~ Le tre A ~

di Elianne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A di Australia ***
Capitolo 2: *** A di Abel ***
Capitolo 3: *** A di Arthur ***



Capitolo 1
*** A di Australia ***


 

A di Australia

 

Australia: proprietà dell’Inghilterra, di quel posto grigio e lontano. No, non sei di nessuno, se non del mio cuore. Sei libera, libera di essere baciata dal sole, di sentire i miei piedi correre per i tuoi prati, di ascoltare le risate di quel bambino che assomiglia tanto a suo padre. Sei la terra di Georgie Butman , la terra dei suoi amati fratelli, la terra dove non sono nata, dove sono stata accolta, dove sono stata amata, l’unica che sento realmente mia.
Sei immensa, perfetta, e lo sarebbe anche la mia vita se lui fosse qui...
Certe volte credo che i colori dei fiori, anche quelli più sgargianti, sbiadiscano giorno dopo giorno. Forse non si sono resi conto che Abel non tornerà più e continuano ad aspettarlo, inutilmente. Proprio come me, insomma.
Neanche tu sai calmare il mio dolore, quando guardo il sole tuffarsi nel mare oltre le colline penso subito a lui, a come sarebbe bello se vedesse anche lui quello spettacolo meraviglioso.
Aspetta, Australia, tu che sei immortale forse sai dov’è! Se lo sai parlagli, digli di tornare, che senza di lui manca qualcosa d’essenziale anche a te, digli che il nostro bambino è splendido, che ha i suoi stessi occhi, il suo stesso viso... Proprio come volevo io!
Raggiungilo, portagli tutta la gioia che tu infondi a me, il tuo sole, il tuo verde, il tuo mare e i ricordi della nostra bellissima storia vissuta qui. Tutti i nostri sguardi, i nostri sbagli, il nostro disperato e, nel mio caso, inconsapevole bisogno di stringerci almeno un po’, solo un po’. Chissà Australia, ovunque lui sia adesso, se li ricorda ancora...
E pensare che avrei potuto respirare la primavera nell’aria stretta al suo petto, rifugiando il mio corpo nel calore che emanava sempre, lo stesso calore che emani tu...

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Capitolo 2
*** A di Abel ***


~Premessa~ Ringrazio Australia (grazie per aver recensito, mi ha fatto piacere sentirti :D ) e Puk79!


A di Abel


Georgie, ti amo! Georgie!
Era bella la tua voce. Mi piacerebbe riascoltarla solo un attimo e appoggiare la mia fronte alla tua gola per sentir vibrare le tue corde vocali nel pronunciare il mio nome.
Anch’io ti amo, Abel. E’ triste non avertelo mai detto, è triste avertelo solo fatto capire una volta, piangendo, in quella prigione, lontani da casa nostra, senza il sole che ci accompagnava sempre.
Non sai il bisogno, che sarà eternamente insoddisfatto, di esser circondata dalle tue braccia che mi spingevano verso il tuo petto. Sempre protettivo, sempre attento.
Vorrei parlarti, vorrei che mi aiutassi con la fattoria, vorrei crescere insieme a te nostro figlio. Non vi siete mai visti, voi due. Lui appena affacciatosi alla vita, tu ormai uscitone.
Come puoi non esistere più, Abel? A volte ho paura che tu sia stato solo un sogno, che il profumo della tua pelle, la nostra storia e tutto quanto siano semplicemente una mia invenzione. Per fortuna a far crollare tutte queste paure c’è il nostro Abel; lui mi tranquillizza sempre, mi rende più forte come facevi tu, e mi ricorda il tuo viso ogni volta che quel meraviglioso ricordo inizia ad annebbiarsi. E’ grandioso pensare che lui sia il frutto di noi due insieme, di tutta la nostra bellissima storia, che sia parte di me e parte di te. Già, parte di te. A convincermi che non sei morto del tutto c’è proprio il nostro bambino; ha i tuoi occhi che tanto amo, i tuoi capelli, i tuoi gesti, la forza che ti ho sempre invidiato.
Mi dicevi che qualunque cosa sarebbe successa tu saresti stato con me, mi avresti protetta e amata. Ma ora chi mi protegge, Abel? Sarò egoista ma mi sento completamente sola e abbandonata, non ho nessun punto di riferimento. Solo a pensarci mi viene voglia di urlare e di mandare tutto all’aria, ma non posso permettermelo, non sono più una bambina che ha sempre bisogno dei suoi fratelli, ora ho delle responsabilità, ora sono una donna.
Andrò avanti, lotterò, vivrò per te nonostante il dolore immenso che porto dentro. Sì, va bene. Va bene così. Credo.

Ogni volta che bussano alla porta, per un istante brevissimo, credo che tu sia tornato... E ogni volta, quando mi rendo conto che, invece, non è così, mi piace immaginarti darmi della sciocca con la tua adorabile aria da pallone gonfiato...
Lo so che è stupido... Lo so.

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Capitolo 3
*** A di Arthur ***


A di Arthur

 

Non sei mio fratello, non sei solo un amico, non sei neanche qualcosa di più. Arthur, non riesco a darti un’etichetta, forse non serve; tu sei semplicemente Arthur, il mio Arthur.
Eri mio fratello, ora sei lo zio di mio figlio e il mio punto d’appoggio. Anche a te mancano i vecchi tempi, quando il nostro duo era un trio? Evidentemente sì. A volte ti isoli, non ti va neanche di giocare con il piccolo Abel. Guardi il cielo, forse anche tu cerchi lui.
Arthur i tuoi occhi li conosco bene ormai. Sempre buoni, sempre dolci e ora anche pieni di tristezza. Fa male vederti così, molto male. Forse anche io emano la tua stessa tristezza, sarà che non me ne rendo neanche conto. Non dovevamo vivere per sempre felici e contenti, noi due? Forse questo non è davvero un lieto fine. Dovremmo innamorarci per rendere meno strano e amaro questo finale e per far contenta la gente che parla sempre di noi? Dico che è impossibile. Ti amo ma non ti desidero. Sei il mio eterno fratello, il mio caro amico d’infanzia ma... No, non potrei mai oltrepassare questi limiti d'affetto... Non potrei mai anteporre il tuo viso al suo ricordo.
Ricordi quando Abel mi faceva i dispetti e tu correvi a consolarmi? Ecco, ora Abel mi ha fatto il più grande dispetto che mai avrebbe potuto farmi: andarsene via. E ora neanche tu, con le tue parole gentili, col tuo sguardo tenero e luminoso, potrai mai confortarmi. Sarebbe egoista, mentre io, invece, devo contare esclusivamente sulle mie forze. Ti chiedo solo una mano, fratellino, un piccolo aiuto soltanto, quello che basta.

Non piangere Arthur, per essere più forte ho bisogno di avere sorrisi intorno a me…

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