Italian Love di Cathrine Jhons (/viewuser.php?uid=78574)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuova casa - Nuovi vicini ***
Capitolo 2: *** Ascensore e pianerottolo!!! ***
Capitolo 3: *** Toby noooo!!!!! ***
Capitolo 4: *** Camerieri arroganti???? ***
Capitolo 5: *** Proposte da lei??? Strano.. ***
Capitolo 6: *** Ritrovo ***
Capitolo 7: *** Problemi!!!!! ***
Capitolo 8: *** Eric!!!! ***
Capitolo 9: *** nella mente di Eric ***
Capitolo 10: *** Confessioni ***
Capitolo 11: *** vita complicata ***
Capitolo 12: *** serata giochi ***
Capitolo 13: *** conoscersi ***
Capitolo 14: *** Fratelli protettivi ***
Capitolo 15: *** confessioni ***
Capitolo 1 *** Nuova casa - Nuovi vicini ***
IN UNA CASA
DI LONDRA .
ALLE NOVE DI SERA .
SUL DIVANO, QUATTRO RAGAZZI E UN GIORNALE ITALIANO .
-Aspetta guarda questa che
c'è
scritto Charlie?-Chiese uno dei ragazzi indicando su un giornale
italiano un
disegno di una casa in affitto con la seguende descrizione in italiano.
-Aspetta che traduco! Allora ..
C'è
scritto: Affittasi casa con quattro camere da letto, una matrimoniale e
tre
singole, una sala, una cucina separata e due bagni. Affittasi anche
garage e
soffitta. Mi sembra carino! Aspetta che leggo.Dice anche piccolo
appartamento
in un condominio di borgo roma, un quartiere calmo vicino il centro
città di
Verona. La casa è situata in un vicolo cieco con scuola di
teatro. Ehi mi
sembra carina che ne dite Kell, Rob Tay?- Si voltò verso i
tre ragazzi.
-Lo sai Charlie che come traduttore di
italiano sei veramente un disastro! Facevamo prima a tradurcelo da
soli- Eslamò
il ragazzo con i capelli castani .
-Dai Kellan non essere così
duro-Disse
il secondo ragazzo con i capelli rossicci e castani.
-Rob non preoccuparti stavo scherzando-
Esclamò l'altro di rimando.
-Ragazzi non voglio interrompere la
vostra IMPORTANTISSIMA discussione ma che ne dite di questo
appartamento?-
Disse il terzo ragazzo , il più piccolo dei tre , indicando
il giornale.
-Per me va bene Taylor, però la
prendo
io quella matrimoniale. Poi compreremo altri tre letti matrimoniali
quando
saremo là! Così potrete accogliere qualche bella
ragazza italiana anche voi.-
Disse Kellan ridendo.
Robert gli tirò una sberla sulla
nuca
ridendo alla sua battuta.Poi si voltò verso Charlie.
-Chiama e sentiamo se è
disponibile
anche domani!-
-Ok dai dettami il numero.-Charlie
prese il cellulare e compose il numero.Poi si alzò dal
divano per parlare con
più calma visto che i tre ragazzi continuavano a parlare e a
picchiarsi tra di
loro. Aspetto due squilli e poi qualcuno all'altro capo del telefono
rispose.
-Salve signora per caso parla inglese?-
Chiese con un italiano biascicato e orribile.
-Grazie al cielo. Scusi ma sa
l'italiano è difficile da imparare. Chiamavo per
l'appartamento , è ancora
disponibile?..ok ok e possiamo venire già domani?- Aspetto
un paio di secondi e
poi felice continuò sempre in inglese.
-Ok allora ci vediamo domani e le
darò
i soldi per il primo mese di affitto. Arriveremo verso mezzogiorno va
bene? Ok
allora ci vediamo domani, arrivederci.- Chiuse il telefono e
tornò dai tre
ragazzi.
-Allora ?- Chiesero insieme.
-Allora domani si va in italia!!- Disse
ulrando e saltandogli addosso sul divano. Iniziò una
sottospecie di lotta e
alla fine si sedettoro tutti sul divano per organizzare il tutto.
Charlie
espose il suo piano.
-Allora domani partiamo quindi tu
Robert chiama e prenota per i biglietti per verona. Tu Taylor vai in
banca e
apri un conto in ITalia e mettici dentro almeno 8.000 euro quindi
facciamo 2.000
a testa ok? Mi
raccomando devi cambiare le sterline in euro se no la non avremo
neanche un
soldo. Io chiamo i vostri genitori visto che l'adulto qui sono io .
Domani a
quest'ora saremo nel nostro nuovo appartamento a Verona. Ci vuole
proprio una
bella vacanza per staccare dal lavoro. Almeno i tre mesi estivi ci
stiamo ! Poi
vedremo.- Disse guardando ognuno dei tre ragazzi che sorridevano.
Si Charlie era il più
grande ed
era l'unico che sapesse qualcosa di Italiano, gli altri tre attori
parlavano
solo inglese e non ne capivano niente. Diciamo che si era unito al
gruppo per
quello. Non poteva lasciarli andare allo sbando in Italia senza che
conoscessero la lingua. Volevano andare in Italia per riposarsi dalle
continue
fan che li perseguitavano e volevano passare un'estate a riposarsi e a
passere
in incognito. Si i tre scalmanati con cui andava in vacanza erano
Edward Cullen
, Emmet Cullen e Jacob Black e ogni ragazzina li perseguitava urlando
di
morderla o di avere l'imprinting. Volevano staccare da tutto, per
quello
avevano scelto quel quartiere tranquillo e vicino al centro di Verona.
Avrebbero visitato la bella Verona , la città dell'amore da
quel che dicevano
in giro. Improvvisamente Kellan si alzo e guardò i tre negli
occhi.
-Scusate ma io che faccio nel
frattempo?- I tre lo guardarono e scoppiarono a ridere.
Robert si alzò e poggiando una
mano
sulla spalla dell'amico sorrise.
-Tu è meglio che vai solo a
prepararti
la borsa. Se no chissa che combini!!- Scoppiarono in una risata e i
quattro
ragazzi iniziarono a prepararsi.
***
LONTANO DA LONDRA.
IN UN APPARTAMENTO IN BORGO ROMA
-Chi era mamma?- Chiesi
affacciandomi in cucina. L'avevo sentita parlare inglese e da quello
che avevo
sentito avevano chiamato per la casa.
-Niente Chiara. Erano solo dei ragazzi inglesi che hanno chiamato per
l'ex
appartamento della nonna.- Disse mia mamma Elisabetta, più
semplicemente Betty,
mentre sorrideva raggiante. E' si! Da quando mia nonna se ne era andata
mia
mamma e le sue due sorelle cercavano di tenerla in affitto il
più possibile.
-In quanti sono?- Chiesi sedendomi su una sedia in cucina. Era una
cucina
piccola con un mobile a tutta parete sulla sinistra , che comprendeva
lavastoviglie, dispensa e varie mensole per pentole e piatti, oltre
ovviamente
a un lavandino e an un fornello a quattro fuochi.Dietro la porta c'era
un frigo
con sopra una televisione e davanti invece c'era un tavolo per quattro
persone.
Di solito mangiavamo lì ma se avevamo ospiti andavamo nel
tavolo in sala che si
poteva aprire e diventare da dieci persone. In cucina inoltre
c'era una
finestra che dava sulla nostra piccola veranda in cui c'era un frizer e
un
tavolino circolare con due sedie.
-Quindi l'appartamento lo avete affittato?-Chiesi curiosa di vedere chi
erano i
nostri nuovi vicini, gli ultimi erano una famiglia di 5 persone
provenienti
dalla Sicilia.
-Si lo hanno già affittato per un mese intero e domani
arrivano. Va a chiamare
tutti che gli avvertiamo.
-Ok li chiamo ora prima che vadano a letto- Dissi guardando l'orologio
e
vedendo che erano già le nove e mezza.
Mi alzai e uscii sul nostro pianerottolo, suonai alla porta alla mia
sinistra e
poi in quella in fondo, vicino all'ascensore, alla mia destra. Le porte
si
aprirono contemporaneamente e io dissi alle due persone di far venire
tutti in
casa nostra per una sottospecie di riunione familiare. tornai in casa e
lasciai
la porta d'entrata aperta.
Ebbene si!
Eravamo una famiglia che abitava tutta sullo stesso pianerottolo in tre
case
diverse. Le persone che legavano questa famiglia erano mia mamma e le
sue due
sorelle. Ognuna delle tre poi aveva un marito e due figli, quindi
eravamo una
famiglia veramente numerosa.
Aspettai che tutti si sistemassero sul divano in sala e sulle sedie
varie.
Alcuni dovettero persino sedersi per terra. Guardai la mia famiglia e
feci un
quadro generale dei miei parenti.
La sorella più grande era la Cristina
sposata con mio zio Stefano, avevano due figli
maschi. Federico che era come me dell'88 e Leonardo che era del 92. Poi
c'era
mia mamma Betty sposata con mio papà Sergio che avevano dato
alla luce mio
fratello Riccardo che era dell'84 e io (Chiara) che ero dell'88 come
mio cugino
Federico. La terza e ultima sorella poi, la Roberta,
era sposata con mio zio Zè e avevano
anche loro due figli. Mio cugino Giacomo che era il più
piccolo di tutti visto
che era del 96 e la mia cuginetta e una delle mie migliori amiche
Giulia che
era del 92. Si ! Si poteva veramente dire che eravamo una famiglia
numerosa.
Li guardavo tutti , erano tutti presi nei loro discorsi sul
perchè di questa
piccola , scuasate, ENORME riunione familiare quando mia mamma
entrò in sala e
si mise in piedi davanti a tutti. Calò un silenzio carico di
curiosità e di
domande.
-Allora volevo dirvi che domani arriveranno quattro ragazzi per
l'appartamento
di là dalla nonna e vorrei che nessuno facesse le sue solite
figure da famiglia
pazza e scatenata Ok?- Tutti annuirono e lei continuò.
-Vengono domani a mezzogiorno, quindi chiederei a te Roby di
accoglierli e
mostrargli la casa ti va bene o hai da fare?-Chiese guardando mia zia.
-No non ho nessun impegno, però mi devi dare le chiavi
perchè hai ancora il mio
doppione.- Disse lei di rimando.
-Ok dopo te le do. E questa è fatta.-Sospirò e
poi continuò.
-Voglio dirvi che sono quattro ragazzi inglesi perciò spero
che lezioni che voi
sei avete preso gli anni passati vi serviranno a qualcosa. - Disse
indicando me
e gli altri miei quattro cugini oltre a mio fratello. Poi
indicò me e mia
cugina Giulia.
-E voi due vi prego non provate a flirtare con loro perchè
sono troppo
grandi!-Disse severa osservandoci. Io mi voltai verso la Giulia
per sussurargli
all'orecchio.
-Vedremo come sono e poi vediamo. E poi tu sei gia innamorata di
Taylor!Quindi
avrò ampia scelta- Dissi sorridendo e lei mi
guardò offesa.
-Se non ricordo male non eri tu quella innamorata di Kellan?- Io
spalancai la
bocca e tutte due scoppiammo a ridere ancora sotto lo sguardo severo di
mia
madre.
-Lo stesso vale per la vostra amica Lucia!- Annunciò lei
ancora severa.
E' si ! Eravamo un trie di pazze, io la Lucia
e la
Giulia. La Lucia era la miglior amica della
Giulia visto che avevano un anno di differenza e i loro fratelli (e
come voleva
il destino tutti e due di nome Giacomo) erano in classe insieme. Lei
veniva
spesso a casa nostra così alla fine legammo molto tutte e
tre.Lei viveva due o
tre vie più in là di noi quindi ci vedavamo
spesso. Aveva 18 anni visto che era
del 91 e frequentava la 5 superiore. Anche se ormai mancava solo una
settimana
all'inizio dell'estate.
-Ok glielo diremo- Rispondemmo in coro noi due sorridendo ancora.
-Ok allora domani cerchiamo di essere una famiglia normale, almeno per
il primo
giorno.- Esclamò in fine facendo ridere tutti. Lei
si unii alla risata
indicando poi mio cugino Federico -E tu Fede cerca di non farti
più trovare in
mutande nel pianerottolo, che hai già fatto scappare una
delle nostre
affittuarie l'anno scorso.- Ricominciammo a ridere e pian piano ognuno
tornò
nella propria casa. Io e mia cugina andammo in camera mia e iniziammo a
organizzarci per domani.
-Allora domani alle 2 suoniamo al campanello per chiedergli dello
zucchero così
vediamo chi sono questi quattro ragazzi e vediamo anche come sono!
Chiamo anche
la
Lucia
ok?-Chiese mia cugina con uno sguardo misto tra il maligno e il
diabolico.
-Si chiamala così mangiamo a casa mia. Ma a che ti serve lo
zucchero alle 2?
Non sarebbe meglio chiedere del sale visto che è anche ora
di pranzo!- Risposi
sorridendo per la sua espressione pensierosa.
-Si hai ragione Chiara. Be io vado ad avvertire la Lucia
e poi vado a nanna!
Allora ci vediamo domani alle 1 a casa tua! Buon
ultimo lunedì di lezione
universitaria!- la baciai sulla guancia e andai a lavarmi i denti per
poi
andare a letto. Frequentavo l'università enologica di
Verona e questa era
l'ultima settimana di università visto che finivamo come le
superiori e
le medie dei miei cugini l'8 giugno 2009. Ero già al secondo
anno di università
anche se in realtà dovevo essere al terzo. Diciamo che dopo
la quinta superiore
ho deciso di prendermi un anno di riflessione per il mio futuro.
Ok lo confesso mi sono presa un anno sabbatico per divertirmi e
sfogarmi prima
di ributtarmi a capofitto nello studio. Ero single e mi godevo la vita.
Andai in bagno per vedere se avevo dimenticato qualcosa e
già che c'ero mi
guardai allo specchio.
Ero alta 1 e 70 , avevo i capelli come al solito mossi di un castano
chiaro e
con alcune ciocche quasi bionde, avevo gli occhi verde chiaro e delle
labbra
carnose. Ero snella e alta il che mi aiutava con i ragazzi anche se
attirava
quelli sbagliati perchè non mi piacevano mai. Avevo una
canottiera che
usavo come pigiama e risi per come ero buffa. Andai in camera
e prima di
andare a dormire pensai come al solito a Kellan. Eh si, io e mia cugina
eravamo
fan di twilight e anche se eravamo grandi avevamo un debole per quegli
attori.
Io avevo un debole per Kella visto che come io desideravo era un
ragazzo alto e
con grandi spalle e poi aveva un'aria simpatica. Mia cugina invece era
pazza di
Taylor che era un suo coetaneo. Mi addormentai persa in questi pensieri
sperando con tutto il cuore di incontrarli anche se sapevo
che era
impossibile, ma forse chissà un giorno... Tutto divenne buio
e io sprofondai
nel mondo dei sogni!
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Capitolo 2 *** Ascensore e pianerottolo!!! ***
Ciao ragazze/i spero vi piaccia questo capitolo. Mi
è
sembrato un pò cortino ma fa lo stesso mi rifarò
nel prossimo. Scusate i
continui cambi di caratteri ma devo trovare quello giusto. A proposito
sapreste
darmi un consiglio a questo proposito. Continuando sulla storia volevo
ringraziare chi gia solo al primo capitolo mi ha messo tra i preferiti
o tra le
seguite. E volevo dire anche a quella matta di Alice_Cassedy
alias mia
cugina Giulia che ogni tanto penso veramente di avere una penna
attaccata al
cervello mentre sogno perchè anche ieri sera mi è
venuta in mente una scena che
potrei inserire in questa storia e devo confessare che l'ho scritta
alle 1!!!!!
Ogni tanto mi spavento anche io. Comunque buona lettura e come al
solito
recensite .....
Kiss Kiss Chiara
Era
già passata una
settimana e ne io ne mia cugina Giulia eravamo riuscite a vedere i
nuovi
vicini. O erano fuori o era troppo tardi per disturbarli con una banele
scusa
solo per vederli. Ero in classe e mancavano solo cinque minuti alle
13:00.
Ancora cinque minuti e avrei finito l'università anche per
quest'anno. Nessuno
prestava attenzione al docente, gli occhi di tutti erano fissati su
quell'orologio maledetto che sembrava si fosse fermato da quanto lo
osservavamo. Il mio cellulare prese a vibrare e lo tirai fuori dalla
tasca per
vedere chi era.
"Ci troviamo in stazione io, te e la Lucy?
Aspettaci che festeggiamo la fine della scuola. Kiss"
Le
risposi che
l'avrei aspettata al nostro marciapiede in stazione e quando inviai il
messaggio suonò la campanella che segnava la fine delle
lezioni. Tutti si
alzarono felici incamminandosi all'uscita rivolgendosi già i
primi saluti
quando qualcuno mi chiamò.
-Ehi
Chiara andiamo
dai!- Una ragazza con i capelli bruni e corti fino alle spalle mi
aspettava
sulla porta della classe. Aveva un corpo snello e molto femminile. Era
alta
almeno 1 e 74 e mi superava di altezza . La riconobbi solo
quando
incontrai i suoi occhi color nocciola. Non l'avevo riconosciuta con
quel nuovo
taglio. Era una delle mie amiche più fidate, la Maria Lucia
o Mary per le
amiche. Ci conoscevamo dalle superiori, eravamo in classe insieme con la Nicole
e la Licia.
Eravamo
quattro
amiche inseparabili ma quando finimmo gli studi superiori ci dividemmo
e le
uniche a rimanere in contatto eravamo io lei visto che frequentavamo la
stessa
università anche se in corsi diversi.
-Mary
ma sei tu?-
Lei entrò in classe e fece una giravolta su se stessa per
farsi guardare
meglio.
-Chiara
ti piace il
nuovo taglio?-
-Mary
stai
benissimo pensa che non ti avevo neanche riconosciuta.- Si mise a
ridere e
insieme uscimmo salutando la scuola che avremmo rivisto solo per gli
esami di
settembre.
Eravamo
quasi
arrivate in stazione quando la mia amica mi raccontò che
quell'estate sarebbe
andata giù in Sicilia per tutto il periodo di vacanza. Ci
rimasi male perchè
avevo già organizzato qualche giorno in vacanza con lei.
-Ecco
c'è il mio
autobus.-Disse la Mary
.
-Buone
vacanze
allora! Fatti sentire ogni tanto.- Dissi sorridendo. Ci salutammo e io
andai
verso il mio marciapiede. Appena arrivai sentii le urla di due ragazze
e appena
mi voltai le riconobbi mentre venivano verso di me.
-Chiara
è finita.
Niente più professori, interrogazioni e verifiche. Basta!!
Niente di niente -
Giulia era molto felice per la fine della scuola e a quanto pare voleva
farlo
sapere a tutta la stazione visto che urlava. A fianco di mia cugina
c'era la Lucia
che mi accorsi subito
che non era felice come noi due per la fine delle lezioni.
-Lucy
che hai?- Le
chiesi pensando subito che quell'anno aveva gli esami di quinta
superiore.
-Paura
per gli
esami-Confessò abbassando lo sguardo.
-E
dai Lu non puoi
essere così paurosa e poi oggi dobbiamo solo essere felici.
E poi pensa che non
dovrai più vedere quella scema della tua prof di inglese, la Salvagno?-
Imitai la sua
professoressa e tutte e tre scoppiammo a ridere per poi iniziare a
urlare a
tutti che la scuola era finita. Quando arrivò il nostro
autobus salimmo e
ricominciando a ridere ci mettemmo a urlare come matte. Ovviamente
tutti si
girarono per vedere chi erano quelle pazze. La Lucia
si fermò
improvvisamente e noi la guardammo preoccupate per la sua faccia
concentrata.
-Lucy
che hai stai
male- chiesi avvicinandomi a lei.
-No
ma mi sono
scordata di chiedervi se avete visto i vostri vicini
finalmente?-Sbuffai e
alzai gli occhi al cielo. Da quando aveva saputo dei nuovi ragazzi
nell'appartamento in affitto non vedeva l'ora di incontrarli e ogni
giorno
chiedeva se li avevamo visti. Chissà perchè
infatti mangiavamo sempre in tre in
casa.
-No
non ancora ma
va be c'è tutta l'estate!!-La Lucia si
demoralizzò un pò ma poi ricominciammo a
ridere come prima.
-Vi
fermate da me a
mangiare?- Chiesi a quelle due pazze.
-Si
per me va bene
tanto non abitiamo distanti- Disse Giulia ridendo da sola per la sua
battuta.
Allora guardai la Lucia
che era l'unica che
abitava un pò più distante.
-Si
anche per me va
bene.- Detto questo scendemmo alla nostra fermata e ci incamminammo
nella
nostra via cieca.
Continuavamo
a
ridere come matte e a fare facce cretine per imitare i vari professori
che
avevamo. Entrammo nel condominio e prima di salire sull'ascensore la Lucia
accese il suo
telefonino .
INTANTO
SUL PIANEROTTOLO ALL'ULTIMO PIANO...
-Certo
che se ogni
volta che devi portare fuori il tuo cane Rob dobbiamo venire anche io e
Taylor
solo per paura che qualcuno ti riconosca siamo messi male. Questa non
è una
vacanza, è un carcere!!!-
-Ma
stai zitto
Kellan e apri la porta- Presi le chiavi dalla tasca e prima di aprire
la porta
sentii un rumore provenire dall'ascensore.
-E
adesso che c'è
Kellan- chiese Taylor ma lo fermai facendogli segno di stare in
silenzio e di
ascoltare.
Si
sentii una
musica come quelle da discoteca e delle voci di ragazze che urlavano,
ma chi
cavolo era? Avevo ancora le chiavi in mano quando le porte
dell'ascensore si
aprirono e..
"O mio
dio e queste ragazze chi sono?"
Non
ero l'unico che
lo pensava a quanto pareva visto che sia io, che Robert e Taylor
fissavamo
quelle ragazze. Stavano ballando appiccicate l'una all'altra ridendo e
urlando
continuamente che era finita la scuola. Si strusciavano l'una contro
l'altra e
mi vennero in mente tanti di quei pensieri che è meglio che
non dica. Senza
pensare io e gli altri due miei amici rimanemmo a bocca aperta e le
chiavi mi
caddero di mano.
Un
suono, le chiavi
che cadono per terra e di colpo quelle ragazze si fermano per voltarsi
verso di
noi e irrigidirsi completamente.
TORNANDO
A
CHIARA...
-Ragazze
guardate
cosa ho scaricato sul mio cellulare- La Lucia
ci mostro il cellulare
e dopo un pò di secondi che schiacciava i tasti parte la
canzone che avevamo
sentito una volta in discoteca. Iniziammo subito a ballare e a ridere
entrando
poi in ascensore.
-E'
fi-ni-ta!!!-
urlo la Giulia
andando a tempo con
la canzone.
Io
mi attaccai
subito alla sua canzone urlando come una pazza
-E'
FINITAAAAAAAA!!- Ricominciammo a ridere mentre le porte dell'ascensore
si
aprirono.
Continuammo
a
ballare sul pianerottolo tanto era di famiglia. Per scherzare iniziammo
a
strusciarci e a far finta di accarezzarci da innamorate continuando
contemporaneamente a urlare il nuovo motto del nostro trio.
-E'
finita
iuuupppppppiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!-
Un
rumore di chiavi
che cadono per terra. Improvviso e inaspettato.
"Cos'è
stato?"
Mi
volto per vedere
chi era e improvvisamente vedo tre ragazzi. Ma non tre ragazzi
qualunque sono
loro. I nostri idoli. Mi giro a vedere le mie due amiche e vedo che
anche loro
li hanno riconosciuti.
"Ma
che ci
fanno loro tre a Verona. E' impossibile, è un sogno. Ora mi
sveglio e torna
tutto come prima"
Erano
proprio
Kellan , Taylor e Robert. Erano i nostri attori preferiti, certo
avevano
cappelli e occhiali per non farsi riconoscere ma le braccia forti come
anche le
spalle di Kellan le avrei riconosciute dappertutto.
Eravamo
fermi tutti
e sei e solo allora notai che le chiavi erano cadute di mano a Kellan e
tutti e
tre avevano la bocca semiaperta.
"Oddio
hanno visto il nostro balletto. Che vergogna. Dobbiamo uscire
assolutamente da questa situazione!"
Mi
riscossi dai miei
pensieri e prendendo per il polso la Lucia
e la Giulia
che li stavano
fissando adoranti, gli passai davanti per andare alla porta alla loro
destra.
Quei tre seguirono i nostri movimenti e quando tirai fori le chiavi per
l'agitazione mi caddero. Feci per abbassarmi ma una mano le prese prima
di me
per pormele. Era Kellan. Dio quanto era alto. Gli altri due avevano
ancora la
bocca semiaperta mentre lui mi sorrideva. Aveva un'espressione mista
tra il
divertito e il pensieroso. Dopo pochi secondi però si
riscosse e mi guardò.
-Ciao.
Piaceri di
conuscerti. Io soni Kellan- Scoppiai a ridere e tutti mi guardarono
male così
cercai di trattenermi. Era buffissimo aveva provato a parlare italiano
ma non
c'era riuscito un gran che . Fortuna che la mia famiglia aveva studiato
bene
l'inglese così potei parlare la sua lingua rilassando i tre
nuovi vicini.
-Ciao
io sono
Chiara e loro sono Lucia e Giulia.- Dissi indicando le mie amiche. Lui
parve un
pò sorpreso di sentirmi parlare inglese ma poi mi sorrise
felice di non dover
più provare a parlare italiano.
-Questi
invece sono
Robert e Taylor. Allora parli inglese?- Mi porse le chiavi e
prendendole
gli sfiorai la mano. Non seppi perchè ma una scarica
elettrica mi attraversò
tutta la schiena facendomi rallentare i movimenti per gustarmela.
Conscia di
quello che stavo facendo allontanai subito la mia mano dalla sua e
aprii la
porta.
-Si.
Be buon
appetito. -Presi le mie amiche e le buttai in casa per poi rivolgergli
un
ultimo sorriso. Lui ricambiò prima di rispondere.
-Anche
a te. Spero
di rivedervi.- Chiusi la porta e tesi l'orecchio per sentire poco dopo
la loro
porta di casa chiudersi. Guardai le mie amiche che scrivevano su un
foglio che
avevano recuperato nel frattempo. Lessi e feci di si con la testa.
"Non parlare se no da di la ci sentono. Quelli erano davvero i
tre
attori strafighi di Twilight?E sono i nostri nuovi vicini?"
Iniziammo
a
esultare a bassa voce ridendo in un abbraccio a tre. Avevamo appena
conosciuto
Kellan , Robert e Taylor e Kellan aveva detto che voleva rivederci. Non
potevo
crederci. Ci staccammo da quell'abbraccio e quelle mie due pazze amiche
mi
fecero segno di avicinarsi al muro. Accostammo l'orecchio sul muro per
poter
sentire quello che dicevano nell'altro appartamento, magari avrebbero
detto qualcosa
su di noi. Ma a me interessava soprattutto quello che diceva Kellan.
Tendemmo
l'udito al massimo ma ...
...Niente,
nessun
suono....
NELL'ALTRO
APPARTAMENTO...
Poggiai
subito le
chiavi nel cestino e vedendo quei due ancora persi nella visione di
poco prima
delle tre ragazze gli riscossi facendogli segno di stare in silenzio e
avvicinarsi al muro. Capirono subito cosa volevo fare. Volevo sentire
se
sapevano chi eravamo e se come le altre fan urlavano felici come delle
matte
solo per averci visto. Volevo soprattutto sapere cosa pensava e diceva
Chiara
di quello che era appena successo. Tutti e tre appoggiammo l'orecchio
alla
parete per sentire i loro discorsi ma
...
Niente, nessun
suono...
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Capitolo 3 *** Toby noooo!!!!! ***
CApitolo 3
Niente,
nessun rumore... Solo silenzio!!!
Era questo quello che sentivamo
io, la
Giulia
e la
Lucia ogni
volta che avvicinavamo l'orecchio alla parete fredda del muro. Era
passato un
giorno e oggi era il primo giorno di vacanza estiva, il 9 giugno 2009,
bella
data ! E nonstante questo noi eravamo a casa nella speranza di
rivederli. Ormai
erano le undici di mattina e sicuramente si erano svegliati quindi il
silenzio
nell'altro appartamento indicava solo che erano fuori casa. Ero
completamente
persa nei miei ragionamenti che quando suonarono alla porta sussultai
dallo spavento. Ero sola in casa visto che mio fratello
dormiva da un
amico per poi passare la domenica lì,mentre i miei
genitori erano usciti
a fare colazione insieme per poi andare dalle mie nonne a salutarle. Mi
avevano
lasciato un biglietto, per spiegarmi dove erano, sul tavolo in cucina.
Scontenta e un po' assonnata andai ad aprire trovandomi davanti la Lucia
e la
Giulia completamente
vestite mentre io ero ancora in pigiama.
-Ciao ragazze. Come mai qui?- Entrammo
in casa andando subito in camera mia così potevo vestirmi
mentre parlavamo.
-Mi è venuta in mente un'idea
geniale!-
Disse la
Giulia
con una voce che di solito usava per piani malefici.
-Sentiamo- Dissi sapendo già che
riguardava i nostri nuovi vicini.
-Allora visto che non li abbiamo piu
visti, per non stare chiuse in casa tutto il giorno ho pensato di
andare
a fare un giro con Toby-Disse la Lucia spiegando il piano
che avevano elaborato. Mi misi le
scarpe e mi sedetti sulla sedia della scrivania per vedere meglio
quelle due
pazze sedute sul mio letto.
-Tu vuoi prendere Toby?Sei pazza!!!-
Mia cugina era veramente pazza,voleva portare fuori il cane di mia zia
Cristina
sapendo benissimo che era difficilissimo tenerlo buono.
-E dai Chiara ho già chiesto a
nostra
zia e ha detto che va bene- Disse quasi implorandomi con lo sguardo.
-Ti prego Chiara voglio vedere Robert!-
Disse la
Lucia
mentre la
Giulia
aggiunse.
-E io voglio vedere Taylor-
-Ok ma andiamo solo dietro il benzinaio
che c'è il parco apposta per i cani,così teniamo
libero quel demonio di cane-
-Bene!!Fantastico!!!!Allora andiamo, ho
già Toby con il guinzaglio a casa mia- Lo sapevo.Mia cugina
è una pazza!
-Prendo le chiavi e arrivo,tu prendi
Toby!- Uscimmo di casa e prendemmo le scale,era da ieri che nessuna di
noi tre
usava l'ascensore.Ci avviammo verso il parco,ci volevano cinque minuti
a piedi
per arrivare che utilizzammo tutti per parlare tenendo in tre il
guinzaglio
visto che Toby ci strattonava da una parte all'altra.
-Beh!!Confesso che ieri mi sono riletta
Twilight. E devo dire che ora è molto più
bello!!-Io e la
Giulia guardammo la Lucia
e scoppiammo a ridere
sapendo che tutte e tre avevamo fatto la stessa cosa.
-Bè ma hai visto i capelli di
Robert?-
Disse la
Lucia
rimanendo a fissare la strada pensandoci.
-Bè e il viso di Taylor?-
Aggiunse la
Giulia fissando anche lei
la strada. Mi unii subito anche io.
-Quanto è bello Kellan?-
Sospirammo tutte e tre mettendoci a ridere. Appena girammo
l'angolo Toby
iniziò a tirare per correre al suo parco preferito. Dovemmo
tirare con forza
tutte e tre per arrivare sane e salve al cancello. Lo aprimmo e
chiudendocelo
poi alle spalle liberammo Toby che corse subito per il piccolo parco.
Tutte e
tre ci guardammo ridendo per quella piccola situazione. Alzammo lo
sguardo
contemporaneamente per andarci poi a sedere sulla nostra panchina
quando il mio
cuore perse molti battiti. Andai quasi in iperventilazione.
Lì davanti a noi
c'erano Kellan, Robert e Taylor. Kellan mi si avvicinò
mentre gli altri due si
alzavano dalla panchina.
-Ciao Chiara come stai?- Mi sorrise e
io a mia volta sorrisi come un'ebete.
-Ciao. Bene e te?-Riuscii a spiaccicare
solo poche parole.
-Bene bene. Parlano anche loro
inglese?- Non riuscivo a pensare sotto quello sguardo
indescrivibile. Per
fortuna mia cugina intervenne prendendomi a braccietto.
-Si. Sia io che la Lucia.
Possiamo
sederci?-Indicò la panchina sorridendo a Kellan e poi a
Taylor che ricambiò
rispondendo per loro.
-Certo sedetevi- La Lucia
si sedette senza dire
niente troppo presa da Robert che stava ancora mangiandoselo con gli
occhi. Si
sedette anche la Giulia. Stavo per sedrmi
a mia volta quando Kellan occupò l'ultimo
posto. Robert e Taylor lo guardarono con rimprovero.
-Che c'è?Non voglio stare in
piedi-
Disse per spiegarsi e io rimasi in piedi un po' sorpresa quando Kellan
voltandosi mi sorrise. Il mio cuore perse un'altro battito.
-Se vuoi puoi sederti qui!- Diventai
completamente rossa, me ne accorsi perchè Kellan sorrise
colpevole indicandomi
ancora le sue gambe. Dovevo essere me stessa e buttare via quel mio
imbarazzo.
Mi avicinai e mi sedetti sulle sue gambe sorridendo felice alle mie
amiche.
Robert e Taylor si riscossero e guardandosi sorrisero.
-Anche noi vogliamo sederci- Si
avvicinarono e Taylor si sedette sullo schienale della panchina dietro
a mia
cugina Giulia e Robert fece sedere,dall'altro lato della
panchina, la
Lucia sulle sue gambe.
-Bè raccontateci di voi!- Disse
Kellan
sorridendomi.
-Credo che ormai abbiate capito che
siamo una famiglia che abita in tre case sullo stesso pianerottolo!
Lei..-
Dissi indicando la Giulia
-è la più piccola di noi tre ed è mia
cugina mentre io sono la più grande.- I
tre assunsero contemporaneamente un'aspressione pensierosa. Robert
allora si
riscosse presentando i dubbi di tutti e tre.
-E tu quindi chi sei?Non sei di
famiglia?-Indicò la Lucia
che era seduta sulle sue gambe.
-No io sono un'amica di famiglia. La
mia famiglia va sempre in vacanza con la loro quindi ci conosciamo!-
Disse
indicandoci a sua volta.
-Che casino!! Ma come mai parlate
inglese tutte e tre?- Chiese Taylor . Noi ci guardammo e scoppiammo a
ridere
sotto lo sguardo curioso dei tre ragazzi. Avevamo preso lezioni insieme
con
Buster, un inglese, per ben quattro anni e avevano dato i loro frutti.
Scoppiammo
a ridere ripensando a quei pomeriggi con lui. Io riuscii a riprendermi
da
quelle risate per spiegargli.
-Abbiamo preso lezioni insieme per
quattro anni.- Lui fece di si con la testa pensieroso . Poi mi venne in
mente
che non sapevamo niente di loro. Certo , sapevamo chi erano, ma non
sapevamo il
motivo della loro visita o altre cose che di certo su internet non
trovi. Mi
voltai verso Kellan che intanto mi osservava sorridendo.
-E voi come mai siete qui in Italia ?-
Vidi che tutti e tre sbuffarono agitandosi un po sul posto. Kellan dopo
un po
mi rispose.
-Volevamo fare una pausa dalle fan
sfegatate e dagli obiettivi fotografici. Non potevamo neanche andare in
citta
tranquillamente, ogni volta dovevamo portarci i bodyguard o travestirci
per non
farci riconoscere.- Sorrisi notando il loro abbigliamento e indicando i
suoi
vestiti scoppiai a ridere seguita subito dopo dalle mie due amiche che
avevano
capito subito cosa volevo dire.
-E secondo voi così non vi
riconoscono?- Disse la Giulia
indicando i vestiti di Taylor alle sue spalle. I tre si guardarono un
attimo
per poi unirsi alle nostre risate.
-Si forse avete ragione- Disse poi
Robert. Neanche farlo apposta Toby arrivo appoggiando il suo muso sulla
mia
mano aperta. Era proprio un guasta feste quel cane, anche se dovevo
ammettere
che era anche grazie a lui se eravamo li.
-Ma quanto sei bello! Sei il cane
più
tenero e più dolce che ci sia. Piu di questi tre ragazzi
super fighi.- Dissi in
italiano accarezzandolo e indicando Kellan alle mie spalle. La Giulia
e la
Lucia sorrisero abbassando
lo sguardo.
-Ehi ci prendi in giro in italiano?
Perchè quando ci hai indicato dopo aver parlato in italiano
loro due si sono
messe a ridere?- Mi chiese Kellan facendomi così voltare. Lo
sguardo di Robert
, di Taylor e il suo erano tutti puntati su di me mentre le mie due
amiche
sorridevano ancora con lo sguardo verso il terreno ai loro piedi.
-Niente niente. Non dicevo niente!- Non
feci neanche in tempo a finire in inglese che quel matto di Kellan mi
sollevo
da terra tenendomi in braccio.
- Mettimi giù- Dissi cercando di
scendere ma lui mi teneva stretta a se.
- Non ti mollo finche non mi dici cosa
hai detto!Anzi ragazzi..-Robert e Taylor presero a loro volta le mie
amiche in
braccio iniziandogli a fare il solletico. Kellan mi guardo negli occhi
per poi
aggiungere con tono deciso.
-Non smettiamo di fargli il solletico
se non ce lo dici.- Sorrise vedendo che ci stavo riflettendo quando la Lucia
mi aiuto.
-Chiara inventati una scusa qualunque-
Disse in italiano in modo che loro non potessero capire. Robert le
stava ancora
facendo il solletico e non accennava a smetterla.Cosa potevo
inventarmi? Ah
ecco trovato...
-Ok gli ho ricordato del nostro
balletto molto imbarazzante e stupido di ieri.- Robert e Taylor smisero
di fare
il solletico alle mie amiche mettendole a terra poco dopo.Lo stesso
fece Kellan
guardando poi da altre parti per evitare il mio sguardo. Taylor allora
intervenne , anche lui con sguardo rivolto altrove.
-Be non era male.- Noi tre diventammo
tutte rosse , almeno vidi la Lucia
e la
Giulia
diventare rosse ma conoscendomi lo ero anche io.
-Grazie. - Cadde un piccolo momento di
silenzio in cui ognuno ripensava al giorno precedente. La Lucia
fu la prima a parlare.
-Be io devo andare a casa- Io e la Giulia
la guardammo un po
sorprese, in fondo non ci aveva detto niente.
-Dove vai?- Le chiesi in italiano.
-Voglio vedere se Robert mi accompagna
, in fondo non si sa mai! Non sorridete e non fate niente se no questi
riprendono a farci il solletico.- Disse con voce normale.
-Anche io voglio provare con Taylor.-
Dichiaro poi la Giulia.
-Grazie così se non vi
seguono io rimango con loro tre
da sola e anche con Toby- Loro due mi guardarono imploranti.- Ok ok -
Continuai
sempre in italiano.
-Ragazze potete parlare inglese?- Ecco!
Kellan era sempre curioso. Bè non gli si poteva dare torto.
-Io vado allora- Disse la Lucia
ricominciando a
parlare inglese.
-Come? Di già?- Chiese Robert.
Bè forse
l'idea della Lucia non era tanto male.
-Si devo andare a casa- Disse
sorridendoci.
-Ok ciao Lucia. Buona camminata.-Robert
parve un pò deluso ma si illumino subito di
felicità quando gli venne in mente
quello che noi avevamo già programmato.
-Lucia ti dispiace se ti accompagno?-
-Certo che no Robert. Ragazze ci
vediamo domani.- Ci salutò avvicinandoci e sossurandoci
all'orecchio che
l'indomani ci avrebbe raccontato. Intanto Robert andò dai
suoi due amici
chiedendogli di dirlo a Charlie.
-Ciao - Li salutammo per poi risederci
sulla panchina . Io e la Giulia
eravamo in mezzo mentre ai lati c'erano Taylor e Kellan. Parlammo un
pò e
mentre loro due erano distratti feci l'occhiolino a mia cugina per
dirgli che
poteva proseguire anche lei con il piano.
La Giulia si alzo e noi la guardammo un
po sorpresi. Bè io ovviamente finsi.
-Io vado a casa non posso stare oltre.
Chiara rimani ancora un pò con Toby. Ci vediamo a casa caso
mai.-Disse con un
tono di voce un po teso.Mi alzai per salutarla mentre Taylor parlottava
qualcosa a Kellan nell'orecchio.
-Giulia ti dispiace se ti accompagno?-
Lei fece cenno di no e insieme si avviarono fuori dal parco. Mi sedetti
sulla
panchina e tirai un sospiro di sollievo. Il piano era riuscito.
Improvvisamente
mi sentii osservata e quando voltai lo sguardo mi ritrovai i due occhi
azzurri
di Kellan scrutarmi curiosi.
- Di la verità !- Disse
scrutandomi
attentamente. Mi si mozzava il fiato ad essere osservata in quella
maniera.
-Quale verita?- Chiesi dopo un po di
secondi in cui faticai a far ripartire il mio cervello.
-Scommetto che la Lucia
aveva gia programmato
tutto. E questo vale anche per tua cugina Giulia.- Cavoli aveva capito
tutto .
Non potevo fingere, sarebbe stato inutile. Sospirai rilassandomi sempre
sotto
il suo sguardo.
-Si lo ammetto lo avevano programmato.
Ma io non ho pensato di dover portare a casa da sola Toby. Insomma di
solito
per tenerlo calmo siamo in tre.-Dissi guardando Toby giocare con Patty
il cane
di Robert. Ecco non ci avevo proprio pensato a questo grosso problema.
-Bè almeno siamo soli!!!- Mi
voltai e
mi ritrovai a dover ricordarmi di respirare a causa del sorriso
mozzafiato che
mi faceva Kellan guardandomi.
ECCO
UN'ALTRA COSA A CUI NON AVEVO PENSATO!!!!!!
|
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Capitolo 4 *** Camerieri arroganti???? ***
VERSO
CASA
DELLA LUCIA
ROBERT E LUCIA
Ero felice,il mio piano aveva funzionato,Robertr mi stava accompagnando
a casa.
-Ciao-dissimo insieme salutando per l'ultima volta i miei nuovi amici e
le mie
amiche.Camminammo un po' in silenzio e per la tensione sospirai.
-Scusami se ti inposto la mia presenza.-Rimasi un attimo sorpresa.
-No ma che dici?Mi fa piacere invece.-Sorridemmo entrambi
imbarazzati.Se volevo
avvicinarmi a lui dovevo fare in fretta.Ancora pochi minuti e sarei
arrivata a
casa,non abitavo molto distante dal parco.
-Bè cosa mi racconti di te?-Mi guardò un attimo
pensieroso per poi sorridere
maliziosamente.
-Bè io sono Edward Cullen quindi....-Lo fermai
immediatamente.
-Non mi importa di Edward Cullen!Certo è un bellisimo
personaggio del libro,ma
tu Robert chi sei?Vorrei sapere qualcosa in più di te!-Si
fermò un po'
sbalordito dal mio sfogo.
-wow.....bè.....io mio chiamo Robert- disse sorridendo e
rimprendendo a
camminare per poi aggiungere guardando a terra.
-Kellan ha detto che ce ne siamo andati per fare una pausa dalle fan,
ma io
volevo scappare completamente da quella vita!- Si fermò un
attimo per guardarmi
bene come per cercare di capire se poteva fidarsi o meno di me.
-Sputa il rospo- Dissi per spezzare quel silenzio. Lui sorrise per poi
farsi
immediatamente serio.
-Io me ne sono andato perchè non ce la facevo
più! Odio quella situazione. Ogni
volta che uscivo di casa ero perseguitato da ragazzine urlanti e
giornalisti
che qualunque cosa facessi lo spiattellavano su tutti i giornalini di
gossip e
cinema. E' una cosa insopportabile, lo so che puo sembrare il mondo che
tutti
vogliono e la vita che tutti vorrebbero ma non è
così. Adesso ogni ragazza che
incontro non so se sta con me o con Edward Cullen. E' per quello che mi
ha
stupito quello che hai detto! Insomma non è da tutti- Mi
sorrise e io fui colta
da una piccola senzazione di tristezza e collera. Come potevano
torturare e
perseguitare un ragazzo in quella maniera??
-Mi dispiace... Deve essere terribile.-Non potevo dire altro. Solo il
pensiero
di trovarmi in quella situazione mi rattristava e infuriava.
-Credo che anche i miei amici siano nella mia stessa situazione..Beh...
Forse
Kellan no- Sorrise tra se e se mentre io lo guardavo cercando di fargli
capire
che ero curiosa.
-Beh... Diciamo che è un tipo un pò da donne
facili-sorrisi preoccupata però
per la mia amica. Ormai eravamo davanti a casa mia quindi mi fermai.
-Beh siamo arrivati- Dissi sperando con tutto il cuore che lui
prendesse
l'iniziativa.
-Bella casa!- Disse indicando la casa alle mie spalle e io gli sorrisi
per
ringraziarlo. Eravamo in pieno imbarazzo e io non sapevo cosa dire.
NELLA
FOLLE MENTE DI ROBERT!!!!
-Beh... Forse Kellan no- Sorrisi ripensando alle varie ragazze che ogni
giorno
uscivano dal suo camerino del set cinematografico. Mi voltai verso la Lucia
che si capiva lontano
un miglio che era curiosa del motivo della mia risposta.
-Beh... Diciamo che è un tipo un pò da donne
facili- Lei sorrise a sua volta ma
non era uno di quei sorrisi che le accendevano il volto facendola
risplendere
di felicità come mi era gia capitato di vedere ma uno
sorriso teso e forzato.
Era preoccupata per la sua amica e infondo era comprensibile. Lei si
fermò.
Eravamo davanti a una casetta bianca a due piani che dava sul suo
vicolo cieco.
Era una casetta piccola ma molto carina nel complesso, si poteva
scorgere solo
il davanti della casa in quanto era accostata ad altre case come quelle
in fila
ai due lati della via. Aveva due finestre al secondo piano e
due al primo
da cui si poteva scorgere la cucina.
-Beh siamo arrivati- Disse la Lucia come per attirare
la mia attenzione che si era posata
sulla casa.
-Bella casa- Lei mi sorrise per ringraziarmi. Dovevo farmi avanti, mi
piaceva
quella ragazza o come minimo mi interessava. Avevo parlato con lei
della mia
vita come se fossi sicuro al cento per cento che lei non era una di
quelle
ragazzine che spifferavano tutto per avere un pò di
celebrità. E poi riuscivo a
parlarle come se fossi una persona normale e non una star del momento.
Basta!
Dovevo farmi avanti e abbandonare quel mio imbarazzo. Mentre io
riflettevo lei
fece come per voltarsi e andare via ma la fermai per un braccio,
mollando poi
subito la presa.
-Senti... Ti andrebbe di mangiare con me?- Il mio cuore si fermo in
attesa
della sua risposta. Era da tanto che non mi capitava, le ultime ragazze
che
avevo avuto erano solo da una notte e basta e con lei invece tutto era
diverso
. Nell'aria c'era quell'imbarazzo che hanno i ragazzini alla prima
cotta che
sono insicuri di se. Ecco il mio cuore in quel momento era congelato e
solo la
sua risposta avrebbe potuto ridestarmi da quello stato.
TORNANDO A LUCIA
-Senti... Ti andrebbe di mangiare con me?- Il mio cuore si
fermò per un lungo
istante e la mia testa andò completamente in vacanza.
"Robert mi ha appena invitato a pranzo?"
Non ci potevo credere. Lui si dondolava sui piedi aspettando una mia
risposta e
io mi riscossi facendo un pò ripartire il cervello e il mio
cuore che
ricominciò a battere all'impazzata.
-Si-Riuscii a dire solo questo. Lui alzo lo sguardo su di me e il mio
cervello
rischiò di scollegarsi ancora per come mi sorrideva.
-Bene...Ti va di fare oggi? In fondo siamo già fuori!- Io
feci segno di si e di
aspettare un secondo. Entrai in casa e andai in bagno a sistemarmi un
pò per
poi andare in camera a prendere la borsa dove infilai anche il
cellulare, il
portafoglio che era sulla mia scrivania e le chiavi di casa. Stavo per
uscire
ma tornai in sala per scrivere un biglietto ai miei.
"Mamy, Papy sono fuori con la Chiara e la Giulia
torno nel pomeriggio massimo le sei! Baci"
Lo so non dovevo mentirgli ma non potevo dirgli che uscivo con un
ragazzo o
no??? Tornai fuori e vidi Robert che parlava vivacemente al telefono.
Io mi avvicinai
a lui senza farmi sentire e quando terminò la conversazione
lo feci voltare per
la spalla facendolo spaventare per lo spavento.
-Mi hai fatto prendere un colpo!!! Sai che non si va mai alle spalle di
un
vampiro?- Disse lui con il suo sorriso sghembo. (P.S. Lo so lo so
è il solito
sorriso ma non si può descrivere in altro modo il sorriso di
Robert ormai tutti
lo descrivono così !!) Gli sorrisi per poi chiedergli
-Allora dove andiamo?- Lui assunse un espressione al quanto buffa ,
stava
cercando di ricordare qualcosa o almeno così mi pareva.
-Ho visto una pizzeria qui in Borgo Roma ma non ricordo il nome . So
solo che
ha a che fare con un albero!- Capii immediatamente a quale pizzeria si
riferiva
e gli ricordai il nome.
-I Glicini?-
-Si proprio quella. Bè madamigella vogliamo andare?- Mi
porse il braccio e io
risi stando però al suo gioco.
-Certo mounsier!- Ci avviammo a braccietto verso la pizzeria
sorridendo.Mi
sorse poi un dubbio! Quando ero uscita Robert parlava al telefono e
aveva
un'espressione triste e un pò da cane bastonato.
Chissà chi era all'altro capo
del telefono. Magari una qualche ragazza in America o per
qualche amico
famoso proveniente da chissà dove. Volevo sapere chi era!
Dannata la mia
curiosità. Mi voltai decisa a chiedergli chi era quando lo
vidi fissarmi.
-Che c'è ho qualcosa di buffo o che non va?- Mi controllai i
capelli tastandoli
e lui scosse la testa.
-Eri assorta nei tuoi pensieri e chissa su cosa erano perchè
sembravi
combattuta tra due idee! Quando mi sono voltato ti ho vista concentrata
e in
questo momento vorrei avere il dono di Edward - Ecco cosa avevo! Non
riuscivo
mai a celare quello che mi accadeva dentro e tutti i vari pensieri.
Abbassai lo
sgurdo imbarazzata alla domanda che stavo per fargli, infondo io non
avevo nessun
diritto a saperlo e non erano fatti miei.
-Be mi chiedevo chi era al telefono che ti ha messo una strana
espressione sul
volto prima.- Chissà perchè ma i miei piedi mi
parvero improvvisamente molto
interessanti. Lui rise e mi alzo il mento con la mano libera.
-Era Charlie, il quarto e ultimo del nostro gruppo. Non so se ti
è capitato di
vederlo!- Io feci cenno di no e lui continuò- Bè
lui diciamo che è il più
grande di noi e quindi il nostro responsabile per modo di dire. L'ho
chiamato
per dirgli che non c'ero a pranzo e gli ho spiegato che uscivo con te!
Lui...
bè mi ha sgridato un pò e poi ha iniziato a dire
su anche a Taylor che a quanto
pare sta fuori tutto il pomeriggio. Ero solo succube di quella
ramanzina- Disse
infine sorridendomi. Io non potei fare a meno di pensare che Taylor era
con la
mia amica e mi si stampò in faccia un nuovo sorriso.
Stavolta era Robert a
essere curioso e io lo accontentai certo non dopo aver fatto un
pò di
resistenza.
-Diciamo che era un pò programmato!- Ecco lo avevo detto,
ormai sapeva il mio
piano anzi forse no visto che era pensieroso e non riusciva a capire.
-Cosa era programmato?- Ecco lo sapevo non aveva capito niente. Dovetti
raccogliere tutta la mia buona volonta e coraggio per spiegargli.
-Beh... diciamo che io e le mie amiche ci siamo divise apposta sperando
che
qualcuno ci seguisse- Il danno era fatto ormai e io abbassai lo sguardo
non
avendo il coraggio di guardare la sua espressione. Non rispose e non
disse
niente così lo guardai e lo vidi sorridere maliziosamente.
Alzai le spalle come
a volerlo incitare a dire qualcosa.
-Allora ?-Chiesi ancora più insistente.
-Niente niente solo che ora capisco quello che dicevi in italiano-
Basta dovevo
cambiare argomento- Comunque avete fatto bene!!- Continuò e
a quel punto ero io
a fissarlo sbalordito. Lui fece spallucce e insieme entrammo in
pizzeria
abbandonando quel discorso.
-Salve- Ci accolse un cameriere molto carino e alto quasi quanto Robert
che mi
fissava un pò troppo a mio parere. Robert si agito un
pò sul posto ecco forse
non era solo la mia immaginazione a vedere gli sguardi del cameriere.
-Salve un tavolo per due! Io e la mia compagna dobbiamo festeggiare un
anniversario!- Mi voltai verso Robert e lo vidi mentre sorrideva molto
teso al
cameriere.
-Certo seguitemi!- Il cameriere fissò un attimo Robert e poi
ci accompagnò in
una stanza della pizzeria a un tavolo per due in mezzo alla stanza.
-Mi scusi non ha un tavolo più appartato , sa vorremmo stare
un pò in
intimità.- Disse ancora squadrando il cameriere. Io non
dissi niente ma mi
annotai nel cervello di chiedergli spiegazioni.
-Certo!-Disse il cameriere indicandoci un tavolo in un angolo della
sala un po
più isolato degli altri. Ci sedemmo e ordinammo velocemente
le pizze per far
allontanare il cameriere che mi lanciò un ultimo sguardo
facendomi poi
l'occhiolino prima di tornare all'entrata. Mi voltai immediatamente
verso
Robert.
-Allora questo è il nostro anniversario?- Chiesi sorridendo
con un tono
sarcastico.
-Scusa ma quel tizio ti squadrava in una maniera che non sopportavo!
Non ti
conosceva neanche e ti ha guardato come fossi un oggetto .. Scusa
ero...
Geloso-- Lo guardai sbalordita. Forse gli piacevo veramente infondo.
-Geloso è? Mi pare che anche tu mi abbia squadrata per bene
quando ci siamo
incontrati per la prima volta... o no?-Dissi sorridendo maliziosa e
vedendo che
arrossiva.
-Ok basta cambiamo argomento. Allora non mi hai detto niente di te
invece!Ora
tocca a te.- Disse rialzando lo sguardo e sporgendosi verso di me.
-Bè i miei genitori sono insegnanti. Mio papà di
educazione fisica e mia mamma
di italiano. Ho un fratello Giacomo che è in quarta
elementare e...- Mi bloccò
con un dito sulle labbra. Un calore sconosciuto mi invase. Era come
lava
bollente che mi scaldava lentamente. Tolse il dito e il calore svani .
Lui mi
sorrideva. Di cosa stavamo parlando?? Mi ero completamente dimenticata
il
nostro discorso.
-Voglio sapere di te non della tua famiglia1- Disse appoggiando il
mento alla
mano che teneva sulla tavola sporto sempre verso di me.
-Be io.. sono una ragazza normale! - Non sapevo che dire e feci
spallucce. Ero
in imbarazzo, non sapevo cosa raccontargli.
-Ok ti faccio io le domande allora! Ma questo va a tuo rischio e
pericolo..-
Sorrise malizioso e feci cenno di si con la testa mentre pensavo che
forse
avevo fatto male a dargli quella posibilità.
-Allora hai un ragazzo?-
"Dai è facile come domanda per fortuna"Una
vocina nella mia testa.
-No nessun ragazzo- Sorrise e io mi chiesi se quel sorriso poteva
essere una
speranza che gli piacessi o semplice curiosità .
-Come mai?-
"Ecco qui le cose si complicano!!!"
Cos'era quella strana vocina nella mia testa?? Era come se avessi due
menti,
una voce non mia che sentivo nella mia testa. Esprimeva i miei dubbi
alla perfezione ma non mi era mai capitato di sentirla così!
Per un secondo
contemplai l'idea di essere pazza e quella voce rispose ancora
spaventandomi.
"Lucia muoviti Robert ti ha fatto una domanda... Ricordi?"
Cavoli quella voce aveva ragione.
-Top secret- dissi sorridendo.. Chissa forse buttandola sullo scherzo
avrei
evitato quella domanda. Non avevo voglia di spiegargli .
-Dai Lucia ..- Due parole e mi convinse. Non sarei mai potuta resistere
al suo
sguardo.
-Non ho mai trovato la persona giusta, certo qualche piccola cotta me
la sono
presa per qualcuno ma non ho mai trovato quello giusto con cui
lasciarmi andare
completamente..- Abbassai lo sguardo per non dover fissare quegli occhi
stupendi che mi toglievano la logica e continuai mostrando molto
interesse per
le mie mani.- io penso che se stai con qualcuno devi amarlo veramente.
Il
ragazzo con cui sto deve impressionarmi già dalla prima
volta che lo vedo. Deve
essere quel ragazzo che quando lo vedi anche senza parlargli devi dire "Quel
ragazzo mi piace" .
Secondo me l'amore deve scoccare subito al primo sguardo magari
inizialmente solo come curiosità e interesse ma che poi si
trasforma in
amore...E io devo ancora trovare quel qualcuno... O quasi.. - Dissi
abbassando
poi la voce a un sussurro che non seppi neanche se avesse capito quelle
mie ultime
due parole. Lo vidi muoversi un pò sulla sedia agitato e
azzardai ad alzare lo
sgurdo e lo vidi bello come sempre che mi fissava curioso e
meravigliato.
Dovevo cambiare quell'atmosfera. Sventolai la mano davanti al suo
sguardo fisso
su di me e lui si riprese sorridendo.
- Wow credo che nessuno mi abbia mai parlato di amore con
così tanta passione.
Hai un bel modo di vederlo e provarlo. E non lo hai ancora trovato.-
"Non rispondergli"
Ecco di nuovo quella voce che mi spaventò e allo stesso
tempo mi aiutò nei miei
ragionamenti. Non potevo dirgli di no se no poteva pensare che lui nn
mi
interessava . Ma se dicevo che l'avevo trovata e lui non ricambiava
sarebbe
finito tutto. No non potevo rispondere.
-Ba chissà- Risposi vaga e lui parve capire il mio cambio di
discorso e
cominciò con altre domande più superflue. Mi
chiese del mio colore preferito e
del mio animale preferito. Chiese ancora dei miei amici e delle mie due
amiche
che chissà cosa stavano facendo in quel momento. Poco dopo
tornò il cameriere sempre
sorridente verso di me con le nostre due pizze. Le posò sul
tavolo facendo
cadere un bigliettino di carta sulle mie gambe , io lo guardai e lui mi
fece
nuovamente l'occhiolino. Poi se ne andò rapido e senza
degnare di uno sguardo
Robert.
Sentii un rumore e voltandomi verso Robert lo vidi fissare il punto
esatto dove
se ne era andato il cameriere con la mascella serrata. Poi si
voltò verso di me
e notò il biglietto tra le mie mani. Io non lo avevo ancora
letto e lui veloce
me lo strappo dalle mani per poi alzarsi velocemente senza spiegarmi.
Mi alzai
anche io e lo segui veloce vedendo che si dirigeva all'entrata della
pizzeria.
Robert si guardò un pò attorno e poi fisso un
punto per poi avvicinarsi al
bancone del bar all'entrata.
-Tu sporco verme vieni qui!- Disse quasi urlando. A chi si riferiva ?
Non ci
misi molto a scoprirlo visto che il cameriere di prima uscii con un
sorrisetto
sulle labbra.
-Cosa c'è?- chiese mostrandosi gentile.
-Non pensarci neanche -Disse Robert mentre il cameriere uscii da dietro
il
bancone. Si trovavano uno davanti l'altro . Robert era più
alto, con la
mascella tesa e arrabbiato più che mai. I suoi occhi erano
il riflesso
dell'ira. Il cameriere più basso sorrideva ingenuamente
fronteggiando lo
sguardo di Robert poi si volto verso di me.
-Be sarebbe una bella esperienza!!- Sorrise di nuovo mentre Robert lo
prese per
il colletto facendolo voltare per fissarlo negli occhi. Pochi secondi e
Robert
tirò un pugno in pieno volto al ragazzo. Poi lo lascio
mentre il cameriere si
asciugò il labbro sporco di sangue.
-Andiamocene -Disse prendendomi sotto braccio. Poi vedendo il gestore
della
pizzeria continuò- Ti conviene licenziarlo se no vedi..-
Uscimmo dal locale e
Robert mi trascinò per una cinquantina di metri camminando
velocemente. Poi
riuscii a liberarmi dalla sua stretta e a sedermi alla fermata
dell'autobus che
era vuota a due passi da noi. Lui mi si avvicinò per poi
sedersi sospirando.
-Lucia???- Non mi voltai a guardarlo, avrei ceduto e lui non mi avrebbe
detto
niente. Era facile abbindolarmi con quegli occhi.
-Se non mi vuoi spiegare allora non parlare- Dissi fissando la strada
davanti a
noi . Aspettai un pò prima di sentirlo parlare o meglio
sentirlo muoversi. Mi
porse il biglietto che io presi e lessi avidamente.
"Ehi se ti va puoi abbandonare quel tuo ragazzo e uscire con me! Che ne
dici? Di certo non posso essere peggio di lui e poi caso mai potremmo
conoscerci più intimamente. Sai mi sembri molto carina fammi
un cenno per un
si!"
-Jeb-
-Cosa???- Rilessi il biglietto per poi strapparlo e buttarlo nel
cestino
affianco a me .
Mi alzai, non volevo stare seduta ero troppo scossa. Robert si alzo per
poi
fermarmi per le spalle. Alzai lo sguardo e vidi il mio riflesso nei
suoi occhi
azzurri. Strano li avevo visti solo marroni !
-Lucia lascia stare, ci ha già rovinato il pranzo e..- Ecco
il mio corpo non
riusciva a starsene zitto e solo alla parola pranzo iniziò a
brontolare
interrompendolo. Mi portai istintivamente le mani alla pancia. Lui
sorrise
abbassando lo sguardo per guardarmi. Dio quanto era alto??? Lui sorrise
un pò
per poi continuare a parlare.
-Lucia ti va di venire a mangiare da me? -
"Cosaaaaaa!!!!
Mi stava chiedendo di andare a casa sua????"
Rimasi
ferma cercando
di capire se era un sogno o la realtà . Il cuore stava per
esplodermi tanto ero
agitata. Lo guardai e poi cercai di ritrovare almeno un pò
di contegno.
-Si ma solo perchè ho fame!!! Di certo non lo faccio per
te..- Mi voltai e iniziai
ad andare verso casa delle mie amiche. Robert un attimo sorpreso rimase
indietro ma poco dopo lo sentii raggiungermi. Camminammo verso casa sua
quando
mi ricordai che era il pianerottolo più popolato che mai e
poi a casa sua
c'erano anche Kellan e Taylor oltre a Charlie.
-Ma gli altri non sono a casa?- Lui sorrise mentre con una mano
tirò fuori il
cellulare e mi mostrò due messaggi. Il primo era di Taylor e
il secondo di
Kellan.
"Rob io sto fuori a pranzo ci vediamo questo pomeriggio. Ciao"
"Evvai forse mi sono trovato qualcosa di meglio dell'accompagnarti a
portare fuori il cane! Comunque grazie per averci lasciato patty.Oggi
sto fuori
ciao"
Rilessi il messaggio di Kellan e non potei fare a meno di preoccuparmi.
se era
come diceva Robert non doveva avvicinarsi alla mia amica o per lo meno
non
doveva giocarci come faceva con qualsiasi altra ragazza.
-Bene- Dissi rimuginando ancora sul messaggio.
-Non ti preoccupare per la tua amica non permetterò che
Kellan faccia i suoi
soliti giochetti- Cavoli aveva capito la mia preoccupazione. Era
impressionante. Eravamo arrivati al cancello esterno e senza aspettare
che lui
aprisse con le chiavi infilai il braccio nella ringhiera per poi
schiacciare il
pulsante nascosto che apriva il cancello.
-Visto che maga?- Dissi sorridendo e entrando in giardino.
- Però una vera maga! Scommetto che non riesci ad aprire la
porta di casa mia.
Anzi no forse la
Chiara
o la
Giulia
hanno un doppione. Devo avere paura? Siete pericolose?- Scoppiammo
tutti e due
a ridere entrando poi in ascensore. Arrivammo al terzo piano e uscendo
vedemmo
una scena davvero inaspettata.
-Taylor?-Esclamò Robert
-Giulia?- Dissi io poco dopo.
|
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Capitolo 5 *** Proposte da lei??? Strano.. ***
Ragazze/i scusate per il ritardo ma devo dire in mia difesa che essendo
l'ultima parte del quadrimestre mi sono concentrata sui compiti e lo
studio... Comunque dove eravamo rimasti??? Ah si eravamo a robert e
lucia che esclamano TAYLOR???? GIULIA????? Bene bene vedrete ora...
Intero capitolo dedicato a Bupi alias Giulia:)
Beh domani è natale vi faccio gli auguri e il mio regalo...
Certo non è una macchina o qualsiasi cosa voi vogliate ma
è il mio regalino... Be che fate voi domani, cioè
oggi
visto che metto il capitolo alle una del 25 dicembre? Io sono su a
Negrar con cugini nonne e parenti vari e credo che siamo in 16 ma non
ne sono sicura!!! Comunque non vedo l'ora... e come al solito non
mancherà la partita a pictionary... Insomma da noi
è
tradizione...Voi come lo passerete? A proposito Giulia io
andrò
in tuta domani perchè non ho voglia di vestirmi elegante e
poi
siamo in famiglia XD
Buona lettura come al solito, spero vi piaccia e recensiate... Ancora
auguri e buon NATALE
Ciao ciao
**********
NEI PANNI DELLA
GIULIA
-Io vado a
casa non posso stare oltre.
Chiara rimani ancora un pò con Toby. Ci vediamo a casa caso
mai.-Dissi con un tono di voce un po teso. Salutai la Chiara che si era
alzata per salutarmi mentre
Taylor parlottava qualcosa a Kellan nell'orecchio. Sperai con tutto il
cuore che fosse quello che avevamo programmato e ci misi poco a
scoprirlo.
-Giulia ti dispiace se ti
accompagno?- Feci cenno di no con la testa pensando che, anche io come
la
Lucia, ero riuscita a trascinarmi dietro quello strafigo e gran pezzo
di
gnoccolo che era Taylor. Ci avviammo verso la stradina che poco prima
avevano percorso la mia amica e Robert. Io attaccai subito a parlare,
non era mia abitudine far cadere dei silenzi imbarazzanti.
-Be dai ti andrebbe di fare qualcosa?- Mi dieti immediatamente
dell'imbecille, mia cugina me lo ripeteva milioni di volte, non era
normale che una ragazza chiedesse di uscire. Almeno non la prima volta.
E poi non hai appena detto che devi andare a casa??? STUPIDA STUPIDA E
STUPIDA!!! Mi morsi il labbro inferiore aspettando la reazione di
Taylor. Non
rispondeva e allora mi voltai vedendolo sorridente mentre camminavamo
fianco a fianco.
Ok basta non ne potevo più!!! Perchè non mi
rispondeva?
Sbuffai alzando gli occhi al cielo. Lui mi guardò stranito.
- Come mai alzi gli occhi al cielo?- Come cavolo aveva fatto a notarlo.
Era stato un gesto rapido che nessuno notava mai, apparte chi mi
conosceva come la Lucia e la Chiara.
-Ma va che stai dicendo?- Chiesi cercando di fare la faccia
più ingenua possibile.
-Non fare la finta tonta ti ho visto. Che cosa te lo ha fatto fare?- Ok
se voleva saperlo glielo avrei detto.
-Sei stato tu!- Si fermò di colpo e io mi voltai per vedere
il guaio
che avevo combinato dicendogli la verità. Rimasi un
pò
stupita vedendolo sorridente mentre mi aspettavo una faccia
da
"QUESTA E' PAZZA". Stava sorridendo mentre mi guardava per poi
riprendere a camminare vicino a me.
-E cosa avrei fatto?- E me lo chiedeva anche ? Che cosa aveva fatto ?
Secondo me questo ragazzo non è tanto normale.
- Be vedi un pò te!!! Non mi hai risposto e questo sarebbe
già bastato, se poi aggiungiamo il fatto che IO ti ho
chiesto di
uscire cosa che di solito non si fà!- Dissi . Stavo per
ricominciare a parlare quando Taylor mi bloccò per un
braccio.
- Io non ti ho risposto perchè stavo pensando a dove andare-
Disse continuando a sorridere.
NELLA MENTE
DI TAYLOR
Cavoli non
potevo lasciarla andare!!! Insomma ci avevo parlato
pochissimo e quasi mai da solo. Era strano perchè non mi era
mai
successo. Insomma l'avevo vista pocchissime volte eppure i suoi capelli
lisci e marroni mi erano estremamente familiari e i suoi occhi erano di
un marrone davvero intenso e scuro. Quando incontravo il suo sguardo
riusciva a mozzarmi il respiro. Era magra e molto carina ma nonostante
questo non si pavoneggiava come facevano di solito le altre ragazze.
Anzi vestiva molto semplice, come oggi che portava dei jeans fino alle
ginocchia con una maglietta a maniche corte blu . Portava un paio di
Convers blu anchesse e molto , anzi super usate, tanto che la suola era
completamente consumata e il bianco ora virava sul panna grigio. Cavoli
mi aveva stregato... E ora stava tornando a casa e io non volevo.
Chiara la sua amica si alzò per salutarla e io ne
approfittai
per avvicinarmi a Kellan.
-Vado con lei ti dispiace?- Cavoli c'era bastato un giorno per
accorgerci che quelle tre ragazze ci avevano già un
pò
preso. Almeno per me. Kellan sorrise come sempre quando mostravo un
debole per qualcuna. Mi fece cenno di si e io gli ricordai il mio
solito consiglio.
-Non fare come il solito ok?- Sorrideva ancora quel pazzo del mio amico
e io mi alzai... era l'ora dei conti.
-Giulia ti dispiace se ti
accompagno?- Dissi cercando di non far trapelare neanche un
pò
della mia agitazione dalla mia voce. Fece segno di si e mi parse di
cogliere un sorriso sul suo viso ma fu solo per un attimo. Ci avviammo
per la stradina che poco fa aveva percorso Robert con la ragazza di
nome Lucia. Chissa che legame forte c'era tra quelle tre ragazze.
Insomma io , Robert e Kellan eravamo amici perchè lavoravamo
sempre insieme e poi ci divertivamo da matti. Anche con Jackson, ma
quel mese era via e non era potuto venire con noi. Ma era strano
trovare un trio di ragazze così affiatate come sembravano
loro.
Passarono neanche trenta secondi che Giulia parlò.
-Be dai ti andrebbe di fare qualcosa?- Come era soave la sua voce. Era
dolce e decisa allo stesso tempo. Cavoli ero così ammaliato
che la sua domanda non aveva ancora assunto un significato
concreto. Appena lo capii sorrisi . Mi aveva chiesto di uscire e non
era una cosa di tutti i giorni. Insomma di solita ero io che chiedevo
di uscire e ora lei mi aveva completamente preso in contropiede. Quella
ragazza mi stuzzicava. Pensai a tutti i posti in cui potevamo andare ma
non essendo del posto non conoscevo molti luoghi. Improvvisamente
sentii Giulia sbuffare e voltandomi verso di lei la vidi roteare gli
occhi. Era un movimento veloce ma riuscii a coglierlo.
-Come mai alzi gli occhi al cielo?- Chiesi e lei aveva un'espressione
sorpresa come se l'avessi beccata mentre rubava delle caramelle in un
negozio.
-Ma va che stai dicendo?- Disse Giulia cercando di fare una faccia
inocente e tenera. Cavoli per un momento dimenticai tutto in quei occhi
così profondi. Ma non dovevo mollare, insomma ero
interessato e
lei non poteva lanciare il sasso e poi nascondere la mano...
-Non fare la finta tonta ti ho visto. Che cosa te lo ha fatto fare?-
Dissi e subito mi pentii della mia domanda quando lei mi rispose.
-Sei stato tu!!!- Mi fermai di colpo. Cavoli come avevo fatto a non
capirlo, insomma era ovvio non le avevo neanche risposto quando lei mi
aveva chiesto di uscire. Sorrisi per la mia stupidità. Lei
intanto si era voltata e mi guardava un pò strana. Decisi
che
potevo far finta di niente ancora per un pò .
-E cosa avrei fatto?- Dissi ma me ne pentii subito visto che le guance
le si imporporarono un pò e mi guardò con un
sguardo che
se fosse stata capace mi avrebbe incenerito con gli occhi .
- Be vedi un pò te!!!
Non mi hai risposto e questo sarebbe
già bastato, se poi aggiungiamo il fatto che IO ti ho
chiesto di
uscire cosa che di solito non si fà!- Iniziò a
dire la
Giulia ma prima che ricominciasse a parlare bloccandola per il braccio.
Cavoli avevo esagerato, in qualche modo dovevo rimediare.
- Io non ti ho risposto perchè stavo pensando a dove andare-
Dissi continuando a sorridere.
E LA NOSTRA
GIULIA??????
"Brava
Giulia vuoi che ti canti la canzone? Paran paran pam pam.... figur de
merda ... inaspettata...."
Zittii
quella maledetta vocina. Pensai a cosa dire visto che era almeno
un minuto che sorridevo come un ebete senza dire niente. Svoltammo per
un'altra stradina e ci trovammo dietro la scuola. Ancora una vietta e
saremmo arrivati a casa mia, cioè nostra. Nessuno dei due
parlava.
-Trovato!- Esclamò Taylor improvvisamente colpendosi un
palmo della mano con un pugno. Ecco perchè non parlava.
- Che ne dici di andare a mangiare al McDonald? Certo non è
un
pranzo a lume di candele ma che importanza ha... Basta che si possa
parlare- Feci cenno di si con la testa. Incredibile!!! Avevo
un'appuntamento con Taylor, anzi io avevo chiesto un appuntamento a
Taylor e lui aveva accettato.
- E' perfetto però prima devo prendere i soldi a casa e
dirlo ai
miei- Imboccammo l'ultima vietta, ancora 70 metri e sarei arrivata
davandi al cancello di casa.
-Non se ne parla neanche, è l'uomo che paga!- Disse
gonfiando il
petto per vantarsi. Io scoppiai a ridere tirandogli poi un pugnetto sul
petto. Com'era scemo quel ragazzo.. Pensava davvero che mi interessasse
qualcosa se lui non mi offriva da mangiare ?
- Ma smettila che ti ho invitato io fuori... questa era una cosa che
deve fare solo l'uomo!- Ridemmo insieme fino al cancello dove Taylor mi
aprì la porta con il suo mazzo di chiavi. Lo fissai un
attimo
basita. Insomma era ancora una novità e mi sembrava un
pò strano.
-Lo sai che è strano vederti aprire il cancello con le tue
chiavi?- Sorrisi esponendo quello che mi stava frullando nella testa in
quel momento... Insomma non era cosa di tutti i giorni vedere il famoso
Taylor Lautner, anzi quel super figaccione aprire il cancello di casa
di una persona comune come me ... Entrammo nel condominnio per poi
salire con
l'ascensore.
-Aspetta qua- gli dissi aprendo poi la porta di casa. Sgattaiolai
dentro prendendo velocemente il portafogli, la macchina fotografica e
una penna per poi scrivere un biglietto ai miei.
"Sono fuori
con la Lucia e la Chiara! Tornerò per le sei ciao mamma ciao
papi"
Lasciai il biglietto sul taolo per poi uscire. Chiusi la porta e
voltandomi mi trovai Taylor fermo come una statua come gli avevo deto.
Era immobile con una mano in tasca e una ferma sui capelli. Era proprio
fermo immobile e io sorrisi.
-Sei stato fermo proprio come ti ho detto eh?- Chiesi sorridendo ma lui
non mi rispondeva era ancora fermo allora sogghignai divertita ... Gli
girai attorno guardandolo per vedere se si muoveva ma lui era ancora
fermo immobile. Bè lo aveva voluto lui. Mi avvicinai e
iniziai a fargli
il solletico. Lui scoppiò a ridere cercando di fermarmi ma
non ci
riusciva, ero sempre alle sue spalle e ogni volta che si girava gli
sgattagliolavo dietro. Era buffissimo! Cercava di prendermi ma non
ci riusciva mai. A un certo punto riuscì ad afferrarmi le
mani e
mi bloccò contro il muro mentre lui riprendeva fiato.
-Piccola serpe come ti odio ora... -Disse tra un sospiro e l'altro.
Dovevo riuscire a liberarmi.
-Quindi mi odi?- Chiesi cercando di fare la faccia più
triste che potessi fare ma soprattutto la più tenera.
-Dai stavo scherzando, come potrei?- Disse allentando la presa sui miei
polsi. Colsi l'occasione al volo per liberarmi e correre giu per le
scale non prima però di avergli fatto la linguaccia. Lui
rimase
un attimo fermo e sorpreso ma poi lo sentii correre giu per le scale e
ridemmo tutti e due mentre lui cercava di raggiungermi. Arrivai al
portone di ingresso e aprii velocemente la porta per uscire , ormai mi
aveva quasi raggiunta . Certo che era buffissimo quando correva e io
sorridei non notando però il tappeto fuori dalla porta. Ci
finii
sopra con un piede e scivolai per terra di culo.
-Ahia che dolore- Dissi mentre Taylor usciva dal portone mettendosi poi
a ridere quando mi vide per terra.
-Davvero molto simpatico! Ahia che male al culo- Dissi e mi alzai
aiutata dalla mano che Taylor mi aveva offerto per alzarmi.
-Ben ti sta così impari a fare il solletico e a scappare-
Disse sorridendo più ampiamente.
-Sei un mostro- Dissi in italiano e subito lui mi squadrò
malissimo.
Chissa che gli passava per la testa in quel momento ma da quello
sguardo non sembrava niente di bello. Scommetto che pensava a che
cavolo avevo detto in italiano.
-Ti ho dato del mostro per essere precisa- Gli spiegai tornando
all'inglese e scoppiando a ridere per la sua espressione. Aveva ancora
un pò di fiatone e aveva tutta la camicia azzura, che aveva
indossato quel giorno, spiegazzata. Se la aprii per il caldo ,in quanto
portava due magliette e aveva fatto tre piani di corsa. Sotto la
camicia portava una maglietta a maniche corte grigia e dei jeans con
una cintura nera. Ovviamente portava un paio di convers blu. Lo guardai
e sorrisi ancora normalizzando il mio respiro.
-Bella corsa- Dissi traendo l'ultimo sospiro e tornano calma.
-Si e tutto per colpa tua! Dai andiamo..- Disse Taylor partendo verso
la fine della via poi si girò verso di me. -Devi fare strada
tu io devo
ancora capire dove è il McDonald- Che scemo che era!!! Ci
incamminammo insieme sorridenti. La strada era un pò lunga
ma
alla fine arrivammo . Prima di entrare notai che all'interno c'erano un
gruppo di ragazzine di quattordicianni e guardai un attimo Taylor
fermandolo sulla porta di entrata.
-Che c'è?- Chiese richiudendo la porta e guardandomi.
-Dentro ci sono delle ragazzine che sicuramente avranno visto Twilight
e conoscendo i pensieri che si hanno a quell'età sapranno
tutto
di te e ti riconoscerebbero subito. A quella età si
è
fissati per la mania del momento e in questo caso sei tu !!!- Gli
spiegai indicando il gruppo
delle ragazzine alla cassa. Taylor fece cenno di si con la testa e poi
mi trascinò via dall'entrata. Si incamminò verso
il retro
del McDonald.
Chissà dove cavolo mi stava portando. Si fermò
improvvisamente e
ci trovammo davanti allo sportello del McDrive dove una commessa ci
guardò malissimo.
-Questo posto è solo per le auto- Disse quella donna sulla
quarantina. Era cicciottella e portava i capelli castano chiaro
raccolti in una coda alta. La divisa a maniche corte giallo canarino e
i pantaloncini corti neri la facevano sembrare più in carne
di
quello che era. Incominciai a pensare a come sarei stata io con quella
divisa , ma subito mi dissi che non sarei mai riuscita a sopportare un
lavoro in quel posto. La voce gracchiante della donna mi
riportò
alla realtà immediatamente.
-Allora?- Chiese facendo segno di andarcene. Dietro di me Taylor mi
diede una piccola spinta. Che scema, lui non parlava l'italiano quindi
dovevo rispondere io.
- Mi scusi, non vorrei disturbarla ma c'è un gruppo di
ragazzi
all'entrata che mi da fastidio e non vorrei che il mio ragazzo e io
finissimo in qualche guaio , non è che potrebbe fare
un'eccezione? La prego.- La donna mi scrutò per un paio di
minuti e poi si voltò verso l'entrata. Per fortuna che da li
non
riusciva a vederla in quanto era coperta da un pilastro.
Tornò a
guardarmi e poi posò lo sguardo su Taylor. Lui capendo un
pò la situazione cerco di fare la faccia più
implorante
possibile e la donna sotto il suo sguardo cedette definitivamente.
-Ok ragazzi ditemi cosa volete ma fate in fretta.- Disse poi estraendo
carta e penna per prendere le ordinazioni. Io sorrisi ringraziandola
ancora, poi ordianai.
-Allora io prendo un Mac, delle patatine e una coca-cola e lui - Dissi
rivolgendomi a Taylor per chiedergli in inglese cosa voleva poi
continuai.- E lui vuole un Big Mac, delle patatine, Chicken McNuggets e
una coca-cola grande- Dissi sorridendole mentre la donna si avviava a
prendere le nostre ordinazioni. Intanto io mi girai per ritrovarmi
davanti Taylor che sorrideva. Tornai immediatamente
all'inglese.
-Sono un genio eh?- Dissi indicandomi e sorridendo.
- Come l'hai convinta?- Chiese e io pensai un attimo a come spiegarlo.
Ma soprattutto se esporre tutto come avevo detto alla donna. Insomma
per prima cosa mi ero spacciata per la sua ragazza e poi avevo detto
che non volevamo affrontare una banda di marmocchi. Insomma dovevo
pensarci un attimo. Ok era inutile pensare e poi sotto quello sguardo
era letteralmente impossibile.
-Ok ho fatto finta che noi due eravamo una coppia e non volevamo
fastidio da un gruppo di ragazzi all'entrata che potevano darci guai-
Dissi
velocemente e nello stesso momento arrivarono le ordinazioni. Le presi
e ringraziai nuovamente la donna, per poi avviarci di nuovo verso casa
visto che il gruppo di ragazzine erano ancora dentro al McDonald.
-Bella trovata io non ci sarei mai arrivato in così poco
tempo-
Disse Taylor sorridendomi per poi aggiungere - Bè dai allora
ce ne
torniamo a casa così mangiamo li!- Ci avviammo di nuovo
verso
casa ma molto più lentamente dell'andata.
-Giulia tu hai un amico?- mi voltai per guardarlo . Insomma che domanda
era , certo che avevo un amico , anche più di uno per quello
Lui
guardava per terra imbarazzato e io risposi con tutta la naturalezza
possibile non capendo il motivo del suo imbarazzo- Certo- Vidi Taylor
rattristarsi e io continuai- Anche più di uno
perchè
tu non ne hai?- Lui si voltò a guardarmi e nei suoi occhi
cosi
caldi, c'era una luce strana come di pura felicità, lo notai
due
secondi perchè subito distolse lo sguardo imbarazzato di
nuovo
per poi richiedere- Io intendevo un Boyfriend?-Mi fermai un attimo
capendo che intendeva un ragazzo e non un amico e rimasi un attimo
basita a quella domanda- No neanche l'ombra e te?- Ecco ora ero io a
guardare per terra imbarazzata.
-Nemmeno io. Ma posso avere tutte le pupe del mondo, infondo sono Jacob
Black- Disse mostrando i muscoli che aveva faticosamente messo su. Io
scoppiai a ridere , era strano come riuscisse a mettermi subito a mio
agio dopo una situazione un pò tesa. Mi conosceva da
pochissimo
eppure sembrava che mi conosce meglio di alcuni amici di vecchia data.
-Quanto sei cretino! Sai ho visto il video in cui sei vestito da donna
devo dirtelo... Sei molto meglio uomo e non Mariana- Dissi scoppiando a
ridere mentre lui si copriva il viso con le mani.
- Guarda non so come voi ragazze facciate a stare dentro a quelle
cavolo di calzamaglia o collant, per non parlare poi della minigonna.
E' l'indumento più scomodo che abbia mai messo in vita mia-
Disse scoppiando poi a ridere.
-E quando inizi a baciare la copertina di Edward? Li sono scoppiata a
ridere... anche qando urli contro la ragazzina "Ed-Edward is a boy"
giuro facevi morire dal ridere- Stavamo ridendo da matti e
lui si
fermò improvvisamente.
-Scusa ma dove lo hai visto quel video?- Chiese e io gli risposi con
una sola parola- youtube- Tornammo a ridere continuando a camminare
verso casa.
-Taylor posso farti una domanda?- Chiesi quando non ridevamo
più.
- Certo Giulia...- Gli apparve un piccolo sorriso teso sulle labbra e
colsi un attimo di tristezza e distacco in lui.
-Volevo chiederti... Come fai a resistere alle fan ? Insomma
è
dura?- Mentre gli parlavo riapparse quel sorriso teso e un velo di
tristezza gli cadde sul viso.
- Diciamo che la cosa più difficile è il non
avere una
vita privata. Insomma appena incontri qualcuna devi capire se ti vuole
solo sfruttare e poi ogni volta che sgarri anche solo un attimo finisci
su tutti i giornali di gossip. E' davvero una cosa insopportabile.
Eravamo davvero sfiniti di tutta quell'atmosfera. Forse Kellan era
l'unico a cui non importava niente. Ma lui è un tipo
istintivo a
cui non interessa molto quello che i giornalisti pubblicano su di lui.
Robert e io invece abbiamo un pò di problemi..-
Fermò i
suoi flussi di pensieri e io sentii i miei occhi un pò
lucidi.
Mi capitava spesso . Piangevo dal ridere e a volte quando ero
arrabbiata . Lo rassicurai subito.
-Ti prego non fermarti sono solo arrabiata. Non capisco come possano le
persone non accorgersi che tartassandovi in questa maniera vi rendono
infelici- Era davvero insopportabile. Insomma non vorrei mai essere al
loro posto.
-Sei davvero speciale. Prima mi sono chiesto se eri una di quelle fan
che volevano solo sfruttarmi. Ma è impossibile che lo sei.
Sei
troppo spontanea e buffa- Disse avvicinandomi a se con un braccio sulle
spalle. Mi sorrise e io ricambiai. Era davvero strano. Parlavamo come
vecchi amici.
-E' per quello che prima avevi quel sorriso teso e triste- Dissi
toccandogli con l'indice le labbra. Dio che senzazione! Era come se il
mio dito si fosse trasformato in lava bollente toccando il suo corpo.
Staccai subito l'indice e forse scorsi nella sua espressione la stessa
cosa che avevo sentito io.
- Si ci stavo proprio pensando. Bè te invece
perchè non hai
nessun ragazzo? Insomma non credo tu abbia difficoltà a
trovarlo- Disse sorridendomi e io ricambiai.
-Devo ancora trovare quello giusto- Dissi semplicemente. Taylor mi
guardò intensamente negli occhi cercando di cogliere le cose
non dette
ma io distolsi lo sguardo. Era capace di leggermi dentro e io non
volevo permetterglielo anche se distogliere lo sguardo dai suoi occhi
richiese molta concentrazione e soprattutto forza di volontà.
-Cosa mi nascondi?- Chiese con voce bassa. Mi avvicinò di
più a se . Avrei potuto aprirmi , insomma lui mi aveva
raccontato i suoi problemi. Eravamo davanti casa e aprimmo la porta per
poi salire in ascensore. Rimasi tutto il tempo in silenzio a pensare
mentre Taylor mi fissava cercando di leggermi. Arrivammo davanti alla
porta di casa sua e io mi ci misi davanti decisa
finalmente ad aprirmi. In fondo l'aveva fatto anche lui ,
perchè
io non poteva farlo?.
-Non ho mai trovato un ragazzo giusto. Mai nessuno che mi facesse
mancare l'aria ogni volta che non c'era. Mai nessuno che mi faceva
sentire completa quando mi era vicino. Mi fido poco delle
persone
o meglio mi apro completamente con pochissimi. Quelli che mi conoscono
veramente sono la mia famiglia, la Chiara e la Lucia. Una volta sola
ho fatto entrare qualcun altro nel mio guscio e mi ha
tradita.
Non ho più rischiato o meglio non ho più trovato
una
persona con cui valesse la pena di aprirsi e farsi conoscere
completamente.- Dissi e subito mi morsi il labbro inferiore agitata.
Senza rendermene conto avevo fatto entrare qualcuno nel mio scudo e
ora,
chissà se lui voleva davvero conoscermi. Come se avesse
ascoltato i
miei pensieri Taylor mi prese le spalle scendendo poi con un braccio a
prendermi la mano e sollevarla sul suo viso. Era estremamente vicino
bastava pochissimo affinche il suo viso si toccasse con il mio. I
nostri
corpi erano vicinissimi. Lui sorrise avvicinandosi ancora di
più.
- E ora?- Il mio cervello stava andando completamente in vacanza.
Riuscii solo a rispondere - Forse-
Feci il grande errore di guardargli le labbra e la stessa cosa fece
lui. Le nostre labbra si avvicinarono ancora di più l'una
alle
altre. Poi lui colmò quelle distanze e le sue labbra
sfiorarono
le mie. Mi baciò lentamente e poi non resistetti
più.
Misi le mani sui suoi capelli attirandolo più vicino a me e
lui
fece lo stesso stringendomi con le mani sulla schiena. Il nostro bacio
da casto diventò sempre più passionale. E
riavvertii la strana
sensazione di prima. Quel bacio era come lava bollente che mi avvolgeva
completamente pian piano diventando sempre più
intenso e
magnifico. Ci staccammo per riprendere fiato mentre io lasciai cadere
il sacchetto del McDonald per terra. Ricominciammo subito a baciarci e
mi persi completamente in quel suo sapore magnifico staccandomi
completamente dalla realtà.
Improvvisamente sentii la porta dell'ascensore aprirsi e una voce
chiamarmi.
-Taylor?-Esclamò Robert
-Giulia?- Disse la Lucia poco dopo.
Noi due ci staccammo ancora senza fiato. Mi ero persa completamente in
lui . Ci voltammo staccandoci l'uno dall'altra. Non mi ero accorta di
come mi ero avvinghiata a Taylor. La Lucia mi mandava strani sguardi e
Robert aveva uno sguardo misto tra il sorpreso e il divertito. Mi
voltai di nuovo verso Taylor e presi il sacchetto.
-Giulia che sta succedendo?- Chiese la Lucia in italiano non voleva
farsi capire era ovvio. Ed era preoccupata per me. Mi conosceva alla
perfezione. Sospirai rassegnata.
-Lucia è fantastico. Abbiamo parlato tanto ed è
come se
lo conoscessi da una vita. Certo so pochissimo su di lui, ma mi sento
veramente a mio agio e felice con lui.- Dissi mentre i due ragazzi si
guardavano sorridendo. Tornammo all'inglese.
-Bè voi due che ci fate a casa?- Chiesi a Robert e alla
Lucia che
pensavo fossero fuori per il pomeriggio. Loro due abbassarono lo
sguardo sorridendo.
-Ok fa stesso mangiate con noi?- Ecco ottima idea . A volte ero proprio
un genio. Fecero tutti cenno di si e Taylor aprii la porta tenendomi
per mano quando entrammo. Notai che lo stesso fece Robert con la mia
amica. Li vedevo bene insieme. Mi voltai verso Taylor e gli sorrisi.
Entrammo in casa e per la prima volta notai la differenza enorme che
c'era tra quella casa e quella dei miei ricordi. La Lucia mi si fece
accanto e mi abbracciò. Mi voltai per sorriderle con gli
occhi
ancora velati di lacrime di ricordi passati.
NEI PANNI DI
TAYLOR!!!!
-Taylor?-Esclamò
Robert
-Giulia?- Disse la Lucia poco dopo.
Ci staccammo ancora senza fiato. Cavoli mi ero completamente perso in
lei e quel bacio mi era entrato nella pelle e nell'anima come lava
bollente che mi scalda lentamente fino a diventare incandescente e
magnifico. Ci voltammo verso quelle voci vedendo la Lucia in piedi che
lanciava sguardi da me alla sua amica e Robert che sorrideva anche se
cercava di fingere una faccia sorpresa. Era proprio un pessimo
attore!!! Io sapevo che in realtà se la rideva sotto i baffi
e
sapevo che appena ne avesse avuto l'opportunità l'avrebbe
detto
a Kellan. Allora li si che non mi avrebbe dato tregua. Giulia si
voltò verso di me prendendo poi il sacchetto che le era
caduto
in quel bacio così passionale che mi aveva quasi fatto
dimenticare chi ero!!!
-Giulia che sta succedendo?- Disse la Lucia anche se non capii una sola
parola di quello che diceva . Io guardai ancora Robert e lui senza
farsi vedere mi fece un segno con la mano libera, visto che l'altra
teneva quella della Lucia, come per dire "COMPLIMENTI". Io alzai gli
occhi al cielo sorridendo mentre le due parlavano in italiano.
-Lucia è fantastico.
Abbiamo parlato tanto ed è come se
lo conoscessi da una vita. Certo so pochissimo su di lui, ma mi sento
veramente a mio agio e felice con lui.- Rispose la Giulia e io guardai
un ultima volta Robert sorridendo prima che Giulia tornasse a parlare
in italiano.
-Bè voi due che ci fate a casa?- Chiese a Robert e alla
Lucia . Tutti e due abbassarono lo sguardo e io mi annotai che quando
avessi potuto gli avrei chiesto cosa fosse successo!
-Ok fa stesso mangiate con noi?- Ecco Giulia ha avuto un'ottima idea e
tutti noi facemmo cenno di si con la testa. Presi per mano Giulia e
entrammo in casa. Appena entrati vidi la Giulia fermarsi a guardare la
casa e gli occhi gli erano un pò lucidi , la Lucia gli si
fece
accanto e io feci cenno a Robert di seguirmi lasciandole
così un
attimo sole. Entrammo in sala e io appoggiai il sacchetto del McDrive
sul tavolo. Robert mi si mise davanti un pò preoccupato.
-Dopo mi racconti tutto lo sai??- Dissi sorridendo pensando che a volte
eravamo peggio dei giornalini di gossip, o peggio ancora di Ashley.
Sorrisi a quel pensiero.
- Lo so lo so... Chissa Kellan..- Non finì la frase che
tanto
avevo già capito. Si speravo davvero che Kellan non facesse
il
solito cretino.
-Chissa a cosa pensavano..- Dissi preoccupato per la Giulia. Cavoli ero
già così preso da una ragazza che non conoscevo
neanche??? Continuai il mio monologo sapendo che anche Robert ci stava
pensando.
-Dopo le chiederò caso mai..- Sentimmo un rumore di
serratura e delle voci.
-Chi è?- Chiesi rivolto a Robert che aveva la mia stessa
espressione.
-Io non ne ho idea- Andammo all'entrata tutti e due curiosi.
E LA NOSTRA
PROTAGONISTA???
Si sentirono delle chiavi
girare nella serratura. Non feci neanche in tempo a girarmi o a
voltarmi che la porta si aprì colpendomi proprio in testa.
-Ahia..- Dissi portandomi le mani alla nuca dove mi avevano colpito e
vedendo poi entrare dalla porta la Chiara che mi guardò
completamente shockata per poi guardare anche la Lucia al mio fianco. I
ragazzi erano andati in sala per appoggiare il cibo del McDrive e a
confabulare chissà cosa. Subito dopo la Chiara,
entrò
Kellan che gli mise le mani sui fianchi.
-Che hai Chiara?- Disse lui facendoglisi più vicino, sempre
con
le mani su di lei. Chiara mi indicò e allora Kellan si
girò. Ma che cavolo erano venuti a fare qui? E come poteva
Kellan stare così vicino alla mia amica? Non volevo che
giocasse
con lei come faceva con tutte le altre come mi aveva detto Taylor.
Affianco a me la Lucia aveva la mia stessa espressione e credevo che i
suoi pensieri fossero uguali ai miei. Kellan si girò e nello
stesso momento comparvero Taylor e Robert.
Improvvisamente cadde un silenzio imbarazzante...
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Allora ragazze eccoci di nuovo qua!!!! Bè che ne dite di
questo capitoletto? Certo che Taylor e la Giulia ci vanno dentro alla
grande... dai che scherzo comunque volevo rispondere a :
-HeyDUDI: allora tu sei del team Taylor??? Anche mia cugina e un
pò anche io insomma con quel fisico come si fa a non
esserloXD comunque anche se è meno famoso preferisco
Kellan... Be dai spero ti piaccia questo capitoletto su
Taylor anche se non l'ho fatto molto pieno di battute o punti
divertenti ma solo pensieri questa volta... Bè buon natale
ciao bacioni X*
-Lindathedancer: si cerco di farle astute... be te di che team sei???
insomma ho visto le altre recenzioni su Crasy family ma non so ancora
chi ti piace insomma.... Bè bacioni anche a te e auguri di
natale ciao ciao
-Alice_cassedy: Ebbene ora tocca a te mia cara Bupi anzi GiuliaXD hai
visto che pervertita che ti ho fatto??? Cmq cmq domani si va a
NEgrar... non vedo l'ora di vedere quei regali cretini che ci fanno
sempre. A proposito io so già il tuo regalo da parte della
Cristina... credo che ti piacerà si si XD . Bè
che dire apparte che il prossimo capitoletto è il mio e ho
in mente un'altra cosa per renderti un pò pazza , mi
è venuta in mente stanotte... Vedrai vedrai XD bè
ci vediamo dopo quindi... A DOPO
P.S.: Per chiunque non abbia visto il video in cui Taylor è
vestito da donna basta che vada su
http://www.youtube.com/watch?v=W6NQ5kO93K0 buona visione e risate
|
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Capitolo 6 *** Ritrovo ***
Ed eccomi qui
con un nuovo capitoletto. Tocca finalmente al mio personaggio... vi
dico già che capirete molte cose in questo capitoletto,
apparte questo voglio ringraziare chi lascia commenti e chi mi ha messo
tra le preferite e le seguite. E ora vogli orispondere ai commenti
dell'altro capitolo:
1) lindathedancer
Allora vediamo un pò.... Bè inanzi tutto grazie
di seguire la storia e poi ... sai pensavo fossi del team Robert e ora
mi hai spiazzato apparte questo anche io non tiffo per nessuno anche se
ogni tanto Robert mi sembra un tossico XD dai che scherzo.
Bè ma quanti anni hai. Io ne ho 17 compiuti anche da poco e
tu? A proposito questo capitoletto credo che ti piaciera anche se facci
ofare la figura dello str***o a qualcuno. Bè ciao XD
2) GilmoreGirl_:
Spero che questo chappy ti piaccia e come al solito ti ringrazio per
aver lasciato un commento. Devo dire che quando qualcuno lo fa ti senti
veramente realizato e felice XD Bè te di che team sei? Buona
lettura ciao...
3) alice_cassedy:
La mia cara cuginetta Giulia alias Bupi ... bel commentino si si
davvero carino.. Allora non hai finito di leggerlo questo quindi
goditelo (Esiste questa parola???? Va bè fa stesso) ... Per
caso sai di che colore ha gli occhi la Lucia perchè devo
scriverl onell'altra fanfiction e in questo momento non mi ricordo
proprio. Va bè ci penserò. A proposito visto che
tu hai deciso di cambiare il tuo soprannome allora finalmente
potrò spiegare nella fanfiction il perchè del
nome BUPI XD perfetto non vedevo l'ora... ovviamente
così farai la figura della pervertita che sei. Ah ti ricordo
che ti devi aspettare la vendetta per quel tuo scherzo dell'amuchina
quindi stai in guardia... Dai buon appetito visto che adesso starai
mangiando. Ah un ultma cosa. Con Everwood non sono andata oltre la
cinque. Ti aspetto per vederla. Bè ci vediamo domani
Ciao bacioooooo
tvb
***********************************************************************
E LA POVERA CHIARA SOLA CON KELLAN
Cavoli non avevo
minimamente pensato
che sarei stata sola con Kellan. Era li che mi fissava con quegli occhi
di un colore azzurro cielo. Dio quanto era bello. Era li fermo a
guardarmi sorridendo vicino al mio viso. Troppo vicino. Il mio cuore
accellerò improvvisamente. Dio come faceva a mandare a farsi
benedire ogni mio pensiero e tutto il mio cervello?? Era come se si
fosse completamente trasferito non lasciando niente al suo posto.
Eravamo seduti su quella panchina in un parchetto a guardarci ed era
come se oltre a quel posto non ci fosse neint'altro. Come cavolo
faceva? Mi aveva completamente incatenata con lo sguardo. Mi guardava
sorridendo e basta, ma era come se mi avesse legato con mille catene
leggere più di una piuma e contemporaneamente resistenti
come il
titanio. Era sorprendente come quel paio di occhi e quel viso al mio
sguardo così poco comuni, mi facessero quell'effetto. Mi
parve
che stessimo li a fissarci da un secolo, ognuno perso negli occhi
dell'altro, quando Kellan alzò un sopracciglio assumendo
un'aria
maliziosa.
-Allora ti va di venire a
fare un giro
con me?- Mi stava veramente chiedendo di uscire? Rimasi un attimo
basita e paralizzata ma poi feci cenno di si con la testa. Lui sorrise
nuovamente per poi aggiungere
-Potremmo andare a casa
mia, insomma,
infondo non c'è nessuno- Disse sfiorando la mia gamba con le
dita della mano. Cazzo che senzazione stupenda ! Le sue dita mi avevano
lasciato una scia di pura elettricità. Era come se sotto il
suo
tocco il mio corpo si svegliasse completamente. Era una senzazione
indescrivibile e mi aveva solamente sfiorata. Chissà se...
Ma a che cavolo stavo
pensando??? Non
lo conoscevo e già facevo fantasie su di lui e il suo tocco
che
mi dava quella senzazione???
Con la mano, prendendo
prima un respiro per calmarmi, fermai le sue dita e le allontanai.
-Certo che vengo, ma solo
a mettere
giù il cane poi andiamo a farci un giro. Pervertito...-
Esclamai
alzandomi approfittando del fatto che Toby era vicino a me e
infilandogli il collare svelta uscii dal parchetto. Ignorai la sua voce
che mi chiedeva di aspettarlo e mi avviai a casa. Quanto ci
avrebbe messo a raggiungermi??? Toby mi strattonava cercando di tornare
al parco ma io lo portai via prendendo poi la strada che avevano fatto
le mie amiche. Passò poco tempo prima che lo strattonare di
Toby
si fermò improvvisamente e una mano mi prese il braccio
facendomi girare, mentre l'altra mi prendeva il guinzaglio. Kellan era
davvero buffo. Trattenevo a stento le risate visto che la maglietta
grigia della converse che portava dentro i pantaloni a vita bassa era
quasi tutta uscita e scombinata, per non parlare della camicia
blu e nera che aveva le spalle completamente spostate
all'indietro. L'unica cosa ancora messa a posto del suo abbigliamento
erano le converse alte e blu che portava. Si piegò
appoggiandosi
alle
ginocchia per riprendere fiato dopo la corsa e io non potei fare a meno
di sorridere visto che nella mano sinistra stringeva i due guinzagli
con Toby e Patty che cercavano di strattonarlo in diverse parti.
- Tu te la ridi ma non
sai che corsa
con questo cane!!! Crudele almeno tieni Patty- Disse alzandosi e
passandomi il guinzaglio. La cagnetta si tranquillizzò
immediatamente e io non potei fare a meno di sorridere di nuovo.
-Ti diverti proprio a
ridere di me!E
tu proprio adesso dovevi diventare un'angoletto?- Chiese poi indicando
con l'indice Patty come minaccia.
-Scusa ma sei troppo
buffo..- Scoppiai
a ridere e poi gli misi a posto la camicia e gli indicai di mettersi a
posto la maglietta.
-Non mi aiuti anche per
quello Catty?- Disse lui sorridendo.
- No, pervertito che non
sei altro. E
poi perchè Catty?- Chiesi pensando alle varie combiazioni
del
mio nome ma non mi venne in mente niente.
-Catty perchè
sei la cattiveria
in persona. Apparte questo dobbiamo pensare a dove andare- Disse Kellan
mentre io gli diedi un pugno sul braccio. Non ero cattiva. Solo mi
divertivo, ma come si poteva non ridere con lui? Era troppo buffo. Non
sapevo che dire o che proporre come uscita. Al McDonald lo avrebbero
riconosciuto subito visto che è sempre pieno di quindicenni
che
come minimo sapevano il film a memoria. Si il McDonald era
completamente da escludere. Potevamo andare a casa ma era come
invitarlo ed era meglio evitare. Ma certo!!! Che idea favolosa... i
GLICINI. Si una pizza poteva andare più che bene. Mi voltai
per
esporgli la mia idea quando lo vidi scuotere la testa. Stava pensando
anche lui a dove andare. Vediamo cosa gli viene in mente! Scosse un
altro paio di volte la testa e poi fece cenno di si e si
illuminò per poi rimanere sorpreso di vedermi fissarlo.
Sorrise
e ancora una volta il mio cuore perse un battito.
-Ti andrebbe di andare a
mangiare una pizza ai- Non gli lasciai neanche il tempo di finire che
conclusi io per lui -GLICINI??-
-Si... ma come cavolo hai
fatto?- Chiese ancora un pò sorpreso.
-Bè lo avevo
pensato anche io,
stavo per dirtelo ma tu eri assorto nei tuoi pensieri e ho aspettato-
Sorrisi dondolandomi un pò sui piedi e presi le chiavi ma
per la
seconda volta Kellan me le rubò dalle mani per aprire il
cancello e lasciarmi passare. Salimmo in ascensore e andai a casa mia
per prendere le chiavi di mia zia per lasciare dentro Toby. Vidi Kellan
aprire la sua porta di casa e prima che scomparisse gli dissi di
aspettarmi fuori se avesse finito prima. Fece cenno di si e io entrai
in casa. Corsi immediatamente in bagno a guardarmi allo specchio. Mi
pettianai , mi misi un pò di deodorante e corsi a prendere
la
borsa dove infilai chiavi, portafoglio e cellulare. Cavoli come pesava
quella borsa del cavolo. Guardai dentro per vedere che cavolo c'era e
notai il libro di Cuore d'inchiostro che stavo finendo di leggere avevo
il mio ... ma come cavolo c'era finito il mio astuccio di scuola li
dentro!! Cavoli era li da quando sono andata una settimana fa a lezione
di microbiologia. Andai oltre e trovai anche un bloc notes e altri
fogli. Ecco perchè pesava così tanto.
Va bè
lasciai tutto li com'era e lessi il biglietto di mia mamma.
"Siamo
andati al Galassia a fare compere e se c'è ti compro anche
il libro che cerchi. baci da mamy"
Sorrisi pensando di avere
già
quel libro. Insomma il Galassia era un supermercato enorme ed era
impossibile che quel libro li non ci fosse. Insomma pregustavo gia il
libro. Mi riscossi e risposi dietro il biglietto.
"Vado
dalla Lucia arriverò verso il pomeriggio. Ciao mamy"
Appiccicai il foglio alla
porta
d'entrata, mi diedi un'altra occhiata allo specchio e uscii. Nello
stesso momento Kellan uscì di casa sorridendo da solo poi
alzò lo sguardo su di me e calmandosi mi fece cenno di
andare
chiamando poi l'ascensore. Chissà chi l'aveva usato in quel
poco
tempo...
NELLA TESTA DI
UNO SCIMMIONE (Kellan)
Dio che corsa... avevo
sprecato tutto
il mio fiato in quello scatto. Anche Patty però ci aveva
messo
del suo cercando di andare dalla parte opposto dove io volevo andare.
Dannato cani. Ecco perchè odiavo anche solo accompagnare
Robert
al parco.La fermai per un braccio fregandogli poi il guinzaglio del
cane che subito si mise d'accordo con Patty per strattonare da una
parte all'altra. Mi appoggiai alle ginocchia cercando di riprendere
fiato. Cavoli avevo il fiatone ma quanto cavolo era
veloce Chiara
a camminare? La sentii ridere mentre io tenevo a bada quei due cani
cercando anche di riprendere fiato. Trassi un profondo respiro
calmandomi e mi rialzai. Rideva di me? Bene allora potevo anche
fargliela pagare un pochettino.
- Tu te la ridi ma non
sai che corsa
con questo cane!!! Crudele almeno tieni Patty- Dissi dandogli il
guinzaglio che afferrò prontamente. Dannato cane!!! Appena
prese
Chiara il guinzaglio Patty si tranquillizzò. Lei si rimise a
ridere e io giuro le avrei torto il collo.
-Ti diverti proprio a
ridere di me!E
tu proprio adesso dovevi diventare un'angoletto?-Dissi indicando e
quasi minacciando quel dannato cane. Non mi era mai piaciuto e si
vedeva.
-Scusa ma sei troppo
buffo..-Scoppio a
ridere di nuovo e io rimasi come ammaliato da quel suono. Nonostante la
sua crudeltà era bellissima e incredibile. Indossava dei
jeans
scuri a vita bassa e una maglietta a maniche corte con sopra
l'immaggine di cucciolo il nano, era viola scuro ed
era attillata
quel tanto che bastasse per far vedere le sue curve. Ma che cavolo
stavo pensando!!! Kellan non comportarti da cretino. Ci mancava solo
l'autoconvincimento, ero proprio messo male. Sopra la maglietta come me
portava una camicia a scacchi grigio e nero a maniche corte e aperta.
Portava delle converse blu ma non mi stupii visto che erano le scarpe
più belle a mio parere. Ero ancora perso nei miei
ragionamenti
sulla sua bellezza che non mi accorsi delle sue mani che mi mettevano
apposto le spalle della camicia e poi mi indicò i pantaloni
per
dirmi di mettermi apposto la maglietta. Cercai di fare il sorriso
più malizioso possibile.
-Non mi aiuti anche per
quello
Catty?-Catty??? chissà da dove mi era venuto fuori quel
soprannome.. forse dal fatto che era la cattiveria in persona che
rideva sempre di me. Però mi divertii da matti a vederla
sorpresa per la mia risposta ovviamente prima di darmi del pervertito
per l'ennesima volta.
-No, pervertito che non
sei altro. E
poi perchè Catty?- Chiese. Ecco forse avevo trovato un suo
punto debole. Sorrisi tra me e
me pensando che era una persona curiosa.
-Catty perchè
sei la cattiveria
in persona. Apparte questo dobbiamo pensare a dove andare-Dissi
prendendomi anche un pugnetto sul braccio da parte sue. Era fantastica.
E poi la sensazione che mi dava sulla pelle ogni volta che mi toccava.
Era elettricità allo stato puro. Iniziai a pensare a dove
cavolo
potevo portarla. Forse al lago visto che la macchina era nella via e
nessuno l'aveva usata. No troppo avventata come prima uscita e poi
darei l'impressione sbagliata. Scossi la testa cacciando quel pensiero.
Bè allora potremmo andare a mangiare un Kebab in
città.
Mi sembra di aver capito che c'è un negozietto che li fa
davvero
buoni. No neanche quello poteva andare visto che quando mangiavo quel
cibo ero impresentabile e orribile. Dove cavolo potevamo andare!!! Ma
certo... quando siamo arrivati per strada qui vicino c'era una
pizzeria... acome si chiamava??? Ah si i GLICINI una roba del genere..
forse lei la conosceva. Si quella era una buona idea. Mi voltai per
invitarla a mangiare quando la trovai intenta a fissarmi. Cavoli che
occhi. Erano stupendi. Erano un verde così intenso che ci si
poteva correre come su un prato tanto erano intensi. Sorrisi
riprendendomi dal mio trance.
-Ti andrebbe di andare a
mangiare una pizza ai- Non feci neanche in tempo a finire che Chiara
concluse la mia frase- GLICINI???-
-Si... ma come cavolo hai
fatto?-
Cazzo aveva azzeccato il ristorante . ma come cavolo...Cazzo
nooooo!!!! Chiara si stava dondolando sui piedi e quella piccola
scollatura che aveva mi stava facendo sudare sette camicie. Cazzo cazzo
cazzo. Certo che ero proprio un pervertito come diceva lei.
Però
anche lei aveva le sue colpe. Kellan calmati calmati.
-Bè lo avevo
pensato anche io,
stavo per dirtelo ma tu eri assorto nei tuoi pensieri e ho
aspettato-Disse ma non la stavo molto ascoltando visto che
cercavo di autoimpormi ma non ci riusci quindi le presi le
chiavi
dalla mano e apri il cancelletto lasciandola passare. Ci mettemmo
d'accordo e entrai in casa per lasciare Patty. Già che c'ero
ne
approfittai per andare in bagno e poi presi portafogli e chiavi e uscii
trovandomi Taylor davanti. Gli andai alle spalle di soppiatto e gli
toccai la spalla. Lo vidi fare un balzo di almeno un metro spaventato
prima di abbracciarmi sorridente.
-Bè che ci fai
qui? Non te l'eri svignata con Giulia?- Chiesi cercando di capirci
qualcosa.
-Si amico ma è
entrata in casa
per avvisare i suoi. Poi andiamo al McDonald.. Idea della Giulia ! Mi
ha anche chiesto di uscire non è una grande??? Insomma a me
non
è mai capitato. Te invece ? Dov'è la Chiara?-
Sprizzava
felicità da tutti i pori. Gli piaceva proprio quella ragazza.
-Cazzo è una
ragazza con le
palle!!! E tu sei un cretino- Dissi tirandogli un pugno scherzoso poi
continuai -Io e Chiara andiamo in pizzeria- Taylor mi guardò
un
attimo tornando serio e ecco la solita raccomandazione.
-Mi raccomando non fare
il cretino
come il solito- Gli sorrisi e feci cenno di si con la testa. Mi voleva
bene e mi conosceva e questo lo dimostrava .Rientrai in casa e aspettai
che i due se ne andassero. Certo non potevo non ascoltare cosa
dicevano! A volte ero peggio delle pettegole.
-Sei stato fermo proprio come ti ho detto eh?- disse la Giulia
iniziando poi a fargli il solletico.
-Piccola serpe come ti odio ora... -Disse Taylor e li la Giulia
scommetto utilizzo la tattica faccia triste
.
-Quindi mi odi?- Chiese poi.
-Dai stavo scherzando,
come potrei?-
Esclamò Taylor poi lei riuscì a liberarsi.
E scesero giù per le scale.L'ascensore fù
chiamato da
qualcuno e io usci di casa ancora sorridendo e nello stesso momento
uscì Chiara. Le feci cenno di andare e richiamai l'ascensore.
TORNIAMO ALL'INGENUA CHIARA
Scendemmo con l'ascensore e mi accorsi di aver dimenticato le chiavi
sulla porta.
-Cavolo ho dimenticato le chiavi. Ci metto un secondo aspetta qui!-
Tornai in casa prendendo le scale e presi le chiavi mettendole in
borsa. Dio che tonta ... e che figuraccia... dio sono proprio scema...
Scesi di nuovo le scale trovando Kellan con il cellulare in mano.
-Che fai?- Chiesi cercando di sbirciare sul display ma lui lo nascose
sorridendomi. Uff per che cavolo era cosi alto???
-Niente che ti riguardi
miss
curiosità!!!- Disse sorridendo e spegnendo il cellulare
mettendolo poi in tasca per poi deridermi- Prendilo pure tanto non hai
il pin- Ma quanto cavolo era crudele e quanto cavolo era carino??? Uffa
dannata la mia curiosità! Potevo sempre vedere se facendo
finta
di niente lui me lo avrebbe detto... no non ci sarebbe mai cascato...
uff va bè rinuncio.
-Non sono curiosa- Dissi
in mia difesa
ma lui alzò un sopracciglio guardandomi negli occhi e io
aggiunsi- Bè solo un pochino- Scoppiammo in una risata e ci
avviammo verso la pizzeria.
-Bè che cosa
mi racconti di te?
Anzi ... Hai un ragazzo?- Chiese sorridendo sempre . E poi ero io
quella curiosa???? E adesso che cavolo gli dicevo ? Insomma... Chiara
pensa... W l'autoconvincimento!
Cerchiamo di riordinare
le idee e fare
un discorso sensato. Certo che finchè lui mi guarda
così
è un pò complicato. Chiara smettila e
concentrati!!! Dio
ero davvero messa male.
-Che dire? insomma
intanto no non ho
un ragazzo e tu insomma tra Ashley e tutti gli altri pettegolezzi non
si sa mai cosa c'è di vero- Dissi ma me ne pentii subito.
Cazzo
cazzo Chiara me che cavolo dici? Ora fai la figura della fan che sa
tutto di lui. Certo era vero che sapevo tutto ma lui non doveva
saperlo. Mi voltai e lo trovai ancora a sorridere.
- Diciamo che noi tre
siamo un
triangolo amoroso- Disse mentre io spalancai gli occhi sorpresa. Non
era vero , come cavolo... non feci neanche a fini re di pensare che
Kellan scoppio a ridere. Gli tirai la borsa in testa. In fondo se lo
meritava.
-Ahia- Si lamento. Dio
com'era bambino.
-Non fare il cretino io
dicevo sul
serio- Abbassai la borsa che avevo ancora stretta nella mano sinistra.
Kellan si fece cupo per poi parlare con un sorriso teso e non uno di
quei soliti sorrisi.
-Se te lo dico non lo
spifferi hai
quattro venti vero?- Dio ma chi credeva che fossi. Cavolo di certo non
ero una stronza che metteva la vita privata degli altri ai quattro
venti solo per ricavarci qualcosa. Certo che anche lui deve averne
passate di sfortune e ha tutte le ragioni di preoccuparsi.
-Certo che non lo dico a
nessuno!-
Sorrisi per rassicurarlo e lui abbasso lo sguardo un pò
imbarazzato per il suo sospetto.
-Siamo solo ottimi amici.
Ci
divertiamo da matti e lei fa morire dal ridere. Sai è una
cosa
orribile la fama- Rimase un attimo in silenzio e io non parlai sapendo
che stava cercando le parole giuste per spiegarmi.
- Sai Chiara è
un a cosa
orribile andare al supermercato e essere assaliti dalle fan . Ormai
anche solo per portare fuori il cane dobbiamo andarci in tre e tutti
travestiti. Tutti pensano che io sia un donnaiolo ma la
verità e
che non mi lego mai a nessuno visto che ogni volta ti deludono. Con te
... è diverso. Non so perchè ... ma sento che di
te mi
posso fidare e anche della Giulia e la Lucia. Insomma la prima volta
che ci avete visto non avete neanche fatto un urlo . Diciamo che
più che altro sembrava che non ci aveste riconosciuto.-
Scoppiai
a ridere ripensando alla scena e lui mi guardò un
pò
male. Mi calmai per spiegargli.
-Lo sai cosa hanno fatto
quelle pazze
delle mie amiche?- Gli chiesi già sorridendo.. Cavoli
eravamo
rimaste quasi tutto il giorno con l'orecchio attaccato alla parete per
sentirli.Kellan scosse la testa e io continuai.
-quando ho chiuso la
porta mi sono voltata verso di loro che nel frattempo mi avevano
scritto su un foglio "Non parlare se no da di la ci sentono.
Quelli erano davvero i tre
attori di Twilight?E sono i nostri nuovi vicini?" e
subito dopo si sono messe con l'orecchio alla parete per sentire se
dicevate qualcosa- Dissi sorridendo di nuovo. Certo avevo tolto il
commento riguardo alla loro bellezza.
-Be non siete state le
uniche. Io
quando ho chiuso la porta mi sono trovato davanti la faccia di Robert e
Taylor ancora scandalizzati dal vostro balletto. Subito dopo si sono
messi con l'orecchio alla parete anche loro- Disse Kellan sorridendo a
sua volta. Ecco perchè non eravamo riuscite a sentire
niente.
-Sai credo che Robert e
Taylor si
siano invaghiti delle tue amiche. Certo il vostro balletto è
stato la scintilla iniziale.- Disse lui mentre eravamo quasi arrivati.
Mancavano meno di 20 metri all'entrata della pizzeria quando Kellan che
ormai eravamo a braccietto si avvicino al mio orecchio facendomi il
solletico con il suo respiro. Che scarica elettrica. Era sempre
così quando lui si avvicinava. Pura e semplice
elettricità. Certo quello che Kellan mi disse all'orecchio
non
diminui quella senzazione anzi mi fece arrosire.
-Devo dire che anche tu
non eri
male... anzi...- Non fini la frase. Io mi fermai un imbarazzata mentre
lui ridendo della mia reazione entrò nel ristorante
facendomi
segno di seguirlo.Ma quanto era stronzo quel ragazzo???
Entrammo e ci accolse
subito un
cameriere. Era alto, arrivava alla spalla di Kellan. Aveva occhi
azzurri e capelli neri. Sorrise accogliendoci.
-Salve siete solo in
due?- Era davvero gentile.
-Si siamo solo io e la
signorina-
Disse Kellan. Seguimmo il cameriere che ci portò in un
angolo
della sal da pranzo. Riuscivamo a vedere tutti i tavoli e
contemporaneamente eravamo in disparte e nascosti dagli altri. Ci
sedemmo e il cameriere andò ad accogliere altri clienti che
erano arrivati , saranno stati almeno in 5 dal rumore che c'era
all'entrata. Kellan prese il menù e iniziò a
leggere le
varie pizze sul listino. Io non lo presi neanche tanto sapevo
già che pizza volevo. Prendevo sempre prusciutto e wurstel
ma
pensando alle centinai di battute che avrebbe fatto Kellan optai per
prosciutto e funghi. Semplice e buona. Presa questa decisione iniziai a
osservare Kellan che cercava di capire cosa c'era scritto.
-"Margheriata", "Quatro stagini", "Marinera"-Scoppiai
a ridere non resistendo più. Era davvero buffissimo ogni
nome di
pizza che diceva lo storpiava non sapendo come si pronunciava. Gli
presi il menù dalle mani e glielo lessi io cercando di
capire
cosa voleva.
-Allora vuoi una pizza
con che cosa
sopra?- Ecco diciamo che questa era la domanda perfetta per risolvere
il problema. Pensò un pò e poi si
illuminò come
una lampadina.
-Prusciutto , wurstel e
patatine
fritte e se c'è anche un pò di scamorza sotte le
patatine.- Disse e io rimasi un attimo stupita pensando alla super mega
pizza che aveva preso. Insomma come cavolo faceva a mangiarla?
-Allora vuoi la
Superpippo!!! -
Esclamai ricordandomi il nome . L'aveva presa anche mio fratello alla
scorsa cena di famiglia. Che bambini che erano.
-La superche?- Chiese
Kellan, ma non ci badai molto visto che arrivò il cameriere
di prima per prendere le ordinazioni.
-Che cosa desiderate?
-Chiese rivolto a Kellan pensando sapesse l'italiano.
-E' americano quindi a
meno che tu non
gli parli inglese lui non capisce niente. E' utile se vuoi dirgli alle
spalle che è uno scimmione zuccone- Dissi in italiano
sorridendo
mentre il cameriere a stento trattenne una risatina. Come al solito
Kellan commentò curioso almeno quanto me.
-Ah... ora mi prendi in
giro con i
camerieri di la verità- Chiese rivolto a me . Per fortuna
che il
cameriere rispose perchè io non sapevo che dire. Sia
beneddetto
questo ragazzo che sapeva l'inglese.
- Dir la
verità stava dicendo
che è fortunatissima a uscire con te- Disse il cameriere e
io
immediatamente desiderai sotterrarmi e uccidere quel cameriere visto
che Kellan mi guardava malizioso.
-Bè prendiamo
due coke, una
prosciutto e funghi e una superpippo per lui.- Dissi indicandolo . La
mia intenzione era quella di renderlo ridicolo ma quel cameriere non
reagi minimamente come io pensavo anzi...
-Sei un grande
è la mia pizza
preferita.- Disse e io sbuffai alzando gli occhi al cielo mentre loro
se la ridevano. Il cameriere fini di prendere le ordinazioni e poi
Kellan lo trattenne per un braccio. Che cavolo voleva fare?
-Mi puoi fare un favore?-
Chiese e il
cameriere fece cenno di si.Ma cosa cavolo poteva chiedere a un
cameriere che neanche conosceva?
-Tra un pò
dovrebbero entrare
un ragazzo con i capelli castani e super ribelli e una ragazza con i
capelli lisci e castani. - Disse fermandosi di colpochissà
che
cosa voleva chiedergli e perchè ora era imbarazzato e
incerto.
Insomma io persona più sfacciata e senza imbarazzo di lui
non la
conoscevo.
-Potresti far finta di
flirtare con la
ragazza e farli accomodare in quel tavolo la?- Disse indicando il
tavolo al lato opposto della stanza . Il cameriere ci pensò
un
attimo e poi accettò
-Ok ci proverò
poi ti faccio
sapere per sapere che devo fare.- Disse andando poi all'entrata ad
aspettare. Che cavolo aveva in mente Kellan?
-Che cosa vuoi fare? Vuoi
sabotare
l'uscita di Robert e della Lucia?- Mi ero completamente sbagliata sul
suo conto se faceva una cosa del genere. Feci per alzarmi per parlare
con il cameriere ma Kellan mi fermò per il braccio fissando
mi
negli occhi. Distolsi lo sguardo immediatamente. Sapevo che se lo
avessi guardato la mia rabbia sarebbe svanita.
-Non voglio sabotarlo
voglio solo
dargli una spintarella. Conoscendo Robert poi mi ringrazierai... Fidati
di me- Disse e io feci il grande errore di guardarlo e le mille catene
mi riavvolsero facendomi cedere.
- Ok vedremo- Dissi
semplicemente cercando di far tornare il mio cervello al suo posto.
-Bè non mi hai
detto niente di
te! Insomma so all'incirca come è fatta la tua famiglia ma
di te
non so proprio niente.-Ecco ora che gli raccontavo!
-Non so cosa dirti di
me...- Dissi sinceramente.
-Facciamo così
te le faccio io
le domande.. Allora tu non hai un ragazzo ma cosa mi racconti dei tuoi
ex?Avrai pur avuto qualche amore o cotta !!- Ecco lo sapevo che me lo
avrebbe chiesto.
-Vediamo un
pò... allora ...
Non ho mai trovato un ragazzo che mi piacci e infatti oltre a qualche
cottarella non ho mai approfondito niente. Insomma devo ancora trovare
un ragazzo che mi capisca anche quando io sto in silenzio. Uno che
capisca quando ho qualcosa che mi preoccupa e che sappia rendermi
felice e farmi ridere con poco! Ecco diciamo che in questo campo sono
molto inesperta...-Dissi e tirai un sospiro di sollievo pensando che
fosse finito il tempo del gioco "Torturiamo
Chiara".
Odiavo parlare di me. Non sapevo mai cosa dire . Solo le persone che mi
conoscevano da tempo sapevano qualcosa da me. Non era una mia
caratteristica quella di aprirmi molto con gli altri, ero
più
tipa da pian piano mi conosci. Fortuna che Kellan capii che doveva
cambiare discorso.
-E i tuoi hobby. Cosa ti
piace fare nel tempo libero?- Ecco ora si che mi sentivo più
a mio agio.
-Bè giocavo a
pallavolo anche
se un paio di anni fa ho smesso adesso gioco soprattutto...- Non mi
lasciò neanche fini re di parlare.
-Perchè hai
smesso?- Chiese.
-Perchè
dell'88 eravamo solo in
due e dovevamo continuare a cambiare squadra . Un anno andavamo con
l'89 e l'altro con l'87. E era una cosa che non sopportavo
più.
Comunque non riuscivo a conciliare più scuola, musica,
pallavolo
e ripetizioni. A qualcosa dovevo rinunciare.- Dissi ripensando a quel
periodo che non avevo mai un attimo per gli amici o anche solo per me
stessa.
- Fai musica? E
ripetizioni?- Cavoli era una macchinetta che sparava domande a rafica.
- Io suono pianoforte da
quando ero in
prima media. Ormai sono 11 anni che suono. Comunque do ripetizioni di
chimica , impianti e microbiologia visto che ho fatto un professionale
chimico- Dissi elui mi fece altre domande.
-Che tipo di musica
suoni?-
Continuò a farmi domande su tutto. Quale animale mi piaceva?
Il
mio colore preferito? LA mia canzone preferita? MAre o montagna? i miei
amici... parlammo molto ma fummo interrotti quando nella stanza
entrarono Robert e la Lucia . Quel cameriere ne aveva di coraggio per
far finta di flirtare con la Lucia visto lo sguardo omicida che aveva
Robert. Gli fece anche l'occhiolino e io e Kellan scoppiammo a ridere
vedendo la faccia sorpresa della Lucia e quella arrabbiata di Robert.
Quel camiere scomparve poi dietro il bancone per comparire in una
porticina vicino al nostro tavolo per non farsi notare dai nostri amici.
-Certo che quel tipo mi
potrebbe uccidere con lo sguardo. Bè ora che devo fare?-
Chiese il cameriere rivolto a Kellan.
- Lo so che ti chiedo
tanto ma hai
carta e penna? Scrivo un messaggio per la Lucia e ti dico
già
che conoscendo quel tipo rischi qualcosa.-Disse Kellan cercando di fare
la faccia più implorante possibile.
- Dai ci provo lo stesso.
Cosa non si
fa per l'idolo della mia ragazza. In cambio però poi ci
facciamo
una foto! Tieni scrivi e io consegno.- Disse il cameriere e Kellan si
allargò in un sorriso mentre io mentalmente andavo sulle
furie.
Ecco perchè era così disponibile. Ero......
Gelosa.... No
non potevo esserlo!!!!
-Ok va bene. Allora devo
ringraziare
la tua ragazza per la tua generosità?- Disse lui scrivendo
il
biglietto che non riuscii a leggere. Lo piegò subito e lo mi
se
in mano al cameriere.
-Si be ora vado a dopo.-
Guardammo il cameriere scomparire dietro la porticina e io ero troppo
curiosa.
-Che cosa hai scritto nel
biglietto?- Feci la faccia più tenera che riuscissi a fare e
lui sorrise.
-Niente ho solo scritto
"Ehi se ti va puoi abbandonare quel tuo ragazzo e uscire con me! Che ne
dici? Di certo non posso essere peggio di lui e poi caso mai potremmo
conoscerci più intimamente. Sai mi sembri molto carina fammi
un
cenno per un si! -Jeb-" solo
questo- Cosa aveva scritto???? Ma era matto??? Insomma era una
bellissima proposta per fare ... Ma era pazzo... povero cameriere.
-Tu sei matto. Io avviso
quel
cameriere..- Kellan mi fermò con un dito sulle labbra
indicandomi poi il tavolo dei nostri amici. Il cameriere si stava
avvicinando con le loro pizze. Appoggiò le pizze sul tavolo
e
fece cadere il bigliettino sulle gambe di Lucia. Poi le sorrise e
andò all'entrata facendo prima l'occhiolino a noi.. Robert
rubò il biglietto dalle mani della Lucia , lo lesse e si
alzò seguito poco dopo dalla mia amica che non capiva.
Kellan mi
fece segno di alzarci e insieme andammo dietro lo stipide della porta
per vedere che cosa succedeva. Robert si era avvicinato al bancone del
bar dove stava il
cameriere.
-Tu sporco verme vieni
qui!-
Disse quasi urlando.Il nostro cameriere uscii tranquillamente
chiedendo cosa c'è. Robert si arrabbiò ancora di
più e si vedeva.
-Non pensarci neanche -Disse Robert . Si trovavano uno davanti
l'altro . Robert era più
alto, con la mascella tesa e arrabbiato più che mai. I suoi
occhi erano il riflesso dell'ira. Il
cameriere sorrideva fronteggiandolo con lo
sguardo poi si volto
verso verso la Lucia.
-Be sarebbe una bella esperienza!!- Sorrise di nuovo mentre Robert lo
prese per il colletto facendolo voltare per fissarlo negli occhi. Pochi
secondi e Robert tirò un pugno in pieno volto al ragazzo.
Poi lo
lascio mentre il cameriere si asciugò il labbro sporco di
sangue.
-Andiamocene -Disse prendendo la mia amica sotto braccio. Poi vedendo
il gestore
della pizzeria continuò- Ti conviene licenziarlo se no
vedi..-
Uscirono dal locale e io e Kellan ci afrettammo ad andare dal cameriere.
-Kellan sei un
deficiente. Poteva
farsi male ora scusati- Dissi arrabbiata. Cavoli quel cameriere si era
preso un pugno per farci un favore e ora rischiava anche di essere
licenziato.
-Scusami non pensavo
arrivasse fino a
questo punto. Lei è il gestore giusto? Bè
è colpa
mia quindi non lo licenzi. E' un bravo cameriere.- Si scusò
ancora mentre il gestore prese del ghiaccio per il labbro del suo
dipendente e dopo aver ascoltato il nostro scherzo ci chiese di non
creargli più problemi per poi sparire in cucina.
-Scusami ancora- Disse
Kellan ma il cameriere sorrideva.
-Fa lo stesso apparte il
pugno mi sono
divertito.Però ora facciamo la foto- Scoppiammo a ridere e
dopo
esserci salutati e aver fatto la foto uscimmo dal ristorante per
tornare a casa. Ci portammo via anche le pizze che ci avevano
gentilmente messo in una scatola per la pizza a trasporto e
due
lattine di coca-cola .
-Sei stato davvero
crudele- Dissi
tirandogli un pugnetto al braccio. Camminammo scherzando su tutte le
espressioni che avevano fatto Robert e la Lucia fino ad arrivare al
cancelletto. Aprii e prendemmo l'ascensore.
-Sai anche se non lo
ammetti ti stai
divertendo un mondo con me vero?- Non risposi ma uscii semplicemente
dall'ascensore. Kellan appoggiò le pizze per terra per farsi
più vicino a me. Appoggio le mani sui miei fianchi e partii
immediatamente una scarica elettrica per tutta la mia spina dorsale.
Era una sensazione indescrivibile.Stacco immediatamente le mani e dalla
sua espressione potei capire che anche lui aveva sentito qualcosa. Mi
sorrise prima di parlare.
-Ti andrebbe di mangiare
la nostra
pizza da me ? Solo una pizza in compagnia. Ti do anche l'onore di
aprire la porta- Disse dandomi le chiavi.
-Solo una pizza- Dissi e
infilai le
chiavi nella serratura. Ma chi volevo prendere in giro? Con lui avrei
fatto qualunque cosa. Aprii la porta e colpii qualcosa poi entrai.
-Ahia..- Disse Giulia
portandosi le
mani alla nuca dove l'avevo colpita e
vedendola rimasi
completamente shockata. Subito dopo al suo fianco comparve la
Lucia .Subito dopo di me entrò
Kellan che mi mise le mani sui fianchi. Ero davvero shockata. Che ci
facevano loro due li? E il tocco di Kellan mi mandava ancora di
più in confusione.
-Che hai Chiara?- Disse lui facendoglimisi più vicino,
sempre con
le mani sui miei fianchi.Indicai la Giulia e allora Kellan si
girò. Ma che cavolo erano venute a fare qui? Nello
stesso momento in cui Kellan si girò comparvero Taylor e
Robert dalla porta della sala.
Improvvisamente cadde un silenzio imbarazzante...
-Uhmm uhmm.. be vedo che
abbiamo avuto
tutti l'idea di mangiare a casa. Bè noi abbiamo della pizza
e
voi- Disse Kellan rompendo il silenzio e prendendo il sacchetto che
aveva lasciato fuori dalla porta.
-Noi abbiamo roba del
McDonald- Aggiunse Taylor e loro tre scoppiarono a ridere facendoci
così rilassare tutti quanti.
-Bè noi
andiamo a prendere
altro cibo da me voi preparate la tavola intanto ok ?- Dissi prendendo
poi le mie due amiche per il braccio e uscendo senza neanche aspettare
la loro risposta. Aprii casa mia e senza dire niente le trascinai fino
in camera mia che era l'unica stanza che non aveva una parete in comune
con l'appartamento dei tre figoni. Mi sedetti sul letto e aspettai che
le altre fecero lo stessso.
-Allora cosa mi
raccontate?- Chiesi sorridente sapendo già cosa è
successo alla Lucia.
-Ragazze o mio dio... E'
stato
stupendo. Allora intanto, lo so che mi dirai che ho sbagliato Chiara,
ma gli ho chiesto io di uscire. Poi siamo andati...- La Giulia
raccontò quello che le era accaduto senza tralasciare nulla
fino
alla porta di casa dei vicini. Si fermò per poi guardare la
Lucia sorridendo.Iniziavo davvero ad essere preoccupata.
-E che è
succeso?- Chiesi .
-Si sono baciati e sono
stati beccati da me e Robert- Disse la Lucia ridendo forse ripensando a
quella scena.
-Grazie Lucy davvero
simpatica- Esclamò la Giulia ma io la presi per le spalle
guardandola negli occhi.
-Giulia ti rendi conto
che hai baciato
Taylor Lautner Ma sai quante fan ti ucciderebbero per questo??- Dissi e
lei ci pensò un attimo su per poi iniziare ad urlare. Io e
la
Lucy le tappammo subito la bocca. - Stai zitta se no ti sentono sema
che non sei altro-Dissi ma ormai era già al settimo cielo.
Allora mi voltai verso la Lucia per sapere come era andata e lei
raccontò del cameriere e dei come Robert l'aveva difesa. Ero
felice per le mie amiche. E loro erano al settimo cielo come lo ero
anche io. Mi chiesero che cosa avevamo fatto io e Kellan e nel farlo mi
sembrarono un pò preoccupate. Gli raccontai che eravamo
andati a
prendere una pizza e che con lui riuscivo a parlare e ad aprirmi molto
di più che chiunque altro. Gli raccontai anche che ero
felice
quando stavo con lui e loro due avevano uno sguardo davvero preoccupato.
-Ragazze ma che avete ?
Perchè siete preoccupate e niente bugie!!- Dissi
minacciandole con l'indice.
-Abbiamo saputo tutte e
due che Kellan
è un pò un donnaiolo e ci preoccupiamo per te.
Abbiamo
paura che lui stia solo giocando con i tuoi sentimenti.- Rimasi un
attimo spiazzata dalle loro parole. Ma poi gli spiegai che cosa mi
aveva detto e di come aveva detto che io ero diversa secondo lui.
Rimanemmo tutte e tre in silenzio.
-Ragazze ma vi rendete
conto che siamo
uscite con i tre superfighi ?E che tu hai anche baciato Taylor?- Disse
la Lucia indicando la Giulia. Ci guardammo e ridemmo tutte e tre felici.
-Bè ora
dobbiamo tornare di la
e prendiamo della pasta da me. Mia mamma ce ne aveva lasciato un
pò per me e mio fratello ma possiamo prenderla noi.- Dissi e
ci
alzamm odal letto per andare in cucina. Prendemmo la pasta e bussammo
dai nostri nuovi "Amici".
-Che cosa avete trovato?-
Chiese
Kellan aprendoci e prendendomi la terrina dalla mano. Che gentile che
era. Gli sorrisi e insieme andammo in sala. Scoppiammo a ridere notando
che avevano apparecchiato per sei senza aver prima aperto il tavolo. I
posti erano tutti vicini uno all'altro. Guardai le mie amiche che
presero i piatti e i bicchieri dandoli a i tre ragazzi poi togliemmo le
sedie.
-Ragazze ma che.. - Non
lasciammo
neanche finire la frase a Taylor che noi tre con uno scatto aprimmo il
tavolo che ora invece di essere per quattro persone era per sette.I
ragazzi riapparecchiarono la tavola e ci sedemmo.
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Capitolo 7 *** Problemi!!!!! ***
BENE BENE
BENE... CREDO DI ESSERE IN GUAI GROSSI. MI ERO RIPROMESSA DI METTERE
QUESTO CAPITOLETTO PRIMA MA NON CE L'HO FATTA!!!! SCUSATE SCUSATE E
SCUSATE ANCORA. SPERO COMUNQUE CHE VI PIACCIA. RINGRAZIO COME AL SOLITO
LE LETTRICI CHE MI SEGUONO E CHE OGNI TANTO LASCIANO COMMENTI. A BUPI
VOLEVO DIRTI SOLO CHE E' MOLTO PROBABILE CHE IO PRIMA O POI METTA LA
STORIA DI BUPI , INSOMMA QUESTA COSA DEL TUO SOPRANNOME ORMAI C'E' IN
TUTTE E TRE LE MIE FANFICTION PRIMA O POI DOVRO METTERLA O NO????
BE GIOVANI
DONZELLE CHE LEGGETE.... BUONA LETTURA SPERO VI PIACCIA E CHE LASCIATE
UN COMMENTINO. A PROPOSITO LUCY ALLA FINE LI PRENDI TU O IO I BIGLIETTI
PER REMEMBER ME ?????
-Allora...
abbiamo pizza, Mcdonald e pasta cosa
volete? Io prendo un pezzo della Superpippo- Disse Kellan affianco a
me.
Eravamo nella vecchia casa di mia nonna attorno a un tavolo per
mangiare quel
poco che c'era. Io disgraziatamente ero finita tra Robert che davanti a
se
aveva la
Giulia
e Kellan che invece aveva la Lucia,
mentre dall'altra parte del tavolo davati a me c'era
Taylor.
-Io prendo la prosciutto e funghi- Esclamò Taylor offrendone
anche alla Giulia
. Misero la pizza in un piatto tra loro e iniziarono a mangiarla
insieme. Erano
troppo buffi. Taylor ne azzannò subito un pezzo mentre la Giulia
mangiava più
lentamente senza far vedere quello che aveva in bocca, cosa che Taylor
ignorava
completamente.
-Noi il Mc Donald- Disse Robert e prese un pò di patatine
per passarle poi alla
Lucia. Erano troppo carini loro due. Conoscendo la Lucia
si era messa lontana
da Robert per timidezza. Nonostante tutto Robert non sembrava
seccato, anzi
ogni tanto si lanciavano sguardi sorridendo.
-Ok io prendo la pasta allora- Ero rimasta l'unica a non dire cosa
prendere e
mi era rimasta solo quella schifosa pasta riscaldata. Presi la
forchetta e
infilzai il primo boccone sollevandolo per osservarlo. Kellan alla mia
sinistra
si alzò e mi prese la pasta per poi andare in cucina.
-Ma che vuoi fare?- Gli urlai dalla sala. Aspettammo un attimo e
tornò in sala
con la bacinella della pasta vuota.
-Hai buttato via la pasta??? E io ora cosa mangio???- Dissi mentre gli
altri lo
guardavano curiosi e sorpresi.
-Di certo non mangi quella schifezza. Tieni- Esclamò
siedendosi e mettendo la
sua pizza in mezzo. Mal volentieri accettai. Non è che non
mi piacesse la pizza
Superpippo, era solo che mi sembrava uno spreco buttare via quella
pasta.
Iniziammo a mangiare silenziosi.
-Allora come mai siete tornati a casa??? Insomma se non fosse
stato per
voi io e la Chiara... Ahia...-
Iniziò Kellan ma non lo lasciai finire di parlare
perchè gli tirai una gomitata e borbottai un- Pervertito-
Scoppiarono tutti a
ridere mentre io addentai ancora la mia pizza.
-Bè noi siamo venuti qui perchè Giulia doveva
lasciare un biglietto ai suoi
, poi siamo andati al Mc Donald per mangiare ma c'era un
gruppo di fan
scatenate quindi siamo dovuti venire qui a casa , dopo abbiamo
incontrato
Robert e la
Lucia
che salivano in ascensore . Voi due invece? Non avrai fatto il solito
scemo
vero Kellan?- Chiese e risposi io visto che si stava abbuffando nella
pizza.
- Noi abbiamo portato i cani a casa..- Robert mi interruppe - Oh no...
vi ho
lasciato Patty... scusate. Mi pareva strano che fosse a casa- Disse ma
io gli
feci cenno che andava bene lo stesso e poi continuai -Poi siamo andati
in una
pizzeria ma siamo dovuti andarcene visto che per colpa di questo
scimmione
qualcuno si è preso un pugno- Dissi indicando Kellan che
sorrideva al mio
fianco.
-qualcun'altro qui ha tirato un pugno..- Borbottò la Lucia
sorridendo insieme a
Robert.
-Noi siamo andati in un ristorante come voi ma ce ne siamo
andati visto
che ho tirato un pugno a un cameriere perchè ci provava con la Lucia.
Insomma
siamo tornati qui e abbiamo beccato questi due a baciarsi- Disse
sorridendo
teso e indicando Giulia e Taylor che nel frattempo si guardavano
imbarazzati.
Secondo me Robert voleva deviare il discorso su un'altro argomento.
-Grazie ehhh!!! rendi tutto pubblico!!!! - Esclamò Taylor
mentre Kellan era
rimasto sorpreso dalla notizia.
-Veramente non lo sapevano solo loro due- Disse Robert per
puntualizzare e io
voltandomi verso mia cugina la vidi mandarmi sguardi omicidi .
"Chiara
è tua
cugina al massimo ti tiene il muso un'ora"
Che cavolo
era quella vocina nella mia testa?? Forse era la mia coscienza come
nei cartoni. Di solito c'è sempre quella buona e quella
cattiva. Mi ricordava
un pò Cronk nelle Follie dell'imperatore. Certo che ero
davvero messa male se
pensavo a queste cose.
-Veramente io lo sapevo già- Dissi quasi bisbigliando mentre
la
Giulia abbasso lo sguardo
imbarazzata e Kellan mi guardava sbalordito. Alla fine l'unico che non
sapeva
niente era lui. Scoppiammo tutti a ridere mentre Kellan esclamava- Alla
fine
l'unico che non sa mai niente sono io!!!- Ci fu un'altra risata
generale in cui
io vidi il vecchio divano che era nascosto dai miei amici davanti a me.
Era da
tantissimo tempo che non lo vedevo. Smisi di ridere e lo stesso fece
mia
cugiana Giulia quando seguendo il mio sguardo capii cosa stavo
guardando.
Improvvisamente ci fu silenzio e Kellan si sporse un pò
verso di me e lo stesso
fece Taylor verso la Giulia
ma onestamente non mi importava molto di quello che succedeva.
-Come mai così triste?- Mi chiese appoggiando la mano sul
mio braccio. Un'altra
scossa potente mi passò per tutto il corpo e mi fece
svegliare. Mi voltai verso
di lui e sorrisi .
-Niente di importante.- Dissi vedendo lo sguardo di mia cugina e
ricominciando
a sorridere. Non volevo pensare ai vechi ricordi. Ormai erano in un
angolino e
li dovevano stare. Kellan mi guardò ancora un pò
ma poi smise sorridendomi e
tornando a guardare i suoi amici.
-Bè ragazze ce lo fate un bis del balletto???- Chiese Kellan
e io e le mie
amiche lo fulminammo per guardarci poi i piedi imbarazzate. Oddio che
figuraccia che avevamo fatto!!!
-Kellan lasciale stare . Le abbiamo colte di sprovvista e non lo
stavono di
certo facendo per noi!!! A proposito che cosa stavate festeggiando???-
Mamma
mia che curioso che era Taylor!!! Si vedeva che era più
giovane di me e mi
veniva da sorridere pensando a tutti gli spettegolezzi e
curiosità che
ascoltavo quando avevo la sua età alle superiori.
-E' impossibile che non lo sai... insomma ma tu non vai mai a scuola?-
Chiese la
Giulia voltandosi per
guardare Taylor . Lui rimase un attimo a pensare per poi fare una
faccia
sconsolata e rispondere- Onestamente non ne ho la più
pallida idea visto che
per primo faccio schifo a scuola e poi perchè quest'ultimo
mese non sono...-
Taylor si fermò e parve illuminato da un fulmine!!!!
-E' finita la scuola!!!!!!- Disse felice mentre noi scoppiammo a ridere.
-Scusate ma voi quanti anni avete??- Chiese Kellan allontanandosi da me
e lo
stesso fece Taylor mentre Robert fissava preoccupato la Lucia. Oh
oh pensavano
di aver fatto qualcosa di male? Guardai le mie amiche e visto che tutte
e due
mi guardavano senza dire niente capii che non avrebbero detto niente e
che
quindi sarebbe toccato a me parlare.
-Non si chiede mai l'età a una ragazza ! Non conoscete le
buone maniere?- Mi
guardarono un pò perplessi e Kellan non si era neancora
riavvicinato. Ma
credeva davvero che io fossi minorenne ?
-Facciamo così vi diciamo prima noi quanti anni abbiamo
anche se scommetto che
lo sapete già-Propose Robert e noi facemmo cenno di si con
la testa sorridendo
visto che sapevamo già tutto.
-Allora io ho diciotto anni fatti a febbraio, Robert ne ha ventiquattro
fatti
neanche 27 giorni fa e quello scimmione ne ha venticinque fatti a marzo
ora
tocca a voi..- Disse Taylor e tutti e tre ci guardarono e io parlai,
certo non
prima di aver dato un'occhiata ammonitrice alle mie amiche.
-Allora io ne ho diciasette la Lucia quindici e la Giulia
quattordici!!!- Appena lo dissi vidi Kellan , Robert e
Taylor diventare completamente bianchi e allontanarsi da noi.
-Chiara ma che cavolo fai!!!Sei deficiente o cosa?- Chiese la Giulia
in italiano
dimostrando come al solito la sua finezza quando parlavamo tra noi.
-Ora pensano di essere dei maniaci poveretti guarda che faccie hanno?-
Continuò
la
Lucia. Mi
voltai verso Kellan e lo vidi ancora bianco e un pò spaesato
per quel cambio di
lingua.
-Cosa ha detto?- Chiese Taylor in inglese sporgendosi verso la giulia
che mi
fulminò con lo sguardo prima di rispondere- Niente di
importante. - Poi
tornammo al nostro discorso in italiano.
-Bè scusate ma guarda come si agitano!! Davvero credono che
noi abbiamo
quell'età ?- scoppiai a ridere vedendo Kellan che mi stava
scrutando da capo a
piedi per cercare di fare un pò di chiarezza. Solo a quel
punto parve
rianimarsi.
-Scusate ma per piacere tornate all'inglese state scherzando vero??-
Disse
Kellan guardandoci tutti e tre.
-Kellan calmati io ne ho venti e ne faccio ventuno a novembre, la Lucia
ne ha diciasette e ne
fa diciotto a novembre come me e la Giulia
ne ha diciassette tra un mese e mezzo-dissi e tutti e
tre tirarono un sospiro di sollievo . Kellan mi si avvicinò
di nuovo per
sussurarmi all'orecchio -Lo sai che mi hai fatto preoccupare- Una
scossa mi
percorse tutta la schiena e sorrisi imbarazzata.
-Ragazze mi avete fatto perdere cinque anni di vita e non sto
scherzando-
Esclamò Robert passandosi la mano tra i capelli e
dondolandosi sulla sedia.
Dietro la sua schiena riuscii a vedere il filo bianco legato allo
schienale per
contradistinguerla e contemporaneamente io e le mie due amiche ci
alzammo
urlando - FERMOOO!!!!- Ma ormai era troppo tardi. Robert ci
guardò un pò
preoccupato ma subito cadde a terra di culo con la sedia completamente
rotta.
C'eravamo completamente dimenticate che in sala c'era una sedia
rotta.
Robert si alzò aiutato dai suoi amici e si tastò
il sedere.
-Ahia che dolore al culo... vacca di!!!- Esclamo tastandosi ancora per
poi
guardare la sedia e continuare -Ragazzi credo che ci servirà
una sedia nuova.-
Tutti e tre fecero cenno di si. Improvvisamente si sentii il rumore di
ua
chiave che gira nella serratura e i tre ragazzi si voltarono
contemporaneamente
verso l'entrata.
-Qualcuno ha avvertito Charlie??- disse Kellan.
NELLA MENTE DI CHARLIE
Certo che
erano davvero forti quei ragazzi!!! Secondo me si erano messi
d'accordo, cioé era impossibile che tutti e tre mi avevano
mandato un messaggio
dicendo che restavano fuori per pranzo. Io vado a fare la spesa per
tutti visto
che se loro vanno da qualche parte li assalgono e mentre io cercavo di
capire
dove fosse la posta, un posto dove fare la spesa... insomma mentre io
cercavo
di conoscere quel quartiere, loro se ne andavano in giro a divertirsi.
Eh si
questo è il prezzo di avere tre super star del momento come
amici. Ecco perchè
io preferivo fare il regista. Insomma non ero assalito come loro e
avevo anche
io la mia fama... ma non era quello ciò che mi interessava.
Quello che mi
piaceva era fare il film, creare dal nulla un film per poi vederlo al
cinema.
Quello era il mio lavoro e mi piaceva. Sta di fatto che ora a
Verona
quello che si sveglia presto per imparare il quartiere e fare la spesa,
oltre
che prendere il pane, sono io. Quattro messaggi e avevo capito che
avrei
mangiato da solo il brutto era che avevo già preso quattro
pizze per fare una
sorpresa a quei tre amici che mi ero trovato ad avere, pensare che
avevo preso
anche le loro pizze preferite. Una superpippo, come la chiamavano qui,
per Kellan,
una funghi e riccotta per Robert e una salamino piccante e wurstel per
Taylor.
Ma quei tre mi avevano dato buca. Era bastato un giorno in Italia e
già erano
in giro a bighellonare.
"Oggi
mangio
fuori. Ci vediamo questo pomeriggio. Robert"
"Charlie
è un problema se oggi sto fuori tutto il pomeriggio?? Lo so
dovevamo pensare a cosa fare in questo periodo a Verona ma un giorno di
pausa
non fa male a nessuno :) Taylor"
"Ho trovato
una bella guaglioncella come dicono qui in Italia e sto fuori
tutto il pomeriggio. Magari la ragazza mi fa compagnia anche la sera!!!
Dai che
scherzo, sono fuori nel pomeriggio ci vediamo dopo. Kellan"
Erano
proprio dei simpaticissimi amici. Scesi dalla macchina e con
le
pizze nella mano destra ancora calde e il sacchetto della spesa di
questa
settimana nella mano sinistra mi avviai verso il cancelletto . Riuscii
ad
aprire i due cancelli , certo con non poca difficoltà , ed
entrai
nell'ascensore. Era davvero carino l'appartamento che avevamo trovato.
Era di
proprietà di una famiglia composta da tre sorelle con
rispettivi figli e mariti
se non avevo capito male ed era davvero grande per venire solo trecento
euro
per un mese. Arrivai al terzo e ultimo piano del condominio e quando
l'ascensore si fermò uscii sul pianerottolo. Appoggiai il
sacchetto a terra e
con un pò di agilità riuscii ad estrarre le
chiavi dalla tasca dei jeans senza
far cadere le pizze. Solo allora mi accorsi che c'erano delle voci
all'interno
della casa. Forse uno dei ragazzi era rientrato prima. Aprii la porta e
appoggiai il sacchetto nell'entrata. Sentii Kellan dire dalla sala
-Qualcuno ha
avvertito Charlie??- Avvertito di cosa??? Andai verso la sala e entrai.
-Ma che cavolo succede?-- Dissi e mi trovai davanti una tavola
apparecchiata
per sei dove c'erano una varia scelta di pranzo e i miei tre amici
assieme a
tre ragazze. Tutte e tre castane solo che una che secondo me era la
più grande
andava sul castano chiaro, una sul biondo e quella che per me era la
più
giovane aveva i capelli più scuri quasi neri.
-Possiamo spiegarti- Disse Kellan e io sperai davvero che avesse una
spiegazione.
TORNANDO A CHIARA
Chi era il
ragazzo che era entrato?? Ma si era il quarto ragazzo che era venuto
a Verona!!! Chissà che lavoro faceva e come aveva fatto a
conoscere quei tre
ragazzi.. Era alto , magro e muscoloso... sicuramente faceva palestra.
Era li
in piedi sulla porta della sala a guardarci sorpreso. Nella mano destra
aveva
quattro pizze mentre nella sinistra reggeva il sacchetto della spesa.
Ci guardò
per un pò di tempo con quei suoi occhi azzuro quasi verde
chiaro e poi si voltò
verso Kellan che si era alzato per prendergli le pizze di mano visto
che
stavano quasi per cadergli a Charlie... Era quello il suo nome se non
avevo
capito male.
-Charlie non ti arrabbiare. Sono le nostre vicine e le abbiamo
incontrare al
parco così ... le abbiamo invitate a pranzo... non
è vero ragazze??- Disse
Kellan indicandoci. Noi facemmo tutte e tre cenno di si con la testa
senza
parlare . Allora era lui l'adulto del gruppo. Aveva almeno trentacinque
anni,
era biondo cenere e aveva un'espressione che ispirava simpatia.
- Ciao- Disse per poi guardare ognuno dei suoi tre amici- Le state
già
importunando dopo neanche un giorno?? Siete davvero impossibili-
Appoggiò le
pizze sul tavolo. Dovevamo dare una mano a quei tre o se no Charlie li
avrebbe
uccisi anzi torturati. Mia mamma mi aveva confidato che Charlie le
aveva
chiesto se c'erano ragazze che potevano riconoscerli e lei aveva detto
che non
li avremmo mai incontrati. Quindi il divieto di provarci con loro
veniva anche
da lui. Anche se ora non li vedavamo quasi più come gli
attori famosi non vuol
dire che Charlie si fidi ciecamente di noi, visto che neanche ci
conosce.
-Dir la verità li abbiamo invitati noi. Volevamo mostrargli
il ristorante del
quartiere ma era troppo affollato e li avrebbero riconosciuti subito
così siamo
venuti qui! Piacere Giulia- Sia benedetta mia cugina e le sue scuse
pronte. A
volte era capace di inventarne di perfette nei minimi dettagli in pochi
minuti.
-Piacere io sono Charlie e loro devono essere Chiara e Lucia- Disse
indicando
me e poi la mia amica, come cavolo aveva fatto!!!
-Betty mi ha accennato di voi- Disse continuando sorridendo teso. Si
vedeva
benissimo che aveva paura che dicessimo a tutti che loro erano qui.
Quell'
"accenato" poi non prometteva niente di buono. Kellan intanto
andò in
cucina a prendere una sedia e Taylor e Robert lo seguirono per prendere
piatti
e posate lasciandoci così sole con Charlie. Calò
il silenzio e decisi che era
ora di parlare, insomma dovevamo riuscire a stemperare un pò
quell'atmosfera
tese che era causata da noi.
-Bè ti piace questo appartamento? Noi lo adoriamo.- Dissi
cacciando i ricordi.
-Si è davvero carino! - Rispose secco per poi avvicinarsi e
sedersi sul divano
che era dietro il tavolo per guardarci meglio. Sembrava il lupo di
cappuccietto
rosso prima di saltare addosso alla povera cappuccietto per mangiarsela.
- Ragazze non vi conosco e devo dire che ho paura che voi spifferiate
tutto
alla stampa per qualche momento di notorietà- Certo che
questo Charlie era
davvero deciso e secco, non stava a girare attorno all'argomento,
andava
direttamente al succo. Bè avrei fatto lo stesso nella sua
situazione. Già è
difficile tenere a bada quei tre secondo me , poi se ci mettavamo anche
noi allora
si era tutto più difficile mantenere l'incognito.
- No non ti preoccupare non ce ne frega niente!- Ecco la solita
schiettezza di
mia cugina. Devo dire che come decisione mia cugina poteva davvero
tenere testa
a Charlie.
- Lo spero perchè se no saremo costretti..-Lo interruppi
subito.
-Non ci interessa e poi non faremmo mai una cosa del genere. Non lo
dico come
una frase fatta o preparata per fare colpo ma secondo me siete delle
persone
normali e non capisco che cosa ci trovino di bello a mettere sulle
copertine di
tutti i giornali le vostre faccende personali.- Dissi sorridendo e vidi
Charlie
rilassarsi un pò.
-Io mi arrabbierei alla grande se vedessi su OGGI la mia foto co la
scritta SI
E' LASCIATA CON PINCO PALLINO- La Lucia mi
aiutò a convincere Charlie e lui allora si
rilassò
completamente davanti alla direttezza della Lucia e della Giulia.
-Ok ragazze. Scusate ma dovevo chiederlo, sappiate però che
anche se un pò mi
fido non significa che abbasserò la guardia-
Suonò un pò come una minaccia e
onestamente no navevo la più pallida idea di cosa
rispondergli. In quel momento
entrarono i tre ragazzi e ci accomodammo di nuovo ai posti di prima con
Charlie
a capotavola.
-Bè Charlie che hai portato- Disse Kellan aprendo la scatola
delle pizze . Il
suo amico lo colpì per poi rinproverarlo- Prima scielgono le
ragazze poi voi
tre potete abbuffarvi quanto volete. Allora c'è una
superpippo, una funghi e
riccotta, una salamino piccante e wurstel e una scamorza- Disse
mostrandoci le
pizze. Io presi due pezzi della superpippo solo per far innervosire
Kellan che
sapevo che la voleva tutta per se. Diedi un morso alla fetta e feci la
linguaccia a quello scimmione. Giulia prese due pezzi della scamorza
sotto la
faccia schifata di Taylo mentre Lucia prese due pezzi della funghi e
riccotta.
-Ora potete abbuffarvi e fare la vostra solita figuraccia- disse
Charlie
sorridendo mentre Kellan , Robert e Taylor si appropriarono delle
pizze.
Lasciarono solo la Scamorza
che la prese Charlie.
-Bè come vi siete conosciuti voi quattro. Insomma loro tre
sono attori dello
stesso film ma tu Charlie ? Che lavoro fai a proposito- Chiesi curiosa
di
sapere ma i quattro ragazzi scoppiarono a ridere e cercai di capire se
avessi
detto qualche cavolata o avessi qualche cosa di sporco in faccia. I
ragazzi si
calmarono sotto il nostro sguardo curiose e Taylor iniziò a
raccontare.
- Bè Charlie fa il regista quindi fa sempre parte del nostro
mondo possiamo
dire .. e per dove ci siamo conosciuti ... Bè ...-
Fù Charlie a rubargli la
parola guardandoli sorridendo mentre loro... Non ci credo... Tutti e
tre
avevano abbassato lo sguardo imbarazzati??? Anche Kellan ... Deve
essere
qualcosa di veramente buffo... Mi feci più attenta al
discorso di Charlie.
-Bè era un sabato sera e stavo andando a casa quando sono
passato davanti a un
bar e ho riconosciuto questi tre ... che erano... completamente
ubriachi.
Dicevano cose senza senso e facevano cose senza senso tanto che-
-Si va bè non è importante questa storia
è solo una stupidata- Disse Kellan
cercando di far cadere il discorso ma invece di ottenere l'effetto che
desiderava fece tutto il contrario visto che ora ne volevo sapere di
più.
-Tu scimmione stai zitto, ora che so che ti imbarazza lo voglio sapere
ancora
di più. Così magari posso usarla contro di te se
mi fai strani scherzi e non so
come fartela pagare- Dissi e lo vidi farsi un pò pallido
deglutendo
rumorosamente. Caspità allora era davvero qualcosa di
interessante.
-Dai Charlie continua - Disse mia cugina incrociando le mani come a
preghiera.
-Bè erano così ubriachi che non si erano accorti
che erano finiti in un locale
per gay . Robert stava ballando sul cubo con un tipo che era almeno il
doppio
di lui e che Robert pensava si chiamasse Marien, mentre
Taylor era
sdraiato su un divanetto parlando continuamente con dei tipi che lo
ascoltavano
come i topi del pifferai magico e KEllan... oh Kellan era quello messo
peggio
visto che stava uscendo dal bar abbracciato a un tipo.- Scoppiammo
tutte e tre
a ridere mentre i ragazzi avevano lo sguardo sempre più
basso.
-E tu cosa hai fatto allora?- Chiese la Lucia
impaziente.
-Bè sono andato direttamente da Kellan e ho detto "Amore
ecco dove eri
finito" e senza dire altro mi sono messo il suo braccio in spalla per
trascinarlo via poi ho recuperato gli altri due che uscendo mandavano
bacini a
tutti con le mani. Li ho portati nel mio albergo e gli ho buttati uno
sul
divano e due nel letto. La mattina dopo sono andato a trovarli e li
trovai
ancora addormentaqti. Aspettai che si svegliassero e intanto chiamai il
servizio in camera per la colazione. Quando si sono svegliati poi gli
ho
raccontato come li avevo trovati e da li è partita la nostra
amiciazia.
Ovviamente con quella si è anche aggiunto il fatto che gli
faccio da balia.-
Scoppiammo tutti e quattro a ridere mentre gli altri tre avevano il
broncio.
Solo Taylor cercò di difendersi.
-Bè non crediate che lui sia tanto meglio. A volte quando
usciamo tutti e
quattro insieme capita che lui faccia cose peggiori delle nostre-
Scoppiammo di
nuovo tutti a ridere riprendemmo poi a mangiare. Parlammo tutto il
pranzo e
quando finimmo ero davvero piena. Mi alzai e con le mie amiche iniziai
a
sparecchiare contro la voglia dei quattro americani.
Loro quattro rimasero di la a parlare e noi ci mettemmo al lavoro. Io
Lavavo i
piatti mentre Lucia li asciugava e Giulia li metteva a posto. Non c'era
bisogno
che ci dicessero dove mettere le robe, eravamo state in quella casa
tante volte
prima che nia nonna se ne andasse. Quel pensiero mi fece fare un
sorriso
triste... ero felice al ricordo dei giorni passati in quella cucina a
chiacchierare e giocare fin da quando eravamo piccole ... ma
contemporaneamente
ero triste per la sua perdita. Fo la Lucia
a strapparmi dai miei pensieri che vedendo
l'espressione della Giulia forse aveva anche lei.
-Ragazze sono strafighi- Disse in italiano così che non ci
potessero capire.
-Si lo sono davvero!!! E Charlie è simpaticissimo- Disse
Giulia e io feci cenno
di si con la testa. In quel momento guardai l'orologio.. erano
già le 15:30 .
-Ragazze tra meno di mezzora mia mamma sarà qui e anche la
tua Giulia... cosa
avete lasciato scritto a casa?- Dovevamo tornare a casa presto se
volevamo non
fare insospettire le nostre mamme. Non avrebbero di certo accettato la
nostra
uscita con quei tre ragazzi.
-Io ho detto che sono fuori con te e Giulia e che torno al massimo alle
sei.-
disse la
Lucia
.
-Io ho detto che sono fuori con voi due e che tornerò verso
le sei come ha
detto la
Luci- Disse
invece mia cugina e io aggiunsi - Io ho detto semplicemente che andavo
dalla
Lucia- Ecco e ora che facciamo... pensa Chiara pensa... Potevamo dire
che siamo
andate a farci un giro e poi siamo tornate. No non andava per niente
bene
perchè poi ci avrebbero chiesto dove e li avremmo dato tutte
un posto diverso e
quando le nostre mamme si fossero parlate avrebbero capito subito che
gli
stessimo mentendo. Ok .... Ma giusto... Era la risposta
più ovvia.
-Ok ragazze ora corriamo dalla Lucia e ci facciamo trovare la. Tra
quanto
arriva tua mamma?- La Lucia
fece due calcoli a mente guardando l'orologio e strabuzzando gli occhi.
- Ragazze mia mamma arriva tra 15 minuti!- Cazzo cazzo cazzo ... questa
non ci
voleva. Lavammo le ultime cose in fretta e corremmo in sala.
-Ragazzi noi ce ne dobbiamo andare assolutamente- Dissi sorridendo a
Kellan che
pareva imbarazzato in quel momento. Chissà cosa si erano
detti. Si rianimò dopo
un attimo.
-Come ve ne andate?- chiese e io gli sorrisi nuovamente. - Dobbiamo
essere tra
- Guardai di nuovo l'orologio -Tra 10 minuti dalla Lucia se non
vogliamo che i
nostri genitori ci scoprano.- Lui parve non capire ma non avevo tempo
per stare
li a capire. Mi voltai verso charlie e lo vidi fare cenno di si con la
testa
preoccupato come noi.
-Charlie spiegagli tu ok ? Noi andiamo. Ragazzi ... ci vediamo!-
Conclusi non
sapendo più che dire. Corremmo fuori dalla porta e prendemmo
l'ascensore che
per puro culo era già li. Scendemmo in strada e ci
incamminammo a passo
sostenuto verso casa della Lucia. Stavamo camminando quando mia cugina
ci fece
ridere tutte e due.
-Altro giro al parco domani?-
IN SALA MENTRE LE RAGAZZE
PULISCONO
Erano
davvero simpaticissime quelle tre ragazze e da come vedevo ridotti i
miei
amici erano già stracotti di quelle tre. Erano appena andate
in cucina mentre
noi rimanevamo li in sala a chiacchierare.
- Ti piacciono Charlie?- Chiese Kellan e io feci cenno di si con la
testa per
poi affermare - Sono simpaticissime! - Dissi sorridendo.
-Ragazze sono strafighi- Sentii dire qualcuno dalla cucina in
italiano.
Loro non sapevano che io sapessi un pò l'italiano. Vediamo
un pò che dire.
Cercai di far finta di ascoltare quello che dicevano Kellan , Tayolr e
Robert
ma tendevo l'orecchio per sentire le ragazze che parlavano. Per fortuna
non lo
sanno se no avrebbero parlato a bassa voce anche se parlavano in
italiano.
-Si lo sono davvero!!! E Charlie è simpaticissimo-
Sentì dire credo dalla
Giulia. Bè almeno sono risultato simpatico. Sorrisi tra me e
me.
-Charlie che te ridi?!? Non immagini neanche che rabbia aver trovato
quel
cameriere che ci provava con Lucia- Disse Robert e io feci un cenno
come per
scusarmi e tornai alla conversazione delle ragazze mentre i miei amici
a quanto
pare si stavano e mi stavano raccontando le loro uscite.
-Ragazze tra meno di mezzora mia mamma sarà qui e anche la
tua Giulia... cosa
avete lasciato scritto a casa?-Disse Chiara. Da quello cha avevo visto
era la
più grande delle tre. Dovevano già andare a casa?
Chepeccato volevo conoscerle
un altro pò.
-Io ho detto che sono fuori con te e Giulia e che torno al massimo alle
sei.-
disse la
Lucia
.
-Io ho detto che sono fuori con voi due e che tornerò verso
le sei come ha
detto la
Luci- Disse
invece la
Giulia.
- Io ho detto semplicemente che andavo dalla
Lucia-Disse la Chiara. Ecco erano
davvero in un bel casino visto che ora sarebbe bastato poco
perchè le loro
mamme le scoprano. Dannato me e la mia richiesta di non avere le
regazze di qui
vicino a quei tre attori. Io e Betty ci eravamo messi daccordo per non
farli
mai conoscere e da quello che mi aveva detto la mamma di Chiara avrebbe
parlato
lei con loro tre. Ecco ora potevamo starcene qui a chiacchierare invece
per
colpa mia e la mia richiesta inutile non dovevano farsi scoprire dai
suoi.
-Ok ragazze ora corriamo dalla Lucia e ci facciamo trovare la. Tra
quanto
arriva tua mamma?- Ecco forse la Chiara aveva trovato una
soluzione.
- Ragazze mia mamma arriva tra 15 minuti!- Cazzo cazzo cazzo ... questa
non ci
voleva. Erano davvero nei guai.
-Charlie ma ci stai ascoltato? - Chiese Taylor sventolandomi una mano
davanti
agli occhi. Io li guardai un'attimo stranito cercando di capire cosa
avevano
detto fino ad adesso.
-Non dirmi che capisci perfettamente quello che dicono? Dai sputa il
rospo cosa
hai da sorridere tanto ? Che dicono.- Disse Kellan e gli sguardi di
tutti e tre
finirono su di me. E ora cosa gli dicevo? Di certo non potevo dirgli
che quelle
tre ragazze pensavano che loro fossero "fighi" come avevano detto
loro. Giusto in quel momento entrarono in sala. Kellan assunse uno
sguardo
imbarazzato ma si riscosse subito.
-Ragazzi noi ce ne dobbiamo andare assolutamente- Disse Chiara
sorridendo.
-Come ve ne andate?- chiese Kellan non sapendo il problema urgente che
avevano
adesso. - Dobbiamo essere tra- La Chiara guardò
l'orologio e poi continuò -Tra 10 minuti dalla
Lucia se non vogliamo che i nostri genitori ci scoprano.- Kellan parve
non
capire ma non avevano tempo per stare li a spiegargli. Io sorrisi
sapendo il
loro problema e quando lei si voltò verso di me le feci
cenno di si con la
testa. Gli avrei spiegato io il loro problema, infondo sapeva del mio
discorso
con sua mamma .
-Charlie spiegagli tu ok ? Noi andiamo. Ragazzi ... ci vediamo!-
Concluse poi
si voltò con le altre e uscirono dalla casa prendendo subito
l'ascensore. I tre
attori erano ancora li e ora mi fissavano tutti. Evvai è
arrivata l'ora della
morte per Charlie!
-Che cosa devi spiegarci?- Chiese Taylor alzandosi dalla sedia e
avvicinandosi
a me. Io mi alzai immediatamente e indietreggiai verso la porta.
-Di qua non esci finche non ci spieghi!- Disse Kellan parandosi davanti
alla
mia unica via d'uscita e chiudendo la porta. C'era sempre la finestra
ma direi
che cadere dall'ultimo piano di un condominio non sia poi una
così grande idea.
-Ok ragazzi vi ricordate che un pò siete sotto la mia
responsabilità e che
senza di me voi potreste mettere nei guai?- Dissi indietreggiando
ancora un pò
da Taylor e Kellan che ora si avvicinavano a me come cacciatori su una
preda.
-Charlie che cosa c'è ?- Chiese Robert alle mie spalle. Mi
voltai di scatto e
loro tre mi presero per farmi sedere di forza sul divano.
-Sputa il rospo- Dissero insieme.
- Lo sapete che vi voglio bene vero?- Dovevo almeno fare un tentativo
per
addolcirli. Ok ok ... Dal loro sguardo si capiva benissimo che il mio
intento
era andato a vuoto.
-Diciamo che quando ho chiamato ho chiesto se le figlie e i figli
potessero
starvi alla larga. Sapete le precauzioni e poi...- Ecco tutti e tre
esplosero
contemporaneamente.
-Che cosa hai fatto?- Chiese insieme. Io mi cercai di farmi sempre
più piccolo.
-Le mamme delle tre ragazze hanno vietato a loro di frequentarci per
ordine
mio.- Ecco ora era davvero la morte. Perfetto se volete crocefiggermi
fatelo
ora. Sono preparato mentalmente... almeno credo.
-Tu sei pazzo.. ma come hai potuto- Esclamò Kellan quasi
urlando per poi
continuare -Adesso possono trovarsi nei guai per la tua stupida
richiesta-
-Non è stata affatto stupida. L'avrei fatta anche io al suo
posto. Era solo per
la nostra sicurezza Kellan calmati.- Sia benedetto Robert. Almeno lui
stava
dalla mia parte e aveva capito la mia preoccupazione. Gli sorrisi ma
lui mi
lanciò uno sguardo serio. -Ora però togli questo
ridicolo divieto. O le ragazze
rischiano davvero di finire nei guai- Disse porgendomi il telefono.
Ecco la
punizione divina per aver cercato di proteggere tre amici. Grazie...
grazie davvero.
Presi il telefono e composi il numero.
E LE RAGAZZE ????
-Ragazze ce
l'abbiamo fatta per un pelo- dissi guardando la Lucia
e Giulia che come me
avevano un pò di fiatono per la corsa. Eravamo appena
arrivate a casa della
Lucia quando appena chiusa la porta abbiamo visto la macchina della
Barbara, la
mamma della Lucia, entrare nella via. Le mie amiche fecero cenno di si
con la
testa sorridendo per lo scampato pericolo. Ci buttammo tutte e tre sul
divano e
accendemmo la tv su Fox. Che culo... in quel momento su Sky stavano
dando Glee
un telefilm che seguivamo tutte e tre. Barbara entrò
con Giamo il fratello della Luci e ci salutarono.
-Ciao ragazze . Pensavo che sareste tornate più tardi. Come
mai così presto?-
Noi ci guardammo e mi venne in mente una bugia .- Ci siamo ricordate
che c'è
Glee quindi siamo venute di corsa qui. siamo arrivate giuste in tempo,
abbiamo
fatto una corsa dall'igloo- Ringrazia la mia fervida immaginazione e
feci finta
di farmi aria con la mano.
-Vi vedevo un pò accaldate infatti- Sorridemmo e ci voltammo
epr guardare il
nostro telefilm. Guardammo la puntata del telefilm anche se sorridavamo
come
ebeti per lo scampato pericolo. Finito il telefilm io e mia cugina ci
alzammo e
salutammo tutti per poi tornare a casa. Quando fummo in disparte noi
due e la
Lucia ci mettemmo daccordo
per le ultime cose.
-Luci ti mandiamo un messaggio quando arriviamo a casa per avvertirti
se va
tutto bene ok?- Dissi sottovoce.
-ok va bene ci sentiamo dopo allora.Ciao-Disse la Lucia
e noi salutammo tutti
un'ultima volta per poi avviarci a casa.
Arrivammo a casa dopo una decina di minuti e salimmo in ascensore fino
al
nostro piano. Stavamo per suonare ognuna alla propria casa quando l'ex
casa di
mia nonna, da ora battezzato appartamento vip, si aprì per
far intravvedere
Kellan che ci fece segno di entrare. Io gli feci segno di no e gli
mimai con le
labbra le parole"Vifacciamo sapere più tardi". Lui fece
segno di si
con la mano e richiuse la porta. Ci salutammo anche io e mia cugina e
entrammo
ognuna nella rispettiva casa.
-Mamma sono tornata- Dissi non vedendo nessuno ne in entrata ne in
cucina.
Appoggiai le chiavi di casa nel cestino delle chiavi nell'ingresso e
andai in
sala vedendo anche li che non c'era nessuno. A quest'ora di solito la
trovavo a
casa. Senti una voce in camera mia e mi ci diressi.
-No va bene va bene. Sono contenta del tuo cambio di idea... si si ..
ok
allora... non ti preoccupare. Posso darti del tu vero? Ok perfetto
allora- Mia
mamma era in piedi affianco al mio letto che guardava fuori dalla
finestra
parlando al telefono tutta sorridente.
-Bè caso mai ci sentiamo... ciao- Mise giù la
chiamata e si voltò verso di me
che ero sulla porta della camera mia e di mio fratello. Il suo sorriso
appena
mi vide scomparve. Brutto segno. Davvero brutto segno.
-E così oggi avete incontrato i nostri vicini. Charlie me lo
ha appena
raccontato.- Disse e io rabbrividii. Ma che cavolo voleva fare Charlie?
Metterci nei guai fino al collo? Forse glielo aveva detto per essere
sicuro di
non averci più tra i piedi.
- Si gli abbiamo incontrati- Dissi con la voce un attimo tremante. In
quel
momento mi arrivò un messaggio . Aprii il cellulare e lo
lessi.
"Abbiamo
detto a tua mamma che vi abbiamo incontrate al parco con toby il vostro
cane e
che mi siete sembrate ragazze per bene e ho ritirato la mia richiesta a
tua
mamma così non siete più costrette a mentire se
ci incontrate. Fammi sapere
come è andata. "
-Charlie-
Ecco il
motivo di quella chiamata. Alzai lo sguardo e vidi mia mamma guardare
il mio cellulare.
-E' solo un'amica che mi chiede di uscire domani. Comunque si gli
abbiamo
incontrati al parco mentre portavamo fuori Toby. Charlie è
simpatico come
vicino anche se gli altri tre sono proprio degli stronzi non conviene
per
niente avere a che fare con loro. Sai mamma quando una persona dopo
aver fatto
un film si crede chissà chi? Ecco quei tre attori sono
così- Dissi sperando di
essere credibile almeno agli occhi di mia mamma. Lei sorrise e io capii
di aver
superato il suo test.
-Bè cerca di evitarli allora. Anche se Charlie ha detto che
fa lo stesso non
voglio che tu esca con loro!- Ecco ora ero nella cacca come prima.
Dovevo
saperlo che non mi avrebbe mai lasciato uscire con loro, voleva
proteggermi da
quei tre vicini che secondo lei potevano solo giocare con me. Non ce
l'avevo
con lei visto che voleva solo proteggermi, in fondo le mamme fanno
questo , si
preoccupano quando noi figli non lo facciamo abbastanza. Feci cenno di
si con
la testa e lei sorrise.
-Ok vado a dirlo anche alla Roby che è della mia stessa
opinione riguardo ai
vicini- Ecco ora come cavolo facevo ad avvertire la Giulia?
- Vengo anche io
mamy- Ci dirigemmo all'entrata prendendo le chiavi, quando passammo
davanti
alla porta dei vip ci voltammo tutte e due vedendo la porta in mogano
chiusa.
Bussammo alla porta di mia cugina e ci aprirono.
-Ehy Betty come mai qui? La Giulia è in
camera Chiara- Fantastico . Mia zia Roberta mi
aveva appena dato l'opportunità di spiegare tutto alla
Giulia senza essere
beccate. Entrammo in sala e stavo giusto per andare in camera di mia
cugina
quando mia mamma mi fermò.
-No vai solo a chiamarla che tanto interessa anche a lei- Ecco adesso
iniziava
il secondo test . Andai in camera e vidi mia cugina sdraita sul letto a
guardare il soffitto.
-Giulia vieni in sal un attimo- Dissi e poi le mimai con la bocca.
"Siamo
andate al parco e gli abbiamo incontrati stop" lei fece una faccia come
se
non avesse capito niente ma non potevo stare li a spiegarle, la presi
per il
polso e andammo in sala dove c'erano mia mamma e la Roby
che già parlavano.
-Bè secondo te sono simpatici i vicini?- Chiese mia mamma a
mia cugina. Io
strinsi un pò il suo polso e lei parve finalmente capire che
gli avevo detto.
Si ricompose cercando di non apparire sorpresa dalla domanda.
-Li abbiamo incontrati al parco e devo dire che apparte Charlie gli
altri tre
sono degli stronzi. Ce ne siamo andate sobito infatti, siamo rimaste li
solo il
tempo di far fare a Toby un giretto- Disse e fece finta di tornare a
casa ma
sua mamma la blocco.
-Motivo in più per non incontrarli più. Come
abbiamo deciso io e la Betty non uscite
minimamente
con loro- Mia cugina non si scompose. Era davvero un'ottima attrice. Si
voltò
semplicemente sorridente.
-E chi ci vuole uscire con quelli! Conosco gente molto megli di quelle
tre
scimmie. Mi dispiace solo per Charlie che ha degli amici
così. Chiara resti da
me che voglio mettermi lo smalto giallo nuovo che ho comprato.- Era
stata
davvero perfetta. MIA CUGINA E? UNA GRANDE !!!! Non so se ve lo ho mai
detto.
Si voltò e tornò in camera seguita da me . Alle
nostre spalle sentivo ancora
gli sguardi indagatori delle nostre mamme. Quando chiudemmo la porta
sentii mia
cugina sospirare.
-Cazzo che culo!- Disse buttandosi sul letto.
-Giulia sei stata una grande! Dovresti fare l'attrice! Ora avvertiamo la Lucia- Dissi
e giulia
si tirò subito su prendendo il cordless di casa. Lo presi e
composi il numero
del cellulare della nostra amica.
-Pronto?- Rispose dall'altro capo del telefono.
-Sono la
Chiara
. Fai finta di parlare con una tua compagna di scuola.-
-Oh... ciao Francesca... si aspetta che prendo il quaderno. Credo di
aver messo
gli orari degli esami li- Disse e la senti cambiare stanza. Dio mio
anche la
Lucy era una grande come
attrice. Credo si sia chiusa in camera dal rumore che sento .
-Ok ora sono sola. Cosa c'è Chiara? Come è
andata?- Chiese e io sospirai.
-Male. Charlie ha chiamato mia mamma e gli ha detto che oggi li abbiamo
incontrati al parco e basta. Poi ha ritirato la sua richiesta di stare
alla
larga dai suoi attori . Le nostre mamme ci hanno chiesto come gli
abbiam
otrovati e abbiamo detto che apparte Charlie sono tutti e tre degli
stronzi. -
-E loro?-
-Hanno detto che comunque non vogliono che li frequentiamo quindi se
tua mamma
dice qualcosa di la stessa roba ok?-
-Si va bene. Ragazze in che casino ci siamo cacciate!!-
-Lascia perdere va. Dai ora vado se no si insospettiscono. Puoi uscire
domani o
hai da studiare?- Mi ero completamente scordata che in tutto quel
casino la
Lucia avesse la maturità.
-No devo studiare Leopardi. Ti faccio sapere quando possiamo uscire ok?
Oggi è
lunedì 15 giusto?-
-Si-
-Ok allora al massino entro domenica ci vediamo ok?-
-Va bene. Ciao Lucia-
-Ciao-
Bene anche questa era fatta. Ora dovevamo vedere solo come fare a
incontrare di
nascosto quei quattro ragazzi americani.
-Cazzo- Dissi accorgendomi solo ora di una cosa importantissima.
-Che c'è Chiara?- Chiese mia cugina tiarando fuori lo smalto
giallo nuovo da
una mensola della sua camera.
-Giulai noi non abbiamo il numero dei ragazzi- Dissi con una faccia
sorpresa.
Ma mia cugina sembrava rilassata e io continuai facendogli capire il
problema.
-I telefono di casa lo hanno cambiato rlie per la loro sicurezza e
l'unica ad
avere il numero per avvertirgli è mia mamma!- Lei
spalancò gli occhi assumendo
la mia stessa espressione.
-CAZZO-
Ragazze mie metto questa pagina
per farvi vedere chi ho scelto per Charlie! Anche se non so quanti lo
guarderanno. Ciaoooooooo
http://www.insidesocal.com/outinhollywood/,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,humman.jpg
http://www.nndb.com/people/907/000043778/charlie9-sized.jpg
http://www.celebritywonder.com/picture/Charlie_Hunnam/CharlieHunna_Granitz_11421042.jpg
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Capitolo 8 *** Eric!!!! ***
Scusate
scusate scusate scusate e scusate ancora..... lo so sono imperdonabile
ma devo
dire che tra mancanza di ispirazione l'inizio della quinta e tutte le
altre
attività che sto seguendo , questa storia e le altre sono
rimaste un pò in
sospeso. Non so che dire per scusarmi comunque ora riprendo a
pubblicare più
regolarmente promesso. Beh ringrazio chi ha seguito questa fanf fin'ora
e chi
la segue ancora dopo tutto questo tempo e vi auguro buona lettura
!!!Comunque mi sono completamente dimenticata di ringraziare :
-Jodie: Ciaoooooooooo!!!!! Hai
visto che ho lasciato anche io un commentino sulla tua fanf di
Hyperversum???? E come ti avevo detto io scrivi benissimo e sette
commenti per un capitolo ne sono la prova !!!! Altro che io tu sei
quella che deve pubblicare più velocemente e più
cose :))) Cmq sono felicissima per te e ti voglio un mondo di bene
anche io ... a proposito ho capito il discorso che hai fatto!!!! Tu
dici che se io scrivo di me stessa nella fanf è come se
scrivo ciò che io sento e come mi vedo mentre se a scriverlo
è un altro tu quando leggi vedi come ti vedono gli altri
!!!! Che ragionamento contorto XDXDXD Beh ora manca sola la Giulia e
poi abbiamo pubblicato tutte qualcosa quindi .....
-Alice_cassedy:
MUOVITIIIIIIIIIIIIIIII !!!!! Hai letto quello che ho detto
alla Lucy ??? Devi muoverti a pubblicare qualcosa.... However ... la
storia di Bupi non sarà un gran che ma credo che a tutti
farebbe ridere insomma sapere che quel tuo cavolo di soprannome deriva
dal fatto che tu un giorno hai preso ... sto scherzando non lo
racconterò.... per adesso ... alla fine anche con l'aiuto di
buster nell'interrogazione d'inglese ho preso 5 più -.- ma
dico io .... CHE PALLEEEEEEEE !!!!! Beh a quanto pare comunque non sono
l'unica visto che c'è qualcun altro che ha preso
insufficiente XDXDXD
Beh buona lettura !!!!!
Aria nei
capelli, musica a palla, cantare a squarciagola canzoni che ornai
conosciamo a
memoria. Ci voleva una giornata così. Era passata una
settimana e ancora non
eravamo riuscite a incontrare i nostri vicini. Ogni giorno io e mia
cugina
Giulia provevamo ad andare al parco con Toby ma niente , non li
incontravamo
mai. Lucia era impegnata a studiare e oggi che era sabato si era
concessa un
giorno di riposo per staccare il cervello dalla maturità.
Avevamo chiesto la
macchina a mia mamma e ora guidavo la nostra Focus con i finestrini
giù e la
musica a tutto volume verso il lago. La prima giornata alla baia delle
Sirene
dell'estate. Eravamo arrivati, bastavano forse trecento metri a punta
San
Vigilio.
-Giulia abbassa il volume che siamo arrivate e sveglia la Lucia- Dissi
a mia
cugina che era davanti al posto del passeggero. Abbassò il
volume e poi si
sporse nei sedili dietro dove Lucia dormiva sdraiata nonostante la
musica.
-Lucia svegliati siamo arrivate- Disse e quando la vidi seduta dallo
specchietto retrovisore le sorrisi.
-Buongiorno bella addormentata nella macchina !!!- Dissi ridendo e lei
mi fece
la linguaccia.
-Non sapete da quanto non dormivo così a lungo- Poveretta,
conoscendola avrà
fatto le ore piccole per studiare tutta la settimana. Svoltai alla
sinistra
rallentando e entrai in un piccolo parcheggio in cui vidi il nostro
Henri.
-Ciao Henri- Dissi e lui si voltò di scatto sorpreso.
-Chiara, Lucia, Giulia che sorpresa vedervi!!!- Disse sorridendoci e
affacciandoci al mio finestrino per poterci osservare da vicino. Era un
uomo
sulla quarantina, alto con capelli ricci e neri in netto contrasto con
gli
occhi verdi e la pelle già abbronzata. Era il parcheggiatore
del parco e ormai
un nostro amico dato tutte le volte che andavamo là da sole
o con i parenti.
-Come stai?- Chiesi e lui ci sorrise.
-Io sto bene... mi stavo proprio chiedendo quando vi sareste degnate di
venire!!! E' dall'estate scorsa che non ci si vede ormai- Ci
osservò un attimo
per poi continuare- Chiara stai bene come al solito mentre te Giulia
devo dire
che sei cresciuta e anche te Lucia , nonostante le occhiaia-
Disse
fischiando come per acconsentire mentre io gli tirai una sberletta
sulla
spalla.
-Dai scemo... dove possiamo parcheggiare?- Chiesi e lui mi
indicò un posto poco
più avanti. Quando scendemmo per entrare al parco gli
passammo vicino e la Lucia gli fece la
linguaccia.
-Queste sono per lo studio- Disse indicandosi le occhiaia e Henri
sorrise .
-Ci vediamo dopo caso mai!!- Disse e tornò al suo lavoro
salutandoci con un
cenno della mano. Era da tanto che non percorrevamo quel vialetto,
quasi un
anno eppure era sempre come al solito, la strada sterrata che andava
fino alla
punta di quella piccola penisola e ai fianchi alberi di ogni
genere. A
metà strada l'ingresso del parco con una casetta verde in
cui Sandra faceva da
cassiera. Era una donna ormai prossima alla sessantina, dieci anni che
andavamo
alla baia e lei non era invecchiata di neanche un giorno. Capelli tinti
di un
castano rosso tenuti su con un mollettone, rossetto rosso acceso e
sempre
truccata; era la donna più odiosa che conoscessi.
-Ciao Sandra- Dissi con un falso sorriso sulle labbra imitata dalle mie
amiche.
-Ciao ragazze, non pensavo che il parco fosse già aperto ai
bambini, e io che
pensavo di essere salva fino a fine giugno!!!- Disse la stronza. Non
sapevamo
bene il perché, ma il nostro rapporto con quella donna era e
sarà sempre così.
-Già un vero peccato, adesso non potrai più fare
finta di lavorare- Giulia
sorrise innocentemente mettendo poi 80 euro sul bancone.
-Prendo una tessera da quindici entrate al parco- Continuò
poi sorridendo e io
la imitai appoggiandoci anche i miei soldi.
-Idem-
-Io un biglietto singolo invece- Disse Lucia e tirò fuori 12
euro per l'entrata
giornaliera . Sandra ci porse le due tessere e il biglietto bucando poi
la
prima entrata a me e Giulia.
-Buona giornata- disse gelida per poi aggiungere sottovoce -Stronze-
Noi ci avviammo all'interno del parco rispondendole - Zoccola- e
facendo finta
di tossire. Dopo un pò ci guardammo e scoppiammo a ridere
per la faccia che
aveva fatto quella arpia alla nostra risposta, continuando a ridere a
Lucia
caddero le robe di mano e allora scoppiammo a ridere nuovamente.
-Chiara vuoi una mano?- Riconobbi subito quella voce e quando mi voltai
lasciai
cadere tutto ciò che portavo per saltare in braccio a Eric.
-Ehi, cos'è tutta questa felicità?? Se ogni volta
che non mi vedi per un pò mi
saluti così allora devo stare assente più
spesso!!!- Disse e lo guardai
sorridendo.Eric era il mio migliore amico, era come un secondo fratello
maggiore, lo avevo conosciuto alla baia un paio di anni fa visto che
suo padre
Antonio era un vecchio amico di famiglia e da allora io e lui quando ci
vedevamo eravamo inseparabili. Aveva due anni in più di me e
d'estate lavorava
al parco come barista insieme a suo padre, era alto almeno un metro e
novanta,
spalle larghe, capelli biondi e lisci con qualche ciuffo castano, occhi
azzurri
e abbronzatissimo dato il suo lavoro. Se non lo avessi conosciuto lo
avrei
scambiato per un tedesco.
-Sei uno scemo, non sei neanche venuto a trovarmi questo inverno!!!-
Dissi
prendendo la borsa a tracolla dell'Eastpack in cui avevo inserito tutto
ciò che
mi serviva. Eric prese invece il frighetto che conteneva il cibo per
tutte e
tre e lo aprii.
- Mmm... pasta fredda ... l'hai cucinata tu Lucia ???- Chiese
sorridendo.
-Si ... sapevo che l'avresti voluta e ne ho fatta un pò
anche per te e tuo
papà!!!- disse Lucia sorridente mentre Eric si
metteva il frighetto in
spalla e fece un fischio a due ragazzi che passavano di li con la
classica
divisa della baia, cioè maglietta bianca e pantaloncini blu
e i due si
avvicinarono.
-Matthew, Lucas questa è Chiara la mia sorellina adottiva
mentre queste sono le
sue e mie amiche Lucia e Giulia- Disse indicandoci una per una e poi
continuò -
Aiutatemi a portare le loro cose al posto migliore del parco- Disse e
nonostante le nostre repliche per dissuaderlo dalla sua idea i due
ragazzi ci
aiutarono. Matthew, un ragazzo sulla ventina alto circa un metro e
ottanta con
capelli castani e occhi nocciola prese le borse a tracolla di Lucia e
Giulia
mentre Lucas un ragazzo della stessa età però
poco più basso, capelli neri fino
alle spalle e occhi nocciola, prese i nostri materassini.
-Eric non dovevi disturbarli, ci riuscivamo anche da sole- Gli dissi
sorridendogli e lui fece un gesto vago.
-Sono solo le nove e mezza del mattino e il parco ha appena aperto, non
c'è
ancora nessuno quindi niente lavoro per noi!!- Disse e gli altri due
ragazzi ci
sorrisero per rassicurarci.Il parco era stupendo come al solito,
dall'entrata
una strada sterrata con prati ai lati andava avanti per un
pò di metri per poi
aprirsi su uno spiazzo dove prendeva tre diverse direzioni. Alla destra
la
strada conduceva a diversi livelli di altezza in cui c'erano sdrai per
prendere
il sole, al livello più alto invece c'erano il campo da
beach volley e il
gazebo in cui era stata installata una tv per seguire i possibili
eventi
sportivi. Davanti a noi una strada portava alla spiaggia della baia,
costituita
da sassetti e in acqua c'erano tre piattaforme da cui ci si poteva
tuffare o
prendere il sole. Sempre sulla spiaggia alla destra era presente il bar
di Eric
e Antonio con alcuni tavoli all'esterno. La strada che portava a
sinistra era
più elevata della spiaggia e alla destra era costeggiata da
tavoli mentre a
sinistra c'erano prati e alberi in cui ci si poteva distendere o
sedersi con
uno sdraio offerto dal parco. In fondo alla strada c'era il secondo bar
in cui
però vendevano solo gelati e alla sinistra più in
alto i bagni, le docce
all'aperto e un grande parco giochi per bambini con animazione. Ogni
tanto qua e
la c'erano tavoli da ping pong , per avere le racchette bastava dare
cinque
euro di cauzione a Sandra e lo loro ti davano due racchette e una
pallina.
Erica ci condusse a un tavolo che era in ombra grazie a due grossi
alberi e ci
assicurò che quello era il posto migliore, facendo
poi un
inchino per scherzare ci salutò dicendoci che sarebbe
passato
presto e se ne andò con i due ragazzi. Noi andammo a
prenderci
una sedia sdraio a testa poggiandoci sopra ognuna il suo asciugamano e
poi ci mettemmo in costume. Io avevo un costume bianco con un anello
per ogni fianco e uno tra il seno, si legava dietro alla schiena e gli
anelli e il colore si intonavano perfettamente alla mia borsa da
spiaggia bianco con due anelli per maniglia e i bordi blu. Giulia aveva
un semplice costume a due pezzi di un colore rosso accesso che aveva
coordinato con le ciabattine da spiaggia e il suo smalto rosso, non
poteva scegliere costume migliore visto che metteva in risalto la sua
abbronzatura da favola. Lucia invece aveva un costume a due pezzi a
fascia di un turchese intenso. Appoggiammo le borse sul tavolo e
distendemmo anche la coperta per tenere occupato il tavolo per il
pranzo.
-Ragazze io vado a gonfiare i materassini al bar di Eric voi intanto
finite di sistemare. Vi raggiungo in acqua con i materassini- Dissi e
quando fecero segno di si presi sotto braccio i tre materassini e mi
avviai al bar dove trovai Eric già al lavoro dietro il
bancone.
Stava impastando il pane per il pranzo dei clienti e approfittando del
fatto che era concentrato e non mi vedeva presi una manciata di farina
dal barattolo vicino alla cassa e glielo lanciai.
-Ma che cavo... - disse lui voltandosi e quando mi vide sorrise -ah sei
tu brutta stronzetta!!! cosa c'è ti manco già?-
continuò poi e io gli feci la linguaccia indicandogli poi i
materassini sgonfi.
-Vado sul retro a gonfiarli e volevo salutarti tutto qua- Gli feci la
linguaccia e mi voltai per andare sul retro del bar dove c'era la
casetta degli attrezzi e iniziai a gonfiare i materassini. Gonfiai il
mio materassino grigio a forma di poltrona e poi passai a quello
azzurro della Giulia e infine a quello grigio della Lucia .
-Dannato affare perché non ti gonfi??? - Dissi spingendo di
più la punta del compressore nel materassino - Ti prego
fammi
questo piacere!!!- Provai ad appoggiarlo a terra e mi piegai sulle
ginocchia per riuscire a gonfiarlo meglio, spinsi ancora di
più
il compressore e improvvisamente il materassino iniziò a
gonfiarsi.Mi rialzai e mi voltai per andare a spegnere il compressore
ma mi trovai davanti a un Eric un pò sulle nuvole. Gli andai
vicino e gli passai la mano davanti al viso e lui si riprese.
-Eric ci seiiiiiii????- Dissi sorridendo e lui si voltò a
spegnere il compressore.
- Scusa stavo solo contemplando il fisico della mia sorellina -
appoggiò improvvisamente le mani sui miei fianchi e mi
attirò a se per abbracciarmi. Inizialmente rimasi sorpresa
ma
poi lo strinsi a mia volta.
-Mi sei mancata-
-Anche tu Eric-
-Mmm mmm mmm!!!! Scusate ragazzi ma l'aspirapolvere
è solo
qui- disse una voce alle nostre spalle tossendo - Ok ora potete tornare
alle vostre effusioni- Disse e io mi staccai da Eric sorridendo.
- Antonio non dire cavolate !!! Mi sei mancato - Gli andai in contro e
lo abbracciai felice di averlo rivisto.
-Anche tu mi sei mancata scricciolo... però !!! Ti sei fatta
grande e bella o no Eric???- Disse lui ammiccando al figlio e io gli
tirai un pugno amichevole sulla spalla.
- Non ti arrendi mai eh !!!- Dissi sorridendo.
- No lo dico sempre io che voi due stareste bene insieme.. Dai come
stanno i tuoi??- Prendemmo intanto un materassino a testa e uscimmo
dalla casetta sorridendo mentre gli dicevo come stava la famiglia e gli
amici. Parlammo un pò e poi lui andò dietro al
bancone a
continuare il lavoro del figlio lasciando così ad Eric la
mattina libera per stare con noi. Prima di andare in spiaggia Eric
andò a mettersi il costume mentre Antonio mi disse che
sarebbe
passato quando poteva a salutare la Lucia e la Giulia. Lo salutai e
prendendo i materassini mi avviai ma feci poca strada prima che Eric mi
raggiunse, in fondo con tre materassini super gonfi è
difficile
camminare. Eric era stupendo come al solito nel suo costume a
pantaloncini marroni e bianchi che metteva in risalto la forte
abbronzatura e il suo fisico muscoloso . Insomma era sempre stato bello
e quando lo avevo conosciuto avevo avuto anche una piccola cotta per
lui, ma poi mi era passata lasciando posto ad un'amicizia stupenda.
Prese due materassini sotto braccio e ci avviammo alla spiaggia dove
trovammo le mie amiche immerse in acqua fino alle ginocchia. Alla loro
vista Eric sorrise ancora e borbottò qualcosa come
" certo
che anche loro sono cresciute " e sorrisi a quella reazione. Mi tolsi
le ciabatte e prendendo i materassini dalle mani di Eric gli diedi alle
mie mie amiche immergendomi anche io fino alle ginocchia. L'acqua era
fresca come sempre, non fredda come dopo giornate di pioggia ma neanche
caldissima era per questo che si erano immerse fino alle ginocchia, era
per abituarsi al fresco. Mi guardai attorno dopo un pò
aspettandomi di vedere Eric e quando mi voltai verso la spiaggia lo
vidi togliersi le ciabatte e lanciarsi di corsa nel lago tuffandosi
davanti a noi e sollevando così tanta acqua da bagnarci
tutte
completamente.
-ERIC!!!!!!!- Urlammo tutte contemporaneamente mentre lui risaliva in
superficie facendo finta di niente.
-Oh... vi ho bagnato ???? Scusate non l'ho fatto apposta- Disse
sorridendo e avvicinandosi per rubarmi il materassino di mano e
scappare. ci buttammo tutte all'inseguimento e rimanemmo in acqua a
scherzare e a giocare. Io mi ero appena appoggiata con le mani a uno
dei tre moli per riposarmi un pò dalla continua nuotata
quando
arrivò Eric che si appoggio anche lui affianco a me.
-Chiara hai freddo??- Chiese con sguardo serio e io feci segno di no
con la testa , non volevo finire il bagno.
-Hai già le labbra viola e la pelle d'oca- disse
ignorando le mie proteste.
-Non è niente e poi voglio stare in acqua un altro
pò!! E poi- mi blocco con un gesto.
-E ora hai anche il labbro che trema , ora andiamo su- disse sorridendo
.
-Ma ... -
-Niente ma . Lo sai che tu e l'acqua non andate molto d'accordo e siamo
dentro da più di un'ora. Andiamo dai- Disse e mi prese per i
fianchi facendomi voltare verso la spiaggia- su nuota- disse e io misi
un finto broncio stando immobile. - Ok se la metti così!!-
Disse
prendendomi in braccio e portandomi a nuoto verso la spiaggia mi
appoggiò solo quando fummò tutti e due con i
piedi sulla
spiaggia. Appena mi appoggiò corsi di nuovo verso l'acqua e
riuscii a immergermi. Dieci minuti dopo ero di nuovo in braccio ad Eric
in piedi sulla spiaggia che cercava con lo sguardo le altre due nostre
amiche. Poi le trovò poco distanti da un molo con i tre
materassini.
-Lucia Giulia noi andiamo su a dopo- Urlò e loro fecero
segno di si con la testa. Potei vedere benissimo mia cugina che mi
sorrideva alle spalle di Eric alzando un pollice in su del tipo "vai
così sorella". Le feci la linguaccia e alzai gli occhi al
cielo. Eric intanto si avviò son me in braccio.
-Puoi anche mettermi giù prometto che non scappo di nuovo-
dissi
accarezzandogli i capelli e lo vidi sorridere - Cara mia non mi freghi
con due carezze!!- Disse e io smisi di accarezzarlo sbuffando mentre
lui rideva. Quando arrivammo al nostro tavolo mi mise giù
tenendomi stretta per un braccio.
-Cosa c'è non ti fidi di me ?- gli chiesi sorridendo e lui
sorrise avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
-No
per niente a meno che non me lo giuri sulla famiglia- feci cenno di si
con la testa non riuscendo minimamente a pensare data la sua vicinanza
e lui mi mollò il polso allontanandosi di un poco e tirando
fuori la pasta fredda. Lo aiutai a preparare i piatti per tutti e due e
per le nostre due amiche e apparecchiammo la tavola. Poco
dopo
arrivarono e ci sedemmo a tavola a mangiare.
-Ragazzi
che mangiata... Devo dirlo Lucia la tua pasta fredda è la
migliore. Vi lascio un attimo che vado a portarla anche a mio
papà- Disse Eric e noi facemmo cenno di si con la testa
guardandolo allontanarsi. Appena non potemmo più vederlo ci
guardammo negli occhi tutte e tre e scoppiammo a ridere. Pur essendo
solo un nostro amico tutte e tre ammiravamo eccome il suo
fisico.
-Chiara
se fossi in te io ci farei un pensierino ... insomma Eric è
sempre più bello ogni volta che lo vedo !!- disse mia cugina
e
la Lucia intanto faceva cenno di si con la testa.
-Sceme
che non siete altro ormai è mio fratello... dai vado a
buttare
via le immondizie - dissi e mi avviai da sola con il sacchetto dei
rifiuti verso l'entrata del parco dove c'erano i cestini. Certo che era
proprio vero Eric ogni volta era sempre più carino... ok non
dovevo pensare certe cose !!! Eric ormai è mio fratello lo
hai
detto anche tu Chiara ormai rimani su quello che dici. Mi stavo facendo
ancora tutti i miei pensieri e le mie imposizioni che andai a sbattere
contro una persona.
-Mi
scusi non volevo... Eric ??? Ma che ci fai ..- Non feci neanche in
tempo a finire che mi mise una mano sulla bocca per farmi tacere. Mi
trascinò poi dietro una siepe dove ci nascondemmo.
-Eric ma che- cercai di dire quando tolse la mano ma mi
tappò subito la bocca.
-Ssshhh... voglio fare uno scherzo a quella stronza di Sandra..-
Sorrise all'idea.
-Dimmi
il tuo piano- Dissi sorridendo complice, lo vidi un attimo perplesso
mentre osservava la casetta della cassiera all'entrata del parco poi si
voltò di me alzando le spalle.
-Ci
devo ancora arrivare- Ecco era sempre il solito , mi metteva strane
idee in testa e poi non sapeva che fare quindi alla fine organizzavo
sempre tutto io. Mi massaggiai le tempie pensando a un possibile
scherzo.
-Trovato
!!!!!- dissi voltandomi verso di lui e trovandolo già
sorridente
e in attesa del piano diabolico così continuai - tu devi
andare
da lei e fare finta di ... si ecco ... di provarci poi...-
-Cosa ????- gli tappai immediatamente la bocca quando vidi che aveva
capito di tenere il volume basso lo lasciai parlare.
-Chiara tu sei pazza ... io non ci provo con quella racchia e poi si
accorgerebbe subito che gli stiamo facendo uno scherzo- sorrisi al
pensiero e lui prese un'espressione curiosa.
-Davvero tu non ti sei mai accorto che ha una cotta per te- Fece cenno
di no con la testa e continuai a spiegargli il mio piano quando finii
lui fece cenno di si con la testa e uscimmo da dietro la siepe per
mettere in funzione lo scherzo. Eric si avvicinò con calma
alla
casetta mentre io andai a nascondermi dietro la casetta osservando Eric.
-Ciao Eric-
-Ciao Sandra come va?- Disse il mio amico appoggiandosi con un gomito
al bancone della cassa cercando di fare uno sguardo malizioso... giuro
se non fosse per lo scherzo sarei scoppiata a ridere!! Lei rimase un
attimo sorpresa dal suo atteggiamento ma ne approfittò
subito
appoggiandosi a sua volta sul bancone incrociando le braccia al petto
così da mettere in risalto quel suo davanzale che secondo
l'espressione di Eric doveva fare schifo. Trattenni ancora le risate..
poveretto, in fondo lui si stava sacrificando.
-Puoi venire un attimo da questa parte del bancone- Le disse facendo
scorrere le sue dita sul braccio della vipera e lei fece cenno di si
uscendo poi dalla porta dietro la casetta e appoggiandosi di schiena al
bancone , davanti a Eric. Ne approfittai e sgattaiolai dentro l casetta
cercando di fare il meno rumore possibile. Aprii la porta lentamente e
presi la super colla che sapevo essere nascosta nel primo cassetto
della cassa. intanto Eric teneva occupata Sandra cercando di sembrare
sicuro di se.
-Sai oggi con la divisa sembri diversa... più... bella
ecco!!-
disse e io per poco non rischiai di rovinare tutto il piano per
scoppiargli a ridere in faccia. Richiusi il cassetto dopo aver preso la
supercolla e iniziai a spalmarla sulla sedia, quando finii rimisi tutto
al suo posto e proprio quando chiusi il cassetto la porta che avevo
lasciato aperta si chiuse facendo rumore. Sandra si voltò
immediatamente e mi avrebbe vista se non avessi avuto la prontezza di
riflessi di nascondermi sotto il tavolo della cassa.
-Sarà stato il vento- Disse Eric e non riuscendo a farla
girare
di nuovo verso di lui in modo che io riuscissi ad andarmene ci
provò maggiormente- Sentì ti andrebbe dopo il
nostro
turno di andare a mangiare una pizza a Garda , sai posso farti vedere
paesaggi bellissimi che tu non conosci- disse e lo sentii sospirare
segno che lei si era voltata di nuovo. Sgattaiolai fuori velocemente e
appena fui fuori feci cenno a Eric di smetterla. Lui si mise una mano
nei capelli e si allontanò da lei.
-Cavoli mi sono dimenticato che devo uscire con chiara e le altre due-
Disse con tono dispiaciuto e il sorriso di Sandra svanì
mentre
lui continuò- Bè vuol dire che era destino che
non
uscissimo.... peccato... mi sarebbe piaciuto... ciao- Disse e si
allontanò definitivamente raggiungendomi poco più
in la
dove mi ero nascosta per vedere la scena dello scherzo. Quando mi fu
vicino feci scorrere una mano sul suo braccio notando con sorpresa che
gli feci venire la pelle d'oca.
-Sai Eric oggi con la divisa sembri diverso.... più ...
bello ecco !!!- Dissi sfottendolo con le sue stesse parole.
-Chiara vai a farti friggere... non sai che schifo è
stato... il
mio corpo voleva morire e i miei occhi avrebbero preferito bruciare
invece di guardare quello schifo- Eric aveva una voce completamente
schifata mentre parlava . Rimanemmo li fermi fino a quando Sandra non
tornò a sedersi dietro la cassa con faccia sconsolata.
Allora
uscimmo dal nostro nascondiglio per tornare dalle nostre amiche quando
un urlo ci fece scoppiare a ridere come mai prima.
-Aaaaaahhhh!!!!!!
Eric questa me la paghiiii!!!- Sentimmo la voce di Sandra e tutti si
voltarono a guardare chi aveva urlato mentre io e Eric ridavamo come
dei cretini.
Quando raggiungemmo le altre stavamo ancora ridendo tanto che ci
guardarono male.
-Ragazzi
ma che fine avete fatto???-chiese Lucia alzando lo sguardo dal libro
che stava leggendo. noi ridemmo ancora e mentre cercavamo di calmarci
ci sedemmo al tavolo dove era seduta anche Giulia. Non c'era verso di
calmarci, appena vedevo Eric mi veniva in mente come aveva cercato di
provarci con Sandra e Eric a sua volta partiva a ridere con me.
-Ragazzi!!!
Calmatevi e spiegate anche a noi cosa è successo ..- Mia
cugina sorrideva
vedendoci ridere e gli raccontammo dello scherzo fatto a Sandra e
scoppiarono a
ridere anche loro immaginandosela incollata alla sedia che girava per
il parco.
-Beh ragazze...
ora vado un attimo da mio papà per vedere se gli serve una
mano nell'ora di
punta caso mai torno tra poco. Gli facemmo cenno di si mentre
continuavamo a
sorridere per lo scherzo e lui si allontanò ridendo.
Ragazze
io vado a stendermi al sole- Fecero cenno di si e tornarono ognuna a
quello che
stava facendo e io andai a stendermi con un telo e l'mp3 all'orecchio
al sole e mi addormentai.
Dopo
quello che mi parve un secondo sentii qualcosa infastidire il mio
sonno. come
una carezza leggera sulla pancia. No non era una carezza era qualcosa
che mi
sfiorava su e giù facendomi venire la pelle d'oca. Quel
leggero tocco salì fino
alla mia spalla e percorse il mio braccio in tutta la sua lunghezza,
dalla
spalla al polso e ritorno. Sorrisi a quel tocco avvicinandomi di
più alla realtà
che al sogno e mi voltai sul fianco sentendo improvvisamente
più caldo di prima.
Il tocco leggero si sostitui con un soffio caldo e delicato sul mio
collo e poi
vicino all'orecchio e tutto il mio corpo si ricoprì di
brividi, era sempre
stato un mio punto debole. Sorrisi a quelle sensazioni e poco dopo
qualcosa di
morbido sfiorò il mio collo allontanandosi poi un
pò e soffiando nello stesso
punto. Era qualcosa di morbido che alternava il suo tocco caldo con
quello un
pò più fresco del suo respiro... aspetta un
attimo... respiro ???? Capendo
cos'era aprii improvvisamente gli occhi impaurita e mi allontanai ma
una mano
dietro la schiena mi teneva vicina a quel petto, quando alzai lo
sguardo mi
trovai un Eric sorridente che mi fissava e sospirai dal
sollievo.
-Eric
sei un deficiente.... Mi hai appena fatto fare un infarto!- Dissi
tirandogli
una sberla e cercando di allontanarmi da lui ma la sua mano sulla
schiena me lo
impedì.
-Un
infarto... addirittura !!! Ma se sembravi in estasi per le mie carezze-
Disse
sfoggiando un sorriso malizioso e io cercai di nascondere il viso nel
suo
petto.
-Non è
vero- Dissi alzando poi lo sguardo decisa.
-An
si... sei sicura magari vuoi che ti rinfreschi la memoria- Si
abbassò sul mio
collo e gia solo il suo respiro sulla spalla mi fece venire la pelle
d'oca. Lui
depositò un bacio sulla mia spalla e sorrise divertito -
Visto - bé se la
metteva così era guerra aperta. Sorrisi a mia
volta e dandogli una leggera
spinta lo feci stendere di schiena salendo a cavalcioni su di lui e
iniziai a sfiorare
con il mio naso il profilo della sua mandibola fino alla spalla, la sua
pelle
si ricoprì di brividi e risi.
-C'è
solo vento non sei tu- Disse Eric serio quando lo guardai negli occhi e
io gli
baciai il collo e il petto e risalii alla sua mascella. Allora due mani
mi
fermarono e incontrai il suo sguardo che aveva qualcosa di diverso dal
solito.
-Pensi
ancora che sia il vento ??-Dissi sorridente sfiorandogli il braccio con
due
dita.
-No e se
non la smetti con quella mano non rispondo più delle mie
azioni-Disse e io
smisi immediatamente.
-Comunque
la tua espressione era più buffa, sembravi un gatto che si
strusciava- disse
facendomi la linguaccia e io gli tirai un pizzicotto sul
petto.
-
Ahia!!! Ma sei scema ??-
-No così
impari a prendermi in giro-Dissi facendogli a mia volta la linguaccia e
lui
iniziò a farmi il solletico , cercai di divincolarmi ma fu
tutto inutile si
mise a sedere con me a cavalcioni per cercare di fermare le mie mani
che
cercavano di pizzicarlo e solo allora mi accorsi dell'effetto che
avevano avuto
le mie carezze su di lui. Ci fermammo così mani nelle mani.
-Chiara scusa io..- Non riuscì a
finire la frase e rimanemmo un attimo a fissarci fino a quando non
sentii lo
scatto di una foto e insieme ci voltammo trovando mia cugina con una
macchinetta fotografica in mano e Lucia con i loro due gelati.
-Potevate pure prendervi una
camera voi due!!- Disse e io le feci la linguaccia alzandomi da Eric.
-Ragazze io vado a farmi un bagno-
disse Eric scomparendo velocemente dalla nostra vista e io sorrisi
sovrappensiero. Tutte a me dovevano capitare ???
-Bè a quanto pare ti sei svegliata finalmente- Disse Lucia e
solo allora notai che avevano già messo via tutto e
voltandomi a
guardare il parco notai che ormai non c'era quasi nessuno, le uniche
cose che ancora c'erano erano le nostre borse sul tavolo e il mio
asciugamano dove avevo dormito.
-Ma ... ragazze che ore sono??- Chiesi non capendo come cavolo potesse
essere così vuoto il parco.
-Sono le sei e Eric ci ha detto che essendo inizio stagione il parco
chiude prima quindi ci ha dato una mano a mettere via tutto mentre tu
dormivi bella e beata e poi siamo andati a prenderci un gelato mentre
lui ti svegliava- Mi spiegò Lucia e io rimasi un attimo
basita
di come era passato veloce il tempo.
-E come ti ha svegliata!!1- Aggiunse mia cugina e io le feci
la linguaccia.
-Scusate ragazze dovevo darvi una mano... sono proprio un disastro e
poi dovrei essere io la più grande... scusate- Ero stata
imperdonabile avevo dormito tantissimo e non avevo dato una mano a
mettere via tutto.
-Non ti preoccupare ci ha aiutato Eric a proposito alla fine vieni con
noi?- Chiese poi Lucia rivolta a qualcuno alle mie spalle e voltandomi
mi trovai Eric che si asciugava il corpo con il mi asciugamano che era
ancora sul prato.
-Si ho chiesto a mio padre e ha detto che va bene però guido
io-
Disse sorridente e vidi il broncio che mise Lucia a quella notizia.
-Scusate ragazzi ma viene dove ???- Chiesi non capendo il loro discorso.
-Eric ha proposto di venire a Verona e andare in pizzeria tutti
insieme, ovviamente prima passiamo da casa per cambiarci. Ha
già
chiamato tua mamma e organizzato tutto quindi ora dai le
chiavi a
Eric e andiamo che se no facciamo tardi.- Disse Giulia e io vidi Eric
allargarsi in un sorriso.
-Tu non la guidi neanche morto la mia macchina!!!!- Dissi alzando un
indice come minaccia.
-Tua... di tua mamma e comunque l'ha deciso Betty quindi non si discute
se no te le porti tu le borse fino al parcheggio- Disse sempre con quel
suo ghigno malefico e io non potei fare a meno di cedere. Prendemmo
tutte le nostre cose e ci dirigemmo verso il parcheggio dove salutammo
Henri e Antonio che chiusero il parco dopo di noi.
-Venite anche sabato prossimo o al massimo quello dopo e porta anche i
tuoi genitori - Disse Antonio e io feci cenno di si con la testa.
Partimmo felici anche se sapevo che non sarebbe stato un bel viaggio a
causa dell'elevata velocità della guida di Eric e il
traffico
che trovammo poco dopo. Arrivammo a Verona per le 7 e c'era ancora un
pò di luce, accompagnammo a casa la Lucia .
-Alle 9 passo a prenderti o ti fai trovare ai Glicini??- Chiese Eric
alla mia amica .
-Che ne dici invece se aspetti qui un attimo, prendo le cose che mi
servono e mi preparo da Chiara o Giulia- Disse sorridente e facemmo
cenno di si rimanendo poi ad aspettarla. Tornò poco dopo con
una
borsetta in una mano e uno zaino nell'altra. Poi parcheggiammo nella
nostra via.
-Dio ragazze è quasi un anno che non venivo in questa via,
certo
che non è cambiato niente.- Affermò Eric
osservando la
casa mentre noi cercavamo di aprire il baule.
-Prendete solo le borse da spiaggia il resto lo porto su io mentre vi
preparate- disse aprendocelo.
-Scusa ma tu non devi farti la doccia?- Gli chiesi abbracciandolo da
dietro e mettendomi sulle punte per raggiungere con il mento la sua
spalla. Mi era mancato tantissimo il mio fratellone e ora che era con
me volevo godere della sua compagnia in ogni momento.
-Si ma non ci metto un'ora come te - Disse voltandosi e chiudendo poi
la macchina mentre noi gli facevamo la linguaccia. Aprimmo il cancello
e chiamammo l'ascensore.
-Sai Eric abbiamo nuovi vicini- Disse Giulia sorridendo mentre
aspettavamo che l'ascensore arrivasse.
-An si ... siete riuscite ad affittare la casa della nonna... mi
dispiace un pò ... bè come sono i nuovi vicini li
avete
conosciuti?- Chiese curioso e noi abbassammo contemporaneamente lo
sguardo sorridendo al ricordo del nostro balletto sul nostro
pianerottolo.
-Ehi ehi ehi.... voi mi nascondete qualcosa!!!- Disse aprendoci la
porta e entrammo tutti .
-No non li abbiamo incontrati- Dissi a voce bassa cercando di
nascondere la mia bugia. Eric capiva subito quando mentivo e scommetto
che l'avrebbe capito anche adesso.
-Ok se la metti così!!- Disse sollevandomi da terra e
mettendomi sulla sua spalla come se fossi una bambina.
-Eric mettimi giù Subito... e no... non ti azzardare- Dissi
vedendo il suo solito ghigno malefico, non feci in tempo a finire che
uscimmo dall'ascensore mentre lui mi faceva il solletico. -Eric
piantala ti prego- dissi tra una risata e l'altra e dopo un
pò
stranamente mi ascoltò rimettendomi poi a terra. Osservai il
suo
viso e lo vidi con un'espressione sorpresa così gli presi il
mento tra le mani osservandolo da vicino ma non si decideva a
risvegliarsi allora mi avvicinai al suo orecchio sorridendo e
abbassando la voce.
-Eriiiiiiiic .... ci seiiii?- Chiesi e lui per risposta mi prese le
mani facendomi voltare e non poté cadermi la borsa di mano
quando vidi chi avevamo davanti.
I TRE RAGAZZI
Non
era possibile, per colpa di quel cretino di Charlie e della sua
pessima idea di chiedere ai genitori delle ragazze di tenercele lontane
, non avevamo più visto quelle ragazze da una settimana. La
mattina andavamo in giro per Borgo Roma per vedere se le incontravamo
ma niente. Ogni tanto le sentivamo nell'appartamento affianco che
ridevano e quella parete così stupida e insignificante aveva
ricevuto ormai tutti gli insulti possibili.
-Ragazzi ma avete pensato al parco dove le avete incontrate?- Doveva
venire l'illuminazione a Charlie dopo una settimana??? Ma io dico...
tempo buttato al vento, perso completamente. Taylor io e Robert
andavamo
in giro inutilmente mentre le ragazze dovevan sicuramente portare
fuori il cane. Maledetto me e il mio cervello minuscolo, insomma poteva
venire anche a me un'idea così stupida. Alla mattina andammo
tutti e tre al parco e ci rimanemmo tutta la mattina fino all'ora di
pranzo che raggiungemmo Charlie al ristorante e andammo al cinema per
distrarci. Eravamo tutti e tre demoralizzati e Charlie era il
più
triste di tutti in quanto la situazione era tutta colpa sua.. Tornammo
a casa nel pomeriggio e davanti alla porta di casa Charlie non trovava
più le chiavi.
-Ragazzi ho dimenticato le chiavi voi le avete?- Chiese voltandosi a
mostrarci le tasche vuote e noi cercammo nelle nostre tasche. In quel
momento sentii la voce di chiara ... proveniva dall'ascensore e mi
bloccai completamente voltandomi a osservare l'ascensore. Le
voci
al suo interno si fecero sempre più vicine man mano
che
l'ascensore
saliva e io e glia altri tre ragazzi rimanemmo immobili come se quel
momento
potesse essere un sogno.
-Eric mettimi giù Subito... e no... non ti azzardare-
Disse in italiano Chiara e un ragazzo usci dall'ascensore con sulla
spalla
Chiara che si dimenava per il solletico. Dietro al ragazzo spuntarono
Lucia e
Giulia che appena ci videro si immobilizzarono sorridendo a Robert e
Taylor.
-Eric piantala ti prego- Disse Lei e il ragazzo mi osservò
un attimo e poi mise
giù Chiara che ci dava le spalle. Chi cavolo era quel
cretino che l'aveva presa
in braccio??? Se fosse stato il suo ragazzo... No non mi ha mentito,
deve
essere sicuramente un amico. Cercavo di auto convincermi per evitare la
peggiore
delle ipotesi. Chiara prese il mento del ragazzo e si
avvicinò al suo orecchio
per sussurrargli qualcosa. Mi aveva mentito. Lei mi aveva mentito se no
perché
stava così appiccicata a quel ragazzo ??? Strinsi i pugni e
feci per muovermi
per tirare un pugno a quell'Eric come lo aveva chiamato lei ma Robert e
Taylor
mi afferrarono i polsi fermandomi immediatamente. Era una fan sfegatata
come
tutte le altre, si era presa gioco di me e io ci ero cascato come un
deficiente. Quando stavo per girarmi per andarmene per le scale Chiara
si voltò
e quando mi vide le cadde la borsa. Ci fu un momento di silenzio carico
di
tensione e poi Il ragazzo mi sorrise.
-Piacere io sono Eric il fratello quasi
adottivo di Chiara- Disse in Inglese porgendomi la mano e io la strinsi
senza
convinzione ancora sconvolto per quello che avevo pensato di Chiara.
Non mi
aveva mentito ma soprattutto non mi aveva usato.
-Ciao io sono Kellan... Sai
Kell potresti anche presentarti- Disse Taylor e io mi risvegliai dai
miei
pensieri.
-Scusa io sono Kellan - Dissi sorridendo a Chiara da cui non riuscivo
a staccare gli occhi di dosso.
-Io sono Taylor -
-Io Robert-
-Mentre io sono
Charlie. Ragazze che avete fatto oggi?- Chiese mentre Chiara mi
sorrideva
timidamente prima di rispondergli.
-Siamo andate al lago dove abbiamo incontrato
Eric. Stasera andiamo a mangiare una pizza ai Glicini con tutta la
famiglia-
Disse guardandosi intensamente e io capii che cascasse il
mondo quella
sera sarei andato ai Glicini.
-Mi dispiace disturbare la vostra giornata ma
siamo rimasti chiusi fuori di casa no nè che avete un
doppione?- Chiese Charlie
e Chiara fece cenno di si passandomi vicino e rallentando vicino a me
...
facendomi sentire come una tensione nell'atmosfera. Apri la porta di
casa sua e
ci fece entrare tutti. Taylor si affianco immediatamente a Giulia per
sapere
come era andata la giornata e lo stesso fece Robert mentre Eric e
Charlie erano
ancora impegnati nelle presentazioni.
-Vado in camera a prendere le chiavi che
le ho viste nel cassetto di mio fratello se non mi sbaglio. Lucia ,
Giulia ,
Eric tenete occupati i ragazzi - Disse e sorridendo si avviò
verso la sua
camera.
-Scusa Giulia dov'è il bagno?- Chiesi e lei mi
indicò la direzione dove
Chiara era sparita e non me lo feci ripetere due volte. Alla fine
trovai la
camera di Chiara e suo fratello e entrai trovandola occupata
a cercare in
vari cassetti di una scrivania.
-Sai mi hai fatto prendere un colpo- Dissi e lei
sussultò al suono della mia voce voltandosi poi a guardarmi
con le chiavi in
mano.
-Le hai trovate allora- Le dissi indicandole e lei fece cenno di si. Mi
avvicinai
a lei e ci volle tutta la mia forza di volontà e
coraggio per poggiare
una mano sul suo fianco sentendo immediatamente la strana scossa
elettrica che
c'era tra noi.
-Perché?- Mi chiese e tutta la solita sicurezza che avevo
con le
donne sparì.
-Pensavo... che Eric fosse il tuo ragazzo- Dissi e la vidi
abbassare lo sguardo arrossendo.
-E' come un fratello per me- Disse e il mio
cuore era come salito su una nuvola per l'immensa felicità
che mi aveva dato la
sua conferma anche se una piccola parte di me credeva che potesse
esserci
qualcosa.
-Domani sei libera?- Dissi improvvisamente senza pensare a quello che
dicevo.
-Certo - Disse velocemente come se la mia domanda potesse essere
rimangiata improvvisamente. Le sorrisi e intrecciai la mia mano con la
sua mentre
l'altra non si allontanava dal suo fianco.
-Stasera ti dico tutto in pizzeria-
Le dissi e mi allontanai per tornare dagli altri e lasciandola li con
la sua
espressione sorpresa . Poco dopo arrivò Chiara che ci porse
le chiavi che presi
velocemente.
-Bè ragaze ci vediamo presto- Dissi e ci salutammo entrando
poi in
casa mentre Chiara , Eric , Lucia e Giulia chiusero la porta di casa.
Io mi
voltai verso i ragazzi sapendo perfettamente cosa avremm ofatto
stasera.
-Ragazzi oggi andiamo in pizzeria- Dissi sorridendo.
-Perchè- chiesero e
io sorrisi.
-Ragazzi .... Ho un piano !!!-
Beh allora vi è
piaciuto questo capitoletto???? Io spero di si. Comunque ne sto
già preparando un altro che pubblichero a breve spero...
grazie a chi lascera un commentino XDXDXD
|
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Capitolo 9 *** nella mente di Eric ***
<<
cosi possiamo andare
Eric??>> Mi chiese Chiara e tutte e tre si voltarono
verso di me per
farsi osservare... Erano stupende , Chiara piu di tutte.
Lucia aveva i
capelli mossi con un vestito nero che le arrivava un pò
sopra il ginocchio,
aveva messo un pò di trucco e stava bene (http://www.fanpop.com/clubs/ashley-benson/images/23396164/title/ash-wallpaper). Giulia
aveva un vestito rosso che
metteva in risalto la sua abbronzatura perenne e il fisico slanciato (http://www.wetpaint.com/pretty-little-liars/articles/21-things-you-didnt-know-about-shay-mitchell), ma Chiara
era la più bella di tutte.(http://www.fanpop.com/clubs/troian-bellisario/images/13439418/title/pll-promo-photoshoot-photo) Aveva i
capelli mossi come piacevano a me con un
poco di trucco ma non troppo da essere irriconoscibile ma solo un un
pò per
mettere in risalto gli occhi, un vestito viola fino alla vita e poi
nero che le
arrivava a metà coscia ed era stupendo visto che il mio
cervello partiva già a
immaginare cosa c'era sotto, cosa che non doveva fare. Era bellissima e
rimasi
a fissarla senza fiato mentre lei mi veniva in contro camminando in
maniera
suadente senza neanche accorgersene. Ogni cosa di lei mi attraeva , per
sino il
suo profumo che mi dava alla testa. Ero stato scemo in passato, sapevo
che lei aveva
una cotta per me ma io la consideravo solo un'amica e ora eravano nella
situazione contraria. Chiara mi tocco una guancia con la mano e io
gliela
baciai.
<< Siete bellissime >>> Dissi e
tutte e tre sorrisero. <<
beh vado a lavarmi io ora>> Le superai e mentre loro
sceglievano scape e
borse io mi feci una doccia fredda per calmare i miei pensieri
su chiara.
Uscii mi asciugai e indossai i miei jeans con la camicia a maniche
corte che mi
aveva regalato Chiara all'ultimo compleanno. Misi un
pò di gel e uscii
facendomi ammirare girando su me stesso. Avevo lasciato apposta la
camicia un
pò aperta così che si vedessero i muscoli e
sorrisi vedendo come anche chiara
mi guardava. Forse ogni tanto anche lei non mi vedeva come un fratello
addottivo.
<< questa l'ho scelta io>>
Disse sistemandomi il colletto.
<< Si e ti piace? >> chiesi sorridendo e
lasciandola fare.
<< Si , ma solo perchè io ho buon
gusto>> Mi fece una linguaccia e
ci avviammo a piedi verso la pizzeria. Chiara con i suoi tacchi dieci
arrivava
quasi al mio naso, era proprio bellissima e ogni tanto mentre camminava
davanti
a me mi perdevo a guardarle il fondoschiena, ma era inevitabile era
come se lo
facesse apposta, era li davanti a me che in pratica implorava
"ehi
guardami!!!"
Arrivammo in pizzeria dopo dieci minuti ed entrammo trovando tutti
seduti gia
al tavolo. Salutai tutti e ci sedemmo nei posti che ci avevano
lasciato. I
genitori erano tutti seduti vicini poi verso la fine del tavolo c'erano
da una
parte giacomo riccardo e due posti vuoti, io mi sedetti vicino al
fratello di
chiara e affianco a me si sedette Giulia mentre dall'altra parte
c'erano
Leonardo e Federico e due posti vuoti dove si sedettero Chiara e dopo
Lucia.
<< Ragazze noi abbiamo già ordinato e vi
abbiamo preso il solito va
bene?>> Chiese Betty e noi facemmo cenno di si.
<< Grazie tanto sai che alla fine scegliamo sempre quello
>> Dissi
sorridendo. Iniziammo a chiacchierare un pò di tutto e io mi
persi con Riccardo
che non vedevo da molto a parlare di quello che ci era succeso, scuola
amici
moto ... tutto e arrivammo anche a parlare di ragazze . ascoltai
Riccardo
mentre mi diceva della sua ragazza che ormai aveva da 6 mesi e di come
ha
pensato che la nostra famiglia era pazza dopo che l'aveva presentata a
tutti a
natale al classico cenone in famiglia. Poi mi chiese di me e notai che
chiara
ora cercava di ascoltare la conversazione senza farsi notare. Gli
raccontai
allora di come invece io mi ero buttato su feste e amici e poi gli
parlai di
una ragazza che non vedevo da tempo e che poco fa avevo rivisto. Avevo
buttato
l'esca per vedere come reagiva Chiara e notai con la coda dell'occhio
che per
un attimo il suo sorriso era svanito. Pensai che potevo farle uno
scherzo e
decisi di provare.
<< E' una ragazza davvero bella , era un bel
pò che non la vedevo e devo
dire che è cresciuta molto bene. Mi ha sorpreso vederla
perchè non mi aspettavo
di provare una strana sensazione quando l'ho vista>>
<< Dai dai chi è? >> chieese
Riky e io non potei non sorridere
vedendo che ora chiara non faceva neanche più finta di non
ascoltare.
<< eeehhh ... sapessi !! E' top secret per ora
>> Riccardo rise
mentre io con un piede toccai la gamba di chiara. Lei si
irrigidì
immediatamente e poi mi sorrise ridacchiando... Non era un si ma di
certo non
era neanche un no. Le feci una carezza con il piede e la vidi scuotere
la
testa, salii un pò più in su con il piede fino ad
arrivare al ginocchio e ci
guardammo intensamente cercando di capirci a vicenda.
<< ehi Charlie, Kellan, Robert, Taylor how surprising
>> Esclamò betty
e bastò guesto che tutti ci girammo a vedere i loro nuovi
vicini che stavano
entrando in pizzeria. Io riappoggiai i piedi per terra e vidi chiara
abbassare
lo sguardo imbarazzata. tutti passammo all'inglese.
<< Ciao Charlie come stai?>> Chiese betty.
<< bene bene, vedo che anche voi avete avuto la nostra
stessa
idea>>
<< si caro volete unirvi a noi >> chiese
Betty e io pregai perchè
non lo facessero non mi piaceva il mondo in cui Kellan guardava chiara
e
neanche di come gli altri due guardassero Lucia e Giulia.
<< no non vorremmo disturbarvi , sembra una cena di
famiglia e noi siamo
venuti qua solo per mancanza di voglia di cucinare>>
tutti sorrisero e io
ringrazia il signore per quel dono ma Betty insistette.
<< non dire stupidate noi abbiamo avuto la stessa idea
vero sorelle??
Nessuna di noi aveva voglia di cucinare così siamo venute
qui, dai unitevi a
noi, facciamo aggiungere un tavolo>> Betty fece un cenno
al cameriere e
gli spiegò, poco dopo arrivo un tavolo che
sistemò proprio affianco a noi.
<< se insisti allora va bene >> Disse
Charlie e potei vedere
chiaramente negli occhi di tutti e quattro che passavo un lampo di
soddisfazione, mentre nei miei c'era un pò di rabbia.
<< Ragazze fate posto a loro in maniera che siano vicini
e rispolverate
per bene l'inglese ok ?>> Le ragazze fecerò
cenno di si e quando ci
risedemmo tutte in fondo al tavolo da una parte c'erano giacomo riky io
chiara
giulia e lucia e dall'altra Leonardo fede charlie kellan taylor e
robert. Avevo
davanti Charlie ora e chiara aveva Kellan.. quando il destino voleva
poteva
essere proprio crudele.
<< Ciao ragazze >> Disse Charlie sorridendo
e tutte gli fecero un
cenno di saluto. Parlai con fede Charlie e riccardo mentre con
un'orecchio
tentavo di ascoltare i discorsi delle ragazze alla mia destra.
<< ciao chiara>>
<< ciao Kellan come va?>>
<< Bene adesso, ti avevo detto che ci saremmo visti in
pizzeria >>
<< Ma non è rischioso ragazzi??
>>
<< si ma avevamo voglia di vedervi>> Questo
doveva essere Taylor da
com'era sfacciato.
<< taylor abbassa la voce >> Lo
rimproverò robert. non riuscii a
seguire gli altri brevi discorsi perchè parlavono troppo a
bassa voce ma poi
colsi dell'altro.
<< Comunque sei bellissima chiara>>
<< Anche Tu lucia>>
<< e tu Giulia >>
<< Grazie>> risposero tutte insieme e potei
immaginarle abbassare
la testa tutte imbarazzate.Decisi di dover bloccare quelle
conversazioni.
<> chiesi voltandomi a
guardare Kellan con aria di sfida e lui sorrise appoggiandosi allo
schienale della
sedia.
<< Bene anche se anche qui a volte ci sono le fan
sfegatate che ci
rincorrono ma non siamo mascherati stasera perchè di solito
quando ci vedono
con gente pensano che gli assomigliamo e basta per fortuna
.>> disse
quest'ultimo sorridendo. Mi dava fastidio, non sapevo di poter provare
dei
sentimenti per chiara ma quando l'ho rivista oggi ho capito che provavo
qualcosa per lei e sapere che anche lui provava qualcosa mi dava
fastidio. cioè
si capiva benissimo.
<< Immagino. chissa però che bello avere le
ragazze così a disposizione
per voi, io avrei dato tante feste invitando le fan per
divertirmi>>
dissi e mi arrivò un calcio da chiara alla mia destra e una
sua occhiataccia.
Kellan invece assunse una faccia colpevole. Lo sapevo, un tipo come lui
ne avrebbe
sicuramente approfittato.
<< Beh si è ciò che ho fatto io
fino a poco fa, però ora ho
smesso>> Disse e scambiò uno sguardo con
chiara. Vidi poi chiara agitarsi
un attimo sulla sedia chiara e lanciando uno sguardo sotto il tavolo
vidi che
Kellan le stava il piedino quindi dovevo fare qualcosa.
<< beh anche queste ragazze sono delle festaiole,
dovreste vedere coe
ballano>> Dissi ricordando alcune feste a cui ero andato
con loro. Vidi i
ragazzi e le ragazze abbassare lo sguardo imbarazzati e non capii.
<< Cosa c'è?>> chiesi.
<< Le abbiamo già viste ballare. stavano
uscendo dall'ascensore con
musica sparata a mille ballando>> Disse Robert sorridendo
a Lucia.
Appoggiai allora un braccio dietro le spalle di chiara e vidi kellan
irrigidirsi me ntre io sferrai il colpo che lo avrebbe messo ko, in
fondo in
guerra tutto è lecito. mi avvicinai all'orecchio di chiara
sussurrandole sotto
voce << Stavi ballando come hai fatto con me il ballo del
qua qua??
>> Lei rise voltandosi poi a guardarmi negli occhi.
<< No quello non l'ho fatto con loro>>
Disse sorridendo e vidi
Kellan incazzarsi. Lui non sapeva cosa le avessi detto ma vista da
fuori
sembrava una cosa parecchio intima tra noi come se fossimo stati
insieme o ci
stessimo ancora, e sorrisi tra me e me felice .Taylor e Robert cercano
di
calmare il loro amico visto che attaccarono a farmi domande e io gli
risposi
iniziando a giocare con una ciocca di capelli di chiara che aveva sulle
spalle
a portata della mia mano. chiara non si tirò indietro
infondo lo facevo sempre
e lei lo considerava un gesto normale nella nostra amicizia ma kellan
che ne
sapeva di cos'era.
<< Tu come conosci chiara?>> Mi chiese
Robert .
<< quando ci siamo conosciuti chiara?>>
<< Due anni fa >> rispose subito sorridendo.
<< Si è vero, mio papà è
il miglior amico del suo e due anni fa ho
iniziato a lavorare alla baia delle sirene , un parco sul lago che
appartiene a
mio padre e la famiglia di chiara è venuta li in vacanza e
ci siamo
conosciuti.>> Dissi sorridendo mentre potevo vedere
facilmente la collera
di Kellan aumentare mentre io continuavo con il mio discorso
<< da li
siamo diventati amici ed eravamo inseparabili poi un anno fa a causa
del lavoro
o della scuola abbiamo iniziato a vederci meno ma ci sentivamo spesso
vero?>> dissi e lei annui allora mi venne in mente come
spiazzare del
tutto kellan.
<< Pensate che all'inizio la sottoscritta aveva pure una
cotta per me
>> Kellan strinse i pugni sulla tavola e poi si
alzò mentre chiara lo
guardava confusa.
<< Scusate vado in bagno a lavarmi le mani prima che
arrivino le
pizze>> Disse e spari subito. Chiara lo guardò
sparire e poi si voltò
verso di me cogliendomi a sorridere felice per quello che era successo
e capì
tutto.
<< Perchè lo hai fatto? >>
<< Io non ho fatto niente , gli ho solo detto la
verita.>> Dissi ma
lei sia alzò per seguirlo.
<< scusate ragazzi>> disse sparendo anche
lei. La seguii con lo
sguardo e poi notai lo sguardo di rimprovero che avevano lucia e
giulia, mentre
gli altri due ragazzi erano preoccupati per il loro amico.
<< beh ragazze vi siete divertite oggi?>>
chiese Robert cercando di
cambiare discorso e stemperare un pò l'atmosfera.
<< si ci siamo divertite e...>> Il discorso
continuò così
raccontando di com'era andata la giornata e io intervenii qualche volta
ma ero
troppo concentrato a vedere quando tornava chiara e se
tornava da sola o
con kellan.
INTANTO NEL BAGNO DELLA PIZZERIA
Mi sembrava impossibile, mi aveva detto che era come un fratello
addottivo e
poi scopro che aveva una cotta per lui. Perchè cavolo mi ha
mentito?? Poi al
tavolo sembrava stessero insieme da anni da quanto erano complici e
intimi. Ma
dio santo perchè io devo sempre cascare in queste trappole
stupide che poi ogni
volta quello che ci rimane di merda sono sempre io .Ero in bagno che
imprecavo
da solo quando qualcuno bussò alla porta.
<< Occupato >> Urlai per non essere
disturbato.
<< Kellan sono o apri per piacere>> disse
chiara dall'altra parte.
<< Perchè? >> dissi non volendo
vederla. Infondo potevo benissimo
essermi immaginato tutto, non eravamo ancora niente e se io avessi
frainteso le
sue azioni, e se lei in realtà in me aveva visto solo un
amico. Come cavolo
facevo a sapere cosa voleva chiara dio santo.
<< Dobbiamo parlarne urlando da una parte all'altra della
porta? Aprimi
kellan>> Disse e io le aprii anche se ero infuriato nero.
Chiara entrò e
poi chiuse la porta alle sue spalle.
<< Scusami>> disse e tutte le mie difese
cadderò davanti alle sue
scuse e alla sua espressione dolorante.
<< devo scusarti di cosa?>>
<< scusami per quello che ha fatto Eric ma ti giuro che
è solo un'amico e
non ho idea del perchè abbia fatto così, non
è da lui>>
<< Lo difendi pure??? Dimmi la verita stai con
lui??>> dissi
fermandomi a guardarla in ansia per la sua risposta.
<< no non sto con lui, perchè ti arrabbi
così tanto non è successo
niente, se era perchè ha detto che una volta avevo una cotta
per lui era tanto
tempo fa ora è solo come una fratello.>>
<< non è solo per quello lo vuoi capire . E
per come ti ha toccato anche
e per come ti ha sussurrato le cose nelle orecchie>>
Perchè non voleva
dirmi la verità e dirmi che sta con lui.
<< Non è niente di più che un amico
kellan lui gioca sempre con la mia
ciocca di capelli e prima all'orecchio mi ha chiesto se stavo ballando
il ballo
del qua qua e me lo ha detto all'orecchio perchè sa che per
me è imbarazzante e
comunque a te cosa interessa ?? >> Le andai incontro
incazzato perchè non
capiva cosa provavo per lei e le afferrai le spalle, ormai ero troppo
su di
giri.
<< Mi importa perchè mi piaci e solo il fatto
che lui giochi con i tuoi
capelli mi da fastidio perchè vorrei tu fossi solo mia e che
ti potessi toccare
solo io>> dissi ormai senza fiato e quando lei aprii la
bocca sorpresa la
baciai con tutta la passione che potevo avvicinandola il massimo
possibile a
me. Lei rimase stupita ma poi rispose al bacio con altrettanta
passione. La
sollevai per farla sedere sul lavandino e strinsi le sue gambe dietro
la mia
schiena. Ci baciavamo come se da li a poco fossimo andati a letto e
quando le
misi una mano sotto il vestitò lei mi fermo tirandosi un
pò indietro
sorridendo.
<< Kellan anche tu mi piaci ma andiamo
piano>> disse sorridendo e a
quelle parole il mio mondo divenne a colori. Io le piacevo, non potevo
crederci
ero al settimo cielo.
<< tu mi piaci di più >> Le
dissi baciandola. Non riuscivo a
staccarmi da lei ero troppo felice. continuammo a baciarci per non so
quando
finchè qualcuno bussò alla porta.
<< Kellan tutto ok?>> Chiese Robert e noi
ci guardammo non sapendo
che fare.Chiara mi fece cenno di rispondergli.
<< si Robert . Sei solo?>>
<< Si perchè? >> Aprii la porta
e Robert rimase sorpreso nel
vederci uscire dal bagno insieme con i capelli che andavano da tutte le
parti e
il mio vestito messo male.
<< Ragazzi che avete fatto li dentro? >>
chiese sorridendo.
<< Niente scemo >> Disse kellan e io mi
risistemai i capelli e il
vestito e feci lo stesso con lui poi robert ci fece cenno di tornare al
tavolo
.
<< Vado prima io poi arriva tu cosi i tuoi non sospettano
nulla >>
Dissi a chiara e feci per andarmene ma lei mi trattenne e mi
baciò e dopo io
non potei non sorridere. era una ragazza troppo bella.
Andai a sedermi e dopo un pò arrivò anche chiara.
<< Però ce ne hai messo di tempo
>> disse Eric sorridendo e
scrutandoci tutti e due ma chiara rispose subito.
<< C'era una coda pazzesca davanti al bagno delle ragazze
e quando
toccava a me kellan era appena uscito.vero?? >> Chiese e
io feci cenno di
si con la testa mentre robert sorrideva guardando lucia e giulia.
Chissà perchè
ma avevo il sospetto che ne sarebbero venuti a conoscenza tutti
di noi
sei.
Arrivarono le pizze e ci mettemmo tutti a mangiare parlando normalmente
anche
se a volte volevo staccare la faccia a Eric che giocava ogni tanto con
i
capelli di chiara sorridente, ma poi ripensavo a cosa era successo in
bagno e
mi calmavo pensando che era solo un suo amico.Parlammo del
più e del meno e
finito di cenare io e i ragazzi ci alzammo per andarcene. Charlie che
intanto
aveva parlato tutta sera con i genitori delle ragazze offri la cena a
tutti
anche se betty e le sorelle volevano dissuaderlo dal farlo. Salutammo
tutti e
stringemmo la mano alle ragazze per salutarle come se non fossero
niente per
noi se no betty le metteva ancora più proibitive di
com'erano già. Nel
stringerle la mano io robert e taylor lasciammo tutti un biglietto in
mano alle
ragazze, tutti uguali. Salutammo tutti e ce ne andammo. Una volta fuori
potevamo parlare tra di noi tranquillamente delle ragazze.
<< Qualcuno a fatto centro>>
Iniziò Robert indicandomi e io lo
spintonai mentre gli altri due non capivano.
<< che è successo ragazzi?? >>
chiese Charlie e io gli
spiegai.
<< Mi sono incazzato per il modo in cui Eric e chiara
sembravano intimi e
me ne sono andato in bagno per sbollire>>
<< Sembravano?? Cavoli sembrava stessero
insieme>> disse Tsylor e
allora ebbi la conferma che non lo pensavo solo io.
<< Beh chiara mi ha seguito e gli ho detto
perchè sono incazzato e che mi
pèiace e ci siamo baciati... e anche tante
volte>> dissi sorridendo
mentre gli altri mi davano pacche sulla schiena per congratularsi.
<< Si beh adesso vedremo che succede intanto andiamo
verso
l'igloo>> dissi incaminandomi ma Charlie mi fermo.
<< verso l'igloo??>> Cavoli nessuno lo
aveva detto charlie, ci
eravamo messi d'accordo noi tre di nascosto durante la cena.
<< abbiamo lasciato un biglietto alle ragazze dicendogli
di trovarci
all'igloo dopo cena vieni anche tu?? >> Dissi e charlie
annui.
<< si se no chi vi tiene al sicuro scemi!!
>> disse e ci
incamminammo verso la gelateria.
<< Comunque kellan Eric non mi piace, secondo me lo ha
fatto
apposta>> disse Robert e Taylor annui continuando.
<< Neanche a me e poi secondo me lo ha fatto apposta per
distruggerti e
non farti avere una possibilità con chiara>>
<< Beh non mi pare che ci sia riuscito, comunque hanno
ragione Rob e Tay
e ho le prove >> disse Charlie e noi gli facemmo cenno di
continuare.
<< beh mentre voi parlavate con le ragazze io parlavo con
betty e
mi ha detto che Eric le ha chiesto se era un problema se corteggiava
sua
figlia. Mi dispiace kellan ma sua mamma ha detto di si ed era anche
molto
felice di questa cosa>> Allora a eric piaceva veramente
chiara.
Rimasi pensieroso fino all'arrivo alla gelateria poi i miei
amici mi si
fecero di nuovo vicini.
<< dai kellan su pensa che ha baciato te e non
lui>> Disse Taylor
facendomi sorridere. Aveva ragione lui io sapevo con certezza che le
piacevo .
<< Avete ragione ragazzi >>Mi guardarono
senza capire la mia
espressione determinata.
<< a che pensi kellan?? >>chiese Charlie e
io sorrisi.
<< Eric vuole la guerra??? allora che guerra sia !!
>>
|
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Capitolo 10 *** Confessioni ***
era ora
<<
Oh mio dio che lente che sono >> sbuffai
spazientito, ormai
eravamo da mezz'ora davanti all'igloo ma delle ragazze ancora nessun
segno.
<< eeehh lente a chi ? >> Sentii dietro di
me e sussultai
spaventato vedendo poi Chiaara dietro di me che sorrideva. Affianco a
lei Eric
che mi sorrideva . Quanto avrei voluto spaccargli la faccia.
<< che gelato volete ragazze, ve lo offro io dai
>> disse
Eric e chiaralo guardò mettendo su un finto broncio.
<< Eric non devi hai già fatto tanto questa
mattina, adesso anche questo?
>>Disse Chiara, quindi c'era anche lui tutto il giorno
con loro. La mia
rabbia non faceva che crescere.
<< Per la mia principessa questo ed altro
>> Disse sorridendo e
facendo un inchino mentre Chiara gli dava dello stupido. Odiavo tutto
di quel
ragazzo, l'intimità che aveva con lei, la loro
complicità, tutto. Robert notò
il mio sguardo e intervnne prima che io potessi picchiarlo.
<< beh Eric lavorando alla baia delle sirene
difficilmente avrai tempo
per divertirti. >> Disse Robert sorridendo e a quel
pensiero sorrisi, non
l'avrebbe vista sempre come potevo fare io.
<< Quello è vero, però almeno
riesco a vedere questi tre scricioli tutti
i weekend visto che avete fatto l'abbonamento. Non mi abbandonerete
adesso alle
grinfie della vecchia bigliettara del parco vero? >>
Tutte e tre si
misero a ridere compreso lui << che infami di donne,
ridete di me ??
Adesso vi faccio vedere io >> continuò
sporcando di gelato Giulia e Lucia
e rincorrendo Chiara che era l'unica ad essergli scappate e ora si
naascondeva
dietro di me . Sorrisi ad Eric contento.
Kellant 1
Eric 0 .
<< Mi dispiace la pulzella si è salvata
>> dissi sorridendo e Eric
non si scompose, anche se il suo sguardo era proprio di sfida. Chiara
intanto
gli faceva la linguaccia da dietro la mia schiena.
<< Quanto costa l'entrata al parco? Non abbiamo ancora
visto il lago di
Garda e a questo punto se le ragazze vanno ci uniamo anche noi. Almeno
facciamo
una giornatina di relax >> Disse Taylor e Giulia si
illuminò.
<< 12 euro un giorno, hai avuto una bella idea
>> Disse Giulia
avvicinando si a Taylor.
<< beh dai facciamoci una passeggiata vi va?
>> Disse Robert
porgendo il braccio a Lucia che prese subito e cosi fece anche Taylor.
feci per
girarmi a offrire il braccio a Chiara ma lei non c'era già
piu era davanti a
Eric che si scusava per averlo preso in giro. Era come vedere una scena
a
rallentatore , io che mi giro per porgere il braccio e lei che non
c'è più ma è
vicina a Eric che prima che io riesca ad aprire bocca gli offre il
braccio che
lei prende. Eric mi lanciò uno sguardo e io capii cosa
volesse dire.
Eric 1
Kellant 1.
<< non pensare che ti dia il braccio vecchio mio
>> Disse
Charlie facendomi ridere.
<< non ci penso neanche >> Ci
avviammo tutti insieme verso
casa mentre ascoltavo il discorso tra Eric e Chiara , con Charlie
che mi
tratteneva da ucciderlo.
POV
CHIARA
<< madame >> disse Eric e io non potei che
sorridergli facendogli
si con la testa, anche se in realtà avrei voluto stare un
pò con Kellant. Beh alla
fine era un anno che non vedevo Eric e Kellant mi ha chiesto di uscire
anche
domani quindi penso che capirà sevoglio stare un
pò con Eric visto che ora ha
capito cos'è lui per me.
<< Perchè stai facendo arrabbiare
Kellant?>> Gli chiesi volendo
sapereil motivo del suo comportamento.
<< Non mi piace come ti guarda. Sembra che ti spogli con
gli occhi e tu
sei solo mia>> Disse e io sorrisi, mamma mia avevo
già un fratello e ora
ci mancava solo lui.
<< Ho già un fratello e una mamma
iperprotettivi, non me ne serve un
altro.>> dissi sorridendo.
<< Non sono così protettivo come
dici>>
<< Come no, lo stai facendo arrabbiare e non ti piace
come mi guarda,
questo non è essere protettivi come mio
fratello?>> Dissi sorridendogli e
colpendogli il naso con l'indice.
<< Ti sbagli >> disse prendendo il mio
indice per depositarcisi
sopra un bacio. Mi innervosiva quando faceva così, faceva
riemergere i
sentimenti che provavo per lui in passato.
<< an si e allora come sei?>> gli chiesi
ricomponendomi ed
eliminando i pensieri di prima.
<< Sono iperprotettivo per me e non di certo come un
fratello, ma come
ragazzo>> disse e io mi fermai sul posto abbandonando il
suo braccio,
anche Eric si fermo per guardarmi sorridendo. Sbattei contro Kellant
che non
aveva visto che mi ero fermata.
<< Stai attenta piccola se no ti travolgo visto che sei
uno
scriciolo >> Mi disse sorridendomi e offrendomi il
braccio ma io feci
cenno di no, dovevo parlare con Eric. Tornai al suo fianco e mi
aggrappai al
suo braccio.
<< Cosa stai dicendo Eric?>> come ragazzo ?
cosa voleva dire ?
<< Quello che ho detto perchè
?>> Mi sorrise e capii immediatamente
che stava cercando di cambiare discorso.
<< Cosa intendevi quando hai detto come
ragazzo?>>
<< Proprio quello che ho detto, Chiara io non sono tuo
fratello, sono
semplicemente Eric un ragazzo qualunque.>> Non poteva
succedere ora, io
lo vedevo come fratello ma a quanto pare non è questo quello
che vuole.
<< Scusami ma sei arrabbiato con me? non siamo
più fratello e sorella
adottivi >> Gli chiesi confusa, non capivo sinceramente
cosa volesse
allora.
<< No non lo siamo >> Sembrava agitato.
<<
Perchè no?>> mi guardò dritto in
faccio e sembrava veramente nervoso.
<<
Perchè se lo fossimo non potrei dirti che inizio a sentire
qualche sentimento
per te. E di certo non è di amicizia>> Rimasi
sconvolta. Adesso doveva
dire questa cosa. Dopo anni che io ero innamorata di lui, ora che me ne
sono
fatta una ragione e ho iniziato a provare sentimenti per un altro lui
sconvolge
tutto .
<<
Perchè adesso?>> Era l'unica cosa che mi
veniva in mente di chiedergli .
<<
Perchè stamattina ti ho vista ed è scattato
qualcosa, per quello ho fatto
arrabbiare Kellant>> Disse abbassando lo sguardo sui suoi
piedi.
<<
tu..>> non
riuscivo neanche a parlare, non capivo nulla.
<<
Lo so dovevo
capirlo molto tempo fa quando anche io piacevo a te, solo che non lo so
..
Quando ti ho visto oggi sono rimasto colpito e ho capito
veramente i miei
sentimenti che fino ad ora nascondevo dicendo che eri la mia sorellina.
lo so
che..>>
<<
Zitto!! Zitto non
parlare!! >> Tutti si fermarono verso di noi.
<<
Chiara io non
volevo>> Tutti ci guardavano stupiti .
<<
Stai zitto!! Adesso
non capisco più nulla per colpa tua >> dissi e
corsi via . Eric non provò
a fermarmi ma abbassò lo sguardo mentre io corsi verso casa.
Adesso cosa dovevo
fare? E' ovvio che io provi ancora dei sentimenti per lui , l'ho
inseguito per
anni. Ma Kellant. Cosa dovevo fare ora. Arrivata nella via invece di
salire a
casa andai verso il parchetto per i cani e appena arrivai mi sedetti
sulla
panchina. Quella corsa mi aveva fatto rimanere senza fiato. Rimasi li a
pensare
che fare non so per quanto tempo e intanto il mo cellulare continuava a
squillare. Non risposi al telefono ma guardai il messaggio che mi
arrivò.
"Immaginiamo
dove tu possa
essere, comunque se vuoi parlare noi ti raggiungiamo. Facci sapere che
siamo
molto preoccupate per te."
-Giulia-
Richiusi il
cellulare non
rispondendo neanche a loro, perchè cavolo Eric doveva dire
una cosa simile. Mi
arrivò un altro messaggio.
"Posso
sedermi con te
per spiegarti o se lo faccio mi uccidi?"
-Eric-
Alzai lo
sguardo verso il
cancello del parco e lo trovai li in piedi con una giacchetta per me.
<<
Posso sedermi ?
Porto doni di pace>> Disse e mi porse la giacchetta ,
anche se era estate
io avevo sempre un vestito ed era ormai mezzanotte. Feci cenno di con
la testa
e presi la giacchetta mettendomela sulle spalle.
<<
Scusami>> disse e io mi voltai a fissarlo con gli occhi
gonfi di lacrime.
<<
Spiegami >> Cosi aveva la sua opportunità e
magari io avrei chiarito le
mie emozioni. Mi sorrise prendendomi una mano tra le sue e sedendosi
affianco a
me.
<<
Io
ho sempre saputo che ti piacevo, ma avevo paura ero ancora un ragazzino
e tu
eri piccola e la sorella del mio migliore amico, non potevo mi sembrava
sbagliato. Per questo mi sono imposto di vederti come la mia sorellina,
poi
l'anno scorso non ti sei più fatta vedere.. >>
<<
ti ho evitato per dimenticarti e ci sono quasi riuscita>>
Lo vidi sorridermi
ma il suo sorriso non contagiò il mio, ero in guai seri ora.
<<
quando ti ho rivisto oggi non eri più la sorellina che
ricordavo eri una
ragazza grande ormai e tutte le illusioni e imposizioni che mi ero dato
per
vederti come una sorella sono andate in frantumi e mi sono accorto di
provare
sentimenti per te. Anzi di aver sempre provato qualcosa per te ma li ho
sempre
nascosti. Al contrario tuo sò mentire e a quanto pare anche
a me
stesso.>> Strinse un pò la presa sulla mia
mano e io mi voltai a fissarlo
negli occhi.
<<
Cosa pensi Chiara?>> Mi chiese sorridendo.
<<
Io non lo so, non puoi fare così. Ero riuscita a
dimenticarti e stavo per
iniziare una nuova cosa con Kellant e ora distruggi tutto.
>> Dissi non
riuscendo più a trattenere le lacrime.
<<
Dimmi una cosa >>
<<
Cosa Eric? >>
<<
Kellant ti piace? >> Lo guardai colpita e triste.
<<
Si mi piace>> Non volevo che il legame con Eric si
rompesse. Era
importante nella mia vita.
<<
E io ti piaccio?>>
<< si anche se ho cercato di dimenticarti provo ancora
dei sentimenti per
te>> Eric prese il mio volto tra le mani e mi
baciò delicatamente. Non
era l'elettricità che provavo con Kellant ma qualcosa di
più lento e caldo,
come lava bollente. Mi lascia trasportare da tutte quelle sensazioni ma
poi mi
ricordai di Kellant.
<<
Non posso scusa>> Eric fece un'espressione triste e non
potei fare a meno
di accarezzargli una guancio con la mano che lui prese e
baciò.
<<
Sei confusa e lo capisco, ti piacciono due persone e non capisci i tuoi
sentimenti. Ti lascio tutto il tempo che vuoi ma lotterò per
te sappilo, ora ti
lascio a lui prima che mi uccida>> Disse Eric alzandosi e
facendomi una
linguaccia.
<<
Non uccidermi bello>> Disse Eric e io guardai verso la
porta vedendo
KEllant in piedi e furente.
<<
Chiara???>> Ecco ora ero nei guai. Si avvicinò
a me e si sedette affianco
a me come aveva fatto Eric.
<<
E così mi hai fregato. Pensavo che dopo quello che mi avevi
detto in pizzeria
io potessi essere sereno ma a quanto pare non..>>
<<
Non è così Kellant. Tu mi piaci e un
sacco>>
<<
Ed Eric allora?>> Sbottò furioso.
<<
Per lui avevo una cotta fino all'anno scorso e ora lui si è
dichiarato a me e
io non so che fare. Tu mi piaci e un sacco e i sentimenti che provo per
Eric
non capisco se sono di amicizia o di amore.>> lo guardai
ma lui distolse
lo sguardo evitandomi.
<<
Mi hai mentito, mi..>> Disse con gli occhi lucidi e io lo
fermai
prendendogli il mento e facendolo voltare verso di me.
<<
Non ti ho mentito o usato.. Io provo davvero qualcosa per te nonostante
tu sia
un goffo scimmione che si innervosisce subito!!>> Kellant
mi fisso
finalmente negli occhi e io gli sorrisi.
<<
Si mi piaci anche se sei scimmione.. voglio solo prima capire cosa
provo per
Eric per non far soffrire nessuno prima di iniziare
qualcosa.>> Dissi
sentendomi in colpa per la situazione in cui lo avevo messo. Lui mi
baciò con
foga e l'elettricità tra noi torno immediatamente a
travolgermi. appoggiò poi
la frote alla mia .
<<
Se Eric ti vuole dovrà prima lottare con me>>
Rimasi scioccata, sarebbero
venuti alle mani tutti e due e per me, non potevo permetterlo.
<<
volete picchiarvi?>> chiesi timida e Kellant scoppio a
ridere.
<<
Ma no semola , lotterò per conquistare il tuo
cuore, vedrai ce la
farò>> Disse torando sereno come prima. Io gli
sorrisi e lo baciai.
<<
Visto
sono già in vantaggio, a lui non lo hai dato il secondo
bacio >> Disse con
un'espressione felice e triste. Mi sentivo in colpa, lo avevo messo in
una
posizione orribile.
<<
Mi
dispiace Kellant io... io >> Scoppiai a piangere e lui mi
abbracciò>>
Ero veramente un mostro per lasciare una persona così buona
in attesa .
<<
Per te ne vale la pena. Che dici, torniamo a casa che ti cercano
tutti?>>
Io gli sorrisi asciugandomi le lacrime e gli presi la mano .
<<
Si. Andiamo a casa>> Mi sorrise contento guardando le
nostre mani
intrecciate.
<<
Sto già vincendo vedi >> Sorridemmo entrambi
tornando a casa.
|
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Capitolo 11 *** vita complicata ***
dubbi
POV
CHIARA
Perché
la vita deve essere cosi complicata? ieri sera sono tornata a casa
con Kellan e mentre lui cercava di farmi sorridere io ero in totale
confusione. Non ho la minima idea di ciò che provo, per
questo ho
disdetto l'uscita di oggi con lui, avevo bisogno di pensare e stare
un po da sola. Eric si è fermato a dormire a casa nostra. Ha
dormito
in camera di mio fratello e per fortuna perché non so se
sarei
sopravvissuta a un suo assalto. Era una situazione davvero
complicata. Per questo mi ritrovo alle 6 del mattino in piedi con
leggins sportivi, canottiera e cuffie del cellulare pronta per andare
in bicicletta. Devo schiarirmi un po le idee e questo è
quello che
più mi rilassa. Guardo il display del telefonino e i beck
mongolian
mi accolgono come prima canzone. Esco nella via e parto in direzione
della città. Mentre pedalo per le vie strette della
città penso a
Eric e Kellan.
Eric
mi piace o almeno così penso, mi piace la nostra
intimità e il
fatto che ci conosciamo da una vita gioca sicuramente a suo favore.
Capisce con uno sguardo quando ho bisogno di qualcosa o cosa sto
pensando. A volte ci fissiamo e scoppiamo a ridere insieme senza aver
detto nulla , magari perché o è passata
una persona con dei
brutti pantaloni o per dei discorsi in cui solo noi troviamo dei
doppi sensi. Mi piace questa cosa. Noi ci capiamo senza bisogno di
parlare e siamo anche molto simili anche se io ascolto sicuramente
della musica migliore. Sorride mentre imbocco la strada per le
torricelle, le colline alle spalle di Verona.
Kellan
invece è tutto un altro di scorso. Con lui è
tutta un'esperienza
nuova, non ci conosciamo molto ma in questo poco tempo ho
già capito
che è un ragazzo pieno di sorprese. E' divertente e
spassoso, oltre
che tremendamente geloso, con lui non smetto mai di ridere. Non so
proprio cosa fare. Eric alla fine starà con noi anche oggi,
ha
chiamato suo padre che gli ha detto che può benissimo
tornare al
lavoro lunedì, quindi anche questa sera rimarrà a
dormire da noi.
Solo
ora mi rendo conto di essere arrivata al santuario in cima alle
torricelle. In fondo quando devo pensare vengo sempre qui. Lego la
bici al palo e mi avvio verso il muretto che è un punto
panoramico
da cui si può osservare tutta la città. Sono le
7:00 del mattino e
la città non è ancora piena di turisti e
macchine, tutto è calmo e
istantaneamente mi rilasso osservando il panorama davanti a me.
Quando ancora facevo le superiori venivo qui con un gruppetto di
amici , ci imboscavamo nel boschetto al di sotto del muretto,
accendevamo un falò di sera e con un mini stereo portatile
ascoltavamo musica e parlavamo. Ero proprio felice e spensierata,
peccato che di quel gruppo di amici siamo rimasti in poco. Eravamo
molto uniti ma come sempre finita la scuola alcuni di noi hanno preso
strade diverse e ci siamo persi un po di vista.
Mi
viene in mente che ogni tanto fumavamo e venivamo qui per nasconderci
dai genitori.
Scendo
dal muretto calandomi come facevo una volta e percorro per una decina
di meri il muretto cercando la rientranza nel muro del nostro
nascondiglio. la trovo poco più in la e rido vedendo che
dentro c'è
ancora il pacchetto con l'accendino e una penna. Chissà da
quanto
era qua. Estraggo una sigaretta e la accendo, scrivendo sul pacchetto
un messaggio. Chissà se qualcun altro del nostro gruppo era
tornato
li.
Torno
in cima al muretto e fumo la mia sigaretta pensando. Cosa dovevo fare
adesso ? Eric era a casa mia quindi di certo non avrei potuto
evitarlo. Kellan mi aveva dato il suo numero di telefono e
sicuramente appena si sarà svegliato mi scriverà.
Mi trovo ancora a
chiedermi perché debba essere tutto così
complicato. Ieri sera
Lucia e Giulia hanno cercato di parlarmi e di avere spiegazioni ma
hanno capito subito che non era il momento adatto. Finii la mia
sigaretta e lanciando un ultimo sguardo a quel panorama mozzafiato
tornai alla mia bicicletta. Un' ora dopo ero già all'inizio
della
mia via. Quando arrivai davanti al cancello di casa scesi dalla bici
e sentii due mani familiari sulle spalle.. Mi girai e trovai un Eric
sudato, era andato a correre. Un'altra cosa in comune, io se dovevo
pensare andavo in bicicletta mentre lui andava a correre.
<<
Ciao >> mi dice togliendosi le cuffie.
<<
Ciao >> gli dico superandolo per andare a
mettere in
garage la bicicletta.
<<
Chiara aspetta non fare così >> dice
afferrandomi il polso, io
tolgo istantaneamente la mano, se ci avesse visti Kellan... e non
volevo creare ulteriori casini.
<<
Non fare come Eric ? >> Dico osservando il suo sguardo
triste
per il mio gesto.
<<
Possiamo parlare? ti prego. >> mi supplica e io gli
faccio
cenno di seguirmi in garage. Stiamo in silenzio mentre andiamo a
mettere giù la bici e ci richiudiamo la basculante dietro di
noi, lo
sento sospirare e mi volto a guardarlo vedendolo ancora triste e con
un espressione indecisa sul volto.
<<
Cosa volevi dirmi Eric? >> lo vedo alzare lo sguardo
impaurito.
<<
io... io odio vederti così. Sei distante e non lo posso
sopportare
>>
<<
Come vuoi che mi comporti. Mi dici che sei innamorato di me proprio
quando stavo cercando di iniziare qualcosa di nuovo con Kellan, mi
mandi all'aria tutto facendo riaffiorare sentimenti che avevo
dimenticato da tempo e ora non so più cosa voglio. Dimmi
come dovrei
comportarmi >> gli dico forse con un tono troppo cattivo
avvicinandomi a lui tanto sono esasperata. In un secondo mi ritrovo
stretta in un abbraccio e non capisco come da quanto è stato
veloce
il suo gesto. Lo sento sospirare e accarezzarmi i capelli tenendomi
stretta a lui, mentre il mio cuore accelera leggermente i battiti.
<<
Tu mi piaci si e sono stato stupido ad essermene accorto solo ora, se
fossi stato più onesto con me stesso un anno fa ora saresti
tra le
mie braccia senza problemi. ti prego io non voglio perderti
perché
odio non averti vicina o vederti ridere e scherzare con me facendo il
ballo del qua qua >> si allontana leggermente da me
guardandomi
negli occhi sorridendo e non posso fare a meno di ricambiare il
sorriso. Mi accarezza una guancia e io socchiudo gli occhi godendomi
quelle sensazioni, quando lo riapro mi trovo un Eric felice per
l'effetto che mi provoca una sua carezza sulla guancia. Si avvicina
lentamente e capisco immediatamente cosa vuole fare così lo
fermo
quando ormai i nostri visi sono vicinissimi.
<<
Eric non posso, io... io non ho ne ancora fatto chiarezza sui miei
sentimenti e sarebbe ingiusto >> gli dico e lo vedo
allontanarsi un po da me tenendo sempre però una mano dietro
la mia
schiena e una sulla mia guancia. Ha un'espressione triste che mi
strazia il cuore, ma a un certo punto fa un sorriso alzando le
spalle.
<<
Facciamo così, io non ti metto pressioni, ma non ce la
faccio a non
averti vicina quindi ti prego comportiamoci normalmente
finché non
hai capito ciò che vuoi >> dice sorridendomi e
io gli faccio
cenno di si con la testa. In fondo era stato un fratello per me
quindi non riuscivo a ignorarlo. Lo vedo avvicinarsi ancora al mio
viso e non capisco che intenzioni ha visto quello che ha appena
detto, ero pronta per allontanarlo e dirgli su quando mi ruba il
telefono e le cuffie e si allontana indossandole.
<<
Ascolti ancora questa musica orribile? >> Mi dice ridendo
con
una faccia schifata.
<<
Ridammi immediatamente il mio cellulare stupido di un
Eric>>
dico ridendo e cercando di corrergli dietro ma è
più veloce di me
ed entra nel condominio correndo su per le scale prendendomi in giro.
Io lo rincorro e ridiamo come pazzi fino a quando non arriviamo al
mio pianerottolo dove finalmente riesco ad acchiapparlo.
<<
Comunque è proprio una musica orribile >> dice
e ci troviamo
tutti e due senza fiato a ridere come due cretini davanti la mia
porta di casa e non ci accorgiamo che la porta dei vicini si
è
aperta e Kellan ci fissa arrabbiato. Io ed Eric ci guardiamo un
attimo e poi lui entra in casa mia lasciandomi da sola a parlare con
Kellan. Lo guardo e il mio cuore parte già a battere
all'impazzata.
<<
scimmione ti va di fare una passeggiata? >> Gli chiedo
sorridendogli e la sua espressione si addolcisce almeno un po e fa
cenno di si con la testa.
<<
mi cambio e arrivo >> gli dico ed entro in casa veloce,
corro
in camera a prendere dei vestiti e mi fiondo letteralmente in bagno
andando a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno. quel qualcuno
riesce ad afferrarmi prima di andare a schiantarmi al suolo, quando
riapro gli occhi mi ritrovo davanti Eric in mutande. Oh mio dio
perché deve essere così bello è quasi
illegale!!! Le sue spalle
larghe i suo addominali scolpiti, tutto urlava OH MIO DIO !!!
Distolsi lo sguardo imbarazzata e lui sorrise malizioso.
<<
Se volevi vedermi nudo bastava chiedere invece che venirmi addosso
>>
disse sorridendo e rialzandomi depositò un bacio sulla mia
spalla.
io diventai completamente rossa dall'imbarazzo e scappai dicendo che
sarei andata nell'altro bagno. Mi sciacquai la faccia con l'acqua
fredda più volte, mi diedi una lavata il più
velocemente possibile
e mi cambiai in fretta pensando che Kellan era fuori ad aspettarmi.
Quando uscii dal bagno corsi in camera di mio fratello a rubargli una
felpa e mi ritrovai ancora Eric davanti con un asciugamano stretto in
vita.
<<
Ma allora lo fai apposta >> Dissi esasperata prendendo
una
felpa a caso mentre Eric mi sfiorò il braccio facendomi
l'occhiolino
e dicendomi alla prossima. Corsi al pianerottolo e Kellan era ancora
più arrabbiato avendo sentito Eric che parlava della sua
nudità. Mi
rattristai immediatamente e mi maledissi di aver lasciato la porta di
casa aperta e di non aver bussato in bagno. Lo presi per mano che lui
strinse immediatamente e mi avvicinai all'ascensore. Una volta
arrivati nella via vidi che aveva con se Patty il cane di Robert .
Kellan stava per andare in direzione del solito parchetto ma io gli
indicai un'altra strada per andare in un altro parco ben più
grande
che era li vicino. camminammo un po in silenzio e io ero
agitatissima,appena eravamo usciti dalla via Kellan aveva tolto la
mano dalla mia e mentre camminavamo io volevo riprendergliela e
contemporaneamente ero triste per la situazione, a un certo punto lo
sentii sbuffare.
<<
Se volevi vedermi nudo?? adesso dorme pure a casa tua??
>>
Disse arrabbiato e io sapevo che aveva pienamente ragione abbassai lo
sguardo sulle sue mani che volevo prendere per accarezzarlo e
rassicurarlo, lui come avesse intuito i miei pensieri si mise le mani
in tasca. Era davvero arrabbiato.
<<
ti prego non arrabbiarti lui dorme da noi ancora solo per oggi, abita
sul lago e sta qui il week end, ma ha dormito in camera di mio
fratello>> dissi cercando di guardarlo negli occhi.
<<
e impara a bussare cavolo >> mi fermai sorpresa. Non lo
avevo
fatto apposta a vederlo in mutande e anche se sapevo che era
così mi
sentii in colpa terribilmente. Come potevo fargli questo, lui era
davvero una persona buonissima e io continuavo soltanto a ferirlo.
Kellan intanto era tornato in dietro accorgendosi che mi ero fermata.
mi guardò e immediatamente posò una mano sulla
mia guancia dove
raccolse una lacrima. Non mi ero neanche accorta che avevo gli occhi
lucidi. Alzai lo sguardo su di lui e vidi la sua espressione
arrabbiata ma preoccupata contemporaneamente.
<<
Kellan scusa.. io non sapevo fosse in bagno... io ..io sono una
persona orribile e ti sto solo facendo soffrire.. scusami davvero
>>
dissi e lui mi prese il viso tra le mani.
<<
Io non ce l'ho con te ma con lui.. se non fosse per lui ora non ci
troveremmo in questa situazione, so che è difficile per te
ma sappi
che accetterò qualsiasi tua scelta>> mi disse
triste sapendo
che avrei potuto anche scegliere lui.
<<
io non ti merito >> dissi abbassando lo sguardo. Lui mi
prese
il mento e mi costrinse a guardarlo, ma io cercavo di evitare i suoi
occhi mentre già solo le sue mani mi incasinavano il
cervello.
<<
ehi... guardami , prenditi il tempo che ti serve, io non ti
farò
pressioni. Ma per piacere non escludermi... io voglio averti vicina
ma soprattutto voglio avere l'opportunità di lottare per te
e se mi
allontanerai sarà un po impossibile.>> disse e
io feci cenno
di si portando finalmente il mio sguardo su di lui. Sentii
immediatamente come se mille catene mi bloccassero al suo sguardo e
improvvisamente mi resi conto di quanto eravamo vicini. Il mio cuore
aumentò subito i battiti .
<<
Forse è il caso che io mi allontani da te >>
disse
abbassando lo sguardo sulle mie labbra e fece per allontanarsi ma io
spinta non so da quale forza mi avvicinai a lui più
velocemente e lo
baciai. Lui rimase sorpreso ma poi ricambiò il bacio
tenendomi il
viso tra le mani. Mi allontanai poco dopo rendendomi conto che se
avessi scelto Eric così lo avrei fatto soffrire ancora di
più. Lui
mi sorrise e mi prese per mano chiedendomi di indicargli la strada.
Per fortuna non aveva preso male il mio gesto, cioè almeno
penso
abbia capito. Ricominciammo a camminare e dopo una decina di minuti
arrivammo al parco, ci avremmo messo di meno se non avessi sbagliato
strada a causa di Kellant che ogni tanto mi accarezzava la mano
facendomi così sbagliare strada. Ci sedemmo su una panchina
e
liberammo Patty che si mise a correre a destra e a sinistra.
<<
beh raccontami del tuo lavoro.. di la verità, tu sei il
più sbadato
di tutti, del tip che sbagli le battute ecc?>> gli chiesi
sorridendogli e lui mi guardò fingendosi offeso.
<<
a dir la verità sono uno dei più bravi e seri,
quello che sbaglia
sempre le battute e si dimentica il copione è Taylor.
>>
<<
Poi ha le manie di egocentrismo >> gli dissi facendolo
ridere
curioso.
<<
non sto dicendo che non lo sia, ma perché lo pensi
Chiara?>>
<<
Beh mi pare ovvio, nel secondo film non fa altro che stare a petto
nudo come per dire guardate quanto sono figo, ma io dico "coprile
certe disgrazie no ?" >> scoppio a ridere insieme a
Kellan
che poi inizia a raccontarmi del cast. Mi racconta della sua migliore
amica Ashley e delle papere che sono venute fuori recitando. Mi
racconta della bravura del regista e delle folle scatenate di
ragazzine. Ridemmo come matti fino a quando il mio stomaco
iniziò a
brontolare e mi accorsi che erano già le 10 e io dovevo
ancora fare
colazione. Decidemmo di andare a fare colazione insieme alla
Pasticceria Roma che era la più grande del quartiere ,
quindi ci
avviammo a piedi con Patty dietro di noi. Nel tragitto mi chiese ancora
della mia passione per la pallavolo e gli spiegai che dopo aver smesso
per il fatto che del mio anno non c'erano molte ragazze. adesso giocavo
in una semplice
seconda divisione e non nella serie C come un tempo .
<<
Ma se puoi giocare in serie C o in B come mi hai detto
perché non lo
fai ? >> mi chiese sconvolto ma io lo fermai subito, mi
avevano
fatto quella domanda ormai un milione di volte.
<<
A me piace la pallavolo ed è la mia passione, ma devo essere
onesta,
oltre la serie B non riuscirò mai ad andare e la pallavolo
non è
come il calcio>> dissi sorridendo, ormai io ero
tranquilla
sulla mia scelta, ma lui mi guardò confusa.
<<
in che senso scusa ? >>
<<
nel senso che qui in Italia rispetto al calcio che anche se sei in
serie D ti pagano, negli altri sport a volte ti capita che in serie D
devi dargliene tu per l'iscrizione annuale.
Non
girano molti soldi nella pallavolo femminile, a meno che tu non sia
in serie A, non riesci a viverci . Oppure si ma saresti in palestra 7
giorni su 7 e per la miseria che ti danno tutto quello stress non ne
vale la pena. Preferisco dare importanza al gioco di squadra ed a
divertirmi e essere serena piuttosto che ai soldi.>>
quando
finii di parlare mi accorsi che mi stava fissando.
<<
ho capito la tua scelta e mi piacerebbe venirti a vedere
>>
<<
il campionato è già finito, riprenderò
solo a settembre.. e poi
non ti voglio li con me >> dissi facendogli la linguaccia.
<<
E perché mai no ? spiegami>> disse sorridendo.
<<
perché poi guarderesti i culi delle altre pervertito come
sei >>
e scappo via ridendo sapendo già che mi
acciufferà subito per
vendicarsi. Quando mi raggiunge mi carica sulle spalle e mi da una
sberletta sul sedere.
<<
ma non saprei intanto ho questo... anche se le altre magari
>>
gli tirai una sberla sulla spalla mentre mi rimetteva giù
davanti
all'entrata della pasticceria. scegliamo il tavolo da due vicino alla
finestra per guardare fuori e poco dopo arrivano a prendere le nostre
ordinazioni. Io presi un cappuccino, uno di quei biscotti
metà
ricoperti di cioccolato e metà no con la marmellata dentro e
una
brioche integrale al miele. Kellan invece prese un latte macchiato e
due brioche al cioccolato più una fiamma come pasta.
<<
non ti facevo così goloso >> gli dissi una
volta che arrivò
il tutto al tavolo.
<<
ooohh non ne hai idea di quanto lo sia >> Disse e aveva
uno
sguardo stra ultra iper malizioso che io abbassai lo sguardo
imbarazzata e lui iniziò a sfiorarmi il braccio
<< mi piace
anche un sacco la panna montata >> disse sorridendo e io
mi
trasformai completamente in un pomodoro non sapendo che dire, mentre
lui scoppio a ridere..
<<
sei proprio stronzo, mi hai fatto morire >> gli dissi
dandogli
una sberletta sul braccio, lui sorrise dolcemente.
<<
beh raccontami della tua famiglia >> gli dissi
e lui
sorrise istantaneamente pensandoci.
<<
siamo una famiglia molto unita, anche se i miei sono divorziati, mia
madre si è risposata ma la vedo contenta quindi lo sono
anche io per
lei. che dire ho sei fratelli e una sorella e sono uno più
fuori
dell'altro. C'è Drexel che è il più
grande, poi Jhon, Brandon, io
che sono il fratello di mezzo, i gemelli David e Daniel, Tanner il
mio fratellino più piccolo e poi c'è mia sorella
Britney.
Siamo una famiglia molto unita e almeno una volta al giorno mia madre
o mio padre mi mandano un messaggio per sapere come sto. I miei
fratelli invece di essere pazzi sono pure invadenti, ogni tanto mi
compaiono in casa come i funghi... a volte anche nei momenti meno
opportuni >> io rimasi a fissarlo tutto il tempo
perché quando
parlava dei suoi fratelli si illuminava completamente felice e
spensierato.
<<
Tieni molto a loro e si vede da come ne parli >> gli
dissi e
lui fece cenno di si con la testa.
<<
Che altro ti piace fare oltre a recitare? >>
<<
Più o meno tutto. Mi piace fare surf, andare a correre,
diciamo più
o meno tutto quello che significa attività all'aria aperta,
dalla
scalata a immersione. >> Gli sorrisi felice
perché anche io
ero una ragazza atletica.
<<
Dovrei portarti a fare una passeggiata fino a castel san rocco allora
>> gli dissi sorridendo pensando alle due ore di
camminata in
Lessinia per arrivarci, << oppure al ponte di veja o
quello
tibetano >> Dissi sempre sorridente
<<
Possiamo farli tutti >> Disse e si sporse verso di me
dandomi
un bacio fugace a fior di labbra. ci guardammo un attimo stupiti
quando ci accorgemmo del gesto, era stato così naturale che
nessuno
dei due ci aveva fatto caso.
<<
Scusa so che devi fare chiarezza e questo non ti aiuta >>
disse
balbettando ma io lo fermai prendendogli una mano.
<<
Non mi importa e poi senti >> Gli dissi poggiando la sa
mano
sul mio cuore. Avevo i battiti accelerati e facevano così
tanto
rumore che pensavo che da un momento all'altro il cuore mi
fuoriuscisse dal petto. Lui sorrise e rimanemmo così per un
po, io
sperai che il cuore si calmasse dopo quel piccolo bacio, ma la sua
mano posata sul mio petto non aiutava di peggio. Dopo 5 minuti mi
alzai lasciando la sua mano imbarazzata e andai verso l'uscita,
dovevo calmarmi. Lui mi raggiunse poco dopo riprendendomi la mano.
<<
Posso tenerti per mano o vedrò il tuo cuore correre via?
>> mi
disse sorridendo e io gli tirai un altro buffetto sulla spalla.
<<
Cretino >> dissi soltanto e ci avviammo a casa.
Arrivammo
a casa in poco tempo e una volta davanti alla porta non sapevamo come
salutarci ma alla fine si avvicinò e mi diede un bacio sulla
guancia
dicendo che ci saremmo sentiti dopo . Tornai a casa ancora
sovrappensiero e andai a sbattere di nuovo contro Eric che stava
entrando in cucina.
<<
oh ma allora il tuo è un vizio >> mi disse
sorridendomi ..
ecco
i mille dubbi tornarono subito..
perché
la vita deve essere così complicata ???
|
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Capitolo 12 *** serata giochi ***
serataa giochi
POV
CHIARA
Erono già le una del pomeriggio e come consueto
ultimamente, le mie due amiche Giulia e Lucia vennero da noi a
pranzare. Mentre Eric parlava scherzando con mio fratello io ero con
loro in cucina a preparare da mangiare.
<< allora ci
racconti perché ieri te ne sei andata cosi ?
>> ecco mia
cugina aveva posto la domanda che aleggiava nell'aria ormai da un po
di tempo.
<< Basta che abbassate la voce >> dissi
indicando con un gesto Eric che era in sala al di la del muro e
raccontai di quel che era successo, della confessione di Eric e dei
miei dubbi. Quando finii di parlare mia cugina fù la prima a
spezzare il silenzio che si era creato.
<< quel coglione
di Eric, adesso vado di la e lo ammazzo >> Lucia la
trattenne e
la ringraziai con lo sguardo.
<< Ma tu come ti senti
quando stai con loro >> Mi chiese poi e tutte e due mi
guardarono intensamente.
<< non lo so ragazze davvero,
con Eric è tutto naturale perché ci conosciamo da
una vita mentre
con Kellan è tutto un casino perché mi sembra
ogni volta di
impazzire >> dissi e non potei fare a meno di sorridere
ripensando al bacio fugace che ci siamo scambiati.
<< io
scommetto già cosa sceglierà >>
Disse Giulia e tutte due la
guardammo stranite. Basta non volevo più parlare di
quell'argomento.
<< Mentre voi ragazze come ve la
passate? >> Chiesi sorridendo maliziosa a tutte e due che
diventarono immediatamente rosse.
<< io bene con Robert
mi trovo bene e mi sembra un ragazzo abbastanza serio, ieri sera
quando tu te ne sei andata seguita da Kellan ed Eric siamo rimasti
noi quattro e abbiamo deciso di separarci. Ma perché non lo
chiedi
alla Giulia che è quella che è stata beccata
avvinghiata a Taylor a
sbaciucchiarsi >> Disse Lucia schizzando un po di acqua
in
faccia a mia cugina che le fece la linguaccia.
<< Io e
Taylor tutto bene ieri dopo che ci siamo separati abbiamo continuato
la nostra passeggiata e mi trovo decisamente bene a parlare con lui.
Decisamente mi fa ridere come nessun altro, è proprio un
cretino >>
Disse ridacchiando pensando a chissà quale scena.
<< io
e Robert invece siamo tornati a casa a prendere Patty e poi l'abbiamo
portata a parco san giacomo per la passeggiata serale. Questo
pomeriggio mi ha detto che ha da fare per lavoro ma stasera
è libero
>>
<< Lo stesso Taylor >> Dissero le mie
amiche e potei notare che erano veramente felici, spero che
andrà
tutto bene almeno per loro. in quel momento entrò Eric
ridendo con
Riccardo al seguito.
<< Ragazze stasera riccardo deve
lavorare al bar che c'è la serata giochi in scatola che ne
dite se
ci andiamo ? >> Disse sorridente guardandoci e le mie
amiche
finito di apparecchiare presero il cellulare per scrivere subito un
messaggio, fantastico stanno invitando anche i ragazzi.
<<
Ci sono anche loro>> Disse mia cugina confermando
ciò che
pensavo. Ma nessuno aveva pensato a Riccardo che non sapeva nulla dei
ragazzi.
<< loro chi ?>> chiese preoccupato
così
intervenni io.
<< ehm io e le ragazze abbiamo conosciuto
i vicini e qualcuno ha fatto colpo.. non essere geloso lo sai che sei
l'ometto preferito da tutte >> Scoppiammo tutte a ridere
per
l'espressione affranta che aveva ma non disse nulla e servendo da
mangiare a tutti si fece raccontare da Lucia e Giulia che
succedeva.
Passammo così il pomeriggio, a ridere e scherzare
e tutto filò liscio. Eric in fondo non si poteva avvicinare,
c'era
pur sempre mio fratello. Decidemmo di andare tutti al Tiratardi, il
bar di mio fratello, per le 8.30 così potevamo mangiare li.
Sentii
il mio cellulare in camera emettere un suono e andai a vedere chi
fosse. Era un messaggio di Kellan.
" ti sento parlare
attraverso il muro... mi manchi"
"anche tu mi
manchi. Stasera andiamo al tiratardi per una serata giochi ci sei
anche tu? o mi dovrò sorbire solo Taylor e Robert per tutta
la
sera"
Aspettai ansiosa la sua risposta.
"c'è
anche Eric e col cavolo che lo lascio da solo con te"
Mi
sentii triste, come sempre ero ingiusta e cattiva nel lasciarlo
così
in sospeso.
"allora a stasera scimmione. Bacio"
Gli
risposi e poi andai a lavarmi e prepararmi. Bussai alla porta del
bagno, non volevo far riaccadere la scenetta ridicola della mattina.
Avevo già sbagliato una volta e anche se era stato un bel
vedere,
era meglio non sbagliare. Mi lavai con calma godendomi la sensazione
dell'acqua calda sulla pelle. Uscita mi asciugai i capelli
velocemente e poi decisi di farli mossi con la piastra. Mentre
aspettavo che si scaldasse passai a truccarmi, optai per un trucco
naturale con appena un po di matita nera ed eyeliner. Mi feci la
piega con la piastra in poco tempo e poi andai in camera a prendere i
vestiti. Siccome era una serata giochi in scatola decisi di non
mettermi tanto in tiro ma di andare sul semplice. Indossai una
canottiera nera e sopra una camicia a scacchi rossa e nera a cui
sbottonai i primi bottoni per far vedere quel piccolo
decoltè che il
signore, essendo sempre ingiusto con me, mi aveva concesso... come
dicevo io.. non erano tette ma semplicemente dei bottoni messi li.
Sorrisi da sola a quel pensiero. Misi poi dei pantaloni corti a vita
alta in cui infilai dentro la camicia. Gambaletti viola e stivali
neri che facevano intravvedere le calze. Mi guardai allo specchio e
pensai che avevo proprio scelto bene. Usci dalla porta e trovai tutti
quasi pronti, a qualcuno mancavano le scarpe oppure stavano prendendo
le ultime cose. Giulia aveva scelto pantaloncini a vita bassa in
jeans, canottiera bianca e gilet nero abbinato a degli stivali neri,
mentre Lucia aveva scelta una semplice gonnellina rosa che le
arrivava a metà coscia, una maglietta a mezza manica nera e
delle
ballerine nere. Appena Riccardo ci vide fece un fischio di
approvazione e usci di casa andando al lavoro, tanto noi saremmo
andate in macchina con Eric.
Guardandomi attorno mi accorsi che
mancava solo lui.
<< Eric sei peggio delle donne quanto
ci metti ?? >> chiesi con la vocina da ragazza
piagnucolona.
<< Sto arrivando eccomi >> Aprì
la
porta di camera di mio fratello, dove si era cambiato ed usci. Il mio
cervello riusciva solo a formulare un pensiero... OH MIO DIO.
Aveva
una camicia blu notte che metteva ancora di più in evidenzia
i suoi
occhi oltre ad avere i primi due bottoni del collo slacciati che
facevano intravvedere il petto e le spalle scolpite, andava a finire
dentro dei pantaloni neri con risvolto sulle caviglie e delle clarks
dello stesso colore della camicia. era semplicemente stupendo. Mi
passò affianco sghignazzando per il mio sguardo e
avvicinandosi al
mio orecchio.
<< Sono felice che ti piaccia ciò che
vedi >> disse sorridendo e allontanandosi lasciandomi li
rossa
come un peperone per l'imbarazzo.
Tutti e due avevamo un
cappello nero e guardandoci scoppiammo a ridere.
<< Ecco
i maniaci dei cappelli >> Sbuffò mia cugina
mentre tutti
insieme uscimmo di casa. Il bar di mio fratello non era molto
distante da casa e quando arrivammo, straordinariamente con solo
cinque minuti di ritardo, Charlie Taylor e Robert erano già
arrivati. Ci salutammo allegri ma continuavo a chiedermi come mai non
ci fosse Kellan.
<< Non ti preoccupare arriverà, aveva
da fare per lavoro >> Mi disse Charlie sorridendo mentre
io
arrossivo essendo stata beccata. Entrati i ragazzi salutarono
Riccardo che ci fece cenno di sederci al nostro solito tavolo, che
era un po in disparte rispetto agli altri così i ragazzi non
correvano il rischio di essere riconosciuti. Era un bar un po
rustico, tutto in legno e con tutta la parete piena di scaffali con
giochi in scatola di ogni genere. Riccardo ci portò il
listino
dandolo ai ragazzi e chiedendo a noi se volevamo il solito.
Rispondemmo di si tutte insieme assaporando la birra desperados che
da li a poco sarebbe arrivata per iniziare con calma la serata.
Eravamo ragazze da birra e ci piaceva assaggiare e variare la nostra
scelta. I ragazzi presero anche loro una desperados a testa non
capendo nulla su un listino completamente in italiano.
<<
Allora a che cosa vogliamo giocare? >> chiese Taylor
sorridendo
malizioso a Giulia, seduta vicino a lui, che non tardò a
tirargli un
buffetto sulla spalla dandogli dello stupido. Erano davvero una
coppia carina.
<< Ragazze noi non conosciamo molti
giochi >> disse Robert cingendo con un braccio sulle
spalle
Lucia.
<< diciamo che non abbiamo mai fatto una serata
del genere >> disse Charlie alla mia sinistra sorridendo.
<<
Non vi preoccupate Chiara sa spiegare da dio i giochi >>
Disse
Eric sorridendomi alla mia destra.
<< Ragazze iniziamo
con un leggero double?? >> Chiesi e le mie amiche
sorrisero
contente mentre io cercavo di spiegare il gioco, nel frattempo le
nostre ordinazioni erano già arrivate. Decidemmo di prendere
anche
dei tiraclub, ossia taglieri di vari gusti di bruschette che
arrivarono poco dopo aver spiegato il gioco. Era un giochino davvero
stupido ma serviva per far partire la serata in allegria. Consisteva
in una pila di dischetti che ognuno aveva coperti, quando si dava il
via si girava il dischetto sul quale c'erano disegnate varie figure
di varie dimensioni. Tutte le carte avevano in comune con le altre
almeno un oggetto e bisognava riuscire ad individuarlo, urlare
cos'era e sbolognare la carta all'avversario. Ovviamente vinceva chi
finiva le carte. Ci scompisciammo dalle risate tra Taylor ed
Eric
che cercavano di barare dicendo cose che non c'erano e Charli che
urlava tutto quello che vedeva perché così ti
impediva di pensare
come diceva lui.
Mangiammo tutti in allegria ma io non mi ero
ancora rilassata del tutto non vedendo Kellan arrivare. Mi voltai e
vidi Charlie che mi faceva segno che sarebbe arrivato.
<<
Beh alziamo la posta in gioco? >> Disse mia cugina e io
avevo
già capito cosa aveva in mente. Fece segno a Riccardo che
capendo a
cosa avremmo giocato ci mandò immediatamente un cameriere. I
ragazzi
erano un pò spaesati mentre Eric appoggiando un braccio
sulle mie
spalle mi chiese all'orecchio se stavamo per giocare a Tokyo. Io
sorrisi e voltandomi mi accorsi di alcuni sguardi minacciosi nei suoi
confronti da parte dei ragazzi. Beh era comprensibile, erano amici di
Atellana.
<< ragazzi preparatevi perché il prossimo
gioco farà decollare la festa >> Disse intanto
Eric senza
avere minimamente intenzione di spostare il braccio da me.
<<
Vedo che hai capito Eric. Allora voglio sapere che drink.. e mi
raccomando ho detto drink e non birra .. volete bere?, vi avviso
già
che berrete quello per la prossima mezzora almeno.>>
Disse
Giulia dicendo che voleva la solita quantità di anima nera.
La
solita quantità voleva dire mezza bottiglia. si
girò poi verso i
ragazzi che ancora non capivano. << Se non vi
è chiaro, Tokyo
è un gioco alcolico >> Scoppio poi a ridere
dalla faccia
sorpresa di Taylor al suo fianco.
Alla fine ordinammo una
bottiglia intera di anima nera che ce la saremmo smezzata io e
Giulia, Eric puntò su della sambuca, Robert e Charlie su un
whisky
doppio malto, Lucia scelse la mezza bottiglia di bayles mentre Eric
su una grappa diciotto lune. Il cameriere arrivò poco dopo
portando
i bicchieri specifici per ogni drink e poi posizionò davanti
ad ogni
giocatore un bicchiere di plastica colorato con dentro 2 dadi. Robert
fece una faccia stranito così mi accinsi a spiegare.
<<
Allora il gioco è molto semplice, si va sempre in senso
antiorario e
man mano ognuno tira i dati, facciamo così inizio io
così capite
subito come funziona visto che dopo di me ci sono Eric e Giulia che
sanno giocare. Allora io ora agito i dadi nel bicchiere e poi lo
capovolgo non facendoli vedere a nessuno. Una volta fatto
ciò i
guardo solo io e deciso che numero dire, Eric a questo punto
dovrà
accettare o dubitare >> Tutti sorrisero divertiti
all'idea e io
continuai con la spiegazione . << tenete presente che se
dubitate e sotto il bicchiere non c'è il numero che ho detto
bevo
io, se no altrimenti beve chi dubita. La seconda regola è
che se
accettate il mio numero voi dopo tirando , potrete dire solo un
numero che sia uguale o superiore in valore. >>
<<
Figo come gioco, è come un dubito coi dadi >>
Disse Taylor e
scoppiammo tutti a ridere.
<< quali sono i valori dei
dadi? >> Chiese Robert non vedendo l'ora di iniziare.
<<
Allora siccome ci sono 2 dadi le combinazioni sono poche e semplici.
Il più basso è il 32 e poi a seguire,
42,43,52,53,54,62,63,64,65
solo sopo vengono le coppie quindi 11,22,33,44,55,66 e il
più alto
chiamato quindi Tokyo è il 21 >>
<< Mamma che
vecchio che sei Robert, te li sei davvero scritti su un foglietto
>>
disse Charlie mentre Robert gli ricordò che il
più vecchio qui era
lui.
<< Allora inizio io >> Tirai i dadi e
sorrisi
guardando Eric. << 33 >> Dissi non
distogliendo mai lo
sguardo dal suo.
<< Accetto >> disse sospirando
non molto convinto della sua decisione. Io alzai il bicchiere e
rivelai il mio bassissimo 32 ridendo.
<< Ora ho
capito... puoi bluffare anche fin da subito perché
così quello dopo
è costretto a stare alto >> Disse Charlie e
noi facemmo segno
di si con la testa proseguendo il gioco. Eric la scampò
riuscendo a
fare veramente un 55 girandosi poi verso di me sfregandosi il pugno
sulla spalla e Giulia pure facendo un 66.
<< Tok,, >>
Disse Taylor ma non riuscì neanche a finire la parola che
Lucia
aveva già dubitato. Giulia alzò il bicchiere
rivelando un misero 43
. Fù il primo a bere ma neanche l'ultimo di quel gioco.
Dopo
una buona mezzora le bottiglie erano già tutte finite e con
loro
anche un po della nostra sanità mentale. Nel corso del gioco
Eric si
era fatto più vicino e oltre ad avere un suo braccio intorno
alle
spalle adesso mi aveva fatto anche appoggiare la gamba sulle sue
iniziando lentamente ad accarezzarle. Mi alzai di scatto e andai a
prendere un altro gioco.
<< Chiara prendi twister così
ci sbellichiamo dalle risate >> Urlò Lucia
mentre io andavo
nell'altra stanza dove c'era il bancone del bar. Passai in rassegna i
giochi sullo scaffale e lo trovai in poco tempo. Mi cadde l'occhio
sull'orologio e notando che erano già le 10 mi chiesi che
fine
avesse fatto Kellan. Tornai al tavolo dove vidi Lucia già
alle prese
con la spiegazione.
<> Dissi lasciando li tutto e prendendo solo
il
bicchiere che avevo usato finora.
<< Non mi ricordavo ci
fosse la stanza apposta >> Disse Eric avvicinandosi
subito a me
e prendendomi una mano, il che mi diede un brivido lungo la
schiena.
<< l'ha costruita un mese fa ma è annessa alla
stanza del nostro tavolo quindi diciamo che la usiamo solo noi.
Allora chi vuole iniziare per primo ? >> Dissi staccando
la mia
mano dalla sua e posizionando il cartellone del Twister per terra
vicino al tappeto con i cerchi colorati e iniziammo a giocare.
POV
KELLAN
Non ne potevo più... avevo finito di parlare con la
giornalista che ormai erano le 10 di sera, perché cavolo poi
si era
dilungata tanto con me vai a saperlo, ero solo contento di essere
arrivato al tiratardi. Charlie mi aveva tenuto aggiornato sulla
serata e su Eric, oltre ad inviarmi la posizione precisa
così da
inserirla nel navigatore. Però ormai era quasi mezzora che
non mi
diceva più niente dopo quegli ultimi messaggi un
pò incasinati,
avrà sicuramente bevuto qualcosa. Parcheggiai la macchina e
andai
verso il bar, appena arrivato sul portico da una finestrella riusci a
scorgere Chiara e mi fermai un attimo. Stavano giocando a twister e
ovviamente Eric aveva colto l'occasione al volo . Lui era a pancia in
su tenendo mani e piedi ben ancorati al suolo mentre Chiara aveva i
piedi nei cerchi affianco ai suoi e una mano vicino alla sua. Mi
salii immediatamente una rabbia allucinante... cioè gli era
praticamente sopra. Tutti ridevano alla scena dove Eric cercava di
farla cedere davanti a tutti dicendo che le soffiava nell'orecchio.
Mi voltai correndo alla macchina e me ne andai, fossi entrato sarei
saltata sicuramente addosso a Eric picchiandolo. Quando arrivai alla
macchina mi fermai un attimo a respirare per calmarmi e sentii una
mano poggiarsi sulla mia spalla..
POV CHIARA
Era
ufficiale, ero completamente brilla, e non ero l'unica. Mi ero
accorta che ormai era da un po che biascicavo le parole e avevo
difficoltà di attenzione. Giulia e Lucia continuavano a
sbaciucchiarsi i propri ragazzi allegra anche loro come me se non di
più mentre Charlie più di una volta gli fece
notare di prendersi
una camera.
Stavamo giocando a Twister da un pò ormai e ora
toccava a me ed Eric. Ovviamente finimmo subito in posizioni al
quanto imbarazzanti.
<< Ragazzi quanto scommettete che
riesco a farla cadere distraendola ? >> tutti risposero
che era
impossibile così mi guardò con sfida
avvicinandosi con la bocca al
mio collo e soffiandomi nell'orecchio. Mille brividi mi percorsero il
corpo ma non cedetti, così lui si abbasso mordendomi
leggermente il
collo. Quello più aver visto dalla finestra Kellan che
invece di
venire verso la finestra stava andando verso la macchina mi fece
cadere completamente su Eric che rideva contento della sua
vittoria.
<< Vado fuori un attimo >> Dissi io
ignorandoli e prendendo il bicchiere di anima nera che avevo sul
tavolo. Perché se ne stava andando? cazzo ero troppo brilla
per
capire. Quando lo raggiunsi gli posai una mano sulla spalla e sentii
che era tesissimo oltre che sorpreso nello sguardo.
<<
Kellan perché non entri? Ti stavamo aspettando tutti
>>
<<
Lo vedo come mi stavi aspettando... eri praticamente sopra ad Eric
>>
aveva visto la scena... cazzo la finestra.. beh stavamo solo giocando
e tra l'altro eravamo particolarmente alticci e poi non gli dovevo
niente visto che era arrivato a fine serata praticamente.
<<
Stavamo solo giocando a twister >> Dissi togliendo le
mani
dalle sue spalle.
<< Twister non comprende soffi alle
orecchie e morsi sul collo >> Aveva visto anche quello,
non
sapevo cosa dire.. cosa potevo fare per alleviare la sua sofferenza?
in fondo ero io la causa di tutto.
<< Mi spiace per
quello che ti sto facendo, capirò se tu te ne voglia andare
>>
Dissi e feci per girarmi ma una lacrima mi scappò dal
controllo...
perché ero brilla cazzo!! Le emozioni erano tutte un su e
giù ed
amplificate a mille. Kellan mi fermo per il polso e due secondi dopo
ero abbracciata a lui che mi teneva stretta a se con una mano sulla
mia schiena e l'altra alla base del collo. Mi baciò con
forza,
sembrava come volesse farmi capire che ero solo sua e io risposi con
altrettanta passione schiudendo le labbra e facendo incontrare le
nostre lingue, due secondi dopo Kellan si staccò con un
sorrisetto
malizioso.
<< Cosa c'è ? >> chiesi non
capendo
<< Chiara quanto hai bevuto? >> disse
iniziando a lasciare leggeri baci sul mio collo mentre con una mano
cercavo di contare i bicchieri.
<< Parecchio e così non
mi aiuti a pensare >> Dissi staccandomi da lui che
continuava
quella tortura piacevole a cui in realtà non volevo
sottrarmi.
<<
E questo è per te >> Dissi porgendogli il
bicchiere che lui
bevve in un sorso. Poi mano nella mano andammo verso il bar dove gli
altri stavano ancora giocando a twister. Prima di entrare Kellan si
avvicinò e mi diete un veloce bacio, ma ovviamente essendo
brilla
diedi sfogo alle mie voglie mettendogli una mano alla base del collo
e approfondendo quel bacio. Ci staccammo poi sorridenti.
<<
Da brilla sei altamente focosa >> Disse malizioso
cercando di
farmi imbarazzare.
<< perché normalmente non lo sono?
Solo perché ho un buon autocontrollo non vuol dire che non
lo sia...
non sai in realtà ciò che vorrei fare
>> Dissi sorridendogli
maliziosa e lasciandolo li sulla porta... Dio l'alcool liberava
veramente la mia parlantina e scioglieva le mie inibizioni. Entrai
nella stanza dove gli altri stavano ancora giocando, non prima di
aver aspettato Kellan che prese la sua ordinazione.
<<
Guardate chi è arrivato >> Dissi sorridendo e
quando tutti lo
videro iniziarono a sorridere salutandolo e biascicando ciao a destra
e sinistra. Continuammo a giocare a twister per il resto della serata
mentre Kellan ordinava continuamente da bere arrivando in fretta al
nostro stesso livello. Dopo vari ruzzoloni per terra, risate generali
e solletico per far cadere l'altro eravamo tutti stanchi e tornammo
al tavolo a parlare e giocare di nuovo a double.
<< Voi
fate una partita intanto spiego le regole a Kellan >>
dissi
sedendomi al tavolo nella parte dove era appoggiato al muro, subito
dopo si sedette Kellan mentre davanti avevo Eric. Risi sotto i baffi,
quella situazione era davvero ridicola. Mentre spiegai le regole a
Kellan lui cercava di distrarmi posando una mano sulla mia gamba e
disegnando dei cerchi immaginari sulla mia coscia con le punta delle
dita.
<< Hai capito?? >> Chiesi vedendo che non
dava nessun segno di ascolto preso com'era dalla mia gamba.
<<
Si ma non ho capito bene che figura devo urlare >>
Sorrise
iniziando ad accarezzarmi il fianco mentre Eric era ignaro di tutto
quello che succedeva visto che era al disotto del tavolo.
<<
Devi urlare la figura che .. la ta tessera.. ha in comune... si
insomma uguale.. quella roba li ecco con gli altri >>
Dissi
spostandogli la mano dal mio fianco, alticcia e con lui che mi
toccava non riuscivo a pensare.
<< Ok ora ho capito >>
disse sorridendomi.
Giocammo per un'altra oretta divertendoci
tutti anche se io sembravo tra le nuvole tra l'alcool e le carezza
che ogni tanto mi faceva Kellan.
<< Ragazzi penso sia
meglio andare ma come facciamo con le auto? >> Chiese
Charlie
con tutte le buone ragioni visto che eravamo tutti alticci e nessuno
poteva guidare. Riccardo uscì in quel momento dicendoci che
doveva
passare da casa a prendere dei fusti di birra visto che
incredibilmente quella sera aveva finito le scorte del magazzino del
bar. Robert, Giulia, Charlie, Lucia, Eric e Taylor andarono
con
il mini-van di mio fratello mentre io e Kellan aspettammo un taxi che
arrivò appena 5 minuti dopo. Eric prima di salire sul
furgoncino si
era avvicinato per dirmi di stare attenta e depositari un bacio sulla
guancia, in fondo mio fratello era li ed essendo il suo migliore
amico non poteva farci niente se io andavo in taxi con Kellan. Ci
accomodammo sui sedili posteriori e Kellan disse all'autista di far
un giro panoramico e poi andare nella nostra via.
<< Che
intenzioni hai scimmione?? Vuoi vedere la città da sbronzo?
>>
Dissi ridendo e guardandolo non capendo le sue intenzioni.
<<
No volevo solo passare un pò di tempo con te senza Eric
>>
Disse prendendomi una gamba e appoggiandosela sulle sue
mentre
il tassista aveva già alzato il divisorio isolandoci quindi
completamente.
<< Sai che oggi sei particolarmente sexy
e provocante >> disse e lo vidi avvicinarsi al mio collo
per
poi depositarci dei leggeri baci. Il mio cuore parti già a
mille
mentre lui continuava a parlare da un bacio e l'altro spostandosi sul
mio mento. << Poi questi pantaloncini ti lasciano le
gambe
scoperte >> appoggiò così una mano
sulla mia gamba e mi baciò
con trasporto. Risposi al bacio con altrettanta passione per poi
allontanarmi un attimo.
<< Kellan anche tu mi piaci e
lo sai... ma siamo sbronzi e in un taxi >>
Dissi
iniziando ad andare in iperventilazione visto che la sua mano
continuava ad accarezzare la mia coscia.
<< Vuol dire
che non ti fa effetto ? >> Disse sorridendo malizioso
salendo
con la mano ad accarezzarmi il fianco, io inspirai profondamente
cercando di calmare il cuore, poi gli spostai la mano sorridendo
vedendo il suo sguardo sorpreso.
<< Si mi fa effetto e
tra l'alcool e le tue carezze non riesco a pensare... ce ne dici se
torniamo a casa e poi ci vediamo domani da sobri ? >>
Dissi
sorridendogli cercando di fare calmare i miei e i suoi bollenti
spiriti.
<< Va bene ma solo se mi prometti che ci
vediamo domani? >> Disse con la faccia da cane bastonato
a cui
io non resistetti.
<< Te lo prometto, croce sul cuore >>
Gli sorrisi per poi avvicinarmi a lui che alzo il suo braccio
sinistro per metterlo sulle mie spalle e permettendomi di
accoccolarmi sul suo petto. Mi depositò un bacio sui capelli
e io
non resistetti, alzai lo sguardo per fissare quelle due iridi
cristalline e mi avvicinai al suo collo per depositargli dei leggeri
baci come aveva fatto lui. Seguii poi la mandibola per poi arrivare
alle sue labbra dove lo baciai con più trasporto
stringendomi a lui
che intanto aveva portato una mano dietro alla mia schiena con cui mi
stringeva a se. Ci staccammo poco dopo entrambi con il fiatone
guardandoci negli occhi.
<< Se fai così però istighi
>> Mi disse fissando le mie labbra e depositandoci un
leggero
bacio. In quel momento il tassista ci interruppe dicendo che eravamo
arrivati a casa, il tempo era volato e altro che giro panoramico.
Dopo aver dato i soldi al tassista scendemmo dalla macchina ed
entrammo nel palazzo per poi aspettare l'ascensore. Una volta saliti
la tensione era palpabile e appena si chiusero le porte non feci
neanche in tempo a girarmi che kellan era già sulle mie
labbra.. Ci
staccammo poco prima che si aprissero le porte accorgendomi solo ora
che ero schiacciata tra lui e la parete dell'ascensore e avevo
già
una gamba dietro la sua schiena. Non andava bene, dovevo
assolutamente andare a dormire. Una volta arrivati sul pianerottolo
la porta di casa dei vicini si aprì facendo uscire una
Giulia
sbronza e sorridente.
<< Era ora!!! Abbiamo deciso di
guardare il re leone dai ragazzi dai muovetevi che vi abbiamo tenuti
i posti >> Disse Giulia e io e Kellan entrammo consci che
dovevamo fare finta di niente. Una volta entrata mi accorsi subito di
che posti ci avevano tenuto, uno era vicino ad Eric e uno dall'altra
parte della stanza vicino a Charlie. Non feci neanche in tempo a fare
un passo che Kellan si fionda nel posto vicino ad Eric sorridendogli
contento. Io andai a sedermi vicino a Charlie e guardammo il film
tutti insieme ridendo e scherzando. Verso le una Decidemmo che era
ora di tornare a casa , mentre Lucia dormiva a casa di mia cugina io
ed Eric entrammo in casa. Prima di chiudere la porta però
non potei
fare a meno di vedere l'espressione di Kellan e mi sentii
terribilmente in colpa.
<< Aspetta.. So che siamo tutti
e due allegri ma ti va di dormire in camera insieme? >>
Guardai
Eric allibita dalla sua proposta.
<< Eric non mi sembra
il caso e poi cosa direbbe Riccardo?>> Dissi cercando di
trovare una scusa.
<< Ho visto che sei stata tutta la
sera con Kellan.. ti prego almeno una mezz'oretta passala con me, poi
ognuno nella propria camera >> Disse facendo una faccia
da cane
bastonato e io non potei dirgli di no , ero sopraffatta dai sensi di
colpa.
<< solo una mezz'oretta e poi te ne torni in
camera tua >> Dissi facendo cenno di si con la testa. Ci
lavammo e cambiammo indossando il pigiama e poi ci distendemmo nel
letto. Come promesso si tenne a distanza e parlammo soltanto.
<<
Domani che programmi hai ? >> Mi chiese Eric.
<<
Non lo so ancora te invece torni al lavoro ?>>
<< Si
anche se mi sarebbe piaciuto stare qui un altro pò. Questa
settimana
però tornate alla baia ? Magari anche prima del prossimo
week
end >>
<< Non lo so ma magari potrei venire con i
miei così i nostri papà si rivedono
>> Dissi
sorridendogli
<> Ecco un'altra ondata di sensi di colpa.
<<
Ok va bene in fondo mi mancava il mio fratello adottivo
>>
Dissi pentendomi immediatamente delle parole che ho scelto, infatti
lo vidi sorridere un po sconsolato.
<< Posso chiederti
una cosa io ?>> Gli dissi prendendo coraggio e
avvicinandomi
accarezzandogli una guancia sentendo subito dei brividi lungo la
schiena.
<< dimmi >>
<< Qualunque sia
la mia scelta tu per piacere non scomparire dalla mia vita, non so
ancora cosa provo per te o Kellan ma so per certo che sei importante
per me >> Dissi avvicinandomi e dandogli un bacio sulla
guancia
mentre lui sospirò.
<< In caso, anche se spero di no,
avrò bisogno del mio tempo.. ma non scomparirò te
lo prometto>>
Mi strinse a se in un abbraccio e senza rendermene conto ci
addormentammo insieme sfiniti.
ecco a voi i link per
l'abbigliamento della serata.
- Chiara
https://media1.popsugar-assets.com/files/thumbor/Do4qj6F6m4NCOeOtchIySsi52as/fit-in/2048xorig/filters:format_auto-!!-:strip_icc-!!-/2013/08/26/976/n/1922564/512584b66b334d06_139359244_10/i/Troian-Bellisario.jpg
- Eric
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/bd/df/83/bddf832f4241b3b267fe9d25b48bdcd6.jpg
- Giulia ( la prima a sinistra)
https://typeset-beta.imgix.net/rehost/2016/9/13/5c4b9738-239e-4405-8609-edb972dedd3c.jpg
- Lucia
https://typeset-beta.imgix.net/rehost/2016/9/13/5c4b9738-239e-4405-8609-edb972dedd3c.jpg
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Capitolo 13 *** conoscersi ***
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/f6/ae/9a/f6ae9a06a2695d81550da75dbaf39464.jpg
vestiti
chiara
http://www.tuttouomini.it/images/kellan-lutz-op-summer2013-03.jpg
vestiti Kellan
<< Che cavolo state facendo voi due
?? >> una voce mi sveglioò di soprassalto e
aprii gli occhi
ritrovandomi Riccardo davanti furioso.
<< Riccardo ma che
problemi hai ?? cosa urli e che ci fai nella mia stanza??
>>
Dissi cercando di capire che cosa ci facesse li e per che cavolo
stesse urlando. Lui guardandomi furioso spostò le coperte.
<<
cosa ci faccio nella tua stanza?? Cosa ci fai tu nella mia stanza a
letto con Eric?? >> Disse spingendomi fuori dal letto
obbligandomi a rialzarmi e solo in quel momento ricordai la serata di
ieri sera. Eravamo così sbronzi da esserci addormentati
mentre
chiacchieravamo. Mi girai verso il letto e vidi Eric confuso almeno
quanto me.
<< Riky stavamo parlando e basta ieri sera e si
vede che ci siamo addormentati >> disse cercando di far
calmare
mio frattello che nel frattempo mi spinse fuori dalla camera.
<<
Con te ci parlo dopo >> disse furioso chiudendomi la
porta in
faccia. Che cavolo di problemi aveva?? Eravamo completamente vestiti
comunque e quindi perchè cavolo doveva pensare male. Io mi
spostai
in bagno decisa a farmi la doccia per togliere la spossatezza della
sera precedente e la rabbia per quel risveglio traumatico. Quando
uscii mi tamponai i capelli con un asciugamano e andando in camera
mia vidi Riccardo uscire e seguirmi in camera.
<< Riky che
cavolo di problema hai? >> Gli dissi iniziando a vestirmi.
<<
Ti ricordo che non ero io quello che aveva una cotta per Eric fino a
poco tempo fa. Scusa se mi agito tornando a casa alle 7 della mattina
e vedo il mio migliore amico a letto con mia sorella >>
Sbottò
furioso.
<< Stavamo solo parlando ieri sera e si vede che
eravamo talmente sbronzi che ci siamo addormentati >>
Dissi
sbuffando per la sua insistenza.
<< Lo so, me lo ha detto
Eric e vi credo... la prossima volta bevete meno perchè non
vorrei
tornare a casa e vedervi nudi la prossima volta >> Mi
girai
lanciandogli l'asciugamano con cui avevo avvolto i capelli facendolo
ridere.
<< Sei proprio un cretino >> Mi fermai un
attimo a guardarlo e notai solo adesso che era vestito con gli stessi
vestiti della sera precedente.
<< E tu dove hai dormito se
sei tornato ora ?? >> Gli chiesi curiosa. Faceva tanto la
predica a me ma lui era appena tornato a casa.
<< Fatti i
cazzi tuoi >> Disse ridendo lanciandomi l'asciugamano e
correndo fuori dalla stanza. Io lo rincorsi fino in camera sua dove
gli saltai addosso buttandolo sul letto e iniziando a fargli il
solletico << Dimmelo fratello iperprotettivo che non sei
altro
>>
<< Neanche morto >> rispose
mentre
cercava di sottrarsi al mio solletico ma a un certo punto con una
mano mi bloccò i polsi e con l'altra mi coprii gli occhi.
<<
Cosa stai facendo Riky? >> Dissi ridendo non capendo la
sua
tecnica.
<< Ehm... Eric si sta cambiando ed è nudo
quindi
vedi di non sbirciare mentre prende i vestiti e se ne va in bagno
>>
Disse come se stesse dando un ordine, io feci finta di agitarmi per
sbirciare.
<< non posso guardare neanche un pò
?>>
Dissi ridendo mentre mio fratello mi stringeva per evitare di farmi
vedere qualcosa.
<< Eric ti vuoi muovere ad andare di la >>
Sbuffò lui spazientito, sentii la risata di Eric...
Chissà cosa
aveva detto a mio fratello in labbiale. Dopo un paio di minuti mi
lasciò andare e ci ritrovammo tutti insieme poco dopo in
cucina a
fare colazione e scherzare su ieri sera e la scenetta di stamattina.
Appena finii li lasciai a chiacchierare da bravi amici mentre andai a
finire di prepararmi. Indossai dei semplici short in jeans chiari e
una magliettina dalle maniche corte bianca, ravvivai un pò i
capelli
e decisi di non truccarmi indossando le mie converse bianche alte e
prendendo i miei rayban a goccia. Andai in cucina per salutare.
<<
Io esco, Eric a che ora parti? >>
<< Tra una ventina
di minuti se aspetti mi preparo e scendo anche io >>
Disse
alzandosi mentre io feci cenno di si con la testa. tornò
poco dopo
già vestito con la divisa della baia e tornò in
cucina per salutare
mio fratello.
<< chiara torni per pranzo ? >> Mi
chiese quest'ultimo mentre stavo per uscire dalla porta e gli urlai
un si poco prima di chiuderla . Entrammo in ascensore a braccetto e
appena si chiusero le porte l'atmosfera amichevole sparì.
Eric mi
mise le mani ai lati del viso intrappolandomi tra lui e
l'ascensore.
<< Mi vieni a trovare alla baia questa
settimana? >> Chiese sorridendo.
<< Ti ricordo che te
l'ho promesso ieri >> Dissi sorridendo nervosa.
<<
Volevo essere sicuro che te lo ricordassi, sai l'alcool può
far
butti scherzi >> Disse sorridendo e avvicinandosi sempre
di più
a me.
<> Dissi
passandomi
la lingua sulle labbra per riattivare la salivazione che mi aveva
abbandonato subito.
<< Scrivimi ogni tanto ... Sapere che
sei tutto il tempo vicino a Kellan mi manda in bestia.. Fatti sentire
ok ? >> Disse portandomi una ciocca di capelli dietro
l'orecchio e dandomi un leggero bacio sulla guancia. Le porte
dell'ascensore si aprirono e uscimmo tutti e due. Appena fui fuori
vidi che c'era la macchina di Antonio che mi salutò con un
cenno
della mano, facendomi promettere che almeno una volta a settimana
sarei andata a trovarli. Osservai la macchina uscire dalla via e
quando non fù piu nel mio campo visivo tirai un sospiro di
sollievo.
Mi avviai a piedi alle varie commissioni che avevo da fare.
Tornai
a casa per l'ora di pranzo e quando entrai trovai mio fratello che
era vestito per uscire.
<< Dove vai così di corsa? >>
Chiesi osservando il suo sguardo un pò preoccupato.
<< Ho
un problema, scappo. Hai tutto pronto in tavola, Giulia è
passata e
mi ha detto di dirti che oggi è fuori con Taylor mentre
Lucia ha
chiamato per avvisare che questa settimana sarà di studio.
Mamma e
papà sono al lavoro e tornano nel pomeriggio
>> Disse uscendo
dalla porta e io lo osservai un attimo
<< Riky va tutto bene
? >> Gli chiesi, aveva lo sguardo troppo teso.
<< Non
lo so ciao >> Disse entrando in ascensore. Cosa cavolo
succedeva ? Gli avrei chiesto piu tardi. Entrai in casa e
andai
a sedermi a tavola mentre tiravo fuori il cellulare e
contemporaneamente mi arrivò un messaggio.
" Ciao
babe... ti va di fare un giro questo pomeriggio?"
sorrisi
immaginandomi Kellan che sorrideva dall'altra parte del muro.
"
certo cos'hai in mente ?" Risposi aspettando il suo messaggio
che non tardò molto.
" Una sorpresa vestiti comoda e con
un costume sotto"
" adesso sono curiosa... per che
ora ?"
" Alle 16:00.. ora ti lascio che torno al
lavoro. Un bacio" Lessi il messaggio stupita, pensavo fossero in
vacanza invece erano al lavoro anche qui in Italia. Chissà
cosa sta
facendo. Guardai l'orologio e vedendo che mancavano ancora un paio
d'ore decisi di prepararmi e poi distrarmi a guardare una serie tv.
Lo so sono impossibile, ma le serie tv erano la mia droga. Ne avevo
viste così tante che ogni anno non vedevo l'ora arrivasse
settembre
per poter sapere che nuove serie avevano inventato. Ne avevo viste di
qualsiasi genere, thriller con Dexter , horror con the walking dead,
fantascientifiche con Fringe.. Erano una più bella
dell'altra e
visto che era Giugno era iniziata da poco Outlander. Fissai
entusiasta lo schermo per quei 45 minuti di puntata. Era una serie tv
ambientata in scozia e io avrei datto tutto quello che avevo per
andare a visitarla. Era bellissima con i paesaggi mozzafiato e i
locali rustici e antichi. Mi alzai dal divano felice per la puntata,
stavano proprio seguendo i libri ed era una cosa che adoravo
piuttosto di alcune trascrizioni cinematografiche che stravolgevano
la trama. Preparai la borsa nel caso mi servisse qualcosa di
più
pesante per vestirmi. Avevo indossato il costume a fascia nero
semplice, dei pantaloncini corti in jeans e una maglietta bianca a
maniche corte un pò larga che ogni tanto mi scendeva sulla
spalla
destra lasciandola scoperta.. Nella borsa invece avevo messo una
canottiera nera semplice, un vestitino nero leggero e una
camicia azzurra a maniche lunghe. Si lo so sembra che mi porti dietro
un armadio ma non ho la minima idea di dove voglia portarmi. Sentii
bussare alla porta e vedendo che erano dieci minuti alle quattro,
sicuramente era Kellan. Scrissi un biglietto ai miei dicendo che
uscivo con amici e presi gli occhiali da sole e il cappello in paglia
e aprii la porta trovandomi Kellan davanti appoggiato allo
stipide che mi sorrideva. Era proprio bellissimo. Pantaloni corti e
grigi con una maglietta blu a righe rosse e bianche, infradito e un
borsone da palesta in spalla. Era proprio stupendo.
<< Ciao
bellezza sei pronta ? >> Disse sorridendo ed indossando
gli
occhiali da sole.
<< Sono sempre pronta >> Dissi
sorridendo a mia volta e mettendomi gli occhiali da sole. Uscimmo
insieme nella via e salii in macchina.
<< Allora dove mi
porti ? >> Chiesi non riuscendo più a
nascondere la mia
curiosita. Lui si sporse verso di me dandomi un colpetto sul naso.
<<
Ho detto che è una sorpresa aspetta e basta curiosona.
>>
<<
neanche un indizio ? >> Cercai di fare l'espressione
più dolce
che potei e lui sorrise scuotendo la testa divertito accendendo il
motore e partendo.
<< E va bene, ma solo uno. Ho chiesto a
Giulia e mi ha detto che vai spesso li quindi sono curioso anche io
di vederti >> Disse sorridendo contento di vedere che non
avevo
capito nulla comunque.
<< Va beh so quanto prima
praticamente. Beh come è andata al lavoro ? >>
Chiesi cercando
di cambiare discorso, non sapere dove stavamo andando mi infastidiva.
A quella domanda vidi Kellan agitarsi un pò sul posto.
<<
Così cosi >> Disse teso. Okay avevo toccato un
tasto dolente a
quanto pare.
<< Se non hai voglia di parlare del tuo lavoro
tranquilo cambiamo argomento >> Dissi poggiando una mano
sulla
sua che era sul cambio, cercando di tranquillizzarlo.
<< No,
non è che mi renda triste o cosa solo che sono in vacanza e
i
giornalisti non lo capiscono.. Anche qui in Italia devo continuamente
rilasciare interviste o fare scatti fotografici e non mi posso tirare
indietro se no Ingrid , la mia manager, mi uccide >>
Disse
tutto in un colpo e io rimasi un pò stupita dalla marea di
informazioni che mi aveva dato. Capendo che non voleva parlarne
cambiai discorso cercando di stemperare un pò l'atmosfera
tesa.
<<
Una donna riuscirebbe ad ucciderti? >> Dissi sorridendo e
lui
ricambiò apprezzando il mio cambio di argomento.
<< Ingrid
non è una donna ma un'arpia >> Disse e io
scoppiai a
ridere.
<< Povera donna mi dispiace per lei >>
Dissi
pensando che doveva cercare di fargli fare delle cose contro voglia e
di certo quello scimmione era difficile da convincere, sicuramente le
rendeva la vita un inferno.
<< Povera donna ?? Povero me, mi
costringe a fare cose che non voglio. A volte rinuncio a cose
importanti per me solo perchè lei mi obbliga
>> Disse e io
cercai di spezzare una lancia a favore della santa donna.
<<
Lei lo fa per il tuo lavoro e per mantenere il suo, quindi penso che
se ti chiede di fare qualcosa sia solo per il tuo bene. Devi
rendergli il suo lavoro veramente stresante >> Dissi
cercando
di fargli cambiare idea.
<< Questo lo so ma... va beh rimane
un'arpia per me >> Disse con un'espressione pensosa.
Spero di
essere riuscita almeno a fargli aprire gli occhi.
<< Poi se
è brutta questo va più che bene per me se tu la
definisci arpia >>
Dissi sorridendo e lui rise di gusto alla mia finta gelosia.
<<
Tu invece che fai nella vita ? >> Mi chiese curioso.
<<
Io frequento il secondo anno di enologia, cioè in
realtà l'ho
appena finito. Adesso ho un paio di esami a settembre che non sono
riuscita a dare nella sessione di maggio giugno e per tutta l'estate
sono libera. In realtà stavo pensando di trovarmi un
lavoretto. >>
dissi contenta di aver finito quasi tutti gli esami.
<<
Quindi sei una secchiona se hai solo due esami indietro
>>
Disse con faccia sorpresa e io rimasi ferita nell'orgoglio.
<<
Devo esserlo perchè l'università me la pago io e
se non sono in
pari con gli esami vuol dire che d'estate devo studiare, mentre
normalmente lavoro per pagarmi gli studi. Se mi rimanessero
più di
due esami indietro vuol dire che d'estate dovrei studiare e lavorare
insieme e ciò vorrebbe dire niente vita privata.
>> dissi
orgogliosa delle mie scelte e modo di comportarmi.
<<
Davvero complimenti allora.. Mi rendo sempre più conto di
che
persona fantastica sei. >> Sorrisi imbarazzata alla sua
affermazione e guardando fuori dal finestrino mi accorsi di dove
eravamo arrivati, infatti pochi secondi dopo parcheggiò la
macchina.
Devo ricordarmi di ringraziare Giulia.
<< Sei proprio sicuro
che mia cugina abbia scelto un posto per farti un piacere?
Perchè
penso che per te sarà un pò una tortura
>> Dissi sorridendo
con lo sguardo di sfida osservando il paesaggio di Mezzane con la sua
piscina piccola e i tre campi di beach volley dove di solito io e la
mia compagnia di amici pallavolisti venivamo a giocare tutta
l'estate. Lui alzò subito le mani in segno di resa.
<< Io
sono venuto qui ma non gioco, voglio vedere te giocare >>
Disse
sorridendo e insieme uscimmo dalla macchina e mi girai un secondo in
direzione di Kellan che prendeva il borsone dubbiosa.
<< Mia
cugina ti ha anche detto che di solito qui c'è tutta la mia
compagnia ? >> Dissi non avendoci pensato prima. Con
quell'uscita era come se stessi presentando Kellan ai miei amici.
<<
Mi ha detto che vieni qui spesso con i tuoi amici.. Se non vuoi farti
vedere con me.. andremo da un'altra parte >> disse
abbassando
lo sguardo triste e io mi avvicinai a lui per accarezzargli una
guancia sorridendogli.
<< Io non ho problemi a presentarti
ai miei amici, anzi ne sarei davvero felice >> Dissi
sorridendo
contagiando anche lui che tornò immediatamente il Kellan che
mi
piaceva.
<< Allora andiamo a conoscerli e poi non è
neanche
detto che ci siano >> Disse facendomi l'occhiolino e
trascinandomi verso l'ingresso della struttura mano nella mano.
Era
una semplice casetta alla base di un monte, era il nostro campo da
beach volley preferito perchè essendo in collina, alla base
di
diversi monti, si poteva giocare d'estate senza morire dal caldo.
Entrati nella casetta che faceva da ingresso la receptionist ci
saluto e fece un biglietto giornaliero a Kellan mentre io mostrai
semplicemente il mio abbonamento. Ci indicò poi la
porta dal
quale si entrava nella struttura ossia una semplice piscina
all'aperto con ai lati i tre campi da pallavolo. Una volta entrati
vidi subito nei campetti i miei amici che erano
già li ad
inaugurare l'estate con un mini torneo tra loro. Vidi Alberto che mi
osservava sorpreso facendomi gesti in direzione di Kellan senza che
quest'ultimo se ne accorse e io gli feci un cenno per fargli capire
che gli avrei spiegato più tardi. Io e Kellan andammo in un
angolo
del prato a sistemare le nostre cose e prendendo due sdrai che
sistemammo sotto un ombrellone.
<< Allora ti è piaciuta la
sorpresa? >> mi chiese sistemando i due asciugamani che
aveva
nel borsone sugli sdrai .
<< si tantissimo grazie >>
Dissi contenta e mi persi ad osservarlo mentre si svestiva
per
rimanere in costume. Era davvero illegale la sua bellezza. Mi accorsi
che lo stavo fissando solo quando si tolse i rayban sorridendomi
malizioso.
<< Lo sai che è maleducato fissare la gente ?
>>
disse spavaldo andando a distendersi sullo sdraio, io distolsi lo
sguardo colta in fragrante e lentamente mi svestii rimanendo solo in
costume anche io e quando mi girai vidi che anche lui mi stava
fissando.
<< A quanto pare non sono l'unica maleducata qui
>> dissi sorridendo e sdraiandomi vicino a lui.
<< Beh
ma è impossibile non fissarti >> disse
girandosi a guardarmi e
io sorrisi imbarazzata. Era proprio malizioso. Rimanemmo li un
pò a
goderci il sole chiacchierando contenti di quella favolosa giornata.
Kellan a un certo punto si alzò e prendendo la crema mi
chiese se
poteva mettermela e io lo presi in giro perchè era una scena
degna
di un film romantico pieno di smancerie e per tutto il tempo non
riuscivo a smettere di ridere mentre lui borbottava offeso.
<<
La prossima volta te la metti da sola allora >> Disse
offeso
tornando a sdraiarsi e io mi allungai per sfiorargli il braccio
sentendo subito l'elettricità tra di noi.
<< No lo giuro la
prossima volta non riderò >> dissi scoppiando
subito a ridere
mentre lui continuava a far finta di essere offeso. La suoneria del
suo telefonino interrupe quella scenetta ridicola e Kellan cercando
nel borsone prese il cellulare rispondendo e alzandosi. Io lo
osservai mentre camminava avanti e indietro sorridente , ridendo ogni
tanto. Chissà chi era . Rimase al telefono per una decina di
minuti
e poi chiuse la telefonata ridendo e venendo a stendersi di nuovo
vicino a me.
<< Taylor e Robert sono proprio cotti >>
Disse ridendo mentre io lo guardavo facendogli capire che doveva
spiegarsi.
<< Taylor è uscito con Giulia oggi
facendogli una sorpresa anche lui e portandola a Gardaland
mentre Charlie mi ha detto che Robert ha fatto tutta la mattina
attaccato al telefono a scrivere a Lucia visto che deve studiare
questa settimana e non può uscire. >> Disse
scuotendo la testa
non capendo perchè avessi iniziato a ridere.
<< Povero
Taylor. >> Dissi sapendo com'era mia cugina a Gardaland.
<<
Perchè povero Taylor ? >> Mi chiese quando mi
calmai.
<<
Perchè mia cugina ama Gardaland, ma soprattutto tutte le
gostre di
adrenalina che ci sono, compresa la casa degli orrori >>
Dissi
ridendo e lui sorrise dispiaciuto per l'amico.
<< Taylor è
un fifone, pensa che l'unica giostra che fa di solito sono le tazze e
i gli autoscontri. Poveretto in che guaio si è cacciato
>>
Disse lui dispiaciuto per l'amico. Eravamo li a prendere in giro
Taylor e a ridere pensando alle varie giostre che Giulia lo avrebbe
costretto a fare, quando con la coda dell'occhio vidi Alberto
buttarsi in piscina e riemerso in superficie si avvicinava a noi
nuotando. Lo persi di vista continuando a godermi le chiacchiere e la
compagnia di Kellan mentre eravamo sdraiati al sole quando Kellan
interruppe a metà una frase. Feci per girarmi ma un ragazzo
completamente bagnato mi si sdraio sulla schiena bloccandomi sotto il
suo peso. Vidi lo sguardo di Kellan glaciale per quella nuova
comparsa mentre io gia imprecavo in italiano sapendo chi fosse a
importunarmi.
<< Alberto cavati mi stai lavando >>
Dissi cercando di girarmi, ma lui mettendosi a cavalcioni su di me
iniziò a farmi il solletico. Io continuai a ridere e ormai
non avevo
più fiato, guardando Kellan rigido vicino a me e io
continuando a
ridere gli chiesi aiuto in inglese. Lui blocco le mani del mio amico
che si tirò su subito scostandosi e guardando Kellan
sorridente.
<<
E questo bel ragazzo che ti porti a spasso chi è ?
>> Chiese
in italiano a me e io sorrisi passando poi all'inglese.
<<
Alberto questo è Kellan il mio nuovo vicino, sai quello di
cui ti
parlavo settimana scorsa ? Kellan lui è Alberto il mio
migliore
amico >> Gli dissi sorridendo ma Kellan aveva ancora lo
sguardo
serio. Alberto si sedette sullo sdraio di Kellan, era sempre
il
solito. Si strinsero la mano e Alberto trattenne quella di Kellan tra
le sue sorridendogli e accarezzandogliela girandosi a guardarmi.
<<
Beh hai proprio un bel vicino. Ciao mi chiamo Alberto non
preoccuparti per me, non ci sto provando con Chiara siamo solo amici
>> Disse sorridendogli continuando a tenere la mano di
Kellan
mentre lui lo guardava stranito e ancora tesa.
<< Non so
perchè ma non mi convince. Questa l'ho già
sentita >> Disse
sfidandolo con lo sguardo mentre Alberto stupendoci tutti e due
scoppio a ridere per poi appoggiare una mano sulla spalla di
Kellan.
<< No davvero non devi preoccuparti non ci provo con
lei, a me piace il cazzo >> Disse e Kellan
sgranò gli occhi
sorpreso e sereno contemporaneamente mentre Alberto scoppio a ridere
per la faccia di Kellan.
<< Albi sei proprio il solito.. non
devi presentarti così alla gente se no la traumatizzi.
guarda la
faccia di Kellan >> Dissi iniziando a tirare finti pugni
al mio
amico che intanto rideva.
<< Davvero sei Gay ? >>
Chiese Kellan non riucendo a togliersi quell'espressione stupita
dalla faccia.
<< Si bello e se vuoi ti porto a fare un giro
>> Disse sorridendo a Kellan malizioso mentre
quest'ultimo
sorprendendoci gli diede una pacca sulla spalla sorridendo
felice.
<< Mi dispiace amico ma sono solo di Chiara
>>
Disse e si misero a scherzare continuando quella scenetta ridicola di
Kellan che rifiutava le avance di Albi. Ecco perchè era
così teso,
pensava fosse un altro Eric in agguato. Gli sorrisi dolcemente
guardandoli scherzare finchè non si fermarono tutti e due.
<<
Beh sono venuto a cercarti per una partita, ci sono anche gli altri e
volevamo fare un tre contro tre >> Disse Albi mentre io
mi
girai verso Kellan.
<< Non ti stuferai se ti abbandono qua
in piscina da solo ? >> Dopo quella sorpresa non mi
andava di
fargli passare la giornata da solo.
<< Io non rimango qui in
piscina ma vengo a fare il tifo >> Disse Kellan prendendo
una
bandierina stupida dal borsone e io gli sorrisi scuotendo la testa.
Era proprio uno scimmione cretino. Ci avviammo tutti e tre verso il
campetto e appena arrivai salutai tutti e presentai Kellan ai miei
amici. C'era Alberto,il Tosa , Davide e Nicola che erano i ragazzi
che giocavano nella serie D della mia societa e Cristina e Linda che
erano due mie compagne di squadra ai tempi della serie C. Era la cosa
bella della pallavolo a Verona, essendo uno sport poco seguito
eravamo più o meno sempre gli stessi quindi ci si conesceva
tutti.
Poi d'estate ogni weekend a Verona si organizzava un torneo quindi ci
si conosceva tutti, se non bene almeno di vista. Cristina era una
ragazza alta come me, almeno un metro e settanta buoni con i capelli
ricci neri e un fisico slanciato, insomma il classico laterale di
pallavolo, mentre Linda era alta un metro e cinquanta con i capelli
ricci e castani, statura da libero doc come diceva lei. Erano una
l'opposto dell'altra, metre Cristina era sfacciata esuberante e
spavalda Linda era timida, seria e introversa. I ragazzi invece erano
uno diverso dall'altro. Alberto era alto come me e faceva il libero a
pallavolo anche se aveva un carattere che non si addiceva a quel
ruolo visto che era estroverso, burlone e sbruffone, mentre Davide
che era l'altro libero della squadra maschile era serio e composto
anche se ogni tanto se ne usciva con delle perle di saggezza e
cattiveria che facevano ridere tutti. Il Tosa era un ragazzo alto un
metro e ottanta se non di più che faceva il laterale ed era
la
persona più equilibrata che io conoscessi anche se aveva
delle frasi
che diceva sempre e solo lui come ad esempio GRAZIE A TE !! Nicola
invece era alto come il Tosa ma più estroverso e di dubbia
tendenza
visto che non si sapeva se era della stessa parrocchia di Alberto
oppure fosse solo un ragazzo molto timido con le ragazze. Mah ...
dopo anni di conoscenza ancora non si capiva.
<< E quindi tu
sei il nuovo ragazzo di Chiara >> Disse la mia amica
Cristina
in italiano e Kellan la guardò stranito.
<< Cri Kellan
parla solo inglese >> Le dissi e vidi il suo sguardo
passare da
me a lui e poi di nuovo a me. Era l'unica donna, oltre Linda, e
quindi l'unica del gruppo ad aver visto Twilight. Insomma era un film
per ragazze, di certo gli uomini non lo avevano riconosciuto, beh
almeno non tutti visto che Albi mi faceva degli strani gesti alle
spalle di Kellan.
<< E brava Chiara >> Disse Cristina
e io scoppiai a ridere mentre tutti iniziammo a parlare inglese, chi
bene e chi male.
<< Kellan giochi anche tu ? >> Chiese
il Tosa e lui fece cenno di no ringraziandolo comunque.
<<
Non sono capace, sono venuto per vedere Chiara giocare >>
Disse
Kellan al mio amico.
<< Ragazzi facciamo un tre contro tre
solite squadre ? >> propose Nicola e tutti facemmo cenno
di si
mentre Linda che sarebbe stata la quarta persona decise di rimanere
fuori a fare compagnia a Kellan. Io mi avvicinai a lui mentre
la mia amica era ancora distante.
<< Prima o poi ti farò
giocare >> Gli dissi all'orecchio per non farmi sentire
da
nessuno e lui mi poggiò una mano sul braccio e tutti e due
sorridemmo alle sensazioni di quel contatto.
<< Io non ci
spererei e poi oggi voglio solo guardarti >> Disse
fissandomi
negli occhi e sentii quelle parole cariche di desiderio. Non avrei
mai allontanato lo sguardo da quegli occhi così intensi ma
Albi mi
richiamo all'ordine in italiano per non farsi capire da Kellan.
<<
Chiara smettila di violentare quel povero ragazzo e vieni a giocare
>> Disse facendomi la linguaccia vedendo la mia
espressione
sorpresa e io mi allontanai da Kellan sapendo che per tutta la
partita avrei avuto due occhi addosso.
<< Allora io Chiara
e Nicola contro il Tosa Davide e Cristina.. Linda fai da arbito e
segnapunti ? >> Chiese Alberto mentre la mia amica fece
cenno
di si con la testa.
<< Bene per la palla >> Disse il
Tosa e lancio la palla in alto nel nostro campo. Era da un
pò che
non giocavo, non vedevo l'ora di sgranchirmi un pò le gambe.
POV
KELLAN
La partita era iniziata ormai da un pò e nonostante
avessi fatto mille domande a Linda non riuscivo a capire tutte le
regole, soprattutto a causa di Chiara che fantastica com'era mi aveva
fatto perdere metà delle spiegazioni della sua amica. Avevo
capito
solo poche cose. Vinceva chi arrivava per primo a venticinque punti,
non si possono fare più di tre tocchi e non c'è
contatto fisico. Ma
quest'ultimo non serviva visto le cannonate che tiravano in attacco.
All'inizio ero preoccupatissimo del fatto che una cannonata del
genere avrebbe potuto colpire Chiara ma la sua amica mi ha spiegato
che i ragazzi tirano a tutta forza solo sui ragazzi mentre sulle
donne si trattenevano. Di certo Cristina e Chiara erano brave
perchè
se io avessi provato ache solo a toccare i loro colpi trattenuti mi
sarei rotto un polso di sicuro. Chiara era dannatamete sexy mentre
giocava ma neanche se ne rendeva conto. Adesso eravamo alla fine
della partita da quello che diceva Linda ma io non ci capivo niente
perchè nella mia testa continuavano a crearsi mille immagini
a dir
poco sconce. Chiara aveva appena battuto ma non so come Cristina era
riuscita a prenderla.. E dopo... vidi la scena come a rallentatore.
Cristina che prende la palla passandola a Davide che la alza al Tosa
che attacca... Ma non era quello ciò che guardavo.Ero
rimasto
completamente perso a guardare Chiara che si abbassa sulle gambe
portando praticamente il culo in fuori assumendo una posizione che
nel mio cervello corrispondeva a "sono qui perchè non mi
schiaffeggi?". Il Tosa attacca e Chiara si butta in avanti
prendendola e finendo distesa sulla sabbia. Sarò uno stronzo
ma nel
mio cervello vedevo solo la scena a rallentatore del suo culo e corpo
che si muoveva in una maniera.... Scossi la testa per togliermi quei
pensieri di mente visto che il mio amichetto si stava
svegliando dal sonno in cui doveva stare e mi alzai dicendo a Linda
che andavo a farmi un bagno in piscina per rinfrescarmi. Mi immersi
in acqua in fretta appena arrivato in piscina, appoggiandomi al bordo
e chiudendo gli occhi per cercare di calmare il mio amico. Ma non
riuscivo a togliermi quella scena dalla testa. Lei che si lanciava a
rallentatore.. Kellan calmati, fai dei respiri profondi e pensa a
dell'altro. Provai a pensare a mille immagini schifose come una
vecchia di cent'anni nuda o altre immagini raccapriccianti che
dovevano calmarmi ma poi mi tornava sempre in mente Chiara bassa
sulle gambe e il suo culo che... Devi fare dei respiri
profondiiiiiiiiii. Sentii che qualcuno era entrato in acqua vicino a
me e io mi appoggiai ancora di più al bordo della vasca per
nascondere la mia evidente erezione, praticamente mi stavo
appiccicando alla vasca come un adesivo a una finistra.
Chiunque
tu sia non avvicinarti e vattene che devo calmarmi... Kellan imponiti
su te stesso.. Pensa a delle vecchie. Tette cadenti. Vecchie senza la
dentiera.. Macchè non serviva a niente.
<< Ehi non hai
visto la fine della partita >> No perchè
proprio adesso??
Perchè il mondo era così crudele e
perchè Chiara aveva già finito
di giocare. Mi voltai a guardarla, si era appoggiata anche lei al
bordo della piscina e mi guardava sorridente. L'immagine di lei
mentre gioca mi tornò subito in mente, altro che vecchie
senza
dentiera.... ero una causa persa.
<< Avevo caldo >>
Dissi cercando di concentrarmi.
<< Kellan va tutto bene?>>
Disse cambiando espressione notando il mio distacco. Ecco sono
proprio un coglione. La guardai sorridendo cercando di
tranquillizzarla.
<< Si si va tutto bene... avevo solo caldo
allora... ho deciso di farmi una nuotata >> Dissi
rimanendo
sempre di più incollato al muro.
<< beh non che tu stia
proprio nuotando >> Disse ridendo leggermente.. Eh ma
allora lo
faceva apposta..
<< Volevo stare solo al fresco tutto qua
ora non posso neanche stare da solo un attimo >> Mi
accorsi
subito della cagata che avevo detto perchè vidi dalla sua
espressione che l'avevo ferita.
<< Allora ti lascio il tuo
spazio >> Disse triste mentre io la afferrai per un polso
girandomi verso di lei.
<< Ehi Chiara non volevo>>
Dissi ma lei non mi guardava negli occhi così la tirai verso
di
me.
<< Scusami davvero ho detto una cazzata non volevo.. ehi
guardami >> Le alzai il mento per costringerla a
guardarmi e le
sorrisi. << Scusami sono un coglione >>
Dissi
abbracciandola e la sentii rilassarsi un attimo ma durò solo
un
secondo perchè poi si immobilizò.
<< ehm ehm Kellan? >>
Disse lei facendo finta di tossire e solo allora mi ricordai del
perchè ero entrato in acqua... bene, bella figura di merda.
Mi
allontanai un pò da lei.
<< Per questo volevo stare solo >>
Dissi distogliendo lo sguardo e con la coda dell'occhio la vidi
sorridere imbarazzata.
<< Ehm so che qui in piscina ci sono
belle ragazze maaa.. ma non pensavo reagissi così
>> Disse
guardando un punto indefinito all'orizzonte. Ma cosa aveva capito???
Per le altre?? Secondo lei stavo così per altre ragazze???
Ci
mancava solo questo per accendermi. La riavvicinai a me stringendola
forte al mio petto per fargli capire l'entità di quello che
mi
faceva mentre lei cercava di divincolarsi.
<< Altre ragazze
??? Chiara questa>> Dissi spingendo il mio bacino verso
di lei
che fisso subito il suo sguardo nel mio in cui vidi riflesso il mio
stesso desiderio << questa è solo colpa tua e
delle tue pose
sexy mentre giochi a pallavolo >> Dissi e feci il grande
errore
di far cadere il mio sguardo sulle sue labbra. Cedetti completamente
a lei baciandola con trasporto e trascinandola tra me e il bordo
della vasca così da sentirla ancora più vicina a
me. Stavo cercando
comuque di trattenermi ma Chiara era davvero favolosa, dovevo
smettere di baciarla se non volevo superare il limite di non
ritorno. Feci per allontanarmi ma Chiara mi riavvicinò a se
baciandomi con trasporto e incrociando le gambe dietro la mia schiena
facendo scontrare i nostri sessi e non riuscii a trattenere un
gemito. Le strinsi un fianco scendendo a baciarle il collo per poi
sussurrarle nell'orecchio di fermarsi.
<< Chiara fermati...
o davvero non ... non rispondo più di me> Dissi ma
lei neanche mi
ascoltava . Scese a baciarmi il collo e io rafforzai la presa della
mia mano sul suo fianco. Sorrise sulle mie labbra iniziando a muovere
il bacino contro il mio e io emisi un lungo respiro vicino al suo
orecchio per darmi una calmata. E mi allontanai leggermente da lei
guardandola negli occhi intensamente. Le sorrisi dolce accarezzandole
una guancia, non c'era bisogno di parole, nei suoi occhi vedevo
riflesso il mio stesso desiderio. Lei ricominciò a muovere
il bacino
su di me leggermente guardandomi e sorridendo maliziosa e io
socchiusi gli occhi un secondo per calmarmi ed afferrarle i fianchi
obbligandola a stare ferma. Lei mi guardò sorpresa e io le
sorrisi
avvicinandomi al suo orecchio.
<< Se continui potresti
ritrovarti nuda in questa piscina >> Dissi sorridendole
ed
allontanandola da me per tornare ad appiccicarmi al bordo continuando
a fissarla sorridendo.
<< non mi sembra il caso >>
Disse lei sorridendomi e poi uscì dalla piscina e
guardandomi felice
e imbarazzata.
<< mmmhh.. io vado a sdraiarmi al sole...
quando sei a posto raggiungimi >> Disse e si
allontanò andando
verso gli sdrai mentre io le fissavo evidentemente il culo. Si
voltò
verso di me appena arrivata a destinazione. Cazzo colto in
fragrante!!
<< Aaahh Kelan Kellan sei una causa persa e uno
spreco per il mondo degli omessuali >> Trasalì
pensando di
essere solo e vedendo Albi vicino a me in piscina.
<< Mi hai
fatto prendere un colpo!! Cos'è aspettavi solo non ci fosse
Chiara
per provarci con me ?>> Dissi ridendo.
<< Non ho
problemi a provarci davanti a lei.. volevo solo aspettare di vedere
se vi dovevo fermare per non essere arrestati per atti osceni in
luogo pubblico>> Disse e scoppiammo a ridere in due. Mi
stava
davvero simpatico quel ragazzo .
Mi fermai a chiacchierare un pò
cn lui in acqua e a scherzare come due amici di vecchia data ,
così
oltre a scoprire un'amicizia che non pensavo di trovare, risolsi
anche il mio "piccolo" problemino. Io e Alberto uscimmo poi
dall'acqua e raggiungemmo Chiara che era li con i suoi amici. Erano
davvero tutti simpatici e passammo il resto del pomeriggio tra
aneddoti e storie che erano successe in quella
compagnia.
Scopri come si erano conosciuti tutti, delle vecchie
cotte e storie all'interno della compagnia e di come erano molti di
più una volta ma che vari litigi li avevano divisi. Da quel
che
avevo capito non c'era odio verso quelli che se ne erano andati ma
solo un'amicizia un pò più superficiale e non
erano affiatati come
erano loro. Scopri come d'estate il sabato e la domenica era dedicata
al beach volley e che il martedì sera era la serata cinema
con
birretta in un locale del loro quartiere.
Mi divertii un sacco e
non avevo ancora visto Chiara così spensierata e contenta.
<<
Beh Kellan , Chiara ti ha raccontato del Mila e Shiro di un
pò di
anni fa ? >> Chiese Alberto e vidi Chiara lanciarsi
immediatamete su di lui per tappargli la bocca minacciandolo.
<<
Non osare dire di più Albi se no ti uccido > Disse
tappandogli la
bocca non permettendogli di dire niente.
<< Ehm no però me
lo raccontate voi? Sono curioso adesso >> Dissi guardando
i
suoi amici che avevano tutti sorriso evitando il mio sguardo.
<<
Ragazzi non provateci se no lo giuro soffrirete di una morte lenta e
dolorosa >> Disse Chiara e tutti scoppiarono a ridere
mentre
Alberto ancora aveva la bocca tappata.
<< Adesso me lo
racconti !! Non penso che sia niente di scandaloso, se hai fatto una
figuraccia non c'è nulla da preoccuparsi. Puoi raccontarmi,
giuro
che non ti prenderò in giro >> Dissi facendole
il segno della
croce sul cuore guardandola dolce. Alberto nel frattempo
scivolò
dalla presa di Chiara e scappò dalle sue grinfie sorridendo.
<<
Alberto guai a te >> Disse Chiara e io non capii. Cosa
poteva
esserci di così male.
<< Quindi non ti ha raccontato della
sua estate di zoccoleggio >> Disse ridendo e scappando
lontano
da lei che abbassava lo sguardo furiosa mentre Alberto si nascondeva
dietro di me. Io non avevo ancora realizzato... zoccoleggio??? Ma che
cazzo aveva fatto??? La guardai come a cercare spiegazioni e lei
sollevò lo sguardo lentamente.
<< ecco guarda che faccia ha
Kellan. Dovevi proprio dirglielo?? Mi devi sempre sputtanare mi
raccomando.>> Disse Chiara guardando Alberto che
sorridente si
sedette vicino a me.
<< Allora Kellan devo raccontarti che
un pò di anni fa la signorina >>
Iniziò a raccontare e vidi
Chiara che diceva che sarebbe andata al bar a prendere qualcosa ed
era davvero scocciata. Io la guardai allontanarsi ascoltando la
storia da Alberto.
<< stava insieme a un ragazzo e dopo un
anno di relazione, in cui non gliela ha mai data povero ragazzo,
lui
ha mollato Chiara. Visto che il tipo in questione era uno che non la
faceva uscire con nessuno, amici/che che fossero, lei appena
diventata single ha passato tutti i weekend estivi a i tornei di
beach volley e a ogni festa si baciava almeno un ragazzo
>>
Disse ridendo e io non capivo perchè tutti sorridevano.
<<
E perchè proprio il Mila e Shiro? >> Chiesi
capendo già che
non aveva ancora raccontato tutta la storia e tutti scoppiarono a
ridere.
<< Al Mila e Shiro si era sbronzata talmente tanto
che si era messa a limonare con un tipo che si chiamava Pedro solo
perchè diceva che assomigliava a te, tra l'altro il tipo
aveva i
capelli rossi ed era alto un metro e sessanta. Mentre andavamo tutti
al bar del torneo è finita per sbaglio in una piscina di
acqua
fredda e si vede che deve avergli schiarito le idee. Quando
è uscita
dall'acqua ha guardato Pedro e gli ha chiesto se aveva visto Kellan
il ragazzo che stava baciando >> Disse scoppiando a
ridere
insieme a tutti. Io ero allibito.
Cosaaaaaa???? Allora in fondo in
fondo era una mia fan. Un sorriso enorme mi si formò sul
viso e
scusandomi con tutti andai al bar per vederla. Appena arrivai la vidi
al bar appoggiata al bancone con un bayles in mano e con solo il
costume addosso, era bellissima. Mi avvicinai silenziosamente e la
abbracciai facendole appoggiare la schiena al mio petto e poggiando
il mento sulla sua spalla.
<< Se vuoi puoi chiamarmi Pedro
>> Dissi sorridendo e la vidi arrossire completamente. Si
girò
per guardarmi negli occhi ed era imbarazzatissima.
<< Ti
hanno raccontato tutto? >> Chiese abbassando lo sguardo e
io
sorrisi baciandole una guancia. Lei alzò subito lo sguardo
sorpresa.
<< scusa ma sei irresistibile quando ti imbarazzi
. Comunque non ti vergognare e poi li hai solo baciati, io da giovane
ho fatto di peggio>> dissi pizzicandole un fianco e la
vidi
tornare a sorridere. Ci guardammo negli occhi e stavolta fù
lei a
portare le braccia dietro al mio collo e a baciarmi. Il suo sapore
era buonissimo. Dopo un pò ci allontanammo tutti e due con
il
fiatone.
<< Dai torniamo dagli altri >> Disse lei
che
aveva in mano delle birre per tutti così gliele presi ma lei
mi
fermò da un braccio indicandomene una.
<< Ricordati che
questa è di Alberto >> Disse sorridendo
malefica e io scoppiai
a ridere. Non avevo idea che Chiara avesse un lato vendicativo,
dovevo stare attento se volevo farle degli scherzi. Ci avvicinammo
agli altri e dissi a tutti che avevo preso delle birre mentre Alberto
chiedeva scusa in ginocchio a Chiara che non lo guardava neanche
negli occhi. Gli porsi la sua birra e lui si alzò da terra
sconsolato e venendo a sedersi vicino a me.
<< Cerca di
addolcire la tua donna >> Disse prendendo la birra mentre
io
sorridevo divertito dalla scenetta mentre osservavo Chiara che
continuava a fissare la birra. Alberto prese un lungo sorso e dopo
due secondi inizio a saltellare sputando per terra e parlando con la
lingua fuori.
<< chi..ha .. comprato... questa birra >>
Disse mentre aveva gli occhi che lacrimavano noi lo guardammo stupiti
di quella reazione mentre Chiara iniziò a ridere non
riuscendo a
fermarsi.
<< Così impari >> Disse mentre
Alberto
corse via per lanciarsi in piscina. Chiara continuava a ridere
tenendosi la pancia che quasi non riusciva a respirare. Dopo un paio
di minuti tornò Alberto che era completamente rosso in
faccia.
<<
Ma cosa c'era dentro?>> Gli chiesi non avendo visto al
bar cosa
aveva fatto Chiara.
<< Molto probabilmente mezza
bottiglietta di olio piccante.>> Scoppiammo tutti a
ridere
mentre Chiara corse via per evitare una punizione colossale da quel
che diceva Alberto. Continuammo a parlare e scherzare fino a quando
non era ora di tornare. salutammo tutti e salimmo in macchina pronti
a tornare a casa visto che erano già le otto di sera.
<<
Grazie della sorpresa Kellan mi sono davvero divertita un sacco
>>
Disse Chiara mentre guidavo e ogni tanto mi giravo verso di lei per
osservarla.
<< Grazie a te per avermi fatto conoscere i tuoi
amici. Sono tutti simpaticissimi>> ci guardammo un attimo
e
sorridemmo complici. era bellissima ma dovevo tornare a guardare la
strada. All'improvviso senti il suo cellulare vibrare.
<< Mi
è arrivato un messaggio da Giulia >> Disse
aprendolo e
ridendo. Mi indicò lo schermo e velocemente osservai la foto
che le
aveva mandato. Taylor era bianco cadaverico, sembrava stesse male
mentre Giulia era felice e sorrideva contenta. Risi di quella foto
aspettandomi il racconto di Taylor appena arrivati a casa.
<<
Giulia chiede se li raggiungiamo al tira tardi. Che dici?
>> Mi
chiese e io feci cenno di si con la testa mentre spostai la mano ad
accarezzarle una guancia mentre lei socchiuse gli occhi . Forse anche
lei sentiva le stesse scariche elettriche che sentivo io stesso
partire dal mio palmo fino al mio cuore. Questa giornata stava
andando benissimo e sono sicuro che da adesso in poi andranno sempre
meglio.
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Capitolo 14 *** Fratelli protettivi ***
1
POV
CHIARA
Apro la porta di casa salutando Kellan e dicendogli che in un'oretta
sarei
stata pronta, chiudendomi poi la porta alle spalle mi ci appoggiai
sorridendo e
pensando alla bellissima giornata che avevo passato. Aveva conosciuto i
miei
amici, a cui era piaciuto un sacco e avevo avuto
l'opportunità di fare due tiri
a pallavolo che era tanto ormai che non facevo. Ripensai poi al viaggio
di
ritorno e sorrisi ripensando alle sensazioni che mi avevano dato le
carezze di
Kellan sulla guancia, certo c'era ancora la questione di Eric che era
in
sospeso, ma nella mia mente si stava già andando a delineare
una scelta. Dovevo
aspettare e vedere come evolvevano le cose, è facile parlare
di sentimenti
finché non si hanno davanti i diretti interessati. Kellan si
portava in
vantaggio, ma magari era solo dovuto al fatto che era il mio vicino di
casa. E
se il prossimo week end alla baia avessi ritrovato la confusione del
giorno
precedente vedendo Eric. Improvvisamente mi sentii sporca e decisi di
andare a
farmi una doccia. Non volevo pensare a tutti questi sentimenti, avrei
vissuto
il momento e magari una scelta veniva da sé. Mi rilassai
sotto il getto caldo
dell'acqua e appena ebbi finito mi dedicai un attimo a me stessa, mi
misi una
crema al limone su tutto il corpo, mi asciugai i capelli e decisi di
farli
lisci per stavolta. Alla fine in macchina ci eravamo messi d'accordo
con Lucia
e Giulia per incontrarci tutti insieme alle 21 al tira tardi. Guardai
l'orario
e mi accorsi che avevo ancora una ventina di minuti prima di uscire di
casa per
raggiungere Kellan nella via. I nostri genitori ancora non sapevano dei
ragazzi
e per il momento era meglio così, meno casini per noi e
anche per loro. Tutta
questa segretezza complicava un po’ le cose ma dava anche
quell'incredibile
eccitazione che solo i segreti danno. Andai all'armadio e tirai fuori
un body
nero ricamato con del pizzo sul seno e con spalline sottili e una gonna
a vita
alta e a tubino di un bel rosso sgargiante. Guardando fuori vidi che
non era
ancora estate inoltrata quindi non c'era ancora abbastanza caldo per
stare in
canottiera. Andai nell'altra anta dell'armadio e tirai fuori un
cardigan nero e
lungo di cotone. Mi vestii e poi passai al trucco, decisi per un
po’ di
semplice matita nera e mentre me la misi sentii la porta di casa
aprirsi. Mi
diressi verso l'entrata e vidi mia madre svestirsi e appoggiare la
borsa in entrata.
<< Ciao mami >> la salutai sorridendole.
<< Ma come siamo carine. Dove vai di bello?
>>
<< Io, Giulia e Lucia andiamo al tira tardi da Ricky
stasera, quindi non
aspettarmi alzata. Cosa ne dici? Come sto? >> feci una
giravolta su me
stessa, mi piaceva avere l'approvazione di mia madre, aveva un gusto e
un modo
di vestire impeccabili.
<< Stai una favola. Siamo sicuri che non vai ad un
appuntamento invece?
Che ne so... con Eric magari >> La guardai sbigottita.
<< Mamma no!!! > risposi quasi urlando.
<< Beh non si sa mai >> Disse sorridendomi
mentre io scuotevo la
testa vedendo intanto il messaggio che mi era appena arrivato da Kellan.
"Ehi piccola sono giù in macchina che ti aspetto,
ho sentito Rob e Tay
e mi hanno detto che stano già andando in là"
"Arrivo"
Gli risposi in fretta mentre mi avvicinai a mia madre per salutarla e
uscire di
casa mentre la sentii dire << Salutami Eric
>> Era proprio
incorreggibile. Stavano già per ricominciare a frullarmi in
mente i pensieri e
i dubbi riguardo la mia situazione quando con decisione decisi di non
pensarci.
Dovevo mantenere quello che avevo detto prima. Carpe diem, cogli e vivi
questo
maledetto attimo Chiara. Scesi nella via e individuai subito la
macchina di
Kellan.
<< Eccomi possiamo andare >> Dissi
sorridendo vedendo che stava
benissimo. Era proprio uno dei ragazzi più belli che avessi
mai visto, jeans
neri e aderenti, magliettina a maniche corte verde smeraldo che metteva
in
risalto i suoi occhi chiari e giacchetta in pelle, o mio dio se fossi
un vampiro
brucerei sul posto come se fossi stata colpita in piena faccia da un
raggio
solare.
<< Ciao Chiara sei bellissima >>
borbottò distratto e potei notare
che anche lui come me mi stava guardando dalla testa ai piedi.
<< Grazie, anche tu non sei niente male >>
dissi colpendolo
leggermente sulla spalla. Partimmo in direzione tira tardi e nel
frattempo in
macchina parlammo del più e del meno.
<< Sai che oggi mi sono proprio divertita
>> Sorrisi ripensando poi
al piccolo incidente che aveva avuto in piscina e distolsi lo sguardo
arrossendo.
<< Ehi a cosa stavi pensando? >> Mi chiese
guardandomi curioso.
<< A niente di che perché? >>
Cavoli perché non riesco mai a
camuffare quello a cui sto pensando.
<< Eri tutta contenta e poi sei arrossita improvvisamente
e ti sei
voltata. Di la verità... a quali pensieri perversi stavi
pensando? >> Mi
guardò malizioso e io non potei credere alle mie orecchie.
<< Ma quali pensieri perversi, non stavo pensando a
niente io >>
Cercai di mentirgli ma non ci riuscii più di tanto
perché continuava a fissarmi
malizioso portandomi a sbuffare ammettendogli quello a cui pensavo.
<< Stavo pensando al tuo piccolo incidente di oggi in
piscina..>>
Dissi girandomi a guardarlo con sguardo di sfida e ora toccò
a lui bofonchiare
qualcosa imbarazzato, ma il suo turbamento durò poco
più di un attimo perché
poi rialzò lo sguardo riassumendo di nuovo il suo sguardo
malizioso.
<< beh.. io non lo chiamerei piccolo >>
Appena disse queste parole
senti immediatamente le guance scaldarsi e lui scoppiò a
ridere per la mia
espressione imbarazzata.
<< Dai siamo arrivati, scendi che magari torni a una
temperatura normale
>> mi prese in giro sorridente scendendo dalla macchina
mentre io cercai
di darmi un contegno e calmarmi che con la sua battuta ero certa di
aver quasi
raggiunto i mille gradi. Scesi dalla macchina anche io, non prima di
aver fatto
due respiri profondi ed aver ripreso un colorito normale.
<< Comunque >> lo sfidai con lo sguardo,
non volevo assolutamente
dargliela vinta, non ero di certo una di quelle ragazzine timide e
impaurite. A
me piaceva giocare.
<< Dovresti ritenerti solo fortunato a stare vicino a me
>> Lui
sorrise stando al gioco mentre ci dirigevamo all'entrata del bar.
<< E sentiamo, come mai dovrei essere fortunato?
>> Mi si piazzo di
fronte davanti all'entrata con le mani sui miei fianchi, cercando di
farmi
perdere il filo del pensiero con delle carezze leggere al fianco.
<< Se ti trovassi in mezzo a una tempesta di neve, sarei
l'unica in grado
di salvarti con le temperature che raggiungo >> Gli dissi
spostandogli la
mano dal mio fianco. La mia risposta era stata debole, ma le sue
carezze mi
facevano completamente smettere di pensare. Rise prendendomi per mano.
<< Andiamo alto fuoco che gli altri ci aspettano e non
voglio vederti
bruciare davanti a me >> Disse mentre io gli sorrisi
seguendolo scoprendo
che anche lui come me era un fan di Game of Throne.
<< Va bene Kal >> risposi superandolo e
vedendo che aveva capito il
riferimento. Entrammo nel locale e per prima cosa andai a salutare
Riccardo che
era già al bancone sommerso da mille ordinazioni. Era
pallido e sudato, come se
ieri notte non avesse dormito neanche un minuto. Mi ricordai
improvvisamente
che stamattina era uscito tutto di corsa da casa dopo una chiamata
allarmante.
<< Ehi fratellone tutto bene? >> Gli chiesi
sorridendo e cercando
di carpire informazioni dal suo volto, come me era un libro aperto in
fatto di
emozioni.
<< Si tutto bene anche se sono sommerso di lavoro Mi dai
una mano per
dieci minuti ti prego >> Feci cenno di sì a
mio fratello, mimando a
Kellan il gesto che dopo lo avrei raggiunto e indicando mio fratello.
Andai
dietro al bancone e mi misi in fretta un grembiulino.
<< Cosa ti serve? >> Gli chiesi prendendo
un piccolo taccuino
vicino alla cassa.
<< Sono rimasto indietrissimo con le ordinazioni dei
drink, allora ho 3
menabrea medie e 2 piccole, poi 3 mohito e 2 tequila, 7 stivali di
bionde, 3
sbagliati e 5 americani. Se li fai io preparo i tira club e poi porto
tutto
fuori così torno subito al pari >> Disse con
le mani giunte stile
preghiera.
<< Va bene ma dovrai correre col cibo sai che sono veloce
come barista.
Ma scusa Martina la tua cameriera non c'è oggi?
>> Gli chiesi e lo vidi
irrigidirsi e fare di no con la testa.
<< Io ti aiuto ma prima o poi mi devi raccontare cosa sta
succedendo, sei
come me, lo vedo lontano un miglio che c'è qualcosa che non
va >> lo
minacciai con l'indice alzato come per dire che se non me lo avesse
promesso
non lo avrei aiutato con le ordinazioni. Mi guardò un attimo
titubante ma poi
cedette.
<< Va bene, ma non oggi che sarà una serata
lunga ed è ormai 36 ore che
non dormo>> Andò in cucina sconsolato e io
iniziai a preparare i drink.
Eravamo un duo perfetto, appena finivo un'ordinazione Riccardo usciva
con i
tira club e andava a servire tutto al tavolo, dopo 20 minuti le
ordinazioni
erano tutte finite e mio fratello mi chiese solo altri 5 minuti per
andare a
fumarsi una sigaretta prima di ricominciare da solo. Ero lì
che preparavo un
altro stivale di birra quando sentii un ticchettio sulla spalla. Mi
volta e
vidi Kellan che mi sorrideva.
<< Sai sono seduto al tavolo da quasi mezz'ora ad
aspettare una bella
ragazza ma lei ancora non si è fatta viva. Poi mi sono
voltato e ti ho vista
qui intenta a lavorare e ho pensato che potrei sostituirti con lei
>>
Disse sorridendo malizioso e sporgendosi verso di me sul bancone.
<< E chi ti dice che io voglia stare con te, sai non
tutti reggono, sono
come un negroni... un drink molto forte. Sicuro di reggere?
>> Gli dissi
stando al gioco e poggiando le mani sul bancone davanti a lui.
<< Mi piacciono i drink forti anzi quasi quasi ne prendo
uno, cosa mi
consigli? >> Disse e non potei fare a meno di notare che
il suo sguardo
cadde sul mio decolté.
<< Mah non so, mi sembri più tipo da fragolito
>> Sorrisi rimettendomi
dritta così da impedirgli la visuale.
<< Mi offendi ragazza. Facciamo così...
prenderò 3 birre per le persone
che sono al tavolo con me mentre il mio drink fallo tu... Con me ti do
tutta la
libertà di cui hai bisogno, fammi vedere quanta fantasia
hai? >> Disse
sorridendo e io perversa come sono trovai mille doppi sensi a quella
frase e le
mie guance iniziarono già a scaldarsi, quindi gli diedi le
spalle iniziando a
spinare le birre, poi decisi di preparargli il mio drink preferito, un
sbagliato.
Mentre preparai i drink sentii per tutto il tempo due occhi puntati
sulla mia
schiena. Mi voltai porgendogli i drink.
<< Ecco a te, questo è il tuo anche se sono
ancora convinta che non sia
il tuo drink ideale.>> Dissi sorridendogli riaccendendo
quel gioco di
battutine che avevamo iniziato da quando ci eravamo visti prima. Lui
prese il
suo bicchiere e ne bevve un sorso lungo come se fosse acqua.
<< Davvero buono, quanto ti devo?>>
<< Bah non saprei >> Dissi facendo finta di
fare due conti con le
dita della mano. Lui intanto mi fece segno con un dito di avvicinarmi a
lui,
così mi sporsi sul bancone.
<< Che ne dici? accetti pagamenti in natura?
>> Mi sussurrò
all'orecchio e io mi allontanai in fretta sapendo benissimo che la mia
faccia
era tutta viola. Lui rise e mi lascio al bancone dirigendosi al tavolo
dai
nostri amici. Quella serata doveva ancora cominciare e io stavo
già morendo.
Presi un altro paio di ordinazioni e nel frattempo cercai di darmi un
contegno
e tornare al mio colorito naturale. Mio fratello arrivò e
sorrise osservandomi
attentamente mentre finivo di pulire dei bicchieri.
<< Che è successo? Hai una faccia
>> Disse ridendo e feci finta di
niente ma lui non demorse.
<< Ma... dimmi una cosa, tra te e il vicino?
>> Disse poggiandosi
sul bancone delle spine della birra e guardandomi, io mi
irrigidì
immediatamente.
<< Ricky cosa stai insinuando? >> Dissi
voltandomi e cercando di
mantenere lo sguardo più neutrale possibile.
<< Io non sarò bravo a camuffare le mie
emozioni, ma ti ricordo che nelle
tue vene scorre il mio stesso sangue. Dai sputa il rospo
>> Disse
sorridendo e io cedetti come sempre, tra noi c'erano poche cose che non
ci
dicevamo.
<< Sto iniziando a frequentare Kellan >>
Dissi in un sussurro
concentrandomi improvvisamente sul bicchiere che avevo in mano mi
sentì toccare
una spalla e quando alzai lo sguardo vidi mio fratello sorridermi.
<< Non ti preoccupare so come la pensa la mamma, ma non
glielo dirò. E
poi lui mi piace >> Gli sorrisi e lo abbracciai di
slancio.
<< Calma calma non c'è bisogno di tutto questo
affetto >> Ci
staccammo e gli sorrisi poggiandomi insieme a lui al bancone e
guardando verso
il tavolo dove c'erano Kellan e gli altri.
<< Ti tratta bene? >> mi chiese guardando
nella sua direzione.
<< Si, finora sì. Anche se mi imbarazzo
facilmente >>
<< Ecco spiegata la tua faccia rossa >>
Rise e io gli tirai un
pugnetto sulla spalla.
<< Lucia e Giulia si vede che sono cotte. Ma stanno bene
insieme a quei
ragazzi >> Disse guardandole con uno sguardo che sembrava
quello
protettivo che solo un fratello può avere.
<< Si lo penso anche io >> Dissi
guardandole e vedendo che Kellan
ci fissava di soppiatto agitandosi sul posto.
<< Il tuo ragazzo sembra nervoso >> Disse
Ricky sorridendo
<< È colpa tua che lo fissi cretino e poi non
è il mio ragazzo >>
Ridemmo insieme osservando Kellan che si agitava sempre di
più sulla sedia.
POV KELLAN
<< Ciao ragazzi, ragazze >> dissi andandomi
a sedere al nostro
tavolo dopo aver lasciato Chiara con suo fratello.
<< Ciao Kellan, beh Chiara dov’è?
>> Chiese Giulia guardandosi
attorno.
<< È andata a parlare con suo
fratello>> Dissi indicandola e
vedendo che stava andando dietro al bancone a mettersi un grembiule
dopo aver
fatto due parole con Riccardo.
<< Ricky sarà pieno di ordinazioni se ha
chiesto a Chiara di aiutarlo,
poveretto >> Disse Lucia guardando nella sua direzione.
Osservai Chiara
un attimo ed era bellissima, come avevo fatto a trovare una
così! Era lì che
faceva drink concentratissima ed era una bomba sexy, non saprei come
altro
definirla.
<< Beh come è andata Kellan a Mezzane?
>> mi chiese Giulia e io
osservai un attimo Taylor che sembrava ancora un po’ cinereo
in volto.
<< Molto bene, ho conosciuto dei suoi amici e l'ho vista
giocare. Di
certo mi è andata meglio rispetto a Taylor. Ho visto la foto
e a vederlo adesso
sembra che ancora non si sia ripreso >> Dissi ridendo
mentre Taylor mi
mostrava il medio.
<< Hai conosciuto Albi quindi? >> Chiese
invece Giulia non prima di
aver dato un bacino sulla guancia Taylor e avergli detto qualcosa
all'orecchio
che lo fece sorridere. Erano veramente carini insieme.
<< Si ho conosciuto Albi e devo dire che è un
tipo strano... ma simpatico
a suo modo >> Sorrisi ripensando alla sua presentazione e
a tutte le
avance che mi aveva fatto nel corso della giornata.
<< Non dirmelo si è presentato come fa sempre
con gli uomini delle sue
amiche? >> Chiese Lucia scuotendo la testa e io risi
mentre Rob e Taylor
ci guardavano sorpresi.
<< Scusa ma come dovrebbe presentarsi? >>
Chiese infatti Rob a
Lucia.
<< Bah... si è presentato dicendomi che
è il migliore amico di Chiara e
quando ha visto la mia faccia preoccupata... sapete per
Eric>> Tutti
fecero cenno di sì con la testa. Bello sapere di essere il
centro delle loro
conversazioni... fantastico davvero.
<< Beh... mi ha guardato e mi ha detto di non
preoccuparmi perché a lui
piace il cazzo >> Dissi scoppiando a ridere mentre Lucia
si metteva le
mani tra i capelli.
<< E' sempre il solito >> Disse sconsolata.
<< Poi ci ha provato con me tutto il giorno, ma sempre
scherzando>>
Dissi e ridemmo tutti.
<< Beh direi che ci conviene ordinare finché
c'è chiara al bar >>
Disse Giulia e mi offri di prendere le ordinazioni e portargliele.
<< Allora 3 birre per voi? >> mi fecero
ceno di sì con la testa e
andai verso il bancone dove Chiara era concentrata a lavorare. Quando
mi
avvicinai non si accorse neanche della mia presenza così le
ticchettai con un
dito sulla spalla. Quando si voltò le sorrisi
perché era bellissima con la sua
gonna rossa, il grembiulino da barista e una semplice canottiera
infilata nella
gonna che metteva in mostra tutto quel ben di dio.
<< Sai sono seduto al tavolo da quasi mezz'ora ad
aspettare una bella
ragazza ma lei ancora non si è fatta viva. Poi mi sono
voltato e ti ho vista
qui intenta a lavorare e ho pensato che potrei sostituirti con lei
>>
Dissi sorridendo malizioso e sporgendosi verso di lei sul bancone.
Prima per un
attimo ho visto il suo lato giocoso e malizioso fuori dal locale e quel
lato
del suo carattere mi piaceva un sacco, infatti mi rispose stando al
gioco.
<< E chi ti dice che io voglia stare con te, sai non
tutti reggono, sono
come un negroni... un drink molto forte. Sicuro di reggere?
>> Mi disse
stando al gioco e poggiando le mani sul bancone davanti a me. Oddio si
era
sporta e aveva aperto ai miei occhi la possibilità di
intravvederle il seno.
Calma Kellan, devi stare calmo... non lo ha fatto apposta, non farti
beccare
mentre le guardi le tette cretino. Rialza lo sguardo su di lei se no se
ne
accorge.
<< Mi piacciono i drink forti anzi quasi quasi ne prendo
uno, cosa mi
consigli? >> Dissi tornando a guardarla negli occhi.
Oddio ero un caso
clinico ormai, speriamo che non se ne accorga.
<< Mah non so, mi sembri più tipo da fragolito
>> Sorrise
rimettendosi dritta così da impedirmi la visuale di prima e
la mia mente la
ringraziò perché così riuscivo a
ragionare. Un fragolito. sì, certo... io oddio
tutti i drink smielensi.
<< Mi offendi ragazza se dici così. Facciamo
così... prenderò 3 birre per
le persone che sono al tavolo con me mentre il mio drink fallo tu...
Con me ti
do tutta la libertà di cui hai bisogno, fammi vedere quanta
fantasia hai?
>>Dissi sorridendo con il chiaro intento di fargli capire
la mia
allusione. Quando giocava così con me e facevamo questo
botta e risposta mi
piaceva da matti. Per tutto il tempo la osservai mentre preparava i
drink poi
si voltò e me li porse.
<< Ecco a te, questo è il tuo anche se sono
ancora convinta che non sia
il tuo drink ideale.>> Disse sorridendo mentre io presi
il bicchiere e
osservando il colore pensai fosse un negroni. Bevvi un lungo sorso e mi
accorsi
immediatamente che fosse uno sbagliato, perché rispetto al
negroni aveva lo
spumante.
<< Davvero buono, quanto ti devo?>>
<< Bah non saprei >> Disse facendo finta di
fare due conti con le
dita della mano. Io la guardai malizioso e le feci segno di
avvicinarsi, volevo
vederla diventare rossa per l'imbarazzo quindi decisi di farle una
battutina un
po’ più spinta. Lei si sporse verso di me e io mi
avvicinai al suo orecchio,
inspirando prima il profumo della sua pelle. Sapeva di limone, la cosa
più
buona che avessi mai sentito.
<< Che ne dici? accetti pagamenti in natura?
>> Le sussurrai
all'orecchio e lei si allontanò in fretta diventando
completamente rossa. Le
sorrisi e la lasciai per tornare dagli altri con i drink, ridendo
ancora per la
sua espressione.
<< Ecco qui ragazzi Chiara penso che torni tra poco
perché ha già servito
tutti. Penso stia aspettando suo fratello.>> Dissi
porgendo i drink agli
altri.
<< Immaginavamo, quando c'è lei al bancone i
drink arrivano subito di
solito>> Disse Giulia e io mi voltai a osservare Chiara
vedendo che
adesso era arrivato anche Riccardo.
<< Ha lavorato spesso qui al bar? >> Chiesi
alle ragazze tornando a
guardarle.
<< no solo ogni tanto quando Riccardo ha bisogno,
d'estate di solito
lavora in dei bar in centro città per pagarsi gli studi
>> Disse Giulia e
io ricordai la conversazione che avevamo fatto questa mattina. Studiare
e
lavorare l'estate per poter studiare di inverno. Deve essere stato
veramente
difficile per lei.
<< Ha lavorato in più di un bar?
>> Chiesi curioso a Giulia mentre
sentì che Rob, Taylor e Lucia si raccontavano le rispettive
giornate.
<< Si di solito durante la settimana è sempre
qui al bar di Riccardo,
così lui può dare il giorno di riposo alle altre
cameriere, poi di solito il
venerdì sera lavora al Blanka in centro che è uno
dei disco-bar più in voga qui
a Verona. Il sabato invece lavoro a un bar allo stadio visto che alla
mattina
c’è il mercato e alla sera la partita di calcio,
mentre la domenica... Lucia
dove lavora di solito Chiara la domenica? >> Lucia si
voltò pensandoci
su.
<< Lavora al bar in piazza bra, non mi ricordo come si
chiama>>
Disse e tornò a parlare con gli altri.
<< Però... gira in molti bar >>
Dissi sorpreso pensando che non
dovesse essere per niente facile. Praticamente non aveva vita privata.
<< Si è molto richiesta. È una
delle bariste migliori di Verona, fa
ottimi drink ed è veloce. Adesso ha smesso però
con quella vita. Dice di aver
racimolato abbastanza soldi per finire l'ultimo anno di
università. Però si ...
dovevi vederla, alla fine dell'estate era ridotta uno straccio. Penso
abbia
perso 30 chili in due anni. >> Disse e vidi Giulia con
un'espressione
triste.
<< Che c’è? >> Le
chiesi e lei scosse la testa tornando sorridente.
<< Sono contenta sia finito quel periodo della sua vita,
non aveva
praticamente vita privata e ogni sera era distrutta. Tra la faticata
del lavoro
e gli ubriachi che la molestavano continuamente, a settembre sembrava
sempre un
fantasma.>> Disse e tutti e due ci voltammo a guardarla
sorridenti. Era
davvero una donna con le palle cavoli, pensai subito che volevo
abbracciarla e
proteggerla, quella vita non avrebbe più dovuto farla. Ma
cosa stavo
pensando??? Rimasi sconvolto dai miei stessi pensieri, in fondo io non
sono
neanche il suo ragazzo. La osservai ridere con Riccardo e poi tutti e
due
guardarono nella nostra direzione parlando e sorridendo osservandomi,
io mi
voltai subito e ogni tanto cercai di osservarli. Continuavano a
guardarmi e
sorridere parlando tra loro mentre io mi agitavo sul posto. E se
Riccardo
avesse capito tutto? E se la pensasse come sua madre?
Ma cosa avevano da fissare continuamente?
POV CHIARA
Aiutai mio fratello ancora per qualche minuto e poi lo salutai andando
al
tavolo degli altri.
<< Ciao ragazzi >> dissi e mi accomodai
vicino a Kellan che mi
aveva fatto posto.
<< Ciao Chiara, te la cavi bene come barista
>> Disse Robert.
<< Si e mio fratello ne approfitta sempre quando
può, scusate il ritardo.
Beh che dite vi va una partita a Tokyo >> Dissi tirando
fuori bicchierini
e dati che avevo preso al bar .
<< Certo, se c'è da bere non mi tiro indietro
>> Disse Taylor
ridendo e io non potei non rispondergli, mi aveva servito la battuta su
un
piatto d'argento.
<< Di certo non può andare peggio che con
Giulia a Gardaland da quel che
mi dicono >> Risi con tutti mentre Taylor si
girò verso Giulia sorpreso.
<< Ma l'hai fatta vedere a tutti questa foto
>> Disse facendo finta
di avere una faccia triste.
<< in realtà io l'ho inviata solo a Chiara e
Lucia. Gli altri o sono dei
curiosoni oppure sono loro due che non sanno tenersi le cose per
loro...
comunque eri buffissimo >> Disse scoppiando a ridere
insieme a noi tutti.
<< Cosa prendiamo da bere? >> chiese Lucia,
ma io gli risposi che
avevo già ordinato tutto a Riccardo, infatti come se fosse
stato invocato si
presentò con 12 bicchieri e due bottiglie.
appoggiò tutto sul tavolo e poi
appoggiando la mano sulla spalla di Kellan stringendola un
po’ sorrise
guardando tutti.
<< Divertitevi ragazzi, queste le offro io visto la
mezz'ora che vi ho
rubato mia sorella >> Disse stringendo sempre la spalla
di Kellan che
vidi fare una smorfia come se fosse di dolore. Detto questo si
allontanò e lo
guardai al bar mentre mi mimava con le labbra "lo faccio per te". Che
cretino, chissà a cosa avrà pensato Kellan.
<< Tuo fratello per caso mi odia? >> Mi
chiese infatti
massaggiandosi la spalla e guardandomi preoccupato.
<< no non ti preoccupare >> Gli dissi
soltanto facendogli una
carezza sulla guancia che ipnotizzo tutti e due.
<< Chiara ma cosa hai ordinato? >> Chiese
Robert cercando di capire
dal profumo e dal colore che drink fossero.
<< Allora sono mie invenzioni che mio fratello usa in
questo bar.
Immagino che a Taylor piacciano drink dolci >> Dissi
porgendo due
bicchieri a Taylor mentre lui faceva cenno di sì con la
testa. Il primo era
completamente blu elettrico e gli dissi che doveva bere questo per
primo mentre
il secondo era bianco e andava bevuto come secondo perché
era più forte e così
non abbassava di grado.
<< oh mio dio sono buonissimi, non so cosa ci sia dentro
ma mi piacciono
un sacco >> Disse assaggiando i due drink.
<< Mentre per te immagino gusti particolare, il primo
quello
rosso-arancio tende al piccante mentre il secondo all'esotico
>> Dissi
mentre Robert assaggiava i drink e vidi dal suo sguardo che gli
piacevano.
<< Per voi ragazze il solito>> Dissi e
porsi i due mohito e i due
caipirosca a Giulia e Lucia.
<< E per me sexy barista? >> Mi chiese
all'orecchio Kellan e io
sorrisi sentendo già le guance colorarsi un poco.
<< Per te uguali ai miei, forti e amari > dissi e
gli porsi il
bicchiere di sbagliato e quello di bourbon mentre io avevo optato per
uno
scotch.
<< Beviamo le stesse cose, sei sicura di riuscire a stare
al passo?
>> Mi chiese con tono di sfida e io tirai i dati
guardandolo negli occhi
e dicendo
<< coppia di 2 >> Non avevo mai distolto lo
sguardo quindi pensava
non potessi sapere i numeri che avevo sotto il bicchiere.
<< Dubito >> Disse e io alzai il bicchiere
guardandolo sempre fisso
negli occhi. Le urla degli altri al tavolo lo costrinsero a voltarsi e
a vedere
che veramente avevo fatto doppio due.
<< Bevi grazie >> Dissi sorridendo.
Continuammo a giocare a Tokyo
per un po’ e come sempre i drink finirono subito come anche
le bottiglie. Rob e
Taylor si erano fermati dopo il secondo drink, così Rob
avrebbe potuto guidare
la macchina di Kellan. Taylor invece, con la scusa che era ancora
provato dalla
giornata a Gardaland, avrebbe guidato la sua con cui erano arrivati
loro
quattro al bar. Io e Kellan ci sfidavamo a furia di shottini di tequila
sale e
limone con le ragazze. Giulia e Lucia erano ormai completamente andanti
verso
la via della sbronza, mentre io sentivo di essere leggermente brilla.
Cercavo
di non darlo a vedere visto che Kellan era ancora perfettamente sano,
nonostante bevessimo le stesse cose. Avevamo appena finito di giocare e
versandomi un altro shottino di tequila dissi che era ora per me di
andare a
fumare una sigaretta.
<< Avevi smesso Chiara >> Disse Giulia con
voce impastata dall'alcool.
<< in realtà una o due alla settimana le fumo
ancora >> Dissi
mettendomi l'indice sulle labbra a indicare che fosse un segreto. Andai
al
bancone del bar e dal nascondiglio di mio fratello presi una sigaretta
per poi
uscire con lo shot nell'altra mano. Andai vicino a una delle colonne
del
portico osservando il paesaggio e mi accesi la sigaretta sorridendo.
Capitava
poche volte che fumassi ma quando capitava me la godevo completamente.
<< Che dici... fai fare un tiro anche a me?
>> Non avevo dubbi che
Kellan mi seguisse.
<< beh dipende, che cosa mi dai in cambio?
>> chiesi e solo perché
ero brilla le guance non mi si arrossirono. Lui si avvicinò
scendendo lo
scalino che si trovava di fronte a me sorridendo malizioso.
<< Se ti dicessi tutto quello che vuoi? >>
Disse con sguardo di
sfida. Improvvisamente mi balenò un'idea in testa e
ringraziai l'alcool che
avevo assunto per avermi fatto trovare il coraggio.
<< Facciamo così... prendi il piattino e ora
metti la mano così >>
Dissi mostrandogli con una mano una L. Lui lo fece guardandomi
incuriosito.
<< Stai fermo mi raccomando >> Gli dissi
con tono autoritario, lui
ancora non capiva. Poggiai la sigaretta, presi un po’ di sale
dal piattino che
teneva Kellan e lo misi nel suo incavo tra pollice e indice, presi poi
lo shot.
Lo guardai un attimo con aria di sfida.
<< Mi raccomando devi stare fermo. >> Gli
dissi e bevvi tutto lo
shot di tequila e poi avvicinandomi alla sua mano leccai il sale dal
pollice
all'indice succhiando l'ultimo dito guardandolo sempre negli occhi. Lui
si
irrigidì immediatamente e dopo esserci fissati, lentamente
presi la fetta di
limone dal piattino e la mangiai mentre con l'altra mano gli offri la
sigaretta. Ci mise un po’ a riprendersi ma poi la
afferrò e si avvicinò al mio
orecchio.
<< Abbi pietà di me ti prego >>
Disse depositando poi un bacio
nell'incavo del mio collo. Ci guardammo negli occhi per un tempo
infinito ma
poi sentii qualcuno chiamarmi alle mie spalle e io e Kellan ci
allontanammo in
fretta.
<< Ed ecco trovati i due piccioncini. Ho un secondo di
pausa
restituiscimi l'accendino ladra >> Disse Riccardo in
italiano venendoci
in contro.
<< Ricky ti prego non fare come al solito>>
Dissi scuotendo la
testa mentre lui tornava a parlare in inglese così che
Kellan potesse capirci.
<< L'accendino please >> Kellan gli porse
l'accendino sorridendo
nervoso.
<< C'è proprio il pienone
stasera>> Disse e notai subito come aveva
cambiato atteggiamento, era intimorito da mio fratello.
<< Ormai è sempre così ma per
fortuna ho una barista in famiglia>>
Disse Riccardo e io sbuffai esasperata finendo la mia sigaretta.
<< Si, mi tocca lavorare anche quando sono fuori con
amici >>
<< E dai Chiara, lo sai che ti voglio bene cosa farei
senza la mia
sorellina sexy >> Disse tirandomi una pacca sul sedere,
io lo guardai
esasperata.
<< Di la verità... mi vuoi dietro al bancone
per attirare clienti
>> Dissi scocciata
<< Non solo per quello, sai benissimo che penso tu sia la
migliore in
questo lavoro >> Disse Riccardo e mi mise un braccio
sulle spalle.
<< Beh la qui presente non ha più voglia di
fumare per colpa di un
fratello rompiscatole >> Dissi porgendo la sigaretta a
Kellan e tornando
dentro. Che palle era venuto a interrompere un momento perfetto. C'era
quella
tensione nell'aria che lasciava presagire un bacio e Riccardo con la
sua
elefantezza aveva rotto il momento. Va beh forse è meglio
così, tra l'alcool e
Kellan con le sue sfide questa serata non lasciava presagire nulla di
buono.
Tornai a sedermi con le mie amiche e vidi dalla finestra Kellan parlare
con
Riccardo finendosi la sigaretta. Va beh sarebbe tornato prima o poi.
<< Bene ragazzi a cosa giochiamo? >> Chiesi
mentre Robert prese
double dallo scaffale.
<< Perfetto, avevo proprio voglia di sparare parole a
caso >> Dissi
sorridendo e iniziando a giocare.
POV KELLAN
<< Beh la qui presente non ha più voglia di
fumare per colpa di un
fratello rompiscatole >> Disse Chiara porgendomi la
sigaretta e tornando
dentro. Perfetto e adesso che facevo da solo con Riccardo. Ricominciai
a fumare
cercando di scacciare dalla mia mente l'immagine di Chiara che si
faceva una
tequila sale e limone con me. Cavoli c'era suo fratello dovevo darmi un
contegno. Andai a sedermi su una panca del portico e Riccardo mi segui
sedendosi davanti a me.
<< Beh come va la vostra vacanza a Verona?
>> Chiese fissandomi, il
suo sguardo non lasciava trasparire nessuna emozione.
<< Bene tutto sommato, non è che possiamo
girarcene liberamente in luoghi
affollati se no ci assalgono, ma per il resto bene. Dobbiamo ancora
vedere il
centro città però. Diciamo più che
altro che abbiamo pensato a sistemarci e
rilassarci >> Dissi cercando di capire a cosa pensasse.
<< E quando ripartirete per tornare in America?
>> Chiese sempre
sorridente.
<< Non lo so, di certo non prima della fine dell'estate.
>> Non
avevo nemmeno idea di quando saremmo partiti. L'unica cosa sicura era
che a
ottobre avremmo ricominciato le riprese. Vidi Riccardo fare cenno di
sì con la
testa pensando a chissà cosa mentre tutti e due ci alzammo
dalla panca e ci
dirigemmo all'entrata. Improvvisamente mi sentii afferrare dal bavero
della
giacca e spinto contro il muro in malo modo. Davanti avevo Riccardo con
una
faccia serissima alla mia stessa altezza che mi fissava non
distogliendo mai lo
sguardo.
<< Vedi di mettertelo bene in testa. Lei non è
una scopata estiva. Non è
lo svago di un attoruncolo in vacanza >> Disse con una
calma talmente
glaciale che mi si rizzarono i peli su tutte e due le braccia.
<< Riccardo io non... >> Non mi
lasciò neanche finire la frase che
mi spinse nuovamente contro la porta d'ingresso.
<< Se la illudi o la usi o sento anche solo per un
secondo che tu le stai
facendo del male poi te la vedi con me chiaro? >> Disse
sempre con la sua
calma.
<< io veramente... >> Mi interruppe subito.
<< non mi interessa ciò che hai da dire voglio
solo sapere se hai capito
ciò che ti ho detto >> Feci cenno di si con la
testa e lo vidi tornare a
sorridere mentre mi sistemava la giacca e la maglietta.
<< Bene perfetto, allora andremo sicuramente d'accordo,
torno dentro che il
bar sarà sicuramente pieno di ordinazioni. Mi fa piacere
aver parlato con te
>> Disse tirandomi una leggera pacca sulla spalla, che
tanto leggera non
era, tornando dentro e lasciandomi lì a risistemare i
pensieri dopo
quell'episodio. Cavoli!!! Pensavo che Riccardo fosse tranquillo e
pacato, ma
cavoli se mette paura quando vuole. Presi un respiro profondo per
calmarmi e
tornai dentro passando davanti allo sguardo, stavolta sorridente, di
Riccardo
che mi chiese se volevamo qualcosa da bere. Io feci cenno di no con la
testa e
andai a sedermi al tavolo vicino a Chiara che subito mi si fece vicina.
<< Che faccia che hai. Sembra tu abbia visto un fantasma,
va tutto bene?
>> Mi chiese all'orecchio e io la fissai un attimo e poi
mi voltai verso
Riccardo che stava lavorando non facendo minimamente caso a noi.
<< Si tutto bene solo inizia a girarmi la testa, credo
che smetterò di
bere>> Dissi e le sorrisi rassicurandola.
<< Perfetto perché io non so guidare la tua
macchina Kellan >> Fece
Robert tirando un sospiro di sollievo.
<< A che giocate ragazzi? >> Chiesi
sedendomi composto cercando di
non toccare Chiara, vidi che ci rimase male ma con Riccardo nelle
vicinanze mi
sentivo a disagio. Giocammo un po’ ed io ero assente, tutti
se ne accorsero ma
io mi sentivo continuamente due occhi che mi fissavano intensamente
sulle
spalle e non riuscivo a rilassarmi.
<< Ragazzi che ne dite andiamo in là?
>> Chiesi osservando
l'orologio e vedendo che ormai erano le una di notte e il locale si
stava
svuotando.
Fecero tutti cenno di sì e io proposi a Taylor e Giulia di
venire in macchina
con noi visto che Lucia abitava in un altro posto e Robert sicuramente
la
avrebbe accompagnata a casa dopo essere passati da noi. Ci alzammo dal
tavolo
andando verso il bancone per salutare Riccardo che sorridente come se
non fosse
successo nulla sorrideva a tutti. Una volta fuori dal locale ci
dirigemmo alle
macchine.
<< Sei sicuro che vada tutto bene mi sembri strano
>> Mi chiese
Chiara poggiandomi una mano sulla spalla e io mi ritrassi in fretta.
Ecco sono
un cretino. Ma proprio un cretino. Guardai Chiara e dal suo sguardo
vidi quanto
fosse ferita. Non dicendo nulla salì in macchina sbattendo
la portiera. Il
viaggio di ritorno non fu affatto piacevole, dietro Taylor e Giulia
chiacchieravano tranquillamente tra loro baciandosi ogni tanto mentre
io e
Chiara eravamo in una sorta di mutismo impenetrabile. Cosa ti aspettavi
deficiente di uno scimmione, l'hai ferita e lei non ne sa neanche il
motivo.
Dio come sono cretino. Mi sporsi con una mano verso di lei per toccare
le sue
che teneva in grembo ma lei si ritrasse continuando a fissare fuori dal
finestrino.
Arrivammo nella via e ancora non ci eravamo scambiati una parola. Dopo
aver
parcheggiato mi voltai verso i piccioncini nei sedili posteriori.
<< Ragazzi andate su che noi ci fermiamo un attimo a
parlare. >>
Loro sorridenti ci salutarono dicendo che ci saremmo visti a casa
lasciandoci
soli.
Chiara continuava a guardare fuori dal finestrino senza degnarmi
neanche di uno
sguardo.
<< mi dispiace >> Dissi fissandomi le mani.
<< Ti dispiace per cosa? >> Mi chiese con
un tono di voce
arrabbiato voltandosi finalmente a guardarmi.
<< Mi dispiace sono un cretino >> Alzai lo
sguardo sui suoi occhi
notando solo ora che la sua guancia era rigata da una lacrima, alzai
una mano
per asciugarla ma lei la scostò velocemente asciugandosela
da sola.
<< Dimmi... ti faccio schifo? >> Chiese e
io rimasi stupito davanti
a quella domanda. Come poteva pensare una cosa simile.
<< No assolutamente, cosa stai dicendo Chiara
>>
<< Non lo so appena ti ho toccato ti sei spostato come se
fossi stato
punto da un insetto velenoso >> Disse fissandomi
arrabbiata. Si sono
decisamente un cretino.
<< Io non volevo scusami, solo che ... >>
Lei mi interruppe
furiosa.
<< Solo che ... cosa? Dimmi qual è la tua
motivazione sentiamo? >>
Dovevo dirgli di Riccardo oppure dovevo starmene zitto così
da non creare
casini tra loro. Cazzo sei un uomo Kellan lui ti ha parlato da fratello
protettivo sei tu che hai fatto il cretino e hai reagito male. Non
sapevo come
risponderle e un'altra lacrima scese sulla guancia di Chiara.
<< Ti sei reso conto che non ne vale la pena di la
verità. >> La
guardai non capendo a cosa si stava riferendo.
<< Di cosa stai parlando Chiara? >> Dissi
provando di nuovo ad
asciugarle la lacrima ma lei mi schiaffeggio la mano allontanandola.
<< Ti sei reso conto che tutta questa situazione, io te
ed Eric è tutto
un casino e non ne vale la pena? infondo lo capirei visto che non penso
tu ci
metta molto a trovare qualcun'altra.>> Disse e iniziai a
sentire la
rabbia salire dentro di me.
<< Ma cosa stai dicendo. Cos'è pensi che io
sia tipo da una ragazza
diversa per ogni sera >> Dissi furioso non riuscendo a
credere a quel che
diceva. Ma era scema. A me piaceva solo lei ma a quanto pare la sua
fiducia nei
miei confronti era inesistente.
<< Non è così che hai sempre fatto?
Sei passato da una ragazza all'altra
continuamente finora>> Disse furiosa. Non potevo
crederci, se questa era
la considerazione che aveva di me non sapevo proprio con chi avessi
parlato
nell'ultima settimana.
<< Si è vero finora l'ho fatto e quindi pensi
che lo stia facendo anche
adesso?? >> Dissi furioso.
<< Non lo so, onestamente ti conosco da poco tempo,
magari ti sei già
annoiato di me e vuoi passare alla prossima. Non è
così che fate voi star
internazionali? >> Non potevo veramente credere alle mie
orecchie.
<< Scusami ma tu ti giostri continuamente tra me ed Eric
e sarei io
quello che salta da una ragazza all’altra? Solo due giorni fa
ti ho visto
baciarlo e poi fai tutta la provocante con me stasera, meno male che
ero io il
puttaniere che saltava da un letto all'altro. Cresci per piacere e
guardati un
attimo allo specchio >> Dissi rendendomi immediatamente
conte della
grande stronzata ce avevo fatto. La vidi infatti irrigidirsi
immediatamente sul
posto e scendere dalla macchina con uno sguardo completamente assente.
Scesi
anche io dalla macchina e la insegui per il vialetto di casa.
<< Scusami Chiara io volevo...>> Si
voltò con lo stesso sguardo
glaciale che aveva avuto poco prima Riccardo e mi interruppe.
<< Hai ragione sono io quella che si rigira due ragazzi
come vuole ma non
ti preoccupare, se è questo quello che pensi di me non vedo
il motivo per cui
tu stia con me >> Disse voltandosi ed entrando nel
condominio. Prese
l'ascensore e io mi ci infilai dentro per un pelo inseguendola.
<< Non volevo dire quelle cose, ero solo arrabbiato
>> Dissi ma lei
non mi guardava e continuava a fissarsi i piedi. Le presi allora il
mento tra
le mani e la costrinsi a guardarmi ma inizio a tirarmi schiaffi sul
petto e io
le immobilizzai le mani contro la parete fredda dell'ascensore.
<< Lasciami Kellan non mi toccare >> Disse
furiosa e io con una
mano le bloccai le braccia sopra alla testa e con l'altra le presi il
mento
voltandole la testa e costringendola a guardarmi
<< Davvero non volevo dire quelle cose.>>
<< non mi interessa ciò che hai da dire,
avevano ragione Giulia e Lucia.
Non sei tipo da relazione seria, perdo solo tempo con
te>> Disse
guardandomi furiosa. Fantastico se era quello che pensava di me non mi
interessava più niente, avevo preso un abbaglio su di lei.
Era come tutte le
altre ragazzine stupide della sua età. E io che pensavo pure
di essermi
innamorato. Sono proprio un cretino, un cretino ferito.
<< perfetto se pensi di perdere solo tempo con me vai...
corri dal tuo
amato Eric e scopatelo una volte per tutte invece di fingere che te ne
freghi
qualcosa di me >> Dissi e le mollai le mani uscendo
dall'ascensore e
infilando le chiavi nella porta di casa mentre lei fece lo stesso con
le sue.
<< Sei un deficiente>> disse e io mi girai
andando davanti a lei
perdendo completamente le staffe.
<< Io sono deficiente? Tu mi piaci da quando ti ho vista
ballare fuori da
quell'ascensore ma a quanto pare mi hai solo usato per chiarirti le
idee sul
tuo amico. Sei come tutte quelle fan sfegatate, hai solo e sempre
voluto una
storia da raccontare alle tue amiche >> Dissi mentre lei
scoppiò a
piangere. Cosa stavo facendo??? Avevo completamente perso le staffe e
per
cosa?? Solo perché mi sentivo a disagio con suo fratello.
Che enorme stronzata
che avevo fatto. La osservai un attimo e mi sentii un emerito coglione.
L'avevo
ferita in maniera crudele e lei ora era lì che piangeva a
dirotto.
<< Chiara io ... >> Si asciugò
in fretta le lacrime e voltandosi
aprendo la porta di casa, mi interruppe urlandomi un vaffanculo e
sbattendomi
la porta in faccia. Cosa avevo combinato??? Rimasi a fissare la porta
di casa
sua allibito... Perché la conversazione aveva preso quella
piega ... cosa avevo
fatto?? Aprii la porta di casa mia e una volta richiusa mi ci appoggiai
accasciandomi a terra. Cosa avevo combinato!!!
|
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Capitolo 15 *** confessioni ***
2
POV GIULIA
<< chissà di cosa dovranno parlare
>> Dissi rivolta a Taylor che
alzo le spalle non sapendo nemmeno lui il motivo.
<< Magari era una scusa per stare da soli
>> Taylor mi sorrise
malizioso mettendomi un braccio sulle spalle e percorrendo il vialetto
di casa.
<< Sei il solito malizioso >> Gli dissi
sorridendogli e aprendo le
porte del condominio per poi entrare in ascensore.
<< Beh almeno ho la scusa per stare da solo con te
>> Disse e si
avvicinò prendendomi il viso tra le mani e spingendomi
contro la parete
dell'ascensore. Mi baciò e persi completamente il senso del
tempo, toccai il
suo fianco e risalii a toccare il suo addominale scolpito sotto la
maglietta.
Salì con le dita fermandomi al suo petto sfiorandolo con un
dito e lo sentii
gemere. Allora un punto debole ce lo aveva anche lui. Le porte si
aprirono e
noi ci staccammo leggermente continuando a guardarci negli occhi.
<< Andiamo dai che se no non mi controllo più
>> Disse Taylor
prendendomi per mano e portandomi nel pianerottolo. Feci per salutarlo
ma lui
non lasciò la mia mano.
<< Dove credi di andare? la serata non è
ancora finita >> Disse ed
aprì la porta di casa lasciandomi un bacio casto sulle
labbra. Entrai in casa
sua e un cagnolino ci raggiunse saltellando per farci le feste.
<< Ciao patty >> Dissi accarezzando la
cagnolina che ci stava
facendo le feste mentre sentii Taylor sospirare.
<< Salvata da Rob, questa casa è troppo
piccola per noi >> Disse
sconsolato mentre io gli accarezzai una guancia dirigendomi alla porta
della
sala.
<< Ragazzi stiamo entrando siete vestiti vero ?
>> Dissi prima di
entrare, non volevo vedere scene da filmini hot. Entrata in sala vidi
Robert e
Lucia con una carta in fronte e altri drink sul tavolo.
<< Cosa state facendo ? >> Chiesi ridendo
della scena buffa e
andando a sedermi anche io al tavolo con loro e versandomi da bere
mentre
Taylor fece lo stesso.
<< Dobbiamo indovinare la carta che abbiamo in fronte
senza guardarla. Se
si sbaglia bisogna bere. >> Disse Lucia ridendo ormai
completamente
andata.
<< Sempre giochini alcolici. Ci sto >>
Dissi ridendo e prendendo
una carta a caso e mettendomela sulla fronte mentre anche Taylor ne
prese una .
Ridemmo come dei cretini per quello stupido gioco. Eravamo ancora alla
prima
carta e nessuno aveva indovinato quando Lucia sembrò
folgorata da
un'illuminazione.
<< Ho il 2 di picche >> Disse alzandosi in
piedi e noi urlammo di
si tutti contenti mentre lei guardava Robert mettendo su un finto
broncio.
<< Tu hai dato a me un 2 di picche >> Disse
con una vocina triste
facendo finta di piangere mentre Robert le si avvicinò
abbracciandola.
<< Non potrei mai >> Io e Taylor scoppiammo
a ridere per quella
scenetta buffa.
<< Ma Kellan e Chiara dove sono ? >> Mi
chiese Robert e in
quell'esatto momento sentimmo un vaffanculo urlato da Chiara e poco
dopo la
porta d'ingresso aprirsi. Andammo tutti a guardare cosa fosse successo
e non
potei credere ai miei occhi. Vidi Kellan seduto per terra appoggiato
alla porta
con le mani tra i capelli che fissava un punto indefinito davanti a lui
mentre
continuava a ripetere “che cosa ho fatto”. Mi
preoccupai immediatamente
scambiando poi uno sguardo con Lucia mi accorsi che anche lei era
preoccupata.
Robert e Taylor si avvicinarono a Kellan scuotendolo leggermente per le
spalle.
<< Che succede Kel ? >> Dissero e lui li
guardò un attimo confuso
rendendosi conto in un secondo momento di chi avesse davanti.
<< Io e Chiara abbiamo litigato >> disse
alzandosi e andando in
sala. Prese poi un bicchiere e lo riempì di scotch.
Taylor si avvicinò a me e Lucia.
<< Ragazze è meglio che andate da Chiara noi
cerchiamo di capire che è
successo.>> Disse e tutte e due annuimmo salutandoli
mentre con la coda
dell'occhio vidi Kellan bere tutto il bicchiere in un colpo solo e
riempirselo
di nuovo buttandosi poi sul divano. Diedi un bacio veloce a Taylor
dicendogli
che poi gli avrei scritto e con Lucia uscii di casa. Provammo a bussare
alla
porta di Chiara ma non ci rispose nessuno. Non potevamo suonare magari
dentro
c'erano i suoi, così le mandammo un messaggio.
"Siamo qua fuori aprici"
Aspettammo un po ma non ci rispose. Così gliene mandammo un
altro provando poi
a chiamarla ma ogni volta ci metteva giù.
"Se non rispondi facciamo così tanto casino da svegliare
tutto il
condominio Chiara "
A quel messaggio lei rispose.
"Ho litigato con Kellan ne parliamo domani"
Io e Lucia non potevamo fare niente, da what's app potevamo vedere che
si era
scollegata e non stava più guardando il telefono,
così feci cenno a Lucia di
venire con me. Era troppo tardi e si sarebbe fermata a dormire da me.
Avremmo
parlato con Chiara l'indomani mattina.
Cosa più sbagliata non potevamo pensare. Ormai era
giovedì e non eravamo ancora
riuscite a vederla neanche una volta, o rispondeva ai messaggi dicendo
che era
fuori oppure non rispondeva proprio. In casa quando bussavamo
rispondeva sua
mamma dicendo che era fuori oppure non rispondeva proprio nessuno.
Taylor e
Robert invece non volevano dirci niente perché Kellan glielo
aveva fatto
promettere e questo si ripercuoteva anche sul mio rapporto con Taylor
perché mi
faceva davvero infuriare che non mi dicesse niente. Ero sul letto, di
giovedì
mattina ed ero stufa di questa situazione, così presi il
telefono e mandai un
messaggio a Lucia che mi rispose subito.
"Ehi lucy hai notizie?"
"Ancora nulla e tu?"
"niente di niente, sono stufa e mi è venuta un'idea per
farmi aprire
quella cavolo di porta. Riesci a raggiungermi?"
"Arrivo tra un'ora. Perfetto io intanto sento Riccardo"
"Sei sicura ? guarda che lui non sa niente di questa storia"
"non ho intenzione di dirgli niente ma questo non vuol dire che non
posso
farglielo credere a Chiara"
"Faccio il prima possibile"
Sorrisi felice che entro un paio di ore avrei saputo tutto e chiamai
Riccardo
al telefono.
<< Pronto? >> Si sentiva che aveva ancora
la voce impastata dal
sonno.
<< Ehi scusa Riky ma sai dove sia Chiara? >>
<< Dovrebbe essere a casa perché?
cos'è successo?>> Mi chiese già
preoccupato.
<< Nulla nulla solo che ho sentito un rumore in casa
vostra e quando ho
bussato non ha risposto nessuno e mi sono preoccupata
>>Dissi mettendo in
atto il mio piano.
<< Arrivo subito dammi un'oretta>> Disse
preoccupato e io in
sottofondo sentii una voce di donna che chiedeva chi fosse a quell'ora.
Hai
capito il mio caro cugino.. chissà chi era la dolce ragazza.
<< Ok a dopo >> Dissi e chiusi la
telefonata felice di aver
iniziato il mio piano malefico come sempre.
POV ROBERT
Salutai Lucia e Giulia e andai in sala da Kellan, cosa cavolo aveva
combinato
quel cretino.
<< Kellan parla, di certo non trovi una risposta sul
fondo del bicchiere
>> Dissi cercando di prendergli il bicchiere di mano ma
lui che era
leggermente sbronzo mi scansò guardandomi in malo modo.
<< Cosa vuoi?? Tanto lo so cosa pensate di me
>> Disse con tono
accusatorio e io non capii minimamente a cosa si stesse riferendo.
<< Cosa stai dicendo? >> Dissi prendendogli
il bicchiere e lui si
alzò subito in piedi sovrastandomi con la sua statura.
<< Cosa avete detto a Chiara >> Disse
furioso e io mi allontanai un
po da lui. Era più alto di me, più muscoloso e
decisamente più ubriaco.
<< A cosa ti riferisci Kellan? noi non abbiamo detto
niente a Chiara
>> Disse Taylor mettendosi tra noi, ma Kellan
spintonò anche lui
guardandoci furiosi.
<< Chiara mi ha appena urlato in faccia di fare come
faccio sempre, cioè
passare da un letto a l'altro dicendo che a quanto pare avevano ragione
gli
altri .. Cosa gli avete detto ?? >> Disse furioso e io
pensai al discorso
che avevo fatto a Lucia quando eravamo andati in pizzeria. In quel
momento
sentimmo la porta di casa aprirsi e Charlie fece il suo ingresso in
sala fissandoci
prima stupito e poi preoccupato.
<< Cosa sta succedendo qui ? >> Chiese in
ansia facendo vagare lo
sguardo tra me e Taylor che ci tenevamo a distanza da Kellan che ci
guardava
furioso.
<< Chiedilo a questi due idioti. Allora cosa le avete
detto? >>
Disse facendo un passo nella nostra direzione ma Charlie, l'unico
grosso almeno
quanto lui lo fece allontanare da noi .
<< Adesso vi sedete e ne parliamo.>> Disse
Charlie e noi tutti ci
sedemmo, Kellan in maniera brusca.
<< Cosa è successo?>> Chiese
osservandoci e Kellan mantenendo lo
sguardo su di noi furioso rispose.
<< Ho litigato con Chiara che oltre ad urlarmi di andare
a fanculo, mi ha
detto che avevano ragione gli altri e che io passo da un letto
all'altro...
quindi sono questi due cretini che dovrebbero parlare >>
Disse furioso
bevendo poi un lungo sorso dalla bottiglia visto che non aveva
più il
bicchiere.
<< Io non le ho detto niente lo giuro, al massimo ero con
Lucia e le ho
detto che a te pesava meno la fama e le ragazze urlanti che ci
inseguono
>> Dissi e vidi Kellan squadrarmi cercando di capire se
fosse vero o meno
.
<< penso di aver detto la stessa cosa anche io a Giulia
>> Fece
invece Taylor.
<< bravi cretini, non ne voglio più sapere
niente per stasera >>
Disse Kellan alzandosi furioso e andandosene in camera sua portandosi
dietro la
bottiglia e strappandomi il bicchiere dalle mani. Una volta uscito di
stanza
Charlie ci guardò scuotendo la testa.
<< Cosa avete combinato stasera? vado a parlargli io dai
>> Disse
Charlie e io e Taylor ci guardammo sconsolati prima di andare ognuno
nella sua
rispettiva camera. Mi preparai per andare a dormire e poi mandai un
messaggio
Lucia.
"Ehi piccola saputo niente?"
"nulla di nulla, ci ha risposto solo con un ho litigato con Kellan
domani
vi dico"
"Beh fammi sapere domani allora va bene ?"
"conoscendola scapperà da noi finché non la
costringeremo a parlarci,
buona notte Robert"
"Buona notte Lucia"
Misi giù il telefono e ripensai alla giornata, era proprio
finita in una
maniera sbagliata. Domani parlerò con Kellan adesso
è meglio di no.
POV KELLAN
<< bravi cretini, non ne voglio più sapere
niente per stasera >>
Dissi furioso alzandomi e strappando il bicchiere dalle mani di Robert.
Non ne
potevo più di stare li. Entrai in camera e mi sedetti sul
letto fissando il pavimento.
Cosa avevo combinato !!! Proprio un cretino ecco cosa sono. Mi versai
un altro
bicchiere di scotch, volevo solo ubriacarmi non mi interessava niente
altro.
Improvvisamente sentii bussare la porta e sospirai al pensiero di quei
due
cretini in sala. Mi avevano fatto proprio incazzare, sempre a parlare
su di me,
non potevano pensare solo alle loro vite??
<< Kellan sono io Charlie >> Senti dire
dall'altra parte della
porta.
<< Vieni avanti >> Dissi versandomi un
altro bicchiere, ormai mi
girava la testa anche a me dopo quello che avevo bevuto.
<< Sai che odio vederti bere per dimenticare. Che
è successo amico?
>> Disse sedendosi affianco a me e versandosi anche lui
un bicchiere
chiedendomi poi un cincin.
<< Robert e Taylor non sanno mai stare zitti...
>> Vidi Charlie
scuotere la testa fermandomi con una mano sulla spalla.
<< Non mi interessa dei due tonti, con Chiara cosa
è successo? >>
Chiese e io lo guardai sentendo che i miei occhi stavano diventando
lucidi.
<< Ho fatto una cazzata, ero pensieroso e lei mi si
è avvicinata e io ho
avuto paura, mi sono scansato come se fossi rimasto scottato. Lei
pensava che
mi facesse schifo. In macchina non ha detto una parola e arrivati qui
mi ha
chiesto se ero stufo di lei. Poi mi ha detto che avevano ragione gli
altri e
che cambio spesso donne quindi non mi importava niente di lei. Giuro
non ci ho
più visto e ho fatto la stronzata.. le ho detto che era come
tutte le altre che
voleva solo uno scoop da dire alle sue amiche. >> Dissi
vedendo la faccia
preoccupata di Charlie.
<< E' tutto qui ? >> Mi chiese. quel
ragazzo mi conosceva troppo
bene e sapeva quando nascondevo qualcosa.
<< Le ho detto anche che se pensa che io sia uno che
salta da una donna
all'altra, forse era il caso che si guardasse allo specchio visto tutta
la
situazione che ha tra me e Eric. A quel punto mi ha mandato a fanculo
sbattendomi la porta in faccia >> Mi voltai versandomi da
bere, non avevo
il coraggio di vedere l'espressione di rimprovero di Charlie. Rimanemmo
li in
silenzio per una decina di minuti e poi Charlie come sempre
capì che mancava
qualcosa alla storia.
<< Senti ma perché sei scattato quando ti ha
toccato al bar?>> Io
sospirai e mi girai a guardarlo.
<> Dissi
ripensando alla scena.
<< Però ... protettivo il fratello
>> Disse Charlie permettendosi
un mezzo sorriso prima di chiedermi << E poi
?>>
<< Poi siamo tornati dentro e anche se Riccardo si
comportava normalmente
io mi sentivo a disagio davanti al suo sguardo >> Dissi
finendogli di
raccontare la serata di merda che avevo passato.
<< Penso sia comprensibile ma siete due cretini, sia tu
che Chiara..
>> Cosa stava dicendo Charlie, lo interruppi subito
guardandolo anche
male.
<< Cosa stai dicendo? E' solo colpa mia Chiara non
c'entra niente
>> Dissi guardandolo serio, lui alzò le mani
in segno di resa.
<< Se mi lasciassi finire di parlare... siete due cretini
perché vi
piacete a vicenda e siete tutti e due dei cretini perché
siete delle teste
calde e dite cose che non pensate quando siete arrabbiati. Il problema
adesso è
che devi farti perdonare.. cosa hai intenzione di fare
?>> Mi chiese e io
mi misi le mani nei capelli.
<< Non ne ho idea... Di certo faccio passare questa
serata e domani ci
penso >> Dissi e Charlie mi diete una pacca sulla schiena.
<< Dovrai scusarti anche con i due cretini di la, non
c'entrano niente e
lo sai bene >> Mi disse sorridendo e io gli feci cenno di
si con la testa
mentre mi lasciava solo in camera. Mi sdraiai sul letto a guardare il
soffitto
e con l'ultimo bicchiere di scotch scrissi un messaggio a Chaira e mi
addormentai così, ancora vestito.
POV CHIARA
Erano passati ormai giorni e ancora non avevo visto nessuno. Quella
sera mi era
arrivato un messaggio di Kellan e passai tutta la notte a piangere con
il
telefono tra le mani.
"Sono un cretino e non ho mai pensato le cose che ti ho detto...
perdonami
ti prego "
Alla fine facendo finta di essere fuori oppure uscendo veramente avevo
evitato
sia Giulia e Lucia, che i ragazzi. Giulia come tutte le mattine mi
aveva appena
bussato e io da stupida le ho fatto capire che ero in casa andando a
sbattere
contro il mobiletto in sala. Come ogni mattina negli ultimi giorni, mi
svegliavo che mia mamma era già uscita di casa, Giulia
bussava e non le
rispondevo e poi uscivo di nascosto.
Aspettai giusto cinque minuti e poi usci di casa correndo
giù dalle scale per
andare a fare una passeggiata. Non avrei mai pensato che la serata al
bar
potesse finire così. Io e Kellan avevamo litigato e a
ripensarci adesso mi
vengono ancora le lacrime. Decisi di andare al parchetto dei cani per
starmene
un po in pace, tanto era tardi e a quell'ora non avrei rischiato di
trovare
Robert o gli altri con Patty. Entrai al parco e mi sedetti su una
panchina
all'ombra verso la fine del parco. Ripensai alla litigata e mi chiesi
come
avevamo fatto a passare da una giornata così bella a una
serata così brutta.
Kellan non mi aveva neanche spiegato alla fine perché si era
comportato così.
Non gli importava niente di me e di certo la sua opinione su di me non
era di
certo positiva. Ripensai a quello che mi aveva detto su Eric... una
puttana,
ecco cosa pensava che fossi. Lui non era minimamente interessato a me,
si era
reso conto che era troppo difficile con me e si era tirato indietro.
Una
lacrima sfuggì dai miei occhi e guardando giù
vidi Patty che mi fissava. Oh mio
dio vuol dire che uno dei ragazzi è qui. Alzai lo sguardo
verso l'ingresso del
parco e vidi Charlie salutarmi con la mano e venendo verso di me.
<< Posso sedermi ? >> mi chiese indicandomi
il posto vicino a me.
Io feci segno di si e mi accucciai un attimo ad accarezzare Patty che
scodinzolava contenta. Charlie non disse nulla era li seduto con le
braccia
incrociate che guardava Patty correre di qua e di la non interrompendo
mai il
nostro silenzio. Non ce la feci più.
<< Hai saputo? >> gli chiesi mantenendo lo
sguardo fisso davanti a
me.
<< Ho saputo e se permetti vedo che sei messa come lui
>> Disse
abbassando lo sguardo serio. Io mi voltai a guardarlo non credendo alle
sue
parole.
<< Di certo non me la sono andata a cercare io
>> Dissi seria sentendo
la rabbia salirmi dentro.
<< Non dico questo ma Kellan si sta struggendo come stai
facendo tu.
>> Disse asciugando una lacrima che ancora mi stava sulla
guancia e
sorridendomi come avrebbe saputo fare un padre. Io addolcì
lo sguardo e
gli sorrisi per ringraziarlo mentre prendevo il fazzoletto che mi
porgeva.
<< Non ho ancora capito perché sia andata a
finire così... se pensa
quelle cose di me può anche andare al diavolo
>> Dissi asciugandomi il
viso mentre Charlie sospirò.
<< ti dirò quello che ho detto anche a lui.
Siete due cretini perché vi
piacete a vicenda, siete tutti e due delle teste calde e dite cose che
non
pensate quando siete arrabbiati.>> Disse e io lo fissai
stupita.
<< Non so... aveva uno sguardo furioso quando mi ha detto
quelle cose.
>> Dissi trovando improvvisamente interessanti le mie
scarpe.
<< Da quel che so anche tu non ti sei trattenuta
>> Disse
sorridendomi con uno sguardo di rimprovero.
<< Mi ha mandato su tutte le furie.. e la cosa che non
capisco è che la
giornata era andata benissimo e poi... finisce in tutt'altro
modo.>>
Ricominciai a piangere e Charlie mi diete il tempo di calmarmi.
<< Io non posso parlare a nome suo, ma ... hai mai
pensato di chiedergli
il perché di quel cambiamento? >> Ci riflettei
un po su. Il perché??? e
che ne sapevo io... era cambiato da un secondo all'altro senza nessun
motivo
apparente.
<< onestamente no >> Dissi e Charlie si
alzò in piedi.
<< Questo potrebbe essere un bellissimo spunto di
riflessione >>
Disse e facendomi una carezza sulla testa prese Patty e salutandomi mi
lascio
da sola persa nei miei pensieri.
Che ne sapevo io di cosa cavolo lo avesse cambiato. Un secondo prima
eravamo li
a fumare insieme facendo battutine spinte e flirtando in maniera
palesissima e
subito dopo distaccato e freddo. Ci pensai su e improvvisamente ebbi
un'illuminazione. L'unica persona che aveva parlato con lui in quel
lasso di
tempo era Riccardo. Sentii la rabbia salirmi a più non
posso. Cosa cavolo gli
aveva detto quel cretino di mio fratello. Mi alzai in fretta e corsi a
casa
stando attenta a non farmi vedere da nessuno. Una volta entrata andai
in camera
per cambiarmi e prendere il telefono per parlare con mio fratello. Se
tutto
questo casino era colpa sua ,se le sarebbe sentite di tutti i colori.
Stavo per prendere il telefono di casa quando sentii suonare alla porta
di
ingresso.
<< Chiara sono Riccardo, c'è anche Giulia. Mi
ha detto che ha sentito un
rumore strano va tutto bene? Aprimi che ho lasciato le chiavi in camera
mia.>> Lo sentii dire da dietro la porta, io gli aprii e
vidi che davanti
a me oltre a Riccardo c'erano anche Giulia e Lucia. Presi per un
orecchio
Riccardo, anche se era decisamente più grosso di me , lo
feci entrare mentre
chiusi fuori le ragazze.
<< Ahia ahia smettila che stai facendo? >>
Si lamentava Riccardo
mentre io dopo averlo mollato lo guardai furiosa.
<< Cosa hai detto a Kellan ?>> Gli chiesi e
lui inizio a guardarmi
facendomi come uno scanner corporeo. Cosa aveva da guardare.
<< Che ti è successo ? hai delle occhiaie che
farebbero paura ai morti
>> Si avvicinò e con una mano fece per
accarezzarmi una guancia ma io lo
scansai schiaffeggiandogli la mano. Lui mi guardò stupito.
<< Ho litigato con Kellan e mi sto chiedendo che cavolo
gli hai detto
giorni fa al bar>> Parve stupito ma poi lo vidi pensarci
mentre andava in
sala per sedersi sul divano e sorridermi.
<< Ho fatto il fratello maggiore >>
<< Cosa vuol dire Riky?>>
<< Niente di che , ho protetto il tuo onore come solo un
fratello più
grande può fare >
<< Riky ??>>
<< ma che palle... gli ho detto solo che non sei una
scopata estiva o una
storiella estiva per far divertire un attoruncolo. Ma poi gli ho
sorriso ed è
finito li il discorso. perché? >> Disse e io
lo guardai incredula.
<< Perché devi fare sempre il fratello iper
protettivo!! >> Mi
sedetti al suo fianco e sospirai mettendomi le mani tra i capelli. Ecco
perché
Kellan era così strano dopo, eravamo nel bar e si sentiva a
disagio con
Riccardo nei paraggi.
<< Cos'è successo Chiara ?? >>
Mi chiese serio e lo guardai. Aveva
uno sguardo proprio serio e notai che il suo volto era stanco.
<< Ho litigato con Kellan , ma lascia stare. Tu che hai
fatto invece?? é
tutta la settimana che ti vedo stanco e dormi pochissimo a casa, anzi
non ci
sei quasi per niente >> Lo vidi agitarsi sul posto e poi
fu il suo turno
di sospirare mettendosi le mani nei capelli.
<< Sto frequentando una ragazza >> Disse
guardando davanti a lui .
Io non dissi niente, si vedeva che doveva sfogarsi con qualcuno.
<< Sto frequentando Martina, la cameriera del bar. Ormai
stiamo insieme
da tre mesi, non ve ne siete mai accorte perché lei abita da
sola in città
quindi se ci vediamo siamo da lei e mai da noi. >> Disse
guardandomi e io
gli sorrisi.
<< Ecco perché eri sempre così
allegro ultimamente. Ma scusa settimana
scorsa quando hai ricevuto la chiamata.. >> Gli chiesi,
doveva essere
successo qualcosa se aveva quello sguardo distrutto.
<< Settimana scorsa.. ha avuto un ritardo. A dir la
verità è tutta
settimana che ne stiamo parlando>> Lo vidi fissare il
soffitto.
<< Riky stai scherzando? Sarò zia ??
>> Gli chiesi non sapendo se
dovessi essere felice per lui o preoccupata.
<< No non diventerai zia.. tutta questa settimana sono
stato da lei, a
litigare, a preoccuparci e via così. Ma alla fine ieri sera
le è venuto il
ciclo. >> Mi guardò e dal suo sguardo sembrava
ancora strano, come se ci
fosse qualcos'altro di non detto.
<< Dobbiamo essere felici o tristi? >> Gli
chiesi .
<< Non lo so nemmeno io, sono contento che non ci sia un
bambino, ma...
non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di io, Martina e un
bambino.. e
non riesco a smettere di sorridere. >> Il suo volto si
illuminò. Era
proprio innamorato di Martina.
<< Sei cotto fratello mio >> Gli dissi
sorridendogli e tirandogli
un pugnetto sulla spalla.
<< Si lo so. Comunque ora stiamo meglio, penso che questa
vicenda mi
abbia fatto capire che lei è quella giusta e vorrei creare
una famiglia con
lei. >> Mi disse e io non potei trattenere la lacrima che
mi scese sulla
guancia. Riccardo la asciugò con il dorso della mano e poi
accarezzo le mie
occhiaie tornando preoccupato in volto.
<< Ma dimmi, hai litigato con Kellan come mai ?
>> Mi chiese e io
gli sorrisi felice per lui ma triste per me.
<< Non preoccuparti, abbiamo litigato e ci siamo detti
cose che non
pensiamo. Sono felice per te fratellone >> Gli dissi
sorridendogli e mano
a mano per la prima volta in quegli ultimi giorni riuscii a dormire
cullata tra
le braccia di mio fratello.
POV KELLAN
Erano giorni che non riuscivo a vedere Chiara, ai miei messaggi non
rispondeva,
nessuno riusciva a sentirla. Dopo aver chiesto scusa a Robert e Taylor
abbiamo
cercato di incrociare Chiara almeno una volta. Era sempre o fuori
oppure non
rispondeva a nessuno. Per tutta questa situazione erano giorni che non
dormivo
o mangiavo decentemente. Ero disteso sul letto da quando mi sono
svegliato a
fissare una foto di Chiara che avevo trovato su Facebook. Kellan e
Robert erano
fuori per lavoro mentre Charlie era andato a portare fuori Patty al
posto mio.
Sentii il cellulare vibrare e lo aprì subito sperando fosse
Chiara.
"Ho un piano, entro stamattina stai certo che la becco"
Era Giulia che mi avvertiva, ormai tutte le mattine ricevevo
più o meno lo
stesso messaggio. Dopo quella serata avevo visto Giulia e Lucia e si
erano
scusate per aver detto di stare attenta a Chiara. Non dovevano
scusarsi, in
fondo dopo averci pensato avevano ragione. Sono sempre stato un ragazzo
libero,
senza relazioni fisse e ora che mi interessava veramente una ragazza ci
poteva
stare che la avvertissero del pericolo.
Andai in cucina a fare colazione e passando davanti la porta di casa
senti la
voce di Riccardo e mi pietrificai sul posto. La sua minaccia era sempre
valida
e io di certo non stavo facendo del bene a sua sorella. Con tutta la
litigata
mi ero completamente scordato della minaccia ancora valida di suo
fratello.
Stava parlando in italiano quindi non riuscii a capire nulla ma dallo
spioncino
sulla porta vidi che venne trascinato dentro casa mentre Lucia e Giulia
venivano lasciate fuori.
Sentii Chiara parlandogli con un tono arrabbiato ma non capii niente
non
sapendo una parola di italiano. Chiara era davvero arrabbiata. Dopo un
pò non
sentii più niente, tornai a osservare dallo spioncino e vidi
che le ragazze non
c'erano più. Sentii vibrare il telefono e vidi un messaggio
di Giulia.
"Piano fallito per oggi. Mi dispiace"
Non le risposi neanche ma tornai in cucina per preparare il pranzo
cercando di
captare delle parole che venivano dette dall'altra parte del muro, ma
non capii
nulla.
Finii intanto di preparare il pranzo e dopo aver mangiato sentii
bussare alla
mia porta di casa. Mi avvicinai lentamente sperando fosse Chiara.
<< chi è ? >> Chiesi e guardando
dallo spioncino mi pentii di aver
aperto bocca. Riccardo era fuori dalla mia porta e di certo non era una
visita
di piacere.
<< Sono Riccardo aprimi >> Disse e io aprii
di poco la porta ma lui
la spinse aprendola completamente e afferrandomi di nuovo per la
maglietta
trascinandomi in sala e buttandomi sul divano. Quel ragazzo mi faceva
paura.
<< Cosa hai fatto? >> Chiese mettendosi
davanti a me con le braccia
incrociate torvo in volto.
<< Abbiamo litigato >> Dissi e decisi che
per nulla al mondo avrei
abbassato lo sguardo.
<< Questo l'ho capito ma per cosa? >> Mi
chiese e io gli confessai
tutto.
<< Dopo aver parlato con te mi sentivo a disagio anche
solo a toccarla,
non volevo starti antipatico, Chiara è importante per me e
volevo stare
simpatico al suo unico fratello. Per questo motivo mi sono tenuto a
distanza
per tutto il resto della serata. C'eri tu e non mi sentivo a mio agio.
Quando
siamo usciti si è avvicinata e io mi sono scansato convinto
fossi ancora sotto
il tuo sguardo. Si è arrabbiata tantissimo e non ha parlato
per tutto il
viaggio. Poi sotto casa abbiamo parlato ma era arrabbiatissima e ha
iniziato a
dirmi che avevano ragione gli altri e che io ero uno che saltava da un
letto
all'altro in fretta. Non ci ho più visto, mi sono arrabbiato
e ho detto cose
che non pensavo >> Gli dissi ma Riccardo continuava a
guardarmi senza
cambiare minimamente espressione. Dovevo dirgli tutto, non potevo
tenermi delle
cose per me.
<< Così ho parlato a vanvera e le ho detto che
il puttaniere non ero io
ma doveva guardarsi allo specchio visto che si sta dividendo tra me e
un altro
contemporaneamente>> Dissi, sapevo che Riccardo non
sapeva di Eric quindi
evitai di dire il suo nome.
<< Puoi pure dire Eric. Conosco tutti due da anni e non
sono così cieco
come credono loro due.>> Disse e io lo guardai sorpreso.
Sapeva tutto
allora.
<< Appena ho detto quella frase mi sono reso conto della
cazzata che ho
fatto. Lei mi ha mandato a fanculo e dopo di che non l'ho
più ne vista ne
sentita. Io ti giuro Riccardo non volevo finisse così, lei
mi piace e le cose
che ho detto non le penso veramente. >> Dissi e finito
tutto il mio discorso
lui non disse una parola. Continuava a osservarmi senza dire niente
fino a
quando non si appoggiò al tavolo dietro di lui e si mise le
mani nei capelli
sospirando distrutto.
<< Siete due deficienti >> Disse e io lo
guardai non capendo il
motivo della sua reazione.
<< Kellan io non ti ho fatto quel discorso
perché non mi piaci, anzi
preferisco decisamente te che Eric.>> Io lo guardai
sorpreso non capendo.
Se gli piacevo perché cavolo si era comportato
così.
<< sai non capita a tutti di avere una sorella che
frequenta un famoso
attore americano. Ho solo voluto proteggerla e in quella maniera mi
sembrava ti
entrasse più in testa. Io non ho nulla contro di te
Kellan.>> Mi disse
tirandomi due pacche sulla spalla e sorridendomi.
<< Ma quindi .. >> Chiesi pensando che
tutta quella storia ormai
non aveva senso.
<< Quindi si vede che sono un attore bravissimo, a me
interessa solo che
non la fai soffrire ma vedo che tu sei messo male almeno quanto lei.
Tutta
questa litigata non ha senso >> Disse e si sedette
affianco a me sul
divano.
<< Sto da cani, l'ho ferita e solo perché ero
arrabbiato.. sono un
cretino >> Dissi mentre Riccardo scoppiò a
ridere.
<< Si decisamente si, ma lo siete tutti e due. Fatti
trovare al tiratardi
stasera, Chiara sarà li >> Disse alzandosi
sorridendo mentre io lo
guardavo stupito.
<< Grazie Riccardo >> Gli dissi incredulo .
<< E' il minimo visto che tutta questa storia
è anche colpa mia >>
Uscì di casa ricordandomi alle 9 di essere li.
Impossibile. Ero ancora seduto sul divano e non potevo credere a quello
che era
appena successo. Riccardo non ce l'aveva con me, voleva solo
assicurarsi che
Chiara non fosse presa in giro e io come un cretino avevo mandato tutto
a
puttane pensando chissà che. Adesso dovevo solo pensare a
cosa dirle, avevo
molto da farmi perdonare. Prima di tutto dovevo mandare un messaggio a
Giulia.
"Ho parlato con Riccardo e dice di dirvi che ha parlato con Chiara"
"Meno male. quando si sistemerà tutto però una
bella ramanzina non se la
perde di sicuro"
Sorrisi sperando che stasera Chaira mi perdonasse. Sentii la
porta di
casa aprirsi e vidi Charlie comparire in sala.
<< Come va ? >> Mi chiese timoroso. In
questi giorni ero super
depresso e irrascibile.
<< Comunque vada a finire questa storia vi devo portare
tutti fuori per
farmi perdonare >> Vidi il suo sguardo sorpreso e poi mi
sorrise.
<< Mi fa piacere sentirtelo dire amico >>
Mi diete una pacca sulle
spalle, rimase un attimo a fissarmi come se fosse stato indeciso se
dirmi una
cosa oppure no e poi si voltò mettendo a posto il guinzaglio
di Patty con cui
era andato a farle fare una passeggiata. Mah... ogni tanto anche
Charlie era
strano.
Tornai in camera e pensai a come scusarmi stasera. Potrei iniziare
con...
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