Star Trek Ardito - Ultimo Viaggio

di lames76
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Nota: le prossime tre storie sono da vedersi come gli "episodi doppi" che le serie di Star Trek ci hanno insegnato ad apprezzare. Spero che le mie, seppur non volendo neppure paragonarsi a quelle, siano lo stesso godibili. Vi lascio alla storia ma sappiate... niente sara' piu' come prima!


"Diario del capitano, supplemento.
Siamo all'inseguimento di una nave pirata che
Ha distrutto negli ultimi mesi diversi vascelli
Da trasporto depredandone il carico. Purtroppo si
sta per addentrare in una zona di spazio inesplorata e,
se non riusciamo a bloccarla al piu’ presto,
ci potrebbe sfuggire"


Sulla plancia le luci rosse dell’allarme rosso lampeggiavano lentamente rendendo i colori dell’ambiente tetri. Sui visi dei membri dell’equipaggio si leggeva la tensione.
"Rapporto", Deran si rivolse al tenente O'Connor.
"La nave dei pirati ha poco vantaggio su di noi", rispose la ragazza, "Tra poco la raggiungeremo"
Passarono pochi istanti e la nave pirata apparve sullo schermo sotto forma di un piccolo puntino che male si stagliava sullo sfondo stellato.
Ma man mano che l'Ardito gli si avvicino’, l'immagine si ingrandi’ sempre piu’.
Alla fine era possibile scorgere addirittura gli oblo’ della piccola nave.
"La nave nemica e’ uscita dalla curvatura e sta alzando gli scudi!", esclamo’ Sito.
"Passare ad impulso", ordino’ serafico Terik.
"Pronti a fare fuoco!", gli fece eco il capitano alzandosi.
Ma la nave pirata non voleva combattere, si lancio’ invece a massima velocita’ impulso verso una zona di spazio che conteneva una fascia di asteroidi. Erano talmente vicini fra di loro, che l'Ardito probabilmente non ci sarebbe passata in mezzo.
"Gli stia dietro signor Benson", la voce di Deran era risoluta.
Jaxa armeggiando con i comandi disse, "Cerco di catturarli con un raggio traente"
Non ce ne fu il tempo.
Un lampo di luce li abbaglio’ ed in un attimo tutti furono sbalzati dalle proprie postazioni.
Passo’ quello che poteva sembrare un lunghissimo istante prima che si potessero riprendere.
Dopo di cio’ si guardarono l'un l'altro confusi.
"Cosa e’ successo?", chiese Nos riguadagnando la sua poltrona.
O'Connor si alzo’ da terra e si sedette di nuovo di fronte alla sua consolle, "I sensori sono cechi", disse dopo aver armeggiato con i comandi, "Ma da quello che dicono i registri siamo passati attraverso un tunnel spaziale instabile..."
Sul ponte di comando calo’ un silenzio spettrale. Nessuno osava dire nulla. Era ancora impressa nella mente di tutti la notizia che la USS Voyager era stata proiettata dall'altra parte dell'universo, con ben poche possibilita’ di tornare indietro.
"Dove siamo ora?", si azzardo’ infine a chiedere Benson.
"Approssimativamente a parecchi anni luce da dove eravamo prima", spiego’ Terik, "Fuori dallo spazio federale"
La Tensione si dipinse sugli sguardi di tutti.
"Maledizione!", penso’ Deran rivolto al vulcaniano, "Per una volta che doveva essere molto preciso non lo e’ stato"
"Da quello che vedo...", intervenne O'Connor, "...siamo solo distanti sei mesi dalla Federazione!"
Il sollievo di tutti alla notizia, fu talmente immediato e palese che nessuno riusci’ a trattenere un sospiro liberatorio. Era certamente una bella distanza, ma per lo meno sarebbero potuti tornare indietro.
"In che direzione siamo stati scagliati?", il capitano, ora piu’ tranquillo, si alzo’ per raggiungere la postazione scientifica.
"I sensori stanno riattivandosi...", disse O'Connor prendendo tempo, "Siamo alle spalle dello spazio Reny, in territorio inesplorato"
"I Reny non stanno cercando di entrare a far parte della Federazione?", chiese Deran.
"Si, dopo piu’ di due secoli di un totale isolazionismo e di una totale mancanza di contatti con altre culture", rispose Renae analizzando le informazioni del computer a riguardo.
"Rilevo una nave in avvicinamento", affermo’ Sito, "Ci sta chiamando"
"Sullo schermo!", ordino’ il bajoriano assestandosi la divisa.
Sul visore principale apparve il volto di un capitano Reny. Come quelli della sua razza aveva un aspetto identico a quello di un essere umano, salvo per la testa priva completamente di capelli e di orecchie; al posto delle quali aveva due buchi. La pelle del volto era mortalmente biancastra.
"Sono il capitano Deran Nos della nave stellare federale Ardito", si presento’ il bajoriano, "Siamo stati sbalzati qui da un tunnel spaziale instabile"
"Mi dispiace capitano", rispose l'altro con voce stridula, "Possiamo fare qualche cosa per aiutarvi?", aveva un sorriso forzato sulle labbra.
"Se ci lasciaste transitare nel vostro territorio, potremmo impiegare la meta’ del tempo per il nostro ritorno a casa", disse Deran, poi si affretto’ ad aggiungere, "E questo sarebbe un gesto d'amicizia che la Federazione terra’ presente quando analizzera’ la vostra richiesta di entrare a far parte di essa"
L'ufficiale Reny tentenno’ indeciso.
La fronte gli si riempi’ di mille rughe ed assunse un'espressione strana.
La stessa espressione che assumono le persone che trovano pensare una cosa faticosissima.
"Comunichero’ al nostro comando la sua richiesta", rispose alla fine, "Aspettate", aggiunse chiudendo il segnale.
"Per essere nel procinto di entrare nella Federazione mi sembrano ben poco socievoli", affermo’ Benson. Gli altri non poterono che annuire.

"Ci stanno chiamando", disse Sito dalla sua postazione.
"Era l'ora", mormoro’ il capitano scocciato, "Sullo schermo", ordino’.
Erano passate due ore dal momento in cui la nave federale era stata contattata da quella Reny. I federali avevano sfruttato quel lasso di tempo per rimettere in sesto tutti i sistemi che si erano guastati durante il transito nel tunnel spaziale.
"Capitano...", esordi’ il comandante dell'altro vascello con la stessa voce stridula della prima volta, "...il mio governo sara’ felice di lasciare transitare sul nostro territorio gli amici e futuri compagni della Federazione..."
"Ma...", mormoro’ Deran.
"...ma scorteremo il vostro vascello", continuo’ l'altro, "Sapete, abbiamo avuto dei problemi con dei ribelli e non vorremmo che vi capitasse qualcosa di male", si affretto’ a spiegare.
"Accettiamo volentieri", rispose malgrado il suo malumore Nos, "Ardito chiude"
"Stanno partendo a curvatura tre", disse Benson, "Sembra che sia la loro massima velocita’"
"A questa velocita’ ci sarebbe convenuto fare il giro largo", mormoro’ Sito.
"Non mi far pentire di avergli chiesto di passare", gli rispose il capitano, "Signor Benson gli stia dietro", ordino’, "E stia attento a non tamponarli...", mormoro’ infine.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


"Diario del capitano supplemento, sono ormai due mesi che veniamo
'gentilmente' scortati dai Reny. Devo dire pero’ che mi sento piu’ un
prigioniero che un ospite. Spero che la traversata finisca al piu’ presto.
So che non dovrei dirlo ma mi piacerebbe un diversivo..."


"Capitano sto rilevando un segnale di SOS", esclamo’ Sito improvvisamente.
"Finalmente qualcosa da fare!", penso’ Nos divertito, "E' incredibile il fatto che mi basti chiedere un diversivo per farlo accadere!"
"Tracci una rotta d'intercettazione", ordino’ trattenendo un sorriso, "Massima curvatura!"
"Nos, i Reny ci stanno chiamando", disse ancora Jaxa, "Ci dicono di non interessarci e che provvederanno loro", fece una pausa, "Usano un tono alquanto imperioso"
"Sei sicura che dicano proprio questo?", chiese sornione il bajoriano, il capo della sicurezza lo guardo’ stupita, "Con tutte quelle interferenze nel loro segnale?"
Sito capi’ ed annui’, "Hai ragione...", disse, "Ci sono troppe interferenze, non sono sicura...", aggiunse sorridendo.
"Le navi Reny ci inseguono, ma sono troppo lente per noi", disse Renae, "Rilevo la nave che manda il segnale di SOS. E' un vascello cargo Reny...", si fermo’ stupita per controllare meglio, "Sembra che sia attaccato da un'altra nave della sua razza!", affermo’.
"Saranno i ribelli di cui ci hanno parlato", ipotizzo’ Benson.
"I sensori indicano che le navi attaccanti sono della Marina Spaziale di Reny, mentre il vascello bersaglio ha a bordo circa trecento persone e nessun armamento!", disse Renae inorridita.
"Li chiami!", ordino’ il capitano.
"Non ci rispondono", disse Sito, "Riceviamo un altro segnale dalla nave passeggeri, solo audio"
"Sentiamolo", disse Terik con calma.
"Nave della Federazione...", alcune scariche statiche interruppero il collegamento per un attimo, "...asilo politico! Ci stanno sterminando...", altre interferenze, "...ultima speranza di salvezza..."
"Le comunicazioni sono saltate completamente!", riferi’ Jaxa improvvisamente.
"Cosa conta di fare?", chiese il vulcaniano.
"Interverremo!", rispose Deran senza pensarci su due volte.
"Si ricordi la Prima Direttiva", lo fermo’ Terik, "Siamo nello spazio Reny e questa e’ una loro disputa, non possiamo intervenire..."
"E cosi’ li lasceremo morire!", ruggi’ Sito, "E' la stessa scusa che ha usato la Federazione quando Bajor e’ stato invaso dai Cardassiani!"
"Interverremo!", ribadi’ Nos, "Chi non e’ d’accordo puo’ abbandonare il suo posto in plancia! Annotero’ sul diario di bordo la sua opposizione"
Nessuno si mosse e Deran si senti’ riempire d'orgoglio.
Poi, con un'enorme sorpresa da parte di tutti, Terik si alzo’ dal suo posto ed entro’ in un turboascensore.
"Maledizione!", penso’ Deran, "Non credevo che l'avrebbe fatto!"
"Signor Benson passiamo ad impulso", ordino’ ricacciando indietro l'amarezza, "Su gli scudi e pronti a portare a bordo quelle persone"
La nave federale decelero’ fino a velocita’ sub-luce, venne subito intercettata dalla nave da guerra Reny. Diversi colpi del piccolo vascello andarono a segno.
"Scudi al quaranta per cento", disse Sito, "Sono piccoli ma bene armati!"
"Vediamo se sanno incassare bene quanto sanno colpire", disse Deran determinato.
Non era cosi’. L'Ardito sparo’ con i suoi phaser e dopo pochi colpi la nave nemica era fuori uso. Rimase inerte alla deriva nello spazio.
"Sono fuori combattimento", disse O'Connor, "Ma la nave passeggeri ha subito gravi danni"
"Il loro nucleo di curvatura sta per saltare", disse Melixa attraverso l'interfono, "Se non ci sbrighiamo a portarli via sono spacciati!"
"Plancia a tutte le sale teletrasporto", disse il capitano, "Portate a bordo tutto l'equipaggio della nave passeggeri", si fermo’, "Dottor Blair prepari delle squadre mediche"
"Le navi che ci stavano scortando hanno attivato gli armamenti", disse Jaxa, "Ci intercetteranno tra meno di due minuti"
"Sala teletrasporto a plancia", disse una voce, "Sono tutti a bordo capitano!"
"Alzare gli scudi!", ordino’ Deran, "Impostare una rotta d'allontanamento, massima curvatura!"
Quando le navi Reny giunsero nel settore l'Ardito era gia’ lontana.

Le porte del turbo ascensore si aprirono ed il capitano ed il capo della sicurezza uscirono ed entrarono in infermeria. All'interno oltre al personale medico c'erano degli alieni stesi sui lettini o sostenuti da infermieri.
"Capitano c'e’ qualcuno che vi vuole parlare", esordi’ subito Blair portando il bajoriano davanti ad una donna. Era molto simile agli altri Reny, ma aveva sia i capelli che delle piccole orecchie. La sua pelle era di un gradito color roseo.
"Grazie per averci salvati", disse la donna con voce melodiosa, "Io sono Entara Pen, il capo di questi fuggitivi"
"Sono il capitano Deran Nos, vi do il benvenuto a bordo", si presento’ il bajoriano, "Posso farvi una domanda?", chiese e quando la donna annui’ chiese, "Chi siete?"
La donna sorrise, "E vero, voi della Federazione non ci conoscete", rispose, "Le sembrera’ strano, ma noi siamo i Reny"
"Che cosa vuole dire?", chiese Sito stupita.
"Un tempo quest'impero era nostro, ed era veramente un buon impero", continuo’ Entara, "Poi giunsero i Delnorij..."
"Non sono una razza di predoni stellari senza scrupoli?", chiese il dottore incuriosito.
La donna annui’ sconfortata, "Sfondarono facilmente le nostre difese e conquistarono il nostro spazio", sospiro’, "E lo fecero cosi’ in fretta che gli altri imperi confinanti non se n'accorsero neppure..."
"Ce ne saremmo dovuti accorgere non appena i Delnorij ripresero i contatti con gli altri mondi", intervenne Nos.
"No, avevano pianificato da molto tempo quest'invasione", spiego’ la donna, "Sapevano che noi Reny eravamo molto restii a mostrarci in pubblico e sapevano anche che nessuna razza, neppure i Romulani, avrebbe fatto affari con dei predoni. Cosi’ usarono l'ingegneria genetica per cambiare. Assunsero il nostro aspetto e presero il nostro posto, voi siete i primi a scoprirlo..."
"Contatteremo la Flotta Stellare", disse Deran, "Quando lo sapra’ interverra’ sicuramente..."
"Non ce ne’ il tempo!", disse la donna, "Altre tre navi come la nostra stavano cercando di fuggire, se non intervenite subito saranno spacciate"
"Non so che fare", penso’ il bajoriano, "Intervenire per salvare la nave e’ un atto contro la Prima Direttiva che sarebbe scusabile, ma partecipare attivamente ad una ribellione, per quanto giusta, sarebbe inammissibile", sospiro’, "Finirei sicuramente davanti alla corte marziale con poche speranze di salvarmi..."
"Nos interverremo?", chiese Sito incupita, "Non li lasceremo morire, vero?", lo incalzo’ sotto voce.
"Non lo so", mormoro’ lui in risposta.
"Non puoi tirarti indietro!", lo sprono’ lei, "Verrebbero massacrati..."
"Va bene interverremo", rispose a voce alta Deran.
"Se non lo facessi non potrei piu’ dormire la notte", si disse, "Anche se forse dovro’ farlo in una colonia penale..."

Mentre tornava in plancia Deran fu raggiunto da Melixa.
"Capitano ho scoperto qualcosa di molto interessante", esordi’ la giovane ragazza.
"Che cosa?", chiese il bajoriano.
"Le navi Reny sono equipaggiate con cannoni a polaroni", disse lei.
"Cannoni a polaroni? Ma l'unica altra potenza che li usa e’...", inizio’ il capitano.
"...il Dominio!", fini’ Haret.

Il capitano dell'Enterprise era nella sua saletta tattica mentre redigeva alcuni rapporti. Dopo l'avventura contro i Borg, che l'avevano proiettato indietro nel tempo, aveva dovuto occuparsi solo di redigere rapporti e leggere comunicati.
"Data a capitano Picard", trillo’ il comunicatore.
"Qui Picard", rispose lui.
"L’ammiraglio Nechayev vuole parlare con lei, e’ sul suo canale protetto", continuo’ l’androide.
"Va bene, rispondo da qui, Picard chiudo", disse sfiorando il suo comunicatore. Con calma si riassetto’ la divisa e poi premette il pulsante del suo terminale. L’ammiraglio Nechayev apparve sullo schermo.
"Ammiraglio e’ un piacere rivederla...", comincio’ il capitano.
"Bando ai convenevoli Picard, l’ho chiamata per un motivo molto grave", disse seria.
"Sono tutto orecchi", rispose Picard rabbuiandosi. Perche’ doveva essere sempre cosi’ dura, si chiese.
"Tre mesi fa la nave stellare Ardito stava inseguendo un vascello pirata quando e’ scomparsa", inizio’ a spiegare l’ammiraglio, "Credemmo che fosse andata distrutta ma non rilevammo alcun frammento come controprova. Tre settimane fa il governo Reny ci ha ufficialmente chiesto di intervenire in una loro disputa, sembra che l'Ardito stia compiendo degli atti d'aggressione, o come li definiscono loro, di pirateria. Pare che la nave federale sia sbucata, dopo il passaggio in un tunnel spaziale instabile, dalla parte opposta del loro spazio. Il capitano Deran ha deciso di chiedere di poter passare sul loro territorio e poi, una volta giunto a meta’ del percorso, e’ impazzito", si fermo’ un istante, "Visto che lei ha risolto brillantemente la crisi creata dal capitano Maxwell con i cardassiani, ho deciso di mandare lei a cercare di fare ragionare il capitano dell'Ardito"
"Se il capitano Deran non volesse 'ragionare'?", rispose il capitano.
"Ha il permesso di fermarlo... a qualunque costo. Abbiamo bisogno dell'alleanza con i Reny visto come sta procedendo la guerra contro il Dominio. Nechayev chiudo", fini’ l’ammiraglio.
Picard sospiro’. "Conosco superficialmente il capitano Deran, ma non penso che un capitano federale decida di attaccare senza una buona ragione", penso’, "Pero’ anche Maxwell aveva una buona ragione, ma nessuno ha potuto salvarlo dalla Corte Marziale..."

"Renae, sto facendo la cosa giusta vero?", chiese Deran. Lei e la ragazza erano nell'alloggio del capitano e stavano cercando di rilassarsi, l'uno tra le braccia dell'altra. Erano nella penombra ed erano in silenzio gia’ da un po'.
"Non ne sei sicuro?", chiese la ragazza.
"Una parte di me, quella razionale, mi sta dicendo che questo e’ il piu’ grande errore della mia vita", gli rispose lui franco, "L'altra, quella istintiva, invece mi dice che sto agendo bene..."
"Per ora sta vincendo la parte istintiva, vero?", chiese O'Connor.
Il bajoriano annui’.
"Spero che alla fine vinca la parte giusta...", mormoro’ ancora.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


"Diario del capitano, supplemento.
Abbiamo fatto tutto il possibile, almeno credo.
Abbiamo salvato tutti gli altri Reny... e pensare che
prima il loro impero ricopriva decine di sistemi stellari,
ora, dopo lo sterminio, sono solo novecentodieci.
Nonostante questo, qui sull'Ardito si sta oramai stretti"



"Renae, scegli un pianeta di classe M in questo settore", ordino’ Nos.
"Ce ne’ uno a pochi anni luce da qui", rispose lei, "Ma a cosa serve?", chiese.
"Ho deciso di fare sbarcare qui i Reny...", rispose Deran, "...dovrebbero essere al sicuro, e poi andare a contattare la Flotta Stellare"
"Pensi che sia una buona idea?", chiese Sito.
"Non c'e’ altra soluzione", rispose lui, "E' giunto il momento che questa cosa venga alla luce"

"Non vi sembra che la flotta che ci accompagna sia un pochino esagerata?", chiese Riker a nessuno in particolare.
L'Enterprise, era entrata nello spazio Reny ed era stata accolta da dieci piccoli incrociatori e da una corazzata della marina dell'impero, lunga il doppio dell'ammiraglia federale. Ora stavano dirigendosi verso un lontano sistema stellare dove si diceva fosse stata avvistata l'Ardito.
"Ha ragione numero uno", rispose Picard assorto, "E la cosa mi preoccupa abbastanza"
"Signor Data ha finito i rilevamenti su quelle navi?", chiese il primo ufficiale.
"Si signore, ma i loro sistemi principali sono schermati", rispose l'androide, "Se non li usano non potremo saperne niente"
"Comunque i nostri sensori sono molto migliori dei loro", spiego’ ancora l’androide, "Abbiamo identificato l’Ardito, e’ il orbita attorno ad un pianeta a tre anni luce da qui"

"Lasciamo l'orbita", ordino’ Deran. La nave federale aveva sbarcato i suoi passeggeri su quel pianeta ed ora stava dirigendosi verso lo spazio federale.
"Capitano rilevo un'intera flotta di navi in rotta d'intercettazione", disse Renae.
"Sullo schermo", ordino’ Nos preoccupato.
"Ci sono dieci incrociatori Delnorij, una corazzata ed una nave stellare di classe Sovereign", spiego’ Sito, "E' l'Enterprise!!", esclamo’ con gli occhi che le brillavano.
"Apri un canale con la nave stellare", disse il bajoriano.
"Impossibile, i Delnorij stanno disturbando le comunicazioni", rispose la bajoriana, "Stanno assumendo la formazione d'attacco standard"
"Renae, cerca un modo di aggirare il problema delle comunicazioni", disse Deran, "Allarme rosso!"

"Capitano Nerixson esigo una spiegazione!", disse Picard rivolto all'ufficiale comandante della nave Reny.
"Ci dispiace per le vostre comunicazioni, ma i nostri scudi emanano automaticamente un campo inibente", rispose l'altro sorridendo sornione, "Non possiamo disattivarlo"
"Richiamate i vostri incrociatori almeno!", continuo’ Picard.
"Dobbiamo difendere il nostro spazio, Nerixson chiudo!", fini’ l'altro interrompendo la comunicazione.
"Data, deve riattivare le comunicazioni in qualunque maniera", ordino’ il capitano, "Spostiamoci vero l'Ardito e cerchiamo di minimizzare i danni"

"Danni lievi allo scafo", disse Renae, "Scudi al cinquanta per cento"
"Ho appena messo fuori uso un'altra nave Delnorij", disse Sito, "Ne restano solo due...", si fermo’ un attimo, "...oltre a quel colosso che e’ la corazzata"
"Capitano ho trovato una frequenza di trasmissione!", esclamo’ O'Connor raggiante.
"Bravissima Renae, apri un canale", disse Nos, "Sono il capitano Deran Nos della USS Ardito", disse. Dopo alcune scariche, sullo schermo apparve il volto del capitano Picard.
"Ardito sospendete l'attacco e consegnateci la nave", ordino’ il capitano dell'Enterprise.
"Capitano, lo faremmo veramente volentieri se i Delnorij smetteranno di spararci", rispose il bajoriano.
"Delnorij? Che cosa sta dicendo...", inizio’ Riker.
"E' una lunga storia", lo blocco’ Deran, "Le sto trasmettendo i dati ora", fini’ attivando la comunicazione. Sullo schermo si vide Picard girarsi a guardare un suo ufficiale.
"Penso che i Reny abbiano intercettato la nostra trasmissione di informazioni...", disse Data.
Subito dopo la comunicazione cadde e la corazzata sparo’ sull'Enterprise prendendola di sorpresa. Anche l'Ardito fu colpita anche se solo di striscio.
"Hanno perso gli scudi!", esclamo’ Sito, "I nostri sono al cinque per cento"
"La corazzata Delnorij sta per sparare un altro colpo sull'Enterprise!", esclamo’ Renae.
"Senza gli scudi sarebbe la loro fine, anche se e’ una nave resistente", penso’ Nos, "Signor Benson ci porti tra loro e la nave nemica!", ordino’ deciso.
La nave di classe Roger Young compi’ un goffo mezzo giro e si fermo’ tra le due navi.
"Prepararsi all'impatto!", urlo’ il bajoriano.
Un istante dopo tutto intorno a lui esplose.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Deran si ritrovo’ al buio. Anzi non era del tutto buio, visto che c'erano della tenui luci rosse lampeggianti. Si alzo’ sulle gambe che lo reggevano a stento e si accorse che la plancia della nave era completamente invasa da del fumo.
"State tutti bene?", chiese guardandosi in giro.
"Forse qualche osso rotto ma nessun caduto", rispose Sito che stava aiutando Renae ad alzarsi.
"Rapporto", chiese Nos. Benson si sposto’ alla sua postazione e cerco’ di farla funzionare.
"Scudi distrutti, armi disattivate, motori spenti, supporto vitale al minimo, feriti gravi su tutti i ponti, brecce sullo scafo nei ponti dal tre al sette", disse, "Funzionano solo le comunicazioni interne, il raggio traente principale ed alcune postazioni di scarsa utilita’"
"Haret a plancia", disse una voce dall'interfono, "C'e’ stata una rottura nel nucleo di curvatura, non posso fermarla!"
"E' la fine!", penso’ Deran, "Non mi resta che fare una cosa", sfioro’ il suo comunicatore.
"Capitano a tutti i ponti!", disse con voce ferma, "Abbandonare la nave! Ripeto, abbandonare la nave! Questa non e’ un'esercitazione!", fini’ con l'amaro in bocca, "Ma vorrei tanto che lo fosse...", penso’.
"Voi andate, io vi raggiungo tra un attimo", disse ai suoi compagni. Gli altri lo guardarono cupi.
"Non ti lascero’ qui da solo", gli rispose Sito mettendosi al suo fianco.
"Jaxa, non intendo morire su questa nave, non ti preoccupare", la rincuoro’ lui, "Ora vai!"
Mentre gli altri uscivano, lui si sposto’ alla postazione di Benson e si sedette.
"Rottura del nucleo di curvatura", sentenzio’ il computer, "Esplosione tra due minuti"
"La corazzata Delnorij ci sta ignorando e si prepara a sparare sull'Enterprise", si disse, "Si pentiranno amaramente di averlo fatto"
Attivo’ il raggio traente e lo aggancio’ al vascello nemico portando la sua nave vicinissima; poi innesco’ tutte le testate dei siluri fotonici.
"Rottura del nucleo di curvatura", continuo’ il computer, "Esplosione tra un minuto"
"Ora e’ meglio che me ne vada", si disse e raggiunse un guscio di salvataggio.

"Rapporto!", urlo’ Picard cercando di farsi sentire sopra il frastuono.
"Gli scudi hanno ceduto", rispose impassibile Data, "Siamo momentaneamente alla deriva"
"La nave Reny sta per colpirci ancora", disse Riker, "Pronti all'impatto!"
Non successe nulla. Anzi le luci si riaccesero improvvisamente.
"Cosa e’ successo?", chiese il consigliere Troi.
"L'Ardito si e’ frapposta tra noi e il raggio", rispose Data, "Ora e’ alla deriva ma rilevo anche una rottura nel suo nucleo di curvatura..."
"Hanno sacrificato la loro nave per salvarci", penso’ Picard con ammirazione, "Pronti a colpire la nave nemica!", disse il capitano sedendosi di nuovo sulla sua poltrona.
"Dall'Ardito si stanno sganciando delle capsule di salvataggio", disse ancora l'androide, "Stanno abbandonando la nave"
"Tutte le armi attivate!", disse La Forge dalla sala macchine.
Improvvisamente il visore si illumino’, quando l'Ardito esplose. Gli scudi della nave Delnorij furono distrutti e gran parte dello scafo si squarcio’.
"Signor Nelson li colpisca alle armi ed ai motori", ordino’ Picard all'ufficiale tattico.
Il giovane tenete non fatico’ a mettere definitivamente fuori uso la nave nemica.
"Ed ora recuperiamo l'equipaggio dell'Ardito", ordino’ Picard.

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Capitolo 5
*** Epilogo ***


La porta dell'alloggio di Deran si apri’ e nella stanza entro’ il comandante Riker.
Erano orami passate due settimane da quando erano tornati nella Base Stellare 567 e il bajoriano era stato confinato nella camera mentre veniva istruita la corte marziale contro di lui.
"Visto che non puo’ uscire e nessuno del suo equipaggio puo’ entrare, ho deciso di farle una visita per raccontarle gli ultimi avvenimenti", spiego’ il comandante.
"Mi dia pure del tu", rispose Nos.
"E va bene", gli rispose Riker sorridendo, "I Delnorij, dopo essere stati scoperti hanno abbandonato lo spazio Reny e si sono rifugiati in quello cardassiano avvalorando la sua tesi a proposito di un'alleanza tra loro ed il Dominio", disse, "La Federazione e’ stata invitata dai veri Reny nel loro spazio, in cambio di aiuti"
"Perche’ e’ qui?", chiese Nos, "Intendo veramente"
"Perche’ credo che lei abbia fatto la cosa giusta", rispose l'umano avviandosi verso l'uscita, "Ha dimostrato del vero coraggio a sfidare la Prima Direttiva per salvare quelle persone"
"Grazie", gli disse il bajoriano salutandolo.

"...e quindi, capitano Deran, e’ assolto da ogni accusa contro la distruzione della sua nave, la USS Ardito, NCC-74567", disse il giudice Exter.
Le udienze della Corte Marziale erano finite ed il giudice stava ora leggendo i verdetti.
"Credo di essere il primo capitano ad essere giudicato dalla Corte Marziale su due crimini", penso’ Nos, "Almeno il primo l'ho scampato"
"Per le accuse di aver infranto la Prima Direttiva e’ diverso", disse Exter, "E' colpevole. Di solito verrebbe espulso dalla Flotta ma ci sono delle attenuanti", si fermo per leggere da un DiPAD, "Ha evitato che la Federazione cadesse nel doppio gioco dei Delnorij ed ha salvato, sacrificando la sua nave, la nave stellare USS Enterprise, NCC-1701-E, ammiraglia della Flotta", poso’ l'oggetto, "Per questo la sua condanna sara’ la seguente", si schiari’ la voce e riprese, "Sara’ degradato al grado di Comandate e prestera’ servizio sul pianeta Bajor come ufficiale di collegamento all'ambasciata federale. Per nessuna ragione potra’ salire su una nave stellare senza essere accompagnato da un ufficiale anziano", Deran sospiro’, "E' tutto!"
"Il condannato consegni i gradi", disse un addetto.
Deran si sfilo’ un lustrino dal collo e lo consegno’ all'uomo. Poi mestamente si avvio’ verso l'uscita. Mentre usciva gli si affianco’ il comandante Riker.
"Mi dispiace", gli sussurro’, "Penso che siano stati ingiusti con lei"
"Grazie", gli ripose il bajoriano, "Puo’ farmi un favore?", gli chiese. L'umano annui’.
"Faccia in modo che il mio equipaggio abbia delle buone assegnazioni", fini’ uscendo.

Continua...

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