la ragazza dietro la porta chiusa

di ilfumodanneggia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** fagiolina ***
Capitolo 4: *** addio mia emma ***
Capitolo 5: *** the story of my life... ***
Capitolo 6: *** due anni dopo ***



Capitolo 1
*** 1 ***


LETO

Mia prima fanfiction sui 30stm, scritta tra le 4 e le 5 di mattino, è probabilmente insensata. 

          DISCLAIMER: i 30secondstomars non mi appartengono, non li conosco, non li finanzio. Buona lettura.
.

E’ mattina in California, come tutte le mattine.

Il cielo si adopra, come ogni giorno, a porgere un degno e rasserenante risveglio alla Stella dell’Ovest, al Signore del Cielo e della Terra, a Sua Maestade il Divino, Impagabile, Inarrivabile, Impareggiabile, Inimitabile Mr Jared Joseph “Jay” Philalexandros Leto. Per gli amici, semplicemente, Leto.

Il Leto, ancora leggermente rincoionito dalle pasticche di valeriana che s’era calato la sera precedente durante una serata di stravizi su Twitter, in compagnia di una discinta gallinella di plastica (euro 1,50 all’esselunga di viale umbria, se interessasse a qualcuno) e del suo trasgressivo braccio destro, dottor Tomo Milicevich nei rari momenti di veglia, si stropiccia gli occhietti spiritati e si stira sedendosi sul letto.

“Aaah” pensa. “Come mi sento scazzato oggi. Non va bene, così. Devo dare una svolta alla mia vita. Non posso andare avanti così, no. Ho 40 anni anche se ne dimostro 14 e devo assumere un atteggiamento maturo e responsabile. Ho bisogno di una donna, una donna di polso che prenda in mano la mia esistenza e faccia di me un Essere Redento grazie alla sua personalità e alla sua forza di carattere”

Mentre si dirige in cucina, a ravanare nell’umido per cercare un po’ di avanzi della cena di suo fratello, il bellissimo, sexissimo e decantato Shannon dagli occhi DOLO (come diceva la sua ragazza giapponese) passò appunto di fronte alla camera del fratello, che giaceva sulle coltri completamente ignudo e coperto solo dalle membra delle classiche e spesso citate infermiere bionde di cui pare abbiano bisogno i due Letini per superare indenni la notte nonostante la loro grave malattia. Ovvero, la vita.

Scuote la testa con disapprovazione.

“Oplà, vediamo un po’ su Twitter che c’è di bello… Mmmh magari qualche bella femmina da sposare”

Cerca una donna speciale, Jared, e dove trovarla meglio che su Twitter? E’ lì che si annida l’elite della razza femminile, è li che incontrerà la sua principessa tormentata, dal passato sofferto, ma dotata di considerevole polso e cuore puro. La donna che riscatterà la sua esistenza, e con essa la propria.

“Vediamo un po’… Questa no, troppo alta. Questa è troppo magra, e poi ha le tette troppo sode. Questa no perché è bionda, questa no perché è figa…. Questa no perché è maggiorenne… Oh, insomma, io la voglio piccola tappa e cessa! Ah, e obesa, sennò che gusto c’è? Si sa, le donne magre sono tutte anoressiche, e le anoressiche meritano la fine che si meritano. Ma perché diavolo hanno chiuso Birkenau?”

Anzi, meglio, una tipo Venere di Milo, và. Senza braccia, così non mi chiede soldi.

A un certo punto, dopo avere visionato circa millemila migliaia di profili, paregli ravvisare la candidata ideale a dividere il resto dei suoi anni (ormai agli sgoccioli).

La meravigliosa Rosa del Web si chiama Nunzia Addolorata Fagiolo, abita in uno paesino sperduto fra i monti del centro Italia (ma va?) che, OVVIAMENTE, il suo gruppo ha proprio in programma di visitare con ben tre tappe dell’imminente tour mondiale 2010.

“Sarai mia” pensa “Cara Fagiolo, sarai mia. Dovessi scalare gli Appennini per te con un aquila delle Ande che mi becca la schiena tutto il tempo. E se hai una sorella o un’amica figa e senza scrupoli per sollazzare mio fratello, renderlo scemo del tutto e fargli lasciare la band, meglio ancora”.

E subito le manda un messaggio: “Sei molto interessante” Cazzo che originalità. “Ti invito ufficialmente a lavorare per me come Segretaria, Personal Trainer, Personal Shopper, Ponpongirl e Band d’Apertura nel prossimo tour dei 30secondstomars. Spero anche che tu voglia sposarmi, ma non subito. Prima amo essere maltrattato e disprezzato, sono stanco di avere il mondo ai miei piedi, sono stanco di vedermi modelle inginocchiate davanti, sono stanco di avere tutte le donne e gli uomini che voglio. Voglio una donna come te. Una donna comune, magari non bella, ma *****INTELLIGENTE*****. Fai di me un uomo nuovo… Redimimi”

Firmato: Jarello@hotmail.com (è vera eh?)

C O N T I N U A



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Capitolo 2
*** 2 ***


LETO2

“Tomooooooo! Sei pronto? Vè che parto senza di te lo sai?”

“Un momento Boss, sto piegando le magliette da mettere in valigia!”

“Magliette? Prendi piuttosto un po’ di roba forte: Eleuterococco, Ginseng, Radice di Rosa Canina. Ci dobbiamo tenere su in questo viaggio!”

“Momento, prendo anche quelle… MA tuo fratello dov’è?”

“E’ al super… L’ho mandato a comperare un po’ di lubrificanti. Lo sai che in tounee si tromba no?”

“Tromba? Forse voi trombate, a me non mi vuol nessuno.”

“Tsè, sa passassi più tempo su Twitter, invece di fare lo scemo coi tuoi intrugli di cucina, tromberesti anche tu.”

“NO, la verità è che se io avessi fatto Alexander al posto tuo ora tromberei!”

“Sé. Se tu avessi fatto Alexander non avrebbero venduto un biglietto per andarlo a vedere” disse Jay, malvagio, rimirando i suoi occhioni azzurri nello specchio. Poi si sputò in mano e aggiustò la sua capigliatura che è stata paragonata talvolta a un nido d’aquile, talvolta a una motosega, talvolta a un riccio spinoso e talvolta alla Sagrada Familia, cattedrale di Barcellona.

“Ma t’immagini… Tu che entri nell’alcova di Alessandro, con tutti quei peli sul petto…”

“Va che lo so che ti sei depilato eh!”

“Nononevero! E gli fai gli occhi dolci sul balcone… Così Alessandro si spaventa e ti butta di sotto, altroché!”

“I miei occhi SONO dolci!”

“Anche i miei, quando riflettono la luce dei dollari! Waha!”

“La, la, la…” con una mano Jared si dà una strizzata alle palle e butta anche un occhio sulla foto della sua preda. “Fagiolina…” Mormora, facendo i famosi occhi a cuore. Si strizza meglio.

“Ma quanto ci mette mio fratello? L’aereo parte fra tre ore! Mo’ lo chiamo sul cellulare. Anzi sul ****BLACKBERRY****.

“Fratello? Ammore? Luce incestuosa dei miei occhi? Quanto ci metti a prendere un etto di margarina per il tuo fratellino?”

Shannon: “Jared la margarina senza colesterolo non c’è… Ma visto l’uso per cui è destinata forse posso prendere la margarina plebea dei comuni mortali”

Jared: “No… Vuoi ungere i miei preziosi anfratti con un prodotto che inquina il mio corpo? E’ questo il bene che vuoi a tuo fratellino? Vuoi forse vedermi, tra trenta o quarant’anni, vittima di un brutto male? Eh, che poi non ti diverti più con me!”

“Jay io spero che tra trenta o quarant’anni avrai raggiunto la pace dei sensi… Non ti sto più dietro Jay, sei un uomo troppo appassionato!”

“Non mi stai più dietro e allora stammi davanti! Io sono versatile sai! Basta che me lo dici…”

“Allora cambio super Jay, qua non c’è”

“Allora se non ti dai presto una mossa io cambio fratello. Sai quanti vogliono essere mio fratello? C’è la fila sotto casa.”

“Sarà, ma sono io che ti ho cambiato i pannolini quando eri piccolo e mamma Connie lavorava al pub tutta la notte! Non so chi altro avrebbe avuto il coraggio di farlo…”

“Ah, eri tu eh? Ho sempre sospettato di essere una vittima della pedofilia! Lo so dai miei incubi… Sogno che è tutto buio, io sono nel letto, e viene il diavolo grande e grosso e mi possiede”

“No Jay… quello non è incubo, è il tuo sogno erotico favorito accidenti a te! Ti sento come miagoli di notte… Quanto soldi abbiamo buttato per la tua psicologa?”

“Almeno quanti per le tue infermiere! Quanto mi costi, ah! E pensare che io sono gratis…”

“Mmh.. Hai ancora intenzione di definirti vittima?”

“Si. E comprami anche i fazzoletti di Topolino per piacere.”

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Capitolo 3
*** fagiolina ***


LETO 3

Ma spendiamo qualche parola anche per Fagiolina, e che è? Alla fine questa FUN fiction è stata scritta per lei, ecchecc… Jay è solo un accessorio, peraltro scomodo.

Com’è che si chiamava? Me lo sono già scordato. Nunzia? Nunzia.

DISCLAIMER: Nunzia Addolorata Fagiolo sono io. NATURALMENTE. E questa è una FUN fiction AUTOCELEBRATIVA. Leggetela e recensitela altrimmmmmenti parto HA insultarvi tutti capito boys?

Dunque andiamo avanti. La vita della Fagiolo (d’ora in avanti *Fagiolina* n.d.a.) è una vita molto dura, ardua, amara.

Suo padre, playboy compulsivo e serial killer di anfratti femminili, ha sedotto sua madre, l’innocente Cathy (vi piace? Sennò lo cambio) quando ella aveva solo 16 anni e prendeva l’arietta fresca al giardino zoologico del ridente comune di Caprastanca (AV) (ovviamente è il comune dove IO risiedo, essendo che la storia ruota attorno alla mia egocentrica e scellerata persona).

Il Vizioso, dopo averla attirata con l’inganno nella sua dimora, fece scempio dell’immacolata fanciulla seminando nel suo grembo, per l’appunto, la sventurata Fagiolo. Dopo averla così servita – poteva forse non farlo? – l’abbandonò e partì per gli Stati Uniti dove gli era stata offerta la posizione di Primario in una nota clinica per malattie neurologiche, la rinomata “Mad Head House”.

Trovandosi sola e in stato, come dire, *interessante* (ammesso che a qualcuno interessi), cedette alle lusinghe di un uomo piuttosto spiacente ma in compenso assai interessato alla sua giovane e gravida persona.

Fu in codesto scenario che venne alla luce Nunzia, la quale venne presto messa da parte sia dal padre adottivo - che non se l’era mai filata di striscio - sia dalla mamma, presto occupata a covare nel suo caldo grembo il legittimo figlio delle sue nozze riparatrici, tale James (vi piace?).

E così Nunzia si sentiva sola, tanto sola. Tante volte guardava il cielo e si chiedeva dove fosse suo padre, il suo vero padre. Fa niente che era un figlio di buona donna che era meglio perderlo che trovarlo… Per qualcosa bisogna pur piangere, a qualche alibi bisogna aggrapparsi per dare un motivo ai propri fallimenti. E così!

Da lì in poi, la storia di Nunzia è un classico… Le prime canne al bagno della scuola insieme all’amica del cuore, Carmela, arrotolate in una pagina di Cioè (la loro BIBBIA) in mancanza di cartine decenti.

Poi l’amicizia tra le due ragazze, che diventava sempre più stretta. Entrambe erano afflitte da gravi problemi esistenziali, del tipo:

“Se mi metto un tampax perderò la verginità?”;

“E’ vero ciò che dicono i ragazzi… Il sesso orale combatte la cellulite?”

“Quante calorie ha l’acqua? E l’aria? E il vento? E la pioggia?”.

Insomma, dilemmi gravissimi. Le due amiche si amavano tanto, solo una cosa le divideva: I 30 seconds to mars.

Già… Carmela diceva che Jarrred Leto era il meglio fico sulla faccia della terra, Nunzia invece non se lo filava proprio in quanto segretamente invaghita del cugino, un giovane tossico che spaccava chitarre nel garage di casa tra una cover e l’altra dei My Chemical Romance. Fred, così si chiamava il cugino.

E fu con gran sorpresa che, la mattina del 12 del mese di ****ELAFEMBOLIONE**** trovò su Twitter un messaggio proveniente da questo account: Jarello@hotmail.com, per il cui contenuto vi rimando alla prima puntata.

E, perdindirindella… Dal tono della comunicazione quel pocodibuono di Jared Leto sembrava davvero PAZZO D’AMORE per lei.

“Tsè, se pensi che la dia a te ti attacchi signor Jared…” Pensò Nunzia Addolorata, che ambiva a ben altro: il cugino o, in mancanza di meglio, anche Johnny Depp.

Ma siccome era una ragazza educata venne incontro alle sue richieste: “Ebbene caro Leto, accetto il lavoro che mi propone, ma per il matrimonio, sinceramente, mi pare ancora un po’ troppo presto.”

Jared Leto esultò. Finalmente, in un panorama di totale desolazione manco fosse l’omino che vende le arance, una donna (una) lo stava calcolando. 

Corse subito a licenziare Emma.

 

Note:

1) grazie Talita e Zucca per i vostri commenti… non merito ma grazie lo stesso.
Grazie a chi segue e a che ha messo tra i preferiti questa cazz… ehm questa storia.

 
2) ovviamente non è vero che la FAGIOLO sono io O_o… Anche il disclaimer fa parte della storia.

 
3) anche tutte le altre cose scritte in rosso fanno parte della storia, non le dovete prendere sul serio!
(Mi pare chiaro ma non si sa mai... +_+°°°) 

Kiss

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Capitolo 4
*** addio mia emma ***


leto 4

- ADDIO MIA EMMA -

“Ma Jarred… Sei scemo?” Disse Emma accartocciando la sua lettera di licenziamento e buttandola in aria.

“Scemo? No! Sei la mia baby sitter… potrò disporre di te come mi pare e piace, o no? Per cosa ti pago, perché tu mi  inibisca nelle decisioni? Insomma Emma, cerca di capirmi… IO VOGLIO SCOPARE SUL BILIARDOOOOOOO!”

“E allora, Jared, SCOPIAMOOOO!”

“NOOOO, non con te!!!”

“Ma Jarred, ti rendi conto che mi stai offendendo? Io sono la donna che ti è stata al fianco per anni, ho sbrogliato tutte le tue matasse, le tue cazzate del cazzo, ti ho tenuto lontano la Hilton quando era diventata idrofoba, mi sono travestita da bambina per fare amicizia con quella tredicenne che ti volevi trombare, ti ho portato a letto in braccio dopo le riprese di Chapter 27… Non puoi licenziarmi così! Né men che meno rifiutarmi sessualmente…” Disse abbassando un po’ il tono, pudica.

“E invece si! Questa è una fan fiction e siccome sei un personaggio scomodo e di ostacolo alla trama adesso ti levi dal cazzetto, e in fretta. Ti do mezz’ora per fare le valige, non di più, che poi devo partire per l’Italia a prendere la mia nuova segretaria!”

“Maledetta merda… Sniff…” Faceva Emma con gli occhi rossi mentre riempiva con le sue misere cose la sua borsa da viaggio. Poi se la buttò in spalla e disse solo “Posso aspettare Shanny per l’ultimo saluto?”

“E va bene… Ammesso che arrivi.”

“Mmmm… Ullallaaaa, lallaaaa, lallaaaa” Shannon entra masticando un panino col burro (senza colesterolo) e brandendo una borsa della spesa. “Emma, perché piangi?”

“Jarred mi ha licenziato.”

“AH, maledetto! Ha saputo di noi allora?”

“Noi chi, Shannon? Chi t’ha mai calcolato?”

“Jared, purtroppo.”

“Ecco, appunto.”

E se ne andò mestamente meditando fra sé e sé tremenda vendetta.

“Maledetto Leto, sentirai di nuovo parlare di me!”

- IL VOLO -


WUMMMMMMM!!!

L’aereo con su il Leto s’imbarca per aria, con tanto di ali spiegate, per dirigersi verso la meta dei nostri eroi.
Il Leto o meglio i Leti che sono inseparabili anche nell’ambiente gassoso.

“Tienimi la manina, ti prego Shannon… Ho paura!” Dice Jay con le lacrime agli occhi.

“Eh, tò! Bambino che sei…”

Jared se l’appoggia bella bella sul cazzo.

“Scherzetto!” dice.

Shannon cerca un sacchetto per vomitare.

WOMMMMM!!!!

L’aereo atterra.

- LO SBARCO -

Un esercito di Echelon schierato in parata attende a bandiere spiegate l’arrivo del proprio Imperatore. Jared si sporge dal portello dell’aereo e prima di scendere a terra solleva in aria il braccio in gesto e di saluto e di trionfo.

I suoi occhi di ghiaccio scintillano. Un’ovazione esplode.

Poi, seguito da Shannon dietro la spalla destra e Tomo dietro la spalla sinistra, con Tim umilmente a seguire sul fondo, inizia con passo solenne e rimbombante di stivali a scendere i gradini della passerella.

La Echelon Chiliarca viene avanti e si prostra completamente al suolo implorando la sua mano da baciare, che Jarred umanamente concede.

Dietro le spalle della Chiliarca cinque Generalesse si genuflettono con frastornante clangore di armi, e dietro ogni Generalessa s’inchinano cinque Capitanesse di Fanteria o Cavalleria, ciascuna con il simbolo della propria arma tatuato sull’avambraccio destro al fianco dei glyphics. Ogni Capitanessa ha alle spalle un manipolo di trenta Centaure o soldatesse appiedate, a seconda della disponibilità o meno di mezzo motorizzato e soldi per la benzina, ma in ogni caso in completo assetto da assalto. Seguono, un po’ discoste, le salmerie - composte da 220 elementi – per custodire i regali per i Divini Leti e il bottino di guerra dei precedenti concerti. I prigionieri, opportunamente legati e imbavagliati, sono custoditi in un paio di carri parcheggiati fuori dall’aeroporto. L’esercito totale delle Echelon di Caprastanca ammonta a 1000 uomini, meno i morti.

“Ave o Leto” Esclamano tutte insieme.

“Laudate Dominum…” Risponde il Divino.

“Qualcuno può chiamare un taxi?” Aggiunge Shannon, che è un tipo prosaico, e Tomo si sfila il cellulare e fa un numero. 

.

Nota: volevo ringraziare le ragazze che hanno commentato il capitolo precedente, Magica-Cricchia, Talita e Helenaxcore.
Magica-Cricchia hai ragione... Questa storia vorrebbe essere un omaggio alle nostre amate fanfiction :)
Non mi uccidete adesso, please...

Bacini!!!

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Capitolo 5
*** the story of my life... ***


LET 5

“Nanananaaaa” Jared, giunto in albergo, posate le valige e ordinato al portiere due giumente di quelle fatte bene, nell’attesa comincia a comporre. Già gia… Jared domani sera stupirà le sue fans con un pezzo inedito, praticamente improvvisato nella solitudine della sua camera d’albergo.

“Mmmh… vediamo un po’… quali erano le note? Allora… Miminore… ok. Poi sposto un dito, poi un altro… Sol. Azz com’è difficile! Vediamo un po’ questo dovrebbe essere il Re. Cazzo ma pure il pollice ci devo mettere? Noooo. Meglio che stacco questa corda, tanto non serve a niente. Ma chi ha inventato le chitarre? Perché ci sono due corde di Mi? Maaah! Dovevo darmi al mandolino, altrochè.

Uhm, vediamo, (trac, strappa una corda) ora va meglio. Ecco questo è il Do. Bello! E infine, ecco abbasso un dito e ho il Laminore. Ottimo, CE LE HO TUTTE! Basta, la scala completa è in mio possesso.”

Ripassata la scala detta “scala di Leto” Jared incomincia a comporre.

“Aaahhh… Me and you and an icecream…. So I feel. I fell so sad… Oh where is my happiness….” Adesso un urlo: “AAAAAHGGGHHRRR… AAAAAAAAAAAAUUUUUUUUUHHHHHHHH!!!!!!”

“Tsè… Poi dicono che non ho voce… Maddove?”

Poi si specchia. Si sbottona la camicia, si mette una collana e si fa il sorrisino.

“Ammazza ma chi è Robert Plant? Robert Plant sono io!!! Sono la reincarnazione di Robert Plant! Ah, non è morto? Ah, scusate. Allora sono l’erede di Robert Plant”

Poi chiude gli occhi. Aspetta, aspetta… L’ispirazione giunge. Giunge inaspettata, come infusa da una mano spirituale nella mente ricettiva di Jared.

“Ecco, ecco, mi viene una canzone…

 She eyes me like a pisces when I am waek…

I’ve been locked inside you heart shaped box for weeks…

 

Bella! La chiamerò *THE STORY*! Nannanà, nanna nanna nà!”

Cammina per la stanza fregandosi le mani.

BIP BIP BIP. Il rispettabile **BLACKBERRY** gli segnala che un messaggio (uno?) gli è giunto su Twitter. Apre. Legge. Si lecca le labbra.

La pulzella ha abboccato. Risponde.


Jarello dice: ti aspetto al Grand Palace Hotel tra venti minuti per discutere i particolari della nostra collaborazione. A presto, Tuo Jared.

Bean666 dice: Va bene signor Leto, a presto. PS porto un’amica che la vuol conoscere, *QUELLA BESTIA* non mi lascia in pace.

Jarello dice: Ok ma muoviti, abbiamo un sacco di lavoro da fare. A dopo.


“AAah! Ho perso la concentrazione… Non mi ricordo più le parole! Vabbhè, fanculo, la riscrivo daccapo.”


"I've been thinking of everything I used to want to be

I've been thinking of everything of me, of you and me…”

Si accende una sigaretta di cioccolato, tutto soddisfatto.

Note:
1) Come sempre mi scuso per i contenuti di questa storia che senza dubbio non propone NULLA di originale, me ne rendo conto XD.
2) Ringrazio le care Talita, Candidalametta e Shanna per avere letto, commentato e sopportato questo immondo delirio e tutte le ragazze che leggono, scrivono e vogliono bene ai Mars!
Bacioni e a presto^^

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Capitolo 6
*** due anni dopo ***


LETO 6

*

 DUE ANNI DOPO:

Ebbene si amiche, due anni trascorsi dagli ultimi avvenimenti, e mi sono presa la piccola libertà di dare

**UNA SVOLTA ALLA TRAMA**

Cosa sia successo nel frattempo non lo so e non m’importa, e non deve importare nemmeno a voi.

Buona lettura e, mi racommando, recensite ho mi offendo!

*

*

*

Due anni dopo:

Shannon entra nel salotto-sala d’incisione, dove Jared gioca con i pupazzetti di Lego un po’ immusonito.

S: “Cosa c’è? Sei di malumore?”

J: “No… Sono preoccupato.”

S: “Oh, e perché?”

J: “Ho un ritardo.”

S: “Di che? Mentale?”

J: “No! Non fare lo stupido Shanny… Ho un ritardo nelle mestruazioni.”

S: “Ma Jay tu non hai le mestruazioni…”

J: “Siii… Si che le ho! Non sempre ma anche molto spesso!”

Shan sgrana gli occhi.

S: “Ma tu sei scemo, tu sei tutto scemo!”

J: “Si! Quando viene a trovarmi Col - o Bert - ho sempre le mestruazioni!”

Sgrana di più.

S: “Ah! E io sono l’unico povero scemo che impazzisce per cercarti la margarina biologica!”

J: “Oh, non scherzare, Shan! La mia situazione è drammatica!”

Shan alza le spalle.

S: “Comunque mio non è! Io sono due mesi che non ti tocco.”

J: “Certo! Cattivo fratello… Ti chiudi in camera a chiave!”

S: “Jared, te l’ho già spiegato… Abbiamo fatto un errore! Io sono tuo fratello! Perché non ti metti insieme a Col? E' così carino…”

Jay fa un sospiro.

J: “Aaah Shanny! Ma io ho proprio paura che sia suo!”

S: “Ma suo cosa?!?”

J: “Il bambino, no? Il Colino, il Letino!”

Shan scuote la testa.

S: “Jared, Jared… Da quanto tempo non mangi?”

J: “Ho appena mangiato un cetriolo!” Sorride contento.

S: “Ecco, lo sapevo! Perché non mangi una pera, una mela…? I cetrioli ti fanno male!”

J: “Deh, comunque non vorrai lasciarmi solo in questo stato?”

S: “Ma cosa ci posso fare, Jay, se ti fotti il cervello a colpi di cetrioli?”

Jay giunge le mani.

J: “Sposami Shan! Non lasciarmi solo nel mio disonore!”

S: “Sposarti? Hai idea della sterminata distesa di fighe che mi vorrebbero sposare e che vengono molto, MOLTO prima di te?”

J: “Ma tu sei mio fratello Shan! Devi aiutarmi!”

S: “Appunto!" Il suo tono si ingentilisce "Sono tuo fratello…” 

J: “Cattivo!”

Shan sbuffa.

S: “Adesso sai cosa facciamo? Facciamo un bel test di gravidanza, così ti tranquillizzi.” 

Gli accarezza la testa.

J: “Eh! E se aspetto davvero?”

S: “Grrr… se aspetti davvero – ammesso che sia possibile – parleremo con Col e lui ti sposerà!”

J: “Ma Col E' sposato!” Ha i lacrimoni agli occhi.

S: “E con chi, di grazia?!?”

J: “Con Roxane, ovviamente! E poi c’è quel Bagoasss…”

S: “Jared?”

J: “Eh?”

Shan brandisce un coltello. “Posso aprirti il cervello per vedere cosa c’è dentro?”

Jay piange. “Ah… Aaahh… AAaaaahhhh…! Moriròòòòò…! Morirò tutto solo e con un figlio in grembo!!” Piange a dirotto.

Shan prende un bel respiro, poi tira fuori un bicchierino di carta.

S: “Vabbhò dai, piscia qui dentro.” Glielo mette davanti all'uccello.

Jay deglutisce.

J: “Cioè devo tirare fuori il mio pisello davanti a te?”

S: (incrociando le braccia) “Da quando sei pudico, razza di maniaco sessuale?”

J: “Una madre deve comportarsi dignitosamente…” Abbassa gli occhi vergognoso.

Shan si volta.

S: “Fai con calma, intanto io me ne vado.”

J: “Shan aspetta!”

S: “Cosa c’è?”

J: “Mi porti un bicchiere pieno d’acqua? Ho sbagliato la mira.”

Guarda verso il basso. Le sue graziose infradito, completamente spacciate.


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