Nothing else matters - 100 Clark and Lois. di KikiWhiteFly (/viewuser.php?uid=33036)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-20 Clois ***
Capitolo 2: *** 21-41 Clois. ***
Capitolo 3: *** 41-61 Clois ***
Capitolo 4: *** 42-82 Clois ***
Capitolo 5: *** 83-100 ***
Capitolo 1 *** 1-20 Clois ***
Nothing
else
matters
~ 100
Clark
and
Lois.
Sfida
con Kò,
a cui dedico tutte le cento frasi.
Clois
power! <3
1.
Ordine
Ogni
volta che guardava la sua scrivania si domandava come potesse essere
tutto così meccanizzato alla perfezione: dal barattolino di
evidenziatori, a quello dei fogli di carta.
«Sono
una persona che pretende ordine nella propria vita,
Smallville»
si giustificò una volta, quando glielo chiese.
«Hai
scelto la persona sbagliata allora, Lois.»
2.
Schianto?
«Se
credi che quella camicia bianca, quei pantaloni di pelle e quel paio
di scarponi neri presi in prestito dal musical di Grease
ti
rendano un tipo da schianto beh...» indugiò Lois,
trovandosi ad
ingoiare un boccone amaro. «... Hai fatto bene i tuoi
conti.»
3.
Eroe
“Ogni
volta che avrai bisogno di me, ci sarò...”
Disse
una volta Clark, con un tono talmente dolce da apparire quasi
surreale. Lois però, per quanto affascinata da quelle
parole, non si
convinse mai della loro reale veridicità: prima di tutto il
mondo,
la salvezza dell'umanità era nelle sue mani. Quel pensiero
ogni
tanto la intimoriva, eppure aver sposato un eroe significava anche
quello: essere pronta ad accettarlo, senza timori.
4.
S. Valentine Day
«Portami
un altro pacchetto di cioccolatini a forma di cuore e lo rimpiangerai
per il resto della tua vita.»
Aveva
detto Lois, catalogando quell'assurda festività con una sola
parola:
inutile.
«Allora
non ti dispiacerà rinunciare al ciondolo allegato
all'interno...»
Lois
arricciò il naso: non si rifiutava mai un regalo,
soprattutto se di
valore.
5.
Relax
L'ultima
cosa che aveva sentito erano le mani di Clark, delicate come una
carezza, che si erano insidiate prepotentemente fra i suoi capelli,
annodando tra le proprie dita i suoi boccoli: per quella sera i
protocolli da risistemare in archivio potevano aspettare.
6.
Scuse
Quella
del “Ti è
andata una cosa nell'occhio” era
la scusa più
vecchia del mondo, era risaputo. Eppure, lasciò che Clark
s'avvicinasse, per sfiorare con beata innocenza la sua ciglia e
poi... Ebbe come l'impressione che qualcosa le fosse andato anche
sulle labbra.
7.
Occhiali
Non
aveva mai notato quanto quegli occhiali calzassero alla perfezione
sul viso squadrato di Clark... Quella sera avrebbe dovuto continuare
il suo articolo e non fissare la montatura dimenticata dal ragazzo
sopra la sua scrivania, diamine!
8.
Sfogarsi
La
feriva, continuamente. Non sapeva che confidandole il suo vecchio
amore, stava infierendo. Ma non importava, se questo lo faceva stare
meglio.
9.
Serietà
«Non
esiste nulla di più divertente di un dipendente del Daily
Planet
vestito da contadino, Smallville»
Lois
lo squadrò da capo a piedi, ridendo tra sé e
sé.
«Lois,
gradirei molto se ti dimostrassi una certa
serietà.»
Il
ragazzo sospirò e Lois dovette convenire rispondendogli di
rimando:
«Abituati, mio caro: non lo sono mai.»
10.
Silenzio
Si
era abituato al suo sproloquiare dopotutto, anche se in molte
occasioni ne avrebbe fatto volentieri a meno. Adesso che la vedeva
dormire al suo fianco, però, iniziava ad apprezzare anche i
suoi
silenzi.
11.
Chiarimenti
«Chiariamo
una cosa, Kent: quando ti ho visto morente e ti ho detto che ti
amavo, non intendevo davvero»
ciarlò Lois, con il suo solito
fare nervoso. «Dicevo sul serio.»
12.
Dipendenza
Avrebbe
fatto volentieri a meno di Lois, se non la necessitasse al suo fianco
per un periodo di tempo diversamente lungo... Ad esempio, tutta la
vita.
13.
Aforismi
Non
credeva di poter resistere molto a lungo, davanti il suo
indiscutibile fascino. Si sarebbe affidata al vecchio Oscar
Wilde
– quel giorno aveva
rispolverato la soffitta, ne era venuto
fuori il vecchio libro degli Aforismi
del suddetto autore –
e al suo proverbiale motto: il
modo migliore per resistere ad una
tentazione è cedere ad essa.
Era
colpa di Wilde,
non sua, beninteso.
14.
Scuse
«Ti
avrei volentieri portato l'articolo Tess, ma ero troppo impegnata
a...» cadere come
una pera cotta tra le braccia di Clark Kent?
«Seguire una pista. Dolce.»
Tess Mercer fece una
strana espressione. «Intendevo dire... Buona!
Molto buona.»
15.
Rivincita
Fino
ad alcuni anni prima, non avrebbe scommesso nulla circa una
plausibile relazione tra lei e Smallville: Clark sembrava eternamente
innamorato di Lana Lang... E come dar loro torto? Erano la coppia
perfetta, la gente li vedeva già convolare a giuste nozze.
Lois
scoprì il sapore della rivincita quando Clark le mise al
dito una
fede nuziale, sorridendo per lei,
esclusivamente
per
lei.
16.
Dubbi
«Mi
chiedo perché Cenerentola non sia tornata indietro a
riprendere la
sua stupidissima scarpetta» si chiedeva Lois, sfogliando il
vecchio
libro di favole. «Smallville, tu me l'avresti mai
raccolta?»
Clark
si voltò, rinnegando placidamente con il capo.
«Avresti
mai dimenticato una scarpetta di cristallo?»
Lois
allora sorrise: «Mi fa piacere che per una volta siamo sulla
stessa
lunghezza d'onda, Kent.»
17.
Respiro
L'aveva
sentita spesso respirare accanto a lui, ma sentirla alitare sul suo
collo era tutto un altro paio di maniche.
18.
Pensieri
Clark
rientrò in casa in quel momento, dietro di lui solo lo
sbattere
controllato della porta principale. Lois cercava di imparare a
cucinare, eppure, alzando gli occhi e trasportandoli sulla figura
austera di suo marito che le dava le spalle, non poté fare a
meno di
notare il paio di jeans che lasciava poco e nulla all'immaginazione.
Per
fortuna non aveva il potere di leggerle nel pensiero.
19.
Minaccia
«Chiariamo
una cosa, Smallville: mi chiamo Lois Lane e tutti gli uomini che
ritardano agli appuntamenti, sono uomini morti.
Chiediti
perché non si sono più fatti sentire.»
Sorrise
bonariamente Lois, con tono di falsa benevolenza: una minaccia che
Clark avrebbe fatto meglio a non ignorare.
20.
Eco
Discutevano
per un motivo che ormai avevano completamente dimenticato, poi, d'un
tratto, le parole si annullarono: a quel punto era l'eco dei baci ad
avere la meglio.
Note:
Okay,
questa impresa mastodontica è una mia opera... Si vede? XD
Cento
frasi Clois – beh, non sono esattamente frasi, più
che altri brevi
spezzoni di vita ordinaria e coniugale – ne
posterò venti ogni
volta... Il tutto è nato su faccialibro, discutendo con
Kò :3.
Il
masochismo è una mia virtù – difetto?
XD – miei cari, le Clois
si prestano benissimo a certe cose *_*. Anzitutto, il titolo
è
tratto da una canzone dei Metallica, appunto “Nothing else
matters”, canzone che consiglio vivamente di ascoltare sul
tubo.
Alcune
frasi prendono spunto da episodi già trasmessi su Italia 1 o
dalle
puntate che stanno andando in onda in America – alcune
potrebbero
essere spoiler, per chi non segue il telefilm in questo momento
–
altri sono di mia invenzione. Attualmente sono a novanta frasi Clois,
spero di riuscire ad arrivare a cento ben presto... A risentirci per
le prossime venti! :)
Oh,
quasi dimenticavo: grazie a tutti coloro che hanno letto, recensito,
messo nei preferiti/seguite la One shot che ho postato un po' di
tempo fa, intitolata “Coffee
break – Un attimo per sognare”,
thanks, mi ha fatto molto piacere che sia stata così
apprezzata :))
A
presto, Kiki.
|
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Capitolo 2 *** 21-41 Clois. ***
Nothing
else
matters
~ 100
Clark
and
Lois
21.
Trasparenza
«Mi
piacerebbe sapere il motivo del tuo ritardo. Stavolta cosa
inventerai?»
«Salvavo
il mondo?»
Rispose
con nochalance.
«Ah-ah-ah»
lo ammonì Lois. «Da un Apocalisse?»
Clark
stette in silenzio: era davvero così trasparente agli occhi
di Lois?
22.
Previsione
«Ti
ho mai detto che adoro l'abito da sposa di tua madre?»
Clark
s'irrigidì: quella convinzione doveva fargli presagire
qualcosa di
negativo?
23.
Baci
I
baci di Lois erano sigilli: non li aveva mai contati ma, fino ad
allora, non ne aveva dimenticato neppure uno.
24.
Scoperte
«Smallville,
se evitassi di mettere la chiave sotto lo zerbino io eviterei di
venire senza avvisare. Magari non ti troverei in giro per casa
nudo... Anche se sono curiosa di vedere se fai il bagno con le
paperelle oppure no. Dopo quel discutibile accappatoio con gli
orsacchiotti, non mi stupirò più di
niente.»
25.
Criticare
Ogni
tanto alzava gli occhi dal computer e ne scopriva un altro paio che
fissavano concentrati lo schermo; Clark adempieva laboriosamente ai
propri doveri, era uno di quei boriosi dipendenti modello. Lois lo
criticava, ma se guardava il foglio che aveva appena scritto scopriva
di aver appena digitato il nome di Clark
Kent.
26.
Particolari
Se
i suoi tacchi, il suo profumo e la sua parlantina svelta non gli
avessero trapanato le orecchie tutto il giorno, avrebbe evitato di
voltarsi più volte per intimarle tacitamente con lo sguardo
di fare
meno rumore. Era solo lui a notare quei particolari?
27.
Lezione
«Riuscirai
a capire una donna, solo quando conoscerai il valore dei suoi
carati»
Gli
disse Lois, davanti ad una vetrina di gioielli.
28.
Vantaggi
Per
Lois si prospettava una promettente carriera: una buona dose di
sarcasmo e una determinazione folle erano gli ingredienti giusti. Ah,
giusto: anche il fatto di essere sposata con un supereroe aveva i
suoi vantaggi.
29.
Numero
«Mi
potrei considerare offesa, Clark: non hai il mio numero in
rubrica!»
arricciò il naso lei, in tono vagamente inviperito.
«Forse
perché lo so a memoria, Lois.»
30.
Parto
«Tieni
duro, ricordati che ti amo...»
Gli
urli e i lamenti di una donna che stava per partorire erano
l'ennesima Apocalisse, secondo la visione di Clark Kent, in quel
momento. Lois strepitava agonizzante sul letto ospedaliero, Clark
dovette ringraziare la sua forza sovrumana, poiché la sua
mano
cercava di stritolarlo nel vero senso del termine.
«Lo
so, razza di coglione! Altrimenti avresti evitato di mettermi
incinta!»
In
fondo Lois gli aveva riposto “Anche
io”, anche se non lo
dava a vedere.
31.
Impossibile?
Vederla
accanto a sé ogni giorno gli sembrava impossibile; eppure,
era
reale. Lois lo stava chiamando in sogno, non mancando di denigrarlo
in ogni modo possibile. Persino in quello stato semi-cosciente non
perdeva il caratterino irriverente: era proprio la donna ideale.
32.
Ballo
«Smallville,
è perfettamente inutile trascinarmi in pista, non so
ball--» Clark
l'aveva stretta a sé. Adesso il volto del ragazzo era ad una
spanna
dal suo ed entrambi se ne stavano perfettamente immobili. «Forse,
potrei imparare.»
33.
Romanticismo
«In
fondo sono una romantica...» gli aveva detto, davanti ad un
aperitivo. «... Solo che trovo l'avventura e il rischio del
pericolo
molto più divertenti del vissero
felici e contenti. Chi ti
assicura che la morte non sia in agguato dietro l'angolo, voglio
dire?»
34.
Nodo alla cravatta
Adorava
sistemargli il nodo alla cravatta, ogni mattina. Aveva sempre
desiderato farlo – come una di quelle spensierate spose
novelle – in qualche modo riusciva a sentirsi un po'
più vicina a lui.
35.
Brillanti
I
suoi occhi erano due brillanti, minimamente incomparabili al
luccichio dei gioielli che ornavano il suo corpo. Non aveva bisogno
di quelle quisquilie per fare colpo alla riunione, era già
brillante
così.
36.
Aria
L'aria
era salubre quel giorno: forse perché Lois l'aveva preso per
mano,
imprevedibilmente.
37.
Tramonto
Il
tramonto era di un rosso vivo, acceso, intenso. Proprio come le
labbra di Lois, piene e vogliose, che si dirigevano verso le sue.
38.
Convinzione
Tutti
erano convinti che Clark Kent salvasse la vita ai più
deboli, come
un vero eroe. Eppure, per tutta la vita era stato lui a pensare che
gli fosse stata salvata la vita: Lois l'aveva fatto ogni giorno, ogni
dì per un motivo diverso.
39.
Odio e Amore
Odiarla
sarebbe stato molto più facile, avrebbe volentieri evitato
di
soffrire
per amarla.
40.
Riflesso
«Ti
dispiacerebbe voltarti dall'altra parte?»
Doveva
cambiarsi l'abito e Clark si era voltato molto garbatamente dalla
parte opposta. Peccato che Lois non aveva tenuto in conto il fatto
che fosse davanti ad una finestra e che il riflesso del vetro
proiettasse perfettamente la sua figura.
Note:
Ringrazio
tutti coloro che si sono soffermati a leggere queste frasi, un
particolare ringraziamento va ai lettori che hanno commentato il
capitolo precedente. Grazie mille per avermi incoraggiata ad andare
avanti :3. Oh, dimenticavo: sono arrivata a cento, miei cari.
Impresa
ostica ma ce l'ho fatta, cosa non si fa per il Clois :3.
*sparge
amore*
Spero
vi piaccia anche questo capitolo...
Ci
vediamo alle prossime frase dalla 41 alla 60 ^^
Kiki.
|
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Capitolo 3 *** 41-61 Clois ***
Nothing
else
matters
~ 100
Clark
and
Lois
41.
Pausa
Avrebbe
messo in pausa il mondo intero, se questo fosse valso un suo sorriso
in mezzo a tutto quel pianto.
42.
Motivi
«Te
l'ho già detto Clark: non posso stare con te, sarebbe troppo
complicato, non funzionerebbe...»
Lois
continuò ad elencare una serie di scuse.
«Pensavo
amassi correre il rischio del pericolo, Lois.»
I
suoi cinquanta
motivi erano niente in confronto a quell'unica
e indiscutibile frase, dannazione.
43.
Confronto
«Probabilmente
non sarò mai l'amore della tua vita, vero Clark?»
«No.»
mormorò lui. Duro colpo da incassare, tanto che Lois dovette
richiamare tutta la temperanza di cui era capace.
«Probabilmente sei
l'amore della mia esistenza.»
44.
Lezione numero due
«Ascolta,
Clark: gli uomini credono di risolvere tutto con il sesso. Se
adoperassero il cervello qualche volta eviterebbero un sacco di guai,
sai?»
Non
sapeva se prenderla come un'accusa o un consiglio, ma avrebbe fatto
bene ad appuntarsi quell'importante perla di saggezza.
45.
Riflettere
Non
sapeva come rivolgere la sua proposta di matrimonio a Lois:
conoscendola, l'avrebbe presa come una sfida, avrebbe avuto da
discutere persino sul fatto che fosse stato lui a fargliela –
l'avrebbe giudicato maschilista.
46.
Rossetto
Clark
si tolse la camicia, in tutta calma. Notò che sul colletto
vi erano
tracce di rossetto, ma non ebbe l'impulso di gettare il panno
direttamente in lavatrice: non voleva cancellare le sue tracce.
47.
Un classico
Era
un classico: tutti avevano capito quello che provavano tranne loro
due, i diretti interessati.
48.
Momenti
Il
patto era uno: niente amore tra colleghi d'ufficio, sarebbe stato
troppo complicato gestirlo. Lois se lo stava ripetendo anche adesso,
mentre fissava lo scultoreo
fondo schiena del ragazzo.
49.
Utilità
Adorava
la forza sovrumana del suo ragazzo, perlomeno era utile. Poteva
comprare quello che voleva, senza lamentarsi in seguito per il dolore
alle caviglie e alle braccia, a causa dei troppi pacchettini; per
fortuna c'era Clark con lei, addetto al servizio porta borse. Non
poteva usare nessuna scusa, né fingere nessun malore... Ecco
a cosa
serviva un eroe.
50.
Baci discutibili
«Baciami
un'altra volta e ti farò pentire di essere nato»
Lois era stata
molto chiara nei suoi confronti. «O, perlomeno, evita questi
baci
stampo da quarta elementare Smallville,
non rendono giustizia
al mio fascino.»
51.
Colonia
Clark
usava una strana colonia, piuttosto pesante, invero. Quando Lois gli
aveva chiesto il motivo di quella scelta, lui le aveva risposto
semplicemente: «Forse mi aspetto che qualcuno mi dica di
smettere di
usarla.»
52.
Spettacolo
«Non
sono un bello spettacolo in questo momento»
Certo,
indossava solamente un paio di boxer. Lois l'aveva beccato in
perfetto tempismo, era appena uscito dalla doccia.
«Oh,
certo che no.»
53.
Quesiti
Cos'era
quella leggera e ticchettante melodia?
Il
suono dei loro passi, il rumore del silenzio o... Il battito dei loro
cuori?
54.
Incognita
Lois
era come un complicato esercizio matematico, risolvibile solamente
con le giuste formule, correlate ad una buona dose d'impegno.
Era
come un'incognita e lui, ovviamente, aveva trovato l'esatta
soluzione.
55.
Pensieri
«Se
mi fissi ancora Kent, potrei pensare che mi stai stuprando.»
Lo
ammonì lei, in tono imperioso. Clark sorrise davanti il
proprio
schermo, accarezzando l'idea di una tecnica di seduzione infallibile,
che sarebbe risultata sicuramente più galante se fosse stata
accompagnata da un invito a cena.
56.
Cellulare
Il
cellulare continuava a vibrare sopra la scrivania, ma Lois quella
volta trovò più conveniente lasciar vibrare le
loro labbra,
accidentalmente
scontratesi l'una contro l'altra.
57.
Domani
«Non
ho mai creduto né ai mai
né ai per sempre,
Smallville.» disse Lois, piuttosto disgustata da quelle due
espressioni. «Con te, però, voglio credere al domani,
giorno
dopo giorno.»
58.
Umorismo
Non
aveva conosciuto un così velato sarcasmo, finché
non aveva
incontrato lei. D'un tratto, anche lui scoprì di possedere
il senso
dell'umorismo.
59.
Difetti e Pregi
In
realtà non amava i suoi pregi ma i suoi difetti o,
perlomeno,
quelli che si potevano reputare tali. Con il tempo i suoi difetti non
gli erano parsi così negativi, anzi, la rendevano la persona
che
era.
60.
Inconvenienti
«Smallville,
non puoi farlo.» aveva detto lei, quando si era avvicinato un
po'
troppo rispetto al dovuto a lei. «Non ora che ho mangiato un
panino
con le cipolle, ti prego.»
61.
Ritardi
«Mai
suscitare le ire di una donna con le sue
cose, Kent.» lo
aveva allontanato, piuttosto irata. «Specialmente se in
ritardo.»
Clark
quasi si strozzò con il caffè; Lois non poteva
dargli quelle
notizie così, piegando le labbra in un sorriso diabolico.
***
Salve
*__*
Scusate
l'aggiornamento in ritardo, stavolta a causa dei miei impegni
scolastici . Comunque, in verità su queste non
c'è granché da
dire; alcune potrebbero riferirsi a degli episodi, appena accennati
però, la mia immaginazione stavolta ha avuto la meglio XD
(Gli
episodi ai quali mi riferisco, potrebbero essere le numerose
“scenette” in ufficio <3). E ci vogliono
delle Clois per
tirarmi su di morale questa settimana dopo la [SPOILER] disastrosa
puntata andata in onda sabato scorso. Cioè, possibile che mi
calano
tutte le coppie? T_T. Porto sfortuna, ecco.[/SPOILER]
Mh,
ringrazio
tutti per aver letto.
Kò,
fra poco passerò da te! (XD)... Vi ricordo che questa
è una “sfida”
con Kokky, proprio qui potete
leggere le sue – meravigliose – Clois
♥.
Alle
prossime, Kiki-chan.
|
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Capitolo 4 *** 42-82 Clois ***
Nothing
else
matters
~ 100
Clark
and
Lois.
62.
Compromessi
«Smallville,
ti dirò che ti amo solo quando sarò davanti un
alieno, nelle mie
piene facoltà mentali.»
Clark
d'un tratto scoppiò a ridere, piuttosto fragorosamente: quel
dì non
avrebbe tardato ad arrivare.
63.
Fuoco
«Se
ti avvicini ancora Lois, finirai per bruciarti.»
Le
disse Clark, cercando di mantenere una debita distanza.
«Non
hai capito nulla, Kent.» sibilò, tenendo ferme le
due mani sui
braccioli della sedia girevole, impedendogli qualunque via di fuga.
«Mi sono scottata da parecchio tempo.»
64.
Distrazioni
Irriverente,
sexy,
stupido, affascinante
ragazzo
che le rubava tutte le prime pagine: se adesso pensava di poterla
ingannare con qualche lusinga, si sbagliava di grosso. Preferiva
morire piuttosto che cadere tra le sue braccia –
pensò, quando le
loro labbra si erano già sfiorate e la fotocopiatrice aveva
continuato a stampare inutilmente pagine su pagine.
65.
Pozioni
«Se
ti regalo un cappuccino con doppia panna, cinque zollette di zucchero
e una spruzzata di cacao... Posso sperare di ammorbidirti?»
Lois
lo guardò in malo modo, poi bevve un modesto sorso di
cappuccino:
«Le pozioni non hanno mai sortito effetti su di me, Smallville.
Dovresti provare con il veleno, forse.»
66.
Titubante
Indiscutibilmente,
in tailleur nero era perfetta... Ma con quel completo in pelle, beh,
avrebbe sfidato qualsiasi uomo a resistere alla sua bellezza. Lo
stesso Clark Kent – l'eroe dalla corazza d'acciaio
– dovette
controllarsi e ingoiare il boccone della determinazione, per
astenersi dal proferire giudizi non propriamente galanti.
67.
Metà
D'un
tratto le luci in pista si spensero, per trasformarsi in tanti flash;
Clark in quel momento la vide con occhi diversi: un attimo solenne,
quello che precedeva l'unione di due metà complementari tra
loro.
68.
Superman
«Sei
Superman?»
Lois
non credette alle sue orecchie, quando glielo rivelò.
Caracollò
direttamente sulla poltrona girevole, con espressione piuttosto
sbigottita.«Solo una domanda...» Clark si
preparò mentalmente,
prestandole una certa attenzione. «Chi diavolo
è il tuo
stilista?»
69.
Terra e Cielo
Guerrieri
kryptoniani, alieni, un buco al centro della terra e quant'altro...
Erano niente, in confronto al suo sorriso, quando faceva ritorno
sulla terraferma. Lo aveva appurato, adesso: tutto ciò che amava
non l'aveva mai trovato nel cielo. Ma, d'altronde, doveva sapere che
sarebbe stata una pista inutile da seguire: non esisteva un'altra
Lois Lane, nemmeno nelle infinite galassie.
70.
Intensità
Odio
e amore avevano eguale intensità: l'aveva scoperto grazie a
lei.
71.
Galanteria
«Quindi,
Kent, dopo quest'ultimo appuntamento non ti dispiacerà se
dimenticherò qualcosa a casa tua, accidentalmente.»
Lois
s'accorse solo un millesimo di secondo dopo quanto era stata audace e
spropositata, rivolgendogli quelle argute parole.
«Diciamo
che potrei avere qualcosa di tuo, ipoteticamente»
E
lo amava ancora di più, quando anche lui stava al gioco.
72.
Presa in giro
Dopo
anni, Lois constatò che si era veramente presa in giro
– il suo
senso dell'umorismo era arrivato a tanto – perché,
in fondo,
l'aveva sempre amato, solo che non l'aveva mai ammesso.
73.
First lady
«Se
il mondo è popolato da eroi e tu sei una sorta di capo
supremo
di tutti loro, allora posso considerarmi una specie di... First
lady?»
74.
Regole in amore
«Questo
è l'amore, Kent: piangi se ti senti bene e ridi quando stai
davvero
male.»
Aveva
sentenziato lei; una visione piuttosto amara della medaglia, invero.
Clark
allora l'aveva avvicinata a sé, con fare sensuale:
«Cambiamo le
regole?»
75.
Paura
«Ho
quasi paura di scoprire cosa sia veramente l'amore»
Le
loro distanze s'erano annullate, non potevano più tirarsi
indietro.
«Anche
io»
Confessò
Clark, soffiando timorosamente sulle sue labbra.
76.
Errore
Errare
è umano, ma innamorarsi è diabolico.
77.
Definizione
Lois
Lane... Chi
era? Un potente e intransigente essere umano, un
generale, una leader, una collega, un'amica e, alla fine, una
fidanzata.
Ecco
la storia della sua vita. Tutte quelle definizioni però, non
le
rendevano assolutamente giustizia; allora, si sentiva di enunciare
solo una cosa: Lois Lane era un sogno ad occhi chiusi ed aperti e in
entrambi i casi non si sarebbe mai voluto risvegliare.
78.
Battaglia
Amarla
era come dichiararsi arreso, vinto dall'affascinante mistero
dell'amore. Altrettanto era successo a lei, sebbene fosse stata
così
orgogliosa e narcisista, alla fine aveva dovuto cedere alla
straordinaria macchinazione del destino.
Per
una volta non c'erano stati né vincitori, né
vinti.
79.
Trappola
«Dimmi
quanto mi odi
e ti dirò quanto ti amo.»
Non
poteva crederci: aveva messo a tacere Lois con una sola frase.
80.
Cambiamenti?
Clark
aveva mutato il suo carattere irascibile che, talvolta, rasentava
l'isterico. Eppure, mentre litigavano, tutti quegli apparenti
cambiamenti, quei grandi passi in avanti, erano solo mera illusione.
81.
Spettro.
«Se
morissi, Kent... Cosa potresti fare senza di me?» si
domandava tra
sé e sé, in tono amletico. «Magari il
mio spettro t'inseguirebbe
ovunque, per tutta la vita»
Iniziò
perfino a mimare e a soffiare con la bocca degli apparenti sibili di
paura.
«Magari
non ne avrei bisogno, Lois.» l'ammonì lui,
ghignando di
compiacimento. «Sei già il mio spettro adesso che
sono in vita, se
fossi morta non credo che subirei grandi cambiamenti.»
Lois
lo guardò in modo assassino, incriminandolo con lo sguardo.
«Il
tuo senso dell'umorismo sta diventando fastidioso, Smallville!»
82.
Cucina
«Sarai
pure un genio delle prime pagine Lois.» disse lui,
prendendole
l'albo di mano. «Ma evidentemente non delle prime
ricette.»
D'un
tratto, Lois parve doverlo incendiare; eppure, nel suo sguardo
vagamente inviperito scorse un velo di tenerezza, dovuto anche al
fatto che con quel grumo di farina sul naso non potesse prenderla sul
serio.
«D'altronde
penso che stasera non baderò al pasto, ma
all'impegno.»
~
Salve!
Scusate il ritardo, la solita palla al piede chiamata scuola
purtroppo esiste -_-.
Comunque,
annuncio che il prossimo è l'ultimo capitolo,
posterò dalla frase
numero 83 fino alla numero 100, preparatevi *^*.
Ringrazio
Ramiza
per aver commentato, non ti preoccupare cara può sfuggire
una fan
fiction : ). Devo scusarmi ma non ho ringraziato la mia precedente
recensitrice, ovvero sia ChloeQueen,
addirittura ottima? O.O
*Arrossisce*
Grazie
mille a tutti, anche ai lettori silenzioni : ).
In
ultimo, vorrei puntualizzare alcune cose: il “vestito di
pelle
nera” di Lois si riferisce ad una puntata dell'ottava
stagione,
mentre la “67. Metà” si riferisce alla
puntata del matrimonio
tra Chloe e Jimmy, quando Clark e Lois stavano per baciarsi in pista
(*^*).
Tutte
le altre sono state architettate dal mio malvagio e Cloista
cervellino *__*
Alla
prossima, ovvero l'ultima!
Baci,
Kiki-chan.
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Capitolo 5 *** 83-100 ***
83.
Vittorie
Vide
la vittoria coi suoi stessi occhi quando scovò la recita di
Clark
Kent in prima elementare, confezionata in una bella videocassetta.
«Controfigura
di Cappuccetto Rosso!»
Oh
sì, l'avrebbe ricattato a vita.
84.
Mentire
«Non
chiedermi di mentire Kent, potresti crederci.»
Lo
aveva denigrato Lois ad un centimetro dalle sue labbra, quando lui le
aveva chiesto se quello fosse veramente uno sbaglio.
85.
Proporzioni
«Kent,
io sto a te come il ketchup sta alla maionese: disgustoso.»
Lois
aveva fatto quell'astruso paragone, allegandolo ad una faccia
inorridita; Clark invece aveva sorriso in modo sinistro, come sempre
con la risposta pronta: «Ma il più delle volte
vengono combinati
insieme Lois.»
86.
La mente di una donna
Tutto
quello che diceva una donna era il contrario di ciò che
pensava
realmente, gli avevano detto una volta. Allora, secondo quel
ragionamento, tutte le offese e le battutine sardoniche fino ad
allora arrecategli da Lois non erano nient'altro che complimenti.
A
quel punto poteva farsi dare del bastardo
ogni volta che
voleva, avrebbe percepito quella parola solo come un ringraziamento
solenne da parte di Lois.
87.
Freddezza e calore
Le
sue dita erano cubetti di ghiaccio sulla pelle, le sue labbra invece
evaporavano calore da tutte le parti, ovunque le si guardassero. Lois
era così: un misto di calore e freddezza che solo una mente
arguta
come la sua poteva capire; avrebbe pensato lui a raffreddare la sua
bocca e a riscaldare la sua pelle, in seguito.
88.
Coerenza
«Mi
rifiuto di essere chiamata Signora
Kent, è solo un'altra
delle sottomissioni a cui deve soccombere una donna!»
Gli
aveva puntato l'indice contro, piuttosto inviperita. Davanti a quella
targhetta che improvvisamente aveva cambiato identità
Lois si
era infervorata ed ora se la stava prendendo con colui al quale era
maritata pressappoco da quindici giorni.
«Signorina
Lane?»
«Sono
la Signora Kent!»
Gridò
contro un poveretto, che si scusò immediatamente.
«Adoro
la tua coerenza,
Lois.»
89.
Fisica
«Chimicamente
non saremo fatti l'uno per l'altro, ma fisicamente
direi che
siamo piuttosto compatibili.»
E
come poteva non concordare in pieno, Clark Kent?
90.
Crimine
L'amore
è l'unico omicidio in cui si è complici di uno
stesso crimine:
parole dure, quasi sembravano una testata di giornale, ma
terribilmente veritiere.
91.
Poker e cuori
«Dimmi
Kent, quanti cuori hai in mano?»
Trascorrevano
una tranquilla serata d'estate tra amici, a giocare ad un'amichevole
partita di poker. Lois aveva azzardato quella domanda, al fine di
cercare una strategia di vittoria.
«Dovresti
saperlo bene Lane, solo uno.»
D'un
tratto arrossì: perché aveva il potere di
renderla così
impacciata?
Annuì
tacitamente, leggendo negli occhi del ragazzo una velata
dichiarazione d'amore.
92.
Ali
Non
tutti i sogni avevano bisogno di ali per volare: l'aveva scoperto
quando era riuscita ad arrivare al cuore di Clark.
93.
Vuoto
Quando
c'era, l'aria al Daily Planet era fin troppo pesante... Quando non
c'era, invece, essa diveniva vuota, ma in senso negativo.
Era
un vuoto strano, che forse avvertiva solamente lui: aveva bisogno di
essere riempito solamente da lei,
lei e nessun altro.
94.
Black out
«Lois,
c'è il black out, non è il caso di...»
Ma
la suddetta aveva prontamente protestato, ritenendo più
giusto
continuare a baciarlo.
«Spegni
anche i tuoi neuroni per una volta, Smallville.»
95.
Camicia
«Smallville,
per favore, cambiati: sembri l'ottavo nano di Biancaneve!»
Vederlo
in camicia a scacchi, jeans e attrezzi sulla spalla la lasciava
oltremodo inorridita, ormai era avvezza a vederlo in giacca, camicia
e cravatta. «Beh, certo, senza quella camicia è
tutta un'altra
cosa» disse, quando lui si era denudato del suddetto
indumento.
96.
Rockettara
Non
poteva crederci: aveva scovato una foto di Lois al liceo.
«Lane,
eri una vera rockettara.»
«Tu
invece scommetto eri il classico ragazzo di campagna, con lo zaino in
spalla e l'armadietto sempre pieno di libri.»
Analisi
corretta e accurata. «Complimenti, Holmes.
Come l'hai
capito?»
«Le
rockettare vanno matte per tipi del genere.»
97.
Dicerie
«Siete
una coppia talmente
mal assortita che dovreste mettervi
insieme!»
Avevano
detto i loro amici e loro li avevano presi in parola.
98.
Casualità
Sembrava
una scena da film: ascensore bloccato, nessuno che correva in loro
soccorso, sguardi imbarazzati.
«Finale
fin troppo prevedibile» borbottò a mezza voce
Lois, prima di
caracollare accidentalmente
sul corpo d'acciaio di Clark Kent.
In seguito aveva sfiorato le sue labbra, in modo del tutto casuale;
certo, se poi era successo ciò che in Pretty
Woman non si
sarebbero minimamente sognati era sempre frutto della
casualità,
beninteso.
99.
Alternativa?
Non
era ancora mezzanotte per l'anticonvenzionale Cenerentola, ma doveva
ritirarsi prima che fosse troppo tardi – ovvero, prima del
classico: Vuoi salire?
– oppure, alternativa sicuramente più
godibile, avrebbe potuto trascorrere una notte gratificante quanto un
articolo in prima pagina ma, a differenza di quest'ultimo, Clark non
sarebbe stato lo scoop del momento, bensì quello della sua
vita
poiché avrebbe capito solo allora quanto lo amasse.
100.
Verità
Non
poteva sbagliare, l'avrebbe riconosciuto fra mille: le labbra di
Clark contro le sue, le sue mani che stringevano i suoi fianchi e il
suo respiro accaldato anche in una notte fredda come quella.
«Clark...»
Mormorò,
ma lui era troppo lontano per prestarle attenzione.
Lois
si sfiorò le labbra, poi in un momento i conti quadrarono:
«Te la
farò pagare bastardo, per aver osato ingannato Lois
Lane.»
Guardò
in alto, borbottando inviperita quelle parole. «... Ma ti amo
comunque, sotto qualunque aspetto.»
Sì,
forse era segno del destino: qualunque forma assumesse, lei poteva
amare solamente Clark... nessun
altro.
***
Note:
In
questo capitolo tutte le frasi sono di mia inventiva, tranne l'ultima
che si riferisce all'ultima puntata della nona stagione di
Smallville, indi spoiler.
Finish!
*___*
Anche
se un po' mi dispiace perché dopotutto mi diverto a scrivere
queste
frasi un po' maliziose XD. Grazie per aver letto, aver messo nelle
preferite/seguite e aver recensito.
Kò,
adesso aspetto le tue eh XD.
Ringrazio
Ramiza per aver commentato e, comunque, c'è il confronto
Lois/Lana è la numero 15. Rivincita... Grazie per aver
recensito e, sì, mi
sono chiesta sempre anche io perché entrambe iniziassero con
la
lettera L.
Mistero
XD.
Alla
prossima people, tornerò con le Clois <3
Kiki-chan.
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