Pain,Hate .. & .. #Love#

di hiba_kaulitz_emogirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Becker & Kaulitz ***
Capitolo 2: *** Introductions ***
Capitolo 3: *** New Knowledge;Georg Listing ***
Capitolo 4: *** Lucy,Bea & Giada ***
Capitolo 5: *** Strangeness ***



Capitolo 1
*** Becker & Kaulitz ***


Pain,Hate & .. #Love# ..

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1.Becker & Kaulitz

<<Di solito le storie iniziano con "C'era una volta" ..Ma chissà,può succedere a chiunque .. Come può non succedere a nessuno.>>

Denika Becker stava seduta su un tavolo di legno.

Vestiva in modo strano;magliette nere con teschi o cose varie,jeans aderenti,mentre i suoi grandi occhi celesti erano circondati dalla matita nera.

Aveva capelli neri come la notte,con una mesch rosa,scalati,lunghi fino alle spalle.Il suo occhio destro era ricoperto dal ciuffo.

Pelle chiara come la neve.Sul suo viso c'era qualche lentiggine.

La sua mente era piena di ricordi e il dolore lacerava il suo cuore.

Ricordi.

Ricordi.

Così lontani.

Succedeva sempre così ogni 14 Settembre.

Lei se ne stava seduta,muovendo raramente ogni muscolo per tutto il giorno,senza mangiare nè proferire parola a nessuno.

Semplicemente seduta a fissare le vecchie foto e rileggere il suo diario,lasciando cadere le lacrime.

Piangeva,singhiozzava,piangeva,singhiozzava ..
E quest'anno si era pure aggiunto il nervosismo che il giorno successivo era il primo giorno di scuola.

E avrebbe visto per la prima volta le superiori.

La porta della sua stanza si spalancò improvvisamente e apparve un'altra ragazza,più alta di lei.

Molto somigliante a Denika,meno che nel modo di vestire.

Vestiva un pò più largo e anche i suoi occhi erano circondati dalla matita nera.

Maglietta un pò scollata, jeans strappati.

Aveva capelli lunghi,fino alla schiena,lisci e di colore castano scuro.
I suoi occhi erano marroni quasi neri,li aveva presi dal padre.

Nessuna delle due sapeva più cos'era realmente la felicità ..

La ragazza più alta,Ambra Becker,rimase qualche secondo ferma sulla porta,assorta nei suoi pensieri e successivamente si recò freddamente in balcone.

Tirò fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca e ne estrasse una;l'accese e aspirò l'odore del fumo.

Si sentiva girare la testa e per poco non svenne, non era per il fumo, a quello ci era abituata,ma era per lo stress,il dolore e il nervosismo.

14 Settembre.

Dannato giorno.

14 Settembre di 5 anni fa.*Flash Back*

-E qui guardate,era Ambra quando aveva 4 anni ..-Indicò una foto,sorridendo un uomo sulla quarantina d'anni.

-Sei ridicola sorellona!-Esclamò battendo le mani allegramente una bambina di 9 anni.

-Ah!Ah!Ah! .. Divertente,Denika.-Rispose sarcastica un'altra bambina di 11 anni facendo una smorfia.

-Cos'è quest'odore?-

-Sembra .. Fumo ..-

*Fine Flash Back*

Ambra chiuse gli occhi senza avere più il coraggio di continuare a ricordare ciò che era successo dopo.

Troppo doloroso.

Troppo.

-Sei venuta nella mia stanza solo per diffondere l'odore delle tue sigarette o cosa?!-Chiese scortesemente la ragazza seduta sul tavolo.

-Non rompere,Denika.-Rispose seccamente Ambra.

-Vattene dalla mia stanza!Non hai nemmeno bussato.-

-Vaffanculo.-Sussurò stringendo i denti Ambra,Denika fece finta di non aver sentito e le indicò semplicemente la porta.

Ambra buttò la sigaretta dal balcone e si diresse verso la porta uscendo.

Odiava sua sorella Denika
La odiava con tutto il cuore,

o almeno lei diceva di odiarla.

Stava per dirigersi nella sua stanza,quando sua madre la chiamò:

-Ambra!Chiama tua sorella e scendete subito qua.-

-Mamma,non ne ho voglia.-

-Ambra!!!Fallo subito.-Gridò sua madre da sotto.
Ambra sapeva che se non lo faceva la discussione sarebbe andata avanti per ore e ore,così si arrese e dovette parlare con Denika,anche se odiava parlarle.

Bussò alla porta cercando di essere più cortese possibile:

-Senti,alza il culo e scendi di sotto,mamma ci vuole parlare.-

Denika non si mosse minimante,sprecandosi solamente a dire un semplice:

-Non ne ho voglia.-

Ambra fece spallucce e scese di sotto trovando sua madre che chiacchierava con una donna che non aveva mai visto in vita sua.

"Oddio,adesso mi farà conoscere una delle sue amiche.Che incubo."Pensò tra se e se la povera Ambra che si sentiva la vittima della situazione.

-Ecco,lei è mia figlia maggiore;Ambra.Ambra,tesoro,saluta i Kaulitz.Lei è Simone Kaulitz,sarà la nostra nuova vicina di casa.-Spiegò dettagliatamente la madre di Ambra e Denika,Engel.

Ambra fece una smorfia e sentì la rabbia ribbolergli nel sangue,non era possibile che veniva qualcuno a rompere.

Lei voleva starsene da sola,già era un peso avere una stupida sorella e sua madre che la considerava la figlia "diffetosa".
Vivevano in una villa al paino di sopra,con un giardino e un'altalena,mentre al piano di sotto non c'è nessuno.

Anzi,non c'era nessuno.

Ora abitavano questi presunti Kaulitz.

Solo il cognome faceva venire il volta stomaco ad Ambra.

Avevano vissuto da soli nella villa per ben 5 anni e ora piombavano questi dal nulla.

Ambra salutò tutt'altro che educatamente:

-Perchè devono abitare proprio qui?-

-Ambra!!Dio,mio,ma si può sapere che razza di educazione è mai questa!Chiedi subito scusa.-La rimproverò Engel.

-No.-Ambra fece per voltarsi,quando la madre alzò la voce:

-Ambra,chiedi immediatamente scusa.-

-Va bene,va bene .. Scusatemi,gentili-gentilissimi-carissimi-fantasticissimi vicini,perdonate il mio odioso,schifoso,merdoso,comportamento.-Ambra fece un sorriso da angioletto.

Lei era fatta così.

Lei era era stufa di essere ciò che era una volta.

Allora 5 anni fa cambiò radicalmente.

Diventò maleducata con tutti e non si vergognava di nulla.E come se non bastasse iniziò a fumare.

Era un sfogo per lei.

"Ogni giorni mi deludi sempre di più." Sua madre le diceva sempre così.

E ogni volta lei ne soffriva.

Engel sospirò massaggiandosi le tempie e guardò sorridendo Simone:-Scusi davvero per il comportamento di mia figlia.-

-Ma no,si figuri.-Rispose sorridendo Simone.

-Ambra,cosa ti ho insegnato?Come bisogna salutare le persone?-Chiese Engel trattando Ambra come se fosse una bambina e questo la mandava furibonda.

Stava per gridare contro la madre,ma tentò di contenere la sua rabbia,così si limitò semplicemente a stringere la mano a Simone.

-Questi sono i miei figli;Bill e Tom.-Spiegò Simone lasciando la presa e indicando due persone dietro di lei che prima Ambra non aveva notato.

Uno avevo un look simile a quello della sua odiata sorella;jeans aderenti,maglie strambe,scarpe da ginnastica.

Aveva un chilo di matita nera,un visetto docile e tenero,i suoi occhi castani guardavano il basso,alquanto imbarazzati.I suoi capelli avevano uno strano taglio,un pò stile Punk,e una frangia fatta col gel gli copriva un occhio.

L'altro invece aveva uno stile diverso;jeans EXTRA-LARGE,maglietta con altrettanta taglia,occhi identici a quelli dell'altro ragazzo.

Il suo viso era invece più deciso e fissava un pò in giro,annoiato,battendo i piedi scocciatamente.

Aveva i capelli sul biondo scuro a rasta.Con un buffo capellino in testa.

Ambra strinse la mano del rasta:-Tu sei Bill?-

-No,furba sono Tom.-Rispose scettico Tom stringendo la mano di Ambra.

Ella lo guardò storto e passò all'altro ragazzo:-Piacere .. Bill,giusto?-

-S-Sì.-Rispose Bill impacciatamente e in modo più timido del rasta.

Ambra si soffermò a guardarlo negli occhi per qualche secondo,e in quel attimo,gli occhi della ragazza di addolcirono,ma poi tutto svanì.

-Siete fratelli?-Chiese Engel.

-Gemelli.-Risposero in coro Bill e Tom.

-Ambra!Per l'amor del cielo ti ho detto di chiamare tua sorella!-Gridò esasperata la madre ricordandosi di Denika.

-Perchè ho una sorella?-Spesso Ambra faceva queste affermazioni che distruggevano la madre.

Engel aveva capito che Ambra non sopportava sua sorella Denika,ma non aveva ancora capito che si odiavano.

Troppi dolori che le avevano cambiate.

Troppi.

-Signorina Becker smettila!Ora muoviti e vai a chiamare tua sorella.Subito!!-Urlò Engel che aveva perso ormai la pazienza,poi si voltò verso gli ospiti facendo un sorriso di scusa.

Ambra borbottò qualcosa contro la madre,dirigendosi sbuffando e imprecando verso le scale,salendole con ancora meno voglia.

Terminò la strada con un "dolce" :-Hanno rotto i coglioni veramente.-

Denika aveva un'udito incredibile;aprì la porta e guardò storto sua sorella:

-Vai a dire parolacce in camera tua.-

-Io non sono in camera tua!Sono in corridoio,quindi posso dire cosa cazzo voglio.-Ribattè la maggiore,cerando di non farsi sentire dagli altri di sotto.

La sorella minore non ridisse nulla e richiuse la porta sbattendola.

-Apri sta caz ..cavolo di porta!!Lo vuoi capire o no che mamma ci vuole?!-Gridò ormai spazientita Ambra contro la porta.

Si indiavolò ancora di più quando sentì che Denika da dentro la sua stanza aveva alzato il volume della musica.

Ambra sapeva che se sarebbe tornata di sotto senza Denika sua madre gliele avrebbe suonate,e lei non aveva voglia di litigare davanti a quei cavolo di vicini.

Così decise che non aveva altro modo che sfondare la porta.

Si avvicinò con decisione alla porta e tirò un calcio con le sue scarpe da ginnastica.

-Hey!!Ma sei deficiente?!Piantala,stronza!!-Gridò abassando il volume Denika che non credeva che la sorella fosse arrivato a tanto.

Ambra invece si ostinò e tirò un'altro calcio alla porta.

A quel punto Denika non ci vise più dalla rabbia,e aprì la porta:

-Scendo solo perchè se no mi sfondi la porta ..-

Ambra fece cenno di seguirla e scese le scale con aria innocente e dignitosa.

-Ragazze vi ha dato di volta il cervello?!Si può sapere che diamine avete combinato?Sembrava la terza guerra mondiale!-Esclamò disperata la madre appena vise le due ragazze.

Ambra si mise nella sua classica posa;mani incrociate,sguardo menefreghista e annoiato dai soliti rimproveri della madre.

Denika invece fece il suo visetto da angioletto e da vittima,guardando mortificata:

-Mamma,è Ambra che per poco mi sfondava la porta!-

-Ambra!!-Rimproverò la madre.

-Mamma,basta,mi sono già rotta i coglioni.Domani inizia la scuola,poi arrivano sti vicini e ora Denika rompe ancora di più!Mi sta venendo il mal di testa.-Esclamò sbuffando Ambra.

Denika abassò lo sguardo,cercando di trattenere le lacrime;odiava tutto questo.

Odiava quando sua sorella le dava tutte le colpe dei suoi malumori.

Odiava la sua vita.

Odiava essere nata.

Rialzò lo sguardo cercando di sorridere e strinse la mano a Simone:

-Mi scusi per questo inconveniente,io sono Denika .. Denika Becker.-

-Piacere,Simone Kaulitz.Questi sono i miei figli.-

Denika squadrò i due ragazzi dal look strano.

Si soffermò davanti a Bill,meravigliata della sommiglianza nel suo look,e poi giunse a Tom.

Arrossì senza accorgesene mentre stringeva la mano di Tom:

-Piacere,Denika Beck ..-

-Sìsì,mi basta il nome.-Rispose seccato Tom.

Bill gli diede una gomitata,mentre Ambra ridacchiò:-Sono d'accordo con Tom.-

Denika guardò Tom e Ambra,abassando lo sguardo per la brutta figura.

-Tom!Chiedi scusa.-Lo rimproverò Simone.

-Un'altro giorno magari.-Rispose sarcasticamente Tom.

-Adesso basta!Mamma, perchè ci fai conoscere sti stronzi?!Mi sono stancata di tutto questo!!Io domani ho scuola e non ho tempo da perdere!-Denika perse la pazienza e urlò con quanto fiato aveva in gola,con le lacrime che rugavano i suoi occhi,corse via nella sua stanza.

-Per una volta sono d'accordo con mia sorella.-Spiegò brevemente Ambra salendo le scale pronta a fumarsi un'altra sigaretta in camera sua.

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Salve a tutti, ed eccomi con una nuova fic.

Bè, era da molto che non postavo, ma in realtà stavo scrivendo sta fic da un bel pò (sono già al 8° capitolo.).

Ci tengo moltissimo, dico sul serio.Ho eliminato tutte le altre fic,perchè volevo ricominciare da 0 e avere molti più commenti.

Vi prego,se mettete questa fic tra seguite e/o preferite, commentate..

Un commento mi renderebbe molto felice; ho solo 12 (anzi,a Maggio 13),anni,ho bisogno di esperienze;che mi diciate i miei errori!

Questa fic parla di due ragazze;Ambra Becker & Denika Becker,che faranno strani incontri che le aiuteranno a maturare,a crescere e a dimenticare il passato, grazie a ..Bill & Tom Kaulitz (Che in questa fic NON sono famosi.).Mi piacerebbe molto scrivere un libro su questa fic, ma non credo ci riuscirò data la mia giovane età ^.^

Bè..Che altro dire,

commentate in tanti.

by

hiba_kaulitz_emogril (anzi, chiamatemi Denika; il mio soprannome U.U) -->il vostro dolce incubo<--

 

 

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Capitolo 2
*** Introductions ***


2. Introductions

<<A volte la vita ti da strani incontri, eppure sono quegli strani incontri che danno una vera svolta alla tua vita.>>

Nulla sarebbe stato più come prima.

E questo la faceva soffrire.

Come sempre.

Ma a lei non importava.

Denika singhiozzò mentre stringeva il suo diario.

Le lacrime le rugavano il viso.

Troppi ricordi.

Lontani.

*Flash Back*9 anni fa.

-Buon Natale piccole mie!-

-Papà!!-Gridarono felici le bambine buttandosi adosso al padre vestito da Babbo Natale.

-Mi riconoscete sempre!-Esclamò ridendo il padre.

-Sì!Perchè tu sei nostro papà!-Battè le mani felice la bimba minore di 5 anni.

Il padre le sorrise dolcemente porgendole un diario:

-E' un diario segreto ..Buon Natale,piccola Denika.-

*Fine Flash Back*.

 

 

Engel beveva il tè tranquillamente con Simone e i suoi due figli gemelli.

-Midispiace per l'orribile comportamento delle mie figlie.-Sospirò Engel apoggiango la tazza.

-Figurati cara,anche i miei non sono da meno.-Rispose Simone ottenendo un'occhiataccia dai due gemellini Kaulitz.

-E così vi siete trasferiti dalla Germania a qui in Italia?-Chiese Engel cambiando argomento.

-Sì,pultroppo.-Abassò lo sguardo il ragazzo vestito extra-large,Tom.

-Tom,lo sai che ci siamo trasferiti perchè qui ho trovato lavoro.-Sospirò la madre che era la 3° volta che diceva questa frase.

-Sese.-Sussurò Bill senza farsi sentire.

Ci fu un momento di silenzio che sembrò durare un'eternità.

Ognuno era immerso nei propri pensieri.

Bill si guardava attorno,come un ciucciolo indifeso,gli mancava già la sua casa e soprattutto la Germania.

Il silenzio venne interotto dal rumore di alcuni passi.

-Ambra!Dov'eri finita?-La rimproverò subito la madre.

-In camera mia.-

-Ti rendi conto della tua maleducazione??E per lo di più sta volta anche Denika ha risposto in modo orribile!-Gridò la madre esasperata.

Ambra ignorò la madre e chiese un'altra domanda:

-Mamma,hai visto il mio zaino?-

-Ambra!Dio mio,come credi di andare a scuola domani senza zaino?!-

-Bho ..-Rispose vagamente Ambra.

-Certo che sei rimbambita.-Commentò Tom intromettendosi.

-Tom!!-Urlò Simone.

-Ah!Ah!Ah .. Molto divertente ..-Ambra fece una smorfia e posò il suo sguardo su Bill,rimanendo a osservare il suo dolce viso da orsacchiotto.

-Che guardi?Mio fratello?!-Chiese Tom ridacchiando.

-Ma vai a quel pae..-

-Ambra!!-Engel non lasciò terminare l'insulto di Ambra.

Bill si sentì imbarazzato e cerco di cambiare argomento:

-Hai 16 anni giusto?Quindi domani andrai in 3° superiore giusto?-

-Sì.Tu invece?-

-Anch'io.-Sorrise Bill.

-E anch'io!-Si intromise Tom con la bocca piena di biscotti.

Improvvisamente si udì un'altro passo scendere le scale;Denika.

Stava per avvicinarsi alla madre per parlare del suo orribile comportamento di prima,quando vise che c'era ancora la famiglia Kaulitz.

Si immobilizzò e rimase un attimo a riflettere su quello che avrebbe potuto fare.

Poteva fare finta di prendere un biscotto e svignarsela.

Oppure,ancora meglio,fare dietro-front nella sua camera!
Stava per voltarsi,quando la fastidiosa voce di sua sorella fece capolineo:

-Heila Denika!Perchè non vieni qui con noi?-La sua voce era sarcastica e con un pizzico di crudeltà.

-Ehm ..E-Ecco io ..Insomma .. Ehm ..-Blabettò Denika tremando.

Fortunatamente la madre non la rimproverò per il comportamento di prima,ma cambiò argomento:

-Ambra,Denika avete fatto tutti i compiti delle vacanze?Ambra,non fare come l'anno scorso che hai preso una nota già il primo giorno di scuola.-

-Io gli ho già fatti.-Sorrise innocentemente Denika.

-Ehm .. Sì,anch'io.-Rispose un pò incerta Ambra.

Non ricordava se aveva studiato o no storia.

Va bè,tanto non le importava.

-Sicura Ambra?-Chiese sospettosa la madre.

-Sìsì.-Mentì Ambra un pò perplessa.

-Bene .. Allora ragazze,siete pronte?Domani a scuola!-La madre era emozionata e felice di non avere più le figlie in casa a litigare.

-Eh come no ..-Commentò Ambra.

-Non molto ..-Borbottò la minore perplessa.

-Tu Denika che classe farai domani?-Chiese improvvisamente Simone puntando gli occhi sulla mora.

-Io domani farò 1° superiore.Ho 14 anni.-Spiegò Denika sempre più imbarazzata a stare in mezzo ai nuovi vicini.

Ci fu un silenzio imbarazzante.

Denika guardava per terra,cercando di non incrociare lo sguardo sugli ospiti.

Ambra invece scrutava con lo sguardo i due gemelli Kaulitz.

-Voglio tornare in Germania ..-Piagnucolò Tom interrompendo il silenzio.

-Tom!La vuoi smettere di fare queste esclamazioni?-Lo rimproverò Simone.

Successivamente anche Bill iniziò a lamentarsi del trasferimento e ci fu un gran macello tra madre e figli.

Ambra e Denika guardarono il soffito esasperate e,con lo stesso passo,se ne andarono.

**

Era davvero ridicolo tutto ciò.

Quei vicini erano strampalati e totalmente illogici,a parer suo.

Denika soffiò via i capelli dagli occhi e infilò il quaderno di matematica nello zaino.

Si sentiva male al solo pensiero che sarebbe andata alle superiori.
Mentre andava in bicicletta aveva visto tante volte la scuola, e a solo pensarci a quanto era enorme sentiva l'ansia.

Le mancava tanto il padre.

E le mancava l'affetto di qualcuno.

Ormai doveva essere abituata; era da 5 anni che Ambra non la consolava più quando era agitata per la scuola.

Ma era dura abituarsi.

Troppo dura.

Si sdraiò sul letto e si accocolò stringendosi le ginocchia e piangendo silenziosamente.

Le lacrime scivolavano e l'ansia lacerava il suo cuore.

Le mancava papà.

Le mancava Ambra.

Le mancava la vita prima di quell'orribile tragedia.

**

Che strani tipi questi vicini pensò Ambra sedendosi sul suo letto disfatto e disordinato.

La maglietta della D&G era sulla sedia tutta stropicciata; una lattina di coca-cola era apoggiata sul tavolo e il pacchetto di sigarette stava nella tasca della giacca.

Ambra chiuse gli occhi cercando di non pensare al fumo, ma la tentazione era davvero forte.

Fumaci Ambra, fumaci ..Ti rilassiamo così tanto! Era come se le sigarette parlassero, Ambra sbattè le pelpebre meravigliata dai suoi ridicoli miraggi.

Tanto alla fine cedette, e come tutte le volte e si ritrovò in balcone a fumare.

3° superiore.

Già,il giorno successivo sarebbe andata in 3° superiore.

Le superiori non erano così male; se ne stava sempre in un angolino a fumare e molti ragazzi le facevano il filo.

La consideravano una teppista, delle volte andava in presidenza e la madre non la sgridava più perchè sapeva che sarebbe stato inutile.

Tutto "normale", se così si poteva definire.

Rientrò dentro e guardò l'orologio: le 21:45.

Di solito andava a dormire tardi, anche se c'era scuola,ma quella volta andò a dormire presto.

Si sentiva stanca e le girava la testa.

Si infilò nelle coperte senza neanche cambiarsi e pensò a quello che sarebbe potuto succedere il giorno successivo.

Chiuse gli occhi e si addormentò.

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E rieccomi con il 2° capitolo di questa fic.

So che magari questi capitoli possono sembrare monotoni, ma è essenziale per creare la vera storia.

Quindi perfavore abbiate la pazienza di attendere la vera storia.Questi capitoli, credo, si possano definire solo un'introduzione.

Bè, in questo capitolo ci sono le presentazioni tra i Kaulitz e le due sorelle Becker.Dove dicono che classe devono fare,la loro età e i loro strambi comportamenti, con pensieri soffocanti che mettono l'ansia ad entrambe.

Le due ragazze sono preoccupate per la scuola, sono infastidite dell'arrivo dei Kaulitz e sentono la mancanza del padre.

Mentre i due Kaulitz sentono la mancanza della loro amata Germania e il fastidio di aver cambiato casa.

Vi introduco che nel capitolo successivo succederà già qualche scenette divertente e allo stesso tempo infuocante, soprattutto tra Denika e Tom.

Spero che questo capitolo sia stato di vosto gradimento; una recensione mi renderebbe molto, ma molto, felice.Come dico sempre; ho solo 12 (anzi,a Maggio 13),anni e quindi non ho molte esperienze.

x xXx_Bill Kaulitz: Grazie mille dei complimenti amu *_* Oddio addirittura un mito!ihih ^^ Comunque, eccoti accontentata col 2° capitolo!!

x Saltellina14:Sono felice che ti abbia intrigata =)

Bene, ora devo correre a fare la ricerca su Michelangelo (Che pizza ç_ç) E devo pure studiare per la verifica di geografia, per domani (Auguratemi buona fortuna U.U).

Ricordate di commentare pleas ^^

baci

by

Denika.Angelo emo -->il vostro dolce incubo<--

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Capitolo 3
*** New Knowledge;Georg Listing ***


3.New knowledge;Georg Listing

<>

*DRIIN DRIIN*

Due occhi celesti e profondi si aprirono lentamente, udendo il rumore della fastidiosa sveglia.

-Uhm..mm..- Denika mugognò qualcosa di incomprensibile e si alzò dal letto strofinandosi gli occhi.

Improvvisamente si ricordò che era il suo primo giorno di scuola e spalancò la porta della sua stanza dirigendosi in bagno a lavarsi il viso.

Iniziava il lavoro massacrante chiamato scuola.

 

Un'altra ragazza dormiva invece beatamente nel suo letto caldo.

Sognava di essere vicino a una cascata e si rispecchiava.

Poi improvvisamente vi si buttava e l'acqua si trasformava in cioccolata.

Che buona.

Tutto terminò quando sentì la porta spalancarsi e le taparelle aprirsi in modo scorbutico.

Successivamente udì la voce di sua madre:

-Ambra!Sei ancora a dormire?!Muoviti,scendi da quel maledetto letto!Ti avevo detto di mettere la sveglia, ma tu ovviamente non mi dai ascolto!Tua sorella si sta già cambiando e tu sei ancora qua!?-

La colpevole sbuffò e si stiracchiò; odiava quando si facevano confronti tra lei e sua sorella.

Dopo una serie di lamenteli, grida esasperate e altro ancora le nostre due protagoniste erano finalmente pronte.

-Sono già le 07:30!La campanella suona alle 07:55!-Spiegò la madre lasciandosi andare sul divano già stanca la mattina.

-Ma mamma, di cosa ti preoccupi?Tanto ci porti tu in auto ..-Ambra lo disse leggermente perplessa,soprattutto quando vide lo sguardo della madre leggermente preoccupato.

-Ambra stai scherzando,spero.-

-Ehm .. Veramente io non sono mai stata più seria,mamma.-

-Bè care mie,allora vi sbagliate di grosso perchè dovrete andare a piedi!-Spiegò la madre allegramente,felice di non dover accompagnare quelle due pesti a scuola.

Denika e Ambra non dissero altro e si diressero alla porta arrendevoli; sapevano che non c'era altro da fare.

-Ah, ragazze ..-

-Sì?-Chiese Denika prima di chiudere la porta, sperando che la madre dicesse frasi del tipo "Oggi la scuola è chiusa!" oppure "Ho cambiato idea;non andate a scuola!",ma pultroppo le arrivò la notizia peggiore che le potesse capitare in quel momento.

-La strada dovrete farla insieme ai Kaulitz.-Engel per non subire altre lamentele corse alla porta e la chiuse in faccia alle figlie, ridacchiando dall'altra parte.

-Eh?!?!Noo!!Mamma,noo!!Apriiii!Io non voglio stare insieme ai Kavolitz!-Ambra urlò e tirò i pugni alla porta, ma senza nessun risultato.

Denika si sistemò i capelli e si voltò dignitosamente:

-Non servirà a nulla battere.Tanto mamma non apre, quindi,se mi vuoi seguire andiamo a scuola.-

Ambra ringhiò qualcosa stringendo i denti e seguì di malavoglia la sorella.

Aprirono il cancello del giardino, sperando di non incontrare i Kaulitz quando una voce alle loro spalle le fermò:

-Hey!Dove scappate?Dobbiamo venire insieme a voi!-Era il rasta, il pazzoide che si metteva il cappello, come lo chiamava Denika.

Ella abassò lo sguardo e aprì il cancello; non voleva parlare a quel maleducato che le aveva fatto fare una figuraccia.

-Ma che cazzo volete?-Ambra non era una tipa da rose e fiori.

-Hey,modera il linguaggio.-La zittì Tom.

-Ehm .. Volevamo solo fare la strada insieme.-Bill si intromise tra i due,parlando impacciatamente e sistemandosi la cartella nera.

-Ah ok.-Ambra non ribattè e continuò a camminare; ma che le succedeva?Di solito nessuna la zittiva, tantomeno quello strano ragazzo.

Durante il tragitto Bill teneva la testa bassa, sentendo la mancanza della Germania.

Ambra faceva finta di guardarsi attorno, mentre invece continuava a scrutare Bill.

Denika guardava il terreno, mentre pensava a dove sedersi quando sarebbe entrata nella sua odiata classe.

Quando si sentii una voce sensuale alle orecchie:

-Hey, scusa per ieri, non volevo farti fare una figuraccia. Oggi hai qualcosa da fare dopo scuola?-

Tom era il classico Don Giovanni,che appena vedeva una preda non se la lasciava di certo sfuggire e questo Denika l'aveva capito con quella semplice frase.

-Sì,i compiti!-Rispose la ragazza seccatamente.

-Eh?I compiti?Ma che cazzo dici,mica ci danno i compiti anche il primo giorno!Vuoi cercare di scappare o cosa?-Tom la guardò maliziosamente giocherellando con la lingua sul suo piercing.

Denika per un attimo si lasciò andare da quel piercing così eccitante, ma successivamente tolse quei pensieri dalla mente.

L'amore era per i fessi, così la pensava.

-Lasciami in pace.-Denika velocizzò il passo imbarazzata.

Il resto del tragitto fu silenzioso e dopo una decina di minuti arrivarono davanti all'incubo:la scuola.

-Buona fortuna.-Augurò freddamente Denika scambiando lo sguardo con la sorella che rispose a tal tono:
-Grazie, anche a te.-

Bill scambiò un veloce sorriso a Denika e seguì Ambra per andare con quelli del 3° anno.

Tom si accostò accanto a Denika:

-Hey,tutto bene?-

-Dovresti andare con quelli del 3° anno.-Lo scacciò lei infastidita.

-Volevo solo augurarmi che non eri agitata ..-

-Non lo sono.-Mentì lei cercando di mostrarsi secca e impassabile.

-Invece sei agitata e si vede.-Tom le si avvicinò e le strinse i fianchi ansimando eccitatamente.

In totale risposta ottenne una spintonata e si ritrovò catapultato a terra.

-Che botta ..-Borbottò il rasta massaggiandosi il didietro dolorante.

-Brutto stronzo!-Denika lo guardo disgustata e si voltò correndo via.

Un ragazzo dai capelli marroni e lunghi fino alle spalle rideva a crepapelle e venne zittito da Tom:
-Che cazzo ti ridi!-

-Scusa,è solo che .. Quella ti ha proprio sistemato eh!-Scherzò lo sconosciuto.

-Eh..Vedrai che la farò presto mia.-Si vantò Tom alzandosi.

-Te lo auguro.Comunque, piacere mi chiamo Georg,Georg Listing.Tu invece chi sei?Non ti ho visto gli anni scorsi.-Si presentò il castano

-Io mi chiamo Tom Kaulitz.Non mi hai mai visto perchè mi sono trasferito dalla Germania.-

-Davvero?Anch'io mi sono trasferito qui dalla Germania!Per l'esatezza due anni fa.-Spiegò Georg con gli occhi illuminati,felice di aver incontrato un tedesco.

-Wow ..-Borbottò Tom poco interessato all'informazione.

**

Ambra si sedette in una panchina e tirò fuori un pacchetto di sigarette, da cui ne estrasse una che fumò in tutta fretta.

-Fumi?-Bill si avvicinò sedendosi accanto a lei.

-Eh?Io ..Ehm .. In realtà sì,ma non dirlo a nessuno perfavore.-Lo pregò Ambra ritirando subito il pacco nella tasca.

-Tranquilla, sarò muto come un pesce.- Rispose Bill felice di avere un segreto con quella ragazza.

-Sei agitato?-Chiese improvvisamente Ambra cambiando argomento.

-Sì, e anche tanto .. Tu?-

-Sì,idem.-

Ambra si voltò verso il suo zaino per vedere se aveva tutto, quando si ritrovò a 1 cm di distanza dal visetto di Bill.

Si ritirarono subito entrambi, rossi come pomodori.Si creò un silenzio imbarazzante.

Accidenti a me pensò Ambra disperata.

Fortunatamente il silenzio venne interrotto dall'arrivo di Tom, con il suo solito passo facendo l'occhiolino a tutte le belle ragazze.

-Il solito sbruffone eh?-Chiese Bill alzandò il sopracciglio destro.

-Ovvio,caro fratellino.-Rispose fiero Tom dando un'ultima occhiata a quelli del 1° anno.

-Chi è lui?-Chiese Ambra indicando il ragazzo dai capelli marroni.

-Ah,lui è Georg.Georg,lui è mio fratello Bill,mentre lei è Ambra,la mia vicina di casa.-Spiegò Tom sedendosi per terra sfinito.

Georg strinse la mano ad Ambra e a Bill sorridendo.

-Sei anche tu del 3° anno?-Chiese Bill per sapere di più su quel ragazzo.

-No,io sono del 4° anno.-Spiegò Georg alzando il naso fiero di essere più grande.

-Eh già, ormai sei un nonno.-Scherzò Tom ottenendo una botta in testa dall'amico.

Alla fine scoppiarono tutti e 3 a ridere.

Quando anche l'ultima risata si perse tra le chiacchiere e il caos dei ragazzi,Tom si alzò massaggiandosi il didietro:

-E fatemi spazio,gente.Voglio sedermi anch'io sulla panchina.-

Ambra sbuffò e lo guardò male:
-Mai e poi mai.-

-Daì ragazzi,mi fa male il culo!-A quell'affermazione Georg scoppiò a ridere ripensando alla scena di prima.

-Eh direi,dopo quello che ti ha fatto quella ..-Georg venne interrotto dallo sguardo fulmineo di Tom.

-Quella chi?Che è successo si può sapere?-Chiese Ambra interessata all'argomento.

Tom sbuffò e si sentì leggermente imbarazzato,ma parlò lo stesso:
-Bè .. Praticamente io .. Io ci ho provato con tua sorella.-

Ambra e Bill spalancarono gli occhi guardandosi, infine, Ambra scoppiò a ridere come una pazza senza capirne nemmeno il motivo.

-Che cazzo ti ridi?!-La rimproverò Tom.

-Stai scherzando?-Chiese Ambra facendosi seria e credendo che l'altro scherzasse.

-Dico davvero!!Ci ho provato con tua sorella e..Ehm,lei mi ha spinto facendomi cadere a terra e mi sono preso una botta al culo.-

Georg spalancò gli occhi guardando Ambra:

-Quella di prima era tua sorella?-

-Bè .. Sì, pultroppo è mia sorella.-Sospirò Ambra.

-Accidenti, Tom ma ci provi pure con quelle che conosci da neanche 5 minuti?!- Bill rimproverò Tom dandogli una paccata sulla spalla.

Tom lo guardò male e si rivolse ad Ambra:

-Perchè "pultroppo"?-

-Perchè la odio.- Ambra rispose secca e abassò lo sguardo, gli altri stavano per ribattere quando la campanella suono e tutti e 3 fecero una faccia tra la disperazione e la paura.

-Oh merda ..-Borbottò Tom.

-Caz..-Disse a metà Bill.

-Zo!-Continuarono insieme Georg e Ambra.

_______________________________________________________________________________________________________________________________________

Ed ecco il 3° capitolo.

x Saltellina14: Spero che il 3° capitolo sia di tuo gradimento =D

x xXx_Bill Kaulitz:Oddio amu ti ringrazio ancora per avermi messa come protagonista nella fic "Quel viaggio per Londra",sei stata molto gentile =) Ed eccoti il 3° capitolo ^^

Bè .. In questo capitolo Ambra,Bill & Tom conoscono il nostro caro Georg ^.^ Che sarà anch'egli un personaggio importante per la storia,mentre in questo capitolo Tom inizierà con le sue scemenze U.U

commentate pleas,

baci

by

Denika Angel emo ->il vostro dolce incubo<-

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Capitolo 4
*** Lucy,Bea & Giada ***


4.Lucy,Bea and Giada

<>

Tremò e il suo cuore iniziò a battere a 1000.

Batteva più forte di quando Tom le aveva preso per i fianchi.

Solo a ripensanci le saliva la rabbia.

Si infilò tra quelli del 1° anno cercando di non dare nell'occhio; si sentiva terribilmente a disagio.

Voleva tornare a casa, voleva riabbracciare sua madre.

E avrebbe voluto stringere la mano di Ambra, che non stringeva ormai da 5 anni.

Senza accorgersene Denika si ritrovò nella grande scuola, osservava impacciata tutti i corridoi e le aule, come una bambina che era appena venuta al mondo.

Salirono le scale e si fermarono al 1° piano.

Una porta grigia accolse i novellini e quando l'aprirono trovarono già il professore seduto ad accorglierli con un sorriso malinconico e così automatico.

Un sorriso che avrà sicuramente fatto tutti gli anni a tutti i nuovi studenti di quella scuola.

E quest'anno era toccato a Denika.

L'aula era orribile, almeno così la trovava Denika, sui muri erano appese 3 stupidissime cartine geografiche e sulla cattedra del professore c'era un mappamondo e il dannato registro di classe.

Tutti corsero a prendere il posto, ragazze vicino a ragazze, ragazzi vicino a ragazzi, e all'istante iniziarono a chiacchierare della nuova scuola.

Denika sentì commenti del tipo "Che strana quella ragazza.", si sentiva osservata e a disagio.

Prese posto in 2° fila, vicino a una ragazza che a primo impatto aveva il classico look da stronzetta.

La mora apoggiò lo zaino a terra e osservò il banco pieno di scritte di ragazzi che avevano passato quel momento come lei.

Con la coda nell'occhio scrutò la ragazza seduta accanto che si dondolava masticando una chewin goom: aveva scarpe a tacco alto, una gonna terribilmente corta e sensuale,una maglia scollatissima e una collana a forma di cuoricino.Il suo viso tondo era circondato da capelli biondi che le ricadevano in modo sexy sulla schiena, mentre gli occhi erano color smeraldo.

La ragazza si sentì osservata e si voltò di scatto verso Denika:

-Hey Ciao.-

Denika sobbalzò spaventata e cercò di mostrarsi il più naturale possibile:
-C-ciao ..-

-Come ti chiami, novellina?-Chiese la bionda sedendosi composta e continuando a masticare la chewing goom.

-I-Io mi chiamo Denika.-Si presentò questa allungando la mano che però l'altra non strinse.

La guardò stranamente e scoppiò in una risatina che a Denika dava fastidio:

-Che nome ridicolo.Preferisco chiamarti novellina eh okey?-

-Per me va bene..-Borbottò l'altra confusa.

-Io sono Lucy.-Si presentò la bionda sputando la chewing goom e attaccandola sotto il suo banco.

La mora la guardò disgustata e si spostò con la sedia.

-Ti fa schifo?-Chiese Lucy fulminandola con lo sguardo.

-Eh?N-No,no ..Figurati.-Mentì Denika imbarazzata.

-Ah okey.-Lucy ricontrollò se la chewing goom era attaccata bene sotto il banco e fissò intensamente Denika avvicinandosi al suo naso:

-Niente male .. Ma..-

-M-Ma cosa?-

-Dovresti vestire meglio, dovresti essere più sexy e vestirti più hot, cara mia.-Spiegò la bionda alzando un sopracciglio.

-Ma .. Ma io ..-Denika venne interrota dall'urlo del professore:
-Silenzio ragazzi!Allora, io sono il professore di matematica ..-

**

La campanella della fine del primo dannato giorno si fece finalmente udire e le urla dei ragazzi si levarono in tutta la scuola.

-Finalmente è finita!-Urlò Lucy tirando fuori un pacchetto di sigarette.

-Fumi?-Chiese la mora sentendo l'orribile odore.

L'altra la guardò e buttò tutto l'alito del fumo ridendo:

-Certo che sì, vuoi un assaggino?-

-Ehm .. No, ne faccio a meno.-Sorrise Denika.

La mora si voltò improvvisamente e vise che Ambra,Tom,Bill e un'altro ragazzo castano che non conosceva, mentre chiacchieravano allegramente, senza pensare a lei; si sentì sola.

Strinse la mano di Lucy:

-Siamo amiche vero?-

Lucy la guardò stranamente, Denika sapeva che la bionda non provava sentimenti, ma che si divertiva semplicemente a fare la stronza.Ma voleva essere lo stesso sua amica.

Per non sentirsi sola, per disperazione e per tanti altri motivi ..

La bionda scoppiò in una fragorosa risata:

-Senti novellina, ti va se ti faccio conoscere delle mie amiche oggi?-

Denika stava per rifiutare, ma si voltò e riguardò un'ultima volta sua sorella che si divertiva con gli altri.

Abassò lo sguardo e cedette, presa dalla rabbia:

-Certo che sì!-

La bionda sorrise buttando la sigaretta a terra e facendo cenno di seguirla.

**

-Sei simpatico Georg.-Commentò Ambra in un sorriso a 32 denti.

-Sìsì,concordo.-Annuì Bill.

-Grazie ragazzi.-Georg sorrise e poi guardò Tom, aspettando un commento anche da lui.

-Sì.. Sei niente male eh.-

Georg li diede l'ennesima botta sulla testa e scoppiarono tutti a ridere.

-Bè io devo andare che mamma poi rompe.-Spiegò Ambra sbuffando.

-Sìsì, anche a noi.-Annuirono insieme Bill e Tom.

-Bene, allora a domani ragazzi. Ciaoo!-Salutò Georg correndo via, invece gli altri 3 andarono dall'altra parte della strada chiacchierando del più e del meno.

Dopo circa 5 minuti Tom si fermò:

-Ehm..-

-Cosa Tom?-Chiesero Ambra e Bill confusi e voltando lo sguardo verso il rasta.

-E Denika?!-

-Oh merda ..-Borbottò Ambra apoggiando disperatamente la mano sulla testa.

-Dove sarà?- Chiese Bill preoccupato e guardandosi attorno come per scovarla.

Ambra fece spalluccie, anche se si sentiva un pò in colpa:

-Dai torniamo a casa, poi ci raggiungerà .. Credo.-

**

 

-Dove stiamo andando?-Chiese Denika cercando di allungare il passo per stare dietro a quelli veloci di Lucy.

Ella si sistemò i capelli che le ricadevano in modo sensuale sulle spalle e rispose distrattamente:
-Al parco.Eccolo laggiù.-

C'erano un sacco di adolescenti, della stessa età oppure più grandi di Denika, ridevano e si facevano vari dispetti. Qua e là c'era qualche coppia che si baciava e si sussurava vari "Ti amo."

-C'è ne sono di bei ragazzi eh?-Esclamò la bionda interrompendo i pensieri della mora.

-Ah .. Ehm.. Sì..-Blabettò l'altra confusa e imbarazzata dalla domanda.

La bionda ignorò la risposta dell'altra e scrutò 2 ragazze sedute su una panchina che chiacchieravano animatamente.

-Eccole!Vieni novellina!-Lucy prese la mano di Denika e corsero fino alla panchina.

Denika alzò un sopracciglio; la prima cosa che si notava in quelle 2 era che vestivano come Lucy, cioè da stronzette.

Una aveva capelli corti e castani, mentre l'altra era mora e riccia.

-Ragazze, vi devo presentare la mia piccola novellina.-Spiegò Lucy sedendosi sulla panchina.

Successivamente la bionda si rivolse a Denika, che si sentiva impacciata e imbarazzata, e le sorrise:

-Novellina, loro sono Giada >indicò la castana< e lei è Bea >indicò la riccia<. Ragazze,lei è Desirè.Ma io la chiamo novellina.-

-Piacere-Borbottò la mora annoiata.

-Piacere, cara.-Sorrise Giada.

-L-lieta di fare la vostra conoscenza.-Sorrise imbarazzata la nuova educatamente.

Un silenzio avvolse le 4 ragazze.

Che presto venne interrota dalla voce squillante di Bea:

-Sei del primo anno?-

-Sì.-Rispose Denika sentendosi piccola.

-Ah okey.-

-Vedi novellina, loro due sono del 2° anno, mentre io dovrei essere del 2° anno, ma sono stata bocciata ed è fico!-Esclamò saltellando come una deficiente Lucy battendo il cinque alle sue amiche.

-Ah ..-Rispose Denika sempre più a disagio.

Sua madre l'avrebbe amazzata se sapeva che frequentava certe gente.

-Ti piace la cocaina?-

-C-cosa?-Chiese Denika impallidendo e sperando di aver sentito male la domanda di Bea.

-Ho chiesto se ti piace la C.O.C.A.I.N.A!-Scandì l'altra.

-Ehm..I-Io .. In realtà..-Denika venne interrota dalla bionda:
-Lasciala Bea, e che cazzo ha 14 anni è piccina!-

-Va bene, va bene, i'm sorry.-Borbottò Bea tirando fuori una sigaretta.

-Da quand'è che sai l'inglese?- Chiese Giada alzando un sopracciglio.

-Da quando la profesoressa d'inglese mi rompe con l'inglese!- Rispose sarcasticamente Bea facendo ridere le altre due.

Denika se ne restava ferma e impacciata, stringendo il suo zaino imbarazzata.

-Ehm .. Ragazze ..-,La mora si fece coraggio a parlare.

-Sì novellina?-Le altre voltarono l'attenzione su di lei.

-Ehm .. Io .. Io dovrei andare, quindi ci vediamo domani.Grazie della vostra compagnia siete molto .. Molto simpatiche.-

-Ma certo novellina, ci vediamo domani a scuola.Ciao!-Salutò energiticamente Lucy.

-Byeee!-Salutarono le altre due sventolando la mano.

 

**

 

Ambra salì una decina di scale e arrivò davanti alla porta di casa sua, seguita dai Kaulitz.

Rimase col dito che tremava davanti al campanello.

-Che cazzo hai?Suona!-Esclamò Tom impaziente di buttare la sua pesante cartella.

-E stai calmo! Che dico a mia madre quando mi chiede dov'è Denika?!-

-Ma cosa ne so!-Rispose a tal tono Tom.

-Accidenti ..-Ambra mise la mano sotto il mento pensierosa, cercando qualche scusa.

-Dai ragazzi, sono sicuro che tornerà.-Si intromise Bill cercando di controllare la situazione.

-Lo spero ..-Borbottò Ambra tra se e se.

Intanto Tom suonò quel dannato campanello.

-Brutto scemo!!-Lo rimproverò Ambra ; stava per farli un bel bernoccolo, quando apparve alla porta il viso sorridente di Engel.

-Ambra, ciao!Come stai tesoro?Andato bene il primo giorno di scuola?Uh, ciao Bill, ciao Tom!Entrate ragazzi, c'è anche vostra madre.-

Engel vise entrare Ambra,Bill,Tom .. Si attendeva una 4° persona e quando non la vise entrare impallidì all'istante:

-Ambra ..-

-Ehm .. S-sì mamma?-Ambra cercò di fare un sorriso innocente, mentre pregava che la madre non si fosse accorta della mancanza di sua sorella.

-Non credi che manchi qualcuno?-

-Ehm ..No mamma ..-Rispose l'altra.

Bill cercò di distrarre Engel e le si parò davanti:

-Mi scusi signora Becker, mi potrebbe fare una tazza di tè?Sa, sono molto assetato e vorrei assaggiare i suoi favolosi biscotti.-

-Ma certo Bill, te li faccio subito, prima devo parlare alla nostra cara Ambra .. Ambra, tesoro, dove diamine è tua sorella?!-Sbraitò Engel disperata e scuotendo la povera Ambra che si sentiva la colpevole della situazione.

-Ehm .. Non lo so..-

-Che diamine di risposta è non lo so!Santo cielo Ambra!E se l'ha rapita qualcuno?E se l'hanno uccisa!Oddio ..-La madre si lasciò andare sul divano mettendosi le mani sulla testa e sospirando:

-Ambra, forse non adori tua sorella, ma .. Ma tu sai quant'è fragile, ti prego controllala è ancora piccola.-

Quella frase Ambra l'aveva già sentita tante di quelle volte che l'ha sapeva a memoria, e ogni volta ne soffriva e si sentiva in colpa.

Sua madre aveva ragione.

Tom, che aveva sentito tutto, notò la triste situazione familiare e divorò il biscotto che aveva in mano:

-Signora Becker, se vuole posso controllare anch'io Denika.-

Tom si meravigliò della sua stessa frase; non sapeva di fare così tanto solo per le ragazze.

O forse l'aveva detto sinceramente.

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Ed ecco il 4° capitolo =) In questo capitolo si vede la "bella" conoscenza tra Denika & Giada,Lucy,Bea,che saranno essenziali per la storia.
Mentre intanto la madre rimprovera, come al solito, Ambra,che si sente sempre peggio dalla mancanza di sua sorella.

Bè commentate pleas,

baci

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Capitolo 5
*** Strangeness ***


5.Strangeness

<>

-Oh, Tom caro.Sei un tesoro,grazie.-Sorrise Engel sentendosi un pò consolata.

Il rasta tornò in cucina e fregò il 4° biscotto, successivamente corse fuori dalla porta e scese le scale velocemente.

Avrebbe tentato di cercare Denika

Mentre correva per il giardino, per dirigersi al cancello, si scontrò e cadde a terra, cosa che fece anche l'altra sfortunata.

-Ahia ..Che botta, guarda dove metti i pie ..-Tom interrompette la frase quando davanti a lui li si pararono i profondi occhi di Denika

Ella abassò lo sguardo, ripensando a quello che le era capitato la mattina.

-Hey, Denika.. Ma dov'eri finita?Tua madre era preoccupatissima!-Spiegò Tom rialzandosi.

Denika si rialzò altrettanto, con lo sguardo sempre basso:

-Io ..Ehm .. Ero con delle amiche.-

Stava per risalire le scale quando si sentì alzare il viso:

-Hey, ma non mi avevi detto che eri impegneta con i compiti?-Il rasta l'aveva in pugno, adesso li mancava la sua mossa finale; il bacio.

Avvicinò le sue labbra carnose e vogliose a quelle rosee della ragazza.

-Tom .. No..-L'altra lo spinse via e corse per le scale, trattenendo a stento le lacrime e lasciando Tom di sasso.

Spalancò la porta di casa e si ritrovò a faccia a faccia con sua sorella Ambra, quando la guardava le sembrava di vedere gli occhi di suo padre e ne soffriva.

Appena Ambra vise sua sorella le urlò contro:

-Dove cazzo sei stata?!Mamma mi ha fatto 3000 domande e mi ha rimproverata!E sai perchè eh?!Per colpa tua!-

Denika si asciugò gli occhi e tentò di mantenere la calma:

-I-Io ero insieme a ..A delle amiche..-

Ambra stava per rispondere, quando sbucò Engel che quando vise la figlia l'abbracciò senza pensarci due volte:
-Oh santo cielo Denika!Dov'eri finita?Ero preoccupatissima, stavo per chiamare la polizia ..-

-M-mamma io .. Ero con delle mie amiche che ho conosciuto a scuola ..-Denika è si sentì sprofondare quando disse quella frase.

Perchè sapeva di aver mentito.

Perchè aveva fatto preoccupare sua madre.

Perchè quelle non erano amiche, ma semplici stronzette.

Perchè sapeva che sua madre non gliele avrebbe mai fatte frequentare.

Perchè sapeva che giorno dopo giorno la sua vita si distruggeva.

-Davvero Denika?Oddio sono contentissima per te!E' da 5 anni che non fai amicizia con qualcuno!-Sbottò la madre allegra ritornando in cucina a dare la notizia a Simone.

Intanto Ambra si avvicinò alla mora:

-Tu menti.-

-C-cosa?-

-Tu menti, perchè improvvisamente hai fatto amicizia e soprattutto in un solo giorno?Non è possibile;non ci credo.-Denika rimase di sasso;non credeva che sua sorella la conoscesse tanto bene, ma doveva tentare di mentire.

-Bè .. Non crederci, tanto io so di aver ragione ..-Blabettò la mora tentando di mostrarsi indifferente e decisa, ma non era mai stata una brava attrice.

-Non ci credo.-Concluse Ambra salendo le scale e tornando in camera sua con la sua classica aria di superiorità.

-Denika, stai bene?Sai, eravamo molto preoccupati per te.-La sorella minore sobbalzo a sentire una voce alle spalle; si volto e si ritrovò Bill.

Si sentì male a vedere i suoi occhi, così simili a quelli che avevano tentato di baciarla.

-Ehm .. Sto bene, grazie Bill.-Sorrise Denika tentando di scacciare quei pensieri.

-Dov'è tua sorella?-Chiese il Kaulitz guardandosi attorno in cerca di Ambra.

-E' in camera sua, di sopra.-Indicò le scale e lasciò che Bill salisse le scale in santa pace da solo.

La mora notò che la porta di casa l'aveva lasciata aperta; così si diresse per chiuderla quando si ritrovò a 1 cm di distanza con Tom.

Proprio l'ultima persona che avrebbe voluto vedere.

-Che fai, mi chiudi fuori?-Chiese Tom alzando un sopracciglio.

-Non sapevo che c'eri tu fuori ..-Boffonchiò l'altra tremando; aveva paura che il rasta ci avrebbe riprovato.

-Perchè sei scappata via così?-Tom si avvicinò pericolosamente al viso della Becker che aveva uno sguardo terrorizzato.

-Perchè ...P-Perchè .. Non ti devo nessuna spiegazione!-Urlò la mora cercando di mostrarsi forte e preparata, tentò di scostarsi da Tom, ma egli le bloccò i polsi stringendoli.

-Tom, lasciami, lasciami!!-Il rasta alle urla della ragazza la lasciò subito guardandola stupito.

-Ma ..-Prima che Tom potesse commentare arrivarono Simone e Engel che avevano sentito le urla di Denika

-Che succede ragazzi?-

Tom guardò Denika che si massaggiava ancora i polsi tremando come una foglia, rannicchiata nell'angolino.

-Tom, che cosa è successo a Denika?-Chiese di nuovo Simone rivolta a Tom.

-Mamma io ..-Tom venne interroto dalla voce fioca di della mora:

-Niente .. Ho sbattuto il piede e ho urlato di dolore .. Ora sto bene.-Sospirò mordendosi il labbro mentre sentiva gli occhi innumidirsi.

Fortunatamente Engel e Simone non vi fecero caso e tornarono in cucina dal loro amato tè.

Tom si voltò verso Denika e le corse incontro:

-Ma ti ho stretto così forte?-

-No ..-

-Ti ho fatto male?-Chiese Tom scostando i capelli della ragazza dagli occhi.

-No ..-

-Ti faccio schifo?-Chiese nuovamente Tom avvicinandosi al suo orecchio.

Denika borbottò qualcosa di incomprensibile, e infine sussurò un semplice:

-Lasciami in pace ..-

Tom si alzò e si diresse in cucina, chiedendosi perchè diamine si preoccupava per quella ragazza così complicata.

**

 

Si sentiva davvero imbarazzato tra quei corridoi sconosciuti.

Si guardò attorno e vide 3 porte.

Si avvicinò a quella in fondo e aprendola capì che era semplicemente lo sgabuzzino.

Sospirò e richiuse la porta, così si avvicinò alla porta del corridoio sinistro.

Stava per bussare quando notò che sopra c'era un foglio con su scritto "Bussare prima di entrare by Denika."

Ringraziò tra se e se Denika per aver messo quel foglio.

Bill si voltò e intuì che l'ultima porta era quella di Ambra.

Tremava; non sapeva se bussare o meno.

Il moro prese coraggio e bussò 3 volte sulla porta in legno massiccio.

Dall'interno sentì la musica spegnersi e un annoiato "Arrivo ...", successivamente sentì sbuffare e finalmente la porta si aprì.

Apparve Ambra, con i capelli legati in una coda che le ricadeva sulla schiena in modo buffo.

-Ehm .. Disturbo?-Chiese Bill impacciatamente osservando le piastrelle sotto i suoi piedi.

Ambra tentò di riprendersi dallo shock e tentò di rispondere col solito tono annoiato:

-No, entra pure.-

-Grazie.-

Bill entrò nella stanza osservando ogni minimo particolare.

E la prima cosa che si notava era il classico disordine così non fece a meno di trattenere una risatina soffocata.

-Perchè ridi?-Chiese Ambra guardando Bill negli occhi.

-E' buffo il tuo disordine.-Rispose Bill pensando che anche Ambra avrebbe abozzato un sorriso, ma non lo fece.Si sprecò a dire un semplice:

-Ah.-

Bill si sedette sul morbido letto e si creò un silenzio tombale.

Ambra si rimise le cuffie alle orecchie ascoltando musica.

Mentre Bill si guardava attorno impacciato e imbarazzato; non sapeva proprio di cosa parlare.

Pensò a vari argomenti, ma erano tutti stupidi, così sparò la prima affermazione decente:
-Menomale che tua sorella sta bene.-

Ambra lo fulminò con lo sguardo e buttò le cuffie all'aria:
-Ma sai quanto me ne frega che mia sorella sta bene!-

Bill la guardò imbambolato:

-Bè..E' tua sorella, è ovvio che ci tieni a lei ..Giusto?-

-No.-Rispose secca Ambra rimettendosi le cuffie.

-Ehm .. Quindi non ci tieni a lei?-Chiese ancora il moro sempre più perplesso.

-No.-

-E perchè?-

-Cazzi miei.-Borbottò Ambra chiudendo gli occhi.

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Ed ecco il 5° capitolo =) Spero vi sia piaciuto ^^

baci

by

hiba_kaulitz_emogirl

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