Angel Of Darkness.

di Deviata
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Begin Of The END. ***
Capitolo 2: *** La Pulce. ***
Capitolo 3: *** Vecchie Conoscenze. ***
Capitolo 4: *** Il Mediatore. ***
Capitolo 5: *** CONFUSION AND FRUSTATION. ***



Capitolo 1
*** The Begin Of The END. ***


AngelOfDarkness1 "Qui giace un figlio amato"
Ah,stronzate!
Proprio un bel posticino il cimitero.
Mmh..molto, come dire, pittoresco.
Si beh diciamo che è da un pezzo che non ci faccio un salto, più corretto sarebbe un volo.
Non per mia scelta ovviamente.
Stare qui a fissare la mia lapide, ormai a pezzi, è il sogno della mia vita!
Vita? Perdonate.
Dimentico sempre che di vivo non ho proprio niente...ah comunque era ironico.
Intendo il sogno della mia vita capito no?
Ah che maleducato, non mi sono nemmeno presentato,
Hai il grande onore e il privilegio di parlare
con un angelo delle tenebre, o meglio,
L'angelo delle tenebre appena redento, angelo che in questo momento non sa che fare.
E intendo in senso generale.Non so se mi spiego.
Precisazione: ormai ex angelo delle tenebre, pronto, o quasi, con un biglietto di sola andata
per il Paradiso.
Letteralmente parlando.

La voglia dello scuro, delle tenebre mi ha sempre affascinato,
forse è per quello che alla fine mi sono ritrovato giù di sotto.Mah.
A me non è sembrato di aver fatto tanto il cattivo quando stavo qua nel piano di mezzo.
Beh non contando ovviamente quando alla tenera età di 5 anni o rubato le caramelle a un bimbo,
che per altro era un gran rompimento di scatole,
mmh non credo però sia stato quello a fregarmi.
Forse il fatto di essermi sempre fottuto di chiesa, preti e sistema, forse quello sì.
Non so, ricordo confusamente il mio passato, sai , dopo un pò l'Inferno ti consuma.
Ma comunque meglio smetterla di pensarci, quel che è fatto è fatto.

Ma cazzo però, mi sono fatto giù di sotto i miei anno o secoli, o quello che vuoi, intanto
il tempo lì è sempre fermo, poi finalmente trovo il modo di essere redento per andare nel bel
Paesino con tutti gli angioletti carini e che cosa mi doveva capitare? Lei.
Ogni tanto ho paura che il mio cuore sia tornato a battere oppure lo farà molto presto.

La mia storia sta tutta qui su questa 3 piani.
Il progetto era semplice:
Partenza: piano di sotto
Fase intermedia-redenzione: piano di mezzo
Arrivo: piano di sopra
Non mi sembrava così difficile da attuare, tralasciando ovviamente che non avevo ancora
trovato il modo di essere redento, ma prima ancora di arrivare qui sopra.
Perchè lo sanno tutti: chi è giù sta giù.
Non è che chi vuole viene a farsi allegramente un giretto, e certo, troppo facile
-Ehy scusa Lu, posso andare a prendere una boccata d'aria di sopra?
No perchè qui fa un pò caldo...-
Ah, Lu è lui.
Si. Proprio quello che state pensando, e vorrei dire, tanto per sfatare un mito,
che non ha due corna e una coda che gli esce dal fondoschiena
Ne tantomeno un forcone.
Lu è semplicemente Lu, il padrone del piano di sotto, il capo dell'Inferno.
Ormai mio ex capo, anche se quando lo scoprirà non sarà tanto contento, non per vantarmi
ma ero uno dei suoi preferiti.
Modestamente.
Ma torniamo alla mia storiella.
Per apprendere come, la mia sublime mente sia riuscita a trovare una soluzione per arrivare
al piano di mezzo devi semplicemente sapere che il caro vecchio Lu, ogni tanto, manda
qualche suo servetto qua sopra a prendersi un pò di anime, diciamo non propriamente pure, sai,
schiavetti in più fanno sempre comodo.
E qui entro in scena io...
Me ne stavo come ogni giorno accucciato sulla cima più alta dell'Inferno, che poi non è
questa grande altezza, intento come ogni volta a controllare quei sudici demonietti
che non ne volevano proprio sapere di lavorare.
Ridicolo come io dovessi stare lì a perdere
tempo con dei miserabili, Io, un angelo delle tenebre.
Ma Lu mi ripeteva sempre che presto sarebbe venuto anche il mio momento.
Grandi progetti il buon vecchio Lu. Quasi quasi mi dispiace averlo lasciato giù.

Mmh ripensandoci no.
E so che cosa ti stai chiedendo, ma non farti troppe domande, ogni cosa a suo tempo.
In uno dei tanti momenti di attesa su in cima, mentre mi stavo ancora scervellando per
cercare qualche modo di attuare il mio geniale piano, neanche a farlo apposta,
Frencis, un novellino, mi si avvicinò piano piano e sussurando mi disse
-Signore, emh volevo dirLe che, si beh ecco...-
-Avanti mostricciattolo che vuoi?- lo incalzai
-Forse ho trovato il modo per farvi risalire-










Non è successo un emerito tubo.Se non capite qualcosa sono qua apposta.
Deve in realtà iniziare ancora tutto.
Storia davvero malata. Ma io amo il mio Angelo delle Tenebre.
Potrebbe essere il mio tipo xD
Io sono qua..e le recensioni sono oltremodo gradite.
Su non siate timidi(:
Buona vita.
Lindì

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Capitolo 2
*** La Pulce. ***


AngelOfDarkness2 Felicità. L'unica cosa che provavo, tanta felicità, come non succedeva da tanto.
Ma non potevo di certo mettermi a saltellare allegramente per l'Inferno.
Sarebbe stato, diciamo, troppo sospetto.
Presi Frencis per i capelli, o quei pochi che ancora gli rimanevano, e lo misi a sedere un pò più in basso di me.
-Dimmi tutto Frencis, muoviti- dissi, non lasciando trasparire alcuna emozione, ero diventato bravo in quello.
-Beh ecco, allora è molto rischioso, potrebbero sorgere complicazioni, però insomma si può fare- l'ometto,
o almeno quello che ne restava, mi guardava con una nota di puro terrore nella voce.
Ma faccio davvero così paura?
-Lu non lo verrà a sapere vero?- gli chiesi.
L'importante era che il mio amatissimo capo non sapesse niente, almeno fino a che non avessi portato a termine il mio piano.
-Potrebbe accadere- il poveretto stava giocando con il fuoco.
Ops, era pessima.
-Ma non accadrà vero?- dissi con un tono che non ammetteva repliche.
E poi tutto accadde in un attimo, poche parole, una pietra e un dolore fortissimo e poi il nulla.
Era sicuramente la volta buona che ammazzavo Frencis, beh "ammazzavo" per modo di dire.
E invece aprii gli occhi e mi ritrovai proprio qua sopra.
Non lo ringrazierò mai abbastanza Frencis.
Anzi, a pensarci bene è colpa sua se adesso sono qua davanti a fissare la mia lapide,
incerto su cose che davo per scontato, quindi dovrei odiarlo in teoria.
Ma questa è un'altra storia.
Stavo dicendo, mi ritrovai sull'asfalto, con la puzza di piscio che mi riempiva i polmoni e il sapore del sangue in bocca.
Mmh sangue eh?
C'era qualcosa che mi sfuggiva in tutta questa strana, brutta storia.
Ma poi pensai che qualcosa con un senso non vi era proprio in quello che stavo facendo.
Credetti di impazzire quando provai ad alzarmi.
Dolore.Solo dolore.
Faceva uno strano effetto, non lo provavo da così tanto tempo.
Devo avere qualcosa di rotto, pensai.
E riuscì a trascinarmi vicino al muro di un grande palazzo, uno di quei condomini anonimi,
ammasso di cemento come un altro.
Il dolore, ti fa ricordare che sei vivo.
E nel preciso istante che lo percepì, un pò più sotto del ginocchio, e anche probabilmente a quelle dannate costole,
fu come una dolce sensazione.
Pensai a come avessi fatto a ritrovarmi qui di sopra.
E finalmente capii, o almeno lo credetti.
Ero appena diventato un Portatore di Anime, uno di quelli che pigliano le anime e le sbattono all'inferno per intenderci.
Vengono a farsi un giretto nel piano di mezzo passando per comunissime persone, e poi Puff.
Finito il loro lavoro se ne tornano giù.
Frencis mi aveva sicuramente scambiato con qualcuno.
Il poverino deve essere stato proprio un vero sfigato.
Per un nanosecondo mi dispiaque l'aver tolto il privilegio di una fetta di libertà ad un insignificante essere.
Anzi no.

Respirai a pieni polmoni e cercai di rialzarmi.
Fu una fatica incredibile. Ma non potevo certo arrendermi così.
Mi misi un piedi e feci qualche passo.
Era notte fonda.
Giù in strada solo qualche ragazzetto troppo cresciuto con una birra in mano.
Mi voltai e vidi il mio riflesso in una di quelle vetrine di negozi pieni di luci psichedeliche e strani oggetti.
Osservai bene la mia immagine.
Mmh, mi ricordavo più alto.
Aspetta, ma che cazzo?
Me ne accorsi solo dopo.
Come era possibile che fossi tornato?
Intendo, fossi tornato nel mio corpo?
Qui decisamente le cose non andavano bene. Per niente.
Tutti i Portatori di Anime quando si ritrovavano qui di sopra non riassumevano certo lo stesso aspetto!
E certo, metti che incontri qualcuno che ti conosce.
-Ehy scusa, ma tu non eri morto?-.
Non va bene!Se no l'Equilibrio va a farsi fottere.
Ok preoccupiamoci di un problema alla volta.
Giurai che, se ne avessi avuta l'occasione, avrei reso la permanenza di Frencis all'Inferno un vero, diciamo, Inferno!
Vidi che addosso avevo soltanto una maglietta dei Red Devil e un paio di Jeans non propriamente puliti.
E per giunta faceva un freddo cane.
Quindi la prima cosa da fare era trovare qualcosa da mettermi.
I ragazzetti erano ancora in strada. Li osservai per un pò.
Giacca di pelle. Da veri duri.
Sapevo già cosa fare.
Mi avvicinai.
Poi pensai che se dovevo entrare nel Regno dei cieli avrei dovuto comportarmi bene.
Mi fermai.
Naah avrei cominciato il giorno dopo.

Vagavo per le vie di Lake City, la mia vecchia città.
Erano cambiate poche cose.
Gli stessi pub, le stesse troie ai lati della strada.
I drogati nelle vie malfamate. Uno schifo.
Come lo era sempre stato.
Ogni tanto mi fermavo per riprendermi dal dolore.
Di certo non potevo andare all'ospedale.
-Scusi ma lei è già morto! il cimitero? In fondo alla strada a sinistra.Avanti il prossimo.-
L'ultima cosa che mi serviva era gente che andasse a urlare ai quattro venti di avermi visto.
Cosa impossibile dato che io dovevo essere morto da un pezzo.
E poi il tempo non giocava certo a mio favore.
Erano le 5.30 e il sole stava facendo la sua apparizione dietro un negozietto.
Il sole, che bella sensazione.
Se tutti potessero tornare indietro dalla morte, sono certo che starebbero a guardare il sole per ore, non avendone mai abbastanza.
Perchè l'unica cosa che senti all'inferno è il nulla.
Solo urla e il dolore degli altri.
Così quando torni qua sù ti ricordi come è bello essere vivo.
Ah, lasciamo stare questi sentimentalismi.

La mia pancia cominciava a reclamare.
Fame. Troppa fame.
Avrei voluto tanto andare al bar di High Street e farmi portare quelle omelette buonissime che mangiavo ogni mattina.
Quando stavo ancora tra i vivi.
Decisi, però, di andare in uno squallido bar alla periferia di Leyton.
Lì nessuno mi avrebbe riconosciuto.
O almeno lo speravo.
Il bar si chiamava IceBAR.
Mi chiesi perchè cazzo si chiamasse così.
Insomma di Ice o cose simili non aveva proprio niente.
Alla fine decisi che non mi importava.
Entrai e due ragazzetti mi squadrarono dalla testa ai piedi.
Stupidi esserini. Non volevano smetterla di fissarmi.
Irritante.
Ma decisi che dovevo comportarmi bene se dovevo guadagnarmi un posticino in Paradiso il più in fretta possibile.
Vidi che i tavoli erano tutti occupati.
Tutti, da qualche uomo di affari troppo impegnato con il lavoro da accorgersi di essere finito in un basso fondo.
Troppo presi da tutto.
Li vedevo bere il loro caffè, con il giornale aperto sulla pagina finanziaria.
Poi mi accorsi che in fondo al locale c'era una ragazza.
Sola.
La lampadina nella mia testa si accese.
So a cosa state pensando, ma Dio...ops...ma Diavolo sono un ragazzo!
La tipa era intenta a leggere chissà quale libro.
Mi avvicinai. Aveva i capelli castani che le ricadevano sulle spalle.
Lo sguardo basso.
E continuava a tamburellare sul tavolo con le dita.
Mi sedetti di fronte a lei e le dissi:
-Scusa posso?-
Pensai di avere qualcosa fuori posto.
Insomma non è normale che una si spaventi per così poco.
Forse era stata abbagliata dalla mia bellezza.
O forse no.
Mi guardò per bene e poi sussurò
-Nicholas?-
Merda. Come cazzo fa a sapere chi sono?.
Insomma io non la conosco!E mi ricorderei di una così.
La guardai meglio: aveva gli occhi verdissimi e un buffissimo naso all'insù.
Insomma era bella. Come potevo non ricordarmene?
-Ci conosciamo?-.
Perchè glielo chiesi?
Cazzo.
Avrei dovuto alzarmi prima che tutto andasse a puttane.
Mi guardò stralunata.
-La Pulce- mi disse semplicemente.
Non poteva essere. Come dimenticarsi di lei.
-Haley?-












Oh dolci donzelle e incantevoli baldi giovani..non troppe recensioni eh -.-"
Dite che faccio così schifo a scrivere? xD
Basta saperlo!
I'm Waiting.
Buona vita
Lindì

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Capitolo 3
*** Vecchie Conoscenze. ***


AngelOfDarkness3 La Pulce era una vecchia conoscenza.
Una ragazzetta anonima, sempre china sui libri.
O almeno così me la ricordavo.
Di certo non come quella che adesso mi ritrovavo di fronte.
Stavamo nella stessa classe alle medie.
Tutti avevano, chissà come mai, la tendenza a prendersela sempre con lei.
Forse perchè, anche se invisibile e insignificante, alla fine aveva ceduto al fascino del più figo della classe.
Io.
E io facevo come facevano tutti gli altri.
Lo stronzo.
La Pulce era una delle classiche secchie che stanno ore a studiare sui libri.
Piccola, minuta con la schiena piegata in due dal peso di troppi libri.
Ammetto però che era anche intelligente.
Lei studiava, ma lo faceva, credo, più per passione che per altro.
Crescendo cambiò parecchio.
Credo si fosse stufata di essere tratta come uno straccio.
Come darle torto?
Il carattere non era più come quello di prima,
divenne combattiva, tanto che teneva testa a tutti, con le sue battutine pungenti.
Non trovando però consensi, ma solo odio o falsi amici.
Quando finalmente le medie finirono nessuno seppe più nulla di lei.
Effettivamente io non seppi più nulla di nessuno.
Ah, la Pulce si chiamava Haley.


-Nicholas?- ripetè incredula.
Penso che l'avrei fatto anche io se avessi visto, per esempio, Kurt Cobain o Jim Morrison sedersi al mio tavolo, al posto che stare in un cimitero.
Avrei dovuto scappare.
Ma compresi che ormai era troppo tardi.
Ero indeciso.
Stavo in bilico.
Su un sottilissimo filo.
Non sapevo se raccontargli una balla del tipo -Come prego? Chi è Nicholas?-.
Oppure dirle semplicemente la verità, sperando che se ne sarebbe stata lì buona buona senza fare domande.
O che almeno non mi avesse guardato come se fossi stato un pazzo.
Sarebbe stato già molto.
Alla fine decisi per la seconda.
Tanto peggio di così non poteva andare.
Forse.
Appena prima di iniziare però lei si mise a ridere.
Io la guardai perplesso.
-Non puoi essere tu!Cioè lui, insomma beh...-
Si fermò un attimo, come stando bene attenta a pesare ogni singola parola
-...lui dovrebbe essere morto- concluse con una nota di tristezza.
O almeno così mi era parso.
-Effettivamente sono morto- dissi, cercando di rimanere più serio possibile.
La vedevo pensare, cercare di trovare un nesso logico in tutto questo, sperare che si sarebbe svegliata da uno strano quanto bizzarro sogno.
Ma purtroppo era tutta realtà.
E per una come lei, pensai, fosse troppo.
Lei così razionale, perfetta.
Lei,ordinata, precisa, fredda calcolatrice.
Mi stupì quando guardandosi intorno mi disse
-Stiamo attirando troppa attenzione, seguimi-
Mi prese la mano e, salutando un certo Sam, mi condusse fuori dal bar fino a raggiungere una vecchia cabrio nera.
Brividi.
Di piacere.
Vidi Haley colorarsi leggermente di rosso, in zona gote.
All'inizio non capii, poi compresi.
La mano.
Le mani.
Imbarazzo totale. Silenzio.
Presi posto sul sedile senza fiatare.
Lei mise le chiavi nel quadrante e accese.
Ingranò la marcia e via per chissà dove.
Il mitico Jim mi invadeva le orecchie con la sua chitarra.
Musica.
Vera musica.
Mi mancava.
Haley cantava sotto voce.
Era proprio carina.
Oh andiamo, la devo smettere.
Dopo circa due canzoni, un paio di assoli e la mia canzone preferita, arrivammo.
Davanti a me un grattacielo.
Uno grattacielo strano, non come tutti gli altri.
Rimasi lì impalato quando vidi che in realtà era una biblioteca.
Biblioteca?
Era enorme!
Incredibile.
Mi chiesi cosa aveva nel cervello quella ragazza quando pensò di portarmi lì.
Ma poi compresi.
Haley mi fece cenno di seguirla.
Entrammo in una via dietro al grattacielo.
Un vicolo cieco.
Davanti a me una porta di legno rossa.





Si veramente corto.Vabbè...
Non troooppi commenti eh!
Per cui posso solo dire:

Sachi Mitsuki: Grazie davvero per aver commentato(: la mia prima recensione su questa Storiella xD
spero continuerai a seguirmi!ci conto^^

BlackWitch: Amuuur Dai stavolta mi impegno per continuarla!prometto di non lasciarla nel nulla!tu commenta che mi fa piacere un tuo parere!(: anche se l'hai già letta!Allegra Sorella Yayaa!

Buona Vita Gente.
Lindì

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Capitolo 4
*** Il Mediatore. ***


AngelOfDarkness4 La porta rossa.
Mi sembrava di stare in un film.
Mi ricorderò sempre quando Haley estrasse le chiavi.
Il suo portachiavi.
Era un angelo.
Ma non un angelo qualsiasi, aveva le ali nere.
Non potei non sorridere quando notai che mi somigliava molto.
Lei non si accorse e mise la chiave nella toppa.
Girò un paio di volte e poi mi fece cenno di seguirla.
Entrai, non senza inciampare nell'unico gradino presente.
Era tutto buio,ma i miei sensi erano abbastanza sviluppati da capire che stavo attraversando un lungo corridoio, sulle pareti c'erano un sacco di quadri.
Riuscì a scorgerne un paio, e tutti mi sembravano raffigurare angeli e demoni.
Sbattei addosso a qualcosa prima di capire che si trattava di Haley,
che si era improvvisamente fermata davanti ad un'altra porta.
A destra ce ne era un'altra.
Nera.
Haley mi invitò, non proprio in modo gentile, ad aspettarla in quest'ultima, e prima che potessi dire qualsiasi cosa era scomparsa.
Così aprì.
Mi ritrovai in una stanza da letto.
Era semplice, ma accogliente.
Mi ricordo ancora quelle lenzuola azzurrine e il grande specchio di fronte al comò.
Sugli scaffali libri e libri.
Sorrisi.
Dovevo aspettarmelo, insomma si trattava pur sempre della Pulce!
Poi lo vidi, in parte alla finestra.
Se fossi stato vivo avrei sicuramente avuto un principio di infarto.
Ero io!
Cioè capiamoci, non io nel senso io.
Aaah insomma!C'era un angelo, un angelo vero.
Con le ali bianchi.
Ma era il mio ritratto.
Era uguale a me.
La cosa mi spaventò non poco.
Magari la Pulce era una pazza, killer o chissa cos'altro!
-Riflettiamo, non può essere...- mi dissi per autoconvincermi.
Mi avvicinai al ritratto e lo osservai.
E poi una fitta atroce alla testa e immagini confuse di battaglie e demoni, angeli, luce e tenebre.
Mi ripresi.
Non capì cosa fosse successo.Con il senno di poi fu facile intuire che erano immagini del mio passato.
Della mia permanenza fra i vivi.
Ancora un pò stordito mi sedetti sul letto e aspettai il ritorno di Haley.
Non so quanto tempo passò,ma quando lei arrivò aveva un'aria preoccupata e portava con se un grosso libro nero.
Lo ammetto mi incuteva un certo timore.
E non sto parlando del libro.

-Come hai fatto a tornare?- disse lei appena seduta sul letto.
-Come scusa?- chiesi sinceramente stupito
-Intendo, dall'inferno, come hai fatto?-
-E tu come fai a saperlo?-
-So più cose di quanto tu possa immaginare- disse sorridendo.
Bella.
-Allora potresti spiegarmi questo!- dissi indicando il mio ritratto.
-Sapevo di piacerti, ma fare una gigantografia..mi sembra un pò eccessivo anche per te- dissi scherzando.
Come non detto. Mossa decisamente sbagliata.
Non aveva colto la mia ironia.
-Mi stai prendendo in giro?- chiese sospettosa
-Assolutamente no...-
Lei inclinò la testa, diffidente.
-Intendo, non sai chi sia?- mi disse indicando a sua volta il quadro.
-Mmh penso che dovrei saperlo vero?-
Lei sospirò.
-Le cose stanno molto peggio di come immaginavo-
...
-Lui- disse indicando l'angelo nel quadro -è il Mediatore-
-Il chi?- feci io
-O santo cielo, ma almeno questa è storia!è un umano al servizio di Dio...-
-Continuo a non seguirti, anche un fedele è al servizio di Dio e, a meno che non abbiano invaso la terra gli alieni, è anche umano!-
-Mi stupisco della tua mancanza di cervello!-mi disse seriamente preoccupata.
Simpatica eh?
-Il Mediatore è un umano con poteri speciali, somigliante a un angelo...-
-Grazie c'ero arrivato da solo fino a qui-
-Scusa- disse scocciata -Ma fino a prova contraria qui sono quella che ha più conoscenze e un idiota come te dovrebbe solo starsene zitto!-
Colpito e affondato.
-Stavo dicendo- riprese con calma - il Mediatore è un umano che ha stretto un patto con Dio...
e diciamo anche con il Diavolo, anche se all'inferno non rispettano questa sorta di legge...
Mmh,beh dopotutto l'hanno fatta per i demoni!- disse più a se stessa che a me.
Io continuavo a non capire.
Patti con Dio, demoni, umani che sembrano angeli...
ma io cosa centravo in tutto quello?
Non volevo dare soddisfazione alla Pulce, non volevo farmi mettere sotto da lei...
così stetti in silenzio per un pò,
fino a quando mi guardò con quei suoi occhi verdi e mi disse
-Non hai capito niente vero?-
-Ma va cosa dici? Mica sono scemo!-
-Nicholas lo facevi anche a scuola, abbassavi lo sguardo e te ne stavi zitto se c'era qualcosa che non capivi...ti conosco!-
-E va bene,non mi è chiaro mmh...diciamo tutto!-
-Ma non capisci? Tu sei il Mediatore!per generazioni la tua famiglia è stata portatrice di questo segreto..poi sei arrivato tu a scombussolare, non so come, tutti i piani-
-Non ricordo niente del mio passato...-
-Vuol dire che giù hanno fatto un bello lavoretto-
-Ma tu come le sai tutte queste cose?-
-Non è il momento di parlare di me!- con uno sguardo che non ammetteva repliche
-Va bene Miss Mistero-non-sveliamo-niente, adesso cosa si fa?-
-Dovresti drmelo tu!-
-Io? Ma se a malapena so come mi chiamo!-
-Andiamo Nicholas, che ci sei venuto a fare su questo piano?-
Improvvisamente mi ricordai del mio piano, della mia redenzione, del casino che avevo combinato per cercarmi un posto Lassù.
Dovevo spiegare?E che cosa poi?
Volevo ma non volevo..chiaro no?
Insomma volevo raccontare tutto a Haley, era l'unica che non mi avrebbe preso per pazzo e avrebbe potuto aiutarmi con uno dei suoi magici piani tirati fuori come conigli da un cilindro.
Eppure questa storia mi sembrava così stupida, ma tanto personale che, a raccontare alla Pulce del perchè fossi tornato, mi faceva sentire un egoista.
Rimasi per un pò un silenzio e stavolta non perchè non avessi capito qualcosa, semplicemente perchè ero indeciso.
Poi però mi dissi che se davvero volevo portare a termine il mio lavoro, da qualche parte dovevo pur inziare.
Haley era la persona che mi avrebbe potuto aiutare.
Così le raccontai la mia, seppur breve e incredibile, storia.
-Quindi tu sei tornato dall'Inferno per diventare un santo e andare al piano di sopra?-
-Dai!ma detta così ha tutto un altro suono!-
-Va beh ma ho ragione no?-
-Si si più o meno è così...anche se la mia versione era meno cruda e non mi dipinge come un egoista pazzoide- dissi.
Mi guardò malissimo e per un momento pensai che non mi volesse aiutare, ma poi si alzò dal letto e si diresse alla porta
-Si va da Madame Queency-
CHI?










Eh si capitolo già postato.Un miracolo per me...
Qui le recensioni scarseggiano...beh io di certo non posso obbligarvi  a farlo, ma per una 'finta'scrittrice penso che sia veramente importante sapere che cosa pensano le persone che leggono la storia...quindi beh potrei inginocchiarmi e pregarvi di lasciarmi una recensione ma non lo farò, mi affiderò alla vostra anima buona!xD
Alla prossima!
Buona Vita.
Lindì

Sachi Mitsuki:Grazie per la recensione cara...e per avermi detto delle frasi,che sono troppo corte.
Ma ho tentato di allungare, m apoi mi sono detta che le ho scritte così per un preciso motivo.
Questi sono i pensieri di Nicholas, anche io come lui penso in modo talvolta sconnesso, butto lì delle frasi e le lascio così.
Anche mentre racconto. Per cui mi sembrava naturale scrivere in questo modo!spero non ti dispiaccia se mantengo questa scrittura!mi auguro continuerai a seguirmi^^
A presto!

Black_Witch:Uee Sorella dai non è vero che era cortissimo il capitolo xD
Sto scrivendo un nuovo capitolo...è da una vita che non lo faccio eh?
Sai la mia ispirazione era sparita!se hai qualche suggerimento direi di farmelo sapere!
Ci vediamo spero presto!^^


(E Grazie ad Aliena per averla messa tra le seguite).

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Capitolo 5
*** CONFUSION AND FRUSTATION. ***


damodificare La storia iniziava a non piacermi per niente.
E poi chi era questa vecchia qua?
Madama chi?
Preoccupazione alle stelle.
Salimmo in macchina e non potei fare a meno di pensare che ridotto così non sarei passato di certo inosservato.
Ma infondo nessun problema, tanto ormai.
Arrivammo davanti a un vecchio motel da due soldi,
di quelli che si vedono nei film,
dove i cattivi scappano dalla pola...
Insomma quelli lì!
L'insegna al neon: Baby's Motel.
Dove i mariti per quattro soldi si portavano una puttana a letto,
solo, forse, per passatempo.
Intanto eravamo arrivati davanti a una di quelle porte, con la vernice tutta scrostata.
Stanza numero 171.
Non me la sarei mai più scordata.
Haley bussò tre volte.
Dopo due minuti buoni, una vecchietta decrepita aprì la porta
e ci invitò ad entrare.
Ecco lo sapevo.
Cosa ne voleva sapere una nonna?
Affidare le mie ultime speranze per raggiungere l'obiettivo ad una donna che poteva essere la mia trisavola mi stava veramente demoralizzando.
La nonna ci fece accomodare su due sedie.
L'interno della stanza era esattamente come la immaginavo.
Un letto sgangherato, uno spiraglio di luce fra le tende ingiallite.
Due sedie e un tavolino.
Un'altra porta.
Probabilmente il bagno.
-Aspettate un attimo- disse.
Scostò la porta del bagno e disse qualcosa a un amico immaginario.
Mmh forse non troppo.
Due secondi dopo un'altra persona uscì insieme alla vecchia.
Aveva un accappatoio candido e la salvietta che le copriva il volta,
con tutta probabilità si stava frizionando i capelli.
La donna, perchè di donna si trattava, disse qualcosa alla vecchia Flor.
Ricordo ancora il nome della vecchietta!
Certe cose non si scordano.
La donna non indentificata tornò nel bagno.
Era abbastanza minuta da quello che notai.
Aveva le caviglie sottili e le belle mani affusolate.
Che diamine aveva un accappatoio, non riuscivo a vedere niente!
Flor ci offrì gentilmente dell'aranciata,
Unica cosa che aveva nel piccolo frigor,
insieme a delle patatine che rifiutai ovviamente.
Sicuramente prese dal distributore.
Stantie.
Scadute.
Mentre osservavo la stanza, dal bagno uscì Madama Queency.
Ma avrebbe dovuto chiamarsi Miss UK '89 e tutti gli anni a venire.
Cazzo.
Mi sentivo accaldato, davvero tanto.
Vent'anni o giù di lì.
Capelli biondi e occhi, cazzo quegli occhi azzurri.
Anche con dei semplicissimi jeans e una maglietta nera era perfetta.
Perfetta.
Nessun'altro modo per descriverla.
Troppo abbagliato dall'apparizione Haley mi diede una gomitata tra le costole.
Sentì il dolore fitto, di qualcosa di rotto e mi risvegliai.
Poi mi alzai.
E lei parlò, con quella sua voce bassa ma meravigliosa.
-Tu devi essere l'ultimo Mediatore- disse.
-Si teoricamente sono io. Anche se non mi è ancora chiaro il concetto.-
-Avremo tempo di approfondire-
Approfondire? Non chiedevo altro.
-Si beh ecco se qualcuno ha la cortesia di spiegarmi per bene chi sono!-
A pensarci questa domanda era veramente stupida però era l'unica cosa che volevo veramente sapere.
-Beh che dire? Mettiti comodo e iniziamo!-
...


La verità è che non avevo capito granchè della mia vita 'pre-inferno', nemmeno quando Madame Queency per la terza volta mi raccontò la storia del Mediatore.
Si, blabla, cosa ereditaria, buoni, cattivi, Lucifero e cose così.
Ma per quanto mi sforzassi di capire veramente, mancava sempre un pezzo del puzzle e non riuscivo a incastrare esattamente tutti i pezzi.
Guardavo fuori dalla piccola finestra di quello squallido motel fino a che sentii tutti gli occhi puntati su di me e mi risvegliai dall'annebbiamento che mi era preso circa a metà del discorso di Madama Queency.
Mi voltai e gli occhi verdissimi di Haley mi guardarono.
-Che c'è?- domandai
-Allora, qualche commento?-
-Uhm no non direi!-
-Ma come? Vieni qua ti raccontano la tua vita e tu non dici niente?-
-Beh non so esattamente che dire!-
-Sei il solito cretino-
-Ehy piano piano con gli insulti Pulce!-
Quando ci vuole, ci vuole.
Haley mi guardò, probabilmente un pò ferita dal mio colpo basso.
Rivangare i vecchi tempi non era esattamente una grande idea, ma mi ero sentito, non lo so, offeso forse.
La fissai un pò, era davvero cambiata.
Ed era bella, dannatamente bella.
E io non volevo guardare.
Non potevo.
Era sbagliato.
Fortunatamente ad interrompere il mio filo di pensieri idioti si intromise Madame Queency
-Va bene ragazzo direi che è ora di tornare a casa e pensare un po' a ciò che ti ho detto, potrai tornare domani e farmi tutte le domande che vuoi.-
L'unica mia risposta fu -Grazie-
Perchè davvero non sapevo cosa dire.
Salutammo e tornammo alla macchina.
Io e Haley.
Haley.
Da quando avevo formulato quegli stupidissimi pensieri su quanto fosse bella e dopo aver visto di nuovo quel suo sguardo ferito ma così fiero, evitai accuratamente di guardarla.
Non volevo.
O meglio, non potevo.
Il tragitto fino a casa sua lo facemmo nel più totale silenzio.
Nemmeno la radio.
Non ebbi il coraggio di accenderla.
Ebbi come l'impressione di averla combinata grossa chiamandola con quello stupido nomignolo.
Come se quel muro che era intorno a lei e che stavo pian piano scalando, si fosse alzato di altri mille metri.
E non so perchè, ma quella consapevolezza mi fece male più delle mie ossa rotte.
E non era da me.
Decisamente.
Avrei dovuto trovarmi una distrazione.
Sono o non sono un uomo?
Ragazzi miei, astinenza!
E così la sera mi sistemai per bene, le costole erano quasi del tutto guarite, sotto lo sguardo sconcertato di Haley che continuava sottovoce a ripetersi come fosse possibile.
Effettivamente non lo sapevo nemmeno io.
Ma andava bene.
Anzi, più che bene.
Io e Haley ci scambiammo due parole, giusto solo 'quello è il bagno' e 'puoi dormire qui stanotte' indicandomi un divano dall'aria poco invitante e confortevole.
Avevo paura a farmi vedere in giro.
Qualcuno avrebbe potuto riconoscermi, ma poi pensai che non assomigliavo poi così tanto al ragazzino liceale che ero stato.
E mi sarei inventato una scusa tipo 'Non so chi sia, ha sbagliato persona' nel caso qualcuno fosse stato troppo insistente,altrimenti mi sarei limitato a sparire.
E così me ne uscii nella notte.
Diretto a divertirmi un pò e godere dei piaceri della vita come non facevo da tanto.
Troppo. Tempo.
Mi ricordavo praticamente ancora tutto.
I miei posto preferiti.
E quelli da evitare.
Era letteralmente passata una vita, ma non sembrava essere cambiato niente.
Imboccai la strada per uno dei miei pub rpeferiti e lo raggiunsi in poco.
Entrai.
Pieno. Come al solito.
E' bello scoprire che certe cose non cambiano.
Trovai posto al bancone e mi sedetti tentando di richiamare l'attenzione del barista.
Presi una birra.
La prima di una lunga serie.







Ehy popolo(:
non so bene che cosa dire, perhcè probabilmente non c'è niente da aggiungere.
Pian piano i misteri si risolveranno!
grazie ad Aliena e Sachi Mitsuki per aver inserito questa storia tra le seguite.
E a Black_witch tra le preferite, come vedi sono andata avanti(:
Sachi Mitsuki: spero ti sia piaciuto il capitolo(; so che ho incasinato forse ancora di più le cose., ma pian piano si svelerà tutto!
spero continuerai a seguirmi!
alla prossima!
Buona vita,
Lindì.

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