Fire and Ice

di Sakura1287
(/viewuser.php?uid=495)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** THE CHRISTMAS GIFT ***
Capitolo 2: *** INNOCENT QUESTIONS ***
Capitolo 3: *** POINT A TO POINT B ***
Capitolo 4: *** THE MASQUERADE BALL ***
Capitolo 5: *** STOMACH FLU ***
Capitolo 6: *** SINCERLY, ICE ***
Capitolo 7: *** JUSTG A BAD DAY ***
Capitolo 8: *** CONSIDER IT A GIFT ***
Capitolo 9: *** NERVES ***
Capitolo 10: *** FOREVER ***
Capitolo 11: *** TOGETHER AT LAST ***



Capitolo 1
*** THE CHRISTMAS GIFT ***


THE CHRISTMAS GIFT

FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

 

1.         THE CHRISTMAS GIFT

Draco si svegliò improvvisamente quando la luce del sole illuminò il suo volto, subito chiuse innervosito le tende del baldacchino, irato dal fatto che si erano aperte durante la notte.

“Chi ha bisogno della luce del sole” fu il suo pensiero mentre borbottando si riadagiava nel letto.

Facendo ciò i suoi piedi colpirono qualcosa di duro ai piedi del letto; si alzò ed in preda al panico esclamò: “Ma che succede…?”

Ai piedi del letto si trovava una larga scatola, avvolto in una carta natalizia verde scuro. Draco ruotò gli occhi.

“Oh, mi ero quasi dimenticato. Oggi è Natale”, disse sarcasticamente tra se e se visto che tutti nella stanza a parte lui erano tornati a casa per le vacanze.

Arricciò il naso al pensiero di trascorrere le festività col padre.

“Ci sarebbe stata qualche divertentissima festa” disse pensando alle lezioni e alla disciplina impartitagli durante la pausa estiva.

Stiracchiandosi pigramente si avvicinò al regalo. “Alla fine non si sono completamente scordati di me. Chissà cosa mi hanno mandato: 101 Modi Per Convertirsi Alla Magia Nera?”.

In quel momento Draco sentì salire forte in sé il sarcasmo quella mattina. Il Natale non era certamente il suo periodo dell’anno preferito. In un modo o nell’altro non era certo uno che s’immedesimava nello spirito delle cose.

Lo strapparsi della carta si sentiva stranamente forte nella stanza vuota. La carta cadendo sul pavimento rivelò una larga scatola che aprì senza fretta. Draco rimase molto confuso da quello che trovò dentro la scatola. “Compaq Presario? Che cavolo di macchinario è questo?

Ispezionando più a fondo il dispositivo elettronico, si ricordò improvvisamente di quando imparato a Babbanologia durante il sesto anno.

Queste cose erano chiamati computer e quasi ogni babbano ne aveva uno; erano gli ultimi ritrovati dell’elettronica soprattutto da quando avevano quello che loro chiamano “World Wide Web”.

I babbani avevano una grande stima di loro stessi; pensavano di essere stati abbastanza intelligenti da creare qualcosa con tale “potere”.

Draco era piacevolmente divertito. “I babbani non sanno cos’è il potere. Folli”

Improvvisamente notò che c’era anche un biglietto d’auguri sul suo letto. Lo aprì e lesse il messaggio scritto con i disordinati scarabocchi del padre.

Draco,

abbiamo deciso di mandarti un computer babbano incantato per questo natale. Funziona come uno qualsiasi di quelli babbani, ma ha qualche… caratteristica magica. Qualcuno tra i Mangiamorte lo usa per comunicare perché il Ministero non ha uno stretto controllo sui computer dei maghi. Tuttavia non è necessario che tu ti complichi sin da adesso con questo, puoi anche semplicemente svagarti con le chat rooms dei Maghi Oscuri installate sul computer. Cerca di incontrare persone come noi.

                                                                                                                                

Lucius

Il messaggio infastidì parecchio Draco. “Non ha ancora fiducia nella mia scelta degli amici. Maledetto. Non so ancora come farlo andare, chissà perché mi ha mandato questa spazzatura?”

Tornò nel suo letto e abbandonò il computer. Comunque, dopo pochi minuti, la curiosità ebbe il sopravvento su di lui. “Le chat rooms sembrano interessanti. Forse potrei incontrare qualche ragazza da usare a mio vantaggio. Potrebbe rivelarsi divertente”

Draco aprì la scatola e tirò fuori il portatile nero e scintillante. Lo aprì e lo mise davanti a se sul letto. Suppose che il largo bottone davanti a lui era quello dell’accensione e lo schiacciò. Fu sorpreso quando dal portatile scaturì la vita. Il simbolo dei Serpeverde apparve sullo schermo, sibilando, e poi passò alla schermata principale. Un’altra schermata apparve chiedendo a Draco alcune domande. Le lesse e iniziò a rispondere piuttosto lentamente.

“1. Nome?”

Vi scrisse “Draco Malfoy” e schiacciò il tasto “Invio”

“2. Scegli un Indirizzo E-mail. (Il nome dove gli altri maghi possono mandarti mail)”

Draco sentì la necessità di pensare a qualcosa di intelligente. Tamburellando le dita sul bordo della tastiera, la sua mente scartò alcune possibilità prima di battere “IceyGaze” e schiacciò ancora “Invio”.  Questa volta però al posto di passare alla domanda tre comparve una finestra di allerta.

“Il tuo nuovo indirizzo e-mail sarà, xyz, è giusto?”

Lui schiacciò “yes” e continuò con le domande.

“3. Scrivi un piccolo paragrafo auto-descrittivo. (Cosa ti piace, cosa non ti piace, peculiarità divertenti, qualunque cosa che vuoi che le altre streghe e altri maghi vedano di te)”

Dopo un sospiro Draco iniziò a pensare. Cercare cose da dire di se agli altri che suonassero interessanti non era proprio la sua specialità. Il lampeggiare del cursore sullo schermo stava diventando irritante, così smise di pensare e scrisse semplicemente “Se stai cercando dei bei momenti allora sei nel posto giusto. Sono un ragazzo sedicenne che sa come trattare le ragazze. Se vuoi sapere di più, hai solo da chiedere”. Draco sorrise. Ciò avrebbe attirato poche donne. Ancora una volta schiacciò “Invio”.

“4. Livello di istruzione?”

Sullo schermo apparve “studente del settimo anno”

“5. Desideri che le tue informazioni personali siano visibili agli altri?”

Prese alcuni momenti per pensare e poi scrisse “Solo se sono d’accordo”. Se voleva incontrare delle persone non poteva lasciare sapere che era un Malfoy. Voleva conoscere almeno delle opinioni grezze prima che loro sapessero il suo nome.

“6.Sei single?”

Draco rise ad alta voce a questa domanda e rispose ridendo “Single ma in ricerca”.

Lo schermo diventò nero e ritornò sul desktop. Sullo schermo apparve un’altra finestra di allerta. “Grazie di aver inserito le informazioni. Il tuo indirizzo e-mail è stato attivato e il tuo profilo inizializzato. Per visualizzare il tuo profilo e/o cambiarlo clicca sulle preferenze qua sotto. Per controllare l’e-mail clicca l’icona col gufo. Per visualizzare le pagine di internet clicca sull’icona della scopa. Per chattare con altre streghe e maghi clicca sull’icona del calderone sulla sinistra. Se hai bisogno qualsiasi aiuto clicca sull’icona del libro degli incantesimi sul fondo dello schermo. Può rispondere a qualsiasi domanda possa essere risposta”

La schermata scomparve e Draco contemplò sul da farsi. Impulsivamente ciccò sul calderone.

Un’altra schermata apparve leggermente differente dal resto.

“Ciao IceyGaze. In che tipo di chat vuoi entrare?”

La scelta includeva Magia Oscura, Teenagers, Adulti, Solo Maghi, Solo Streghe, Generale e Freestyle. C’erano didascalie sotto ogni icona.

Magia Oscura – La chat per maghi non troppo buoni! Teenagers – Qualcosa da fare per quelle streghe e maghi teenagers annoiati. Adulti – Devi aver finito la scuola per entrare qui. Solo Maghi – Chat per uomini. Solo Streghe – Chat per donne. Generale – Di tutto un po’. Freestyle – Attenzione in questa chat, non ci sono restrizioni .

Dopo aver ciccato su “Teenagers” si aprì una larga finestra. C’era una lista di tutti quelli che c’erano sulla chat room, ed un box dove scrivere. Non era molto sicuro su cosa fare. C’erano circa 25 persone nella chat,  che parlavano di varie cose. Discutevano sul Quidditch, su cosa fare per Natale, su quali strani incantesimi avevano accidentalmente fatto. Niente interessava realmente Draco, comunque cliccò sul box e scrisse:

IceyGaze: Non c’è nessuno qui di Hogwarts?

Per un momento Draco pensò che nessuno avesse considerato la sua domanda. Poi qualcuno gli rispose.

Firefly: Io sono di Hogwarts

IceyGaze: Sei una ragazza?

Firefly: Si. Se vuoi parlare, possiamo andare su una PC

Draco scosse la testa. Aveva bisogno di imparare il linguaggio.

IceyGaze: Cos’è una PC

Firefly: Chat Privata. La inizierò io.

Un secondo dopo un piccola schermata apparve sullo schermo di Draco. Su questa vide che erano presenti solo lui e Firefly.

Firefly: Ora nessuno può sapere della nostra conversazione. Non ti ho mai visto in giro, sei nuovo?

IceyGaze: Nuovo? Nuovo sul computer? Si

Firefly: Oh, bene, allora piacere di conoscerti. Io ho il computer già da un paio di settimane. La maggior parte dei maghi con cui ho parlato hanno pensieri piuttosto banali. Tu sembri differente.

IceyGaze: Davvero? Come mai?

Firefly: Hmm… ho semplicemente una sensazione. Un bel profilo… e allora sapresti come trattare 

una ragazza?

IceyGaze: Così si dice. Allora sei di Hogwats, huh? Di che hanno sei?

Firefly: Del sesto anno. E tu?

IceyGaze: Io sono del settimo anno. Tu non sei troppo fuori dalla mio gruppo.

Firefly: – scuotendo le sopracciglia – E’ così?

IceyGaze: –  ride –

Draco stava iniziando ad appassionarsi. Si stava divertendo a chattare con quella ragazza senza un nome.

Firefly: Allora, hai un nome?

Le dita di Draco si gelarono sulla tastiera. Cosa avrebbe dovuto dire? Avrebbe potuto osare dirle il suo vero nome. Se lei andasse ad Hogwarts, le saprebbe dei Malfoy. Realizzò che sarebbe dovuto essere intelligente e cauto mentre parlava con la ragazza.

IceyGaze: E’ importante?

Firefly: Sarebbe bello poter chiamarti con qualcos’altro oltre “hey tu”

IceyGaze: Bene, puoi chiamarmi in qualsiasi modo ti piaccia

Firefly: – dispiaciuta – Comunque voglio sapere il tuo nome.

IceyGaze: Beh, questa non è solo un’opzione.

Firefly: Posso chiamarti Ice?

Che nome appropriato” disse ad alta voce Draco. Era sorpreso di se stesso per quanto si stesse divertendo a chattare.

IceyGaze: Solo se posso chiamarti Fire. Comunque qual è il tuo nome?

Firefly: Beh, non è giusto. Te lo dirò non appena mi dirai il tuo. Devi giocare secondo le regole.

IceyGaze: Allora presumo che da ora saremo Fire ed Ice. huh?

Firefly: E’ un po’ romantico, vero?

Draco prese un minuto per stirarsi le dita. Non poteva credere di stare flirtando in quel modo. Realizzò che sarebbe potuta essere chiunque, avrebbero potuto anche inventarsi qualsiasi cosa su loro stessi.

Firefly: Allora dimmi qualcosa di te.

IceyGaze: Che cosa vorresti sapere?

Firefly: Beh, così per dire, penso che voglio sapere tutto.

IceyGaze: Vediamo. Sono solo un ragazzo, gioco a Quidditch, ho buoni voti e so come trattare una ragazza come sai già.

Firefly: Giochi a Quidditch? Oooh…ciò riduce le possibilità

Draco si schiaffeggiò sulla fronte. Doveva essere più cauto. Fino a che non avrebbe conosciuto meglio Fire non poteva lasciarla scoprire chi era.

IceyGaze: Cosa ti rende così sicura che io sia in una delle squadre di Hogwarts?

Firefly: Dove ALTRO potresti giocare? Tuttavia, dimmi, sei a Hogwarts adesso, o sei andato a casa per le vacanze.

IceyGaze: Non te lo dico

Firefly: Sei un tipo strano. Io sono rimasta, stavo pensando che se fossi rimasto pure tu potremmo incontrarci da qualche parte e conoscerci l’un l’altro.

IceyGaze: Peccato; sono andato a casa.

Non voleva mentirle davvero, ma era troppo presto per incontrarlo. Molto troppo presto.

Firefly: Oh beh. C’è sempre il resto dell’anno. Allora in che casa stai?

IceyGaze: Com’è con tutte queste domande personali?

Firefly: In che altro modo potremmo mai conoscerci l’un l’altro?

IceyGaze: Cosa ti rende così sicura che io voglia conoscerci?

Firefly: Sto iniziando a capire il tuo nick-name. Non sei una persona molto aperta, vera?

IceyGaze: Così sembra, vero?

Firefly: Beh, tu sai qualcosa?

IceyGaze: Io so un sacco di cose.

Firefly: Beh, ecco una cosa che evidentemente non sai ancora. Fire melts Ice (Il fuoco scioglie il ghiaccio; NdT)

Una volta ancora Draco si ritrovò congelato sopra la tastiera. Questa ragazza era brillante. Stava iniziando a piacerle per questo.

IceyGaze: Beh, vedremo se saprai mantenere questa promessa.

Continua…

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** INNOCENT QUESTIONS ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

 

Ginny era seduta, vicino al fuoco, nella sala comune di Grifondoro e stava giocando al gioco babbano chiamato Solitario sul suo nuovo computer portatile. Era quasi notte. Lei aveva risparmiato il suo denaro per tutto l’anno passato, e aveva ottenuto abbastanza denaro per acquistare il suo computer personale. Era stato qualcosa che aveva davvero desiderato; gli infiniti limiti di Internet la affascinavano. C’erano accessi a così tanti incantesimi, molti di più che nella libreria di Hogwarts.

La divertivano anche le caratteristiche della chat; le permetteva di parlare alle persone senza imbarazzarsi come le succedeva normalmente.

Molti dei suoi amici erano tornati a casa per le vacanze natalizie, ma lei, suo fratello Ron rimanevano sempre con Harry a Hogwarts. Lo stesso valeva per Hermione. Nessuno di loro voleva che qualcuno dei loro amici passasse il Natale da solo. Lei aveva ricevuto i suoi regali quella mattina, un maglione da sua madre come al solito, e dello spumone al cioccolato, il suo favorito. Anche altre varie cose dai suoi amici. Ma il computer era l’unica cosa nella sua mente quel giorno, non le sarebbe sembrato di ricevere abbastanza se non avesse ricevuto quello.

Ron e Hermione stavano facendo una romantica passeggiata fuori in pieno stile natalizio, ed Harry era nella sua stanza a scrivere una lettera per Sirius. Lui si stava ancora nascondendo e loro non erano sicuri di poter definire il suo nome libero da accuse.

Ginny stava chattando con una ragazza del quinto anno con la quale era amica, una che era tornata a casa per Natale, ma la sua mente spaziava, spaziava su qualcun altro.

Improvvisamente il computer emise un bip e una finestra si aprì. “IceyGaze è appena entrato.”

Sorridendo, Ginny ciccò sul suo nick-name. “Che ironia” mormorò. Era infatti colui al quale stava pensando. La piccola finestra si aprì e iniziò a scrivere.

Firefly: Mi sei mancato

IceyGaze: Sono solo passate 10 ore

Firefly: Wow, è da più tempo di quanto pensavo

IceyGaze: – ride –

Firefly: Perché stai ridendo?

IceyGaze: Io ti piaccio, vero?

Firefly: Che tipo di domanda è questa?

IceyGaze: Beh, che tipo di risposta è questa?

Firefly: Allora cosa succederebbe se mi piacessi. Perché è così divertente?

IceyGaze: 1) Tu mi hai appena incontrato. 2) Non mi conosci.

Firefly: Beh, se tu mi permettessi di conoscerti.

IceyGaze: Perché ti interesso così tanto?

Firefly: – ride – Perché tu sei interessante

IceyGaze: Non so davvero cosa dire

Firefly: Hmmm, allora non dire niente. Non mi importa

IceyGaze: Allora, qual'è comunque il significato del tuo nick-name?

Firefly: E’ il mio soprannome

IceyGaze: Qualche significato particolare?

Firefly: Beh, se te lo dicessi, ti dovrei uccidere

IceyGaze: – scuotendo le sopracciglia – P...pe…perché?

Firefly: Sto solo scherzando. Ma se te lo dicessi ti regalerei la mia identità

Ciò era molto vero. Sempre, fin da bambina,  la sua famiglia e i suoi amici la chiamavano in quel modo, in quanto i suoi capelli erano così sfolgorantemente rossi.

IceyGaze: Perché, sei per caso una lucciola?

Firefly: Non proprio – occhiolino –

Ginny si sentiva piuttosto euforica. Non sapeva niente nei riguardi di questo ragazzo, questo fantastico e misterioso ragazzo del settimo anno di Hogwarts, ma lui era diventato un chiodo fisso. Qualcosa delle loro conversazioni la faceva sentire semplicemente piena di vita. Il suo strano e conciso modo di parlare le faceva venire la voglia di provare ad aprirlo sempre di più. Ginny si chiedeva in perché del suo essere chiuso. Perché cambiava discorso ogni volta che faceva delle domande personali. Perché era così suscettibile riguardo al suo nome.

Firefly: Qual è invece il significato del tuo nick-name?

Ginny aspetto per circa quattro minuti e lui ancora non rispondeva. Cos’era successo?

Firefly: Ohi? Ci sei ancora?

IceyGaze: Scusami; il mio computer si è bloccato.

Lei dubitò molto di ciò. I computer incantati non si bloccavano per nessuna ragione.  Ma piuttosto che indagare sulla questione, Ginny decidette di lasciare la questione in sospeso. Avrebbe potuto provare a chiedere del suo nick-name più avanti, magari dopo che lo avrebbe sciolto un po’.

Firefly: Tutto a posto. Accade tutte le volte

IceyGaze: Dimmi qualcosa di te

Firefly: Tipo?

IceyGaze: Tutto

Firefly: Ok, ho un po’ di fratelli, adoro la scuola ed imparare gli incantesimi, mi piace scrivere e ho superato solo recentemente superato i miei problemi dell’infanzia che sono durati per gli ultimi sei anni. Mi spiace ma la mia vita non è così interessante.

IceyGaze: E’ più interessante della mia. Voglio saperne di più. Dimmi dei tuoi problemi

Pensando a Harry, Ginny provò a spiegargli senza svelargli chi era. Tutti conoscevano Harry; sarebbe dovuta essere cauta

Firefly: Beh, ero infatuata di una piccolo ragazzo malato d’amore. Ho riposto le mie speranze troppo in alto. Poi durante il mio quinto anno lui, finalmente, si è accorto di me. Abbiamo provato ad andare avanti, ma non ha funzionato. Ora noi siamo solo buoni amici.

IceyGaze: E’ interessante. Ma, perché non ha funzionato?

Lei stava ancora provando a immaginarlo per tutto l’anno. Molte delle persone pensavano che fosse stato Harry a rompere tra i due, ma in realtà era stata Ginny. Stare con Harry non la faceva sentire bene come aveva sempre sognato che sarebbe stato. Loro non erano molto più che amici.

Firefly: Non ne sono così sicura; ma se non avessimo rotto, probabilmente non ti avrei incontrato

– ride –

IceyGaze: Tu non hai rinunciato, vero?

Firefly: Cosa vorresti supporre?

IceyGaze: Sono stato maleducato, irascibile, e non molto aperto con te. Perché non hai rinunciato? Sono sicuro che ci sono un sacco di ragazzi che vorrebbero mettersi con te

Il suo responso la fece pensare per un momento. Perché non aveva mollato? Tutto quello che aveva detto era vero, tranne che per l’ultima parte.

Firefly: Mi piace combattere

Ancora una volta lui si prese del tempo per rispondere. Ginny divenne impaziente, non aveva intenzione di aspettare per tutto il giorno.

Firefly: Ice, posso chiederti qualcosa?

IceyGaze: Dipende cosa

Firefly: Non sei tenuto a rispondere, lo sai

IceyGaze: Certo, puoi chiedermi quello che vuoi

Firefly: Sto perdendo il mio tempo?

IceyGaze: Che significa?

Firefly: Intendo, tu non hai alcun tipo di interesse in me?

Per la terza volta quella notte lui non rispose. Ginny premette i tasti con frustrazione.

Firefly: MUOVITI ICE, RISPONDI

IceyGaze: Non c’è bisogno di urlare

Firefly: Se è quello che serve

IceyGaze: No

Firefly: No?

IceyGaze: No, non stai sprecando il tuo tempo

La testa di Ginny si sollevò improvvisamente dallo schermo. Qualcuno stava scendendo dalle scale.

Firefly: Aspetta solo un minuto, tornerò subito

Lei rimpicciolì la finestra della chat e ripristinò ancora il Solitario. Nello stesso momento Harry scese dalle scale.

Hey Gin, come va?” chiese lui casualmente, sedendosi sul divano davanti a lei. Edvige era vicino a lui già pronta a volare con la lettera per Sirius.

“Niente di speciale, solo, uh, sto giocando col mio nuovo computer. Non poteva credere alle tracce di colpevolezza che sentiva nella sua voce. Ma di che cosa doveva sentirsi in colpa? Cosa c’era di male nel conoscere persone in rete? Conoscere persone e flirtarci assieme, sì auto-riprese.

“Vuoi aggiungere qualcosa alla mia lettera per Sirius? Sto per mandarla in modo che riceva almeno qualcosa a Natale oltre ai biscotti che gli mando. Che secondo me sono un po’ bruciacchiati su un lato, non sei d’accordo?”

Ginny sorrise debolmente e scrisse velocemente sul fondo della lettera:                                                                                               “Buon Natale Sirius, ci manchi. Sinceramente, Ginny Weasley

Harry attacco la lettera ai piedi di Edvige e aprì la finestra. Il gufo bianco prese la sua strada nella notte scura.

Dopo aver chiuso la finestra Harry tornò verso Ginny, solo che questa volta si sedette vicino a lei piuttosto che davanti. Guardò al suo gioco al computer. “Oh, mio cugino Dudley era solito a giocare a questo gioco col computer. Solo che una volta che era abbattuto si sedette sopra e lo ruppe. Lui sembrava scherzare, ma la mente di Ginny era preoccupata.

Hey Ginny?” Harry iniziò a parlare timidamente, mettendo le sue mani su quelle della ragazza che erano poste sul mouse. Lei girò la sua testa verso di lui, realizzando cosa stava per succedere. “Ci sta provando con me – pensò tra se Ginny – dopo tutto quello che abbiamo passato Harry Potter ci sta ancora provando con me” Lui si portò avanti un po’ e sussurrò: “Andiamo a cercare Ron ed Hermione. E’ una così bella notte questa notte, andiamo fuori per una passeggiata”

Lei lo fissò con confusione negli occhi. “Harry, noi siamo solo amici. Ricordi?”

Gli occhi di lui mostrarono segnali di dolore in essi. Dopo mascherò ciò con una faccia senza emozioni. “Lo so  Ginny. Certo che lo siamo. Mi stavo solo interessando degli altri. Potrebbe iniziare a nevicare ancora stanotte”

Sospirando Ginny si girò dall’altra parte “Penso che starò qui stanotte. Mi spiace Harry”

Lui si alzò e camminò verso l’uscita della stanza comune. “Non è un problema Ginny, non è un problema. Potremo uscire domani. Lo capisco” e con questo se ne andò.

Lei si sentì un po’ male. Harry era ancora uno dei suoi migliori amici e odiava ferirlo. Ma non aveva più sentimenti nei suoi confronti e lui doveva imparare a convivere con questo. Dopo Ginny riaprì la finestra della chat. Ebbe un sospiro di sollievo quando vide che LUI era ancora on-line.

Firefly: Grazie di avermi aspettato

IceyGaze: Non ho niente di meglio da fare

Firefly: Non ti diverte parlare con me?

IceyGaze: Perché devi tirar fuori le miei debolezze?

Ciò la confuse. Che cos’era la sua debolezza? Era per questo che parlava in rete? O che si stava divertendo? Ginny decise di non fare domande. Sembrava che lui non apprezzasse le domande e voleva evitarle ad ogni costo

Firefly: Allora, quando ci incontreremo?

IceyGaze: Definisci “INCONTRARE”

Firefly: Intendo incontrarti di persona, stupido

IceyGaze: Stupido? Io non rispondo bene alle derisioni

Firefly: Te lo sei meritato

IceyGaze: Bene, bene, qui qualcuno sta diventando un po’ aggressivo

Decidendo di uscire con un capriccio, Ginny scrisse qualcosa che la faceva arrossire al solo pensiero. Comunque, se lei era timida nella vita reale non doveva esserlo necessariamente anche in rete. Lui non poteva vederla arrossire attraverso il computer.

Firefly: Questo ti accende?

IceyGaze: Scusa?

Firefly: Balbetto per caso? Mi hai sentito benissimo

IceyGaze: A dir la verità, SI

A Ginny si allargarono gli occhi. Non si aspettava quel genere di risposta. Non sapeva come replicare e così passarono alcuni minuti.

IceyGaze: – ride – La lezione di oggi è: Non fare domande di cui non vuoi sapere la risposta.

Ginny non poteva crederci. “Oh mio dio, mi ha già capito” sospirò a se stessa. Bene, doveva provargli il contrario

Firefly: Come fai a sapere cosa voglio e non voglio? Io non voglio semplicemente continuare con questo perché anche se lo facessi tu non saresti qui e non c’è niente che io possa fare. Perché io sono a Hogwarts e tu no.

IceyGaze: Non puoi fare niente? E cosa faresti se io fossi a Hogwarts ora, eh?

Ginny arrossi come una matta. Lui era troppo furbo per lei. Non poteva vincere

Firefly: Che cosa vorresti che ti facessi

IceyGaze: Ricordi cosa hai imparato prima? Riguardo a fare domande di cui non vuoi sentire la risposta

Firefly: Si?

IceyGaze: Beh, questa è una di quelle volte – ride –

Firefly: – strabuzzando gli occhi – Beh, io vado a dormire. Parliamo domani?

IceyGaze: Forse…….Dormi bene

Firefly: Buona notte

 

###

 

Ciao a tutti, sono Iceygaze (chissà da dove ho preso il nick? NdI; Yes, where??? NdS)

aggiungo queste due righe giusto per spiegarvi il significato dei due nomi:

ICEYGAZE ha come traduzione più o meno corretta SGUARDO DI GHIACCIO

FIREFLY: invece vuol dire LIBELLULA, o se preso alla lettera FUOCO VOLANTE

 

Aggiungo anche queste per ringraziare tutti quelli che apprezzano il mio lavoro di traduttore, e come dice il Liga (ma anche qualcun altro): “E’ UNO SPORCO LAVORO MA QUALCUNO LO DEVE PUR FARE”

Mi spiace non poter rispondere personalmente a tutti quelli che commentano, ma è una mia decisione, il lavoro non è mio, già questi spazi non dovrebbero esistere, l’unica cosa che posso dire è GRAZIE

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** POINT A TO POINT B ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

3.         POINT A TO POINT B

Draco” una voce sibilò vicino al suo letto. “Draco! Svegliati un attimo”

Lui aprì i suoi pesanti occhi e tentò di focalizzare cosa causava tutta questa confusione. Non aveva dormito molto quella notte; si era perso in svariati pensieri per  gran parte della nottata.

Quando la vista si schiarì, vide un confusissimo Goyle in piedi vicino al suo computer, ancora aperto e acceso dove lo aveva lasciato prima di addormentarsi, che stava schiacciando dei tasti a caso.

Goyle! Levati da lì imbecille! Rischi di romperlo!” Lui scattò su dal letto e spostò da lì il suo largo amico. “COSA STAI FACENDO? Non ti ho mai dato il permesso di toccare il mio computer. O comunque in quel modo”

Goyle fece un passo indietro spaventato dall’improvvisa reazione di Draco. “Beh, io…io ho solo, voglio dire…., stava…stava suonando, e – e, male, lo so, scusami” e se ne ritornò nel suo letto.

Draco invece scosse la testa. L’ultima cosa che avrebbero potuto fare sarebbe stato dargli dei compagni di stanza intelligenti al posto di questi stupidi. Riportò la sua attenzione sul computer e notò che stava suonando come aveva affermato Goyle. La schermata di una chat privata stava lampeggiando.

Draco stiracchiò la sua testa e mise il PC sul letto, si sedette dietro e chiuse le tende del baldacchino per avere un po’ di privacy. Goyle intanto stava ancora pensando cosa fosse quella rumorosa macchina. Comunque Draco lo ignorò e continuò a leggere il messaggio che lo stava aspettando

Firefly: Hey dormiglione, sei sveglio?

Firefly: No? Beh, posso aspettare

Firefly: – diventando impaziente – Ok, non posso più aspettarti a lungo, svegliati!

Lui ridacchiò, adorava le ragazze insistenti.

IceyGaze: Eccomi, sono qui

Firefly: Oh, bene, mi stavo preoccupando

IceyGaze: Preoccupata? Perché dovresti essere preoccupata?

Firefly: Beh, perché è il primo giorno dopo le vacanze

IceyGaze: Allora?

Firefly: Allora sono sicura che sei tornato al castello

Draco realizzò immediatamente il suo errore eventualmente  intenzione di incontrarmi> fu il suo avviso. Lei era scaltra; doveva per forza essere attento

IceyGaze: Non preoccuparti di me. Sono perfettamente capace di portarmi dal punto A al punto B

Firefly: Bene, allora che ne dici se il punto A è la tua stanza ed il punto B è l’entrata delle classi prima di colazione?

IceyGaze: Scusa??

Firefly: Perché devi farmi sempre ripetere?

IceyGaze: Tu vuoi farci incontrare da qualche parte prima di colazione? E’ questo che mi stai chiedendo?

Firefly: Si?

IceyGaze: Assolutamente no

Firefly: – si stingono gli occhi – E perché no?

Lui ci pensò sopra. Lei aveva già ammesso che lui le piaceva; se avesse cambiato idea sarebbe semplicemente un’ipocrita. Lui non aveva davvero più ragione per non incontrarla; era solo timoroso di perdere una amica se lei non lo apprezzasse in quanto un Malfoy. O un Serpeverde per restare in argomento

IceyGaze: E se non avessi alcuna buona ragione?

Firefly: Allora non accetterò un no come risposta

IceyGaze: Tu sei una ragazza subdola, lo sai?

Firefly: Bene, lo sai. Ci provo. – ridacchia –

IceyGaze: – sorride –

Firefly: Quindi è tutto deciso. Ti aspetterò fuori dall’entrata delle classi appena prima di colazione

IceyGaze: Cosa? Quand’è che abbiamo deciso?

Firefly: Appena adesso. Io ho deciso adesso

IceyGaze: – mugugna – Sai una cosa? Hai vinto. Ti incontrerò. Ma se ciò farà cambiare le tue idee come penso, ricordati che ti ho avvisato.

Firefly: – danza per la felicità – Yeah! Finalmente incontrerò il mio misterioso Romeo!

IceyGaze: Romeo? Chi è?

Firefly: – ridacchia – Non ti preoccupare. Non capiresti comunque. Ci vediamo presto

IceyGaze: Ok, ci vediamo

Draco borbottò qualcosa e si alzò dal letto. Cosa gli stava succedendo? Questa era la prima volta che una ragazza che lo avesse mai apprezzato per la sua personalità e c’era la possibilità di perdere tutto oggi,  prima che potesse provarsi meglio di quello che il suo nome proclamava. piacerò allora sarà colpa sua. Se gli piacerò come penso, allora sorpasserà il mio nome>

Draco gettò via alcuni vestiti e si sparse un bel po’ di acqua di colonia e uscì frettolosamente dalla porta. Tiger e Goyle avevano già lasciato la stanza anche se pensò che lo avevano fatto per il cibo.

Quando raggiunse il piano terra invece di girare verso la mensa come al solito girò a destra e camminò verso le classi. Le uniche persone in giro erano alcuni del secondo anno, così si appoggiò contro al muro e aspettò rilassato. Passarono alcuni minuti, e altri studenti giungevano per la colazione. Vide Pansy arrivare; tirandosi a dietro qualcuno del sesto anno che non aveva mai visto. Draco era contento quando Pansy smise di flirtare con lui qualche anno prima.

Draco ruotò gli occhi quando vide Harry arrivare con Ron ed Hermione. <Ma questi tre non si separano mai> fu il disgustato pensiero. Ancora peggio fu quando vide Ginny che li seguiva da dietro con una espressione sulla faccia da innamorata. Lui scosse la testa. Probabilmente stava ancora perdendosi dietro l’amato Potter.

Dopo Ginny cercò i suoi più vecchi amici e li guardò entrare nella mensa. Invece di andare con loro cambiò direzione girando a destra e oltre passò Draco. Si guardò intorno qualche volta e tornò verso l’area principale.

“Cerchi qualcuno, Weasley?” la schernì Draco. Fino a quando doveva aspettare avrebbe potuto tormentare qualcuno per tenersi occupato. Lei si girò e lo guardò.

“E tu invece, Malfoy” e con questo lei girò i tacchi e se ne andò. Diede però un’ultima occhiata all’entrata delle  classi prima di lasciarlo per la mensa.

Draco aspetto per un paio di minuti ma non si vedeva nessuna ragazza . Tutti stavano mangiando ora. Sospirò qualcosa riguardo all’essere preso in giro e tornò in stanza. Non poteva certo tornare nella mensa adesso per essere deriso. Nessuno derideva Draco Malfoy.

Lui si sedette sul letto a pensare sul perché lei avesse insistito tanto per incontrarlo e poi non si era preoccupata di farsi vedere

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** THE MASQUERADE BALL ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

4.         THE MASQUERADE BALL

Seduta al solito posto nel tavolo di Grifondoro, Ginny era leggermente aggrottata. Dopo tutto avevano parlato riguardo all’incontro poco prima ma Ice non si era fatto vedere, era arrabbiatissima. Hermione notò che aveva solo piluccato la colazione.

Cosa c’è che non va?” chiese con una voce preoccupata.

Ginny si liberò di lei con un gesto della mano. Come se Hermione avesse capito in ogni modo, pensò Ginny. La sua amica fece spallucce e tornò al suo cibo.

“Attenzione studenti di Hogwarts” disse Silente a voce alta alzandosi dalla sedia e preparandosi a parlare ai ragazzi. “Come sapete, questo è il primo giorno a Hogwarts dopo la pausa invernale. Visto che vogliamo fare qualcosa di nuovo ed eccitante per tutti voi, faremo un nuovo ballo. Questo avverrà il giorno di S.Valentino e tocca alle ragazze questa volta accalappiare i loro compagni”. Lui strizzò l’occhio leggermente come se fosse molto contento per l’idea. “Avete oltre un mese per prepararvi. Obbligo di vestirsi eleganti e mascherati, in quanto sarà un ballo mascherato. Questo è tutto” Risedendosi sulla sedia il preside si rimise a mangiare la sua colazione.

Mormorii eccitati si potevano sentire da tutta la mensa. Ginny era ancora arrabbiata ma la notizia la tirò su di morale. Danzare era la passione preferita; c’era qualcosa nel vestirsi e andare a ballare che lei amava.

Lei si guardò attorno per la stanza squadrando le facce di tutti gli studenti, seduti con le loro case. Stava pensando a chi potesse essere Ice. Nessuno impersonava le caratteristiche di Ice. Lei era sconcertata. Immediatamente finì di mangiare e si alzò dal tavolo.

“Ginny, dove stai andando?” le chiese Ron

Lei scrollo le spalle “Non ho molta fame. Torno un attimo in camera prima di andare in classe. Ci vediamo dopo” e con questo lasciò la mensa senza guardare indietro.

Il computer era posizionato sul letto come se stesse aspettando lei. Lei saltò sul letto dietro allo strumento e notò, come tra l’altro era sicura, che IceyGaze era connesso. sapevo> fu il trionfante pensiero di Ginny.

Firefly: Pensavo che saresti stato on-line

IceyGaze: Beh, ti aspettavi forse che sarei venuto in mensa dopo mi hai dato buca?

Firefly: Cosa? Non sono stato io, se tu che mi hai dato buca!

IceyGaze: Io non ho visto nessuna ragazza vicino alle classi

Firefly: Che strano. Io ero la. Ma ancora una volta io, io, non ho davvero visto nessun ragazzo. Magari ci siamo semplicemente mancati

IceyGaze: Forse

Ginny era confusa. Allora era in errore. Sapeva di non poter reagire, ci sarebbe stata una ragione se lui non l’aveva incontrata come aveva promesso. Questa notizia la rallegrò notevolmente.

Firefly: Beh, non è solo questo quello che hai mancato. Indovina cosa ha detto Silente oggi?

IceyGaze: Cosa???

Firefly: Ci sarà un ballo a S.Valentino. Un ballo mascherato.

IceyGaze: – sigh – Io odio i balli

Firefly: Davvero? Sono i miei preferiti! Come puoi odiarli?

IceyGaze: Ho sempre finito coll’andarci con qualcuno che non mi piace, devi vestirti bene e inoltre odio dover chiedere ad una ragazza di andare con me.

Firefly: Beh, oggi è il tuo giorno fortunato. Per questo ballo ci sarà la scelta delle Dame. E questa Dama ha scelto te

IceyGaze: Non so

Firefly: Mi stai prendendo in giro? Perché no?

IceyGaze: Penso semplicemente che non sia una buona idea. Difficilmente ci conosceremo. Potrebbe finire orribilmente

Firefly: Sei sempre così pessimista. Penso che invece finirà meravigliosamente. Non ci sono ragazzi con i quali preferirei andare piuttosto che con te, Ice

Lei pensò su quello che stava facendo. Era vero, non aveva davvero interesse in alcuno tra i Grifondoro. Recentemente la sua mente era sempre su Ice e Ice solamente, perché lei non sarebbe dovuta andare con lui?

Firefly: E un’altra cosa. Non trovi strano che io sia la prima persona che hai incontrato on-line? la prima persona con la quale puoi davvero parlare? non andiamo per caso alla stessa scuola? Non abbiamo circa la stessa età? Penso che il fato ci abbia spinto l’uno verso l’altro. Siamo destinati ad andare a questo ballo insieme

Realizzando che stava suonando alquanto disperata, Ginny fece un po’ marcia indietro aspettando la sua risposta. Desiderava che lui ci ripensasse. Tutto quello che poteva pensare recentemente era fosse quel misterioso ragazzo>.

IceyGaze: Bene. Ho deciso

Firefly: Verrai con me?

IceyGaze: No, ho intenzione di mettere alla prova questo cosiddetto fato. Nella mia mano ho l’unica copia della libreria della scuola dell’ultimo romanzo d’amore di Melissa Evergreen: “Magia e Libidine”. Sai quanto è lunga la lista di attesa per questo libro?

Firefly: No, non lo so. Perché?

IceyGaze: E’ di circa 8 piedi. Ognuno in questa scuola sta morendo per leggere questo libro

Firefly E allora? Cosa avrebbe a che fare con il ballo

IceyGaze: Ho intenzione di scrivere il mio nick-name all’interno della copertina del libro e scriverò “Si, Firefly” sotto quello. Se riuscirai a mettere le mani sul libro tra adesso e S.Valentino, allora, sicuramente, io verrò con te

Firefly: Beh, quanto potrà mai essere difficile prendere quel libro?

IceyGaze: – ride – Oh, te ne accorgerai. Melissa Evergreen scrive libri divertenti, le persone hanno provato a corrompermi pur di averlo prima che lo riportassi. Ho perfino sentito che qualcuno lo ha rubato dalla persona che lo aveva prima di me

Firefly: Wow. Beh, tu mi sottostimi. Ho risolto problemi ben peggiori che questo

IceyGaze: Vedremo non appena il ballo passerà. Beh, sono vicino alla mia classe. Dovresti farlo anche tu.

Firefly: Giusto. Oh, e Ice?

IceyGaze: Si??

Firefly: Sarà meglio che inizi a prendere il vestito buono – occhiolino –

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** STOMACH FLU ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

5.         STOMACH FLU

Dopo aver chiuso il computer per la notte Draco tirò fuori “Magia e Libidine” dal cassetto della sua zona letto. Tirò fuori la sua piuma preferita che scriveva con l’inchiostro argentato, e scrisse nella sua quasi perfetta scrittura: “Si Fire, verrò con te. Tuo, IceyGaze”

Non era esattamente quello che le aveva detto, avrebbe capito che si tratta della stessa cosa. Se avesse mai trovato il libro. Che, in questo Draco era quasi certo, non sarebbe mai successo.

Non c’era realmente una ragione per lui per non volere andare, tranne semplicemente che a lui non piaceva danzare alla pari degli altri. Se avrebbe dovuto incontrare Fire, avrebbe preferito farlo in altre circostanze. Ma se lei in un modo o nell’altro avrebbe messo le mani su quel libro, allora sarebbe andato sicuramente con lei. Sapeva che per ottenere quello avrebbe avuto bisogno di molta determinazione. E stava iniziando a piacerle sempre di più esattamente per quella qualità. Sbadigliando si girò dall’altra parte del letto incominciò a dormire.

Madame Pince guardò Draco in un modo del tipo “Io sono più vecchia e carina”. Lui stava restituendo “Magia e Libidine” in modo che lei avesse la possibilità di trovarlo. Lei gli diede una occhiata incuriosita.

“Bel libro?” lo schernì, ovviamente per puntualizzare che lei pensava che era un romanzo d’amore scadente.

Draco sorrise; aveva visto lei stessa a leggere la stessa copia dello stesso libro alcune notti addietro.

“Si, penso davvero che la Evergreen descriva i personaggi molto bene, non è d’accordo?”

Arrossendo Madame Pince strappo il libro dalle sue mani e fece scorrere le dita lungo la lista dei nomi lungo la lista d’attesa. “Parkinson, Abbot, Canon, Goyle, Macmillan, Granger, così tante persone per avere questo libro, senza abbastanza tempo”, lei mormorò mentre guardava la lista dei nomi.

Ridendo per alcuni dei nomi che aveva sentito, Draco lasciò l’agitata bibliotecaria e andò verso la mensa per il pranzo. Aveva già finito le lezioni quel mattino; aveva saltato solo Pozioni. Era una lezione noiosa, ma visto che Piton lo favoriva, non se ne preoccupava.

Guardò verso il piatto e sentì un improvviso senso di pienezza. Non sentendosi affatto affamato, tirò fuori il computer dalla sua borsa facendolo scivolare sotto il tavolo e sopra l’addome. Sperava di passare inosservato, non voleva che l’intera scuola lo vedesse con il suo computer durante la pausa pranzo. In un secondo momento si rialzò e tornò in biblioteca. Un computer sarebbe sembrato semi-normale li.

C’era un piccolo tavolo vicino al fondo della biblioteca dove Draco poggiò le sue cose e aprì il computer. Pensò che non c’erano possibilità che lei fosse on-line a quell’ora e si auto-sorprese della tristezza che sentiva nei suoi pensieri. Senza neanche provare a controllare la buddy list entrò nelle chat rooms. Improvvisamente una finestra si aprì sullo schermo e lo sorprese.

Firefly: Che stai facendo?

La bocca di Draco era spalancata. Ogni volta che lui si collegava sembrava che lei fosse già li ad aspettarlo

IceyGaze: Non sei affamata? Che ti è successo?

Firefly: Sono a letto malata. Influenza intestinale. Sarò in linea tutto il giorno. Solo fino a padroneggiare il Solitario – sorriso –

IceyGaze: Vedo. Bene, riprenditi presto – sorriso – Stai perdendo del tempo prezioso a letto però.

Firefly: Oh, non ti preoccupare. Ho già controllato una volta la biblioteca, e c’è una mia amica nella lista per questo pomeriggio

IceyGaze: – spalanca le sopraciglia – E’ così? Allora devi sapere che ho già riportato il libro

Firefly: Bene, questo è un grande aiuto. E tuttavia, ho detto alla mia amica che sta semplicemente facendo un favore ad una amica malata bisognosa di conforto. Non le ho detto nulle riguardo il nostro accordo ne riguardo te

IceyGaze: Bene, non c’è bisogno di complicare le cose

Firefly: Tu non hai detto a nessuno di noi, vero?

Draco rise. Anche se avesse voluto dirlo a qualcuno, a chi lo avrebbe detto? Non aveva davvero nessun amico abbastanza intimo, nessuno con cui discutere di questioni personali. Non che abbia mai avuto questioni personali da discutere. Inoltre provava antipatia per la famiglia. Questa era una questione troppo personale che non avrebbe mai discusso con nessuno. Dopo un minuto Draco realizzò che era in un circolo vizioso

IceyGaze: Non ad anima viva

Firefly: Io so già come mi metterò al ballo

IceyGaze: Di già??? Hai ancora un mese

Firefly: Ice, c’è una piccola cosa che tu devi ricordare di me. Sono una ragazza, una ragazzina in questo caso. Cose come i vestiti hanno la priorità nella mia vita – ride

IceyGaze: Suppongo che ci sia un senso. Pensa che io penso che è ancora un po’ presto per tirar fuori il vestito. Come fai a sapere che parteciperai al ballo?

Firefly: Tu non pensi che io possa farcela, vero?

IceyGaze: Ho i miei dubbi

Firefly: Bene, va tutto per il meglio. Sarà anche più speciale quando lo troverò, perché dimostrerà che io avevo ragione e tu no

Era molto raro che qualcuno dimostrasse che un Malfoy avesse torto. Draco notò che questo pensiero già correva per la sua testa. Lei aveva perfettamente ragione. Sarebbe stato più che speciale. Decise comunque di non commentare. Era semplicemente troppo un-Draco-like (questa è un’espressione che non si può rendere bene in italiano; quindi lascio libera interpretazione al lettore; NdT)

IceyGaze: Cosa vestirai?

Firefly: Pensavo che non me lo avresti mai chiesto. Ho intenzione di mettere il nuovo vestito lungo che mi hanno regalato a Natale; l’ho sognato per molto tempo. E’ di un bellissimo colore rosso scuro.

IceyGaze: Immagino. Suona carino

Firefly: E’ carino anche alla vista – ridacchia –

IceyGaze: Sono sicuro che lo sarà. Beh, mi spiace ma devo andare; ho Pozione con Piton alla prossima ora, non vorrei arrivare in ritardo

Era sicuro di suonare sarcastico visto che quasi tutti odiavano Piton

Firefly: Oh si, che scocciatura sarebbe mancare anche solo un secondo di quella lezione…

IceyGaze: Ci sentiamo dopo. Rimettiti presto,

Firefly: Grazie, ciao

Interrompendo la chiusura del computer, Draco lo rimise nella borsa e camminò fuori dalla biblioteca. Madame Pince gli diede un’occhiata esasperata, una di quelle che non aveva mai visto. Si unì alla massa degli studenti seguendola giù verso le classi

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** SINCERLY, ICE ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

6.         SINCERELY, ICE

Ginny prese un altro fazzoletto. Essere malata era qualcosa che lei decisamente odiava. Era una persona attiva, e non gradiva affatto stare distesa sul letto. A parte la mezz’ora nella quale Ice era on-line sarebbe stato un giorno miserabile.

Improvvisamente la porta si aprì e una Hermione senza fiato corse dentro la stanza. “Ginny!” ansimò trattenendo il fiato

Ginny alzò gli occhi sorpresa: “Hermione? Sei corsa qui?”

Hermione annuì respirando ancora pesantemente. “Ok – disse finalmente – sono a posto adesso”. La ragazza si sedette sul bordo del letto di Ginny e iniziò a parlare “Sono andata in biblioteca come mi hai chiesto. Madame Pince sembrò piuttosto irritata quando le ho chiesto il libro. Penso di poter capire il perché, ho avuto il mio nome sulla lista d’attesa per lungo tempo. Ha detto che è stato dato via da poco, mi dispiace”

Ginny sussultò e cadde all’indietro sul letto in una scena particolarmente teatrale.

Perché improvvisamente vuoi così tanto quel libro? So che è ritenuto un buonissimo libro, ma comunque non ne sono così impressionata. E ho letto quasi tutti i libri della biblioteca!”

Ginny si alzò repentinamente. Come poteva rispondere? Magari non avrebbe dovuto mandere Hermione a fare commissioni. “Beh, visto che sono malata volevo qualcosa da fare e questo libro mi sembrava la soluzione perfetta! Mi avrebbe tenuto occupato! Uh, voglio leggerlo molto, sai?”

Si auto-riprese,

Hermione annuì comprensiva “Mi sento sempre meglio quando leggo un buon libro. Beh, vado a fare qualche compito. Rimettiti presto, Ginny!”

Sospirando Ginny riaprì ancora il computer e controllo la sua buddy list.

IceyGaze: off-line

fu il suo pensiero mentre si ristendeva e provava o dormire.

Dieci minuti dopo, decretato che era impossibile dormire, mise le pantofole, indosso la sua vestaglia e uscì dalla stanza.

Si sentiva un po’ stordita mentre passava attraverso l’atrio, ma aveva in mente cose più importanti rispetto alla sua salute. Infine arrivò in biblioteca e corse verso il tavolo di Madame Pince.

“Madame Pince, ha per caso……”

L’altra guardò Ginny in maniera annoiata. “No, Miss Weasley, -Magia e Libidine- è ancora fuori. Mi spiace. Sei la settantanovesima in lista, dovrai aspettare il tuo turno”

Ginny pestò i piedi “Ma le non capisce! Io ho bisogno di quel libro!”

Madame Pince girò gli occhi “Non pensi che l’ho già sentita? Tutti hanno bisogno di leggere quel libro. Sono sorpreso che non sia già caduto a pezzi; così tante persone hanno lottato per averlo. Ora, torna in stanza. Giudicando come sei vestita presumo che sia il luogo dove dovresti essere”

Ginny rilassò i suoi pugni e camminò fuori dalla biblioteca. La sua rabbia cieca per una volta le fece fare una cosa buona; non stava infatti dando attenzione a dove stesse andando. Fu un bene che inciampò nella vestaglia o altrimenti non avrebbe potuto vedere il biglietto attaccato sullo stipite della porta della biblioteca.

Incuriosita lo strappò via e riprese la sua strada. Quando tornò in stanza fu sollevata nel trovarla vuota. Salto su letto e prese il biglietto tra le mani.

“Firefly” lesse scritto con una scrittura argentata

“Oh!” esclamò togliendo la busta; era per lei? Lo aprì e un foglio di carta verde pallido finì nelle sue mani. C’erano delle parole scritte ordinatamente al suo interno. Iniziò a leggerle; rimase shockata nell’intuire chi gliela avesse lasciata.

Cara Firefly,

se hai trovato questa lettera allora ho immaginato bene. Starai controllando la biblioteca ogni ora, –  rido – sono dispiaciuto di averti deluso cara, ma se vuoi ottenere quel libro dovrai adottare delle misure più drastiche. Credici o meno tu non sei l’unica accampata in biblioteca per averlo. Nel caso che tu lo dimenticasti, ci sono persone che lo voglo quasi quanto te. Tienilo bene in mente.

                                                                                                             Sinceramente, Ice

Ginny era sorpresa. Quante erano le possibilità di trovare il biglietto? Era tutto semplicemente troppo ironico. Da aggiungere alla serie di coincidenze fu il fatto che il suo computer iniziò a suonare in quell’esatto momento. Quando vide che c’era IceyGaze on-line ebbe quasi un mancamento.

IceyGaze: Ci sei?

Firefly: Sono troppo sorpresa per parlare

IceyGaze: Oh?

Firefly: Prima sono andato in biblioteca e ho trovato il tuo biglietto, tornata qui nella stanza e ti trovo on-line!

IceyGaze: Ah, hai trovato il mio biglietto – ride –

Firefly: Come facevi a sapere che lo avrei trovato?

IceyGaze: Beh, avevo la sensazione che saresti stata molte volte in biblioteca. E suppongo anche di aver avuto ragione.

Firefly: Cosa intendi per “misure più drastiche”?

IceyGaze: Non è giusto se ti do un appiglio. Per dirti la verità; adesso non sono più tanto sicuro che riuscirai ad avere il libro ora.

Firefly: Ciò non è esattamente rassicurante

IceyGaze: Mi spiace davvero

Firefly: Veramente?

IceyGaze: Si, veramente?

Firefly: Quindi vuoi dire che verrai al ballo con me e ti dimenticherai di questa stupidata riguardo il libro?

IceyGaze: – ride – Sogna

Firefly: Awww

IceyGaze: Beh, faresti meglio a riposarti. Non possiamo perdere due giorni di fila, vero?

Firefly: Suppongo di no

IceyGaze: Ci sentiamo dopo. Non scoraggiarti

Firefly: E’ facile dirlo per te

Ginny continuò a stare sveglia ma dopo un po’, finalmente, cadde tra le braccia di Morfeo

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** JUSTG A BAD DAY ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

7.                  JUST A BAD DAY

Mancava solo una settimana al ballo; e non lo aveva ancora trovato.

Draco aveva quasi perso la speranza su di lei.  Non che lui volesse andarci, non del tutto. Pensava semplicemente che avrebbe visto maggior determinazione in lei. Ma non importava cosa succedeva, avrebbe perso. Se lei non trovava il libro, allora non era la ragazza che pensava che fosse. Se lei lo trovava, avrebbe dovuto andare a quello stupido ballo.

Non era abbastanza sicuro di cosa fosse peggio.

A peggiorare le cose c’era Millicent Bulstrode che lo appestava per andare al ballo. Non si ricordava più quante volte aveva rifiutato.

Seduto da solo nella sala comune, Draco soppesava le possibilità. Poteva semplicemente lasciar perdere, arrendersi al ballo. Stava pensando di dare qualche suggerimento a Fire sul come ottenere il libro. Ma Millicent si sarebbe arrabbiata se fosse andato con qualcun’altra, e Millicent non era una persona che uno vuole che sia arrabbiato con lui.

Inoltre aveva ancora quella strana sensazione quando parlava con Fire. Anche se erano solo parole, c’era qualcosa in lei che lo faceva correre ogni ora a cotrollare se era on-line. Voleva incontrarla disperatamente, controllare se anche nella realtà era uguale. Ma aveva iniziato questo affare del libro, e le possibilità che lei trovasse il libro erano poche.

Oggi non era semplicemente il suo giorno.

***

Ginny era seduta da sola nella stanza comune. Ron, Harry ed Hermione erano dall’altra parte parlando e ridendo su qualcosa che lei ovviamente non sapeva. Loro non la includevano mai, a meno che non fosse lei che si autoincludeva. Solo Hermione passava del tempo con lei, se Harry e Ron non erano in giro.

Aveva lasciato il computer in stanza. Alzandosi, si avviò verso la sua camera, non pensando che qualcuno avrebbe mai notato la sua assenza.

“Ginny!”

Lei si girò e vide che Hermione la stava seguendo. “Ciao Hermione. Cosa c’è?”

Hermione scosse la testa e si incamminò verso la stanza di Ginny. “Andiamo a parlare dentro”

Entrarono quindi nella camera e Ginny chiuse la porta. Poi si voltò verso Hermione.

“Tu sai che Harry vuole davvero andare con te”

Un confuso sguardo attraversò la faccio di Ginny. “Andare con me? Andare dove?”

Esasperata, Hermione esclamò, “Al ballo! Stava giusto dicendo a Ron che non poteva credere che tu non glielo hai ancora chiesto. E voleva sapere se tu non ci vai o qualcos’altro.

Ginny aggrottò la fronte. Harry era sicuramente egoista a pensare che lei glielo avrebbe chiesto o detto cosa avrebbe fatto. Le dava sui nervi che lui parlasse a Ron ed Hermione in quel modo di lei. Era vero, per come stavano andando le cose, che probabilmente non sarebbe andata al ballo con la persona che voleva. Aveva provato qualsiasi cosa, e tuttavia non aveva ancora trovato il libro. Lei non voleva arrendersi, ma le cose sembravano compromesse.

“Ginny?”

Lei riportò l’attenzione su Hermione. Lei stava guardando Ginny con un’espressione ansiosa, quasi quanto l’altra voleva arrendersi ed andare al ballo con Harry.

“Beh, Hermione, vedi, io ho una mezza intenzione di andarci con qualcun altro. Ma non ne sono sicura, e vedi…” nel momento in cui lo disse, lei lo rimpianse.

Hermione unì rumorosamente le mani allegramente e corse via a cercare Harry, pronta a raccontargli la buona notizia. Ginny mugugnò e si sedette sul letto. Non poteva credere alla sua cattiva stella. Ora sarebbe dovuta andare con Harry, qualcosa che lei davvero non voleva.

Oggi non era semplicemente il suo giorno.

###

Erano le sette in punto, e Draco riaccese il computer ed aprì la chat per la centesima volta quel giorno. A quel punto si aspettava un altro off-line.

Ma per suo piacere, non fu così.

-Firefly è on-line-

Draco decidette di uscire dal suo limbo. Non accadeva spesso che mostrasse i suoi sentimenti a qualcuno, ma stava diventando piuttosto attaccato a Firefly.

IceyGaze: Oh, sai, ... mi sei mancata.

Firefly: Non ho ancora trovato quel libro.

IceyGaze: Lo supponevo

Firefly: Sono sull’orlo della sconfitta.

Stava per arrendersi? Non poteva permetterlo.

IceyGaze: Ti stai per caso arrendendo?

Firefly: Beh, avevi ragione, non posso trovarlo. Tu comunque non vuoi neppure andarci al ballo, ti sto letteralmente facendo un favore ad arrendermi.

Qualche favore, pensò Draco. Tuttavia questo non era uno di quelli che lui apprezzava.

IceyGaze: Tu eri veramente eccitata prima. Se ciò significa tanto per te,sarò più che felice ad accompagnarti. Ci SONO modi per poter trovare il libro. Penso solo che tu non ti stia impegnando abbastanza.

Firefly: Ho provato oltre le mie possibilità! Ho fatto di tutto! Non mi rimane altro da fare!

IceyGaze: Beh, non mi sembri la Fire che conosco. Pensavo che tu avessi qualcosa in più di questo.

Firefly: Beh, credo che questo incarico sia superiore alla mia portata.

Draco non poteva credere a ciò che stava sentendo. Era completamente cambiata durante la notte. Solitamente era lei che insisteva per incontrarsi; ora era completamente diversa. Cosa stava succedendo?

###

Ginny si sentì malissimo. Odiava abbatterlo così, ma non le rimaneva nient’altro da fare Era sicura che ormai metà scuola sapesse che sarebbe andata con Harry. Perchè, oh perchè aveva fatto quel passo falso con Hermione? Non avrebbe mai voluto andare con Harry.

Ora dopo tutto quel lavoro, gli infiniti viaggi in libreria, e provando incantesimi su incantesimi, se MAI avesse trovato il libro rimaneva nei pasticci con Harry.

Una notte pensò che avrebbe dovuto usare un Incantesimo di Appello. Sembrava così ovvio! Si alzò in piedi nella sala comune e gridò “Accio Magia e Libidine”. Ci provò trentaquattro volte prima di realizzare che ci doveva essere un incantesimo di blocco su libro proprio per quella ragione.

Dopo quella notte provò ogni genere di incantesimi, di ricerca, di duplicazione, ogni cosa le venisse in mente. Mai uno che funzionasse.

E ora, incubi su incubi, i suoi sogni stavano diventando realtà. Ice la stava trattando con calore. Stava flirtando con lei. Mostrando interesse per lei.

Ma sarebbe andata al ballo con quello stupido di Harry Potter. Non che non valorizzasse la sua amicizia, almeno non del tutto. Semplicemente lui aveva rovinato i suoi piani.

Firefly Scusami, Ice, devo andare. Ci sentiamo domani?

IceyGaze: Qualsiasi cosa. Comunque ti stai comportando in maniera strana stasera.

Ginny sospirò. Avrebbe dovuto provvedere a questo in qualche modo, non era abbastanza sicura su come farlo su due piedi.

Firefly: Mi spiace. Buona notte.

IceyGaze: Va bene

Ginny sentì una lacrima scenderle su una guancia. Non sapeva proprio come raddrizzare la situazione

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** CONSIDER IT A GIFT ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

8.                  CONSIDER IT A GIFT

Ginny era di sopra, nella sua stanza da letto, e si stava preparando per il ballo. E così anche le altre ragazze nella stanza, tutte che parlavano e ridevano eccitate. Trucchi e pettini erano dappertutto.

In qualche modo Ginny non riuscì ad entrare nello spirito delle cose. Si era già messa il vestito lungo, e anche nel suo cattivo spirito ammise che sembravano meravigliose. I suoi capelli sembravano una cascata di boccoli, decorati con molti brillantini e gioielli per capelli. La maschera che aveva scelto era rossa e dorata, per abbinarsi all’abito, e era molto più scintillante dei suoi capelli. Le sue amiche l’avevano aiutata a prepararsi.

Mancava solo una mezz’ora al momento in cui sarebbe dovuta andare alla cene. Ci sarebbe stato piccolo buffet, piacevole e formale. Allora avrebbero incontrato i loro cavalieri e le coppiette sarebbero andate al ballo insieme.

Ginny sospirò. Pensò miseramente. Era tutto così deprimente.

La sala comune dei Serpeverde era vuota. Draco presumette di essere l’unico studente a non partecipare al ballo. Millicent Bulstrode si era finalmente arresa e, con un broncio, era andata con Goyle.

Allungò i suoi piedi sul tavolo e cercò di godersi la vittoria.

Per qualche ragione, vincere la scommessa non lo aveva fatto sentire bene come aveva sperato.

Realizzò che non c’era niente che avrebbe voluto fare quella sera piuttosto che incontrare Fire al ballo e trascorrere il resto della serata con lei. Si maledì per aver iniziato quella stupida scommessa con il libro. Dopotutto lo sapeva che non sarebbe mai riuscita a mettere le mani su quel libro. Ora poteva solo biasimarsi.

Si tirò vicino il computer ed apri un Solitario. Aveva sentito che era un grande gioco da fare quando ti senti uno schifo.

Ginny ed Hermione scesero le scale assieme per incontrare Ron ed Harry. Volevano muoversi in anticipo in modo da passare un po’ di tempo coi ragazzi prima di cena. O meglio, Hermione voleva muoversi in anticipo. Ginny arrancava dietro di lei.

Harry, nel frattempo, era in piedi, sorridente, nella sala comune, splendido, come al solito, nel suo abito da cerimonia. Accolse Ginny in una maniera piuttosto formale, inginocchiandosi e baciandole la mano. Lei forzò un sorriso.

“Ciao Harry. Come va stasera?”

Su sorrise. “Mai stato meglio. Sei pronta ad andare?”

Lei alzò le spalle. “Credo di si

Stavano proprio per uscire dalla sala comune quando Harry fermò tutti. Improvvisamente fece come per cercare qualcosa nel suo vestito.

“Ah, si, prima che mi dimentichi. Ho qualcosa da darti, Ginny”

Lei lo guardò confusa. “Un regalo?”

“Lui sorrise divertito. “Puoi chiamarlo così”. Nella mano, quando fu tirato fuori dall’abito, c’era un pacchetto. Era un piccolo rettangolo. Mettendolo nelle mani di Ginny, lui sorrise ancora.

“Non penso che ti sia di grande aiuto adesso, ma penso che lo apprezzerai più tardi” spiegò dopo.

Lei lo aprì distrattamente e si inginocchiò sul pavimento senza più guardare quello che aveva in mano.

“Beh? Ti piace?” Harry la scosse attendendo la sua reazione.

Lei tornò improvvisamente alla realtà e abbassò lo sguardo verso quello che aveva in mano.

Non poteva essere!

Stava guardando una copia di “Magia e Libidine”. Un po’ malmesso e con la copertina lievemente consumata. L’unica copia della biblioteca.

Le sue mani stavano tremando. La bocca spalancata. Un piccolo squittio le fuoriuscì. Prima di capire cosa stesse facendo, gettò le sue armi attorno al collo di Harry ringraziandolo almeno venticinque volte.

Quando finalmente lo lasciò, lui toccò gentilmente il suo braccio. “Ho visto che hai più volte presidiato la biblioteca per questo libro. Sapevo quanto lo desideravi, così quando ho visto Ernie Macmillan che lo riportava indietro oggi, ho dato qualche raccomandazione a Madame Pince che me lo ha dato per un paio di giorni”

Il sorriso di lei sembrò dilatarsi da orecchio ad orecchio. “Harry, non potrei mai essere più felice!”

“Allora sei pronto per andare nella Grande Sala per la nostra festa di S.Valentino?”

Ginny si fermò, a malapena capace di controllare la sua eccitazione. “Oh, Harry, vai avanti senza di me, ci rivedremo giù. Mi sono appena ricordato che ho una cosina da fare!”

Con questo, lei tornò di corsa in stanza. Nel momento stesso in cui era di nuovo dentro, aprì la copertina del libro trattenendo il respiro. Nella prima pagina, in inchiostro color argento, c’erano le parole che aveva desiderato leggere per quasi due mesi.

“Si Fire, verrò con te. Tuo, IceyGaze”

Sedici partite di Solitario dopo, L’auto-commiserazione di Draco fu interrotta.

Firefly: Metti il tuo vestito buono, ORA.

IceyGaze: Scusa?

Firefly: Mi hai sentito, ho trovato il libro.

Le parole sembrarono fuorviare Draco. Non poteva quasi portarsi a credere quello che stava leggendo.

IceyGaze: Ma, COME?

Firefly: Non c’è tempo per spiegarti! Devo scendere per la cena!

IceyGaze: Non verrò alla cena. Ci vedremo al ballo; non sono assolutamente pronto.

Firefly: Va bene. Splendido. Tutto è splendido! Dove ci incontreremo?

IceyGaze: Ci incontreremo al tavolo del cibo, vicino alla boccia del punch. Cercherò per la bellezza con l’abito rosso scuro. Non ti preoccupare di me.

Firefly: Devo dirti una cosina. Io sono incasinato con un altro, ma ci incontreremo verso la fine. No sto più nella pelle.

IceyGaze: Va bene; probabilmente ci vorrà un po’ prima che sarò pronto. Ci vediamo dopo allora? Hai una festa a cui andare - J -

Firefly: Mio dio, non sai quanto sono eccitata.

IceyGaze : - smile – Così non sono l’unico allora?

Firefly: Pensavo che ti saresti arrabbiato ad essere costretto ad andare al ballo così all’improvviso.

IceyGaze: Se fossi arrabbiato, non ci verrei.

Firefly: Oh Ice, sei così sorprendente.

Draco sperò semplicemente che lei avrebbe pensato questo anche alla fine della serata

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** NERVES ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

9.         NERVES

Ginny spense il computer e afferrò la sua borsetta. Tenendo in mano lo strascico del suo vestito, in modo da non camminarci sopra, corse giù per gli scalini verso la Sala Grande. Quando irrompette nella sala solo un paio di teste si girarono; la maggior parte dei presenti invece era troppo occupata a divertirsi per notare la sua entrata.

Harry le sorrise e le fece cenno di avvicinarsi. C’era giusto una sedia vuota di fianco a lui. Ma lei era troppo eccitata per anche solo notare quanto stava diventando insistente Harry.

“Sei bellissima” le sussurrò lui in un orecchio mentre si sedeva al tavolo. Lei lo salutò velocemente e osservò il suo piatto. Era riempito con i suoi cibi preferiti, ma si scoprì troppo nervosa per mangiare. Anche le sue mani stava tremando un po’.

E se Ice non si fosse mostrato? E se avesse fatto qualcosa di stupido? Mentre la cena proseguiva, aveva solo un'altra domanda che le gironzolava per la testa.

Chi era Ice?

Ginny sospirò e cominciò a  mangiare. Si sarebbe rammaricata di ciò più tardi, se avesse avuto la possibilità.

Non aveva niente da indossare.

Sospirando nella più totale frustrazione, chiuse, facendolo sbattere, il suo baule. Quello che aveva si riduceva alle normali divise scolastiche e ad un set di mantelli di un verde smeraldo molto intenso, che indossava ogni volta c’era qualche evento interessante a Hogwarts. Non sembravano però appropriati per l’occasione.

Il ballo sarebbe iniziato da li ad un’ora, doveva semplicemente accontentarsi di un mantello verde. Indossandolo si guardò allo specchio. Quello che vide non era se stesso. Quello che vedeva era un ragazzo frustrato che per una volta non stava pensando ai suoi bisogni. Per una volta stava cercando di piacere a qualcun altro.

Inoltre aveva un altro problema da affrontare. La sua maschera. Ne aveva trovata una a Hogsmeade alcuni giorni prima, non pensando certamente di usarla. Ma era piuttosto semplice. Era argentata con una linea di verde al centro e fiocchi neri sui lati.

Draco si controllò a fondo. Ora capiva perché le ragazze trascorressero così tanto tempo per prepararsi per qualsiasi cosa. Doveva fare bella impressione.

Stava persino iniziando a spaventarsi da solo. Non era mai stato nervoso nell’incontrare qualche ragazza prima d’ora. Erano sensazioni tutte nuove per lui.

“Allora Ginny, cosa c’è di nuovo?” Hermione tentò pietosamente di iniziare una conversazione con la sua amica.

Ginny non aveva ancora detto una parola da quando era scesa dalla stanza. Era troppo occupata a preoccuparsi del ballo che avrebbe seguito la cena per essere sociale. Harry si stava preoccupando per lei, ma Ginny non gli diede attenzione.

Hey, Gin, tutto ok?” chiese Ron, preoccupato della sorella.

A questo lei si riportò la sua attenzione sugli amici “Cosa? Oh, sto bene, benissimo. Non preoccupatevi di me, sto semplicemente conservando le energie per il ballo” Loro sembrarono accettare la risposta e ripresero a mangiare.

<è del tutto una bugia> pensò Ginny. Stava davvero conservando le energie per il ballo…solo non nel modo che loro avevano probabilmente supposto.

La sua mano sinistra era sotto il tavolo e passava le dita su e giù per la copertina rovinata del libro. Lo aveva messo nella sua borsetta prima di scendere nella Sala Grande. Non poteva ancora credere che dopo tutto quel tempo poteva finalmente incontrare Ice. Fino ad ora non sembrava essere davvero una persona reale, solo un amico virtuale. Era nervosa. Molto nervosa.

Gli studenti si alzarono dai loro tavoli e i piatti sparirono, per essere lavati dagli elfi domestici. Harry la prese per mano e la condusse fuori dalla Sala Grande, con Ron ed Hermione che li seguivano da vicino. Gli studenti avrebbero dovuto tornare nelle sale comuni per dieci minuti, cioè fino a che non la Sala Grande non venisse trasformata in una sala da ballo.

Chiacchiere ansiose circondavano Ginny. Harry le stava parlando della sua ultima partita di Quidditch, lei annuiva semplicemente. Il tempo passava così lentamente.

Finalmente, dopo quelle che sembrarono ore, Hermione si avvicinò loro “Muoviamoci ragazzi, andiamo”

Questa volta fu Ginny a prendere la mano di Harry, e praticamente a trascinarlo giù. Seguì la massa delle persone, spingendone via qualcuna pur di arrivare prima. Quando raggiunsero per l’ennesima volta la Sala Grande, Ginny andò diritta verso la boccia del punch.

Non era ancora arrivato.

“Mi concede il ballo” chiese formalmente Harry porgendo la sua mano a Ginny. Uno sguardo inaspettato illuminò il suo viso.

Ice aveva detto che avrebbe potuto avere un po’ di ritardo. “Presumo di si” disse con cautela Ginny. Avrebbe potuto anche ballare con Harry finché non fosse arrivato Ice. Era giusto dopo tutto, in fin dei conti era la dama di Harry.

Lui la portò sulla pista da ballo, tenendola più vicina del necessario.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** FOREVER ***


oNormal style='mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'>La musica aumentò di oltre dieci volte una volta che le porte furono aperte. Alcune persone girarono la propria testa verso di lui, che grazie alla maschera non fu riconosciuto, e quindi la loro attenzione fu nuovamente rivolta su quello che stavano facendo in precedenza.

Rimase sull’uscio per alcuni istanti per osservare la scena. C’erano persone che parlavano e ridevano ed altre che danzavano con i rispettivi partner nel centro della decorata sala da ballo. Altre ancora erano tutte intorno ai lati della pista e piluccavano del cibo dai tavoli posti lungo la parete sinistra. Alla fine del tavolo c’era un gruppo di ragazze che, attorniando la boccia del punch, ridevano gaiamente.

La boccia del punch…

Draco avanzò verso il gruppo di ragazze prestando attenzione a non sbattere contro qualcuno. Tutti pensavano che sarebbe rimasto nel dormitorio; e lui non voleva certo rovinarsi la reputazione. L’unica persona per cui si sarebbe sacrificato sarebbe stata Fire

Non c’era ancora nessuna ragazza con un vestito rosso scuro vicino alla boccia. Ciò era perfetto; gli dava tempo di ambientarsi al ballo. Si appoggiò quindi al muro, dietro il gruppetto di ragazze.

Erano già passate quattro canzoni, e Ginny stava diventando ansiosa. Ora era arrivata una canzone più movimentata ed Harry non sembrava volerla lasciare, tenendola sempre vicino a lui.

“Harry……….” Sussurrò lei al suo orecchio.

La sua faccia si girò sorridente verso di lei “Si?”

Lei aggrottò le ciglia e lo spinse, gentilmente, via. “Harry, penso che ho bisogno un po’ di riposo, vado a sedermi per questa canzone. Uh…….scusami”

Con questo scappò nella direzione opposta, senza voltarsi finche non giunse al lungo tavolo coperto di cibo. Quando vi fu accanto, si voltò indietro per vedere Harry che era andato malvolentieri a parlare con Seamus e Dean dall’altro lato della sala. Bene.

Camminando lungo il tavolo lentamente, guardò le persone che ne erano vicine. Cercò chiunque potesse essere Ice.

Nessuno sembrava essere fuori del comune.

Ormai era giunta alla boccia del punch, riempita con uno splendente punch color rosso. La musica sembrava divenire sempre più forte ogni  momento che passava. Giochicchiando con i lacci del suo vestito si guardò ansiosamente intorno. Dov’era finito?

Vide Ron ed Hermione che ballavano vicino a lei. Gli fece un piccolo cenno ma loro non sembrarono notarla. Forse non l’avevano riconosciuta. La maschera che ognuno portava era perfetta per nascondere la propria identità.

Sospirò e si appoggiò al tavolo. Non poteva far altro che aspettare. Ed era comunque meglio che rimanere appiccicata ad Harry tutta la notte.

In quel momento cominciò un lento, il primo della serata. La stanza si rabbui al punto che l’unica fonte di luce erano le candele che fluttuavano con grazia sopra le loro teste. Vide che tutte le coppie si avvicinarono ulteriormente. Cercò Ron ed Hermione, ma erano ormai dispersi in un mare di coppie.

Una forte mano la afferrò da dietro e, prima che lei capisse cosa stesse succedendo, fu trascinata sulla pista da ballo.

“Oh!”, un sussulto di sorpresa le scappò dalle labbra mentre l’altra mano le stava circondando la vita. Alzò lo sguardo e vide una maschera argento. Lo stesso argento della scritta sul libro……il suo respiro si bloccò.

“Ice…………?” sussurrò lei. Lui non disse niente, semplicemente la strinse ancora più a se, come se avesse paura che lei scappasse se lui avesse allentato la presa.

Infine anche lei lo attorniò con le braccia, la faccia sempre dritta verso il suo abito scuro. Non riuscì a capire che colore fosse; era troppo buio.

Quello era il momento che aveva sognato per mesi. Sembrava così…così irreale; non poteva credere quello che stava realmente succedendo. Respirò un attimo il suo profumo, speziato e ben definito. Era sorpresa da quanto si sentisse bene tra le sue braccia, come se fosse venuta al mondo per fare solo quello, stare li per sempre.

Lei era tra le sue braccia. Non poteva crederci. Era troppo bello per essere vero.

Aveva aspettato per soli dieci minuti dopo che l’aveva vista, era vicino al tavolo con un ansioso ed ancora innocente sguardo per lei. Le luci si erano già abbassate e quindi non l’aveva ammirata a fondo. Ma, grazie al modo perfetto con cui lei stava nelle sue braccia, aveva come la sensazione che anche l’aspetto fosse perfetto. Oltretutto, abbastanza stranamente, non sembrava interessargli. Non questa volta. Tutto quello che gli importava era averla finalmente tra le sue braccia.

Le sue braccia erano strettamente avvolte intorno alla vita di lei che, di risposta aveva le braccia appoggiate, senza stringere, sulle sue spalle.  La faccia di Fire era sprofondata nel suo petto e tutto quello che riusciva a sentire era il suo dolce profumo.

Il momento era perfetto. Era questa l’unica parola per poterlo descrivere. Sperava semplicemente che la canzone non finisse mai e che avrebbero potuto continuare a volteggiare insieme, lentamente, per il resto della nottata. Non una volta nella sua mente era giunto il pensiero che la canzone sarebbe finita e che poi avrebbero dovuto realmente conoscersi. Non avrebbe potuto tenere la maschera sul volto per sempre.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** TOGETHER AT LAST ***


FIRE AND ICE

di Sakura1287

traduzione di iceygaze

11.       TOGETHER AT LAST

La musica lenta li aveva condotti in una specie di trance. Volteggiavano insieme, sperando entrambi che la musica non avesse mai fine.

Ma come tutte le cose belle, anche la canzone finì.

Draco lasciò cadere le sue braccia dalla vita di lei che lo imitò immediatamente. Rimasero fermi per alcuni istanti, guardandosi l’un l’altro. Successivamente Draco le prese le mani e la condusse rapidamente oltre la porta anteriore. Nessuno dei due parlava, camminavano velocemente per allontanarsi dal ballo. Era giunto il tempo.

Le luci crebbero nuovamente proprio mentre stavano uscendo. Draco non prestò attenzione a ciò e la condusse verso l’ingresso principale del castello. Ginny non sembrò sbalordita dal suo strano comportamento; era sbalordita da sola.

Erano ormai nel cortile. Era tutto quasi completamente buio; le uniche luci provenivano dalle finestre del castello e da qualche lucciola che mulinava intorno a loro. Draco sorrise pensando all’ironia della situazione. (basta pensare al nick-name di Ginny e al suo significato; NdI)

Si girò in modo da poterla osservare. Lei guardò in alto ed incrociò il suo sguardo. Le maschere donavano ad entrambi un che di irreale. Prese le mani di lei tra le sue e fu sorpreso di trovarle tremanti.  Non era sicuro se fosse colpa del freddo o dall’agitazione. Poi realizzò che era lui che stava tremando, non lei. Era giunto il momento della verità. Il momento in cui avrebbe scoperto se lei era davvero quel tipo di ragazza che pensava che fosse. Se le importasse o meno che lui fosse un Malfoy.

Lei non era ovviamente una Serpeverde, i suoi caratteri innocenti lo testimoniavano. Sperò anche che non avesse pregiudizi contro tutta la sua casa. Erano rimasti la per quasi due minuti. Faceva davvero freddo fuori. Ed aveva paura. Per la prima volta nella sua vita Draco Malfoy aveva paura.

è solo un modo per dare una risposta alle mie domande> pensò coraggiosamente.

Senza altri pensieri, lui avvicino le mani alla faccia di lei e sollevò la maschera di qualche centimetro, giusto quelli per scoprire le sue labbra. Stessa cosa fece con la sua, in modo che restasse sopra il naso.

E la baciò.

La baciò con una passione che gli era sconosciuta. Non era un semplice gioco questa volta.

Lei fu sorpresa. Non si aspettava che l’avrebbe baciata così improvvisamente. MA non si lamentò di questo. Anzi, ricambiò il bacio, in un modo in cui  non si sarebbe mai sognata di baciare Harry. O qualcun altro.

Proprio mentre pensava che stesse per finire, lui la abbracciò, nello stesso modo di quando stavano ballando. Per la seconda volta in quella notte si sentì completamente bene, e si perse ancora di più nel bacio. Non riusciva a capire come aveva potuto chiamare una persona capace di un bacio così dolce e caldo col nome Ice.

Infine si staccarono. Lei riuscì a vedere un sorriso sulla bocca davanti a lei. >

Lui avvicinò una mano alla sua faccia e lei realizzò che stava per toglierle la maschera. Aveva ancora una sua mano attorno alla vita. Lui prese cautamente un’estremità della maschera tra il pollice e l’indice, e la tirò gentilmente. La maschera scivolò dalla testa di lei con facilità, rivelando la sua bellissima acconciatura, i suoi splendidi e profondi occhi, il suo grazioso e piccolo sorriso. Il suo sguardo si soffermò sui tratti di lei. Alcune ciocche di capelli, rossi, le erano cascate sul viso e le sue lentiggini punterellavano giocose il naso.

Draco fece un doppio esame.

Gi-Gin-…WEASLEY?!” esclamò con uno sguardo di disgusto proveniente dalla sua faccia ormai smascherata. Le sue mani involontariamente si alzarono e pulirono le labbra, una cosa molto immatura da fare date le circostanze.

Realizzò che una sua mano era ancora attorno alla vita di lei. La tirò via immediatamente e fece alcuni passi indietro.

Una Weasley. Aveva baciato una Weasley.

Ginny guardò Draco su e giù. Era sorpresa quanto lui, mai una volta aveva pensato che la sua cotta segreta fosse per Draco Malfoy. Comunque il disgusto nella sua voce l’aveva ferita. C’era stata intesa tra loro. Una piccola lacrima fuoriuscì dai suoi occhi. Provò ad asciugarla prima che lui la vedesse, ma era troppo tardi.

“Oh, ho ferito i tuoi sentimenti? Che sfortuna. Tu avevi probabilmente già programmato tutto, vero? Tu e i tuoi spregevoli amici. Probabilmente stanno tutti aspettando tra i cespugli, uh? Pronti ad uscire per ridere di me? Beh, me ne vado adesso, prima che tu avrai la soddisfazione di umiliarmi. Vai a cercate il tuo ragazzo, Potter”.

Lui si girò per andarsene.

“Harry non è il mio ragazzo. Ti ho già detto di lui” fu il suo debole tentativo per farlo restare. La sua voce suonava molto debole.

Qualcosa nella voce di lei lo fece fermare. Se non per prendere in giro lei avrebbe avuto qualche pettegolezzo su Potter. “Rinfrescami la memoria”

Lei sospirò e abbassò lo sguardo “Io gli piaccio, un sacco. Ma io non provo la stessa cosa”. Lui ruotò gli occhi.

“Ascoltami semplicemente, e lo farai” chiese lei. Lui annuì. “Ecco perché ho invitato TE a questo ballo. Presumendo che non avessi tali pregiudizi sulla mia famiglia. Onestamente Draco, io stavo per arrendermi. Stavo per andare al ballo con Harry e dimenticarmi di te. Ma TU sei stato quello che mi ha spinto ad andare avanti. TU sei quello che non mi avrebbe lasciato arrendermi. Devi affrontare questo, io ti piaccio. Allora come puoi stare qui ed essere schifato di avermi baciata solo perché sono una Weasley? I nomi sono così importanti per te?”

Stava quasi urlando alla fine, questo perché voleva maledettamente che il suo messaggio arrivasse a destinazione e fece un passo indietro, allontanandosi. Mentre fece questo la rosa cadde sul terreno. Lui l’aveva messa dietro il suo orecchio mentre stavano ballando. Tuttavia, ora giaceva sul terreno, dimenticata.

Draco non parlò per qualche momento. Aveva qualche ragionamento da fare.

Si stava ricordando di tutte le volte in cui si era preoccupato cosa avrebbe pensato lei di lui. Di quanto tempo aveva passato a prepararsi. Di quanto si era preoccupato di essere un Malfoy, di essere un Serpeverde, sperando che queste cose non le sarebbero importate. Aveva ragione. Come aveva potuto stare li e dire quelle cose, quando aveva sperato che lei non avesse pensato queste cose di lui?

Era stato così un ipocrita.

Qualcosa scoppiò dentro di lui. Aveva perso il suo aspetto glaciale, le corse dietro e l’abbracciò con tutte le sue forze. “Ginny… – sospirò lui – mi dispiace. Non volevo, io non sapevo cosa-”

Lei lo fermò e lo baciò, tanto gentilmente quanto lo era stato la prima volta.

“E’ tutto ok – gli assicurò dopo che smisero – capisco”

Draco si inginocchio e riprese la rosa. Era ancora in perfette condizione e la porse a Ginny con un sorriso. “Credo che ti appartenga”

Lei la prese tra le mani e la mise tra i capelli come decorazione. Le stava alla perfezione. “Sai, avevo ragione fin dall’inizio” concluse lei mettendosi tra le sue braccia alla ricerca di calore.

Lui la strinse forte, sentendo il suo corpo rabbrividire contro il suo “Su cosa?”

Lei gli sorrise. “About Fire melting Ice” (come la prima volta penso che la frase inglese renda meglio; comunque la traduzione potrebbe essere ‘Riguardo il Fuoco che scioglie il Ghiaccio’ NdI)

Le sue dita le carezzarono dolcemente la guancia. Lui lanciò un lungo sospiro e disse scherzosamente, “Beh, suvvia Ginny, tutti lo sanno.

Risero e iniziarono a camminare lentamente verso il castello. Avevano un ballo a cui partecipare dopo tutto.

EPILOGO

Ragazzi e ragazze; lettori e lettrici; un piccolo avviso finale.

La nostra amicissima Sakura1287 ci ha fatto un regalo bellissimo: UN SEQUEL.       

Si chiama WATER AND ASHES.

Presto sui vostri schermi!!!!!!!!!!

Ciao ciao.

Iceygaze

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4610