Akuma Karyudo - Cacciatrice di demoni

di Machiko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli inizi ***
Capitolo 2: *** Paura ***
Capitolo 3: *** Cacciatrice ***



Capitolo 1
*** Gli inizi ***


“Ecco. Lo sapevo. Ci sono cascata di nuovo.

Come diavolo faccio a cacciarmi in situazione del genere?

Come al solito, me la dovrò vedere da sola.”

 

 

 

Piacere, Yume Amai. 16 anni e costantemente nei guai. Guai d’ogni genere.

 

Mi ricordo di aver letto un libro su dei vampiri…e di una ragazza che si innamora di uno di loro… avete presente? Avete presente l’attrazione di quella ragazza per le catastrofi?

Ecco. In confronto a me, quella lì è fortunata. Sì. Fortunata.

Penso che se quella ragazza-vampiro vivesse anche un solo giorno della mia vita, si suiciderebbe. 

Ah ah.

Lo so, è vecchia come battuta. Ma ha reso l’idea.

Almeno lei ha qualcuno che la può salvare. A me tocca fare tutto da sola.

Voci di corridoio sostengono che porto sfortuna. Che sono un demone, che sono stata maledetta o cose simili.

Già. Un demone.

Peccato che loro non li possano vedere davvero, i demoni.

Mi piacerebbe mandare uno shinigami a fargli visita, tanto per vedere la loro faccia terrorizzata.

Non hanno idea di cosa sia il mio inferno personale.

Essere svegliata all’alba dall’ululato isterico di un fantasma di cattivo umore; camminare per le strade della mia città seguita da spiritelli in vena di scherzi; essere distratta a scuola da qualche spirito volpe; non riuscire a dormire la notte a causa di qualche tengu annoiato.

Sì, lo so. Sembra la trama di un manga. Anzi, ne ho letto uno dove una ragazza con il mio stesso problema viene costantemente seguita da un tengu deciso a sposarla. Peccato non succeda anche a me.

Le cose non sono migliorate una volta iniziato il liceo.

Solo altre persone che mi considerano una fuggita da un manicomio… come al solito.

Perché non posso essere una ragazza normale?

Mi chiedo come mai proprio io devo avere questa cosiddetta abilità…che a me sembra una maledizione vera e propria. Forse i miei antenati hanno giocato qualche brutto tiro ad un signore della guerra che ha deciso di vendicarsi sulle generazioni future.

Non lo trovo giusto.

Sono stanca di essere considerata una fuori di senno. Magari sto impazzendo veramente.

Anzi. Quanto vorrei che fossi semplicemente pazza. Ma quando uno spirito maligno tenta di tranciarmi in due con una katana… e vedo il mio sangue sgorgare dalle ferite… non posso fare a meno che accettare la realtà.

Devo lottare per salvarmi la vita.

Per questo ho imparato a portarmi sempre dietro una spada o qualcosa di simile. Purtroppo questo non fa che aumentare le voci su di me. In genere come scusa dico di essere una cosplayer… ma non penso di convincere qualcuno.

Ho imparato che i talismani  e i sigilli sacri sono molto utili. Mio cugino è una specie di monaco e me li procura con facilità…

Ormai sono abituata a scappare dai demoni e, grazie a degli esorcismi insegnatimi da mio cugino, in genere ci riesco.

Peccato che non sempre ottengo l’effetto desiderato… e mi è capitato di avere addirittura la certezza di essere arrivata alla fine.

Ma ho notato che i demoni sono estremamente sadici e si sì divertono a torturarmi finché non si sono stancati del loro crudele gioco. Quindi mi lasciano per strada mezza morta.

Ormai sono una cliente fissa all’ospedale e tutti mi conoscono per nome… e i miei all’inizio pensavano che tentassi di suicidarmi.

Non so se sia un bene che ne parli con così tanta leggerezza.

Ma ora le cose sono cambiate.

La mia vita ha assunto sfumature diverse.

È successo circa tre mesi dopo aver cominciato le superiori…

Quando ho incontrato loro

 

 

†L'ANGOLO DI LALLA†

ecco un'altra FF! ^.^ la seconda in due giorni! :D

peccato che non abbia altrettante idee per la prima ff che ho scritto e che devo ancora ultimare... T.T

Beh! parliamo di QUESTA ff!

dunque... il libro di cui parla la protagonista è chiaramente Twilight che, sinceramente, non amo molto. ma penso che al mondo non possa esistere qualcuno più imbranato e sfortunato di Bella Swan... e se Yume lo è... allora è chiara la sua disperata situazione.

il manga citato è, invece, Black Bird, un manga che adoro. in effetti inizialmente mi sono ispirata alla protagonista Misao e alla sua capacità di vedere gli spiriti.

Amai Yume significa letteralmente "dolce sogno". mi piace molto come nome...

Ovviamente anche questa, come tutte le altre ff che ho scritto fino ad ora, si svolge in giappone. è chiaro. il nome della protagonidìsta è chiaramente orientale e ho citato alcuni nomi tipicamente nipponici. ad esempio la Katana, spada tradizionale giapponese, i tengu, spiriti in formaa di corvo ecc.

spero di aggiornare presto questa ff! e vi prego, che vi piaccia o no la storia commentate! anche i commenti aiutano a migliorarsi U.U

kiss kiss

Ciauuu!! 

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Capitolo 2
*** Paura ***


In genere i racconti cominciano con la frase “non dimenticherò mai quel giorno”.

I miei ricordi in merito a quell’avvenimento, invece, sono piuttosto confusi.

Mi sono rimasti impressi particolari insignificanti, mentre fatico a ricordare le dinamiche principali.

 

Ricordo che nevicava. E che ero in ritardo. Niente di strano.

Gelavo nella minigonna della divisa scolastica. Arrivata a scuola, i cancelli erano già chiusi. Fantastico.

In quel momento,  mi è parso di aver sentito qualcuno chiamarmi. Sta di fatto che mi sono allontanata.

 

Rosso.

La neve macchiata di sangue.

Il petto che mi bruciava.

Il mio corpo che non si muoveva.

Degli occhi cremisi che mi fissavano.

Oscurità.

Terrore.

Rassegnazione.

E poi una voce.

 

Questo è tutto ciò che ricordo di quella fredda mattina di inizio dicembre.

Di quel giorno nevoso che per me è stato l’inizio di tutto.

 

***

 

Ero certa di essere morta. Avevo paura di aprire le palpebre e scoprire di essere all’inferno.

Sentivo ancora il petto bruciare e gli arti non rispondevano ancora ai miei ordini.

Però non ero più sulla neve gelida. Ero su qualcosa caldo di morbido.

Ho aperto gli occhi. Buio.  Ero forse diventata cieca?

Poi una porta si è aperta e una flebile luce è penetrata attraverso la fessura.

Delle voci.

Ho provato a gridare, ma dalla mia gola non è uscito che un mormorio sommesso.

Mi bastava sapere se ero ancora viva. Desideravo che fosse solo un incubo.

Poi la porta si è spalancata e qualcuno ha premuto l’interruttore.

La luce improvvisa mi ha costretta a richiudere gli occhi.

Qualcosa mi ha sfiorato il viso. Una mano.

Ho riaperto gli occhi, cercando di mettere a fuoco la figura accucciata vicino a me.

Un ragazzo.

Ho tentato di alzarmi in piedi, ma il dolore mi ha bloccata.

Il ragazzo mi ha cinto il torace, impedendomi di ricadere a terra.

-Hey! Calma! Sei ferita, non ti conviene agitarti così!

Un capogiro.

Poi di nuovo il buio.

 

†L'ANGOLO DI LALLA†

ecco un nuovo cap! forse però è un po' troppo corto...

beh ho poco tempo quindi...

RINGRAZIO:

InnamorataPerSoffrire --> che ha messo la FF tra le seguite e ha recensito il primo cap!

Ladywolf --> che ha messo la FF tra le seguite!

ARIGATOU!!!

ci vediamo al prossimo cap! ciauuuuu!!!

kiss kiss  

 

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Capitolo 3
*** Cacciatrice ***


Parlavano. Parlavano ma io non riuscivo a seguirli.

Discutevano su di me e su quello che mi è successo. Sulla mia capacità di vedere gli spiriti.

Sul fatto che io avessi un compito da assolvere.

Non capivo.

Non mi sforzavo neanche di capire. Non volevo.

Volevo solo svegliarmi nel mio letto e dire, tirando un sospiro di sollievo: “per fortuna era solo un sogno!”.

Ma non funzionava. Aprivo e chiudevo gli occhi, mi mordicchiavo il labbro fino a farlo sanguinare.

Ma ero ancora lì, in quella stanza  illuminata da lanterne di carta insieme a tutti quegli sconosciuti.

Il ragazzo che avevo visto per primo, quello che avevo “incontrato” in camera, mi fissava preoccupato.

Cercai di concentrarmi sulle porte di carta di riso, dove la luce tremolante delle candele proiettava sinistre figure.

La fiammella tremolava, indugiava, come avesse vita propria. Aveva una luce calda e rassicurante, in quella stanza buia…

- Yume Amai, giusto?

Mi voltai verso la voce che mi aveva chiamato.

Ora che si erano rivolti direttamente a me, trovai un buon motivo per concentrarmi su di loro. Non dovevano essere cattivi. In fondo mi avevano salvato, no?

Li osservai uno alla volta.

Un vecchio dall’aspetto autoritario.

Una donna bionda sulla ventina.

Un ragazzo con capelli e occhi neri.

Una bambina con i capelli rosa sui 7 anni.

Una ragazza castana con i capelli corti.

Un ragazzo dai capelli lunghi, candidi come neve.

E, infine, il ragazzo che continuava a scrutarmi. Era biondo e gli occhi erano azzurro ghiaccio.

Erano in sette. Bel numero.

Mi accorsi che la donna mi stava parlando.

-C..cosa?

Il vecchio sbuffo, scocciato.

-cara, come ti senti? – ripeté la bionda dolcemente.

-io… bene. Credo.

Non mi sentivo bene per niente. Volevo alzarmi e scappare gridando.

-ti chiami Yume, vero?

-sì…

Quella donna mi sembrava simpatica. Non che in quel momento mi importasse.

-“Yume” significa sogno, vero? Che bel nome… Io sono Hikari Tenshi, piacere. – si intromise il biondino prendendomi la mano.

-io invece mi chiamo Yuri Taiyo e loro sono Ryo-kun, Rima-chan, Riru-chan, Maruko-kun e Otoko-san.

Mi spiegò la signora, indicando in ordine il moro, la bambina, la ragazza, il presunto albino e il vecchio.

Già non ricordavo neanche un nome. Rassicurante.

-perché mi trovo qui? Dove sono? Chi siete? Che cosa…

-calma!

Perché? Io volevo spiegazioni.

-beh… Ryo-kun ti ha salvata da un demone che voleva ucciderti…

-Un…demone…?

Un demone. Perché non ho reagito? Perché non mi sono difesa? Cos’aveva quel demone di diverso dagli altri?

Fissavo il vuoto davanti a me, cercando una risposta nella mia memoria offuscata.

-un semplice “grazie” basterebbe. – borbottò il moro, che quindi doveva essere Ryo.

-grazie…

Mi stava già antipatico. Beh… era comunque grazie a lui che ero lì. Gli dovevo la vita.

-quel demone… - proseguì la donna – era uno shinigami. Un dio della morte. Credo che volesse ucciderti per divorarti o qualcosa del genere…

Ne parlava come se fosse stata una cosa normale. Normale. Per poco non ero morta!

Cercai di non pensarci.

Mi soffermai a fissare la bambina che era seduta davanti a me. Mi accorsi che mi fissava.

I suoi occhi rossi e penetranti mi scrutavano. Non aveva lo sguardo innocente e ingenuo di una ragazzina. Mi sembrava lo sguardo di un vecchio, quello. Faceva impressione.

Sentivo una sensazione sgradevole, come se mi stessero scavando dentro.  Era orribile, quasi doloroso.

Il biondo mi guardò per un istante, poi ordinò: -Rima!

Il malessere cessò. La bambina sorrise.

-ascolta. – disse la bionda, verso la quale mi voltai  – sai benissimo di avere delle capacità particolari.

Il fatto è che i demoni se ne accorgono e quelle come te li attraggono particolarmente.

D’ora in poi la tua vita sarà in pericolo…e non credo che i sigilli sacri ti potranno aiutare tanto in futuro.

Fino ad adesso non ti è successo nulla di grave ma… quello che è successo oggi ne è la prova.

Per questo Ryo ti ha portata qui.

Vedi… noi… siamo come te. Anche noi possiamo vedere gli spiriti e abbiamo tutti delle capacità particolari…

-cosa?

Non capivo. Loro erano come me. Come me.

-per cui – proseguì lei – vorremmo che tu imparassi ad esorcizzare i demoni e a distruggerli.

Vorremmo che tu diventassi, insieme a noi, una cacciatrice di demoni.

Non riposi.

Non potevo rispondere.

La mia vita era cambiata. Aveva avuto una svolta.

Avevo incontrato loro.

 

 

†L'ANGOLO DI LALLA†

 

chiedo nuovamente scusa per il ritardo ma non ho avuto tempo... infatti devo scappare!

kiss kiss

ciauuu

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