Colui Che Ha Il Mio Cuore

di ryubaka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Forse Solo Un Sogno ***
Capitolo 2: *** Basta Nobu ! ***



Capitolo 1
*** Forse Solo Un Sogno ***


Non Ricordo Con Esattezza Quando Iniziarono a Piacermi i Ragazzi, Sono Sempre Stato Un Ragazzo Normale e non ho mai avuto problemi di questo tipo ma ricordo un ragazzo, Nobu, Così si chiamava, avevo nove forse dieci anni quando ci incontrammo ora a distanza di sette anni, lo ricordo ancora perfettamente.

Lo Incontrai al parco vicino casa mia e quando se ne andò in America per studiare, come uno stupido continuavo ad andare lì per aspettarlo.

Hiro smise di pensare e disteso sul suo letto freddo, iniziò a piangere, perchè doveva ricordarsi di quel ragazzo, perchè nessun altro ragazzo poteva colmare il vuoto lasciato da Nobu.

Il Suo telefonino squillo, con quella rumorosa suoneria

[ wwrrrr .... wrrrrr chocolate disco disco co co ... keisan suru onna no ko  .... kitai shiteru otoko no ko ... wrrrrr .wwrrrr ]

Hiro Balzò Dal Letto e si affrettò a prendere il telefono che alle undici di sera, nella casa sembrava fare un rumore enorme, aprì il cellulare e vide un numero strano impresso sul display certamente non un numero giapponese,

[ Shhhw ... Hello, Hiro? is your number? ... ]

Hiro Non Riusciva a Capire e con quelle poche parole che conosceva di inglese rispose

<< My Name Is Hiro, Who You Are ? >> *l'errore è fatto di proposito*

... Hiro Era stupito di questa strana chiamata e per giunta a quell'ora inconsueta

[ shhw Hiro ? Oh, Ti Sei Dimenticato di Me ? ]

 Disse al telefono quella persona, questa volta parlando in Giapponese.

Hiro era molto confuso non sapeva cosa rispondere così chiuse il telefono, immergendosi nelle sue lacrime per poi abbandonarsi al sonno.

Si Sveglio Il Mattino Seguente, Controllò il Telefono e quella strana persona, che dalla voce sembrava un ragazzo forse poco piu grande di Hiro, non provò a richiamare, Hiro come ogni mattina, si alzò ed andò in bagno, era nel periodo delle vacanze estive quindi non era preoccupato per la scuola e se la prese con molta calma, si vestì fece colazione e prese il cane per portarlo a spasso, uscì dal cancello e si avviò verso il parco, poco distante da casa sua, ogni volta andare lì per Hiro significava ripensare sempre a lui, a Nobu, ma era l'unico posto dove poteva lasciare il cane libero, senza che scappasse.

Hiro Liberò il cane e si sedette su una panchina a caso, ve ne erano diverse sparse per tutto il parco, in legno e ferro, molto resistenti, Hiro si appoggio chiuse gli occhi e preso da quella poca sonnolenza che gli restava si sdraiò sulla panchina, il sole di mattina era sempre forte di quei periodi e Hiro odiava che quella fastidiosa luce gli urtasse gli occhi.

Ma All'improvviso un ombra si avvicinò verso il volto di Hiro, sul nascere della cosa Hiro non ci fece caso ma poi iniziò a sentire qualcosa di strano, aprì gli occhi lentamente, osservò una sagoma, accecato dalla luce, cercò di mettere a fuoco l'immagine; Hiro Disse Quasi Singhiozzando

<< Tu ... >>  la sagoma rispose << Io ... >> sorridendo.

Hiro iniziò a piangere come uno stupido ragazzino e vide una mano, molto liscia, togliergli le lacrime dal viso, lo alzò e gli si sedette vicino,

<< Nobu >>

disse Hiro, vedendo quello splendido ragazzo, per metà americano, era ancora come lo ricordava Hiro, aveva degli splendidi capelli biondi che riflettevano in pieno la luce del sole, lunghi fino al collo, ondulati e ribelli, gli occhi azzurri e bellissimi, Hiro non poteva far altro che piangere in quel momento.

Nobu gli mise la mano sul viso dolcemente e gli tolse via le lacrime che scendevano per il viso, si avvicinò dolcemente e lo baciò ingenuamente, si scostò e sorrise,

<< Mi sei mancato piccolo Hiro >> disse Nobu con la voce bassa, Hiro arrossì in viso e allontanò Nobu

<< Siamo Vicino a Casa Mia, Ti Prego e Poi dopo 7 Anni, Non Puoi Tornare così e ba... >> disse singhiozzando

<< Se non ricordo male, da piccolo prima di partire ti promisi che sarei tornato e che non ti avrei lasciato più >> Replicò tranquillo

<< Ma Perchè Proprio Ora ? >> .... << Sembra che tu debba andare ora >> ...

Il Cane Aveva Finito e si era avvicinato a Hiro senza che lui se ne accorgesse, si guardò intorno e vide che la madre era a stendere i panni, si alzò lentamente prese il cane e si avviò verso casa, si voltò una sola volta, giusto prima di entrare, ma già Nobu non c'era più, forse per Hiro quello era stato soltanto un sogno.


Note : Un Grazie a tutti quelli che hanno letto questo primo capitolo, fatto abbastanza male

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Capitolo 2
*** Basta Nobu ! ***


Era Pomeriggio, una lieve brezza entrava dalla finestra, e Hiro si riposava leggendo dei manga, aveva i capelli scompigliati e poco curati, erano lisci ma in quel momento c'erano ciuffi che spuntavano a destra e a sinistra, anche se i suoi capelli neri erano sempre lucidi, aveva gli occhiali che indossava solo quando leggeva, era molto rilassato teneva il manga con una mano e lasciò l'altra pendolare come se non avesse forza per controllarla, indossava il pigiama regalatogli da sua sorella poche settimane prima dell'estate, per il giorno del suo compleanno, azzurro con delle righe bianche.

Suonò il campanello e Hiro non vi fece caso, si scomodava a scendere le scale per vedere chi fosse, così fece finta di nulla.

<< Hiro, Un Tuo Amico è Venuto a Trovarti >>

Urlò la madre facendosi sentire, non era molto tardi erano appena le Quattro ma a quel cialtrone piaceva sempre stare in pigiama, così si alzò, aprì la porta e si sporse per le scale, era Nobu ...

<< Mhm ... Mamma, Puoi Farlo ... Salire >>

Disse un pò dubbioso, la madre fece segno a Nobu di entrare, il ragazzo si tolse le scarpe ed entrò, aveva un paio di jeans e una maglietta bianca attillata al punto giusto, si trascinava dietro sempre degli anelli e dei bracciali, salutò la signora e si apprestò a salire, per la casa che era abbastanza modesta, una casa di media famiglia, nè troppo piccola nè troppo grande, aveva un sorriso spensierato mentre saliva che mise a Hiro un pò di timore...

<< Ciao, Piccolo Hiro >> Disse sorridendo

<< Non sono più un bambino >> Replicò in modo scontroso

<< Allora, Mi fai Entrare ? >>

Hiro si scostò dalla porta e si sedette sul letto, inarcò la chiena e si diede sostegno con le braccia.
La Stanza di Hiro era abbastanza spaziosa per una sola persona, le pareti erano interamente bianche, con qualche poster di fumetti o alcuni gruppi rock, nella stanza c'era anche il computer, un armadio e un grande scaffale pieno di libri, riviste e fumetti, oltre al letto, Nobu si guardò un pò intorno dopodichè si poggiò al muro e iniziò ad osservare Hiro che lo guardava a sua volta...

<< Come è stato in America ? >> Disse Hiro con una voce molto chiara

<< Mi sei mancato, lì ero sempre solo >> Rispose guardandolo e sorridendo lievemente

<< Non Avevi Una Ragazza ? >>

Nobu Lo fissò in modo truce e quasi superiore

<< Ciò che è successo Ieri non ti ha fatto intuire molto a quanto vedo >>

<< Vuoi dire che tu ? ... per me ... >>

Nobu si avvicinò a Hiro e si mise sopra di lui, gli blocco i polsi e si avvicinò lievemente al suo collo, per poi iniziare a baciarlo dolcemente ...

<< Nhf ... ma cosa fai ? >> Cercava di liberarsi da Nobu

<< Ti Interesso solo per questo ? >>

Nobu lo lasciò, gli tolse gli occhiali ed iniziò a sbottonargli la parte superiore del pigiama

<< Se Non Vuoi Dimmi Basta Nobu ed io mi Fermerò >>

Hiro stette in silenzio, Nobu sogghignò ed iniziò a baciarlo sul collo per poi scendere lentamente e arrivare al bacino

<< HIROOOO !!! Io Vado a Fare La Spesa >>

Hiro sbiancò per un secondo ebbe paura che sua madre lo avesse visto fare quelle cose, tirò un sospiro di sollievo al finire della frase

<< C'è Qualcunaltro a casa tua ? >>

<< No ... >>

Nobu Inserì la mano nei pantaloni di Hiro ed iniziò a muoverla lentamente, toccò delicatamente il membro del ragazzo, continuando a baciargli il collo e le labbra, quasi come un esperto amante.

<< Nhf ... nhf ... Ba...Basta Nobu >>

Nobu si ferò, si alzò molto tranquillamente si aggiustò la maglia, guardò Hiro diritto negli occhi e fece un sorriso malefico

<< Hai un foglio e una penna >>

Hiro si alzò, quasi barcollando, arrivò alla scrivania e gli strappò una pagina della sua agenda di Miku Hatsune, si avvicinò al ragazzo e gliela diede, Nobu scrisse qualcosa e gli ridiede la pagina..

<< Quando ti deciderai ad essere solo mio chiamami, Goodbye Dear >>

Nobu uscì dalla stanza velocemente, scese le scale con attenzione si mise le sue converse e uscì donando un altro piccolo sorriso malvagio a Hiro che segui tutta la scena con attenzione.

Hiro tornò in camera sua si sdraiò sul letto e iniziò a pensare " Nei fumetti gli uke dicono sempre basta ... basta ... perchè devo sempre essere il solito scemo " Si Mise in ginocchio ed iniziò ad agitare il pugno come in una qualsiasi scena manga, ma in non era del tutto triste, finalmente aveva il numero del suo amato Nobu.






Note : Come Avrete intuito il nostro Hiro è un Otaku di Manga e Para Para forse pure un pò scemotto, a Cute Chibi, sei una malvagia :P a me piace scrivere con le maiuscole ç_ç e poi non demoralizzarmi subito sorellona malvagia ç_ç spero questo secondo capitolo ti sia piaciuto di più :D

Se non vi è piaciuto lasciate un commento, sarò lieto di ascoltare le critiche per migliorare di più >"< 

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