Volevo dirti che.. di TutorGirl (/viewuser.php?uid=80251)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Voglio fare una pazzia ***
Capitolo 3: *** I love London ***
Capitolo 4: *** Guerra e gelosie ***
Capitolo 5: *** Litigi e misteri ***
Capitolo 6: *** Svelando i primi misteri.. ***
Capitolo 7: *** Il certificato della discordia ***
Capitolo 8: *** Nuovi incontri per Sophie ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Questa
storia è dedicata alla mia sorellina Bella_Cullen_ che mi ha
aiutata a non perdere la calma. Sister ti adoro!!
“La vita è
come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti
capita”
Forrest Gump
Era proprio così che mi sentivo.
Eternamente indecisa tra i tanti cioccolatini
da scegliere.
Ma finché
si parla di soli cioccolatini, tutto è semplice.
Il difficile arriva
quando devi decidere della tua vita, il tuo futuro.
E alla
giovane età di diciotto anni, non si è ancora
pronti.
Tutto ci appare bianco o
nero.
La realtà, quella che ci viene sbattuta in faccia crescendo,
è grigia.
E noi non possiamo far
altro che chinare il capo e accettarla.
Ma a volte, delle
piacevoli coincidenze, possono cambiare tutto.
Ed è
proprio quello che è accaduto a me.
Questa.. è
la mia storia.
Ciao a tutti!
Questa è la mia prima storia originale.. siate clementi!!
Venerdì,
o forse proprio domani, posterò il primo capitolo.
A presto
AshG
|
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Capitolo 2 *** Voglio fare una pazzia ***
Capitolo
1
"Voglio
fare una pazzia"
Sophie
POV
Una giornata
come tante. Io, una normalissima diciottenne, ero stesa sulla spiaggia
a
fissare il cielo azzurro.
Mi rilassava farmi cullare dallo scrosciare delle
onde sul bagnasciuga. Chiudere gli occhi e vedere quelle immagini che
mi
accompagnavano nelle torride giornate di luglio.
-A che pensi?- Lanie,
la mia migliore amica da.. beh, dalla culla, mi si sdraiò
affianco.
-A nulla, a tutto..-
-Al tuo compleanno?-
-Anche-
l’indomani, il 17 luglio, avrei compiuto 19 anni. Non male,
no?
A dire il vero, non
pensavo spesso al mio compleanno. Come tutte le mie
coetanee mi piaceva ricevere regali e attenzioni, anche per un solo
giorno. Ma
c’era sempre qualcosa che mi tratteneva
dall’esserne completamente felice. La
fugacità della vita, la costante solitudine anche se
circondata sempre da tante
persone. Il sentirsi in gabbia, mai completamente libera. Era questo
che mi frenava.
Mia madre ha ragione: penso troppo. Sono sempre stata una ragazza che
non si
fermava alla conoscenza sensibile della vita.
E di certo la scuola non aiutava.
Tutti quei filosofi, gli scrittori che parlavano tanto
dell’infelicità
dell’essere, mi avevano traviata.
-Non sei felice?- si
voltò a guardarmi poggiando il capo sul palmo della mano.
-E’ solo un
altro compleanno. Parenti che non senti tutto l’anno che
d’un
tratto ti trattano con condiscendenza e i tuoi fratelli che per un
giorno non
ti torturano. Non è nulla di speciale-
Ero pessimista? Forse
un po’.
-Beh, ci siamo noi.
Sai che ti vogliamo tutti un gran bene-
-Si, ma per una volta
vorrei vivere davvero. Fare qualcosa di avventato, senza
preoccuparmi degli altri e delle conseguenze. Solo per me- mi misi a
sedere e
abbracciai le ginocchia.
-E cosa vorresti fare?
Abbiamo solo diciannove anni!-
-Non lo so. Un
viaggio, una pazzia!-
-Facciamo un patto.
Quando sarai sicura di cosa vorresti fare, ti seguirò.
Faremo insieme questa pazzia. Ma ti prego, almeno per domani, togliti
quell’espressione da cucciolo ferito dalla faccia, e pensa
positivo-
Mi avrebbe seguita
nell’ennesima pazzia, ero così fortunata ad avere
un’amica
come lei. Eravamo completamente diverse.
Lei chiara e con gli occhi di un
fantastico azzurro cielo.
Io scura e gli occhi orientaleggianti di un colore
indefinito tra il castano e il verde.
Lei estroversa e solare, io introversa e
un po’ musona.
Lei sempre attiva, ogni sabato sera a ballare. Io, invece, il
sabato sera stavo quasi sempre in casa con un libro.
Certo, non ero al livello-disperazione!
A volte mi piaceva andare in discoteca, ma non sempre. Meglio il
cinema, decisamente.
Eravamo agli antipodi, ma forse è proprio per questo che
eravamo inseparabili.
-Ho deciso: un
viaggio- sbottai improvvisamente.
-Ok, dove?-
E che ne sapevo? Non
bastava aver avuto l’idea? Lei che ci stava a fare
lì?
Doveva aiutarmi nella scelta!
-Non lo so. Qualche
idea?- chiesi esitante.
-Fammi pensare.. siamo
maggiorenni- la guardai scettica –Beh, è
importante! Quindi,
stavo dicendo. Siamo maggiorenni e a settembre inizieremo il college. E
tu vuoi
fare una pazzia. Potremmo andare a Londra!-
-A Londra? No, non mi
piace- feci una delle mie solite smorfie.
-Dai, è
sempre stato il mio sogno. E poi potremo vedere quell’attore
di quel
nuovo film.. quello bello!-
Si, immaginavo che
fosse proprio per quel motivo. Da quando era uscito il film,
non faceva altro che parlare di quel bell’imbusto.
George Castle. Solo il nome
mi dava alla nausea. Era un bel ragazzo.
Sui venti, ventidue anni, capelli
scuri e gli occhi di un verde intenso. Ma non potevo farci nulla,
proprio non
mi piaceva.
E poi, avevo altro a
cui pensare. Il mio incubo peggiore: Robert Gordon,
gemello di Lanie e mio nemico giurato.
Compagni di classe dall’asilo, non ci siamo mai sopportati.
Lui era il classico
bello, impossibile e stronzo. E io?
Io ero l’unica ragazza della scuola,
escludendo sua sorella, che non gli era mai caduta ai piedi. Non ha mai
capito
che il mio nome è Sophie, non “cinese”.
E poi.. ma dove vedeva tutta questa
somiglianza tra me e le ragazze cinesi?
Avevo solo gli occhi un po’ a mandorla!
Naturalmente gli altri nomignoli ve li risparmio per adesso.
-Ok, vada per Londra-
sospirai.
-Si! Grazie grazie
grazie- mi abbracciò e cademmo entrambe sulla sabbia fine.
-Ma, Lanie! Non una
parola con il “mostro”, intesi?- la guardai truce
-Chiederò
a Jake di venire con noi-
-Davvero? Oh, Sophy ti
adoro!- certo, lei non adorava me. Adorava il fatto che
avessi un fratello maggiore come Jake.
Ne
era innamorata da anni, ma lui l’ha sempre vista come una
sorellina.
Aveva due
anni più di noi e frequentava il college nella nostra
città, Los Angeles. Lo
stesso college dove ci eravamo scritte io e Lanie.
E.. si, anche il mostro.
-Certo, certo-
-Ma
c’è un problema. Se venisse Jake, si aggregherebbe
anche Rob. Lo sai che
sono amici per la pelle quei due- fece una smorfia di puro disgusto.
Odiava suo
fratello quasi quanto me.
Questo si che era un
bel problema. Non volevo quel lumacone tra i piedi. Mi
bastava già ritrovarmelo ogni giorno a scuola.
Se poi dovevo sopportarlo anche
in vacanza era la fine.
Credevo, anzi speravo,
che dopo il liceo non l’avrei più rivisto.
Speranza
vana, cara Sophy.
Robert, il mostro, aveva vinto una borsa di studio per il
basket proprio nella stessa università dove ci eravamo
iscritte proprio io e
Lany. Quando si dice che al peggio non c’è mai
fine!
-Si, lo so. Ma
troveremo una soluzione, vedrai. Non permetterò che quel
verme
ci rovini le vacanze. Ma adesso dovremmo dirlo ai nostri genitori.
Niente
Londra senza il permesso di mammina e papino- sbuffai e mi misi in
piedi
seguita dalla mia amica.
-Andiamo a chiedere il
permesso?- chiese sorridendo a trentadue denti.
-Andiamo-
__________****___________
-Wow, non pensavo
sarebbe stato così facile- trillò felice Lany.
-Non è
stato per nulla facile. E ci hanno anche obbligate a trascinare con noi
i baby sitter- sbuffai.
Ormai gli sbuffi erano il mio pane quotidiano.
-E dai! Li terremo a
distanza e noi andremo a cercare George-
-Ancora con
quell’attore?- dissi stizzita.
-Si, anche se il mio
unico amore rimarrà Jake- no, gli occhi a cuoricino no.
Per pietà!
-Ma cosa ci trovi di
così bello in mio fratello? È.. Jake!-
-Ed è
così bello- sospirò con aria sognante.
Avevo già
capito da tempo di averla persa. Ma vederlo con i propri occhi,
faceva sempre uno strano effetto. Era mio fratello e mi suonava strano
che una
ragazza potesse essere interessata a lui. Certo, Jake era un ragazzo
davvero
bello.
Non ci somigliavamo affatto. Lui biondo e chiaro come la mamma e io
scura e castana come papà e gli occhi a mandorla della
bisnonna.
Ma eravamo pur sempre fratelli!
-Certo. Bella
innamorata nella mia camera.. corri a fare i bagagli. Tra due
giorni si parte!- le urlai nell’orecchio, facendola
sobbalzare.
Saltellando mi
salutò e tornò a casa sua, che si trovava proprio
dall’altro
lato della strada.
Mi accasciai sul
letto, distrutta. Stare con Lanie mi faceva perdere sempre
qualche anno di vita. Era iperattiva!
-Ehy China, ti sei
messa in tiro per me?-
-Gira a largo Gordon!-
ringhiai.
Aprii gli occhi e lo trovai appoggiato allo
stipite della porta, con il suo solito pallone da basket sotto il
braccio.
-Uh, ma come siamo
focose oggi. Vuoi fare un giro di giostra? Sudiamo un po’
insieme- si avvicinò pericolosamente.
-Cos’è
Robert, le tue puttanelle sono occupate oggi? È per questo
che stai
rompendo a me?- scattai in piedi affrontandolo, ma rimaneva sempre
più alto di
me. Un misero metro e settanta contro quasi un metro e novanta.
-Beh, potresti entrare
nel gruppo. Sai, sei proprio ben messa- mi diede una
pacca sul sedere.
-Non riprovarci o ti
spezzo le mani- sibilai tra i denti.
-Oh, la nostra piccola
nerd è anche violenta. Che paura!- mi sbeffeggiò.
-Gordon,fuori dalla
mia camera- Io non sono secchiona!
Come se non avessi
detto nulla, si sedette sul mio letto –E’ comodo.
Potremmo
divertirci qui sopra-
Lo guardai disgustata
e lui riprese a parlare -Magari a Londra potremo
continuare il discorso-
-Un discorso che non
è mai iniziato e che non inizierà mai-
-Certo, tanto lo so
che mi vuoi- si rimise in piedi e mi fece l’occhiolino.
Oddio, mi faceva sempre
più ribrezzo.
-Hai ragione. Ti
voglio, ti desidero.. proprio come un pugno in pieno stomaco-
-Lo sai che ho
ragione..- con il pollice toccò il mio labbro inferiore, e
mi
scostai malamente.
-Senti, io odio te e
tu odi me. Finiamola qua, come se l’uno non esistesse per
l’altra. Mi sono stancata di tutta questa situazione.
Perché continui a farmi i
dispetti e a comportarti da stronzo? E mettiti una maglietta! Santo
cielo, sei
osceno!-
-Osceno?-
scoppiò a ridere –Allora è vero che non
ti sono indifferente! Ma non
temere, prima o poi..-
-Io non
sarò mai un’altra tacca da mettere alla tua
cintura, Gordon. E si, sei
osceno. Farà anche caldo, ma non sei a casa tua. Quindi
copriti-
-China, China, non mi
freghi. Io ti conosco, e so che capitolerai. Mi ci gioco
il campionato-
-Tu non mi conosci per
niente. E adesso che ti sei divertito a sparare cazzate,
puoi anche andartene- gli sorrisi nel modo più falso che
conoscessi –E non
entrare più in camera mia, o ti ammazzo con le mie mani.
Anzi no. Ti stacco
quel salamino che ti ritrovi tra le gambe e lo do come merenda
ai piraña-
lo trascinai di peso nel corridoio e gli chiusi la porta in
faccia.
Dieci
giorni a Londra, a stretto contatto con quell’essere
immondo mi avrebbero uccisa. O io avrei ucciso lui.
Avrebbe dovuto essere un
viaggio divertente e pazzo, invece mi sarei ritrovata a scansare gli
scherzi e
le frecciatine del biondino più stronzo del pianeta Terra.
Ma questa me l’avrebbero
pagata.. tutti!
Vedo
che il prologo non ha attirato molto.. mi dispiace.
Ma
spero che questo primo capitolo possa farvi cambiare idea.
Come
ho già detto, non sono molto brava nelle storie originali.
Ho
sempre scritto nella categoria attori e in quella di Twilight.
Quindi
mi piacerebbe sapere le vostre opinioni si questa.
Anzi,
facciamo una cosa, ditemi se vale la pena continuare!!
Beh..
cos'altro dire?
Ah, si: in basso troverete le foto dei protagonisti e
dell'abbigliamento per questo capitolo.
Sophie
Robert "il mostro".
Lanie
Jake
Rispondo alle
recensioni:
Marty314 [Contatta] |
Ciao!!
Sono contenta che tu abbia commentato e spero che anche i prossimi
capitoli siano di tuo gradimento.
Non so ancora che metterò una "tabella di marcia" sulla
pubblicazione.. anche perchè ho all'attivo sei storie e
quest'anno ho anche la maturità!!
E' un po' complicato postare spesso.. causa: mancanza di ispirazione.
Ma questa storia mi intriga e volevo pubblicarla.
Spero di leggere i tuoi commenti.. le recensioni mi aiutano a
migliorare, anche quelle negative.
Forse soprattutto quelle..
A presto
|
bella_cullen
_ [Contatta] |
Sister!!!
Il primo capitolo l'hai letto solo per metà.. ma vedrai cosa
succederà nei prossimi... penso tu abbia capito chi
è l'attore in questione!!
Ti adoroooo!!
|
Beh, fatemi sapere..
A presto
AshG
|
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Capitolo 3 *** I love London ***
Capitolo
2
"I
London"
Sophie POV
Eravamo arrivati da sole due ore, e già Londra mi aveva
stufata.
Troppo caotica e fredda. Caspita, eravamo a Luglio e si congelava!
In un giorno solo mamma e Karen, la madre di Lanie, erano riuscite ad
organizzare tutto per il nostro soggiorno.
Affittarono un piccolo appartamento
un po’ in periferia. Tutto per noi ragazzi.
-Ragazzi che ne dite di sistemarci e poi uscire?-
-Va bene. Ma, Lanie, se per uscire intendi dare la caccia a George
Castle, sei proprio
fuori strada-
-Chi è George Castle?- il mostro non aveva ancora imparato a
tenere la bocca
chiusa.
-Un ragazzo bellissimo, stupendo. Ha certi muscoli- Lanie era in
fibrillazione.
-Beh, e cos’ha più di noi?- sbottò Jake
sprezzante.
Ero sorpresa. Mio fratello sembrava geloso. Si era irrigidito e fissava
Lanie
con insistenza.
-Lui è famoso, bellissimo.. voi non potete competere- la mia
amica fece un
gesto con la mano come per scacciare qualcosa di fastidioso. Non le
piaceva più
Jake? Eppure fino a ieri ne era innamorata.
-Lany, ma cosa..-
-Shh- mi prese in disparte –non deve capire che mi piace-
quella ragazza era
sempre più strana.
Ormai anche i muri avevano capito che le piaceva mio
fratello!
-China, a te non piace quel tale?- disse il mostro con la sua solita
arroganza.
-No, non è il mio tipo-
-E chi sarebbe il tuo tipo, Eugene Dawson?- scoppiò a ridere
seguito a ruota da
quel perdigiorno di mio fratello.
Eugene Dawson, meglio conosciuto come “caccola
Eugine”, era il secchione del
liceo Bloombweg. Bruttino, occhialuto e con l’apparecchio per
i denti che, di
certo, non lo rendeva attraente.
-No, il tipo che piace a me è certamente fuori dalla tua
portata- risposi
acida.
-E sentiamo, chi sarebbe questo mito?- allargò le braccia
con fare teatrale.
-Intelligente, con una punta di timidezza, simpatico, gentile, capelli
scuri e
occhi verdi, e tanto, tanto muscoloso.. ti basta o continuo?- ammiccai
falsissima e lui non rispose.
Il taxi si fermò dinnanzi a un cottage, tutto
fuorché piccolo.
-Siamo arrivati- fece il tassista, un uomo sulla quarantina.
Scendemmo dall’auto e prendemmo le valigie dal bagagliaio.
I ragazzi una valigia a testa, io due, e Lany.. wow lei si era portata
dietro
tutta casa.
Aveva con se minimo cinque valigie.
Quando il taxi se ne fu andato, entrammo in casa. Era davvero
bellissima, con
l’arredamento dell’ingresso molto semplice e
funzionale. Facemmo un breve tour
della casa, fino a quando ognuno di noi raggiunse la propria camera.
La mia era spaziosa e molto luminosa, per quanto Londra permettesse.
I mobili
erano bianchi, femminili. Sembrava la camera di una principessa.
Ero intenta a sistemare i vestiti nell’armadio
quando fui colta alle spalle.
Sobbalzai cercando di strattonare la persona che mi teneva stretta per
i
fianchi.
-Lasciami!- sbottai quando, finalmente, riuscii a liberarmi.
-Sei sempre così violenta.. mi piace. È
eccitante. Sei una tigre-
-Si, e tu sei un ciuchino. E non toccarmi-
-E dai, ci divertiamo!- rise della sua battuta che di divertente aveva
bel
poco.
-Nemmeno per sogno! Dove sono Lanie e Jake?- tentai di cambiare
argomento.
-Quella pazza di mia sorella ha trascinato tuo fratello in giro per la
città.
Vuole a tutti i costi trovare quell’attore- si
passò una mano tra i capelli e
il mio cuore perse un battito. Maledetto mostro sexy!
–Allora, ti va un po’ di
ginnastica? La mia offerta è ancora valida-
-Preferirei cavarmi gli occhi con sue spilli incandescenti- soffiai
indispettita.
-Non ti piaccio più? L’altra volta non eri
così restia-
Ok, forse ho omesso qualche piccolo particolare. Io e.. si lui, il
mostro..
avevo quindici anni, ero così giovane.. ed
è successo.
È stata la mia prima volta e.. beh, anche la sua. Eravamo
due bambini in cerca di avventura, con tanta voglia di crescere.
Sono da
condannare? Forse. E me ne sono pentita.
Ma ormai il passato non si può più
cambiare e io vivrò con il rimorso per sempre.
-L’altra volta ero una bambina che ti trovava simpatico e
carino. Adesso sono
una ragazza che ti trova antipatico e repellente. E se vuoi proprio
saperlo, è
stata la prima volta più deludente nella storia del sesso-
Si distese sul mio letto e sorrise, il classico sorriso che usava con
tutte
quelle galline a scuola
–Ok, te lo concedo. Ma ero ancora un bambino, non ero
allenato. Adesso ti farei urlare di piacere e tu mi pregheresti di non
smettere, e ne vorresti sempre di più, sempre di
più-
Di una cosa ero certa: il suo ego era grande quanto un grattacielo.
-Beata la convinzione! No, davvero, sembri convinto, complimenti. Sai,
mi fai
quasi pena. Quando ti sveglierai da questo tuo sogno malato, ti
accorgerai che
non sei nessuno. Al liceo potevi anche essere Robert Gordon, il grande
capitano
della squadra di basket che faceva canestri su canestri. Ma la vita
reale è
diversa. Fuori da quella scuola, tu non sei nessuno. Non avrai
più le tue
puttanelle, perché anche loro vorranno qualcosa di
più. E ti ridurrai solo.
Senza donne e senza popolarità- soffiai con cattiveria.
Di scatto si alzò e mi sovrastò con la sua
altezza. –Tu non sai quello che
dici-
Ormai la sua vicinanza non aveva più effetto su di me. Non
ero più la ragazzina
che aveva una cotta per lui.
Mi aveva ferita, usata e gettata via come uno
straccio vecchio.
E, quella notte, giurai a me stessa che Robert Gordon non mi
avrebbe più ferita.
-Si che lo so. Ti credi il più grande, il magnifico. Ma sei
solo un ragazzino
insicuro che usa le ragazze solo per un po’ di autostima. Ti
piace che la gente
ti acclama, solo perché non sei abbastanza sicuro di te
stesso-
Non avevo mai parlato così tanto a lui, ma in due minuti
riuscii a dirgli tutto
quello che covavo dentro da ormai quattro anni.
E non me ne pentii.
-Eri la mia migliore amica-
-Si, e tu hai rovinato tutto. Non siamo più due ragazzini.
Con il tempo ti sei
rivelato lo stronzo che sei, e sono contenta di non essere
più tua amica-
stavamo parlando.. tanto valeva dirgli tutto, non tenermi nulla dentro.
Si avvinò ancora un po’, e una sua mano fu sulla
mia guancia.
-Perché?- sussurrò talmente piano che quasi non
riuscii a sentirlo.
In quel momento mi resi conto di aver detto un’enorme
cavolata. Non lo avevo
dimenticato.
Robert aveva ancora effetto su di me. Con lui che mi guardava e mi
accarezzava, perdevo tutte le mie certezze.
Non riuscivo a rispondere e mi
perdevo nei suoi occhi azzurri.
Non poteva più farmi quell’effetto, io lo odiavo.
Non avrei abbassato le mie
difese.
Non con lui, la copia carbonata del diavolo.
Provo
a fare finta che
ti resisto ma
il gioco mi delude
e già calda l'atmosfera
da te vorrei stasera di
più
-Perché tu sei cat- e le sue labbra furono sulle mie. Calde,
dolci e leggere.
Come una piuma mi toccavano e mi facevano perdere il senno.
Rimasi sorpresa, ma
mi ripresi quasi subito e ricambiai quel bacio tanto sbagliato quanto
desiderato.
Lentamente le sue mani sulla mia schiena, in una piacevole tortura e le
nostre
lingue si cercarono desiderose di un contatto più profondo.
Mi separai da quelle labbra perfette dopo un
tempo che mi parve infinito –No- mormorai
poggiando le mani sul suo
petto scolpito.
-Cosa?- disse sorpreso.
-Abbiamo fatto uno sbaglio. Baciarti è stato un errore-
Mi fissò per un attimo e nei suoi occhi potei notare
delusione e tristezza, ma
si riprese quasi subito.
La sua espressione tornò distante e canzonatoria.
-Si, non vale la pena perdere tempo con te. Non so nemmeno
perché sono qui-
disse brusco e uscì dalla mia camera sbattendo la porta.
-Mi dispiace- sussurrai con le lacrime agli occhi.
Lanie
POV
Non mi importava nulla di George Castle.
Avevo inscenato tutto solo per poter
stare con Jake, ma lui, come al solito, non se ne accorgeva.
Ormai non sapevo più come fare per fargli capire che ero
innamorata di lui.
E
lo ero da ben cinque anni! In tutto quel tempo, ho dovuto sopportare la
vista
di lui e la solita ragazza di turno.
Ragazze su ragazze che mi passavano
davanti agli occhi, provocandomi sempre un insano dolore al petto, che
ormai
era diventato mio compagno di sventura.
Vederlo così buono e gentile con me mi illudeva e mi faceva
stare sempre più
male.
Mi trattava come una sorellina, una bambina alla quale darla sempre
vinta. Proprio come faceva con Sophie.
Ma io non sono sua sorella!
-Lany, ma quanto ci vuole ancora?- chiese lamentoso.
-Ancora un paio di isolati. La sua casa dovrebbe essere al 24 di Northumberland
Avenue. Dai, non dirmi
che sei già stanco!- sbuffai rallentando il passo per farmi
raggiungere.
-Stiamo camminando da più di un’ora-
Mi aggrappai al suo braccio muscoloso e poggiai la testa sulla sua
spalla –Dai,
fallo per me- lo guardai con gli occhi da cucciola.
-Come faccio a
resistere a quello sguardo?- sospirò rassegnato e io esultai
nella mia
testolina bacata.
Già, come faceva a resistere al mio sguardo da cucciola
smarrita?
Certo, gli riusciva difficile, però poi non mi filava di
striscio.
Ah già, io ero
solo la piccola Lanie!
-Grazie!- gli
schioccai un bacio sulla guancia e lo trascinai verso la mia,
nostra, meta.
Quello sarebbe stato il mio ultimo tentativo per conquistare il
suo cuore.
Dopo, decisi, mi sarei rassegnata e mi sarei guardata intorno. Come
diceva sempre Sophie? "Il mare è pieno di pesci".
E non avevo intenzione di rimanere
aggrappata all’immagine perfetta di Jake. Dovevo farmi la mia
vita, vivere.
Ma
l’ultima chance non si nega a nessuno.
-Eccoci!- trillai
mentre lui mi guardava scocciato.
-Non
c’è nessuno. Se è così
famoso, perché non ci sono fan urlanti ad
aspettarlo?-
Sbuffai scocciata
–Non lo so, e adesso non rompere. Dobbiamo aspettare George-
Geroge.. nemmeno mi
piaceva! Ma dovevo farlo credere a Jake. Le avevo provate
tutte, mi mancava solo la gelosia.
E quella, ne ero certa, sarebbe stata la
volta buona.
-Ma questo..
è inglese?-
-No, è
americano. Ma adesso è a Londra perché deve
girare un nuovo film-
-Certo. Ma senti, se
stai impalata davanti alla porta, non credi che potresti fargli
una brutta impressione?-
Diamine, aveva
ragione! –Si, beh.. facciamo gli indifferenti. Parliamo di
qualcosa-
-Di cosa?-
-Che ne so, di
qualcosa! Sophie e Rob?- proposi.
-Quei due si odiano.
Non c’è proprio speranza- sbuffò
scuotendo la testa.
-Secondo me si
piacciono, ma non l’hanno ancora capito-
-Potrebbe essere. A
volte non ci accorgiamo che l’amore è proprio
davanti ai
nostri occhi. E quando lo capiamo.. è troppo tardi- oh, no!
ci mancavano solo i
discorsi filosofici adesso. Era peggio di sua sorella a volte.
-Parli per esperienza
personale?- speravo tanto che negasse.
Vederlo con altre
ragazze mi feriva, ma potevo passarci su, perché sapevo che
non ne era
innamorato.
Ma se mi avesse detto di esserlo, esserlo davvero, non lo avrei
sopportato.
Abbassò lo
sguardo e si accese una sigaretta –In un certo senso-
-Ah- l’unica
risposta che potevo permettermi.
-C’è
uno che ti fissa- indicò col mento un punto alle mie spalle.
-Dove?- mi voltai e
sorrisi. Finalmente il mio piano poteva iniziare.
Geroge Castle era di
fronte a me..
Ragazze,
come sono contenta! La mia storia inizia a piacere!!
Vi prego, non scandalizzatevi per la confessione di Sophie. Mi serve
per la storia.
Cosa voleva dire Jake con quel "in un certo senso"??
Per adesso la storia è ancora un po' lenta e noiosa. Ma a
Londra i ragazzi ci staranno per dieci giorni, e siamo solo al primo.
Cosa succederà?
Piccolo spoiler per i seguenti capitoli: entrerà in scena un
nuovo personaggio, che creerà un certo scompiglio.
Volevo ringraziare tanto tanto tutte le ragazze che hanno speso cinque
minutini per commentare la mia storia.
Ve ne sono davvero grata. Nelle altre mie storie, si è
creata una bella complicità con le recensioniste e mi
piacerebbe che si creasse anche con voi. Conoscere e confrontarmi con
le ragazze che leggono ciò che scrivono mi fa piacere.
Adesso vi lascio alla foto dell'attore (che a me non piace per niente,
ma mi sembrava il più adatto), la foto del cottage,
l'abbiagliamento e ai commentini.
bella_cullen
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violazione
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27/01/10,
ore 21:39 - Capitolo 2: Voglio
fare una pazzia |
Sorellina!!!!
Non puoi sapere quanto sono contenta che ti piaccia la storia. A dire
il vero dici che ti piacciono tutte quelle che scrivo, ma questa in un
certo senso è la mia preferita (dopo quella di Ness e Jake,
ovviamente).
Ma è la mia prima originale e non so proprio come muovermi.
Nelle altre, mi è tutto più facile
perchè, in fondo i persoaggi sono tutti delineati, questi
invece li faccio di sana pianta e mi piace davvero tanto!
Ecco il terzo capitolo, dimmi tu com'è, perche io non ne
sono pienamente convinta.
ti adorooooooo
|
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Fata
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violazione
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27/01/10,
ore 17:38 - Capitolo 2: Voglio
fare una pazzia |
Ciao,
questa storia incuriosisce molto anche me che la scrivo,
perchè non so proprio come si evolverà. Ho
già una bozza nella mia mente, ma non so se la
seguirò.
Il nome, Robert, non è stato scelto a caso. Devi sapere che
ho una leggera ossessione per libri, film e telefilm. Quindi i
personaggi e i loro nomi, devivano da questo.
L'attore che interpreta Rob l'ho preso da One tree hill, mentre il nome
l'ho fregato a Mr. Pattinson (mi piace, ma non esageratamente).
Sophie: Lana Lang di Smallville e il nome è di Sophia Bush
(ho solo tolto la a e messo la e)
Lanie è Rory di Girmore Girls e il nome.. non mi ricordo.
Jake è Dean di Supernatural e il nome è del
fantastico Jacob Black.
E la futura new entry l'ho presa da Smallville e il nome da One tree
hill.
So che potrebbero non interessarti i miei sproloqui, ma mi piace fare
conversazione e credo tu l'abbia appena capito.
Adesso ti lascio in pace, promesso.
A presto, spero.
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Marty314 [Contatta] |
Segnala
violazione
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27/01/10,
ore 17:30 - Capitolo 2: Voglio
fare una pazzia |
Ciao
Marty!
C'è da dire una cosa: Lanie non è solo
simpatica.. è completamente pazza!!
E i battibecchi tra Sophie e Rob saranno sempre più cruenti
e il linguaggio un bel po' colorito, quindi chiedo venia in anticipo.
Spero di risentirti al prossimo capitolo
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ikuto_shin [Contatta] |
Segnala
violazione
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27/01/10,
ore 15:49 - Capitolo 2: Voglio
fare una pazzia |
ehy,
ciao
Il prologo non ha attirato nemmeno me (ed è tutto dire), ma
mi serviva per presentare la storia.
Anche perchè non sapevo proprio come iniziare. Ma si sa che
un po' tutte le storie all'inizio non sono proprio da Pulitzer.
La selta dei persoaggi mi ha tenuta occupata un bel po', quindi sono
contenta che ti sia piaciuta._
I prossimi capitoli saranno un po' strani, ma servono per delineare al
meglio i personaggi.
E l'azione non mancherà!!
A presto, sempre se riuscirai ancora a sopportarmi
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koizumi [Contatta] |
Segnala
violazione
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27/01/10,
ore 14:15 - Capitolo 2: Voglio
fare una pazzia |
Grazieeeeeee!!!!
Oddio, quando qualcuno commenta le mie storie inizio a gongolare come
una scema, per non parlare di quando mi fanno i complimenti.
Pubblico su questo sito da settembre e ancora non mi sono abitata a voi
recensioniste che siete tremendamente gentili!!
Guarda, già mi stai simpatica ihih non vedo l'ora di
risentirti!!
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sciona [Contatta] |
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violazione
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27/01/10,
ore 13:07 - Capitolo 2: Voglio
fare una pazzia |
*me
inizia ad asciugarsi le lacrimuccie di commozzione*
Ma grazie, cara!
Cielo, non so proprio cosa dirti!!
Quindi sarò estremamente breve: ...
Ecco, più breve di così..
Seriamente, sono contenta che ti piaccia la storia, anche se siamo
ancora agli inizi. Spero di non deludere le tue aspettative sul
susseguirsi delle vicende, anche perchè non so nemmeno io
cosa succederà. L'unica cosa certa è che Rob
dovrà lottare un bel po' per Sophie, soprattutto con
l'entrata in scena di Nathan.
Cavoli, l'ho detto. Non sono capace nemmeno di fare la misteriosa, che
vergogna!!
Beh.. dopo aver fatto un po' la demente (ma facci l'abitudine
perchè io sono sempre così), corro a studiare.
Ciaooo e un bacione!!
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xsemprenoi [Contatta] |
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violazione
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27/01/10,
ore 13:00 - Capitolo 2: Voglio
fare una pazzia |
Ciao,
wow che per nick che hai!
Questi quattro ragazzi hanno proprio un caratterino molto forte,
soprattutto i due protagonisti Sophie e Rob.
Si odiano, o meglio è lei ad odiarlo.
In questo capitolo abbiamo capito qualcosa del passato dei due ragazzi,
ma per scoprire tutto dobbiamo aspettare un po'. Infatti
utilizzerò i flashback.
Beh, cosa dire.. grazie. I complimenti sono sempre ben accetti!!
A presto!!
|
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Gente, adesso credo
proprio che per un paio di giorni vi libererete di me.
Vi aspetto al prossimo capitolo,
AshG
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Capitolo 4 *** Guerra e gelosie ***
Capitolo
3
Guerra e gelosie.
Jake POV
Eravamo in quella casa
già da due ore e Lanie ancora non si spegneva.
Continuava a parlare e parlare con quel tipo che di interessante aveva
molto
poco, quasi nulla. Anzi, togliamo il quasi.
Gli faceva gli occhi
dolci, rideva alle sue battute (pessime, peraltro),
giocava con i capelli. Insomma, ci provava senza ritegno.
Si era perfino
dimenticata di non essere sola con lui, c’ero
anch’io! Ma non mi degnava
nemmeno di uno sguardo.
In quel momento c’era solo quell’attorino da
quattro
soldi.
-Una sera di queste
potremmo uscire insieme- disse lui –sempre se per il tuo
ragazzo non è un problema- mi indicò.
Lanie si
voltò a guardarmi e io inarcai un sopracciglio
–Jake? No!- scoppiò a
ridere –lui non è il mio ragazzo. È
solo un vecchio amico-
Io sarei
“solo” un vecchio amico? Era forse impazzita? Io
non sono solo un
vecchio amico.
Sono quello che la toglie dai guai e che fa scappare tutti i
ragazzi che ci provano con lei.
E, modestamente, in questo sono sempre stato un
maestro!
-Mi era sembrato.
Siete così in sintonia, che pensavo steste insieme- si
giustificò il tale. Ma un bel vagone di cavoli suoi?
-No, Jake è
come .. un fratello maggiore. Mi toglie sempre dai guai. Ormai sono
come una sorellina per lui, vero Jake?-
Maledetta! Che
intenzioni aveva? Sapevo di non dovermi fidare di lei.
“Facciamo un
piccolo giretto per la città”, e cavoli, mi aveva
convinto. Non
pensavo che il “giretto” avrebbe avuto questi
risvolti.
Io, Jacob Lucas Sawyer,
pendevo dalle labbra di una ragazzina. Ma non una ragazzina qualunque.
Era lei,
Lanie. L’unica ragazza a cui non potevo dire di no. E lei ne
approfittava.
-Ce..certo, una..
sorellina- le lanciai un’occhiataccia e presi la seconda
birra che mi passava il tipo.
Avevo un dannato bisogno di sbronzarmi! Quella
situazione mi stava facendo perdere la calma.
Dovevo uscire da quella casa
immediatamente.
-Forse sarebbe meglio
andare, si è fatto tardi- mi alzai cercando di far capire
a Lanie che dovevamo levare le tende.
-Ma come,
così presto?- piagnucolò il tale. Patetico.
-Si, i nostri amici si
staranno preoccupando. Ma potremo vederci un altro
giorno, che ne dici?- disse lei con quella vocina da adorabile stronza.
-Certo, possiamo
scambiarci i numeri di telefono- adesso si che era davvero
patetico!
Si scambiarono i
numeri e si sorrisero. Ma che scenetta commovente!
-Bene, adesso dobbiamo
proprio scappare- tirai Lanie per il braccio e la
trascinai fuori da quella casa infestata dall’idiota senza
darle nemmeno il
tempo di salutare.
-Ma dico sei scemo?-
disse scostandosi malamente.
-Perché?-
-Non mi hai dato
nemmeno il tempo per salutarlo-
-Gli hai detto
“ciao”, non è abbastanza?- dissi facendo
il finto tonto.
-Guarda che
l’ho capito che George non ti piace, ma potevi almeno fare
finta di
sopportarlo. A me piace e non voglio che tu lo faccia scappare come hai
fatto
con gli altri ragazzi-
-Quel tipo non fa per
te- ribattei sprezzante.
-Non penso siano
affari tuoi. Io non mi intrometto quando esci con qualcuna-
Il fatto che non le
importa nulla di me, non implica che il sentimento sia
reciproco.
-Ma che
c’entra? È diverso-
-Ah si? E per quale
motivo, sentiamo?- si fermò e si voltò a
guardarmi.
-Perché io
sono grande abbastanza da prendermi cura di me stesso. Tu e Sophie
avete bisogno di qualcuno che vi protegga-
-Jake, credo tu abbia
perso qualche passaggio. Io e tua sorella siamo
maggiorenni, e non abbiamo bisogno della protezione del cavaliere dalla
scintillante armatura-
-Hai ragione, ma
proprio non ci riesco. Per me siete sempre piccole- borbotto
mentre lei scoppia a ridere.
-Certo certo. Ma dico,
ti rendi conto? Eravamo a casa di George Castle! Mamma,
quanto è bello!- sospirò sognante.
Potevo sopportare
tutto. I gavettoni, il ghiaccio nella maglietta in pieno
inverno.. ma che trovava bello quel manico di scopa proprio no!
-Pensavo che i tuoi
gusti fossero migliorati col tempo, invece sono proprio
peggiorati. Sai, ti preferivo quando avevi quella strana cotta per il
biondino
della biblioteca. Questo Castle non ha nemmeno un filo di muscolatura!-
-I miei gusti sono
eccellenti, e poi non mi piacciono quelli troppo pompati-
mise su il broncio.
Pompati? Ma come le
veniva in mente? Io non ero pompato!
Semplicemente mi
piaceva allenarmi in palestra e curare il mio aspetto. È
forse un reato?
Scemo, mica sta parlando
di te! Non ti
vede nemmeno. Sei come un fratello per lei, ricordi?
Ah, già.
Non stava parlando di me..
-Cos’hanno
che non va i ragazzi muscolosi?-
-Sono troppi sicuri di
sé. Prendi Rob: lui è così borioso e
stronzo. La mattina
si alza dal letto solo per rendere la vita di tua sorella un inferno-
-Già, ma
non tutti i ragazzi sono come lui. Io, per esempio, non sono
così-
-Tu non sei come gli
altri- mi diede un bacio sulla guancia, e insieme tornammo
al cottage.
Lanie POV
Passarono quattro
giorni e George non si faceva ancora sentire.
Pensavo fosse fuggito,
o fosse stato colpito da un uragano, o una valanga..
Il mio piano stava
lentamente andando a puttane! Mi sono dovuta sorbire tutte
le sue battutine e ridere ad esse, e parlare con lui per più
di due ore. Quel
ragazzo era davvero noioso, ma mi serviva per far ingelosire Jake, che
non
voleva saperne di collaborare.
Mi andava tutto contro!
Perfino Sophie non mi
aiutava. Era sempre nel suo mondo. Non parlava, e quando
lo faceva si esprimeva a monosillabi. Non insultava nemmeno Rob, e
ciò era
preoccupante. Anzi, a dire il vero ogni volta che lo incrociava per
casa,
cambiava subito strada, lo evitava. Erano diventati tutti matti, o
forse lo
erano già da tempo e io non me n’ero accorta. Sta
di fatto che mi trovavo senza
alleati. E una guerra senza alleati, è una guerra persa in
partenza.
Stavo nella stessa
posizione da ben tre quarti d’ora. Sdraiata sul letto con la
testa a penzoloni fino a sfiorare il pavimento con i capelli.
E sbuffavo. Oh,
si se sbuffavo. Ormai Sophie mi aveva contagiata con il suo tic.
-Perché
sbuffi?-
Mi alzai di scatto
trovandomi faccia a faccia con Sophie.
-Da quattro giorni
è il mio passatempo preferito-
-Non ti ha ancora
chiamato?- sorrise sedendosi sul letto.
-No, sono giorni che
aspetto una sua dannata telefonata- un altro sbuffo. E un
altro ancora. Lanie,calmati o farai venire un tifone!
-Mi dispiace, non
pensavo ti piacesse così tanto-
-Piacermi? Sophy, tu
non hai capito proprio niente. Quel George è
l’essere più
noioso è montato che sia mai comparso sulla Terra!- esclamai.
-Ma allora
perché vuoi che ti chiami?- chiese confusa.
-È tutto un
piano per far ingelosire Jake. Sai meglio di me
com’è tuo fratello
quando c’è un ragazzo che ci fa il filo. Fa
scappare tutti. Quindi ho pensato
che se mettessi un po’ di pepe tra me e.. George- dissi il
nome con disgusto
–lui magari si da una mossa-
-Wow, complimenti.
Questo piano è davvero diabolico. Sai di essere
completamente pazza, vero? Perché se quel ragazzo si
prendesse sul serio una
cotta per te, ci rimarrebbe malissimo. E se Jake non recepisse il
messaggio tu
saresti nei guai-
A questo piccolissimo
dettaglio non avevo pensato. Ma..
-Ed è qui
che entri in gioco tu- trillai.
Sbarrò gli
occhi e si mise in piedi di scatto –No! No no no no! Non se
ne
parla! L’ultima volta che mi sono lasciata trascinare in uno
dei tuoi piani,
sono finita in una camera d’albergo acciaccata da un dopo
sbronza micidiale. Ah
no, quello è successo l’anno scorso.
L’ultima volta stavo per essere sbattuta
in cella!- urlò.
-Dai.. questa volta
non faremo nulla di illegale. Dovrai solo mettere la pulce
nell’orecchio a tuo fratello. E ti farai aiutare anche da
Rob. Sai che in
queste cose è bravo-
-NO! Dovrei fare
comunella con il mostro? Tu sei fuori!-
-Dai..- giunsi le mani
in segno di preghiera e attivai il comando “labbro
tremulo”. So che non riesce a resistermi quando faccio
così –fallo per me. Non
mi vorresti come cognata? Fallo per la felicità della tua
migliore amica. Te ne
sarei grata per sempre-
La vedevo. La fronte
corrucciata, il labbro torturato dai denti e infine il
sospiro di rassegnazione.
–E va bene! ma questa è l’ultima volta,
sia chiaro-
scosse la testa.
-Grazie! Non te ne
pentirai. Questa è la volta buona, me lo sento- la
abbracciai saltellando come una matta, ma venni interrotta dal telefono.
-E George- sussurrai
in estasi.
-E rispondi. Io vado a
preparare la cena- uscì velocemente dalla stanza e io mi
affrettai a rispondere.
-Pronto?-
-Ehy Lanie, sono
George- disse il ragazzo dall’altro capo del telefono.
-Ciao George!- Oddio,
già la sua voce era di una noia mortale.
-Ciao, scusa se non ti
ho chiamato prima, ma sai il lavoro..- si, certo. Che
scusa del cavolo!
-Tranquillo, capisco
che non deve essere facile trovare un momento libero..- ma
quanto ero falsa? Tantissimo!
Ma tutto per il mio amore.
-Infatti. Senti.. ti
andrebbe di uscire domani sera?- dritto al sodo, un punto
a suo favore.
-Domani sera.. certo!-
-Perfetto allora!
Passo a prenderti alle sette-
-A domani allora, ciao-
Salutò e
insieme riattaccammo. Ero al settimo cielo! Forse non era tutto
perduto. In fondo la speranza è sempre
l’ultima a morire.
E la mia era ancora viva e vegeta!
Robert POV
Stavo tirando a
canestro con Jake. A volte faceva bene, rilassava i nervi. E
c’era da dire che in quei giorni ero parecchio nervoso.
Non facevo che pensare
alla gattina. Ormai non mi parlava più, evitava il mio
sguardo, e cercava di rimanere meno possibile nella stessa stanza con
me.
Un attimo: da quando
avevo iniziato a chiamarla “gattina”?
Oh beh, ormai non mi
importava granché i nomignoli che le affibbiavo. China,
Sophie, gattina.. era sempre lei.
-Ehy, ragazzi- ecco,
parli del diavolo..
-Piccola, che ci fai
qui?- le chiese Jake.
In effetti era un vero o proprio
evento vederla nel piccolo campetto da basket sul retro del cottage.
Se c’era
qualcosa che Sophie Sawyer odiava, oltre me s’intende, era lo
sport.
-Sono venuta a trovare
il mio fratellone, non si può?- sorrise. Che sorriso! Da
perderci il sonno.
E quelle labbra poi.. sempre imbronciate, splendide.. ok,
basta.
-Certo che si
può, ma attenta potresti romperti un’unghia- dissi
col mio solito
tono strafottente.
-Affogati, Gordon-
ribatté acida.
“Certo
Gordon, scusami, non ti prenderò più in
giro.”
Ops,
l’avevo chiamata Gordon? Che
sbadato! Ah, quando scoprirà la verità..
sarà un vero spasso vedere la sua
faccia infuriata!
-Comunque, volevo solo
dirvi che domani sera potremmo andare a mangiare una
pizza fuori, tanto saremo solo noi tre-
-Noi tre? E Lanie?-
chiese Jake. Cosa tramavano quelle due streghe?
-Lanie ha un
appuntamento, con George-
Ed eccolo
lì: bianco, rosa tenue, rosso, viola, nero! La faccia del
mio
migliore amico attraversò tutte le tonalità
possibili.
Sempre la stessa storia!
-Non è
possibile! LANIE!- urlò correndo verso casa.
Ragazze,
sono tornata!!
Ok, mi sa che di questa cosa, l'unica ad eserne contenta sono io, ahah.
Cooomunque, siamo già al quarto giorno a Londra.. altri sei
giorni e la vacanza finirà.
E poi si dovrà tornare a Los Angeles.. destinazione
California University of Los Angeles!!
bella_cullen
_ [Contatta] |
Sorellinaaaaaaa!!!!
La parte più vera del nostro Rob non è ancora
uscita
completamente. Infatti per vederlo in tutto il suo splendore dovremo
aspettare ancora un bel po' di capitoli. Per adesso dovremo
accontentarci del Rob esclusivamente stronzo. Anche perchè
tra
qualche capitolo farà una cosa davvero davvero cattiva nei
confronti della nostra Sophie.
Ma si che l'ho detto! Il nome del nostro protagonista è
ispirato
a Robert Pattinson, mentre il nome di Jake è ispirato a
Jacob
Black. Giusto per la parcondicio!
Zac Efron mi ha fatto sempre un certo ribrezzo, ma dovevo trovare uno
non eccessivamente brutto che ispira noia. E chi meglio di lui?
Tesoro in questa storia volevo mettere Kell al posto di Char per fare
Rob, ma mi sembrava tutto molto scontato.
Io voglio Kell!!!!!!!!!!!!!
Beh, adesso scappo a rispondere agli altri commenti, ti adorooooo!!!
|
|
Fata
Desi [Contatta] |
Oh,
anche a te piace Jacob?? E siamo in due!!! Pensa che ho anche scritto
una storia su di lui (e su Nessie, ma il personaggio principale
è proprio lui!)
Ti dico subito che il prossimo personaggio preso da Smallville
è.. una ragazzo davvero davvero bello!
Caspita incarna l'ideale di Sophie. Ti consiglio di rileggere la
descrizione del ragazzo perfetto secondo Sophie e capirai di chi si
tratta!!
C'è da dire che io trovo interessanti tutti i miei
personaggi,
perchè ognuno di loro ha in sè qualche
particolarità recondita.
E la suspance.. cavoli, è davvero difficile da creare!
Ma ti consiglio di stare attenta a dei piccoli particolari che verranno
nominati spesso. Perchè è proprio su questi
particolari
che si basa lo svolgere della storia.
Alcuni discorsi che possono sembrare inutili, o poco connessi alle
vicende, sono quelli che tengono inpiedi tutta la storia.
E non è da sottovalutare il rapporto tra Lanie e Jake.
Beh, penso di aver svelato abbastanza. E addio mistero e suspance!!
A presto!!
|
|
Marty314 [Contatta] |
Beh,
non solo secondo te. Voglio dire che molto presto si capirà
che
Jake prova molto più di qualcosa per Lanie. Ma il problema
è: quando Jake se ne renderà conto, Lanie
sarà
ancora lì ad aspettarlo?
Sophie e Robert non sono stati molto presenti in questo capitolo, ma
tranquilla.. torneranno nel prossimo!!
Anche io voglio andare in quel cottage!! Quando cerco le foto per le
mie storie, ci rimango sempre male perchè per me sono solo
sogni
irrealizzabili. E non hai ancora visto niente! Voglio proprio vedere la
tua reazione quando vedrai le case dove vivono i quattro ragazzi!! aha
A presto
|
|
|
koizumi [Contatta] |
Beh,
anche io sono rimasta sconvolta dalla confessione di Sophie (e pensa
che l'ho scritta io!!)
Sono contenta che la storia inizi a entusiasmarti. E' sempre un vero
piacere sapere che ci sono persone che seguono con interesse un
qualcosa partorio dalla tua mente. da una soddisfazione..
Ti aspetto al prossimo capitolo.. e ti do un piccolo spoiler: tra due
capitoli assisterai a una litigata con i botti!!
Ciao ciao
|
|
sciona [Contatta] |
Ciaoooooooooo!!!!
Allora.. la rivelazione di Sophie ha sconvlto un po' tutti, ma era
necessaria. Come presto potrai leggere.. no, non te lo dico.
Quel bacio non sarà un caso isolato. Ce ne saranno altri, e
anche qualcosa in più (ops, magari anche questo non dovevo
dirlo)
Ma questa storia è a rating arancione, quindi dei momenti un
po' più caldi ci vogliono.
Per quanto concerne Jake.. credo che già in questo capitolo
si sia capito qualcosa!!
Ma ti svelo una cosa: non è innamorato di Lanie. O almeno,
non ancora.
O forse lo è, ma non l'ha ancora capito..
Nathan è.. alto, occhi verdi, capelli scuri, muscoloso..
(attore di Smallville).. ti dice qualcosa?
Sono
davvero felice che questa storia piaccia, anche perchè sono
tremendamente insicura, quindi queste dimostrazioni di stima mi
risollevano sempre il morale (che si solito fa compagnia al pavimento
per quanto è basso!!)
Alla prossima.. capitolo un po'.. nah, non dico nemmeno questo. Ciao!
|
|
rere18 [Contatta] |
Hey!!
Mi presento anche io. Mi chiamo Alessia e ho già 18 anni.
Già, sono una vecchietta :(
Ma soprattutto: sono contenta che ti piaccia la mia storiaaa!!!!!!!
E anche io voglio capirci un po' di più su quei quattro,
anche perchè non ho ben delineato l'evolversi della storia.
L'attore misterioso, non è poi così tanto
misterioso.
E
non mi annoio mai a leggere le vostre recensioni. Infatti questo non
è
l'angolino delle recensioni, ma l'angolino del pettegolezzo!!
E' un po' come fare conoscenza, e a me piace tanto conoscere gente
nuova. Soprattutto se sono persone gentili come te.
Quindi, non vedo l'ora di leggere la tua prossima recensione, per fare
due chiacchiere.
Alla prossima!! |
|
Adesso
vi lascio e corro a studiare..
Alla prossima
AshG
|
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Capitolo 5 *** Litigi e misteri ***
Capitolo 5
Litigi e misteri.
Sophie POV
Ottavo sfiancante giorno nella capitale inglese.
In quei giorni riuscimmo a visitare quasi tutta la città e
soffermarci sui punti più interessanti.
I monumenti, i palazzi più importanti, le cattedrali. E
ovviamente gli stadi.
Si, i ragazzi ci fecero una testa quanto un pallone (appunto per
restare in tema), sugli stati del Manchester e dell' Arsenal.
Naturalmente non mancarono i campi da Basket. Cosa potevano cercare due
giocatori di Basket se non quello?
Sul fronte Lanie/Jake, non aiutai molto. Il mio compito era quello di
tenere a debita distanza Jake dai due piccioncini e farlo entrare in
scena nei momenti clou. E ci sono riuscita! Li aveva beccati a
sbaciucchiarsi in salotto e lì successe il finimondo.
Almeno immagino che successe, visto che, quando le cose si fecero
drastiche, Robert mi trascinò a prendere un gelato. Non
voleva rischiare la nostra incolumità. O forse solo la sua.
In fondo io per lui sono solo l'oggetto su cui riversare odio e
battutine acide.
Mi svegliai con una
forte emicrania e due occhiaie da far invidia a Dracula. Non avevo
chiuso occhio tutta la notte, naturalmente a causa sua. Di chi altri
sennò?
Entrai in cucina con
alla velocità di un bradipo, e mi sedetti. La tavola era
imbandita con tante leccornie.
-Lanie, hai cucinato
per un esercito?- sbadigliai molto poco educatamente.
-Stanotte non ho
dormito, ero troppo nervosa. E tu sai cosa faccio quando sono nervosa-
Si che lo sapevo. Io,
quando sono nervosa, mi sbatto la testa al muro. Lei, invece, cucina.
Dolci.
-E perché
sei nervosa?- sorseggiai il mio caffè attenta a non
scottarmi.
-Perché..
tuo.. fratello.. è.. uno.. stupido!- ad ogni parola detta
infieriva sempre di più su una povera torta al cioccolato.
-Ok, ma la torta non
ha fatto niente di male, lasciala stare-
Sempre più
nervosa, mise una fetta di torta in un piattino e la poggiò,
anzi la sbatté sul tavolo davanti ai miei occhi
–Mangia!- strillò.
-Certo, mammina.
Allora, vuoi dirmi che ha combinato Mister Intelligenza?-
-Che ha fatto.. beh,
ha buttato fuori George!- si voltò e spalancò gli
occhi –Tu!- indicò Jake che era appena entrato in
cucina –Come ti sei permesso?-
-A fare che?- se ne
uscì lui con un’alzata di spalle.
-Sei
l’essere più presuntuoso e spregevole del
pianeta!- continuò lei.
In quel momento,
mentre mi godevo la mia fetta di torta, ringraziai mia mamma e Karen
per aver affittato un cottage isolato almeno per una ventina di metri.
Di quel passo, le urla della mia amica si sarebbero sentite fino a
Buckingham Palace.
-Ehy, calma bimba!
Perché sarei spregevole e presuntuoso?-
-Tu.. l’hai
sbattuto fuori casa! Cosa ti passava per la testa?- lo
spintonò.
Fino a quella mattina,
non avevo mai visto Lanie arrabbiata in quel modo. Non aveva mai urlato
contro a Jake, proprio a lui. Quando lo facevo io, mi rimproverava
sempre. Per ricevere un trattamento simile, quell’idiota di
mio fratello doveva aver combinato qualcosa di davvero grosso. Lanie e
George erano usciti insieme un paio di volte e Jake era sempre
più intrattabile.
-Eravate appiccicati
come due cozze e ti stava palpando il culo!- cominciò a
urlare anche lui.
Ma come si permetteva
a dirle quelle cose? Brutto maleducato!
Però.. era
uno spettacolo davvero entusiasmante e anche tutto per me. Mi misi
comoda sulla sedia e mi servii un altro pezzo di torta.
-Che succede?- Robert,
ancora in dormiveglia, si sedette accanto a me.
-Litigano- gli
sussurrai.
-Questo
l’avevo capito, ma perché?- prese un po’
di caffè anche lui e anche un pezzo della MIA torta.
-Ascolta, capirai
tutto-
Nonostante la brutta
situazione, ero contenta, perché per una volta al centro dei
litigi non c’eravamo io e il mostro.
E intanto la diatriba
Lanie versus Jake non era ancora finita.
-Si da il caso che a
me non dispiaceva affatto. Ti risulta che io mi sia staccata?- Ma non
aveva detto che quell’attore non le piaceva?
-Ah bene, allora ti
piaceva! E come avresti reagito se ci fossi stato io al suo posto? Cosa
avresti fatto se fossi stato io a toccarti?- ah, ecco dove il piccolo
genio voleva andare a parare! Ha scatenato la gelosia di Jake. Un punto
a tuo favore, Lanie.
Ma alle otto del
mattino, da dove la prendevano tutta quell’energia per urlare?
Un attimo.. Cosa?! Lui
le ha davvero chiesto.. quello?
Lanie mi parve sul
punto di cedere. Non si aspettava quella frase.
-I..io avrei..-
esitò -ti avrei preso a schiaffi!-
Ecco, la cazzata
mattutina l’aveva sparata. Adesso potevamo anche tornare a
letto.
-Bene, quindi uno che
conosci a malapena da due giorni può fare quello che vuole.
Io che ti conosco da una vita invece no. Brava Lanie, sei davvero
coerente!-
Ma cosa.. in quel
momento mi immaginai Robert al posto di mio fratello. Quei ragionamenti
assurdi erano degni solo del mostro.
-Ma cosa stai
dicendo?! Ti rendi conto di quello che hai detto? E poi George lo
conosco da OTTO giorni, non due!-
-Hai solo diciannove
anni, sei una ragazzina. Non sai cosa pensano i ragazzi. Siamo tutti
uguali, vogliamo solo una cosa, ma non l’hai ancora capito?
Quel.. Castle, non tiene davvero a te, voleva solo portarti a letto!-
diede un pugno al tavolo, talmente violento da farlo traballare.
-Sono affari miei,
smettila di fare il fratello maggiore! Ti credi il paladino delle
ragazze indifese? Apri gli occhi: io non sono indifesa, e se voglio
andare a letto con qualcuno, non sarai certo tu a fermarmi!-
-Ok, adesso basta!- la
voce di Rob sovrastò Lanie e Jake, facendoli ammutolire
-Jake ha ragione, sei solo una ragazza ingenua e i ragazzi vogliono
approfittarsi di te- mi lanciò un’occhiata di
sottecchi –dovete smetterla di urlarvi contro. Ognuno di voi
ha le sue buone ragioni, ma tu quello lì non lo vedrai
più. E non andrai a letto con nessuno!- disse perentorio
rivolto alla sorella, con grande soddisfazione di mio fratello che se
la rideva soddisfatto.
-Adesso ti ci metti
anche tu?- sbottò lei sempre più alterata.
-Lanie, Jake
è stato un po’ duro, ma ha detto la
verità. Tu sei così buona e ingenua..e poi noi
ragazzi siamo dei porci profittatori, non ci meritiamo le ragazze come
te-
-Infatti, non sei mica
come mia sorella. Tu sei una ragazza seria!-
-Jacob Lucas Sawyer!
Come ti permetti a dire queste cose di me? Io non sarei una ragazza
seria?-urlai battendo i pugni sul tavolo. Per una volta che non
c’entravo nulla, dovevano mettermi in mezzo. Io sono una
ragazza seria. In tutta la mia vita, beh dai 15 ai 19 anni, sono stata
solo con due ragazzi. E visto che il primo è inutile
nominarlo.. sono stata solo con un ragazzo. Sono una facile? Ma anche
no!
-Ma sorellina, io non
volevo dire..- cercò di scusarsi.
Alzai una mano in
segno di ammonimento –Non parlare che è meglio. Se
Lanie vuole rivedere George, non sarete voi a impedirlo. È
maggiorenne ed è la ragazza più matura che
conosca, saprà decidere per il meglio. Sono stata chiara?-
li guardai truce puntantogli contro la forchetta.
-Cristallina- dissero
in coro mentre Lanie mimava un “grazie” con le
labbra.
Robert POV
Erano andate via
sbattendo la porta. Un giro per la città le avrebbe
sicuramente calmate, e avrebbero capito che io e Jake avevamo ragione.
Mia sorella mi
sorprese davvero tanto. Non l’avevo mai vista così
arrabbiata con Jake. È sempre stata cotta di lui, ormai lo
sapevano tutti. L’unico ad avere ancora le fette di
prosciutto sugli occhi era proprio lui.
Ma ancora non capivo
il motivo della reazione del mio amico. Aveva sbattuto fuori di casa un
ragazzo che ci provava con mia sorella. Non era il mio ruolo, quello?
Dovevo essere io a comportarmi da fratello geloso, non lui. Ma forse
lui provava più dell’affetto fraterno per la mia
piccola Lanie. E, ancora una volta, non se ne rendeva conto.
Quel ragazzo era
proprio una causa persa!
Ha persino insinuato
che sua sorella fosse una facile. China? Ma scherziamo? Quella non se
la prenderebbe nessuno! Solo un pazzo le andrebbe dietro.
Già, un
pazzo..allora sono il ragazzo più pazzo di Los Angeles e
dintorni!
Ma la odio, la odio
con tutto me stesso. È stata talmente perfida e meschina da
usarmi e gettarmi via come se non contassi niente.
Ma non me la sarei
lasciata scappare più. L’avrebbe pagata, il mio
piano era già stato messo a punto. Un solo pezzo di carta e
la sua vita sarebbe stata rovinata per sempre.
-Oh, ma che hai?- Jake
mi sventolò una mano davanti agli occhi.
-Uh? Niente, niente-
-Dici che si
è arrabbiata tanto?-
-Nah, le
passerà. Lo sai com’è China: parla,
parla, ma poi ti perdona- mi sedetti e addentai un pezzo della torta al
cioccolato.
-Ma perché
ti ostini a chiamarla in questo modo? Gli occhi della bisnonna Lyn la
rendono solo più bella-
Cazzo, aveva ragione.
Gli occhi erano la cosa più bella in lei. La prima cosa che
ho guardato in lei la prima volta. Occhi incantatori. Occhi da gatta.
Contegno, Rob. Tu la odi,
ricordi? Sei indifferente a quegli occhi, le labbra.. ok, basta!
-Si, certo,
certo. Comunque ti perdonerà. Non riesce a tenerti il muso
per più di due ore- dissi svogliatamente.
-Non parlavo di
Sophie. Mi riferivo a Lanie. Stavolta l’ho combinata grossa,
le ho detto delle cose.. non vorrà parlarmi più-
Si preoccupava tanto
di mia sorella.. perché? Da sempre la aiutava nei compiti,
la accompagnava al centro commerciale e si faceva trascinare nelle
solite pazzie. Guadava in malo modo tutti i ragazzi che ci provavano
con lei.. tutte cose che avrei dovuto fare io.
-Jake, ma ti piace mia
sorella?- chiesi di getto.
-C..co, ma che dici,
sei scemo?- mi diede una pacca sulla spalla.. e mi spezzò
almeno due legamenti. Ma mangia spinaci anche di notte questo ragazzo?
-No, mi era parso-
-E ti era parso male.
Io e Lanie..- rise -andiamo a fare due tiri a canestro, devo scaricare
lo stress- parlava veloce, troppo. Qui gatta ci cova.
-Si, andiamo che
è meglio- tutta questa storia non mi convinceva, dovevo
indagare.
Lanie POV
-Maledetto, maledetto!
Lui e la sua iperprotettività del cavolo!- sbottai
scalciando un sasso.
Eravamo in giro per le
strade della città da almeno un’ora e ormai
ripetevo sempre la stessa solfa.
-Dai Lanie,
è solo un ragazzo. Lo conosci Jake, spara le sue solite
cazzate tanto per far prendere aria alla bocca- disse Sophie con la
speranza che mi calmassi. Speranza vana. In quel momento volevo solo
spaccare tutto.
-Tu lo sai
perché ho perso la verginità a diciotto anni?
Diciotto!-
-Si, lo ripeti sempre-
sbuffò.
-Perché tuo
fratello, quell’idiota, faceva scappare tutti i ragazzi con
cui uscivo. Ecco perché! Lui può scoparsi chi
vuole e io non posso nemmeno andare al cinema con un ragazzo!-
-Tesoro, calmati. Ci
siamo passate tutte con i fratelli maggiori-
-Si, ma io ho un
gemello, non un fratello maggiore! E Rob non si è mai
comportato così con me. Jake.. lui.. è
così.. odioso!-
-Robert non si
è mai comportato così con te perché
era troppo occupato ad ampliare il suo ego. E poi, cosa credi? Anche
con me fa così il “tuo” innamorato-
-Si, ma tu la
verginità l’hai persa a sedici anni, con Ben
Keats, ricordi? Ne hai parlato per giorni-
-Già- disse
malinconica –a sedici anni, con Ben Keats-
-Ricordi
l’anno scorso, quando siamo andati a Las Vegas?- chiesi
all’improvviso. L’unica cosa che avrebbe potuto
calmarmi erano i ricordi.
-Non molto, avevo
bevuto tanto. Soprattutto.. non mi ricordo cosa successe una sera. Ho
la mente completamente annebbiata-
Siamo andati a Las
Vegas la settimana dopo il compleanno di Sophie. Eravamo con i nostri
genitori a festeggiare il ventesimo anniversario del matrimonio dei
miei. Siamo stati nella “capitale del gioco”
un’intera settimana, la più bella della mia vita.
-Beh, non sei stata
l’unica a bere. Ti ricordi quando Jake e Rob hanno preso dal
frigobar dei tuoi tutte quelle bottiglie di superalcolici? Il pigiama
party più pazzo della storia- scoppiai a ridere seguita a
ruota da lei.
-Si, ma è
il dopo sbornia che non ricordo- si grattò la testa
imbarazzata.
-A dire il vero
nemmeno io mi ricordo molto. Solo una cosa.. per un paio
d’ore ti ho persa di vista. E anche Rob. Mi ricordo che io e
Jake siamo rimasti in camera a bere e voi due non c’eravate-
-Davvero? Mah, di
quella sera ho solo nebbia in testa- scrollò le spalle e
riprendemmo a camminare. Ho la sensazione che non sia stato un bene
dimenticare quella sera. Le mie solite congetture per non pensare a
lui. Dovrei trovarmi un hobby! Potrei cominciare a lavorare a maglia..
Ragazze!!
Allora, come va?
Piaciuto il capitolo? L'ho scritto qualche giorno fa e non ho avuto il
tempo di postarlo.
Questa maledetta scuola mi sta rimbecillendo!
Comunque.. vi voglio lasciare con un piccolo spoiler.
La vacanza a Londra è finita e nel prossimo capitolo, i
ragazzi saranno a Los Angeles.
E lì si scoprirà il segreto di Robert. Cosa
sarà?
Voglio fare un piccolo gioco con voi. MI piacerebbe sapere il vostro
vero nome.
Mi piace sapere con chi parlo. E, sempre se volete, anche la vostra
età.
Inizio io: mi chiamo Alessia e ho 18 anni. Voi?
Angolino del pettegolezzo (e anche delle recensioni):
Sciona
Mi dispiace
deluderti, ma non so se Nathan sarà l'attore che pensi tu, o
un altro. Sta di fatto che a me piaccionoi entrambi, quindi rimango lo
stesso così *.*
Anche per me
è la stessa cosa: Roberto ha un non so che.. che attira.
Forse
sarà il fascino dell' attore o il suo atteggiamento da
adorabile stronzo.. bah.
Per le rivelazioni
dovrai aspettare ancora qualche capitolo, ma ti avverto, saranno
frammentate.
Non darò
mai informazioni complete perchè si perderebbe il piacere di
leggere.
E non voglio
proprio perdere le mie lettrici così buone e gentili come te.
Quindi ti aspetto
al prossimo capitolo.
Baci!!!
rere18
Grazieeee
C'è da
dire che Jake cerca di darsi una mossa, ma proprio non ci riesce. Ha i
paraocchi.
Quindi l'attore
che avevo in mente per Nathan non ti piace molto, ma.. sopresa: forse
non sarà lui!
Il problema
è ch a me piacciono troppi attori, quindi sono perennemente
indecisa!
Ne ho solo uno
certo, ma per lo'altro sono indecisa tra due moretti niente male.
Per i personaggi,
devo confessarti una cosa: prima di scrivere la storia, ho cercato le
foto. Avevo già delineato i personaggi nella mia testa, ma
le foto mi hanno aiutata.
Ho cercato di
connettere i caratteri con le immagini.
A presto e un
bacionee!!
MaruLovesMufasa
aaahhhh, sei una fan!
ahah, devo ammettere di averne ben poche!!
In tutte le mie
storie scrivo sia dal punto di vista femminile che da quello maschile.
Non mi piace mettere solo le emozioni delle ragazze. anche
perchè quando succede qualcosa, anche brutta, sappiamo solo
cosa ne pensano le ragazze.
E i ragazzi? Non
contano?
Beh, effettivamente
non contano più di tanto, ma Jake e Rob mi piacciono quindi
voglio discolparli (almeno in parte)
Beh, spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto, mia cara fan.
Baci, Ale
Fata Desi
Ciao!
beh, se la trama non
fosse misteriosa e intricata che gusto ci sarebbe?
Jake piace molto
anche a me, ma forse mi piace più per l'attore che lo
"interpreta" che per il personaggio in sè.
E' molto dolce, ma
hai potuto vedere che quando si arrabbia no ci sta tanto con la testa,
infatti dice cose senza senso. Come la battuta su Sophie.
Rob, sebbene sia un
po' stronzo, è il mio preferito.
Ma non credo
chiariranno tanto presto. Adesso c'è una situazione di
stallo.
Infatti tra lui e
Sophie prevale la tensione sessuale, ma molto presto
arriverà l'odio. Quello profondo e viscerale.
E anche qualche
parolona. Perchè Rob farà un brutto scherzo a
Sophie.
Lanie.. non so da
dove mi sia venuto il suo carattere. Inizialmente quella
geniale/diabolica doveva essere Sophie, e Lanie doveva essere quella
buona e gentile con tutti. Invece ho invertito le parti.
Ecco, brava
attenzione ai particolari!!
Il prossimo
personaggio.. ci hai quasi preso. Infatti le new entry importanti
saranno ben 3, tutte prese da smallville (due ragazzi e una ragazza)
Ma non so ancora se
la ragazza e il secondo ragazzo saranno presa da Smallville o da One
tree hill.
Sta di fatto che
quando inizierà il college, arriveranno molti nuovi
personaggi. Alcuni buoni e alcuni cattivi.
Ma.. spoiler! Oliver
Quinn alias Freccia Verde ci sarà!!
Mannaggia a me,
anche stavolta ho rivelato troppo.
Dovrei tagliarmi le
mani!
E sono davvero
contenta che ti piaccia anche "Un regalo inaspettato". E' la mia prima
"bambina" e ci sono affezionata tantissimo.
A presto, baci!
A
presto,
AshG
|
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Capitolo 6 *** Svelando i primi misteri.. ***
Salve a tutte!
Finalmente si comincia a capire un po' di più.
Cosa ne pensate del comportamento di Robert?
Lo odiate, o sperate sempre in un suo cambiamento?
Aspetto i vostri commenti!
Capitolo
5
Svelando i primi misteri..
Tornammo a
Los Angeles pochi giorni dopo la sfuriata di Lanie.
Da quel giorno mio
fratello e la mia amica non si parlarono più.
La grandiosa
idea di Lanie si era rivelata un vero fiasco, ma almeno ci aveva
provato.
Settembre si
avvicinava e le lezioni al college sarebbero iniziate a breve.
Non riuscivo a stare
nella pelle, tanta era l’eccitazione.
Sarei stata in grado
di tenere i tempi universitari?
Sarei riuscita a fare
nuove amicizie?
Mi avrebbero assegnato
la stessa camera di Lanie, o avrei capitato una nuova
compagna di stanza?
E se fosse accaduto, l’avrei trovata simpatica?
Erano queste le
domande che mi vorticavano in testa da un tempo indefinito.
Ormai non uscivo più di casa, intenta com’ero a
preparare i bagagli. Lanie
veniva spesso a trovarmi, ma solo quando aveva la certezza che Jake
fosse fuori
casa.
-Lanie, quando la
smetterai con questa pagliacciata?- le chiesi una mattina,
stufa del suo comportamento infantile.
-Quando tuo fratello
mi chiederà scusa- ribatté lei incrociando le
braccia al
petto.
Sospirando mi
accasciai sul letto –La litigata che avete avuto a Londra
è acqua
passata. Lascia perdere- tentai di convincerla, invano.
-No, Soph. Io e tuo
fratello siamo come te e Rob. Due calamite con le stesse
cariche, ci respingiamo. Adesso voglio smettere di pensare a Jacob
Sawyer, e
divertirmi. Chissà.. al college potrei trovare il ragazzo
perfetto per me-
-Già,
chissà se la stessa fortuna colpirà anche me.
Sai, ho proprio voglia di
innamorarmi. E adesso siamo grandi, più mature. Magari
incontrerò un bel
ragazzo, intelligente, sensibile, proprio come piace a me- mormorai
sognante.
Lanie si
sdraiò e ci ritrovammo così, testa contro testa a
immaginare il nostro
ragazzo dei sogni, e sospirare con aria sognante.
E’ sempre
stato questa la marcia in più di noi ragazze. Siamo in grado
di
fantasticare anche sulle cose più piccole e semplici. Ma
anche sul grande
mistero dell’amore. È questo che ci divide dalle
menti contorte e depravate dei
ragazzi che pensano solo al sesso e allo sport. Anche se lo sport piace
anche a
me. Ma non l’ho mai confessato a nessuno. Solo Lanie
è a conoscenza di questo
segreto che ha del patetico.
-Soph, ti do una
notizia in anteprima: i ragazzi belli, sensibili e
intelligenti non esistono. E se esistono.. sono gay. Quindi non
sperarci
troppo- cantilenò.
-Hai ragione, ma la
speranza è l’ultima a morire.
Com’è il tuo ragazzo ideale?-
Ci pensò
qualche minuto –Allora.. biondo, occhi verdi, muscoloso,
simpatico,
ironico..-
-Oh oh- la interruppi
mettendomi a sedere –questa è la descrizione
approssimativa di mio fratello- ridacchiai.
-Si, ma lo sai che mi
sono sempre piaciuti quelli come lui. Ricordi il biondino
della biblioteca?-
-Il biondino della
biblioteca ha un nome. Si chiama Justin Quinn e aveva una
cotta gigantesca per te. E tu l’hai solo usato per far
ingelosire Jake. Ma di
cosa mi sorprendo? L’hai sempre fatto!- la rimproverai un
po’ troppo
acidamente.
In fondo non era colpa
sua se si era innamorata di quel vile! Il vile in
questione era mio fratello, natulamente.
-No. Il biondino..
Justin- si corresse in extremis –mi piaceva davvero.
È stato
Jake a farlo scappare. Ricordi che siamo andati al ballo insieme?
Eravamo al
secondo anno e Jake l’ha minacciato, dicendogli che se avesse
provato a
toccarmi, si sarebbe trovato senza tonsille-
Sarebbe arrivato
a tanto? Minacciare un
ragazzo solo per tenerlo lontano da Lanie?
Non era nello stile di Jake. Non
l’avrebbe mai fatto!
Non ha mai preso le
mie difese nelle dispute con il mostro, ma quando si
trattava di Lanie, era pronto anche a rischiare una denuncia per
minacce. Cose
dell’altro mondo!
-E a te, come va?-
chiese cambiando argomento.
-Così-
scrollai le spalle con finta indifferenza. Nemmeno io sapevo come
andava. Sapevo solo che non vedevo Robert da quasi due settimane ed ero
nella
più assoluta pace. Ok, l’avevo visto la sera prima
in corridoio, ma non
contava.
Stare lontana da lui
mi faceva tornare la ragazza simpatica e spigliata di
qualche anno prima. Con lui nelle vicinanze, invece, avevo paura ad
esternare i
miei veri sentimenti, perché ero certa che sarebbero stati
di dominio pubblico
entro un paio d’ore.
Non ero me stessa quando era nei paraggi. Ero ostile e
distaccata persino con la mia migliore amica che, fortunatamente,
capiva la
situazione e non se la prendeva. Ma come non avrebbe potuto capire? Lei
ci
combatte ogni giorno contro il mostro!
-E con Rob?- chiese
arricciando una ciocca dei capelli.
-Come dovrebbe andare?
L’hai detto anche tu, ci respingiamo.-
-Prima non eravate
così. Eravate sempre insieme. Mi ricordo che da piccola ero
gelosa del vostro rapporto di simbiosi. Poi è cambiato
tutto, e non ho ancora
capito il perché-
Già, lei
non ne sapeva niente.
Non sapeva di quel pomeriggio, quando io e suo
fratello eravamo rimasti a casa a studiare per il test di storia.
-Nella vita si cambia,
e Robert è cambiato parecchio. Soprattutto quando
è
entrato nella squadra di basket, e piano piano ci siamo allontanati.
Tutto qui-
-Si, ma non mi spiego
tutto questo.. odio!- sputò l’ultima parola con
astio.
Quella situazione non andava giù nemmeno a lei.
Le nostre famiglie erano sempre
state unite. I nostri genitori erano cresciuti nello stesso ambiente,
steso
liceo e stesso college.
Un’ amicizia resistita al tempo. E vedere i propri
figli trattarsi con odio, li faceva sentire impotenti e frustrati.
Ma cosa
potevo farci io? Non era mica colpa mia!
-Che posso dirti?
Uomini e donne non sono stati creati per essere amici-
Gli ultimi giorni passati a
Londra con la bambolina erano stati piuttosto
interessanti. Scoprivo sempre più cose sul suo conto.
E questo era davvero un
bene. Osservarla, anche da lontano, mi serviva per mettere a punto una
strategia.
Perché era di questo che era fatto il nostro rapporto:
strategie di
guerra.
Anzi, era una guerra, formata da tante battaglie. E io avevo proprio
intenzione di vincere.
Presto si sarebbe resa conto che lottare contro di me,
era una causa persa.
Sarei sempre stato più forte di lei. Ma pareva non volersi
rassegnare.
Nell’ultimo
periodo era passata alla fase indifferenza. Non mi calcolava e
questo mi mandava in bestia.
Ma forse era proprio quello il suo piano. Farmi
arrabbiare per indebolirmi. Non ci sarebbe riuscita.
A volte mi chiedevo
come ci siamo ridotti a quel punto. E non sapevo darmi una
risposta.
Ma qualcosa doveva pur esserci, per giustificare tutto
quell’astio.
-Oh, allora io vado
nel mio alloggio a portare gli ultimi scatoloni, ti aspetto
lì- disse Jake smontando dal suo suv.
-Certo, passo in
segreteria e ti raggiungo- sorrisi con sadismo.
La mia vendetta stava
per arrivare. Già ne assaporavo il sapore.
-Rob, non ne
combinerai un’ altra delle tue, vero?- chiese grave.
-No, tranquillo. Devo
solo presentare un paio di moduli per l’alloggio, a dopo-
mi incamminai per il cortile del campus fino a trovarmi davanti a una
porta che
mi avrebbe portato alla vittoria sulla piccola Sawyer.
Bussai e entrai
educatamente. Alla reception vi era una donna sulla
cinquantina, ben curata, ma pur sempre vecchioccia.
-Salve, in cosa posso
esserti utile?- chiese gentile, squadrandomi dalla testa
ai piedi.
-Salve. Sono qui per
definire la questione del mio alloggio. Ho chiamato questa
mattina. Sono Robert Gordon-
-Oh, ma certo! La
responsabile per gli alloggi la sta aspettando nel suo
studio. È la prima porta a destra- mi indicò il
corridoio.
La ringraziai e bussai
alla porta. –Avanti- disse una voce femminile.
Perfetto, era una
donna. Sarebbe stato un gioco da ragazzi convincerla.
-Salve signora, sono
Robert Gordon- mi presentai tendendo la mano che lei
strinse.
-La stavamo aspettando
signor Gordon- mi indicò una poltrona sulla quale mi
sedetti –Innanzitutto ci tengo a farle i miei complimenti.
Sa, non è da tutti
vincere una borsa di studio per lo sport con voti eccellenti come i
suoi- disse
seria.
Eh si, gli insegnanti
mi hanno sempre adorato. Infatti, oltre ad essere un
abile playmaker, ero anche un ottimo studente. La mia passione per la
letteratura mi aveva portato alla squadra di basket al liceo, e non il
contrario.
-La ringrazio- finsi
un imbarazzo che, in tutta sincerità, non provavo.
Nella stanza
calò un silenzio quasi imbarazzato che venne interrotto
dalla
donna.
-Allora, la signora
Kates della segreteria, mi ha detto che aveva qualcosa di
importante da dirmi..-
-Si, ecco si tratta
degli alloggi. Io e mia moglie ci terremmo a stare insieme-
-S..sua moglie?-
balbettò sgranando gli occhi.
-Già, ci
siamo sposati a luglio dell’anno scorso- sorrisi con una
finta nota di
tenerezza, -e adesso temiamo di venir separati-
-Quindi, mi faccia
capire bene. Lei vorrebbe stare nello stesso alloggio di sua
moglie-
-Esatto. È
possibile, vero?-
-Oh beh, dipende. Ha
qui il certificato di matrimonio?- chiese lanciandomi un’
occhiata di sfida.
Mi credeva tanto
stupido? Dalla tasca interna della giacca estrassi un foglio
bianco –Ecco-
La donna, che non mi
stava più tanto simpatica, lo soppesò e lo
analizzò
attentamente –Robert Samuel Gordon e Sophie Danielle Sawyer.
Si, può andare
bene. Attenda ancora qualche momento- iniziò a cliccare
tasti sulla tastiera
sorridendo –Vedo che anche sua moglie è stata
ammessa a questo college con una
borsa di studio, ottimi voti. Siete una coppia molto studiosa-
-Già,
Sophie è molto intelligente- talmente tanto da non ricordare
nemmeno di
avermi sposato. Ma naturalmente questo pensiero lo tenni per me.
-E visto che avete
entrambi la borsa di studio, sarà molto più
facile trovare
una sistemazione adeguata a una coppia. Ma.. avete figli?
Perchè se li avete, non posso fare proprio niente. Questo
campus non accetta bambini- chiese in una botta
d’intelligenza.
-No, niente bambini.
Vogliamo pensare prima allo studio-
-Bene-
continuò a strimpellare sulla tastiera –Allora
c’è un miniappartamento
libero nell’edificio ventidue. È davvero piccolo
come alloggio. Un piccolo
angolo cottura, una camera da letto, una cameretta, un piccolo
soggiorno e un
bagno. Di solito la dividiamo per tre studenti, ma data la situazione,
potremmo
assegnarla a voi-
Bene, così
avrei potuto controllarla meglio. Perfetto, tutto secondo i piani.
-Va benissimo. La mia
Sophie impazzirà di gioia- esclamai quasi saltando sulla
sedia.
-Molto bene, allora.
La signora Keats le darà le chiavi. Potrete trasferirvi
già
da domani- sorrise e, porgendomi la mano, mi congedò.
E così,
sarebbe iniziata la mia atroce vendetta..
Angolino
del pettegolezzo.
Lady_Queen [Contatta] |
Ciao,
mia omonima!
Sono contenta che ti piaccia la storia, ma staremo a vedere se ti
piacerà anche quando i misteri cominceranno a svelarsi
e i problemi cresceranno.
Beh, se sequi anche "Un regalo inaspettato", penso tu abbia capito che
la storia è giunta al termine.
Ma non temere, la continuazione arriverà presto!
Al prossimo capitolo, un bacio!
|
|
TheDreamerMagic [Contatta] |
Ciaooo
Yu!!!
Hai un nome bellissimo. I nomi corti e seplici mi piacciono moltissimo!
Spero non ti sia offesa per l'appellativo che utilizza Robert per
riferirsi a Sophie. Ma ho scelto proprio l'attrice Kristin Kreuk
proprio per il taglio orientaleggiante dei suoi occhi. Volevo una
protagonista un po' particolare.
Chiedo scusa in anticipo, data la tua età, per le scene un
po' più spinte (ma mai oltre il consentito) che si verranno
a creare in futuro.
Su Jake e Lanie non posso ancora dirti nulla. Solo.. il biondino della
biblioteca darà non poche preoccupazioni al povero Jake.
E Robert.. si è seriamente preso una cotta per Sophie, o la
sua è solo smania di possesso?
Beh, lo scopriremo presto.
Alla prossima, un bacione!
|
|
MaruLovesMufasa [Contatta] |
Visto
che adesso mi reputo un'amica di Fanfiction.. ciao Maru!!
Il segretuccio è stato svelato, ma dovremmo stare attenti
alla reazione che Sophie avrà nel prossimo capitolo.
Ti avverto: non sarà delle migliori.
La mente maschili è una delle poche cose che mi ha sempre
affascinato e che non ho ancora capito.
E poi dicono che siamo noi ragazze quelle complicate!
L'arte della confusione è prettamente maschile, e anche
quella della stupidità.
Inizialmente nemmeno io riuscivo a liberarmi della mia parte femminile,
ma poi, osservando il comportamento dei ragazzi e ascoltandoli, ho
cercato di immedesimarmi in loro. All'inizio si presenta un'ardua
impresa, ma dopo ci si fa l'abitudine.
Dovresti provare, mi piacerebbe leggere una tua storia. Anzi, credo
proprio andrò a leggerle proprio adesso!
A presto!!
|
|
rere18 [Contatta] |
Ciao
Eleonora (bellissimo nome!)
Finalmente abbiamo scoperto cosa trama Rob, ma non è ancora
tutto svelato. Questa, infatti, era solo la prima parte del piano.
Gli attori che entreranno in scena già dal prossimo capitolo
(o il prossimo ancora, chissà), mi piacciono molto
perchè, a mio parere, incarnano alla perfezione
ciò che voglio da loro. Alcuni saranno acidi e scontrosi,
altri dolci e simpatici.
Sopratuttto uno che.. vedrai vedrai!
Beh, visto che vorrei svelare ancora tante cose, ma non mi è
consentito.. ti lascio al capitolo.
Un bacione in stile colosso!
|
|
Fata
Desi [Contatta] |
Ciao!!
Freccia verde ci sarà sicuramente e.. ahah, sapessi come si
chiamerà! ahah
Grazie per il premio *me commossa*, oh *me ancora più
commossa*
Riguardo alle altre new entry, ho deciso che non saranno prese da
Smallville, ma da One tree hill. E non ce lo vedo Jimmy Olsen giocatore
di basket.
E la new entry non è cattiva (per questo ruolo basta
già Robert!)
La scelta della ragazza gravita su Lois (Smallville) e Brooke (One tree
hill).
E' vero, Jake è stato un po' troppo irruento, ma la foza
della gelosia è direttamente proprorzionale
all'intensità con cui tieni a una persona.
Quindi, ci stava tutta in questo caso.
I prosciutti andranno via tra breve.. sai.. il biondino della
biblioteca!!
Il piano di Rob.. cavoli ci hai preso!! Era la giterella a Las Vegas!!
Ma la vendetta è un piatto che va servito freddo, quindi
vedremo cosa succederà.
Ancora un grazie e un bacione immenso!!
|
|
sciona [Contatta] |
Ciao
Antonella!!
Jake e Lanie.. grande amore? Non lo so, ma l'inizio prospetta bene.
Rob sospetta qualcosa, ma i sospetti non tarderanno ad arrivare nemmeno
a Sophie.
Hai presente quando si dice: gli ultimi a capire sono sempre quelli che
dovrebbero capire per primi?
No? Posso intuirlo, visto che ho inventato questa frase sul momento
ihih.
Cosa è successo quella sera a Las Vegas? Non l'hai ancora
capito? ihih
Beh, per ulteriori risposte, ci vediamo al prossimo capitolo.
Un abbraccio!
|
|
Al
prossimo capitolo
AshG
|
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Capitolo 7 *** Il certificato della discordia ***
Capitolo 7
Il certificato della discordia.
Quel
primo giorno
di settembre entrai ufficialmente nel mondo degli adulti.
Avrei iniziato il trasloco a minuti e mi sentivo febbricitante.
Papà e Ross, il padre di Lanie, stavano caricando uno dei
tanti scatoloni sul
suv di Jake.
-Tesoro, ma cosa ci hai messo in questi scatoli?- chiese
papà col fiatone
mentre, con la canotta, si asciugava il sudore.
-I miei libri- risosi indifferente. Perché si sorprendevano
sempre? Sapevano
tutti ormai che i libri erano la mia vita. Avevo persino rinunciato,
anni addietro,
ad allargare la cabina armadio della mia camera, per fare posto ad
un’enorme
libreria.
-Tesoro,non offenderti, ma il tuo amore per i libri mi ha spaccato la
schiena-
disse Ross scompigliandomi i capelli e beccandosi una linguaccia da
parte mia.
-Ma come siete carini- dissi acidamente con una smorfia –I
miei libri non si
toccano. Ma ho un piccolo problemino-
-Quale?- chiede Jake uscendo di casa con un altro dei miei scatoloni in
mano.
-Dove metterò tutti questi libri nell’alloggio?-
-Alcuni potresti lasciarli a casa. Tanto il campus dista da qui solo di
un paio
di chilometri. Potresti tornare quando vuoi- rispose papà.
-E va bene!- sbuffai rassegata a dover lasciare i miei amati libri. Non
volevo
che qualcuno entrasse in camera mia e li rovinasse. A volte avevo come
l’impressione di tenere più ai libri che ai miei
vestiti e alle scarpe. Non mi
professavo una ragazza normale, infatti.
-Papà, intanto che voi caricate la macchina, io vado al
campus a prendere la
chiave- dissi, ricordandomi solo in quel momento di non avere a minima
idea di
dove sarei stata. Lanie aveva già preso la chiave del suo
alloggio e,
purtroppo, avemmo l’amara certezza che non saremmo state
insieme. Sempre
meglio, insomma.
-Certo, tesoro. A dopo- disse lui mentre io salii in macchina.
Guidavo lentamente forse per timore, forse perché rischiavo
di sbandare. Nei
giorni precedenti non avevo dormito molto e adesso il sonno perso
cominciava a
farsi sentire. Arrivai al college in mezz’ora e mi diressi
direttamente in
segreteria. Non diedi molta importanza agli alberi, il grande parco e
tutti i
ragazzi che ricominciavano a popolare
l’università. Avrei avuto tempo per
quello.
Entrai in segreteria e vi trovai al bancone una donna sulla cinquantina
con le
mecche fresche di parrucchiere che chiacchierava amabilmente al
telefono mentre
con la mano libera si limava le unghie. Quella donna lavorava troppo!
Attesi che finisse la sua telefonata diplomatica e mi avvicinai alla
reception
–Salve signora, sono venuta a prendere la chiave del mio
alloggio-
-Certo, il tuo nome?- chiese lei infilandosi gli occhiali da lettura.
-Sophie Danielle Sawyer-
-Oh, ecco le chiavi. Spero che il suo nuovo appartamento le piaccia-
beh, se
quella donna si comportava con tanto entusiasmo con tutti gli
studenti..
fortunati noi studenti!
-Guardi che io non ho richiesto un appartamento. Mi è stato
assegnato un
alloggio normale come per tutti i ragazzi che hanno vinto una borsa di
studio-
La signora si tolse gli occhiali e mi guardò alquanto
stralunata –Signora, le è
stato assegnato proprio l’appartamento richiesto da suo
marito- mi parlava come
si parla a una bambina idiota. Ma adesso era tutto chiaro: mi avevano
confusa
con una ragazza sposata! E chi si sposerebbe ancora prima di entrare al
college? Solo una pazza.
-Ci deve essere stato un errore. Io non sono sposata-
La donna sospirò pesantemente –Lei è
Sophie Danielle Sawyer proveniente dal Los
Angeles Harbor College?-
-Si, sono io. Ma non mi spiego perché lei si ostini a dire
che sono sposata.
Non ho nemmeno un ragazzo!-
Quel che era certo è che in quel College c’era
un’altra Sophie Sawyers
proveniente dal mio stesso liceo. Ma quella pazza doveva decidere
proprio
adesso di sposarsi? Mi stava creando un mare di problemi!
-Un ragazzo no, ma un marito si. Robert Samuel Gordon, è una
matricola come
lei-
Sposata con Robert? Quella donna aveva preso troppi barbiturici! Non
avrei mai
potuto sposarmi con lui. Piuttosto avrei lavato a vita le mutande di
Jake!
-Senta, io e Robert ci odiamo-
-Non è un problema mio. Suo marito ha presentato la domanda
di assegnazione
dell’alloggio con tanto di certificato di matrimonio-
-Sarebbe così gentile da mostrarmi questo certificato?-
prima che faccia
esplodere questo stanzino che puzza di cipolla fritta, aggiunsi
mentalmente.
-Certo, ecco qua- disse con un sorrisetto su quella faccetta paffuta
che avrei
preso volentieri a schiaffi. Sarebbe stato un errore, in fondo non era
colpa
sua. Ma stavo perdendo del tempo prezioso per una questione assurda.
Le strappai il foglio dalle mani e rimasi basita. Era davvero un
attestato di
matrimonio, con tanto di firme.
-Brutto bastardo!- urlai spaventando quella poveretta che mi guardava
timorosa.
-Signora, si calmi-
-Calmarmi? Quel farabutto, bastardo.. lo ammazzo!- presi
l’attestato e le
chiavi e uscii dalla segreteria. Non ricordavo nemmeno
dov’era l’alloggio, ma
l’avrei trovato. La voglia di uccidere quello stronzo era
troppo forte per
fermarmi. Marciai a passo di carica per il campus, finché
non mi fermai davanti
a una porta che portava lo stesso numero della chiave.
Spalancai la porta e trovai l’oggetto delle mie future
torture. Era seduto sul
divano e sorrideva strafottente.
-Ciao, mogliettina- mi salutò beffardo alzando la lattina di
birra che aveva in
mano.
-Non chiamarmi così, brutto porco. Io non sono tua moglie-
sibilai tra i denti.
-Ah no? Quel foglietto che hai in mano dice il contrario- era idiota?
Stava
sfidando la morte e non se ne rendeva conto. Per la cronaca: la morte
in quel
momento ero io.
-Questo- lanciai sulla sua faccia il foglio –E’
solo un pezzo di carta senza
valore. Io non ti ho mai sposato-
-Oh, beh che peccato- si alzò avvicinandosi –Mi
dispiace per te, ma “carta
canta” e non puoi farci niente. Sei mia moglie e dovrai
dividere questo
appartamento con me- disse beffardo.
-Altrimenti?- ringhiai infuriata a due centimetri dal suo viso.
-Altrimenti rimarrai senza un tetto sulla testa, visto che tutti gli
alloggi
sono occupati-
Era quello che mi faceva infuriare ancora di più.
Già la situazione faceva
schifo di per sé, ma sentirmi impotente davanti alla sua
espressione di pura
vittoria.. peggiorava tutto. Mi faceva sentire frustrata e sempre
più
arrabbiata.
-Sei uno schifoso, un pervertito, uno stronzo, un bastardo, un..-
-Ehy ehy, ma come siamo impertinenti! Cerca di calmarti, non mi
piacciono le
ragazze troppo violente. Anzi.. continua pure. Questa situazione inizia
a
piacermi- si sedette nuovamente sul divano e poggiò la testa
sullo schienale
continuando a guardarmi.
Mi guardai intorno alla ricerca di un oggetto abbastanza pesante da
fracassargli il cranio. L’assassinio è il crimine
passionale per antonomasia, e
di certo non mi sarei fatta sfuggire l’occasione per liberare
il mondo da un
insetto fastidioso come Robert. Avrei dovuto smettere di leggere
troppo, o
davvero lo avrei ucciso.
La mia attenzione venne catturata da un paio di statuette poggiate sul
mobile
della tv. –Fammi uscire da questo guaio o ti ammazzo-
impugnai la statuetta
avvicinandomi al divano.
-Davvero lo faresti? Uccideresti tuo marito? Tu leggi troppi libri,
amore-
marcò l’ultima parola con una vocina stridula,
degna solo di lui.
-Io non ucciderei mio marito. Ucciderei te, è diverso. E non
chiamarmi amore!-
Troppo diplomatica? Forse. Ma la mia vita era già stata
rovinata da quello
schifoso, e una reazione troppo violenta non avrebbe giovato alla mia
situazione
già instabile.
-Abbassa quell’arma- ordinò tornando serio.
-Sulla tua faccia? Subito- e così dicendo alzai il braccio
pronta a far
scattare la statuetta verso quella sua testa di genitale maschile.
Successe tutto in fretta. Io che tiravo la statuetta e lui che si
alzava
bloccandomi le braccia. –Lasciami andare!- urlai scalciando.
-Così riprovi ad uccidermi? Nemmeno per idea!- mi teneva
ancora braccata mentre
cercavo di colpirlo al viso.
-Sei un farabutto, mi hai rovinato la vita!- e da lì
cominciarono a sgorgare le
prime lacrime. Ma non era tristezza, era rabbia. Ero arrabbiata con me
stessa perché,
ancora una volta, mi ero fatta incastrare da lui. E non ricordavo
nemmeno come.
-Oh, adesso non fare la melodrammatica!- mollò un
po’ la presa per farmi
voltare verso di lui –La tua vita non è rovinata.
Semplicemente dovrai
sottostare a delle regole-
-Io non starò mai alle tue regole. Ti odio, comprendi?-
-Sai, i tuoi genitori mi hanno sempre adorato. Mi vedono come un altro
figlio
maschio. Saranno contenti di sapere che adesso lo sono davvero?-
-Non oseresti- strinsi i pugni per reprimere quella strana voglia di
violenza
che mi aveva colto.
-E Jake.. sono il suo migliore amico. Pensa a come sarà
felice. Un fratello
maschio, quello che non ha mai avuto perché si è
dovuto accontentare di te-
-Non azzardarti a raccontare nulla! Questa.. cosa, deve rimanere
segreta. Non voglio
rovinarmi la reputazione facendo sapere che sono sposata con un tipo
come te. E
poi com’è possibile che siamo sposati?- Ok, lo
odiavo, davvero tanto. Ma dovevo
sapere, era un mio diritto.
-Nemmeno io ricordo molto. So soltanto che una sera a Las Vegas siamo
andati a
cercare degli alcolici perché in camera erano finiti e poi
mi sono risvegliato
in una camera con te addosso e con la fede al dito-
-Quindi tu sapevi tutto. L’hai sempre saputo!- lo spintonai
facendolo
barcollare lievemente. Ma era troppo alto e troppo forte
perché potessi fargli
del male.
-Certo che lo sapevo, aspettavo solo il momento giusto per fartela
pagare. Ah,
questa- dalla tasca dei jeans estrasse una fede nuziale e me la
lanciò –è tua. Te
l’ho tolta mentre dormivi quella mattina. Indossala come ho
fatto io- e mi
mostrò la mano sinistra dove, all’anulare,
spiccava un anello formato da due
cerchietti d’oro bianco e rosso intrecciati, simile a quello
che tenevo in
mano.
-Questo è un ricatto, potrei denunciarti- tornai a fissarlo
senza la minima
intenzione di indossare quell’anello.
-Non ti conviene, o tutti saprebbero della nostra passata scappatella a
Las
Vegas-
-Non devi dirlo a nessuno, promettilo. Devo trovare un modo per
annullare
questa farsa-
-Rimarrà un segreto tra di noi, tranquilla. Ma io cosa ci
guadagno in tutto
questo?- si avvicinò talmente tanto da arrivare a soffiare
sul mio collo le
ultime parole.
-Cosa vuoi?- chiesi decisa. Soldi? Li aveva. Ragazze? Le avrebbe perse
con
tutta questa storia. Gloria? Gli bastava già quella che
aveva.
-Dovrai assolvere ai tuoi doveri coniugali- sorrise sadico.
Non stava dicendo quello che pensavo stesse dicendo, vero?
-Verrai a letto con me, ogni volta che io lo vorrò-
finì e il mondo mi crollò
addosso.
Oh,
ragazze!! Questo capitolo è finito in aria, ma prometto che
mi farò perdonare con il prossimo!
Cosa farà Sophie? Lo ucciderà o
accetterà questo sporco ricatto?
Beh, devo ammettere che io, personalmente, allo sporco ricatto del bel
Robert ci starei senza remore. E voi??
Voglio fare un giochino con voi: in questo capitolo ho messo
una piccola citazione che riprende un libro.. sapete dirmi
quale?
Allora, adesso vi lascio perchè corro a scrivere il nuovo
capitolo.. ho delle ideuzze..!!!
A presto e un bacione a tutte.. sotto ci sono le fedi e le risposte
alle vostre recensioni.
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MaruLovesMufasa [Contatta] |
Segnala
violazione
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15/02/10,
ore 22:16 - Capitolo 6: Svelando
i primi misteri.. |
ahah,
ti ho sorpresa vero?
A dire il vero mi sono sopresa da sola, ma forse questo non avrei
dovuto dirlo, adesso mi prenderete tutti per scema!
Sophie ci ha provato ad accopparlo con la statuetta, ma non ci
è riuscita.
Visto che staranno nella stessa casa, lo ucciderà nel sonno
o lo avvenelerà lentamente?
La fine di Robert è aperta al pubblico, ogni idea
è ben accetta ahah
Carissima amica di ff.. hai letto anche l'altra storia, te ne sono
grata!!
E spero di averti sempre tra le mie lettrici assudue, mi stai davvero
tanto simpatica,
un bacione!!
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TheDreamerMagic [Contatta] |
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violazione
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14/02/10,
ore 00:19 - Capitolo 6: Svelando
i primi misteri.. |
Ciaoooo!!!!!^^
Il brutto presentimento ce l'ho anche io. Quei due che vivono nella
stessa casa.. la vedo nera!
peperoncino nel latte, sale nel caffè.. ahah ne capiteranno
delle belle!
E ho paura che un giorno di questi voi lettrici mi spunterete davanti
casa con i forconi e le asce.
Anche tu mi stai simpatica!! E non vedo l'ora di risentirti.
Un bacioneeee!!
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rere18 [Contatta] |
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violazione
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13/02/10,
ore 18:37 - Capitolo 6: Svelando
i primi misteri.. |
Vivere
nello stesso appartamento consentirà a Robert di controllare
meglio Sophie.
E consentirà a Sophie di conoscere meglio Robert, e magari
odiarlo sempre di più.
Ma non temere, non riusciranno a vivere pacificamente per
più di due giorni.
E poi.. ci saranno le new entry!!
Non vedo l'ora del loro arrivo!!
Non preoccuparti per i commenti, io sono contenta anche di una sola
parola.
A prestooo
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sciona [Contatta] |
Segnala
violazione
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13/02/10,
ore 17:24 - Capitolo 6: Svelando
i primi misteri.. |
Roberto
è bellissimo nonchè geniale.
Posso dire di adorarlo, o è conflitto di interesse??
Ma ammetto che mi piace molto anche Jake e le due new entry.
Anche se uno dei nuovi personaggi mi piace particolarmente.
Credo che la notizia del matrimonio abbia shoccato un po' tutti, ma
questo era proprio l'effetto sperato.
Per Jake e Lanie ce ne vorrà ancora molto.
Faranno pace, ma per l'amore è ancora presto.
E poi chi ha detto che per loro arriverà l'amore?
Beh, adesso scappo o sarei capace di dirti uno spoiler dietro l'altro.
Bacioniii!!
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A presto, care.
AshG
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Capitolo 8 *** Nuovi incontri per Sophie ***
Capitolo
8
Nuovi incontri
per Sophie.
-Robert, mio caro e
dolce marito.. io non verrò
mai a letto con te. Ho già fatto questo errore una volta e
non intendo
ripeterlo- dissi con finta calma.
-Ti sbagli,
l’abbiamo fatto due volte-mi ricordò.
-La seconda
volta, ringraziando il cielo, non la ricordo. Quindi per me conta
solo la prima- sorrisi falsamente, senza la minima intenzione di
nasconderlo, e
mi avviai verso quella che sarebbe stata la mia camera.
Essendo
nuova del posto, non entrai in camera bensì in bagno.
Questo
suscitò l’ilarità del verme che
comparve alle mie spalle facendomi
sobbalzare.
-La nostra
camera è quella a destra- disse quando riprese fiato.
-No, verme
schifoso, vorrai dire la MIA camera- lo fulminai.
Mi
guardò accigliato. -E io dove dormo?-
-Non
è affar mio. Puoi stare sul divano- Meglio così:
Per quanto mi riguarda
puoi dormire anche sul prato, tanto non fa differenza, pensai.
Quel maiale
non meritava una casa, al massimo poteva sperare in una stalla.
-Allora,
questa è la tua ultima parola? Non vuoi proprio far
funzionare questo
matrimonio?- insistette.
Voleva farmi
arrabbiare ancora di più di quanto lo ero già?
No, perché se
quello era il suo intento ci stava riuscendo. Da un momento
all’altro, mi
sarebbe uscito del fumo dalle orecchie, ne ero certa. Nemmeno due ore
al
college, e già volevo scappare via. E tutto per colpa sua!
Non bastava doverlo
sopportare al liceo, adesso anche all’università.
Perché non è andato alla
Duke? Frequentare quella scuola era sempre stato il suo sogno
più grande. E
invece aveva scelto l’UCLA. Ma ci avrei messo la mano sul
fuoco che avesse
cambiato idea solo per rendermi la vita un inferno.
Mi voltai a
guardarlo sempre più infastidita –Questo
matrimonio avrà vita
breve- puntai il dito sul suo petto facendolo indietreggiare
–Io non sarò mai
tua moglie. Mi fa schifo il solo pensiero. Sei l’essere
più schifoso e
repellente che abbia mai conosciuto- conclusi aspramente. Sprizzavo
acidità da
ogni poro.
-Chi
disprezza compra- adesso anche i proverbi?
-Se fosse
vero mi ameresti alla follia- borbottai.
-Oh, ma io
ti amo! Proprio come amerei un unghia incarnita-, ah-ah.
-Spiritoso-
soffiai –Tra qualche minuto dovrebbero arrivare mio padre,
Ross e
Jake a portare le mie cose. Io devo andarmene da questo posto prima di
fare un
gesto insensato- non aspettai nemmeno una sua risposta e uscii da
quell’appartamento.
Camminavo
velocemente per i corridoi a testa bassa, fino a quando mi scontrai
con qualcosa, cadendo a terra. Ero andata a sbattere contro qualcosa di
duro e
morbido allo stesso tempo.
-Ti sei
fatta male?- disse la voce di un ragazzo.
-Ahi, che
botta- bofonchiai, massaggiandomi il sedere indolenzito.
-Aspetta, ti
aiuto- lo stesso ragazzo che aveva parlato poco prima mi porse la
mano, che accettai con gratitudine.
Mi
aiutò a mettermi in piedi e, per la prima volta da quando
era arrivato, lo
guardai senza farmi notare. Aveva un fisico atletico e piuttosto
muscoloso. I
capelli scuri, scompigliati forse dalla caduta, e gli occhi erano di un
castano
intenso.
-Scusa per
l’incidente, ma ero distratto..stavo cercando la mia camera-
disse
imbarazzato passandosi una mano tra i capelli.
-No, scusami
tu, a volte non bado a dove metto i piedi. Comunque io sono
Sophie- mi presentai.
Sorrise.
-Nathan. Anche tu sei una matricola?-
-Si, mi sono
appena trasferita- dissi annuendo alle mie stesse parole. Lo
sguardo scivolò lentamente in basso, fino a scorgere le
nostre mani che erano
ancora intrecciate. Seguì il mio sguardo e, con non poco
imbarazzo, le
ritirammo.
Si
guardò intorno e poi i suoi occhi tornarono nei miei.
–Senti, ho rinunciato
a cercare il mio alloggio. Ti va un caffè?-
Mi ritrovai
ad accettare senza pensarci. Quel ragazzo, sebbene lo conoscessi
solo da una manciata di minuti, mi stava già simpatico.
Camminammo
in silenzio fino alla caffetteria. Ci avvicinammo e ci sedemmo ad un
tavolo all’aperto.
-Prego-
scostò la sedia per farmi sedere. Un gesto da vero
cavaliere, pensai.
-Grazie-
mormorai. La cameriera, una ragazza poco più grande di noi
che mangiava
Nathan con gli occhi, venne subito a ritirare le nostre ordinazioni e
ci lasciò
soli.
-Allora, di
dove sei?- mi chiese lui, quando lei si fu allontanata.
-Los
Angeles, non ho fatto molta strada. E tu?-, chiesi, sinceramente
curiosa.
-Wilmington,
North Carolina. È una città molto piccola-sorrise
di sbieco, e
abbassò lo sguardo.
-Ci sono
stata due anni fa. Sono rimasta piuttosto affascinata dalla torta di
mele di una caffetteria- dissi facendolo ridere.
-Si, in
effetti le torte sanno essere molto affascinanti- continuò
tra le
risate.
-Soprattutto
quelle al cioccolato. E sono anche molto gentili- continuammo
quello strano gioco senza senso.
-Ok, questa
me la devi spiegare. Una torta gentile?- sollevò un
sopracciglio,
visibilmente scettico.
-Beh, lascia
stare ti prego. Questa giornata è iniziata male e devo
ancora
riprendermi del tutto- arrossii intuendo di aver detto una
stupidaggine.
-Se non sono
indiscreto: cosa ti è successo?-
-Ho scoperto
che dovrò condividere l’alloggio con la persona
che odio di più a
questo mondo- al solo pensiero, mi si rivoltava lo stomaco.
-Una ex
amica?- domandò conciliante.
Attesi che
la cameriera ci portasse i nostri caffè e risposi
–No, un nemico di
vecchia data. Un essere vile e spregevole. Uno stronzo di prima
categoria-
gonfiai le guance facendo il broncio.
-Dovrai
dividere l’alloggio con un ragazzo?- era piuttosto sorpreso.
-Già.
Lo vuoi tu? Te lo cedo volentieri- chiesi speranzosa.
-Mi
dispiace, ho già un coinquilino. Ma se fossi stato libero ti
avrei aiutata
senza esitazione-
- Non fa
niente. Non mi resta che resistere- sospirai.
-Lo odi
proprio tanto questo tizio, eh?- ridacchiò. Lo trova
divertente? E’ divertente?,
pensai. No, perché a me non pareva proprio!
-No,
è solo una tua impressione- risposi sarcastica –Il
fatto è che non posso
nemmeno ucciderlo perché è il fratello della mia
migliore amica-
-Sai, sei
proprio simpatica. Mi ricordi una mia amica- Ecco, sono fottuta.
Era il primo
ragazzo che mi piaceva dopo mesi.. e gli ricordavo una sua amica.
La prima
regola del rapporto ragazzo/ragazza era proprio quello: mai diventare
amici, altrimenti rimarrete tali per sempre.
-E questa
tua amica l’hai lasciata a Wilmington?- domandai con finta
indifferenza. Ma dentro stavo bollendo di curiosità. Era
troppo carino, e mi
ero ripromessa che non me lo sarei lasciato sfuggire. Ma se la sua
amica era a
Los Angeles era davvero un bel problema.
-No,
è alla Duke con mio fratello. È la sua ragazza-
altro che amica.. gli
ricordo sua cognata! Di bene in meglio!
-Nella tua
città cosa facevi per divertirti?- decisi di cambiare
argomento.
-Ero il
capitano della squadra di basket del mio liceo, quindi.. giocavo a
basket. O uscivo con gli amici. Qui la vedo dura-
Ora io mi
chiedo: cosa ho fatto di male nelle mie vite precedenti per meritarmi
tanta sfiga? Scappo da un cestista, per trovarne subito un altro,
pensai.
-Wow, e sei
qui con una borsa di studio?- strano, ma ero sinceramente
interessata. Sebbene fosse un giocatore di basket, c’era
qualcosa in lui che mi
attirava...e molto.
Non era
quello che di solito definivo un bellissimo ragazzo, ma era un tipo. Mi
piaceva. Era simpatico e spontaneo, e con lui mi trovavo davvero bene.
Mi
sembrava di conoscerlo da anni. Non mi capitava spesso di parlare di
Robert con
estranei, anzi non mi capitava mai. Ma con Nathan mi era venuto
naturale. Come
si dice: l’eccezione che conferma la regola. Il primo
sportivo che non mi fa
venire voglia di commettere omicidio.
-Si,
l’avevo vinta anche alla Duke, ma vivere in California
è sempre stato il
mio sogno- gli brillavano gli occhi. Era raro, tra i ragazzi di Los
Angeles,
trovarne uno che si emozionava per così poco. Beh.. poco per
me che a L.A. ci
sono sempre vissuta.
-Ma che ha
di così bello la Duke per voi cestisti?- ridacchiai.
-Non lo so-
sollevò le spalle ridendo con me –E tu
perché non sei andata via da
Los Angeles?-
-L’UCLA
è un’ottima università, e la
facoltà di legge è tra le migliori del
Paese. E poi la mia migliore amica è qui, e non volevo
lasciarla- sorrisi pensando
a Lanie. Se non fosse stato per lei, sarei andata sicuramente a Harvard
o
Dartmouth , dove mi avevano accettata.
E
così, tra una risata e un caffè, continuammo a
parlare per gran parte della
mattinata.
Dannazione! Il mio
piano era a buon punto, ma la fase due era stata proprio una
merda! Era arrivata troppo in anticipo e non avevo avuto il tempo per
preparare
tutto. E, come se non bastasse, mi aveva trattato malissimo,
rivolgendomi i
peggiori insulti. Ammetto di non essermi comportato proprio da
gentiluomo, ma
lei poteva anche evitare di attentare alla mia vita!
Quando
Sophie se ne fu andata, aspettai l’arrivo dei nostri padri e
di Jake,
cercando di aiutarli come meglio potevo. Dire che si era portata dietro
tutta
casa era inutile. Quella ragazza aveva più libri che
vestiti! E, visto che di
vestiti ne aveva fin troppi, si può ben immaginare a quanto
ammontavano i
libri.
-Io non ho
ancora capito il motivo di questa sistemazione- bofonchiò
mio padre.
A quanto pareva non gli andava a genio che Sophie, la ragazza che aveva
sempre
considerato una figlia, dividesse l’alloggio con il suo
stolto e irresponsabile
figlio.
-Non
c’erano altri alloggi liberi e, visto che i nostri indirizzi
sono molto
vicini, ci hanno assegnato la stessa camera- inventai quella madornale
bugia
sul momento.
Era davvero
inverosimile, ma sperai che se la bevessero ugualmente.
-E
riuscirete a vivere nello stesso posto senza uccidervi?- chiese
scettico
Mike, il padre di Jake. In effetti non aveva tutti i torti. Si
prospettava una
complicata e incivile convivenza, ma non me ne curavo. L’
unica cosa che mi
importava era rovinarle la vita e controllarla.
-Io ho i
miei dubbi- disse papà.
-E come
l’ha presa Sophie?- domandò Jake portando in
salotto l’ultimo
scatolone.
-Non bene-
ammisi.
-Se non
c’erano altri posti liberi, avrebbero potuto metterci
insieme.. siamo
fratelli-
-Ma tu non
hai già un coinquilino?- gli chiesi.
-Si, una
matricola. È un bravo ragazzo- rispose soddisfatto.
L’anno precedente
aveva capitato un compagno di stanza davvero detestabile e Jake non lo
sopportava più. Aveva persino chiesto si essere assegnato in
un’altra stanza.
–Ma non hai paura che ti uccida di notte mentre dormi?-
riprese strafottente.
-Chiuderò
la porta a chiave- risposi con nonchalance intento com’ero a
guardare
fuori dalla finestra. Era tutto molto calmo, non c’erano
ancora molti ragazzi
al campus. Sarebbero arrivati a giorni. Noi, Sawyer e Gordon, eravamo
già
all’università per sistemarci, visto che quel
pomeriggio avevamo l’incontro pre
campionato con il nuovo coach e i nuovi compagni di squadra. Ma non
riuscivo a
capire cosa c’entrava la gattina in tutto questo.
-Sai per
caso se anche Lanie si è già trasferita?-
domandò Jake tornato serio.
Mi voltai a
guardarlo e notai che teneva lo sguardo basso. Non aveva ancora
fatto pace con mia sorella, e questa nuova situazione gli bruciava. Non
avevano
mai litigato e Jake non era abituato a non vedersela gironzolare
intorno.
-Si, si
è trasferita ieri- feci schioccare la lingua e feci il mio
solito mezzo
sorriso, quello un po’ storto che faceva sempre capitolare le
pollastrelle.
-Ah-
mormorò a bassa voce, tornando a guardarsi le scarpe
–Non mi ha detto
niente. Magari avrei potuto aiutarla-
-Fratello,
Lanie è ancora un po’ incazzata con te. Ma dalle
tempo, lo sai che
non sa resisterti per molto-
Incrociai le
braccia al petto e mi appoggiai alla soglia della finestra, mentre
i nostri genitori ci lasciavano soli, e lui misurava la stanza a grandi
passi
passandosi, ogni tanto, una mano tra i corti capelli biondo scuro.
-Sai anche
tu quanto ci tengo a lei. Perché si ostina a fare la
bambina?-
sembrava disperato, poveretto.
-Che ne so-
alzai le spalle –Le femmine sono tutte strane. Tua sorella mi
stava
ammazzando con una statuetta di ferro! Crede che la situazione
dell’alloggio in
comune sia tutta colpa mia- feci il finto tonto con la faccia da
cucciolo.
Funzionava
sempre!
-Ci parlo io
con Sophie. Non è mica colpa tua se siete capitati insieme!-
scosse la testa sorridendo, ma si fece subito serio –O si?-
mi puntò il dito
contro avvicinandosi sempre di più –Rob, tu non
hai fatto niente, vero?-
-Io?- mi
indicai spalancando la bocca in segno di stupore –No, non ho
fatto
niente-
Strinse gli
occhi abbassando il dito –Voglio crederti. Ma se viene fuori
che
sei stato tu, non la passerai liscia. Sophie ti ucciderà-
questa volta fu il
suo turno di sorridere con sadismo e, dopo aver fatto un cenno di
saluto con la
mano, uscì lasciandomi solo in quell’appartamento
che, da quel giorno, avrei
diviso con mia moglie.
Mi sfregai
le mani, pregustando grandi litigate e scherzi barbarici.
Ragazze!!!!
*le campane suonano a festa e gli
uccellini cinguettano felici, mentre le rondini fanno i loro bisogni
sulle
teste dei miei prof* sono tornata!!!
E questo capitolo, anche se è molto statico, ci ha fatto
conoscere un nuovo
importante personaggio: Nathan Burton!!!
Oh *.-.*, ma come sono emozionata! Finalmente è arrivato.
Devo ammettere che questo
personaggio mi piace più di Rob..
Ohoh.. sacrilegio!! Ma cosa è appena uscito dalla mia
tastiera??
*me porta la mano destra al cuore* Io, Alessia AshG, prometto di non
affermare
più simili scemenze. Anche se.. insomma Nate è
carino, no?
E quasi nessuno ha capito da dove veniva la frase:
l’assassinio è il delitto
passionale per antonomasia.
Ebbene, la frase l’ho fregata da.. rullo di tamburi.. Eclipse!
Ma, visto che questo giochetto mi è piaciuto, ne voglio fare
un altro.
Ho pensato, infatti, di fare un sondaggio per ogni capitolo.
*Qual è il vostro telefilm preferito?* (potete scrivere
anche più di una
risposta)
Ecco, questo è Nathan:
Angolino
commentino (scusate, ma ho appena visto i Simpson):
_Valy_ Robert è bastardo, ma solo con Sophie. E, in futuro,
anche con Nathan.
Ma bisogna chiedersi: perché Rob si comporta
così? Cosa c’è dietro questo suo
comportamento infantile e pieno di stronzaggine? Lo scopriremo presto,
tranquilla.
MissCullen: La storia, con l’entrata in scena di Nathan, si
arricchisce di un
triangolo. Indovina chi saranno i protagonisti di
quest’ultimo? Esatto, cara:
Robert, Sophie e Nathan. E, il nostro caro stronzo Rob, non
renderà la vita
facile a questa coppietta che, col tempo, crescerà di
importanza. Nel prossimo
capitolo.. nuova New Entry!! Chi sarà?? Dopo i primi
capitoli ad alto contenuto
“Noia”, adesso arrivano i capitoli più
movimentati. Spero ti catturino anche i
prossimi. Baci!
TheDreamerMagic: Hai ragione, Rob è proprio un gran bel
gnocco, ma è anche
cattivo e stronzo. Quindi Sophie fa proprio bene (secondo me) a non
accettare.
Anzi, secondo me dovrebbe avvelenarlo lentamente. La situazione si fa
sempre
più articolata e complicata. Le lezioni inizieranno a breve,
e nel prossimo
capitolo si farà la conoscenza della squadra di basket, e
quindi Robert
conoscerà Nathan.
Cosa succederà?? Bacioni, Ale.
MaruLovesMufasa: ahah Cara Maru, io al posto di Sophie
l’avrei ammazzato
davvero!! Non so ancora come si comporterà Sophie nei
confronti di Rob, nei
prossimi capitoli. C’è da dire che ha conosciuto
Nathan, quindi non baderà
molto a Rob. Ma tranquilla, i battibecchi tra questi due non finiranno
mai. Credo
che perfino nell’ultimo capitolo riusciranno ad azzuffarsi!
Non immagini
nemmeno quanto mi piaccia rispondere alle recensioni, anche se molte
volte non
ho il tempo materiale per parlare quanto vorrei. Cosa ne pensi di
Nathan? Ho usato
l’attore James Lafferty per due motivi:
-In One tree hill interpreta Nathan Scott (e da qui il nome del nostro
nuovo
personaggio) ed è il mio personaggio preferito. In questo
telefilm, è il
fratello di Chad Michael Murray (Robert in questa fan fiction) e hanno
i ruoli
invertiti. Qui è Rob quello stronzo e senza cuore.
-Anche se, come dice Sophie, non può essere definito un figo
da paura, a me è
sempre piaciuto. Ha quel qualcosa che mi attira.
E, attenzione allo spoiler, nel prossimo capitolo entreranno in scena
altri
nuovi personaggi. Alcuni saranno marginali, mentre due in particolare
saranno
molto importanti. Sono io a sperare che tu continui a essere una mia
accanita
lettrice! I tuoi commenti mi fanno sempre morir dal ridere! Un bacione
grande,
Ale!
rere18: Si, sono davvero sposati! La minaccia di Rob, oltre ad essere
davvero
bastarda, è anche molto allettante. Ma Sophie non ci casca,
è una dura lei! E
poi.. adesso c’è Nathan! E arriverà
anche per Rob quel sentimento stronzo,
quello che ti fa perdere la ragione. Si chiama GELOSIA! Onestamente
anche io
non ci avrei pensato tanto ad accettare. Ma ti immagini questa proposta
fatta
da uno gnocco simile? Chi sarebbe stata la pazza che avrebbe rifiutato?
Solo
Sophie! Io, da persona semi normale, mi sarei buttata su di lui e non
lo avrei
mollato più!
fancydenis: Sei stata l’unica ad aver indovinato!! Nei
prossimi giorni,
carissima vincitrice, le sarà recapitato a casa un mega
poster di Robert per
come mamma l’ha fatto. Nudo s’intende! ^_^
E non saresti l’unica a saltare addosso a Robert! E proprio
per questo ti
invierei sul serio il poster. Grazie per i fantastici complimenti, mi
rende
davvero orgogliosa sapere che questa storia stia iniziando ad
appassionare
tante persone. Un abbraccio.
sciona: Grazieeeeeeeeeeeee!!!
Se Sophie non vuole accettare, ma anche se vuole accettare, tanto non
sono
gelosa, avrei tre parole da dirle: DALLO A ME, DALLO A ME, DALLO A ME!
Almeno
non rimarrebbe sprecato! Wow, sono un genio! Ma perché non
me lo dice mai
nessuno a scuola?? Domani vieni con me e lo dici ai miei prof?
Così si
convincono!
Bisogna ammettere che sia Sophie che Rob non sono tanto sani di mente.
Lui che
le fa una simile proposta e lei che non accetta, ma si può?
Meno male che
adesso è arrivato Nathan e aprirà gli occhi a
molte persone!!
Oops, detto troppo?? Meglio, così ti incuriosisco e tu
continui a leggere ^_^
Sono perfida? Ma certo!
ihih, a presto.. kisses!
Ragazze, prima di lasciarvi, vorrei dirvi che io e la mia amica Lucia
abbiamo
creato un gruppo su Facebook dedicato a due saghe letterarie degli
ultimi anni:
Il diario del vampiro e Twilight. Naturalmente, oltre ai libri, saranno
prendenti anche il telefilm e i film. Quindi.. vi aspettiamo!
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