Draco & Phobos

di The Dark Sisters
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'Espresso per Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Il Banchetto ***
Capitolo 3: *** La nuova infermiera ***
Capitolo 4: *** A lezione insieme ***
Capitolo 5: *** Il Compleanno di Phobos ***



Capitolo 1
*** L'Espresso per Hogwarts ***


Capitolo Uno_L'Espresso per Hogwarts

01/Settembre
L'Espresso per Hogwarts stava partendo dal binario 9¾; il Capostazione aveva dato l'ordine e ora le porte stavano per essere chiuse, mentre gli studenti si affrettavano a salutare i loro cari.
Immerso nel silenzio di uno scompartimento ancora vuoto, un ragazzo dai capelli scuri come la notte osservava con i suoi profondi occhi blu il via vai di maghi che affollava la banchina della stazione.
Il ragazzo trasse un profondo sospiro... questo per lui sarebbe stato il primo anno ad Hogwarts, la più famosa scuola di Magia e di Stregoneria del Regno Unito, ancora non conosceva nessuno e l'idea di dover ricominciare tutto dall'inizio lo spaventava un po'.
Un rumore attrasse l'attenzione del ragazzo verso la porta dello scompartimento che in quel momento si aprì, lasciando entrare due ragazzi e una ragazza che già indossavano la divisa scolastica, con su lo stemma della Casa di Grifondoro.
"Ciao! Questi posti sono occupati?" disse la ragazza sorridendogli;
"Ehm… no…"rispose lui, ma non riuscì a terminare la frase che già la ragazza aveva ricominciato a parlare.
"…abbiamo trovato tutti gli scompartimenti occupati…ve lo avevo detto che era meglio partire prima, ma voi no! Siete sempre i soliti!" concluse sedendosi dalla parte del finestrino, di fronte al ragazzo…
"Ehi! Non ti ho mai visto prima…sei nuovo?" gli chiese uno dei due ragazzi (che stavano completamente ignorando la compagna che ancora borbottava tra se e se, come se ormai ci fossero abituati), sulla fronte aveva una strana cicatrice a forma di saetta che i folti capelli neri cercavano di nascondere.
"Hai l'uniforme di Grifondoro…hai già fatto lo smistamento?" lo guardò incuriosito l'altro ragazzo, che aveva dei lunghi capelli rossi.
"Ehm… si, mi sono trasferito qui quest'estate…prima frequentavo un'altra scuola di Magia…in Danimarca." Concluse la frase con un tono malinconico,ma venne nuovamente interrotto dalla ragazza, "suppongo che Silente ti abbia convocato qualche settimana fa, per lo smistamento intendo u.u"
"Ehm…si, proprio così…il preside mi ha fatto indossare uno strano cappello tutto logoro…"
"Il Cappello Parlante! Anche noi l'abbiamo indossato, appena arrivati ad Hogwarts…"
"Ma non ci siamo ancora presentati!" si intromise il ragazzo con i capelli rossi "mi chiamo Ron Weasley!" disse tendendogli la mano.
"Piacere…Phobos Irving" rispose lui.
"Questa ragazza MOLTO silenziosa è Hermione Granger, mentre lui è Harry Potter"
"S-si…l'avevo capito…sai, la cicatrice…" disse Phobos indicando con lo sguardo la fronte di Harry.
"Vedi Harry? Sei famoso anche in Dan…" ma Ron venne interrotto dalla porta dello scompartimento che si aprì bruscamente...
Un ragazzo dai lunghi capelli biondi, la carnagione chiara e gli occhi di ghiaccio {aaaaaarrrrfffff!!!!!*ç* NdGil&Miri} si fermoò sulla soglia...
"Uh Potter! Sei ancora vivo...mannaggia!" disse cpon voce strascicata.
"Potrei dire la stessa cosa di te...Malfoy." rispose Harry ringhiando.
Malfoy sogghignò soddisfatto, poi il suo sguardo si posò su Phobos...lo squadrò dalla testa ai piedi e, notando la divisa di Grifondoro, aggiunse fissando il suo sguardo gelido negli occhi blu del nuovo arrivato...
"Vedo che hai un nuovo membro del tuo fan club, Potter!".
Phobos, perso negli occhi dell'altro, rimase interdetto per qualche istante ma poi distolse lo sguardo, imbarazzato...
"Oh beh...ci vediamo a scuola..." sussurrò Malfoy con voce suadente, continuando a fissare Phobos.
La porta dello scompartimento si richiuse alle spalle di Malfoy che, seguito due ragazzi della'ria non molto sveglia, si incamminò lungo il corridoio del vagone.
"...e quello era Draco Malfoy" sospirò Ron abbandonandosi sul sedile "...uno di Serpeverde...è dal primo anno che sogno di mettergli le mani addosso è.é* {purenoipurenoiiii!!!!*ç*NdGil&Miri}" sussurrò tra se e se.
Un rumore proveniente dalla retina portabagagli attirò l'attenzione dei tre ragazzi; proprio in quel momento un gatto balzò giù e si andò ad accoccolare sulle ginocchia di Phobos.
"Oh...lei è Altea!" disse il ragazzo sorridendo alla vista delle facce ancora un po' allarmate dei suoi compagni (Ron aveva cacciato un gridolino appena Altea era saltata giù, e ora le sue orecchie erano diventate tutte rosse per l'imbarazzo) "visto che il viaggio sarebbe stato lungo, ho pensato di lasciarla libera..." concluse Phobos accarezzando dolcemente la testa del gatto che ora sonnecchiava beatamente facendo le fusa *prrrrrrrrrr ^.^ NdAltea*
Il viaggio proseguì tranquillo. Il treno strisciava lungo campi coltivati, foreste e laghi.
Harry, Ron e Hermione raccontarono a Phobos di Hogwarts e delle loro avventure, del Quidditch e di come Malfoy non sarebbe riuscito ad acchiappare il Boccino nemmeno se gli fosse volato davanti al naso {doh!!!!ma come ti permetti!!!!è.é NdLe-solite-due}.
Ma Phobos non li stava ascoltando...i suoi pensieri erano tornati al momento in cui i suoi occhi avevano incontrato quelli di ghiaccio di Draco Malfoy. "Ehi Phobos, ma ci sei?" la voce di Hermione lo riportò con i piedi per terra
"Ehm...si, scusa mi sono distratto...cosa dicevi?"
"Perchè non ci parli un po' di te...perchè ti sei trasferito? La Danimarca è un bellissimo paese, davvero, qualche anno fa ci sono andata con i miei genitori, ho passato tutto il tempo a fare ricerche sulla storia e le antiche leggende di quel Paese, è stato molto interessante, davvero..."
Proprio in quel momento il treno rallentò fino a fermarsi nella piccola stazione di Hogsmeade; i quattro ragazzi scesero dal treno ancora un po' frastornati per il viaggio, e si incamminarono verso alcune carrozze che li avrebbero portati al castello di Hogwarts.
-fine primo capitolo-

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Capitolo 2
*** Il Banchetto ***


Capitolo Due_Il Banchetto

01/Settembre, sera
Phobos era seduto al tavolo di Grifondoro e, come tutta la scuola, stava aspettando che lo smistamento degli studenti del primo anno avesse inizio; non aveva mai assistito ad una simile cerimonia, questo dovuto anche al fatto che nella sua vecchia scuola era tradizione smistare gli allievi in base ad una serie di prove che ne verificavano le qualità.
Mentre Hermione parlava di erbe magiche dai nomi impronunciabili con un ragazzo di Grifondoro che stringeva forte a se un rospo, quasi avesse paura che questo potesse guizzargli fuori delle mani da un momento all’altro, Harry guardava con occhi sgranati pieni di ammirazione Ron che era intento a descrivere le qualità, tecniche e non, di un giocatore di Quidditch di una squadra straniera…Viktor Krum era il suo nome.
Dall’altra parte della Sala Grande, seduto al tavolo dei successori di Salazar Serpeverde, Draco Malfoy stava parlando, sempre con il suo tono calmo e cadenzato, con il suo vicino, un ragazzo dai lunghi capelli corvini che gli carezzavano le spalle e che mettevano in risalto i suoi profondi occhi blu (*stump* x_x NdGil&Miri), cercando di ignorare la ragazza dai corti capelli neri seduta dinanzi a lui, che con voce stridula alternava domande tipo “…ti sono mancata Draco?” a complimenti sdolcinati come “…ma lo sai, Draco, che questo taglio di capelli ti dona molto?” o “Dracuccio caro, i tuoi occhi questa sera sono veramente bellissimi…*sospiro*” (rotfl!!! NdGil&Miri).
Draco si girò verso di lei per dirle di stare zitta, ma quando lo fece il suo sguardo invece di incontrare il viso schiacciato della ragazza si perse in due occhi blu che osservavano rapiti la Sala; continuò a guardare il nuovo arrivato al tavolo di Grifondoro anche quando questo, alzando lo sguardo incrociò il suo…
Il tempo parve fermarsi quando gli occhi blu di Phobos incontrarono quelli grigi di Draco, dall’altra parte della Sala.
Tutto, in confronto con quelle profondità marine, divenne superfluo…il brusio degli studenti, Pansy Parkinson che continuava a mitragliarlo di complimenti e la Professoressa di Trasfigurazione che aveva appena fatto il suo ingresso seguita dagli studenti del primo anno…niente aveva più importanza se non quelle gemme che racchiudevano in sé le sfumature di una notte estiva (si lo ammetto, ho fumato!NdGil).
Ad un certo punto vide Phobos sorridergli nervosamente per poi tornare a fissare con interesse il suo piatto ancora vuoto.
Il Grifondoro sentì le sue guance infiammarsi e non osò alzare lo sguardo dal suo *interessantissimo* piatto nemmeno quando sentì la voce austera della Professoressa McGrannitt chiamare uno ad uno gli studenti, affinché venissero smistati dal Cappello Parlante…lo sentiva, lo sapeva…lo sguardo di Malfoy era ancora fisso su di lui…perché…perché Draco Malfoy lo stava fissando? No…no…sicuramente si sbagliava…non poteva essere perché… Fortunatamente i suoi pensieri furono interrotti dal Preside che, alzandosi in piedi, aveva iniziato il suo discorso.
“…a tutti i nostri studenti benvenuti, e a tutti gli altri bentornati ad un nuovo anno ad Hogwarts! Come sempre prima di dedicarci al nostro prelibato banchetto sono tenuto ad informarvi che l’ingresso nella Foresta Proibita è severamente vietato a tutti gli studenti, eccezion fatta per le lezioni di Cura delle Creature Magiche che saranno tenute dal nostro Rubeus Hagrid. Il custode Argus Gazza tiene ad informare tutti gli studenti che la lista degli *oggetti proibiti* è disponibile nel suo ufficio. Poi sono lieto di comunicarvi che quest’anno sono stati effettuati tre cambi all’interno del personale scolastico…infatti Madama Chips per questo trimestre non potrà esercitare la funzione di infermiera scolastica, ma non temete perché sarà sostituita da una nostra vecchia conoscenza…”
Passarono alcuni istanti prima che Silente riprendesse il suo discorso, istanti di nervosismo durante i quali la Sala Grande cadde nell’immobilità più totale, fatta eccezione per alcuni fantasmi che si libravano indisturbati sopra i tavoli delle quattro Case.
“…ehm…dicevo…il ruolo di infermiera verrà ricoperto da Mademoiselle Fleur Delacour!”
In quel momento una ragazza sui vent’anni uscì da una stanzetta a lato del tavolo dei professori, ed andò a prendere posto vicino al professore di Incantesimi, i lunghi capelli biondi le incorniciavano il volto entusiasta; rivolse un sorriso raggiante agli studenti poi, quando il suo sguardo, passando sul tavolo di Grifondoro, si posò sulle facce attonite di Harry e Ron il suo sorriso si allargò ancora di più lasciando intravedere i denti bianchissimi e li salutò con un frenetico cenno della mano.
I due ragazzi che, a differenza del restante pubblico maschile della Sala, non erano rimasti a bocca aperta, le rivolsero un sorriso preoccupato…per loro.
“Bene…adesso vorrei presentarvi una nuova professoressa…” continuò Silente.
In quel momento gli studenti notarono che di fianco all'arcigno professore di Pozioni, Severus Piton, era seduta una donna dagli scuri capelli ricci e gli occhi grigi.
"...la signorina Ingrid Louise Marion Prodigal, che occuperà la cattedra di..."
*ok, insegna Difesa u.u ndMione*
*ma la terza novità? ndDean*
*evvai hanno sostituito Rüf! ndSeam*
"...pozioni!"
"Pozioni?"
"Pozioni?"
"Pozioni!"
"Doh!>.<" esclamò Harry battendosi il palmo della mano sulla fronte -questa è la mia fine- pensò.
"E ciò mi porta ad introdurvi la terza novità...sono felice di comunicarvi che non solo il professor Piton rimarrà con noi, ma terrà il corso di Difesa Contro le Arti Oscure! *D.A.D.A ndA.".
Suk viso austero di Piton si formò un minuscolo sorriso di vittoria (D.A.D.A.umpa!!! ndSevyGil&Miri)...intanto Phobos si accorse che i suoi compagni di Grifondoro erano caduti in un silenzio di tomba, fatta eccezione per Harry che sbatteva disperato la testa sul tavolo *siii più forteee!!! ndGilMiri&Dra*, ma non potè dire lo stesso dei Serpeverde che sfoggiavano anche loro dei sorrisetti vittoriosi...tutti tranne uno...Draco Malfoy, che lo stava ancora fissando con occhi di ghiaccio...
Sentì il volto infiammarsi nuovamente sotto quello sguardo insistente e penetrante...ma le parole di Silente lo riportarono bruscamente con i piedi per terra.
"Ed infine, come avrete già notato, sono lieto di annunciarvi l'arrivo di un nuovo studente..."
Phobos sentì il cuore iniziare a battere velocemente e il sangue gelarglisi nelle vene...stava parlando di lui, lo stava per presentare a tutta la scuola, studenti, insegnanti e fantasmi al completo.
"no...no...no..." sussurrò Phobos tra sè *mentre Harry continuava la sua disperata tortura*, vide Silente guardare dalla sua parte e sorridergli annuendo lentamente; il ragazzo, con un impercettibile cenno della testa e uno sguardo determinato sussurrò nuovamente "no!" guardando gli occhi azzurri del Preside che gli stava facendo cenno di alzarsi con la mano destra.
"No..." sussurrò Phobos disperato, ma quando vide il Preside ghignare bonariamente abbandonò ogni speranza e si alzò in piedi.
"Phobos Irving!" concluse Silente indicando con la mano il ragazzo al tavolo di Gridondoro.
Phobos sentì gli sguardi di tutti posarsi su di lui *un gruppetto di ragazze al tavolo di Corvonero sospirò sonoramente per poi scoppiare in un concerto di risolini acuti*, ma solo una persona non aveva smesso mai di guardarlo dall'inizio della serata, il Principe delle Serpi Draco Malfoy.
Quando Silente gli fece cenno di accomodarsi, Phobos sprofondò nella sua sedia e le sue guance raggiunsero una tonalità di rosso molto simile ai capelli di Ron.
"E ora un'ultima parola" disse Silente "abbuffatevi!"
*evvai! ndNeville*
-fine secondo capitolo-

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Capitolo 3
*** La nuova infermiera ***


Capitolo Tre_La nuova infermiera

02/Settembre
Il giorno seguente Phobos si alzò di buon'ora, indossò la sua divisa e scese nella Sala Comune di Grifondoro per trovarla quasi deserta, fatta eccezione per due ragazzine che, a giudicare dai tratti somatici molto simili, dovevano essere fratelli...i fratelli Canon per la precisione; il più piccolo dei due era seduto ad un tavolo e sembrava così immerso nella lettura del suo libro sui *mostri e creature magiche della Gran Bretagna* tanto da non accorgersi dell'arrivo di Phobos, mentre l'altro era seduto su uno dei divanetti rossi della sala, ed era intento a cambiare il rullino della sua macchina fotografica.
Phobos decise di non disturbarli e di scendere in Sala Grande per fare colazione, ma quando vi entrò si accorse che anche questa era pressochè deserta.
Al tavolo di Grifondoro c'eraono alcuni studenti del primo anno, intenti a parlare animatamente, a quelli di Corvonero e Tassorosso, erano seduti una decina ragazzi al massimo; anche al tavolo di Serpeverde la situazione non era delle migliori...Phobos accarezzò con lo sguardo l'intera Sala alla ricerca di qualcuno che conoscesse, quando lo vide...Draco Malfoy era seduto all'estremità più lontana del tavolo e, come al solito, lo stava guardando.
-se ti becco che mi fissi un'altra volta giuro che non rispondo delle mie azioni- pensò il ragazzo mentre, cercando di non arrossire, prendeva posto tra i suoi compagni di Casa.
Poco dopo la Sala si riempì e un leggero brusio invase l'aria quando i direttori delle Case iniziarono a distribuire gli orari delle lezioni.
Nel frattempo Harry, Ron, Hermione e altri ragazzi del suo anno entrarono nella Sala e presero posto accanto a lui.
"Buongiorno Phobos!" lo salutò solare Hermione.
"Ehm buongiorno...Hermione! Ron, Harry..." concluse salutando col capo i due ragazzi.
Proprio in quel momento arrivò la professoressa McGrannitt che consegnò ad ognuno di loro una piccola pergamena dove, con un tocco di bacchetta, apparvero gli orari delle lezioni che ogni studenti avrebbe dovuto seguire

"Noooo!!! Abbiamo due ore di DADA alle ultime due del venerdi!" esclamarono in coro Ron e Harry
"Cosa vedo! Potty e Weasleiuccio che NON vogliono fare difesa...credo di essermi perso qualcosa u.u" disse la calma voce di Malfoy alle loro spalle
"Taci Malfoy!è.é*" ringhiò Potter.
"Stando a contatto con certa gente" continuò Draco ghingnando e lanciando uno sguardo disgustato a Ron ed Hermione "Potty ha dimenticato le buone maniere, non ci siamo ancora presentati..." aggiunse rivolgendosi a Phobos e porgendogli la mano destra "io sono Draco Malfoy, e tu...?"
"P-Phobos Irving, piacere" disse il ragazzo stringendo la mano del biondo e rabbrividendo leggermente al contatto con quella pelle liscia.
Dopo aver rivolto un sorriso enigmatico a Phobos, Draco se ne andò seguito come al solito dai due ragazzi-armadio che lo avevano seguito anche il giorno seguente sull'Espresso.
Ron, che aveva seguito la scena con occhi sgranati, esclamò "...ma che gli scuccede a *quello*?"; Phobos ignorò la domanda del ragazzo, troppo occupato a seguire Malfoy che si era unito ad un gruppo di cinque Serpeverde e stavano uscendo dall Sala per andare a lezione.
Phobos sospirò e, rivolgendosi ad Hermione, disse "Ehm...Hermione, scusa, potresti dirmi dov'è l'aula di Incantesimi?"
"Oh! Non ti preoccupare, Phobos, oggi abbiamo lo stesso orario, se vuoi possiamo andare tutti insieme!^.^" disse la ragazza sorridendo, mentre Harry e Ron annuivano in silenzio *u.u ndRon&Harry*
"o-ok...grazie >.<" concluse Phobos alzandosi in piedi, prendendo la sua cartella e seguendo i tre amici.
Le prime due ore di lezione passarono tranquille e, superata la timidezza e l'imbarazzo del *nuovo arrivato*, Phobos prese subito confidenza con alcuni suoi compagni di corso come Seamus Finnigan, Neville Paciock e Dean Thomas.
Stava tranquillamente parlando con loro quando, uscendo dell'aula di Trasfigurazione per poco non si scontrò con...
"Ops! Scusa non ti avevo vist...ooooooo @.@" disse Phobos guardando negli occhi Draco Malfoy (ehm...ma non è che lo stai seguendo?ndGil&Miri). "Ehm..." Malfoy sembrava aver perso la parola per la sorpresa, ma subito dopo recuperò il suo solito contegno e continuò "...di niente" per poi entrare nell'aula.
Dal momento che non seguiva il corso di Divinazione, Phobos decise di salire in dormitorio ed allontanarsi dal chiasso dei corridoi affollati, per rilassarsi un pò prima di pranzo, cercando di placare il *leggero* mal di testa che lo martellava dall'inizio della lezione, e che era tragicamente aumentato dopo l'incontro/scontro con Draco.
Quando scese in Sala Grande per il pranzo trovò la causa del suo mal di testa, Draco Malfoy, che fronteggiava con sguardo perfido Harry Potter...
"Ti aspetto dopo le lezioni, Potter, non pensare di passarla liscia!" concluse Draco allontanandosi.
"Vai a mangiare CACCA Malfoy!" gli urlò dietro Ron, ma Draco fece finta di non sentire ed uscì dalla Sala.
Phobos prese posto tra Neville e Seamus che lo stavano chiamando dal tavolo di Grifondoro.
"Ma cosa è successo?" chiese riferendosi alla scena di poco prima.
"Eh? Ah! Niente...sono solo Harry e Malfoy che cercano di uccidersi...fanno così dal primo anno, sai non vanno molto d'accordo...si odiano, ma il massimo che hanno ottenuto è stato qualche occhio nero a testa!" rispose Seamus continuando a mangiare il suo arrosto.
"Ehi Phobos se non sbaglio dopo hai anche tu Erbologia, vero?" gli chiese Neville dopo che ebbero finito di pranzare.
"Si, solo che non so dove si trova l'aula..."
"Oh no! Non c'è l'aula di Erbologia...la professoressa Sprite tiene i suoi corsi direttamente nelle serre *.*"
"Serre? E dove sono?"
"Non ti preoccupare ti faccio strada io!"
"Perfetto, allora andiamo ^_^"
Dopo Erbologia, Phobos e Neville, si diressero nuovamente al Castello per seguire l'ultima lezione della giornata, Storia della Magia.
Una volta in classe Phobos si accorse che gli studenti si erano abbandonati sui banchi e lottavano con tutte le loro forze per non cedere alle lusinghe del sonno.
La voce monotona del professor Rüf contribuì a far aumentare l'emicrania di Phobos che, non appena fu suonata la campana che segnava la fine della lezione, si precipitò in biblioteca con l'intento di fare i compiti per poi andare a rilassarsi ancora un po' prima di cena.
La biblioteca era semideserta e, grazie alla guardia montata dall'austera bibliotecaria Madama Pince, vi regnava un silenzio di tomba, interrotto solo dallo sfogliare delle pagine o dal grattare delle penne sulla pergamena.
Quando finì il tema sulle "Rivolte dei Folletti del 1549", si accorse che erano già le sei e mezza...non aveva tempo di andare in dormitorio, ma la sua testa e i suoi nervi imploravano pietà, così decise di passare in infermeria prima di scendere in Sala Grande...magari l'infermiera gli avrebbe dato una pozione per alleviare l'emicrania...con questa speranza raccolse le sue cose ed uscì dalla biblioteca.
Quando entrò in infermeria la voce acuta della giovane infermiera gli perforò i timpani.
"Oh non fare il defisionte, ora mettiti qui e stai tranquillo...pour questa soire tu rimarrai ici!"
Pochi istanti dopo Mademoiselle Delacour uscì da dietro un paravento e, accorgendosi di Phobos, gli andò in contro con un sorriso raggiante ad illuminarle il viso.
"Bonnesoire hai bisogno di aiuto? Ti sei fatto male?" gli chiese apprensiva.
"Ehm...veramente no, ho solo un pò di mal di testa, speravo che magari..."
"Oh! Tu as mal à la tete oui? Segui moi..." lo interruppe lei dirigendosi verso uno dei letti presenti nella sala, e facendo ondeggiare dietro di se i lunghi capelli d'orati.
"Sdraiati ici e prendi un sorso di cette potion...domani mattina potrai tornare alla tua Maison!"
"Ma veramente..."
"Su, su...non fare storie e stonditi!" disse lei porgendogli la pozione.
Il ragazzo fece come gli era stato detto, bevve la pozione e si distese sul letto; sentì subito il mal di testa sparire ma non osò contrariare nuovamente la ragazza che, nel frattempo, era sparita nuovamente dietro il paravento e ora stava parlando con il paziente nel letto di finaco al suo. "Bien...Je pense que sia meglio togliere questo...ehm...coso..." e lentamente ripiegò il paravento su se stesso...
Phobos non potè credere ai suoi occhi...a pochi passi da lui c'era nientemeno che Malfoy che, appoggiato a due soffici cuscini, le braccia incrociate davanti al petto e un piccolo cerotto sulla guancia sinistra, stava guardando esasperato Mademoiselle Fleur.
Quando la ragazza si allontanò ed entrò nel suo ufficio Draco sussurrò
"Che incapace!"
"Gia" rispose Phobos guardandolo per poi tornare ad osservare il letto difronte.
(ma daaaiiii povera Fleur!!!>.< ndGil&Mri)
-fine terzo capitolo-

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Capitolo 4
*** A lezione insieme ***


Capitolo Tre_La nuova infermiera

02/Settembre
Il giorno seguente Phobos si alzò di buon'ora, indossò la sua divisa e scese nella Sala Comune di Grifondoro per trovarla quasi deserta, fatta eccezione per due ragazzine che, a giudicare dai tratti somatici molto simili, dovevano essere fratelli...i fratelli Canon per la precisione; il più piccolo dei due era seduto ad un tavolo e sembrava così immerso nella lettura del suo libro sui *mostri e creature magiche della Gran Bretagna* tanto da non accorgersi dell'arrivo di Phobos, mentre l'altro era seduto su uno dei divanetti rossi della sala, ed era intento a cambiare il rullino della sua macchina fotografica.
Phobos decise di non disturbarli e di scendere in Sala Grande per fare colazione, ma quando vi entrò si accorse che anche questa era pressochè deserta.
Al tavolo di Grifondoro c'eraono alcuni studenti del primo anno, intenti a parlare animatamente, a quelli di Corvonero e Tassorosso, erano seduti una decina ragazzi al massimo; anche al tavolo di Serpeverde la situazione non era delle migliori...Phobos accarezzò con lo sguardo l'intera Sala alla ricerca di qualcuno che conoscesse, quando lo vide...Draco Malfoy era seduto all'estremità più lontana del tavolo e, come al solito, lo stava guardando.
-se ti becco che mi fissi un'altra volta giuro che non rispondo delle mie azioni- pensò il ragazzo mentre, cercando di non arrossire, prendeva posto tra i suoi compagni di Casa.
Poco dopo la Sala si riempì e un leggero brusio invase l'aria quando i direttori delle Case iniziarono a distribuire gli orari delle lezioni.
Nel frattempo Harry, Ron, Hermione e altri ragazzi del suo anno entrarono nella Sala e presero posto accanto a lui.
"Buongiorno Phobos!" lo salutò solare Hermione.
"Ehm buongiorno...Hermione! Ron, Harry..." concluse salutando col capo i due ragazzi.
Proprio in quel momento arrivò la professoressa McGrannitt che consegnò ad ognuno di loro una piccola pergamena dove, con un tocco di bacchetta, apparvero gli orari delle lezioni che ogni studenti avrebbe dovuto seguire

"Noooo!!! Abbiamo due ore di DADA alle ultime due del venerdi!" esclamarono in coro Ron e Harry
"Cosa vedo! Potty e Weasleiuccio che NON vogliono fare difesa...credo di essermi perso qualcosa u.u" disse la calma voce di Malfoy alle loro spalle
"Taci Malfoy!è.é*" ringhiò Potter.
"Stando a contatto con certa gente" continuò Draco ghingnando e lanciando uno sguardo disgustato a Ron ed Hermione "Potty ha dimenticato le buone maniere, non ci siamo ancora presentati..." aggiunse rivolgendosi a Phobos e porgendogli la mano destra "io sono Draco Malfoy, e tu...?"
"P-Phobos Irving, piacere" disse il ragazzo stringendo la mano del biondo e rabbrividendo leggermente al contatto con quella pelle liscia.
Dopo aver rivolto un sorriso enigmatico a Phobos, Draco se ne andò seguito come al solito dai due ragazzi-armadio che lo avevano seguito anche il giorno seguente sull'Espresso.
Ron, che aveva seguito la scena con occhi sgranati, esclamò "...ma che gli scuccede a *quello*?"; Phobos ignorò la domanda del ragazzo, troppo occupato a seguire Malfoy che si era unito ad un gruppo di cinque Serpeverde e stavano uscendo dall Sala per andare a lezione.
Phobos sospirò e, rivolgendosi ad Hermione, disse "Ehm...Hermione, scusa, potresti dirmi dov'è l'aula di Incantesimi?"
"Oh! Non ti preoccupare, Phobos, oggi abbiamo lo stesso orario, se vuoi possiamo andare tutti insieme!^.^" disse la ragazza sorridendo, mentre Harry e Ron annuivano in silenzio *u.u ndRon&Harry*
"o-ok...grazie >.<" concluse Phobos alzandosi in piedi, prendendo la sua cartella e seguendo i tre amici.
Le prime due ore di lezione passarono tranquille e, superata la timidezza e l'imbarazzo del *nuovo arrivato*, Phobos prese subito confidenza con alcuni suoi compagni di corso come Seamus Finnigan, Neville Paciock e Dean Thomas.
Stava tranquillamente parlando con loro quando, uscendo dell'aula di Trasfigurazione per poco non si scontrò con...
"Ops! Scusa non ti avevo vist...ooooooo @.@" disse Phobos guardando negli occhi Draco Malfoy (ehm...ma non è che lo stai seguendo?ndGil&Miri). "Ehm..." Malfoy sembrava aver perso la parola per la sorpresa, ma subito dopo recuperò il suo solito contegno e continuò "...di niente" per poi entrare nell'aula.
Dal momento che non seguiva il corso di Divinazione, Phobos decise di salire in dormitorio ed allontanarsi dal chiasso dei corridoi affollati, per rilassarsi un pò prima di pranzo, cercando di placare il *leggero* mal di testa che lo martellava dall'inizio della lezione, e che era tragicamente aumentato dopo l'incontro/scontro con Draco.
Quando scese in Sala Grande per il pranzo trovò la causa del suo mal di testa, Draco Malfoy, che fronteggiava con sguardo perfido Harry Potter...
"Ti aspetto dopo le lezioni, Potter, non pensare di passarla liscia!" concluse Draco allontanandosi.
"Vai a mangiare CACCA Malfoy!" gli urlò dietro Ron, ma Draco fece finta di non sentire ed uscì dalla Sala.
Phobos prese posto tra Neville e Seamus che lo stavano chiamando dal tavolo di Grifondoro.
"Ma cosa è successo?" chiese riferendosi alla scena di poco prima.
"Eh? Ah! Niente...sono solo Harry e Malfoy che cercano di uccidersi...fanno così dal primo anno, sai non vanno molto d'accordo...si odiano, ma il massimo che hanno ottenuto è stato qualche occhio nero a testa!" rispose Seamus continuando a mangiare il suo arrosto.
"Ehi Phobos se non sbaglio dopo hai anche tu Erbologia, vero?" gli chiese Neville dopo che ebbero finito di pranzare.
"Si, solo che non so dove si trova l'aula..."
"Oh no! Non c'è l'aula di Erbologia...la professoressa Sprite tiene i suoi corsi direttamente nelle serre *.*"
"Serre? E dove sono?"
"Non ti preoccupare ti faccio strada io!"
"Perfetto, allora andiamo ^_^"
Dopo Erbologia, Phobos e Neville, si diressero nuovamente al Castello per seguire l'ultima lezione della giornata, Storia della Magia.
Una volta in classe Phobos si accorse che gli studenti si erano abbandonati sui banchi e lottavano con tutte le loro forze per non cedere alle lusinghe del sonno.
La voce monotona del professor Rüf contribuì a far aumentare l'emicrania di Phobos che, non appena fu suonata la campana che segnava la fine della lezione, si precipitò in biblioteca con l'intento di fare i compiti per poi andare a rilassarsi ancora un po' prima di cena.
La biblioteca era semideserta e, grazie alla guardia montata dall'austera bibliotecaria Madama Pince, vi regnava un silenzio di tomba, interrotto solo dallo sfogliare delle pagine o dal grattare delle penne sulla pergamena.
Quando finì il tema sulle "Rivolte dei Folletti del 1549", si accorse che erano già le sei e mezza...non aveva tempo di andare in dormitorio, ma la sua testa e i suoi nervi imploravano pietà, così decise di passare in infermeria prima di scendere in Sala Grande...magari l'infermiera gli avrebbe dato una pozione per alleviare l'emicrania...con questa speranza raccolse le sue cose ed uscì dalla biblioteca.
Quando entrò in infermeria la voce acuta della giovane infermiera gli perforò i timpani.
"Oh non fare il defisionte, ora mettiti qui e stai tranquillo...pour questa soire tu rimarrai ici!"
Pochi istanti dopo Mademoiselle Delacour uscì da dietro un paravento e, accorgendosi di Phobos, gli andò in contro con un sorriso raggiante ad illuminarle il viso.
"Bonnesoire hai bisogno di aiuto? Ti sei fatto male?" gli chiese apprensiva.
"Ehm...veramente no, ho solo un pò di mal di testa, speravo che magari..."
"Oh! Tu as mal à la tete oui? Segui moi..." lo interruppe lei dirigendosi verso uno dei letti presenti nella sala, e facendo ondeggiare dietro di se i lunghi capelli d'orati.
"Sdraiati ici e prendi un sorso di cette potion...domani mattina potrai tornare alla tua Maison!"
"Ma veramente..."
"Su, su...non fare storie e stonditi!" disse lei porgendogli la pozione.
Il ragazzo fece come gli era stato detto, bevve la pozione e si distese sul letto; sentì subito il mal di testa sparire ma non osò contrariare nuovamente la ragazza che, nel frattempo, era sparita nuovamente dietro il paravento e ora stava parlando con il paziente nel letto di finaco al suo. "Bien...Je pense que sia meglio togliere questo...ehm...coso..." e lentamente ripiegò il paravento su se stesso...
Phobos non potè credere ai suoi occhi...a pochi passi da lui c'era nientemeno che Malfoy che, appoggiato a due soffici cuscini, le braccia incrociate davanti al petto e un piccolo cerotto sulla guancia sinistra, stava guardando esasperato Mademoiselle Fleur.
Quando la ragazza si allontanò ed entrò nel suo ufficio Draco sussurrò
"Che incapace!"
"Gia" rispose Phobos guardandolo per poi tornare ad osservare il letto difronte.
(ma daaaiiii povera Fleur!!!>.< ndGil&Mri)
-fine terzo capitolo-
************** Capitolo Quattro_A lezione insieme

02-03/Settembre
"Che incapace!"
"Già"
"Tu come mai sei qui?" gli domandò Draco guardandolo.
"Mal di testa...ma credo che per lei sia una cosa grave..."
Draco annuì sbuffando.
"E tu, perchè sei qui?" domandò a sua volta Phobos.
"Ginny Weasley e la sua Fattura Orcovolante...quella piccola pezzente babbanofila non apprezza i miei tentativi di liberare l'umanità dalla piaga del suo ragazzo =_="
"Chi è il suo ragazzo?"
"Moccioso Potter -_-;"
"Ah...capisco..."
"Ehi! Non ti starai potterizzando anche tu, vero?" gli chiese Draco guardandolo con gli occhi ridotti a fessure.
"No...il fatto che siamo compagni di Casa non vuol dire che dobbiamo essere per forza amici u.u"
"Così si parla!"
I due ragazzi si sorrisero, poi si voltarono verso l'estremitò della sala dove era comparsa l'infermiera che, con un altro sorriso esuberante, si stava dirigendo verso di loro.
Quando arrivò davanti ai loro letti disse "Bien ragassì è ora di aller a dormire, domani mattina tornerete dai vostri compagni ^.^" e si allontanò nuovamente in direzione del suo ufficio, quando arrivò a pochi passi dalla porta prese in mano la sua bacchetta magica e rivolgendosi alle lampade ad olio che illuminavano la stanza, sussurrò "Nox!"
"Ehm...buona notte Draco..."
" 'notte Phobos"
Il mattino seguente entrambi si svegliarono in seguito ad un fracasso assordante proveniente dall'ufficio di Fleur
"AAAAAAH! MON DIEU!!!" urlò la ragazza, probabilmente allietata da una visita di Pix, da dietro la porta chiusa.
Draco e Phobos si scambiarono un'occhiata tra l'allarmato e il divertito, prima di scuotere sconsolati la testa, rivestirsi e avviarsi verso l'uscita. "Bene...allora ci vediamo in giro..." sussurrò Draco con voce profonda,
"A dopo..." disse Phobos avviandosi verso la torre di Grifondoro per prendere i libri per le lezioni del giorno.
Quando Draco arrivò in Sala Grande per fare colazione la trovò quasi deserta, infatti mancavano solo venti minuti all'inizio delle lezioni; prese posto al tavolo di Serpeverde e iniziò a mangiare...vide Phobos osservare una piccola pergamena, che capì essere l'orario delle lezioni, con sguardo leggermente confuso e con un'espressione non molto decisa alzarsi e incamminarsi verso la porta.
Draco finì di bere il suo caffè amaro e scattò in piedi raggiungendo il ragazzo.
"Tutto bene?" una voce alle sue spalle fece sussultare Phobos che, girandosi, si trovò nuovamente faccia a faccia con Draco; in mano stringeva ancora l'orario.
"Ehm...si...cioè no...dov'è l'aula di D.A.D.A.?é.è" gli chiese il ragazzo con uno sguardo smarrito, tanto che Draco non potè che provare una profonda tenerezza guardando quegli occhioni blu (aaaaaaah cucciolinoooo!!!*.* ndGil&Miri).
Prese l'orario dalle mani di Phobos e lo confrontò con il suo
"mmmmh..."
"*mmmmh* cosa?" chiese impaziente Phobos guardando il suo orologio...mancavano dieci minuti alle nove...
"le prime tre ore e l'ultima le abbiamo in comune...dai vieni, ti faccio da guida! u.u"
Phobos non disse niente, ma sorrise riconoscente all'amico (si vabbè, ora si chiama così -_-; ndGil&Miri) e lo seguì nei corridoi affollati di Hogwarts. Quando arrivarono nell'aula di D.A.D.A. fortunatamente il professore non era ancora arrivato così presero posto nell'unico banco libero, situato in fondo all'aula, guadagnandosi alcune occhiate sconcertate da parte di Potter e di alcuni Serpeverde.
Poco dopo, con grande sollievo di Phobos che si sentiva un pò al centro dell'attenzione, il professor Severus Piton fece il suo ingresso nell'aula chiudendosi la porta alle spalle con un incantesimo.
Alcuni studenti presero il libro di D.A.D.A. dalla cartella ma la voce del professore si levò atona nell'aria
"Non mi pare di avervi detto di prendere i vostri libri, voglio fare delle comunicazioni ed esigo la più totale attenzione -_-*".
Nell'aula cadde un profondo silenzio e Phobos si guardò attorno un po' allarmato -ma dove sono capitato?>.<- pensò accorgendosi solo in quel momento dei raccapriccianti quadri appesi alle pareti...in uno era rappresentato un uomo dal volto straziato che si contorceva sotto lo sguardo gelido del suo carnefice.
"Avete avuto cinque insegnanti per questa materia; ovviamente ognuno di loro ha avuto il suo metodo e le sue priorità. In questa confusione ammetto di essere sorpreso che alcunoi di voi siano riusciti a strappare un G.U.F.O. in questa materia" continuò con voce glaciale aggirandosi tra i banchi come un grosso pipistrello nero "le Arti Oscure sono innumerevoli, differenti, in continua evoluzione ed eterne. Combatterle è come combattere un mostro con più teste...ogni volta che gliene viene tagliata una, ce ne sono sempre altre più forti di prima. Starl a voi doverle affrontare. La vostra Difesa" continuò avvicinandosi al banco di Phobos e Draco e fermandosi vicino al quadro dell'uomo torturato "dovrà essere flessibile e inventiva come le Arti che cercherete di combattere. Questo quadro vi mostra cosa succede a chi cade sotto il potere della Maledizione Cruciatus..."
Il discorso durò ancora qualche minuto poi, quando finì il suo *elogio alle Arti Oscure* Piton domandò agli studenti "Credo che voi siate totalmente inesperti per quanto riguarda gli Incantesimi NonVerbali. Chi sa dirmi qual'è il vantaggio di questo tipo di incantesimi? Signorina Granger?" rivolgendosi ad Hermione, la cui mano sventolava frenetica in aria.
"L'avversario non è preparato sul tipo di incantesimo che si sta per lanciare, e questo concede qualche secondo di vantaggio u.u"
Phobos guardò la ragazza, anche lui sapeva la risposta ma non aveva tutta quella voglia di farsi notare...le occhiate che gli lanciavano i compagni gli bastavano.
"Bene, ora formerete delle coppie. Uno di voi cercherà di lanciare un incantesimo contro l'altro, e questo dovrà difendersi...sempre SENZA proferir parola. Cominciate."
Draco e Phobos si guardarono e poi si misero uno di fronte all'altro...
Continuarono a guardarsi per dei minuti interminabili, Phobos ripeteva nella sua mente -protego, protego, protego-, sapeva che Draco avrebbe attaccato da un momento all'altro ma non potè fare a meno di soffermarsi ad osservare il volto fiero, gli occhi di ghiaccio e lo sguardo concentrato.
Ad un tratto sentì come se delle mani invisibili gli afferrassero da dietro le braccia, portandogliele sopra la testa. Draco aveva lanciato l'Incantesimo della Pastoia sulle sue braccia.
Per la sorpresa il ragazzo perse l'equilibrio e rischiò di cadere all'indietro, ma Draco con uno scatto degno del più abile Cercatore (aaaaarff!!! ndGil&Miri) lo afferrò per la vita, sorreggendolo.
Rimasero così per alcuni istanti, i volti vicini, gli occhi dell'uno persi in quelli dell'altro, fino a quando non sentirono un pesante silenzio cadere nella stanza. Draco si voltò leggermente per vedere gli sguardi stupiti dei compagni e del professore, che li stava guardando con un sopracciglio alzato...di certo non era una scena che si vedeva tutti i giorni: lui, il gelido Malfoy che stringeva tra le braccia un ragazzo di Grifondoro.
Dopo aver realizzato tutto ciò, sentì le sue guance diventare leggermente più calde (ma non troppo...dopo tutto lui era Draco Malfoy mica...blabla u.u) e sussurrò il contro incantesimo "finitem incantem"
Phobos sentì subito le braccia rilassarsi e Draco lo aiutò a rimettersi in piedi.
Piton, intuendo l'imbarazzo dei due si avvicinò al banco di Ron ed Harry ed esclamò
"Patetico, Weasley" subito tutti gli studenti focalizzarono la loro attenzione sui due Grifondoro "lasciate che vi faccia vedere come si fa" continuò il professore impugnando la bacchetta e fronteggiando Potter, ma non fece in tempo a pensare l'incantesimo che Harry, sicuramente assalito dal timore che Piton potesse ucciderlo, urlò l'incantesimo di protezione "PROTEGO!" tanto che il professore venne sbalzato indietro ed andò a sbattere contro uno dei banchi.
"Mi sembrava di avervi detto di usare degli incantesimi NON verbali, Potter, ricorda?" esclamò Piton ricomponendosi.
"Si"
"Si signore" "Non c'è bisogno di chiamarmi signore, professore!" esclamò Harry prima di rendersi realmente conto di quello che stava dicendo (muhahahaha! IDIOTA!!! ndGilMiri&Dra).
"Punizione. Sabato sera, nel mio ufficio" disse Piton "non sopporto che mi si parli in tono così sgarbato, nemmeno se a farlo è il Prescelto"
Draco ghignò e Phobos si girò a guardarlo con un'espressione indecifrabile in volto.
Poco dopo la campana suonò e il primo a lasciare l'aula fu Harry, seguito a ruota da Hermione e Ron; Phobos ripose le sue cose nella borsa e si girò verso la porta dove lo stava aspettando Draco
"Andiamo?" gli domandò gentilmente, Phobos annuì e lo seguì nuovamente nei corridoi.
Inizialmente nessuno dei due parlò poi Phobos sussurrò, rompendo il silenzio che era calato tra i due "Grazie..."
"Per cosa?" rispose Draco girandosi per guardarlo negli occhi.
"Per prima...sarei sicuramente caduto se tu non mi avessi afferrato in tempo..."
"Figurati...volevo risparmiarti un altro mal di testa...Miss Delacour sarebbe sicuramente andata su di giri se ti avesse visto per la seconda volta in poco più di un giorno..."
"...non mi ci far ripensare..." disse Phobos scuotendo la testa come se volesse allontanare quel pensiero dalla sua mente.
"Ehi Dracucciooooooooooooooo! Dracuccio caro aspetta!" una ragazza dai corti capelli neri spuntò da un corridoio dietro di loro, prese sotto braccio Draco e iniziò a parlare senza sosta.
Phobos, cercando in tutti i modi di non scoppiare a ridere davanti alla faccia disperata del ragazzo, lo salutò con la mano muovento le labbra a pronunciare un silenzioso "buona fortuna ^^;" ed entrò in classe; lì prese posta vicino ad un ragazzo di Tassorosso, che non perse tempo e con tono solenne si presentò al nuovo arrivato
"Ciao, tu devi essere Phobos, il ragazzo nuovo...piacere io mi chiamo Ernie MacMillian u.u" Phobos strinse la mano che il ragazzo gli stava porgendo e subito dopo iniziarono a parlare del più e del meno.
La professoressa Prodigal fece il suo ingresso con un sorriso sereno ad incurvarle le labbra; i lunghi capelli scuri, che ondeggiavano ad ogni suo passo, le incorniciavano il viso giovane creando un leggero contrasto con la sua pelle chiara.
Dopo aver posato la sua borsa sulla scrivania, prese il registro tra le mani ed iniziò a fare l'appello...
"Finnigan, Seamus?" "...presente...*ç*"
"Glizard, Amanda?" "Presente!"
"Granger Hermione?" "Presente!"
"Irving, Phobos?" "Presente!"
"Lichen, Gregory?" "Eccomi!^.^"
"MacMillian, Ernie?" "Per servirla, signora professoressa!u.u"
"Malfoy, Draco?", Draco alzò stancamente la mano, ancora preda dell'attacco della moretta.
"Nott, Theodor?" "Si..."
"Parkinson, Pansy?" "Dracuccio ma cos...ehm...presenteeeee!"
"Potter, Harry?" "Presente -e incazzato >.>-"
"Ribbon, Claire?" "Presente!"
"Thomas, Dean?", Dean alzò la mano estasiato.
"Weasley, Ronald?" "Qui!"
"Zabini, Blaise?" "Presente!^.^"
"Bene, bene, bene...vi chiedo scusa già da ora se impiegherò un intero trimestre per imparare i vostri nomi, ma voi siete tanti e io sono appena arrivata ^.^ Comunque, io sono la professoressa Ingrid Louise Marion Prodigal, ma voi potete chiamarmi semplicemente Signorina Prodigal, e sarò la vostra insegnante di pozioni...non so come eravate abituati con Severus...ehm volevo dire, con il professor Piton, ma vi assicuro che farò del mio meglio per far sì che arriviate ai vostri M.A.G.O. preparati...per questo non perdiamo altro tempo e mettiamoci subito al lavoro!
Oggi prepareremo la pozione Felix Felicis, una pozione molto utile che ti rende estremamente fortunato per 24 ore...ovviamente non bisogna abusarne, in quanto molti regolamenti di concorsi per maghi ne vietano l'uso, ora aprite il libro a pagina 37 e seguite attentamente le istruzioni per la preparazione...anche un solo ingrediente sbagliato ed ecco a voi la pozione Sfiganera...i cui effetti potete pure immaginarli..." concluse la professoressa guardando il soffitto come se stesse ripensando ad un avvenimento che le era accaduto un po' di tempo fa.
Gli studenti sorrisero sereni, la professoressa Prodigal era decisamente meglio di Piton (verovero!!!*ç* ndSeamus&Dean), e iniziarono a preparare la pozione.
-fine quarto capitolo-

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Capitolo 5
*** Il Compleanno di Phobos ***


Capitolo Cinque_Il compleanno di Phobos

Un paio di settimane dopo l'inizo della scuola, Phobos fu svegliato dalle voci dei suoi compagni di dormitorio che parlavano animatamente di qualcosa che aveva a che fare con cacciatori e battitori...stavano parlando di Quidditch =_=;.
Abbandonata ogni speranza di riaddormentarsi, il ragazzo gattonò fino all'estremità del letto per aprire le tende del baldacchin e guardarsi attorno...
Harry, Ron, Seamus e Dean erano seduti a gambe incrociate sui loro letti, ancora in pigiama e i capelli arruffati; Harry teneva in mano una pergamena dove erano scritti alcuni nomi.
"Oh! Ciao Pho!" lo salutò Seamus.
Phobos, ancora un po' assonnato, rivolse ai quattro ragazzi un cenno del capo
"La McGrannitt fa dato ad Harry il permesso di riformare la squadra di Grifondoro..." continuò Dean indicando Potter che sventolava entusiasta la pergamena con i nomi.
"...dicevamo..." disse Ron battendo le mani per richiamare l'attenzione dei compagni
"...Dean e Seam giocheranno come battitori..." i due ragazzi si scambiarono un gesto d'intesa poi Harry prese la parola
"Ron farà il portiere, io il cercatore *yaaah! ndPotty^.^* Ginny-amore-mio e Katie le cacciatrici...dobbiamo solo trovare l'ultimo componente della squadra..." "Si ma chi?" chiese Dean.
In quel momento Neville apparve da dietro le tende del baldacchino, anche lui con aria assonnata e leggermente irritata, si guardò intorno poi andò a sedersi vicino a Phobos.
"Cos'hanno tanto da parlare all'alba delle sette di mattina?=_=;"
"Quidditch =_=*" rispose Phobos, che era dello stesso umore dell'amico.
Non era mai stato un grande tifoso dello sport dei maghi, era un moderato simpatizzante dei Magnifici Sette, ma essere svegliato alle sette di mattina quando avrebbe potuto starsene un altro po' al calduccio sotto le coperte, di certo non faceva aumentare il suo amore per tale sport...anzi >.<;
"PHOBOS!*_*" esclamò Harry a voce tanto alta che la povera Altea si svegliò spaventata e corse in grembo al suo padrone (ffffffffffh!!!è.é* ndAltea); Phobos, accarezzado la gattina sussurrò, intuendo già cosa voleva chiedergli Potter "Non ci pensare neanche Harry, io non gioco a Quidditch!u.u"
"Ma dai Pho!" s'intromise Ron "Guardati, saresti perfetto per fare il cacciatore...senza contare le ragazze! u.u"
"Ragazze? Quali ragazze?@.@" chiese Phobos sempre più preoccupato "Quelle che faranno la fila per uscire con te mio caro...se entri nella squadra diventerai uno dei ragazzi più popolari della scuola u.u" continuò sornione il compagno; Phobos lo guardò alzando un sopracciglio (ci ricorda qualcuno >.> ndGil&Miri), fece dinta di soppesare l'offerta e poi rispose
"NO!>.<"
Allora Dean, Seamus, Ron e Harry passarono al piano B, ovvero si voltarono tutti verso il ragazzo e lo guardarono con occhioni imploranti "PEEERFAAAVOOOREEE!é.è"
"Ragazzi è inutile che fate i cretini I-O N-O-N G-I-O-C-O A Q-U-I-D-D-I-T-C-H!è.é"
Neville, intuendo l'imminente esplosione dell'amico fece un gesto agli altri che ritornarono, per quanto possibile, seri e ricominciarono a parlottare tra di loro.
"Pho, che ne dici se andiamo a fare colazione?!?^.^" gli suggerì il ragazzo.
Phobos in quel momento avrebbe voluto abbracciare Neville e ringraziarlo per averlo salvato da quell'attacco, ma si limitò ad annuire, per poi iniziare a vestirsi.
Quando arrivarono in Sala Grande Phobos alzò lo sguardo verso il soffitto e vide che il cielo era coperto da minacciosi nuvoloni che non promettevano nulla di buono, il ragazzo sussurrò con tono nervoso
"wow, cominciamo proprio bene =_=;" ed iniziò a mangiare il suo porridge.
Pochi minuti dopo un gran frusciare d'ali annunciò l'arrivo della posta.
Solo in quel momento Phobos si ricordò di che giorno fosse...il 19 Settembre, il giorno del suo compleanno!
Dopo essersi mentalmente dato dell'imbecille, fece appena in tempo a spostare la sua ciotola di porridge che un gufo dalle piume dai riflessi d'orati atterrò depositando davanti a lui tre pacchetti di dimensioni diverse.
Phobos prese il biglietto, che era attaccato alla zampa del gufo, gli accarezzò dolcemente la testa e poi gli porse la sua ciotola di porridge (a lui non piaceva il porridge u.u), quindi iniziò a leggere:
"BUON COMPLEANNO TESORO!^_^ Io e René abbiamo pensato di farti un regalino...ma visto che uno ci sembrava un po' poco abbiamo pensato di fartene tre...che aspetti? Corri ad aprirli!^.^ Bacioni, Morgan & René"
Phobos sorrise nel leggere quelle righe...suo zio Morgan e René, il suo compagno, riuscivano sempre a farlo sorridere >.<
Prese il pacco più grande ed iniziò a scartarlo.
"Pho ma non mi avevi detto che erail tuo compleanno!>.>" disse Neville che si era seduto al suo fianco.
"Ehm...ma sai com'è...non volevo che ti sentissi in obbligo >///<"
"Ma quale obbligo?!?! Ho già un'idea su cosa regalarti ^.^" concluse il ragazzo prima di tornare a dedicarsi alla sua colazione.
Phobos estrasse dalla carta quello che si rivelò essere un album fotografico dalla copertina blu che sfumava nelle tonalitò dell'azzurro; lo aprì e lesse la dedica scritta sulla prima pagina
"Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere averle, Morgan"
Girò la pagina e si ritrovò a fissare un se stesso bambino all'età di cinque anni che teneva in bracci una minuscola Altea che con una zampina cercava di afferrare un suo dito.
Sorridendo, voltò nuovamente pagina e questa volta la gattina era vittima di un suo abbraccio stritolatore e stava cercando disperatamente di liberarsi.
Phobos intuì quale sarebbe stata la foto successiva, e infatti...Altea evidentemente era riuscita a liberarsi, ma nel farlo lo aveva graffiato su una guancia paffuta e lui se ne stava lì con il broncio e una lacrimuccia che scendeva solitaria sull'altra guancia (bruuuu bibi 'tea! é.è ndBabyPho).
Sfogliò altre pagine fino a quando non trovò alcune foto magiche; in una di queste c'era lui all'età di tre anni che scartava impaziente un regalo, lo osservava estasiato e poi correva (per quanto il suo pigiamino glielo permetteva) ad abbracciare una donna dai lunghi capelli neri che gli stava sorridendo dolcemente, inginocchiata di fianco all'albero di Natale.
Il sorriso di Phobos svanì dalle sue labbra, osservò nuovamente sua madre e poi chiuse di scatto l'album...rimase a fissare la copertina per qualche istante poi appoggiò l'album sul tavolo e prese in mano il secondo regalo: un sacchetto di stoffa ricamata chiuso con un nastro blu al quale era fissato un altro biglietto che diceva
"Questi sono per addolcire i tuoi pomeriggi di studio, sono quelli che ti piacciono tanto! Un Bacio René"
Il ragazzo aprì il sacchetto e ne estrasse un biscotto al cioccolato a forma di cuore sul quale era stata disegnata con la glassa una faccina sorridente -> ^.^
Neville lo guardò con occhi sognanti
"Ehi Pho, me ne dai uno? Me ne dai due??*ç*" (aaaaah Derrick ciccinooo!!!! ndGil&Miri) Phobos sorrise all'amico e gli porse il sacchetto.
Il ragazzo prese a sua volta un biscotto e lo osservò attentamente "Ma...ma...questo sembri tu!^_^"
"Già>.<"
"mmmmh...sofo...buofissimi...fai i fomplifenti a tua sia da farte mia..."
Phobos guardò l'amico alzando le sopracciglia come se non capisse di cosa stesse parlando Neville
"A chi?"
"Tua zia...non li ha fatti lei i biscotti?"
"Ehm...si, ok =_="
Phobos ripose il sacchetto di biscotti nella cartella e poi si dedicò al terzo ed ultimo pacchetto...anche questo aveva un bigliettino, ma questa volta recava le firme di entrambi gli zii
"E questo invece è da parte di entrambi, speriamo che ti possano essere utili! Morgan & René"
Leggendo quell'ultima frase Phobos ebbe paura.
Cominciò a scartare il regalo e si ritrovò tra le mani quella che lui pensò essere una maglietta nera con su stampata una freccia rosa shocking; ne prese le estremitò tra le dita e sollevò il capo a mezz'aria per guardarlo meglio...
Ciò che si ritrovò davanti gli fece sgranare gli occhi...quella non era una maglietta, ma un paio di boxer neri...sul davanti era stampata una freccia fuxia che puntava in basso, mentre sul retro c'era la scritta sempre dello stesso colore,
"WELCOME TO PARADISE"
Phobos nascose immediatamente il capo sotto il tavolo e rimase con il volto chinato per alcuni istanti...le sue guance erano diventate da rosse a bordeaux in meno di un secondo, non appena la sua mente aveva scannerizzato, rielaborato ed inviato al cervello il significato della frase
"...speriamo che ti possano essere utili..."
Sollevò di scatto la testa e di guardò freneticamente intorno per assicurarsi che nessuno avesse viso, o meglio letto...poi, arrivato al tavolo di Serperverde vide Draco guardarlo con un'espressione ghiacciata.
Phobos, se possibile, sgranò ancora di più gli occhi e spalancò la bocca a metà tra lo stupito e lo scioccoato.
Quando riprese possesso delle sue capacità si alzò di scatto, ripose tutto nella cartella e scon passo veloce si diresse verso l'aula di Trasfigurazione.
Purtroppo la McGrannitt non prese neanche in considerazione il fatto che fosse il suo compleanno ed assegnò alla classe un tema di 40 cm di pergamene per il giorno seguente, così appena suonò la campana decise di sfruttare l'ora libera (infatti lui non studiava rune) per rinchiudersi in biblioteca ed avvantaggiarsi; stare tutto il pomeriggio sopra i libri non era la sua massima ambizione, o per lo meno non il giorno del suo sedicesimo compleanno u.u
Fortunatamente, con l'aiuto dei biscotti di René, riuscì a finire il tema prima che terminasse l'ora, così decise di sfruttare il tempo che lo separava dalla lezione di Incantesimi sfogliando l'album che gli aveva regalato suo zio Morgan...
Aprì una pagina a caso e vide una sua foto di quando aveva si e no quattro anni: indossava un costumino azzurro con delle stelline sorridenti e sopra aveva quello che riconobbe essere l'accappatoio di suo zio, decisamente troppo grande per un bambino di quell'età.
Con un ditino posato sulla boccuccia guardava la persona che gli stava scattando la foto come se volesse dire "...qui c'è qualcosa che non va..."
"Però, carino..." come al solito la voce di Draco lo fece sussultare...quel ragazzo aveva l'abitudine di arrivargli alle spalle silenzioso come un...serpente.
"Eh? Cosa?" domandò ingenuamente Phobos, ancora un po' scosso.
"La foto...non sei tu quello?" disse Draco sedendosi accanto a lui.
"Ehm...si" rispose il ragazzo arrossendo leggermente.
"A proposito...buon compleanno!"
"E tu come fai a saperlo?@.@" domandò Phobos girandosi a guardarlo sorpreso, di certo non si sarebbe mai aspettato che DRACO MALFOY gli facesse gli auguri di buon compleanno.
"Beh...se uno riceve così tanti regali in un giorno, escludendo il Natale, le possibilità sono due: o è supercoccolato oppure è il suo compleanno! u.u" concluse Draco con il suo solito tono calmo.
"Beh si...grazie >///<"
...
...
Tra i due ragazzi cadde un silenzio alquanto imbarazzante così, per alleviare un po' la tensione, Phobos prese il sacchetto di biscotti e lo porse all'amico
"Biscotto?^^"
Draco guardò un po' titubante lo strano sacchetto ricamato, per poi affondarci dentro una mano ed estraendone un biscotto dove esa stata disegnata una faccina con gli occhiali da sole che sorrideca birichina.
"Ma questo sei tu?"
"A quanto pare si u.u"
"Quindi...dovrei mangiarti"
Phobos insaccò le spalle e un sorrisino tra l'innocente e il malizioso incurvò le sue labbra.
"A proposito..." continuò Draco come se si fosse ricordato solo in quel momento di una cosa importantissima
"Complimenti anche per l'altro regalo!"
A Phobos si gelò il sangue nelle vene
"Ehm...quale altro regalo?" domandò con tono noncurante.
"Qello che hai graziosamente sventolato questa mattina in Sala Grande u.u;"
"Doh! Allora hai visto >///<"
"Fronte e retro, se vuoi saperlo u.u"
Phobos arrossì nuovamente e gli tornarono in mente, per la seconda volta, le parole scritte sul biglietto
"...speriamo che ti possano essere utili..."
Lanciò un'occhiata a Draco, che stava sgranocchiando un altro biscotto.
"...speriamo che ti possano essere utili..."
Guardò nuovamente Draco ed arrossì violentemente {{=>.<=}}
-fine quinto capitolo-

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