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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Presentazione storia... *** Capitolo 2: *** Impossibile Dimenticarti - Pov Elena *** Capitolo 3: *** Tu Chiamale Sensazioni - Pov Sugar *** Capitolo 4: *** Come posso odiarti? - Pov Elena *** Capitolo 5: *** Sempre Peggio - Pov Sugar *** Capitolo 6: *** Ritorni tu... - Pov Rob (parte 1) *** Capitolo 7: *** Confusione - Pov Rob (Parte 2) *** Capitolo 8: *** Odio e Amore - Pov Elena *** Capitolo 9: *** Non Mi Dire Che Ti Dispiace, Perchè Non E' Vero - Pov Sugar ***
Chi
si ritrova a leggere questa storia deve necessariamente sapere che
nasce dall'incontro tra due FF "Maybe
Memories" di RiceGrain e "A
volte..." di Winnie Poohina.
E' una "What if...?" delle due storie insieme, quindi per apprezzarla
al meglio, dovreste leggere le due storie principali.
Questo non significa però che non possa essere letta da chi
non ha idea di cosa raccontino entrambe le FF.
Infatti, poche saranno le citazioni degli eventi accaduti nelle nostre
FF e la lettura quindi, sarà comprensibile e, speriamo,
piacevole per tutti.
Forse molti di voi si staranno chiedendo il perché di questo
intreccio…beh innanzitutto ci teniamo a precisare che non
modifica il corso delle nostre storie, quindi tutti voi affezionati
lettori, state tranquilli, non vogliamo mica stroncare le nostre
rispettive storie d’amore!
Questo è solo una specie di Alternate Universe, una
realtà un po’ differente
appunto…abbiamo voluto provare ad immaginarci cosa sarebbe
successo se Rob avesse incontrato nuovamente la sua Elena mentre la sua
storia con Sugar è nel pieno dello splendore, tenendo conto
dei sentimenti che davvero lui prova per entrambe.
Come si comporterà?
Vi assicuriamo che le risate non mancheranno, ma per chi come noi, ha i
rubinetti facili nemmeno le lacrime saranno da meno.
In "A volte..." Elena e Robert avevano vissuto a pieno la loro storia
d'amore, ma Robert è un attore, non c'è mai, con
il passare del tempo iniziano a litigare e ben presto Elena si accorge
di quanto sia difficile da sostenere quella situazione, si accorge che
appartengono a due mondi diversi...così, una mattina, dopo
aver fatto l'amore per l'ultima volta, lei lo lascia, senza un
biglietto, senza niente e se ne va.
Si rifugerà a Shanklin, una piccola cittadina sull'Isola di
Wight a loro molto cara.
La storia d’amore fra Elena e Rob nasce nell’arco
di tempo in cui Sugar e Robert si perdono di vista.
Sì perché Sugar è la migliore amica di
Rob. I due si conoscono fin da quando, a 7 anni, lei si è
trasferita con la nonna accanto alla famiglia Pattinson e da allora
sono sempre stati inseparabili.
Poi una notte, complice la vodka, la notte inglese e
l’imminente partenza per Los angeles di Robert, i due fanno
l’amore.
E da lì tutto cambia.
Sugar scappa e Robert parte per girare Twilight.
E la loro amicizia o quello che stava per diventare, sembra svanire
improvvisamente.
Ma quando i due capiscono che stare insieme forse è
l’unica cosa ad avere veramente senso per loro, non
c’è niente che possa tenerli
separati…né ex fidanzati gelosi, né
tantomeno l’improvvisa fama mondiale e la loro storia ha
così finalmente inizio.
Ma cosa accadrà se, per caso, Robert dovesse rincontrare
Elena??
E se si accorgesse di non averla affatto dimenticata??
E se comunque si rendesse conto di non voler lasciare Sugar??
Dove sbatterà la testa il nostro amato Mr Pattinson?
Capitolo 2 *** Impossibile Dimenticarti - Pov Elena ***
What if - capitolo 1
Pov
Elena
"E questo era
l'ultimo..." disse Ally posando l'ultimo scatolone nel salotto della
casa dei miei genitori a Londra. Sì,
ero
tornata... Erano
passati cinque
mesi dal giorno in cui lo avevo lasciato. Non
lo avevo
più cercato, avevo sofferto, ero caduta in depressione... C'era
stato un
momento nel quale non avevo creduto possibile uscire
fuori dal baratro in cui ero piombata, ma per fortuna avevo incontrato
Adam... Adam
era il mio
vicino di casa a Shanklin. Inizialmente era nata una
splendida amicizia, ma ben presto per lui si era trasformata in
qualcosa di più... Io
per lui provavo
solo e semplicemente un affetto fraterno, niente di quello che avevo
provato e ancora provavo per Robert, ma cercavo di andare avanti:
cadere di nuovo in quello stato mi faceva paura... Non
so nemmeno io
dove abbia trovato la forza di tornare... Forse
le continue
rassicurazioni di Ally e di mia zia; infondo Londra è una
città così grande... "Quando
sistemerò tutta questa roba???" dissi guardandomi attorno. "Lo
fai fare ad
Adam..." disse Ally sghignazzando "Sono contenta che tu sia tornata,
sai??" "Anche
io, Ally..."
le dissi sinceramente felice. Mi
erano mancati
molto mia zia, Jake e soprattutto lei, la mia migliore amica, mia
sorella... E
adesso ero tornata,
per rimanerci...
"Elena
sei
un'imbranata! Devi mettere la tua mail e scegliere una password..." mi
disse Ally seduta accanto a me. Aveva
deciso a tutti
i costi che dovevo avere Facebook... "Ora
carichiamo una
foto in cui sei gnocchissima...ecco fatto!" disse contenta. "Così
possiamo comunicare più velocemente dici??" le chiesi. "Sì!
E
anche sapere tutti gli affari degli altri..." disse iniziando a creare
album su album. Ormai
era un mese che
ero tornata... Tutto
stava tornando
come prima: l'università, gli amici, il lavoro... Forse
stava andando
anche meglio! E questo mi dava una carica pazzesca,
mi faceva capire che, nonostante tutto, non ero sola, ce la potevo
fare... Non
mi era mai
capitato di vederlo, in quel mese, nonostante girassi
tutto il giorno la città e lui fosse al momento proprio
lì... I
primi giorni avevo
paura di trovarmelo di fronte, avevo paura della
mia, della sua reazione e mi guardavo intorno circospetta, mi
incappucciavo, insomma, facevo di tutto pur di non essere
riconosciuta... E
dire che davamo a
lui del paranoico... Adesso
invece, non ci
pensavo nemmeno più...o almeno, cercavo di
non pensarci...giravo la città tranquillamente, mi facevo
gli
affari miei, insomma, vivevo la mia vita... Io
e Adam ci vedevamo
molto meno di prima, essendo lui costretto
sull'Isola, ma continuavamo a "frequentarci", se è questo il
termine che vogliamo usare. Il
Signor Woods era
stato entusiasta del mio ritorno e mi aveva accolto molto volentieri,
ancora una volta, nel suo staff. Non
ricordavo fosse
così pesante lavorare con quei tacchi vertiginosi e ogni
volta arrivavo a casa con una vescica nuova. Non
abitando
più da mia zia, poi, per raggiungere la fermata
metro, dovevo sempre fare un bel pezzetto a piedi che, se mi andava
bene, e finivo prima delle 20, riuscivo accorciare tagliando per
Regent's Park, altrimenti, mi toccava fare il tragitto più
lungo. Quella
sera per
fortuna, ero riuscita a tornare dall'uscita con largo anticipo e alle
sei ero già fuori dall'agenzia. Camminavo
in fretta
con la testa bassa, metà del volto nascosto
dalla sciarpa e le mani in tasca; nonostante fosse marzo inoltrato,
faceva ancora parecchio freddo. Non
guardavo avanti e
andavo per la mia strada quando qualcuno mi venne addosso fortissimo. "Ahia!"
dissi cadendo
sul sedere. "Oddio,
scusa...non
ti avevo visto!" disse il ragazzo allungando la mano per aiutarmi. Alzai
lo sguardo su
di lui. Non
era
così buio da non distinguere le persone ed io quel ragazzo
lo conoscevo, lo conoscevo bene. Coincidenze,
destino,
sbadataggine, chiamatele come volete: Robert Pattinson era di nuovo
davanti a me. Si
bloccò
all'istante sgranando gli occhi. La
sua espressione
era stupita, incredula. Ci
fissammo negli
occhi per istanti che sembravano secoli senza parlare. Lui
proteso verso di
me ed io col sedere per terra...il tempo attorno a noi si era fermato,
nelle nostre menti rivivevamo ciò che era stato: i baci, le
carezze, le risate, le litigate e poi, quella mattina...quella mattina
di sei mesi prima quando al suo risveglio non aveva più
trovato me accanto a lui... Si
protese di nuovo
verso di me per aiutarmi ad alzare. Afferrai
la sua mano
e ruscii a tirarmi su. Non sapevo cosa dire... "Ciao..."
disse lui
un pò freddo. "Ciao..."
dissi io
improvvisamente nervosa. Silenzio. Ci
guardavamo, ci
studiavamo. "C-come
stai??" mi
chiese. "B-bene...sì,
bene..." dissi iniziando a gesticolare come una matta. Lui
sorrise
teneramente. "Sei
nervosa?" mi
chiese. "Nervosa??
No!
Io...cioè, ma va...figurati..." risposi a macchinetta. "Sì,
lo
sei..." disse lui sorridendomi teneramente. Quel
sorriso, quegli
occhi... Solo
ora mi sentivo
veramente a casa. "Sì..."
dissi abbassando lo sguardo.
"Sai...ho immaginato tante volte di incontrarti, così,
casualmente, come oggi...e ogni volta pensavo a tutte le cose che avrei
voluto dirti...ma adesso che sei di nuovo davanti a me, non riesco a
dirti nulla...tutto il rancore, le notti insonni...spazzate via..."
disse.
"Rob..." iniziai, ma non sapevo cosa dire, sapevo solo che non c'era
persona al mondo che amavo più di lui...
Era stata una pazzia volere a tutti i costi dimenticarlo e ancora di
più, lasciarlo...
Già...ma al tempo non avrei mai potuto accorgermene.
"Dov'eri? Ti ho cercato, Elena, ma..." disse.
"Shanklin..." dissi senza guardarlo negli occhi "ho preso casa
lì..."
"Shanklin..." ripetè continuando a guardarmi.
"Sì..." dissi.
Alzai lo sguardo su di lui: era tormentato.
"Sei tornata da tua zia?" mi chiese.
"No, vivo da sola nella casa dei miei..." gli spiegai.
In quel momento il suo cellulare squillò.
"Scusa..." disse e controllò lo schermo storcendo un
pò il naso.
"Amore! Sì...sto tornando a casa...ti chiamo tra qualche
minuto, ok? Un bacio...anch'io...." disse e chiuse la chiamata un
pò imbarazzato.
"Scusa ancora..." disse.
Non mi era sfuggita la parola "amore" all'inizio della chiamata...
Quindi era davvero così come pensavo: mi aveva dimenticata...
"Era..." dissi senza concludere la frase.
"Sì...la mia ragazza..." disse
Un senso di malessere mi invase, ma feci finta di nulla. "...ma niente di
serio..." aggiunse subito dopo.
Lo guardai senza dire nulla.
"Quando ci siamo...persi di vista...insomma, non va avanti da molto..."
disse lui "piuttosto tu, ho sentito di un..."
Scossi la testa.
"Ci frequentiamo...niente di più..." dissi "beh,
Rob...Robert...vado..."
Era meglio se terminavamo subito quella conversazione.
"Mi ha fatto piacere rivederti, Elena..." mi disse riservandomi uno
sguardo particolare, che evitai di interpretare per non farmi ancora
più male.
"Ciao..." sussurrai e me ne andai lasciandolo lì a guardare
allontarmi.
Appena arrivai a casa scoppiai a piangere per tante cose: prima di
tutte perchè non lo avevo dimenticato...
Mi feci una doccia e subito dopo mi infilai nelle coperte, senza
cenare, senza chiamare Ally, senza fare nient'altro.
Volevo non pensare a nulla, non pensare a lui, non pensare a qualche
ora prima, al suo viso, al suo sorriso, alla sua voce che per pochi
minuti avevo ritrovato, ma non ce la facevo e nella mia testa
rieccheggiava la sua voce.
Mi addormetai quasi subito, stanca per la giornata di lavoro, ma non fu
un sonno rigenerante, tutt'altro...
Rivevo tutta la nostra storia, dall'inizio alla fine, ma il mio posto
era stato preso da un'altra ragazza...
Mi risvegliai qualche ora dopo disturbata da qualcuno che suonava al
campanello.
Mi alzai per andare ad aprire, aspettandomi di trovare Allison o Adam,
ma era lì che mi sbagliavo...
"Robert..." dissi incredula.
"Ciao..." disse lui sorridendo leggermente.
"C-cosa ci fai qui? Tu non..." dissi, ma non mi lasciò
terminare.
"Fammi parlare, Elena..." disse rimanendo fuori dalla porta.
Prese un respiro profondo.
"Sì, sono fidanzato, adesso...lei è Sugar...la
mia migliore amica, te ne avevo parlato, no?"
Annuii.
"La amo...ma non ti ho mai dimenticata, Elena...proprio negli ultimi
giorni ripensavo ai momenti passati insieme, al nostro primo bacio..."
continuò.
"Rob...vorrei dirti che non dovresti essere qui, vorrei dirti che non
è lo stesso per me, ma non è così...io
penso a te continuamente, penso a quando siamo andati a New York al
Plaza e abbiamo fatto l'amore giorno e notte, penso..." dissi senza
concludere "Ho fatto la più grande stronzata della mia vita
a lasciarti..."
"Elena, lo so, cazzo! Ma le cose sono difficili ora...Sai qual
è il problema?? Io non posso stare lontano da te, ancora..."
disse e mi guardò negli occhi.
"Rob..." sussurrai prima che si avvicinasse e fece incontrare di nuovo
le nostre labbra.
Sei mesi, sette giorni, otto ore di lontananza non mi avevano fatto
dimenticare le sensazioni che solo lui riusciva a darmi.
Capitolo 3 *** Tu Chiamale Sensazioni - Pov Sugar ***
Ero profondamente, sinceramente incredula
Pov Sugar
Ero profondamente, sinceramente incredula.
Lasciai cadere la
copia di Ok! sulla sedia accanto a me e mi limitai a sorseggiare il succo
d'arancia che costituiva la mia colazione, la mente in subbuglio.
Per quale razza di
motivo poi ero andata a leggere i giornaletti di gossip?
Era tutta colpa di
Trixie..era stata lei a lasciare quella copia sul tavolo di cucina, il giorno
prima.
Sbuffai e mi alzai
dalla tavola, sentendo la porta di casa chiudersi con un tonfo secco.
Mi avrebbe
sentito...oh si. Robert mi avrebbe davvero sentito.
-Sei già sveglia,
zuccherino?- esclamò, avvicinandosi e chinandosi per baciarmi.
Io mi scansai e
per tutta risposta afferrai la copia di Ok! e iniziai a leggere a voce alta:
"La giovane e
bellissima Elena Gibson torna a Londra...
La ragazza, che
aveva lasciato la città dopo la fine della sua storia con l'attore Robert
Pattinson, è arrivata in compagnia di un nuovo ragazzo (vedi foto) e
dell'amica, Allison Miller, già nota al jet-set per essere stata una delle
conquiste di Orlando Bloom.
E intanto
Pattinson se la spassa con la compagna di giochi Sugar Lawrence..."
Alzai lo sguardo
su di lui e incrociai le braccia al petto. -Non so..magari ti va di
spiegarmi...iniziando dal fatto di chi cazzo è questa Elena Gibson?"
Fu un attimo.
Davvero, fu come un lampo che gli attraversò lo sguardo, incupendolo un istante
per poi far tornare a splendere il sereno nelle sue iridi turchesi.
-Sugar...- disse
solamente.
-Robert...- feci
io, guardandolo fisso.
Poi lui sorrise
leggermente e si mise a sedere, alzando le mani in segno di resa -Ti spiego
tutto, prometto.-
-Sono tutta
orecchi...-
Deglutì un poco e
come da manuale, si scompigliò i capelli. -Ecco...c'è una cosa che non ti ho
mai detto...-
E il cuore iniziò
a battermi forsennatamente.
-Tempo
fa...quando...si quando noi non ci parlavamo più...io ho conosciuto una
ragazza...Elena appunto. Vedi lei...faceva la guida turistica qui a Londra
e...-
-La guida
turistica?- lo interruppi io, guardandolo stranita.
-E da quando ti
serve la guida turistica per andare in giro per Londra?-
Lui sorrise, ma
non era un sorriso divertito. Mi mise una strana tristezza addosso.
-Sì..in realtà era
stata un'idea di Kristen...-
-Kristen? Rob
questa storia sta andando di male in peggio.- feci io, continuando a guardarlo
a braccia incrociate.
Lui sospirò
-Sugar...dai piantala. Fammi spiegare-
Io risi -Ah certo,
adesso vuoi spiegare. Mi hai tenuto nascosta un'ex fidanzata per tutto questo
tempo e adesso improvvisamente vuoi spiegare...- scossi la testa.
-Per favore, smettila
di comportarti come una bambina..-
-Perchè? Dopotutto
io sono soltanto la tua compagna di giochi...e quindi ho tutto il diritto di
comportarmi come una bambina se ne ho voglia-
Quella cosa mi
aveva fatto rimanere davvero male. Insomma, d'accordo che quegli articoli erano
proprio spazzatura, ma vedermi etichettare così mi aveva fatto salire il sangue
al cervello.
Lui ridacchiò e mi
venne vicino -Lo sai quante cose si possono fare...fra compagni di giochi?- mi
prese per un braccio e mi addossò alla parete.
-Magari non mi
interessa...- feci per tutta risposta io, cercando di reprimere l'istinto che
mi diceva di saltargli addosso.
-Voglio sentire il
resto della storia- continuai, allontanandolo da me, con uno sforzo immane.
Lui sospirò
rumorosamente e scosse le spalle.
-Beh alla fine non
c'è molto da dire...abbiamo iniziato a frequentarci...lei..mi faceva stare bene
sì...sai io non pensavo più a te e Elena con la sua gioia di vivere, la sua
allegria, mi aveva contagiato...insomma stavo bene.-
Si era fatto
improvvisamente serio e la cosa mi preoccupò un poco.
-E poi...?- chiesi
io.
Lui mi guardò
interrogativamente.
-Com'è andata a
finire?- lo guardai a mia volta e lui abbassò lo sguardo.
-Come vuoi che sia
andata a finire?? Così...è finita. Siamo usciti qualche volta e basta...non
era..niente di serio.-
-Per questo non mi
hai mai detto niente..?- per qualche strana ragione avevo la profonda
convinzione che non mi stesse dicendo tutto. Che ci fosse qualcos'altro e lui
me lo stesse volutamente tacendo.
-Si Sugar...per
questo. Neanche ci pensavo più-
Annuii -Ma adesso
è tornata a Londra...non sei neanche un po' curioso di rivederla?-
Mi guardò
scocciato -No. Non sono curioso.-
-Ok...- lo scrutai
a fondo perchè c'era qualcosa che proprio non quadrava -...puoi dirmelo
comunque, eh. Io non avrei problemi, se tu volessi rivederla...-
Sbuffò -Possiamo
lasciare perdere tutta questa faccenda?-
Andò verso la
credenza e si prese un bicchiere, riempiendolo d'acqua l'istante successivo.
-Come
vuoi...-
Qualcosa nell'aria
mi diceva comunque di stare attenta.
*
-Allora esci con
me stasera?- Trixie non riusciva a stare ferma nemmeno su una sedia e il suo
continuo dondolare mi stava cominciando a fare venire la nausea.
La guardai di
traverso -Per la centesima volta...NO. Stasera non posso. Vado a cena fuori con
Robert...-
-Che palle. Siete
una coppia di noiosissimi vecchietti.- sbuffò annoiata.
-Sai a volte ci
piace anche fare cose normali, come andare a cena fuori...invece di ubriacarsi
tutte le sere come fai tu-
Mi fece la
linguaccia e mi mandò allegramente a quel paese. -Io non mi ubriaco tutte le
sere poi. Mi diverto. E' diverso.-
-E comunque c'è
qualcosa di strano in Robert...non lo so. Ho bisogno di indagare meglio...-
-Cosa vuoi dire?-
le vidi comparire negli occhi lo sguardo interrogativo che la rendeva
buffissima e sorrisi. -Probabilmente sono solo io che mi immagino le cose
ma...ecco per esempio prendi ieri sera- mi voltai verso di lei e incrociai le
gambe sul letto, mentre lei si accomodò meglio sulla sedia -Ti ascolto.- disse.
Adesso eravamo in
perfetta atmosfera da confidenze.
-Ecco ieri sera
abbiamo cenato qui...e lui era stranissimo, come sfuggente.- alzai lo sguardo
su lei -Poi a un certo punto, è andato a fumare e quando è tornato di là mi ha
detto che doveva uscire con Marcus...che avrebbero sicuramente fatto tardi e
quindi era meglio se tornava a dormire a casa sua...-
Trixie strabuzzò
gli occhi.
-Ma si è fumato il
cervello?-
-Non lo so
Trixie...ma ti giuro che mi ha lasciato una bruttissima sensazione addosso.
Cioè non è certo la prima volta che esce con i suoi amici senza di me, io non
ho davvero problemi con questo...ma era più che altro l'espressione dei suoi
occhi. Non lo so...mi ha fatto stare male.-
-Hey, zuccherino…-
si alzò e si venne a sedere accanto a me.
-Sono sicura che
ti stai immaginando tutto. Pattinson non ti farebbe mai e poi mai del male. Non
dopo tutti i casini a cui è andato incontro per stare con te-
Le sorrisi grata.
Era vero, dopotutto.
-Lo so.- annuii.
Lei
mi battè una mano sul ginocchio sorridendo –Dai pensa che stasera ti porta a
cena, verrete ampiamente fotografati e domani ti vedrai su un sacco di siti
internet dove miliardi di persone diranno la loro sul tuo conto e su quanto tu
sia sbagliata o giusta per il tuo ragazzo..non sei felice?-
Alzai gli occhi al
cielo –Se la metti così…-
Meno male che
c’era lei a sollevarmi sempre di morale, altrimenti sarei impazzita.
-Ti dispiace se
vado un attimo su Facebook?- fece poi, prendendo il mio portatile e
sistemandoselo sulle ginocchia.
-Figurati, fai
pure. Io inizio a prepararmi intanto-
Accesi lo stereo e cominciai a tirare fuori i vestiti
dall’armadio.
Perché poi facessi tutte quelle cerimonie era un mistero
per tutti me compresa, dato che alla fine indossavo sempre jeans, converse, e
t-shirt.
“R-Patz zucchera le sue giornate con una semplicissima
zolletta di zucchero” oppure “Bastano un paio di vecchi jeans ed una
maglia di H&M per fare colpo sul vampiro Pattinson, la ragazza più dolce
del momento insegna.” Erano solo alcuni dei titoli di articoli che avevo
visto in giro per le edicole o sui giornali nella metro.
Prima di allora non avevo mai nemmeno creduto possibile
che si potessero fare tanti giochi di parole col mio nome.
A quanto pareva la gente si stupiva del fatto che l’attore
più in voga del momento avesse scelto una semplicissima ragazza senza nessuna
dote particolare come fidanzata.
Almeno la Stewart era un’attrice, e pure tanto “gnocca”.
In ogni caso tirai fuori un vestitino corto color pesca e
lo gettai sul letto accanto a Trixie.
-Che ne dici di questo?- le chiesi, già pronta a mettere
le mani sulla mia maglia preferita dell’Hard Rock.
-Scusa Sugar..-fece lei come se non mi avesse nemmeno
ascoltato –Ma chi è Elena Gibson?-
Improvvisamente avvertii un pugno nello stomaco.
Mi voltai verso di lei, la maglia stretta in pugno e
spalancai gli occhi.
- Eh?-
-Sì, Rob c’è appena diventato amico su Facebook..ma tu la
conosci?-
E di nuovo la brutta, bruttissima sensazione tornò a farsi
sentire.
-Sì…cioè, so chi è.- mi avvicinai e le presi il portatile,
spostando lo schermo verso di me.
-Ah. E chi è?-
-La sua ex…-
-Eh?- fece lei stavolta.
Cliccai sul suo nome e visualizzai la sua pagina.
-E’ bella!- esclamò Trixie.
-Già…-
-Scusa ma non capisco…non sapevo niente di questa Elena.
Ma Rob la frequenta sempre?-
-Come amici intendo!- si affrettò ad aggiungere.
-Non che io sappia…cioè un mese fa ho letto un articolo su
di lei. A quanto pareva era appena tornata a Londra dopo cinque mesi di
lontananza, così ho chiesto spiegazioni a Rob e lui mi ha semplicemente detto
che sì, si erano frequentati per un po’ nel periodo buio della nostra
esistenza, ma non era niente di serio. E che comunque non gli importava niente
di rivederla…-
-E adesso l’ha aggiunta su Facebook…- Trixie si scollegò
dal suo account e inserì i miei dati.
-Trixie che fai?- le chiesi, quasi timorosa.
-Mi sembra ovvio, la aggiungi subito anche tu!-
-No, ti prego. Non me ne importa niente-
Ma era troppo tardi ovviamente. Aveva già inviato la
richiesta d’amicizia.
Sospirai –Trixie vaffanculo. Vuoi farmi diventare ancora
più paranoica? Già mi sembra di impazzire così-
-Rilassati, tesoro. Stasera ti prepari una bella
intervista per Pattinson e poi ti sentirai meglio.- mi sorrise e spense il
computer.
Già e poi mi sarei sentita meglio, come no.
-Sugar…non hai mangiato niente stasera- Robert chiuse la
porta di casa mia alle sue spalle e mi raggiunse in cucina.
-Non avevo fame-
Non ce l’avevo davvero fatta a comportarmi normalmente
quella sera. C’erano tante, troppe cose che mi frullavano in testa e la sua
aria sfuggente di certo non aveva giovato alla mia inquietudine.
-Mi dici che hai?- anche se gli davo le spalle, lo sentii
avvicinarsi e lessi la preoccupazione nel suo sguardo.
-Rob dov’eri ieri sera?- mi voltai a fronteggiarlo e lui
si bloccò all’istante.
-Sono uscito con Marcus, te l’ho detto.-
Annuii –Si questo me l’hai detto. Voglio solo sapere se è
vero-
Scoppiò a ridere –Ma che diavolo ti prende? Certo che è
vero-
-Perché non ti credo?- incrociai le braccia al petto e
cercai di sostenere il suo sguardo, che non lasciava trasparire niente.
-Non lo so- sorrise sarcasticamente e scosse la testa
–Dovrei saperlo io?-
-Non fare il coglione, perché non è il caso.-
-Sugar io non sto facendo il coglione, voglio solo che la
smetti di parlare in codice e mi dici chiaramente cos’è che ti frulla nel
cervello-
Ah perfetto, adesso si stava anche arrabbiando.
-Ti sei visto con Elena vero?-
Cercai di scrutarlo a fondo, perché mai mi era sfuggito un
minimo cambiamento nei suoi occhi, nemmeno una volta ed ero sicura che l’avrei
notato sicuramente, eppure il suo sguardo rimase tale e quale a prima.
-Non ho visto Elena ieri sera.- disse semplicemente.
-Ma l’ho incontrata nel pomeriggio, mentre tornavo a
casa…- aggiunse, serio.
Non so sinceramente quale espressione debbano aver avuto i
miei occhi in quel momento, ma sono sicura che non sia stata affatto buona.
Rimasi in silenzio, in attesa che almeno spiegasse
qualcosa.
-Non l’ho programmato, ti prego credimi. Ci siamo
scontrati per caso, non l’ho vista e le sono andato addosso.-
-Ma pensa…-
-Sugar..- si avvicinò e io mi allontanai.
-Che romantico, proprio come nei film-
Alzò gli occhi al cielo e indurì la mascella –Smettila.-
Sorrisi sprezzante –Certo…smettila.-
Scosse la testa –Sapevo che saremmo andati a parare in
questo discorso-
-Succede quando ti dimentichi che fare cose su Facebook
significa sbatterle in faccia al mondo intero…-
-Cosa?- chiese.
-Ho visto che sei diventato suo amico…-
-Ah, ecco. Adesso capisco tutta la paranoia. Sugar, stiamo
davvero parlando di questo? Sei gelosa perché l’ho aggiunta su Facebook? Ti
prego…-
-No evidentemente no, visto che c’è dell’altro e tu me
l’hai voluamente taciuto. Vi siete visti e non me l’hai detto-
Mi sentivo proprio da schifo, nel vero senso del termine.
Lo sentii sospirare e poi prese a camminare avanti e
indietro per la cucina.
-Vedi?! Ecco perché non te l’ho detto. Sapevo che sarebbe
finita così.-
Lo guardai sconcertata.
-Non è successo niente, lo vuoi capire? Ci siamo soltanto
scontrati. Ho pensato che tu poi ci avresti costruito sopra chissà quale
castello e ho preferito non dirti niente. Puoi biasimarmi, sinceramente?-
Tornò a guardarmi e si fermò, incrociando le braccia.
-Siamo messi male se siamo già arrivati al punto dove
pensi di dovermi nascondere le cose…-
-Zuccherino…- si avvicinò di nuovo e mi prese per le
spalle, guardandomi fisso negli occhi.
-L’ho fatto solo per non farti stare male, ok? So che
questo è un periodo un po’ strano. Siamo tutte e due stressati e stanchi e
ingigantire le cose è facile…non volevo che tu ti preoccupassi inutilmente-
Continuare ad essere arrabbiata quando mi stava ad un
centimetro dal viso era veramente difficile.
-Ma io mi fido di te, Rob. Non c’era bisogno che mi
tenessi nascosta questa cosa. Così hai fatto solo peggio.-
Si chinò verso il mio viso e sorrise –Scusa- disse ad a
malapena un centimetro dalle mie labbra.
-Ho sbagliato.-
-Sì, hai sbagliato.- sorrisi a mia volta –Per me puoi
andare a letto con tutto il circondario, basta che me lo dici.-
Si mise a ridere e mi circondò fra le braccia –Va bene,
allora la prossima volta che vado a letto con qualcun’altra che non sia tu, te
lo scrivo su Facebook, dato che ti piace tanto, ok?-
-Ok- feci io, l’arrabbiatura ormai lontana.
Mi baciò finalmente e tutto sembrò magicamente scomparire.
Gli presi la testa fra le mani e lui mi mise a sedere sul
tavolo.
-Me la farai conoscere prima o poi?-
Sospirò e si scostò un poco, guardandomi storto.
-Scusa se è una tua amica voglio conoscerla-
-D’accordo…prima o poi- sorrise sghembo e tornò a
baciarmi.
Saaalve!
Innanzitutto grazie infinite per averci
seguite da subito in così tante! Siamo felicissime *-*
Seconda cosa…sì, sappiamo di aver dato inizio
ad una follia :D Per chi segue entrambe, scegliere è davvero difficile (anche
noi abbiamo difficoltà a schierarci completamente XD) però il fulcro della
storia sta proprio qua.
Chi sceglierà Rob? Beh…i giochi sono
aperti..noi vogliamo sentire la vostra opinione!
Per il momento la vincente sembrerebbe Elena,
ma col tempo chissà…??
Speriamo che anche questo secondo capitolo,
dal punto di vista rivale vi sia piaciuto…forse ha complicato ulteriormente le
cose, o magari vi ha aiutato a capire che è Elena la preferita, fateci sapere!
Un grazie particolare a alle 9 persone che l’hanno messa fra i
preferiti, le 2 fra le
seguite e Themis che l’ha
messa fra quelle da ricordare J
Ed ovviamente grazie a:
midnightsummerdreams: sì hai ragione, solo che come vedi anche agli occhi di Sugar Rob
sminuisce abbastanza quello che prova per Elena…insomma il ragazzo è alquanto
confuso…e noi più di lui XD
Ahahaha la robsten l’avevo proposta anche io
inizialmente (by RG) ma poi sono stata fatta rinsavire da Ale che mi ha detto “NON
SE NE PARLA!” XD e così no…non diventerà mai robsten…vedremo che fine farà il
nostro amato. Un bacione e grazie per il supporto <3
_Miss_: Hey!!! Ahahaha brava goditi l’incontro intanto
(anche noi ce lo godiamo :D)…Rob è stato messo proprio in un pasticcio dalle
sue donne, eh? Speriamo che anche questo ti sia piaciuto, è arrivato presto
visto?? Facci sapere se continuerai ad essere pro-Ele o se cambierai idea!
Bacioneeee
ada90thebest: eh si era
inaspettata anche per noi! Però è nata così, inizialmente come un gioco su fb e
poi piano piano ha iniziato a farsi strada l’idea della ff! In effetti all’inizio
avevamo pensato di postarla solo quando le rispettive nostre ff fossero giunte
al termine, solo che l’idea ci piaceva troppo per non iniziare da subito e in
ogni caso come vedrai con le nostre storie ha poco a che vedere…insomma non ci
saranno veri e propri riferimenti, la storia è proprio un’altra…come abbiamo
detto, prendila come una realtà alternativa, giusto per giocare un po’ con i
nostri personaggi! Grazie per il commento e speriamo ti sia piaciuto anche
questo <3
cris91: Ahahaha grazieeeee,
siamo contentissime che la storia dell’unione ti piaccia! Rob&Ele sono
perfetti si, ma chissà che non riuscirai a cambiare idea…?? Sugar sospetta già
qualcosa e ci sta male…e Rob d’altra parte non ha lasciato trasparire niente…come
si fa a scegliere? Noi vogliamo sapere! Leggeremo sicuramente la tua ff, grazie
per avercelo detto! Un bacione, a presto!
valy90: Buona Pasqua anche a te!
:D Ahahaha hai proprio ragione, è un po’ stile Beautiful XD vedrai che ci
saranno occasioni dove aprire i rubinetti XD e anche altre dove ridere a
crepapelle (speriamo XD)
Speriamo che ti sia piaciuto anche questo! Un bacioneee
p.s. l’esame è andato bene, per fortuna! Grazieeee <3
lisettola: ahahahah eh lo sappiamo!
L’intento è proprio quello :D Ti è piaciuto questo pov Sugar?? Facci sapere, mi
raccomando!!
Un bacioneeee!
Twilighterina: Grazie
mille per i complimenti da parte di tutte e due! Esatto..adesso Rob ama Sugar
ma di certo non ha dimenticato di amare Elena..e quindi? Boh. La domanda è
proprio questa! Siamo curiosissime di scoprirlo anche noi ahahahah. Come hai
visto Rob non ha lasciato trasparire niente, o quasi…ma ti diciamo che le cose
tenderanno a complicarsi leggermente mano a mano che si va avanti..XD
Capitolo 4 *** Come posso odiarti? - Pov Elena ***
What if - capitolo 3
Pov
Elena
Quando mi svegliai la mattina
successiva, Robert era di nuovo lì.
Non era un sogno...
Avevamo fatto l'amore, ci eravamo amati esattamente come quella notte,
la nostra ultima notte e adesso lui era lì che dormiva.
Mi appoggiai sui gomiti e iniziai ad accarezzargli il viso: il naso, le
labbra...
Più lo guardavo, più mi sembrava impossibile
essere di nuovo assieme a lui.
"Ehi..." gli dissi non appena aprì gli occhi.
"Ehi..." mi disse sorridendomi dolcemente.
Mi avvicinai e lui mi circondò con le sue braccia.
"Sei bellissima..." mi sussurrò.
"Robert..." dissi prima di baciarlo.
"Pensavo che non ti avrei mai più stretta tra le mie
braccia, baciata, coccolata...pensavo di non poter rivivere momenti del
genere con te..." mi sussurrò scostando una ciocca di
capelli dagli occhi.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime.
"So che è difficile credermi...dopo quello che ti ho
fatto...ma mi credi se ti dico che è esattamente la stessa
cosa che pensavo io?? Pensavo che per sempre mi avresti odiato, Rob..."
gli dissi e le lacrime iniziarono a scendere.
"Shh...non piangere...io non ce l'avrò mai, mai con te...ti
amo così tanto..." mi disse.
"Però..." dissi, ma non terminai la frase.
"Cosa?" mi chiese.
"Tu, ora..." dissi e lui capì. Prese un respiro profondo.
"Sugar..." disse e iniziò a fissare il soffitto "E'
così complicato..."
"Cosa?" gli chiesi e lui tornò a guardarmi in viso.
"La amo, Elena...so che non è una cosa facile da sentirsi
dire, ma la amo..." mi disse.
"Ho capito..." dissi scostandomi da lui e mettendomi a sedere "E'
troppo tardi...lo so...prima o poi, bisogna fare i conti con le
conseguenze delle proprie scelte..."
"Elena...non è troppo tardi...ti amo, ti amo da morire...ma
sono confuso, mi capisci??" mi disse portandosi al mio fianco "Non ho
mai smesso d'amarti, credo..."
"Ally?? Posso entrare?" dissi ma invano, visto com'era alta la musica. Entrai e mi chiusi la
porta alle spalle. Mi sembrava di essere entrata in un locale anni
ottanta, visto la musica che risuonava nell'ambiente e il volume
assordante. Raggiunsi il suo studio
e senza farmi vedere, la sbirciai lavorare. Era scalza, indossava
una camicia da uomo e studiava la tela intonando una vecchia
canzone di Prince. "You don't have to be
reach to be my girl...You don't have to be cool to rule my world...na
na na..." Il suo viso era
ricoperto di pittura e concentrato su chissà quale
particolare di quello strano dipinto. Mi venne da ridere e lei
si voltò subito verso di me. "Ele! Finalmente!
Guarda!" disse correndo verso di me. Per poco non mi sporcava
di pittura rossa la camicetta bianca che avevo indossato. "Attenta Ally!" dissi
scostandomi. "Oh, scusa...ma ti prego
guarda cosa ho dipinto!" disse mostrandomi una tela molto colorata. "Bello..." mi limitai a
dire non capendo cosa rappresentasse esattamente. "Bello??? Solo bello???
Ele questo è il quadro che presenterò alla mostra
esattamente tra un mese!" "Mi piace Ally!" le
dissi. Lei mi sorrise, poi
guardò di nuovo il quadro e ci aggiunse un'ultima pennellata. "Non dovevi arrivare
prima??" mi
chiese posando il pennello e sciogliendosi i capelli "E poi
perchè ieri sera non mi rispondevi al telefono?? Eri con
Adam??" "Ally ti devo dire una
cosa..." dissi. "Vieni intanto mi
cambio..." disse "però fai silenzio che Chris sta ancora
dormendo..." "Chris?? Ancora lui??"
le chiesi stupita "pensavo non vi vedeste più!" "Ci siamo incontrati
ieri al supermercato e sai..." disse infilandosi i pantaloni della tuta
ed una canottiera. "Sì,
sì...infatti, volevo dirti..." dissi un pò
titubante cercando di trovare le parole giuste. "Cosa?" disse
spostandosi in cucina per fare un frullato. "Ieri sera ho...ho
incontrato Robert..." dissi chiudendo gli occhi e trattendo il respiro. Silenzio. Aprii un pochino gli
occhi e lei era lì che mi guardava incredula. "Tu, adesso, mi racconti
tutto per filo e per segno! Come l'hai incontrato???" mi chiese. Era
sconvolta. "Stavo tornando a casa e
mi è venuto addosso..." le dissi. "Ah...un incontro
normale, no??? Ma tralasciando questo...vai avanti!" mi disse. "Beh, ci siamo parlati
un attimo...poi...poi, Ally, l'ha chiamato la sua ragazza..." dissi
incupendomi un poco. "CHI???" chiese
sgranando gli occhi. "Sì,
Ally...sta con un'altra
adesso...ma il problema più grosso non è
questo..." dissi
abbassando lo sguardo e iniziando a tornturarmi le mani. "Cioè..?? Ele
dai! Spiegati, su!" mi disse lei. "Ieri sera è
venuto a casa
mia, Ally...sì è presentato alle undici...ha
detto che
non può stare lontano da me, che mi ama..." mentre le
raccontavo
tutto iniziai a piangere senza volerlo. "Ele..." mi disse Ally
posando una mano sulla mia. "Ally...abbiamo fatto
l'amore,
capisci??" le dissi "e stamattina, lui mi ha detto che mi ama, ma che
le cose adesso sono complicate, che lui ama Sugar..." "Non la
lascerà, quindi??" mi chiese. "Non credo, Ally...non
so cosa
fare...la parte razionale di me mi dice di smetterla con questa follia,
di lasciarlo perdere...ma l'altra parte, lo ama così tanto
da
non poter fare a meno di lui...e tu sai, l'hai visto in questi mesi
qual è quella che prevale...stanotte, è
stato...come se
non ci fossimo mai lasciati, come se quella mattina, io non me ne fossi
mai andata..." le spiegai.
"Certo..." disse " ti capisco..."
Mi lasciò sfogare per un pò tenendomi e
accarezzandomi le mani per consolarmi.
"Vi rivedrete?" mi chiese dopo un pò, quando mi fui quasi
calmata.
"Penso di sì..." le risposi "ma non so quando..."
Ero triste, depressa...
Per quella notte eravamo stati noi, come un tempo, ma adesso, lui non
era più mio...
Mi dovevo rassegnare quindi?? L'avevo perso per sempre??
Era una cosa difficile da accettare...
"Sono sicura che sistemerete le cose, Ele...dai, almeno vi siete
ritrovati e ti ama, ti ama ancora..." disse Ally cercando di
confortarmi "E poi, è ovvio che ti ama! Come non potrebbe??
Una super gnocca come te!" disse per farmi ridere e ci riuscii.
"Buongiorno..." disse Chris comparendo in cucina vestito solo di un
paio di boxer.
"Ciao Chris!" lo salutai asciugandomi bene gli occhi.
"Ehi! Chi fa piangere la nostra Elena??" disse venendo a darmi un bacio
in fronte.
"Un uomo...uno stronzo e bastardo come te!" gli disse Ally sfidandolo.
"Ciao piccola...anche tu mi eri mancata tanto..." disse circondandola
tra le sue braccia e baciandola dolcemente.
"Ally, allora vi lascio...ci sentiamo dopo, magari..." le dissi
alzandomi.
"Non se ne parla nemmeno!" disse lei "Adesso, Chris se ne va e stiamo
tutta la mattina insieme! Avanti, facciamo tutti colazione??"
"Oddio! Mi ha aggiunta quel pirla del suo amico!" disse Ally seduta
davanti al PC, mentre io le sceglievo i vestiti per quella sera.
"Chi?" le chiesi non capendo a chi si riferisse.
"Tom Sturridge...ecco chi..." disse lei in tono quasi schifato.
"Ah sì??" le chiesi avvicinandomi "l'hai accettato??"
"Beh, sì...non sono così tanto stronza, dai...al
massimo poi, lo posso eliminare..." disse ridacchiando.
"Hai una notifica..." le dissi.
"Tommy Sturridge ha scritto sulla tua bacheca" lesse ad alta voce.
Scoppiai a ridere.
"Mi sa che lo eliminiamo subito! Lo sapevo, guarda..."
commentò cliccando per visualizzare il messaggio.
"Hey there Ally"
c'era scritto.
Lei lesse il messaggio e chiuse il suo Facebook.
"Ma come non gli rispondi??" le dissi.
"Mai dare troppa confidenza agli sconosciuti, Ele...ce lo insegnano da
piccoli!" fece lei iniziando a scrivere la mia mail.
"E adesso perchè entri con il mio??" le chiesi.
"Perchè avrà aggiunto anche te!" disse.
Digitai la password ed effettivamente Tom aveva inoltrato la sua
richiesta di amicizia anche a me, ma non era l'unico...
Anche una certa Sugar Lawrence mi aveva fatto la richiesta.
"La conosci??" mi chiese Ally.
"Non proprio..." risposi "Ma si chiama Sugar, no?"
"Sì..." disse lei aprendo la pagina della biondina.
"Credo sia..." dissi senza terminare la frase.
"Fidanzata ufficialmente con Rob Pattz..." lesse Ally.
"Appunto..." commentai.
"COSA???" disse Ally con sguardo omicida.
Non dissi nulla.
Il mio sguardo continuava a spostarsi dalla foto alla situazione
sentimentale senza che riuscissi a proferir parola.
"Guardiamo le foto..." decise Ally.
"E' carina, Ally..." dissi demoralizzatissima,
Come potevo competere con lei??
Anche senza vederli insieme, potevo dire che insieme formavano proprio
un bella coppia.
Lei era stupenda: labbra carnose, occhi azzurri, capelli biondi...
Una ragazza dalla personalità forte, si vedeva dalle foto...
Praticamente, tutto il contrario di me: la fragile, sognatrice e con le
labbra sottili Elena Gibson.
"Appunto, carina! Cioè, ma l'hai vista?? Ele, ti prego...non
può competere con te, cazzo!" disse Ally continuando a
scorrere le foto.
"Anche il suo nome suona meglio del mio! Senti com'è
melodico: Suugaar Laawrencee" dissi posando la testa sulla scrivania.
"Ma smetti di dire cagate! A volte sei peggio di Tom Sturridge!" disse
cliccando il nome di una amica di Sugar.
"E questa rossa?? Nooo!" disse e scoppiò a ridere.
"Cosa c'è da ridere??" le chiesi.
"Guarda un pò..." disse indicando la situazione sentimentale
della ragazza.
"Ha una relazione complicata con Tommy Stu" lessi.
"Beh dai, Ally...guarda che begl'occhi che ha..." le feci notare
"Caspita due strafighe si sono trovati!"
"Strafiga questa???" disse Ally inarcando le sopracciglia "E lui la
chiama carotina..."
Scoppiò a ridere senza riuscire a fermarsi ed io la seguii a
ruota.
Tic.
Si sentii e all'istante portammo il nostro sguardo sullo schermo del
computer.
Sugar Lawrence aveva appena aperto una chat con me.
"Ciao Elena... :)"
mi aveva scritto.
"Oh, merda!" commentai.
"Mah..." disse Ally senza continuare la frase.
"Oddio, Ally! Non stare lì impalata! Cosa faccio???
Merda...non dovevi accettarla!" dissi iniziando a muovermi irrequieta
sulla sedia.
"Rispondi, su..." disse Ally digitando "Ciao Sugar :D"
"Perchè lei hai sorriso grande???" dissi iniziando a sudare.
"Piccola, lascia a fare alla tua amica Allison...ok??" mi disse
sorridendo teneramente.
Annuii, iniziando a mordermi le unghie.
"Tu sei l'amica di Robert
e Tom..."
"Sì...e tu?"
scrisse Ally.
"Come 'e tu??' Ally!" mi lamentai ma lei non mi prestò
attenzione.
"Un'amica molto stretta
di tutti e due..."
"Un'amica molto stretta...certo..." commentò Ally.
"Capisco..."
le rispose.
"Robert mi ha parlato
alcune volte di te...mi ha detto che sei una guida turistica..."
"Inizia ad indagare...ma per chi ti ha preso??"
"Infatti...io invece, di
te non so proprio nulla..." digitò e
scoppiò a ridere perfida.
"Sei perfida, Ally!" le dissi.
"Come?? Non ti ha mai
parlato della sua migliore amica??"
"Ally, effettivamente mi aveva accennato qualcosa..." le dissi.
"Ah...sì...effettivamente
mi aveva accennato qualcosa..." scrisse.
"E che ti aveva detto??"
Ally si girò e mi guardò interrogativa.
"Beh...mi aveva detto
che...mmmh...che avevano litigato e non si sentivano
più...ma mai il motivo..." le spiegai.
"Che avevate litigato e
non vi sentivate più...ma non mi ha mai detto il motivo di
questo vostro litigio..." digitò.
"Ah ok...comunque
è un piacere conoscerti, Elena! :D"
"Ma che falsaaaa!" disse Allison.
"Guarda il piaciare
è mio... :)"
"Magari un giorno di
questi dovremmo incontrarci..."
"Se lo scorda!" dissi risoluta.
"Certo...un
giorno...magari..."
":)Posso farti una
domanda, Elena?"
"Oddio...ci siamo..." dissi preoccupata.
"Certo..."
"Tu e Robert...lui non
è stato molto chiaro..."
"Ally, non ti azzardare a scrivere nulla di quello a cui stai
pensando!" la ammonii.
"Cosa ti ha detto?"
"Che...beh...che siete
stati molto più che amici...ma che comunque non è
stato nulla di serio...siete andati a letto una volta, no?"
"UNA VOLTA??????" commentò Ally.
Ma io a quelle parole non feci nemmeno caso.
Tre paroline il mio cervello aveva registrato: nulla di serio...
Tre paroline con il potere di devastarti dentro...
Tre paroline che cancellavano dieci mesi della mia vita con lui...
"Ele..." mi chiamò Ally.
"Eh?" le chiesi le chiesi cercando di non piangere.
"Ele...non le starai mica credendo spero..." mi disse, ma io non le
risposi.
"Lascia stare, Ally..." dissi.
"Ele, ma ragiona! Se tu per lui non avessi mai rappresentato nulla,
ieri sera sarebbe venuto da te?? Avrebbe messo a rischio la sua storia
con lei, solo per una scopata??" mi disse.
"Confermale quello che le ha detto Robert...poi chiudi la
conversazione..." le dissi "Devo chiamarlo..."
Lei mi guardò leggermente preoccupata, ma poi fece
esattamente come le avevo detto.
"Pronto?" rispose al secondo squillo.
"Rob...sono Elena...puoi parlare?" gli chiesi.
"Sì...sono in macchina...dimmi, piccola..." mi disse.
Chiusi gli occhi prendendo un respiro profondo.
"La tua ragazza mi ha aggiunta su Facebook..." gli dissi.
"COSA??" disse più che sorpreso.
"Sì..." confermai "mi...mi ha pure scritto..."
"Merda! Adesso sì che le cose si mettono di merda!" disse.
"Già...mi ha fatto un sacco di domande..." gli dissi.
"Senti Elena...evita qualsiasi accenno a noi, passato e presente, ok??"
disse preoccupatissimo.
Non risposi e scoppiai a piangere, non riuscendo più a
trattenermi.
"Elena...piangi?? Ele sto guidando...fammi accostare...e non piangere,
cazzo! Te l'ho detto che le cose erano complicate!" disse alterandosi.
"Cosa significava per te stanotte?? Una scopata, non è
vero??" dissi iniziando ad alzare la voce.
"Elena...non è stata solo una scopata...non sei mai stata
una da una scopata e via...mettitelo in testa!" mi disse.
"Certo...però non ci hai pensato due volte a metterti con
lei subito dopo che ci eravamo lasciati, vero??" gli dissi.
"Ci eravamo??? Elena, TU mi hai lasciato! E comunque, lei non
è la propriamente la prima che mi è passata sotto
casa...te l'ho spiegato! Ti prego, Ele...non litighiamo...e non
piangere...non posso sentirti piangere..." mi disse.
"Robert..." dissi ma non riuscii a dire nient'altro continuando a
piangere.
"Ci vediamo domani? Stasera, non posso Elena...Sugar..." ma non finii
la frase.
"Verrò sempre dopo di lei, vero??" gli chiesi tentando di
calmarmi.
"No...no..." si limitò a dire, sospirando subito dopo.
"Certo..." dissi.
"Elena, non odiarmi, ti prego...lo so che mi sto comportando di
merda...ma riesci a capirmi??" disse, il tono di voce tormentato.
"Ci vediamo domani..." dissi.
"Mi odi, non è vero??" mi chiese.
"No...io ti amo..."
Ehm Ehm...sì! Siamo già qui, people!
:D
Contente??? Noi sì! Mamma quanto ci divertiamo a scrivere
questa storia! Io la ritengo favolosa (WP - Ale) e tu Rice??
Comunque...
WP ringrazia il fan club di Elena! XD Adesso però, vogliamo
sentire quello di Sugar!!! Fans di Sugar??? Ohhh! Fatevi sentire!!!XD
Elena, dì la verità che alcuni di questi li hai
pagati! Non si fa! Caspita! La corruzione è un reato! Chi
meglio di tua madre WP potrebbe dirtelo?????? Cattivona!!!
Ok...questo pezzo l'ho scritto io (WP) sono scema...sì...lo
so! XD
Queste due pazze ringraziano infinitamente le 12 persone che
hanno inserito la storia tra le preferite, le 5 che l'hanno
inserita tra le seguite, Themis
che l'ha inserita tra quelle da ricordare e le 7 che l'hanno
anche recensita!
Sperando che questo Pov Elena vi sia piaciuto, passiamo alle recensioni!
_Miss_:
amore della WP e della RG!! Come stai??? *-*
Sei pro Elena?? Che dolce tesoro!!! (by WP).
Credo che dopo questo capitolo, sarai ancora di più pro Ele,
ma non ti preoccurti, Sugar non si offende perchè sa di
avere i suoi assi nella manica!
Ti mancavano Sugar e Trixie?? E lo so, tesoro...presto
aggiornerò, comunque! Ho un esame a breve, ma dopo
quello cercherò di postare. (by RG).
Riguardo a Rob...credo che conoscerlo veramente sia un pò il
sogno di tutte...poi ci sono i sogni hot di WP, ma quelle sono altre
storie! :P
Un bacione!
ada90thebest:
Sì, infatti! Povera Sugar!! ç___ç
Io sono una sua fan e...povera Sugar!!
ç___ç (by WP).
No, povera Elena ç___ç (by RG).
Insomma, povere!!!! E povero anche Rob! ç___ç
Vediamo che comunque, già vedi in là... Brava! :D
Un bacione!
midnightsummerdreams:
Ahahah! Carla tu ti sei fissata con Bel Amì (è WP
che sta parlando), anche io comunque!! Oggi ho visto un video di Rob a
Budapest versione Georges Duroy e :Q___ stavo morendo! XD
Hai letto la mia storia tutta notte! *-* Guarda non ti so dire come mi
hai fai felice! Sei veramente carinissima! Ti ringrazio! (by RG).
Al terzo personaggio ci possiamo pensare, ti dirò...ma
KRISTEN STEWART.........chi è???? La conosciamo???? XD (by
WP).
Siamo contente Carla che ti sia piaciuto il capitolo! Grazie!! Un
bacioneeee!
P.s.: in questa storia però Elena non è
incinta...ok? Non so se l'ho scritto da qualche parte...XD
valy90:
tesoro! E ancora non hai visto cosa succederà dopo!!! Queste
a confronto sono bugie di piccolo spessore! Ahahah! XD Mmmmh che ne
dici Rice?? Si ingelosisce??? Prova!! Rob
Pattz
E' un account creato a posta da me (RG) per la mia FF tra i suoi amici
troverai tutti! Tom, Sugar, Trixie e da poco sisono aggiunte anche
Elena e Ally! Se vuoi farti due risate aggiungili tutti! XD Un bacione!
dfdfdfdfd:
ehiiii! Ma certo che m ricordo di te (è WP che sta
parlando!) ma ciao! Benvenuta! Non ti preoccupare se il tuo nick
è strano! A me piace! Anche a me! (RG).
E' vero il 31 era cortino ma un motivo c'è e lo vedrete
domani quando posterò il 32! Sono contenta ti sia piaciuto!
:D
Se ne hai l'occasione ti consiglio di leggere anche Maybe
Memories...potresti cambiare idea! O comunque, no sarebbe tempo
sprecato perchè ti giuro che è molto bella! (WP).
Aleee! Grazie!! (RG).
Figurati, Rice! E' solo la verità! :D Quindi, Eli (possiamo
chiamarti Eli??) se ti va corri a leggerla!
Ti ringraziamo per i complimenti! Un bacione!
cris91:
ciaooo tesoro! Allora intanto ti diciamo che abbiamo programmato di
leggere la tua FF domani e di recensirla con questo account! :D Quindi,
attendici! E' normale se ti senti confusa!! Anche noi non sappiamo mai
chi scegliere!! Ogni volta: "povera ele, però...si, ma
sugar...ç___ç" quindi, guarda! Sei in buona
compagnia! XD
Un bacione!
lisettola:
Lisa tesoro ciaoooo!
Non è che per caso sei arrabbiata con me per l'altra sera??
E' che mi si era impallato il PC...spero mi potrai perdonare...ho letto
quello che mi hai mandato! Ti aspetto in msn per aiutarti con il
titolo! (WP).
Lo sappiamo che è difficile!! *cry* anche noooi! XD
Come si fa???? XD
Un bacione stellina!
Mossi una mano sul materasso ancora caldo e sorrisi impercettibilmente
quando sfiorai la sua schiena morbida
PovSugar
Mossi una mano sul
materasso ancora caldo e sorrisi impercettibilmente quando sfiorai la sua
schiena morbida.
Era la sensazione
migliore del mondo quella di svegliarsi accanto a lui, dopo aver fatto l’amore
tutta la notte.
Aprii gli occhi e lui si
voltò verso di me nello stesso istante, distendendo la mascella in un sorriso
assonnato.
-E’ già mattina?-
-A quanto pare..-
Mi avvicinò a sé e mi
baciò fra i capelli –Mi sembra di aver dormito due
ore-
-Rob non è che ti sembra…è che
effettivamente abbiamo dormito due ore- dissi io sorridendo e il ricordo di
come avevamo fatto l’amore la notte prima mi lasciò un attimo senza fiato.
Rise e mi strinse ancora
di più a sé –L’ho sempre detto che mi vuoi vedere
morto. Sempre-
-Ma se sei tu quello
instancabile!-
-Cosa? Ma sentitela…tutti gli “ancora Rob,
ancora” devo essermeli immaginati-
Risi –Grazie
per farmi sempre passare come la maniaca sessuale della situazione-
-Amore non è che ti ci
faccio passare. Lo sei. C’è un po’ di differenza.-
Gli tirai un pugno sul
torace nudo e mi allontanai ma lui mi riafferrò subito.
-Non ho mai detto che mi
dispiaccia- sollevò le sopracciglia in un’espressione inequivocabile che se non
avessi improvvisamente avuto una fame tremenda, mi avrebbe costretto a
replicare la scorsa notte in quell’esatto momento.
Mi stesi su di lui e sentii le sue braccia
circondarmi istantaneamente.
-Ti amo- mi sfuggì dalle
labbra.
-Lo so- rispose lui,
sorridendo. –Lo stesso vale per me- continuò.
-Che non è bello proprio
quanto sentirsi dire “ti amo anche io” ma mi accontento-
Sospirò –E’ che non voglio essere ripetitivo, zuccherino- mi
accarezzò i capelli, spostandomeli dagli occhi.
Alzai lo sguardo per
guardarlo e immediatamente seppi che c’era qualcosa che non quadrava.
Di nuovo quell’aria
sfuggente, tormentata.
Di nuovo gli occhi
lontani, vedevano ben oltre le mura della mia camera.
Non importava con quanta
dolcezza la sua mano stesse continuando ad accarezzarmi i capelli, lui non era
con me in quel momento.
Forse non erano nemmeno
i miei capelli quelli che voleva accarezzare.
Mi alzai di scatto dal
suo petto e senza guardarlo in volto scesi dal letto, infilandomi la vestaglia.
Lui non disse niente,
rimase sdraiato così, guardandomi muovere nella camera ma immaginando chissà
cosa.
O chissà chi.
-Smettila Sugar smettila- continuavo a ripetermi mentalmente,
entrando in cucina e iniziando ad aprire sportelli a destra e a manca per
preparare la colazione.
Ma il mio cervello ormai
era partito a briglia sciolta per le praterie sconfinate dell’immaginazione e
ben presto scenari fra i più terribili mi si presentarono davanti agli occhi.
Lui che rivedeva Elena,
i loro occhi che si ritrovavano, i loro sorrisi prima imbarazzati poi curiosi e
infine felici.
Lui che mi diceva di
uscire con Marcus e invece si vedeva con lei.
Lui che mi lasciava
“Scusa Sugar tu in fondo sei sempre stata mia
sorella. Ma è Elena la mia donna”.
Mi venne improvvisamente
da piangere.
Perché io non avrei mai
più saputo vivere senza lui accanto.
Non volevo neanche
immaginarmela una vita del genere.
Era un incubo.
-Ok adesso ti calmi-
continuai a ripetermi, ma il contenitore dello zucchero mi scivolò dalle mani e
si ruppe in mille pezzi.
Ed io scoppiai in
singhiozzi.
Perfetto, ero diventata
una pazza nel vero senso del termine.
-Sugar!- sentii la sua voce sulla soglia della porta e in meno di
mezzo secondo mi venne vicino.
-Che è successo?-
Guardò quel casino sul
pavimento e tornò a spostare lo sguardo su di me.
-Ti sei fatta male?-
-Rob, ieri ho parlato con Elena- mi
asciugai gli occhi e lo guardai in faccia.
Credevo di trovarvi
un’espressione quanto meno sopresa e invece niente,
come se se lo aspettasse.
-Come hai parlato con
Elena?-
-Su Facebook.
Non te l’ho detto ieri sera perché non mi andava di peggiorare le cose ma…-
scossi la testa –Lei non sapeva niente di noi!-
Stavoltà sbuffò forte.
-Non ci credo. Siamo
ancora su questo discorso?-
Si spostò da me ed evitò
di guardarmi ulteriormente in faccia.
-Sugar ma che diavolo ti prende? Adesso ti metti ad indagare? Non
potevi proprio lasciare perdere, vero? E poi sarei io quello che ti tiene
nascoste le cose.- mi guardò sprezzante quasi –Da che pulpito viene la predica…-
Non mi sembrava
possibile che stessimo davvero litigando di nuovo.
-Ma guardati Rob! E dimmi come faccio a non essere sospettosa se ogni volta
che stiamo insieme tu sei sfuggente, pensi ad altro…come
se non vedessi l’ora di andartene-
-Sono solo stanco. S T A
N C O. Capisci? Stanco. E devo dire che tu e tutte le tue gelosie mi siete
davvero d’aiuto, grazie mille.-
Si passò una mano fra i
capelli e poi estrasse il pacchetto di sigarette dai jeans.
Mi sentivo proprio male
dentro, perché come facevo a spiegargli che tutto quello che provavo era dovuto
ad una bruttissima, terribile sensazione.
Mi avrebbe riso in
faccia e presa una volta ancora per una pazza visionaria.
-Rob…èche…ho una brutta sensazione.-
provai comunque a dirgli.
Spostò lo sguardo su di
me e rimase in silenzio.
-Io non voglio
perderti.-
-Vado a fumare- disse e
se ne andò in terrazza, sbattendosi la portafinestra alle spalle.
Le cose erano un vero
schifo.
Solo allora mi resi
davvero conto che la sera prima, quella mattina…erano
state un non voler affrontare la realtà.
Ma la realtà in qualche
modo sbuca sempre fuori, non importa quanto vuoi tenerla nascosta.
E quegli occhi schivi potevano
mentirmi quanto volevano dicendo che andava tutto bene, ma la verità era chiara
e nitida sulla loro superficie cristallina.
Non andava tutto bene.
Elena o no, le cose fra
noi erano cambiate.
Trassi un respiro
profondo e lo seguii in terrazza.
-Tu non mi perderai, è
chiaro?- fui immediatamente investita dalle sue parole.
Mi venne vicino e mi
strinse tanto da togliermi il fiato.
-Non dire mai più una
stronzata del genere.-
Non dissi niente e
continuai a piangere.
Perché, nonostante
tutto, la brutta sensazione non se ne voleva andare.
-Ti ricordi…noi
invecchieremo insieme.- sorrise, buttando la sigaretta al di là del balcone.
Poi mi alzò il viso
verso di sé –Vivremo in una grande casa e moriremo
insieme, lo stesso giorno, lo stesso momento.-
Già, quanto avrei voluto
che fosse davvero stato così.
-Rob non abbiamo più 9 anni, non siamo più quei bambini.-
-Ma che importa. Noi lo
saremo sempre. Sempre, sempre, sempre.-
*
-E adesso dov’è?-
-Chi?-
-Pattinson. Dov’è?-
-Aveva un’intervista-
risposi senza staccare gli occhi dallo schermo dove il sexyssimo
dott. Shepherd stava eseguendo una delicatissima
operazione al cervello di una paziente di 94 anni.
Trixie mise pausa al dvd e con la coda dell’occhio la vidi
incrociare le braccia al petto.
-Trixie rimetti Grey’sAnatomy. Ora.-
-No, Sugar.
Voglio che parliamo. Parliamo, capito?-
Mi voltai verso di lei –Abbiamo già parlato, no?-
-No affatto- ecco il suo
sguardo accusatore comparirle in mezzo alle sopracciglia.
-Tu mi hai solo
raccontato come si sono svolti i fatti, ma non mi hai detto un accidente di te,
di come ti senti. Ma non importa, perché lo vedo come ti senti.-
Alzai le sopracciglia
scettica –E come mi sento?-
-Di merda.-
Accennai una risatina –Grazie-
-Lo devo ammazzare quel
cretino, non è così?-
-Trixie non è niente. Sono io il problema. Sono solo io, lui non ha
fatto niente-
Lei mi scrutò a fondo
con i suoi occhioni verdi e poi scosse la testa –Sugar. Tu sei una donna.-
-Grazie per avermelo
fatto notare- sorrisi.
-Intendevo, che noi
certe cose ce le sentiamo. Sono sicura che non ti stai inventando tutto. Se hai
una brutta sensazione, qualcosa ci dev’essere-
-Ma se ieri mi hai detto
di stare tranquilla, che non mi avrebbe mai e poi mai fatto del male..-
ribattei io.
A volte era davvero
difficile capirla.
-Ero sicuramente
ubriaca, infatti neanche me lo ricordo. E comunque qual è la prima regola che
ci insegnano a scuola?-
Rimasi in silenzio in
attesa che me la spiegasse.
-Mai fidarsi degli
uomini. Mai.-
-Ma a che scuola andavi,
Trixie?- ribattei ridendo.
-Ok forse non l’ho
imparata a scuola, ma sta sicura che è l’unica vera regola che conta.-
Annuii ridendo –La terrò in mente, tranquilla.-
Lei si fece vicina e mi
prese una mano.
-Lo vedo che sei
diversa, sai? Lo sento.-
-Trixie mi inquieti…-
Tolsi la mano dalla sua
e mi alzai dal suo comodissimo puff.
-Vado a farmi un thè.-
-Prendi quello ai fumi
delle foreste orientali- mi gridò quando sparii nella sua cucina.
Ero ancora persa in
mezzo alle decine e decine di scatole di thè di Trixie quando udii il mio cellulare squillare di là in
salotto e in 3 secondi la mia amica fece la sua comparsa sulla porta della
cucina, il telefono in mano.
-E’ il cavaliere dal’armatura
splendente- fece, storcendo un po’ il naso.
Le feci un cenno con la
testae risposi.
-Pattz.- esordii.
-Ciao amore…-
Brutto, bruttissimo
segno. Non mi chiamava mai amore, solo quando sapeva di dovermi dire qualcosa
per cui poi mi sarei arrabbiata.
-Senti…perstasera…-
Infatti.
Sospirai e gli occhi di Trixie immediatamente saettarono su di me.
-Ecco...i ragazzi mi
hanno chiesto di uscire…non me la sento di dire di
no. E’ tanto che non li vedo tutti insieme…-
Certo, comeno.
-Quindi non ci vediamo.-
fu l’unica cosa che riuscii a dire.
-Eh, no. Ma siamo stati
insieme tutto oggi e domani andiamo a pranzo dai miei, te lo sei scordata?-
continuò con un tono dolce, tanto per indorarmi la pillola.
-Ah, addirittura domani.
Pensa un po’-
-Sugar…- e me lo vidi sospirare all’altro capo del telefono e
socchiudere gli occhi.
-Sai quanto vanno per le
lunghe le serate con i ragazzi e ho pensato che tu saresti uscita con Trixie…quindi siamo tutti e due più liberi di avere i
nostri orari, no??-
Certo, i nostri orari.
Che
fottutissimo stronzo, mi venne da
pensare.
-Come vuoi Rob. A domani.- e chiusi la chiamata.
Alzai gli occhi su Trixie e lei mi guardò quasi agguerrita.
-Che ha detto?- sibilò a
denti stretti.
-Che esce con i suoi
amici. Di nuovo.-
Mi misi a sedere e mi
presi la testa fra le mani.
-Mi sento proprio una
stupida- ridacchiai tristemente.
-Avevo anche preparato
una serata speciale. Avevo fatto la spesa e volevo cucinare italiano.- alzai di
nuovo lo sguardo su lei.
-Volevo guardare i Goonies…sai, è il nostro film…-
Lei non disse niente e
si limitò a fissarmi.
-Chiamo Tom.- fece dopo circa 5 secondi.
-Cosa?- ebbi appena il
tempo di chiederle.
Sparì in salotto per
riapparire un istante dopo col cellulare in mano e lo sguardo deciso.
-Se stasera escono, non
vedo perché non possiamo andare con loro ti pare?-
Non aveva tutti i torti,
ma in quel momento l’idea di vedere Robert mi faceva soltanto innervosire.
-Sturridge.- esclamò, quasi arrabbiata.
-Cosa sono queste
stronzate che stasera tutto il Brit Pack al gran completo
si ritrova senza me e lo zuccherino?-
Scossi la testa e non
potei fare a meno di sorridere.
-Ah ah…-
annuì –E dov’è che andate?-
Prese a camminare per la
cucina e si fermò di fronte alla finestra, sistemandosi il ciuffo rosso
specchiandosi nel riflesso.
-Ok T-man,
fammi sapere quando avete deciso.-
-Sì certo, anche io.- aggiunse poi, quasi scocciata.
Chiuse il cellulare di
scatto e si voltò verso di me raggiante.
-Tutto sistemato, Sugar. Stasera indaghiamo in coppia- scoppiò a ridere ed io
scossi la testa, disperata.
Si venne a sedere
accanto a me e spostò lo sguardo sul suo computer portatile, acceso sopra al
tavolo di cucina.
-No….guarda chi c’è online…!- esclamò.
Mi voltai e il nome
Elena Gibson fra le persone online nella sua lista di amici, mi fece sentire
ancora più depressa.
-Non sapevo l’avessi
aggiunta anche tu-
-Beh devo pur
controllare il nemico, no?- disse, come se davvero fosse la cosa più ovvia del
mondo.
-Direi che adesso ci
divertiamo- continuò poi.
-Perché ogni volta che
lo dici, lo fai suonare come se dovesse succedere l’esatto contrario?-
-Oh andiamo, smettila di
preoccuparti-
Come la volta
precedente, si scollegò da Facebook ed inserì i miei
dati.
-Trixie..ancora?-
-Fidati, zuccherino- mi
zittì con un gesto della mano e poi cliccò sul nome di Elena, aprendo la
finestra della chat con lei.
-Ciao
Elena!- scrisse.
-Ti odio.-
le sibilai io a denti stretti.-
-Ciao…- rispose lei, subito
dopo.
-Che fai stasera?- digitò veloce, non lasciandomi nemmeno il tempo
di capire dove volesse andare a parare.
-Trixie ti ammazzo se ti azzardi a fare ciò che penso tu voglia
fare.-
Per tutta risposta lei
le inviò anche uno smile.
-Non so…penso di uscire con la mia amica Ally. Tu?- scrisse Elena, dopo qualche secondo.
-Trixie. Smettila immediatamente. Tu non la inviterai, è chiaro?-
Ci mancava solo quella,
poi avrei davvero fatto il pieno per quel giorno.
-Ma scusa Sugar, rifletti. Quale situazione migliore per indagare su
entrambi i sospettati? Ce li avremo lì tutti e due a porata
di mano e vedremo come si comporteranno.-
-Ma cosa dici? Senti
lascia perdere, non voglio neanche starti a sentire.-
Ci mancava soltanto che
lei rinforzasse con inutili giochetti le mie già troppo gonfiate paranoie.
Ma ovviamente parlare con
lei era come parlare col muro, così scrisse –Io esco con Rob e i suoi amici…magari
potreste unirvi anche voi :D-
-A Rob
non piacerà, Trixie-
-Ma chissene
frega Sugar! Così impara a fare lo sfuggente-
commentò lei.
-Certo…perché no? Sembra una bella idea…- scrisse
Elena dopo svariati minuti.
Trixie gongolò letteralmente sulla sedia.
-Stasera ci dovrebbe essere anche Adamperò…sai…-
continuò a scrivere dopo un secondo.
-Ci divertiremo da
morire- esclamò di nuovo Trixie, prima di battere
rapida sui tasti –Porta anche lui, così ce lo presenti :D-
Poi la salutò
velocemente e spense il computer.
-E adesso vatti a
vestire da strafiga.-
3ore.
3 fottutissime ore erano
trascorse e di Robert, ovviamente, non c’era traccia.
Chiusi con un sospiro l’ennesima
chiamata e mi presi la testa fra le mani.
Il
cliente non è al momento raggiungibile era
una frase che aveva iniziato a darmi la nausea.
Avevo deciso che non mi
sarei più fasciata la testa con le brutte sensazioni, così repressi la vocina
interiore che gridava furiosa in un angolo della mia mente e presi a girovagare
per le stanze, nel tentativo di calmarmi.
Quando quella sera l’avevo
chiamato, dicendogli che io e Trixie saremmo uscite
con tutti loro, il suo tono di voce non aveva lasciato trasparire nessuna
particolare emozione.
-Perfetto Sugar, ti passo a prendere a casa allora- mi aveva detto.
Da quel momento erano
passate 3 ore.
Il cellulare era sempre staccato
e Tom stesso mi aveva detto che l’aveva visto per l’ultima volta un’ora prima,
quando si era fermato da lui per prendere una cosa.
Non sapevo onestamente
più cosa pensare.
Non mi andava nemmeno di
chiamare ancora Trixie, perché non volevo passare per
la psicopatica che non sa fare altro che farsi inutili e stupide paranoie su
ogni singola cosa, così mi spogliai e decisi di stendermi sul divano, tanto per
cercare di distrarmi.
Di uscire ormai non se
ne parlava più.
Guardai un’ultima volta
l’ora e presa da uno scatto d’ira decisi di mandargli un messaggio.
Afferrai il cellulare
posato sul tavolino di fronte e digitai velocemente:
Tom
mi ha detto che te ne sei andato da casa sua un’ora fa. Il tuo cellulare è
sempre staccato. Non sprecare tempo a venire, per favore. Ho cambiato idea.
Nel momento stesso in
cui lo inviai mi sentii profondamente infelice.
Non era mai successa una
cosa del genere prima, mai.
Non mi ero mai sentita
tanto insicura su di lui, su cosa facesse, su cosa pensasse.
Su con chi fosse, disse
la vocina.
Soprattutto con chi
fosse.
Spensi il cellulare e mi
dissi che una doccia era l’unica cosa di cui avessi bisogno.
Non sprecai nemmeno
tempo ad accendere la musica, per una volta tanto non ero dell’umore.
Quando mezzora dopo uscii
dalla doccia scorsi rapida il mio riflesso sulla superficie appannata dello
specchio e mi stupii di come mi fossi ridotta.
Lo odiai in quel
momento.
Perché non era con me.
Perché mi faceva stare
male.
Perché mi aveva fatto
diventare un’inutile donnetta gelosa, una di quelle che mi ero sempre detta io
non sarei diventata mai, una di quelle che trascorrono le serate ad aspettare
in preda all’agonia i propri uomini.
Scossi la testa quasi
disgustata e quando misi piede in corridoio mi accorsi del citofono che suonava
a tutto spiano.
Il primo impulso fu quello
di correre ad aprirgli, di stringerlo a me e di gridargli quanto mi fosse
mancato.
Di lasciare perdere
tutto il resto.
Poi fortunatamente però la
ragione, insieme alla dignità ferita, prevalsero e senza tanti complimenti mi
chiusi la porta di camera alle spalle, il suono martellante del citofono solo un’eco
lontana.
Rieccoci
tornate!
Vi eravamo
mancate, eh?! Insomma un intero giorno senza di noi sarà stato difficile da
sopportare, immaginiamo :D
Ok, fine
angolo stronzate anche perché stasera c’è solo la RG a scrivere dal momento che
la WP è stata colta da un attacco di sonno improvviso e mi ha abbandonato
qualche oretta fa XD
Ma io
avevo troppa voglia di scrivere e di postare subito, così per la vostra gioia o
dispiacere, eccovi il 2° PovSugar!
E scusate
davvero per lo schifo, speravo venisse molto meglio ma invece è venuto fuori un
po’ patetico, a mio avviso.
Va beh,
migliorerò ve lo prometto!
Bando alle
ciance adesso!
Ringraziamo
infinitamente le 15 persone che l’hanno messa fra i preferiti *-* (già 15, ragazze
vi amiamo! <3), le 9fra le
seguite e come al solito la nostra Themis, che l’ha messa
fra quelle da ricordare :D
E adesso
passerei a ringraziare le 16dico 16persone che hanno commentato :D
ada90thebest : piangiamo insieme
ç__ç poverette tutte e due lo so…Robert invece
nessuno lo capisce, nemmeno lui credo si capisca..ma questi sono gli effetti
collaterali di quando si decide di diventare personaggio di una ff gestita da due pazze squilibrate come noi :D
Grazie
mille per la recensione, spero che anche questo ti sia piaciuto, bacione!
lisettola : bella domanda tesoro!
Ne stavamo parlando giusto prima XD non sappiamo proprio come finire..boh!
Abbiamo deciso che è un problema che riguarderà le future Alessandra ed
Eleonora, noi per il momento ce ne disinteressiamo XD
Spero tu
abbia gradito anche questo, un bacione bella bimba :*
cris91 : ahahahah
eh si rob lo sta alquanto facendo lo stronzetto! Ma
come hai detto tu è un po’ in una situazione particolare..insomma alla fine
sono tutti vittime di loro stessi XD ma che ci vogliamo fare?
Spero ti
sia piaciuto anche questo, alla prossima!
dfdfdfdfd: heyely! Innanzitutto grazie ancora per averla aggiunta
alle preferite :D E grazie di cuore da parte mia per aver letto MaybeMemories <3 Spero ti sia
piaciuto questo PovSugar!
So che sei Team Elena XD però magari questo ti ha un po’ fatto cambiare idea…? No, eh? Ahahah va beh io c’ho
provato XD bacioneeee
midnightsummerdreams : Carla! Innanzitutto colgo l’occasione per dirti che sto amando la tua
ff, nel vero senso della parola *-*…mi mancano ancora
un bel po’ di capitolie poi ti lascio
una recensione cumulativa XD però intanto wow…è
bellissima!
Eh si Rob è stato più chiaro
con Elena, perché con Sugar proprio zero…come dico io è proprio un bastardo (senza gloria per
giunta xd)
Cmq hai ragione, entrambe hanno una bella seconda scelta quindi
come cascano, cascano in piedi XD
Ahahah va beh mi accorgo di stare sparando cavolate a raffica per cui mi dileguo…alla prossima! Un bacio
annaritaa86 : ma grazieeeee <3 e così vai a ingrandire
le già numerose fila del team elena, eh? Brava, direi
che è la migliore scelta cmq XD (se mi sente sugar mi
ammazza, dato che nemmeno la sua creatrice vuole entrare nel suo team XD) ma
vedremo, come hai detto tu, se cambierai idea!
Ti dico che ne vedremo delle belle in ogni caso JBeh grazie mille per tutto, anche per aver
aggiunto tutti su fb! Un bacioneee
Sugar818 : Eccola lei! Ma tu sei meravigliosa *-* cioè..ma che recensione!
Addirittura nella storia! *mearrossisce*
XD
Mi sa che nell’ansia qui ci sguazziamo un po’ tutti ahahah…i nostri personaggi soprattutto XD la povera Sugar poi in questo capitolo c’è andata proprio a vivere
nel paese dell’ansia XD
Beh, spero che questo chap non
ti abbia fatto interamente schifo, come ha fatto a me…ci
sentiamo presto! (e aggiorna presto la tua storia!) Bacio
Piccola Ketty : Ahahahkettyyy
hai visto come siamo produttive con questa storia? Un capitolo al giorno quasi
XD
Cmq sono curiosa di sapere se resterai una Elenina convinta o se c’è qualche possibilità di
conversione allo Sugarismo (ok sono già arrivata al
punto dove creo dei neologismi per le nostre eroine, mi sa che è ora che vada a
letto XD)
Ma hai visto che stronzo è, Rob?
Siamo senza parole.
Va beh tesoro, ti amo lo sai. Ci sentiamo presto, bacione
<3<3
_Miss_ : Amoreee!
E adesso? Sempre più pro-Elena? O qualche tendenza
allo Sugarismo comincia a farsi sentire?? No, eh? XD
Come vedi Rob si fa sempre più
stronzo..te lo saresti mai immaginato così?? Noi no, però ci abbiamo voluto
provare!
Beh, spero ti sia piaciuto questo PovSugar! Un bacioneee
kyni:Nooo
sei la mia nuova idola! Ti sei letta MM in 2 ore?? Cioè ma io ti amo <3 Ahahaha
sei fantastica e grazie mille per tutti i complimenti, abbiamo apprezzato da
morire :D
Ed eccone un’altra team Elena! AhahahaSugar presto si stancherà e deciderà di uscire direttamente
dalla ff! Anzi no, ha detto che combatterà fino alla
morte XD
Spero ti sia piaciuto questo suo Pov,
alla prossima!
_Elisewin_ : Hey!
Grazie mille del commento e cmq hai fatto bene, anche io sono team Elena XD Hai
visto, Rob è stato proprio pessimo..e adesso ancora
di più. Qui peggiora ogni volta che si va avanti..dove arriveremo?! Chi vivrà,
vedrà XD
Beh spero questo ti sia piaciuto J
Alla prossima!
dindy80 : Giusto, hai capito perfettamente! Le ha mentito di brutto! È proprio
uno stronzo, con tutte le lettere maiuscole. E adesso, dopo questo capitolo, lo
è ancora di più…ç__ç Ed hai ragionissima, non si può
mica tenere il piede in due scarpe! L’abbiamo detto a Rob
ma lui dice che non sa scegliere e preferisce vedere come si evolve la ff..mah XD
Ahahahah va beh tesoro, spero ti sia piaciuto questo! Un bacione fortissimo
Enris : Grazie mille per i complimenti :D :D Sono contenta ti piaccia tanto e
non preoccuparti se non hai letto MaybeMemories, tanto alla fine ha poco a che vedere :D
Ma lo sai che anche noi alla fine tifiamo per il povero Rob, che poveretto lo odiano tutti qua dentro ma la realtà
è che se si comporta così è esclusivamente colpa nostra ç__ç
XD
Va beh, spero ti sia piaciuto questo! Alla prossima :*
ritacullen : Noooooo non ci credo! La prima a far parte
del team Sugar a tutti gli effetti!! Cara, lo sai che
hai appena ricevuto il titolo di membro onorario del team e presto ti arriverà
la spilletta a casa? Sei contenta, eh? XD
Sugar è tutta su di giri perché finalmente ha una fan anche lei e ha detto
che tu c’hai capito tutto dalla vita
XD
Beh noi ti ringraziamo per tutti i complimenti e spero
che questo pov non ti abbia fatto schifo (perché a me
sì )
"Spero
che la cosa che tu mi debba dire sia importante, Pattz..." disse Tom
sedendosi al tavolino del bar dove lo stavo aspettando.
"Ma quanto hai fumato?!" chiese allibito indicando il posacenere
stracolmo di mocci.
"Tom...ti devo dire una cosa...non te l'ho detto prima
perchè
pensavo che con Sugar...insomma, pensavo di aver superato quel
momento..." gli dissi accendendomi l'ennesima sigaretta.
"Rob, sinceramente...non ho capito un cazzo!" disse guardandomi in
maniera strana.
Probabilmente non sapeva se essere divertito o spavantato dal mio
nervosismo.
"Elena è tornata a Londra..." tagliai corto.
"Cosa??" disse lui sgranando gli occhi "Ma ne sei sicuro?"
Annuii.
"E quando, come lo hai scoperto??" disse accendendosi una sigaretta
anche lui.
"Sugar..." dissi.
"Sugar?? Che cazzo c'entra Sugar?? Cazzo, Rob...non farmi preoccupare!"
disse.
"Ha letto la notizia su un giornale e mi ha fatto un sacco di domande,
si è anche incazzata perchè non gliene avevo mai
parlato..." gli spiegai.
"E cosa le avresti detto??" chiese preoccupato.
"Non le potevo dire la verità...ho minimizzato..." dissi.
"Minimizzato?" disse inarcando un sopracciglio.
"Le ho detto che non è stata una cosa importante e che, una
volta, siamo finiti a letto..." gli spiegai.
"Le hai mentito..." osservò.
"Già...grazie per avermelo fatto notare..." dissi sarcastico.
"E' che è strano...non è da te, capisci?" mi
spiegò "Uno se lo aspetta da uno come me, ma da te..."
Scosse la testa.
"C'è sempre una prima volta..." aggiuse poi.
Per qualche secondo mi limitai a osservare il fumo uscire dalla mia
bocca e scomparire nell'aria.
"Non l'ho dimenticata..." dissi a un certo punto "Da quando Sugar mi ha
fatto leggere quell'articolo, un mesetto fa, non faccio altro che
pensare a lei..." gli confessai.
"Un mese??" disse incredulo "Hai aspettato un mese per dirmi questa
cosa??"
"Non volevo pensarci, darle importantanza...ma non ci riesco...quando
sono con Sugar, sto bene con lei, la amo...per me, nella mia testa
esistiamo solo io e lei...ma quando sono a casa, da solo, in macchina,
al lavoro non faccio altro che pensare a lei, al suo viso, al suo
sorriso e a momenti che abbiamo passato insieme..." gli spiegai.
"Se...se tu dovessi incontrarla..." ipotizzò.
"Non lo so, Tom...non lo so..." dissi scuotendo la testa.
Al solo pensiero di incontrarla di nuovo, mi prendeva una morsa allo
stomaco.
Tom prese un respiro profondo.
"Ok...ragioniamo..." disse "Tu adesso stai con Sugar e la ami, stai
bene...perchè devi riniziare a pensare proprio a lei?? Ti
devo
forse ricordare che ti ha lasciato senza un biglietto, senza niente..."
"Lei stava male nell'ultimo periodo e io non l'ho mai capito..." gli
dissi.
"Va bene...questo non cambia che avreste potuto parlarne...e comunque,
Rob...tu ami Sugar...sei solo preoccupato di trovartela davanti e di
non sapere cosa fare..." mi disse.
"Dici?" gli chiesi.
"Sì! Ne sono certo! Ma poi, fidati di me, non la incontrerai
nemmeno...in cinque mesi quante volte abbiamo incontrato la sua
amica??" mi chiese.
"Mai..." risposi.
"Ecco...no, beh, forse io una volta...ma io ho una vita sociale! Tu e
Sugar giocate a fare la coppia di ultra settantenni, quindi...vedi???
Non la incontrerai facilmente! Londra è così
grande!" mi
rassicurò.
"Ok...forse hai ragione...ho solo paura di incontrarla..." dissi
spegnendo la sigaretta "Vado da Sugar...ceniamo insieme..."
"Bravo! Fatti una bella scopata con lo zuccherino e vedi che passa
tutto!" disse alzandosi "Io vado da Trix...ci sentiamo domani che
magari organizziamo qualcosa..."
"Ok...ciao Tom!" dissi dirigendomi verso Hyde Park.
"Ciao Pattz..."
Forse Tom aveva ragione...mi stavo facendo le solite paranoie...
Infondo, basta che io mi tenga lontano da dove abita e dai posti che
frequenta e di sicuro non la incontrerò.
Ma era veramente solo quello?? Avevo solo paura di incontrarla o non
l'avevo proprio dimenticata??
Ancora sentivo il profumo dei suoi capelli, vedevo i suoi occhi
sorridermi dolcemente, le sue labbra...
Stavo pensando a tutto questo senza nemmno guardare dove andavo e
inavvertitamente andai addosso a qualcuno.
"Ahia!" si lamentò la ragazza.
L'avevo fatta cadere.
Più non vuoi attirare l'attenzione, più ti
succedono cose di questo tipo.
"Oddio, scusa...non ti avevo visto!" dissi allungando la mano per
aiutarla.
Poi, fu un attimo.
Alzò lo sguardo ed io mi bloccai.
"Che maleducato! Non ti ho chiesto nemmeno come ti chiami...." le
chiesi.
"Eh??" disse nervosissima.
Risi e lei imbarazzata cercò di ricomporsi.
"Sì....scusa....cioè, scusi.....Elena, mi chiamo
Elena...." disse velocemente.
"...forse
sei tu a non conoscere me, ma io ti
conosco più che bene: sei un ragazzo molto timido, anche se
cerchi di non darlo a vedere....quando ti imbarazzi o sei in
difficoltà, ti passi una mano fra i capelli e l'altra
finisce
inevitabilmente in tasca, hai una gran passione per la musica, anche se
di professione, ormai, sei un attore....e per quanto riguarda la tua
vita sentimentale, sostieni di non esserti mai innamorato
veramente.....e lo dimostrano anche i tuoi discorsi durante le
interviste, a volte sei così cinico....." disse lasciandomi
a bocca aperta.
"Tu credi nel destino, Elena?" le chiesi avvicinandomi.
Lei non rispose, si limitava a guardarmi.
"Di solito, ci metto un pò a...." dissi senza terminare la
frase
"....ma voglio terribilmente baciarti, da quando mi sei venuta
addosso...." sussurrai prima di fare incontrare le mie labbra con le
sue.
"Sei sicura?" sussurrai guardandola negl'occhi.
"Robert, ti voglio, adesso..." mi rispose sicura di sè.
"Ti prego, Elena...ascoltami...quando ieri non ti ho vista tornare,
credevo di averti persa...non avevo capito pienamente quanto tu fossi
importante per me....tu mi sei entrata dentro, Elena...non posso
nemmeno immaginare di non averti più al mio fianco, tra le
mie
braccia, non posso immaginarti tra le braccia di qualcun altro...ti
amo, Elena...."
"Non mi lasciare..." le dissi afferrandola per un braccio e
stringendola a me.
Avevo bisogno di lei, la amavo con tutto me stesso.
"Rob..." disse aggrappandosi a me, iniziando a piangere più
forte.
"Ti amo, Elena....e lo so che ultimamente sono stato distante, in tutti
i sensi, ma tu sei tutto per me....io ti amo da morire...." le dissi
accarezzandole i capelli, tentando di calmarla.
"Anche io ti amo, Robert...." sussurrò.
Mi voltai per abbracciarla, ma
lei non c'era e la sua parte di letto era fredda. "Amore..." la
chiamai, ma la casa era silenziosa, troppo silenziosa...la mia
maglietta era a terra, se fosse andata in cucina a preparare la
colazione avrebbe indossato quella, come al solito, come faceva
sempre... Mi guardai attorno. Non avrebbe di
certo raccolto tutta la sua roba dal pavimento, tolto l'astuccio dei
trucchi dal suo comodino, i suoi cappotti dall'appendiabiti vicino alla
porta... Per un momento mi
mancò il respiro. "Elena!" la chiamai,
ma quella risposta che di solito non tardava ad arrivare, di nuovo, non
arrivò. "Non..." deglutii
"...non può essere" dissi alzandomi a perlustrare ogni
centimetro della nostra casa.
Le immagini di me e lei
insieme continuavano ad apparirmi nitide davanti agli occhi.
La guardavo e non riuscivo a capacitarmi di averla incontrata di nuovo,
di averla di nuovo lì, davanti a me...
Allungai il braccio per aiutarla ad alzarsi. "Ciao..."
la salutai. Il tono di voce un pò freddo. "Ciao..."
mi salutò mantenendo il contatto visivo. La guardavo e cercavo di
capire in cosa e se fosse cambiata. Era leggermente
dimagrita, ma era lei...la mia Elena... "C-come
stai??" le
chiesi. "B-bene...sì,
bene..." disse iniziando a gesticolare. Sorrisi.
Era nervosa anche lei... "Sei
nervosa?" le
chiesi. "Nervosa??
No!
Io...cioè, ma va...figurati..." rispose velocemente. "Sì,
lo
sei..." constatai sorridendole teneramente. Era
bellissima...più bella di come la ricordavo... "Sì..."
disse abbassando lo sguardo.
"Sai...ho immaginato tante volte di incontrarti, così,
casualmente, come oggi...e ogni volta pensavo a tutte le cose che avrei
voluto dirti...ma adesso che sei di nuovo davanti a me, non riesco a
dirti nulla...tutto il rancore, le notti insonni...spazzate via..."
dissi senza quasi rendermi conto di averle detto una cosa del genere.
Ma con lei era sempre stato così...
Bastava un suo sguardo, un suo gesto...non riuscivo a tenermi dentro
nulla... "Rob..." disse, ma
senza continuare la frase.
"Dov'eri? Ti ho cercato, Elena, ma..." dissi.
"Shanklin..." disse evitando di guardarmi negli occhi "ho preso casa
lì..."
Shanklin...
Possibile che non ci avessi mai pensato??
Shanklin... "Shanklin..." ripetei
ad alta voce continuando a guardarla.
"Sì..." disse.
Alzò lo sguardo su di me e non so cosa vi lesse...non lo so
proprio...
"Sei tornata da tua zia?" le chiesi.
"No, vivo da sola nella casa dei miei..." mi spiegò.
Annuii e in
quel momento il mio cellulare squillò.
"Scusa..." le dissi.
Sugar...propio adesso... "Amore!"
"Rob...sei ancora con Tom?" mi chiese.
"Sì...sto tornando a casa..." mentii "Ti chiamo tra qualche
minuto, ok? Un bacio..."
"Ok, Rob...ti amo..." mi disse.
"Anch'io...." risposi e chiusi la chiamata.
"Scusa ancora..." dissi un pò imbarazzato. La sua espressione era
cambiata...sembrava triste...
"Era..." disse senza concludere la frase.
Sapevo che non le era sfuggito... "Sì...la
mia ragazza..." dissi passandomi una mano tra i capelli "...ma niente di
serio..." aggiunsi subito dopo. Mi guardò
senza dire nulla. "Quando ci
siamo...persi di
vista...insomma, non va avanti da molto..." mi sentii in dovere di
spiegarle "piuttosto tu, ho sentito di un..."
Scosse la testa.
"Ci frequentiamo...niente di più..." disse sempre con
quell'aria triste, che non le apparteneva "beh,
Rob...Robert...vado..."
Robert...
Lo stava facendo di nuovo, allontanarmi... "Mi ha fatto piacere
rivederti,
Elena..." le dissi sincero con una terribile voglia di baciarla, di
dimenticare quei mesi passati lontani l'uno dall'altra.
"Ciao..." sussurrò e se ne andò.
Rimasi lì a guardarla allontanarsi.
L'avevo appena ritrovata, eppure, mi sembrava solo di averla ripersa...
"Uh! Pattz! Finalmente sei arrivato!" disse aggrappandosi al mio collo
per baciarmi.
"Che hai??" mi chiese guardandomi meglio in viso.
"Niente...sono stanchissimo..." gli dissi.
"Dai, vieni che ho preparato la cena" mi disse sorridendo.
Mi sedetti sul tavolo in cucina, guradandola muoversi tra fornelli e
pentole. Bellissima, la mia
Sugar...come potrei vivere senza di lei?
Non vivrei...già lo so...ho passato un anno della mia vita
senza di lei e se non fosse stato per Elena...
Elena...
A volte, la vita sembra essermi avversa, proprio...
Adesso che credevo di potercela fare insieme a Sugar, la donna che
probabilmente fin da quando avevo sette anni amavo...
"...troppo caldo?" mi chiese posando il piatto davanti a me.
"Eh??" dissi.
Non l'avevo ascoltata, ero proprio su un altro pianeta...
Lei mi scrutò un paio di secondi e poi mi sorrise.
"Non è, per caso, troppo caldo?" mi ripetè.
"No, no...è perfetto, zuccherino..." le risposi sorridendole.
"Che ha detto Tom?" mi chiese addentando un pezzo di carne.
"Che domani ci sentiamo, magari organizziamo qualcosa..." le dissi "Ha
detto che non abbiamo una vita sociale..."
Lei scoppiò a ridere ed io scossi la testa.
"Anche Trixie me lo dice sempre!" disse "E' proprio una pazza, sai??
Pensa che oggi mi ha chiamato..." iniziò a raccontarmi ma
quando mi venne in mente il suo viso, il nostro incontro di qualche ora
prima, i suoi occhi, quello sguardo triste, smisi di ascoltarla.
Qualcosa dentro di me mi urlava di raggiungerla, di baciarla e di farla
mia, di non sprecare altro tempo, ma l'altra parte di me guardava Sugar
parlare serenamente, ridere e arricciarsi una ciocca di capelli con un
dito e non voleva, non poteva farle così male.
"Vero?" mi disse.
"Sì...sì..." le risposi non so esattamente a cosa
"esco a fumarmi una sigaretta, amore..."
Mi alzai dandole un bacio sulla fronte prima di uscire nel balconcino.
Accesi l'ennesima sigaretta della giornata, posando la testa sulla
ringhiera.
Perchè?? Perchè dovevo incontrarla proprio
adesso?? Perchè??
E la cosa peggiore era che non solo, non riuscivo a non pensare a lei,
ma avevo una terribile, straziante voglia di vederla...
Non so nemmeno come mi venne in mente di fare una cosa del genere, ma
venti minuti dopo ero in macchina che raggiungevo la casa dei suoi dei
genitori.
Avevo detto a Sugar che mi vedevo con Marcus...le avevo mentito di
nuovo...
Questo mio "lato nascosto" non mi piaceva, non mi piaceva per nulla...
Quando arrivai davanti casa sua, non riuscivo a trovare la forza di
scendere...
Cosa le avrei detto??
E se lei non volesse...?
Non era da me agire così di impulso, ma era quello che avevo
fatto fino ad adesso...tanto valeva andare infondo...
"Robert..." disse incredula quando mi vide sulla soglia di casa sua.
"Ciao..." dissi sorridendo leggermente. "C-cosa ci
fai qui? Tu non..." disse ma non le lasciai concludere la frase.
Se non glielo dicevo adesso, non ci sarei mai più riuscito. "Fammi
parlare, Elena..." le dissi prendendo un
respiro profondo. "Sì,
sono fidanzato, adesso...lei è Sugar...la mia migliore
amica, te ne avevo parlato, no?" Lei
si limitò ad annuire. "La
amo...ma non ti ho mai dimenticata, Elena...proprio negli ultimi giorni
ripensavo ai momenti passati insieme, al nostro primo bacio..."
continuai non riuscendo comunque a decifrare la sua espressione. "Rob...vorrei
dirti che non dovresti essere qui, vorrei dirti che non è lo
stesso per me, ma non è così...io penso a te
continuamente, penso a quando siamo andati a New York al Plaza e
abbiamo fatto l'amore giorno e notte, penso..." disse senza concludere
"Ho fatto la più grande stronzata della mia vita a
lasciarti..."
Quanto avevo sperato che per lei dicesse quelle parole?? "Elena,
lo so, cazzo! Ma le cose sono difficili ora...Sai qual è il
problema?? Io non posso stare lontano da te, ancora..." dissi puntando
il mio sguardo nel suo.
Quanto mi erano mancati i suoi occhi?? "Rob..."
sussurrò prima che mi avvicinassi per far incontrare
nuovamente le nostre labbra.
Quanto mi erano mancati quelle labbra??
Quanto mi era mancata??
Ciaooo Ragazze!! Lo so, lo so! Non vi aspettavate un Pov Rob! Ma era
d'obbligo! No?? :D
Abbiamo deciso di dvidere in due il suo Pov perchè
altrimenti veniva un romanzo e diventava pure noioso a nostro avviso!
Questa prima parte l'ho scritta io (WP), la prossima sarà a
cura di RiceGrain! :D
Capite ora come si sente il "nostro" Robert?? (nostro tra virgolette
perchè è da intendere, purtroppo, "latu sensu"
diremmo noi giuristi XD Ok, bastaaaa! Ho sempre e solo il diritto in
testa! XD).
Domani pensiamo di postare la seconda parte del capitolo! :D
Sto scrivendo il capitolo 33 di "A volte...", capitolo difficilissimo
da scrivere, ma con il supporto della nostra amica effepipiana XD midnightsummerdreams,
ce la posso fare! XD
[Cliccate sul suo nome per leggere le sue storie! Bellissime!! :D]
Detto questo, io e la Rice ringraziamo le 20 persone che
hanno aggiunto la FF tra le preferite, le 11 che l'hanno
inserita tra le seguite e Themis
che l'ha aggiunta tra le storie da ricordare.
15 recensioni!!! GRAZIEEEE!
We love you, people!!! <3
RECENSIONI:
lisettola:
tesoro! Sì, lo so...siamo perfide!! XD Il bello è
che anche noi soffriamo! Continuiamoa ripetere: "Povera Ele..."
"Povera Sugar..." "Sì,
però anche Rob...povero..." quindi guarda! XD
Se non sai chi tifare, tu tifa per Tom! XD Non sbaglierai! ;)
Un bacione!!
Piccola Ketty:
nostro amoreeee! XD Riusciremo mai ad incontrarci?? XD Sì
sì! Riusciremo, vedrai! :D
Sei team Elena, quindi??? XD Sì, perchè pare che
sia nati veri e propri team stile Meyer! XD
Comunque sì, ti capiamo quando parli di "amore
incondizionato" (Roblena XD) e "fratellanza che è normale
considerare amore" (Robgar XD)...anche Rob prova tutti questi
sentimenti contrastanti e non sa proprio come fare! Poverino...le ama
tutte e due...*-*
E smettila di farci i complimenti, Ketty! XD
Anzi, alla Rice faglieli, a me no che mi monto la testa come panna
montata! XD
Vabbè, la smetto di dire cagate! Un bacione gigantesco da
entrambe le tue amiche di EFP! <3
Ti amiamo! <3
WP - Di più io!
RG - No, io di più!
WP - Facciamo uguali!
RG - ecco, sì!! :D
XDXDXD
kyni:
ah, non sei proprio Team Elena??? (WP)
Non spaventarmi le quasi fan di Sugar! (RG)
Io non spavento nessuno...comunque.......
Nooooo! Povera Trixie! XD XD Dai, non ti sta un pò
simpatica???
Invece, per quanto riguarda la terza, della Stewart NON SE NE
PARLAAAAA!!!
Non esiste in questa FF! XD Facciamo che non sia mai nata! AHAHAH! Che
crudele che sono!! XD (WP)
Speriamo che questa parte di Pov Rob ti sia piaciuta! Un bacione da
tutte e due le matte! :*
ada90thebest:
WP - Eh, grande problema in effetti! Come si fa, Rice???
RG - Non lo so Winnie! XD
WP - continuiamo a postare!!! Dai!
RG - Sì!! :D
Speriamo che questo Pov abbia fatto un pò di luce su tutto
quello che pensa/prova Rob...non è una situazione facile la
sua, visto?? XD
Le ama tutte e due, veramente! :S
Non sappiamo chi ne soffrirà di più...sicuro, qui
dentro, soffrono e soffriranno tutti! Comprese noi! XD
Un bacioneeee!
_Miss_:
Piccola! Hai visto Rob??? Povero, dai...XD
E le tue idee non fanno schifo!! XD Non andrà proprio
così, ma diciamo solo che hai visto lungo! ;)
Grazie mille tesoro per i complimenti che ci fai ogni volta! Ti
lovviamo proprio! <3
Un bacio grandissimoooo! :*
Sugar818:
Ciao tesoroooo!
Povera sì.... ç________ç veramente
guarda...poi per me che sono team Sugar (WP), è proprio uno
strazio! ç___ç
Rob è stronzo, sì! Però hai visto che
comunque Rob non è che se la passi proprio bene...anche lui
soffre a mentire a Sugar, soffre per Elena...
Non osi chiedere come finirà....meno male! XD
Perchè non lo sappiamo nemmeno noi! XD Credici...
T-man ha fatto morir dal ridere anche me! (WP) AHAHAH! Bellissimoooo! XD
E Trixie la adoriamo entrambe in egual modo, credo...
Sì! XD Ci sarà lo schieramento Sugar/Trixie vs
Elena/Allison! AHAHAH Abbiamo paura di quello che ne verrà
fuori! XD
Visto che Rice ha postato??? Per la nostra felicità!! :D
Ti lasciamo che se no non posteremo mai!
Sei dolcissima!!! Un bacioneeee!!
E grazie per i complimenti! :*
P.s.: spero sia andato bene l'esame! Grazie per l'interessamento,
tesoro! :* (RG)
annaritaa86:
speriamo che con questo capitolo, tu sia riuscita a comprendere un
pò più Robert...per quanto riguarda Elena, vedrai
nei prossimi capitoli! Non è comunque una situazione che
piace a nessuno dei due e tutti e tre ci soffrono e ci soffriranno!
Ti ringraziamo anche perchè sei attivissima su FB!!!! :D Che
tesoro!
Pazza tu?????????????????????????????????? Allora noi siamo da
manicomio, da internamento! :P
Un bacioneeee!
rita cullen:
Heeey! Hai ragione cavolo, deve fargliela pagare! Insomma la ama
così tanto e poi…basta rivedere il suo grande
amore perduto per non capirci più niente?
Evidentemente si, u.u
XD
E Elena…insomma a me dispiace anche per lei alla fine
(è RG che parla XD) perché è ovvio che
lei lo ama ancora e si trova in questa situazione difficile..al suo
posto io mi sa che farei uguale XD
Grazie mille per i complimenti, ci hai fatto andare in brodo di
giuggiole *__*
P.S. Ahahahahaha contenta??? Presto ti arriverà anche la
maglietta del Team Sugar autografata personalmente dalla nostra Miss
Lawrence XD
Ahahahaha ok la smetto di sparare cavolate (sempre RG)
Ecco si brava (by WP)
Un bacioneeee
cris91:
siamo contante che il capitolo ti sia piaciuto! :D
E questo Pove Rob??? Ci chiarisce un pò cosa pensa/prova
lui...povero...*-*
AHAHAHAH! Ce l'hai con Sugar e Trixie! Povereeee, dai! XD
Beh facci sapere cosa ne pensi di questo un bacione!!!!
Frytty:
Ma tesoroooo..noi da 1 a 10 ti adoriamo 50
E che bellooooo (RG esulta XD) sei anche tu una Sugarista
convinta non preoccuparti, la
spilletta arriverà anche a te!
E approvo tutto quello che hai detto sull’amore che nasce da
bambini ç___ç (RG ti ama sempre più XD)
Sugar e Trixie ti ringraziano sentitamente a loro volta per averle
così adulate e hanno detto che sei una
ok (soprattutto perché sei sempre
partecipe della loro vita su FB XD)
Grazie mille per i compliments da parte di tutte e dueeeee, ti amiamo
alla follia
P.S. Ma com’è andato il compito di francese??
Un bacioneeeee e speriamo ti sia piaciuto questo Rob POV!
midnightsummerdreams:
MA QUALE STORIA ASSURDA????? Sì, sono WP! XD
Visto che c'è che apprezza??? :D
Tesoro, guarda grazie per oggi! Sei un angelo dell'ostetricia!! XD Io
ti voglio come mia personale! Semmai sarai a Londra, posso venire da
te??? XD
Siamo contenta che il chap ti sia piaciuto! Sugar ci soffre moltissimo,
ma come gli altri due alla fine!
E Rob in questa prima parte?? Cosa ne pensi?? Un bacioneeee!
dindy80:
ciao Dani! :D Rob è stronzo, ma se ci mettiamo nei suoi
panni, cosa ne pansiamo??? XD
Difficile, eh??? XD
Terremo presente il tuo finale, tesoro! Anche perchè anche
noi non sappiamo come andrà a finire! Quindi, tutto
è in gioco...
Per Sugar ci sarebbe James...il suo ex...se leggerai la storia di
RiceGrain, conoscerai anche lui! ^^
Un bacione alla lettrice più tenera dell'universo!!! :*
801_Underground:
nooooo!!! Io non ti odio!!!!! Anzi, non odiarmi te, ti prego....
ç__ç Sappi che anche io sono fan di Sugar!!!
Infatti, ogni volta mi dispiace troppo scrivere i Pov di Elena!! XD
Lo so, sono un pò fuori...(WP)
Ok...adesso la parola passa a me e lo so che stai odiando il
fottuto pattinson in questo momento ma ricordati che in fondo
è un bravo ragazzo! cmq non avevo dubbi sul tuo team (per
fortuna direi O_O XD) non dopo che sono 30 anni che ti stresso la vita
con Maybe Memories XD
Grazie per il commentino (commentone!) da parte di tutte e due!
<3<3<3<3
ginevrapotter:
tesoro, ciao! :D Cosa è successo nelle tre ore lo scoprirai
nella parte successiva...vedrai!
Sei team Elena! Che tesoro!! (WP) Visto cosa pensa/prova Rob???
Complicato, eh??? XD
Un bacioneeeeee!
Era sul
cuscino e sulle mie labbra, era fra le lenzuola e fra i miei capelli.
Era di
nuovo dentro di me.
Lei, la
mia Elena, era tornata.
Aprii gli
occhi ed eccola lì a guardarmi, bellissima come era sempre rimasta nella mia
mente per tutti quei mesi.
Solo che
stavolta era reale, ed era lì.
Ed era
stata mia di nuovo.
-Hey..- mi disse sorridendo
come un angelo.
-Hey- le sorrisi di rimando,
ancora incredulo al pensiero di avere fatto l’amore con lei solo poche ore prima.
Si
avvicinò ed io la strinsi a me.
-Sei bellissima…- le sussurrai.
-Robert…- fece lei
prima di baciarmi.
Quanto…quanto avevo
aspettato per tornare a sentire il suo sapore su di me? Troppo tempo, troppi mesi
nei quali forse avevo fatto finta di aver per sempre chiuso quella
indimenticabile parentesi fuori dalla mia vita.
Ma la
verità è che non potevo farlo, perché lei non era mai stata una parentesi per
me, non avrebbe mai potuto esserlo.
L’unica
ragione per la quale alzarsi la mattina, ecco cos’era per me.
E le cose,
mi resi conto, non erano cambiate.
"Pensavo che non ti avrei mai più stretta tra le mie braccia,
baciata, coccolata...pensavo di non poter rivivere momenti del genere con
te..." le dissi, scostandole i capelli da davanti gli occhi.
"So che è difficile credermi...dopo quello che ti ho
fatto...ma mi credi se ti dico che è esattamente la stessa cosa che pensavo
io?? Pensavo che per sempre mi avresti odiato, Rob..."
mi disse lei e mi sarei quasi messo a ridere per l’assurdità di quella affermazione
perché non esisteva un universo nel quale io avrei mai potuto odiarla.
Mi guardòe si mise a
piangere ed io mi sentii male dentro. Male per me, per lei, per Sugar…perché stare in quel letto insieme a lei mi sembrava
allo stesso tempo la cosa più giusta e più sbagliata, perché onestamente non
c’era un altro posto dove volessi essere e perché vederla piangere portava con
sé così tanti ricordi e sensazioni che rischiavo di restarne travolto.
"Shh...non piangere...io non ce
l'avrò mai, mai con te...ti amo così tanto..." le dissi.
La strinsi forte contro di me, ispirando tutto il suo dolce
profumo e chiudendo gli occhi, provando ad immaginare per un istante soltanto
che quella fosse semplicemente una delle tante mattine che avevamo condiviso
insieme, come se non se ne fosse mai andata.
Perché non poteva essere così facile?
“Però…” esclamò poi, staccandosi
leggermente da me e sospirando.
“Cosa?” le chiesi, in un inutile e stupido tentativo di
allontanare per un altro po’ ancora la realtà.
“Tu, ora..” disse e quello bastò. Quelle due parole ruppero la
magia e mi fecero sospirare forte.
“Sugar…” sentii me stesso dire e non
appena lo feci mi tornò in mente la sera prima e l’espressione triste dei suoi
occhi quando le avevo detto che uscivo con Marcus.
Provavo nausea per me stesso. Anzi, nausea era davvero riduttivo
per descrivere la portata del disgusto che nutrivo verso la mia persona.
Fissai il soffitto “E’ così complicato…”
“Cosa?” mi chiese e io spostai di nuovo il mio sguardo su di lei.
“La amo, Elena…so che non è una cosa
facile da sentirsi dire, ma la amo…”
Ed era assolutamente, indiscutibilmente vero.
Io amavo Sugar. E la amavo da morire.
“Ho capito…” fece lei e scostandosi
ancora da me, si mise a sedere. “E’ troppo tardi…loso…prima o poi bisogna fare i conti con le conseguenze
delle proprie scelte…”
Ma non appena pronunciò quelle parole, non appena il pensiero di
perderla nuovamente mi attraversò la mente sentii che non avrei mai più potuto
fare a meno di lei, nemmeno per un istante.
"Elena...non è troppo tardi...ti amo, ti amo da morire...ma
sono confuso, mi capisci?” le dissi, alzandomi a mia volta e sfiorandole una
spalla "Non ho mai smesso d'amarti, credo..." lei provò a sorridere,
anche se le lacrime le rigavano le guance, e si voltò verso di me.
Le accarezzai il viso con una mano e la baciai.
*
Spostai lo sguardo su due bambini che si rincorrevano spensierati
pochi metri davanti a me, sull’erba verde di Hyde
Park, e improvvisamente mi sentii un estraneo nella mia stessa pelle.
Nei miei stessi occhi e nei miei stessi pensieri, perché fino a
qualche giorno prima il Robert Pattinson che
conoscevo non si sarebbe mai comportato in quel modo.
Mai e poi mai.
Il Robert Pattinson che conoscevo
trascorreva gran parte delle sue giornate a sentirsi fortunato per stare
insieme alla ragazza più fantastica dell’universo, quella che per anni aveva
desiderato, quella che alla fine era stata sua.
Ma questo Robert Pattinson era un’altra
persona. Perché da quando il ricordo di Elena era tornato a fare capolino nella
mia mente, non ero stato capace di pensare ad altro.
Ed avevo davvero smesso di pensare a qualsiasi altra cosa che non
fosse lei, considerando come mi ero comportato la sera prima.
Chiusi gli occhi e scivolai leggermente sulla panchina sotto il
salice piangente.
Neanche me ne ero accorto di essere finito proprio là, se non
quando spostando lo sguardo alla mia destra avevo notato due piccole incisioni
nel legno chiaro “S. e R.”
Mi venne da sorridere al ricordo di quel pomeriggio d’estate con Sugar, quando per me lei era una sorella sotto ogni punto
di vista, quando le tiravo le trecce per farla arrabbiare e lei mi nascondeva
gli spartiti di musica in giro per casa, tanto per farmi innervosire.
Sua nonna ci aveva detto che una traccia è per sempre, che non
sbiadisce mai, che non è effimera come le parole.
“Così anche fra un milione di anni la gente saprà di noi?” aveva
chiesto Sugar con la vocetta
squillante che aveva a 10 anni.
“Un giorno qualcuno si siederà qui e vedrà quelle due lettere e si
metterà a pensare a chi mai potranno essere stati S ed R, e il vostro ricordo
non finirà mai”
Toccai le piccole lettere incise, così ruvide al tatto e così
morbide nei miei ricordi e mi venne da piangere per quello che avevo fatto
proprio a lei, alla mia dose di zucchero quotidiana.
L’avevo tradita.
Niente più e niente meno. In una sola notte avevo sbriciolato ciò
che rendeva speciale il nostro rapporto, la reciproca fiducia.
Perché come avrei fatto a guardarla ancora in faccia, sentendomi
morire ogni volta che il ricordo di Elena si riaffacciava alla mia mente?
Era impossibile.
Non sarei mai più stato in grado di fidarmi di me stesso, non dopo
aver ferito così tanto profondamente proprio lei.
Ma d’altra parte, mi resi conto, non avrei saputo fare altrimenti.
Ero stato avventato, sconsiderato e profondamente stupido ma
nonostante i sensi di colpa mi attanagliassero lo stomaco, non riuscivo a
pentirmi di ciò che avevo fatto.
Io amavo Elena.
Non più di Sugar, ma sicuramente neanche
meno.
Lei mi era entrata dentro per caso, come una ventata di brezza
estiva.
Mi aveva fatto tornare a sorridere dopo un periodo di buio totale,
mi aveva trascinato con sé sotto il sole, quel sole che probabilmente l’aveva
creata perché come splendeva Elena, nessuna donna lo faceva.
Quante volte mi ero trovato a fare esattamente quel pensiero?
Elena era il sole per me.
Aveva illuminato una parte della mia vita in una maniera che,ero sicuro, nessun’altra persona sarebbe mai
stata in grado di fare.
Nemmeno Sugar.
Non potevo e non volevo pentirmi perciò di aver fatto l’amore con
lei, perché nel modo in cui l’avevamo fatto, avevo ritrovato quella parte di me
stesso che credevo aver perso per sempre.
Quella parte di Robert che non mi faceva essere completo al 100%.
Ma come si faceva ad amarle entrambe?
Non allo stesso modo, questo è ovvio, ma amarle entrambe
disperatamente ed incondizionatamente?
Sapevo che una scelta era d’obbligo, quella situazione non avrebbe
potuto continuare per molto, ma come potevo scegliere quando il pensiero di
perderne una mi faceva desiderare di morire?
Provai ad immaginare una vita senza Sugar,
senza più le sue follie e il suo modo di parlarmi, di capirmi, di amarmi.
Lei c’era sempre stata. Sempre. Una vita senza di lei era
semplicemente insopportabile.
Poi provai ad immaginare una vita senza Elena e la nausea tornò a
farsi sentire.
Sì era vero, in quei mesi avevo creduto di averla dimenticata, mi
ero convinto che in fondo si era semplicemente trattato di una tappa della mia
esistenza, certo una bellissima e sconvolgente e incancellabile tappa, ma pur
sempre una tappa, e invece no.
E invece era bastato uno schifo di articolo per farla tornare
chiara e nitida nella mia mente, era bastato uno sguardo per capire che lei era
sempre la stessa dentro di me.
Mi presi la testa fra le mani e sospirai ancora più forte.
Sei proprio un coglione mi ripetei.
Già, ero proprio un coglione. Ma autooffendermi
non cambiava lo stato delle cose.
Alzai lo sguardo e i bambini se n’erano andati, la luce cominciava
ad affievolirsi e la luce calda del tramonto aveva già indorato i prati.
Probabilmente la loro mamma li aveva richiamati, dicendogli che
era ora di andare a cena.
Quanto mi sarebbe piaciuto tornare a quell’età, quando c’erano
altre persone a dirti cosa dovevi o non dovevi fare, a prendersi cura di te.
Perché una volta che cresci, è inevitabile che inizi a sbagliare
tutto.
*
Davvero credevo di farla franca così?
Una cena e tutto a posto?
La definizione di “coglione” era proprio riduttiva per me.
Mi ero sforzato di comportarmi normalmente quella sera a cena nel
nostro ristorante preferito ma era evidente sotto ogni punto di vista quanto le
cose non fossero normali.
Sugar se n’era
accorta appieno, perché va bene che io fossi stupido ma ciò non significava che
automaticamente lo fosse anche lei.
Infatti mi aveva a malapena rivolto la parola e non aveva
praticamente toccato cibo, nemmeno il cheesecake alla
fragola, il suo dolce preferito.
Una volta a casa poi, avevamo litigato.
Ma l’inevitabilità di quel litigio era palese, aveva aleggiato
sopra le nostre teste per tutto il tempo della cena ed entrambi sapevamo quanto
un niente avrebbe potuto far degenerare le cose.
E la cosa peggiore era stato sentire le mie bugie, sentirmi
mentire così spudoratamente e scoprire di non essere poi così pessimo nel
farlo.
L’avevo guardata negli occhi e avevo fatto finta che ciò che era
accaduto con Elena, in realtà non era successo affatto.
Mi ero quasi auto convinto delle mie stesse parole mentre le
dicevo che non era successo niente, che ci eravamo solo scontrati e che di
Elena non me ne importava niente.
E mi ero arrabbiato con lei perché ce l’avevo a morte con me e le
avevo urlato addosso perché in realtà volevo che qualcuno urlasse addosso a me.
E poi, ecco tornare nei suoi occhi quello sguardo…quello
che mi aveva fatto perdere la testa per lei e che continuava ad essere presente
in ogni mio pensiero, e mi ero convinto di amare lei sopra tutto e tutti. Lei e
nessun’altra.
E l’avevo stretta a me, l’avevo sbattuta sul tavolo, e avevo avvertito
chiaramente il desiderio di fare l’amore, forte e intenso.
Di sentirla mia, di aggrapparmi forse a qualcosa che era sempre
stato reale.
Volevo credere ancora che lei fosse l’unica, volevo avere la prova
di essermi sbagliato, e che una caduta alla fine è concessa a tutti, ma la mia
retta via era con Sugar.
E l’avevamo fatto.
Così tanto da perderci la testa, così intensamente da restarne
affogati, ma alla fine, quando avevo posato lo sguardo su di lei, addormentata
contro il mio petto, di nuovo avevo sentito le lacrime pungermi gli occhi
perché non c’era Elena stretta contro di me.
E il mostro che da qualche tempo aveva iniziato ad abitare la mia
anima mi aveva sussurrato “Ma cosa ci fai qui? Vai da Elena.”
E l’avrei fatto. Giuro che l’avrei fatto. Me ne sarei andato senza
dire a niente Sugar, avrei permesso che si fosse
svegliata da sola, senza una spiegazione.
Solo che poi lei aveva sussurrato il mio nome nel sonno e aveva
sorriso ed io ero rimasto incantato a guardarla e immediatamente avevo cambiato
idea.
Se io l’avessi lasciata, lei ne sarebbe morta.
Non avevo nessun dubbio sulla portata dell’amore che nutriva nei
miei confronti.
Per quanto si sforzasse di fare la dura, quella che non si lascia
coinvolgere, quella che sa affrontare tutto a testa alta, io sapevo quanto
piccola si sentisse nei miei confronti, quanto non all’altezza di stare con me
pensasse di essere.
E quanto la amassi per quello, perché se c’era qualcuno indegno
nella nostra relazione, quello ero sicuramente io.
Però non era Elena.
Non lo era e non lo sarebbe mai stata.
Elena era…tutto.
Tutto ciò che desideravo.
Con quella consapevolezza mi addormentai e la sognai.
*
“E adesso sei finalmente felice, Rob?”
mi chiese la ragazza che stava conducendo l’intervista per Harper’sBazaar.
Sorrisi per l’assurdità di quella domanda in quel momento.
Me l’avesse chiesto un mese prima non avrei avuto nessun dubbio a
rispondere.
Mi sarebbe venuta in mente Sugar e la
sua risata e avrei riso a mia volta, rispondendo che sì ero felice per davvero.
Adesso, i visi che mi venivano in mente erano due. Due paia di
occhi e due risate contagiose.
“Sì, sono felice” dissi dopo qualche momento di silenzio.
E sono anchetremendamente
tormentato e lacerato e un sacco di altre cose che non potrei mai e poi mai dire
in un’intervista.
Risposi a qualche altro paio di domande e finalmente potei
andarmene, perdermi ancora un altro po’ nei miei pensieri.
Chissà che non avrei trovato la soluzione alle mie pene.
Ne dubitavo, ma non sapevo dove sbattere la testa.
Non avevo intenzione di parlare ancora con Tom e di sentirmi dire
quanto avessi sbagliato, che razza di bastardo fossi eccetera ecceteraeccetera.
Le sapevo di già quelle cose.
Camminavo per Oxford Street senza una vera consapevolezza di dove
stessi andando, perdendomi fra la folla di Londra, seguendo con lo sguardo le
altre persone, i loro visi e immaginando le loro storie.
Chissà quanti di loro stavano compiendo sbagli proprio come me.
Quanti di loro stavano facendo soffrire le persone che amavano? Quanti stavano
soffrendo?
Ripensai alle lacrime di Sugar quella
mattina.
Quanto mi ero odiato per averla fatta piangere?
Non trovavo neanche una risposta.
Io non voglio perderti, mi aveva
detto. C’era mancato poco che le dicessi tutto in quel momento, che le facessi
capire che uomo di merda aveva scelto di amare…ma poi
mi ero reso conto che una cosa del genere l’avrebbe distrutta.
Nemmeno io volevo perderla.
E dicendole una cosa simile, l’avrei persa sicuramente.
In quell’istante sentii vibrare il cellulare in tasca.
Lo estrassi e il nome che vidi lampeggiare sul display sembrò come
un accanirsi del destino.
Sugar.
Cercai di schiarirmi la voce e rispondere normalmente.
“Zuccherino!”
“Ciao Rob…so che stasera hai detto che
vuoi uscire con i tuoi amici, ma Trixie ha sentito
Tom e abbiamo deciso di venire con voi” esclamò, ancora risentita per la mia
chiamata di qualche ora prima quando le avevo raccontato l’ennesima bugia.
“Ah” esclamai chiudendo gli occhi e sentendomi scivolare addosso
la disperazione.
Peccato che io non sarei uscito con loro.
Già,peccato che c’era
Elena ad aspettarmi.
“Venite con noi?”
“Sì, non ha molto senso che usciamo tutti e andiamo in posti
diversi ti pare?”
Sapevo che le cose non sarebbero mai potute andare lisce.
“Infatti hai ragione. Ti passo a prendere io, ok?”
“Ok” e prima che potessi dirle qualsiasi altra cosa buttò giù.
Fantastico, davvero fantastico.
Chissà come cazzo l’avrei detto a Elena.
Perciò quando qualche ora più tardi la chiamai, mi stupii un poco
del suo tono inespressivo.
Come era possibile che già sapesse dei piani cambiati?
Solo che poi mi venne in mente face book e tutti i cavolo di
social network e mi risposi da solo.
Altro che la rovina del nostro secolo.
“Ho parlato con Sugar, Rob…” mi disse dopo un po’.
Appunto.
“Quindi sai già di stasera..” le dissi.
"Robert...ascolta...stasera non credo
verrò...dobbiamo...dobbiamo porre fine a questa situazione...mi sento un merda
e non è una situazione che posso, che riesco a gestire..." e per quanto
ogni singola cellula del mio corpo le stesse gridando di non farlo, si mise a
piangere.
"Elena, ti prego...non è stata colpa mia...Sugar ha organizzato tutto..."
Non volevo rassegnarmi all’idea di non vederla nemmeno quella
sera.
“Ma non capisci, Rob che io non ce l'ho
con te??? Sto solo dicendo che il tempo in cui stavamo insieme è passato,
finito cinque mesi fa...mi dispiace..." e senza
aggiungere altro buttò giù, davvero.
Non credevo che il silenzio che andò a riempire lo spazio occupato
giusto un secondo prima dalla sua voce, potesse farmi tanto male.
Eppure lo fece.
E come due sere prima, smisi semplicemente di pensare e mi diressi
a casa sua, fregandomene di tutto il resto.
Bussai alla sua porta che sembravo un invasato da quanto i colpi
risuonavano forte anche nell’aria circostante.
Mi venne ad aprire dopo qualche minuto e dalla piega del suo
sorriso stanco, mi accorsi che doveva appena essersi asciugata le lacrime.
“Che ci fai qui?” mi chiese.
Non risposi nemmeno ed entrai in casa, non mollandola un attimo
che fosse uno con lo sguardo.
“Io ho bisogno di te Elena. Ho bisogno di te.” Continuai a
guardarla, sperando che mi credesse.
Perché, per una volta, quella era davvero la verità.
Lei ridacchiò amaramente “Già…e hai
bisogno anche di lei scommetto..”
Sospirai e mi stravolsi i capelli, al culmine del nervosismo.
“Possiamo…per favore possiamo non
nominarla..almeno per un po’?”
“Sei veramente uno stronzo, Robert. Non ti avrei mai creduto
capace di cose simili…” mi voltò le spalle e si
diresse verso la cucina.
La afferrai per un braccio e la voltai istantaneamente verso di
me, baciandola.
Non potevo farne a meno, non riuscivo a farcela.
E se non riuscivo a farne così a meno, significava che non poteva
essere così sbagliato in fondo.
“Io ti amo Elena. Ti amo, ti amo, ti amo” continuai a ripeterle e
lei scoppiò di nuovo in lacrime.
“Smettila, basta. Non è vero…tu mi hai
amata..ma adesso guardati cazzo Robert. Tu hai una ragazza. E non è una ragazza
qualsiasi, è la tua migliore amica. Come puoi farle una cosa del genere?” si
allontanò da me, lasciandomi profondamente scosso.
“Dovresti solo vergognarti…e anche io.
Non posso fare a meno di sentirmi in colpa perché lei ti ama…l’ho
capito..”
Non mi guardava più in faccia.
“Credi che non lo sappia? Credi che sia facile o che mi diverta?”
“Non ho detto questo.” Si voltò verso di me e sospirò “ma come ti
ho già detto il nostro tempo è passato. Ho sbagliato e adesso ne pago le
conseguenze..succede” mi rivolse un sorriso forzato e vederla sorridere fra le
lacrime mi ferì nel profondo.
Perché se lei se n’era andata 5 mesi prima, la colpa era stata
esclusivamente mia.
“Elena smettila di ripeterlo. Io ti ho spinta a prendere quella
decisione, me ne rendo conto..per cui la colpa è di entrambi e comunque ormai è
successo e non possiamo cambiare le cose…ma ciò che
non è cambiato e che non credo cambierà mai è quello che provo per te.” Mi
avvicinai e le accarezzai i capelli, scostandoglieli dal viso.
“Vedi, io non voglio smettere di provare questi sentimenti. Perché
sono i sentimenti più veri che abbia mai provato in tutta la mia vita.”
“Rob perché? Perché vuoi farmi male
così? Non c’è bisogno che ti dica che anche io ti amo perché lo sai, perché è
l’unica cosa ha mai avuto senso per me…amarti…ma
adesso è diverso e io credo che forse, prima o poi..riuscirò a dimenticarti e
ad essere felice..”
Chiusi gli occhi, come se qualcuno mi avesse appena dato un pugno
nello stomaco.
“Non voglio che tu mi dimentichi.” Scossi la testa “non voglio…perciò ti prego non farlo mai”
Le presi il volto con entrambe le mani e la baciai, stringendola
ancora più stretta contro di me.
“Adesso che ti ho ritrovata non voglio perderti.”
*
Cazzo, cazzo, cazzo.
Salii in macchina, accesi il motore e partii come un razzo.
Ero sempre più convinto che la parola “coglione” non potesse
proprio descrivere appieno la portata della mia idiozia.
“Devi andare a prendere Sugar…” mi aveva
fatto notare Elena, mentre io mi beavo col suono del suo respiro su di me.
“Ma porca puttana!” avevo imprecato quando il pensiero della
serata imminente mi aveva colpito improvvisamente.
Mi ero alzato di scatto dal letto, raccogliendo in fretta e furia
i pantaloni e la camicia gettati sul pavimento della sua camera e quando avevo
alzato lo sguardo, l’avevo vista fissarmi avvilita.
Mi ero chinato su di lei, seduta in mezzo alle lenzuola, e l’avevo
baciata “Ci vediamo dopo…”
Aveva semplicemente annuito.
“Anche se non credo che sopporterò troppo bene la vista di quel
bellimbusto al tuo fianco…”
Lei aveva sorriso un po’ “Così come io non sopporterò la vista di
te e lei insieme…”
“Touchè” l’avevo baciata ancora.
“Ti amo” le avevo detto poi, prima di precipitarmi giù per le
scale.
Sugar doveva
avermi chiamato come minimo 150 volte.
Ero in ritardo di un’ora e non osavo immaginare in che stato
l’avrei trovata.
Accesi il cellulare e immediatamente mi arrivarono 5 messaggi.
4 di Tom e uno di Sugar.
1)Rob accendi
il cellulare.
2) Non fare il coglione.
3)Dove cazzo sei finito?
4)Sei nella merda, amico.
5)Tom mi ha
detto che te ne sei andato da casa sua un’ora fa. Il tuo cellulare è sempre
staccato. Non sprecare tempo a venire, per favore. Ho cambiato idea.
Merda, pensai.
Composi velocemente il numero di Sugar
ma lo trovai spento.
E che lei spegnesse il cellulare, era un pessimo segno.
Me la immaginai sdraiata sul divano a fissare il soffitto, la
mente piena di odio verso il sottoscritto.
E non avrebbe avuto per niente torto quella volta.
“Forzaaa!” gridai alla macchina ferma
davanti a me, che non ne voleva sapere di ripartire.
Suonai il clacson a tutto spiano e sbattei la testa contro il
volante.
Non potevo continuare per molto in quelle condizioni.
Finalmente arrivai sotto casa sua, frenai bruscamente e lasciai la
macchina in mezzo di strada.
Mi attaccai al campanello, cercando di spremere le pochissime
facoltà mentali rimastemi per elaborare almeno una parvenza di scusa da
fornirle, ma non mi venne in mente niente.
“Stavolta sei fottuto, Robert Pattinson”
mi dissi.
Dopo 10 minuti, non mi aveva ancora aperto.
Valutai la possibilità che non fosse in casa, ma in quell’istante
mi accorsi della luce alla finestra di camera.
Non voleva aprirmi.
Mi odiai come mai prima.
Iniziai a gridare il suo nome, incurante delle 2 persone che in
quel momento passavano sul marciapiede dietro di me.
Ma che dicessero pure tutto ai giornali, non me ne fregava niente.
Tanto niente sarebbe mai stato peggio di quella situazione.
Anzi no, ovviamente mi sbagliavo ancora, dato che di lì a un
secondo iniziò a piovere e figurarsi se avevo un ombrello.
Mi lasciai cadere sulle scale del portico e mi presi la testa fra
le mani, la terribile sensazione di aver rovinato tutto pulsante dentro di me.
Le avevo ferite entrambe.
Adesso tutte e due stavano soffrendo per me, un perfetto idiota.
Dio, mi sarei staccato la testa da solo.
Nessuna se lo meritava, eppure era l’unica cosa che avevo fatto.
Farle soffrire.
Non saprei dire quanto tempo passò prima che avvertissi il portone
alle mie spalle aprirsi, ma quando mi voltai Sugar
era lì.
Le braccia incrociate e gli occhi tristi.
Mi passai una mano fra i capelli ormai bagnati fradici e rimasi a
fissarla, senza dire niente.
“Entra” fece lei, dopo un po’.
“Sugar…” deglutii e mi alzai ma lei mise
le mani avanti e mi bloccò “Ti faccio entrare perché sta piovendo e so che
saresti capace di trascorrere tutta la notte su questi gradini, ma è solo per
questo”
Le presi una mano e lei la tolse istantaneamente “Non toccarmi”
Non aveva mai usato quel tono con me. In 17 anni che la conoscevo,
mai.
“Ti prego..” mi uscii comunque dalle labbra.
Lei era sull’orlo delle lacrime, lo capivo da come si sforzava di
evitare il mio sguardo e da come muoveva il piede destro sul gradino.
Poi si voltò ed entrò nel portone.
La seguii per tutte le scale fino al suo piano, senza proferire
parola e una volta dentro al suo appartamento, provai ancora a toccarla.
Tremava e quando alzò lo sguardo mi accorsi che piangeva.
“Guardami Robert” fece dopo un istante “guardami perché questa è
l’ultima volta che mi vedrai piangere.” Si asciugò le lacrime e tirò su col
naso.
“Non verserò più una lacrima per te”.
Volevo solo abbracciarla. Dirle che sarebbe andato tutto a posto.
Qualsiasi cosa pur di non vederla stare così.
Mami resi conto che
sarebbe stato tutto inutile e tutto privo di senso.
“Sugar…possospiegarti…?”
Ma cosa vuoi spiegarle, razza di
deficiente? Non lo sapevo, non sapevo sinceramente cosa dire, ma qualcosa
doveva pur esserci.
“Lascia stare. Non mi va di ascoltare nessuna spiegazione.” Si
allontanò voltandosi.
“Dormi sul divano per favore” e detto questo si chiuse la porta
della sua camera alle spalle.
Ed eccoci di nuovo a postare!
Contente??? (Immaginiamo XD)
Sì, prima che diciate
qualunque cosa, vi diamo ragione..dobbiamo davvero farci una vita sociale (io
in particolare, by RG) ma insomma quando
l’ispirazione c’è non si può di certo fermarla, e quindi..ecco a voi la 2°
parte del RobPov curata da
me (RG)
Bene che dire…sinceramente
non so bene cosa è uscito fuori dato che nemmeno ho riletto adeguatamente, ma
ho cercato di immedesimarmi il più possibile in lui e in quello che poteva
provare in una situazione del genere.
Ci sono riuscita? No.
Anche se poi sarete voi a
dirmelo XD
Beh…scusate anche per la lunghezza O__O
ma dovevo arrivare a coprire tutti i fatti avvenuti finora e svelare cosa
caspita era successo in quelle benedette 3 ore…chepoi…poteva essere altrimenti? Conoscendo il tipo fedifrago
che è…di certo non era andato a giocare a Monopoli
con i suoi genitori XD
Noi ringraziamo infinitamente
le 20 persone che l’hanno messa
fra i preferiti, le 13fra le seguite e come al solito la nostra Themische l’ha messa fra quelle da
ricordare! Siete fantastiche *-*
Purtroppo stasera mi tocca
scappare subito fanciulle e non ce la faccio a ringraziarvi adeguatamente una
per una (lo so faccio pena, by RG)
(prendetevela con lei perciò
ragazze, io non c’entro niente u.u, by WP) (grazie ale, by RG) (prego amore non c’è di che, by
WP)
Insomma mi dispiace..però
spero abbiate gradito questa 2° parte, che vi abbia aiutato a fare un po’ più
di chiarezza (anche se sicuramente penso che abbia ottenuto l’effetto contrario
XD) e che commenterete di nuovo in così tante!
Grazie mille a tutte, in
particolare a:
cris91
midnightsummerdreams
kyni
lisettola
ada90thebest
ginevrapotter
Piccola Ketty
ritaCullen
_Miss_
dindy80
Enris
Adesso scappo davvero….vi amiamo!!!!!!!! E continuate a schierarvi, mi
raccomando XD Vogliamo sapere che ne pensate!
La mattina, quando mi svegliai,
ero sola nel mio letto.
Deboli raggi di sole penetravano dalle persiane chiuse e solo il suono
degli uccellini riempiva la stanza, altrimenti sovrastata da un
silenzio devastante.
Iniziai a fissare il soffitto senza pensare a nulla in particolare e
senza trovare la forza di alzarmi dal letto, anche se un'altra giornata
di lavoro mi aspettava, anche se era tardi.
Il cellulare che inizò a squillare in cucina, mi
obbligò
a riprendermi dalla contemplazione dell'universo della mia camera e ad
alzarmi da qul letto.
"Pronto?" risposi non appena lo individuai sul bancone.
"Pulcino! Pensavo non venissi più a rispondermi! Come stai?"
mi chiese Adam.
"Adam...ciao...mi sono appena svegliata..." dissi sbadigliando
"Comunque, sto bene...te? Come va a Shanklin?"
"Ele sono a Londra! Pensavo di passare da te, stasera...mi sei mancata
moltissimo..." mi disse.
Chiusi gli occhi e presi un respiro profondo.
"Stasera esco con Ally e Carla...serata tra amiche..." mentii e mi
morsi la lingua.
Odiavo le bugie più di ogni altra cosa e adesso odiavo me
stessa
per essere finita in quella situazione, dove le bugie erano all'ordine
del giorno...
Perchè poi mentire proprio ad Adam?? Alla fine, tra me e
lui,
non c'era una vera e propria relazione...non ancora, non per me...e lui
comunque lo sapeva...
"Passo nel pomeriggio, ok?" mi chiese.
Non potevo, non volevo inventarmi altro...
"Certo...ora scappo che sono in ritardo e sono ancora in piagiama..."
gli dissi.
"Ok, pulcino...ti passo a prendere io all'agenzia, ok?"
"Va bene, Adam...a dopo...ciao..." lo salutai.
"Ciao!"
Chiusi la chiamata con l'impulso di buttare quella merda di cellulare
nel cestino.
Lo gettai sul divano e corsi a vestirmi evitando di pensare a come, in
soli tre giorni, la mia vita era di nuovo cambiata, evitando
di
pensare ad Adam, per non sentirmi ancora di iù una merda ed
evitando di pensare a Lui e alla notte che aveva appena con un'altra:
la sua ragazza...
"...e con questo è tutto...se ci sono domande, sono pronta a
rispondervi, altrimenti la visita si conclude qui..." dissi alla
scolaresca che avevo appena accompagnato nella visita a Westminster
Abbey.
"Tu sei Elena Gibson, la fidanzata di Robert Pattinson, non
è vero?" mi chiese una ragazzina.
"Ex-fidanzata!" la corresse una compagna "Adesso lui sta con
Sugar...che bella che è..." disse contenta.
"Già..." dissi io senza che il mio tono di voce tradisse
alcuna emozione.
"Secondo me dovreste tornare insieme..." mi disse la prima che si
beccò un'occhiataccia dalla seconda.
"Non credo sia possibile..." mi limitai a dire, poi guardai
l'insegnante che sembrava più curiosa delle ragazzine.
"Se non ci sono altre domande..." dissi per non dar seguito a quelle
domande.
"Certo...certo..." disse lei "Avanti, ragazzi! La ringrazio,
Elena...è stata una visista interessante..."
"Grazie a voi...arrivederci!" li salutai tirando un respiro di sollievo.
Quando arrivai in Agenzia, Adam era lì fuori che mi
aspettava.
"Ciao pulcino..." mi disse prendendo il mio viso tra le mani e
baciandomi dolcemente.
Probabilmente si accorse del fatto che non fossi molto partecipe,
perchè mi scrutò attentamente.
"Che c'è, Ele?" mi chiese.
"Non...non sto molto bene..." era la seconda bugia che gli dicevo.
"Adesso andiamo a casa, dai..." disse facendomi sedere in auto.
"Eleee!" mi chiamò mentre mi infilavo qualcosa di comodo.
"Dimmi, Adam..." gli urlai in risposta.
"Dove tieni il thè?" disse comparendo proprio mentre mi
sfilavo la camicetta.
Ci guardammo un istante senza dire nulla, ma non stavamo pensando alla
stessa cosa...
Ero in imbarazzo, anche se non riuscivo a spiegarmi il
perchè...
Mi aveva visto diverse volte così, eppure oggi...
Si avvicinò guardandomi dolcemente, ma con una luce
inequivocabile negli occhi.
Si chinò a baciarmi ed io inizialmente, non sapevo se
rispondere
o non rispondere a quel bacio...ma poi pensai a Lui, con la SUA lei...
Risposi al bacio con slancio, infilando le dita fra i suoi
capelli.
Presto le sue labbra si spostarono sul mio collo, le sue mani sul mio
sedere.
Mi spinse contro al muro sollevandomi da terra...
Non hai idea di quanto tu mi sia mancata..." disse sollevandomi a
sedere sul tavolo della cucina.
"Anche tu, Robert..." gli dissi mentre le mie ani tentavano di
slacciargli quella maledetta camicia.
"Mi sei mancata, pulcino..." mi disse alzando la gonna del tailleur che
ancora indossavo.
Mi stringeva a sè, baciando, morsicando il collo, le spalle.
Mi baciava e mi accarezzava smanioso, con foga come fa un drogato dopo
giorni di astinenza.
"Ti amo...ti amo..." continuava a ripetermi ed io scoppiai a piangere
silenziosamente.
Le sue mani si spostarono sulle mie mutandine, cercando di sfilarle.
"Adam...Adam...aspetta..." dissi.
"Ho fatto qualcosa che..." disse scrutandomi attentamente.
"No, no...è che non mi sento bene..." dissi divincolandomi e
uscendo dalla stanza per rinchiudermi in bagno.
Aprii l'acqua e scoppiai a piangere.
Piangere per tutto: perchè odiavo me stessa, quella
maledetta
situazione, perchè amavo un uomo che non era più
mio,
perchè avevo fatto l'amore con lui e perchè,
sapevo, che
avrei dovuto segnare la parola fine una volta e per tutte sulla quella
storia che era stata impossibile sin dall'inizio.
Uscii dopo svariati minuti e Adam era sempre lì, pronto a
sostenermi.
"Ti ho preparato un pò di thè, piccola..." mi
disse.
"Adam...ho solo voglia di stendermi..." gli dissi e lui mi
accompagnò e si stese al mio fianco.
"Avrai mangiato qualcosa che ti ha fatto male...magari..." mi
disse.
"Sì...qualcosa mi ha patto male..." o qualcuno, pensai.
"Ci guardiamo un film in streaming?" mi disse sorridente e
andò
a prendere il mio portatile tornando a stendersi qualche secondo dopo
accanto a me.
"Entra un attimo su Facebook che vedo se Ally mi ha risposto al
messaggio di ieri sera.
E così fece, ma Ally non mi aveva ancora risposto.
Nemmeno un secondo dopo Sugar aveva riaperto un'altra chat con me.
"Ciao Elena!"
mi salutò.
Sospirai.
"Chi è questa Sugar, Ele?" mi chise Adam.
"Adesso te lo spiego...aspetta che chiudo la conversazione..." gli
dissi.
"Ciao..."
digitai e nell'esatto
momento in cui premetti invio, capii che quella situazione doveva
finire. Che quello che stavo interpretando, non era il mio
personaggio...non ero io...
"Che fai stasera?"
"Ah, ma quindi è una tua amica..." disse Adam.
"Adam, ti prometto che adesso ti spiego, però aspetta..."
gli dissi iniziando a digitare la risposta.
"Non so...penso di uscire
con la mia amica Ally. Tu?" mi toccava pure mentire al suo
posto...
"Io esco con Rob e i suoi
amici...magari potreste unirvi anche voi :D" scrisse e
sentii Adam irrigidirsi accanto a me.
"Rob...quel Rob?" mi chiese.
"Adam..." dissi "Sì...lui..."
"Ok...ho capito...adesso, capisco tutto..." disse alzandosi dal letto.
"No, Adam...aspetta..." dissi afferrendolo per la maglietta.
"Sugar è la sua ragazza..." gli spiegai.
"Ah..." fu l'unica cosa che disse.
"L'ho incontrato qualche giorno fa...stavo tornando dal lavoro...poi,
ci siamo aggiunti su Facebook ed è lì che ho
conosciuto
Sugar..." gli spiegai, infondo, non gli stavo mentendo, stavo solo
omettendo un paio di episodi.
"Vengo anch'io..." disse tornando a sedersi accanto a me.
Annuii e sospirai.
I programmi per quella sera erano cambiati, quindi...
Mi chiedevo quando Robert avesse intenzione di dirmelo.
Ma tanto, ormai, che mi importava??
"Certo...perchè
no? Sembra una bella idea...stasera ci dovrebbe essere anche Adam,
però, sai..." scrissi velocemente.
"Porta anche lui,
così ce lo presenti :D"
"Certo...adesso vado...ci
vediamo stasera allora..." cercai di non prolungare quella
conversazione che aveva dell'assurdo, veramente.
"Ciao! :)"
Chiusi il PC e mi voltai verso Adam che guardava il soffitto con
espressione corrucciata.
Mi avvicinai a lui e poggiai la testa sul suo petto.
"Fai il musone?" gli chiesi e lui sospirò.
"Elena...non faccio il musone...è che...che pensavo ne
stessi
uscendo...che avessimo più possibilità, io e
te...invece,
adesso lui si ripresenta..." mi disse.
"Adam..." dissi "Ho bisogno di tempo...non sono ancora pronta per il
genere di rapporto che vuoi te..."
Sospirò di nuovo.
"Lo so..." mi disse "mi basta starti vicino, per
adesso...aspetterò..."
Mi strinsi a lui e chiusi gli occhi.
Mi svegliai dopo qualche ora. Fuori era già buio e accanto a
me Adam aveva lasciato un biglietto.
"Ele, vado a cambiarmi.
Ti passo a prendere per le 21. Bacio."
Sospirai e mi coprii la testa col cuscino.
Il cellulare iniziò a squillare sul comodino.
Lo afferrai. Era Robert...
"Pronto?" risposi atona.
"Ele, amore..." mi disse.
"Robert..." gli risposi con lo stesso tono.
"Che c'è, piccola??" mi chiese preoccupandosi.
"Ho parlato con Sugar, Rob..." gli dissi.
"Quindi sai già di stasera..." mi disse.
"Robert...ascolta...stasera non credo
verrò...dobbiamo...dobbiamo porre fine a questa
situazione...mi
sento un merda e non è una situazione che posso, che riesco
a
gestire..." dissi e iniziai a piangere silenziosamente.
"Elena, ti prego...non è stata colpa mia...Sugar ha
organizzato tutto..." disse.
"Ma non capisci, Rob che io non ce l'ho con te??? Sto solo dicendo che
il tempo in cui stavamo insieme è passato, finito cinque
mesi
fa...mi dispiace..." dissi e chiusi la chiamata spegnendo il telefono.
Iniziai a piangere senza riuscire più a smettere.
Era un addio questo?? Un'altro addio??
E se ancora una volta quella si fosse rivelata la scelta sbagliata?
La scelta più giusta dal punto di vista razionale, ma
sbagliata, sbagliatissima per tutto il resto??
Quanto era giusto soffrire così?? Di nuovo, per giunta...
Mi rifugiai in camera da letto tentando di calmarmi, ma non c'era
verso...
Avrei comunque dovuto smettere di pensare a lui, andare avanti...come
gli avevo detto, il tempo in cui eravamo noi, Elena e Robert, era
finito, finito esattamente cinque mesi prima.
Adesso lui stava con Sugar, la sua miglior amica, quella che conosceva
come le sue tasche, quella che, come me, lo amava con tutta
sè
stessa...
E chi ero io per portarglielo via?
Elena Gibson...la guida turistica con la quale non c'era mai stato
nulla di serio, soltanto una notte, nulla di più...
Così, infondo, lui le aveva detto...
Sospirai cercando di smettere di piangere.
Non lo avrei mai creduto capace di una cosa del genere...
"Io non so mentire..." diceva.
Certo, come no...
All'improvviso suonarono al campanello.
Non potevo e non volevo farmi vedere in quelle condizioni,
nè da Adam, nè da Ally...da nessuno...
Mi sciugai in fretta gli occhi e andai ad aprire.
"Robert...che ci fai qui?" tentai di far la dura, ma non credo che ci
riuscii molto.
Entrò dentro senza rispondermi, tenendo lo sguardo fisso nel
mio.
"Io ho bisogno di te, Elena. Ho bisogno di te." disse. Il suo sguardo
tormentato.
Ma io ero stanca di quel gioco e anche se fosse stato sincero, uno dei
due doveva posrre fine a quella situazione.
Risi amaramente. “Già…e hai bisogno anche di lei
scommetto..." dissi e lui sospirò agitandosi. “Possiamo…per favore possiamo non
nominarla..almeno per un po’?” disse. “Sei
veramente uno stronzo, Robert. Non ti avrei mai creduto capace di cose simili…” gli voltai le
spalle per andare in la cucina, cercando in tutti i modi di non
scoppiare a piangere. Mi
afferrò per un braccio e mi voltò istantaneamente
verso di lui, baciandomi.
Solo Dio poteva sapere quanto in quel momento desiderassi
quel
bacio, le sue labbra e il suo sapore, ma non potevo lasciarmi andare,
non dovevo...
“Io ti amo Elena. Ti amo, ti amo, ti
amo” mi
continuava a ripetere e a quel punto non riuscii più a
trattenere le lacrime che iniziarono a scendere copiose sulle mie
guance.
“Smettila, basta. Non è vero…tu
mi hai amata..ma adesso guardati cazzo Robert. Tu hai una ragazza. E
non è una ragazza qualsiasi, è la tua migliore
amica. Come puoi farle una cosa del genere?” gli dissi
allontanandomi da lui. Non sapeva
che dire, mi guardava scosso da quelle parole.
“Dovresti solo vergognarti…e
anche io. Non posso fare a meno di sentirmi in colpa perché
lei ti ama…l’ho
capito..”
Evitai di guardarlo in volto. Non ce la facevo a sostenere il suo
sguardo.
"Credi che non lo sappia? Credi che sia facile o che mi
diverta?” disse alzando il tono di voce.
“Non ho detto questo.” dissi voltandomi verso di
lui. Sospirai prima di dire
quello che il mio cuore mi urlava di tacere:“ma come ti ho
già detto il nostro tempo è passato. Ho sbagliato
e adesso ne pago le conseguenze..succede”. Sorrisi forzatamente,
tentando di asciugarmi le lacrime che non volevano saperne di smettere
di scendere.
“Elena smettila di ripeterlo. Io ti ho spinta a prendere
quella decisione, me ne rendo conto..per cui la colpa è di
entrambi e comunque ormai è successo e non possiamo cambiare
le cose…ma ciò che non
è cambiato e che non credo cambierà mai
è quello che provo per te.” Si avvicinò
e accarezzandomi i capelli, scostandoli dal viso.
“Vedi, io non voglio smettere di provare questi sentimenti.
Perché sono i sentimenti più veri che abbia mai
provato in tutta la mia vita.” mi disse e nei suoi occhi
leggevo che era vero, perchè lui mi aveva sempre guardata
così...
“Rob
perché? Perché vuoi farmi male così?
Non c’è bisogno che ti dica che anche io ti amo
perché lo sai, perché è
l’unica cosa ha mai avuto senso per me…amarti…ma
adesso è diverso e io credo che forse, prima o
poi..riuscirò a dimenticarti e ad essere felice..”
Chiuse gli occhi, sembrava quasi sofferente...
“Non voglio che tu mi dimentichi.” disse triste
“non voglio…perciò
ti prego non farlo mai”
Prese il mio volto tra le sue mani e mi baciò, stringendomi
ancora più forte a lui ed io cedetti, perchè lo
amavo...
“Adesso che ti ho ritrovata non voglio perderti.”
Nelle due ore successive, mi scordai di tutto.
Mi scordai di quei cinque mesi in cui non eravamo stati insieme, di
Sugar, di Adam, di tutto...
Solo io e lui, di nuovo, nel mio letto...di nuovo un unico essere, di
nuovo Elena e Robert...
"Perchè non riesco mai a dirti di no?" sussurrai appoggiando
la testa sul suo petto.
"Perchè mi ami..." mi disse prendendo il mio mento e facendo
avvicinare la mia bocca alla sua "Ma non più di quanto ti
amo io..." aggiunse.
Sorrisi.
"Questo lo dici tu..." dissi e lui mi spinse di nuovo sotto di lui
prima di impossessarsi di nuovo di me.
"Devi andare a prendere Sugar..." gli dissi mentre gli accarezzavo il
petto.
Ricordo ancora quando passavamo intere domeniche così, a
coccolarci.
"Ma porca puttana!" imprecò alzandosi di scatto dal letto,
raccogliendo di fretta e furia i pantaloni e la camicia gettati sul
pavimento.
Mi alzai a sedere coprendomi con il lenzuolo.
Lo guardavo muoversi velocemente senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
Una scopata...ecco cos'ero...ma perchè?? Perchè
continuavo a farmi fare del male??
A un certo punto, come se all'improvviso si fosse ricordato della mia
presenza, mi guardò e mi venne a baciare.
"Ci vediamo dopo..." mi sussurrò.
Annuii soltanto.
"Anche se non credo che sopporterò troppo bene la vista di
quel bellimbusto al tuo fianco..." aggiunse.
Sorrisi leggermente.
"Così come io non sopporterò la vista di te e lei
insieme..." gli risposi.
"Touchè" disse sorridendo, baciandomi ancora.
Tutto trafelato si allacciò la camicia e i jeans.
"Ti amo..." mi disse prima correre giù dalle scale.
"Ti amo..." sussurrai a un fantasma, ormai...
Sospirai buttandomi all'indietro sul letto, respirando il suo profumo
che pian piano, scappava da me anche lui...
"Ma a che ora ti dovevano far sapere??" mi chiese Adam accendendo la TV.
"Un'ora e mezza fa..." dissi guardando l'orologio "Mi vado a
spogliare...mi è passata la voglia..."
Salii di sopra e indossai il pigiama infilandomi nelle coperte.
"Ehi..." mi disse Adam dalla porta.
"Potevano almeno avvisare..." dissi scocciata.
"E' vero..." disse lui.
Mi voltai verso di lui e gli sorrisi.
"Dormi con me, stanotte?? Non voglio stare sola..." dissi e lui mi
sorrise.
"Certo, pulcino..." disse iniziando a spogliarsi e fu tra le sue
braccia che mi addormentai, ma il mio ultimo pensiero andò a
Robert.
Chissà cosa era successo...
"Cucciola..." mi chiamò Adam.
"Suonano alla porta..." mi disse, ma non lo ascoltai e mi girai
dall'altra parte.
Rise e lo sentii alzarsi dal letto.
Solo qualche istante dopo realizzai cosa mi aveva detto e la prima cosa
a cui pensai fu: Robert!
Mi alzai di scatto dal letto e scesi velocemente giù dalle
scale, giusto per sentire Adam chiedere: "E tu...tu che diavolo ci fai
qui??"
Eccoci tornate people! :D
In realtà, oggi ci sono solo io (WP)...la Ele (RG) l'ho
persa per strada...Milano - Siena non è corto come pezzo! XD
Lo sapete che mia sorella è partita???
ç__ç E' andata in gita e adesso mi manca!!!
ç__ç
Beh, lo so che non ve ne frega nulla! XD
Infatti siamo qui per parlare del capitolo! Alloraaaa??? Ci ho messo un
pò ad aggiornare per tanti motivi: sto studiando, ho
aggiornato due capitolo di "A volte..." e...ah sì! Io e la
Ele abbiamo riacquistato un pò della nostra vita sociale...XD
In particolare, sto uscendo con uno che fino a due mesi fa consideravo
uno dei miei migliori amici, poi lui si lasciato con la sua
ragazza e non so cosa è scattato...XD
Sta di fatto che sono un paio di mesi ormai che ci frequentiamo e io
ancora non riesco a fidarmi di lui...anche se è dolcissimo,
anche se è mooolto carino, non mi fido di lui...
E mi fermo qui a raccontare qst storia assurda che non so nemmeno
perchè la stia raccontando! XD
E poi: lo sapete che ho in corso uno che è la copia
spiaccicata di Robert Pattinson versione "The bad mother's handbook"???
Chi mi sta invidiando??? XD
Beh, ragazze...nel frattempo mi sto lavorando anche questo pulcino
sfigato...XD timidino, tenerone! XD
Vabbè, dopo questo sproloquio, aggiungo solo che stasera non
ho sentito la RiceGrain and I'm very very very preoccupata!
ç__ç
Una piccola precisazione: MA VOI VERAMENTE AL POSTO DI ELENA LO AVRESTE
MANDATO A CAGARE DA SECOLI o VI STATE SOLO SCHIERANDO????
No, perchè non stiamo parlando di Mr. sono il primo che
passo sotto casa, ragazze! Ma di Mr. ROBERT THOMAS
PATTINSON!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! *-* E' una
curiosità, eh...XD
Ringraziamo infinitamente:
le 14
ragazze che hanno recensito, le 21 che hanno inserito la storia
tra le preferite, le 16
che l'hanno inserita tra le seguite e Themis che
l'ha messa in quelle da ricordare! Grazie a tutte voi!
Passerei quindi alle recensioni...
RECENSIONI:
lisettola:
ihihih! Continuiamo, continuiamo! :D <3 Un bacione!
Piccola Ketty:
Povero Rob... ç__ç Io personalmente non vorrei
essere nella sua situation! XD
Beh certo! Il lettone ero d'obbligo! :Q___ che figo Rob :Q___
TomTom farà la sua parte, vedrai, tesoro... :D
Ho letto nella mia recensione della casa nuova: AHHHHH!!! Che
belloooooo! *-*
Sono troppo contenta per te, amore!
Un bacione! ginevrapotter:
ciao a te, Roby! :D
Ci fa un enorme piacere sentirti dire che siamo riuscite a trasmetterti
quello che Rob prova! Soprattutto RiceGrain, credo...lei sosteneva di
essere stata (testuali parole) "pessima"! Ma si può??? XD
Speriamo che questo capitolo ti sia piaciuto! :D
Un bacione carissima! SMACK!
ada90thebest:
NOOOOOOOO! Non puoi cambiare Team! O sì??? Massì
cambialo! XD
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacione!!! :D
kyni:
ciao Nic! :D AHAHAH! Si innamora di una terza, dici??? Che giro di
corna ci sarebbe??????? Lui farebbe le corna a Sugar e nel contempo ad
Elena e poi, quando torna a casa, cornifica anche la collega! XD AHAHAH!
Oddio! XD Sì, cmq Rob è un pò stronzo
paranoico indeciso in qst FF XD
Spero che qst chap ti sia piaciuto, tesoro! :)
Un bacione!
rita cullen:
povera Elenaaaaaaaaaaaaaa! E' anche per te quello che ho scritto sopra!
XD Dai, tieni conto che lui è: RTP - Release The Passion!
(AHAHAH)! Ti ringraziamo per i complimenti sei un tesoro!
Un bacione immenso!
801_Underground:
APPUNTO! Come si fa?!?!?! XD Però povero, dai...
Hai ragione povera Sugar! ç___ç (sì,
sono io, quella che ti ha bombardato di recensioni...XD)
però anche con Elena ha vissuto una storia intensa...capisco
che tu non abbia letto la mia, ma fidati, è intensa!
Comunque rimani team Sugar che nel team Sugar ci sono i megliori! XD
Tra cui io, naturally! :D
Ahahah! I msg di T-man li ho adorati anche io! E' la prima cosa che le
ho detto quando me lo ha fatto leggere! XD
Non credo che questo capitolo abbia fatto sì che la tua
simpatia verso Elena crescesse XD però, spero non ti abbia
fatto vomitare...XD
Un bacione da parte di tutte e due! Anche se non so che fine abbia
fatto la Rigby! :(
Frytty:
Maraaaaaa! <3<3<3 Sai che io e la Rice ti
adoriamo?? Ah, non lo sapevi??? Beh, ora sì! :D
Concordo con te per quello che hai scritto su Elena, anche
perchè io, proprio con il ragazzo di cui parlavo sopra, mi
sono travata in una situazione del genere e non ho preso questa strada
torntuosa, ho preferito non entrarci proprio! XD
Solo che, se il ragazzo in questione, non si fosse chiamato Davide, ma
RTP credo proprio che l'avrei imboccata! XD Tutta la vita!!!!!!!!!!!!
*-*
Per Sugar, lei è quella che soffre...sì, ma di
cosa, poi?? Lei soffre perchè sente Rob distante! Ma
ricordiamoci che lei effettivamente non sa!
Ma poi, tu ci fai sciogliere con tutti quei complimenti! *__* Sei un
tesoro di ragazza!!!!!!! GRAZIE VERAMENTE!!!
Un bacione mega da tutte e due!!!! <3<3<3
cris91:
che cucciola che sei!!! Tu sei la fan number one di Elena, credo!!! *-*
Lei è molto contenta e le stai molto a cuore! XD Continua a
tifarla così! XD Un bacioneeeeee!
P.s.: però povera Sugar, dai... ç__ç
Sugar818:
ciao piccolaaaa! :D Ahahah! Che cara che seiiiiiiiii! Siamo
contentissime ti sia piaciuto così tanto il Pov Rob!
Speriamo altrettanto con questo! Un bacioneeeeee! TVB! <3
_Miss_:
ciao tesorina! Spero che tu stia meglio in questi giorni!
Sì, Rob è pessimo! :S
Un bacione amore!
dindy80:
Amoreeeeeeeeeeeeeeeee! Innanzitutto non so come SCUSARMI per la
recensione di ieri!! ç____ç Mi puoi perdonare???
Non so come sia potuto succedere, credimi! ç__ç
Sì, tesoro! Ne passerà di acqua sotto i ponti! E
ancora deve arrivare l'amico Sturridge a consigliare! XD Vi faremo fare
delle sane risate, si spera!
Scusami tantissimo ancora, piccola! Un bacione!!! Ti voglio benissimo!
P.s.: abbiamo seguito il tuo consiglio Dany! :D (sulla vita sociale,
intendo! XD).
Cicci 12:
Siamo contentissime ti sia piaciuta, tesoro! *-* Sì,
è una situazione pessima per tutti e tre! Poverini! XD
Speriamo che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacione enorme!
Capitolo 9 *** Non Mi Dire Che Ti Dispiace, Perchè Non E' Vero - Pov Sugar ***
Pov Sugar
Pov Sugar
Io ci avevo
provato a fare finta di niente, giuro che ci avevo provato.
Ma non c'ero riuscita e di quello in
fin dei conti non riuscivo a farmene una colpa troppo grande.
Il citofono aveva smesso di suonare dopo 10 minuti di
incessante scampanellio e nonostante il suono mi fosse arrivato attutito da tre
porte chiuse e dal cuscino che mi premevo sulla faccia, la presenza di Robert
in fondo al palazzo era così tangibile che riuscivo a sentire quasi il suo
profumo.
E mi mancava.
E spostando lo sguardo verso la
finestra mi ero resa conto che pioveva a dirotto, e me l'ero immaginato sui
gradini del portico, con le mani fra i capelli e il respiro affannato.
E non ce l'avevo fatta a mantenere
intatto l'orgoglio.
E per tutto il tragitto fino in fondo
al palazzo avevo tentato di convincermi in tutti i modi a voltarmi e tornare
indietro, a lasciarlo su quelle cazzo di scale e tanti cari saluti, ma il mio
stupido orgoglio evidentemente non era così tanto sviluppato, perchè non appena
scorsi la sua schiena dalla camicia già quasi completamente zuppa, il cuore
accelerò involontariamente i battiti, e nonostante la rabbia, la paura e
miliardi di altri sentimenti mi rimbombassero ancora nel cervello e mi
rendessero difficile dimenticare lo stato pietoso nel quale avevo versato per
tutta la sera, mi accorsi che lo volevo.
Che l'avrei sempre voluto.
In ogni circostanza, probabilmente.
Solo che quando me l'ero ritrovato ad
un centimetro da me e le sue mani mi avevano toccata, un sentimento che prima
d'ora non avevo mai provato nei suoi confronti era sorto improvvisamente.
Mai il suo tocco mi aveva costretta ad
indietreggiare, mai mi aveva lasciato quel certo senso di fastidio nel
profondo, eppure quella volta lo fece.
La sua mano era calda come al solito
quando aveva afferrato la mia, ma quel calore mi infastidiva.
Improvvisamente mi resi conto che un
sentimento che verso di lui non avevo mai provato si stava facendo largo dentro
di me e mi spaventava.
Perchè onestamente non sapevo a cosa
avrebbe portato.
Per quanto lo volessi con tutte le mie
forze, scoprii di provare quasi con la stessa intensità una sorta di repulsione
nei suoi confronti.
-Dormi sul divano per favore- gli
avevo detto, prima di chiudermi velocemente la porta di camera alle spalle e
buttarmi sul letto.
Non a piangere. Quello non l'avrei
fatto più per lui, e anche se l'avessi voluto non ci sarei riuscita, perchè non
avevo più lacrime da versare probabilmente.
Mi ero stesa semplicemente fra le
coperte a fissare il soffitto, sentendomi totalmente svuotata da ogni
sentimento.
Incredibile come solo qualche minuto
prima mi sembrasse di scoppiare dalla rabbia.
Adesso non provavo nient'altro che non
fosse un incessante mal di testa.
La stellina fluorescente nell'angolo
destro vicino alla finestra brillava nel buio della mia camera e nonostante mi
avesse sempre fatto sentire al sicuro, stavolta mi dava quasi la nausea.
Era stato lui a regalarmela, lui ad
appiccicarla là, lui a riempirmi la testa di stupide frasiè la stella polare, zuccherino. Così non perderai mai la strada.
Mi ero voltata dall'altra parte e
avevo serrato gli occhi, quasi per fare un dispetto al piccolo dischetto
luminoso che con la sua tenue lucina, mi ricordava fastidiosamente un tempo
dove le cose erano diverse.
E poi mi ero addormentata, con la
testa pulsante e stanca di pensare.
Aprii gli occhi dopo quello che a me
parse un secondo nella semioscurità di una giornata di pioggia fitta,
stupendomi quando me lo vidi sulla soglia della camera, la mano appoggiata allo
stipite e lo sguardo fisso su di me.
Mi tirai a sedere fra le coperte e
passandomi una mano fra i capelli mi decisi a guardarlo.
-Ho preparato la colazione- disse dopo
un po', sorridendo a malapena.
Era stanco e voleva farsi perdonare in
tutti i modi, i suoi occhi me lo dicevano chiaramente.
Dentro di me volevo davvero ignorare
tutto quanto ed essere felice, volevo abbracciarlo e volevo più che altro poter
tornare ad avere quello che avevamo fino a pochi giorni prima, ma per qualche
ragione non potevo, non era così che doveva essere.
Così annuii e basta e mi alzai dal
letto.
Quando gli passai vicino lui mi fermò
per un braccio ed io avvertii di nuovo la sensazione della sera precedente
tornare a farsi sentire.
Non dissi niente però e lasciai che la
sua mano diminuisse gradualmente l'intensità della presa fino a che da solo non
si accorgesse che non avevo nessuna intenzione di guardarlo.
Rimase in silenzio e quando mi lasciò
andare passai oltre e mi diressi in cucina, dove una tazza di thè fumante
insieme a un vassoio di muffin al cioccolato aspettavano sulla tavola
apparecchiata.
Mi sedetti e cominciai a bere il thè.
Non mi sentivo neanche più arrabbiata,
solo tanto triste.
Perchè nonostante alla fine non avesse
fatto niente di che, avvertivo che qualcosa di diverso era calato fra di noi,
nel nostro rapporto.
Indipendentemente dalla nostra storia
d'amore, quella era una cosa che riguardava anche la nostra amicizia. Perchè
improvvisamente mi ero accorta che dai suoi occhi era sparita la luce con la
quale mi aveva sempre guardata, fin da quando eravamo bambini.
Ed era per quello che stavo male e che
mi sentivo impaurita. Perchè all'improvviso una delle pochissime certezze della
mia vita si stava lentamente sgretolando sotto di me.
-Non mangi?- alzai lo sguardo e mi accorsi che si era
seduto accanto a me, tentando di nuovo di sorridere.
-No, non mi va.- scossi la testa.
-Sugar- la sua voce autoritaria mi
fece alzare istantaneamente lo sguardo su di lui.
-Mi dispiace.-
Continuai a guardarlo finchè non
riprese a parlare -Hai tutte le ragioni per avercela con me e per non volermi
parlare, ma voglio che tu sappia che quando avrai finito di odiarmi io sarò
qui-
-Io non ti odio.- scossi la testa
-Vorrei farlo, ma non ci riesco.-
Lui annuì e sorrise un po' tristemente
-Forse avrei preferito. L'odio è comunque un sentimento...-
-Mi dispiace, Rob. In questo momento
vorrei solo che il mio migliore amico mi dicesse di non preoccuparmi, che tutto
sarà ok e che c'è una nuovissima giornata che ci aspetta e chissà cosa ci
riserva...-
Lo guardai e non riuscii a sorridere
nemmeno un po' -E' questa l'unica cosa che vorrei adesso e sai cos'è che più mi
distrugge?-
Mi guardò sempre più spiazzato.
-Il fatto che quell'unica persona che
riusciva ad aggiustare tutto non ci sia più. Perchè me lo dici adesso da chi
dovrei andare per far sì che il mondo mi faccia meno schifo?-
Non disse niente, probabilmente perchè
non c'era proprio niente da dire ed entrambi ne eravamo consapevoli.
Finii di bere il mio thè e iniziai a
sparecchiare.
-Vuoi che me ne vada?- fece dopo un
po'.
Mi voltai e lui era in piedi accanto
alla porta.
Improvvisamente mi resi conto che se
se ne fosse andato non avrei mai saputo rimettere a posto i pezzi di me stessa
che sarebbero inevitabilmente andati in frantumi l'istante dopo a che l'avessi
visto scomparire dalla soglia.
-Fai come vuoi- esclamai pregando che
non lo facesse.
-Forse è meglio che vada...-
Socchiusi gli occhi e ricacciai
indietro le lacrime, e appoggiandomi al bancone dietro di me annuii.
-Sì è meglio.-
Lui abbassò lo sguardo e indugiò
qualche attimo ancora sulla porta, poi si voltò e senza aggiungere altro sparì
dalla mia vista.
Qualche passo nel corridoio e il
rumore della porta mi dettero la conferma che tutto ciò che avevamo si era
rovinato.
*
Arrivai sotto casa di Tom in non so bene quale stato
fisico e mentale.
La testa mi scoppiava per le troppe lacrime versate e
quelle che ancora volevano uscire, lo stomaco ce lo avevo attorcigliato su se
stesso e la tremenda sensazione che ormai avevo imparato ad odiare più
dell’olio di fegato di merluzzo, mi faceva sussultare il cuore ad ogni passo.
Per fortuna non dovetti aspettare molto prima che la sua
voce allegra mi intimasse di salire su.
Lo trovai ad attendermi sulla soglia, il sorriso da
perfetto uomo britannico stampato in volto.
-Zuccherino!- esclamò, scostandosi e lasciandomi entrare.
Trixie era sotto la doccia perché c’erano gli Arctic
Monkeys sparati a tutto volume al di là della porta del bagno.
Mi voltai a guardarlo e sospirai. In quel momento non
c’era un altro posto al mondo nel quale volessi essere.
Tom era l’unico in grado di poter distruggere
definitivamente il mio piccolo universo perfetto o aiutarmi a riacquistare la
sanità mentale.
Perché ero sicura che mi sarebbe bastato uno sguardo per
capire se mentiva per coprire le spalle del suo amico o se ero solo io a
costruirmi i castelli immaginari.
-Che brutta cera, Sugar- continuò invitandomi a sedere sul
suo comodo divano in pelle e fissandomi intensamente negli occhi.
-Già- mi limitai a sussurare, cercando di sostenere il suo
sguardo.
Lui annuì leggermente e si accomodò meglio sul divano.
-Sai ne ho conosciuti di coglioni nella mia lunga vita, ma
il tuo fidanzato li batte tutti quanti-
Sorrisi e mi passai una ciocca ribelle dietro l’orecchio
destro.
-Ho bisogno di sapere come stanno le cose, Tom-
-Come stanno le cose?- chiese lui dopo un momento.
Sapevo che Tom gli avrebbe sempre retto il gioco, ma io
non ero propriamente una sconosciuta e sapevo quanto tenesse anche a me.
Magari scioccamente, però speravo che in nome
dell’amicizia che ci aveva da sempre legato, almeno lui avrebbe avuto il
coraggio di dirmi la verità.
-Lui è cambiato Tom. Lo capisco, lo sento…è così palese. E
non riesco a capire perché. O meglio…non voglio dover capire il perché, perché
non so se riuscirei a reggere il colpo di una cosa simile…-
Lui mise una mano sul mio braccio che aveva iniziato a
muoversi frenetico su e giù per il divano e io alzai lo sguardo, cercando di
cogliere una qualsiasi sfumatura di verità nel blu dei suoi occhi.
-Sugar, devi tranquillizzarti innanzitutto. Non credo di
averti mai vista così allucinata.-
La faceva facile lui.
Neanche a farlo apposta lo sguardo mi cadde su una vecchia
istantanea che Tom aveva appiccicato con lo scotch sul muro del salotto.
C’erano lui e Rob a 16 anni nel garage dei Pattinson, in
una delle loro frequentissime jam sessions pomeridiane.
Gliel’avevo scattata io.
-Eddai non ti muovere, Pattz-
-Ti vuoi sbrigare a scattare questa cazzo di foto? E poi
perché dobbiamo farci delle foto?-
Aveva sbuffato, battendo le mani insofferente sulla
chitarra davanti a sé.
-Perché quando sarete famosi la gente pagherà per avere le
vostre foto. Autografate per giunta!-
Tom mi aveva guardato di traverso.
-Un giorno mi ringrazierete-
-Cos’è esattamente che pensi?-
–Oddio…mi sento così stupida anche solo a pensare una
cosa simile.-
Presi un enorme sospiro e lo guardai –Mi sta tradendo,
Tom?-
Adesso più che mai era fondamentale che non perdessi
contatto con la sua espressione, perché ero certa che sarei stata in grado di
coglierlo in fallo.
Lui scoppiò a ridere.
Non sapevo se esserne infastidita o sollevata o
terrorizzata.
-Tradendo?- fece dopo un attimo.
-Tom ti prego. Non farmi sentire ancora più idiota di
quanto già mi senta. Sai quanto mi stia costando tutto questo.-
-Scusa zuccherino, scusa..è che andiamo! È assurdo. Rob
che ti tradisce? E con chi dovrebbe tradirti?-
-Non so magari con la sua ritrovata ex fiamma Elena
Gibson?-
Tom smise all’istante di ridere e si schiarì la gola.
-Elena?-
-Tom guardami ti prego.-
Mi accorsi di avergli afferrato la stoffa della maglia
e di stare stringendogliela convulsamente solo quando la porta del bagno venne
spalancata e I Bet That You Look Good On The Dancefloor si diffuse per tutta la
casa ad un volume così alto che avrebbe fatto impallidire gli Arctic Monkeys
stessi.
-Zuccherinoooooo! Sei qui!- Trixie mi corse incontro
con i capelli bagnati e l’asciugamano stretto attorno al petto che rischiava di
scivolarle ad ogni passo.
-Dimmi immediatamente cos’è successo.-
Spostò lo sguardo su Tom e gli dette una botta sul
braccio –Cosa le hai fatto?-
Lui alzò le mani e si mise a ridere –Io assolutamente
niente.-
-Allora è stato quel grandissimo coglione del tuo
amico. Oddio lo sapevo che prima o poi avrebbe scazzato di brutto.-
-Trixie, è tutto a posto. Più o meno…-
-Sì certo. A posto come è stato a posto in questi
ultimi giorni.-
Si venne a sedere in mezzo a noi sul divano e mi guardò
dritta in volto –Perché ieri sera non siete più venuti con noi?-
Io abbassai immediatamente lo sguardo e Trixie capì di
aver fatto centro.
Gli raccontai tutto, compreso il tristissimo risveglio
e la certezza che le cose fossero definitivamente cambiate fra me e Robert.
Tom rimase in silenzio, Trixie offese Robert in tutti i
modi possibili immaginabili.
Io avevo solo voglia di vomitare.
-Ditemi voi perciò cosa devo pensare perché io non lo
so…-
-Non l’hai più sentito da stamani?- mi chiese Tom.
Scossi la testa. –Non ho neanche acceso il cellulare,
ma sinceramente non credo che mi abbia chiamato.-
Trixie mi passò un braccio attorno alle spalle e mi
accarezzò una guancia.
-Comunque se vuoi il mio modestissimo parere, non credo
che Rob vada in giro a farsi altre donne. Figurati se voglio giustificarlo,
però non è il tipo Sugar.-
Tom annuì immediatamente –Ce lo vedi? Dai su…sappiamo
tutti quanto schifo faccia a mentire. Come farebbe a mandare avanti due
relazioni allo stesso tempo?-
-Chi ha mai parlato di relazioni?- esclamai
all’improvviso, punta dalla consapevolezza che Tom fosse a conoscenza di
qualcosa.
-Va beh facevo per dire!- si affrettò a correggersi
–Rilassati, Sugar. Per favore torna con i piedi per terra e guarda le cose come
stanno. Rob è stato assente, sbadato, anche un tantino stronzo te lo concedo,
ma sono cose che capitano in una relazione, no?-
Mi guardò confortante –Solo perché fra voi c’è sempre
stata questa sorta di grandiosa magia, la fiaba del principe e della
principessa eccetera eccetera, non significa che siete immuni dai normali alti
e bassi di qualsiasi coppia.-
-E tu lo sai bene eh, Sturridge?- fece Trixie ed io mi
trovai a sorridere improvvisamente.
-Già- fece lui prima di baciarla velocemente.
-Lo so che tu hai una brutta sensazione e non ti dico
di ignorarla completamente, ma guarda le cose in maniera tranquilla. Avete
soltanto bisogno di lasciare perdere tutto quanto e focalizzarvi su di voi.-
Trixie non aveva per niente torto.
Dovevo lasciare perdere qualsiasi altra cosa che non
fosse quello che provavo per lui, che avevo sempre provato per lui e che era
indubbiamente così forte da non poter venire cancellato con un colpo di
spazzola come niente fosse.
Così mi ritrovai ad annuire, decisamente più serena di
quanto non lo fossi stata nelle ultime ore.
Non volevo più perdere tempo.
-Avete ragione ragazzi!- mi alzai di scatto dal divano
e mi precipitai verso la porta.
-Dove vai??- mi chiese Trixie, alzandosi a sua volta.
-Da Robert.- sorrisi, prima di spalancare la porta e
correre giù per le scale.
*
Robert fece giusto in tempo ad aprire la porta di un
misero spiraglio che io mi precipitai dentro e gli saltai al collo.
Lo sentii barcollare leggermente sotto il mio peso e
soprattutto sotto l’inaspettatezza del gesto, ma ci mise un secondo prima di
stringermi a sé in una maniera così determinata che mi fece quasi male.
Nascosi il volto nell’incavo della sua spalla e
inspirai il suo profumo.
Io non potevo vivere senza di lui.
Neanche per un giorno, figuriamoci una vita intera.
Non disse niente e si limitò ad abbracciarmi, a
stringermi i capelli, a farmi capire che in quelle ore non aveva fatto altro
che odiarsi perché anche io gli ero mancata.
Lo capivo da come non voleva più lasciarmi andare.
-Rob…- provai a dirgli, sollevando di poco la testa ma
lui non mi fece continuare baciandomi con così tanta energia da mandarmi il
cuore dritto in gola.
-Quando stamattina ti ho detto che era meglio se te ne
andavi…-feci poi, staccandomi dalle
sue labbra e guardandolo in volto.
-Non avrei mai dovuto andarmene, lo so. Sono stato
pessimo, Sugar. Lo sono sempre stato con te, perciò scusami. Scusami, scusami,
scusami.-
Mi prese il viso con entrambe le mani e tornò a
baciarmi, con meno foga di prima, ma con più passione, con più desiderio.
Lo sentii mio, nel vero senso del termine.
Mi spinse sul divano e nel giro di un battito di ciglia
fu sopra di me.
-Ti amo Sugar- mi sussurrò sulle labbra, e l’intensità
del suo sguardo mi colpì forte.
-Ti amo anche io, Robert-
Lo strinsi contro di me, allacciando le gambe dietro la
sua schiena e in un secondo ci trovammo catapultati sul pavimento.
-Questo mi ricorda qualcosa…- gli dissi e il suo sorriso
mi incendiò il sangue nelle vene.
-Un bel ricordo?-
-Sì anche se doloroso- stavolta fui io a sorridere –La
schiena mi ha fatto male per una settimana-
-Allora smettiamo- fece per alzarsi e io lo strinsi
ancora più forte.
-Penso che riuscirò a sopportarlo un po’ di mal di
schiena-
Quella volta fu diversa da tutte le altre.
Quella volta fu come se ci fossimo ritrovati dopo tanto
cercare, come se tutti e due fossimo tornati a casa.
Fanciulle
salve!!!! Scusate per il penosissimo ritardo, è tutta colpa mia (RG, ovvio e di
chi sennò?)
Come
state???
Io
ho un sonno assurdo, mi sta per ciondolare la testa sulla tastiera da un
momento all’altro. Volevo finire di scrivere domattina infatti, ma poi mi sono
ricordata che in pratica non ci sono per tutto il giorno e non potevo restare
un altro giorno intero senza postare, per cui ecco qui. Perdonate perciò lo
schifoç___ç
Spero
inoltre che mi perdonerete se non vi ringrazio tutte adeguatamente, ma appunto
a parte il sonno davvero atroce, mi devo anche svegliare fra 6 ore O__O
Sappiate
che vi amiamo e che i vostri commenti come al solito ci hanno fatto
piacerissimo, siete tutte fantastiche, sia che siate Team Elena, Team Sugar,
Team Rob, Team Adam e chi più ne ha più ne metta XD
Va
beh vado davvero, o mi addormento qui! Spero vi sia piaciuto comunque questo
pov Sugar e spero che le Elenine non me ne vogliano troppo per il finale :D