PRIGIONIERA
Reneesme:
Non ne posso più. E'
una situazione intollerabile...se solo mia madre sapesse cosa mi fanno fare qua
dentro mi richiamerebbe a casa in meno di un secondo.
-Ricordati che sei una giornalista
per il Sunset Day.- mi ricorda Jake porgendomi un paio di occhiali
quadrati.
-Lo so…lo so.- gli ripeto
sbuffando.
-Ragazzina ricordati che se
fallisci se la prenderanno con me. -dice mentre estrae il suo palmare dalla
tasca interna della giacca.
-E tu chi dovresti essere?- gli
dico squadrandolo.
-Un tuo assistente
ovviamente…almeno non ci sarà attenzione su di me.-mi dice sorridendomi e
alzando leggermente le sopracciglia.
-Ah…ora è tutto
chiaro…assistente.- mormoro a bassa voce.
-Cosa?-
-Stavo scherzando!-gli dico
dandogli una pacca sulla spalla per tranquillizzarlo. E' una roccia questo
ragazzo.
-Non fare troppo la spiritosa.
Limitati a prendere la sua impronta vocale e tramite questi occhiali potrai
anche scannerizzare la sua retina.
-Possiamo andare
adesso!?-
Prendiamo l’ascensore e arriviamo
nel piano adibito allo staff del Senatore per un controllo. Dopo averci
perseguiti ci lasciano libero accesso all’appartamento.
Fino adesso l’ho visto solo in
televisione. Sarà strano vederlo di persona.
Con camminata sicura arriva
davanti a noi.
-Piacere di conoscervi…-dice
stringendoci le mani.
-Il piacere è nostro Signor
Cullen.- dico sorridendogli.
E' leggermente scosso e il suo
sguardo mi fa solo arrossire, mi sta squadrando ripetutamente dalla testa ai
piedi quasi come se fosse incredulo.
Ci sediamo sul divano e incomincio
a tirare fuori il registratore con le modifiche adeguate.
-Non le dispiace se registro
vero?- gli chiedo sfoderando uno dei miei sorrisi
migliori.
-Si figuri. Ha...ha un volto molto
famigliare.-mi dice mentre sorseggia qualche liquido nel suo bicchiere. Dalle
densità e dal colore giurerei che è sangue.
-Oh mio Dio!- stridula una donna
lasciando cadere il bicchiere a terra.
Jacob mi lancia un’occhiata
mantenendo un controllo ferreo.
La regola numero uno è quella
proprio di essere il più invisibili possibile o comunque di non farsi notare.
Per questo genere di cose è necessario.
-Ehm…la scusi. E' che...no lasci
stare.-dice Cullen mordendosi l'interno guancia.
Stiamo per iniziare quando
improvvisamente sentiamo degli spari di pistola.
Immediatamente due guardie si
catapultano addosso a Cullen sfoderando le pistole mentre Jake mi trascina
dietro il divano.
-Che cosa sta succedendo?-
bisbiglio in modo che solo Jake mi possa sentire.
-Non ne ho la più pallida
idea…-mormora mentre vedo che estrae una pistola dal suo
giubotto.
-E quella?-gli chiedo
sorpresa.
-Ne hai di cose da imparare…-mi
dice mentre guarda la porta chiusa precedentemente.
I colpi e le urla si fanno sempre
più vicine fino a quando non cessano.
Le due guardie davanti a Cullen
iniziano a tremare leggermente e io mi chiedo perchè un vampiro centenario deve
aver bisogno di queste protezioni. Non sono invicibili?
Per terra noto un taglia carte che
è caduto dalla piccola scrivania mentre cercavano di spostare Cullen così lo
prendo senza farmi notare nemmeno da Jake.
La porta si spalanca e compare una
donna con i lunghi capelli biondi. I suoi occhi sono
agghiaccianti...rossi.
Indossa una tuta nera aderente che
mette in risalto le sue forme.
-Che barba…-dice la donna entrando
dentro la stanza.
-Fermati o spariamo…-dice uno
delle guardie.
-Fate pure…-dice
sorridendo.
I colpi partono ma non riescono
nemmeno a colpirla. Velocemente arriva da loro e gli uccide. Ora è di fronte a
Cullen.
-Non abbiamo un conto in sospeso
noi due? O sarebbe meglio dire tre? Quando tu sarai morto capirà che sono
tornata per vendicarmi…-dice la donna prendendolo per il
colletto.
-Sprechi il tuo tempo. È fuggita e
di certo non tornerà per me…-risponde il senatore.
Ma di chi diavolo stanno parlando?
-Vedremo…anzi no ho
sbagliato…vedrò se hai ragione…-dice mentre estrae una pistola che aveva tenuto
sempre nascosta dietro la schiena e dai lunghi capelli.
Senza pensarci un attimo tiro il
fermacarte che la colpisce solo di striscio perché riesce a spostarsi in fretta.
Come se avesse percepito il pericolo.
Adesso entrambi mi guardano. I
suoi occhi diventano sempre più grandi, secondo dopo secondo mentre la sua bocca
si apre in una O muta.
-Chi sei?-
-Il tuo peggior incubo!- sibilo
alzando le braccia di Jake puntandole addosso la pistola.
-Cosa pensavi di fare con
quella?-mi dice sprezzante mentre contemporaneamente butta a terra
Cullen.
-Vogliamo proprio giocare?- mi
dice alzando la sua.
-Se vuoi prendertela con qualcuno
fallo con me!- Il vocione ci fa guardare immediatamente la porta dove un uomo
ben messo rimane in attesa.
-Emm…togliti dai piedi.-
mormora.
-Non ti avevamo spedita all’altro
mondo già tempo fa?-
-Oh…ci vuole ben altro per farmi
fuori.-
-La polizia sta
arrivando…vattene…-
Questa volta è un’altra ragazza a
parlare con i capelli corti e neri
-Alice…ci sei anche tu…-dice la
donna guardando la nuova arrivata.
La killer arretra lentamente verso
la finestra.
-Ci rivedremo molto presto…e dite
a Fawn di stare in guardia.-
Detto questa rompe il vetro della
finestra e si butta giù.
I due corrono verso la finestra e
per un attimo ho pensato che anche loro si sarebbero buttati per seguirla ma non
avviene niente di tutto questo.
-E’ sparita un’altra
volta…-mormora la ragazza con i capelli neri.
-Jasper non ne sarà
contento…-risponde la donna chiamata Alice.
-Perché siete qui?- chiede il
Senatore alzandosi in piedi.
-Bel ringraziamento per averti
salvato la vita….-
-Non era morta?- chiede il
Senatore slacciandosi la cravatta.
-Non so come sia possibile…Sono
stata proprio io davanti a B...-risponde Alice incredula mettendosi
una mano sulla bocca per fermarsi.
-Sapete dov’è? Io l’ho vista…sono
sicuro che era lei…-dice Cullen mentre i due si scambiano un’occhiata
d'intesa.
-Lo sai che non possiamo dirti
niente. È una faccenda tra te e lei…-risponde la donna con i capelli
corti.
-Pensavo che l’avessi dimenticata.
Ti ho visto al telegiornale con quella donna…-dice Emm incrociando le
braccia al petto.
Cullen non
risponde.
-Non l’hai mai cercata!- sbotta la
piccoletta.
-Alice calmati…-dice
Emm.
Ancora una volta Cullen rimane in
silenzio abbassando lo sguardo a quelle accuse.
-Chi sono loro?- chiede Emm a
Cullen notando per la prima volta la nostra presenza nella
stanza.
-Giornalisti…- gli risponde
sussurrando.
-Quanto volete per stare zitti su
quello che avete visto?- chiede avvicinandosi con un mazzo di soldi in
mano.
-Niente…-dice Jake intervenendo
per la prima volta nella conversazione.
-Sicuri?- ripete il senatore
squadrandoci.
Jake
annuisce.
-Se vedo questa storia nei
giornali o in televisione vi giuro che vi ammazzo…-dice Emm avvicinandosi a noi
due.
La piccoletta lo prende per un
braccio e fa un breve cenno verso di me.
-Oh dio santo ma è...-
˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜
BELLA:
-Ok. So che non te ne dovrei
parlare ma ti devo dire una cosa riguardo ad una missione.- mi dice Jake
affiancandosi a me nel corridoio della base.
-Lo sai che ci sono delle regole.
Se non sono coinvolta non me ne devi parlare…-gli rispondo continuando ad
esaminare le mie carte mentre mi dirigo nell’ufficio del
capo.
-Ma…-
-Ho detto no Jake…- dico entrando
nell’ufficio e lasciandolo nel corridoio.
-Fawn che piacere vederti!- mi
dice il capo della sezione.
-Immagino…-mormoro mentre mi siedo
davanti alla sua scrivania.
-Bene. Arriviamo subito ai
fatti…-mi dice incrociando le sue paffute dita.
-Nella missione in cui era
coinvolta tua figlia c’è stata una fuga di informazioni.- mi spiega con tono
tranquillo.
-Stai accusando mia figlia di fare
il doppio gioco?-chiedo battendo le mani sulla scrivania.
-Sapendo il tuo passato non mi
stupirei…-dice alzandosi nel frattempo anche lui.
-Come osate? Mi avete tirato
dentro in questa faccenda e adesso mi accusate pure?-
-Sono state inviate due copie. Una
al nostro database e una in un altro che stiamo cercando di rintracciare. Se
vengo a sapere che tua figlia è coinvolta…-
Non fa in tempo a finire la frase
che esco dalla stanza.
Jake è già fuori che mi
aspetta.
-Adesso vuoi sapere?-mi chiede
staccandosi dal muro.
Il ragazzo mi dice ogni cosa. Su
Alice, Emmet, Edward e Rosalie.
Ho paura.
Capisco che non sono più al
sicuro. Lei mi sta cercando e non oso pensare a cosa farebbe se sapesse che ho
una figlia.
Poi un altro pensiero affolla la
mia mente. Edward ha incontrato per la prima volta sua figlia e non lo
sapeva. Reneesme ha incontrato suo padre.
Una stretta al
cuore.
Le ho sempre negato la figura
paterna. Non so se ho fatto bene ma in quel momento pensavo che fosse la cosa
più giusta da fare.
E' così uguale a lui. Ha capito?
l'ha riconosciuta?
-Lo vuoi vedere?- mi chiede Jake
in un sussurro che posso sentire solo io.
-No. Gli avevo già stravolto la
vita una volta. Non posso fargli la stessa cosa adesso. In un punto così
importante per la vita serena dei vampiri…-gli rispondo.
-Comunque ti stanno cercando.
Soprattutto Rosalie e presto ti troverà. Non puoi fare affidamento su di loro.
Questi vampiri non ci penserebbero due volte a farti uccidere per la loro pace.-
dice Jake mentre insieme percorriamo i corridoi.
-Jacob qui siamo tra i buoni. Ho
allenato centinai di ragazzi che stanno facendo il loro dovere. Non come ho
fatto io alla loro età che uccidevo solo perché qualcuno aveva calpestato i
piedi al capo. -gli spiego.
-Ne sei
certa?-
-Cosa vuoi dire? Ho sempre fatto
il mio lavoro…-
-No. Intendevo se ne sei certa che
stai dalla parte giusta? -mi dice Jake.
-Sono stata per troppi anni dalla
parte sbagliata…-gli rispondo ripensando al mio passato da
killer.
-Penso che niente sia cambiato da
allora…solo il tuo ruolo ma la parte per cui lavori credo che sia la stessa. Se
non peggio. -mi dice mentre io mi blocco all’improvviso in mezzo al
corridoio.
-Cosa stai cercando di dirmi
Jake?- gli chiedo squadrandolo.
-Non qui. Parliamone
fuori….-
Mmmm.... Vediamo...mi hanno chiesto se sarà a lieto fine, beh,
la verità è che non lo so nemmeno io! =P Per quanto riguarda Jake per adesso
è un semplice umano...per adesso...quanto sono sadica! mamma mia! ma
prima o poi verrà fuori la sua vera natura e li ci sarà da ridere! così si
spiega anche perchè non è successo ancora l'imprinting.
Edward come
avete visto è tornato ed è rimasto abbastanza scombussolato visto che si è
trovato la sua esatta coppia davanti.
Muahaha...a
volte vorrei poter fare un film sulle mie storie così vedreste come mi immagino
le scene e in quella la faccia di Edward era proprio buffa! Ora vi lascio e
presto (prestissimo) ci sarà il prossimo capitolo! Bacioni
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