Brioche

di Kisshou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New Entry ***
Capitolo 2: *** Into a Deep Sleep ***



Capitolo 1
*** New Entry ***


Brioche

 

Capitolo 1 

New Entry 

 

 

 

Si chiamava Matt.

Era un ragazzino dagli occhi grandi, limpidi e verdi, e dai capelli di un rosso acceso.

Watari gli stringeva dolcemente la mano, guidandolo attraverso il cortile dell’orfanotrofio.

- E questa sarà la tua nuova casa, Matt.-

Gli disse, prima di sorridergli affabile al di sotto dei baffi grigi.

Matt annuì in silenzio, avvolto nella sua maglia a righe rosse e nere, stringendo il game boy stranamente spento tra le mani.

Watari gli lasciò la mano, e Matt si sentì stranamente solo in mezzo a quel branco di ragazzini urlanti.

- Cerca di farti qualche amico, Matt.- Gli raccomandò Watari, prima di dirigersi verso un signore anziano in piedi sull’uscio, che si appoggiava pigramente a un bastone.

Matt non sapeva proprio da che parte farsi.

Si guardava intorno con una faccia da ebete, cercando qualche ragazzo solo come lui, ma erano tutti radunati in gruppetti, impegnati in partite di calcio e cose del genere.

D’improvviso, qualcosa lo colpì forte alla tempia, facendolo cadere goffamente sull’erba.

- Ehi, cretino! Rivoglio il mio pallone!- Gridò una voce impregnata di egoismo e strafottenza.

Matt alzò appena la testa, costringendosi a mettersi seduto e massaggiandosi la tempia dolorante.

- Cos’è, sei sordo?! Il pallone! Hai il mio pallone! PALLONE!- Continuava a gridare quella voce.

Il rosso si scosse, sbattendo le palpebre e voltandosi lentamente. Un ragazzino dai capelli biondi tagliati a caschetto si dirigeva verso di lui, vestito di nero, i pugni stretti e una vena che gli pulsava nella tempia sinistra.

- Non c’è bisogno che strilli tanto, piccolo principe.- Rispose Matt, tirandosi in piedi e prendendo in mano la palla sporca di fango.

Il biondino lo fissò, inclinando la testa, socchiudendo appena l’occhio sinistro come in preda a un tic.

- Ah, ma sei nuovo, tu! Bene… per questa volta passi.-

Lo afferrò per un braccio, strattonandolo fin quasi a farlo cadere di nuovo a terra.

- Ti darò qualche dritta, new entry…  questo… guardami in faccia quando ti parlo… bene, questo…-

E indicò l’edificio , per poi muovere il dito verso il cortile stracolmo di ragazzini urlanti. -… è il MIO regno. E voi siete i  miei fedeli servitori. Prova a contrastarmi, ad appropriarti della mia cioccolata o delle mie ragazze e ti faccio nero. Sono stato chiaro?-

Matt inarcò un sopracciglio, fissandolo confuso: ma in che razza di posto era finito? Chi era quella specie di bullo che gli sbraitava contro?

- Ah, io sono Mello. Tranquillo, il mio nome qui dentro è abbastanza famoso, sono certo che non te lo dimenticherai.-

Matt strinse i pugni ma tentò di darsi un contegno: non poteva fare a pugni dopo neanche un’ora dal suo arrivo, per di più con un tizio che aveva l’aria di lottare come una mocciosa di sei anni.

Provò con l’approccio amichevole: se quel biondo era davvero il leader là dentro, magari avvicinandosi a lui avrebbe potuto fare conoscenza con un po’ di gente.

- Io sono…-

- Non me ne frega un cazzo di niente di chi sei.- Tagliò corto Mello, voltandogli le spalle, il pallone tenuto ben stretto sotto il braccio.

Ok, l’approccio amichevole era fallito. Matt a quel punto non riuscì più a trattenersi, corse verso quel dannatissimo galletto, abbattendo un pugno sul suo collo sottile e facendolo cadere a terra.

- Modera i toni, Barbie! Io non sono né sarò mai un tuo servitore! Mettiamolo subito in chiaro!-

Gridò Matt, la mano ancora serrata attorno al collo esile del biondo che, in questo modo, si ritrovava con la faccia affondata nel terreno bagnato.

Con uno scatto, tolse la mano di Matt dal sul collo e gli affibbiò un calcio dritto nello stomaco.

Matt gemette, piegandosi in due. Una piccola folla di studenti si era radunata attorno a loro: quel tipo doveva essere pazzo per mettersi contro Mello.

Il biondo era a cavalcioni sull’avversario, e lo schiaffeggiava furiosamente. Matt, dal canto suo, lo colpiva con violente ginocchiate sulla schiena.

- Matt! Mello! Che diavolo state facendo?!-

 I due si bloccarono di colpo. Mello sputò sangue in faccia a Matt, per poi scendere dal suo stomaco e fissare il vecchio con odio.

- Roger! Stavo solo mettendo in riga la new entry.-

Spiegò, aggiustandosi la frangia con fare disinvolto.  Il vecchio lo fulminò, aiutando Matt ad alzarsi.

- Mello, la new entry ha un nome e si chiama Matt… Matt, in quest’orfanotrofio le risse non sono tollerate. E ora venite con me tutti e due.-

Matt si pulì con la manica il sangue che usciva da un taglietto nel labbro, mentre Mello si massaggiava la schiena dolorante. Era la prima volta che si faceva male in una zuffa, e la cosa lo seccava non poco.

Li guidò nel grande edificio. Matt si guardava in giro, spaesato ma allo stesso tempo affascinato da quel luogo che sapeva di mattina. Nell’aria aleggiava ancora il profumo invitante delle brioches

calde.

Mello camminava  con disinvoltura. Estrasse dalla tasca una barretta di cioccolato e iniziò a morderla e a leccarla.

Matt distolse in fretta lo sguardo, schifato.

Raggiunsero una stanza con due letti. Sopra ad uno di essi, stava la valigia consunta di Matt che subito sgranò gli occhi.

Si voltò verso Mello, la cui mascella scivolava verso il basso, sciupando la sua espressione solitamente fiera e composta.

- Roger, non scherzare! Non vorrai insinuare che questo…- e accennò a Matt – … starà in camera mia!-

Il vecchio guardò malissimo Mello, battendo a terra il bastone.

- Esatto. Starà in camera tua, anzi, in camera vostra, a questo punto…. E niente obiezioni, Mello!- Lo ammonì, frenando il biondo che aveva già aperto bocca per ribattere.

- Smetti con questo comportamento infantile o sarò costretto a contattare L.-

Matt notò che l’ espressione terrorizzate che si faceva largo nel viso affilato di Mello, e sorrise tra sé e sé.

“Devo appuntarmi questa minaccia”  pensò, mentre si sedeva sul letto e accendeva il game boy.

Estrasse dalla valigia un paio di occhiali da aviatore dalle lenti arancioni e li indossò, andando a nascondere gli occhi grandi e limpidi.

Mello se ne stava appoggiato al muro, una smorfia schifata sul viso.

- Non avrai davvero intenzione di andare in giro con quei cosi sugli occhi, vero? Ti ricordo che la gente ti vedrà uscire dalla mia stanza!-

- Gne gne gne… tappa quella fogna, Mello, che non fai paura a nessuno.- Biascicò Matt da dietro lo schermo luminoso del gioco.

Mello strinse i pugni, boccheggiando. Ma come osava quello sgorbio? Come cazzo si permetteva…?

- Matt, per te questo posto sarà un inferno. Te lo garantisco io.-

Minacciò Mello, voltandogli le spalle e uscendo dalla stanza, sbattendo con poca grazia la porta dietro di sé.

 

 

 

Ok, non ci posso credere! Ho scritto il primo capitolo con la febbre a 38, quindi siate comprensivi.
Mels, ovviamente questa fict è dedicata tutta a te, anche se non puoi recensire!
Beh, inutile dire che spero in qualche recensione.
Grazie comunque e complimenti a chi è riuscito ad arrivare in fondo al primo capitolo!

 

Sasori

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Capitolo 2
*** Into a Deep Sleep ***


Brioche

 

Capitolo 2 

Into a Deep Sleap

 

La notte calò svelta quella sera, spense in fretta la luce in celo e ne accese mille all’interno della wammy.

Tuttavia, Matt si sentiva molto, molto stanco.

Infondo, discutere con quella sottospecie di Piccolo Lord si era rivelata un’impresa stancante.

Erano ancora le nove e mezza quando spense la luce e si rannicchiò sotto le coperte.

Mello era ancora in giro a gironzolare o fare Dio sa cosa, anche se Matt era certo di aver letto da qualche parte che alle nove di sera scattava il coprifuoco.

 Ma comunque Matt non sentiva la mancanza di Mello. Quella biondina  era estremamente irritante.

Chiuse gli occhi, respirando in fretta, spaventato, tanto che fu costretto a riaprirli pochi secondi più tardi.

La prima notte nei posti sconosciuti era sempre stata dura per lui. Matt era stato in due orfanotrofi diversi, entrambi in Irlanda.

Sospirando, adagiò nuovamente la testa sul cuscino, osservando i pallidi raggi di luna che si specchiavano nelle lenti dei suoi occhiali.

Forse questa era la volta buona… forse aveva trovato una casa. Forse in quel posto non erano tutti rompicoglioni e antipatici come Mello. Dopotutto erano trascorse solo poche ore dal suo arrivo, e le aveva sprecate a scazzottarsi con quel galletto biondo.

Rincuorato da questi pensieri, chiuse gli occhi, scivolando in un placido dormiveglia.

 

Mello adorava infrangere le regole.

Era stramaledettamente proibito e, di conseguenza, stramaledettamente eccitante.

La regola del coprifuoco era una regola stupida: se lui aveva voglia di farsi un giro se lo faceva, e a fanculo Roger e le sue regole.

Inoltre, quella sera era incazzato nero per la faccenda di quel dannato idiota che gli era piombato all’improvviso tra i coglioni.

Sospirò, avvicinandosi alla porta della stanza di Near. Aveva proprio voglia di divertirsi.

Ghignando, si avvicinò alla porta lignea e iniziò a ululare e a lanciare grida animalesche.

Sapeva che Near in quel momento era terrorizzato a morte, e la cosa gli faceva un immenso piacere.

Almeno quella faccetta di culo avrebbe cambiato espressione, una volta tanto.

Poi si alzò in piedi di scatto e, in equilibrio su quelle sue gambe lunghe, corse via il più in fretta possibile, prima di essere beccato da Roger.

Il baschetto biondo svolazzava morbido carezzandogli il collo, mentre se la dava a gambe levate.

Raggiunse in fretta e furia la sua stanza e si catapultò dentro.

- Toh! In culo, Roger!- Strillò, vittorioso, alzando i pugni in aria.

In quel momento si accese la flebile luce dell’abatjour. Mello sgranò gli occhi: si era completamente scordato del coso rosso.

- Ehi ma che cazzo urli?!- Sbottò Matt, tirandosi seduto, i capelli rossicci spettinati e gli occhi verdi ancora pesti di sonno.

Mello cancellò in fretta la sorpresa dal suo sguardo, e si limitò a fissare Matt con l’espressione più fredda possibile.

- Che ti frega? Ma guarda questo! Sei arrivato oggi e già spadroneggi come fosse casa tua?! Ti ricordo che questa è la mia stanza!-

Matt inclinò leggermente la testa: allora questo era veramente pazzo. Perfetto, ora era certo di essere finito in un riformatorio.

Ecco perché Watari aveva definito la Wammy un “posto speciale”. Non gli voleva sbattere in faccia che intendeva rinchiuderlo in una gabbia di matti.

Tuttavia decise di tentare di parlare con Mello come con un normalissimo stronzo

- E io ti correggo: questa era la tua stanza! Ora, per quanto mi disgusti anche solo pensare alla cosa, è la nostra stanza! Quindi non puoi entrare urlando come un pazzo psicopatico, soprattutto non mentre io sto dormendo!-

La rabbia montò in fretta in Mello, che strinse convulsamente i pugni.

- Sentimi bene, razza di zebra dai capelli rossi, finora sono stato buono con te perché sei nuovo e ti sentirai solo abbandonato. Ma io non ci metto  neanche due secondi a spaccarti la faccia! Presto ti renderai conto che essere finito nella mia stessa stanza è la disgrazia più grande che ti potesse capitare.-

Matt sghignazzò: - L’avevo già intuito, anche se a un sacco di gente farebbe piacere dormire ogni notte con una puttana.-

Mello si bloccò improvvisamente. Un’espressione che avrebbe fatto fuggire a gambe levate una tigre affamata gli si materializzò in volto.

Si voltò di scatto, raggiungendo Matt. Prima che il rosso potesse accorgersene, Mello l’aveva già scaraventato a terra, iniziando a prenderlo a pugni sul viso.

- Puttana era tua madre, stronzo!- Gridò il biondo, il respiro affannoso e i fili dorati che schizzavano via da quella rigida pettinatura.

Il volto pallido di Mello era diventato improvvisamente rosso accesso, le guance gonfie, le vene viola che pulsavano violente nel collo sottile, mentre picchiava Matt con tutte le sue forze.

Quest’ultimo all’esclamazione del biondo strinse i denti: sua madre aveva dato la vita per lui, come si permetteva quella specie di barbie troppo cresciuta?!

- Taci, bionda! Se proprio devi usare la bocca in qualche modo, inginocchiati e fammi un pompino!-

Esclamò, colpendo il torace di Mello con una ginocchiata.

Il biondo venne sbalzato via e  sbatté violentemente il sedere a terra, mugolando appena dal dolore.

Si rialzò subito.

- Piuttosto lo faccio a Roger, pezzo di merda!-

Si picchiarono a lungo, finché non si ritrovarono completamente imbrattati di sangue e privi di forze.

Mello si alzò per primo, appoggiandosi al letto per non rovinare a terra.

“Bastardo…questa me la paga”

Pensò, guardandosi allo specchio. Il suo meraviglioso baschetto biondo era fottuto: i capelli schizzavano da tutte le parti incorniciando il viso arrossato. Il sangue colava dal labbro inferiore e un livido violaceo andava a estendersi sull’occhio destro.

Strinse forte i pugni.

Tornò di là, constatando che    Matt era profondamente addormentato, col sangue che andava a seccarsi sul naso.

“Che idiota”

Mello ghignò, afferrando il game boy del ragazzo.

“Mmh… se lo riempio d’acqua gli scoppierà in mano e gli caverà un occhio?”

Si chiese il biondo, rigirandosi quell’affare tra le mani. Sospirò e lo gettò malamente sullo stomaco del proprietario che si svegliò di colpo.

- C…che ci facevi con il mio game boy?!- Chiese, alzandosi in piedi barcollante ed esaminando il gioco da ogni angolatura, giusto per assicurarsi che Mello non ci avesse ficcato dentro una vipera.

- Secondo te?! Tranquillo, quel coso sta bene… al contrario di te, direi.-

Fece il biondo ghignando.

Poi si infilò sotto le coperte, chiudendo gli occhi.

Matt si tirò in piedi lentamente, sentendo tutti i muscoli dolere. Picchiava forte quella dannata ragazzina.

Andò a sciacquarsi il viso sporco di sangue, per poi mettersi a letto.

Matt si sentì un po’ in colpa. Il sapore di sangue in bocca gli stava dando alla testa, ma anche per Mello doveva essere lo stesso.

Affondò la testa nel cuscino, gli occhi socchiusi.

- Mello…mi dispiace.-

Nella stanza cadde improvvisamente il silenzio.

Mello si era completamente irrigidito. Matt si stava…scusando?

Sapeva che sarebbe finita così. Lui era il migliore, dopotutto.

- Vaffanculo.- Disse il biondo in tono secco, ma si ritrovò poco dopo a sorridere nel buio.

 

Continua

 

 

Ho concluso anche il secondo capitolo! Ok, dal prossimo in poi ho in mente una bella svolta, non preoccupatevi! Far scazzottare Matt e Mello è assolutamente uno spasso, quindi vi anticipo che non sarà l’ultima volta! Cercherò di aggiornare il prima possibile!

 

Clara111294: Grazie! Spero che continuerai a seguirmi anche nei prossimi capitoli. Sono felice che il mio stile ti piaccia, visto che lo critico sempre, per me è una grande soddisfazione!

 

LoLe_Sora_Chan:  Ho cercato di tenere i personaggi il più IC possibile, soprattutto Mello. La febbre è passata, spero che il capitolo non faccia schifo altrimenti ogni volta prima di scrivere dovrò starmene tre ore in terrazza con i capelli bagnati! Grazie della recensione, spero di risentirti presto!

 

Debby_Gre: Non ce lo vedo Matt in atteggiamenti del tutto sottomessi a Mello, io l’ho sempre immaginato come un ragazzo che cerca comunque di reagire, insomma, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno! Ciao alla prossima!

 

 

 

 

 

 

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