Sognando Cuba

di iuliuscaesar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione Pov Bella ***
Capitolo 2: *** Introduzione pov Edward ***
Capitolo 3: *** Capitolo 1 pov Bella ***
Capitolo 4: *** Capitolo II pov Edward ***
Capitolo 5: *** Capitolo III pov Bella ***
Capitolo 6: *** Capitolo IV pov Edward ***
Capitolo 7: *** Cap V pov Bella ***
Capitolo 8: *** Capitolo VI pov Edward ***



Capitolo 1
*** Introduzione Pov Bella ***


FABIO Questa è la mia prima ff. Non andateci leggeri...  le vostre critiche mi faranno solo crescere.





INTRODUZIONE POV BELLA



Eccomi arrivata all’Università di Seattle per iniziare il primo anno del corso di Letteratura Inglese. Non rimpiango la mia scelta di rimanere nella penisola dell’Olympia nello stato di Washington e non andarmene da quel paesino, Forks, coperto da una coltre di nubi perenni. La ragione di questa  decisione si identifica in una persona, più precisamente in un uomo, che amo e mi amerà per sempre, Charlie, mio padre e sceriffo di  Forks. L’idea di abbandonarlo mi dilaniava il cuore, soprattutto da quando ho visto la trasformazione che ha avuto da quando vivo con lui da tre anni.

I miei si erano sposati e divorziati quasi subito, precisamente il loro matrimonio era durato due anni. All’età di un anno e mezzo mia madre, Reneè, mi portò via da Forks, una vera e proprio prigione, per di più atavica, per il suo spirito così esuberante. Per quattordici anni e mezzo avevo vissuto in una bellissima villetta nella caldissima città di Phoenix. Sono cresciuta molto in fretta per spirito di sopravvivenza, vivere con una persona che lascia il gas acceso o sta per bruciare la camicetta che stava stirando sono episodi che ti colpiscono nel profondo. Ho visto mia madre uscire con molti uomini, anche molto più piccoli di lei, fino a quando non ha incontrato Phil, giocatore di una famosa squadra di baseball. All’inizio credevo che fosse uno come un altro, ma quando arrivarono al quinto appuntamento, si insinuarono i dubbi che sarebbe sfociato qualcosa di serio. Le mie supposizione non erano infondate, infatti dopo due anni si sposarono. Papà lo vedevo cinque settimane l’anno: un mese durante le vacanze estive e una settimana in quelle natalizie. Oppressa dall’aria dei neo-sposini che aleggiava in casa, complice lo sguardo vacuo di Charlie quando il prete pronunciò la fatidica frase “Io vi dichiaro marito e moglie”, presi la decisione di trasferirmi e cercare di approfondire un rapporto fondamentale per la mia crescita, ma che era mancato nella parentesi infantile ed adolescenziale.
In casa era ancora presente la presenza di mia madre: dalla posizione dei mobili al colore sbiadito dei muri … Mio padre amava e ama tuttora Reneè, è più forte di lui. Quando arrivai gli occhi di mio padre erano vuoti come nel matrimonio, era molto taciturno e non riusciva ad esternare la sue emozioni, io decisamente avevo preso da lui; ma con il passare dei mesi gli occhi da spenti erano luminosi e abbiamo inziato a scherziare molto spesso … Non lo avrei mai potuto abbandonare e voltargli le spalle ancora una volta, ma soprattutto non volevo.
Abituarmi a vivere da sola con un uomo non è stato semplice, ma mi ha aiutato a crescere ulteriormente: le mie capacità culinarie erano aumentate nettamente, le lasagne erano la mia specialità, ma soprattutto il suo piatto preferito; facevo i servizi di casa; facevo il bucato; insomma mandavo completamente la casa avanti. Visto da fuori si potrebbe pensare che Charlie mi sfruttasse, ma non era assolutamente così: mio padre non mi aveva mai chiesto niente del genere, aiutarlo era stata una mia scelta così mi sono sentita meno di peso.
Alla High School di Forks per un po’ ero stata il nuovo giocattolino, stavo sempre al centro dell’attenzione, tutti i ragazzi volevano uscire con me, una situazione al quanto imbarazzante; dopo alcuni mesi di costanti rifiuti si erano rassegnati, anche se Mike Newton era molto insistente, soprattutto quando andavo a lavorare al negozio dei suoi genitori. All’inizio voleva diventare mia amica Jessica Stanley, ma dopo due ore consecutive di Trigonometria mi volevo tagliare le vene. Nel suo gruppo c’era anche Angela Webber, una ragazza squisita e molto intelligente; facemmo subito amicizia ed è tuttora la mia migliore amica, anche se ormai non abitiamo più vicini perché è andata al College in Alaska … Mi mancherà e non poco, ma mi ha promesso di venire presto, non vedo l’ora. Mi sono dimenticata della persona che mi ama, il mio “lupacchiotto” Jacob Black.

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Capitolo 2
*** Introduzione pov Edward ***


n

Buon giorno a tutti... Eccomi con la seconda introduzione, ma dal punto di vista di Edward... Spero che non mi uccidiate...

Volevo ringraziare chi mi ha aggiunto tra gli autori preferiti   

1-braking down [Contatta]  

Chi ha aggiunto Sognando Cuba tra:

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le storie da ricordare
 1 - mine [Contatta]

Stupid lamb: We Ale a tutte le domande avrai delle risposte tra questo e il prossimo capitolo... Spero di non deluderti... E grazie per il benvenuto!!!! xD

JessikinaCullen: Grazie per la disponibilità... In realtà non me ne ero accorto... Vedrò di approfondire... Grazie per la tue osservazioni sono state molto gradite xD!!! 

xSamy88: GraziSamanta per tutto... Potevi anche non commentare, ma è stato molto gradito...  Spero di mantenere le aspettative... Un bacione  

Inoltre vorrei ringraziare i lettori silenziosi... E se avete qualche dobbio non indulgiate a chiedere!!! 

Ora vi lascio alla letura!!! xD

Pov Edward

 

“Edward,figliolo, svegliati” la voce melodiosa di mia madre mi ridesta dal mio sonno, stranamente, senza sogni.

Aprendo gli occhi e alzando lo sguardo verso il soffitto, noto che c’è qualcosa che non va: il soffitto dovrebbe essere viola non bianco; quando i ricordi affollano la mia testa e mi fanno rivedere le decisioni che la mia famiglia aveva preso per il mio bene. Quella era la mia nuova stanza in cui avevo dormito per la prima. Ci siamo trasferiti da Anchorage, in Alaska, in questo paesino perennemente sotto le nubi. A Forks i colori predominanti sono due: il marrone e il verde, che mi rispecchiano completamente. Il marrone della vita di merda in cui mi sono ridotto; mentre il verde come speranza nella ricerca del vero me. Infatti stavo sprecando la mia vita che si stava trasformando in non-vita, pian piano stavo diventando l’ombra di me stesso.

Devo ringraziare solo la mia famiglia che mi sono sempre stati accanto, soprattutto quella pazza della mia gemella, Alice; è vero quello che dicono riguardo i gemelli, uno conosce meglio l’altro rispetto a sé stesso; non potremmo mai stare separati, poi c’è stato il mio fratellone-orso Emmett, lui mi ha aiutato con il suo modo di fare da bambinone, i bambini possono capire e vedere ciò che gli adulti non possono, e lui ha fatto proprio questo, capire . I miei genitori, Esme e Carlisle, non mi hanno mai giudicato, mi hanno semplicemente amato e quando sono scoppiato in lacrime davanti a loro e mi hanno consolato e cullato; mi sentivo un bambino e speravo che si potesse risolvere il mio problema come quando succedeva dieci anni fa.

Nonostante tutto non cambierei niente della mia vita, perché potrei incorrere nel rischio di perdere l’unica cosa di cui vado fiero e per cui vale la pena lottare, loro, la mia famiglia, e quella che sarà la mia nuova forza, perché oltre a combattere me, combatterò anche per loro. Molte volte non mi sento all’altezza del loro bene, ma d’ora in poi sarà diverso, inizieranno ad essere orgogliosi di me.                                                                                                                                                                         Però non posso pensare che cambiando città, possa riprendere possesso della mia vita, ma ci riuscirò partendo dalle cose che mi facevano sentire me stesso.

 Sembra strano ma a me piceva studiare e volevo fare il medico, seguendo le orme di mio padre. Ritengo questo mestiere il più onorevole e il più difficile: onorevole perche puoi aiutare il prossimo quotidianamente; ma difficile perché hai la vita di un’altra persona nelle tue e nella sala operatoria devi mettere da parte la propria vita o le proprie emozioni, sembra brutto dire che devi essere una macchina, ma è necessario per salvare delle vite.

Stamattina devo iniziare il primo anno del corso di Medicina nell’Università di Seattle. Avrei potuto scegliere università molto famose che avevano accettato la mia proposta, ma non mi interessava. Avevo scelto proprio io Forks, perchè, quando ho dovuto fare una ricerca per la scuola sulle tribù americane ancora esistenti e tra queste c’era La Push, patria dei Quileute, nella Penisola dell’Olympia, ho scoperto che si trovava proprio lì vicino, me ne innamorai, e la proposi come prossima metà per stravolgere positivamente la vita.

La seconda cosa che mi manca è la musica, il mio pianoforte. Sono un paio d’anno che non mi sfiorava nemmeno l’idea di suonarlo, perché non ne ero degno e penso di non esserlo tuttora, ma so che anche lì è riposta la mia forza e la mia volontà. Mi manca lo sguardo di mia madre che mi volgeva quando suonavo la mia composizione dedicata a lei e a mio padre; rappresentava tutto l’amore che li univa e li unisce e che sono riusciti a trasmettere a tutti noi. Sente la necessità di rivedere quello sguardo pieno d’amore e di orgoglio.

Oggi oltre all’università devo iniziare un nuovo corso, ma non da allievo ma da insegnante: il corso per principiante, alla scuola di Port Angeles, di salsa cubana.



Vi è piaciuto il mio nuovo Edward??? Fatemi sapere...

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Capitolo 3
*** Capitolo 1 pov Bella ***


cap 1 Buon giorno a tutti... Eccomi con il primo il capitolo... In realtà continuerà la narrazione della prima narrazione...
Ho avuto poche recensioni, ma mi piacerebbe averne altre *_*

Vabbè intanto volevo ringraziare

1 - braking down [Contatta]


1 - Amalia89 [Contatta]
2 - JessikinaCullen [Contatta]
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Mirya: Si hai colpito nel segno in tutti i punti... A dire la verità Edward è un po' un incognita anche per me... Ogni giorno che passa mi si formano nella testa sfaccettature del suo carattere... Mi da l'impressione che non è che ho creato un nuovo Edward ma un nuovo Edward si sta manifestando a me... E spero vivamente di riuscire a placare la curiosità... Grazie per aver trovato del tempo per leggere la storia.. un bacione

JessikinaCullen: Jessica grazie per aver recensito anche uqesto capitolo... Mi fa piacere che ti sia piuciuto il mio Edward... I Cullen sono i Cullen e devono per forza essere uniti... In questo capitolo capirai anche un po' dei problemi di cuori di Bella... Spero che ti piacerà anche questo capitolo... un bacione

Buona lettura a tutti!!






Capitolo 1 pov Bella

 

Sto ancora nella mia macchina, anzi nuova macchina, la Mazda 2. Io ho sempre adorato il Chevy, ma mi sono rifiutata di andare in giro per Seattle con il mio furgoncino, e, con i soldi messi da parte con il lavoro nel negozio dei Newton, più un incentivo da parte di Reneè, sono riuscita a comprare quest’auto che è proprio perfetta per me.                                                                                                                                                                                      Basta temporeggiare, ora inizia la mia nuova avventura nel pericoloso mondo dell’università, dove nessuno del tuo corso è un vero amico e devi sempre guardarti dietro le spalle.

È stato molto semplice per me scegliere la facoltà di Letteratura Inglese. Tutte le serate passate da sola Phoenix venivano dilettate con la compagnia di un bel libro. Non ho un vero e proprio genere preferito, leggo di tutto perché in ogni riga di ogni libro possiamo trovare un insegnamento che ci può aiutare nella vita di tutti i giorni. In fondo un libro è proprio questo: l’autore si sente un po’ come un dio onnipotente che crea un mondo ideale, però dove non esiste il libero arbitrio, ma decide tutto lui, in cui esprimi tutte le sue gioie, le speranze, ma anche le frustrazioni, i dolori. In definitiva un libro è un mondo ad immagine della realtà, però filtrato dal punto di vista dello scrittore.

Il mio sogno è proprio diventare scrittrice, come penso tutte le persone che leggono. Infatti ad un certo punto nella vita di ogni lettore, si sente la necessità e il desiderio di esternare tutto ciò che si ha dentro attraverso il foglio e la penna. Questo mio desiderio si è annidato nel mio cuore già da molto tempo, sin dall’inizio della mia carriera da lettrice, ma non ho mai voluto iniziare a scrivere perché sento che la mia vita è piatta, non piena di quelle emoziona da trasmettere ai miei eventuali lettori o lettrici e capaci di farli appassionare alla storia.                                              Ma soprattutto non ho l’ispirazione; potrei solo copiare i grandi classici che ho letto milione di volte, come “Pride and Prejudice” di Jane Austen o “Wuthering Heights” di Emily Brontë. Molte volte mi chiedo come mai proprio la mia storia d’amore con Jacob non è la mia musa. Bè, in realtà già so il motivo: io non lo amo, invece lui dice di amare me. Però non ne sono poi così sicura perché sono d’accordo con la frase di Dante del V canto dell’Inferno “Amor che nullo amato amar perdona”, una persona che ama non può che essere corrisposta, quindi secondo me la sua è solo un’infatuazione.

Quando ero arrivata a Forks, non conoscevo nessuno. Ci vennero a trovare Billy Black, amico di papà, e suo figlio,  appunto Jacob. Io sono sempre stata bene con Jake, ma sin dall’inizio avevo capito che lui provava qualcosa di più di una semplice amicizia. Passavo molto tempo con lui a La Push e conoscevo quasi tutti nella riserva ormai, perché a Forks non c’era nessuno che mi entusiasmava, tranne Angela che però doveva badare ai fratellini. Ormai tutti si aspettavano che ci mettessimo insieme, perché in fondo eravamo inseparabili. Quando mi chiese di essere la sua fidanzata, non risposi subito; dovevo pensare bene alla scelta che mi avrebbe influenzato per molto tempo e che mi avrebbe portato a fare nuove esperienze, vedi quelle sessuali. Alla fine accettai; infondo il mio “lupacchiotto”, come gli piace essere chiamato, è un bellissimo ragazzo, ha la carnagione olivastra, dato le sue origini dei nativi americani, molto muscoloso dato le ore che passa in palestra e ad aggiustare le macchine, nel tempo libero lavora in un’officina, ha gli occhi scuri e i suoi capelli sono stupendi neri e molto lucidi, è più piccolo di me di età anche se non si vede esteriormente, ma interiormente non ci sono paragoni. Speravo che con il suo “amore” riuscisse a trasformare il mio sentimento di amicizia in qualcosa di più profondo, ma ancora tuttora non c’è riuscito. Sono invidiata da tutta Forks per il mio fidanzato, ma io non trovo tutta questa fortuna; sono sempre le solite ochette che non pensano ad altro se non all’aspetto fisico. Ma è anche vero che Jake ha un carattere bellissimo: sempre dolce, divertente e solare, il mio sole; anche quando è triste, il suo bellissimo sorriso non abbandona mai le sue labbra perfette. E’ il ragazzo perfetto che tutte le ragazze vorrebbero, ma nonostante tutto non è perfetto per me. Molte volte mi chiedo come mai sono così complicata, già alcune situazioni in generale sono difficoltose, io le vado pure a peggiorare.                                   

E’ meglio che entri ora, sennò faccio tardi e non trovo il mio posto di banco preferito.

Università preparati sta arrivando Isabella Marie Swan!!!


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Capitolo 4
*** Capitolo II pov Edward ***


capitolo 2

Eccomi con un nuovo capitolo... Spero che vi sia piaciuta la mia visione della scrittura e della lettura...

Passiamo ai ringraziamenti

1 - braking down [Contatta]

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giova71: Grazie per aver recensito questa ff... Spero che ti piacerà l'evoluzione della vicenda... Un bacione

JessikinaCullen: Diciamo che non sono un grande patito di Jacob e ho voluto mettere in chiaro che nonostante fossero fidanzati lei non lo ama... Per l'incontro bisogna aspettare ancora un po'... Spero che ti piacerà... Un bacione


Buona lettura a tutti!!

Capitolo II Pov Edward

 

“Forza Edduccio caro, ti vuoi alzare? Ho già preparato cosa ti devi mettere!!! Fatti una doccia veloce. Ma soprattutto fai presto che andiamo con la tua Volvo!!!” La voce squillante della mia cara gemellina mi distoglie completamente dai miei pensieri.

Questa volta mi sentirà. Prima ho detto che non riuscirei a fare a meno di lei, bè molte volte mi rimangio le parole; ma anche per questo le voglio così bene: la sua vivacità è estremamente contagiosa e non puoi essere triste vicino a lei. Emmett ci sfotte sempre e dice che è impossibile che siamo gemelli, siamo completamente diversi sia caratterialmente sia fisicamente, ma ci unisce una complicità pari a nessuna. Mi ricordo sempre quando da piccoli ci coalizzavamo in tutti i giochi contro di lui, il nostro fratellone. Puntualmente faceva la parte del cattivo che imprigionava Alice, ed io il cavaliere pronto a salvarla.

Emmie the Pooh, il suo soprannome storico per la somiglianza esteriore e anche celebrale con Winnie, è stato sempre un bravo fratello maggiore, ci difendeva sempre e quando alle elementari avevamo un problema con i bulletti, lui c’era sempre pronto a salvarci. Mi manca un sacco, lui è rimasto ad Anchorage per continuare la facoltà di Architettura, ma ci ha promesso che appena riesce ad avere il passaggio di università viene da noi e finisce il corso a Seattle.

Ma perché Alice deve scegliere sempre i vestiti per me, nonostante tutto so ancora scegliere cosa mi devo mettere. Non che mi lamento, fissata come è, sceglie sempre in modo impeccabile, però non ho avuto l’occasione di trovare il mio stile; vabbè se ci vuole così poco per farla felice, perché non accontentarla??? In realtà potrei cambiare anche abbigliamento , ma sarebbe inutile perche quella pazza mi manderebbe a calci nel sedere a cambiarmi, quindi è inutile perdere tempo prezioso, e come ha detto Benjamin Franklin “il tempo è denaro”.

Seguo i comandi della “colonnella” in seconda, al primo posto ci sta mamma che quando vuole può essere mooooolto convincente, il suo motto preferito è quello machiavellico “A mali estremi estremi rimedi”. Fortunatamente non ha mai provato questi “estremi rimedi” sulla mia pelle, ma sono stato testimone oculare: il predatore diventato preda non poteva essere che Emmett. La sua colpa è stata quella di trovarsi per caso nello spogliatoio delle cheerleaders in atteggiamenti nettamente lontani dalla pudicizia. Mamma l’ha rincorso per tutta la casa con una mazza da baseball, uno  spettacolo esilarante...

Ma perché Alice sta al mio posto, al posto del guidatore!?!?

“Alice scendi subito dalla Mia macchina”                                                                                                                                                               “Dai Edduccio possa guidarla un poco io, mi manca la mia Porsche...”                                                                                     Ed io che ci devo fare se si è andata a schiantare???  No no no, Alice non ti permettere di mettere il broncio. Non ci credo ha di nuovo messo quel tenerissimo muso da cane bastonato, proprio quello a cui non riesco a resistere. Eh no Edward questa volta devi resistere, sennò vincerà sempre lei. Però alla fine che mi costa, per una volta può andare.

“Va bene Alice, ma solo per l’andata!!!”                                                                                                                                                                     “Grazie Edduccio, sei il mio gemello preferito”                                                                                                                                  “Primo io sono il tuo unico gemello, e secondo per oggi non mi chiamare “Edduccio””                                                                           “Ma Edward è un nome da vecchi, lo usavano solo all’inizio del ventesimo secolo!!”                                                                                        "Non me ne importa, zitta e guida, altrimenti facciamo tardi”

Oggi Alice è più solare del solito, mmm... Quello sguardo di solito non preannuncia niente di buono… Meglio indagare!!! “Alice come mai sei così felice??”   “Semplice, perché sento che quest’anno sarà diverso e avrò un’amica speciale, una vera migliore amica!!”

Solo io posso vedere l’amarezza dei suoi occhi... Lei ha tanto amore da dare, ma tutti quelli che si erano avvicinati a lei, avevano solo dei secondi fini: arrivare a me!!                                                                                                                                                                                  Lei ha sacrificato tutto per me, ma d’ora in poi sarò io a sacrificarmi per lei!!

Università preparati i gemelli stanno arrivando.

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Capitolo 5
*** Capitolo III pov Bella ***


capitolo 3

Salve a tutti... E' da un po' che non pubblico... Tutto causato che non mi piace affatto questo capitolo e sono stato molto restio a pubblicarlo... Nono sono riuscito a migliorarlo in nessun modo quindi l'ho lasciato così come era... Fatemi sapere

Ringrazio braking dawn che mi ha aggiunto tra i suoi autori preferiti

Ringrazio che ha messo Sognando Cuba tra le preferite:

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Chi l'ha messa tra le preferite

1 - Amalia89 [Contatta]
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3 - Lena89 [Contatta]
4 - Stupid Lamb [Contatta]

Ma volevo ringraziare particolarmente Samy88 che mi sta vicino spiritualmente nella scrittura

Capitolo III Pov Bella

Sembro una bambina al primo giorno delle elementari: sono euforica e non riesco a stare ferma. Per fortuna ho trovato il posto ideale che cercherò di accaparrarmi ogni mattina. Sono in prima fila del semicerchio, ma sull’estremità che affaccia sulla finestra, così ogni mio movimento non sarà motivo di spettacolo e stando vicino alla finestra non mi sentirò oppressa e potrò osservare il mondo circostante.

Ho sempre cercato di osservare con occhio critico il mondo circostante per cercare di riprodurlo su carta nel modo più vicino alla realtà. È un po’ un controsenso rispetto al mio sogno di diventare scrittrice, ma sono divisa in due perfette metà: la parte sognatrice, autrice, e quella razionale, giornalista. In fatti se non riesco a trovare la mia agognata ispirazione, avrei anche la possibilità di cercare di sfondare nel mondo del giornalismo; non sarebbe la stessa cosa, ma, anche se “Non di solo pane vive l’uomo”,  ho i piedi per terra e una famiglia, quando ci sarà se ci sarà, non va avanti a sogni ma a soldi.

Infatti, alla High School, avevo partecipato, per tutti e  tre gli anni che ho frequentato,  al corso pomeridiano di giornalismo. E’ stata un’esperienza che mi ha colpita molto e stranamente è stata ben organizzata. Ho avuto l’occasione di vedere all’opera la redazione del Post-Inteligencer(N.d.a. esiste veramente e aveva la redazione a Seattle) prima che da cartaceo passasse completamente a virtuale. Ho potuto costatare che la vita del giornalista non è per nulla facile: ti devi vedere sempre alle spalle perché c’è sempre qualcuno che è pronto a colpirti alle spalle, m soprattutto prima di avere la soddisfazione di vedere il tuo nome sotto un articolo dovevi aspettare anni di gavetta... Solo i veri motivati possono approdare alla prima pagina...

Mi sento osservata, ma voltandomi non c’è nessuno dell’aula che mi sta guardando... Vabbè sarà solo una mia impressione... Finalmente sta arrivando il professore, spero non dico che mi faccia appassionare ancora di più alla Letteratura, perché è impossibile, ma solo che non me la faccia schifare. Qui si decide tutto il mio futuro e uno stupido professore non può e non si deve permettere di rovinarmelo…

 “Buon giorno a tutti, sono il vostro professore che vi accompagnerà per tutta la vostra vita universitaria, il mio nome è James Perry, ma mi potete chiamare semplicemente James, altrimenti mi sentirei troppo vecchio!”Delle risate si sono alzate tra noi studenti. Pensandoci ha ragione, non è tanto vecchio anzi molto giovane per insegnare a una Facoltà così importante... Dovrà avere tra i trenta e i quarant’anni…

“Questa è la lista dei libri che dovrete leggere entro il primo semestre che si concluderà a Marzo… Leggeteli molto approfonditamente perché saranno oggetto di studio e di esame.”                       Sulla lavagna elettronica è apparsa la lista dei prossimi amici che accompagneranno le mie serate di “baldoria” a casa:

  • Canterbury Tales by   Geoffrey Chaucer
  • Much ado about nothing by William Shakespeare
  • A midsummer night’s dream by William Shakespeare
  • Twelfth night by William Shakespeare
  • The Merchant of Venice by William Shakespeare
  • Romeo and Juliet by William Shakespeare
  • Hamlet by William Shakespeare
  • Othello by William Shakespeare
  • Macbeth by William Shakespeare

Da come si evince dalla scelta dei testi, in questo primo trimestre, affronteremo la letteratura inglese dal Medioevo al periodo elisabettiano. Dei libri assegnati ne avevo letti solo due: Romeo and Juliet e A midsummer night’s dream, insomma proprio i classici da non perdere; inoltre questi sono state anche le due uniche opere teatrali che abbia letto, perché mi sono sempre concentrata sulla prosa ottocentesca...

Decisamente avrò compagnia nelle serate in cui ci saranno le partite alla televisione...

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Capitolo 6
*** Capitolo IV pov Edward ***


Capitolo IV

Buon pomeriggio a tutti voi lettori e lettrici... Eccomi con un nuovo capitolo... A questo ci tengo particolarmente... Spero che vi piacerà anche voi... Fatemi sapere con i vostri commenti xD

Passiamo ai ringraziamenti:

1 - braking down [Contatta]

Per avermi messo tra gli autori preferiti

1 - Amalia89 [Contatta]

2 - Bonannina94 [Contatta]
3 - JessikinaCullen
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4 - Lena89
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5 - lisetta95
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6 - Stupid Lamb
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Per aver messo Sognando Cuba tra le preferite

1 - anna_freud [Contatta]
2 - bumby
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3 - deisy87
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4 - federob
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5 - giova71
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6 - gismy88
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7 - hitomi
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8 - iaia_twl
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9 - jecca92
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10 - kikkasole
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11 - martinuccia
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12 - mine
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13 - mux
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14 - pirilla88
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15 - poseidonia
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16 - Rumy
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17 - saratokio
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18 - suxpicci_89
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19 - TheLifeOnMars
[Contatta]

Per averla messa tra le seguite

Buona lettura a tutti voi e fatemi sapere!!

Capitolo IV Pov Edward

“Tra poco siamo arrivati, tra poco siamo arrivati, tra poco siamo arrivati,...” Ringrazio ancora mia madre che, quando a tredici anni avevo crisi di panico, mi ha iscritto a un corso di training autogeno. Non mi sono mai dimenticato i consigli di quel corso perché mi aiutano tuttora quando mi trovo in macchina da solo con Alice... Dal tragitto da Forks a Seattle ha parlato ininterrottamente della sfilata della nuova collezione Autunno/inverno 2009/10 della Gucci che ieri ha visto in televisione... Non ho sentito molto di quello che ha detto, soprattutto perché non ha nemmeno cercato il mio interesse o coinvolgimento, ma l’unica cosa che ho captato è che le è piaciuto tantissimissimo un vestitino corto con
sfond
o bianco e come fantasia grandi chicchi di  caffè... Il messaggio che mi ha voluto mandare è stato: Dai Edduccio ti preeego me lo regali??? E io già so che lo farò, ormai sono senza speranze... Ora il potere dei Cullen è in mano delle donne... Che fine abbiamo fatto... Cosa dirà Emmett quando tornerà?? Prenderà in giro me e papà a vita...

Appena abbiamo parcheggiato, mi sono potuto appropriare delle chiavi della Volvo, non commetterò l’errore di lasciarle in giro un’altra volta, e mi sono fiondato nella mia classe...

La mia classe è quella tipica delle università: la platea semicircolare, dove si siedono gli studenti, e di fronte la cattedra del professore; vicino alla lavagna elettronica ci sono due riproduzioni, una del sistema scheletrico, mentre l’altra di quello muscolare.

Essendo uno degli ultimi ad entrare sono rimasti pochi posti, tra questi scelgo quello in prima fila vicino alla finestra, perfetto per uno che non si vuole far notare fino agli esami “Meglio essere sottovalutati e stupire, che sopravvalutati e deludere” e deludere da stamattina era cancellata dal mio calendario.

Guardando la finestra intravedo una ragazza: ha il viso forma di cuore incorniciati da lunghi boccoli castani con colpi di sole che li valorizza, ma i miei occhi sono attratti dai suoi, pura cioccolata fusa... Una bellissima ragazza... NO EDWARD!! Ragazze è un altro nome che, non lo devi cancellare, ma addirittura espellere... Il concetto di ragazza può comprendere solo quella di compagna di ballo e di corso... e basta!!

Poi non meriti nessuna ragazza... L’unica importante, tua sorella, l’hai fatta soffrire solo per diciannove... Mi sembra il caso di smetterla...  

Eppure non riesco a non guardarla, ammirarla... I miei occhi vengono calamitati dai suoi, sono attratto da lei... Non mi spiego il motivo... Non credo nel colpo di fulmine, penso che il “ti amo” abbia perso il suo valore perché l’amore lo ha perso... Ma nonostante tutto ci potrebbe essere un eccezione... EDWARD HO DETTO NO! Secondo te l’eccezione ci dovrebbe essere con te??? Decisamente NO! E secondo fai finta che sia fidanzata... Un essere etereo e irraggiungibile... Ma guarda i suoi occhi come sono tristi... Può essere fidanzata, ma innamorata no... Non mi importa dei suoi occhi, come tu non te ne devi importare... Poi riusciresti a farla innamorare di te ogni giorno e renderla felice ogni anche con un piccolo gesto? Prima di pensare al prossimo, anzi alle prossime, devi pensare a te stesso e riuscire a mantenere il controllo della tua vita completamente... Ma le... Niente ma... E ora fissa un punto della lavagna...

Per fortuna sta entrando il professore, così mi posso distrarre dal quel diavolo, da fattezze angeliche, che mi aveva stregato con la sua bellezza.

Ho deciso che non rimarrò a mangiare qui perché potrei incontrarla e a quel punto vocina mia nemmeno tu mi potrai fermare...

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Capitolo 7
*** Cap V pov Bella ***


Salve a tutti... E' provato che Nvu mi odia... Non si mette mai bene... Vabbè spero che sopraviverete...

Vi voglio ringraziare che pian piano state crescendo... E' molto importante per me sapere del vostro appoggio...

Giova71: Grazie per la tua recensione... Più avanti si avranno degli indizi sul comportamento di Edward... Ti è piaciuto il dialogo interiore??? Sì era proprio lui che la guardava... In realtà quando ho scritto il capitolo precedente non lo avevo messo, poi scritto questo mi è venuta l'illuminazione... Spero che ti continuerà a piacere... Un bacione

Capitolo V Pov Bella

 

Le ore sono passate velocemente... Il professor Perry, o meglio James ,come preferisce essere chiamato, è veramente molto preparato e spiega in modo chiaro e fluido... Siamo stati fortunati ad avere questo professore... Inoltre ci ha detto che per avere dei punti di crediti ci sono dei corsi extra-curricolari, e tra questi ho scelto teatro... Per una persona che ha senso dell’equilibrio pari a zero è stata una scelta molto azzardata, ma ho deciso che è giunto il tempo di crescere e quindi superare stupide fobie...

La mensa comune dell’università è molto ampia e piena di gente... Stranamente riesco a trovare un piccolo tavolo per solo due persone vuoto...  Non è che sia molto entusiasta di entrare nella fase “Socializzazione” e in questo modo spero di evitare, ma come al solito le mie preghiere non vengono mai accolte... Ecco una ragazza che si sta avvicinando pericolosamente... Sta venendo decisamente da me... E’ bassina e magrolina, si muove in modo così aggraziato da sembrar che balli, ha i capelli corti e neri e gli occhi sono di un celeste cielo.  Veste un vestitino color prugna con il copri spalle correlato, indossa una collana blu e dei tacchi 10 dello stesso colore... Speriamo  che non sia una figlia di papà “guarda-il-mio-nuovo-vestito-nuovo-di-marca”... Alla High School ho avuto a che fare molto con queste tipe e non voglio iniziare l’università con una di queste...

“Piacere sono Alice Cullen, stai aspettando qualcuno o mi posso sedere?” La sua voce è cristallina e schietta, non si sente superbia o cose del genere...                                                                                                                    “No no, è libero... Comunque, piacere Isabella Swan, ma chiamami Bella”                                                                               Bella… Io faccio sociologia, mentre tu cosa fai?”                                                                                         “Io invece letteratura inglese... Hai fatte delle amicizie?”                                                                  “Non sia mai, quelle sono tutte delle oche starnazzanti... Non mi avvicinerei mai!! Tu?”               “Sei la prima che si è presentata!! Come mai ha deciso di fare sociologia, non hai la faccia di una da sociologia?” (N.d.A. chiedo scusa a tutti quelli che fanno sociologia, ma non mi veniva in mente niente L)                                                                                                                                                        “In realtà per me una facoltà valeva l’altra, io voglio diventare una stilista e ci riuscirò! Invece tu?” “Il mio sogno nel cassetto è diventare attrice, al secondo posto c’è diventare giornalista”                              “Ti posso chiedere una cosa personale? Sei fidanzata?” Perché mi ha fatta questa domanda?? Ma soprattutto perché le risponderò??? Non lo so ma mi fido...                                                                   “Scusa, Bella, non dovevo essere così impicciona...”                                                                                                                                    “Non ti preoccupare... Comunque sì, sono fidanzata con Jacob...” Mi guarda dritta negli occhi come se mi volesse leggere la mia anima…                                                                                                   “Ma non te ne sei innamorata... Vero?” Oddio ma come ha fatto, dici la verità: sei un’indovina!!!                           “Si, esattamente... Ti posso chiedere come hai fatto a saperlo?”                                                    “Molto semplice... I tuoi occhi... Non si sono illuminati quando hai pronunciato il suo nome...”   “Sono così facile da leggere?” “No no... Riguardo a questioni di cuore sono, come dire, molto preparata...” Mentre parla sta guardando verso l’alto, segno che non vuole far uscire le lacrime... Non posso non sentirmi triste a vedere quei occhi color cielo terso diventare plumbei, come il cielo prima della tempesta... Lei si che ha dei veri problemi di cuore, non io che mi faccio tanto problemi...                                                                                                                                                             “Mi dispiace tanto Alice, e ti potrà sembrare strano, in fondo ci conosciamo da soli dieci minuti, ma per me è come se ci conoscessimo da una vita, quindi se hai voglia di parlare io sono disponibile”     “Bè non c’è niente da dire... Mi sono innamorata della persona sbagliata che mi ha solo usata, l’avrei dovuto capire sin dall’inizio, ma non ho voluto vedere” Viene interrotta dalla suoneria del suo cellulare “Bella scusami un attimo”

“We Edward dove sei?? Ti ho aspettato ma non venivi... Avvisarmi prima no,eh?... Questa me la paghi... A che ora mi devi venire a prendere?” “Alice ma dove abiti?” “Ed scusami un attimo... Un paesino qui vicino... Si chiama Forks” “Davvero? Abito pure io lì... Allora dici a questo Edward che ti accompagno io e di non preoccuparsi” “Grazie Bella sei una vera amica... Edward sentito?... Ok ci vediamo dopo... E sappi che ti aspetto un’andata al centro commerciale per questo scherzetto... Anch’io... Ciao”            

Anche se all’inizio può sembrare un piccolo pazzo folletto esuberante, Alice sarà un’amica molto speciale...

Alice già ti voglio bene...

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Capitolo 8
*** Capitolo VI pov Edward ***


cap VI

Buona sera a tutti... Dopo questo capitolo non ammazzatemi... Semmai commentate... Ci tengo molto a questo capitolo...

Ringrazio sempre tutti quelli che mi seguono!!!!

Vi volevo avvisare che ho scritto una song fic "L'odore del sesso"... Mi piacerebbe avere un vostro parere... 

Buona lettura

Capitolo VI Pov Edward

 

Sono quasi a casa, per fortuna, lontana da quel diavolo angelico…

Non mi spiego perché Alice abbia voluto per forza mangiare alla mensa… Oggi avevamo solo mezza giornata e potevamo tranquillamente tornare a casa e mangiare lì…

Ah, è vero… Oggi iniziava la sua ricerca della migliore amica… Spero che ci sia riuscito, considerando che nessuno mi conosce qui, nel mio angolo sconosciuto del mondo…         

Dho mi sono dimenticato di avvertire il folletto… Non si dovrebbe arrabbiare molto, tanto la vado a riprendere dopo e le faccio pure guidare… Mi sembra molto equo…

“Ciao sorellina mia…” …meglio essere dolci…                                                                                                                                                                 

“We Edward, dove sei?? Ti ho aspettato ma non venivi”… lei è molto meno dolce…                                                                                

 “Ti arrabbi se ti dico che sono arrivato già quasi a casa”                                                                                      

“Avvisarmi prima no,eh?”

“Poi ti spiego quando torni a casa” 

“Questa me la paghi”                     

“Comunque, a che ora ti devo venire a prendere”

“A che ora mi devi venire a prendere?”

“Alice ma dove abiti?” una voce a me sconosciuta, ma capace di farmi scombussolare dentro…              

“Ed scusami un attimo... Un paesino qui vicino... Si chiama Forks” “Davvero? Abito pure io lì... Allora dici a questo Edward che ti accompagno io e di non preoccuparsi” il mio nome detto da lei era diverso, più bello… Avrei messo a ferro e a fuoco tutta la terra pur di risentirlo…                       

“Grazie Bella sei una vera amica... Edward sentito?”

“Sì, sentito” “Ok ci vediamo dopo” “Ok, ci vediamo a casa che ti racconto”

“E sappi che ti aspetto un’andata al centro commerciale per questo scherzetto”                                        

“Già l’avevo immaginato... Ti voglio bene Alice” “Anch’io” “Ciao” “Ciao”

Forse quel folletto ha capacità divinatorie… E se quella ragazza, Bella?, fosse veramente la persona che stava cercando… Dalla voce non è quella delle oche starnazzanti che purtroppo conosco fin troppo bene… C’è molta differenza tra la sua e di quello di Tanya… Tanya è come una chiave di un forziere… Il forziere dei ricordi più brutti e i più vicini, ma soprattutto rispecchiano tutte le mie paure… I ricordi di quella sera affollano la mia mente, si sovrappongono… La festa sulla spiaggia, le birre, sesso con lei, la macchina e … BAAAASSTAAAAAAAA!!                                              

La figura di Tanya ora è sola nella mia testa “Tanya già ti ho detto di andare via”                             

“Ma io mi ricordo che quando stavamo in atteggiamenti molto intimi e non mi hai mai cacciato” dice con tono malizioso.

“Da quei giorni sono successe fin troppe cose…”

“Dai Eddy torna da me” “MAI” “Ma cosa ti ho fatto di tanto grave??”

“COSA MI HAI FATTO DI TANTO GRAVE?? Mi hai semplicemente rovinato la vita, sei stata il mio veleno!! Mi hai rubato la parte più pura di me, l’hai calpestata e mi hai reso una persona malvagia, stronza e menefreghista… Era meglio che mi avessi ucciso, sarebbe stato meno doloroso… Invece no, ora anche la vergogna mi logora dentro…Addio Tanya e non fatti più vedere”

Solo ora mi accorgo che non sto parlando con la vera Tanya, ma sto parlando da solo…

Ma mi accorgo anche che mi sto andando a schiantare contro un albero ed è troppo tardi per evitarlo… L’immagine del mio angelo demoniaco mi accompagna…

…Avrei voluto sapere almeno il tuo nome…

 

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