Orgoglio&Pregiudizio

di piemme
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap 3 ***
Capitolo 4: *** Cap 4 ***
Capitolo 5: *** Cap 5 ***
Capitolo 6: *** Cap 6 ***
Capitolo 7: *** Cap 7 ***
Capitolo 8: *** Cap 8 ***
Capitolo 9: *** Cap 9 ***
Capitolo 10: *** Cap 10 ***
Capitolo 11: *** Cap 11 ***
Capitolo 12: *** Cap 12 ***
Capitolo 13: *** Cap 13 ***
Capitolo 14: *** Cap 14 ***
Capitolo 15: *** Cap 15 ***



Capitolo 1
*** Cap 1 ***


Orgoglio &Pregiudizio

 

Cap. 1

 

“Mio caro Charlie, hai sentito che Netherfield Park è stata affittata?” la signora Renèe Swan parlava in salotto gongolando nella sua sedia a dondolo all’idea di qualche nuovo arrivato.

“Sì, lo so” rispose serafico il marito, Charlie Swan, senza distogliere lo sguardo dal suo giornale sportivo, per nulla interessato alla conversazione tentata dalla moglie.

“Ma mi stai ascoltando?” mugugnò la signora, indispettita da tale atteggiamento e alzando il tono della voce.

“Certo cara, voglio sapere tutto del nuovo arrivato. Non aspettavo altro.”Rispose in tono ironico.

La moglie non capì il sottile gioco che il marito lasciava sottintendere e iniziò a parlare a raffica.

Netherfield è stata affittata a un certo Jasper Hale. Anzi, la notizia sensazionale è che non è solo Jasper Hale ma Sir Jasper Hale. Ho saputo che suo padre è parente stretto della regina Elisabetta in persona. Non è fantastico! Oh Charlie! Chissà… se… beh… se sarà interessato a qualcuna delle mie ragazze!”

“Si davvero sensazionale. Sicuramente…..” noncurante della frase del marito Renèe continuò a parlare.

“Beh… le mie figlie sono tutte belle ed intelligenti. Un buon partito insomma. Da sposare. Non trovi caro?” lo guardò con fare interrogatorio.

"Siamo nel 2010 non nel 1700. Vedi troppe soap-opera.” La zittì Charlie.

“Sarà, ma un aiutino….” Guardò fuori la finestra intenta in chissà quali pensieri.

“Hai sentito Bells? “Sir” Jasper Hale. Sembra interessante.” Alice Swan, figlia maggiorenne del capo della polizia origliava dalla porta del salotto.

“Uh… uh… un damerino impomatato e arrogante come un pavone in libertà . Signorine posso fare la vostra conoscenza. Sono Sir Jasper Hale. Non potete dire di no, io ho il sangue blu che mi scorre nelle vene. E nessuna può dire di no al parente della nostra cara queen Elizabeth! Ecco qui, detto e fatto il tuo tipo interessante!” Isabella Swan, chiamata da tutti Bella, era la seconda figlia di Charlie, ragazza molto premurosa e gentile quanto caparbia e ribelle a qualsiasi tipo di regole.

“Oh, dai Bells! Non essere cinica! Forse non sarà così!” Alice dal canto suo era molto più disponibile verso gli altri, dolce e molto bella.

“Certo Alice, tu vedi sempre del buono in tutti” abbassò lo sguardo verso il pavimento iniziò a giocherellare con la punta delle scarpe.

“Allora Bells cosa indosserai stasera alla festa? Non mi dire i soliti jeans?” Alice cambiò discorso, sapeva che l’argomento uomini era un tabù per Bella. Nessuno era alla sua altezza. E forse era così. Bella era troppo intelligente per quei zoticoni di campagna.

“Lo sai Alice, in fatto di moda sono una frana e non dirmi di fare shopping” rispose serafica. Guardò la sorella che aveva uno sguardo triste. Capì immediatamente che doveva rincuorarla in qualche modo, Alice era troppo sensibile.

“Va bene. Magari mi serve qualche vestito, non ho niente” a quelle parole Alice iniziò a saltellare e un gridolino di gioia si propagò per tutta la casa.

“Oh Bells! Grazie! Si, si, si! Shoppingggg!” a quelle parole Bella rabbrividì, sapeva cosa significassero per sua sorella, anzi per le sue sorelle. E infatti.

“Alice!” gridarono in coro le altre due sorelle, Jessica e Lauren.

“Ragazze andiamo a fare shopping per la festa di stasera!” gridava Alice battendo le mani. In risposta le altre due iniziarono a saltellare e a gridare all’unisono, battendo anche le mani “Shopping! Shopping! Shopping!”

Bella le guardava sconvolta, scioccata, avrebbe voluto dire che sarebbe rimasta a casa ma sapeva di ferire Alice e gliene dispiaceva.

“Ragazze perché gridate?” la signora Swan si affacciò nella stanza.

“Andiamo a fare shopping per la festa di stasera!” le rispose Jessica. Ragazza provinciale e civetta, non faceva altro che andare in giro per casa vantandosi della sua bellezza e irretire i ragazzi con la sua sciatta versione di bomba sexy.

“Bene. Ci sarà un nuovo ragazzo… Sir Jasper Hale!” pronunciò Sir in maniera enfatica volendo marcare l’importanza del ragazzo annunciato.

“Wow!” risposero in coro le due sorelle. Bella, dal canto suo, era rimasta in disparte a quello scempio della natura. Già doveva sopportare quelle due sorelle sconsiderate ma anche sua madre poi!

“Mi raccomando vestiti sexy per la serata!” continuò la signora Swan.

“Mamma non stiamo andando a prostituirci, ma ad una festa per ragazzi!” Bella non sopportava il suo comportamento civettuolo.

Tornarono a casa cariche di pacchi e pacchetti. Bella era sfinita, non tanto dal peso ma dalle ore trascorse con quelle squinternate sorelle. Migliaia di vestiti provati, centinaia di scarpe indossate e superficialità a non finire. Non era decisamente il suo ambiente.

“Ah! Siete tornate. Spero non mi abbiate prosciugato il conto in banca. Bella, sei viva?” il signor Swan era un tipo poco convenzionale ed eccentrico. Aveva una predilezione per la seconda delle sue figlie, Bella, che credeva la più intelligente e soprattutto meno oca delle altre.

“Si papà. La vita è dura.” Sorrise a quell’affermazione buttandosi sul divano.

"Già… e il conto è salato!” rispose suo padre pensieroso, leggendo la ricevuta delle varie spese. Risero tutte a quell’affermazione.

“Allora andiamo a prepararci?” Alice era già sul piede di guerra.

“Si” rispose svogliatamente Bella “Andiamo, la tua barbie è pronta”

“Non sapevo che le barbie parlassero pure!” Charlie era come sempre pungente ed ironico ma, nessuna delle sue figlie rise alla sua battuta, tranne Alice soddisfatta di sé.

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Al ballo di inizio estate, c’era quasi tutta la popolazione dei ragazzi riunita per l’occasione. Le signorine Swan spiccavano su tutti. Alice, Isabella, Mary, studiosa e pedante fino alla saccenteria, Lauren e Jessica . Le ultime due iniziarono a ballare in modo sfrenato, civettando a destra e sinistra e bevendo a più non posso.

“Alice guarda che stanno combinando quelle due.” Bella era nervosa per le prestazioni tipiche e usuali delle sue sorelle minori.

“Le vedo Bella. Che facciamo, le chiamo?” mentre stava dicendo questo, comparvero sulla porta della palestra, dove si svolgeva il ballo, due ragazzi ed una ragazza. Si fermarono quasi tutti ad osservarli, probabilmente sbalorditi da tanta bellezza. Capirono subito che si trattavano del nuovo arrivato e dei suoi amici. Infine scoprirono che il biondino era Jasper Hale, la bionda superba sua sorella Rosalie e il ragazzo dietro di loro, Edward Cullen, amico di Jasper.

Erano davvero belli. Jasper era anche molto gentile mentre sua sorella, restia a rimanere al ballo, sembrava fuori posto in quel luogo. Edward Cullen invece aveva attirato le antipatie di tutti. Nonostante la sua bellezza, occhi verdi, capelli ramati e fisico mozzafiato, gli uomini, ma soprattutto le donne, lo consideravano il ragazzo più antipatico e scortese della serata.

Jasper era riuscito a conoscere Alice e per tutta la serata aveva ballato con lei sotto gli sguardi inorriditi di sua sorella e del suo amico. Bella era rimasta quasi tutto il tempo seduta. Mentre si trovava seduta vicino al balcone sentì involontariamente una conversazione di Jasper con il suo amico, Edward Cullen.

“Dai Edward! Balla anche tu! Non riesco a vederti tutto solo e per giunta in piedi come un fesso” gli diceva Jasper, spronandolo a ballare. Era rimasto tutta la serata a guardare gli altri ballare.

“Sai che non mi piace ballare. Poi in questo contesto... comunque non c’è nessuna degna per me... tu stai ballando con la più bella qui dentro!” sorrise Edward al pensiero di Alice.

“Ma non dire sciocchezze! Ci sono tante belle ragazze… pensa ad Isabella Swan…” Guardava speranzoso il suo amico.

“Chi è Isabella Swan?” domandò Edward con fare indagante.

“Bella, la sorella di Alice. E’ molto bella e deve essere anche molto simpatica. Se vuoi te la faccio presentare.” Guardava speranzoso il suo amico. Edward si girò verso Bella e disse al suo amico “E’ passabile ma... non tanto da ballare con lei. Ritorna da Alice, Jasper.” Bella rimase sconvolta da tanta maleducazione e villania. Per tutta la serata fece finta di niente, ballando a più non posso e raccontando quanto aveva sentito in versione ironica. In fondo cosa gli poteva importare di un damerino ricco e senza cervello. Lei puntava a ben altro.

Al ritorno a casa, trovarono i genitori ancora svegli. Alice, Jessica e Lauren raccontarono tutte le loro peripezie sotto lo sguardo compiaciuto della signora Swan e infastidito nonché inorridito dell’ispettore che non vedeva l’ora di andare a dormire invece di sorbirsi l’intera serata danzante delle figlie. Alice raccontò di Jasper e di Edward e tutti deploravano il comportamento del ragazzo. Eccetto Bella che stava in disparte a questi discorsi.

Quando finalmente Alice e Bella furono sole in camera, Alice esternò i suoi sentimenti per Jasper Hale.

“Bella, lui è dolce, simpatico e tanto tanto gentile” Alice era entrata nel suo mondo fatto di fate, folletti ed elfi, dove il vero amore non muore mai.

“Si non è male ma sua sorella e quel suo amico poi... lasciamo stare!” Bella era ferita, non lo dava a vedere ma era così.

“Oh Bella, mi dispiace ma Jasper non è così” rispose in tutta fretta Alice.

“Si l’ho visto, peccato che abbia intorno a lui gente così pedante” rispose acida.

“Hai ragione ma ti assicuro che Jasper non è così.” Alice si stava innamorando di quel ragazzo.

“Lo spero, soprattutto per te Alice. Comunque siete una bella coppia” a quell’affermazione Alice arrossì e si addormentarono insieme pensando tutte e due alla serata terminata da poco.

 

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Allora so che devo continuare Gocce di memoria e lo farò (sfortunatamente per voi! ;) ma siccome ho rivisto il film Orgoglio e Pregiudizio, mi è venuta voglia di farlo a modo mio. Spero vi piaccia e soprattutto commentate in modo che possa capire se devo continuare o meno, altrimenti non vi scoccerò più ;)

Sempre grazie a MaryAc_Cullen, la mia beta, per il suo sostegno e la sua pazienza! Grazie!

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Capitolo 2
*** Cap 2 ***


odio o amore?!
Aggiungi glitter alle tue immagini

Orgoglio&Pregiudizio

 

Cap 2

 

Passavano i giorni nella ridente campagna inglese. L’estate era sempre la stagione più attesa. Il sole faceva capolino su tutto il vasto territorio dell’Hertfordshire, sormontato da laghetti, boschi, valli e il verde. Il verde della vecchia e gloriosa  Inghilterra. Le due sorelle Swan, Alice e Bella, amavano passeggiare per la verde campagna inglese. Portavano con loro dei libri e lungo il percorso leggevano incantate e disilluse storie d’amore romantiche e malinconiche, tenere e irriverenti.

“Bella che libro hai preso oggi?” domandò Alice prendendo il testo dalle mani della sorella.

“Ho pensato di rileggere un classico di una nostra grandissima conterranea. Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Che ne pensi?” parlò tutto d’un fiato.

“Sì, sono pienamente d’accordo con te. Adoro Jane! E il signor Bingley poi!! E’ così dolce!” Alice fantasticava già sulla loro lettura.

“Invece credo che Elizabeth Bennett sia la migliore tra le sorelle. Fiera ma anche duttile e capace di riconoscere i limiti delle proprie impressioni, trasformando così le sensazioni in sentimenti fino ad avere il cuore dell’uomo più ambito.” Parlava guardando il terreno sotto di lei.

“Sono sicura che vorresti avere tu il cuore del Signor Darcy, vero Bella?” sorrise Alice.

“Ti confesso che all’inizio anche per me è insopportabile, ma devo ammettere che lo adoro. Eh... si… il signor Darcy è quanto un uomo può essere per una donna.” Terminò la frase, rammaricandosi in cuor suo di aver esposto troppo dei suoi sentimenti riguardante gli uomini.

“Chi è il signor Darcy? Qualcuno che conosciamo?” dalla radura comparvero Jasper in compagnia di Edward. Le due ragazze sussultarono a quella voce.

“Jasper! Siamo felici di vederti! Cosa fate qui nella nostra bella campagna?” Alice trotterellò vicino al suo amico baciandogli la guancia. Lui diventò tutto rosso dalla vergogna.

“Ciao Jasper... Edward” Bella non era molto felice di vederli. Quel momento della giornata lo preferiva perché poteva leggere e parlare dei suoi libri preferiti insieme ad Alice. Un momento tutto loro, da non dividere con nessuno.

“Buon pomeriggio” rispose serafico, rivolgendo lo sguardo verso il libro.

“Allora chi è il signor Darcy?” domandò Jasper.

“Suppongo sia il protagonista di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen” mormorò Edward in tono sarcastico.

“Esattamente” rispose Bella incontrando i suoi occhi.

“Lo hai letto?” domandò Alice.

“Si”

“E ti è piaciuto?” Alice era incuriosita. Non aveva sentito parlare molto di Edward Cullen dal loro arrivo, ma nonostante ciò, la sua fama di arrogante e presuntuoso lo aveva preceduto.”

“Trovo che Jane Austen scriveva abbastanza bene ma non sono libri che preferisco. Leggo maggiormente testi filosofici che ci fanno riflettere sulla realtà delle cose e della nostra vita.” Chiuse il discorso come stizzito da tale confidenza.

“Quindi l’amore non è una realtà per te?” domandò Bella lanciandogli un’occhiata gelida.

“L’amore è astratto come tutte le cose evanescenti. Un giorno c’è e un giorno non esiste più. Probabilmente è solo per i più deboli.” Rispose candidamente sostenendo lo sguardo di Bella.

“Quindi l’amore è per i più deboli. Quindi Shakespeare o chiunque abbia scritto sull’amore sono solo dei falliti. E gli uomini e le donne che si innamorano ogni minuto, ogni istante nel mondo sono solamente dei miserabili che non sanno che fare della loro vita? Ma cosa sarebbe il mondo senza l’amore, Edward?” Bella era arrabbiata, non sapeva il perché ma l’arroganza dell’affermazione di Edward le faceva venire il sangue al cervello.

“Non ho detto questo. Credo che ogni uomo, ogni donna non possa innamorarsi del primo che capita ma fare una scelta oculata.” Rispose Edward senza scomporsi.

“Si, in effetti è così. Bisogna calcolare tutto. Non ci si può accontentare del primo o della prima “passabile” che ci troviamo sotto gli occhi” detto questo girò le spalle e se ne andò, ridendo sotto i baffi. Si era presa la sua rivincita su Edward Cullen.

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“Oh si! E’ un caro ragazzo! Molto carino ben educato, al contrario di Edward Cullen! Non sai cosa ha sentito la mia Bella…” sussurrò le ultime parole come per non farsi sentire.

“Mamma!” Bella entrò immediatamente nel salotto per tentare di interrompere, per quanto possibile, quell’uragano di sua madre.  Sembrava che la mite e calda campagna inglese si fosse fermata a parlare solo dei nuovi arrivati. Non c’era salotto, pub o ballo dove non si sentivano pettegolezzi su di loro. Jasper il bello e gentile, Rosalie la superba e Edward lo scontroso e arrogante. Bella non ne poteva più di sentire tutte queste dicerie. Ma d’altronde cosa si poteva fare nella campagna inglese oltre ai buon vecchi pettegolezzi su nuovi arrivati?

“Angela! Mia dolce amica!! Salve Signora Weber” Bella andò incontro alla sua vecchia amica di sempre, Angela Weber, la abbracciò e la portò via da chiacchiere e pettegolezzi di vecchie comari.

“Allora Bella, come ti sembrano questi ragazzi di sangue blu?” chiese ridendo Angela in quanto già conosceva la reazione dell’amica.

“Oh Angie, ti ci metti pure tu! Jasper di qua, Rosalie di là, Edward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen di lì o dappertutto!” Bella sbuffò alla sua amica, arrabbiata e contrariata.

“Come lo hai chiamato?” Angela iniziò a ridere.

Edward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen! Ah ah ah!” risero insieme di gusto.

“Beh… dice che lui non si innamorerà perché deve scegliere!” sogghignò Bella.

“Certo se continua a non rivolgere la parola a nessuno, non credo si innamorerà mai. Pensa che al pub, ai balli, agli inviti a casa sta sempre per conto suo e non parla mai con nessuno. E’ un tipo strano. Anche se insieme ai suoi amici intimi, dicono che è molto simpatico. Forse è meglio che tu non abbia ballato con lui quella sera altrimenti saresti stata costretta a rivolgergli la parola.” Terminò la frase con un senso di sdegno dettato dall’amicizia per la sua amica ma poi continuò “Sai Bells, in fondo non c’è da stupirsi per il suo atteggiamento, se lo può permettere in un certo qual senso, è bello, ricco e potente. Perché no? Dovresti perdonarlo in fondo è il suo essere”

“Forse hai ragione. Ma non riesco a trovarlo simpatico. Se non mi avesse umiliato, credo gli perdonerei il suo orgoglio.” Bella concluse stizzita.

Bellaaa!!!??” la voce di Alice rimbombava per tutta la casa.

“E’ tornata il folletto. Alice siamo in camera miaaa!”

“Oh Angie! Ciao tesoro! Allora Bella sei stata davvero stupida ad andartene così. Però un punto a tuo favore... ih ih ih!” Alice rideva sotto i baffi.

“Cioè?” Bella la guardava stralunata.

“Edward è rimasto molto colpito dalla tua affermazione. Rimuginava tra sé e sé. E poi ha iniziato a farmi molte domande su di te!” Alice quasi urlava.

“Ehm? Domande tipo?” Bella era scioccata.

“Tipo se uscivi con qualcuno, che tipo di libri leggi, cosa ti piace fare… cose così! Bella non è fantastico?!”

“Si favoloso!” rispose ironica.

“Questo sai che vuol dire?” Alice si alzò saltellando.

“No ti prego Alice. Non voglio sapere che vuol dire!” fece finta di tapparsi le orecchie con le mani.

“E dai!! Secondo me tu gli piaci!!! Si si si!!” saltellava ancora per la stanza ripetendo le ultime parole.

“Ma non dire scemenze!”

“A chi piaci? A Mr Edward-io-non-mi-innamoro-perché-sono-troppo-perfetto-Cullen… ah ah ah!” Angela si stava sbellicando dalle risate. Non poteva pensare all’ironia della sorte.

Uhmmm…. che?....vedremo! Intanto stasera siamo state invitate da Jasper al pub “Old Fashion”e ci andremo… e non dirai di no signorina!! Anche tu Angela ovviamente!”Alice rise soddisfatta.

“No io non posso venire, mi dispiace. Anzi ora devo proprio andare” Angela salutò le due amiche e si defilò silenziosa.

“Ciao Angie. A presto!” urlarono le due sorelle in coro.

“Allora Bella, cosa indosserai?” Alice stava già cercando un vestito per Bella.

“No Alice, verrò ma ad una condizione… indosserò quello che voglio io altrimenti pigiama e libro” sbuffò contro la sorella inferocita. Dal canto suo Alice la guardò stupefatta come se avesse bestemmiato e rispose un mesto “Ok” con la testa, con grande soddisfazione di Bella che proprio non sopportava di dover rivedere quel damerino di sangue blu.

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Jasper, Rosalie ed Edward stavano sorseggiando una birra al tavolo del pub quando le due sorelle arrivarono un po’ in ritardo al loro appuntamento. Alice non sopportava la sorella in jeans e cercò almeno di farle mettere un pantalone nero che gli fasciava il corpo. Ed ovviamente ci riuscì, non sfuggendo alle ire di Bella.

“Scusate il ritardo!” si avvicinarono al tavolo e salutarono i presenti con un cenno della mano.

La serata passò piacevolmente per Jasper e Alice che ridevano, scherzavano e ballavano come due innamorati. Mentre Bella, Rosalie e Edward rimanevano al tavolo in disparte. Nessuno dei tre sembrava intenzionato a parlare ma Rosalie, ormai stufa dell’eterno silenzio, cercò di dire qualcosa, sebbene in forma ironica e centrata tutta sull’offesa.

“Mi annoio davvero tanto qui. Sempre ballare, ballare, ballare. Tu che ne pensi Edward?” si mise una mano alla bocca come per fermare uno sbadiglio.

“Si, per certi versi, si. Il ballo è in auge anche nel mondo meno civile. E penso che non ci sia zotico che non sappia ballare. Per noi potrebbe essere davvero deleterio.” E sorseggiò un po’ della sua birra scura.

“E di grazia, posso chiederti perché deleterio? Forse potrebbe far male ai piedi di vostra grazia?” Bella domandò con fare ironico alla dimostrazione poco cortese di Edward. Il ragazzo la guardò come spaesato ma per nulla risentito rispose a tono.

“Il ballo è tutto ciò che meno si conviene per una persona di alto rango. Ma per chi vive in zone di campagna, a parte il pettegolezzo, non vedo cosa migliore di un ballo.” Sentenziò beandosi di aver messo in difficoltà Bella.

“Ci sono dei lati positivi nel vivere in campagna” rispose in tono affettato.

“Sarebbero?”

“Innanzitutto non s’incontrano dei tipi pedanti e villani come nel vostro mondo civile. E poi perché il ballo li rende si selvaggi e zotici ma anche vivi e felici di vivere.” Detto questo, si alzò e si congedò per andare in bagno.

“E davvero un tipo insolente.” Sputò di rimando Rosalie Hale, offesa da tale saggezza giovanile. Osservò Edward che vagava preso dai suoi pensieri.

“Edward a cosa state pensando? Scommetto che indovinerei subito”

“Non credo proprio Rosalie.”

“La nullità e l’insulsaggine di certe persone, vero?” sorrise alla sua arroganza mal celata.

“No. Stai sbagliando completamente. Pensavo a quanto sia carina Bella Swan. Quegli occhi castani, quelle labbra rosse a cuoricino e i suoi capelli neri come il cioccolato, mi fanno pensare ad una dea.” parlò dando voce ai suoi pensieri. 

“Bella Swan?! Oh mio dio Edward!”

Edward avevo cominciato ad interessarsi a Bella. Da quel giorno del ballo, sebbene continuasse a criticarla, cominciò a guardare con occhio meno critico il suo viso e persino il suo corpo. Si rese conto che oltre alla sua bellezza, possedeva un intelligenza e un indomito carattere che gli facevano ricordare le eroine di vecchi romanzi. Fino ad arrivare alla completa attrazione per lei.

 Bella ritornò a sedersi e per un momento i loro occhi s’incontrarono. Ma lei distolse immediatamente lo sguardo come imbarazzata.

“Ragazzi, un po’ di vitalità! Sembra vi siano morti i genitori!” Jasper era l’allegria fatta persona. Da quando si trovava a Longbourn amava molto la compagnia di Alice. Passava quasi tutte le sue giornate insieme a lei. Con naturale disapprovazione della sorella Rosalie.

“Edward perché non inviti Bella a ballare?” Jasper fece quella domanda in modo spensierato ma fu percepita come una difficoltà da entrambe le parti. Bella ed Edward si guardarono contemporaneamente e all’unisono si girarono verso Jasper con un viso che manifestava tutta la loro rabbia. Ma Edward stupì tutti quando chiese a Bella di ballare.

“Vuoi ballare con me?” sembrava persino intimidito, porgendole la mano. Bella sembrava interdetta.

“Non ho nessuna intenzione di ballare. Non voglio che il mio essere selvaggia possa offendere qualcuno di civile in questa sala.”

“Edward è un bravissimo ballerino” sentenziò Jasper, non capendo l’allusione a qualcosa di più realistico.

“Non lo metto in dubbio” si alzò e si allontanò dal tavolo stizzita, sotto lo sguardo compiaciuto di Edward Cullen che pensava a lei con un tale coinvolgimento e passione da non essersi persino accorto di bere da un bicchiere vuoto, sotto lo sguardo divertito di Alice e Jasper e sbigottito di Rosalie.

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Allora anche questa storia come Gocce di memoria è betata da MaryAc_Cullen che fa un ottimo lavoro di correzione e di consigli, molte frasi sono opera sua. Volevo consigliarvi di leggere:

 Another Twilight story di MaryAc_Cullen |;

Suburban girl di tom angel

...E se continuasse così...? di leliby

Irrazionale realtà di poeticdream

Sono tutte storie diverse ma belle che descrivono sentimenti differenti. Rimarrete incollati al pc! ;)

Spero vi sia piaciuto il cap, lasciatemi qualche commento in più anche per sapere se continuare o meno a “distruggere” il romanzo di Jane Austen!! ;)

Grazie ai lettori silenti, preferiti e seguiti!!

 

 

@ lisa76: spero di essere all’altezza e continuare a scrivere, sai non è semplice riscrivere in chiave moderna Jane Austen!  Grazie però per il tuo appoggio!! Ci tengo!

 

@costi84: che ne pensi di questo cap? Grazie della tua recensione!

 

@MaryAc_Cullen: che dirti? Sempre un GRAZIE CON TUTTO IL MIOO CUORE!

 

@Confusina_94: anche io adoro film e soprattutto il libro, nonché tutti i romanzi della Austen! Grazie della tua recensione!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Cap 3 ***


cap 3
Grafica con effetti glitter di Myspace

Orgoglio&Pregiudizio

 

Cap 3

 

Bellaaaaaaaaaaaa!” un urlò agghiacciante arrivò dalla stanza di Alice Swan. Bella non capiva cosa fosse successo e con il fiatone raggiunse la sorella. Alice saltellava sul suo letto, felice e contenta come una bambina.

“Alice, ma che diavolo stai facendo? Ti sembra questo il modo?! Ma sei impazzita, scendi da lì!” Per tutta risposta Alice fece un balzo verso la sorella e la trascinò nel suo balletto danzante.

“Tu sei davvero pazza cara sorella!” Bella ormai era abituata ai continui saltellamenti della sorella. Ma da quando era arrivato Jasper, sapeva che lei era felicissima, ed ogni saltello aveva di sicuro a che fare con lui. Finalmente si decise a parlare.

“Bella, Jasper mi ha mandato un’e-mail chiedendomi se voglio andare a Netherfield per questo fine settimana!!! Ci pensi due giorni insieme a lui!!! Ahhhhhh!! Bella!! Bellaaaa!!!” e continuò a saltare abbracciata alla sorella.

Ehmm… è.. uff… una bella no… cavolo Alice! Fermati!.....” si fermò e la guardò di soppiatto.

“Dicevo è davvero magnifico…. vedi che avevo ragione… A Jasper piaci tantissimo. E comunque è evidente da tutto, da come ti guarda, ti sorride. Poi sembrate due calamite, non vi staccate mai!” Bella era felice per Alice, sapeva il sentimento che lei provava per Sir Jasper Hale, era lo stesso che lui provava per lei.

“Devo dirlo alla mamma, sarà felicissima!” corse via da Bella, tutta eccitata e felice dalla notizia. Bella sapeva che sua mamma ne sarebbe stata oltremodo felice, non vedeva l’ora che qualche figlia si sposasse. Se fosse stata un personaggio dei romanzi sicuramente sua mamma poteva impersonare la Signora Bennett di Orgoglio e Pregiudizio, una donna insensata che sfiorava davvero il ridicolo, complottando storie d’amore per le proprie figlie. Un po’ come Renèe Swan, ma lei sicuramente vedeva troppe soap-opera come diceva Charlie.

“Oh mio Dio, Alice! Ma è bellissimo!!!” Infatti come aveva previsto Bella, sua mamma stava impazzando di gioia.

“Sir Jasper Hale è davvero un galantuomo… insomma un uomo da sposare!!” marcava sempre il “Sir” come per dare eccessiva importanza a ciò che rappresentava Jasper.

“Quindi ho il permesso di prendere la macchina, vero mamma?” Alice la guardava speranzosa, immaginava un assenso visto l’importanza della cosa.

“Ma non starai mica scherzando mia cara! Andrai a piedi. Vedrai ti farà bene” esclamò Renèe sorridendo alla figlia scioccata.

“Ma mamma…” Alice non sapeva come continuare, non si aspettava un tale dissenso da sua mamma.

“Mamma ma sta arrivando un temporale. Si bagnerà tutta andando a piedi. Lo sai che non ci sono autobus o quant’ altro per Netherfield.” Ghignò Bella in difesa di Alice.

“Bambine mie, lo sapete che la macchina ci serve, tant’è che ne abbiamo solo una” mormorò la signora Swan in risposta alle figlie.

“Effettivamente… vuol dire che andrò a piedi. Non posso rifiutare un’occasione del genere. Ci pensi Bella due giorni con Jasper!” Alice si era arresa all’evidente situazione di mezzo. Corse a prepararsi. Salutò le sorelle e la mamma e si avviò verso Netherfield.

Un temporale di inaudita violenza colpì la campagna inglese mentre Alice si recava a piedi nel luogo abitato del suo amore. La signora Swan guadava la pioggia tutta felice.

“Davvero gran bella idea!” e ritornò alle sue faccende domestiche. Ma ben presto il telefono squillò. Jasper avvertiva la famiglia Swan che Alice aveva la febbre alta e che sarebbe rimasta a Netherfield fino a completa guarigione, naturalmente in buone mani. Solo allora Bella capì quello che aveva fatto sua mamma.

“Se tua figlia morisse, l’avrai sulla coscienza Renèe” intervenne Charlie in seguito alla telefonata.

“Oh, non esagerare. Nessuno è mai morto per una febbre! Non ti preoccupare, sono sicura che Sir Jasper Hale la curerà come si deve”

“Mamma, papà, domani andrò a Netherfield. Voglio vedere Alice” esordì Bella.

“Non essere sciocca. Sai che domani ci serve la macchina e non puoi andare a piedi con tutto il fango che ci sarà, arriverai lì impresentabile” rispose Renèe.

“Io ci andrò!” esclamò Bella impertinente.

“Bella, sai che non posso accompagnarti” Charlie era dispiaciuto.

“Papà sai che mi piace passeggiare. Lo faccio sempre con Alice.” Concluse dando un bacio ai genitori e corse in camera a prepararsi per l’indomani mattina.

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La passeggiata non fu come si aspettava Bella. Il fango ricopriva la strada e più volte cadde in quelle pozzanghere infangandosi dalla testa ai piedi e si fece rossa per il camminare, con il risultato che quando arrivò a Netherfield era irriconoscibile. Fu presentata dal maggiordomo nella saletta della colazione dove Jasper, Rosalie ed Edward stavano bevendo tè e mangiando pane, burro e marmellata. Alla sua vista, Rosalie fece un cenno di diniego. Ma si giustificò dicendo che era arrivata a piedi soltanto per vedere sua sorella Alice perché erano tutti molto preoccupati. Si congedò da loro e andò da Alice.

“Davvero uno spettacolo sconcertante. Hai visto Edward quanto fango addosso?” Rosalie rivolse lo sguardo sprezzante verso Edward, aspettandosi una critica dall’amico.

“No, al contrario. La campagna ha reso la sua pelle più bella e i suoi capelli scintillanti al chiarore dopo la tempesta” Edward pensava a quanto fosse carina Bella Swan con le gote rosse e i capelli sciolti ondulati. Rosalie cambiò discorso, irritata dalla risposta di Edward.

Nel frattempo Bella era riuscita a vedere Alice che aveva la febbre molto alta. Cercò di rassicurare la sorella dicendole di stare calma visto che si sentiva in imbarazzo per il suo stato di salute. Ma Jasper che nel frattempo era entrato in camera dell’ammalata, invitò anche Bella a rimanere con loro, sapendo che soltanto con l’amore fraterno si poteva guarire più in fretta. Bella accettò non senza remore, ma voleva stare vicino ad Alice.

Bella rimase con Alice fino a sera tardi. Vedendola addormentata decise di scendere giù. In salotto trovò tutta la compagnia, compreso Edward Cullen che giocava a carte con il suo amico. Prese posto su una poltrona e iniziò a leggere il libro che aveva portato da casa.

“La signorina Swan. Voglio dire Bella preferisce leggere piuttosto che giocare a carte. Strano” ghignò Rosalie guardandola torva.

“Perché strano?” domandò Bella.

“In genere le ragazze preferiscono fare qualche altra cosa piuttosto che leggere. Non trovi Edward?” si rivolse a Edward con fare accusatorio.

Di rimando lui la guardò, ma non disse niente.

“Edward ha una collezione vastissima di libri a Pemberley. La sua biblioteca è splendida Bella!” continuò non curante del fatto che il suo interlocutore non volesse essere disturbato.

“Ne compro molti.” Rispose serafico. Rosalie cambiò argomento e domandò a Edward come stava sua sorella Giorgia, tessendo le lodi di una ragazza che a quanto sembrava, sapeva suonare meravigliosamente il piano ed era molto intelligente. Jasper si intromise nella conversazione dicendo che le ragazze sapevano fare quasi tutto se non tutto più degli uomini.

“In realtà io non conosco nemmeno due o tre che possano essere considerate realmente intelligenti.” Sentenziò Edward.

“Sicuramente il suo concetto di intelligenza comprenderà delle caratteristiche non comuni suppongo.” Esclamò Bella.

“Una donna deve conoscere a fondo tutto, la musica, il canto e non di meno la lettura.” Dichiarò Edward.

“Capisco. Ecco perché ne conosci solo due o tre. Saranno di sicuro dei mostri!”

Edward la guadò intensamente e Bella distolse lo sguardo arrossendo. Continuarono a giocare fino a quando si congedarono per andare a dormire.

L’indomani mattina Bella rimase quasi tutto il tempo con la sorella. Non voleva lasciarla sola. E Jasper era sempre lì con loro, se non nei rari momenti in cui doveva andare per sbrigare affari riguardanti la casa.

“Alice come ti senti?” Bella si accorse che la sorella era sveglia.

“Male Bella. Maledizione che figura! Dovevo passare delle belle giornate con Jasper e guarda qui! A letto malata!” era davvero delusa e scontenta.

“Dai, sarà per un’altra volta! Almeno hai fatto contenta mamma che aveva programmato tutto! Come se già Jasper non fosse cotto di te!” esclamò Bella sorridendo alla sorella.

“Dici davvero?” la guardò speranzosa.

“Ma dai! Si vede ad un miglio di distanza. Altrimenti perché ti avrebbe invitata? Per giocare a bocce! O magari ti voleva far vedere la sua collazione di farfalle! Ah ah ah!”

“Posso?” Jasper bussò alla porta socchiusa.

“Si Jasper, entra” disse Alice.

“Beh… io vado… Jasper posso andare nella tua biblioteca? Ho visto tanti libri che vorrei consultare.” Domandò Bella rivolgendosi a Jasper.

“Certo. Vai!” Bella uscì dalla stanza sorridendo. Una scusa come tante per lasciarli soli.

Si inoltrò per un corridoio enorme ed entrò in una biblioteca che non aveva nulle da invidiare a quella del Trinity College che aveva visto a Dublino. Era semplicemente enorme. Bella adorava la biblioteche. L’odore dei libri sapeva di muschio e terra bagnata. Gironzolò in quel grandissimo androne con il naso all’insù, attratta da quei vecchi libri di chissà da quanto tempo messi lì. Si fermò ad osservare una vecchia copia di “Cime Tempestose”. La toccò con la punta delle dita e un mano sfiorò la sua.

“L’hai letto?” Edward Cullen teneva la sua mano sulla sua. Lei la ritrasse immediatamente e rispose un serafico “Si”.

“Quindi se lo stavi prendendo, lo vuoi rileggere” domando con tono interrogativo.

“No. Non mi piacciono i due personaggi.”

“Perché mai?” domandò con fare inquisitorio.

“Perché si amano ma hanno fatto di tutto per distruggersi. Questo non è amore” aggiunse Bella.

“C’è un filo sottile che lega amore e odio. Molto sottile.” Disse Edward.

Bella si sentì in imbarazzo e cercò in tutti i modi di distrarsi. Prese una scala e salì sopra per prendere un libro in alto.

“Vuoi che te lo prende io?” chiese Edward.

“No” ma mentre rispondeva un piede scivolò da uno scalino e cadde all’indietro. Due braccia forti attutirono la sua caduta. Edward era riuscito a afferrarla in tempo prima che cadesse.

“Stai bene?” la guardava perplesso.

“Si… io… grazie… se non ci fossi stato tu… io” era confusa e spaventata. Guardò Edward negli occhi e per un istante sembrava che le loro labbra volessero incontrarsi. Ma Bella si alzò improvvisamente, ringraziò Edward e lo lasciò solo in biblioteca, mentre lui pensava a quanto fossero belle quelle labbra rosse e quanto avesse desiderato baciarle.

Allora anche questa storia come Gocce di memoria è betata da MaryAc_Cullen che fa un ottimo lavoro di correzione e di consigli, molte frasi sono opera sua.

Vi ringrazio sempre a tutte quante/i! Che belle recensioni!Urrà! Finalmente più di tre recensioni, sono strafelice!!! ;)

@costi84:altro che in ginocchio..Edward avrà un gran bel da fare..non so se conosci la vera eroina di Orgoglio e Pregiudizio..Elizabeth Bennett è una peste con Darcy! Ih ih iha!! J grazie cara!!

leliby: grazie mille!! Cercherò di fare del mio meglio!

 @Austen95: Bella mi piace molto in questa veste! Sono felice che piaccia anche a te!! Grazie!!

 @poeticdream: anche io adoro la Austen..spero di non rovinare il suo romanzo…grazie mille!

lisa76: grazie cara..non so ancora se inserirò Emmett…devo decidermi. Bacioni!

hale_y:Grazie, spero ti sia piaciuto il capitolo. Un po’ si rifà a Twilight dove Edward salva Bella dal furgoncino e un po’ a Becoming Jane, il film sulla vita,  seppur troppo romanzata di Jane Austen, nella scena in biblioteca.

@gio_lesa:Grazie cara!Sono felice della tua recensione!!

 @MaryAc_Cullen:A dire il vero non so se farò innamorare Rosalie..so che è un po’ acida ma ci sta a pennello a fare la sorella di Jasper alias Signor Bingley!!Ih ih ih!Che dirti..grazie sempre di cuore! Un bacionissimo!

 Volevo consigliarvi di leggere:

 Another Twilight story di MaryAc_Cullen 

Suburban girl di tom angel

...E se continuasse così...? di leliby

Irrazionale realtà di poeticdream

c' era una volta di dany_96

 

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Capitolo 4
*** Cap 4 ***


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Cap 4

creato da: Lella64

 

Cap 4

 

Passavano i giorni a Netherfield e Alice sembrava migliorare. Jasper era sempre premuroso e cercava in tutti i modi di rendere gradita la permanenza alle due sorelle Swan nella sua casa. Ma nonostante i suoi tentativi, Bella si sentiva a disagio. Rosalie era quasi sempre scortese e distante mentre Edward non le rivolgeva più la parola da quel giorno in biblioteca. Il suo fare arrogante e pretenzioso la irritava molto. Non aveva mai conosciuto un ragazzo tanto detestabile. Il suo linguaggio da signorino dell’ottocento e l’atteggiamento altezzoso lo rendevano ancora più presuntuoso agli occhi di Bella. Silenzioso e taciturno si estraniava da qualsiasi contesto ma molte volte, Bella, si rese conto che Edward la fissava insistentemente. Sembrava volesse scrutare i suoi pensieri attraverso i suoi occhi verdi. Ma il suo mondo la precludeva irrimediabilmente. Edward era ricco e bello, ma di certo un essere troppo arrogante e presuntuoso. E questo non era poco agli occhi di una semplice ragazza di campagna, molto caparbia e fiera del suo essere.

L’ultimo pomeriggio della loro permanenza a Netherfield, Bella lo trascorse in salotto con Jasper, Rosalie e Edward mentre Alice riposava. Jasper ridacchiava davanti la televisione concentrato su un film comico di Stan e Oliver mentre Rosalie osservava il panorama fuori assonnata e annoiata. Edward dal canto suo, era intento a scrivere un ‘e-mail a sua sorella Georgia descrivendole nei minimi particolari le sue giornate nell’Hertfordshire. Bella leggeva il suo libro.

“Bella che ne pensi di fare una passeggiata?” Rosalie non diede neanche il tempo a Bella di rispondere che le prese un braccio e iniziarono a camminare intorno alla stanza. Edward alzò lo sguardo perplesso. Rosalie invitò Edward a raggiungerle ma lui rifiutò, asserendo il fatto che se passeggiavano per farsi rimirare, lui poteva essere solo d’intralcio.

“Dovremmo dirti qualcosa di cattivo Edward. Vero Bella?”

“Questo puoi farlo solo tu Rosalie. Solo tu conosci bene Edward” In realtà Rosalie stava facendo questo giochetto per vedere fino a che punto a Edward piacesse Bella.

“Non so come fare, lui è troppo serio. Non si può ridere di lui” rispose Rosalie.

“Non si può ridere di lui? Addirittura! Una bella risata è sempre all’ordine del giorno nella mia vita! Non saprei farne a meno” obbiettò Bella noncurante degli sguardi di Edward.

“A volte si possono rendere ridicole delle situazioni e delle persone da altre troppo piene di spirito” sentenziò Edward.

“Io scherzo sempre ma non metto mai in ridicolo nessuno. Molte cose mi fanno ridere ma credo che tu ne sei di sicuro immune” ribatté Bella.

“Nella mia breve vita ho cercato di evitare tale debolezze che rendono ridicole molte persone”

“Quindi la vanità e l’orgoglio sono due debolezze, vero Edward?”

“Si ma l’orgoglio può essere un vanto.” Si guardavano a vicenda interessati ognuno alla risposta dell’altro.

“Quindi Bella cosa hai capito di Edward?” domandò Rosalie per niente divertita da tutto questa intimità tra i due.

Bella si sedette sul divano e sentenziò “Credo che Edward non abbia difetti.”

“Non è così. Ho molti difetti come il fatto di essere poco amichevole, lo ammetto. Ma se qualcuno mi fa un’offesa io non riesco a dimenticarla tanto facilmente.”

“Beh... un difetto non indifferente. Non si può ridere di questo.” obbiettò Bella.

“Ognuno di noi abbiamo dei difetti da nascondere”

“Vero. Tu detesti il prossimo quindi.”

“Mentre tu fraintendi le parole che si dicono.” Facendo un sorriso che a Bella sembrava sghembo. Si guardarono nuovamente. I loro occhi si penetravano, si cercavano. Bella distolse lo sguardo mentre Edward continuava a guardarla pensando tra sé a quanto fossero belli e profondi.

La mattina Alice e Bella tornarono a casa, con gran sollievo di Rosalie che non le sopportava più e di Edward che si sentiva troppo attratto da Bella. La discussione della sera prima lo aveva irrimediabilmente colpito e non faceva che pensare a quegli occhioni castani che lo scrutavano in cagnesco. Ma non poteva illudere quella ragazzina di campagna perciò non andò neanche salutarle quando andarono via. Altrettanto felice era Bella, contenta di tornare a casa, poiché mal sopportava Edward e Rosalie. Mentre le persone che ne soffrivano di più di questa lontananza erano Alice e Jasper che, ormai, era evidente agli occhi di tutti, si amavano a dispetto delle loro diverse estrazioni sociali.

Arrivate a casa, la signora Swan non era molto contenta di vederle. Pretendeva che le sue figlie fossero rimaste qualche giorno in più ma soprattutto perché aspettava un ospite poco gradito.

“Ragazze, stamattina ha telefonato un parente alla lontana di vostro nonno. Sapete che noi abitiamo questa casa in usufrutto ma in realtà è sua. Viene oggi e ha chiesto la nostra ospitalità.” Mamma Renèe guardava le figlie con un certo disagio, ma non voleva riferire subito quello che voleva realmente il ragazzo.

“Come si chiama mamma?” chiese Bella.

“Mike Newton” rispose trafelata Renèe.

“Dalla tua descrizione sembra un po’ pomposo. Lo è mamma?”

“Beh... si… si” era in evidente stato d’imbarazzo.

Il mattino dopo, Mike Newton arrivò. Un tipo biondo dagli occhi azzurri scrutò tutta la residenza Swan e dispensava complimenti a destra e sinistra. Iniziò a parlare della sua vita a Londra, raccontando tutto nei minime particolari, dei suoi hobby, della sua amicizia con una certa nobildonna Lady Catherine De Bourgh. A Bella non piaceva affatto Mike, lo giudicava un tipo piuttosto insulso, poi quella sua amicizia con la riccona lo faceva sembrare uno dei leccapiedi più pericolosi di tutta l’Inghilterra. Sorrise a quella sua affermazione mentre Mike per niente conscio della noia che stava arrecando a tutta la famiglia, continuava imperterrito nel suo racconto. In realtà Mike era andato a Longbourn per cercare moglie e voleva corteggiare una delle signorine Swan. Naturalmente il primo pensiero fu per Alice che in quanto a serietà e dolcezza, lui pensava si somigliassero ma quando la signora Swan, prontamente, lo mise al corrente del forse celato interesse di Sir Jasper Hale, la sua attenzione ricadde, suo malgrado, su Bella. Niente di più terribile poteva capitare a Bella. Era orripilante sentirsi preda di un tale soggetto e cercava in tutti i modi di evitarlo. Anche se lui, molto insistentemente, si proponeva di accompagnarla ovunque e aiutarla in tutto. Per fortuna Alice riusciva sempre a toglierla dai pasticci.

“Allora andiamo a fare shopping oggi?” propose felice Alice.

“Si tutto pur di togliermi dai piedi quell’appiccicoso di Mike!” Bella era infastidita dal comportamento di Mike e ancora di più di sua mamma. Sicuramente se lui non avesse raggiunto il suo scopo, si sarebbe preso la casa. Bella sapeva che lo avrebbe fatto, come anche Renèe. E in un certo senso la capiva. Ma da qui ad arrivare a sposarlo per una casa!

“Potrei accompagnarvi io, se volete?” sentenziò Mike. Bella lo guardò in cagnesco.

“No… no… sono cose tra donne.” Alice riuscì a zittirlo senza repliche.

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A Meryton, le sorelle si concentrarono sui negozi di scarpe. Alice soprattutto adorava abbinarle a qualsiasi vestito. Mentre Jessica e Lauren toccavano tutto e ridevano come due oche giulive. Bella non sopportava questo comportamento, le detestava, mettevano in ridicolo tutta la loro famiglia. Infatti mentre volteggiava in aria Jessica non si accorse di un ragazzo appena entrato in negozio, andando a sbattere sul suo corpo statuario.

“Ahi!” urlò. Il ragazzo aiutò Jessica a rialzarsi.

“Mi dispiace. Ti sei fatta male?” chiese il ragazzo moro. Bella si avvicinò e lo ringraziò, scusandosi al posto di Jessica che nel frattempo faceva gli occhi dolci al soldato.

“Piacere, io sono Jacob. Jacob Blake” porse la mano a Bella.

“Piacere Bella Swan. E loro sono le mie sorelle, Alice, Jessica e Lauren.” Jacob salutò cortesemente e presentò il suo amico Ben a tutte quante.

“Possiamo farvi compagnia? Non conosciamo nessuno in questa città?” chiese Jacob. Ovviamente Jessica e Lauren presero la palla al balzo per civettare un po’. Uscirono dal negozio e Jacob raccontò un po’ della sua vita a Bella che era molto interessata al bel soldato. Notò che aveva dei tratti indiani e degli occhi scuri bellissimi. Ma poi era molto simpatico e gentile. Si trovava bene insieme a lui.

Il pomeriggio stava passando e i due soldati si offrirono di accompagnare a piedi le ragazze. Di ritorno incontrarono Jasper e Edward a cavallo. Jasper non nascose la felicità di rivedere Alice e disse che erano andati fin lì solo per sapere come stava. Edward fissò per qualche minuto Bella ma distolse lo sguardo quando si accorse che teneva a braccetto il soldato. Tutti e due si guardarono in cagnesco. Jacob impallidì mentre Edward diventò rosso. Senza nemmeno salutare girò il cavallo e se ne andò galoppando velocemente. Bella si rese conto immediatamente che i due si conoscevano, ma aveva capito anche che si odiavano.

“Volevo invitarvi tutte quante alla festa che farò domani sera a Netherfield. Spero ci sarete!” Jasper Hale avrebbe dato una festa sontuosa e neanche a dirlo sperava vivamente nella presenza soprattutto di Alice. Risposero tutte in coro il loro assenso.

“Potrà venire anche Jacob, Jasper?” domandò Bella.

“Certo, è il benvenuto”

Jacob ringraziò dell’invito mentre Jasper, guardò Alice e se ne andò con un sorriso stampato in viso.

“Ci verrai allora?” chiese Bella a Jacob.

“Non lo so. Saper che tu ci sarai, mi far venir voglia di dirti di si” Bella arrossì a quelle parole e Jacob sorrise. Aveva un bel sorriso, limpido e solare.

 “Ma forse ti sarai accorta che non sono ben visto da Edward.” Continuò Jacob

“Posso chiederti come mai?”

“Beh… mio padre lavorava per il dottor Cullen. Gran bella persona. E io con la mia famiglia abitavamo nella loro residenza. Sono cresciuto con Edward, eravamo amici. Ma suo padre era affezionato a me. Mi fece studiare e mi promise dei soldi alla laurea. Purtroppo morì e Edward, geloso, mi cacciò. Così eccomi qui a fare il soldato.” Jacob abbassò gli occhi come vergognandosi di quello che aveva appena detto. Bella era sconvolta, mai poteva credere che Edward Cullen potesse arrivare a tanto.

“Oh mio Dio Jacob! E’ un essere disgustoso. Mi dispiace tanto. Da quando è venuto qui non ha fatto altro che mostrarsi arrogante e presuntuoso ma mai lo avrei creduto tale.” Bella era arrabbiata. Non poteva pensare di aver condiviso lo stesso tetto con un tale orribile soggetto.

“Lo so. Lo immagino.” Rispose come avvilito.

“Beh… da non credere. Comunque stai tranquillo, non la passerà liscia. Prima o poi perderà la sua aria da spavaldo.” Bella cercava di tranquillizzare l’amico. Gli faceva pena.

“Ora devo andare signorina Swan. Sono felice di averla incontrata. Spero di rivederti presto.”

“Lo spero anche io” Per un attimo si guardarono estasiati e Bella sentì una scintilla scoccare nel suo cuore quando Jacob le baciò delicatamente la mano come un uomo d’altri tempi.

 

Ragazze/I non mi linciate ma dovevo trovare un personaggio che interpretasse Mr Wickham e chi meglio del buon vecchio Jacob? Ih ih ih!! ;)

Questa storia come Gocce di memoria è betata da MaryAc_Cullen che fa un ottimo lavoro di correzione e di consigli, molte frasi sono opera sua. Grazie cara!

Grazie a tutti!!Silenti, preferiti e seguiti! J

@lisa76:Si il nostro caro Eddy, non lo sa ma è stracotto ormai!!Grazie!

@costi84: Effettivamente è antipaticissimo nel romanzo ma poi ti assicuro che è il personaggio maschile più bello di tutta la letteratura inglese. In seguito prenderà una posizione forte per gli uomini di quel tempo! Favoloso!Da  vero uomo! Grazie!!

@MaryAc_Cullen:Non so ancora dove sistemare Emmett…vedremo!Come sempre grazie tesoro!!

@ Isangel: Anche se fosse stata una critica e sempre ben accetta quando è costruttiva. Dunque uso questo linguaggio volutamente in quanto devo rendere Edward antipatico e aristocratico come Darcy. Gli aristocratici non usano l’inglese comune ma un linguaggio più ricercato. ;) Grazie cara!!

@ poeticdream: Meno male, sono contenta di non averlo storpiato, ci tengo tanto!! Bacioni e grazie mille!!

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c' era una volta di dany_96

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Cap 5 ***


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Cap 5

Cap 5

 

Arrivate a casa, Bella riferì il racconto di Jacob ad Alice.

“Non ci credo, non è possibile. Jasper non avrebbe mai fatto amicizia con un tipo così” Alice era allibita da quanto aveva appreso.

Continuò “Secondo me Jasper e Rosalie non ne sanno niente”

“Spero proprio di sì… altrimenti dovremo pensare male anche di loro se accettano un tale comportamento.” Sentenziò Bella arrabbiata.

“Non so che pensare. Mi dispiace molto” rispose Alice mortificata.

“Sì certo! Invece sappiamo già cosa pensare!” La conversazione fu interrotta dalle altre sorelle Swan, seguite da Mike Newton, esultanti per l’invito alla festa di Jasper.

“Non vedo l’ora di andare alla festa! Sai quanti bei ragazzi! Ci divertiremo!” esclamò Jessica.

“Sì, sì” saltellava insieme a Lauren.

“Spero ci sia un pianoforte così da poterlo suonare” Mary, la più piccola, era un tipo riservato a cui non piacevano le feste. Adorava suonare il piano, ma purtroppo in modo piuttosto blando.

“Certo con tutti i ragazzi disponibili, mi metto a suonare il piano!” la ridicolizzò Lauren. Mary era mortificata.

“Non credo che la priorità per te, alla tua età, siano i ragazzi Lauren. Dovresti prima sviluppare un po’ d’intelletto” Bella rispose puntualizzando sulla stupidità della sorella. Fece l’occhiolino a Mary e si accorse di Mike dietro di lei.

“Beh… una festa in campagna è proprio quello che ci vuole per spezzare la monotonia. Naturalmente Bella mi riserverai molti balli, suppongo?!” Mike si rivolse a Bella che rimase interdetta da quella richiesta. Doveva sorbirsi per tutta la festa quella zecca di Mike! Non poteva avere scampo. Né certamente inventare una scusa. Fu allora che si rese conto che lei era la prescelta. Le stava facendo la corte!

“Naturalmente nessuno delle sorelle se la prenderà per tale predilezione!” Jessica e Lauren iniziarono a sghignazzare divertite mentre Alice e Mary guardavano Bella ormai impallidita e consapevole della sua disgrazia.

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Il giorno del ballo arrivò e la famiglia Swan era in fermento. Tutte quante si prepararono accuratamente. Bella era felice sapendo di incontrare Jacob. I suoi occhi profondi l’avevano colpita particolarmente. Non capiva perché voleva rivederlo ma sentiva che non avrebbe potuto farne a meno. Si preparò nei minimi particolari, bellissima nel suo tubino blu. Voleva essere bella, per Jacob.

Alice la destò dai suo pensieri. “Allora, pronta?….. Per Jacob?” Bella le sorrise ma non nascose una certa irritazione.

Netherfield era stracolma di gente. Tutta la contea dell’Hertfordshire era presente a questa grandiosa festa. Bella cercava Jacob ma non riuscì a vederlo in nessuna delle meravigliose sale. Il dubbio sulla sua presenza si insinuò nella mente di Bella che già faceva mentalmente insinuazioni sul perché di tale assenza. Ovviamente riportandola a Edward Cullen. Era risoluta più che mai a non rivolgere la parola a quel damerino imbellettato ed elegante. Ma il suo umore cambiò radicalmente. Bella non era tipo da rimanere imbronciata per tutta la serata. Dovette sorbirsi Mike Newton che nella sua goffaggine di ballerino le pestò più volte i piedi. Quando finalmente si staccò da lui, si rifugiò fuori in un balcone del palazzo, pensando a Jacob. La luna era meravigliosa e i fiori facevano da contorno a quel meraviglioso scenario. Bella rimase incantata e iniziò come per istinto a recitare i versi di una poesia a lei cara.

Tristezza della luna" (I fiori del male, Charles Baudelaire)

Questa sera la luna sogna più languidamente; come una
bella donna che su tanti cuscini con mano distratta e leggera
prima d'addormirsi carezza il contorno dei seni,
e sul dorso lucido di molli valanghe morente, si abbandona
a lunghi smarrimenti, girando gli occhi sulle visioni
bianche che salgono nell'azzurro come fiori in boccio.

Quando, nel suo languore ozioso, ella lascia cadere su questa
terra una lagrima furtiva, un pio poeta, odiatore del sonno,

Una voce dietro di lei continuò la poesia.

“accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
dai riflessi iridati come un frammento d'opale, e la nasconde
nel suo cuore agli sguardi del sole”

Bella si stupì di vedere Edward Cullen. Rimasero a fissarsi per qualche minuto.

 “Vuoi ballare il prossimo lento con me?” Bella lo guardò negli occhi e rispose un serafico “Sì”.

Edward si allontanò lasciandola lì a rimuginare su ciò che aveva appena detto.

“Bella che fai lì? C’era anche Edward Cullen con te?” Angela Weber era sorpresa di vedere Bella insieme a Edward.

“Sì, Angela. Mi ha chiesto di ballare con lui ed io ho risposto di si. Si può essere così idioti?!” si maledisse per quello che aveva fatto.

“Sicuramente lo troverai simpatico!” Angela sorrideva all’amica cercando di rincuorarla.

“Certo, peccato che lo detesti con tutta me stessa! Dopo zecca-Mike, Mr Edward-so-tutto-io!” risero insieme della battuta e rientrarono.

Una dolce melodia si propagò per tutta la sala. Edward che osservava Bella da lontano si avvicinò tendendogli la mano, sotto gli sguardi stupiti di tutti.

BELLA' S LULLABY

“Leggi Baudelaire?” chiese Bella.

“Sì” ammise Edward. Erano tutti e due molto tesi, consci degli occhi indiscreti delle persone. Rimasero in silenzio per molto tempo fino a quando Bella riprese a parlare.

“Dovresti dirmi tu qualcosa ora, non trovi?”

“Cosa vuoi che dica?” gli sorrise fissandola nuovamente negli occhi.

“Non lo so, quello che vuoi. Possiamo anche stare zitti per ora.” Ammise Bella.

“Hai argomenti prestabiliti quando balli allora”

“Forse… ma molte volte si deve parlare, non si può stare zitti tutto il tempo, anche se a volte per molte persone è meglio starsene zitti”

“Pensi sia quello che penso io o… è quello che pensi tu?”

“Credo che vada bene per entrambi. Siamo tipi taciturni e parliamo solo se dobbiamo dire qualcosa di sensato.”

“Non credo che tu sia così. Ma non so dirti se è somigliante a ciò che sono io. Ormai ti sei fatta un tuo pensiero su questo.”

Rimasero nuovamente zitti fino a quando Edward non le chiese se passeggiava sempre con le sue sorelle fino a Meryton. Bella prese la palla al balzo e lo informò della conoscenza fatta con Jacob Black proprio in una di queste passeggiate. Edward impallidì e non parlò. Era arrabbiato. Fino a quando rispose in tono duro.

“Jacob riesce facilmente a fare amicizia ma è indubbio se riesce a conservarla.”

“La sua sfortuna è quella di aver perso la tua di amicizia” rispose stizzita.

Edward non rispose a quella provocazione.

“Mi ricordo che hai detto che una volta persa la tua amicizia non si può più ritrovare. Il perdono non è contemplato tra le tue doti.” Bella era intenzionata ad andare fino in fondo alla questione.

“Sì, è così” rispose serafico.

“Dovresti imparare a giudicare in modo corretto sin dall’inizio se la tua opinione non cambia mai”

“Perché tutte queste domande?” chiese Edward.

“Sto cercando di capire come sei”

“E cosa hai capito?” la guardò rapito da quei dolci occhi nocciola.

“Non saprei, ho sentito troppe cose.” Rispose imbarazzata.

“Perché è quello che ti fanno credere e che vuoi credere. Preferirei che tu non facessi congetture sbagliate su di me, potrebbe risultarti tutto diverso da ciò che pensi.”

Bella non rispose. Ma rimase scioccata quando Edward le sfiorò il viso con le dita. Il suo sguardo si posò su quelle labbra rosee.

“Bella… io… volevo dirti che…”

“Oh! Edward Cullen! Piacere di conoscerti! Io sono Mike Newton. Conosco Lady Catherine De Bourgh che mi ha molto parlato di te e….” continuò a sproloquiare su questo e quello mentre ormai aveva diviso Bella ed Edward che continuavano a guardarsi negli occhi. Ma Edward fu subito attratto da qualcosa che disse Mike.

“…si insomma sono una bella coppia. Alice e Sir Jasper Hale, chissà se si sposeranno?!” Edward sembrava colpito da queste supposizioni “Comunque ora ti devo rubare la tua damigella!” Prese Bella da un braccio e la portò via.

La serata continuò nel peggior dei modi. Mike stava sempre addosso a Bella e in più Rosalie Hale le rivolse la parola in tono accusatorio.

“Ho saputo che hai molto a cuore le sorti di Jacob Black. Lui era figlio del maggiordomo di casa Cullen. Edward è stato molto buono con lui, ma Jacob si è comportato da infame. Non so cosa sia successo ma non credere a tutto quello che ti dirà. Per fortuna ha avuto il buon senso di non venire alla festa!” concluse sghignazzando.

“In realtà sembra che l’unica sua colpa, da quello che mi riferisci, sia stata quella di essere figlio di un maggiordomo.”

Rosalie la guardò stizzita e se ne andò. Bella era arrabbiata e risentita delle affermazioni appena sentite. Tutto riportava semplicemente alla cattiveria di Edward. Andò alla ricerca di Alice per capire di più su questa storia. Ma il risentimento provato poco prima si affievolì alla vista della sorella felice e sorridente.

“Alice hai saputo qualcosa di più da Jasper su Jacob? Forse eri troppo impegnata..” sorrise alla sorella che arrossì in modo vistoso.

“In realtà no. Jasper crede all’amico e dice che non bisogna fidarsi di Jacob.” Asserì Alice.

“Ma lui lo conosce?”

“No, non lo aveva mai visto prima.” Terminò Alice.

“Quindi come fa a credergli così ciecamente. Certo è suo amico ma non conosce tutta la situazione per poter giudicare” Bella era convinta della ragioni di Jacob. Niente e nessuno le avrebbero fatto cambiare idea. Cambiarono argomento passando a quello che più stava a cuore ad Alice, cioè Jasper. Raccontò alla sorella della serata, di quanto fosse premuroso Jasper e di come lei si stesse innamorando di lui. E’ questo era molto evidente, soprattutto agli occhi di tutti, visto che avevano ballato sempre insieme.

“Oh, cavolo! Mike mi cerca! Vieni presto Alice!” Bella si alzò di scatto insieme alla sorella e si spostò in un’altra sala. Non sopportava più quel demente di Mike. Ma la scena che si presentò davanti ai loro occhi non era delle più edificanti. Jessica e Lauren , ubriache, si spingevano a vicenda e ridevano. Mary, al piano, strimpellava in modo orribile sotto l’ilarità di tutti, compresa quella di Rosalie. L’imbarazzo che provarono per le sorelle fu niente rispetto allo sguardo stupito e freddo di Edward. Fissava Bella per poi concentrarsi sulle due sorelle ubriache che nel frattempo si erano avvicinate a Bella ed Alice.

“Alice!! Allora sei riuscita ad accalappiarti il ragazzo più bello e ricco della serata?!” ridevano  sotto gli sguardi attoniti di tutti.

“Basta! Jessica, Lauren. Andiamo!” Alice si stava vergognando come non mai. Poco ci volle che non si mettesse a piangere.

“Ma perché? Che ho detto?” Continuava Jessica.

“Ok. Alice portale via. Io penso a Mary” Bella raggiunse Mary e cercò di non essere troppo cruda e dura.

“Mary, tesoro. Vieni, lascia suonare gli altri.” La ragazza si alzò ma quando vide che molte persone ridevano di lei, scappò piangendo.

“Benissimo! Davvero una bella serata! Non c’è che dire!” Bella era affranta per come la sua famiglia, le sue sorelle l’avevano ridicolizzata, soprattutto sotto gli occhi freddi e indagatori di Edward. Per fortuna Angela era riuscita a monopolizzare l’attenzione di Mike, intento a raccontare all’amica tutta la sua vita. Decise di andare in giardino per stare sola un po’ con se stessa. Sentì Alice piangere, si avvicinò ma si accorse della vicinanza di Jasper accanto a lei, tralasciò il suo intento e andò via. Passeggio per il viale alberato, beandosi del profumo dei fiori estivi.

“Bella” una voce maschile la ridestò dai suoi pensieri.

“Edward” ripeté il suo nome in modo flebile sostenendo il suo sguardo.

“Tu e Jacob. Insomma… siete solo amici?” Bella era stupita di tale domanda ma si riprese subito.

“Non sono fatti tuoi!” rispose gelida e fece per andarsene. Ma Edward le prese un braccio e avvicinò il suo viso a quello di lei.

“Sei insolente e caparbia” sembrava che i suoi occhi fossero infiammati dalla rabbia. Passavano dagli occhi alle labbra di Bella.

“E tu arrogante e presuntuoso!” riuscì a divincolarsi dalle sue braccia e se ne andò irritata. Bella era accecata dall’odio e dal pregiudizio e non capiva il comportamento di un ragazzo che per tutta la serata non l’aveva degnata di uno sguardo se non per deriderla. Ma in realtà Edward era di tutt’altro avviso. Aveva evitato Bella solo per darsi false speranze. Ma non poté fare a meno di seguirla. Chiuse gli occhi godendo del profumo di fresia emanato dai capelli di Bella a contatto del suo corpo. Ma lui sapeva che non doveva e non poteva provare un tale sentimento per quella ragazza.

Rieccomi!! Vi è piaciuto? Spero di si! E’ un po’ diverso ma spero accetterete questi miei colpi di testa! Commentate!! Anche per dire che fa schifo ;)

Ringrazio la mia beta MaryAc_Cullen per il suo prezioso lavoro di correzione!

Grazie mille a tutti!!

@ costi84: meno male, sono felice che ti abbia incuriosita!! Grazie!!

@  lisa76: si purtroppo ma Angela non ha scelta. Mea culpa, ho sbagliato a scrivere quattro invece di cinque! Comunque grazie sempre!!

@ poeticdream: sono contenta! Detto da una scrittrice poi… ;) grazie mille!!

@ Austen95: Grazie grazie e grazie!!

@  hale_y: ti è piaciuto come ho descritto il ballo? Spero di si! Bacioni! Grazie!!

@  Isangel:d’accordissimo con te! Darcy è dolcissimo, l’uomo perfetto a mio parere…e chi meglio di Edward! ;) grazie cara!

@  leliby:sono felice che ti piaccia! Sai che una delle mie preferite, quindi detto da te per me vale doppiamente! Grazie!!

@  MaryAc_Cullen: Ora è Bella la bella addormentata!! Ih ih ih!! Grazie tesoro, di tutto!!

 

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Capitolo 6
*** Cap 6 ***


Cap6
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Cap 6

Cap 6

 

I giorni seguenti furono monotoni e ripetitivi per le sorelle Swan. Jasper era andato via da Netherfield per un paio di giorni. Mentre Bella doveva continuamente sopportare le allusioni di Mike, per una loro eventuale relazione amorosa, e cercare di evitarlo quanto più le era possibile. Fino a quando Mike decise di dichiararsi.

Bella si trovava fuori sulla sua altalena. Ci andava spesso. Rifletteva su tutto e in quel momento il suo pensiero andava inevitabilmente a Jacob ed Edward. Adorava Jacob e mal sopportava Edward che lo aveva trattato in quel modo. Ma poi non riusciva a capire il suo comportamento in giardino la sera della festa. Era arrabbiato ma anche intristito da qualcosa. Mentre faceva varie congetture e supposizioni come era dal suo carattere, non si accorse di Mike alle sue spalle.

“Bella, posso parlarti?” Mike era serio, e questa cosa non piacque affatto a Bella, che già capiva il motivo di tanta serietà. Si alzò dall’altalena  e lo seguì con lo sguardo, almeno fino a quando non si accorse che dietro le tende della finestra della sua camera, sua mamma e le sue sorelle cercavano di gustarsi la scena divertite.

Mike iniziò a parlare “Beh… quello che devo dirti non è semplice. Vedi dal primo giorno che ti ho vista, sapevo che avevi qualcosa di speciale. La mia vita è cambiata da quando ti ho conosciuta.”

“Addirittura” sentenziò Bella, divertita da quell’affermazione.

“Si” Mike non capì l’ironia, non ne era avvezzo e continuò “Sei la persona che avrei voluto incontrare da sempre. Bella, intelligente, caparbia. Io…. Beh.. potrebbe sembrarti prematuro ma vorrei… ecco… vorrei che tu fossi la mia fidanzata per poi sposarci!” Bella chiuse gli occhi per inspirare tutto l’ossigeno che poteva mandare giù. Era piuttosto imbarazzante. Mike interpretò quel silenzio e quegli occhi chiusi come un assenso ad un gesto che conoscendo Bella, gli sarebbe costato caro. Le si avvicinò e accostò le sue labbra a quelle di Bella. Per tutta risposta Bella lo spinse via sferrandogli un pugno sul naso. Mike perse l’equilibrio e cadde rovinosamente nel fango, lì da parecchi giorni a causa delle piogge torrenziali. Le sorelle che avevano assistito all’intera scena iniziarono a ridere a più non posso mentre la signora Swan, indispettita da tale comportamento, si precipitò giù dalle scale, intenzionata a fare una ramanzina a sua figlia. Bella, dal canto suo, nonostante la sua irritazione, non poté fare a meno di ridere a quella scena, con Mike, avvilito che si teneva il naso.

“Uno, non ti permettere mai di baciarmi senza il mio permesso! Due, stammi fuori dai piedi altrimenti te ne mollo un altro e tre non sarò mai la tua ragazza!” detto questo gli girò le spalle e anche se parecchio adirata cominciò a ridere senza farsi sentire da Mike.

“Bella!! Ma cosa hai fatto? Piccola insolente! Ora faremo i conti! Mike! Mike!” Renèe Swan si avvicinò a Mike per aiutarlo ma il peso del ragazzo la fece sbilanciare e cadde anche lei sopra di lui. In casa tutti quanti ridevano di cuore. Era davvero una scena comica.

“Non sapevo che vostra mamma avesse un debole per Mike. Si, direi che forse finalmente qualcuno riuscirà a levarmela di torno!” Charlie non fece altro che aumentare le risate delle figlie. E uscì per aiutare la moglie.

“Bella, tesoro ma cosa è successo?” Alice era preoccupata.

“Lo sai che voleva Alice. La mia mano come se fossimo nell’ottocento! Pshe!” digrignò i denti

“Ah ah ah ah” Alice si stava davvero divertendo ed era un po’ che non lo faceva dopo la partenza di Jasper.

“Bella… ma insomma… come ti sei permessa di trattare Mike così?” la signora Swan era arrabbiatissima.

“Mi ha baciata quello zotico!” sentenziò Bella.

“Ma figlia mia è un bravo ragazzo, adatto a te! Non puoi lasciartelo sfuggire! Charlie ti prego dille qualcosa!” Guardò truce il marito aspettandosi una parola di aiuto da lui.

“Allora Charlie!” Renèe pestò il piede a terra.

“Beh.. Bella… tua madre vuole che ti fidanzi con Mike. Quindi se non lo farai non ti vorrà vedere mai più, ed io non voglio vederti più se invece lo farai” disse Charlie con un sorriso in faccia

“Oh! Grazie papà!” Bella buttò le braccia addosso al padre e se ne andò tutta felice e contenta nella sua stanza.

“Ma Charlie! Mi avevi promesso!” Renèe protestava contro il marito convinta che le avesse dato il suo appoggio.

“Ti prego, mi devi dare l’opportunità di usare la testa in questa situazione e secondo l’uso della mia biblioteca al più presto possibile” si ritirò dalla stanza contento di aver salvato, almeno per ora, Bella dalle torture di sua madre, se mai fosse stato possibile.

“Alice che ne pensi di andare in città?” propose Bella.

“Sì… ma non sarebbe meglio una passeggiata?”

“Benissimo. Prendo il libro!” E uscirono a braccetto con il libro sotto mano. Per la strada incontrarono Jacob. I suoi occhi si illuminarono quando videro Bella.

“Bella sono felice di rivederti” disse.

“Anche io Jacob” e arrossì a quella verità nascosta.

“Ho un’idea vi va di uscire stasera? Pub? Old Fashion?” propose il ragazzo.

“Si” fecero in coro le sorelle che si misero a ridere per il tempismo.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

La serata prometteva bene per Bella. Aveva ballato insieme a Jacob e le sue risate cristalline rimbombavano per tutto il pub.  Alice invece rimase seduta per tutta la serata, non disse una parola se non per ordinare qualcosa da mangiare che alla fine lasciò nel piatto. Era triste, le mancava molto Jasper.

“Cos’ha Alice, Bella?” d’un tratto chiese Jacob.

“Le manca Jasper. E’ andato via da un po’ e non ne sa molto.”

“Sono convinto che ci sia lo zampino di Edward.”

“In che senso?” chiese la ragazza.

“Secondo me sta facendo di tutto per allontanarli… io ne so qualcosa.” Abbassò lo sguardo perso nei suoi pensieri.

“Cioè? Spiegati”

“Non ero solo amico di Edward ma anche di sua sorella” affermò Jacob.

“Georgia?”

“Si. Ecco… beh… mi piaceva molto e il sentimento sembrava contraccambiato, ma lui mi ha portato via anche questo” e rimase per un po’ in silenzio.

“Mi dispiace. Edward Cullen è davvero un essere ignobile. Spero non abbia fatto altrettanto con Alice. Ma credi che Jasper sappia di questo lato del suo amico?” domandò Bella.

“Sa nascondersi bene. Poi è molto ricco e questo ha la sua importanza in questa società”

“Già.” Conclusero l’argomento non ritornando a parlarne più.

Jacob accompagnò le ragazze a casa e salutò Alice dicendole che l’indomani sarebbe partito con l’esercito. Alice lo salutò e li lasciò soli sotto il portico della casa.

“Quindi vai via…” chiese Bella guardandolo in viso.

“Sì. Ti dispiace?”

“Sì. Molto.”

“Anche a me” le accarezzò il viso e sfiorò le sue labbra con un bacio leggero.

“Bella sei bellissima. Promettimi che mi aspetterai.”

“Sì. Te lo prometto.” Stavolta fu Bella che lo baciò. Ma un bacio lento e passionale. Le loro mani si toccavano avide di sentirsi più vicine e i loro corpi vibravano a contatto della pelle sulla pelle. Bella era stordita. Non aveva mai provato niente del genere. Jacob le piaceva e molto. Ma ormai era tardi e si salutarono guardandosi negli occhi come per rinnovarsi la promessa fatta poco prima.

Ma la felicità per Bella durò poco. Salita in camera vide Alice con gli occhi lucidi.

“Alice cosa c’è?” Bella guardava Alice seduta sul suo letto che si asciugava gli occhi pieni di lacrime.

“Leggi” le porse una lettera e iniziò a leggere.

 

 

Carissima Alice,

scrivo io questa lettera, al posto di mio fratello Jasper, in quanto lui, in questo momento è molto indaffarato a Londra. Ma per me è un vero piacere. Devi sapere che ti trovo una ragazza incantevole e sono stata felice di fare la tua conoscenza, seppur per poco tempo.

Purtroppo devo darti la terribile notizia della nostra subitanea partenza dovuta a problemi di famiglia subentrati momentaneamente. E’ un vero peccato! Ma spero che continueremo a frequentarci quanto meno via posta, se a te farà piacere ovviamente. Jasper credeva di tornare entro pochi giorni ma purtroppo ci siamo convinti a seguirlo e ormai rimarremo qui. Spero che riuscirai a raggiungerci qualche volta e che quest’estate incontrerai tanti bei ragazzi da non farti mancare la compagnia dei due che se ne sono andati. Edward è felice di rivedere sua sorella Georgia, come lo sono anche io e ovviamente Jasper. Sai è molto bella ed elegante, non ti nascondo che mi piacerebbe come cognata. Anzi forse questo si avvererà visto che frequenterà casa nostra per un po’ e Jasper le è molto affezionato. E sarà molto facile per lui conquistare il suo cuore visto il suo carattere, non trovi Alice?

Non mi dilungo mia cara amica.

 Con affetto

Rosalie Hale

 

 

 

“E’ evidente che non torneranno più per quest’estate” disse rassegnata Alice “ E che non mi ama”

“Questa lettera è di Rosalie, non di Jasper, Alice. Lei non vuole che lui torni qui perché ha capito che si è innamorato di te” Bella era irritata da quella lettera tanto che la scagliò contro un muro. Jacob le aveva detto che Edward voleva dividere Alice e Jasper ma invece era Rosalie da controllare.

“Alice, Rosalie non ti vuole bene e non vuole che entri a far parte della sua famiglia. Noi non siamo abbastanza per loro. Sai che loro sono di sangue reale e molto ricchi mentre noi sfortunatamente no.” Continuò “Jasper ti ama. Era evidente, soprattutto agli occhi di tutti. Ti stava sempre addosso come puoi pensare che non ti ami?!”

“Non credo che Rosalie sia contro di me. E’ sempre stata gentile”

“Sì certo, come un carceriere per un condannato a morte nell’ultimo giorno della sua vita! Apri gli occhi Alice! Non vedi che sta cercando di dividervi!” rispose Bella trafelata.

“Forse… ma non lo vedrò almeno per un bel po’” e si avvicinò alla finestra iniziando a singhiozzare.

“Oh Alice! Mi dispiace” Bella era davvero dispiaciuta per lei, l’abbracciò e rimasero così per tutta la notte. Sul letto Alice pensava al suo amore non corrisposto per Jasper e Bella a come poteva aiutarla.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Per due giorni Alice non volle uscire di casa. Era triste e sconsolata. Credeva che Jasper non l’amasse mentre Bella insisteva sulla mala fede di Rosalie per distruggere il loro amore. Ma le cattive notizie non finivano. Angela Weber andò a casa Swan per annunciare una lieta notizia.

“Bella, Mike mi ha chiesto di andare con lui e..e poi sposarlo” Angela disse un po’ intimorita dalla reazione di Bella che non tardò ad arrivare.

“Ma tu sei pazza!! Mike!! Ma sei completamente andata di testa! Angela!!! No, ti prego!” Bella era disperata a quella notizia.

“Bella io non sono come te, bella ed intelligente. Hai tutti ai tuoi piedi mentre io sono già grande e senza nessuno”

“Questo non vuol dire Angela. E poi tu non sei brutta anzi… forse in questo caso sei solo stupida! Come puoi sposare un essere del genere? E poi sposare? Perché così presto Angela? Mi sembra un po’ prematuro, non puoi aspettare?”

“Bella, Bella. Lo sai che mi accontento di poco, non sono romantica come te. Mike ha ricevuto un incarico di tesoriere da Lady Catherine De Bourgh a Rosings nel Derbyshire e mi ha chiesto di andare con lui. Cos’altro potevo fare?” chiese tristemente Angela.

“Per esempio rifiutare?”

“Bella non mi capiterà più un occasione del genere. Ti prego cerca di capire” un sussulto uscì dalla sua bocca. Stava piangendo.

“Per favore Angela! Cerca di ragionare! E’ uno sciocco, ipocrita e falso!” Bella si stava agitando. Non credeva a cosa stessa per fare la sua cara amica. Ma si accorse delle lacrime e si intenerì.

“No, non è così, non lo conosci. Credimi” sembrava convinta più che innamorata.

“Angela, io…” la guardò e disse “se sei felice, sono contenta per te.”

“Grazie Bella. Era importante per me. Promettimi che mi verrai a trovare?” Angela prese le mani di Bella in segno d’amicizia.

“Certo tesoro. Già fatto!” si abbracciarono teneramente, ognuna con sentimenti diversi ma da vere amiche, per sempre.

 

Mi dispiace molto per Angela ragazze, credetemi. Ma purtroppo è il copione della storia…. Commentate! Anche per insultarmi! Faccio Mea culpa!!

Ringrazio la mia beta MaryAc_Cullen per il suo prezioso lavoro di correzione!

Grazie mille a tutti!!

@ lisa76: non mi uccidere..lo so è tremendo Mike e Angela…io sarei già morta! Però purtroppo anche a Charlotte nel romanzo è andata male, anzi malissimo…baci baci e grazie!

@leliby: Non sei mai ripetitiva, anzi mi fa piacere sapere cosa ne pensi!Baciotti e  grazie!!

@  costi84: si ma non posso svelarti niente. Devi sapere che Edward non farà comunque una brutta fine ;) Grazie!

@  Austen95: e grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee mille!! ;)

@ poeticdream: Vero Mr Darcy è favoloso!! Pensa se Robert Pattison interpretasse Mr Darcy…niente da dire ovviamente! Grazie cara! Aspetto il tuo libro!

@  MaryAc_Cullen: Edward è ricco mentre Bella è solo una ragazza di campagna per di più con una famiglia ridicola sulle spalle…per questo orgoglio e pregiudizio…un bacione! Grazie come sempre!

@  hale_y: si infatti, sto cercando di seguirla cambiando ovviamente delle scene e omettendo quelle un po’ troppo del periodo che stonavano un po’. Grazie tesoro delle tue recensioni!

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Capitolo 7
*** Cap 7 ***


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Cap 7

Cap 7

 

I mesi trascorrevano lenti nella verde campagna inglese. Bella e le sue sorelle annoiate dal dolce far niente ciondolavano allegramente leggendo o guardando la televisione. Alice come di consuetudine, leggeva la posta elettronica, speranzosa di leggere qualche e-mail di Jasper, che puntualmente non arrivava mai. Quel giorno invece, arrivò l’e-mail di Rosalie, la sorella di Jasper. Il volto di Alice si rabbuiò e a Bella non sfuggì il cambiamento d’umore di sua sorella. Si avvicinò a lei e le chiese cosa stesse leggendo. Con placida calma, Alice le indicò l’e-mail di Rosalie e Bella iniziò a leggerla. Rosalie decantava le meraviglie e i talenti di Miss Georgia Cullen e prospettava un futuro roseo accanto a Jasper che già nutriva per lei un profondo affetto. Guardò nuovamente Alice, che in quel momento era presa da chissà quali pensieri e, rimase semplicemente delusa dal comportamento di Jasper. Non riusciva a capirlo. Lo trovava simpatico e il suo interessamento per Alice era evidente, ma il suo atteggiamento passivo dell’ultimo mese dava da pensare.

“Cercherò di dimenticarlo, in fondo è giusto così, avrò immaginato tutto.” Disse Alice in preda ad un evidente sconforto mal celato.

“Come al solito devi sempre pensar bene di tutti! La mancanza di rispetto dei tuoi sentimenti, inevitabilmente, lo mettono, almeno per quanto riguarda me, all’ultimo posto degli esseri umani con cui vorrei avere a che fare. Ciononostante voglio ancora credere alla sua buona fede.” Concluse Bella.

“Credi ancora che sia colpa di sua sorella?” domandò Alice.

“Sì! lo credo fermamente… ma credo anche che ci sia lo zampino del suo amico”

“Edward? Ma perché poi?”

“Perché lui è ricco. E’ un Sir! Come sottolinea nostra madre e non credo che a Rosalie faccia piacere una parentela come la nostra. Per non parlare di Edward, forse vorrebbe che sua sorella sposi il suo amico per accrescere oltre misura il suo patrimonio. Chissà!”

“Oh Bella! Basta! Fai sempre supposizioni cattive ed ingiuste. Io non credo che volessero separarci! Ti prego, non tormentarmi più con questa storia, il capitolo per me è chiuso!” così dicendo corse in camera sua e a Bella non toccò altro da fare che raggiungerla e scusarsi, promettendole di non parlarne più.

“Alice scusami di nuovo. Io… tu lo sai come son fatta. Mi dispiace” Bella accarezzava dolcemente i capelli della sorella, quando gli venne in mente un’idea per risollevarle il morale.

“Perché non vai a Londra dagli zii?!” esclamò tutta felice.

“Lì… lì… c’è Jasper… io… non so se…” rispose Alice tentennando.

“E quindi? Potresti andare a trovare Rosalie, no? E poi mica tu ci vai per Jasper. Ci sono i nostri cugini e gli amici, ti distrarrai e ti divertirai di sicuro. Sai quanto ci tengono a noi!”

“Beh... io… non so…”

“Sì, allora è fatta!” Bella lasciò la sorella nella sua stanza per avvertire gli zii dell’arrivo di Alice a Londra.

Partì per Londra dopo tre giorni, felice di fare nuove esperienze ma paurosa di incontrare Jasper che lei si ostinava a pensare come un capitolo chiuso. Bella era contenta di far felice Alice ma l’arrivo della notizia dell’imminente matrimonio di Angela e Mike, la sconvolse. Non fece altro che pensare a quanto fosse idiota Mike e come la sua amica fosse davvero un’incosciente, ma aveva promesso, lei era sua amica e aveva accettato la sua decisione. Detestava tutto questo ma glielo doveva.

Il matrimonio arrivò presto e Bella era molto nervosa e sconfortata. Detestava quel pomposo di Mike e sapere Angela tra le sue braccia, lo rendeva ancora più detestabile, ma Bella sapeva che così andava la vita e la sua amica aveva scelto lui. Quindi fece da damigella, ballò, mangiò ed infine si congratulò con gli sposi per il bel matrimonio.

“Bella, mi devi promettere che verrai a trovarmi a Rosings. Ti prego!” chiese in tono supplicante Angela.

“Certo amica mia. Al più presto. Non ti lascerò sola nelle grinfie di tuo marito” concluse l’ultima frase cercando di essere ironica ma invece apparve molto stizzita.

“Bella, sai che ti voglio bene?”

“Anche io tesoro” e si abbracciarono teneramente, rinnovando la loro eterna amicizia.

All’arrivo a casa, Bella lesse un’e-mail di Alice che le faceva il resoconto sulla sua vacanza a Londra.

 To: bella.swan@hotmail.com

 

Cara Bella,

avevi ragione, Rosalie ha cercato in tutti i modi di non farmi vedere Jasper ed è venuta solo una volta a trovarmi. Non faceva altro che parlare della sorella di Edward e tutte le solite storie su di lei. Lei dice che Jasper sa della mia presenza a Londra ma è talmente impegnato da non potermi nemmeno salutare. Sono delusa Bella ma in fondo non posso biasimare nessuno se non me stessa. Probabilmente è stato tutto frutto della mia immaginazione e basta. Quindi credo che davvero devo metterci una pietra sopra ed andare avanti. Non parliamone più.

 

Con tanto amore

Alice

 

 

A Bella dispiaceva molto per Alice ma quantomeno aveva capito che non poteva più fidarsi di Rosalie come amica. Per quanto riguardava Jasper era tutta un’altra faccenda. Non capiva se realmente amasse Alice o meno. Ma di certo il suo atteggiamento era alquanto contraddittorio. Non lo stimava più come prima ed era felice se avesse sposato Miss Cullen, visto che le avrebbe, di sicuro, fatto rimpiangere Alice se assomigliava anche una minima parte al fratello, a detta di Jacob. Bella impallidì al pensiero di Jacob. La promessa fattale fu presto sciolta. Jacob si invaghì di una ragazza nella città in cui era diretto. Aveva mandato una lettera a Bella dicendole che gli dispiaceva tanto ma che non provava più lo stesso sentimento. La delusione fu pari alla rabbia che provò quando Bella seppe che Jacob si era “innamorato” di una ragazza molto benestante. Sua zia la descriveva come “brutta ma piena di soldi” e dubitava dell’interessamento sincero di Jacob, se non per i soldi. Bella non era innamorata di Jacob ma in cuor suo sperava che lui provasse qualcosa per lei. Lo desiderava. Ma come tutte le cose belle, Bella sapeva che potessero finire, quindi si lasciò indietro questa storia e cercò quantomeno di riparare all’infelicità della sorella, non pensando alla sua.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ben presto arrivò il momento della partenza anche per Bella. Erano passati due mesi dal matrimonio di Angela e Bella andò a trovare a Rosings, la sua più cara amica. Il viaggio durò un paio di ore e Bella guardava estasiata il paesaggio inglese che le si presentava. Adorava il verde della sua Inghilterra, non l’avrebbe mai lasciata. Non aveva visto altri posti ma la sua nazione era per lei, la più bella in assoluto. Solo nel verde della campagna inglese poteva leggere Jane Austen e perdersi nelle dolci fragranze di caminetti e del tè consumato davanti ad essi. L’aria leggera e sottile che il vento trasportava debolmente tra i capelli  scompigliandoli fece immaginare a Bella l’epoca ottocentesca di Jane Austen. Socchiuse per un attimo gli occhi, dimenticando i suoi pensieri ma per riaprirli al fascino sublime del panorama dai colori splendenti, dall’aria argentea e dal cielo grigio, carico sempre di pioggia.

Ad attenderli c’erano Mike e Angela. Lui sembrava molto eccitato di avere Bella nella sua casa e lei esaltata nel rivedere la sua amica di sempre. Entrarono in casa e approfittando della momentanea uscita di Mike, Bella le chiese come stava e se stava bene con Mike. L’amica rispose serafica.

“Sì Bella. Mike non è come pensi. Certo a volte è un po’ snervante ma mi ama e anche io lo amo.”

“Sono contenta, volevo sapere solo questo” ma furono interrotte dallo stridere di una gomma di macchina. Angela corse immediatamente verso la finestra.

“Oh mio dio! Lady Catherine! Ma un momento… Edward Cullen?! Cosa ci fa qui? Ed anche suo cugino Emmett!” Angela era eccitata da quello che vedeva dalla finestra.

“Vieni Bella, presto!” corsero fuori e Bella non era affatto felice di incontrare Lady Catherine. Le era sempre parsa come una donna troppo arrogante, almeno dai racconti di Mike. Ma questo spiegava l’amicizia con Edward Cullen.

“Angela mia cara, sono felice di rivederti. Lei è la tua amica Isabella?” chiese Lady Catherine ed Angela rispose annuendo, ci mancava poco facesse un inchino!

“Piacere Lady Catherine, sono Bella, Bella Swan

“Ciao Bella” Edward Cullen si fece avanti e con lui un ragazzo biondo, alto e muscoloso.

“Ciao Edward” rispose serafica.

“Vi conoscete?” chiese Lady Catherine.

“Sì” e Bella avrebbe voluto aggiungere “sfortunatamente”.

“Siccome non mi presenta nessuno… io sono Emmett… ciao Bella. Diciamo che il nome vale la persona! Ih ih ih!” era simpatico. Emmett Cullen era un tipo molto socievole e allegro. Un carattere solare. A Bella piacque tantissimo.

“Eh… grazie!” rispose Bella imbarazzata.

“Tu che ne pensi Edward, non è così?” chiese Emmett al cugino.

“Ti assicuro che non è soltanto bella.” La risposta di Edward non stupì solamente Bella ma tutti.

“Interessante….” Emmett prese la mano di Bella e la baciò. Bella diventò tutta rossa e cercò in tutti i modi di defilarsi da tanto interesse mostratole non solo da Emmett ma anche da Edward. Lady Catherine ruppe questo idillio invitando tutti a cena. Accettarono di buon grado, soprattutto Mike che era felice all’idea di far vedere a Bella la tenuta di Rosings. Infine i tre andarono via. Bella era incredula alle parole che aveva sentito da Edward. E ripensò spesso nel corso del pomeriggio a cosa potevano significare, visto che lui la considerava “passabile”.

 

Grazie a tutte voi per la lettura della mia storia! Grazie mille!

Ringrazio la mia beta MaryAc_Cullen per il suo prezioso lavoro di correzione!

@ Austen95:come vedi si è risolto tutto! Ma in fondo Mike non è così disgustoso..o no? ;) grazie! Baciotti!

@leliby: Jacob dovrebbe essere Wickam e ti assicuro che all’inizio sembra un bel personaggio a discapito di Darcy ma in realtà è diabolico. Grazie!!

@lisa76: come hai chiesto..ecco Londra!! Baciotti!!!ah! Grazie!!

@  MaryAc_Cullen: Jacob fa tutto da solo per rovinare il rapporto con Edward, è un arrampicatore sociale che sfrutta gli altri..spero si capisca in questo cap. Grazie tesoro! Un bacio!

@ poeticdream: Robert Pattinson non è brutto..anzi è pure bravo…però io adoro Darcy, soprattutto chi l’ha interpretato è stato grandioso nell’ultimo film! Bacioni! Grazie mille!

 

Volevo consigliarvi di leggere:

Gocce di memoria (di me medesima! Ih ih ih)

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Suburban girl di tom angel

...E se continuasse così...? di leliby

Irrazionale realtà di poeticdream

c' era una volta di dany_96

 

E questo sito che lo trovo stupendo per chi ama ovviamente Jane Austen e i film sui suoi romanzi:

http://primeimpressioni.altervista.org/index.htm

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Cap 8 ***


cap 8
Grafica con effetti glitter di Myspace

Cap 8

 

 

Cap 8

 

La residenza di Rosings era sontuosa. Si notava il tocco regale di Lady Catherine. Enormi vetrate variopinte e istoriate, giardini colorati e profumati, sfoggio di ricchezza che lasciava attonito chiunque. Lady Catherine aspettava gli ospiti in salotto, seduta accanto alla figlia Tanya, una ragazza bionda, dagli occhi chiari. Bella pensava fosse davvero bella. Lady Catherine si mostrò gentile nei confronti di Bella ma tendeva sempre a notare le differenze di ceto tra di loro. Le fece molte domande sulla sua famiglia, ghignando esterrefatta all’ardore di Bella nel risponderle. Da parte sua tentò di essere evasiva ma il suo sforzo veniva vanificato dal suo carattere ribelle e caparbio. Tanya invece un tipo molto vivace ma parecchio arrogante rendeva Bella ancora più indisposta nei confronti dell’intera famiglia di Rosings. Edward rimaneva silenzioso, osservando di sottecchi Bella di tanto in tanto mentre Emmett conversava allegramente.

La cena comprese parecchie portate. Bella non mangiò tutto e Lady Catherine si stizzì pensando che questo sua inappetenza fosse dovuta al suo carattere piuttosto ribelle.

“ Signorina Swan, le pietanze non sono di suo gradimento? ” domandò Lady Catherine innervosita. Gli sguardi di tutti si posarono su Bella.

“ Non è questo. Non mangio molto di solito ” rispose Bella.

“ Certo mamma. Molto probabilmente non ha mai mangiato tutto questo a Longbourn! ” Tanya ghignò divertita alla sua battuta acida.

“ In realtà di solito tutto questo cibo lo riserviamo ai maiali, giacché noi non riusciamo mai a mangiarlo tutto ” Lady Catherine rimase esterrefatta alla risposta di Bella. Si alzò in piedi e disse a Bella “ Signorina cosa intende? ”

“ Ha capito benissimo Lady Catherine ” rispose sostenendo lo sguardo infuriato della donna.

“ Bella, vai a suonarci qualcosa al piano per favore. ” Impose Angela.

“ Ma io... ”

“ Vai ” ripeté l’amica. Bella si avviò di malavoglia al piano, sotto lo sguardo infuocato di Lady Catherine. Iniziò a strimpellare un lento, Emmett si sedette accanto a lei, seguito da Edward.

“ Non mi fai paura Edward. Non ho intenzione di farmi intimidire da te ” disse Bella.

“ In realtà come il solito, stai solo esprimendo un pensiero che non e mio ma tuo. ”

Bella si mise a ridere al pensiero dell’ultimo ballo con Edward e si rivolse a Emmett.

“ Sicuramente Edward ti avrà raccontato delle belle su di me ma anch’io avrei sicuramente qualcosa da ridire su di lui! ” disse Bella.

“ Interessante. Di cosa si tratta? ” rispose Emmet.

“ Delle cose terribile! L’ho incontrato la prima volta a un ballo e non si è degnato né di ballare né di fare amicizia con nessuno. Soprattutto con le ragazze... ”

“ Non avevo conosciuto nessuna sfortunatamente ” rispose Edward che guardava intensamente Bella.

“ E’ vero. Quantomeno nessuna di ‘‘passabile’’ ” la frecciatina fu intuita da Edward che distolse lo sguardo da lei rabbuiandosi.

“ Beh… Edward potevi tentare di fare amicizia no? ” domandò Emmett.

“ Non sono abile a fare amicizia subito né tantomeno di conversare così facilmente ”

“ Certo anch’io non sono brava a suonare ma credo sia perché non mi esercito mai. ”

“ No Bella. Sei bravissima! ” esordì Emmett ed entrambi risero di gusto, prima che Lady Catherine interruppe il discorso, cercando di riportare gli ospiti da lei ma Edward era catturato dall’immagine di Bella al piano. Il suo pensiero era fisso solo sulla sua bellezza.

 

Il mattino seguente Bella approfittò della giornata solare e luminosa per fare una passeggiata nel parco. La vegetazione presente le ricordava l’Hertfordshire ma le mancavano tanto le sue sorelle, soprattutto Alice. Si trovava ancora a Londra, non sarebbe tornata prima di tre settimane. Aveva sue notizie attraverso e-mail e telefonate. Le diceva di stare bene e di aver chiuso definitivamente con Jasper Hale ma Bella sapeva che stava mentendo. Conosceva Alice e non poteva ignorare il suo attaccamento a quel ragazzo. Odiava sentirla in quel modo, avrebbe voluto consolarla ma purtroppo le ferite del cuore andavano risolte nel silenzio del tempo. Presa dai suoi pensieri, scorse in lontananza una figura maschile. Era Edward Cullen.

“ Ciao Bella. Stupenda giornata, non trovi? ” domandò scrutando la ragazza.

“ Sì, direi di sì. Meravigliosa. ” rispose serafica

“ Stai leggendo? ”

“ Sì. Jane Eyre di Charlotte Bronte ”

“ Interessante ”

“ Lo hai letto? Strano... mi hai detto che non leggi romanzi una volta ” chiese stizzita al ricordo della loro conversazione.

“ No! Ma non vuol dire che non li abbia letti, anche se preferisco altro. ”

“ E ti è piaciuto? ”

“ Sì. Edward Rochester è un personaggio diciamo ambiguo ”

“ E scommetto che non ti sia piaciuta Jane Eyre ”

“ Scommetti male. La preferisco a tutti e non perché sia la protagonista ma perché è caparbia e ribelle... mi ricorda qualcuno ” sorrise guardando Bella negli occhi. Lei abbassò lo sguardo arrossendo.

“ Posso farti compagnia? ” chiese all’improvviso Edward. Bella rimase un po’ scioccata ma si riprese immediatamente.

“ Si… se non hai altro da fare ” Edward capì l’ironia ma fece finta di niente e iniziarono a camminare. Un silenzio quasi imbarazzante s’impossessò di loro, fino a quando Edward parlò quasi intimidito.

“ Ti piace Rosings? ” chiede.

“ Sì. E’ bellissima ” rispose serafica bella. Nuovamente silenzio.

“ Alice è a Londra. Lo sapevi? ” disse Bella

“ No, non lo sapevo ” e fece cadere il discorso rivolgendo lo sguardo altrove.

“ Sei… sei innamorata?... cioè... hai... hai un ragazzo? ” chiese Edward quasi balbettando, fermandosi improvvisamente e guardandola negli occhi. Bella si bloccò sbalordita da tale domanda.

“ No ” arrossendo vistosamente. Ma Edward fece qualcosa che lei non si aspettava minimamente da lui. Le sfiorò la guancia con una carezza. Bella fu invasa da scosse che partivano dalla sua guancia e si sprigionavano in tutto il corpo. Il tocco delicato delle dita di Edward era caldo a contatto con la sua pelle.

 “ Scusami, non volevo imbarazzarti. E’ solo che... ”

“ Eddy! Sei qui! Ah... ma c’è anche Bella! Ciao bambolina! Edward ti da fastidio per caso? ” Emmett era stato tempestivo. La abbracciò, volteggiandola in aria, provocando l’imporporamento del viso di Bella.

“ Sei bellissima oggi! Mio cugino diceva di aver incontrato una bellezza disarmante ma sei più bella di quanto pensassi! ” ammise Emmett.

“ Basta Emmett! ” gridò Edward che fulminò il cugino con gli occhi.

Bella stentava a credere a quelle parole.

“ Allora Bellina... vieni stasera? ” chiese Emmett.

“ Bellina? Stasera? ” chiese divertita e stupita Bella.

“ Si Bellina mi piace, sa tipo Bellina la bambolina! Ih ih ih! Eddy ma non le hai detto della discoteca?... certo eri troppo intento a fissarle le labbra per ricordartene! ”

Edward sferrò un pugno sulla spalla di Emmett che si finse ferito.

“ Ok. Glielo dico io. Vieni stasera in discoteca? ” chiese Emmett divertito.

“ Discoteca? ” disse Bella

“ Sì, sai, un posto dove si balla con dei ragazzi… ecc… ecc! ” sghignazzò divertito alla sua affermazione.

“ Lo so scemo! E’ solo che mi dispiace lasciare da sola Angela ”

“ Ma non c’è Mike? Ah… già è impegnato a leccare il sedere di Lady Catherine! ” a quella frase scoppiarono tutti a ridere.

“ Forse vuoi farlo anche tu Bella! ” Emmett rideva di gusto.

“ Ah ah ah! No assolutamente! Ok, ci vediamo dopo! ”

“ Aspetta! Lasciami il tuo numero di cellulare… così ti diciamo a che ora passiamo a prenderti. ” Disse Edward a Bella. Lei gli diede il numero e se ne andò ancora ridendo alle battute di Emmett.

“ Il numero di cellulare eh? Certo per informarla sull’orario... sicuramente!” Emmett iniziò a prendere in giro Edward che dal canto suo, rideva sotto i baffi senza dargli retta.

“ Allora pesce lesso, ti piace vero? ” domandò Emmett.

“ Non sai di cosa stai parlando ” Edward cercava di eludere la domanda continuando a camminare spedito.

“ Non fare il finto tonto! Bella ti piace ammettilo! ”

“ Non è come pensi! ”

“ Ah no?! Allora perché mi hai parlato sempre di lei, sei venuto a Rosings e adesso non smettevi un attimo di guardarla! ”

Edward abbassò gli occhi sorridendo mentre Emmett continuò “ Si vede a miglia di distanza che ti piace ” si avvicinò all’orecchio di Edward fermando la sua corsa “ ammettilo che vorresti baciare quelle sue labbra rosse, scendere lascivo sul suo collo mentre con le mani tocchi il suo seno sodo e rotondo diventato tur... “.

“ Smettila! Fai schifo Emmett! ”

“ Dai ammettilo! ” insistette Emmett.

“ Sì, è vero! Contento? ”e continuò sfogandosi “ Sì, disperatamente si! ”

“ Perfetto! Non volevo sentire altro! ” e si diressero verso casa.

 

Scusate il ritardo con cui posto la mia storia ma ho avuto dei problemi. Molto presto inserirò anche un chappy per Gocce di memoria. Grazie sempre a tutti di vero cuore!! Un bacio!

poeticdream

 

Sono felice che ti piaccia! Grazie per il tuo sostegno!

lisa76

 

In realtà Jake non è ancora uscito di scena...diciamo solo per il momento....grazie cara!

 leliby

Tesoro io adoro Emmett, non potevo farlo diverso da quello che è...bacioni e grazie!

 MaryAc_Cullen

Ancora non so se fare innamorare Rose di Emmett, in realtà lei non mi piace molto mentre lui si...vedremo! bacioni!

 Austen95 

Rieccomi! Spero ti sia piaciuto! Bacioni!

 giova71

Spero tu sia rimasta soddisfatta da questo chappy! Grazie!!

 

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Capitolo 9
*** Cap 9 ***


Cap 9
Grafica con effetti glitter

Cap 9

Cap 9

 

Edward mandò un sms a Bella confermando la discoteca per le ventitré di quella sera. A Bella dispiaceva lasciare Angela ma l’amica insistette perché lei andasse a divertirsi.

“ Ma non ho niente da mettere Angela. Forse è meglio che non ci vada ” disse Bella.

“ Scherzi! Ho io il vestito che fa per te! Vieni! ” andò nel suo armadio e tirò fuori un mini-vestitino verde drappeggiato al centro del quale vi era un grande fiore tempestato di diamantini abbinato a dei sandali dello stesso colore del fiore.

“ No Angela, non posso metterlo. E’ tuo ed è stupendo! Non voglio rovinarlo! ”

“ Ma dai Bella! Lo sai che te lo presto con tutto il cuore e poi devi essere stupenda stasera. Ti ha invitato nientemeno che Edward Cullen! ” rispose divertita Angela sapendo di fare arrabbiare l’amica.

“ Veramente mi ha invitato Emmett e comunque è solo una serata in discoteca mica un appuntamento! ”

“ E se anche fosse? Mi sembra che tu sia rimasta notevolmente colpita dalla carezza che ti ha fatto Edward in campagna o sbaglio? ” Angela guardò negli occhi Bella per cercare di capire se ci fosse interesse da parte di lei.

“ Non ti nego che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, mi sembra diverso da conosciuto nell’Hertfordshire. Più disponibile, gentile, meno criptico. ”

“ Quindi se ho ben capito, ti piace? ”

Bella sorrise e rispose “ Ma ti sei bevuta il cervello!? Io e Edward?! Seee! ”

“ Ma perché è così… così… bello… e poi in fondo non sei scappata dalla sua carezza ” e sospirò.

“ Beh… che dovevo fare picchiarlo forse?! ” Bella rispose acidamente.

“ Bella ammetti che ti è piaciuto, è stato molto dolce. Sai forse prova qualcosa per te magari… ”

“ Angel non fantasticare troppo. Non credo che ci sia mai nessuna ragazza che possa piacere a Mr-so-tutto-io-Cullen! ” e risero insieme spensieratamente mentre Angela cominciava a occuparsi del trucco di Bella.

Emmett ed Edward furono puntualissimi, si accomodarono in salotto insieme a Mike che come al solito sproloquiava. Finalmente Bella scese dalle scale in tutto il suo splendore. Il verde del vestito risaltava i suoi occhi e la sua pelle candida. I tre ragazzi rimasero stupiti a quella visione, soprattutto Edward che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Bella incrociò il suo sguardo e per un attimo sembrava non ci fosse nessuno in quella stanza oltre a loro due. Ma l’idillio fu presto spezzato da Emmett.

“ Wow…. e wow! Cavolo Bellina, sei bellissima! Non è vero Eddy?... Eddy? Eddy? ” Emmett strattonò il cugino che sembrava incantato da Bella mentre lei abbassò lo sguardo arrossendo di vergogna.

“ Si… sì... sei… sei incantevole” Edward balbettava.

“ Edward riprenditi! Vuoi un po’ d’acqua e zucchero? O vuoi che ti porti al pronto soccorso? ” Emmett scherzava allegramente ma Edward gli riservò un’occhiata iraconda che lo fece zittire. Si avvicinò a Bella e le porse il braccio come un vero principe.

“ Andiamo Bella ” e uscirono insieme seguiti da un Emmett stupefatto.

In macchina Edward non disse niente, rimase tutto il tempo in silenzio godendosi le risate di Bella e maledicendo le battute a volte fuori luogo di Emmett.

“ Eddy hai perso la lingua… certo è brutto perdere vista e lingua in una sola serata! ”

Emmett sei troppo forte!Ah ah ah! ” Emmett e Bella ridevano di gusto mentre Edward non era molto felice.

Emmett quando la smetterai sarà troppo tardi ormai! ” ruggì Edward. “ Siamo arrivati finalmente, scendiamo! ”

Il locale era come tutte le discoteche, rumoroso, colorato, pieno di ragazzi che ballavano e stordente. Ma Bella si stava divertendo tantissimo insieme a Emmett mentre Edward rimaneva in disparte a osservarla. Mai come in quel momento avrebbe voluto avvicinarsi e baciarla intensamente. Si muoveva in modo felino quasi provocante e questo fu un aspetto che Edward non conosceva di Bella ma che lo eccitava parecchio. Dopo quasi un’oretta, Bella si allontanò dalla pista per sedersi accanto a Edward.

“ Ti stai divertendo? ” chiese lui.

“ Si moltissimo e tu? ”

“ Si… non sai quanto ”

“ Ma non stai ballando? ”chiese dolcemente Bella.

“ In realtà mi stavo divertendo in un altro modo ”

“ E cioè? ”

“ Mi piace diciamo così, osservare ”

“ Qualcuno… anzi qualcuna in particolare? ”

“ Sì, direi di sì ” rispose guardandola negli occhi.

“ Ti va di uscire e farmi compagnia? ” chiese Bella.

“ Certo ” e si avviarono nel cortiletto all’esterno della discoteca.

“ Che bella serata… è la prima volta che vedo il cielo senza nuvole ma carico di stelle ” Bella era estasiata dal cielo. Amava molto le stelle ma l’Inghilterra non era una nazione da dove le stelle potevano essere viste a occhio nudo visto i continui nuvoloni.

“ Si ” rispose serafico Edward.

“ Grazie della bella serata. ” Bella parlò guardando Edward negli occhi che nel frattempo contraccambiava lo sguardo in modo intenso.

“ Sai pensavo non saresti venuta. Pensavo che mi odiassi. ” Replicò Edward quasi dicendo l’ultima frase sottovoce. Bella non sapeva cosa dire.

“ Beh… non è così… diciamo che sei stato un po’… ecco… si antipatico? ” lo guardò come se cercasse conferma alle sue parole.

“ Antipatico? Ti ho dato quest’impressione? Mi dispiace. E adesso? Ti sono ancora antipatico? ” chiese Edward preoccupato della risposta.

“ Diciamo che stai guadagnando dei punti… ”

“ Quindi ho speranza di farti cambiare idea sul mio conto? ”

“ Potresti provarci ma non ti garantisco nulla… ” Bella stava diventando davvero criptica per Edward che da parte sua la trovava veramente affascinante e seducente come non mai. Occhi negli occhi, l’alchimia creatasi nel salotto di casa poco prima si stava ricreando. Nessuno eccetto loro due esistevano al mondo. Edward si avvicinò a Bella cingendole i fianchi. Abbassò il viso e sollevò il mento di Bella che lo guardava come rapita ed estasiata da lui. Le sue labbra incontrarono le sue in un bacio casto e breve. Bella teneva ancora socchiusi gli occhi e quando li riaprì, incontrò nuovamente quelli di Edward.

“ Ti chiedo scusa… io… io… non volevo… insomma… ” si mise le mani in tasca e si allontanò rapidamente da Bella.

“ Ciao Bella. ” Jacob stava lì davanti a loro con le braccia conserte. Bella per un attimo si stropicciò gli occhi stentando a credere a chi si ritrovava davanti.

“ Sei sempre bellissima ” le disse Jacob che la fissava con sguardo infuocato.

“ Ciao Jacob. ” Bella arrossì e incontrò gli occhi di Jacob per un attimo per poi rivolgersi a Edward “ So già che vi conoscete o no? ” alludendo a una vecchia amicizia finita male tra loro.

“ Purtroppo sì. Ho avuto questo piacere poi diventato dispiacere di conoscere il signore qui presente ” puntualizzò Edward.

“ Credo che anche lui la pensi come te a tal proposito. ” Bella rispose acida ricordando ciò che aveva fatto Edward a Jacob. Nonostante Jacob non si fosse comportato bene, non poteva dimenticare l’arroganza e la presunzione di Edward nei suoi confronti, nessun essere umano l’avrebbe fatto.

“ Non m’interessa ” girò le spalle a Bella e se ne andò. Bella rimase come interdetta. L’aveva lasciata lì e se ne era andato, come se nulla fosse successo. Come se lei non fosse mai esistita. Una lacrima solcò il suo viso.

“ Bella non piangere. Qualunque cosa ti abbia fatto, non merita nemmeno una tua lacrima. ” Jacob si avvicinò prendendole le mani.

“ Tu cosa ci fai qui Jacob? ” rispose ritirando velocemente le mani dalle labbra di Jacob.

“ Sono di passaggio. ” mormorò quasi vergognandosi. Sapeva di averle fatto del male. Ricordava la promessa ma in cuor suo sperava che Bella l’avesse dimenticato e perdonato.

“ Bene, allora ciao! ” fece per andarsene ma Jacob la bloccò.

“ Aspetta Bella, fammi parlare con te! ”

“ Non c’è niente da dire. Non ho niente da dirti e suppongo che nemmeno tu debba più dirmi niente. Sei stato molto esplicito nella tua lettera in tal proposito. ”

“ Ma io… ”cercò nuovamente di bloccarla ma Bella riuscì a svincolarsi.

“ Lasciami in pace. Ok? O mi metto a urlare! ” e fuggì definitivamente da Jacob. Nella sala incontrò Emmett preoccupato per Edward.

“ Io… io… no… non gli ho fatto niente… ecco… insomma Emmett! ” Bella era confusa ma anche un po’ arrabbiata. Edward si era scusato di averla baciata, le rispose acidamente e l’aveva lasciata lì con Jacob senza dire nemmeno una parola. Si sentiva un po’ delusa dal suo comportamento. Sembrava che Edward fosse sincero e diverso con lei ma il suo atteggiamento lo riportava nuovamente al ragazzo egocentrico e arrogante che aveva conosciuto.

“ Ok ok! Calma! Rientriamo? ” chiese Emmett.

“ Si ” rispose serafica Bella ma il suo pensiero correva ancora a Edward che non si trovava nella sala. Si era come volatilizzato. Dopo poco Emmett e Bella stanchi di cercare Edward tra la folla si avviarono verso l’uscita. Edward era in macchina, la testa china sul volante e la musica ad alto volume facevano presagire un tumulto di emozioni diverse che trasparivano dal volto di Edward.

“ Edward? Edward? ” Emmett lo chiamava cercando di capire cosa stesse succedendo. Alzò il viso come un automa.

“ Non ho niente! Lasciami stare! ” gridò contro Emmett in tono perentorio e minaccioso.

Nessuno dei tre osò parlare mentre si avviarono verso casa. Edward non degnò di uno sguardo Bella. Fece come se non esistesse né tantomeno la salutò, semplicemente la ignorò.

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Bella raccontò ad Angela tutto quello che successe durante la serata in discoteca. La ragazza rimase allibita dal comportamento ambiguo del ragazzo ma per sua indole trovò il modo di giustificarlo.

 “ Non so che dirti Bella. Secondo me si è innamorato di te, altrimenti non potrei giustificare un simile atteggiamento nei tuoi confronti. ” A Bella batteva forte il cuore a quel pensiero ma non riusciva a capirne il motivo. Forse sapere innamorato un tipo come Edward Cullen poteva rendere solo orgogliosa una ragazza, ma non era per quello. Bella non era quel tipo di ragazza, superficiale e poco sensibile. Percepiva qualcosa di diverso. Il ricordo del bacio s’impose prepotentemente nella sua mente tanto da provocarle un leggero brivido alla schiena. Un bacio dolce e casto che le aveva scatenato dentro di lei una tempesta in piena regola. Si domandava cosa avesse provato lui in quel momento ma l’atteggiamento di Edward la portava solo a pensare a un momento di debolezza da parte di lui.

“ Bella? Bella mi senti? ” Angela distolse Bella dai suoi dilemmi.

“ Innamorato? Edward innamorato di me? Io… non lo so… è strano… non mi ha più rivolto la parola dopo! Secondo me ci stava solo provando, poi si è ricordato chi sono e ha lasciato stare. Tutto qui! ” disse queste parole quasi in preda alla disperazione conscia dell’effetto che stavano avendo su di lei.

“ Non mi sembra il tipo. E’ così serio, compito. No, proprio no. Non è il ragazzo che ci prova con tutte. Ti ricordi com’era nell’Hertfordshire? Sempre sulle sue, non dava confidenza con nessuno e tantomeno alle ragazze. No, secondo me c’è un interesse da parte sua per te. E’ geloso, tu hai preso le difensive di Jacob. Cosa pretendevi?! ” finì il suo monologo sorridendo.

“ Le difensive? Ma tu sai cosa gli ha fatto Angela! E poi l’ha mortificato con quella risposta così acida! Comunque ricordo che mi disse che per provare attrazione per una donna, quest’ultima deve avere delle doti non indifferenti. Ed io non sono quel tipo di ragazza, credimi. ”

“ Evidentemente lui avrà visto in te quelle doti che tu dici di non possedere! ”

“ Non è così semplice Angela cara. Ci siamo odiati dal primo momento che ci incontrammo. Non so se ti ricordi al ballo in casa tua cosa, aveva detto su di me. ”

“ Sì ma forse è cambiato, forse ha capito di aver sbagliato riguardo a te ” Angela cercava di rassicurare Bella che sembrava piuttosto giù di morale.

“ Angela tu sei convinta che le persone cambino. Ma stasera ho capito che in realtà non mi sbagliavo per niente. Edward era freddo e distaccato come il ragazzo che abbiamo conosciuto nell’Hertfordshire

“E se fosse solo timido? In fondo non ha fatto cosa da poco baciandoti. Poi Jacob… ” Sorrise all’amica come per rassicurarla di qualcosa ma non sapeva nemmeno lei di cosa.

“ Trovi? Io non credo. Perché poi non rivolgermi la parola e addirittura non salutarmi e fingere che non sia successo niente o peggio ancora fingere che io non esista più?! Era arrabbiato per Jacob ma almeno parlami, spiegati! E lui niente! Come se quel bacio non contasse niente per lui… e molto probabilmente è così… ” a quelle parole lacrime amare rigarono il suo viso delicato. Angela si avvicinò e la abbracciò come solo un’amica poteva fare.

“ Vedrai che tutto andrà per il meglio ma tu ora non piangere. In fondo a te non piace vero? ” guardò Bella negli occhi perché solo attraverso quegli occhi nocciola poteva avere la risposta e capì che in realtà Bella provava un sentimento che andava ben oltre l’amicizia.

“ Bella a te piace Edward? ” Angela andò dritta al punto.

“Io… io non lo so Angela… non lo so! Maledizione!! Sento solo che c’è un’alchimia tra noi che mi fa elettrizzare e provare qualcosa che non ho mai provato per nessuno. E poi… poi da quando è qui… io… ecco… si… mi trovo a pensare spesso ai suoi occhi… sono davvero belli… sembrano quasi magnetici… Oh Angela!! Dimmi che non ho detto queste cose! Vorrei sprofondare tre metri sotto terra! ” Bella si coprì gli occhi con le mani.

“ No Bella. E’ normalissimo innamorarsi. Capita a tutti nella vita. ” Angela sorrise all’amica soddisfatta di aver sentito finalmente quello che provava Bella.

“ Innamorarsi è una parola forse troppo grande per quello che provo… magari attrazione. ”

“ Chiamala come vuoi, ma tu sei presa da lui… sei cotta Bella! Credo che dovreste parlarne prima o poi ”

Noo! Assolutamente no! Devo solo evitarlo, vedrai mi passerà questa stupidaggine, ne sono certa! ”

“ Ma… ok. ” Angela sapeva che non poteva altro per il momento, conosceva il carattere caparbio dell’amica e provare a farla ragionare significava sbattere la testa contro un muro.

 

  Forse ho esagerato nel modificare un po’ la storia ma siamo nel 2010, non potevo riscriverla uguale a quella della Austen. Cmq spero vada bene lo stesso! Grazie mille a tutti!! Soprattutto la mia beta MaryAc_Cullen che non ringrazio mai abbastanza per l’aiuto! Grazie ! J

 

@leliby:come era il cap? piaciuto? Spero di si! Bacionissimi cara! ;) 

Austen95: Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! ;)

 @giova71: dovevo mettere un po’ di piccante tra loro e chi meglio del buon caro vechio Jake! Grazie! ;)

@cussolettapink:ho cercato di aggiornare quanto prima mi era possible..spero solo che il cap sia piaciuto anche se fuori tema di Orgoglio e Pregiudizio! Baciotti! J

@thinga:sono felice che ho reso l’idea del romanticism, vuol dire che almeno in parte ci sono riuscita! Grazie! ;)

 @MaryAc_Cullen:comincia veramente ad essere troppo originale! Ma ritornerò alla Austen quanto prima! Un bacione!! ;)

 

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Capitolo 10
*** Cap 10 ***


Cap 10
Grafica con effetti glitter di Myspace

Cap 10

Cap 10

 

Edward e Bella non si erano più rivisti da quella serata in discoteca. Mancavano pochi giorni alla partenza di Bella e la ragazza si sentiva adirata da quello che era successo con Edward. Ma in cuor suo sperava di rivederlo. Lo pensava più del dovuto e questo la lasciava spossata e triste. Non voleva ammettere con se stessa che si stava innamorando di Edward Cullen. Quel carattere schivo e riservato, ora le appariva come timido e impacciato. E quel bacio, dato con superficialità, le sembrava caldo e passionale. Forse non sarebbe nato niente tra di loro ma almeno potevano rimanere amici.

“Bella! Bella! Ho una notizia!” Angela era entrata urlando nella stanza di Bella.

“Ehi! Che vitalità! Che è successo?” domandò Bella.

“Lady Catherine ci ha invitato a un pic-nic in riva al lago! Che bello! Mi piacciono i pic-nic! La natura, gli amici!” Angela era entusiasta della cosa ma Bella un po’ meno. Avrebbe di sicuro rivisto Edward.

“Forse è meglio che io non venga Angela” l’amica la guardò di sbieco stupita.

“Cosa? Ma perché? Stai male?” si sedette accanto all’amica.

“No. E’ solo che non vorrei rivedere Edward. Tutto qui.”

“Oh Bella! Ma insomma! Te lo devo dire. Lo so che l’ho promesso ma non posso più mantenere la promessa. E’ stato Edward a invitarci. Ed è venuto quasi tutti i giorni ma appena entrava in casa se ne andava via correndo. Ho l’impressione che tu lo abbia colpito davvero al cuore e seriamente. Non riesce nemmeno a parlarti! Poverino! E’ cotto! Ah ah ah!”A quelle parole Bella si rianimò.

“E’ venuto tutti i giorni? Hai promesso cosa?”

“Si tutti i giorni e avevo promesso a lui di non dirti niente.”

“Ma perché?” domandò disperata Bella.

“Non saprei. Forse si vergognava di andare via subito!”

“Che strano. Però è dolcissimo, non trovi?” si girò sorridente verso l’amica.

“Si dolcissimo. E onestamente Edward è davvero un bel ragazzo.” Bella arrossì alle parole di Angela.

“Ok allora ci sarai al pic-nic?” chiese Angela.

“Certo!” e insieme esultarono del sorriso ritrovato.

 

La giornata era bellissima. Il cielo, stranamente azzurro, non dava segni di temporali in arrivo. Mike, Angela e Bella si recarono verso il laghetto a piedi, godendo della soleggiata e quanto mai inusuale, giornata calda e soleggiata. Angela aveva preparato dei sandwiches al formaggio che tanto piacevano a Mike. Lady Catherine li aspettava seduta su un divanetto con il parasole aperto. Dietro di lei, Emmett, Tanya e Edward conversavano. Bella sussultò non appena vide gli occhi di Edward su di lei, abbassò il viso arrossendo. Non voleva che Edward vedesse la sua debolezza. Si salutarono senza troppe remore e Lady Catherine cominciò a monopolizzare la conversazione.

“Signorina si sta divertendo a Rosings?” chiese a Bella.

“Sì, molto. Non potevo desiderare compagnia migliore di Angela” esordì Bella.

“Benissimo. Sicuramente quando andrà via, la sua amica sentirà la sua mancanza.”

“Credo di si.”

“Quindi crede che qui a Rosings, Angela non si diverta abbastanza con suo marito?” Lady Catherine aveva lo sguardo carico di odio.

“No, non ho detto questo. Sentirà la mancanza delle confidenze che si fanno tra ragazze. Credo.”

“Oh… Edward andiamo a fare una passeggiata. Mi scocciano questi discorsi da vecchie comari!” Tanya si alzò e prese Edward dalle braccia, costringendolo ad andare via con lei. Si strusciava su di Edward e di tanto in tanto, Bella notava che gli dava dei bacini sulle guance. Edward non faceva niente per fermarla e questo non faceva che provocare l’ira di Bella che indispettita chiese a Emmett se volesse farle compagnia in una passeggiata.

“Non la sopporto quella Tanya.” Disse Emmett.

“Cavolo! Siamo in due allora!” Bella rise.

“Credo che miri a Edward da parecchio tempo. Non fa altro che strusciarsi addosso quando lo vede. Ma lui non è tipo da Tanya. E poi lei già lo sa che non c’è niente da fare con lui. E’ sempre stato chiaro in questo.”

“Si certo Edward è sempre chiaro.” Bella stava ironizzando ma Emmett non capì e continuò.

“Si davvero, lui è sempre esplicito nelle cose soprattutto con le persone a cui vuole bene. Pensa che ha salvato un suo amico da un’arrampicatrice sociale nell’ultimo viaggio che hanno fatto. Penso sia stato nell’Hertfordshire. Si… proprio lì.” Il cuore di Bella si fermò per un attimo.

“Sai il nome del suo amico?” chiese Bella.

“Sì, Jasper Hale. Lo conosci?”

“No… ma che cosa è successo? Sono curiosa.” Bella non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito, finse di non conoscere Jasper per sapere la verità.

“Le solite ragazze opportuniste. Una in particolare faceva finta di essersi innamorata di Jasper. Tutto per la sua ricchezza. Meno male che Edward gli ha aperto gli occhi, così da farlo fuggire in tempo da lei.” Per un momento a Bella girò la testa. Non era possibile una cosa del genere potesse capitare ad Alice, la sua dolce e cara sorella. Edward Cullen era un essere spregevole, di questo ne era certa.

“Bella cosa hai? Stai male?” Emmett si era accorto del silenzioso mancamento di Bella.

“No… un leggero giramento di testa... forse… forse… è meglio che torni a casa.”

“Ti accompagno.”

“No. Non ti preoccupare. Sto bene ora, voglio solo stare un po’ sola.”rispose la ragazza serafica.

“E’ per qualcosa che ho detto?” chiese incuriosito Emmett.

“No, no. Tranquillo! Salutami  tutti e fai le mie scuse. Ciao Emmett!” lo baciò e se ne andò quasi correndo. Il suo cuore era in tumulto. Edward Cullen era cattivo. Non poteva pensare che fosse cambiato in pochi mesi. Lei sapeva cosa aveva fatto al povero Jacob. Aveva visto la sua arroganza nell’Hertfordshire e ora era riuscito a dividere due persone che si amavano.  Sentì un passo affrettato dietro di lei. Si girò. Edward era lì che la stava rincorrendo. Lei si rigirò e continuò spedita. Ma Edward riuscì a raggiungerla.

“Bella, dobbiamo parlare.” La ragazza rimase in silenzio troppo presa dall’ira per rispondere e lui prese questo silenzio come un assenso a continuare.

“Non ce la faccio più. Devo dirtelo. Io ti amo. Ti amo da impazzire. Ho fatto di tutto per dimenticarti ma non ci riesco. Sono venuto qua solo per vederti. Non riuscivo a starti più lontano. Ho cercato invano di debellare questo fuoco che brucia nel mio cuore solo per te, ma non ci riesco e ora dopo quello che è successo tra di noi, non voglio. Noi apparteniamo a due ceti e due mondi completamente diversi. Questo mi ha bloccato per tanto tempo. Anche la tua famiglia è diciamo un po’ particolare. Ma sono tutte cose che penso, potrei superare, solo perché ti amo. Ecco… io vorrei… vorrei che tu fossi la mia ragazza.” E concluse così senza permettere a Bella di replicare anche una sola frase. Lei rimaneva ancora in silenzio stupita da questa dichiarazione ma soprattutto arrabbiata.

“Allora che ne pensi? Non mi dici niente?” chiese incuriosito Edward da quel silenzio strano.

“Ti ringrazio della tua proposta ma non potrei mai accettare.” Rispose serafica.

“Mi stai prendendo in giro? Perché se è così, stai offendendo i miei sentimenti.” Edward si avvicinò a lei.

“No, per niente. Non lo farei, anche se tu sei stato tanto maleducato da sbattermi in faccia il fatto che noi due veniamo da due mondi diversi e soprattutto hai detto che la mia famiglia è diciamo “particolare”?! E poi perché dovrei stare con un uomo che ha rovinato per sempre la felicità della mia dolce sorella?!” Bella era sprezzante. Edward la stava ad ascoltare.

“Io so per certo che sei stato tu la causa della separazione di Jasper da Alice. Puoi negarlo?”

“No. Ho fatto solo quello che credevo giusto per Jasper per separarli.” Rispose stizzito.

“Per non parlare poi di come hai trattato il povero Jacob!”

“Il povero Jacob? Già davvero povero! Hai troppo interesse per lui o sbaglio?” Edward era paonazzo in viso.

“Tutti penserebbero male di te se sapessero cosa gli hai fatto.”

“Si non hai idea quali sventure ha subito il poverino!” continuò Edward indignato.

“Già! Tu sei stato a ridurlo così. Al lastrico, senza soldi! Per colpa tua!”

“Dunque è questa l’opinione che hai di me? Grazie di averla espressa così chiaramente!  Io non mi pento di quello che ti ho detto perché è la verità. Dovrei forse rallegrarmi del tuo ceto sociale inferiore al mio?” A quel punto Bella le urlò tutto il suo rancore.

“Fin dall’inizio che ti ho conosciuto, il tuo egoismo, la tua presunzione, la tua arroganza mi hanno fatto capire che tu saresti l’ultimo uomo su questa terra con cui mai vorrei stare!” lo guardava carica di odio.

“Ho sentito abbastanza. Scusa se ti ho dato fastidio. Non succederà più” lasciò il suo braccio e se ne andò. Bella rimase lì senza sapere che fare, sconvolta da quel fiume di parole. Riprese a camminare spedita con le lacrime agli occhi. Edward la amava e voleva stare con lei ma non poteva dimenticare ciò che aveva fatto lui. Mentre Edward tornava a casa senza salutare nessuno con il cuore sgretolato e una lettera da scrivere, non per rinnovare il suo amore per Bella ma per difendersi da accuse denigratorie.

 

Grazie mille a tutti!! Grazie alla mia beta MaryAc_Cullen !!!Grazie ! J

 

@  Serena Van Der Woodsen: sono contenta che ti piaccia la mia storia, ho cercato di rendere i personaggi di Twilight simili a quelli della Austen…spero vada bene! Bacioni!

 lisa76:hai ragione per Angela ma come ti ripeto neanche Charlotte è andata bene..anzi direi che ad Angela non è andata così male con Mike in confronto a Mr Collins! Grazie cara! ;)

@MaryAc_Cullen:spero che questa ff vada bene, visto che l’altra non va bene proprio.. °°me che piange sulla tastiera…oops…l’ho allagata!°°° J  per quanto riguarda la nuova ff, quando e come vuoi, puoi scrivere tu un capitolo!Sotto c’è scritto cosa significa!! bacioni!!

@  Austen95: alleluja per poco!! Ih ih ih!! Grazie!!

@ giova71: non è sempre colpa di Jacob! Ricorda il titolo!! Bacioni!!

@leliby: sicura che non vorresti essere al posto di Bella invece che una mosca?! Ih ih ih!! Grazie tesoro!

 

 

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Bella si trova a Forks nel 2010, stesso liceo, stesse amicizie ma non ci sono i Cullen. Scopre un passaggio segreto che la porta nell’Inghilterra del 1400 dove sovrano è il re Carlisle Cullen, i principi sono Edward, Alice ed Emmett.

E’ per tutti, per chi vuole aiutarmi. E’ una round-robin cioè a più mani ovvero tutti possono aggiungere capitoli. Fatemi sapere cosa ne pensate!!

 

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Capitolo 11
*** Cap 11 ***


Cap 11
Grafica con effetti glitter

Cap 11

Cap 11

 

La mattina dopo, Bella si svegliò con una forte emicrania, causata dai mille pensieri che vorticavano nella sua mente dalla sera precedente. Edward Cullen le aveva detto di amarla. Lui, il ragazzo più arrogante ed egoista che lei avesse mai conosciuto, l’amava. Lei non era come tutte le altre. Non correva dietro a nessun Sir o baronetto qualsiasi, solo perché lui si era innamorato di lei. Non voleva un uomo che detestava la sua famiglia e aveva fatto di tutto per distruggere la felicità di sua sorella. Bella sognava ancora il principe azzurro quello con l’A maiuscola. Un uomo che non si vergognava di lei né di nessuno, un uomo che l’avrebbe amata per quello che era e per le persone che le stavano accanto.

“Bella?Posso?”chiese Angela bussando alla porta.

“Si entra pure.” Angela entrò defilata con qualcosa in mano. Una busta da lettera.

“Questa è per te. L’ha lasciata qui Edward stamattina.” Guardò l’amica cercando conferma di qualcosa.

“Stai bene? E’ successo qualcosa?” chiese preoccupata notando le occhiaie dell’amica.

“No, sto bene. Grazie. Quindi te l’ha lasciata Edward? E non ha detto se voleva parlarmi?” domandò Bella.

“No mi dispiace. Avrebbe dovuto?”

“No… no… così...” Bella rigirava la busta, non voleva aprirla davanti ad Angela, e lei capendo che Bella voleva stare sola, le diede un bacio e se ne andò. Quella busta sembrava bruciasse tra le sue dita, la aprì silenziosamente e con il cuore in gola.

 

Sto scrivendo questa lettera, non per rinnovarti il mio amore ma per cercare di difendermi dalle accuse ricevute. Certo, potevo telefonarti ma avrai notato che non sono bravo con le parole. O mandarti un’e-mail ma sono all’antica e preferisco la carta al computer. Scusami in anticipo se ti farò perdere del tempo ma mi appello al tuo senso di giustizia che so, essere molto alto.

Ieri pomeriggio mi hai accusato di due offese. La prima riguarda il mio amico Jasper e tua sorella Alice. La seconda l’aver ripudiato in malo modo il mio amico fraterno nonché beniamino di mio padre Jacob Black.

Per quanto riguarda la prima accusa, non nego di essere stato io la causa dell’allontanamento di Jasper da tua sorella.

Mi trovavo da poco nell’Hertfordshire ma mi accorsi subito della simpatia che Jasper aveva per Alice. La invitò a casa, nei pub e ballava sempre con lei nelle feste. E dalle tue sorelle avevo capito che ci si aspettava quantomeno un fidanzamento tra i due, se ormai si può chiamare così ai nostri tempi. Lo sentì da quel tipo, Mike Newton. Addirittura lui parlava di un matrimonio!

Osservai Alice per scagionarla da qualsiasi menzogna ma non riuscì a capirne nulla, anzi pensai che al contrario, lei fosse completamente indifferente al mio amico. Così quando Jasper andò a Londra per lavoro, io e Rosalie ce ne andammo per non farlo tornare più nell’Hertfordshire. Lui era troppo preso da Alice e non volevo che soffrisse inutilmente. Una volta a Londra non è stato difficile dissuaderlo da ritornare da Alice nonostante il suo innamoramento progressivo. Ma siccome si fida molto di me e del mio giudizio, acconsentì e rimase con noi. L’unica colpa che mi rimprovero è di non aver detto a Jasper che Alice si trovasse a Londra ma ho ritenuto opportuno non farli vedere, poiché Jasper provava ancora qualcosa per lei.

Su quest’argomento non ho nient’altro da aggiungere sennonché mi dispiace molto ma ho allontanato quei due inconsapevolmente senza sapere di aver ferito tua sorella.

Per quanto riguarda Jacob Black, io non so cosa ti abbia detto su di me, quali accuse abbia mosso ma Emmett Cullen mi può essere da testimone in tutta questa spiacevole faccenda.

Jacob era il figlio di un dipendente di mio padre e un grandissimo amico di mio padre. Ci frequentavamo e così nacque la nostra amicizia sin da piccoli. Quando il padre di Jacob, Billy, morì mio padre gli promise di prendersi cura di lui. Ma la vera natura di Jacob non si presentò subito. Si fece promettere da mio padre alla sua morte dei soldi.  E così fu. Ma li spese tutti al gioco e all’alcool. Dopo un mese ritornò a richiedermi dei soldi che io ancora spinto dalla mia amicizia per lui continuai a darglieli.  Sembrava essere sparito ma dopo tre anni ritornò. Mi richiese nuovamente dei soldi ma io mi ero informato su di lui e sapeva che li aveva sperperati al gioco, prostitute e persino droga. Mi rifiutai di darglieli e lui per tutta risposta tentò di portar via mia sorella. Voleva violentarla per metterla incinta. Capisci Bella! Mia sorella allora aveva solo sedici anni! . IL suo scopo era di ricattare mia sorella per un eventuale bambino e avere dei soldi da noi. Per fortuna riuscì a fermarlo, grazie anche all’aiuto di Emmett. Lo mandai via senza denunciarlo ma con la promessa che non sarebbe mai più tornato da noi, e non lo rividi più se non nell’Hertfordshire.

Non so cosa ti abbia detto ma questa è la verità. Spero solo di non averti sconvolta troppo e se non mi credi, puoi chiedere a Emmett, mio cugino.

Mi dispiace molto per quello che ti ho detto ieri. Non volevo offenderti né attaccarti in quel modo. Sono stato imperdonabile. Ti chiedo veramente scusa dal profondo del mio cuore.

Sappi che non ti dimenticherò facilmente. Per me sei e resterai una delle ragazze più belle che io conosca. Ma questa non è una lettera d’amore ma di scuse quindi chiudo semplicemente dicendoti… solo… che… TI AMO.

 

 

                                                                                              Edward Cullen

 

 

Bella non credeva ai suoi occhi. Era a dir poco sconvolta. I suoi sentimenti durante la lettura erano diversi. Provava una grande antipatia per lui, per quello che aveva fatto ad Alice. Ma appena finì di leggere il pezzo su Jacob, un dolore al petto le ricordò come aveva trattato Edward per Jacob. Non riusciva a crederci ma c’era la testimonianza di Emmett ma si ricordava anche di Jasper e Rosalie che avevano sempre difeso l’amico considerandolo come ragazzo serio e onestamente non aveva senso non credere alle loro parole. Rilesse e rilesse la lettera, un milione di volte ma ritornava sempre al solito punto: come aveva fatto a fidarsi di Jacob. Non riusciva a comprendere quanto Jacob si fosse calato nella parte. Ma in fondo ora capiva perché aveva preferito un’altra con i soldi e non lei. Tutto cominciava a quadrare in fondo.

Rilesse la parte riguardante Alice e cominciava a capire perché Edward si era comportato così. Ricordava il comportamento a volte esuberante di Alice che non lasciava presagire niente e quello trasgressivo e denigratorio delle sue sorelle minori che le avevano portate al ridicolo. Non poteva biasimare Edward dall’aver pensato male e cercato di salvare il suo amico.

E poi l’ultima parte della lettera era straordinariamente dolce. Sebbene il tipo di scrittura mostrasse un ragazzo altro che arrogante di se stesso, nell’ultima parte, la sua nuova dichiarazione a Bella era molto dolce e sensibile. Bella era esterrefatta. Provava vergogna per se stessa e per come lo aveva trattato. Si era sempre vantata della sua abilità di conoscere le persone ma in realtà non aveva capito niente. Il pregiudizio le aveva offuscato la mente e annebbiato l’abilità di discernere. Una lacrima solcò il suo viso. Si disprezzava.

---------------------------------------------------------------------------------------------------

Arrivò il giorno del ritorno a casa per Bella. Era dispiaciuta per Angela ma sollevata perché avrebbe finalmente rivisto Alice. In treno, teneva la lettera sempre in mano e la rileggeva di tanto in tanto con cambiamenti di sentimenti ma sempre uno rimaneva costante, il suo totale errore nell’aver giudicato.

Al suo arrivo trovò un’Alice sorridente e questo lasciava presagire qualcosa di positivo. Raccontò della sua vita a Londra, di quanto si fosse divertita ma neanche una parola su Jasper. Conscia che per la sorella potesse essere una sofferenza ricordarsi di lui, non le chiese niente e la lasciò sfogare nel suo racconto londinese.

“Ragazze, ho anch’io una notizia da darvi! E sicuramente qualcuna tra noi sarà felicissima! Jacob ha lasciato la sua fidanzata ed è tornato qui! A Longbourn!!” Jessica saltava e starnazzava come un’oca giuliva mentre Bella invece impallidì al solo sentir pronunciare quel nome.

“Chi te l’ha detto Jessica?” chiese Bella prendendo la sorella dal braccio per farla sedere.

“Ahi! Lasciami, mi fai male! Jacob me l’ha detto e chi se no!!” Jessica guardava Bella in modo scioccato.

“Tu gli hai parlato? E dove?”

“Alla festa, ovvio. Resterà qui per altri sei giorni! Non è favoloso!” guardò di nuovo Bella e continuò “Ma insomma Bella che hai?”

“Devi stare lontano da Jacob!” gridò contro Jessica.

“Sei gelosa?”

“Non sto scherzando Jessica. Non è un tipo raccomandabile. Stalle lontano!”

“Per te sono tutti poco raccomandabili! Non ti piace mai nessuno!” lanciò un’occhiata di sfida alla sorella e se ne andò.

“Bella ma che ti prende?”chiese Alice.

“Oh Alice!” abbracciò la sorella “Siediti devo parlarti” e iniziò a raccontarle del rifiuto di Edward, della lettera e di Jacob. Tutto sin dall’inizio, omettendo la parte su lei e Jasper. Anche Alice rimase basita a quel racconto. Ma come il solito cercò di discolpare Jacob pur non riuscendo.

“Mi dispiace Alice ma questa volta devo difendere Edward. Jacob è un mascalzone.” Disse Bella

“Si… hai ragione ma… Jacob… ha… insomma ha una faccia da così bravo ragazzo! Che errore che abbiamo fatto Bella!”

“Sì, vero. Per non parlare di ciò che stava facendo alla sorella di Edward! Mascalzone!!”

“Dici che dovremmo avvertire tutti di Jacob?”

“No Alice. Edward non ha le simpatie della gente del posto e poi Jacob fra poco andrà via. E speriamo per sempre.” Le due sorelle guardarono la pioggia che batteva incessantemente sulla finestra della loro stanza, ognuna prese dai propri pensieri. Bella non smetteva un attimo di pensare a Edward e Alice aveva ormai il cuore spezzato da Jasper.

 

 

Scusate il ritardo ma non sto molto bene ;) non volevo lasciravi prima di Pasqua senza qualche cap in più così...buona lettura! Vi ringrazio sempre per il tempo che mi dedicate! Soprattutto la mia beta MaryAc_Cullen. Un grazie di cuore!

@lisa76: si effettivamente è un momento triste però alla fine almeno conosciamo i sentimenti di Darcy (qui Edward) altrimenti non si capirebbe niente, penso?! O no?Grazia cara!

@leliby:effettivamente verrebbe la voglia di prenderla a schiaffi ma qui Bella ha un bel caratterino...bacioni tesoro! A presto!..ah..fammi sapere per la nuova ff..sto aspettando il primo cap bimba! ;)

@Austen95: dispiace anche a me ma tra un pò si vedranno delle belle..credimi! Grazie!

@Serena Van Der Woodsen: sono felice che ti piaccia. Sai ho cercato di rifarmi un pò al film ma soprattutto al libro che io adoro! Alla prox!! Grazie!!

 @grazianaarena: Grazie Tesoro per avermi aggiunto tra I preferiti! Grazie! Baciotti! J

 @giova71: e si aggiusta..vedrai che si aggiusta! Eddy è molto dolce in fondo! Grazie!

MaryAc_Cullen: si Tesoro, la situazione è complicate ma se la caveranno..tranqui!! Quando leliby scriverà il primo cap della nuova ff e forse serena, vorrei che poi lo scrivessi tu uno, ti va? Ci conto!! Sai che bella storia che ne esce fuori! Mi piace l’idea!! Ih ih ih!Grazie sempre!!

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Capitolo 12
*** Cap 12 ***


Cap 12
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Cap 12

Cap 12

 

La prima settimana a casa fu un supplizio per Bella. Niente riusciva a distoglierla dai suoi pensieri. Ormai Edward era diventato il suo chiodo fisso. Non poteva pensare a quanto fosse stata sciocca e piena di pregiudizi.  La sua mente correva veloce a Jacob, alle sue bugie, al suo essere spregevole e senza remore. Bella non riusciva ancora a rendersi conto di quanto fosse stata ingenua.

“Ti prego, ti prego papà! Ti supplico… devo andare a Brighton con Anne! Per favore!!!” Jessica supplicava suo padre affinché lui le accordasse il permesso di andare a Brighton con la sua amica appena conosciuta a una festa. Bella non era d’accordo su questa partenza. Sapeva che l’esercito si sarebbe spostato a Brighton e di conseguenza anche Jacob. Non voleva rischiare che sua sorella dovesse avere a che fare con lui. Soprattutto Jessica, considerata la più civetta di Longbourn.

“Papà!! Allora?!” Jessica era insistente.

“Beh… ok… vai pure!” Jessica iniziò a saltellare dalla gioia con grande gelosia di Lauren che non era stata invitata.

“Papà, fossi in te non le concederei il permesso.” Bella iniziò a fare le sue rimostranze a suo padre. “Papà conosci Jessica. Chissà cosa potrà combinare laggiù. Sembra che non aspetti altro che combinare qualche guaio. Per non parlare di quanto si mostrerà ridicola. Già me la immagino.” E iniziò a ondeggiare, imitando la danza civettuola della sorella.

“La sua condotta in pubblico è stata sempre disdicevole e impudente.” Continuò Bella quasi in segno di rammarico verso suo padre.

“Davvero? Qualcuno è scappato da te e Alice per colpa del suo carattere? E chi erano questi giovani?” Bella arrossì e immediatamente la sua mente volò alle parole di Edward.

“Beh… non è questo. Ma il comportamento di Jessica lascia molto a desiderare papà. E’ ridicola nonché insulsa. Ha messo in ridicolo tutte noi.”

“Oh cara! Tu e Alice non avete di che preoccuparvi, siete dolci, buone e belle. Non credo che Jessica riuscirà mai a mettervi in ridicolo. Quindi che vada pure a Brighton, non credo che diventerà più sciocca di così.” Bella si arrese, non riusciva a far capire al padre il pericolo che correva Jessica con la sua vanità. Sembrava essere una calamita che attraeva i pericoli in modo costante. Per non parlare di Jacob. Chi avrebbe difeso Jessica da Jacob? Nessuno. Ma in fondo Bella aveva capito che Jacob non si sarebbe accontentato di Jessica. Mirava ben più in alto.

Le giornate trascorrevano lente e Bella progettava il suo imminente viaggio ai Laghi promessole dagli zii. Ormai era pronta e aveva fatto tanti progetti su questo viaggio. Amava molto quella parte d’Inghilterra e non vedeva l’ora di partire. Jessica era partita da una settimana e non faceva altro che mandare sms ed e-mail, descrivendo con enfasi i suoi divertimenti, lasciando intendere che non aveva neanche il tempo di scrivere alle sue amate sorelle. Lauren era rosa d’invidia e gelosia e ogniqualvolta arrivava un messaggio da Jessica, si chiudeva in camera sua per tanto tempo.

Il giorno della partenza per Bella fu posticipato e l’itinerario cambiato a causa di affari per lo zio. Non più i laghi ma il Derbyshire. Bella era sconvolta. Ci teneva molto a quel viaggio, sebbene anche quella regione presentasse delle attrattive non da meno. E poi sua zia era nata e cresciuta in quei posti, sarebbe stato bello per lei rivederli. Ovviamente Bella non poté fare a meno di pensare a Pemberley, la casa di Edward Cullen, lì nel Derbyshire. E se lo avesse incontrato? Cosa gli avrebbe detto? Tutte queste domande vorticavano nel suo cervello mentre si trovava nella cittadina di Lambton a cinque miglia da Pemberley.

“Bella che ne dici di visitare Pemberley?” zia Victoria guardava Bella incuriosita, aveva notato il rossore nel suo viso.

“Beh… se ci tieni…” Bella non sapeva come dire di no alla zia.

“Sai che lì ci abita Edward Cullen e ci ha abitato anche Jacob a quanto pare!” esordì ridendo.

“Si zia, lo so.” Al pensiero di andare a Pemberley le vennero i brividi ma non poteva inventare nessuna scusa con la zia. Ascoltò in silenzio i progetti di zia Victoria per l’indomani mattina, la visita al palazzo di Pemberley.

 

Pemberley era un edificio maestoso in mezzo a colline e boschi. Vi scorreva un piccolo fiumiciattolo che completava la magnificenza del palazzo. Bella era estasiata da quella visione. Non aveva mai visto un posto così bello. Entrarono nel palazzo, dove furono accolti da una cameriera. La donna, molto gentile, li condusse nelle sale dell’edificio. Qui Bella poté contemplare i numerosi arazzi, quadri antichi e nuovi, busti di gesso e sculture, le enormi vetrate che rendevano quel palazzo ancora più maestoso, ma senza essere troppo eccessivo. Bella si fermò davanti ad un mezzo busto che sorrideva in modo alquanto strano. Il mezzo busto era di Edward Cullen che sorrideva con il suo sorriso sghembo. A quella visione Bella non riuscì a staccargli gli occhi di dosso e la sua mente iniziò nuovamente a vagare nei ricordi dei baci di Edward.

“Bello vero? Lui è il mio padrone. Un ragazzo d’oro. Sensibile, dolce e onesto.” La cameriera sembrava ammirare molto Edward. Non aveva fatto altro che parlare di quanto fosse bravo e generoso e che non conosceva nessuno come lui.

“Bella gli assomiglia veramente?” chiese zia Victoria.

“Sì, decisamente” Bella rispose senza staccare gli occhi dal busto di Edward.

Il giro continuò per le varie stanze mentre Bella aveva appena saputo che Edward sarebbe tornato soltanto l’indomani mattina richiamato da alcuni affari a Londra. La notizia la lasciò felice di non dover scusare la sua permanenza a Pemberley con Edward e soprattutto l’avrebbe tolta dall’imbarazzo che ne avrebbe conseguito.

Finito di visitare il palazzo, Bella proseguì verso l’esterno, mentre gli zii rimasero ancora un po’ a palazzo. Si addentrò nel boschetto di Pemberley conscia di godersi l’aria leggera della primavera inglese. La vegetazione si fece sempre più fitta fino ad arrivare a un piccolo laghetto. Bella si avvicinò all’acqua e con un dito la sfiorò. Una piccola onda s’infranse contro di lei, alzò lo sguardo e quello che vide la lasciò di sasso. Edward Cullen uscì dall’acqua a torso nudo e in boxer. I loro occhi s’incontrarono ed entrambi arrossirono. Rimasero come paralizzati. Gli sguardi incatenati l’uno all’altra e i corpi rigidi nella postura iniziale. Bella era incantata. Finalmente Edward ripresosi dall’imbarazzo uscì dall’acqua, si vestì rapidamente e andò incontro a Bella.

“Ciao Bella. Sono… sono sorpreso di vederti qui” il tono della sua voce non aveva niente della sua compostezza.

“Beh… scusa… io sapevo che saresti tornato domani altrimenti…” Bella arrossì e abbassò lo sguardo ma Edward le alzò il mento sorridendogli.

“Sono ritornato prima. Per fortuna gli affari hanno richiesto solo qualche giorno lontano di casa.” Sembrava fosse ritornato padrone di se stesso. Bella era sopraffatta dalla vergogna. Nonostante Edward si fosse rivestito, la maglietta bianca che indossava era bagnatissima e aderente a contatto con la sua pelle e lasciava trasparire un fisico statuario e muscoloso.

“Sei da sola? Quanto tempo ti fermerai qui?”

“No, sono con i miei zii, stiamo facendo un giro nel Derbyshire. Al massimo ci fermeremo altri quattro giorni.” Rispose Bella, preoccupata per la reazione di Edward. Per tutta risposta il ragazzo si scusò e se ne andò velocissimo verso il palazzo. Bella lo seguì con lo sguardo e non poté fare altro che notare quanto fosse stato gentile, ma soprattutto quanto fosse bello. Decise di ritornare verso l’edificio e quando arrivò vicino la macchina degli zii, notò che Edward stava parlando con loro. Si avvicinò silenziosamente e capì che Edward li stava invitando a fare un giro per la tenuta. Gi zii accettarono volentieri e Edward si accostò a Bella prendendo a camminare.

“I tuoi famigliari stanno bene?” domandò il ragazzo.

“Sì, grazie.” Un silenzio tombale cadde tra i due. Continuarono a passeggiare, fino a quando Edward domandò a Bella se le piacesse Pemberley. Bella rispose che adorava questo posto e che non ne aveva visto di più belli in vita sua. Edward la guardava estasiato mentre Bella si domandava se lui provava ancora gli stessi sentimenti per lei.

“Vorrei farti conoscere mia sorella, se ti va.” Disse a un tratto Edward.

“Certo. Ne sarei felice.”Bella era sorpresa di questa richiesta e in un certo senso ciò le confermava ancora il suo sentimento.

“Domani ritornerà da Londra insieme con una comitiva che già tu conosci. Ci sarà anche Jasper.” Continuò Edward. Nel frattempo gli zii si avvicinarono a loro e Edward ne approfittò per invitare tutti e tre a pranzo per l’indomani. Si salutarono guardandosi intensamente e Bella andò via con gli zii.

“Bella sei sicura di aver conosciuto Edward Cullen prima? Non sembra il ragazzo che hai descritto. E’ educatissimo.” Zia Victoria era sorpresa della gentilezza di Edward soprattutto dopo quello che le aveva raccontato la nipote.

“ Si in effetti, è diverso.” E non seppe più cosa aggiungere presa vorticosamente dai fatti della giornata ma soprattutto dal sorriso sghembo che le aveva riservato Edward.

 

 Rieccomi e scusate il ritardo! Ho notato un calo di recensioni, non vi piace più la storia?! So di uccidere il romanzo di Jane Austen ma perdonatemi *me che piange come un fiume!!!*.

Grazie mille a tutti!! Grazie alla mia beta MaryAc_Cullen !!!

 

@  Austen95: mi dispiace aver dato questa parte a Jake ma il vero Wickam è terribile!! Grazie tesoro!!

@ giova71: si Bella è cotta di Eddy e si aggiusterà tutto di sicuro…grazie cara!

@  Serena Van Der Woodsen: che bello leggere le tue recensioni! Un grazie dal cuore!

@MaryAc_Cullen: si sto cercando di seguire film e libro..io adoro il libro ma trovo che l’ultimo film sia stupendo!! Un bacione e grazie Mary!!

 

 

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Capitolo 13
*** Cap 13 ***


Cap 13
Disegna grafica personalizzata con effetti glitter

Cap 13

Cap 13

 

Georgia Cullen era una ragazza molto timida. Osservava tutti indistintamente non con occhio critico ma come per scrutare l’anima di ognuno. Bella aveva capito che era un tipo riflessivo e serio, proprio come suo fratello Edward. Dal canto suo, Edward fu molto gentile e cortese con Bella e i suoi zii. E questo la fece riflettere su quanto fosse cambiato. I suoi sguardi fugaci la riportavano ai sentimenti che lui provava per lei. E Bella si chiedeva se veramente lui era ancora innamorato. Si sentiva osservata e molte volte incontrò il suo sguardo. I suoi occhi tradivano una certa emozione che solo un innamorato può trasmettere. Bella bruciava dal rossore che permeava sul suo viso candido.

“Allora Bella come sta tua sorella Alice?” Rosalie Hale era sempre più irritante con il tempo. Non era proprio cambiata. Bella guardò inevitabilmente Jasper che al solo sentire il nome di Alice s’irrigidì.

“Sta bene, grazie.  So che sei andata a trovarla a Londra. E’ stato gentile da parte tua.” Rosalie sbiancò con pura soddisfazione di Bella. Jasper non sapeva che Alice fosse stata a Londra.

“Oh… beh… si... si… ci tengo alla sua amicizia. Per me è una grande amica. Mi fa piacere sapere che sta bene e spero si sia divertita a Londra” Esordì pensando di essersela cavata.

“Si, si è divertita molto. Abbiamo delle amicizie speciali. Li considero dei veri amici. Sai molti pensano di essere dei buoni amici ma al momento del bisogno, non ci sono per nessuno.” E Bella sottolineò “buoni amici”. Rosalie la guardò adirata e non disse una parola per tutta la cena conscia dello sguardo accusatore di Jasper.

La cena fu semplice ma deliziosa. Georgia si rivelò una buona ascoltatrice e riuscì a mettere a suo agio Bella, che ormai era in evidente imbarazzo visto le continue occhiate di Edward, che nel frattempo conversava tranquillamente con gli zii. Bella era incredula. Non riusciva a capire cosa fosse successo, come fosse così cambiato. Era diverso… era amabile. Non Edward spavaldo e arrogante nell’Hertfordshire ma Edward gentile e disponibile. Dentro di lei, un tumulto di emozioni prese il sopravvento. In questo mese aveva letto e riletto la sua lettera e riflettuto molto sulle sue parole comprendendo il loro significato alla luce di molti aspetti a lei poco chiari. E purtroppo, aveva capito che aveva ragione. Agli occhi di tutti, Alice sembrava indifferente a Jasper e la sua famiglia si rendeva spesso ridicola in molte occasioni.

“Ho sentito che Alice è stata a Londra.” Jasper Hale interruppe i suoi pensieri.

“Sì, Jasper. Un mese.”

“Un mese?!” un moto di stizza percorse il suo viso. “Mi dispiace... io… non lo sapevo. Forse Rosalie si è dimenticata di dirmelo.”

“Si sicuramente.” In realtà, lui immaginava che sua sorella non lo avesse avvertito di proposito.

“Di cosa state parlando?” Edward si avvicinò silenzioso e Bella ebbe un fremito.

“Di come Jasper non sapesse che Alice si trovasse a Londra” disse Bella sorridendo.

“E’ stata colpa mia. Pensavo non volessi essere informato, ma mi sbagliavo.”

“Non volevo essere informato?! Ma Edward?!! Lo sai che…” ma si fermò guardando Bella e continuò “ Ok va bene. Fa niente” e si allontanò dai due, irritato e deluso.

“Perché non gli hai detto la verità?” Bella sembrava nervosa.

“Non mi sembrava il caso. Sai il perché. Ti va di uscire da qui?”

Lei lo guardò esitante ma annuì. Gli occhi di tutti furono puntati su i due che uscirono fuori. Pemberley era un palazzo che lasciava ben poco all’immaginazione. Bella lo sapeva ma rimase lo stesso incantata davanti allo spettacolo meraviglioso dei fiori sbocciati e della natura incantevole di primavera.

“Sono felice di averti rivisto Bella. Non ci speravo più. Dopo quel giorno, io… ecco… pensavo che non mi avresti mai più rivolto la parola semmai ti avessi rivisto. Hai sempre la stessa opinione su di me?” la guardò puntando i suoi occhi fiammeggianti su di lei. Bella arrossì.

“Io… beh… no… cioè si… è cambiata di molto la mia opinione su di te… in parte...”

“In parte? Cioè?”

“Non mi piace quello che hai fatto ad Alice ma ti capisco. Ho rivisto la situazione e credo di capirti.”

“E che opinione hai su di me adesso?” richiese insistentemente.

“Non saprei. Cioè sei diverso da quello che conoscevo... sei… sei gentile…”

“Quindi ora sono diverso… sarà la tua vicinanza…” Si stava avvicinando pericolosamente.

“Hai un giardino meraviglioso Edward?! Ma quanti giardinieri hai?” fu abile a cambiare discorso e a scostarsi da lui, fingendosi meravigliata. Edward la guardò perplesso ma il suo sorriso sghembo comparve sulle sue labbra.

“Stai cercando di cambiare discorso… è questo che mi piace di te, sai cambiare le cose a tuo piacimento… vedremo se ci riuscirai ora!” con un balzo si allontanò rapido verso il giardino per ritornare poco dopo con un fiore in mano. Un giacinto rosa. Lo diede a Bella facendole un inchino.

“Grazie mio prode cavaliere.” E risero insieme.

“Non l’ho raccolto a caso. Nel linguaggio dei fiori rappresenta l’amore ardente… quello che provo per te.” Bella avvampò. Era vero, Edward Cullen ancora la amava. Stava perdendo il respiro e Edward se ne accorse.

“Bella respira!” sorrideva preoccupato. Bella stava ancora in silenzio.

“Sai che sei bellissima quando arrossisci. Sembri una bambola di porcellana.” La guardava intensamente, avvicinandosi sempre più.

“Ti ringrazio… io…”

“Bella ti prego, dimmi che non mi odi come un mese fa. Una sola parola. Voglio saperlo. Se tutto è rimasto come prima, basta che tu me lo dica ed io sparirò, come se non fossi mai esistito.” Sembrava quasi stesse implorando la ragazza che dal canto suo, lo guardava incantata.

“Edward, io non ti odio. Te l’ho detto tu sei… sei… diverso… con me, con tutti…”

“Ma non mi ami vero?”

“Io… ecco… non lo so…”

“Vuoi che sparisca dalla tua vita?” la guardò negli occhi. Bella non poté fare a meno di pensare a quanto fosse bello. A quanto avrebbe voluto scompigliare quei capelli ramati e attirarlo a sé baciandolo. Non sapeva se lo amasse o no, ma provava una fortissima attrazione. E no… non lo voleva fuori dalla sua vita!

“No Edward, non voglio che tu sparisca.” Il ragazzo distese lo sguardo. Le sue labbra si avvicinarono a quelle di Bella. Passarono degli attimi così. E fu Bella che lo baciò, facendo quello che avrebbe voluto fare un istante prima. Fu un bacio caldo dettato dalla passione e dall’urgenza di ricercarsi. Edward la strinse a sé, senza staccarsi dalle sue labbra. Il desiderio che provava per lei era fortissimo. Si staccarono ansimanti e si guardarono negli occhi.

“Vorrei che questo momento non finisse mai.” Disse Edward appoggiando la sua testa a quella di Bella.

“Quale momento?” una voce inaspettata irruppe spiacevolmente questo bel momento insieme.

 

Di chi sarà mai quella voce??? ;) A voi la parola!!

Grazie mille a tutti!! Grazie alla mia beta MaryAc_Cullen !!!

 

@  grazianaarena: grazie tesoro di aver letto la storia e soprattutto di averla recensita! Sono contenta che ti piaccia!Un bacione!

 @ DiamondDior:hai ragione…sono felice che ti piaccia così!!Grazie, un bacione!!!

 @  Austen95: niente minacce qui? ;) grazie mille!! 

@ Serena Van Der Woodsen:anche io adoro il film, però onestamente non cambierei McFayden(l’attore che fa la parte di Darcy) per Edward..tu che dici? Bacioni e grazie!!

@leliby: il busto di chi? Sai che non ne so niente? Illuminami! Tesoro aspetto un cap dalla tua storia..posta presto! Baciotti!

@ giova71: si dovrebbe pensare a se stessa..forse lo ha fatto no??un bacione tesoro!

@MaryAc_Cullen: cambiato titolo della tua storia e scusami ma avrai capito che sono molto disattenta..ih ih ih..gran brutto difetto! Spero ti sia piaciuto il cap!! Baciotti!A presto!

 

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E’ una round-robin cioè a più mani ovvero tutti possono aggiungere capitoli. Fatemi sapere cosa ne pensate!!

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Capitolo 14
*** Cap 14 ***


cap 14
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Cap 14

Cap 14

 

“Allora Edward quale momento?” Tanya De Bourgh sbatteva rabbiosamente il piede per terra.

“Ci hai interrotto Tanya!” rispose seccamente Edward.

“Ah davvero?! Posso sapere di cosa stavate parlando? O la tua fidanzata non ha diritto a saperlo?!” marcò la parola “fidanzata” fissando Bella che nel frattempo sbiancò in viso. Guardò Edward come per chiedere una spiegazione ma non incontrò il suo sguardo.

Fi... fi… fidanzata? Cioè… TanyaTanya… è la tua fidanzata?” balbettava sbigottita. La ragazza si fece avanti e anticipò Edward.

“Si tesoro. Non te l’aveva detto Mr Cullen?! Particolare da non trascurare mio caro Edward!” e si avvicinò alla bocca del ragazzo schioccandogli un bel bacio sonoro. Per tutta risposta lui la scansò in modo brusco tentando di parlare a Bella ma lei era già scappata in lacrime.

“Ma che ti ha preso! Sei pazza! E’ meglio che te ne vai Tanya o non rispondo delle mie azioni!” la guardava con occhi furenti. Si allontanò da lei cercando di raggiungere Bella ma lei era andata via. Lo guardarono tutti sbigottiti domandandosi cosa fosse successo.

In albergo Bella pianse a dirotto e non volle parlare più con nessuno per tutto il pomeriggio.

“Bella… sono zia Vittoria… ti prego posso entrare?” zia Vittoria era preoccupatissima per la nipote. La amava molto e aveva una grande stima di lei. Silenzio dall’altra parte della stanza ma i singhiozzi erano ben udibili.

“Bella… cerca di ragionare… c’è Edward Cullen sotto vuole parlarti. Sembra… beh… sembra dispiaciuto. Ha detto che non andrà via fino a quando non ti avrà parlato.”

Noo! Digli di andarsene!! Non voglio rivederlo!”

“Bella ti prego ragiona… qualunque cosa ti abbia fatto, devi affrontarlo lo stesso. Fammi entrare.” Bella mal volentieri aprì la porta alla zia.

“Oh tesoro! Ma cosa è successo?”

“Niente zia… ”

“Non dire stupidaggini… si vede a 200 km di distanza che siete innamorati, ti sembro stupida?” Bella la guardò perplessa. Innamorata? Sua zia aveva capito che lei era innamorata di Edward quando nemmeno lei conosceva questa verità.

“Io… io innamorata di Edward Cullen?! No, non è così zia, credimi!” sghignazzò a quell’affermazione.

Ohh… credimi tu invece quando ti dico che siete innamorati persi l’uno per l’altra! Poi lui non ha fatto altro che guardarti per tutta la serata…”

“No zia… lui è fidanzato.”

“Fidanzato? E con chi?”

Tanya De Bourgh.” Bella sospirò.

“Ma che dici?! Facciamo così parla con Edward e chiaritevi, solo così ti sentirai meglio…” si alzò dal letto e se ne andò facendo l’occhiolino a Bella. Dopo poco un altro rintocco alla porta fece destare Bella dai suoi pensieri. Edward entrò. Il cuore di Bella prese un ritmo inaudito. Lui rimase a osservarla per un attimo.

“Ti chiedo scusa. Tutto quello che ti ho detto sinora, è vero. Io ti amo, da morire. Non faccio che pensarti giorno e notte e non riesco a vivere senza di te. Sono stato superbo, arrogante ma non ti ho mai mentito. I miei sentimenti sono reali e la verità non è quella che ti ha fatto credere Tanya. Lei non è la mia fidanzata. Lo è stata ma ci siamo lasciati un mese fa.”

“Un mese fa?”

“Si esattamente. Da quando ti ho incontrata a Rosings, ho capito di non amarla più e che il sentimento che provavo per te era amore. Tanya è gelosa e vuole solo dividerci.” Bella guardava Edward incredula e non sapeva cosa dire.

“Bella ti prego di credermi. Mi dispiace non averti detto di Tanya prima ma dovevo conoscere prima i tuoi sentimenti.”

“E’ la verità Edward?” chiese la ragazza duramente.

“Sì.”

“Non so ancora se perdonarti o no, ma ti credo.” Edward prese le sue mani.

“Per favore ripartiamo da zero.” Si schiarì la voce “Piacere io sono Edward Cullen” e tese la mano a Bella. Sorridendo lei contraccambiò. Ma Edward la attirò a sé e la abbracciò.

“Non ti lascerò andare tanto facilmente ora che ti ho ritrovata. Nessuna Tanya al mondo mi dividerà da te.” Le sussurrò all’orecchio. Si guardarono fino a quando un bacio intenso li travolse. Si strinsero più forte mentre Bella catturava i capelli bronzei di Edward tra le mani. Esistevano solo loro due in quella stanza. Le loro bocche continuavano quella danza frenetica fino a quando ansimanti si staccarono, ma Edward proseguì baciando Bella sul collo. La ragazza provò un brivido a quel contatto. Edward la guardò con le gote arrossate.

“Scusami… non so cosa sia successo… io…” ma Bella non era intenzionata a lasciarlo andare e per tutta risposta lo baciò appassionatamente. Presa dall’eccitazione gli mordicchiò l’orecchio e leccò il collo del ragazzo lascivamente. Non capiva cosa le stesse accadendo, sapeva solo che la sua mente le diceva di fare così e stava provando un enorme piacere. IL bussare alla porta la fece ritornare in sé. I due ragazzi si staccarono guardandosi negli occhi e dalla porta entrò di corsa zia Vittoria. Si fermò un istante dubbiosa di aver interrotto qualcosa ma poi ricordandosi il motivo di tanta fretta si avvicinò a Bella.

“Tesoro, ha chiamato adesso Alice. E’ successa una cosa terribile! Mio Dio!!”

“Cosa zia? Ti prego dimmi!” urlò Bella preoccupatissima.

“Jessica è scappata con Jacob!” a quelle parole a Bella venne in mente tutto quello che sapeva di Jacob e l’aria le mancò dai polmoni fino a perdere completamente i sensi.

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Allora cosa ve ne sembra…la storia sta quasi per finire…Grazie mille a tutti!! Grazie alla mia beta MaryAc_Cullen !!!

 

@  Austen95: e adesso che ne sarà di Bella ed Edward?! Grazie tesoro!

@ Serena Van Der Woodsen:sono contenta che ti piaccia…ma sembra che ancora qualche nube ci sarà sul loro amore o no?! ;) grazie!

 @ giova71: ti è piaciuto? Spero di si! Un bacione e grazie di recensire sempre!

@leliby:ih ih ih..non era Jake…però il nostro Eddino è monellino.. ;) grazie cara! Baciotti!

@MaryAc_Cullen: Ritorna a vivere è una bella idea Mary..quindi continuala..sai che adoro le storie che non parlano sempre di Ed e Bella…bacioni e grazie!!

 

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Capitolo 15
*** Cap 15 ***


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Cap 15

Cap 15

 

Quando Bella si riprese, partirono immediatamente per Longbourn. La ragazza si sentiva profondamente in colpa per tutto quello che era successo. Avrebbe potuto evitare tutto questo solo parlando e così smascherare la meschinità di Jacob. Non si sarebbe mai perdonata per questo. Ma un altro motivo affliggeva il suo animo, Edward. Aveva detto che la amava. E le era sembrato sincero nonostante Tanya. Ma al suo risveglio, lui non c’era più e non aveva dato nessuna spiegazione in merito. Prima che lei svenisse, si erano baciati. A Bella sembrava di sentire ancora sulle sue labbra quel dolce sapore di Edward. Un bacio che le sarebbe rimasto impresso per sempre. Ma allora perché era andato via senza dare spiegazioni? Bella aveva il cuore gonfio di dolore. Per la prima volta, si era innamorata. Sì, sì era innamorata di Edward Cullen. Un amore nato sotto il segno dell’orgoglio e del pregiudizio ma un amore incondizionato costruito su riflessioni poche ortodosse e patemi d’animo non indifferenti. Ma si domandava se quest’amore fosse ricambiato o meno, visto il comportamento sempre criptico di Edward. Un’illusione la sua? Forse. Ma il bacio e le parole erano reali. Certo, Edward era molto ricco e più volte le aveva fatto capire che lei era niente in confronto a lui. Ma il nuovo Edward era diverso. Il nuovo Edward era dolce e passionale. Bella cominciava davvero a credere al suo amore. O almeno lo voleva con tutta se stessa.

Ad aspettarli davanti alla porta di casa, c’era Alice. La ragazza era entusiasta di rivedere la sorella ma afflitta per quello che era successo. Alice informò Bella e gli zii sulle scarse novità e insieme andarono dalla mamma.

“Oh Bella! Sei ritornata!” abbracciò la figlia in modo plateale come solo la signora Swan sapeva fare. E iniziò a piangere rumorosamente. Bella cercò di consolarla ma con scarso risultato. Lasciò Renèe piangente e quasi dormiente e andò nella sua stanza con Alice.

“E’ tutta colpa mia, se solo avessi detto la verità!” Bella era mortificata per quello che era successo, non poteva fare a meno di sentirsi responsabile.

“No, non è così. Anch’io conoscevo l’indole di Jacob e non ho detto niente.”

“Già ma tu lo hai saputo tramite me. Spero solo che non le succeda niente o non me lo perdonerei mai.” Scosse la testa e una lacrima uscì dai suoi occhi commossi e corrucciati per l’accaduto, Alice la abbracciò teneramente.

“Ti prego Bella, stai tranquilla. Si risolverà tutto, vedrai.” Le due sorelle rimasero abbracciate nella loro stanza fino all’ora di cena, raccontandosi come avevano passato le proprie vacanze. Alice raccontò di Londra, evitando categoricamente di parlare di Jasper mentre Bella iniziò a parlare di Rosings, fino ad arrivare alla parte in cui Edward si dichiarava. Raccontò tutto senza fermarsi guardando negli occhi sua sorella che sembrava incantata dal suo racconto.

“Bella… io… non so cosa dire, sono felicissima per te!!” e iniziò a saltellare dalla gioia. “E’ una cosa stupenda!! Edward Cullen si è innamorato di te!!” si fermò un istante guardando dubbiosa Bella. “Ma tu sei innamorata di lui? Non hai fatto altro che parlare dei suoi sentimenti ma i tuoi?” Bella annuì.

“Sì Alice. Lo amo. Lui non è come sembra, te l’ho detto. E’ un ragazzo fantastico, mi sono sbagliata sul suo conto.” Bella aveva gli occhi che luccicavano dalla felicità. “Solo che non si è fatto più sentire. Se n’è andato e non so più dove e come cercarlo.”

“Vedrai che ricomparirà… e… mi hai detto… sì… insomma… hai parlato di Jasper… co… come sta?” Alice aveva le lacrime agli occhi.

“Oh tesoro! Scusami Alice! Non ho fatto altro che parlare senza pensare ai tuoi sentimenti! Perdonami! Sono una sorella ingrata!”

“No Bella. Non m’interessa più, chiedevo solo a titolo informativo.”

“Sì, ne sono sicura” e rise a quell’affermazione “Sta bene e mi sembra molto innamorato di te! Addirittura è arrivato a contare i giorni che ti separano da lui!” Alice girò di scatto la testa come se avesse sentito chissà quale eresia.

“No, sicuramente non è così. Magari gli piace Longbourn.”

“Oh Alice Alice! Quel ragazzo è cotto di te! Altroché! Scommetto che ritornerà!”

“Preferirei di no. Lui non mi ama ed io non voglio soffrire ancora.”

“Sorellina, sei dolce quanto testarda. Deve essere un vizio di famiglia!” Terminarono questo discorso scendendo giù per la cena.

Il tempo trascorreva lentamente e la famiglia Swan era sempre più preoccupata per la figlia e la sorella persa. Charlie era andato a Londra per cercare, insieme al fratello, di ritrovare Jessica. Ma della ragazza e del suo amante si erano perse le tracce. Bella passava ore davanti al pc, paurosa di trovare cattive notizie da Londra. Ma per fortuna non fu il caso di Jessica. Jacob in fin dei conti non era un assassino. Persa in questi pensieri, Bella non si accorse della telefonata a casa Swan. Alice diventò raggiante e come di consuetudine a ogni bella notizia, iniziò a saltellare con la cornetta in mano.

“Alice ma che succede?” chiesero in coro le donne di casa Swan.

“Papà ha ritrovato Jessica!! Ha ritrovato Jessica!!” A quelle parole tutte raggiungessero Alice abbracciandola mentre Renèe iniziò a piangere al telefono con il marito.

“E’ una notizia meravigliosa!” Bella era raggiante.

“Ritorneranno domani!” Renèe era felice e non vedeva l’ora di riabbracciare l’adorata figlia. Si diede da fare per riceverla con tutti gli onori di casa, aiutata dalle figlie entusiaste di rivedere la sorella.

L’indomani, i preparativi a casa Swan fremevano. Tutte impegnate, ognuna aveva la sua parte. Fino a quando, non sentirono la macchina di Charlie fare il suo ingresso nel vialetto. La scena fu delle più commoventi ed emozionanti. Con Renèe in testa, tutte abbracciarono Jessica. Ognuna voleva dimostrare il suo affetto e la sua comprensione. Persino Bella che di certo era stata sempre severa con lei, non poté fare a meno di abbracciare a baciare la sorella. Ma la vanità e l’ottusità di Jessica non avevano limiti. Una volta in casa, raccontò per filo e per segno tutta la sua disavventura che lei invece credeva fosse una storia d’amore finita male. Bella bolliva dalla rabbia.

“Jacob è bellissimo. Non ho mai visto dei muscoli così belli…” All’ennesima stupidaggine della sorella, Bella sbottò furiosamente.

“Sei una stupida! Un’oca stupida!”

“Sei soltanto invidiosa!” imitando una linguaccia.

“Stupida e persino idiota! Noi eravamo preoccupatissimi per te. Tu non conosci Jacob. E’ un essere malvagio!”

“Sei la solita esagerata Bella! Ma chi ti credi di essere! Non vali nemmeno la metà di Edward Cullen ma lui non si dà tutte queste arie!” Bella trasalì a quel nome. Edward Cullen? Cosa centrava Edward Cullen in questa storia?

“Edward Cullen? Che vuoi dire?”

“Ho promesso di non dire niente”

“Tu invece mi dirai tutto!” le intimò Bella avvicinandosi alla sorella e storcendole il braccio e provocandole una fitta di dolore.

“Ahi!! D’accordo, d’accordo! Te lo dirò, ma lasciami!” Bella allentò la presa “E’ stato Edward a trovarci e a portarmi da papà. Non so di più.” Bella era allibita. Edward era andato a cercare Jessica e Jacob. Non sapeva cosa pensare. L’unica cosa che le veniva in mente, era che lo avesse fatto per lei. Sì, perché la amava. Era stupita. Era meravigliata… ma era soprattutto felice. Felice di sapere che Edward era veramente innamorato di lei.

I giorni scorrevano velocemente nella fredda campagna inglese. La vita era sempre la stessa ma le sorelle Swan avevano il loro bel da fare con la scuola e la casa.

“Sempre le solite giornate!” disse Jessica sedendosi davanti alla televisione. Un rumore di passi destò il suo interesse. “C’è qualcuno!” saltò dal divano per dirigersi verso la finestra. “Wow! Sir Jasper Hale! E c’è anche Edward Cullen!” Bella sussultò. Diventò tutta rossa e osservò distrattamente sua sorella Alice che era diventata di mille colori. Edward era lì! I due ragazzi entrarono in salotto, salutando e facendo i vari convenevoli dovuti al caso. Bella era emozionatissima e Alice non era da meno. Edward guardava raramente Bella mentre Jasper guardava Alice estasiato.

“Alice posso… posso parlarti?” chiese Jasper ad Alice. Alice diventò tutta rossa annuendo. Uscirono fuori per una passeggiata, seguiti da Edward e Bella.

“Grazie per quello che hai fatto per Jessica. So tutto.”

“Le avevo chiesto di non dirtelo.” Edward sembrava triste “Ti chiedo scusa per come ti ho lasciato quel giorno dalla zia ma dovevo appurarmi del fatto di Jessica e Jacob. Sarei altrimenti arrivato tardi.”

“Non ti preoccupare. Capisco.” Rimasero in silenzio. Fino a quando entrambi parlarono in coro.

“Parla prima tu…”disse Bella.

“Bella, tu conosci i miei sentimenti. Io… io vorrei sapere se ho una speranza. Io vorrei che tu diventassi la mia ragazza perché ti amo. Tu mi hai stregato anima e cuore. E ti amo, ti amo…” le prese le mani appoggiandole al suo cuore. Batteva forte e batteva per lei. Tutto per lei.

“Sì Edward io ti amo. Non saprei più vivere senza di te.” Finalmente quel bacio carico di dolcezza e passione che solo due cuori che si appartenevano potevano scambiarsi in modo tenero e amorevole.

 

FINE

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Scusatemi per il ritardo ma purtroppo l’ispirazione mi aveva abbandonata. E finalmente ci siamo!! Bella ed Edward stanno insieme ed è finita questa avventura insieme a voi. Vi ringrazio infinitamente per le preferite, le seguite e le ricordate. Un pensiero particolare a chi ha recensito costantemente e non mi ha mai abbandonato. Grazie! Ed un grazie di cuore alla mia beta  MaryAc_Cullen per la sua pazienza e bontà!

Grazie!

 

 

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