Brioche
Capitolo
2
Into a Deep Sleap
La notte calò svelta
quella sera, spense in fretta la luce
in celo e ne accese mille all’interno della wammy.
Tuttavia, Matt si sentiva molto,
molto stanco.
Infondo, discutere con quella
sottospecie di Piccolo Lord si
era rivelata un’impresa stancante.
Erano ancora le nove e mezza quando
spense la luce e si
rannicchiò sotto le coperte.
Mello era ancora in giro a
gironzolare o fare Dio sa cosa,
anche se Matt era certo di aver letto da qualche parte che alle nove di
sera
scattava il coprifuoco.
Ma
comunque Matt non
sentiva la mancanza di Mello. Quella biondina era
estremamente irritante.
Chiuse gli occhi, respirando in
fretta, spaventato, tanto
che fu costretto a riaprirli pochi secondi più tardi.
La prima notte nei posti sconosciuti
era sempre stata dura
per lui. Matt era stato in due orfanotrofi diversi, entrambi in Irlanda.
Sospirando, adagiò
nuovamente la testa sul cuscino,
osservando i pallidi raggi di luna che si specchiavano nelle lenti dei
suoi
occhiali.
Forse questa era la volta
buona… forse aveva trovato una
casa. Forse in quel posto non erano tutti rompicoglioni e antipatici
come
Mello. Dopotutto erano trascorse solo poche ore dal suo arrivo, e le
aveva
sprecate a scazzottarsi con quel galletto biondo.
Rincuorato da questi pensieri, chiuse
gli occhi, scivolando
in un placido dormiveglia.
Mello adorava infrangere le regole.
Era stramaledettamente proibito e, di
conseguenza,
stramaledettamente eccitante.
La regola del coprifuoco era una
regola stupida: se lui
aveva voglia di farsi un giro se lo faceva, e a fanculo Roger e le sue
regole.
Inoltre, quella sera era incazzato
nero per la faccenda di
quel dannato idiota che gli era piombato all’improvviso tra i
coglioni.
Sospirò, avvicinandosi
alla porta della stanza di Near. Aveva
proprio voglia di divertirsi.
Ghignando, si avvicinò
alla porta lignea e iniziò a ululare
e a lanciare grida animalesche.
Sapeva che Near in quel momento era
terrorizzato a morte, e
la cosa gli faceva un immenso piacere.
Almeno quella faccetta di culo
avrebbe cambiato espressione,
una volta tanto.
Poi si alzò in piedi di
scatto e, in equilibrio su quelle
sue gambe lunghe, corse via il più in fretta possibile,
prima di essere beccato
da Roger.
Il baschetto biondo svolazzava
morbido carezzandogli il collo,
mentre se la dava a gambe levate.
Raggiunse in fretta e furia la sua
stanza e si catapultò
dentro.
- Toh! In culo, Roger!-
Strillò, vittorioso, alzando i pugni
in aria.
In quel momento si accese la flebile
luce dell’abatjour.
Mello sgranò gli occhi: si era completamente scordato del
coso rosso.
- Ehi ma che cazzo urli?!-
Sbottò Matt, tirandosi seduto, i
capelli rossicci spettinati e gli occhi verdi ancora pesti di sonno.
Mello cancellò in fretta
la sorpresa dal suo sguardo, e si
limitò a fissare Matt con l’espressione
più fredda possibile.
- Che ti frega? Ma guarda questo! Sei
arrivato oggi e già
spadroneggi come fosse casa tua?! Ti ricordo che questa è la
mia stanza!-
Matt inclinò leggermente
la testa: allora questo era
veramente pazzo. Perfetto, ora era certo di essere finito in un
riformatorio.
Ecco perché Watari aveva
definito la Wammy un “posto
speciale”. Non gli voleva sbattere in faccia che intendeva
rinchiuderlo in una
gabbia di matti.
Tuttavia decise di tentare di parlare
con Mello come con un
normalissimo stronzo
- E io ti correggo: questa era la tua stanza! Ora, per quanto mi
disgusti anche solo pensare
alla cosa, è la nostra stanza!
Quindi
non puoi entrare urlando come un pazzo psicopatico, soprattutto non
mentre io sto dormendo!-
La rabbia montò in fretta
in Mello, che strinse
convulsamente i pugni.
- Sentimi bene, razza di zebra dai
capelli rossi, finora
sono stato buono con te perché sei nuovo e ti sentirai solo
abbandonato. Ma io
non ci metto neanche
due secondi a
spaccarti la faccia! Presto ti renderai conto che essere finito nella
mia
stessa stanza è la disgrazia più grande che ti
potesse capitare.-
Matt sghignazzò: -
L’avevo già intuito, anche se a un sacco
di gente farebbe piacere dormire ogni notte con una puttana.-
Mello si bloccò
improvvisamente. Un’espressione che avrebbe
fatto fuggire a gambe levate una tigre affamata gli si
materializzò in volto.
Si voltò di scatto,
raggiungendo Matt. Prima che il rosso
potesse accorgersene, Mello l’aveva già
scaraventato a terra, iniziando a prenderlo
a pugni sul viso.
- Puttana era tua madre, stronzo!-
Gridò il biondo, il
respiro affannoso e i fili dorati che schizzavano via da quella rigida
pettinatura.
Il volto pallido di Mello era
diventato improvvisamente
rosso accesso, le guance gonfie, le vene viola che pulsavano violente
nel collo
sottile, mentre picchiava Matt con tutte le sue forze.
Quest’ultimo
all’esclamazione del biondo strinse i denti:
sua madre aveva dato la vita per lui, come si permetteva quella specie
di
barbie troppo cresciuta?!
- Taci, bionda! Se proprio devi usare
la bocca in qualche
modo, inginocchiati e fammi un pompino!-
Esclamò, colpendo il
torace di Mello con una ginocchiata.
Il biondo venne sbalzato via e sbatté
violentemente il sedere a terra,
mugolando appena dal dolore.
Si rialzò subito.
- Piuttosto lo faccio a Roger, pezzo
di merda!-
Si picchiarono a lungo,
finché non si ritrovarono
completamente imbrattati di sangue e privi di forze.
Mello si alzò per primo,
appoggiandosi al letto per non
rovinare a terra.
“Bastardo…questa
me la
paga”
Pensò, guardandosi allo
specchio. Il suo meraviglioso baschetto
biondo era fottuto: i capelli schizzavano da tutte le parti
incorniciando il
viso arrossato. Il sangue colava dal labbro inferiore e un livido
violaceo
andava a estendersi sull’occhio destro.
Strinse forte i pugni.
Tornò di là,
constatando che Matt
era profondamente addormentato, col sangue che andava a
seccarsi sul naso.
“Che
idiota”
Mello ghignò, afferrando
il game boy del ragazzo.
“Mmh…
se lo riempio d’acqua
gli scoppierà in mano e gli caverà un
occhio?”
Si chiese il biondo, rigirandosi
quell’affare tra le mani.
Sospirò e lo gettò malamente sullo stomaco del
proprietario che si svegliò di
colpo.
- C…che ci facevi con il
mio game boy?!- Chiese, alzandosi
in piedi barcollante ed esaminando il gioco da ogni angolatura, giusto
per
assicurarsi che Mello non ci avesse ficcato dentro una vipera.
- Secondo te?! Tranquillo, quel coso
sta bene… al contrario
di te, direi.-
Fece il biondo ghignando.
Poi si infilò sotto le
coperte, chiudendo gli occhi.
Matt si tirò in piedi
lentamente, sentendo tutti i muscoli
dolere. Picchiava forte quella dannata ragazzina.
Andò a sciacquarsi il viso
sporco di sangue, per poi
mettersi a letto.
Matt si sentì un
po’ in colpa. Il sapore di sangue in bocca
gli stava dando alla testa, ma anche per Mello doveva essere lo stesso.
Affondò la testa nel
cuscino, gli occhi socchiusi.
- Mello…mi dispiace.-
Nella stanza cadde improvvisamente il
silenzio.
Mello si era completamente
irrigidito. Matt si stava…scusando?
Sapeva che sarebbe finita
così. Lui era il migliore,
dopotutto.
- Vaffanculo.- Disse il biondo in
tono secco, ma si ritrovò
poco dopo a sorridere nel buio.
Continua
Ho concluso anche il secondo
capitolo! Ok, dal prossimo in
poi ho in mente una bella svolta, non preoccupatevi! Far scazzottare
Matt e Mello
è assolutamente uno spasso, quindi vi anticipo che non
sarà l’ultima volta!
Cercherò di aggiornare il prima possibile!
Clara111294: Grazie! Spero che
continuerai a seguirmi anche nei
prossimi capitoli. Sono felice che il mio stile ti piaccia, visto che
lo
critico sempre, per me è una grande soddisfazione!
LoLe_Sora_Chan: Ho
cercato di tenere i personaggi il più IC possibile,
soprattutto Mello. La
febbre è passata, spero che il capitolo non faccia schifo
altrimenti ogni volta
prima di scrivere dovrò starmene tre ore in terrazza con i
capelli bagnati! Grazie
della recensione, spero di risentirti presto!
Debby_Gre: Non ce lo vedo Matt
in atteggiamenti del tutto
sottomessi a Mello, io l’ho sempre immaginato come un ragazzo
che cerca
comunque di reagire, insomma, che non si fa mettere i piedi in testa da
nessuno! Ciao alla prossima!
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