the heart asks the pleasure first di vampirettafolle (/viewuser.php?uid=68245)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 the scent of love ***
Capitolo 2: *** 2 the heart asks the pleasure first ***
Capitolo 3: *** 3 your hands are cold ***
Capitolo 4: *** whisper of a thrill ***
Capitolo 5: *** 5 Bella's lullaby ***
Capitolo 6: *** i giorni ***
Capitolo 7: *** il cuore ha sempre ragione ***
Capitolo 8: *** 8 kissing you ***
Capitolo 9: *** 9 my love ***
Capitolo 10: *** 10 one last wish ***
Capitolo 11: *** 11 end title ***
Capitolo 12: *** 12 Here to here ***
Capitolo 13: *** 13 epilogo ***
Capitolo 1 *** 1 the scent of love ***
1
salve a
tutti,finalmente ho deciso di cimentarmi in una storia che vede come
protagonisti Edward e Bella.La storia si discosta completamente da
Twilight e sono tutti umani.Per ogni capitolo ci
sarà una melodia suonata dal nostro Ed; the scent of love fa
parte della colonna sonora del film The piano(1993) di Jane Campion.
1 the scent of love
Era la
musica,la musica mi aveva attirata a se.quell’aula era
diventato il mio rifugio.era una dolce culla che mi proteggeva e la
musica il mio carion che mi rilassava e mi portava a dolci sogni.
Il pretesto di trovare un’aula per studiare in
pace non reggeva più,quella stanza era diventata la mia sala
hobby;sense e sensibility aveva preso il posto delle funzioni
goniometriche di matematica e la musica che proveniva
dall’aula adiacente era la mia colonna sonora.nonostante
sapessi della presenza dell’aula di musica non me ne
preoccupai,la stanza era insonorizzata e quindi gli strimpellii
scordati dei musicisti in erba non mi avrebbero disturbato con il mio
studio,ma un giorno qualcuno decise di aprire la finestra e far
conoscere al resto del mondo la sua arte.un delicato suono di piano ha
accompagnato i miei falsi pomeriggi di studio…fino a
quando…
Pomeriggio,solita ora, solita aula,,ma romanzo differso
:dott jakeyle e mister heyde.il solito pianista sconosciuto era
all’opera accompagnando le mie letture
finchè…
“ma sei vera?!”sobbalzai dallo
spavento,non mi ero accorta che qualcuno fosse entrato,non mi ero
accorta che la musica si fosse interrotta.mi voltai verso il mio
disturbatore e dire che fosse bello sarebbe stata un’eresia.alto,no
altissimo,slanciato,dai capelli biondo rossiccio,dalla mascella
squadrata e degli occhi verde smeraldo che sembravano perforare
l’animo.nonostante sembrasse un adone a smorzare
quest’idea classica c’era un bel tatuaggio che
sbucava dalla sua manica destra che gli conferiva un’aria
ancora più misteriosa e sexy.cavolo non gli avevo ancora
risposto mi ero incantata a guardare quel tatuaggio sul
braccio…con un bel muscoletto che
stuzzicava…basta fare questi pensieri,meglio guardarlo negli
occhi, o forse no?!nel momento in cui scesi dalla cattedra, sulla quale
mi ero letteralmente sdraiata,libri ,matite ,penne intorno a me caddero
a terra;che bella figura!!!
“oddio scusa ti ho spaventata, non volevo, solo
che non pensavo che ci fosse qualcuno nell’aula di fianco a
quella di musica…sembravi una statua” e io come
una scema continuavo a non rispondere, forza bella un bel
respiro”fose se ti rispondo sono vera” viva
l’acidità!!ma lui non ci diede peso anzi rise.
”scusa se ho disturbato i tuoi studi ma ho bisogno di aprire
la finestra quando suono, ho bisogno che l’aria circoli
intorno a me””non ti preoccupare,
anzi…”e lascia la frase in sospeso, cosa avrei
voluto dire,anzi la tua musica mi fa morire,squagliare,eccitare?!no
meglio di no, non sapevo neppure il suo nome.!io sono edward,edward
cullen,sei nuova?”
”si mi sono trasferita a forks da due settimane
circa”
”e…?”
”e cosa?”ecco che ricomincia a ridere,mamma mia che
sorriso!!!”come ti chiami,non so ancora il tuo
nome”che figura”bella
swan…cioè isabella ma preferisco bella”
”quindi per rimetterti in pari stai frequentando i corsi
pomeridiani di recupero”
”si ma effettivamente non devo recuperare niente, vengo da
phonex li i corsi sono decisamente piu avanti di qua”
”ci farai l’abitudine a questi atteggiamenti, a
forks accettano difficilmente gente di razza superiore o meglio che non
è provinciale come loro”
”che opinione dura che hai degli abitanti di questa
città,i miei zii non sono cosi provincialotti e le mie
cugine…no loro si sono come le descrivi”scoppiammo
a ridere”quindi vivi dai tuoi zii?!scusa non voglio sapere i
tuoi fatti privati…”
”no figurati non è un segreto”dissi
mentre ci incamminavamo verso l’uscita principale
dell’istituto,l’autobus sarebbe passato fra 10
minuti.”mia madre è morta 10 anni fa e fino a
poche settimane fa vivevo con mio padre ma il suo lavoro di poliziotto
lo teneva molto tempo lontano da casa perciò mi ha convinto
a venire a vivere da mia zia carmen per stare in una vera famiglia,
anche se non si puo chiamare cosi per la presenza di quelle mie
cugine…”mi stavano sfuggendo troppe cose,meglio
non far sapere subito chi fossero le mie cugine anche se”le
conosci le sorelle denali?”
”non mi dire che sono loro le cugine!ora capisco
perché ne parli cosi male”
”allora non c’è bisogno che nascondo
l’ antipatia che provo nei loro confronti”
”non ti preoccupare io e i miei amici ti
appoggiamo”forse sulla mia fronte si ara disegnato un punto
interrogativo perché proseguì subito”io
faccio parte di nun gruppo escluso dal resto della scuola,credo
perchè anche noi proveniamo dalla città,andiamo
bene a scuola e diciamo che stiamo bene economicamente”disse
ridendo”viva la modestia,quindi io non verrò
evitata come una lebbrosa , tra le qualita da te elencate vado solo
bene a scuola”
” a meno che non farai parte del nostro gruppetto”
”e perché dovrei farne parte?”
”perché io ti invito”
”e per quale motivo dovrei accettare?”mi stavo
divertento come una bambina a portare qvanti questo botta e
risposta”perché potrei fare in modo di prolungare
i tuoi corsi pomeridiani così tu non passi più
tempo con le tue orride cugine e in più ti offro un posto in
prima fila nell’aula di musica quando mi esercito,ti sto
offrendo un abbonamento gratuito per passare tanto tempo con il
sottoscritto!”disse tutto impettito puntando quegli smeraldi
nei mei banali occhi bruni”e tu chi saresti?!”
”io sono il single piu ambito in tutta forks,il bellissimo e
irragiungibile edward cullen”disse facendomi
l’occhiolino”ora mi hai convinto…cmq
accetto farei di tutto pur di non veder le brutte facce delle mie
cugine,mi dispiace per i miei zii ma le loro figlie sono uscite proprio
male”
”be tania mi pare che sia una terza abbondante,
perciò …”
”con questi commentini stai perdendo punti”
”come tieni i punti?”
”certo e chi raggiungerà il massimo punteggio
avrà un premio”
”e sarebbe, bella?!”disse avvicinandosi al mio
orecchoio e parlando con voce sensualmente sensuale”la mia
amicizia”mi voltai per guardarlo negli occhi, e poi presi
l’autobus al volo, salutandolo con la mano e vedendolo ancora
li seduto sulla panchina della fermata,con un sorriso da ictus e uno
sgurdo malandrino .
Arrivata a casa salutai con un bacio sulla guancia la mia
dolce zietta che cucinava come al solito più di un
menù per quelle scansafatiche delle mie cugine che non
mangiavano carne,pasta,pane e tanti altri cibi che avessero a loro
detta una forma strana .mi chiedo come facessero ad essere belle in
carne se non mangiavano niente,ho i miei dubbi al
riguardo.”una mano zia?”
”no grazie ho quasi fatto,meglio che vai in bagno prima che
quelle sciagurate delle mie figlie si barrichino nuovamente
dentro”disse con un sorriso amaro,di certo non poteva dire
tutto ciò che pensava realmente delle sue
figlie,perciò tutto si sintetizzava con sciagurate.mi avviai
verso le scale ed ecco le mie cugine che fanno una sfilata :kate la piu
grande,20,ha finito la scuola l’hanno scorso e ha deciso di
fare la mantenuta,alta bionda finta,ma magra vera che la dieta sta solo
contribuendo a farla sembrare piu anoressica,carattere sopportabile
solo prima dei pasti;tanya la mia stessa eta,18,rossa tinta
,cherleader,prosperosa ma con una faccia da cavallo che dipinge ogni
giorno a festa,quando eravamo piccole la chiamavano tanya il cavallo
del west;e infine c’è irina 16 anni a giorni
alterni copia una o l’altra sorella,lei è
veramente bella, bruna ,slanciata con i rotolini al punto giusto, e due
occhi azzurri come lo zio,sarebbe la migliore anche caratterialmente se
smettesse di vestirsi e attegguarsi come le sue sorelle.non mi possono
vedere perché i loro genitori mi adorano,rincarno il
prototipo della figlia perfetta :taciturna,laboriosa, responsabile.mi
hanno sempre presa in giro perché non dò tanta
importanza all’aspetto fisico,ma stranamente ho sempre avuto
molti pretendenti dietro la mia porta.so di non essere bella almeno
come tanya,ma ho sempre avuto le mie soddisfazioni.nonostante tutto non
mi importa di quello che pensano di me,come si puo dare importanza agli
starnazzi delle oche!
“isabella ma cosa hai fatto ai capelli,sono
sudatissimi ,sei venuta a piedi?potevi farti mandare la tua macchina da
phonex,anzi no meglio che non ti fai vedere in giro con quel catorcio
di pik-up,ci teniamo a far sapere che non sei una delle sorelle
denali,anche se si nota subito giusto irina?”
”sisi tania,che orribili capelli bellina”
”non capisco perché ti fai chiamare bella non ti
rispecchia davvero”concluse kate”be ditelo a vostra
madre è lei che fin da piccola mi chiama
bella”dissi mentre mi dirigevo verso la mia camera non
aggiungendo nessun complimento alla loro finta bellezza, infatti
mortificate e arrabbiate ci misero un minuto buono a
comprendere ciò che avevo detto e a scendere la scala che
cigolava sotto il loro peso.mi gettai sul letto ripensando al
pomeriggio trascorso a scuola.avevo conosciuto un bellissimo ragazzo
che aveva dimostrato interesse nell’approfondire la
conoscenza.non vedevo l’ora che arrivasse domani pomeriggio e
rivedere i suoi occhi…se se gli occhi!prima di cena chiamai
mio padre charlie,io e lui rimanemmo soli 10anni fa,mia madre renee
mori in un incidente stradale,per una bambina di appena 7 anni restare
senza madre è dura,credo che tutte le esperienze da donna
non sia riuscita a viverle appieno per paura di non esserene
capace,d’altronde il mio punto di riferrimanto è
venuto a mancare e mio padre per quanto si sia spaccato la schiena per
rendere la mia vita felice e piena è sempre un uomo, che si
vergogna quando deve comprare gli assorbenti al supermercato,che non sa
cucinare e figuriamoci piegare le camicie.ma è il mio
papà a cui voglio un mondo di bene e che mi ha mandato qui,
se pur a malin cuore , sperando che i miei zii potessero essere la
famiglia che non ho mai avuto.
È mattina,io odio la mattina vedere tutte quelle
facce nuove che mi guardano, mi seguono per sapere se sono o no come le
sorelle denali.non vedo l’ora che arrivi il
pomeriggio…
“ehi bella!!!”sento gridare per il
corridoio da una voce che mi fa accapponare la pelle
…è lui!appena mi volto con un sorriso a 52 denti
stampato sulla faccia lo vedo braccato da una decine di ragazzine; a
mala pena intravedo un ciuffo rosso dalla massa impazzita.finalmente
riuscì a liberarsi e venne incontro a me.perchè
lo vedo a rallentatore con una luce divina alle sue
spalle?”bella finalmente ti ho trovata e da quando sono
arrivato che ti cerco, mi è bastato seguire i commenti
maschili per arrivare a te”
”ciao edward…come i commenti maschili? E
perché le ragazze mi guardano male? E perché ti
circondavano?”
”ma che hai bevuto a colazione, tutte queste domande di prima
mattina fanno venire mal di testa”disse ridendo e avvolgendo
le mia spalle con il suo braccio destro,che caldo!!”aspetta
ma io ora non ho biologia”dissi non appena vidi che mi stava
invitando ad entrare”mia cara se edward cullen decide una
cosa diventa legge,prima sono andato in segreteria a prolungare la tua
permanenza ai corsi pomeridiani e poi ti ho fatto cambiare in mattinata
alcuni corsi”disse come se avesse appena detto che la mattina
beve sempre un caffe”o bella non guardarmi con quella faccia,
mia madre è la preside della scuola e poi con il mio facsino
posso abbaccicare molte persone, soprattutto le
segretarie”disse sorridendomi
maliziosamente”ahahaha divertente ti conosco da 24 e
già ti ho catalogato nel settore bel ragazzo ma
playboy”
”quindi sono bello”caspita ho fatto una
gaffe”ma non mi abbacichi”la sua risata fragorosa
risuonò per tutta l’aula ancora mezza
vuota”siediti vicino a me il posto è
vuoto”
”come mai ?non dovresti essere circondato da stormi di
ragazze anche qui?”
”le metto in soggezione,in aula divento introverso e tutto
dedito allo studio,la maggior parte delle ragazze qua sono oche che non
conoscono romeo e giuletta se non tramite leonardo di caprio, be a
parte te, tu sei una ragazza intelligente…”e come
puoi dirlo?”chiesi curiosa di sapere che cosa pensava di
me”ieri quando ti ho vista li, in quell’aula seduta
sulla cattedra intenta a leggere dottor jakiel e mister hide ho capito
subito che ti piacciono i classici, non è una lettura che
piace a tutti,soprattutto le ragazze di oggi la trovano difficile,il
tuo abbigliamento dimostra che non ti interessa degli altri,non che ti
vesti male,ma molto semplice che rispecchia come
sei,tranquilla,responsabile,passionale”
”passionale?”chiesi intimorita,che cosa glielo
aveva fatto pensare”hai con te la copia di jane eyre di ieri
vero?”
”si”dissi diventando rossa come un pomodoro.la
classe pian piano si riempì e non c’era alunno che
non osservasse prima me e poi lui”stiamo creando scalpore,la
nuova bella arrivata si è seduta accanto al bel playboy
della scuola cosa succederà?”sussurrò
sul mio collo”cosa succederà?”chiesi
voltandomi di scatto verso di lui.scoppiammo a ridere beccandoci una
sgridata dal professore e tante occhiatacce dai compagni.
“ti devi sedere al nostro tavolo.non ti lascio
scappare cosi facilmente”disse a mensa, trascinandomi verso
il suo tavolo”edward ma non è che gli altri
penseranno che…stai correndo troppo ,mi conosci appena
eppure stai sempre con me”
”bella te l’ho detto non ti lascio andare
cosi”.
“loro sono i miei fratelli alice e emmett, accanto
a loro i miei amici nonchè loro compagni jasper e
rosalie”
”era ora eddino che portassi una ragazza al
tavolo”disse l’omone bruno”non hai mai
portato una ragazza playboy?”
”le frequento ma non le presento a nessuno”un
pò mi demoralizzava sapere che lui aveva questo
atteggiamento libertino,ma che io fossi la prima ragazza presentata ai
suoi amici mi faceva piacere.non sapevo veramente che cosa volessi da
lui, forse che fosse solo un amico,uno vero sul quale contare e non
solo raccontarsi cazzate,però era bello proprio bello, che
essere solo mio amico non sarebbe più bastato.poi mi piaceva
come mi aveva preso in simpatia…”bella vado a
prendere una pespi , vuoi anche tu qualcosa ad bere?”
”no grazie sono a posto”dissi mentre sorridendomi
si allontanava”sei ancora in tempo per allontanarti da questo
tavolo”disse la bionda statuaria accanto ad
emmetӏ vero che sei la prima che fa sedere qua
con noi,ma non ti montare la testa,non fai parte di nessun gruppo solo
perché oggi sei la sua attrazione del
momento”odiavo già il modo in cui stava
classificando edward,per quel poco che lo avevo conosciuto lui non era
cosi cosi…cattivo”se edward domani non
vorrà che mi sieda qui con lui me ne farò una
ragione non ti preoccupare non mi suiciderò e quindi non mi
avrai sulla coscienza per non avermi avvisato a tempo”credeva
che avesse davanti una stupida provincialotta qualunque la bionda
finta?!”ragazzina avvisata mezza salvata”non
avrebbe avuto l’ultima parola”grazie barbie ma
è meglio che ora pensi al tuo ken,non sprecare il fiato
utilizza quelle energie per qualcosa di utile per te,come non so
rifarsi la tinta”nel vocio soffuso della mensa il rumore
assordate della sua sedia risuonò”emmet voglio
travare un altro tavolo vieni”
”…certo”disse sconsolato lanciandomi un
sorriso confortante,forse non ero l’unica che non la
sopportava”complimenti ,sei la prima che ha messo al suo
posto rosalie”disse ad un tratto una voce alle mie
spalle”edward…hai..hai sentito tutto”
”certo e se avessi fatto in tempo avrei registrato la parte
sulla barbie in modo tale che quando la voglio mandare a quel paese
gliela facevo rsentire…ahahahaha!!!”
”non sei arrabbiato ?”
”bella ti sei solo difesa ,si chiama sopravvivere e poi
grazie…grazie di non aver creduto alle apparenze e di aver
avuto fiducia in me”amicizia?ma se ero già cotta
di lui come potevo diventare sua amica?
bene spero che vi sia
piaciuta e spero anche di riceve qualche commentuccio...XD
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Capitolo 2 *** 2 the heart asks the pleasure first ***
salve a tutti, eccmi che posto il
secondo cap, ma non fateci l'abitudine non posterò cosi
velocemente...gli esami mi richiamano al dovere.anche questa volta il
titolo è una melodia del film The piano che da anche il nome
alla storia.voglio ringraziare chi ha commentato e tutti i preferiti e
i seguiti che non sono affatto pochi (mi aspettavo che nessuno la
leggesse);se qualcuno volesse commentare non si tiri indietro sono
disponibile a rispondere ai vostri dubbi!!
2 the heart asks the pleasure first
Secondo
giorno di scuola,splendida giornata,da quando mi piaceva andare a
scuola?la risposta la sapevo ma era meglio
…driiiiiiiiiiiiiidriiiiiiiiiiiiiiiiiii…ancora
completamente sotto le coperte uscivo il braccio alla ricerca della
dannata sveglia.anche quest oggi mi ero svegliata prima della sveglia
che puntava…le 8.30 !!!!!cavolo ho perso
l’autobus.mi vestii velocemente infilando il primo jeans che
trovai e lavandomi ancora i denti scesi in cucina per afferrare al volo
la mia colazione e portarla su per mangiarla mentre mi vestivo.le mie
cugine ancora sbadiglianti stavano sorseggiando i loro caffè
nelle loro elegantissime vestaglie di seta…sicuramente dei
cinesi(XD).figuriamoci se loro si preoccupavo dell’orario
,hanno le loro potentissime macchine sulle quali mai mi inviteranno a
salire,perché preoccuparsi di me!nell’arco di 10
minuti ero già fuori casa,ma sarei riuscita ad arrivare in
tempo a scuola?
”ciao”mi salutò un ragazzo
mai visto su una macchina sicuramente nuova,o magari del padre,presa di
nascosto per far colpo su una ragazza.vedendo che non gli rispondevo mi
segui a passo d’uomo con la macchina dicendo”ehm io
sono mike,tu dovresti essere isabella swan,giusto?!andiamo a scuola
insieme,frequentiamo lo stesso corso di spagnolo…ehm se vuoi
ti do un passaggio perché di questo passo non arriverai mai
a scuola”lo guardai scettica,maledizione aveva ragione ma
soprattutto si era rivelata questa un ottima tecnica di
abbordaggio.sconsolata accettai.una volta arrivati a scuola ecco di
nuovo tutti gli sguardi su di me e sul nuovo esemplare maschile che mi
affiancava,mike era un bravo ragazzo,gentile,forse un po’
troppo curioso e appiccicoso,ma non capace di far male ad una mosca.
ogni tanto ci avrei potuto scambiare due chiacchiere.improvvisamente
vennero due ragazze verso di noi:una bassina,con una quarta abbondante
da far invidia persino a tanya,l’altra dall’aria
più intelligente e dai lunghi capelli corvino.
”ciao io sono jessica e lei è angela,tu
sei isabella vero?vedo che hai già conosciuto mike,quindi
oggi ti siederai al nostro tavolo a mensa?che corsi frequenti?ah ma mi
pare che ieri eri seduta con i cullen e gli hale ,come li hai
conosciuti?”dire che la piccoletta fosse spaventosa era un
eufemismo,meno male che alla mia richiesta disperata rispose
l’altra ragazza”jessica non la
spaventare,l’hai bersagliata di domande!se vorrà
sedersi con noi a mensa ci racconterà tutto,va bene
isabella?”le sorrisi dolcemente e mentre stavo per
rispondere”mi dispiace angela ma bella anche oggi si
siederà al mio tavolo,me lo ha promesso ieri , vero
bella?”eccolo qua di nuovo al mio fianco,con un braccio che
circonda le mie spalle e un sorriso sghembo che scioglie.
”mi dispiace ragazzi, sarà per un'altra
volta…ah grazie per il passaggio mike”
”figurati se vuoi anche
domani…”
”no non c’è bisogno,ciao a
tutti”mi affrettai a rispondere sotto lo sguardo indagatore
di edward.
“e cosi mike newton ti ha accompagnata a
scuola?!”mi chiese mentre ci avviavamo alla nostra
lezione:biologia.”ho fatto tardi,ho perso
l’autobus”mi giustificai,mi sentivo in colpa e non
sapevo perché.”potevo venire io,mi chiamavi e
subito correvo da te”
”ma non ho il tuo numero”come se lo
avessi chiamato veramente,piuttosto avrei fatto l’autostop
che chiedere aiuto”non ti ho dato il mio
numero?sacrible!è la prima volta che non do il mio numero ad
una ragazza,ma rimediamo subito”afferrò il mio
polso destro e nel momento in cui prese la penna”hai una
cicatrice qui…”
”incidente domestico”mi
guardò come se si aspettasse un qualche particolare in
più,ma non vedendo da me nessuna aggiunta scrisse il suo
numero.
La giornata passò tranquillamente anche
perché a mensa la bionda finta non c’era ed anche
oggi ero riuscita ad evitare egregiamente le mie
cuginette.”bella io subito dopo le lezioni attacco con il
laboratorio di piano,ci vediamo direttamente in aula?”mi
disse mentre sistemavamo i libri negli armadietti.”va bene a
dopo”dissi e poi si allontanò,che bisogno
c’era di andare separati?forse doveva incontrare
qualcuna…non ho motivo di interessarmi,ci conosciamo da
pochissimo e possiamo dire di essere poco più che
conoscenti.chiusi l’armadietto e mi avvivai verso
l’aula di musica.quando arrivai lui ancora non
c’era,mi sistemai sul divanetto di pelle posto di fronte al
pianoforte;l’aula era abbastanza spoglia,pochi strumenti
giacevano qua e la.
”scusa il ritardo,ma ho dovuto accompagnare i miei
fratelli a casa,veniamo sempre con un’ auto”disse
edward entrando tutto trafelato in aula.ero contenta che avesse
impiegato quel tempo per accompagnare i suo fratelli e non per fare
compagnia a qualcuna.”con cosa posso deliziarti?”
”spesso suoni le melodie di michael nyman del film
the piano,magari potresti iniziare con una di quelle”era
sbigottito”conosci il film?”
”certo è stato uno dei primi film
d’autore che ho visto,ero anche molto piccola”
”e precoce dato che ci sono delle scene esplicite
di sesso”
”vabbe quelle le guardavo con la mano
d’avanti”scoppiammo a ridere insieme”e
così ti piace il cinema eh?allora ogni tanto possiamo
incontrarci per guardare qualche film”
”prima mi inviti ad ascoltare la tua musica,poi al
tuo tavolo alla mensa ed ora al cinema,edward caro dove vuoi
arrivare?”ero curiosa di sapere,cosa pensava di me,un
assaggio di ciò lo avevo avuto il giorno prima,ma ero
curiosa di sapere dove voleva arrivare,non si riempiono di attenzioni
persone appena conosciute”ahahahah non ti preoccupare non sei
e non sarai una delle tante,tu sei diversa,speciale…tu
sei…bella”e scoppiò nuovamente a
ridere,che mi fosse sfuggito qualcosa?! e poi iniziò a
suonare the heart asks the pleasure first ,la colonna sonora del
film.stupenda melodia,magnifico il modo da lui suonata.i suoi occhi
fissavano i tasti,ma allo stesso tempo erano persi nella melodia
stessa;le sue mani scivolavano sul piano,lo accarezzavano.era una
visione! lo osservai suonare fino all’ultima nota e poi gli
rivolsi un dolce e caloroso sorriso”grazie”
”figurati, anzi se ti vengono altre melodie io
sono a tua completa disposizione”mi sorrise a sua volta.prima
che calasse un silenzio imbarazzante gli rivolsi la
parola”oggi a pranzo rosalie non c’era e neppure
tuo fratello,spero che per colpa mia tu non abbia discusso anche con
lui”mentre proseguiva con le sue
esercitazioni”figurati, a mio fratello gli puoi dare un pugno
su un occhio e lui continuerebbe ad abbracciarti…so cosa
stai pensando,ti chiedi come faccia a sopportare rosalie,ma emmett
è attratto cosi irrimediabilmente da lei che si fa trattare
con piacere come un cagnolino.”
”comunque vorrei scusarmi per il comportamento di
rosalie e che lei pensa sempre che ci sia bisogno di salvarmi”
”hai bisogno di essere salvato edward?qualche
bullo della scuola ti ruba la merenda?”
”non proprio merenda…bella io non sono
quello che sembro”
”lo vedo”
”lo vedi?”
”hai due facce, quella dello strafottente che
mostri a tutti e quella dle ragazzo dolce che per qualche assurdo
motivo mostri a me perfetta sconosciuta”
”non sei una sconosciuta ci conosciamo da 2 giorni
e domani fanno 3”
”sai cosa intendo”risposi
decisa”credo che il fatto che tu sia riuscita a leggermi sia
una risposta sufficientemente valida per comprendere il
perché ti voglio come amica”
”bella dato che siamo amici,posso sapere qualcosa
in più di te?”ci pensai su e come sempre quella
era la mia prima risposta”mia madre è morta 10
anni fa”
”ne parli come se fosse una cosa normale”
”la morte è di tutti”
”la sofferenza per la morte di un genitore
all’età di 7 anni no”
”credo che lo dica solo per giustificare la mia
persona”
”bella ,intelligente,responsabile
intelligente?”rispose prontamente
lui”timida,scettica,sola”
”la tua non è una scusa è
semplicemente quello che vedi riflesso,ma non è detto che
gli altri percepiscano il tuo riflesso allo stesso modo”
”tu suona io parlo”lo rimproverai,ma non
proseguii più,non mi andava”cosa hai pensato
appena se ne andata?”intervenne
lui”credo…di non aver pensato a niente,ero in
black-out,ma come mai tutte queste domande su mia madre?!”
”io non l’ho mai conosciuta mia
madre”
”e la direttrice,come si
chiama…esme!!”
ӏ mia zia,mi ha adottato
all’età di 8 anni”
”e dal tuo silenzio percepisco che non proseguirai
con il racconto”non mi rispose ,mi sorrise e
basta.”certo che siamo strani”
”in che senso”
”di solito i ragazzi della nostra età
parlano di sport,vestiti,tv e noi parliamo di
famiglia,pensieri,sentimenti… ora parliamo di cose futili e
tu suona qualcosa di allegro!””edward che cosa hai
tatuato sul braccio destro?”
”una tigre”
”perché?”
”è l’altra parte di me,come
hai detto tu,sulla scapola sinistra invece ho tatuata solo
un’ala”
ӏ inutile ritorniamo sullo stesso
argomento di prima”
ӏ colpa tua,ricordi? io suono tu
parli”
”siamo dei pessimi diciassettenni”dissi
sospirando e sdraiandomi comodamente sul divano,cullata dalle sue note.
“prendi l’autobus o posso darti un
passaggio con la mia bellissima volvo”
”no prendo l’autobus cosi ci metto un
quarto d’ora buono per tornare a casa giusto in tempo per
vedere le mie cugine uscire”
”e perciò tu stasera non
esci…”chiese curioso”no, non mi piace
uscire”
”be allora ti vengo a trovare a casa”
”ma sei impazzito????e che dovrei dire alle mie
cugine quando tornano???”
”vengo di nascosto,entro dalla
finestra”non capivo se mi stava prendendo in giro o se stesse
dicendo sul serio”bella,ma ancora non te ne sei
accorta?”
”cosa?”
”io abito accanto a casa tua,l’altro
ieri quando mi hai detto che le denali sono le tue cugine,ho subito
capito che tu eri la loro tanto indesiderata parente,però ti
avevano descritto completamente diversa da come
sei…”disse squadrandomi dalla testa ai piedi.e io
come un’imbecille non mi ero accorta di niente da quando ero
arrivata qui.”allora vengo a farti visita?”
”ma sei scemo, no esci con i tuoi amici”
”mi dispiace me ti conviene verso le 11.30 tenere
la luce accesa se non vuoi spaventarti”rispose chiudendomi lo
sportello della macchina…macchina?!”e come ci sono
finita qua dentro?”
”eri cosi distratta che avrei persino potuto
abusare di te e tu non te ne saresti accorta”dice
lui…
“bella è vero che a scuola frequenti
uno dei cullen?”chiese kate e improvvisamente le altre cugine
posarono le forchette nei loro piatti vuoti fin dall’inizio
della cena”ah si ho incontrato edward fuori
dall’aula di musica?”
”abbiamo un aula di musica?”chiese tanya
scettica”tu conosci edward cullen la crem della crem dei
cullen?l’unico scapolo cullen?”domandò
stupita irina”ho conosciuto anche gli altri cullen”
”ci devi assolutamente presentare”disse
tanya senza battere ciglio”non siamo
nell’ottocento,non c’è bisogno di
presentazioni”mio zio quasi si strozzava dal ridere della mia
affermazione, ma a tanya non andò
giù”allora dicci la tua tecnica di
abbordaggio”
”è semplice…utilizzare la
bocca per parlare”dissi riponendo il piatto nel lavello e
salendo le scale;la battuta questa volta non piacque solo a mio zio ma
anche alle altre due cuginette che venero ammonite da
un’arrabbiata tanya.
Mi ero appena infilata sotto le coperte quando sentii due
voci che bisticciavano fuori dalla…finestra?!mi alzai senza
accendere la luce e tirai via le tende scoprendo edward e sua sorella
alice appollaiati sul davanzale della mia finestra”che ci
fate qui?”
”sono le 11.30 sono venuto a farti
compagnia”li lasciai entrare guardandoli
trucidamente”scusa bella è che edward aveva detto
che volevi organizzare un pigiama party per fare amicizia, ma a quanto
pare voleva solo intrufolarsi qua”ora anche la sorella lo
guardava male, ma edward non era interessato anzi uscì fuori
dalla tasca un pacco di carte”pokerino?”.passammo
una serata divertente,alice era davvero pazza e per tutta la serata non
facemmo atro io ed edward che farla stare ferma perché
faceva troppo rumore e i miei zii si sarebbero potuti svegliare.appena
sentimmo la macchina di kate nel vialetto i cullen decisero che era il
momento di tornare a casa loro.
”bella è stata una serata
divertente,magari la prossima volta vieni da me e passiamo una serata
solo donne”
”certo alice ne sarei felicissima”
”siiiiiiii”gridò battendo le
mani come una bambina di 2 anni mentre mi abbracciava”ci
vediamo domani piccola”disse invece edward facendomi
l’occhiolino e appoggiandosi sull’albero che
fungeva da ponte alle nostre due case.quando mi stavo per rimettere a
letto trovai un bigliettino sul cuscino:
“bella stare al fianco di edward può
essere difficile”solo queste righe mi aveva lasciato alice,ma
perché mi volevano tutti lontana da lui?perché
edward era pericoloso?
|
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Capitolo 3 *** 3 your hands are cold ***
3
rieccomi,mi sa tanto che la domenica sarà il giorno in cui
posterò.oggi conosceremo il nostro edward,tenetevi forte non
è lo sfacciato playboy che ci fa credere di essere.sono
felicissima dei commenti ,dei preferiti, ma soprattutto dei 21
seguiti.Grazie a tutti!!per la musica andate su youtube e inserite il
titolo della canzone tratta dal film di orgoglio e pregiudizio...
3 your
hands are cold
Era
tutta la giornata che cercavo due minuti per parlare da sola
con alice e l’impresa era ardua non solo perché
Edward non mi lasciava mai da sola ma anche perché sua
sorella stava giocando a nascondino con me.avevo un’unica
chance :l’ora di letteratura inglese, era l’unica
materia frequentata da entrambe. non appena entrai in classe mi fiondai
accanto ad alice che faceva finta di guardare la pioggia, come se fosse
un evento raro a forks.”io e te dobbiamo parlare”
”sì infatti domani vado a
fare shopping e tu sarai dei nostri vero?”
”non cambiare argomento alice, non puoi
un minuto prima abbracciarmi e dire che saremo grandi amiche e subito
dopo lasciarmi un bigliettino su tuo fratello , spaventandomi a
morte?!”
”io non volevo
spaventarti”rispose mortificata”e allora
perché mi volete lontana da Edward,
cos’è un delinquente?”
”no…è
solo…”distolse lo sguardo da me per puntarlo sulla
professoressa che era appena entrata.per tutta la lezione fece finta di
niente rifiutando di rispondere ai miei messaggi.suonata la campanella
si volatilizzò e in contemporanea mi arrivò un
messaggio sul cellulare:
‘abbi pazienza,l’unica cosa
che posso dirti è non lasciarti troppo
trasportare.P.S.domani tutti a fare shopping!’.
Credeva davvero che mi sarei accontentata?uscita
infuriata dalla classe mi imbattei in una sempre più superba
rosalie.non servivano le parole per capire cosa volesse da me,la seguii
e basta.entrammo in un aula vuota. dopo essersi seduta sulla cattedra e
aver accavallato le gambe mi rivolse la parola”so cosa sta
succedendo,Jasper,mio fratello, mi ha detto che alice ti sta mettendo
in guardia…quello che ho tentato inizialmente di fare io con
la forza”
”per comprendere quello che stiamo
tentando di dire è meglio che lo vedi con i tuoi stessi
occhi; stasera dopo mezzanotte emmet uscirà da casa con una
jeep nera…seguilo e capirai”disse non con
un’aria altezzosa,ma sconsolata”isabella, so che
Edward si è affezionato a te lo vedo,quello che non so
è fino a che punto ti vuole bene.”
”per lui sei importante anche se ti
conosce da così poco,ma penso che la tua
semplicità e spontaneità lo abbiano
attratto.”
”lui ti vede indifesa e quindi
è pronto a proteggerti,ma non ha capito che sarai tu a
difenderlo”disse dirigendosi verso la porta”da cosa
lo devo difendere?”
”da se stesso”chiuse la porta
non voltandosi,la sua voce era incrinata forse da lacrime represse.
avevo capito che le era costato molto dire quelle parole e che non
voleva esporsi troppo perché era dovere di Edward farlo dato
che lui mi voleva a tutti costi nella sua vita.
Entrai nell’aula di musica in punta di
piedi per non disturbarlo”anche oggi ti delizierò
con delle colonne sonore…scommetto che la austen
è la tua scrittrice preferita”
”mmm pride and prejudice
oggi”dissi gettandomi sul divano facendo più
rumore possibile,ormai si era accorto della mia presenza.”ho
dato un’occhiata nel tuo zaino ed ho visto che nel libro di
letteratura inglese le uniche pagine sottolineate erano quelle sulla
austen”
”hai controllato nel mio zaino?! e se
ci fosse stata roba scottante?come ti sei permesso?”risposi
fintamente indignata”ma…il massimo di scottante
è stato trovare due assorbenti”ora ero
completamente bourdex”che faccia che hai fatto…non
ti vergognare sono un ragazzo aggiornato spesso alice mi manda al
supermercato a comprarglieli”ora ero spaventata.
”Edward grazie”
”e di che?”
”per dedicarmi ogni pomeriggio una
melodia,cosa posso fare io invece per te?”
”mi piacciono le torte al
cioccolato”disse serio”e se io fossi una pessima
cuoca?”
”impossibile ieri mi hai detto
l’esatto contrario”fregata con le mie stesse
mani.”signor cullen oggi ho fatto una conquista importante,
sono riuscita ad ottenere un’informazione privata su di
lei”dissi ironicamente,vediamo se il pesce
abboccava.”lo so, non mi apro molto,ma tu porta
pazienza”
”anche se il mondo va di
fretta?”
”bella se qualche signor wikam sta
tentando da allontanarti da darcy cioè da me,dissuadi dai
pregiudizi e fidati solo di me cara Elisabeth”niente il pesce
era scappato con tutto l’amo, anzi ero più confusa
di prima.
Tornai a casa con un gran mal di testa che la mia
cugina tanya caramente provvide ad aumentare.”isabella Marie
swan in questa casa non si accettano questi
comportamenti”disse una tanya più acida del
solito”eh?”risposi io frastornata”sei qui
da un paio di settimane,hai iniziato la scuola da pochi giorni e
già ti sei messa con un ragazzo,noi Denali non accettiamo
questi frivoli comportamenti”tanya conosceva il termine
frivolo?!ora si che mi sento male!!”oh cara ti sei
già trovata un ragazzo?complimenti”disse zia
Carmen con una pila di panni sporchi tra le braccia che la coprivano
fino al naso.”Edward non è il mio ragazzo
è solo un mio amico e passiamo molto tempo insieme solo
perché è l’unico amico ,a parte alice,
che ho”
”oh oh e così frequenti i
figli della signora cullen…complimenti, in 5 anni che
abitiamo qui le tue cugine sono riuscite massimo a spiarli dalle loro
stanze”
”papà!!!!”grido
tanya inferocita,mentre i suoi genitore si allontanavano verso le loro
attività”stai attenta isabella, non mi piace che
si tocchi ciò che è mio”
”aaaaaaaaaah mi sembrava strano che tu
non avessi ancora marcato il tuo territorio”
”isabella, cullen sarà mio e
non me lo farò soffiare da una sciapita come te”la
rabbia stava ribollendo dentro di me. erano le stesse parole che disse
l’anno scorso quando seppe che avevo un ragazzo e che
ribadì quando la trovai a letto con
quest’ultimo”questa sciapita come la chiami tu
è riuscita dove le ragazze facili come te non possono
arrivare”
”tanto finirà come la volta
precedente tu lo baci e io me lo scopo”disse ridendo
sguaiatamente. non avevo voglia di controbattere mi faceva male. chiusi
la porta della mia camera a chiave e accesi la radio volevo piangere.
tra un singhiozzo e l’altro sentii le voci dei miei zii che
mi dicevano che uscivano, quindi ero rimasta sola in casa. ma io non
volevo restare sola,volevo un amico, volevo Edward il quale forse
sentendomi in lacrime al telefono si precipitò dalla
finestra in pigiama solo per me…
“bella cos’è
successo ?raccontami tutto sono qui”
”sta un po’ zitto e
abbracciami”non se lo fece ripetere due vote mi prese in
braccio e abbracciati ci distendemmo sul mio letto. avevo bisogno di
versare altre lacrime prima di raccontargli tutto.”ho
bisticciato con tanya che mi ha fatto ricordare delle cose spiacevoli
sul mio passato”
”io…non me ne sono andata da
phonex solo perché stavo sempre da
sola…”
”bella puoi parlare liberamente, io non
ti giudicherò non sono in diritto di farlo”questa
frase aggiunse altri dubbi alla cartella Edward cullen,ma decisi di
porla per stasera in archivio,ora bisognava sciogliere i dubbi su
isabella swan.”avevo un ragazzo…si chiama Jacob,lo
conoscevo da parecchio perché suo padre e il mio sono amici
da anni,è stato naturale passare da amici a
fidanzati,è stato il mio primo amore,il primo ragazzo di cui
mi sono pienamente fidata e il primo che mi ha frantumato”
”sai perché odio soprattutto
tanya tra le mie cugine?perché è la
più perfida,se vuole qualcosa lei la otterrà di
sicuro e così è stato con jake”
”io pensavo che mia
amasse…invece era fatto della stessa pasta di tanya solo che
lui ce ne ha messo di tempo per accorgersene”
”mi ricordo ancora quel
giorno…non c’era il sole a phonex ma pioveva
ininterrottamente;avevo appena scoperto che mia madre
nell’incidente era morta con il suo amante,aveva deciso di
fuggire abbandonando mio padre e me”
”ero arrabbiata con lei che non mi
amava, con mio padre che me lo aveva tenuto nascosto soffrendo da solo,
avevo bisogno quel giorno dell’unica persona che mi aveva
detto, ti amo”
”corsi da lui. jake non abita nella
città ma vicino ai boschi ,a metà strada tra
phonex e forks quindi ci impiegai sotto la pioggia più di
un’ora ad arrivare”
”entrai in casa e lui era lì
con tanya;mi fece male vederla ma ancora di più capire che
lui di me non glene importava niente…me l’ha
proprio detto chiaramente”
”mi ha accusato di essere
un’egoista di pensare solo a me stessa e ai miei problemi,che
col tempo ha smesso di amarmi e che aveva bisogno di nuovi
stimoli”
”non ho battuto ciglio quando mi ha
detto queste cose sono scappata nel bosco e…sono stata
ritrovata la mattina dopo dalla polizia”
”ti ricordi la cicatrice sul polso?nel
bosco sono caduta in un ruscello sbattendo la testa e il braccio contro
le rocce”
”i ragazzi a phonex raccontavano che mi
fossi tagliata le vene per la delusione d’amore subita e per
la vergogna di come ero stata lasciata…”
”sono molto fantasiosi i ragazzi.
avevano ridotto la mia depressione ,dovuta all’abbandono dei
miei cari ad un evento frivolo,banale come la pena d’amore.
non era l’essere lasciata che mi aveva ferita,ma il sapere di
non essere amata.”
”ti starai chiedendo ma allora
perché sei venuta a vivere nella casa del nemico?!tanya non
mi da poi tanto fastidio,so di essere una persona più capace
ed intelligente di lei…lei non mi ha mai amata e io
altrettanto,quindi non ci possiamo fare tanto del male”Edward
aveva ascoltato tutto in silenzio,sembrava quasi che non stesse neppure
respirado.poi mi avvolse completamente col il suo corpo,la mia testa
era appoggiata sul suo petto,le nostre gambe intrecciate,e le sue
braccia che mi circondavano la schiena.”hai solo diciassette
anni e hai sofferto tanto,ma ce l’hai fatta ora sei qui tra
le braccia di un ragazzo sicuramente più bello ed
intelligente di questo jake”
”puoi contare su di
me,apriti…anche se proprio per la tua giovane età
non credo che ci siano altri eventi drammatici da raccontare”
”anche tu puoi aprirti con me lo
sai…”dissi”lo so ma porta pazienza,prima
voglio essere sicuro che non scapperai a gambe levate…ehi
smettila di preoccuparti degli altri pensa a te…anzi dormi e
non pensare”mi sussurrò stringendomi
più al suo petto. mi ero aperta completamente come non avevo
fatto mai. ero leggera,finalmente mi sentivo meno sola.
“già te ne
vai?”erano le 11.30 passate non potevo di certo credere che
avrebbe trascorso la notte qui.”devo andare o esme e carlisle
se non mi trovano si spaventano”disse mentre apriva la
finestra e la luce del lampione investì la stanza.edward
prima di saltare dalla finestra mi guardò. era uno sguardo
strano,come se volesse comunicare qualcosa,era profondo, da perforare
l’anima. poco dopo distolsi lo sguardo mi sentivo
nuda.”ora dormi e riposati”
”domani mattina verrò presto
da te e ti porto la colazione…non ti preoccupare
farò il mio solito ingresso dalla finestra,non sei
l’unica che non sopporta lo starnazzare delle oche
Denali”mi rispose con un sorriso da infarto…e chi
voleva riposarsi ora che avevo assaporato com’era il calore
delle sue braccia?!
Riposarsi?ma cosa pensavo io dovevo pedinarlo
come mi aveva detto quella stessa mattina rosalie. mi dispiaceva venir
meno alla promessa di Edward cioè di aspettare da lui una
spiegazione,ma mi stavano facendo impazzire e si sa la
curiosità è donna. mi ero appostata alla
finestra,dopo circa mezz’ ora vidi la jeep di emmet uscire
dal garage. scesi in fretta le scale cercando di pensare al modo per
seguirlo,non ero motorizzata e le mie gambe seppur veloci avevano la
capacità di perdere l’equilibrio nel nulla. appena
chiusi la porta alle spalle vidi parcheggiata sul vialetto di casa la
moto di Kate!emmet partì ed io lo seguii. una cosa buona
l’aveva fatta jake: insegnarmi ad andare in moto.
Dopo circa un quarto d’ora arrivammo ad
un casolare abbandonato poco fuori città. c’era
grande folla, all’inizio pensai ad un rave,ma mi accorsi di
sbagliare clamorosamente quando i miei occhi assistettero in diretta a
lotte clandestine. lotte tra giovani che volevano farsi picchiare fino
alla morte. era osceno quello che succedeva. chi non partecipava
incitava i compagni o coloro su cui avevano scommesso di pestare a
sangue i loro avversari; all’interno del casolare si
svolgevano le scommesse e le iscrizioni nel death note…il
libro della morte. una sola regola :vinceva chi si fermava poco prima
di ammazzare definitivamente il proprio avversario. qui c’era
gente che cercava la morte. ero spaventata ma soprattutto disgustata
chi mai voleva ogni giorno avvicinarsi alla fine in questo barbaro
modo?!
“punto tutto su cullen”
”ok,ma mi devi ancora i soldi della
scommessa della scorsa settimana,vedo che oggi vai sul sicuro con
cullen…è il campione indiscusso da più
di un mese”.Cullen?questo…era quello che tutti
cercavano di dirmi?!non riuscivo a pensare,avevo paura, volevo solo
andarmene,ma la folla mi spinse più vicino al combattimento.
urla,grida,parole forti si innalzavano nell’aria e
soprattutto un nome”forza cullen!!”
”vai Edward spaccagli il setto
nasale!!”assistevo attonita alla scena: due corpi giovani si
muovevano su quel ring improvvisato,schizzi di sangue e rumore di ossa
rotte scandivano il loro tempo;c’era un ragazzo che si
divertiva nel colpire e nell’essere colpito,ma mi
impressionò soprattutto l'altro…era freddo
,freddo come il ghiaccio. sembrava che
nell’irrazionalità dell’intero evento
lui fosse razionale. avrei riconosciuto quella chioma ramata dovunque e
soprattutto quegli occhi,che se un’ora prima mi avevano
rivolto uno sguardo dolce ora erano vuoti,privi di anima. È
questo il tuo segreto Edward?vuoi farti uccidere?
”stop!!vince cullen perde Cook,andate
all’interno a riscuotere e ora prossimo
scontro”annunciò l’arbitro di questa
farsa e fu in quel momento che Edward mi vide,ma io non volevo parlare
con lui”bella che diamine ci fai qui?”disse
arrabbiato”sono venuta a vedere con i mie occhi quello che
non mi dici”sbottai”ti avevo chiesto di
aspettare…non potevi ascoltarmi?certo ascoltiamo le voci che
circolano su cullen”
”credi veramente che io sia qui per
pura curiosità?”
”certo perché se no saresti
qui?!”
”per te imbecille,perché tu
non mi dicevi niente ed io ero preoccupata”mi
guardò allibito”ma alla fine sei
scappata…”disse amaro”sai
perché me ne sono andata?lo vuoi veramente sapere?non voglio
vedere in diretta perdere una persona per me importante,non lo
sopporterei di nuovo”
”Edward qui i ragazzi vengono per farsi
ammazzare…perché vuoi morire?”
”PERCHÉ MIA MADRE MI HA
ABBANDONATO A MIO PADRE APPENA SONO NATO E ALL’ETÀ
DI 8 ANNI LA MIA MATRIGNA MI HA BUTTATO IN MEZZO ALLA STRADA
PERCHÉ ERO E SONO UNA NULLITA…CHE COSA DOVREI
FARE?EH?”
”vivere”
”IO NON SONO COME TE BELLA IO NON
RIESCO SEMPRE A RIALZARMI”
”non è vero che non vuoi
vivere perché se no continui a vincere, eh ?
spiegamelo”
”non mi sai rispondere
vero?”appoggiandosi ad una macchina lì vicino si
prese la testa fra i capelli”so quello che provi,so che
significa sentirsi non amati,ma hai una famiglia adottiva che ti adora
e…ora hai me…posso amarti io?”
”mi chiedi il permesso?”vidi
un sorriso spuntare sul suo viso ancora in parte coperto dalle sue
mani”sono scappata non per disgusto ma perché non
voglio perdere un’altra persona che amo”mi tremava
la voce e non solo quella anche le gambe e le mani che gli stavano
accarezzando i capelli
”resta con me…non
perché ho bisogno di te,ma perché voglio
te”disse. l’abbraccio che seguì in
quella campagna deserta sotto le urla della gente suggellò
le parole appena dette. non lo avrei lasciato,non ora che sapevo di
essere incondizionatamente e irrimediabilmente innamorata di lui.
riassunto chiaritivo:
- phonex e forks per mia scelta distano un'ora e mezza circa.
- rosalie e jasper sono fratelli,ma non imparentati con i
cullen.
- tra la casa di bella e di edward c'è un grande
albero con una casatta in legno creata dai cullen da bambini, che
permette a edward di muoversi agevolmente quando si presenta da bella.
- dietro il comportamento di jake c'è altro.
- tanya invece è solo una stronza.
- jake non abita a la push.
- la matrigna di edward è la sorella di carlisle.
- carmen denali è la sorella di charlie.
- renee nell'incidente è morta con il suo amante
phil.
- per vedere gli abiti di edward e bella andate sul sito
polyvore, il mio contatto è serenity91.
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Capitolo 4 *** whisper of a thrill ***
buon pomeriggio
a tutti!!voglio ringraziare le 25 persone che mi hanno
inseriti tra i seguiti ma soprattutto Austen95 e _Renesmee che da
quando ho postato commentano sempre e spero che lo continuino a
fare.però mi sorge un dubbio possibile che sia cosi
chiara?(la mia prof di italiano non è del vostro stesso
parere a volte XD),non avete nessuna domanda da fare?
bando alle ciance e passiamo ai fatti seri: la melodia di questo
capitolo è del film vi presento joe black;vi consiglio di
ascoltarla soprattutto all'inizio del capitolo.
il prossimo capitolo,che spero di postare la prossima domenica, invece,
sarà molto interessante...XD
4
whisper of a thrill
“bella mettiamo il tuo scooter sulla jepp,cosi vieni con
noi”
”bravo… ed io poi dove mi siedo?”se lo
scooter avrebbe occupato i sedili posteriori secondo il suo
ragionamento dove mi sarei messa io?!
”puoi sempre stare in braccio a Edward tanto sicuramente
sarai un peso piuma”fu emmet a sciogliere i miei dubbi.
Ci avviammo a casa cullen,volevo medicare Edward;da quanto avevo capito
i loro genitori erano fuori per un convegno del padre,carlisle che
è un rinomato medico,e quindi sarebbe stato emmet come le
volte precedenti a medicarlo, anche se dalle lamentele di Edward avevo
capito che forse era meglio morire dissanguato piuttosto che farsi
mettere un cerotto dal fratello orso.
”la mia camera è l’ultima nel
corridoio,non far caso al macello, quello è colpa di alice
che quando non trova qualcosa mette a soqquadro la mia e la camera di
emmet come se noi veramente potessimo sottrarle un rossetto o una
gonna”ma non lo ascoltai fino alla fine la vista della sua
magnifica stanza mi aveva distratto.era ampia con il letto al centro,
da un lato la finestra che comunicava con la mia stanza ,
dall’altra parte c’era un’enorme veranda
dai vetri colorati che rappresentavano una raduna ricoperta da fiori
azzurri.
ӏ esme che si diverte a fare queste
cose…è un architetto mancato per me, non si
è voluta mai impegnare,ha preferito seguire carlisle,ma lo
apprezzo lo stesso per questo suo sacrificio
d’amore”disse dopo aver preso dal bagno la cassetta
del pronto soccorso.”lascia fare a me” dissi
decisa, facendolo sedere ai piedi del letto”mmm
già giochiamo al dottore?!”meno male che
l’unica luce nella stanza era il lume della scrivania se no
si sarebbe accorto della mia tonalità rosso
scarlatto.”magari dopo”risposi stando al gioco.non
mi rispose guardandomi malizioso.”ahia fa piano,forse era
meglio emmet”
”scusa tanto bimbo, ti avevo appena sfiorato,ma se preferisci
farti strapazzare da tuo fratello ora lo chiamo”
”nonono resta qui con me…resta tu”disse
afferrandomi deciso le mani e avvicinandomi a lui,aprendo meglio le
gambe.anche se era seduto la sua testa mi arrivava poco in su del
mento.ci osservammo per un tempo che sembrava eterno,non volevo
distogliere lo sguardo,volevo che accadesse. eravamo cosi vicini ,ma
cosi vicini che sentivamo benissimo il calore dell’altro.
l’aria carica di energia che aleggiava nella stanza mi stava
uccidendo,ma non ero l’unica a pensarla cosi infatti la sua
reazione fu chiara. mi baciò.all’inizio fu un
semplice sfiorarsi,forse aveva paura che gli mollassi un ceffone,ma il
mio stringerlo tra le braccia lo indusse a congiungere nuovamente le
nostre labbra,leggero,dolce,profondo,passionale,sensuale: cosi
è stato il nostro primo bacio. quando ci staccammo per
riprendere fiato ci accorgemmo del modo possessivo in cui ci eravamo
abbracciati;lui con un braccio mi cingeva la vita,mentre
l’altro era poco sotto ai glutei come se da un momento
all’altro mi volesse alzare in braccio, io gli avevo
completamente avvolto la testa con le mie di braccia,giocando con i
suoi capelli. mentre mantenevamo quella posizione lui mi dava piccoli
baci sul mento.
”se avete finito potrei avere i tuoi vestiti sporchi ed?prima
eliminiamo le prove e meglio sarà per mamma e
papà…poi potete pure continuare e anche andare
oltre…in quel caso però uno: avvertitemi che mi
metto i tappi,due: chiudete le tende è meglio non far sapere
ai Denali le attività della loro dolce
nipotina”disse ridendo mentre Edward gli lanciava la maglia e
il pantaloni sporchi. pantaloni???questo significa
che…”piccola vado a farmi una doccia,tu resta
qui,non scappare”disse dandomi un bacio a fior di labbra e
muovendo quel sederino sodo fasciato solo da dei boxer neri verso il
bagno. Dio, avrei bisogno di una doccia
anch’io…quasi quasi lo raggiungo!!!pensai
buttandomi su quell enorme letto a baldacchino e ammirando la raduna di
vetro.
”bella””bella sveglia!”mi
sembrava di sentire la voce di edward…strano come potrei
sentirla se sono in camera
mia…però…”oddio dove sono
chi sono chi sei?”Edward stava per scoppiare a ridere,lui che
cercava di svegliarmi dolcemente dopo che ero caduta come una pera
cotta sul suo letto e io che mi svegliavo come una pazza rendendomi per
giunta ridicola con domande assurde.
”ehi calma,primo sei nella mia camera precisamente nel mio
letto che tu hai avuto l’onore di profanare per prima,secondo
sei bella swan la bellissima ragazza di cui mi sono innamorato e
perciò possiamo arrivare al punto tre,sono Edward cullen il
ragazzo che ieri sera hai baciato”
”aaaaaaaaah ora è tutto chiaro,sono una pazza
maniaca che si trova nel letto del suo vicino di casa”dissi
ridendo mentre mi prendeva per la vita portandomi di nuovo sdraiata tra
le sue braccia.
”eh ora?” dissi io,che cosa sarebbe successo?
”ora ti devi assumere le tue responsabilità,non
sarò più single,le mie fan ti daranno la
caccia”rispose baciandomi tra i capelli,ma il mio silenzio lo
insospettì e a dire il vero anche me;sarei voluta veramente
diventare la ragazza di Edward,lo scapolo d’oro della forks
high school?mi ero innamorata di lui ma i suoi trascorsi da playboy mi
intimorivano.
”bella se hai bisogno di pensare fallo pure,ma sappi che non
mi sfuggirai”era una deliziosa minaccia…ma io ero
sempre perplessa,qualcosa mi bloccava,forse il fatto che
l’ultima volta sono stata lasciata in malo modo?
”oggi sarà un giorno di prova…voglio
come dire…tastare la situazione per vedere che conseguenze
si avrebbero”
”guarda che non devi mica organizzare un colpo di stato, devi
solo decidere se stare con me fisso o no!”rispose ridendosela
”solo?Edward hai presente chi sei?”
”sì le ragazze ripetono in continuazione il mio
nome”
”brutto stronzo”risposi cercando di colpirlo al
petto,ma lui riusciva a parare tutti i miei colpi e finimmo per farci
il solletico,naturalmente fui io a pregarlo di smetterla prima che mi
sentissi male. si può morire di amore e risate?!
Tre ore dopo ci comportavamo come dei perfetti amici tra i corridoi di
scuola.
”isabella”riconoscerei questa voce tra mille
”tanya?”
”ciao,volevo dirti che stasera a cena mamma e papà
non ci sono perciò dovresti cucinare tu”disse con
un tono cosi dolce che mi si stava alzando il diabete.
”oh ciao Edward io sono tanya Denali,tua vicina di casa,sono
davvero felice di conoscerti finalmente
personalmente”ecco…la glassa nascondeva
l’acido del dolce. Edward gentilmente le porse la mano,mentre
l’oca si voltava verso le sue amiche ammiccando per
dimostrazione che stava agganciando l’irraggiungibile Edward
cullen.
”senti Edward ti andrebbe se magari stasera usciamo per
conoscerci meglio?d’altronde siamo vicini da anni ma oltre il
ciao non sappiamo niente l’uno dell’altra”
”mi dispiace ma non posso ho gli allenamenti di
basket fino a tardi”
”magari vengo a fare il tifo”
”mi dispiace ancora ma c’è
già bella che mi farà da ragazza pon
pon”disse afferrandomi per un fianco e trascinandomi lontano
da un’incredula tanya che ancora a bocca aperta non aveva
capito di essere stata rifiutata.
“e cosi dovrò fare la ragazza pon pon,
eh?”
”non vedo l’ora di vederti sgambettare per
me”ci sedemmo a mensa con i suoi amici e fratelli. Alice
aveva saputo da emmet ciò che era successo la sera
precedente e mi aveva detto chiaramente di essere felice
perciò lo era anche Jasper,l’unica a volere la mia
sparizione era rosalie. ma si può sapere che male avevo
fatto?!
”oh avanti rose non fare quella faccia bellina ora fa parte
della ciurma è stata approvata e certificata direttamente da
Edward cullen”mentre tutti scoppiarono a ridere per
l’allusione di emmet,rose scoppiò in
un’eruzione.
”tieniti la tua ragazzina Edward ma poi non metterti a
piangere se anche lei ti lascerà”
”andiamo emmet”
”no”
”come hai detto?”chiese confusa
”ho detto no,so perché hai detto quelle parole e
non solo hai ferito mio fratello ma anche me,perché anche
questa volta hai dato prova di considerarmi poco,rose sai quello che
provo per te e so anche quello che provi per me,ma non lo devi sempre
negare a te stessa solo per uno stupido rifiuto del
passato”sbatté la mano sul tavolo facendo fare un
balzo al cibo e se ne andò nella direzione opposta a quella
di rosalie. immediatamente pensando alle parole di rose mi voltai verso
Edward sperando che non lo avesse ferito.
”non ti preoccupare per me,sono solo dispiaciuto per mio
fratello”
”rose lo ama, ma non si lascia il passato alle
spalle”
”forse è meglio che le racconti come stanno le
cose se no non basterà la crema antirughe per toglierle
quelle future che con le tue frasi criptiche le farai venire”
”grazie mille alice”risposi fintamente acida.
”rose e Edward sono stati insieme”fu Jasper a
rispondermi sorridendomi calorosamente.
”era innamorata di me e mi aveva supplicato di farla
diventare la mia ragazza fissa,certo rosalie è una bella
ragazza ma non era e non è il mio tipo e poi ero un playboy
e perciò la regola numero uno era :niente rapporti
seri”
”ma mi supplicò di darle un mese per farmi
innamorare di lei,io non accettai finché non mi
minacciò di non dare nessuna possibilità ad emmet
che era da sempre cotto di lei”
”accettai,ma dopo un mese gli dissi che per me era solo
un’amica e niente di più”
”dopo circa due mesi inizio a frequentare emmet e imparo ad
apprezzarlo ed amarlo”intervenne Jasper.
”mia sorella è gelosa di te bella,Edward
si è innamorato di te e di lei no,non è cattiva
è solo ottusa”
”ma cosi non fa soffrire emmet?”finalmente parlai.
”lui la ama per quello che è,ma credo che da oggi
non si farà più calpestare cosi
facilmente”prosegui sempre japer.edward per tutto il tempo
non aveva fatto altro che osservarmi e aveva afferrato la mia mano
sotto il tavolo nasondendola a occhi indiscreti. che stupida che ero
stata a voler questo giorno di prova o esperimento…era tutto
chiaro, persino agli altri. dovevo solo rimediare entro la serata a
questa mia piccola follia.
“a che ora hai gli allenamenti?”
”guarda che non sei obbligata a venire l’ho detto a
tanya solo per farla diventare verde di invidia”
”scherzi?!io voglio venire, devo pur conoscere la bella
gioventù della forks high school”
”allora signorina è meglio che non vieni ,non
posso mica uccidere tutti i miei compagni di squadra che ti
osserveranno”non so come ma ero finita addossata al muro con
Edward che mi bloccava qualsiasi via di uscita nel corridoio
improvvisamente deserto.”cosa ti ho detto stamattina?non
dobbiamo dare nell’occhio e diciamoci la verità se
qualcuno ci vede cosi può pensare male”
”mmm si mi ricordo di stamattina, soprattutto di quando
completamente addormentata ti sei avvinghiata a me,intrecciando le tue
gambe con le mie”soffio sulle mie labbra,ma gli schiamazzi
dei suoi compagni di squadra ci fecero immediatamente staccare.
”ci vediamo dopo allora”dissi maliziosa spostandomi
i capelli dalla spalla e sculettando mentre mi
allontanavo”non ti azzardare…”ma ormai
era stato trascinato dai suoi compagni via. mi sarei divertita a farlo
ingelosire.
“forza edwardddd”ma quante fan aveva??ed io che mi
volevo divertire,ma queste galline in gonnella mi stavano rovinando il
gioco. certo che Edward in divisa da basket era proprio bello,un fisico
asciutto,non troppo muscoloso, e poi la tigre sul braccio era in bella
vista.
”tu sei l’amichetta di Edward giusto”e
questo da dove sbucava?
”ciao sono Tyler una la prima riserva della
squadra…”
”ciao”risposi priva di emozioni.
”e cosi se venuta a fargli il tifo eh?”
”no sono qui a lavorare a maglia”oddio non aveva
capito la mia ironia…
”ahahah bella battuta ciao sono Luke e sono venuto a
ripescare la nostra prima riserva”gli sorrisi per
ringraziarlo del soccorso.
”comunque puoi venire a lavorare a maglia qui quando vuoi non
non ci lamentiamo,forse un po’ il nostro coach perche ci
distraiamo…”
”e anche il vostro capitano,siamo qui per allenarci oppure
per importunare la mia bella”aveva detto mia????ora avevo una
20 di occhi puntati su di me.
”lascia stare Luke,comunque grazie di essermi venuto in
soccorso con il primo in panchina”gli feci
l’occhiolino non solo per ringraziarlo ,ma per farla pagare a
Edward,io parlavo di discrezione e lui invece lo gridava ai quattro
venti. Edward mi lancio uno sguardo assassino…tie, ben ti
sta!
Ero fuori dallo spogliatoio maschile che lo aspettavo.
”isabella?!”
”ciao Luke”
”senti non riusciamo a contattare emmet tu sai dove si
trovi?”
”no…è successo qualcosa?
””be Edward ha un po’ di febbre e di
certo non può guidare la macchina,lo accompagnerei io ma
devo restare a scuola a rimettere a posto la palestra”
”senti vai,lo riaccompagno io a casa”
”non so se ti lascerà guidare la sua
Volvo”chiese perplesso, alzando un sopracciglio.
”non ti preoccupare…”gli risposi
dandogli una pacca sulla spalla;mi stava simpatico questo ragazzone
biondino dagli occhi nocciola.
”Edward se conosci un’altra isabella presentamela
,non tenertele tutte per te!”grido mentre io entravo negli
spogliatoi per farsi sentire dal suo amico.
”scordatelo è una ed è
mia”affermo serio il povero Edward seduto su una
panca con il naso tutto rosso.
”il bimbo ha di nuovo la bua”
”si,ti prego infermiera curami di nuovo”gli misi
una mano sulla fronte e scottava.
”ma si può sapere che hai fatto?”risposi
arrabbiata.
”una doccia fredda”
”bravo ed ora avrai sicuramente una bella febbre che
sfocerà in mal di gola e raffreddore”mi sembrava
di parlare con un bambino di 7 anni e non con un ragazzo di 18.
”dammi le chiavi della Volvo ti accompagno io”
”accetto solo perché sono mezzo rimbambito,ma
tratta bene la mia donna preferita”
”ahah finalmente avrò l’onore di
conoscere la mia rivale”dissi sorregendolo verso
l’uscita.
Arrivata a casa Jasper ed emmet mi aiutarono a portarlo di sopra.
”cos’è successo?”chiese alice
preoccupata.
”ha la febbre,è stato sotto l’acqua
freddo per un bel po’”
”quel cretino…ora avverto papà e mi
faccio dire che dargli”
”sono ancora fuori?”
”si tornano domani a pranzo,scusa mi allontano per
chiamarli”e rimasi in salotto sola con rosalie. il silenzio
era insostenibile,non sapevo che fare se non scappare.
”io vado a vedere come sta”
”perché?”chiese la bionda come se la
risposta non fosse ovvia.
”perché sono preoccupata,la febbre era
alta”
”allora non andarlo a disturbare”
”credo che la mia presenza gli farà
piacere”
”lo pensi tu”disse puntando i suoi occhi azzurri
nei miei cioccolato fuso.
”credo di conoscere Edward meglio io in una settimana di come
lo conosci tu da 2 anni”
”non sai niente di lui”
”so che mi vuole con se sopra…senti rosalie io non
so a che gioco stai giocando e nemmeno me ne importa,ho deciso di
essere la ragazza di Edward ed ora glielo vado a dire,pensa quel che
vuoi,ma non venirmi più a dire che ti comporti cosi per me o
per lui perché lo stai facendo solo per te stesse e per il
tuo ego”
”hai una persona fantastica come emmet accanto che
se non fosse cosi innamorato ti avrebbe lasciato da
tempo”
”MA TU CHE NE SAI DI ME”
”so quello che mi dicono gli altri ed ora con o senza il tuo
permesso salgo”la lasciai li,furibonda con il giornale che
poco prima stava sfogliando sbattuto a terra.
”grazie”disse emmett sbucando da un angolo nascosto
vicino la grande scalinata.
”forse ascolterà più te che
me”
”porta pazienza”lo consolai”sai bellina
se fossi un po’ più alta e bionda saresti il mio
tipo”
”hahahahaha no sarei rosalie due la
vendetta”e scoppio in una potente risate che parve far
tremare i muri.
“come stai bimbo?”
”papà mi ha già elencate tutti i
medicinali e le dosi da assumerà da qualsiasi buco io
possegga”
”mi metterai la supposta”la mia faccia schifata lo
fece ridere e poi tossire.
”dai sta calmo non ti agitare”
”se stai te è un problema e se ti stanno altri
ragazzi intorno è anche peggio”
”sai Luke è proprio carino”
”bella non avevi detto che dovevo stare calmo?”
”si scusa”gli sorrisi dolcemente cambiandogli il
panno bagnato sulla fronte calda.
”ho deciso”
”che uscirai con Luke?”
”smettila no,ho deciso che va bene se divento la tua
ragazza”mi sembro di vedere la sua reazione a
rallentatore:prima sgrano gli occhi poi scosto le coperte e si mise a
sedere di scatto facendo volar via la pezza bagnata.
”dobbiamo suggellare questa tua decisione con…una
stretta di mano”lo guardai tra il divertito il sorpreso ma
accettai ugualmente la sua mano. ma era un trabocchetto,mi spinse sul
suo petto caldo trscinandomi sopra di lui.
”ho cambiato idea meglio un bacio infettivo cosi ti
punisco per avermi fatto ingelosire”
”mmm se la punizione è il bacio seppur infettivo
mi devo far avere il numero di Luke e..”ma non riuscii a
terminare mi stava travolgendo in un bacio bollente…speriamo
solo di non prendere la febbre.
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Capitolo 5 *** 5 Bella's lullaby ***
5
buon pomeriggio a
tutte!sono molto contenta di aver ricevuto ben 4 commenti questa volta;
me ne aspetto tanti altri le prossime volte(che ingorda!! XD)e voglio
ringraziare i 35 seguiti!!!!
bene,il titolo di oggi non necessita di spiegazioni, parla da solo,ma
voglio dirvi che questo capitolo è stato difficile da
scrivere soprattutto per alcune scene...ma ora basta, buona lettura!!
5 Bella’s lullaby
Erano passati due splendidi mesi insieme a Edward
cullen.ormai avevo superato i tempi in cui le ragazze mi guardavano con
odio misto a invidia e tanya sbraitava continuamente dandomi della
falsa che le aveva fatto credere che le avrei organizzato
un’occasione con Edward .in compenso però tra la
massa invidiosa della forks high school avevo fatto amicizia con delle
brave persone come Angela: dolce e ingenua ragazza come non ce
n’erano più;la pettegola Jessica un po’
troppo superficiale per i miei gusti,ma quando c’era Angela
si conteneva;e infine Mike che nonostante i miei rifiuti continuava a
propormi qualche passaggio dopo scuola.
con Edward andava tutto benissimo. passavamo le nostre mattinate a
scuola insieme,l’ora di biologia era diventato il nostro
momento magico. i pomeriggi li passavamo tra l’aula di
pianoforte e casa sua dove ci coccolavamo un po’ prima che
cenerentola non che io dovessi tornare a casa dalle sorellastre. forse
l’unica nota negativa di tutta questa situazione era che
Irina invece di copiare tanya aveva scelto un altro modello di vita
…me.suscitando cosi sempre l’ira della sorella.
che stress!!
Ora eravamo nella camera di Edward sul suo letto a baciarci
appassionatamente. il suo braccio sinistro era sotto il mio collo per
avvicinarmi di più a lui,il braccio destro invece mi
massaggiava il fianco mentre la sua lingua giocava con la mia. a mia
volta spingevo le sue spalle verso di me come a volerlo
inglobare,facendo sì che il mio petto coperto da una misera
canotta venisse a contatto con il suo che privo di maglietta mi faceva
venire i brividi sentendo i suoi addominali. dato che la mia mente era
in totale black out non mi era accorta che la sua mano stava
massaggiando improvvisamente il mio seno ancora coperto. ecco questo
è un segnale.edward mi stava dicendo con la sua lingua e la
sua mano che aveva intenzione di fare sesso con me…ora che
me ne rendevo conto anche con qualcos’altro me lo stava
dicendo,con qualcosa di gonfio che premeva sul mio bacino. la domanda
però è?lo voglio fare?si.
é il momento giusto?la casa è
vuota…risposta sbagliata coscienza. avrei dovuto subito
rispondere si e non valutare le circostanze. in questo periodo la
tensione sessuale che si era creata tra noi due era davvero tanta da
mandare avanti una centrale elettrica,ma c’era
qualcosa,qualcosa di non detto che mi frenava.
“e-edward aspetta…”dissi cercando di
allontanarlo con tutta la forza che avevo”non
ancora..”sinceramente non sapevo che dire, io lo volevo,ma
c’era un freno in me.
“sicura?”disse spingendo il suo bacino verso il mio
strappandomi un gemito e parlando con una voce talmente roca da farmi
venire un orgasmo senza nemmeno togliermi i pantaloni. ma il mio bacio
sulla fronte gli fece capire che ero seria e consapevole di quello che
volevo.
“ho bisogno di calmarmi”disse poggiando la sua
fronte sulla mia,povero lo stavo facendo soffrire. ma
all’improvviso alzò lo sguardo e mi
guardò con un aria birichina.
”permettimi di dimostrati il mio amore con un segno che
rimarrà incancellabile sulla tua pelle”non ebbi il
tempo di essere perplessa che mi abbassò la canotta
scoprendo un seno coperto dal reggiseno e stringendolo nella sua mano
mi lasciò un bel succhiotto proprio sul decolté
,visibile a tutti.
”cretico” gli gridai lanciandogli un cuscino mentre
si dileguava in bagno forse a farsi una doccia fredda per rinfrescare i
bollenti spiriti.
“sei un deficiente ora per colpa tua mi tocca mettere delle
sciarpe per coprire quello che hai fatto,potevi farlo almeno
in una zona lontana da occhi indiscreti”
”amore non pensavo che ti piacesse questo tipo di
cose”bisbigliò al mio orecchio non appena mi resi
conto della mia gaffe. ma il nostro battibecco venne interrotto dal
professore di biologia che per la giornata aveva deciso di deliziarci
con un bel documentario sulla genetica. non appena si spensero le luci
Edward prese la mia mano. era veramente un ragazzo dolcissimo. decisi
allora di appoggiare la mia testa sulla sua spalla,ma il mio semplice
gesto di affetto venne interpretato diversamente. Edward mi prese da
sotto le braccia come una bambina e mi mise sulle sue ginocchia.
”ma che combini?”sussurrai.
”niente volevo solo avere la mia ragazza tra le braccia
è un reato?”disse con due occhi da cucciolo
innocente.
”sì se siamo accusati di atti osceni in luogo
pubblico”sorrisi sulle sue labbra che si erano avvicinate a
me per darmi un dolce bacio.l’ora trascorse cosi, con i
nostri compagni che sbadigliavano e noi che all’ultimo banco
ci scambiavamo qualche effusione.edward mi accarezzava con una mano
dolcemente la schiena,con l’altra il fianco finché
quella sua mano malandrina non s’infilò sotto la
felpa accarezzandomi il ventre. non dissi niente forse era
l’atmosfera carica che me lo impediva ,ma il mio non
obbiettare gli fece ritrarre la mano.
”perché lo hai fatto?”chiesi curiosa.
”non penso che vuoi che la nostra prima volta avvenga tra i
banchi di scuola,nascosti in un angolo trattenendo i gemiti per non
farci sentire”sinceramente non avevo mai pensato di farlo
lì in quell’aula,ma a quanto pare non
ero l’unica ad avere un freno.
“oggi sei un po’ strano ed…non hai
parlato per niente a pranzo se è per quello che sta
succedendo in questi giorni parliamone”ero un po’
preoccupata dopo l’ora di biologia era stato molto
taciturno.”no no non è per quello,amore quando
saremo entrambi pronti lo faremo,è altro che mi
turba…”disse entrando nell’aula di
musica e sedendosi sullo sgabello del pianoforte.
”Edward sono qui”so che era quello che si voleva
sentir dire.
“alice mi ha detto che oggi ha chiamato la mia matrigna,si
è lamentata con carlisle perché deve sistemare
alcune pratiche con gli avvocati per me in modo tale che non prenda
niente dal patrimonio di mio padre...mai conosciuta una persona
più maligna”
”Be Tania ogni giorno nel latte mi mette due cucchiaini in
più di zucchero,la sua è una tortura lenta che
prevede di farmi alzare il colesterolo”cercai di
sdrammatizzare con un evento che avveniva veramente ogni mattina.
”bella dopo quella sera al casolare ti ho detto poco e niente
della mia vita, se permetti ora ti voglio raccontare tutto”mi
alzai e mi sedetti accanto a lui prendendogli la sua mano nella mia.
“mio padre, Edward ,era fidanzato con Caroline la mia
matrigna,era solo un matrimonio di convenienza,che soprattutto Caroline
voleva ad ogni costo perché suo padre aveva lasciato la
famiglia nei debiti e all’epoca carlisle era ancora agli
inizi della sua carriera perciò non era in grado di aiutare
la sorella.”
”ma Edward all’epoca era innamorato di
un’altra donna di cui conosco solo il nome Elisabeth,la mia
matrigna diceva che fosse una prostituta ma io preferisco che resti una
sconosciuta senza nessuna etichetta.”
”mio padre abbandonò Caroline e scappò
con Elisabeth che era rimasta incinta di me”
”ma Elisabeth mi abbandonò a mio
padre,non ho mai saputo il perché so solo che lui dopo
ritornò da Caroline riproponendole il fidanzamento a patto
che mi accettasse come se fossi suo figlio,accettò, i soldi
che rappresentava mio padre erano troppo accattivanti e poi lei sapeva
bene che gli era stato appena diagnosticato un cancro ai
polmoni…quindi era questione di tempo e poi si sarebbe
liberata di me”
”il suo odio verso di me aumentò con gli
anni,vedendo non solo che mio padre mi adorava ma anche che lei non
poteva avere figli”
”quando Edward morì io avevo 8 anni e lei non
perse tempo a sfogare su di me le proprie insoddisfazioni,ricominciai a
fare a pipì a letto e lei mi sgridava continuamente;i miei
nonni ,i cugini gli zii mi chiamavano il bastardo,avevo rovinato la
vita a Caroline che per colpa mia non avrebbe neppure ereditato la
metà del patrimonio di mio padre”
”una sera dopo gli ennesimi insulti e bestemmie
perché avevo fatto di nuovo la pipì a letto
scappai di casa,quella sera di pioggia incontrai carlisle,non avevo mai
conosciuto mio zio carlisle,dopo aver fatto carriera era andato via da
forks”
”quella sera mi accolse a casa sua e incontrai esme ,una vera
madre ,mi venne incontro abbracciandomi e portandomi in bagno per
lavarmi e lì incontrai una bambina curiosa che voleva a
tutti costi farsi il bagno con me anche se lo aveva appena
fatto”rise ripensando alla piccola alice”quella
sera dormii tra le braccia di esme e anche se le avevo bagnato il letto
lei invece che rimproverarmi mi baciò la testa e mi
cambiò ritornando con me a letto”
”carlisle mi adottò ,ma Caroline non era ancora
contenta disse che mi avrebbe lasciato a lui solo se avesse trovato un
accordo con gli avvocati per fargli avere un quarto del mio
patrimonio”
”carlisle non obbiettò anzi per me ruppe qualsiasi
rapporto con la sua famiglia”
”lo amo come un vero padre, non mi ha mai
abbandonato”
“ma…”intervenni
io”c’è un ma in questa storia
giusto?”
”io non voglio deludere carlisle ed esme per questo cerco di
non dar loro noie,sono un ottimo studente,suono il piano e faccio
sport, ma io non sono cosi ,sento una perenne lotta dentro di
me”
”i tuoi genitori non vogliono un figlio bionico
,l’unica noia che potresti dargli e quella di non essere
felice”
”sai sempre qual è la risposta
perché?”
”perché tu fai domande stupide
zuccone”gli diedi un buffetto sulla testa,so quello che
provava ,lo avevo vissuto sulla mia pelle quando avevo saputo che mia
madre mi voleva abbandonare. volevo essere una persona migliore per gli
altri e non per me stessa. mi cinse le spalle con il
braccio,lasciandomi piccoli baci sulla fronte.
“bella ho qualcosa per te”disse mettendo le mani
sui tasti del piano e poi iniziò
.quella melodia raccontava una storia,una storia di due giovani ragazzi
che avevano sofferto e che ora si stavano aiutando grazie
all’amore che provavano l’uno per
l’altra. è una storia che parla
d’amore,è una melodia che suona di noi.
Posai gli occhi sullo spartito e il titolo mi colpì dritta
al cuore : Bella’s lullaby. La ninna nanna di
bella,l’aveva scritta per me pensando a me. fin dal primo
momento che ho incontrato Edward ho capito che fosse una persona
fantastica e non c’erano motivi per non amarlo.
”bella ti amo”
”NO”
”come no?”chiese Edward sorpreso.
”cioè no, non che non puoi amarmi ,era
semplicemente un’esclamazione”scoppiò a
ridere abbracciandomi stretta al suo petto marmoreo. ricambiando
l’abbraccio e dissi”anche io ti amo”.
e suggellammo il momento con un bacio carico di significato. io e
Edward eravamo esattamente le due parti di uno stesso intero,abbiamo
sofferto entrambi in egual misura da divisi e ora saremo altrettanto
felici insieme.
Usciti da scuola corremmo con la volvo subito a casa sua
perché era scoppiato un tremendo acquazzone.
”mamma mia che diluvio universale”imprecai
strizzandomi la maglietta.
”sembra che siamo appena usciti dalla doccia”
”sì ma bella fredda”mi lamentai,stavo
battendo letteralmente i denti.
”andiamo in camera mia,ti do qualcosa per cambiarti”
”non potrei prendere qualcosa di alice”
”ti direi di sì se fosse in casa ,ma
essendo da Jasper è meglio non entrare nel suo regno,ci
potrebbe essere qualche trappola vicino le ante
dell’armadio”disse serio. che pazza quella ragazza!!
Mi offrì una sua t-shirt molto ampia, dove ci potevo persino
ballare dentro. mi cambiai mentre lui era in bagno. era stata una
giornata faticosa o perlomeno la parte che riguardava la dichiarazione
di edward.l’unico ti amo detto era stato a Jacob e quella
promessa da parte sua non era stata mantenuta. mentre riflettevo sul
mio passato non mi ero accorta di essermi distesa sul letto
finché due braccia fresche non mi circondarono la vita.
”so che può sembrare strano dato che abbiamo casa
libera ma gli allenamenti mattutini mi hanno distrutto quindi sarei
propenso ad un sonnellino, ti vuoi unire a me?”
”complimenti e tu saresti il famoso casanova Edward
cullen”iniziai a prenderlo in giro,ma si vede che era davvero
stanco dato che biascicò qualcosa di incomprensibile e si
addormentò con la testa poggiata nell’incavo del
mio collo.
Abbiamo casa libera e io che faccio dormo,questa non è la
prima volta che il letto di Edward invece di sfruttarlo a dovere mi ci
faccio un sonnellino. intenta in queste profonde riflessioni mi resi
conto che Edward non era al mio fianco al risveglio. ma un rumore di
acqua mi fece capire che si stava facendo un rilassante bagno.
“ehi momento relax?”chiesi entrando in
bagno,l’immagine che mi si presentò davanti fu
celestiale,era come avere una versione maschile di paolina Bonaparte
nella vasca. e io come una scema ero entrata in bagno non pensando alle
possibile conseguenze. non mi rispose mi guardò solamente in
maniera intensa,forse aveva capito il mio imbarazzo. però
non me ne andai ,anzi presi coraggio e mi misi alle sue spalle
massaggiandole. ero stata presa da non so quale impulso dopo che avevo
visto un bronzo di riace nella vasca. lui era lì bello,nudo
che si rilassava alle mie carezze.
poi mise una mano sulla mia,girandosi e guardandomi dritta negli occhi.
vi lessi amore,vi lessi passione,vi lessi desiderio. non mi feci
pregare due volte con lo sguardo entrai tutta vestita nella vasca
mettendomi a cavalcioni su di lui. rimase in un primo momento
stupito,ma poi afferrò la mia nuca e ci scontrammo in un
bacio che diceva chiaramente : sesso.
faceva quasi male il bacio che ci stavamo scambiando. ci mordevamo le
labbra, ce le succhiavamo a vicenda quasi cercando di placare questo
desiderio. mi staccai improvvisamente da lui e mi tolsi la maglietta
ormai bagnata rimanendo in intimo. edward mi osservò
famelico ripercorrendo più volte il mio corpo su e
giù.
”sicuramente avrai visto di meglio”sussurrai
imbarazzata.
”mai visto niente di più bello”disse
alzandosi con il busto racchiudendomi nella morsa delle sue braccia e
ributtandosi sulle mie labbra. ormai c’eravamo,una sua mano
era sulla mia natica, l’altra era pronta a sganciare il
reggiseno quando…”Edward ho portato la biancheria
lavata”cavolo esme!!!ma non erano usciti?!quanto diamine
avevamo dormito?!
“Edward ma dove sei?”
”in bagno mamma”se fosse entrata avrebbe di sicuro
avuto un infarto,la scena parlava da sola: suo figlio nudo che
abbraccia una ragazza a cavalcioni su di lui quasi nuda. per una volta
che eravamo presi ,le circostanze ce lo impedivano. appena sentimmo
esme chiudere la porta della camera da letto scoppiammo a ridere
finché qualcosa che premeva sulle mie natiche mi
fece capire che era il momento di smettere soprattutto se qualcuno si
fosse messo a origliare.
“credo che a questo punto solo i banchi di scuola ci
rimangono”
”che schifo”risposi ad un Edward sconsolato.
”vedrai che l’occasione la troveremo”gli
dissi baciandolo dolcemente.
”ti amo”ribadì tirandomi a
sé, non voleva proprio lasciarmi andare. ma dovevo purtroppo
tornare a casa i miei zii erano andati fuori per il weekend e
qualcuno doveva pur occuparsi delle mie cugine.
appena aperta la porta di casa tutte le luci erano spente,ma
soprattutto era il silenzio ad insospettirmi. in cucina trovai un
messaggio delle mie cugine :
Isabella Irina ed io siamo andate ad una festa,di chi non ti
interessa,torniamo direttamente domani mattina,Kate invece è
dal suo fidanzato per il weekend. dì a mamma che siamo
andate a letto presto se chiama.Kiss kiss.
Certo…come se zia ci credesse che alle nove di sera fossero
già a dormire,magari perché domani dovranno
svegliarsi presto per svolgere i compiti. ma mentre ero intenta a
cercare una scusa da far bere a zia,un’idea perversa mi
balenò nella testa. avevo casa libera fino a domani
mattina…
Non potevo farmi sfuggire questa occasione,dovevo subito avvertire
edward. anzi gli avrei preparato una bella sorpresa. mi feci una bella
doccia,mi profumai da capo a piedi,indossai un vestitino per casa
apparentemente innocuo. riordinai la mia stanza,niente candele,solo un
po’ di luce soffusa. era tutto perfetto. chiamai Edward
dicendogli di venirmi a fare un po’ di compagnia prima che le
mie cugine ritornassero dalla loro uscita serale. non tardò
molto anche perché si presentò in pigiama. che
amore!
“a che ora tornano le Denali?”
”domani mattina”risposi maliziosa trascinandolo per
un braccio a sedersi sul letto.
”domani?!”
”mi farai compagnia per tutto questo tempo?”per la
prima volta mi uscì una voce veramente seducente. ma Edward
come qualsiasi maschio non aveva afferrato il concetto. ci sdraiammo
sul letto abbracciati e io nel frattempo pensavo ad una prossima mossa
magari più esplicita.
”sei stata spesso a letto con Jacob?”aveva rotto
lui il silenzio,ma nel peggiore dei modi. ora che c’entrava
il mio ex??
“Edward dove vuoi arrivare?”chiesi un po’
spazientita perché stava rovinando i miei piani,mentre mi
mettevo seduta sul letto.
”anche tu sei andato a letto con molte donne e di certo non
ti chiedo quante volte lo hai fatto fino ad ora”
”com’era a letto?”insisteva in maniera
irritante e l’irritazione mi portava a piangere.
”ma perché mi fai queste domande”urlai
sull’orlo di una crisi. io volevo solo stare con
lui stasera,ma si era messo di impegno a rovinare il momento. forse a
livello fisico non mi desiderava come io desideravo lui.
”perché vorrei essere stato io il primo per
te,solo l’idea che sei stata di un altro mi fa ribollire il
cervello”
””bella io ti amo,è successo tutto
velocemente e non so se debba andare cosi”
”io voglio che il nostro rapporto faccia un passo avanti
anche a livello fisico perché ho bisogno di sentirti
vicina,mia”mi aveva stesa sul letto e mi teneva con una mano
le mie in alto sulla mia testa. il suo sguardo mi trafiggeva
l’anima,sapevo cosa voleva dire. già ci sentivamo
l’uno parte dell’altra ,ma ora volevamo sentirci
più vicini. in quella stanza non c’erano
più Edward e bella ma due ragazzi .non c’era il
passato, ma solo il presente.
Lasciò la presa sui miei polsi e mi baciò. mi
teneva stretta a sé dai fianchi,io nel frattempo gli
massaggiavo i capelli. ma le mie mani furono colte da un inaspettato
prurito che le spinsero ad afferrare i lembi della sua maglietta e a
sfilargliela. il suo sorriso sghembo mi fece capire che aveva afferrato
finalmente il messaggo. mi sollevò il vestito per
accarezzarmi le cosce,mentre io percorrevo con le dita la sua
colonna vertebrale .sentivamo un bisogno di completarci che io mai
avevo sentito con jake.
quando il mio vestito e il mio reggiseno volarono via mi strinse a
sé come se neppure i muri della mia stanza dovessero vedermi
mezza nuda. anche se quella vicinanza mi precludeva la vista del suo
fantastico viso, aveva un vantaggio, mi facilitava il compito di
abbassargli il pantalone.
Ogni sua spinta era accompagnata da un bacio,ogni suo bacio dal mio
nome,e il mio nome inevitabilmente richiamava il
suo”E-edward..”.nel momento più
importante gli afferrai le spalle e portai il suo petto a schiacciarsi
contro il mio che appena si inarcò per l’orgasmo
gli suscitò un gemito di piacere per la vicinanza con il mio
seno. dopo qualche altra spinta arpionando le mie cosce venne anche lui.
”Dio bella …che sensazione”sorrisi
abbracciandolo stretto,impedendogli di lasciarmi non solo fisicamente.
”ti amo”dicemmo contemporaneamente, sorridemmo
entrambi e scoppiammo a ridere.
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Capitolo 6 *** i giorni ***
salve,so
di essere in ritardo ma era tutto premeditato.dovevo riflettere su come
proseguire la storia...avevo bisogno di rassettare le idee.questo
è un capitolo di passaggio come anche sarà il
prossimo ...forse.ne succederanno delle belle prossimamente ,ma vi
avverto non sarà una storia lunga,poco più di una
decina di capitoli.vi devo avvertire che sarò lenta nel
postare perchè ho gli esami di maturità e
purtroppo devo studiare.
anche questa volta il titolo del capitolo è tratto da una
melodia:in questo caso di ludovico enaudi, compositore
moderno.
6 i giorni
“alice mi raccomando riportamela ad un orario
decente”
”edward non ti preoccupare ,non te la stanco troppo, vedrai
che quando torneremo sarà bella e pimpante solo per
te!”
”potreste smetterla di parlare di me come se non ci
fossi?”mi intromisi nel discorso che vedeva come soggetto
proprio me.avevo deciso di accettare l’invito di alice per
andare nella città più vicina per fare un
po’ di shopping.io in realtà non ero una fanatica
come lei.uscivo solo per necessità e questa lo
era.l’avere un ragazzo comportava certe
responsabilità tipo rinnovare il tuo guardaroba che fino a
pochi mesi prima era pieno di cose scialbe e coprenti perché
eri triste e appena mollata.inoltre l’estate si avvicinava e
dovevo comprarmi dei costumi.
“edward stai tranquillo ritorneremo in tempo per
cena,promesso”
”promesso?”fece con un broncio degno di un bimbo di
3 anni.”facciamo cosi quando torno sarai l’unico
spettatore della mia sfilata…va bene?”con un
sorriso a 52 denti e un bacio a fior di labbra mi lasciò
andare dalla morsa delle sue forti braccia.
“bene bella ora sei nelle mie mani ahahahahahahah”
”alice mi fai paura”non avrei mai immaginato che
quel pomeriggio si sarebbe trasformato in un film horror.
”inizieremo con gli abiti per il ballo per poi
passare…”
”un momento io non lo voglio il vestito per il ballo, con
edward abbiamo deciso di passare una serata alternativa io e lui
soli”
”certo sesso droga e rock’n roll, bella non puoi
non voler andare al ballo pensa sarai la ragazza più
invidiata dell’istituto”
”alice non mi interessano queste cose e poi non intendevo con
alternativa sesso ecc”
”giusto quello lo fate già regolarmente quindi non
sarebbe un’alternativa ma una ripetizione”era
insopportabile quando parlava della vita privata degli altri come se
stesse raccontando la puntata persa di beatiful.
”ok ok la smetto ma fallo per edward…sai che negli
anni passati non ci ha mai portato nessuna?”
”davvero e perché”chiesi davvero curiosa.
”ah ah ora vuoi saperli i fatti degli altri”il mio
sguardo truce la convinse a continuare.
”va bene va bene, non ha mai invitato una ragazza
perché per lui il ballo equivale quasi a quando presenti la
tua fidanzata ai tuoi…ufficializzi il tutto”
”scommetto che non te lo ha chiesto perché lo hai
anticipato tu con la tua idea vero?”
”be si…”non avevo mai considerato il
fatto che edward volesse andare al ballo.avevo solo pensato alla mia
goffagine e la mia repulsione per il ballo.che sciocca avevo solo
pensato a me stessa e non a lui o a noi.era tempo di rimediare e solo
una persona poteva aiutarmi a rimettere i tasselli del puzzle al loro
posto…
”aly…”
”certamente che ti do una mano,allora partiamo subito con la
ricerca del vestito poi le scarpe e gli accessori e infine ci
occuperemo dello smoking di eddino”.
Avevamo girato almeno 8 negozi e provato non so quante decine di
vestiti,ma niente era stato promosso dalla regina dello stile:alice
cullen.finalmente ero riuscita a convincerla a fare una pausa.
“alice ti prego scegli un vestito e sbrighiamoci, non voglio
ritornare qui un altro giorno non ce la farei mai a sopportare questa
tortura”
”chi vuol essere bella deve soffrire”
”e chi lo è già di
natura?”scherzai io,ma per quella rughetta che si era creata
in mezzo alla sua fronte non c’era niente da ridere la
questione era seria…per lei.
“ricordami che oltre lo smoking di edward devo ritirare
quello di jasper”
”state insieme da molto voi due?”alice
sorrise ad occhi chiusi,era un sorriso beato e dolce ,stava ricordando.
”da 3 anni,ma lo amo già da 5,lo osservavo di
nascosto…ma lui questo non lo sa e non lo deve
sapere”disse puntandomi un dito contro.
”ma dopo due anni che lo avevo visto uscire con tante ragazze
mi decisi a farmi avanti e fu un disastro ,non si era neppure accorto
che frequentavamo lo stesso istituto,fu un colpo al cuore per
me”
”ma aspettai con pazienza e la mia occasione venne”
”una sera mi trovavo tutta sola e sconsolata nel suo bar
preferito, a forza di pedinarlo avevo iniziato anche io a frequentarlo
quel locale”
”e quella sera lui arrivò,era solo e triste i suoi
stavano divorziando e fu allora che mi vide veramente,anche io ero
triste avevo appena scoperto delle lotte clandestine di edward e non
riuscivo a capacitarmi che lui volesse…la morte
cosi”
”jasper si sedette accanto a me e ordinò da bere
sia per lui che per me e parlammo tanto e poi…non abbiamo
più smesso di parlare be ora ogni tanto di mezzo ci scappa
un bacetto!”
”che bella storia”sospirai ripensando al primo
incontro tra quel folletto pestifero di alice e il silenzioso jasper.
“eccoci arrivate alla boutique che ci farà uscire
con tante buste colorate”esordì alice.e anche qui
provai più di una decina di vestiti,stavo seriamente
pensando di rinunciare al ballo,quando un abito blu mi
colpì.era semplice,liscio,non aveva niente ma rispecchiava
perfettamente i miei gusti e poi la scollatura sarebbe stata molto
gradita a edward.volevo far vedere la mia scelta ad alice,quando una
dolce fatina identica a lei uscì dal camerino.era adorabile
aveva il classico fascino dolce e sensuale in quel tulle
rosa.”bella bella ho trovato il
vestito”trillò salterellando verso di
me.”anche io alice ci rimane solo da prendere gli smoking e
siamo a posto”
”solo ma scherzi?????ci mancano gli accessori, le scarpe, il
make up e i fiori…è ancora lunga la
giornata”.nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.
Eravamo finalmente in macchina,alice aveva persino prenotato
l’estetista …ma dico io perché
prenotarla cosi lontano se abitavamo a forks?!non avevo voglia di
chiederglielo se no mi sarebbe toccato sorbirmi un discorso sulla
consistenza più benefica della ceretta all’arancia
che quella al limone.alice era veramente la persona adatta quando si
era di pessimo umore.sempre allegra, forse è per questo che
jasper le sta sempre accanto.erano una coppia ben
assortita,però mai mi sarei immaginata un’alice
rifiutata,ma credo che questo l’abbia fortificata e
l’abbia indotta a non mollare .
“alice posso farti una domanda su edward?”annui.
”be lui mi ha raccontato tutto il suo passato però
c’è qualcosa che nn riesco ad
afferrare…perché è ancora infelice?mi
spiego meglio so che mi ama che ama voi e che tutti noi lo ricambiamo
,ma c’è qualcosa che lo turba”
”è la mia famiglia…non noi ma gli altri
parenti,hanno preso le parti di mia zia e rifiutano edward e di
conseguenza anche noi che lo abbiamo accolto come un figlio,un
fratello”
”ha paura che noi di questo rifiuto ne soffriamo e ce la
possiamo prendere con lui…ma abbiamo fatto la cosa giusta e
se loro non lo vogliono capire allora abbiamo fatto bene a
perderli”disse tutto d’ un fiato.improvvisamente la
mia tasca vibrò,sicuramente era edward:
Ed-amora dove sei?che stai facendo?ma sei ancora con alice?chi
è lui?
Che tenero il mio ragazzo ossessivo geloso.
Bel-Siamo in macchina fra un quarto d’ora siamo
li…ho qualcosa da proporti kiss
Ed-Lo sapevo che alice ti portava in un negozio sadomaso…XD
Bel-Non vedo l’ora di provare la frusta
Ed-O.O
Eheh meglio lasciarlo con questo dubbio …o speranza?!
Eravamo appena arrivate a casa quando un tornado di nome edward si
precipitò ad abbracciarmi.
”non ti lascerò mai più ad
alice”sussurrò al mio orecchio, stretto a
me.buttando un occhio verso l’ingresso notai jasper che
osservava con tenerezza alice e poi la soccorse con le buste. Non disse
niente le parole di alice bastavano per cento.la osservava e basta e
ogni tanto la zittiva con qualche bacio.che teneri!
“che stai guardando “mi ridestò dai miei
pensieri edward mentre mi portava in camera sua.
”perché non siamo teneri come alice e
jasper?”risposi mettendo il broncio.
”loro sono i teneri noi i fighi”
”quante lauree hai preso per avere un linguaccio cosi
colto?”
”sei tu che mi ispiri…cantami o musa del pelide
edward l’ira funesta che infiniti addusse lutti ai liceali
forkani”
”senti un po’ omero che ne dici se invece di perder
tempo a scrivere l’iliade e l’odisse andiamo ad un
bel ballo?”
”credo che sarebbe un ottima idea mia lesbia”
”se io sono lesbia e tu catullo non mi porteresti cosi
volentieri ad un ballo dato che lesbia è una donna
infedele”
”ma la storia non si ripeterà dopo che
ti avrò detto:
Godiamoci la vita, mia Lesbia, l'amore,
e il mormorio dei vecchi inaciditi
consideriamolo un soldo bucato.
I giorni che muoiono possono tornare,
ma se questa nostra breve luce muore
noi dormiremo un'unica notte senza fine.
Dammi mille baci e ancora cento,
dammene altri mille e ancora cento,
sempre, sempre mille e ancora cento.
E quando alla fine saranno migliaia
per scordare tutto ne imbroglieremo il conto,
perché nessuno possa stringere in malie
un numero di baci cosí grande.”
“mmm mi hai convinta”dissi abbracciandolo e
baciandogli il volto,mai nessuno mi aveva dedicato dei versi e seppur
fossero di un catullo ingenuo che non aveva ancora scopreto i
tradimenti della sua donna amata,la nostra storia sarebbe stata
diversa.io lo amavo,lui mi amava,niente poteva dividerci se non la
morte.
“Mi chiedi con quanti baci, Lesbia,
tu possa giungere a saziarmi:
quanti sono i granelli di sabbia
che a Cirene assediano i filari di silfio
tra l'oracolo arroventato di Giove
e l'urna sacra dell'antico Batto,
o quante, nel silenzio della notte, le stelle
che vegliano i nostri amori furtivi.
Se tu mi baci con cosí tanti baci
che i curiosi non possano contarli
o le malelingue gettarvi una malia,
allora si placherà il delirio di Catullo.”
piccole spifferate per
tenere viva la vostra attenzione:
ci sarà un
grande ritorno, ma chi??? si accettano scommesse
|
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Capitolo 7 *** il cuore ha sempre ragione ***
salve
atutti e scysatemi se troverete degli errori e delle incongruenze nel
testo,ma il programma nvu mi sta dando strani problemi: tento di
ingrandire la scrittura e solo per metà del testo
me lo fa,l'altra metà invece o la ingrandisci rigo per rigo
oppure niente O.O
tornando
a noi ...molte hanno ben capito chi tornerà prossimamente,il
problema però sarà :"perchè?"
anche il titolo di
questo capitolo è una saundtrack di un film,il film in
questione è al di là dei sogni.vi consiglio di
vederlo e di procurarvi una caterva di fazzoletti.aspettate non vi
posso lasciare se prima non vi ringrazio per i vostri commenti che dopo
il rovinoso calo del capitolo un pò hot ,in quello
precedente l'audiance è risalito!!!grazie a tutti anche ai
lettori silenziosi...
7
Il cuore ha sempre ragione
“te
l’ avevo detto che edward sarebbe stato entusiasta
dell’invito,conosco mio fratello fidati!”disse
alice tutta orgogliosa.
”quella
meno entusiasta sono sempre io però,non amo
ballare te l’ho detto aly”
”suvvia
quando sarai tra le braccio di eddino non capirai
più niente e sarai cosi confusa che ti trascinerà
lui nel vortice di una danza
appassionata”
”aly
dimmi per favore che non ti sei rivista dirty
dancing”risposi sconsolata conoscendo già la sua
risposta.ogni evento degno di
nota per alice comportava una attenta preparazione: doveva andare al
matrimonio
di qualcuno?e allora partiva il suo studio con i film:se scappi ti
sposo,il mio
grosso grasso matrimonio greco,il matrimonio del mio migliore amico ecc.
doveva
andare a fare shopping?partiva con pretty woman,poi
il diavolo veste prada per arrivare con I love shopping.mi ero fatta
una
cultura con alice; certo anche io ero appasionata di commedie
romantiche ma non
ero come alice che quando vedeva anche solo da lontano jasper gli
intonava come
what may di moulin rouge.
”oh
no”
”che
succede alice?”
”jasper
mi ha appena mandato un sms dicendomi che rosalie
si è comprata un vestito blu per il ballo”mi
guardò triste.
”aly
non mi interessa potrebbe pure farsi la plastica
facciale per assomigliarmi ,ma edward sempre me sceglierebbe”
”mmm
come siamo modeste”ci rise su alice.io ci credevo a
quello che avevo detto,perché credevo in edward.
”sai
emmet e rosalie hanno allentato un po’ i rapporti”
”spero
che non sia per colpa mia”
”no
anzi credo che grazie a te emmet abbia conosciuto la
vera rose, però lui la ama anche cosi
com’è…ma vorrebbe che un po’
cambiasse, è
un concetto un po’ egoistico”
”be
anche io voglio che edward sia completamente felice,
questo significa che sono egoista?”
”no
significa che lo ami e se lui riesce a cambiare è la
prova che ti ricambia e che il vostro amore può durare per
l’eternità un po’
come marie ed antony del film twilight”
”edward
è più bello di quel vampiro pallido”
”no…è
piu bello jasperuccio”.
Dopo
aver trascorso l’intero pomeriggio con alice mi
diressi finalmente a casa dove le mie cugine stavano letteralmente
impazzendo
per i preparativi del ballo.tanya aveva tentato di farsi invitare da
heric,doveva assolutamente uscire con un giocatore della squadra di
basket,ma
heric era già impegnato perciò per farmi un
torto,secondo lei,aveva invitato il
mio nuovo amico mike,ma in realtà aveva scatenato solo la
furia di jessica che
aspettava con ansia l’invito di mike.anche irina ci aveva
provato ad adescare
qualche mio amico,ma senza successo.
Le
mie cugine erano all’oscuro della scelta del mio vestito
custodito da alice perciò, dato che volevano umiliarmi,
avevano provato ad
indovinare la mia scelta.
tanya
aveva comprato un abito verde smeraldo con una fascia
di pietre preziose sotto il seno e non so quanti tulle che furiuscivano
dalla
gonna;avendo poi una tinta ai capelli che la facevano semprare una
candela con
la fiamma accesa la si poteva riconoscere anche da lontano con quei
colori
sgargianti.
irina
invece aveva optato per un vestito viola in stile
principessa di serie B.si vede che mi conoscevano poco.kate dal canto
suo,dato
che non frequantava più la scuola ma partecipava
constantemente ai giochini
delle sorelle,mi fece vedere il suo abito del ballo …fuxia
in stile sono una
gigantesca caramella gommosa.
Quando
avevo riferito a mio padre che sarei andata al
ballo scolastico per poco faceva cadere il telefono.aveva detto che
sarebbe
voluto venire ,ma che per il momento non poteva perché in
centrale era rimasto
solo lui,il suo collega era andato in pensione.ma gli avevo promesso di
collegarmi via internet con lui e fargli vedere in diretta come stavo
con
l’abito da ballo.anche quella sera chiamai mio padre per
sapere come se la
passavo solo in centrale.
”ehi
bells come mai mi chiami?”
”papà
ma se me lo hai detto tu di chiamarti ogni sera
dato che non sai che fare da solo in centrale”
”ah”
”papà?
Che cos’è che mi devi dire e non me lo vuoi
dire?”
”bells
ho fatto un danno”
”ti
ricordi che mi avevi chiesto di portarti il tuo
computer portatile che avevi lasciato qui? E
io ti dissi che dato che non potevo avevo chiesto questo favore a
henry?”
”si…”
”hanry
ha avuto un piccolo infarto e
allora ha chiesto a suo figlio seth ma il
ragazzo si è fatto bocciare proprio pochi giorni fa
all’esame di guida perciò
ha chiesto alla sorrella leah”
”leah
però è impegnata anche lei con i preparativi del
ballo perciò dato che una volta a settimana dà
una mano a billy ha chiesto a
lui”
”ma
la sua macchina è dal maccanico perciò billy ha
chiesto di portarti il computer a suo figlio jack”
”stai
scherzando spero papa!!!”
”piccola
mi dispiace pero è l’unico modo per riavere il
portatile e poi io sono stato avvisato all’ultimo momento di
questo cambiamento
e non posso neppure dire di no perché billy è
andato a trovare una delle sue
figlie più grandi e jacob è in gita
scolastica…però mi è stato riferito
che
entro la settimana prossima riceverai la sua visita
””no
no no maledizione papà hai scatenato il
pandemonio…”
”piccola
perdonami”
”purtroppo
lo devo fare sei l’unico papà che ho”
”lascia
stare ora vedo io come risolvere il problema
ciao”.
Ecco
ora avevo anche il problema che avrei rivisto
jacob;dopo quanto era successo un anno fa non l’ho
più voluto rivedere mi aveva
gia detto abbastanza quel giorno che lo beccai tra le gambe di
tanya…ora i
problemi a pensarci si erano moltiplicati: cosa avrei detto a tanya ,
ma
soprattutto come l’avrebbe presa edward? Parli del diavolo e
lui si intrufola
dalla tua finestra.
”ehi
amore ti devo parlare”
”ma
sono modi di entrare,e se fossi stata in mutande?!”
”meglio
per me”disse trascinandomi sul letto.
”che
mi devi dire”
”carlisle
ha detto che domani ci sarà un incontro con
tutta la famiglia,nella nostra erano soliti fare queste riunioni per
vedere
l’andamento dei nipoti, un po’ come una famiglia
mafiosa”
”e
stranamente hanno invitato pure noi e…abbiamo deciso
di parteciparvi,carlisle gliene vuole dire 4 a quei coglioni”
”e
lo voglio fare anche io”mi disse con un sorriso un
po’
tirato,certo la paura c’era dato che apertamente con gli
altri della famiglia
non aveva ma parlato.però vedevo anche la determinazione in
lui.aveva deciso di
affrontare il suo passato.
”vengo
con te”
”bella
ma non ce n’è bisogno “
”voglio
esserci e poi mi farò mettere in ghingheri da
alice cosi tutti i
tuoi cugini moriranno
di invidia”
”che
perfida che sei”
”lo
sono solo perché ti amo”
”e
io ti amo perché dai e non chiedi niente in cambio,sei
perfetta”
”chi
te lo ha detto che non chiederò niente in
cambio?”risposi alla sua provocazione abbracciandolo forte e
baciandolo
dolcemente.lo avrei aiuitato ad essere completamente felice.
“ed”
”mmm?”mi
rispose mentre eravamo ancora abbracciati sul
letto.
”vuoi
restare a cena da me?”non glielo avevo mai chiesto
per evitare gli occhi indagatori delle mie cugine.ma volevo
ufficializzare
ancora di più la cosa: io ed edward stiamo
insieme…lui è di mia proprietà!
forse
gli dovevo mettere un collare , ma non credo che
avrebbe accettato con entusiasmo.
”a
che pensi?”
”a
te con un collare”mi scappò.
”ancora
col sadomaso?”mi guardò edward perplesso.io in
risposta arrossii e cambiai argomento.
”vado
a dire a zia di aggiungere un posto,tu esci dalla
finestra e rientra dalla porta di ingresso per piacere”
”agli
ordini padrona…del sadomaso”ridacchiò
sul mio collo
mentre mi lasciava un sensuale bacio che mi fece correre un brivido
lungo la
schiena.
Gli
zii furono felici di avere un ospite tanya per poco
non ruzzolava dalle scale alla notizia.
“edward
dopo la scuola che intenzioni hai?”
”non
so se continuare con lo sport o con il piano”
”oooooooooooh
suoni il piano, senti edward lascio mio
marito e partiamo insieme,sai prima di conoscere eleazar ero fidanzata
con uno
che faceva parte della banda della scuola…ah che bei
tempi”scoppiammo tutti a
ridere per l’intervento di
zia carmen
penso che abbia rubato la battuta a tanya.
”lasciamo
stare questi ricordi preistorici di tua zia e
dicci bella tu che farai dopo il diploma?”intervenne mio zio
infastidito dagli
occhi persi nei ricordi di sua moglie.
”credo
di voler fare la scrittrice”non mi piaceva essere
al centro dell’attenzione.
”edward
da quanto giochi a basket?”si intromise kate che
stranamente stasera non era uscita con il suo ragazzo.
”poco
a dire il vero volevo solo seguire mio fratello
emmet”
”io
ho sempre fatto il tifo per te, faccio parte delle
cheerleader”intervenne irina tutta euforica.
”edward
è stato carino da parte tua invitare mia cugina al
ballo, non credo che vi abbia mai partecipato ad uno”ecco
tanya alla riscossa
che mi faceva passare per la poverette di turno invitata per
compassione da
edward.
”veramente
l’idea è stata proprio di bella, volevamo
passare una semplice serata insieme,ma poi ci siamo detti
perché non
partecipare”
”be
allora tu ci puoi dire di che colore sia il vestito
di bella, non ci ha voluto rivelare nessun particolare”
”veramente
non lo conosco neppure io se non per
l’astuccio di valentino che lo custodisce”
”c-come?sei
andata alla boutique di valentino giù a port
angles?”chiese quasi terrorrizzata tanya,mentre irina sputava
nel bicchiere
quello che aveva appena bevuto e kate tossina nel tovagliolo.i miei zii
invece
continuavano a discutere sui vecchi amori di mia zia.
”be
mi sono fatta un regalo, a phoenix ho lavorato molto
e quindi avevo dei soldi da parte,poi essere amiche di alice
è un vantaggio le
fanno sempre lo sconto cliente affezionato”risposi
orgogliosa.a parte kate le
altre due i loro vestiti li avevano solo affittati, lo zio non aveva
voluto
sganciare neppure un soldo per un vestito indossato solo una volta
nella vita
per meno di 24 ore.
“scusa
per l’interrogatorio”
”figurati
mi sono divertito a vedere le denali
strozzarsi,il cibo era ottimo ringrazia tua zia”
”non
resti un po’ nella mia stanza”chiesi imbroncioata
sulla soglia della porta stringendolo per la vita.
”tesoro
non credi che alle denali verrebbe un colpo se mi
vedessero entrare nella tua stanza direttamente dalla porta?vengo
più tardi
dalla finestra”
”uff
va bene e allora rimandiamo i baci a dopo”gli chiusi
la porta infaccia mentre ancora stava parlando.
“bella
se fai tutti questi rumori ti sentiranno”
”non
è mica colpa mia se la tua mano è nelle mie
m-mutandeee…”era almeno mezz’ora che ci
baciavamo,ma ci eravamo fatti prendere
dalla situazione e ci stavamo coccolando un po’ troppo
appassionatamente dato
che erano tutti in casa.edward continuava a baciarmi il collo mentre
con una
mano mi massaggiava un seno e con l’altra mi stuzzicava
intimamente.io non
avevo la più pallida idea di dove avessi le mani, quando
edward mi toccava ero
leggermente fuori dal mondo.forse gli stavo massaggiando i capelli cosa
che
adoravo.un suo improvviso morso sul collo mi fece eccitare ancora di
più e con
un urletto strozzato trattenuto dalla sua mano sulla mia bocca,
venni.ci
guardammo intensamente e mentre le labbra di edward si stavano per
posare di
nuovo sulle mie mi arrivò un messaggio di alice:
non
farti strapazzare troppo da edward che domani dalle 9
del mattino bisogna iniziare a prepararsi!!!
“ma
sta scherzando???”avevo gli occhi fuori dalle orbite.
”ti
giuro di no, be fammi andare prima che venga a prelevarmi
direttamente lei”si alzò dal mio corpo e si rimise
la t-shirt che gli avevo
letteralmente strappato di dosso.
”amore
ti passo a prendere alle 9
domani sera,riposati”e con un ultimo bacio
il mio uomo pipistrello volò via nella notte.
“Cenerella,
Cenerella, sempre in moto...
Cenerella, su in soffitta, giù in cantina...
Disfa i letti, vai in cucina...
Lava i piatti, il fuoco accendi...
Poi lava, stira e stendi...
Comandan sempre loro e
Ripeton tutte in coro
al lavoro, al lavoro, Cenerella...”
“alice
ma che diamine ,vattene non vedi che sto
dormendo,se mi fai perdere le ore di sonno poi avrò delle
borse fin sotto ai
piedi stasera”era entrata come un uragano cantando, ma chi
diamine l’aveva
fatta entrare.la prossima volta metterò un cartello fuori
casa : vietato
l’ingresso ai cani e alle alici!
“Ho
trovato!
Ho trovato, ho trovato
Il vestito è un po' antiquato...
Ma se noi ci diam da fare...
Si può rimodernare.
Con un bel nastro intorno
E del punto a giorno
Potrà alla festa andare, divertirsi e ballare
E sarà fra tutti quanti la più bella!”
Continuava
a muoversi in camera mia e poi sentii l’acqua
scorrere in bagno,sperai arditamente che ci si volesse affogare.
“Svelti, svelti
Ad aiutare, per la festa...
Cenerella, deve esser la più bella!
Su diamoci da fare!
E faremo un bel vestito a Cenerella! “
“bene abbiamo casa tua
libera, sono
le 9 meno un minuto,il bagno si sta preparando e nel frattempo farai
una
leggera colazione,poi partirò con i trattamenti di
bellezza,nel pomeriggio
potrai fare un pisolino di un ora e mezza e una merendina e ci
prepariamo per
il ballo vero e proprio”
”se ci fossi stata tu
con napoleone
a waterloo sicuramente non avrebbero perso con la tua determinazione e
i tuoi
piani di battaglia”
”certo gli avrei
rifotniti di
calzettoni pesanti adatti per l’inverno russo,di prima
qualità intendiamoci!”.
E la giornata
incominciò.la
mattinata la trascorremmo tra creme
e
prodotti risasatori per capelli.alle 12 in punto mi
lasciò,proprio quando
ritornarono tanya e irina con zia.io e zia carmen pranzammo insieme
mentre le
due modelle dovevano digiunare per la serata.e dopo il pisolino ecco
che il
tornado alice tornò.era già tutta truccata e
acconciata doveva solo fare un
miracolo a me e indossare
il suo
vestito.
”niente acconciature
strambe”la
ammonii appena vidi che prendeva mollettine ,pinzoncini,fermagli e
altro.mi aiutò
ad indossare il vestito e io feci altrettanto con lei.ci guardammo allo
spechio
e scoppiammo a ridere,non sembravamo noi,ma delle dive di hollywood.
Scendemmo in salone per le foto di
rito e per aspettare i nostri accompagnatori.tanya era irritatissima,il
vestito
la stringeva troppo in vita ed ed era stata costretta a mettere un body
e
inoltre il trucco pesante agli occi le aveva macchiato i guanti che
aveva
deciso di non indossare più.
”blu?”chiese
irina perplessa.
ӏ il mio
colore preferito” risposi
passandole accanto.in quel momento suonarono al campanello.zio apri la
porta e
una fila di ragazzi si presentò ai nostri occhi.
edward era il primo impeccabile
nel
suo smoking nero e con una rosa blu nel tascino,per tanya
c’era tayler in un
completo…marrone, sicuramente tramandato da generezione in
generazione;per
irina un certo tom del primo anno in un completo grigio scuro che ben
si
sposava con la sua carnagione lattea; ed infine jasper che si guardava
intorno
perplesso nel suo completo nero con cravatta e camicia viola.
”orsù baldi
giovani facciamo tante
belle foto”incitò mio zio e poco dopo prendemmo
io, alice e i nostri cavalieri
la limousine per andare alla festa mentre le mie due cugine dovettero
accontentarsi del furgoncino di tyler.
La palestra faceva a dir poco
paura
piena di palloncini colorati e
festoni
abbinati…il tema :carnevale…a giugno!
ci divertimmo come non mai con
alice
che faceva scatenare il povero jasper e edward che tentava di non farsi
pestare
i piedi da me.intravidi anche rosalie in un vestito rosso stile jessica
rabbit
con…un altro ragazzo???
”so cosa stai
pensando,ma non è
quello che pensi “intervenne edward.
”in realtà
non se ne sono accorti ma
entrambi,rose e emmet , stanno facendo lo stesso gioco : vogliono far
ingelosire
l’altro”
”scopo?”
”mah forse far vedere
che l’uno ama
l’altro…ma cocciuti come sono continueranno cosi
in eterno”stavamo ballando un
lento al centro della sala, e non so perché questo momento
cosi pacifico mi
sembrò il più adatto per parlargli di jake.
”edward ti devo dire una
cosa”
”che faccia seria dimmi
tutto amore”
”ti ricordi quando ti
dissi che da
phonex mi doveva arrivare il mio pc portatile?”annui.
”be non sarà
mio padre a portarlo e
neppure un suo amico ,è riuscito a trovare solo
jacob”continuò a fissarmi
mentre il suo sorriso si spegneva.
”edward di quello che
pensi”
”se solo osa toccarti o
avvicinarsi
più del lecito lo ammazzo di botte”
”tutto qui?”mi
guardò perplesso
mentre continuavamo ad ondeggiare sulla pista.
”perché?come
avrei dovuto reagire?”
”ti dovevi arrabbiare
con me,avrei
dovuto lasciar stare il computer e mandarlo a quel paese”
”bella mi sarei
arrabbiato con te se
il pc fosse stato una scusa per rivederlo ma dato che non è
cosi sono
arrabbiato con lui perché penso che per lui questa sia una
scusa per rivederti”
”non
credo”dissi sovrappensiero e
lui mi riservò uno di quei sorrisi sghembi che tanto amavo.
”bella, tesoro sei
proprio
ingenua,quando un ex si riavvicina è perché si
sente in colpa e ha bisogno di
fare o dire qualcosa che prima non ha avuto il coraggio di dire o
fare”
”mmm e tu hai molta
esperienza in
ex, vero?”domandai sospettosa.ma lui non mi risposte anzi mi
trascinò in un
ballo movimentato al cambio del d-j.
Eravamo nella stanza di edward,il
ballo era finito e come ogni tradizione che si spetti doveva
concludersi cosi.
”hai visto la faccia di
tanya quando
tayler le ha rovesciato il bicchiere addosso?”chiesi mentre facevo scorrere la zip del
vestito.
”sono rimasto sorpreso
quando ho
visto tayler sulla soglia della porta e non mike”rispose dal
bagno.
”mike si è
rotto stamattina una
gamba e jessica prontamente ha avvertito tanya e poi ha passato la
serata a
casa con mike”
”precisiamo la gamba se
l’è rotta
inciampando nella sua cartella”
”vuoi farmi credere che
era tutta
una scusa per non andare alla festa con tanya?”rispose un
edward sorpreso e
mezzo nudo sulla soglia della porta del bagno.
”tanya si sarebbe
vendicata ad
un ufficiale
rifiuto…magari gli avrebbe
rotto direttamente lei la gamba”appena vidi edward
avvicinarsi feci scivolare
il vestito e mi voltai verso di lui.
”niente
reggiseno?”domandò ingoiando
il groppo in gola.non risposi e salii sul letto subito seguita da lui
che tra
un bacio e l’altro,sulla bocca ,sul petto ,sulla spalla,sul
collo mi sussurrava
“ti amo”.
piccole spifferate per
tenere viva la vostra attenzione:
non sarà l'amato jacob a portare scompiglio ma chi?
|
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Capitolo 8 *** 8 kissing you ***
8
Good
afternoon !!eccomi qua con un bel capitolo polpettone,si scopriranno
delle cosette interessanti,entreremo nella psicologia dei personaggi.la
venuta del nostro lupacchiotto preferito sarà prossima ve lo
prometto,in cambio per i capitoli prossimi vi dò
da studiare shakespeare!
il titolo di questo capitolo è tratto dalla soundtrack di
romeo e giulietta con leonardo di caprio; ascoltatela che ne vale
veramente la pena.ah vi ribadisco che per ogni capitolo io preparo un
set di abiti che potete trovare nel sito polyvore sotto il nome di
serenity91(scusate se non metto il link ma non lo so fare)!!buona
lettura e soprattutto fazzoletti alla mano!
8 kissing you
Avrei accompagnato edward a questo fatidico incontro con
tutta la famiglia.si meritava un riscatto dalla vita ed era quello di
sbattere in faccio a quella massa di ingrati la sua
felicità e la sua fortuna nell’aver incontrato
persone che lo amano cosi tanto.mentre riflettevo su ciò
cercavo di trovare un capo adatto per questo incontro.
edward mi aveva detto che suo nonno abitava poco fuori forks
in una maestosa villa regalategli dai nipoti.li come ogni seconda
domenica del mese si sarebbe tenuto un piccolo party che prevedeva la
riunione di tutta la famiglia e un resoconto dettagliato
sull’andamento della loro vita; chi aveva dei problemi veniva
deriso apertamente dalla famiglia.edward mi aveva raccontato che
carlisle quando non era ancora sposato e laureato veniva emarginato a
queste feste,perché non aveva un soldo in tasca e aveva
intrapeso degli studi che gli avrebbero tolto tempo utile per cosa poi
era un mistero.quando poi diventò un rinomato chirurgo e
sposò una bella ereditiera per amore e non per soldi venne
riaccolto a braccia aperte,ma carlisle voltò le spalle alla
cosidetta famiglia avendo vissuto sulla proprio pelle di che pasta
fossero fatti.
Mentre rimurginavo su ciò bussai alla porta di
ingresso di casa cullen per emergenza abbigliamento e una
splendida esme mi apri la porta.
“tesoro entra e dward è in camera
sua”
”grazie esme come va?”
”male alice mi sta mettendo in croce per la scelta
del vestito da mettere a questo maledettissimo party,dice che tutte le
donne cullen devono essere le più belle”sorrisi al
pensiero di alice che costringeva a far la prova
vestiti sua madre.
”ah bella e con donne cullen intendo anche te e
rosalie”rosalie??non feci in tempo a formulare la domanda che
la stanza di alice mi risucchiò al suo interno.
”bella bella allora ho scelto per te quattro
vestiti provali e vediamo quale ti sta meglio”alzando lo
sguardo oltre a vedere montagne di vestiti ammucchiati qua e la per la
stanza scorsi anche una bellezza statuaria di nome…
”ciao rosalie”
”bella”rispose accompagnado le parole
con un cenno del capo.non mostrò disprezzo ma neppure
interesse per la mia presenza.ma la domanda che mi opprimeva sopra ogni
cosa era:si erano rimessi insieme rosalie ed emmett??
“mmm mancano un paio di abiti penso di averli
lasciati nella camera di mamma devo assolutamente farteli vedere bella
aspettatemi …e non scannatevi”disse alice
chiudendo alle sue spalle la porta.non ci scannammo ma ci osservammo
intensamente.entrambe volevamo parlare ,ma non avevamo il coraggio di
farlo.
”e cosi accompagni edward all’incontro
con tutta la famiglia eh?anche io ho deciso di accompagnare emmet dopo
la tua decisione è giusto che facciamo vedere di che pasta
siamo fatti”continuavo ad osservarla un po’ incerta
su che tipo di parole dovevo utilizzare con lei,non mi andava di
litigare.
”e cosi tu ed emmet…”
”alla fine del ballo abbiamo parlato ci stavamo
comportando da perfetti imbecilli”
silenzio.
”bella io…ti devo chiedere scusa,anche
con te e con edward mi sono comportata da stupida immatura”
”avevi ragione tu, tutto quello che dicevo e
facevo era solo per me e non per edward,ero invidiosa di
te,perché tu eri arrivata dove io non ero riuscita,ma invece
di capire che emmet mi amava per cosi com’ero mi accanivo con
te e nel frattempo pensavo a come potevo cambiare per essere amata da
edward”
”ho sempre avuto…come dire la vena da
samaritana,volevo essere io a salvare edward,ma forse ero io che dovevo
essere salvata da questa stupida ossessione e la mia medicina era
emmet”
”meno male che me ne sono accorta in tempo e che
lui è molto paziente”dopo essersi liberata di
questo peso mi guardò negli occhi.in quel cielo azurro non
vi leggevo il solito disprezzo e l’alterigia che la
caratterizzava,ma tranquillità che trasmise anche a me.
”rigrazia che non sono una persona che riserva
rancore e neppure una persona aggressiva se no questa stanza sarebbe
diventata il nostro campo di battaglia”mi avvicinai a lei
sorridendole.
”per carità no,poi chi la sentiva alice
che le avevamo distutto i vestiti”eravamo sedute ora vicine e
ci sorridevamo amichevolmente,certo l’imbarazzo
c’era d’altronde c’eravamo andate
giù pesante,ma avevamo chiarito e avevamo anche imparato a
conoscere una parte dell’altra.non eravamo ancora amiche ma
vicine che magari nel momento del bisogno avrebbero dato una mano per
l’altra.
”siete vive ?vengo in
pace”affermò un’alice incerta che
sventolava dalla porta un vestito bianco.le nostre risate scoppiate
all’unisono la convinsero che le asce di guerra erano state
sotterrate.
“quindi satasera dormi da noi?”mi
domandò edward mentre osservava tre completi composti da
camicia ,pantalone, calzini, e scarpe ,posti sul letto e in attesa di
essere scartati o no.
”si ho spiegato a grandi linee la situazione a zia
carmen e dato che era quasi certa che se fossi tornata a casa tardi le
mie cuginette mi avrebbero fatto il terzo grado ha detto che potevo
dormire con alice”
”quindi niente capatina da me stasera?”
”certo che no con i tuoi genitori presenti alla
fine del corridoio ,sei pazzo!!”ma edward non mi stava
ascoltando troppo intento a scegliere il completo.
”amore vestiti tutto di grigio”gli
sussurrai avvolgendolo in un abbraccio.ricambiò il mio
gensto appoggiando il suo mento sulla mia testa e baciandomi
delicatamente i capelli.
”ho paura che ti pentirai della tua scelta,se ti
trattassero male e io non fossi in grado di difenderti sentiti in
diritto di lasciarmi”sciolsi l’abbraccio per
guardarlo dritto negli occhi preoccupati.
”sappi che non mi avvarrò mai di questo
diritto qualunque sia la circostanza perché amarti vale
più di qualsiasi diritto e dovere,per me amare va oltre la
morale perche significa sacrificare se stessi”
”ma non annullarsi per l’altro”
”io non mi sto annullando io sono rinata con
te,con l’amore che provo per te”iniziai a piangere
,non era un discorso che due normali diciotenni fanno tra loro e forse
neppure due adulti;troppo profondo,troppo intenso,troppo vero.dopo
quello che avevo passato mi sono fatta forza e sono andata avanti,ma
solo per gli altri,mai per me. E poi è arrivato edward, lui
subito ha mostrato la sua fragilità e non si è
vergognato.è stato nell’esatto momento in cui mi
sono legata a lui che ho capito che dovevo stargli vicino non solo per
lui ma anche ,per me stessa perché lo amavo .questo
sentimento mi ha fatto capire di essere viva e ha riportato alla luce
l’anima di edward.per rendere felici gli altri questa volta
non mi ero annullata,ma stavo semplicemente vivendo.
Dopo questa mia rivelazione il verde smeraldo degli ochhi di
edward riprese vitalità.mi prese sotto le braccia come una
bambina e mi fece voltegiare per la stanza non una ma ben due volte.
”bella bella bella , ma da dove sei
uscita da un libro settecentesco?dì la verità tu
sei la rincarnazione della austen!!”mi strinse a
sè ridendo di gusto.era felice lo sentivo.era felice come lo
ero io.
quando rimisi i piedi a terra purtroppo per le troppe
giravolte persi l’equilibrio cadendo sul letto alle mie
spelle trascinando con me edward per la maglietta.
”ti amo”mi disse di colpo mentre mi
penetrava l’anima con le sue gemme verdi.in un primo momento
abbassai lo sguardo perché le mie guance stavano andando a
fuoco,ma poi presi coraggio e lo ricambiai.
”anch’io ti amo”il bacio che
suggellò quel momento fu un semplice bacio a stampo sulle
labbra,ma era pieno di ardore, desiderio, dolcezza, passione,
amore.c’era tutto ,tutto quello che provavamo.per uno strano
caso del destino avevamo trovato la nostra perfetta metà del
tutto.
Ero nella volvo di edward ci stavamo dirigendo alla villa;
alice aveva pregato carlisle di andare ognuno con la propria macchina
per ostentare cosi anhe la loro ricchezza,ma l’anima pura di
carisle aveva detto di no e cosi ci avviammo solo con 2 macchine la
volvo e la mercedes.
dopo tante prove ero riuscita a trovare un vestito che
andasse bene sia a me che ad alice.era un semplice vestito panna dalle
delicate stampe di fiori campagnoli.
Edward, nel completo grigio, mentre guidava mi teneva la
mano sul cambio.alice dientro con jasper non faceva altro che parlare
senza mai prendere il respiro tant’è vero che ad
un certo punto priva di aria iniziò a tossire ed io. edward
e lo stesso jasper scoppiammo a ridere, nonostante ci guardasse in
cagnesco.
Eccoci arrivati alla fantomatica villa.un po’
troppo pomposa per i miei gusti, circondata da un immenso giardino solo
di rose.che spreco di soldi soprattutto perché nella villa
ci abitava un nuomo solo: richard cullen, padre di carlisle
nonché anche di carlotta, matrigna di edward.
mentre scendevo dalla macchina accompagnata dal gesto
galante della mano di edward scorsi uno ad uno gli occhi indiscreti che
ci osservavano.
Ruth cullen sorella di richard,la classica donna anziana che
nonostante la veneranda età di 82 anni pretendeva di fare
tutto ciò che una donna nel fiore degli anni invece
poteva.pretenziosa,presuntuosa facile alla collera anche
perché aveva avuto 2 figlie che erano rimasta zitelle e sul
piano lavorativo non avevano avuto alcun successo.
ma edward mi aveva raccontato che ruth era una donna potente
al pari di richard perciò aveva giustificato la questione
con la cagionevole salute delle donne che impossibiltava loro qualsiasi
cosa.
altro pezzo forte della famiglia era renold cullen,il buono
della famiglia che mandava di nascosto dei biglietti di buon natale
alla famiglia di carlsle.veniva accettao all’interno di
quella comunità, a parer mio quasi mafiosa,perchè
i suoi due figli cecile e cam avevano concluso due brillanti
matrimoni.chi se la passava peggio di tutti erano i figli di cam in
quanto sua figlia primogenita, marie, aveva tentato due mesi fa il
suicidio perché soffocata da questa famiglia bigotta e
dall’apparente fede in Dio,ma la questione era stata
insabbiata dallo zio richard.
edward a grandi linee mi aveva spiegato che il
nonno aveva lavorato in banca e per far fronte ad alcune
crisi famigliari era dovuto correre alla pratica dell’usura
oltre che a matrimoni combinati per figli e nipoti.disprezzava chi
riusciva con le proprie forze sempre a risollevarsi come carlisle che
era identico per aspetto e mente alla povera madre ormai morta da
anni.una brava donna che per accettare il suo matrimonio combinato
aveva rinunciato ai suoi sogni,ma la lezione l’aveva imparata
e l’aveva persino trasmessa a suo figlio.con caroline non era
riuscita nell’impresa,fin da piccola furba ed astuta tanto
che il padre aveva deciso di ammaestrarla per farne una vincitrice;ma
in realtà la sua furbizia nascondeva una certa
stupidità e non aveva fatto altro che accrescere la sua
autostima facendole credere che con la sua bellezza potesse comprare
tutto ciò che voleva ma la batosta presa con il padre di
edward le è valsa da conferma di quello che non era e che
ormai troppo tardi non sarebbe mai diventata.
Ma altri erano anche gli sguardi che osservavano i nuovi
arrivati,altri cugini ,zii e parenti di secondo, terzo grado.
“carlisle che piacere vederti ti trovo proprio
bene e vedo che la tua famiglia aumenta a vista docchio ,avete adottato
altri ragazzi?!”zia ruth accompagnata da due baldi giovani
era corsa all’ingresso per accoglierci a modo suo.
“no sono i fidanzati dei miei figli dato che siamo
una famiglia molto unita mi è parso doveroso invitare anche
loro”
”e poi non abbiamo bisogno di addottare dei
ragazzi sono loro che spontaneamente vengono da noi”piccola
frecciatina di esme alla zitellagine delle figlie di ruth.
”ruth cara non importunare mio figlio e una vita
che non lo vedo non vorrei che scomparisse nuovamente nel
nulla”detto ciò ci fecero accommodare nella grande
sala da pranzo piena di tavolini da thè illuminati dalla
luce del sole che entrava dalle enormi vetrate.i posti erano stati
assegnati da richard.io ed edward eravamo seduti con dei suoi cugini di
secondo grado credo :tommy e jenny ( XD).lui classico ragazzo che si
crede il rampollo bellissimo di qualche casata reale con fularino al
collo;lei ossigenata ,siliconata papera rosa shokking.
“edward è una vita che non ci si vede e
ora ti presenti qui con una splendita creatura come
questa?”disse rivolto a me.
”quando la vita ti offre tutto ciò che
c’è di meglio a questo mondo perché non
vantarsi un po’”rispose edward un po’
irritato.ecco la battaglia era cominciata.
“come va l’ultimo anno di liceo
pubblico?io al collegio privato ho ottenuto una borsa di studio per
boston grazie alle mie attività di tennis.”
”be sono indeciso se accettare o la borsa di
studio di yale e continuare perciò con il basket oppure
prendere la borsa di studio offerta dalla juliard e diventare un
musicista professionista in quel caso però frequenterei
degli studi via internet per oxford medicine”viva la
modestia.spero sinceramente che non abbia avuto tutte queste proposte
perchè già mi preoccupavo per il dopo diploma.
”caspita edward ma sei veramente impegnato e dovi
lo trovi il tempo per clarabella?”
”il mio nome è isabella e comunque se
ci si ama il tempo lo si trova sempre”frase degna da saop
opera , ma avevo capito il livello delle persone con cui ero costretta
a parlare.edward rideva per la mia mielosa battutta e mi stringeva in
bella vista sul tavolino le nostre mani intrecciate.tommy invece mi
guardava estasiato.
”isabella swan giusto?perciò sei la
nipote di eleazar e carmen denali e cugina delle tre denali”
”purtroppo siamo imparentate”
”be sono famose qui a forks. piuttosto
appariscenti”
” si le classiche ragazze americane
ossigenate,siliconate dall’abbigliamento
appariscente”tutti buttammo un occhio a jenny che
naturalmente non aveva capito la mia frecciatina.non ci perdevo niente
a sparlare delle mie cugine,certo mi dispiaceva per i miei zii,ma mi
dovevo distinguera da loro.
vedevo nel frattempo da lontano alice ed emmet nelle nostre
stesse situazioni,mentre dal volto di carlisle appariva una calma
innaturale.la quiete prima della tempesta.
“edward”ruppe il mormorio di gente che
chiacchierava nella sala il nonno di edward.
”carlisle mi ha detto che sei un ottimo musicista
perché non ci suoni qualcosa”
”quindi strimpelli ancora con
quell’arnese”ecco la voce che ancora ci mancava:
caroline.
”certo una passione non si abbandona mai”
”se poi ci si è
portati…”proferì
un’orgogliosa esme fiera di suo figlio.
baciandomi una guancia e sciogliendo il nostro intreccio di
mani si avviò verso lo splendido piano nero che mostrava
tutta la sua magnificenza nell’angolo della sala.
”ti serve qualche spartito?qualcuno che ti sfogli
le pagine?”intervenne tommy.
”magari isabella è disposta ad
aiutarti”concluse jenny cattiva.
”no grazie, bella già fa tanto per la
mia musica, come ispirarmi melodie sempre nuove”disse tutto
questo sorridendo come solo lui sapeva fare e guardandomi fisso negli
occhi.sembrava che non ci fosse nessun altro a parte noi nella sala.io
ricambiai il suo muto ti amo mimandogli un grazie per avermi definita
la sua musa ispiratrice.
edward era un bel ragazzo e sicuramente ora con quelle
semplici parole aveva attirato a se tutte le attenzioni femminili, di
donne che se eprima lo disprezzavano per l’imposizione del
nonno ora lo ammiravano in segreto.
iniziò,era una melodia nuova, o meglio qualche
giorno prima lo avevo spiato al piano mentre la suonava e
appena gli avevo chiesto che cosa fosse si era alzato di scatto e aveva
eclissato l’argomento con i suoi baci maledettamente
convincenti.
era delicata ,le note erano accompagnate della calda luce
che dalla finestra posta accanto al piano filtrava .era il momento di
edward.
Nel momento piu delicato della melodia alzò lo
sguardo, puntandolo su di me e mi sorrise calorosamente.come mossa da
una forza superiore mi alzai e mi avviai verso di lui.proprio mentre
intonava l’ultima nota lo avvolsi nel mio abbraccio e gli
bacia una guancia.
”ti amo”
”kissing you”
”come?”
”cosi l’ho intitolata”.
“Come avete potuto notare edward non è
di certo un lebroso da evitare, di certo non c’era bisogno di
dimostrazioni pratiche, ma ci siamo dovuti abbassare ai vostri
livelli”mai avrei pensato di sentire delle parole tanto
pungenti dall’anima pura di carlisle.
”come ti permetti piccolo bastardo solo
perché hai avuto nella vita fortuna non ti permetto di
insultarci”
”e poi sappiamo tutti che cosa edward ha fatto
passare alla povera caroline”
”be forse non sapete che la povera caroline
tradiva ripetutamente il padre di edward “
”lui ha iniziato il gioco e poi quello stronzo gli
ha portato a casa questo bastardo avuto da una precedente relazione e
lo amava come se fosse la cosa più importante di questo modo
””e lo è,un figlio
è la cosa più importante che ci sia e solo
perché edward rappresentava il fallimento come donna di
caroline non si meritava di certo il suo disprezzo”intervenne
nel battibecco ruth – carlisle, esme.
”avete sempre e solo accettato la versione di
caroline, una donna talmente immorale che per una pipì a
letto ha cacciato di casa un bambino di 8 anni,talmento codarda che ora
qui nemmeno si difende da sola,mentre un ragazzo di appena 18
sì”
”che diamine vuoi da me carlisle,perché
mi sbatti in faccia la tua famigliola felice”
”smettila di compiangerti caroline e ìi
la verità a papà ,smettila di nasconderti dietro
un ragazzo”
”di che verità parla
carlisle,carlotte”tutti osservavamo caroline,e io stringevo
forte la mano di edward tanto da fargli male,non volevo che soffrisse
ancora.
”dopo che edward scappò con quella
donna avevo deciso di andarmene di casa non potevo sopportare la
vergogna di essere emarginata,non avevo niente se non voi”
”ma poi cambiai idea e prima che la notizia che
ero stata abbandonata si spargesse decisi che me lo sarei ripreso
edward a tutti i costi”
”scovai dove vivenano felici e
contenti…con un bambino
””incontrai elisabeth una sera, aveva in
braccio te edward,ti guardava con occhi sì stanchi ma dolci
teneri,come solo una madre sa fare”
”le feci una proposta, due milione di dollari e
lei sarebbe soparita dalla scena”
”ti posò nella culla e si
avvicinò a me con aria soddisfatta, accettò e
nell’arco di mezz’ora se ne andò di
casa”
”ma l’avevo vista entrare in taxi sola
,senza il bambino”
”mi fiondai in casa e il bambino era là
nella culla che dormiva placidamente”
”mai mi sono perdonata per quello che ti ho fatto
edward,forse qualcuno mi potrebbe dire magari elisabeth se non fosse
scappata allora lo avrebbe fatto più tardi”
”ma continuo ad avere paura perché era
come vedere me stessa,interessata solo a me e a qualcun altro nel caso
mi convenveniva”
”come si può smettere di amare una
persona cosi di punto in bianco!! ed è stato in quel momento
che ho pensato a te papà a quello che mi hai fatto passare e
diventare senza che me ne accorgessi”
”mi ero comportata esattamente come te e per
questo che non potevo vedere edward, perché gli avevo
distrutto la vita e nonostante ciò quando quella sera
l’ho preso in braccio stropicciando i suoi occhietti verdi mi
ha sorriso…a me capite
…aahhhhh”quell’urlo straziante
sqarciò il silenzio della stanza.nessuno poteva pensare cosa
ci fosse dietro quella maschera se non carlisle che ora piegato a terra
abbracciava la sorella in un pianto isterico e liberatorio.
Edward accanto a me era rigido e fissava la scena privo di
emozioni.
”andiamo in giardino”dissi
più a me stessa che a lui.lo trascinai verso un gazebo e ci
sedemmo l’uno al fianco all’altro,mano nella
mano.il mio sguardo su di lui,il suo fisso nel vuoto.
”è finita… è
tutta finita”
mi osservò con uno sguardo esterreffato e poi
scoppiò anche lui in un pianto liberatorio.ora era
libero,libero di essere felice.
gli accarezzavo i capelli mentre il suo pianto si
trasformava in una bella e viva risata.
”mi sono persa qualcosa?”
”si che ti amo”disse dandomi tanti baci
sulla mascella.
”edward stai fermo mica possiamo farlo qua,
all’aperto,in un gazebo,nella casa di tuo nonno”
”non sai che il sesso dopo aver provato forti
emozioni è davvero eccitante, quasi selvaggio”
”e tu come fai a saperlo??”chiesi
indispettita, sempre sospettosa del suo passato.
”perché è sempre cosi con
te”rispose tranquillo lui,cingendomi la vita per baciarmi
come e dove si deve.
Sapemmo in seguito che nonno richard aveva disconosciuto
caroline più per le parole rivolte a lui che per
l’atto commesso.carlisle si occuò della salute
della sorella.
le cose da quell’ultima riunione erano nettamente
cambiate nella famiglia cullen.ai party vi partecipava sempre meno
gente e la credibilita di zia ruth si perse nle vento quando si
scoprì che una delle sue figlie era lesbica.nonno richard si
era chiuso in se stesso perché ripudiato da entrambi i figli
e la famiglia passò nelle mani di nonno ronald che aveva
abolito definitivamente questi incontri assurdi minacciando i nipoti di
farsi vedere solo a natale.
carlisle riallacciò qualche rapporto solo con chi
se lo meritava.
Tra me ed edward andava tutto alla grande anche
perché erano appena iniziate le vacanze estive e non
vedevamo l’ora di divertirci come dei pazzi.era felice,anzi
libero e non faceva altro che ringraziarmi ogni giorno per averlo
aiutato ad uscire da tutto ciò e la mia risposta continua
era:
”be ora possiamo occuparci di cose da adolescenti,
non so partite di basket,pensieri per il college,gelosie
…”
non lo avessi mai detto.
note
dell'autrice:
volevo
chiarire subito che non discrimino nessuno per la propria scelta
sessuale,comprenderete tutti percè abbia suscitato in certo
scalpore la cugina lesbica data la famiglia chiusa di
mentalità.
grazie
per la lettura e lasciate un sefno se potete!!
|
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Capitolo 9 *** 9 my love ***
9
sono tornata viva dagli esami!!!!!scusate il
ritardo ma ho fatto gli orali lunedi e il giorno dopo mi sono messa a
scrivere,ma come se non bastasse avevo il blocco dello scrittore quindi
per i primi giorni scrivevo giusto due righi e poi come ipnotizzata
fissavo lo schermo. XDXD
ma torniamo a noi : questo è un
capitolo di passaggio perchè dopo la notizia bomba dello
scorso capitolo c'era bisogno di riposarsi . e come adesso è
estate per noi lo è pure per i miei protagonisti.la storia
è breve massimo altri 3 capitoli e poi metto la parola
fine.ma i prossimi due sono delicati vi avverto.
sono molto contenta dei 70 seguiti,ma meno
delle recensioni...all'ultimo capitolo ne ho avuta solo una,
naturalmente sempre di Austen95 che ha lasciato il segno ad ogni
capitolo.mi piacerebbe se questi 70 si facessero sentire...XD
per chi ancora non lo avesse capito la
melodia di oggi è my love di Sia,questa melodia l'abbiamo
trovata in eclipse nella scena in cui bella finalmente capisce che si
deve dare una mossa con quel gran pezzo di edward...XDXDXD
buona lettura!!
9
my love
Che bella l’estate se poi
sei fidanzata anche meglio ;e se il fidanzato
è edward cullen è anche migliore.finalmente dopo
l’incontro con la famiglia di
edward potevamo goderci l’estate,lasciandoci alle spalle
abbandoni,tradimenti,lotte per il potere e l’egoismo di
persone che credevamo
volerci bene.
jacob ancora non si era presentato
con il mio computer e mio padre
non sapeva darmi notizie,questo mi metteva ansia.avrei dovuto fare i
conti con
il passato ma sapere quando questo busserà alla tua porta
sarebbe decisamente
meglio.
edward mi aveva invitato a passare
il resto dell’estate nella sua
villa al mare con la sua famiglia.i miei zii accettarono anche
perché nel fine
settimana furono invitati anche loro da esme e carlisle che vedendo che
la
nostra storia era seria avevano deciso di andare oltre il semplice
buongiorno
tra vicini,naturalmente tanya ed irina rinunciarono a tutti i loro
impegni per
raggiungerci.meno male che il trio non era al completo
perché la cara kate da
quando frequentava garret era sempre fuori, il che era un bene per
me.la villa
si trovava nella piccola riserva di la push; la loro era sicuramente la
più
bella di tutte.
io ed edward naturalmente non
potevamo dormire nella stessa stanza
cosi avevamo scelto due stanze comunicanti dal bagno.carlisle mi aveva
consigliato di dormire con alice ma dato che quest’ ultima
aveva invitato al
mare jasper aveva altri piani,perciò con la scusa che alice
mi avrebbe trattano
come una bambola e non avrebbe piu smesso di parlare neppure durante il
sonno
carlisle mi offrì la scelta di un’altra stanza
comprendendo perfettamente che
sua figlia a volte poteva essere davvero insopportabile.
“ehi bella sei
pronta?”chiese edward bussando alla porta del
bagno.
”oggi vengono anche
alcuni compagni di classe giù alla spiaggia”
”mi pare
che ci sia anche
la tua amica angela…ma bella sei o no in bagno?”
”edward ci sono, ma in
momenti come questi non sono molto in vena
di fare conversazione”risposi facendo la finta acida.
”credevo invece che fossi
troppo impegnata per farti bella per
mike”mi rispose invece veramente seccato.
”ti sei messa anche il
costume meno coprente che hai…”disse
squadrandomi dalla testa ai piedi e soffermandosi sul mio seno
costretto in una
coppa che doveva trasormare la mia scarsa seconda in una piena terza.
”veramente mi stavo
facendo bella per te ma se devi accogliermi
con questo calore allora mi butto veramente tra le braccia di
mike”
”almeno lui mi
venererà come una dea”naturalmente il tutto era
stato detto con un tono e una voce altamente ironica per sdramatizzare
la
situazione che era diventata pesante a causa della gelosia di
edward.anni e
anni di indifferenza verso le donne arrivo io e non devo piu
frequentare piu
nessun esemplare di sesso maschile esistente.era possessivo nei miei
confronti
questo mi piaceva, ma ero convinta che a volte stesse pensando a
qualche
follia.
non potetti dare conclusione ai
miei pensieri che edward mi aveva
messo in spalla e si dirigeva verso il suo letto.ci lasciò
cadere di peso
insieme.
iniziò a baciarmi lo
stomaco facendomi il solletico.
”e-ed dai
smettila…poiii mi lascerai-i dei segni r-rossi con la
barbaaaa”.sentii sulla mia pelle che stava sorridendo ma non
mollò la presa
anzi risalì il mio stomaco arrivando a baciare la pelle
scoperta dalla coppa del
costume fino al collo dove lasciò un bel succhiotto.
gli stringevo forte i capelli come
se potessi da un momento all’altro
perdere l’equilibrio nonostante fossi gia stesa.
mi stringeva con troppa forza i
fianchi quasi avevo paura che mi
spezzasse nella sua morsa d’acciaio.poi alzò lo
sguardo e quel verde denso si
rispecchiò nel mio cioccolato limpido.
”anche solo per un attimo
se penso che tu possa andare tra le
braccia di un altro impazzisco”
”be ma devi essere
addirittura geloso di mike…hai presente
mike?quel ragazzino biondo che ripete incontinuazione che
ficata?”il mio
tentativo di sdramattizare come prima fallì miseramente.
”sei la persona
più importante della mia vita adesso e ti amo,ti
voglio,solo per me”
”sono talmente egoista
che ora penso solo che tu possa essere
felice con me…ma un giorno quando maturerò so che
mi pentirò di questo
comportamento e capirò perché mi avrai
lasciato”.sfilai la mia gamba sinistra
dall’intreccio con le sue e con una spinta di reni ribaltai
la situazione.ora
mi trovavo a cavalcioni su di lui.lentamente abbassai il mio petto in
modo che
combaciasse con il suo,e i miei occhi cioccolato denso erano in quelle
pozze di
verde limpido.
”ti amo e mai ripeto mai
lascerò la persona più importante della
mia vita,perciò non sentirti un essere egoista
perché lo sono anche io”.
mi avventai sulle sue labbra
perfette.sembrava un bacio disperato
anzi lo era.perchè non riuscivamo ad essere dei semplici
diciotteni.perchè
avevamo cosi tanto sofferto.
ringraziavo Dio ogni giorno di
avermi fatto incontrare edward,una
persona che mi amava talmente tanto che il suo amore non si sarebbe mai
esaurito.mi dava quella sicurezza che non avevo mai provato.una mano
era finita
sulla mia schiene e percorreva dal basso verso l’alto la mia
sina dorsale;
l’altra mi accarezza la gamba risalendo verso il gluteo.la
mano destra tirò il
filo del costume,allora alzai il busto e mi sfilai il sopra blu.edward
non
smetteva di guardarmi dritto negli occhi serio.allora alzò
anche lui il busto
tenendomi ferma per i fianchi ancora cadessi.
”ti amo…e
perdonami per questi attacchi di gelosia ossessiva è che
tu sei la prima persona che mi ama per come sono
e…”
”ecco il mio edward con
quel sorriso sghembo che mi piace tanto”e
ci baciammo con amore.le sue mani esploravano la mia schiena.mi
sembrava che
mille veli me l’accarezzassero.mi staccai per prendere fiato
e aggrapparmi alle
sue spalle.le sue mani seguirono un percoso preciso: dal collo alle
spalle
,dalle spalle fino ai gomiti proseguendo per quel breve tratto della
mia vita
per arrivare ai laccetti laterali del costume.riprese a baciarmi come
se fossi
una dea da venerare ; tanti piccoli baci ricoprirono il mio viso,e
mentre
sfilava il mio pezzo di sotto le mie labbra si stesero in un sorriso.
mi
baciava dapperttutto
tranne che sulla bocca.
con me ancora a cavalcioni si
trascinò verso la tastiera del letto
appoggiandovi le spalle.mi sollevò dai glutei per meglio
sistemarsi e per
giocare con il mio seno.mi aggrappai con le mani alla tastiera e scesi
lentamente con il bacino fissandolo negli occhi eccitati.ci seguivamo a
vicendo,era naturale.mi piaceva essere seducente con lui.gli paceva
osservare
ogni mia smorfia.
nel momento culminante
affondò con la testa nel mio petto e io gli
baciai quella massa rossiccia.
”non ho mai desiderato
intensamente una persona come te,non ho mai
desiderato tanto amare una persona come te”
e li scoppiai a piangere mentre
ridevo come una scema.una
confessione cosi era troopo da reggere soprattutto dopo le emozioni
provate
poco prima.
”amore amore amore non
piangere…se reagsci cosi ora quando ti
chiederò di sposarmi che fai mi svieni?!”mi
sorrise lui bello e allegro.non
aveva detto questo superficialmente ,me n’ero accorta;
infatti è per queto che
avevo perso un battito oltre che per il suo sorriso sereno e pieno di
gioia.
“eccoli finalmente e che
caspita notte, mattina, pomeriggio siete
dei conigli”esordì un tutto bagnato emmet che
appena ci aveva visti arrivare
mano nella mano in spiaggia era accorso ad accoglierci.
”emmet”lo
ammonì un’educata rosalie sdraiata sul suo bel
telo nero
e bianco abbinato con un due pezzi impreziosito da un gioco di pietre.
”bella bella finalmente
vieni a giocare a pallavolo con me e
jasper contro mike jessica e tyler?”irruppe un folletto in
lilla.
”veramente mi vorrei fare
una nuotata rilassante”
”alice lasciala rilassare
ha già fatto attività fisica”
”EMMETT”lo
ammonimmo in coro io rosalie e alice.
i ragazzi sono sempre indiscreti.
E così passammo il
pomeriggio tra nuotate,gare di
pallavolo,gavettoni e gelati.
alice aveva deciso di invitare
tutti in serata nella villa per
organizzare dei giochi.e quello più quotato fu obbligo o
verità.che fantasia…
“allora mettiamoci in
cerchio cosi ci guardiamo tutti in
faccia,bene…per le penitenze non si può
naturalmete andare oltre a baci e
toccatine…insomma c’è gente fidanzata
qua”ridemmo tutti alla precisazione di
alice verione animatrice di serata-vi farò stancare come
bestie.
”bene iniziamo da te
rosalie …obbligo o verità?”
”verità”
”bene …con
quanti ragazzi sei stata a letto?”certo che il folletto
era prorio impicciona,prò la risposta interessava anche a me.
”2”rispose
rosalie senza battere ciglio.
”chi????”
”royce il mio primo
ragazzo ed emmet naturalmente”quindi non era
mai stata a letto con edward…mi sentivo sollevata.
”mike obbligo o
verità”tuonò rosalie.
”obbligo…”rispose
speranzoso mike, e io sapevo perché.
”devi…metterti
in ginocchio di fronte a bella e chiederle di
sposarti”
”rosalie”la
rimproverarono jessica e edward insieme.
”no sarà
divertente”rispose impaziente mike.
”isabella swan sei la
ragazza più fantastica che io conosca mi
vuoi sposare?”nonostante jessica avesse gli occhi sognanti
nel vedere un mike
romantico per i suoi standard a me venne da ridere.
”mi dispiace mike ma ti
hanno preceduto”
”mah…”non
lo lasciai finire e con uno sguardo di intesa con edward
proseguii il gioco.
”jasper?”
”obbligo”
”scegli una ragazza qua
presente escludendo alice e dalle un bacio
sulla guancia”mentre alice mi lanciava fiamme per questa mia
piccola vendetta,jasper
si fece pensieroso.poi si alzò e si diresse verso una esme
indaffarata che ci
portava dei nuovi tramezzini e le diede un tenero bacio sulla guancia.
”che caro
ragazzo”disse una confusa esme mentre noi scoppiammo in
una fragorosa risata.
”be hai detto una ragazza
nella stanza no?”si giustificò jasper
ridendo sotto i baffi.e il gioco prosegui.
”ben scegli”
”verità”
”se angela ti dicesse che
le piaci ricambieresti i suoi
sentimeti?”
”certamante”rispose
rosso guardando un angela che si scioglieva
per l’emozione.jasper era una persona molto sensibile e
parlava sempre al
momento giusto come ora.
dopo aver tutti fatto un primo giro
ricominciammo da capo.
”allora alice dato che
hai scelto obbligo ti bendiamo e tre
ragazzi ti baceranno a stampo sulle labbra e tu dovrai riconoscere
jasperuccio”
”non mi piace molto
questa cosa”intervenì un serio e contrariato
jasper ,ma quando emmett gioca, gioca tosto.
il dramma arrivò quando
alice titubante scambiò il bacio di tyler
per quello di jasper che tenne il muso per il resto della serata.
”edward scegli obbligo o
verità”ecco che arrivava la furia alice.
”obbligo”
”devi baciare con la
lingua jessica e abbracciarla stretta a te”
”alice”intervennì
io.
ӏ un gioco
bella no”
”e va bene ma dopo questo
basta alice”edward si avvicinò ad una
contentissima jessica che non solo avrebbe scritto l’evento
sul suo diarietto
segreto con minnie ma lo avrebbe raccontato anche a quelle pettegole
della
forks high scholl.
le loro labbra si sfiorarono e le
loro braccia si intercciarono,ma
il bacio non durò neppure un quarto di quello che mi diede
edward
dopo.abbandonate le labbra di jessica che stupita era rimasta ancora ad
occhi
chiusi,si avventò sulle mie di labbra facendomi sbattera la
schiena contro il
pavimento,ma non la testa che aveva prontamente afferrato con la mano
sinistra
mentre la destra avvolgeva lentamente la mia vita.non smettemmo di
baciarci
neppure per riprendere fiato ,eravamo in apnea.
ma ci interrompemmo per dei fischi
di approvazione di emmet.
”ragazzi mi avete fatto
venire una voglia”
”emmet non sapevo che
edward ti attraesse”intervenì jasper.io lo
avevo detto che parlava sempre al momento giusto aveva rotto la
tensione
creata.jessica si unì alle risate comprendendo che questo
era solo un gioco e
anche alice venne coinvolta mimandomi con gli occhi
lucidi”scusami”.
Ero nella stanza di edward come
ogni notte entravo di nascosto dal
bagno.
”le vacanze ormai sono
finite”
”ma se abbiamo ancora una
settimana qua al mare”
”si ma domani vengono i
miei zii con anastasia e genoveffa”mi
strinsi di più al petto nudo di edward.anche se faceva caldo
non avrei mai
rinuncato ad abbraccaiarlo.
”non ti preoccupare come
abbiamo messo apposto gli altri oggi
metteremo a posto barbie 1 e 2…ora dormi mia bella fai tanti
bei sogni, tu sei
l’unica ad avermi mai preso il cuore.Sarà
per
sempre tuo. Dormi, mio unico amore."
Il giorno dopo i miei zii
arrivarono per le dieci di mattina con le mie due cugine ancora
stordite dall’orario
così mattiniero…per loro.
”eleazar, carmen che
piacere che
siete venuti a fare un po’ di compagnia a questi due vecchi
circondati da tutta
questa bella gioventù”li accolse una radiante
esme.ed ecco arrivare le ie due
cugine barbie 1 e 2…be di rosa erano vestite e una delle due
era bionda perciò
il sopranomme era appropriato.
”ragazzi grazie di averci
invitato”ma quando mai?
“sarà un
weekend fantastico”non
per me.
”ragazzi scusate ma
dobbiamo
subito risolvere la questione delle camere”intervenne
carlisle con alcune
valigie degli ospiti in mano.
ӏ rimasta una
sola stanza degli
ospiti dato che le altre tre sono state occupate da jasper ,rosalie e
isabella”
”quindi la stanza libera
sicuramente andrà ai vostri genitori tanya ed irina
perciò voi potreste dormire
con le altre ragazze”oh no, questo era un
problema,sicuramente tanya avrebbe
voluto dormire nella mia di stanza.
”ho un’idea
papà!che ne dici se
bella viene a dormire nella mia stanza mentre tanya ed irinia dormono
in quella
di bella”in un primo momento il tentativo di aiuto di alice
non lo avevo
capito.anzi mi sembrava un’assurdità far dormire
quelle due pazze nella stanza
comunicante ad edward.ma poi compresi: la stanza di alice aveva con
quella di
jasper il balcone in comune e dato che la stanza di jasper comunicava
con
quella di edward … le corse notturne erano ancora fattibili.
”mi sembra una buona
idea”proferì
carlisle mentre conduceva i nuovi ospiti nella villa.
“esme è
davvero ottima la cena
almeno fatti aiutare dopo nel riordinare la cucina”esme aveva
preparato un
ottima cena tutta da sola,non aveva voluto neppure che
l’aiutassimo ad
apparecchiare.
i miei zii conversavano con i
cullen senza problemi,invece le mie cugine si guardavano intorno con
sospetto,
sbuffando continuamente di non essere l’oggetto
dell’attenzione di nessuno dei
presenti.
“mi dispiace che non
siate venute
ieri ragazze.sono venuti qua alla villa a trovarci alcuni vostri amici
di
scuola”si rivolse carlisle alle mie due cugine che avevano
l’aria annoiata.
”oh non si preoccupi per
noi il
fatto di stare al mare è gia un
divertimento”rispose irina…beata
innocenza.avendo 15 anni seppur cercava di emulare in tutto e per tutto
tanya
non ne faceva della ricerca al ragazzo una battuta di caccia al pari di
quella
alla volpe.
”kate è dal
suo ragazzo giusto?e
tu tanya non hai un ragazzo?”intervenne alice.
”non ancora”
”peccato che i miei
fratelli siano
tutti già stra-impegnati se no…”e alice
lasciò in sospeso la frase per rendere
la battuta più ad effetto.stranamente tanya la
capì e lanciò uno sguardo di
fuoco al folletto.
”che si fa di divertente
stasera
ragazzi??”chiese irina tutta eccitata.
”che ne dite di fare una
caccia
al tesoro?”propose emmet seguito subito a ruota da alice.
”ragazzi vi prego
qualcosa di
meno infantile”ecco rosalie.
”ma soprattutto di
fattibile…conoscendo
emmet gli indizi sarebbe capace di nasconderli in posti
improponibili…vi ricordate
l’anno scorso che lo aveva messo nel piano di
edward”jasper.
”oddio si ed eddyno si
imbestialì
perché avevo danneggiato alcune corde”
”ne vogliamo parlare di
quando il
premio era per emmet un pezzo di formaggio e lo nascose
nell’armadio di alice?”rispose
allegro edward.
”mi toccò
buttare tutti i vestiti,
si erano impuzzoliti”al ricordo alice mise il broncio e
annucciò bocciata l’idea
di emmett.
”che ne dite se facciamo
una
lettura delle carte”
”ma nessuno di noi le sa
leggere”rispose
allettata dall’idea rosalie.
”ma tanya
si”intervenne irina.
Dopo cena ci spostammo sulla
veranda che si affacciava direttamente sul mare.
eravamo stesi sugli asciugamani,
in circolo;tanya mischiava le carte.
”dato che qui sono tutte
coppie
mi piacerebbe svelare il vostro futuro leggendo cose vi offre per le
vostre
relazioni”certo…lei si divertirà noi
meno.
non sono molto superstiziosa anzi
appena leggo l’oroscopo e ne rimaggo stupita per qualche
notizia appena chiudo
la rivista me la sono già dimanticata.però fa lo
stesso impressione conoscere
per qualche istante il proprio futuro o meglio pensare di conoscerlo.
”bene ognuno di voi
può estrarre una
carta per ogni quesito che proponete”
”inizio
io”rosalie si avvicinò al
mazzo.
”come
proseguirà la mia relazione
conemmett?”ed estrasse la carta : la temperanza .
ӏ
dritta”formulò tanya.
” È una
carta di rinnovamento dell'equilibrio e della salute, una carta di
guarigione
fisica e psichica. Indica che attraverso la serenità e la
pazienza è possibile
raggiungere il miglior equilibrio consentito in una determinata
situazione. Ti rispecchia?”
”pienamente
“rispose rosalie sorridendo ad
emmet probabilmente ricordando l’irrequeto passato.emmet
passò il giro e la
mano questa volta era di alice che ripropose la stessa domanda di
rosalie :il
sole.
” Buon risultato nella
vita affettiva e/o
lavorativa. Intorno al consultante c'è amore ed
armonia.”
poi fu il turno di jasper che
chiese alle
carte se la scelta appena presa fosse quella giusta.probabilmente si
riferiva
alla scelta universitaria fatta.jasper era un piccolo genio e la scuola
gli
aveva proposto di saltare l’ultimo anno per andare
direttamente al college,ma
jasper aveva rifiutato per
stare con
alice ancora un anno prima dell’effettiva separazione.
”la giustizia: Le cose
stanno dirigendosi per
il verso giusto. Anche se ancora non te ne rendi conto, stai agendo in
sintonia
con il Piano Divino, e il Piano Divino è in sintonia con te.
Conformità alle
regole nei rapporti.”figuriamoci jasper era troppo
politicamente perfetto per
non essere al pari con il suo piano divino.
”tocca a te
bella”mi lanciò uno sguardo
felice tanya.estrassi la carta pronunciando la stessa domanda di
rosalie.
”la torre : Indica un
taglio netto, la fine
decisiva di qualcosa. Può trattarsi anche di una fine buona,
anche se
temporaneamente dolorosa, nel senso che la situazione finita o in
procinto di
finire non era giusta per il consultante.”
mi spaventai e anche parecchio mi
veniva da
piangere e edward se n’era accorto.
”pesca un’altra
carta e chiedi maggiori
spiegazioni”mi consolò
accarezzandomi la
schiena in tutta la sua lunghezza.
”qual è il
motivo di questa rottura?”chiesi
con voce tremante e pescai nuovamente.
”la papessa rovesciata:
la carta può
indicare una perdita di assennatezza e di
calma, ed essere un invito a ritrovare queste qualità. la
carta può anche
riferirsi ad una figura esterna femminile : una datrice di lavoro, una
madre,
una suocera, una moglie, un'amica, che si comportano scorrettamente o
che
vengono percepite dal consultante come non corrette.”
”ok io non voglio
chiedere più niente”
”su bella è un
gioco, solo perché alle tue
amiche invece sono uscite carte positive non significa che ti devi
abbattere”mi
rispose trionfante tanya.ero certa che le carte non fossero truccate,ma
non
volevo credere ai tarocchi.
”vado io”disse
edward.
”come prosegue la nostra
relazione?”e mi
rivolse un caloroso sorriso sicuro di una carta positiva.
”il carro rovesciato: La
situazione sta
sfuggendo di mano, o si ha il timore che questo possa
accadere.”edward era
dubbioso ,ma volle chiedere anche lui chiarimenti.
”perché la
situazione sta sfuggendo?”
”il matto: Indica
insicurezza, indecisione, il
non sapere quale parte prendere. A volte può essere un
invito a lasciarsi
portare dalla vita, senza farsi troppi quesiti.”e il
silenziò calo nella
stanza.
”bene ora basta
così è già tardi tutti a
letto”intervenne alice intimorita dalla mia triste
espressione.
ci
avviammo alle nostre stanze ,ma prima di
lasciare edward gli avevo raccomandato di chiudere a chiave la porta
del bagno perché
nella stanza accanto dormivano le mie due care cuginette.
verso
le 11 mentre alice era sotto la doccia
mi arrivò un sms di edward:
Ed:a mezzanotte meno un quarto
esci fuori al balcone.
ci sarà una sorpresa per
te.
vestiti
elegante.XD
E così puntuale mi
affacciai al
balcone trovandovi in quello affianco edward che sistemavava una scala
che dava
sugli scogli sottostanti.
”la mia sorpresa dov’è
?”
“porta pazienza
è di sotto”
”in fondo al
mare?”chiesi
titubante.
”no sciocchina ora
vedrai.”
mi diede un bacio sul naso e
scese la scala che si fermava un tre metri piu sotto la villa.mi fece
cenno di
seguirlo.
terminata la scala venni accolta
dalle sue braccia che mi voltarono verso la mia sorpresa.
sugli scogli sotto la villa era
stata costruita una pedana sulla quale si ergeva una tenda bianca che
nascondeva al suo interno un letto.
”edward ma…che
cos’è?”
ӏ un nido
d’amore che carlisle
fece costruire per esme anni fa”ci dirigemmo mano nella mano
sul letto ed
edward prese un cestino da pic-nic posto sul tavolino vicino.
”so che abbiamo
mangiato,ma
dobbiamo pur festeggiare il tuo compleanno”
”ma che dici oggi non
è il mio
compleanno”
”invece si, è
mezzanotte ed un
minuto…ora è il 13 agosto…auguri
amore”e mi baciò stordendomi.
ma quando mi ripresi gli chiesi
chi diamine glielo avesse detto.
ӏ stata tua
zia carmen, mi ha
chiesto che cosa ti avrei regalato e io sono sceso dalle
nuvole”
”non capisco
perché tu non me l’abbia
mai voluto dire”
”non mi piacere
festeggiare
soprattutto i compleanni”risposi imbronciata
perché ero ststa tradita da mia
zia.
”in realtà
questa sorpresa te l’avrei
già dovuta fare …però ne ho
approfittato oggi perciò lasciamo alle spalle
cugine impiccione e tarocchi fasulli e godiamoci la serata
insieme”si alzò dal
letto e chiuse le tende.
poi tornò a
strdaiarsi al mio
fianco e insieme guardammo il cielo stellato di quella fanastica estate.
note
dell'autrice:
scusate
le pessime scene d'amore...ma non sono capace di scriverle ,magari se
qualcuno si proponesse di aiutarmi mi farebbe piacere.
le
notizie sui tarocchi
sono vere mi sono documentata.
|
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Capitolo 10 *** 10 one last wish ***
10
perdono, ma la voglia di scrivere
era volata via...perchè prima mi sono preparata per il test
di ingresso all'università poi sono stata in vacanza una
settimana ...scusate ,il capitolo in realtà era
già pronto da 2 settimane,ma avevo dei grossi dubbi e mi
mancavano due pezzi...
premetto una cosa io mi sono
liberamente ispirata all'otello di shakespeare, perciò se
alcune scene non sono uguali alla tragedia siete state
avvertite.ringrazio tutte quelle che recensiscono tra cui mando un
grande abbbraccio ad Austen95 che commenta sempre e comunque...e un
grazie anche a karman per aver concesso alla mia misera storia la sua
prima recensione.grazie a tutti coloro anche mi hanno messo tra i
preferiti.per le risposte alle recensioni andate a fine capitolo...
bene buona lettura e soprattutto
ascoltate questa nuova melodia che da il nome al titolo,
credo proprio che faccia parte della nostra infanzia...
Otello,
nobile moro, al servizio
di Venezia= Edward
Desdemona,
figlia di Brabanzio, e sposa di Otello=Bella
Cassio,
suo luogotenente=Jacob
Iago,
alfiere=Tanya
Emilia,
moglie di Iago=Irina
10 one last
wish
Oh, guardatevi
dalla gelosia,
mio signore. È un mostro dagli
occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre. Beato vive quel
cornuto il
quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma
oh, come
conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si
strugge
d'amore!
Iago ad Otello, atto III, scena III
·
Otello entra da una porta segreta,
depone una scimitarra sul tavolo, s'arresta davanti alla face,
titubante se
spegnerla o no. Guarda Desdemona. Spegne la face. La scena resta
rischiarata
dal solo lume dell'inginocchiatoio. Otello, spinto da un impeto di
furore,
s'avvicina al letto, ma là s'arresta. Contempla Desdemona
che dorme. La bacia
tre volte. All'ultimo bacio Desdemona si desta.
·
Atto primo scena terza
·
OTELLO
·
Già
nella notte densa
·
s'estingue
ogni clamor.
·
Già
il mio cor fremebondo
·
s'ammansa
in quest'amplesso e si rinsensa.
·
Tuoni
la guerra e s'inabissi il mondo
·
se
dopo l'ira immensa
·
vien
quest'immenso amor!
·
DESDEMONA
·
Mio
superbo guerrier! Quanti tormenti,
·
quanti
mesti sospiri e quanta speme
·
ci
condusse ai soavi abbracciamenti!
·
Oh!
com'è dolce il mormorare insieme:
·
te
ne rammenti!
·
Quando
narravi l'esule tua vita
·
e
i fieri eventi e i lunghi tuoi dolor,
·
ed
io t'udia coll'anima rapita
·
in
quei spaventi e coll'estasi in cor.
·
OTELLO
·
Pingea
dell'armi il fremito, la pugna
·
e
il vol gagliardo alla breccia mortal,
·
l'assalto,
orribil edera, coll'ugna
·
al
baluardo e il sibilante stral.
·
DESDEMONA
·
Poi
mi guidavi ai fulgidi deserti,
·
all'arse
arene, al tuo materno suol;
·
narravi
allor gli spasimi sofferti
·
e
le catene e dello schiavo il duol.
·
OTELLO
·
Ingentilia
di lagrime la storia
·
il
tuo bel viso e il labbro di sospir;
·
scendean
sulle mie tenebre la gloria,
·
il
paradiso e gli astri a benedir.
·
DESDEMONA
·
Ed
io vedea fra le tue tempie oscure
·
splender
del genio l'eterea beltà.
·
OTELLO
·
E
tu m'amavi per le mie sventure
·
ed
io t'amavo per la tua pietà.
·
DESDEMONA
·
Ed
io t'amavo per le tue sventure
·
e
tu m'amavi per la mia pietà.
·
OTELLO
·
E
tu m'amavi…
·
DESDEMONA
·
E
tu m'amavi…
·
OTELLO
·
Ed
io t'amavo…
·
OTELLO, DESDEMONA
·
…
per la tua, (mia) pietà.
·
OTELLO
·
sempre dolce
·
Venga
la morte! e mi colga nell'estasi
·
di
quest'amplesso
·
il
momento supremo!
·
Il
cielo si sarà tutto rasserenato: si vedranno alcune
stelle e sul lembo dell'orizzonte il riflesso ceruleo della nascente
luna
·
Tale
è il gaudio dell'anima che temo,
·
temo
che piu non mi sara concesso
·
quest'attimo
divino
·
nell'ignoto
avvenir del mio destino.
·
DESDEMONA
·
Disperda
il ciel gli affanni
·
e
amor non muti col mutar degli anni.
·
OTELLO
·
A
questa tua preghiera
·
"Amen"
risponda la celeste schiera.
·
DESDEMONA
·
"Amen"
risponda.
·
OTELLO
·
appoggiandosi ad un rialzo degli
spaldi
·
Ah!
la gioia m'innonda
·
si
fieramente… che ansante mi giacio…
·
Un
bacio…
·
DESDEMONA
·
Otello!
·
OTELLO
·
Un
bacio… ancora un bacio,
·
alzandosi e mirando il cielo
·
Gia
la pleiade ardente al mar discende.
·
DESDEMONA
·
Tarda
è la notte.
·
OTELLO
·
Vien…
Venere splende.
“ragazzi ho capito che
non vi interesse lontanamente
l’Otello di Shakespeare, ma almeno potreste fare
silenzio!”sbottò arrabbiato il
professore di letteratura.
la scuola aveva deciso di estendere
il progetto del
corso di teatro a tutte le altre classi, perciò
momentaneamente avevamo messo
da parte gli autori del ‘900 per riprendere Shakespeare e le
sue tragedie.
Il ritorno a scuola era stato
tranquillo.io e Edward
stavamo più che bene,angela si era messa definitivamente con
ben e dato che
jessica si sentiva esclusa avevamo deciso di farla buttare tra le
braccia di
mike che non demordeva e ad un anno di distanza continuava a chiedermi
se mi
servisse un passaggio.potete benissimo immaginarvi la faccia di Edward
ad ogni
suo invito…
Mentre la mia mente ripercorreva
l’estate fantastica
appena trascorsa suonò la campanella.
”ragazzi non fuggite cosi
in fretta per la settimana prossima
voglio che finite tutto l’Otello che scegliate una scena a
vostro piacimento e
ve la preparate perché la reciterete difronte a
me”rispose orgoglioso quel
sudaticcio professore che voleva solo fare bella figura con il corso di
teatro.
“che scena
sceglierai?”mi chiese uscendo dall’aula
Edward.
”mmm penso quella
recitata oggi dal prof, quindi la
scena terza del primo atto…non mi piace molto questa
tragedia per questo ho
scelto questa scena, rappresenta la quiete… prima della
tempesta”
”infatti hai scelto
l’unica scena in cui non c’è
ancora l’ossessiva gelosia del moro…contenta
te…”
”contentissima lo sai che
sono più una persona da
romeo e giulietta o sogno di una notte di mezza estate… uff
ora basta, suonami
qualcosa di lento non vivace…qualcosa di toccante”.
Eravamo appena giunti nella nostra
amatissima aula di
musica alla quale erano legati tutti i miei ricordi più
belli.
”mi dica padrona cosa le
suono?”mi accomodai accanto a
lui sullo sgabello,non volevo più allontanarmi da lui.
“non lo so
stupiscimi…sai che mi piace lasciarmi
trasportare dalle note…mmm voglio qualcosa che mi faccia
pensare alla nostra estate…a
noi”.mi guardò intensamente negli occhi come se
cercasse di leggervi la
risposta…poi il suo viso si illuminò con il suo
fantastico sorriso sghembo e le
sue dita iniziarono a danzare.
”casper?! non sapevo che
lo conoscessi”
“sono stato anche io
bambino”già un bel bambino dalle
guanciotte rosse e i capelli rossi sempre
indomabili…chissà se nostro figlio
sarebbe assomigliato di più a lui…o Dio ma che
pensieri faccio…meglio
concentrarsi sulle note e
rifugiarsi nel
nostro piccolo nido d’amore personale.
Stavamo per tornare a casa avviandoci verso la volvo di
edward quando un
gran numero di studenti si era affollato al parcheggio intenti a
borbottare tra
di loro.
il soggetto dei loro pettegolezzi
mi era ancora
nascosto fino a quando non voltai lo sguardo verso un ragazzone dalla
pelle abbronzata
appoggiato ad una moto nera fiammante: jacob black.
dallo sguardo che lanciai a
jake,sorpreso e
impaurito,edward capì subito chi fosse.
”non me lo avevi detto
che il tuo ex era uno…molto
muscoloso”
”perché che
intenzioni hai?”chiesi allarmata dalla sua
osservazione al fisico muscoloso di jacob.
”niente …per
ora”la parte finale l’aveva solo
sussurrata ma io avevo un ottimo udito;per il momento decisi di non
proseguire
la conversazione e di dirigermi mano nella mano con edward verso il mio passato.
”bella ti trovo davvero
bene…ecco il computer che mi
ha affidato tuo padre, scusa il ritardo ma avevo del lavoro in
officina”
”potevi avvertirmi quando
me lo portavi”
”hai cambiato numero di
cellulare”
”avvertivi charlie
no?!”risposi un po’ stizzita se aveva
da fare che aveva accettato a fare.il suo sgurdo per un momento
lasciò il mio e
si posò su edward che mi cingeva con un braccio un fianco
assumendo almeno
apparentemente un’aria tranquilla e serena come se non fosse
per niente
scalfito dal mio ex.
”e tu
sei…”
”quello che ha rimesso
apposto il cuore di bella che
tu avevi fatto a pezzi”jake alzò un sopracciglio
prima perplesso,poi lanciò uno
sguardo strafottente a edward.
”perciò sei il
suo nuovo ragazzo eh?però la ragazzina
è stata veloce”
”per te è solo
isabella… e comunque io sono
edward”sembrava che stessero portando avanti un discorso
telepatico;si
guadavano in cagnesco come se stessoro rispondendo alla provocazione
non ancora
detta dell’altro.
”bene ora che ho ottenuto
quello che volevo”e indicai
il mio computer portatile
”possiamo tornare a
casa…ognuno nella propria”e lancia
uno sguardo al quanto eloquente a jake.
”bella io vorrei parlart
in privato”e lanciò una
saetta ad edward.
”io non ho niente da
dirti”
”io invece si”
”dillo ora o puoi pure
andartene deluso”
”…e va
bene…bella io voglio un’altra
possibilità,non
ti sto chiedendo di rimetterci subito insieme,cerhiamo non so di
parlare,di
chiarire”
”io ho già
tutto chiaro”
”bella mi sono pentito di
quello che ho fatto,avrei
dovuto dirtelo come mi sentivo e
non
punirti…mi sentivo inferiore,inadeguato a te…e
per un mio errore ti attribuivo
la colpa…bella dammi la possibilità di parlare
con te,come vecchi amici”
”credi che sia normale
quello che mi chiedi? jake sei
stato meschino con me e anche se capisco il tuo stato d’animo
non posso
perdonarti…torna a casa e porta avanti la tua vita, ti ho voluto bene e sei
stato il primo,ma ora
sono felice con edward e lo sarò ancora per un bel
po’”detto questo mi diressi
verso la volvo decisa.
”resterò
qualche giorno qui a forks…se vuoi parlarmi
sai il mio numero,è sempre lo
stesso”urlò alle mie spalle attirando
l’attenzione degli studenti nel parcheggio che facevano finta
di conversare tra
loro per farsi invece i fatti miei.non mi accorsi di nulla,ma in un
attimo
edward era tornato indietro e aveva afferrato jacob per il bavero della
camicia a quandri
marrone che indossava.
”forse non comprendi la
nostra lingua,ma sappi che un
no è un no…spero solo che tu abbia la decenza di
lasciare la decisione di
rivederti ,per sputarti in faccia, a bella,perché se la
forzi in qualche modo
non mi limiterò ad uno sputo”lo mollò
all’improvviso facendolo cadere a
terra.recuperai edward e lo trascinai via non volevo che la sua
passione per lo
scontro si risvegliasse.
“quel coglione
è venuto qui con la PRETESA di
riaverti,di poter riallacciare un rapporto”
”ma si ascolta quando
parla???io non credo
proprio…pensa che sia normale passare tra le gambe di una
ragazza ad un’altra?”
”chissà con
quante sarà stato dopo che lo hai
lasciato”
”edward guarda che non
devi convincere nessuno…io non
ho assolutamente intenzione di rivederlo”
”però non me
lo ricordavo cosi presuntuoso e arrogante
è davvero cambiato…”dissi
l’ultima frase tra me e me.
era più di
un’ora che il monologo di edward andava
avanti,tutti i suoi dubbi erano fondati: jacob era tornato per
riavermi.edward
era furioso soprattutto per l’arroganza con la quale jake si
era rivolto a me.
”edward
calmati…non voglio che jacob ti faccia agitare
cosi”mi alzai dal suo letto e mi diressi verso lo stipite
della porta dove
aveva appoggiato la testa.
”io amo te e lo
sai…anzi non dovrei nemmeno dirtelo in
questo momento”
”jacob ha smesso di far
parte della mia vita nel
momento in cui mi ha tradito e non solo
fisicamente…”
”scusa bella sono proprio
imperdonabile ho pensato
solo alla mia rabbia,alla rabbia di avere un rivale e non alla tua di
rivedere
una persona che ti ha ferito…”
”ecco il mio
edward”lo strinsi forte a me,premendo il
mio viso sul suo petto quasi a soffocarmi.non me ne importava niente di
jacob
che se ne andasse al diavolo lui e i suoi stupidi rimossi che si sono
fatti
sentire sei mesi dopo.il mio presente e futuro era edward e nessuno
avrebbe
potuto distruggere la nostra felicità che ci siamo
conquistati con fatica.
”edward smettila di
trvare il gancetto del reggiseno
,tanto non lo trovi…hihi”edward si stacco di poco
dal nostro abbraccio e mi
guardò allibito.poi mi voltò in modo tale che la
mia schiena fosse
perfettamente visibile ai suoi occhie mi tirò su la
maglietta per cercare il
gancetto.
”ma
dov’è?che cos’è questo
reggiseno una camicia di
forza?”chiese sorpreso.
”questa è una
caccia al tesoro…prova a trovare la X”mi
staccai da lui e corsi dall’altra parte del letto.edward in
un primo momento
rimase stordito
dalla mia rapidità, poi
si riprese e decise di stare al gioco guardandomi maliziosamente.
”la X
eh?!”salì con tutte le scarpe sul letto per
guadagnare tempo e raggiungermi,ma corsi subito in bagno e con la
doccia in
mano lo aspettavo al varco.appena entrò venne colpito a
tradimento dal getto
dell’acqua.
”m-ma
che-e…brutta biricchina…”schivando
l’ultimo
getto mi afferrò per la vita e mi sdraiò sul
morbido tappeto verde del bagno
iniziando a denudarmi.
”pervertito!!”gridavo
fintamente impaurita.
”mi sa che ho trovato la
X”.
edward era rimasto stupito della
mia biancheria bianca
cmpletamente in pizzo e perciò ora che ero bagnata anche io
…trasparente.
”che bel
tesoro…mmm”e dopo questa ultima battuta mi
baciò con passione,torturando le mie labbra
finchè non furono gonfie e rosse.
“se ogni volta che sei
arrabbiato ti carichi cosi…dovremmo
litigare spesso oppure ti dovrei far litigare con uno dei tuo
fratelli”
”questo vuol dire che di
solito il sesso con me è
noiso”
”mai”e scoppiai
a ridere seguita da edward che non si
stava un minuto fermo con quelle manacce, tirandomi pizzicotti sui
fianchi e
cercando di intrufolare una sua gamba tra le mie.
”ma insomma volete
ricominciare??non si può fare
nessuna attività normale in questa casa che i vostri gemiti
ci accompagnano
costantemente”il vocione fuori dalla porta di emmet ci aveva
fatto capire che
forse era meglio smettere con le coccole per oggi.
Atto secondo
Pov tanya
Bella come al solito aveva passato
il pomeriggio e
gran parte della serata da edward cullen.dico io il più
raggiungibile della
città che non stava mai con una se non per un giorno era
stato accalappiato da
quella scialba di mia cugina.tutti in famiglia e fuori quando parlavano
di
isabella non facevano altro che dire “povera ragazza senza
una madre, lontana
dal padre,sola…”.io invece vedevo una ragazza
sfacciatamente fortunata per la
quale tutti provavano sentimenti.i miei genitori la adoravano come la
figlia
che non avevano mai avuto.a kate non interessava tutto ciò
certo partecipava
agli scherzi verso isabella, ma lei era sicura di se stessa ed era
felice con
il suo garrett.irina era troppo piccola per rendersi conto della
situazione.lei
partecipava agli scherzi solo per divertirsi .
odiavo isabella…riusciva
sempre dove io non sarei mai
potuta arrivare.
Un bussare insistente alla porta mi
ridestò da questi
pensieri celati a tutti tranne che alla mia stessa persona.aprii e chi
mi
trovai davanti mi fece quasi prendere un infarto.
”jacob black che ci fai
qui”
”bella è in
casa?”chiese cercando di scorgerla magari
alle mie spalle.tutti lei cercavano,addirittura il suo ex che da sei
mesi e più
non si faceva vivo era tornato per lei.
”ancora dientro a
isabella…la scopata che ci siamo
fatti non ti ha schiarito le idee?oppure quella della mia cuginetta
è una scusa
per farti una ripassatina con me?!” ancheggiai verso il
salotto dandogli il
permesso di entrare in casa.
”senti un po’
tanya io sono qui per bella voglio
riallacciare un minimo di rapporto con lei,il modo in cui
l’ho lasciata è stato
pari a quello di un animale…la colpa in parte è
mia ma ricordati che è anche
tua…non dimenticarlo questo”mi puntò un
dito contro.
”non mi sembravi
dispiaciuto mentre mi scopavi”
”invece tu si mentre
ubriaco marcio gemevo il nome di
bella arrivando all’orgasomo”lo sapeva benissimo
che ero furiosa per quello
nonostante fosse per metà consenziente durante
l’amplesso pensava a lei e non a
me.
”credi veramente che
isabella ti rivoglia al suo
fianco?ha trovato un ragazzo che è dieci volte meglio di
te”
”lo credo che sia meglio
di me non si è fatto
abbindolare da una gallina piena di rancore come te”
”COME TI PERMETTI
STRONZO”
”bella è
libera di fare quello che vuole, io sono qui
per salvare il salvabile e se lei preferisce il rosso me ne
farò una ragione…ma
io non sono come te tanya non me ne faccio niente della
vendetta”
”peccato ti avrei
proposto di fingerti il mio ragazzo
per far ingelosire bella,ma dato che non vuoi
consigli…”
”e questa tua
generosià è dovuta al fatto che edward
ti ha rifiutata vero?”aveva di nuovo colpito nel segno.
”la tua faccia livida mi
dice di si…forse bella ha
trovato veramente la persona giusta…e un po’ sono
felice che abbia ritrovato la
felicità meritata ,ma da bravo maschio che sono,sono geloso
che non sia io a
procurargliela”
”perciò la
lasci ad edward?”
”io non farò
niente è tutto nelle mani di bella…ma se
lei non mi vorrà me ne farò una
ragione”mi voltò le spalle per dirigersi vero
la porta.
”se provi a ficcare quel
tuo brutto naso in questa
faccenda giuro che ti ammazzo…”sbattè
talmete forte la porta da far tremare i
vetri.
Ecco l’ennesimo stupido
innamorato di lei.
ecco il mio ennesimo fallimento.
non potevo avere jacob,
non potevo avere edward…
benissimo tutti saremmo stati da
soli.
Dopo cena bella finalmente
tornò a casa ;naturalmente
non le dissi niente della visita di jacob,ma ero più che
sicura che edward per
il ritorno dell’ex era pieno di rabbia.
irina mi aveva raccontato della
quasi lite nel
parcheggio della scuola.
aveva già cenato quella
sera perciò salì direttamente
in camera sua.dirigendomi verso la stanza di irina origliai una
conversazione
tra bella ed edward dal balcone.
”no domani mattina devo
raggiungere angela…vediamoci
direttamente in serata”
”uff mi mancherai
per tutta la mattinata e …”non avevo
bisogno di sentire altro,per ora
questo mi bastava.
avevo coinvolto nel piano anche
irina che non era
propriamente entusiasta.
”non credi che sia
troppo?voglio dire va bene qualche
scherzo per imbarazzarla ma arrivare a…farli
lasciare…”
”sta zirra iry vuoi o no
provarci con cullen”irina mi
guardò più che scettica ma alla fine si fece
trascinare da me come
sempre.sapevo molto bene che bella dopo il messaggio della buonanotte
di edward
abbandonava il cellullare chissà dove e non ne teneva
più conto fino al giorno
dopo.
ecco che iniziava il mio
piano…
irina con una scusa
portò bella in cucina e io
sgattaiolai nella sua stanza alla dannata ricerca del suo cellulare.me
ne
impossessai con successo portandolo in camera mia poco dopo aver
manomesso la
sua sveglia.il mattino dopo come avevo pianificto la sveglia di bella
suonò
tardi e per la fretta di fare colazione e vestirsi si era totalmente
dimenticata del cellulare.
il piano procedeva
magnificamente…appena uscita bella
il telefono squillò.prima che mia madre sollevasse la
cornetta glielo rubai
dalle mani.
”che
modi…”
sbuffai”pronto?”
”tanya?sono
edward…bella è ancora in casa?”
”no è appena
uscita per andare in centro”
”ah… non
doveva andare a casa di angela?”
”non lo so,ho sentito
solo che diceva a mia madre che
doveva raggiungere qualcuno in centro”sapevo che se avessi
tirato in ballo mia
madre edward si sarebbe
fidato.
”scusa
perché
non contatti angela”
”si ..grazie
ciao”e riattaccò…perfetto.
Pov edward
Bella non rinunciava mai al
messaggio mattutino…lo
aveva stabilito lei.ma quando non rispose decisi ossessivo
com’ero di
chiamarla,ma il telefono era spento o irragiungibile…mi
sembrava davvero strano
anche perché mi aveva detto che appena si fosse svegliata mi
avrebbe mandato un
sms per dirmi a che ora passaare da lei.non ci diedi molto peso
finchè non mi
arrivò un sms di angela:
Angela:è con te bella?
Edward:no…non
è da te?
Angela:doveva già essere
qua mezzora fa…sarà in
ritardo scusa ma non riesco a rintracciarla.
Bella era una persona molto precisa
in tutto ciò che
faceva e mi sembrava strano che non avesse avvisato angela di un suo
possibile
ritardo.forse il cellulare era scarico o forse dormiva
ancora…be mi decisi
finalmente a chiamarla a casa.
”pronto?”
”tanya?sono
edward…bella è ancora in casa?”
”no è appena
uscita per andare in centro”
”ah… non
doveva andare a casa di angela?”
”non lo so,ho sentito
solo che diceva a mia madre che
doveva raggiungere qualcuno in centro.scusa
perché non contatti angela”
”si ..grazie
ciao”.
angela la stava aspettando e non di
certo in centro…mi
stavo veramente innervosendo presi la mia volvo e mi diressi in
centro.a dire
il vero non sapevo proprio dove andare,ma una moto nera fiammante fuori
dal un
bar mi fece venir
voglia di terminare la
passeggiata…
Se prima il dubbio era dove fosse
bella,ora invece è
perché bella dovrebbe essere al bar con jacob?non potevo
veramente credere che
avesse dato buca alla sua amica e avesse mentito a me per vedere di
nascosto
quel deficiente.sapevo di essere geloso e possessivo ,ma qualunque cosa
mi
avesse detto bella l’avrei creduta.non potevo farmi divorare
dalla gelosia che
mi portava a crearmi dei film mentali da oscar…
Era ormai il crepuscolo e di bella
nemmeno l’ombra
finchè ad un certo punto la luce nella sua camera si accese.non aspettai
nemmeno di controllare
se fosse lei,mi arrampicai sull’albero che fungeva da ponte
per le due case e
mi intrufolai nella stanza senza bussare.
”EDWARD!!”strillò
bella pronta a lanciarmi una maglia
per stendere il ladro appena entrato.
”che diamine
combini…non si bussa più?”
”non mi hai
più chiamato”
”e ti sembra una buona
ragione per intrufolarti così
nella mia stanza”
”aspettavi qualcun
altro?”
”ma che stai
dicendo?edward ma he cos’hai?”.
stavo impazzendo e bella lo aveva
notato.era solo la
mia dannata gelosia che mi faceva credere che bella avesse dato buca ad
angela
per correre ad incontrare jacob in un bar in centro.sicuramente bella
aveva
fatto ritardo e jacob era invece per i fatti suoi in città
come ci aveva detto
quella mattina nel parcheggio.
”amore che
c’è?”bella si sedette al mio fianco sul
letto
mettendo una sua calda mano tra le mie che sudavano freddo.
”scusami per averti fatto
proccupare…ma non so dove
sia il cellulare…e come se non bastasse è tutta
la mattina che corro”
”perdonami tu e che quel
jacob mi ha dato alla testa…”
”lui non
esiste…noi due invece si”.
in quel momento di
fronte alla sincerità e alle parole
d’amore di bella pregai solo che la gelosia non mi facesse
diventare matto…
Risposte
recensioni:
essebi:allora
ti ringrazio per i
complimenti e ora metto chiarezza al tuo dubbio.la gelosia di tanya
nasce da un
pretesto infantile,utilizza la scusa che bella è sempre
stata più fortunata e
amata di lei per odiarla, in realtà il suo odio ha radici
più profonde vede in
bella quello che vorrebbe essere una ragazza forte ed indipendente e in
fin dei
conti le rovina la vita per poi impossessarsene .si lo so avrebbe
bisogno di
uno psichiatra questa ragazza…XD
cmq
in questo capitolo si vedrà
proprio la pazzia di tanya per questo occupa il ruolo di iago,non solo
perché
mette zizzannia tra i due ,ma perché è
l’opposto di edward;lui vive per valori
assoluti come l’amore,lei per valori relativi e privi e di
morale come la
gelosia.
LadySile:la
tua intuizione era
esatta e no , tanya non ha mentito sulle carte,probabilmente
è una strega XD
Ti
dico solo una cosa per questi
capitoli …l’apparenza inganna…XD
Che
suspance!!
note dell'autrice:
non sono completamente soddisfatta di questo
capitolo.la scena di jacob fuori da scuola ricorda eclipse in
realtà questa idea l'ho avuta molto prima che il film
uscisse non voglio appropriarmi il merito di un'idea altrui e neppure
essere accusata di aver copiato...la scena ci stava bene punto...XD(
eccome se ci stava XD)
spero solo che si sia capita l'ossessione di
edward e la follia di tanya...il resto è tutto da
scoprire!!XD
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Capitolo 11 *** 11 end title ***
11
ora
vi spiego il mio ritardo è tutto giustificato...
allora
la bocca dell'inferno si è aperta sotto il mio liceo, il mio
compito è stato quello di salvare l'umanità
cioè voi...ho avuto un po' di problemi,alla mia
migliore amica la magia ha dato alla testa,un certo vampiro
ossigenato mi ha fatto la corte e poi il mio ex fidanzato vampiro
è tornato ...e va bene questa è la trama della
settima stagione di buffy...uff
non
ho una vera scusante diciamo che ho passato le giornate come
bella in new moon dopo che edward l'aveva mollata...volevo scrivere ma
non avevo la forza di apripre il documento di word...perdonatemi vi
prego!!!!!vi pregooooooooooooooo
(si
ricompone) passiamo ai fatti...siamo quasi alla fine penso un paio di
capitoli e chiudo i battenti.questo è un capitolo forte
forse è per questo che è stato difficile
scriverlo.ringrazio chi commenta le cui risposte troverà a
fine capitolo e gli 84 seguiti che ogni tanto vorrei sentire...
il
titolo si rifà alla soundtrack dello splendido film
revolutionary road che consiglio caldamente di vedere con un pacchetto
di fazzoletti di fianco.
buona
lettura!!
11 End Title
Atto terzo
Pov edward
Ho deciso di far un
respiro profondo ogni qual volta
mi vengono dei dubbi così stupidi sulla fedeltà
di bella.anzi cerco di pensare
al modo in cui ci siamo conosciuti,a come mi abbia fatto diventare un
bravo
ragazzo,come abbia scacciato i miei fantasmi del
passato.però a persone come
noi che abbiamo conosciuto un dolore così grande
è facile essere insicuri, è il
modo più semplice per affrontare le cose.
la paura di non
comprendere di non essere amati era
forte.
Pov tanya
Jacob non voleva
rispondere alle mie chiamate, ero
irritata .il piano contro bella procedeva abbastanza bene,la prima
pietra era
stata lanciata.ora però dovevo ingegnarmi per il secondo
round.la prima volta
ho avuto fortuna che edward si imbattesse per caso in jacob,ma ora
volevo
essere più scrupolosa.dovevo muovermi bene e con cautela.ero
determinata a
distruggere la vita di isabella marie swan.
L’ispirazione
mi venne qualche giorno più tardi
durante una cena in famiglia dove isabella ci faceva l’onore
della sua
presenza.
“caro
è come ti ho detto la signora champton ha messo
le corna al marito con uno molto più giovane di
lei”
”ma suo marito
non era già 8 anni più giovane?”chiese
dubbioso mio padre che per la prima volta in tutta la sua vita si
interessava
di altro oltre al suo lavoro,al football e alla sua nipotina
preferita…Bella. proprio
mentre pensavo a lei il mio sguardo si posò su un ciondolo
al collo della
strega messo in risalto da una scolorita canotta verde-marrone
pupù di neonato.
“bigiotteria
nuova isabella?”
”veramente
è un regalo di edward”mia madre
naturalmente dai tradimenti di una nostra vicina di casa ora era
assolutamente
interessata a bella.
”oh tesoro e
quando te lo ha regalato?”
”un paio di
mesi fa…così senza una ricorrenza
precisa…sapeva bene che mi piacciono molto i pendenti al cui
interno
custodiscono delle foto…l’ho visto in qualche film
e subito me ne sono
innamorata” film più acculturati no
è?poteva desiderare un diamante tanto
cullen ha i soldi che gli escono persino dalle orecchie. osservando
attentamente
bella che conversava animatamente con mia madre mi venne
un’intuizione che mi
avrebbe portata sicuramente alla vittoria.
“ti
sei
rincoglionita!!”urlò irina che avevo invitato
nella mia stanza per mettere in
atto il mio piano.
”non gridare
per piacere,non ce n’è assolutamente
ragione”dissi con tanta calma tanto che mi venne il dubbio di
essere quasi
priva di sentimenti,dubbio che se ne andò subito via.
”non
c’è ragione?!ma ti senti quando parli?tu vuoi
rubare la catenina d’oro di bella e darla a jacob”
”se il tuo
problema è come riuscire a rintracciare
jacob non ti devi preoccupare”
”tanya
sveglia!!!un conto e nasconderle il cellulare
un conto e rubare un ciondolo e darle nelle mani di altri”
”e se jacob va
a dire tutto a bella?qui tutti sono
intenzionati a non ferirla…ma mi sa che questo messaggio
ancora non l’hai
percepito”mi urlò contro un’irina che
non avevo mai visto.
”ma come ti
permetti stupida ragazzina,ho tutti i
motivi per rovinarle la vita e tu mi darai una mano!!”
”giusto hai
tanti motivi…mmm…si è scopata il tuo
ragazzo…ah no quello lo hai fatto tu”
”tanya questa
storia è andata troppo oltre e io non
voglio partecipare più a questa follia”
”io non odio
bella e non la odi neppure tu…vuoi solo
essere la protagonista ,ma per farlo dovresti farti una vita propria e
non
rubarti quella degli altri!”aprì
il mio
armadio prendendo un paio di camicette che le avevo gentilmente fregato
sei
mesi fa e mi lasciò li sbigottita, seduta sul mio letto.
queste parole erano le
stesse che più o meno mi aveva detto jacob ;ero stanca di
tutte quelle persone
che volevano solo mostrarsi più grandi di me…ma
chi si credevano di
essere.avrei fatto tutto da sola e poi il bottino della vittoria non lo
avrei
spartito con nessuno.
Rubare la catenina non
fu difficile dal momento che
condividevamo lo stesso tetto ,il problema era rintracciare
jacob.grazie al
cielo avevo qualche buon amico in città al quale potevo
chiedere qualsiasi
favore.Heric, amico di letto di vecchia data, mi aveva informato de
movimenti
di jacob il quale quella sera era andato a farsi una birra
all’Eclipse: nuova
discoteca poco fuori forks.
quello sarebbe stato il
momento più difficile.mi
preparai di tutto punto:indossavo una gonna di paiette blu con un top
bianco
stretto sotto al seno da una cinta rossa,scarpe rigorosamente rosse
come la
borsa e il rossetto.questo era il look che adottavo di solito in
discoteca per
passare una serata ‘divertente’.
io non ero come kate che
amava solo il suo garrett ,storico
fidanzato dal liceo, lei la cheerleader e lui direttore del giornalino
della
scuola,il classico… la pupa e il secchione.
non ero neppure come
irina che attendeva il principe
azzurro conservandosi per lui.amavo divertirmi,ma come dicevo io.
come ai vecchi tempi mi
feci venire a prendere
all’angolo di casa da heric che mi accompagnò
all’Eclipse.era strapieno di
gente,chi già ubriaco chi già fatto,ma prima il
dovere e poi il piacere.
individuai jacob,ma non
dovevo né avvicinarmi troppo
né farmi vedere,cosa abbastanza facile in una discoteca dove
non riuscivi
neppure a respirare mentre si ballava.il piano era semplice poco prima
di
andarsene dal locale heric doveva allontanare jacob dal bancone dove si
era
seduto e io avrei fatto il lavoro sporco di nascondere nel suo
giubbotto la
catenina.
Non ricordo molto della
sera prima,solo tanto alcool e
un certo james che è stato beccato nella sua macchina con me
dalla sua riccia e
incazzata fidanzata.poi avevo incontrato heric in mezzo al parcheggio
fuori dal
locale piuttosto arrabbiato per averlo mollato per un altro.non lo
volevo
ascoltare, gli ordinai di riaccompagnarmi a casa e di non farsi vedere
più.ne
avrei potuti trovare 100 di lui.
nonostante i ricordi
confusi della notte precedente
ero sicura di aver messo in atto la seconda parte del mio piano.heric
era
riuscito a distrarre jacob con qualche chiacchiera sul
football…puff ragazzi.io
nel frattempo avevo nascosto nella tasca interna del suo giubbotto nero
di
pelle la catenina.ora dovevo solo aspettare e poi avrei finalmente
ottenuto ciò
che mi aspettava e che mi era stato strappato con la forza da isabella.
Pov edward
Stavo passando un
piacevole pomeriggio con
bella.l’avevo pregata di non prendere nessun impegno per
poterci dedicare
interamente a noi.si era accorta che ero piuttosto strano e faceva di
tutto per
mettermi a mio agio.mi dispiaceva troppo per lei,capiva che soffrivo,ma
non
capiva perché.forse era anche meglio ;se avesse scoperto dei
miei dubbi non solo
avrebbe sofferto di più ma avrebbe anche provato una grande
delusione nei miei
confronti.
“ci vediamo un
film?!”mi domandò il mio amore.
“si…andiamo
in camera di emmet a spulciare qualcosa
dalla sua collezione pirata”la presi per mano mentre salivamo
le scale che ci
avrebbero portato al piano superiore quando mi accorsi che mancava
qualcosa.
”dov’è
il ciondolo?”
“ehm”
”bella
rispondi non ti mangio mica”
”no ma
resteresti deluso….”
”…non
lo trovo più”
”come non lo
trovi”forse mi stavo un po’
alterando.
”stamattina
dopo essermi preparata la volevo mettere
ma non c’era più sulla scrivania …ho
messo a soqquadro la stanza ma niente
forse è finita con qualche maglia tra le robe
sporche…”
”ma come fai
ad essere cosi sbadata…pensavo che ti
fosse piaciuto il ciondolo, che ci tenessi”
”ed
è cosi solo non ricordo dove l’ho messo non
c’è
bisogno di farne una tragedia edward!”ora era lei ad
alterarsi e sinceramente non
ne aveva i motivi.
”la prossima
volta non ti regalerò qualcosa di cosi
importante,almeno se lo perdi non ci sarà una
catastrofe”
”la catastrofe
la vedi solo tu”
”certo
perché pensavo che fosse importante per te il
ciondolo…non lo puoi perdere cosi e venirmi a dire: non
ricordo dove l’ho
lasciato la sera prima”
”insomma
edward ora basta non puoi trattarmi come una
deficiente per una questione cosi…cosi”
”dillo forza,
stavi per dire banale vero?perchè è
questo che è il ciondolo per te banale…per me
invece era un segno del
mio amore…forse non te ne sarai
neppure accorta che
all’interno ho fatto
incidere le nostre iniziali”
”quando sarai
stanco di questa sceneggiata fammelo
sapere, io me ne torno a casa”il tutto
era avvenuto a metà scalinata e si era
concluso con me lì fermo sulle scale che guardava bella
scendere e sbattersi la
porta alle spalle.che idiota che ero stato!certo mi aveva dato fastidio
che
bella non si stesse struggendo dal dolore per la perdita della collana
,ma non
c’era bisogno di urlarle contro. il guaio era fatto ,ora era
meglio sbollire la
rabbia possibilmente non facendo a pugni ,ma con il rimedio
più antico del
mondo: una bella bevuta.
Atto quarto
Camminavo per le strade
di forks alla ricerca di
qualche amico con il quale condividere una sana bevuta,ma
improvvisamente la
città sembrava popolata solo da coppiette felici….
Alla fine mi convinsi
che era meglio stare da soli che
male accompagnati e così entrai nel primo pub che trovai
aperto a quell’ora.ordinai
una birra ma dopo averla scolata in un sorso decisi di ritornate a casa
mi
stavo comportando come un cretino.
uscendo dal locale mi
imbattei di nuovo in lei : la
moto di jacob black.sembrava che questa dannata
ferraglia mi inseguisse
dappertutto solo per tormentarmi.era il mio personale fantasma.ma era
un
fantasma piuttosto vanitoso… dato che il suo padrone lo
aveva abbellito con un
ciondolo in oro attorcigliato al manubrio.
Vidi prima tutto rosso e
poi nero.
avevo le mani che mi
prudevano
Avevo voglia di urlare
Avevo voglia di picchiare
Avevo voglia di uccidere
Volevo uccidere jacob
black aveva sicuramente circuito
bella,la stava frequentando di nascosto contro la sua
volontà,voleva
costringerla a lasciarmi e sceglietre lui…
E se…
Fosse lei che volesse
vederlo di nascosto tenendomi
all’oscuro?se provasse ancora qualcosa per quel
cane?spiegherebbe perché lui è
in possesso del ciondolo che io le ho regalato?vogliono prendersi gioco
di me?
Forse lei non mi
ama…
Corsi verso la mia volvo
e sfrecciai a tutta velocità
verso casa…
Era il momento della
verità,dovevo parlare con bella…subito!
Lasciai la macchina in
mezzo al vialetto e bussai con
insistenza a casa denali.
“edward?”
”dov’è
bella?”
”credo a casa
tua”mi rispose una tanya molto contenta…stupida
oca.
La lasciai lì
sulla porta senza nemmeno salutarla.
entrai in casa e mi
diressi verso la mia stanza dove
mi aspettava sicuramente.
“ehi edward
senti…”
”dobbiamo
parlare”il mio tono era assolutamente gelido
tanto da far abbassare la temperatura .
bella mi guardava
interrogativa.
“perché
hai dato la collana a black eh?”
”ma che
stai…”
”l’ho
visto sai ?!addirittura se l’è appesa come porta fortuna alla
sua moto…cos’è volete
prendermi in giro o cosa?”
”ma di
che…”
”all’inizio
avevo dei dubbi..infondati mi ripetevo…credevo
di essere solo ossessionato dalla mia gelosia…ma poi questo
fatto del ciondolo
mi ha aperto gli occhi”
”aspettavo che
tu parlassi,ma non lo fai”
”CAZZO EDWARD
MA DI CHE CAVOLO PARLI”si era alzata dal
letto ed si era avvicinata a me con uno sguardo tra l’offeso
e lo spaventato.
”IO DI CHE
PARLO??? DEL FATTO CHE TU MI TRADISCI”
”sapevo che
stavi male ma non pensavo che fossi cretino…io
non ti tradisco..vuoi …non lo so la testimonianza di
qualcuno…magari sei più sicuro”
”e la collana
che mi dici della collana”
”non lo so, io
stamattina non l’ho più trovata e
nonostante tu non te ne sia accorto io ci sono rimasta male per questo
non te
lo volevo dire perché ci sto MALE”
”oddio bella
io..io non so che pensare”
”credi a
me..è cosi difficile?”
”edward
cos’è ora pensi che ci sia un complotto contro
di noi?non puoi per una volta pensare che la colpa sia tua?forse sei
come dire
leggermente ossessivo?”
”cos’è
vuoi litigare?magari se tu fossi un po’ più
affettuosa io non avrei di questi dubbi”
Lo sguardo che bella mi
lanciò era spaventoso…c’era il
vuoto nei suoi occhi.ma ero troppo accecato dalla rabbia per
accorgermene.
“io sono solo
timida…questo non significa che non ti
ami”
”a volte non
riesco a percepire il tuo amore e questo
mi spaventa…sono completamente cambiato grazie a te e per
te…ma tu?”
“mi vuoi
lasciare?”
”no ma ho
bisogno di schiarirmi le idee…sono…troppo
annebbiato ora”era lì ferma immobile davanti a me
era come se non mi guardasse
veramente.poi si diresse verso la finestra.
”vado fammi
sapere quello che decidi”
C’era qualcosa
di strano,qualcosa non tornava…come il
fatto che bella non usasse mai l’albero comunicante tra le
case per
sgattaiolare nella mia stanza,era pericoloso. lei non voleva e neppure
io.
“BELLA”
A volte quando dobbiamo
prendere una decisione ci
impieghiamo diversi minuti, se non giorni se la questione è
molto delicata.però
a volte basta la frazione di un secondo per sapere quello che si vuole
e per
comprendere gli errori fin ad allora commessi.
Le azioni dettate
dall’istinto sono sempre le migliori…come
in questo caso il mio istinto mi ha suggerito non di piangermi addosso
,ma di
comprendere cosa doveva provare in quel momento l’unica
persona che io abbia
mai amato e che avevo ferito solo per egoismo.
“bella stringi
la mia mano forza”
“appoggia i
piedi sulla ringhiera”
“amore puoi
farcela sei forte”
Non so se fosse
realmente scivolata o si fosse
semplicemente lasciata andare…so solo che stava per morire
ed era come se fossi
stato io edward cullen ad averla spinta giù dalla finestra
della mia camera da
letto.
Ora era tra le mie
braccia a terra ai piedi della
finestra e piangeva.
“n-non mi
l-lasciare ed…”
“non-n…”
”Ti amo ti amo
ti amo ti amo”
“picchiami,
uccidi me ma non te”
“sono un
coglione ,ma io non ti voglio lasciare …mai “
”io ti voglio
per sempre, voglio sposarmi con
te,voglio avere una famiglia”
”ricominciamo.
cancelliamo tutto”scoppiò in un pianto
a dirotto tanto disperato che avevo paura che si sentisse male.
piangevo per lei che
soffriva a causa mia
Piangevo per me che
stavo perdendo la persona più
importante della mia vita
Piangevo per noi
perché sempre a causa mia stava per
non esistere più
“è
tutto finito?”mi guardò con una nuova luce negli
occhi.
“è
tutto finito”baciò le mie guance là
dove si erano
posate le mie lacrime.
risposte
recensioni:
LadySile
: e lo so tutti hanno sofferto ma ora è tutto finito...come
hai visto ad edward non è passata neppure lontanamente
l'idea di tradirla ,io in primis non lo avrei perdonato !! XD
Austen95:
visto non si sono lasciati ora puoi proseguire con le lettura e i tuoi
commenti...sono felice di ritrovarti sempre e scusa per il ritardo!
essebi:
la tua intuizione era giusta la gelosia di edward stava per rovinare
tutto,meno male che si è ripreso se no gli dovevo fare un
discorsetto!!XD per il resto come hai potuto notare jacob non ha fatto
niente anzi ha avuto più scene la sua moto che lui
stesso...ma prossimamente lo rincontreremo e faremo anche un bel
discorsetto a tanya che ne dici?! XD
IsaMarie:
a quanto pare il piano di tanya ha funzionato anche troppo e
nel prossimo capitolo le daremo una bella lezione! XD
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Capitolo 12 *** 12 Here to here ***
13
eccomi
qua non troppo in ritardo questa volta! questo breve capitolo funge da
conclusione a tutte le vicissitudini di Edward e Bella.il prossimo
capitolo sarà un epilogo e finalmente potremmo dire
amen.ringrazio quindi chi recensisce (le risposte le trovate a fine
capitolo),chi legge in silenzio,gli 88 seguiti ,i preferiti e
ricordati...grazie a tutti!!vi ricordo che io creo dei set di abiti per
ogni capitolo su polyvore...il mio nome è
serenity91.perciò vi lascio a here to here colonna sonora
del film the piano le cui melodie hanno fatto da soundtrack alla mia
storia.vi avverto che presto arriverò con una nuova storia
intitolata...Bastardo in trappola (sempre twilight)!! buona
lettura!!
13 Here to here
Pov edward
Eravamo sdraiati sul letto.
La tenevo stratta a me
nell’illusione che non potesse
scappare nemmeno per andare in bagno.
mi sentivo esausto per quello che
era successo
.l’avevo accusata di cose inesistenti,le avevo riversato la
mia frustazione
dicendo cose alle quali non credo veramente.tutti pensiamo cose verso
gpersone
a noi care alle quali non ci crediamo,si pensano,ma non si
dà molta importanza.
Avevo capito benissimo che lei
sperava di cadere da
quella fottuttissima finestra,voleva liberarsi di questo dolore che IO
gli
avevo causato.
volevo picchiarmi anzi no, avrei
chiesto ad emmett di
farlo e per convincerlo gli avrei raccontato tutto cosi mi avrebbe
pestato a
sangue.ero cosi arrabbiato con me stesso che non mi ero reso conto di
aver
stretto troppo forte bella che, nel pieno del sonno ,si muoveva
irrequieta per
liberarsi da questa soffocante posizione.
Dopo che le avevo assicurato che
tutto era finito, che
queste assurdità non sarebbero più tornate a
galla ,con un dolcissimo sorriso
si era stretta a me.
voleva solo questo.veleva sentirsi
dire solo
questo.lei voleva edward e bella senza dubbi,senza gelosie e senza
fraintendimenti stupidi.una sola piccola frase era bastata per
rassicurarla.questo perché ero stato io a
dirla,perché lei si fida ciecamente
tanto da morire…per me.
E io…
Sono stato solo capace di portarla
alla disperazione.
mi devovo mettere in testa che
anche se all’apparenza
sembrava forte non lo era…
Che come lei all’inizio
mi ha aiutato io ora dovevo
ricambiare il favore…
Non per educazione
Non per gratitudine,ma
perché io lo desidero…perché
l’amo.
Al suo risveglio le avrei chisto in
maniere dignitosa
scusa e…
“c’è
nessuno…”un sussurro.
“edward ci
sei?” un sussurro dalla finestra di fronte.
Sentii una voce provenie dalla
finestra.a malincuore
lasciai bella sdraiata sul mio letto caldo e mi diressi verso quela
stramaledetta finestra.
era irina.
“edward?”
”ciao irina…si
bella è qui da me”risposi seccato
dell’interruzione.
“io vorrei
parlarti”non capivo di cosa potessimo
parlare.
“riguarda la tua
…complicata situazione con isabella”
“non credo ti riguardino
queste cose”mi stavo
irritando ;che cosa voleva ora questa qui.non avevo nemmeno la forza di
litigare perciò decisi di chiuderle gentilmente la finestra
in faccia.
“ no no aspetta aspetta
c’è qualcosa che devi sapere…io
so perché sta succedendo questo e la colpa non è
di jacob”al suono di quel nome
mi voltai verso irina.che cosa sapeva ? e perché lei sapeva.
“scendiamo nel cortile a
parlare non voglio svegliare
bella”le risposi in tono brusco.
Basta, basta …quando
sarebbe finito tutto .quando
avremmo potuto essere di nuovo felici e sereni come due diciottenni.
Diedi a bella un cuscino da
abbracciare nel caso in
cui fosse andata alla ricerca del mio corpo nel letto e scesi in
cortile dove
trovai irina.
la più piccola della
famiglia denali e
la meno appariscente.
si guardava intorno con aria
circospetta, sembrava
avesse paura di qualcosa…o di qualcuno.
“dimmi tutto quello che
sai”le dissi con un impostazione
che non lasciava trasparire alcuna emozione.
“i-io…ecco…”
”c’è
tanya dietro tutto questo”
“è lei che ha
preso il cellulare di bella affinchè non
potesse chiamarti…è stata lei a farti scontrare
per caso e più volte con jacob….è
stata lei a rubare a bella la tua catenina e nasconderla con
l’inganno tra le
mani di jacob….”
”ma che
diamine…”
ӏ
letterametente impazzita vuole farvi lasciare ed è
disposta a tutto…ora mentire e dopo…solo il
pensiero mi fa venire i brividi…”
”ho paura ,non sembra
più umana,farnetica…”
”d-dovevate
sapere…voi vi amate veramente noi lo
vediamo…tutti lo vedono,ma lei n-non lo
accetta…”
”stai attento edward
perché lei ahhhhhhh”una furia
rossa stava letteralmente tirando per capelli irina e sbattendola a
terra.
”brutta cretina che stai
facendo eh?che gli hai detto?”ero
esterefatto e per un momento non riuscii ad incassare il colpo di tutto
quello
che mi era stato appena raccontato.
era surreale.
pensavo che queste fossero cose che
succedessero solo
ni telefilm pieni di ragazzini ricchi
e
che frequantano la scuola come sfilate di moda.ma poi iniziai a
ragionare.tanya
voleva farci lasciare.era di sposta a tutto.aveva fatto di tutto.mi
mossi come
un automa.afferrai per un braccio irina seduta a terra in lacrime e
strattonai
tanya che perse l’equilibrio e cadde a terra.
“CHE COSA CREDEVI DI FARE
EH?”
”TI RENDI CONTO CHE
POTEVA SUCCEDERE QUALCOSA DI
TERRIBILE PER IL TUO COMPORTAMENTO SCONSIDERATO E ASSURDAMENTE
EGOISTA?”
”COSA VOLEVI OTTENERE?LA
MIA ATTENZIONE?”presi un
respiro profondo chiudendo gli occhi,poi ripuntandoli in quelli di
tanya con un
tono basso ,ma minaccioso dissi:
”forse non ti
è chiaro il concetto che se anche fossi
l’ultima donna rimasta sulla terra non ti considererei
minimamente perché la
mia mente sarebbe sempre rivolta ad un’unica e sola persona
bella”
Per tutto il tempo era rimasta a
terra senza proferire
parola,ma quello che più mi faceva irritare non era il suo
silezio ,ma lo
sguardo di superiorità che mi rivolgeva.
persi la pazienza.la strattonai
affinchè si reggesse
sulle sue gambe e le diedi uno schiaffo talmente forte da farla
ruzzolare
nuovamente a terra.
“ma che succede
qua?”vidi da lontano la terza
sorella,la più grande kate che con aria sorpresa si dirigeva
verso di noi
cercando di annodare la sua vestaglia.
”kate”irina
dalle mie spalle corse tra le braccia
della sorella maggiore in lacrime.
”t-tanya….lasciare….b-bella”
Kate mi guardava interrogativa io
guardavo lei con un’aria
vuota,poi il suo sguardo si posò su tanya che con una mano
si ripuliva il
sangue che le colava dal naso a causa della violenta caduta che le
avevo
procurato,con l’altro braccio cercava di rialzarsi.
“se hai finito di
schiaffeggiarmi posso ritornare
nelle mie stanze?”
Non ci vidi più e con
gli occhi innniettati di sangue
alzai nuovamente la mia mano destra per colpirla,ma questa volta fu
un’altra la
mano a farla precipitare per terra…quella di kate.
“ora basta
tanya”le due si guardarono intensamente
come se stessero comunicando telepaticamente e finalmente lo sguardo strafottente di
tanya sparì.
tanya si diresse a casa seguita da
irina,ma io volevo
fermarle volevo dire altre due paroline a quella stronza disumana di
una
ragazza,ma kate mi fermò.quella fu la prima volta che la
vidi davvero.aveva il
viso di un’adulta ;pronta a prendersi le sue
responsabilità.
”non è
così che riuscirai ad entrare nella testa di
tanya”
“chiedo scusa per quanto
è successo anche se non
conosco i fatti ,ma ho compreso che sia davvero grave”
”forse le mie parole non
bastano,ma quello che posso
fare è occuparmi personalmente di
tanya…”
”questo fine settimana
parto con degli amici per fare
un viaggio in europa,porterò con me
tanya…è meglio allontanarla”
”inoltre me la
vedrò sempre io con i nostri genitori…ma
ora qualsiasi parola aggiungiamo non sortirebbe nessun
effetto…va da bella”rimasi
stupito da kate.si sapeva per certo che le sorelle denali fossero tre
oche
giulive,ma forse era solo tanya che portava questa nominata.
”grazie”risposi
con tono interrogativo,effettivamente
non sapevo proprio che cosa dire.
Entrai in casa e mi diressi con
gambe pesanti verso la
mia stanza volevo solo abbracciare bella.
basta.tutto il resto poteva andare
avanti senza di
noi.ma quando entrai in stanza sul letto non c’era nessuno.
panico.panico.
iniziai a girare nella stanza come
un pazzo guardando
nei posti più impensabili come se bella potesse essersi
nascosta dentro il mio
zainetto,ma poi uscì dalla porta del bagno avvolta nel mio
accappatoio.
”che cosa
cerchi?”chiese con un tono tranquillo,come
se una pazza psicopatica nonché sua cugina non avesse
tentato di dividerci .
”te”risposi con
tono invece imbarazzato.
”nello
zaino?”era adorabile quando dubbiosa aggrottava
la fronte.mi fiondai su di lei abbracciandola e facendola volteggiare
per la
stanza.
”ah ah ah
edward”
“bella”
Ci fermammo al centro della
stanza,l’uno di fronte l’altra.
“ricominciamo
…ora”le accarezzai la guancia.
“e sarà per
sempre”mi precedette lei con il sorriso
sulle labbra.
“non dobbiamo dimenticare
,ma solo rimediare”le presi
il viso tra le mani.
“sono
d’accordo”mi guardò con occhi stanchi,ma
pieni d’amore.
“so che non mi perdonerai
facilmente,che ho detto
delle enormi cattiverie,ma ti amo”assaporai il suo profumo.
“ti amo
anch’io”mi accarezzò il braccio dal
quale
spuntava il tatuaggio.
“ e
dovremmo…”
“edward…mi
vuoi baciare si o no?!”mi zittì
spazientita.
“ti amo”le
sussurrai di nuovo ad un soffio dalle sue
morbide labbra.
Di nuovo insieme,per sempre insieme.
risposte
recensioni:
LadySile:tu
sei una delle poche che ha interpretato
correttamente l’ultima frase, per il resto ho notato che non
hai capito una
pigna!!!XD allora bella si sente distrutta per le parole di edward e
decide di
andarsene e prende la strada della finestra che di solito viene usata
solo da
edward.bella lo fa inconsapevolmente infatti lei si lascia come dire
andare una
volta fuori dalla finestra…insomma si butta non rendendosene
pienamente
conto.non è in possesso di tutte le sue facoltà
mentali.edward riesce
perfettamente a comprendere quello che sta per fare bella e la salva
riportandola nella stanza.edward in un certo senso ha sopravvalutato
bella,pensava che fosse una persona molto forte come dimostrava ,ma in
realtà
anche lei è fragile com’era edward
all’inizio della storia.forse non hai capito
molto nella parte finale perché il tutto è stato
visto dagli occhi di edward e
poi io volontariamente sono stata poco descrittiva e più
introspettiva per dare
più suspance.XD
Austen95:
questo è quanto è successo a tanya.non ho
voluto ucciderla in quanto non sarebbe giusto aggiungere un peso tale
sulle
spalle dei due nostri piccioncini preferiti.mi dispiace non sono
un’assassina!XD
Blacklory92:benvenuta
!!i nuovi ospiti gli accolgo ben
volentieri!!mi fa piacere che ti piaccia questa storia in quanto non
è facile
da seguire dato che è abbastanza
drammatica…peccato che sei arrivata quasi sul
finale…
IsaMarie:
bene la lezione di tanya è quella di restare
da sola…di non avere più nessuno dalla sua
parte.ha perso tutto persino le
proprie sorelle…di certo non potevo ammazzarla,volevo essere
abbastanza
realistica e poi…le macchie di sangue non si tolgono
facilmente dagli abiti…XD
TerryDream93:come
vedi jacob è stato mandato in quel
posto lì direttamente da edward che finalmente ha deciso di
prendere in mano le
redini della situazione e di essere meno paranoico.scrivimi ancora e
fammi
sapere che ne pensi del nuovo capitolo…XD
Essebi:ciao
eli! Visto che con la frase’ è tutto
finito’ intendevo la situazione che si era creata e non la
loro storia?!XD wow
sapevo di essere stata criptica verso la fine ma ho fatto saltare i
cervelli a
un bel po’ di persone ^.^ come vedi tutto è bene
ciò che finisce bene e tanya
si è meritata di restare sola ,completamente
sola…XD alla prossima ciccia!!
Nessie92:
troppi complimenti insieme…mi fai
arrossire…purtroppo
la storia è al termine,ma non smetterò di
scrivere anzi…per il futuro ho una
sorpresa!!!XD
|
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Capitolo 13 *** 13 epilogo ***
siamo alla
fine...mi viene da piangere anche perchè sono contentissima
di tutti i commenti che ho ricevuto negli ultimi capitoli.grazie a
tutti chi ha commentato,chi letto e basta,chi mi ha inserito tra i
preferiti ,ricordati e seguiti.ma mi raccomando non abbandonatemi
perchè fra poco posterò una nuovissima storia
intitolata Bastardo in trappola (una commedia romantica che vede come
protagonisti sempre Edward e Bella) grazie alla collaborazione di una
mia fidata amica ladyC (se provate a cercarla sul sito non
c'è).Buona lettura carissime!!
13 epilogo
“dai smettila…ahahahah”
“che c’è? Ora ti danno fastidio le mie
mani sui tuoi fianchi? stanotte non mi sembrava ti
dispiacesse”rise edward sfacciatamente continuando a farmi il
solletico sui fianchi.eravamo in salotto ,ai piedi del
pianoforte,sdraiati sul tappeto costossissimo di esme e avvolti in un
lenzuolo.
Da un paio di settimane erano iniziate le vacanze estive e io ed edward
avevamo casa sua completamente libera…solo per noi.
Carlisle ed esme avevano deciso di andare in cociera facendo il giro
del mediterraneo.volevano finalmente concedersi una vacanza
possibilmente senza ragazzini intorno.
alice invece era nella villa al mare di jasper;dopo che le avevo
raccontato quanto successo durante l’anno,non ci aveva
pensato due volte a lasciare me ed edward da soli con la promessa
naturalmente che poi li avremmo raggiunti pure noi al mare.
mentre emmet accompagnava per tutta america rosalie a visitare i vari
college.
Per quanto riguarda le mie cugine invece…kate era in vacanza
con il suoi fidanzato e degli amici per fare il giro d’europa
alla quale si era aggiunta forzatamente tanya.un paio di giorni dopo la
partenza kate aveva avvertito la zia della decisione di tanya di
trasferirsi in Francia da una loro lontana parente e studiare
lì;dopo quanto era successo i miei zii non obiettarono.non
sono mai venuta a sapere precisamente cosa kate abbia detto
ai suoi genitori so solo che per la prima volta nella mia
vita zio eleazar ha fatto una scenata a tanya che pare sempre
per sentito dire che sempre tanya per la prima volta abbia pianto.certo
scoprire cose tanto sconcertanti sul conto della prorpia figlia deve
essere davvero avvilente,ma in fin dei conti non ne erano tanto
sorpresi,loro sapevano… non tutto ,ma sapevano;solo che
è difficile ammettere di aver fallito come genitori.
Nonostante tutto sono rimasta piacevolmente sorpresa da kate ed
irina.naturalmente non siamo diventate amiche,ma mi ha stupito il
discorso e le scuse di kate.ora viviamo pacificamente e ridiamo pure
tutte insieme a qualche stupida battuta della zia.
Ora è tutto tranquillo ,tutto cosi pacifico….a
parte il fatto che edward non tiene le mani apposto.
“edward stai fermo..ora sono proprio stanca è
tutta la notte che lo facciamo”
”ma la tua faccia sorridente e maliziosa dice
tutt’altro”proferì voltandomi verso di
lui e baciandomi sul naso.
”facciamo una pausa almeno per mangiare qualcosa?”e
questa volta baciandomi teneramente le labbra acconsentì.mi
alzai avvolgendomi nel lenzuolo e lasciando edward ancora sdraiato sul
tappeto completamente nudo….nudo?!?mi voltai per ammirarlo
interamente alla luce del giorno,ma lentamente per assorbire il colpo
di vedere quel corpo da favola completamente nu…
“la foto dei tuoi genitori?!”risposi innoridita
quando voltandomi trovai si edward in una posizione degna di paolina
bonaparte,ma aveva deciso di coprire i suoi gioielli di famiglia con la
prima cosa che gli capitava…una cornice che immortalava il
giorno del matrimonio di esme e carlisle.che stronzo!!
“che c’è?tu ti sei coperta con il
lenzuolo privandomi della vista del tuo fantastico corpicino e io
dovrei mostrarmi in tutta la mia bellezza con i gioielli al vento da
te?”che bastardo voleva che gli facessi uno spogliarello in
diretta.ma io ero furba molto più furba di lui.
”va bene se io ORA faccio cadere davanti ai tuoi occhi il
lenzuolo TU togli quella foto che potrebbe procurarmi future visite da
un analista e poi ti sarà servita la
colazione”dissi tutto prendendo con le mani
entrambi i lembi del lenzuolo con cui mi era avvolta e giocandoci sotto
il suo sguardo eccitato.
”ok”rispose con un sorriso da vittorioso sulle
labbra.lasciai scivolare il lenzuolo sul mio corpo con un gesto
teatrale,poi chiusi gli occhi e con un sorriso trionfante sulle labbra
mi avviai completamente nuda ,tranne che per il ciondolo che edward
aveva recuperato, e anche un po’ imbarazzata verso la cucina.
”ehi?ma avevi detto…? l’ho tolta la
foto…e la mia colazione?”rispose con tono confuso
il mio povero edward nudo .
”te la vado a preparare…succo di pesca e pane
tostato con la marmellata alle fragole vero?”eh eh eh
fregato!!!uomini…credeva veramente che avrei ceduto!!certo
ci avevo messo tutta la mia forza di volontà per non
sbirciare…ma lo avevo fregato e nientre avrebbe superato
questo momento!!XD
Naturalmente non avrei mai cucinato e poi servito la colazione
completamente nuda.una volta in cucina sgattaiolai dalla seconda
entrata verso i piani superiori per potermi coprire.
“ecco la colazio…”quando entrai in
salotto con un vassoio pieno di roba, edward non era più
sdraiato nudo a terra ma si era avvolto nel lenzuolo e ora sedeva al
piano intonando la mia ninna nanna.
“oh…eccoti amore”mi rivolse uno
splendido sorriso da far sciogliere il cuore.
“vieni…accoccoliamoci sul tappeto per
mangiare”disse sedendosi nuovamente a terra e prendendomi
dalle mani il vassoio per aiutarmi.
“che c’è?”mi
domandò dato che lo guardavo sorridendo senza proferire
parola.
“ti amo”sussurrai timidamente abbassando lo sguardo
sul tappeto rosso e dorato.
“bella…ti devo fare un
discorso”perché improvvisamente era diventato cosi
serio?
“sono quasi due anni che ci conosciamo e
bè…ne abbiamo passate tante”
”mi hai aiutato ad uscire da quel giro di lotte
clandestine”
”mi hai curato dalla mia depressione”
”mi hai fatto capire che ci sono tante persone che mi
amano”
”e poi c’è stata la vicenda di
tanya…e lì siamo crollati entrambi”
”ma fino ad ora sei tu che hai fatto tanto per me,io non ho
ancora alzato un dito per te”
”edward non capisco dove vuoi…”
”aspetta…”mi accarezzò
delicatamente le labbra per zittirmi.
”ora dobbiamo andare al college…ma le nostre
strade non si divideranno verrò con te a boston”i
miei occhi si spalancarono per lo stupore…no non volevo che
abbandonasse tutte quelle offerte da yale,havard…no.
”so cosa stai pensando, ma è te che voglio e io
posso diventare un dottore dovunque e continuerò qualche
corso di pianoforte anche là…ma voglio stare dove
sei tu,perche tu sei la mia casa”fece un respiro profondo
chiudendo gli occhi,poi gli riaprì puntandoli intensamente
nei miei ancora smarriti perché non capivo prorpio dove
volesse andare a parare.
”te l’ho fatto capire più di una volta e
te l’ho pure detto…bella voglio te ora e ti voglio
per sempre… sposami”
si alzò reggendosi con una mano il lenzuolo avvolto in vita
mentre con l’altra afferrava qualcosa da dentro il piano.una
scatoletta di velluto nero.
”ho trovato una piccola casetta a boston non lontana
dall’universita,potremmo andare a vivere insieme,io voglio
fare le cose per bene con te”
”dato che non ho mai avuto il piacere di conoscere tuo padre
la settimana scorsa l’ho chiamato e ci ho fatto una bella
chiacchierata da…uomo a uomo”
”hai parlato con mio padre???”ero
esterrefatta,chissa cosa mio padre gli avrà detto o
chiesto…sicuramente se lo abbiamo fatto.
”ti ha chiesto se sono ancora vergine vero?”edward
imbarazzato sorrise leggermente e proseguì con il suo
discorso risedendosi a terra.
”isabella marie swan vuoi sposarmi?”
”non ti sto dicendo ora, fra un mese o un anno,ma ti chiedo
di accettare la mia promessa che ti aspettero e che saremo insieme per
sempre”
non potetti far a meno che piangere.non potetti far a meno che
ridere,abbracciarlo,baciarlo e dire:
”si lo voglio,ora ,fra un mese ,fra un anno ti sposerei ogni
giorno della mia esistenza…t-ti amo
edward”stringendomi a se e accarezzandomi dolcemente i
capelli rispose:
”ti amo anch’io isabella cullen”.
10 più tardi…
Due anni fa io ed edward ci siamo sposati.abbiamo aspettato un
po’,ma volevo che edward si inserisse bene nel
lavoro.é diventato uno psichiatra diceva che si sarebbe
trovato bene tra i pazzi dato che nella sua vita ne ha incontrati
parecchi.io invece sono diventata un reporter di
professione.è successo tutto per caso in un primo momento mi
stavo preparando per intervistare il sindaco locale ,il momento dopo in
mancanza del fotografo mi sono trovata a fargli un servizio
fotografico.ho trovato la mia vena creativa e questo mi piace molto.
abitiamo a port angeles, non volevamo allontanarci troppo da forks
anche se durante la nostra luna di miele avevamo sinceramente pensato
di trasferirci in brasile nella cosi detta isola esme-da carlisle
ribattezzata quando comprò anche li un’altra villa
per sua moglie.
è stata una fantastica luna di miele che siamo riusciti a
goderci solo due anni dopo di matrimonio.peccato che non siamo mai
riusciti a terminare…
“amore che cos’hai?”mi chiese allarmato
mio marito.
”e va bene…edward io credo di esserne abbastanza
sicura…”
”oddio hai qualche malattia grave e io da pessimo medico che
sono non me ne sono accorto”ecco che partiva con la sua
fantasia.
”ma no dammi due minuti che ti do una conferma”
”amore mi spaventi …ma una conferma di
che…oddio non mi ami più è per questo
che stai male anche fisicamente?”
”edward sta zitto un attimo ho la testa che mi scoppia oltre
che lo stomaco in subbuglio”ma lui aveva già
lasciato la camera da letto per chiudersi offeso in bagno
finchè…
”bella ma come funziona questo termomentro segna una lineatta
rosa e …”era come vedere una lampadina accendersi
sopra la sua testa.mi alzai in piedi e mi diressi di fronte a lui.
”sorpresa sono incinta!!”dissi con un sorriso un
po’ tirato perché vedevo edward che mi guardava
con la bocca aperta.poi scosse la testa come a scacciare qualche brutto
pensiero che si era in lui insinuato.e mi strinse forte a se.
”amore amore amore”
”aspetta!!” disse scostandomi leggermente per
vedermi in faccia.
”è maschio o femmina?”chiese serio.
”edward ora credo di avere qualche serio dubbio sulle tue
conoscenze mediche e prima scambi il test di gravidanza per un
termomentro ora probabilmente a qualche settimana di gravidanza mi
domandi il sesso del bambin…”mi strinse nuovamente
a se facendomi volteggiare per la stanza.
eravamo completamente felici.
eravavamo circondati da gente che ci amava e che noi ricambiavamo e
niente poteva rovinare questo momento…a parte mio marito
stesso che continuava a dire di voler chiamare il nostro bambino Erman
se fosse stato maschio o Elinor se fosse stata femmina.
credo che avremmo avuto parecchio su cui discutere nei prossimi nove
mesi…
risposte recensioni:
Austen95:carissima tu hai sempre commentato fin dal primo capitolo e
questo lo aprrezzo davvero anche perchè dei brevi commenti
mettono sempre il buon umore e ti incoraggiano a continuare.grazie...mi
raccomando quando posterò la nuova storia voglio che tu ci
sia!! XD
LadySile: già anche le cose belle finiscono...ma credo che
per i nostri piccioncini ce ne saranno tante di cose belle in futuro XD
nessie 92: sorpresa!!! e vissero tutti felici e contenti...
IsaMarie:è all'altezza l'epilogo?però ti devo
dire la verità che sollievo concludere...kisskiss by serena
essebi:tesoro spero che la tua faccia per questo capitolo sia
cambiata...XD
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