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Andromeda, dal giorno in cui
aveva incontrato quel distratto ragazzino, chiamato Ted Tonks, non poté fare a
meno di uscire almeno due volte alla settimana. Spesso doveva farlo di nascosto,
oppure inventandosi delle scuse, e quasi sempre lo trovava lì, che la faceva
ridere,con le sue chiacchiere.
Però non voleva che la sua
famiglia sapesse che se se la faceva con i…babbani!
Babbani…si, ciò che rovinava
il sangue , il marcio che sporcava…
Era quella la definizione
adatta per il termine “babbani”, almeno per i purosangue.
Però per Andromeda non era
così.
Per lei la purezza veniva
dal buon’animo della gente, non se uno nasceva da un’importante famiglia di
maghi.
Eh, si, tanto che non lo
pensava che era diventata amica di un….BABBANO!
Spesso si era ritrovata a
pensarlo, ma di solito una vocina maligna diceva nella sua mente
Per caso sei cotta di
Tonks?
Andromeda si rispondeva,
certo che No. Ma era la verità?
Tu sei scelta per un
destino ben diverso…con la gente nobile
Lo so, si diceva, cercando
di esserne almeno un po’ fiera. Ma lo era?
La tua vita sarà con un
nobile purosangue.
Certo, va bene così.
Davvero?
No, no no, non andava bene
niente!Non era questa la vita che voleva…ma era costretta, per non essere
rinnegata.
Doveva sposare un nobile
purosangue, magari vanitoso del suo sangue, come le sorelle. Ma era costretta.
-Andromedaaa, vieni giù che
c’è il pranzo…- chiamò la signora Black, dando fine ai pensieri della ragazza.
Andromeda scese a una
velocità supersonica. Non che avesse fame, forse era un modo per distrarsi.
Arrivata nella cucina, vide
che non c’erano solo loro cinque a tavola. Quest’ultimo si era allungato
notevolmente, per dar spazio ad altre tre persone. Tre biondissime persone.
Riconobbe il signor Malfoy, la signora Malfoy, e il loro figlio Lucius.
Non sopportava per niente
quelle persone, con la puzza sotto il naso, con quell’espressione…che fa
io-sono-purosangue-meglio-di-chiunque-altro.
No..non le piacevano affatto
i Malfoy. Però…erano amici di “famiglia”.
Dopo averli salutati,
cordialmente, iniziarono a mangiare.
-Bene,bene ottimo
banchetto…complimenti Susanne- disse la signora Malfoy complimentandosi
dell’ottima cucina.
Andromeda notò che una delle
sue sorelle era molto nervosa.
-Allora, Darken, mi consenti
di dare l’annuncio?- chiese il signor Black a Malfoy senior.
-Certo Thomas- rispose lui.
-Hem…- si schiarì la
voce il signor.Black –Vorrei annunciare che da oggi la purosangue famiglia Black
è legata all’altrettanto purosangue famiglia Malfoy, tramite il fidanzamento
ufficiale di Narcissa Black e Lucius Malfoy-
Andromeda ebbe un sussulto.
Sua sorella che si fidanzava con quel gran damerino di Lucius?Bellatrix invece
sorrise, stavolta non con del sarcasmo, o della malizia. No, era un sorriso
abbastanza semplice
Narcissa fece un sorriso un
po’ tirato.
Sentiva l’impulso di
piangere, si era forte…voleva piangere. La bionda cercò di trattenere quelle
lacrime, cercò di nasconderle in quel sorriso forzato.
L’applauso dei presenti
risuonò nella casa.
Lucius parve un po’ turbato
dalla reazione di Narcissa, che evidentemente non avrebbe voluto tutti quei
festeggiamenti…beh era una persona vistosa Narcissa, si, però…però c’era
qualcosa di strano in lei.
Dopo che i signori Malfoy se
ne furono andati, Narcissa corse in camera sua la chiuse e si nascose con le
mani il viso piangendo.
Non aveva dato neanche un
bacio a Lucius, nel momento in cui i Malfoy dovettero tornare nella loro casa.
Andromeda entrò nella stanza
della sorella, e la trovò a piangere.
-Narcissa…-
-Vattene, vattene Andromeda…via
subito!- disse con voce rotta dal pianto la bionda Black.
-No, io lo so…lo so che tu
non vorresti fidanzarti con Lucius Malfoy…- disse Andromeda.
-N-n-non è vero…- mentì
Narcissa
-Cissa, lo so…tu non lo ami,
sei solo stata costretta- disse Andromeda abbracciando la sorella piangente.
Finalmente anche qualcun
altro oltre a Andromeda, sapeva che voleva dire, essere costretti
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Ecco il 3° capitolo.Ringrazio cyanide per il commento e i consigli^^
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