Kiss Me

di PottermoreB
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. Kiss And Tell ***
Capitolo 2: *** 02. I Won't Apologize ***
Capitolo 3: *** 03. Falling Down ***
Capitolo 4: *** 04. Magic ***
Capitolo 5: *** 05. Make it happen ***
Capitolo 6: *** 06. More ***



Capitolo 1
*** 01. Kiss And Tell ***


“Basta, Ronald! Lasciami in pace!” urlò ferita e stizzita una voce femminile. La ragazza a cui apparteneva varcò il ritratto della Signora Grassa, richiudendolo dietro di se con un gesto carico di rabbia repressa. “Ehi, ragazza, un po’ di delicatezza!” la riprese la donna raffigurata nel quadro. Hermione la fulminò con un occhiataccia e si avviò a passo svelto verso il cortile interno. Sì, aveva decisamente bisogno di un po’ d’aria fresca per schiarirsi le idee e per calmarsi. Si asciugò la lacrima che insolente le era scesa dalle lunghe ciglia, causata dalla frustrazione che Ron le faceva provare.
Arrivata alla soglia per entrare nel Cortile di Trasfigurazione, si fermò, chiudendo gli occhi e godendosi il soffio del vento fresco che aveva l’effetto di un balsamo sulla sua pelle accaldata dall’arrabbiatura. Sospirò, facendo sciogliere lentamente i muscoli della faccia e del corpo, irrigiditi dall’irritazione che le provocava quello stupido ragazzo. Aprì gli occhini dorati e si avvicinò alla panchina, sedendosi. In quel momento l’odore acre e frizzante del fumo aromatizzato alla menta che tanto amava il suo nemico per eccellenza le arrivò al naso. Storse la bocca in una smorfia scocciata e attese l’arrivo del Principe delle Serpi, con le sue insopportabili sfrecciatine.
“Salve, Granger. Che ci fai qui tutta da sola?” le chiese, arrivando davanti a lei, con un lieve e sarcastico inchino del capo.
“Non è il momento, Malfoy.” rispose, lei, in un ringhio sommesso. “Wow, Mezzosangue, non ti avevo mai visto così arrabbiata.. Deve essere stato sicuramente Lenticchia. Devo ricordarmi di fargli i miei complimenti.” replicò, sarcastico il Serpeverde. Hermione parve spiazzata per un secondo dall’affermazione del biondo. Come diavolo…?
“Ti stai chiedendo come ho fatto a capirlo, non è vero?” chiese Malfoy, come se le avesse letto nel pensiero. “Potresti evitare di fare il padre eterno, Furetto?” rispose lei, massaggiandosi le tempie con le dita. “Calma i bollenti spiriti, Mezzosangue.” le disse calmo e posato l’altro. “Dimmi che vuoi e facciamola finita, finto biondo.” rispose Hermione, alzandosi lentamente dalla panca di pietra. Il Serpeverde inarcò un sopracciglio chiaro e la guardò scettico. “Ma non è chiaro? Voglio portare la tua irritazione alle stelle!” mormorò, con un lampo perfido negli occhi di ghiaccio. “Basta, Malfoy! Mi hai stancato, sempre con le tue battutine sarcastiche pronte per dar fastidio alle persone, sempre con quell’aria da superiore! Tu non sei nessuno, sei solo un’infida Serpe, solo la pallida imitazione di tuo padre. Vi credete tanto potenti, tu e la tua stupidissima famiglia, vi credete tanto puri, ma avete il sangue nero che vi scorre nelle vene, e non solo perché parte della vostra famiglia fa di cognome Black. Sono più pura io di te, il Mangiamorte che tu chiami padre e la stupida di tua madre messi insieme!” esplose la Grifondoro, sfogando tutta la sua rabbia repressa sul biondo che infondo, almeno quella volta, non aveva fatto niente, se non stuzzicarla un po’ come aveva sempre fatto. Sospirò, riprendendo fiato e alzò i suoi occhi di ambra su quelli d’argento del biondo e capì di aver fatto un errore. Un espressione di calma inquietante aleggiava sul volto diafano del Serpeverde.
Arretrò di un passo, leggermente spaventata. Il Principe delle Serpi iniziò ad avanzare, finche la costrinse tra il muro del cortile e il suo corpo.
“Ascoltami bene, lurida Mezzosangue” iniziò, la voce che tremava di rabbia. “Non provare mai più ad offendere mia madre o a rispondermi così. Tu non sai niente della mia famiglia, niente! Non ti permettere mai più. Tu dovresti baciare e dire tutto quello che dico io, tutto quello che esce dalle mie labbra. E’ chiaro?” concluse, avvicinando il viso molto pericolosamente al suo. Hermione cercò di indietreggiare, ma dietro di lei il muro le impediva di fare anche un solo passo. Malfoy rise di una risata fredda e perfida e si voltò, allontanandosi da quell’infima Mezzosangue che presto l’avrebbe conquistato.

Seduto al tavolo verde-argento il biondo ancora ribolliva di freddo e implacabile odio verso le parole che la Granger aveva osato solamente pensare.
Blaise guardò il suo migliore amico vagamente preoccupato. Quell’espressione insofferente che gli leggeva sui lineamenti delicati non prometteva niente di buono. Sapeva che stava nascondendo qualcosa sotto la sua fredda maschera che usava normalmente. Infatti nessun altro si era accorto dell’insolita impassibilità del Serpeverde. Zabini sospirò e attirò la sua attenzione scrollandogli un po’ la spalla.
“Che è successo, Dray, per colpirti così tanto?” gli chiese, con tono basso e preoccupato.
“Niente, perché, Bla?” rispose l’altro indifferente. “Puoi provarci, ma io non ci casco. Sei come un libro aperto per me.” gli comunicò il moro, tornando alla sua cena, ma osservando quello che ormai era come un fratello per lui con la coda dell’occhio. L’altro sbuffò e si arrese. “La Granger mi ha detto le solite cose che mi dice anche Potter: che mio Padre è solo un Mangiamorte, che mia madre è una stupida e compagnia bella.” rispose, cincischiando con il cibo che aveva nel piatto. Non aveva affatto fame.
“E?” lo incalzò Blaise. “E.. niente. Mi ha dato fastidio che me lo dicesse lei. Non si può permettere di dire certe cose di una famiglia purosangue. Solo perché è amica di San Potter non può osare offendere la mia famiglia.” gli disse il biondo.
‘Sicuro che sia per questo?’ pensò Zabini, senza però dirglielo. “Vado a fumarmi una sigaretta, Bla. Ci vediamo dopo in dormitorio.” comunicò, uscendo da quella Sala troppo affollata.


My Space:
Che dite, me lo lasciate un commentino? Prometto che presto posterò il secondo capitolo.. Ma io sono curiosa di sapere cosa ne pensate! Accontentate una povera adolescente che trova nello scrivere, la sua migliore amica e il pc (Sì, devo ammetterlo ù__ù) l'unica salvezza! *occhioni dolci e imploranti*
Vabbè, vi lascio in pace u__u
Baci a tutti ^__^

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Capitolo 2
*** 02. I Won't Apologize ***


Hermione era chiusa in camera sua, seduta sul letto, di fronte al grande specchio di cui era dotata la sua camera da Caposcuola. Ma non riusciva ad alzare lo sguardo sul suo riflesso. Si sentiva tremendamente in colpa per aver detto quelle cose a Malfoy. Sì, certo lui era il Principe delle Serpi ed era andato lì per stuzzicarla, ma l’aveva attaccato quando, per una volta, non aveva fatto niente. Sentiva il senso di colpa corrodergli lo stomaco. Alzò, con non poca fatica, lo sguardo sulla sua figura riflessa. Era cambiata in quegli anni. Le sue forme si erano piacevolmente modellate, i suoi capelli erano passati da massa indistinta di capelli crespi a morbidi boccoli color cioccolato, il viso si era allungato assumendo dei lineamenti dolci ma adatti alla sua età, gli occhi erano più profondi. E in un attimo capì quello che doveva fare. Ma non era sicura che ce l’avrebbe fatta. Se c’era una cosa che univa i Serpeverde e i Grifondoro, questo era l’orgoglio. E lei era molto orgogliosa. E non era sicura che sarebbe riuscita nel suo intento. Sospirò e si infilò la maglietta e i pantaloni da tuta che usava per dormire, entrando nelle coperte calde. Un ultimo pensiero le passò per la mente prima che si abbandonasse alle braccia di Morfeo.
“Riuscirò a fare quello che devo. Ci riuscirò.”

La sveglia babbana della Grifondoro trillò, inconfondibile. “Mhm… Ancora cinque minuti..” biascicò, schiacciandosi il cuscino sulla testa. No, non era decisamente da lei fare una cosa del genere. Solitamente era la Grifoncina più mattiniera di tutto il settimo anno, se non di tutti quanti. La sveglia continuò imperturbabile con il suo odiosissimo rumore. Hermione si costrinse a scivolare via dal dolce tepore del letto, per alzarsi, spengere la sveglia ed infilarsi sotto la doccia, ancora semi addormentata. I ricordi della giornata riaffiorarono lentamente nella sua memoria, mentre l’acqua tiepida scorreva sul suo corpo bianco, impregnandolo di goccioline luccicanti. E altrettanto lentamente si ritrovò a sbarrare gli occhi, sempre più consapevole di ciò che si sentiva in dovere di fare. Il suo stomaco ribolliva, dell’orgoglio di cui stava per privarsi, della rabbia e, soprattutto, della vergogna verso se stessa per ciò che stava per fare. Uscì dalla doccia, avvolgendo un asciugamano bianco intorno al corpo. Afferrò la bacchetta e asciugò rapidamente i capelli: non aveva alcuna voglia di asciugarli lentamente per non farli ritornare allo stato di un tempo. Grazie ad un altro incantesimo li rese i boccoli più morbidi e definiti del solito. Doveva avere un’aria poco aggressiva mentre… faceva quello che doveva fare. Si infilò la divisa e uscì dalla sua camera, prendendo la borsa sulla sedia vicino alla porta. Attraversò rapidamente la Sala Comune e, con non poca fatica, si avviò verso i sotterranei. Già si odiava per come stava per umiliarsi al cospetto del Serpeverde per eccellenza, ma lei, che una coscienza ce l’aveva, non poteva sopravvivere con quel peso. Arrivata davanti alla parete che sapeva essere l’entrata della Sala Comune di Serpeverde sospirò, infondendosi coraggio.
“Ricorda: i Grifondoro sono noti per il loro coraggio. Sii degna di fare parte, Hermione, e spicciati.” si disse, per aiutarsi in un qualche modo. Mormorò piano la parola d’ordine (essere Caposcuola aveva qualche privilegio, dopotutto) e entrò nella Sala verde-argento. Vide un ragazzino del terzo anno intento a finire i compiti di Trasfigurazione prima che la lezione iniziasse. Si avvicinò a grandi passi a lui e gli ordinò, convinta e con uno degli sguardi più terrificanti che usava per convincere o far scappare i suoi amici: “Va’ a chiamarmi Draco Malfoy e non dirgli chi lo cerca.” Il ragazzino alzò lo sguardo, pronto a ribattere, ma sfrecciò rapidamente verso i dormitori. Si congratulò con se stessa e aspettò l’arrivo del biondo, appoggiata alla parete accanto alle scale da dove sarebbe sceso, così che non si sarebbe subito accorto di lei. Sentì i suoi passi e quando ebbe finito di fare le scale, che bloccò con uno scudo protettivo, attirò la sua attenzione, schiarendosi la gola.
Malfoy si voltò verso di lei e i suoi occhi si scurirono dalla rabbia. “Che ci fai qui, lurida Mezzosangue? Non sei abbastanza pura neanche per respirare l’aria che respiriamo noi Serpeverde, figurati ad entrare nella nostra Sala Comune.” le disse, glaciale nei suoi confronti come mai lo aveva sentito. Hermione abbassò per un secondo lo sguardo, ma lo rialzò subito, più sicura. “Sono qui per essere umiliata a vita da te, Malfoy.” rispose lei. Vide negli occhi di Draco un lampo di sorpresa, ma fu così veloce che non ne fu più così sicura due secondi dopo. “Sentiamo.” replicò l’altro impassibile. Hermione sospirò. “So già che mi pentirò due secondi dopo averlo detto, che non ho nessun dovere di farlo e soprattutto che mi sto auto-lesionando, ma…” iniziò, tentennando un po’. Chiuse gli occhi e inspirò profondamente. Li riaprì, fissandoli in quelli argentati del biondo di fronte a se. “Scusami. Non avrei dovuto sfogarmi su di te, nonostante tu mi provochi una volta sì e l’altra pure. Ero arrabbiata con altri e…” confessò.
“E io sono stato la tua valvola di sfogo, non è vero?” concluse il Serpeverde, senza far trapelare che era colpito, non dalle parole della Mezzosangue, ma del coraggio che lei aveva avuto nell’andare nella tana del lupo solo per scusarsi. La ragazza annuì, e si avviò verso la porta per uscire dalla Sala Comune.
“Quello che dovevo fare, l’ho fatto. E anche se ne pagherò care le conseguenze, non mi interessa.” pensò, soddisfatta di se stessa.



My Space:
Hi ^^ Spero che questo nuovo chap vi piaccia ^^ Io non sono molto soddisfatta, ma spero nelle vostre recensioni positive.. Vabbeh, passiamo ai ringrazziamenti, che è meglio và.
fifi95: Grazie dei complimenti *arrossisce* Spero che ti piaccia anche questo capitolo come è successo con il precedente ^__^
Whitney: Oh, grazie! *si da delle arie* xD Seriamente, grazie dei complimenti, non sai quanto mi fa piacere che a qualcuno piaccia una mia storia *w*
anna96: Lo so, li amiamo per questo, no? Sono così carini insieme, anche quando si scannano xD Due opposti, ma che si completano *sospira* Grazie della recensione!!
erigre: Ciao Greta ^^ (mi prendo certe confidenze perchè ho dato un'occhiata alla tua pagina ù__ù) Mi fa piacere che tu sia un'altra mia fan *esaltata* Poi, darò un'occhiata anche a qualche tua fic, sono curiosa. Ho letto la tua presentazione e mi ha incuriosita *-*
misslili1007: Oh, la vedrai nuovamente "sbattuta contro il muro" ma non nello stesso modo *sorride maliziosa*

Inoltre volevo ringraziare tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite ^__^
Spero che vi piaccia veramente anche questo ^__^
Besos, Vanessa.

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Capitolo 3
*** 03. Falling Down ***


“Granger!” la fermò il biondo, prendendola per il polso. Lei si voltò, lentamente, fino a guardarlo negli occhi. Lui si avvicinò rapidamente a lei. “Sei caduta in basso. Venire a scusarsi per una stupida litigata. Ora, quando lo dirai ai tuoi amici, loro cosa faranno? Cosa faranno la Piattola, Lenticchia e Potty, a cui sei tanto affezionata? Pensi che capiranno? Che riusciranno a comprendere il concetto che tu sei venuta nella Sala Comune di Serpeverde solamente per scusarti.. con me?” Hermione sbarrò gli occhi e subito capì. I suoi amici, nonostante non ci fosse niente di male, non avrebbero mai capito. Lei, migliore amica di Harry Potter, era andata a scusarsi con la loro nemesi che li tormentava da sei anni perché per una volta era stata lei ad esagerare. Sentì il cuore accelerare di battito furiosamente, le guance imporporarsi di imbarazzo. Ma non per quello che aveva fatto. Il tocco del Serpeverde le faceva tutto questo, ma come era possibile? Cosa le stava facendo? “E io sarò lì, intorno a te..” ricominciò il biondo. “Ad attuare il tuo piano ‘Distruggi-la-Granger-nel-più-malefico-dei-modi’.” concluse la ragazza, sospirando. Malfoy ghignò. “Beh, non intendevo propriamente questo, ma è una buonissima idea. Grazie di avermela proposta, Granger, è veramente un piano stupendo.” Hermione imprecò dentro di se. “Perché non riesco mai a starmene zitta?!”.
“Sai, Mezzosangue, non pensavo che tu fossi tanto coraggiosa..” la stuzzicò il bel biondino. “Sono una Grifondoro.” replicò la mora, sicura. “Ma questo non determina l’essere coraggiosi o no! Ad esempio, io sono molto coraggioso eppure non sono un Grifondoro.” rispose l’altro sarcastico, ma Hermione, anche se lui lo celava bene, sentiva che si era leggermente ammorbidito. “Non farmi ridere, Malfoy! Tu coraggioso! E io sono la Piovra del Lago Nero!” lo provocò, sorridendo ironica. “Bah.. Sempre a giudicare, tu!” rispose lui. “Io?! Sei tu che vai in giro a giudicare ogni persona!” lo guardò, leggermente indispettita. “Touchè. Ma comunque voi Grifondoro avete i pregiudizi verso noi poveri Serpeverde.” affermò lui. “Malfoy, smettila di dire cavolate. Sai, è strano…” rispose lei.
“Cosa è strano?” domando il Principe delle Serpi. “Stare qui a parlare senza scannarci.” gli disse, con voce ovvia la ragazza. “Hai ragione. Ma non ti aspettare che sia sempre così.” le sussurrò, allontanandosi di un passo da lei. La ragazza sorrise, trionfante. “Beh, e adesso perchè ridi, Granger?” chiese il Serpeverde, sospettoso. “Tu! Hai detto che io ho ragione! L’hai fatto!” rispose, con aria molto più che soddisfatta. “Sapevo che non ci si può fidare dei Mezzosangue..” replicò l’altro con aria esasperata e un ghigno divertito che gli si allargava lentamente sul volto. “Chi sei tu, e cosa hai fatto all’infida Serpe di Draco Malfoy?” gli chiese lei, tra il divertito e il profondamente serio. “Un po’ di rispetto.” rispose l’altro indispettito. Si sentirono dei rumori provenienti dai dormitori. “Va’, Granger, non vorrai mica farti trovare qui da sola in mia compagnia?” disse, lievemente malizioso, indicando la porta con un cenno della testa biondissima. La ragazza uscì dalla Sala Comune, allibita dalla conversazione piena di frecciatine, ma questa volta divertite, che aveva avuto con il Serpeverde. Scrollò le spalle e si avviò verso la lezione di Trasfigurazione che aveva con la McGranitt alla prima ora. Era ancora presto, ma preferì non fare ritorno al dormitorio, non aveva alcuna voglia di arrivare fino al settimo piano per poi riscendere dopo pochi minuti. Così, entrata in classe, si sistemò, in uno degli ultimi banchi, perché sapeva che poi i suoi migliori amici si sarebbero aggiunti a lei e non gradivano affatto stare in prima fila, anzi, per loro, che la evitavano come la peste, più stavi lontano dalla cattedra più avevi possibilità di non essere scoperto nel caso che qualcosa.. non andasse come doveva andare.

My Space:
Bah.. Dire che questo capitolo è corto e fa schifo è un eufemismo.. Va beh, lasciamo perdere e passiamo ai ringraziamenti dello scorso capitolo, che è meglio .-.
fifi95: Sai, a dire il vero, non penso che ci sarà qualcosa di strano in questa Dramione... Però, a dire il vero, già il fatto che tratti di questa coppia che nel libro non è nemmeno lontanamente stata sfiorata è una stranizia xD
anna96: Già, la nostra Grifoncina dal cuore d'oro ha coraggio da vendere *annuisce fiera di Hermione*
Whitney: Grazie dei complimenti.. Mi hanno quasi commossa.. *si asciuga una lacrimuccia* xD Spero che questo capitolo non ti faccia cambiare idea.. .-.
erigre: Lo so.. E'.. quanto è? *fa un calcolo sulle dita xD* E' quasi quattro mesi che non aggiorna e sono tre mesi e mezzo che io la stresso per un aggiornamento, ma niente.. Ah, ma se vuoi la uccido per mano di tutte e due, se prendo l'autobus da davanti a casa mia sono in mezzora nella città dove abita lei *ride malefica*  A dirti la verità io il coraggio di Herm non so se ce l'avrei avuto.. Bah.. Più che chiedergli scusa io gli sarei saltata letteralmente addosso xD


Spero che questo capitolo vi piaccia, miei cari lettori ^__^
Besos, Vanessa.

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Capitolo 4
*** 04. Magic ***


Dopo circa quindici minuti che la lezione di Trasfigurazione fu iniziati due cicloni entrarono nella classe, dai capelli rispettivamente rossi e corvini. Hermione si mise le mani nei capelli. “Sentiamo che si inventano quelli stavolta..” pensò, sconsolata e leggermente esasperata.
“Ci scusi professoressa, mi ero appisolato sul divano e ho sognato Lui...” disse il moro convincente. Sarebbe andato tutto liscio se Ron non avesse avuto la felice idea di parlare nello stesso momento.
“Siamo stati fermati da Nick Quasi-senza-testa.” Hermione, prima di scivolare lentamente sulla sedia scomparendo alla vista dei compagni, vide Ron arrossire violentemente e il Bambino, ormai ragazzo, Sopravvissuto scoccargli un’occhiataccia.
“Tu non sai mai tacere, vero?” gli sibilò indispettito Harry.
“Mi fa piacere il fatto che voi siate così d’accordo sulle vostre.. idee. Vi saranno tolti dieci punti a testa. Ora, gradirei che voi andaste a posto, Signor Weasley e Signor Potter.” Harry e Ronald, con aria altamente sconsolata, si avvicinarono ai banchi vicino a quelli della mora. “Potevate almeno decidere insieme che scusa usare!” li rimproverò Hermione, iniziando a prendere appunti. Ma in realtà era distratta, come diceva un detto Babbano aveva la testa tra le nuvole. Stava ripensando alla conversazione avuta con il Furetto quella mattina. “Ma che diamine mi sta succedendo? Da quando penso a Malfoy durante le lezioni? Anzi, da quando penso a Malfoy e basta!”  si chiese sconvolta. Guardò il foglio e sgranò gli occhi. Al posto delle cose che stava dicendo la professoressa aveva disegnato tante D. Si affrettò a scriverci accanto anche CAO, appena in tempo che il Prescelto e il rossino posassero lo sguardo sugli scarabocchi della ragazza. Su entrambi i loro volti si dipinse un espressione confusa.

“Beh.. Sapete che amo Difesa Contro le Arti Oscure..” tentò, non molto convinta. I due però parvero bersela perché Ron replicò, facendo ridere il moretto e imbronciare la bella Grifoncina: “Ma Mione, tu ami tutte le materie!”
Hermione soffocò una risata quando la McGranitt riprese il rosso. “Signor Weasley, visto che la mia lezione non le interessa può benissimo uscire dall’aula, la porta è quella.” lo rimproverò la professoressa, indicando la porta dell’aula. Le orecchie di Ron si infiammarono e lui chinò il capo, vergognato.
“E tu che ridi?” sibilò in direzione della mora.
“Assolutamente niente.” replicò decisa lei, dandosi un minimo contegno. Finalmente arrivò il suono della campanella ma Hermione, che dopo aveva Antiche Rune si trattenne un po’ di più nell’aula mettendo le sue cose a posto lentamente, sapendo che la lezione era annullata a causa dell’assenza del professore. Non si accorse che qualcuno si era avvicinato alle sue spalle silenziosamente.
“Ciao, Mezzosangue. Eri distratta.. Pensavi a me?” gli chiese una voce maliziosa al suo orecchio. La Grifoncina sobbalzò e si voltò verso la fonte di quella voce, trovandosi dannatamente vicina al volto di Malfoy.

“Malfoy.. Mi vuoi far morire di infarto?” gli chiese, fissando gli occhi dorati nei suoi. Ma poco dopo furono attirati dalle labbra rosee a pochi centimetri dalle sue. Il Serpeverde se ne accorse e quando rialzò lo sguardo vide un ghigno trionfante.
“Probabile.. Ma avrei un’altra idea..” sussurrò lui provocante. La ragazza fece un passo indietro ma incontrò il banco che la bloccò dov’era, costringendola a rialzare lo sguardo su di lui.
“Cosa vuoi fare, Malfoy?” sussurrò preoccupata.
“Mhm.. Niente di che.. Solamente questo..” mormorò lui, chinandosi sulle sue labbra e assaporandole. Dolci e morbide come se le aspettava, chiese l’accesso a quella bocca calda e Hermione, senza pensarci, passò le braccia intorno al collo del biondo. Poco dopo però se ne pentì e posò le mani aperte sul petto del ragazzo allontanandolo. Doveva ammettere che provava un attrazione fortissima e soprattutto carnale per quel ragazzo, ma come poteva andare lì e baciarla così?
Aveva mille pensieri che le turbinavano in quella testolina bellissima, ma l’unica cosa che riuscì a domandargli con voce flebile fu: “Perché?”

“Perché ne avevo voglia.” replicò l’altro, incurante e come se non fosse successo niente. Hermione sgranò gli occhi. “Ma.. Come ti sei permesso..? Come ti è venuto in mente? Tu sei un Serpeverde e vieni a baciare una Grifondoro? Tu sei un Purosangue e io una Mezzosangue e tra tutte quelle che potresti andare a baciare.. vieni da me?” chiese, irritata e confusa. Il biondo sbuffò.
“Prima non mi sembravi così dispiaciuta, Granger.” mormorò beffardo il Principe delle Serpi, sedendosi con naturalezza sul banco vicino a quello dove la ragazza stava ancora appoggiata. E lei non riuscì a trattenere il pensiero che fosse così dannatamente sexy anche in un gesto normale come quello. Scosse la testa come per scacciare un’ape fastidiosa e posò lo sguardo sul ragazzo.
“Questo non sta a significare assolutamente niente. Tu.. devi essere stato stregato. Ecco, sì, è sicuramente così.” disse ad alta voce, cercando di convincere più se stessa che il biondino di fronte a lei.
“Sì, sono stato stregato dal tuo corpo. E attenzione, il tuo corpo.” rispose lui, chinandosi ancora per baciarla. Ma lei si allontanò, presa dall’irritazione.
“Dimmi, è un complotto per far star male Harry? Per portargli via i suoi amici? Ma certo, tanto i suoi genitori sono morti, Sirius pure, manca solo che lo allontani dai suoi amici, eh?” lo attaccò allontanandosi velocemente dal biondo. Si voltò e a grandi falcate si avvicinò alla porta. Ma sentì delle dita gelide serrarsi intorno al suo polso. Hermione si voltò. “Non è così, Granger. Pensi davvero che se fosse solo per.. Potter arriverei a baciarti?” le chiese, calcando il disgusto sul nome del suo migliore amico.


My Space:
Allora, prima che pensiate che io sono stata affrettata.. Beh, non lo sono stata e più avanti forse, e sottolineo forse, ne scoprirete il perchè. Quanto sono perfida.. *ride malefica* Ok, passiamo ai ringraziamenti.
LaMiry: Grazie ^^ Eccoti un nuovo capitolo, sperando che ti piaccia ^__^
erigre:  Eccoti! All'inizio non avevo compreso cosa tu mi volessi dire con quel consiglio, ma ora penso di aver capito.. xD Comunque se Alexa aspetta ancora un po' vado a casa sua e non la lascio in pace finchè non finisce di scrivere quel maledetto capitolo *aria minacciosa*
barbarak: Un'altra "fan"! Yeeeeeee *w* Ok, basta, un po' di contegno xD Herm aveva litigato con Ron per le solite cose stupide.. Però come vedrai in questo capitolo oramai non ci fa più caso e se ne dimentica facilmente, altrimenti lo avrebbe freddato xD
_Le_3_Sclerate_The_Best: Ciao.. Nick lunghino, eh? xD Passando a cose più serie, mi fa piacere che la storia ti piaccia di già e spero che gradirai anche questo capitolo.

Volevo inoltre ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti (Alara666, BabyBaffy, BabyFairy, bribry85,erigre, fiore di ren, fulmy, jadina94, misslili1007, Purple, Saphiras, Shenhazai, taltaluga, Whitney)  e tra le seguite (96opal, alice98, ArwenBlack, Arwen_90, Blue Dream, cino nero, Cinzia Candid, cupidina4ever, Eileen__, Emily Doyle, EmoGirl91, EmoGirl92, emy91, Enza85, fifi95, GacktLove, gio_dy, GiuliaLestrange, Grouben_Lavinia_Malfoy, Haley_James, Joey Potter, katiuz, KissyKikka, lady lilithcullen, LaMiry, Lizzy095, lunachan62, magenta cullen, mimi84, Nana_vampiro, Peach_93, PenPen, RachEl CullEn, Swan90, Sweet_Nightmares, Tanny, xRullina91x, _Le_3_Sclerate_The_Best). Davvero, mi serve un simile appoggio per riuscire ad andare avanti con la storia.
Baci, Vanessa.

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Capitolo 5
*** 05. Make it happen ***


Hermione sbuffò. “Beh, ci si può aspettare di tutto da un Serpeverde!” replicò piccata, decisa a non dare ragione alla sua nemesi.
“Io?” si finse innocente l’altro.
“Sì, esatto, proprio tu!” rispose lei, con un accenno di sorriso sulle labbra, puntandogli un dito contro. Errore!
Il biondo ne approfittò afferrandole il polso e traendola di nuovo a se.
“Non potrai mai vincere contro di me.” sorrise trionfante.
“Non vorrai veramente sfidarmi, Malfoy?!” chiese la ragazza, guardandolo negli occhi con aria sicura. L’altro ghignò abbassandosi a baciare le sue labbra con un brillio divertito negli occhi argentati.
“Contento te, contenti tutti!” disse lei facendo spallucce. Alzò improvvisamente il ginocchio con tutta la forza che aveva in corpo colpendolo esattamente in un punto.. delicato.
Il biondo sgranò gli occhi e si piegò un secondo su se stesso. Hermione scoppiò a ridere a quella vista. “Te la sei cercata, Furetto!” esclamò tra le risate.
Nel frattempo Draco si era rimesso faticosamente in piedi, con una smorfia dolorante dipinta sul viso.
“Smettila di ridere. Mi hai quasi reso impotente.” replicò lui, scoccandole un’occhiataccia.
“Oh, poverooo!” si finse preoccupata lei. “Vuoi un massaggino?” aggiunse poi, con una punta di malizia negli occhi. Che passò immediatamente negli occhi del Serpeverde, che rimase in silenzio, sentendo e guardando la mano della ragazza sulla pancia scendere sempre più. Arrivata al ventre però essa si fermò, cambiando rotta. Gli fece un buffetto al naso, facendogli alzare il volto.
“Non ci avrai creduto davvero, Malfoy?!” esclamò, presa di nuovo da un irrefrenabile attacco di risate.
“Come siamo divertite oggi.” rispose lui, con gli occhi che tradivano la sua indignazione.
“Già, le tue espressioni dopo che ti è caduta la maschera di freddezza sono stupende. Dovresti vederti in questo momento!” spiegò, saccente.
“Vediamo se adesso mi trovi ancora divertente!” le disse lui prima di bloccarla contro il banco ed iniziare a farle il solletico.
“No.. Malfoy, basta!” gridò lei, ridendo.
“Devi solamente dire due misere paroline e ti lascerò andare.” disse divertito il ragazzo.
Quella situazione era stranissima per entrambi: stavano scherzando come se si conoscessero da una vita, come se fossero migliori amici da sempre, non nemici giurati.
“Sai.. Sai che non le dirò mai.” rispose lei tra una risata a l’altra.
“Niente paroline, niente tregua.” fu l’impassibile risposta dell’altro.
“Suuu! Mollamiiii!” sbuffò Hermione. In risposta il Serpeverde scosse la testa.
“E va bene.. Sappi.. che sto facendo una.. violenza assurda sul mio orgoglio.. non lo dico certo fiera.. Ti.. Ti prego, smettila!” mormorò, continuando imperterrita a ridere.
Se c’era una cosa che non sopportava questo era il solletico.
Il biondo smise all’istante, lasciandola sedersi per riprendere fiato.
“Sei proprio una Serpe!” brontolò la Grifondoro, massaggiandosi la pancia.
“Grazie, non c’era bisogno di farmi un complimento.” replicò il biondo che sorrideva trionfante.
Lei sbuffò di nuovo e iniziò a borbottare imprecazioni di tutti i generi non propriamente adatte ad una signorina.
“E’ la prima volta che ti sento imprecare, Granger.” notò il biondo.
“C’è sempre una prima volta, no?” rispose lei indispettita. “Adesso devo andare in Sala Comune.” annunciò poi, dirigendosi nuovamente verso la porta.
A metà strada fece dietro-front e tornò dal ragazzo. Si alzò sulle punte e posò un bacio su quelle labbra peccaminose. Quando si separò da lui vide un espressione perplessa sul suo volto. “Questo l’ho fatto perché mi andava..” mormorò per poi uscire dall’aula.


My Space:
96opal: Oh, grazie ^__^ Sono fiera del fatto che questa fic abbia così tanto successo e sia solamente 5 apitoli che c'è *__*
barbarak: *sospira* Già.. Io non so cosa farei se mi ritrovassi davanti Malfoy. No, dico, Draco Malfoy! Herm non è così intelligente come sembra, altrimenti le sarebbe saltata addosso immediatamente *pensieri osceni* xD
erigre: Hai visto, ha aggiornato *___* Che bello quel capitoluzzo *annuisce* Le ho quasi cantato l'alleluja xD Spero che ti piaccia anche questo chap, mi sono divertita molto a scriverlo xD
_Le_3_Sclerate_The_Best: Scusa, ma per caso la storia ti piace, perchè non me l'hai mai detto? xD Scherzo xD Spero che ti piaccia anche questo come ti sono piaciuti i precedenti xD
anna96: Eccomi. Mi sembra di aver aggiornato abbastanza presto ^^ Comunque concordo con te, altro che stare a pensare perchè io avrei ricambiato incondizionatamente *sospira estasiata*

Vabbè, adesso vado, sperando che mi lascerete taaaaaaante recensioni *occhioni da cucciolo*

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Capitolo 6
*** 06. More ***


Cinque mesi. Cinque mesi erano passati da quel giorno e i due avevano iniziato a ‘frequentarsi’, il che consisteva in baci carichi di passione, baci veloci di sfuggita e richieste stressanti. Il biondo aveva deciso che avrebbe avuto il suo corpo a tutti i costi, con tutti i mezzi, legali e non, e in quel lunghissimo tempo era andato a letto con pochissime ragazze rispetto alla sua media. Hermione non poteva che ritenersi soddisfatta, e invece negli ultimi tempi cercava di evitare il Serpeverde, dato che aveva iniziato a provocarla esplicitamente e spudoratamente, non davanti a tutti ovviamente, e lei, puntualmente, arrossiva dalla punta dei capelli alla punta dei piedi e si volatilizzava come meglio poteva. Non era ancora pronta, mica stavano insieme! L’unica esperienza che aveva avuto era stata con il migliore amico Ron, ma poi, di comune accordo, si erano lasciati, accorgendosi che c’era affetto tra loro, ma come tra fratelli.
Hermione era quindi alquanto agitata all’idea di dover andare a letto con il Serpeverde. Era fortunatamente riuscita a scappar… emh… a andare via in tempo tutte le volte che Draco iniziava a oltrepassare il confine. Quel giorno il biondo non si era fatto vedere in giro e quindi la Grifondoro si aggirava furtiva, guardandosi intorno, aspettandosi di vederselo spuntare davanti da un momento all’altro. Le sue peggiori paure parvero avverarsi, quando, passando davanti al muro della Stanza delle Necessità venne tirata dentro.
Hermione sgranò gli occhi trovandosi in una camera da letto parecchio spaziosa e arretrò fino a poggiare le spalle contro il muro, dandosi mentalmente della deficiente per essersi messa in trappola da sola. “Mezzosangue, stai scappando da me?” sussurrò il biondo al suo orecchio, costringendola tra il muro e il suo corpo.
“Ce..Certo che no, Ma-Malfoy.” balbettò la ragazza, presa alla sprovvista. Il biondino sorrise con aria famelica, chinandosi sul suo viso.
“E allora perché sei diventata rossa come una ragazzina?”
“Non sono diventata rossa!” replicò l’altra risentita, recuperando un po’ della sua grinta, ma sentendo le guance andare a fuoco.
“Ah, sì? E, dimmi, questo cos’è?” domandò, sfiorandole la pelle del viso bollente.
“…”
Malfoy ridacchiò e si chinò, scoccandole un bacio casto sulle labbra. “Sai che otterrò comunque quello che voglio, vero?”
Silenzio.
“Chi tace acconsente, quindi lo prenderò per un sì; - riprese il ragazzo, sorprendendola, citando un detto babbano – e allora perché sfuggì come sabbia dalle mie dita? Perché mi eviti?”
Ancora silenzio, ancora più imbarazzato stavolta.
“Sei vergine, Granger?” domandò a bruciapelo.
“Per Merlino, no!” ottenne finalmente una risposta dall’altra, che pareva scandalizzata dall’idea. Certo, la cosa non la sorprendeva, era facile immaginarla come una verginella pudica, nonostante il suo corpo mozzafiato.
“E allora, cosa?”
“Io.. Non credo di essere pronta.”
“Mezzosangue, non si tratta di essere pronti, non stiamo insieme. E nonostante questo mi pare di aver rispettato abbastanza i tuoi sentimenti da ragazza, evitando il più possibile di andare a letto con le altre che mi fanno la fila. Quindi ti ripeto, cosa c’è?”
“Ho paura, va bene? Siamo da sei anni nemici giurati, o almeno lo siete tu e i miei migliori amici, pensi che dovrei venire a letto con te così, come una delle tante, come una stupida ochetta superficiale?!” esplose la Grifoncina, rossa in viso.
“Quindi è questo.. E’ quello che penserebbero i tuoi amici se lo sapessero, non è così?”
Lei abbassò lo sguardo, senza rispondere, avendo perso momentaneamente tutto l’orgoglio che la caratterizzava.
“Beh, se i tuoi così detti ‘amici’ non capirebbero.. semplicemente non sarebbero veramente quelli che tu credi. Voglio dire, quale amico ti giudica e ti impedisce di fare quello che vuoi? Persino Blaise non mi ha detto niente, Potty, Lenticchia e la Piattola dovrebbero stare parecchio zitti.”
Hermione alzò gli occhi, un po’ colpita da quello che il biondo aveva detto.
“Chi sei tu, e cosa hai fatto a Draco Malfoy?” domandò, con un sorriso.
“Oh, niente, ma non ti abituare a un trattamento del genere, Granger.” replicò l’altro, accogliendo con piacere il bacio irruento della Regina dei Grifondoro.


My space:
Allora, scusatemi per il ritardo, ma proprio non mi veniva in mente niente. In questo capitolo, che non mi convince affatto tra l'altro, i personaggi sono un po' OOC, ma che ci posso fare? Decidono loro *spallucce*
Passiamo ai ringraziamenti, che è meglio, va'...
hope52: Ah-ah, una nuova conquista! *ride malefica* Ok, basta ù-ù Grazie mille dei complimenti, mi piace che la storia abbia successo *w*
anna96: Lo so, lo so, modestamente parlando, sono davvero un'ottima scrittrice. *sorride affabile* Oh, non applaudire, ti prego *scuote una mano per l'aria* xD Grazie milleeeeeeee! ^^
Maka27: Salve, se non mi sbaglio anche tu sei una nuova lettrice, e quindi, BENVENUTAAA! Ora... Io sono super-curiosa, come hai detto tu, di leggere la tua recensione, quindi, FILA SUBITO A CLICCARE QUELLA SCRITTA BLU IN BASSO E INSERISCI UNA RECENSIONE! A D E S S O ! (Non ci fare caso, le capita spesso NdMigliore amica di Vanessa) (Zitta, tu ù-ù NdMe)
barbarak: Già °ç° E mi chiedo come diamine abbia fatto in tutti quei sei anni a resistere alla tentazione.. Mah, certa gente...
erigre: Lo so, dovevi vedermi mentre lo scrivevo, ridevo da sola davanti allo schermo come un'emerita idiota.. Riguardo al chap di Alexa, beh, era fantastico *-* Non vedo l'ora di leggere il prossimo °w°
fifi95: Don't worry, darling, l'importante è sapere che la storia ti piaceeee **
_Le_3_Sclerate_The_Best: Ma certo che lo sono, altrimenti non sarebbero Draco e Herm é_è E poi sono così carini ridacchiosi... *sospira*
andromeda malfoy: *arrossice* Oh, grazie dei complimenti, non pensavo che piacesse tanto da creare dipendenza *ridacchia* Spero che anche questo chap sia di tuo gradimento ^-^

Via via, è meglio se vi lascio, altrimenti non la smetto più di sparare cavolate.
Bye, bye, Vanessa *w*

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