_________Eternity's Song

di CrazyNessina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fable ***
Capitolo 2: *** Lies ***
Capitolo 3: *** Love and Hate ***
Capitolo 4: *** Deceptions ***
Capitolo 5: *** Forever ***



Capitolo 1
*** Fable ***


Caterina continuava a non capire chi mai potesse averla chiamata a quel programma. Certo era in grado di leggere nella mente,ma solo della gente che le mentiva.
Alice l’aiutò,anzi le impose il look da sfoggiare quella sera. Caterina si trovò ad indossare una specie di tubino verde scuro,intorno al collo un colletto alla americana che si univa poi al resto del vestito. La schiena era coperta, Alice le aveva procuranto inoltre, una “cintura” che in realtà era una catena più spessa,ma leggera sempre dorata. Aveva messo suproa il vestito un copri spalle grigio,come i leggins che le corpivano le gambe, per coprire il più possibile il suo “improvviso” pallore.
Era strana. Si sentiva strana. In un modo o nell’altro sperava che a chiamarla fosse stato Marco. Ma così non fu.
Dopo le solite chiacchere inutili, si sedette sul puffo blu, e guardò in alto, verso la busta, che mostrava un piccolo monitor. In breve tempo vide passare le sue foto da bambina. Le prime bambole, i primi compleanni. La protagonista era sempre lei, piccola principessina nelle foto di carnevale,in un costume blu notte nelle vaczane in Sicilia,bella abbronzata e con i suoi capelli castani. Sorrideva all’obbiettivo, anche se in quel momento aveva perso un dentino da latte. Vedendo quelle foto avrebbe voluto piangere. Ma i vampiri non ne sono capaci. Però nonostante tutto era emozionata. Poi sentì la voce di Maria de Filippi intromettersi nei suoi pensieri.

-Non sai chi ti manda a chiamare giusto?-

-No…anche se forse un idea ce l’ho…sono molto curiosa-

-Bene, allora prima di tutto vorrei che tu ascoltassi questa lettera che mi è arrivata, da chi ti ha mandata a chiamare. Allora:
Spero tu abbia capito chi sono, se invece non ti è ancora del tutto chiaro, ti basterà ascoltare queste mie parole. Ci conosciamo da sempre. Ti ho vista sempre sorridere, e negli ultimi anni anche piangere.
Da piccole non so se ti ricordi piangevamo solo in una situazione: tu che partivi per andare un mese dai nonni. Ed io che invece rimanevo qui a Roma.
Abbiamo sempre fatto tutto insieme, era come se vivessimo insieme una sola vita. Anzi una favola. Quella che ci inventavamo ogni giorno, che era diventata il nostro unico pensiero.
Ti ricordi che tutti i giorni,dopo scuola, andavamo in quel parco, ci sedevamo sulla nostra panchina e ci inventavamo un nuovo capitolo? Durante la primavera andavamo lì per fare i compiti e raccogliere i fiori per la festa della mamma. Ci divertivamo molto.
Poi siamo diventate grandi. E siamo andate a vivere inisieme… ora avrai capito chi sono no?
E poi sono arrivati i problemi, e sono diminuiti i sorrisi. E forse questa tua mancanza di gioia è dovuta anche dal fatto che non mi sono attenuta alle regole. Alle nostre regole. Saranno state anche stupide, ma ci eravamo tanto sforzate a farle. Ora vorrei rimediare almeno al guaio che ho fatto io, facendoti capire che io e te siamo legate da un filo invisibile. Vorrei farti capire che non sei quella che pensi di essere, e vorrei che tutta questa gente,e quella che ci vede da casa lo sappia. Spero che questo mio piccolo, e forse, insignificante dono ti sia piaciuto.
La lettera finisce qui. Hai capito chi ti manda a chiamare?-


Caterina era sbalordita. Senza fiato. Senza parole. Bella l’aveva invitata in una trasmissione televisiva per dirle che le voleva bene e che tutta l’Italia lo doveva sapere… era sempre la stessa. Anche da vampira lei non era cambiata di una virgola. Certo la cosa che la sua migliore amica l’avesse chiamata per dirle che le voleva bene, le era piaciuta un sacco, ma sperava che al posto di Bella ci fosse stato un'altra persona. Dopo Bella iniziarono a prendere la parola delle latre persone, o meglio, vampiri che lei conosceva benissimo: Alice,Jasper,Edward,Esme e Carlisle. Tutti le dissero che le volevano bene, e che da quando l’avevano incontrata la loro esistenza era cambiata moltissimo. Per sembrare più umana si stropicciava gli occhi, come se volesse trattenere le lacrime, che invece non cadevano. Però era emozionata lo stesso.


-Roma. Casa di Valentina Mele. Ore 21.20.

-Marco! Marco! Marco! Cazzo muoviti che sta per iniziare!-

Marco non era usicto quel sabato sera. Era andato a casa di Valentina Mele, per guardare inisieme la puntata speciale di “C’è posta per te”. Dopo i vari saluti di apertura, Maria, nel suo classico vestito nero,composto da giacca e gonna nera, con sotto una camicia bianca, diede il benvenuto a sei persone, che Marco consceva, sia di vista che di persona. Sul puffo blu si sedettero uno vicino all’altro: Bella,Edward,Alice,Jasper,Esme e Carlisle. Sembravano una famiglia di fotomodelli. Edward e Jasper furono quelli che ricevettero più fischi e schiamazzi dalle ragazzine nel pubblico. Maria riassunse il perché della puntata speciale, e il perché quelle persone fossero lì. Poi fecero vedere la consegna della posta a Caterina.

-Ma…ma quella non è Caterina?-

-Sì, è lei…cavolo pensavo fosse sparita da Roma. Non ho più avuto sue notizie. Guarda com’è bella…-

-Sì…bè…’nsomma…-

-Gelosa che non sei altro! Dai sentiamo un po’ che succede-

Caterina entrò nello studio, anche lei sembrava una modella uscita da una rivista di moda. A Marco s’illuminarono gli occhi nel rivederla. Il suo sentimento per lei non era mai svanito. Durante la puntata inquadrarono molte volte il viso della ragazza, e Marco ne potè notare gli occhi color dell’ambra. Diversi da come se li ricordava. Però quanto era bella. A fine puntata Marco chiamò Maria, per chiederle un informazione. Si fece dare i contatti di Caterina,e subito dopo le mandò un sms.

-Ciao. Ti ho appena vista a “C’è posta per te”. vorrei rivederti di persona se ti va. Dimmi tu giorno,ora e luogo. Ciao Marco-

Caterina letto il messaggio gli rispose immediatamente.

Vediamoci domani a casa mia. L’indirizzo è sempre lo stesso. Facciamo alle 11.30. Ciao Caterina.

La nottata passò tranquilla per entrambi. Marco dormì beatamente. Cat invece parlò tutta la notte con Bella della sorpresa, anzi delle due sorprese.

Il giorno dopo. Casa di Caterina. Ore 11.15

Cat si stava preparando psicologicamente all’incontro. Da quel punto di vista era rimasta molto umana. Cercò di coprire il pallido del viso con una crema che le aveva dato Alice, mentre il resto del corpo era coperto da dei jeans chiari, e una felpa blu notte,con delle paillettes sulle maniche e sulla schiena. Alle 11.30 pecise suonarono il campanello e Cat senza nemmeno chiedere chi fosse aprì. Si andò a sedere su una poltrona nel salotto, dopo aver lasciato la porta d’ingresso aperta. Cercava di sembrare il più umana possibile. Fortunatamente era andata a caccia la sera prima della trasmissione, quindi non aveva fame e i suoi occhi erano normali. Marco spuntò poco dopo nel salotto. Le fece uno dei suoi sorrisi migliori e cercò di rompre il ghiaccio.

-Ciao. Come stai?-

-Io bene…siediti pure…tu? Tutto a posto?-

-Sisi…non so se sai che sto incidendo il nuovo album e sono molto attivo! Tu il lavoro,la scuola?-

-Scuola finita con 110 e lode…e lavoro come cameriera da mio zio,ma intanto settimana prossima andrò a fare delle foto per una rivista di moda, come modella. Almeno mi pagano.

-Bè…wow! Mi pare che ti stia andando tutto per il verso giusto…-

-Già… sai mi piace la tua cover di Imagine… l’hai fatta proprio bene…l’ho sentita l’altro giorno di sfuggita alla radio-

-Oh…ehm…grazie…senti vado dritto al punto…non ho mai capito perhè mi hai lasciato così,e adesso non voglio sprecare questa opportunità. Voglio solo sapere come stanno le cose. Se mi ami, o no… se l’hai fatto per paura, perché eri sotto stress. Ma io devo saperlo!-

-Sapevo che sarebbe successo prima o poi…ci ho pensato ogni giorno. Ti ho pensato sempre, e pensavo a come fossi stata deficiente a lasciarti così, e sinceramente non so nemmeno io, dopo tutti questi mesi perché l’ho fatto. Ti amo ancora,ma prima devo dirti una cosa…e sono sicura che tu dopo te ne andrai via…-

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Capitolo 2
*** Lies ***


-Sapevo che sarebbe successo prima o poi…ci ho pensato ogni giorno. Ti ho pensato sempre, e pensavo a come fossi stata deficiente a lasciarti così, e sinceramente non so nemmeno io, dopo tutti questi mesi perché l’ho fatto. Ti amo ancora,ma prima devo dirti una cosa…e sono sicura che tu dopo te ne andrai via…-

-Eh! Addirittura! Mica hai ucciso qualcuno no? Cosa potrà mai essere tanto grave, da farmi andare via?-

-Vedrai…però non ora…dovresti venire con me a casa dei Cullen…loro…bè…credo che mi possano aiutare nella spiegazione…-

-Bè, andiamo a casa dei Cullen. Ho la macchina qui sotto. Sono molto curioso sai?-

Era agitata. Ma doveva essere forte. Almeno per lui, che non sapeva che cosa stava per scoprire.
Caterina prese il suo giubbotto, se lo infilò, prese le chiavi di casa e in meno di cinque minuti erano in macchina verso la casa dei Cullen. Durante il tragitto non fecero che parlare del tour, del nuovo disco che stava incidendo, del lavoro che avevano offerto a Caterina. Arrivarono alla casa venti minuti dopo. Scesero dalla macchina,e Caterina fu travolta, letteralmente da Renesme, che orami sembrava avesse 6 anni. Caterina la prese in braccio, e la piccola le sfiorò la guancia, chiedendole chi fosse mai quell’essere umano. A sua volta, Cat, le presentò Marco, come un suo caro amico.
Entrarono in casa, e videro tutta la famiglia radunata in salotto. Alice,Rose e Bella sedute sul divano. Edward e Jasper sui braccioli di quello. Emmet stava invece vicino alla grande vetrata, con le braccia conserte, e osservava divertito la scena. Carlisle ed Esme,infine,l’uno leggeva distratto un giornale, l’altra invece era appoggiata con i gomiti al ripiano della cucina. Si capiva benissimo che o Alice aveva visto tutto, o Edward le aveva letto nel pensiero. Il primo a parlare fu il capo famiglia.

-Ciao ragazzi. Vi stavamo aspettando. Prego accomodatevi,e diteci pure quello che ci dovete dire-

-Carlisle-

iniziò Caterina -Vorrei che parlassimo solo io,lei e Marco. Da soli. È una faccenda molto importante e alquanto impegnativa,e vorrei che non ci fosse tutto questo pubblico. Senza offesa eh!-

-Dai Caterina! Sappiamo tutti di che vuoi parlare! E poi lo sai che comunque lo verremo a sapere!-

-Emmet! Per una dannata volta puoi farti gli affari tuoi? È vero verrete a saperlo comunque, ma questo non vuol dire un cazzo! Quindi perfavore evita!-

-Ha ragione Caterina. Lo sa benissimo che non ci può nascondere niente. La faccenda è veramente importante sia per lei che per Marco. Quindi è meglio se li lasciamo soli-

Se ne andarono tutti al piano di sopra. Caterina e Carlisle si sedettero sul divano, mentre Marco si sistemò sulla poltrona di fronte a loro. Questa volta fu Caterina ad iniziare il discorso.

-Ti ricordi quando me ne sono andata,mentre tu eri sul palco a cantare? Ecco sono tornata a Roma,e ho chiesto a Bella un piacere. Come forse potrai aver notato, i miei occhi, i miei capelli e anche la mia pelle sono cambiati. Adesso ho gli occhi color dell’ambra, ma possono cambiare e diventare neri come la pece. I miei capelli,bè, non ricresceranno più, rimarrano corti così per sempre, e la mia pelle è diventata molto pallida, come si può notare…-

Si tirò su lemaniche del maglione scoprendo la sua carnagione estremamente pallida. Marco non capiva. Nonostante tutto Caterina riprese il discorso da dove l’aveva interrotto.

-…Ecco…ehm…bè tutto è dovuto ad una sorta di cambiamento nel mio corpo,causato da un iniezione di un veleno…ehm…come posso dirtelo senza mezzi termini…sono diventata un vampiro!-

-Se, Caterina, e io chi sono? Il lupo mangia frutta? Ma dai!-

-Non sta scehrzando Marco. Qui tutti siamo vampiri. Noi non invecchiamo. Siamo eterni. È una cosa che è iniziata più o meno 300 e passa anni fa. Io ho 365 anni, ma sembra che ne ho 30. la mia famiglia è composta da ultra centenari, con sembianze di persone giovani. E tutto perché mi hanno trasformato quando avevo più o meno trent’anni. A mia volta ho trasformato Esme,Edward,Rosalie mentre Emmet,Alice e Jasper sono stati trasformati da altri vampiri. Le persone vengono trasformate quando sono in punto di morte. Ovviamente non si può traformare ogni persona morente,ma solo quelle che se lo meritano sul serio. Caterina lo ha chiesto di sua spontanea volonta,ma non era di certo in punto di morte. Ci sono questi casi particolari ecco. Al contrario dei vampiri che vengono raccontati nelle storie, noi siamo vegetariani, nel senso che ci nutriamo di sangue animale,e non umano. Questo ci permette di vivere con voi in modo molto naturale-

-Ognuno di noi ha un potere speciale… una caratterista che non ha nessun’altro vampiro…-

-Oh cazzo. Quindi voi mi state dicendo che tutte le persone che sono in questa casa, eccetto me si nutronodi sangue animale, e che sono vampiri?-

-Bè si…noi viviamo in eterno. L’unica cosa è che ogni tot di anni dobbiamo cambiare luogo in cui vivere, sennò la gente si insospettisce,vedendoci sempre uguali-

-Cat, perché mi hai voluto raccontare tutto questo?-

-Bè, perché ti amo, e non voglio che ci siano segreti. E poi comunque andando avanti, avresti capito che qualcosa non andava-

-Ma quindi, come facciamo a stare inisieme se te sei quello che sei?-

-Questo è il problema maggiore…-

-Bè una soluzione ci sarebbe Marco. Potresti trasformarti anche tu-

-Ma io ho una carriera da portare avanti. E le mie fans se la daranno che rimarrò sempre uguale no?-

-Carlisle, su questo ha ragione…-

-Già…bè ma non è obbligatorio che ti trasformi ora. Potresti andare avanti con la carriera,e fra qualche anno, ottenuto tutto quello che vuoi ti fai trasformare da uno di noi…-

-Questa è una buona idea…ma la cosa più importante è: tu ti vuoi trasformare? Dopo non potresti tornare inidetro, sì vivresti in eterno,ma dovrai sempre stare in allerta. Non possiamo farci sfuggire nemmeno un minimo dettaglio-

-Sì! Sono intenzionato a trasformarmi, se è la soluzione che potrà farmi stare con te per sempre Caterina. Non ho paura,e di certo non vorrò tornare indietro,e state tranquilli: nessuno verrà a saperlo-

-Bene… bè Caterina, ora che sa tutto che ne dici di fargli vedere qualcosa di concreto? Hai il bosco a tua disposizione. Basta che non fai troppi danni eh!-

-Certo dott.Cullen! vieni Marco! Resterai a bocca aperta!-

Si alzò talemnte veloce che il cantante non riuscì a rendersene conto. Lo prese per un braccio e lo trascinò quasi nel bosco vicino alla casa dei Cullen. Lo fece sedere su un masso, poi guardandosi intorno, prese un tronco di un albero con una mano, e lo mandò a scontrare contro una parete rocciosa che si trovava ad un centinaio di metri, da dopve era seduto Marco. Ovviamente lui non ci credette. Rifece con lo sguardo il tragitto del tronco esterefatto. Tornò a guardare Cat, ma non la trovò. Infatti si era nascosta dietro ad un abete gigante.

-Dai Marco! Non aver timore! Vienimi a cercare!-

-Sì,e se ti trovo quale sarà la mia ricompensa?-

-Ehm…qualcosa la troverò…dai muoviti! Ahahah-

Intanto, a casa dei Cullen era iniziata una discussione tra Rosalie e il resto della famiglia.

-Ma scusate! Ma perché ora deve trasformarsi pure lui? Lei non bastava?-

Bella:-Rose, capisco che a te l’idea non vada a genio, ma loro si amano come me ed Edward. Non puoi intrometterti nel loro amore!-

Rosalie:-Non dico questo, chi si vuole intromettere,ma grazie a lui avremmo altri problemi con i Volturi!-

Carlisle:-Li abbiamo avuti anche con Bella e Renesme,e ce la siamo cavata egreggiamente. Non ci spaventano per niente no?-

Rosalie:-Siete degli incoscienti! Non capite la gravitìà della cosa! Non possiamo far diventare mezzo mondo immortale! State prendendo questa decisione un po’ troppo sotto gamba!-

Esme:-Rosalie basta! Se Marco e Caterina hanno deciso così, non possiamo farci niente. È un bravo ragazzo, il primo che abbia amato Cat sul serio, se lei è felice, ti è tanto difficile esserlo per lei?-

Rosalie:-Arrgh! Non capite niente! Ma mi darete ragione quando ci troveremo tutti in difficoltà!-

Emmet:-Rose. Dai basta! Lo so che tu non vorresti che nessun’altro venga trasformato, ma lui lo vuole per stare vicino a Caterina. Dagli almeno un opportunità!-

Rosalie:-Bene. Un altro essere umano da tenere d’occhio… tanto ormai siamo diventati guardie del corpo noi…me ne vado a caccia. DA SOLA!-

Era davvero arrabbiata. Non che non lo fosse mai,ma la cosa che Marco diventasse un vampiro non le andava molto a genio. Quando fu più o meno al confine don la Toscana ( aveva corso per molti km) prese il suo cellulare e compose un numero.



Rachele era appena entrata a far parte di quel clan di vampiri. Era in un salone enorme, con una scala centrale, che portava al piano di sopra. Il slaone era arredato con vari quadri appesi alle pareti. Dei tendoni rosso fuoco, non lasciavano filtrare la luce del sole dalle finestre, e c’erano attaccati ai muri del mobili del ‘600 con vasi di fuori colorati sopra di essi. Quella era una delle tante stanze che i Volturi usavano quando non potevano usicre nella città. Stava parlando con Ale, il suo ragazzo, anche lui un componente dei Volòturi. Ridevano, scehrzavano, si mandavano sguardi complici, fino a quando non entrò nella sala Jane, sorella di Alec a cui stava molto simpatica la sua nuova ragazza, nonché nuovo membo dei Volturi.

-Alec, ti vogliono al telefono. Datti una mossa che sto aspettando una telefonata da Heidi-

-Come sei dolce sorellina…dai passa-

Le prese il suo cellulare,ultimo modello, dalle mani e se lo portò all’orecchio. Riconobbe subito la persona dall’altro capo del telefono.

-Ah, si…molto interessante…certo certo…bene…sisi…brava…ottimo! Lo riferirò subito! Grazie mille! Fammi sapere qualcosa il più presto possibile…-

-Chi era fratellino?-

-Non te ne posso parlare. Vieni Rachele! Devo andare da Aro, Caius e Marcus-

-Ok. Ti seguo-

Jane rimase sola in quella stanza gelida, nonostante i colori che la dominavano fossero tutti caldi.


Tornando a Roma. A casa di Caterina

-Sai…mi piace l’idea di vivere in eterno, e non invecchiare mai… viaggiare per tutto il mondo per scappare dall’intuizione della gente…wow! Sembra il racconto di un libro!-

-Si bè…comunque lo sai, c’è tempo…magari verso i trenta, trenta cinque anni… non voglio che per me tu termini la tua carriera troppo presto-

-Basta che mi segui,e mi stai accatnto ogni momento, e non scappi come hai già fatto-

-Non potrei farlo per due semplici ragioni: la prima è che ora che sei venuto aconoscienza del nostro segreto, potresti essere oggetto di qualche fenomeno strano da parte dei Volturi, seconda ragione è che ti amo e non ti lascerò mai più-

-Anche io ti amo… chi sono i Volturi?-

-è un clan come quello dei Cullen, solo che sono molto differenti da loro: si nutrono di sangue umano, sono potentissimi,e bè non so molto perché Carlisle non me ne ha mai parlato, ma non ci conviene essere tanto sgradevoli con loro…sempre meglio essergli amici che nemici…-

-Già…spero che non mi succeda niente, sennò…potrei anche non arrivarci ai trent’anni…-

-Nah… ci saremo io e i Cullen a proteggerti…e poi dieci anni passano in fretta vedrai…-

-Se lo dici te…mi dici quali sono i poteri dei Cullen?-

-Mmm… ok! Allora io sono leggere nella mente di ci dice una bugia…Edward nella mente di tutti, non ha preferenze diciamo…Bella riesce a creare uno scudo che protegge chi le sta intorno dagli altri poteri…Emmet ovviamente quello della forza bruta…Jasper sa modificare lo stato d’animo della gente…Alice sa vedere nel futuro, ha delle brevi previsioni, ma dice che il futuro si può cambiare…Esme bè non lo so con esattezza…credo che sia la pazienza…Carlisle…anche di lui so molto poco…Rosalie, detto tra me e te non serve ad un cazzo. Le voglio bene, ma non ha poteri particolari, come Esme e Carlisle, ma almeno loro non ti squadrano dalla testa ai piedi e ti fissano in un modo indecifrabile!-

-Bè… mi pare che abbiano tutti poteri molto particolari…ehm…chissà io cosa avrò di speciale-

-Uhm…magari qualche potere legato alla musica…o…boh…Ma non è tardi per te?-

-Nono…oggi ho la giornata libera…-

-Si, te…ma io devo andare a caccia… e non ti posso portare con me perché potresti non ritornare vivo e vegeto dalle tue care cartine…quindi forse è meglio se ci sentiamo poi domani…-

-…Ehm…Ok! Allora ci sentiamo domani… perfetto!-

Si stava avvicinando a lei per darle un bacio, ma Caterina dovette spostarsi. Era già tanto restare nella stessa stanza con lui, un contatto fisico sarebbe stato troppo. Si salutarono senza toccarsi, decidendo di rivedersi il pomeriggio dopo. Nessuno poteva immaginare che tra di loro si muoveva un serpente traditore. Erano tutti troppo concentrati su Marco, per capire che qualcosa non stava andando secondo i piani…

-Rachele non sei contenta? Questa missione è molto importante. 1 perché è la tua prima missione, 2 perché è la prima missione che Aro,Caius e Marcus ci lasciano svolgere da soli!! Sono troppo contenta!!!-

-Si, bè…credo…non lo so… non ci ho capito molto…-

-L’importante è che stai vicina a me e Jane, mentre andiamo nel luogo stabilito ti spieghiamo tutto per filo e per segno ok? Dai vatti a mettere degli abiti più comodi per la corsa…ti aspettiamo qui…-

Rachele scorparve dietro la porta di legno. Jane e Alec rimasero da soli nell’atrio del palazzo. Guardandosi negli occhi capivano benissimo cosa l’uno stesse pensando.

-…Secondo te perché è arrivata quella telefonata?-

-Bè, credo che voglia evitare l’ennesima cazzata…-

-Già…bè ad ognio modo è arrivata nel momento perfetto…così potremo vedere la tua ragazza all’opera…-

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Capitolo 3
*** Love and Hate ***


Caterina, non fece nemmeno in tempo a dar da mangiare a Rain, il suo nuovo amico a quattro zampe, che subito ricevette una telefonata da Marco. L’aveva chiamata per chiederle se quel giorno avrebbero potuto pranzare insieme loro due, più i suoi amici. Caterina sapeva benissimo che dopo che lei aveva lasciato Marco durante il tour, gli amici di lui la detestavano abbastanza. Non ne capiva il motivo, ma Alice e Edward glielo avevano riferito. Dovette acconsentire a quell’invito,nonostante non è che potesse proprio mangiare i cibi normali. Dopo aver guardato la televisione, rifatto il letto, e portato a spasso quel cucciolo di husky, si decise ad aprire l’armadio. Ne tirò fuori un paio di jeans blu fatti a sigaretta,una cintura marrone con la fibbia in cui era incastonato lo stemma dei Cullen,una camicia a maniche lunghe beige ed una specie di giacchetto con maniche a tre quarti marrone. Si vestì con motla calma, poi andò in bagno, si mise sul viso e sulle parti di pelle scoperte la crema che le aveva dato Alice, si truccò e si infilò degli stivali marroni, con un paio di centimetri di zeppa, e dei lacci che le davano modo di stringerli al polpaccio. Ovviamente tutti quegli abiti erano furtto di pomeriggio passati con Alice nei centri commerciali. Erano solo le 11.45 e lei era già pronta. Non poteva chiamare il fratello, perché sapeva benissimo che a quell’ora lavorava. I genitori erano in aereo di ritorno da Istanbul, e lo zio chiuso nel suo negozio intento a sfornare altri dolci. Anche la famiglia Cullen era molto impegnata. Edward teneva sottocontrollo Marco, anche se stava lavorando. Alice era concentrata a disegnare un accessorio con lo stemma della famiglia per il nuovo vampiro, ovvero Marco, e Bella era con Esme a vedere una casa da risitemare. Emmet e Rosalie da quello che sapeva erano andati a caccia con la piccola Renesme. Insomma, si stava annoiando a morte. E mancavano ancora parecchi minuti prima che si incamminasse verso il ristorante. Gli venne l’idea di prendere il suo album delle foto. Sfogliandolo vedeva lei da bambina. I suoi genitori. Suo fratello. Tutta la famiglia riunita. Poi lei che cresceva. Diventava sempre più alta, più bella. E non si rivedeva in quelle sue foto. Era come vedere le foto di un'altra bambina. Non aveva minimamente pensato alla reazione dei suoi genitori, vedendola sempre uguale. Non ci voleva pensare nemmeno in quel momento. Ripose l’album dove lo aveva preso, mise il guinzaglio a Rain, e prese la giacca. Uscì di casa e si incamminò verso il ristorante. “Vecchia Roma” si trovava in piazza Campitelli, non molto vicina da casa sua.
Camminava per la città, ma era come se non la vedesse. Scansava i passanti senza rendersene conto. C’era qualcosa, qualcosa che non la convinceva. Come un’increspatura sulla superficie di un mare piatto. Una punta di amaro sulla macedonia. Insomma, qualcosa non le cimbrava.
Arrivò davanti al ristorante, e vide che c’erano quasi tutti. Mancavano solo Valentina, Giuseppe, Mario e Francesco. Si avvicinò molto lentamente verso il gruppo. Marco stava parlando con Susy, Marina e Cassandra, gli altri invece scherzavano e ridevano. Avevano tutti un buonissimo profumo. Dovette smettere di respirare, almeno non avrebbe avuto strane idee… quando Marco la vide da lontano, le andò incontro sorridendole. Anche se sapeva che non avrebbe dovuto farlo, l’abbracciò stratta. Gli era mancato il contatto con il suo corpo. Caterina sorrise, anche più tranquilla di prima,e insieme al cantante sardo si avvicinò al gruppo, che intanto si era ammutolito.
Nello stesso istante arrivarono i quattro assenti. Anche loro nel vederla si zittirono. Valentina la guardava in cagnesco, si vedeva benissimo che la disprezzava, e che averla lì le dava un immenso fastidio. La bella vampira salutò con educazione,ma non ricevette risposta. Allora portò il suo sguardo verso il suo piccolo amichetto peloso, che si era seduto a terra, scodinzolando vedendo tutte quelle persone.

*Non ce la faccio. Non posso stare qui. Me ne devo andare. Odio questa situazione. Maledetta me che ho accettato!*

Non riusciva a pensare ad altro. Si chiedeva come quelle persone potessero odiarla fino a quel punto. Loro non sapevano il perché della sua decisione, però la giudicavano ugualmente. Si aveva sbagliato, di questo ne era cosciente,ma quegli sguardi le facevano male.
Marco era molto imbarazzato. Nessuno osava parlare. I suoi amici sprizzavano scintille di odio da tutti i pori, e lui non lo sopportava.
Caterina pensò che, in un modo o nell’altro, avrebbe dovuto dare loro delle spiegazione, ma poi ripensandoci capì che non doveva proprio dire niente a nessuno. Se quegli insulsi esseri umani pensavano che fosse stata una stronza, senza neppure sapere perché, bè fatti loro. Doveva iniziare a fregarsene del giudizio della gente, soprattutto dopo la sua trasformazione.

-Bè…allora io me ne vado…mi dispiace di essere venuta qui e rovinarvi i festeggiamenti, giuro, non lo farò mai più…-

Senza aspettare risposte fece alzare Rain e si incamminò verso la strada che l’aveva portata al ristorante. Marco era stupito. Si girò verso i suoi amici e li guardò deluso.

-Cosa cazzo vi è preso si può sapere? Eh? Se a voi non piace me ne frego nel modo più assoluto! Io la amo, e solo perché ha commesso un errore non la potete giudicare! Non sapete un cazzo di lei...-

-Sì Marco hai ragione, ma lei ti farà soffrire. Lo ha già fatto una volta, può rifarlo di nuovo… lei mente, è astuta…-

-Vale, non sei la persona adatta per dirmi queste cose… lo sai io voglio bene ad ognuno di voi, ma oggi il vostro comportamento mi ha profondamente deluso. L’avevo invitata per farvi capire che nonostante il suo sbaglio, lei mi ha amato sempre… mi ha spiegato il perché mi ha lasciato così…e io me lo sono buttato alle spalle… mentre voi, che non siete i diretti interessati ve la siete presa con lei…e questo non mi piace…ora scusate, ma vado a parlarle e a sistemare il casino che VOI avete combinato…-

Le corse dietro, cerando di raggiungerla. Lei sentendo che si stava avvicinando si fermò senza girarsi. Quando la raggiunse, riprese fiato e cercò di abbracciarla, o comunque di toccarla. Ma lei veloce come un fulmine si scostò, facendogli capire che era molto,motlo incazzata.

-Marco, se provi anche solo pensare, di portami di nuovo da quel branco di idioti è la volta buona che ti faccio male sul serio… non è colpa tua se quella gente là è così ottusa. Se loro hanno sempre vissuto così non posso essere di certo io a fargli cambiare idea… e poi comunque io devo piacere a te,e non a loro…o no?-

-Su questo non ci sono dubbi… è che mi dispiace, cazzo… capisco che non vogliono che io soffra di nuovo, ma non capiscono che non sarà così…-

-Già, però davvero. Evita di parlare con loro di noi… la nostra vita privata a loro non deve importare… giusto?-

I toni si erano addolciti. Le sembrava stupido, che il solo averlo accanto la faceva sentire di nuovo umana…avrebbe voluto risentire di nuovo le guance infiammarsi, come tutte le volte che lo vedeva sorridere. Era uno dei tanti prezzi da pagare, per essere vampiri…

-Non puoi però andartene così… ti prego… vieni due secondi… ti scongiuro! Farò tutto quello che vuoi… basta che vieni lì, due secondi sorridi, mostri quanto sei fi…ehm…bella e te ne vai… -

-Oh! Dai! Perché? Odio essere al centro dell’attenzione…-

-Lo so…ma fallo per me!-

-Sei un idiota! Sai benissimo che agli occhi dolci non resisto… non ti offendo perché ti amo…sennò guarda… ma una cosa veloce e indolore eh!?-

-Sisi tranquilla… grazie! E comunque ti amo anche io…-

Ritornarono,stavolta con le mani l’una nell’altra, verso gli amci di Marco, sorridenti, come lui le aveva chiesto. Nessuno ovviamente le parlò. Neanche per tutto il pranzo, a cui alla fine Caterina decise di partecipare. O parlava con Marco o stava zitta. Immersa nei suoi pensieri. Poco prima del dolce le arrivò un sms ambiguo da Alice.

Ci sono problemi seri. Devi venire subito. Capisco che ti stia divertendo un mondo, ma qui abbiamo bisogno di te. Alice

-Marco, devo andare via… non so cosa sia successo, ma Alice ma ha mandato un sms strano,e ho un po’ di timore…scusami tanto…ci sentiamo poi dopo…ti chiamo io…ciao-

Senza pensarci gli diede un leggero bacio sulle labbra, prese la sua giacca, la borsa e il guinzaglio con Rain. Si vestì veloce, ma tanto da farsi vedere e se ne andò salutando solo Marco. Tutti erano rimasti scioccati. Per primo Marco. Sapeva benissimo che non erano ammessi contatti tra di loro, e quindi non capì molto il perché di quel bacio. Non che gli avesse fatto schifo… però da lei non se lo sarebbe aspettato.

Intanto, Cat si era precipitata alla velocità della luce a casa dei Cullen

-Alice, che cazzo succede?-

-Ho avuto una visione…C’era Rosalie. Stava in un bosco un po’ lontano da qui. Parlava con degli altri vampiri. Non ho visto i loro volti, ma c’era una ragazza con una borsa nera con una fibbia a forma di V, e gli unici che sono vampiri, e che iniziano per V sono i Volturi…Ci serve il tuo prezioso aiuto…ora Rosalie non sa niente. Sta venendo qui, parleremo come al solito e tu stari qui buona buona a leggerle la mente ok?-

-Uh! La storia si fa interessante…ci sto!-

Apsettarono un paio di minuti. Rosalie entrò dalla porta principale, vestita di tutto punto. Si tolse la giacca, e si sedette sul divano…a quel punto Caterina e Alice iniziarono a parlare di lei e Marco. Di quanto lei fosse nuovamente felice di stare con lui, che lo amava alla follia… e che forse era il ragazzo giusto. Le raccontò di come l’aveva “difesa” dai suoi amici che l’avevano giudicata male, e del pranzo che Alice aveva interrotto (escludendo l’ultima parte). Continuavano a fare le deficenti, e Rosalie ad un certo punto si intromise bruscamente…

-Secondo me hai fatto male, primo a parlargli di noi, secondo a trasformarti… bastava che aspettassi un paio di mesi…-

-Lo so ho affrettato le cose… ma almeno ora possiamo stare insieme per l’eternità…-

-Si, e lui dovràò abbandonare tutta la sua vita per te… e poi a lui non piacerà essere come noi?-

-Ma scusa…a te che te importa? La decisione è sua…o nostra… capisco benissimo che tu non voglia, ma questa è la mia nuova vita…e con lui sarà completa…-

-Proprio non capisci… lui non è il tipo! Non lo conosco bene, ma sono sicura che si stancherà di scappare! E poi i paparazzi non gli daranno pace! Grazie a lui il nostro segreto verrà scoperto!-

-Ah Rosalie! Senti per ora non ci sono stati problemi! me lo diceva sempre quando stavamo insieme prima che lo lasciassi… saraà stata anche una frase fatta, ma per me sentirmi dire “ la mia vita ora sei tu…” non ha prezzo…-

-Ma non capisci? 10 anni o quanto cazzo volete aspettare sono tanti! E che ne sai se lui non si innamorerà di un'altra? Se non si stancherà di non poter fare l’amore con te? eh! E poi lo sai benissimo che ci sono i Volturi che non permetteranno questa cosa…-

A questo punto intervenne Alice. Erano riuscite a portarla nella trappola.

-Bè, intanto ci sono qui io che potrò tenerli d’occhio… e poi li abbiamo già battuti una volta… e poi ora che i Cullen si sono allargati…siamo più forti che mai…-

-Questo è vero…ma…questa potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso…potrebbe finire per tutti…-

*Stupide illuse… i Volturi si stanno preparando per mettere fuori gioco i due piccioncini…*

-Rose…perché devi sempre portare iella! Perché non provi a conoscerlo? Potrebbe anche piacerti…-

-Va bene Caterina… ci proverò…se dovrà entrare a far parte di questa bella famiglia…-

*Non ci penso nemmeno a conoscerlo…non ne avrò il tempo…*

-Bè…scusate ma io torno da lui…devo spiegarli ancora un sacco di cose…ci vediamo o ci sentiamo…ciao ciao!-

Non appena Cat fu alcuni distante alcuni kilometri dalla casa dei Cullen chiamò Alice,e la pregò di andare a casa sua…

[…]

-Quindi Rosalie sta con i Volturi? Brutta stronza! Ho una voglia matta di staccarle la testa…e non sto scherzando!-

-Alice, dobbiamo dirlo a tutta la famiglia,eccetto Emmet… dobbiamo tenerla sotto controllo ogni istante… affida questo compito a Edward… e dì loro di non fare mosse false. Dobbiamo essere perfetti…io starò con Marco ogni istante…non lo perderò mai di vista…al massimo quando avrò degli impegni qualcuno di voi mi darà il cambio… e tu ogni volta che hai una premonizione avvisami… anche la più banale…ti prego..-

-Ovviamente tesoro…ma calmati! Lei è una, che tra l’altro non ha grandi poteri…noi siamo in tanti…quindi…ora cambiati e vai da Marco…ci risentiamo stasera se ho novità…-

-Grazie mille! A dopo allora-

Alice andò da Carlisle e gli spiegò la nuova scoperta… la notizia fece in pochi minuti il giro della famiglia… mentre Caterina chiamò Marco, e gli chiese se avrebbe potuto passare la notte da lui…ovviamente il ragazzo acconsentì…

Quella sera

Avevano parlato molto,e a lungo… ma poi lui dovete andare a dormire, mentre lei, da sopra il piumone lo abbracciava, con la mino forza possibile… passare la notte così la divertiva… vedere la sua espressione cambiare a seconda del sogno che stava facendo, prima quasi sorridente, poi imbronciata…poi un sussulto, e poi vedere un suo occhio che si apre lentamente, poi l’altro, e vedere che la cercava…

-Ho fatto un sogno bellissimo…ma questo è anche meglio…-

-Sono solo le 5 del mattino…hai ancora un po’ di tempo per sognare amore mio… sogna adesso, perché dopo non ne avrai più l’occasione…-

-Che mi serve sognare, se la protagonista delle mie notti sei tu? Non desidero altro. Voglio sognarti tutta la vita, voglio amare solo te, vedere che fra cent’anni ci sarai te a togliermi dai guai…Ho proprio la scena in mente, il momento esatto in cui ho capito che ti stavi avvicinando a me e che la mia vita non sarebbe più stata la stessa…voglio rivivere per sempre quell’istante…-

-…Amore…non…non ho parole…vorrei che il tempo passasse in fretta, vorrei non essermi mai trasformata…vorrei poterti stare vicino, sentirmi nuovamente tua, ma…questi sono i prezzi da pagare…-

-Non ti preoccupare…saprò essere paziente…aspetterei l’eternità per poterti di nuovo stringere come tempo fa…mi mancano quei giorni, quel nostro amore segreto, noi due...mi mancano quei nostri baci nascosti, quelle risate soffocate…i tuoi sorrisi…le tue guance infiammate…e quel vederti dietro al palco, passarmi l’acqua, un asciugamano…gesti quasi insignificanti…ma che mi davano continuamente la certezza di un mio futuro con te… non sai quanto tempo ti ho aspettata, quanto ho desiderato il tuo arrivo… perché infondo sapevo che saresti arrivata…nel mio cuore, qualcosa me lo diceva…e alla fine ti ho vista in quella stazione della metro, e…non lo so…ho capito di averti trovata…-

Si odiava. Odiava il fatto di non poter piangere. Di non poterlo baciare come una volta. Di essere così fredda. Di non poter fare niente, per dimostrargli quanto lui fosse importante per lei…voleva rischiare…ma il prezzo era troppo alto…quindi non disse nulla…prese una coperta di pile, se l’avvolse intorno al corpo, e si intrufolò fra le sue braccia che la strinsero forte. Cercava di non lasciarsi andare, di non perdere il controllo, anche se i suoi baci sul collo freddo, la stavano portando all’esasperazione…
Lui non si riaddormentò più…rimasero in quella posizione fino a che la sveglia non suonò…allora dovettero staccarsi. Marco si infilò nel bagno per farsi una doccia, lei invece era “volata” a casa sua e si era cambiata. Quando tornò, il ragazzo era ancora sotto la doccia…allora prese il cellulare e chiamò Alice, chiedendo novità…la bella vampira le passo prima Bella, poi Edward. L’amica del cuore le disse che sarebbe stata lei a darle il cambio, invece che Jasper. Dato che aveva il potere di creare uno scudo, sarebbe stato meglio, per eventuali attacchi o incidenti di percorso. Edward invece le promise che non avrebbe lasciato al caso nemmeno un minimo particolare che leggeva nella mente di Rosalie. Sentirsi tradito dalla proprio famiglia, era per Edward una cosa inaccettabile…tutti cercavano di capire il motivo di quel tradimento…e non sapevano che il serpente dagli occhi d’oro si sarebbe arreso di lì a poco…

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Capitolo 4
*** Deceptions ***


Pensavo fosse ovvio: commentate pleaseeee! Spero che la mia ff vi piaccia. Non è a scopo di lucro e i personaggi sono tutti inventati…eccetto uno ^^ un bacio!


Lui non si riaddormentò più…rimasero in quella posizione fino a che la sveglia non suonò…allora dovettero staccarsi. Marco si infilò nel bagno per farsi una doccia, lei invece era “volata” a casa sua e si era cambiata. Quando tornò, il ragazzo era ancora sotto la doccia…allora prese il cellulare e chiamò Alice, chiedendo novità…la bella vampira le passo prima Bella, poi Edward. L’amica del cuore le disse che sarebbe stata lei a darle il cambio, invece che Jasper. Dato che aveva il potere di creare uno scudo, sarebbe stato meglio, per eventuali attacchi o incidenti di percorso. Edward invece le promise che non avrebbe lasciato al caso nemmeno un minimo particolare che leggeva nella mente di Rosalie. Sentirsi tradito dalla proprio famiglia, era per Edward una cosa inaccettabile…tutti cercavano di capire il motivo di quel tradimento…e non sapevano che il serpente dagli occhi d’oro si sarebbe arreso di lì a poco…
Marco uscì dalla doccia. Si asciugò con il suo accappatoio blu e si mise i pantaloni di una tuta grigi. Tornò in camera sua e vide Cat seduta sul letto che giocava con Athena. La guardò meglio e notò che era totalmente diversa. Aveva dei pantaloni alti fino alla vita grigi, con grandi bottoni di abbellimento, una camicia bianca che si intravedeva sotto una giacca anch’essa grigia con gli stessi bottoni dei pantaloni e dei tronchetti neri con un po’ di tacco. Si era pettinata i capelli e truccata leggermente. Faceva giocare il carlino con dei charms,a forma di stelle e lune,appesi ad un braccialetto.

-Come diavolo hai fatto?-

-?..Ah si…ho fatto una scappata a casa e sono tornata. Oggi ho un colloquio di lavoro presso una casa di moda…e sai non voglio far brutta figura…-

-Così io dovrei andare in giro con una modella? La cosa mi piace…a patto che non risulti più alta di me…-

-Affare fatto. Ti ho aspettato così ti salutavo…ah mi ha detto Bella che oggi ti terrà d’occhio lei mentre io non ci sono…sai per quella cosa là, ma stai tranquillo. Sarà come se non ci fosse…-

-Non ho altra scelta mi pare…bè allora in bocca al lupo!-

-Grazie! Dovrei finire presto, se tu hai dei cambi di programma mandami un sms o chiamami direttamente…va bene?-

Non aspettò risposte, prese la sua borsa bianca di pelle, che aveva sistemato su una sedia, salutò la piccola Athena, diede un lieve bacio a Marco, e uscì di casa alla velocità della luce.
Marco non ebbe nemmeno il tempo di capire che se n’era andata che suoanrono alla porta. Si mise una maglietta presa a caso dall’armadio e corse verso la porta. L’aprì e vide Bella sorridergli amichevolmente.
Indossava dei jeans neri e stretti, una maglia lunga blu che le arrivava fino alla coscia, con dei disegni in argento e blu scuro e degli stivali neri che la rendevano alta grazie ai tacchi. Con la trasformazione non era più goffa, impacciata e il suo modo di vestire era nettamente migliorato, grazie anche ad Alice che le aiutava,anzi imponeva loro cosa mettersi e quando metterseli!

-Buongiorno Marco…hai dormito bene?-

-Sisi…te? ah no è vero! Te non dormi! Che stupido! Entra pure-

Si sorrisero,e Bella entrò nell’appartamento del cagliaritano. La fece aspettare in cucina mentre lui si andava a cambiare per andare nell’ufficio del suo manager. Quando salirono poi in macchina calò un silenzio pesante su di loro. Non avevano mai approfondito molto le conoscenze.

-…Ehm…senti Bella, ma i Volturi sono così cattivi?-

-Bè, per mia esperienza personale, sì… ma dipende sai…Cat ti avrà di certo detto che sono molto potenti, e pericolosi. Io li ho visti per la prima volta,quando Edward mi lasciò qualche annetto fa…e poi quando è nata la mia bambina…si diciamo che hanno dalla loro parte vampiri con grandi potenzialità ecco tutto…-

-Bah…speriamo solo che non mi vogliano mangiare per colazione…io sono buono,ma non da quel punto di vista…-

Si sorrisero, dopodichè Marco continuò a guidare. La radio passava la canzone del vincitore di X Factor: Dove si vola- Marco Mengoni. Ma non la stava ascoltando sul serio.
Arrivarono allo studio di registrazione, Marco presentò Bella come un’amica di famiglia, dicendo che la madre era albina,per questo la ragazza era pallida. Fatte le conoscienze, il cantante e la sua band entrarono nella sala di registrazione, mentre Bella si sedette su una sedia e si mise a leggere uno dei tanti progetti che aveva in cantiere con Esme.

Rosalie…e degli ospiti inaspettati

-Bene, dicci che avevi intenzione di fargli fare…come fine della storia dico…-

Alec fissava Rosalie con un sorriso beffardo,quasi di sfida. Voleva vedere fino a che punto fosse pronta ad andare contro tutta la famiglia Cullen. Rosalie raccolse la sfida.

-Bè, non deve morire di sicuro…ma….comunque io mi affidavo a voi…cioè fate come volete…basta che non ci siano spargimenti di sangue…voglio solo che i Cullen non facciano l’ennesima cazzata…fategli prendere un po’ di paura…-

-Uhm…vediamo…potremmo andare da lui e dargli un ultimatum: o la vita terrena o la morte istantanea…-

-Si, basta che non fate il mio nome…se si dovesse venire a sapere che dietro a tutto questo ci sono io… non riuscirei a sopportarlo…io voglio bene ai Cullen, gli sto solo facendo aprire gli occhi sulla realtà…quindi buon lavoro, e se ci dovessero essere problemi mandatemi un sms,e ci rincontreremo sempre qui…-

-Bionda, noi non prendiamo ordini dai Cullen, ma questa volta vogliamo aiutarti…ad un patto: tu dopo verrai con noi a vivere a Volterra…farai anche tu parte dei Volturi. Mi dispiace per te,ma noi non facciamo qualcosa per niente…-

Alec,Rachele sparirono dalla sua vista. Rimase ferma, impalata. Lei una dei Volturi? Non erano questi i patti…poi un sms improvviso la fece scattare:
Prova a parlare e vedi che fine farai…
Aveva paura. Si era cacciata in una cosa più grande di lei…corse di nuovo a casa sempre più terrorizzata. Fortunatamente a casa non c’era nessuno. Si distese sul divano. Fissava il soffitto,e pensava a come tirarsi indietro, una soluzione lontana nel tempo…avrebbe voluto raggiungerla…avrebbe voluto tornare a quel giorno, salvarsi dall’inizo della sua fine…Se non sarebbe morta, avrebbe dovuto abbandonare il suo mondo…Si girò su un fianco. Edward le stava davanti. Le braccia conserte al petto. Lo sguardo spento. Più duro del solito. Scuopteva la testa. Rosalie sapeva benissimo come sarebbe andata.

-Rosalie…non ti devi preoccupare…la tua famiglia ti starà accanto…non permetteremo che ti portino via da noi…non servi ad un cazzo…ma il nostro tutto senza di te diventerebbe un niente… tutti noi sapevamo che stavi combinando una cavolata…ma ci hai deluso…sappi solo questo…-

Dietro di lui apparve in pochi attimi tutta la famiglia Cullen con Caterina e Marco. Tutti le sorridevano…Marco le si avvicinò, si sedette per terra, le prese le mani fredde nelle sue e le sorrise.

-Rosalie, io e te non abbiamo mai avuto un rapporto,e capisco di non poetr essere simpatico a tutti,e non voglio sapere perché, ma sappi che non ce l’ho con te. Voglio essere accettato da tutti…e vorrei diventare come voi, per capire meglio come vivete, le difficoltà che affrontate ogni giorno, voglio vicere per sempre,ma che per lo desidero,e voglio vivere con Caterina per sempre…ti prego! accettami per quello che sono…-

Sarebbe stato bello, se non fosse stato tutto un sogno ad occhi aperti. In quella stanza c’era solo lei… e solo in quel momento capì quanto le sarebbe mancato tutto quello…


Edward ascoltò ogni suo pensiero. Chiamò immediatamente tutta la famiglia. Quella sera cena dai Cullen.

Tutta la famiglia,Caterina e Marco erano seduti attorno al tavolo nella sala da pranzo. La tavola era imbadita di cose da mangiare buonissime…c’erano tutti, mancava solo Rosalie,che sarebbe tornata di lì a poco. D’improvviso la chiave che entra nella serratura, uno scatto veloce e Rosalie apparve nell’ingresso della casa. Nessun rumore, lasciò la borsa ai piedi dell’apendi abiti. Passò per la cucina, e li vide tutti seduti,immobili,in silenzio. Non sapeva che fare. Vide poi la tavola apparecchiata, e tutti che fissavano i loro piatti. Fece un lungo respiro ed entrò nella sala. Nessun movimento. Nessun rumore. Poi d’un tratto Carlisle prese una bottiglia di vino rosso che era stata posizionata sul tavolo a pochi centimentri dal suo piatto. Era chiusa. Tutti lo fissavano. Fece un sorriso veloce alla sua famiglia. Impugnò il collo della bottiglia e la scagliò contro il muro alla sua sinistra. La bottiglia si frantumò in mielle pezzettini. Rosalie era spaventata da quella situazione. Carlisle non aveva mai fatto una cosa del genere…poi intuì quello che non avrebbe voluto capire.

-Rosalie. Siedeti. Vogliamo solo chiederti una cosa. Perché?-

-Carlisle, non capisco…perché cosa?-

-Rosalie! Non dire cavolate! Lo sappiamo tutti ormai…ci hai venduto ai Volturi! Per cosa poi? Per dell’amore che c’è tra questi due ragazzi? Da te non le me lo apsettavo…non ce lo saremo mai aspettato…-

-Ehmbè? Forse non lo capite,ma quella che si sta per compiere è l’ennesima cazzata! Perché non facciamo diventare vampiri tutto il mondo eh? I Volturi mi stanno aiutando per farvelo capire tutto qui…-

A quel punto Caterina sbottò. Come osava quella vampira, insensibile, senza cuore…

-Tu sei solo una stronza! Ti fa schifo che anche io dopo tanta,troppa sofferenza possa essere felice? Che cazzo te ne importa a te se sono felice,innamorata o incavolata?Se tu fossi al mio posto, se Emmet fosse un umano, non faresti di tutto per poter stare con lui in eterno?Sei insensibile. Senza un briciolo di cuore…TE LO GIURO: FA CHE NON GLI ACCADA NULLA, CHE NON GLI VENGA TORTO NEMMENO UN CAPELLO O CHE NON INCIAMPI PER LA STRADA PERCHè SENNò LA TUA ETERNITà NON SARà PIù TALE…-

Bella cercò di farla calmare…

-Cat, calmati…-

-Non mi dire di calmarmi! Lo sai che fino ad adesso mi è stato difficile non saltarle addosso…sai benissimo come sono fatta quindi evita di dirmi di calmarmi!-

Era incavolata nera. Gli occhi erano diventati color della pece. La pelle si era tesa. Sarebbe esplosa di lì a poco. Edward e Jasper la presero di forza e la portarono nel bosco. Marco era sotto shock… non aveva parlato solo per paura…era seduto vicino a Renesme e a Alice, che gli teneva la mano, come a dirgli “fatti forza…”

-Marco…capisco che tu ti possa essere spaventato, am eli tiene davvero a te…non vuole che ti accada qualcosa…e quando ha saputo che Rosalie ci aveva veduti ai Volturi nella sua mente sono apparse mille azioni, dalle più delicate a quelle più cruente. Ti ama davvero…non ti farebbe mai del male, sarebbe capace di uccidersi se gli dovesse mancare la forza di trattenersi…è una ragazza speciale…in quanto a Rosalie…abbiamo attuato un piano per far sì che non ti accada nulla. Devi avere solo molta pazienza…-

Fece un segno, come a dire di aver capito. Ma non parlò. Poi d’un tratto si risvegliò da quel suo stato di catalessi…

-Rosalie, non capisco perché io non ti piaccia, e non lo voglio sapere. Capisco di non poter andare bene per tutti…ma ti prego, se anche tu ami, hai amato e sai come mi sento io in questo momento… ti prego manda all’aria tutto. Ho intenzione di passare la mia vita con Cat, e voglio che voi mi insegnate quello che serve sapere…e voglio imparare anche da te, ma se tu starai con i Volturi, come potrò farlo? Se non vuoi farlo per me, fallo per loro, la tua famiglia, vera o finta che sia…Dimostragli che si possono ancora fidare di te, che tutto questo è stato provocato da un annullamento del cuore…che hai agito solo pensando,e non sentendo…Io posso aiutarti…Alice portami da Caterina…non ho più paura…lo giuro!-

Alice chiese ad Emmet di accompagnarlo. Il vampiro tutto muscoli lo prese sulle spalle e lo portò nel bosco. Esme,Alice e Rosalie rimasero sole. La bella vampira bionda non sapeva che dire…si sentiva chiusa in una morsa. Avrebbe voluto fuggire, rifugiarsi lontano da tutti, ma non poteva farlo. Si sedette sul divano, la testa tra le mani, mille pensieri che le frullavano per il cervello…Alice le si sedette vicina.

-Rose, capisci quanta forza ha quel ragazzo? Quanto può insegnarci? Hai sentito che non gli importa se non lo ami, se lui non ti piace…lui vuole solo poter amare Caterina finchè ne avrà l’opportunità…e quella opportunità possiamo dargliela noi…Ti ha anche detto che devi riconquistarti la nostra fiducia, ti prego Rose, manda all’aria tutto…-

-Sì lo farò… ma dobbiamo escogitare un piano…-

-Va bene… ma questa sarà la tua punizione…dovrai fare tutto da sola, come ti è venuta l’idea di mandarci contro ai Volturi, ne troverai un'altra per tirarci fuori da questo guaio.-

-Va bene Esme, è giusto…ora se volete scusarmi vado in camera mia a pensare…-

-Brava…e se dovessi avere qualche notizia riferiscicela subito…-

La bionda vampira scomparve al piano di sopra. Quando furono sicure di ciò Carlisle, Edward, Emmet,Jasper,Marco e Caterina tornarono in casa sorridenti. Il piano aveva funzionato…

-Cat cazzo…mi hai spaventata…sembrava le volessi strappare gli occhi dal volto…non ti ho mai visto coì furibonda…-

-Eh…sai com’è sono come mamma tigre…toccami i miei piccoli e me la paghi! E comunque mi sono fatta paura da sola…ahahah…-

E:-Eh brava brava…intanto la mia amata si sente una merda…potevi anche andarci più piano…-

C:-Em, ripetilo e davvero ti faccio male…ahah…Marco te? tutto bene?-

M:-Eh? Sisi tranquilla…però potevi avvisarmi cazzo! Mi sono spaventato sul serio!-

Ridevano e scherzavano. Gliel’avevano fatta a Rosalie. Ora dovevano solo aspettare che i Volturi facessero qualcosa.




Volterra. Palazzo dei Volturi. Alec, Rachele e Aro.

Aro:-Quindi mi state dicendo che Rosalie Hale, che fa parte dei Cullen li sta tradendo?-

Alec:-Già…a quanto pare non gli va a genio che tale Marco Carta,(cantante sardo,conosciuto grazie al talent show di Amici) sia innamorato di Caterina…e quindi vuole farlo spaventare perché quel genio di Carlisle gli ha detto che potrebbe anche trasformarlo…uno in più tra i coglioni…-

Aro:-Alec! Queste parole così sgradevoli, davanti alla tua fidanzata poi…e quindi? Che avete intenzione di fare?-

Rachele:-Bè, abbiamo in mente qualche idea. Dobbiamo solo valutare quale sia la più adatta per farlo spaventare per bene…non vogliamo che tra qualche anno il problema ritorni…giusto?-

Aro:-Ottimo…Eccezionale…intanto io dovrei vedere questa Caterina, perché non ne so molto…avete delle informazioni su di lei?-

Aro:-Uhm…Caterina Ibico. Anni 20. Trasformata il giorno 6 agosto 2009. Corritrice. Vincintrice di gare atletiche. Ha un fratello con moglie e due figli. Stato civile fidanzata segretamente con Marco Carta. Poteri speciali: leggere nella mente di chi non dice la verità. Neo vampira quindi molto forte e intelligente. Non si ciba di esseri umani,ma solo di lupi e volpi. Questo la dice lunga su di lei…-

Rachele:-Alta 172 cm. Peso 59 kg. Capelli corti e castani scuri. Per non far vedere che è diversa usa una crema che dà alla sua pelle una colorazione umana, ideata da Alice e Carlisle Cullen. Vive in un appartamento a Roma, lavora nel negozio di suo zio, ma proprio oggi è andata ad un colloquio per fare da modella ad una casa di moda molto importante. Motlo amica di Isabella Swan e Alice Cullen. A scuola ottimi voti… sembra che non abbia difetti…uh ora ricordo…ha avuto un ragazzo che è entrato nella droga e l’ha lasciata. Ma non so fino a che punto possa esserci utile…-

Aro:-Già…bene bene…quando incontrerete Rosalie Cullen, chiedetele di venire a Volterra accompagnata d Caterina. Per una…scampagnata…sono molto fiero di voi…bravi, continuate così…-

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Capitolo 5
*** Forever ***


Volterra. Palazzo dei Volturi. Alec, Rachele e Aro.

Aro:-Quindi mi state dicendo che Rosalie Hale, che fa parte dei Cullen li sta tradendo?-

Alec:-Già…a quanto pare non gli va a genio che tale Marco Carta,(cantante sardo,conosciuto grazie al talent show di Amici) sia innamorato di Caterina…e quindi vuole farlo spaventare perché quel genio di Carlisle gli ha detto che potrebbe anche trasformarlo…uno in più tra i coglioni…-

Aro:-Alec! Queste parole così sgradevoli, davanti alla tua fidanzata poi…e quindi? Che avete intenzione di fare?-

Rachele:-Bè, abbiamo in mente qualche idea. Dobbiamo solo valutare quale sia la più adatta per farlo spaventare per bene…non vogliamo che tra qualche anno il problema ritorni…giusto?-

Aro:-Ottimo…Eccezionale…intanto io dovrei vedere questa Caterina, perché non ne so molto…avete delle informazioni su di lei?-

Aro:-Uhm…Caterina Ibico. Anni 20. Trasformata il giorno 6 agosto 2009. Corritrice. Vincintrice di gare atletiche. Ha un fratello con moglie e due figli. Stato civile fidanzata segretamente con Marco Carta. Poteri speciali: leggere nella mente di chi non dice la verità. Neo vampira quindi molto forte e intelligente. Non si ciba di esseri umani,ma solo di lupi e volpi. Questo la dice lunga su di lei…-

Rachele:-Alta 172 cm. Peso 59 kg. Capelli corti e castani scuri. Per non far vedere che è diversa usa una crema che dà alla sua pelle una colorazione umana, ideata da Alice e Carlisle Cullen. Vive in un appartamento a Roma, lavora nel negozio di suo zio, ma proprio oggi è andata ad un colloquio per fare da modella ad una casa di moda molto importante. Motlo amica di Isabella Swan e Alice Cullen. A scuola ottimi voti… sembra che non abbia difetti…uh ora ricordo…ha avuto un ragazzo che è entrato nella droga e l’ha lasciata. Ma non so fino a che punto possa esserci utile…-

Aro:-Già…bene bene…quando incontrerete Rosalie Cullen, chiedetele di venire a Volterra accompagnata d Caterina. Per una…scampagnata…sono molto fiero di voi…bravi, continuate così…-

Rosalie pensava. Rifletteva. Tentava di trovare una soluzione a quel problema che forse, una soluzione non aveva.
camminava. Si fermava. Fissava un punto nel vuoto. Niente. Non le veniva in mente niente. E quelle parole le rimbombavano nella mente:
*…Dimostragli che si possono ancora fidare di te, che tutto questo è stato provocato da un annullamento del cuore…che hai agito solo pensando,e non sentendo…Io posso aiutarti*
Stupido umano. Come poteva un insulso essere umano aiutarla? Poi non accorgendosene prese tra le mani il vecchio album di famiglia. La sua vera famiglia. E in un attimo ripercorse quella vita.
La sua vita perfetta. Lusso. Bellezza. E quel ragazzo che le sembrava il principe azzurro. I suoi veri genitori, orgogliosi di lei. E quell’amica che le aveva provocato tanta invidia. Che le aveva fatto capire che la vera felicità non sta nei soldi. E poi quella sera. Il freddo della strada su cui era stata usata come un oggetto. Quel freddo le era entrato nel cuore. Era diventata una regina di ghiaccio.
Si era avvicinata al pc. Lo aveva acceso, cercando l’ispirazione. Andò su Youtube. Scrisse Marco Carta nella casella di ricerca. Scivolò tra tutti quei brani e ne scelse uno. “Quando nasce un amore-Marco Carta”. La musica si diffuse nella stanza dalle bianche pareti. L’ascoltava attenta. Iniziava anche ad apprezzare quella voce graffiata…in effetti non era male.
E poi come un lampo in una giornata di sole. Sorrise soddisfatta della sua idea. Scese nel salone dove tutta la famiglia era riunita. Erano tutti sparsi per la stanza. Chi sul divano, chi per terra.
Marco e Caterina scherzavano e ridevano tra loro, giocando con la piccola Renesme. Quando la sentirono entrare nella stanza si ammutolirono tutti. Perfino la piccola vampira, capendo che il tempo per il gioco era finito, si sedette meglio per terra e stette ad aspettare.

-Ho trovato la soluzione…non so nemmeno come mi è venuta in mente,ma mi è venuta!-

C:-Spera che sia una buona idea-

R:-Bè…dato che i Volturi non capiscono se qualcuno mente o meno…ecco, potremmo, cioè potrei, si insomma…potrei fargli credere che Caterina ha già trasformato Marco in vampiro…-

E:-Amore mio! Ma sei un genio!!-

Emmet le si avvicinò,e l’abbracciò soddisfatto e felice. Ma il resto della famiglia non era della stessa opinione…

Cat:-Sì, peccato che il tuo “amore” ha dimenticato un piccolo, insignificante, insulso dettaglio…I VOLUTI LO VORRANNO CONOSCERE!!!-

Rose:-Cat non sono così sprovveduta…basterà truccarlo un po’, e se gli chiedono che potere ha bè, potrebbe che ne sò, immobilizzare tutti con la sua voce…il super potere ce lo inventeremo in un altro momento…-

Alice:-Rose, il tuo piano è talmente stupido che…potrebbe anche funzionare…e se invece non funzione sono cazzi tuoi…ti prenderai le tue responsabilità e dirai davanti ai Volturi che sei un’idiota, mi sembra una buona proposta no?-

Cat:-Sì, solo che se non funziona, lui ci va di mezzo…e poi ci va di mezzo lei…ma non per mano dei Volturi,ma per mano mia…eheh-

Marco:-Cat, calma. E se invece non ci inventiamo proprio un bel niente, andiamo da sti qui e gli parlo io, so di non essere grammaticalmente corretto, ma avranno un cuore, o comunque in una vita passata ce l’avranno avuto no?-

Com’era ingenuo. Pensava ancora che con le parole si potesse risolvere la guerra. Bè forse era meglio il suo piano che quello di Rose. Qualche ora dopo iniziarono i preparativi per fare un piccolo viaggio d’istruzione. Meta:Volterra.


Qualche giorno dopo. Arrivati a Volterra, Cat,Marco, Edward,Bella,Rosalie, e Carlisle puntarono subiuto al palazzo dei Volturi

Heidi dopo aver parlato con il dott.Cullen li accompagnò nella sala del trono dove, seduti su tre troni, presiedevano Aro,Caius e Marcus. Ai lati di Aro:Alec,Rachele e Jane. Vicino a Caius Felix e Heidi. Tutti quei vampiri assetati di sangue umano, annusarono l’aria, impremiata del dolce e delizioso profumo che la pelle di Marco emanava. Carlisle Edward, Bella e la neovampira erano davanti. Bella serviva soprattutto da scudo, per difendere meglio Marco. Il cantante sardo, Alice e Rosalie stavano dietro di loro. Cat aveva negli occhi una luce di speranza,paura e tensione. Era pronta ad attaccare a qualsiasi parola storta. Teneva la mente libera, doveva captare le bugie che, ovviamente, i Volturi avrebbero detto.
Quegli otto vampiri, diversi dai Cullen, ridevano sotto i baffi. Ignari, o meno di quello che si sarebbe successo di lì a poco.

Aro:-Cullen! Che piacere rivedervi! E chi abbiamo qui? Se non sbaglio tu sei Caterina Ibico…sono molto onorato di fare la tua conoscenza…oh e lì dietro chi c’è? Quel giovincello di Marco Carta eh? Non avere paura! Non mordo mica! Ahahah-

La sua risata echeggiava in tutta la sala.

Cat:-Molto piacere. Vengo subito al punto. Potreste scusarmi, se nel palrare, dovessi usare parole poco consone ad un linguaggio soffisticato?-

Falsa come non era mai stata.

Caius:-Ma certo! Non siamo mica ad una scuola di galateo…prego prego…quale sarebbe il motivo della vostra, inusuale visita qui al palazzo di Volterra? Siamo molto curiosi-

Cat:-Bè, ecco…Rosalie, ci ha voluto fare uno scherzo. Ecco, voleva spaventare il mio fidanzato, Marco. Una burla. Voleva sentirsi di nuovo un’umana, e sappiamo che ha chiesto il vostro aiuto. Ecco siamo qui, per dirvi che non serve usare metodi bizzarri. Credo che vossignori non abbiano tempo da perdere dietro ad uno scherzetto così. Nevvero?-

Aro:-Mmm…quindi ci stai dicendo che la bella Rosalie, si è burlata anche di noi??-

Carlisle:-Oh no! Assolutamente! È che lo scherzo le è scappato dalle mani. Voleva farne uno un po’ troppo divertente, ma noi lo abbiamo scoperto, quindi lo scherzo è finito, ancor prima di nascere, ma non si sarebbe mai permessa di prendervi in giro…-

Caius:-Sì,ma comunque vostra figlia, dottor Cullen, ci ha scomodati. E, come ha detto la signorina Caterina, noi non abbiamo tempo da perdere…-

Cat:-Oh ma certo! ma l’abbiamo già punita. Ecco quindi noi siamo venuti qui di persona, perché ci sembrava brutto dirvelo per telefono, per dirvi che ci dispiace davvero tanto che vi abbia fatto perdere tempo prezioso, ma che il vostro aiuto per lo scherzo non serve più…-

Aro:-Ah…bè già che siamo qui, diteci: è vero che il suo fidanzato, signorina Caterina, verrà trasformato?-

Cat:-Oh…n…noo…-

Marco:-Caterina. No…fatemi parlare per favore. Scusate la mia interruzione, ma sinceramente vorrei espirmere la mia opinione…Io amo Caterina. Sono venuto a conoscenza del vostro segreto, e credetemi non dirò mai niente che possa mettere in pericolo voi o i Cullen. Ho intenzione di passare la mia vita,e quella che mi verrà data con lei. Sono sicuro che voi mi sappiate capire. Non vi è mai capitato di sentirvi felice, leggeri come non mai, vedendo, anche solo da lontano, la persona che amavate? Di sentirvi in paradiso…io dico queste cose perché le sento. E vorrei il vostro permesso. Voreei che voi mi diate il permesso di essere trasformato per poter continuare a vivere con Caterina.-

Aro:-Mmm…interessante…bè, se ci tieni davvero a questa bella signorina, ti diamo il consenso…-

Ma Caterina lesse un'altra cosa enlla sua mente: “Stupido essere umano. Arriverà il momento in cui sarai solo…e a quel punto…ahahah”. Un ringhio le partì dalla gola. Aro si girò verso di lei, dubbioso.

Aro:<-cosa succede Caterina?? Come mai quel brutto ringhio? Non si addice proprio alla tua..ehm…persona, ahah-

*Fai poco lo spiritoso brutto idiota! E se uno dei tuoi bastardi da guardia provano soltanto a respirare faccio in modo che questo diventi un campo di battaglia…*

Cat:-Eh? Oh no,mi scusi è che mi stavo schiarendo la voce…bè allora possiamo anche togliere il disturbo. Vi abbiamo fatto perdere tantissimo tempo-

Jane:-Non siate frettolosi…siete nostri ospiti…seguiteci nell’altra sala, per prendere…una tazza di tè, vi va?-

Bella:-Sì, perché no? Vi seguiremo volentieri…-

Aro si avvicinò a Caterina, le porse il braccio, e lei per non essere “scortese” vi poggiò la sua mano. Aro potè così capire che qualità aveva quella vampira. Leggere nelle menti di chi non dice il vero.
Bella ed Alice, cercarono di fermarla, ma ormai era troppo tardi. Aro fece un sorriso divertito. Era una vampira scomoda in quella situazione.
Si fermò. Le prese il braccio bloccandoglielo con una mano. Le sorrise falso e l’alzò, scaraventandola poi a terra. Non si fece niente, ma sul pavimento si formò un solco. Caterina immobile, stesa al suolo, spalancò gli occhi…

Aro:-Mia cara Caterina. Hai un potere eccezionale, ma purtroppo scomodo per noi Volturi e quindi dovrai morire. Jane pensaci tu! Caius, Marcus andiamo…non voglio sporcarmi di sangue…agli altri pensateci voi…ah e Marco…quando sarà rimasto da solo, chiamteci-

Edward:-Bella! Lo scudo!-

Bella si mise davanti ai suoi compagni, si concentrò ed espanse il suo scudo. Marco non capiva più niente. Caterina invece aveva paura che gli succedesse qualcosa. Lei ed Edward si scambiarono un’occhiata. Entrambi avevano pensato la stessa cosa. Servivano anche Jasper e Emmet. E purtroppo per loro anche i lupi sarebbero serviti.
Caterina iniziò a pensare ad una richiesta d’aiuto. Sperando che Jacob la stesse ascoltando. Tornò a guardare Edward. Lui le fece segno di si. Jacob stava richiamando i lupi, e aveva mandato Sam da Emmet e Jasper. La neovampira tornò a guardare Marco. Cercò di rassicurarlo con lo sguardo,ma anche lei era terrorizzata. Sperava che gli alleati arrivassero il più presto possibile.
I minuti passavano. Nessuno cercava di attaccare. Jane era concentrata su Caterina. Rachele e Alec su Edward e Bella. Ma niente. Lo scudo era troppo potente. Carlisle era l’unico tranquillo, il che fece quasi incavolare sia Rosalie che Alice.

Rachele:-Caterina, io ti conosco. Ti ho visto quando ero ancora umana. Non ricordo dove…Mmm…però già allora mi stavi sulle palle!-

Cat:-Ah si! Te sei quella che stava alle superiori da me…tutta la scuola ti sputtanava dietro, e te non te ne sei mai accorta. Ecco perché poi non sei più venuta. Pensavo ti vergognassi di farti vedere in giro…ahah-

Alec:-Come osi! Lurida Cullen! Hai firmato la tua condanna a morte! Esci da quel cazzo di scudo e combatti! Siete dei codardi. Non lottate perché sapete benissimo che non ce la fareste contro di noi!-

Cat:-Ah si? Bene, facciamo un combattimento ad armi pari. Io e te. anche perché sinceramente mi sto annoiando-

Edward:-Sei deficiente?? Ma si! Perché non farci uccidere tutti!-

Caterina uscì dall scudo. Si girò verso la famiglia Cullen con lo sguardo di chi la sa lunga.

Cat:-Eddino, capisco che tu possa preoccuparti di me, ma ho battuto Emmet,te e Jasper insieme. Non ho paura di farmi qualche graffio, più che altro ho paura per lui…ahah preoccupatevi più di Marco và…-

Mraco:-Cat, però fai attenzione. Ti ho già perso una volta. Non voglio che succeda di nuovo…-

Cat:-Tranquillo amore…bè e adesso, bando alle ciance. Diamo inizio alle danze!-

Non aspettò nemmeno un secondo. Saltò praticamente addosso ad Alce, gli bloccò le braccia con le ginocchia e gli prese la testa fra le mani. Il ragazzo era alquanto spaventato. Era troppo veloce. Nemmeno la luce era così. E quella mossa. Buttò lo sguardo prima sulla sua amata, che non mostrava emozioni. Poi quasi attirato dalla parte opposta guardò Alice. Rideva serena. L’aveva previsto! Era tutto quanto studiato! E ci erano cascati come allocchi. Jane cercò di buttarle addosso gli occhi per salvare il fratello,ma delle braccia potenti e muscolose, la bloccarono da dietro.

Emmet:-Eh no carina! Un duello ad armi pari. Ovviamente noi abbiamo vinto. E voi perso! Ahahah-

Rachele:-Siete furbi Cullen. Ma non invincibili. Si vi abbiamo sottovalutato, ma possiamo risolvere la questione in modo pacifico no?-

Alice:-Pacifico un cazzo, tesoro bello! Ora dateci la nostra rivincita. Siete sempre stati superiori, ma intanto non avete pensato che la sottoscritta avesse già visto tutto. Che cazzo di Volturi siete? Dei sosia…me ne avevano sempre parlato come vampiri superiori agli altri. Forti. Intelligenti. Si intelligenti di sto cavolo! Ahahah-

Aro:-Ah mi fa piacere che ridete! Perché state per piangere!-

Sam:-Sicuro? No perché noi siamo di più. Conosciamo già ogni vostra mossa. E uno dei tuoi bodyguard sta per essere mandato all’altro mondo per sempre…guarda là…-

Sam indicò ad Aro Caterina, agganciata ad Alce con le gambe, e le mani intorno alle sue guance fredde. Aro poi guardò Rachele. Se fosse stata ancora un umana avrebbe pianto. Parlava veloce. Pregava il capo dei Volturi di richiamare l’ordine e di lasciarli andare. Amava troppo Alec.
Caterina fece girare piano piano la testa al vampiro. Si avvicinò al suo collo bucandogli la pelle con i suoi canini perfetti. Da Alce partì un grido soffocato. Anche Jane si aggiunse alla supplica di Rachele. A quel punto Aro si arrese.

Aro:-Basta! Smettetela! Va bene Cullen. Potete andare. Caterina al tuo ragazzo non accadrà nulla. Hai la mia parola d’onore, e se non mi credi, leggi nella mia mente…forza andatevene.-



Due anni dopo

-Bene, siamo qui riuniti oggi per celebrare l’unione di questi due giovani ragazzi. Marco Carta e Caterina Ibico. Se qualcuno ha qualche motivazione per cui questo matrimonio non debba essere celebrato parli ora, o taccia per sempre…-

[…]

-Caterina Ibico, prendo te oggi come mia legittima sposa. Prometto di amarti e onorarti. Di rispettarti e renderti felice, ogni giorno della mia esistenza. In ricchezza e povertà. In salute e in malattia. Finchè la colonna sonora della nostra eternità non smetterà di suonare le sue ultime note…-

-Marco Carta. Prendo te oggi come mio legittimo sposo. Prometto di amarti e onorarti. Di rispettarti e renderti felice ogni giorno della mia esistenza. In ricchezza e povertà. In salute e in malattia. Finchè la colonna sonora della nostra eternità non smetterà di suonare le sue ultime note…-

-Bene. Vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa…-

I loro volti si avvicinarono l’uno all’altro, unirono le loro labbra in un bacio che sapeva d’amore, di felicità e di sacrifici. Sorrisi e alcune lacrime affioravano tra i presenti a quella cerimonia. Pochi invitati. Solo amici stretti e familiari. Tutti in abiti elegantissimi, costosissimi e scomodissimi.
Marco si era trasformato da poco,ma nonostante tutto aveva deciso di continuare la sua carriera musicale per ancora qualche anno e poi forse dire addio alle scene. Erano riusciti a coronare un sogno in comune. Finalmente i guai erano finiti, il loro amore aveva superato tutte le intemperie e soprattutto i Volturi.
Alice corse incontro ai novelli sposi sorrise ad entrambi,ma forse emozionata, abbracciò prima l’amica cercando di non macchiarle l’abito bianco,e subito dopo la new-entry nella loro famiglia. Li raggiunsero anche la famiglia di Marco e di Caterina. Baci, abbracci, sorrisi, alcune lacrime e di nuovo abbracci. Il padre e il fratello di Caterina si avvicinarono al novello sposo, mentre la loro “bambina” sorrideva, bellissima nel suo vestito candido come la neve. Lungo fino ai piedi, con maniche lunghe tempestate da fiori ricamati. Al collo una collana con delle pietre azzurre e blu. Apparteneva a sua nonna. Qualcosa di nuovo. Qualcosa di blu. Qualcosa di vecchio. I capelli corti arricciati con il ferro,decorati con mollettine, fermagli bianchi e azzurri. Rideva con Alice, e Bella mentre guardava estasiata quella piazza che festeggiava l’inizio della sua eternità.

-Trattala bene figliolo. So che sei un bravo ragazzo, perché sennò a quest’ora non saremo qui. Mi raccomando eh?-

-Ci conti signore. La tratterò come una principessa…-

Il matrimonio era stato organizzato ovviamente da Alice e Rosalie. La chiesa si trovava in un paesino che il ragazzo conosceva benissimo. Pirri. Tutta bianca, a tre navate, ristrutturata un sacco di volte, dal sapore antico. Posizionata in mezzo alla campagna. Quasi abbandonata, ma forse tra le più belle che Alice avesse visto.
Il pranzo che seguì era stato organizzato nella piazza principale del paese. Tutte le vie che erano collegate con essa erano state addobbate con nastri bianchi e confetti. La piazza era divisa in due. Da una parte il buffet con una moltitudine di cibo. Carne,pesce,pasta,verdure,insalate di tutti i tipi e su un tavolo apposito era posizionata un’altissima torta nuziale. Preparata ovviamente dallo zio di Caterina. Cinque piani di glassa rosa e azzurra. Ogni piano con una forma diversa. Decorata con rose, narcisi e spighe di grano di zucchero.

-Alice! È tutto perfetto! Grazie mille! È meraviglioso…- le disse Caterina,mentre la bella vampira ammirava compiaciuta il suo operato

-No tesoro. Tu sei perfetta. Voi due siete perfetti. Grazie comunque. È stato un divertimento assurdo scegliere tutto. E io non ti ho detto niente,ma questo sarebbe un piccolo regalo da parte mia,di Rosalie,Emmet e Jasper. Edward,Bella,Esme e Charlisle ve ne hanno fatto un altro. Ma mai bello come il nostro ahahah!-

-Siete pazzi?? Non possiamo accettare! Dai!-

-Vuol concedermi questo ballo, madame?-

Marco era apparso alle loro spalle. Nel suo abito nero era semplicemente fantastico. Cat gli sorrise avvicinandosi a lui. Raggiunsero l’altra metà della piazza, “addetta” alla pista da ballo. Bellissimi e uniti per sempre iniziarono a muoversi sulle note di una musica suonata al pianoforte.

-Sei bellissima. Lo sei sempre stata. E credo proprio che lo rimarrai per sempre-

Le disse lui avvicinandosi al suo orecchio.

-Amore non sai come sono contenta. Non pensavo che ci sarei riusicta di nuovo-

-A fare cosa tesoro?-

-Ad innamorami di nuovo. A essere felice ancora. A poter tornare a sorridere. Sei il mio eroe. Ahah-

-Bè, peccato,perché oggi mi sono dimenticato il mantello a casa…ahah. Non posso ancora credere di poter restare con te sempre. Per sempre-

-Ti amo. Ti ho amato. Ti amerò finchè mi verrà data la possibilità di dimostrartelo-

-Vale lo stesso per me piccoletta…-

Iniziò a nevicare, fatto molto insolito in un paesino sardo, nonostante fossero gli inizi di gennaio. E sotto quella neve fredda i loro cuori caldi d’amore tornarono a battere seguendo le note di quella musica che li avrebbe accompagnati nel loro Per sempre

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