New Life

di Emiko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New Life ***
Capitolo 2: *** Cosa c'è di sbagliato in me? ***
Capitolo 3: *** Ti Sottovaluti ***
Capitolo 4: *** Shadow ***
Capitolo 5: *** Moonlight ***



Capitolo 1
*** New Life ***


New Life



Una luce accecante... poi, l'oscurità più profonda...

Era la fine, lo sapevo, ma non avevo paura...

Era giusto così, finalmente non avrei più fatto male a nessuno...

...E invece...





Bip... Bip... Bip


Sentivo uno strano rumore provenire da... da dove? Non riuscivo a capirlo. C'erano tante voci, troppe, non riuscivo a concentrarmi. Il suono di una goccia... due... tre... inutile contarle, non smettevano di cadere. Per un attimo pensai di riaddormentarmi, non volevo sapere cosa stesse succedendo, ma la curiosità prese il sopravvento.

Ero distesa su qualcosa di morbido e caldo.

Provai ad aprire gli occhi, ma non servì a niente. Mi portai una mano al viso, o almeno questo era quello che pensavo di fare perché le mia dita continuavano a stringere solo aria. Perché non riuscivo a fare quello che volevo? Infastidita, con uno strattone, cercai di mettermi a sedere ma, solo ora, mi rendo conto che quella fu la cosa peggiore che potessi fare.

Sentii i battiti del mio cuore accelerare, il sangue affluire velocemente alla testa... mi mancava il respiro. Un dolore... talmente acuto e penetrante da non poter essere descritto. Mi sfuggì un gemito dalle labbra serrate e per un attimo mi sembrò di precipitare nel vuoto.

Percepii qualcosa di caldo sfiorarmi la fronte e, incoraggiata da quel contatto, dischiusi gli occhi. Una donna bionda, piuttosto alta, con occhi castano chiaro quasi color del miele era china su di me.

Ancora intontita dal dolore precedente, mossi lentamente la testa per guardarmi intorno. Eravamo in una stanza piccola, le pareti erano bianche e su una di queste si apriva un'ampia finestra dalla quale entrava una brezza piacevole. Intorno al mio letto c'erano dei ragazzi che mi guardavano curiosi. Uno con capelli biondi e occhi azzurri, un altro con degli strani capelli dalle sfumature grigie e celesti che portava una curiosa benda blu su gran parte del viso, accanto a loro una ragazza dai capelli corvini e un'altra dai capelli rosa. Sorrisi, mi ricordava tanto un confetto. Sapevo che accanto a loro dovevano esserci molte altre persone, ma non riuscivo a distinguerle bene, perciò tornai a concentrarmi sulla prima sagoma che mi era apparsa davanti.

La donna scostò le coperte e si sedette sul bordo del letto.


-Ciao, sono un ninja medico, mi chiamo Tsunade. Ricordi niente di quello che è successo?-


Aprii la bocca per rispondere ma dalle mia labbra uscì solo un suono cupo. Mossi la testa per dare una risposta negativa.


-Ti abbiamo trovata ferita questa mattina, eri messa molto male ma fortunatamente siamo arrivati in tempo. Hai una ferita profonda sulla spalla sinistra e un'altra al fianco e qualche ematoma più o meno su tutto il corpo. Sai come potresti essertele procurate?-


Scossi nuovamente la testa e improvvisamente mi sentii colta da un'ondata di panico.


-Ok tranquilla, vedrai che tra un pò ricorderai tutto. Ora però riposa, ne hai davvero bisogno. Nel caso in cui ti servisse qualcosa, Kakashi- e indicò il ragazzo con la benda blu -rimarrà qui con te per tutta la notte. Adesso tutti fuori dai, lasciamola dormire.-


Prima ancora che finisse di parlare, i miei occhi si chiusero e io sprofondai in un sonno profondo.




Sognai che qualcuno mi inseguiva e io cercavo in qualunque modo di scappare ma alla fine, stanca di nascondermi, avevo deciso di andare incontro al mio destino, quando un rumore soffocato mi riportò alla realtà.


-Scusa, non volevo svegliarti- Vicino a me, seduto su una sedia, c'era il ragazzo dai capelli grigi.


Accennai un debole sorriso per fargli capire che non c'era bisogno di scusarsi ma una fitta di dolore mi prese alla sprovvista e il sorriso si trasformò in una strana smorfia. In un attimo fu subito in piedi, indeciso su cosa fare.


-Vuoi che chiami Tsunade?- E si mosse istintivamente verso la porta.

-No no sto bene, per favore non andare.- Per un attimo rividi la stessa sagoma nera del sogno venirmi incontro. Ero sicura che si leggesse la paura nei miei occhi -Non voglio restare sola.-

-Brutto sogno?-

-Si...-

-Ok. Allora aspetta solo un momento. Tsunade mi ha detto di darti questo nel caso in cui ne avessi avuto bisogno.- Si chinò su un mobiletto vicino e da un cassetto estrasse una siringa colma di un liquido biancastro, si avvicinò al mio letto e prese tra le mani un tubicino trasparente che scendeva da una fiala posta in alto. Istintivamente percorsi il mio braccio con lo sguardo fino a soffermarmi su uno spesso cerotto bianco che impediva a un ago di muoversi. Come avevo fatto a non accorgermene prima? Storsi la bocca e mi imbronciai.


-Cosa c'è?- Chiese il ragazzo mentre finiva di iniettare il liquido all'interno del tubicino.

-Niente, solo... odio gli aghi...-


Sorrise della mia espressione. Infastidita voltai lo sguardo altrove.


-Scusa, non volevo offenderti.- Aspettò che dicessi qualcosa ma le mia labbra restarono chiuse. -Ok allora... non so ancora come ti chiami...-

Presa alla sprovvista mi voltai di scatto verso il suo viso. -Io... non lo so...-

-Questo è un bel problema, vuol dire che dovremo trovartene uno... mmm vediamo, hai in mente qualcosa?- Scossi la testa. - Kaneko ti piace?-

Feci segno di no.

-Hikaru?-

-Neanche...-

-Uhm... che ne dici di Seiren?-

-E' perfetto...- Il mio viso si illuminò e le sue labbra si allargarono in un sorriso a ricambiare il mio.

-Ora il problema riguarda il tuo nome però. Kakashi è troppo lungo da pronunciare.-

-Cosa proporresti di fare?- Chiese con un'espressione divertita.

-Beh... abbreviarlo con Kaka non mi sembra proprio il caso...- Ridemmo entrambi - ... l'altra alternativa è Shi.-

-Io voto per Shi!- Dalla sua espressione capivo benissimo che era indeciso se prendermi in giro o accettare il suo nuovo nomignolo.

-Ok, allora anche questo è risolto.-

Mi ero appena svegliata ma era come se non dormissi da giorni. Socchiusi gli occhi e mi concentrai sulla sensazione del morbido materasso contro la mia pelle.

-Tutto bene? E' passato qualche minuto, il dolore dovrebbe cominciare a calmare un po.- Sussurrò sfiorandomi il braccio.

Riaprii gli occhi e li fissai nei suoi. Non sapevo perché ma la sua presenza mi tranquillizzava.

-Si infatti, non fa più tanto male solo, mi sento ancora un po stanca.-

-Beh, sono ancora le quattro di notte, puoi dormire quanto vuoi no?-

-Ma non ti annoi a stare qui, da solo, senza fare niente?-

-Non preoccuparti per me e poi... quando dormi sei divertente.-

-In che senso?-

-Ogni tanto fai delle strane smorfie...-

-Oh, no!- Sprofondai sotto le coperte.

-Anche se poco fa... piangevi. Per un attimo avevo pensato fossi sveglia.-

Mormorai un debole scusa soffocato dalle coperte. Si chino sul letto e con un sorriso scostò il lenzuolo dal mio viso.


Quello, fu l'ultimo ricordo del primo giorno della mia nuova vita... Sarebbero accadute cose talmente grandi che non avrei mai potuto immaginare. Tutto quello che ero stata, ormai non importava più, davanti ai miei piedi, ora, passo dopo passo, si tracciava una strada che prima mi era celata... Chiudendo gli occhi, mi preparai ad affrontare tutto ciò che il domani mi avrebbe riservato...



















Ciao a tutti ^^

Spero di non avervi annoiato troppo!!! Commentate in tanti... anche un commentino piccolo piccolo e fatemi sapere se vale la pena continuare o no... non preoccupatevi di offendere ma ditemi quello che pensate =)

Un bacio... Byeeeeee!!!

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Capitolo 2
*** Cosa c'è di sbagliato in me? ***


2° capitolo: Cosa c'è di sbagliato in me?







Era già passato poco più di un anno da quando ero arrivata al villaggio e, con quei visi che fino a poco tempo fa mi erano del tutto estranei, avevo imparato a condividere gioie, dolori, paure, ma soprattutto speranze. Benché non possa dire neanche adesso di sentirmi completamente a proprio agio, tutte le persone che fino ad allora avevano incrociato il mio cammino non avevano fatto altro che trattarmi come un'amica e compagna. In verità la colpa era mia, del mio carattere, o forse della maschera indossata fin dal primo giorno in ospedale o del muro costruitomi intorno. Non so se questo sia qualcosa che mi appartiene da sempre ma ho voglia di scappare, di nascondermi, ho l'assoluta certezza che io, ora, non dovrei essere qui.

Per quanto io mi sia affezionata a molte delle persone che mi stanno accanto, non riesco a considerarmi una di loro... c'è qualcosa di sbagliato in me...


Pensavo a tutto questo seduta sul tetto della mia casa provvisoria. Il vento mi portava al viso i capelli, lunghi fino alla vita, per poi scostarmeli subito dopo con una serie di intrecci e ombre.

Sentii dei passi, dietro di me, farsi sempre più insistenti... Sapevo che non sarei riuscita a restare sola per molto tempo.


-Ciao Shi.-

-Ciao...-


Lo sentii sedersi vicino al mio fianco. Tenevo gli occhi chiusi nella paura che riaprendoli mi sarei risvegliata da un sogno che non mi apparteneva. Non so per quale motivo era venuto fin li, ma non avevo nessun' intenzione di chiederglielo. Mi piaceva stare così, lui era una delle poche persone, forse l'unica, che non mi faceva mai domande, da dove venivo, chi ero, cosa mi era successo o cosa ricordavo, non mi faceva pesare il vuoto che circondava il mio passato. Restammo in silenzio per molti minuti, ma alla fine fu lui il primo a parlare.


-Hai mai pensato a come sarebbe se ricordassi tutto?- Mi prese alla sprovvista, non ero assolutamente preparata per una cosa del genere.

-Forse ci sono cose che sarebbe meglio non sapere.-

-O forse avresti qualcosa a cui aggrapparti.-

-E se il mio passato non mi piacesse? Se non potessi difendermi da qualcosa che... non so... forse questo è solo un dono, la possibilità di ricominciare da zero, di scrivere una storia che sia solo mia. O forse, ho fatto qualcosa di talmente orribile da meritarmi una punizione del genere.-


Sorridevo... forse per nascondere quello che pensavo realmente.

Sentii il suo respiro sfiorarmi il viso. Istintivamente mi scostai e riaprii gli occhi, ma lui non rimase sorpreso dalla mia reazione. Avevamo ripetuto quella scena non so quante volte e la mia reazione era sempre la stessa.

Fortunatamente accade qualcosa che mi salvò da quella situazione... non sapevo cosa dire, cosa fare.


-Maestro Kakashi!!! Mi aveva promesso che oggi ci saremmo allenati insieme! Se n'è dimenticato?-


Era Naruto, in piedi al lato opposto della strada, che guardava verso di noi e urlava per farsi sentire.


-No Naruto non l'ho dimenticato, possibile mai che tu arrivi sempre nei momenti meno opportuni?-


Altro che momenti meno opportuni, quello era stato un vero e proprio miracolo. Shi si sporse verso di me.


-Scusa ma devo andare. Ti va di fare da spettatrice?- Chiese con un sorriso sulle labbra.

-Certo, non mi perderei mai un'occasione del genere.-


Ci dirigemmo in una pianura vicina poco fuori dal villaggio. Mi piaceva molto guardarli combattere, spesso cominciavano a litigare per cose assurde e io non facevo altro che ridere. Ma la cosa più bella era che in quei momenti non ero costretta a fingere, mi divertivo davvero. A volte arrivavano anche Gay e Lee e m i facevano ridere talmente tanto da avere le lacrime agli occhi. Naruto stava diventando veramente bravo e, ormai, dava del filo da torcere persino a Kakashi. Di solito l'allenamento durava quasi per tutto il giorno e io stavo seduta in un angolino aspettando pazientemente che finissero, ma questa volta, dopo appena un'ora, Naruto si fece un brutto taglio lungo il braccio e Shi lo costrinse a tornare al villaggio per farsi dare un'occhiata. Non capii il motivo di quel gesto, solitamente gli avrebbe detto che i veri ninja non si fermano per così poco e avrebbe ricominciato ad attaccarlo. Forse c'era qualcosa dietro che io non potevo sapere.

Quando Naruto se ne fu andato, Kakashi mi si avvicinò facendomi alzare.


-Forse sarebbe meglio andare con lui...-

-Ma no stai tranquilla non si è fatto quasi niente.-

-Non capisco.. come mai allora l'hai mandato via?- ormai era curiosa.

-Niente domande, vieni con me.-


Mi prese per mano e cominciò a camminare diretto verso il lato opposto del villaggio. Persi completamente la cognizione del tempo. Nessuno dei due parlò e io ero sempre più confusa. Stavo ormai per chiedergli spiegazioni, quando sentii un rumore d'acqua provenire da non molto lontano. Facemmo ancora qualche passo e vidi davanti a noi, come fosse apparso dal nulla, un enorme fiume, circondato dagli alberi. Shi sciolse la presa sulla mia mano e io mi avvicinai velocemente al fiume, l'acqua era davvero fredda. Mi guardai intorno per cercare di capire dove sfociasse il fiume o da dove arrivasse e rimasi stupita. L'acqua scorreva lentamente verso la mia destra e alla mia sinistra c'era un enorme cascata. No, non era proprio enorme, ma era comunque più grande di quanto mi sarei mai aspettata. L'acqua schizzava ovunque creando degli strani giochi di luce.


-Ti piace?-


Avevo completamente dimenticato che era stato lui a portarmi li.


-E' stupendo. Vorrei poter dire che è il posto più bello che abbia mai visto.-

-Puoi sempre dire che è il posto più bello che hai visto da quando sei qua.-

-Si, così potrebbe andare.- Sorrise, mentre io ero ancora incantata da quella meraviglia.

-Vengo spesso qua, ho scoperto questo posto poco prima di conoscerti. Vorrei averlo scoperto prima.-


Per un attimo fui sicura di aver visto la sua espressione cambiare. Si sedette vicino la riva e mi costrinse a fare lo stesso. Era li, fermo, davanti a me, mi guardava senza dire niente. Questi silenzi stavano diventando insopportabili. Abbassai la testa e cominciai a giocherellare con un filo d'erba, quando, un pesce spintosi fino alla superficie dell'acqua in cerca di cibo, con un piccolo salto mi schizzò un po' d'acqua in viso. Cominciai a ridere senza motivo e lo guardai in viso, stava sorridendo. Avvicinò una mano al mio viso per asciugarmi una goccia d'acqua dalla guancia. Era già la seconda volta oggi che faceva una cosa simile, non sapevo come comportarmi. Invece di togliere la mano, la tenne sulla mia guancia. Stava per dire qualcosa ma fui colta da una paura improvvisa, non volevo sapere, non dovevo restare la, non era giusto. Mi alzai di scatto e feci quello che mi riusciva meglio... scappare.


























Mi scuso se il capitolo è un po corto ma non trovo mai un attimo di tempo per fermarmi a scrivere... spero comunque che vi piaccia ^_^

Grazie a tutti voi per avere letto e inoltre un grazie speciale a:


Kairi_92: uffiiiii non ti piace mai niente di quello che faccio >_< ...io preferisco Shi a chiamarlo Kaka se no mi sembra di mandarlo continuamente in bagno XD poverooo!!! Comunque grazie per la recensione... un bacio ^^


Finleyna 4 ever: Grazie grazie grazie... sono commossa!!! ç_ç mi fa davvero piacere che ti piaccia e spero che continuerai a seguirmi ^^

Byeeee =)

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Capitolo 3
*** Ti Sottovaluti ***


Ciao a tutti... per cominciare volevo scusarmi per l'enorme ritardo con cui aggiorno le mie fict ma tra compiti, corsi vari e quant'altro è davvero difficile trovare il tempo di scrivere...
Seconda cosa... rileggendo mi sono accorta di aver fatto un mare di errori (grammatica, ripetizioni, ecc...) ma quando scrivo non me ne accorgo proprio... quindi prometto che da ora in poi starò più attenta... Tocca a tutti voi dirmi se miglioro appena un po o se continuo a fare proprio pena XD
Detto questo... vi lascio al terzo chap della fict... ci vediamo giù =P



3° capitolo: Ti Sottovaluti 



Non so per quanto tempo continuai a correre. Ero sfinita e ogni parte del mio corpo mi implorava di fermarmi, quando mi accorsi di essere arrivata alle porte del villaggio. Ma non era possibile! Dal fiume al villaggio non c'era tutta quella strada... Chi sa, magari in preda alla confusione avevo girato intorno per un po'. Quando, alla fine, decisi che non mi importava, mi guardai intorno e mi accorsi che Tsunade mi stava chiamando, era sulla soglia di una bottega vicina. Mi avvicinai fingendo che non fosse successo niente... fingere... un'altra delle cose che mi riusciva meglio... le sorrisi e lei mi chiese di seguirla nel suo ufficio. Aveva una strana espressione, non era felice, ma neanche preoccupata o triste, era solo... strana. Arrivammo a destinazione in pochi minuti. Mi aveva insegnato molte cose da quando ero li e ormai ero diventata abbastanza veloce nella corsa.


“Ascolta, va tutto bene? Hai ricordato niente di nuovo?”


Fui inghiottita da un'improvvisa ondata di paura. Perché questa domanda? Aveva forse scoperto qualcosa? E se la risposta fosse stata si?... non ero molto sicura di voler sapere. E poi, quel “niente di nuovo”, come se prima avessi ricordato qualcosa.

Forse lesse l'agitazione nei miei occhi perché si affrettò a cambiare discorso, cominciando a fare osservazioni e domande assurde.

Stavo per chiederle spiegazioni, quando lo scricchiolare della porta mi ricacciò le parole in gola. Mentre Tsunade cominciava a parlare con il nuovo arrivato io continuavo a fissare il pavimento... pensando...


“Finalmente sei arrivato, ho cercato ovunque prima ma non ti ho trovato da nessuna parte. Ti ho fatto chiamare perché ho una missione importante per te... ”


Una missione importante... l'aveva fatto chiamare... magari c'entrava qualcosa col fatto che mi avesse chiesto di seguirla...Incerta, alzai gli occhi, e fu così che incrociai quelli di Shi. Per forza che non riusciva a trovarlo, era con me. Al ricordo della sua mano calda sul mio viso mi si infiammarono le guance. Ero sicura che se ne fosse accorto ma probabilmente non fu il solo...


“Scusa, puoi uscire un momento? E' una cosa importante, devo parlare da sola con Kakashi.”


Senza dire una parola, mi alzai e mi chiusi la porta alle spalle. Mi lasciai scivolare contro il muro fino a quando le punta delle mie dita non raggiunsero il freddo del pavimento. Restai in quel modo per un po, attraverso la porta non si sentiva molto, erano già passati parecchi minuti ma avevo capito solo che sarebbe dovuto stare via per molto tempo, un mese forse, o forse anche di più... Stanca di quella situazione mi alzai di scatto e mi diressi a grandi passi verso l'unico balcone dell'edificio, all'ultimo piano, dove mi trovavo già.


Socchiusi gli occhi per proteggerli dal sole e mi lasciai accarezzare il viso da quella brezza leggera. Svuotai la mente e mi concentrai solo sui lunghi capelli che mi solleticavano il collo.


Poi più niente...


Capii subito che c'era qualcosa di diverso. Ma non era un male... mi sentivo bene, rilassata. Quando un soffio di vento un po' più forte degli altri mi sbatté in faccia un nuovo odore, stranamente familiare, mi decisi finalmente a riaprire gli occhi. Ero ancora un po' assonnata e non capivo bene, ma la sorpresa fu tale da farmi trasalire. Era li, di nuovo, a pochi centimetri dal mio viso... e io continuavo a non capirne il motivo... o forse facevo solo finta di non capire...


“Tsunade mi ha assegnato una nuova missione.”


“Lo so... ho sentito...”


“Starò via per un po...”


“Ho sentito anche questo.”


“Va tutto bene?”


“Perché non dovrebbe?” Come se non lo sapesse già che realmente andava tutto uno schifo...!


“Prima, sei scapata... quando eravamo al fiume intendo.”


Ed ecco un altro dei nostri soliti silenzi... cos'avrei dovuto dire? Non sapevo che fare...odiavo restare sola con lui ma ogni volta che provavo a rilassarmi nel silenzio della mia stanza, continuavo a chiedermi cos'avrebbe fatto o detto se fosse stato li con me... e questo mi spaventava parecchio.


“Credo che non tornerò prima di un mese...” ed eccolo che ricominciava “.partiamo tra un'ora... non mi va proprio di allontanarmi adesso dal villaggio...Non so, spero vada tutto bene. Che ne dici di occuparti tu di Naruto mentre sono via?”


“In che senso?”


“Nel senso che potresti allenarti con lui, ormai sei diventata brava, riesci a reggere persino il mio ritmo.”


“Non so, non credo sia una buona idea.” Sollevai il viso per guardarlo negli occhi... fu solo uno dei miei innumerevoli errori. Mi stava fissando, e sorrideva.


“Devi promettermi una cosa mentre sono via.”


“Lo sai che non faccio mai promesse se non sono sicura di poterle mantenere”


“Con questa puoi esserne certa. E' una cosa che dipende solo da te, devi solo volerlo.”


Continuava a sorridere e io non riuscivo a staccare gli occhi da lui. “E cosa sarebbe?”


“Devi smetterla di sottovalutarti come fai adesso. In te c'è molto più di quello che mostri agli altri solo che non vuoi rendertene conto neanche tu.”


“Non è vero, sei tu che mi sopravvaluti e non riesco proprio a capire perché!”


“Forse perché sono l'unico a vederti per quello che sei davvero...”


“E cosa sarei?!”


“Una ragazzina testarda che si nasconde da tutto e da tutti” La sua risata leggera ruppe quel silenzio irreale e mi sentii avvampare le guance, senza che la mia mente ve ne trovasse un motivo valido.


“C'è un'ultima cosa che vorrei provare...”


Si portò la mano sul mento e afferrò un lembo della maschera cominciando ad avvicinarsi al mio viso... mi ci volle tutta la forza di cui fui capace per non scoppiare in una fragorosa risata isterica... non potevo crederci! Tre volte in un giorno!!! Mi sembrava di essere all'interno di un fumetto comico o una cosa del genere. Anche questa volta, decisa, mi sollevai di scatto... ma lui fu più veloce delle precedenti. Si alzò con me, sfilò completamente la maschera, e mi cinse i fianchi con un braccio per avvicinarmi a se... sentii il suo respiro caldo accarezzarmi le guance... si avvicinava sempre più ed io ero completamente paralizzata... la testa vuota... il cuore minacciava di uscirmi dal petto ma perse un battito quando le sue labbra arrivarono alle mie... erano perfettamente modellate l'une all'altre come se si conoscessero da sempre... esitarono un po' prima di staccarsi... ma alla fine lui scomparve prima ancora che io avessi il tempo di riaprire gli occhi.


Fu un bacio veloce ma dolce... il nostro primo bacio...















Ok ok lo so... faccio troppi puntini!!! XD ma che ci posso fare U_U sono puntini-dipendente io... cercherò di disintossicarmi hehe... comunque, ecco a voi il terzo e dietetico capitolo della mia adorata fict ^^ (dietetico perché è piccolo, ci stava bene XD)
Ok dai... è tardi e la stanchezza si “vede” oltre che sentirla =)

Prima di andare un ringraziamento a tutti coloro che sprecano illoro tempo per leggere i miei deliri e in particolare a...


Kairi_92: Allora cugina cara... non so neanche da dove cominciare XD...

  1. Kaka single-forever?!?! ma noooooooooo e poi non chiamarlo Kaka che mi fa impressioneeeeee =P

  2. Vuoi sapere cosa nasconde il passato del mio personaggio? Sei sicura di volerlo sapere davvero?! Ti rovino il resto della storia!!! ok ok se proprio lo vuoi sapere... non te lo diicoooooo XD ovvio no? U.U

  3. Hinata! Hinata! Hinata! 4Ever!!! >.<


Finleyna 4 Ever: Grazie *me commossa* mi fa davvero piacere che ti piaccia la mia fict... credo che per tutti quelli a cui piace scrivere come me sia una cosa stupenda a fine giornata entrare sul sito e trovare commenti che incoraggiano a impegnarsi sempre più e devo ringraziarti anche perché sopporti di buon occhio i miei deliri XD

Spero che continuerai a seguirmi =)



Un bacione a tutti...
ci vediamo al prossimo capitolo... e vi prego, ditemi cosa ne pensate... ^-^
Byeeeeeeee...!!!

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Capitolo 4
*** Shadow ***





4° capitolo:       Shadow


Passai le prime settimane chiusa in casa... non volevo vedere nessuno, né tanto meno parlare. Mi piaceva la sensazione del cuscino morbido sul viso e poi, asciugava le mie lacrime, così non c'era bisogno che prendessi un fazzoletto asciutto ogni secondo. Mangiavo pochissimo e mi sentivo molto stanca ma non trovavo un motivo valido per alzarmi da quel letto.


Mi ero finalmente decisa a dormire un po quando una voce inaspettata ruppe il silenzio che da giorni regnava in casa mia...


“ Shaaaady!!! ”


Già... Shady... Ormai mi chiamavano tutti così... Non importava più il nome che quella notte Kakashi aveva scelto per me... Dicevano che sembravo un'ombra, nessuno si accorgeva della mia presenza almeno che io non lo volessi... Ma Shadow era troppo lungo e così lo hanno abbreviato.


... Ombra... non avrebbero potuto scegliere nome più adatto...


Mi costrinsi ad ignorare la voce che continuava imperterrita a chiamarmi da fuori e mi raggomitolai ancora più stretta intorno al cuscino... Dopo qualche minuto la voce cessò e io ero davvero convinta che lui fosse andato via, ma avevo cominciato troppo presto a sperare... Sentii un tonfo sul pavimento della mia camera e mi girai subito per vedere cosa fosse successo. Non potevo crederci... odiavo con tutta me stessa alcune delle loro tecniche ninja...


“ Naruto, questa si chiama violazione di proprietà privata sai? Nessuno ti ha insegnato come ci si comporta?”


Era li, davanti alla finestra, che per inciso si trovava a parecchi metri da terra, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo fisso su di me...


“Smettila di essere così acida. E poi parli di comportamento proprio tu! Che continui a ignorarmi da non so quanto ormai... E' da quando Gay e il maestro Kakashi sono partiti che non esci da qui, vedi di alzarti!”


Quando sentii il suo nome una nuova lacrima mi rigò il volto e io nascosi il mio viso ancora di più. Quando d'un tratto sentii il cuscino scivolare dalla mia presa. Mi voltai infuriata e lui rimase un po' sorpreso... non si era accorto che stessi piangendo.


“Si può sapere cosa vuoi da me?!”


“Allenarmi... solo questo.”


“E non puoi farlo con uno dei tuoi amici? Cosa c'entro io?!”


“Vuoi mettere la soddisfazione di poter dire di averti battuta!” Uno strano ghigno spuntò sul suo viso.


“Naru ti prego, non mi sento bene, davvero...non mi va.”


“Non capisco perché fai così... non riesco a pensare a qualcosa che possa ridurti in questo stato... Comunque non importa, ormai ho deciso, uscirai da qui! Che tu lo voglia o no!!!”


Cominciò a ridere e a camminare per la stanza, agitandosi e facendo degli strani gesti con le mani. Mi chinai per riprendermi il cuscino che aveva lasciato scivolare per terra e lo posai sul letto pronta a poggiarvici la testa, quando ad un tratto Naruto venne verso di me, passò il suo braccio sinistro dietro la mia schiena, il destro sotto le mie gambe e si catapultò fuori dalla finestra...ignorando le mie preghiere di riportarmi indietro...


Da quel giorno in poi, ogni mattina Naru passava a prendermi e andavamo ad allenarci poco fuori dalle porte della città. Quando ero con lui mi divertivo davvero e non ero costretta a fare buon viso a cattivo gioco come con gli altri e, in più, le giornate passavano veloci e leggere, senza lasciare in me quei profondi solchi a cui ormai ero abituata. Una mattina,mentre ci avviavamo a quello che ormai definivamo “il nostro posto”, delle piccole gocce cominciarono a cadere al suolo. Era la prima volta da quando ero li che si metteva a piovere, ma a me la cosa non dispiaceva affatto e a Naruto non passava neanche per la testa di tornare indietro, quindi proseguimmo come al solito... Durante tutti quei giorni di allenamento non era mai riuscito a colpirmi, o meglio, a farmi male seriamente. Di solito me ne uscivo solo con qualche graffio o strappo sui vestiti, ma quel giorno fu diverso. La pioggia cominciò a scendere più insistentemente quando ad un certo punto il mio compagno mi colpì violentemente, non so dove di preciso, ne con cosa, ma sapevo che lo aveva fatto perché non poteva essere altrimenti, una fitta di dolore attraversò tutto il mio corpo e sentii una strana forza tirarmi indietro. Nello stesso momento in cui toccai terra, un fulmine squarciò il cielo. Era stupendo, non avevo mai visto nulla di simile, non sapevo bene perché, ma adoravo i temporali, solo che quella volta fu... diverso... non so spiegare bene in che senso e non sono neanche sicura che la parola “diverso” sia appropriata, ma non saprei cos'altro dire. Il mio avversario era in piedi, pietrificato, davanti a me. Il suo viso mutò talmente tante volte espressione che feci fatica a seguirlo... Confuso... scioccato... dubbioso... e infine esultante... Non era ancora scomparso del tutto il bagliore provocato dal fulmine che, dopo aver fissato le sue mani per un po', cominciò a gridare esultando e correndo per tutto il prato.

Io soffocai un grido di dolore e lui si voltò di scatto per scoprirne il motivo. Avevo un lungo taglio sulla gamba sinistra che scendeva giù fin sotto la caviglia, colpa di quel dannato sasso scheggiato li vicino. Sollevando un po lo sguardo, mi accorsi di avere un pezzo di ramo conficcato nel braccio destro... Ripresami dallo shock di poco prima, il dolore mi trafisse improvvisamente. Naruto si inginocchiò per terra vicino a me, confuso, non sapeva cosa fare. Cercai di farmi forza, per riprendere in mano la situazione, chiusi gli occhi e con un movimento veloce sfilai il ramo dal braccio. Eravamo entrambi confusi, o meglio, io ero confusa, lui era spaventato, ma reagì più in fretta di quanto pensassi. Mi cinse i fianchi con un braccio, mi aiutò ad alzarmi e ci incamminammo verso il villaggio... mentre la pioggia lavava via il sangue dalle mie ferite...


Fortunatamente, il posto in cui ci allenavamo non era molto distante , benché non fosse semplice da trovare, e in pochi minuti ci trovammo vicino al palazzo di Tsunade. Naruto si era fermato improvvisamente, e per poco non caddi un'altra volta. Mi girava la testa ma aprii gli occhi e ripescando quei bricioli di lucidità rimastami cercai di analizzare la situazione... Intorno a noi c'erano molte persone, alcune delle quali completamente sconosciute per me. Cercai di guardare oltre e provai a mettere a fuoco due figure che si muovevano in modo strano... capii subito cos'era successo e a quel punto non mi importò più delle braccia di Naruto che mi stringevano per non farmi avvicinare, del terreno che minacciava di crollarmi sotto i piedi da un momento all'altro , né della gente che mi vorticava intorno... presi a correre verso le due figure e mi gettai per terra, vicino a quella che l'uomo vestito di verde aveva appena adagiato sul pavimento. Mi sbucciai le ginocchia, come se tutto il resto non bastasse già, ma non ci feci neanche caso, e riconobbi appena la voce di Tsunade che gridava tra la folla. Guardai la sagoma di Shi distesa al mio fianco: il viso pallido, gli occhi chiusi, il corpo talmente pieno di ferite che per un attimo mi vergognai a pensare di aver provato dolore per i miei “tagli”. Il pavimento intorno a noi cominciò a coprirsi di un'acqua rossastra e le mie lacrime si unirono alla pioggia che continuava imperterrita a cadere. Non sapevo cosa fare... mi sentivo talmente inutile... cercai di decifrare l'espressione del suo volto coperto dalla maschera, ma non ero sicura di volerlo realmente sapere. In preda alla disperazione mi chinai su di lui e lo abbracciai con tutta la forza che mi era rimasta in corpo. Era freddo... e il mio corpo forse reagì da solo al contatto perché io non avevo la benché minima idea di cosa stesse accadendo... ebbi come l'impressione che dal mio corpo si sprigionassero delle fiamme, che cominciarono ad avvolgerci, non fiamme nel senso di fuoco e bruciore, ma come qualcosa di sinuoso che ci scivolava sopra e percorreva instancabilmente i nostri corpi. Avevo freddo e caldo allo stesso tempo e presto cominciai a tremare. Il corpo di Shi tra le mie braccia era immobile ma avevo la sensazione che la sua temperatura fosse aumentata... socchiusi gli occhi che avevo serrato poco prima e vidi quella che mi sembrò una strana luce azzurra intorno a noi...


...Non feci in tempo a pensare a niente che il gelo cominciò ad avvolgermi e le tenebre a divorarmi...










Salve a tutti ^-^

questa volta ho un favore da chiedervi... ho notato che alcune persone hanno aggiunto la fict tra i preferiti ma che non mi lasciano mai un minimo commentuccio (penso che sia una cosa un po' naturale che succeda a tutti) e da qui parte la mia richiesta... vorrei che mi lasciaste un commento dicendo cosa và e cosa no... ve lo chiedo per favore, quando scrivo mi sento molto insicura e mi chiedo spesso se qualcosa piacerà anche agli altri oppure se sono riuscita a descrivere bene le immagini che mi si affollano nella mente... Sperando che mi facciate questo piccolo favore, auguro a tutti una buona giornata e... alla prossimaaaa!!! ^_-

BYE!!!






X KAIRI_92: Credi che non rilegga quello che scrivo? -_-'' ma lo sai che sono imbranata e distratta non è colpa mia!!! >_< è colpa del mio corpo e del mio cervello che non fanno quello che dovrebbero, per non parlare poi del mio pc e della tastiera!!! XD Comunque, adesso basta con i deliri... me se ne va con Hina e Shi U_U ADDIO!


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Capitolo 5
*** Moonlight ***


5° capitolo: Moonlight




Lo scricchiolio di una porta attirò la mia attenzione strappandomi da quello stato di dormiveglia che mi dominava già da un bel po'. Aprii gli occhi e, inaspettatamente, non ci fu bisogno che mi adattassi alla luce, poiché la stanza in cui mi trovavo era completamente dominata dal buio, escludendo il flebile bagliore della Luna che entrava dalla finestra aperta. Mi guardai intorno e mi accorsi di essere in una stanza d'ospedale... di nuovo. Stavo per richiudere gli occhi e fare mente locale quando il rumore della porta attirò di nuovo la mia attenzione e mi costrinse a girarmi. Li, in piedi, fermo tra la mia stanza e il corridoio, c'era Kakashi. Era strano vederlo così, senza la sua solita maschera. Forse i suoi occhi non erano abituati al buio come i miei perché ci mise un po di tempo prima di entrare completamente nella stanza e richiudersi la porta alle spalle. Si avvicinò lentamente al mio letto, si sedette su uno sgabello li vicino e io maledissi chiunque fosse stato a posizionarlo proprio li. Mi guardò con uno sguardo indecifrabile, privo di emozioni, ma poi la sua espressione cambiò e divenne confusa.


“Sei sveglia allora.”


Provai a rispondere ma dalla mia bocca non uscì che un lieve sussurro, allora mi strinsi nelle spalle. Solo allora mi accorsi di avere di un gran mal di testa, e chiusi gli occhi nel vano tentativo di scacciarlo.


“Grazie”


“Per cosa?” Questa volta fui io ad essere confusa.


“Per questa mattina... per avermi guarito”


Feci scorrere velocemente gli occhi sul suo corpo e, ricordando improvvisamente ciò che era successo, mi accorsi che delle ferite da cui avevo visto scorrere tanto sangue, ormai non rimanevano che piccoli graffi. Sprofondai il viso completamente rosso tra le coperte al pensiero dello spettacolo gratuito che avevo offerto quella mattina. Lui se ne accorse subito e soffocò una risata che mi irritò non poco.


“Comunque io non ho fatto niente”


“Che vuoi dire?”


“Per le tue ferite... non sono stata io a guarirle”


“Si invece. Non so come ma so che lo hai fatto.”


Lasciai cadere lì il discorso e lasciai che fosse la mia curiosità a parlare.


“Come hai fatto a ridurti in quello stato?”


“Non sono stato prudente. Mi sono distratto e mi hanno scoperto.”


“Distratto?E da cosa?”


“Da te... sei tu a distrarmi... continuamente”


Questa volta non risposi e mi morsi la lingua accorgendomi di aver parlato troppo.


“Neanche tu sei messa bene comunque. Tsunade non è riuscita a guarirti, sta ancora cercando di capirne il perché. Si è limitata a pulire le ferite e a fasciarle.”


A quelle parole la mia attenzione fu attirata dalle bende bianche intrecciate sul mio braccio destro e facendo scorrere un piede sulla gamba sinistra mi accorsi che anche quella era fasciata.


“Ma non fa male.” Dissi più riferito a me stessa che a lui.


“E ci credo. Ti hanno riempita di antidolorifici per farti calmare, non facevi che agitarti.”


Mi sorrise e sentii avvampare un'altra volta le guance. Shi mi sorrise e fece scorrere una mano sul mio viso.


“Scusa se non sono venuto prima... Tsunade non mi lasciava venire. Sono sgattaiolato dalla mia stanza di nascosto. In effetti, credo che abbia voluto tenermi in ospedale solo per potermi controllare meglio.”


Questa volta sorrisi anch'io con lui, godendo della sensazione calda della sua mano contro la mia pelle. Socchiusi gli occhi mente lui continuava a tracciare ghirigori sulla mia guancia. Lentamente fece scivolare la mano dietro l'orecchio e intrecciò le dita ai miei capelli. Sentii il suo respiro sempre più forte, sempre più vicino, fin quando le sue labbra arrivarono alle mie. Riaprii gli occhi, confusa, poi lasciai che il mio istinto facesse il resto cercando di convincermi che in realtà ciò che stava per accadere fosse colpa dei medicinali che mi annebbiavano la mente. Richiusi gli occhi e socchiusi le labbra che, dopo un attimo di esitazione, cominciarono a cercare quelle di Shi. Come aveva fatto lui poco prima,intrecciai le dita ai suoi capelli cercando di avvicinarlo di più a me. Sempre continuando a baciarmi con una tale dolcezza da farmi quasi male, si alzò dallo sgabello e, scostando le coperte, si distese al mio fianco. Fece scorrere la sua mano libera giù per la mia schiena fino ad arrivare ai fianchi e, con un leggero strattone, mi attirò a se. Sentii un brivido percorrere il mio corpo e le mie labbra cominciarono a muoversi freneticamente, proprio come le mie mani che passavano dai suoi capelli al viso, alla schiena, ai fianchi, per poi ricominciare daccapo. Fece scivolare la sua gamba sinistra al di la del mio corpo e lo sentii sopra di me. Non so dire se fu lui o addirittura io a levargli la camicia, ma so che sentii la sua pelle calda premere contro di me e allora non capii più nulla. Percorrevo insistentemente ogni singola parte scoperta del suo corpo mentre lui continuava a far scorrere le sue labbra sul mio collo e, mentre un braccio, appoggiato sul materasso, era occupato a sostenere il suo peso in modo da non farmi male, la sua mano libera si insinuava sotto la mia maglietta bruciando la pelle con cui veniva a contatto. Fu quando soffocai un gemito che ci resimo conto di essere andati troppo oltre. Il suo corpo smise di cercare spasmodicamente il mio, e il mio il suo. Restò li, fermo, sopra di me. La fronte poggiata alla mia. I nostri respiri irregolari.


“Dio quanto mi sei mancata.”


Avrei voluto dirli che ogni momento passato senza lui era stato una lunga agonia e che avrei preferito morire piuttosto che separarmi solo per un altro secondo da lui. Ma come spiegare qualcosa che non riuscivo a comprendere neanch'io? Non sapendo cosa dire, mi limitai a strusciare la mia guancia contro la sua . Restammo fermi in quella posizione ancora per qualche minuto, poi Shi scivolò al mio fianco e mi cinse con le braccia. Io sollevai il viso, un po spaurita, ma trovai i suoi occhi ad accogliermi, e allora tutto ebbe un senso. Quando si chinò a baciarmi la fronte, capii che non sarei più riuscita a resistergli e, accoccolandomi contro il suo petto, mi preparai ad affrontare il mio destino...


... e il momento in cui Tsunade ci avrebbe scoperti.


















Ed eccomi tornata con un altro microscopico capitolo XD

Non sono molto convinta di ciò che ho scritto... sarà l'ansia per gli esami o la testa ormai satura di argomenti, ma non riuscivo a descrivere bene ciò che immaginavo T_T

Mi rimetto al vostro giudizio =P

Grazie di tutto e un bacione!!! =*

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