2 AM di SummerRestlessness (/viewuser.php?uid=94316)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maybe I'll just sing about it... ***
Capitolo 2: *** 2 AM (2) ***
Capitolo 3: *** 2 AM (3) ***
Capitolo 1 *** Maybe I'll just sing about it... ***
3 am
BREATHE (2 AM)
2
AM and she calls me 'cause I'm still awake,
"Can you help me unravel my latest mistake?
La
chiama e lei risponde subito, anche se è tardi, anche
se è notte fonda. Ma non stava dormendo, la sua voce
è sveglissima, un po'
triste forse, ma presente. Deve assolutamente dirlo a qualcuno. E
Serena
probabilmente è la più adatta, per non dire
l'unica. Ne ha fatte tante di
cazzate, lei.
-Pronto?
-S...
-Blair?
-Si.
-Cosa
ci fai sveglia?
-E
tu?
Silenzio.
Ma non imbarazzante, solo silenzio tra
due amiche che si capiscono, che sanno tutto l'una dell'altra.
Più o meno.
-Così.
Cosa c'è?
Lei
non lo sa più.
Che
domanda stupida. Cosa c'è. C'è che la mia
vita sta andando a rotoli, ecco cosa c'è. C'è che
il mio ragazzo mi ha mollato
e che ho perso la verginità con Chuck, tutto qui. E
c'è che tu ancora non
lo sai.
Ma
è così difficile dirlo ad alta voce, persino a
lei.
-Niente,
non riuscivo a dormire...
Mesi
dopo.
May he turned 21 on the base at
Fort
Bliss
"Just a day" he said down to
the flask in his fist,
"Ain't been sober, since maybe
October of last year."
Here in town you can tell he's
been down for a while...
|
But, my God, it's so beautiful
when the boy
smiles,
Wanna hold him
Maybe I'll just sing about it
|
Chuck non l'ha più
vista e per un po' c'era anche stato male. Insomma, male.
Diciamo che non era
andato con altre ragazze, per una settimana o due. D'accordo, per un
mese.
Comunque non stava per niente bene.
Non dormiva, non
mangiava e quelle dannate farfalle...erano tornate. Altro che
ucciderle,
altro che lontano dagli occhi lontano dal cuore. La verità
è che le cose non
vissute sono quelle che fanno più male, che rimangono per
più tempo. Ma ora
va tutto bene. Non si ricorda quand'è stata l'ultima volta
che è rimasto
sobrio per più di due ore, ma va bene.
E anche uscire con
le ragazze e ogni volta alla fine trovarsi a pensare "Non
è...lei."...no, questo non va bene. Ma, si sa, dopo un po'
le farfalle
muoiono annegate nell'alcool.
Dopo un po'.
|
Blair si ritrova a pensare a lui, ma se ne accorge
troppo tardi per
evitare di farlo. Sta pensando al perchè se ne sia andato.
Loro due erano
buoni amici prima, lo sarebbero stati anche "dopo". In fondo il
loro non era stato vero amore, giusto? L'amore vero era Nate, la
perfezione,
il futuro auspicabile, il finale prevedibile. Blair adorava programmare
le
cose.
E poi, era successo...Chuck.
Non avrebbe dovuto permettergli di entrare
così nella sua vita, ehm,
nei suoi pantaloni.
Ma era sconvolta, cosa avrebbe dovuto fare? Cercava
ancora
giustificazioni.
E la cosa le dava sui nervi perchè era
abbastanza intelligente da
capire che se aveva bisogno di giustificazioni da dare a se stessa,
voleva
dire che stava mentendo.
|
Ma
non l'avrebbe ammesso, mai. Così forse avrebbe
fatto un po' meno male.
|
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Capitolo 2 *** 2 AM (2) ***
2 AM
It's the color of hope
On an unforgiving night
[...]
I can't tell the stars
From the downtown lights
Qui, in piedi sul terrazzo della mia stanza di hotel, ammiro il
paesaggio della città nera illuminata solo da mille luci
artificiali. Si sa, New York non si spegne mai.
Vorrei che si spegnesse, invece, per poter spegnere anche me.
Poi, le luci della città si confondono nei miei occhi con le
stelle sopra gli edifici. Finalmente, una lacrima scende lungo la mia
guancia e torno a distinguere il cielo dalla terra.
***
Sono le 2 di notte ed invece di essere nel mio solito letto caldo,
profumato e confortevole con Dorota che mi rimbocca le coperte, sono
sola, in una suite del primo albergo a 5 stelle che mi è
capitato davanti e prendo freddo sul terrazzo. Non mi andava di passare
la notte a casa mia, di avere gente intorno. Mi andava solo di cambiare
aria, di stare in un luogo che non mi ricordasse lui, dove ogni respiro
non sapesse del suo profumo. Un luogo neutro.
Ne avevo bisogno per poter pensare senza distrazioni, per svuotare la
mente e... in realtà, per lasciarla così, vuota.
Devo solo riuscire a non pensare a niente, a non cambiare idea almeno
fino a domani, alle 6 del pomeriggio.
Poi, forse, sarò libera. E potrò vivermi la mia
libertà in pace, sola.
La vestaglia di seta beige che mi copre svolazza piano e accarezza la
mia pelle. Appoggio le mani sulla ringhiera in ferro battuto e capisco
che non pensare mi risulta più difficile di quel che
dovrebbe.
***
You kissed
me into ruins
Sin on sin
Sorrido. Mi ricordo perfettamente un'altra volta, un'altra notte in cui
ero sveglia alle 2 e pensavo a te. Solo che quella volta ho chiamato
Serena, per dirle dello sbaglio che pensavo di aver commesso. Con te.
Alla fine quella notte non le dissi niente: non ebbi il coraggio di
ammettere il mio errore e di confessarglielo, per fortuna.
Perchè sarebbe stata una bugia dire che era stato un errore.
E' che era successo quando ancora non vedevo le cose chiaramente,
quando mi sforzavo di essere quella che non ero, quando fingevo di
volere qualcosa che in fondo non desideravo. E parlo di Nate, certo, ma
anche della mia vita. Era la mia vita che fino ad allora era stata un
errore.
E poi sei arrivato tu, apparentemente lo sbaglio più grande,
in realtà la salvezza. Mi hai salvato da me stessa,
mostrandomi la vera Blair, facendomi capire che, se tu amavi chi ero,
potevo amarmi anch'io.
Ma ora basta. Stavolta, nella nostra storia fatta di sbagli, di
tranelli, di peccati, sei andato troppo oltre. C'era una sola cosa che
non dovevi fare nei nostri giochi di complotti alle spalle degli altri,
di chiunque altro: ingannare me.
Lo sai, avrei accettato qualsiasi cosa. Ma questo no.
Perchè se non ho più te, non ho più me
stessa; non ho più nessuno.
If i said I was truly
over you
my heart would say amen
but I'd give in to the cold caress of 2
am
Stavolta, non ti perdonerò. E non posso nemmeno pensare che
tu mi abbia chiesto di incontrarti in cima all'Empire State Building.
E' così banale, per niente romantico. Abusato, anche, ma
romantico no. E nemmeno convincente; il fatto che tu mi abbia dato una
specie di ultimatum poi... Ti dovresti far perdonare, semmai. Dovresti
strisciare, implorarmi...
Non che servirebbe, ma... potresti provare.
Non voglio nemmeno pensare alla possibilità di venire domani
a quell'appuntam...
Non ci devo neanche pensare. Perchè se anche solo ci penso,
significa che... ci sto pensando. Che sto effettivamente valutando
l'idea di presentarmi.
Di non buttare via tutti gli sforzi, la nostra storia, l'amore della
mia vita, di non buttare la possibilità di stare con te.
Ma non lo sto facendo. Non ci sto pensando.
Pensavo che allontanandomi da tutto sarebbe stato più
facile. Ma tu, beh, sei dappertutto.
Pensavo che fuggendo non ti avrei pensato più, ma ti ho
portato con me. Ti porto con me ovunque vada. Pensavo tante cose.
Pensavo anche di essere più forte, pensavo che per te e di
te avrei sopportato qualsiasi cosa. Ma sapevo che l'avrei fatto
perchè ero con te. Ora, beh, ora non lo so più.
Sono solo una stupida, ho paura di ammettere che posso farcela, che
posso andare avanti senza di te. Ho paura di ammetterlo
perchè so che non è così.
E' molto più facile starmene qui ferma immobile e lasciarmi
cullare dalla notte.
E continuo a parlare con te, come se fossi qui.
***
If I admit I can't get used to this
will my heart break again?
as i fall
into the waiting arms of 2 AM
La brezza notturna raggiunge incerta il mio collo scoperto e mi fa
rabbrividire piano. So che è ora di rientrare ma non ne ho
voglia. Dormire significherebbe abbassare le difese e sognare magari...
lui. Non che un sogno possa farmi cambiare idea, ma... lui è
tutto quello che sogno. E senza di lui i miei sogni saranno vuoti,
senza di lui non voglio più sognare.
Lui è il mio cielo. Che fosse sereno o pieno di fulmini, lui
è sempre stato il mio cielo.
Ma quando il cielo ti crolla in testa, non puoi fare altro che fuggire.
Abbiamo sempre sbagliato: prima lui, poi io e poi insieme. La nostra
storia è costellata di errori che ci hanno portato dove
siamo ora.
Lui è stato il mio sbaglio e per andare avanti
dovrò commetterne un altro, il più grande di
tutti.
3 am
|
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Capitolo 3 *** 2 AM (3) ***
BREATHE
I see your face in my mind as I drive away,
'Cause
none of us thought it was gonna end that way.
Non
avrei mai immaginato, ieri, di vederti passare a piedi per le strade di
Parigi. Credevo, non so
perchè, pensiero stupido, che se fossi andata abbastanza
lontana da New York, magari su un altro
continente, ad esempio l'Europa, credevo che tu qui non mi avresti
raggiunto.
Lo
credevo davvero e poi ti ho visto.
Ma
che non potevo sfuggire a te l'avevo capito molto tempo prima di
vederti. Il giorno stesso che sono
arrivata a Parigi e tu eri con me, in me... nonostante non ci fossi
più. Nonostante non abbia
saputo niente di te per settimane. Nonostante fingessi di averti
dimenticato e di essere andata
avanti, di essere tornata la solita Blair.
Non
si può più andare avanti senza di te, Chuck. Non
dopo averti amato.
People
are people
And
sometimes we change our minds
But
it’s killing me to see you go after all this time.
Mi
ha ucciso vederti con Jenny Humphrey. Mi ha ucciso vedere di cosa sei
stato capace, nonostante dicessi di
amarmi. Mi ha ucciso vedere che, in fondo, non eri poi cambiato
così tanto. Che non ti avevo
cambiato così tanto. Che eri ritornato il Chuck di prima,
quello falso, così facilmente.
Che
ti eri arreso così in fretta.
Che
avevi rinunciato a me così in fretta.
Che
ci avevi già dati per spacciati, senza lottare. Come se non
ne valesse la pena.
La
gente si lascia, è normale; la gente normale si lascia
perchè scopre di non essere più innamorata...
noi no. Siamo mai stati gente normale, io e te?
No,
insieme eravamo eccezionali. Da soli, siamo patetici. Siamo solo due
stereotipi vuoti, così lontani da
quella che è la gente normale. Quella che qualche volta,
sotto la mia scorza di principessa
snob, vorrei essere. Se solo servisse per riavere te.
E
poi ti vedo di nuovo lì, davanti a me.
Music
starts playin’ like the end of a sad movie,
It’s
the kinda ending you don’t really wanna see.
E
vorrei chiudere gli occhi, scappare via. Tutto, pur di non vederti
così. Tutto, pur di averti qui
davanti a me senza poterti toccare, senza poterti stringere. Come se ci
fosse una membrana sottile e
trasparente tra noi, che mi impedisce di avvicinarmi, di sentirti
ancora.
So
che questa è la fine e vorrei fuggire solo perchè
non lo sia. So che nello stesso momento in cui
aprirò la bocca e ti parlerò, rivolgendomi a te
come farebbe una semplice amica, sarà tutto finito.
E
so anche che tutto per chiunque ad un certo punto finisce, ma pensavo
che per noi non sarebbe mai stato
così. Ero una stupida e pensavo che noi avessimo qualche
sorta di bacchetta magica che ci
permettesse di non finire, quando so benissimo che tutto finisce. E
quando lo sapevi anche tu.
Non
riesco a distogliere lo sguardo dal tuo, mentre mi avvicino. Mi fermo,
poi, troppo lontana da te.
E
all'improvviso è come se quella membrana trasparente si
spostasse verso di me, fino ad appoggiarsi
ed incollarsi sulla mia bocca, sul viso, come se mi entrasse in gola,
poi nei polmoni...
E
così, all'improvviso...
I
can’t
Breathe
Without
you,
But
I have to.
Breathe
Without
you,
But
I have to...
Ti
guardo e non riesco a parlare, non riesco a respirare...
Perchè senza te non so più come si respira,
senza te non so più come si vive. Annaspo, cerco di trovare
un appiglio, ma tu sei troppo
distante per ritrovarci e allora metto fine a questa agonia.
"Just because you're dressed
poorly doesn't mean that you're not Chuck Bass."
E
allora lo so.
Non
c'è più alcuna possibilità.
Tutto
finisce ed io e te, per me, siamo tutto.
Da
qualche tempo, non riesco più a dormire. Da quando ci siamo
lasciati, per essere precisi.
Ma
questo non ha importanza.
L'importante
è che, rigirandomi nel letto del mio albergo, qui a Parigi,
dopo averti parlato di nuovo dopo
tutto questo tempo, non posso fare a meno di pensare a te.
Come
non ho potuto fare a meno di pensare a te durante tutta l'estate.
Mentivo a me stessa, così come
stasera ho mentito a te.
It’s
two a.m.
Feelin'
like I just lost a friend.
Hope
you know it’s not easy,
Easy
for me.
Ho
perso te e ho perso un amico, il mio migliore amico.
Ho
perso te, semplicemente te.
Una
parte della mia vita che, ora che non c'è più,
niente potrà colmare.
Sono
già le due del mattino e non riesco a prendere sonno.
Perchè
ti ho detto che ti amavo, verbo al passato, ma non è
così.
Perchè
non voglio dormire e non voglio sognare di essere di nuovo davanti a te
e di urlarti che ti amo
ancora e che se non lo vedi sei uno stupido, più stupido di
quanto tu sia mai stato a scappare,
a farti sparare, a fingere di essere un altro.
Perchè
non voglio pensare di aver sbagliato, a non avertelo urlato.
Perchè
vorrei che tu sapessi che è stata la cosa più
difficile della mia vita, vedere i tuoi occhi e
fingere di non provare niente e lasciarmi scappare tutto quello che
c'è stato tra di noi così
facilmente, così velocemente.
Quando
ogni fibra del mio essere si tendeva per trattenere quel poco che era
rimasto.
Fino
alla fine.
Cause
it’s tragedy and it’ll only bring you down,
Now
I don’t know what to be without you around.
"It takes more than even you to
destroy Blair Waldorf."
Almeno
su questo non ti ho mentito.
Perchè
se tu ci sei, non ho più bisogno di essere Blair Waldorf, ho
solo bisogno di essere tua.
Perchè
serve che tu non ci sia, perchè torni la vecchia Blair
Waldorf. Quella manipolatrice fredda e
calcolatrice che non sapeva nemmeno cosa volesse dire amare. Quella che
si serviva delle persone
per i suoi scopi e nient'altro e poi le buttava.
Quella
che, ora che non ci sei più, potrà tornare.
Dovrà farlo, per continuare a sopravvivere.
Scusa
se ho mentito.
Sorry...
Sorry...
Mi
giro a faccia in giù sul cuscino, anche se non
c'è nessuno che possa vedere le mie lacrime che finalmente
sgorgano dai miei occhi stanchi. Ma non sono lacrime liberatorie...
anzi, sembra che ognuna di quelle gocce scivoli fino al
cuore e lo riempia fino all'orlo di dolore liquido e caldo.
Ma
io, intanto, ho ricominciato a mentire, anche al buio.
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