+ Lollipop Luxury +(... wanna get messy... ?) di BenHuznestova (/viewuser.php?uid=33755)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** S- T- A- R. ( ... what? ) - Introduction. ***
Capitolo 2: *** " I'm on the top... " ***
Capitolo 1 *** S- T- A- R. ( ... what? ) - Introduction. ***
"S-T-A-R.
S-T-A-R.
(What?)
S-T-A-R.
(Queen bitch..)
S-T-A-R."*
Facciamo un gioco?
"Troppo cresciuto",
dite?
Oh, ma i miei sono giochi di tutto rispetto, miei cari signori..
troverete ch'essi sono estremamente poco adatti ad un pubblico di
bambini.. anche se l'idea non mi dispiacerebbe affatto, ripensandoci..
... ma vedo che non siete ancora convinti!Mh, essere così
seri è un delitto oltremodo disdicevole, il sublime
sottoscritto ne sa qualcosa, cari impiccioni..
..come?
Intendete.. come io possa essere diventato così..?
...
Mpf.. perdonatemi l'ilarità..
E da quando voi
siete diventati così banali?
Già, "voi".. noterete che adoro particolarmente utilizzare
questa persona nei miei deliranti soliloqui.. uhm, non poi
così solitari, dopotutto..
Voi..
Vi relega in una dimensione a parte, una dimensione che vi appartiene,
indistinti scrigni d'ipocrisia e conformismo quali siete, senza
distinzione alcuna; dimensione ben lontana -sebbene sia tristemente
destinata a scontrarvisi- da un altra, rifugio di una ben
più squisita persona.
Io.
Chi sono "io"?
E chi mai potrei essere ormai, grottesca debuttante delle vostre manie?!
Mh.. mi presenterò.
Lentamente, mi svelerò ai vostri occhi.
Mi lascerò denudare dai vostri odiosi sguardi e dai finti
moralismi di cui siete maestri.
Chissà che alla fine non vogliate anche voi giocare con
questa bella bambola..
C'est bien, Madame et
Monsieurs.. un occhio di riguardo ai miei "Monsieurs".
Per voi.. la star della vostra menzogna preferita!
à vos
désirs..
Lollipop
Luxury.
..S-T-A-R.......what?
..continua.
___________
*"S-T-A-R.
S-T-A-R. (Cosa?)
S-T-A-R. (Regina cagna..)
S-T-A-R."
-Lollipop Luxury- Jeffree Star.
|
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Capitolo 2 *** " I'm on the top... " ***
" I'm on
the top
There's no luck
Never turned around to
stop
Make my move
Make you move
Make you wanna hear me
talk
See me walk
See me fuck
See me suck a lollipop
( Mmm… ) Wanna
get messy...? " *
First game... let's have some fun!
Oh, e fu davvero
qualcosa di dannatamente divertente l'episodio che fra breve
andrò a narrarvi... ma lasciatemi dire, anche alquanto
penoso.
Mh, come spiegarmi...
direi qualcosa di nuovo se parlassi della quotidiana amorosa tragedia
umana, dei pericolosi giochi di potere di amanti orgogliosi e viziati?
... no, vedo
che non mi seguite... ma d'altronde cosa potevo mai aspettarmi?
Evidentemente non avete
mai avuto l'insano piacere d'irretirvi in codeste trame e di tirarne a
capriccio i rosati fili... ve la farò più
semplice, dunque.
Immaginate due
schieramenti, eguali in risorse e potenza, identici in valore ed
orgoglio.
Anzi... immaginate una
scacchiera.
...
mpf.
Scusate...
più in là comprenderete il motivo di questa mia
ilarità... o meglio, spero che siate almeno così
acuti da coglierlo.
Dicevo, prendete gli
schieramenti di questa scacchiera, soppesatene le due parti, osservate
la partita delinearsi sui passi falsi e sulle distrazioni dell'una o
dell'altra, ammiratene le mirabolanti strategie.
E, un istante prima del
tracollo, cambiate ambientazione, rovesciate il tutto in... che so io,
in un sontuoso letto d'amanti.
Stuzzicante nevvero?
... no? Che i miei
passatempi siano davvero di così cattivo gusto? Eppure
l'illustre sottoscritto si deliziò di prender parte a
codeste ottuse manovre, a un gioco così infantile da
risultare diabolico.
E mi
delizierò ancor di più nel rendervene partecipi.
Tanto meglio se ne
resterete scandalizzati.
on
se voit à la fin...
Lollipop
Luxury.
________________
Ricordo che era un
pomeriggio di metà aprile, un caldo e un'afa semplicemente
detestabili, degni dell'ancor più esecrabile clima
giapponese... dio, la tentazione di strapparmi gli abiti di dosso pur
di non sentirli così schifosamente appiccicati al mio corpo!
... so pure che a
qualcuno non sarebbe dispiaciuto, ma il comune senso della decenza mi
impediva di denudarmi nel bel mezzo di un'affollata strada di Tokio...
decenza comune ad altri, s'intende.
Per mio diletto, non ero
l'unico a cui quel caldo impossibile dava alla testa, se di testa si
poteva parlare quando ci si riferiva ai miei pazienti.
Generalmente non ero
solito elargire le mie meravigliose prestazioni a domicilio... ma,
cristo, quella voce alla cornetta, così
meravigliosamente impastata e roca, quella nota isterica ed incrinata
mi avevano eccitato a tal punto dal farmi uscire dal mio comodo rifugio
fin sotto l'odioso sole giapponese.
Se c'è una
cosa con cui adoro giocare, sono i casi umani.
E lì ce n'era
uno che mi implorava di distruggerlo e stravolgerlo.
Dunque, chi ero io per
deluderlo? Non per niente è appositamente per gente come voi che ho improvvisato questo
piacevole passatempo.
Non è colpa
mia se mi sono scoperto più abile del previsto.
Ad ogni modo, pur con
tutta la buona volontà del mio sconfinato e nobile animo, il
tizio alla reception del fottuto lussuosissimo hotel stava mettendo a
dura prova tutti i miei buoni propositi...
<< Mi
duole informarla >> ecco, glielo leggo in faccia
l'amletico dubbio! " Signore? Signorina? Entrambi? "... fottiti aborto
d'uomo, fottiti e affoga nello schifo di una tale abominevole unione!
<< ... che Herr Iurghens ha lasciato i suoi alloggi molto
presto stamani e che non è ancora rientrato. >>
Mh, come sei
impeccabile. Ti aprirei la gola con un fottuto tagliacarte per la tua
impeccabilità.
... e voi non fate
quelle facce sorprese. Non avete capito un bel niente.
Tsk!
Pur con tutti i miei
neuroni inneggianti al massacro, mi limitai a sorridere amabilmente, il
mento poggiato sul palmo.
<< A-ah.
Mi dica qualcosa che non so. >>
Si passò una
mano sulla fronte, visibilmente provato. La mia pazienza intanto stava
andando a farsi benedire. Quand'ecco l'aiuto provvidenziale:
<< Mi
scusi. E' l'ospite di Herr Iurghens? >>
... evidentemente anche
lassù qualcuno mi amava.
<<
Palesemente si. >> proferii in un sospiro.
<< Prego,
allora. Voglia seguirmi. >> SI! Si che ti seguo, esimio
genio!
Preceduto da questa
sorta di ambasciatore divino, mi avviai decisamente più
tranquillo all'ascensore, ma non prima di aver lanciato un disinibito
occhiolino al suo scandalizzato collega.
Come dire... hai perso
un bel giro di giostra, amico.
Il secondo tizio si
rivelò ben più affabile e alla mano di quello alla reception.
Forse fu proprio in
virtù di questo che preferii lasciarlo ansante e sudato
nella cabina dell'ascensore e dirigermi da solo nella direzione
indicatami.
" Suite
Cornelian "
, un intero piano prenotato... complimenti, mio caro Ralph. Ma sai,
dicono che i soldi non facciano la felicità, dopotutto.
Altrimenti io non sarei
qui. E tu non saresti, bhe, altrove, a lasciarmi campo libero col tuo
ninnolo più prezioso.
Abbandonata in un
portaombrelli la salvietta che avevo usato per pulirmi le mani, mi
diressi a passo sicuro verso l'elegante porta laccata. Con altrettanta
sicurezza ne abbassai l'elaborata maniglia e ne sospinsi in avanti
l'uscio, rivelando ai miei occhi una grande stanza immersa in una cupa
penombra. Grazie a qualche flebile raggio di sole sfuggito
all'abbraccio delle opprimenti tende scure, riuscii comunque a
riconoscere un immenso letto a baldacchino in ferro battuto,
più altri pesanti e costosi mobili tipici di una camera da
letto.
Nell'aria, un forte
odore di sesso misto a scotch di buona qualità.
...
voilà, les aristocrats maudits!
In un angolo
più in ombra accanto alla grande finestra oscurata, stava il
profilo ebbro e scarmigliato del mio cliente, scompostamente seduto di
fronte ad una devastata scacchiera.
<< Hallo, sir. >>
Lo scatto della porta
sembrò distoglierlo dai suoi pensieri ancor più
che il mio lezioso saluto; le palpebre si schiusero sulla mia figura in
ombra, pesanti come i foschi drappi alle sue spalle... ma al contrario,
dietro di esse non riuscii a scorgere alcuna traccia di un ipotetico
sole.
Vi fu un attimo di
smarrimento, la mano scivolò nervosa sul suo viso.
Rialzò lo sguardo, lo assottigliò. Infine
sorrise, spietatamente estraneo.
<< You're in
late, queen bitch.
>>
Le mie labbra si
distesero nel buio, un sorriso più simile al bagliore fatale
di una stilettata.
<< Mpf,
nientemeno che una regina... >> mi avvicinai di qualche
passo per osservare la scacchiera: una battaglia abbandonata a
metà ma comunque di chiaro svantaggio per l'esercito
britannico... lì per lì non la trovai per nulla
interessante.
Sul letto le lenzuola
erano aggrovigliate e sparse, il coprimaterasso stropicciato. Un
cuscino giaceva sventrato a terra, la morbida imbottitura di piuma
d'oca vomitata sul pavimento come budella d'animale.
Infine, lo zigomo
sinistro di Mc Gregor era gonfio.
Ci guardammo ancora. Ci
odiammo istantaneamente.
" La porta è
chiusa. Non puoi scappare. " dissero i suoi occhi.
" La porta è
chiusa. E tu sei
dentro con me.
" rispose il mio sorriso.
Sin dal primo istante in
cui iniziai a spogliarmi per lui, mi fu subito chiara la profonda
frustrazione di quel teinomane da strapazzo. Un egocentrico, superbo,
arrogante figlio di papà viziato fino al midollo,
avvezzo fin dalla più tenera età a veder
soddisfatto ogni suo capriccio.
Come doveva esser stato
dunque avvilente mettersi a quattro zampe per il suo amato tedesco!
Non riuscivo a non
pensare a quella esilarante scena, neanche mentre le sue mani palpavano
prepotentemente le mie natiche ed il mio orifizio si strusciava contro
il suo sesso ancora coperto dagli slip... uhm, probabilmente anche le
non proprio abbondantissime dimensioni di quest'ultimo dovevano essere
state determinanti nella sua passività a letto...
Proruppi in una risatina
divertita e poi in un versetto compiaciuto quando il soggetto delle mie
caricaturali fantasie avventò le fauci sul mio collo
facendomi inarcare la schiena: tanta irruenza da una simile puttanella
mi divertiva, ma probabilmente non ero esattamente la persona
più adatta per formulare un tale giudizio.
<<
Cos'è, Herr Iurghens non ti ha mai concesso
l'iniziativa, silly lizard? >>
... ma come avrete
capito, c'è solo un modo per chiudermi la bocca.
Lo avvertii sbuffare
contro il mio collo per poi afferrare e stringere l'orlo dei boxer (
quel dì paradossalmente indossati ) ; mi scostai e mi
sollevai leggermente permettendogli di strapparmeli di dosso; ora aveva
il viso contro i miei addominali ancora coperti dalla maglietta,
qualsiasi individuo avrebbe già tirato giù la
cerniera con i denti, si sarebbe avventato sui miei capezzoli e avrebbe
banchettato sul mio ventre... ma non quello sciocco scozzese che tutto
d'un tratto voleva improvvisarsi uomo, troppo stanco per farsi ancora
aprire il culo. Eppure già immaginavo quale graziosa
pecorella potesse essere tra le mani del suo amato crucco!
<< Mh, mi
sa che ci ho azzeccato. >> nessuna risposta, con una mano
mi artigliava una coscia, con l'altra cercava di far spazio al suo pene
tra la stoffa degli slip.
<< Vuoi
fottere, no? >> lo stuzzicai << Solo per
una volta, vorresti sapere cosa si prova ad avere l'intero controllo
della situazione, prendere qualcuno per i fianchi e sentirlo stringersi
caldo ed umido attorno a te >> mi scoccò
nient'altro che un'occhiata invasata mentre si prodigava per liberare
il suo pene dall'ingombro. Lo abbracciai tenendomi sollevato, tutte
quelle perdite di tempo mi stavano annoiando <<
dev'essere spossante per uno spocchioso del tuo calibro chinare capo e
schiena a qualcun'altro. E da quel che ho capito, Ralph non ha la
minima intenzione di cederti le redini. >>
Il suo pene
sgusciò fuori dagli slip appena in tempo per confermare la
mia tesi ed offrirmi lo spunto per una nuova acuta osservazione.
<< ... e
adesso capisco anche il perché. >>
Una frazione di secondo
dopo mi ritrovai ad annaspare sulla moquette vinaccia, lo scozzese
sopra.
Mai qualcuno che
apprezzi un pò di sincerità.
... ma avevo
già detto che ci odiammo a prima vista?
Bene, lo
sottolineerò ancora. Perché fino a quel momento
non mi era mai capitata una cosa del genere... una cosa così
vergognosamente infantile e priva di senso come finire a fare a pugni
sul pavimento di una suite, intendo. Cioè, mi era capitato
di mischiarci del sesso, ovvio, ma lì si parlava di una vera
e propria scazzottata da taverna! Ed il punto era che neanche il dolore
del mio labbro pestato riusciva a farmi desistere dalla voglia di
prenderlo a testate. Ero furioso, dopo cinque minuti di quell'insensata
lotta, capovolgere la situazione e metterlo a quattro zampe era
diventato il mio imperativo assoluto... tanto più che quel
bastardo continuava ad incassare e picchiare senza proferir parola,
quasi si fosse bevuto anche la lingua assieme allo scotch!
<< Vi ho
capiti, sai?! >> ripresi dandogli una manata in faccia
<< Due superbi che non desiderano altro che sancire la
loro supremazia perfino a letto, entrambi persuasi che il semplice
fatto di poter fottere dia automaticamente potere e controllo
sull'altro! >> per un istante sembrò quasi
comprendermi oltre il velo ebbro ed infuriato nei suoi occhi. Ma
ciò non gli impedì comunque di bloccarmi i polsi
ai lati della testa. Digrignai i denti.
<< Mi fate
incazzare, maledizione! >>
Nel giro di un secondo
avevo ribaltato la situazione. Avvicinai il mio volto al suo,
impedendogli di guardare altro che non fossero le mie pupille impazzite.
<< Mi
spiace deludervi ma non funziona così! Se mi hai chiamato
con questa speranza, bhe, una volta tanto dovrai svegliarti e
ricrederti, mio caro Mc Gregor >> i nostri sguardi si
fusero, la sua arroganza scalfiva appena il bagliore derisorio ed
esaltato dei miei occhi << non esiste che mi lasci
fottere da te. >> sogghignai.
Sicuramente feci
scattare qualcosa in lui.
E quel qualcosa mi fece
rovinare nuovamente a terra, stavolta facendomi sbattere la testa
contro qualcosa di duro.
... oh, evitate i doppi
sensi, non ne siete capaci.
Con l'ultimo barlume di
lucidità, pregai che almeno non si trattasse di una delle
imbarazzanti zampe di leone del tavolino....... lo so, non fu un
pensiero molto intelligente, ma che volete farci?
Il buio,
l'incoscienza... non credo durarono a lungo. Ma quando riaprii gli
occhi, questi mi restituirono l'immagine del pesante baldacchino.
Eravamo entrambi sul
letto; Andrew si era spogliato e mi aveva voltato il viso.
Mi sollevai a sedere
dolorante e inevitabilmente l'occhio mi cadde sulla scacchiera di
fianco a me... stranamente questa volta la trovai molto più
interessante.
La quasi
totalità dei pezzi era stata rovesciata o era caduta in
terra, gli unici ad essere ancora in piedi erano un re nero, un alfiere
e un cavallo bianchi e una regina rossa: notai che anche quella
rovesciata era dipinta allo stesso modo, probabilmente entrambe avevano
il colore dei loro schieramenti stampato da qualche parte, ma dalla mia
posizione non era possibile scorgere quel piccolo dettaglio... se ne
stava semplicemente ritta al centro del campo, aliena ma in un certo
senso compiaciuta di quel massacro.
La micidiale
casualità di quella disposizione mi sconvolgeva.
Istintivamente, sorrisi
quasi complice a quella lucida figura e allungai una mano verso
l'alfiere bianco: me lo portai alle labbra e lo baciai teneramente,
voltandomi contemporaneamente verso Andrew.
Mi guardava, gli occhi
cerchiati come dopo un pianto eppure ancora tremendamente altezzosi. Si
inumidì le labbra e aprì le gambe.
<< Un
invito? >> ghignai appressandomi a lui.
<< Fuck you. >>
sibilò, ma subito arrossì rendendosi conto della
scarsa tempestività di quel consiglio.
Mi sistemai lascivamente
tra le sue gambe e mi chinai su di lui. L'alfiere passò
dalle mie labbra alle sue, la sua lingua ne lambì rassegnata
e vogliosa i contorni per poi distaccarsene in una sottile scia di
saliva. Le sue gambe si divaricarono ulteriormente.
Sogghignai.
<<
Firmiamo la resa, sir. >>
Nel breve tragitto in
ascensore ebbi decisamente molte cose su cui riflettere.
Primo: era passato
davvero troppo tempo dall'ultima volta in cui avevo posseduto
qualcuno... la cosa non mi stupì più di tanto, ma
giudicai che da allora in avanti avrei anche potuto variare, di tanto
in tanto.
Secondo: purtroppo non
ero più portato per le risse da osteria ed il solo pensiero
del mio labbro attualmente livido mi faceva impazzire.
Terzo:
l'omosessualità di Andrew, fin troppo comprensibile. La sua
passività, anche. Perfino nella più remota delle
ipotesi lo scozzese non sarebbe mai riuscito ad andare con una donna:
troppo capriccioso, troppo ottuso, una donna avrebbe calpestato la sua
superbia ancor meglio che un uomo.
Creature geniali e
perverse.
Quarto: dovevo ammettere
che era stato infinitamente appagante vederlo soccombere nonostante
tutti i suoi belligeranti propositi.
Quinto: ad ogni modo,non
sapevo ancora spiegarmi la smania che mi era presa con lui su quella
moquette. Credevo di essere oramai molto più che mellifluo e
accomodante... eppure quel teinomane complessato era riuscito a
scatenare in me una rabbia devastante, dettata soprattutto dal fatto
che la mia passività e arrendevolezza fossero ritenute come
assolutamente scontate.
Stavo quasi per
chiedermi se in me non stesse per caso avvenendo un qualche strano
mutamento, un rifiuto a ciò che ero diventato, quando lo
scampanellio dell'ascensore mi distolse provvidenzialmente dai miei
pensieri.
Le porte si aprirono.
I miei occhi si
spalancarono.
Quelli di Ralph invece
si rabbuiarono per un attimo per poi incendiarsi alla vista del mio
labbro livido e del segno di denti umani sul mio collo diafano.
Sorrisi, e attraverso
quel sorriso confermai a me stesso che nulla dell'infame bastardo qual
ero era cambiato.
Sfiorai con l'indice
quella peccaminosa ferita e me lo portai scelleratamente alla bocca,
mordicchiandolo. Vidi qualcosa incrinarsi in fondo a quelle calde iridi
color corniola e non potei che ritenermene soddisfatto quando sfilai
accanto al profilo immobile del loro proprietario.
Ovviamente ammiccando
nuovamente all'indirizzo del solito receptionist.
Un
candido alfiere tramutatosi in cavallo ed un re sgomento davanti allo
sporco trionfo di una regina scarlatta.
Quale schifosa megera.
Quel tardo pomeriggio
dovette intervenire persino la polizia per sedare la lite scoppiata in
quella graziosissima suite: la telefonata di Daitenji mi interruppe
proprio sul più bello, ma la sua notiziola sbiascicata alla
cornetta ebbe il potere straordinario di farmi dimenticare quel coito
interrotto.
Proruppi in una risata
tutt'altro che elegante agganciando la cornetta, lasciando l'amante di
turno giustamente perplesso.
Com'era ovvio, Iurghens
non me la fece passare liscia.
Come mi aspettavo,
vennero a prelevarmi sotto gli occhi esasperati - o divertiti? - dei
miei compagni.
Certamente ci sarebbero
state delle conseguenze, una squalifica per esempio... se non avessi
tempestivamente provveduto a far capitolare Daitenji
nell'intimità del suo ufficio.
... no, la
dignità non è un particolare contemplato in
questo aneddoto e non lo sarà neanche per gli episodi
futuri, temo... ma poi dov'era questa stessa dignità in
quella suite d'albergo? Dove i nobili sentimenti e l'amore casto e
sincero?
" Celati. " mi direte,
piccoli ingenui.
" Certo. " vi
risponderò, amabile. Celati, mischiati alla libido, al
sangue, allo sperma.
Davvero avete ancora
così tanta voglia di cercarli?
In ogni caso, che lo
desideriate o meno, vi trascinerò in questo incantevole
lerciume, ne rimesterò il fondo assieme a voi.
E chissà.
Allora forse mi
mostrerete l'amore, la purezza, la passione sincera.
E riderò. Oh,
se riderò!
Poiché una
tale limpidezza non può esistere tra le vostre mani sozze...
ed un mio solo licenzioso sorriso può macchiarla per sempre.
Un paradosso in questa
storia.
E presto, vi
narrerò di come una sordida puttana riuscì nel
farla capitombolare.
Toujours
à vos désirs.
Lollipop
Luxury.
…
I’ m on the top.
… à la
prochaine.
__________________
* "
Sono in cima
Non
c'è fortuna
Mai
girare intorno per fermarsi
Faccio
la mia mossa
Ti
faccio muovere
Ascoltami
mentre ti parlo
Guardami
camminare
Guardami
scopare
Guardami
succhiare un lecca lecca
(
Mmm... ) Vogliamo il disordine...? "
- Lollipop Luxury - Jefree Star.
Angolo recensioni.
( ... e sottintendo che dovreste solo che sentirvi
onorati di una mia risposta! L.
L. )
Iria- ...
avrei potuto riconoscere la proprietaria di questa prima recensione
anche se non fosse stata firmata, considerata la
volgarità... come avrai potuto notare, la cara autrice ha
voluto ancora una volta distinguersi per puntualità...
è talmente depressa che non se la sente neanche di addurre
scuse poco plausibili, per nostra fortuna. Orbene... le porcate
arriveranno, mia cara psicolabile affamata di sesso...
... speravi dettassi alla tua degna compagna descrizioni perverse e
dettagliate già al primo capitolo?! Tzé, se posso
farti dispetto in qualche modo, ne sono più che lieto! ...
ma il prossimo capitolo si prospetta curioso, come ho già
accennato. Tanti cari saluti dalla stupida autrice ( dove
andremo a finire... ). L.
L.
Aphrodite- ...
il Cappellaio. Bene. Benissimo. Lieto che il mio gioco l'abbia
incuriosita, sua
eccellenza... sì, me la rido bellamente,
poiché questo non ne è che un assaggio, anche
abbastanza banale per quel che mi riguarda, e so che l'indegna autrice
la pensa esattamente come me... ho avuto il piacere di notare che in
molti le promettete minacce e persecuzioni... la cosa non
può che allietarmi. A rivederla. L. L.
Padme86- ...
ti prego, non la lusingare. Davvero. Vederla saltellare entro il mio
stesso spazio vitale è estremamente fastidioso. Ad ogni
modo, sostengo più che mai le tue minacce verso di lei.
Anche una macumba non sarebbe male. Continua a seguirci (sigh....
perché questa collaborazione, poi... ) . L. L.
Ilakey_chan- La
pazza è lietissima di risentirla... e tutto ciò
che rallegra la pazza non può che deprimermi. Ad ogni modo,
spera che seguirai la storia e si scusa per questo modesto capitolo...
tsk! Nulla è modesto quando si parla dell'illustre
sottoscritto! A presto.
P. S. ... la canzone fa impazzire anche noi, neanche a dirlo ( questa
è sempre l'autrice idiota che ci tiene a precisare... ) ! L. L.
Mitsuki Loveless-
Speriamo di averti incuriosita ancora di più, allora...
perdona il ritardo di questo aggiornamento! L. L.
LondonRiver16- Spero
per la tua bolletta che tu abbia più saggiamente spento il
computer piuttosto che aspettare l'irresponsabile autrice... temo che
sia irrimediabile, ormai... si inchina umilmente da brava plebea qual
è e si augura di avere un tuo parere su questo capitolo. A
presto. L. L.
Saruwatari_Asuka- Sì, ipocriti
conformisti, hai detto bene... e non smetterò mai di
additarvi come tali.
...oh, ovviamente anch'io faccio la mia parte in questo teatrino! Spero
che la curiosità non sia svanita... anche se, come hai
visto, la puntualità non è una delle doti della
nostra autrice. A presto... speriamo.
P. S. Linguaggio sublime? Ti ringrazio, mia cara. L. L.
Ringraziamo inoltre Benny92,
Naru_Sasu_Fan,
PichShrooms_BOOM
e Siberian
Wolf... fateci sapere se questo capitolo è
stato di vostro gradimento!
Ed ora che il nostro caro
protagonista ha dato sfoggio di sé anche in quest'angolo,
è compito mio salutarvi definitivamente e darvi appuntamento
al prossimo capitolo. Grazie ancora, un bacio.
Ben.. *
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