Acqua

di Xian
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nascita ***
Capitolo 2: *** Visita ***
Capitolo 3: *** Conoscenze ***
Capitolo 4: *** portale ***
Capitolo 5: *** Wonderland ***



Capitolo 1
*** Nascita ***


Nascita

Stanza scura tre uomini seduti attorno a un tavolo

-Il progetto procede bene Signor Strife?-

-Si signore, ma stiamo registrando dei picchi di energia per quanto riguarda l’esperimento No.i e No.x –

-E per quanto riguarda l’altro proggetto?-

-Come le ho già detto a mio parere deve essere chiuso-

-Non mi interessa il suo parere, piuttosto Signor Fire, adesso e lei che si occupa di quel progetto giusto?-

Uno degli uomini si alza e se ne va

-Si ma non sta andando affatto bene, ieri ha mostrato i primi segni di coscienza-

-E allora?-

-Ha ucciso uno dei miei scienziati-

-Bene, allora mi sembra che si stia sviluppando bene-

-Piuttosto credo che il signor Strife dovrebbe sapere il collegamento che c’è fra i tre proggetti-

-Io invece non lo trovo necessario, o ti devo ricordare il legame che uno dei figli di quest’ultimo ha avuto con No.i  durante la sua provvisoria immissione nella società? Perché gli altri due soggetti non hanno fatto quest’esperienza?-

-Non erano  ancora pronti-

L’allarme suona come una cantilena e la stanza si illumina di luci blu e rosse

-CHE SUCCEDE?-

Chiese uno dei uomini scattando in piedi e correndo verso il corridoio seguito dall’altro.

Quando arrivarono sul corridoio che permetteva l’accesso ai laboratori ciò che videro davanti a loro

 fu qualcosa di spaventoso: corpi mutilati e sangue ovunque.

Corsero verso l’ultima stanza e aprirono la porta: due ragazze e un ragazzo vestiti con dei cappotti

 neri erano seduti su una delle scrivanie e la figura più alta era intenta a leccarsi una delle mani

 guantate

-Aqua-sun, cosa ne facciamo di questi due umani?- chiese la ragazza più piccola con voce infantile

-Non lo so No.i, tu cosa proponi No.x-

-Io propongo di farli in tanti piccoli pezzettini- disse il ragazzo parlando anche lui come se fosse un

Bambino che chiede qualcosa alla madre

-No, ora  non voglio, comunque è ora di togliervi i vostri nomi da laboratorio, chiaro Nox e Xion?-

- Siiiiiiiiiii ci piacciono i nostri nuovi nomi- risposero all’unisono

-Signor Xemnas sono vivi- disse uno dei due uomini

-Lo vedo, è meraviglioso- rispose l’altro.

I tre non li deganarono nemmeno di uno sguardo e se ne andarono saltando giù dalla finestra.

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Capitolo 2
*** Visita ***


 Visita

Uffa !!! perché doveva sempre alzarsi così presto tutte le mattine, certo il fatto  che la madre fosse morta

 da due anni e il padre fosse stato internato in un manicomio e quindi i suoi fratelli fossero allo sbaraglio da

 soli nel mondo poteva essere una buona ragione. Ma quale buona ragione uno dei suoi fratelli aveva quasi

 20 anni. Comunque lasciando perdere i suoi ragionamenti si alzò e andò a preparare la colazione. Mentre

versava il latte nelle  tazze sentii bussare alla porta, e completamente dimentico del fatto che fosse scalzo e

in pigiama con le paperelle andò ad aprire. La persona che si trovò davanti era l’ultima che avrebbe

immaginato di vedere

–Xion!-  esclamò entusiasta

-Roxas, ti  abbraccerei ma Aqua ti ha preparato una torta-

-Aqua?-

-Si la mia cuginetta-

-ma non vivevi con Axel?-

-Si….. ehm……….. ma mi sono……….trasferita-

-ah ok, ti vuoi accomodare?-

-Si grazie-

Roxas le fece strada  verso la cucina e la fece accomodare su una delle sedie , discussero per circa mezz’ora

   ma la loro conversazione venne interrotta da un –AQUAAAAAAAA-SAN  fermati- proveniente  dal piano

superiore. Entrambi corsero nella stana di Cloud da dove proveniva l’urlo. Cloud dormiva ancora nel suo

letto mentre una ragazza dai capelli blu ch indossava dei jeans aderentissimi  e una maglietta che le

metteva in risalto il seno era trattenuta da un ragazzo dai capelli neri che gli ricordava leggermente Xion , la

corporatura, il modo in cui stringeva la maglietta della ragazze, i jeans leggermente larghi e schiariti, una

maglia tra il viola e il rosso ma in qualche modo sbiadita e la felpa grigia, era sicuro che Xion avrebbe

volentieri messo quei vestiti.

-Scusa Roxas, questi sono i miei cugini, Nox e Aqua, ma non so che ci facciano in casa tua- disse la ragazza al

 suo fianco leggermente imbarazzata.

-è ovvio cosa ci facciamo qui- rispose il ragazzo dai capelli neri che aveva lasciato la presa sull’azzurra

-infatti, non ti trovavamo e abbiamo deciso di venirti a cercare, così siamo entrati dalla finestra-

Roxas era allibito ma prima che potesse parlare il moro riprese parola

-Oh, aspetta, tu devi essere Roxas, la cattiva persona che se la fa con il papà-

Un pensiero si formò nella testa di Roxas: lui aveva avuto due o tre ragazze ma un solo ragazzo.

-Axel è tuo Padre?????- chiese come se stesse quasi per svenire come se non avesse sentito la parola con

cui l’aveva definito

-No è che Axel si è sempre preso cura di noi e allora lo chiamiamo babbo- intervenne Xion frettolosamente

-ma ora dobbiamo proprio andare- conclusa afferrando prima il moro e poi l’azzurra e buttandoli giù dalla

finestra. –Ciao- disse prima di saltare giù anche lei.

Roxas era rimasto alquanto stranito dalla visita, ma soprattutto gli avevano ricordato non Axel, ma il fatto

che ci fosse anche andato a letto e, doveva  ammetterlo, era stato fantastico. Quanto gli mancava Axel

 

allora vorrei ringraziare Dark Roku per la recensione, infatti è leggendo le sue storie che mi è venuta voglia di scrivere, se questa fanfic sta venendo bene, cosa che spero, è merito suo che senza saperlo mi ha fatto da insegnante, per gli errori scusa ma andavo di fretta. Spero che continuerai a recensire perchè tengo molto al tuo giduzio e anche a quello di tutti gli altri che vorranno farmi questa cortesia

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Capitolo 3
*** Conoscenze ***



Conoscenze

Il ragazzo chiuse la chiamata e infilò il cellulare in tasca –Aqua-san, a quanto pare Axel sta tornando in città. Come faremo a fargli tenere la bocca chiusa?- chiese guardando la ragazza seduta al tavolo alle sue spalle.

-Xion sta stringendo un legame sempre più forte con Roxas vero?-

-Si, ma cosa centra?-

-Vedi il piccolo Roxy è un umano così patetico, non reggerebbe a una tale notizia e Axel, lo sa-

-Bene, ma credo che sarà comunque meglio ricordarglielo-

-Ok  Nox-chan, ma che faremo se ha portato anche lei?-

-Non credo che sarà un problema-

La conversazione venne interrotta dal trillo del telefono dell’azzurra.

-Pronto-

-Come?, Che vuol dire?- chiese scattando in piedi.

Riattaccò nervosamente –stupido coniglio!- imprecò prima di uscire di casa seguita dal ragazzo.

-Cos’è successo?- chiese il brunetto alla ragazza

-Quella stupida, si è messa di mezzo, ha conquistato Roxas con tutte le sue moine su quanto questo mondo faccia schifo-

-E allora?-

-E allora potrebbe intralciare i nostri piani, per questo stiamo andando a fare visita ad Axel- concluse nervosa affrettando il passo.

 

Quando arrivarono davanti alla villetta il ragazzo dai capelli rossi si stava fumando una sigaretta appoggiato alla porta.

-Allora, vi stavo aspettando- disse soffiando il fumo in faccia all’azzurra.

-Tu brutto….-

-Il piccoletto è diventato brusco-

-Kim dovrebbe arrivare fra poco, se è lei che state aspettando-

-Lo sai che  Roxas ti odia vero?- chiese Nox sorridendo, lo sguardo del rosso si vacuo, poi tornò penetrante

-Si, lo immaginavo- rispose spostando lo sguardo verso il celo azzurro che si stava scurendo.

-Bene, aspetteremo che Xion arrivi, accompagnava Kim e Roxas da voi- aqua marchio l’ultimo nome con crudeltà –Aqua scusa, ma se ti ricordi io avrei un impegno, ti lascio qui, ma non fare tardi fra un’oretta hai un impegno anche tu- disse Nox voltandosi e allontanandosi a passo veloce verso la casa degli Strife.

Qualche minuto dopo arrivarono davanti alla villetta Roxas e Xion accompagnati da una ragazza che chiacchierava con Roxas: somigliava leggermente ad Axel e aveva i capelli castani con alcune punte rosse, anche se non era molto alta. Aqua le lanciò un occhiata in cagnesco ma la ragazza la ignorò completamente –Eccoci Roxas, questa è casa mia- disse indicando la casa al biondo

-Ma questa è la casa di Axel!- rispose il biondo stupito –Conosci mio fratello?- chiese Kim di rimando –Ehi Roxas!- lo salutò il rosso interrompendo la conversazione –Ehm allora ciao Kim, e ciao anche a te…- si girò verso Xion ma sia lei che l’azzurra erano scomparse nel nulla.

 

Il campanello suonò e Sora si precipitò giù per le scale e aprì la porta trovandosi davanti Nox.

-Ehi, allora sei pronto?- gli chiese Nox quando lo vide.

-Si, certo, ma ricordami perché ti sto accompagnando a fare una passeggiata-

-Ricordi, io devo conoscere la gente del luogo e tu devi fare nuove amicizie.-

-Ah ok- disse uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.

Camminarono per un quarto d’ora chiacchierando del più e del meno finché non si fermarono sotto un albero.

-Allora cosa mi stavi dicendo del tuo amico, Riku giusto?- chiese Nox sedendosi su una panchina.

-Bhe, vedi lui è sempre così perfetto e allora mi fa un po’ invidia e allora ultimamente ci stiamo allontanando-

-Ti piace eh?-

-Come?-

-Secondo me lui ti piace, ma lui è palesemente etero per cui tu ci hai rinunciato dopo anni e anni di tentativi, nonostante questo non riesci a dimenticarti di lui e pensi che allontanarti da lui si l’unica soluzione, ho indovinato?-

-Si, ma come…-

-Chiamalo intuito, però si capisce quando parli di lui- gettò un occhiata all’orologio

-scusa si è fatto tardi, ci vediamo- disse salutando con la mano mentre si avviava verso un viottolo.

-Ma abiti al castello?-

-Si, era dei genitori di Aqua, adesso ti saluto sul serio, ciao- e si incammino iniziando a correre dopo qualche passo.

 

Cloud era seduto su uno sgabello del bar a sorseggiare un boccale di birra

-Cloud giusto?- si sent chiamare e si girò vedendo Aqua, la cugina di quell’amica di Roxas

-Aqua, ma che ci fai qui?-

-Niente facevo un giro, avevo sete e sono entrata-

-Davero, e allora sarà destino-

-Io non credo nel destino a dire la verità-

-Ah e perché?-

-Secondo me se si pianifica una cosa si può realizzare senza chiedere alla fortuna-

Rimasero tutta la sera a chiacchierare finché verso le quattro del mattino il bar non chiuse ed entrambi tornarono a casa.

 

 

scusate il ritardo, non ho avuto molto tempo 

P.S, please recensite

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Capitolo 4
*** portale ***


PORTALE

 

-Axel dobbiamo muoverci in fretta, credo che il legame fra Roxas e Xion si stia stringendo troppo, ma tu non mi hai detto cosa hai fatto questo pomeriggio.-

-Ho trovato un “alleato”, come noi vuole impedire che qualcuno sparisca-

-Ci darà una mano allora?-

-Certo, ma da quanto ho capito domani sera ci sarà una festa al castello, e indovina tutta la famiglia Strife e invitata, e tu invece che hai fatto dopo aver salutato Roxas?-

-Ovviamente ho trovato due ragazze che hanno un obbiettivo in comune con noi-

-Ovvero?-

-Trovarlo. Si chiamano Kairi e Naminè, sono gemelle e, a quanto pare,  potrebbero essere più utili di quanto credono-

DLIN-DLON!!

-Vai ad aprire Axel, a quanto pare i nostri ospiti sono arrivati, com’è che si dice “parli del coniglio e spuntano le orecchie”?- chiese ridendo.

-Ma sei fissata allora?- rispose il rosso ridendo e avviandosi verso l’ingresso.

 

-La odiooooooooooooooooo!!!!!!!!!, STUPIDO, STUPIDO CONIGLIO!!- la ragazza urlava e strepita agitandosi in continuazione

-Calmati Xion- cercò di trattenerla il ragazzo, ma lei si divincolò

-Come puoi dirmi di stare calma, non ricordi cosa mi ha fatto?, Lei mi ha rinchiuso, si è ribellata ed’è colpa sua se ci troviamo qui-

-Lo so, ma vedrai, si tratta di attendere solo 24 ore, alla festa ci saranno tutti quelli che devono esserci.- la porta si aprì ed Aqua entrò nella camera.

-La trappola è tesa, Cloud è dove deve essere, ma a voi due com’è andata?-

-Uno schifo, Quel’idiota di Sora, Riku di qua, Riku di la-

-Non ti sarai mica fatto scoprire vero?-

-Certo che no, ma se parlavamo un altro poco lo sgozzavo-

-Comunque moviamoci, abbiamo delle cose da fare- concluse Xion avviandosi verso il salone principale

 

-Roxas, sono Kim vieni a casa mia di corsa- Roxas appena aveva sentito il messaggio in segreteria ed aveva iniziato a correre in direzione della casa di Axel, fortuna che era già pronto per la festa a cui Sora era già andato mentre lui si avviava per raggiungere Kim. Era quasi arrivato quando Axel Kim gli corsero in contro.

-Roxas muoviti è tardi- gli urlò Kim

-Per cosa?- Chiese Roxas, ma Kim schioccò le dita e si trovarono tutti e tre in un salotto.

-Che posto è?-

-La tana del bianconiglio- rispose Axel

-Si Si, ti piace proprio prendermi in giro eh?- chiese Roxas

-Non sta scherzando- lo contraddisse Kim seduta su una poltrona con due grandi orecchie bianche sulla testa-

-Come?-

-È una storia lunga- iniziò Axel –vedi la storia di Alice nel paese delle meraviglie non è proprio esatta-

-Ci credo è inventata.-

-Non proprio: Wonderland esiste veramente ed era un luogo…-

-Triste finche non è  arrivata Alice- lo interruppe ancora Roxas

-Al contrario, era un paese felice, nato dal sogno di una bambina, ma essendo un sogno non poteva continuare ad esistere dopo la morte del creatore, quindi Wonderland scelse di creare una mente al suo interno che lo sostenesse. Perché il mondo fosse equilibrato, inoltre, la mente artificiale lasciava uscire la troppa luce che si accumulava insieme all’oscurità e la espelleva nel mondo esterno. Questo però permetteva ad un umano con cui entrava in contatto di accedere al “mondo delle meraviglie”, Quest’umano venne chiamato Alice perché in greco antico Alikè voleva dire marina o creatura del mare e gli umani che giungevano nel paese delle meraviglie si manifestavano attraverso l’acqua, Alice doveva essere una persona buona, ma il potere corruppe gli uomini che trasformarono anche il sogno-

-E questo cosa vuol dire?-

-Vedi io lavoravo in un laboratorio insieme a tuo padre, stavamo facendo delle ricerche sui ricordi intrappolati nel DNA che i cloni potrebbero contenere. Purtroppo non sapevo che il mio capo voleva creare degli assassini, e ha quindi usato il DNA delle tre Alici più crudeli.-

-Mio padre non è stato internato?-

-No, ma ormai è morto-

-Come morto?-

-Aqua l’ha ucciso-

-Aqua?-

-Si, lei Xion e Nox sono le tre Alici, quando si sono svegliati avevano tutti i loro ricordi e hanno deciso di tornare a Wonderland. Stasera con la festa ne approfitteranno per riaprire il portale, devi aiutarci, per favore-

-No, mi dici tutti queste cose e pensi che io ti creda-

-Axel, dobbiamo muoverci il potere di Wonderland e stranamente troppo vicino- s’intromise Kim.

Schioccò le dita e si trovarono nel salone del castello, C’erano: Sora, Riku e un mucchio di gente che non conosceva, sulle scale vi erano quelli che Axel aveva definito Alice.

-Sono tutti qui Aqua, è il momento.- informò Xion

-Perfetto- rispose la ragazza facendo due passi avanti.

-UN’ATTIMO DI ATTENZIONE!- urlò perché tutti potessero sentirla –AXEL, KIM, ROXAS, SORA, RIKU, KAIRI, E NAMINé VENGANO SUL PRIMO GRADINO- Roxas fu costretto da Axel a fare ciò che gli era stato chiesto. Quando tutti i chiamati furono sul primo gradino Nox e Xion si presero per mano e iniziarono a recitare versi incomprensibili. Tutti i presenti iniziarono a tenersi la gola Roxas aguzzò lo sguardo e vide dei rivoletti di sangue filtrare dalle dita, il sangue aveva iniziato a creare una sorta di “Buco nero” che emetteva del fumo rosso scuro, più il portale s’ingrandiva più le persone sprofondavano, Roxas spostò lo sguardo e notò che Axel reggeva Kim che si era sentita male, Sora tremare stretto a Riku e le due ragazze fissare con sguardo assente le persone che scomparivano. Quando tutti furono scomparsi e il portale iniziò ad occupare tutto il pavimento il luminoso trio, altrimenti non poteva essere definito perché emetteva una luce enorme alle sue spalle, cominciò a scendere le scale

-E ora mancate solo voi per completare il processo, cominceremo da Roxas- disse Aqua con voce priva di emozioni –NOOOOOOOOO!- urlò Axel mentre Kim si riprendeva –Mi dispice Axel ma se una nuova Alice non ci da una mano saranno necessari altri sacrifici.-

-Accetto, aprirò il portale, ma lasciate stare Roxas-

-Come?- chiese Roxas

-Axel non te l’ha detto? Axel è l’anagramma  di Alex, la pronuncia di Alice e Aliss, nell’alfabeto inglese la lettera che si pronuncia i è e, inoltre l’abbreviazione di ss è X, tuo padre è stato davvero bravo a nascondere il tuo nome- gli rispose Xion rivolta anche ad Axel.

-Se Axel accetta stregatto fai il tuo lavoro- disse Aqua rivolta a Nox, che scomparve in fumo turchese e ricomparve davanti ad Axel e gli infilò una mano nel petto. Farfugliò di nuovo qualcosa di incomprensibile e una luce scaturì dal punto di incontro fra il petto di Axel e il polso di Nox, poi Nox scomparve di nuovo e ricomparve di fianco ad Aqua. Il portale da nero divenne Bianco ed esplose accecando tutti, Roxas con la coda dell’occhio vide Aqua sorridere e poi tutto si fece bianco




Allora, grazie per la recensione, il personaggi di Kim fa riferimento a te in parte. Come scoprirai però, non è la vera sorella di Axel.

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Capitolo 5
*** Wonderland ***


Wonderland

Quando Roxas si riprese era in una radura con piante assurde, alzò la testa e notò che tutti quelli che si trovavano con lui sulle scale erano li a terra svenuti, tutti tranne Kim e Axel che si stavano preparando un the seduti in una sorta di salotto improvvisato.
-Ben svegliato- lo salutò Kim sorseggiando il suo thè.
-Dove siamo?- chiese lui confuso.
-Noi a casa, voi un altro mondo- rispose il rosso
-Svegliali- ordinò Kim –dobbiamo muoverci prima di sera-
-Forse è meglio che almeno uno di loro sappia cosa stiamo per fare- intervenne di nuovo Axel.
-Ok siediti Roxas- acconsentì allora il bianconiglio. Roxas penso di sedersi per terra ma una sedia sbocciò vicino al tavolo e Roxas si accomodo su quello che doveva essere il polline. Axel estrasse un foglietto piegato dalla tasca e lo spiegò facendogli occupare tutto il tavolo, sembrava una mappa.
-Per farvi uscire dovremo eliminare ogni Alice presente a Wonderland, ogni Alice ha la sua roccaforte: Il tempio del brucaliffo per Xion, Il castello rosso per Aqua e il maniero dello stregatto per Nox. Ognuno di questi posti è quasi impossibile da raggiungere: Il tempio del brucaliffo è accessibile solo a chi possiede le chiavi della sapienza, Il castello rosso a chi possiede la prima pietra rossa e il posto più difficile da raggiungere, ovvero il castello dello stregatto, solo se si ottiene il sangue di Vanitas-
-E cosa sono tutti questi oggetti?- chiese Roxas ancora più confuso
-Le chiavi della sapienza sono un mazzo di chiavi che si ottiene sacrificando l’anima di un saggio, la prima pietra rossa sbloccando la serratura del sangue..-
-COSA???, e cosa si deve fare per ottenere il sangue della Vanità allora, farsi trucidare?-
-Più o meno, vedi   Vanitas non è inteso come peccato, ma come essere “umano”, è il giocattolo dello stregatto, non lascia quasi mai il maniero e lo stregatto lo ha sempre sottocontrollo. Vedi gli altri posti con un esercito sarebbero raggiungibili, ma il maniero è in una sorta di bolla che diventa visibile e attraversabile solo versando il sangue di Vanitas sotto di essa, ah inoltre il sangue non può essere trasportato: è un veleno più che micidiale, comunque appena si saranno svegliati andremo alla grande biblioteca.-
-E perché se sapete tutte queste?- chiese Roxas.
-Vedi, sono passati 500 anni da quando abbiamo lasciato wonderland e, a quell’ epoca, il brucaliffo aveva iniziato la ricostruzione di wonderland, il suo progetto era eliminare chiunque si contrapponesse all’impero, aveva anche fatto ristrutturare i castelli perduti, solo ora ne capisco il motivo.- gli rispose Axel sorseggiando una tazza di the.
-Inoltre ci sono dei posti da evitare per gli esseri umani, e……-
Axel sentì un rumore ed  estrasse una sorta di coltello decorato scattando in piedi, rotolò di lato e spostò delle enormi foglie e saltò all’indietro –Ahhhhhhhh!- urlò senza che nessuno ne capisse il motivo.
-Grazie dell’accoglienza Axel- rispose una voce stizzita dalla radura, una voce troppo conosciuta.
-XION!- urlò Roxas con rabbia
-Calmati- lo trattenne Axel –non  sono davvero loro, sono come erano prima della corruzione, anche se non capisco come sia possibile-
-Io si- lo interruppe Xion –Dato che siamo già stati Alice una volta ora ci siamo 2 volte quindi  in entrambi i modi, come eravamo prima e come eravamo dopo.-
-EH?- fece Axel
-lascia perdere- intervenne Aqua
-Aqua- la chiamò Nox
-Si?-
-Devono nascondersi, un esercito sarà qui tra poco- le comunicò girandosi verso il folto della foresta.
-Perché nasconderCI?, e voi?- chiese Roxas rivolto a xion
-Lascia perdere e aiutami a spostare gli altri- lo interruppe Axel tirandolo indietro verso gli amici addormentati . Dopo Averli nascosti tutti sotto le radici degli alberi Kim aiutò Roxas a salire su un albero e Axel salì su quello opposto.
Da sopra gli alberi era possibile vedere una vasta pianura e un esercito che ne occupava la meta
-non capisco perché un esercito, insomma sono tre per..- stava per dire persone quando vide Xion e Aqua lanciarsi contro l’esercito, bastavano cenni per far si che grandi ondate di  soldati venissero spazzati via
-E lo stregatto?- chiese Roxas
-Lo stregatto non combatte, ma non so perché, è anche per questo che dobbiamo raggiungere l’antica biblioteca- il loro discorsi fu interrotto dal arrivo di Nox che atterrò sull’albero vicino a quello di Kim.
-Quando la battaglia sarà finita dovremo raggiungere la grande biblioteca, purtroppo i vostri amici non potranno seguirci i fumi del portale devono essere stati tossici per loro, troveremo dopo un antidoto-
-Ma…-  stava per controbattere Roxas ma Axel lo interruppe –Non possiamo fare niente muoviamoci- disse tirando giu Roxas dall’albero e seguendo Nox che si era avviato verso un grosso albero. Nox poggiò una mano sull’albero e roxas notò qualcosa sul suo polso, dei bracciali che brillarono quando Nox toccò l’albero e questo si aprì su un grosso buco in cui saltò dentro seguito a ruota dagli altri. Appena saltati toccarono subito terra e si ritrovarono in un lungo corridoio illuminato da fiaccole. –Ora siamo nel corridoio della biblioteca, bisogna camminare per un bel po’
 arrivare al salone principale- detto questo lo stregatto si incammino. Rimasero in silenzio a camminare per un ora o due finche Roxas non ruppe il silenzio –Cosa sono quei cosi che hai al polso??- chiese rivolto a Nox –Questi?- chiese lui indicando i bracciali –si precisamente- rispose Roxas –io non ho i miei poteri di stregatto, perché non li rivoglio e questi bracciali mi permettono di sostituire quelli non aggressivi come aprire le porte e roba così, chiaro?- -emh si- rispose Roxas per non dover chiedere altre spiegazioni. A parte qualche piccola discussione su come il mondo fosse cambiato fra Axel e Kim il viaggio proseguì in silenzio fino ad arrivare a una porta di luce infondo al corridoio che attraversarono alla ceca.


Note dell'autore:
Ecco un nuovo capitolo. Ringrazio NaruYondaime per la recensione, mi dispiace per il ritardo, grazie ancora.
Il prossimo capitolo non dovrebbe arrivare tra molto.
Alla prossima.

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