ìronìc

di abby_morns
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .Prologo ***
Capitolo 2: *** .One ***
Capitolo 3: *** .One.1(quando scrivo così vuol dire che fanno parte del capitolo corrente) ***
Capitolo 4: *** .One.2 ***
Capitolo 5: *** .One.3 ***
Capitolo 6: *** .One.4 ***
Capitolo 7: *** .One.5 ***
Capitolo 8: *** .One.7 ***



Capitolo 1
*** .Prologo ***


La pioggia continuava a bagnare i nostri visi.Il suo,stravolto,confuso.Il mio,accigliato,stanco.I suoi occhi grigi dentri i miei.Ero certa che ci scorgesse tutta la mia rabbia,il mio risentimento e che riuscisse a leggervi la verità.
Rimanemmo a fissarci in silenzio.Il silenzio.Praticamente non parlavamo più,noi due.E più dei una volta mi ero chiesta: che coppia era la nostra?
Ero sempre più convinta che Mike avesse rovinato tutto.Stupido ragazzino.Mi faceva venire la nausea.
Poi,finalmente aprì bocca.Le sue parole furono cattive:-Fabi,non credo che potrò perdonarti.Sei stata insensibile.Sei cambiata.Sei diversa.
Diversa.Ben detto,ragazzino.Ero un'adulta,adesso.E di sicuro non avevo alcuna intenzione di farmi mettere i piedi in testa da uno stupido immaturo.

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Capitolo 2
*** .One ***


"Buongiorno dormiglioni!Questa è Blue Radio,la radio della nostra amata Blue Rain!E questo è TicToc, la vostra sveglia mattutina!
Al microfono c'è sempre il vostro amato Charles Gibson!
Cominciamo la giornata-una splendida giornata- con la lettera speditaci da Karoline..."
-Uh,sta' zitto.-brontolai.Richiusi gli occhi,cercando di concedermi altri cinque minuti di sonno.
Niente.La radio-sveglia continuava a ciarlare.
"-Caro Charles,intanto ti volevo dire che sei uno strafigo!- Be' Karo,ti ringrazio,ma come hai fatto a vedermi visto che sono alla rad..."
Prima che Charles Gibson potesse finire la sua battuta d'effetto,l'aggeggio si schiantò contro la parete con un suono metallico e,dopo essere andato in mille pezzi (con relative scheggie sparse per tutta la stanza),cadde rovisonamente al suolo,esalando(si fa per dire) il suo ultimo affannoso respiro.
-Idiota di un dj!E' la quarta sveglia che mi fai spaccare questo mese!-sbottai.Mi tirai a sedere sul letto e mi stiracchiai.
Denish scelse proprio quell'istante per fare la sua "entrata di scena".Con la sua voce squillante,mi salutò e si diresse verso il cassettone.Deglutii,mentre calpestava i resti della radiosveglia e,dopo aver udito il rumore di vetri infranti,mi lanciava un'occhiata infuocata.
Posò la biancheria sul mio copriletto e raccolse un frammento di ferro.
-Fabi.-
-Sì mammina?-
-Non dirmi che questa era la tua radiosveglia.-
-Ehmm...Toh!Ma guarda l'ora!Fra mezz'ora viene Micheal!Sarà meglio che mi dia una mossa!-
Detto questo,prima che mi potesse acciuffare,uscii di tutta fretta dalla mia stanza e mi andai a preparare
.

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Capitolo 3
*** .One.1(quando scrivo così vuol dire che fanno parte del capitolo corrente) ***


Mi truccai e mi pettinai i capelli biondi accuratamente.Poi osservai la ragazza che mi stava di fronte.Non potevo dire di essere cambiata molto negli ultimi tre anni.
A parte tre centrimetri in più,centomila lentiggini in più e i capelli che non superavano le spalle,ero sempre la stessa Fabiol sedicenne.
Sorrisi pensando all'estate più bella della mia vita.Io e Mike,Mike e io.E diamine,pensare che fino a qualche mese prima della "verità" lo consideravo solo un semplice amico.
Quale errore.Ormai non potevo neanche pensare di vivere senza i suoi baci e le sue carezze.
Sempre sorridendo come un'ebete,mi caricai la borsa sulle spalle ed uscii.
Era una fredda ma limpida giornata di ottobre.Si preannunciava uno di quei giorni "sono felice e nessuno può buttarmi giù".Come erano tutti i giorni della mia vita da tre anni a questa parte.
-Fabi!-mi richiamò una voce melodiosa e dolce.
Mi voltai e mi buttai fra le braccia del mio ragazzo.
Micheal,al contrario di me,era cambiato un sacco.Era cresciuto di dieci centimetri(e questo voleva dire che gli arrivavo appena un paio di centimetri sopra le spalle),si era tagliato i capelli biondi(che con la luce solare si erano schiariti sempre di più,passando da un biondo oro a un dolce biondo miele simile al mio) e i suoi tratti si erano fatti decisi e adulti.Le uniche cose a non essere cambiate erano i suoi occhi di argento liquido e la sua immancabile dolcezza.
Ero felice che il suo carattere non fosse mutato di una virgola: era perfetto così.Il mio dolce e un po' imbranato Mike.
Mi baciò con tenerezza.Mi alzai in punta di piedi e lui mi strinse forte.Io,spigliata come sempre,lo attirai a me e lo baciai con più energia,più forza.Quando ci separammo,aveva dipinto sul viso il suo solito sorrisetto compiaciuto.
-Allora,come sta oggi la mia ragazza?-mi chiese,prendendomi per mano mentre ci avviavamo verso la scuola.
-Al solito,Mik,al solito-risposi.-Oggi ho fatto fuori la mia quarta sveglia.
Fece una finta faccia sbalordita:-Davvero?Complimenti,Fab.Credo che sia un record mondiale.
Ridemmo insieme.Più ci avvicinavamo alle mura cremisi della scuola,più venivamo circondati dai nostri compagni.Nessuno ridacchiò o si mise a bisbigliare freneticamente al nostro passaggio: ormai stavamo insieme da abbastanza tempo da non destare più le chiacchiere dei pettegoli.
Mike spinse il cancello e me lo tenne aperto,da vero gentiluomo.Certo,c'era ancora qualche curioso che ogni tanto si voltava a guardarci,ma erano rimasti in pochi.
Non era ancora l'ora di entrare,così ci appartammo in un angolo e cominciammo a chiacchierare.Mi accocolai contro il suo petto e chiusi gli occhi,ascoltando la sua voce calda e rassicurante.
Fui risvegliata dal mio torpore da un tonfo sordo accanto a me e da una voce che mi strillò nell'orecchio:-SVEGLiA!
Sobbalzai e per poco non mi accasciai contro Micheal,schiacciandolo.
Miranda era accanto a me e sghignazzava come una matta.Si teneva la pancia con la mano e sbatteva il pugno per terra,come fanno solo nei cartoni animati.

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Capitolo 4
*** .One.2 ***


Anche Mir,la mia cara migliore amica,era cambiata.Le ciocche di capelli neri,lunghi fino alla vita,erano interrote qua e là da pennellate di viola scuro.Gli occhi blu scuro risplendevano di vitalità e nonostante i suoi diciotto(quadi diciannove) anni,si comportava ancora come una ragazzina.Difficilmente io e Mike riuscivamo a sopportarla,soprattutto quando si intrometteva in quel modo fra noi.
-Ma brava!-la apostrofai,riacquistando l'equilibrio.
Micheal mi afferrò la vita da dietro e mi attirò a sè.
La nostra migliore amica smise all'istante di ridere e fissò i nostri volti irritati.
-Oh,andiamo! Era solo uno scherzo!-si giustificò,alzando gli occhi al cielo.-Diamine,state sempre appiccicati,voi due.Io sono gelosa.
Detto questo,con fare drammatico,mise il broncio.
Avete capito cosa intenedevo col dire che si comporta come una bambinetta?!
-Oh,poverina!-disse Mike,lasciandomi andare e stringendo Miranda in un abbraccio da orso.Cominciai a ridere.
-Sì,credo che poverina sia la parola giusta.Mi stai soffocando,Mik!-tossì la povera vittima.Il ragazzo rise e tornò vicino a me.
-Ok,grazie del tentato omicidio,caro-fece.Scoppiarono a ridere come matti.
Li guardai e sorrisi.Fra i due si era creata una certa complicità,cosa potevo ben capire,visto che Mir aveva custodito il più grande segreto del mio ragazzo per più di undici anni.Anche quando glielo avevo chiesto io,confusa e irritata dall'atteggiamento del mio ex migliore amico,non aveva voluto dirmelo.
Certo,il suo silenzio aveva portato a un sacco di imbarazzanti e terribili conseguenze che potevano essere evitate,ma...senza di lei,non credo che sarei qui.Con lui.Con Mike.
Probabilmente,senza il suo intervento,in questo preciso istante mi starei ancora crogiolando nelle mie stesse lacrime.E invece eccomi.FELiCE.
Mentre quei due continuavano a ridere,qualcuno si sedette accanto a me.Riconobbi l'inconfondibile voce di Franny.
-Dio mio,ma quando cresceranno?-brontolò,sedendosi accanto a me e posandomi un braccio sulle spalle.-Buongiorno Fab.Posso fare un'osservazione?Nonostante sia cresciuto fisicamente,credo che il tuo ragazzo abbia un ritardo mentale.
Sorrisi debolmente.Ero contenta di non essere l'unica a non essere cambiata molto in tre anni.A parte i capelli più scuri e più corti,Fra era sempre la stessa.Pazza e unica.
-Salve Fra.Di buon umore,oggi?
Fece un sorrisone a trentadue denti:-Buonissimo!Devi sapere che...
-Franny!Dove sei?Ah,eccoti!-disse una voce alle nostre spalle.Ci voltammo verso l'interlocutore.
-Non mi devi lasciare da solo!Questo posto è immenso e rischio di perdermi!
-Oh cavolo,Daniel!Sono appena le otto meno un quarto.Rilassati,ti ci accompagno io in classe.-disse scocciata la mia amica,alzandosi in piedi e scarruffando i capelli al ragazzo che aveva parlato.
Io li stavo ancora fissando con curiosità e sospetto.

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Capitolo 5
*** .One.3 ***


Fra ricambiò il mio sguardo,poi lo spostò verso il ragazzo accanto a lei e si battè una mano sulla fronte.
-Che sciocca!Daniel,questa è Fabiol,una delle mie migliori amiche.Fab,questo è Daniel,mio fratello.-ci presentò Franny.
Mi alzai in piedi e strinsi la mano al fratello(?) della mia amica.-Eeeehm,molto piacere.-Poi mi sporsi verso Fra e,con una smorfia,le domandai:-Fratello?Ragazza,mi devi spiegare un sacco di cose.
Lei alzò gli occhi al cielo e fece cenno che ne avremmo parlato dopo.
Cominciai a chiacchierare con Daniel: era simpatico.Forse un po' impacciato.Ma simpatico.
Durante la conversazione,lo osservai più volte in cerca di somiglianze con la mia amica: niente.Il ragazzo che avevo di fronte aveva corti e scompigliati capelli neri,due occhioni grandi da cucciolo color nocciola e un viso per niente somigliante ai tratti da maschiaccio di Fra.Mi chiesi come potessero essere fratelli,così diversi.Ma nonostante questo,mi sembrava di conoscerlo già.Aveva una faccia familiare.
La campanella ci perforò i timpani e Daniel fu trasportato via dalla "sorella",che mi congedò dicendomi che ci saremmo viste fra pochi minuti in classe.
Sospirai e cercai la mano di Micheal,che mi camminava vicino mentre ci avviavamo in classe.
-Ehi.Qual'è il problema?-chiese,passandomi una mano fra i capelli.
Mi fermai al mio armadietto e posai la borsa estraendone soltanto i libri che mi occorrevano.
-Non c'è nessun problema,Mike.-dissi.-A parte il misterioso "fratello" di Fra.
Si massaggiò il collo,un tic che aveva quando era confuso o nervoso.
-Uh?Non sapevo che Franny avesse un fratello.-fece pensoso,mentre io mi affannavo nel tenere i libri in braccio e chiudere l'armadietto nello stesso momento.
-Be'...neanch'io...Lo sapevo!-sbottai.Prontamente,lui mi tolse i libri di mano e io lo ringraziai con un sorriso.-Il fatto è che-continuai.-non si assomigliano di una virgola.Nada.Zero.Non potrebbero essere neanche cugini,direi.
-Sono sicuro che Franny non vede l'ora di raccontarti tutto.Sembrava abbastanza euforica oggi.-osservò.
-Mmm.Sarà.Ma c'è un altro problema.Anzi,due.
Mi guardò negli occhi,intensamente.-Quali?
-Primo: mi sembra di averlo già visto.E questo credo sia impossibile.
Il secondo problema non c'entre niente con il fratello di Fra.Sai...oggi,quando è squillata la campanella,mi aspettavo di veder arrivare Liuba,in ritardo come al solito,con il suo sorriso vivace.E invece...-La mia voce si smorzò.Chinai il capo,mordendomi il labbro,invasa da un'improvvisa tristezza.
Mik mi abbracciò senza dire niente.Sapeva che non mi piaceva trattare di quell'argomento e,nonostante continuasse a credere che mi dovessi sfogare,non mi aveva mai obbligata.Ecco perchè lo amavo così tanto.

Liuba non c'era più.Non c'era più nelle nostre chiacchiere,non c'era più alle nostre feste,non c'era più da nessuna parte.Svanita.Scomparsa.
Era proprio scomparsa.Scappata,probabilmente.Di lei si erano perse le tracce.Dopo l'ennesimo furioso litigio con i suoi,era uscita di casa e non era tornata.
E questo un anno e mezzo fa.
La sola idea,la sola prospettiva che le potesse essere successo qualcosa di grave,faceva rabbrividire me,Franny,Jo e Miranda.
Era nostra amica.Perchè non ci aveva detto niente?Dov'era?Perchè non era venuta da noi,invece di andarsene chissà dove?
Le domande che mi turbinavano in testa da più di un anno erano tante,ma ancora nessuna aveva avuto risposta.

-La rivedrai-sussurrò Micheal,mentre mi esaurivo il cervello con ansie e  sensi di colpa.Sì,sensi di colpa.Perchè non avevamo capito che aveva un problema.E perchè ci eravamo allontanate da lei,convinte che dovessimo lasciarla sola.
Lasciarla sola.Lasciarla sola?!Solo ora mi accorgevo dell'idiozia che avevamo compiuto.Stupide,eravamo state.Dovevamo starle vicine!Starle vicine!
Alzai il viso e guardai il mio ragazzo.
-Mi manca.Mi manca da morire.
Lui mi portò la mano sulla guancia e mi asciugò quell'unica e solitaria lacrima.Poi mi baciò.
-Grazie.-dissi.

-Bene bene bene,in ritardo eh?Micheal!Fabi!Dove diavolo eravate?-sbraitò la professoressa.
Lasciai la mano di Mike e mi sedetti velocemente vicino a Miranda,che mi guardò interrogativa.
-Ti spiego dopo.-mormorai.
-Ci scusi,signorina.Non abbiamo visto l'ora-cercò di giustificarci Mik.
La donna scosse la testa,irritata:-Ah,i giovani d'oggi!Ai miei tempi io,alle otto in punto,ero già seduta composta al mio posto.E invece voi due...Mah!Pensate un po' meno a sbaciucchiarvi e ricordatevi che siete all'ultimo anno!
La classe cominciò a sghignazzare.Sentii le guance infiammarsi.
-Be',hai appena fatto la tua brutta figura quotidiana.-osservò Mir sottovoce.-Che cos'è successo?
Scrollai le spalle impercebilmente.-Niente di grave.Solo che...mi è tornata in mente Liuba.Tutto qua.
-Ah-fece lei.Poi abbassò il capo sul compito,improvvisamente silenziosa.
A nessuna di noi piaceva parlare di lei.Quindi,non andammo oltre.

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Capitolo 6
*** .One.4 ***


***
Mi appoggiai al vecchio armadietto arrugginito e Mir si unì a me.Fra ci stava davanti,saltellando da un piede all'altro,eccitata.
-Allora,F?Chi cavolo è quel Daniel?-domandò Mir mentre piluccava il mio spuntino.Le schiaffeggiai la mano e lei la ritirò,imbronciata.
-Non-ci-crederete!-esclamò.-Mio padre!
Alzai un sopracciglio.-Tuo padre cosa?
Il padre di Franny se ne era andato dopo pochi mesi dalla sua nascita.Lei diceva che non se lo ricordava neanche,e che quindi il fatto non le importava granchè.Ma io sapevo che in realtà soffriva: anch'io avevo dovuto stare per tanto tempo lontana da mio padre.L'ultima volta l'avevo visto tre anni prima,e ancora non accennava a una nuova visita.
-Mio padre!-ripetè.-E' qui,ragazze.E' qui!!
-CHE COSA?-esclamammo io e Miranda all'unisono.
Annuì.Poi continuò il discorso:-E non è finita!Dovete sapere che,poco dopo aver lasciato me e mia madre,ha trovato una ragazza e l'ha messa incinta...e poi è scappato di nuovo!-Ci lanciò uno sguardo mentre le nostre espressioni mutavano.-Però,questa donna è morta di cancro due mesi fa...E il figlio ha cominciato a cercare suo padre e...-
-Aspetta un secondo.-la bloccai.-Cioè,tu vuoi dirci...che Daniel è il tuo fratellastro?
La ragazza annuì decisa.
-E che diavolo ci fa tuo padre a Blue Rain?-chiese Mir.
A questo punto,Franny scrollò le spalle.
-Non ne ho la più pallida idea.Un giorno è venuto a casa,dicendo che voleva "recuperare il tempo perduto".Ha cominciato a uscire spesso con me e Daniel,noi tre da soli,facciamo un sacco di cose divertenti...Sapete che vi dico?-domandò infine.
Scossi la testa:-Cosa?
-Ho sempre pensato a mio padre come ad un mostro senza emozioni e sentimenti,senza punti fermi...Ma dopotutto devo ricredermi.Ragazze,mio padre è grande.E sono molto dispiaciuta di non essere
cresciuta con lui accanto.Forse,adesso sarei una persona migliore.-Ci guardò negli occhi.-Speciale.
Io e Mir ci scambiammo un'occhiata ed abbracciammo la nostra amica,soffocandola.-Oh,Fra,ma tu sei speciale!Per noi sei unica e importantissima!
-Grazie amiche mie-mormorò.
E rimanemmo così fino al suono della campana.


-Ok,ci hai parlato di tuo padre.Ma adesso,raccontaci di Daniel!-scoppiò Mir all'uscita della scuola.Micheal,che camminava al mio fianco con un braccio sopra le mie spalle,faceva ormai parte della conversazione.
-Oh,be',lui è fantastico.Solo che mi tratta come una bambina.-Mise il broncio.-Solo perchè sono un po' più bassa del normale e lui ha un anno in più.-
-Aspetta aspetta aspetta.Vuoi dire che ha già diciannove anni?-fece Miranda.
La nostra amica annuì:-Quasi venti,in realtà.A scuola è una frana ed è stato bocciato.
Mir fece un sospirone e cominciò a guardare il cielo azzurro.
-Ok,la nostra migliore amica è andata.-osservò il mio ragazzo,stringendomi un po' di più a sè.-C'è qualcun altro che si candida per il suo ruolo?
-Ah ah ah.Molto spiritoso,Mik.A volte dubito che tu mi voglia davvero bene.-sbottò lei.-E poi,invece di fare stupidi commenti e di fare l'idiota,dovresti stare un po' più attento alla tua ragazza.-Mi indicò con disinvoltura.-Potresti rischiare che te la rubino,sai?
-Ma cosa vai a blaterare,Miranda?-fece lui irritato.D'istinto,mi afferrò la vita.Gli posai una mano sulla guancia per calmarlo,e guardai interrogativa  la mia amica.
-E' come ho detto,Mik.Daniel se l'è mangiata con gli occhi;praticamente gli ha fatto i raggi x per tutta la mattina.
Sentii le mie guance che prendevano fuoco.-Che cosa?
Mi fissò intensamente.-Be'?Che c'è di strano?Sei una bellissima ragazza,Fab.E hai due smeraldi incastonati negli occhi.Che brillano pure!Ci credo che i ragazzi ti osservino con ammirazione e stupore.
Feci un risolino.-Uh.Io non me ne ero mai accorta.
-Ma qualcuno sì.Nevvero Mike?Sono tredici anni che ti sei accorto di avere un tesoro fra le mani.-Sorrise al ragazzo,che ricambiò.
-E' vero.Fabi,per me sei la cosa più preziosa.-Mi prese il viso fra le mani  e strofinò il suo naso al mio.E io sentii un calore strano,ma buono e dolce,proprio vicino al cuore.Poi si fece serio.-Non voglio che tu sia di qualcun altro.
Sorrisi.Il mio dolcissimo Mik.-Micheal,ma io sono solo tua.-Detto questo,mi sporsi verso di lui e lo baciai.Da dietro di noi partirono un paio di fischi e degli applausi,insieme a un coro di risatine,ma non accennai a smettere.
-Ti amo.-sussurrai,quanto ci staccammo.
-Ti amo anch'io.Tanto.
Gli accarezzai il viso,sapendo che era vero.
Ed era l'unica cosa di cui ero certa.Per sempre,io e lui.
O almeno così credevo.

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Capitolo 7
*** .One.5 ***


Mike mi accompagnò a casa e,dopo un bacio frettoloso,mi disse che aveva gli allenamenti e che doveva scappare.Misi il broncio e lui rise.Dopo una carezza,scappò,lasciandomi sola.
Rientrai in casa con il sorriso ebete che mi caratterizzava ormai da tempo.
-Ciao mamma,sono tornat...-mi bloccai a metà frase,mentre entravo in sala da pranzo.
Denish,i capelli biondo cenere a nascondere il viso,tremava.Teneva in mano un foglio giallo e l'altra sulla guancia bagnata.
Alzò gli occhi.Mi vide,sorpresa.Si asciugò il viso velocemente:-Oh,tesoro...Non ti avevo sentita arrivare!-Tirò su col naso.-Tranquilla,mi metto subito a preparare...la cena.
Si diresse in cucina e buttò i documenti in un cassetto aperto che richiuse di scatto.Forse pensava che non li avessi visti.
Mi avvicinai lentamente alla vecchia cassettiera e,in silenzio,la aprii.Per fortuna non scricchiolò.
Afferrai quelle pagine giallo chiaro e me le portai in camera,per leggerle senza essere scoperta.
Mi buttai sul letto e li sparpagliai sulla coperta.Erano quattro fogli.Non riuscii a riconoscere il timbro che fungeva da mittente.Cominciai a leggere il primo.
"Gentile signora D.Howe..."
Qualcuno che scriveva a mia madre chiamandola con cognome da nubile?Impossibile.Praticamente non esisteva più nessuno che la chiamasse con il suo vero nome.
"La informiamo che abbiamo ricevuto interessanti informazioni sulla di Lei condizione di vita attuale..."Non capii quella frase."Purtroppo non ci è possibile dirle chi ce le ha fornite.Le mandiamo questa lettera per comunicarle che,visto il suo attuale stile di vita,la nostra commissione non la considera in grado di mantenere la di Lei figlia,Fabiol Claire Tenori.Per tanto,l'associazione ha deciso..."
-...di toglierle l'affidamento e di assegnare temporaneamente la ragazza a un di Lei parente che la possa accudire.-finii ad alta voce.Poi ammutolii.Sotto shock.
Il resto diceva:"La persona in questione è la di Lei sorella,Jaqueline Howe,attualemente residente a Melbourne,Australia.La informiamo che Lei e la di Lei figlia avete un anno di tempo per preparvi al viaggio.Cordiali saluti,Children'sBlueSafe."
...
No.
No.
No...no...no!
Nononononono!
No,porca miseria,no!
Questa volta non era una finta.
Questa volta era vero,tremendamente vero.
Oh,no.
Ti prego.
 Signore,perchè?
Perchè fai questo?
NO!
Le lacrime mi gonfiarono gli occhi.Non feci nulla per fermarle.
La rabbia mi travolgeva dentro mentre sfogliavo quei documenti maledetti.
La data.La data era il quattordici settembre.
Porca.Ma guarda te che...
Sempre piangendo(la mia mente e il mio corpo sembravano non accorgersene) e con la rabbia dipinta sul volto,schizzai giù per le scale,fino in cucina.
-Stronza!-gridai,entrando in cucina e sparpagliando quegli stupidi pezzi di carta per il tavolo.-Stronza,ecco cosa sei!Una grandissima stronza!Quando pensavi di dirmelo,eh?Quando sarebbero mancati pochi giorni?STRONZA!
Mia madre lanciò un'occhiata ai documenti e al mio viso bagnato.Poi gli occhi le si riempirono di lacrime.
-E pure piangi?Qui l'unica a dover piangere sono io!Grandissima stronza!Grazie,grazie di avermi avvertito!-Ormai sputavo la mia rabbia con cattiveria verso quella donna,ignorando il fastidio che mi provocava il rimmel colato sulle guance.
Denish continuò a piangere senza ritegno.
-Tu non sei una madre.Hanno fatto bene a toglierti l'affidamento!-sbraitai.Poi afferrai la borsa e fuggii per strada,con un solo,repellente pensiero in testa.
Rovinata.La mia vita era rovinata.

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Capitolo 8
*** .One.7 ***


Vagai per le strade completamente vuote,mentre gli occhi continuavano a buttar fuori acqua salata contro la mia volontà.
Non avevo una meta.Dove cavolo potevo andare?
Il mio passo era lento,pesante,strascicato.Tirai su con il naso e aprii la borsa.Afferrai il mio I-pod e infilai le cuffie.Impostai l'ordine casuale.
Oh.La prima canzone era "Ironic",di Alanis Morrisette.
Perfetto.
Come no.
In effetti,non potevo trovare canzone più adatta alla mia situazione.
La mia vita era un'ironia.Avevo sofferto un sacco,sudato sette camicie e sputato sangue per ottenere quello che avevo adesso.E proprio ora che tutto era come volevo,che il puzzle era completo,era bastato una distrazione,un colpo leggero con un piede o con un braccio...che tutte le tessere si confondevano e il puzzle andava distrutto.Ironico.Davvero.
Mentre mi perdevo nelle note confuse della canzone,avvistai un luogo.
Instintivamente,le mie gambe si misero a correre.Mi aggrappai alla rete con disperazione e osservai il campetto.
Cercai con gli occhi e urlai il suo nome,con voce strozzata.
E lui arrivò.
Mi si avvicinò di corsa e infilò una mano nella rete per accarezzarmi.
-Fab?Fab,che succede?-domandò.
Alzai gli occhi,ma non lo vidi più.Mi stava venendo incontro,sul marciapiede,con la divisa addosso.
Mi strinse e mi chiamò per nome.
-Amore,che succede?
-Ti amo,Micheal.Ti amo da impazzire.Ti ho sempre amato,ma me ne sono accorta troppo tardi...-singhiozzai.Scoppiai finalmente in un pianto liberatorio.
Mi prese il viso fra le mani.
-Fab?Fabi,anch'io ti amo...tanto,lo sai...ma cosa diavolo vuol dire che...
-Cazzo,Mike!-sbottai.-Sto per partire,questa volta sul serio.E per sempre.

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Nota dell'autrice
Ok,lo so,è un po' corto,ma cercate di capirmi: è il primo episodio drammatico di tutta la storia ed è la fine del capitolo!Doveva essere insieme all'altro,ma ieri non mi è stato possibile inserirlo!Spero vi piaccia come procede!La vostra Mizz ;)

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