I will not go away, Let me here! (non andrò via, lasciami qui!)

di __Blue_Angel__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addii indesiderati e sospetti. ***
Capitolo 2: *** Aereoporto ***
Capitolo 3: *** In aereo, domande e incontri inaspettati ***
Capitolo 4: *** Forse il nostro addio. ***
Capitolo 5: *** Che sorpresa! ***
Capitolo 6: *** il telefonoooo! ***
Capitolo 7: *** l' arrivo.. ***
Capitolo 8: *** Presentazioni ***



Capitolo 1
*** Addii indesiderati e sospetti. ***


fanfiction capitolo1

Capitolo 1


ERA ORA DI SALUTARCI, IN QUELLA CAMERA DA LETTO 2 LACRIME SCESERO SUI NOSTRI VISI.
IO E LA MIA MIGLIORE AMICA STAVAMO PER SEPARARCI.
 TRANQUILLIZZATEVIII DOVEVO PARTIRE PER SOLI 3 MESI IN GERMANIA CON MIA SORELLA, PER DIRE MEGLIO DOVEVO PARTIRE PER ANDARE A SALUTARE DEI SUOI AMICI, AVREBBE DETTO CHE SAREBBE STATA UNA SORPRESA GRANDIOSA PER ME, "MAH..! IO NON LA CAPISCO PROPRIO".

LASCIAI CADERE QUELLE DUE LACRIME DI FELICITà MA ANCHE DI TRISTEZZA SUL MIO VISO, MI ASCIUGAI IN FRETTA,  SENTII LA VOCE DI MIO PADRE DIRE CHE ERA ARRIVATA L' ORA DI PARTIRE PER QUESTO VIAGGIO. LUI CI AVREBBE ACCOMPAGNATE ALL AEREOPORTO DI FIUMICINO.
MIO PADRE, UN TIPO CHE RISPETTA GLI ORARI, CHE TRISTEZZA DOVEVO LASCIARE TUTTA LA MIA VITA A ROMA PER TRE MESI, E CHI CE L' AVREBBE FATTA, DALTRONDE NON POTEVO FARCI NIENTE ORMAI AVEVO DETTO QUEL DANNATO "SI" A MIA SORELLA, NON MI SAREI POTUTA TIRARE INDIETRO, NON L' AVREI MAI FATTO, COME AVREI POTUTO SOPPORTARE IL VOLTO TRISTE DI MIA SORELLA PER TUTTA UNA VITA?
NOOOOO NON CE L AVREI MAI FATTA. STAVO PER DIRE A MIA SORELLA DI NON PARTIRE PIU MA UNO SGUARDO MI FULMINò, LO SGUARDO DI MIA MADRE CHE CAPì SUBITO LE MIE INTENZIONI.
NON DISSI NIENTE SENNò AVREI DOVUTO SOPPORTARE ANCHE IL "TE L'AVEVO DETTO" DI MIA MADRE.
MI RASSEGNAI PRESI IL MIO VALIGIONE PIU ALTRE TRE VALIGE PIU PICCOLINE, LE MISI IN MACCHINA LASCIANDO SBATTERE LO SPORTELLONE DEL PORTA BAGAGLI FORTISSIMO, MI INCAMMINAI VERSO MIA MADRE.

io dissi: "Allora mami ci vediamo tra tre mesi..!"

mia madre:  "si, mi raccomando chiamatemi, fatevi sentire, non fatemi stare in pensiero.."

io e mia sorella:  "certoooo! stai tranquilla mamma non succederà niente saremo al sicuro, se succede qualcosa ci                                    vedrai su qualche giornale, ma niente di che stai tranquillaaaa..!"

PECHè MIA SORELLA DISSE QUALCHE GIORNALE? NON MI VENNE QUASI NESSUN SOSPETTO, HO DETTO -QUASI-.
NON ME NE IMPORTò NIENTE AL MOMENTO, DOVEVO SALUTARE TUTTI MA SOPRATTUTTO LA MIA MIGLIORE AMICA CHE MI SOFFOCò DANDOMI UN LUNGO E SCHIACCIA BUDELLA ABBRACCIO.
ABBRACCIAMMO E SALUTAMMO TUTTI, SALIMMO IN MACCHINA E PARTIMMO CON MIO PADRE CHE ATTACCò A PARLARE COME SE AVESSE INSERITO UN DISCO CHE PARLAVA DELLA SICUREZZA NELLA SUA BOCCA, ERA UNA COSA ALLUCINANTE, NON FINIVA PIU DI PARLARE INIZIò CON UN BEL  -mi raccomando, se succede qualcosa chiamate, non deve succedere niente ma se succede, attente ai bagagli, attente alla borsa ecc ecc ecc...- NON SI SOPPORTAVA PIU ER UNA COSA ATROCE.
MIA SORELLA ALLA PRIMA COSA RISPOSE COSì -papino, non preoccuparti non succederà niente con i miei amici, veramente papà fidati di me non usciremo dalla loro casa nemmeno scoperte tranquillo.-

I MIEI SOSPETTI CONTINUARONO A SALIRE, DOVEVO FARGLI QUELLA DOMANDA DOVEVO SAPERE SE ERANO LORO O NO, DOBBIAMO ANDARE IN GERMANIA, I GIORNALI, NON USCIREMO SCOPERTE DA CASA. QUI C'è QUALCOSA CHE NON MI QUADRA.
DECISI DI CHIEDERGLI UN PAIO DI INFORMAZIONI CHE MIA SAREBBERO STATE UTILITI...



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Capitolo 2
*** Aereoporto ***


fanfiction capitolo 2

Capitolo 2


Non dissi niente dei miei sospetti a mia sorella, fosse stato per me le avrei detto tutti i miei dubbi ma non potei parlare che mio padre disse: " Allora, mi raccomando dico solo questo. Ciao amori miei abbracciate papino..".
E bene si! Non feci intempo a parlare che arrivammo all' aereoporto, pensai che quella che avevo io era davvero sfiga, uno vuole sapere delle informazioni costruttive e il destino cosa fa? Ti fa arrivare all' aereoporto mentre stai per parlare.

Prendemmo tutti i bagagli saltammo fuori dalla macchina e corsimo verso l' aereoporto, ovviamente eravamo in ritardo, risottolineo io e la sfiga andiamo in giro a braccietto!
Non avrei mai corso con quei pantaloncini di jeans aderenti e con quella magliettina bianca. Vorrei sottolineare che era estate, di certo non vado in giro con i pantaloncini d' inverno.
Entrammo nell' aereoporto facemmo la fila per timbrare i biglietti, trascinavamo le valigge come fossero sacchi della mondezza, PESAVANO TROPPOOO..!
Mia sorella disse: " è tutta colpa tua ti sei portata tutto un armadio " ovviamente io risposi " parli tu che te ne sei portati due di armadi! " scoppiammo in una grandissima risata isterica dove tutta una fila di gente ci guardò con grande dubbio sulla nostra normalità.
Arrivammo davanti alla signorina che chiedeva i biglietti e chiaramente mia sorella Claudia doveva ancora tirarli fuori dalla borsa, mise le mani nella borsa e non trovò i biglietti.

Dissi: " Non dirmi che.."

Claudia: " Io non te lo dico, ma se proprio vuoi saperlo..!

Io: " CLAUDIAAAAAAAA! " Feci un urlo talmente forte che si alzò il parrucchino del vecchietto che avevamo dietro. - " Sei sicura? Dai cerca meglio non possiamo averli lasciati a casa mi ricordo che ce li avevo in mano mentre chiudevo la valig..OPS! La valigia.."

Dovettimo aprire la valigia, non mi ricordavo quale quindi aprimmo tutte le valige. Naturalmente il biglietto stava nell' ultima valigia che aprimmo, OVVIO..!
Richiudemmo tutte le valigie prendendo i biglietti che permettevano di farci salire a bordo dell' aereo salutammo la signorina con un -Arrivederci- e salimmo sull' aereo attraversando un lunghissimo tunnel.

Mi misi le cuffiette alle orecchie lasciandomi trasportare il cuore e la mente dalla bellissima voce di Bill con phantom rider. Ogni volta che ascolto quella canzone mi sciolgo, non so perchè. Chiusi gli occhi e ascoltai con molta attenzione tutte le parole della canzone;
 dopo 3 minuti di puro relax Claudia mi strattonò facendo cadere le mie cuffiette sulle mie bellissime gambe, sentii un leggero solletichino.
Mi riggirai con lo sguardo atrofizzante tipo Megan fox nel film " Jennifer's body " e dissi: " cosa vuoi?" lei non rispose, ebbe solo il coraggio di indicare l' hostes che blaterava su come ci si DOVREBBE comportare sull' aereo tipo " spegnere i cellulari" hahaha ma neanche morta, il mio cellulare rimarrà acceso anche durante una turbolenza non mi interessa.
Nascosi per bene le cuffiette del cellulare facendole passare sotto la maglietta facendo scorrere lentamente i fili sotto i capelli facendo arrivare le cuffiette dentro le mie orecchie, nascosi anche il mio cellulare dietro la schiena sulla poltrona della aereo facendo in modo di nascondere anche il primo filo collegato al cellulare.
Prima di avviare la musica ascoltai le ultime parole dell' hostess rompi scatole " Allacciate le cinture di sicurezza che stiamo per decollare".
Un lungo viaggio con la musica dei Tokio Hotel mi stava aspettando..





CIAO A TUTTE RAGAZZE ECCOVI IL SECONDO CAPITOLO PER NON FARVI RIMANERE TROPPO SULLE SPINE ANCHE PERCHè IL PRIMO CAPITOLO NON DICE QUASI NIENTE.
RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE LEGGONO E LEGGERANNO QUESTA FANFICTION. VORREI SOTTOLINEARE CHE QUESTA è LA MIA PRIMA FANFICTION NON HO AVUTO ESPERIENZE DA SCRITTRICE.. HAHAH VABBè UN BACIONEE

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Capitolo 3
*** In aereo, domande e incontri inaspettati ***


CAPITOLO 3

Capitolo 3



NON RIUSCII AD ADDORMENTARMI NEANCHE DOPO UN' ORA DI VIAGGIO, ERA PIù FORTE DI ME DOVEVO PENSARE A COME SAREBBE STATO ANSIOSO E BRUTTO PASSARE 3 MESI SENZA QUELLA ROMPI SCATOLE, ACIDA, CRETINA E TROPPO IMPORTANTE DELLA MIA MIGLIORE AMICA FEDERICA. MI SAREI ANNOIATA A MORTE SENZA DI LEI, SENZA CONFIDARLE I MIEI SEGRETI, SENZA PARLARGLI DEI MIEI IDOLI E SENZA DIRGLI I MIEI FILM PERVERTITI CHE MI FACCIO SEMPRE IN TESTA SU TOM. MI VENIVA DA PIANGERE.
PENSAVO AD UN MODO PER TORNARE INDIETRO MA POCO C' ERA DA FARE, NELLA MIA MENTE C' ERANO SOLO FARFALLINE CHE VAGAVANO MENTRE BILL TOM GUSTAV E GEORG MI  SALUTAVANO. NON MI VENIVA NULLA IN MENTE, COSA VERAMENTE IMPOSSIBILE, FORSE PERCHè I MIEI PENSIERI ERANO CONCENTRATI SU ALTRO?
NON MI RICORDO..! COSA HO DETTO CHE DOVEVO FARE DURANTE IL VIAGGIO..?
DOMANDE SU DOMANDE GIROVAGAVANO NELLA MIA MENTE INSIEME AI TOKìO HOTEL ED ALLE FARFALLINE VAGANTI.
TRA UN PENSIERO E L' ALTRO MI ADDORMENTAI...


LASCIAI CADERE LE CUFFIETTE APPOGGIATE SULLE MIE ORECCHIE DURANTE IL SONNO. MI SI POGGIARONO SULLA PANCIA E INDOVINATE UN Pò QUANDO?
PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI PASSAVA L' HOSTES CHIACCHIERONA.
MI SENTII MARTELLARE CON TRE DITA LA SPALLA, MI VOLTAI VERSO MIA SORELLA CON IL PALMO DELLA MANO APERTO PRONTA PER DARGLI UN PIZZONE, MA MI FERMAI, BèH MIA SORELLA STAVA DORMENDO.
MI GIRAI  ALLA MIA DESTRA E C' ERA L' HOSTES CHE BATTEVA IL PIEDINO INDICANDO LE CUFFIETTE, MI GIUSTIFICAI CON  " è un semplice I-pod" E LEI INDICò IL MIO CELLULARE CADUTO SULLA POLTRONA DELL' AEREO.
MA CHE FORTUNA.
ENNESIMA SFORTUNA QUEL GIORNO. QUANTE ME NE DOVEVANO CAPITARE ANCORA?

MI RASSEGNAI. SPENSI IL CELLULARE E MI RISDRAI, NON SO IN CHE MODO, SULLA POLTRONA. CHIUSI GLI OCCHI. MI RIADDORMENTAI ALLEGRA CON LA VOGLIA DI SOGNARE DI RITORNARE A CASA, MA NON LO FECI, MI SOGNAI LA CASETTA DEI TOKIO HOTEL CHE MI ASPETTAVA.
SOBALZAI DALLA POLTRONCINA E MI RICORDAI COSA DOVEVO CHIEDERE A MIA SORELLA.

DISSI: " Lallaaa (NOMIGNOLO DI MIA SORELLA CLAUDIA)  svegliati ti prego!"

CLAUDIA: " Cosa vuoi, sai che sei stressante!"

IO: Lalla ti prego ascoltami."

CLAUDIA: " Dimmi rompi palle!"

IO: " Lalla volevo chiederti una cosa, bèh senza fare giri di parole, volevo chiederti se, cosa, bèh ecco vedi..."

CLAUDIA: " Ok, o parli o ti strozzo all' istante!"

IO: " Ok, volevo chiederti, chi sarebbero questi tuoi amici? li hai mai visti? dove abitano?"

LALLA: " Puoi farmele dopo queste domande, ti prego! Lasciami dormire!"

IO: " No Lalla queste domande saranno i miei tre mesi in Germania rispondimi di chi si tratta ed io ti lascio stare, o vuoi essere torturata con delle bellissime canzoncine dei mitici TOKIO HOTEL per tutto il viaggio?" DISSI CON UN SORRISINO MALIGNO.

LALLA: No no no! Non voglio. bèh volevo farti una sorpresa ma ormai.. me l hai chiesto, bèh ecco si tratta di..."

STAVO PER AVERE UN ATTACCO DI CUORE, PENSAVO -DAI CHE SONO LORO, DAI CHE SONO LORO.-

DISSI: "Dai parlaaaa! Chi sonooooooo?"

LALLA: " Bèh ti sei rovinata la sorpresa. Sono 4 raggazzi pazzeschi, sono troppo belli li ho seguiti su una chat e mi hanno invitata a casa loro, gli ho fatto vedere anche delle tue foto e hanno detto che volevano conoscerti al piu presto."

IO: "Si vabbè ma come si chiamanooo?!?!" DISSI CON SGUARDO PERPLESSO.

LALLA: "Ehm aspetta come hanno detto che si chiamano!? AH si William ee..
 eee... bèh poi non mi ricordo.. comunque stai tranquilla ti porto in mani sicure.!

MI VENIVA DA PIANGERE, NON ERA L' AVVENTURA CHE PENSAVO IO.
NON CI VOGLIO CREDERE, IL MIO SOGNO BRUCIATO DA UN SOLO NOME. WILLIAM MA CHI è QUESTO.
-MA DICO NO, MIA SORELLA è SCEMA, MAGARI ORA MI PORTA DA DELLE PERSONE CHE STUPRANO LA GENTE DA LEI SCONOSCIUTE- PENSAI NELLA MIA TESTOLINA BACATA.
VOGLIO BIIIIIIIILL SONO ENTRATA IN PANICO TOTALE, NON HO NE LA MUSICA DEI TOKIO HOTEL NE I TOKIO HOTEL CHE VOGLIO DI PIù?
SOLO 30 MINUTI DI VIAGGIO MI ASPETTAVANO, NEL FRATTEMPO CHIESI A MIA SORELLA UN ULTIMA COSA.
"Lalla chi ci verrà a prendere all' aereoporto? Dobbiamo andare sole? Dove?" IN QUELLA CHE DOVEVA ESSERE UNA DOMANDA LA TRASFORMAI IN UNA TRIPLA.

RISPOSE: " No Merhy tranquilla ci viene a prendere l' autista, si chiama Jake è inglese."

RISPOSI: "Lalla approposito delle lingue, tu non sai parlare l' italiano figurati l' inglese o addirittura il tedesco. Io parlo tutt e due le lingue tu non so come farai."

RISPOSE:" Non preoccuparti, sarà facile."

NON RISPOSI MI PREOCCUPAI DI JAKE L' AUTISTA. MA CHE RAZZA DI NOME è.
CHIESI A MIA SORELLA DI ACCOMPAGNARMI A VEDERE LA BUSINESS CLASS VISTO CHE NOI ERAVAMO IN PRIMA CLASSE.
MIA MADRE NON AVEVA BADATO A SPESE.
MI RISPOSE DI ANDARCI DA SOLA COME UN CAGNOLINO DISPERSO SULL' AUTOSTRADA, INCAVOLATA CI ANDAI DA SOLA.
DISTRATTA GUARDAVO IN GIRO ABBAGLIATA DA TUTTO QUELLO CHE ERA INTORNO A ME, ERO DISTRATTA, TROPPO DISTRATTA A TAL PUNTO Dì ANDARE A SBATTERE CONTRO IL CAMERIERE CHE PORTAVA LO CHAMPAGNE AD UNA CELEBRITà IMMERSA IN UNA CERCHIA DI BELLISSIME RAGAZZE.
 CAPII CHE LA CELEBRITà ERA UN UOMO.
MI AVVICINAI GUARDAI E DISSI TRA ME E ME   -PFFF UN UOMO, E QUESTO SAREBBE UN UOMO, PERò QUANTO è BELLO.-  LO FISSAI, CI FISSAMMO, IL SUO SGUARDO MI AVEVA COLPITO, MI GUARDAVA CON GLI OCCHI SEMI SPALANCATI.
SICURAMENTE FACEVA COSI O PERCHè AVEVO UNA CACCOLA FUORI DAL NASO OPPURE PERCHè GLI INTERESSAVO. OPTAI PER LA PRIMA OPZIONE. MI TOCCAI IL NASO E NON TROVAI NIENTE FUORI POSTO.
GUARDAI I SUOI CAPELLI BIONDI, IL SUO SORRISO BELLISSIMO BèH DA SEDICIENNE, I SUOI OCCHI E..
MI VENNE SUBITO IN MENTE IL SUO NOME...





RAGAZZEEE SCUSATE SE NON HO SCRITTO PER TANTO TEMPO, MA DOVETE AVERE PAZIENZA CON LA SCUOLA E CON LA DEPRESSIONE POST CONCERTO è UN AMMAZZATA...
VABBè ECCO A VOì UN NUOVO CAPITOLO SPERO VI PIACCIA..
RINGRAZIO CHI HA RECENSITO E VI LASCIO CON UN Pò DI SUSPANCE..
ALLA PROSSìMA..



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Capitolo 4
*** Forse il nostro addio. ***


fanfiction capitolo 4

Capitolo 4

STAVO PER DIRE IL NOME NELLA MIA MENTE MAH, SI ALZò E MI VENNE IN CONTRO.          SI AVVICINò SEMPRE DI PIU, ERAVAMO QUASI VICINO. MI VENNE AUTOMATICO ABBRACCIARLO.                                                                                                                                                 GLI SALTATI ADDOSSO NON LASCIANDOGLI SPAZIO NEMMENO PER RESPIRARE, L' ABBRACCIO DIVENTò RECIPROCO DOPO QUALCHE SECONDO.                                                 DOPO L' ABBRACCIO MI FISSò PER 5 SECONDI, COME SE DOVESSE TROVARE LA SPERANZA CHE IO SIA VIVA E VERA. MI STRINSE LA MANO E MI DISSE IL SUO NOME.                                    FECI LO STESSO.                                                                                                                                    PARLAMMO IN INGLESE. LUI AVEVA UNA BELLISSIMA PRONUNCIA, QUASI DA SVENIMENTO, IO INVECE PARLAVO CON UN INGLESE CHE FACEVA PAURA.                     ALTRA FIGURA DI MERDA.

IL SUO NOME ERA JUSTIN. CHISSà COSA CI FACEVA SU QUELL' AEREO.                                         CURIOSA AL MASSIMO GLI CHIESI IL PERCHè SI TROVAVA QUI. LUI RISPOSE CHE DOVEVA FARE UNA COSA A CASA DI AMICI. LA MIA BOCCACCIA NON SI TIRò IN DIETRO E CHIESE COME SI SAREBBERO CHIAMATI I SUOI AMICI.                                                                                       LUI RISPOSE E DISSE CHE I SUOI AMICI SI SAREBBERO CHIAMATI ADAM, BRAD, OLIVER E WILLIAM.                                                                                                                                                                JUSTIN MI FECE LA STESSA DOMANDA E IO RISPOSI CHE ANCHIO SAREI DOVUTA ANDARE A CASA DI QUATTRO PERSONE AMICI DI MIA SORELLA. MI CHIESE I LORO NOMI E IO RISPOSI DI NON SAPERLI, MI RICORDAI SOLTANTO WILLIAM. UNICO NOME CHE MIA SORELLA MI DISSE.                                                                                                                                            FECE UNA RISATA ISTERICA CHIEDENDO DA CHE PARTE SAREI ANDATA.                                    PORTAI JUSTIN BIEBER DA MIA SORELLA COSI AVREBBE CHIESTO TUTTE QUESTE INFORMAZIONI A LEI.                                                                                                                                        RIMASI ALLIBITA, MIA SORELLA CHE PARLA L' INGLESEEE MA COMEEE?                                  è IMPOSSIBILEEEE LO PARLAVA MEGLIO DI JUSTIN.                                                                         SI MISERO A CHIACCHIERARE E 10 MINUTI PRIMA DELL' ATTERRAGGIO JUSTIN SE NE ANDò SENZA SALUTARMI CON IL SORRISO A 32 DENTI. SALUTò SOLO MIA SORELLA.               MAMMA MIA CHE RABBIAAAAAAA, NON ME LO SAREI MAI ASPETTATO DA LUIIII!                 ERO TRISTISSIMA, MI VENIVA DI NUOVO DA PIANGERE, DISSI TRA ME E ME MA COME IO CONQUISTO LA GENTE, TRA L' ALTRO FAMOSA, LA PORTO DA MIA SORELLA E POI SE NE VANNO SENZA SALUTARE.                                                

MI VOLTAI VERSO MIA SORELLA E DISSI: "Sei una cogliona!"

RISPOSE: " Ma non è stata colpa mia!"

DISSI: "Ma io ti menoooo! "

STAVO PER DARE UNO SCHIAFFONE A MIA SORELLA QUANDO L' HOSTES CHIACCHIERONA  DISSE DI ALLACCIARE LE CINTURE PERCHè STAVAMO PE ATTERRARE.                                        NON AVREI PIU RIVISTO JUSTIN.


RAGAZZE VI LASCIO CON QUESTO PICCOLO CAPITOLO PERCHè VADO DI FRETTAAA UN BACIO A TUTTEEE.. IL PROSSIMO CAPITOLO SARA BELLISSIMO E CAPIRETE QUASI TUTTO.
ALLA PROSSIMAAA

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Capitolo 5
*** Che sorpresa! ***


fanfiction capitolo 5

Capitolo 5


DURANTE L' ATTERRAGGIO MI CHIESI COSA CI FACEVA JUSTIN BIEBER SU UN AEREO CHE PARTIVA DA ROMA, MA NON RIUSCII A PENSARCI MOLTO PENSAI PIù CHE ALTRO ALL' ATTERRAGGIO CHE SAREBBE STATO GIROSTOMACHEVOLE! MI AVREBBE TRANQUILLIZZATA SOLO IL PENSIERO DI RESPIRARE LA STESSA ARIA DELLA GERMANIA CHE RESPIRAVANO I MIEI MITICI TOKIO HOTEL! 

MI MANCAVANO, MI MANCAVA LA LORO MUSICA, LA VOCE DI BILL, I MIEI PENSIERI SU DI LORO, SAPEVO CHE MI SAREI SCORDATA DI JUSTIN IL PRIMA POSSIBILE PENSANDO A LORO. 

PENSANDO E RIPENSANDO UNA BOTTA ENORME MI SALì SU PER LA SCHIENA FACENDOMI RIGIRARE TUTTO LO STOMACO, L' AVEVO DETTO CHE L' ATTERRAGGIO MI AVREBBE FATTO MALE.

SCENDEMMO FINALMENTE DA QUEL BENEDETTO AEREO, 2 ORE E MEZZA DI VIAGGIO SEMBRAVANO NON FINIRE MAI, IO E MIA SORELLA USCIMMO DALL' AEREOPORTO DI BERLINO PER ANDARE A RITIRARE LE NOSTRE VALIGIE, LE PRENDEMMO, ATTRAVERSAMMO UNA LUNGA STRADA PER RITROVARCI IN UN PARCHEGGIO DOVE VEDEMMO DUE LIMOUSINE, UNA BIANCA CON I VETRI SCURI E TUTTE LUCINE INTORNO E L' ALTRA COMPLETAMENTE NERA SENZA TANTI PARTICOLARI APPARTE DUE LETTERE FATTE IN ARGENTO DIETRO IL PARABREZZA! INDOVINATE UN Pò? LA J E LA B, QUELLA NERA ERA LA LIMOUSINE DI JUSTIN.

MI SI ILLUMINARONO GLI OCCHI, MI GUARDAI INTORNO, NON C' ERA NESSUNO CON IL NOSTRO COGNOME CHE CI ASPETTAVA QUINDI MI AVVICINAI ABBAGLIATA DALLA LIMO NERA DI JUSTIN CON MIA SORELLA. MI FERMAI A FISSARE QUELLA SUPER MEGA MACCHINA A BOCCA APERTA PER QUALCHE MINUTO QUANDO MI SENTII CHIAMARE DA LONTANO: - Marhy,  Marhy!-    ERA L' AUTISTA JAKE CHE MI CHIAMAVA DALL' ALTRA LIMOUSINE. MI GUARDAI CON MIA SORELLA, SORRIDEMMO E CI FIONDAMMO SU QUELLA CHE DOVREBBE ESSERE STATA LA NOSTRA MACCHINA, FACEMMO COME AL SOLITO UNA PESSIMA FIGURA, CI METTEMMO A LITIGARE PER CHI DOVEVA MONTARE PER PRIMA NELLA MACCHINA.

JAKE SCESE, PENSAVAMO CI VOLESSE MENARE, MA SCESE SOLTANTO PER PRENDERE LE VALIGE ARMADIO CHE CI ERAVAMO PORTATE, JAKE NON EBBE PROBLEMI A SOLLEVARE TUTTE QUELLE VALIGE, ERA ALTO, BIONDO, OCCHI AZZURRI, CORPO ABBASTANZA PALESTRATO E MOLTO ABBRONZATO, SICURAMENTE SI ERA FATTO QUALCHE LAMPADA, MA ERA LO STESSO COSì SEXY! 

FISSAI LA MUSCOLATURA E LA BELLEZZA DI JAKE FINO A QUANDO LUI NON MI SI MISE DAVANTI E GRIDAVA PIACERE SONO JAKE, AL DECIMO TENTATIVO DI PRESENTAZIONE DI JAKE, CLAUDIA DISSE IL MIO NOME E IL SUO, DISSI A BASSISSIMA VOCE IN ITALIANO PER NON FARMI CAPIRE -Grazie lalla ti devo un favore-. CLAUDIA CON SGUARDO FURBO CI PENSò E CHIESE UN FAVORE CHE SOLO UN BAMBINO DI 5 ANNI POTEVA CHIEDERE: -Ok devi darmi la possibilità di entrare per prima nella Limousine- IO ACCETTAI.

CLAUDIA MONTò DI CORSA SULLA MACCHINA, IO POCO DOPO DI LEI APPOGGIAI IL MIO PIEDE SUL SUOLO DELLA LIMOUSINE FACENDO LEVA PER SEDERMI, MA VENII BLOCCATA DA DUE MANI CHE MI STRINSERO LA VITA, MI GIRAI, GUARDAI BENE, ERA LUI, NON POTEVO CREDERCI JUSTIN!  MI DISSE: -Volevo salutarti-  GLI PORSI LA MIA GUANCIA, JUSTIN MI GIRò IL VISO CON LA SUA MANO DESTRA E MI STAMPò UN BACIO DI AFFETTO SULLA BOCCA, ESCLAMò DOPO: -Ci rivedremo prestissimo!- NON RISPOSI, MI STAVO PER SENTIRE MALE, NON CI POTEVO CREDERE, BACIATA DA UNA CELEBRITà WOW! NON PENSAI A NIENTE TANTO MENNO ALLA FRASE ESCLAMATA DA JUSTIN, RIMASI ACCECATA DAL SUO SPLENDIDO BACIO A STAMPO E NON CAPII PIù NIENTE, MI SCORDAI ANCHE COME SI SALIVA SULLA MACCHINA PERFINO CON L' AIUTO DI JAKE!   CHE VERGOGNA, MI UMILIAI DA SOLA DAVANTI A TUTTI! JUSTIN MI GUARDAVA E SORRIDEVA, NON CON UNA SEMPLICE RISATA, STAVA PER BUTTARSI A TERRA DALLE RISATE. ALTRA FIGURA DI CACCA, CHISSà QUEL GIORNO LA FORTUNA DOVE ERA ANDATA A FINIRE!

RAGAZZE  VI LASCIO CON UN' ALTRA FIGURA DI MERDA, EVVìVAAA... VORREI RICORDARE CHE IL DIALOGO CON TUTTE LE PERSONE CHE INCONTRERò DA ORA IN POI, ANCHE  CON MIA SORELLA, SARà TUTTO IN INGLESE QUANDO PARLERò IN ITALIANO CON MIA SORELLA LO SCRIVERò NEL TESTO, SCUSATE SE HO SCRITTO QUESTO MINI CAPITOLO MA HO VERAMENTE LA TESTA DA UN' ALTRA PARTE... UN BACIO A TUTTEEE!

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Capitolo 6
*** il telefonoooo! ***


fanfiction capitolo 6

Capitolo 6


Mi ripresi e mi fiondai nella macchina, -tutte a me oggi capitano- pensai.

Jake mi chiuse lo sportellone della limousine, si sbrigò ad entrare nella macchina, una volta entrato si girò mi guardò e prese a ridere come un matto, mia sorella lo seguì con una risata isterica, io proseguii con sguardo serio a dire: " Per caso in fronte ci ho scritto ridimi in faccia? " Non ci fu niente da fare continuarono a ridere a crepa pelle. Misi il broncio e chiusi i pugni nelle tasche, ero stufa di tutte queste figure da schifo, non me lo meritavo.

Dopo 5 minuti di risate NO-STOP Jake mise in moto la macchina, ci chiese: " Siete pronte?" noi in coro come le bambine di un asilo rispondemmo: "Siiiiiiiiiiiiiiiii" roba da pazzi quel giorno era destinato ad essere cosi, un pò buffo, pensai -Speriamo non capiti nulla di simile a casa di quei cosi detti AMICI-.

Presi il cellulare, era ancora spento, mi venne un colpo. Accesi subito il telefono, 8 messaggi da leggere, WOW! Erano tutti della mia migliore amica che mi cercava, sembrava una disperata, la chiamai, mi rispose dopo 20 squilli.

"Amoreee mioooo! " Disse lei.

" Amore mioooo! " Dissi io.

" Cosa fai? Dove sei? Ti stai divertendo? Cosa è successo in queste ore? Racconta racconta raccontaaaaa! " Disse, me la immaginaii. Mentre mi faceva quelle domande aveva sgranato gli occhi lasciando in sospeso la respirazione.

Le risposi: " Allora calmati, mettiti seduta, respira e goditi il mio racconto, ah aspetta cosa più importante, se per tre mesi mi parli cosi al telefono cambio numero! " 

Le raccontai tutto, rimase scioccata da tutto quello che era successo in cosi poche ore, parlando e riparlando però si attaccò il telefono, avevo gia finito i soldi del cellulare. Mi ricordai di essere all' estero e di non essere più in Italia. Che fregatura!

Chiesi a Jake quanto sarebbe mancato all' arrivo, rispose farfugliando, non capii niente. Mah vabbè! Mi appisolai appoggiando la testa al finestrino, dopo qualche minuto mi squillò il telefono, TI PAREVA! Risposi con aria e voce scocciata.

" Prooontooo! " Creando una cantilena scocciante in italiano, Jake mi guardò con sguardo confuso.

" Amoreee, Ciaooo sono Fabiana! Ti ricordi di me veroo? hahah! "

Risposi: " Amore certo che mi ricordoooo, andiamo a scuola insieme, come stai? "

Rispose: " Io benissimo tu? "

Risposi: " Anche io, molto bene, sono in Germania, mi sono baciata con Justin e per ora sto facendo troppe figure di merda tesoro non puoi capire! "

Rispose balbettando: " Tu tu ti sei baciata con con Justin e me lo dici cosi tranquillaaa?" In realtà ero troppo eccitata continuò: " Ma come sei in Germania? Ma perchè non me lo hai detto saremmo partite insieme, mia madre aveva detto che mi avrebbe dato la possibilità di partire con te". Rimasi a bocca asciutta, un delle mie BEST voleva partire con me e io non le ho nemmeno chiesto se voleva partire? NOOOO! Non ci credo!

Riprese i miei pensieri dicendo: " Oi ci sei? " Risposi: " Amoreee, prendi un biglietto e vieni subito a trovarmi qui, ti dico tutto quando mi rifaccio la ricarica  per chiamare in Italia, ci sentiamo presto ti voglio un mondo di bene! Ricorda prenota un biglietto per Berlino, ti vengo a prendere io, penso a tutto io, CORRI! " 

Attaccammo il telefono, nemmeno mi disse ciao per correre, che dolce! Non me lo sarei mai aspettato, la sua mammina moolto protettiva si fidava di me, di mia sorella non credo, ma si fidava di meee, non ci volevo credere.

 Dissi a Jake di trovare subito un negozio per prendere la tessera che mi avrebbe fatto una specie di abbonamento che serviva per parlare a soli pochi centesimi con le persone in Italia, Jake ubbidì subito come un cagnolino addestrato, -ci vorrà un pò di tempo in più, ma troveremo il modo di non fare tardi all' incontro con i vostri amici!- Disse. Che bello rispresi subito a sorridere da quella bellissima notizia.

RAGAZZEEE QUESTO CAPITOLO LO DEDICO ALLA MIA BEST FABIANA CHE LO VOLEVA LEGGERE DA MOOLTO TEMPO, NON Cè MOLTO SU QUESTO CAPITOLO PERCHè DOVEVO INFILARE Woodstok(FABIANA) NELLA MìA FANFICTION, QUESTO CAPITOLO MI SERVIRà A FARVI CAPIRE DELLE COSE IMPORTANTI NEL TEMPO... CIAO A TUTTE!

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Capitolo 7
*** l' arrivo.. ***


fan fiction capitolo 7

Capitolo 7

 

Mi stava per prendere un colpo, una delle mie quattro migliori amiche stava per venire con me in un posto a noi sconosciuto.. LA GERMANIA..

Ero tempestata di pensieri, non facevo altro che pensare a come sarebbe stato bello, ma come al solito cè qualcuno che deve sempre rompere, Jake mi distrusse i pensieri con la sua voce cosi sexy.. " Siamo arrivati! " disse Jake, aprii il finestrino per vedere cosa mi sarebbe aspettato, Jake si fermò postando la limousine davanti a cinque macchine di fila perchè non c' era parcheggio per una macchina cosi grande, io scesi dalla macchina ma prima di appoggiare tutti e due i piedi per terra Claudia mi bloccò dicendomi in italiano: " Vuoi che vanga con te? " le risposi di no ma dissi: " Maaa se ci andassi tuu? " Lei annuì, scese dalla limousine e andò nel negozio, io e Jake ci guardammo e ci misimo a parlare dei nostri interessi, mi chiese che tipo di musica mi piace io gli risposi con sguardo convinto che mi piacciono i Tokio Hotel, il mio unico vero interesse, perchè mi hanno cambiato la vita, perchè solo loro mi sanno trasmettere emozioni uniche, io li amo davvero e sono le persone piu importanti della mia vita, perchè fanno parte di me.

Jake non credeva alle mie parole, era esterefatto, aprì bocca per dire qualcosa ma non fece intempo  perchè entrò nella macchina Claudia che aveva preso tutto l' occorrente che mi serviva per fare l' abbonamento.
Feci in fretta la ricarica più l' abbonamento, in realtà non capii una mazza però feci tutto in fretta lo stesso, dopo 15 minuti riuscii a capire come si doveva fare quel benedetto "coso" grazie all' aiuto dello stesso vecchietto dell' aereoporto, ve lo ricordate vero? Quello li che aveva il parrucchino.
Jake non sapeva ancora chi era, chiese informazioni a mia sorella e le raccontò tutto. Come al solito sbottarono  a ridere tutti e due. Che novità!

Dissi grazie al vecchietto e montai subito nella limousine, dovevo sbrigarmi a chiamare faby e finire subito la chiamata, decisi di prepararmi un discorso che mi sarebbe servito a memorizzare le parole senza scordarmele. Ok il discorso non servì a niente, non mi ricordai una mazza.
Chiamai Faby e le chiesi come stava andando per il biglietto, lei mi rispose molto concisa e tagliando il lungo discorso dicendo che la partenza del volo Roma-Berlino ci sarebbe stato solo domani mattina alle 6:00, che sfiga! Dovevo subirmi quelli che potrebbero essere stati dei stupratori da sola, dico da sola, perchè mia sorella sarebbe crepata all' istante.
Risposi a Faby che sarebbe stata una cosa fantastica passare un' esperienza di 3 mesi con lei, e che non vedevo l' ora di andare  a prenderla all' aereoporto di Berlino, ovviamente con la limousine di Jake che ancora non sapeva niente, alle 8 e 30 di mattina...
COSAAA? Pensai, 8 e 30? Oh mio dio! 
Vabbè farò un lungo respiro domani mattina e mi alzerò sorridente, cosa praticamente impossibile visto che la mattina sono sempre scorbutica con tutti, comunque mi sacrificherò lo stesso, anche perchè sono obligata.
Io e Fabiana ci salutammo, le dissi che l' avrei chiamata la sera per organizzarci meglio, eravamo d' accordo tutt' e due quindi presimo e attaccammo il telefono contemporaneamente.

Guardai Jake con il sorriso a 32 denti e con gli occhioni da cerbiattina indifesa e gli chiesi: "Jakeeeeeee! Carissimo Jakee.. ti ho mai detto che mi stai simpaticissimo!"
Lui mi guardò dallo specchietto retrovisoree mi disse: " Mi sembra già di conoscerti da una vita, dimmi cosa vuoi e fallo in fretta perchè già sò che sarà una delle cose più stressanti che una ragazza di 16 anni mi abbia chiesto!"
Dissi:" Bhè ecco vedi, non so come iniziare ma sarò veloce e indolore, ok... allora, domani mattina alle 6.00 parte una mia amica da Roma per venire in Germania all' areoporto di Berlino e io non sò come andarla a prendere perciò noi, io e te, dovremmo svegliarci alle 7.00 e partire alle 7.30!"
Dissi tutto d' un fiato.
Lui rispose: " Hhahaha!"
Dissi:" Lo prendo come un si?" sbattendo i miei dolci occhioni da cerbiattina.
Disse:" Aspetta stavo finendo di parlare... HAHAHAHAH NO! Non se ne parla, domani io sono di riposo e non voglio svegliarmi assolutamente per te e la tua amichetta!"
Ok, ero profondamente offesa e non risposi, misi solo il broncio e incrociai le braccia, Claudia mi consolò e disse che lei non avrebbe potuto fare altro che convincerlo, ma non credevamo fosse possibile.
Intanto guardai la strada, vidi tutte case uguali con l' erba del giardino tagliata perfettamente, il mio istinto mi diceva che saremmo arrivati prestissimo, ed ecco che Jake si fermò davanti ad una grande villa grigiastra con un bellissimo giardino, ci ordinò di scendere dalla limousin così lui sarebbe andato a parcheggiare nel garage che avevano i "nostri amici".
Scendemmo dalla macchina, fecimo 2 metri a piedi cidofonammo al cancello principale che si affacciava sulla strada, anche esso grigio, e dopo qualche secondo uscì fuori lui... UNO SPETTACOLO DI RAGAZZO...

RAGAZZE è OVVIO CHE VI LASCIO CON UN PO DI SUSPANCE, RINGRAZIO CHI LEGGE LA MIA FANFICTION.. CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO..! BYEEE

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Capitolo 8
*** Presentazioni ***


fanfiction capitolo 8

Capitolo 8


Guardai mia sorella con sguardo sorpreso ma non fu contraccambiato, lei era troppo impegnata a godersi la visuale.

" Williaaaaaam " Urlò lei come se lo conoscesse da molti anni.

Lui rispose: " Ehm NO! Veramente io sarei Adam!"

OOOOk una nuova figura di caccaaa, -nooo non ci posso credere nemmeno siamo entrate in quella casa già ci siamo fatte riconoscere, ma è roba da matti- Pensai.

Claudia disse: " EEE vabbèèè william, Adam qual è la diffirenza? Ti ho salutato no.. l' importante è il pensiero!"
Mi porsi uno schiaffo sulla fronte chiudendo gli occhi che erano ricoperti di mascara, mentre Claudia scansò Adam facendosi spazio per entrare nel cancello per poi andare a scomparire nella casa. Adam seguì con lo sguardo allucinato mia sorella, solo quando feci un accenno di tosse si voltò e mi porse la mano dicendo guardandomi con i suoi occhi verdi smeraldo: " Scusami, piacere sono Adam!" 
Non risposi al momento, ero troppo impegnata a notare la somiglianza che c' era tra gli occhi di Adam e quelli di Georg, ero talmente incantata che Adam dovette farmi un cenno con la mano davanti agli occhi.
Dissi: "Scusa se mi sono incantata ma i tuoi occhi sono uguali a quelli di una rockstar che mi piace da matti, direi che è abbastanza figo ma vabbè sono dettagli! Comunque piacere io sono Marhy! "

Disse:" Non dirmi che la rockstar si chiama Georg Listing perchè non posso credere che tu ascolti i Tokio Hotel!"  poi continuò farfugliando: " Comunque se è lui è vero i miei occhi sono del suo stesso colore!" Mi sorprese il fatto che lui sapesse dirmi anche il nome e sapere il colore degli occhi, non me lo aspettavo.

Dissi gaurdandolo dalla testa ai piedi: " Mah guarda hai veramente centrato il colpo, comunque si ascolto i Tokio Hotel e ne vado fiera!"

Adam: " Wow non lo avrei mai detto! Non sei la tipa! Cioè di solito sono tutte emo, punk, dark o cercano di imitare Bill, tu invece sei bèh sei diversa..! "

Dissi con aria da sbruffona:" Bèh so di essere diversa, io sono unica!"

Adam: " Ma non sei una di quelle fan che vorrebbe saltrgli addosso senza lasciargli ossigeno e senza vestiti- fece una piccola pausa- oppure si?

Risposi: " No, non mi piace fare quel genere di cose, se dovessi incontarli li saluterei dandogli un semplice bacio che per me significherebbe molto, ma non di più, sai sono stata abituata a trattare le celebrità in un certo modo -sbottai a ridere- no vabbè non è vero ma non lo farei mai!"

Lui mi guardò sollevato e disse voltandosi verso la porta d' ingresso. " Bèh vogliamo entrare almeno nel giardino di casa oppure vogliamo stare sul ciglio del cancello per tutta la notte? "

Dissi: " Io direi di entrare!"

Mi accompagnò vicino alla porta socchiusa della casa, Adam fece cenno di aprire, lo feci e mi guardai bene attorno, avevo una meraviglia di casa a due piani che mi aspettava. Subito dopo entrati prima delle presentazioni mi fermai un istante per guardare bene il salone che era subito dopo l' ingresso della porta, era un salone immenso, con un televisore al plasma immenso, con un divano immenso, bèh tutto immenso e spettacolare, venii risvegliata da una voce che avevo gia sentito qualche ora prima, abbassai lo sguardo e c' era lui con i suai capelli biondi e con i suoi occhi voluminosi esclamai:" Justiiiin!" saltandogli addosso.

Mi guardò con aria felice e disse: " Te lo avevo detto che ci saremmo rivisto moltoo prestoo! "

Adam ci guardò con sguardo ingelosito, ma non ci feci molto caso, non poteva essere mi conosceva da 15 minuti massimo.

Adam: " Voi due vi conoscevate già?"

Justin: " Oh si, ci conosciamo e come, vero piccola?"

Marhy: " OOk, non stare a chiamarmi piccola, comunque si ci conosciamo, non bene ma ci conosciamo! " wowowo ma come si permette, non sono la sua piccola, Tom avrebbe potuto chiamarmi piccola ma nessun altro!
Adam sorrise forzatamente, comunque era soddisfatto che non avevo acconsentito a Justin di chiamarmi piccola.

Adam urlò a tutta la truppa: " Ehy ragazzi vi presento Marhy, lui è Oliver, lui è William ed infine lui è Brad"

Dissi facendo un piccolo cenno con la mano: " Ciao, grazie per averci ospitate! "

Dissero facendo il coro: " Non devi ringraziarci! " Si guardarono e scoppiarono a ridere.

William disse: " Oh grazie a voi di essere venute a farci compagnia! " William, il ragazzo aveva stile, ed era affascinante ma non era il tipo ne per me ne per mia sorella. -Approposito mia sorella?- pensai guardandomi intorno con gli occhi sgranati -Ah eccola!- era li seduta con Oliver a giocare a non so cosa sul suo I-phone, wow Oliver si che era un bel ragazzo era moro, occhi azzurri, palestrato, un pò come Jake ma moolto più atteggioso e fanatico, -SAPEVA DI ESSERE BELLO- pensai.

Adam sobbalzò e ricordandosi di un qualcosa disse: " Hey ragazzi sapete che Marhy è una fan de Tokio Hotel? "
Tutti si guardarono sbalorditi alzando un chiacchiericcio da far paura - Ma che problemi hanno questi ragazzi? Hanno forse qualcosa da ridire su i miei idoli?- pensai. Sobalzai anche io dal divano dove tutti mi avevano quasi pregata di sedermi dissi: " Oh mio dioo, mi sono dimenticata una cosa da faree Claudiaa dammi subito il numero di Jake in fretta devo chiamarlo, perchè se domani non mi accompagna all' aereoporto sono fottuta!"

Claudia: " Ma perchè già te ne vai? "

Risposi con aria disperata: " Ma sei deficente, hai dei problemi o cosa? Devo chiamarlo per domani mattinaaa devo andare a prendere Fabiana con la sua limousine all' aereoporto, e non sarà facile convincerlo! "

Claudia: " Aaaaah ok scusami! Non cè bisogno di essere cosi volgari non credi?! "

Risposi: " Sì vabbè dammi il numero."

Puntualmente mia sorella andò sulla rubrica telefonica e mi disse il suo numero ovviamente sbagliato, provai una volta, iniziai ad essere infastidita, mi feci ridare il numero, riprovai tre o quattro volte imprecando mentre tutti ridevano, come sempre, alla quarta volta decisi di strappargli il telefono dalle mani e di correggere il numero sul mio I-phone che ovvaimente era ancora sbagliato. Digitai il numero e dopo svariati squilli il signorino decise di rispondere.

Jake: " Pronto?"

Marhy: " Jake ciao sono Marhy, dio santo ti prego aiutami, per la cosa di doma.." Non mi fece finire di parlare e disse subito: " No, ma sei impazzita o cosa? Non se en parla fatti accompagnare da uno dei tuoi amichetti, non chiedermi niente, mi dispiace ma il mio giorno di riposo non lo sacrifico nemmeno per la Regina! "Misi il broncio e Jake lo capì subito, -Mi conosce già così bene?- pensai.
Marhy: " Va bene io ti rocordo gli orari, alle 7:00 devi svagliarti e alle 7:30 dobbiamo partire" detto questo lo salutai con aria offesa e lui fece altrettanto.
Ero scocciata, dovevo trovare il modo di andare a quel cacchio di aereoporto, quindi decisi di far radunare tutti vicino al divano e di chiedere se qualcuno poteva accompagnarmi.
Prima di finire la supplica Fabiana mi chiamò, spinsi il tasto sul telefono e lo appoggiai all' orecchio.

Fabiana: "Oi!"

Marhy:" Ciao Faby dimmi tutto! " aveva una voce alquanto strana ma la feci andare avanti senza fare domande.

Faby: " Bèh ecco vedi non posso più venire in Germania ci sono stati dei problemi in famiglia e non posso più partire, quello stronzo di mio padre non vuole darmi la libera uscita e quindi mi attacco al cavolo! "

Marhy: " Ma come? No non ci credo, non puoi non venire! " Mi ero letteralemente scordata che i suoi genitori erano separati e come risposta otteni solo: " Bèh non posso farci niente, non so cosa fare del biglietto, ora provvederò a restituirlo ti chiamo io! "

Marhy: " Noo, fermaaa, so io cosa fai chiama Brygida e dille di venire, mi aveva supplicata di dirti di prenderle un altro biglietto ma mi sono scordata! "

Faby: " Ok, sta sera lo porto a lei e domani mattina sarà pronta sull' aereo, ti faccio chiamare appena saprà della sorpresa, un bacio! "

Marhy: " Ok, un bacio"

Che solievo pensai, tutte le speranze non erano perdute.. io avrei dovuto ancora trovare chi mi avrebbe accompagnata, ma ero talmente indaffarata che mi scordai di chiedere quello che dovevo agli altri, che non era di loro interesse sapere tra l' altro.

Mi feci accompagnare nella mia stanza per disfare i bagagli e per pensare a quello che dovevo fare per la sera, ma non potei perchè subito dopo qualche minuto venne a disturbarmi Justin che attaccò il disco senza fermarsi. Parlava di cosa faceva prima di aver fatto carriera, ma siccome a me non importava lo fermai dicendo: " Quando riparti? " era una domanda un pò fuori luogo.

Rispose: " Vuoi per caso che me ne vada?"

Dissi: " Oh no, scusami ma volevo sapere se rimanevi qualche giorno tutto qui! " lo guardai innocentemente.

Justin: " Ah ok, comunque no me ne vado domani mattina alle 7:30!"

Mi venne in mente l' aereoporto e chiesi supplicando se poteva essermi di aiuto e la sua risposta fu: " Assoltamente no! Dopo quello che mi hai detto vuoi anche che ti accompagni?"

Risposi: " E se ti do un bacinooo?"

Disse:" Dipende di quale bacino si tratta!"

Risposi: " Wow Justin Bieber è anche un maialino." Avvicinandomi a lui con passo lento e sexy, la cosa andava a mio sfavore perchè avevo la tuta della Karl kani, vale a dire tuta larghissima mode Tom Kaulitz. Riprendeno il discorso, mi avvicinai e lo baciai con la lingua avvicinandomi sempre di più percependo quasi la sua perfetta erezione, lo so era da poco che lo conoscevo ma mi serviva un passaggio assoluatamente.
Mi scansai divertita e lui disse : " Wow, sono stupito, comunque potevi anche evitare la mia risposta sarebbe stata senz' altro si"

Lo guardai con aria minacciosa e lui alzò l' angolo della bocca accompagnandolo con l' inarcazione del sopracciglio.
Adam venne a interrompere il momento e chiese abbassando sempre di più il tono della voce sapendo di non essere entrato in un buon momento: " Ragzzi noi vorremo andare a mangiare una pizza questa sera, dovete prepararvi o venite cosi?"

in coro: " No io vengo così!" -ok ora si mette anche a copiarmi?- pensai Adam annuì con la testa e disse "OOk allora tra 10 minuti vi voglio giù" annuimmo tutti e due.


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RAGAZZE ECCOMI CON UN NUOVO CAPITOLO, SCUSATEMI SE NON HO PUBLICATO PER UN MESE INTERO, MA SONO STATA BOCCIATA E NON AVEVO IDEE, SCUSATE DI NUOVO COMUNQUE DAL PROSSIMO CAPITOLO VI METTERO LE FOTO DI TUTTI I NOSTRI PROTAGONISTI. UN BACIOOO E GRAZIE PER LA VOSTRA DISPONIBILITà!

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