far away ... di cinderellatom (/viewuser.php?uid=85378)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ESCLUSI ***
Capitolo 2: *** THEY ARE LOOKING FOR....? ***
Capitolo 3: *** THEY ARE LOOKING FOR ...? (PARTE2) ***
Capitolo 4: *** IL RITORNO ***
Capitolo 1 *** ESCLUSI ***
Erano passati esattamente tre anni e mezzo, tre lunghissimi anni e mezzo da quando Voldemort era stato sconfitto. La setta dei Death Eaters si era ormai sciolta dopo la morte del Dark Lord… Il ministero della magia aveva preso ispirazione dal modello penitenziale americano che era stato messo in atto dopo la Seconda Guerra mondiale (e in alcune zone dell’Europa) in seguito negli anni ’70: l’esilio. Ebbene, Lucius Malfoy, Bellatrix Lestrange, Regulus Black, Fenrir Greyback, Severus Piton e Codaliscia erano stati costretti all’allontanamento dall’Inghilterra e ridotti a svolgere lavori utili alla società senza nessun accenno od uso dei propri poteri magici che erano stati ridotti al 5%. Potevano usarli solo in caso di estrema emergenza, i fortunatissimi Mangiamorte erano stati esiliati nella Grande Mela in maniera da omologarsi con tutti gli altri Babbani. Ed avevano anche dovuto scegliersi un lavoro! Visto che quei pelandroni avevano passato tutta la vita a tirare malefici qua e là era ben difficile per loro entrare nella logica di essere occupati. Ma ora andiamo al Garden Hotel, un albergo per copertura in realtà un covo per esiliati, prigionieri politici, reduci di guerra ed appunto ex Mangiamorte. “Siediti Bella, non è gironzolando che risolverai le cose” disse Piton mentre si sforzava di leggere e comprendere un articolo sull’ecologia domestica, Bellatrix non si era data pace dall’ultima volta che aveva visto il suo signore morire. “Santo cielo Severus, taci una buona volta!” lo rimbeccò Bellatrix pestando i piedi, Piton spiegazzò il giornale affondando nella lettura scientifica dei composti chimici. “Se solo tutto questo non fosse successo … sento che c’è qualcosa che non va, qualcosa che mi dice … ma cosa?” disse Bellatrix arruffandosi i capelli già mossi di loro, ai Death Eaters era stata modificata la memoria in modo da non fargli ricordare nulla del loro passato oscuro, ma col passare del tempo i ragazzi avevano capito e fatto riaffiorare i ricordi di quei giorni gloriosi in cui correvano sicuri affianco a Voldemort . Anche se gli altri non ricordavano assolutamente nulla del passato, Bellatrix li aveva spronati sul fatto che la sua, anzi la loro storia non era affatto iniziata da lì e che prima o poi si sarebbe vendicata di quel gioco crudele, (d’altronde che volete pretendere da una che ha passato metà dei suoi anni chiusa in un carcere?). “Ma smettetela voi sue, coi vostri sputacchi i miei favolosi capelli mega – ultra – stra – iper –troppo laccati … si rovinano, e le mercerie aprono solo dopo le 10 di sera! Quando ormai c’è il coprifuoco” esclamò Lucius seduto su una poltrona pelosa a macchie bianche e nere. “Taci tu! Quand’è che si cena? C’ho n’a fame da lupi!” ruggi Fenrir che se ne stava tutto il tempo davanti alla cucina aspettando che aprissero per sbranarsi tutte le fiorentine della dispensa (anche quelle congelate!) ma in un certo senso era meglio che non ricordasse nulla del passato, cioè che era il lupo mannaro più temuto dell’Inghilterra. “Zitto anche tu Fenrir!” lo rimproverò Bellatrix fissandolo male “Piuttosto, ripassiamo quell’incantesimo, dici tanto che abbiamo dei poteri … io non ho visto nessun risultato!” disse Lucius posando lo sguardo su una nuovissima rivista per truzzi, “Ho sentito parlare di un incantesimo di teletrasporto, non mi ricordo come si chiama … ma so che c’è anche un altro modo per spostarsi” disse Piton continuando a leggere, stavolta un libro di cucina, “E’ vero … se solo riavessi i miei poteri … non ho molti ricordi del passato ma … so che quell’incantesimo permetteva di spostarci più velocemente … ah, la mia testa!” si lamentò Regulus, ad ognuno di loro quando cercavano di ricordare alcuni avvenimenti del passato, venivano attaccati da un potentissimo mal di testa “Se solo ricordassi …” borbottò Bellatrix picchiettando le dita sul suo totem d’oro a forma di conchiglia che racchiudeva i suoi poteri. “Coraggio, facendo così non risolveremo nulla” disse Regulus alzandosi, aprì la porta a vetri che era sorvegliata da guardie 24 ore su 24 ed uscì seguito a ruota dagli altri. |
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** THEY ARE LOOKING FOR....? ***
CAPITOLO 2
THEY ARE LOOKING FOR …?
“Inanzitutto cerchiamoci un lavoro degno di tipi come
noi” disse Lucius inforcandosi un paio di occhiali per truzzi
di prima categoria, “Per le mie capacità potrei
fare il parrucchiere …” disse guardandosi intorno,
“Io potrei fare il biologo …” disse
Piton che era uscito dall’hotel con gli occhi incollati alla
sua amatissima rivista scientifica “Oppure fare il cuoco
…” “Io credo che sarebbe bello fare la
massaggiatrice …” disse ironicamente Bellatrix
“Se, certo, con la delicatezza che tieni, vedrai quanto
terrai il posto” la schernì Regulus
“Sarebbe bello lavorare in un Luna Park, un lavoro
itinerante” disse Regulus “Tu potersti lavorare in
un negozio di animali, ah no, meglio lavorare in biblioteca”
disse Bellatrix a Codaliscia che si nascose dietro alla sua gonnona di
pizzo. “Io … dunque … che ne dite del
boia!” disse Fenrir pensieroso “Naaa, la pena di
morte non è usata nello stato di New York! Perché
non il macellaio?” aggiunse Lucius “Ragazzi, questi
lavori sono una copertura, non credete che ci servano
davvero” disse Regulus guardandosi intorno in modo che
nessuno li sentisse “ Lo so, cerchiamo solo qualcosa che vada
d’accordo con i nostri animi” disse Piton, poi
però inciampò e sbattè la zucca contro
un palo perché a forza di tenere gli occhi incollati alla
rivista … prima o poi sarebbe accaduto. “Bene, io
direi di cominciare oggi i nostri colloqui di lavoro, ho visto ieri un
caso che fa per noi” disse Lucius e senza stare a sentire le
lamentele degli altri si fiondò in una discoteca vuota e
cominciò ad urlare e ad improvvisare una techtonik coi
fiocchi “ESSIAMO NOI, ESSIAMO NOI IL PARADISO SIAMO NOI! OE
OE OE, BELLA VEZ!” si sedette su una sedia argentata e
fissò in maniera meravigliata (O___O) il direttore della
sala. “Buongiorno, io mi chiamo Lucius … ahem
… salve mi chiami pure Lucy!” e gli
mostrò una mano completamente piena di gingilli dorati e
argentati, il capo lo fissò dall’alto in basso
“Salve … io mi chiamo John Lup, benvenuto nella
discoteca “THE DANCING BEE” ovvero, l’ape
che balla, come mai avete scelto di trovare lavoro qui?” il
tipo aveva un’aria terribilmente familiare ma a Lucius non
venne in mente nessuno anche se qualcosa gli diceva che il suo viso, il
viso di John era familiarissimo. “Perché io amo
l’house e il pop e TUNZ TUNZ PARAPARA TUNZ TUNZ
YEAHUU!” Lucius si mise a roteare le braccia in alto muovendo
la testa su e giù “Signore? Vogliamo passare ai
fatti reali? Dunque, di che cosa si occupa lei? Che istituti ha
fatto?” “Io? Beh … ho frequentato la
scuola dell’orrore dove ci facevano fare balletti senza
perdono, come il Crucio eccolo qua! (e
s’attorcigliò completamente, poi si
srotolò compiendo cerchi concentrici) oh
lalaà, ed ecco qui il mio pezzo preferito L’Avada
Ke Sballo (Lucius si gettò all’indietro dritto
come un palo per poi scivolare in avanti ed intraprendere una furiosa
techtonik “, Tick tock, on the clock But the party
don’t stop no Woah-oh oh oh Woah-oh oh oh”) John
applaudì “Perfetto, ma per essere veramente in
gamba dovrai sfidare in una gara di ballo la migliore delle modelle
pop, ovvero Lady GaGa che è in cerca di talenti”
“NON CI POSSO CREDEREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!” e
Lucius svenne per la contentezza.
Intanto Bellatrix si era presentata in un negozio per estetiste,
l’avevano fatta accomodare in una saletta bianca da capo a
piedi. Una vecchietta di nome Minnie (aveva anche questa un viso
familiarissimo) si presentò come la direttrice
“Salve, lei è la signorina della volta scorsa?
Aveva chiamato vero? O no? Oddio mio la memoria sta dando i
numeri!” “Io mi chiamo … Bellatr
… ehm no io sono, vabbè non importa! Voglio un
lavoro ora e subito!” la signora la fissò
allibita, Bellatrix non era mai stata garbata con nessuno nemmeno nel
mondo magico e quindi tutti la trattavano con distacco “Oh,
molto diretta …” disse Minnie sorridendo
“Prego, di qua, le faremo provare qualcosa, lei ha
già fatto dei corsi per estetista?”, ma quella si
era già fiondata verso un tavolino ed aveva afferrato la
mano di una quindicenne, con veemenza “Dammi la
mano!” esclamò vedendo una certa esitazione
“Sono la nuova qui, voglio lavorare, dammi la
mano!” insistette Bellatrix, la signora Minnie era
visibilmente perplessa “Ma io devo fare la ceretta, mica le
mani!” esclamò la quindicenne ma Bellatrix aveva
afferrato una limetta e cominciava a segarle le dita anziché
le unghie “Stai ferma altrimenti t’
INCARCEROGO” “Che???” fece la ragazzina,
Bellatrix mollò la limetta “Ti attorciglio di
corde e poi ti PIETRIFICO” a quel punto la ragazzina
s’alzò e corse via urlando come
un’ossessa in preda al terrore, la signora Minnie
s’infiammò, corse verso Bellatrix e
l’afferrò per il bavero del costosissimo
corpetto “Come osa? Non è nemmeno assunta e si
comporta così, ora le faccio vedere io come si tratta la
clientela, Sabrina chiama la polizia!” Bellatrix non capiva
tantissimo cosa fosse la polizia ma riconosceva il pericolo,
approfittando della distrazione della vecchia, puntò la
bacchetta contro le sue spalle e gridò con tutta
l’aria nei polmoni “Crucio!” la donna si
bloccò, ma visto che i poteri della strega erano stati
ridotti moltissimo non ebbero l’effetto desiderato e crearono
solamente una specie di solletico. Ma Minnie aveva compreso che
Bellatrix era una persona poco raccomandabile ed abbandonò
il campo strillando a più non posso qualcosa come
“ho visto il diavolo entrare in questo negozio!”
oppure “dio preghi se sono stata indulgente in vita ma fa che
abbia pietà per la mia anima!”.
Regulus intanto era andato al circo degli orrori per offrirsi come
apprendista, lo avevano subito accettato e gli avevano mostrato alcuni
numeri veramente belli ch eseguivano animali e professionisti. Poi
venne il momento del funanbolo ed allora Regulus si
meraviglò davvero nel vedere come alcuni Babbani potessero
creare l’illusione del volo con delle semplici funi o dei
salti acrobatici. Decise di mettersi alla prova mostrando agli artisti
alcuni suoi numeri imitando pericolosamente il Quiddich. Non appena
videro cosa era capace di fare Regulus, gli artisti lo presero con
sé decidendo di mostrarlo al Gran Consiglio degli Artisti
Bravi Ma Bravi Ma Bravi, non appena essi conobbero Black gli fecero
applausi a non finire, venne infine il momento del Mangiafuoco
perché il loro spettacolo seguente si sarebbe ispirato a
Pinocchio, mentre eseguivano le preove davanti al Consiglio e ad un
capannello di persone, Mangiafuoco eruttò una fiammata
potentissima, Regulus si spaventò moltissimo e pensando che
quello stesse per suicidarsi veramente estrasse la bacchetta ed
esclamò “Aguamenti!” un getto
d’acqua si sprigionò dalla bacchetta e
colpì il fuoco estinguendolo all’istante, tutto il
corteo rimase a bocca aperta, un bambino che si era incantato aveva
appiccicato lo zucchero filato al viso, Regulus gli puntò la
bacchetta contro e disse : Gratta e Netta!” poi non
poté fare altro perché i suoi poteri non gli
consentivano altro. “Inaudito!” esclamò
un tipo della giuria, “E’ una
maledizione!” esclamò una donna e svenne. Regulus
se la dette a gambe perché non potendo Smaterializzarsi
andava molto più lento.
Fenrir era stufo, aveva caldo e soprattutto fame, da giorni
stava provando un certo disgusto verso i cibi comuni, sapeva che non
era mai stato un tipo come gli altri. Suo padre era un pastore e sua
madre non l’aveva mai conosciuta, era morta dopo averlo messo
alla luce. Era cresciuto nei campi dell’Irlanda addestrando
pecore e guadagnandosi da vivere rubando. Era diventato un relitto
della società, non sapeva cosa fosse l’amore,
quello che voleva era salvare solo se stesso. Non gli importava di
quello che pensavano gli altri. Fissava senza sosta le auto che
passavano, quando d’un tratto sentì una musica
… non aveva mai sentito nulla del genere.
S’alzò e seguì quella melodia, aveva
visto qualcosa? Gli era parso di vedere qualcosa muoversi, si ora ne
era certo, mentre avanzava la musica si fece più forte
… omicidio? Qualcosa sui thriller? Gente che ballava
forsennatamente. Ed ecco che al centro vide una figura mostruosa
ballare, non era per niente male, la gente attorno urlava
“MICHAEL! MICHAEL!” e lui danzava un qualcosa che
sembrava preso da The Ring, si accorse di Fenrir e gli
sorrise, l’uomo rimase impietrito. Qualcosa gli consigliava
di fidarsi, quella creatura, quel coso era terribilmente simile a lui,
la musica ripartiva e il mostro di nome Michael riprendeva la sua
danza, Fenrir non si sa come ne perché si
unì a quella folle danza Thriller mettendo in
scena piroette e zampate a dir poco attraenti. “Figo, sei
talmente bravo che ti metto nel mio video! Ragazzi, questo tizio ha
delle doti e perciò rifaremo il video di Thriller insieme a
lui!” e così fu.
Piton invece aveva pensato di darci alla cucina, aveva sentito dire da
alcuni reduci di guerra che stavano nell’albergo assieme a
loro, che nel tardo ‘600 si usava avvelenare i cibi, cosa
normalissima nel suo mondo, ma se si fosse impegnato sarebbe potuto
diventare famoso, avrebbe viaggiato e sarebbe ritornato nel suo paese
natio, e li allora nessuno avrebbe potuto più toccarlo.
Questo pensava mentre si avviava verso gli studi di “APPETITE
COMES WITH WITCH” ovvero l’appetito vien stregando.
Faceva davvero a caso suo! Lo studio era pieno di gente e non si
riusciva a capire nulla, al centro stava un enorme tavolo blu a
fiorellini con sopra fornelli di tutte le dimensioni, pentole e
pentoloni appesi ovunque, cameraman, personal trainer, truccatori,
giornalisti e cuochi dilettanti stavano a capannello in ogni angolo, la
trasmissione era iniziata, forse, perché una mano
afferrò Piton per un polso e lo trascinò verso il
tavolino blu. Uno scroscio di applausi provenne dallo studio, una donna
incredibilmente magra stava strillando per chiedere permesso,
“E si ricordi di sorridere!” disse a Piton che non
aveva capito niente e che accennò ad una smorfia, la
presentatrice ovvero una certa Ermelinda Sprint sfoggiò un
sorriso e disse alle telecamere( pubblico a casa) “Buonasera
signori, benvenuti al 32 esimo episodio di APPETITE COMES WITH WITCH!
In cui verranno preparati streganti bocconcini per grandi e piccini,
troppo scontata come rima? Ma ecco a voi il nostro ospite speciale, il
signor …” e guardò Piton di sottecchi
“Il signor ….”
“Severus” disse Piton cupo, non aveva la minima
idea di quello che stava succedendo. “Il signor Severus che
oggi ha portato con noi una ricetta speciale, prego
….” E venne portato dentro un enorme pentolone
grande quanto otto persone messe in cerchio, un tipo mollò
un microfono in mano a Piton che lo fissò con disgusto e ci
sputò sopra con disdegno, quando finalmente capì
(più o meno) a cosa serviva, la presentatrice disse
“Ed ora … al ricetta del giorno!” un
gong fu suonato ed apparve un enorme cartellone bianco con su scritti
gli ingredienti, Piton non ci fece manco caso e fissò la
telecamera con aria dubbiosa “Oggi cucineremo zuppa di bezoar
con contorno di ali di drago, trippa di pecora morta per AIDS
e … muco di vermicoli” elencò
Piton con la sua voce monotona. Nello studio si levò un coro
di “BLEAH!” “Estraete il muco di
vermicoli da un troll semisvenuto, modificate i geni di una pecora dopo
averla fatta assiderare ben bene, togliete il bezoar dalla pancia delle
capre e fare il brodo, non di giuggiole che è quello in cui
finirete voi se non distruggete Potter e ….
basta” disse. Silenzio. La conduttrice rimase a fissarlo a
bocca aperta col microfono ancora in mano, il suo personal trainer
iniziò ad urlare sul motivetto di “CHI
NON SALTA …….E’ ….
E’” “E VIA LE RUGHE VIA LE LE RUGHE,
MOVIMENTO E! TOGLI IL GRASSO, NON STAR FERMA, MUOVI LE GAMBE
E’! Piton estrasse la bacchetta ed esclamò
“Nox!” le telecamere andarono in corto circuito e
lo studio piombò nel buio, ci furono urla dovunque, la
presentatrice afferrò Piton e lo condusse fuori
“MA CHE TI E’ SALTATO IN MENTEEEE!”
“Non afferro milady” disse Piton, lei gli
mollò uno schiaffo “Togliti dalla testa
l’idea di far parte di questo programma” e se ne
andò perché a staf piegata le veniva la
cellulite. Piton rimase a guardarla, poi scivolò via tra i
vicoli silenziosi dei Bronx.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** THEY ARE LOOKING FOR ...? (PARTE2) ***
CAPITOLO 3
THEY ARE LOOKING FOR …? (2 PARTE)
Si erano ritrovati nel salotto dell’ hotel, avevano tutti
un’aria afflitta, Bellatrix, perché aveva quasi
aggredito la proprietaria di un negozio di estetica, Regulus,
perché aveva fatto uso improprio dei suoi poteri davanti ad
un pubblico di acrobati Babbani, Fenrir … forse era
l’unico ad avere il buonumore, infatti aveva appena preso
posto nel video di Michael Jackson “Thriller” e a
breve avrebbe anche firmato un contratto che lo vedeva interpretare
anche un video di Shakira! Lucius era stato ricoverato
perché era andato in fibrillazione ventricolare e Piton era
stato cacciato fuori in malo modo dopo aver proposto come ricetta del
giorno, un miscuglio di ingredienti per un qualcosa di veramente
osceno! “Abbiamo fatto un grosso, lungo, profondo,
larghissimo buco nell’acqua” disse Regulus
fissandosi i piedi “Già, peccato che i Babbani si
sconvolgano non appena vedono qualcosa che non risulta presente nei
loro criteri cognitivi” disse Piton cupamente
“Eeeee … che paroloni!” disse Fenrir,
Codaliscia non era nemmeno andato ad un colloquio perché
timido com’era, appena aveva messo piede in un Pet Shop, il
proprietario lo aveva preso a calci scambiandolo per un barbone e
così il poveretto se n’era andato via con la coda
tra le gambe(nel vero senso della parola).
“Ma non dobbiamo perderci d’animo” disse
Fenrir sorridendo “Taci tu! Ringrazia il cielo se hai ancora
le chiappe al fresco!” strillò Bellatrix
evidentemente invidiosa del suo successo “Potremmo fare gli
astronauti …” disse Regulus “Penseremo a
questo dopo, ora dobbiamo fare il tè delle 5 e
portare in giro quegli odiosi mammalucchi in carrozzina!”
disse Bellatrix che odiava i pensionati in una maniera impressionante.
Dopo che ebbero finito arrivò una chiamata per Lucius
da parte di Draco, il padre era stato dimesso ed ora
ascoltava “Poker Face” a tutto volume nella sua
stanza, il regolamento dell’hotel era molto rigido sulle
telefonate che venivano intercettate nel caso venissero diffamate
questioni segretissime.
Lucius alzò il ricevitore del suo Mtv Mobile Phone ed
esclamò muovendo la testa a ritmo di musica “Oe
Draco!! Come te la passi?” “Padre
….” “Senti qua figliolo, questa
è Poker Face, eeeeeh caro, tuo padre sta facendo soldi a
palate vedrai, diventeremo straricchissimi!” “Padre
…..?!” “No no Draco, non ringraziarmi
è tutto merito dell’house YAHOOO!” Ora
però devo salutarti, domani incontro GaGa e devo ritingermi
i capelli, laccarli, fare le lampade, pilates, la piega, la piastra,
bigodini, la contro permanente e triplo shampoo al lime,
CIAOOO!” CLIK. Draco si chiese che male avesse fatto per
meritare un padre così, di sotto intanto, delusi da tutto
stavano: Piton in cucina alle prese con pentole e pentoloni, Bellatrix
a fare zapping alla tele, Codaliscia a farsi i bagni di fango nelle
fogne, Fenrir guardava TRL e Regulus leggeva i fumetti di Star Wars.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** IL RITORNO ***
“Ci ha trovato” disse Regulus riaprendo gli occhi
nella penombra “Si trova in un cimiteri, è molto
debole” aggiunse. “Dobbiamo trovare un modo per
toglierlo da lì” disse Bellatrix eccitata, Piton
alzò lo sguardo “E come faremo? Ora che non
c’è più nessuno, neanche questo Harry
Potter o questo Neville Paciock sanno fare molto, il libro dice che
Potter ha sconfitto il Voldemort e … “ chiiuse il
libro di botto “Credo di aver trovato il modo per farlo
ritornare” disse Lucius malignamente, estrasse un vecchio
diario nero e consunto, al centro stava un grosso buco nero tutto
bruciato, le pagine erano pulite e linde : era il diario di Tom Riddle.
“Ma certo! La vicenda della Camera dei Segreti, come
dimenticarsela, credo che fosse l’episodio più
vivido nella mia mente” disse Piton “Ma con questo
cosa faremo?” chiese Bellatrix “Leggi cosa dice il
libro …” le disse Regulus, e Bellatrix lesse fino
all’ultimo la dettagliatissima vicenda sulla Chamber of
Secrets, quando ebbe finito sollevò il viso esangue
“Penso che Potter ci sia di grande aiuto”
“Già ma … nella sua condizione
… abbiamo bisogno di qualcuno che contenga il suo sangue,
quello del Voldemort, ma ora che è morto
…” disse Piton e tutti tacquero.
“Possiamo ricattarlo, rapire una persona in modo che lui
accetti il ritorno del nostro Signore” disse Bellatrix
alzando un sopracciglio in maniera sexy. “Harry Potter, come
sappiamo, o come dice il libro … ha un debole, anzi
due” disse Lucius ed estrasse la bacchetta disegnando cerchi
di fuoco verde “Sappiamo che non può fare a meno
degli amici …” ed una fiamma prese la forma di Ron
e di Hermione “E dell’amore …”
la fiamma prese la forma di Ginny. “E sappiamo dal libro che
è già successo in passato che la Weasley
è già stata incantata dal Voldemort per colpire
Potter, no? Se la ragazzina muore mentre Potter cerca di toglierle il
demonio … possiamo usare questa come scusa, se uno dei suoi
cari venisse posseduto dal Voldemort penso che lui non si tirerebbe
indietro a salvarlo, ma se lo ricattiamo, o accetta il ritorno del Lord
oppure i suoi amichetti faranno una brutta fine”, Bellatrix
applaudì cattiva. “Ma come faremo? Se ricorriamo
alla Camera dopo verremo incolpati, potremmo fare una passaporta,
incantando un oggetto e non appena Potter cerca di eliminarlo col
diario …ZAK! Lo catturiamo!” disse Regulus
“Si ok, ma Voldemort è morto, non
c’è più un legame con
Potter!” disse Bellatrix lentamente “Mmmm
… Potter sarebbe + vulnerabile. Dobbiamo creare un qualcosa
che conservi una parte dell’anima del Voldemort dentro di
lui. Ma come fare?”. “Io credo che …
potremmo ritirare fuori il mostro della Camera, è un
Basilisco no? Troviamo una gallina che faccia l’uovo ed un
rospo che lo covi … fatto!” disse Regulus
“Poi?” “Poi lo troviamo
…”
Qualche ora dopo si trovarono lì di nuovo. “Penso
che sarebbe meglio, secondo me, usare la Wasley …
è la più piccola, al più giovane e
sicuramente la sua perdita sarebbe pazzesca più di quanto
non lo sia perdere un altro figlio maschio” disse Lucius.
“Ma non capisco, perché solo una ex Grifondoro
dobbiamo colpire? Non possiamo usare tuo figlio?” chiese
incautamente Codaliscia “Cosa? Draco non va minimamente
sfiorato! Perché ora che non c’è
più il tuo Padrone non fai più il
coraggioso?” lo rimbeccò Bellatrix.
“Potremo usare un medaglione, so che alle ragazze piace, tre
un po’ sarà il suo compleanno e some regalo
sarebbe bello.” Disse Piton “Perché non
un diario?” propose Lucius “Perché
capirebbero subito il trucco” disse Piton
“Dev’essere un qualcosa di quotidiano, qualcosa che
venga usato tutti i giorni” disse Lucius pensieroso
“Se usassimo un gioiello sarebbe troppo scomodo, magari si
dimenticherebbe …” disse Bellatrix “Ma
se semplicemente non dicessimo al Lord di possederla personalmente?
D’altronde non ha fatto così con gli altri
… della Camera dei Segreti?” disse Codaliscia
“Hoho, comincia a ragionare eh? Ma se fosse il Voldemort, non
credi che tenterebbe subito di uccidere Potter?” disse Piton
“E col professor Raptor? Anche lui era un insegnante eppure
non ha mai tentato di uccidere Potter durante una lezione, a meno che
non si sia rivelato come è appunto successo” disse
Lucius “Potter è ancora ad Hogwarts no? La Camera
dei Segreti c’è ancora, e se facessimo saltare
fuori il mostro …. Non credo più che Potter si
senta così sicuro ora che non è più
Rettilofono …” disse Piton “Ma se
ripetessimo l’episodio … non credete che si
farebbe subito a capire chi c’è dietro?”
chiese Lucius “Ma non voglio aggredire gli Half Blood, voglio
solo far risorgere il Lord mettendo Potter alle strette, ora che Albus
Silente è deceduto” disse Piton incrociando le
braccia. “Dobbiamo però trovare un …
qualcosa che faccia in modo da … dove l’ho letto
….AH SI! Un Horcrux, un oggetto che contenga una parte
dell’anima di Voldemort. Ragazzi, al lavoro, dobbiamo
rievocarlo!”.
Dopo tentativi di Magia Nera si ritrovarono nel vecchio cimitero, con
oscure parole finalmente … “Chi è che
mi rievoca dall’Oscuro mondo ultraterreno?” fece
una voce sottile e rasposa, Bellatrix batté le mani
compiaciuta “Mio Signore Voldemort, noi siamo coloro che ti
seguirono dall’alba al tramonto e che non ti hanno mai
tradito” disse Regulus con la voce che tremava
dall’eccitazione “Aaaah, la mia Oscura memoria mi
fa rivedere la luce, oh voi eravate coloro che siete morti per il
Ritorno, bentornati Death Eaters, a cosa devo questa visita?”
“Vogliamo il suo ritorno” tagliò corto
Bellatrix “Il mio ritorno?” fece Voldemort
“Si, e che uccida una volta per tutte Harry Potter”
disse Piton con odio “Il suo nome ancora oggi tormenta i miei
sogni, una vita passata a meditare su come rubargli l’anima,
ce la feci per poco ma ero debole e il mio ricordo ancora
fioco.” “Vogliamo il suo ritorno Lord Voldemort,
vogliamo che uccida Potter e per farlo dobbiamo usare un
Horcrux” disse Bellatrix fissando con ardore il cerchio nel
quale stavano uniti i totem “Creare un Horcrux è
assai complicato e devo avere una forza vitale assai potente, ora sono
più che uno spirito, e cercare di abitare un corpo richiede
parecchia energia, di Horcrux non me ne è rimasto
più uno ormai” “Ma se
l’aiutiamo noi?” disse Lucius “Voi siete
deboli, e la Bacchetta di Sambuco è in zone remote, non
avendo più un contatto con Harry Potter ho perso ogni
potere” “Mio signore il Voldemort, farò
tutto quello che vuole, ho in cambio umani da darle pur di tornare in
vita” disse Codaliscia congiungendo le mani senza smettere di
guardare i totem dai quali proveniva la voce del suo Padrone
“Codaliscia, mi sorprende sentirti, dopotutto sei ancora
legato a me .. e te ne sono grato, ma … credo che per
ritornare avrò bisogno di un sostegno, credi di potermi
aiutare Codaliscia?” “Signore, tutto pur
… del vostro ritorno …”
balbettò l’omino “Molto bene
… come tu sai, la mia bacchetta è sepolta nelle
segrete di Hogwarts assieme a quella di Sambuco, per ritornare ho
bisogno di entrambe … potresti farlo per me
Codaliscia?” “Signore mio …
tutto!” “Bravissimo, ti fornirò una
protezione e ti porterò a Londra … sai cosa devi
fare. In quanto a voi Death Eaters, il desiderio di rifarsi su Potter
è alquanto compreso. Avrete tutto ciò che vi
serve da me. Grazie di tutto” “Mio Signore vi siamo
grati disse Lucius “Grazie, ci rivedremo presto
…” e a quel punto i totem smisero di brillare.
“Ora ricordo tutto quanto, noi eravamo i Death Eaters, noi
uccidevamo i Mud Blood, noi eravamo le sue spie!”
ansimò Bellatrix “E’ giunta
l’ora di vendicarci” e senza esitare
sfoderò la bacchetta e tinse il cielo di verde raffigurato
il Marchio Nero. In una cittadina remota, un ragazzo si
svegliò nella notte e
trasalì.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=480908
|