Noon Moon

di Faffina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La scelta ***
Capitolo 2: *** La telefonata ***
Capitolo 3: *** Disperazione ***
Capitolo 4: *** Veleno ***
Capitolo 5: *** La cura ***
Capitolo 6: *** Rivelazione ***
Capitolo 7: *** Visite ***
Capitolo 8: *** Ospiti ***
Capitolo 9: *** Alfa ***
Capitolo 10: *** Rapite ***
Capitolo 11: *** La battaglia ***
Capitolo 12: *** Invincibile ***
Capitolo 13: *** Tentazione ***
Capitolo 14: *** Fuga ***
Capitolo 15: *** La svolta ***
Capitolo 16: *** Rabbia ***
Capitolo 17: *** Imprinting ***
Capitolo 18: *** Gita ***
Capitolo 19: *** Chiarimento ***
Capitolo 20: *** Ricordi ***
Capitolo 21: *** Ritorno ***
Capitolo 22: *** Scontro ***
Capitolo 23: *** Quite after Storm ***
Capitolo 24: *** Tempesta ***
Capitolo 25: *** Vampira ***



Capitolo 1
*** La scelta ***


Noon Moon


CAPITOLO 1

- Jake, io vorrei restare con te… -
- Resta, Bella, resta! Fallo per me. Edward non ti amerà mai quanto ti amo io. Lui ti farà solo soffrire,
dovresti averlo capito ormai. -  Jacob mi guardava implorante dal letto, non si era ancora ripreso dalle ferite infertegli dai vampiri neonati.
Il mio Jake era l’unico che ci avesse rimesso per causa mia.
Questo ed il fatto che ormai sapevo di amarlo mi rendeva molto difficile guardarlo in faccia.
Fece per alzarsi, con una smorfia mise giù la gamba sana ed allungò il braccio verso di me per prendermi la mano.
- Non andare, Bella, ti prego… -
Finalmente alzai la testa per guardarlo e in un attimo tutte le mie certezze si sbriciolarono. Gli leggevo la paura negli occhi scuri, sapeva che se me ne fossi andata sarebbe passato molto tempo senza che potesse rivedermi.
Era di nuovo il mio Jacob, quello che amavo e che mi amava. Non potevo spezzargli il cuore per l’ennesima volta, gli avrei fatto più male di tutti i vampiri del mondo.
In quell’istante presi la mia decisione, non l’avrei più fatto soffrire.
- Jake, non starai mai più male a causa mia, te lo prometto – sussurrai.
Lui non capì e si tirò a sedere sul letto con un’espressione confusa.
– Che dici? Bella guardami, cos’hai intenzione di fare? -
Jacob mi fissava senza sapere cosa pensare.
- Jake, non ce la faccio a lasciarti ora che so di amarti, non voglio più farti star male… Ho visto tutta la nostra vita insieme e la desidero, voglio restare con te e farti felice -  dissi tutto d’un fiato.
La sua espressione era sempre più perplessa, non sapeva se fidarsi, era chiaro che aveva paura di soffrire di nuovo.
Per dagli la prova che non stavo mentendo mi inginocchiai accanto al suo letto e avvicinai il mio volto al suo.
“Baciami, Jacob!” sussurrai. “E questa volta non sarà l’ultima”
E per la prima volta dopo molte ore sorrisi. Il mio sorriso si rifletté sul suo volto, e senza lasciarmi tempo per replicare mi strinse a sé con il braccio sano e iniziò a baciarmi come se temesse di vedermi cambiare idea. Affondò la faccia nel mio collo e lo sentii inspirare, non gli sembrava ancora vero. Con un sospiro si staccò e fissò gli occhi scuri nei miei.
Chissà da quanto tempo aveva sperato un momento come questo.
“Non stai mentendo, vuoi davvero restare con me…” disse meravigliato. E finalmente sentii il suo corpo che si rilassava, anche se l’espressione incredula non era ancora del tutto scomparsa.
“Ti amo Bella, l’ho sempre saputo che siamo anime gemelle!” farfugliò ancora in preda all’emozione. Non aveva nessuna intenzione di lasciarmi andare, e quando feci per alzarmi dal letto mi strinse a sé ancora più forte.
“Jake, non posso fermarmi, sai benissimo che ho una cosa in sospeso da sistemare, non posso stare con te finché non chiarisco con Edward.” Ammisi.
Non potevo certo dire che la prospettiva di dover parlare ad Edward mi tranquillizzasse. Ma sapevo che era la cosa giusta da fare. Con Jacob la mia vita era completa, non dovevo sforzarmi di essere alla sua altezza o cambiare la mia natura, come invece mi succedeva con Edward. Mentre mi perdevo nelle mie riflessioni sentii il suo respiro farsi sempre più regolare e profondo, finché non capii che si era addormentato. Rimasi ancora un po’ ad osservarlo,  mi è sempre piaciuto guardarlo dormire, ha sempre  un’espressione soddisfatta e rilassata;  il suo volto nella penombra poteva essere scambiato per quello di un bambino. Aveva un ombra di barba sulle guance e le labbra piene erano socchiuse…
Venni svegliata dal russare di Jacob. Ci eravamo addormentati entrambi. Cercai di scrollarmi di dosso il suo braccio, ma era troppo forte, anche nel sonno non sarei mai riuscita a spostarlo. Mi teneva stretta a sé, potevo sentire il suo corpo caldissimo attraverso i vestiti, non era una sensazione spiacevole, faceva ancora sufficientemente freddo.
Borbottò il mio nome nel sonno.
Fuori ormai era buio, Charlie sarebbe stato in pensiero, dovevo assolutamente tornare a casa. Mentre pensavo a come liberarmi senza svegliarlo, Jacob si ritrasse e si rannicchiò contro il bordo del letto. Ero di nuovo libera di muovermi. Raggiunsi la porta il più silenziosamente possibile.
Tornando a casa rimuginai su cosa dire ad Edward. Non mi si presentava una bella situazione, ma finalmente avevo preso una decisione ed era meglio così. Avevo già fatto soffrire abbastanza persone.
In quel momento mi ricordai di Alice, sicuramente Edward sapeva già tutto, infatti quando parcheggiai davanti a casa lui era già fermo sui gradini della veranda, sul suo volto un’espressione neutra. Perlomeno non sembrava arrabbiato.
Mi avvicinai in silenzio cercando le parole giuste, ma non esistono parole giuste in certe situazioni. Feci per aprire la bocca, ancora senza sapere come avrei esordito, ma lui mi bloccò. – Hai fatto la tua scelta Bella, non hai il dovere di giustificarti. E finché la tua scelta ricadrà su di lui, per te sarà come se io non fossi mai esistito. Addio Bella!-
Per un attimo mi invase tutta l’angoscia di molti mesi prima, quando in una situazione simile credetti che Edward mi stesse lasciando per sempre. Prima di riuscire a fermarmi mi ritrovai fra le sue braccia, aggrappata al suo petto marmoreo con Edward che mi accarezzava dolcemente i capelli.
Un gemito soffocato alle nostre spalle mi costrinse a voltarmi , incrocia lo sguardo di Jacob, uno sguardo che non avrei più dimenticato. Ero riuscita di nuovo a farlo star male.
Era pallido, aveva il labbro che tremava, ed un espressione di delusione più che di rabbia.
Poi mi ricordai che non avrebbe neanche dovuto essere lì, ma a letto, in attesa che tutte le fratture guarissero.
Stavo per arrabbiarmi ma decisi di lasciargli il tempo di spiegare. – Jacob, cosa ci fai qui? Carlisle ha detto che avresti dovuto restare a letto per un paio di giorni! –
Jacob mi ignorò e con voce rotta esclamò – Lo sapevo, lo sapevo che era stato solo un sogno. Quando mi sono svegliato tu non c’eri più. Che stupido, tu che lasci la sanguisuga per me?! Era troppo bello per essere vero! –
Si voltò, ed incurante delle bende che gli ricoprivano metà del corpo, corse nella foresta.
Edward mi tratteneva impedendomi di inseguirlo. Le sue braccia, che una volta mi sembravano un porto sicuro ora mi imprigionavano.
- Ti prego Edward, lasciami andare. Hai avuto la tua occasione ma sei riuscito a rovinare tutto, ora Jacob ha bisogno di me. –
- Non ci pensare neanche Bella, in quelle condizioni potrebbe perdere il controllo e metterti in pericolo - .
- No Edward, lui non mi farebbe mai del male – calcai apposta sulla parola “lui” e lo vidi irrigidirsi, mentre lasciava ricadere le braccia sui fianchi.
- Scusami Bella se non ho saputo approfittare della mia occasione. Sappi che se mai mi vorrai ancora io ci sarò. –
Si voltò e corse nella direzione opposta a quella di Jacob. Rimasi lì imbambolata.
Che cosa avevo combinato? Ero riuscita a spezzare due cuori in meno di cinque minuti. Sarebbe stato meglio se Victoria fosse riuscita nel suo intento.
Cercai di salvare il salvabile saltando sul pick up e ripartendo alla volta di La Push.
Charlie sarebbe stato in pensiero non trovandomi a casa una volta tornato da lavoro, così gli lasciai un messaggio in segreteria sperando avrebbe capito.
Già mi immaginavo la sua reazione soddisfatta una volta che gli avessi detto che Edward era uscito per sempre dalla mia vita.
A casa Jacob non c’era. Conoscendolo,  il posto in cui avevo più possibilità di trovarlo era la spiaggia. Lasciai il pick up vicino a casa sua e mi avviai a piedi, un po’ per schiarirmi le idee e un po’ perché non volevo mi sentisse arrivare.
Era stata una giornata molto lunga che aveva cambiato completamente il senso della mia vita.
Fino a poche ore prima ero convinta che non sarei riuscita a vivere senza Edward, e che per me Jacob era solo un amico. Invece questa mattina con il suo bacio rovente era riuscito a sciogliere tutto ciò a cui mi ero saldamente aggrappata fino ad ora, permettendomi finalmente di vedere come stavano realmente le cose. Jacob mi era sempre stato accanto, non mi aveva mai abbandonata, aveva sempre trovato il modo per stare con me e farmi felice, anche andando contro alla sua stessa natura e alle leggi del branco. Aveva collaborato con i vampiri per salvarmi la vita, anche se così facendo aveva messo in pericolo la sua. Ed io non riuscivo che a fargli del male. Dovevo assolutamente fare qualcosa per fargli capire quanto era importante per me, ma soprattutto che ora ricambiavo i suoi sentimenti.
Sbucai sulla spiaggia, il sole era quasi completamente scomparso, ma anche in quella poca luce non mi fu difficile individuare una figura familiare seduta con le spalle contro il nostro tronco e la testa fra le mani. Mi avvicinai silenziosamente, ma mi sentì e si alzò per guardarmi. Aveva le guance umide e l’espressione seria. Non mi diede neanche il tempo di parlare, mi prese la mano – Scusa Bella, per come ho reagito, sono stato uno stupido, dovevo capirlo prima che avrei fatto la figura dell’idiota - sussurrò.
Lo guardai in faccia ma evitò il mio sguardo, era visibilmente imbarazzato.
- Jacob! Guardami. –
Anche se riluttante si costrinse ad abbassare lo sguardo verso di me.
- Jacob, non è stato un sogno, quelle cose  le ho dette davvero, e le ho dette perché le pensavo. Edward se ne è andato. Quando ci hai visto gli stavo dicendo addio. –
Sgranò gli occhi incredulo – Mi stai dicendo che hai scelto me? –
- Si Jake, finalmente ho preso la mia decisione, e non cambierò… - non mi lasciò neanche finire la frase, che mi stava già abbracciando sollevandomi da terra.
- Jake! Mettimi giù non respiro! – sorrisi anche io e gli gettai le braccia al collo. Finalmente eravamo riusciti a chiarire tutto. Speravo non dovesse mai più soffrire per colpa mia.
Poi mi accorsi che il suo petto nudo non aveva più neanche una benda. Vide il mio sguardo accigliato ed alzò le spalle – Quando ho perso il controllo le ho fatte a pezzi per sbaglio. Ma ora sto bene, sono guarito ed è tutto merito tuo. – e mi regalò uno dei suoi sorrisi sinceri che mi scaldavano il cuore.
- Dal momento che ho avvisato Charlie che stasera avrei fatto tardi, non ho particolarmente fretta, e tu? – gli dissi in un orecchio.
- No, direi di no. – e mi sorrise malizioso. Si stese sulla sabbia fresca e mi tirò sopra di sé
– dove eravamo rimasti? – mi sussurrò. E cominciò a baciarmi dolcemente. Facendomi perdere completamente il senso del tempo. Quando mi rialzai per tornare a casa era già notte inoltrata e Jacob insistette per riaccompagnarmi. – Dì la verità, lo fai solo per scroccare un ultimo bacio – e gli sorrisi. Il viaggio verso Forks fu fin troppo breve, in un attimo eravamo già sotto casa mia.
Era incredibile come con Jacob tutto mi venisse spontaneo. Stare insieme era facile come respirare. Stavo per dirglielo ma non mi lasciò il tempo per parlare, aveva già incollato le labbra alle mie. Mi lasciai andare al suo bacio e gli gettai le braccia al collo. Jacob mi sollevò e mi tirò in braccio a sé senza staccare le labbra dalle mie.
Un rumore improvviso contro la portiera mi fece sobbalzare e sbattere la testa contro il tetto del pick up. Ci voltammo di scatto e scorgemmo il volto di mio padre che ci scrutava attraverso il finestrino. – PAPA’! COSA STAI FACENDO? – ero indignata. Mio padre però sembrava tranquillo, e Jacob di fianco a me ridacchiava.
- Tranquilla Bella, ho sentito arrivare il pick up ma non ti ho vista entrare e sono venuto a controllare… – e fece una risatina imbarazzata – …ciao Jacob. –
- Papà per favore, potresti tornare in casa? Arrivo subito. – sbuffai.
Sapevo che appena avessi messo piede in casa mi sarebbe toccato il tipico interrogatorio dell’ispettore Swan.
A malincuore salutai Jacob e mi avviai verso la porta. La testa di mio padre sbucò nel corridoio con un sorriso gigante sulle labbra. – Bella, c’è qualcosa di cui mi vuoi parlare? –
- No, grazie papà, sono stanca. Vado a dormire. –
- Ehm… Bella, lo sai che quel Cullen più ti sta lontano e meglio è, vero? –
Ok, aveva deciso di arrivarci per vie traverse. Ero già a metà della scala, ma mi voltai e lo guardai in faccia. – Papà, non ti preoccupare, non dovrai più vedermi con lui –
Mio padre non riuscì a trattenere un sospiro di sollievo, e visibilmente più allegro mi augurò la buonanotte.

 

 

°angolo dell'autrice!°

Bè, che ne dite? spero che il mio esordio come scrittrice di fan fic non vi abbia deluse!! :-) ho una valanga di idee in mente, di sicuro come ho già detto nell'anticipazione, Bella e Jake non avranno vita facile, ma d'altronde le storie tutte rose e fiori sono noiose!!

ANTICIPAZIONI: nel prossimo capitolo ci sarà relativamente un po' di pace. Insieme agli amici licantropi ovviamente. Jake dovrà tenere a freno i suoi "istinti animali" con Bella ancora per un po'... non so per quanto di preciso, (quel pezzo non l'ho ancora scritto) ma non gli sarà così semplice... del resto Bella a stare troppo tempo con il ghiacciolo si è un po' "raffreddata" :-)

fatemi sapere che ne pensate!! così sarò più motivata a continuare!

a presto

Faffina

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Capitolo 2
*** La telefonata ***


CAPITOLO  2

La Telefonata

Il giorno dopo Jacob si era rimesso completamente, e passò a prendermi nel tardo pomeriggio per portarmi a La Push. Ero un po’ ansiosa nel rivedere il branco di licantropi, non li avevo più incontrati dallo scontro con Victoria. Temevo ce l’avessero con me per aver messo in pericolo la vita di un loro fratello. Jake interpretò male il mio abbattimento e per cercare di tirarmi su il morale disse – Coraggio Bella, non dovremo neanche preoccuparci di fare l’annuncio ufficiale, il branco sa già che stiamo insieme, l’unico che non lo sa è Billy, ma lo capirà presto. – concluse ghignando.
Maledizione! Mi ero dimenticata che era anche la nostra prima uscita in pubblico come coppia! Avrei dovuto sopportare i commenti e le battutine dei licantropi.
Appena giungemmo in cima alla scogliera, dove si riuniva sempre il consiglio, la mia ansia sfumò, e mi sentii davvero a casa. Il grande falò, come la volta precedente rendeva la serata calda e accogliente, e la vicinanza con Jacob mi rassicurava del tutto. Al nostro arrivo tutto il branco si voltò a guardarci, e Sam volle stringermi personalmente la mano con un “benvenuta nel club, ragazza-lupo!” Billy entusiasta ci rivolse un grande sorriso e tra pacche sulle spalle e l’abbraccio di Emily mi sentii stupida per essermi preoccupata così tanto. In fondo quella ora era la mia nuova famiglia, e dovevo farci l’abitudine. Quella sera niente leggende intorno al fuoco, gli anziani volevano semplicemente farsi raccontare tutto della battaglia. Seth, ancora su di giri, si prese la sua parte di gloria raccontando come aveva fatto a pezzi Riley mentre Edward se la vedeva con Victoria. Al nome di Edward le teste di tutti si voltarono nella mia direzione, ma io rimasi impassibile a fissare le fiamme.
- Grazie Seth davvero, se non ci fossi stato tu per me sarebbe finita male. – dissi per spezzare la tensione. Seth si gonfiò d’orgoglio e dichiarò – E’ stato un piacere, Bella! –
Guardai verso Jacob e lo vidi imbronciato mi strinsi a lui e cercai di risollevargli il morale
 – Dai Jake, ti prometto che potrai salvarmi la vita un’altra volta! –
Le risate del branco coprirono il suo ruggito di disappunto.


I giorni con Jacob passavano rapidamente, e grazie alle temperature miti, anche se non propriamente estive, passavamo molto tempo all’aperto, ormai ero sufficientemente capace di guidare una moto e potevamo permetterci lunghe uscite.
Solo ora mi rendevo conto di quanto mi avesse agitata e preoccupata la faccenda di victoria. Era come se mi fosse stato tolto un peso dal petto. Anche Jacob si era accorto del mio cambiamento, e non passava giorno senza che me lo facesse notare, per poi attribuirsene il merito. Non lo avrei mai ammesso davanti a lui, ma in cuor mio pensavo avesse ragione. Adesso che non c‘erano più vampiri nei pressi di La Push, Jacob aveva molto più tempo da passare con me.
Un pomeriggio eravamo stesi sul mio divano a guardare un po’ di televisione, o almeno quella era la scusa ufficiale per Charlie, che era in giardino a lavare la macchina. Jacob sbadigliò e si tirò su a sedere. – Ehi Bells, oggi Quil mi ha chiesto se avevamo voglia di raggiungerlo in spiaggia, c’è anche Claire. Ti va di venire? Così la conosceresti. –
L’idea che Quil avesse avuto l’imprinting con una bambina di solo due anni non mi era mai andata giù, ma Jake mi aveva assicurato che Claire non avrebbe potuto avere un fratello maggiore migliore di Quil.
Accettai di buon grado di andare a La Push, la spiaggia aveva sempre esercitato un certo fascino su di me. Forse perché mi ricordava tanti momenti passati con Jacob. Anche lui aveva l’abitudine di rifugiarsi lì per calmarsi. Ultimamente però non ne aveva più avuto bisogno. Le cose fra noi andavano molto bene, anche se non ci eravamo ancora sbilanciati più di tanto. Soprattutto io, dopo tutto quello che avevo passato ero un po’ restia a lasciarmi andare. Ma Jacob non sembrava avere fretta, a lui bastava che fossi felice.
Appena arrivammo alla spiaggia Quil ci corse incontro portando la bambina sulle spalle. Claire lo teneva per i capelli e rideva come una matta. Io lanciai un occhiata a Jacob, in effetti aveva ragione riguardo all’imprinting. La giornata trascorse tranquilla, Claire era una bambina adorabile, e Quil fin troppo iperprottettivo. Io e Jake ci buttammo nell’acqua fredda ridendo e spruzzandoci come due bambini. Quando le mie labbra iniziarono a diventare blu dal freddo, mi prese in braccio e mi riportò sulla spiaggia, non mi lasciò andare finché non fui completamente asciutta, e con i suoi quarantadue gradi non ci volle molto.
Quil se n’era appena andato, per riportare a casa Claire, così finalmente rimanemmo soli.
Guardai Jacob e lo vidi insolitamente pensieroso, con lo sguardo puntato all’orizzonte, dove il sole era quasi del tutto scomparso. Era seduto sulla sabbia vicino alla riva, i capelli ancora umidi gli ricadevano sugli occhi. Glieli spostai per vederlo in volto. – Ehi Jake, tutto bene? - . Lui si riscosse e mi sorrise. – Certo Bella, pensavo a oggi, è tutto così perfetto, non trovi anche tu? Come la quiete prima della tempesta. Non so se ci hai fatto caso, ma da quando sei entrata nella mia vita, non c’è più stato un momento tranquillo per me. –
Mi sorrise e mi prese la mano per farmi sedere accanto a lui. In effetti aveva ragione, scoprire di essere un licantropo e rischiare la vita contro un gruppo di vampiri non si poteva certo definire un’ attività tranquilla!
- Io l’ho sempre detto che attiri le disgrazie, Bella! Però non posso negare che mi piaccia lo sviluppo che hanno preso le cose… - e si chinò su di me per baciarmi. Come accadeva sempre tutte le volte che Jake mi baciava, mi lasciai andare completamente, lascia che fosse il mio corpo a parlare per me. Mi ritrovai stesa sulla sabbia fresca, che creava un piacevole contrasto con il calore di Jacob. Anche attraverso i vestiti lo sentivo bruciare. Si era sdraiato sopra di me stando ben attento a non schiacciarmi ed aveva affondato il viso nel mio collo. Le sue labbra lasciavano una traccia infuocata che mi riempiva di brividi d’eccitazione. Con un sospiro si buttò di nuovo sulle mie labbra e riprese a baciarmi sempre con più passione. Mi afferrò per un fianco e mi stinse ancor di più a sé. Sussultai quando la sua mano raggiunse la pelle nuda dei miei fianchi. Sentii che stavo per perdere il controllo e inconsciamente mi ritrassi. Jake se ne accorse subito e senza parlare rotolò sulla sabbia di fianco a me.  Lo squadrai, la luce calda del tramonto accentuava il colorito ramato della sua pelle, anche i lineamenti sembravano più morbidi, nonostante l’espressione seria.
- Ehm, è tardi, forse è meglio se mi riporti a casa da Charlie… - provai a dire, spezzando il muro di silenzio.
- Certo Bella, andiamo. - Raccolse la roba e si diresse a grandi passi verso la macchina, dovetti correre per stargli dietro. Per tutto il ritorno a casa continuai a chiedermi cos’avessi combinato questa volta.
Arrivati sotto casa mia Jacob mi salutò velocemente e ripartì subito per La Push.
Quella notte dormii male, e  mi svegliai stanca ed arrabbiata. Balzai giù dal letto intenzionata ad andare a La Push e chiarire ogni cosa. Non mi piaceva lasciare nulla in sospeso. Borbottai un saluto a Charlie ed uscii rapidamente.
Jacob era in garage, che lavorava alla sua macchina, quando lo raggiunsi mi guardò in faccia e si rabbuiò.
Mi piantai davanti a lui con le mai sui fianchi. – Senti Jacob, noi dobbiamo parlare. –
Il suo volto, se possibile, si oscurò ancora di più. – Hai ragione Bella, sono stato uno stupido, avrei dovuto scusarmi ieri. –
La sua reazione mi spiazzò e ci volle qualche secondo prima che riuscissi a formulare una frase.
– Veramente IO ero venuta qui per scusarmi, e di grazia, quale sarebbe la tua colpa? - 
- Ehm… non so se l’hai notato ma ieri mi sono fatto un po’ prendere da…mmh… l’entusiasmo e sono stato un po’ impulsivo… non volevo metterti fretta Bella, sono pronto ad aspettare tutto il tempo di cui avrai bisogno… - ed abbassò lo sguardo imbarazzato.
Scoppiai a ridere, ora mi sentivo più leggera, e poi c’era un che di buffo nel vedere  un licantropo intimidito… La mia risata sorprese Jacob, che rialzò la testa perplesso.
- Veramente Jake sono io che dovrei scusarmi per ieri, non so cosa mi ha preso, ma non preoccuparti, è tutto a posto - .
Quando tornai a casa quella sera, Charlie mi aspettava sulla porta con un’espressione tra il preoccupato e il colpevole. – Ehm, Bells, ha chiamato Alice…di nuovo… dice che è piuttosto urgente… -
Il mio cuore perse un battito al nome di Alice, ed iniziò a battere a velocità allarmante subito dopo. Se Alice aveva così fretta di contattarmi probabilmente non era nulla di buono. Il mio pensiero volò subito ad Edward, e a cosa potesse essergli successo.
- Papà, quando ti ha chiamato Alice, precisamente? – Ok, dovevo mantenere la calma. Fai finta di niente, Bella, sorridi. Ma più che altro mi uscì una smorfia, che dovette spaventare ancora di più Charlie. – Più o meno stamattina…e ieri mattina… -
Non volevo sapere altro, mi fiondai in camera mia e chiamai Alice sul cellulare. Rispose subito senza lasciargli neanche il tempo di squillare. – La sua voce (quanto mi era mancata) era agitata, e pronunciava le parole talmente in fretta che faticavo a starle dietro.
Parlava di una visione, di un pericolo imminente che non avevamo considerato.
- Alice, non ti seguo, potresti spiegarmi tutto dall’inizio? -

 

 

°Angolo dell'autrice°

grazie a:

StarLight90

e Tice

che hanno aggiunto la mia storia alle seguite, e a

ermione_ron che l'ha aggiunta alle preferite!

Grazie anche ai 46 che hanno solamente letto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, anche se dai primi capitoli è difficile capire se sarà una bella storia... spero di non deludervi!!

ANTICIPAZIONI:  finalmente si entra nel vivo della storia... nel prossimo capitolo si scoprirà cosa vuole Alice, e sarà una parte fondamentale per tutto il resto della storia... Se Bella e Jake speravano di vivere insieme felici e contenti, si sbagliano di grosso:-) il lieto fine è ancora lontano!!!

A presto!

Faffina

 

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Capitolo 3
*** Disperazione ***


CAPITOLO 3
 

Disperazione

Dall’altra parte sentii Alice fare un profondo sospiro e ricominciare più lentamente:
- Bella, ieri mattina ho avuto una visione che ti riguarda, è per quello che ho cercato di contattarti immediatamente, ma tu non mi hai più richiamata. –
- Scusa Alice, ma Charlie… -
Non mi lasciò continuare e riprese, sempre più agitata – Ho visto Jane, riferire ad Aro del nostro ultimo incontro, ed Aro ha reagito in modo strano, sembrava che qualcosa l’avesse turbato ma non ha voluto darle spiegazioni.
- Bè, non mi sembra così allarmante…- Il silenzio dall’altra parte mi raggelò. – C’è dell’altro vero? -
Alice esitò prima di parlare – Stanno venendo qui, Bella. Ma non succederà subito, abbiamo ancora un po’ di tempo. Anche loro hanno deciso di aspettare. –
- Cosa? E perché? – nonostante l’idea che i Volturi avessero deciso di tornare a farci visita così presto mi terrorizzasse, continuavo a non capire perché avessero deciso di aspettare.
- Non lo so, Bella, all’improvviso la visione è sparita. Appena saprò qualcosa di nuovo te lo farò sapere… oh…Edward sta per tornare, devo riattaccare. –
Rimasi per qualche secondo con la cornetta muta ancora attaccata all’orecchio. Ancora non riuscivo a crederci. Ora che finalmente tutto stava andando bene, ero di nuovo l’obbiettivo di un clan di vampiri. E non vampiri qualsiasi.
Era finita. I Volturi avrebbero potuto distruggermi in un attimo, e con me anche chiunque avesse cercato di proteggermi. Non potevo permetterlo. Sapevo come avrei potuto evitare tutto questo, la soluzione era a portata di mano, dovevo solo trovare il coraggio di decidermi e nessuno sarebbe morto per colpa mia. Certo, avrei spezzato il cuore di Jacob, quando finalmente credeva di avermi, mi avrebbe persa per sempre. E Charlie, Reneé come avrei fatto con loro?
Non sapevo decidermi, ma in fondo Alice aveva detto che c’era ancora tempo. Non avrei dovuto decidere subito. Avrei aspettato ancora un po’. Prima volevo godermi fino in fondo tutto quello che avevo.

Il giorno dopo avevo in programma di vedermi con Jake nel pomeriggio. A lui non avrei detto niente della chiamata di Alice, né del mio folle progetto, sapevo che mi amava troppo e che non me l’avrebbe mai permesso. Piuttosto avrebbe preferito mettere a rischio la sua vita ancora una volta.
Avevo proposto a Jake di passare un week end intero da soli, ed ovviamente non se l’era fatto ripetere due volte, ripescando una vecchia tenda che era di Billy quando faceva lunghe gite di pesca con i suoi amici.
A Charlie dissi che Alice mi aveva chiamata per invitarmi alla sua festa di compleanno, e che sarei rimasta a dormire nella sua nuova casa, per non dover tornare a casa a notte fonda. Mi ci volle un po’ per convincerlo che rivederla non mi avrebbe fatto male e che Edward era fuori città, ma alla fine ottenni il permesso per andare.
Era la prima volta che io e Jacob passavamo la notte insieme, ed ero un po’ nervosa al pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere.
Presi il pick up per non far insospettire Charlie, ma dopo pochi chilometri, vicino al confine con La Push, trovai Jacob che mi aspettava a cavallo della sua moto nera.  Non era tanto male viaggiare così, quando non ero io a guidare. Jake sfrecciava sicuro per le strade di La Push, i suoi nuovi sensi da lupo ci assicuravano di non andare a sbattere da nessuna parte. Stranamente indossava una felpa, dal momento che non soffriva più il freddo, era solo un modo per non attirare l’attenzione.
Eravamo diretti ad una piccola radura nella foresta non molto lontano da  casa. Avevamo deciso di non allontanarci molto, e poi Jake aveva trovato quel posto durante una delle sue corse con il branco, e mi aveva assicurato che era perfetto.  Per gli standard di Forks la giornata era splendida, il sole aveva finalmente sconfitto le nubi. Il bello di stare con un licantropo era che non dovevamo evitare la luce del sole. Mi tenevo stretta ai suoi fianchi e inspiravo il suo odore con la guancia posata sulla schiena calda.
Il viaggio durò fin troppo poco, ero ancora abbracciata a lui quando accostò la moto sul bordo della radura.
- Ehm… Bella, non che mi dispiaccia stare così, ma siamo arrivati…- Dal tono capii che sorrideva, ed era anche abbastanza compiaciuto.
 Scesi dalla moto e rimasi incantata, la radura era stupenda,  non somigliava a quella che avevo trovato con Edward, e questo non poteva che essere un bene. Non era così perfetta e curata, anzi, era selvaggia e mi ricordava di più Jacob. Non era perfettamente circolare, ma irregolare, con folti cespugli su tutti i lati, che la nascondevano alla vista, ed un gruppetto di alberi secolari da un lato. Al posto di semplici fili d’erba cresceva fitto del trifoglio, che mi arrivava quasi alle caviglie e sembrava un soffice tappeto.
Guardai Jacob che aveva già iniziato a montare la tenda con gesti rapidi e sicuri.
- Sai Bella, è da tanto che non uso più una tenda per dormire all’aperto - ghignò Jacob. Ovviamente i licantropi non temevano né il freddo né l’umidità, ma io sì, infatti iniziai a rabbrividire. Jacob attento come sempre se ne accorse e accese un fuoco al centro dello spiazzo.
- Così teniamo lontani anche gli animali…- ridacchiò.
Era chiaramente di buon umore, probabilmente vedeva realizzarsi un sogno nel passare una notte da solo con me. Nonostante fosse estate, quando scese il buio arrivò anche il freddo, ma con Jacob accanto non dovevo preoccuparmi, seduta in terra davanti a lui, mi teneva fra le braccia e mi cullava dolcemente.
- Sai che non avrei mai e poi mai immaginato di arrivare fin qui con te?- mi sussurrò.
- Hai ragione Jake, e pensare che durante il periodo in cui hai aggiustato le moto e mi hai insegnato ad usarla – evitai accuratamente di pronunciare il nome di Edward - io non facevo altro che mettere dei paletti fra noi.
- Sì, e io facevo di tutto per abbatterli – rise Jacob.
 Mi voltai per guardarlo in faccia e vidi i suoi occhi scuri brillare per l’emozione, non l’avevo mai visto con quell’espressione incondizionatamente felice. Sapere che era per merito mio che Jacob si sentiva così mi fece capire di aver fatto la scelta giusta. Anche se di lì a poco sarebbe finito tutto. Cercai di concentrarmi solo su di noi. Non ci restava molto tempo da passare assieme, e io avevo promesso a me stessa che prima di allora avrei provato tutto ciò che di bello mi poteva offrire la vita. A partire da quella sera stessa.
Mi sporsi verso di lui ed iniziai a baciarlo dolcemente, facendo scivolare le mie mani sotto la sua maglietta, sul suo petto e sulle spalle. Premetti il mio corpo al suo sperando che capisse le mie intenzioni e mi facilitasse il compito, io non sapevo neppure da dove iniziare. Non ero sicura che fosse finalmente arrivato il momento giusto, ma il tempo per me scarseggiava, non potevo permettermi di aspettare ancora. Jake rispose ai miei baci, e mi afferrò per la vita tirandomi sopra di sé. Gli sfilai la maglietta, baciando il suo petto nudo. Non era la prima volta, ma quella sera assunse un significato diverso. Le mani di Jacob tremavano, mentre faceva lo stesso con me. Mi adagiò sulle coperte che avevamo preso per dormire e riprese a baciarmi, partendo dall’orecchio e scendendo per il collo. Quando sentii una delle sue mani bollenti che cercava di sfilarmi i pantaloncini mi irrigidii. Fu un attimo, ma Jake mi conosceva troppo bene per non accorgersene, ed infatti si fermò.
- Bella, è chiaro che non sei ancora pronta. Voglio che tu ne sia sicura. Non devi farlo per me, io posso aspettare. –
“Ma io no” pensai. Ma non osai dirlo a voce alta. Jacob mi abbracciò, comprensivo come al solito, e mi tenne così, in silenzio, finché le mie palpebre si fecero sempre più pesanti, e senza accorgermene scivolai nel sonno. Quando mi svegliai era notte fonda, mi accorsi di essere dentro la tenda e che fuori il fuoco si stava spegnendo, ma con Jacob al mio fianco non dovevo temere né il freddo né gli animali. In più ero avvolta in vari strati di coperte che mi stavano facendo sudare… per certe cose Jake era persino più apprensivo di mio padre. Come se potessi prendere freddo, con lui accanto!
Quando mi svegliai la mattina dopo, ero sola. Uscii dalla tenda e lo chiamai.
– Sono qui Bella – e il suo volto accigliato sbucò dalla vegetazione – mi sono trasformato per parlare con Sam, hanno fiutato una traccia fresca vicino a La Push e la stanno seguendo. Devo riportarti subito indietro, non so ancora per quanto riuscirò a tenerti fuori dai guai – aggiunse con un ghigno. Mi raggelai pensando ai Volturi, ma no, era ancora troppo presto, ed Alice mi avrebbe avvisata.
Aveva appena finito di parlare quando, una sagoma così veloce da apparire sfuocata, sbucò dal nulla e si gettò su Jake buttandolo a terra. Feci appena in tempo a vedere i denti affilati del vampiro che gli si chiudevano su una spalla, prima che riuscisse a scrollarselo di dosso e a trasformarsi.

 

° Angolo dell'autrice °

Come promesso le cose stanno iniziando a complicarsi un po'... e questo sarà solo il primo di tutti i problemi che si presenteranno! è proprio vero che Bella attira disgrazie! :-) Per i prossimi capitoli non penso che dovrete attendere molto: ho già scritto tutti i pezzi importanti, devo solo attaccarli fra loro.

ANTICIPAZIONI:  Nel capitolo 4 ci sarà il POV di Jacob della battaglia! e non solo, spero che non verrò linciata per quello che succederà al nostro povero Jake, ma non posso dire più niente, altrimenti vi racconto la trama!

grazie a tutti quelli che leggono e che mi dimostrano che iniziare questa storia non è stata una boiata :-D

A presto!

Faffina

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Capitolo 4
*** Veleno ***


CAPITOLO 4
 

Veleno

Il vampiro sgranò gli occhi sorpreso ed indietreggiò di un passo alla vista del gigantesco lupo, ma si riprese subito e si preparò ad attaccare. Lo scontro sotto ai miei occhi era così rapido che faticavo a seguirlo, ma non c’erano dubbi su chi stesse avendo la peggio.
Jacob faceva fatica a sostenersi sulla spalla ferita e i suoi movimenti apparivano più lenti, quasi goffi. Urlai dal terrore quando il vampiro lo colpì e lo scagliò fra gli alberi, che crollarono per l’impatto.
- JACOB, NOOO! – ma lui non si mosse. Ero impaziente di correre a vedere come stava, ma per la prima volta l’attenzione del vampiro si concentrò si di me.
Ora potevo osservarlo bene. Ero sicura di non averlo mai visto prima d’ora. Era alto, con lunghi capelli castani e famelici occhi rossi. E quel che è peggio, stava avanzando con passo felpato dritto nella mia direzione. Socchiuse gli occhi, inspirò profondamente e fece schioccare la lingua. Sapevo che questa volta mi ci sarebbe voluto un miracolo per salvarmi, ma ero troppo preoccupata per Jacob.
Il vampiro sconosciuto fece un balzo verso di me, e con una mano gelida mi sfiorò la guancia. Rabbrividii e chiusi gli occhi, quando li riaprii del vampiro non c’era più nessuna traccia.
Mi riscossi dallo stupore e mi precipitai verso Jacob, ancora immobile sotto forma di lupo.
Erano passati solo pochi secondi quando un intero branco di licantropi sbuco dalla foresta e mi circondò assordandomi con ringhi ed ululati. Ancora una volta il loro arrivo mi aveva salvato da un vampiro affamato.
Sam uscì dai cespugli già in forma umana, e corse al mio fianco, accanto a Jake. Posai una mano sul pelo del lupo, che in quell’istante ritornò umano.
- Bella, tutto bene? Che è successo, che ha Jake? –
Solo in quel momento realizzai tutto quello che era successo e scoppiai a piangere.
- Il vampiro…è…è sbucato all’improvviso…ha attaccato  Jake – farfugliai.
Il viso di Sam si oscurò e io mi sentii sempre peggio. Si chinò per sentirgli il polso, ma ritrasse subito la mano, come scottato. – L’ha morso – disse cupo. Non capii se era una domanda o un’affermazione, ma annuii.
– Lui…lui non ha fatto in tempo a trasformarsi – balbettai.
- Cosa?! – Sam balzò in piedi sconvolto – dobbiamo portarlo a La Push, subito!-
Posai la mano sulla guancia di Jake e capii all’istante cosa aveva spaventato Sam: Jacob era freddo, più freddo di me, anche se non quanto un vampiro.
- Sam, che cos’ha? Che effetto ha il veleno dei vampiri su voi licantropi? –
Sam non perse tempo a rispondere, avvolse Jacob in una delle coperte che avevamo usato per la notte e lo sollevò con facilità per posarlo sul sedile del pick up. Il resto del branco, che finora aveva seguito tutta la scena in silenzio, si tuffo fra gli alberi e sparì in un attimo.
All’improvviso mi riscossi, mi sedetti alla guida e raggiunsi La Push a tempo di record, mentre Sam sosteneva Jacob ancora privo di sensi.

 


JACOB

Gli altri avevano appena trovato una scia nuova vicino a La Push. Il mio campeggio con Bella era destinato a finire prima del previsto. Non potevo permettermi di esporla a rischi inutili e il branco aveva bisogno di me. Avevo appena finito di dirglielo quando un violento colpo alla schiena mi buttò a terra. Realizzai all’istante, non poteva essere altro che un vampiro, e il bruciore al naso me lo confermò. Nient’altro avrebbe potuto spostarmi in quel modo. Il mio unico obbiettivo era riportare indietro Bella sana e salva. Stavo per  trasformarmi ma un dolore intenso mi bloccò a terra. Il dolore insopportabile partiva dalla spalla e si estendeva in tutto il corpo, era come se mille lame ghiacciate mi scorressero nelle vene. Dovevo riuscire a mantenere la lucidità necessaria per combattere. Per mia fortuna ci riuscii, e in un attimo, finalmente lupo, lo attaccai. Notai un attimo di indecisione nel vampiro, che cercai di sfruttare a mio vantaggio, ma il dolore alla spalla si stava trasformando in un intorpidimento che rendeva lenti e impacciati i miei movimenti. Anche i miei riflessi erano annebbiati. Bella stava seguendo tutta la scena con uno sguardo terrorizzato. Dovevo farlo per lei, altrimenti sarebbe finita in pasto al vampiro. Mi gettai con tutte le mie forze sulla sanguisuga cercando di azzannarlo, ma quello fu più veloce e mi scaglio verso gli alberi. L’urlo di Bella e una dolore acuto alla schiena furono le ultime cose che sentii.
Intorno a me era scesa un’oscurità ghiacciata, che cercava di inghiottirmi. Era come sprofondare nelle sabbie mobili. Più tentavo di riemergere, più ne venivo risucchiato. Non potevo smettere di lottare, dovevo farlo per bella, se le fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato. Dalla prima volta che l’ho vista ho capito che solo con lei sarei potuto essere veramente felice. E infatti non mi sbagliavo. Anche lì, in quel buio, mi sembrava di sentire le sue mani che mi accarezzavano.

 

BELLA

Il branco ci aspettava in forma umana davanti a casa di Billy, sui loro volti si rifletteva l’espressione spaventata di Sam. Nessuno sembrava intenzionato a spiegarmi cosa stava succedendo, così, mentre Jacob veniva portato in casa, mi piantai di fronte a Sam con le mani sui fianchi ed alzai la testa per guardarlo negli occhi. – Adesso mi spiegate cosa sta succedendo. Ho il diritto di saperlo - .
Sam mi squadrò per un attimo ed annuì.
- Vedi Bella, il veleno dei vampiri sui licantropi non ha lo stesso effetto che ha sugli umani… -
Tirai un sospiro di sollievo, per lo meno non si sarebbe trasformato in un vampiro. Immaginai la reazione di Jacob. No, non era proprio possibile, la natura di licantropo non avrebbe mai potuto coesistere con quella di vampiro.
Questo mi portò ad un nuovo dubbio. – E quindi ai licantropi cosa succede?-
Sam alzo lo sguardo, ma lo rivolse altrove – per noi licantropi è veleno vero e proprio, quando siamo sotto forma di lupo siamo abbastanza veloci per non farci mordere, e nel caso succedesse, sconfiggeremmo il veleno in breve tempo, ma in forma umana siamo molto più vulnerabili. E’ per questo che l’ho portato subito qui, dobbiamo chiedere consiglio agli anziani. E dobbiamo fare in fretta, se il veleno raggiunge il cuore non c’è più niente da fare. –
Le parole di Sam mi arrivarono come tante coltellate. All’improvviso capivo il perché degli sguardi afflitti del branco.
Ci precipitammo in casa, Jacob era steso sul letto, più pallido di quanto l’avessi mai visto. Gli presi una mano ghiacciata e me la portai al viso cercando di infondergli un po’ di calore. La ferita sulla spalla era stata fasciata, ma ormai il veleno era entrato in circolo. Con un sussulto Jacob aprì gli occhi ed iniziò a tremare. Lo sguardo fisso al soffitto. Gli occhi erano aperti, ma non ci vedeva. Il suo corpo tremava, non di rabbia, questa volta, ma di freddo.
- Copritelo - ordinò Sam prima di raggiungere gli anziani nell’altra stanza.
Tutto il branco era riunito in quella stanzetta, non capivo come potessero entrarci tutti. La temperatura si stava alzando rapidamente, merito della pelle bollente dei licantropi, a Jacob tutto quel caldo avrebbe fatto solo bene.
Quando il consiglio degli anziani finì, Sam riapparve sulla porta con una luce di speranza negli occhi. Tutti si voltarono verso di lui. – Forse possiamo salvarlo, ma dobbiamo fare in fretta. Il vecchio Quil conosce una pianta, non è una pianta normale, non tutti la possono trovare. Io vado, Jared, Quil, venite con me. - 
- Come la troveremo? – indagò Jared.
– Adesso non c’è tempo per spiegare, lo capirete. –
I tre licantropi saltarono dalla finestra e sparirono tra gli alberi.
In un attimo tutta la tensione e la stanchezza accumulata mi crollarono addosso e dovetti sedermi sul letto.
- Coraggio Bella, Jacob è forte, ce la farà. E’ troppo ostinato per mollare adesso – Seth di fianco a me cercava di consolarmi, ma aveva la voce rotta e gli occhi lucidi. – se solo fossimo arrivati prima… -
- Seth, non vorrai prenderti la colpa, vero? Sono io che gli ho chiesto di passare una notte in tenda. –
Mi voltai verso Jacob, che era ancora immobile con lo sguardo al soffitto, la pelle era sempre più livida nonostante il suo colorito ramato. Gli presi il volto ghiacciato fra le mani e lo fissai negli occhi. Non sembravano neanche più suoi, vi era sparita ogni scintilla di vita. – Jake ti prego, resisti, fallo per me, non posso stare senza di te – gli sussurrai.
Affondai il viso nel suo collo e per un attimo mi sembrò di abbracciare di nuovo Edward, freddo e rigido com’era.
Se avessi perduto anche lui, il mio cuore non avrebbe retto, aveva già subito troppe ferite, riuscivo a tenerlo insieme solo grazie all’amore e al calore di Jacob.

 


° Angolo dell’autrice °
Innanzitutto vorrei dirvi che senza il vostro sostegno questa fic non procederebbe così bene e così velocemente. Tutte le volte che vedo qualche nuova aggiunta fra chi segue o chi l'ha messa fra i preferiti, mi vien subito voglia di rimettermi a scrivere e di pubblicare un nuovo capitolo! :-) quindi continuate così!! :-D

In particolare vorrei ringraziare:
- Kekkaxxx: che mi ha già recensita due volte e spero continuerà a farlo… La tua fic “True Eternal Love” mi piace un sacco e continuerò a seguirla molto volentieri!
PS W TEAM JACOB!!!! :-)

- marpy: grazie per la recensione e per i complimenti, spero di non deluderti:-)

DarkQueen_ : hai fatto bene ad aspettare un po’ a recensire: in effetti all’inizio nemmeno io sapevo come si sarebbe evoluta la storia :-) ho cambiato trama decine di volte..eheh.. ma adesso è tutto più chiaro!

Grazie a tutti quelli che l’hanno messa fra i preferiti o fra le seguite.. ma anche a chi legge soltanto!

Infine (ma non sono in ordine di importanza:-) un GRANDE GRAZIE a xxsakura94xx che ancora non lo sa, ma con  ~ Eyes On Fire  mi ha completamente conquistata e mi ha dato l’input per iniziare a scrivere la mia prima fan fic…  Se vi piacciono le Jake/Bella non potete assolutamente fare a meno di leggerla! :-)

Per questa volta niente anticipazioni :-) tanto il capitolo 5 l'ho quasi finito e non vi farò aspettare molto!! Fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto...

Faffina

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Capitolo 5
*** La cura ***


CAPITOLO 5

La cura

Sam correva fra gli alberi , con i due licantropi che faticavano a stargli dietro e gli riempivano la testa di domande. Una delle tante antiche leggende Quileute, una di cui non aveva mai sentito parlare, narrava di un fiore molto particolare, che raccoglieva tutta la forza di una delle magie più potenti che i licantropi conoscevano. Era una pianta rara, che solo alcuni potevano trovare. Sam ripercorse mentalmente tutta la discussione con il vecchio Quil Ateara, per permettere agli atri due di sapere cosa stavano cercando. 
- Quindi questo può salvare Jacob? – Jared era scettico, ma nonostante ciò, si separò dagli altri e si diresse al posto che solo lui conosceva. Poco dopo anche Quil cambiò direzione. Sam rimase solo, ma poteva vedere e sentire tutto ciò che passava nella testa dei suoi fratelli. Pregò di fare in tempo, ed accelerò il ritmo della corsa. D’un tratto un’altra voce si sommò a quelle di Jared e Quil. Seth si era trasformato per vedere cosa stava succedendo, e Sam colse l’occasione per chiedere notizie di Jacob. Vide la stanzetta, Bella che piangeva e Billy che si torceva le mani. Percepì la disperazione di Seth che assisteva impotente e il suo senso di colpa. Al momento non poteva farci niente, l’unica speranza era continuare a correre e non perdere di vista il suo obbiettivo. Ordinò a Seth di ritrasformarsi e di dire agli altri che sarebbero tornati fra non molto.
I minuti erano contati, il veleno dei vampiri agiva in fretta sui licantropi. Sam giunse a destinazione, e individuò quello che cercava, grazie all’olfatto di lupo. Strano come non ci avesse mai fatto caso prima, nascosta fra i cespugli c’era un piccolo fiore viola, con i petali dalla forma particolare ed un profumo curioso. Si assicurò che gli altri avessero visto cosa cercare e si ritrasformò per raccoglierlo senza danneggiarlo. Appena le sue mani sfiorarono i petali, sussultò. Era caldo, molto caldo. Da quando anni prima aveva subito per la prima volta la trasformazione, non c’era più niente che gli sembrasse caldo. Forse erano sulla strada giusta. Se tutte le altre leggende prima o poi si erano rivelate vere, non c’era motivo per cui quella non dovesse esserlo.

BELLA POV
 Seth rientrò con un salto dalla finestra, e cercò goffamente di consolarmi dandomi dei colpetti sulla schiena. Era incredibile quanto mi ricordasse Jacob da ragazzino, un improvviso attacco di nostalgia fece scorrere delle nuove lacrime sulle mie guance.
- Su Bella, Sam ha detto che saranno di ritorno fra poco ed hanno trovato quello che cercavano. – Le parole di Seth ebbero il potere di rincuorarmi un po’, ed iniziai a pensare che forse non era tutto perduto,  che se Jake si fosse ripreso avrei fatto di tutto per renderlo felice per il breve tempo che ci rimaneva. Questa nuova situazione mi rendeva ancora più difficile prendere la decisione che sarebbe stata necessaria di lì a poco. Non sapevo chi era il vampiro che avevo visto nella radura, ma il suo sguardo aveva un che di inquietante, che non era dato solo dal fatto di essere un vampiro affamato. Era difficile dire se apparteneva all’esercito dei Volturi, durante il mio breve soggiorno in Italia non avevo avuto modo di vedere  tutto il clan dei vampiri. Ero rimasta abbastanza scioccata con quel poco che avevo visto. Di una cosa ero certa, non si trattava di un vampiro neonato, era troppo controllato, era riuscito a sfiorarmi una guancia e ad inspirare il mio odore senza avventarsi su di me per uccidermi. Il branco aveva detto che era una scia nuova, quindi questo non mi aiutava. Jake gemette e mi strappò alle mie riflessioni inquietanti. Il branco stava uscendo dalla stanzetta per permettere al vecchio Quil di entrare e di sedersi sul letto. Gli feci spazio, ma non avevo nessuna intenzione di lasciare Jacob. Degli ululati lontani annunciarono l’arrivo di Sam e degli altri. In un attimo erano di fianco a noi tutti e tre con una pianta strana in mano. Erano fiori simili ma allo stesso tempo diversi. La forma era perfettamente identica, ma cambiava il colore dei petali e il profumo fortissimo che emanavano.
Il vecchio Quil tagliò le bende che avvolgevano la spalla di Jake e rimase per un attimo ad osservare la ferita. In effetti non aveva un bell’aspetto, ringraziai di essere seduta sul letto, perché la testa aveva iniziato a girarmi in maniera preoccupante. Contrariamente alle altre ferite della battaglia che si erano già rimarginate, questa era, se possibile, peggiorata.
- Bella, forse sarebbe meglio che ti allontanassi, non sappiamo come reagirà – Billy stava cercando di farmi uscire dalla stanza. Non capii il senso delle sue parole, ma capii che forse era meglio obbedire. Rimasi in piedi appoggiata alla porta, mentre l’anziano strappava i petali dei fiori e li premeva sulla ferita. Per un attimo Jacob restò immobile, e nel gran silenzio che scese potei sentire una macchina che passava in lontananza. Poi serrò gli occhi che aveva tenuto fissi nel vuoto fino a quel momento ed iniziò a urlare. Aveva i muscoli contratti e le mani strette a pugno. Ringraziai mentalmente Billy per avermi fatta spostare. Se gli avessi tenuto la mano in quel momento, me l’avrebbe sbriciolata.
- Perché soffre? Siete sicuri che quella pianta lo salverà? A me sembra stare peggio di prima! – con le mani nei capelli osservavo impotente. Billy cercò di calmarmi. – Bella, quella pianta è molto potente, ed in questo momento sta sprigionando tutto il suo calore per sconfiggere il ghiaccio del veleno. Ma in Jacob il veleno si era già diffuso, quindi il calore in questo momento lo sta scottando. Ma non ti preoccupare, vuol dire che sta facendo effetto, e che sta consumando il veleno. – lo guardai in faccia per capire se mi stava dicendo la verità, e lo vidi stanco e spaventato quanto me dietro la parvenza di sicurezza.
- E’ un processo di vampirizzazione al contrario. – mormorai. Provai ad immaginarmi al suo posto in quel momento. E ci sarei stata, se all’ultimo momento non avessi scelto una strada più sana rispetto all’attaccamento morboso che avevo con Edward.
- Billy, sei sicuro che funzionerà? – insistetti – di preciso cosa raccontano le leggende? E che pianta è quella? Non l’avevo mai vista prima. -
- Bè, visto che per il momento non ci resta che aspettare, penso che tu abbia il diritto di sentire la storia di questo fiore.- cominciò Billy, si raddrizzò sulla sedia  a rotelle ed iniziò a raccontare, tuttavia il tono era spento e privo dell’aura di autorevolezza che aveva di solito.
- Le leggende narrano di molte magie e molti poteri che vennero donati in tempi immemorabili ai nostri antenati, tutte sarebbero dovute servire a proteggere la nostra gente e a vivere. Fra tutti il potere più grande che hanno i licantropi è l’imprinting.
- L’imprinting? -  ero confusa. Cosa centrava adesso l’imprinting?
- Sì, proprio così – riprese – tutte le volte che scatta l’imprinting si libera una grandissima quantità di energia che unisce per sempre due anime gemelle, che cambia il centro di gravità. Questa magia lascia però dei segni tangibili. Uno per la precisione: nel punto esatto in cui avviene l’imprinting, sboccia un fiore. Sì, proprio così, il fiore che hai visto è uno di quelli. Un tempo i nostri antenati lo usavano per diventare invincibili e sconfiggere i vampiri, ma da quando scoprirono che avrebbero potuto usarlo anche per combattersi fra loro, l’alfa ha sempre posto un editto che imponesse di non toccarlo.
I nostri dubbi derivano unicamente dal fatto che fino ad ora chiunque avesse usato questo fiore ha sempre raccolto quello del proprio imprinting. Non posso dirlo con certezza, ma credo che questa pianta nasca per dare la possibilità a coloro che hanno combattuto con i vampiri e sono stati morsi, di tornare sani e salvi dall’oggetto del loro imprinting. –
Ero allibita. Questo voleva dire che non ero giusta per Jake, che se fossi stata la sua anima gemella,  avrei potuto salvarlo, ed ora sarebbe già tornato da me sano e salvo. Avevo sempre temuto che un imprinting si mettesse fra noi, ma non avrei mai immaginato che potesse dividerci in quel modo. Forse era il modo del destino per dirmi che dovevo lasciarlo libero di vivere la sua vita, di seguire la sua natura.
Non so dire per quanto tempo rimasi in piedi sulla porta a guardare Jacob soffrire, lentamente le urla si trasformarono in gemiti, e dopo un po’ smisero anche quelli. Quando lo vidi più calmo mi avvicinai cautamente e gli posai una mano sul petto nudo. A quel contatto la speranza si riaccese nel mio cuore, e gli occhi mi si riempirono di lacrime di gioia: non era più freddo, avrebbe avuto una temperatura normale per gli esseri umani, la sua pelle era tiepida, più o meno quanto la mia. Anche i muscoli non erano più contratti. Al mio richiamo Billy accorse subito, circondato dal resto del branco, arrivarono appena in tempo per vedere Jacob che batteva le palpebre ed apriva gli occhi con un’espressione confusa. Incurante di tutti gli occhi che ci guardavano, mi gettai su di lui e lo abbracciai, godendomi il calore che pian piano si stava ridiffondendo nel suo corpo.
Jacob sorpreso mi accarezzò la testa, ma vidi il suo sguardo perplesso scorrere sulla folla di licantropi ce ci stava guardando.
- Che è successo? – si portò una mano alla spalla dove la ferita si stava già cicatrizzando. Ora somigliava molto a quella che avevo io sul polso. Spiccava chiara, quasi argentea sulla pelle ramata di Jacob e sapevo anche senza toccarla che sarebbe stata fredda almeno quanto la mia. Dopo essermi assicurata che stesse davvero bene, uscii a chiamare Charlie, mentre un branco di licantropi si riversava nella stanzetta. Non lo sentivo dal giorno prima, e sapevo che non era completamente tranquillo dopo che gli avevo detto che ero alla festa di Alice. Gli dissi che mi stavo divertendo e che sarei tornata per l’ora di cena.
Appena Charlie riattaccò rassicurato, tornai di corsa da Jacob, inciampai in un non ben identificato paio di piedi e gli volai letteralmente addosso.

 

 

° Angolo dell'autrice °

Finalmente un capitolo un po' sereno:-) bè, forse non troppo, ma almeno si scopre che succede al povero Jake! come potete vedere non è nulla di troppo grave... a parte il fatto che viene avvelenato da un vampiro!! :-) in fondo è forte (come dice anche Seth..)si salva sempre...anche perchè non potrei mai farlo stare troppo male!!! :'-(

ANTICIPAZIONI: nel prossimo capitolo ci saranno grosse grosse novità ed un bel colpo di scena!! non indovinerete mai la piega che prenderanno le cose! il nostro Jake sarà coinvolto personalmente.........e non la prenderà molto bene! Ho già iniziato a scriverlo, quindi non dovrete aspettare molto! continuate a recensire, mi dà la carica per andare avanti!

Kekkaxxx : grazie 1000 per le tue recensioni! mi fa piacere che continui a seguire la mia fic! forse dopo tutto tanto schifo non fa! :-) eheh... mi piace che le nostre fic vadano avanti quasi insieme (anche se sono molto diverse!)  scrivi davvero benissimo e leggerla è un piacere! Adoro le tue recensioni, mi fai sempre un sacco di complimenti (ma non mi piacciono solo per questo!!! :-) Se noti qualcosa che non va, non farti problemi a farmelo notare! voglio sempre migliorare! Spero che questo nuovo capitolo non ti deluda!!

Bika95 : sono contenta che la mia storia ti piaccia! è molto più divertente scrivere quando qualcuno ci apprezza! :-) cercherò di non farti aspettare troppo per i prossimi capitoli!!

grazie ai 3 che l'hanno aggiunta ai preferiti e agli 8 che la seguono,ma anche a chi legge!

A presto!

Faffina

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Capitolo 6
*** Rivelazione ***


CAPITOLO  6

Rivelazione

 

JACOB POV

Quando se ne andarono tutti, quella sera, notai che Billy era insolitamente silenzioso e mi fissava in modo strano. Quando si comporta così è perché ha qualcosa da dirmi. Sapevo che non avrei dovuto aspettare molto per sapere di cosa si trattava, così feci come se nulla fosse. Infatti non ebbi neanche il tempo di raggiungere la porta della mia camera, che mi stava già chiamando.
Intuendo che sarebbe stata una cosa lunga, presi una sedia e mi sedetti. Billy si piazzò di fronte a me ed esordì: - Jake, c’è una cosa che dovresti sapere, avrei dovuto dirtela molto tempo fa, ma ho sempre rimandato. Spero che potrai capirmi, cercavo solo di proteggerti e di evitarti gesti stupidi o insensati, ma visti i recenti avvenimenti, credo sia ora di metterti al corrente. E’ una cosa che riguarda tutta la tua famiglia e la nostra gente. – Fece una pausa per studiare le mie reazioni ma io rimasi impassibile.
- Tu sai che la nostra discendenza dai lupi è molto antica, quasi quanto l’esistenza dei freddi. Le nostre razze non hanno mai potuto convivere senza uccidersi a vicenda. Nella nostra storia non ci sono stati molti scontri, per lo più abbiamo preferito evitarli, a parte alcune eccezioni che sono note a tutti, rispettando i confini dei nostri territori. Ma molti anni fa, quando tu eri solo un bambino, dei vampiri capitarono per sbaglio nel nostro territorio ed uccisero una persona. –
Billy sospirò, e io capii che c’era di più, qualcosa che però non sembrava aver intenzione di dirmi.
- Chi è stato ucciso? – sapevo che era importante, ma che aspettava che fossi io a chiederglielo. E lo feci, pur sapendo che non avrei mai voluto sentire quello che stava per dire.
- Tua madre. – la stanza intorno a me incominciò a girare e si oscurò per un attimo. La presa forte di Billy su una spalla mi riportò alla realtà. Dei forti spasmi mi salirono dalla spina dorsale e dovetti usare tutta la mia concentrazione per tenere sotto controllo la rabbia. Fremevo, ma allo stesso tempo volevo saperne di più, dovevo saperne di più, sapevo che era importante.
- Quindi la storia dell’incidente d’auto…? –tremavo così tanto che non riuscivo a completare la frase, ma Billy lo fece al posto mio.
- E’ una copertura, sì. Era per proteggere te, e le tue sorelle. Non eravate pronti per sapere la verità. –
Quindi se non c’è mai stato nessun incidente d’auto, tu come sei finito su quella sedia? – immaginavo già la risposta, ed infatti le parole di Billy furono una conferma.
- Ho cercato di difendere tua madre, ma un essere umano non può nulla contro un vampiro, non ha dovuto fare altro che sbattermi contro un albero. Ephraim Black ed il bisnonno di Quil sono accorsi subito attirati dalle urla di Sarah, uccisero il vampiro, ma per lei era troppo tardi. – Billy distolse lo sguardo, sapevo che nonostante il passare degli anni, il dolore era ancora troppo forte. Tuttavia si fece forza e riprese:
- Ma il vampiro non era un semplice nomade, faceva parte di un clan più grande, all’interno del quale occupava un ruolo importante. La sua scomparsa attirò l’attenzione dei vampiri a capo del clan, che per la prima volta vennero a conoscenza dell’esistenza della nostra razza... E non ne furono affatto entusiasti… - aggiunse con una nota di orgoglio nella voce. – Noi li spaventavamo. Non avevano mai incontrato qualcosa che potesse uccidere un vampiro così facilmente. Decisero di non attaccarci, senza prima aver saputo tutto su di noi e sulle nostre leggende in modo da trovare il nostro punto debole. –
- Ma come potrebbero conoscere le nostre leggende? Nessuno di noi le rivelerebbe mai a un succhiasangue, e non mi risulta che siano scritte da qualche parte. – dissi con la voce che mi tremava dalla rabbia.
- Non è così semplice Jake, il vampiro capo venne a parlare con Ephraim, gli disse che ci avrebbe lasciato in pace se noi avessimo fatto lo stesso ed insistette per stringergli la mano. Ed in quel momento tutti i segreti del branco e le leggende divennero suoi. Avevamo sentito parlare di poteri sovrannaturali nei vampiri, ma quello superava ogni nostra previsione.
Balzai in piedi, non avevo più dubbi, e la situazione era molto, molto peggiore di quanto che mi era sembrata all’inizio. I Volturi erano decisi a sterminare il branco dei licantropi. I Vampiri più potenti che fossero mai esistitici consideravano una minaccia e avrebbero fatto di tutto per eliminarci. Dovevo mettere al corrente il branco di tutto ciò. Mi accorsi di aver pensato a voce alta solo quando Billy mi chiese
- I Volturi? Ne ho sentito parlare, come fai a sapere che sono proprio loro? -
- Perché Bella mi ha raccontato tutto del suo viaggio in Italia, lei li ha incontrati, il succhiasangue che legge i pensieri dalle  mani è Aro. – Le parole di Bella mi risuonavano ancora nella testa. Sapevo ciò che erano in grado di fare, e non era un pensiero consolante.
Corsi fuori e lasciai che la rabbia che avevo tenuto a bada fino a quel momento mi trasformasse. Per fortuna Sam stava facendo il giro di ronda, e si accorse subito dai miei pensieri agitati che c’era qualcosa che non andava.

BELLA POV
Erano passate due settimane dall’aggressione del vampiro, ma le mie notti continuavano ad essere turbate da immagini inquietanti.
Un mattino il mio sonno agitato venne interrotto bruscamente dallo squillo del telefono. Sapevo che Charlie era al lavoro, così mi trascinai stancamente verso l’apparecchio. Appena udii la voce dall’altro capo del filo, sussultai. Non ero pronta, era troppo presto! Strinsi la presa attorno alla cornetta nel tentativo di smettere di tremare.
- Alice… - sussurrai.
- Sì, Bella sono io, mi dispiace di averti svegliato, ma devo assolutamente parlarti. –
Era arrivato il momento che temevo, ed io non ero ancora sicura di cosa dovessi fare.
Mentre ascoltavo Alice che mi descriveva la sua ultima visione, il mio pensiero andò a Jake. Avrei voluto metterlo al corrente di tutto, ma sapevo che mi avrebbe fermata. Gli avrei scritto una lettera, che avrebbe letto solo quando io fossi stata sufficientemente lontana.
- Bella, mi stai ascoltando? – la voce di Alice interruppe i miei pensieri e mi riportò al presente. – Ti sto dicendo che ho visto un vampiro riferire ai Volturi di essersi scontrato con uno dei lupi. Ed Aro si è limitato a guardare la scena attraverso i suoi pensieri, prima di dire che “era arrivato il momento”. Qui la mia visione si interrompe. Credo sia perché la tua esistenza ormai è talmente intrecciata con quella dei licantropi, che non riesco a vederle separatamente. Però non sono ancora partiti. C’è ancora tempo! –
Ringraziai Alice per avermi avvisata e riattaccai, mostrandomi molta più sicura di quanto in realtà non fossi.
Fortunatamente i Volturi non si erano ancora messi in viaggio, altrimenti il mio piano non avrebbe avuto nessuna possibilità. Questo voleva dire che non avevo molto tempo. Dovevo sbrigarmi, ne andava della vita di tutti quelli che amavo.
Mi sedetti alla scrivania e presi carta e penna, Jake aveva il diritto di sapere perché lo facevo, o avrebbe pensato che non lo amavo abbastanza per parlargliene. Invece era proprio il contrario, non gli avevo ancora detto nulla per non metterlo in pericolo.

Caro Jake,
so che una lettera non sarà mai abbastanza per dirti tutto quello che provo per te e per metterti al corrente di tutto, ma non ho altra soluzione.
Dopo che avrai letto, ti prego, cerca di capirmi e di perdonarmi. Non vorrei mai lasciarti così, ma è l’unica soluzione per salvarvi.
I Volturi sono sulle mie tracce, vogliono che mantenga la mia promessa di trasformarmi in vampira. Non posso permetterglielo, non sarei più me stessa, e tu saresti costretto a combattermi. Preferisco andare a cercarli spontaneamente. Se esistesse una soluzione sicura, sarei la prima a ripensarci, ma è troppo pericoloso.
Appena avrò finito di scrivere questa lettera, prenderò un aereo per l’Italia, lascerò che siano i Volturi a decidere cosa fare. Ma mi opporrò fermamente al diventare una vampira: non potrei mai vivere l’eternità senza di te.
 Non so se ci rivedremo mai più, ma ti prego, cerca di continuare la tua vita come prima che ci incontrassimo. Spero che un giorno l’imprinting ti permetterà di essere felice. 
Ti prego, prenditi cura di Charlie, puoi dirgli che sono scappata di casa o qualsiasi altra cosa, non sarà facile nemmeno per lui, ma è l’unico modo.
 
                                                                                       Ti Amo

                                                                                            Bella

Piegai la lettera e la misi in una busta sigillata su cui scrissi X JACOB in stampatello. La parte più difficile era fatta. Ero sicura che non avrebbe mai capito, ma non avrei potuto spiegargli le mie ragioni a voce.
Misi poche cose essenziali in una sacca , presi tutti i soldi guadagnati lavorando il sabato al negozio dei genitori di Mike e il passaporto. Non avevo idea di quanto costasse il biglietto aereo per l’Italia. L’anno prima ci aveva pensato Alice, però avrei dovuto farcela, calcolando che mi sarebbe bastato un biglietto di sola andata.
Lasciai la busta per Jacob sulla mia scrivania, quel pomeriggio sarebbe venuto a cercarmi a casa, e l’avrebbe trovata prima dell’arrivo di Charlie. Ma per allora io sarei già stata su un aereo e non avrebbe più potuto fermarmi.
Saltai sul pick up prima che qualcosa mi facesse cambiare idea e partii il più velocemente possibile verso l’aeroporto. Ero quasi arrivata all’autostrada quando un tonfo nel cassone del pick up mi fece quasi finire fuori strada. Accostai e mi voltai per vedere cos’era stato.
Incrociai il suo sguardo e mi sentii morire. Jacob. Non l’avevo mai visto con quell’espressione, nei suoi occhi non c’era altro che rabbia, tremava così forte che sentivo le vibrazioni attraverso il sedile. Non avevo nemmeno bisogno di vedere il foglio accartocciato che teneva nella mano destra, per capire che sapeva tutto. Non sarebbe dovuta andare così, lui avrebbe dovuto arrivare a casa mia solo nel pomeriggio, e glielo dissi.
- Scendi – replicò come se non mi avesse sentito. Faticavo a riconoscere la sua voce stravolta dalla rabbia. Nemmeno quando si era appena trasformato e mi aveva detto che non potevamo più essere amici aveva un’espressione simile.
- Jake, ti prego, torna a La Push e fai finta di non avermi vista. –
- Come puoi dire una cosa del genere? Ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo? Bella, ti ha dato di volta il cervello? – quasi urlava. Il tremito che gli scuoteva il corpo era sempre più forte, feci un passo indietro, ma mi afferrò il braccio con una presa ferrea. All’improvviso ebbi davvero paura, la sua mano scottava e stringeva sempre di più. Non aveva nessuna intenzione di lasciarmi andare. Appena incrociò il mio sguardo atterrito, mollò il mio braccio di colpo e lo vidi accasciarsi contro il fianco del pick up, con la testa fra le mani nel vano tentativo di smettere di tremare. Ansimava ed era livido, cercai il suo sguardo, ma teneva gli occhi serrati, così mi inginocchiai al suo fianco e gli sfiorai delicatamente una spalla. Non ero sicura che il momento critico fosse passato, ma dovevo consolarlo in qualche modo, non potevo vederlo così. Passarono lunghi minuti di silenzio, pian piano il tremore si ridusse, quando aprì gli occhi, era solo nelle mani.
- Bella, come hai potuto farmi questo? Ti rendi conto che se io non fossi passato per caso da casa tua questa mattina, avrei potuto non rivederti mai più? –
Non riuscii a sopportare l’intensità del suo sguardo e girai la testa dall’altra parte.
- Bella, forse tu non capisci che se il tuo cuore avesse smesso di battere, io non avrei più avuto nessuna ragione per stare al mondo? –
- Non è vero, Jake, io non sono il tuo imprinting, tu puoi vivere benissimo anche senza di me, avresti potuto ricominciare da zero con qualcun’altra, un giorno. – rialzai lo sguardo e cercai di sostenere il suo, sicura delle mie parole.
Jacob sospirò e si rialzò. Mi rivolse un sorriso mesto, facendomi cenno di rientrare su pick up. Si mise alla guida, e iniziammo a girare senza meta fra le strade in mezzo ai boschi.
- Bells, ci sono molte cose che tu ancora non sai, sono stato uno stupido a non mettertene al corrente prima, e per poco non ne ho pagato le conseguenze.

- Sai bella, io ho una teoria riguardo all’imprinting. Credo che si verifichi solo con la persona più adatta a renderci felici. Quando ti ho visto la prima volta dopo essermi trasformato, quasi mi sarei aspettato che scattasse anche fra noi. Siamo anime gemelle, non lo si può negare, ho passato mesi a chiedermi perché non fosse successo, se io avessi qualcosa di sbagliato. E sono arrivato ad una conclusione. –
Mi accorsi che stavo trattenendo il respiro e lo buttai fuori con un sospiro. Non avevo mai visto Jake così serio, teneva gli occhi fissi sulla strada e si mordicchiava il labbro inferiore. Capii che aspettava un mio cenno per continuare, voleva essere sicuro che lo stessi ascoltando attentamente.
 – Continua. –
- Io penso che fra noi non sia scattato l’imprinting, quel giorno, perché non sarebbe servito a niente se non a farci soffrire tutti e due ancora di più. Se fosse scattato qualcosa tra noi non avrebbe causato che problemi. Tu non eri la persona più adatta a rendermi felice, perché amavi Edward, e non avresti mai contemplato la possibilità di avere una vita con me. -
Mi fissavo le mani incapace di replicare. Era vero, Jacob non avrebbe avuto nessuna possibilità, e sapere di essere l’oggetto del suo imprinting mi avrebbe fatta allontanare sempre di più.
Tuttavia non riuscivo a scacciare dalla mente il pensiero che era tutta colpa mia, in quel periodo ero completamente abbagliata da Edward, credevo fosse il mio sole e non riuscivo a vedere nient’altro. Se io avessi concesso anche solo una possibilità a Jake, probabilmente sarebbe andata in maniera diversa.
Non potevo fare a meno di pensare che non sarei stata costretta a fare il viaggio in Italia e ora i Volturi non sarebbero stati sulle mie tracce. Mi corressi, sulle NOSTRE tracce.
Questo pensiero mi riportò al presente, al motivo per cui ci ritrovavamo in macchina a vagare per i boschi.
- Jake, anche se ora sai tutto, devi lasciarmi andare. Non puoi decidere per me. –
- Sei tu che invece non sai ancora tutto, Bella. Tu credi che i Volturi vogliano attaccarci per costringerti a diventare una di loro. Non è così, o meglio, non è solo per questo. C’è qualcosa che gli preme ancora di più della tua umanità. –
Lasciò passare un attimo di silenzio, in cui ero sicura che potesse sentire il mio cuore battere all’impazzata.
- Non è possibile, lo stai dicendo solo per confondermi. E cosa sarebbe? –
- I licantropi.
- Cosa?! Cosa centrano i Volturi con voi? – ero sempre più confusa, ma man mano che Jacob mi raccontava dell’aggressione a sua madre e delle parole di Aro, capii che era tutto vero. E  che non avrei potuto fare niente per evitare lo scontro. Non ero più io l’obbiettivo principale.
- E’ per questo che fuggire da Forks per andarti a suicidare fra le braccia dei vampiri non era la mossa più saggia. – mi accorsi che cercava di mantenere un tono leggero, ma la rabbia non era ancora del tutto scomparsa. – Se tu fossi partita, io non avrei potuto fare più niente. Capisci come mi sono sentito quando ho letto la tua lettera? Non credo di aver mai corso così veloce. –
- Scusa Jake, volevo solo mettervi al sicuro. Non ce la faremo mai contro i Volturi. – mormorai.
- Il mio posto è dove sei tu, Bella, non dimenticarlo. Non mi serve l’imprinting per amarti, io ho scelto il mio destino, e il mio destino sei tu. –

 

 

 

° Angolo dell'autrice °

Ciaooo!! scusate il ritardo :-) c'è stato un calo dell'ispirazione, e non so perchè ma non riesco più a vedere quanti hanno aggiunto questa fic tra le preferite o seguite (e quello era ciò che più di tutto mi dava la carica per scrivere, assieme alle recensioni...) Comunque grazie a chi l'ha fatto lo stesso :-) ed anche a chi ha letto..

ANTICIPAZIONI : nel prossimo capitolo grandi, grandissime novità!!! ci saranno momenti dolci, momenti un po' più hot e momenti SORPRESA eheh... arriveranno due nuovi personaggi.... ma non vi dico altro...  L'ho già quansi finito, stamattina in treno ero così ispirata che ho preso un quaderno e l'ho scritto quasi tutto... I personaggi non mi hanno neanche lasciato decidere cosa scrivere, avevo deciso in un modo, invece è andata a finire in modo completamente diverso!! eheh... vabbè, sono sicura che è venuto anche meglio di quel che avevo pensato all'inizio! Non vedo l'ora di postarlo, ma prima vi lascio il tempo di digerire questo... :-D oggi mi sento particolarmente isirata, quindi vado a buttar giù qualcos'altro!

a prestoooo!! un bacio!

Faffina

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Capitolo 7
*** Visite ***


CAPITOLO 7
 

Visite

Quando quella sera Jacob mi riportò a casa, mi fece promettere che non avrei più fatto nulla di stupido senza metterlo prima al corrente. Disse che c’era un unico modo per essere sicuri che non mi sarei precipitata all’aeroporto quella sera stessa. Mi fece voltare con una scusa, e sfilò il passaporto dalla mia sacca così in fretta che non feci in tempo ad accorgermene. In un attimo era già per strada e lo sventolava vittorioso.
- A domani, Bella! Non farti venire altre strane idee. –
Vedendo il suo sorriso mi rilassai un po’ sebbene sapere di avere un clan di vampiri alle costole non aiutasse. Per lo meno era tornato il Jacob di sempre, quello che trovava divertente tutto, persino l’imminente scontro con dei “succhiasangue”.
Quando rientrai in casa, Charlie gironzolava nei pressi della cucina con un barattolo di salsa in una mano e un cartone di uova nell’altra. Normalmente la vista di Charlie che cerca di prepararsi da mangiare mischiando gli ingredienti più improbabili mi avrebbe strappato un sorriso, ma oggi mi provocò un’altra fitta al petto. Non potevo sopportare di metterlo in pericolo o di abbandonarlo un’altra volta, ma sotto sotto ero grata a Jacob per avermi fermata. Mi aveva regalato qualche altro giorno di normalità. Se fossi riuscita a tenere Charlie a casa al sicuro sarebbe stata già una gran cosa. Adesso che sapevo qual’era l’obbiettivo principale dei Volturi, potevo fidarmi a lasciare mio padre a Forks senza correre rischi. Sarebbe diventata La Push il centro dello scontro.
Ma le sorprese quel giorno non erano finite.
Charlie aveva qualcosa da dirmi.
Aspettò di essere a tavola prima di prendere la parola.
Quel giorno aveva ricevuto la telefonata di sua sorella Ellie, che viveva in Europa con una figlia della mia età. Io non ricordavo di averle mai viste: il biglietto dall’Inghilterra era piuttosto costoso, e fra Charlie e sua sorella non correva buon sangue da quando questa era scappata di casa a diciotto anni con un professore di Cambridge.
Da quanto appresi negli ultimi dieci minuti, il gentleman inglese aveva lasciato mia zia, incinta, dopo pochi mesi. Solo l’orgoglio le aveva permesso di andare avanti senza chiedere aiuto alla famiglia, e da quel momento le lettere si erano si erano fatte sempre più rade. Credo che Charlie ne abbia ancora qualcuna in un cassetto, in cui lei spiegava che non sarebbe tornata perché era finalmente riuscita a rifarsi una vita.
Non sapevo cosa la avesse spinta a rifarsi viva dopo tutti questi anni, ma Charlie non mi lasciò neanche il tempo di chiederlo, che era già partito in quarta a raccontarmi di come avesse osato, dopo tutti questi anni di silenzio, farsi viva di nuovo per imporci la sua presenza, peraltro non desiderata.
Da quel che riuscii a capire dopo svariati minuti e molte domande, mia zia e sua figlia Amy volevano venire in America per visitare dei college  e cercare quello più adatto a mia cugina.
- A quanto pare Ellie ne ha avuto abbastanza delle università inglesi. – aggiunse Charlie con un sorrisetto malizioso. Ma quello che non gli andava proprio giù era che nel frattempo si sarebbero stabilite a casa nostra, e ci sarebbero rimaste “per tutto il tempo necessario” .
- Hai ragione papà, e quindi cosa gli hai risposto? – chiesi, pur immaginando già la risposta.
- Ehm… gli ho detto di sì… - borbottò.
Lo sapevo. Mio padre era incorreggibile, poteva lamentarsi per ore, ma alla fine non ce la faceva mai a dire di no.
- E quando arriveranno? –
- La prossima settimana. Non ha neanche detto una data precisa. Ellie non è cambiata. –
E così oltre ai Volturi dovevo aspettarmi anche l’arrivo di una misteriosa cugina dall’Europa.
Quella sera chiamai Jacob e gli raccontai tutto. Lui al contrario di me si dimostrò molto più tranquillo e positivo, non vedeva l’ora di conoscerle.
I giorni successivi passarono in fretta: Charlie a dispetto di quello che aveva detto, era ansioso di fare bella figura, e mi aiutò a riordinare e pulire tutta la casa e il giardino. Jacob ci gironzolava intorno un po’ contrariato dal non poter passare del tempo con me. Le nostre uscite in moto si erano interrotte, e così anche le gite in spiaggia o a La Push.
Ma sabato sera si presentò alla mia porta a bordo della sua Volkswagen rossa e stranamente con dei vestiti addosso che non fossero i soliti pantaloncini di jeans.
Non me lo aspettavo e ci misi un po’ a riprendermi dalla sorpresa, in più non ero abituata a vederlo così elegante e sentii il mio cuore che iniziava ad accelerare. Aveva un paio di jeans neri e una camicia bianca con le maniche arrotolate fino ai gomiti, che faceva un piacevole contrasto con la sua pelle ramata. Lo raggiunsi senza neanche lasciargli il tempo di entrare in casa e lo abbracciai godendomi il suo calore attraverso i vestiti. Era davvero bello, non il mio solito Jake, ma più adulto, più uomo. Mi prese il mento con due dita e mi sollevò il viso per baciarmi. Mentre sentivo che sarei potuta annegare dentro i suoi occhi scuri, mi sussurrò – Vai a prepararti, ti aspetto in macchina. –
Non me lo feci ripetere, e in un attimo infilai un vestito che mi aveva regalato Alice tanto tempo prima, e che, conoscendomi, sapeva che non avrei mai avuto molte occasioni per mettere. Non sapevo dove voleva portarmi Jake, ma gli avevo letto in faccia che era una serata speciale, quindi feci uno strappo ala regola e mi concessi un paio di stivaletti con un po’ di tacco da abbinare al vestitino di seta viola. Non potevo dire di sentirmi a mio agio, ma almeno non avrei sfigurato di fianco a Jacob.
Quando scivolai in macchina avvolta da una nuvola del mio profumo per le occasioni speciali, sentii che tratteneva il fiato.
- Che c’è Jake? Ne ho messo troppo? O non ti piace? – ed ecco che tutta la mia sicurezza svaniva di colpo.
 - No…no, Bella, è che sei bellissima! Non ti avevo mai vista così elegante, eccetto forse quella sera al ballo della scuola… ma questa volta ti sei vestita così per ME… e questo amplifica l’effetto… -
Accese la radio e mise su un po’ di musica, era una canzone che non conoscevo, ma mi lasciai cullare dalla musica, mentre la mano bollente di Jacob stringeva la mia, e per un attimo dimenticai tutte le mie paure. Avrei voluto che il viaggio durasse per sempre, ma dopo un tempo che mi sembrò fin troppo breve iniziai a riconoscere le luci di Seattle.
Aveva scelto un ristorante con una terrazza sul mare, che sospettavo gli sarebbe costato tutto ciò che aveva guadagnato quell’estate facendo lavoretti saltuari a La Push. Ma si vedeva che era orgoglioso, gli brillavano gli occhi, e io non potei dire niente, tanta era l’emozione di star lì con lui. Ero davvero fortunata ad avere Jake che si prendeva cura di me e mi amava come non avrebbe mai fatto nessun altro. Avrei voluto dirglielo, ma le parole mi si impigliavano in gola, e il pensiero che tutto ciò sarebbe finito, continuava a riaffiorare, per quanto cercassi di cancellarlo.
- Sento che sarà una serata perfetta, Jake –
- Ma certo, Bells! Anche se fin’ora i nostri momenti romantici sono sempre stati rovinati da qualcuno. – ghignò.
Quando Jake ebbe spazzolato tutto il ristorante, uscimmo tenendoci per mano, e mi accorsi di una cosa a cui non avevo mai fatto caso prima: la gente ci fissava, si spostava per farci passare e continuava a seguirci con lo sguardo. A pensarci bene non avrei dovuto esserne così stupita. Provai ad immaginarci visti dall’esterno, Jake così alto, con i capelli scuri sciolti sulle spalle e le braccia abbronzate che spuntavano dalla stoffa della camicia. Con quei muscoli e i suoi quasi due metri di altezza nessuno avrebbe mai creduto che fosse un ragazzo di sedici anni. E poi c’ero io, bianco latte e con il mio metro e sessanta scarso, la mia mano scompariva nella sua, ed io facevo lo stesso accanto a lui. La differenza fra noi era lampante, forse era proprio questo ad attirare tanta attenzione.
Era stata un’altra pesante giornata di pulizie in casa, e presto iniziai a trascinare i piedi dalla stanchezza, aumentando pericolosamente le possibilità di inciampare in ogni crepa del marciapiede. Resistetti finché non fui in vista della Volkswagen , ero quasi arrivata quando  i miei piedi smisero di collaborare e sarei finita lunga distesa per terra se Jacob non mi avesse resa al volo e portata in braccio fin sul sedile.
Il viaggio fino a casa mi sembrò durare anche meno di quello di andata, ed in un attimo Jake mi stava aprendo la portiera per poi tirarmi a sé ed iniziare a baciarmi prima dolcemente, poi con sempre più passione. Sussultai al tocco della sua mano infuocata con la mia schiena. Mi strinse a sé quasi con urgenza e senza accorgermene mi ritrovai appoggiata al fianco dell’auto con il suo corpo caldo aderente al mio.
A quell’ora Charlie dormiva sicuramente, e non dovevo temere incursioni come l’ultima volta. Mi abbandonai fra le sue braccia, finalmente mi stavo lasciando andare, lo afferrai per la vita e lo tirai verso di me più forte che potevo. Ero completamente presa da Jacob, avvolta dal suo calore, dal suo profumo, stavo per chiedergli se voleva salire in camera mia, ovviamente passando per la finestra, quando lo sentii scostarsi di scatto ed iniziare a ringhiare.
Mi accorsi di una presenza nel buio solo quando sentii la voce.
- Mi dispiace interrompervi, ma i pensieri di Jacob stanno diventando un po’ difficili da sopportare. –
Avrei potuto riconoscere quella voce fra mille. Jacob si allontanò da me ed iniziò a tremare, anche se era buio ero sicura che fosse arrossito. – Esci dalla mia testa! – ringhiò.
- Non sai quanto mi piacerebbe, te lo assicuro. – rispose calma la voce.
Edward si spostò nel cerchio di luce di un lampione per permettermi di vederlo in faccia. Il mio cuore ebbe un tuffo, non era cambiato dall’ultima volta che lo avevo visto, era bello come sempre. Io amavo Jacob, ma non ero ancora pronta ad incontrarlo di nuovo. Pregai che nessuno dei due si accorgesse della mia confusione.
- Che cosa ci fai qui? – disse Jacob provando ad eliminare il tremito nella voce.
Nell’emozione di rivederlo mi ero completamente dimenticata di chiedermelo.
- Bella, mi dispiace infrangere la promessa che ti ho fatto, ma sono costretto a rientrare nella tua vita, almeno per un po’. Ho letto nei pensieri di Alice che i Volturi si stanno mettendo in marcia per raggiungerti e toglierti la tua umanità. E dal momento che la colpa di tutto ciò è mia, non sarei mai potuto stare in disparte. E’ solo a causa del viaggio in Italia che i Volturi sono venuti a conoscenza della tua esistenza. Non permetterei mai che ti accadesse qualcosa di male, neanche ora che tu non vuoi più saperne di me. - cercava di nascondere l'amarezza con la solita parvenza di tranquillità.
Fremetti a quelle parole, e questa volta ero sicura che Jacob se ne fosse accorto. Ma al momento non importava, perché dovevo spiegare ad Edward che non era colpa sua se i Volturi stavano tornando. Stavo per aprire bocca quando vidi la sua espressione passare dalla tranquillità, alla sorpresa e allo sconcerto. A quanto pare Jacob mi aveva anticipata e gli stava mostrando come stavano realmente le cose.
- Come vedi, sanguisuga, puoi anche tornartene alla tua cripta, Bella è perfettamente al sicuro con un branco di licantropi che la protegge. – Jacob ringhiando si portò fra me ed Edward. Riusciva a tenere sotto controllo la rabbia, ma ero sicura che non gli ci sarebbe voluto neanche un secondo per trasformarsi ed avventarsi su Edward al minimo passo falso. Anche il vampiro sembrò averlo capito, perché fece un passo indietro, pur senza mostrare il minimo turbamento. Ed allora capii che non temeva per sé stesso, ma per me: era sicuro  che facendo arrabbiare Jacob mi avrebbe messa in pericolo. Non capiva che Jake non avrebbe mai potuto farmi del male, non avrebbe mai perso il controllo fino a quel punto. Era abbastanza forte per controllarsi, ne avevo avuto la prova innumerevoli volte.
- Non so perché cane, ma non mi sento proprio sicuro a sapere che Bella è “protetta” da voi. –
- Il male che potremmo fargli noi sarà sempre meno di quello che le hai fatto tu semplicemente con la tua esistenza! –
Alle parole di Jacob sussultai, e vidi che Edward faceva lo stesso. Per un attimo scese il silenzio, per ciascuno di noi aveva un significato diverso, ma tutti sapevamo che quelle parole erano  la verità.
Lessi un’ espressione di trionfo negli occhi di Jake, mentre Edward si voltava e si incamminava lungo la via senza più dire una parola. L’espressione di dolore sul suo volto scatenò in me un improvviso desiderio di correre a consolarlo. Anche se ora amavo Jacob non voleva dire che desideravo vedere soffrire la persona che per quasi due anni era stata la mia ragione di vita.
Quando ormai ero certa che non si sarebbe più voltato, si fermò e rivolto a me disse – Bella, non sono desiderato, ma non me ne andrò. Resterò nella mia vecchia casa fino al giorno della battaglia. Se tu dovessi avere bisogno di me, quel giorno o prima, io ci sarò. –

 

 

 

° Angolo dell’autrice °
Ciaoooooo!!!! Rieccomi con un nuovo capitolo! Come avete visto è tornato Edward… e proprio nel momento meno opportuno!!!
Ci sono un po’ di novità in arrivo!! E non finiscono qui, il prossimo sarà anche peggio… (ma forse questo dovevo dirlo nelle anticipazioni!!:-) comunque sono contentissima che continuiate a seguirmi! In questo periodo mi sento molto ispirata, ed è tutto merito vostro!

ANTICIPAZIONI:
Nel prossimo capitolo ci saranno dei bei momenti HOT, (ovviamente:-) eheh… un po’ di Jake hot ci sta sempre… e finalmente Bella si darà una mossa a reagire… anche se la loro storia verrà messa alla prova! E per il resto… sorpresa!

Ecco le risposte alle vostre recensioni!


missrikottina: grazie!!! Davvero ti piace così tanto?? Non smetterò di scrivere tnato presto, non preoccuparti:-) ci sto prendendo gusto anche io, e poi a leggere tutte le vostre recensioni positive, mi viene l’ispirazione!! Continua a recensire se ti va! A presto!

Baddy: Non penso di essere così, brava, però mi diverte scrivere e sono conteta che ti piaccia!!! Cerco di immedesimarmi il più possibile nei personaggi e negli ambienti della Meyer… il merito è tutto suo :-) eheh..

Kekkaxxx: non ti preoccupare per l’assenza!!! Eheh.. ogni tanto ci vuole una pausa!! :-D tanto la mia storia è sempre qui, non scappa mica…eheh… spero che continui a piacerti!! Ho recensito proprio oggi il tuo ultimo capitolo!

marpy: Ciao marpy!!!! In un giorno solo mi hai lasciato una montagna di recensioni!!!:-) Non sai quanto mi fa piacere!!! Vorrei rispondere a tutto quello che mi hai detto, ma ci vorrebbe una pagina intera!! Eheh… non ti preoccupare, non tratterò male i due piccioncini:-) sono adorabili insieme!!! Avranno una vita un po’ movimentata nei prossimi capitoli, ma in fondo anche a me piacciono i lieto fine:-D Continua a farmi sapere che ne pensi!! Adoro le tue recensioni! Un bacio!!!

Grazie ai 15 che mi seguono, ai 4 che mi hanno inserito fra i preferiti ed anche a tutti quelli che leggono la mia fic! Fatevi sentire!! Fatemi sapere cosa ne pensate!!
A presto
Faffina

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Capitolo 8
*** Ospiti ***


CAPITOLO 8

Ospiti

L’uscita di scena di Edward mi aveva lasciata un po’ scossa, quindi non protestai nemmeno, quando Jake risalì sulla Golf e senza dire nulla di più di “buonanotte” se ne andò. Quando quei due si incontravano finivo sempre per restare sola. Io avevo messo in chiaro le cose, l’ultima volta con Edward, ma il mio cuore sembrava non averlo ancora accettato, e prendeva un ritmo strano tutte le volte che lo vedevo.
Povero Jake, spero che continui a sopportarmi come ha sempre fatto, gliel’ho sempre detto che sono “merce difettosa” ,  ma lui mi ha sempre amato per quello che sono.
Tuttavia non avrei potuto biasimarlo se avesse deciso che stava sprecando il suo tempo. Al solo pensiero rabbrividii, e pregai che non succedesse mai. Jacob era la mia ancora, mi teneva legata alla vita come nient’altro avrebbe potuto fare. Quando Edward mi aveva appena lasciata, avevo l’impressione che solo le sue braccia forti mi impedissero di venire spazzata via.
Invece, quando l’ho lasciato io, ho trovato la forza per farlo solo nel pensiero che lui sarebbe stato lì per me e che insieme saremmo stati felici.
Era tutta la vita che mettevo il mio cuore nelle mani di qualcuno sperando di fare la scelta giusta, ma non potevo proprio farne a meno.
Quella notte dormii poco e male, ad un certo punto ebbi pure l’impressione di sentire dei rumori sotto la mia finestra, ma nel dormiveglia non ero sicura di non essermelo sognato.
La mia faccia al risveglio non era proprio delle migliori, ma c’era da aspettarselo. Le mie occhiaie erano simili a quelle di Edward nei suoi giorni peggiori, ed i capelli erano così aggrovigliati che non sarei mai riuscita a districarli senza l’aiuto di una doccia.
Pregando che Jake non decidesse di farsi vivo prima del pomeriggio, mi diressi di sotto a fare colazione. Avevo appena iniziato a preparare il caffè, quando il campanello mi fece maledire la mia solita sfortuna. In fondo Jake mi aveva vista conciata molto peggio, quindi senza nemmeno guardare, spalancai la porta.
La vista di due volti sconosciuti mi bloccò il sorriso sulle labbra. Una signora molto abbronzata che avrebbe potuto essere la copia femminile di Charlie ed una ragazza magra con i capelli nerissimi ed arruffati mi sorridevano dalla veranda.
Ci misi qualche secondo a realizzare chi fossero. Gli avvenimenti della sera prima avevano completamente cancellato dalla mia mente l’arrivo di zia Ellie ed Amy.
- Zia Ellie? Amy? Ehm… benvenute! –
Cercai, senza scarsi risultati di tirar fuori la mia espressione più cordiale e le invitai ad entrare, sempre più impacciata le feci accomodare in soggiorno e mi misi a fare dell’altro caffè.
Da quando stavo con Charlie non ero più abituata a ricevere gente in casa. Presi il caffè e dei biscotti, feci un bel respiro e tornai dalle due sconosciute che chiacchieravano animatamente sul mio divano. Mi accorsi ben presto che l’aspetto era l’unica cosa che avessero in comune Charlie sua sorella, che nel frattempo con le sue chiacchiere mi aveva liberato dal peso di dover fare conversazione. Appresi così che mia cugina si sarebbe presa un anno sabbatico per visitare i college più importanti, valutare le sue potenzialità e scrivere le domande di ammissione.
Amy nel frattempo non si era mossa dalla sua posizione sul divano e travolta dal fiume di parole di sua madre non aveva potuto che annuire. Mentre la donna faceva una pausa per riprendere fiato ne approfittò per chiedermi dove pensavo di andare io l’anno prossimo. La domanda mi mise ancora più a disagio, cosa che accadeva puntualmente ogni volta che qualcuno me la rivolgeva.
- A dire la verità non ho ancora deciso, sono stata accettata in vari college… tra cui Dartmouth… - Sapevo benissimo che il motivo per cui mi avevano accettata era solo uno, e che per come erano andate le cose non avrei mai potuto permettermi la retta del college, ma non resistetti alla tentazione di vedere che faccia avrebbe fatto zia Ellie.
Non si scompose e disse – Sì, in effetti quello è uno tra i tanti che abbiamo preso in considerazione. Magari ci andrete insieme. –
- Veramente zia, non sono ancora sicura di andare al college, forse resterò qui a Forks. – dissi, sapendo che a Charlie sarebbe toccata una bella strigliata quando fosse tornato in casa. Per distrarla mi diressi verso la camera di Charlie, che sarebbe stata la loro stanza finché non si fossero stancate della permanenza a Forks. E qualcosa mi diceva che non ci sarebbe voluto molto, infatti con il passare delle ore mia zia divenne sempre più irrequieta, ed iniziò a lamentarsi per la mancanza di negozi alla moda nei paraggi e per la brutta giornata. Resistetti alla tentazione di dirle che in realtà non era affatto male il tempo, quel giorno, rispetto ai comuni standard di Forks. Del sole non c’era traccia, ma stranamente non era ancora caduta nemmeno una goccia di pioggia.
Quel pomeriggio, quando ormai non sapevo più cosa inventarmi per distrarre le mie ospiti, mia zia annunciò che sarebbe andata a riposare e mia cugina decise di andare a fare una passeggiata. Dalla cucina la sentii aprire la porta, ma non richiuderla. Pensando l’avesse lasciata aperta sbucai nel corridoio giusto in tempo per assistere alla scena di Amy rossa come un peperone che fissava imbambolata Jacob, che aveva addosso nient’altro che i soliti pantaloncini.
- Beh? bella, non mi presenti tua cugina? - disse Jake sorridendo dalla porta come se il fatto di farsi trovare mezzo nudo da un'estranea non lo mettesse per niente a disagio. Amy nel frattempo sembrava essersi ripresa, aveva sfoggiato un sorriso smagliante e gli tendeva la mano. All’improvviso chissà perché, ma sembrava aver rinunciato alla passeggiata.
Non potei impedirmi di provare un po' di gelosia verso quella cugina che con il suo fascino d'oltreoceano stava cercando, ne ero sicura, di portarmi via il ragazzo. Ma Jake non sembrava  farsi incantare dai sorrisi e dalle scrollate di capelli, infatti si presentò subito con
- Piacere, sono Jacob, il ragazzo di Bella. - e poi rivolto a me - Bells, stasera ci troviamo con il bran...ehm...gli altri sulla spiaggia a La Push, ero venuto ad invitarti. Può venire anche lei se vuole. Credo che le farà piacere conoscerli, sono molto "simpatici"... - aggiunse con un sorrisetto. Jake sapeva che Amy avrebbe gradito i muscoli dei ragazzoni, molto più della loro personalità.
A quanto pare Jake conosceva mia cugina già molto meglio di me. Insistette per passare il pomeriggio con noi, e ci stipammo sul divano, di cui lui da solo ne occupava la metà. Amy era diventata improvvisamente loquace, non so se era la lontananza di sua madre o la vicinanza di Jacob. In ogni caso improvvisamente non mi stava più così simpatica.
Quando provai ad indagare sull’origine del graffio scrollò le spalle e cambiò discorso. Ma non mi sarei arresa così facilmente. Sapevo che mi stava nascondendo qualcosa. Mi ripromisi di scoprirne di più non appena fossimo rimasti soli.
La presenza di Jake stemperò la tensione, era incredibile come averlo accanto mi tranquillizzasse. La sera arrivò più rapidamente di quanto mi fossi aspettata, e dopo il ritorno di Charlie, salutammo mia zia e ci schiacciammo sul sedile davanti del  pickup. Ero sicura che ad Amy non dispiacesse neanche un po' il contatto con la pelle bollente di Jake, tant'è che ad ogni curva notavo che si sbilanciava un po' troppo nella sua direzione. Per fortuna non fece commenti sulla sua pelle bollente. Del resto era venuta a Forks: avrebbe dovuto vederne ancora molte di stranezze. Per l'appunto c'era un folto gruppo di licantropi che ci stava aspettando sulla spiaggia.
Mi accorsi subito che erano meno del solito: Seth e Leah non c'erano, erano a casa con Sue che non stava bene. Volevo saperne di più, ma le urla e le chiacchiere ci impedivano di parlare. Non ero preoccupata se fosse stato qualcosa di grave Jacob me l'avrebbe detto.
Così mi concentrai sulle reazioni di Amy all'arrivo nel branco, e con mio estremo disappunto notai che non degnava neanche di uno sguardo i ragazzoni muscolosi che la squadravano con curiosità, preferendo restare al fianco di Jake.
Per fortuna la bellissima serata organizzata dagli anziani bastò a distarmi. Il falò era il più grande che avessi mai visto a La Push, ed illuminava tutta la spiaggia. Jacob che ad un certo punto mi prese in braccio e mi scaraventò in mare, diede via ad un bagno notturno imprevisto, che coinvolse tutto il branco, Emily, Kim e a malincuore anche Amy. Ma sospettavo l'avesse fatto più per non sentirsi esclusa che per divertimento. Effettivamente il mare nero ed agitato sarebbe stato inquietante senza la presenza rassicurante del branco. Notai che anche Kim non lasciò mai la mano di Jared.
Quando chi non aveva la temperatura di un licantropo iniziò a tremare dal freddo, ci sedemmo in cerchio intorno al fuoco per asciugarci. Fu solo dopo alcuni minuti che mi accorsi che Amy non c’era più. Stavo per dirlo a Jacob quando sentimmo un grido provenire dal mare.
Ci precipitammo in acqua, ma di Amy non c’era traccia, o almeno io non la vedevo con i miei occhi umani, perché Jake al mio fianco non ci mise più di un secondo ad individuarla e seguito dal resto del branco si rituffò fra le onde per andare a recuperarla. Le urla non cessarono finché non venne riportata di peso davanti al fuoco, dove, finalmente all’asciutto si sentì in dovere di ringraziare Jacob con un abbraccio fin troppo riconoscente.  Si giustificò dicendo:
- Mi sono spinta troppo al largo e le onde mi hanno sopraffatta. Ho cercato di tornare a riva quando vi ho visto uscire, ma non sono molto brava a nuotare! Mi hai salvato la vita Jacob! -
Ne avevo abbastanza delle sue moine, e decisi che era ora di riprendermi il posto che mi spettava: tirai Jake a sedere e mi accoccolai fra le sue gambe. Avrei potuto passare così tutta la notte, e finsi di non essere per niente infastidita quando Amy tremante dal freddo si impossessò della maglietta di Jake. Del resto io avevo un caldissimo licantropo in carne e ossa che mi proteggeva dal freddo. Quando le risate e gli scherzi diminuirono, Embry tirò fuori una chitarra e si mise a cantare una canzone Quileute di cui non compresi le parole, ma era così dolce e malinconica che rischiavo davvero di commuovermi. Doveva essere molto conosciuta nella riserva, perché presto tutti si misero a cantare, compreso Jacob, che con la sua voce calda e roca mi sussurrava nell’orecchio le parole sconosciute della canzone. Quando la mia testa iniziò a ciondolare sulla sua spalla capì che era ora di riportarmi al pickup. Amy si offrì di guidare al mio posto, ma piuttosto che lasciarle prendere possesso di tutta la mia vita avrei preferito tornare a piedi. Il viaggio fino a casa non mi era mai sembrato così lungo. Non fece altro che chiedere di Jake.
- E’ proprio simpatico il tuo ragazzo, Bella. Ma dimmi, che college frequenta? E a che anno è? –
Non resistetti alla tentazione di studiare la sua impressione quando le rivelai la verità. – Oh no, non va al college. Ha solo sedici anni, va a scuola nella riserva! –
Non potei trattenermi dal ridere quando la vidi strabuzzare gli occhi per la sorpresa. Si voltò di scatto per vedere se la prendevo in giro, ma  a quanto pare decise di credermi, perché la sentii borbottare per tutto il resto del viaggio. E potei distinguere chiaramente le parole sedici anni e ragazzino.
Chissà se finalmente avrebbe lasciato perdere.
Quando finalmente riuscii a mettermi a letto mi accorsi che il sonno mi era completamente passato. Forse a causa dell’irritazione per le ospiti inattese, mi ero completamente dimenticata dell’imminente arrivo dei Volturi, e la consapevolezza mi crollò addosso di botto, cancellando anche la più piccola possibilità di prendere sonno. Ero così concentrata a tormentarmi con le immagini peggiori che mi venivano in mente che per poco non caddi dal letto quando sentii uno schianto venire dalla finestra e il rumore del vetro che si incrinava. Rimasi paralizzata dalla paura finché non sentii la voce di Jacob alcuni metri più in basso che esclamava – Dannazione! –
Mi precipitai a spalancare la finestra prima che svegliasse tutta la casa e mi spostai mentre atterrava agile sul tappeto. – Jacob Black, Si può sapere cosa stai combinando? – sbottai a metà fra il sorpreso e il divertito.
- Volevo stare un po’ da solo con te, con tua cugina intorno non è possibile avere un minuto di privacy… - e mi abbracciò con  un sorriso accattivante che per poco non mi fece dimenticare il danno alla finestra.
- Intendevo quello! – e mi scostai per indicare il vetro.
- Ehm… mi dispiace Bells, volevo tirare un sassolino contro la finestra, ma devo averci messo un po’ troppa forza… - borbottò.
Feci finta di essere scocciata ed incrociai le braccia dandogli le spalle. La sua reazione non si fece attendere e mi fu molto difficile continuare a recitare la mia parte mentre mi sfiorava il collo con le labbra. Senza sapere come ci fossi arrivata mi ritrovai sdraiata sul letto e Jake sembrava fare di tutto per rimediare alla giornata sprecata. Lo abbracciai stretto tirandolo verso di me, le sue labbra sapevano di sale e di quell’odore tipico che aveva da quando si era trasformato. Un misto di bosco, legno e qualcosa di selvaggio. Ora più che mai mi sembrava adatto a Jake, che con un sospiro affondava il viso nel mio collo. Intrecciai le gambe dietro la sua schiena mentre giocherellavo con l’elastico dei pantaloncini, lo sentii sussultare per la mia intraprendenza. Volevo diventare tutt’uno con il suo calore, non mi bastava più sentire che mi avvolgeva. Volevo farlo mio e non pensare più a nient’altro. Sapevo che per lui era lo stesso, sentivo il suo corpo rispondere al mio tocco, e il suo respiro farsi sempre più affannoso.
Sentii le sue mani bollenti esplorare la mia pelle sotto la maglietta sottile che usavo per dormire. Ormai mi era scivolata ben più su dei fianchi. All’improvviso gli strati di stoffa che ci separavano mi sembrarono troppi. Ero impaziente di sentire il suo corpo contro il mio, stranamente non sentivo niente che mi frenasse, come era sempre successo fin’ora, forse mi stavo sbloccando. Eravamo talmente presi l’uno dall’altra che gli ululati poco lontani da casa mia ci fecero sobbalzare.
Jake si tirò a sedere di scatto.
- Merda, stanotte era il mio turno, l’ho dimenticato! – prima che potessi replicare si era già alzato dal letto e aveva aperto la finestra.
- Devo andare Bells, scusami! Non sai quanto vorrei rimanere, ma il branco ha bisogno di me. – mi avvicinai per cercare di cancellare la sua espressione frustrata con un bacio.
- Anche io vorrei che restassi qui con me tutta la notte, ma non preoccuparti, prima o poi riusciremo a stare finalmente un po’ in pace. –

 

 

 

° Angolo dell'autrice °

E finalmente sono riuscita a pubblicare anche questo capitolo!! Mi fa davvero piacere vedere che continuate a seguire la mia fic! Il prossimo capitolo è già pronto, non vedo l'ora di postarlo!! non li posto subito appena li scrivo perchè in caso di blocco dello scrittore almeno ho qualcosa da pubblicare senza farmi venire l'ansia :-) direi che aiuta, anche se probabilmente voi mi prendereste a sassate... eheh.. mi sto divertendo troppo a scrivere questa fic! finalmente si fa a modo mio! ....bè, insomma.....mica tanto, dal momento che alla fine non viene mai fuori quello che voglio... ma se Jake decide di fare una cosa non c'è verso di fargli cambiare idea...

Cosa e pensate di Amy?? avrà un ruolo sempre più importante d'ora in poi, quindi potrete conoscerla meglio.... spero vi sia piaciuta anche la piccola parentesi hot :-) peccato che ci sia sempre qualcuno ad interromperli.. sembra che qualcuno lo facciano apposta a dividerli.... eheheh *risatina e sfregamento di mani*  ....

ANTICIPAZIONI: visto che l'ho già scritto vi posso già annunciare con sicurezza che nel prossimo capitolo ci sarà una novità molto importante che riguarda Jake! e si scopre il motivo del graffio di Jake (ma le due cose non sono collegate :-)!! Ah, e poi Seth ci parlerà un po' di sè... io lo adoro, non so voi, quindi d'ora in avanti comparirà più spesso... e alla fine avrà un ruolo molto importante perchè.....OPS! vi stavo svelando il finale!

Ma godetevi gli ultimi capitoli di "pace" perchè le cose stanno per cambiare!!! :-)

 

GRAZIE a:

Kekkaxxx: le tue recensioni mi fanno sempre un sacco piacere!!! ora aspetto il continuo della tua fic! davvero ho centrato il personaggio della tonna?? meno male, ho sempre paura di andare un po' OOC!!  mi spiace per il colpo basso dell'arrivo di Edward, ma ha ancora qualcosa da fare! ti assicuro che stavo male mentre scrivevo le parole melense che uscivano dalla sua bocca :-D

missrikottina: spero che continui a piacerti come scrivo!! no ti preoccupare, per un po' non vedrai Edward, ci dedichiamo ai luponzi!! :-D continua a fare il tifo per Jake, anche perchè nei prossimi capitoli gli succederanno un po' di cose!!!

Grazie anche ai 5 che la preferiscono, ai 14 che la seguono e a 1 che la ricorda, ed anche a chi legge!

Scrivetemi cosa ne pensate: mi piace rispondervi quando pubblico il capitolo seguente... :-D

A presto!!!

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Capitolo 9
*** Alfa ***


CAPITOLO 9

Alfa

JACOB POV
Gli ululati stavano ancora risuonando fra gli alberi, mentre atterravo senza far rumore sul prato sotto la finestra. Prima di toccare terra mi ero già trasformato e le voci del branco mi riempivano la testa, sentivo che c’era qualcosa che non andava, anche se non riuscivo a distinguere chiaramente le parole nel chiasso generale. Sam cercava di zittirli senza dover ricorrere ad un editto dell’alfa. Soltanto quando mi videro sbucare in mezzo ai cespugli si azzittirono per permettergli di spiegare.
“Abbiamo sentito la traccia di un vampiro alcuni chilometri più a sud…”
Il fatto che fosse solo era contemporaneamente preoccupante e gradito: una sanguisuga da sola non avrebbe potuto fare niente contro un branco di dieci licantropi. Ma i Volturi erano astuti e sapevano quali erano i nostri punti di forza, non avrebbero mai commesso l’errore di lasciar andare avanti qualcuno da solo, probabilmente era una trappola.
Vidi dai pensieri scombinati del branco che non se l’erano sentita di inseguirlo senza prima preparare un piano. Avrebbe potuto attirarci lontano mentre gli altri uccidevano Bella. Oppure condurci dal resto del gruppo ed attaccarci di sorpresa. L’eventualità che qualcosa andasse storto erano alte, ma se non ci organizzavamo fra noi lo sarebbero state ancora di più.
Bella non avrebbe dovuto saperlo o avrebbe fatto qualche sciocchezza. Vidi il branco zittirsi per un attimo e reagire al mio pensiero con rabbia. Non accettavano di tenerglielo nascosto, Bella avrebbe dovuto sapere il rischio che stava correndo. Sapevo che si sarebbe arrabbiata se lo avesse scoperto, ma era troppo impulsiva, avrebbe corso chissà quale rischi per proteggere noi! Sam per primo si rifiutava di ascoltarmi. Stavo perdendo le staffe, se non fossi già stato trasformato sarebbe stato un problema, ma la sensazione di calore alla base della schiena non sembrava volermi abbandonare.
“ BELLA NON DEVE SAPERLO!” ruggii. Nove paia di occhi scattarono verso di me. Credo di essere stato l’ultimo a capire cosa fosse successo. Le mie parole avevano appena risuonato con il doppio timbro dell’alfa, nessuno poteva più opporsi, nemmeno Sam.
I pensieri sbigottiti del branco ricominciarono tutti insieme. Sam chinò la testa: “Finalmente hai riconosciuto il tuo ruolo, ora non puoi più tirarti indietro, spero sarai un buon alfa. “
Non ci potevo credere, cosa volevo dire che avevo riconosciuto il mio ruolo? Io non volevo essere l’alfa! Non me ne fregava niente della discendenza. Era ovvio che non ero nato per essere un capo.
 “Riprenditi il tuo titolo Sam, io non lo voglio.”
“Non è una questione di titolo, Jacob. Quando ti sei imposto sul branco hai accettato ciò che sei. Non puoi tornare indietro.” Sam sembrava rassegnato ma non arrabbiato, era come se sapesse che prima o poi quel momento sarebbe arrivato.
“Ok, ho bisogno di pensare, vi dispiace se torno umano per stanotte?”
“Ma certo, ormai sei tu il CAPO!” Paul non l’aveva presa bene quanto Sam, ed il suo tono era risentito.
“Bella ovviamente non deve sapere niente neanche di questo!  Glielo dirò io quando sarà il momento.”  Merda, l’avevo fatto di nuovo! I miei pensieri erano risuonati col timbro dell’alfa. Dovevo iniziare a controllarmi, ma era più difficile di quanto pensassi.
Fu un sollievo tornare umano e riprendere possesso dei miei pensieri, le intrusioni del branco erano difficili da sopportare in un momento come questo, e il borbottio di sottofondo che ci accompagnava sempre avrebbe dato sui nervi a chiunque.
C’era un unico posto in cui volessi stare, ed era con Bella, ma sicuramente stava dormendo, era stata una giornata lunga e non potevo svegliarla. Non resistetti alla tentazione di passare sotto la sua finestra, era come una calamita per me, anche se non avevo subìto l’imprinting non riuscivo a starle lontano.
Bella si era dimenticata di chiudere la finestra, senza far rumore balzai rapido sul davanzale, dovevo vederla, la sua presenza aveva sempre avuto un effetto calmante quando ero così sottosopra. Certo, se ripensavo a poche ore prima, noi due al buio, ero tutt’altro che calmo… Non potevo immaginarmi la scena senza sentire di nuovo il suo corpo contro il mio, finalmente aveva reagito, forse era riuscita a liberarsi la mente dal ricordo della sanguisuga. Come avrei voluto non aver risposto agli ululati del branco, ora probabilmente sarei stato di fianco a lei ad abbracciarla e senza la nuova responsabilità che mi era crollata addosso mio malgrado. Sapevo di non essere tagliato per fare l’alfa, non avevo la calma e la razionalità di Sam, non avrei saputo con certezza cos’era meglio fare per il branco.
Certo, quando mi trasformavo ero più lupo di molti altri, era scritto nei miei geni ciò che avrei dovuto essere, ma non c’era scritto cosa avrei dovuto fare.
Nel frattempo mi ero trascinato sul tappeto a fianco del letto di Bella, la stanchezza accumulata in quella lunga giornata mi era crollata addosso all’improvviso. Pregai che i Volturi non scegliessero proprio quella sera per fare la loro comparsa.
Bella dormiva profondamente, con un braccio che sbucava dalle lenzuola e il cuscino di traverso. Studiai il suo profilo alla luce della luna, la mia Bells… sentii che borbottava qualcosa, mi ero dimenticato questa sua abitudine. Sarei rimasto tutta la notte a sentirla ripetere il mio nome, ma forse avrei fatto bene ad andare a dormire anche io, era sempre più difficile tenere gli occhi aperti. La mia mano si sfilò da quella di Bella, mentre scivolavo sul pavimento.


BELLA POV
Non so se fu il sole che mi batteva sugli occhi dalla finestra aperta o il rumore di qualcuno che russava accanto a me, ma qualcosa interruppe il mio sonno e mi fece aprire gli occhi di scatto. Jacob era sdraiato scomposto sul tappeto ai piedi del letto, con i capelli arruffati e i piedi scalzi, proprio come l’avevo visto la sera prima. Guardai la radiosveglia, erano solo le sei del mattino, e qualcosa mi diceva che le due ospiti che dormivano nella camera di fianco alla mia non erano affatto mattiniere.
Meglio così, dal momento che non avrei avuto il coraggio di svegliare Jake a quell’ora per mandarlo via. Gli sfiorai la guancia calda con la mano e sentii il leggero segno in rilievo che aveva lasciato il taglio del giorno prima. Probabilmente al suo risveglio non ci sarebbe più stato, e ancora non ero riuscita a chiedergli cosa fosse successo.
Mentre restavo sdraiata a fissarlo mi tornarono in mente gli ululati della sera prima, il branco sembrava al completo, forse era successo qualcosa. Ma l’espressione di Jacob era serena, come tutte le volte che l’avevo visto addormentato, non portava alcuna traccia degli avvenimenti della notte. Senza accorgermene anche io scivolai di nuovo nel sonno.
Quando mi svegliai nuovamente la prima cosa che feci fu cercare Jake, ma il pavimento era vuoto, non feci in tempo a rimanerne delusa che un fruscio ai piedi del letto attirò la mia attenzione. Jake stava sfogliando il mio vecchi album di foto, quello che mi aveva regalato mia madre.
- Ben svegliata Bella! Spero che se tu dovessi fare delle foto adesso, i soggetti sarebbero diversi. – mi disse con il suo solito sorriso. Venne a sedersi sul letto di fianco a me per darmi il buon giorno a modo suo.
Ma lo fermai a pochi centimetri da me. Per un attimo rischiai di perdermi nei suoi occhi scuri, ma sapevo che se non riuscivo a farlo parlare ora, non avrei più avuto le risposte che volevo.
- Jake, tu mi stai nascondendo qualcosa… - meglio mostrarsi sicure.
Dai suoi occhi trasparì prima sorpresa poi senso di colpa, ora ero certa che ci fosse davvero qualcosa che non sapevo. Jacob non mi aveva mai nascosto nulla, doveva essere una cosa importante. – Se non mi stai nascondendo nulla, dimmi cosa ti sei fatto alla guancia, ieri quando te l’ho chiesto hai cambiato discorso. Ci sono i Volturi nei paraggi, vero? –
Se non fossimo stati costretti a bisbigliare per paura di svegliare gli altri, si sarebbe messo a ridere, ma si limitò a sghignazzare passandosi la mano sulla guancia ormai liscia. – E tu da un semplice graffietto avresti dedotto che sono arrivati i Volturi? – vederlo così allegro mi rincuorò un po’ ma continuava ad evitare l’argomento.
Ero sempre più decisa a scoprire la verità, gi salii a cavalcioni immobilizzandolo sul letto e gli presi il viso fra le mani. – Jacob Black, dimmelo! Non ce ne andremo di qui finché non saprò tutta la storia. –
Forse non era la tecnica giusta, perché mi aveva già afferrata per i fianchi sussurrando – Per me non c’è problema… - mentre avvicinava il volto al mio. Non riuscivo a fissare i suoi  occhi da così vicino senza rischiare di sprofondarci dentro. Gli tirai uno schiaffo sul petto che ruppe l’incantesimo– e non cercare di distrarmi! –
- Ok, ok – distolse lo sguardo con una smorfia ed iniziò a spiegarmi. – L’altra sera, quando siamo tornati da Seattle, abbiamo trovato la sanguisuga sotto casa tua… -
Fece una pausa, forse si era accorto che il mio cuore aveva incominciato a battere veloce al ricordo.
- non mi è piaciuto come hai reagito quando lo hai rivisto, Ma non posso dirti niente, so che mi ami, e che non posso fare niente per cambiare le cose, ma mi fa stare male vedere come lo guardi. – adesso la sua espressione era seria. Quasi volevo non averglielo mai chiesto. Mi feriva non riuscire a dargli tutto l’amore che avrei voluto, ma non potevo fare niente per cambiare le cose. E lui lo sapeva.
- Quella notte sono tornato sotto casa tua per assicurarmi che stessi bene, con me c’era anche Sam appostato fra gli alberi, con le sanguisughe in giro era meglio essere prudenti. A quanto pare non sono stato l’unico ad avere l’idea, perché anche il tuo succhiasangue era lì. –
Allora non me li ero immaginati i rumori sotto la finestra! Non era possibile, si erano attaccati per ME?
- Non potevo permettergli di entrare in camera tua nel cuore della notte come se niente fosse. – ringhiò.
- Allora devo ringraziare Sam se tu sei ancora vivo? – chiesi cercando di scacciare il pensiero di cosa sarebbe potuto succedere.
- No, Bella, devi ringraziare Sam se la sanguisuga è ancora viva! – fece sarcastico.
Mi allontanai, non sarebbe neanche dovuto succedere. Dovevo ricordarmi di ringraziare Sam alla prima occasione. Vidi Jacob irrigidirsi – Le tue ospiti si sono svegliate, sarà meglio che vada. – mi prese una mano e la tenne stretta, nei suoi occhi vidi molto di più di quanto non avesse espresso a parole.
- Tua cugina non sarebbe molto contenta di sapere che ho dormito qui – aggiunse con un sorriso che era solo una pallida ombra del mio Jacob solare e allegro.
Forse c’era più di quel che mi aveva detto, avrei dovuto saperne di più, ma Jacob non sembrava in grado di aiutarmi.
La mattinata trascorse lenta come la precedente, mia cugina afferrò il mio portatile e sparì nella sua stanza, mia zia passo gran parte della mattinata sotto la doccia e Charlie era al lavoro come al solito.
Jacob era impegnato con il turno di ronda che non aveva fatto ieri sera ed io non sapevo proprio come passare il tempo. Dopo pranzo ebbi l’illuminazione di chiamare Seth per sentire come stava Sue, sentire la sua voce così simile a quella di Jacob da ragazzino mi faceva sempre stare bene, ed avevamo legato parecchio da quando mi aveva salvato la vita da Victoria.
Rispose al primo squillo, sembrava felice di sentirmi, a quanto pare anche lui era in casa senza nulla da fare. Forse avrebbe saputo dirmi cosa stava succedendo nel branco, ma sapevo che non li avrebbe mai traditi. Se volevo saperne di più dovevo fare in modo che me lo dicesse spontaneamente.
Mi salvò la giornata autoinvitandosi a casa mia nel pomeriggio, era l’unico assieme a Leah che non avesse ancora visto Amy ed era curioso di conoscerla. Dopo neanche dieci minuti un paio di mani bollenti sulle spalle mi fecero sussultare per lo spavento.
- Perché dovete essere sempre così silenziosi? – borbottai.
- Ciao anche a te Bella! – sghignazzò Seth.
Sprofondammo sul divano ed iniziammo subito a chiacchierare, volevo sapere come stava Sue, a quanto pare non era nulla di grave, Leah non era venuta perché era a casa a farle compagnia.
Seth era piuttosto scocciato perché si era perso la nostra serata in spiaggia e  da due giorni non aveva più potuto unirsi al branco quindi non sapeva nemmeno come fosse andata, così gli raccontai tutto. Purtroppo era sfumata la mia speranza di sapere da lui la verità sugli ultimi giorni, a quanto pare non ero l’unica che era rimasta all’oscuro.
Era facile parlare con Seth, era molto più umano del resto del branco, non riuscivo proprio ad  immaginarlo in preda alla rabbia tipica dei primi tempi da lupo. Quando glielo dissi scoppiò a ridere ed insistette per raccontarmi la storia della sua prima trasformazione.
- Jake non ti ha mai detto niente? Beh, in fondo non è che ci sia molto da raccontare. Ma è stato strano, perché per me era ancora presto, non se lo sarebbe mai aspettato nessuno. Di solito i Quileute si trasformano in lupi quando raggiungono un certo grado di sviluppo. –
- Quanti anni hai adesso? – chiesi curiosa. Era difficile tenere il conto degli anni dei licantropi, tutti ne dimostravano molti di più di quanti non ne avessero in realtà, e in più non crescevano. Era piuttosto frustrante rassegnarsi essere l’unica che invecchiava.
- Quindici! – rispose orgoglioso – non sembra, eh?  -
– Direi proprio di no! – ridacchiai – ieri mia cugina è rimasta di stucco quando ha saputo che Jake non aveva neanche diciassette anni. – Ripensare alla reazione scioccata di Amy mi migliorò l’umore.
Mentre Seth continuava il racconto, mi seguì in cucina alla ricerca di qualcosa da mangiare.
- Leah si era appena trasformata ovviamente non sapeva cosa le stava succedendo, ma mia madre, che aveva assistito alla trasformazione, sì. Anche se non era mai successo ad una donna prima d’ora. Le voci del resto del branco l’hanno aiutata il più possibile, come succede sempre. Sai, non è per niente piacevole la prima volta, ma poi ci si abitua ed è una gran cosa! Sue e Leah sono andate dagli altri anziani, che hanno convocato un consiglio con tutti quelli che ne erano al corrente. Io ovviamente all’epoca venivo tenuto all’oscuro di tutto, pensavano che fossi un ragazzino e che non mi sarebbe successo nulla ancora per molti anni. Ma la frustrazione di essere tenuto sempre da parte, prima solo dal branco, poi anche da mia madre e mia sorella, deve aver accelerato il processo. Quella sera le avevo seguite, volevo vedere cosa combinavano a mia insaputa. Vederli tutti riuniti attorno al fuoco che scherzavano e ridevano senza di me ha fatto scattare qualcosa. –
Fece una pausa, e sul suo viso aperto notai l’ombra dell’esclusione che aveva dovuto sopportare. Stringeva i pugni, ma le sue mai erano ferme.
- Sono corso in mezzo al gruppetto che si era formato e mi sono messo ad urlare, mi sentivo bruciare, ed ero molto, molto furioso. Non sono riuscito a controllarmi. E’ stata la prima ed ultima volta che mi sono trasformato contro la mia volontà. In un attimo mi sono buttato addosso a  Sam, che si è trasformato a sua volta per proteggersi. E’ così che sono venuto a conoscenza dell’esistenza dei licantropi. – Concluse con un sorriso. – Per nessuno di noi è stata facile la prima volta, ma poi ci si abitua, e poi io da quella sera ho riavuto indietro la mia famiglia e i miei amici. Sono uno dei pochi che ha accettato la trasformazione come un dono. –
In quel momento sentii Amy che scendeva le scale, ci alzammo per andarle incontro. Trasportava il portatile con una mano ed un enorme mucchio di vestiti da lavare con l’altra, distratta dalle nostre voci mancò un gradino e con l’abituale grazia che avevo ereditato anche io cadde per l’ultima rampa di scale, sarebbe finita lunga distesa sul pavimento, se Seth non l’avesse presa al volo con un braccio, mentre con l‘altro afferrava il portatile.
- Tutto bene? Tu devi essere Amy, giusto? – fece Seth per niente intimorito dall’improvvisa comparsa della mia ospite.
- Sì, sto bene. E tu chi sei? Non mi sembra di averti visto l’altra sera. – rispose alzando gli occhi per guardarlo in faccia.
Se non avessi già visto quell’espressione sul volto degli altri non avrei capito cosa stava succedendo: gli occhi di Seth si spalancarono e il suo corpo si irrigidì, quando si accorse che la stava ancora tenendo stretta e la lasciò andare balbettando delle scuse.
La sua espressione era completamente diversa da prima, non riusciva a distogliere lo sguardo da lei, e sentii a malapena il sussurro con cui si presentò.
Amy ignara di quel che era successo raccolse la sua roba imbarazzata per la caduta e lasciò la stanza il più velocemente possibile seguita dallo sguardo incantato di Seth.

 

 

 

° Angolo dell'autrice °

Lo so, sono imperdonabile!!! avrei potuto postare molto prima, ma la mia avversione per i codici HTML me lo ha impedito ^_^

E poi mi sono dedicata alla scrittura di una One Shot.. si chiama "Day Before the Wedding" ed è ambientata la vigilia del matrimonio... i protagonisti sono Jake  e Bella...è venuta fuori piuttosto HOT :-) ma non penso che sia un problema! Ho intenzione di postarla presto, così con  il prossimo capitolo vi metto il link!

Vi prometto che il prossimo capitolo lo posterò fra massimo 3 giorni. E' una promessa... Anche perchè è già scritto..ed anche l'undicesimo, che però è venuto lunghissimo e quindi devo dividere in due XD lo so, sto facendo un po' di casino, ma la storia mi ha preso talmente tanto che non badavo a quanto scrivevo!! Anche perchè nei prossimi capitoli ariviamo al momento clou! (ma non vi anticipo niente, tanto fra 2 giorni lo leggete XD )

Che ve ne pare di questo capitolo? Ve l'avevo detto che c'era un colpo di scena!! Ed ovviamente non è ancora finita... ehehe..

Intanto vi rispondo:

Kekkaxxx grazie per i tuoi commenti:-) mi fa sempre piacere trovare una tua recensione! Ti GIURO che appena posto questo corro a recensire il tuo ultimo capitolo, che non l'ho ancora fatto! :-P Sono contenta che la mia storia continui a piacerti, meno male!! eheh... spero che non mi prenderai a sassate per i prossimi capitoli, perchè Jake soffrirà un po'... ma si sistemerà tutto! Spero che ti piacerano comunque...ne sono piuttosto soddisfatta! (modestamente XD ) Ci sentiamo al prossimo capitolo! :-D almeno spero! un bacio!

missrikottina Ciao! Mi fa piacere che continui a seguirmi e a recensire! Comunque x ora non ti devi preoccupare per l'imprinting di Jacob, se ne riparlerà più avanti... ma non sto dicendo che lo avrà per forza:-) chissà... Eheh... Tu continua a seguirmi! Un bacione, al prossimo capitolo!

Grazie a tutti quelli che continuano a leggere, ai 15 che mi seguono e ai 7 che mi preferiscono! E' sempre vostro il merito se questa storia continua!! Continuate a seguirmi, e recensite!!

L'appuntamento con il prossimo capitolo è Martedì 13! (ce la farò!! :-)

un bacio

Faffina

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Capitolo 10
*** Rapite ***


CAPITOLO 10

Rapite

Quando finalmente riuscii a riportare l’attenzione di Seth su di me, la sua espressione oscillava fra la beatitudine e la preoccupazione.
- Bella, non mi avevi detto che tua cugina era così…così… -
- Tu hai appena avuto l’imprinting! – lo interruppi scioccata.
- Sì, credo proprio di sì, anche se dai pensieri del branco non pensavo fosse una cosa così assoluta. Il resto del mondo sbiadisce quando lei è presente, e quando non c’è non riesco a non pensare al momento in cui la rivedrò. –
Per aver avuto l’imprinting solo da due minuti era già fin troppo coinvolto. Ora dovevo solo convincere quella svampita di mia cugina a lasciar in pace Jacob. Ci mancava solo una rissa all’interno del branco. Poi un pensiero improvviso mi bloccò:
- Seth, non dirmi pensi di rivelargli la tua vera natura! – sapevo che l’oggetto dell’imprinting aveva il diritto di sapere tutta la verità.
Seth mi rivolse un’occhiata sorpresa, non capiva perché non avrebbe potuto metterla al corrente di tutto.
- Con uno scontro imminente non so se sia proprio una buona idea. – chiarii.
- Hai ragione, non ci avevo pensato – disse mentre la preoccupazione ricompariva sul suo viso – ne parlerò prima col branco, non vorrei mai metterla in pericolo. –
Non riuscivo proprio ad immaginare che reazione avrebbe avuto Amy venendo a conoscenza dell’esistenza dei licantropi.
Quando Jacob me l’aveva rivelato la prima volta, gli avevo dato del mostro, ma solamente perché pensavo uccidesse i campeggiatori nei boschi. E poi dopo aver passato mesi con un vampiro non ero più in grado di sorprendermi di nulla.
Chissà qual era il modo meno traumatico per dire a qualcuno che sei un licantropo.
Per tutto il resto del pomeriggio fu impossibili far alzare Seth dal divano, era fermamente convinto che prima o poi Amy sarebbe dovuta passare per il salotto.
Era da giorni che non mi facevo più sentire con Renée, così presi il computer per rimediare e mi accorsi subito che Amy aveva lasciato aperta la sua casella di posta. La curiosità ebbe la meglio sulla mia coscienza e, furtiva come una ladra, aprii la cartella di posta inviata.
Trovai subito la mail che aveva inviato quella mattina, era lunga parecchie pagine, doveva essere una sua amica perché il tono era colloquiale e potevo contare almeno una trentina di piccole faccine gialle.
Chissà se parlava anche di Forks? Non mi ci volle molto per capire che parlava SOLO di Forks! Più precisamente di un certo ragazzo che veniva definito “il ragazzo più bello della terra, con uno sguardo magnetico e i pettorali scolpiti” non ci voleva un genio per capire a chi si riferisse. Rossa di rabbia proseguii la lettura, dopo una descrizione entusiasta ma fedele del ragazzo in questione, Amy constatava con disappunto il fatto che fosse già impegnato con “quella musona di mia cugina”. La mail continuava con il racconto minuto per minuto della serata precedente, compreso il bagno in mare. Poi mi bloccai, non ci potevo credere! Sempre più allibita ripresi a leggere: Amy non aveva affatto rischiato di annegare! Aveva il brevetto da BAGNINA! L’aveva fatto solo per farsi salvare da Jacob, ed infatti non era rimasta delusa. “Sentire le sue braccia caldi e forti che mi avvolgevano vale tutto il biglietto aereo fino a qui!”
Disgustata chiusi il computer di scatto, Seth ignaro sul divano continuava a sorridere al televisore. Studiai il suo volto sereno così simile al mio Jacob, come poteva l’imprinting aver fatto una cosa simile? Non avrebbe dovuto scattare con la persona più adatta a farlo felice? Come poteva quella vipera di Amy fare felice qualcuno che non fosse sé stessa?
Ad interrompere i miei pensieri fu l’arrivo di Jacob, che entrò senza bussare e sprofondò sulla poltrona con uno sguardo abbattuto. Quando incrociò il mio sguardo interrogativo si stampò in faccia un sorriso che non avrebbe ingannato nessuno e mi chiese com’era andata la giornata.
Prima che potessi rispondere intervenne Seth – Jacob, ho qualcosa da dire al branco… -
Per un attimo l’espressione di Jake sembrò sorpresa, ma poi riprese con tono stanco – Perfetto, anche io devo parlare al branco, ci troviamo fra un ora a La Push, va bene? Dillo agli altri. –
- Ehm… non potresti andare tu a dirglielo? Io resterei volentieri un altro po’ qui! – la sua espressione speranzosa sembrò riscuotere Jacob, che squadrò prima me e poi Seth.
- C’è qualcosa che dovrei sapere? –
Quando scoppiammo a ridere si unì a noi, anche se ancora non sembrava convinto. Lo vidi rilassarsi solo quando Seth si alzò dal posto accanto al mio e sparì fuori dalla porta, non senza lanciare un’ultima occhiata alle scale.
Jake venne a sedersi vicino a me abbandonando la testa sulla spalliera del divano e chiudendo gli occhi.
- Sono stato via solo qualche ora, mi sono perso qualcosa? – chiese senza riaprire gli occhi.
Non l’avevo mai visto così, doveva essere davvero successo qualcosa di cui non mi voleva parlare.
- Seth vi spiegherà tutto, ma non c’è niente di cui preoccuparsi. –
Mi tirò a sé e senza più parlare affondò il viso nei miei capelli.
Una volta rimasta sola tornai in camera mia. Ero riuscita a tenere Edward fuori dalla mia mente per tutto quel tempo, ma ora faceva la sua ricomparsa. Era incredibile come non riuscissi a lasciarmi il passato alle spalle. Qualunque cosa facessi, continuava a riaffiorare, impedendomi di dare a Jacob tutto l’amore che meritava.
Il tempo a mia disposizione era sempre meno, non avevo più tante possibilità per fargli capire che a modo mio lo amavo e che stare con lui era l’unica cosa che importava.
So che cercava di nascondermi qualcosa, la sua espressione preoccupata lo tradiva, ed io non avevo dubbi che fosse l’imminente arrivo dei Volturi. E poi tutta quella fretta di riunire il branco in consiglio era sospetta. Ormai lo conoscevo abbastanza per capire che se mi stava tenendo in disparte lo faceva per proteggermi, ma non potevo permettergli di correre dei rischi per colpa mia. Ero ancora presa dalle mie riflessioni, quando mia cugina spalancò la porta senza bussare per chiedermi se quella sera avremmo fatto qualcosa.
A quanto pare la serata a La Push non le era dispiaciuta.
Mentre mi sforzavo di dare alla mia voce un tono cordiale, il vetro già incrinato della mia finestra, andò in pezzi, ed una morsa ghiacciata mi afferrò per la vita trascinandomi fuori da casa e dentro il bosco senza lasciarmi neanche il tempo di gridare.
 Un rantolo soffocato alla mia sinistra mi fece capire che non ero sola, anche ad Amy era toccata la stessa sorte.
Mentre sfrecciavamo fra gli alberi sentii le urla di Amy e la vidi agitarsi, io almeno sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma lei non c’entrava niente non sapeva dell’esistenza dei vampiri, perché l’avevano presa?
Nessuno avrebbe sentito le sue urla ormai, i licantropi erano troppo lontani, e così anche la casa dei Cullen. Sperai che nessun escursionista si trovasse nei boschi in quel momento, o le vittime dei vampiri sarebbero state tre, quel giorno. Chiusi gli occhi, mentre continuavamo a zigzagare fra gli alberi. Non ero più abituata a quella velocità, mi faceva venire la nausea. O forse era il pensiero che non avrei mai più rivisto Jacob. Quello di quel pomeriggio era stato il nostro addio, allora? Quando riaprii gli occhi eravamo fermi in una parte della foresta che non avevo mai visto, gli alberi erano alti e fitti e la luce penetrava a malapena. La presa ferrea che ci aveva strette fino a quel momento si sciolse e caddi sul terreno umido. Sbattei una spalla contro un sasso appuntito ed il tessuto della maglietta si colorò di rosso scuro, mentre un dolore acuto mi toglieva il respiro. Non era l’unico punto da cui perdevo sangue, avevo le braccia e il volto graffiati dai cespugli, e così anche Amy.
Gli occhi del vampiro erano accesi per la sete, mentre ci fissava tenendosi a distanza. Probabilmente aveva ricevuto l’ordine di non toccarci, i Volturi dovevano avere in mente un piano ben preciso. Solo dopo essermi messa a sedere riconobbi i lunghi capelli castani del vampiro che aveva attaccato me e Jacob tempo fa. Non era cambiato per niente dall’ultima volta, la stessa espressione crudele e gli stessi occhi affamati sul volto perfetto.
Amy era paralizzata dall’orrore e si stringeva le braccia al corpo come per scaldarsi.
- Non vi muovete, o tornerò a prendervi – sibilò il vampiro voltandoci le spalle per sparire fra gli alberi.
Ne approfittai per controllare che Amy stesse bene, almeno fisicamente. Non sembrava ferita, ma mi fissò, con gli occhi sbarrati e mi inchiodò con la frase - Tu sai cosa sta succedendo! – non era una domanda, anche perché non avrei saputo come risponderle.
Una parte di me voleva metterla al corrente della verità, ma sapevo che se l’avessi fatto, i Volturi non le avrebbero lasciato via di scampo. Mi limitai a fissare il suo volto pallido mentre si sforzava di dare un senso a ciò che era appena successo.
- Dimmelo, dimmelo! Voglio sapere la verità, non puoi rifiutarti di dirmela ora che siamo tutte e due in questa situazione. – quasi urlava, e temevo che il vampiro sconosciuto tornasse a controllarci.
Non mi lasciava altra scelta, dovevo dirle cosa stava succedendo, almeno non avrebbe fatto sciocchezze come cercare di affrontarlo o scappare. Ma non sapevo da dove cominciare.
Normalmente nessuno mi avrebbe ascoltato se avessi raccontato dell’esistenza dei vampiri, ma dopo quello che era appena successo, ero convinta che per Amy non sarebbe stato difficile crederci.
Infatti, infastidita dal mio silenzio chiese – Quella…cosa…Quella creatura che ci ha trascinate qui, cos’è? –
E così, sussurrando per non farmi sentire, le raccontai tutto dei vampiri e del mio viaggio in Italia.
Mi aspettai che dicesse qualcosa, ma non lo fece. Rimase a fissarsi le mani per un tempo che mi sembrò infinito prima di rialzarsi e fulminarmi con uno sguardo furibondo.
- QUINDI TU LO SAPEVI! – la paura era scomparsa dai suoi occhi, ora tremava di rabbia ed aveva ricominciato ad urlare – TU SAPEVI CHE SAREBBERO VENUTI A CERCARTI E HAI ACCETTATO UGUALMENTE DI OSPITARCI IN CASA TUA! –
Senza più dire una parola mi voltò le spalle ed andò ad appoggiarsi con la schiena ad un albero. Dopo poco sentii dei singhiozzi provenire dal punto in cui era seduta, ma non riuscivo a vederla ed ero sicura che se mi fossi avvicinata mi avrebbe urlato addosso di nuovo.

JACOB POV
Quando arrivai a La Push il branco era già riunito ad aspettarmi. Seth era già a conoscenza del mio nuovo ruol0, infatti i suoi pensieri furono i primi che mi risuonarono nella testa ed era piuttosto arrabbiato
- Perché nessuno ha pensato ad informarmi? Non ci posso credere che Jacob è diventato l'alfa e nessuno me l'ha detto! - ululava marciando avanti e indietro per la radura.
- Sta zitto Seth! - ringhiò Sam ancora abituato al suo ruolo di capo - Jacob ha qualcosa da dirci, i Volturi hanno lasciato una traccia fresca lungo il confine. -
Gli ululati si interruppero di colpo.
E ripresero ancora più violenti un istante dopo.
- Cosa? -
- Quando? -
- Dobbiamo prepararci ad attaccare! -
A malincuore dovetti intervenire ed imporre la mia nuova autorità di alfa. - Non è ancora il momento. Non hanno invaso il nostro territorio, non possiamo attaccare! Sono sicuro che vogliono spingerci a fare la prima mossa. Deve essere una trappola! -
Sam era d’accordo, finché non avessero oltrepassato il confine noi saremmo stati all'erta ma senza fare altro.
Ero preoccupato per Bella, probabilmente aveva intuito qualcosa oggi, non ero riuscito a mantenere un aria normale. Se l'avesse saputo avrebbe fatto di sicuro qualche sciocchezza. Dopo sarei passato a vedere come stava.
Mentre ciascun membro del branco attendeva che io decidessi cosa fare, un flashback dalla mente di Seth mi distrasse e mi fece tornare in mente le sue parole di quel pomeriggio: "Ho qualcosa da dire al branco...". Anche Bella in effetti mi aveva detto che Seth doveva parlarci. Lui, che aveva seguito il mio ragionamento, sembrava nervoso, e mi fissava, in attesa.
- Beh? Cosa hai da dire Seth? - tutto quel mistero mi aveva incuriosito.
Senza parlare condivise con noi i ricordi di quel pomeriggio. L'immagine di una ragazza mora che inciampa sulle scale ed atterra fra le sue braccia. E mentre lei solleva imbarazzata due occhi grigi troppo grandi per il suo viso magro, io sento una sensazione sconosciuta che parte dal centro del petto e si diffonde in tutto corpo. Ed è un calore nuovo, che non ha niente in comune con quello che precede la trasformazione, che scalda, non brucia, e mi lega a quella ragazza che stringo ancora fra le braccia, non voglio lasciarla andare. Ma poi lo faccio, e non riesco a staccarle gli occhi di dosso, mentre arrossisce e raccoglie le sue cose. La seguo con lo sguardo quando se ne va, e la luce lascia la stanza assieme a lei.
E' Leah che interrompe per prima il silenzio stupefatto che si è creato. Il suo disgusto lo sento addosso, come un attimo prima sentivo i ricordi di Seth. - E così anche il ragazzino qui, ha avuto l'imprinting!? E con chi poi? Con la snob inglese! Amy... - ringhiò quasi l'ultima parola.
Il suono di quel nome mi riportò alla mente la sera prima e le avances di Amy. Solo quando il dolore di Seth mi colpì al petto come una mazzata mi accorsi di quello che avevo appena fatto. Non avrebbe dovuto vedere quella scena, ma non ero riuscito a chiuderla fuori dalla mente.
- Allora, cosa pensi di fare? La metterai al corrente dell'esistenza dei licantropi? - ci interruppe Sam.
- E' quello che mi sono chiesto anche io! Secondo te la metterei in pericolo? -
- Seth, non credo che sarebbe mai completamente al sicuro in mezzo a noi. Ha il diritto di sapere. E di scegliere. -
Ecco perché non sarei mai stato un capo alfa bravo come Sam, io non ero così bravo con le parole.
Il mio pensiero continuava a tornare a Bella, non ero tranquillo, l'avevamo lasciata senza nessuno di ronda, anche se solo per un'ora. Con i Volturi nei paraggi non è mai consigliabile. Seth percepì la mia inquietudine ed iniziò a fremere nervoso per accompagnarmi a casa Swan.
Non c'era nient'altro di cui parlare col branco, così partimmo di corsa mentre gli altri iniziavano il giro di ronda lungo il confine della riserva. Più mi avvicinavo a casa di Bella, più mi sentivo agitato, senza accorgermene accelerai il ritmo della corsa rischiando di seminare Seth. Nessun succhiasangue sarebbe riuscito a raggiungermi finché correvo così. Ma non era per me che ero preoccupato. Quando sbucai dagli alberi dietro la casa, un odore acre ed inconfondibile ci aggredì il naso e mi fece bloccare di scatto. Seth dovette deviare bruscamente per non finirmi addosso. Si mise a ringhiare ed individuò subito una finestra che aveva il vetro sfondato. Era camera di Bella. Le mie paure erano fondate. Scacciai dalla mente le immagini della mia Bells nelle mani delle sanguisughe e rialzai la testa, forse non ero diplomatico come Sam, ma potevo fare onore ai miei antenati: sarei andato a riprendermi Bella, ovunque fosse ed avrei fatto capire alle sanguisughe che facevano bene a temerci. Non mi importava chi sarebbe venuto con me, non mi importava se sarei sopravvissuto, ma era una cosa che dovevo fare. Subito.
Le tracce fresche uscivano dalla finestra e si inoltravano fra gli alberi. Senza fermarmi neanche un secondo mi lanciai fra gli alberi seguendo la scia. Quella di Bella, così familiare, che mi rievocava così tanti ricordi, quella di Amy, che non conoscevo bene ma era inconfondibile e quella della sanguisuga, che per prima aveva attirato la mia attenzione. Non era un odore sconosciuto, apparteneva indubbiamente al vampiro che mi aveva attaccato tempo prima. Meglio ancora, avrei potuto prendermi la mia rivincita. Era un buon segno se così si può dire, che non ci fossero tracce di sangue. Quindi non avevano intenzione di ucciderle, almeno non subito, questo mi lasciava più tempo. Forse era proprio quello il loro piano. Usarle come esche ed attirarci in trappola, ma al momento non mi importava, sapevo solo che dovevo trovarle e riportarle a casa. Seth alla mia destra correva in silenzio, era ovvio che mi seguisse, c’era di mezzo Amy. Potevo capire perfettamente come si sentisse, il mio amore per bella era forte quanto l’imprinting. Le immagini di Amy gli riempivano la testa e non lasciavano spazio a nient'altro. Sentivo la sua determinazione forte quanto la mia.
Anche il resto del branco si era accorto di quel che era successo e si era messo a correre nella nostra direzione. Non saremmo stati soli ed avremmo combattuto, stava accadendo proprio ciò che i Volturi temevano.

 

 

° Angolo dell'autrice °

Incredibile!!!! sono riuscita a postare 2 capitoli in 3 giorni!!! Sorprendo persino mè stessa!!! XD

E non è finita!! Come promesso ho pubblicato pure una one shot... (piuttosto HOT :-) che trovate qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=492140&i=1  é sempre una Jake&Bella, ma non c'entra niente con questa storia:-) l'ho scritta seguendo l'improvvisa ispirazione del momento! eheh...

Intanto vi anticipo qualcosina sui prossimi capitoli: (ma solo qualcosina!) BATTAGLIAAAAA!!! - finito -  Direi che questo dice tutto, ma se non vi basta, nel prossimo capitolo Seth avrà un ruolo molto importante, e Jake non se la passerà proprio benissimo...invece i Volturi....... no, questo non ve lo dico XD

Grazie ancora a tutti quelli che mi seguono, in particolare ai 9 che mi preferiscono e ai 16 che mi seguono!! E a Dackota (mi piace più di teamjacob XD ) che mi sprona sempre a continuare!! :-P sorpresa eh? Mi ha fatto molto piacere quello che hai detto sulla mia ff... E la tua storia mi piace un sacco!!! PS festeggiamo la nostra vittoria sull'HTML!!! ;-) 

A presto!!!

Faffina

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Capitolo 11
*** La battaglia ***


CAPITOLO 11


La Battaglia

 

BELLA POV
Senza un orologio era impossibile dire se fossero passate ore o minuti da quando il vampiro ci aveva lasciate sole, ma lentamente era arrivato il tramonto e poi il buio. La luna piena splendeva lontanissima in mezzo agli alberi. I licantropi si dovrebbero trasformare con la luna piena. Buffo. Peccato che sono solo leggende. Chissà se Jacob si era già accorto che mancavo. Avrebbe sicuramente riconosciuto l’odore del vampiro in camera mia.
Ormai anche Charlie doveva essere tornato a casa. Chissà cosa avrà pensato non trovandoci e vedendo la finestra rotta. Non avrebbe nemmeno avuto bisogno di chiamare la polizia. Feci un sorriso amaro per la mia pessima battuta. Jake l'avrebbe trovata divertente, oppure mi avrebbe presa in giro per il mio maldestro tentativo di far ridere. In ogni caso si sarebbe divertito. Quanto mi mancava la sua risata. Il pensiero che non l'avrei sentita mai più mi faceva venire voglia di piangere.
Il giorno era stato caldo, ma con il buio era arrivato anche il freddo, che mi faceva rimpiangere sempre di più la mancanza del mio licantropo. Esattamente ventiquattro ore prima ero fra le sue braccia bollenti davanti al fuoco. Strinsi più forte le ginocchia al petto e le avvolsi con le braccia. Strinsi forte i denti per impedirgli di battere
Il vampiro sbucò improvvisamente dagli alberi, alla luce della luna i suoi occhi brillavano di un rosso acceso. Sembrava più rilassato ed i suoi movimenti erano più fluidi. Avevo frequentato abbastanza i vampiri per capire che  era appena stato a “caccia”. Un altro essere umano che non sarebbe mai più tornato a casa.
Delle sagome si mossero in silenzio nell’oscurità alle sue spalle, era troppo buio per riuscire a distinguerle chiaramente ed in più indossavano mantelli in varie tonalità di grigio che le rendevano quasi invisibili. Ma i miei occhi avevano avuto tutto il tempo per abituarsi all’oscurità e riuscii a contarne, con un brivido di terrore, circa una decina. Emersero lentamente dagli alberi, e la luna si rifletté sulla loro pelle marmorea e negli occhi rosso acceso. Ora potevo anche riconoscerli. Non erano tutti volti sconosciuti, in prima fila riconobbi subito le sagome più minute, Jane e Alec si tenevano per mano e mi sorridevano impassibili.
Dietro di loro, disposti quasi a semicerchio, riconobbi Demetri, il “segugio”. Indubbiamente era lui che ci aveva trovate. Al suo fianco Felix, che non passava certo inosservato: con la sua stazza sovrastava chiunque altro gli stesse vicino.
Gli altri vampiri non li avevo mai visti ma immaginai facessero parte del corpo di guardi dei Volturi. Edward me ne aveva parlato al ritorno dall’Italia. Alec e Jane erano i più temibili, per i loro poteri inquietanti, che su di me stranamente non avevano effetto. Ma avevo già visto con i miei occhi cosa facevano i poteri di Jane. Non ero ansiosa scoprire quelli di Alec.
La prima a rompere il silenzio fu quella ragazzina dal viso angelico e dalla voce soave - Bene bene! Abbiamo visite! - Trillò battendo le mani. - C'è Bella con un'amichetta! Saremo lieti di fare anche la sua conoscenza. - La sua risata argentina appariva più che mai fuori posto in quella situazione e mi fece venire la pelle d'oca. Amy si mosse da dove era seduta, e si piazzò in piedi al mio fianco. Non aveva intenzione di aspettare la sua fine rannicchiata dietro un tronco. Il suo volto combattivo e per niente spaventato provocò un nuovo scoppio di ilarità in Jane. Intuii quello che stava per succedere quando vidi i suoi occhi farsi due fessure per la concentrazione e il sorriso infantile svanire.
- NO! - il mio grido spaventò un animale nel buio e fece sobbalzare Amy che si voltò a fissarmi perplessa. Fu la sua unica reazione all'attacco di Jane. Sbalordita mi voltai a fissare Jane, il volto angelico stravolto dalla rabbia, che si concentrava ripetutamente su Amy e poi su di me, poi ancora su Amy, prima di sbattere il piede a terra e voltarsi infuriata verso Felix.
Non riuscivo a crederci, pensavo di essere l'unica su cui i poteri dei vampiri non funzionassero, sicuramente il fatto che fossimo cugine non era un caso. Probabilmente entrambe avevamo ereditato questa capacità, un po' come il gene dei licantropi.
- Sono UMANE Felix... Non ci servono dei poteri per ucciderle! - Jane spazientita si piazzò davanti a noi pronta ed attaccare.
- NO! Non puoi ucciderle, ricordatelo, Aro le vuole vive! -
- E chi ha detto che voglio ucciderle? - il ghigno sulla faccia di Jane non aveva più nulla di umano, gli occhi rossi brillavano al buio come due pezzi di brace. Si mosse così rapidamente che non feci in tempo a vederla, ed in un attimo Amy era a terra tremante con una mano premuta sulla guancia, sotto un livido scuro stava già iniziando ad affiorare.
Successe tutto così velocemente che l'unica cosa di cui mi accorsi fu un fruscio fra i cespugli alle nostre spalle. Un attimo dopo due sagome sfuocate si gettarono in mezzo al semicerchio. Una macchia di pelliccia rossastra si mise fra noi ed i vampiri. Jacob. Mentre quella color sabbia si avventò ringhiando su Jane, puntando dritta al collo e buttandola a terra nell'impatto. Era senza dubbio Seth.
Amy indietreggiò terrorizzata, non l'avevo preparata all'esistenza dei licantropi, e quello era certo il modo meno adatto per scoprirlo. Ricordai il mio primo incontro con i lupi. Erano riusciti a spaventarmi ancora di più della prospettiva di venire uccisa da un vampiro.
Amy probabilmente doveva averla presa molto meglio di me, perché mi guadava allibita ma, come prima, non sembrava troppo spaventata. Era incredibile che qualcuno potesse reagire così prontamente ad una giornata del genere.
Ora osservava ad occhi sgranati la battaglia che si svolgeva a pochi centimetri da noi. Nonostante l'attacco a sorpresa, i vampiri erano in netta superiorità numerica, ed in pochi secondi erano riusciti ad accerchiare Jacob e Seth, che spalla a spalla li fronteggiavano ringhiando. Con il pelo ritto e i denti scoperti somigliavano in modo impressionante ai licantropi dei miei incubi.
Jane per nulla impressionata sembrava aver recuperato il suo buonumore e sorrideva studiandoli con la testa piegata da un lato.
- Vediamo un po' se c'è ancora qualcuno che non è immune ai miei poteri... - ridacchiò.
Ero sicura che Jake avesse capito chi aveva davanti, gliene avevo parlato tempo prima. Non c'era niente che io potessi fare per evitare ciò che sarebbe successo, ma ci provai lo stesso. Mentre mi piazzavo in mezzo al cerchio a braccia spalancate il ringhio di Jake si trasformò in un ruggito e sentii il suo muso premere all'altezza della spalla per impedirmi quella mossa suicida.
- Sfortunatamente non posso ucciderti Bella, ma non tentarmi, o per te potrei fare un'eccezione - Sibilò Jane mentre mi toglieva di mezzo con un unico gesto brusco. Finii fra le braccia del vampiro più vicino, che rispondendo ad un'occhiata di Jane mi immobilizzò. Le sue braccia marmoree mi stringevano in una morsa da cui non sarei mai riuscita a liberarmi da sola.
Jane rivolse il suo sguardo di fuoco su Seth. - Tu non hai qualche strano scudo difensivo, vero? - gli chiese suadente. Seth si ritrasse impercettibilmente, di sicuro Jake l'aveva messo al corrente del potere di Jane, ma non avrebbe mai potuto essere pronto per quello che accadde. Jane intensificò lo sguardo e le zampe del lupo cedettero. Seth crollò a terra uggiolando, mentre lei non spostava lo sguardo. Riuscivo quasi a sentire il suo dolore mentre impotente lo guardavo contorcersi.
Jacob si gettò su Jane per fermare quella tortura, ma Felix fu più rapido e con una spinta lo buttò fuori dal cerchio. Tutto accadde in pochi istanti, ma bastarono per distogliere l'attenzione di Jane dalla sua vittima. Seth era a terra immobile ad occhi chiusi, solo il respiro irregolare segnalava che era ancora vivo.
Jane soddisfatta rivolse la sua attenzione su Jacob, che si stava rialzando dopo il colpo di Felix. Considerando la stazza del vampiro era un miracolo che riuscisse a rialzarsi. Anche Seth era di nuovo pronto a combattere. La forza dei licantropi non avrebbe mai smesso di stupirmi.
Solo quando il muso di Sam sbucò dai cespugli seguito dal resto del branco, mi accorsi che non mi ero ancora domandata dove fossero gli altri. Ora i Volturi non erano più in superiorità numerica, ma non sembravano per nulla preoccupati, avevano sempre Alec e Jane. Ero sicura che avrebbero determinato le sorti della battaglia.
Ottimo, è arrivato anche il resto dei cani da guardia! - per la prima volta anche Alec prese la parola, e lo fece con lo stesso tono infantile che avevo già sentito da Jane. I gemelli stregati, gli assi nella manica dei Volturi stavano per scatenarsi contro di noi. Io e Amy saremmo state le uniche immuni, ma due umane non avrebbero potuto fare niente per bloccare un clan di vampiri determinati ad uccidere. Mi strinsi contro il fianco di Jacob, volevo sentire il suo calore ancora una volta prima di perderlo per sempre. Come sempre mi capì e voltò la testa verso di me, l'occhio fin troppo familiare che riuscivo a vedere si chiuse lentamente. Anche se non era in forma umana capii quello che provava, si stava scusando per non essere riuscito a proteggermi. Affondai le mani e il viso nel pelo lungo e folto, lasciai che il familiare odore di muschio e bosco mi avvolgesse, quel profumo che non lo abbandonava mai, nemmeno in forma umana, ormai faceva parte di lui. E di me.
- Ma che scena commovente, quasi, quasi mi dispiace uccidere il tuo innamorato! - Jane atteggiò il viso angelico in un'espressione dispiaciuta, ma gli occhi continuavano a brillare malvagi. Con la coda dell'occhio studiai la reazione di Amy, ci fissava ad occhi sgranati, spostando lo sguardo da me all'enorme lupo dal pelo rossiccio. Chissà se aveva capito chi erano in realtà.
- Ma prima mi sembra giusto che anche lui provi cosa vuol dire andare contro i Volturi! - esclamò Jane sorridendo.
- NO! NO! NO, LASCIALO STARE, BRUTTA STREGA! - cercai di liberarmi ma la morsa del vampiro non cedette di un millimetro. Con la vista appannata dalle lacrime riuscii a vedere Jane avvicinarsi, Jake ringhiare mentre due vampiri lo trattenevano, poi li chiusi per non dover assistere.
Mi aspettavo di sentire solo un lupo che soffriva, invece gli ululati e i ringhi provenivano da tutto il branco. Aprii gli occhi stupefatta, non era quello che mi aspettavo, e nemmeno Jane, ma ne era entusiasta, i suoi occhi brillavano per l'eccitazione. Jacob era a terra ai suoi piedi, ma anche il resto del branco. Sembravano tutti vittima dei suoi poteri. Non riuscivo sostenere la vista di Jacob che ansimava e mi fissava con quello sguardo fin troppo familiare, avrei voluto fare qualcosa, ma entrambi sapevamo che non c'era niente che potessi fare.

 

JACOB POV
Ero crollato a terra, non riuscivo a muovere un muscolo mentre fiamme invisibili mi divoravano dall'interno. Riuscii ad aprire gli occhi, sentivo i pensieri del branco, anche loro stavano soffrendo, non capivo perché. Con Seth non era successo. Forse solo con l'alfa funzionava. Bella mi fissava, le lacrime le inondavano il viso, lottava inutilmente con le braccia del vampiro. Avrei voluto dirle qualcosa, emettere un qualsiasi suono, ma il dolore mi mozzava il respiro. Volevo che smettesse, dovevo tornare a combattere, non potevo morire così sotto lo sguardo di fuoco della sanguisuga. Non sapevo quanto sarei riuscito a resistere ancora, sentivo che l'incoscienza stava per avvolgermi, per sottrarmi a tutto ciò e trasportarmi lontano.
Non potevo permetterlo, dovevo resistere, Bella aveva bisogno di me, anche il mio branco. Per la prima volta, mentre il dolore mi toglieva le ultime tracce di energia rimasta, sentii il branco come MIO. Dovevo guidarlo, ero il capo alfa, non mi sarei tirato indietro.
Digrignai i denti, e con un ruggito mi tirai in piedi mentre il dolore svaniva, improvviso come era arrivato.
Una voce familiare al mio fianco mi esortò a combattere, e con una mossa fulminea fece a pezzi Jane. Nonostante il suo arrivo mi avesse appena salvato la vita, non riuscivo a provare gratitudine per quella sanguisuga. Era contro la mia natura. Edward era entrato correndo nella radura e aveva preso parte alla battaglia.
“Cosa ci fai qui?” pensai.
- E' un po' che vi tengo d'occhio. Non potevo lasciare che i Volturi vi uccidessero...Ed uccidessero Bella...senza fare niente per impedirlo! – ruggì senza smettere di combattere.
Per quanto mi scocciasse chiedere aiuto ad una sanguisuga, volevo sapere, così gli mostrai ciò che era avvenuto poco prima. "Che è  successo succhiasangue? Hai una spiegazione?"
- Non ne sono sicuro, ma credo di sapere perché - mi  rispose. Poi aggiunse - devi tornare umano, Jacob. -
"Cosa?" e lasciare il mio branco senza una guida? Come potevo proteggere Bella se non in forma di lupo? No, non potevo, andava contro il mio istinto. Mi distrassi un attimo, dando il tempo alla una sanguisuga che avevo attaccato di scagliarmi contro un albero. Dovevo concentrarmi.
- Jacob, fallo! Dai la possibilità al branco di combattere! - mi urlò mentre schivava un colpo dello stesso vampiro che aveva colpito me.
Jane si stava ricomponendo, e questa volta non ci avrebbero lasciato avvicinare a lei. Non avevo dubbi che la prima cosa che avrebbe fatto, una volta tornata in sé, sarebbe stato prendermi di mira. Avrebbe messo fuori combattimento tutto il branco in una volta sola.
Fu quasi una sofferenza fisica controllare la rabbia e ritrasformarmi. Vedere il banco combattere e non poter fare nulla.
Avevo ancora i pantaloncini legati ad una caviglia, li indossai prima di correre da Bella ed Amy. Chissà quella ragazza quanto aveva capito di ciò che stava succedendo, aveva dimostrato più sangue freddo di quanto avessi mai immaginato.
Bella stava bene, aveva solo qualche graffio ed una ferita alla spalla, Amy un grosso livido sullo zigomo.
- Jake, stai bene? Ma cosa ci fai qui? Perché non stai combattendo con il resto del branco? - Bella lanciò un'occhiata ad Amy mentre pronunciava le ultime parole.
- Sarei un bersaglio facile per Jane, lascio la possibilità agli altri di combattere. - Dal bordo della radura potevo assistere a tutta la battaglia, i Volturi non combattevano come mi sarei aspettato, non attaccavano, puntavano solo a difendersi, probabilmente stavano prendendo tempo in attesa del ritorno di Jane. La cercai con lo sguardo, si stava rialzando, con un'espressione che sarebbe bastata a terrorizzare chiunque. Il suo sguardo di fuoco percorse la radura, non avevo dubbi su chi stesse cercando. Quando mi vide una smorfia distorse quel viso angelico. Si avvicinò lentamente, un paio di vampiri non si allontanavano mai più di mezzo metro, e sussurrò - Il cane è tornato su due zampe...non sono sicura di essere d'accordo... -
Dalla mia bocca spalancata uscì solo un gemito mentre crollavo a terra e il dolore mi avvolgeva di nuovo. Era ancora peggio di prima, forse la forma umana lo rendeva più forte. Tremavo dalla rabbia e dallo sforzo di non urlare. Non volevo spaventare Bella. Ogni fibra del mio corpo si tendeva per trasformarmi, volevo fare a pezzi quella sanguisuga, ma non potevo cedere all'istinto o avrei trasmesso il dolore a tutto il branco.
Aprii gli occhi, Bella mi fissava, il volto pallido tirato dalla paura. Si sporgeva verso di me dalle braccia di sua cugina che cercava di trattenerla. Finché lei era salva avrei potuto farcela.
Da una distanza che a me parve lontanissima sentii la voce di Edward parlare di nuovo, ma questa volta non si rivolgeva a me.
- Seth, fallo! –
E dei passi pesanti che partivano di corsa.

 

 

° Angolo dell'autrice °

Che bello, le recensioni hanno subito un'impennata questa settimana XD grazie a tutte, continuate così che è perfetto!! eheh... spero che vi siaa piaciuto anche questo capitolo!!! Le cose stanno iniziando a complicarsi! Ve ne accorgerete meglio nel prossimo capitolo...ma ci sarà un bel colpo di scena! E poi la TonnaBella Swan avrà un'impennata di intelligienza, ma non durerà molto....si, diciamo che è in arrivo una bella "tempesta" XD... A Forks non sarebbe nemmeno tanto strano!! ehehe...

Ringraziamenti: 

Dackota: Che bello il tuo nuovo nick!! eheh... mi è molto familiare:-D vedo che hai seguito il mio esempio e hai tenuto lo stesso del jbe! XD Che bello, la tua prima recensione!!! siamo davvero troppo tecnologgiche XD Sono contenta che mi segui anche qui, anche se il capitolo lo conoscevi già..eheh.. Cercherò di tornare al passo! eheh...sono disgustosamente pigra, lo so XD Mi devo dare dei tempi assolutamente!

 bambolina9988 : Wow, che bello!! una nuova lettrice!!! e che lettrice :-) hai commentato quasi ogni singolo capitolo!! grazie grazie grazie!!!! è sempre bellissimo avere lettori come te XD spero di non deluderti! sono in arrivo grandi grandi novità....ma non ti anticipo niente, non voglio rovinarti la sorpresa!! XD Continua a seguirmi (e a commentare! XD )

hope valentine:So che hai commentato la mia one shot, ma mi è piaciuta moltissimo la tua recensione e volevo risponderti in qualche modo! Sono contentissima che ti sia piaciuta, sei la benvenuta se vuoi leggere Noon Moon!:-) Davvero sono la tua prima Jake&Bella?? WOW! spero di non averti delusa XD e benvenuta nel giro!! eheh...per me sono come una droga XD

Grazie anche ai 18 che mi seguono, agli 11 che mi preferiscono e ai 3 che mi ricordano!! Ma anche a tutti quelli che mi seguono!

A presto!!

Appuntamento con il prossimo capitolo VENERDI' 23 APRILE!!

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Capitolo 12
*** Invincibile ***


CAPITOLO 12


Invincibile

BELLA POV
Jane si è avvicinata di nuovo, punta dritta su Jacob. Sento di nuovo il senso di impotenza che mi invade, mentre Amy mi stringe forte per impedirmi di fare stupidaggini. So quello che sta per fare, ora che Jake è umano non può più attaccare il resto del branco in una volta sola, ma ha deciso di pendersela ugualmente con lui. O forse vuole provocarlo, farlo arrabbiare abbastanza da scatenare la trasformazione.
Le lacrime ricominciano a scorrere sulle mie guance. Non sono in grado di fermarle, così come non sono in grado di fermare tutto quello che sta succedendo. Jacob crolla a terra di nuovo, solo un gemito gli sfugge dai denti serrati, vederlo umano è ancora più terribile. Jane in piedi davanti a noi ha la fronte aggrottata per la concentrazione. Osserva indifferente le reazioni di Jacob, anche il suo sorrisetto infantile è scomparso. Sento di nuovo la voce di Edward, si rivolge a Seth, che in piedi di fronte a lui lo fissa negli occhi. Solo due parole, non ne capisco il significato, ma il suono mi fa sobbalzare.
- Seth, fallo! - E il giovane lupo color sabbia abbandona la battaglia e si precipita nel bosco.
Jane distoglie lo sguardo e Jacob riprende a respirare normalmente, i capelli scuri gli coprono il viso, le spalle e le mani gli tremano ma è riuscito a mantenere il controllo, il resto del branco può continuare a combattere contro i Volturi. Mi chiedo fino a quando saranno in grado di resistere, e purtroppo so la risposta: finché Alec non scenderà in campo. Finora non è stata una vera battaglia, i Volturi hanno solo giocato, se avessero voluto fare sul serio avrebbero potuto farla finita molto prima. Probabilmente si stanno divertendo.
Jake si è rialzato, un ringhio gli risuona nel petto mentre con una mano che trema mi afferra un braccio - Dove è andato Seth? - il colorito bronzeo della sua pelle non riesce a nascondere il pallore.
- Non lo so, Edward gli ha detto qualcosa e lui è fuggito! - quasi grido. Devo avere un'espressione terrorizzata perché lo vedo calmarsi, il tremore diminuisce mentre mi stringe a sé. Il suo petto è bollente ed il cuore batte frenetico contro la mia  guancia. Lo sento sospirare mentre mi stringe più forte, ma sempre attento a non farmi male - Scusami Bells per non essere stato capace di proteggerti. Il succhiasangue è là che combatte al mio posto. -
Poi mi ricordai di una cosa - Jacob, come mai se Jane attacca te in forma di lupo, soffre tutto il branco? - cercai il suo sguardo, ma lui stava fissando un punto sopra la mia testa e si rifiutava di guadarmi. Parlò senza tradire alcuna emozione, così piano che dovetti avvicinarmi per sentire. - Forse perché sono diventato il capo alfa... -
- COSA? - sapevo che non era né il momento né il luogo per fargli una scenata, ma non potevo credere che non me l'avesse detto.
La discussione venne interrotta sul nascere da due sagome avvinghiate che atterrarono ai nostri piedi. Jacob fece un passo in avanti e liberò Quil, chiaramente in difficoltà, dalla morsa di un vampiro.
- Non sopporto di non essere là a combattere. Che razza di alfa è uno che resta a guadare mentre il suo branco viene fatto a pezzi?! - ruggì mentre il suo corpo veniva scosso da uno spasmo. Si portò i pugni chiusi alle tempie, inspirando violentemente e lottando per non trasformarsi.
La voce di Jane lo fa sussultare, il mio cuore inizia a martellare mentre la sento dire
- Alec, mi sto un po' annoiando, forse dovresti pensarci tu... -
Al comando della gemella, Alec stringe gli occhi una nebbiolina quasi invisibile inizia a strisciare sul terreno umido dritta verso di noi. I lupi sanno cosa sta per succedere, indietreggiano ringhiando con il pelo ritto, ma la nebbia ormai ha circondato la radura, e si stringe intorno a noi come un cappio. Fra pochi secondi io ed Amy saremo le uniche che potranno ancora vedere. Quando la nebbia raggiunge le zampe dei licantropi, li vedo rabbrividire, il loro sguardo è vacuo mentre accennano pochi passi incerti. Jake al mio fianco stringe forte la mia mano nella sua prima di venire inghiottito dall'abisso di oscurità.

JACOB POV
La nebbia si avanzava inesorabile, solo la mano di Bella mi avrebbe tenuto ancorato alla realtà. Gliela strinsi mentre tutto intorno a me scompariva. Le sue dita fra le mie furono l'ultima cosa che sentii.
Poi buio. Niente dolore, niente di niente.
Era come non esistere.
Non vedevo, non sentivo, avrei potuto morire e non me ne sarei nemmeno accorto.

SETH POV
Sto tornando, ce l’ho fatta! Le immagini della battagli mi scorrono nella testa, sembra che il branco sia riuscito a resistere. Non ho più sentito il dolore di Jane, Jake è riuscito a restare umano… Peccato che non abbiano già ammazzato la ragazzina vampira dagli occhi incandescenti. Spero che le vecchie leggende siano vere anche in questo caso, o quello che ho fatto è tutto inutile, ed in più farei anche la figura dell’idiota. Sam non approva, sento la sua disapprovazione rimbombarmi in un angolo del cervello, ma ormai è tardi, e l’unico che potrebbe impedirmelo al momento non è un lupo! Edward mi ha detto di farlo, so che normalmente dovrei seguire i consigli di un ex-alfa piuttosto che quelli di un vampiro, ma non è il momento di andare tanto per il sottile.
Una voce mi scuote dalle mie riflessioni, è più forte delle altre e parla direttamente con me. “Sbrigati Seth, o sarà tutto inutile!” è Leah, che voleva darmi una scrollata. Attraverso i suoi occhi vedo una nebbiolina circondare la radura, Alec è sceso in campo!
Non c’è più tempo, accelero il ritmo della corsa come non avrei mai pensato di poter fare, gli alberi mi passano indistinti ai lati del muso, a malapena sento le zampe sfiorare il terreno. Potrei passare di fianco ad un gruppo di escursionisti e sentirebbero solo uno spostamento d’aria. Dovrei provarci un giorno. Sempre se riusciamo a sopravvivere.
“ Forse se smetti di fantasticare e muovi quelle zampe avremo qualche possibilità!!” ruggì Leah. La nebbiolina si stava stringendo sempre di più intorno alle zampe del branco. L’ultima cosa che vidi con i loro occhi fu il viso di Jane che sorrideva beato.
Ma le voci non sparirono. Dopo un attimo di smarrimento seppi che stavano vedendo ciò che vedevo io. Alec aveva messo fuori uso i sensi del branco, ma non i miei.
Sbucai nella radura così rapidamente che senza accorgermene mi ritrovai immerso fino alla vita in quella nebbiolina che avevo visto attraverso gli occhi del branco. Era fredda e lasciava uno strano sapore in bocca, ma a parte questo non successe nulla.
La vista di Amy impaurita al centro della radura mi ridiede forza, voltai la testa verso Jane ed Alec ringhiando, mi osservavano stupiti ed increduli. Non avevano mai incontrato nessuno che resistesse ai loro. Fino ad oggi.
Il bel volto di Jane era stravolto dallo shock e dalla rabbia. Sapevo cosa stava per fare: ero appena diventato il suo obbiettivo numero uno.
Non successe niente.
Ero immune ai loro poteri! Allora funzionava davvero! E più di quel che mi aspettassi. Fissai il clan dei Volturi e sentii la voce di Sam che mi imponeva di non muovermi e di continuare a guardarli.
Non capivo, poi il branco alle mie spalle scattò, nonostante non vedessero e non sentissero né rumori né odori, si lanciarono sui vampiri alla cieca.
“Macchè! Seth non capisci? Finche tu li guardi noi li vediamo attraverso i tuoi occhi!” Leah si gettò sul vampiro più vicino e gli staccò un braccio di netto.
Era incredibile! Non avrei mai immaginato che fosse possibile, sicuramente nemmeno i Volturi se lo aspettavano, visto che Jane continuava fulminarmi inutilmente con lo sguardo.
Ero l'unico che poteva avvicinarsi a lei abbastanza per ucciderla. Potevo farcela, avevo già ucciso un vampiro. Avrei dovuto trovarlo divertente.
- Forza Seth! E' il tuo momento, devi concentrarti. Pensa a quello che ti ha fatto passare. - Sam si era accorto della mia indecisione. Avrei voluto che ci fosse lui nella mia situazione, sarebbe stato molto più facile. Che razza di licantropo ero se non riuscivo neanche ad uccidere una ragazzina vampira che voleva la mia morte?
- Non è una ragazzina, maledizione! E' una fetida succhiasangue! - Mi urlò Leah che ne aveva già fatto a pezzi uno e stava lottando con un altro.
- Uccidila! - le fece eco Paul che se la stava vedendo con il vampiro gigantesco.
Mi sforzai di ripensare al dolore bruciante che avevo provato, come se ogni cellula del mio corpo stesse andando a fuoco.
Mi lanciai su Jane, non avevo altra scelta, cercai di ignorare il rumore orribile mentre la facevo a pezzi, cercai di ignorare i suoi occhi spalancati che avevano perso ogni traccia di rabbia, erano solo stupiti. Non provò neanche a fermarmi, probabilmente non sapeva neanche combattere, con quel suo potere terribile non ne aveva mai avuto bisogno.
Riuscii nel mio intento senza che i vampiri di guardia potessero fermarmi. Provarono ad bloccarmi, ma loro stretta granitica non mi ostacolava, sentivo appena le loro mani ghiacciate che mi afferravano, ma li scrollavo via senza sforzo.
Era incredibile ciò che potessi fare, chissà quanto sarebbe durato l'effetto?
- Guarda qua come si uccide una sanguisuga, fratellino! - mi gridò Leah sorpassandomi di corsa per attaccare Alec. La sua mossa fu veloce e precisa, e di nuovo quel suono stridente a sottolineare la fine di Alec. La nebbia si dissolse nell'istante esatto in cui la testa del vampiro toccava terra con un tonfo.
Il branco aveva ricominciato a muoversi con scioltezza e non c'erano dubbi sul fatto che fossimo in vantaggio, i Volturi avevano già perso i due vampiri che avrebbero dovuto dargli la certezza di vincere.
Solo quando incrociai lo sguardo di Amy mi resi conto che aveva assistito a tutta la scena, i suoi occhi spalancati erano pieni di orrore. Probabilmente aveva paura di me, non era facile spiegarle che le stavamo salvando la vita. Avrei voluto che non subisse mai una cosa simile, ma ero arrivato tardi, ora l'unica cosa che potevo fare era assicurarmi che ne uscisse sana e salva.

JACOB POV
L'oscurità si era dissolta, in un attimo gli odori, i colori e i suoni tornarono ad invadermi la mente. La mano di Bella era ancora nella mia.
Jane non c'era più, e nemmeno Alec, potevo smettere di trattenermi, lasciai che il lupo prendesse il sopravvento, trasformarmi fu quasi una liberazione, solo ora mi accorgevo fino in fondo dello sforzo che avevo fatto per controllarmi.
Non c'erano più dubbi, avremmo vinto, i pensieri del branco erano euforici, tutti tranne Seth, era irrequieto, la sua mente era una successione di immagini confuse, in quasi tutte il volto di Amy, poi un fiore, una corsa sfrenata in mezzo al bosco. Una sanguisuga cercò di afferrarmi, vidi le sue braccia a pochi centimetri, con uno scatto gliele azzannai e le lanciai lontano. Dopo aver perso gli elementi migliori i succhiasangue non sembravano in grado di combattere, probabilmente il fatto di avere davanti dei lupi giganti in grado di farli a pezzi li metteva in difficoltà.
La battaglia si era conclusa prima del previsto, anche se ancora non riuscivo a capire come avessero fatto ad uccidere i due gemelli. I pensieri del branco riflettevano la battaglia in corso, senza rivelarmi nulla su ciò che era successo prima. Per essere il mio primo scontro da alfa non avevo fatto granchè.
- Abbi pazienza Jacob, presto saprai tutto... - disse Sam - prima dobbiamo bruciarli, altrimenti sarà stato tutto inutile! -
Mi diedi da fare raccogliendo tutti i pezzi, quella era la parte peggiore, le sanguisughe avevano un saporaccio. Edward era ancora qui, stava dando una mano ad accendere il fuoco. Forse stava aspettando che lo ringraziassimo.
Sam fu l'unico a notare che non c'era più nessuna traccia della sanguisuga che chiamavano Demetri, il segugio dei Volturi. Nessuno ricordava di averlo ucciso, si era semplicemente volatilizzato. Probabilmente a quest'ora stava già correndo verso l'Italia, ed era troppo tardi ormai per inseguirlo.
Solo quando una colonna di fumo denso si levò in mezzo agli alberi decidemmo che era il momento di tonare umani. Bella ed Amy si tenevano a distanza, anche loro probabilmente aspettavano delle spiegazioni. Il branco sparì nel bosco per ritrasformarsi. Solo Seth rimase indietro, a pochi metri da Amy la fissava. Anche la ragazza lo guardava di rimando, non sembrava spaventata, solo un po' intimidita. Vidi l'enorme lupo avvicinarsi lentamente, rimase immobile a pochi centimetri di distanza senza smettere di guardarla. Mi aspettavo che Amy scappasse, che facesse qualcosa per allontanarsi, invece sollevò una mano, in un gesto così lento che quasi non me ne accorsi, e sfiorò il muso del lupo. Seth chiuse gli occhi, così umani, mentre le dita gli passavano nel pelo color sabbia. Il silenzio era assoluto, potevo sentire il battito accelerato del cuore di Seth.
Quando tornò di corsa nel bosco il suo sguardo brillava.

 

 

° Angolo dell'autrice °

Eccomiiii!!! Sono sicura che questo capitolo vi ha lasciato un po' perplesse!! XD in effetti ancora non si è svelato cos'ha fatto Seth x riuscire a sconfiggere i poteri dei Volturi!! Chi indovina??? eheh... Nel prossimo capitolo si chiarirà tutto!  E ci saranno due grandi novità, una molto buona e una molto cattiva XD ovviamente non potete sperare che ora ci sia la pace!! Non sarebbe da me! XD

Vi anticipo che sto scrivendo un'altra one shot... Sono i pensieri di Jacob quando Bella (in New Moon) parte con alice x salvare Eduardo e lo abbandona.. :'-( è sempre stata una scena tristissima x me!! ) Vi metterò il link della one shot nel prossimo capitolo!!

Intanto vi ringrazio per le recensioni, che come al solito non sono mancate! Ecco qui le risposte:

ilariaechelon: anche io odio Jane, infatti si vede che fine fa in questo capitolo XD spero che ne sarai soddisfatta!! eheh...non lasciarti ingannare dal fatto che Seth non riesca ad ucciderla, è lui che è troppo buono! Ma quella sanguisuga ha fatto la fine che si meritava  XD

bambolina9988: vedo che potremmo formare il club anti-Jane XD Be' sarete rimaste tutte contente allora XD sono contentissima che continui a commentare!!! Mi piacciono le tue recensioni!! W JAke!!! ^_^ 

StarLight90: Brava, tu prendi la fiamma ossidrica, che servirà con tutti i pezzi di vampiro che sono rimasti in giro!! XD ahahah... grazie starlight, sono contenta che ti amozioni a leggere!!! *.*

missrikottina: Vuoi il continuo??? XD eccolo!!! eheh... cercherò di non farvi aspettare molto x il prossimo capitolo!! Un bacione! PS sto seguendo anche la tua ff!!

Grazie anche ai 18 che mi seguono, agli 11 che mi preferiscono e ai 3 che mi ricordano!! Ma anche a chi legge soltanto!

Un bacione a tutti!!!

Faffina

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Capitolo 13
*** Tentazione ***


CAPITOLO 13


Tentazione


Riemersero lentamente dagli alberi, una decina di ragazzoni mezzi nudi. Non era una scena che si vedeva tutti i giorni, ma neanche venire rapite dai vampiri era una cosa così normale.
Amy aveva affrontato tutto con un coraggio che non aveva ancora finito di sorprendermi. Accolse impassibile la comparsa dei giovani Quileute e mi seguì mentre gli andavo incontro.
C'erano molte cose che volevo sapere, non capivo come avessero fatto a sfuggire ai poteri di Alec. Era iniziato tutto quando era tornato Seth.
Jacob avanzava lentamente davanti agli altri, finalmente si era preso il posto che gli spettava, con Sam a destra e Seth a sinistra. I licantropi prendevano molto sul serio le questioni gerarchiche.
Il branco si scambiò delle occhiate imbarazzate, nessuno si decideva a prendere la parola. Amy fu la prima a rompere il silenzio. - Non dovete più nascondermi nulla, credo di aver capito molto più di quanto vorrei. - Fece una pausa guardandoli con curiosità - Voi non siete umani.
Non era una domanda, ma tecnicamente non era esatto.
- Noi siamo umani... Quasi sempre... - Precisò Seth che non era ancora riuscito a staccare lo sguardo da lei - non siamo come quelle sanguisu... - e si interruppe incerto.
- Non ti preoccupare Seth, sa già tutto dei Volturi e di quelli come loro. - lo rassicurai. Amy annuì attirando su di sé lo sguardo stupito del branco.
- La differenza fra noi e loro sta nel fatto che noi esistiamo per proteggere gli esseri umani, non per ucciderli! - ringhiò Jacob.
Edward emerse dalla zona in ombra in cui si era tenuto in disparte. - Non siamo tutti degli assassini! - La vista del suo volto che brillava sotto la luce della luna mi annebbiò il cervello. Mi strinsi a Jacob, non mi sembrava vero che fossimo tutti sani e salvi. Per mesi avevo temuto questo momento, avevo creduto che i Volturi avrebbero distrutto le nostre vite, ed invece avevamo vinto! Jane e Alec erano stati sconfitti... e questo mi riportava a...
- Qualcuno mi spiega come avete fatto a sfuggire ai poteri dei Volturi? Pensavo di essere l'unica immune, oltre ad Amy! -
- Sì, anche lei è immune. - Risposi a dieci paia di occhi stupiti che si erano voltati a fissarmi.
- Infatti non riesco a sentire nemmeno i suoi pensieri. - confermò Edward perplesso. Indubbiamente anche lui pensava che il mio fosse un dono unico.
- Credo di dover spiegare cosa è successo a tutti quelli che ancora non lo sanno. - ribatté Seth riportando l'attenzione alla battaglia. - Quando ho visto come stava andando lo scontro mi è venuta in mente una cosa di cui avevate parlato tempo fa. Solitamente l'alfa vieta a chiunque di farlo, ma quando Edward ha capito cosa stavo pensando mi ha detto di andare.
- Sapevo che era la nostra unica possibilità. - precisò Edward immobile di fianco a me. Ero sicura che se mi fossi avvicinata appena un po' di più avrei potuto sentire il freddo della sua pelle marmorea. Come in risposta ai miei pensieri si mosse, e la sua mano ghiacciata mi sfiorò il braccio. Rabbrividii, Jacob se ne accorse e con un ringhio basso che gli vibrava nel petto mi strinse ancor di più a sé allontanandomi da Edward.
Nessuno sembrava essersi accorto di niente, perché attendevano impazienti il racconto di Seth.
- Vi ricordate quando la spia dei Volturi è venuta a farci visita quest'estate? - riprese lui - Quando Jake è quasi morto per proteggere Bella? Si è salvato solo grazie ad un'antichissima magia Quileute... Il fiore dell'imprinting! -
Mi tornarono in mente le parole di Billy tempo prima. Mi sembravano passati anni da quel giorno, io e Billy avevamo aspettato che il potere del fiore facesse effetto e nel frattempo me ne aveva parlato, ricordavo ancora le sue parole.
- Anticamente veniva usato per diventare invincibili e sconfiggere i vampiri, ma gli alfa lo hanno impedito da quando fu usato anche per dominare all'interno del branco. - mi sentii dire.
- Sì, proprio così - confermò Sam.
- Quindi vorrebbe dire che ora sei più forte di tutti noi? - ridacchiò Paul già pronto a lanciarsi su Seth.
- L’effetto svanisce quando passa il pericolo – intervenne Sam con voce pacata.
Amy mi guardava perplessa. – Il fiore dell’imprinting? Non ne ho mai sentito parlare… Come può un fiore sconosciuto avere poteri così straordinari? –
Ci voltammo all’istante verso Seth. Era compito suo spiegarglielo.
Seth fece un bel respiro e iniziò. - Noi lican... noi Quileute possiamo avere l'imprinting. E' una specie di colpo di fulmine, ma più assoluto, ti coinvolge totalmente. Individua la tua anima gemella, e scatta nel momento esatto in cui i tuo occhi incontrano i suoi. Ma non succede a tutti. Potresti anche non incontrarla mai. Quando succede, nel punto esatto in cui l'imprinting ti lega per sempre all'altra persona, sboccia un fiore, il fiore dell'imprinting... -
- E a te è successo? L'hai vista la tua anima gemella? - chiese Amy mentre io trattenevo il respiro.
- Sì - rispose calmo Seth. Se solo Amy avesse alzato lo sguardo verso il suo volto avrebbe capito tutto. Era lo stesso sguardo pieno di amore e di tenerezza che avevo già visto negli occhi di Sam, Quil, e Jared. Sapere di essere la causa di quello sguardo doveva essere bellissimo, adesso capivo perché l'oggetto dell'imprinting non si opponeva mai a quel legame.
Ma Amy sembrava essere un'eccezione, continuando a fissarsi i piedi mormorò - Andiamo a casa ora? Sono stanca... -
Charlie sarebbe stato preoccupato da morire. Si era fatto buio, e non avevo la più pallida idea di dove fosse casa mia.  Sicuramente avevamo percorso chilometri nella morsa del vampiro. Preoccupata incrociai lo sguardo di Jacob. - L'unico mezzo di trasporto disponibile sono dei lupi giganti - ridacchiò. Mi voltai per vedere la reazione di Amy, che riuscì di nuovo a sorprendermi alzando le spalle e mormorando - Sarà sicuramente meglio della presa ghiacciata che ci ha condotte fin qui. -
- Ok! Chi si offre come cavalcatura? - ghignò Paul. Seth lo fulminò con lo sguardo mentre spariva con Jacob fra gli alberi per trasformarsi.
Un istante dopo un lupo rossiccio mi strofinava il naso contro il collo facendomi il solletico. La mia risata spezzò la tensione e spinse anche Amy ad avvicinarsi. I due lupi si accucciarono ai nostri piedi. Non l'avevo mai fatto prima, non ero mai nemmeno andata a cavallo. Salii in groppa un po' impacciata e rimasi incerta su dove mettere le mani. Amy accanto a me doveva aver fatto anche un corso di equitazione oltre a quello da bagnina, perché con molta più naturalezza di me si sedette ed affondò le mani nel pelo chiaro di Seth. Cercai di imitarla, afferrando due ciocche di pelo morbido, ero fortunata, la passione di Jacob per i capelli lunghi mi tornava utile. Mi chinai in avanti per sussurrargli - Ti faccio male? - La sua risata da lupo, simile ad un latrato gli risuonò nel petto facendomi sussultare.
Jacob si sollevò e io mi aggrappai più forte, non era simile a nulla che avessi mai provato prima, il suo corpo era caldo, e sentivo i suoi muscoli contrarsi ritmicamente nella corsa. Gli alberi ci sfrecciavano accanto in una macchia scura, e i suoi movimenti erano così fluidi che non mi sembrava neanche di muovermi, se non fosse stato per il vento freddo sulla faccia.
Durò poco, meno ancora dell'andata, ma non avevo dubbi che se l'avessi fatta a piedi ci avrei messo delle ore. Quando arrivammo a casa i licantropi rimasero nascosti nel bosco, Charlie non si sarebbe sentito affatto rassicurato vedendoci uscire dal bosco graffiate e sanguinanti circondate da un branco di giganteschi lupi.
La casa era stranamente silenziosa, nessuno ci corse incontro con la faccia stravolta dall'angoscia. La luce della segreteria lampeggiava, un messaggio di Charlie. Tornava tardi perché c'era stata un'emergenza. Non potevo credere alla mia fortuna! Avremmo solamente dovuto trovare una spiegazione per il vetro rotto, i graffi miei e di Amy, e il suo livido sotto l'occhio. Non sarebbe stato difficile, visto il nostro scarso equilibrio. Mettemmo a punto una brillante versione che comprendeva un'escursione nel bosco, un paio di cadute e un urto involontario contro la finestra. L'avremmo usata con Charlie e zia Ellie appena ce ne fosse stato bisogno.
Amy sparì subito in camera senza dire nulla di quello che era successo veramente quel giorno. Anche io finalmente tornai nella mia stanza, non ero mai stata così felice di vederla, e a completare quell'istante di felicità Jake era in piedi accanto alla finestra sfondata. Mi gettai fra le sue braccia, avevo avuto paura di non vederle mai più, di non sentirle più stringermi in quella presa bollente. Gli passai le mani sul viso, volevo farlo mio, e volevo che lo fosse per sempre. Lo attirai a me ed iniziai a baciarlo con urgenza, quasi con violenza. Dopo un attimo di sorpresa lo sentii rispondermi, mi strinse più forte per i fianchi, mentre una mano si aggrappava ai miei capelli. Ci ritrovammo sdraiati sul folto tappeto, la mia maglietta volò via senza che me ne accorgessi. Staccò per un attimo le labbra dalle mie per fissarmi incantato e sussurrare - Sei bellissima... - Imbarazzata dal suo sguardo ardente lo tirai su di me e ripresi a baciarlo, mentre le mie mani percorrevano le linee del suo corpo. Lo sentii ansimare mentre il suo calore si trasferiva alla mia pelle nuda.
Il suo respiro bollente sul mio collo mi stava facendo perdere completamente la testa, riuscii a fatica ad articolare una frase - Stiamo facendo la cosa giusta? -
- Bells, aspettavo questo momento da diciassette anni, come potrebbe non essere la cosa giusta? - mi sussurrò con la voce resa ancora più roca dall'eccitazione.
Aveva ragione, dovevo smettere di farmi tutti questi problemi, Amy avrebbe dato qualsiasi cosa per essere al mio posto pensai con una punta di stizza.
Ero con Jacob, la mia anima gemella, la persona che aveva rischiato più volte la sua vita per salvare la mia, come avrebbe potuto essere sbagliato? Dovevo solo seguire il mio istinto, lasciare che il corpo prendesse il sopravvento. E lo feci.
All'inizio ero impacciata, ma presto mi lasciai andare, il corpo familiare di Jacob mi dava sicurezza, con delicatezza sfiorai la stoffa ruvida dei pantaloncini, il suo abbigliamento abituale. Li feci scendere lentamente lungo i fianchi, sentendo finalmente la sua pelle nuda, bollente come il resto del suo corpo.
Al contatto con le mie mani fredde Jacob fremette e chiuse gli  occhi, premendo più forte il corpo contro il mio.
Restammo abbracciati in silenzio lasciando che i nostri corpi si trovassero, si adattassero l'uno all'altro, come dopo una ricerca durata anni.
Aprì gli occhi e allacciando il suo sguardo al mio. - Voglio imprimermi bene nella memoria questo momento - mi sussurrò.
Avevo perso completamente il controllo della realtà, sapevo solo che lo desideravo almeno quanto lui desiderava me, glielo leggevo negli occhi, nel suo sguardo ardente che mi scaldava ancora più del suo corpo. Strinsi le gambe attorno ai suoi fianchi e lo attirai delicatamente dentro di me. Finalmente mi abbandonai completamente, sentivo di appartenergli, e lo stavo facendo mio.
Come avrebbe mai potuto essere una cosa sbagliata?

 

* * *

 

Quando mi svegliai era appena l'alba, l'aria fresca passava dalla finestra rotta e mi accarezzava il viso. Avrei avuto freddo, se non fosse stato per Jacob, profondamente addormentato, che russava piano al mio orecchio. Il suo abbraccio bollente non mi aveva lasciata per tutta la notte e non mi aveva fatto sentire la mancanza dei miei vestiti, ancora accartocciati sul pavimento assieme ai suoi. Mi alzai lentamente senza svegliarlo, sarei rimasta per ore a guardarlo dormire. La linea perfetta della schiena e le spalle color bronzo si sollevavano al ritmo del respiro. Sussultò, borbottò qualcosa e si girò sulla schiena. Mi assicurai che la porta fosse chiusa a chiave, se Amy avesse deciso di entrare avrebbe avuto la splendida visione del corpo nudo di Jacob sdraiato sul pavimento. Mi inginocchiai accanto a lui e gli sfiorai dolcemente il petto con la mano. Era incredibile quanto fosse cambiato da quando l'avevo conosciuto, chiunque non avesse saputo il motivo della sua crescita improvvisa ne sarebbe rimasto molto perplesso. Charlie prima di tutti, ma vivendo a Forks aveva fatto l'abitudine alle stranezze. Quando riuscii a distogliere lo sguardo da Jake mi rivestii ed in punta di piedi scesi le scale per andare a cercare qualcosa con cui far colazione, conoscendo i licantropi ero sicura che, al risveglio, avrebbe avuto bisogno di qualcosa da mangiare. Stavo prendendo il latte dal frigo quando sbirciando da dietro le tende vidi una macchina familiare parcheggiata proprio davanti a casa mia. La Volvo argentata di Edward era inconfondibile, soprattutto per me che ci ero andata a scuola per un anno intero. Scostai le tende per vedere meglio, e nonostante il riflesso del sole incrociai lo sguardo di due occhi ambrati che mi fissavano da dietro il finestrino. Non c’erano dubbi che stesse aspettando me. Del resto il suo compito qui era finito. Era venuto per salvarmi dai Volturi e aveva fatto la sua parte. Probabilmente voleva dirmi addio prima di sparire per sempre.
Dal piano di sopra non giungeva ancora nessun rumore, era ancora troppo presto perché qualcuno fosse sveglio. Uscii sulla veranda e mi richiusi silenziosamente la porta alle spalle.
Edward uscì lentamente dalla macchina. Il suo sguardo penetrante sembrava potesse leggermi nel pensiero, anche se sapevo che non era possibile avevo l’impressione che sapesse tutto ciò che era successo con Jacob. Probabilmente avevo ancora addosso il suo odore, perché quando mi si avvicinò storse il naso e fece una smorfia.
Ma poi cambiò espressione e mi fissò intensamente – Io sto per andarmene, Bella. Tu non hai cambiato idea su di noi, vero? -
Scossi la testa e mi avvicinai di un passo, i suoi occhi d'ambra mi accarezzavano la pelle.
Il mio cuore, il mio cervello, i miei sensi, tutto nel mio corpo mi urlava pericolo, ma una forza irresistibile mi attirava verso di lui.
Sentii il suo tocco gelido su una guancia, con il pollice mi asciugò qualcosa di umido dal viso. Stavo piangendo, non sapevo il motivo, ma le lacrime scorrevano silenziose dai miei occhi alle sue mani. Il tocco delicato ma gelido della sua pelle faceva riaffiorare tutti i ricordi del passato che io avevo cercato ostinatamente di cancellare.
- Ti amo, Bella -
Il mio cuore ebbe un sobbalzo ed iniziò a battere furiosamente, probabilmente se ne accorse, ed avvicinò ancor di più il viso al mio. Non riuscivo a distogliere gli occhi dai suoi. Mi sembrò che il tempo si fermasse, sentivo il suo respiro gelido sulla faccia, il suo odore dolce e familiare e non riuscivo a pensare a nulla. Una piccola parte del mio cervello cercava di mandarmi dei segnali, mi faceva scorrere davanti agli occhi le immagini della notte appena trascorsa, poi il volto di Jacob, come l'avevo visto tante volte per causa mia, sofferente.
La sua tristezza disarmante, la delusione, mi bruciavano nel petto. Sapevo cosa dovevo fare, avrei dovuto allontanarmi, ringraziarlo per tutto quello che aveva fatto e lasciarlo andare per sempre, fuori dalle nostre vite una volta per tutte. Il problema era che non riuscivo a farlo. Il suo volto perfetto ad un centimetro dal mio mi teneva come incatenata.
I suoi occhi si chiusero e i miei fecero lo stesso.
Un ringhio, uno strappo, un tonfo.
In un attimo mi ritrovai scaraventata contro la parete, mentre Edward cadeva a terra sotto l'impatto di un enorme lupo. Jacob, le zampe appoggiate sul petto del vampiro, era furioso. I suoi occhi lampeggiavano ed i denti scoperti erano a pochi centimetri dal volto di Edward. Il ringhio profondo che gli risuonava nel petto non prometteva niente di buono.
- Jacob, no! -
Il lupo si voltò verso di me, l'accusa nei suoi occhi era schiacciante. Non c'erano parole per difendermi, né per scusarmi.
- Scusa, Jacob - mi sentii mormorare, e mentre dicevo quelle parole sapevo che non sarebbero servite a niente.
Il ringhio si spense ed il sguardo ferito fu l'ultima cosa che vidi mentre con uno scatto si voltava e spariva fra gli alberi.

 

 

 

 

 

° Angolo dell'autrice °

 Rieccomiii!! Ed anche abbastanza puntuale :-) succedono parecchie cose in questo capitolo, eh?? Nel prossimo ne succederanno altrettante  ma non anticipo niente!!! La tonna avrà una brillante idea x riportarsi a casa il suo lupo... ma riuscirà il suo neurone addormentato a combinare qualcosa di buono??

Come promesso ho pubblicato una nuova piccoa one shot... Sono i pensieri di Jake quando bella lo lascia per andare in italia.. lui prova a fermarla ma inutilmente... Mi è venuta una gran tristezza a scriverla.. mi sono immedesimata un po' troppo.. Spero che piaccia anche a voi, io ci sono molto affezionata... Potete trovarla qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=498362&i=1

 Ed ora i ringraziamenti:

 Lea__91 : grazieeee!!! Davvero l'hai letta tutta in due giorni?? *.* sono commossa!!! Dev'esserti piaciuta davvero!!!! Spero che continuerai a seguirmi!!! E soprattutto di aver chiarito i tuoi dubbi :-) in effetti non era molto chiaro all'inizio!!! eheh.. un bacio!!

 bambolina9988: dovrei erigerti un monumento, sei una recensitrice DOC!! XD Mi piace un sacco leggere le tue recensioni!!! Dovremmo davvero farlo un club anti-Jane, anche io non l'ho mai sopportata!! Ma ora c'è qualcun altro con cui prendersela: il ghiacciolo ci ha messo lo zampino!! -.- A presto! Baci!!

Kekkaxxx : waaaaaaaaaa!!!!!!! Sei tornataaa!!! che bello leggere di nuovo le tue recensioni!!! :) Non preoccuparti se non riesci a recensire sempre, ma sono felicissima quando lo fai!! Spero che la storia continui a piacerti, ma da quello che scrivi mi sembr di sì :-) Non vedevo l'ora che Seth avesse l'imprinting... io lo adoro... Ma non quanto Jake.. XD team Jacob 4ever!!! XD Un bacione!!!

 Grazie anche ai 19 che mi seguono, agli 11 che mi preferiscono e ai 3 che mi ricordano! Ma anche a chi legge soltanto!

 A presto!!
Un bacio..

 Faffina

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Capitolo 14
*** Fuga ***


Capitolo 14

Fuga

JACOB POV
Ero solo. Bene.
Non avevo voglia di sentire i pensieri di nessuno. Avrei voluto cancellare anche i miei, ma non era possibile. Continuavano a rimbombarmi nella testa al ritmo dei miei passi.
Come aveva potuto? Bella, la mia Bells, ormai ero convinto che mi amasse, che per lei la sanguisuga non contasse più nulla. Maledizione!
Ed invece mi risveglio dopo la notte più bella della mia vita e me li trovo davanti, vicini, troppo vicini, e così presi da loro stessi da non far caso a me.
Forse avrei dovuto darle ascolto stanotte, la nostra notte, mentre mi chiedeva se era la cosa giusta.
Era troppo anche per me, l'avevo persa subito dopo averla trovata. Il ricordo di lei, delicata e timida fra le mie braccia mi avrebbe avvelenato l'anima. Avrei voluto non averla mai conosciuta. In quei pochi mesi mi ero illuso che fosse mia, che lo sarebbe stata per sempre, ed ora scoprire che non era così faceva male. Faceva più male dello sguardo di Jane.
Perché il mondo non era come sembrava? Se non fossero esistite le sanguisughe, Bella sarebbe stata felice, sarebbe stata con me. Ora che ne avevo avuto la prova stavo anche peggio. Avrei voluto uccidere quel succhiasangue, non sapevo neanche come avevo fatto a controllarmi, ma non volevo distruggere l'ultimo bel ricordo che lei aveva di me.
Accelerai il ritmo della corsa, il cuore mi rimbombava nelle orecchie, ogni battito diceva il suo nome.
Avrei voluto liberarmene, avrei voluto che tacesse.
Dovetti fermarmi quando le lacrime mi annebbiarono la vista.
Un ululato straziante squarciò l'aria fresca dell'alba. Non mi avrebbero sentito, ero abbastanza lontano da casa.
Ripresi a correre, volevo allontanarmi il più possibile, avrei continuato finché non mi fossi lasciato alle spalle le immagini che continuavano ad affollarmi la mente, Bella, il suo odore, la sensazione di averla fra le braccia, le sue labbra morbide sulle mie. Volevo che i ricordi scivolassero via, volevo essere abbastanza lupo da non dover pensare, lasciarmi guidare solamente dall'istinto. Come potevo liberami da me stesso? Di questo non ne parlavano le antiche leggende.
Ora che ero uscito per sempre dalla sua vita poteva tornare a stare con il succhiasangue. Sarebbe stata felice, non si sarebbe più dovuta dividere fra me e lui.
Iniziò a piovere, avrebbe lavato via le mie tracce, nemmeno il branco avrebbe potuto trovarmi. Ero ancora solo nella mia testa. Strano che non ci fosse ancora nessuno trasformato, probabilmente non vedevano la necessità di stare di guardia ora che avevamo sconfitto i Volturi. Sam avrebbe potuto riprendersi il posto nel branco, era sempre stato più suo che mio. Non avevo mai voluto essere l'alfa, come potevo guidare un branco se non sapevo guidare nemmeno me stesso?

BELLA POV
Jacob sparì fra gli alberi ed io tornai in me di colpo, sembrava di essermi appena svegliata dopo un lungo sogno. Sbattei le palpebre ma era tutto vero. Edward si era rialzato e mi teneva per le spalle preoccupato. - Stai bene? -
Se me lo chiedeva voleva dire che la mia faccia parlava da sola. Certo che non stavo bene. Jacob se ne era andato, non sapevo dove e non sapevo se l'avrei mai rivisto. Ed era tutta colpa mia.
Barcollando mi diressi verso la porta di casa.
Guardai negli occhi Edward per l'ultima volta e feci quello che avrei dovuto fare da subito. - Addio. -
Chiusi delicatamente la porta e scoppiai a piangere.
Non so quante ore passarono prima che Charlie, scendendo per andare al lavoro, mi trovasse, accasciata contro la porta con la testa fra le mani.
Si precipitò verso di me preoccupato, mi fece alzare ed iniziò ad indagare.
- Stai male? Bella, cos'è successo, rispondimi! - Il mio silenzio lo spaventò ancora di più, ero incapace di parlare, ero incapace di fare qualsiasi cosa. Scossi la testa e mi rannicchiai sul divano. Non sopportavo il pensiero di tornare in camera mia, avrebbe voluto dire sentire il suo odore,
ricordare la notte insieme, non potevo affrontarlo. Non ancora.
Quando Charlie uscì per andare al lavoro scese Amy, probabilmente non aveva dormito bene dopo ciò che era successo.
Si meravigliò di trovarmi lì, ma mi raggiunse sul divano e si sedette con un sospiro.
- Non hai dormito bene, eh? - mi chiese.
Scossi la testa, era più facile che parlare. Come potevo spiegare ad Amy che avevo incasinato tutta la mia vita un'altra volta?
Si alzò e sparì in cucina, tornò dopo poco con due tazze di tè ed il pacco dei biscotti. Per alcuni minuti nessuna delle due disse niente, mi limitai a bere il tè lasciando che il calore della tazza fra le mani mi riportasse alla mente il corpo bollente di Jacob. Mi faceva male ripensarci, ma non potevo chiudere fuori dalla mia mente questa notte. L'ultimo momento perfetto prima di rovinare tutto, ancora non riuscivo a credere di averlo perso. Amy seduta a gambe incrociate sul divano mi fissava in attesa.
Mi appoggiai allo schienale e con lo sguardo fisso sulla mia tazza le raccontai tutto.
Di Edward, con cui ero stata, tra alti e bassi, per più di un anno, di Jacob, che c'era sempre stato nonostante fossi troppo presa da Edward per accorgermene. Di come finalmente l'avevo capito e avevo scelto una strada diversa.
Ed ora che tutto sembrava perfetto ricompariva Edward nella mia vita ed io rovinavo tutto.
Amy mi prese per un braccio e mi trascinò fuori. - Andiamo dagli altri magari, sanno dov'è! - Salimmo sul pick up e in un attimo arrivammo a La Push. Sam uscì di casa accompagnato da Emily e rimase a fissarci incuriosito. Probabilmente non sapeva ancora niente di Jacob, perché rimase in silenzio ad ascoltare il mio racconto prima di dire - No, non lo vedo da ieri dopo la battaglia. A La Push non è più tornato, provo a trasformarmi. -
Sparì fra gli alberi lasciandoci sole. La mia tensione cresceva, pensavo che fosse tornato a casa. In cuor mio quasi speravo di trovarlo al nostro tronco sulla spiaggia. Sam riapparve, preoccupato.
- E' trasformato, ma si rifiuta di parlarmi. Non so dove sia, Bella, mi dispiace. Non credo che lo sappia nemmeno lui, sta correndo da ore e non ha intenzione di fermarsi. -
- E' molto arrabbiato? - sapevo che era una domanda inutile, ma dovevo sapere.
Sam esitò - Ehm... Al momento sta distruggendo tutto quel che si trova davanti, ma quando si sarà sfogato spero che si calmi. -
- Deve tornare indietro, io non voglio Edward, come posso farglielo capire? Cosa posso fare ora? - gemetti.
Finché non si sarà calmato sarebbe meglio non fare nulla. Vuole solo essere lasciato in pace. Darò ordine agli altri di non trasformarsi. - Sembrava tornato a tutti gli effetti il capo alfa. Adesso capivo perché Jacob diceva che per quel ruolo era meglio Sam. A malincuore annuii e seguii Emily che mi faceva cenno di entrare.
Mentre Emily ed Amy chiacchieravano tentando di distrarmi, iniziarono ad arrivare anche gli altri, nessuno aveva più visto Jacob dalla sera prima.
Seth arrivò per ultimo, con i capelli scuri bagnati dalla pioggia che aveva iniziato a cadere. Occupò la sedia libera vicino ad Amy che rise per qualcosa che lui le disse a bassa voce. Quelle scene di allegria familiare mi pesavano sul petto come un macigno. Chissà dov'era adesso. Avrei dato tutto il poco che possedevo pur di vederlo ancora. Dovevo spiegargli, dovevo fargli capire quanto fosse importante per me. Io lo amavo.
Non ero mai riuscita a dirglielo, le parole mi si impigliavano in gola quando ci provavo. Ed ora era troppo tardi. Se solo avessi saputo dove fosse...
Non sapevo cosa avrei fatto, ma non potevo stare lì senza far niente, ad osservare quell’atmosfera rilassata e familiare.
Seth si rivolse a me - Coraggio Bella, vedrai che gli passerà e tornerà indietro! Per ora è meglio per tutti se se ne sta lontano... Un licantropo arrabbiato non è proprio un bello spettacolo! –
Non avrei resistito un attimo di più in quella stanza, senza dire una parola uscii e mi sedetti a guardare la pioggia su una piccola sedia a dondolo in veranda. Era sicuramente di Emily. L’amore che la legava a Sam sembrava inattaccabile. A volte mi ritrovavo a desiderare che anche Jacob avesse avuto l’imprinting, con me. Sarebbe stato tutto più semplice.
Ed invece ora mi ritrovavo disperata e di nuovo sola. Non ero riuscita fargli capire che lo amavo quando l’avevo avuto vicino tutti i giorni, come potevo riuscirci ora che si rifiutava di vedermi? Le parole non sarebbero bastate per convincerlo a tornare. Dovevo fare qualcosa di più, qualcosa che gli dimostrasse una volta per tutte quanto era importante.
E d’un tratto seppi cosa dovevo fare. Delle immagini mi scorrevano nella mente, sapevo cosa fare, ma avrei avuto bisogno di Emily.

JACOB POV
Presto fui bagnato fradicio, il pelo bagnato era stranamente piacevole. Raffreddava il calore che partiva dal petto e mi invadeva, ma la rabbia non passava. Abbattei il primo albero con una zampata, lo scricchiolio del legno che cedeva mi diede una strana soddisfazione. Presi la rincorsa e mi buttai con tutto il peso contro un tronco, si ruppe con uno schianto ed atterrò sul terreno fangoso, uno stormo di uccelli prese il volo spaventato. Ripresi a correre. Incrociai un cervo, con un balzo gli tagliai la strada ringhiando. I suoi occhi liquidi erano spalancati dal terrore. Avrei potuto spezzargli il collo senza fatica, invece mi accasciai sulla terra bagnata. Non c'era niente da fare, il volto di Bella mi riempiva la mente nonostante tutti gli sforzi che facessi per cancellarlo. Quanto avrei dovuto correre ancora per non sentire più il suo profumo? Quanto dovevo allontanarmi per dimenticare il suono della sua voce?
La voce di Sam si fece largo nella mia testa. Voleva sapere dov'ero, come stavo, se sarei tornato. Lo ignorai, non avrei saputo cosa rispondergli. Cercò di leggere le risposte nei miei pensieri, non provai neanche ad oppormi, la mia mente riusciva a vedere solo una cosa. Bella. Bella. Bella. Alle mie immagini si unirono le sue, Bella pallida e preoccupata che chiedeva di me. - Jacob, torna. Lei ha bisogno di te. Il branco ha bisogno di te. -
Sbuffai scettico, Sam tacque, sperai che se ne andasse.
- Pensaci, Jacob. - aggiunse prima di uscire dalla mia mente.

BELLA POV
Sapevo cosa avrebbe riportato Jacob indietro, ma non sapevo come fare. Emily avrebbe saputo aiutarmi, ed inoltre non era costretta a condividere i suoi pensieri con tutto il branco, quindi Jacob non sarebbe venuto a sapere niente nemmeno per sbaglio. Dovevo solo convincere Emily ad aiutarmi e a non dire niente a Sam.
Rientrai nella piccola stanza affollata e scoprii che nel frattempo Amy aveva accettato l'invito di Emily di restare a pranzo. Seth era al settimo cielo e non aveva occhi che per lei, ma Amy non sembrava accorgersene.
Il branco decise di andare ad avvisare Billy che Jacob non sarebbe tonato a casa per un po', mentre io, Emily ed Amy in cucina preparavamo un pranzo sufficiente per sfamare un esercito. Quando sentii la porta chiudersi decisi che era ora di mettere Emily al corrente del mio piano.
Da sola non avrei mai potuto farlo, non conoscevo abbastanza le tradizioni Quileute. Approvò il mio progetto con gli occhi che le brillavano. Anche Amy incuriosita si avvicinò per dire la sua, era sbalordita ma mi avrebbe appoggiata. Sapevo che la mia vita sarebbe cambiata, ma per Jacob ero disposta a farlo.

 

 

° Angolo dell'autrice°

Rieccomi! Sto diventando brava con la questione puntualità :-) Questo capitolo è un po' triste.. :-(  mi dispiace, ma dal prossimo ci saranno grandi grandissime novità ;-) non vi anticipo niente... ma vi prometto che avrete anche un bel pezzo HOT :-P eheh.. Sono contenta che continuate a seguirmi, io adoro scrivere, e sapere che ciò che scrivo piace a qualcuno mi fa davvero felice.. Oggi sono sentimentale XD

Passiamo ai ringraziamenti:

Lea__91: Leaaaa!!! Non vorrei mai avreti sulla coscienza XD spero di aver aggiornato abbastanza in fretta.. :D eheh... hai ragione, la tonna andrebbe presa a fucilate, ma jake è troppo buono -.- Posso riferire a Jake il tuo messaggio, magari decide davvero che vuole venire da te, così la tonna impara a lasciarsi scappare le occasioni che le capitano!! Ha tutte le fortune e non se ne rende conto!!! -.-

missrikottina: Missrikottina! Vedo che la tonna ha parecchie nemiche ormai XD cos'ho combinato?? adesso la odiate tutte!!! XD Non preoccuparti, nel prossimo capitolo la tonna avrà un impennata di intelligenza XD ma non so ancora quanto durerà.... Sarà una sorpresa per tutti.. XD Un bacione!!

ilariaechelon: Ilariaaaa!! XD oddeo, non è solo la tonna che si è attirata gli insulti di tutti XD ti prego, non odiarmi.. ti prometto che nei prossimi capitoli mi farò perdonare XD eheh... spero di aver postato abbastanza presto :-P il prossimo capitolo arriverà il prima possibile ,tanto è già pronto, così l'odio nei miei confronti sparirà XD sono contenta che ti piace così tanto la mia ff!!!! io adoro le tue recensioni!! a presto!

Grazie anche a tutti quelli che leggono, ai 21 che mi preferiscono, ai 12 che mi seguono e ai 3 che mi ricordano!!

A presto!!

Un bacione..

Faf

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Capitolo 15
*** La svolta ***


Capitolo modificato!!! Mi scuso con chi l'ha già letto ma ho fatto un casino con l'HTML!!!! per fortuna me ne sono accorta!!! XD Pardon anche a Ilaria, che aveva già recensito.. Mi si erano scambiati tutti i pezzi del cap...un casino insomma!! XD non ci so proprio fare con il computer... XD scusate per il pasticcio XD ora è a posto!!

CAPITOLO 15

La svolta

 

I giorni seguenti mi sembrarono quasi irreali, senza Jacob a riempirmi la mente e le giornate stavo tornando apatica e spenta. Per fortuna c'era Amy, che si stava rivelando un' amica preziosa, e si sforzava di farmi continuare una vita normale. Una volta al giorno andavamo a La Push, dovevo vedere Emily e chiedere a Sam se aveva notizie di Jacob ero decisa a scoprire dove fosse, prima o poi si sarebbe tradito o Sam avrebbe riconosciuto il posto.
La mia vita si assestò di nuovo in una noiosa routine e Charlie ricominciò a preoccuparsi per me. Nonostante uscissi, parlassi, aveva capito subito che c'era qualcosa che non andava.
- Lontana da Jake sei come spenta. - mi disse un giorno. Aveva ragione, era la descrizione migliore che si potesse fare di me in quei giorni.
Solo quando ormai stavo incominciando a perdere le speranze, Seth entrò in casa trafelato, con addosso solo un paio di bermuda e i capelli spettinati. In questo periodo aveva preso l'abitudine di venire a trovarci tutte le mattine e restare sul divano di fianco ad Amy che leggeva, mentre io preparavo il pranzo per tutti. Se Amy avesse alzato per un attimo gli occhi dalle pagine si sarebbe accorta degli sguardi che le rivolgeva.
- So dov'è, Bella! Non è lontano da qui, più che altro ha girato in tondo, probabilmente non riesce ad allontanarsi troppo da Forks. -
Il mio cuore ebbe un tuffo, allora anche lui aveva ancora bisogno di me. Se solo fossi riuscita a farmi ascoltare. Dovevo fare in modo che capisse.
- Spiegami, Seth! -
Mi feci dire con precisione dove si trovava, feci un bel respiro e saltai sul pickup. Dovevo andarci da sola, era l'ultima speranza che avevo di tornare con Jacob.
Seth era stato molto chiaro e raggiunsi il posto senza sbagliare. Aveva ragione, non si era allontanato molto, avevo percorso solo cinquanta chilometri. Questo fece crescere le mie speranze.
Parcheggiai il pickup e mi misi a correre nella direzione che mi aveva indicato. Non dovetti correre a lungo. Un enorme lupo rossiccio con il pelo arruffato e i denti scoperti mi tagliò la strada. Non ringhiava, ma era circospetto, probabilmente non riusciva a capire come avessi fatto a trovarlo. Mi avvicinai cauta, non indietreggiò. Quando gli passai una mano fredda nel pelo, fremette. Chissà se gli ero mancata. Chissà se aveva sofferto quanto avevo sofferto io. Io mi ero resa conto che non potevo stare senza di lui, e che di Edward invece potevo farne a meno.
Gli lanciai un paio di pantaloncini. – Vestiti, dobbiamo parlare –
Per la prima volta assistetti alla trasformazione inversa. Il pelo scomparve e la sagoma enorme si ritirò in un unico movimento fluido. In un attimo era di nuovo Jacob, si rivestì sotto i miei occhi e rimase a fissarmi con un’espressione indecifrabile.
Erano settimane che non lo vedevo, i capelli arruffati erano appena più lunghi, ma per il resto era come lo ricordavo. Avrei voluto gettargli le braccia al collo, ma mi trattenni.
- Cosa ci fai qui? – mi fissava con un’espressione neutra.
Era arrivato il momento. Dovevo dirglielo, ma non sapevo se ne avevo il coraggio.

 

http://www.youtube.com/watch?v=K61UPjpagBs


- Scusami Jacob, non avrei mai voluto farti assistere ad una scena simile, ma Edward mi ha colta di sorpresa. Fra noi è tutto finito, dopo che te ne sei andato gli ho detto addio per sempre. –
Il suo volto si rilassò impercettibilmente, non disse niente.
- In queste settimane ho capito una cosa… - ripresi – Avrei dovuto dirtelo dall’inizio, ma non ne avevo il coraggio… - Balbettai ed arrossii. Jacob fece un passo in avanti posandomi una mano febbricitante sul viso, era ancora più caldo di quanto ricordassi.
- Cosa, Bella? - Mi incitò.
Alzai lo sguardo e feci un bel respiro - Io… ti amo –
Jacob fece un altro passo avanti, stava per dire qualcosa, ma gli posai la mano sulle labbra. Se non avessi finito non sarei più riuscita a dirlo.
- Jacob Black, ti amo, e per dimostrarti che per me ci sei solo tu, voglio sposarti… - e portai avanti la mano che avevo tenuto nascosta dietro la schiena, la aprii, al suo interno un braccialetto intrecciato. Jacob lo vide si bloccò e ad alzò lo sguardo su di me. - Tu lo sai cosa significa questo? -
Annuii - Emily mi ha spiegato tutto. -
- Non è un semplice bracciale... E' una promessa! Nella nostra tribù è un simbolo per indicare che sei legato per la vita. -
- Lo so, l'ho fatto per te, per farti capire che sono sicura, voglio restare con te. Sempre. -
Coprì con un passo la distanza che ci separava e mi prese il volto fra le mani. Ritrovare le sue labbra fu come uscire da un pozzo profondo, in un attimo le settimane precedenti vennero cancellate. Le sue mani ripresero confidenza con il mio corpo mentre mi stendeva su un tappeto di muschio soffice. La luce che filtrava fra le foglie gli creava un'aura luminosa intorno al volto. Il silenzio era rotto solo dai nostri sospiri e dal fruscio del bosco. Si chinò sul mio collo e sospirò - Ti amo, ti ho sempre amata, non sopportavo di averti persa. –
- Non mi perderai mai più. –
E’ una promessa.
Quando ci alzammo e tornammo al pickup era già buio, l'aria si era fatta fredda, non me n'ero accorta finché ero rimasta stretta al petto di Jacob. Accesi il riscaldamento mentre Jacob faceva finta di sventolarsi con una mano per il caldo. Scoppiai a ridere e lo attirai verso di me. Eravamo così felici di esserci ritrovati che ridevamo per ogni minima cosa. Quanto mi era mancato il suo sorriso contagioso. La luce che brillava nei suoi occhi era finalmente tornata. Lo guardai e fu come se lo vedessi per la prima volta e per la prima volta notai il suo sguardo. Ero sempre stata troppo occupata a vedere l'imprinting negli occhi degli altri, per accorgermi dell'amore negli occhi di Jacob. Avevo sempre invidiato Emily, Kim ed anche Amy, avrei voluto essere l'imprinting di Jacob. Solo ora mi accorgevo di essere fortunata. Lui si era innamorato di me, non perché ero la persona con cui aveva più probabilità di essere felice, ma per quello che ero veramente. Lui mi aveva scelta.
Avrei voluto che lo sapesse, ma non volevo rovinare quel momento, avremmo avuto tantissimo tempo per parlare. Mi voltai a fissarlo, il suo profilo in ombra sullo sfondo del tramonto. Mi accorsi troppo tardi della stretta curva, le ruote del pickup puntavano dritte verso uno strapiombo. Prima che potessi fare qualsiasi cosa la mano bronzea di Jacob aveva già afferrato il volante e riportato il mezzo sulla strada. Scoppiò a ridere, per niente spaventato, mentre il mio cuore invece batteva all'impazzata. - Come hai fatto a sopravvivere senza di me per due settimane? - mi prese in giro.
Decidemmo di passare da casa mia a dare la buona notizia prima ad Amy e Seth, sarebbero stati contenti di vedere Jacob tornare.
La casa è silenziosa, ma la porta non è chiusa a chiave. Preoccupata la spalanco e mi trovo davanti Seth ed Amy avvinghiati sul divano, le labbra incollate. Ci mettono un attimo ad accorgersi della nostra presenza e a staccarsi. Amy arrossisce e si raddrizza sul divano, Seth al settimo cielo non è per nulla imbarazzato.
- Seth stava...ehm... Io avevo qualcosa nell'occhio... - Tenta di giustificarsi Amy, poi si guardano e scoppiano a ridere.
- Comunque bentornato Jacob! Eravamo in pensiero per voi... - riesce a dire Seth dopo aver ripreso fiato, scatenando un altro attacco di risate a cui non possiamo fare a meno di unirci.
Ci dirigemmo verso il pickup, qualcosa mi diceva che ci sarebbero state diverse cose da festeggiare, quella sera a La Push.
Il viaggio passò in un attimo, Seth ed Amy erano una piacevole compagnia, non fecero altro che punzecchiarsi e prendersi in giro per tutto il tempo. Finché l'attenzione di Seth non cadde sul braccialetto che avevo fatto. Anche Seth ebbe la stessa reazione stupita e colpita di Jacob, a quanto pare è un vincolo molto importante fra i Quileute. Sono orgogliosa di quello che ho fatto, non avrei potuto scegliere un simbolo migliore. Non mi spaventa l'idea di essere legata a Jacob per la vita, è quello che ho sempre voluto, la certezza di essere amata incondizionatamente. Solo che non l'avevo mai capito.
A La Push ci accolsero a braccia aperte, Seth doveva averli avvisati, perché appena svoltai nella strada dove abitano Sam ed Emily, il branco al completo ci corse incontro. Erano felici di vedere che Jacob aveva deciso di tornare. Non vidi Emily, ma appena entrai in casa seguii il profumo che veniva dalla cucina e la trovai intenta a preparare un'incredibile quantità di cibo. A quanto pare ci sarebbero stati grandi festeggiamenti quella sera. Emily mi corse in contro e mi abbracciò, era l'unica oltre ad Amy a sapere del mio piano.
- La felicità che ti brilla negli occhi parla da sola. Non credo di aver bisogno di chiederti com'è andata. - disse.
Amy ci raggiunse tenendo Seth per mano - Bella non è stata l'unica ragazza fortunata oggi! - e scoppiò a ridere.
Io e Jacob andammo a trovare Billy, che ancora non sapeva del ritorno del figlio - Spero che per un po' tu abbia intenzione di rimanere - furono le uniche parole che disse, ma si vedeva che era commosso di rivederlo dopo tanto tempo. Jake non disse niente, lo abbracciò e il suo sguardo diceva tutto.
Quando tornammo dal branco era già sera e la cena era quasi pronta. Due tavoli erano già pronti nel piccolo giardino dove tutti aiutavano ad apparecchiare. Amy aveva conquistato l'attenzione del branco mettendosi a raccontare il pomeriggio con Seth.
- Bella se ne era appena andata e ci aveva piantati lì sul divano... Ho acceso la tv, ma capirai, con questo bel pezzo di ragazzo accanto non riuscivo mica a guardarla! -
Seth sorrise compiaciuto e prese al volo una bottiglia di birra che qualcuno gli aveva tirato.
- Abbiamo fatto un po' di conversazione, ma a quanto pare non è ciò che aveva in mente Seth! Appena gli ho chiesto di controllare se avevo una cosa nell'occhio... ZAC! Me lo ritrovo addosso! -
Seth scoppiò a ridere - A dire la verità sei stata tu a prendermi e a tirarmi giù! - precisò sovrastato dalle risate del branco.
Fece saltar via il tappo della birra con il pollice ma Embry gliela strappò di mano - Ragazzino, tu non avresti neanche l'età per bere! -
Amy curiosa insistette per sapere la vera età di Seth, che si salvò solo per l'arrivo di Emily con la cena, dopodiché le bocche di tutti furono troppo occupate a masticare per poter aggiungere altro.
Jacob di fronte a me sembrava perfettamente a suo agio, la sua assenza era già stata dimenticata. Probabilmente avrebbe ripreso immediatamente il ruolo di alfa.
La luce delle lanterne che avevano acceso gli illuminava dolcemente la pelle ramata e giocava con i riflessi dei suoi capelli scuri. Ancora una volta mi sorpresi a pensare quanto fosse bello. Quando si accorse del mio sguardo, le sue labbra si distesero in un sorriso, era bello renderlo finalmente felice, la sua gioia era contagiosa e si trasmetteva anche a me. Non era difficile, bastava che mi lasciassi andare. Sentii impellente il desiderio di baciarlo e gli sfiorai una mano bollente desiderando che mi stringesse, aumentai la stretta per attirare la sua attenzione. Solo quando gli affondai le unghie nella mano si accorse che stavo cercando di mandargli un segnale. Mi fissò incuriosito e con gli occhi gli indicai la strada buia fuori dal cancello.
La cena era finita, così lo presi per un braccio annunciando - Io e Jacob dobbiamo parlare - e scomparimmo dietro i primi alberi. Probabilmente aveva capito le mie intenzioni, perché nemmeno lui sembrava molto intenzionato a parlare.
Le sue mani obbedirono ai miei desideri e si fecero strada sotto la maglietta fino alla pelle nuda dei fianchi, affondai il viso nel suo collo mordicchiandolo leggermente e dalle labbra gli sfuggì un sospiro.
Finalmente potevo baciarlo, avvicinai il volto al suo e lasciai che le nostre bocche giocassero, prima dolcemente, poi sempre più avidamente.
- Tra gli svantaggi di vivere da lupo questo è quello che mi pesa di più! - Ansimò senza staccare le labbra dalle mie.
Riprese a baciarmi attirandomi a sé, inarcai la schiena per aderire completamente al suo corpo, volevo sentirlo caldo e forte contro di me.
Fu quasi una sofferenza staccarsi, ma eravamo a pochi passi dalla casa di Sam. - No, non qui. Stanotte! In camera mia... - sussurrai.
Tornammo in giardino dagli altri, che si voltarono a guardarci incuriositi ma non dissero niente, ero sicura che il colore delle mie guance mi avrebbe tradita. Amy era seduta in braccio a Seth ed entrambi avevano la crema della torta di Emily sulla faccia e nei capelli. Sorrisi a quella scena e mi accorsi che Jacob stava facendo lo stesso, probabilmente anche io e lui saremmo stati così, se non si fosse messo in mezzo il soprannaturale. Seth aveva preso molto bene la sua trasformazione, ed Amy sembrava aver preso altrettanto bene il fatto di stare con un licantropo. Si erano trovati e si erano piaciuti. Semplicemente.
Quanto avrei voluto che anche per me le cose fossero state così facili.
Ci risedemmo al tavolo, e negli occhi di Jake, che non lasciarono neanche per un attimo i miei, c'era la mia stessa impazienza che la serata finisse. Mi voltai per chiacchierare con Emily, consapevole del suo sguardo rovente sulla mia schiena. Mi sforzai di sembrare normale, senza peraltro riuscirci troppo bene. Probabilmente Amy intuì ciò che mi passava per la mente, perché non dovetti aspettare molto prima che mi dicesse - Bella, mi sembri stanca, se vuoi andare a casa, io mi faccio riaccompagnare più tardi... -
Rispose ammiccando al mio sguardo perplesso. Incerta guardai Jacob, aveva già afferrato le chiavi del mio pickup e stava dicendo - Vado ad accompagnare a casa Bella, ci vediamo domani -
Lo sguardo malizioso che mi lanciò mi fece dubitare di riuscire ad arrivare fino a casa.
Insistette per guidare ed io lo lasciai fare, ben contenta di chiudere gli occhi e farmi cullare dalla musica che usciva dalla radio. La sua mano bollente mi accarezzava le gambe, potevo sentirne il calore attraverso la stoffa leggera. Riaprii gli occhi solo quando sentii Jacob fermare il pickup e spegnere il motore, rimasi spiazzata quando mi accorsi che non eravamo affatto davanti a casa mia, ma in un stradina sterrata, quasi un sentiero circondato dagli alberi. La luna creava ombre scure nel bosco, sarebbe stato inquietante se non avessi avuto Jake accanto. Mi voltai perplessa per la deviazione, ma non era più al mio fianco. Era immobile pochi metri più avanti, la luna che gli illuminava la pelle bronzea. Lo raggiunsi incerta, non riuscivo a decifrare la sua espressione, il suo volto rimaneva in ombra. La mia mano bianca si posò sul suo petto procurandogli un brivido, il contrasto con la sua pelle scura veniva accentuato ancora di più dalla luce lunare. Quella notte non avremmo potuto essere più diversi, eppure quando le sue braccia mi avvolsero per tirarmi a sé, le sue labbra si fusero con le mie, il mio respiro divenne il suo e sentii che ogni differenza fra noi veniva annullata.
Le sue labbra giocavano con le mie, le sue mani disegnavano tracce infuocate sulla mia pelle. Il calore nel mio petto si risvegliò prepotente, dovevo farlo mio, era quasi una necessità fisica, le lunghe settimane di lontananza si facevano sentire, mentre le mie mani aggrappate alla sua schiena lo tiravano ancora più vicino.
Le sue labbra scesero a baciarmi il collo mentre il suo fiato caldo mi faceva venire la pelle d'oca, sentii che le mie ginocchia avrebbero ceduto se non mi avesse tenuta stretta.
Poi la stretta svanì, e l'aria fresca della notte fece rabbrividire il mio corpo eccitato. Riaprii gli occhi ed incontrai il suo sguardo divertito. Mi fissava con le braccia incrociate sul petto e gli occhi che brillavano - E pensare che la prima volta che ti ho baciata mi hai tirato un pugno in faccia! -
Mi finsi arrabbiata per gettarmi contro di lui con tutto il mio peso, con una mossa fulminea mi sollevò da terra portandosi le mie gambe intorno alla vita. Lo sguardo ardente che mi rivolse mi mozzò il respiro, mi aggrappai a lui con tutta la mia forza per riprendere da dove ci eravamo interrotti. Lo volevo, ora. Subito.

 

 

°Angolo dell'autrice°

Ciao mie care!!! ecco il nuovo capitolo! Vi annuncio che stanno per succedere parecchie cose... (ritornerà anche un personaggio che conosciamo... ma non vi dico nulla di più XD ) e che la parte hot non è ancora finita... ^_^ Avete notato che la tonna sembra più sveglia??? :-) i suoi ormoni si staranno svegliando? chissà XD  Ce ve ne è parso del suo modo per salvare la situazione?? :-D  non ve lo aspettavate, eh?? il prossimo capitolo e quello dopo sono i miei preferiti XD Ci sarà un Jake piuttosto sexxxy, anche se non saranno per forza scene di sesso ^_^!!! In questo periodo mi è preso così.. XD Non credo che dipiaccia a nessuno, vero?? :-P eheh... Intanto volevo ringraziarvi tutte perchè continuate a seguirmi!! <3 <3 <3 Non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni anche a questo capitolo!!

Grazie soprattutto a chi mi recensisce:

bambolina9988: Marty, grazie mille, tu mi segui sempre!! *.* davvero ti piace così tanto la mia ff? Spero di aver chiarito tutti i tuoi dubbi XD Bella faceva la misteriosa, ma alla fine si è svelata!! eheh... Ho postato abbastanza presto?? XD un bacione!!

Dackota: Dackota!! Cavaaa!! che bello leggere una tua recensione anche qui!!! *.* sei sicura che questo cap sia uno dei più belli?? XD io scommetto che quelli che verranno dopo saranno ancora meglio.. XD non vedo l'ora di postarli!!! eheh... il cervellino bacato della tonna riomare è costretto d un superlavoro questa volta XD eheh.. a presto tesova!

ilariaechelon: Ilaria!!! XD XD XD ti giuro che la tua recensione mi ha fatto collassare  sulla tastiera dalle risate!!!! XD ho pronto anche il prossimo capitolo (me ne tengo sempre uno di scorta XD) se vuoi possiamo barattarlo con le profumate recensioni XD eheh... sono contenta che anche Amy ti stia iniziando a stare simpatica:-) in fondo non è tanto male.. dai.. :-) un bacione anche a te:-) al prossimo capitolo!! :-P eheh..

Angorian: Non ti ho ancora ringraziato per aver recensito la mia piccola one shot!! sono contenta che ti sia piaciuta, anche a me piaceva, ma non sapevo se vi poteva interessare... è sempre Jake, ma è un Jake molto triste.. :-(

Per chi non l'avesse ancora fatto e la vuole leggere, la mia piccola one shot è qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=498362&i=1

Un bacione a tutte!!! arriverà presto il prossimo capitolo ed anche quello dopo, perchè non vedo l'ora di farveli leggere!!! XD

Faf

 

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Capitolo 16
*** Rabbia ***


CAPITOLO 16

Rabbia

http://www.youtube.com/watch?v=xZEO1Lug25s

Le mani ed il calore di Jacob mi fecero perdere completamente il contatto con la realtà, avrebbe potuto trascorrere tutta la notte senza che gli dicessi di fermarsi. Fu lui il primo a staccarsi e dolcemente mi riappoggiò a terra, in risposta alla mia espressione frustrata sorrise malizioso. Aveva qualcos'altro in mente, glielo leggevo negli occhi. - Non avevi detto che dovevamo aspettare di essere in camera tua? - il suo roco sussurro mi fece venire la pelle d'oca e mi ci sarei gettata addosso di nuovo se non mi avesse trattenuta delicatamente per i polsi.
Percorremmo gli ultimi chilometri in silenzio, non ero in grado di parlare, non sapevo cosa avrei potuto dire se avessi aperto bocca.
Jake al contrario appariva perfettamente rilassato, mentre con una mano reggeva il volante e con l'altra tracciava segni di fuoco sulle mie cosce.
Quando finalmente arrivammo a casa, quasi inciampai in un paio di piedi che sporgevano dal divano, data la dimensione non potevano che essere di un licantropo, la mia teoria fu confermata quando Jake accese la luce. Amy e Seth ci avevano preceduto, e si stavano dando un'appassionata buonanotte sul divano. Amy ridacchiò - Ci avete messo molto, vi siete fermati a guardare le stelle? -
Rimpiansi che fosse stata accesa la luce, quando le mie guance si colorarono di un bel rosso acceso. Jacob per niente imbarazzato si unì alle risate, mentre io borbottavo una buonanotte e salivo in camera mia.
Spalancai la finestra e rimasi a fissare la luna, non era completamente piena, ma illuminava chiaramente tutto il giardino. Riuscii a distinguere chiaramente la figura di Jacob che raggiungeva il retro della casa ed usando l'albero come appoggio si infilava in camera mia. Mi scostai per farlo passare ed atterrò silenziosamente sul tappeto. Era sempre stato goffo ed impacciato come me, prima della trasformazione, all'inizio la sua nuova agilità mi aveva stupita, ma ormai ci avevo fatto l'abitudine, era solo un altro aspetto del lupo che era in lui. E non potevo certo dire che mi dispiacesse ciò che era diventato.
Ero così assorta nei miei pensieri che non mi accorsi che si era avvicinato ed era alle mie spalle. Sentii solo la sua mano scostarmi i capelli e il suo respiro bollente, un attimo prima che iniziasse a baciarmi il collo.
Avrei volentieri replicato la nostra prima notte sul tappeto, ma Jacob non sembrava avere fretta. Si staccò da me e si mise a gironzolare per la stanza prendendo in mano una cornice che avevo sulla scrivania. Era una foto di me e mia madre al mare, io avevo nove anni e l’espressione imbronciata, mentre Reneé mi abbracciava con l’espressione felice, e i capelli schiariti dal sole. Odiavo quella foto, ma era una delle poche che avevo con mia madre. A lei, come a me, era sempre piaciuto di più scattare le foto piuttosto che farsi fotografare.
Jake sorrideva guardandola e passò ad esaminare il resto della mia camera. Mi sentivo una stupida impalata al centro della stanza, quando il mio unico desiderio era raggiungere il mio letto e trascinarlo con me. Lo raggiunsi e mi sporsi verso le sue labbra cercando di ricordargli il motivo per cui era in camera mia. Dalla sua espressione maliziosa era chiaro che non se ne era affatto dimenticato, ma l’attesa mi stava facendo impazzire. Forse solo giocando il suo stesso gioco avrei potuto ottenere ciò che volevo. Scivolai fra lui e la scrivania, sedendomici sopra e portandogli via la foto dalle mani, mentre il suo sguardo ardente seguiva ogni mio movimento. Probabilmente si era accorto che avevo cambiato tattica.
Lo attirai a me ed intrecciai le gambe dietro i suoi fianchi, volevo sentire il suo corpo contro il mio ed il sospiro che gli sfuggì dalle labbra aumentò la mia eccitazione. La sua maglietta mi era di intralcio, e volò a terra senza che lui facesse niente per fermarmi. Adesso ero io a condurre il gioco. Le mie mani bramavano il contatto con il suo corpo, volevano sentirlo, le feci scivolare dalle spalle alla schiena, e poi sempre più giù, attirandolo a me. Percorrevo il suo corpo senza fermarmi, esplorandolo, beandomi del contatto con la sua pelle liscia e calda.
I suoi occhi socchiusi sembravano implorarmi di andare oltre, mentre un ringhio eccitato gli risuonava nel petto. Ci stavo prendendo gusto, avrei potuto continuare per ore, mi piaceva vederlo così, in balìa di quello che stavo facendo. La mia lingua seguì il profilo del suo collo e si soffermò incerta sul suo labbro inferiore, sentivo il ringhio crescere di intensità mentre glielo mordicchiavo.
Mi stiracchiai portando le braccia oltre la testa ed inarcando la schiena. – Forse dovresti andare a casa… In fondo sono un po’ stanca… – Mormorai sbirciando la sua reazione da dietro gli occhi semichiusi.
Senza sapere come ci fossi arrivata, mi ritrovai stesa sul letto con lui sopra di me. Ansimava ed i suoi movimenti adesso erano impacciati mentre mi liberava dei vestiti. La calma che aveva ostentato per tutta la serata era sparita. Aveva solo una cosa in mente, ed io dubitavo che sarei riuscita a fermarlo, ma era l’ultima cosa che volevo.
Trattenne a fatica un gemito mentre entrava dentro di me, e la vista della sua espressione e del suo corpo perfetto teso dal piacere aumentò la mia eccitazione. Avrei voluto che non finisse mai. Sentii che in quel momento era solo ed interamente mio.
 
Restai a lungo appoggiata al petto di Jake, che mi accarezzava la schiena nuda. Era stata una notte eccezionale, era quasi magico il modo perfetto in cui combaciavamo. Non avevo più dubbi sul fatto che fosse la mia anima gemella, e dubitavo che avrei mai potuto passare una notte così con qualcun altro. Non richiesta, l'immagine di Edward fece capolino nella mia mente. La scacciai infastidita, ero sicura che nemmeno con lui avrebbe potuto essere meglio. Ripensai al calore straordinario che mi aveva avvolta mentre ero fra le braccia di Jake, e rabbrividii al ricordo del corpo ghiacciato del vampiro. No, non c'erano dubbi. Ma nonostante tutto, la mia mente continuava a ripropormi immagini di me fra le braccia di Edward.
Jacob sotto di me aveva un'espressione beata, completamente ignaro della conversazione che si svolgeva nella mia testa. Aveva gli occhi chiusi, ma non dormiva, probabilmente anche lui stava ripensando a quello che era appena successo. Un sorriso appena accennato sbucò sulle sue labbra. Mi mossi a disagio e lui aprì gli occhi senza smettere di sorridere, poi si accorse del mio sguardo turbato - Tutto bene piccola? - chiese - A cosa stai pensando? -
Colta alla sprovvista mi cadde lo sguardo sul suo braccialetto - Non ci sposeremo subito, vero? Non hai nemmeno finito la scuola - mentii.
Scoppiò a ridere divertito, probabilmente ero migliorata come bugiarda, perché mi credette. - Certo, Bells! A me basta sapere che prima o poi succederà. Non voglio metterti fretta. - mormorò scostandomi i capelli dal viso per guardarmi negli occhi. La sua espressione felice e sincera mi colpì, era anche per quello sguardo che mi ero innamorata di lui.
- Ti amo Bells... - sussurrò richiudendo gli occhi.
-Anche io - risposi così piano che un orecchio umano non mi avrebbe sentito, ma Jake sorrise in risposta e pochi secondi dopo iniziò a russare.
 Io invece restai ancora sveglia a fissare il soffitto e la luce dell'alba che piano piano illuminava la stanza. Non osavo pensare a come sarebbe stata la mia faccia l'indomani. Mi sentivo stanca, era stata una giornata lunghissima, ma i mille pensieri che mi affollavano nella mente non mi permettevano di prendere sonno.
L'estate stava finendo, a settembre avrei dovuto prendere di nuovo in mano la mia vita. Avrei anche potuto prendermi un anno sabbatico ed accompagnare Amy nelle sue visite ai college, ma sapevo che fra un anno sarei stata allo stesso identico punto. Non volevo lasciare Forks, né tantomeno Jacob, e non avevo la più pallida idea di cosa avrei potuto fare al college.
Appena possibile sarei passata al negozio dei Newton per sentire se avevano ancora un posto per me, così avrei potuto dire a mio padre che mi prendevo un anno per mettere da parte dei soldi prima di ricominciare a studiare. Indubbiamente pagare la retta di qualsiasi università non sarebbe stato uno scherzo, e non volevo che pesasse troppo su Charlie.
Quando i raggi del sole arrivarono a colpire il petto nudo di Jacob, in bilico sul bordo del letto, decisi che era meglio svegliarlo, sarebbe potuto entrare dalla porta fra non molto. Lo scrollai delicatamente, ma a quanto pare non abbastanza, perché spalancò gli occhi e si tirò a sedere di colpo, facendo un mezzo giro su sé stesso. Dovetti quasi soffocarmi con un cuscino per non mettermi a ridere mentre perdeva l’equilibrio ed atterrava di schiena sul pavimento.
Si tirò in piedi, ora completamente sveglio e si rivestì, borbottando in direzione della sottoscritta, che si rotolava sul letto ridendo e prendendo a pugni i cuscini. – Riderai molto meno quando guarderai la tua faccia allo specchio – borbottò. Probabilmente aveva ragione, la notte insonne non aveva di certo migliorato il mio aspetto
Controvoglia mi trascinai fino allo specchio, avrei dovuto rendermi presentabile prima di  scendere in cucina, se non volevo attirarmi le occhiatacce di zia Ellie. Non che la vedessi molto ultimamente, aveva scoperto una palestra centro benessere a Port Angeles e ci passava tutte le sue giornate.
Per un attimo non riconobbi l'immagine che mi restituiva lo specchio. I capelli aggrovigliati facevano da cornice agli occhi rossi e gonfi ed alla mia espressione scioccata. Jacob comparve alle mie spalle, perfettamente riposato e con un sorrisetto sulle labbra, il confronto con la sua pelle bronzea mi faceva sembrare ancora più pallida. Adesso era il suo turno di ridere. Lo spinsi verso la finestra con una smorfia - Sarà meglio se vai senza dire niente, se vuoi rivedermi più tardi... - sbuffai.
Scoppiò a ridere e mi stampò un bacio sulle labbra prima di uscire con un balzo dalla finestra e sparire fra gli alberi.
Quando scesi in cucina trovai Amy che parlava eccitata al cellulare, quando la guardai incuriosita mimò "Emily" con le labbra.
Non sapevo che mia cugina si fosse integrata così bene fra i Quileute. Da ciò che potevo sentire stavano organizzando un’uscita da qualche parte, l’ultima prima della fine dell’estate.
 Ellie seduta al tavolo mi squadrò dalla testa ai piedi prima di tornare a fissare la sua tazza di cereali integrali e latte scremato. La lunga doccia rigenerante doveva avermi ridato un aspetto quasi umano, perché non fece commenti.
Amy riattaccò il telefonino e senza neanche prendere fiato si voltò verso di me - Emily e gli altri stanno organizzando un'uscita a Portland per la prossima settimana, le ho detto che ci saremo. -
Non che avessi pensato di rifiutare, ma a quanto pare non avevo altra scelta.
- Stamattina vai a La Push? - indagò con un esagerato disinteresse.
- No, stamattina vado a cercare lavoro - risposi con lo stesso tono.
- Ah... E questa sera cosa fai? -
- Probabilmente viene Jake... -
La sua espressione divenne pensierosa, ma solo per un attimo, prima di illuminarsi di nuovo. - Allora se non esci puoi prestarmi il pickup! - Anche questa volta non era una domanda. Rassegnata annuii, ed uscii prima che Amy si inventasse qualcos'altro.
Erano mesi che non vedevo Mike, chissà se gli era passata la cotta per me. Il negozio era aperto, ed un cartello sulla porta annunciava che cercavano del personale. La madre di Mike fu felicissima di vedermi e di riassumermi - Bentornata Bella, è un piacere averti di nuovo fra noi, non dovremmo neanche spiegarti cosa fare! - Disse sorridendo - Puoi iniziare dalla prossima settimana, e se passi domenica pomeriggio Mike ti farà vedere la nuova disposizione e le ultime novità. - 
Uscii dal negozio più leggera, come se mi fossi tolta un peso. Per un anno ancora, non avrei dovuto affrontare il mio futuro.
Non vedevo l'ora di dirlo a Jacob, ma avrei dovuto aspettare il pomeriggio, sicuramente ora era in giro con il branco, dopo le tre settimane di assenza.
Sfrecciai verso a casa al massimo della velocità che il pickup mi consentiva, Amy mi aspettava curiosa di sapere come era andata la mattinata.
Jacob fu un po' meno felice di sapere che avrei lavorato a stretto contatto con Mike, non erano mai andati particolarmente d'accordo, e l'uscita al cinema dell'anno precedente non aveva certo aiutato.
- Quando cominci? - indagò
- Domenica devo andare ad aiutare Mike a sistemare – dissi osservandolo di sottecchi.
Jacob si irrigidì e promise che sarebbe venuto a prendermi all'uscita.
- Jake, non sono mica all'asilo – sbuffai roteando gli occhi, ma la promessa di un giro in moto fino a La Push riuscì a farmi cambiare idea.

* * *

Il negozio domenica pomeriggio era chiuso, ma quando bussai sul vetro Mike venne ad aprirmi. Si era fatto crescere un po' di barba, ma per il resto non era cambiato molto negli ultimi mesi.
- Ciao Mike! -  lo salutai allegra. Non avevo più visto nessuno della mia classe, dopo la festa per il diploma. Mi squadrò dalla testa ai piedi prima di rispondere - Ciao Bella, ti trovo bene. -
Iniziai a dubitare che la cotta per me non gli fosse ancora passata, ed il suo sguardo che non mi mollava un attimo me lo confermava. A disagio iniziai a passeggiare fra gli scaffali cercando di riambientarmi. Il negozio aveva subito parecchi cambiamenti, durante i mesi estivi, ma ero sicura che in un paio di giorni avrei imparato.
- Ho sentito che Cullen si è trasferito... - accennò guardandomi di sottecchi per studiare la mia reazione. Annuii - Sì, ma non ci sentiamo più. - dissi senza pensare che avrebbe potuto prenderla come un invito a farsi avanti.
Mike sembrò rilassarsi e cambiò subito discorso, passammo due ore tranquille a chiacchierare di vacanze, college e dei vecchi compagni con cui era rimasto molto più in contatto di me. Riuscii a confidargli la mia paura del futuro, e scoprii che nemmeno lui era sicuro della scelta che aveva fatto, avrebbe voluto avere altro tempo da passare a Forks.
- Non sono sicuro di fare la cosa giusta ad andarmene - sussurrò mentre il suo sguardo si fece intenso e faceva un passo verso di me. Feci finta di non essermi accorta di niente e mi chinai a raccogliere uno scatolone vuoto. Con la coda dell'occhio lo vidi tendere una mano verso di me e poi ripensarci. Sistemai le ultime cose e dissi che si era fatto tardi, temevo che Mike decidesse di provarci approfittando del fatto che non stavo più con Edward. Forse avrei dovuto mettere in chiaro subito che stavo con Jacob, dubitavo che avrebbe avuto il coraggio di sfidare "l'indiano gigante" come l'aveva definito una volta. In effetti Jacob metteva spesso in soggezione, specialmente i ragazzi che si avvicinavano troppo a me.
Aveva promesso di passarmi a prendere in moto all'uscita, forse dovevo fare in modo che Mike lo vedesse, così si sarebbe messo l'anima in pace. Sempre rimuginando presi una bracciata di scatoloni e li portai nel contenitore dietro il negozio. Erano quasi le cinque, fra poco Jake sarebbe passato a prendermi. Tesi l'orecchio per cercare di sentire il rumore della moto, ma l'unica cosa che sentii furono dei passi dietro di me, mi voltai di scatto, ma era Mike con un'altra bracciata di scatoloni. Gliene presi metà dalle braccia e mi sporsi per infilarli nel contenitore. Mentre ero ancora voltata sentii la sua mano sfiorarmi la schiena, ma pensai che probabilmente era stato un caso e che non dovevo iniziare a farmi delle paranoie. Il vicolo buio e deserto non aiutava la mia tranquillità, così feci per rientrare. Una stretta sul polso mi trattenne, osservai la sua mano fredda e un po' sudata che mi bloccava ed iniziai ad avere paura. Lo sguardo di Mike non era più quello che conoscevo, una luce strana lo animava e si protese verso di me bloccandomi il passaggio. - Bella, è dalla prima volta che ti ho vista che mi piaci... Non so più come fartelo capire. - Mi sussurrò fra i capelli mentre con l'altra mano mi tirava a sé.
- Mike lasciami, mi fai male! - cercai di allontanarmi, ma sentii il muro freddo alle mie spalle. Il suo corpo premeva contro il mio intrappolandomi, sentii che era eccitato, e la luce nei suoi occhi ne era la prova. Osservai impotente le sue labbra che scendevano a baciarmi il collo, e le sue mani che mi aprivano con uno strattone i bottoni della maglietta, scoprendo il reggiseno di pizzo. A quella vista perse completamente la testa e prese a baciarmi con forza, la sua lingua si fece strada nella mia bocca, sembrava non si accorgesse neanche dei miei tentativi disperati di allontanarlo.
- Bella, mi hai ignorato per due anni, è ora che tu capisca cosa ti stai perdendo. - disse schiacciandomi ancora più forte contro il muro. Gemetti mentre le lacrime che mi annebbiavano la vista iniziavano a rigarmi le guance.
Paralizzata  dalla paura non riuscivo nemmeno ad urlare, serrai gli occhi finché all'improvviso la pressione svanì. Li riaprii giusto in tempo per vedere Mike che veniva scaraventato contro il muro opposto. Jacob, tremante, era di fronte a me, e fissava la sagoma accasciata sull'asfalto ai suoi piedi.
Teneva i pugni serrati così forte che le nocche erano sbiancate, non l'avevo mai visto con quello sguardo negli occhi. Se l'avessi lasciato fare l'avrebbe fatto a pezzi con le sue mani. Mi misi di fronte a lui per fermarlo, ma la vista del mio volto terrorizzato rigato di lacrime e delle condizioni in cui ero gli provocò una nuova ondata di rabbia.
Degli spasmi lo scuotevano dalla testa ai piedi e capii che stava per perdere il controllo, si accasciò, gli occhi chiusi e la testa fra le mani. - No! No, non ora... non posso... - gemette. Feci un passo nella sua direzione, sotto gli occhi sgranati di Mike proprio mentre un ultimo spasmo lo scuoteva. I vestiti esplosero ed il lupo prese il sopravvento ringhiando. Guardai Mike, pensavo che gli occhi gli sarebbero schizzati dalle orbite. - Scappa! - gli urlai mentre il gigantesco lupo si voltava verso di lui scoprendo i denti. Non se lo fece ripetere ed in un attimo era già sparito. Jacob continuava ad ringhiare, il respiro affannoso. Gli afferrai il pelo ai lati del muso per costringerlo a guardarmi negli occhi - Calmati Jake, io sto bene, torna in te. So che puoi farcela. - cercai di trasmettergli la calma che nemmeno io possedevo.

http://www.youtube.com/watch?v=4yLprM-bEOs
Pian piano il ringhio diminuì e si spense, mentre la sagoma di Jacob tornava umana. Si lasciò scivolare a terra nascondendosi il volto fra le mani. Mentre mi sedevo accanto a lui, parlò senza che gli avessi chiesto nulla. - Ho infranto la regola più importante del branco, mai nessuno l'aveva fatto fin'ora. Come posso ripresentarmi dagli altri? - la sua voce era quasi un sussurro e dovetti sforzarmi per sentirlo. - Ho perso il controllo, mi sono trasformato davanti ad un essere umano! - gemette.
Non mi intendevo di leggi di licantropi, ma cercai ugualmente di consolarlo, vederlo in quello stato mi faceva stare male. 
- Non è colpa tua Jake, l'hai fatto per proteggermi. -
- Bella, non ricominciare a prenderti la colpa per tutto! - ruggì stringendo i pugni e ricominciando a tremare.
Poi si accorse della mia espressione ferita – Maledizione, Bells! Scusami... non so proprio cosa mi sia preso. -
- Bells, sei sicura di stare bene? - mi squadrò dubbioso.
- Sto bene, per fortuna sei arrivato in tempo! - dissi - Andiamo, non possiamo restare qui. -
Si alzò, ancora completamente nudo e raccolse le chiavi della moto dai pantaloncini a brandelli. Me le fece dondolare davanti al naso - Dovrai guidarla tu, io non posso, in questo stato - disse con un sorrisetto, aprendo le braccia per permettermi di osservarlo. Come se ce ne fosse bisogno, non ero riuscita a distogliere lo sguardo da lui neanche per un secondo. Scambiò il mio silenzio per insicurezza e mi fissò dubbioso - Non pensi di farcela? -
Avevo guidato abbastanza da riuscire a portare la moto fino a casa mia. Ma Jake non sembrava convinto, probabilmente pensava che mi sarei schiantata contro il primo albero. Era finito il periodo in cui rischiavo la vita ogni giorno solo per sentire la voce di Edward. Ancora non ero riuscita a trovare il coraggio di dirgli il motivo di tutte le stupidaggini che avevo fatto. Ero sicura che si sarebbe infuriato di nuovo se lo avesse saputo, avrebbe pensato che ero impazzita, e non avrei potuto dargli torto.
- La moto è davanti al negozio - disse riluttante mentre mi consegnava le chiavi - ti seguirò da lontano. - E per la seconda volta si trasformò sotto i miei occhi. Ebbi solo una fugace visione di un lampo rossiccio prima che sparisse dietro l'angolo.
Non sapevo se il gigantesco lupo che correva per le strade di Forks avrebbe dato meno nell'occhio del ragazzone nudo, ma contavo sul fatto che fosse abbastanza veloce per arrivare agli alberi senza farsi vedere.
La moto nera e lucida mi aspettava sulla strada, attirando gli sguardi dei passanti. Titubante salii in sella e sobbalzai al ruggito del motore. Mi aggrappai al manubrio per farmi forza , mi sembrò di sentirci ancora il calore delle sue mani. Non avevo mai guidato la moto di Jacob, ma non poteva essere molto più difficile della mia, anche se arrivavo a malapena a toccare terra con i piedi. Era molto più potente ed in poco tempo ci presi gusto, dando molto più gas del necessario. Mi ero quasi dimenticata la sensazione del vento fra i capelli che aumentava seguendo il comando della mia mano. Aprii ancora un po' la manopola del gas e con la coda dell'occhio vidi che la macchia rossiccia che mi precedeva fra gli alberi accelerava. Strinsi più forte il manubrio ed imboccai la strada di casa mia, per fortuna Charlie era al lavoro, o gli sarebbe venuto un colpo vedendomi arrivare. Amy invece spalancò la finestra e si affacciò incuriosita
- Forte! Non mi hai mai detto di avere una moto! - mi urlò sopra il ruggito del motore.
- Non è mia, è di Jacob! La mia è nel suo garage. - urlai di rimando.
Un attimo dopo si era materializzata al mio fianco - Posso farci un giro? - Mentre Amy, senza aspettare risposta, era già salita in sella e spariva lungo la strada, il lupo rossiccio comparve fra gli alberi a ricordarmi perché eravamo lì. Annuii e corsi in casa. In un cassetto in camera avevo ancora un paio di jeans di Jacob, stare con un licantropo comportava la necessità di tenere vestiti di ricambio praticamente ovunque. Glieli lanciai dalla finestra e rimasi ad osservare mentre li prendeva al volo con i denti e spariva fra gli alberi.
Un attimo dopo era in camera mia, un'espressione tesa gli irrigidiva il volto - Devo andare Bella... -
Non aggiunse altro, ma il suo sguardo mi bastò. Il branco aveva il diritto di sapere. Avrei voluto andare con lui, spiegare ciò che era successo, ma sapevo che non me lo avrebbe mai permesso. Mi attirò a sé e sentii le sue labbra bollenti sfiorarmi delicatamente la fronte, prima di seguirlo con lo sguardo mentre scavalcava il davanzale e spariva fra gli alberi.

 

 

° Angolo dell'autrice °

CHE BELLO CHE BELLO CHE BELLO!!! Finalmente ho potuto postarvi il mio capitolo preferito!!! A me piace soprattutto l'ultima parte, in cui Jake lotta contro sè stesso per non trasformarsi... Io lo trovo sempre estremamente sexy in quei momenti... *.* Voi che ne pensate??? Non sono matta, vero?? XD

ANTICIPAZIONI: Nel prossimo capitolo jake andrà dal branco, chissà come reagiranno? eheh... e poi ci sarà un bel colpo di scena... Bella reagirà in maniera piuttosto sorprendente (ha sorpreso anche me XD ) e ci sarà un piccolo spargimento di sangue XD XD eheh.. sorpresa sorpresa..!!!

Intanto vi volevo ringraziare perchè dall'ultima volta mi avete recensito in tantissime!! *.* grazieeee!!!! Non vedo l'ora di sapere che ne pensate di questo!! Ed ora, le risposte ai vostri commenti, è sempre bellissimo il momento di risposta alle recensioni XD

ilariaechelon: Ilaria!! scusamiiiii!!! non ho parole, ma mezz'ora dopo aver postato lo scorso cap mi sono accorta che il computer me lo aveva tutto scombinatooo!! mi sarei presa a pugni in testa!! Ci credo che la reazione di Jake non era quella che ti aspettavi.. XD scusami tantissimo, se vuoi puoi andare a leggere come è il "vero" capitolo!! Facciamo che per farmi perdonare ti passo in anteprima il prossimo cap?? eheh.. tanto è già pronto XD

_Lalla_: Ciao Lalla!! Mi fa piacere che ti piaccia!!Nuova lettrice giusto? spero di non deluderti...ma penso di no, questo cap è uno di quelli che mi è venuto meglio XD eheh... fammi sapere! un bacione!

missrikottina: Ciao tesora!!! che bello risentirti!! Non preoccuparti se non hai recensito lo scorso XD sono strafelice che continui a seguirmi!!! Mi raccomando, compagna di FF, continua a scrivere!! :-) Se il cap scorso ti è sembrato bellissimo, che ne dici di questo??? ;-) eheh.. un bacione! a presto!

babyblack: babyblack! Anche io ti lovvo x la tua recensione!! Davvero pensi che ho del talento?? *.* grassieeee!!! è sempre bellissimo leggere dei complimenti per la cosa che mi piace fare di più: scrivere!  XD Vedrai che Amy ci riserverà delle sorprese!! ma non è detto che siano in senso cattivo!! Ho ancora molte cose in serbo per lei!! PS grazie anche x la recensione in Day Before Wedding! Davvero ti è piaciuta così tanto?? è stupendo!!! spero di pubblicare a breve anche la versione in Jeke POV!

fayeforyoufaye, davvero??? hai letto tutti i primi 13 cap in una volta sola?? O.O ma io ti adoroooo!! allora ti piace davvero! che bello, che bello... *me saltella di gioia* Sono contenta che la mia sia la prima Jake/Bella che leggi!! allora ho una grande responsabilità!! XD eheh.. spero di non deluderti, fammi sapere! Un bacione!!

bambolina9988Marty, non sarai mai assillante!! XD certo che adoro le tue recensioni!! Anzi, continuaaa!!! XD XD Per me la motivazione più grande a scrivere sono i vostri commenti! non ti dico come sono felice quando vedo che c'è una nuova recensione!! Mi brillano gli occhi!! *.* eheh... mi dispiace che sei un po' impegnata con la scuola! Per fortuna siamo già a maggio!! un bacione, a presto!!

Grazie a tutti, che continuate a seguirmi!! Spero di avervi regalato anche questa volta un capitolo che valga la pena di essere letto! fatemi sapere!! Un bacione a tutti!

Faffina

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Capitolo 17
*** Imprinting ***


Capitolo 17


Imprinting

JAKE POV
Maledizione, come potevo essere stato così stupido? Non avevo mai perso il controllo davanti ad un essere umano.
Di sicuro adesso quel tipo ci ripenserà due volte prima di avvicinarsi di nuovo a Bella, ma non era lui che mi preoccupava, non mi arrivava nemmeno alla spalla. E poi chi mai gli avrebbe creduto se fosse andato in giro a dire di aver visto un lupo mannaro?
Era la reazione del branco che temevo… Nessuno di noi si era mai lasciato andare tanto da fare una cosa del genere.
Non c’era ancora nessuno trasformato, da quando avevamo sconfitto i Volturi, se la prendevano molto più comoda. Forse avrei dovuto farci qualcosa, in fondo ero di nuovo l’alfa.
Almeno fino ad ora. Sam aveva insistito perché riprendessi il mio ruolo.
Quando arrivai nei pressi di La Push feci un bel respiro, svuotai la mente ed ululai, avevo lanciato il segnale per ritrovarci al solito posto. Fin troppo rapidamente la mia testa si riempì dei pensieri altrui, mentre anche gli altri si trasformavano e mi raggiungevano.
- Che succede? –
- Hai sentito qualcosa? –
- Jacob, hai qualcosa da dirci? – Sam era l’unico che riuscisse a mantenere la calma.
Non pensare... non pensare...
Mi sono trasformato.
Maledizione! L'ho detto.
Ringhi perplessi da parte del branco.
Riuscii a bloccare i pensieri un attimo prima che fosse troppo tardi e gli altri ebbero solo una fugace immagine di un vicolo buio e l'espressione terrorizzata di Bella.
- Ehm... potremmo ritrasformarci? - forse se avessi potuto spiegarlo avrebbero capito. La mia debole speranza resistette nonostante le mute accuse riflesse negli occhi che mi circondavano.
Si trasformarono, si rivestirono. Feci lo stesso.
Non potevo più evitare lo sguardo di Sam, avevo l'impressione che mi stesse leggendo nella mente nonostante la forma umana.
- Ho perso le staffe e mi sono trasformato... - esordii. Aspettarono in silenzio, non poteva essere tutto lì.
- ...davanti a Mike Newton. -
Silenzio.
Paul scattò in avanti buttandomi a terra, e prima che possa anche solo provare a difendermi mi spaccò il naso con un pugno. Per un attimo il dolore mi annebbiò la vista.
- Cosa credi, di poter fare tutto quel cazzo che ti pare solo perché ora sei il capo? - ringhiò mentre il sangue iniziava a gocciolarmi sul mento.
Anche il resto del branco era arrabbiato, riuscivo a sentirli sbuffare e discutere. Solo Sam chiese - Perché? -
- Aveva cercato di aggredire Bella - dissi raddrizzandomi il naso, l'emorragia si era già fermata e la cartilagine si stava aggiustando, ma Paul sembrava pronto a saltarmi addosso di nuovo - E questo ti sembra un valido motivo per svelare la nostra esistenza? AVRESTI POTUTO AMMAZZARLO CON UNA MANO SOLA, DANNAZIONE! – urlò - CHE BISOGNO C'ERA DI TRASFOMARSI? Pensavo che avessi un po' più autocontrollo! Tu sei l'alfa! - Quasi sputò l'ultima parola. Paul tremava così forte da costringere Sam ad intervenire. Sapevo che non avrebbe mai osato disobbedire a lui, lo considerava ancora il capo del branco. Paul non aveva mai accettato il fatto che fossi diventato l'alfa. Anche io ero sicuro che Sam fosse il più adatto per quel ruolo, ma non avevo scelta. Da quando avevo scoperto di poter usare il timbro dell'alfa, Sam l'aveva perso. Ricordavo ancora le parole di Billy: "Un branco non può avere due alfa, dal momento che hai accettato il tuo ruolo, non puoi tornare indietro..." Il punto era che io non avevo accettato proprio niente. Mi ritrovavo a guidare un branco quando non sapevo neanche mantenere il controllo di me stesso.

http://www.youtube.com/watch?v=LsNoctGCfcg
Delle grosse gocce di pioggia iniziarono a cadere, inzuppandomi i jeans e lavandomi il viso dal sangue. Magari avrebbe raffreddato un po' gli animi. Mi scostai i capelli zuppi dagli occhi per riuscire a vedere Sam. Alla fine l'ultima parola sarebbe spettata a lui. Mi accorsi che anche gli altri si erano voltati nella sua direzione, in attesa che parlasse. La sua voce calma e pacata non si fece attendere - Quel ragazzo sarà troppo spaventato per dire a qualcuno ciò che è accaduto, ed anche se fosse, nessuno gli crederebbe. Ma può darsi che ricominci la "caccia ai lupi giganti che uccidono i campeggiatori." - concluse con una smorfia. - Dubito seriamente che una pallottola possa ucciderci, ma sarebbe una bella scocciatura. -
Sam smise di parlare e fu come se avesse dichiarato chiusa la riunione, il branco si sparpagliò, a testa bassa e senza incrociare il mio sguardo, solo Seth mi rimase accanto, finché Sam non gli fece capire che mi voleva parlare da solo.
Feci fatica a sostenere il suo sguardo, lasciai che mi squadrasse dalla testa ai piedi cercando una risposta ma non dovette trovarla perché mi chiese - Jake, cosa succede? Prima scompari per tre settimane, poi questo... -
Io sapevo qual'era il problema, ma non avrei mai osato chiamarlo in quel modo. Aveva un nome, ed era Bella Swan. L'amore per Bella mi aveva fatto fare tante sciocchezze, e correre tanti rischi, ma non avrei mai rinunciato a lei spontaneamente.
- Se non sapessi che non è più possibile ti augurerei di avere l'imprinting al più presto. - disse.
Le sue parole fecero breccia nel vortice dei miei pensieri. - Cosa?! -
Sam scrollò le spalle - Tu non puoi più avere l'imprinting, pensavo lo sapessi. -
- COSA?! - ripetei incapace di dire altro. Mi girava la testa, ma dovevo sapere.
- Quando sei stato salvato dal veleno del vampiro, abbiamo usato il fiore dell'imprinting. E' una magia talmente potente che può essere vissuta solo una volta nella vita. Il fiore ti ha salvato la vita, ma ti ha tolto la possibilità di trovare la tua anima gemella. -
- Io-non-avrò-mai-l'imprinting... - ero certo di essere impallidito, perché Sam mi fissava preoccupato, probabilmente non si era aspettato una reazione simile. - Perché non me lo avete detto? - in pochi secondi il mio mondo si era fermato e si era messo a girare al contrario. Voltai le spalle a Sam e mi misi a correre, questa volta non mi sarei trasformato, volevo essere solo nella mia testa. Continuai a correre, davanti agli occhi le immagini di poco prima, la mia mente mi riproponeva all'infinito le parole di Sam, mi rimbombavano nella testa come se le avesse urlate.
Arrivai a casa Swan e balzai dalla finestra aperta senza nemmeno rallentare, Bella era lì, sobbalzò quando mi sentì atterrare alle sue spalle. La sua espressione sconvolta mi sorprese, mi aspettavo un'accoglienza diversa. Corse verso di me e mi prese il viso fra le mani - Oh no, cosa ti hanno fatto?! Come hanno potuto? - Solo in quel momento incrociai il mio riflesso nel vetro della finestra. Merda. Mi irrigidii alla vista del mio volto pallido e stralunato, ancora sporco di sangue nonostante la pioggia. Avrei dovuto pensarci. Scrollai la testa provocando una nuova pioggia di gocce sul suo tappeto - Non è come pensi, Paul si è innervosito un po' troppo... -
Non sembrava convinta, nemmeno quando le dissi che ero arrivato lì di corsa perché dovevo parlarle di una cosa importante.
- Non ho intenzione di ascoltare proprio niente finché non ti sarai tolto tutto quel sangue dalla faccia! - intimò. La mia risata parve rincuorarla un pochino, quel tanto che bastava per accompagnarmi in bagno e stare a guardare mentre mi lavavo la faccia. Il naso era tornato a posto, nessuno avrebbe mai detto che mi era stato rotto un'ora prima.
Mi voltai verso Bella e le presi le mani.
- C’è una cosa che devi sapere – quasi mi persi nei suoi occhi color cioccolato in cui erano appena apparsi stupore e preoccupazione, ma dovevo restare concentrato, avevo bisogno di tutte le mia facoltà mentali per spiegarle quello che avevo appena saputo.
- Bella, io non avrò mai l’imprinting. -

 Nessuna reazione.
Mi aspettavo che saltasse di gioia, che mi abbracciasse, invece niente. Stava rigida e mi fissava senza parlare.
- Non ti lascerò mai, non mi piacerà mai nessun altra, non sei contenta? - chiesi confuso.
Quando l'attesa stava per farmi impazzire, finalmente si decise ad aprir bocca, e lo fece per urlarmi addosso.
- JACOB, COSA STAI DICENDO, CHE ALTRIMENTI MI AVRESTI LASCIATA SENZA PENSARCI DUE VOLTE? - con uno strattone liberò le mani dalla mia stretta e mi scansò per tornarsene in camera.
La raggiunsi e bloccai la porta un attimo prima che la chiudesse, riuscivo a vedere solo una piccola parte del suo volto, la sua espressione era indiscutibilmente furiosa. Allontanò bruscamente il mio braccio prima di sbattersi la porta alle spalle e chiuderla a chiave.
- Bella, non fare la stupida, apri subito o butto giù la porta. Pensavo saresti stata felice di saperlo! -
Non si arrese alle mie minacce, rimasi in ascolto, ma dall'altra parte non proveniva alcun suono. Con il mio udito, se si fosse mossa l'avrei sentita.
- Tu sei sempre stato certo che un giorno mi avresti lasciata per il tuo imprinting... - Mormorò da dietro la porta.
- Bella, non l'ho mai pensato! E poi probabilmente non l'avrei neanche mai avuto. -
- Ma se tu l'avessi avuto mi avresti lasciata... -
Non risposi. Non c'erano parole, tutto ciò che avrei voluto dirle per consolarla sarebbe stato una bugia.
Chiusi gli occhi, le mani e la fronte bollente appoggiate al legno fresco della porta. Potevo quasi vederla dall'altra parte, mentre si tormentava. Proprio ora che avrebbe potuto esserne felice, aveva rovinato tutto. Bells, perché mi fai questo, perché non possiamo semplicemente essere felici? Metti da parte la tua razionalità per una volta, non pensare a ciò che avrebbe potuto essere, apri quella porta e lasciati amare.
Come in risposta ai miei pensieri la chiave scattò nella serratura e la porta si aprì.

BELLA POV
Mi avrebbe lasciata. Non ci avrebbe pensato due volte. Come può esistere qualcosa che cancelli l'amore, come se non fosse mai esistito? Il braccialetto allora non significava niente… Mi aveva detto lui stesso che era una promessa, era una bugia?
Riuscivo quasi a vederlo, appoggiato alla porta con lo sguardo preoccupato, in attesa che gli permettessi di amarmi di nuovo. Appoggiai la fronte al legno che ci separava ed osservai le lacrime cadere nel vuoto. Perché dovevo sempre rovinare tutto? Avrei dovuto essere felice di sapere che non l'avrei perso mai più.
Mi asciugai gli occhi con una manica ed aprii la porta.
- Perché non puoi avere l'imprinting? -
Il suo sguardo imbarazzato e nervoso si soffermò per un attimo sui miei occhi umidi, prima di fissarsi le mani e raccontarmi tutto con voce atona.
- Anche io l'ho scoperto adesso, non capisco perché Sam non me ne abbia mai parlato. -
Mi fissò in silenzio per un attimo, prima che mi buttassi fra le sue braccia.
Si irrigidì sorpreso prima di rispondere all'abbraccio, non si aspettava un altro improvviso cambio d'umore.
Socchiuse le labbra, probabilmente stava per dire qualcosa, ma non gliene lasciai il tempo, le mie labbra si posarono sulle sue ponendo fine alla discussione.

 

 

° Angolo dell’autrice °

TESOREEEEEEE!!!!! Prima di dire qualsiasi altra cosa vi volevo ringraziare!!! Non ci posso credere, non avevo mai ricevuto così tante recensioni in un solo capitolo!!!!!!! WAAAAAAAA!!! Ma siete stupende!! *.* quando l’ho visto praticamente saltavo sulla sedia!!! XD XD XD ok, la ammetto..saltavo VERAMENTE sulla sedia... XD il mio ragazzo mi ha presa per matta!! :-P
Senza il vostro sostegno questa ff si sarebbe interrotta già da un pezzo.. quindi se va avanti è tutto merito vostro!! Um pezzettino della mia storia appartiene ad ognuna di voi! Spero che non mi abbandonerete proprio ora! :-)

Che ne pensate della reazione del branco?? Ve l’aspettavate diversa?
E il colpo di scena dell’imprinting vi ha sorprese?? Spero che non sembri buttato lì!! In realtà pensavo di scriverlo fin da quando ho iniziato Noon Moon, cercavo solo il momento giusto.. Che ne dite?
Ma intanto vi siete strameritate qualche piccola anticipazione sui prossimi capitoli…
ANTICIPAZIONI:
Nel prossimo capitolo il branco se ne andrà “in vacanza”..è un bel posto assolato e caldo..quindi senza vampiri XD ma non vi dico dove.. eheh..  XD e ci saranno un po’ di novità… e qualche discussione.. ;-) Più avanti rivedremo il caro Mike!! E non sarà una visita di cortesia.. XD eheh… basta, ho detto troppo!! :-) non vorrei rovinarvi la sorpresa..
 
Ora sono felicissima di rispondervi, come ho detto l’altra volta, è uno dei miei momenti preferiti:


Lea__91Lea!! Tesora!! Adoro le tue recensioni!! Mi fai quasi sentire brava a scrivere!! XD XD eheh.. sono contenta che mi segui anche qui.. e soprattutto che segui il nostro Jake..bello…bravo… sexy… XD Mike si meriterebbe altro che una morsicata… :D Chissà che più avanti non riceva il giusto trattamento?? Eheh… non voglio anticipare niente, ma non vedo l’ora di postarlo x vedere le vostre reazioni!!

StarLight90: Ciao starlight! Allora non sono l’unica che trova Jake terribilmente sexy mentre lotta per non perdere il controllo!! XD bello bello!!! Sono contenta che condividi con me! Sono così felice che questo sia uno dei tuoi cap preferiti!! Anche a me è piaciuto molto! Per la prima volta sono stata davvero soddisfatta mentre lo rileggevo… Peccato che il branco non abbia preso così bene il gesto di Jake!

ilariaechelon: Ilaria, ti dovrei fare una statua!! XD le tue recensioni mi fanno sempre rotolare dalle risate!! *me che rotola dalle risate* XD mi dispiace ma non ho msn! Dovrai accontentarti di stressarmi su EFP con le tue meravigliose recensioni!! XD ci conto, eh!!! XD
PS mi è piaciuta davvero tanto la cosa che hai detto, che alle recensioni io rispondo col cuore!! Hai assolutamente ragione! *.* adoro rispondervi, mi piace che mi scriviate ciò che pensate e mi piace ancora di più commentare i vostri commenti!! XD  un bacione! A presto!

bambolina9988: Marty! Grazie mille!!! Mi fai arrossire!! Non penso di meritarmi tutti i tuoi complimenti XD Davvero ti preoccupi che durante l’estate possa andarmene??? *.* che carina!!!!! :-) no davvero, non dovrai preoccuparti, perché con l’uni e il tirocinio sarò impegnata tutta l’estate!! Avrò solo agosto libero, ma non penso che andrò molto lontano :-) è un po’ una rottura di scatole, ma almeno posso continure a scrivere!! :-) Mi mancheranno le tue recensioni se vai via!! -.- sono sempre così carine!! PS allora che ne pensi della reazione del branco? È stata esagerata? (soprattutto quella di un certo lupo!! :-/ ) baci baci! A prestooo!

missrikottina: Ciao caraaa!!! Sai, potremmo aprirci un fan club con tutte quelle che trovano che Jake attizzi ;-) se vuoi ti faccio membro onorario!! XD anche io lo adoro quando fa così!! Eheh… se vuoi posso dartela io la mano ad uccidere Mike!!! XD peccato però che poi dovrò cambiare il seguito della storia, perché mi porti via un personaggio!! Eheh… :-P Ora vuoi farla pagare anche a Paul?? :-) a me non sta proprio simpatico.. :-) si era capito? Eheh.. comunque è sempre un licantropo, sarebbe un peccato farlo fuori:-)

babyblack: Grazie tesora!! :-) Posto abbastanza in fretta, hai visto?? :-) non vorrei mai farti stare in ansia!! XD eheh.. la verità è che ho così tante idee che scrivo in continuazione, e di conseguenza posto in fretta.. :D e pensare che ho già i prossimi capitoli già pronti! XD non vedo l’ora di  farveli leggere!!! Eheh.. forse dovrei studiare un po’ di più invece di scrivere!!! XD peccato che all’università non ho italiano, altrimenti avrei 10 nei temi!! Comunque che te ne pare del nuovo cap? Te l’aspettavi il colpo di scena? Bella no, a quanto pare!! XD a presto!! Cercherò di non farti aspettare!! ^^ un bacio!!

fayeforyou: Faye!!! Meno male che non ti deludo :D non me lo perdonerei mai!!! Eheh.. ci tengo alle opinioni delle mie lettrici!! XD davvero, ci tengo fin troppo, all’inizio scrivevo solo per me stessa, perchè non facevo leggere a nessuno ciò che scrivevo, ma da quando ho iniziato a pubblicare le mie storie e a confrontarmi con tanti altri autori (e il confronto non sempre mi fa onore -.- ) mi sto facendo ossessionare dai vostri commenti!! :-) penso che sia normale, che dici? Ma ho sempre paura che quello che scrivo non vi piaccia… o vi annoi.. -.-  per piacere, dimmelo se è così!! Un bacione!! A presto!
PS davvero, chi non vorrebbe un ragazzo così eroico? O.o ma Bella sembra non farci caso più di tanto!! Ha bisogno di una bella svegliata!! XD

Una valanga di baci a tutte quante!!

A prestooo!!!

Faf

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Capitolo 18
*** Gita ***


* Angolo dell'Autrice *

Credo sia necessaria una premessa... Mi dispiace davvero un sacco per non essere più riuscita ad aggiornare ultimamente, ma ho avuto esami, tirocinio, one shot da preparare per contest..ecc ecc..

Lo so, sono imperdonabile e se non vorrete più seguirmi non me la prendo... (non lo fate pliiiz!! ^^) Prometto che riprenderò ad aggiornare spesso come prima.. anche perchè la prima parte del capitolo 19 è già sul mio computer^^ Vi ringrazio tutte x la pazienza..e vi lascio alla storia!

PS per chi avesse bisogno di un riassunto delle puntate precedenti, ecco qui:

Bella è reduce da un'aggressione da parte di Mike Newton e Jake x salvare la tonna si è messo nei guai. Ora il branco al completo (o quasi) sta partendo per godersi una settimana di meritato riposo sulle spiagge assolate di.. ops! Non sveliamo troppo! ^^ ...Ancora non lo sanno, ma se credono di stare tranquilli, si sbagliano di grosso! XD 

 

 

Capitolo 18

Gita

Emily mi chiamò il giorno seguente, Sam le aveva raccontato del mio incidente con Mike e voleva sapere come stavo.
- Bella, sei sicura che vada tutto bene? -
Emily era l'unica che si fosse preoccupata per me e non dell'errore di Jake.
-  Tutto bene, davvero... - ma la voce mi tradì e si ruppe sull'ultima parola, senza riuscire a fermarmi scoppiai a piangere. Non mi ero resa conto di quanto fossi stata male per quella situazione finché Emily non si era interessata a me. Mi lasciò sfogare sussurrandomi dolcemente parole rassicuranti. Solo dopo alcuni minuti riuscii a frenare le lacrime che mi uscivano a fiumi. Non immaginavo di poter piangere tanto. Solo di una cosa ero certa - Emily, per favore, non dire a Jacob che sono crollata, potrebbe prenderla male e tornare a cercare Mike! -
Sentii che sospirava - Bella, in questa situazione non puoi preoccuparti di ciò che penseranno gli altri! Jacob vorrebbe saperlo, ti starebbe vicino... -
- Lo so, ma tu non dire niente comunque -
Solo prima di salutarci mi ricordò che per la settimana seguente avevamo in programma la gita a Portland.
- Allora pensi di essere dei nostri, Bella? Ti farebbe bene cambiare aria! -
Non mi sarei persa l'uscita a Portland, forse mi sarebbe servita per dimenticare la brutta esperienza. Anche se un giorno non sarebbe bastato per dimenticare. Mentre stavo rimuginando mi venne un idea. - E se stessimo via più di un giorno? Potremmo dormire fuori! -
Una risata da parte di Emily - Sono contenta che stai ritrovando l'entusiasmo! Per me va bene, dobbiamo parlarne agli altri e scegliere una meta, sarebbe ridicolo scegliere Portland, ormai! -
Iniziammo a progettare la nostra gita e presto mi lasciai coinvolgere dal suo entusiasmo. Quando Jake arrivò un'ora dopo, eravamo ancora intente a chiacchierare. Riattaccai con la promessa che mi avrebbe chiamata il giorno seguente.
Jacob attendeva paziente che gli spiegassi cosa avevamo architettato, e lo vidi illuminarsi quando gli esposi il nostro programma.
- Credi che al resto del branco vada bene? - chiesi speranzosa.
Jake non rispose, con un salto oltrepassò il davanzale della finestra e sparì nel bosco. Un minuto dopo atterrò di nuovo ai miei piedi - Sì, sono tutti entusiasti, ma dove andremo? -
Allungai la mano verso il mio vecchio libro di geografia ed aprii nella pagina del nord America.
Quando Amy rientrò dal suo giro a La Push, ci trovò ancora chini sul libro a ridacchiare come due ragazzini, ormai avevamo preso in considerazione ogni stato del nord America ed ogni singola città ma non riuscivamo a deciderci. Non avevo mai fatto un viaggio con Jake e volevo che fosse tutto perfetto.
Anche Amy era al corrente della gita, non si sarebbe mai fatta scappare un’occasione simile, ma al contrario di noi, aveva un’idea piuttosto chiara della destinazione. Senza neanche guardare il libro urlò – Miami! –
Sorprendentemente la destinazione ottenne il favore di tutto il resto del branco. Solo Quil si astenne, preferiva passare la settimana a far da babysitter a Claire, pur di starle vicino.
Anche Kim si unì a noi e così lunedì mattina all’alba ci ritrovammo all’aeroporto di Forks.
- Miami Beach, arriviamo! – strillava Amy, in infradito e con un enorme cappello di paglia, già proiettata verso la Florida – Sai quanti bei ragazzi abbronzati troveremo? – ridacchiava mentre Seth la sollevava con un braccio e con l’altra prendeva la sua enorme valigia.
- Sai qual è la parte migliore? - mi sussurrò Jake all’orecchio.
- Le ragazze in bikini? – grugnii in risposta.
- No, che il sole di Miami scaccerà i vampiri! Così almeno per una volta non potrai metterti nei guai! – sogghignò.
- Ed inoltre possiamo andare in giro mezzi nudi senza dare nell’occhio – aggiunse Embry. I minuscoli zainetti che costituivano l’unico bagaglio dei licantropi confermavano le sue parole. Dubitavo che avrebbero potuto contenere molti vestiti. Jake si era rifiutato di farsi consigliare cosa mettere in valigia. Invece ero sicura che, se non fosse stato per la taglia, Amy avrebbe potuto vestire tutto il branco per un mese. La sua valigia aveva le dimensioni di un armadio. Quella mattina, mentre entravo in camera sua l’avevo sorpresa mentre cercava affannosamente di farci entrare un paio di sandali dorati con i tacchi a spillo.
L’ingresso in aeroporto mi riportò con la mente all’ultima volta che avevo preso l’aereo, era passato più di una anno ormai, ma l’angoscia mi riassalì al ricordo della mia corsa disperata verso l’Italia, in compagnia di Alice. Solo quando fui comodamente seduta sull’aereo, con il braccio bollente di Jake intorno alle spalle, riuscii finalmente a rilassarmi.
Chiusi gli occhi e cullata dalla musica che usciva dai miei auricolari, mi lasciai alle spalle gli avvenimenti degli ultimi giorni.
All'organizzazione del viaggio, scelta dell'albergo compresa, aveva pensato Amy, e mi resi conto con angoscia che non ne avevo visto nemmeno la foto. Le mie paure erano infondate, un piccolo hotel ci aspettava proprio vicino alla spiaggia. La sabbia chiara e la spiaggia affollata non era molto diversa da quella in cui andavo con Reneé, ma Jacob, che non era mai stato in Florida, mi stringeva la mano sgranando gli occhi mentre la luce calda del tardo pomeriggio gli illuminava la pelle ramata.
Anche il resto del branco era allibito, un panorama così l'avevano visto solo in televisione, e per chi viene dalla piovosa Forks fa un certo effetto. Il viaggio era stato lungo ed il sole stava per tramontare, ma io ero l'unica che sembrava essersene accorta, guardai Amy, già in cerca di occhiali da sole e crema solare, ma era troppo euforica per notarlo, anche perché aveva appena individuato un negozietto che faceva al caso suo. Raccolsi il borsone da terra e mi diressi rassegnata verso l'ingresso del nostro albergo. Sarebbe stata un'impresa farli ragionare.
Per risparmiare, io, Amy, Emily e Kim avremmo diviso la stanza, mentre Jacob, Seth ed Embry ne avrebbero condivisa un'altra. Solo Sam e Jared avevano accettato di stare in camera con Paul, e dopo quello che era successo non potevo biasimare Jake. Paul non aveva più rivolto la parola né a me, né a lui. Probabilmente la vacanza sarebbe stata tutto tranne che riposante, ma almeno mi avrebbe distratta dai miei soliti pensieri tormentati.
Non avevo ancora fatto in tempo a posare il borsone a terra, che venni raggiunta dalle urla arrabbiate di Amy, gridava talmente forte che anche senza uscire dalla mia stanza riuscii a capire qual'era il problema. A quanto pare alla reception gli era caduto lo sguardo sulla carta di identità di Seth, che ancora non aveva avuto il coraggio di rivelarle la sua vera età.
- QUINDICI ANNI?! Ma sei ancora un ragazzino! Perché non me l'hai mai detto prima? Pensavi che non avrei voluto saperne di te? Bè, avresti avuto ragione! -
Uscii in corridoio proprio mentre Amy, furente, mi passava accanto e si sbatteva la porta alle spalle.
Feci in tempo a vedere Seth abbattuto ma rassegnato fermarsi davanti alla nostra porta. Provò a bussare, ma venne scacciato in malo modo.
Nemmeno per lui questa vacanza era iniziata alla grande.
La sera a cena l'atmosfera era abbastanza tesa anche se tutti facevano finta di niente. Seth era silenzioso, e comunque la grande quantità di cibo che ingoiava non gli avrebbe permesso di parlare. Amy invece stava facendo gli occhi dolci ad un ragazzo carino del tavolo a fianco, non passava certo inosservata con i grandi occhi grigi e i capelli scuri, e come se non bastasse aveva già tirato fuori dalla valigia il suo vestitino rosso senza spalline e un paio di scarpe col tacco. Stavo iniziando a chiedermi se nella sua valigia ci fossero anche scarpe senza tacco.
I lunghi viaggi in aereo mi stancano sempre, tanto che i miei occhi minacciavano già di chiudersi senza che avessi neanche il tempo di salire in camera. Solo il contatto deciso della mano di Jake mi riportò alla realtà. Lasciai che mi guidasse fuori, dove l'aria fresca, ma ancora estiva, della sera mi risvegliò dolcemente. Eravamo talmente vicini al mare che potevo sentirne il suono e l'odore inconfondibile. In qualche modo era diverso da quello di Forks, forse mancavano il profumo perenne della pioggia, dei pini e del muschio. Ero sicura che un odore simile a Miami non avrei mai potuto sentirlo.
Le braccia bollenti di Jake mi circondarono facendomi premere il viso contro il suo petto e capii di sbagliarmi. Jake aveva l'odore degli alberi e del muschio, la foresta ormai era parte di lui.
- Tutto bene, piccola? Sei silenziosa oggi... - mi sussurrò.
- Certo Jake, sono solo stanca -
La mia espressione dovette convincerlo perché mi sciolse dall'abbraccio e mi riportò all'albergo. Se speravo di poter andare a dormire presto, mi sbagliavo di grosso, Seth ci corse incontro nella hall, pallido e preoccupato - Bella, Amy è con te? L'ho cercata dappertutto, ma è sparita!-
Anche Emily e Sam la stavano cercando, ma da quando era finita la cena, nessuno l'aveva più vista. - Potrebbe esserle successo qualcosa! Sarebbe colpa mia, avrei dovuto tenerla d'occhio... - si preoccupò Seth.
- Non ti ci mettere anche tu adesso! Ci pensa già Bella a prendersi la colpa per ogni cosa! - lo rimbeccò Jacob.
Conoscendo mia cugina era più probabile che si fosse nascosta per attirare l'attenzione, e se era così l'avremmo trovata. Era improbabile che fosse uscita, da sola, di notte e in una città che non conosceva, ma l'albergo era grande e avrebbe potuto essere ovunque. Non avevo intenzione di passare tutta la vacanza a fare da babysitter a mia cugina.
Seth accompagnò me e Jacob nell'ennesimo giro per l'hotel, io avevo un brutto presentimento, che venne confermato quando sbucammo sulla terrazza sopra il tetto. Il vestito rosso e la pelle chiara di Amy, spiccavano contro lo sfondo scuro della notte. Era appoggiata al parapetto dalla parte che dava sul mare e un braccio abbronzato le cingeva la vita. Il ragazzo del tavolo a fianco si voltò, sentendoci arrivare, e ci squadrò sospettoso. Nemmeno lo sguardo minaccioso di Jake sembrò farlo desistere. Cercai Seth con lo sguardo, stava sbucando in quel momento dal piano di sotto, non si era ancora accorto di niente. Osservai in silenzio il momento esatto in cui i suoi occhi incrociarono quelli di lei. La sua espressione preoccupata si congelò e una profonda tristezza gli velò lo sguardo. Avevo già visto quell'espressione negli occhi di Jacob, e avevo giurato che avrei fatto di tutto per non vederla mai più. Amy non si rendeva conto di quello che gli stava facendo. Vidi lo sguardo ferito di Seth precorrere il braccio di Amy, aggrappato alle spalle dello sconosciuto, e la mano di lui, possessiva, che le cingeva la vita.
L'espressione di mia cugina era neutra, ci fissava quasi annoiata. - Ah, Bella, sei tu... Vai pure a dormire, ti raggiungo subito, sono stanca anche io... - e scoccando un ultimo sguardo al ragazzo immobile si staccò e mi raggiunse. Il tragitto fino alla camera sembrò durare un'eternità, Amy camminava leggera al mio fianco, apparentemente incurante dell'atmosfera che aveva creato. Nessuno osò aprire bocca finché non si chiuse alle spalle la porta della stanza. Solo allora mi voltai verso Seth e vidi le sue spalle accasciarsi, la luce solare nei suoi occhi era sparita, sembrava non fosse mai esistita. Borbottò una buonanotte e sparì in camera sua.
Fra me e Jacob scese un silenzio imbarazzante, in fondo era pur sempre mia cugina, avrei dovuto farla ragionare. Lo sguardo di Jake era distante, nessuno meglio di lui sapeva cosa stava passando Seth. Una morsa mi stinse il petto, vedere le cose da fuori era completamente diverso, non potevo credere di essermi comportata così anche io.
Decisamente questa vacanza non era iniziata nel migliore dei modi.

 

* Angolo dell'Autrice II Parte * ^^

Rieccomi a rompervi le scatole! Volevo rinnovare i ringraziamenti perchè continuate a seguirmi, nonostante il buco di 3 settimane in cui sono scomparsa ^^ Come sempre ci tengo a rispondere alle vostre recensioni, ma prima qualche piccola anticipazione sul prossimo capitolo: Vedrete come si evolvono le cose fra Seth ed Amy.. (sorpresa!) e probabilmente ritornerà una vecchia conoscenza di Jake e Bella.. Non sto parlando di eduardo, bensì di.... ***** Chi indovina?? e non sarà piacevole...

Grazie a tutte le mie adorate recensitrici, come sempre è merito vostro se la mia vena creativa non si è ancora estinta :-)

Dackota: Tesova, Nonchè compagna di contest, non potrei non ringraziarti, continui a segurmi e a commentare nonostante la mia incostanza a rispondere agli mp XD Sto cercando di rimediare a tutto quello che ho lasciato indietro.. dovresti sapere meglio di me che l'università a volte stronca il tempo libero XP Sto cercando di far star tutto nelle poche ore che mi restano vuote XD Non vedo l'ora di leggere le tue nuove one shot! ^^ Aspetto il tuo via per scambiarci la prima ^^  Baci CaVa!

missrikottina: Carissima, potrai mai perdonare il ritardo?? A proposito, non dimenticarti di postare il seguito della tua ff!! Ho visto che stai ottenendo tantissime recensioni!! che bello, lo sapevo!!  :-) Che te ne pare di quest'ultimo capitolo? Amy è diventata un po' str**za! Non so proprio cosa le è preso -.- Ha tfatto tutto da sola, io non c'entro XD Anzi, io adoro Seth, infatti mi sto cimentando in una one shot su di lui.. Non vedo l'ora di leggere la tua prossima recensione, mi fanno sempre un sacco piacere! (sempre se mi recensirai ancora dopo la pausa abissale che mi sono presa XD ) al prossimo cap!

ilariaechelon: Ciao! Lo sai che io adoro le tue profumate recensioni, vero?? ^^ ce ne saranno altre? eheh.. Mi dispiace per la trepidante ansia con cui aspettavi il capitolo, ma mi sono fatta aspettare un po? eheh.. Non so se mike avrà intenzione di lanciare contro Jake tutti gli articoli sportivi del negozio, ma so che non è ancora uscito di scena definitivamente:-) aspetta e vedrai! eheh.. baci!

babyblackCiao vero! Ho riferito il tuo messaggio a Jake, è stato molto contento e ha detto che verrà a ringraziarti personalmente XD XD eheh.. Comunque, non ti preoccupare per la questione dell'imprinting perchè è tutto risolto, adesso ci saranno altra cose di cui preoccuparsi XD si lo so, sono cattiva, non li lascio mai in pace neanche per un secondo, ma in fondo bella se lo merita, perchè fa sempre soffrire Jake! Vabbè, non anticipo niente, vedrai:-)

bambolina9988: Ho visto che hai recensito anche una mia one shot ieri!! Grazie 1000! quando ho visto la tua recensione che diceva di aggiornare presto noon moon ho postato subito! E' bello vedere che dopo tanto tempo non vi siete dimenticate della mia storia! *.* in un certo senso se ho pubblicato questo cap è merito tuo :-) lo sai che le recensioni mi spronano sempre ad andare avanti! un bacione, alla prossima puntata ^^ che sarà presto, questa volta ^^

fayeforyou: Ciao!! hai proprio ragione, l'amore in cui non si litiga mai non è bello :-) e Jake e Bells lo sanno bene XD ed ora anche Amy e Seth! ^^ Ma vedrai che prima o poi si sistemerà tutto.. però non posso certo dire che il momento sia dietro l'angolo!! altrimenti avrei già finito la mia ff! XD Un bacio! a presto! (e questa volta dico sul serio XD )

 Grazie anche a tutti quelli che in queste settimane mi hanno aggiunta fra gli autori preferiti, le storie preferite, seguite, ricordate!

Grazie anche agli anonimi lettori che non commentano ma leggono soltanto! ^^

Un bacio!

Faf

 

 

 

 

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Capitolo 19
*** Chiarimento ***


Capitolo 19


Chiarimento

http://www.youtube.com/watch?v=dEUrw3b85r4

Il mattino dopo mi svegliai di buon umore senza sapere perché. Il sole non era ancora sorto, e la luce filtrava dolcemente attraverso le tende della finestra aperta. Ero così abituata a ricevere licantropi e vampiri che non usavano mai la porta, che mi ero dimenticata di chiuderla. Cercai a tentoni l'orologio sul comodino, non erano nemmeno le sette. I licantropi sicuramente stavano ancora dormendo. Anche Amy, nel letto accanto al mio, a braccia e gambe spalancate si era aggrovigliata nel lenzuolo e russava piano. Oggi avrei dovuto farla ragionare, forse avrebbe capito che non sarebbe mai stata così bene con nessun altro che non fosse Seth. Io ci avevo messo anni a capirlo, ma alla fine avevo fatto la scelta giusta.
Uscii sul piccolo terrazzino e mi sdraiai sul divanetto. Riuscivo ancora a vedere la spiaggia bianchissima. Una coppia stava facendo jogging, ed una ragazza era seduta a gambe incrociate su di un telo, il sole dell'alba illuminava sulla sua pelle abbronzata. Avrei voluto rimanere qui un mese e diventare così anche io, avrei finalmente perso il mio pallore perenne, e somigliato di più a Jacob. Accarezzata dal vento fresco del mattino, chiusi gli occhi e scivolai nel sonno. Solo alcune ore più tardi fui svegliata da una mano bollente che mi accarezzava, gli occhi di Jacob, seduto in terra accanto al divanetto, mi fissavano divertiti da dietro le palpebre socchiuse. Con l'altra mano si riparava gli occhi dal sole che ormai era alto nel cielo limpido di Miami. - Dai Bells, sono già scesi tutti in spiaggia! - disse indicando la striscia sabbiosa affollata di asciugamani colorati. Anche da lassù era facile distinguere la pelle bronzea dei Quileute, erano già in acqua e si schizzavano come bambini. Non riuscivo a vedere Amy, ma Jacob mi assicurò che era vicino al bar. Probabilmente aveva trovato qualche barista carino da usare per ferire Seth.
Erano passate le undici quando raggiungemmo finalmente gli altri, il sole scottava e la mia pelle chiara non avrebbe resistito a lungo senza la crema di Amy. La sua borsa era abbandonata sotto l'ombrellone, ma lei era sparita di nuovo. Non avevo intenzione di passare tutta la settimana a cercarla, così raggiungemmo gli altri in acqua, che era calda quasi quanto la pelle di Jacob. Nessuno sembrava preoccuparsi della sua assenza, Emily e Kim lottavano, issate sulle spalle dei loro licantropi, Paul ed Embry e Leah nuotavano al largo. Guardandoli da lontano si sarebbe potuto scambiarli per gemelli, con i capelli corti e la pelle bronzea e perfetta.
- Ehi Bella, era ora! - mi apostrofò allegro Jared - Pensavamo vi foste persi! - e fece l'occhiolino a Jacob.
Solo dopo una lunga nuotata e altri scherzi con il branco mi accorsi che Seth non si vedeva da nessuna parte. Non che temessi per la sua incolumità fisica, anche lui come gli altri era praticamente indistruttibile, ma non ne potevo più di gente che spariva.
- Leah, dov'è Seth? - chiesi studiando la sua reazione. Era appena tonata dalla nuotata, e con la pelle abbronzata lucida per l'acqua e il corpo perfetto, mi faceva sentire ancora più fuori luogo. Leah si guardò intorno scocciata - Dove si è cacciato adesso il ragazzino? - si lamentò alzando gli occhi al cielo.
- Sarà sulla spiaggia a fare i castelli di sabbia - ghignò Paul che aveva seguito il nostro scambio di battute.
Chissà se a Seth pesava il fatto di essere il più giovane del gruppo? Ero così abituata a vederlo scherzare e sorridere che, fino alla sera prima, non avevo mai preso in considerazione l'idea che potesse essere triste e amareggiato. Ero stata stupida a non pensarci, era pur sempre un essere umano. Almeno per la maggior parte del tempo.
Chi meglio di me poteva sapere cosa voleva dire essere rifiutato? Avrei dovuto capirlo subito.
Probabilmente era tornato in camera, sarei andata a cercarlo per sentire come stava. Amy era l'oggetto del suo imprinting e non poteva semplicemente chiuderla fuori dalla mente come avevo fatto io con Edward. Mi ci era voluto del tempo, ma ero contenta di averlo fatto.
- Jake, vado a cercare Seth, chissà come sta oggi... Voglio fargli capire che Amy è una stupida e che sono sicura che capirà l'errore che ha fatto! - mormorai premendo le labbra sul petto bollente.
- Hai ragione, tua cugina non è una che tiene il muso a lungo... - E si chinò per permettermi di raggiungere le sue labbra - credo che ti accompagnerò... -
- Jake, sono solo duecento metri, posso farcela senza inciampare! - Ma non mi stava più ascoltando, le sue mani più calde del sole di mezzogiorno, mi attirarono a sé incuranti della folla che ci circondava.
- Non si sa mai Bells... Potresti aver bisogno di me - mi sussurrò roco all'orecchio. Nonostante il caldo, la sua voce così sensuale e così vicina mi fece venire la pelle d'oca. Se non mi avesse tenuta stretta probabilmente le mie ginocchia avrebbero ceduto.
Mi lasciò andare di scatto e barcollai prima di riuscire a ritrovare l'equilibrio, quasi a voler smentire le mie ultime parole.
- Ho ragione io, vedi che non sai neanche stare in piedi? - mi prese in giro socchiudendo gli occhi ma senza mai staccarli dai miei.
Mi avviai verso l'hotel facendo finta di ignorarlo, non sentivo il suono dei suoi passi, ma ero sicura che fosse dietro di me. Non avrebbe mai perso l'occasione di stare soli in una camera d'albergo. Scommetto che se fosse stato per lui, Seth l'avremmo cercato solo in un secondo momento. Ma non avevo intenzione di cedere così facilmente.
Camminavo a passo di marcia lungo il corridoio, ed ero a pochi metri dalle nostre stanze, quando una presa bollente mi bloccò. Senza sapere come ci fossi finita mi ritrovai con le spalle contro il muro, e il corpo di Jacob che mi bloccava ogni via di fuga. Era deciso più che mai a farmi perdere di vista il mio obbiettivo. Nei suoi occhi brillava una luce selvaggia a cui non avevo né la forza né la voglia per oppormi. Le sue labbra piene scesero a baciarmi il collo, soffocando un gemito di eccitazione. Nel corridoio non c'era anima viva, e il silenzio amplificava i nostri sospiri. Fu quasi una sofferenza quando staccò le mani febbricitanti dal mio corpo per aprire a tentoni la porta della mia stanza.
Un'esclamazione di sorpresa ci fece staccare di scatto. E poi una scena che non mi sarei mai aspettata. Mia cugina, rossa in faccia e spettinata, che tirava il lenzuolo a coprire sé stessa e il ragazzo sopra di lei. Una schiena bronzea e perfetta, familiare perché così simile a quella di Jacob e lucidi capelli scuri.
- Seth?! - esclamò Jacob immobile sulla porta.
Il ragazzo si voltò sorpreso, abbassando gli occhi e arrossendo per l'imbarazzo, sotto la pelle scura.
- Se non vi dispiace, ci sono altre camere libere! - esclamò Amy, l'unica che avesse mantenuto il controllo della situazione.
Solo in quel momento riuscii ad uscire dallo stato di trance, afferrai Jacob per un braccio e uscimmo senza dire una parola. E pensare che ero venuta a consolare Seth, non avevo di certo immaginato di trovarlo a letto con mia cugina.
Jake scuoteva la testa incredulo, nemmeno lui se lo sarebbe mai aspettato - Ma è solo un ragazzino! -
- Non è un ragazzino, ci ha salvato dai Volturi, o l'hai già dimenticato? - dissi mentre Jacob digrignava i denti al ricordo del terribile scontro con i vampiri.
- Pensavo tu fossi il primo a sostenere che l'età non conta quando hai a che fare con un licantropo... - rincarai.
- Quindi tu non ci trovi niente di strano? - chiese fermandosi per studiare la mia espressione.
- Non riesco a capire come mai Amy abbia cambiato idea così in fretta, ma lei è il suo imprinting, sono una coppia perfetta, cosa ci può essere di sbagliato? - presi l'appunto mentale di fare qualche domanda a mia cugina, più tardi.
Jake, l’espressione per niente convinta, continuò a borbottare fra sé mentre ci dirigevamo verso la terrazza dell’albergo. Ormai era ora di pranzo e avremmo potuto aspettare lì il ritorno degli altri. Il clima tropicale di Miami non faceva affatto pensare che di lì a breve l’estate sarebbe finita, a settembre avrei compiuto diciannove anni, un’età che, solo un anno prima, non avrei mai pensato di raggiungere. Se avessi mantenuto fede ai miei propositi, probabilmente ora sarei stata la signora Cullen. Inconsciamente rabbrividii al pensiero che avrei potuto perdere tutto per una vita immortale. La mia famiglia, i miei amici, ma soprattutto Jacob e la sensazione del suo tocco infuocato e delle sue labbra morbide.
Dopo non molto Amy sbucò alle nostre spalle e si lasciò cadere sulla sedia acanto alla mia. Nonostante non stesse dicendo niente, il sorriso soddisfatto che aveva sulle labbra la tradiva. Si era pettinata i capelli, ma le guance non avevano perso quel rossore che vedevo sempre anche sulle mie, dopo aver fatto l’amore con Jacob.
- Dov’è Seth? – indagò quest’ultimo spezzando il silenzio.
- E’ tornato in camera sua, credo sia troppo imbarazzato per farsi vedere… - ridacchiò Amy.
Jake balzò in piedi e si dileguò, probabilmente cercava solo una scusa per andarsene.
Amy invece, perfettamente rilassata, faceva dondolare le infradito al ritmo di una canzone che proveniva dal bar dell’hotel. Gli occhi chiusi e l’espressione beata, sapevo che moriva dalla voglia di raccontarmi com’era andata.
Non passò molto tempo prima che riaprisse gli occhi per studiarmi – Beh? Non mi chiedi niente? – si meravigliò.
- Visto che ci tieni… Cosa cavolo ti fa pensare di poter trattare Seth come fosse un giocattolo? – reagii arrabbiata.
- Ehi, calma… non era quello che intendevo! E poi non l’ho trattato come se fosse un giocattolo, ma quando ho scoperto che aveva quindici anni non ci ho visto più. Per me l’età è importante, lo sai. E poi cosa pensava, che non l’avrei mai saputo? – sbuffò.
- E allora cosa ti ha fatto cambiare idea? –
- Oggi in spiaggia mi stavo annoiando, così sono tornata in camera per prendere un libro, e nel corridoio sono quasi andata a sbattere contro Seth. Per un attimo è rimasto lì imbambolato a guardarmi, dovevi vedere che faccia che aveva, sembrava che l’avessi preso a calci…poi si è ripreso, ha abbassato gli occhi e ha fatto per andarsene. Ma non potevo mica lasciarlo andare via così, a volte sarò anche stronza, ma il suo sguardo... nessuno mi aveva mai guardata così... -
Conoscevo quello sguardo, non credo dipendesse tanto dall'imprinting, quanto dalla consapevolezza di non poter più vivere senza una persona. Avevo sorpreso anche Jacob mentre mi guardava così.
Per un attimo restammo entrambe in silenzio, sole con i nostri pensieri, poi Amy scosse la testa e sbatté le palpebre, per un attimo anche nei suoi occhi era comparso un riflesso di quello sguardo. Probabilmente ormai era più coinvolta di quanto non volesse farci credere.
- Ti stavo dicendo... - riprese, la voce di nuovo sicura- che l'ho afferrato per un braccio e l'ho costretto a fermarsi. Volevo che sapesse che con quel tipo, la sera prima non c'era stato proprio niente. Non voglio che pensi che vado con il primo che passa! – si giustificò, per la prima volta impacciata.
- E poi gli sei saltata addosso! - azzardai scherzando. Mia cugina arrossì e distolse lo sguardo.
- Amy? -
 - Tecnicamente anche lui ha fatto la sua parte... - precisò – Comunque sì, ci siamo baciati e dopo un attimo eravamo sul mio letto. Ed è stato incredibile! Non sembrava neanche che fosse la prima volta per lui, e poi era così caldo... Finché non siete entrati voi! - e con una risata cancellò la finta smorfia di disappunto dal suo volto.
- E bravo il nostro Seth, il ragazzino ci sa fare allora! - esclamò Paul che arrivava in quel momento con il resto del branco, ed aveva sentito la fine della nostra conversazione. L'espressione imbarazzata di Seth era stata sostituita da un sorriso. Non potei non notare come sembrasse all'improvviso più adulto, o forse era solo che non lo vedevo più come un ragazzino. Anche il resto del branco sembrava averlo notato.
L'unica che non l'aveva presa bene era Leah. Gli sguardi che rivolgeva ad Amy parlavano da soli. Probabilmente non la considerava giusta per suo fratello, Leah era l'unica che lo trattava ancora un ragazzino.

 

 

 

° Angolo dell'Autrice °

Ciaoooo!!! Quanto mi eravate mancate!! è stato stupendo ritrovarvi tutte :-) e vedere che non vi eravate dimenticate della mia ff! Per farmi perdonare l'assenza sono già qui con un nuovo capitolo :-) Come avete visto, anche Amy sta cercando di farsi perdonare.. eheh.. ce l'avete ancora con lei?? non vedevo l'ora di pubblicare questo nuovo capitolo per sapere cosa ne pensavate dell'intraprendenza del nostro giovane lupacchiotto... ^^ Anche Seth si è dato da fare alla fine..

ANTICIPAZIONI: Volevo scrivere in questo capitolo del ritorno a casa.. ma mi sarei dilungata troppo, quindi vi dò l'appuntamento al prossimo x scoprire chi sarà il misterioso personaggio che comparirà al ritorno.. una di voi ha indovinato :-) Forks ha in ballo tante nuove "sorprese"... non tutte piacevoli..  ma le anticipazioni si concludono qui!! eheh... ^^

RINGRAZIAMENTI: Come al solito ringrazio tutti quelli che mi seguono, che mi preferiscono e che mi ricordano, ma anche chi legge soltato.. ed ora arriviamo a voi! Le mie adorate recensitrici di fiducia XD XD  bellissimo scrivere un capitolo sapendo che commenterete, quando lo scrivo prima nella mia testa e poi a computer penso già a cosa direte.. ed anche questa volta sono curiosissima di saperlo!

ilariaechelon: ciao cara! ti prego, continua a lasciarle profumate le recensioni, lo preferisco XD cercherò di non farti più arrabbiare.. eheh.. allora, che dici, l'hai perdonata Amy? O è ancora presto? E a me mi hai perdonata per l'assenza? XD Hai visto che ho aggiornato a tempo di record? eheh.. anche se nulla in confronto alla tua recensione: un attimo dopo che avevo postato era già lì ^^ a preso, un bacio!

bambolina9988: Martyyyyy!!!!!! tu non sai quanto mi ha fatto piacere trovare la tua mail l'altro giorno! Non pensavo che ti ricordassi ancora di noon moon, figuriamoci venirmi a cercare^^ mi sono quasi commossa.. *.* siete così dolshi!!! Non ho fatto a temp a ringraziarti l'altra volta perchè l'ho vista dopo aver pubblicato, ma lo faccio ora! Sei contenta che ho aggiornato presto?? :-) e che ne dici della mattina di fuoco tra Seth ed Amy? PS Seth è anche il mio lupacchiotto preferito (sempre dopo Jake ovviamente^^ ) e direi che ormai si è visto! eheh.. sto scrivendo un paio di one shot su di lui... baci! alla prossima..

fayeforyou: Si, hai ragione, ci vorrebbe proprio una vacanza.. se è a Miami in compagnia di un bel po' di licantropi è ancora meglio ^^ eheh.. pensa che mentre scrivevo mi immaginavo il mare e la sabbia bianca.. ^^ e i lupacchiotti mezzi nudi... aaahh...il paradiso XD ok, anche io sto andando fuori tema, mi hai contagiata XD

missrikottina: Ciao tesoraaa!! Ho visto che anche tu hai aggiornato, che bella notizia, non vedevo l'ora... sono così contenta di leggere di nuovo le tue recensioni!! mi siete mancate tantissimo!! Sei sicura di voler ancora una mano ad uccidere Amy?? eheh.. non vorrei che Seth ci restasse male XD sembra che le cose fra loro si siano sistemate... e il tipo della terrazza come l'avrà presa? ^^ un bacio cara, aggiorna presto anche tu, mi raccomando!

Dackota: Mi sa che l'egoismo e la tonnaggine si trasmettono come il gene dei licantropi ^^ però Amy ci ha messo un po' meno della tonna ad accorgersi che stava facendo un errore... Ma tutto è bene quel che finisce.........ops! ho parlato troppo presto ^^ non è mica ancora finita! eheh... non so che succederà di preciso, nè chi riguarderà, ma è meglio non cantare vittoria troppo presto:-) hai visto che ho fatto dire due battute ai tuoi adorato leah e paul ?? XP eheh... ci sentiamo sul JBe! un bacio caVa!

babyblack: Ciao vero!! che bello, sono contenta di ritrovarti qui a recensire:-) pensavo che non si ricordasse più nessuno.. eheh.. Mi piace così tanto scrivere noon moon che appena ho avuto un attimo di tempo libero ho aggiornato... e non sparirò più tanto presto... non vado menneno in vacanza..-.- accidenti al tirocinio.. eheh.. Che ne pensi della piega che hanno preso i rapposti fra Amy e Seth? eheh.. il piccolo Seth sta diventando grande XD in fondo dimostrerà anche lui una ventina d'anni ormai... il magico gene dei licantropi aveva ingannato Amy :-) al prossimo cap!

Io scappo, sono in ritardissimo come al solito XD un bacio a tutte!!! vi adoro!!

a presto!!

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Capitolo 20
*** Ricordi ***


Capitolo 20


Ricordi


Il banco rideva e scherzava ingozzandosi di cibo, come se non avesse una preoccuazione al mondo. Il mio solito pessimismo mi tagliava fuori dalla compagnia allegra e spensierata che avevo di fronte. E il pensiero che lunedì avrei dovuto iniziare a lavorare al negozio dei Newton non aiutava certo. Quando Jacob aveva saputo che non intendevo licenziarmi, era andato molto vicino a perdere di nuovo il controllo. Avevo impiegato non poco tempo per convincerlo che quello era l'unico modo che avevo per rimandare il college per un anno e restare a Forks. E ancora non l'avevo detto a Charlie. Questo agiungeva un altro fardello al peso delle mie preoccupazioni. Jacob mi riscosse con una leggera gomitata - Ehi Bells, sei con noi? Abbiamo deciso che questa sera andremo in discoteca! - chiese mentre gli altri nascondevano le risate dietro i tovaglioli. Sgranai gli occhi terrorizzata, ecco, questo decisamente meritava il primo posto nella lista mentale che mi ero creata. Dover ballare era persino peggio di dover rivedere Mike. - No...io...non credo che... - ma il mio balbettio venne interrotto dalla risata di Jacob. - Bella, era uno scherzo! Nessuno ha mai parlato di discoteca! Era solo per vedere se ci stavi asoltando. -
- Ehm... veramente mi ero distratta un attimo... - provai a giustificarmi arrossendo, ma le risate del branco non fecero che aumentare.
- Bella, veramente è tutto il pranzo che stai per conto tuo con lo sguardo perso fra le nuvole! - intervenne Amy riprendendo fiato.
Sorrisi a mia cugina e cercai di concentrarmi sulla conversazione, sarei stata proprio una stupida, se avessi lasciato che simili pensieri mi rovinassero la vacanza.
Più tardi, il branco decise di andare a fare un giro per la città, Amy e Seth sparirono ed io e Jake rimanemmo soli in camera. Jacob mi si avvicinò, la maschera di allegria era caduta e nei suoi occhi leggevo l'ansia per me. - Bells, ti vedo preoccupata, va tutto bene? - mormorò, una mano rovente che mi sfiorava delicatamente il viso. - Non ti preoccupare, non è niente, sono solo preoccupata per il ritorno a Forks... - mormorai chiudendo gli occhi.
- Se vuoi facciamo come mia sorella, e scappiamo alle Hawaii...oppure su un isola deserta... - sussurò mentre la voce si faceva più roca, e la mano bollente mi attirava a sè. Sempre senza aprire gli occhi sentii il suo respiro accelerare ed incontrarsi col mio. Gli circondai il collo con le braccia, sporgendomi verso di lui. - Jacob Black, è questo il tuo modo di consolarmi? - chiesi beandomi della vicinanza con lui. - Sì, potrebbe essere... - mi soffiò all'orecchio stendendomi sul letto e per l'ora successiva, tutte le mie preoccupazioni passarono in secondo piano.

***

La settimana di vacanza passò fin troppo in fretta e senza altri intoppi, e l'ultima sera, mentre passeggiavo mano nella mano con Jacob, una strana malinconia scese su di me. Da alcuni minuti camminavo in silenzio fissandomi i piedi, ed anche il chiacchierccio di Jacob si spense quando si accorse di non ricevere risposta. La spiaggia era quasi deserta, e della musica arrivava dalle molte discoteche sul lungomare. Per fortuna il branco non aveva più messo in atto la minaccia di portarmi a ballare, sarebbe stato davvero troppo. Solo dopo qualche passo mi accorsi che Jacob si era fermato, i piedi nudi affondavano nella sabbia fresca, e gli occhi erano rivolti alla luna. Ero stata troppo impegnata a guardarmi i piedi, per poter notare la magnifica luna piena che rischiarava la sabbia bianca. Sembrava così vicina quella sera, eppure irrimediabilmente distante. Un po' come era stato Edward per me. Per più di un anno mi ero sforzata di tenere il passo del sovannaturale, troppo presa da Edward per accorgermi di tutto quello che mi stavo perdendo. Solo recentemente mi ero resa conto che in quel modo non avrei mai potuto far parte del suo mondo, e l'unico sistema per essere come lui prevedeva di rinunciare a tutto il resto, una volta e per sempre. Avrei dovuto rinunciare a Jacob. Lo raggiunsi ed appoggiai la guancia sul suo petto caldo. Potevo sentire il suo cuore battere, forte e regolare. Non c'è niente che valga più del battito di un cuore, soprattutto se è il cuore di una persona che ami. Questo Jacob lo sapeva bene, per mesi aveva vissuto con la certezza che il mio si sarebbe fermato.
Le braccia forti ricaddero lungo i fianchi, quando mi allontanai per guardarlo negli occhi. - Jacob... - mormorai ottenendo immediatamente la sua attenzione. Il suo volto, improvvisamente serio, sembrava aver capito che c'era qualcosa che non andava. - Io ho bisogno di sapere una cosa. E' da un po' che ci penso, ma non ti ho mai detto nulla. -
Si fece più attento e si sedette sulla sabbia tirandomi a sè. Stavo così bene, appoggiata al suo petto, con lo sguardo rivolto verso le onde, che avrei voluto rimangiarmi tutto, non era il momento giusto per iniziare una discussione che non sapevo dove ci avrebbe portati. Ma ormai era tardi, e Jake mi fissava paziente, in attesa che parlassi.
- Jacob, ti ricordi quella volta a La Push, in cui tu mi hai detto che i licantropi non invecchiano? Bè... - mi bloccai, incerta su come continuare. Voltai la testa per studiare le sue reazioni, ma non riuscii ad incrociare il suo sguardo, perso lontano sul mare, dove la mia vista non poteva arivare. Un sorriso amaro aleggiava sul suo viso. Mi fece un improvvisa tenerezza, e all'improvviso la consapevolezza della sua esistenza mi pesò addosso come un macigno. Non riuscivo neanche ad immaginare cosa volesse dire, per un ragazzo normale, scoprire da un giorno all'altro di essere un "mostro" da film horror, e doversi scontrare con un mondo di cui non immaginavi neppure l'esistenza. Mi sporsi per accarezzargli la guancia e il suo sguardo si abbassò su di me. Il sorriso che mi rivolse non riuscì a mascherare del tutto la malinconia nei suoi occhi. - Bella, è possibile che il tempo ti preoccupi così tanto? E' un po' presto per farsi ossessionare dagli anni che passano! - mi prese in giro. Adesso che aveva capito qual era la cosa di cui volevo discutere, sembrava molto più tranquillo. Pur vedendolo così rilassato, l'inquietudine non mi abbandonava. Non sopportavo di essere l'unica per cui il passare del tempo significava qualcosa. - Voglio sapere esattamente come funziona questa cosa di voi licantropi! Ricomincerai mai a crescere? E quando?- insistetti.
- Ok, se servirà a farti stare tranquilla... - si arrese - Quando riuscirò a controllarmi e a stare per un po' senza trasformarmi, il tempo avrà di nuovo effetto su di me. Non so quanto ci vorrà, hai visto anche tu che non sempre riesco a mantenere il controllo... - si interruppe imbarazzato, lo guardo di nuovo sfuggente.
- Dovresti rinunciare ad essere un licantropo? -
- In pratica sì... - mormorò fissandosi le mani. Impovvisamente mi rendevo conto di cosa gli stavo chiedendo, lo obbligavo a rinunciare a una parte di sè stesso per passare una vita umana con me. Non ero affatto sicura di valere così tanto. Ma a quanto pare Jacob aveva scelto.
- Non so quanto tempo ci vorrà, ma non importa, voglio crescere e invecchiare con te, anche se questo significa lasciare il branco. -
Alzai lo sguardo per incrociare i suoi occhi scuri, ed intravidi  un velo di tristezza, nonostante l'espressione decisa. Sapevo che non avrebbe mai potuto rinunciare al suo essere un licantropo, senza soffrire. La sua natura era scritta nei suoi geni, non avrei mai potuto chiedergli tanto. Lo abbracciai stretto, poggiando il mento sulla sua spalla perchè non vedesse la mia espressione. La nostra conversazione, lungi dall'avermi sollevata, non aveva fatto altro che alimentare i miei timori.


***

Il viaggio di ritorno fu silenzioso e tetro, nulla a che vedere con quello di andata. Il volo mi sembrò fin troppo lungo, e nemmeno i battibecchi di Seth e Paul riuscirono a distrarmi. Su di me incombeva, come una nuvola nera, il ritorno a casa. I saluti e i baci portarono via troppo poco tempo, ed in un attimo mi ritrovai stipata sul sedile posteriore dell'auto della polizia, assieme ad Amy ed alla sua gigantesca valigia, che sospettavo pesare almeno cinquanta chili, e che Seth aveva portato in giro, senza nessuno sforzo, per tutto il giorno.
- Allora Bells, com'è andata? - mi interrogò Charlie dal posto di guida. Al mio grugnito di risposta si sporse verso di me per esaminare la mia espressione, con sommo divertimento di Jacob ed Amy, che ghignavano scambiandosi sguardi di intesa - A Bella le vacanze non fanno bene, torna più stressata di prima! - spiegò Jacob.
- Fare da babysitter ad un branco di ragazzini troppo cresciuti non è proprio quello che intendo con "vacanza"! - ribattei pungente mentre la risata di Charlie copriva i borbottii di Jacob.
- Dai, ammettilo che ti sei divertita! - mi incitò Amy, che non ricevendo risposta riprese - Beh, io mi sono divertita! - Scatenando le risate di Jacob. Charlie rinunciò a capire i nostri discorsi e si concentrò sulla strada, a malapena visibile, oltre la cortina di pioggia battente.
Accompagnammo Jacob a La Push e lo salutai a malincuore, mentre mi strappava il permesso di accompagnarmi al negozio dei Newton il giorno seguente.
Le infradito di Amy affondarono nel fango del nostro giardino, strappandole un verso di disgusto, quando scese dalla macchina di Charlie. Era stato facile abituarsi al clima di Miami, ed ora la pioggia di Forks stonava con la nostra abbronzatura e il ricordo della settimana appena trascorsa. In fondo il sole e il caldo non erano così male. Mi sembrava talmente lontano il periodo in cui vivevo con Reneé, quasi fosse un'altra vita. Ma pur di stare con Jacob avrei sopportato ben di peggio di un po' di pioggia e umidità.
Quella notte dormii male, il sonno interrotto a tratti dal rumore della pioggia che cadeva sempre più fitta, e dei tuoni che sembravano scuotere la casa fin dalle fondamenta, e quando mi alzai per chiudere meglio le imposte, fui quasi sicura di aver visto un gigantesco lupo rossiccio, nell'ombra al limitare della foresta. Perché Jacob non se ne stava a casa a dormire invece di tenermi d'occhio? Cosa temeva ancora, ora che era tutto finito? Gli intimai di andarsene con un cenno della mano, sicura che mi avesse visto, ma altrettanto sicura che non mi avrebbe obbedito, e mi rimisi a letto. L'immagine del lupo accucciato sotto la pioggia popolò anche i miei sogni, e mi accompagnò fino al mattino, quando mi svegliai di soprassalto per un rumore accanto al mio letto. Jacob era seduto in terra vicino alla mia testa, ed un album di fotografie giaceva aperto sul pavimento. Doveva essergli scivolato dalle mani quando si era addormentato. Probabilmente era quello il rumore che mi aveva svegliata. Mi cadde l'occhio sulle fotografie dell'album, che non mi ricordavo nemmeno di avere, doveva averlo pescato su uno dei polverosi scaffali della mia stanza. Charlie vi aveva riposto tutti i miei oggetti di quando ero bambina, ma erano secoli che non ci mettevo mano. La prima foto rappresentava quattro bambini seduti su un muretto basso, ne riconobbi due come Rachel e Rebecca, identiche e sorridenti, con capelli ed occhi scuri e la pelle bronzea tipica dei Quileute. La terza un po' in disparte e con l'aria imbronciata non potevo che essere io. Il bimbetto di non più di quattro anni, con le manine paffute strette attorno ad una macchinina di plastica e le guance sporche di gelato non poteva che essere Jacob. Alzava lo sguardo verso la macchina fotografica con un'espressione scocciata. Probabilmente lo avevano interrotto mentre stava facendo qualcosa.
Allungai il braccio per afferrare l'album ed iniziai a sfogliarlo. Le due gemelle lo avevano fatto per me appena prima che partissi con Reneé. Volevano che lo portassi via per ricordarmi di loro, ma nella fretta della partenza me ne ero dimenticata, e così non aveva mai lasciato casa di Charlie. Non avrei mai pensato di ritrovarlo dopo tanto tempo.
Con il senso di malinconia che mi mettevano sempre le vecchie foto, lo feci scorrere dall'inizio alla fine, soffermandomi soprattutto sull'ultima foto, mossa e sfuocata, l'aveva scattata Rebecca, e ritraeva me e Jacob sulla spiaggia di La Push. Ignari di tutto ci stavamo sorridendo, ed io allungavo le mani a prendere la manciata di conchiglie che mi porgeva. I vestiti di Jacob erano fradici, per raccogliermi quelle conchiglie era scivolato in acqua dagli scogli e Charlie si era dovuto tuffare per recuperarlo. Una volta sulla spiaggia, subiti i rimproveri di Billy, aveva aperto il pugno per mostrarmi trionfante la conchiglia che aveva voluto raccogliere a tutti i costi. Per me.
Con gli occhi umidi passai un dito sulla foto. Nonostante il bagno inaspettato, gli occhi gli brillavano, e il sorriso familiare gli illuminava il volto, mentre le nostre mani si sfioravano. Aveva ragione Jacob quando diceva che eravamo anime gemelle, aveva sempre avuto ragione, e lui lo sapeva. Aveva solo atteso con pazienza che me ne accorgessi anche io. Abbassai lo sguardo sul suo volto. Semiseduto sul pavimento, con la testa abbandonata contro il bordo del letto, russava piano, inconsapevole del mio sguardo. Le labbra carnose socchiuse e le ciglia scure ad ombreggiargli le guance. Gli scostai dolcemente i capelli di seta che gli coprivano il volto, strappandogli un sospiro e restai incantata ad osservarlo. Quando dormiva tutte le difese cadevano, e traspariva in lui l'ombra del bambino che era stato. Avrei voluto avere ancora quella conchiglia, bianca con striature rosa, per mostrargliela. Ero sicura che non l'avesse dimenticata.

 

 

 


° Angolo dell’Autrice °
Finalmente sono tornata :-) ho finito il tirocinio e posso dedicarmi a tempo pieno alla scrittura.. ok ok, forse è meglio se inizio a studiare anche per gli esami che sono già iniziati.. XP Che ne pensate di questo nuovo capitolo?? Molto tenero e un po' triste.. a me piace soprattutto la parte finale.. Vi ho fatto conoscere un po' anche il piccolo Jacob.. testardo già da bambino.. Nell'ultima parte, in cui bella lo guarda dormire, è dolcissimo.. me lo sono immaginato mentre scrivevo e mi sembrava di vederlo *.* Allora che ne pensate? Tenetevi forte perchè nel prossimo le cose cambieranno!! Ed ora i ringraziamenti :-) Quelli non mancano mai, e non sono mai abbastanza per dire quanto vi sono grata!

Voglio ringraziare in maniera particolare Dackota, missrikottina, Saorio, fayeforyou, SummerRain, Piccolo Fiore del Deserto, sailormoon81, marpy, Kukiness, che hanno recensito la mia ultima one shot “Fantasmi dal passato”. Sempre sul genere Jake/Bella e che trovate qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=523499&i=1 Non pensavo avesse tanto successo! Solitamente la Jake/Bella sono molto sottovalutate… -.-

Ma torniamo a Noon Moon! Come sempre rispondo volentieri a tutte le vostre meravigliose recensioni  ^^ come farei io senza di voi?? Sicuramente scrivere on sarebbe il grandissimo piacere che è...

Grazie a:

babyblack: Ciao vero! Mi piaciuto davvero vedere la faccia che hai fatto mentre leggevi lo scorso cap... sono contenta che ti sia piaciuto! e di questo che ne pensi? Ancora la tranquillità dura, ma..........XD hai indovinato ^^ non è destinata a durare.. e la mia mente malata ha già previsto tutto XD XD vabbè, non ti svelo niente di più, non voglio rovinarti la sorpresa!! eheh..

Kekkaxxx: Kekka!!! Bentornata! non ti devi scusare ^^ ti capisco perfettamente, impegni e tutto! Mi fa davvero tanto piacere trovare una tua recensione!! Sai che ammiro la tua ff... Comunque sei riuscita a cogliere il senso di noon moon! La mia storia parte proprio dalla scelta, già presa, di Bella, e continua da lì in poi.. ( ovviamente meno eduardo leggiamo e meglio è ^^ )

missrikottina: Ciao tesora! Come vanno i cap della tua ff? anche io ogni volta che posto sono sempre lì a vedere se hai recensito ^^ noi delle Bella /Jake ci dobbiamo sostenere a vicenda XD XD Allora non ce l'hai più con Amy?? eheh.. quella ragazza con voi ha un rapporto di amore/odio ^^ Però in questo cap compare poco o niente.. Ho voluto lasciare più spazio a bella e Jake.. e come vedi anche al loro passato :-) che dici, può andare?? eheh..

fayeforyou: Faye.. ti cofesso che anche a me piace molto Seth come personaggio :-) (non si era mica capito, vero? XD XD ) comunque sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso cap! E' stato piuttosto movimentato al contrario di questo, che è più tranquillo.. bè, con il ritorno alla piovosa forks e tutto il resto, non poteva essere diversamente! Ma spero che non ti abbia deluso!

bambolina9988: Marty, che bello che sei tornata dalle vacanze ^^ così posso continuare a leggere le tue recensioni! Sai che avevo deciso che per postare questo cap avrei aspettato il tuo ritorno? Alla fine impegni vari me l'hanno fatto ritardare un po'.. ma in ogni caso per me è importante sapere cosa ne pensi di ogni singolo capitolo :-) Aspetto sempre con ansia il tuo commento :-) e sono contenta di non averti ancora delusa!!

MartinaBea: Marty! Che bello trovarti anche qui!!! Anche tu sei una delle mie recensitrici di fiducia :-) mi brillano sempre gli occhi  a leggere le vostre recensioni!! Che bellochebello!!! Presto mi porterò in pari anche con la tua seconda ff... intanto tu continua a scrivere, mi raccomando.. PS e non preoccuparti per le crisi di rabbia, sono ben accette anche su EFP XD XD

marpy : Marpy! oddeo.. se dovessi rispondere ad ogni singola recensione che mi hai lasciato in questa settimana, mi servirebbero dei giorni in più prima di pubblicare il capitolo XD XD Ti dico solo che non sai quanto mi hanno fatto piacere:-) Non solo il numero, ma soprattutto il fatto che sono precise e dettagliate... E ti dirò.. nell'ultima hai capito perfettamente Amy... mi sa che sei l'unica.. "sotto quella scorza, Amy è comunque una che anela al vero amore" Non avrei saputo dirlo meglio :-) come fai a capire così bene i miei personaggi?? ^^ Staremo a vedere cosa combinerà nei prossimi capitoli.. se finalmente lo ammetterà o se farà ancora di tutto per nasconderlo :-)

Grazie infinite anche ai 31 che mi seguono, ai 21 che mi preferiscono, e ai 5 che mi ricordano.. Ma anche a tutti i lettori silenziosi ^^

Ed ora un piccolo consiglio per gli acquisti ^^... In questi giorni ho letto una one shot magnifica...Sempre Jake e Bella.. che vi aspettavate?? XD XD Si chiama "Punto e a capo. Risposta sbagliata." della bravissima Saorio.. ( se vi state chiedendo cosa mi ha dato in cambio per farsi pubblicità, la risposta è che non sa nemmeno che la sto citando, ma quando mi piace tanto, ma tanto una cosa, sento il bisogno di condividerla con gli altri ^^ Mi sono innamorata della suo one shot, spero che piacerà anche a voi:-) E pensare che è la storia che le ha dato più problemi da scrivere ^^ Li avessi io simili problemi XD  se volete leggerla la trovate qui: Punto e a capo. Risposta sbagliata

Baci

Faf

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Capitolo 21
*** Ritorno ***


Capitolo 21


Ritorno

Quando fu l'ora di alzarsi, scrollai dolcemente Jacob e come al solito lo salutai con un bacio a fior di labbra, mentre balzava silenzioso dalla finestra. Io mi dovevo preparare per il primo giorno di lavoro, una preparazione soprattutto psicologica. Feci appena in tempo a fare un balzo all'indietro, prima che la porta si aprisse di scatto, ed Amy perfettamente sveglia e perfettamente truccata facesse irruzione nella mia stanza. Prese a chiacchierare ininterrottamente, continuando un discorso della sera prima, e si fermò solo un attimo per guardarsi intorno e chiedere - Jacob è già andato via? -
Mi bloccai con la camicia abbottonata a metà per voltarmi a fissarla. - E tu come fai a sapere che è stato qui? - chiesi sbalordita. Non poteva averlo sentito, nemmeno io riuscivo più a sentirlo quando si muoveva, ed ero sicura di non avergliene mai parlato.
Mi rivolse un'occhiata maliziosa prima di alzare gli occhi al cielo - Me l’ha detto Seth! Abbiamo anche parlato ultimamente, sai? -
Questa volta era il mio turno di alzare gli occhi al cielo, e sbuffai scettica mentre Amy scoppiava a ridere. - Il resto è fantastico, ma anche parlare con lui, non è male. E' come se capisse esattamente tutto quello che provo e di cui ho bisogno. Non devo sforzarmi di apparire diversa da quella che sono, nemmeno per un istante. - Conoscevo quella sensazione, era ciò che provavo quando stavo con Jacob, come mi aveva detto una volta, stare insieme era facile come respirare.
Amy nel frattempo aveva ripreso a ridacchiare fra sé, e al mio sguardo interrogativo rispose - Chissà cosa direbbero i miei amici a casa se sapessero che me la faccio con un ragazzino! - La spinsi fuori dalla stanza e ripresi a prepararmi. Avevo scelto l'abbigliamento meno sexy che possedevo, ma non ero sicura che sarebbe bastato a tener lontano Mike. Probabilmente la presenza di Jake sia all'inizio che alla fine del turno, sarebbe servita a ricordargli di non avvicinarsi.
Quando scesi in cucina finalmente pronta, per poco Amy non si strozzò con i cereali. - Bella, non sapevo ti avessero ingaggiata quelli della nettezza urbana... - disse tra un colpo di tosse e l'altro. Non sarò stata il massimo dell'eleganza, ma un vecchio paio di jeans e una camicia sbiadita andavano più che bene per andare fino al negozio, tanto più che là avrei dovuto indossare l'orribile divisa sintetica con il nome dei Newton stampato sul petto. Quella sì che sarebbe stata perfetta per peggiorare il mio aspetto. Stavo ancora rimestando controvoglia nella tazza della colazione, quando il clacson della macchina di Jacob mi fece sussultare.
Avevo sperato di poter andare in moto, ma con il tempo di Forks in quel periodo, era saggio avere sempre un tetto sopra la testa. La moto nera di Jacob giaceva ancora nel mio garage, e pensai che nei prossimi giorni avrei potuto cogliere la scusa per riportargliela e farci un altro giro. Non c'era paragone con la mia. Jacob aveva fatto un ottimo lavoro come meccanico, ma mancava la materia prima.
Fermi nel vialetto, a bordo della golf rossa c'erano Seth e Jacob, che attendevano impazienti che uscissi. Amy mi seguì fuori dalla porta, per niente sorpresa di veder apparire Seth. Osservai incantata e con una punta di invidia il suo sguardo illuminarsi quando incrociò quello di Amy. Si sorrisero con un'intimità tale che mi sembrò di spiarli. Distolsi lo sguardo imbarazzata, mentre Jacob tornava in macchina e mi faceva cenno di raggiungerlo. Io e lui non eravamo gli unici in grado di capirci senza parlare: Seth era appena scoppiato a ridere, senza che nessuno avesse aperto bocca, ed ora entrambi mi fissavano.
Jacob era confuso, ed io più di lui - Cosa avete da ridere? - chiesi nevosa.
Amy si piegò per guardarmi meglio e disse - Bella, te l'avevo detto che vestita così avresti attirato l'attenzione! -
- Jacob è l'unico che non se n’è accorto, perché è troppo preso da te! - Aggiunse Seth sorridendo.
Guardai Jacob, che sembrava imbarazzato, e poi mi fissai i vestiti, forse avevo un po' esagerato nel tentativo di rendermi meno interessante. Ma non avevo tempo per tornare in casa a cambiarmi. Li fulminai con lo sguardo, mentre anche sul volto di Jacob spuntava un sorrisetto e gli feci cenno di andare. Seduta impettita contro il sedile rimasi in silenzio fino al negozio dei Newton, in realtà il nervosismo di rivedere Mike mi aveva seccato la gola.
Riuscii ad impedire a Jacob di entrare in negozio o in alternativa di restare parcheggiato davanti alla vetrina, e gli feci promettere di andare a casa a dormire, le poche ore di sonno sul pavimento di casa mia non gli erano certo bastate, visto che continuava a sbadigliare cercando di non farsi vedere.
- Non mi interessano gli impegni del branco e se Dio vuole non c'è più nessuno che cerca di uccidermi, quindi puoi permetterti di dormire qualche ora. - dissi, e senza lasciargli il tempo di replicare, gli diedi un leggero bacio e corsi dentro il negozio. - Ci vediamo all'uscita - mormorai sicura che mi avrebbe sentito.
Mi voltai verso la cassa e con un sospiro di sollievo incrociai lo sguardo perplesso della signora Newton. - Buongiorno! Mike oggi non c'è? - chiesi cercando di nascondere la speranza.
- No, non si sentiva bene... Ma tu va a cambiarti prima che ti veda qualcuno! - mormorò sempre più allibita mentre le sfilavo davanti.
Con un sorriso che poteva essere scambiato per semplice cortesia, o almeno così speravo, andai a cambiarmi.

 

JACOB POV


Rimasi a guardare finché bella non sparì nel retro del negozio, poi senza più nulla da fare, girai la macchina verso casa. Avevo sentito perfettamente tutta la conversazione fra Bella e la signora Newton, così quel verme non aveva avuto il coraggio di presentarsi. Meglio, più stava lontano da lei, meglio era. Non sapevo se sarei riuscito a controllarmi un'altra volta. Forse controllarsi non era proprio il termine giusto per indicare la mia trasformazione davanti a lui, ma almeno era ancora vivo. Non ero riuscito a fargli nemmeno un graffio! Bella, altruista come al solito si era messa in mezzo per fermarmi.
Senza accorgermene ero già arrivato quasi a casa, costatai con l'ennesimo sbadiglio. In effetti aveva ragione, forse avrei potuto dormire un po'. Sam stava facendo un giro di ronda poco lontano, il resto del branco doveva essere ancora in forma umana, nessuno aveva bisogno di me. Essere l'alfa era più stressante di quanto credessi. Potendo avrei ridato il titolo a Sam, ma non era una cosa che si potesse passare. Stando a quello che diceva Billy, io ero nato per essere il capobranco. Avevo il sospetto che lo dicesse solo perché avrebbe voluto esserlo lui a suo tempo, ma non era quello il futuro che mi sarei scelto. Per quanto mi piacesse la sensazione di libertà e velocità dell'essere un licantropo, avrei anche potuto rinunciarci, un giorno. Per lei.
Parcheggiai la macchina nel garage e raccolsi un cacciavite per terra. C'era un odore strano, come se qualcuno fosse stato lì di recente, era un odore che avevo già sentito. Un fruscio alle mie spalle mi fece voltare di scatto, una sagoma era immobile sulla porta.
Non ci misi più di un istante a riconoscere Mike Newton. Mi fissava in silenzio, le mani dietro la schiena e un'espressione disgustata in faccia.
- E così tu non sei nemmeno un essere umano! - Esclamò quasi ringhiando.
Afferrai il banco da lavoro davanti a me per impedire alle mie mani di tremare, mentre il legno spesso protestava con uno scricchiolio. Non potevo perdere la calma di nuovo, senza Bella a proteggerlo avrebbe fatto una brutta fine.
- Io sono umano, molto più di te sicuramente... - risposi a denti serrati.
Una luce strana gli illuminava lo sguardo. Considerato che avrei potuto ucciderlo anche subito, non sembrava affatto spaventato. - Sei solo un mostro schifoso... - sibilò facendo un passo avanti - Non posso permetterti di stare con Bella! -
Lasciai andare il piano del tavolo un attimo prima di farlo in pezzi, mentre uno spasmo mi scuoteva dalla testa ai piedi. Cosa credeva di fare quell'idiota provocandomi? Gli piacevano le emozioni forti? Il calore mi accecava, diffondendosi a ondate, e il lupo premeva contro la mia pelle, ma non avrei ceduto, non questa volta.
Ringhiai cercando di riacquistare lucidità, e sentii la voce di Billy che mi chiamava, probabilmente mi aveva sentito tornare. Senza lasciarmi il tempo di rispondergli, Mike fece un altro passo avanti, un ghigno sarcastico dipinto sul volto - Non credo che tornerai tanto presto da quello storpio di tuo padre... - esclamò. Non ebbe il tempo di aggiungere altro, che esplosi. Finalmente sulle quattro zampe ruggii gettandomi su di lui. Ma Mike era pronto, fra le mani che aveva tenuto per tutto il tempo dietro la schiena, teneva un fucile, in un attimo lo alzò verso di me e premette il grilletto alla cieca. Lo sparò risuonò nel piccolo garage ed io crollai a terra, il balzo interrotto a metà, e mille fuochi d'artificio che mi esplodevano davanti agli occhi. Un dolore acuto al petto mi mozzò il respiro, mentre sentivo la voce di Mike esultare. - Sei morto, cane! - gli sentii dire. I suoni mi arrivavano soffocati, l'unica cosa che sentivo era il battere affannoso del mio cuore. Mi rimbombava nelle orecchie quasi volesse ricordami che ero ancora vivo. L'aria arrivava a fatica ai miei polmoni, ed ogni respiro era una coltellata al petto. Dagli occhi serrati non vedevo nulla, dovevano essere di Sam le immagini che mi arrivavano. Gli alberi gli sfrecciavano accanto ad una velocità impressionante mentre correva verso casa mia. - Sto arrivando - furono le sue uniche parole.
Aprii gli occhi, mettendo a fuoco il pavimento del garage, una pozza scura si stava allargando sotto il mio petto. Tutto quel sangue... meno male che non c'era Bella. Pensai, mentre il rumore del fucile attirò di nuovo la mia attenzione. Era di nuovo puntato verso di me, dritto alla tempia. Cercai di alzarmi con un guaito di dolore, ma una macchia nera si fiondò su Mike strappandogli il fucile di mano e frantumandolo fra i denti. Non sembrava più così coraggioso, ora che il suo giocattolo era andato distrutto. Ci fissava immobile, gli occhi spalancati dall'orrore. Avrei voluto godere della sua paura, se solo non avessi avuto un proiettile nel petto. La ferita pulsava dolorosamente, inchiodandomi a terra come un macigno. Si voltò e fuggì. Avrei voluto che Sam mi lasciasse lì e lo inseguisse, ma ovviamente non l'avrebbe mai fatto. In un attimo era di nuovo umano, chino su di me. - Ce la fai a ritrasformarti? - chiese. Guaito di approvazione.
Potevo farcela, dovevo concentrarmi e mettere da parte la rabbia per quel verme, non credevo che gli esseri umani potessero essere peggio delle sanguisughe, ma mi sbagliavo. Serrai gli occhi in cerca di concentrazione e costrinsi a forza il lupo a tornare in me.
- Da umano farà un po' più male, i lupi percepiscono il dolore in modo diverso. - mi avvisò Sam proprio mentre riprendevo le sembianze umane. Fu come essere colpito di nuovo. Con un verso soffocato mi portai la mano al petto. Per un attimo la vista mi si annebbiò di nuovo, e la prima cosa che riuscii a mettere a fuoco fu il volto preoccupato di Sam e la mia mano completamente sporca di sangue. Senza dire una parola Sam mi sollevò e uscì dal garage. Sembrava non facesse nessuna fatica, nonostante ormai fossi più alto di lui. Incrociai gli occhi di Billy, spalancati dall’orrore al vederci entrare in casa. Probabilmente era più preoccupato per le macchie di sangue sul pavimento che per me. Infondo sarei guarito in un attimo. Anche perché dovevo andare a prendere Bella… Cercai di dirlo a Sam, lottando contro il senso di soffocamento e il dolore acuto al petto, ma non mi lasciò parlare.
L’ultima cosa che vidi furono i suoi occhi angosciati scambiarsi uno sguardo con Billy, poi tutto divenne nero.

 

 

°Angolo dell'autrice°

Ciao tesore! Finalmente ho postato di nuovo ^^ questo capitolo l'ho scritto tutto ieri notte! :-) sarà il caldo, non lo so, ma ormai riesco a scrivere solo di notte ^^ Spero che il risultato sia buono! Se ve lo state chiedendo il titolo del capitolo, Ritorno, si riferisce non al ritorno a casa, ma a un altro grande ritorno che alcune di voi aspettavano con ansia: fa la sua ricomparsa MIKE! Ve ne eravate dimenticate?? ^^ beh, io o, ed infatti eccolo qui.. determinato e armato fermamente deciso a liberare il mondo dai "mostri" ... Forse non si è ancora guardato allo specchio allora!! ^^  Questo cap vi lascia un po' in sospeso... ma non temete, adesso aggiornerò più spesso, anche perchè sono in casa da sola e il mio ragazzo è in vacanza.. -.- quindi sono proprio senza nulla da fare XD

Ho un piccolo avviso per le mie lettrici maggiorenni ^^ Se volete ho iniziato una piccola raccolta di one shot a rating rosso.. (non è il mio genere, ma sta avendo un successo insperato ^^) a tema Jake/Bella ^^ ne ho già pubblicate un paio e ce ne saranno ancora :) se volete dargli un'occhiata mi farebbe molto piacere! Le trovate qui: A letto con Jacob Black (il titolo dice tutto ^^)

Ed ora i ringraziamenti, che non saranno mai abbastanza, ma ci provo lo stesso ^^ Siamo arrivati alla splendida cifra di 99 recensioni XD di chi sarà la centesima?? Non c'è nessun premio in palio, mi dispiace XD

ilariaechelon: Ciao caraa! non ti preoccupare se non hai recensito la scorsa volta ^^ non sono mica lì che tengo il conto XD Sono contenta di star riuscendo a tramutarti in un anti-edward XD Come si fa a non amare il lupacchiotto?? ^^ (ok, lo so che in questo cap l'ho fatto un po' soffrire, ma io lo amoooXD) Continuerò nella mia opera di conversione ^^ fra un po' arriverai ad odiare Edward ^^ XD A presto.. baci!

babyblack: Ciao vero! Mi fa piacere che ti sia piaciuta la scena dell'album.. anche io l'ho trovata molto dolce... un piccolo momento di tranquillità prima di questo capitolo piuttosto movimentato! Mi spiace doverti cancellare il sorriso dalle labbra..ma Mike vuole "proteggere" Bella dai mostri.. :-/ Che ne dici? ti è piaciuto lo stesso? un bacione!

marpy: Ciao cara :-) in effetti mi hai capita subito ^^ sotto sotto sono romantica, e non riesco a resistere a scrivere pezzi come quello.. Però la mia vena di romanticismo a volte viene soppiantata da quella distruttiva XD E può sbucare all'improvviso un pazzo pronto a far fuoco.. :-/ Sai che a me piacciono sempre tantissimo le tue recensioni?? Rimango sempre a bocca aperta quando le leggo! come fai a capire così bene i miei personaggi?? Adoro la tua descrizione di Amy.. anche io sono certa che alla fine x Seth farebbe di tutto.. (bè, anche io x Seth farei di tutto XD lo adoro!! ^^) Fammi sapere cosa ne pensi di questo cap :) un bacione!

MemiRock: Ciao Memi!!! Nuova lettrice??? Chebellochebellochebello!!! ^^ Sono davvero contenta che ti piaccia e che continuerai a seguirmi! ecco qui un nuovo capitolo! :) allora? che ne pensi?? spero di non avreti delusa! un bacio, a presto!

 MartinaBea: Ciao Martyyy!!! anche se questo capitolo l'hai già letto, mi piacerebbe ricevere un'altra delle tue sfuriate XD Qui ci sta davvero bene.. eheh.. anche io vorrei dirgliene 4 a quell'idiota di un Mike! Come si permette di prendere a fucilate il nostro lupacchiotto puccioso??? :-/ ci pensi tu a lui?? XD un bacione, a presto!!

bambolina9988: Marti, i tuoi complimenti mi fanno sempre brillare gli occhi ^^ Anche io spero di non deluderti mai, sei una delle mie lettrici di fiducia, mi chiedo sempre cosa ne penserai, quando pubblico un nuovo capitolo! Anche sta volta stessa storia! ^^cosa ne dici? sono stata troppo cattiva con il nostro Jake?? PS ora corro a commentare la tua storia :)

namithebest: Ciao Barby, nuova lettrice!! ^^ Non ci posso credere!! O.o davvero hai letto tutti questi capitoli in due giorni??!! Io sono sconvolta! Non pensavo si potesse fare XD Non sai quanto sono felice!! e poi tutti i tuoi complimenti... *arrossisce* XD Spero che continuerai a seguirmi!! Nemmeno a me Eduardo piace proprio -.- Infatti ho deciso di dire la mia su come dovrebbero andare veramente le cose.. XD e così eccomi qui!! ^^ Che ne dici di questo capitolo? A presto, un bacione!!

ninjiapiccina: Ciao!! Un'altra nuova lettrice ^^ che bello *.* Sono contenta che la mia storia ti stia prendendo! :) l'inizio on mi piace granchè.. l'ho scritto mesi fa, e da allora spero di essere migliorata almeno un po' ^^ ma sono contenta che ti iaccia già dai primi capitoli! non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi di questi ultimi! un bacio, a presto!

Siete tutte meravigliose ^^ non so che fine avrebbe fatto la mia passione per la scrittura, se non avessi avuto voi *.* Spero di postare presto il prossimo capitolo.. ma visto che è già in pre-produzione, non dovrete aspettare molto^^

Grazie ai 25 che mi preferiscono, agli 8 che mi ricordano e ai 39 che mi seguono! Ma anche a chi legge soltanto... Un bacio a tutti, a presto..

Faf

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Capitolo 22
*** Scontro ***


Capitolo 22

Scontro

Quando uscii dal negozio alle quattro del pomeriggio, mi meravigliai di non trovare Jacob. Probabilmente aveva seguito il mio consiglio di andare a riposarsi e non si era svegliato in tempo. La signora Newton mi offrì un passaggio fino a casa, evitandomi la lunga camminata sotto la pioggia. Aprii la porta di casa ed annunciai il mio ritorno pestando i piedi e facendo più rumore possibile, speravo di non dovermi imbattere di nuovo in Seth e Amy in atteggiamenti intimi. Una volta mi era bastata.
- Sono a casa! - urlai per maggior sicurezza. E mi diressi verso il salotto, da cui proveniva unicamente il suono del televisore. Pensai che la stanza fosse vuota, e mi avvicinai per spegnere la televisione, quando mi accorsi di due presenze addormentate sul divano. Seth era troppo grosso per stare sul divano, e i suoi piedi sbucavano da un lato, e stringeva protettivo Amy a sé, la testa posata sulla sua. Mia cugina, rannicchiata fra le sue braccia dormiva serena, un leggero sorriso sulle labbra. Mi dispiaceva svegliarli, ma volevo sapere se avevano notizie di Jake.
- Amy, Seth? - tentai. Nessuna risposta. Sapevo quanto potesse essere profondo il sonno di mia cugina, così la scrollai per un braccio, facendola sussultare. Spalancò gli occhi con un'esclamazione di sgomento, prima di accorgersi che ero io. Seth venne svegliato dall'agitazione di Amy e subito pronto a proteggerla la tirò a sé, girando lo sguardo per la stanza.
- Ehi, sono io, non vi agitate! - esclamai cercando di calmarli. - Oggi Jake doveva venirmi a prendere ma non si è fatto vedere, Seth, sai se aveva qualcosa da fare per il branco? -
Seth si alzò a sedere improvvisamente attento - No, che io sappia oggi era un giorno di riposo per tutti! -
Era strano che non si fosse ancora fatto sentire, era quasi buio ormai. - Beh, io vado a La Push, vuoi un passaggio? - iniziavo a sentire una strana inquietudine, volevo vederlo il più presto possibile. Seth ed Amy mi seguirono in macchina, e partimmo alla massima velocità consentita dal pickup. In un attimo eravamo davanti a casa di Jake, mi ero così abituata a vederlo correre fuori sorridendo, attirato dal rombo del motore, che quella quiete mi agitava sempre di più.
Bussai alla porta, e rimasi bloccata alla vista dell'espressione di Billy. Qualcosa non andava, e nonostante cercasse di nasconderla, l'inquietudine velava i suoi occhi.
- Cos'è successo a Jacob? - chiesi, era l'unica cosa importante, ed anche l'unica risposta che faceva fatica a darmi. In silenzio si voltò e ci fece strada. La mia ansia cresceva ad ogni passo, e nel silenzio innaturale che si era creato, i miei pensieri sembravano rimbombare.
Qualcuno spalancò la porta della stanza di Jacob, e la sagoma di Sam si stagliò sulla porta, il suo volto era l'ombra di quello di Billy. Gli scivolai accanto, frugando la stanza con lo sguardo, finché non incrociai la sagoma familiare, immobile sul letto. Il volto era livido e imperlato di sudore e gli occhi chiusi. Solo quando, in ginocchio al suo fianco, gli presi una mano bollente mi convinsi che era ancora vivo. Il respiro era irregolare, così lieve da risultare quasi impercettibile. - Che gli è successo? - sussurrai rivolta a Sam.
- Gli hanno sparato, un ragazzo biondo, della tua età più o meno e con un'espressione allucinata...e che sapeva cosa eravamo - Le sue parole mi immobilizzarono, nel suo tono c'era un'accusa implicita. Solo una persona estranea sapeva dell'esistenza dei licantropi.
 Un nome mi venne spontaneo alle labbra. Mike.
La rabbia mi accecò, o forse erano le lacrime, che avevano iniziato a sgorgare dai miei occhi e che scendevano a bagnare il lenzuolo bianco.
- Si rimetterà vero? Dove l'ha colpito? - chiesi, cercando una rassicurazione che non arrivò.
- L'ha preso al petto, proprio al centro di un polmone, per questo fa fatica a respirare. - mi rispose Sam, fuggendo il mio sguardo ed ignorando metà della mia domanda.
Spostai il lenzuolo delicatamente e senza sfiorarlo, lì disteso privo di sensi, mi sembrava così fragile, così indifeso.
Le bende che gli fasciavano il petto erano rosse di sangue.
- Ma non dovrebbe essere già guarito? - chiesi, la voce rotta dalle lacrime.
- Per le ferite più gravi ci vuole qualche giorno, non è un graffio, gli hanno sparato. Con un fucile. -
- Con un fucile? - ripetei incredula. Un essere umano sarebbe morto sul colpo. Ancora una volta l'essere un lupo era stata la sua condanna e la sua salvezza.
Una parte di me era accecata dalla rabbia verso Mike e dal desiderio di affrontarlo. Ma temevo la sua reazione, e non avrei mai potuto fare niente contro di lui. L’altra parte invece era legata completamente a Jacob, sapevo che non avrei potuto lasciarlo finché non avessi saputo come stava. Gli passai una mano sul viso, scottava, era ancora più caldo del solito.
- Sam, ha la febbre! Voglio dire, più del solito. – richiamai l’attenzione di Sam, preoccupata. Temevo che l’eccessivo calore avrebbe potuto fargli male, era pur sempre umano, pur essendo un licantropo. Se ci fosse stato Carlisle avrebbe saputo cosa fare. Ma rivedere Carlisle avrebbe voluto dire rivedere Edward, ed io non ero ancora pronta, e non sapevo se lo sarei mai stata.
- E’ normale Bella, il proiettile è ancora dentro, andrebbe tolto, ma non possiamo portarlo all’ospedale! – rispose mesto.
- Ehi, si è svegliato! – gridò Seth alle mie spalle, seguii il suo sguardo ed incrociai lo sguardo di Jake, di nuovo lucido, che ci fissava – Bells, sei qui! Dovevo venirti a prendere, ma c’è stato un contrattempo – spiegò con una smorfia.
D’impulso lo abbracciai, stringendolo così forte da strappargli un gemito di dolore. Almeno era vivo. Allontanai il viso dal suo per guardarlo, aveva ripreso colore e non sembrava più in fin di vita.
Si tastò il petto in cerca della ferita, e prima che potessi impedirglielo si strappò le bende per esaminare la situazione. Trattenni il fiato preparandomi a fronteggiare quello che mi sarei trovata davanti, ma al centro del petto, una vecchia cicatrice rosa e lucida era tutto quello che restava della ferita. Ci passò le dita sopra con cautela, poche ore prima aveva rischiato di morire, ed ora non c'era quasi più traccia della ferita. La guarigione rapida dei licantropi non avrebbe mai smesso di stupirmi.
Si alzò in piedi di scatto e aprì l'armadio in cerca di vestiti. Mi ci parai davanti, le mani sui fianchi sforzandomi di assumere un espressione severa - Dove vorresti andare ora? -
Mi ignorò, infilando una maglietta e un paio di jeans e prendendo le chiavi della macchina, stava per imboccare la porta, ma la chiusi appoggiandomici contro. - Prima dimmi dove pensi di andare! - insistetti. Mi afferrò il braccio, chinando la testa e piantando gli occhi nei miei
- Tu sai dove abita quel Newton, vero? Devo saperlo. Adesso. -
Ammutolii sgomenta, scuotendo la testa. La presa con cui mi serrava il braccio diventava sempre più forte, tanto da far male, e l'espressione nei suoi occhi faceva quasi paura. Anche Sam se ne accorse e si mise in mezzo prendendolo per le spalle - Jacob, lasciala, le fai male! - Jacob sembrò tornare in sé e mi lasciò di scatto. - Troverò l'indirizzo sull'elenco - disse scostandosi - Non può passarla liscia... -
- Non te lo permetterò, è già stato grave che venisse a sapere della nostra esistenza, non ti lascerò fare altri danni. - la voce era ferma e lo sguardo non ammetteva repliche. Nonostante non fosse più l'alfa, Sam manteneva un'aura di autorevolezza che era impossibile imitare.
- E' come pensi di fermarmi? - ringhiò Jacob, infilando le mani in tasca per nascondere il tremore. Oltrepassò Sam, che lo seguì, e uscì di casa. Credevo che fosse finita, ma un rumore di strappo nel cortile mi costrinse a correre sulla porta. I due enormi lupi si fronteggiavano ringhiando, alla luce del sole, le labbra ritratte sui denti scoperti e il pelo ritto. Sam gli sbarrava la strada, impedendogli di allontanarsi. Jacob era pronto ad attaccarlo pur di rivendicare le sue ragioni. Gli sarebbe bastato ordinargli di spostarsi usando il timbro dell'alfa, ma sapevo che non l'avrebbe fatto. Jake non avrebbe mai costretto qualcuno a fare qualcosa contro la sua volontà, a meno che non fosse stato assolutamente necessario. Urlai qualcosa e cercai di correre a fermarli, ma due braccia bollenti mi afferrarono per la vita. Seth. Lui ed Amy mi avevano raggiunta sulla veranda, ed assistevano impotenti alla scena. - No Bella, ti farai ammazzare! - esclamò -.
Jacob era pronto ad attaccare, e si gettò su Sam, con una forza tale che le zampe del lupo nero scivolarono leggermente sul terreno fangoso, ma questo non si arrese, e serrò i denti sulla spalla di Jake, provocando un ringhio rabbioso e un violento contrattacco.
Mi portai le mani alla bocca inorridita, erano tutti e due troppo forti per sperare che lo scontro si concludesse in fretta. Mi arrivavano alle orecchie ringhi e guaiti, confusi nel rumore della lotta. Temevo per l'incolumità di Jake, che si era appena ripreso, ma anche per Sam, avrei voluto che nessuno dei due si facesse male, anzi, avrei voluto non doverli proprio vederli combattere.
Jacob era riuscito a mordere Sam ad una zampa, che si era rotta con uno schiocco, ma che non gli aveva impedito di sferrare una zampata in pieno petto al mio lupo, aprendogli una ferita profonda. Il sangue era ovunque, mi faceva girare la testa. Mi aggrappai al parapetto della veranda, chiudendo gli occhi per un attimo. Li riaprii appena in tempo per vedere Jacob lanciarsi dritto verso la gola di Sam. Un fruscio accanto a me, e il rumore di stoffa strappata anticiparono la comparsa del giovane lupo color sabbia. Seth si gettò dritto in mezzo allo scontro, impedendo a Jacob di avventarsi alla gola di Sam, ma ricevendo il colpo in pieno viso e finendo a terra per il contraccolpo. Le unghie di Jacob avevano aperto una ferita profonda nel muso color sabbia, ma questo non gli impedì di rialzarsi e rimettersi fra i due. Jacob indietreggiò alla vista di quel che aveva fatto, lo sentii gemere, mentre si accasciava a terra senza più combattere. Anche Sam si era calmato, l'arrivo di Seth sembrava averli fatti tornare in sé. Corsi verso di loro, seguita da Amy, che si precipitò ad abbracciare Seth, e a ripulirgli il muso dal sangue. La ferita non sanguinava più, ma era ancora molto profonda. - Stai bene? Gli sussurrò all'orecchio, senza smettere di abbracciarlo. Per tutta risposta Seth gli lecco la faccia, facendola indietreggiare
- Che schifo! - esclamò pulendosi con la manica della felpa - Vado a prendervi dei vestiti, così potete tornare umani. - E sparì in casa lasciandomi con i tre lupi. Mi avvicinai a Jacob, titubante. Era ancora accasciato per terra, lo sguardo sfuggente. Mi inginocchiai per guardarlo meglio. Fisicamente sembrava stare bene, il graffio era quasi rimarginato, e non aveva altre ferite, ma l'espressione, nonostante la forma di lupo, aveva perso tutta l'allegria che distingueva il mio Jacob.
In un attimo Amy era tornata con tre paia di pantaloncini, e i tre ragazzi poterono tornare da noi in forma umana. Sul volto di Seth una ferita non ancora rimarginata sembrava volerci ricordare quel che era appena successo. Tutti e tre erano in silenzio, Jacob, con un espressione assente, attento a non incrociare lo sguardo di nessuno.
Salì sul pickup e con aria mesta ci fece cenno di seguirlo. - Venite, vi riporto a casa. - Salii seguita da Amy, che si lanciò alla ricerca di un argomento di conversazione per rompere il clima teso, dopo un po’ la sua voce squillante sembrò soffocare i nostri pensieri, e prima di arrivare a Forks stavamo già ridendo.
Quando Amy sparì in casa, Jake mi attirò contro il suo petto bollente. A contatto con la sua pelle tutte le mie resistenze svanirono, e mi lasciai abbracciare. Restammo immobili per alcuni minuti, prima che mi decidessi ad alzare gli occhi su di lui. - Jake, promettimi che non andrai a cercare Mike... - sussurrai consapevole di star per rovinare quel momento magico.
Si chinò sulle mie labbra, un sorrisetto stampato sul volto e mi baciò. Fu un bacio intenso e passionale, reso ancora più eccitante dall'idea che chiunque dalla strada avrebbe potuto vederci. Mi attirò a sè, le mani bollenti impresse nella mia schiena, sotto la felpa.
E proprio quando avrei voluto approfondire il contatto con lui, si tirò indietro, ipnotizzandomi con il suo sguardo magnetico.
- Bella, non faccio mai promesse che non posso mantenere! - sussurrò roco prima di voltarsi e correre nel buio della foresta.

 

° Angolo dell’autrice °
Veramente lo scontro tra l'alfa e l'ex-alfa non me lo aspettavo... Non era affatto previsto, è venuto da sè, e mi sembrava la cosa giusta da scrivere... Voi cosa ne pensate? L'idea di Jake che combatte contro Sam mi frullava per la testa da quando ho letto i libri della Meyer, ma non avevo mai pensato di concretizzarla. Povero Seth, che ci è andato di mezzo! Nemmeno quello era previsto, finchè non l'ho scritto, ma mi sembra proprio tipico di Seth! Non sarebbe mai rimasto a guardare mentre si massacravano…
Per sapere che farà ora il nostro bel lupacchiotto dovrete aspettare il prossimo cap ^^ Come sapete non è uno che si arrende facilmente ^^ e non sarà l’unica novità che scuoterà la vita della noiosa Forks.. :-) sorpresa sorpresa!!!
Ed ora torniamo a noi.. o meglio, a VOI!!! Che come al solito non vi siete dimenticate di recensire^^
Per incominciare (di solito lo faccio alla fine ^^) volevo ringraziare i 45 che seguono la mia fic, i 27 che la preferiscono e gli 8 che la ricordano…davvero, non avrei mai immaginato che potesse piacere tanto ^^ Mi fate ogni volta più felice! E grazie anche ai 9 che mi hanno inserito fra gli autori preferiti:-)
Poi un annuncio importante: ABBIAMO RAGGIUNTO (e superato) IL TRAGUARDO DELLE 100 RECENSIONI^^
Che bello!! Dovrei dare una festa per festeggiare ^^ Se vi accontentate, la settimana prossima, posterò una nuova one shot su Jake…più precisamente sulla sua prima trasformazione in licantropo…ora partecipa ad un contest, e quindi è ancora top secret ^^


RECENSIONI:

pheonix: Grazie per i complimenti, e congratulazioni per essere stata la mia 100 recensione XD

babyblack: ciao vero!! Sono contenta che anche questo cap ti sia piaciuto, nonostante l’inconveniente della fucilata ^^ Come vedi non è nulla di grave.. il nostro Jake è più forte di quel che sembra ^^ Ma i guai per mike non sono finiti! Come dici tu, mai mettersi contro un lupo!

namithebest: ciao Barby! Spero di aver aggiornato abbastanza presto, esami permettendo ^^ Hai indovinato, i lupi guariscono in fretta!! E per fortuna! Così il nostro jake è pronto a lanciarsi di nuovo all’attacco! ^^ hihi.. non se ne sta mica buono :-)

ninjiapiccina: tesorooo!!!!!! Davvero avrai jake sulla tua torta di compleanno?? O.O wow! ne voglio una fetta!! ^^ Tu non sai quanto mi fai felice!! E non solo per la valanga di recensioni che mi stai lasciando ^^ Ma davvero ti piace così tanto la mia ff che vorresti farla leggere alla tua amica?? O.o quando ho letto la mail mi brillavano gli occhi!! Non so di preciso quante pagine siano (sul computer ce l’ho in tanti documenti separati XD sono disordinatissima ^^) ma credo siano più di un centinaio ^^ hihi.. non vorrei essere nei panni della tua amica che si vede arrivare quel malloppo di roba XD spero che le piaccia leggere! Un bacione, a presto!

bambolina9988: Ciao marty! Come va la tua ispirazione?? Se vuoi ci faccio due chiacchiere io :-/ Non può andarsene in vacanza, anche se è estate ^^ Io la voglio attiva XD Intanto ecco qui l’ennesimo capitolo, se può farti felice ^^ Spero proprio di sì, visto che mi chiedi sempre di aggiornare più in fretta.. hihi.. un bacio!

MartinaBea: Marty, pensi che mi lascerai un’altra delle tue sfuriate?? Dai dai dai!!! Sai che ci rido sempre su per mezz’ora XDXD il massimo è stato immaginarti mentre facevi il segno di passarti la mano sulla gola XD Mike si merita tutta la rabbia di Jake.. spero che vada a spaccargli il naso.. ma non so in realtà che succederà.. lo scopriremo!!!

ilariaechelon: Ila, mi dispiace che tu sia rimasta senza parole ^^ Spero ti siano tornate, così puoi farmi sapere che ne pensi di questo nuovo Jake combattivo ^^ e del nuovo Mike in pericolo XD eheh.. per ora non si vede, ma più avanti rischierà parecchio.. ^^ A presto, baci!

fayeforyou: Fayeee…non preoccuparti x lo scorso cap, non sto a fare il conto delle recensioni^^ e poi dopo quello che hai detto saresti perdonata comunque ^^ hai centrato il punto: Jake ha SEMPRE fascino ;-) alla prossima! Un bacio!

Per chi ancora non lo sapesse, potete leggere la mia raccolta di one shot a rating ROSSO Qui: A letto con Jacob Black e non credo che abbiano bisogno di presentazioni ^^ Se avete 18 anni e del ghiaccio sotto mano passate a darci un'occhiata ^^

Un bacione a tutte!

faf

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Capitolo 23
*** Quite after Storm ***


Capitolo 23


Quite after storm

Il giorno dopo tornai al negozio dei Newton accompagnata da Amy, se avessimo visto Mike attraverso la vetrina, avremmo girato il pickup e mi sarei data malata. Ma la signora Newton, alle mie domande insistenti ripose che il figlio non sarebbe più venuto a lavorare al negozio: stava facendo le valigie per andare in "uno dei migliori college del paese". Calcò particolarmente sulle ultime parole a beneficio dei pochi clienti presenti. Con un umore decisamente migliore, afferrai la mia divisa e sparii nel retrobottega.
Sarebbe stato un sollievo non doverlo più incrociare nemmeno per sbaglio, qualcosa mi diceva che Jacob non ne sarebbe stato così felice, aveva ancora un conto in sospeso con Mike, e nonostante la cicatrice del colpo di fucile fosse già sparita, non aveva intenzione di lasciar perdere. Temevo che l'avrebbe seguito fino in capo al mondo ed ero determinata a fare tutto il possibile perché non accadesse.
Sorprendentemente i giorni, senza la presenza di Mike passarono veloci e tranquilli. Avevo quasi l'impressione di star vivendo la quiete prima della tempesta.
Era ormai arrivato l'autunno, Jacob e gli altri Quileute avevano deciso che sarebbero tornati a scuola, in mancanza di vampiri da uccidere. Vedevo Jacob molto meno spesso, ma ero contenta che si rimettesse in pari con lo studio, e del resto, il lavoro al negozio mi occupava le giornate. Charlie sembrava preoccupato che non ci vedessimo più molto spesso. Evitai di dirgli che in realtà passavamo insieme quasi ogni notte, non credevo ne sarebbe stato entusiasta. La sua predilezione per Jacob era palese, ma sicuramente era ancora valido il discorso che mi aveva fatto ai tempi di Edward.
Amy e Seth invece sfruttavano ogni minuto libero per vedersi, vedevo mia cugina così presa da Seth, che quasi mi sembrava fosse lei ad aver subito l'imprinting. Una volta provai a farglielo notare, ma non ne ricavai altro che una risatina e uno sguardo malizioso.
Quella sera per l'appunto aspettavamo a cena sia Jacob che Seth, io ed Amy cucinavamo dalla mattina. Era sabato, la vigilia del mio compleanno, e noi non avevamo avuto il permesso di avvicinarci a La Push. Sospettavo che ci fosse lo zampino di Emily, e che presto mi sarebbe toccato affrontare qualcosa di pericolosamente simile ad una festa. Non avevo dimenticato l'ultima festa di compleanno che mi era toccata, e, sebbene stavolta non avrei rischiato la vita, non potevo fare a meno di essere inquieta. Amy mi vide pensierosa - Bella, tutto bene? Ti vedo strana! - mi chiese dandomi un colpetto sul braccio con le mani sporche di farina. Mi sforzai di scacciare l'ansia e di sorridere. Amy non sapeva niente dell'anno precedente, e non volevo turbarla. Erano solo pochi mesi che condividevamo la stessa casa, eppure mi sembrava di conoscerla da molto più tempo. Per certi versi era diventata la sorella che non avevo mai avuto, e la mia migliore amica. La sua presenza mi faceva sentire meno la mancanza di Alice. Si somigliavano molto, ero sicura che sarebbero andate d'accordo, se si fossero conosciute.
Amy mi lanciò uno spicchio d'arancio dritto sulla fronte. - Ma allora oggi dormi? - rise mentre mi riscuotevo con un sobbalzo. - Due lupi affamati saranno qui fra poco e tu non hai ancora finito di decorare quella torta! -
Afferrai a caso una manciata di frutta e la sparpagliai sul dolce. - Et voilà! - esclamai soddisfatta.
- Ho capito, vai a cambiarti! - mi strappò la teglia dalle mani, alzando gli occhi al cielo, e mi spinse verso le scale. Era tardissimo, avevo ben poso tempo per rendermi "seducente e desiderabile" per usare le parole di Amy. Mi infilai, non senza sforzo, in un vestitino nero di Amy. L'aveva portato dall'Europa, le era costato un mese di stipendio, e non aveva ancora avuto l'occasione di metterlo, ma me l'avrebbe prestato per la serata. Era il suo regalo di compleanno, e conoscendola, ero sicura che non le fosse costato poco forzo.
Mi truccai parecchio più di quanto fossi abituata a fare e indossai un paio di scarpe, ovviamente di Amy, che ai miei occhi apparivano come una trappola mortale. Forse avrei dovuto metterle dopo aver sceso le scale, ma la lotta con il cinturino mi avrebbe richiesto un'altra mezz'ora, che non avevo, così mi arresi.
Il campanello trillò facendomi sobbalzare. Mi precipitai giù per le scale, leggermente in ansia, neanche fosse il primo appuntamento, e trovai Jacob, fermo nell'ingresso con un'espressione esageratamente preoccupata e le braccia tese in avanti.
Solo quando inciampai e feci appena in tempo ad aggrapparmi al corrimano, capii che stava aspettando una mia inevitabile caduta.
- Non saresti comunque molto utile, in fondo alle scale, potresti portarmi giù di peso ed evitarmi l'umiliazione - borbottai con una smorfia, muovendo cautamente il primo passo.
- E privarmi della tua sfilata da vera top model? - rise - Nemmeno per sogno! - Incrociò le braccia sul petto, continuando a scrutarmi, mentre Amy e Seth ci raggiungevano attirati dalla sua risata.
- Bella, stai uccidendo il mio vestito, con il tuo portamento! Sul tuo vocabolario la parola “seducente” non esiste, vero? - disse mia cugina, a metà tra l'inorridito e il divertito.
- Ah, è tuo quel vestito? Non te l'ho mai visto addosso... - indagò Seth, malizioso.
http://www.youtube.com/watch?v=2JLcckaF3F0
La serata trascorse senza incidenti, dopo aver abbandonato le scarpe in un angolo della stanza.
Mi abbandonai contro la spalla di Jacob, mentre il film che stavamo guadando mi scorreva davanti agli occhi. Lancia uno sguardo all'altro divano, dove Amy si era addormentata, sdraiata con i piedi in grembo a Seth. Il sorriso beato di quest'ultimo, nella penombra, mi convinse che anche lui stava condividendo il mio stesso pensiero. Era bello avere un po' di normalità una volta ogni tanto.
A volte mi chiedevo come sarebbero andate le cose, se il mondo fosse stato davvero quello che sembrava. Probabilmente avrei vissuto lo stesso  quei momenti. In fondo io e Jake eravamo perfetti insieme, nulla era riuscito a separarci. E credevo che la stessa cosa valesse anche per Seth ed Amy, con o senza imprinting, erano fatti per stare insieme, nulla avrebbe potuto impedirlo.
Non ero sicura di quanto tempo fosse passato, dovevo essermi addormentata, cullata dal respiro profondo di Jacob e dal calore che emanava, quando un ululato straziante squarciò l'aria a pochi metri dalla casa. Non c'erano dubbi, non erano buone notizie. La tensione era palpabile, Seth si era liberato della camicia, i bottoni tintinnavano sul pavimento. Le mani tremanti sul volto di Amy. Nel petto di Jacob risuonava un ringhio, e la sua voce era venata d'urgenza. - Dobbiamo andare, voi restate qui, non rimarrete sole, torneremo appena possibile. - Sentii appena le sue labbra roventi sfiorare le mie, prima che si precipitasse fuori dalla porta, nell'oscurità.
Per un attimo restammo immobili al buio, prima che mi decidessi ad accendere la luce. Amy era più pallida del solito, le ginocchia strette al petto e gli occhi lucidi tradivano tutta la sua preoccupazione. Il suo sangue freddo e il suo autocontrollo mi avevano sempre stupita, ma ora che Seth avrebbe potuto essere in pericolo, le era impossibile nascondere la paura. Negli ultimi mesi si era ritrovata catapultata in un mondo di cui non immaginava nemmeno l'esistenza, ed ora si ritrovava coinvolta suo malgrado.
Le mie mani tremavano quasi quanto quelle di Jacob, per la tensione ed il nervosismo, l'ululato che avevamo sentito poteva voler dire una sola cosa, pericolo. Non c'erano molte cose che potessero allarmare un gruppo di licantropi, anzi, solo una. Vampiri.
Furono minuti interminabili quelli che passammo in silenzio in attesa di notizie. Nessuna delle due aveva il coraggio di parlare, e il silenzio ci schiacciava come una cappa. L'assenza di rumori provenienti da fuori poteva essere interpretata in vari modi. Per poco non urlai, quando la porta alle mie spalle si chiuse con uno scatto. Le mani bollenti di Jacob sulle mie spalle non bastarono a tranquillizzarmi. Si vedeva che non era tranquillo. - C'è un vampiro in circolazione, vero? - mormorai.
Socchiuse gli occhi, valutando quanto fosse il caso di rivelare. - C'è una traccia fresca che passa pochi metri dietro casa tua. Venendo qui, Sam ha trovato i resti di un essere umano nel bosco. Embry è stato ferito, ma ora sta bene. E' forte, è un neonato... - il suo tono cupo mi fece venire i brividi. - E non sembra intenzionato ad andarsene. - ringhiò stringendo i pugni. - Devo andare, il branco ha bisogno di me... -
Guardai impotente la sua schiena bronzea allontanarsi, mentre l'angoscia mi chiudeva la gola. Un vampiro aveva scelto come territorio di caccia proprio Forks, e non se ne sarebbe andato finché non fosse stato sazio.
Guardai Amy, il contrasto con il nero dei capelli la faceva apparire ancora più pallida, poi vidi i suoi occhi spalancarsi, mentre un secondo ululato, risuonava nella notte, più straziante del primo, ma altrettanto vicino. L'ululato di dolore si spezzò fino a diventare un uggiolio.
Qualcuno era stato ferito.
Il mio cervello reagì un secondo troppo tardi, Amy aveva già spalancato la porta. - SETH! - gridò rivolta all'oscurità.
- Non puoi saperlo! - urlai cercando di fermarla.
- Ne sono sicura, l'ho sentito! Non lo confonderei con nessun altro! - rispose liberando il braccio dalla mia stretta e scendendo di corsa le scale della veranda.
- Ti ucciderà! - tentai, inseguendola. L'aria gelida e il terreno umido sotto i piedi scalzi mi riportarono alla realtà, stavamo correndo dritte nel mezzo dello scontro, e un vampiro affamato gironzolava per i boschi.
- Devo sapere come sta... Devo essere sicura che stia bene... - esclamò con la voce rotta, le lacrime che brillavano alla luce della luna. Correvamo per il bosco, nella direzione da cui era venuto l'ululato. Intorno a noi tutto era silenzioso, un silenzio innaturale e inquietante, dietro ad ogni albero mi sembrava di scorgere la sagoma di qualcuno pronto ad attaccarci. Quasi riuscivo a sentire il dolore acuto del veleno che penetra nella pelle. Il polso mi formicolava, come se volesse darmi un avvertimento.
Amy si bloccò così di scatto che le andai a sbattere contro. Contro un albero, dieci metri più avanti, era accasciato il corpo inerte di un enorme lupo. - Seth... - la voce di Amy uscì in un sussurro. Tutta la frenesia di poco prima era sparita. Avanzò, instabile sulle gambe e reggendosi ai tronchi degli alberi, gli occhi annebbiati dalle lacrime. Inciampò in una radice nascosta fa le foglie morte, ma, prima che potesse toccare terra, una sagoma scura la afferrò, trascinandola con sé. Non urlò, non reagì, assistetti impotente alla scena, mentre i denti affilati brillarono per un attimo prima di abbassarsi sul collo di Amy.
Un urlo risuonò per tutta la foresta, straziante e disumano, crollai in ginocchio con le mani sulle tempie, prima di capire che proveniva da me. Il vampiro sconosciuto non si fermò, preso dalla brama di sangue. Non si accorse del lupo alle sue spalle che a fatica si rimetteva in piedi, scrollando le spalle per scacciare il dolore, spiccava un balzo, mortale e preciso, e in un solo colpo gli strappava la testa dal busto. Il volto ancora sporco di sangue rotolò fino ai miei piedi, l'espressione per sempre congelata in un istante di famelica soddisfazione. Non ebbi tempo di pensare a nulla, che il grido di Amy mi colpì come una coltellata al petto. Il veleno era entrato in circolo.


  

 

° Angolo dell'autrice °

Ciao carissime! Pensavate che mi fossi dimenticata della mia storia?? ^^ è vero, ho postato dell'altro nell'ultimo periodo, ma non mi sono dimenticata di Noon Moon, tant'è che ho già pronto anche il capitolo 24! E questo l'avevo scritto da un po', ma tra i 7 virus nel computer, la valigia da fare e tutto il resto mi sono fatta attendere un po.. -.- Dopodomani parto e sto via 2 settimane, quindi il prossimo cap lo avrete al mio ritorno! Intanto vi lascio una piccola anticipazione! Non contiene un gran spoiler, ma se volete potete anche non leggerla ^^ Sono semplicemente un paio di pezzi del prossimo capitolo... Nulla che possa rivelare troppo ^^

Capitolo 24
Tempesta

Soffocai un singhiozzo e seguii con lo sguardo annebbiato la sagoma di Seth che ci precedeva. Osservai la testa bassa, e le zampe che si trascinavano sul terreno. Mi voltai verso Jacob con una domanda sulle labbra.
- Non riesce a tornare umano, non ha l'autocontrollo necessario. Deve riuscire a imbrigliare le emozioni. - mi anticipò Jacob con voce piatta.
Il resto del branco ci aspettava in forma umana sul retro della casa.
Sam ci venne in contro, gli occhi fissi sul lupo che ci precedeva.
- Seth, chi ha fatto questo è morto, l'hai ucciso tu stesso. Cerca di mettere freno alla rabbia, torna in te. - provò, senza riuscire a catturare il suo sguardo. - Le servi umano in questo momento. -
Il lupo si immobilizzò, il respiro spezzato. Guaì accasciandosi per terra, stravolto dal dolore. Lo vidi affondare le unghie nel terreno umido, scrollando le spalle, mentre un ringhio disperato gli risuonava fra i denti serrati.
[...]
- Ci sono molte grotte oltre First Beach... - per la prima volta Seth parlò, e al suono della sua voce spezzata, sul branco scese il silenzio. Mi accorsi che nessuno aveva il coraggio di incrociare il suo sguardo, quello che avevano letto nella sua mente doveva essergli bastato. Sam annuì, facendo un cenno verso il folto della foresta.
Rimasi a guardarlo allontanarsi, le lacrime gli rigavano il volto, silenziose. Non faceva niente per nasconderle, probabilmente non ne aveva la forza. Le spalle curve, sotto qualcosa di ben più pesante dei cinquanta chili scarsi di Amy.

Rieccomi qui! Allora che ne pensate? Non ve lo aspettavate, eh?? ^^ Non posso dire "nemmeno io" perchè stranamente questa volta sapevo cosa sarebbe successo... Mi dispiace un sacco per Amy, perchè ormai ci ero affezionata, ma se vi interessa scoprire come se la caverà, non vi resta che aspettare un paio di settimane!
Torniamo ai ringraziamenti! GRAZIE a tutti quelli che hanno inserito la mia storia da qualche parte... siete sempre più tanti *___*
E Grazie a:

bambolina9988: Hihihi.. tesoro, sono morta all'idea di Mike che corre per le strade urlando "Aiuto licantropi" XD No, non è stato quello a sconvolgere Forks ^^ Ma semplicemente l'arrivo di un vampiro affamato! Come al solito sei stata gentilissima a recensire, ma questa volta tocca a me andare in vacanza ^^ Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo.. (appena torni dalla calabria ovviamente! ^^) un bacio!

fayeforyou: Faye! Grazie 1000! I tuoi complimenti erano esattamente quello che volevo sentirmi dire ^^ Allora ho reso bene l'idea! Se il cap scorso era tosto, questo come lo definisci?? ^^ hehe... il periodo di pace è già finito, come vedi! Chissà se per i nostri eroi ci saranno altri momenti felici? Un bacio, a presto!

ninjiapiccina: Grazieee!! Che carina che sei!! *___* mi brillano sempre gli occhi a leggere le tue recensioni! Sono contenta che la storia continui a piacerti.. Spero che questo colpo di scena non ti faccia cambiare idea! Un bacione!

Se vi piace il mio modo di scrivere e volete leggere una cosina piccina piccina, sempre Jake&Bella, cliccate qui: Yesterday
E' una mia nuova one shot sull'infanzia di Jake e Bella.. Io adoro Jake in quella storia, è così dolce.. e Bella come al solito non si accorge di niente! mi piacerebbe sapere cosa ne pensate ^^ E' una specie di esperimento!^^

Un bacio, alla prossima!

Faf

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Capitolo 24
*** Tempesta ***


Riassunto delle puntate precedenti: Per chiunque se lo fosse dimenticato... (mea culpa, le scuse sono in fondo^^) Bella ed Amy sono nel bosco, un vampiro ha appena attaccato Amy, mordendola. Seth non è riuscitoa difenderla, e il resto del branco era troppo lontano per intervenire.

 

Capitolo 24


Tempesta

http://www.youtube.com/watch?v=l4kTtiqL7pE
Il dolore di Amy mi raggiunse come una frustata, sapevo ciò che stava provando, ma soprattutto mi sconvolgeva sapere cosa sarebbe successo. Non potevamo fare niente per fermare le cose. Fino ad un'ora prima stavamo guardando un film, ed era tutto perfetto, poi le nostre vite erano andate in pezzi. Mi sentivo come una sopravvissuta a un uragano, viva, ma senza più niente per cui sperare.
Ero in ginocchio accanto al corpo di Amy, scosso dagli spasmi della trasformazione, le sue grida coprirono il rumore dei passi di Jacob, che sbucò dagli alberi e mi tirò a sé senza parlare. Doveva aver visto tutto dagli occhi di Seth. Il lupo biondiccio giaceva ai miei piedi, annientato. Non si era più mosso da quando Amy aveva cominciato ad urlare. Sapevo cosa significavano quelle urla per lui, la donna che amava si stava trasformando nel suo peggior nemico. Avevo creduto di soffrire, ma quello che provavo io non era nemmeno paragonabile al dolore di Seth.
Jacob sollevò Amy e la riportammo in casa, il tempo necessario per decidere cosa fare. Se fosse sopravvissuta alla trasformazione, non avrebbe mai più potuto mettere piede in quella casa, né vedere nessun essere umano. Sarebbe stata troppo pericolosa. Nemmeno io avrei potuto vederla. Il suo desiderio più grande sarebbe stato uccidermi.
Soffocai un singhiozzo e seguii con lo sguardo annebbiato la sagoma di Seth che ci precedeva. Osservai la testa bassa, e le zampe che si trascinavano sul terreno. Mi voltai verso Jacob con una domanda sulle labbra.
- Non riesce a tornare umano, non ha l'autocontrollo necessario. Deve riuscire a imbrigliare le emozioni. - mi anticipò Jacob con voce piatta.
Il resto del branco ci aspettava in forma umana sul retro della casa.
Sam ci venne in contro, gli occhi fissi sul lupo che ci precedeva.
- Seth, chi ha fatto questo è morto, l'hai ucciso tu stesso. Cerca di mettere freno alla rabbia, torna in te. – provò Sam, senza riuscire a catturare il suo sguardo. - Le servi umano in questo momento. -
Seth si immobilizzò, il respiro spezzato. Guaì accasciandosi per terra, stravolto dal dolore. Lo vidi affondare le unghie nel terreno umido, scrollando le spalle, mentre un ringhio disperato gli risuonava fra i denti serrati.
Un attimo dopo al suo posto c'era il ragazzo che conoscevo bene.
Diverso.
Non aveva più nulla del ragazzino solare e allegro che era stato fino a un'ora prima. Senza dire una parola si rivestì e prese Amy dalle braccia di Jacob. La strinse a sé, e le urla di lei diminuirono.
- La trasformazione dura tre giorni, bisogna tenerla d'occhio, solo dopo potremo decidere il da farsi. - sentenziò Jacob. Seth annuì, ero sicura che in quei tre giorni non l'avrebbe lasciata un attimo, finché lei non avesse riaperto gli occhi, il grigio originario sostituito dal rosso rubino. Chissà cosa sarebbe successo all'imprinting? Si sarebbe spezzato, ora che lei non era più la sua metà perfetta, la più adatta a renderlo felice? Oppure Seth avrebbe continuato a soffrire per qualcosa che non avrebbe più potuto avere?
- Dobbiamo portarla dove non possa fare del male a nessuno. - disse Sam.
- Ci sono molte grotte oltre First Beach... - per la prima volta Seth parlò, e al suono della sua voce spezzata, sul branco scese il silenzio. Mi accorsi che nessuno aveva il coraggio di incrociare il suo sguardo, quello che avevano letto nella sua mente doveva essergli bastato. Sam annuì, facendo un cenno verso il folto della foresta.
Rimasi a guardare Seth che si allontanava, le lacrime gli rigavano il volto, silenziose. Non faceva niente per nasconderle, probabilmente non ne aveva la forza. Le spalle curve, sotto qualcosa di ben più pesante dei cinquanta chili scarsi di Amy.
Sentii la presa di Jacob farsi più stretta attorno alla mia vita, probabilmente si stava maledicendo per non essere arrivato in tempo, oppure stava ringraziando per il fatto che fossi sana e salva. Era terribile da pensare, quando la vita di Amy era finita per sempre.
La macchina di Charlie che frenava nel vialetto mi fece sobbalzare. Jacob mi prese per la vita e balzò sul davanzale della finestra della mia camera. Mi posò sul pavimento, e fece per girarsi di nuovo.
- Oh, no, ti prego, non andare! - lo afferrai per un braccio, non ce l'avrei fatta a rimanere sola e ad affrontare l'interrogatorio di Charlie. Si voltò indeciso.
- Sono l'alfa, dobbiamo decidere che fare... - l'espressione amara era più chiara di mille parole, avrebbe rinunciato volentieri a quel titolo pur di restare con me, dopo una notte come quella.
Non so se furono le mie lacrime o il sussurro di Sam a fargli cambiare idea, ma con un passo coprì la distanza fra noi e mi avvolse in un abbraccio rovente. Lo sentii ispirare forte il mio odore, con il volto affondato nei miei capelli, poi con un sospiro si staccò e rimase a lungo a fissarmi negli occhi. Riuscivo a malapena a vederlo, nell'oscurità, ma il dolore dipinto sul suo volto era lo stesso che provavo io.
Charlie entrò in casa in quel momento, i passi pesanti risuonarono nella casa buia, a malapena attutiti dal tappeto nell'ingresso. - Ragazze? Siete in casa? - lo sentii dire. Scesi le scale, ancora scalza, la gola troppo serrata per riuscire a rispondere.
Se la mia espressione non fosse stata chiara a sufficienza, ci pensarono le parole di Jacob a fargli capire che c'era qualcosa che non andava.
- Amy è sparita. - la sua voce era ferma, ma, la luce che mio padre accese, rivelò un volto pallido e un'espressione sconvolta. Credo che a spaventare Charlie fu più l'espressione di Jacob, che le sue parole. Non l'aveva mai visto così, era abituato al ragazzo solare, che con il suo sorriso luminoso riusciva sempre a farmi stare meglio.
Per un attimo la sorpresa e lo sgomento gli impedirono di parlare, poi riversò su di noi un fiume di domande. Ero sicura che stesse cercando di tenere a bada l'angoscia convincendosi di avere la situazione sotto controllo. - La ritroveremo! - sentenziò alla fine. Cercai di annuire con un groppo in gola, non sapeva quanto si stesse sbagliando. Jacob dopo non molto se ne dovette andare, sicuramente il branco aveva indetto un consiglio straordinario, non sarebbe potuto mancare.
Charlie, preso dal suo ruolo, si precipitò al telefono ed iniziò ad avvisare chiunque potesse dargli una mano a ritrovare una ragazza scomparsa. Passammo tutta la notte in piedi, discutendo se chiamare subito Ellie, che era tornata in Inghilterra appena aveva capito che potevamo tranquillamente fare a meno di lei, o se aspettare la mattina.
- Magari tornerà a casa spontaneamente, o la ritroveremo... Non è il caso di allarmare tua zia, per ora. - borbottò, riprendendo a camminare avanti e indietro sul pavimento del salotto, in attesa di una risposta alle sue telefonate.
Rimanemmo per ore in quella situazione, finché, cullata dai passi di Charlie, non mi addormentai sul divano, per la seconda volta quel giorno.
Mi risvegliai nel mio letto, con il respiro caldo di Jacob sul viso e un peso sul petto, che mi gravava come un macigno.
- Amy sta bene... – sentii dire a Jacob con una smorfia. - Sam crede che sopravvivrà alla trasformazione. -
Fra noi scese il silenzio, mentre una domanda inespressa mi bruciava sulle labbra. Feci un profondo respiro e chiesi – Seth come sta? - avevo paura di sentire la risposta, immaginavo quale potesse essere.
- Si rifiuta di lasciarla, non ha chiuso occhio un attimo questa notte e non vuole che nessuno la tocchi. Leah gli ha dato dello stupido, noi abbiamo provato a fargli capire che non sarà più come prima, ma non c'è niente da fare. Lei è ancora il suo imprinting, nonostante la trasformazione. - fece mestamente.
- Voglio vederla, è sempre mia cugina, ed è stata colpa mia, se ora è ridotta così... - la mia voce si ruppe. Lasciai che le braccia di Jacob mi avvolgessero come un rifugio sicuro. Sentivo il respiro irregolare nel suo petto. - Non è colpa tua, l'alfa sono io, non avrei dovuto lasciare Seth da solo a guardia della casa. Adesso Leah ce l'ha con me. L'ho sentito nei suoi pensieri, e in quelli del resto del branco... - lo fissai negli occhi, non l'avevo mai visto con quello sguardo spento.
- Da quando sono diventato l'alfa, le cose non hanno fatto che peggiorare. Quanto vorrei che Sam si riprendesse il suo ruolo! -

 

 

° Anglo dell'autrice scomparsa°

Se vi state chiedendo dove fosse stata l'autrice in tutto questo tempo, la risposta è che è stata un'idiota... Semplicemente ho avuto un calo di fiducia in me stessa XD credevo che della mia storia non gliene fregasse più niente a nessuno.. ed in effetti penso che dopo tutto questo tempo sia così... Però questo capitolo lo avevo pronto da mesi.. precisamente da quando ho postato quello precedente! E ho voluto provare a postarlo... chissà se qualcuno si ricorderà ancora di questa ff? :) mi piacerebbe portarla a termine, anche solo per me stessa, perchè oggi l'ho riletta quasi tutta e mi sono accorta che alla fine non fa così schifo...Anzi, mi meraviglio di essere riuscita a scrivere così tanto! Se vi va potete lasciarmi un commento (anche degli insulti sarebbero indicati in questo caso :) In alternativa potete farmi sapere se vi interessa leggere il seguito oppure no ^^

Intanto vorrei ringraziare le mie meravigliose lettrici! Rileggere le vostre recensioni mi ha fatto tornar la voglia di pubblicare qui :) Non ho tempo di ringraziarvi una per una ora, ma vi manderò un messaggio privato nei prossimi giorni! Intanto vi cito solamente: grazie a marpy, ninjiapiccina, MartinaBea, farfalla_dolce, bambolina9988, abbie keys, tamina_e_dastan! Grazie a voi che avete commentato il mio ultimo capitolo! Scusate se vi ho deluse! Siete davvero persone meravigliose *__* Ci risentiamo per chi vorrà, nel prossimo capitolo!

Baci

Faf

PS Se amate la Saga di Twilight, a qualunque team apparteniate, dovete assolutamente leggere questa FF: Emotions di chiaki89, ha partecipato ad un contest che ho indetto quest'estate con Dackota (ed ovviamente ha vinto :) Non avevo mai letto una ff scritta così bene! Da pelle d'oca! Non vi anticipo niente, sono sicura che ne rimarrete conquistate ^^

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Capitolo 25
*** Vampira ***


Capitolo 25

Vampira

Seth POV
http://www.youtube.com/watch?v=cgqOSCgc8xc&ob=av2e
Camminavo nella foresta stringendo Amy fra le braccia, una calma apparente mi avvolgeva, mentre la mia anima bruciava insieme alla sua. Probabilmente stavo piangendo, perché sentivo la faccia bagnata, ma non mi importava. Sentivo anche la voce di Sam dire che ci sarebbe stata una riunione straordinaria, ma non mi importava nemmeno di quello. Tutto ciò che sapevo era che non avrei lasciato che nessuno la toccasse. I miei passi risuonavano nel silenzio, senza riuscire a coprire il rumore del suo cuore. I battiti ormai contati rallentavano impercettibilmente ad ogni passo. Un dolore sordo, debole eco del suo, mi annebbiava la mente, mentre sentivo che sarei morto con lei. Solo i sensi da licantropo mi tenevano inchiodato alla realtà costringendomi ad essere terribilmente consapevole del cambiamento che stava avvenendo. Avrei dato qualunque cosa pur di non accorgermi che la sua pelle diventava di secondo in secondo più fredda, sotto le mie dita. La vedevo cambiare, lentamente ed inesorabilmente, mentre il veleno si diffondeva.
Credevo di stare per impazzire, quando arrivai nei pressi delle grotte di First Beach. Quante volte avevo sognato di portarcela, quando tutto andava bene. Mi sembrava un'altra vita, ripensare a quei momenti mi faceva ancora più male, ma la mia mente non riusciva a starne lontana.
Deposi Amy nella parte più asciutta della grotta, chissà se era consapevole di quel che stava succedendo? Dalle sue labbra pallide e serrate non usciva alcun suono finché la tenevo fra le braccia, sembrava che non potesse fare a meno della mia presenza nemmeno durante la trasformazione. Avrei voluto poterle dare tutto il mio calore, non sapevo che farne dei miei quarantatre gradi, mentre il suo corpo diventava freddo  come ghiaccio. Avrei voluto non essere un lupo, avrei voluto conoscerla ed innamorarmi di lei come le persone normali, in un mondo dove non esistono licantropi né vampiri. La forza dell'imprinting mi schiacciava a terra come un macigno, cosa sarebbe successo se non si fosse spezzato con la trasformazione? Avrebbe continuato ad imprigionarmi come una catena, legandomi a quello che era da sempre il mio peggior nemico? Come avrei potuto convivere con l'istinto che mi spingeva ad ucciderli? Le accarezzai il volto pallido, nonostante l'oscurità riuscii a vederlo arrossarsi sotto il calore della mia mano. Per quanto tempo ancora le avrei fatto quest'effetto? Ore, minuti?
Il rumore del suo respiro sempre più debole mi riempiva la mente, nel silenzio della notte, la strinsi più forte e mi abbandonai contro la parete della grotta, le lacrime che mi rigavano il volto caddero a confondersi nel terreno umido.

Jacob POV
La pioggia cadeva fitta, inzuppandomi, e le nuvole coprivano quasi completamente il sole, il tempo sembrava essere in sintonia con il mio umore, mentre correvo per la foresta in forma umana. Non ce l'avrei fatta a sopportare i pensieri del branco, mi bastavano i miei, e quelli che avevo letto quella mattina sul volto di Bella. Non mi riteneva responsabile, anche se non c'ero stato quando avevano bisogno di me, anche se il mio essere alfa aveva causato più male che bene.
Avrebbe potuto succedere a lei, a quel punto cosa avrei fatto? Mi presi la testa fra le mani, appoggiandomi al tronco di un albero, annientato da quel pensiero. Mi raddrizzai, sforzandomi di controllare il respiro, il branco mi stava aspettando, dovevamo vedere come stava Amy, dopo la notte che aveva passato. Seth non ci aveva permesso di rimanere, la luce nei suoi occhi, mentre aveva pronunciato quelle poche parole, ci aveva spinto ad obbedire più che se fossero state dette con il timbro dell'alfa.
Sam mi aspettava sulla spiaggia, poco lontano. - Ho detto al resto del branco che non era necessario che venissero. - mormorò.
Annuii, dirigendomi verso la grotta, non avevo mai assistito ad una trasformazione, tutto quello che sapevo lo dovevo ai racconti di Bella, ma temevo lo stesso quello che avrei trovato.
Varcai la soglia, gli occhi fissi su Amy, la situazione non era cambiata, era ancora immobile, abbandonata fra le braccia di Seth, la sua pelle ora brillava impercettibilmente, sarebbe stato impossibile vederlo per un occhio umano. Seth sedeva immobile, gli occhi fissi sul suo volto. Non li sollevò nemmeno al suono della voce di Sam - Come sta? -
- E' fredda - rispose con voce rotta. - Il veleno si è diffuso... -
Mi avvicinai senza fare rumore, avrei voluto poter fare qualcosa, qualsiasi cosa pur di alleviare il senso di colpa che mi opprimeva.
- Dovremo decidere cosa fare al termine dei tre giorni se... quando Amy si risveglierà. Sarà un pericolo per tutti, i neonati sono forti, e senza controllo, non potrà restare qui. - intervenne Sam con voce ferma. Aveva detto esattamente ciò che avrei dovuto dire io, se solo avessi avuto la forza di infliggere un nuovo colpo a Seth. Abbassai lo sguardo su di lui, immobile ad occhi chiusi, in attesa della sua reazione.
Seth non reagì, sembrava non fosse in grado di provare più niente. Sam si chinò per posare un sacchetto di carta per terra - Emily ti manda dei panini, e una fetta di torta. - riprese con voce più dolce.
- Lasciatemi con lei, ancora per un po'. Per favore. - rispose Seth in un sussurro impercettibile. Lasciammo la grotta senza più parlare, con l'animo più oppresso di prima.
Strinsi le mani fra loro per impedirgli di tremare, mentre un suono rauco mi usciva dalla gola. Sam, alle mie spalle, si avvicinò, doveva intuire perfettamente quello che mi passava per la mente. - Non è colpa tua Jake, nessuno di noi è stato presente per salvarla. Nessuno pensa che sia colpa tua! - La presa forte di Sam mi costrinse a voltarmi. - Non ho mai detto che essere l'alfa sarebbe stato facile, ma tu sei nato per questo, non puoi tirarti indietro! - disse senza distogliere lo sguardo dal mio.
- Bella roba! Allora vorrei non essere quello che sono! - urlai liberandomi dalla sua presa un attimo prima che il lupo che era in me esplodesse. Di nuovo a quattro zampe corsi verso il fitto della foresta prima che Sam potesse raggiungermi. Accelerai il ritmo, illudendomi che il vento che mi fischiava nelle orecchie potesse coprire il rumore dei pensieri del branco. Nessuno si era ritrasformato, in attesa di nuove notizie. - Andate a dormire, Amy è viva e la situazione non è cambiata. - imposi.
Le ore passavano lentamente, dolorose ed implacabili, costringendoci a pensare a ciò da cui avremmo voluto fuggire. All'alba del terzo giorno ero nuovamente con Sam sulla soglia della grotta, la trasformazione stava per avere termine. Quando Amy si fosse svegliata avrebbe potuto mettere in pericolo la vita di Seth, se non fossimo stati pronti ad intervenire.
- Stai pronto a bloccarla, non possiamo rischiare. - sussurrò Sam per non farsi udire da Seth.
Entrammo con circospezione, ma non era cambiato nulla, il sacchetto con i panini giaceva per terra intatto, ed Amy era sempre fra le braccia di Seth, che non si mosse al nostro arrivo. Pensai che stesse dormendo, ma lo sentii sussurrare - Allora è finita? Sono già passati tre giorni? - sollevò la testa con un sospiro e finalmente potei vederlo in faccia. Non c'erano dubbi che non avesse dormito nemmeno un istante da quando Amy era stata morsa. Il color bronzo della sua pelle sembrava sparito per lasciar spazio ad un pallore innaturale. Gli occhi erano spenti, circondati da occhiaie profonde, sarebbe stato impossibile ritrovare in lui il ragazzo allegro e solare con cui avevo scherzato solo pochi giorni prima.
Amy gemette fra le sue braccia, restò immobile per un attimo e spalancando gli occhi color rubino, scattò subito in piedi. Avevo sottovalutato la velocità dei vampiri neonati, ma riuscii a bloccarle le braccia dietro la schiena prima che potesse reagire.
- No! - Seth trasalì e si alzò in piedi lentamente. - Lasciala stare, so cavarmela! -
Fulminea approfittò della mia distrazione per liberarsi e fronteggiarmi ringhiando. Inspirò per la prima volta, e subito la mano le corse alla gola con un gemito. - Brucia! - articolò.
Sam scattò verso l'uscita della grotta, bloccandole il passaggio. - Seguici, ma non tentare di scappare - disse Sam studiandola. - Deve cacciare, non perdetela di vista un attimo! - aggiunse rivolto a noi. Amy si raddrizzò dalla posizione d'attacco che aveva mantenuto fino a quel momento e sfrecciò fuori. Mi precipitai all'inseguimento, trasformandomi a mezz'aria. Un attimo dopo i pensieri di Sam segnalarono che anche lui si era trasformato. Impiegammo tutte le nostre energie per non farci seminare, era veloce anche per gli standard dei neonati. Il resto del branco ci raggiunse a poco a poco, i pensieri altrui mi rimbombavano nelle orecchie, e fu solo dopo alcuni minuti che mi accorsi di non vedere ne sentire Seth.
"E' rimasto nella grotta" mi chiarì Sam. "Credo che ancora non se la senta di vederla mentre sbrana un cervo". Intanto Amy, guidata dall'istinto e dalla sete, aveva braccato un cervo e beveva avidamente. Rimasi impressionato da come cambiò la sua espressione una volta sazia. L'aria famelica e rabbiosa era stata sostituita da un'espressione confusa. Si fissò le mani che ancora stringevano la carcassa dell'animale, e fece scivolare su di noi gli occhi sgranati, nei quali si rifletteva un misto di paura e diffidenza.
Un rumore alle nostre spalle la fece voltare di scatto. Paul balzò avanti ringhiando, pronto ad evitarle ogni via di fuga. Stavo per intervenire, quando una figura irruppe nel cerchio mettendosi fra lei e il lupo.
Seth. - No! - gridò per sovrastare i ringhi di Paul. Era una pazzia mettersi in forma umana tra un vampiro ed un licantropo, ma non sembrava importargli.
Seth si voltò lentamente, con i muscoli contratti, pronto a fronteggiare il suo peggiore incubo. - Amy...ti ricordi cosa è successo? - lo sentii chiedere, la voce calma nonostante la situazione. Amy alzò il volto, e per la prima volta quel giorno lo fissò in faccia.
I loro sguardi si incrociarono e rimasero incatenati, la tensione che pervadeva il branco era palpabile. Ognuno di noi era pronto all'azione, ma all'interno del cerchio nulla si muoveva.



° Angolo dell'autrice ritrovata °

Ebbene sì, rieccomi qui :) sono stata abbastanza puntuale con questo nuovo cap?? Spero di sì! So che è un modo schifoso, ma per farmi perdonare la lunga pausa estiva, voglio condividere con voi, come promesso, il primo disegno che ho fatto ispirato alla ff... Lo trovate qui:
http://faffinart.forumcommunity.net/?t=41460960
L'ho pubblicato sul mio artfolio... E' un piccolo sito in cui racchiudo tutti i miei lavori (ff, foto, lavoretti a photoshop, ecc...) per chi conosce forumcommunity non sarà una cosa strana... Se volete saperne di più su di me, sui miei prossimi lavori, lasciarmi un saluto o un messaggio, o semplicemente farvi due risate alle mie spalle potete visitarlo XD Il link diretto è questo:
http://faffinart.forumcommunity.net/ ♥
Da oggi anche le risposte alle vostre meravigliose recensioni le pubblico lì.. (almeno lo uso per qualcosa di utile XD )
A proposito di recensioni....questa volta me ne avete lasciate davvero tante :) sparse un po' per tutti i capitoli XD vi ringrazio di cuore, siete delle lettrici magnifiche!

RISPOSTE ALLE RECENSIONI:
Da oggi tutte qui:
http://faffinart.forumcommunity.net/?t=41558766

Grazie a tutti quelli che mi leggono, inseriscono fra preferite/seguite/ricordate, e a chi spende 5 minuti del suo tempo per lasciarmi una recensione! Siete tutte importantissime per me, e chi scrive lo sa! ♥
Al prossimo capitolo!
Baci!!!

Faf

PS se interagite con me sul mio Artfolio, ditemi chi siete su efp ^^ così vi riconosco!
PPS che ne dite della canzone di sottofondo? L'ho sentita in Shrek 3 e me ne sono innamorata! :) mi sembrava adatta al capitolo ^^

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