Ciao a tutte! Mi piacerebbe scrivere una storia insieme a voi.  IL tema è sempre Twilight. Bella si trova a Forks nel 2010, stesso liceo, stesse amicizie ma non ci sono i Cullen. Scopre un passaggio segreto che la porta nell’Inghilterra del 1400 dove sovrano è il re Carlisle Cullen. Ovviamente i principi sono Edward, Alice ed Emmett.

Vi piace? Io potrei iniziare a scrivere il prologo e poi voi potete piano piano aggiungere i capitoli. Unica regola: non scrivere capitoli troppo corti stile quattro righe!

Fatemi sapere! Per ora ecco il prologo!

 

Prologo

La vita a Forks era sempre uguale. Casa, scuola e adesso anche il lavoro. Già il lavoro. Mike Newton era stato così gentile da trovarmi, udite udite, un lavoro proprio nel suo negozio di abbigliamento sportivo! Pazienza! Comunque mi faceva comodo qualche dollaro in più.

“Bella, che fai stasera?” Angela era la mia migliore amica, stavamo sempre insieme.

“Non so. Vuoi uscire” esordì pensando di farla contenta.

“No in realtà pensavo a pizza e film. Ci stai?”

 

Ok! Pronti!Partenza …via!!! J

La porta della mia cella si apre e dietro quel cappuccio scuro, riesco finalmente a scorgere lei. Il folletto che stava vicino al re e agli altri. Istintivamente arretrai.

“So chi sei. Vorrei aiutarti. Non aver paura.”

La sua voce melodiosa sembrava rassicurante.

“Chi sei? Dove mi trovo e perché sono qui?”

Feci quelle domande a raffica senza preoccuparmi minimente se lei avesse capito. La mia rabbia e la mia paura mi seguivano costantemente. Brividi di freddo percorsero la mia schiena.

“Sono la principessa Alice, figlia di re Carlisle. Ti trovi in Inghilterra nel 1400. Ma non so perché sei qui. Ho avuto una visione. Ti ho vista arrivare.”

Finì l’ultima frase quasi sospirando. Forse pensava che la potessi prendere per una pazza visionaria. Forse era così ma in questo momento lei era l’unica che poteva aiutarmi.

“Puoi farmi tornare a casa?”

Domandai avvicinandomi un po’ a lei nel dubbio che potesse mettersi a strillare.

“No, per ora no. Ma ci proverò. Te lo prometto.”

All’improvviso la porta della cella si aprì e il ragazzo dai capelli ramati comparve in tutta la sua statuarietà.

“Alice, che ci fai tu qui?”

Domandò irritato alla vista della giovane principessa. Lei diventò paonazza e iniziò a balbettare.

“Io….io…so..sono venuta a vedere come stava Bella”

Tentò in tutti i modi di non farsi prendere dalla paura ma non ci riuscì.

“Vai via prima che avverta il re!”

Non se lo fece ripetere due volte, mi guardò per un istante e sparì, correndo via.

“Allora…chi sei realmente? Come ti chiami? Ce l’avrai un nome…”

Mi squadrava dalla testa ai piedi  e camminava intorno a me come se fossi una schiava da comprare. Il suo atteggiamento spavaldo mi stava irritando.

“Mi chiamo Isabella. Isabella Swan. Mi sembra di averlo già detto.”

Risposi quanto mai irritata.

“Isabella. Sembra un nome spagnolo.”

“Non sono spagnola, sono americana.”

“Americana? Cioè”

“Vengo dagli Stati Uniti d’America. Non ne hai mai sentito parlare.”

Risposi acida e stavolta ero io a guardarlo dall’alto verso il basso.

“In realtà no. Deve essere qualche nazione sconosciuta, ancora da conquistare. Voi esseri incivili non riuscite nemmeno a capire la differenza fra un asino e un cavallo.”

Lo guardai con odio. Come si permetteva a darmi dell’incivile?!

“Guarda che io vengo da un paese dove la libertà e la civiltà sono state sempre fiori all’occhiello del nostro vivere civile. E secondo: bada a come parli!”

Gli urlai tutta la rabbia addosso avvicinandomi. Lui indietreggio.

“Come osi gridare contro di me. Allontanati  sarò costretto a chiamare una guardia!”

Mi allontanai, soddisfatta di averlo fatto arrabbiare.

“Perché sei qui Isabella?”

Mi chiese questa volta usando un po’ di educazione.

“Non lo so. Me lo stavo chiedendo anche io.”

“Mmmm….sei una strega?”

“Magari! A quest’ora sarei tornata a casa! Posso fare una domanda io a te?Chi sei?”

“Il principe Edward Cullen, figlio di Carlisle ed Esme Cullen. Erede al trono d’Inghilterra.”

Rimasi sbalordita con quanta solennità pronunciò quella frase. Non sapevo più cosa dire, ero rimasta incantata a guardare quegli occhi dorati. Non mi ero accorta di quanto fosse bello.

“Cosa hai?”

Si avvicinò a me e mi prese la mano….

 

CONTINUA…..

 

CAPITOLO  5  by piemme

 

 

Dunque i Cullen sono vampiri…ih ih ih!! Modificato capitolo! Grazie a tutte voi!!

 

 

Tranquille..non è un cap…il solito avviso ;)

Dunque, siccome non so ancora se gegge_cullenina scriverà il prox cap, per ora ritorniamo alla vecchia lista e cioè:

1. leliby ;

2. Serena Van Der Woodsen;

3. MaryAc_Cullen ;

4. virscy.

Premesso che potete scrivere tutte/i indistintamente ma è necessario avvertirmi o con una recensione o attraverso il contatto di efpfanfic. In modo che due persone non scrivano la stessa cosa.

Per gegge_cullenina: quando vuoi scrivere, avvertimi, ok? Bacioni!!

Per grazianaarena: Tesoro, so che sei impegnatissima, me ci tengo che tu scriva almeno un cap!! Baciotti!!

Cap 13

 

Bella’s Pov

“Siamo….. collegati!” esclamammo all’unisono. Possibile che ora sentivamo le stesse cose? Chissà se anche a lui faceva male la testa…

“Ho sentito la tua disperazione Bella e sono corso da te..era..era insopportabile!” mi guardava con occhi tristi. E rossi. Forse voleva il mio sangue, forse era solo preoccupato…forse…forse…mi continuava a far male troppo la testa.

“Signore!” una guardia da fuori la porta chiamava Edward.

“Signore, non vorrei disturbare ma c’è una questione urgente da risolvere. Vostro padre mi ha mandato a chiamarla.”

“Scusami Bella…devo andare ma tornerò subito.” Rimasi lì con Alice che cambiò improvvisamente faccia e cadde a terra come tramortita. Una visone. Sicuramente stava avendo una visione.

“Alice!” mi gettai a terra tentando di aiutarla ma appena alzò gli occhi vidi tutto l’orrore dentro di sé. Mi scaraventò via. Sbattei contro il letto. Per fortuna sentivo solo un leggero dolore alla gamba e al braccio.

“Bella, Bella scusami! Io non so cosa mi sia preso!” sentì la porta aprirsi velocemente e delle braccia forti e fredde sollevarmi. Edward era ritornato.

“Alice ma cosa hai fatto?”guardava sua sorella allibito.

“Oh Edward! Non so cosa sia successo. Ho avuto una visione e Bella..Bella era una di noi ma molto molto cattiva…insomma io…”

“Non ti avvicinare Alice!” intimò Edward.

“Scusatemi!” la sentì come singhiozzare e capì che i vampiri non potevano piangere.

“Bella uccideva un ragazzo e…io…non so..ma sentivo di essere legata a quel ragazzo e non volevo…non volevo…”non riuscivo a vederla in quel modo. Scesi dalle braccia del principe e andai verso Alice. Le accarezzai la testa.

“Sta tranquilla Alice. E’ tutto passato.”

“Ma tu stai bene?” domandò ancora più infelice.

“Si…qualche dolorino.. ma dimmi chi era questo ragazzo che avrei ucciso?”

“Non lo so…ho capito solo il suo nome….Jazz…una cosa del genere…”

“Jazz?” ripetei stralunata.

“Perché lo conosci?”

“Jazz…cioè Jasper Hale!” sentire il nome di qualcuno che conoscevo mi rincuorava.

“Hai detto Jasper Hale? Ne sei sicura?”

“Si!”

“La guardia mi ha chiamato perché a palazzo si erano intrufolati due persone che corrispondevano al nome di Jasper e Rosalie Hale. Li abbiamo imprigionati pensando fossero spie dei Volturi.”

“Noooo!!” urlai. “Sono miei amici, vengono dal mio mondo. TI prego Edward liberali!” Lo supplicai.

“Si…arriverò subito” e se ne andò per tornare poco dopo con Rosalie e Jasper. La mia emozione nel rivederli fu enorme! Li abbracciai teneramente e piansi a dirotto. Mi chiesero come stavo e dove ci trovavamo.

“Bella ma dove siamo?”domandò Jasper.

“In Inghilterra nel 1400.” Mi guardò sbalordito e iniziò a ridere.

“Se mi stai prendendo in giro, sappi che non è affatto divertente!”

“No veramente!” sibilai. “C’è un’apertura che collega il nostro mondo al loro e si apre ogni 100 anni. Quando stai da questa parte, dall’altra il tempo non scorre. Se tu volessi ritornare è come se non fosse passato nemmeno un secondo dalla tua caduta.”

“Che culo! Giusto io dovevo trovare questa apertura!”

“Jasper! Ti sembrano i modo questi!”ringhiò Rosalie.

“Oh milady, pardon!” e scoppiammo tutte e due a ridere mentre i Cullen ci guardavano allibiti.

“Ehmm….si.. ecco Jasper sta facendo dell’ironia e molto burlone.”

“Capisco” disse Alice mentre Edward stava zitto e percepì un sentimento strano montargli dentro….possibile? …si!...gelosia! Era geloso marcio! Jasper min teneva ancora abbracciata e Edward era geloso! Mi sentì imbarazzata da quella cosa perché non mi sembrava corretto sentire i sentimenti di Edward ma provai un grande senso di eccitazione. Il principe Edward era geloso di me! Non poteva voler dire che una cosa…..diventai tutta rossa e lui o percepì. Mi guardò di sottecchi e mi sembrarono dei minuti infinitesimali. Avrei voluto che quel momento non passasse più. Io e lui, lui ed io! Solo noi…il mio cuore  che batteva a mille e il suo che non c’era più ma dalle sue emozioni e dai suoi occhi capì che anche lui provava le stesse cose.

“Bella?” Rosalie mi stava chiamando.

“Ehmmm…scusa…dicevi?”

“Io vorrei tornare a casa.”

“Tra due mesi Rose. Tra due mesi” le dissi sconsolata ma non triste. Ma volevo tornare adesso?

“Credo che Alice possa farvi vedere le vostre stanze adesso.” Aggiunse Edward. Li salutai e se ne andarono insieme ad Alice che avevo notato era rimasta zitta tutto il tempo, fissando in continuazione Jasper.

“Sembravate molto attaccati tu e Jasper…” disse Edward.

“Si siamo amici da quando eravamo piccoli.”

“E siete..cioè siete fidanzati?”

“No assolutamente!” sorrisi a quella domanda. Io e Jazz?! Ma va!!

“Quindi..quindi tu non sei ufficialmente fidanzata con nessuno nel tuo mondo?” ufficialmente fidanzata?Eh?...già non ricordavo che lui viveva nel 1400.

“No con nessuno.” Si avvicinò e mi sfiorò la guancia con un dito.

“Bella sei bellissima.” Continuando ad accarezzarmi. Il mio cuore cominciò a volare. Mille emozioni, mille sensazioni si propagarono nel mio animo. Fino a quando……

By piemme

Fino a quando c’è lo scriverà leliby!! Ragazze vorrei chiedervi di avvisarmi quando scrivete un cap perché molte volte contatto io stessa le scrittrici, quindi onde evitare di scrivere lo stesso capitolo, contattemi. Per il resto grazie a tutte per le bellissime recensioni e per il seguito di questa storia. Siete veramente tante! Grazie a nome di tutte!!

Si riparte dalle stesse scrittrici con l’aggiunta delle nuove ma ovviamente chi vuole, può aggiungersi!!

Baciotti!!!

 

 

Bella’s Pov

 

I suoi occhi fiammeggiavano. Ardevano dentro ai miei. Mi sfidavano. Mi toccavano l’anima. Lui. Avevo dato il mio cuore a lui. Ma lui lo aveva spezzato come un ramoscello in preda alla tempesta. Questo era l’amore? Era questo l’amore tanto decantato nelle fiabe e nei romanzi? Lui mi aveva calpestato, mi aveva distrutto, mi aveva oltraggiata. E per questo meritava di morire!

“Bella! Ti prego credimi…non ho ucciso io tua sorella!”

“Non ti credo Edward! Non ti credo!” strinsi più forte le mani sul suo collo. Sentiva la morte arrivare. “Tu sei l’assassino di mia sorella! Tu e solo tu!!!”

“No, Bella! Non capisci che è tutto un complotto per metterti contro di noi!”

“Nooo!!” e una leggera pressione delle mie mani staccò la testa a quello che mi aveva rubato e spezzato per sempre il mio cuore.

“Nooooooooo!” madida di sudore e sconvolta fino all’inverosimile, capì che in realtà era un terribile incubo. Non avrei mai ucciso Edward piuttosto avrei ucciso me stessa. Ancora mi tornavano in mente le sue parole dolci prima di partire.

“Bella, ti prego aspettami. Questa guerra durerà molto ma spero avrai la pazienza di aspettarmi. Non sono riuscito a terminare il mio discorso ma quello che volevo dirti è che mi sono innamorato di te. Io non possiedo un’anima o un cuore ma da quando ti ho incontrata, sembra che il mio cuore abbia ripreso a battere e la mia anima a cantare leggiadra. Ti amo Bella. Ti amo come non ho mai amato…” l’incessante battito del mio cuore spezzava quel silenzio carico di passione e dolore. Lui mi amava. Ed io amavo lui. Questa era la realtà. Non esistevano più due mondi diversi ma solo Bella ed Edward.

Edward e Bella.

Prese le mie mani e le portò al cuore.

“Non batte ma è pronto per amare. Solo te.” Il suo avvicinarsi lento, i suo occhi fiammeggianti di passione mi portarono in un mondo in cui io, Bella Swan, avevo trovato l’amore in un essere che per definizione doveva tramutarsi in qualcosa di maligno mentre invece era la persona più dolce e buona che avessi mai conosciuto.

“Edward anche io ti amo. Dal primo giorno che ti ho visto, io…”

“Edward! Riprendi i tuoi ranghi, è giunto il momento!” ma il mio discorso venne interrotto dal re che si apprestava a partire con i suoi figli ed il principe Black. Edward mi baciò sulla fronte e accarezzandomi mi disse “ Ti amo e ti amerò per sempre…” L’eco delle sue parole riecheggiavano nella mia testa  mentre calde lacrime bagnavano il mio viso. Forse non l’avrei più rivisto. E cosa avrei fatto senza di lui?

Il ricordo di quel giorno ritornò prepotente nella mia mente mentre la mia testa cominciava a pulsare forte. Cosa avrei fatto se non fosse più tornato? La mia vita ormai dipendeva da lui. Ma quell’incubo? Chi era questa strega? Per giunta mia sorella.

“Bella, posso entrare?” Una Alice, timida ed impacciata, faceva capolino dalla porta.

“Certo. Entra pure.” Vestita come una dama ottocentesca, Alice mi scrutava perplessa.

“Hai pianto?”

“Si, non lo nego. Mi manca Edward”

“Lo so. Ma io l’ho visto, ritornerà presto.”

“Alice, cosa sai delle streghe sella seta?” il suo colorito, già cinereo, divenne più pallido.

“Tu come fai a conoscere le streghe della Seta?”

“Ho sognato Edward. Uccideva mia sorella ed io uccidevo lui, vendicandomi.” Si allontanò da me di scatto. Leggevo panico nei suoi occhi.

“E’ l’ora della verità, Bella. Tu sei una Strega Nera, seguace della potente stirpe della dinastia della Seta. Siete sulla terra per uccidere i vampiri e i loro seguaci.” Le sue parole furono come una lama nel cuore. Mi alzai per andarle incontro ma lei indietreggiò. “Lo sapevo, lo sapevo che saresti stata la nostra fine! L’ho visto!”

“No, Alice! Io non farò del male a nessuno! Io non sono una strega ma una comune mortale arrivata qui per caso. Credimi!”

“Segni della tua potenza si sono già avverati nei tuoi sogni…io…mi dispiace…” lasciò la stanza correndo mentre le mie parole scorrevano invano dalla mia bocca. Possibile che avrei ucciso tutti loro? E soprattutto possibile che avrei ucciso il mio amore? Ero sconvolta da questa rivelazione. Io non avrei mai potuto fare del male a nessuno. Improvvisamente un rumore alla finestra mi destò dai miei pensieri. Mi accorsi immediatamente di una civetta che batteva la testa furiosa. Avevo paura, il suo battere aveva un qualcosa di inquietante ma spinta come da una forza misteriosa, mi avvicinai titubante alla finestra. La civetta continuava a battere  ma accortasi del mio avvicinarmi, si fermò scrutandomi. Aprì leggermente la finestra ma l’uccello entrò prepotentemente facendomi cadere. Non appena si posò a terra, si trasformò in una meravigliosa dama bianca. Tremante arretrai di qualche centimetro verso il muro. Ero in trappola.

“Non aver paura di me, Bella. Io sono qui per aiutarti.”

“Chi sei? Che cosa vuoi da me?”

“Tu sei una delle streghe nere più potenti di questo regno. E’ necessario che tu impari ad usare le tue armi altrimenti il tuo amato morirà e con lui tutta la sua stirpe.”

“Edward! No! Ti prego! Dimmi cosa devo fare.”

“Devi venire con me. Devi prepararti alla battaglia e per fare questo devi imparare ad usare i tuoi poteri. Bella, tu hai una sorella che in questo momento si trova nelle mani del nemico.”

“Una sorella?”

“Si, siete le due streghe nere, nate per combattere il male. Ma i vampiri di cui tu sei ospite hanno stipulato un patto con tutti gli altri esseri compresa la nostra stirpe. E loro non lo hanno mai infranto.”

“Ma tu chi sei?”

“Sono la Gran Sacerdotessa, erede della Confraternita delle Streghe.”

“Tutto ciò mi sembra stranissimo. Nel mio mondo queste cose le leggiamo sui libri di fantasia.”

“Nel tuo mondo esiste anche chi molesta i bambini e chi fa combattere gli animali fino alla morte. Come vedi,ogni mondo ha le sue pecche.”

“Devo venire via con te allora?”

“Si, sei pronta?” Lanciai un rapido sguardo alla stanza e poi mi avvicinai a lei.

“Si.” Le diedi la mano e come d’incanto mi ritrovai in un mondo parallelo. Quando riaprì gli occhi, una schiera di donne inchinate al mio cospetto erano innanzi a me.

“Benvenuta nel suo regno, Maestà.”  

Un bacione a tutte le lettrici! Ben ritrovate, spero che il cap vi sia piaciuto e chiedo alle scrittrici chi vuole scrivere il prossimo capitolo di contattarmi. Per ora vi ringrazio della vostra pazienza e dei vostri commenti, sempre graditissimi, scusandomi per il ritardo.

Baciotti e buonanotte!!