre il cuore accelera ancora “mi chiedo se sei sempre di cattivo umore per l'amore, oppure hai cambiato idea...”
Senza aspettare la mia risposta, apre l'asciugamano e lo lascia cadere a terra.
Oh santi numi.
Credo di avere voglia di fare l'amore.
Mi alzo anche io e la bacio con passione, accarezzandole la schiena nuda.
Cass” mi dice rompendo il nostro bacio e iniziando a sbottonarmi la camicia “so che in amore ti piace dominare, è sempre stato così” intanto mi toglie la camicia e mi slaccia la cintura dei pantaloni “ma per una volta... mi piacerebbe avere il comando. Vuoi?”
Può farmi quello che vuole, ormai il mio cervello si è spento.
Annuisco senza parlare e finisco di spogliarmi, impaziente.
Poi Allison mi bacia di nuovo spingendomi sul letto e mi fa sdraiare. Si mette a cavalcioni su di me e mi accarezza il petto.
Io le accarezzo i seni, già più rotondi per merito della nuova gravidanza, e mentre lo faccio Ally si lascia sfuggire un lieve gemito.
Ti amo Allison.” le dico guardandola negli occhi.
Lei si piega su di me e mi bacia. “Ti amo tanto anche io, non dimenticarlo mai.” mi sussurra sulle labbra.
Si muove e mi fa scivolare dentro di lei, gemendo insieme a me per l'inebriante sensazione che ciò ci regala.
La prendo per i fianchi e inizia a muoversi prima con lentezza, poi sempre più energicamente.
I nostri respiri diventano sempre più affannosi e non smettiamo di guardarci negli occhi.
Solo quando il culmine ci investe in pieno, nello stesso istante, chiudiamo gli occhi sopraffatti dal piacere mentre i nostri corpi tremano e rabbrividiscono intensamente.
Rallenta il ritmo del suo corpo sul mio e riapre gli occhi, guardandomi con un sorriso soddisfatto sul viso.
Sorrido anche io e la tiro verso di me, baciandola avidamente.
Si sdraia accanto a me e posa la testa sulla mia spalla, sospirando felice.
Allison.. da ora in poi puoi dominarmi come ti pare e piace!” le dico cercando di respirare normalmente.
Lei ride e mi accarezza il petto. “Sarà un vero piacere... è stato semplicemente... stupendo! Vero?”
Annuisco fissando il soffitto “Credo di essere morto per un attimo...”
Questo provoca la risata di Allison e mi fa meritare un altro bacio sulla bocca.
Sembra che abbiamo fatto la sauna, siamo sudati da far paura” dice passandomi una mano sulla fronte “credo di averti distrutto.”
Questa volta sono io a ridere. “Un po' sì, e pensare che all'inizio non volevo fare l'amore!”
Ma ti ho fatto cambiare idea, no?”
Mi giro e la guardo, sfiorandole il viso con le dita. “Sì, mi hai fatto cambiare idea su tante cose, per mia fortuna.”
Sospira e si stringe a me, sappiamo che dovremmo alzarci ma non ne abbiamo voglia.
Le bacio la fronte e lentamente ci addormentiamo.
Ci siamo alzati da poco ma non importa, possiamo concederci un po' di riposo dopo tanta passione, no?


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Capitolo 53
*** Goodbye present ***


Goodbye present


Dopo la mia resurrezione, e onestamente anche prima del mio suicidio, io sognavo poco.
Una notte al mese più o meno.
E quando capitava, non era un sogno felice.. Anzi..
Erano i miei brutti ricordi che mi tormentavano.
Sognavo quasi sempre la morte dei miei genitori.. E la conseguente morte di mio fratello.
Ogni particolare si offriva alla mia vista e alla mia mente come se stessi vivendo la scena in quel preciso istante.
Era tutto chiaro e limpido..
Le mie mani sporche di sangue mentre cercavo inutilmente di slegarli, la voce debole di mio padre che mi diceva di fuggire e poi...
Poi gli occhi malvagi di mio fratello.
Di quel fratello che tanto amavo e che anche loro adoravano.
Poi tutto diventava nero..
E alla fine, il sogno continuava..
Piccole gocce di sangue scendevano dal soffitto e mi cadevano dritte in testa..
I miei capelli impiastricciati, l'odore di.. sporco e la brutta sensazione che sarebbe successo qualcosa di orribile ed inevitabile.
E infatti, quando il nero spariva, mi ritrovavo con un'arma ben salda in mano, e uccidevo mio fratello.
E la cosa più terrificante era.. che lui rideva mentre lo facevo.
Il mio respiro invece diventava affannato e mi svegliavo sudata e preda di una vera e propria crisi di panico.
Ogni singola volta che mi capitava di sognare, la scena si ripeteva allo stesso modo.
Non cambiava nulla.. Nemmeno un dettaglio.
Mio fratello uccideva i nostri genitori, io mi sentivo impotente ed infine lo uccidevo con l'eco delle sue risate nelle orecchie.
Niente di diverso, niente di migliore..
Quasi come se fossi condannata a rivivere quei momenti ogni volta.
Per questo motivo, per un po', ho anche smesso di dormire..
Preferivo rimanere sveglia piuttosto che sognare quelle cose orrende.
Ma a volte crollavo addormentata e capitava.
Inevitabile direbbero alcuni..
Sconcertante e sfibrante dico io.
Tanto sconcertante che quando mi sono uccisa, per un attimo ho pensato: “Bene.. ora avrò pace dai miei incubi.”
Quello che non sapevo però.. era che si, avrei eliminato quegli specifici incubi.. Ma ne avrei creati di altri.
Infatti, dopo che Cass mi ha tirata fuori dall'Inferno, per un po' di tempo ho sognato il mio soggiorno ai piani bassi.
E la cosa più brutta di quegli incubi, era la mia sensazione di.. meritare quello che mi veniva fatto.
Si, quello che mi spaventava di più, era la totale assenza di amor proprio da cui ero “affetta”..
Sensazione che è passata col tempo, mentre Castiel mi stava accanto.
A lui non l'ho mai detto.. Ma i miei incubi, si sono trasformati in bei sogni la notte che abbiamo fatto l'amore per la prima volta.
Da allora, mentre mi stringeva tra le braccia, è andato tutto bene..
Davvero tutto.
Mi capita ancora di fare incubi ogni tanto..
Ma raramente, e comunque sono quasi sempre frutto di qualcosa di soprannaturale.
Sto bene da quando lui è nella mia vita.. E di questo non potrò mai ringraziarlo a sufficienza.
Ad esempio, ora mi trovo in un sogno.
E intorno a me, nulla è nero o rosso sangue.
E' tutto bianco e.. luminoso.

E non sono sola.
Castiel e i miei bimbi sono con me.
Una nel mio pancione di quasi quattro mesi, e l'altro in braccio al padre che si guarda intorno perplesso tenendomi la mano.
Allison.. E' tutto molto quieto e rilassante.. Ma che facciamo qui?” mi chiede il mio amore.
Faccio spallucce e mi accarezzo il pancione con una mano. “Non lo so. Di solito è nostro figlio che si mostra così, ma se fosse frutto del suo potere la sua versione di un anno non sarebbe qui con noi.. quindi non..”
Nonno!” esclama Gabriel battendo le mani.
Io e Castiel ci fissiamo e lo fissiamo e poi lo sento.
Quell'odore di muschio bianco e sicurezza che non potrei mai scordare.
Lascio la mano di Castiel e mi guardo intorno per individuare il punto esatto in cui si trova..
Quando lo vedo scoppio in lacrime e lo raggiungo correndo.
Papà!” lo chiamo a gran voce.
Lui mi sorride tra le lacrime e mi stringe forte accarezzandomi i capelli.
Amore mio..” mi sussurra baciandomi la testa “Sono così felice di vederti.. Lasciati guardare.” mi dice allontanandosi poco da me senza lasciarmi la mano “Sei bellissima..”
Rido tra le lacrime e lo guardo “Papino..” sussurro.
Ok, sembro avere l'età di Gabriel in questo momento.. Ma che posso farci?
Io adoravo mio padre e vederlo ora mi riempie il cuore di gioia.
Lui si fa serio di colpo. Mi guarda e piangendo scuote il capo.
Sono furioso con te.. Toglierti la vita Allison.. Non avresti dovuto farlo!” dice.
Annuisco e scoppio a piangere più forte.. “Scusa papà.. Non avrei dovuto, hai ragione.”
Mio padre sospira e mi bacia la fronte accarezzandomi i capelli.. Poi mi bacia le mani e mi cinge le spalle con un braccio sorridendo. “Basta piangere tesoro.. Basta. Andiamo dalla tua famiglia.. Devo conoscere mio genero e spaventarlo a morte.. Così non ti farà mai soffrire, e devo conoscere il mio nipotino.”
Sorrido e insieme raggiungiamo Gabriel e Cass.
Non appena Gabriel lo vede, batte le mani divertito, Cass invece sembra un po' in imbarazzo, ma curioso.
Lo osserva e poi osserva me sorridendo dolcemente.
Cass,” inizio “lui è il mio papà.. Papà, lui è il mio amore.. Cass.” li presento.
Mio padre lo osserva per un attimo e gli stringe la mano senza dire nulla.
Gli piace.. Lo capisco dal suo viso, ma deve fare la parte del poliziotto cattivo per un po'..
Come avrebbe fatto al mio ballo scolastico se fosse stato vivo ed io ci fossi andata.
Giovanotto,” gli dice infine “tu ami davvero mia figlia?”
Si.. La amo più di ogni altra cosa la mondo.”
E qual è la cosa che ami di più di lei?” gli chiede ancora.
Cass sospira e mi guarda.
Allunga la mano e mi asciuga delicatamente il viso bagnato di lacrime.
Non posso dire una cosa che amo di più in lei.. perchè amo tutto quanto. A partire dal suo bel viso fino ad arrivare al suo buon cuore.” risponde sorridendo.
Mio padre lo guarda per lunghi secondi e poi sorride.
Anche Gabriel sorride gioioso e tende le braccia verso di lui.
Ottima risposta!” esclama mio padre, poi si intenerisce guardando Gabriel e lo prende in braccio baciandogli la guancia “Ciao ometto..” gli sussurra.
Lascia cadere qualche lacrima e poi guarda me e Cass che ci teniamo per mano.
Papà, come.. come fai ad essere qui?” gli chiedo.
Sirahel.. E' un suo regalo per voi... Per te più che altro. Per farsi perdonare per quello che è successo mesi addietro.” mi spiega.
Il mio cuore fa un lieve sobbalzo. Mi fa un po' strano sentire mio padre parlare di.. mio padre.
Papà.. A te non dispiace che io abbia iniziato a considerarlo e chiamarlo papà vero?” gli chiedo.
Lui sorride e scuote il capo. “No tesoro..Anche perchè sarebbe stupido considerato che lo è davvero. Ma non ti ho mai, mai amata di meno solo perchè eri sua. Non importa cosa dice la biologia.. Tu sei la mia bambina.” Sospira e da un bacio a Gabriel prima di darlo in braccio a Cass.
Poggia una mano sulla spalla del mio amore e sorride.“Trattala bene! Merita il meglio dalla vita.. Prenditi cura di lei e proteggila. Intesi figliolo?” continua dandogli un leggero colpetto sul viso con fare paterno.
Cass sorride e annuisce deciso. “Lo farò! Lo prometto.”
Bene.” sussurra mio padre.. Poi guarda Gabriel e gli accarezza i capelli “E tu piccolo.. Cresci forte e deciso.. Ma non aver mai vergogna di aver paura o di aver bisogno di aiuto. Impara dal mondo e lascia che il mondo impari da te. La vita è un continuo dare e ricevere.. E prenditi cura della tua mamma e del tuo papà ok?” gli chiede facendogli l'occhiolino.
Gabriel annuisce quasi avesse capito – cosa probabile – e poi si tappa un occhio con una mano, credo per fare anche lui l'occhiolino.
Scoppiamo tutti a ridere e anche lui.
Poi mio padre si avvicina a me e mi abbraccia forte.
Sii felice Allison.. Sempre. E non aver mai paura di andare avanti per timore di dimenticare. Metti tutto nel tuo cuore.. E' la cassaforte più sicura al mondo.. E quando ti manca qualcosa del tuo passato, aprilo, dacci un'occhiata e trova in quella stessa cosa il coraggio di proseguire. Vi aspettano un sacco di cose e sono sicuro che sarete bravissimi ad affrontarle tutte.” mi dice piangendo “E qualunque cosa accada.. ricordati che sono orgoglioso di essere tuo padre.. e che tu, renderesti fiero qualunque genitore.”
Annuisco tra i singhiozzi e lo stringo ancora un po'. “Ti voglio bene.”
Ti voglio bene anche io. Tantissimo.” mi risponde.
Si allontana da me e mi “affida” a Cass che mi abbraccia un po' dolcemente baciandomi la fronte. Poi si incammina fino a sparire.

Sia io che Cass ci svegliamo nel letto.
Ho ancora il volto pieno di lacrime.. e altri singhiozzi mi scuotono.
E' stato bello e triste rivedere mio padre.. E se piango è per l'intensità emotiva del sogno appena vissuto, non perchè sono addolorata.
Mi volto verso Cass che mi guarda in silenzio accarezzandomi con gli occhi e poggio la fronte sulla sua chiudendo gli occhi.
Il mio amore mi asciuga il viso e po mi bacia dolcemente.
E' stato un bel sogno.” mi sussurra.
Si..” farfuglio ancora scossa dalle lacrime “E' stato bello..E sono felice che tu abbia incontrato il mio papà.”
Lui sorride e mi bacia la punta del naso. “Sono felice anche io.”
Faccio un grosso respiro e gli sorrido. “Vado a vedere se anche Gabriel si è svegliato.” gli dico alzandomi.
Cass annuisce e poi afferra il suo telefono che ha iniziato a squillare..
Papà.. è stato bello vederti. Ma come vorresti tu, ora vado avanti.



*****

Pronto?”
Castiel!” mi chiama una voce femminile rotta dal pianto.
Stefany? Sei tu?”
Sì! Io... Oh Dio...” singhiozza disperata.
Calmati ti prego” le dico “cosa è successo?”
La sento singhiozzare e trarre un profondo respiro, poi riprende a parlare.
La verità è che non so nemmeno io cosa sia successo! Sir...non c'è più!
Salto letteralmente dal letto. “Che vuol dire che Sir non c'è più?” ripeto come uno stupido, non riuscendo a focalizzare la situazione.
Allison entra in camera, ha in braccio Gabriel che piange aggrappato a sua madre.
Non è un buon segno, per niente!
Cass che succede?” mi chiede Allison.
Io le faccio un gesto per dirle di aspettare un attimo.
Stefany... fa' un grosso respiro e sii più precisa, cos'è successo a Sirahel?”
Sentendo queste parole, Allison si allarma e si avvicina a me, il suo viso è contratto dalla preoccupazione.
Non so neanche... cosa dire! So solo che lui non c'è più, sono all'ospedale, vi prego venite qui!” mi chiede accorata.
Cass? Che è successo a Sirahel?”
Guardo Allison e scuoto il capo. “Non lo so.. c'è Stefany al telefono, è sconvolta...” le dico.
Con la mano libera, prende il telefono mentre io prendo in braccio Gabriel, che mi stringe e piange disperato.
Non piangere amore..” gli sussurro per confortarlo, inutilmente. Ma che sta succedendo?
Stefany, sono Allison...”
La compagna di Sir è così agitata che quasi urla, tanto da permettermi di sentire cosa sta dicendo.
Allison tesoro! Tuo padre è sparito, non c'è più! Vieni qui per favore, sono in ospedale, non so che fare e non posso dire niente a nessuno!
Okay.. sta' calma ti prego, arriviamo subito. Non preoccuparti non sei sola...”
Chiude la conversazione e poggia il telefono sul letto. Si passa una mano sul viso e poi mi guarda.
Ho una terribile sensazione...andiamo subito Castiel...” mi dice correndo verso il bagno.
Ne esce dopo neanche due minuti, giusto il tempo per lavarsi il viso, si cambia rapidamente mentre io cullo mio figlio per calmarlo ma è un impresa impossibile.
Nonno Siri...” mormora tra le lacrime.
Quanto vorrei che parlasse come fa nei sogni! Lui sa cosa sta accadendo, ma non può spiegarmelo.
Dopo essersi preparata, Allison prende Gabriel e io corro a vestirmi, infilo la testa sotto l'acqua per svegliarmi del tutto e usciamo da casa.
Abbiamo impiegato sì e no dieci minuti per prepararci, saliamo sulla mia macchina e partiamo velocemente.
Sta' tranquilla amore” le dico vedendola preoccupatissima “Stefany non capisce tante cose, Sir potrebbe semplicemente essere andato da qualche parte, magari è già tornato...”
Lei scuote il capo. “No Cass, c'è qualcos'altro. Lo sento. Oddio, non le ho nemmeno chiesto come stava! Se è all'ospedale deve essere ferita...” realizza sospirando.
Stacco un attimo gli occhi dalla strada e le prendo una mano. “Tesoro... cerca di non agitarti, tra poco saremo lì e scopriremo cos'è successo.”
Allison accenna un sorriso ma le riesce male.
È quasi al quarto mese di gravidanza, ha già avuto qualche lieve malore e non vorrei che succedesse qualcosa a lei o alla nostra bambina.
Ma sono anche io preoccupato, ho paura che possa essere successo qualcosa di grave a Sirahel.
Non ci siamo più visti da quando ha osato alzare le mani su Allison, ma non l'ho dimenticato e non vorrei mai che gli capisse qualcosa di brutto.
Ho già perso mio fratello Gabriel, non voglio perdere quello che ho sempre considerato come un padre.
Castiel” mi chiama dopo alcuni istanti “quel sogno era il suo regalo d'addio. Gli è successo qualcosa, lo so!”
Trattiene a stento le lacrime, non vuole piangere per diversi motivi, uno dei primi è sicuramente non far del male alla piccola, ma so che sta male.
Anche se hanno litigato pesantemente, lei vuole bene a suo padre.
Non quanto ne vuole all'uomo che l'ha allevata, ma era sulla buona strada se non fosse stato per quel perfido imbroglio di Lucifero.
Accelero un po' e in pochi minuti siamo nel parcheggio dell'ospedale, scendiamo dall'auto e dopo aver preso Gabriel dal sedile posteriore, corriamo dentro.
Mi avvicino ad un'infermiera per sapere dov'è Stefany, ma è proprio lei a venirci incontro.
Siete arrivati grazie al Cielo!” esordisce abbracciando Allison.
Ha gli occhi rossi ed è sconvolta, ma non ha ferite evidenti: che ci fa allora in ospedale?
Stefany, ma che succede? Stai bene?” le chiedo rapidamente.
Mi guarda e scuote il capo. “Non so cosa sia successo! Ricordo solo... una luce abbagliante e poi sono svenuta! Ma.. venite con me!”
La seguiamo lungo il corridoio e arriviamo ad una stanza, la 43. Entriamo e …
Oh no...
Sirahel giace nel letto, intubato e incosciente.
Allison si copre la bocca con le mani, come per reprimere un urlo.
Io mi avvicino al letto insieme a Gabriel, che non piange più ma ha posato tristemente la sua testolina sulla mia spalla.
Sir....” mormoro scioccato.
No, non è lui!” precisa Stefany avvicinandosi “E' solo Thomas Ellinger. Lui è andato via, mi ha detto addio ed è uscito dal suo tramite...non so perché l'ha fatto... era triste, forse piangeva... non so..” tenta di spiegarci confusamente.
Io e Ally ci guardiamo senza parole.
L'hanno arrestato ai piani alti? Oddio, se è così lo uccideranno!
Forse nel creare quell'incontro tra Allison e suo padre adottivo, si è esposto troppo e l'hanno rintracciato.
Allison è allibita, guarda il tramite di Sir e non dice una parola, è pallida da far paura.
I medici hanno detto che è in coma ma non sanno perchè” continua Stefany.
Quando un Arcangelo lascia il suo tramite, questi... non se la passa bene.” spiego a bassa voce.
Ma perché? Perché è andato via così improvvisamente?” mi chiede, sperando che io possa spiegarle perché il suo compagno è sparito da un momento all'altro.
Scuoto il capo e sospiro. “Non lo so Stefany, non lo so...” ammetto.
Allison continua a stare zitta, sembra in ascolto di qualcosa.
O più semplicemente è scioccata.
Non posso crederci, abbiamo perso anche Sirahel.

*****

Questo era esattamente quello che temevo. Abbiamo perso Sirahel..
Chissà come poi..
Me ne sto qui a fissare il corpo che lo ospita da sempre e mi sento morire un po'.
Non lo amo quanto amo mio padre, Chris, ma gli voglio bene e anche se ha fatto cose che non mi sono piaciute, non vorrei mai che gli accadesse qualcosa.
E ora Stefany se ne sta qui a fissare me e Cass con aria interrogativa.
Speranzosa del fatto che noi possiamo darle le risposte che cerca..
E il mio bambino è triste..
Io non posso dare risposte a nessuno ma..
Oh mio Dio!
Che succede?
Mi gira la testa e sento delle voci...
Cass..” sussurro mentre sudo fredda “Sento voci.. nella mia testa.”
Lui da Gabriel a Stefany e si avvicina a me tenendomi dolcemente in piedi. “Che cosa dicono?”
Io non..”
Chiudo gli occhi e mi concentro.
E' quasi un meccanismo automatico.. Non so cosa sto facendo, ma sento che è ciò che devo fare.
Le voci si confondono e accavallano l'un l'altra nella mia mente..
E' tutto confuso, ma quando trovo la “via” giusta, riesco chiaramente a sentire la voce di Sirahel e la voce di..
Oh no! Lucifero.
Ma cosa...

Vieni con me Sirahel.. e ti farò avere tutto ciò che vuoi.”
Vai all'Inferno.”
Io ci sono già stato.. E anche tu durante una delle tue missioni.. Ma è stato tanto tanto tempo fa vero?”
Cosa vuoi da me? Non ho niente per te..”
Lo so fratello mio. Ma io ho qualcosa per te.. Una cosa davvero.. deliziosa. Ha i capelli rossi e due grandi occhioni luminosi..”
Alice?”
Esatto.. E tutto quello che devi fare per averla è stare dalla mia parte.. Che ne dici? Non ti andrebbe di averla di nuovo con te? Potreste vivere quello che vi è stato negato..”
Lei è morta.”
Lo so.. E' stato uno dei miei 'figli' ad ucciderla.. più o meno. Un vampiro vero?.. Creature davvero malvagie.. Come voi tutti amate definire me..”
Quindi ti senti il padre di tutte le creature malvagie?”
Lo sono!”
Puoi.. puoi davvero riportarla da me?”
Si! Per sempre.. Sarete felici e potenti.. Che ne dici?”
Va bene!”

Scuoto il capo e riapro gli occhi scioccata.
Guardo Cass e sospiro...
Sento una forte energia che mi chiama.. “Devo andare..” sussurro.
E detto questo chiudo gli occhi e.. volo.
Stento a crederci, e non so come l'ho fatto..
Quando li riapro sono in un posto davvero orrendo. C'è polvere, sangue e demoni tutto intorno.
E' un posto.. da incubo.
Sento l'aura di Lucy e quella di Sirahel.. E' forte e combattuta..
Tuttavia sta vincendo la parte di lui che se ne frega di tutto eccetto che dei suoi bisogni..
Cammino lungo una specie di corridoio, mentre orribili demoni mi fissano.
Nessuno mi tocca o si avvicina... Solo, mi “ringhiano” contro..

Sono più o meno dieci e onestamente non mi incutono alcun timore.
Percorro metà della strada che mi condurrà all'energia che sento e mi fermo.. Chiudo gli occhi e allargo le braccia e i demoni cadono come pedine del domino.. Una dietro l'altra, tra urla e imprecazioni.
Quando ho finito, riapro gli occhi e avanzo decisa.
Sono stanca di questi giochetti.
Veramente stanca.
Arrivo in una stanza, spaziosa e fredda..
C'è un freddo irreale qui dentro...

Mi guardo intorno e Sirahel e Lucifero mi compaiono davanti dopo qualche secondo. Sir ha un nuovo corpo.. Ma la sua Grazia vibra forte.
Bene bene bene.. Il mio tramite preferito.” mi dice Lucifero dando una pacca sulla spalla a Sir.
Serro le mascelle e guardo mio.. padre ignorando il resto.
Sono venuta perchè voglio che tu torni a casa con me. Ora!” esclamo autoritaria.
No! Il mio posto è qui.. Con mio fratello e tua madre, che arriverà presto.” risponde lui.
No!” dico a mia volta “Il tuo posto è a casa, con me, Castiel, tuo nipote e la tua compagna che ti amano e sono preoccupati per te.. E se non verrai con le buone, userò le maniere cattive.”
Lucifero ride e alza la mano puntandola su di me..
Sta per colpirmi, ma lo precedo e alzo anche la mia.. e i nostri poteri di annullano a vicenda.
Mh.. interessante..” sussurra lui “Vedo che sei diventata forte. Molto bene. A parte il fatto che hai ucciso tutti i miei figli in corridoio.”
Lo ignoro e avanzo verso Sirahel..
Incurante del pericolo e fiduciosa del fatto che mio padre sia ancora qui, in qualche modo.
Vieni a casa con me papà.. La mamma è morta e ci mancherà tanto, ma non potrà mai darti quello che vuoi.. Lei ti voleva bene.. bene davvero e non avrebbe voluto questo per te..” gli sussurro piangendo piano.
Sirahel mi guarda e lascia cadere qualche lacrima.
Ci sto riuscendo.. lo sto convincendo..
E anche Lucy lo capisce, tanto che si irrigidisce e gli parla cercando di distrarlo dalle mie parole.
Gabriel piangeva quando Stefany ha chiamato, perchè sentiva che ti era successo qualcosa.. Ha detto nonno Siri. Sarai un punto di riferimento importante per lui.. Avrà bisogno del suo nonno.. E anche io avrò bisogno di te. Ti prego.. Andiamo a casa.” gli dico “Il passato ferisce. Sarà sempre parte di noi, ma abbiamo un futuro che ci attende.. Insieme, come una famiglia.”
Sirahel sembra tornare in sé.. Mi fissa e poi annuisce tendendo la mano verso di me.
Sto per prenderla, ma praticamente faccio un volo fino all'altra parte della stanza battendo violentemente la testa, il viso e il ventre..
La mia bambina.. No!
No!” urla Sirahel correndo verso di me.
Ma Lucifero non è d'accordo e lo tira fuori dal suo tramite.
Vedo un'abbagliante luce e poi Lucy avvicinarsi a me, mentre il corpo che conteneva Sirahel cade in terra..
Chiudo gli occhi piangendo e chiedendo perdono alla mia piccola, sicura di morire.. E forse anche lei è già morta, perchè sento il sangue colarmi sulle cosce..
Bambina mia.. Io non avrei voluto farti male.
Allison!”
Sento urlare il mio nome.. E' la voce del mio amore vibrante di terrore..

Apro piano gli occhi e mi guardo intorno.
Sono in ospedale e Sir è di nuovo Sir..

Chiede aiuto urlando e Gabriel piange accorato..
Non piangere amore mio.. La mamma ti vuole tanto bene..
Sento una fitta all'addome e poi due braccia sollevarmi e mettermi su una barella..
Forse abbiamo ancora una speranza figlia mia..
Tieni duro Sophia.. non mollare.


*****


Non credevo di farlo mai più, ma sto invocando Dio.
Stanno portando Allison da qualche parte, non so nemmeno dove.
Forse per visitarla o per operarla.
Perde molto sangue, dottore e infermiere parlano di aborto.
No, non può essere così, non può succederci questo.
La nostra bambina...
Stringo la mano di Ally mentre corriamo lungo un corridoio, piange e mi chiede scusa.
Per cosa tesoro? Per essere la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la mia esistenza?” le dico sforzandomi di sorridere.
Perchè ho quasi ucciso nostra figlia... mi dispiace amore mio... faccio sempre cose folli...”
No non dire così, starete tutte e due bene. Vedrai non è niente...”
In realtà penso l'esatto opposto, c'è tanto sangue e... Sophia non è come Gabriel, è praticamente umana.
È solo una innocente bambina che vorrebbe nascere, ma ho paura che non la vedremo mai.
Mi scusi ma lei qui non può entrare” mi ferma un'infermiera quando tento di seguire la barella in una specie di sala operatoria.
Vi prego fatemi entrare con mia moglie!” supplico.
Ma la donna scuote il capo. “No, non si può. Sua moglie verrà visitata e poi monitorata in terapia intensiva, lei non può entrare.”
Si portano via Allison che mi guarda addolorata e io resto da solo in corridoio, con le mani macchiate del suo sangue.
Mi scoppia la testa, vorrei urlare ma quello che faccio è girare sui tacchi e tornare nella stanza di Sirahel, deve spiegarmi cosa diavolo è successo.
Entro come una furia e trovo Stefany che culla Gabriel e Sir seduto sul letto che si tiene la testa.
La alza e mi guarda, ha il viso stravolto e deve aver pianto.
Come sta Allison?” mi chiede.
Dimmelo tu” rispondo “che le è successo? Dove diavolo eri?”
Lui sospira e si alza dal letto, guarda verso Stefany e intuisco, non so come, che sta per dirmi qualcosa che lei non dovrebbe sentire.
Ho fatto una stupidaggine” inizia con voce incerta “e se per questo Allison o vostra figlia dovesse...”
Che intendi per stupidaggine?” lo interrompo.
Sospira nuovamente e scuote il capo. “Mi ero unito a Lucifero.”
Sgrano gli occhi ma prima di dire qualcosa, chiedo a Stefany di uscire col bambino.
Lei non replica, annuisce e corre fuori, capendo che è un discorso decisamente da adulti.
Tu... cosa hai fatto?”
E' stata una debolezza... ero confuso e lui mi ha... promesso una cosa. Avrei riavuto la madre di Allison e io... ho accettato.”
Improvvisamente mi è tutto chiaro.
E io che mi preoccupavo perché credevo l'avessero preso i nostri superiori! Quando sono ingenuo!
Tu... un Arcangelo... per avere una donna che aveva scelto un altro, costringendola quindi a vivere con te, sei andato dalla parte di Lucifero” mi fermo e prendo un grosso respiro “e ora per colpa tua, probabilmente mia figlia è già morta e la mia donna sta male. Ti rendi vagamente conto di quello che ci hai fatto?” gli chiedo con una calma che spaventa anche me.
Sto per assalirlo, sto per prenderlo a pugni.
E non me ne frega se poi mi disintegra, io devo picchiarlo.
Non so che mi era preso Cass... non è da me... non lo so...” si giustifica confusamente “ma quando Allison è venuta a prendermi io... ho capito l'errore e stavamo per tornare ma lui... l'ha sbattuta contro un muro e...”
Non gli do tempo di finire la frase perché gli sferro il pugno più violento che io abbia mai dato, sento la sua mascella scricchiolare e anche la mia mano fa un male cane.
Potrei essermi rotto qualcosa, mi fa male fino alla spalla.
Sirahel tiene una mano sul viso e il sangue filtra tra le sue dita.
Egoista bastardo!” urlo rabbioso “Come hai potuto mettere così a repentaglio la vita di tua figlia? Sei sempre stato un maledetto egoista, sempre! E ora... per colpa tua...perderemo Sophia! Avevamo già la cameretta pronta, e gli abitini...e tu ci hai tolto tutto questo!”
Sirahel ascolta in silenzio, lasciando che il sangue coli a terra insieme alle lacrime che le mie parole gli fanno versare.
Te ne sei andato dal Cielo fregandotene del caos che lasciavi, ti sei appropriato della vita del tuo tramite e hai messo al mondo una figlia che hai lasciato morire!”
Non è vero, tu non sai quello che dici!” tuona avvicinandosi.
Sta' zitto! Non mi fai paura Sir, per niente! Non me ne hai mai fatto, ti temevo perché ti ammiravo, eri un esempio. Ora non sei niente, solo un egoista... perfino Gabriel era migliore di te, sai? Anche se per secoli ha giocato a fare il dio pagano, alla fine si è fatto ammazzare nel tentativo di uccidere Lucifero. Tu invece ti sei unito a lui! E ciò ha quasi ucciso Allison e...”
Mi fermo perché sto per piangere, e per la miseria non voglio piangere!
Non è il momento delle lacrime, ma delle urla e dei pugni.
Infatti gliene do un altro con la sinistra visto che la mano destra credo sia rotta.
Sir vacilla e quasi cade.
Non reagisce ma non perché non può, ma perché non vuole.
Lo so, mi lascia sfogare, e forse vuole anche punirsi.
Lui ama Allison, ma nel modo sbagliato, mettendo a repentaglio la sua vita senza volerlo.
E per colpa di questa sua negligenza, ho perso mia figlia.
Sto per tirargli un altro pugno, quando Stefany entra in camera seguita da un medico.
E' lei il marito della signora Morgan?” mi chiede.
Spingo Sir lontano da me e mi avvicino al dottore. “Sì, si sono io....” confermo agitato.
Ho il cuore che galoppa nel petto, ho così tanta paura delle sue parole che credo di essere sul punto di svenire.
Mi segua.” dice soltanto.
Non si è nemmeno accorto che in questa stanza c'è un uomo con la faccia insanguinata, e questo mi fa presupporre che sta per dirmi qualcosa di più grave.
Lo seguo senza replicare e Stefany esce dalla stanza: ho il sospetto che abbia sentito la conversazione, altrimenti starebbe col suo compagno.
Sua moglie” inizia il dottore mentre ancora camminiamo “ha subito un trauma cranico, ma non è grave. Per quanto riguarda la bambina...”
Si ferma e così quasi il mio cuore.
... è viva, nonostante il trauma e la perdita considerevole di sangue. È attaccata alla vita, vuole nascere. E salvo complicazioni dell'ultima ora, il pericolo di aborto dovrebbe essere scongiurato.”
Oh Dio ti ringrazio!” esulta Stefany, anche Gabriel sorride mentre io...
Mi appoggio al muro e scivolo lentamente a terra, prendendomi la testa tra le mani.
E piango.
Ero sicuro che oggi avrei perso mia figlia, e ho temuto anche per Allison. Invece sono vive, e... sì staranno bene, ora lo sento davvero.
Mi rialzo pochi istanti dopo e chiedo al medico di farmela vedere.
E' in terapia intensiva, non può..” mi ripete.
La supplico, solo pochi minuti... per favore.”
Lui sospira e annuisce. “Mi segua”
Ci allontaniamo e arriviamo davanti ad un vetro, tipo quello della nursery ma dietro al quale c'è una stanza con un letto.
E dentro quel letto c'è Allison.
Gira la testa e mi vede, sorride e alza una mano.
Le do due minuti, poi deve uscire subito” mi avverte.
Non annuisco neanche, semplicemente mi precipito dentro.
Arrivo accanto al letto e cado in ginocchio, prendendole la mano stando attento a non tirar via l'ago della flebo. Le stanno facendo anche una trasfusione.
Amore...” mormoro sorridendo.
Forse ce l'abbiamo fatta...” mi dice con voce tremante.
Io annuisco. “Si Allison... starete bene, tutte e due. È stato solo... un brutto spavento. Dimenticheremo anche questo.” e le bacio la mano.
Come sta Sir?”
Mi blocco e la rabbia rimonta inesorabile.
Anche troppo bene. L'ho preso a pugni ma a parte qualche goccia di sangue, sta bene...” rispondo.
Allison mi guarda e sospira. “Perdonalo, mio padre è solo un impulsivo avventato.”
Non è tuo padre” la interrompo duro “tuo padre è quello che abbiamo sognato stanotte.”
Scuote il capo. “Sirahel è mio padre, anche se non lo amerò mai come ho amato Chris. E sai perché è mio padre? Perché è avventato, impulsivo e testardo proprio come me. Quindi ho preso da lui.”
Era passato dalla parte del Diavolo! Ti ha quasi uccisa!”
Ma siamo qui, io e nostra figlia” ribadisce posandosi una mano sul pancione “e non voglio rovinarmi il sangue portando rabbia o rancore. Ha sbagliato, e lui lo sa benissimo. Ma andiamo avanti, ti prego. Basta con odi e risentimenti. Voglio solo portare a termine la mia gravidanza e dare alla luce Sophia. E vivere tutti insieme, felici. Del resto non mi importa.”
Poso anche la mia mano sul suo pancione e improvvisamente la bambina mi tira un piccolo calcio, facendomi sorridere.
Anche lei mi prende a calci come il fratello”
Allison sorride e prende la mia mano. “Ma quando nascerà ti riempirà di baci, e sarà gelosa e possessiva nei confronti del suo bel papà.” predice sicura.
Sentiamo battere al vetro, guardiamo in quella direzione e vediamo Stefany e Gabriel che ci salutano con la mano.
Ehi amore!” dice Allison a nostro figlio agitando la mano in aria.
Ora devo andare amore mio, o mi cacceranno a calci, ma verrò presto di nuovo da te.” le dico alzandomi, poi mi piego su di lei e le bacio le labbra.
Manderò Stefany e Gabriel a casa e io resterò nei paraggi, ok?”
Ok Cass... sono più tranquilla se so che sei qui”
A presto amore..”
Esco dalla stanza ancora furioso ma sollevato, passerà anche questo brutto momento e ritorneremo alla nostra vita.
Quante cose dovranno ancora succederci? Quante prove da superare?
Non lo so, ma so che non ci lasceremo sconfiggere facilmente.
Vero, Gabriel?”
Lui mi fissa, con una serietà da adulto e non da bambino, e annuisce convinto.
Lo prendo in braccio e lo bacio, e non vedo l'ora di poter prendere in braccio anche Sophia.
Perché lei nascerà, ora ne sono sicuro.




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Capitolo 54
*** Happy birthday, my love ***


Happy birthday, my love


Sono pazza, lo so.. Ma che posso farci se amo il mio amore così tanto da volergli fare un regalo sorprendente?
Domani è il suo compleanno.
Il giorno che noi abbiamo stabilito come anniversario della sua nascita, è il giorno in cui lui è resuscitato.
Il giorno in cui è tornato da me e ha scoperto che sarebbe diventato padre.
Sostiene che quello è il giorno in cui è nato davvero, e così, abbiamo deciso che sarà il suo compleanno.
Compie 36 anni..
O meglio, ufficiosamente ne compie 36, per mantenere l'apparenza, in realtà ne compie 4002.. e allo stesso tempo 2.
36 anni all'apparenza, 4002 veri, da angelo, e 2 da angelo ribelle propenso a diventare uomo.
Che cosa complicata!
Domani organizzerò per lui una festa a sorpresa. E il mio regalo sarà suo fratello Gabriel.
Si, proprio lui.
Ho passato tanto tempo a leggere libri per informarmi sulla possibilità di riportarlo indietro.. E, per quel che ho appreso, Gabriel – o meglio la sua anima – si trova in Purgatorio.
All'inizio ho pensato di aver studiato il libro sbagliato.
Non ho mai creduto all'esistenza del Purgatorio.. O meglio, non mi sono mai soffermata a saperne di più.
Ma poi, ho approfondito la cosa, e si.. il Purgatorio esiste.
E' il luogo in cui vengono mandate le anime di difficile collocazione.
Quelle che non meritano né Inferno e né Paradiso.. Al momento della morte almeno.
E Gabriel, Arcangelo di natura, e uomo dai.. facili costumi per esperienze di vita, è un'anima di difficile collocazione.
Quindi si trova lì.
Ed io ho scoperto come arrivarci e come riprenderlo.
C'è un uomo, custode del Purgatorio, che si prende cura delle anime e si occupa degli scambi e delle restituzioni. Queste cose comunque sono privilegi riservati solo ad angeli ed Arcangeli..
Un umano non può chiedere la restituzione o lo scambio.. E per fortuna io non sono una semplice umana.
Sostanzialmente, io dovrò “assicurare” a questo custode, alcune anime dell'Inferno.
Demoni o esseri soprannaturali che io ho ucciso per intenderci.
Loro le prenderanno, e le condurranno sulla retta via, facendo così perdere colpi al nemico, privandolo di anime destinate a diventare malvagie. E in cambio mi ridaranno una sola anima
Quello che non so, è quante anime mi chiederanno per Gabriel.
Vedrò una volta arrivata ai cancelli.
Ora infatti, sono dentro una specie di sogno, indotto da un incantesimo..
E' l'unico modo per parlare col custode.
Per chi mi guarda però, sto dormendo tranquillamente.
Così Cass e Stefany, che vive da noi da quando Sirahel ha fatto quella idiozia di unirsi a Lucifer, non si preoccuperanno.
Quello che sto facendo, non è pericoloso.. Altrimenti non lo farei.
Ma se glielo avessi detto, Cass si sarebbe categoricamente rifiutato di farmelo fare.
Quindi, non gliel'ho detto.
Immagino già la sua faccia quando vedrà suo fratello..
E il mio piccolo.. Lui va pazzo per lo zio Gabe. Sarà felicissimo.
Sorrido e abbasso lo sguardo per un attimo.
Salve.. straniera.”
Sobbalzo e alzo gli occhi verso la voce.
L'uomo davanti a me, è un uomo anziano di colore..
Ha la faccia simpatica.. Ha anche le lentiggini.
Mi piace..
Salve.” gli dico sorridendo “Sei tu il custode del Purgatorio?”
Dipende.” mi dice lui facendo spallucce “Chi lo cerca?”
Giusto! Devo presentarmi.
Molto lieta.” dico avvicinandomi “Sono Allison Morgan. Mezza umana mezza Arcangelo.. Per ora.”
Per ora?”
Beh si.. la mia famiglia è un po' strana. Se domani scoprissi di essere anche un po'.. gatto per esempio, non mi stupirei affatto.”
L'uomo davanti a me sorride e poi scoppia in una risata divertita.
Risata che mi contagia.
Quando smette di ridere, si asciuga gli occhi dalle lacrime e mi guarda.
Molto piacere Allison Morgan.. Si, sono io il custode.”
Bene.. E qual è il tuo nome?”
Io non ho un nome.. Sono morto da così tanto che non me lo ricordo.”
Sospiro e mi poggio una mano sul cuore. “Questo è molto triste.”
Ci sono abituato oramai.”
Annuisco appena e sospiro “Da quanto tempo sei morto?”
Più o meno dagli inizi del '700.” mi dice mentre inizia a camminare.
Io lo seguo, mentre incrocia le mani dietro la schiena. Chiuso nel suo vestito bianco.
Ero un uomo molto religioso.. E speravo di essere d'aiuto in qualche modo a Dio, nella sua missione. Dio mi ha accontentato e così nei primi mesi del '700, sono morto.”
Beh, era quello che volevi.. Quindi non è così brutto come sembra dopotutto.”
Vallo a dire a mia moglie..”
Lo guardo e sorrido..
Quest'uomo è simpatico.. Ma davvero, doveva stare attento a cosa desiderare e sperare.
Sospiro e mi accarezzo il pancione.. “Ti dispiace se ti chiamo Mitch?”
Mitch?”
Si.. tutti i Mitch sono delle brave persone.. E tu mi sembri una brava persona, simpatica.. Quindi Mitch è adatto.” spiego.
Lui annuisce e mi fa l'occhiolino. “E Mitch sia, Allison Morgan mezza umana, mezza Arcangelo e forse in parte gatto.”
Rido e continuo a camminare.
Allora.. Cosa posso fare per te?” mi chiede.
Sono qui per una trattativa.. Vorrei indietro Gabriel l'Arcangelo.”
Lui si accarezza il mento con la mano e poi schiocca le dita facendo comparire grandi cancelli bianchi e dorati.
Lì dentro, un sacco di anime sono raccolte in un punto preciso. Socchiudo gli occhi e in mezzo a loro c'è Gabriel che li intrattiene probabilmente con qualche storiella.
Vuoi quello lì?” mi chiede il mio nuovo amico Mitch indicandolo.
Annuisco e sospiro.. Sempre il solito Gabriel.
Ride e si diverte e quando mi vede, corre vicino alle sbarre sorridendo.
Ehilà cognatina.. Di nuovo in dolce attesa eh? Il mio fratellino si dà da fare.” mi dice.
Il suo tono è allegro, ma i suoi occhi sono gonfi di lacrime.
Povero Gabriel.. Sempre a fare quello che non si interessa di nulla.
Invece soffre.. Ed ora è felice di vedermi.
Lo saluto con la mano scuotendo il capo per le sue parole e mi concentro sulla mia trattativa.
Allora?” chiedo a Mitch.
Puoi averlo.. Perchè tu mi sei simpatica.. Ma è un Arcangelo.. La sua anima vale moltissimo.” mi dice.
Lo so.. E ho qualcosa da offrirti.”
Sentiamo.” mi dice facendo sparire i cancelli.
Avrei tanto voluto avvicinarmi a Gabe, ma non volevo far saltare questo affare in nessun modo, quindi mi sono mantenuta formale diciamo.
Ti offro un'anima in cambio.”
Una sola non è sufficiente.” si lamenta “E' l'Arcangelo Gabriel che vuoi.”
Si, ma la mia non è una semplice anima.. Ti offro Sebastian. Il braccio stretto di Lucifer.”
Sembra sorpreso. Ma nasconde le sue emozioni.
L'hai ucciso tu?” mi chiede.
Si. E lui ha ucciso me.. Sono finita in..”
Ma che dico? A lui non interessa la mia biografia.
E' una lunga storia.. Te la racconto un'altra volta..” dico “Affare fatto per Gabriel?” chiedo tendendo la mano.
Lui sembra rifletterci e dopo un po', stringe la mia mano e annuisce sorridendo.
Affare fatto. Avrai Gabriel nel salotto di casa tua, non appena ti sveglierai.”
Sorrido gioiosa e cerco di trattenere la felicità. Ma non ci riesco e così saltello e lo abbraccio.
Lui ride e mi accarezza paterno i capelli.
Mi stacco da lui e mi ridò un tono..
Grazie Mitch..” dico “Ora devo andare. Mio marito compie gli anni.”
Oh.. tanti auguri.. Quanti anni compie?”
Ufficiosamente 36, ufficialmente 4001.” dico.
E' un angelo?”
Lo era..”
Come si chiama?
Castiel!” rispondo “Lo conosci?”
Lui annuisce e sorride accarezzandomi il pancione.. “Salutalo da parte mia. E tanti auguri per tutto.”
Sorrido, lo saluto e mi concentro, così da svegliarmi.

Quando apro gli occhi, sento che Gabriel è qui. Ce l'ho fatta.
Rido e scuoto Cass.
Amore.. svegliati!” gli dico.
Lui apre gli occhi e mi fissa spaventato. “Ally, va tutto bene? Ti senti male?”
Scuoto il capo e gli bacio la guancia. “E' il tuo compleanno.. Tanti auguri amore. Devo darti il mio regalo.. Subito.”
Grazie tesoro.. Ma che ore sono?”
Le 05.00.”
Cosa? E non puoi aspettare che siano le 08.00 per darmi il tuo regalo?”
No!” esclamo alzandomi dal letto. "Andiamo ora.”
Lui non è convinto ma mi segue..
Oh cielo.. Non vedo l'ora di vederlo riabbracciare Gabriel e di riabbracciarlo a mia volta.


*****

Oh Allison, io la adoro, morirei senza di lei. Ma a volte proprio non la capisco.
Sono le cinque del mattino ed è già a terra tutta pimpante, mentre io casco dal sonno.
Ultimamente dormo poco e male, ho incubi che mi disturbano quasi tutte le notti.
Non gliel'ho detto per non preoccuparla, è al quinto mese e deve stare calma più che mai.
Ma non sto bene.
Non bastavano tutti i problemi avuti, ultimamente ci si è messo pure Sir a combinarne di grosse.
Mi ha deluso, profondamente. E ha deluso anche Stefany, che da più di un mese abita da noi perché ha lasciato Sir e non sa dove stare, visto che per lui ha venduto casa sua.
Per fortuna Allison si è ripresa del tutto e in breve tempo, e la nostra Sophia sta benissimo, altrimenti non so cosa avrei fatto.
Ecco un incubo ricorrente. L'incidente di Ally che non sempre finisce per il meglio.
Stanotte invece ci si è messo pure Gabriel. Non mio figlio, mio fratello.
L'ho sognato per la prima volta da quando è morto, quasi un anno.
Sì, quasi un anno. In realtà sono dieci mesi, ma siamo lì.
Non è stato propriamente un incubo, Gabriel nel mio sogno mi ha solo fatto qualche battuta delle sue e poi è sparito.
In pratica è stato un ricordo, più o meno. E niente altro.
Però mi ha lasciato molta tristezza.
Sbadiglio pigramente e mentre Allison si veste come un razzo, io mi trascino letteralmente per la stanza.
Oggi teoricamente compio gli anni, celebriamo la mia seconda nascita.
Due anni fa come oggi, io tornavo alla vita. Ero morto e Dio mi ha resuscitato, e nello stesso giorno ho scoperto che sarei diventato padre.
Diciamo a tutti che ho 36 anni, che è l'età di Jimmy, mentre io ne ho ben... 4002, più o meno.
È la prima volta che lo celebriamo perché.. l'anno scorso non eravamo dell'umore adatto.
Io non sono neanche adesso dell'umore adatto, ma Allison ci tiene e a me sicuramente non dispiace.
Dai tesoro, sbrigati” mi incita vedendomi ancora mezzo addormentato “il tuo regalo potrebbe indispettirsi!”
La fisso, per quanto ci riesca visto lo stordimento, e scuoto leggermente il capo.
Tesoro.. comincio a preoccuparmi: cosa hai preso? Qualche animale, per caso?”
Ride e scuote il capo. “No sta' tranquillo. Sono sicura che ti piacerà! Forza, andiamo!”
Ok ma prima posso almeno infilare la testa nell'acqua fredda perché altrimenti non vedrò nemmeno il tuo splendido regalo?” le chiedo.
Allison sospira e annuisce. “Ok pigrone, ma ti do trenta secondi!”
Tutta questa euforia non la capisco, eppure sono umano da abbastanza tempo, dovrei capire molto di più certe dinamiche.
Entro in bagno e apro l'acqua fredda, me ne butto un po' in faccia e finalmente mi riprendo.
Ecco fatto... sono sveglissimo e pronto!” dico uscendo dal bagno.
Sono leggermente ironico, ma lei non pare accorgersene.
Usciamo dalla stanza, io col mio pseudo-pigiama mentre lei in abitino premaman blu, e ci avviciniamo alle scale.
Si ferma e mi guarda. “Cass, devi promettermi che starai calmo, che non ti spaventerai né sverrai sul pavimento, ok?”
Allison, se continui così prendo l'acqua santa e te la butto addosso!” dico sinceramente preoccupato.
Mi tira un leggero pugno sulla spalla. “Stupido! Tra poco capirai... acqua santa..” mormora precedendomi giù per le scale.
Arriva in fondo e mi aspetta, la raggiungo e mi prende per mano con un sorriso.
Dal salotto arriva il suono della Tv accesa: ma chi c'è?
Ragazzi, questo televisore è una bomba! Riesco persino a vedere i peli del naso del portiere! È davvero ad alta definizione!” dice qualcuno dal salotto.
Mi fermo di colpo e mi irrigidisco.
Quella voce...
Sta' calmo Castiel...” mi sussurra mia moglie stringendomi la mano.
Io la guardo e non parlo, non sono più un angelo ma qualcosa a volte, riesco a percepirla.
E ora lo sento...
Avanziamo nel salotto e vedo qualcuno seduto sul divano che guarda una partita mangiando qualcosa.
Finalmente siete arrivati! Che stavate facendo? Robe?” ci apostrofa voltandosi a guardarci con un sorriso.
No.
Non è possibile.
Guardo Allison in cerca di conferme, lei annuisce con le lacrime agli occhi mentre il nostro ospite si alza dal divano e fa qualche passo verso di noi.
Non può essere...” mormoro scioccato, con le lacrime che prepotenti mi salgono agli occhi.
Gabriel?
È davvero lui l'uomo che mi guarda con un sorriso ironico e quella faccia da lestofante?
Cass, ti trovo bene. Non hai più le piume ma sei sempre il solito faccia-d'angelo” mi dice.
Gabriel... tu non...”
Già, io non. Decisamente non. Però sono qui, in carne, ossa e ali.”
Senza dire nient'altro, mi avvicino e lo abbraccio.
Lui sembra sorpreso, ma poi ricambia stringendomi forte.
Gabriel, mio fratello.
Sto abbracciando l'Arcangelo Gabriel, è tornato!
E dietro a ciò c'è sicuramente Allison, lo so.

Non vorrei, sono un uomo per la miseria, non dovrei proprio!
Ma inizio a piangere, quasi a singhiozzare.
Ecco, ora Gabe mi sfotterà.
Invece mi dà delle leggere pacche sulla schiena per confortarmi. “Avanti fratellino, non fare così” mi dice bonariamente.
Tento di ricompormi e mi stacco da lui, asciugandomi velocemente le lacrime.
Scusa fratello, posso abbracciare un attimo le tue donne?” mi chiede guardando Allison che piange accanto a me.
Annuisco anche se so che lo farebbe comunque.
Ehi cognatina!” esclama abbracciandola e baciandole la guancia “Come stai? Anzi.. come state!”
Allison piange di gioia, poi si guarda il pancione e sorride. “Chiedilo direttamente a lei” dice.
Gabriel posa una mano sul pancione e sorride. “Uhm... signorina! E' così che si accoglie lo zione? Prendendolo a calci? Come la chiamerete?” ci chiede.
Sophia” risponde Ally, perché io sono ancora sotto shock.
Sophia” ripete “non sarai magica come junior, ma sento che sarai speciale. E detto tra me e te, spero proprio che somiglierai alla mamma! Ad una ragazza con la faccia come quella di Cass non resterebbe che farsi suora!”
Il mio amore scoppia a ridere e io dovrei sentirmi offeso, ma sorrido felice. Può dirmi quello che vuole, sono troppo felice.
Mi dispiace Gabe, mi dispiace... avrei dovuto fare qualcosa e invece...ti ho lasciato morire. Sir mi ha portato lì dov'eri morto, ti ho visto.. ho visto le tue ali a terra...” dico velocemente combattendo con le lacrime.
Lui mi guarda e scuote il capo. “Tu non potevi fare niente, papino, se Lucy ha ucciso me, figurati cosa avrebbe fatto a te. E inoltre, era una mia decisione, sapevo a cosa andavo incontro. Poteva andarmi bene come poteva andare da schifo. È andata da schifo. Ma non mi pento Cass, no davvero. Soprattutto visto che la tua bella e fertile mogliettina è venuta a tirarmi fuori dal purgatorio!”
Purgatorio? Era lì?
Come... come potevi essere lì? Noi non abbiamo una destinazione” dico sconcertato.
Ti sbagli, quelli come me e te sì” obietta “quelli che...si sono barcamenati tra due mondi, ecco. Io stavo lì a scontare i miei errori, e anche tu sei stato lì, per meno tempo ma c'eri! Il capo ti conosce e ti manda i suoi saluti!”
Sono stato anche io là? Ma non ricordo!
Non ricordi” interviene Allison, che evidentemente mi ha letto nel pensiero “perchè il tuo ritorno è stato più rapido e ad opera di Dio. Il suo invece è frutto di un baratto...”
Ah, ecco. Non poteva andare tutto bene.
Sospiro e la guardo accigliato. “Allison... che baratto?”
Fa spallucce. “Niente di pericoloso tesoro, Mitch, il guardiano del purgatorio, voleva un'anima dell'inferno da poter purificare e riportare sulla retta via. Gli ho assicurato quella di Sebastian.”
Quello che ti ha ucciso!?” urlo quasi.
Ehi, che cosa ha fatto quel verme?” strilla Gabriel indignato.
Dopo ti spiegheremo” gli dice lei “comunque sì Cass, quello. Per riportare Gabriel serviva un'anima di una certa... pesantezza. Lui era perfetto.”
Guardo Gabriel, ora leggermente arrabbiato per la notizia appena ricevuta, e penso che per riaverlo Sebastian è stato tolto dal supplizio eterno.
Bambolina” le dice Gabe “io ti ringrazio, ma non meritavo tanto. Dovevi lasciarmi lì. Quel lurido animale ti ha... ucciso? Allora doveva restare all'inferno”
Tu sei più importante di questo, credimi. Abbiamo tanto sofferto per la tua morte, Castiel e Gabriel erano disperati e io.. beh ero addolorata anche io. Anche se mi avevi fatto arrabbiare, mi mancavi! E per quanto riguarda la mia morte... beh Cass è venuto a recuperarmi in Paradiso! Diciamo che i viaggi astrali qui sono di casa!” conclude allegra.
Gabriel sorride commosso, sì credo sia sul punto di piangere! Poi si illumina.
A proposito! Scusatemi ragazzi, voi siete adorabili e io... vi amo, davvero. Ma al piano di sopra c'è qualcuno che vorrei mangiucchiare un po'... abbiate pazienza, ma devo proprio andare!” e sparisce in un fruscio di vento.
Ho paura di svegliarmi e scoprire che è tutto un sogno.
Non lo è” mi dice Allison “è tutto vero.”
Mi giro a guardarla e le prendo il viso tra le mani. “Poteva essere pericoloso, non sei ancora... pratica di queste cose.”
Annuisce e mi bacia sulle labbra. “Mi ha guidata l'amore. Due anni fa come oggi, tu tornavi da me. Ero disperata senza di te e tu sei... riapparso! Oggi è il tuo compleanno, il ricordo di quel giorno stupendo, e volevo regalarti qualcosa di davvero indimenticabile, qualcosa che non si può comprare. E ho pensato di fare questo scambio per riavere il nostro Gabe. Che è anche un regalo per nostro figlio e anche un po' per me, lo ammetto. Buon compleanno amore mio, e altri miliardi di questi giorni.”
L'abbraccio stretta sospirando profondamente. “Grazie cuore mio, grazie. Ma più di ogni altra cosa, tu e i nostri figli siete i più grandi regali che io potessi mai ricevere.”
Quasi quasi mi sento offeso!” commenta Gabriel, riapparso in salotto con junior in braccio.
Senza offesa fratello, sono felicissimo di riaverti, ma capirai...”
Muove una mano in aria. “Sì lo so, stavo scherzando non ti preoccupare, sei quasi morto quando mi hai visto! Lo so che mi vuoi bene! E anche quest'ometto che mi sta stritolando me ne vuole, vero piccolo?”
Sì tanto tanto!” conferma Gabriel jr, stringendo con le sue piccole braccia il collo dello zio.
Visto che ne nasce un altro, mi regalate questo marmocchio?” ci chiede, e non so fino a che punto stia scherzando.
Sto per rispondergli che è nostro e che è già tanto se glielo facciamo tenere in braccio, quando sentiamo un rumore provenire dalla cucina.
Ci irrigidiamo tutti e tre, temendo che l'arrivo di Gabriel abbia attirato qualche spiacevole ospite.
Mi incammino verso la cucina seguito a distanza da Allison, che sta imparando ad essere un po' più prudente.
Arriviamo sulla porta e notiamo che c'è il frigo aperto e qualcuno piegato al suo interno.
Accendo la luce tenendo Ally dietro di me, e subito la figura si raddrizza.
È un uomo anziano, oltre la settantina, con un taglio di capelli strano e un sorriso bizzarro.
C'è una torta di compleanno in frigo” dice indicandola “c'è per caso una festa, qui?”
E lei chi è?” gli chiedo di rimando io, valutando se sia umano o no.
Questo sarà un compleanno da ricordare, sicuramente.


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Capitolo 55
*** My grandfather is a bit.. particular ***


My grandfather is a bit.. particular


Nonno!” esclamo perplessa avanzando in cucina.
Cass e i due Gabriel mi fissano scioccati.. E fissano perplessi l'uomo che mi sta davanti.
Immagino il loro stupore. Ma non potrà mai superare il mio.
L'ultima volta che ho visto mio nonno avevo 18 anni e lui stava partendo per l'Africa con medici senza frontiere.
E' il padre del mio papà.. ed io gli voglio un bene dell'anima.
Oh cielo!” esclama lui guardandomi “Sei.. cresciuta.”
Beh.. capita.” dico di rimando mentre lui prende una birra.
Lui mi guarda e annuisce sorridendo, poi apre le braccia ed io mi rifugio lì.
Il suo abbraccio è come quello di mio padre.
E' caldo e profuma di novità.
Il mio nonno è qui, e sono felicissima di vederlo.
Lui sorride e mi bacia i capelli. “Sono felice di vederti.”
Mi stacco da lui e sorrido. “Anche io nonno.. Ma questa.” dico prendendo la birra dalle sue mani “Non fa per te. Hai un'età oramai.”
Lui si indigna.
Io sono.. giovane come un fiore appena sbocciato. E la birra non mi fa male.. E' il mio elisir di giovinezza.. Come le donne mia cara e dolce nipotina.” mi dice.
Rido appena e mi allontano un po' per guardarlo.
Ha un paio di bermuda beige, una camicia hawaiana, dei sandali e un paio di occhialini da sole.
Mio nonno... ha sempre avuto la sindrome di Peter Pan.
Allison,” mi dice “ti ricordavo più magra.”
Alzo un sopracciglio e sorrido nervosa. “Sono incinta nonno.”
Oh!” esclama lui “Ecco cos'era questa protuberanza rotonda..” mi dice accarezzandomi il pancione.
Scuoto appena il capo e lui sorride divertito.
Poi volta lo sguardo a Castiel e ai due Gabriel..
Mio nonno e Gabriel senior..
Oh Dio!
La loro possibile amicizia mi spaventa..
Perchè mio nonno è un po'... particolare. Come Gabriel.
Ehilà voi!” esclama avvicinandosi a loro “Io sono Matthew Micheal Christian Morgan.. Chirurgo in pensione e playboy per hobby.”
Ma che razza di presentazione è?
Castiel lo fissa perplesso come l'ho visto poche volte..
Gabriel senior lo fissa con ammirazione.. E mio figlio..
Oh, il mio piccolo è divertito.
Le sua guance paffute sono rosate e la sua bocca aperta in un sorriso allegro.
Nessuno di loro parla..
Mio nonno si volta e mi fissa..
Tesoro..” mi chiede “Parlano la nostra lingua vero? Oh.. ho capito, sono spagnoli forse..” continua..
Si volta di nuovo verso di loro e sospira.
Quién es usted?” chiede in spagnolo “Niente eh? Proviamo il francese. Qui êtes-vous?” continua in francese.
Abuelo, hablan nuestro idioma. Estàn confundidos.” gli rispondo io in spagnolo..
Mi piace lo spagnolo.. E si, quando ero bambina, mio nonno mi ha insegnato a parlare perfettamente spagnolo e francese.. e qualcosa di Africano..
Ha sempre amato le lingue e ha sempre amato la cultura..
Così ha impartito le sue lezioni a me..
Ed io, che ho sempre amato imparare e studiare, ho accettato volentieri i suoi insegnamenti.
Cass, mio cognato e il mio bambino mi fissano perplessi..
Mh.. forse loro non sapevano che io parlo lo spagnolo..
Confusi?” mi chiede mio nonno “Da cosa?”
Da te.” gli dico avvicinandomi “Nonno, lui è Cass, E l'altro uomo che è Gabriel..” spiego.
Molto lieto.” dice mio nonno “Quello è il vostro bambino?”
Cosa?” esclamano scioccati all'unisono Cass e Gabriel.
Li ha scambiati per una coppia gay e hanno ritrovato la parola.
Scoppio a ridere e prendo il piccolo Gabriel..
Nonnino.. Castiel è mio marito, e questo è nostro figlio.” gli dico presentandogli il piccolo “Si chiama Gabriel come lo zio.” spiego indicando Gabriel senior.
Capisco.” dice mio nonno prendendo in braccio Gabriel che gli tende le braccia “Molto piacere piccolino.. Io sono nonno Matt. Ma se ti porto in giro con me e incontriamo delle donne chiamami papà ok? Alle donne piacciono i padri attempati.”
Il mio piccolo lo fissa e scoppia a ridere.
Anche io lo seguo a ruota.
Mio nonno sorride e poi fissa Cass e Gabe.. “Allora.. Voi cosa siete? Cacciatori come Allison?”
Lui sa tutto di me e gli sta bene.. Perchè... E' un po' folle. Nel senso buono del termine.
Cass scuote il capo e sorride. “Io ero un angelo, ma ora sono un uomo. E lui” dice indicando Gabe “è l'Arcangelo Gabriel.”
Interessante..” sussurra mio nonno.
Poi volge lo sguardo a Stefany che è appena scesa, probabilmente svegliata dal trambusto.
Buongiorno..” ci dice lei “Che succede?”
Bonjour tresor... Enchanted.. Sono il nonno di Allison.. Il nonno paterno.” risponde mio nonno prendendo la sua mano e baciandola.
Stefany..” dice lei sorridendo, anche se è un po' triste. Poi da gli auguri di buon compleanno a Cass e infine si avvicina alla cucina e prende del caffè.
Io invece prendo Gabriel e sospiro.. “Il mio piccolo deve andare all'asilo.. E' ora che io lo prepari.. Ma prima devo dargli da mangiare.”
Mio nonno si illumina e si avvicina a Stefany.. “Che ne direbbe mia cara Stefany di venire con me ad accompagnare Gabriel all'asilo?”
Mi piacerebbe,” risponde lei “ma devo andare al lavoro.”
Detto questo sale di sopra per prepararsi.
E' pazza di me!” esclama mio nonno.
Gabriel senior ride e si avvicina iniziando a parlare con lui, mentre Cass si avvicina a me.
Non sapevo che tuo nonno fosse vivo.” mi dice sussurrando.
Io non lo vedo da 9 anni.. Era in Africa con medici senza frontiere.. Onestamente credevo che fosse morto.. Ma sono felice di essermi sbagliata.”
Do il biberon a Gabriel e sorrido al mio amore.. “Andate tu, lui e Gabe ad accompagnare Gabriel all'asilo.. Così vi conoscerete meglio..”
Cass sembra perplesso..
Mi fissa e mi chiedo se accetterà o no.


*****

Ma certo che lo accompagniamo noi! Tuo nonno è uno spasso Allison, davvero!” dice Gabriel apparso al mio fianco.
Il suo entusiasmo mi fa quasi paura, temo abbia trovato in quel... bizzarro personaggio un compagno di giochi formidabile.
Per te va bene,vero Cass?” mi chiede dandomi una pacca sulla spalla.
Io guardo Allison che mi sorride facendomi gli occhi dolci, credo che le farebbe piacere se facessimo amicizia col suo nonno un po' stravagante.
Ok” dico annuendo “ma prima posso prendere un caffè? È stato un risveglio un po'... movimentato.”
Prima Gabriel che torna dall'aldilà e si fa trovare buttato sul divano a guardare la partita, come mi aveva detto prima morire.
Poi questo nonno che sembra la versione umana e attempata di Gabriel e che, guarda caso, suscita la sua simpatia.
Ma certo amore, ora facciamo colazione tutti insieme. Poi andate ad accompagnare Gabriel jr all'asilo mentre io preparo il pranzo.” pianifica Allison di buon umore.
Anche per lei è stato un risveglio particolare e riesco a leggere la felicità nei suoi stupendi occhi nocciola. Nonno Matt è l'ultimo membro della sua famiglia ancora in vita, e sono certo che non si aspettava di rivederlo.
Così come io non mi sarei mai aspettato di rivedere mio fratello.
Lei si allontana col piccolo in braccio e io resto con Gabriel.
Il fatto che ci abbia scambiato per innamorati” esordisco guardandolo “non ti turba neanche un po'?”
Mi guarda con un sorriso beffardo. “Sì un po'” ammette “soprattutto perché se proprio dovessi impazzire e scegliere un uomo, non sceglierei uno come te!”
Ah che simpatico! Neanche tu sei propriamente un adone!” replico io “E del fatto che non ha fatto una piega quando gli ho detto chi sei, non ti importa neanche? Voglio dire, io non appaio in nessuna Scrittura, ma tu decisamente sì! Ti ricordavo più orgoglioso..”
Gabriel fa spallucce “Beh i tempi cambiano. E poi non tutti leggono la Bibbia.”
Sgrano gli occhi, nonno Matt ha proprio fatto centro nel cuore di mio fratello.
Sospiro e mi giro verso Allison che, dopo aver messo junior nel seggiolone, sta apparecchiando la tavola per fare colazione.
L'arcangelo accanto a me incrocia le braccia sul petto e scuote il capo. “No no... la colazione la offro io.”

Schiocca le dita e appare davanti a noi una tavola imbandita come ho visto solo nei film.
Pasticcini e brioche di tutti i tipi, tazze di caffè e the fumanti, dolci su misura per mio figlio e addirittura fiori al centro della tavola.
Allison lo fissa sbalordita mentre mio figlio applaude divertito.
Visto lo zione che ti combina?” gli chiede Gabriel.
Guardo Ally e mi stringo nelle spalle. “E' sempre un Trickster” le dico.
Sorride e chiama suo nonno in salotto.
Starà guardando qualche canale porno...” mi dice Gabriel sottovoce “.. ce ne sono almeno una trentina!”
Scuoto il capo ma rido. “Trentacinque” preciso, facendogli spalancare gli occhi.
Fratello, mi piace proprio come sei diventato!” mi annuncia mettendomi un braccio sulle spalle.
Ci sediamo a tavola e facciamo colazione. Io in realtà bevo solo un caffè e guardo i miei commensali.
Mia moglie incinta di mia figlia, mio figlio, mio fratello Gabriel e questo vecchietto strampalato ma simpatico.
Realizzo di avere una famiglia un po' strana, però stupenda.
Neanche Gabriel senior mangia, stranamente. Beve distrattamente una tazza di the e ascolta rapito i racconti africani di nonno Matt. Poi guarda suo nipote e gli fa delle smorfie, ricevendo in cambio un sorriso e un dolcetto dal suo piattino.
Gabriel lo accetta e lo mangia, e mi rendo conto che sta per piangere.
È sempre stato un duro, uno tutto d'un pezzo. Simpatico e divertente, ma non lo si è mai visto triste o commosso.
Quando eravamo in Cielo, a volte venivo richiamato perché invece di restare nel mio reparto, mi allontanavo per raggiungere quello comandato da lui. Faceva finta di sgridarmi ma poi non mi mandava mai via. Anzi un paio di volte mi ha anche nascosto quando Sir, furioso, veniva a cercarmi.
Ancora non ci credo che sia tornato, guardo Allison che ricambia il mio sguardo e le dico grazie, per tutto.
Di niente” bisbiglia allungando una mano per prendere la mia.
Dunque tu fai apparire le cose” chiede nonno Matt a Gabriel, addentando una brioche.
Sì, quello che voglio. E so anche farle sparire!” spiega orgoglioso.
Lui annuisce. “Uhm... riesci anche a spogliare le donne senza toccarle?”
Nonno!” esclama Allison scandalizzata.
Gabriel ride. “Oh sì... riesco anche a farle apparire già nude!”
Mi copro il viso con le mani mentre il vecchio Matt ride divertito e Ally fa finta di non aver sentito.
Non ci credo, sono anime gemelle questi due! Mio fratello infatti lo guarda estasiato, pensando probabilmente di aver trovato il complice ideale.
Finiamo di fare colazione e salgo di sopra a prepararmi, scendo dopo pochi minuti e li trovo davanti alla porta che mi aspettano chiacchierando. Gabriel ha il piccolo in braccio mentre Allison e suo nonno parlano e ridono.
Mio fratello e mio figlio hanno un legame speciale, lo vedo da come si guardano. Forse a Gabriel sarebbe piaciuto avere dei figli, ma suppongo che per gli Arcangeli sia più complicato che per gli angeli. E pericoloso.
Allora ragazzo, sei pronto?” mi chiede a sorpresa il vecchio Morgan.
Annuisco e prendo la giacca. Do un bacio ad Allison e una carezza al suo pancione mentre suo nonno apre la porta ed esce stiracchiandosi come un gatto e dondolandosi sui talloni.
È davvero... un tipo particolare.
Gabriel lo segue ma poi si volta verso Allison. “Dolcezza... tu riposati e non fare nulla. Quando arrivo... apparecchio io!” ed esce.
Allison scuote il capo e sorride, poi mi accarezza il viso. “A più tardi amore...”
A più tardi.”
Usciamo e ci incamminiamo verso l'asilo, che dista pochi isolati da casa nostra.
Matt si guarda intorno come se studiasse tutto quello che ci circonda, poi si gira verso di me e mi sorride.
Dunque.. Castiel” inizia “com'è che un angelo decide di mollare la sua nuvoletta e di metter su famiglia?”
Gabriel sogghigna.
Beh ecco... per una serie di particolari eventi...” farfuglio.
Sì ho capito, eri qui per caso e siete diventati amici, avete approfondito la vostra amicizia e ci è scappato il pargolo!” conclude sornione.
Ovviamente non sa che sua nipote si è suicidata per colpa di quel bastardo e non sarò certo io a dargli questo dolore.
Sì, più o meno.” rispondo.
E tu ragazzo?” dice rivolgendosi a mio fratello “Anche tu sei qui per una serie di particolare eventi, leggasi donna incinta?”
Ora sono io a sogghignare.
No! Non... c'entra una donna. Io sono sulla Terra da secoli, vagando per il mondo e... divertendomi da matti! Il piccolo Cass è qui da due anni circa...” spiega.
Due anni, due figli! Sei un vero cecchino, figliolo!” mi dice nonno Matt dandomi una pacca sulla spalla.
Gabriel scoppia a ridere mentre io arrossisco come un ragazzino.
Sono proprio felice che la mia Allison abbia un marito come te, è felice, glielo leggo negli occhi. Non la vedevo così serena da almeno... dodici anni.” dice, diventando improvvisamente serio “Devi essere un bravo ragazzo e lei ti ama molto. Tu invece sei un tipo strano e molto furbo, Gabriel. Senza contare che grazie a te non morirebbero mai di fame! Sì, sono proprio felice di aver trovato Allison in buone mani.”
Io e Gabriel ci guardiamo, entrambi sappiamo che la nostra vita non è tutta rose e fiori e che abbiamo versato tante lacrime e sangue, e che forse non è finita. Ma è vero, c'è amore e finché siamo tutti legati da questo sentimento, ce la faremo.
Arriviamo all'asilo e il nonno ci fa una richiesta bizzarra.
Posso accompagnarlo io dentro? Così conosco la sua maestra!” e prende il piccolo in braccio.
Sparisce all'interno dell'edificio e ne esce dopo circa un quarto d'ora, tutto sorridente.
Che storia ragazzi” esordisce quando ci è abbastanza vicino da sentirlo “la maestra di junior è una donna davvero.. simpatica! Sapete, sulla quarantina, divorziata... magari potrebbe diventare la prossima signora Morgan! Ehi, se mi sposo tu e Allison ci farete da testimoni mentre Gabriel ci fa da paggio!”
Cosa?” Gabriel non sembra molto contento del ruolo, mentre io rido trionfante.
Sì, in effetti potrebbe piacere anche a me questo tizio.
Allora gioventù” riprende dopo esserci rimessi in cammino “che si fa stasera? Locale di striptease o sbornia galattica?”
Eh?” faccio io scioccato, mentre com'era ovvio, Gabriel sorride.
Anche tutti e due, se ti va, caro nonno!” dice infatti.
Bravo ragazzo! Vedo che sai davvero come divertirti!”
Un momento” intervengo fermandomi “voi fate quello che volete, ma non mettete me in mezzo. Io sono sposato, il che è già surreale per un.. angelo. E non ho nessuna intenzione di partecipare a qualche vostra follia.”
Entrambi mi guardano come infastiditi. “Cass, non rovinarci la festa. Dobbiamo festeggiare il tuo compleanno e... il nostro ritorno, no?” fa Gabriel serio.
In effetti lui credo voglia proprio festeggiare, fino a poche ore fa era morto!
Allison mi uccide” mormoro preoccupato.
Nah, non preoccuparti! Non faremo nulla di male. Solo guardare!” mi assicura l'Arcangelo mentre il nonno di Allison si liscia i baffi che non ha. Forse li ha avuti e gli è rimasto il tic.
Ne riparleremo.” dico evasivo.
Riprendiamo a camminare e facciamo una lunga passeggiata, parlando del più e del meno, o meglio sono loro a parlare e io li ascolto.
È incredibile, hanno visitato gli stessi posti, dal nord Europa al profondo sud del mondo. E fanno commenti sulle donne del luogo e sul cibo e in generale sugli usi e costumi.
Arriviamo a casa che è quasi ora di pranzo, il tempo è letteralmente volato.
Entriamo ma Allison non è in casa e mi allarmo un po'. Ogni volta che esce senza di me sto in pensiero.
Sta' tranquillo fratello” mi rassicura Gabriel “la sento, sta benissimo.”
Sospiro e annuisco, poi mi accorgo che il nonno è scomparso in cucina. Sento il rumore del frigo che si apre e si richiude e dopo pochi istanti lo vediamo tornare sorridente e con tre birre fredde in mano.
Sì, Ally mi ucciderà.
Non fare quella faccia, ex angelo” mi dice “una birra non mi farà nulla. Su, brindiamo!”
Io taccio e prendo una birra, così fa Gabriel accanto a me.
Anche se come minimo avete tre o quattro millenni a testa, sono felice di aver trovato due nuovi... nipoti! Senza contare il bambino stupendo che abbiamo accompagnato poco fa e la bambina che nascerà tra poco! Alla salute figlioli, di tutti noi!”
Beviamo le nostre birre mentre aspettiamo il ritorno di Allison.
Forse dovrei telefonarle ma il fatto che Gabriel riesca a sentirla mi fa stare più tranquillo.
Spero solo che non faccia qualcosa di avventato, come al suo solito.
Ma non credo, però.
È diventata più saggia, negli ultimi tempi. Anche se stanotte è andata in purgatorio per recuperare quel matto di mio fratello.
E sono felice che l'abbia fatto, perché ora la mia famiglia è completa.

*****


Devo far fare la pace a Sirahel e Stefany.
Non perchè avere Stefany in casa mi dispiaccia o mi pesi.. Io le voglio bene. E' una cara donna.
Ma lei e Sirahel si amano ed io credo che, visto che ci sono già abbastanza problemi che ci stanno per piombare addosso, dobbiamo restare uniti e dare spazio all'amore e non al rancore.
Lo ammetto!
E' la mia vena romantica che parla per me.. Ma davvero, voglio che facciano la pace, perchè Sirahel è infelice e anche Stefany.
Arrivo al suo studio e mi viene comunicato che lei non c'è.. Che ha chiamato per dire che oggi non verrà a lavorare.
Ma se non è qui, dov'è?
Un attimo...
A casa, stamattina a colazione, ha detto che sarebbe andata al lavoro, e poi è salita di sopra per prepararsi, ma non l'ho vista uscire, quindi probabilmente è rimasta a casa sperando che nessuno se ne accorgesse.
Sospiro, ringrazio ed esco per tornare a casa.
La mia bambina scalcia parecchio oggi..
Per come la vedo io non vede l'ora di nascere..
Ed io non vedo l'ora di stringerla al cuore e coccolarla..
Salgo in auto e riparto verso casa.. Durante il viaggio, mi ritrovo a pensare..
Mio nonno è qui, ed io sono felice di poter fare un tuffo nel passato grazie a lui.
Quando ero piccola, è stato lui ad insegnarmi a nuotare ed andare in bicicletta..
Prima mi ha insegnato a nuotare e l'ha fatto in un modo piuttosto... strano.
Praticamente mi ha lanciata in acqua senza salvagente e mi ha detto “O nuoti o affoghi!” ed io ho nuotato ovviamente.
Avevo 7 anni circa..
In quel modo imparai a nuotare e il giorno dopo, decise che era il caso di imparare anche ad andare in bicicletta.. Mi fece salire su una bicicletta rosa nuova di zecca, con un bellissimo cestino davanti e mi spiegò come fare..
Mi tenne per un po' dal sellino e dopo mi lasciò andare urlando come un pazzo quando vide che avevo imparato..
Stranamente, con mia grande sorpresa, non caddi e mi divertii un mondo..
Poi quando fui più grande mi insegnò tutte le lingue che conosco e altre cose..
A 14 anni mi insegnò a preparare i mojito. Mia madre voleva ucciderlo.. ma lo ammetto, ero piuttosto brava a prepararli.
Il mio nonno... io gli voglio tantissimo bene.
Arrivo a casa e parcheggio l'automobile nel vialetto.
Entro dentro canticchiando e trovo mio marito, mio cognato e mio nonno seduti sul divano a bere birra..
A dire il vero credo che stessero guardando qualche canale porno..
E lo penso perchè appena sono entrata hanno spento la tv con fare indifferente..
Castiel mi sorride imbarazzato ed io mi accorgo solo allora che Gabriel e mio nonno stanno mangiando delle patatine.. Sul divano e sul tappeto è pieno di briciole..
Sorrido loro e prendo scopa e paletta poggiandola lì accanto.
Quando finite, pulite.. Non voglio nemmeno una briciola per terra.” dico loro accarezzando i capelli di Castiel.
Agli ordini!” esclama Gabriel.
Sorrido e mangio una patatina.. “Non tornerò per pranzo.. Passerò a prendere Gabriel all'asilo e andrò da Sirahel.. Lui e Stefany devono fare la pace, ed io mi assicurerò che la facciano.” spiego.
Amore,” mi dice Cass “forse è meglio lasciare che se ne occupino da soli.”
Ovvio.. darò solo una.. piccola spinta.” lo rassicuro.
Gli sorrido e salgo di sopra per vedere se Stefany è nella sua camera.
Busso ed entro.
La trovo a letto, che guarda la tv, piangendo..
Sospiro e le dico di prepararsi perchè andremo da Sirahel..
Lei obietta e poi acconsente.
E mentre si prepara, io vado nella mia camera per prendere un fermaglio per i capelli.
Mi metto davanti allo specchio e li lego in un coda.
Posso?” mi dice mio nonno avanzando piano.
Gli sorrido e lo invito ad entrare...
Nonno.. ti stai divertendo con Gabriel e Castiel?” chiedo.
Sono adorabili!”
Sorrido e lui mi prende le mani..
Non mi piace quella faccia..
Allison.. io dispongo di un patrimonio di 5 miliardi di dollari..” inizia.
Lo so nonno.. Ne dispongo anche io.”
Si, lo so.. Ma io ho deciso cosa farne..”
Ok.. sentiamo le sue idee.
Cosa vuoi farne?”
Manderò due miliardi in Africa lì, dove ero con medici senza frontiere, affinché costruiscano case, scuole, strade e pozzi di acqua..” mi dice “E gli altri tre, sono tuoi. Uno per te e tuo marito e due per i miei nipotini..”
Cosa? Ma come farà lui a vivere?
Ma nonno..”
Alza la mano e mi blocca “Lunedì andrò a ricoverarmi in una casa di cura.. Una di quelle belle.. Stile albergo a cinque stelle.. Ho già pagato per i prossimi 25 anni.. E ho regalato loro dei soldi, visto che non ho altri 25 anni..”
Sono allibita.. E' ammalato?
Nonno.. sei... malato?”
No tesoro.. Ma sono in pensione e invece di comprare una casa per viverci solo, voglio andare a vivere in questa bella struttura.. Con persone della mia età che contagerò con il seme della giovinezza.” mi dice serio.
Ma nonno, tu puoi..”
Niente ma!” esclama prendendomi il viso tra le mani “Ti voglio bene e ho deciso.. Ora, invece di piangere godiamoci questi giorni in cui starò qui.” aggiunge asciugandomi gli occhi riempitisi di lacrime.
E' inutile che io discuta con lui.. La mia testardaggine viene da lui.
Annuisco e sorrido abbracciandolo. “Ti voglio tanto bene.”
Ti voglio tanto bene anche io.”
Rimango tra le sue braccia per un po' e poi sento Stefany uscire dalla sua camera.
Gli do un bacio sulla guancia e sospiro. “Tu, Cass e Gabriel dovreste andare a divertirvi stasera.. Ma senza spogliarelliste..”
Sissignore!” esclama lui.
Rido ed esco dalla stanza.
Scendo di sotto con Stefany e saluto Cass e Gabe, poi usciamo.
Arriviamo a casa di Sirahel dopo 10 minuti circa.
Trascino Stefany fuori dalla macchina e salgo di sopra con lei..
Quando mio padre ci apre, sgrana gli occhi e deglutisce a vuoto imbarazzato.
Entro tenendo Stefany sotto braccio e li faccio sedere sul divano.
Faccio un grosso respiro e mi metto lì davanti.
La vita è breve..” dico “E si, papà, tu hai amato mamma e pensi che nessun'altra sarà mai come lei per te.. E hai ragione. Ogni persona che si incontra durante la vita è unica, inimitabile. L'hai amata tanto e lei ha amato te. Forse non come volevi tu, ma ti ha amato credimi.. Ma il fatto che con lei sia stato un amore bellissimo, non prelude la possibilità che anche con Stefany lo sarà. Non sarà mai come con mamma, ma magari sarà più bello.”
Entrambi mi guardano e poi si guardano un attimo.
Ora vado a prendere Gabriel e quando torno voglio vedervi riappacificati. Pranzeremo e ceneremo con voi.. E parleremo.” dico loro.
Do un bacio sulla guancia a mio padre ed esco per andare a prendere il mio piccolo amore.
Sono sicura che quei due faranno la pace..
Ogni amore è unico e speciale.. E credo che loro siano perfetti l'uno per l'altra.


*****


Allison è appena uscita e suo nonno torna a sedersi sul divano con un sorriso soddisfatto sul viso.
Io invece sono ancora scioccato perché lei ci ha quasi beccati mentre, con commento dettagliato di Gabriel in sottofondo, guardavamo quel programma a luci rosse in cui delle donne nude facevano una specie di balletto.
Che vergogna.
Ally non è stupida, l'ha capito sicuramente.
Pare proprio che oggi sia la nostra giornata, ragazzi miei” inizia Matt “Allison e junior staranno fuori fino a stasera! Per cui non ci resta che divertirci!”
Gabriel ha uno sguardo che non mi piace, in certe situazioni torna ad essere semplicemente il Trickster dei secoli passati, come adesso!
E questo mi inquieta.
Senza contare che questi due hanno molto in comune e ciò mi spaventa letteralmente. Se si mettono in combutta, mi cacceranno nei guai, ne sono certo.
Divertirci? Cosa intendi precisamente?” domando io sospettoso.
L'anziano casanova sorride e lancia un'occhiata a mio fratello, che mi sembra decisamente compiaciuto.
Beh, il programma che propongo io è il seguente” fa una pausa e sembra concentrarsi “entriamo ed usciamo da ogni sorta di locale che troviamo lungo il nostro cammino!”
Sento la mia mascella toccare terra, sembrava chissà qualche piano avesse escogitato e poi se ne esce con una cosa... alla Gabriel!
Direi che è un ottimo piano!” dice infatti l'Arcangelo.
Io scuoto il capo. “Voi andate, io non...” tento di oppormi, ma un'occhiataccia da entrambi mi fa tacere.
Ascolta ragazzo” inizia il nonno di Ally “non voglio metterti nei guai con mia nipote, ma ascoltami bene. Io lunedì vado spontaneamente in un ospizio perché sono vecchio ma non mi piace stare da solo né voglio invadere la vostra vita che, da quello che mi è parso di capire, è già abbastanza strana. Dannazione, sto parlando con due angeli! Dunque, stasera voglio divertirmi e tu verrai in giro con noi, e non temere, non ti metteremo in condizioni di litigare con tua moglie. Vero Gabe?”
Sì sì! Puoi stare tranquillo fratello!” mi assicura con un sorriso.
Ma è proprio quel sorriso che mi preoccupa...
Alla fine mi arrendo e dopo aver rimesso ordine in casa, ovviamente coi poteri di Gabriel, usciamo di casa.
Io ero convinto che i locali mondani aprissero di sera, invece già nel primo pomeriggio molti pub e affini sono aperti.
Così iniziamo proprio da quelli. Gabriel e Matthew bevono come spugne, il primo non ne risente minimamente perché è un angelo, il secondo perché probabilmente beve da sessant'anni.
Io comincio a sentirmi strano dopo la terza birra.
Allora tu eri morto e mia nipote è venuta a prenderti all'inferno” ricapitola Matt parlando con Gabe.
No” risponde l'altro alzando un dito in aria “ero in purgatorio! E sì, la tua bella nipotina mi è venuta a tirare fuori da lì. Quando l'ho vista non ci credevo, non poteva essere vero che stavo per tornare in pista! Credo di essere il regalo di compleanno per il mio fratellino.”
Capisco. Beh, allora brindiamo al tuo ritorno e al compleanno del mio nipote acquisito!” e alza il suo boccale di birra.
Bevono mentre io cerco di non farlo, sento di essere sul punto di sbronzarmi come mai.
E se mi ubriaco Allison si arrabbierà molto.
Mi domando come stia andando il suo piano di riconciliazione per Sir e la sua fidanzata.
Ragazzi, direi che ora di andare in un posto. Lo spettacolo inizia tra mezz'ora circa.” ci annuncia d'un tratto Matt.
Gabriel esulta mentre io non reagisco, è incredibile come l'alcool abbia un tale potere su di me.
Esco dal locale con la testa che mi gira un po', ma ho il sospetto che la notte sia ancora lunga.
Arriviamo in questo locale che ha un'insegna coloratissima e sfavillante, Gabriel sta dicendo al vecchio Morgan di conoscerlo già.
Chissà perché non mi stupisce più di tanto.
Entriamo e l'atmosfera è strana.
Luci soffuse, musica suadente, e solo uomini in attesa dello spettacolo, come lo ha chiamato nonno Matt.
Ho capito che c'entrano le donne, ma credo di aver dimenticato cosa faranno.
Temo di essere... non ubriaco no, ma un po'.. alticcio.
Ci sediamo di fronte ad un lungo bancone... no non è un bancone, è una specie di... passerella.
Vedrai Cass” mi dice Gabriel vedendomi perplesso “ti piacerà!”
Faccio spallucce e guardo verso il piccolo palco posto all'inizio di questa passerella. Improvvisamente piccoli riflettori illuminano il sipario e...
Oh per la miseria.
Una... decisamente bella ragazza esce da dietro la tenda, indossa una specie di costume che lascia ben poco all'immaginazione. Tutti applaudono, compresi i miei amici, mentre io la guardo a bocca aperta.
Gabriel mi dà una gomitata. “Cass? Sei vivo? So che è scioccante, ma riprenditi o chiameranno un'ambulanza!” mi prende in giro.
Gli lancio un'occhiata risentita. “Ma che dici? Sto benissimo..” rispondo, anche se tra alcool e la ragazza appena entrata, non credo di stare molto bene.
La giovane inizia ballare in modo equivoco, tra i fischi e i commenti di tutti gli uomini.
Oh no, si avvicina a noi.
Si muove sinuosa davanti a noi e dopo essersi stesa a terra, si toglie una specie di elastico dalla coscia, lanciandolo verso Gabriel.
Lui lo afferra prontamente e le sorride, lei gli strizza l'occhio e per un attimo mio fratello mi sembra.... imbarazzato?
Gabriel imbarazzato?
No, devo essermi sbagliato.
Questa pupa vuole farmi impazzire” commenta mostrandomi il cimelio, poi prende una banconota dalla tasca e quando la ballerina si avvicina, la infila nell'altro elastico sulla gamba.
Così puoi ricomprarti la giarrettiera che hai regalato a me!” le urla.
Lei sorride e continua a ballare provocante davanti a noi.
Nonno Matt ride e fischia, Gabriel osserva un po' la ragazza e un po' il suo regalo, io guardo tutto questo e mi sento confuso ma... divertito.
Non sto facendo niente male, no?
Voglio dire, sto solo guardando una bella ragazza bionda che ancheggia provocante e che regala giarrettiere a Gabriel.
Non tocco nulla.
Lo spettacolo finisce col botto.
La ballerina... no, la spogliarellista, dopo aver regalato in giro pezzi del suo già ridotto abbigliamento, si toglie il reggiseno, suscitando un'ovazione da parte di tutti gli uomini.
I miei amici ridono e battono le mani e fanno commenti sottovoce irripetibili, mentre io, lo ammetto, vorrei guardare altrove ma non ci riesco.
Io amo e desidero solo Allison, ma sono un uomo, che ci posso fare se mi piace guardare le donne?
Se sono mezze nude poi...
Lo spettacolo è finito e noi ci avviciniamo al bar vicino l'entrata, per il bicchierino della staffa, come lo chiama Matt.
Altro che bicchierino, iniziamo a bere di nuovo come se avessi appena cominciato.
Dopo mezz'ora sono completamente andato, ma non lo do a vedere, ho la mia dignità.
Usciamo dal locale ambiguo con Gabe che mi fissa ridacchiando.
Che hai da ridere?” gli chiedo
No niente...” fa una pausa e riprende “sei sbronzo da paura!”
Non è vero!”
Sì sì fidati, sei andato. Pieno come una botte! Sei troppo divertente, hai gli occhi rossi!”
Io sarò pure un po' brillo, ma anche lui è strano.
Credo abbia bevuto troppo anche lui e ora, pur dissimulando, ne risente.
Invece, sorprendentemente, il nonno di Allison sembra stare benissimo.
Che ci abbia fatto bere per divertirsi alle nostre spalle mentre lui ha finto di bere?
No no, che dico, ha bevuto eccome!
Mi massaggio la fronte e vorrei solo andare a casa, ma loro due parlottano tra di loro e dopo alcuni secondi, si mettono uno alla mia sinistra e l'altro alla mia destra con un sorriso quasi maligno.
Voglio andare a casa, Allison sarà preoccupata.” dico cercando di mantenere ferma la voce.
Dopo ci andrai, fratellino. Ora dobbiamo andare al mare!”
Co?...”
Ma non ho il tempo di finire che Gabriel ci fa spiccare il volo.
È da una vita che non volo e da passeggero è orribile!
Atterriamo su una spiaggia e io cado in ginocchio, mentre Matt è euforico.
Dannazione! Volare è fantastico!” commenta.
Ehi Cass, stai bene?” mi chiede mio fratello.
Lo guardo e nonostante la scarsa luce, mi accorgo che sta sorridendo.
Si si, sono a terra per cercare conchiglie!”
Scoppiano a ridere e il vecchio medico inizia a spogliarsi.
Su ragazzi, che aspettate? Dobbiamo fare il bagno di mezzanotte!” e nudo, corre in acqua.
Non vorrai farlo anche tu, spero!” grido all'Arcangelo.
Indovina!” e imita Matt.
Voi siete pazzi! Ehi tornate qui!” grido inutilmente.
Questi sono completamente fuori, se sperano che io faccia altrettanto, si sbagliano di grosso!
Caaaass” mi chiama Gabriel petulante “che aspetti? Ti vergogni? Dai, non sono le dimensioni che contano!”
Sento una risata isterica partire dall'acqua, mentre io mi sento profondamente offeso.
Sì hai ragione, è questo ciò che ha pensato la spogliarellista! Altrimenti non si spiega perché ti ha dato confidenza!” replico io avvicinandomi all'acqua barcollando un po'.
Che vuoi insinuare?”
E tu che vuoi insinuare?”
Che non si vede neanche!” insiste Gabe.
Hai mai sentito parlare del mostro di Loch Ness? Sono io!” dico io risentito.
Ah ah, come no! Allora perché non ti spogli?”
Perchè io ho una dignità!”
Improvvisamente mi ritrovo nudo, Gabriel e i suoi stupidi trucchetti!
Ma che cavolo, Gabe!” mi lamento indignato.
Su su non fare la verginella” risponde lui “vieni qui e non rovinarci la festa facendo il puritano del cavolo!”
Mi guardo intorno preoccupato e dietro gli insistenti richiami degli altri due, mi arrendo ed entro in acqua.
Non avevo mai visto il mare, né tanto meno c'ero entrato dentro.
Ma è bello.
Visto? Non ti ha morso nessuno!” commenta Matt “E comunque ragazzi, mi spiace per voi. Ma se c'è uno stallone, quello sono io!”
Così dicendo, inizia a nuotare allontanandosi un po', anche Gabriel si immerge e sparisce dalla mia vista.
Io resto qui a fissare il cielo.
Che sto facendo?
Vivo.
Usciamo dall'acqua dopo neanche dieci minuti, e magicamente ci ritroviamo vestiti e asciutti.
Sei un mago, Gabe!” si complimenta Matt dandogli una pacca sulla spalla.
Si siedono sulla sabbia e io, ovviamente, li imito.
Bella serata, vero?” commenta il vecchio Morgan.
Sia io che l'Arcangelo guardiamo in alto, una miriade di stelle sulle nostre teste sembrano lampeggiare, mentre la luna, ridotta ad uno spicchio, ha un leggero alone intorno.
Mi stendo sulla sabbia e sospiro.
Sono ubriaco, ho visto dal vivo una spogliarellista, ho fatto il bagno nudo nel mare.... e sono felice.
Per una volta, sono loro ad imitare me. Si stendono sulla sabbia e guardano il cielo.
Cass” mi chiama mio fratello “ti manca il Cielo?”
No. Mi manca il sentirmi a casa lì, ultimamente non mi ci sentivo più.” ammetto sincero.
Vale anche per me.”
Ragazzi... è bello essere un angelo? Voglio dire, come ci si sente?” ci chiede Matt curioso.
E come spiegarglielo?
Beh” prende parola Gabriel “vivere in eterno ed essere dei supereroi, è stupendo. Voliamo e possiamo fare un sacco di cose. Ma non siamo liberi.”
Già, solo che non ne sentivamo il bisogno, stavamo bene così, penso sospirando.
Dunque preferisci essere umano?” continua il nonno di Allison.
Gabriel tace per un attimo. “Preferisco essere tutti e due.”
Io no, io ho scelto” mi intrometto “ho scelto l'umanità.”
Tu hai una valida ragione” sottolinea l'Arcangelo “anzi, due valide ragioni. E tra poco ne nascerà una terza. È diverso.”
Anche tu potresti avere una famiglia, no? Sei un angelo, ma stai dentro il corpo di un uomo.” gli fa notare Matt.
Nonostante il buio, vedo Gabriel girarsi a guardarmi. Questo non può essere e lo sappiamo entrambi.
Lui... non può diventare umano, gli Arcangeli non possono o almeno non è facile come lo è stato per me.
E non possono avere una famiglia restando Arcangeli. Nascerebbero bambini come Allison e... lei ha sofferto quando ha scoperto la verità sulla sua origine, nessun bambino merita di sentirsi diverso. Senza contare i pericoli che un bambino così speciale correrebbe.
Anche i miei figli saranno sempre diversi, soprattutto il maschietto. Ma avrà due Arcangeli ad aiutarlo.
Ci penserò” taglia corto Gabriel.
Sapete, è stata una serata stupenda. Dico sul serio, mi sono divertito da matti” ci dice il nonno di Ally.
Anche per noi, e anche se il qui presente Flanders ha tentato di rovinarcela, sono sicuro che si è divertito da matti. Vero Cassy?”
Sì, è vero” ammetto “mi sono divertito.”
Sentiamo il rumore di un accendino, mi volto a guardare in direzione del rumore e vedo un puntino rosso, poi del fumo.
Ehi, avete mai provato?”
Gabriel si siede e prende quello che gli sta offrendo Matthew. “No, ma c'è sempre una prima volta.” dice.
Un'altra nuvoletta di fumo.
Stanno fumando? Oh no, e dall'odore non è tabacco!
Cass, non è facile che io subisca l'effetto di alcool, droghe o medicinali. Ma questa spacca!” mi dice Gabriel offrendomi la corta sigaretta dalla quale ha appena aspirato.
No” rispondo convinto.
Dai”
NO!”
Suvvia ragazzo, Allison non lo saprà mai” insiste Matt.
No, sul serio.”
Cass, fidati. Vedrai gli angeli!” mi assicura Gabriel facendo una battuta davvero squallida.
Ma che mi fa ridere.
Mi arrendo e provo anche questa esperienza.
Non vedo gli angeli, ma per un attimo ho visto un arcobaleno.
Oh che bravo!” si complimenta mio fratello “ora ti manca un tatuaggio e sei un vero duro!”
Io non rispondo, mi sento confuso e mi gira la testa.
Cass? Sei con noi?” sento dire a nonno Matt.
Credo.” rispondo incerto.
Sento le loro risate e poi...
Riapro gli occhi e mi ritrovo a casa, disteso sul letto in camera nostra.
Ma che è successo?” chiedo anche se non vedo nessuno.
E' successo che tra alcool e droga sei svenuto!”
La voce di Allison arriva dal bagno, dal quale esce pochi istanti dopo.
È arrabbiata.
Mi metto seduto e cerco di riordinare le idee, ma è difficile visto che non sono mai stato così confuso in vita mia.
Ally... io...” farfuglio, le scuote il capo e si siete sul letto accanto a me.
Non ci credo. Tu e quei due vi siete dati alla pazza gioia tra ballerine e stupefacenti! Ora il nonno è sul divano che dorme profondamente e Gabriel quando ha provato ad andare via, si è quasi schiantato al suolo. È tornato in casa chiedendo ospitalità perché non ce la faceva a volare e ora se ne sta in cucina con la testa poggiata sul tavolo. Tre adolescenti, ecco cosa siete!”
Esprime tutto il suo disappunto mentre mi sbottona la camicia.
Si hai ragione” ammetto sorridendo “siamo tre imbecilli. Ma non ho fatto nulla di grave... è vero c'era quella donna nuda che ballava, ma ho solo guardato...”
Allison sgrana gli occhi. “Ah, e questo è meno grave secondo te?”
Sì... perché io amo te e non voglio nessun'altra donna. E poi quella aveva puntato Gabe, quell'uomo è una calamita per le donne...”
Su forza, alzati e vieni con me, hai bisogno di un bagno caldo.”
Obbedisco e anche se barcollo, arrivo in bagno. Finisco di spogliarmi e faccio per immergermi nell'acqua calda e profumata, quando Allison mi ferma.
E questo che diavolo è?” urla dietro le mie spalle.
Questo cosa?”
Ti sei fatto un tatuaggio sulla schiena?! Tu sei pazzo!”
Riacquisto un minimo di lucidità e mi avvicino allo specchio sul lavandino, faccio una torsione del busto e guardo cosa ha visto Ally.
Porca puttana....” impreco quando le vedo.
Due ali nere partono dalle scapole e finiscono dove non batte il sole.
Gabriel” sentenzio a denti stretti “è stato lui.”
Lei sospira e mi riporta accanto alla vasca. “Siete due... non so nemmeno come chiamarvi! Avete fatto di tutto, bevuto, fumato, guardato spettacoli a luci rosse e alla fine ti ha anche stampato due alacce nere sulla schiena! Assolutamente incorreggibili!”
Forse mi sbaglio, ma Allison mi sta prendendo in giro. Fa finta di essere arrabbiata ma non lo è sul serio.
Mi immergo nell'acqua sparendo in essa, per poi riemergere sospirando.
Perdonami amore” le dico “so che sei arrabbiata, ma credimi, non è stato niente di orribile. Mi sono divertito con quei due, non credevo di riuscire a farlo. Tuo nonno è uno spasso, matto ma assolutamente fantastico. E Gabriel... beh Gabriel è sempre lui. E sono così felice di riaverlo” mi fermo e mi schiarisco la voce “grazie Allison, per tutto quanto. Per essere la mia compagna, per avermi dato un figlio e per essere sul punto di darmene un altro. Grazie per il tuo amore e la tua comprensione. E grazie... per mio fratello e per questa serata indimenticabile.”
La guardo e vedo che sta sorridendo, mi accarezza i capelli e mi bacia la fronte. “Non devi ringraziarmi, non ho fatto nulla di speciale. Io dovrei dire a te grazie, e lo sai. Per tante cose. E i nostri bambini, sono un regalo reciproco, così come l'amore. E per le ali non preoccuparti, sono d'inchiostro lavabile. Appena arrivati, la prima cosa che Gabe ha fatto è stato discolparti dicendo che erano finte e sarebbero andate via. Poi è quasi caduto a terra ridendo! Cass! Perché piangi?”
E' vero, alcune lacrime mi rigano il viso e non riesco a fermarle, Allison mi accarezza una guancia guardandomi preoccupata.
Perchè ho paura che tutto questo possa finire” ammetto “ho paura che io possa svegliarmi e scoprire che è solo un sogno, ritrovandomi in una realtà orribile che non mi appartiene, ma che è quella vera. Scoprire che tu non esisti nemmeno e che i nostri figli non esistono...”
I latini dicevano In vino veritas, e avevano ragione.
Sono felice, ma ho tanta paura.
Allison mi abbraccia finendo quasi nella vasca. “Siamo tutti reali, la nostra vita è reale, e in questo momento Sophia sta scalciando furiosa, non vuole sentire il suo papà dire queste cose.”
Si stacca da me e mi guarda, ha le lacrime agli occhi.
Sono un cretino, un vero idiota.
Scusami... ho bevuto e parlo a vanvera.”
“Non ti preoccupare amore, va tutto bene.”

Esco dall'acqua e il mio amore mi aiuta ad asciugarmi e a vestirmi, non prima di aver visto che effettivamente il tatuaggio è sparito.
Quel folle di Gabriel...
E' tardissimo, forse le due o le tre di notte, e casco dal sonno.
Ci mettiamo a letto e l'abbraccio stretta, per quanto il suo adorabile pancione lo permetta senza che faccia del male ad entrambe.
Mi perdoni?” le chiedo.
Non sono mai stata arrabbiata con te.” ammette, anche se in fondo lo sapevo.
Grazie amore mio.”
Mi addormento praticamente di colpo, sfinito ma felice.
Anche se c'è qualcosa, in fondo al mio cuore, che mi preoccupa.


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Capitolo 56
*** Fashion show ***


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Fashion show


Ho appena accompagnato il mio bimbo all'asilo e l'ho fatto a piedi.
Manca poco al mio parto e camminare mi fa bene..
Oltretutto il mio pancione non mi permette di guidare in modo sicuro, perchè... beh ecco, tocca lo sterzo e quindi per non farmi male devo mandare tutto il sedile indietro e i miei piedi non arrivano bene ai pedali.
Quindi per evitare di andare a sbattere contro qualcosa, impossibilitata a frenare se servisse, ho deciso di accompagnarlo a piedi.
Lì, ho incontrato la mamma di un nuova bambina.. Nuova nel senso che è appena arrivata.
La bambina si chiama Melody e la mamma si chiama Melissa.
Gabriel e la piccola hanno fatto subito amicizia, e anche io e Melissa.
Mi ha raccontato di aver divorziato da poco, dopo un matrimonio durato circa 3 anni e mezzo.
E mi ha detto che lei e Melody hanno deciso di trasferirsi qui per questo, per voltare pagina e perchè lei, Melissa, ha deciso finalmente di realizzare il suo sogno di diventare una stilista.
Ha disegnato la sua prima collezione, di abiti premaman, e ha organizzato una sfilata qui a Los Angeles, con il patrocinio di una piccola organizzazione privata che si prodiga per aiutare le giovani madri single che vogliono lavorare.
Trovo che sia una splendida idea.” le ho detto.
E lei mi ha risposto con una proposta che mi ha lasciato perplessa per parecchi secondi.
Mi ha chiesto di farle da modella..
Visto che sono incinta, e secondo lei, sono bella come un angelo, mi ha chiesto di sfilare per lei proponendo la sua collezione primaverile e anche la sua collezione autunno inverno.
Sono pochi capi e la sfilata si terrà in un grandissimo hotel in centro.
Bella come un angelo..
Beh, mezzo angelo lo sono per davvero in effetti.
Le ho detto di no, e le ho spiegato che mio marito non è molto... felice quando gli altri uomini mi guardano.
E lei mi ha detto di avere un metodo infallibile per convincerlo ad accettare: un book fotografico.
Infatti me ne ha fatto uno con alcuni pezzi della collezione, che indosserò se dirò di si.
Mi ha detto di tenerlo, qualunque sia la mia risposta.
E se sono d'accordo e anche Cass lo è, la sfilata è domani sera alle 20.30 al Palace.
Sospiro e arrivo nel vialetto di casa.
Non credo che Castiel accetterà, ma tentar non nuoce e, lo ammetto, mi piacerebbe fare questa sfilata.
E' strano.
Quando ero adolescente ho avuto un sacco di queste possibilità e non mi sono mai interessate e ora..
Beh ora mi sento come se avessi la possibilità di rivivere, tramite queste piccole cose, i migliori anni della mia giovinezza.
So che quegli anni sono andati e non torneranno.
E so anche che ora sono una moglie ed una mamma e che non posso comportarmi come un'adolescente, ma..
Che male c'è se sfilo per aiutare un'amica a lanciare la sua linea di moda?
Entro in casa e Cass è in cucina.
Sta mangiando un'arancia ed io aspetterò che finisca, prima di dirgli della sfilata.
Non voglio che si strozzi.
Sospiro e mi siedo lì a tavola accanto a lui.
Posso?” gli chiedo indicando l'arancia.
Lui sorride e mi porge uno spicchio. “Certo amore.”
Scusa se ho fatto tardi, ma ho incontrato una donna, Melissa. Si è appena trasferita qui con la figlioletta, Melody. La bimba va all'asilo con Gabriel e credo che andranno d'accordo.”
Castiel ingoia l'ultimo spicchio di arancia e mi bacia una mano. “E' simpatica?”
Si, lei è.. simpatica. Mi ha.. proposto una cosa.” inizio un po' incerta poggiando il book sul tavolo.
Cos'è?” mi chiede Cass incuriosito.
E' un book fotografico. Perchè Melissa, la donna che ho incontrato oggi, è una stilista che ha organizzato una sfilata di moda, di abiti premaman per domani sera al Palace. E mi ha chiesto di sfilare per lei e rappresentare la sua linea.”
Cass mi fissa.. perplesso, molto perplesso. “E hai accettato?”
No. Ho detto che avrei dovuto parlarne prima con te. Questo book lo ha realizzato per me e me lo ha regalato, qualunque sia la mia risposta. Dacci un'occhiata se vuoi. Sono gli abiti che dovrei portare in passerella.” gli spiego “Pensaci.. Io vado un attimo di sopra e quando torno qui ne parliamo.”
Gli do un bacio e salgo di sopra.
Che mi dica di no, oppure di si è uguale.. Io lo amo, e se lui è felice per me va bene qualunque cosa.


*****

La guardo uscire dalla cucina e sospiro.
Non capisco nulla di sfilate, ma ricordo molto bene la faccia e i commenti di Dean quando, in qualche modo, si trovava ad assistere a qualcosa del genere, in Tv o dal vivo.
E non mi piace quello che ricordo.
Ma dopotutto questa sarebbe sarebbe diversa, Allison vestirebbe degli abiti per donne incinte, non certo minuscoli abiti succinti o costumi da bagno inesistenti!
Prendo il libro che ha posato sul tavolo e lo apro.
Resto letteralmente a bocca aperta, sono delle foto... meravigliose.
Allison è stupenda, in una foto indossa un lungo abito a fiori e in un'altra un abito chiaro più corto con una specie di sandali bizzarri, ma che addosso a lei sono perfetti.
Oddio... questa è stupenda ma mi arrabbierei se la vedessero altri.
Indossa un cappotto corto, bianco, che lascia scoperte le sue bellissime gambe fino alle cosce.
È bellissima... una creatura perfetta. E l'adorabile pancione che protegge nostra figlia, rende ogni foto ancora più spettacolare.
È davvero mia questa donna?
Come fa una bellezza del genere a stare con me?
Scuoto il capo un po' triste e giro pagina.
Oh per la miseria.. davvero una donna incinta indosserebbe questo?
Un abito nero corto, con una cintura rossa sotto al seno.
È bella da far male, adoro i suoi capelli e la sua pelle chiara, non ha mai messo un rossetto così... rosso, sulle labbra.
È... ho già detto che è stupenda?
Forse è meglio se smetto di vedere queste foto, inizio a fare pensieri decisamente inopportuni.
Allison è quasi all'ottavo mese di gravidanza, e proprio non possiamo...
E' da un bel po' che non stiamo insieme, per la precisione tre mesi e dieci giorni.
È che quando si tratta di sesso beh... perdo un po' il controllo.
Anche lei non scherza per niente, comunque.
Dunque niente.
E vederla così, con le gambe scoperte e con questi capelli sciolti e la bocca così rossa e sensuale.... mi fa salire il sangue alla testa.
Richiudo il libro e la vedo tornare, ha raccolto i capelli e indossa uno dei suoi adorabili abitini per donne incinte.
Ma questo è scollato. Mi vuole vedere morto?
Allora amore” esordisce sorridendo “piaciute le foto?”
Deglutisco e annuisco rispondendo al sorriso. “Sono molto belle tesoro, sei stupenda come al solito.”
Si siede accanto a me e mi guarda negli occhi. “Cosa ne pensi? Voglio dire, della sfilata.”
Ah già, la sfilata!
Non c'ho pensato minimamente.
Beh” inizio fingendo di averci riflettuto a lungo “se a te fa piacere amore, per me va bene.”
Sgrana gli occhi e mi tocca la fronte. “Hai la febbre?” mi chiede ironica.
Ridacchio e le prendo la mano, baciandogliela. “No, sto benissimo. È solo che... non credo sia una cosa così grave. Voglio dire, non sono vestiti.. come dire... succinti, sono abiti per future mamme. E poi ci sarò anche io presente, vero?” le chiedo.
Certo! Certo che ci sarai amore, e anche nostro figlio! Davvero non ti da fastidio che io sfili?”
Faccio un movimento con la testa che è un incrocio tra il diniego e l'assenso. “Ok... sai che la gelosia è il mio tallone d'Achille, lo è sempre stato e diventare umano non l'ha scalfito più di tanto. Ma come già detto, questa volta non ci vedo nulla di particolarmente pericoloso per la mia serenità di uomo, e per l'incolumità di altri. A meno che non si presenti il nostro vicino..”
Già, il caro Martin, quello che provò a baciare la mia donna.
Quel pugno poi gliel'ho dato sul serio. Che soddisfazione vederlo sanguinare dal naso e lamentarsi per il dolore.
Allison sorride e scuote il capo. “Non credo che verrebbe comunque, l'hai spaventato a dovere!” fa una pausa e mi accarezza il viso “grazie Cass, non pensavo saresti stato così comprensivo. Sono proprio fortunata, non tutti avrebbero accettato.”
Quello fortunato sono io” obietto “sei così bella da spaventare. Come fai a stare con me?”
Lei trae un profondo respiro e mi prende una mano. “Perchè sei dolce, e tenero. Gentile e un po' ingenuo, a volte. Ma forte e coraggioso, senza contare che sia tu che il tuo tramite siete molto belli, ti ho visto nella tua vera forma, ricordi? Hai degli occhi stupendi. E sei un'amante meraviglioso” conclude con un sospiro.
Lo fai apposta, vero?” le chiedo.
Lei scoppia a ridere. “Sì! Mi piace provocarti, che ci posso fare?” ammette facendo spallucce.
Scuoto il capo e sospiro, dopo il parto faremo i conti, te l'assicuro...
Comunque” riprende distraendomi da certi progetti per il futuro “quale foto ti piace di più?” e apre il libro.
Ehm” inizio in difficoltà “questa.”
In questa foto indossa un lungo abito bianco, sembra un abito da sposa e le sta benissimo.
Ma non è questa la mia foto preferita.
Allison mi guarda e sorride sorniona “Bugiardo”
Perchè bugiardo?” le chiedo corrugando la fronte.
Sfoglia il libro sorridendo e si ferma ad una pagina ben precisa. “Perchè io sono certa, che è questa la tua foto preferita.”
Mi mostra la foto in cui indossa quel cappotto bianco.
Sì, l'adoro. Quelle fossette sulle guance, e i capelli sciolti e.... sì, quelle gambe!
Beccato, eh?” dice trionfante.
Sì” ammetto “ adoro questa foto, ma non è l'unica” e togliendole il libro dalle mani, le mostro la foto che ho in mente.
Lei la guarda e sorride “Questa non è propriamente... materna, come foto. Sono un po' aggressiva.”
E' la foto del vestito nero con la cintura rossa, e le labbra dello stesso colore.
Credo sia per questo che mi piace.”
Mi guarda e si avvicina, dandomi un bacio sulla guancia.
Ti piaccio aggressiva?” mi dice all'orecchio.
Scatto in piedi e mi allontano di qualche passo. “Allison...” la richiamo.
Lei ridacchia e si riavvicina. “Che c'è? Era solo una domanda” fa con innocenza.
Non era una domanda, era una provocazione.
Sì certo ehm... vado a prendere Gabriel.”
Ci vuole ancora un'ora” obietta.
Faccio una passeggiata” rispondo.
Lei mi si avvicina pericolosamente e mi prende il viso tra le mani. “Sai che esistono posizioni d'amore inventate appositamente per le donne incinte? So di alcune che l'hanno fatto fino a pochi giorni prima del parto!”
Alzo gli occhi al cielo e lei ride di gusto, sa che certi discorsi mi sconvolgono. E non so neanche fino a che punto stia scherzando.
Con Allison non si sa mai.
Tesoro, non farmi di questi discorsi. Ne riparleremo dopo la nascita di Sophia, ok? Ora vado sul serio a prendere Gabriel, è meglio se esco un po'.”
Ok amore” dice tornando un po' più seria “stavo scherzando, credo. Grazie ancora per aver detto sì a questo... vezzo femminile! Sei adorabile” e mi bacia sulle labbra.
Di nulla piccola, ora vado...” e mi allontano da lei, a malincuore.
Sì, è meglio se esco da casa, faccio una passeggiata e mi calmo.
Spero di non aver sbagliato con la questione della sfilata, non ero molto lucido mentre ne parlavamo.
Che ci posso fare? Allison mi fa letteralmente impazzire.
Non vedo l'ora che nasca Sophia. Non solo per conoscerla, finalmente.
Ma anche per poter riavere la mia donna.
C'è il rischio che la metta incinta per la terza volta.
Sospiro ed esco di casa, con certe immagini che mi frullano in testa.


*****


Ci siamo!
La sera della sfilata è arrivata ed io sono elettrizzata. No, non è vero, sono terrorizzata.
Sono dietro le quinte e mi accingo a sfilare su una passerella davanti a migliaia di persone.
Tra di loro ci sono volti che conosco, volti familiari.
Mio marito, il mio bambino, mio padre e Stefany – finalmente riappacificati – Gabriel e Sam e Dean.
Li ho chiamati io perchè venissero e “sostenessero” e trattenessero Castiel dal picchiare qualcuno, ma da quello che Dean mi ha detto quando sono andata a salutarli dopo il primo vestito, non sono sicura che sia stata una buona idea.
Woah.. Ma così non è giusto!” mi detto “Non è possibile che la modella più bella qui sia tu. Sei la moglie di Cass ed io non posso nemmeno..”
Ma si è fermato senza concludere la frase.
Si è fermato sotto lo sguardo furioso di Cass e quello di rimprovero di Sam.
Mio figlio li ha guardati e poi è scoppiato a ridere.
Piccolo tesoro.. E' così dolce e socievole.
A volte, di sera, mentre siamo seduti sul divano e gli leggo delle storie, o gli canto delle canzoni, lui accarezza il mio pancione e poi lo bacia sorridendo.
Credo che non veda l'ora che nasca.
A differenza di quello che di solito accade, credo che lui non sarà geloso della sua sorellina.
Cioè, sicuramente un po' si, ma non sarà uno di quei bimbi che piangono o si innervosiscono solo perchè tengo in braccio al sua sorellina e non lui.
Sospiro e guardo Melissa che si è appena avvicinata.
Pronta?” mi chiede sorridendo.
Annuisco, ma non lo sono.
Non so se ho ancora voglia di fare questa cosa. E non è perchè ho paura che si possano vedere eventuali imperfezioni.
Ho solo paura che, anche se Cass ha detto che va bene, alla fine si arrabbierà ed io non voglio litigare con lui.
Si..” sussurro “Ma prima devo fare una cosa. Quanto tempo ho prima della prima uscita in passerella?”
Mh.. 10 minuti.” mi comunica Melissa “Quindi vai, fai quel che devi e poi torna qui per salire in passerella.”
Le sorrido e mi metto un accappatoio per non svelare il mistero del primo abito e poi vado in mezzo al pubblico.
Per fortuna la mia famiglia e i miei amici sono seduti in prima fila, proprio lateralmente alla passerella e così ci arrivo subito senza dover passare in mezzo a questo pubblico entusiasta che, devo ammetterlo, è molto di più di quello che mi aspettavo.
Deglutisco a vuoto e li guardo tutti.
Amore.. che fai qui? Che succede?” mi chiede Cass attirando la mia attenzione.
Sono così emozionata che non mi sono nemmeno resa conto di essere arrivata da loro.
Gli altri mi guardano sorridendo e mi pare di aver notato Dean e Sirahel scambiarsi due parole sorridenti..
Oh cielo!
Hanno trovato un modo per andare d'accordo.. Sono molto molto felice.
Il mio bambino invece è in braccio a Sam e appena mi vede mi saluta con la mano sorridendo e mi manda un bacino.
Gliene mando uno anche io e poi scuoto il capo e guardo Cass. “Ehm.. tra dieci minuti inizierà la sfilata. Ed io non so se voglio sfilare.”
Cosa? Perchè? Eri così entusiasta all'idea. Perchè ora non vuoi farlo?”
Perchè non voglio litigare con te. Io ti amo e non..”
Lui mi poggia un dito sulla bocca e sospira. “Perchè credi che litigheremo Ally? Ho detto che va bene e non mentivo. Va bene davvero se sfili. Non farò il musone. Lo giuro!”
Ma Cass, se dovessi sentire qualche... apprezzamento o qualunque altra cosa, staresti male ed io non voglio che tu stia male.”
Invece starò benissimo.. E sai perchè?” mi chiede prendendo le mie mani tra le sue “Perchè mentre loro faranno apprezzamenti, sperando di avere una donna come te, io li guarderò e sorriderò perchè sei mia.”
Corrugo la fronte e poi scoppio a ridere..
E' così umano ora che a volte fa discorsi sconclusionati. Esattamente come il resto dell'umanità.
Quindi vai, ed inizia questa sfilata ok?” mi dice ancora sorridendo.
Annuisco sorridendo, mando un bacio al mio bimbo e dopo aver salutato tutti torno dietro le quinte.
Quando è il momento inizio a sfilare e contrariamente a quanto credevo, mi sento benissimo a farlo.
Il pubblico applaudisce, Dean fischia – chi altro se non lui – e tutti sorridono.
L'ultimo pezzo è il pezzo preferito di Cass.
Il cappottino bianco.. e lui ancora non sa che, come tutto quello che ho indossato stasera, è mio.
E lo userò per una sfilata privata a casa.
Per questo pezzo la passerella cambia un po'..
Viene riempita di petali di rosa bianchi e ci sono due macchine per le bolle che iniziano a sparare bolle di sapone non appena entro in passerella..
Mi fermo un attimo a riflettere prima di sfilare e mi guardo intorno.. Sta per finire, ed è stata una bellissima esperienza..
Volendo potrei anche rifarla se mi venisse chiesto.
Sorrido e poi inizio a camminare sicura e lentamente mentre le altre modelle che hanno “coperto” i buchi tra i miei cambi, mi fissano sorridenti tutte intorno a Melissa.
Sono felice.. Ho una famiglia.. un marito, un figlio ed una in arrivo, degli amici e ora anche una sfilata da aggiungere alle mie esperienze.


*****


E' stata una serata strana. Mi sentivo a disagio tra quelle persone, e le luci e la musica.
Allison invece era felice, e mi ha fatto tenerezza quando è venuta da me dicendo che voleva mollare tutto perché temeva la mia reazione di fronte a commenti fuori luogo.
Che ci sono stati in effetti.
Un tizio di mezz'età accanto a Gabriel ha fatto apprezzamenti a voce alta circa le rotondità di mia moglie.
Mio fratello l'ha guardato con uno sguardo feroce ma non ha detto nulla.
Ma l'ho visto fare un gesto con la mano senza farsi notare.
Gli ha tolto la voce. L'idiota ha iniziato a boccheggiare e poi in preda al panico si è alzato ed è andato via.
Gabriel mi ha guardato e ha fatto spallucce. “Aveva mal di gola, poverino” ha commentato con finta innocenza.
Io ho semplicemente sorriso e ho nuovamente rivolto la mia attenzione ad Allison.
Era bellissima, raggiante e assolutamente... a suo agio, direi. Specialmente verso la fine.
Adoro quel cappotto bianco, su di lei splende letteralmente.
Anche Dean ha apprezzato, visto che ha fischiato per quasi tutto il tempo.
Ho fatto finta di nulla, inutile prendersela con un donnaiolo come lui. In fin dei conti, Allison è mia e lui lo sa. E sa anche che se osasse solo sfiorarla, arriveremmo alle mani. E alle armi.
Senza contare che ho un arcangelo dalla mia parte, cioè Gabriel.
Con Sir ci sono ancora problemi, praticamente oltre il “ciao” non andiamo.
Oh, l'incontro tra Gabriel e i Winchester era da riprendere con la telecamera.
Non c'era stata ancora l'occasione di dire loro che era tornato, e sinceramente non ho pensato di farlo prima di questa sera.
Così, quando si sono visti, Sam e Dean sono impalliditi e mi hanno guardato come se volessero capire se lo vedevo anche io o lo vedevano solo loro.
Non sono un fantasma, teste di rapa” li ha canzonati Gabriel “sono vivo e vegeto. Allison è venuta a tirarmi fuori dal purgatorio.” ha spiegato loro.
Beh, dopo i primi minuti di confusione, tutto è tornato alla normalità.
Ho anche saputo che Gabe, tramite un dvd porno – tre anni fa mi sarei scandalizzato, ora no – ha spiegato loro come intrappolare Lucifero.
Non ne sapevo niente e ciò mi inquieta, ma hanno detto che mi spiegheranno tutto in un altro momento.
A parte questo particolare che mi ha “disturbato”, è stata una serata strana ma piacevole.
E ora stiamo tornando a casa.
Allison e nostro figlio sono in macchina con Sir e Stefany, io sono con i ragazzi.
Gabriel se n'è volato per conto suo, per quel che ne so potrebbe essere in Madagascar adesso.
Ma domani dovrà tornare, io e Ally dobbiamo mostrargli una cosa, così come dobbiamo mostrarla ai Winchester che dormiranno a casa nostra stanotte.
Sono in macchina con loro perché tra me e Sirahel le cose sono ancora un po' complicate, tra lui e le “sue” donne è tutto più o meno chiarito, ma tra uomini è diverso.
Dean frena bruscamente e io quasi finisco davanti in braccio a Sam.
Dean! Che diavolo ti prende?” gli chiede suo fratello.
Lui guarda dal finestrino e poi indica qualcosa. “Cass... sei un bastardo fortunato. Hai una donna bella e famosa!”
Mi sposto sul sedile e guardo nella direzione indicata dal cacciatore.
E ciò che vedo mi paralizza.
Un'immagine gigantesca di Allison campeggia su tutta la facciata di un palazzo altissimo.
Oddio, la foto con l'abito nero e la cintura rossa.
Andiamo Dean.. Cass sta per esplodere.” dice Sam guardandomi serio.
No, non è vero. Sono calmissimo. Che c'è di strano nel vedere la propria moglie, incinta, esposta allo sguardo di chiunque?
La macchina riparte e cala il silenzio.
Dai Cass, non è nulla di grave. Allison è bellissima e hanno voluto... omaggiarla con una bella foto!” tenta di spiegarmi Dean.
Sam lo guarda e scuote il capo.
Ma io sono tranquillissimo” obietto “solo, ti dispiace non parlarne?”
No, non sono tranquillo. Ho la sensazione che abbiano usato Allison per farsi pubblicità, e non mi piace.
Ma non voglio farla agitare, le ho promesso che avrei fatto il bravo allora farò finta di nulla.
Arriviamo a casa in silenzio, anche l'altra macchina è arrivata.
Scendiamo tutti e dopo esserci salutati, noi cinque entriamo in casa.
Sei, se contiamo anche la piccola Sophia nella pancia della mamma.
Scusatemi ragazzi” esordisce Allison “sono stanchissima. Porto Gabriel a letto e vado a dormire.”
Certo” risponde Sam sorridendo “va' pure non preoccuparti per noi. Siete già così gentili ad ospitarci per questa notte. Va' pure tu Cass, non pensare a noi.”
Si Cass, non preoccuparti. Se non vi dispiace beviamo una birra.... guardiamo un po' di Tv.. e poi andiamo a nanna.”
Perché ho la sensazione che vogliano evitare il discorso “Lucifero”?
Comunque decido di seguire Allison, li saluto e con mio figlio in braccio, saliamo sopra.
Mettiamo a letto questo tesoro, che già in macchina era crollato, ed usciamo dalla sua stanza.
Allora, Cass” inizia Ally guardandomi “l'hai vista?”
Cosa?”
La foto gigante.”
Sospiro e annuisco. “Sì.”
Annuisce anche lei e si morde un labbro. “Sei arrabbiato?”
Le prendo le mani e gliele bacio. “Ma no tesoro, no. Beh, non faccio i salti di gioia ma non sono nemmeno arrabbiato. Tu sei arrabbiata o ti senti.. usata per quella foto?” le chiedo serio.
Scuote il capo e sorride. “No, assolutamente. Anzi mi... ecco, mi fa piacere. Queste sono cose che di solito fanno le ragazzine, io l'ho fatta da adulta madre di famiglia. È piacevole... concedersi uno spicchio di normalità, no?”
A volte dimentico che tipo di vita ha avuto durante la sua adolescenza e i primi anni dell'età adulta.
Si Allison, è piacevole” mi fermo e la guardo intensamente negli occhi “mi dispiace tanto.”
Per cosa?” mi chiede preoccupata.
Stasera avresti voluto la tua famiglia lì ad applaudirti, invece c'eravamo noi... bizzarre creature. Avrei tanto voluto ridarti i tuoi cari, ma non mi era possibile” le dico sincero.
Gli occhi di Ally si inumidiscono ma non piange. “Ora siete voi la mia famiglia, il passato è passato. Tu e i nostri figli, mio... padre e la sua futura moglie, quel matto di Gabriel e quei due strampalati cacciatori: ecco la mia famiglia, la mia nuova e bizzarra famiglia.”
Annuisco e sorridendo la prendo per mano. “Hai ragione, siamo una famiglia bizzarra.”
Entriamo in camera e Allison va in bagno per farsi una doccia e prepararsi per la notte.
Esce dopo un quarto d'ora con il solo asciugamano addosso. Io evito di guardarla per ovvi motivi e vado in bagno.
Ho bisogno anche io di una doccia, lì alla sfilata faceva caldo e c'era come del fumo in giro.
Quando esco dal bagno, trovo Allison seduta sul letto ma... non ha la camicia da notte.
Si alza in piedi e... ha il famigerato cappottino bianco!
Bello vero?” mi dice sorridendo “Melissa me l'ha regalato!” e fa un giro su sé stessa.
Ha messo anche delle scarpe altissime e... sensuali.
Sì, bellissimo” dico frettolosamente “ora andiamo a letto.”
Allison si avvicina seducente e inizia a sbottonarsi il cappotto, ipnotizzandomi con le sue lunghe gambe e i suoi movimenti sinuosi.
Infatti è lì che andremo.” e lascia cadere il cappotto a terra.
Ecco, lo sapevo io.
È nuda!
Chiudo gli occhi e mi giro di spalle. “Allison, per favore...” protesto.
Lei mi raggiunge e prendendomi per le spalle mi fa girare.
Cass... fidati di me. Possiamo fare l'amore. Con più gentilezza, più accortezza, ma possiamo. Non ti andrebbe?”
Da morire” ammetto cercando di mantenere lo sguardo sul viso “ma è pericoloso. Sei all'ottavo mese.”
A dire il vero mancano due settimane” precisa “e, non per gettarti nello sconforto, ma dopo il parto mi ci vorranno almeno due mesi per poter di nuovo concedermi. Che sommati ai due mesi di gravidanza rimasti, fanno quattro mesi. Ti va di aspettare tanto?”
No.
Se la metti così allora...” e la bacio con passione.
Ci avviciniamo al letto mentre mi toglie di dosso l'asciugamano, mi spinge sul materasso facendomi sdraiare, sale su di me e....
Beh, è facile da immaginare cosa succede dopo, no?
Devo ammetterlo, adoro quando a condurre i giochi è Allison.

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Capitolo 57
*** This is the beginning of the end ***


This is the beginning of the end


Sono inquieta.
E' la seconda volta che mi alzo dal letto per bere dell'acqua, ed io non mi alzo mai per bere durante la notte.
Mi sono addormentata dopo aver fatto l'amore con Cass e poi mi sono svegliata due volte.
La prima verso l'una e mezza e la seconda, questa, sono le tre quasi e un quarto.
Non so perchè mi sento così.
La serata è stata tranquilla e piacevole.
Un po' stancante ma per nulla agitata o nervosa.
E' stata una serata decisamente più tranquilla rispetto a quelle che viviamo di solito.
Eppure mi sento come se stesse per accadere qualcosa che sfugge al mio controllo.
Come se stesse per succedere qualcosa di veramente brutto.
Sospiro e riempio di nuovo il bicchiere di acqua.
Lo porterò di sopra, così se mi sveglierò di nuovo non dovrò scendere di sotto un'altra volta.

Onestamente?
Spero di addormentarmi e dormire fino a domani mattina, tutto d'un tiro da ora fino alle.. otto almeno.
Mi accarezzo il pancione e salgo in camera.
Prima di andare a letto però, passo dalla camera di Gabriel per controllare che sia tutto ok.
E lo è. Il piccolo dorme beato con un sorrisino stampato sulle labbra.
Si è stancato e divertito parecchio stasera e ora fa sogni tranquilli.
Per fortuna.
Gli bacio la testolina profumata e vado in camera.
Cass dorme. Per fortuna non l'ho svegliato alzandomi. Il mio povero amore era sfinito quando siamo tornati a casa. Forse più di me.
Immagino che tortura sia stata per lui starsene lì a vedermi sfilare davanti a tutti quegli uomini che mi fissavano.
Ma è stato buono, come promesso. E ora dorme a pancia in giù spettinato e bellissimo.
Sorrido e mi rimetto al mio posto.
Non so quanti minuti passano, ma fatto sta che dopo un po' mi ritrovo in uno dei miei sogni.
Uno di quelli.. strani.

Ci sono Sam e un altro ragazzo che non conosco.
Si guardano e sembra che stiano per scontrarsi.. Solo che Sam ha qualcosa di strano.
Ha uno sguardo freddo e spietato.
Non è come è di solito. Lui è..
Lui non è più Sam.. E' Lucifero.
Riconoscerei quel modo di fare inquietante ovunque. Anche fra mille persone.
Sam ha detto di si?
Non posso credere che lo abbia fatto..
Cosa credeva di fare? Credeva di dire si e riuscire a controllare il signore delle tenebre..
Potrai anche essere forte Sam ma non così tanto..
E se lui è Lucifero, l'altro deve essere... Michael.
Si. E' lui.
E quella che sembra stia per scoppiare è la grande battaglia citata in molti libri.
Come in cielo, così in terra..
Quindi quel ragazzo che sta di fronte a Sam è suo fratello?
Non è di certo Dean.. Ma forse c'è un terzo Winchester di cui non so nulla..
Si deve essere per forza così.

Se questa è la battaglia tra due fratelli del cielo, e perchè avvenga debbano essere anche due fratelli umani a scontrarsi, quello deve essere fratello di Sam e Dean.
Mi passo una mano sul viso e mi avvicino.
Loro non possono vedermi..
Ma io posso vedere loro.
Si stanno parlando..
Lucifero sta dicendo a Michael che non deve finire per forza così, mentre il maggiore degli Arcangeli è decisamente convinto del contrario.
Gli sta dicendo che questo è l'unico modo in cui può finire. Perchè così è stato scritto e stabilito.
D'un tratto si sente una musica ad alto volume.
Loro due si voltano e anche io..
E' Dean che avanza sulla sua auto. La spegne e scende con quella sua faccia da “non me ne importa niente e non ho paura”.
Ma invece è terrorizzato.
Glielo si legge negli occhi.
E credo che il suo terrore sia legato alla fine che farà Sam se mai i buoni dovessero vincere.
Parlano di cose decisamente superficiali per un po' e poi tutto succede così in fretta che non ho nemmeno il tempo di capire..
E' come se qualcuno avesse schiacciato il pulsante “avanti veloce”.
Michael vuole togliersi Dean dai piedi e Cass e un uomo che non conosco, ma che lui sembra conoscere abbastanza bene, avanzano.
Cass richiama l'attenzione di suo fratello, apostrofandolo serio con una specie di soprannome decisamente.. strano.
Lo ha chiamato “buco di culo” e ora gli ha appena lanciato contro una... molotov.
Ma cosa...
Michael scompare urlando e Lucifero non sembra affatto felice.
Guarda Cass con uno sguardo che non mi piace affatto e dopo aver appurato quello che ha fatto a Michael, sottolinea con una voce fredda e spietata che solo lui può ferire o uccidere suo fratello.
Poi schiocca le dita e Castiel..
Lui esplode. Letteralmente.
No!” urlo a squarciagola.

Mi sveglio e sto ancora urlando.
Piango e tremo. Mi sento terrorizzata ma.. Non so perchè.
Ricordo solo di aver fatto uno strano sogno. Un sogno davvero brutto.
Ma onestamente non ricordo cosa ho sognato.
Comunque ringrazio il cielo di essere sveglia adesso..
E con me, mi sa che si è svegliata tutta la casa.



*****


Calmati tesoro, calmati” le dico prendendola tra le braccia.
Allison si è svegliata urlando e piangendo, e ora trema stretta a me.
Mi prende le mani e le stringe forte.
Ally” le sussurro “non preoccuparti, era solo un sogno.”
Sì, deve aver avuto un incubo terribile, è così che reagisce quando ne ha uno.
E quando lei, o io, abbiamo un incubo, non è mai un buon segno.
Sospiro e le bacio la fronte imperlata di sudore, lei muove la testa e nella penombra della nostra camera mi guarda con gli occhi pieni di lacrime.
Mi dispiace” mormora “ti ho svegliato.”
Non preoccuparti, l'importante è che stai bene. Era solo un brutto sogno.”
Lei sembra rifletterci ma prima che possa dirmi qualcosa, la nostra porta si spalanca.
Cass! State bene?” ci chiede Sam facendo irruzione in camera, seguito da Dean, armato.
Io e Ally li guardiamo e annuiamo contemporaneamente.
Sì.. sì va tutto bene” dico io, facendo abbassare la pistola a Dean “Allison ha avuto un incubo e si è spaventata.”
Sam fissa Allison con uno sguardo comprensivo, anche lui per tanto tempo ha avuto incubi terribili e può capire come ci si sente.
Ma questo non fa altro che ricordarmi cosa sia la donna che amo e per la quale ho rinunciato a tutto.
Il tramite di Lucifero.
E anche se il preferito è Sam, il fatto che lei sia figlia di un Arcangelo la rende più invitante di prima.
Allison sorride ai ragazzi e si asciuga gli occhi.
Scusatemi, non volevo svegliarvi. Ma credo di aver fatto un brutto sogno...”
Cosa? Cass che canta?” interviene Dean con un mezzo sorriso.
Sam lo guarda sconsolato, io vorrei lanciargli qualcosa in testa mentre Ally sorride, rasserenandosi.
Beh, se l'idiozia di Dean serve a farla ridere, vorrà dire che la sopporterò.
No.. in realtà non ricordo cosa ho sognato” dice guardando me che ancora la tengo tra le braccia “ma deve essere stato orribile, perché ancora tremo..” e si stringe a me.
E' tutto passato amore” le sussurro “qualsiasi cosa fosse è finito.”
Lei annuisce e sospira regalandomi un sorriso, poi guarda i nostri ospiti.
Tornate a dormire ragazzi, non è niente. Mi spiace di avervi svegliati” si scusa.
Dean scuote il capo. “Nessun problema, più che altro mi dispiace che tu abbia avuto... beh, qualche brutto incontro.”
Anche lui ha avuto incubi allucinanti riguardanti il suo soggiorno all'inferno.
Poveri ragazzi, povero amore mio: tutti e tre segnati da terribili esperienze.
Non devi preoccuparti Dean, va tutto bene. Ora andate, sul serio. Mi fate sentire in colpa se state qui invece di riposarvi.” dice Allison sorridendo.
I Winchester annuiscono e augurandoci buonanotte – benché sia quasi l'alba – se ne vanno chiudendo la porta.
Guardo Allison negli occhi e dopo averle dato un bacio sulle labbra, mi alzo e giro dal suo lato. Prendo il bicchiere d'acqua sul comodino e glielo passo, lo prende con la mano che le trema un po' e io l'aiuto a bere.
Grazie.” mi dice.
Di nulla. Anzi avrei dovuto saltare dal letto prima per darti un po' d'acqua, ma ero ancora confuso...”
Mi posa una mano sulla guancia e sorride. Ma è agitata, lo sento.
Non preoccuparti, va tutto bene” poi si accarezza il pancione “stiamo benone.”
Lo accarezzo anche io e sospiro sorridendo, mi sento così impotente quando accade una cosa del genere.
Non posso più entrare nei sogni di nessuno, e se Allison cadesse vittima di qualche... sortilegio, io non sarei in grado di aiutarla.
Oh Dio!” esclama Allison ad un tratto.
Cosa c'è?”
Gabriel! Se mi ha sentito urlare sarà spaventatissimo.” e fa per alzarsi.
No, aspetta qui” la fermo “vado a controllare io. Tu non ti muovere.”
Annuisce e io esco dalla stanza, raggiungo quella di mio figlio e apro la porta.
Mi aspettavo di trovarlo sveglio e magari piangente, invece dorme beato.
Non ha sentito la madre urlare, per fortuna.
Mi avvicino alla culletta – sta crescendo, presto avrà bisogno di un lettino – e gli sfioro la testolina.
Esco dalla cameretta di Gabriel e torno da Allison.
Si è distesa di nuovo nel letto e mi aspetta.
Giro dal mio lato e mi stendo anche io, prendendola tra le braccia.
Lei si rannicchia contro di me e sospira, posando il capo sul mio petto.
Stai bene?” le chiedo baciandole la fronte.
Sì amore, sto bene. Non so che cosa fosse ma mi ha terrorizzata. Ma ora sto benissimo.”
Sicura?”
Certo.”
Se ci fosse qualcosa che dovrei sapere, me lo diresti, vero?” insisto.
Sì, ho come... un brutto presentimento.
Allison alza un po' la testa. “Non ti mentirei mai, soprattutto non su cose importanti o gravi. A volte capita di non ricordare un sogno, soprattutto quando è brutto. Il cervello tende a rimuoverli.” mi spiega.
Hai ragione” le dico “scusami.”
Che figura che ho fatto con i Winchester, avranno pensato che sono pazza.”
Scoppio a ridere. “Chi, quei due matti? Ma figurati! Dean è entrato armato, ti sembra da persone normali dormire con il pigiama e la pistola? Piuttosto sembravano un po' delusi di non aver trovato qualche mostro da affettare” mi fermo e prendo un grosso respiro “loro di incubi se ne intendono, Dean per mesi ha sognato...”
Non posso andare avanti, perché ricorderei ad Allison i suoi incubi.
Ha sognato l'inferno, lo so” finisce lei per me “e... l'ho sognato anche io, tante volte.” mi confessa.
Lo so.”
Si stacca da me e si alza un po' per guardarmi. “Lo sai? Ma non te l'ho mai detto!”
Annuisco e le accarezzo la schiena. “Allison, ero un angelo. Noi... possiamo entrare ed uscire dai sogni, sentirli, se sono indotti da qualche cosa malvagia possiamo anche bloccarli o addirittura li creiamo noi. Ti ho vista per mesi agitarti nel sonno, sapevo cosa stavi sognando ma sui ricordi non potevo intervenire. Così spesso ti svegliavo, anche se rischiavo di essere preso a parolacce da te. Cercavo di non farmi trovare quando interrompevo il tuo sonno. Dovresti ricordare strani risvegli, come se qualcuno ti chiamasse o ti toccasse ma poi non c'era nessuno... ecco ero io, ti svegliavo e volavo via. Visto che all'inizio non mi volevi tra i piedi.”
Mi guarda per qualche istante, sorpresa dalle mie parole e direi commossa, poi si rifugia di nuovo tra le mie braccia.
Tu sei il mio angelo” mi dice con la voce rotta dal pianto “lo sei sempre stato e lo sarai per sempre. E perdonami se all'inizio... ti ho respinto.”
La stringo un po' di più e sorrido nell'ombra. “Direi che... ti sei fatta perdonare, sì” dico ironico “in realtà il dopo-sfilata valeva almeno tre viaggi all'inferno...” commento un po' volgare.
La sento ridacchiare contro il mio petto. “Sei un maniaco.” mi rimprovera.
Io? Guarda che sei stata tu a saltarmi addosso!” le ricordo.
Resta un secondo in silenzio, poi ribatte: “Sì, in effetti stanotte la maniaca sono stata io! E se non fossi stata incinta non sarebbe finita così presto!”
Ridiamo insieme e poi lentamente, la sento rilassarsi.
Dormi adesso amore mio” bisbiglio “e non preoccuparti. Con o senza ali, ti proteggerò per il resto della mia vita.”
Ed io ti amerò per il resto della mia vita” replica lei con un filo di voce “con o senza ali, resti il mio angelo.”
Si addormenta tra le mie braccia, mentre io fatico a riaddormentarmi.
Domani, o meglio tra qualche ora, inizierà una giornata particolare, avrei bisogno di riposarmi un po' di più.
Ma sono preoccupato, anche se non so per cosa.
Poi finalmente, il sonno arriva anche per me.

*****


Mi sveglio, scendo di sotto, prendo dell'acqua e torno si sopra.. Mi addormento e..”
Niente.. Non ricordo cosa ho sognato la notte scorsa che mi ha terrorizzata così tanto.
Sto cercando di ripercorrere con la mente quello che è successo. Ho letto su una rivista una volta, che ripercorrere con la mente i momenti precedenti ad un avvenimento che non si riesce a ricordare, aiuta a far tornare in mente l'accaduto.
Ci sto provando, ma niente.. Quello che ho sognato non mi torna in mente.
E onestamente non so se essere triste o felice per questo..
Non ricordo il contenuto o il soggetto del sogno, ma ricordo la sensazione di angoscia e terrore che mi sono portata dietro per diversi minuti dopo.. E non mi piaceva tanto sentirmi inerme e spaventata in quel modo.

Sospiro e finisco di apparecchiare la tavola.. E' tutto pronto per la colazione.
Ora devo solo aspettare che Castiel, Sam e Dean siano pronti.
Stanno facendo la doccia, ognuno nel proprio bagno facendo una silenziosa gara a chi finisce prima l'acqua calda..
Sorrido e mi avvicino a Gabriel che se ne sta seduto sul divano a guardare la tv.
Devo tagliargli le unghie delle manine, perchè durante la notte si tocca il viso e se lo graffia..
Solo che di solito gliele taglio quando dorme, perchè gli da fastidio, o ha paura – non ho ancora ben capito – quando gliele taglio.

Questo l'ha preso da me.. Dava fastidio anche a me che mi tagliassero le unghie quando avevo la sua età..
Però si deve fare.

Nel frattempo i ragazzi saranno pronti e poi faremo colazione e insieme a Cass e Gabriel senior, che sono sicura verrà qui non appena sentirà che stiamo per sederci a tavola, usciremo tutti insieme.
Io e Cass abbiamo una sorpresa per ognuno di loro.
E credo che tutti e tre saranno felicissimi di quello che vedranno..
Sono felicissima io e la sorpresa non è nemmeno per me..
Prendo le forbicine e mi siedo piano vicino a mio figlio..
Ora devo scegliere l'approccio migliore.. Posso farlo di improvviso, oppure posso spiegargli prima cosa faremo e prepararlo..
Cucciolotto.. Io e te dobbiamo fare quattro chiacchiere..” gli dico.
Lui mi guarda perplesso e poi spegne la tv, schiacciando il pulsantino come Cass gli ha insegnato.
Mi guarda in attesa e mi fa tanta tenerezza..
Tiro fuori le forbicine e lui sgrana gli occhi spaventato..
Lo sapevo!
Amore, la mamma deve tagliarti le unghie, perchè ti graffi il viso e le braccia.. Non lo fai volontariamente, ma vedi, durante la notte a volte ti tocchi il viso e finisci per graffiarti.” gli spiego “Ed è un peccato perchè è un bel visino il tuo.. Davvero angelico. Quindi, dammi una manina per volta così posso accorciarle.. Faremo in fretta e prometto che non ti farò male.”
Lui sospira e mette le mani conserte.
No!” mi dice deciso.
Sospiro e penso a come fare.. Mi alzo e accendo la radio.
Parte una canzone di Carrie Underwood che adoro: Last name.
E' appena iniziata.
Torno al mio posto e guardo Gabe.. “Lo facciamo mentre ascoltiamo la musica ok? Così non te ne accorgerai nemmeno.”
Mio figlio mi guarda per un po' e poi annuisce e mi porge una mano coprendosi gli occhi con l'altra.
Scuoto il capo sorridendo e inizio a cantare così da distrarlo..

    Last night, I got served a little too much of that poison baby
    Last night, I did things I'm not proud of
    And I got a little crazy
    Last night, I met a guy on the dance floor and I let him call me baby

    And I don't even know his last name
    My momma would be so ashamed
    It started of, hey cutie where you from
    And then it turned into oh no, what have I done
    And I don't even know his last name –


Gabriel tiene la mano sul viso ancora un po' e poi quando finisco con quella mano, mi porge l'altra mentre continuo a cantare..
Quando la canzone finisce, anche io finisco di tagliargli le unghie.. Le getto nella spazzatura ed entrambi ci laviamo le mani..
Dean, Sam e Cass arrivano in quel momento dal piano di sopra.. Sorridono e dopo aver augurato buongiorno a me e al piccolo si mettono a sedere per la colazione..
Do Gabriel a Cass e mi siedo anche io.
Prima però aggiungo un altro posto a tavola sotto gli occhi curiosi e perplessi di Sam e Dean..
Aspettate qualcuno per colazione?” chiede Dean.
Me, zuccone di un Winchester!” esclama Gabriel senior comparendo in cucina.
Si siede e si mette a fare colazione tranquillamente..
Dopo colazione..” dico io “Gabriel sparecchierà la tavola.. E poi usciremo tutti insieme. Io e Cass abbiamo una sorpresa per ognuno di voi.”
Che sorpresa?” chiede Sam.
Se ve lo dicessimo non sarebbe più una sorpresa,” dice Cass “E non provare a leggere la mia mente.. O la riempirò di pensieri che non ti piaceranno.” aggiunge guardando Gabriel.
Rido e anche Sam, Dean e il piccolo, mentre Gabriel senior si finge offeso e mangia le sue frittelle.
Cognatina.. Non hai una bella cera. Stai bene?” mi chiede proprio lui.
Lo guardo e annuisco. “Si, solo che stanotte non ho dormito molto bene.. Ho avuto un incubo e..”
Cos'hai sognato?”
Non me lo ricordo..”
Lui sospira e poi senza aggiungere altro continua a mangiare.
Quando finiamo, schiocca le dita e sparecchia la tavola ripulendo e rimettendo tutto apposto.
Poi usciamo di casa.
Io, Cass e Gabriel junior con l'auto di Cass, che ha promesso di farmi guidare dopo il parto, e Gabriel senior con Dean e Sam sull'Impala che chiederò a Dean di poter guidare al ritorno..
Anche se credo che mi dirà di no.
Ma tentar non nuoce..
Arriviamo davanti ad una grande casa ad Hollywood e scendiamo.
I Winchester e Gabriel senior si guardano intorno e poi si guardano tra di loro.
Dove siamo?” chiede l'Arcangelo.
Siamo a casa tua..” gli dice Cass.
Sorpresa!” esclamo sorridendo.
Sembra felice.. e confuso..
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensa.. E non vedo l'ora di mostrare anche a Sam e Dean le loro sorprese.



*****


Gabriel fissa la casa di fronte a noi con un'espressione indecifrabile: tra il perplesso e il divertito, credo.
È una bella casa, molto grande e che non passa inosservata.
Quando io e Allison l'abbiamo vista, abbiamo detto quasi all'unisono “è perfetta”.
È lo è: due piani, grandi finestre, tento a spioventi e un grande portico con l'edera che si arrampica fino al piano superiore.
Ha un grandissimo giardino beln curato.
E poi è a Hollywood, che Ally mi ha detto essere la patria del cinema.
Gabriel è fissato col cinema e la Tv, mi sembra il posto ideale per lui.
Sam e Dean sono più perplessi di mio fratello, scommetto che stanno pensando cosa diavolo se ne farà di una casa un essere come Gabriel che, se volesse, potrebbe far apparire qualsiasi tipo di costruzione per abitarci?
Beh, sì potrebbe. Ma ci piaceva l'idea di regalargli qualcosa di vero e sincero, non creato con la magia, per così dire.
Il nonno di Allison le ha lasciato molti soldi, davvero in una misura imbarazzante, e così abbiamo deciso di comprare una casa ad ognuno di loro.
Se, come mi è parso di capire, cattureranno di nuovo Lucifero, penso proprio che vorranno darci un taglio con tutto questo. Allora avranno un posto dove andare, e magari mettere su famiglia.
Allora, vogliamo entrare?” chiede Allison che, come era ovvio, sa come gestire una situazione un po' bizzarra come questa.
Annuiamo tutti mentre Gabriel fa un cenno col capo che sembra più un diniego.
Entriamo e i nostri amici restano a bocca aperta.
La casa non è solo bella fuori, è splendida anche dentro.
Ha scelto tutto Allison – ovviamente aggiungerei, che ne capisco io? - divani, poltrone, letti ed elettrodomestici. Tutto quanto bello e funzionale, come dice lei.
E un grosso, smisurato televisore in salotto, che cattura subito l'attenzione dei ragazzi.
Di Dean, per la precisione, mentre Gabriel non ha propriamente l'espressione felice.
Non è nemmeno triste, è come... spaesato.
Si guarda intorno e sono convinto che gli piace molto quello che vede, è un tipo che ama le comodità umane e apprezza tutto ciò molto più di me, ma c'è qualcosa che non va.
Wow ragazzi, che casa” esclama Dean guardandosi intorno “ehi Gabriel, se non ti piace la prendo io!”
Sam lo guarda scuotendo il capo mentre mio fratello accenna un sorriso che è quasi una smorfia.
Ragazzi” ci dice quando Dean accende la Tv come se fosse a casa propria “io apprezzo tutto questo, davvero. Ma avete solo sprecato i vostri soldi.”
Junior, in braccio a me, fissa lo zio con un'espressione quasi severa. È adorabile quando assume posture ed espressioni da adulto.
Perchè sprecato? L'abbiamo fatto con piacere, quindi non c'è nessuno spreco.” obietta Allison sorridendogli.
Lui scuote leggermente il capo. “Dico sul serio, avete comprato una... villa ad un Arcangelo che potrebbe far apparire per voi un mucchio di castelli con tanto di principi e principesse al loro interno. È davvero un regalo... sprecato, per uno come me.”
Ecco, lo sapevo.
Avevo avvisato Allison di questa possibile reazione, una di quelle che avrei avuto io di fronte a qualcosa di umano che non c'entrava nulla con me, o che credevo non c'entrasse nulla con me. Quindi non si offende dell'apparente rifiuto di Gabriel.
Anzi, sorride comprensiva e mi guarda, in attesa che io faccia capire a mio fratello il perché di questo regalo che a lui sembra inutile.
Gabriel” inizio avvicinandomi con mio figlio in braccio “io so benissimo che tu potresti far apparire qualsiasi cosa, anche una piramide. E questa casa, non è un voler... ostentare qualcosa o far finta di non sapere che tu sei l'Arcangelo Gabriel. È solo un voler... prenderci cura di te.”
Gabriel sorride e prende in braccio mio figlio. “Cass, ti ringrazio. Ma se c'è uno che può prendersi cura di voi, quello sono io! Voi avete la vostra vita e i vostri soldi, ma se un giorno le banche vi fregassero tutto, sappiate che non vi mancherà mai nulla.”
Annuisco. “Lo so, e questo pensiero ci fa stare tranquilli. Non per noi, ma per i nostri i figli” dico voltandomi a guardare Allison che si accarezza il pancione “ma voglio dirti una cosa, per farti capire cosa intendo. Quando ero ancora totalmente un angelo del Signore, mi è capitato di restare ferito, magari facevo a botte con qualche demone o con qualche fratellino traditore. E quando succedeva, a volte mi sono fatto curare da Allison con metodi umani che, giuro, mi facevano sorridere tanto erano... ingenui, per uno come me che potevo guarire qualsiasi cosa. Ma mi facevo curare perché credimi, a volte è bello lasciare che siano altri a prendersi cura di te. Questa casa, è un modo per prenderci cura di te, anche se non ne hai bisogno. Quando vorrai startene per conto tuo, qui in città, verrai a rifugiarti a casa tua.” concludo.
Mio fratello mi fissa in silenzio, poi ridacchia e guarda suo nipote. “Piccolo, tuo padre è diventato un sentimentalone! E vorrebbe farmi diventare come lui! Ma noi siamo uomini duri, vero?”
Junior annuisce e ridere “Sì sì!”
Poi mio fratello torna serio e ci guarda. “Grazie. Anche se faccio l'idiota, sono... quasi sconvolto da quello che avete fatto e dal significato che gli date. Grazie.” ripete evitando però i nostri sguardi.
Non l'ho mai visto così umano.
Realizzo che se fosse nato semplicemente umano, sarebbe stato un brav'uomo.
Lo è anche adesso certo, pur avendo delle grosse colpe che si porta dal passato, ma se non fosse stato un angelo, il mondo avrebbe avuto una brava persona in più.
Sia io che Allison evitiamo di dirgli altro, vediamo che si sente un po' imbarazzato e non vogliamo metterlo in difficoltà.
Facciamo il giro della casa e finalmente Gabriel dimostra molto più entusiasmo, rimanendo affascinato dalle cinque camere da letto e scambiando sguardi complici e battute a doppio senso con Dean.
Terminiamo la visita alla nuova casa di Gabriel e partiamo alla volta di quelle dei ragazzi, che si trovano a circa un km da qui.
Loro in realtà non sanno ancora che stiamo andando verso le loro nuove case.
Ecco qui ragazzi, ora anche voi avete un rifugio per quando.. andrete in pensione” annuncio loro appena scendiamo dalle auto.
I Winchester guardano le case di fronte a loro e poi si guardano. Ci risiamo, altre due reazioni perplesse.
Cass, Allison. Noi...” inizia Sam, al che io alzo una mano e lo fermo.
Ok Sam, lo sappiamo. C'è l'apocalisse su di noi e non è forse il momento adatto per.. comprare delle case. Ma io voglio essere ottimista, dopotutto quello che ho visto e che mi è capitato, non posso fare altrimenti. Noi, vogliamo essere ottimisti. Quest'incubo finirà ragazzi, e dobbiamo credere che finisca con la nostra vittoria. E quando sarà finita, verrete qui nelle vostre case, per ricominciare una nuova vita. Casualmente staremo tutti nella stessa città, spero non vi dispiaccia se per egoismo vorremmo tenervi vicini.” dico passando un braccio intorno alle spalle di Allison.
Sam e Dean tentano di sorridere, ci ringraziano ma... c'è qualcosa di strano. Mi nascondono qualcosa e anche se non adesso, dovranno dirmelo.
Anche Gabriel ha una faccia strana, lui sa cos'è che passa per la testa di questi due pazzi.
Ci avviamo verso le due case, due belle villette a schiera simili ma non uguali, con portico e grande giardino intorno.
In effetti sono la versione più piccola di quella di Gabriel, che deve averlo notato perché sorride compiaciuto.
Entriamo prima in quella di Dean, con televisore enorme e uno... stereo di ultima generazione, come l'ha definito il tizio che li vende.
Dean è entusiasta, o fa finta di esserlo.
Usciamo ed entriamo in quella di Sam, con quasi le stesse cose ma con molti più libri, e un computer nuovo ad aspettarlo sul tavolo.
Dopo qualche minuto, usciamo dalla casa di Sam e consegniamo loro le chiavi.
Ora sono vostre, potete farci quello che volete. Tranne una casa d'appuntamenti” preciso ironico.
Io posso?” interviene il solito Gabriel.
Lo faresti sul serio?” gli chiedo preoccupato.
Lui fa spallucce. “Potrebbe essere interessante...”
Allison lo guarda scandalizzata e lui tace. “Scusa, scherzavo.”
Bene ragazzi, che ne dite di tornare a casa nostra, ora? Sarei un po' stanca.” dice Allison appoggiandosi a me.
Ci avviciniamo alle auto quando Allison fa una richiesta che mi fa letteralmente prendere un colpo.
Dean.. mi faresti guidare la tua auto?”
L'interpellato fa un mezzo sorriso. “Buona questa.” commenta.
Dico sul serio” insiste lei “adoro l'Impala, è da quando ti conosco che sogno di guidarla!”
E continuerai a sognarla!” intervengo io bruscamente “Tu non puoi dire sul serio. Il pancione dove lo metti, nel bagagliaio?”
Gli altri scoppiano a ridere mentre Allison mette il broncio.
Sei un guastafeste Cass” mi accusa Ally “che c'era di male a guidare per un po'?”
Sei incinta, e anche molto” le faccio notare “e quella non è una macchina per donne incinte!”
Cass ha ragione Allison, magari ne riparliamo dopo che vostra figlia è venuta al mondo.” dice Dean.
Ehi, una cosa sensata che esce dalla bocca di Dean?
La fine del mondo è proprio alle porte!
Allison sospira e si arrende. “Ok ok... come non detto” dice alzando le mani.
Saliamo tutti in macchina, tranne Gabriel, che dice di avere delle cose da sbrigare.
In realtà credo che voglia inaugurare la sua nuova casa.
Spero solo non allestisca sul serio un bordello!
Visto la sua indole, non mi sorprenderebbe.
Ripartiamo alla volta di casa nostra, domani i ragazzi ripartiranno e spero di riuscire a parlare con loro prima che vadano via.
Devono spiegarmi cos'hanno in mente, perché anche se non sono più un angelo sento quando stanno tramando qualcosa.
E non mi piace, perché di solito quando hanno un piano, qualcuno di loro muore.


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Capitolo 58
*** Back to the future ***


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Back to the future



Ehi piccolo, che ne dici se ora facciamo la nanna?”
Gabriel è un po' inquieto stasera, è da quasi un'ora che giochiamo con dei pupazzetti e ancora non accenna a voler dormire.
Sono le 10:00, dovrebbe proprio dormire.
E vorrei andare anche io a dormire, negli ultimi giorni ho dormito poco.
Perché i Winchester mi hanno raccontato il loro scellerato piano.
No anzi, a dire il vero è un'idea malsana che è venuta a Sam e sulla quale Dean sta riflettendo.
Dire di sì a Lucifero per ributtarlo all'inferno.
Quello è pazzo, si sacrificherebbe così?
Dice di essere in grado di sopraffarlo, di vincere.
Ma che diavolo dice?
Lucifero prenderà possesso di Sam Winchester e per il mondo sarà la fine.
Gabriel era presente alla discussione, ci fissava serio e in silenzio, non ha espresso la sua opinione fino all'ultimo.
Poi alla fine ha detto quello che pensa: per lui è una stronzata.
Sam semplicemente si concederà a Lucifero e lui se ne andrà in giro col suo corpo da gigante. Oppure, se per chissà quale miracolo riesce a fregarlo per qualche secondo e riesce a buttarsi nel buco, beh Sam è spacciato.
E a Gabe, come a me, questo non va giù.
Dannazione, noi ci siamo fatti ammazzare per salvaguardare quei due stupidi, e ora uno vuole darsi al Male e l'altro gli da anche retta?
Spero che rinsaviscano e la smettano di giocare a fare gli eroi.
DEVE esistere un'altra soluzione, non questa azione suicida e pericolosissima, perché se riesce, Sam è morto. Se non riesce, siamo tutti morti.
Sospiro e mi accorgo che junior mi fissa serio, con gli occhi umidi di lacrime.
No bambino mio, non fare così.” gli dico prendendolo in braccio.
Lui mi stringe e sospira.
Ultimamente parla poco, non che prima intavolassimo grandi discussioni, ma dice davvero poche parole.
E' preoccupato, come tutti noi del resto.
Anche se a dire il vero, Allison non sa niente di tutta questa storia. E non deve saperne niente.
Sta per nascere la nostra bambina, è un momento delicato e non deve agitarsi.
Basto io ad agitarmi per tutti e due.
Papà...” mi sussurra con un filo di voce “... paura.”
Gli accarezzo la testolina e lo guardo negli occhi. “Non devi, non succederà niente a nessuno. Intesi?”
Ma chi voglio prendere in giro? In un modo o nell'altro, qualcuno si farà male.
Rimetto mio figlio nella sua culletta e gli rimbocco la copertina, mi guarda con quei suoi grandi occhioni chiari e mi tiene la mano, stringendola un po'.
Lentamente si assopisce e lascia la mia mano.
Sai qualcosa che io non so, tesoro? Se è così, perché non me lo dici?
Lo guardo per un po', poi lentamente esco dalla sua cameretta.
Allison è rimasta in salotto, di solito è lei a portare di sopra Gabriel, ma prenderlo in braccio è diventato un po' troppo faticoso per lei e allora preferisco farlo io.
Scendo di sotto e la trovo intenta a fare due cose: mangiare un gelato con panna e scrivere su un foglio.
Ho imparato a non dirle nulla se la vedo mangiare dolciumi, la pancia la porta lei quindi è lei a decidere cosa mangiare.
Mi avvicino e lei alza la testa sorridendomi.
Ciao amore, si è addormentato?”
Annuisco e mi siedo accanto a lei, che è seduta sul divano vicino ad un tavolino, sul quale è poggiato il foglio che sta scrivendo.
No, non sta scrivendo, sta disegnando. Ci sono anche dei colori.
Sì, ci è voluto un po' ma alla fine si è addormentato... che stai facendo?”
Allison fa spallucce e continua la sua opera. “Niente... un disegnino...” e continua a passare una matita rossa sul foglio.
Mi sporgo un po' e guardo il foglio, lei prontamente lo tira via e mi guarda. “Ah ah, non ancora. Devo prima finirlo.”
La fisso perplesso, senza capire cosa abbia voluto dire.
Ma lo scoprirò presto, visto che mi pare di aver capito che ha finito la sua opera.
Ecco tesoro.. ora puoi guardare” e mi passa il foglio, mangiando un altro cucchiaio di gelato.
Guardo il disegno e... quasi mi prende un colpo.
Sono io!
Allison ha disegnato me come se fossi un cartone animato, sono quasi sdraiato su una grossa torta con panna e fragole e sono.. nudo!
Sgrano gli occhi e la guardo, lei ridacchia e si avvicina un po' di più.
Ti piace? Non trovi che ti somigli molto?”
Ma... perché... voglio dire, che cos'è?” farfuglio incredulo.
Un mio sogno” dice sincera “un sogno che ho fatto... tanto tempo fa.”
Mi hai sognato... nudo con una grossa torta?”
Lei annuisce e sorride. “Sì, è così. È successo dopo un po' di tempo dal mio... ecco, dal mio ritorno” inizia “non eravamo stati ancora insieme ma una notte, ti ho sognato. Tutto nudo, con una splendida torta in mano per me, che abbiamo mangiato insieme e poi...” si ferma e mi guarda, mentre io sto per sentirmi male.
Ha fatto un sogno erotico su di me prima di stare insieme?
Prima o poi mi farà venire un colpo questa donna.
E poi?” l'incalzo io, un po' sconcertato ma, devo ammetterlo, curioso.
E poi abbiamo amoreggiato. Cioè non abbiamo proprio... fatto l'amore, ci siamo abbracciati, baciati. Eravamo tutti e due nudi. È stato molto bello. Quel sogno mi ha fatto capire che mi piacevi tanto” continua prendendomi una mano “ma anche che il mio inconscio mi diceva che era sbagliato. Infatti non abbiamo fatto l'amore, ci siamo solo coccolati. È stata la notte dopo averti dato quel bacio sulle labbra, dopo l'incontro con Sir. Credo sia stato quel bacetto a scatenare i miei ormoni!”
Sorrido e le bacio la mano, ricordando quel periodo strano e difficile. Lei che non riusciva ad adattarsi alla sua nuova vita, io che mi sentivo confuso, Sir che mi trattava a pesci in faccia.
Periodo strano, ma dal quale siamo nati noi, nel senso di innamorati.
Sei molto brava amore” le dico guardando, un po' imbarazzato, il mio ritratto “mi somiglia molto. E ad essere sincero, mi sento lusingato nel sapere che... mi hai sognato così... anche se la storia degli ormoni era meglio evitarla.”
Ti sconvolge?” mi chiede, pur sapendo benissimo la risposta.
Annuisco. “Sì, perché proprio non si può fare nulla di nulla, e lo sai che a me basta una parola per partire in quarta....”
Allison scoppia a ridere. “Beh a dire il vero, questo sogno l'ho ricordato per caso e credo sia accaduto proprio perché non possiamo giocare. Sono andata a prendermi un po' di gelato con la panna e quando mettevo la panna, improvvisamente l'ho ricordato. Anche per me è terribile non poter stare con te, e allora mi accontento di qualche ricordo onirico, perché quelli reali mi fanno stare ancora più male...” conclude sospirando.
Sentirmi dire che vorrebbe stare con me mi fa tanta tenerezza... anche se mi agita.
Le accarezzo il viso e la bacio, con passione.
Non possiamo fare sesso, ma possiamo baciarci. E infatti è una cosa che facciamo molto, negli ultimi tempi.
Sa di cioccolato, è deliziosa.
Mi stacco da lei e mi alzo in piedi, aiutandola ad alzarsi.
Manca poco ormai” le dico “recupereremo alla grande, fidati” le prometto.
Ally mi fissa e sorride, poi mi da un bacio sulle labbra. “Stavo per dirtelo io.”
Guardo ancora il mio disegno e leggo la frase in basso, che non avevo notato.
Per il mio adorabile marito. Ti amo davvero tanto, quando sei nudo su una torta.. Allison!
Rido e scuoto il capo. È una dedica folle, proprio da lei.
Grazie tesoro, è un regalo splendido” le dico prendendola per mano “che ne dici di andare a dormire adesso?”
Annuisce e mi stringe la mano tra le sue. “Sì, andiamo a dormire. Sono un po' stanca...”
Ci avviamo verso le scale, mano nella mano.
Sono così felice, davvero da impazzire.
E ho una maledetta paura di perdere tutto.

*****


Colpi di pistola..
Perchè ci sono colpi di pistola nella mia camera da letto?
Apro gli occhi di colpo pronta a scattare in piedi, ma non sono nella mia camera.
Sono in una specie di città devastata.
Tutto intorno sembra che sia scoppiata una bomba ed io sono sdraiata per terra, con la camicia da notte lurida di fango.
Sospiro e mi guardo intorno.
Se è un sogno o uno scherzo, voglio svegliarmi e non mi sto divertendo.

Cerco Castiel ma lui non è qui.
Eppure, l'ultima cosa che ricordo, è di essere andata a letto con mio marito, dopo avergli raccontato di un sogno.. particolare che ho fatto tanto tempo fa e che è stato ciò che mi ha fatto capire che mi sentivo attratta da lui.
E ora, mi sono appena risvegliata in una strada che sembra uno scenario post – apocalittico e il mio amore non è qui con me.
Spero che sia a casa, nel nostro caldo e soffice letto e non chissà dove, chissà in quale strano posto..
Mi incammino per uno di quei vicoli deserti e afferro un pezzo di legno che trovo in terra.
Un'arma improvvisata e del tutto inutile contro gli esseri soprannaturali che, immagino, mi hanno spedito qui, ma utile se per caso non fossi l'unica umana.
Mi schiarisco la voce e mi accarezzo il pancione.
Sophia è un po' agitata. Si muove quasi freneticamente e questo mi fa male.
A dire il vero non so dire se la sua agitazione sia dovuta al posto in cui siamo ora, o se invece sia dovuta al fatto che non vede l'ora di venire al mondo.. Fatto sta che scalcia peggio di come faceva Gabriel, e Gabriel scalciava tanto.
Hey piccolina..” le sussurro “Va tutto bene. Non devi preoccuparti. Fra poco la mamma capirà dove diamine siamo finite, e troverà anche un modo per tornare a casa da Gaby e papà..” le dico “E pazienta ancora un altro po'. Tra non molto verrai al mondo, e vedrai il sole, i parchi, i bellissimi fiori nel giardino.. E i tuoi adorabili fratellone e papà.”
Lei non sembra d'accordo e scalcia ancora più forte.
Mi piego un po' su me stessa e lascio cadere il pezzo di legno... Non posso sentirmi male in un posto sperduto, da sola.
Proprio no.
Mi accarezzo di nuovo il ventre e faccio dei grandi respiri.
Hey!” mi urlano da dietro.
Mi volto e mi ritrovo davanti Dean..
Ma non è Dean..
Cioè, si è lui.. Ma non il Dean che io conosco.
I suoi occhi sono così freddi e vuoti, così diversi da quelli che ho imparato a conoscere..
Dean?” chiedo perplessa.
Lui avanza verso di me seguito da alcune persone.
Sono armate fino ai denti, il che mi fa intuire che da queste parti, ovunque siamo, non sono tutti amichevoli.. Forse nemmeno loro che ora mi stanno raggiungendo lo sono.
Allison?” sussurra Dean a metà tra la domanda e l'affermazione “Che mi venga un colpo.. Da dove vieni?”
Dalla mia camera da letto..”
Lui sbatte le palpebre e mi aiuta a stare dritta.
Lo ammetto! Ora che ho visto una faccia conosciuta mi sento meglio.. Credo che le fitte fossero dovute al panico.
Intendo, da quale anno?” mi chiede ancora.
Ma che razza di domanda è?
Ehm.. dal 2010. Perchè questo che anno è?”
Il 2014!”
Il 2014? Oh cielo! Questo deve essere uno stupidissimo futuristico incubo.
Mi do un pizzicotto e mi faccio malissimo..
Che fai?” mi chiede Dean.
Speravo che fosse un incubo.” rispondo “Ma non lo è.”
Lui ride appena e mi fa salire in una specie di Jeep militare. “No. Non lo è. Andiamo, questo posto non è sicuro.”
Annuisco e sospiro.
Dovrei chiedergli di Castiel, ma onestamente sono troppo perplessa in questo momento.
Durante il viaggio verso quello che, scoprirò essere una specie di campo.. militare, Dean mi racconta un po' di cose.
Il luogo è desolato perchè, eccetto le persone che sto per incontrare, tutti sono stati contagiati dal virus Croatoan e loro sono stati costretti ad ucciderli.
Il virus Croatoan..
Una cosa orrenda. Ho letto di questa storia e non mi piace per niente.
Gli chiedo di Sam, ma lui cambia argomento e infine gli chiedo di Cass.
E mentre lo faccio, mi accorgo di aver atteso fino ad ora per farlo, perchè ho paura che la sua risposta mi dica che è morto.
Sta bene!” mi dice invece facendomi scendere dall'auto visto che siamo arrivati. “Seguimi. Ti porto da lui.”
Annuisco tirando un silenzioso sospiro di sollievo e lo seguo mentre mi porta in una specie di capannone.
Come porta c'è una specie di tendina.. una di quelle che fanno rumore quando le muovi.
Mi ferma prima di entrare e mi guarda negli occhi..
Ehm..” inizia a farfugliare “Cass è un po'.. diverso da com'era nel 2010. Quindi.. preparati ok?”
Alzo un sopracciglio e annuisco e lui mi fa strada.
Dentro questo capanno, c'è il mio amore, con una barbetta leggermente incolta che gli sta decisamente bene.. E' seduto per terra a gambe incrociate e un sacco di donne gli stanno intorno e lo ascoltano mentre dispensa consigli sulla.. percezione carnale di un sentimento.
Ma che cavolo...
Ora, andate a prepararvi per l'orgia.” dice a quelle ragazze infine.
Sgrano gli occhi mentre Dean scuote il capo ed evita di guardarmi e mi sposto per far passare le.. dolci ragazze che, a quanto pare, faranno un'orgia con mio marito.
Anche se non sono sicura che quello sia ancora l'uomo che ho sposato.
Castiel si gira e quando mi vede per un attimo mi fissa perplesso.
Guarda me e il pancione e poi riprende il controllo.
Che io sia dannato!” esclama.
“Se continui così sei sulla buona strada..” gli dico indicando un'immensa scorta di pillole dietro di lui.

Lui mi guarda e scoppia a ridere.. “Lasciami indovinare,” mi dice “vieni dal 2010 – almeno così mi sembra dai capelli – e la pagnotta dentro il tuo forno è la piccola Sophia vero?”
Wow! Sei un vero genio.” gli dico.
Non so perchè gli sto parlando così..
Forse perchè lui è così diverso dal Cass che conosco.. Forse perchè mi sento ferita e umiliata nel sapere che farà un'orgia e toccherà.. Non voglio nemmeno pensare a cosa toccherà.
Calmati piccola..” mi dice “Perchè non partecipi anche tu all'orgia.. Così ti rilassi.”
Che cosa?
Spalanco gli occhi e li sento riempirsi di lacrime..
Non voglio stare qui, dove il mio uomo fa le orge e mi chiede di partecipare.. Io non..
Non voglio stare qui!” dico a Dean..
Certo!” esclama Castiel urlando “Fai sempre così tu. Quando le cose sono troppo grandi per te sparisci. Anche quando i nostri figli sono morti sei sparita.. E poi sei tornata dopo mesi. Hai detto che avevi bisogno di tempo, invece mi hai allontanato e sei fuggita divorata dal senso di colpa..”
I nostri figli sono cosa?” chiedo in un sussurro, interrompendolo, con la sensazione di essere sul punto di svenire.
Sono morti. Ed è tutta colpa tua. Dovevi badare tu a loro e li hai lasciati soli per andare a riposare. Avevi mal di testa.. Doveva esploderti!” mi urla accorato “I miei figli sono morti per colpa tua!”
Mi urla cose brutte.. I nostri figli sono morti ed è colpa mia.
Smettila Cass. Non è colpa sua.” interviene Dean.
Si invece.. Portala via o io..” risponde lui scaraventando tutto in aria.
Mi copro la bocca con una mano per fermare i singhiozzi e mi giro per uscire da lì..
Ma quando oltrepasso la soglia della porta, la scena cambia.
Mi ritrovo sola, e davanti a me, Sam Winchester vestito di bianco, sta uccidendo i miei bambini..
Ma non è Sam.. E' Lucifero!
No!” urlo tra le lacrime correndo verso di loro.. Vedo la mia piccola per la prima volta..
Lei e Gabriel strillano e piangono chiamandomi..
Li uccide senza pietà ed io cado in ginocchio singhiozzando.
Lui si avvicina a me e piega la testa di lato.
Ti avevo detto che avrei vinto io no?” mi sussurra sorridendo appena..
E' un incubo! E' solo un incubo.
Questo è quello che ripeto a me stessa mentre piango guardandolo in faccia.
Ma se non fosse solo un incubo?


*****

Sobbalzo d'improvviso, colpa di alcune urla provenienti da fuori.
Che succede?
Guardo accanto a me, ma... Allison non c'è.
A dire il vero, non c'è niente. Sono su una piccola e orribile brandina, senza materasso.
Fa un freddo cane ed è tutto in penombra.
E sono solo, dov'è Allison? Dove sono finito io?
Mi metto seduto e penso che devo essere in un sogno.
Un orribile e maleodorante incubo. Sì deve essere così, ecco perché sono qui in una stanza umida e buia, su un letto cigolante e lurido, invece della mia accogliente casa, nel mio caldo e morbido letto accanto alla mia donna.
Mi alzo in piedi e guardo dalla finestra.
Il gelo mi scorre nelle vene, che diavolo è? Sono in qualche scenario di guerra?
Esco dalla stanza e scendo le scale, lentamente e guardandomi intorno preoccupato.
Lascio l'edificio e cammino per un po', so che è un sogno ma vorrei tanto essere armato.
Sospiro e scorgo una ragazzina inginocchiata a terra, sporca e piangente.
Cammino più velocemente e la raggiungo, mi piego verso di lei e la chiamo.
Ehi tesoro, stai bene? Sei ferita?”
Lei tace, poi fulminea tenta di attaccarmi, armata di un grosso coltello.
Lo schivo e la respingo, buttandola a terra.
Maledizione, è una croatoan!
Comincio a correre, accorgendomi che la piccola bastarda era una trappola per qualche idiota come me, infatti da dietro un palazzo sbucano almeno altri sei o sette fottutissimi malati schifosi.
È un sogno – o almeno è quello che spero – ma sembra tutto così reale. Anche il mio cuore che pulsa all'impazzata e il respiro diventa sempre più difficoltoso.
Quanto vorrei avere un Winchester.
Non i fratelli Winchester, un fucile Winchester, di quelli grossi!
Sento degli spari dietro di me, sarà pure un sogno ma non voglio che mi sparino!
Ehi Cass! Cass fermati!”
Una jeep mi raggiunge e mi blocca la strada, costringendomi a fermarmi. Mi piego in due e cerco di respirare, ma è difficile.
Cass, brutto idiota, che volevi fare? La maratona?”
Alzo la testa e mi ritrovo Dean davanti.
Più vecchio, e più feroce.
Non è il Dean che conosco io, e anche per lui credo di non essere il Castiel che conosce.
Ci guardiamo perplessi per un po', poi mi giro a guardare in direzione dei miei inseguitori che, me ne accorgo ora, sono tutti morti, uccisi da Dean e dai suoi compagni.
Tu non sei il bastardo che conosco io” inizia serio “chi diavolo sei? O meglio, cosa sei?”
Io sono... Castiel... ehi ma noi questa conversazione l'abbiamo avuta già più di due anni fa” dico infastidito.
Dean sgrana gli occhi. “Sei anni fa, vorrai dire” mi corregge.
Finalmente capisco.
Siamo nel 2014?”
Lui annuisce. “Sì genio, perché in quale anno credevi di essere?”
Mi massaggio la fronte e sospiro. “Io vengo dal 2010, Dean. Vengo da quello che per te è passato, ma per me è presente. Vengo da casa mia, dal mio letto nel quale stavo dormendo con mia moglie, e non so perché diavolo sono qui!”
L'espressione di Dean si rilassa, mi prende per un braccio e ci avviciniamo alla jeep.
Calmati, amico” mi dice bonariamente “o ti verrà un colpo. Dunque, tu vieni dal...2010, e non sai chi è stato a spedirti qui o perché. Zachariah l'ho fatto fuori con le mie mani quindi non può essere stato lui. Forse tuo fratello Gabriel? O tuo suocero?”
Dean mi parla ma io quasi non lo sento: questo... non è un sogno? E cos'è?
Ciò che accadrà tra quattro anni?
Dean... dov'è Allison? E io dove sono? Siamo vivi, vero?”
Il cacciatore si guarda intorno nervoso, poi tenta di sorridere. “Sì, siete vivi. Fisicamente.”
Corrugo la fronte. “Che vuol dire fisicamente?”
Cass.. sono successe delle cose alla vostra famiglia...” inizia, ma io lo fermo.
Dove sono i miei figli?”
Lui sospira e indica la sua jeep. “Sali Cass, andiamo al campo. Capirai tutto.”
Non rispondo, non ne ho la forza.
Dove sono i mie bambini? Cosa è successo loro?
Perché mi sta accadendo questo?
Tante domande si affollano nella mia mente, e la paura mi attanaglia lo stomaco.
Arriviamo a questa specie di campo profughi, recintato da filo spinato elettrificato.
Scendiamo dalla jeep e Dean mi porta in un capanno di legno, umido e freddo.
Allison!” grido appena la vedo, girata di spalle.
Lei si volta e invece di sorridermi, mi guarda con.... odio.
Che diavolo vuoi, idiota? Hai finito di scoparti la tua dose quotidiana di puttane?”
Cosa?
Piego un po' la testa e la fisso sconvolto, perché mi dice queste cose?
Allison cambia espressione, da sprezzante a perplessa, e si avvicina di qualche passo.
Intanto Dean ci lascia da soli.
Tu non sei... il Cass di adesso” mi dice sorpresa.
Annuisco. “No a quanto pare, e ne sono proprio felice visto in che termini ne hai parlato” le dico.
Per un attimo mi sembra sul punto di sorridere, ma dura un secondo.
Beh allora vuol dire che qualcuno dei tuoi fratelli maggiori, prima di morire come tutti gli altri, ti ha spedito qui per farti vedere il capolavoro che combinerai” mi dice con acredine.
Capolavoro?”
Sì. Da che anno vieni, precisamente?”
2010”
Annuisce e gli occhi le si riempiono di lacrime. “Sophia è nata?”
No” rispondo “sei... all'ottavo mese.”
A quelle parole, si irrigidisce di più. “Era meglio se avessi abortito e poi fossi morta quando Lucifero mi ha sbattuta contro il muro, almeno non avrei visto i miei figli morire!” mi urla.
Spalanco gli occhi e mi sento morire. “Cosa stai dicendo?”
Incrocia le braccia sul petto, guardandomi truce. “Sì Castiel, i figli che abbiamo avuto insieme, sono morti. A causa tua. Non sei stato capace di proteggerli! Tu avevi il dovere di proteggerli e invece sei stato un codardo e hai lasciato che Lucifero dopo aver preso Sam, uccidesse Gabriel e Sophia! E ora sai cosa fai per il rimorso? Piangi? Ti punisci? No” grida ridacchiando “organizzi orge, vai a letto con più donne contemporaneamente e ti droghi, e bevi. Sei diventato un essere spregevole, un bastardo edonista che se ne frega di tutto e tutti, un parassita orribile. Se solo penso di essere venuta a letto con te, mi viene da vomitare. E sono anche rimasta incinta di te due volte!”
I miei figli morti? E io non li ho difesi? E ora noi ci odiamo?
Tutto questo è troppo per me, barcollo e cado in ginocchio, piangendo.
Piangi? Oh povero piccolo” mi deride Allison, la donna che amo “vedi di cambiare qualcosa nel tuo tempo, oppure è quello che succederà per la tua codardia, i miei figli moriranno”
Alzo la testa di scatto e la guardo furioso. “Se tu parli così al Castiel di questo tempo, ciò non ti dà il diritto di parlare a me così. Nel mio tempo i nostri figli stanno bene e noi ci amiamo, e tu non osare dirmi queste cose.” le urlo sconvolto.
Poi mi alzo e corro fuori, pensando di parlare con Dean o magari con me stesso, per chiedergli che diavolo è successo, visto che con questa Allison non è possibile.
Ma appena fuori, mi ritrovo in un altro scenario.
Sono nel cortile di qualcosa, forse una scuola o un edificio simile.
C'è una donna vestita di bianco di fronte a me, mi dà le spalle ma riconoscerei quei capelli ovunque.
Allison?” domando perplesso.
Lei si volta e... non è lei.
Non nell'anima almeno.
Stringo i denti e serro i pugni. “Lucifero!”
La... cosa di fronte a me, sorride cattiva. “Ciao amore mio, come stai?”
Questo non è possibile... tu hai preso Sam!”
Avevo preso Sam” precisa “ma poi lo stronzetto ha provato a ribellarsi e ho dovuto distruggere il suo corpo. Allora ho preso questo morbido e delicato corpicino che vedi. Capisco perché sei impazzito per lei, sai? Ha una pelle fantastica... vuoi sapere perché mi ha detto sì? Certo che vuoi saperlo, fratellino adorato. Vedi, le ho fatto credere che se mi diceva di sì, le avrei ridato i suoi figli. Che stupida femmina che era: anche se li avessi resuscitati, come avrebbe potuto riaverli se poi non era cosciente? Donne, stupide creature. Non trovi, Castiel?”
Sei un lurido bastardo!” grido a pieni polmoni.
Grazie caro ragazzo!” poi si avvicina a me, mentre io non riesco a muovermi “Sapevi che alla fine avrei vinto, fratello, lo sapevi benissimo. Lo sapevano tutti, dal primo all'ultimo, ma hanno continuato strenuamente a fingere di pensare il contrario. Uccidere di nuovo Gabriel non mi è piaciuto molto. Ma far fuori Sirahel.. per non parlare dei tuoi bastardini! Il piccolo Gabry poi, ha tentato di fare l'Arcangelo! Esilarante!” e scoppia a ridere.
Non voglio ascoltarlo, questo è solo un incubo, deve esserlo!
Mi giro e inizio a correre, non so nemmeno per andare dove. Ma non voglio restare qui un secondo di più.
E mentre corro, la sua risata sinistra sembra inseguirmi.
Voglio tornare a casa, dalla mia famiglia, dai miei amici.
Continuo a correre mentre inizia a piovere e il cielo è rischiarato da violenti fulmini.
Rivoglio la mia Allison, rivoglio la mia felicità.

*****

Cass!” urlo quando lo scorgo in lontananza.
Corre, come me, chissà verso dove.
Anche lui incastrato in questa realtà che fa schifo.. In questo futuro che spero con tutte le mie forze non si avveri.
Non so se abbiamo visto le stesse cose, io non.. non lo so.
E non voglio saperlo.
Voglio solo raggiungerlo e con lui correre verso l'uscita di questo infernale scenario..
Lui si ferma e si guarda intorno, forse per capire da dove lo chiamo. Poi finalmente mi vede e corre verso di me chiamandomi a gran voce.
Allison..” mi dice raggiungendomi. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente, poi mi stringe per un attimo..
E' spaventato..
Terrorizzato direi.. Qualunque cosa abbia visto lo ha atterrito.. E ho l'impressione di avere anche io quell'espressione disorientata sul viso.
Cass.. che cos'è tutto questo?” chiedo guardandomi intorno “Come siamo finiti qui?”
Non lo so!” esclama lui prendendomi per mano “Qualcuno ci ha spedito 4 anni avanti nel futuro e..”
Si ferma e mi guarda di nuovo accarezzandomi il viso e poggiando la fronte sulla mia.. “Andiamocene da qui.”
Come?”
Non lo so, ma.. corri.” mi dice.
Iniziamo a correre, in quel posto sperduto speranzosi di uscire da lì e tornare al presente più in fretta in possibile.
Non so come o se torneremo a casa, ma ora che lui è con me va meglio..
Il pancione mi impedisce di correre veloce abbastanza ma sto facendo del mio meglio per seguire il passo..
Ad un certo punto però non ce la faccio più e mi fermo piegandomi su me stessa col fiatone..
Vai tu..” dico a Cass “Io non.. Non ce la faccio a correre con il pancione.. Vai tu. Torna a casa e poi..” mi fermo e faccio dei grossi respiri..
Correre nelle mie condizioni non è proprio il massimo. In condizioni normali correrei velocemente senza problemi, ma la piccola Sophia pesa e non ce la posso fare.
Tuttavia gli occhi di Cass sono talmente in ansia e agitati che se va senza di me, sarò più tranquilla.
Che cosa?” mi chiede lui “No! Non me ne vado da qui senza di te..”
Cass.. posso provare a spedire te a casa con i miei.. i miei poteri. Ma non posso spedire entrambi. Sono troppo pesante e non ce la farei.. Vai tu.” gli dico mettendomi dritta e allungando la mano verso di lui.
Cass si scansa e scuote il capo. “No! Non agitare la tua mano verso di me con l'intento di mandarmi via.. O ce ne andiamo insieme o non se ne va nessuno dei due..”
Sto per ribattere, ma di colpo ci ritroviamo di nuovo a casa.
Mi siedo sul letto ringraziando il cielo di essere di nuovo nel posto giusto, e riprendo fiato.
Anche Cass si siede accanto a me sfinito. E quando entrambi ci riprendiamo, facciamo una doccia e scendiamo di sotto.
Non è passato tanto tempo.
Non so come.
Gabriel dorme ancora nella sua culletta e sono solo le 08.00 del mattino.
Forse il tempo, nei viaggi temporali, passa diversamente..
Dopo la doccia, Cass mi raggiunge di sotto, mentre sto facendo colazione mangiando una tazza di latte e cereali..
Mi bacia i capelli e prende una brioche e del caffè.. “Ti senti meglio?”
Annuisco e faccio un grosso respiro. “Si! Sto bene adesso.. Tu stai bene?”
Si.. abbastanza.” mi dice mordendo la brioche.
Mi schiarisco la voce e mangio un altro cucchiaio di latte e cereali..
Piccola.. cos'hai visto nel futuro?”
Oh.. niente di importante.. Solo, noi vecchi coi nostri figli e poi.. c'era uno scenario che mi ha spaventata.. Ma erano solo piccioni.. Sai che mi terrorizzano.” gli dico sorridendo.
Lui annuisce e abbozza a sua volta un sorriso. “Si, lo so.”
E tu? Cos'hai visto?”
Beve un sorso di caffè e sospira.. “Niente di importante.. Nemmeno io.”
Gli sorrido spostandomi indietro i capelli e rimango in silenzio.
Ho mentito, ma credo che anche lui lo abbia fatto.
Abbiamo avuto paura e.. ora non so cosa accadrà.

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Capitolo 59
*** It's time ***


It's time


Ben alzata Los Angeles! Un nuovo giorno è arrivato e il cielo è così sereno che si prevede una giornata di forte caldo. Quindi mano ai costumi e andate al mare.”


Sorrido, abbassando un po' il volume e tolgo il latte dal fuoco.
Non vedo l'ora di partorire, per – tra le altre cose, tipo il sesso – poter bere di nuovo il caffè.
Ogni volta che lo preparo per Cass un forte odore avvolge tutta al stanza ed io vorrei tanto berne una tazza.
Ma non posso farlo e così mi accontento di latte al cioccolato bollente.
Sì! Vivo a Los Angeles, sotto il caldo cocente ma non posso fare a meno delle bevande calde. Che posso farci?
Sospiro e ne bevo un sorso, e poi decido di uscire fuori a dare un po' di acqua alle piante. Le mie margheritine stanno crescendo bene.
Sono colorate e vive. Così come i miei gerani e così come le mie rose quando deciderò di piantarle.
Ho deciso, l'altro ieri mentre ero proprio in un vivaio, che le voglio rosse, bianche e gialle..
E forse deciderò di piantare anche dei tulipani.
No!
Non sto cercando di trasformare il mio giardino, o il mio vialetto in una foresta.. Però mi piace vedere del colore tra il verde del prato.
E mi piace fare giardinaggio mentre Gabriel mi aiuta divertendosi tra la terra.
Sorrido mentre faccio partire l'irrigazione verso la parte intera del prato, così da non bagnarmi e bagnare il ragazzo del giornale che si sta avvicinando a me sorridente.
Buongiorno bella signora..” mi dice “Manca molto al parto?” mi chiede indicandomi il ventre.
Annuisco appena e bevo un altro sorso di latte “Due settimane più o meno.”
Femmina o maschio?”
Femmina.. Il maschio sta ancora dormendo..”
Lui sorride e mi porge il mio giornale salutandomi e allontanandosi.
Lo saluto a mia volta e rientro dentro.
Oggi sulla prima pagina si parla di politica, ed io odio la politica.
C'è un inserto speciale insieme al giornale e decido di leggere quello.
Lo prendo e..
Oh no!” esclamo con me stessa..
Ci sono io sulla copertina, col famoso vestito nero con la fascia rossa della sfilata.
Quello che ora sta nel mio armadio e che indosso su quel gigantesco cartellone in centro.
Ricordo di aver incontrato qualche giornalista quella sera, che mi aveva fatto qualche domanda..
Ma non credevo di finire sulla copertina di un inserto che praticamente.. Beh praticamente ha tutta Los Angeles in questo momento..
No! Peggio.. Tutta la California.
Mi passo una mano sul viso e lo sfoglio velocemente.
Spero almeno che abbiano scritto le cose che ho detto e non si siano inventati nulla.
Per fortuna c'è scritto quello che ho detto.
E una parte attira la mia attenzione.. Perchè è la parte che probabilmente salverà il mio matrimonio..
Dice, alla domanda del giornalista, se sono felice delle attenzione che gli uomini mi rivolgeranno, che io sono felicemente sposata e degli altri uomini non me ne importa nulla.
Quando Cass lo vedrà.. Beh c'è il rischio che mi chieda il divorzio. E questa risposta potrebbe essere la mia salvezza.
Sospiro e mi perdo nei mie pensieri.

Mi dispiace Allison.. ma non posso sopportare l'idea degli altri uomini che ti guardano pensando a chissà cosa.. Non ce la faccio. Voglio il divorzio.”
Ma Cass... Amore io..”
No! Il mio avvocato ti chiamerà. Addio.”

Squilla il telefono.. Oddio e..
Non firmerò alcuna carta di divorzio!” urlo rispondendo.
Dall'altra parte c'è silenzio per un attimo.. Poi una voce mi risponde.
Allison.. che stai dicendo?”
E' mio padre!
Papà.. Sei tu?”
Si. Chi credevi che fosse?”
L'avvocato di Castiel..”
Castiel ha un avvocato..”
E' vero! Non ce l'ha.
Mi sento stupida in questo momento.. Sospiro e mi rilasso.. “Non credo. Comunque, che succede?”
Hai visto l'inserto arrivato col giornale?” mi chiede “Bambolina, sei bellissima.. E'.. è per questo che pensi che Castiel chiederà il divorzio?”
No.. Certo che no!” dico ridendo nervosamente.
Lui ride ed io cerco di non sentirmi stupida come non mai..
Sono sicura che andrà bene.. Io e Stefany possiamo prendere Gabriel da pranzo fino a stasera?”
Si, certo!” gli dico “Vai tu a prenderlo all'asilo?”
Si!”
Ok allora.. Papà.. Il riposino, dopo pranzo, non alle cinque. Altrimenti poi stanotte farà i capricci per dormire.”
Va bene. Ti voglio bene.. Lo riporto alle otto.”
A dopo. Ti voglio bene anche io.”
Riattacco e sobbalzo ritrovandomi Gabriel senior davanti. “Gabriel.. mi hai quasi fatto prendere un infarto.”
Lui ride e si avvicina con l'inserto in mano. “L'hai già fatto vedere a Cass?” mi dice indicandolo.
Scuoto il capo e bevo l'ultimo sorso di latte.
Posso nascondermi e sbirciare mentre glielo dici? Non voglio perdermi il momento in cui diventerà paonazzo per il nervoso.. Ti prego.”
Inarco un sopracciglio e scuoto il capo prendendo l'inserto e avviandomi verso le scale..
E' meglio che non ci sia nessuno quando lo mostrerò a Cass..
Sparisci!” dico a Gabriel ridendo.
Guastafeste!” mi apostrofa lui.
Prometto che ti farò un'imitazione perfetta domani..” gli dico salendo..
Ti adoro!” grida lui dal fondo delle scale..
Sorrido ed entro in camera per svegliare Cass..
E l'Apocalisse, potrebbe essere niente in confronto alla sua reazione.



*****



Amore... sei sveglio?”
Apro un occhio e la guardo, mormorando qualcosa di indistinto.
Poi mi giro e li apro tutti e due, stiracchiandomi.
Sì... penso di sì...” rispondo.
In realtà sono sveglio da ore, ma non voglio che lo capisca.
Per me era già difficile dormire prima, ma dopo il mio, o meglio nostro, viaggetto nell'ipotetico futuro che ci aspetta, non riesco a dormire per più di due, tre ore.
Quello che ho visto era terribile, e spero con tutto il cuore che Allison non abbia visto le stesse cose.
Lei si avvicina sorridendo, si siede sul letto stringendo in mano un giornale.
Cass, tesoro... sto per mostrarti una cosa” inizia raggiungendo la mia mano con la sua “ma tu promettimi che starai calmo, non ti arrabbierai e non urlerai. Me lo prometti?”
La guardo perplesso. “Se mi dici così inizio già a preoccuparmi. Cos'è successo?”
Allison sospira e mi mostra il giornale che ha in mano.
Lo prendo e lo guardo e....
Spalanco gli occhi fissando incredulo la copertina.
Sei finita sui giornali?!” esclamo con voce un po' stridula “Com'è possibile?”
Lei fa spallucce. “Beh ecco.. la sera della sfilata ho risposto a qualche domanda, ma non credevo di finire sui giornali di tutta la California!” si scusa mordendosi un labbro “E comunque quello è un inserto, non proprio un giornale...” aggiunge indicandolo.
Scuoto il capo e sfoglio l'inserto, come l'ha chiamato lei, e leggo ciò che avrebbe detto Allison la sera della sfilata.

«Signora Morgan, lei è decisamente una donna bella e sensuale e stasera molti uomini la guarderanno, non proprio interessati agli abiti che indosserà e per nulla turbati dal fatto che è in dolce attesa. È felice di sapere che stasera, diventerà il sogno proibito di molti uomini?»

«A dire il vero, non mi importa affatto. Sono felicemente sposata con James, un uomo fantastico, con il quale ho avuto un bambino, Gabriel, e una bambina che sta per arrivare, Sophia. Non ho nulla di speciale ma anche se fossi la più bella del mondo, mi dispiace per gli altri uomini ma io ho occhi solo per mio marito, e mi interessa essere bella solo per lui. E gli uomini farebbero bene a non guardarmi troppo, non apprezza molto quando lo fanno!»

Finisco di leggere questo passo e sorrido, ovviamente orgoglioso della risposta che Allison ha dato ad una domanda davvero idiota da fare ad una donna incinta e con marito e figlio tra il pubblico, in mezzo a quegli uomini che, era sottinteso, avrebbero fatto pensieri osceni su di lei.
Castiel? Stai bene?” mi domanda a mezza voce.
Sì, sto benissimo amore” rispondo sorridendole.
Lei mi fissa sbigottita. “Non... sei arrabbiato?”
Scuoto il capo e le prendo la mano, baciandone il dorso. “Per niente tesoro. Sì beh, mi scoccia un po' pensare che a quest'ora tanti pervertiti staranno ammirando la tua bellezza e pensando chissà quali porcherie. Ma... l'hai proprio messa a posto questa stronza di giornalista!” affermo stringendo l'inserto.
Ally scoppia a ridere. “Stronza? Oddio Cass, ti adoro quando te ne esci con questi termini! Comunque è quello che penso” si ferma e si avvicina, posandomi una mano sul viso “possono guardarmi anche tutti i maschi del pianeta, a me non importa. Io sono tua, a loro resterà solo la propria fantasia.”
La sua dolcezza mi spiazza sempre, è una donna estremamente forte, a volte anche aggressiva. Ma di una dolcezza unica.
E la paura mi attanaglia di nuovo lo stomaco.
Deglutisco e mi sforzo di sorridere. “Lo so Allison, e vedrai che prima o poi imparerò a non voler uccidere chiunque osi solo guardarti!”
Sorride anche lei e sospira. “Ti amo Cass, non scordarlo mai” mi dice guardandomi intensamente negli occhi.
Ti amo da morire anche io, non potrei amarti di più.”
Le do un bacio sulle labbra e sul palmo della mano.
Cass, mi accompagneresti dal dottore?” mi chiede dopo qualche secondo “devo fare l'ultima ecografia prima del parto, mi piacerebbe se ci fossi anche tu.”
Annuisco e mi alzo. “Certamente, dammi il tempo di farmi una doccia e vestirmi, e poi sono tutto tuo.”
Mi guarda inarcando un sopracciglio. “Tutto mio” ripete “mi piace quest'espressione. Tra poco la metteremo in pratica!”
Ridacchio passandomi una mano sul viso. “Però sei cattiva” le dico “quando tu hai detto di essere mia, poco fa, io ho evitato battute a doppio senso! Tu invece non hai mai pietà di me!”
Si alza e mi raggiunge. “Io ci penso anche senza battute o quant'altro. Mi manchi tanto... ma ormai siamo al capolinea, due settimane e poi inizierà il conto alla rovescia verso le nostri folli notti di passione!”
Le prendo il viso tra le mani e la bacio, evitando di buttare benzina sul fuoco con ulteriori battute.
Vado a prepararti la colazione, tu vestiti!”
Non... non preoccuparti tesoro” le dico “prenderò solo un caffè.”
Mi guarda preoccupata. “Ti senti bene? È da un po' di giorni che mangi poco. Ti sei messo a dieta per caso? Stai dimagrendo e tu sei già molto magro di natura! ”
Ma no” ribatto sorridendo “è solo che ultimamente ho poca fame. Sta' tranquilla, non diventerò uno scheletro.”
Allison arriccia la bocca. “Lo spero. Non mi piaci troppo magro!” e si gira per andare verso la porta, ma si ferma e si volta a guardarmi.
Tuo fratello ci rimarrà molto male!” mi dice divertita.
Gabriel? Per cosa?”
Fa una risatina e scuote il capo. “Poco fa era di sotto e mi ha chiesto se gli permettevo di nascondersi in camera nostra per vedere il momento esatto in cui davi in escandescenza per via del giornale. È tutto matto Gabe, lo sai?”
Sospiro rassegnato. “Sì, lo so. Non cambierà mai, temo.”
Per fortuna!” esclama lei, e dopo avermi mandato un bacio sul palmo della mano, esce dalla nostra camera.
Per quanto tempo riuscirò a fingere di essere tranquillo?
Mi massaggio le tempie ed entro in bagno.
Mi fa male la testa già di primo mattino.


*****


Ma pensa che io sia scema?
Pensa che, fingendo di essersi appena svegliato e dicendomi di non avere fame, io ci caschi?
So che Castiel mi nasconde qualcosa, quello che non so è cosa e sopratutto perchè non vuole dirmi cosa sta succedendo.
Avevamo promesso di non nasconderci mai più nulla e adesso lui, mi tiene segreto qualcosa che lo preoccupa, gli fa passare l'appetito e anche il sonno.. E secondo lui io dovrei starmene zitta e indifferente?
No!
Non ne ho alcuna intenzione.. Passi una volta, passino due volte.. Ma è settimane che mi tratta così, come se fossi un'idiota e adesso non mi va più. Glielo dirò.
Sospiro e prendo due brioches mettendole in un sacchetto. Non mi va che lui non mangi e nemmeno che non dorma.
Amore.. sei pronta?” mi chiese raggiungendomi nella cucina.
Annuisco distrattamente e gli do il suo caffè.. “Gabriel è già all'asilo. Ha preso il bus dell'asilo per la prima volta stamattina.. Sirahel andrà a prenderlo e passerà con lui e Stefany tutto il giorno. Lo riporteranno a cena.”
Sempre che Sirahel non decida prima di passare dalla parte del nemico..” risponde lui sarcastico bevendo un altro sorso di caffè.
Ma quando smetterà di avercela con lui? Dopotutto è mio padre e, a parte qualche sbaglio, è sempre stato buono con noi.
Potresti smetterla di odiarlo.. Ti comporti da ingrato.” gli dico.
Ingrato?” urla lui quasi “Per colpa sua, tu e nostra figlia siete quasi morte.. Ti ha lasciata morire quando ti sei tolta la vita, ha lasciato morire tua madre e ti ha picchiata.”
Si!” dico decisa “E ti ha coperto quando sei venuto a prendermi, quando hai capito di amarmi e un sacco di altre volte. Ti ha guarito quando ti sei tagliato le ali e si è preso cura di me quando non c'eri. Ah si, dimenticavo.. Ti ha anche dato un'identità nuova di zecca permettendoti di adattarti alla tua nuova vita.”
Stai dalla sua parte ora?”
Cosa? Qui non si tratta di stare dalla parte di nessuno.. si tratta di puri e semplici dati di fatto..
Faccio un grosso respiro e lascio cadere l'argomento.
Non importa..” gli dico “Andiamo, o faremo tardi.”
Mi fissa perplesso e poi usciamo di casa e saliamo in auto. Oggi farò l'ultima ecografia e presto stringerò la mia piccola tra le braccia..
Partiamo in silenzio. Nessuno dice nulla e come sempre, c'è un traffico bestiale..
Nonostante la macchina di Castiel sia veloce, rimaniamo comunque imbottigliati nel caos mattutino.. E l'ospedale è ancora lontano.
Prendo una delle brioche e gliela porgo.. “Dovresti mangiarla.. E' piena zeppa di cioccolato..”
Lui scuote il capo e scansa la mia mano. “Non ho fame.. Ma grazie comunque.”
Annuisco e poso le brioches. Entrambe. Se lui non vuole mangiare, non mangerò nemmeno io..
Si! E' una sorta di ricatto.. Una cosa del tipo mangio solo se anche tu mangi , ma è l'unico modo che ho per convincerlo a mangiare.
Che fai?” mi chiede “Tu non la mangi?”
No!” esclamo “Non ho fame.”
Beh, tu non dici mai no al cioccolato.”
Stavolta si. Non posso decidere di fare come te? E non mangiare?”
Ma cosa..” sospira e ferma l'auto parcheggiandosi al lato della strada.. “Vuoi dirmi che ti sta succedendo? E' da quando sono sceso per uscire di casa che ti comporti in modo strano.”
Io?” chiedo “Tu, è settimane che ti comporti in modo strano. E il peggio è che mi tratti come un'idiota. Non mi dici che succede.”
Ma di che parli?”
Non mangi e non dormi. Credi che non mi accorga che quando apri gli occhi al mattino, hai solo finto di dormire? Me ne accorgo dagli occhi. Quando ti svegli al mattino, dopo aver dormito, sono rossi e lucidi.. E sono settimane che non li vedo in quel modo.”
Lui sospira e ride scuotendo il capo. “Ma amore..”
Non chiamarmi amore!” lo interrompo urlando “Sai, che tu voglia nascondermi le cose, posso anche farmelo andare bene.. a fatica, ma posso provarci. Ma che tu mi tratti come una stupida, proprio non mi va.. perchè non sono un'idiota e tu lo sai!”
Idiota no di certo. Ma paranoica si.” risponde urlando a sua volta.
Voglio solo sapere che succede.” gli urlo ancora.
Non sono affari tuoi!” urla lui.
Le ultime parole mi lasciano basita, lo ammetto.. Annuisco appena e torno composta. “Come vuoi.. riparti o faremo tardi.”
Lui non dice nulla.. Riparte e in silenzio arriviamo in ospedale.
Parcheggia l'auto e corre ad aprirmi lo sportello.. Lo richiudo e lo riapro da me per poi scendere.. “Sono incinta, non invalida!”
Cass scuote il capo e chiude l'auto, poi mi segue..
Saliamo sull'ascensore, e quando l'uomo che c'è con noi scende al secondo piano, rimaniamo soli col nostro silenzio.
Guardo davanti a me e mi schiarisco la voce..
Posso avere una di quelle brioche adesso?” mi chiede lui guardando a sua volta davanti.
La prendo dal sacchetto e gliela porgo.. Lui la spezza in due con le mani e mi da la parte con più cioccolato. “Non è per te.. E' per mia figlia.” specifica indicando il pancione.
Lo guardo e alla fine sorrido.. Anche lui sorride e mi bacia dolcemente.. Poi mi prende per mano e da un morso alla sua parte di brioche.
Mangio la mia e poi d'un tratto l'ascensore si ferma e le luci si spengono..
Barcollo e mi poggio al poggiamano.
Oh no!” esclama Cass schiacciando l'interruttore di emergenza.
Non funzionerà.. Ci sono cresciuta in questo ospedale.. Con mio padre che era il primario di chirurgia.. Quando gli ascensori per i visitatori si bloccano, l'impianto d'emergenza scatta solo per quel che riguarda le sale operatorie e gli ascensori di servizio.. Per motivi di.. sicurezza del paziente. Qui arriva solo l'energia necessaria ad accendere la luce d'emergenza lì in alto,” gli dico indicandola “e..”
Mi fermo e mi tengo il ventre guardando i miei piedi..
Oh no!
Che cos'hai?” mi chiede.
Ho rotto le acque.” gli spiego.
Impallidisce e si passa una mano sul viso aiutandomi a sedermi per terra. Urla a squarciagola aiuto ed io inizio ad avere dei dolori allucinanti..
Velocemente le contrazioni iniziano ad aumentare.. Fino ad arrivare, in mezz'ora circa, alla velocità di una ogni minuto e mezzo..
Cass mi prende la mano e mi sposta i capelli dal viso.. Sto sudando.
Respira come insegnano ai corsi pre-parto.” mi dice.
Non ho fatto un corso pre-parto. Tu hai detto che mettere al mondo un figlio è la cosa più naturale del mondo.. Che non serve un corso..” gli dico urlando di dolore “Vorrei ucciderti in questo momento.. Ed io che ti ho anche ascoltato..” aggiungo stringendo la sua mano.
Poi faccio un grosso respiro e gli accarezzo piano il viso “No.. Non è vero. Vorrei baciarti.. E' solo che.. fa male..” gli dico piangendo un po'.
Lui annuisce appena e mi bacia la fronte..
Sophia.. amore di mamma.. Aspetta ti prego.


*****



Povero amore mio.
Se potessi prenderei il suo posto, partorirei io nostra figlia.
Ma non si può e inoltre io non posso fare nulla per alleviare i suoi dolori.
Allison stringe forte la mia mano reprimendo un urlo. “Tuo Padre faceva sul serio quando disse tu partorirai con dolore. ” mi dice sarcastica.
La guardo e anche se mi sembra una pessima battuta, sorrido baciandole la mano. “Infatti. Una mela molto costosa, vero?”
Allison ridacchia tra le lacrime e sono sicuro che tra sé e sé mi ha mandato a quel paese, ma il dolore è troppo e non dice nulla.
Respira rapidamente e soffre, e io non so che fare.
Siamo bloccati in questo dannato ascensore e mia figlia vuole nascere proprio ora, più di due settimane prima dalla data prevista.
Perché i miei figli nascono prematuri?
Oh già, è colpa mia. Sono figli di un angelo per cui non nascono come tutti gli essere umani.
E' colpa mia” mormoro asciugandole il sudore dalla fronte con un fazzoletto “è a causa mia se succede questo.”
In effetti mi hai messa incinta tu!” replica Ally stringendo i denti.
No, intendevo che sono figli miei e non nascono come bambini normali.” rispondo prendendo il mio cellulare dalla tasca.
Lei mi guarda corrugando la fronte. “Potrei dire la stessa cosa, ricordi di chi sono figlia...” ma non finisce il concetto perché urla di nuovo, mentre una macchia di sangue di allarga sul suo vestito a fiori.
Cass... sta per nascere” mi annuncia in un sussurro.
L'unica speranza è avvisare Sir affinché venga qui e ci faccia uscire da questa trappola.
Peccato che non ci sia campo qui.
In un impeto di rabbia butto il cellulare a terra, Allison capisce il perché e scuote il capo. “Niente campo, eh? Che bello... il nostro giorno fortunato!” commenta.
Anche nel dolore deve per forza essere ironica.
Sospiro e prendo una decisione assurda, ma l'unica possibile.
Dobbiamo farla nascere qui, adesso.” le dico, ricevendo uno sguardo a dir poco scioccato.
Stai scherzando spero!”
Scuoto il capo e mi tolgo la giacca per farne un cuscino, la poggio per terra e mi alzo.
Non abbiamo scelta, ti aiuterò io, per quel che potrò.”
Allison tenta di sorridere, tra una contrazione e l'altra. “Amore... io lo apprezzo ma... non credo tu sappia cosa fare.”
Io credo di sì.” rispondo convinto.
Hai visto altri bambini venire al mondo?”
Sì” affermo “e neanche tanto tempo fa.”
Non per sminuire la tua esperienza” inizia sofferente “ma le cose sono un po' cambiate dai tuoi tempi. Per te duemila anni sono un soffio, per noi è tantissimo. Oggi c'è la morfina, e l'epidurale, e non si partorisce sulle gambe di un'altra donna come allora...”
Crede che mi riferissi a millenni fa, ma si sbaglia di grosso.
Mi schiarisco la voce e mi avvicino, inginocchiandomi accanto a lei.
Veramente ho visto nascere te” le dico, un po' imbarazzato “quindi non duemila anni, ma meno di trent'anni fa.”
Smette di respirare affannosamente e mi guarda, regalandomi uno sguardo dolce. “Tu... eri lì mentre nascevo?”
Annuisco accennando un sorriso.
Non me l'avevi mai detto.” mi dice.
Sì beh... non ce ne è stata l'occasione e poi un po' me ne vergognavo. Era un momento così intimo della tua vita e di quella di tua madre che.. non volevo farti sapere che c'ero anche io.”
Sembra quasi che abbia dimenticato di essere sul punto di partorire, mi fissa commossa e con gli occhi pieni di lacrime, non so se per il dolore o per la confessione che le ho appena fatto.
Ti amo Castiel” mi dice stringendo la mia mano “e sono felice di partorire tua figlia, anche se sto soffrendo tanto. Ora aiutami a farla nascere...”
Annuisco e l'aiuto a stendersi a terra, facendole poggiare il capo sulla mia giacca arrotolata.
Le sollevo il vestito e le sfilo la biancheria, ormai impregnata di sangue.
Ho paura, e se qualcosa andasse storto? Se Sophia morisse soffocata o qualcosa del genere?
Inizio a sudare e, inginocchiandosi di fronte a lei, le dico di spingere.
Non ho visto nascere solo lei, ho visto il travaglio di altre donne, ma vedere soffrire Allison così, mi fa male da morire.
È la vita, lo so, ma tanto dolore mi atterrisce.
Coraggio amore mio... ci siamo quasi” dico per incoraggiarla accarezzandole una gamba.
Lei annuisce ma piange, sopraffatta dal dolore.
Possibile che né Gabriel né Sir si accorgano di cosa sta succedendo?
Avremmo tanto bisogno del loro aiuto, invece ci sono solo io qui ad aspettare di veder nascere mia figlia, con la mia donna che sta soffrendo terribilmente.
Come vorrei avere di nuovo le ali, essere un angelo.
Non credevo che l'avrei più detto, ma vorrei esserlo per portarla via da quest'ascensore e permettere a Sophia di nascere in sala parto e non qui per terra.
Smettila di pensare a queste cosa ora, Cass” mi rimprovera Allison “ormai è andata così... tra poco...”
Urla di nuovo e spinge seguendo una contrazione.
Poi ricade con la testa all'indietro, respirando affannosamente. “Non ce la faccio Castiel” mi dice disperata “non ce la faccio.”
Sì che ce la fai amore mio, stringi la mia mano... ci sono io qui con te...”
Lei afferra la mia mano con entrambe le sue e la stringe forte, dando un'altra spinta.
E finalmente la vedo.
Una piccola testolina scura si posa sulla mia mano, Allison lascia la mia mano, capendo che mi serve per prendere nostra figlia.
Un'ultima spinta e Sophia nasce. Inizia un pianto liberatorio così come sua madre.
E anche io mi ritrovo a piangere come un idiota, tenendo tra le mani mia figlia,.
È sporca di sangue e piange disperata per il distacco dalla mamma, ma è bellissima.
Somiglia ad Allison, dannazione è identica a lei quand'è nata!
Stringendola con un braccio, con la mano libera prendo il maglioncino che Allison ha portato con sé, e avvolgo la piccola.
Poi la do in braccio a sua madre, che stremata e madida di sudore, piange e sorride contemporaneamente.
Anche io sorrido tra le lacrime, emozionato come non mai.
E' stupenda, vero Cass?” mi chiede sorridendo.
Sì” annuisco “è stupenda, è identica a te.”
Le abbasso il vestito e le distendo le gambe. Perde sangue e se non usciamo di qui, non so cosa potrebbe succedere.
Ma fortunatamente, le porte si aprono.
Ehi, serve un tecnico qui?”
La voce squillante di Gabriel ci fa sobbalzare.
È vestito da tecnico degli ascensori, con tanto di cappellino e sorriso sornione sulle labbra.
Poi guarda Allison e la bambina e il sorriso da ironico diventa tenero.
Sono arrivato tardi eh?” ci dice come per scusarsi “Ma la telefonata mi è arrivata tardi”
Telefonata?” ripetiamo sia io che Ally.
Gabe annuisce. “Sì, il vostro primogenito mi ha chiamato, ovviamente a modo nostro, dicendomi che stava nascendo sua sorella” si inginocchia e accarezza la fronte di Allison “starai bene dolcezza, non ti preoccupare” e le posa la mano sul ventre, fermando il sangue.
Poi prende in braccio Sophia e mi guarda “Sono stato esaudito! Somiglia alla mamma! Non dovrà farsi suora!” esclama tutto contento.
Allison ride, io dovrei sentirmi offeso ma ora come ora non c'è niente che possa offendermi.
Cass, occupati di tua moglie, io tengo la piccola” mi dice mio fratello.
Aiuto Allison a mettersi seduta e poi la prendo in braccio, stringendola a me.
Intanto fuori dall'ascensore si sono affollate diverse persone, comprese alcune infermiere che guardano Gabriel perplesse.
Beh? Nel tempo libero faccio l'ostetrico!” afferma ironico e un po' accigliato.
Io sorrido e guardo Allison, che posa il capo sul mio petto, sfinita e dolorante.
Le do un bacio sulla fronte e lei alza il viso e mi sorride.
E' nata nostra figlia” mi sussurra “sono così felice.”
Sono felice anche io” rispondo baciandole le labbra.
Ed è vero, Sophia è nata e sta bene e ciò mi rende più che felice.
Ma so che presto dovrò abbandonare tutti loro.


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Capitolo 60
*** Unplug ***


Unplug



Sono stanca! Sono davvero stanca.
Sophia è nata da quasi due settimane ed è praticamente da allora che non mi faccio una bella dormita.
Lei piange molto di notte, molto più di quanto facesse Gabriel.
E quando la raggiungo per vedere che succede, e la prendo in braccio, smette e si rilassa.
Le mie braccia gli piacciono decisamente più della sua culletta.
Il che è anche comprensibile.. La culla non le accarezza i capelli in quando non si addormenta, io si.
Solo che io non posso stare in piedi a cullarla accarezzandole la testolina tutta la notte. Non ce la faccio.
Ho bisogno di dormire. Perchè a differenza di lei, io non ho più l'energia di una bimba.
E oltretutto, Gabriel, in preda ad improvvisi, seppur brevi, attacchi di gelosia fa di tutto per attirare l'attenzione e mi tocca dividermi tra lui e la piccola.
Cass mi da una mano, decisamente.. Si occupa della casa e mi aiuta come meglio può.. Ma sono comunque stanca.
Oltre a non dormire, non sento appetito da giorni e ho questo strano presentimento che mi tormenta.
E' come un peso sullo stomaco e mi fa sentire in ansia perennemente.. Oltre che nervosa tutto il tempo.
Metto la piccola nel seggiolino e la copro con una leggera copertina.. Poi prendo Gabriel per mano e usciamo in giardino.
Forse stare un po' all'aria aperta mi aiuterà a rilassarmi, mentre Cass si occupa degli operai che di sopra stanno sistemando la nuova camera di Gabriel.
Ora è grande e quando ha visto la sua sorellina nella culla, ha logicamente pensato che lei stava lì perchè è piccola e che, essendo lui grande, non voleva più starci.
Così, gli abbiamo comprato una nuova cameretta, sui toni del rosso e del giallo e il suo lettino è a forma di macchina.
Ha una passione per le macchine e quindi quella del letto a forma di automobile, è stata la scelta più logica.
E' andato a sceglierlo con Cass e ha voluto che fosse rosso, come la macchina di papà.
Mi schiarisco la voce e poggio il seggiolino con la piccola su una sdraio, poi mi siedo sull'altra mentre lascio Gabriel a giocare sul prato lì accanto.
Chiudo per un secondo gli occhi e mi massaggio il collo con la mano..
Ho la nausea e sento l'incredibile voglia di urlare e di piangere.
E non so nemmeno perchè.
Mami.. la palla.” mi dice Gabriel.
Annuisco distrattamente senza riaprire gli occhi.. E' troppo bello chiuderli e isolarsi per un po'.
Sono stata dal medico perchè credevo di avere la depressione post partum, o qualcosa del genere, ma lui ha detto che sono solo stanca e che devo riposarmi un po'.
Solo che, mio caro dottore, io non riesco a dormire.
Si tesoro.. Tra poco vengo a giocare con te a palla. Solo un minuto.” gli dico.
Lui non mi risponde..
Lo sento camminare e poi sento qualcosa cadere nella piscina..
Oh no!
Se ha gettato la palla in acqua..
E' colpa mia, ho scordato di chiudere la piscina..
Apro gli occhi facendo un grosso respiro e realizzo solo allora che non è la palla ad essere caduta in acqua, ma Gabriel stesso.
E ora annaspa cercando di stare a galla..
Gabriel!” urlo.
Mi alzo di scatto e mi butto in acqua giusto in tempo per prenderlo prima che finisca sott'acqua.
Lo tengo stretto uscendo dalla piscina. Tossisce sputando acqua e piange per lo spavento, ma sta bene.
Grazie al cielo.
Gabriel.. Quante volte ti ho detto che devi fare attenzione? Perchè ti sei avvicinato alla piscina.. Sai che non devi farlo. Perchè?” lo sgrido.
E' solo un bimbo e sgridarlo non mi piace. E' la prima volta che lo faccio infatti. Però ho avuto paura.
Sophia scoppia in lacrime, Gabriel piange mentre io vorrei strapparmi i capelli.
Mi avvicino alla piccola e la tranquillizzo cullandola un po', poi prendo un asciugamano e ritorno da Gabriel che singhiozza disperato.
Lo avvolgo e lo stringo un po'.. “Scusami amore mio. Non volevo urlare.. Ho avuto paura..”
Lui scuote il capo e piange ancora di più allontanandosi da me, probabilmente risentito per il mio rimprovero.
Mi passo la mano sul viso, mentre Cass mi chiama dalla finestra della cameretta, forse richiamato dal trambusto.
Lo guardo e lo vedo allontanarsi probabilmente mentre corre verso le scale per raggiungermi.
Sophia piange di nuovo ed in quel momento arriva Gabriel senior, probabilmente richiamato dai singhiozzi del suo nipote prediletto.
Hey hey.. che succede qui?” chiede prendendolo in braccio e stringendolo.
Il piccolo si calma subito, così come Sophia, forse rilassata dall'energia che l'aura di Gabriel emana..
Mi copro il viso con le mani e piango..
Per lo spavento di Gabriel nella piscina, per la stanchezza di tutte le urla di lui e della piccola..
Perchè ho sonno e perchè mi sento come se stessi per perdere la mia serenità..
Mi dispiace..” dico tra le lacrime.
Allison..” mi dice Gabriel “Stai tranquilla..”
Castiel arriva in quel momento.
Che succede?” chiede accarezzando la testa di junior e poi avvicinandosi alla piccola..
Gabriel è caduto in piscina, ed Allison si è spaventata. Ma il piccolo sta bene..” spiega l'Arcangelo avvicinandosi e prendendo il seggiolino con Sophia.
Li porto dentro,” dice “e mi occupo di loro per un po'..”
Entra dentro ed io rimango lì a fissare il prato piangendo.. Poi guardo Cass che si avvicina a me e si piega sulle sue ginocchia.
Mi dispiace.. L'ho sgridato perchè ho avuto paura.. Non volevo..” dico tra le lacrime.
Mi accarezza i capelli bagnati e li bacia.. “Va tutto bene piccola.. Non preoccuparti..” mi sussurra.
No!
Non va tutto bene.



*****


Dovresti andare a cambiarti, non ti fa bene restare qui fuori tutta bagnata” le dico sottovoce, mentre lei continua a piangere.
E non è solo per lo spavento, Allison sta male.
Da quando è nata nostra figlia, non dorme e non mangia.
Che bella coppia che siamo, due nevrotici inappetenti.
Spero che lei stia male solo per lo stress dovuto al parto e ai pianti delle piccola.
Ma ho il terrore che abbia visto ciò che ho visto io nel futuro: i nostri figli morti e noi che ci odiamo.
No” mi risponde scuotendo il capo “sto bene, tanto fa caldo...”
Sospiro e le prendo le mani. “Amore, cosa posso fare per farti stare meglio? Io sono un imbranato, magari non ti aiuto abbastanza con i bambini, dimmi tu cosa posso fare per aiutarti.”
Allison mi guarda e con un sorriso un po' triste, scuote il capo.
Fai già tanto Cass” mi dice “sono io ad essere decisamente stanca. Ho tanto sonno e poche energie, e non ce la faccio più.”
Mi sento in colpa.
Se la mia Grazia fosse ancora attiva, probabilmente farebbe da calmante naturale per i miei figli, come lo era inizialmente per Gabriel Jr.
Infatti entrambi si sono calmati vedendo lo zio, mentre dieci secondi prima piangevano disperati.
Mi dispiace Allison” faccio una pausa e le bacio le mani “dovresti riposarti. E non parlo di un paio d'ore, dovresti fare una lunghissima dormita. E prima di andare a dormire dovresti mangiare qualcosa, non dico un pasto esagerato, ma almeno latte e biscotti dovresti prenderli.”
Da che pulpito.
Anche io evito spesso di mangiare perché in preda ad una leggera ma costante nausea.
Ma Allison, che potrebbe usare questo fatto contro di me, è talmente esausta che non lo fa.
Annuisce e sospira, pallida e triste. “Hai ragione, dovrei. Ma non posso lasciare Sophia e Gabriel, hanno bisogno di me. Soprattutto la piccola, è nata da due settimane e la sua mamma è già esaurita” fa un grosso respiro e scuote il capo sconsolata “questa volta andrà peggio che con Gabriel. È più dura. Non avrei mai pensato di urlare contro mio figlio in quel modo. L'ho talmente spaventato che ha chiamato suo zio.”
Amore, smettila di colpevolizzarti. Tu avevi comunque ragione, Gabriel doveva stare più attento, sapeva di non doversi avvicinare alla piscina...”
Ma io dovevo chiuderla..” aggiunge.
Sì ma non l'hai fatto di certo apposta” obietto “sei stanca, sei stressata, non puoi avere occhi e orecchi ovunque. Devi rilassarti, ora entriamo in casa, ti cambi e mangi qualcosa. Poi vai a dormire e se ti va, puoi dormire anche ventiquattro ore intere. Ai bambini ci penseremo io e Gabe, il quale lo sta già facendo a giudicare dalle risate di junior che arrivano da dentro casa.”
Allison mi sorride e si piega in avanti per baciarmi sulle labbra. “Ok, farò come dici tu...”
Mi alzo e aiuto anche lei ad alzarsi, poi sentiamo il rumore di una macchina che si ferma qui vicino, ci voltiamo e la riconosciamo.
Sirahel.
Mi irrigidisco mentre scendono sia lui che la sua fidanzata.
Buongiorno ragazzi.” ci saluta l'Arcangelo, dando un bacio a sua figlia.
Ciao papà.” dice lei con un sorriso.
Buongiorno.” rispondo io laconico.
Ehi ma... hai fatto il bagno vestita?” chiede Sir ad Allison, mentre lei saluta Stefany.
No è che...” si ferma e sospira “Gabriel è caduto in acqua e io mi sono tuffata per recuperarlo.”
Santo Cielo” esclama Stefany “sta bene?”
Sì” intervengo io, ma solo perché è Stefany a chiederlo “non è successo nulla di grave, solo un grande spavento per entrambi, ora i bambini sono dentro con Gabe-” spiego.
Sir mi guarda, un po' indignato un po' ferito dal mio ignorarlo volutamente.
Forse la sto facendo lunga, ma ci sono rimasto davvero male.
Dopo nostro Padre, anche lui ci aveva abbandonati, e non riesco a dimenticarlo.
Allison tesoro, tu stai bene?” le chiede Sirahel accarezzandole i capelli.
Sì sto bene” assicura, poi mi guarda e abbassa il capo “no non è vero. Sono stressata, non dormo e sono irrequieta. Avrei bisogno di riposarmi” ammette con voce tremante.
Sir e la sua compagna si guardano complici.
Allora la mia idea capita proprio al momento giusto.” ci dice Stefany con un sorriso.
Che idea?” fa Allison.
Avevo pensato ad un fine settimana in una SPA, solo noi due. Un week end tra donne, ecco. Per riposarci e farci coccolare da massaggi, saune eccetera eccetera. Che ne dici?”
Gli occhi di Allison si illuminano, ma poi mi guarda e si spengono un po'.
Mi piacerebbe ma con i bambini...”
Va' pure Allison” intervengo “e non preoccuparti di niente. Ci saremo io e Gabe con i bambini, non siamo propriamente delle mamme, ma per un paio di giorni ce la caveremo” le assicuro convinto.
Lei sorride felice e mi abbraccia. “Grazie! E anche a te Stefany, sei adorabile!” e abbraccia anche lei.
Ci sarò anche io, se avrete bisogno di aiuto.” dice Sirahel rivolgendosi a me.
Lo guardo per un secondo scuotendo il capo. “Grazie ma bastiamo io e mio fratello” dico, come se lui non lo fosse.
Mi aspettavo una risposta piccata, invece resta in silenzio.
Le due donne si guardano ma non intervengono. Sanno che questa cosa dobbiamo risolverla tra di noi.
Il problema è che io non voglio risolvere proprio niente.
Ok allora partiamo stasera stessa, se per te va bene.” le annuncia Stefany.
Ally annuisce. “Si va benissimo. Ma vorrei riposare un po' prima, se non ti dispiace.” risponde sorridente.
Incredibile, sta già meglio.
È ancora pallida e stanca, ma è più serena.
Dovrò fare a meno di lei per un paio di giorni e questo mi dispiace, ma ne va della sua serenità, perciò va bene.
Pazienza, sopporterò Gabe e le sue trovate stoicamente.


*****


Siamo arrivate a destinazione.
Una bellissima struttura in Oregon fatta apposta per coccolare noi donne e farci rilassare.
Siamo arrivati da più di un'ora. Con la macchina di Castiel è stato facile e comodo. Adoro la mia macchina, ma la sua è decisamente più comoda e veloce per viaggiare.
Sospiro e guardo fuori dal finestrone del “salottino”, nell'attesa che le nostre camere siano pronte.
Ci sono un sacco di donne che si divertono in acqua tra idromassaggi e acquagym, ma io non riesco a pensare a niente che non sia il mio bambino.
Entrambi i miei bambini, e il mio amore ovviamente.
Ma penso di più a Gabriel perchè, ancora non mi ha perdonata per averlo sgridato e prima che io partissi, quando mi sono avvicinata per salutarlo, si è rifiutato di farlo.
Si è girato dall'altra parte e poi si è allontanato andandosi a sedere sul tappeto ignorandomi completamente.
Questo mi rende molto triste, infatti alcune lacrime rigano il mio viso anche ora.
E' il mio piccolo ed io.. io lo amo follemente. E' solo che.. quando l'ho visto lì in acqua spaventato e in pericolo.. Mi sono fatta prendere dal panico.
Non volevo sgridarlo..
Io non..
Allison..”
Sobbalzo appena e mi volto verso Stefany che mi ha appena chiamata.
E' con un ragazzo che, a quanto ho capito, porterà in camera le nostre valigie.
Stai bene?” mi chiede accarezzandomi i capelli.
Annuisco e sorrido. “Si. Sto bene. Stavo.. solo pensando.”
Lei scuote il capo e mi abbraccia un po' iniziando a camminare verso le nostre camere. “No no.. questo weekend non si pensa.. niente di niente. Intesi?”
Rido appena e annuisco.
Dovrò sforzarmi di farlo, perchè devo assolutamente rilassarmi prima di tornare a casa.
Quando arriviamo di sopra, do la mancia al ragazzo e vado nella mia camera, mentre Stefany va nella sua.
Sul mio letto, e credo anche sul suo, c'è il programma dell'intero fine settimana.
Ci sono massaggi di ogni tipo, e l'ultimo giorno, c'è il bagno nel cioccolato.
Che pare faccia bene alla pelle e lasci un, così c'è scritto, “gradevole odore di cioccolata per parecchi giorni.”
Mh.. interessante.
A me piace sperimentare.
Sul mio cuscino c'è un cioccolatino di benvenuto.. E' fondente, come piace a Cass.
Lo prendo e lo metto in borsa, lo conserverò per lui.
Mi siedo un attimo e afferro il cellulare per chiamare casa, ma in quel momento, arriva Stefany che bussa alla mia porta.
Nascondo il telefono, se lo dovesse vedere mi rimprovererebbe..
Dice che dobbiamo lasciare tecnologia e tutto il resto fuori da qui.
Apro e la faccio entrare mentre vado in bagno a cambiarmi. Indosso il costume e il leggero copricostume e mi stampo sul viso un bel sorriso.
Sono pronta.” gli dico raggiungendola in camera “Che si fa prima?”
Shopping!” esclama lei “Qui dentro c'è una boutique e un negozio di scarpe..”
Mi piace..” dico
Ed io, ho le carte di credito di tuo padre.” mi dice ancora.
“Oh.. questo mi piace ancora di più..”

Sorride, ed anche io, ed usciamo dalla camera.
Facciamo shopping sfrenato per circa tre ore, e poi facciamo ogni tipo di massaggio fino all'ora di cena.
Il giorno dopo, la storia si ripete, e dopo un'intera giornata di relax, di sera, ci vestiamo per bene e andiamo al ristorante della SPA per mangiare qualcosa.
Lì c'è un addio al nubilato e le ragazze sembrano divertirsi parecchio..
Ridiamo guardandole e loro, alla fine, ci invitano ad unirci alla festa.
Io e Stefany accettiamo di buon grado, ma, dopo due bicchieri di un favoloso vino rosso, io sono già brilla e ho mal di testa.
Decisamente non reggo l'alcool.
Saluto le altre, lasciando Stefany con loro e salgo di sopra..
E' stato difficile convincerla a rimanere lì, ma davvero.. il fatto che io non sia capace di bere più di due bicchieri di vino senza sentirmi stordita, non significa che lei non debba divertirsi.
Entro nella mia stanza e senza guardare l'orario, prendo il cellulare e chiamo Cass..
Voglio solo augurargli la buonanotte.
Mi sdraio sul letto e attendo che risponda..
Pronto..” mi risponde assonnato dopo circa sei squilli.
Ciao amore!” esclamo forse fin troppo allegramente “Dormivi? Come stanno i piccoli?”
Amore mio.. Ehm.. sono le 02.00 di notte e stiamo tutti bene.. Tu stai bene?”
Si si.. Sto benissimo. Oggi io e Stefany abbiamo fatto shopping, e ogni tipo di massaggio possibile. Il bagno in piscina e la sauna.. Credo di aver perso qualche grammo.”
Massaggi?”
Si, ma..” dico “ti giuro amore, il massaggiatore era un uomo, ma per me hanno chiamato una donna.. Perchè io ho specificatamente detto di volere una donna..”
Brava tesoro! Sono molto fiero di te.” mi dice sorridendo “Ora, dimmi.. Sei ubriaca per caso?”
No!” esclamo “Sono solo brilla.. Vedi, al ristorante, c'era un addio al nubilato. Ci siamo unite a quelle ragazze ed io.. dopo due bicchieri di vino sono praticamente crollata.. Così me ne sono venuta in camera a dormire.”
Cass sorride appena e fa un grosso respiro.. “Ti senti meglio?”
Più o meno.. Sai, ho chiamato per darti la buonanotte, ma ora che stiamo parlando, mi è venuta in mente un'altra cosa che devo dirti.. Sono felice che tu sia umano.. Perchè ti amo tantissimo, e perchè, onestamente, queste ali sono pesanti.”
Il mio amore sospira e, dal suo respiro mi accorgo che ha cambiato posizione. “Lo so amore.. Ma per quel che conta credo che tu le stia portando benissimo.”
Che dolce che è il mio amore.
Annuisco appena lasciando cadere qualche lacrima, dovuta all'alcool e poi faccio un grosso respiro.
Ora è meglio che vado a dormire.. domani dopo l'ultimo trattamento, e il parrucchiere, torno a casa.”
Non vedo l'ora.. Il letto è vuoto senza di te.. Non riesco a dormire..”
Sarà meglio per te che sia vuoto!”
Lui ride e poi si schiarisce la voce. “Ti amo, lo sai vero?”
Ti amo anche io. Buonanotte.”
Notte.”
Riattacco e dopo nemmeno dieci minuti crollo. Stanca ma più serena.
Il giorno dopo, la giornata è calma e tranquilla..
Facciamo il meraviglioso bagno nel cioccolato, e poi andiamo dal parrucchiere.
Indossiamo gli abiti nuovi e serene e rilassate, partiamo alla volta di casa.
Ora so come affrontare la cosa.. E andrà tutto bene.
Arriviamo a Los Angeles di sera. Lascio Stefany a casa e vado verso la mia di abitazione..
Quando arrivo, parcheggio per bene la preziosa Mustang di Castiel e mi avvicino alla porta..
Ho le chiavi.. Ma voglio suonare il campanello..
Così, la sorpresa sarà più d'effetto.



*****


E' stato un fine settimana assolutamente... bizzarro.
Gabe è pazzo, ma i bambini lo adorano. Anche Sophia che ha solo quindici giorni di vita, lo guarda con un'espressione di puro stupore.
Ha fatto di tutto, ha anche creato quegli omini blu che mio figlio chiama “puffi”, piccoli mostriciattoli in giro per casa che ad un certo punto sono quasi sfuggiti al controllo del loro creatore, uno di essi ha addirittura iniziato a bere birra.
Ma dopo un momento di panico, tutto è tornato alla normalità, ho dato da mangiare ai miei bambini (mentre mio fratello correva dietro ad un puffo che gli era sfuggito) e poi li ho portati a letto.
Gabe si è divertito come un matto, è stato qui praticamente tutto il tempo, tranne la notte, che andava a passare in qualche paese dove in quel momento era giorno, come lui stesso ha ammesso.
Come adesso, che Gabriel e Sophia dormono tranquilli e Gabriel senior è volato via, letteralmente, verso nuove avventure.
Sospetto che si veda con Kali. Gran bella donna.
Sospiro e penso ad Allison, mi ha mandato un messaggio stamane dicendomi che sarebbero ripartite domani mattina presto.
Un'altra notte senza di lei, e siamo a tre.
Mi manca tanto, in tutti i sensi.
Sospiro di nuovo e sento suonare alla porta.
Sono le nove e non aspetto nessuno, se fosse Gabriel non si prenderebbe certo la briga di suonare alla porta.
Sirahel?
Oh no, spero di no.
Sono stanco, non ho voglia di litigare.
Mi avvicino alla porta e sospirando, giro la maniglia.
E mi si presenta una meraviglia.
Allison?!” esclamo stupito.
Bella come non mai, mi sorride e si fa avanti.
In carne e ossa” risponde raggiante.
L'abbraccio stretta e la bacio sulla bocca, adoro il suo profumo e la sua pelle ha qualcosa di diverso. Un profumo... dolce.
Non ti aspettavo stasera, perché non me l'hai detto?” la rimprovero mentre la faccio entrare in casa e chiudo la porta.
Allison mi sorride e mi accarezza il viso. “Volevo farti una sorpresa se ti avvisavo, che sorpresa era?” mi risponde con una certa logica.
Sorrido e le bacio la mano. “E' una sorpresa stupenda amore” le dico “ma se l'avessi saputo, avrei tenuto i bambini svegli.”
Si oscura un attimo. “Dormono già?”
Sì, erano stanchi. Cioè, Sophia come tutti i neonati, passa più tempo addormentata che sveglia, mentre junior era davvero stanco. Gabe in questi due giorni ha combinato di tutto per farlo divertire e alla fine di ogni giornata è crollato esausto” spiego.
Credi sia ancora arrabbiato con me?” mi chiede triste.
Povero amore, c'è rimasta malissimo quando il piccolo non ha voluto nemmeno darle un bacio.
Ma no” rispondo, pur non essendone sicuro “sono certo che appena ti vedrà salterà di gioia.”
Allison fa spallucce. “Non lo so” fa una pausa e sospira “vado un attimo dai bambini, voglio vederli! Andiamo?” e mi prende per mano.
Mentre mi guida su le per scale, non posso fare a meno di osservarla con occhi maliziosi.
È magra, ma morbida.
Forse è una contraddizione, ma non so come altro definirla.
Durante le due gravidanze, è stata piuttosto attenta a ciò che mangiava, anche se non riusciva a fare a meno del gelato.
Ma i suoi fianchi sono diventati più generosi proprio grazie alla maternità. E anche le cosce stanno bene, pur essendo slanciate.
È più in carne, femminile come non mai e io l'adoro.
Indossa questi pantaloni neri piuttosto attillati che...
Cass, hai finito di guardarmi il sedere?” mi domanda ironica, interrompendo i miei pensieri.
No” rispondo sfacciato.
Ally si ferma e mi guarda a bocca aperta. “Sei un maniaco! Le donne si guardano in faccia non altrove!” mi rimprovera.
Ma eri girata di spalle...” mi difendo con un sorriso.
Scoppia a ridere e proseguiamo su per le scale.
Entriamo nella cameretta di Sophia, che dorme tranquilla, e ci avviciniamo piano.
Allison la guarda e le accarezza la testolina con dolcezza.
Buonanotte amore mio...” le sussurra piano.
Usciamo dalla cameretta della piccola e ci dirigiamo verso quella di Gabriel, ma prima di entrare Allison fa un grosso respiro.
Credo abbia paura della reazione del piccolo, se fosse sveglio.
Ma io sono sicuro che l'abbraccerà felice.
Apre la porta e fa capolino, poi entra e io la seguo.
Come sospettavo, Gabriel scatta seduto sul suo lettino.
Sei ancora sveglio?” gli chiede Ally.
Lui non risponde e non fa nessun cenno con la testa, semplicemente guarda la sua mamma mentre avanza nella stanza rischiarata dalla piccola luce da notte sul comodino.
Si siede sul letto e sospira. “Sei ancora arrabbiato con la mamma?”
Finalmente il piccolo reagisce, scuote e il capo e sorridendo butta le braccia al collo di sua madre.
Non volevo spaventarti amore” gli dice Allison con la voce che le trema “la mamma era tanto stanca, non ce l'aveva con te. Tutto qui.”
Sì, lo so mammina.” risponde lui.
Ogni giorno che passa acquista loquacità, impara parole nuove e come metterle insieme.
Io osservo la scena dalla porta, non voglio interferire in questo momento di riconciliazione per loro.
Comunque Gabriel potrà pure somigliare a me fisicamente, ma come caratterino ha preso dalla mamma.
E ha anche la stessa dolcezza.
Allison lo coccola un po', poi lo bacia e lo rimette a letto, rimboccandogli la copertina colorata.
Buonanotte tesoro.”
Buonanotte mamma. Buonanotte papà” dice anche a me.
'Notte amore” gli rispondo.
Richiudiamo la porta e scendiamo di sotto.
Visto? Non era più arrabbiato” le dico quando arriviamo in fondo alle scale.
Ally sorride, mostrandomi le sue deliziose fossette. “Già, avevi ragione. All'inizio ha fatto un po' il sostenuto, ma poi si è sciolto. Ero davvero stressata, non avrei mai voluto ferirlo così. Ma adesso sono più serena...”
Le prendo una mano e gliela bacio. “Si vede tesoro, sei splendida.”
Sì lo è, più la guardo e più mi sembra fantastica.
Grazie amore” poi fa una smorfia “queste scarpe sono bellissime, ma fanno un male assurdo. Devo proprio toglierle” e lo fa.
Si abbassa di alcuni centimetri e ai miei occhi diventa ancora più bella, mi fa sentire ancora più forte il desiderio di proteggerla.
E non solo.
Vieni, andiamo in cucina. Ho bisogno di bere e intanto facciamo due chiacchiere.”
Andiamo in cucina e lei va al frigo, prende una bottiglietta d'acqua e la apre, ne beve un sorso e poi si siede sul tavolo, saltandoci sopra.
Allora, che avete combinato tu e Stefany oltre che ubriacarvi?” esordisco.
Lei mi guarda offesa. “Non ci siamo ubriacate” dice, poi sorride “non completamente almeno. Lei è andata a dormire molto dopo di me, ma il giorno successivo stava benissimo. Regge l'alcool meglio di me!” conclude allegra.
Sì, magari ne beve a litri quando è con tuo padre...”
Allison corruga la fronte. “Ancora? Cass per favore, questa storia deve finire. Lui sta tentando in tutti i modi di riavvicinarsi a te, perché continui a fare così? Guarda che è me che Lucifero ha sbattuto contro il muro per colpa sua, non te!”
Sì è vero, quella che dovrebbe essere arrabbiata è Allison, ma... non lo so, non ci riesco a perdonarlo, non ancora.
Hai ragione amore mio... hai ragione, ma... non voglio parlarne adesso, ok? Sei appena arrivata, voglio sentire di te e non di tuo padre.”
Sospira e annuisce. “Va bene, siete decisamente grandi, anzi siete millenari. Il problema è vostro e dovete risolverlo tra di voi” si ferma e beve un altro po' d'acqua “allora, come già ti ho detto per telefono, abbiamo fatto shopping di lusso, poi massaggi, piscina e sauna. Una goduria! Non mi sono mai rilassata tanto! A parte quando facciamo l'amore, ovviamente...” butta lì, a caso.
Ma Allison non parla mai a caso.
Poi il giorno dopo, di nuovo stesso programma più l'addio al nubilato annaffiato da vino rosso, e stamattina delizioso bagno nel cioccolato... non hai idea di come sia rilassante e terapeutico!” mi racconta tutta entusiasta.
Ecco cos'era quel profumo sulla sua pelle, cioccolato.
E lascia la pelle morbidissima, vieni, accarezzala” mi invita.
Io mi avvicino e le accarezzo un braccio, partendo dalla spalla fino alla mano.
È vero, è morbida e liscia, ma lei lo è sempre, anche senza bagno al cioccolato.
La mia mano si sposta per volontà propria sul suo petto, l'accarezzo lentamente fino a sfiorarle le curve dei seni.
Sì, è decisamente morbida...” mormoro a bassa voce.
Qui stasera finisce male.
Cioè bene, ma non è possibile che lei mi provochi così facendomi impazzire. Poi perdo un po' il controllo di me e lo sa benissimo.
Lei mi guarda sorridendo ma non replica, sa che effetto ha su di me una cosa del genere.
Sopratutto considerando che sono mesi che non stiamo insieme.
A proposito, aspetta un attimo” dice saltando dal tavolo.
Perché mi fa questo? Quasi quasi l'afferro e la butto sul tavolo.
Corre in salotto e torna con la borsa che aveva lasciato all'entrata, salta di nuovo sul tavolo e apre la borsa, tirandone fuori qualcosa.
Al nostro arrivo, abbiamo trovato anche un cioccolatino sul cuscino. Io l'ho conservato pensando a te, è fondente come quello in cui mi sono immersa.”
Scarta il cioccolatino e tende il braccio verso di me. Prendo il regalo tra le labbra e mi avvicino alle sue, lei capisce il mio intento e sorridendo, addenta l'altra parte del cioccolatino.
E' buono, vero?” mi domanda assaporando la sua parte.
Annuisco. “Sì, ma secondo me tu hai un sapore migliore...”
Mi piego su di lei e le bacio il collo, respirando a fondo il suo profumo.
Sì, decisamente migliore...” sussurro al suo orecchio.
Le sue mani si spostano sulle mie spalle, mi accarezzano e mi stringono, e io smetto di pensare.
Le prendo il viso tra le mani e la bacio con passione, ricambiato pienamente.
Quando ci allontaniamo un po', mi guarda con occhi languidi e si sfila la maglietta, mostrandomi un reggiseno di pizzo nero.
Anche questo è nuovo?” domando.
Sì, l'ho preso pensando a te. Ti piace?”
Annuisco lentamente e le accarezzo il seno attraverso la stoffa dell'indumento. “Sì, ma ti preferisco senza...”
Inizia a sbottonarmi la camicia e me la fa togliere, poi la prendo per la vita e la faccio scendere dal tavolo, e le sbottono i pantaloni.
Glieli faccio scendere fino ai piedi, che lei solleva per agevolarmi il lavoro.
Mi rimetto dritto e Allison sbottona i miei jeans, mentre io la bacio di nuovo, ormai sull'orlo della follia.
La sollevo e la faccio sedere sul tavolo, voglio prenderla qui e sento che lei vuole la stessa cosa.
Cass... sono mesi che aspetto questo momento” mi confessa guardandomi negli occhi, il suo respiro è diventato più rapido.
Credevo non arrivasse più, questo momento” rispondo io, rivolgendo le mie attenzioni al suo reggiseno, sganciandolo e facendone scorrere le spalline lungo le sue braccia.
Le accarezzo il seno, caldo e morbido. Lei mi lascia fare, tendendosi verso di me come invito a toccarla.
Mi allontano un po' e finisco di spogliarmi, Allison mi segue con lo sguardo, seduta sul tavolo in attesa... di me.
Torno da lei e la bacio ancora, insinuando le dita al di sotto dell'elastico delle sue mutandine, l'unico indumento che ci separa.
Allison poggia le braccia sul tavolo piegandosi all'indietro, alza il bacino per aiutarmi a sfilargliele.
Nuda, semi-sdraiata sul tavolo, come fa un uomo a non perdere il lume della ragione?
Infatti lo perdo.
Mi faccio spazio tra le sue gambe, la bacio e l'accarezzo mentre lei mi cattura stringendomi a sé.
La prendo, scivolandole dentro. Allison geme e si aggrappa a me, spingendo il bacino contro il mio.
Poggio le mani sul tavolo e mi piego in avanti portandola con me, per stare più comodi, anche se il tavolo non è esattamente un letto.
Inizio a muovermi lentamente guardandola negli occhi, ma ben presto il ritmo diventa più vigoroso, impetuoso, infiammato dai suoi sospiri, dai sui gemiti di piacere che diventano sempre più rapidi e intensi.
Mi stringe forte nascondendo il viso nell'incavo della mia spalla, il suo respiro mi accarezza la pelle mandandomi in estasi.
La sento irrigidirsi, le sue gambe si serrano intorno a me e soffoca un urlo contro il mio collo.
Trema e trascina anche me nel vortice del piacere, sconvolgendomi.
I nostri corpi si rilassano e abbracciati tentiamo di far rallentare il respiro.
Devo... devo ricordarmi di preparare... un centinaio di torte per tuo fratello...” mormora col viso ancora appoggiato alla mia spalla.
Perchè?”
Ride. “Dopo un parto naturale” inizia “ad una donna occorrono diverse settimane per poter avere di nuovo rapporti” mi guarda e mi dà un bacio sulla bocca. “Gabriel ha rimesso tutto a posto come se non avessi mai partorito.”
Sorrido e la stringo a me. “Allora dovremmo fargli molto più di qualche torta... è così bello riaverti” le dico baciandole il mento.
Anche per me Cass, non vedevo l'ora di sentirti di nuovo così vicino...”
Restiamo abbracciati per un po', poi liberiamo il tavolo e saliamo di sopra, in camera nostra.
Ci mettiamo a letto e, stremata dalla passione, Allison si abbandona al sonno col capo posato sul mio petto.
Io resto in ascolto del suo respiro, e improvvisamente mi sento triste.
Ho appena amato intensamente la mia donna, e mi sento triste.
Sì, perché l'ho fatto come se fosse l'ultima volta, e probabilmente lo è.


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Capitolo 61
*** I'm not ready to say goodbye ***


I'm not ready to say goodbye



Sono agitata!
Non riesco a dormire e mi sto rigirando nel letto da praticamente mezz'ora.
Ero riuscita a prendere sonno ad un certo punto, ma d'un tratto Gabriel è arrivato correndo dalla sua camera dicendo qualcosa di incomprensibile..
Farfugliava i nomi di Sam e Dean e poi ha abbracciato forte Cass sdraiandosi al centro del letto fino ad addormentarsi di nuovo.
A quel punto l'ho riportato in camera sua e quando sono tornata, Cass dormiva.. Sono felice che lui ci riesca, anche se si sveglia molte volte durante la notte.
Ma perlomeno ora dorme e non finge di farlo.
Mi passo le mani tra i capelli e mi alzo piano..
Ho caldo, così mi tolgo sia la maglietta che i pantaloncini rimanendo in semplicissima biancheria nera.
Ora però ho freddo...
Mi avvicino al cassetto di Castiel e prendo una sua maglietta.
E' azzurra, a maniche corte e profuma di lui.. L'ha messa stamattina, ma dopo cinque minuti ha cambiato idea e se ne è messo un'altra mettendo questa apposto.
E così io adesso la indosserò.. Ma prima voglio chiedergli il permesso.
Cioè, non voglio proprio chiedergli il permesso..
Farlo è solo una scusa per svegliarlo, così poi potrò dormire abbracciata a lui senza svegliarlo appositamente per questo e fargli quindi capire che sono agitata.
Mi avvicino al letto e gattono fino al suo lato..
Gli bacio la guancia e sospiro.. “Cass..” lo chiamo.
Lui si sveglia subito.. Apre piano gli occhi e sbadigliando mi avvolge con un braccio stringendomi e dandomi un bacio sulla bocca..
Amore..” mi dice “Cos'hai? Stai male?”
No.. sto bene.. Solo..” faccio un grosso respiro e mi metto in ginocchio sul letto, col viso verso di lui.
Lui invece si mette seduto e mi guarda aspettando la mia risposta.
Solo, non riesco a dormire e così mi chiedevo se posso indossare la tua maglietta, che profuma di te, così mi rilasso.”
Lui mi fissa per qualche secondo con un'espressione a metà tra il dolce e il perplesso e poi, prende la maglietta dalle mie mani e mi aiuta ad indossarla, come fa con Gabriel..
Poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente più volte..
Tu puoi fare quello che vuoi con le mie cose amore mio.. E sapere che vuoi indossare la mia maglietta perchè il mio odore ti rilassa, mi fa sentire ancora più amato di quanto non mi senta già.” mi dice “Ora vieni qui..” aggiunge sdraiandosi e invitandomi a stringermi a lui.
Lo faccio e piano piano mi addormento mentre lui mi accarezza i capelli..

Non so quanto tempo sia passato da quando mi sono addormentata.. Forse pochi secondi, forse ore..
Ma sono in un sogno e di solito quando mi rendo conto di esserci, è sempre un sogno.. soprannaturale diciamo.

Sono in un.. cimitero.. Non credo di averlo mai visto prima ma ha qualcosa di familiare. Anche se non riesco a capire cosa.
Cammino distrattamente e ad un certo punto davanti mi ritrovo una scena che, come il posto, mi ricorda qualcosa ma che non ricordo di aver mai vissuto prima.
Ci sono Sam e un altro ragazzo che non conosco.
Si guardano e sembra che stiano per scontrarsi.. Solo che Sam ha qualcosa di strano.
Ha uno sguardo freddo e spietato.
Non è come è di solito. Lui è..
Lui non è più Sam.. E' Lucifero.
Riconoscerei quel modo di fare inquietante ovunque. Anche fra mille persone.
Sam ha detto di si?
Non posso credere che lo abbia fatto..
Cosa credeva di fare? Credeva di dire si e riuscire a controllare il signore delle tenebre..
Potrai anche essere forte Sam ma non così tanto..
E se lui è Lucifero, l'altro deve essere... Michael.
Si. E' lui.
E quella che sembra stia per scoppiare è la grande battaglia citata in molti libri.
Come in cielo, così in terra..
Quindi quel ragazzo che sta di fronte a Sam è suo fratello?
Non è di certo Dean.. Ma forse c'è un terzo Winchester di cui non so nulla..
Si deve essere per forza così.
Se questa è la battaglia tra due fratelli del cielo, e perchè avvenga debbano essere anche due fratelli umani a scontrarsi, quello deve essere fratello di Sam e Dean.
Mi passo una mano sul viso e mi avvicino.
Loro non possono vedermi..
Ma io posso vedere loro.
Si stanno parlando..
Lucifero sta dicendo a Michael che non deve finire per forza così, mentre il maggiore degli Arcangeli è decisamente convinto del contrario.
Gli sta dicendo che questo è l'unico modo in cui può finire. Perchè così è stato scritto e stabilito.
D'un tratto si sente una musica ad alto volume.
Loro due si voltano e anche io..
E' Dean che avanza sulla sua auto. La spegne e scende con quella sua faccia da “non me ne importa niente e non ho paura”.
Ma invece è terrorizzato.
Glielo si legge negli occhi.
E credo che il suo terrore sia legato alla fine che farà Sam se mai i buoni dovessero vincere.
Parlano di cose decisamente superficiali per un po' e poi tutto succede così in fretta che non ho nemmeno il tempo di capire..
E' come se qualcuno avesse schiacciato il pulsante “avanti veloce”.
Michael vuole togliersi Dean dai piedi e Cass e un uomo che non conosco, ma che lui sembra conoscere abbastanza bene, avanzano.
Cass richiama l'attenzione di suo fratello, apostrofandolo serio con una specie di soprannome decisamente.. strano.
Lo ha chiamato “buco di culo” e ora gli ha appena lanciato contro una... molotov.
Ma cosa...
Michael scompare urlando e Lucifero non sembra affatto felice.
Guarda Cass con uno sguardo che non mi piace affatto e dopo aver appurato quello che ha fatto a Michael, sottolinea con una voce fredda e spietata che solo lui può ferire o uccidere suo fratello.
Poi schiocca le dita e Castiel..
Lui esplode. Letteralmente.
“No!” urlo a squarciagola.


Mi sveglio piangendo, e cercando di non urlare, anche se non è semplice.. e spostandomi i capelli dal viso sudato capisco perchè tutto mi sembrava così familiare.
L'ho già sognato, la notte dopo la sfilata.. solo che allora al mattino non lo ricordavo.
Ora invece ogni dettaglio è impresso nella mia mente. Dettagli terribili che mi spaventano a morte..
Mi porto una mano sul cuore e scivolo giù dal letto, tremante e in singhiozzi.. Mi siedo sul pavimento portandomi le ginocchia al petto e cerco di calmare i battiti del mio cuore.
Ho appena visto mio marito esplodere... e mi sento male solo a pensarci.




*****



Ero sicuro di essere a letto, invece mi ritrovo in piedi davanti la porta del bagno.
Non capisco che ci faccio qui, sto sognando?
Eppure mi sembra di essere sveglissimo.
Da sotto la porta vedo una luce, c'è qualcuno nel bagno.
Giro la maniglia e apro la porta, lentamente, come se avessi paura di guardare oltre di essa.
Sento rumore di acqua che scorre, faccio alcuni passi e guardo verso la vasca.
L'acqua trabocca dal bordo ed è... rosa?
Come fa l'acqua ad essere rosa?
Mi avvicino titubante, non mi piace la sensazione che ho.
Arrivo in prossimità della vasca e guardo al suo interno.
Il mio cuore sembra fermarsi e lo stomaco si contrae per il terrore.
Allison!” grido con quanto fiato ho in corpo.
Lei è lì, sul fondo della vasca, immobile.
Mi immergo in acqua fino alle spalle e la prendo tra le braccia,chiamandola disperatamente.
Amore.. amore mio, rispondi! Ti prego apri gli occhi” la supplico scuotendola.
Ma è pallida e fredda e...l'acqua è rosa...
La tolgo dalla vasca stendendola a terra, le prendo le mani e guardo i polsi.
Si è ferita ai polsi... lei si è...
No.... no Ally no... che hai fatto! Allison no!”
Urlo tra le lacrime, stringendola a me.
Si è uccisa? Si è uccisa di nuovo?
Perché l'ha fatto, perché?
La cullo tra le braccia a lungo, riscaldandola, chiamandola e baciandole le labbra.
Ma non risponde, non si sveglia.
Allison è morta.
Gabriel! Gabriel ti scongiuro vieni qui!” chiamo mio fratello disperatamente, perché lui può rimettere le cose a posto, lui può ridarmi la mia Allison.
Ma non arriva, non arriva nessuno.
La guardo inerte tra le mie braccia e penso che voglio morire anche io.
La stringo forte, col petto che mi esplode dal dolore.
E all'improvviso tutto sparisce.
Non sono più in bagno, anzi, non sono più nemmeno dentro casa.
Sono all'aperto, un giardino autunnale, con alberi spogli e piante sfiorite.
Mi guardo intorno spaesato, reprimendo i singhiozzi che ancora mi scuotono.
Papà” mi sento chiamare.
Mi volto di scatto e trovo mio figlio Gabriel davanti a me, nelle sue solite sembianze di giovane uomo.
Tua madre...” mormoro sottovoce.
Lui scuote il capo. “No papà, la mamma sta bene, per ora.”
Sento come un peso che si sposta dal mio petto, le ginocchia mi tremano ma resisto.
E che cos'era allora?” chiedo stringendo i pugni “sei stato tu a farmi vedere quella cosa orribile? Perché?”
Gabriel sospira, guardandosi intorno. “Sì sono stato io, quello che hai visto è il futuro. La mamma...”
No” lo interrompo “non è vero, e tu non sei mio figlio! Lui ama sua madre, non creerebbe mai una cosa del genere!”
Vorrei prenderlo a pugni, questo non può essere il mio Gabriel, non può!
Io non ho creato niente!” urla a sua volta “è quello che accadrà tra qualche anno, tre per la precisione. La mamma...la mamma non ce la farà a sopportare il dolore per la tua perdita, e oppressa dalla disperazione si toglierà la vita, lasciando me e Sophia da soli!”
Lo fisso sconvolto. “No... non è vero, lei vivrà e lo farà proprio per voi!” ribatto convinto.
No papà” mi contraddice Gabriel con la voce rotta dal pianto “resisterà tre anni, proprio per noi, ma poi una mattina mentre io sono a scuola e Sophia è all'asilo, riempirà la vasca d'acqua, si immergerà e con un rasoio...”
Basta! Basta ti supplico, basta...” gemo disperato.
Una figura dietro Gabriel si avvicina a noi. È una figura femminile, una ragazza.
Affianca mio figlio e mi guarda, io mi asciugo gli occhi e quando incrocio il suo sguardo, resto di ghiaccio.
Sembra... Allison.
Ha i suoi capelli castani, mossi, e gli occhi nocciola. L'unica cosa che manca è quel piccolo neo sulla guancia destra che io amo tanto baciare...
Sorride mostrandomi le sue stesse fossette. Ma non è Allison, è...
Spalanco gli occhi dalla sorpresa e il mio cuore inizia a battere più forte. “Sophia?”
Corre verso di me e mi abbraccia stretto. “Sì papà sono io!” esclama, anche la voce è simile a quella della sua mamma, anche se un po' più alta.
L'allontano da me e la guardo, è stupenda, una ragazza davvero meravigliosa.
Non piangere papà.. non fare così..” mi dice, anche se è lei stessa a piangere per prima.
Bambina mia” le dico accarezzandole i capelli “dimostri vent'anni! Sei così bella...”
Lei mi asciuga le lacrime e mi accarezza il viso, poi asciuga le sue. “Beh sì, da neonata non posso parlarti, così Gabry ha fatto lo stesso giochino che fa con sé stesso, ed eccomi qui! Sarò così a diciannove anni!”
Guardo Gabriel. “E' come te?” gli chiedo.
Non proprio” mi dice “ma è speciale in ogni caso. Un po' meno del fratello maggiore.”
Stringo le mani della mia bella bambina e ricordo la terribile scena di poco prima.
Voi... voi dovete prendervi cura della mamma” inizio guardando le mani che stringo tra le mie “voi non dovete lasciare che succeda...”
Papà, tu devi prenderti cura della mamma” obietta Sophia stringendomi più forte le mani “quello che vuoi fare è una follia, morirai di sicuro e noi resteremo soli...” si ferma mentre le lacrime le rigano di nuovo il volto.
Sophia ha ragione” interviene mio figlio “tu non puoi farlo, non puoi sacrificarti così. Non servirà a nulla e lascerai tua moglie e i tuoi figli da soli. La mamma non sopporterà di averti perso e noi non basteremo a farla resistere. Tu non puoi affrontare Lucifero, non puoi...”
Sospiro abbassando lo sguardo. “Voi non capite bambini miei, io ho visto il futuro che ci aspetta se non lo faccio. Voi morirete se non intervengo, io devo cambiare il destino!”
Quello che hai visto” inizia serio “è ciò che succederà se ci separiamo, papà! Noi dobbiamo stare insieme, uniti!”
Ci saranno vostro nonno e vostro zio ad aiutarvi...”
Sophia scuote il capo. “No... non basterà. Zio Gabe sparirà dalla circolazione per il dolore, e nonno Sir non riuscirà a colmare il vuoto nel cuore della mamma.”
Senza contare che quando sapranno cosa vuoi fare” interviene Gabriel “prima ti picchieranno a sangue, poi ti rinchiuderanno da qualche parte.”
Non lo sapranno, non glielo dirò” sottolineo io convinto.
Gabriel sorride “E tu pensi di poter fregare due arcangeli smaliziati come quelli? Anzi, a dire il vero zio Gabe sa già tutto e ci metterà tre secondi ad avvertire il nonno”
Capiranno” insisto, pur sapendo che non è così “e si prenderanno cura di voi e di vostra madre. Io devo farlo ragazzi, devo. Sono vostro padre e devo proteggervi a costo della mia vita. Piuttosto che vedervi morire, mi uccido con le mie mani, capite?”
Tento di spiegare le mie ragioni, ma come possono accettare la morte consapevole del loro papà?
Non è giusto papà” mormora Sophia piangendo “Gabry è più grande, parla con te, giocate. Io sono nata un mese fa e già mi vuoi lasciare? Non è giusto... non è giusto!”
Mi si spezza il cuore. “Tesoro... non ho scelta. E ci saranno...”
No!” mi interrompe “non voglio che a crescermi siano lo zio e il nonno! Tu devi crescermi, ed essere geloso di me, tu devi spaventare tutti i ragazzi che mi corteggeranno, tu dovrai aspettarmi fino a tardi guardando in continuazione dalla finestra. Tu dovrai proibirmi di mettere la minigonna” fa una pausa e mi prende il viso tra le mani “tu dovrai chiamarmi la mia bambina anche quando avrò quarant'anni e tre figli. Tu sei il mio papà e devi restare con me...”
Vorrei tanto restare con loro, ma non posso. Moriranno se non intervengo in qualche modo, devo cambiare il corso degli eventi.
Non posso amore mio, mi dispiace ma non posso...”
Lascia il mio viso e si allontana, il suo viso è offuscato da un'immensa tristezza. Torna accanto al fratello e si appoggia a lui, posandogli la testa sul braccio.
Prendetevi cura di vostra madre, vi prego....”
Ma non mi rispondono, mi guardano tristi e pallidi e spariscono.


Apro gli occhi di scatto, mi ritrovo a fissare il soffitto di camera nostra.
Mi metto seduto e guardo accanto a me, ma Allison non c'è.
Un moto di terrore mi invade, colpa del sogno appena avuto.
Salto dal letto col cuore che batte forte, mi guardo attorno e sto per chiamarla a gran voce, quando vedo qualcosa affacciarsi sopra il bordo del letto.
Allison?” la chiamo, e la mia voce fa muovere l'ombra scura oltre il letto.
Cass...”
Corro dall'altra parte e la trovo seduta a terra, piange disperata stringendosi le gambe al petto.
Amore che hai? Che succede?” le chiedo inginocchiandomi accanto a lei.
Allison mi guarda e si getta tra le mia braccia, senza smettere di piangere.
La stringo forte e sospiro, aspettando che si calmi.


*****


Cos'ho?
Ti ho appena visto esplodere ucciso da Lucifero.. E non ti permetterò di lasciare questa casa per mesi e mesi pur di evitare che il sogno diventi realtà.
Questo è quello che vorrei dire a Cass.. che ora mi stringe tra le braccia, preoccupato e paziente, aspettando che io gli dica cosa mi fa singhiozzare così accoratamente.
Ma non posso dirgli quello che ho in mente di dire, perchè questo è il momento dei saluti e la consapevolezza mi sta schiacciando.
Mi stacco piano da lui e mi alzo senza smettere di piangere.
Mi dirigo verso il bagno.. E' lì che voglio andare, per stare da sola e riflettere.
Ma lui mi ferma afferrandomi delicatamente per un braccio e mi stringe forte baciandomi i capelli..
Non andare lì dentro.. ti prego.” mi sussurra..
Cos'è questo tono?
Mi è familiare ma non capisco come si ricollega a questo momento.
Mi aggrappo a lui delicatamente, ma con tutta la forza che ho e singhiozzo stretta a lui respirando il suo odore.
Profuma di sicurezza, e dubbio.. Di passione e delicato affetto.. Profuma di contraddizione.
Le contraddizioni che fanno parte di lui, così come di me e che ci rendono capaci di essere perfettamente in sintonia tra di noi..
E' una definizione stupida, lo so!
Ma non trovo termini migliori per spiegarla.
Sei.. sei esploso, sotto i miei occhi.. Ucciso da Lucifero nel corpo di Sam..” gli dico singhiozzando.
Non so se ha capito qualcosa. Piangere disperatamente e nello stesso tempo parlare, non è una combinazione vincente..
Ma lui sembra avermi capito, visto che mi stringe ancora di più..
Sento il mio cuore rimbombarmi nelle orecchie.. Sembra quasi che l'eco di ogni suo battito sia lì a ricordarmi il sogno appena vissuto..
E ogni battito mi rende più fragile.. e ogni minuto in cui lui non parla, incapace di negare l'evidenza di ciò che accadrà, mi fa sentire sul punto di morire..
E' notte fonda, e i nostri bimbi dormono..
Vorrei urlare ma non voglio svegliarli e spaventarli..
Vorrei volare fuori da questa casa, al fresco di un'aria che non sembra soffocarmi, ma – come ogni volta che sono sopraffatta dalle mie emozioni – i miei poteri non collaborano.
E rimango inchiodata qui, in una stanza le cui pareti sembrano avanzare inesorabilmente verso di me, fino a schiacciarmi, stretta all'uomo che amo più di me stessa, cercando di trovare la forza di dirgli addio..
Come posso farlo?
Va tutto bene amore mio..” mi sussurra lui.
No.. Niente va bene.
Mi allontano da lui e scuoto il capo energicamente.. Le lacrime che cadono dai miei occhi si spargono su tutto il mio viso, cadono veloci fino a toccare il pavimento e danno vita a singhiozzi che mi scuotono facendo uscire dalla mia bocca, urli soffocati e pieni di rabbia e amarezza.
Sei esploso, davanti ai miei occhi.. Esploso.. Capisci?” chiedo nervosa a denti stretti “Smettila di dirmi che va tutto bene. Questo è il momento che precede l'addio e tu lo sai.”
Lui sospira con gli occhi gonfi di lacrime e avanza piano verso di me allungando le mani per accarezzarmi..
Indietreggio e mi stringo i capelli tra le mani reprimendo la voglia di urlare..
Lui mi lascia calmare..
Capisce che ho bisogno di metabolizzare la cosa a modo mio, nonostante sia un dolore che fa male ad entrambi allo stesso modo..
Quando mi calmo, lo trovo seduto al centro del letto.. La luce della luna, unica luce a squarciare il buio, lo illumina dandomi quasi la sensazione che la sua pelle sia di porcellana..
Il suo mento trema, i suoi occhi faticano a tenere a bada le lacrime e le sue mani stringono forte i pugni.
Mi poggio allo stipite della porta, chiusa dentro la sua maglietta. Le maniche larghe mi arrivano quasi al gomito.
Mi lascia le gambe scoperte, da poco più sotto della vita e tutto quello che voglio adesso, è sentire le sue calde mani accarezzarmi gentilmente.
Raggiungo lentamente il letto e gattono fino a lui.
Incastro” perfettamente il mio corpo al suo lasciando che le mie gambe lo avvolgano delicatamente.
Lo bacio, con amore e dolcezza e prendo le sue mani tra le mie facendogliele aprire..
Tornano velocemente del loro colore naturale, non più irrigidite dalla rabbia dei pugni stretti, e le guido verso il mio corpo. Sul viso, per primo.
Accarezzami Cass..” gli sussurro “Voglio sentire le tue mani su di me, per un'ultima volta..” aggiungo a pochi centimetri dalla sua bocca.
Lui mi osserva per qualche secondo, poi chiude gli occhi, come me, e le sue mani esplorano il mio corpo, quasi come se fosse la prima volta.
Le sue dita disegnano il mio profilo, soffermandosi per qualche secondo sulla bocca..
Le bacio e le sento scendere fino al collo.. Lentamente arrivano ai seni, sfiorandoli da sopra la maglietta.
Prosegue passando alle spalle.. e percorre da lì, giù per le braccia fino ad arrivare alle mani.. Le allinea alle sue e poi le lascia ricadere dolcemente sul letto.
Poggia la fronte sulla mia, e apre gli occhi.
Anche i miei sono aperti..
Ci guardiamo intensamente, mentre le sue mani passano in rassegna, lente e calde, prima i miei fianchi e poi le mie gambe..
Risale dalle caviglie alle ginocchia, e si ferma per un attimo..
Il suo respiro è accelerato, così come il mio.. reso affannoso dall'eccitazione di quelle carezze, che non sono meno bollenti di una vera e propria notte di sesso..
Mi bacia accarezzandomi la bocca con la sua, lasciando che le nostre lingue si incontrino per questi ultimi profondi baci.
E mentre il suo sapore si confonde col mio, le sue mani risalgono lente su per le mie cosce, di lato, sotto, sopra.. e poi verso l'interno, decise e tremanti.
Mi tocca con sicurezza, esperto e consapevole di ogni angolo di pelle che stringe tra le dita..
La mia pelle.
Quella che ha baciato e accarezzato con passione e voracità tante volte..
I respiri si fanno più veloci e più caldi e poi tutto si ferma per un lungo secondo..
Un secondo quasi di.. estasi..
Si può raggiungere il piacere solo accarezzandosi?
Mi guarda negli occhi, con le sue iridi blu velate di tristezza, ed io non so fare altro, che accarezzargli la bocca con la punta delle dita, in silenzio..
Quella bocca che amo, e che amo sentire su di me.
Faccio un grosso respiro e lo bacio di nuovo dolcemente.. “Non sono pronta a dirti addio..” gli sussurro con la voce rotta dal pianto.
Mi allontano e mi siedo ai piedi del letto, lasciando che i singhiozzi prendano di nuovo possesso di me.




*****


La sento singhiozzare e non so che fare.
Nascondo il viso tra le mani e penso che siamo una coppia strana.
Passiamo dalla passione alla disperazione in pochi istanti.
Pochi istanti fa l'ho amata in modo.... diverso, delicato.
L'ho sentita palpitare sotto le mie mani, ho letto il piacere sul suo viso mentre il suo corpo rabbrividiva stretto al mio.
E ora è lì a piangere disperata.
Mi ha visto morire, ucciso da Lucifero.
E so che sarà così, perché io non posso niente contro di lui.
Ma almeno cambierò il destino, interverrò modificando il corso degli eventi, e i miei figli vivranno.
Raggiungo Allison ai piedi del letto e l'abbraccio, stringendola forte.
Si appoggia a me e piange, i singhiozzi la scuotono violentemente.
Ally... amore mio... non fare così...” dico, sapendo di dire una sciocchezza.
Se fossi al suo posto io... sarei già impazzito di dolore.
Ma devo consolarla, farle capire che è inevitabile, assicurarmi che non succederà mai e poi mai quella cosa orribile che ho visto nel mio sogno.
Non è giusto” mormora contro il mio petto “non può finire così... non abbiamo lottato e sofferto tanto per arrivare a questo!”
Sospiro e le bacio la fronte, è meravigliosa anche nella penombra della nostra camera.
Non... non mi piace l'idea di...”
Non lo dire!” mi interrompe lei posandomi una mano sulle labbra “non lo dire...”
Bacio quelle dita che mi appartengono, come ogni parte del suo corpo, e chiudo gli occhi per un attimo.
Allison... se non lo faccio, i nostri figli...” mi fermo.
Non ho il coraggio di dire cosa succederebbe se non lo facessi, se non mi mettessi in mezzo.
Lei mi guarda, gli occhi pieni di lacrime. “Moriranno... lo so...” mormora soffocando un singhiozzo, lasciandomi di stucco.
Come... come lo sai?” le chiedo.
Allison scuote il capo asciugandosi gli occhi. “Ricordi quello strano viaggio nel futuro? Beh... l'ho visto lì. E suppongo l'abbia visto anche tu..”
Resto in silenzio per un lungo momento, accarezzandole piano la schiena.
Allora saprai che è inevitabile” dico.
Lei alza gli occhi e mi guarda disperata. “Ma perché? Perché questo a noi? Io non posso lasciarti morire... ne morirei!”
Queste parole mi raggelano il sangue.
Le prendo il viso tra le mani e la guardo severo. “Allison... devi fare un giuramento” inizio serio “qui, adesso. E ti supplico di non infrangerlo.”
Ally mi fissa per un po', poi annuisce.
Giurami... giurami sul nostro amore, su tutto quello che abbiamo passato insieme... sui nostri figli... che tu non... farai mai qualche sciocchezza. Anche se ti sentirai triste e sola, anche se ti sembrerà di non potercela fare, tu resisterai...”
Perchè vuoi che giuri questo?” mi domanda allarmata.
Sospiro e poso la fronte sulla sua. “Giuralo ti prego...”
Te lo giuro” mormora tra le lacrime.
Ripetimelo” insisto.
Cass, che significa?”
Amore... giuralo di nuovo.”
Allison sospira e deglutisce. “Te lo giuro, non... farò.. sciocchezze. Non mi suiciderò.”
Questa parola fa sgorgare alcune lacrime dai miei occhi, senza che io possa fermarle.
Ho sognato i nostri figli, sai? Tutti e due...”
Lei spalanca gli occhi. “Anche Sophia?”
Annuisco. “Si, anche lei. Sarà.. identica a te, anche nel carattere. Sarà bellissima, ma avrà bisogno della sua mamma.. e anche Gabriel...”
Annuisce piano e mi bacia sulle labbra. “Cosa hai visto nel tuo sogno?” mi chiede.
Ha intuito il problema.
Una cosa orribile” confesso “non voglio pensarci...”
Mi prende il viso tra le mani. “Cass, dimmelo.”
Le accarezzo le guance e la bacio. “Nel mio sogno...ti ho trovata morta, nella vasca da bagno.... ti eri tagliata le vene.. era orribile...giurami che non accadrà, ti scongiuro Ally, non farlo di nuovo...”
Mi abbraccia forte e piangiamo per un po', poi si allontana e mi bacia le labbra e gli occhi.
Te lo giuro, non lo farò, sarò forte... per i nostri bambini, la cosa più bella che potessi regalarmi. Sono nati da noi, dal nostro amore, dalla nostra passione. Vivrò per loro...”
E' un addio.
Un addio definitivo questa volta, nessuno mi riporterà indietro.
Lascerò l'unica donna che io abbia mai amato, lascerò i miei figli, i miei amici.
I miei amici.
Gabriel si metterà in mezzo, mi impedirà di intervenire.
Devo risolvere il problema, io devo intromettermi nel destino o i miei figli moriranno.
Sospiro e mi avvicino di più, prendendole il viso tra le mani.
La bacio con passione, assaporandola.
Ci stendiamo e la tiro su di me, abbracciandola.
Adoro il suo corpo morbido e caldo sul mio, e voglio imprimermi nella memoria questa sensazione.
Non voglio fare sesso, non farei per niente una bella figura.
Voglio tenerla così, sopra di me, col suo capo poggiato sul mio petto e il profumo dei suoi capelli che mi avvolge.
Ti amo da impazzire Castiel, ti ho sempre amato, forse da quando sei venuto a prendermi all'inferno...”
Le bacio i capelli. “Io da prima, e continuerò ad amarti per l'eternità...” le rispondo, sopraffatto dall'angoscia.
Scoppia di nuovo in lacrime, affondando il viso sul mio petto.
Anche io, per l'eternità.”
Nessuno dei due dormirà più questa notte, resteremo abbracciati così fino a domani, sapendo che presto ci lasceremo.
Non vorrei mai lasciarla, ma devo.
L'ho amata disperatamente, più di come avrebbe fatto un umano.
E continuerò a farlo, ovunque andrò.


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Capitolo 62
*** The last goodbye ***


The last goodbye


Non riesco a guardarla negli occhi, perchè vedrei il dolore e la paura che Allison prova in questo momento.
Sto per lasciarla.
Erano le due di notte quando il mio telefono ha iniziato a squillare.
Non dormivo, come ormai accade da diverse notti, allora mi sono subito alzato e ho risposto.
Era Dean.
Sam ha detto di sì a Lucifero e come sospettavamo tutti, angeli in carica e non, il ragazzo non ce l'ha fatta a prendere il controllo sul Diavolo.
Dean non sa che fare e vuole che io lo raggiunga perchè oltre al vecchio Bobby, non ha nessuno su cui contare.
E io ho detto di sì.
Allison è scoppiata a piangere, capendo cosa voleva dire quel mio “ok, sarò lì quanto prima”.
Mi ha abbracciato forte, singhiozzando a lungo.
Lei sa che è inevitabile, lo sa davvero, ma com'è ovvio, non riesce a non soffrire.
E anche io.
Non vorrei mai lasciarla, né lasciare i nostri figli.
Ma non posso fare altrimenti, se non mi intrometto in questa follia, la mia famiglia sarà sterminata in un modo o nell'altro.
Dunque sto per partire, ma prima devo fare una cosa importante.
Devo imprigionare i miei fratelli, Gabriel e Sirahel, perchè so per certo che junior li ha avvisati e non voglio che mi seguano.
Lucifero non deve nemmeno vederli.
Loro si prenderanno cura della mia famiglia.
Allora siamo qui da ore, in questo buio magazzino in periferia, pronti a catturarli e bloccarli.
Sì, è una trappola e so per certo che ci cadranno entrambi.
Avevano con noi dei sacchetti di protezione con i quali ci rendevamo invisibili agli angeli, ma ora li abbiamo bruciati e siamo in attesa di vederli comparire.
Sospiro e prendo la mano della mia prima e unica donna, la compagna che avevo scelto per questa mia vita mortale.
La bacio, ne seguo i contorni con le dita, mentre lei piange piano lasciandosi accarezzare.
Ti ho mai detto che hai una pelle vellutata?” le dico con un sorriso.
Credo di si” risponde con un sorriso triste “ma è bello sentirselo ripetere...”
Annuisco e mi avvicino al suo viso per darle un bacio sulle labbra.
Improvvisamente si alza un vento intorno a noi.
Eccoli” mi annuncia Ally stringendomi la mano.
Oh ecco il fratellino suicida e la sua mogliettina” esclama Gabriel apparendoci davanti.
Il suo sguardo mi spaventa, era da tempo che non lo vedevo così furioso.
Accanto a lui appare Sirahel, pallido come mai prima.
Cass, ti ha dato di volta il cervello?” mi domanda Sir in tono aspro.
Credo sia arrivato il momento di smetterla di tenergli il muso.
Non sono mai stato così lucido come adesso” affermo.
Gabe fa un mezzo sorriso quasi maligno. “Oh sì, lucidissimo! Vai a dare man forte a quei due coglioni che credevano di fottere Lucy! Ma lo sai che ti polverizzerà in tre millisecondi?”
Sì lo so, non ritornerò a casa. Ne siamo consapevoli” dico guardando Allison accanto a me “ e l'abbiamo accettato. Accettatelo anche voi.”
Sir fa un passo avanti, ma resta comunque dove deve stare.
Tu sei ancora arrabbiato con me e hai ragione ad esserlo, ma ti assicuro che non ti lascerò morire come un idiota lasciando tua moglie e i tuoi figli da soli!” mi urla.
Già, lo stesso vale per me” interviene Gabe serio “prendilo come un ordine. Tu te ne resti a casuccia, sotto le coperte con la tua donna e i tuoi figli, mentre noi pennuti andiamo a controllare che cazzo hanno fatto quei due imbecilli!”
No, non credo...” mormoro infilando una mano nella tasca della mia giacca.
Ne estraggo un accendino, faccio partire una scintilla e la fiammella si alza alta.
I due arcangeli, forse troppo furibondi, non capiscono subito cosa sta per accadere.
E quando lo fanno, è tardi.
Butto l'accendino a terra e intorno a loro si accende subito un cerchio di fuoco con alte fiamme.
Mi guardano allibiti.
Che diavolo significa?” mi domanda Gabe indicando le fiamme che a momenti lo sfiorano.
Sir invece guarda sua figlia a bocca aperta.
Voi non andate da nessuna parte, e sicuramente non mi impedirete di andare. È scritto così fratelli, io devo farlo.”
Cass” ringhia Gabriel “ti conviene spegnere queste fiamme, subito. Perchè se mi costringi a trovare un modo per farlo da solo, io ti ammazzo con le mie mani!”
Scuoto il capo e prendo per mano Allison. “No Gabriel, non posso. Morireste entrambi, e non posso permetterlo. Tu lo sai cosa succederà se non lo faccio vero? I miei figli moriranno e preferisco di gran lunga morire io piuttosto che vivere senza di loro.”
Ma non dire cazzate, non lo permetteremmo mai!” insiste Gabe.
Allison” inizia Sir guardandola “non permetterglielo, fallo ragionare oppure immobilizzalo. Tu puoi. Spegni queste dannate fiamme e facci uscire...”
Allison lo fissa e scuote il capo decisa. “No, non lo farò.”
Entrambi la guardano increduli, Gabe fa addirittura una risatina.
Bambolina... se lasci che il tuo ragazzo vada al rendez-vous col Diavolo, non lo rivedrai mai più. Quindi smettila di assecondare quel pazzoide accanto a te e fai qualcosa!” le urla.
Non posso.. gliel'ho promesso...” mormora tra le lacrime.
Sir si avvicina pericolosamente alle fiamme, che si alzano minacciose.
Allison, per la miseria, liberaci! Castiel morirà, lo capisci? E non potremo riportarlo indietro, non abbiamo accesso né in Paradiso né all'inferno! Non potremo più riaverlo, capisci?” cerca di convincerla suo padre.
Ma Ally è irremovibile, scuote il capo e abbassa lo sguardo, mentre altre lacrime cadono ai suoi piedi.
Cass, te lo dico per l'ultima volta” tuona Gabriel con una voce che non sembra più nemmeno la sua “non farlo, non lasciarci qui o ti giuro che...”
Gabriel, sto per morire!” lo interrompo esasperato “abbi almeno la gentilezza di non minacciarmi di morte... è l'ultima volta che ti vedo...non farlo...”
Gabriel inizia a piangere, lasciandomi di stucco.
Tu piccolo idiota patentato, non hai idea di quello che ci stai facendo! E la tua complice se ne pentirà amaramente, perchè nessuno di noi due può più schioccare le dita e resuscitarti, hai capito? Hai buttato alle ortiche tutta la tua esistenza per vivere come un umano, ti sei tagliato le ali a mani nude... per cosa? Per farti ammazzare da Lucifero e abbandonarci tutti? Sei un bastardo, non sei un eroe sai? Sei solo un coglione che morirà per niente!” mi sputa addosso la sua frustrazione, ma io capisco che è il dolore a farlo parlare.
Merda.
Ho fatto piangere Gabriel.
Allison scoppia in singhiozzi e si copre la bocca con la mano.
Lo so” ammetto guardando mio fratello Gabriel “non sono un eroe né tanto meno ho speranze di... sconfiggere Lucifero. Ma spezzerò la catena degli eventi e i miei figli vivranno. Abbiatene cura, vi prego.”
I due nel cerchio restano muti, si scambiano un'occhiata spaesata e poi ci guardano.
Per la prima volta in tutti i miei quattromila anni, li vedo impauriti.
Addio fratelli, vi ho amato sempre, anche quando non eravate con me.”
Stringo più forte la mano di Allison e ci voltiamo per andarcene da qui.
Ehi ehi, porca troia Cass, ok sei forte sei furbo, ora basta così. Liberaci e parliamone. Mandiamo qualche nostro clone da Lucy e lo freghiamo, mentre noi ce ne stiamo a casa a guardare la Tv!” mi propone Gabe, tentando ancora una volta di farmi cambiare idea.
Allison, io so cosa vuol dire perdere la persona che si ama e sentirsi in colpa, non lo fare figlia mia... fermalo...” dice Sirahel, sperando di smuovere Allison dalla sua posizione.
Ma nessuno di noi due si volta, né risponde.
Siamo decisi ad andare avanti, e lo faremo.
Lasciamo i due arcangeli che sbraitano contro di noi ed usciamo dal magazzino.
Ora andiamo a casa, voglio salutare i miei figli un'ultima volta.
Un ultimo, disperato addio.

*****

Siamo tornati dai “saluti” a Sirahel e Gabriel.
Mio cognato era furioso oltre che disperato.. e mio padre.. Beh, lui ha cercato di farmi cambiare idea, e ora sicuramente crede che non me ne importi niente se mio marito muore.
Entrambi lo credono probabilmente.
Ma non è così..
Cass si avvia verso la morte ed io morirò con lui.. Vivrò fisicamente, ma dentro sarò morta.
Rimarrà l'eco della mia anima a farmi compagnia, e quell'eco sosterrà e crescerà i miei figli fin quando sarà necessario.
Perchè sono i miei figli e li amo, e perchè l'ho promesso a Castiel.
Sospiro e apro un cassetto cercando dentro una tuta.
Voglio cambiarmi. Liberarmi da questi indumenti che mi soffocano e chiudermi nel caldo abbraccio di una cosa comoda.
Credo che metterò la tuta di Cass.. che mi va un po' grande e ha il suo profumo.
Oh no!
Come farò quando il suo profumo svanirà? Come farò quando non lo sentirò più nell'aria intorno.
Afferro una foto dentro il cassetto e sospiro ricominciando a piangere.
Una volta ho letto su un giornale una statistica..
Statistica secondo la quale, davanti alla domanda “Ti piacerebbe conoscere il giorno della tua morte?” l'80%, non vuole saperla.
Il restante 20% ha detto di si, sostenendo che sarebbe conveniente saperlo prima, per cercare di evitarla, o per fare tutto quello che si vuole fare prima di passare a miglior vita.
Io mi sento... una via di mezzo.
Si perchè.. mi sento particolarmente vicina a quell'ottanta per cento che non vuole saperla, ma la conosco comunque.
E' il 20 maggio 2010.
E oggi, io morirò dicendo addio a mio marito.
Mi passo una mano sul viso e decido di provare ad essere forte.
L'avevo già deciso ma ho comunque pianto come una fontana.. ora devo provarci per davvero.
Mi schiarisco la voce e allungo la mano indietro per far scendere la zip della canotta che indosso..
Ma non ci arrivo stranamente.
Nemmeno le mie braccia hanno voglia di fare nulla.
Castiel arriva in quel momento.
Era andato a salutare i nostri figli e ha gli occhi gonfi di lacrime.
Mi guarda poggiato allo stipite della porta e quando cerco di sorridergli, fa spallucce e si avvicina a me.
Si mette dietro, allineando il suo corpo al mio e mi poggia le mani sui fianchi, baciandomi i capelli.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare per un attimo contro il suo corpo, poi li riapro e fisso i nostri riflessi nello specchio davanti a me.
Mi aiuti a far scendere la zip della canotta?” gli chiedo.
Lui annuisce silenzioso e con delicatezza mi sposta i capelli tutti su un lato, lasciando che le punte mi accarezzino la parte di collo su cui si posano.
Afferra il gancetto della zip e lo fa scendere lentamente, poi la solleva dalla vita e la sfila via.
Rabbrividisco. La tensione mi colpisce in pieno e vorrei piangere di nuovo.
E la su bocca che dolcemente si poggia sulla mia schiena nuda, non mi aiuta a trattenere le lacrime.
Mi piego per riflesso un po' in avanti, per sentire la morbidezza delle sue labbra ancora di più, e poi lascio che mi sollevi le mani intrecciandole alle sue, per stringermi in un abbraccio.
Mi mancherà la tua pelle profumata e morbida.. Mi mancherà tantissimo.” mi sussurra.
Annuisco appena e poi...
Poi mi sento come incapace di respirare. Lascio le sue mani, tanto bruscamente da spaventarlo e afferro la foto, senza un motivo preciso, tremando e boccheggiando, come alla ricerca di ossigeno.
Piano mi accascio fino a toccare il pavimento, mentre Cass mi stringe cercando di farmi calmare.
Una crisi di panico.
Ecco cosa sto avendo in questo momento.
Lascio cadere la foto e mi aggrappo alle sue braccia che mi avvolgono, e quando riprendo il controllo del mio respiro, si leva in aria il singhiozzo più forte e sentito che sia mai uscito dalla mia bocca..
Non posso farcela se tu muori.. No.” dico “Che ne sarà del nostro futuro, dei nostri progetti? Che ne sarà del nostro viaggio in Italia? Del nostro mangiare la pizza nascosti sotto una gondola a Venezia? Perchè sta capitando a noi? Non abbiamo già sofferto troppo, rinunciato a troppo? Tutto quello che volevamo era stare insieme ed amarci.. Crescere i nostri figli.. Perchè non ci è permesso avere un lieto fine?” singhiozzo.
Lui sospira e mi fa alzare piano.
Mi tiene stretta a sé e mi porta nella camera di Gabriel e poi in quella di Sophia.
Sono questi i nostri lieto fine amore mio.. Due splendide creature che sono nate dal nostro amore...” mi dice.
Faccio dei grossi respiri mentre fisso la culletta di Sophia e cerco di calmarmi.
Mi dispiace che finisca così, ma lo faccio perchè vi amo troppo.. e non sopporterei di vedervi morire.” dice ancora.
Faccio un grosso respiro, ancora scossa dai singhiozzi e quando riprendo il controllo delle mie emozioni, lo abbraccio forte poggiando il viso sul suo petto.
Lui mi accarezza il viso e poi mi prende per mano e dolcemente mi riporta nella nostra camera.
Mi siedo sul letto e attendo.
Non so nemmeno cosa sto aspettando..
Lui invece afferra la foto che ho lasciato cadere per terra, e la mia canotta che lui ha lasciato cadere per terra, e sorride guardando l'immagine.
E' una foto bellissima.. Tu sei bellissima.” mi dice raggiungendo e sedendosi accanto a me.
L'ho fatta per te quando ero con Stefany alla SPA.” gli spiego “Ma poi ho scordato di fartela vedere.”
Per me?” chiede lui piegandosi un po' in avanti per guardarmi meglio.
Annuisco e mi sposto i capelli indietro. “Si.. ma se non la vuoi non devi prenderla per forza.”
Lui sorride appena e si alza.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia, poi si inginocchia facendosi largo tra le mie gambe e mi bacia l'addome.
Scherzi? Ovvio che la voglio.. E sarò gelosissimo di chiunque la guarderà.” mi dice.
Sorrido e gli accarezzo il viso disegnandone i contorni.
Poi gli prendo la foto e la poggio sul letto. Mi tolgo la fede e tolgo la sua, poi gli do la mia.
E anche se perplesso, lui mi asseconda.
Io, Allison Morgan, prendo te, Castiel come mio legittimo sposo. E prometto di amarti ed onorarti sempre. In ricchezza e in povertà, in salute e in malattia. Finchè morte non ci separi..” pronuncio con voce tremante.
Poi gli rimetto la fede.
Lui attende qualche secondo, guardandomi negli occhi e poi prende la mia mano sinistra.
Io, Castiel, prendo te, Allison come mia legittima sposa. E prometto di amarti ed onorarti sempre. In ricchezza e in povertà, in saluta e in malattia. Finchè morte non ci separi.” dice.
Poi mi rimette la fede.
Mi mordicchio il labbro, per trattenere le lacrime, e poi lo bacio stringendogli quel dolce viso tra le mani.
Io ti amo tanto.. E ti amerò per il resto dei miei giorni.. Non importa dove sarai, perchè io ti porterò sempre dentro di me.” gli sussurro a fior di labbra.
Lui mi bacia di nuovo e poi bacia le mie mani. Il dorso e il palmo.
Sei tutto per me. Sei stata la luce nei momenti bui. Sei stata la mia ispirazione e la mia forza.. Con te ho capito che il paradiso è ovunque, purchè si stia con le persone che si amano. E ovunque andrò, io ti amerò disperatamente e immensamente.” mi sussurra.
Rimaniamo così, divisi dallo spazio di un unico respiro e poi guarda l'orologio.
Devo andare adesso.” mi dice.
Scoppio a piangere e mi inginocchio a mia volta per stringerlo forte.. “Lo so.”
Si allontana poco da me e mi bacia. E poi ancora e ancora, lasciando che le lacrime righino il suo viso e si confondano con le mie.
Poi si alza, afferra la foto ed esce dalla stanza senza voltarsi, spaventato forse, dalla tentazione di rimanere.
Ed io...
Io rimango lì, seduta sul freddo pavimento di una camera vuota.
Col cuore stanco, e l'eco di un'anima morta.



Vi piace questa storia? Allora adorerete l'altra.. Sempre in collaborazione brokendream e Robigna88 vi offrono una storia avvincente ambientata in un futuro post apocalittico. I protagonisti? Sempre i mitici Castiel ed Allison.. Leggete e commentate in tanti se vi va: A Dark love.

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Capitolo 63
*** Swan song ***


Swan song



Something beautiful is happening inside for me
Something sensual, its full of fire and mystery
I feel hypnotized, I feel paralized
I have found heaven
Theres a thousand reasons
Why I shouldn't spend my time with you
For every reason not to be here I can think of two
Keep me hanging on
Feeling nothings wrong
Inside your heaven


E' andato.
Il mio amore è partito per andare a difendere la nostra famiglia ed io sono sola ad ascoltare un pezzo della nostra canzone.
Il pezzo che maggiormente mi ricorda di noi.
Il mio pensiero vola a qualche anno fa. Al momento esatto in cui lui è entrato nella mia vita.
All'inizio sono stata stupida e l'ho respinto.
Ma poi ho iniziato ad amarlo e da allora io non... non ho potuto più fare a meno di lui.
Che stupida!
Non posso fare a meno di colpevolizzarmi.
Non per averlo lasciato partire per questa ultima missione suicida.
Cioè si, anche per quello.. ma il mio senso di colpa risale a quegli anni fa..
Sapevo che stare con me sarebbe stato un problema per lui.. Eppure sono stata così egoista da non voler rinunciare a lui.
Se l'avessi fatto adesso forse lui sarebbe ancora un angelo in piena regola con molte più possibilità di difesa e sopravvivenza.
Invece ora si ritroverà davanti al più malvagio dei suoi fratelli – che si è comodamente preso un posto in prima fila dentro il corpo del suo unico e potente tramite – e sarà solo un uomo con tanta voglia di difendere la sua famiglia.
Con zero possibilità di difesa e sopravvivenza.
Un piccolo grande uomo..
Il mio piccolo grande uomo.
Perchè è toccato a lui proteggere la nostra famiglia? Perchè io devo starmene seduta qui ad aspettare di sentire la sua aura spegnersi?
Si!
Perchè io lo sento.
Anche in questo momento, anche se a chilometri di distanza, sento che mi pensa.
Che pensa a me e ai nostri figli e che ha paura.

Il mio amore è spaventato, ma è coraggioso.
Lui è un eroe.. Il mio eroe.
Sospirò e spengo la radio.
Poi mi alzo e raggiungo la cameretta di Sophia.
Gabriel è seduto lì su un tappeto e, a modo suo la tiene d'occhio.
Gioca con delle macchinine, ma il suo viso è basso e i suoi occhi piangono.
Prima mentre lo tenevo in braccio ha tremato forte e poi come in un impeto di rabbia ha urlato chiamando suo padre.
Non ha ancora il pieno controllo delle sue capacità, altrimenti sono del tutto certa che si sarebbe trasportato fino a lui.
Ma non è ancora capace di farlo, o forse non è capace di impedire alle sue emozioni di bloccarlo.
E ringrazio il cielo per questo.
Il cielo...
Dannato cielo!
Mi passo una mano sul viso e mi avvicino alla culletta..
Sophia è sveglia e si guarda intorno curiosa. Poi mi vede e mi sorride.
Lei somiglia tantissimo a me.
Ha i miei occhi, i miei capelli e a volte nel suo piccolo e dolce visino mi sembra di vedere persino le mie espressioni.
Gabriel invece è la fotocopia di Castiel. Ed io...
Come farò a guardarlo senza sentirmi morire dentro ogni volta?
Prendo la piccola e mi siedo sul tappeto con lei in braccio e Gabriel davanti.
Hey Gabe, cosa stai facendo?” chiedo.
Lui non risponde e non mi guarda.
Semplicemente si alza e mi raggiunge. Bacia la testolina di Sophia e poi mi abbraccia forte avvolgendomi con le sue morbide braccia.
Mamma.. fai qualcosa ti prego.”
Le sue parole arrivano chiare.
Mi invadono la mente e prima che possa chiedermi cos'è, mi ricordo che non è la prima volta che accade.
Il mio piccolo mi ha appena parlato mentalmente.
Mi ha appena chiesto di fare qualcosa.
Chiudo gli occhi e lascio che alcune lacrime cadano leggere, poi annuisco e stringendo più forte entrambi i miei figli, volo fino a casa di Stefany.
Lei è in cucina col telefono in mano..
Sobbalza quando ci vede e mi viene incontro con aria preoccupata e anche un po' arrabbiata.

Tuo padre ha detto che tu e Castiel avete imprigionato lui e Gabriel in un cerchio di olio sacro.. Mi ha chiesto di andare a spegnere le fiamme per liberarli prima che Cass..”
Non farlo!” le dico interrompendola “Tieni Sophia e Gabriel. Io devo fare una cosa.”
Cosa vuoi fare?” mi chiede prendendo la piccola.”
Faccio scendere Gabriel e gli bacio la punta del naso. “Vado ad aiutare papà.. ma se non torno, ricordati che ti amo tanto, e amo tanto Sophia e prenditi cura di lei ok?”
Gabriel trattiene un pianto accorato, o meglio ci prova. I singhiozzi però lo scuotono comunque.
Annuisce e mi da un bacio, poi prende la mano di Stefany che scuote il capo a metà tra la disapprovazione e la rassegnazione.
Anche i suoi occhi sono bagnati di lacrime.
Faccio un grosso respiro cercando di non scoppiare a piangere e prendo la mia piccola Sophia tra le braccia..
La bacio e la cullo un po' accarezzandole i capelli. “Ti voglio tanto bene.” le sussurro.

Le bacio la guancia e la ridò a Stefany.
Grazie,” dico “ti prego, prendetevi cura dei miei figli. Insegnate loro la differenza tra bene e male, tra giusto e sbagliato. Stringeteli forte a voi quando avranno paura e ricordate loro ogni giorno, che la loro mamma e il loro papà li amavano e li ameranno sempre.”
Stefany annuisce tra le lacrime, ma non prova nemmeno a fermarmi.
Lei sa cosa significa amare fino al punto in cui io amo Cass.
Mi sorride appena ed io esco fuori da quella casa.
Chiudo gli occhi pensando a Cass, e quando li riapro..
Beh, sono dove devo stare!
Dove c'è mio marito.




*****


Ecco, ci siamo.
Ho appena finito di preparare una bottiglia molotov contenente tanto olio sacro.
Per farne cosa?
Beh ovvio, buttarla addosso all'Arcangelo Michael, per cos'altro?
Sono pazzo, completamente.
Lì vedo poco più in là, Michael, Dean e... Sam, che in realtà non è più Sam ma è Lucifero.
Faccio diversi respiri profondi, allontanando da me il proposito egoistico ma legittimo di lasciarli al loro destino e tornare a casa mia, dalla mia famiglia.
Allison...
Che starà facendo? Credo stia piangendo, magari stringendo i nostri figli.
Tiro fuori dalla tasca la sua foto e la guardo sentendomi morire.
È così bella.
E la sto lasciando da sola.
Prendo anche le foto dei bambini, Gabriel mi somiglia sempre di più mentre Sophia, anche se ha solo tre mesi, è chiaramente uguale alla mamma.
Senza contare che io ricordo perfettamente com'era Allison a tre mesi.
Come vorrei poter tornare da loro, ma non posso.
Ricaccio indietro le lacrime e metto le foto al loro posto, sul mio cuore.
Bobby è con me, ci scambiamo un'occhiata complice e decidiamo di uscire allo scoperto.
Ci avviciniamo ai tre e quando siamo abbastanza vicini, mi viene in mente un'idea davvero geniale.
Ehi!” esclamo stringendo la bottiglia incendiaria, Michael si gira verso di me “buco di culo!”
Lancio la bottiglia addosso al mio fratello maggiore, che prende fuoco e sparisce in un bagliore di fiamme.
Dean mi guarda perplesso. “Buco di culo?” mi domanda.
Io faccio spallucce, pensando che Allison si sarebbe messa a ridere se fosse stata presente.
Michael tornerà, e sarà molto incazzato. Ora hai i tuoi cinque minuti con... Sam, utilizzali bene...” gli dico guardandolo.
Castiel” tuona Lucifero per bocca di Sam “hai appena lanciato una molotov a mio fratello?” mi domanda minaccioso.
Io lo guardo atterrito e, d'istinto, rispondo di no.
Sono un idiota anche in punto di morte.
Sì perchè sto per morire, è questione di secondi.
Nessuno combatte con mio fratello” sottolinea il principe del Male, facendomi chiudere gli occhi “tranne me!”
Sì, siamo decisamente alla fine.
Addio Allison, ti ho amata di un amore incontrollabile che probabilmente mi ha portato qui.
Ma lo rifarei centinaia di volte, per te e per le creature che mi hai donato.
Addio miei amori...
Stringo gli occhi aspettando di morire, quando sento chiamarmi.
Cass!”
Oh no.
Apro gli occhi e la vedo, è Allison!
Che diavolo ci fa qui? Le avevo detto di restarne fuori, me l'aveva promesso!
La guardo con disapprovazione e apro la bocca per dirle di andare via.
Ma sento uno schiocco di dita...
E tutto si spegne.


*****

No!” urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Ma non basta a fermare Lucifero pochi secondi prima che schiocchi quelle sue malefiche dita portandomi via una delle mie tre ragioni di vita.
Il cuore mi batte forte. Sembra quasi che sia pronto ad esplodermi dentro il petto.
Esplodi cuore. Uccidimi e toglimi da questo dolore!
E' stato tutto come nel mio sogno.
Perchè sono stata così stupida da lasciarglielo fare? Perchè, dopo aver sognato questo momento, non ho preso le nostre cose, lui e i nostri figli e non siamo partiti per andare lontano?
Perchè io sono rimasta e lui se ne è andato?
Stringo i pugni tra le lacrime.
Sono lievi, ma non perchè i singhiozzi non mi brucino il petto, anzi.. sono lievi perchè sono così arrabbiata che non riesco nemmeno a piangere forte.
Piego la testa mentre Lucifero mi guarda sorridendo malignamente.
Ce l'ha fatta il bastardo a portami via una delle cose che più amo al mondo..
Ti avevo detto, Allison.. che avrei vinto io. Ricordi?” mi chiede.
Dean e un uomo che non conosco mi fissano perplessi, e mentre penso a cosa fare, mentre maledico me stessa per non aver mai voluto imparare ad usare i miei poteri come si deve, Lucifero fissa l'uomo anziano e alza la mano.
Vuole uccidere anche lui.
No!
Non glielo permetterò.
Alzo la mano verso quello che, essendo fratello di mio marito, è tecnicamente anche mio cognato, e – non so come – lo scaravento poco lontano, salvando probabilmente la vita a quell'uomo che sembra tanto amico di Dean, e del mio povero amore.
O almeno, gliel'ho salvata per ora.
Lucifero si alza in fretta, con espressione sorpresa e il suo solito ghigno maligno sulle labbra.
Scuoto il capo, stordita per un attimo.
Sento Sam urlare dentro il suo corpo. Implorarlo di fermarsi, lottare con tutto se stesso per prendere il controllo.
Ma non ci riesce.
Quel dolce uomo destinato ad un crudele destino, ha buone intenzioni ma scarse probabilità di riuscita.
Volo davanti a lui e gli tiro un pugno facendolo barcollare.
Non sto agendo granché bene, è solo la mia rabbia a rendermi forte, ma tra poco questa stessa ira, lascerà spazio al dolore e finirò come Cass, e dopo di me, sicuramente anche Dean e l'altro uomo.
Gli occhi di Sam Winchester mi fissano a lungo, sono spenti di umanità e accesi di cattiveria.
Cattiveria pura..
Giriamo in tondo senza staccarci gli occhi di dosso e poi lui ride e parla.
E' divertente scontrarsi con te.. almeno non è tutto troppo semplice..” mi dice “Con loro,” indica Dean che mi fissa perplesso e spaventato “è tutto troppo facile. Come con Cass.. Lo sai, il suo cuore batteva forte e pensava a te e ai vostri figli mentre.. esplodeva in migliaia di piccoli pezzetti. Che goduria sentire l'odore della paura..”
Colpita e affondata.
Bastardo!” esclamo iniziando a singhiozzare “Perchè fai tutto questo? Era tuo fratello.. e queste sono le creature di tuo Padre.” urlò.
Loro sono solo stupide scimmie.. e i miei fratelli.. Io amo i miei fratelli, ma loro non mi danno altra scelta.”
Sei uno schifoso pezzo di merda.” gli dico.
Grazie del complimento.”
Un leggero fruscio ci avverte che Michael è tornato.
Lo guardiamo e poi Lucifero sorride soddisfatto e mi guarda.
Ci vediamo presto Allison. Tra non molto guiderò questo mondo.. “ mi dice.
Poi agita la mano e mi scaraventa lontano.
Sento Dean urlare il mio nome e poi il buio.
Quando riapro gli occhi, sono stesa sul prato.
E' tutto quieto e Dean e l'uomo – di cui non conosco il nome – sono davanti a me.
Mi alzo piano fino ad essere seduta e sento un forte dolore al viso.
Mi tocco con le dita e scopro che uno dei miei occhi, una guancia e il labbro sono feriti.
Guardo Dean e il suo viso è una maschera, me ne rendo conto solo ora, ha tutte le ossa della faccia rotte e ha perso quei bei lineamenti.
Mi dispiace per Castiel.” mi dice lasciando cadere qualche lacrima che si mischia al sangue.
Deglutisco a vuoto e mi sollevo piano fino ad essere, stavolta, in ginocchio di fronte a lui.
Gli prendo piano il viso tra le mani e gli bacio la fronte ferita.
Si illumina, e dopo pochi secondi, le sue ferite sono guarite e il suo viso è tornato normale.
L'hai guarito..” sussurra sorpreso l'altro uomo.
Annuisco, mentre Dean si tocca il viso e mi alzo piano. “Qual è il tuo nome?” chiedo proprio all'uomo.
Ho scordato persino l'educazione, e sto dando del tu ad un uomo che potrebbe essere mio padre.
Sono Bobby.” mi dice.
Sorrido appena e guardo la macchina di Cass parcheggiata poco distante.
Mi avvicino e la sfioro con le mani. Chiudo gli occhi e i ricordi mi investono.
Ci abbiamo fatto l'amore qui sopra quest'auto, in una fresca notte di pioggia.
Poggio il viso sul tetto e allargo le braccia, come a volerla abbracciare.
Poi schiocco le dita e la rispedisco a casa.
Ho guarito Dean e rispedito l'auto a casa.. però non riesco a guarire e rispedire me stessa.
Questo è un limite del mio potere.. o meglio della mia gestione di esso. Riesco ad aiutare gli altri, ma non me.
Faccio un grosso respiro, con un dolore che mi strazia il cuore e poi mi volto verso Dean, ostentando la forza che ho promesso avrei avuto.
Gli porgo la mano e sorrido appena. “Vieni a casa con me. Non devi stare solo.. Lì ci sono Gabriel e Sophia.. con loro ti distrarrai.”
Dean era amico di Castiel e ha perso qualcuno di molto caro, come me.
Lui esita, poi prende la mia mano e la bacia, per poi lasciarla andare.
Bobby ti accompagnerà a casa.. io ho bisogno di stare da solo.” mi dice.
Lo lascio andare senza dire altro e lo guardo allontanarsi da solo, al bordo della sua Impala.
Non mi hanno nemmeno spiegato cos'è successo. Non mi sono nemmeno preoccupata di chiederlo. Ma che importa? Abbiamo vinto no?
Non sento più le Grazie di Lucifero e Michael. Quindi.. siamo noi i vincitori.
Anche se io e Dean abbiamo perso molto.
Seguo Bobby in silenzio fino all'auto.
Mi riaccompagna a casa e, quando arriviamo, lo saluto ed entro.
Sirahel è lì con Gabriel junior e Sophia, mi aspettano.
Trattengo i singhiozzi e sorrido al mio bambino che mi corre incontro piangendo un po'.
Mi da il suo pupazzo preferito e mi accarezza i capelli.
Mammina..” mi dice “Ci sono io per te e Sophia.”
Prendo il piccolo giocattolo tra le mani e poi Gabriel in braccio e raggiungo Sophia tra le braccia del nonno.
Mi siedo sul tavolino e le bacio la guancia e poi la manina.
Mio padre mi guarda con gli occhi tristi. Non prova nemmeno a guarirmi perchè sa che non voglio essere guarita.
Queste ferite e le cicatrici che verranno dopo, le voglio tenere. E ogni giorno mi ricorderanno che devo essere forte perchè l'ho promesso al meraviglioso uomo che era mio marito.
Posso fare qualcosa per te?” mi chiede.
Porta i piccoli con te.. Ho bisogno di stare da sola per un po'... Non voglio che mi vedano così.. Parleremo di tutto il resto dopo.” dico.
Lui annuisce e si alza tenendo la piccola. Accarezza i capelli di Gabriel e gli prende la mano per portalo via.
Ma lui mi stringe forte per nulla intenzionato a lasciarmi.
Giovanotto andiamo.. La nonna ha preparato i biscotti.” gli dice.
Gabriel è aggrappato a me e poi piano si allontana e mi guarda come per chiedere il mio permesso di andare.
Sorrido e gli bacio la punta del naso. “Portami un biscotto ok?” gli sussurro.
Lui sorride annuendo, scende e prende il nonno per mano.
Mi alzo e bacio di nuovo la mia piccola Sophia.. Li guardo insieme e sembrano me e Cass.
Li saluto con la mano e loro spariscono.
Mi siedo sul divano spostandomi indietro i capelli e in quel momento arriva Gabriel senior.
Sei soddisfatta?” mi dice urlando.
Puzza un po' di alcool quindi suppongo che abbia bevuto.
Non è il momento.” gli dico “Vattene via.”
Hai ucciso mio fratello stupida umana.. Non direttamente ma è tutta colpa tua.. Sei felice di esseri liberata di lui?”
Serro le mascelle e stringo i pugni.
Come può dirmi queste cose?
Vattene via!” urlo.
Lui sparisce e sui muri di casa compaiono strani simboli che non ho mai visto prima.
Non ho tempo di preoccuparmi di strani segni ora.
Mi raggomitolo sul divano stringendo il pupazzetto che il mio piccolo mi ha regalato tra le mani.
Guardo la mia fede e piango..
Ogni momento con Castiel mi appare davanti.
Chiudo gli occhi, e poi lo sento...

*****



Sono di nuovo qui.
È incredibile, lo so, ma sono di nuovo vivo.
E sono diverso.
Appaio nel soggiorno di casa nostra e la trovo rannicchiata sul divano, piange singhiozzando e non si accorge subito di me.
Poi i singhiozzi diminuiscono e si mette seduta, come in ascolto.
Faccio qualche passo, col cuore che mi martella nel petto, e lei si volta a guardare nella mia direzione.
I suoi occhi, arrossati per le troppe lacrime, si spalancano in un'espressione di meraviglia e paura, mentre io le sorrido inclinando la testa.
Amore mio...” sussurro piano.
Allison si alza lentamente, mi guarda incredula e inizia a tremare.
Non... non può essere...” mormora con la voce rotta dal pianto “tu non puoi...”
Mi avvicino di più, tendendole le mani.
Sì invece piccola... sono io... sono qui, di nuovo...”
Scoppia a piangere. “Ti ho visto morire! Tu non puoi essere qui!” insiste scuotendo il capo “sei un'allucinazione, o un fantasma, o un mutaforma, qualsiasi cosa ma non il mio Castiel, lui è morto davanti ai miei occhi!”
Ormai sono davanti a lei, pochi centimetri ci separano.
Mi guarda negli occhi, paralizzata dall'incredulità che la mia presenza le suscita.
Ally” dico sfiorandole la guancia con le dita “ero morto... e sono tornato di nuovo da te... non ci credo nemmeno io, ma è così...”
Mi sorride, alzando una mano verso il mio viso. “Sei davvero qui? Sei davvero...tu?” mi domanda poggiandomi la mano sulla guancia.
Io chiudo gli occhi piegando un po' il capo.
Sì” risponde Allison al mio posto “sei proprio tu... lo sento...”
Mi abbraccia, stringendomi forte, affondando il viso nel mio petto.
Singhiozza aggrappandosi a me, tremando come una foglia tra le mie braccia.
Oh Cass... eri morto, eri morto di nuovo! Ero così disperata... volevo morire!” mi confessa tra le lacrime e i singhiozzi.
Io le accarezzo la schiena e le bacio i capelli, combattendo con le lacrime.
Devo essere forte.... e poi sono felice!
Non solo sono di nuovo qui, vivo e vegeto, ma...
Dio c'è, è con noi.
E' tutto finito amore mio” le dico prendendole il viso tra le mani “ora sono qui e non me ne andrò mai più.”
Mi chino verso di lei e poso la bocca sulla sua.
Com'è possibile? Cosa è successo? Chi ti ha riportato indietro?” mi chiede senza smettere di stringermi.
Sto per risponderle, quando sento la Grazia di Gabriel piombare in casa nostra.
Una mano mi afferra per la spalla e mi fa girare velocemente.
Brutto bastardo figlio di puttana!” inveisce Gabriel contro di me “sei un idiota, un cretino patentato, ora che dovrei fare eh? Farti a fette? Polverizzarti? Sei un coglione!” mi urla in faccia strattonandomi per la giacca.
Allison cerca di intervenire, spaventata dalle minacce dell'arcangelo.
Gabe smettila!” gli urla.
Tu stanne fuori, femmina!” le intima lui spingendola via con violenza.
Lei perde l'equilibrio e cade a terra.
Ally!” la chiamo tentando di raggiungerla, ma mio fratello mi trattiene continuando a strattonarmi.
Io te l'avevo detto di non farlo, te l'avevo detto che saresti morto! Ma tu hai voluto fare l'eroe! Cosa credevi? Di diventare una specie di martire? Un Santo? Io ti disintegro! Quando ti ho un ordine devi obbedire!”
Gabriel mi fa paura.
Sì perchè lui di solito ha quell'espressione furba ma buona, ora è decisamente... collerico.
E se l'Arcangelo Gabriel va in collera... c'è da avere molta paura.
Gabe... dovevo farlo, non avevo scelta e ho fatto bene! Ora sono qui e devo parlarti, devo parlare anche con Sirahel e...”
Cass...” la voce di Allison mi arriva come un lamento.
Guardo a terra e la vedo seduta accanto al tavolino, con una mano premuta sulla nuca.
Piange e quando toglie la mano dalla testa, vedo del sangue.
Oh mio Dio! Togliti, fammi passare!” grido a mio fratello, che vedendola sanguinare molla subito la presa e si avvicina a lei.
Amore... cosa ti sei fatta... fa' vedere...” le dico inginocchiandomi accanto a lei.
Allison continua a piangere, ha il viso contratto per il dolore e afferra la mia mano, stringendola forte.
Ho sbattuto la testa... mi fa tanto male...” mi racconta guardandomi a fatica.
Esamino la ferita dietro la nuca, sanguina ma non dovrebbe essere profonda.
Gabriel si inginocchia accanto a lei.
Porca miseria, dolcezza scusami... non volevo...” le dice.
Va' a diavolo! Invece di essere felice di riavere Cass lo hai aggredito e hai aggredito me!” gli urla tenendo una mano sulla ferita.
Lo so hai ragione... mi dispiace, non volevo farti del male...lascia che ti aiuti” e tende la mano verso di lei con l'intento di curarla.
Ma io lo precedo.
Poso la mia mano sulla fronte di Allison e una luce dorata si irradia da me.
Un brivido mi percorre dalla testa ai piedi e in pochi attimi Allison sta bene.
Il sangue è sparito, ma in compenso ho le espressioni scioccate della mia donna e di mio fratello.
Come cavolo hai fatto? Cass, che succede?” mi chiede Gabriel, mentre faccio lentamente rialzare Allison da terra.
Cass... sei di nuovo un angelo?” mi domanda Allison, guardandomi sconvolta.
Prendo un grosso respiro,scegliendo bene le parole da usare, e in quel momento appare Sir con i miei figli al seguito.
Papà papà!” strilla junior liberandosi dalla stretta del nonno e correndomi incontro.
Mi piego sulle ginocchia e lo abbraccio forte, baciandolo mentre lui mi stringe forte tra le sue piccole braccia.
Dannazione... hai più vite di un gatto...” dice Sir guardandomi esterrefatto, avvicinandosi con Sophia tra le braccia.
Basta rancore.
Sorrido e annuisco, facendo scendere mio figlio dalle mie braccia.
Già... colleziono resurrezione” scherzo prendendo Sophia.
La guardo e mi viene da piangere.
Ero certo, certissimo di non rivederla più.
Invece eccola di nuovo tra le mie braccia, che mi guarda con questi occhi meravigliosi e la boccuccia piegata in una specie di sorriso.
Guardo Allison che mi guarda perplessa, e ricordo la mia “missione”.
Ero andato via” inizio, evitando la parola 'morto' davanti ai piccoli “e sono tornato. Non per merito mio...è stato Dio...”
Gli arcangeli sgranano gli occhi e si lanciano un'occhiata incredula.
Non può essere...” mormora Sir, quasi spaventato.
Invece è così” assicuro “lui mi ha riportato in vita e... vi manda a dire delle cose... tieni la piccola, amore?” dico ad Allison, lei prontamente prende in braccio la nostra bambina e resta accanto a me, seria e interessata a cosa sto per dire.
Respiro a fondo e inizio.
Dio non ci aveva abbandonati, non nel senso che intendevamo noi almeno. È rimasto a guardare, pronto ad intervenire se le cose si mettevano davvero male. Così quando sono andato via, mi ha ridato la vita... e abbiamo parlato...”
Hai parlato con nostro Padre?” mi interrompe Gabriel, scioccato.
Sì” annuisco “ho parlato con Lui. Inizio col dire che non è arrabbiato con me, anche se... ho fatto cose ritenute peccaminose per un angelo” dico guardando Allison e i nostri figli “e non è arrabbiato perchè io l'ho fatto per amore, non per lussuria.”
Allison sorride cullando la bambina.
Sirahel...Gabriel... nostro Padre non vi ha persi di vista un solo momento” dico serio, guardandoli mentre loro sbiancano “ha seguito ogni vostra mossa, ogni vostra azione... e anche se avete commesso errori, vi ama e vuole che sappiate che non ha mai smesso di farlo, anche se siete andati via dal vostro posto...”
Di nuovo gli Arcangeli si guardano, poi tornano a guardare me.
E... per quanto riguarda la guarigione di poco fa... ecco... ho di nuovo i miei poteri... guarisco, volo, sento gli altri angeli e qualche altra piccola cosuccia...”
Ecco cos'era!” esclama Gabriel “sentivo qualcosa ma non era la tua Grazia... era un surrogato! Maledizione Cass... tu... noi... che diavolo devo dire?”
Mi stringo nelle spalle. “Nulla, proprio nulla. Dio vuole che restiamo insieme, e vigili, perchè la guerra è solo rimandata. E come suo soldato, non potevo andare in battaglia disarmato, allora mi ha dato... questi regali..”
Andiamo Gabry...”
Sento Allison chiamare nostro figlio, lo prende per mano e insieme alla piccola si avviano verso le scale.
Allison? Che succede?” le chiedo.
Niente... andiamo di sopra...” mi risponde con la voce incrinata.
Scusate” dico ai miei fratelli, e mi materializzo al piano di sopra.
Allison sobbalza mentre Gabriel ride divertito.
Oh bello... come ai vecchi tempi...” dice ironica, continuando per la sua strada.
Entra in camera nostra e dopo aver messo la piccola sul letto, fa sedere il bimbo e si siede accanto a lui.
Amore... che hai?” le domando accovacciandomi ai suoi piedi.
Lei scuote il capo. “Niente ti ho detto.. ti lascio parlare con i tuoi commilitoni...”
E' scossa, e forse anche un po' arrabbiata.
Non capisco piccola... sei arrabbiata con me?”
Allison mi guarda con gli occhi pieni di lacrime.
Te ne andrai, vero? Ora sei di nuovo un angelo, Dio ti ha perdonato e ora non hai più bisogno di noi! Ci lascerai per tornatene in Paradiso!”
Si copre il viso con le mani e il piccolo poggia la testolina sulle sue gambe.
Mami...” le dice triste.
Io sospiro e prendendola per i polsi, la costringo a guardarmi.
Allison.... guardarmi. Credo tu abbia capito male” inizio, accarezzandole il viso “io... come dire... sono come te adesso.”
Lei corruga la fronte, reprimendo un singhiozzo. “Che vuol dire?”
Che guarisco, volo, sento gli altri angeli, volendo posso fare viaggi temporali... ma non ho le ali, né la Grazia...sono un umano speciale, e non andrò da nessuna parte...”
Si rasserena. “Non te ne andrai?”
Ma no amore mio no” le assicuro abbracciandola “non vado da nessuna parte, resterò per sempre con te.. con voi... e diventeremo vecchi insieme. Questi poteri, sono più.. un regalo, da parte di mio.... nostro Padre. Non ti lascerei mai, non potrei...”
Sospira profondamente e mi bacia il collo.
Dunque possiamo restare sposati?” mi domanda con un filo di voce.
Mi stacco da lei e le bacio le labbra, un po' più intensamente di prima.
Sì... lo saremo per sempre... non cambia niente tra di noi, anzi sì ma in meglio... ora so che potrò difendervi davvero...”
Mi sorride e annuisce, poi accarezza la testa di Gabriel, che ci ha ascoltati in silenzio, guardando ogni tanto sua sorella che dorme sul lettone.
Bentornato a casa tua, Castiel.” mi dice Allison prendendomi per mano.
Grazie cuore mio...”
Sono felice.
Ora si, completamente, incredibilmente felice.
Ho altre cose da fare per conto di Dio, ma possono attendere.
Ora voglio stare con la mia famiglia.




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Capitolo 64
*** We'll make our own future ***


We'll make our own future




Si spinge un'ultima volta a fondo dentro di me e il piacere esplode violento per entrambi.
Lo stringo forte col respiro affannato mentre lui serra la mascella affondando le dita sui miei fianchi.
Cerco la sua bocca, per baciarlo.
E' sudato, arrossato e mi guarda con quegli occhi dolci che credevo di non rivedere mai più.
La mia bocca si muove quasi in automatico verso la sua, e in quel momento realizzo che lo sto stringendo di nuovo tra le braccia.
E' stato lontano da me solo per qualche ora, ma per me è stata un'eternità.
Come avrei potuto rinunciare a questo intenso azzurro cielo dentro i suoi occhi, a quel suo dolce sorriso, al suo profumo di fresco e a.. tutto di lui?
Se non fosse tornato da me.
Se Dio non l'avesse rimandato da me, sarei morta.
Avrei infranto il giuramento che gli ho fatto, sicura di lasciare i miei figli in ottime mani e avrei cercato un modo per raggiungerlo ovunque fosse.
Ma per fortuna è qui e insieme andremo avanti, costruiremo il nostro futuro e guarderemo i nostri figli crescere e renderci orgogliosi di loro.
Castiel stacca la bocca dalla mia e si sdraia a fianco a me.
Si mette dritto e fissa il soffitto, col respiro affannato quasi quanto il mio.
Oh mio Dio!” esclama affaticato tirando il lenzuolo e coprendoci per metà.
Rido e mi giro verso di lui.
Mi sorreggo su un braccio per guardarlo meglio.
Quel profilo delicato e quella bocca calda che pochi minuti fa mi bruciava la pelle.
Allungo la mano e gli solletico il ventre con la punta delle dita..
Direi che hai dato il meglio di te stavolta amore..” gli dico fissando il suo addome rilassarsi e riprendere ad andare su e giù ad un ritmo normale.
Prende la mia mano e la bacia dolcemente tenendola stretta.
Poi volta il viso verso di me e mi sorride..
Io?” chiede “Ho gestito solo il terzo tempo, i primi due li hai gestiti tu piccola.”
Faccio spallucce per quanto la posizione mi consente e mi sdraio poggiando la testa sul suo braccio, che lui ha steso dal mio lato come a farmi da cuscino.
La sua bocca mi bacia i capelli e la sua risata allegra mi avvolge completamente.
Cos'hai da ridere?” gli chiedo perplessa.
Niente.. E' solo che sono felice e ti amo da morire..” risponde “E abbiamo appena fatto il sesso più sconvolgente della mia vita. Ho valide motivazioni per ridere.” mi spiega.
Annuisco appena e penso che a volte è proprio come un bambino..
Si entusiasma ed è capace di sorridere per ogni cosa, dalla più grande alla più piccola.
Ma in fondo ha ragione!
Era morto ed è tornato.
Ha scoperto che Dio non l'ha abbandonato e siamo di nuovo insieme.
La felicità deve per forza far parte di questo pacchetto.
Sospiro e mi giro di lato per guardarlo meglio in faccia.
Ti amo da morire anche io..” gli dico “E se tu non fossi tornato da me, io non ce l'avrei fatta..”
Mi bacia dolcemente e strofina il naso al mio accarezzandomi il viso con la mano.
Sono qui ora amore.. qui con te e non ho alcuna intenzione di andare via.”
Sorrido appena e lo bacio intensamente lasciando che le nostre lingue si incontrino e si sazino l'una dell'altra.
Poi mi stacco da lui e gli bacio il mento sollevandomi un po' senza smettere di guardarlo.
Stavo pensando, visto che sei un angelo, invece di esclamare Oh mio Dio, non avrebbe più senso per te esclamare qualcosa tipo Oh papà ?” chiedo “In fin dei conti sarebbe la stessa cosa o no?”
Lui mi guarda perplesso per un attimo, poi scoppia a ridere mi afferra delicatamente facendomi sdraiare su di lui.
Io ti adoro lo sai?” mi dice baciandomi “Ti adoro follemente.. Sei così donna e così.. bambina a volte.. sei la mia piccola grande donna.”
Sorrido accarezzandogli la fronte e poi lo guardo dritto negli occhi..
E tu sei il mio piccolo grande uomo.” gli dico “Avrai anche solo un quarto dei tuoi originari poteri, ma a letto sei comunque un portento.”
Lui ricambia il mio sguardo, e nei suoi occhi si accende una scintilla che conosco fin troppo bene.
Si!
Stiamo per avviarci al quarto tempo di questa notte piena d'amore.
Anzi, visto che sono le 07.00 del mattino, direi che la notte è finita.
Mi sposta delicatamente dall'altra parte del letto sistemandosi tra le mie gambe e avvicina la bocca alla mia..
Sono pronta per continuare fino a domani.
La sua bocca è come ossigeno per me.
Lo amo follemente e la paura mi attanaglia ancora lo stomaco in certi momenti.
Alzo la mano e la passo tra i suoi capelli, catturandone tra le dita alcuni ciuffetti.
Cass, facciamo un altro bambino..” gli sussurro “Non ora, perchè Sophia ha solo tre mesi.. E anche Gabriel è ancora piccolo, ma.. più in la, facciamo un altro bambino.. Vuoi?”
I suoi occhi diventano lucidi.
Ma suppongo che siano lucidi di gioia, perchè, dopo un attimo sorride e mi bacia la fronte, la punta del naso e poi la bocca.
Possiamo farlo quando vuoi.. e possiamo farne quanti ne vuoi.” mi sussurra dolce.
Mi mordicchio il labbro sorridendo e poi allungo il viso per baciarlo di nuovo.
E..
Suonano alla porta.
Chiunque sia, ha un pessimo tempismo.



*****

No, non ci credo.
Proprio ora suonano alla porta?
Se è mio fratello Gabriel, questa volta ci azzuffiamo per davvero.
Non può divertirsi così alle mie spalle...
Sospiro e la guardo negli occhi, incapace di muovermi dalla stupenda posizione in cui mi trovo.
Questa notte ho avuto la prova inconfutabile che sono un umano speciale: un uomo normale sarebbe morto sicuramente, non avrebbe retto questo... ritmo.
Cass... suonano alla porta...” mi dice, infastidita quanto me.
Annuisco e le bacio le labbra. “Ignorali... chiunque sia se ne andrà...” rispondo, deciso a continuare la nostra maratona d'amore.
Allison sembra essere d'accordo, mi sorride e si muove sotto di me, pronta ad accogliermi.
Ma il dannato campanello suona di nuovo, facendomi imprecare.
Dobbiamo andare a vedere.. magari è importante...” suggerisce la mia donna.
Mugugnando spazientito, mi stacco da lei a malincuore, non prima di averle dato un altro bacio.
Vado a vedere io... chiunque sia lo mando al diavolo e poi torno subito da te...” le assicuro mentre rapidamente mi rivesto.
Lei mi guarda poggiata sul braccio, sorridendomi maliziosa.
Sai che sei sexy anche quando ti rivesti? Ma devo ammettere che preferisco guardarti mentre ti spogli...”
Mi provoca: proprio ora deve farlo?
Tu però non rivestirti” le dico mentre mi infilo un maglione “perchè non abbiamo ancora finito il nostro... discorso...”
Allison ridacchia divertita e si morde un labbro. “Più che discorso... è un vero combattimento... un corpo a corpo diciamo...”
Vero, e siamo due a uno... mi spetta la rivincita...” e mi avvicino al letto per darle un altro bacio.
Esco dalla nostra stanza e subito sento il desiderio di tornarci.
Scuoto il capo e scendo le scale.
Ormai sono sicuro che non è Gabriel, non lo sento e poi dopo aver rotto le scatole col campanello, si sarebbe fiondato in casa.
Invece non c'è nessuno.
Vado alla porta e la apro, e mi trovo Dean davanti.
Ehi Cass... come va?” mi saluta tristemente.
Dean!” esclamo stupito “che succede?”
Lui si gratta la testa e sorride. “Niente, passavo da queste parti e ho pensato di fare un salto da voi... sai.. l'altra volta sono stato un po'... ecco, un po' stronzo con te.”
Sì, lo è stato.
Dopo essere tornato dalla morte, sono andato a parlargli ma lui prima ha cercato di uccidermi pensando che fossi un mutaforma o qualcosa del genere, poi mi ha quasi mandato a farmi fottere perchè io ero vivo e suo fratello no.
Posso entrare?” mi chiede mentre io lo fisso perplesso.
Certo.. certo entra...” lo invito facendomi da parte.
Entra e si dirige verso il divano, io lo raggiungo e ho la sensazione che non sia qui per una visita di cortesia.
Scusa.. forse sono arrivato in un momento sbagliato... avrei dovuto telefonare prima ma...” tenta di scusarsi.
Io agito una mano per zittirlo. “No Dean, va benissimo così. E dimmi pure per quale motivo sei venuto davvero qui, con me non c'è bisogno di convenevoli...”
Dean stringe le labbra e annuisce, abbassando lo sguardo.
Sì... sì ecco... ok, prima di tutto” inizia apparentemente risoluto “volevo chiederti scusa davvero, per l'altro volta. Credimi, sono contento di vedere che sei vivo e vegeto, ero troppo ... arrabbiato per gioirne prima...”
Ok Dean... lo capisco, non preoccuparti. Continua” lo incalzo.
Nessuno dei due accenna a sedersi, c'è una certa tensione nell'aria.
So cosa sta per chiedermi e mi fa male pensare a cosa gli risponderò.
Ecco...visto che tu sei di nuovo un angelo quasi a tutti gli effetti...mi chiedevo se, magari insieme ai tuoi strambi fratelli, potevi far qualcosa per Sam... intrappolato laggiù insieme a quel figlio di puttana...”
Lo sapevo.
Chiudo gli occhi per un attimo e respiro a fondo, come faccio ad infrangere le sue speranze?
Dean...” comincio, senza sapere bene come spiegarglielo “io non sono un angelo completo, non potrei arrivare neanche alle porte dell'Inferno. E neanche Gabriel e Sirahel possono... sono... stati perdonati, ma non hanno libertà di manovra” mi fermo e scuoto il capo “e anche se potessimo addentrarci nelle fiamme dell'inferno, non potremmo mai aprire la gabbia e liberare Sam... non è possibile e se lo fosse, libereremmo anche Lucifero...odio dirti questo Dean.. tu non immagini quanto, ma non posso aiutarti...”
Dean mi ha ascoltato in silenzio, fissandomi attentamente mentre io non sono riuscito a reggere il suo sguardo.
Mi dispiace davvero tanto, ma non so come aiutarlo.
Mmh.. dunque nessuno dei vostri.. rituali magici o trucchetti alla Trickster... niente di niente?” insiste.
Mi stringo nelle spalle. “No Dean, niente che io conosca e ti ripeto, anche se esistesse, non possiamo rischiare di far fuggire di nuovo Lucifero dalla sua gabbia...”
Ma c'è mio fratello lì dentro!” grida d'impeto “è di Sam che stiamo parlando, ricordi? Sam! Tu devi aiutarmi a tirarlo fuori dall'inferno!”
E lo farei porca puttana, lo farei!” ribatto a mia volta “credi che non mi dispiaccia? Ma ho letteralmente le mani legate, e anche i miei fratelli. Noi siamo dei miracolati Dean, non possiamo osare troppo!”
Che bello.
Fino a pochi minuti fa stavo facendo l'amore con la mia donna e ora litigo e grido con Dean in salotto...un trauma.
Ehi, che succede?” ci domanda Allison dai piedi delle scale.
È avvolta da una vestaglia rosa e i capelli spettinati le danno un'aria tremendamente selvaggia...
Ma che cavolo sto facendo?
Penso al sesso anche adesso?
Mi scuoto e penso a cosa risponderle.
Niente tesoro... niente... stiamo avendo uno scambio di opinioni...” le dico.
Lei ci guarda e scuote il capo. “Urlando come pazzi? Per fortuna che i piccoli non sono in casa...”
Sì Allison scusami” interviene Dean “è colpa mia... sono stato io a cominciare...è colpa mia...ho chiesto l'impossibile...”
Allison mi guarda, in cerca di spiegazioni.
Dean mi ha chiesto se c'era qualche modo per... scendere nella gabbia e liberare Sam... ma non c'è nessun modo... io non posso andarci né possono Gabe e Sir... non possiamo...” le spiego con rammarico.
Per un attimo temo che Allison si schieri dalla parte di Dean e si impunti anche lei, invece mi poggia una mano sul braccio e mi sorride, poi guarda Dean.
Dean, credimi, Cass sarebbe corso a prenderlo anche senza che tu glielo chiedessi se avesse potuto, e ci avrebbe trascinato anche i suoi fratelli. Ma onestamente credo che sia davvero impossibile raggiungere la gabbia di Lucifero, e non ci vuole molto a capire che se anche la raggiungessero, aprendola farebbero sgattaiolare fuori anche il Diavolo...”
Sospiro di sollievo, felice di vedere quanto è cambiata Allison.
Tre anni fa non avrebbe mai detto una cosa del genere, mi avrebbe mandato al diavolo e si sarebbe messa a studiare sui libri di magia nera come evocare qualche cosa infernale per liberare Sam.
Per fortuna non accadrà.
Sì, hai ragione” ammette Dean, quasi imbarazzato “e scusatemi davvero... è solo che... è molto più difficile di quanto credessi... non mi rassegnerò mai a questo... ho praticamente vissuto per proteggere Sam e ora... ora se ne sta all'inferno...”
Credo sia sul punto di piangere e mi sento impotente.
Vorrei poterlo aiutare, ma non so come.
Guardo Allison, che ha gli occhi lucidi di pianto, e le stringo la mano poggiata sul mio braccio.
Non so che dirti Dean... mi dispiace da morire... ma non so come aiutarti...” gli ripeto afflitto.
Lui accenna un sorriso e muove la mano in aria. “Non pensarci... non fa niente... non è colpa tua. Scusami se ti ho aggredito di nuovo e... sono davvero felice di saperti sano e salvo... ora scusatemi, tolgo il disturbo...”
Dean aspetta” lo fermo prima che possa allontanarsi “non stare da solo, non adesso... perchè... perchè non resti qui con noi? Ci farebbe piacere, vero Ally?”
Sì! Sì certo, resta con noi per tutto il tempo che vuoi, Cass ha ragione non restare solo... ci si inaridisce troppo...” mi da man forte Allison.
Dean ci guarda negli occhi, poi sorride e scuote il capo.
Vi ringrazio ragazzi, ma non è il caso. Voi avete una famiglia, io sarei d'ingombro... apprezzo la vostra offerta ma preferisco starmene per conto mio... girare un po' magari...” declina con decisione.
Io e Allison sospiriamo all'unisono, dispiaciuti nel vederlo così abbattuto.
Come vuoi amico” gli dico “ma se dovessi cambiare idea, sai dove trovarci. Ti accoglieremo a braccia aperte.”
Due minuti dopo, Dean è andato via.
Restiamo in salotto e ci sediamo sul divano, pensierosi e tristi.
A che pensi Cass?” mi domanda guardandomi.
Vorrei poter scendere a prendere Sam Ally” le rispondo “ma non so come fare...e non credo lo sappiano anche Gabe e tuo padre...”
Lei mi accarezza il viso. “Lo so amore... lo so...” mi conforta con dolcezza “comunque possiamo sempre chiederglielo.... che dici?” aggiunge.
La guardo corrugando la fronte. “Sì, potremmo ma non credo che...”
Poi ho come una folgorazione: Gabriel sapeva come aprirla per ributtarci Lucifero, magari lui saprebbe anche come tirare fuori Sam senza far scappare l'altro.
Sì tesoro, glielo chiederemo sicuramente. Chissà forse... forse non è tutto perduto” dico, mentre una fiammella di speranza mi si riaccende nel cuore.
Vorrei davvero salvare Sam, se non altro per non sapere Dean così disperato.
Allison sorride e annuisce. “Hai ragione amore... ultimamente mi è capitato di scoprire che anche le situazioni più disperate, evolvono in maniera insperata... tu eri morto, davanti ai miei occhi...ero sicura di averti perso per sempre. Invece sei tornato... e stanotte è stata la notte più sconvolgente della mia vita! Dunque sì, non tutto è perduto... possiamo provare...”
Le prendo una mano e gliela bacio.
Ti amo Allison... ogni giorno di più...”
Ti amo anche io” mi risponde con dolcezza “non saprei quantificare quanto.. non sarebbe possibile.”
Mi alzo e faccio alzare anche lei, e tenendola per mano saliamo al piano di sopra.

*****


E ora, taglia il pomodoro a fettine sottili.” gli dico.
Cass annuisce tenendo in mano questo grosso coltellaccio e si appresta a tagliare un pomodoro.
E' una vera schiappa ai fornelli, il che è strano considerando che un tempo mi ha raccontato che Jimmy era davvero bravo.
Ma lui è proprio negato, infatti per lui sottile significa circa 6 cm..
Più sottile Cass..” gli consiglio osservandolo.
Più sottile.. ma così non sentiremo nemmeno il gusto.. Sarà come mangiare.. nulla.” obietta serio.
Rido appena e gli prendo il coltello dalle mani facendolo spostare.
Amore,” gli dico tagliando fette sottili “serve solo per colorare il piatto.. gli ingredienti principali sono altri. Se lo tagli così grosso, coprirà il gusto del piatto.”
Lui sospira profondamente e si pulisce le mani sul grembiule che indossa.
E' così carino vestito da cuoco provetto, ma è davvero.. pessimo nella pratica.
Si sistema dietro di me e mi bacia il collo avvolgendomi la vita con le braccia..
Se lo dici tu,” mi sussurra baciandomi la mascella e scendendo piano fino alla spalla “ti credo, ma resta il fatto che secondo me, un po' più spesso sarebbe meglio.”
E' per questo che cucino io e non tu..” gli dico “Ed è per questo che non moriamo di fame.”
E questo che vorrebbe dire?” mi chiede falsamente indignato facendo salire la sua mano lentamente fino al mio seno.
Chiudo gli occhi lasciandomi andare contro di lui e lascio andare il coltello sul tagliere.
Che sei pessimo in cucina.” rispondo mentre il respiro di entrambi accelera.
Lui sorride e mi fa girare per essere faccia a faccia con lui. Mi bacia la bocca, prima gentilmente e poi voracemente prendendomi dolcemente il viso tra le mani.
Poi mi bacia il labbro superiore e la punta del naso.
Hai presente quella storia del fare un terzo bambino?” mi dice “Perchè non iniziamo subito a provare?”
Gli bacio il collo e lentamente gli slaccio e faccio togliere il grembiule.
Mi sembra un'ottima idea.” gli dico pronta a sfilargli la maglietta.
Ma quando risalgo per baciarlo di nuovo, noto Gabriel junior sulla soglia della porta.
E' chiuso nel suo pigiamino azzurro e grigio a quadretti azzurro e grigio chiaro, e si strofina gli occhi per cercare si svegliarsi meglio.
Ci fissa, quasi come se volesse scusarsi per l'interruzione, ma per nulla intenzionato a tornare a letto.
Cass..” dico a mio marito indicandoglielo.
Lui si gira verso il piccolo ed io mi avvicino a lui sorridendo appena.
Hey amore mio.. che succede?” gli chiedo.
Anche Cass mi segue e si piega sulle sue ginocchia per guardarlo meglio.
Gabriel mi guarda ma non mi risponde, poi guarda Cass e sospira stringendo in mano il suo coniglietto di peluche.
Papà,” gli dice dolce “mi prendi in braccio?”
Povero amore.
E' ancora spaventato da quello che è accaduto al suo papà.
Sophia è ancora piccola quindi non ha capito molto di tutto quanto, ma lui è più grande e quei tristi momenti rimarranno per sempre nella sua mente come nella mia.
Ma forse a lungo andare, lui dimenticherà.. Spero che lo faccia.
Guardo Cass e mi alzo per mettermi da parte.
Questo è un momento tra loro due, ed io non voglio interferire.
Quindi li osservo in silenzio.
Certo campione..” gli dice Cass prendendolo in braccio.
Lo stringe forte e gli accarezza la testolina cullandola.
Papà è qui.. e ti vuole tanto bene. Non lascerò mai più, te la mamma e la tua sorellina.” lo rassicura.
Gabriel sorride appena, e siccome è rivolto col viso verso il mio, posso vederlo rilassarsi e addormentarsi piano.
Mi avvicino e accarezzo la schiena di mio marito e piano i capelli del nostro primogenito.
Si è addormentato.” gli sussurro.
Cass mi sorride con gli occhi lucidi.
Poi con la mano libera mi accarezza una guancia, e avvicina la bocca alla mia, dandomi un dolcissimo bacio.
E' triste.
Va tutto bene amore mio..” gli sussurro “Sei qui e non te ne andrai.”
Lui annuisce appena e mi bacia la guancia, poi mi sorride e sale di sopra per rimettere Gabriel a letto.
Io rimango da sola in cucina.
Mi avvicino di nuovo ai fornelli e in quel momento suonano alla porta.
Chi può essere alle 22.30?
Vado ad aprire la porta e mi ritrovo Dean davanti.
Ha gli occhi tristissimi e quando mi vede, mi sorride malinconico.
Dean..” gli dico.
Hey Allison.. io..”
Annuisco appena, capendo quanto fatichi a parlare e lo abbraccio forte.
Ha perso suo fratello.. Capisco il suo dolore.
Lui si aggrappa a me. Desideroso di sostegno e affetto, e dopo qualche minuto si allontana e guarda dietro di me.
Hey Cass..” sussurra.
Mi volto verso mio marito che scende le scale sorridendo al nostro amico, e lo faccio entrare chiudendo la porta.
L'offerta di rimanere qui con voi è ancora.. ancora valida?” chiede Dean.
Guardo Cass e poi annuisco sorridendo.
Porta dentro le tue cose..” gli dico “Io torno a preparare la cena.”
Dean ride appena e ringrazia.
Anche Cass sorride, dandogli una pacca sulla spalla.
Benvenuto a casa...” gli dice.
Si.
Questa è anche casa di Dean.
E' nostro amico, e ha bisogno di noi.






*****




Otto mesi dopo


Allison si ferma e fa una smorfia di dolore.
Le prendo una mano e la guardo preoccupato.
Che c'è amore?” le domando.
Lei mi guarda e sorride. “Mi ha tirato un calcio fortissimo!” risponde toccandosi il pancione.
Sì, il pancione.
Perchè Allison mi darà un altro figlio.
Una figlia, in realtà, un'altra splendida bambina.
È rimasta incinta praticamente subito e devo dire che non mi ha stupito per niente.
Eravamo sereni e felici e... dedicavamo molto tempo al nostro amore.
Tanto tempo.
Anche troppo, se Gabe un giorno prendendomi in giro, mi ha detto: “Datti una regolata fratello, o prima o poi ti troveremo morto in camera da letto...”
Ci amiamo tanto e abbiamo bisogno di metterlo in pratica molto spesso...
E tanto amore non solo ci appaga in maniera indescrivibile, ma ci darà un'altra creatura da amare.
Ally è al settimo mese di gravidanza e tra circa due mesi, nascerà il nostro terzo amore.
Nascerà Violet, la nostra meravigliosa Violet.
Gabe mi ha trascinato nel futuro e me l'ha fatta vedere...
Sarà meravigliosa, avrà i miei occhi e le fossette della mamma.
Ma i capelli saranno rossi come quella di Alice, la sua nonna.
Sospiro e bacio la mano della mia splendida donna.
Ha fretta di nascere e di conoscerci... devi avere pazienza...” le dico.
Allison sorride e mi stringe la mano. “Sai, ho capito che tutti i nostri figli sono dei potenziali calciatori... danno delle botte straordinarie...ma li adoro anche se mi prendono a calci!”
L'abbraccio e le bacio i capelli. “E io vi adoro tutti e quattro... ancora non ci credo che avremo un'altra bambina... non avrei mai osato sperare in una vita così felice...” le dico sincero.
Lei mi stringe e sospira. “Anche io...solo pochi anni fa non avrei mai e poi mai immaginato una vita del genere. Un uomo come te al mio fianco e tre bambini meravigliosi... sono stata ripagata di tutto il dolore che ho provato...”
Mi stacco da lei e le accarezzo il viso.
È stupenda, non ho ancora ben capito come fa a diventare strepitosamente bella quando è incinta.
Cioè Allison me l'ha spiegato, le donne incinte diventano più belle per tenere i compagni accanto a sé.
Ma come accade?
Gli esseri umani sono creature meravigliose, anche se imperfette.
Anche se la mia umana è perfetta, ai miei occhi.
Riprendiamo a passeggiare nel parco, mentre più in là Sir e Stefany badano a Gabriel e Sophia.
Ally ridacchia guardando Stefany.
Ma tu l'avresti mai detto?” mi chiede divertita.
No” scuoto il capo “onestamente no...”
Stefany sorride tenendo per mano Sophia che muove i suoi primi passi mentre Sir tiene junior sulle ginocchia guardando la sua compagna.
Avranno un figlio.
Sì, Stefany è incinta.
Non è una ragazzina, ha 47 anni e so che per una donna il tempo della procreazione a quell'età è pressochè terminato.
Ma lei avrà un bambino tra cinque mesi.
È stata lei a dirlo ad Allison, le ho trovate abbracciate che piangevano e mi sono spaventato.
Invece era una bella notizia e non una brutta, come avevo temuto.
Ci ha raccontato anche che quando l'ha saputo, il povero Sir è praticamente sparito per giorni.
Io lo so perchè, per la gioia.
Quando è tornato ha stretto forte Allison tra le braccia e le ha detto che il nuovo bambino non avrebbe cambiato niente, avrebbe continuato ad amarla sempre e comunque.
Ma non c'era nemmeno bisogno di dirglielo, Allison conosce suo padre e sa che non è molto espansivo, ma ama disperatamente ciò che sente suo.
Come me, noi siamo fatti così.
Senza contare che all'idea di avere un fratellino – sì, è un maschietto che chiameranno Lucas – è impazzita di gioia.
L'unico a non metter su famiglia è Gabe.
Ma ne avrà ben quattro da tenere a bada, non credo che gli mancheranno bambini attorno.
Per Gabriel lo zio Gabe è il mito da imitare, per Sophia un secondo papà.
L'unica nota dolente è Dean.
Sono mesi che cerchiamo un modo per raggiungere la gabbia di Lucifero e tirare fuori Sam, ma ancora non ci siamo riusciti.
Dean abita sempre con noi e fa finta di stare meglio, ma ne dubito.
Solo quando gioca con i miei figli sembra davvero stare meglio, ma appena se ne vanno, si intristisce di nuovo.
Per fortuna ha Hilary.
Chi è?
Beh... è la sua ragazza. Si sono conosciuti tre mesi fa, è la figlia di alcuni vicini, una splendida ragazza mora molto dolce.
Credo che si amino sul serio e sono convinto che con lei pian piano ritroverà la serenità.
Ci vorrà molto tempo, lo so.
Ma ce la farà, perchè Dean è un osso duro, ce la farà.
Intanto noi non smetteremo di provare a salvare Sam.
In realtà Gabe ci sta provando in questo momento, non ha voluto che io e Sir partecipassimo perchè era pericoloso e noi abbiamo famiglia, come dice lui.
Non ho idea di cosa stia facendo, ma sospetto che si sia intrufolato nei piani bassi.
Spero non combini qualche guaio perchè noi non è che possiamo fare molto.
Dio ci ama e ci ha perdonati, ma tante cose ci sono state... proibite.
Cass... che hai?” mi chiede il mio amore.
Io la guardo e le sorrido. “Nulla tesoro... pensavo a quel matto di Gabe, spero che non si cacci nei guai...”
Non preoccuparti” mi rassicura accarezzandomi un braccio “Gabe sa quello che fa...”
Non sempre...” commento ironico.
Wow, quanta fiducia! Ora mi commuovo!” dice una voce dietro di noi.
Ci giriamo e troviamo mio fratello Gabriel che ci guarda con quel suo sorrisetto strafottente.
Vedo che sei vivo” dico a mia volta, squadrandolo dalla testa ai piedi.
Gne gne” mi fa il verso lui “chiudi il becco papino! La tua dolce mogliettina ha ragione, io so quello che faccio, sempre!” afferma fiero.
Io evito di fare altri commenti per non offenderlo e vado al punto.
Com'è andata?” gli chiedo riferendomi a Sam.
Lui si fa serio e guarda dietro di noi, in direzione di Sir e Stefany, che si stanno avvicinando coi bambini.
Sarebbe meglio se andassimo a casa...” ci dice enigmatico.
Io e Allison ci guardiamo e prendendoci per mano, spariamo dal parco.
Atterriamo in salotto e lo vediamo sul divano.
Oh porca troia!” esclamo correndo verso di lui.
Sam è steso sul divano, privo di coscienza ma vivo e vegeto.
Mio Dio” grida Allison mentre Sir e Gabe parlottano tra di loro e Stefany cerca di tenere a bada i piccoli.
Mi piego su un ginocchio e scuoto Sam.
Ehi amico... su svegliati... Sam? Avanti dai...” gli dico cercando di non spaventarlo.
Lui apre gli occhi lentamente e mi fissa come se non mi riconoscesse.
Cass?” dice finalmente dopo un paio di minuti, poi sgrana gli occhi e si mette seduto.
Ma... cosa.... non è possibile! Io ero...” farfuglia toccandosi il petto e le braccia.
Sì amico mio... tu eri là sotto... e ora sei di nuovo tra noi...” gli dico posandogli una mano sulla spalla.
È pallido ma sembra stare bene, fa per alzarsi e io lo aiuto.
Mi viene da vomitare” mi dice strizzando le palpebre.
Passerà... starai benissimo” gli dice Allison con la voce che le trema “bentornato gigante... bentornato tra di noi...”
Lo abbraccia piano mentre Sam inizia a piangere.
Poi le guarda il pancione e inarca un sopracciglio.
Cass... smettila di metterla incinta...” mi canzona guardandomi.
Cercherò di non farlo più...” rispondo con un sorriso.
Sam si guarda intorno e quando scorge Gabe, inizia a scuote il capo.
Tu sei tutto pazzo... come hai fatto a tirarmi fuori da lì?”
Ci voltiamo tutti a guardarlo e lui si stringe nelle spalle.
Ehi ragazzi, non guardatemi così, non è stato così complicato come pensate voi...”
E come hai fatto allora? Ci piacerebbe saperlo” intervengo io serio.
Gabe sospira. “Mettiamola così ragazzi” inizia gesticolando in aria “non si muove foglia che Dio non voglia...”
Come diavolo ho fatto a non pensarci prima?
Ora è tutto chiaro, anzi chiarissimo.
Dio? Lui cioè...” inizia Sam, in soggezione.
Sì sì, Lui... non sarei potuto andare laggiù senza un'autorizzazione scritta... comunque ora basta parlare di questo, capitolo chiuso” taglia corto l'Arcangelo “tutto è tornato al suo posto, tutti stiamo bene e siamo felici. Ora vogliate scusarmi ma a Rio è tempo di carnevale!” e schioccando le dita, se ne va.
Sono scioccato e felice, ma ciò che mi preoccupa ora è la reazione di Dean.
Stefany, potresti portare i bambini di sopra?” le chiedo.
Lei annuisce e salgono al piano di sopra, poi guardo Ally.
Amore.. forse dovresti andare anche tu.. sta per tornare Dean...” le spiego.
Non voglio che si agiti, basto io per tutti.
Ma Allison scuote il capo. “No io resto.. non posso perdermi questa scena...”
sospiro e in quel momento si apre la porta.
Mi precipito davanti ad essa e fermo Dean.
Ehi, che succede?” mi chiede perplesso quando vede che gli sbarro la strada.
Dean... aspetta un attimo.. ascoltarmi” inizio “è successa una cosa... che speravamo tutti quanti ma che è abbastanza inattesa, al momento..”
Lui mi sembra ancora più stranito.
Mi spaventi Cass, che succede?”
Tuo fratello” gli dico finalmente.
Dean sgrana gli occhi. “Mi prendi per il culo?”
Affatto” nego scuotendo il capo “ci siamo riusciti.. o meglio è stato Gabe...”
Cioè mio fratello è qui? Sammy è qui?” mi domanda agitato.
Annuisco e mi sposto.
I due Winchester si guardano per alcuni interminabili minuti, poi è Sam a parlare per primo.
Ehi Dean...” dice soltanto.
Dean la le lacrime agli occhi, percorre velocemente la distanza che lo separa dal suo amato Sammy e lo stringe in un abbraccio soffocante.
Allison piange, Sir sorride in disparte e io...
Io poggio la schiena al muro e scivolo a terra, mi copro il viso con le mani e inizio a piangere.
Perchè?
Perchè la mia missione ora è davvero finita, nel migliori dei modi.
Abbiamo sofferto, tutti quanti, ma ora è finita.
Il cerchio si è chiuso, Sam è di nuovo con noi e stiamo tutti bene...
Amore! Che hai?”
Allison si è inginocchiata accanto a me e mi accarezza i capelli.
Sono felice” ammetto “mi sentivo in colpa per Sam... loro erano la mia missione e io ho sempre sperato di riuscire a proteggerli... ora il cerchio si è definitivamente chiuso Ally... ora siamo tutti... liberi.”
Mi sorride e mi abbraccia, io la stringo a me per quanto il pancione me lo consente.
Ci alziamo e raggiungiamo i ragazzi, si voltano a guardarmi e uno dopo l'altro mi abbracciano, poi abbracciano Allison.
Ho capito perchè Gabe è scappato, voleva evitare questo.
A me non dà fastidio, loro sono come miei fratelli.
Grazie Cass”mi dice Dean.
Io non ho fatto niente” rispondo.
Invece si” insiste “non hai mollato... mi avevi promesso che me l'avresti ridato e l'hai fatto, tu hai spinto gli altri ad agire... grazie.”
Non c'è di che Dean... davvero non devi ringraziarmi...”
Sam ha un piccolo mancamento, lo facciamo sedere e gli portiamo dell'acqua zuccherata.
Ha bisogno di mangiare e dormire, ce ne prenderemo cura noi.
Sirahel, che ha osservato sornione tutta la scena – sono sicuro che lui sapesse tutto dell'autorizzazione superiore – se ne va al piano superiore dalla sua compagna e dai suoi nipoti.
I ragazzi parlano di questi 8 mesi passati senza vedersi e io e Allison andiamo in cucina per lasciarli da soli.
Stai bene?” mi chiede premurosa.
Certo, sto benissimo... è stata solo... l'emozione” le spiego.
E' tutto finito Castiel... ora è davvero tutto finito...”
Annuisco. “Sì... è tutto finito. Come non avrei mai osato sperare...”
Poi l'abbraccio e la bacio con passione.
Cass... posso dirti una cosa che non c'entra con questo momento di commozione?”
La fisso dubbioso e annuisco. “Certo amore.. dimmi tutto.”
Sorride maliziosa e avvicina la bocca al mio orecchio.
Non vedo l'ora di partorire... adoro le tue carezze ma preferisco il nostro sesso selvaggio!” mi confessa, poi mi morde il lobo.
Mi fa male, però ammetto che è un dolore.... interessante.
E io adoro accarezzarti, mi fa impazzire... ma ti confesso che anche io non vedo l'ora di far tremare le pareti di camera nostra...”
Scoppia a ridere e si stringe a me. “Due mesi o poco più... poi le faremo crollare quelle pareti” mi promette “ma intanto ci accontenteremo delle coccole...”
Restiamo abbracciati a lungo, cullandoci a vicenda.
Oggi inizia un nuovo capitolo per noi, quello conclusivo, quello risolutivo.
Tutto è tornato al suo posto, come ha detto Gabe, tutti stiamo bene.
Ho quello che volevo, cioè Allison e i miei figli.
Dean ha quello che voleva, la sua famiglia, Sammy. E ha anche l'amore di Hilary.
Sir ha tutti noi e così Gabe, ma non lo ammetterà mai.
Abbiamo creato il nostro futuro, ci siamo riusciti.
Ti amo Allison... per l'eternità e anche dopo...” le dico accarezzandole il pancione
Ti amo da morire anche io Castiel, da ora in poi saremo completamente felici, tutti quanti...”
E' vero, lo saremo.
Tutti insieme, protetti da Dio.
Grazie Padre mio, di tutto ciò che mi hai permesso di avere, grazie del tuo amore.
Prendo per mano Allison e voliamo al piano di sopra, dai nostri figli.
Dal nostro futuro.

- FINE -


NOTE:  Eccoci arrivati alla fine di questa avvaentura.
Speriamo che vi siate divertiti e che come noi abbiate amato Cass, Allison e la loro deliziosa famiglia. Grazie a tutti del sostegno, sopratutto alla fedelissima  Alexya379 speriamo che continuiate a seguirci anche durante le prossime avventure.

Baci, brokendream e Robigna88 : Broken_88

A proposito di nuove avventure.. ne abbiamo già iniziata una che per... decisioni strategiche non si trova in questo account.. speriamo che leggerete numerosi e che vi piacerà.
E se vi va lasciate un commento.

- Dopo la resa di Sam a Lucifero e la morte di Dean in battaglia, Castiel e Allison si ritrovano, unici legati da un passato, ad affrontare le conseguenze di una guerra che sta distruggendo il Mondo, un futuro post-apocalittico. -  A Dark Love






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