Kiss Me di PottermoreB (/viewuser.php?uid=75435)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. Kiss And Tell ***
Capitolo 2: *** 02. I Won't Apologize ***
Capitolo 3: *** 03. Falling Down ***
Capitolo 4: *** 04. Magic ***
Capitolo 5: *** 05. Make it happen ***
Capitolo 6: *** 06. More ***
Capitolo 1 *** 01. Kiss And Tell ***
“Basta, Ronald! Lasciami in
pace!” urlò ferita e stizzita una voce femminile.
La ragazza a cui apparteneva varcò il ritratto della Signora
Grassa, richiudendolo dietro di se con un gesto carico di rabbia
repressa. “Ehi, ragazza, un po’ di
delicatezza!” la riprese la donna raffigurata nel quadro.
Hermione la fulminò con un occhiataccia e si
avviò a passo svelto verso il cortile interno.
Sì, aveva decisamente bisogno di un po’
d’aria fresca per schiarirsi le idee e per calmarsi. Si
asciugò la lacrima che insolente le era scesa dalle lunghe
ciglia, causata dalla frustrazione che Ron le faceva provare.
Arrivata alla soglia per entrare nel Cortile di Trasfigurazione, si
fermò, chiudendo gli occhi e godendosi il soffio del vento
fresco che aveva l’effetto di un balsamo sulla sua pelle
accaldata dall’arrabbiatura. Sospirò, facendo
sciogliere lentamente i muscoli della faccia e del corpo, irrigiditi
dall’irritazione che le provocava quello stupido ragazzo.
Aprì gli occhini dorati e si avvicinò alla
panchina, sedendosi. In quel momento l’odore acre e frizzante
del fumo aromatizzato alla menta che tanto amava il suo nemico per
eccellenza le arrivò al naso. Storse la bocca in una smorfia
scocciata e attese l’arrivo del Principe delle Serpi, con le
sue insopportabili sfrecciatine.
“Salve, Granger. Che ci fai qui tutta da sola?” le
chiese, arrivando davanti a lei, con un lieve e sarcastico inchino del
capo.
“Non è il momento, Malfoy.” rispose,
lei, in un ringhio sommesso. “Wow, Mezzosangue, non ti avevo
mai visto così arrabbiata.. Deve essere stato sicuramente
Lenticchia. Devo ricordarmi di fargli i miei complimenti.”
replicò, sarcastico il Serpeverde. Hermione parve spiazzata
per un secondo dall’affermazione del biondo. Come
diavolo…?
“Ti stai chiedendo come ho fatto a capirlo, non è
vero?” chiese Malfoy, come se le avesse letto nel pensiero.
“Potresti evitare di fare il padre eterno,
Furetto?” rispose lei, massaggiandosi le tempie con le dita.
“Calma i bollenti spiriti, Mezzosangue.” le disse
calmo e posato l’altro. “Dimmi che vuoi e
facciamola finita, finto biondo.” rispose Hermione, alzandosi
lentamente dalla panca di pietra. Il Serpeverde inarcò un
sopracciglio chiaro e la guardò scettico. “Ma non
è chiaro? Voglio portare la tua irritazione alle
stelle!” mormorò, con un lampo perfido negli occhi
di ghiaccio. “Basta, Malfoy! Mi hai stancato, sempre con le
tue battutine sarcastiche pronte per dar fastidio alle persone, sempre
con quell’aria da superiore! Tu non sei nessuno, sei solo
un’infida Serpe, solo la pallida imitazione di tuo padre. Vi
credete tanto potenti, tu e la tua stupidissima famiglia, vi credete
tanto puri, ma avete il sangue nero che vi scorre nelle vene, e non
solo perché parte della vostra famiglia fa di cognome Black.
Sono più pura io di te, il Mangiamorte che tu chiami padre e
la stupida di tua madre messi insieme!” esplose la
Grifondoro, sfogando tutta la sua rabbia repressa sul biondo che
infondo, almeno quella volta, non aveva fatto niente, se non
stuzzicarla un po’ come aveva sempre fatto.
Sospirò, riprendendo fiato e alzò i suoi occhi di
ambra su quelli d’argento del biondo e capì di
aver fatto un errore. Un espressione di calma inquietante aleggiava sul
volto diafano del Serpeverde.
Arretrò di un passo, leggermente spaventata. Il Principe
delle Serpi iniziò ad avanzare, finche la costrinse tra il
muro del cortile e il suo corpo.
“Ascoltami bene, lurida Mezzosangue”
iniziò, la voce che tremava di rabbia. “Non
provare mai più ad offendere mia madre o a rispondermi
così. Tu non sai niente della mia famiglia, niente! Non ti
permettere mai più. Tu dovresti baciare e dire tutto quello
che dico io, tutto quello che esce dalle mie labbra. E’
chiaro?” concluse, avvicinando il viso molto pericolosamente
al suo. Hermione cercò di indietreggiare, ma dietro di lei
il muro le impediva di fare anche un solo passo. Malfoy rise di una
risata fredda e perfida e si voltò, allontanandosi da
quell’infima Mezzosangue che presto l’avrebbe
conquistato.
Seduto al tavolo verde-argento il biondo ancora ribolliva di freddo e
implacabile odio verso le parole che la Granger aveva osato solamente
pensare.
Blaise guardò il suo migliore amico vagamente preoccupato.
Quell’espressione insofferente che gli leggeva sui lineamenti
delicati non prometteva niente di buono. Sapeva che stava nascondendo
qualcosa sotto la sua fredda maschera che usava normalmente. Infatti
nessun altro si era accorto dell’insolita
impassibilità del Serpeverde. Zabini sospirò e
attirò la sua attenzione scrollandogli un po’ la
spalla.
“Che è successo, Dray, per colpirti
così tanto?” gli chiese, con tono basso e
preoccupato.
“Niente, perché, Bla?” rispose
l’altro indifferente. “Puoi provarci, ma io non ci
casco. Sei come un libro aperto per me.” gli
comunicò il moro, tornando alla sua cena, ma osservando
quello che ormai era come un fratello per lui con la coda
dell’occhio. L’altro sbuffò e si arrese.
“La Granger mi ha detto le solite cose che mi dice anche
Potter: che mio Padre è solo un Mangiamorte, che mia madre
è una stupida e compagnia bella.” rispose,
cincischiando con il cibo che aveva nel piatto. Non aveva affatto fame.
“E?” lo incalzò Blaise. “E..
niente. Mi ha dato fastidio che me lo dicesse lei. Non si
può permettere di dire certe cose di una famiglia
purosangue. Solo perché è amica di San Potter non
può osare offendere la mia famiglia.” gli disse il
biondo.
‘Sicuro che sia per questo?’ pensò
Zabini, senza però dirglielo. “Vado a fumarmi una
sigaretta, Bla. Ci vediamo dopo in dormitorio.”
comunicò, uscendo da quella Sala troppo affollata.
My Space:
Che dite,
me lo lasciate un commentino? Prometto che presto posterò il
secondo capitolo.. Ma io sono curiosa di sapere cosa ne pensate!
Accontentate una povera adolescente che trova nello scrivere, la sua
migliore amica e il pc (Sì, devo ammetterlo
ù__ù) l'unica salvezza! *occhioni dolci e
imploranti*
Vabbè, vi lascio in pace u__u
Baci a tutti ^__^
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Capitolo 2 *** 02. I Won't Apologize ***
Hermione era chiusa in camera sua, seduta sul letto, di
fronte al grande specchio di cui era dotata la sua camera da
Caposcuola. Ma non riusciva ad alzare lo sguardo sul suo riflesso. Si
sentiva tremendamente in colpa per aver detto quelle cose a Malfoy.
Sì, certo lui era il Principe delle Serpi ed era andato
lì per stuzzicarla, ma l’aveva attaccato quando,
per una volta, non aveva fatto niente. Sentiva il senso di colpa
corrodergli lo stomaco. Alzò, con non poca fatica, lo
sguardo sulla sua figura riflessa. Era cambiata in quegli anni. Le sue
forme si erano piacevolmente modellate, i suoi capelli erano passati da
massa indistinta di capelli crespi a morbidi boccoli color cioccolato,
il viso si era allungato assumendo dei lineamenti dolci ma adatti alla
sua età, gli occhi erano più profondi. E in un
attimo capì quello che doveva fare. Ma non era sicura che ce
l’avrebbe fatta. Se c’era una cosa che univa i
Serpeverde e i Grifondoro, questo era l’orgoglio. E lei era
molto orgogliosa. E non era sicura che sarebbe riuscita nel suo
intento. Sospirò e si infilò la maglietta e i
pantaloni da tuta che usava per dormire, entrando nelle coperte calde.
Un ultimo pensiero le passò per la mente prima che si
abbandonasse alle braccia di Morfeo.
“Riuscirò a fare quello che devo. Ci
riuscirò.”
La sveglia babbana della Grifondoro trillò, inconfondibile.
“Mhm… Ancora cinque minuti..”
biascicò, schiacciandosi il cuscino sulla testa. No, non era
decisamente da lei fare una cosa del genere. Solitamente era la
Grifoncina più mattiniera di tutto il settimo anno, se non
di tutti quanti. La sveglia continuò imperturbabile con il
suo odiosissimo rumore. Hermione si costrinse a scivolare via dal dolce
tepore del letto, per alzarsi, spengere la sveglia ed infilarsi sotto
la doccia, ancora semi addormentata. I ricordi della giornata
riaffiorarono lentamente nella sua memoria, mentre l’acqua
tiepida scorreva sul suo corpo bianco, impregnandolo di goccioline
luccicanti. E altrettanto lentamente si ritrovò a sbarrare
gli occhi, sempre più consapevole di ciò che si
sentiva in dovere di fare. Il suo stomaco ribolliva,
dell’orgoglio di cui stava per privarsi, della rabbia e,
soprattutto, della vergogna verso se stessa per ciò che
stava per fare. Uscì dalla doccia, avvolgendo un asciugamano
bianco intorno al corpo. Afferrò la bacchetta e
asciugò rapidamente i capelli: non aveva alcuna voglia di
asciugarli lentamente per non farli ritornare allo stato di un tempo.
Grazie ad un altro incantesimo li rese i boccoli più morbidi
e definiti del solito. Doveva avere un’aria poco aggressiva
mentre… faceva quello che doveva fare. Si infilò
la divisa e uscì dalla sua camera, prendendo la borsa sulla
sedia vicino alla porta. Attraversò rapidamente la Sala
Comune e, con non poca fatica, si avviò verso i sotterranei.
Già si odiava per come stava per umiliarsi al cospetto del
Serpeverde per eccellenza, ma lei, che una coscienza ce
l’aveva, non poteva sopravvivere con quel peso. Arrivata
davanti alla parete che sapeva essere l’entrata della Sala
Comune di Serpeverde sospirò, infondendosi coraggio.
“Ricorda: i Grifondoro sono noti per il loro coraggio. Sii
degna di fare parte, Hermione, e spicciati.” si disse, per
aiutarsi in un qualche modo. Mormorò piano la parola
d’ordine (essere Caposcuola aveva qualche privilegio,
dopotutto) e entrò nella Sala verde-argento. Vide un
ragazzino del terzo anno intento a finire i compiti di Trasfigurazione
prima che la lezione iniziasse. Si avvicinò a grandi passi a
lui e gli ordinò, convinta e con uno degli sguardi
più terrificanti che usava per convincere o far scappare i
suoi amici: “Va’ a chiamarmi Draco Malfoy e non
dirgli chi lo cerca.” Il ragazzino alzò lo
sguardo, pronto a ribattere, ma sfrecciò rapidamente verso i
dormitori. Si congratulò con se stessa e aspettò
l’arrivo del biondo, appoggiata alla parete accanto alle
scale da dove sarebbe sceso, così che non si sarebbe subito
accorto di lei. Sentì i suoi passi e quando ebbe finito di
fare le scale, che bloccò con uno scudo protettivo,
attirò la sua attenzione, schiarendosi la gola.
Malfoy si voltò verso di lei e i suoi occhi si scurirono
dalla rabbia. “Che ci fai qui, lurida Mezzosangue? Non sei
abbastanza pura neanche per respirare l’aria che respiriamo
noi Serpeverde, figurati ad entrare nella nostra Sala
Comune.” le disse, glaciale nei suoi confronti come mai lo
aveva sentito. Hermione abbassò per un secondo lo sguardo,
ma lo rialzò subito, più sicura. “Sono
qui per essere umiliata a vita da te, Malfoy.” rispose lei.
Vide negli occhi di Draco un lampo di sorpresa, ma fu così
veloce che non ne fu più così sicura due secondi
dopo. “Sentiamo.” replicò
l’altro impassibile. Hermione sospirò.
“So già che mi pentirò due secondi dopo
averlo detto, che non ho nessun dovere di farlo e soprattutto che mi
sto auto-lesionando, ma…” iniziò,
tentennando un po’. Chiuse gli occhi e inspirò
profondamente. Li riaprì, fissandoli in quelli argentati del
biondo di fronte a se. “Scusami. Non avrei dovuto sfogarmi su
di te, nonostante tu mi provochi una volta sì e
l’altra pure. Ero arrabbiata con altri
e…” confessò.
“E io sono stato la tua valvola di sfogo, non è
vero?” concluse il Serpeverde, senza far trapelare che era
colpito, non dalle parole della Mezzosangue, ma del coraggio che lei
aveva avuto nell’andare nella tana del lupo solo per
scusarsi. La ragazza annuì, e si avviò verso la
porta per uscire dalla Sala Comune.
“Quello che dovevo fare, l’ho fatto. E anche se ne
pagherò care le conseguenze, non mi interessa.”
pensò, soddisfatta di se stessa.
My Space:
Hi ^^ Spero che questo nuovo chap vi piaccia ^^ Io non
sono molto soddisfatta, ma spero nelle vostre recensioni positive..
Vabbeh, passiamo ai ringrazziamenti, che è meglio
và.
fifi95: Grazie dei complimenti
*arrossisce* Spero che ti piaccia anche questo capitolo come
è successo con il precedente ^__^
Whitney: Oh, grazie! *si da delle arie*
xD Seriamente, grazie dei complimenti, non sai quanto mi fa piacere che
a qualcuno piaccia una mia storia *w*
anna96: Lo so, li amiamo per questo,
no? Sono così carini insieme, anche quando si scannano xD
Due opposti, ma che si completano *sospira* Grazie della recensione!!
erigre: Ciao Greta ^^ (mi prendo certe
confidenze perchè ho dato un'occhiata alla tua pagina
ù__ù) Mi fa piacere che tu sia un'altra mia fan
*esaltata* Poi, darò un'occhiata anche a qualche tua fic,
sono curiosa. Ho letto la tua presentazione e mi ha incuriosita *-*
misslili1007: Oh, la vedrai nuovamente
"sbattuta contro il muro" ma non nello stesso modo *sorride maliziosa*
Inoltre volevo ringraziare tutte le persone che hanno messo la storia
tra le preferite e le seguite ^__^
Spero che vi piaccia veramente anche questo ^__^
Besos, Vanessa.
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Capitolo 3 *** 03. Falling Down ***
“Granger!” la
fermò il biondo, prendendola per il polso. Lei si
voltò, lentamente, fino a guardarlo negli occhi. Lui si
avvicinò rapidamente a lei. “Sei caduta in basso.
Venire a scusarsi per una stupida litigata. Ora, quando lo dirai ai
tuoi amici, loro cosa faranno? Cosa faranno la Piattola, Lenticchia e
Potty, a cui sei tanto affezionata? Pensi che capiranno? Che
riusciranno a comprendere il concetto che tu sei venuta nella Sala
Comune di Serpeverde solamente per scusarti.. con me?”
Hermione sbarrò gli occhi e subito capì. I suoi
amici, nonostante non ci fosse niente di male, non avrebbero mai
capito. Lei, migliore amica di Harry Potter, era andata a scusarsi con
la loro nemesi che li tormentava da sei anni perché per una
volta era stata lei ad esagerare. Sentì il cuore accelerare
di battito furiosamente, le guance imporporarsi di imbarazzo. Ma non
per quello che aveva fatto. Il tocco del Serpeverde le faceva tutto
questo, ma come era possibile? Cosa le stava facendo? “E io
sarò lì, intorno a te..”
ricominciò il biondo. “Ad attuare il tuo piano
‘Distruggi-la-Granger-nel-più-malefico-dei-modi’.”
concluse la ragazza, sospirando. Malfoy ghignò.
“Beh, non intendevo propriamente questo, ma è una
buonissima idea. Grazie di avermela proposta, Granger, è
veramente un piano stupendo.” Hermione imprecò
dentro di se. “Perché non riesco mai a starmene
zitta?!”.
“Sai, Mezzosangue, non pensavo che tu fossi tanto
coraggiosa..” la stuzzicò il bel biondino.
“Sono una Grifondoro.” replicò la mora,
sicura. “Ma questo non determina l’essere
coraggiosi o no! Ad esempio, io sono molto coraggioso eppure non sono
un Grifondoro.” rispose l’altro sarcastico, ma
Hermione, anche se lui lo celava bene, sentiva che si era leggermente
ammorbidito. “Non farmi ridere, Malfoy! Tu coraggioso! E io
sono la Piovra del Lago Nero!” lo provocò,
sorridendo ironica. “Bah.. Sempre a giudicare, tu!”
rispose lui. “Io?! Sei tu che vai in giro a giudicare ogni
persona!” lo guardò, leggermente indispettita.
“Touchè. Ma comunque voi Grifondoro avete i
pregiudizi verso noi poveri Serpeverde.” affermò
lui. “Malfoy, smettila di dire cavolate. Sai, è
strano…” rispose lei.
“Cosa è strano?” domando il Principe
delle Serpi. “Stare qui a parlare senza scannarci.”
gli disse, con voce ovvia la ragazza. “Hai ragione. Ma non ti
aspettare che sia sempre così.” le
sussurrò, allontanandosi di un passo da lei. La ragazza
sorrise, trionfante. “Beh, e adesso perchè ridi,
Granger?” chiese il Serpeverde, sospettoso. “Tu!
Hai detto che io ho ragione! L’hai fatto!” rispose,
con aria molto più che soddisfatta. “Sapevo che
non ci si può fidare dei Mezzosangue..”
replicò l’altro con aria esasperata e un ghigno
divertito che gli si allargava lentamente sul volto. “Chi sei
tu, e cosa hai fatto all’infida Serpe di Draco
Malfoy?” gli chiese lei, tra il divertito e il profondamente
serio. “Un po’ di rispetto.” rispose
l’altro indispettito. Si sentirono dei rumori provenienti dai
dormitori. “Va’, Granger, non vorrai mica farti
trovare qui da sola in mia compagnia?” disse, lievemente
malizioso, indicando la porta con un cenno della testa biondissima. La
ragazza uscì dalla Sala Comune, allibita dalla conversazione
piena di frecciatine, ma questa volta divertite, che aveva avuto con il
Serpeverde. Scrollò le spalle e si avviò verso la
lezione di Trasfigurazione che aveva con la McGranitt alla prima ora.
Era ancora presto, ma preferì non fare ritorno al
dormitorio, non aveva alcuna voglia di arrivare fino al settimo piano
per poi riscendere dopo pochi minuti. Così, entrata in
classe, si sistemò, in uno degli ultimi banchi,
perché sapeva che poi i suoi migliori amici si sarebbero
aggiunti a lei e non gradivano affatto stare in prima fila, anzi, per
loro, che la evitavano come la peste, più stavi lontano
dalla cattedra più avevi possibilità di non
essere scoperto nel caso che qualcosa.. non andasse come doveva andare.
My Space:
Bah.. Dire che questo capitolo è corto e fa
schifo è un eufemismo.. Va beh, lasciamo perdere e passiamo
ai ringraziamenti dello scorso capitolo, che è meglio .-.
fifi95: Sai, a dire il vero, non penso
che ci sarà qualcosa di strano in questa Dramione...
Però, a dire il vero, già il fatto che tratti di
questa coppia che nel libro non è nemmeno lontanamente stata
sfiorata è una stranizia xD
anna96: Già, la nostra
Grifoncina dal cuore d'oro ha coraggio da vendere *annuisce fiera di
Hermione*
Whitney: Grazie dei complimenti.. Mi
hanno quasi commossa.. *si asciuga una lacrimuccia* xD Spero che questo
capitolo non ti faccia cambiare idea.. .-.
erigre: Lo so.. E'.. quanto
è? *fa un calcolo sulle dita xD* E' quasi quattro mesi che
non aggiorna e sono tre mesi e mezzo che io la stresso per un
aggiornamento, ma niente.. Ah, ma se vuoi la uccido per mano di tutte e
due, se prendo l'autobus da davanti a casa mia sono in mezzora nella
città dove abita lei *ride malefica* A dirti la
verità io il coraggio di Herm non so se ce l'avrei avuto..
Bah.. Più che chiedergli scusa io gli sarei saltata
letteralmente addosso xD
Spero che questo capitolo vi piaccia, miei cari lettori ^__^
Besos, Vanessa.
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Capitolo 4 *** 04. Magic ***
Dopo circa quindici minuti che la
lezione di Trasfigurazione fu
iniziati due cicloni entrarono nella classe, dai capelli
rispettivamente rossi e corvini. Hermione si mise le mani nei capelli. “Sentiamo che si
inventano quelli stavolta..” pensò,
sconsolata e leggermente esasperata.
“Ci
scusi professoressa, mi ero appisolato sul divano e ho sognato
Lui...”
disse il moro convincente. Sarebbe andato tutto liscio se Ron non
avesse avuto la felice idea di parlare nello stesso momento.
“Siamo
stati fermati da Nick Quasi-senza-testa.” Hermione, prima di
scivolare
lentamente sulla sedia scomparendo alla vista dei compagni, vide Ron
arrossire violentemente e il Bambino, ormai ragazzo, Sopravvissuto
scoccargli un’occhiataccia.
“Tu non sai mai tacere, vero?” gli
sibilò indispettito Harry.
“Mi
fa piacere il fatto che voi siate così d’accordo
sulle vostre.. idee.
Vi saranno tolti dieci punti a testa. Ora, gradirei che voi andaste a
posto, Signor Weasley e Signor Potter.” Harry e Ronald, con
aria
altamente sconsolata, si avvicinarono ai banchi vicino a quelli della
mora. “Potevate almeno decidere insieme che scusa
usare!” li rimproverò
Hermione, iniziando a prendere appunti. Ma in realtà era
distratta,
come diceva un detto Babbano aveva la testa tra le
nuvole. Stava ripensando alla conversazione avuta con il
Furetto quella mattina. “Ma
che diamine mi sta succedendo? Da quando penso a Malfoy durante le
lezioni? Anzi, da quando penso a Malfoy e basta!”
si chiese sconvolta. Guardò il foglio e sgranò
gli occhi. Al posto
delle cose che stava dicendo la professoressa aveva disegnato tante D.
Si affrettò a scriverci accanto anche CAO, appena in tempo
che il
Prescelto e il rossino posassero lo sguardo sugli scarabocchi della
ragazza. Su entrambi i loro volti si dipinse un espressione confusa.
“Beh..
Sapete che amo Difesa Contro le Arti Oscure..”
tentò, non molto
convinta. I due però parvero bersela perché Ron
replicò, facendo ridere
il moretto e imbronciare la bella Grifoncina: “Ma Mione, tu
ami tutte
le materie!”
Hermione soffocò una risata quando la McGranitt riprese
il rosso. “Signor Weasley, visto che la mia lezione non le
interessa
può benissimo uscire dall’aula, la porta
è quella.” lo rimproverò la
professoressa, indicando la porta dell’aula. Le orecchie di
Ron si
infiammarono e lui chinò il capo, vergognato.
“E tu che ridi?” sibilò in direzione
della mora.
“Assolutamente
niente.” replicò decisa lei, dandosi un minimo
contegno. Finalmente
arrivò il suono della campanella ma Hermione, che dopo aveva
Antiche
Rune si trattenne un po’ di più
nell’aula mettendo le sue cose a posto
lentamente, sapendo che la lezione era annullata a causa
dell’assenza
del professore. Non si accorse che qualcuno si era avvicinato alle sue
spalle silenziosamente.
“Ciao, Mezzosangue. Eri distratta.. Pensavi
a me?” gli chiese una voce maliziosa al suo orecchio. La
Grifoncina
sobbalzò e si voltò verso la fonte di quella
voce, trovandosi
dannatamente vicina al volto di Malfoy.
“Malfoy.. Mi vuoi far
morire di infarto?” gli chiese, fissando gli occhi dorati nei
suoi. Ma
poco dopo furono attirati dalle labbra rosee a pochi centimetri dalle
sue. Il Serpeverde se ne accorse e quando rialzò lo sguardo
vide un
ghigno trionfante.
“Probabile.. Ma avrei un’altra idea..”
sussurrò
lui provocante. La ragazza fece un passo indietro ma
incontrò il banco
che la bloccò dov’era, costringendola a rialzare
lo sguardo su di lui.
“Cosa vuoi fare, Malfoy?” sussurrò
preoccupata.
“Mhm..
Niente di che.. Solamente questo..” mormorò lui,
chinandosi sulle sue
labbra e assaporandole. Dolci e morbide come se le aspettava, chiese
l’accesso a quella bocca calda e Hermione, senza pensarci,
passò le
braccia intorno al collo del biondo. Poco dopo però se ne
pentì e posò
le mani aperte sul petto del ragazzo allontanandolo. Doveva ammettere
che provava un attrazione fortissima e soprattutto carnale per quel
ragazzo, ma come poteva andare lì e baciarla così?
Aveva mille
pensieri che le turbinavano in quella testolina bellissima, ma
l’unica
cosa che riuscì a domandargli con voce flebile fu:
“Perché?”
“Perché
ne avevo voglia.” replicò l’altro,
incurante e come se non fosse
successo niente. Hermione sgranò gli occhi. “Ma..
Come ti sei
permesso..? Come ti è venuto in mente? Tu sei un Serpeverde
e vieni a
baciare una Grifondoro?
Tu sei un Purosangue e io una Mezzosangue e tra tutte quelle che
potresti andare a baciare.. vieni da me?”
chiese, irritata e confusa. Il biondo sbuffò.
“Prima
non mi sembravi così dispiaciuta, Granger.”
mormorò beffardo il
Principe delle Serpi, sedendosi con naturalezza sul banco vicino a
quello dove la ragazza stava ancora appoggiata. E lei non
riuscì a
trattenere il pensiero che fosse così dannatamente sexy
anche in un
gesto normale come quello. Scosse la testa come per scacciare
un’ape
fastidiosa e posò lo sguardo sul ragazzo.
“Questo non sta a
significare assolutamente niente. Tu.. devi essere stato stregato.
Ecco, sì, è sicuramente
così.” disse ad alta voce, cercando di
convincere più se stessa che il biondino di fronte a lei.
“Sì, sono stato stregato dal tuo corpo. E
attenzione, il tuo corpo.”
rispose lui, chinandosi ancora per baciarla. Ma lei si
allontanò, presa dall’irritazione.
“Dimmi,
è un complotto per far star male Harry? Per portargli via i
suoi amici?
Ma certo, tanto i suoi genitori sono morti, Sirius pure, manca solo che
lo allontani dai suoi amici, eh?” lo attaccò
allontanandosi velocemente
dal biondo. Si voltò e a grandi falcate si
avvicinò alla porta. Ma
sentì delle dita gelide serrarsi intorno al suo polso.
Hermione si
voltò. “Non è così, Granger.
Pensi davvero che se fosse solo per.. Potter arriverei a
baciarti?” le chiese, calcando il disgusto sul nome del suo
migliore amico.
My Space:
Allora, prima che pensiate che io sono stata affrettata..
Beh, non lo sono stata e più avanti forse, e sottolineo forse, ne
scoprirete il perchè. Quanto sono perfida.. *ride malefica*
Ok, passiamo ai ringraziamenti.
LaMiry:
Grazie ^^ Eccoti un
nuovo capitolo, sperando che ti piaccia ^__^
erigre: Eccoti! All'inizio
non avevo compreso cosa tu mi volessi dire con quel consiglio, ma ora
penso di aver capito.. xD Comunque se Alexa aspetta ancora un po' vado
a casa sua e non la lascio in pace finchè non finisce di
scrivere quel maledetto capitolo *aria minacciosa*
barbarak: Un'altra "fan"! Yeeeeeee *w*
Ok, basta, un po' di contegno xD Herm aveva litigato con Ron per le
solite cose stupide.. Però come vedrai in questo capitolo
oramai non ci fa più caso e se ne dimentica facilmente,
altrimenti lo avrebbe freddato xD
_Le_3_Sclerate_The_Best:
Ciao.. Nick lunghino,
eh? xD Passando a cose più serie, mi fa piacere che la
storia ti piaccia di già e spero che gradirai anche questo
capitolo.
Volevo inoltre ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra i
preferiti (Alara666,
BabyBaffy, BabyFairy, bribry85,erigre, fiore di ren, fulmy, jadina94,
misslili1007, Purple, Saphiras, Shenhazai, taltaluga, Whitney)
e tra le seguite (96opal,
alice98, ArwenBlack, Arwen_90, Blue Dream, cino nero, Cinzia Candid,
cupidina4ever, Eileen__, Emily Doyle, EmoGirl91, EmoGirl92, emy91,
Enza85, fifi95, GacktLove, gio_dy, GiuliaLestrange,
Grouben_Lavinia_Malfoy, Haley_James, Joey Potter, katiuz, KissyKikka,
lady lilithcullen, LaMiry, Lizzy095, lunachan62, magenta cullen,
mimi84, Nana_vampiro, Peach_93, PenPen, RachEl CullEn, Swan90,
Sweet_Nightmares, Tanny, xRullina91x, _Le_3_Sclerate_The_Best).
Davvero, mi serve un simile appoggio per riuscire ad andare avanti con
la storia.
Baci, Vanessa.
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Capitolo 5 *** 05. Make it happen ***
Hermione sbuffò. “Beh, ci si
può aspettare di tutto da un Serpeverde!”
replicò piccata, decisa a non dare ragione alla sua nemesi.
“Io?” si finse innocente l’altro.
“Sì, esatto, proprio tu!” rispose lei,
con un accenno di sorriso sulle labbra, puntandogli un dito contro.
Errore!
Il biondo ne approfittò afferrandole il polso e traendola di
nuovo a se.
“Non potrai mai vincere contro di me.” sorrise
trionfante.
“Non vorrai veramente sfidarmi, Malfoy?!” chiese la
ragazza, guardandolo negli occhi con aria sicura. L’altro
ghignò abbassandosi a baciare le sue labbra con un brillio
divertito negli occhi argentati.
“Contento te, contenti tutti!” disse lei facendo
spallucce. Alzò improvvisamente il ginocchio con tutta la
forza che aveva in corpo colpendolo esattamente in un punto.. delicato.
Il biondo sgranò gli occhi e si piegò un secondo
su se stesso. Hermione scoppiò a ridere a quella vista.
“Te la sei cercata, Furetto!” esclamò
tra le risate.
Nel frattempo Draco si era rimesso faticosamente in piedi, con una
smorfia dolorante dipinta sul viso.
“Smettila di ridere. Mi hai quasi reso impotente.”
replicò lui, scoccandole un’occhiataccia.
“Oh, poverooo!” si finse preoccupata lei.
“Vuoi un massaggino?” aggiunse poi, con una punta
di malizia negli occhi. Che passò immediatamente negli occhi
del Serpeverde, che rimase in silenzio, sentendo e guardando la mano
della ragazza sulla pancia scendere sempre più. Arrivata al
ventre però essa si fermò, cambiando rotta. Gli
fece un buffetto al naso, facendogli alzare il volto.
“Non ci avrai creduto davvero, Malfoy?!”
esclamò, presa di nuovo da un irrefrenabile attacco di
risate.
“Come siamo divertite oggi.” rispose lui, con gli
occhi che tradivano la sua indignazione.
“Già, le tue espressioni dopo che ti è
caduta la maschera di freddezza sono stupende. Dovresti vederti in
questo momento!” spiegò, saccente.
“Vediamo se adesso mi trovi ancora divertente!” le
disse lui prima di bloccarla contro il banco ed iniziare a farle il
solletico.
“No.. Malfoy, basta!” gridò lei, ridendo.
“Devi solamente dire due misere paroline e ti
lascerò andare.” disse divertito il ragazzo.
Quella situazione era stranissima per entrambi: stavano scherzando come
se si conoscessero da una vita, come se fossero migliori amici da
sempre, non nemici giurati.
“Sai.. Sai che non le dirò mai.” rispose
lei tra una risata a l’altra.
“Niente paroline, niente tregua.” fu
l’impassibile risposta dell’altro.
“Suuu! Mollamiiii!” sbuffò Hermione. In
risposta il Serpeverde scosse la testa.
“E va bene.. Sappi.. che sto facendo una.. violenza assurda
sul mio orgoglio.. non lo dico certo fiera.. Ti.. Ti prego,
smettila!” mormorò, continuando imperterrita a
ridere.
Se c’era una cosa che non sopportava questo era il solletico.
Il biondo smise all’istante, lasciandola sedersi per
riprendere fiato.
“Sei proprio una Serpe!” brontolò la
Grifondoro, massaggiandosi la pancia.
“Grazie, non c’era bisogno di farmi un
complimento.” replicò il biondo che sorrideva
trionfante.
Lei sbuffò di nuovo e iniziò a borbottare
imprecazioni di tutti i generi non propriamente adatte ad una signorina.
“E’ la prima volta che ti sento imprecare,
Granger.” notò il biondo.
“C’è sempre una prima volta,
no?” rispose lei indispettita. “Adesso devo andare
in Sala Comune.” annunciò poi, dirigendosi
nuovamente verso la porta.
A metà strada fece dietro-front e tornò dal
ragazzo. Si alzò sulle punte e posò un bacio su
quelle labbra peccaminose. Quando si separò da lui vide un
espressione perplessa sul suo volto. “Questo l’ho
fatto perché mi andava..” mormorò per
poi uscire dall’aula.
My Space:
96opal:
Oh, grazie ^__^ Sono
fiera del fatto che questa fic abbia così tanto successo e
sia solamente 5 apitoli che c'è *__*
barbarak: *sospira* Già.. Io
non so cosa farei se mi ritrovassi davanti Malfoy. No, dico, Draco Malfoy! Herm
non è così intelligente come sembra, altrimenti
le sarebbe saltata addosso immediatamente *pensieri osceni* xD
erigre: Hai visto, ha aggiornato *___*
Che bello quel capitoluzzo *annuisce* Le ho quasi cantato l'alleluja xD
Spero che ti piaccia anche questo chap, mi sono divertita molto a
scriverlo xD
_Le_3_Sclerate_The_Best:
Scusa, ma per caso la
storia ti piace, perchè non me l'hai mai detto? xD Scherzo
xD Spero che ti piaccia anche questo come ti sono piaciuti i precedenti
xD
anna96: Eccomi. Mi sembra di aver
aggiornato abbastanza presto ^^ Comunque concordo con te, altro che
stare a pensare perchè io avrei ricambiato
incondizionatamente *sospira estasiata*
Vabbè, adesso vado, sperando che mi lascerete taaaaaaante
recensioni *occhioni da cucciolo*
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Capitolo 6 *** 06. More ***
Cinque mesi. Cinque mesi erano passati da quel giorno e i
due avevano iniziato a ‘frequentarsi’, il che
consisteva in baci carichi di passione, baci veloci di sfuggita e
richieste stressanti. Il biondo aveva deciso che avrebbe avuto il suo
corpo a tutti i costi, con tutti i mezzi, legali e non, e in quel
lunghissimo tempo era andato a letto con pochissime ragazze rispetto
alla sua media. Hermione non poteva che ritenersi soddisfatta, e invece
negli ultimi tempi cercava di evitare il Serpeverde, dato che aveva
iniziato a provocarla esplicitamente e spudoratamente, non davanti a
tutti ovviamente, e lei, puntualmente, arrossiva dalla punta dei
capelli alla punta dei piedi e si volatilizzava come meglio poteva. Non
era ancora pronta, mica stavano insieme! L’unica esperienza
che aveva avuto era stata con il migliore amico Ron, ma poi, di comune
accordo, si erano lasciati, accorgendosi che c’era affetto
tra loro, ma come tra fratelli.
Hermione era quindi alquanto agitata all’idea di dover andare
a letto con il Serpeverde. Era fortunatamente riuscita a
scappar… emh… a andare via in tempo tutte le
volte che Draco iniziava a oltrepassare il confine. Quel giorno il
biondo non si era fatto vedere in giro e quindi la Grifondoro si
aggirava furtiva, guardandosi intorno, aspettandosi di vederselo
spuntare davanti da un momento all’altro. Le sue peggiori
paure parvero avverarsi, quando, passando davanti al muro della Stanza
delle Necessità venne tirata dentro.
Hermione sgranò gli occhi trovandosi in una camera da letto
parecchio spaziosa e arretrò fino a poggiare le spalle
contro il muro, dandosi mentalmente della deficiente per essersi messa
in trappola da sola. “Mezzosangue, stai scappando da
me?” sussurrò il biondo al suo orecchio,
costringendola tra il muro e il suo corpo.
“Ce..Certo che no, Ma-Malfoy.” balbettò
la ragazza, presa alla sprovvista. Il biondino sorrise con aria
famelica, chinandosi sul suo viso.
“E allora perché sei diventata rossa come una
ragazzina?”
“Non sono diventata rossa!” replicò
l’altra risentita, recuperando un po’ della sua
grinta, ma sentendo le guance andare a fuoco.
“Ah, sì? E, dimmi, questo
cos’è?” domandò, sfiorandole
la pelle del viso bollente.
“…”
Malfoy ridacchiò e si chinò, scoccandole un bacio
casto sulle labbra. “Sai che otterrò comunque
quello che voglio, vero?”
Silenzio.
“Chi tace acconsente, quindi lo prenderò per un
sì; - riprese il ragazzo, sorprendendola, citando un detto
babbano – e allora perché sfuggì come
sabbia dalle mie dita? Perché mi eviti?”
Ancora silenzio, ancora più imbarazzato stavolta.
“Sei vergine, Granger?” domandò a
bruciapelo.
“Per Merlino, no!” ottenne finalmente una risposta
dall’altra, che pareva scandalizzata dall’idea.
Certo, la cosa non la sorprendeva, era facile immaginarla come una
verginella pudica, nonostante il suo corpo mozzafiato.
“E allora, cosa?”
“Io.. Non credo di essere pronta.”
“Mezzosangue, non si tratta di essere pronti, non stiamo
insieme. E nonostante questo mi pare di aver rispettato abbastanza i
tuoi sentimenti da ragazza, evitando il più possibile di
andare a letto con le altre che mi fanno la fila. Quindi ti ripeto,
cosa c’è?”
“Ho paura, va bene? Siamo da sei anni nemici giurati, o
almeno lo siete tu e i miei migliori amici, pensi che dovrei venire a
letto con te così, come una delle tante, come una stupida
ochetta superficiale?!” esplose la Grifoncina, rossa in viso.
“Quindi è questo.. E’ quello che
penserebbero i tuoi amici se lo sapessero, non è
così?”
Lei abbassò lo sguardo, senza rispondere, avendo perso
momentaneamente tutto l’orgoglio che la caratterizzava.
“Beh, se i tuoi così detti
‘amici’ non capirebbero.. semplicemente non
sarebbero veramente quelli che tu credi. Voglio dire, quale amico ti
giudica e ti impedisce di fare quello che vuoi? Persino Blaise non mi
ha detto niente, Potty, Lenticchia e la Piattola dovrebbero stare
parecchio zitti.”
Hermione alzò gli occhi, un po’ colpita da quello
che il biondo aveva detto.
“Chi sei tu, e cosa hai fatto a Draco Malfoy?”
domandò, con un sorriso.
“Oh, niente, ma non ti abituare a un trattamento del genere,
Granger.” replicò l’altro, accogliendo
con piacere il bacio irruento della Regina dei Grifondoro.
My space:
Allora,
scusatemi per il ritardo, ma proprio non mi veniva in mente niente. In
questo capitolo, che non mi convince affatto tra l'altro, i personaggi
sono un po' OOC, ma che ci posso fare? Decidono loro *spallucce*
Passiamo ai ringraziamenti, che è meglio, va'...
hope52: Ah-ah, una nuova conquista!
*ride malefica* Ok, basta ù-ù Grazie mille dei
complimenti, mi piace che la storia abbia successo *w*
anna96: Lo so, lo so, modestamente
parlando, sono davvero un'ottima scrittrice. *sorride affabile* Oh, non
applaudire, ti prego *scuote una mano per l'aria* xD Grazie
milleeeeeeee! ^^
Maka27: Salve, se non mi sbaglio anche
tu sei una nuova lettrice, e quindi, BENVENUTAAA! Ora... Io sono
super-curiosa, come hai detto tu, di leggere la tua recensione, quindi,
FILA SUBITO A CLICCARE QUELLA SCRITTA BLU IN BASSO E INSERISCI UNA
RECENSIONE! A D E S S O ! (Non ci fare caso, le capita spesso
NdMigliore amica di Vanessa) (Zitta, tu ù-ù NdMe)
barbarak: Già
°ç° E mi chiedo come diamine abbia fatto in
tutti quei sei anni a resistere alla tentazione.. Mah, certa gente...
erigre: Lo so, dovevi vedermi mentre lo
scrivevo, ridevo da sola davanti allo schermo come un'emerita idiota..
Riguardo al chap di Alexa, beh, era fantastico *-* Non vedo l'ora di
leggere il prossimo °w°
fifi95: Don't worry, darling,
l'importante è sapere che la storia ti piaceeee **
_Le_3_Sclerate_The_Best: Ma certo che lo sono,
altrimenti non sarebbero Draco e Herm é_è E poi
sono così carini ridacchiosi... *sospira*
andromeda malfoy: *arrossice* Oh, grazie dei
complimenti, non pensavo che piacesse tanto da creare dipendenza
*ridacchia* Spero che anche questo chap sia di tuo gradimento ^-^
Via via, è meglio se vi lascio, altrimenti non la smetto
più di sparare cavolate.
Bye, bye, Vanessa *w*
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