No truth, all pretention

di morphine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** | ***
Capitolo 2: *** due ***
Capitolo 3: *** *3* ***
Capitolo 4: *** *4* ***
Capitolo 5: *** *5* ***
Capitolo 6: *** *6* ***
Capitolo 7: *** *7* ***
Capitolo 8: *** *8* ***
Capitolo 9: *** *9* ***
Capitolo 10: *** *10* ***
Capitolo 11: *** *11* ***
Capitolo 12: *** *12* ***
Capitolo 13: *** *13* ***
Capitolo 14: *** *14* ***
Capitolo 15: *** *15* ***
Capitolo 16: *** *16* ***
Capitolo 17: *** *17* ***
Capitolo 18: *** The end ***



Capitolo 1
*** | ***


 

Ebbene si... son sempre io.
questa FF a dire il vero l’avevo iniziata quasi un anno fa e poi abbandonata brutalmente nei meandri del mio pc... mi ero quasi dimenticata del suo abbozzo fino a quando una sera alla fiera di paese, mentre ero con le mie amiche e stavamo spettegolando in modo maligno su una nostra compagna di corso mi si è accesa una lampadina (che era più un faro da porto) e mi sono ricordata della sua esistenza... e poi tra una chicchera e l’altra ho trovato lo spunto per creare una trama...

Questa è la storia della nostra nuova eronina, un po’ sfigata con qualche difetto (chi di noi non li ha?) e moooolto complessata. Vive una vita un po’ insipida che non la rende molto felice, ma presto qualcosa movimenterà le sue giornate...

In questo primo capitolo non compaiono i nostri beniamini (i 30stm) ma serve per introdurvi il personaggio.... non temete arriverà anche il loro momento U.U

Come leggete dai raiting e compagnia bella anche qui Shan la fa da co-protagonista, ormai sapete che lui è il mio protagonista preferito.. anche perché Jared mi fa tanto gay e Tomo troppo bambino e Tim è meglio lasciarlo in panchina per un po’.. l’ho fatto morire e soffrire troppo nelle mie FF! percui buona lettura! :D

 

 

No truth, all pretention

 

 

 

Avete presente quelle mattine in cui ti svegli con la consapevolezza che accadrà qualcosa?
quelle mattine in cui senti una sensazione d’ansia allo stomaco?

Beh... questa è una di quelle mattine.

Sono al supermercato e ho ancora quella sensazione d’ansia... non è ancora successo nulla. È andato tutto come al solito... lavoro, amici... tutto come sempre... sono al reparto freezer quando....

-          Tutti a terra questa è una rapina!

E nella mia testa l’unica cosa che riesco a pensare non è “o porca puttana” o a gettarmi subito a terra... quello che penso è: “la mamma l’aveva detto che dovevo fare judo!”. Però mi getto a terra... e resto li anche mentre i rapinatori prendono il mio portafogli, la catenina di mia nonna, e il mio braccialetto d’argento. Resto immobile a pensare che se morissi oggi, la mia vita sarebbe stata uno spreco totale. Ho sempre fatto quello che mi dicevano di fare. Università, lavoro, amore. Ho anche accettato di sposare Franck perché mia madre mi ha convinta che tanto non avrei trovato di meglio data la mia “situazione particolare”. E mentre il rapinatore mi urla di togliermi la fede prendo una decisione. Domani mollo Franck.

Franck è uno di quei tipi che l’unica preoccupazione al mondo è arrivare a casa in tempo per vedere il fischio d’inizio della partita. Non è bello e non l’è mai stato! È decisamente in sovrappeso, e ormai non facciamo quasi più sesso.. sempre se 3 minuti possono esser definiti sesso. All’inizio era diverso. Ogni tanto mi portava i fiori tornando dal lavoro, era carino, gentile.. ora la sua concezione di gentilezza nei miei confronti è evitare di ruttare a tavola.

Non so come sono arrivata a questo punto. Lo so di non essere “bella”. Non ho mai avuto un fisico scolpito, i miei capelli non sono mai stati “soffici e fluenti” come dicono nelle pubblicità degli shampoo, non ho mai dato particolare attenzione a certi particolari... nessuno mi ha mai fischiato per strada, nessuno si è mai girato a guardarmi. Sono invisibile agl’occhi delle persone. Persino a quelli della mia famiglia. Mia sorella è molto più carina di me, ha un lavoro importante, un marito che la ama e la rispetta e due bambini fantastici... io sono solo l’altra figlia.. quella che fin da quando è nata ha sempre dato problemi... prima la mia salute cagionevole, poi la mia allergia al polline che ha rovinato per sempre il mio rapporto con mia madre.. lei adorava i fiori... aveva una serra fantastica.. ma io non potevo starle vicino.. i suoi vestiti erano la mia criptonite... quando tornava a casa per me era la fine... andavo in iper ventilazione, la gola mi si gonfiava.. e così mia madre ha dovuto rinunciare al suo sogno.. e io sono diventata la figlia scomoda che ha sempre bisogno d’attenzioni e cure, che le succhiava via la vita, e che gliel’ha rovinata per sempre la sera che ha deciso di accettare un passaggio in auto da Greg Poulner, sapendo che era ubriaco... ma io non lo sapevo... non era “ubriaco” come la polizia disse, non lo sembrava per lo meno.. era allegro si, ma pensavo fosse perché i Chicago bulls avevano appena vinto il campionato. Beh, quella sera andammo a sbattere contro un palo ai 97 km orari. Il risultato fu la morte di Greg sul colpo e l’amputazione della mia gamba destra all’altezza del ginocchio..

Quel giorno mia madre ha deciso che peggio di così non potevo diventare.

Ero la sua delusione della vita.

Non l’ha mai detto apertamente ma lo so. Lo capisco da come mi guarda, mi parla...

Sono ancora stesa a terra e beffa delle beffe i ladri mi prendono persino il tutore. Così non posso nemmeno alzarmi senza chiedere aiuto.

Mi hanno portata alla centrale di polizia per l’interrogatorio... ho chiamato a casa Franck per dirgli dell’accaduto ma non ha risposto, così un agente mi ha chiamato un taxi e sono tornata a casa. Franck era addormentato sulla poltrona, televisione accesa, patatine sparse ovunque, lattine di birra vuote... dopo aver preso l’altro tutore che tengo in camera per le emergenze, inizio a sistemare un po’ la casa, e Franck si sveglia quando gli tolgo il telecomando dalla mano...

F (franck):  che succede?
- è tardi... metto in ordine.
F: perché non sei tornata prima? Dove sei stata?
- c’è stata una rapina al supermercato. Ero alla stazione di polizia a dire quello che è successo...
F: ok.. vado a dormire...
- non mi chiedi come sto?
F: cosa?
- nulla lascia perdere... buona notte
F: si si notte.

Come sono finita in questa vita? Quasi quasi avrei voluto morire anch’io in quell’incidente.

Il mattino dopo mi sveglio e sono decisa a parlare a Franck. Voglio il divorzio!

Ma purtroppo lui non c’è.. così esco di casa e vado al lavoro che come al solito si rileva noioso e molto deprimente. Poi dato che a quanto pare il mio capo è più gentile con me che mio marito, mi lascia il pomeriggio libero per rilassarmi dato che la scorsa sera sono stata rapinata.

Esco dal palazzo e non so che fare... Franck tornerà a casa alle 20 per cui devo aspettare per parlargli.. così vado a fare un giro in centro.. guardo le vetrine.. e provo ad immaginare  come sarebbe la mia vita se non avessi avuto l’incidente, se avessi detto di no a Franck... poi però proprio mentre passo da vetrina in vetrina una donna mi sbatte addosso facendomi cadere a terra.

- omiodio scusa.. ti sei fatta male?
- no.. non credo...
- aspetta ti aiuto...
- grazie...
- non so come scusarmi.. io ti offrirei un caffè se non fossi in ritardo a lavoro...
- non fa nulla sono incidenti che capitano
- ok, allora vado e ancora scusa!

E se ne va lasciandomi con il posteriore dolorante per la caduta...

Alle 19 entro in casa e aspetto Franck... e appena torna sono pronta per affrontarlo...

però poi non ci riesco.

 

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Capitolo 2
*** due ***


Due:

 

i giorni passano, e tutte le mattine mi riprometto che lascierò Franck.

Non so cosa ci sia di sbagliato in me ma, non ci riesco. Credo che dopo 5 anni di matrimonio mi sono affezionata a lui.. e non riesco a lasciarlo.

Tutti i giorni sono uguali... sempre la solita routine. Poi però un pomeriggio mentre esco da lavoro rivedo la ragazza che mi ha fatto cadere per strada.

- ciao!
- ciao...
- ti ricordi di me?
- sei quella che mi ha fatto cadere vero?
- si io. Emma piacere
- Alice

E: ti va un caffè?

A: io hem.. ok...

Non so il perché ho accettato, ma almeno sarà un cambiamento. Farò qualcosa di diverso per una sera...

Andiamo in un piccolo cafè e ci sediamo ad un tavolo.. e lei inizia a parlare. Io ascolto silenziosamente come faccio di solito poi però...

E: e tu? Sei sposata, fidanzata, single?

A: io hem... beh.. è complicato..

E: oh.. capisco.. odio quelle situazioni in cui lui ti piace, ma non state ancora insieme...

A: no io non...

E: oh.. allora sei single? Meglio... io sinceramente non ho una relazione da anni.. il mio capo mi fa lavorare di continuo.. anche di notte a volte.. non in quel senso ovviamente, ma a volte devo restare sveglia per finire di preparare qualche contratto.. chiamare quelli del catering.. odio il mio lavoro...

Non so il perché non la fermo..  restiamo li e parliamo.. poi torno a casa...

F: dove sei stata?

A: c’era traffico

F: davvero?

A: certo.. c’è stato un incidente e avevano bloccato la strada per rimuovere le vetture...

Sto mentendo a Franck.. Perché non gli ho detto che ho incontrato un amica e siamo andate a prendere un caffè??

F: ha chiamato tua sorella... viene domani deve parlarti di una cosa... non ho capito...

A: ok

F: dille di tenere quei marmocchi lontani dalle mie cose... l’ultima volta hanno spostato tutto!

A: sono bambini....

F: sarà.. ma non mi piace che tocchino le mie cose...

A: ok

Il giorno dopo mentre aspetto mia sorella e sistemo il soggiorno per farlo sembrare almeno vivibile.. mi chiama...

*driin*

A: pronto?

E: Alice? Ciao... disturbo?

A: no dimmi pure...

E: non sapevo se potevo chiamarti.. cioè.. tu hai detto di lavorare poer un avvocato vero?

A: si

E: ecco vedi.. il mio capo ha combinato un piccolo casino e beh avrebbe visogno di un avvocato...

A: ma non hai detto che ha un mucchio di soldi e che...

E: si ma.. vedi.. vorrebbe che la cosa restasse privata e il suo avvocato è anche l’avvocato della sua società.. così insomma...

A: oh.. capisco.. beh digli di passare dall’ufficio in centro domani alle 15.

E: grazie mille.. ti pagherò un altro caffè!

A: Diventerò una caffeinomane di questo passo!

E: oh beh.. allora che ne diresti se ti invito ad una festa?

A: una cosa?

E: una festa? Potresti incontrare tanti begl’uomini...

A: oh io non lo so cioè...

E: di solo di si e basta... è questo venerdì sera.. vestiti carina e metti biancheria sexy!

A: ma io hem..

E: devo andare.. ciao a venerdì!!!

E adesso? Come faccio? Mentre il panico mi assale sento l’auto di mia sorella fermarsi davanti casa, così ricaccio tutta l’ansia da dove è venuta e mi stampo un bel sorriso in faccia!

A: Maria!

M: ciao Aly!!!!!

A: dove sono i bambini?

M: da mamma... so che Franck li odia così ho deciso che sarebbe meglio evitare di fargli toccare le sue cose.. e poi George è nella fase in cui mette tutto in bocca e sai.. non vorrei che Franck si arrabbiasse..

A: oh.. mi sarebbe piaciuto vederli!

M: li vedrai sabato...

A: cosa?

M: Tom mi ha chiesto di sposarlo...

A: ancora?

M: si.. non è romantico.. sabato è l’anniversario del nostro primo bacio e ha pensato di organizzare una piccola festicciola solo per noi e alcuni amici intimi...

A: oh...

M: e tu mi farai da testimone ovviamente...

A: ma...

M: sarà come un secondo matrimonio....

A: bello!

M: che è successo qua dentro?

A: perché?

M: c’è come un odore di peperoni...

A: oh.. Franck ieri sera ha fatto cadere la salsa dei nachos sul tappeto e.. ho pulito come meglio potevo....

M: come fai a vivere così? Perché non lo lasci...

Anche mia sorella dice che dovrei molarlo.. peccato che non ci riesca...

A: è che...

M: non dire che lo ami... non ci credo da anni!

A: a questo proposito... devo chiederti un favore... venerdì sera...

M: lo lasci? Te ne vai? Vuoi che passi a prenderti? Dico a Tom di venire qua nel caso Franck faccia storie?

A: no...

M: oh Alice, ti meriti di meglio di.. questo! Eri la prima della classe, sei stata campionessa di calcolo matematico! Tu dovevi fare grandi cose... dovevi...

A: Maria.. per favore... quello è passato! Devo chiederti un favore ma mi devi promettere che non lo dirai a nessuno.. nemmeno a Tom o a mamma.. nessuno!

M: mi stai spaventando Aly...

A: io ecco... mi fai la pulizia del viso?

M: cosa?

A: venerdì sera.. devo uscire.. e devo essere “carina” e beh.. io hem... non posso andare da un estetista.. Franck lo scoprirebbe... i soldi che mi da sono contati per fare la spesa e pagare le bollette e così...

M: che Dio sia lodato! Hai un amante?

A: nooooo io non ho un amante è che...

M: o mio dio hai una seconda vita?

A: io beh.. è che...

M: oddio... certo che ti faccio la pulizia del viso... anzi.. ti ci porto io dall’estetista.. forza andiamo...

A: ma Frenck torna tra un ora e tu non devi...

M: chissenefrega di Franck e dei bambini... questo è più importante.. andiamo!

Seguo mia sorella e torno a casa che Franck dorme già in divano... per fortuna non mi vede uscendo al mattino dato che ora come ora la mia pelle è migliorata, le mie sopracciglia sono meno folte e le mie unghie sono.. beh.. non sono le mie unghie...

Vado al lavoro..e  il mio capo quando gli dico che alle 15 ha appuntamento con Jared Leto sbianca  a tal punto che ho temuto di dover chiamare un ambulanza... non so chi sia questo Jared leto.. ma lui è tutto agitato e anche le altre segretarie sono agitate.. tutte si sistemano i capelli, si rifanno il trucco.. non capisco. Io non mi trucco mai, e i miei capelli sono sempre raccolti in un concio ordinato... non capisco tutti questi capelli vaporosi e ciglia chilometriche.. poi alle 15 le porte dell’ascensore si aprono e capisco.. carino questo Jared Leto... e con lui c’è Emma che corre a salutarmi...

E: ciao Alice.. ma che hai fatto?

A: mia sorella mi ha portato dall’estetista...

E: complimenti.. stai benissimo!

A: grazie...

E: ah.. Jay.. lei è Alice.

J: piacere... devi essere molto simpatica oltre che carina.. Emma parla sempre di te...

E: Jay!

A: oh io.. hem...

Credo d’esser arrossita fino alla punta dei capelli perché mi guarda divertito... così dopo alcuni secondi di stordimento riprendo controllo della mia persona e vado ad avvertire il mio capo che sono arrivati...

A: potete entrare..

Entrano e io resto alla mia scrivania a copiare sul computer dei documenti per un processo quando il mio interfono squilla...

A: ufficio dell’avvocato Gray, sono alice posso esserle utile?

Avv: Alice potresti entrare due minuti?

A: certo.

Entro un po’ preoccupata, e vedo emma scrivere sulla agenda, e Jared che stringe la mano del mio capo...

A: sono qua...

Avv: oh.. bene.. potresti accompagnare il signor Leto e la sua assistente? E mentre Sali fermati dall’avvocato Piterson e digli che mi serve la sua assistenza per un caso e se può raggiungermi il prima possibile!

A: certo! Serve altro?

Avv: no... basta così.. grazie Alice!

A: di nulla... seguitemi!

Li conduco fino all’ascensore mantenendo un atteggiamento molto serio e professionale, e una volta dentro, mi lascio andare.. cioè Emma fa si che mi lasci andare!!

E: il tuo capo è molto sexy!

A: cosa?

E: oh si.. davvero scopabile!

J: per te tutti sono scopabili!

E: non è vero!

J: comunque mi sembra un brav’uomo! Emma mi ha detto che ti ha invitata alla festa di venerdì!

A: oh, è un problema se vengo? Perché se è un problema posso sempre...

J: oh no, mi fa piacere.. vorrà dire che ci sarà una bella donna in più da tener d’occhio! Non sei fidanzata vero?

A: oh io s...

E: no... vedi niente fede al dito.. ma non provarci Jay.. lo sai che le mie amiche non le puoi toccare!

J: che regola stupida!

A: io hem...

E: oh e ricordati di prendere un costume.. se non l’hai fa nulla nella casa ce ne sono molti.. ma se l’hai è meglio che lo prendi su, sai no l’igiene...

A: oh io non vado mai in piscina.. siamo arrivati...

E: perché no?

A: io hem... non posso...

E: ma...

J: la nostra macchina è già qui davanti o dobbiamo prendere un taxi?

E: è qui...

J: bene.. Alice è stato un piacere, ci si vede venerdì... Emma forza che abbiamo molte cose da fare oggi!

E: oh si... subito... ciao Alice! Ci si vede!!

E così sono incastrata... devo andare da un gioielliere e comprare una fede!!

 

*******************************************

Grazie a chi commentato il primo capitolo... beh... ljl30stm le mie FF devono essere disastrose!!!
Shanna... per fare Franck ho pensato a tutto quello che non vorrei in un uomo XD io lo immagino stile marito medio americano da film.. perennemente con la canotta e la camicia aperta con una di quelle poltrone reclinabili davanti alla tv a mangiare porcherie.... che brutta immagine!

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Capitolo 3
*** *3* ***


*3*

 

 

è venerdì... e sono agitatissima.

Maria ha detto a Franck che avrei passato tutto il giorno con lei e sarei rimasta a dormire qua dato che la “devo” aiutare a preparare tutto per il grande evento del giorno dopo... così adesso sono a casa sua e lei mi sta pettinando e truccando... mi ha anche comprato dei vestiti... dice che i miei sono banali e anonimi! Credo che dovrei sentirmi offesa.. ma non lo sono, forse perché nel profondo lo so di essere una persona banale e anonima!

Non mi sono ancora specchiata. Così sono le 20 e non so quale sia il mio aspetto. Siamo sole in casa, Tom è andato con i bambini al parco.. così anche lui è ignaro di quello che sta succedendo a casa sua!

M: sei perfetta!

A: se lo dici tu.. posso specchiarmi adesso?

M: no.

A: maria.. questi pantaloni sono troppo stretti.. non credo sia opportuno che li indossi!

M: perché?

A: beh.. io non ho mai messo dei pantaloni così...

M: si invece, ti ricordi in seconda liceo?

A: era una festa in maschera anni ’80!

M: e allora? Ti stanno bene... smettila di lamentarti!

A: uffa!

M: se ti vedesse Franck!

A: meglio di no...

M: già... ok, ci siamo... adesso puoi guardarti!

Toglie l’asciugamano che aveva messo sullo specchio e io mi vedo. Non mi riconosco a dire il vero.. ho i capelli sciolti, sono truccata e il mio corpo è diverso....

A: che cosa mi hai fatto?

M: nulla... ti ho solo truccata, sistemato i capelli e messo vestiti che fanno vedere le tue curve!

A: grazie...

M: dovere.. adesso esci di qua prima che torni Tom ti veda e si innamori di te!

A: non essere ridicola... lui ti ama tantissimo!

M: aww lo so! Adesso basta parlare... nella borsa ti ho messo un po’ di soldi, una copia della chiave della stanza sopra al garage e un’aspirina!

A: ok... e se Tom...

M: non preoccuparti di lui, non si accorgerà nemmeno che non ci sei... tu cerca solo di non fare troppo casino quando ritorni ok?

A: ok

M: adesso va e divertiti...

A: ok...

M: il taxi dovrebbe essere qui a minuti!

A: già... eccolo...

M: bene.. ciao!!

A: ciao

Esco, salgo sul taxi e gli dico la mia destinazione... quando arrivo pago il taxista e resto a fissare quelle norme villa che ho davanti agl’occhi... una cosa veramente enorme! Completamente illuminata, si sente la musica dalla strada. Dopo 5 minuti, mi faccio coraggio e suono il campanello, un uomo alto e magrissimo mi apre la porta senza nemmeno guardarmi in faccia, così entro e capisco che metà delle persone presenti sono già ubriache... inizio a vagare per la casa fino a quando Emma non mi intercetta e mi trascina in giardino sotto un gazebo, dove sono sedute tre persone...

E: ragazzi lei è Alice!

A: salve

J: ciao.. sei diversa...

A: beh...

- se per diversa intendi bellissima, sono curioso di vedere l’altra versione!

E: giù le mani Shan... lo sai che è off-limits!

S: che palle!

E: beh Jay già lo conosci, lui è Shannon il fratello di Jared e lei è Rachel la ragazza di Tomo... dovè Tomo?

R (Rachel): non chiedermelo.... da quando ha incontrato Vic non fanno altro che parlare di fumetti, parlano parlano parlano.. forse dovrei ingelosirmi...

E: uhhh ti tradisce con Vic!

R: che brutta immagine!

E: si vero!

J: beh Alice... raccontaci di te...

A: non c’è molto da dire... ma che fanno quelle due?

S: chi? Oh quelle! Lasciale perdere... sono ubriache...

E: dove hai preso questo top?

A: hem... questo beh.... non ne ho idea...

E: è molto carino...e ti mette in risalto le tette!

J: confermo!

E: smettila!

J: non si può mai fare degli apprezzamenti con te.. io vado a prendermi da bere!!

R: oh vengo con te.. magari vedo Tomo da qualche parte!

E: così... il tuo capo è single?

A: no... sposato con tre bambini...

E: cazzo... ho finito il cocktail.. vado a riempirmi il bicchiere! Torno subito! Shan fa il bravo!

S: certo capo!... così...

Dice sedendosi al mio fianco...

S: hai già un costume?

A: oh no, io non nuoto...

S: nemmeno le gambe a mollo?

A: no. Meglio di no!

S: che peccato...

Non è malaccio come persona.. cioè.. esteticamente... e sembra anche simpatico. Parliamo del più e del meno poi due ragazze bagnate fradice ci passano davanti riempiendoci di schizzi!

S: wow...ci voleva però.. fa caldo questa sera!

A: già...

S: come mai questi pantaloni lunghi? Sei l’unica qui dentro!

A: oh beh... io non posso cioè.. non...

S: cosa? La tua religione ti vieta le gonne?

A: no... certo che no... è che ho un problema ad una gamba e insomma...

E mi sporgo, busso sulla mia gamba e gli faccio sentire il rumore sordo del mio tutore!

S: oh... scusa io non avrei fatto quelle battute sulla piscina se avessi saputo che...

A: fa nulla, non potevi saperlo... alla gente non piace vedere le mie gambe per cui cerco di metterle il meno in mostra possibile!!

S: capito!

A: tu che fai per vivere?

S: cosa?

A: ho chiesto che cos....

S: nono ho capito.. è che... veramente non sai chi sono?

A: sei Shannon il fratello di Jared?

S: si ma... wow... io cioè noi, siamo dei musicisti e abbiamo un band abbastanza conosciuta!

A: oh... capito...

S: e tu?

A: sono la segretaria di un avvocato!

S: buono a sapersi!! Ti va qualcosa da bere?

A: ok

S: torno subito!

E resto li  a pensare a quello che sto facendo, a pensare a Franck ignaro di tutto questo e meravigliarmi di non provare rimorso.

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Capitolo 4
*** *4* ***


*4*

Maria mi sveglia alle 9! Sono andata a dormire alle 5 e lei mi sveglia alle 9!!

M: Aly!

A: che c’è?

M: devi raccontarmi tutto...

A: più tardi ho sonno!

M: sono le 9... dovresti alzarti!

A: uffa...

M: allora? Come è andata?

A: bene...

M: e...

A: e cosa?

M: chi c’era alla festa?

A: un mucchio di gente... ubriaca...

M: wow

A: già...

M: scendi che ho fatto la colazione! E Caroline vuole che la zia gli faccia le treccine!

A: arrivo!!

M: Alice...

A: si?

M: lo sai vero che se vuoi puoi venire a stare qua con noi vero?

A: cosa?

M: se tu volessi, insomma.. se volessi lasciarlo.. lo sai vero che potresti stare con noi tutto il tempo che vuoi...

A: certo...

 

Mi siedo sul letto e cerco di racimolare tutte le forze per scendere e sembrare riposata! Così dopo 5 minuti scendo le scale e vado a sedermi nell’unica sedia vuota rimasta attorno al tavolo... cioè in mezzo ai miei nipoti Caroline di 7 anni e Thomas di 4 e dall’altro capo della tavola vicino a Tom c’è George di 1 anno.

A: buongiorno!

C: ciao! Mi fai le treccine dopo zia?

A: certo!

M: adesso lasciate mangiare la zia... andate a guardare i cartoni!!

A: mamma quando arriva?

M: arriverà tra due ore circa!

A: ok

M: papà ha detto che ha una sorpresa per noi!

A: cioè?

M: non lo so... ha detto solo che ha una sorpresa!

Tom: per me vi lascia finalmente la proprietà della casa al lago!

M: non credo...

A: tanto non la userei mai... Franck odia il lago!

Tom: potresti venire con noi e lasciare Franck a casa!

A: non credo sia possibile!

Lasciamo la discussione in sospeso.. tutti nella mia famiglia a parte i miei genitori credono che dovrei lasciare Franck, Tom e Maria me lo dicono di continuo.

Faccio colazione, poi sistemo i capelli di Caroline... e dopo due ore mia madre e mio padre arrivano invadendo casa con la loro presenza... così dato che mia madre è iper attiva per l’evento del giorno e ha occhi solo per Maria io me ne vado nella mia stanza e mi stendo sul letto...

Mi rilasso, poi...

*toctoc*

A: si?

F: Alice?

A: Franck? Che ci fai qua?

F: tua madre ha detto di raggiungere lei e tua sorella nella stanza da letto...

A: ok

F: cos’hai fatto alla faccia?

A: cosa? Sono solo truccata!

F: ah...

Ed esce... però almeno si è accorto che ho fatto qualcosa.. non è un completo disastro no?

Raggiungo mia madre e mia sorella.. che appena entro mi fanno cambiare abito e mi obbligano a mettere un abito da damigella...

A: sono ridicola!

Mom: non è vero... sei carina

A: non mi avevi detto che avrei dovuto indossare questo coso...

M: ti sta benissimo...

Mom: Franck ha detto che hai assistito ad una rapina...

A: oh si...

Mom: ha detto anche che ti hanno preso il tutore... e che ha dovuto prendertene un altro...

A: già...

Mom: come vanno le cose? Quand’è che avrete un bambino?

A: beh io...

M: mamma lascia in pace Alice... è ancora giovane.. lasciala divertire!

Mom: tu hai tre anni in più di lei e hai già tre bambini!

M: dovresti dire che ho 32 anni e ho tre bambini!! Deve ancora compiere i 30 lasciala in pace!

Mom: dico solo che...

A: scusate vado un attimo in bagno...

Esco dalla stanza e vado in giardino.... mi siedo sull’altalena e resto li fino a quando Maria non mi raggiunge...

M: Ali!

A: vorrei restare da sola...

M: lo sai che non lo fa per cattiveria...

A: io non posso avere bambini...

M: cosa?

A: non posso avere dei bambini...

M: oddio... perché non  mel’hai mai detto?

A: perché non volevo farvi ancora più pena...

M: e Franck cosa...

A: non lo sa... non l’ho mai detto a nessuno!

M: Alice dovresti dirglielo...

A: a che scopo? Lui non vuole figli, e poi non facciamo quasi più l’amore.. per cui... non vedo il bisogno di dirlo!

M: Alice io non...

A: lascia perdere... dovrebbe essere il tuo gran giorno no?

M: si ma...

A: allora andiamo.. devo mettermi quel vestito!

La cerimonia è molto romantica e tutti sorridono allegri... io e Franck andiamo a casa presto dato che lui è stanco e non ce la fa più a stare in mezzo a tutta quella gente...

Sono passati due giorni e la mia vita è tornata ad esser quella di sempre... poi un giorno quando sto uscendo dall’ufficio...

S: hey tu!

A: cos... ciao!

S: Emma mi ha detto dove lavori…

A: oh... che ci fai qua?

S: volevo chiederti se ti va di andare a prendere un caffè!

A: certo.

Cosa sto facendo?

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Capitolo 5
*** *5* ***


*5*

S: così sei una segretaria...

A: si

S: ora non arrabbiarti con me.. ma Emma non sapeva della tua gamba... quando ho accennato alla cosa c’è rimasta male... scusa.. non volevo dirglielo è che mi è scappato...

A: fa nulla... non è un segreto...

S: perché non ti trucchi anche per andare a lavoro?

A: perché non ne vedo la necessità...

S: fai bene... hai una bella pelle, e stai molto bene struccata...

A: grazie

S: ora non farti una brutta idea.. ma che ne diresti se ti invitassi fuori a cena?

Di di no, di di no, di di no, di di no...

A: perché no...

S: fantastico...

A: ora devo andare... hem...

S: aspetta!

A: si?

S: il mio numero...

A: oh.. giusto...

S: chiamami

A: ok. Ciao

E adesso cosa faccio? Oddio ho un amante!

Io Alice Lee Creding ho un amante! Oddio mi sento male....

Dopo aver ripreso il pieno possesso delle mie facoltà faccio una cosa stupida, entro in un negozio di cellulari, ne compro uno e mi faccio dare un nuovo numero di cellulare... non so cosa sto facendo, non penso nemmeno a cosa sto facendo! Dovrei fermarmi, spiegare il malinteso, tornare a casa da mio marito ed essere una buona moglie... però ormai il treno è partito per cui...

Appena esco dal negozio lo chiamo...

S: pronto?

A: ciao...

S: ciao... non mi aspettavo di sentirti così presto…

A: oh.. se vuoi ti richiamo tra due giorni...

S: nonono ormai mi hai chiamato... che ne dici di mercoledì sera?

Mercoledì... c’è la partita... perfetto...

A: perfetto... alle 9?

S: alle 9 dove?

A: questo devi dirmelo tu?

S: ti passo a prendere o...

A: NO... cioè no meglio di no.. abito lontano sarebbe palloso... vediamoci davanti alla fontana del parco...

S: ok...

A: allora a mercoledì!

S: a mercoledì

Chiudo la chiamata e faccio rallentare il mio cuore...

Cos’ho  fatto?

Con questo pensiero entro in casa, saluto Franck che non mi degna di uno sguardo e vado in cucina a preparare la cena...

Ceniamo nel silenzio totale, poi non so quale forza misteriosa abbia preso il possesso delle mie viscere ma...

A: vado da Maria

F: è?

A: vado da Maria...

F: perché?

A: perché voglio andare da mia sorella...

F: io non voglio andarci!

A: chi ha detto che devi venire con me? Ciao.

Ed esco...

Oddio che mi succede?

Raggiungo casa di mia sorella che quando mi vede arrivare da sola esce di casa agitata come se fossi ricoperta di sangue e avessi tra le mani un coltellaccio da macellaio anch’esso insanguinato!

M: che ci fai qua? Oddio l’hai fatto!

A: non ho fatto quello che pensi.. devo parlarti.. in privato...

Dico vedendo la testa di Tom fare capolino da dietro le sue spalle...

M: certo certo... andiamo di sopra!

La seguo nelle stanze da letto al piano di sopra e dopo esser entrate nel bagno della sua stanza mi siedo sul water e mi prendo la testa tra le mani...

M: Alice mi stai facendo spaventare! Che hai fatto?

A: ho un amante

M: c-c-cosa?

A: ho un amante.. oddio!

M: oddio

A: non so cosa mi sia preso io.. non...

M: chi  è?

A: non lo conosci...

M: tu cioè... Franck... no apsetta riflettiamo.. tu hai un amante. Ok, e cioè... oddio... tu hai un amante  e non vuoi lasciare Franck?

A: lo so... non ci riesco a lasciarlo...

M: questo tizio..

A: Shannon

M: Shannon?

A: si

M: che nome strano... vabbè cioè.. questo tizio sa che tu sei...

A: no... pensa che io sia single..

M: ma tu gli hai detto che...

A: no... non ho la fede vedi? Oddio che casino...

*driin*

A: cazzo...

M: chi è?

A: è lui...

M: lui chi?

A: Shannon!!

*driiin*

M: rispondi no?

A: p-p-pronto?

S: hey.. hem disturbo?

A: no no certo che no... dimmi

S: non uccidermi ma... volevo solo avvisarti che mercoledì sera... ho pensato a qualcosa di molto casual per cui.. i jeans e una maglietta saranno perfetti...

A: oh ok!

S: bene... a mercoledì!

A: a mercoledì!

Riattaco e guardo l’espressione sconvolta di mia sorella...

A: non mi guardare così!

M: scusa è che.. non me lo sarei mai aspettato... cioè... wow

A: che devo fare?

M: beh... comportati come sempre e non far capire a Franck che c’è qualcosa che non va...

A: cosa?

M: fa in modo che Franck non lo scopra mai.. o chiederà il divorzio per colpa e dovrai mantenerlo tu....

A: io credevo che tu mi avresti spinta a...

M: senti, sei mia sorella, ti voglio bene e odio tuo marito.. per cui per me se lo cornifichi fai solo bene!

A: Maria!

M: scusa è che... è carino almeno?

A: chi?

M: questo uomo misterioso che incontrerai mercoledì...

A: oh.. certo.. è molto muscoloso e ha gl’occhi verde-giallo sono strani... ed è un musicista!

M: ohhhh...

A: e ha anche un tatuaggio...

M: ohhh.. mamma non approverebbe!

A: lo so!

M: che ragazzaccia!

A: ok. Per cui tornando serie...

M: hai due cellulari?

A: oh si... questo è quello di shannon...

M: a Franck come lo spieghi il...

A: lo tengo spento quando sono con lui... tanto ci vediamo solo tre ore la sera... non è un grosso problema...

M: giusto.... e per mercoledì... gli dirai che hem...vieni con me al club del libro!

A: cosa? Quale club?

M: non esiste nessun club... è solo una scusa... adesso ti serviranno delle scuse per poter uscire!

A: non lo so... non voglio metterti in mezzo...

M: tu non ti preoccupare di me...

A: ma...

*toctoc*

T: tutto bene li dentro?

M: SI!

T: che sta succedendo?

M: NULLA!

T: ok... torno a guardare la Tv.. non fate nulla di illegale!

M: CERTO AMORE!

A: l’adulterio è illegale!!!!!

M: no quando sei sposata con Franck!!!

A: oddio!

M: adesso usciamo o Tom chiama Franck... o peggio... mamma!

A: oddio

Usciamo dal bagno e ci ricomponiamo...

Non so come avrei fatto a far combaciare le mie due “vite”.. l’unica cosa che sapevo è che dovevo riuscirci!

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Capitolo 6
*** *6* ***


*6*

 

nei film fanno sembrare l’adulterio come una cosa divertente e facile da gestire... ma non è così!

Mi fa venire l’ansia, sudo il doppio di prima e in più non riesco più a mangiare... ho lo stomaco chiuso!! Beh questo forse è un bene per la mia linea ma, non è divertente!

Oggi è mercoledì per cui ho chiesto al mio capo il pomeriggio libero... a lui ho detto che dovevo andare da mia nonna che ha avuto un infarto poco tempo fa, per cui ha bisogno di moooolto aiuto.. in realtà devo uscire prima perché il mio guardaroba non è adatto alla mia situazione attuale. Sotto consiglio di Maria devo acquistare jeans, magliette e soprattutto, biancheria intima sexy!

Dopo aver comprato tutto, corro a casa di mia sorella e metto il mio nuovo guardaroba nell’armadio della dependance, torno a casa, preparo la cena e poi con la scusa del club del libro esco di casa!

Sono seduta sul bordo della fontana, guardo un bambino giocare con sua madre quando una rosa rossa invade il mio campo visivo, alzo gl’occhi e lui è li...

S: un penny per i tuoi pensieri!

A: ciao!

S: ciao!

A: non pensavo a nulla.. guardavo solo quel bambino giocare!

S: ti piacciono i bambini?

A: si! A te?

S: certo!

A: così... cosa mi aspetta? Sono vestita in modo adatto vero?

S: certo! Beh... ho pensato al classico primo appuntamento!

A: Cioè?

S: luna park, zucchero filato, caramelle...

A: wow!

S: mi segua signorina...

Arriviamo al luna park ed iniziamo a giocare, io vinco un peluche e lui vince solo un pesce rosso che regala ad una bambina disperata perché non aveva vinto nulla...

A: è molto carino da parte tua cedere il tuo regalo!

S: oh beh... con me sarebbe morto dopo due giorni... con la bambina magari arriva ad una settimana!!

A: ma nooo.. perché?!

S: è che sono sempre in giro... ci resto poco a casa...

A: quando ero piccola avevo un cane... lo adoravo.. ma poi mio padre lo uccise accidentalmente uscendo in retromarcia dal vialetto...

S: oddio...

A: poi non abbiamo più avuto animali....

S: io ne ho avuti molti! Mio fratello li adora...

A: possiamo sederci? Inizio a stancarmi...

S: certo! Qua... aspetta...

A: era da tanto che non venivo in un luna park!

S: come mai?

A: mia madre dopo l’incidente era diventata un po’ iperprotettiva... per lei tutto poteva essere pericoloso... così ho smesso di frequentare certi posti....

S: vuoi andare sulla ruota panoramica?

A: certo...

Saliamo sulla ruota panoramica e resto immobile a fissare il panorama... si vede l’oceano... sono talmente presa da tutto questo che non mi accorgo della sua mano che si posa sulla mia.... quando scendiamo mi accorgo di avere ancora le dita intrecciate nelle sue. La cosa mi mette un po’ di imbarazzo... è tutto strano... io mi sento strana! Non ho mai provato queste cose con Frenck è come se la mia adolescenza fosse arrivata in ritardo... mi sento come una ragazzina!

Alle 23 mi riaccompagna al punto d’incontro...

S: così...

A: già...

S: credo che ci si debba salutare....

A: immagino funzioni così...

S: si...

A: beh grazie per la serata!

S: prego...

A: beh io ho la macchina qui vicino....

S: anch’io... beh ciao...

A: ciao...

Faccio per voltarmi ma mi afferra il braccio e mi bacia…

S: scusa io non...

A: oh no... non devi scusarti...

S: allora ci si vede?

A: certo...

S: ti chiamo io questa volta!

A: ok!

S: buona notte!

A: notte!

Vado alla macchina salgo in auto e quando sono sicura di non esser guardata mi lascio andare... Franck non mi ha mai fatto sentire così!

 

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Capitolo 7
*** *7* ***


 

*7*

 

per la prima volta in vita mia sono a lavoro... e non sto lavorando!

Sto solo navigando in rete e chattando con mia sorella! Ormai Maria ha smesso di guardare telenovela e leggere romanzetti rosa... tutto quello che fa e farmi domande, organizzare i miei appuntamenti... cioè lei fantastica su come dovrebbero essere e cose così... si inventa scuse che potrei usare e basta... si diverte!

Oggi è venerdì, che vuol dire solo mezza giornata di lavoro. Questo è uno dei vantaggi di avere il capo che è anche allenatore della squadra di baseball del figlio.. per cui alle 13 esco dall’ufficio e vado a casa. Franck torna a casa alle 15, per cui dopo alcuni convenevoli... il silenzio e un muro di cemento armato anti sfondamento ed efficace contro un bombardamento nucleare, scende tra di noi.

Sono seduta al tavolo della cucina a cercar di attaccare un bottone ad una camicia di Franck quando...

F: Alice posso parlarti?

A: certo

La cosa mi preoccupa un po’... Franck non vuole mai parlarmi!! Così sono già pronta a dire”non è come sembra, siamo solo amici” quando...

F: io e Ron avevamo pensato di andare fuori città per il week-end!

A: ah

F: ecco beh...

A: vai pure... io me ne starò qua, o andrò da mia sorella per un po’.. l’aiuto con i bambini!

F: ok!

E se ne va... ringrazio Dio silenziosamente e mi rimetto ad attaccare il bottone!
avrò due giorni liberi senza Franck.. potrò fare quello che voglio!!

La sera aiuto Franck a preparare la borsa con i vestiti.. poi alle 20 Ron passa a prenderlo da casa... e io da brava mogliettina mi metto sulla porta di casa a salutarli!!

Appena l’auto è abbastanza lontana... chiudo la porta mi tolgo il vestito che uso per fare i lavori di casa, prendo il cellulare n°2 e lo chiamo!

S: pronto!

A: ciao

S: dovevo chiamarti io!

A: oh... ops

S: fa nulla... che fai di bello?

A: mi spoglio!

S: cosa?

A: mi sto cambiando.. speravo fossi libero questa sera!

S: hum... dovrei andare a casa di mio fratello, ma penso tu possa venire con me se ti va! Non è nulla di strano dobbiamo solo decidere due cose per la band e poi sono libero!!

A: ok...

S: questa volta ti passo a prendere! Dimmi il tuo indirizzo!!

E l’ansia mi assale, così in preda al panico gli do l’indirizzo di Maria!

A: 64 avenue il n°342

S: ok... alle 21.30 va bene?

A: perfetto!!

S: a dopo!

Lo saluto e chiudo la conversazione, prendo alcune delle mie cose e corro a casa di mia sorella!

Appena arrivo corro in dependance e Maria mi raggiunge subito!!

M: Alice che ci fai qua?

A: sta arrivando!

M: chi?

A: Shannon!

M: cosa?

A: ero nel panico voleva sapere dove abito e io gli ho dato il tuo indirizzo!!

M: cosa??????

A: scusa scusa scusa scusa!! Non potevo dargli il mio...

M: ma che...

A: devo cambiarmi ho solo un ora!!

M: ok ma e Franck?

A: lui è fuori città per il week-end!

M: oh... non puoi venire qui a fare sesso!

A: lo so!! Maria devo farmi una doccia per cu...

M: tu vai io scelgo i vestiti... e prega che questo tizio sia fantastico altrimenti me la pagherai!!!

Faccio una doccia veloce, mi cambio e poi alle 21.28 eccolo che arriva, suona alla porta e Maria va ad aprire.. occazzo!!

M: ciao

S: oh... forse ho sbagliato casa....

M: nono è giusta!

A: MARIAAA!!

M: questa è mia sorella!

A: MARI... a ciao!

S: ciao

A: lei è mia sorella.. lei.. hem... è casa sua questa hem...

M: Alice vive nella dependance, fino a quando non si troverà una sistemazione migliore!!

S: oh.. capisco...

A: beh noi andiamo.. ciao Maria!

M: ciao... e fate i bravi... non andate forte e...

A: Maria!

M: ok... ciao ciao!

Saliamo in auto e lui scoppia a ridere...

A: non ridere! È stato imbarazzante!

S: tua sorella è fantastica!

A: già...

S: tornando seri... da mio fratello ci metterò al massimo 15 minuti...

A: ok!

Arriviamo davanti a quella che deve essere la casa di suo fratello ed entriamo senza suonare!

S: JAY!!!

J: SONO IN SALOTTO!

Raggiungiamo il salotto dove Jared e altre 5 persone mi squadrano da testa a piedi!

J: ciao! Come va?

A: bene!

S: diamoci una mossa...

J: ok... allora rosso o nero?

S: mi avevi detto che era una decisione importante!

J: è importante! Rosso o nero?

S: nero

J: ok.. ora...

Iniziano a parlare di cose incomprensibili e io resto seduta a fianco di Shannon ad ascoltarli in silenzio.. poi quando finalmente hanno finito usciamo e Shannon mi porta alla spiaggia...

S: mi piace la spiaggia di notte!

A: non ci sono mai stata!

S: sul serio?

A: si!

S: andiamo... togliti le scarpe però...

A: oh... sicuro?

S: cos... oh...

A: io me la tolgo se vuoi però... cioè se ti da fastidio io mi tengo la calza...

S: no che non mi da fastidio... forza...

Mi tolgo le scarpe e anche le calze... così resto con il mio “piede” di legno in mezzo alla sabbia...

S: bella la sensazione di fresco vero?

A: si...

S: andiamo?

A: ok... però aiutami...

S: certo!

Iniziamo a camminare, fino a quando non inizio a sentire la fatica... così ci sediamo su un vecchio tronco che la marea ha portato a riva...

S: posso farti una domanda un po’ privata?

A: certo

S: come è successo?

A: Beh... era estate, io ero andata in biblioteca per fare una ricerca per la scuola... e quando sono uscita c’era un temporale... così dato che ero in bicicletta mi sono messa sotto il portico della biblioteca a sperare che finisse di piovere presto... però non riparava molto quel portico... fortunatamente un mio compagno di scuola stava passando da li in auto e mi chiese se volevo un passaggio fino a casa dato che non aveva intenzione di smetter di piovere... io ovviamente accettai subito, ma a quanto pare aveva bevuto, almeno è quello che disse la polizia... per me era lucido, era felice ma credevo fosse perché i chicago bulls avevano vinto il campionato... insomma... beh l’asfalto era bagnato, lui ha perso il controllo dell’auto e siamo finiti contro un palo... lui è morto sul colpo... e nell’impatto un pezzo della macchina, non chiedermi come può esser successo, mi si è infilato nella gamba e non sono riusciti a salvarla... almeno hanno salvato il ginocchio, posso camminare senza sembrare completamente zoppa!

S: ... deve esser stato terribile!

A: beh si.

S: mia nonna mi diceva sempre che quando ci succede qualcosa di brutto è perché qualcuno da lassù ci ricorda che dobbiamo goderci ogni istante come se fosse l’ultimo...

A: davvero?

S: si...

A: è saggia tua nonna!

S: si lo ammetto!! Ti va di camminare e tornare all’auto o ti prendo in braccio?

A: mi prenderesti in braccio?

S: certo!!

A: riesco a camminare... ti risparmio la fatica...

S: ok, ma se ti stanchi dillo che ti prendo in  braccio!

A: ok!

Arrivammo alla macchina poi dopo esser ripartiti per una meta sconosciuta me lo chiese...

S: ti va di venire a casa mia?

A: oh... certo...

Ci siamo... se entro in casa sua e succede quello che credo succederà sarò ufficialmente un’adultera!! Mentre questo pensiero e l’ansia sia da prestazione mi invasero arrivammo a casa sua. Una piccola casa, con un giardino ben curato.

S: eccoci qua!

A: bella!

S: mi basta...

Entrammo e all’interno era semplice come all’esterno..  pochi oggetti, minimalisti e una batteria in un angolo della casa...

A: suoni la batteria?

S: si... sai suonare qualche strumento?

A: si, mia madre mi ha insegnato a suonare il piano quando ero piccola!

S: di qua c’è il bagno e qui la cucina...

A: tu non mangi mai a casa vero?

S: in genere vado da mia madre o esco...

A: è carina.. ci starebbero bene delle tende a quella finestra!

S: stai già cercando di cambiare il mio arredamento?

A: ops... scusa... è più forte di me...

S: però hai ragione, dovrei metterci delle tende a quella finestra!

E mentre commentavamo ogni angolo della casa solo per perdere tempo ed entrare nella psicologia adatta a quello che stavamo per fare, accadde... arrivammo alla camera da letto...

S: e questa...

A: bel letto... mi sono sempre piaciuti i letti in legno in stile antico!

S: l’ho trovato ad un mercatino dell’usato... è stato un affare!

A: è molto bello! E comodo

Dico sedendomi in un angolo...

S: si... abbastanza comodo...

Disse lui sedendosi al mio fianco... il silenzio scese tra di noi.. poi però lui si avvicinò, mi obbligò a guardarlo e mi baciò. Delle strane sensazioni invasero il mio corpo... ero già stata con un uomo ovviamente ma l’unica volta che avevo provato quelle sensazioni era stato con Billy Simpson in 3° liceo quando mi diede il mio primo bacio al campeggio estivo. È strano provarle di nuovo... con Franck avevo provato solo un piccolo brivido la prima volta che mi aveva toccata.. poi ricordo che la sua presenza e il fatto che odorasse sempre di salsa barbeque  mi faceva venire la nausea! Ma perché ho accettato di sposarlo? Dovevo essere fuori di testa! Penso a tutto questo, e lui inizia a prendere più confidenza con il mio corpo... prima che inizi a formulare il pensiero ,mi ritrovo stesa sul letto con le sue mani che imparano a conoscere le mie curve... poi come al solito inizia la fase in cui ci togliamo un indumento a vicenda... è il turno dei miei pantaloni, che però appena raggiungono altezza ginocchio si bloccano e io riprendo la piena facoltà mentale e mi sento terribilmente in imbarazzo... a dire il vero mi sento in colpa... così rossa di vergogna riprendo possesso dei miei pantaloni, me li re infilo e mi allontano da lui...

S: hey....

A: scusa

S: va tutto bene... non devi...

A: io non... scusa...

S: se non ti senti a tuo agio... non è un problema...

A: è che...

S: non mi importa se ti manca una gamba.. a me piaci tu... con o senza gamba...

E penso che in questo momento credo direbbe qualsiasi cosa pur di scopare! Poi però si avvicina, si siede al mio fianco e mi bacia la nuca... prende un lembo del lenzuolo e mi copre...

S: se ti va puoi dormire qua...

A: mi dispiace Shannon...

S: hey... non voglio obbligarti... lo capisco, è complicato!

A: è che...

S: non devi dire nulla ok? Quando ti sentirai pronta accadrà.. non affrettiamo le cose ok?

A: ok. È molto lodevole da parte tua!

S: beh... mi piaci, per cui non voglio rovinare le cose...

A: anche tu mi piaci...

S: resti a dormire? Faccio delle frittelle molto buone!

A: ok

S: se vuoi puoi infilarti questi pantaloni... ti staranno un po’ larghi... ma sempre meglio dei jeans!

A: grazie

S: prego...

Mi rifugio nel bagno e mi infilo i pantaloni della sua tuta sentendomi molto stupida! Poi torno nella stanza dove lo trovo steso sotto le coperte con la tv accesa...

S: fanno il signore degli anelli.. l’hai mai visto?

A: no

S: stai scherzando vero?

A: no

S: vieni qua... questa sera ti farai una cultura!!

E mi infilo sotto le coperte dove dopo i primi 10 minuti di imbarazzo il suo braccio avvolge le mie spalle e la mia testa trova sostegno nella sua spalla.

È starano, sono tutte emozioni nuove che non avevo mai provato.

Però anche se nel profondo so che dovrei lasciare Franck, che quello che sto facendo è sbagliato... il solo pensiero di lasciarlo mi rattrista.

 

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Capitolo 8
*** *8* ***


*8*

 

 

Quando mi sveglio non mi rendo conto di dove mi trovo... dopo 5 minuti capisco tutto e ricordo che mi sono addormentata nel suo letto.. così mi alzo e raggiungo la cucina, cioè seguo il rumore di utensili da cucina che sbattono sui piatti e lo trovo intento a prepararmi la colazione...

S: buongiorno! Dormito bene?

A: si

S: ecco la colazione

A: grazie...

S: prego.

A: buono!

*dlin dlon*

S: scusa guardo chi è...

E mentre lui se ne va io penso che Franck non mel’ha mai preparata la colazione! Poi i miei pensieri vengono interrotti da Emma...

E: oh.. ciao!

A: ciao

E: così...

S: niente battute, di per cosa sei venuta...

E: ok, tuo fratello ha detto di portarti questi documenti da firmare, devi leggere tutto per bene. E devo dirti che vostra madre vuole che andate a pranzo da lei e ha detto di dirvi che se non ci andate potete scordarvi il regalo di natale!

S: ok

E: bene! Io il mio lavoro l’ho fatto.. ciao

A: ciao

E se ne va...

S: scusa

A: tua madre ti fa il regalo di natale?

S: la tua no?

A: non me l’ha mai fatto!

S: cosa?

A: mia madre non ci fa mai regali... solo quando eravamo molto piccole.. poi ha smesso...

S: la mia li fa e anche molto belli... ho arredato mezza casa con i suoi regali.. la sua concezione di regalo è una giornata di shopping sfrenato con lei in cui ci compra ogni cosa che vogliamo! Succede solo una volta all’anno, per natale appunto, e quello che ci compra ci deve bastare per ogni festa comandata... escluso il  compleanno.. per quello la sua concezione di regalo è venirci a trovare e cucinare dolci!

A: wow

S: adoro mia madre!

A: per cui presumo andrai al pranzo!

S: devo... anche perché se non ci vado Jared sarà molto antipatico con me... e non lo sopporto mio fratello arrabbiato.. sembra di stare con una ragazzina viziata in crisi ormonale... ti tiene il broncio. Non ti parla e tutte le volte che dici qualcosa ti imita!

A: oddio... sembra mia nipote... ma lei ha 7 anni!

S: se non fosse mio fratello lo picchierei!

A: per cui vado a prendere le mie cose e ti lascio andare da tua madre...

S: ti riporto a casa prima...

A: posso prendere un taxi

S: non esiste che prendi un taxi... ti riporto a casa!

A: ok

Così dopo la colazione torno a casa e per fortuna Maria non fa in tempo ad uscire di casa per salutarlo...

M: ma...

A: che c’è?

M: speravo di salutarlo... come è andata?

A: male...

M: oh no... cel’ha minuscolo!

A: cosa?

M: sai no...

A: non abbiamo fatto nulla...

M: ma se...

A: abbiamo solo guardato un film e poi abbiamo dormito...

M: ma in genere quando un uomo ti porta a casa sua è perché...

A: lo so... ma non ci sono riuscita! Quando ha iniziato a sfilarmi i pantaloni mi sono bloccata...

M: cosa? Se quello  li mi sfilasse i pantaloni non mi bloccherei... se fossi single ovviamente!

A: è che mi sono vergognata!

M: cosa?

A: lo so... ho qualcosa di sbagliato!

M:  lui che ha detto...

A: ha detto che non faceva nulla, che non vuole obbligarmi e che gli piaccio così come sono, che non gli importa della gamba...

M: oh che carino!

A: lo so...

M: per cui cosa farai...

A: non lo so...

M: se vuoi un mio consiglio.. dovresti metterti una gonna una volta.. e vedere come reagisce!

A: una gonna?

M: non una mini ovviamente.. mettiti una di quelle gonne che vanno adesso.. di quelle lunghe carine... insomma che si veda la gamba ma che non sia troppo visibile.. e vedi come reagisce, se inizia a fissarla e si vergogna vuol dire che è un bastardo ipocrita, se invece è normale... vorrà dire che è fantastico!

A: tu devi smettere di guardare telefilm!

M: lasciami fantasticare!

Così mentre Shannon è a pranzo da sua madre, io resto a pranzo da mia sorella... credo che Tom abbia capito tutto ma faccia finta di non sapere... così dopo pranzo vado con maria al centro commerciale dove mi obbliga a comprare una di quelle gonne!

M: ti sta bene... e non si vede troppo la gamba!

A: dici?

M: certo! Da lontano qualcuno potrebbe pensare che sia vera...

A: deve essere molto miope questo tizio!

M: ovviamente.. ma un ubriaco non noterebbe la differenza!

A: tu si che mi sollevi il morale!

M: allora? Ti ho convinta?

A: ok...

M: fantastico!

Usciamo dal negozio e torniamo a casa, poi prima di cena mi chiama...

A: pronto?

S: ciao...

A: com’è andato il pranzo?

S: bene... mi domandavo, che fai questa sera?

A: questa sera? Hem.. a dire il vero avrei un impegno... insomma...

S: oh... ok! Fa nulla... alla prossima!

A: ok, ciao

S: ciao

E adesso mi sento triste! E vorrei che Franck non dovesse tornare dal suo viaggetto... così me ne torno a casa mia, dove il giorno dopo di buon ora torna Franck con una sorpresa...

F: ciao!

A: ciao... cos’è?

F: ti ho preso un regalo!

A: cosa?

F: un regalo?

A: perché?

F: beh, credevo che ti avrebbe fatto piacere se ti avessi preso un  regalo... cioè...

A: oh.. certo che mi fa piacere, è che non me l’aspettavo!

F: lo apri?

A: certo!

Scarto il pacco... e al suo interno ci trovo una piccola scatolina in ceramica, molto bella e ben rifinita...

A: wow

F: siamo andati in questo mercatino delle pulci perché Ron doveva comprare una vecchia specchiera per Frenny sua moglie e ho visto questa cosa... a te piace il viola vero?  C’era anche bianca ma il giorno del matrimonio avevi dei fermagli viola nei capelli vero?

A: si.... è molto bella.

F: adesso puoi metterci i braccialetti, non devi più tenerli sopra al mobile della camera così sparsi!

A: grazie...

F: prego! Oh e... Ron e Frenny ci hanno chiesto se andiamo a cena da loro domani sera, fanno una grigliata... ho accettato, non è un problema vero?

A: no no... è ok!

F: ok, mentre tu disfi la borsa io vado a farmi la doccia.

Ed ecco che il senso di colpa mi invade... come faccio? Quando credo che per lui non ci sia più speranza eccolo che mi fa un regalo. Mi sento proprio una stronza!

 

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Capitolo 9
*** *9* ***


*9*

 

Da quello che so Franck e Ron lavorano insieme alla fabbrica dei mobili. Il lavoro di Franck consiste nello preparare il legno. Levigarlo, tagliarlo, prepararlo per l’assemblaggio; che poi è compito di Ron! Si sono conosciuti alla fabbrica e da allora sono amici. Io non lo conosco molto, l’ho visto passare qualche volta ma non abbiamo mai parlato seriamente di qualcosa, a parte i solito “ciao, come sta Frenny?” non ci siamo mai detti molto!

Sua moglie d’altro canto la conosco bene. Frequentiamo lo stesso parrucchiere e facciamo la spesa nello stesso supermercato. È simpatica, si veste in maniera un po’ oscena per la sua taglia ma è simpatica! È una di quelle donne che quando erano giovani erano bellissime e con un fisico fantastico, poi dopo la prima gravidanza sono lievitate un po’ troppo, ma loro continuano a sentirsi bellissime e snellissime, e indossano abiti come pantacalze ultra aderenti, top strettissimi e amano mettere in mostra le loro tette enormi, e dulcis in fundo ha i capelli color platino cotonati! È simpatica ma non la si può guardare!

Arriviamo a casa loro e Franck bussa alla porta. È tutto il giorno che è stranamente gentile... inizio a preoccuparmi!

R (ron): Franky!!

F: ciao!

R: oh.. Alice ciao…

A: ciao, abbiamo portato il dolce!

R: dimmi che è la torta di mele... Franck dice sempre che è fantastica!

A: oh.. no.. è una crostata!

R: ancora meglio! Entrate!

A: bella casa...

R: grazie... Frenny è molto fissata con l’arredamento...

F: Alice!!

A: ciao!

F: oh non dovevi portare il dolce! Lo sai che sono a dieta!

A: non potevamo venire a mani vuote!

F: certo che si! Vieni con me...

La seguo in cucina dove è presente ogni cibo ipercalorico immaginabile!

F: allora... dimmi un po’.. che hai fatto in questi giorni che non hai avuto il maritino in casa? Io mi sono data alla pazza gioia, ho mollato i bambini da mia madre e mi sono dedicata a due giorni di dormite profonde e film sentimentali pieni di bei maschioni!

A: oh beh io hem...

Vorrei dirle: “beh vedi, mi sono incontrata con il mio amante, siamo andati sulla spiaggia a fare una passeggiata notturna ed è stato romanticissimo, poi siamo andati a casa sua dove abbiamo amoreggiato un , abbiamo visto un bel film e mi sono addormentata tra le sue braccia muscolse ma quello che le dico è...

A: beh.. nulla di che, ho fatto un po’ di pulizie poi sono stata da mia sorella ad aiutarla con i bambini!

F: oh... io mi sono divertita molto.. e ho detto a Ron che dovrebbero farlo più spesso...

E nella mia testa si accende una lampadina...

A: si dovrebbero.. è bello dormire da sole per una notte...

F: esatto senza qualcuno che ti russa nelle orecchie!

A: a Franck piace la pesca... e la caccia...

F: anche a Ron non dispiace... dovrei proporgli la cosa... Alice sei proprio una fonte di idee...

A: lo so...

F: andiamo in giardino, credo che ci staranno aspettando...

A: ok

Raggiungiamo il giardino... dove troviamo i due uomini intenti a cucinare la carne e Lance il figlio di Frenny e Ron che gioca con il pallone!

F: Lance tesoro basta con la palla adesso... ci sono ospiti!

L: uffa!

R: allora Alice, Franck mi ha detto che lavori da un avvocato!

A: oh si, sono la sua segretaria personale!

R: uuuuh e vai anche in tribunale con lui?

A: è capitato!

Parliamo un po’, poi ceniamo e dopo i soliti convenevoli torniamo a casa... mi sto infilando la camicia da notte quando Franck entra in camera...

F: devo dirti una cosa

A: cosa?

F: c’è la possibilità che abbia una promozione a lavoro!

A: oh.. ma è fantastico!

F: già... beh hem.. sarebbero 200$ in più al mese e beh il problema è che hem dovrei assentarmi per un po’ ogni tanto...

A: in che senso?

F: beh dovrei oltre a svolgere il lavoro di adesso, diventare il supervisore dei nuovi assunti e insegnarli il lavoro, il funzionamento delle macchine... e dovrei andare fuori città una volta al mese per una settimana per fare il corso ai futuri nuovi operai...

A: oh

F: dici che devo accettare? Cioè non so che fare...

A: beh io credo che... sia una grossa possibilità, insomma, sono sempre 200$ in più!

F: infatti...

A: e sarebbe solo una settimana al mese... cioè...

F: Ron dice che devo accettare!

A: io accetterei... con 200$ in più al mese potresti finalmente comprare la macchina nuova!

F: già.. ok allora... ‘notte

A: ‘notte.

E ogni molecola del mio corpo mi dice che sto sbagliando tutto, che lui non è così male come marito, che dovrei smetterla di lamentarmi... però non provo nulla. Non è “amore” però nonostante tutto non riesco a lasciarlo...

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Capitolo 10
*** *10* ***


*10*

 

 

Oggi Franck torna a casa tardi. Un suo collega va in pensione così dopo il lavoro vanno tutti fuori a cena e poi a bersi una birra. Per cui prevedo starà via almeno fino alle 23!

Io logicamente approfitto dell’occasione e chiamo Shannon! Così sono le 17 e sono seduta sui gradini della biblioteca ad aspettarlo...

S: ciao!

A: ciao!

S: come va?

A: non male...

S: come mai sei triste?

A: non sono triste!

S: davvero?

A: certo!

S: ok.. che ti va di fare?

A: tu cosa vuoi fare?

S: beh.. ora come ora mi andrebbe un gelato!

A: e gelato sia!

Andiamo a prendere il gelato.. poi lo mangiamo camminando per strada! Dopo il gelato Shannon mi propone di andare a casa sua per cena, così io accetto senza obiettare, mi sembra la cosa più adatta da fare dato che 1 lui non è mio marito, 2 meno stiamo in luoghi pubblici meglio è, e 3 lui non sa che sono sposata!

S: eccoci qua.. cosa vuoi che ti prepari!?

A: cosa puoi prepararmi?

S: pasta?

A: perfetto!

S: ok!

A: serve una mano?

S: resta seduta!!

A: ok

Ceniamo poi, dopo cena ci mettiamo in divano a guardare la tv e succede, lui inizia ad accarezzarmi un braccio, mi attira a se e mi bacia... e senza rendermene conto mi ha presa in braccio e mi ha portata in camera da letto!

Non so cosa fare... nella mia testa ci sono due vocine.. una mi dice che dovrei fermarmi, dirgli che sono sposata, tornare a casa mia e fare la buona moglie; l’altra continua a ripetere sesso... sono un  po’ confusa... cioè Franck è burbero, non gli importa molto di me, il sesso con lui fa schifo, però ogni tanto è gentile.. mi ha anche preso un regalo e mi ha chiesto un consiglio... cioè se fossimo nel basket questo sarebbero 3 canestri da 3 punti consecutivi!! D’altro canto Shannon è gentile, educato, sa dell’esistenza dei preliminari... cioè perché devo essere confusa??? Why?

Mentre io rifletto e penso a tutto Shannon si leva la maglia e io resto li, stesa sul letto a fissarlo..poi decido.. ma chissene di Franck... così lascio che mi sfili i pantaloni, però succede una cosa che non avevo previsto... resto li  con le gambe per aria, lui sopra di me che mi fissa la gamba perplesso... diciamo che tutta l’eccitazione e la magia del momento sta lentamente cadendo in un pozzo senza fine...

A: che c’è?

S: è che hem.. scusa io hem.. niente.. lascia perdere...

A: ok!

E rincominciamo da capo... poi però mi accorgo che non è come prima... è più rigido, sembra che stia facendo uno sforzo... così lo blocco...

A: Shannon!

S: che c’è?

A: fermati!

S: che c’è?

A: dimmi cosa c’è che non va?

S: nulla vieni qua...

A: no aspetta... se c’è qualcosa che non va devi dirmelo!

S: è che... non l’immaginavo così...

A: così come?

S: finta...

A: oh...

S: scusa io non...

A: ...

S: ... senti, è solo che non sono abituato... cioè... è strano...

A: capisco...

S: hey non sto dicendo che non voglio, è che mi devo abituare! Tutto qua!

A: certo...

S: Alice guardami per favore...

A: ...

S: io sono andato a letto con molte donne....

A: questo dovrebbe farmi stare meglio?

S: aspetta, fammi finire.. io sono andato a letto con tante donne ma con la maggior parte è stato solo sesso... cioè, non ricordo nemmeno i loro nomi, ci sono andato solo perché mi andava di scopare e loro erano li disponibili... con te è diverso ok?

A: questo lo dici a tutte o è nuova?

S: Alice... tu mi piaci, se avessi voluto solo portarti a letto l’avrei fatto la scorsa volta ok? È solo che mi ero immaginato come poteva essere la gamba... e averti qua e vederla realmente è diverso... insomma... mi fa pensare...

A: a cosa?

S: a te, al fatto che mi piaci e sei diversa dalle altre... e non per la gamba, perché tu sei bella in un modo diverso, sei più normale, non sei costruita, non hai silicone da nessuna parte, non hai due dita di fondo tinta, non hai nemmeno la matita negl’occhi, i tuoi slip sono così normali, non hanno tutto quel pizzo, quei fili invisibili, il tuo reggiseno è normale, nulla di complicato solo per attirare l’attenzione... tu sei normale e questo mi piace... perchè tu dopo che avremmo fatto l’amore non andrai a scriverlo su un forum o sul tuo blog, non te ne vanterai con le tue amiche... insomma...

A: ho capito

S: scusa se...

A: se vuoi posso togliere il tutore.. so che è freddo a volte!

S: ok...

A: ok

Mi tolgo il tutore così resto seminuda sul letto con la mia gamba in bella mostra e lui la guarda in silenzio... poi si fa coraggio, l’accarezza e poi reinizia a baciarmi.. così mi lascio andare e lo facciamo...

Penso d’aver fatto il miglior sesso della mia vita! Cioè.. non ho fatto molto sesso nella mia vita, ma tra le poche prestazioni.. questa è la migliore! Lui sta dormendo... così dato che sono le 22 mi alzo e cerco i miei vestiti.. quando li ho quasi trovati tutti però si sveglia...

S: hey dove stai andando?

A: oh.. devo andare!

S: perché? Dai resta a dormire!

A: non posso... devo andare a casa... domani devo essere in ufficio presto!

S: e se ti porto a casa domani mattina presto?

A: Shannon!

S: ok! Aspetta che mi vesto!

A: nooo ho già chiamato un taxi!

S: uffa!

A: continua a dormire!

S: ok.. non mi dai nemmeno un bacio prima d’andartene?

A: ok!

S: grazie.. ti chiamo io questa volta!

A: ok!

S: ciao

A: ciao

Me ne vado e torno a casa appena in tempo per fare una doccia veloce, mettermi una camicia da notte e infilarmi sotto le coperte!

Franck entra in camera con il suo solito passo felpato.. così fingo di svegliarmi... e lo vedo ubriaco che mi fissa!

A: Franck che ore sono!?

F: tardi!

A: sei ubriaco?

F: forse

A: fatti una doccia e dormi!

F: scopiamo!

A: cosa? No.. sei ubriaco!

F: oh eddai! Ron ha detto che sei sexy! Mi sa che non ti ha mai vista svestita!

A: vaffanculo!

F: eddai... scherzo...  a me piace la mia mogliettina storpia!

A: Franck no... mi fai male!

F: non agitarti, come faccio se ti agiti!!

A: Franck!

F: sta ferma.

Riesco non so come a togliermelo di dosso, poi però dimentico che non ho il tutore.. così appena cerco di alzarmi per allontanarmi da lui cado a terra...

F: non ti reggi nemmeno in piedi.. vabbè il pavimento è sempre meglio che niente!

Inizio a strisciare e grazie al fatto che Franck ubriaco non riesce a muoversi un gran che veloce riesco a raggiungere la porta e a chiuderlo dentro... così afferrò il telefono sul mobile vicino alla porta e chiamo Maria!

Tom arriva a casa mia velocemente, così adesso sono nel mio salotto con Maria che cerca di medicarmi le sbucciature, e Tom che mi fissa.. so che lo sta per dire...

T: ogni quanto torna a casa così?

A: ogni tanto.. non è sempre manesco!

M: questa notte stai da noi... non ti lascio qua!

A: non mi farà nulla.. è crollato.. dormirò nella stanza degli ospiti!

M: non se ne parla... vero Tom?

T: certo!

A: sto bene!

M: no, non stai bene... sei fortunata che sei riuscita a chiudere la porta.. altrimenti chissà cosa ti sarebbe successo!

A: Maria che fai piangi?

M: no! Vieni a casa con noi. Punto e basta!

T: domani ci parlo io con lui!

A: no Tom! Si arrabbierà!

T: Alice non puoi continuare così! Maria ha ragione se fosse riuscito ad afferrarti Dio solo sa cosa ti avrebbe fatto!

A: nulla! Avrebbe cercato di fare sesso...

T: appunto.. ti avrebbe violentata! Dovrei chiamare la polizia!

M: andiamo a casa...

T: scrivo un biglietto a Franck!

M: ok.. noi andiamo in macchina!

Raggiungo casa loro e resto a dormire nella loro camera degli ospiti e il mattino dopo vengo svegliata dalle urla di Tom! Così spaventata resto ad origliare da in cima le scale...

T: tu adesso ti calmi!

F: perché dovrei calmarmi? È mia moglie quella!

T: appunto... e deve esser trattata come tale!

F: io la tratto bene! ALICE!

T: ho detto che non devi urlare! Ci sono dei bambini in questa casa se te ne sei dimenticato!

F: senti non so chi ti credi di essere ma non hai alcun diritto di venire in casa mia e portare via mia moglie!

T: è stata lei a chiamarci... eri ubriaco, e la stavi per violentare!

F: oh ma dai.. volevo solo fare sesso con mia moglie! Tu non lo fai mai?

T: c’è differenza tra sesso consenziente e non! Lei  non voleva farlo!

F: e cosa te lo fa pensare?

T: i lividi?

F: ma per favore! ALICE!

T: senti adesso è meglio che te ne vai, ti calmi, e torni quando sei lucido!

F: io me ne vado sol con mia moglie!

T: se non te ne vai chiamo la polizia!

F: cosa?

T: vattene!

F: ok... ma non finisce qua!

Esce e io resto immobile a sentire il silenzio.. poi però mi faccio coraggio così ancora in camicia da notte scendo le scale...

T: Alice!

A: è arrabbiato vero?

T: tu resti qua! Oggi non vai al lavoro, ho chiamato il tuo capo e spiegato la situazione!

A: cosa?

T: lo so che non ne avevo il diritto, ma non puoi andare a lavoro oggi! Gli ho solo detto che ci sono dei problemi in famiglia che ti impediscono di essere in ufficio.. lui ha detto che puoi assentarti per tutto il tempo necessario!

A: ma io non posso non...

T: Alice, l’hai sentito?

A: si ma...

T: niente ma! Resti qua!

M: sei sveglia! Oddio che livido!

A: dove?

M: sul mento! Passerà! Vieni, è pronta la colazione!

A: ok

Facciamo colazione, poi nel pomeriggio Franck torna, e io obbligata da Tom vado di sopra!

T: Franck!

F: Tom! Dov’è mia moglie!

T: perché? Vuoi farle ancora del male?

F: senti, non era mia intenzione...

T: se lei viene con te, cosa le farai?

F: nulla!

T: chi me lo dice questo?

F: senti, posso almeno vederla e parlarle?

T: ok... ma io resto qua!

F: oddio!

T: ALICE

Scendo le scale e la sua vista mi disgusta un po’! lui mi guarda e non sembra pentito... cosa gli è successo? Una volta non era così!

F: mi dispiace

A: ...

F: puoi tornare a casa?

A: non lo so...

F: Alice... torna a casa...

A: ...

F: per favore!

M: Frank!

F: Maria!!

M: che ci fai qui? mia sorella non viene con te!

F: tu fatti i cazzi tuoi!

T: HEY!

F: sentite.. mi dispiace ok? Cosa devo dire per farvi capire che mi dispiace? Alice per favore torna a casa!

A: ok

M: cosa?

A: vado a mettermi le scarpe...

Sembra pentito no? Cioè era ubriaco, di solito non si comporta così... può succedere...

Così torniamo a casa in totale silenzio e appena entro in casa vado a chiudermi in camera da letto per un po’.. poi rincomincia tutto come al solito, i silenzi tra di noi spezzati da qualche domanda o stupida conversazione sui vicini... tutto normale...

 

 

 

Capitolo lunghissimo sorry!!!

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Capitolo 11
*** *11* ***


*11*

 

 

Franck oggi parte e starà via per 5 giorni!

Così dopo avergli preparato la valigia lo saluto ed esco a mia volta per andare a lavoro...

Ora come ora tutti mi dicono che sono una stupida per esser tornata a vivere con Franck, però io non ci riesco a lasciarlo... tutte le volte che sono intenzionata a dirgli che voglio il divorzio... succede qualcosa che mi fa cambiare idea!

Con Shannon le cose sono un po’ più complicate... dato che lui non sa che sono sposata, ho dovuto trovare scuse per non vederlo... ma adesso che Franck è fuori città ho accettato il suo invito ad una festa! I lividi sono scomparsi, o per lo meno sembrano dei normalissimi lividi comuni da sbadataggine!

In  questi giorni ho avuto modo di pensare molto... così dato che non voglio che mia sorella e la sua famiglia abbiano a che fare con il mio adulterio ho deciso di affittare un appartamento! È molto piccolo e molto decadente, ma sono riuscita a trovare dei mobili decenti al mercatino delle pulci, e devo dire che non sembra molto orribile! Ho messo delle tende nuove alle finestre... c’è un piccolo (molto piccolo) angolo cucina e in pratica il salotto è inesistente! Però è molto accogliente e fa molto scrittore alle prime armi! Insomma... avete capito no?

Così ora sono nel mio mini appartamento e sto aspettando Shannon!

*dlindlon*

A: ciao

S: ciao... così è questo il famoso nuovo appartamento?

A: si! Carino vero?

S: certo

A: lo so fa schifo!

S: no! È carino... è piccolo... cioè... è tutto molto concentrato!

A: ti fa schifo!

S: non mi fa schifo! È solo molto bohèmien!

A: è quello che ha detto mia sorella!

S: sei già pronta?

A: si!

S: allora andiamo!

Usciamo di casa e raggiungiamo la festa che si tiene... su una spiaggia!

A: hem... Shannon...

S: lo so, dovevo dirtelo ma... restiamo solo 10 minuti se non ti va di togliere le scarpe, il tempo di salutare mio fratello!

A: non è quello è che... mi fisseranno!

S: perché sei bella!

A: Shannon!

S: senti se agli altri da fastidio sono fatti loro, non puoi vivere la TUA vita in funzione degli altri ok? Nessuno ti fisserà... sono troppo occupati a ballare e a bere per guardare i tuoi piedi! Ok?

A: ok

S: andiamo?

A: ok

Scendiamo.. poi dopo essermi tolta le scarpe raggiungiamo la festa.

Io tengo lo sguardo basso, mi sento molto osservata, Shannon continua a stringermi la mano e a farmi coraggio...

S: hey Jay!

J: Hey! Lui è mio fratello Shannon e lei è Alice la sua ragazza!

S: piacere

A: ciao

J: lui è Alex il nuovo direttore del locale!

S: oh congratulazioni!

Alex: grazie mille! Divertitevi vado a vedere se al bar va tutto bene!

J: così sei venuto alla fine! Carino il posto vero?

S: si... non male...

A: oh merda...

S: che c’è?

A: il mio capo! Coprimi coprimi...

Boss: Alice?

A: salve! Come va signore.. hem...io hem...

B: che ci fai qui... Fr...

A: loro sono miei amici... si ricorda vero di Jared leto...

B: certo... io non sapevo che vi frequentaste...

J: le amiche della mia assistente sono mie amiche...

B: oh... beh io vado...

A: salve!

S: wow

A: oddio uccidetemi! Lunedì non ci vado a lavoro...

S: non essere ridicola... sei andata bene.. non è stato così imbarazzante!

A: no? Voglio seppellirmi!

S: lo facciamo più tardi... adesso sediamoci!

Ci sediamo e per il resto della serata resto seduta a cercar di coprire il mio piede con la gamba...

S: la smetti di agitarti?

A: non mi sto agitando!

S: davvero?

A: ok un po’ sono agitata!

S: tieni bevi un po’!

A: stai cercando di farmi ubriacare?

S: forse!

A: ci vengo lo stesso a letto con te, non devi farmi bere!

S: ah ah molto simpatica... rilassati.. e goditi la festa.. nessuno ti sta fissando!

A: Jared un po’ mi ha fissato!

S: colpa mia

A: perché?

S: gli ho detto della gamba... e lui è molto curioso... è già tanto che non ti abbia fatto domande, o ti abbia chiesto se esiste il modello capitan uncino!

A: si che esiste! l’ho a casa dei miei genitori.. l’avevo preso un anno per halloween!

S: ok, non dirglielo! O organizzerà una festa in maschera solo per vedere la gamba!

A: ok!

S: sei stanca?

A: un po’!

S: andiamo a casa?

A: ok!

Il mattino dopo mi sveglio molto presto nel suo letto... mi giro e di lui non c’è traccia.. però le lenzuola sono ancora calde... mi alzo e vado in salotto e lo trovo intento a guardare la tv...

A: cosa guardi?

S: hey! Ti ho svegliata?

A: no...

S: non riesco a dormire...

A: qualcosa ti preoccupa?

S: no...

A: lo sai che non si dicono le bugie!?

Da che pulpito!! Però ignoro la mia coscienza che mi rimprovera e mi concentro su di lui...

S: lo so...

A: per cui?

S: non è nulla... torniamo a letto!

A: ok!

S: è la mia maglietta questa?

A: si

S: ridammela!

A: prendila!

_________________________________

chiedo scusa per l'enorme lasso di tempo che passa dalla pubblicazione di un capitolo all'altro, ma tra università, litigate con i genitori, forum da amministrare, marziani che vengono in italia e i miei genitori che solo a sentire la parola concerto uscire dalla mia bocca, sembra gli abbia appena chiesto di andare a fare un viaggio in afganistan a correre su un campo minato e world che decide di smettere di funzionare sul mio pc fisso... non ho molto tempo, e in più la voglia di prendere l'altro pc e spostare tutto il file della ff sull'altro pc scarseggia >>" ma comunque ci sono e anche a costo di finire di postare questa ff nel 2090 (anche se credo che per quella data saranno i miei nipoti a postarla) la posterò... non ho mai lasciato una ff incompiuta e non ho intenzione di farlo ora U_U. vi ringrazio per le recensioni, almeno so che qualcuno la legge XD

P.S. Shanna: ovvio che ci sarà la sorpresona XD sia mai che non metto l'avvenimento "sconvolgente" in una FF!!! e sappiate che ho già in mente il finale muhauhauah *risata malefica*

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Capitolo 12
*** *12* ***


*12*

 

 

Io non sono mai stata una persona molto romantica, non sono il tipo che adora ricevere fiori, che vuole esser portata in ristoranti con nomi francesi.. però oggi mentre sono seduta al tavolo del ristorante più costoso di LA, mi sento romantica. Tutto quello che mi ha detto Shannon è stato di venire qua, sedermi al tavolo che aveva prenotato e aspettare.

E io aspetto.. poi una cameriera arriva e mi dice che devo chiudere gl’occhi, lo faccio e pochi secondi dopo sento un profumo fantastico di fiori... riapro gl’occhi e vedo il mazzo di rose più grande che io abbia mai visto!

A: oddio grazie... non dovevi!

S: si invece

A: ti sarà costato una fortuna!

S: e non è finita qua... ho prenotato la suite!

A: cosa?

S: solo per noi... c’è l’idromassaggio!

A: ma...

Sto pensando che grazie a Dio Franck non è a casa, e non sarà a casa prima di mercoledì... così mi rilasso e mi godo la cena più costosa della mia vita!

Dopocena raggiungiamo la suite e devo dire che nei film non gli rendono giustizia.. è enorme e con la vista sull’oceano!

S: piace?

A: ovvio che si!

S: sono felice che ti piaccia! Ti ho fatta venire qua anche per un altro motivo...

Dice portandomi in un'altra parte della stanza...poi appena giro l’angolo vedo il letto addobbato... sembra un set fotografico.. e difatti c’è una macchina fotografica...

A: cosa...

S: ti ricordi quando ti ho detto che mi piace fare fotografie?

A: si

S: voglio fotografarti

A: cosa?

S: voglio renderti immortale...

A: non credo di esser adatta a queste cose...

S: sei adattissima...

E mentre parliamo inizia a scattare foto... poi si avvicina e riesce a spingermi sul letto e lui cade con me...

S: spogliati

A: cosa?

S: spogliati

A: non mi fotograferai nuda!

S: le terrò per me... come farò durante il tour? O quando tu non ci sei?

A: usa l’immaginazione!

S: una foto è meglio!

A: Shannon!

S: fallo per me...

Resto a fissarlo per un po’... poi molto goffamente inizio a sfilarmi i vestiti fino a restare completamente nuda!

S: wow.. io con nuda intendevo con la biancheria.. ma così è meglio!

A: ma...

S: troppo tardi sto scattando.. stenditi sul letto...

Faccio quello che mi dice di fare... poi dopo aver fatto almeno un migliaio di foto abbandona la macchina fotografica e mi raggiunge sul letto...

A: e adesso?

S: festeggiamo!

Quando mi sveglio i primi raggi di sole entrano dalla finestra... mi riparo dal sole con il cuscino poi sento il suo braccio afferrarmi per la vita e attirarmi a se...

S: buon giorno!

A: ‘ngiorno

S: ti ho mai detto quanto sei bella al mattino?

A: non sono bella al mattino...

S: invece si... bellissima

A: anche tu non sei male!

S: grazie! Chiamo il servizio in camera!

Aspetto che se ne vada poi accendo il mio cellulare e resto stupita da quello che trovo... 15 chiamate di mia sorella... così vado nella segreteria e ascolto i messaggi...

Alice rispondi! C’è un problema Franck è a casa! Dove diavolo sei?

Alice? Cazzo Aly Franck è passato di qua... gli ho detto che sei a casa di una tua amica... credo ci sia cascato! Però torna subito a casa!!

Mi faccio invadere dal panico, così mi rivesto velocemente e quando sto per uscire dalla stanza compare sulla porta...

S: hey! Che fai?

A: devo andare!

S: cosa? Alice è successo qualcosa?

A: no... nulla ma devo andare!

S: Alice aspetta... ho per caso fatto o detto qualcosa di sbagliato?

A: no... senti devo andare.. ti chiamo ok?

S: ok

Esco, prendo un taxi vado all’appartamento mi cambio e vado a casa.

Quando entro trovo Franck seduto in salotto in silenzio...

A: ciao! Sei tornato prima... è successo qualcosa?

F: no... dov’eri?

A: da un amica!

F: come si chiama?

A: Rachel

F: tu non hai un amica che si chiama Rachel

A: tu non conosci tutte le mie amiche!

F: credevo di si!

A: ti sbagliavi!

F: non ti credo...

A: è la verità...

F: profumi... perché profumi?

A: perché mi sono data il profumo!

E faccio per salire le scale, ma la borsa mi scivola e tutto il contenuto cade per terra... il rossetto, la trousse, i miei cellulari, le chiavi dell’appartamento...

F: cos’è questa roba?

A: nulla.. cose di lavoro!

F: perché hai due cellulari?

A: uno è per il lavoro!!

F: che chiavi sono?

A: ufficio!

F: cosa te ne fai delle chiavi dell’ufficio?

A: sicurezza.. domani devo andare a lavoro presto!

F: da quando usi queste cose.. tu non ti sei mai truccata da quando ti conosco!

A: ho iniziato

F: ma...

A: mi ridai il cellulare?

F: tieni

A: grazie

Salgo le scale in fretta e mi chiudo in camera dove faccio finalmente rallentare il cuore... stava per scoprire tutto... stavo per rovinare tutto.. e per cosa? Una scappatella? Non posso buttare via il mio matrimonio per una scappatella!

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Capitolo 13
*** *13* ***


*13*

 

 

È da due giorni che non rispondo alle chiamate di Shannon...

Mi sento un po’ in colpa e un po’ mi manca sentire la sua voce ma mi sono promessa di dare una seconda possibilità a Franck...

Così come tutti i giorni esco dal lavoro, passo dal supermercato a prendere la cena e torno a casa. Cucino, aspetto Franck, ceniamo e dopo cena sistemo la casa ed esco a gettare l’immondizia solo che...

S: sei sposata

A: cos.. Shannon

S: sei sposata!

A: Shannon ascoltami

S: cosa? Tu sei sposata! Perché non me l’hai detto?

A: è complicato...

S: cosa? Non è complicato.. oddio sei sposata!

A: senti io non volevo andasse così...

S: e come volevi che andasse? Sentiamo! Avresti continuato a mentirmi fino a quando non ti avrei chiesto di venire a vivere con me? Di sposarmi? Avremmo avuto dei bambini? Dimmi come doveva andare!

A: io non lo so.. ma..

S: cosa? Lascia perdere..io credevo fosse una cosa seria, mi piacevi veramente... tu eri speciale! Invece guardati... sei come tutte le altre!

A: no Shannon aspetta...

S: lasciami stare.. torna da tuo marito!

A: aspetta...

E se ne va... e io resto li ferma a guardarlo andare via.. poi mi accorgo di una macchina in lontananza e torno in casa...

Appena entro vado subito in camera, mi spoglio e mi getto sotto la doccia. Piango tanto.. ma almeno Franck non può sentirmi occupato com’è a tifare per la sua squadra preferita!

Il giorno dopo non vado al lavoro... ma vado da mia sorella...

M: Alice che ci fai qua?

A: l’ha scoperto...

M: cosa? Chi?

A: Shannon lo sa...

M: oddio.. entra...

A: cosa devo fare?

M: calmati... Franck

A: lui non lo sa...

M: ok... hai provato a parlargli?

A: era arrabbiato... tanto!

M: ok... senti, probabilmente non dirà nulla...

A: è tutta colpa mia...

M: no. Ascoltami bene.. non è colpa tua ok? Non l’hai previsto.. è stato stupido ok, però non è colpa tua...

A: cosa devo fare...

M: dimmi dove abita... ci parlo io...

A: non credo sia la cosa giusta da fare!

M: tentar non nuoce...

A: ma

M: dimmi dove abita...

Le do il suo indirizzo.. poi resto li a sfogarmi un po’...

*shan*

Sono le 9 e devo ancora fare qualcosa... Alice mi piaceva... credevo fosse quella giusta e invece...

Sto cercando di installare i canali nella televisione nuova quando suonano alla porta vado ad aprire e trovo la sorella..

S: ciao

M: ciao

S: che vuoi?

M: posso entrare?

S: accomodati!

M: senti lo so che ci sei rimasto male ma...

S: io non ci sono rimasto male... io... amavo tua sorella... cioè o almeno credevo...

M: senti lei ci sta male veramente

S: oh poverina

M: non sono qui per chiederti di perdonarla e continuare con la vostra... relazione.. sono qui solo per chiederti di tenerti per te il fatto che sia sposata. Non dire a nessuno nulla di questa faccenda te ne prego!

S: perché? Che succede se il suo maritino scopre tutto?

M: non lo sappiamo... l’ha già picchiata una volta, non sappiamo come potrebbe reagire!

S: cosa?

M: due settimane fa.. lui era ubriaco e ha cercato di violentarla...

S: cosa?

M: senti... non dire nulla a nessuno te ne prego!

S: ok

M: grazie... e non cercar di contattarla... è meglio se la dimentichi.. sarà più facile per tutti!

S: ok

Esce da casa mia lasciandomi li interdetto per quello che ho appena sentito!

Così nei successivi due giorni la seguo, ovviamente senza farmi notare.. poi un giorno seguo suo marito e scopro che nemmeno lui è un santo... passa i pomeriggi prima di tornare a casa in un bar a bere... poi torna a casa e ignora Alice. Gli ho spiati una sera dalla finestra e a parte qualche domanda di circostanza.. non si parlano, lei non lo guarda in faccia e lui tutto quello che fa è mangiare e bere!

Poi decido di lasciar perdere... forse ha ragione sua sorella.. è meglio che non mi intrometta!

 

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Capitolo 14
*** *14* ***


*14*

 

oggi è il compleanno di mia madre, così come al solito siamo tutti a cena a casa sua.

Io non ho voglia di andarci ovviamente... non farà altro che rimproverarmi per non essere brava, perché non ho figli, perché non tengo molto al mio aspetto. Così mi vesto in modo carino, lego i capelli, e poi andiamo da mia madre.

Shannon non si è fatto più sentire, nessuna chiamata, sms, nulla... ho provato a chiamarlo ma niente.

Maria è sempre gentile con me,  mi ha detto di lasciar perdere tutto, che devo andare avanti con la mia vita... ma la verità è che preferirei spararmi piuttosto che continuare con questa vita!

Siamo seduti a tavola... mia madre non fa altro che parlare del suo club del fiore, mio padre mangia, Maria sorride alla mamma, Tom aiuta i bambini, e Franck mangia rumorosamente... tutti mangiano rumorosamente, li sto osservando e mi sembra di sentire i rumori delle loro mandibole che si muovono! Così in preda a un momento di follia scoppio...

A: BASTA!

Mom: cosa?

M: tutto bene Alice?

A: state zitti....

Mom: Alice!

M: Aly che succede?

A: io ho bisogno d’aria...

Mi alzo ed esco di corsa in giardino, e una volta fuori mi ritrovo a respirare affannosamente sorreggendomi ad una colonna... dopo pochi minuti mi sento toccare una spalla... mi aspettavo di vedere Maria e invece...

F: tutto bene?

A: Franck?

F: si... Alice che hai? Ti senti poco bene?

A: no si no. No è che mi mancava l’aria, e mi fa male la testa...

F: forse hai un po’ di febbre fammi sentire la fronte....

A: non ho la febbre

F: ok. Vuoi andare a casa?

A: si se non ti dispiace

F: ok... aspettami in macchina

A: ok

Un po’ sconvolta dagli ultimi 5 minuti salgo in auto e aspetto Franck che torna dopo due minuti.

Raggiungiamo casa, e una volta dentro mi getto sotto le coperte e dormo. Il mattino dopo mi alzo e scendo e credo di essere in una specie di sogno perché trovo Franck ai fornelli...

A: cosa stai facendo?

F: la colazione

A: perché?

F: perché tu dormivi e io ho fame

A: tu non hai mai cucinato

F: cucini sempre tu.

A: ...

F: vuoi due uova anche tu?

A: no

F: tutto bene?

A: questo è un sogno?

F: hem... no

A: sicuro? È uno scherzo? C’è una qualche telecamera nascosta?

F: no. Alice stai bene?

A: credo di no. Forse ho un tumore al cervello.. perché non può esser possibile... dammi uno schiaffo!

F: non ho intenzione di darti uno schiaffo!

A: ti do il permesso.. non forte.. abbastanza per farmi sentire un po’ di male...

F: no! Forse è meglio che chiamo il dottore

A: credo di si

Mi siedo e Franck chiama il dottore. Devo avere un tumore al cervello. Come quelli che si vedono nei telefilm, in cui i pazienti hanno visioni, loro sono convinti siano reali, ma in realtà è il tumore...

Resto seduta in divano in silenzio.. sento Franck fare delle chiamate, poi dopo 10 minuti ma sorella e Tom arrivano.. deve aver chiamato anche loro...

M: Alice!

A: ciao

F: senti io non le ho fatto nulla giuro. Si è svegliata così! Mi ha chiesto di schiaffeggiarla!

A: questo è un sogno vero?

F: no. Non è un sogno! Sarà la decima volta che glielo dico!!

M: Ali perché sei convinta sia un sogno?

A: lui cucinava.. ed è gentile...

M: ok... stavi veramente cucinando?

F: avevo solo fame! Perché è così improbabile che io cucini? Lei continuava a dormire.. ho pensato di prepararmi la colazione da solo! Fino alle uova strapazzate e il becon ci arrivo!

M: ok... la cosa ha un senso.... Alice non è un sogno...

A: allora devo avere un tumore...

M: non penso...

A: hai chiamato il dottore?

F: si, sta arrivando...

Dopo 10 minuti eccolo il dott. Gilbert. Un uomo di 50’anni stempiato con occhiali spessi e una pancetta evidente, barba brizzolata e alito che puzza!

Dott: qual è l’emergenza?

F: è schizzata

M: Franck! Un po’ di tatto miseria!

F: ma è vero! Mi mancava solo che impazzisse!

Dott: ok... che è successo? Qualcosa l’ha turbata, è successo qualcosa di drammatico?

F: no

Dott: ok.

A: ho un tumore

F: non hai un tumore!!! Per favore la faccia tornare normale!

Dott: ok, portatela all’ospedale, io chiamo e dico che state arrivando, le farò delle analisi e vedremo che c’è che non va.

F: ok

Sotto lo sguardo vigile di Maria mi vesto e poi sempre scortata da Maria e Franck raggiungiamo l’ospedale. Mi fanno delle analisi e mi dicono che non ho un tumore, che dal punto di vista fisico sto benissimo! Sana come un pesce. Così mi fanno parlare con uno psicologo e io gli racconto tutto.. di Franck, del nostro matrimonio un po’ infelice, di come ho conosciuto Shannon.... di tutto.. e poi dopo essermi accertata che non avrebbe mai detto una parola a nessuno riguardo il mio adulterio esco dalla stanza e franck e Maria entrano... dopo un po’ di attesa mi fanno entrare e....

Dott: lei ha avuto un esaurimento nervoso. Deve restare calma, evitare di stressarsi e di affaticarsi. Resti a casa e si goda il relax.

A: ma lui stava cucinando!

F: oddio. Non cucinerò mai più ok?

A: ok

F: questo è  assurdo! Come fa ad avere un esaurimento nervoso?

Dott: è molto diffuso al giorno d’oggi. È dato da un eccesso di stress, la pressione...

F: ma quale pressione? E che stress? È una segretaria...

M: perché secondo te vivere con te non è stressante? La tratti come una schiava!

F: non è vero!

M: ah no?

Dott: perfavore! Questo dovete evitarlo ok? Deve restare calma. Non deve agitarsi...

M: ok. Scusi... ma lui è insopportabile.

F: tzè

M: vede?

Dott: per favore!! Le prescrivo un farmaco per l’ansia molto leggero.. ne prenda uno quando si agita troppo. L’aiuterà a rilassarsi.

A: ok

Dott: voi due, cercate di venirvi  in contro. Ora come ora il benessere di Alice è la vostra priorità... per cui cercate di non azannarvi in sua presenza!

M: certo

Dott: le fisso un appuntamento a settimana per i prossimi due mesi. Così terremo sotto controllo la sua situazione e se vorrà potremmo discutere dei suoi problemi, potrà sfogarsi.. parlare di tutto!

F: quanto mi verrà a costare questa cosa?

Dott: la sua assicurazione copre tutto.. non si preoccupi.

F: oh bene.

Dott: date questo foglio all’infermiera, e lei vi stamperà le date e gli orari degli appuntamenti... per qualsiasi cosa non esitate a chiamarmi.

F: ok

M: grazie

A: salve

Dott: ci vediamo la prossima settimana!

A: ok

Torniamo a casa... e franck è costretto ad andare al lavoro.. così resto con Maria....

M: cosa hai detto al dottore?

A: tutto

M: anche di lui?

A: certo

M: è per colpa sua vero? Non devi rispondermi, lo so che è per lui.. l’avevo capito è che non volevo dirlo davanti a Franck!

A: grazie

M: Franck è strano... sembra diverso...

A: lo so...

M: cerca di dormire un po’...

A: ok

M: io sono in salotto se ti serve qualcosa...

A: ok

Resto sola nella stanza e mi ritrovo a fissare il mio riflesso, poi sento le lacrime salire fino ad esplodere e senza accorgermene sto piangendo disperatamente in silenzio in un angolo per non farmi sentire da Maria... ho incasinato tutto, è tutta colpa mia.

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Capitolo 15
*** *15* ***


*15*

 

Questa cosa dell’esaurimento nervoso si è rivelata essere una figata assurda!

Franck è gentile ed è anche andato a fare la spesa... cioè c’ha provato, è uscito ed è tornato dopo 10 minuti maledendo il giorno in cui sono state inventate le casalinghe. Maria ha parlato con mamma, e a quanto pare le ha fatto capire che non è colpa mia se non sono perfetta come vorrebbe... così anche mamma è gentile adesso.

Passo le mie giornate a casa, in giro per il parco, facendo qualche lavoro domestico; mi rilasso.

Oggi sono andata fino alla spiaggia per guardare l’oceano. Era da tanto tempo che non venivo qua. Sono seduta su un vecchio tronco che la marea deve aver portato a riva quando...

J: ciao

A: hey

J: così...

A: già

J: dovrei esser arrabbiato con te sai!

A: non lo sei?

J: no

A: come mai?

J: presumo sia perché in fondo mi stai simpatica...

A: grazie

J:  così sei sposata

A: si

J: hai anche dei figli?

A: no. Niente figli... e in realtà stavo per chiedere il divorzio...

J: ah!

A: già... dovevo solo trovare il coraggio... come sta?

J: bene. Si è ripreso, e sta iniziando ad uscire come faceva un tempo!

A: ok...

J: lavori sempre dall’avvocato? L’altro ieri sono andato per firmare gli ultimi documenti e alla tua scrivania c’era un’altra tizia!

A: oh no. Mi sono presa un anno sabbatico.

J: wow come mai?

A: ho avuto un piccolo problema... così relax per un po’!

J: fai bene. Piacerebbe anche a me un anno sabbatico!

A: adesso devo andare. Ciao

J: ciao

Mi alzo e mi allontano.

È stato strano vedere Jared. Credevo che sarei stata agitata, invece sono riuscita a gestire la cosa!

Vado a casa e appena entro mi lego i capelli e inizio a cucinare la cena. Quando torna Franck è già tutto pronto e la tavola è apparecchiata. Così ceniamo nel solito silenzio imbarazzante.

Maria arriva a casa mia come tutte le sere ormai alle 21.30, parliamo un po’, guardiamo la tv e poi se ne torna a casa.

Ormai la mia vita sta tornando ad essere noiosa e priva di senso. Mi manca quel senso d’avventura, la sensazione di fare qualcosa di sbagliato. Mi manca avere uno scopo nella vita. Così dopo averci pensato su ne parlo con Franck!

Ho scelto con molta cura il momento adatto per parlargli, deve essere rilassato, e deve essere in un momento in cui non c’è nulla in tv così mi ascolterà. Così oggi è domenica e sono le 13; Franck è seduto in poltrona a leggere una rivista di giardinaggio e sembra molto rilassato...

A: Franck sei occupato?

F: no

A: posso parlarti?

F: che è successo?

A: nulla. Ma stavo pensando che ho 30 anni, tu ne hai 37 per cui questo sarebbe il momento adatto...

F: devo preoccuparmi?

A: no.

F: perché ho la sensazione che dovrei preoccuparmi?

A: fammi finire... allora stavo dicendo che questo sarebbe il momento adatto per costruire qualcosa di più...

F: è?

A: cosa ne diresti di adottare un bambino?

F: perché?

A: come perché?

F: non stiamo bene così?

Sento la rabbia salirmi. Una volta che mi sforzo di far funzionare le cose in questo matrimonio, una volta che cerco delle soluzioni alla nostra situazione, per farci avvicinare di più, per costruire un qualcosa che abbia un senso lui deve rovinare tutto. Credevo fosse migliorato, che avesse capito che dopotutto esere marito e moglie non è solo scopare ogni tanto e quando il coniuge muore beccarti la sua pensione! Pensavo che con tutto quello che è successo avesse finalmente capito che non sono solo quella che gli stira le camicie e gli prepara la cena. Che finalmente avesse iniziato a dimostrarmi un po’ di quell’amore che diceva tanto di provare quando eravamo fidanzati! Invece no. È sempre la solita massa informe che si muove pesantemente per casa e per la quale ho fatto l’enorme errore di giurare amore eterno!

Voglio sapere che ho fatto di male?

Ma per quale insano motivo mi è venuto in mente che potremmo adottare un bambino? Anche se, l’idea di avere qualcuno a cui insegnare qualcosa, qualcuno per cui faticare tanto, qualcuno a cui insegnare qualcosa della vita, mi piace. Ma a quanto pare per Franck sarebbe solo l’ennesima scocciatura.

Credo d’aver assunto un colorito strano. Perché ho caldo e Franck mi guarda strano...

F: Alice?

A: ti o d i o

F: cosa?

E me ne vado di corsa. Prendo le chiavi della macchina e guido a lungo fino a fermarmi in un punto sconosciuto della città. Così parcheggio l’auto  e rispondo al mio cellulare che continua a squillare ininterrottamente...

A: pronto?

M: Alice?

A: sto bene

M: oh per fortuna...

A: tornerò quando me la sento ok?

M: ma dove sei? Posso raggiungerti...

A: no. Voglio stare sola

M: ok...

A:  ciao

Metto giù e inizio a camminare. È un gran bel quartiere questo. C’è un bel viale alberato, i prati sono ben curati, le case molto belle e tutte tinteggiate di bei colori caldi... credo sia il quartiere dei ricconi!

Cammino a lungo, fino a quando non faccio un incontro moolto interessante...

S: Alice?

A: hem.. io hem... non ti stavo seguendo giuro.

S: ok! Che ci fai da queste parti?

A: stavo facendo un giro in auto e sono capitata qua... tu?

S: un mio amico abita qui vicino...

A: ohhhh

S: tutto bene?

A: sisi tu?

S: si

A: beh ciao

S: aspetta... hem…  nulla scusa ciao

Me ne vado lentamente e raggiungo l’auto. Mi fa male la testa. Non so che fare. Ora come ora vorrei tornare in dietro, corrergli dietro e saltargli addosso. Però credo che me ne resterò qui seduta per altri 5 minuti e poi tornerò a casa!

 

 

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Capitolo 16
*** *16* ***


*16*

 

Sono a casa di Maria. Dopo aver detto a Frank che lo odiavo sono venuta qua, ho raccontato quello che è successo e adesso sono in soggiorno con Maria e mia... madre.

È seduta rigidamente sulla poltrona e ascolta in silenzio quello che dico.. Maria non fa altro che darmi ragione su tutto e dire “te l’avevo detto”. Parliamo da ore a dire il vero, fino a quando...

*dlin dlon*

M: vado a vedere chi è...

Apre la porta e restiamo in silenzio... primo perché è l’ultima persona che ci aspettavamo di vedere e secondo perché adesso devo dire qualcosa e in fretta.

M: ciao

S: ciao

M: che ci fa qua?

S: io hem... vorrei parlare con Alice, so che non posso andare a casa tua per cui ho pensato di venire qua....

Mom: chi è quest’uomo? Lo conoscete?

M: si mamma è un collega di Alice vero?

S: oh.. hem certo

Mom: sei un avvocato?

S: si

Mom: li ho sempre immaginati diversi gli avvocati...

M: Alice perché non andate fuori a parlare...

A: oh si... hem... seguimi

Mi segue fino al giardino sul retro e inizia la tortura...

A: che c’è?

S: quando ti ho vista io ho chiamato Jared e così abbiamo parlato e lui mi ha detto che stai divorziando, così ho iniziato a pensare e sono arrivato alla conclusione che non voglio perderti... tu sei stata importante per me e lo sei ancora... per cui potremmo provarci questa volta sul serio....

A: oh.. beh... io hem... ora come ora non sto divorziando….

S: cosa?

A: beh è che il mio medico dice che non è il caso di accumulare stress per cui... insomma io ho lasciato perdere il divorzio....

S: il tuo cosa...

A: il mio psicologo

S: tu vai da uno psicologo?

A: si beh ho avuto un piccolo crollo di nervi e così sai no come funziona...

S: si... ma cosa... cioè.. tu oddio che figura di  merda.

A: nooo cioè... senti io divorzierò... è che è difficile... essere sposati è complicato....

E mentre stiamo parlando ecco che succede il peggio...

Mom: la torta è pronta volete entrare?

A: oh lui deve andare....

Mom: non essere scortese.. forza venga a mangiare un pezzo di torta, l’ho fatta io...

S: ok...

Entriamo e se credevo che il fatto di cadere davanti a tutta la scuola alla consegna dei diplomi fosse imbarazzante mi sbagliavo di grosso...

Mom: così ha conosciuto Alice sul lavoro?

A: mamma non fare un interrogatorio...

Mom: faccio conversazione

S: hem... si proprio sul lavoro

M: hey mamma perché non vai a prendere i bambini? Vorranno anche loro una fetta di torta..

Mom: giusto... vado e torno...

Aspettiamo che esca dalla stanza e poi....

A: devi andartene...

S: lo so ma.... dobbiamo finire il discorso...

M: che discorso?

S: io amo tua sorella e non ho intenzione di lasciarla andare via così!

F: cosa?

A: Frank!

M: come sei entrato?

F: la porta era aperta... cos’è questa storia? Chi è quest’uomo?

Mom: eccoci qua... oh Frank ciao... hai conosciuto l’amico di Alice?

F: lui ha detto che ti ama

Mom: cosa?

A: oddio...

M: nooo.. ha detto che l’ammira...

S: no. Io la amo.

F: senti mi spiace ma è sposata...

S: lo so

M: bambini andate di sopra a giocare con papà... sentite è meglio lasciar perdere....

F: nono aspetta...

A: Frank calmati non è nulla... è solo un inconveniente

S: non è un inconveniente siamo stati insieme per mesi...

F: c-c-cosa?

S: è così. Io ero l’amante di tua moglie

Mom: Alice...

F: è vero?

A: si

F: tu lo sapevi!

M: io? Hem... no

F: invece si e non mi hai mai detto nulla...

M: senti. Con tutto il rispetto ma. Non ho mai visto Alice veramente felice tranne quando stava con lui.. per cui cosa dovevo fare... lasciare che fosse per sempre infelice e insoddisfatta?

F: è così?

A: snno... cioè.. oddio perché non te ne sei andato e basta?

S: perché mio fratello ha ragione. Quando si trova qualcuno che valga la pena amare non bisogna farlo andare via.

A: oddio tuo fratello ha dei problemi seri!

F: Alice...

A: sentite io non so cosa fare ok? Ora come ora voglio solo che ve ne andiate tutti e mi lasciate in pace per 5 minuti. Lasciatemi 5 minuti da sola.

F: ma...

A: per favore...

M: forza tutti fuori... Alice resta qua con me...

Maria sbatte tutti fuori di casa e io resto seduta sullo sgabello della cucina in silenzio a pensare a quello che è meglio fare, alla mia vita, a tutte le esperienze che ho avuto e che non avrò mai, alla mia gamba, al giorno del mio matrimonio, a tutte le volte che i miei genitori mi facevano dormire nel lettone con loro.... penso a tutto e mi domando... cos’ho di sbagliato?

 

 

 

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Capitolo 17
*** *17* ***


*17*

 

Ho paura...

non so cosa fare...

E sono confusa...

Facciamo il punto della situazione: ho detto a Frank che lo odio, Shannon ha detto che mi ama e Frank ora sa che ho/avevo un amante, Shannon vuole tornare con me, io non voglio stare con Frank, mia madre credo sia sotto shock, Maria dice che Brook di beautiful ha meno problemi di me, e io... non so che fare. Cioè una parte di me dice va con Shannon e siate felici e contenti, un’altra dice che forse dovrei aspettare e vedere come si evolve tutta questa situazione perché quella di Shannon potrebbe anche essere solo una cosa passeggera... insomma sono un po’ confusa.

Una cosa però è certa.

Voglio il divorzio da Frank. Anche se, nell’ultimo periodo è stato molto comprensivo nei miei confronti. A parte la questione bambini, ma sorvoliamo sull’argomento... dopotutto già lo sapevo che non voleva figli, non so che mi era passato per la testa.

Da quando è successo tutto il caos marito vr. amante non sono più tornata a casa. Ho preso una stanza in un piccolo motel fuori città e  ci sono rimasta chiusa per una settimana intera. Gli unici contatti che ho avuto sono stati con Maria, la donna delle pulizie e Tony il ragazzo della pizzeria che tutte le sere mi portava una doppia mozzarella e salame.

Oggi torno a casa. Anche perché ho finito la biancheria pulita e non ce la faccio più a restare nel motel.

Quando arrivo di Frank non c’è traccia. Entro, controllo ogni stanza, poi salgo le scale e vado nel bagno per una doccia, mi cambio e poi alle 17 ecco che la porta si chiude. Allora scendo e molto silenziosamente entro nella stanza e lo vedo... ricurvo, con la barba lunga e una sporta del take away messicano.

A: Frank?

F: Hey! Sei tornata!

A: che ti è successo?

F: nulla... è che senza di te... io hem... non sapevo come fare...

A: oh...

F: Alice... io so di non essere un marito modello, ma io ti amo...

A: Frank no...

F: perché?

A: perché io non ti amo... cioè... io ti sono molto riconoscente per quello che hai fatto per me in tutti questi anni, ma... non credo di amarti come una moglie dovrebbe amare il proprio compagno...

F: ma posso cambiare!

A: non puoi... ti ho chiesto di cambiare mille volte e non l’hai mai fatto. Mi spiace....

F: e quindi?

A: e quindi cosa?

F: te ne vai da lui?

A: no... vado a stare da Maria per un po’...

F: ma quello là...

A: senti, ora come ora voglio solo restare in pace. Ho già assunto un avvocato e ti manderà i documenti per il divorzio... non voglio i tuoi soldi, per cui ti prego di firmarli...

F: ma io...

A: ciao Frank!

Esco da li e me ne vado... sperando di trovare una soluzione a tutto questo caos che alberga nella mia mente!

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Capitolo 18
*** The end ***


*18*

 

Sto passeggiando tranquillamente. Il sole scalda il mio viso, dall’oceano arriva una leggera brezza mattutina, le strade sono invase da turisti, e tutto mi sembra mooolto rilassante.

Passeggio fino a casa... di Maria, ma appena volto l’angolo li vedo. Frank e Shannon

uno di fronte all’altro

che..... parlano? Ebbene si stanno parlando tra loro, non sbraitano. Che strano!

Sto cercando di osservarli in modo silenzioso, in modo da non esser vista, ma un cane reclama il suo territorio e inizia ad abbaiare, il che mi fa sobbalzare dallo spavento e uscire allo scoperto!

S: Alice

A: ciao! Che ci fate qui? tutti e due?

F: parliamo!

A: wow... e di cosa?

F: del fatto che, dato che dici di non amarmi più, e che non c’è modo di far tornare tutto normale... ho deciso di accettare la cosa e mi costa dirlo ma, voglio che tu sia felice per cui siate felici insieme...

E non so che mi prende. Ma una vocina nella mia testa urla NO, prende possesso del mio corpo e senza rendermene conto dalla mia bocca escono quelle due lettere così insignificanti prese singolarmente ma che insieme possono far scoppiare una guerra mondiale!

A: no

F: cosa?

A: no

S: Alice... io ti amo...

A: lo so ma... no.

S: come?

E per la prima volta da anni prendo una decisione da sola, senza che la cosa mi sia imposta o perché mi convincono che è meglio così... nella mia mente tutto è più chiaro. Non ho bisogno di Frank, di Shannon, di nessuno!! Quello di cui ho bisogno è restare sola, scoprire me stessa e imparare ad amare me stessa prima tutto. Così nel giro di due nano secondi prendo una decisione...

A: io non voglio impegnarmi. Voglio restare sola, divertirmi, viaggiare, conoscere me stessa in poche parole. Io non ho mai fatto nulla di spontanea volontà... ripensandoci, tutte le decisioni della mia vita sono state fatte in funzione di qualcuno o perché mi dicevano che dovevo prendere quella decisione. Non ho mai avuto una vera giovinezza, non ho vissuto i miei 20’anni, e lo so che probabilmente è ridicolo voler viverli ora ma... voglio viaggiare, conoscere persone nuove, fare esperienze di vita! Io lo so che mi ami e ti ringrazio per quello che hai fatto per me... insomma mi hai fatto conoscere cose nuove, mi hai fatto avere il mio primo vero orgasmo! Senza offesa Frank ma da quell’aspetto non sei un gran chè... insomma... non è un no definitivo... io voglio solo avere del tempo per me, e non ti sto chiedendo di aspettarmi ma... chi lo sa, forse un giorno ci rincontreremo e magari se sarà destino succederà ancora tutto... ma per ora voglio solo restare da sola e lasciarmi travolgere dalla vita.

S: lo capisco e beh non credo di poterti far cambiare idea vero?

A: no. Ho deciso!

S: beh... buona fortuna allora!

A: grazie.

Ci scambiamo un lungo abbraccio e dopo averli congedati volto pagina e inizio un nuovo capitolo della mia vita.

 

 

 

in primis voglio ringraziare la mia continua fonte di ispirazione, F, che grazie ai suoi mille problemi in materia amorosa, riesce a farmi essere una psicologa fantastica (ebbene si nel mio gruppo sono quella delle perle di saggezza XD) e come dice lei... dovrei pensare seriamente di pubblicare un libro! (magari un giorno lo farò) e che una sera di ottobre cercando di farla ragionare sul suo amore folle per un uomo impegnato che dalle donne dice di voler un ibrido tra pantofolaia e coniglietta sexy, e dalla voglia di F di diventarlo per averlo, abbiamo partorito la seguente perla:  “prima di tutto bisogna amare se stessi, pregi e difetti, solo così troverai l’uomo perfetto che ti ama per quello che sei e non per quello che vuoi essere”.

Questo è un po’ il senso di questa FF, che spero vi sia piaciuta XD

Come al solito ringrazio tutti quelli che hanno seguito questa FF, in particolare tutti coloro che l’hanno inserita tra i preferiti/seguite (questa cosa della divisione non mi piace, io facevo meglio prima U.U) federikaBis, mylifeabeautifullie, pirilla88, shannonleto, Alyenda, anna_freud, Blue_moon, federikaBis, Ro90, shaka, shanna_b, shannonleto, Shigure 90.

 



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