Un misterioso angioletto

di Mitike cugine
(/viewuser.php?uid=3878)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un misterioso angioletto ***
Capitolo 2: *** senza di lui mai!!! ***
Capitolo 3: *** angelo o fantasma??? ci mancavano le allucinazioni!!! ***
Capitolo 4: *** La farfalla ***
Capitolo 5: *** La bambina dagli occhioni blu ***
Capitolo 6: *** Il sussurro del vento ***
Capitolo 7: *** Il silenzio di una lacrima ***
Capitolo 8: *** Farfalle e fiori di cilegio ***
Capitolo 9: *** La forza di un unico pensiero felice ***



Capitolo 1
*** Un misterioso angioletto ***


Ero così arrabbiata

Ero così arrabbiata.

Sentivo il sapore amaro delle lacrime nella gola, non riuscivo a trattenere la rabbia.

Era così ingiusto!

Camminavo freneticamente su e giù per il corridoio. L’odiavo. Tutto quel bianco, io non sopporto il bianco, l’odiavo… anzi forse lo sopportavo, non so! Ma ora l’odiavo.

Era tutto così tranquillo. Tutti intorno a me non mi consideravano, le infermiere passavano con quella espressione impassibile dipinta sul volto, senza degnarmi di uno sguardo, la gente era seduta con il viso rivolto verso il basso pregando perché andasse tutto bene. Nessuno mi conosceva ed io non conoscevo nemmeno una di quelle persone, nessuno sapeva neanche lontanamente la mia storia e nessuno poteva aiutarmi.

Intanto il tempo scorreva veloce e irrefrenabile intorno a noi ed io sentivo ogni singolo minuto trascorrere sulla mia pelle e la tensione aumentare con esso come in una pentola a gas.

Il mio Yuri era dietro quelle due porte bianche, quanto avrei voluto sostituirmi a lui, era tutto così sbagliato, ed ora volevo solo sapere qualcosa di più e nessuno voleva dirmi niente.

Sentivo la sua voce velata sussurrarmi nell’orecchio

“ Ti voglio bene stupidina!”

com’era successo?

Fu allora che il mio sguardo si posò su di lei, la porta di una di quelle silenziose stanze lungo il corridoio era socchiusa.

Era bellissima. Il riflesso dorato del sole le accarezzava leggero i capelli biondi, lei sbatteva infrequentemente i suoi dolci occhioni blu e seduta in quel letto bianco sembrava un angioletto.

Era cosi debole e fragile.

Fissava assorta nei suoi pensieri qualcosa al di fuori dalla finestra. Io avanzai nella stanza e lei si voltò, lentamente, senza paura, allora le dissi – ciao! – e lei rispose con un cenno della mano.

Ora fissava me, chi sa  cosa pensava?

Io mi sedetti su una sedia di fianco al suo letto e guardai fuori dalla finestra. Ora capivo. Il cielo mostrava un pallido sole dorato, come un’enorme biscotto alla crema e le nuvole bianche-grigiastre correvano veloci come cavalli nella prateria, senza una meta, guidati solo dal vento, vicino alla finestra intanto su un ciliegio sbocciavano i fiori.

- perché sei qui?- la domanda mi giunse spontanea, lei si voltò di nuovo - la mamma mi ha detto di non parlare con gli estranei e tu non sei una dottoressa! - disse con un tono pacato quasi volesse spiegarmi un concetto fondamentale. - terribilmente corretto! Piacere io sono Miky!- non si mosse, continuava  a guardare fuori - Ora mi sono presentata, e come se un po’ mi conoscessi! No? - lei si voltò e mi lanciò uno sguardo inquisitorio, io le sorrisi, così ci pensò su un attimo poi mi degnò della sua risposta - io sono Lilian - -che bel nome!- frasi di circostanza dette e ridette… - grazie! - - torniamo a noi perché ti trovi qui?- - mamma dice che il mio cuore non funzione bene, così me ne daranno uno nuovo, mamma dice che quando avrò un cuore nuovo potrò andare ai giardinetti con Marty - -…ah, - non sapevo cosa dirle, non sapevo cosa pensare, avevo sentito un migliaio di volte di bambini malati, eppure era tutto così diverso, così strano, quando una cosa ti colpisce da vicino ti fa sempre più male.

Così mi avvicinai alla finestra e colsi uno di quei fiori rosa poi glielo fermai sui capelli, lei si spostò un ciuffo dalla parte opposta della fronte, portandolo dietro l’orecchio poi si guardò allo specchio e mi sorrise, allora vidi quella luce nei suoi occhi che splendeva per la voglia di vivere e tutto mi sembrò più chiaro. Parlammo a lungo e le raccontai della mia storia, in modo semplice e sincero, ridemmo del modo buffo con cui la sua insegnante mangiava il cannolo e di come un suo compagno, una volta, era finito all’ospedale con una penna nel naso, ed ora mi sembrava tutto così leggero così poco importante, non avevo più paura, perché anche se fa male la vita è così bella perché è piena di momenti diversi: a volte così meravigliosi e a volte così tristi, che forse esistono solo per farci apprezzare quelli più felici, non è incredibile?

Ormai sentivo che sarebbe andato tutto bene e mi sentivo gioiosa e spensierata come quel angioletto malato che mi aveva fatto comprendere con la sua semplicità quanto la vita fosse importante e quanto la morte non fosse altro che un lungo riposo.

- e lei la signorina Miky? – un uomo in camice bianco era in piedi sulla porta il suo viso non tralasciava ne emozioni ne risposte alle mie domande; io mi voltai ancora verso Lilian e lei mi disse - te ne devi andare di già? - - si. - le risposi io ora più seria. - andrà tutto bene?- mi chiese lei ingenuamente - si! Andrà tutto bene - le dissi io - andrà tutto bene! – ed ora ne ero convinta perché quella risposta me l’aveva data lei. Non rividi più quella bambina, eppure mi ricordo la luce della speranza che brillava nei suoi occhi perché é la stessa che ora brilla anche nei miei.

Grazie angioletto mio.

 

 

Cosa successe a Yuri è un mistero ma sicuramente ora è con Miky a divertirsi, e la bambina… in realtà nn è scritto se proviamo ad immaginare forse però potrebbe essere riuscita ad andare ai giardini con l’amichetta o ancora potrebbe nn essere mai esistita no? Un vero angioletto, in fondo ciò che nn è scritto possiamo benissimo immaginarlo usate un po’ di fantasia e volate un po’ con me nel mio mondo magico dove tutto nn è detto che vada dalla parte giusta ma sicuramente va dalla nostra parte!!!:)

By ile delle Mitike cugine!!!                         

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** senza di lui mai!!! ***


Mi va di continuarla questa storia

Mi va di continuarla questa storia!!! Avete immaginato cosa potrebbe accadere??? Bravi!!! Ora ve lo dico io:

 

Un bacio.

Lo sguardo fermo sui suoi occhi castani.

“ti sei spaventata?” disse lui ancora cingendogli la vita; eccome se aveva avuto paura, era stata completamente avvolta dal panico, e se non si fosse più ripreso?

Cosa avrebbe fatto?

Si immaginava sola su quella spiaggia la sabbia fine sotto le mani e il tramonto, la luce dorata di quel sole all’orizzonte che sembrava una succosa pesca che colorava le nuvole di rosso.

Sola.

Tutta sola.

Mai più insieme a lui.

“Ho cercato di non perdere la calma…”

che bugiarda!

La calma l’aveva persa eccome, ma quella piccola bimba l’aveva aiutata molto.

Lui si slegò dall’abbraccio e si sdraio sulla sabbia soffice.

“Non ci credo, tu non sei capace di mantenere la calma!”

“Non è vero!”

ecco che ricominciava, ma com’era bello sotto quella luce. Lei gli fece una smorfia è gli salto addosso per fargli il solletico ma lui le fermo le mani, erano di nuovo insieme a scherzare, non poteva immaginarsi felice senza di tutto questo.

“A cosa pensi?”

disse lui mentre si scrollava un po’ di sabbia da dosso.

“ Niente..”

disse lei sorridendo.

“Stai tranquilla stupidina non potrei mai lasciarti.    

Un altro bacio.

 

Eh no!!! Mi va di tenervi sulle spine per sapere cosa è successo a Yuri dovrete attendere ancora al proximo capitolo!!! Ciao!!!

 

   Kisses by ile delle Mitike cugine!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** angelo o fantasma??? ci mancavano le allucinazioni!!! ***


Avevo pensato a questa storia così come ve lo già raccontata, non sapevo se vi sarebbe piaciuta ma a me piaceva molto così com

Avevo pensato a questa storia così come ve lo già raccontata, non sapevo se vi sarebbe piaciuta ma a me piaceva molto così com’era!!!

Voi però l’avete apprezzata a tal punto da decidere di cedere a me il compito di continuarla, perciò o un po’ paura che il mio finale non sia all’altezza delle vostre aspettative, quindi mi sento in dovere di suggerirvi di crearvi voi il vostro finale e poi se avete voglia sbirciate se il mio vi piace e recensire!! Il vostro aiuto è fondamentale per la riuscita della mia storia e mi farebbe piacere, se qualcuno di voi a voglia, sapere i vostri finali. Mi diverte molto farvi partecipare!!!!:)

 

 

Le sue labbra sapevano di miele e… driiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnn!!!!!!!!!!!!!!!!

Oh no è gia ora di alzarsi!!!

Uffa, uffa, uffa!!!

Di nuovo quel sogno, la ragazza si risdraiò nel letto  con le mani dietro la testa i suoi pensieri sembravano poter volare sopra di lei leggeri come piume cullate dal vento, le capitava spesso di ripensare all’altra sera quando sulla spiaggia era abbracciata a Yuri, quando le cose vanno bene tutto ti sembra perfetto, vorresti poter fermare il tempo e i tuoi sogni ti riportano di nuovo lì perché in fondo è lì che lì che volevi restare.

“È PRONTA LA COLAZIONE MIKY!!!”

Che pizza!

Questa vita diventa sempre più impegnata tanto che ora non si ha neanche il tempo di pensare o addirittura di sognare.

Cartella in spalla e la ragazza era pronta per una nuova giornata scolastica.

Se evitiamo di parlare del suo colorito spettrale e le sue borse sotto gli occhi che sembravano più valige.

“Ehi Miky non mi aspetti?”

“Ciao Yuri!@____@ scusa non ti avevo visto!!!”

“Me ne ero accorto!!!”

“Giusto!!! Va beh allora andiamo!”

Come le piaceva quella suo carattere bizzarro, così dolce ma mai sdolcinato così intelligente ma mai superiore così duro ma mai prepotente…

Un brivido le percorse la schiena, forse gli voleva troppo bene?

Ormai le capitava di pensarci spesso, prima pensava che solo loro avessero il potere di separarsi ma ora aveva spesso paura di poterlo perdere, per poi perdersi anche lei nel dolore della delusione, nella tristezza della solitudine.

Così la ragazza si voltò verso una vetrina e vide affianco a se il riflesso di Lilian, lei le sorisse poi prese il fiore di ciliegio, che aveva tra i capelli, fra le mani, ma quando Miky si girò era svanita nel nulla, solo il fiore era ancora lì a terra; la ragazza si chinò e lo raccolse avvolta nei suoi dubbi si dimentico di tutto.

“Miky stai bene?” le disse il ragazzo con tono interrogativo.

“sembra che tu abbia visto un fantasma!”

Ed era davvero così, oppure era solo immaginazione, lei ci rifletteva ora tranquilla sul suo letto, un altro terribile rompicapo, forse troppo complicato per quell’ora della notte così si voltò e chiuse lentamente le palpebre pesanti dalla stanchezza e un sogno avvolse il suo sonno.

 

Ecco finito un altro capitoletto cosa accadra?? Provate a sognarlo sarà sicuramente un bel sogno. E ora vi rilascio sul filo del rasoio ad aspettare di sapere cosa ho sognato io che accada!!!

Alla proxima by ile delle mitike cugine!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La farfalla ***


Ecco il continuo…

Ecco il continuo…

 

“ Ciao Miky, aspettami!!!

una bella ragazza dai capelli lunghi e biondi correva verso Miky.

“ Ciao Mari!”

“ Com’è va?”

“ Bene! Tutto ok!”

Yuri sta meglio?”

“ Sembra stare meglio di prima!!”

disse la ragazza sorridendo, ora stava davvero meglio anche lei.

Continuava ad avere incubi, quel viso oscurato dalla notte, quegli occhi diabolici e poi… Oh Yuri! se non ci fosse stato lui!!!

Ora però erano meno frequenti e anche se ogni volta che si trovava sola il suo cuore cominciava a battere forte rischiando di mandarla in iperventilazione, la paura stava davvero diminuendo; ora però continuava a sognare quella piccola bambina dagli occhioni blu, era vestita di bianco con un fiore di ciliegio tra i capelli, lei lo prendeva tra le mani e poi lo porgeva alla ragazza sorridendo, ma poi svaniva, un ondata d’acqua riempiva il suo sogno e Miky si svegliava di scatto tutta sudata.

*

Miky passeggiava tranquillamente, intanto il sole all’orizzonte stava calando, una grossa farfalla colorata le si appoggiò sulla mano e la ragazza tirò un piccolo urlo strozzato e lasciò cadere a terra i libri.

Era solo una farfalla.

Raccolse i libri da terra e si voltò verso i giardinetti, una piccola bambina bionda si dondolava sull’altalena.

La ragazza si avvicinò lentamente e si sedette nell’altalena accanto.

“ Ciao!”

“ Ciao Miky!” 

la bimba dagli occhioni blu sorrise, poi si lanciò addosso a Miky per abbracciarla.

“ come mai sei ai giardini da sola?”

“ la mia sorellina sta dormendo!!! Io abito là!”

disse indicando una piccola villetta gialla.

“ la mamma non vuole che io la sveglio!”

il sole faceva capolino dalle montagne, illuminando il viso della bimba che aveva ancora il fiore tra i capelli, che strano, sarebbe dovuto appassire eppure… doveva essere un altro!

Miky allora si alzò e diede un bacio sulla guancia della bimba.

“ Ora devo andare a casa. È un po’ tardi!” disse la ragazza

la bimba si girò e disse.

“ vorrei essere una farfalla per volare fino all’orizzonte!”

 

questa storia è come una ricetta di un pasticcere alle prime, spero vi piaccia anche se gli ingredienti non sono ben dosati e mescolati: la mia base di drammaticità, quel pizzico di mistero e quella aggiunta di dolcezza!!!:)

alla proxima by ile delle mitike cugine!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La bambina dagli occhioni blu ***


Piccolo-piccolo capitolo

Piccolo-piccolo capitolo! Leggete…

 

la farfalla si appoggiò leggiadra sul fiore di ciliegio, poi la ragazza si copri gli occhi con le mani, una luce fortissima l’avvolse, il calore penetrò fino al suo cuore, quindi incrocio le braccia con le mani sulle spalle, chiuse in un caloroso abbraccio, la bimba dagli occhioni blu era seduta sul bordo del fiume, sbatteva i piedi nell’acqua, fra i capelli il fiore rosato ondeggiava col vento.

La ragazza si avvicinò alla bimba che diresse i suoi occhioni blu su Miky.

Sorrise allegra, poi disse “ vorrei essere una farfalla per volare fino all’orizzonte”

Miky!”

Yuri era chinato sulla ragazza.

“Ti sei addormentata sul divano!”

Studiavo, stavo solo riposando gli occhi!”

“A me sembrava che tu stessi russando! Perché non vai a letto ora?”

“No! Tu vai! Io non ho sonno, ho solo bisogno di un po’ d’aria!”

“ Ti senti bene? Sono un po’ di giorni che mi sembri pensierosa! È successo qualcosa?”

la ragazza indossò il golfino aprì la porta di casa e si diresse verso una panchina, si sedette e si strofinò gli occhi.

“ Ehi! Ti ho fatto una domanda!!!

“scusa! e che sono un po’ distratta!”

“ allora! Cosa è successo?”

“Niente di importante… un sogno! Ho incontrato una bambina all’ospedale che mi ha aiutato a non perdere la calma, ma ora continuo a sognarla. A volte mi sembra di vederla, o di sentire la sua voce, ma poi un attimo e… è svanita. Ieri l’ho vista ai giardini, mi ha indicato dove abita, ma mi è sembrato sbucasse dal nulla, sono passata davanti ai giardini ma non ho notato nessuno e poi… eccola là, a dondolarsi sull’altalena!”

“Facciamo così: domani andiamo a trovarla così me la fai conoscere”

la ragazza si voltò e sorrise.

“Okay!”

poi scoccò un bacio sulle labbra del ragazzo e la luna sbucò dalle nuvole illuminando la notte.

       

 

 

Eh si! Quella bimba è proprio un mistero! Cosa succederà a Yuri e Miky???

Me lo chiedo anch’io!!! J

Kisses e alla proxima by ile delle mitike cugine!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il sussurro del vento ***


E la storia continua

E la storia continua...

“So i put my arms around you, around you…”

Miky! Miky!”

La ragazza si sfilò le cuffie del lettore cd e scese le scale.

“Ciao Yuri! Che c’è?”

“Certo che hai la memoria corta sciocchina! Non dovevamo andare dalla tua amichetta?”

Ah gia! Quasi dimenticava, oggi avrebbe presentato la bimba dagli occhioni blu a Yuri, chi sa…

“Dai andiamo o farà tardi!”

“Si!”

il ragazzo gli porse il suo golfino azzurro ed aprì la porta.

Non ci misero molto ad arrivare alla casa, era una piccola villetta singola, gialla in stile liberty, i fiori sembravano presentarla, invitavano la gente con i loro colori allegri e proprio nel cortiletto davanti, un maestoso ciliegio ondeggiava cullato dalla brezza del mattino.

I ragazzi bussarono alla porta.

“ Ciao ragazzi! Siete qui per Lilian? Su su! Entrate non state sulla porta!”

Una bella donna sui 35 anni, invitò i ragazzi ad entrare, era molto alta e i suoi occhioni blu tradivano la sua stretta parentela con Lilian, i suoi capelli erano lunghi ondulati e biondi, intorno a lei aleggiava un aria pacifica, e il suo atteggiamento gentile e delicato le donava uno stile e una classe non indifferenti.

I ragazzi guidati dalla donna si accomodarono sul morbido divano a fiori nel soggiorno.

La donna si assentò un istante e tornò con una piccola bambina bionda, con gli occhioni blu, di qualche mese in braccio.

“È la sorellina di Lilian?”

Chiese la ragazza notando l’acuta somiglianza.

“No! Questa è proprio Lilian!”

I dubbi assalirono la ragazza che si ammutolì.

“ Il vento mi aveva sussurrato che sareste venuta trovarla!”  

 

Eh si! Niente chiarimenti e molti dubbi!!! Ma tranquilli scoprirete tutto fra molto poco il prox capitolo lo già quasi finito!!!

Kisses by ile delle Mitike cugine!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il silenzio di una lacrima ***


Vediamo se con questo capitolo qualcosa in più si capisce…

Vediamo se con questo capitolo qualcosa in più si capisce…

 

 

Tutta quella storia era assurda, come poteva essere Lilian?

La bimba dell’ospedale avrà avuto almeno 3-4 anni, quella doveva avere massimo 7 mesi. Incredibile! Assurdo!

“ Vi vedo dubbiosi! C’è qualcosa che non va?”

la ragazza sfiorò col proprio sguardo quello del ragazzo che sembrava essere confuso, poi si voltò verso la finestra: una bellissima farfalla colorata era appoggiata su un ramo del ciliegio, sbatteva le ali lentamente con grazia e sembrava fissare Miky.

“Beh! Ora forse è meglio che andiamo, o non faremo in tempo ad andare a mangiare!”

“Volete restare a pranzo?”

“Non so…”

“Allora è deciso! Accomodatevi pure credo sia già pronto!”

i ragazzi si avviarono verso la sala da pranzo. La tavola era già apparecchiata, la donna dai capelli biondi aggiunse due posti e i indicò ai ragazzi di sedersi.

*

“Prima di me in questa casa abitava mia nonna…”

disse la donna fra i tanti discorsi.

“Ma dopo ciò che è accaduto si è trasferita e ha lasciato in eredità la casa a mia madre che ora l’ha lasciata a me e a Lilian, per trasferirsi in una un po’ più piccola.”

La donna si alzò spostando la propria sedia con grande finezza e incominciò a cercare qualcosa nei cassetti; infine prese un grosso album rilegato in argento color beige e lo porse a Miky con gentilezza.

“Queste sono alcune foto di famiglia… guardatele pure.

La ragazza sfoglio lentamente l’album: le foto mostravano numerosi famigliari che sorridevano in posa, molti erano biondi e gli occhioni blu di alcuni di loro erano identici a quelli di Lilian.

La ragazza ad un tratto si bloccò su una foto.

“Questa è mia nonna e queste sono mia mamma e la sua sorella gemella.”

La ragazza rimase di stucco, la donna era molto somigliante a quella raffigurata sulla foto, gli stessi occhioni, gli stessi capelli e la stessa aria gentile, era inconfondibilmente sua nonna. Ciò che però stupì la ragazza furono le due figlie, era incredibile! Avrebbe potuto giurarlo una delle due bambine della foto era proprio…

Ma questa è Lilian!”

“Come fai a conoscere mia zia? Lei…”

“Non sono sicura ma la conosco! Cosa le è successo?”

“Io non lo so con certezza mia mamma non ne parlava mai…”

disse la donna, il suo sguardo si incupì.

“ credo che ormai l’unica a saperlo sia mia madre, se ti va può provare ad andare a trovarla abita qui vicino.

*

Ora si che non ci capiva più niente! La sua testa poteva scoppiare, cosa era accaduto a quella bimba? era davvero un angioletto?

Si sedette sulla su una panchina, abbracciò Yuri e si strinse nel silenzio di una lacrima.

 

 

La storia non è ancora proprio chiara, ma le cose incominciano a dirigersi al loro posto, in fondo c’è scritto già nel titolo che la storia è misteriosa spero vi piaccia comunque!:)

Kisses alla proxima by ile delle Mitike cugine.  

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Farfalle e fiori di cilegio ***


Eh si l’intrigo è complicato ma ora un po’ si scioglierà…

Eh si l’intrigo è complicato ma ora un po’ si scioglierà…

 

La casa era buia, la luce era aspersa, pacata, l’atmosfera metteva i brividi anche se aveva quel tocco romantico e orientale di una casa che nasconde un segreto.

I ragazzi si avviavano accompagnati dal maggiordomo, era una bella casa raffinata, pur non essendo molto grande.

Il maggiordomo indicò il divano e i giovani si accomodarono silenziosi, senza proferire parola.

Eccola lì, in tutta la sua classe: versava con leggerezza il tè delle 5, tipico dei nobili inglesi, doveva aver viaggiato molto, i lunghi capelli candidi stretti in un blasonato chignon, i grandi occhioni blu che fissavano la tazzina d’argento.

“volete del tè?”

chiese gentilmente prima di sorseggiare il suo.

“Oh no grazie! Siamo passati per…”

Ma certo! So benissimo perché siete qui, sapevo che sareste venuti, me lo ha sussurrato il vento.

Quella frase giungeva familiare, aveva un tono di mistero e un pizzico di atmosfera magica.

“ Mia sorella…”

disse l’anziana con voce velata.

“Si! Siamo qui proprio per lei, ora le parerà strano ma io credo di averla incontrata…”

“Certo capisco.”

La voce era ferma come se conoscesse già la risposta ad ogni domanda come se niente potesse stupirla.

“ Mia sorella ed io eravamo sempre unite, non solo perché eravamo gemelle ma perché dentro di noi era celato uno stesso mistero…”

Mentre l’anziana narrava i suoi occhioni blu guardavano il cielo dalla finestra, come quando si cerca di ricordare qualcosa di lontano e a volte doloroso.

“Amavamo i ciliegi: sono così fragili e belli, riescono a donare un sorriso anche a chi non riesce a trovarlo negli occhi di chi gli sta accanto; io e mia sorella eravamo complementari non ci dividevamo mai, perciò riuscivamo sempre a trovare il sorriso negli occhi dell’altra, e quando proprio non c’era, ci sedevamo in riva al lago sotto il ciliegio e guardavamo il sole tramontare dietro le montagne all’orizzonte e sognavamo di diventare farfalle per poter volare fino lì.

Miky lo sapeva bene: il lago, il ciliegio, le farfalle era tutto così misterioso eppure dentro di lei così chiaro.

“ Mia sorella però si ammalò il suo cuore non era abbastanza forte, così dovette stare a letto, come soffrivo quando dalla sua stanza gridava il mio nome: Marty, Marty… ma non mi era permesso di andarla a trovare.”

La donna continuava impassibile a sorseggiare il tè ad ogni interruzione, ma ora finito posò la tazzina sul tavolo e quando si risedette una singola lacrima le rigava il viso maturo segnato dal tempo e dal dolore.

“ Una sera ci sedemmo nel lago di nascosto, il sole calante ci donava i suoi ultimi raggi di calore mia sorella colse un fiore e lo mise fra i miei capelli poi disse : voglio diventare una farfalla per volare fino all’orizzonte. Così si mise a correre una luce forte ci riscaldò perfino l’anima e il cuore; mia sorella che oramai aveva abbandonato le forze trovò l’energia di correre e di saltare, e si lanciò.Per un istante, un unico istante eterno, la vidi volare come una farfalla.

L’anziana si fermo per riprendere fiato, quel racconto le si leggeva in viso quanto le faceva male, il dolore di mille spade che le trafiggono il cuore, i suoi occhioni blu erano lucidi di tristezza e le lacrime le bagnavano lente le guance. Tutto ciò che aveva raccontato però Miky l’aveva visto in sogno, ed ora capiva.

“ Mia sorella quella sera però non volò fino all’orizzonte perché cadde in acqua, la soccorsero e la portarono all’ospedale per un trapianto di cuore ma non resse all’operazione e mi lasciò sola.

*

quella storia carica di dolore aveva colpito Miky dritta al cuore ed ora correndo sotto la pioggia, mentre le gocce le bagnavano i capelli e le lacrime il viso, si chiedeva se tutto ciò era stato il destino a preservaglielo.

 

Ed ora è un po’ più chiaro? Non so! So solo che Miky qualcosa ha capito! Voi?

 

Kisses by ile delle Mitike cugine.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** La forza di un unico pensiero felice ***


Vi sembrerà strano perché inizia con i pensieri di lei come nel primo capitolo, è fatto apposta,è un esperimento, mi sembra cm

Vi sembrerà strano perché inizia con i pensieri di lei come nel primo capitolo, è fatto apposta,è un esperimento, mi sembra cmq carino ditemi se vi gusta:

 

 Avevo davvero bisogno di quel profumo spezziato , di quella strana tranquillità, di quel assurdo silenzio e di quella magica quiete, avevo davvero bisogno di starmene un po’ tranquilla dopo tutto quello stress.

Così stavo ferma lì cercando di non pensare a niente, provando a svuotare la mente da ogni riflessione improvvisa, cercando di non pensare quanto mi faceva male il destino di Lilian, con scarso risultato; osservavo quel cielo magnifico senza aver la forza di spostare lo sguardo; i miei vestiti, persino i calzini, erano completamente bagnati, i capelli fradici mi disegnavano il volto e le mie ciglia nere si legavano tra loro.

Volevo urlare, avevo corso sotto la pioggia per tutto il bosco ed ora mi trovavo lì in cima alla quella altissima rupe. Non mi sarei mai buttata, ero troppo vigliacca e poi sarebbe stato troppo facile , infondo non era colpa mia, ma allora di chi era la colpa?

Che strano il destino dell’uomo si nasce, si viene sottoposti a continue sofferenze e continui sforzi e poi si muore.

Anch’io avrei finito per soffrire! Molto più di quello che stavo soffrendo, infondo quella storia non mi riguardava direttamente, anche se ormai feriva pure me ciò che aveva ferito il mio piccolo angioletto malato.

Yuri mi avrebbe lasciata, sarebbe accaduto prima o poi! Ed io sarei rimasta sola come l’anziana gemella, sola in eterno, sola nel dolore e nella tristezza.

Il mio viso sarebbe stato segnato dal tempo le mie forze mi avrebbero abbandonata ed io cosa avrei fatto?

Un sussurro e in un fremito tutto mi sembro più chiaro.

Me lo suggerì il vento.

Che cosa mi accadde? ora sarete curiosi! sicuramente vi chiederete che senso ha correre per il bosco sotto la pioggia , arrivare in cima a una rupe, affermare che la vita è una continua sofferenza e poi non avere neanche il coraggio di farla finita, progettare qualcosa e portarla  a termine esattamente come è stata pensata senza l’influenza di nessuno, prendere una decisione, fare una scelta con la propria testa; forse solo quando capirete quanto è importante il fruscio del vento,  il volo di un gabbiano, la ninna nanna di una madre al suo bambino, una lacrima di felicità, un bacio di passione, l’unico volo di una farfalla, comprenderete che la vita va apprezzata e non sprecata perché è fin troppo corta per viverla al massimo, comprenderete che anche se fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce non vale la pena arrendersi…

“Corsi nei boschi per succhiare il midollo della vita, viverla al massimo, sbaragliare tutto ciò che è vita per non scoprire in punto di morte di non aver vissuto, ho scelto la strada meno battuta per essere diversa per provare soffrendo quanto è importante sorridere, per provare ad amare con tutta me stessa, ballare in estasi la musica della passione e vorrei diventare una farfalla per volare fino all’orizzonte. 

 La ragazza si inginocchiò una lacrima le rigò il viso bagnato, portò entrambe le mani sul volto, ma una vocina familiare la chiamò.

Miky perché piangi?”

Perché sono felice!”

la bimba bionda dagli occhioni blu la guardò dubbiosa.

Yuri si sedette accanto alla ragazza e l’abbracciò.

“ La vita è bella perché intensa, e tu sei la cosa più bella e più intensa che la vita mi possa donare! non è eterno ma durerà! sciocchina non piangere!”

il ragazzo le scoccò un bacio sulla fronte e si sedette a terra accanto a lei.

Miky si alzò si asciugò le lacrime e si diresse lentamente verso la bimba.

Poi le sussurro nell’orecchio

“Grazie angioletto mio.”

La bimba sorrise poi prese il fiore di ciliegio fra le mani e lo mise fra i capelli della ragazza.

“Voglio diventare una farfalla per poter volare fino all’orizzonte!”

la bimba si mise accorrere verso il dirupo una luce fortissima circondò i ragazzi riscaldandogli persino l’anima poi la bimba spiccò un salto e si mutò in farfalla e volò.

 

*

Una donna anziana dai lunghi capelli biondi e gli occhioni blu sorseggiava il suo tè vicino alla finestra, una luce forte la avvolse poi il sole illumino una farfalla

“Sorellina mia…”

Abbracciò forte un peluche e un sorriso ricomparve sul suo viso, poi chiuse gli occhi e cadde a terra.

*

La farfalla volava verso l’orizzonte, sbattendo le sue piccole ali, ma all’improvviso divennero due, volteggiavano verso l’orizzonte con la forza di chi è davvero felice.

Il ragazzo cinse la ragazza per la vita la guardò negli occhi e si strinsero ancora in un bacio e nel silenzio di una lacrima di felicità donata dalla forza di unico pensiero felice.

 

 

Eh si! è proprio finito! Per qualunque chiarimento chiedete pure, sperò vi sia piaciuta! Vi aspetto alla prossima ff kisses!!!

 

 

 

By ile delle Mitike cugine ricorda: quando sei sicuro di sapere una cosa comincia a guardarla da un altro punto di vista!

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=46505