School Chaos: A Romantic Ninja Tale

di Nothing_And_Nobody_S_Son
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Compito di Matematica!!! ***
Capitolo 2: *** Primo Approccio ***
Capitolo 3: *** Dolore e Solitudine ***



Capitolo 1
*** Prologo: Compito di Matematica!!! ***


Era una giornata come tante altre: solita sveglia, solita colazione, soliti vestiti e, ovviamente, solito RITARDO! Un ragazzo dai capelli biondi come il grano maturo correva a perdifiato verso l'autobus ormai prossimo a partire che, tra l'altro, riuscì a prendere grazie a non si sa quale santo. "Ehi, Uzumaki! Vieni, ti ho tenuto il posto!". Una voce molto conosciuta lo chiamò dagli ultimi posti, ed i suoi occhi blu come l'orizzonte si posarono su un ragazzo che si stava sbracciando come un matto per attirare la sua attenzione. "Oeee, Hyuuga!" rispose poi. Il biondo si avvicinò a quel ragazzo dai capelli color ebano che teneva i suoi occhi lilla fissi su di lui.

 

"Insomma, Naruto, ci siamo sbrigati a rispondere al proprio migliore amico, eh?" disse quello, sarcastico.

 

"Scusa Neji, ero in ritardo, come sempre!" rispose Naruto, mentre un enorme sorriso gli si stampava in faccia.

 

"Non capisco come tu faccia a restare allegro nonostante il compito di matematica di oggi!".

 

"COMPITO DI MATEMATICAAAA!?!?!?!"

 

"Ok, ne deduco che non hai studiato..."

 

"NO CHE NON HO STUDIATO! NON HO STUDIATO AFFATTO!!!"

 

Ormai Naruto era in preda al panico. Da un momento all'altro avrebbe avuto una crisi di nervi.

 

"Siamo arrivati, Naruto, sbrigati!" gli urlò Neji, non appena l'autobus si fermò.

 

Lo trascinò di peso fino all'entrata della scuola e sembrava intenzionato ad arrivare fino alla porta della classe, quando, all'improvvviso, si fermò, per poi nascondersi dietro una colonna. Era rosso in viso e si guardava le spalle come se da un momento all'altro un mostro gli sarebbe saltato addosso. "Byakugan!" sussurrò Neji, per poi cominciare a guardare insistentemente la colonna. Naruto sapeva benissimo che l'amico aveva attivato la sua abilità innata: il Byakugan. Quell'abilità gli permetteva di vedere attraverso gli oggetti, i muri, le tende, ect. Praticamente per lui non c'erano impedimenti a livello visivo, e quella colonna davanti a lui non faceva eccezione. Naruto, però, il Byakugan non ce l'aveva, e così dovette sporgere appena la testa per vedere. Finalmente capì. QUELLA era la causa della reazione di Neji! Quella ragazza castana dagli occhi nocciola che stava attraversando il corridoio sembrava dirigersi proprio verso di loro. Quella ragazza, Tenten Motsuya, era la ragazza che aveva rubato il cuore del suo amico Neji. Era stato quello che molti chiamano "colpo di fulmine": Neji l'aveva vista il primo giorno di liceo e non se l'era mai dimenticata. La cosa più strana era però la reazione di Neji: era sempre calmo e pacato, ma quando vedeva lei si nascondeva e cercava di evitarla, e se lei lo trovava, la guardava con sguardo vacuo, arrossiva e poi scappava via. Ormai erano passati quasi tre anni, ma Neji non era mai riuscito a dichiararsi: non riusciva nemmeno a drile ciao, figurarsi una dichiarazione d'amore! Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto da uno strattone alla maglia: Neji aveva cominciato a correre verso la porta della classe. Non appena dentro, Neji si sedette al suo posto (il solito, vicino a Shizune, ninja medico), mentre Naruto si sedette dietro di lui, a sinistra.

 

"ECCOLA!" urlò Rock Lee, un altro ninja.

 

Subito tutti si rimisero ai loro posti e tirarono fuori tutto l'occorrente per il compito in classe. A Naruto si torcevano le budella dalla fifa mentre Neji, come sempre, era tranquillo e rilassato.

 

"Buongiorno ragazzi!"

 

"Buongiorno, professoressa Tsunade!"

 

"Oggi non faremo il compito in classe!". La professoressa ignorò le urla di gioia della classe.

 

"Scusi professoressa, ma perchè il compito non si fa più?" chiese Ino.

 

"Oggi avremo un nuovo alunno in classe con noi, quindi cercate di essere cordiali! Entra pure, caro!"

 

Tutti si girarono verso la porta. Lentamente, questa si aprì, e... Naruto rimase senza parole.

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Capitolo 2
*** Primo Approccio ***


Naruto rimase senza parole.

 

Davanti a lui si trovava il ragazzo più bello che avesse mai visto. Aveva capelli rossi come il fuoco, ribelli, un ciuffo ricandente sull'occhio destro. Sulla tempia sinistra aveva un kanji, "amore", inciso a sangue. La pelle era bianca come la neve appena caduta, ed i suoi occhi erano color ghiaccio. Occhiaie marcate sottolineavano la forma degli occhi, facendo sembrare quel ragazzo ancora più misterioso. Sembrava essere molto a disagio, quasi fosse un condannato al patibolo.

 

"Salutate tutti il vostro nuovo compagno, Gaara Sabaku!" disse la prof. Tsunade.

 

"Ciao, Gaara!" rispose la classe.

 

"Gaara, parlaci un po' di te!" chiese poi la prof. Tsunade. Gaara avvampò fino alle orecchie, e Naruto si trovò a pensare che era dolcissimo tutto rosso...

 

"Ehm, e-ecco, i-io..." balbettò Gaara.

 

"Prof. Tsunade, non trova che è meglio se Gaara prende posto? Quando si sarà un po' ambientato ci dirà qualcosa di lui!" disse Naruto, per tirarlo fuori dai guai.

 

"Va bene, Uzumaki, allora fai posto a Sabaku, per coertesia!"

 

"Subito, prof. Tsunade!" rispose Naruto, per poi spostare lo zaino dalla sedia. Il rosso si sedette silenziosamente, tirò fuori i suoi libri e nonn spiccicò parola per tutta la lezione. Una volta suonata la ricreazione, Naruto tentò un primo approccio.

 

"Ehi, ciao!" disse. Gaara sobbalzò.

 

"C-ciao..."

 

"Io sono Naruto Uzumaki!"

 

"B-b-bene... I-io sono G-Gaara S-Sabaku..."

 

"Piacere di conoscerti!" rispose Naruto, sfoderando un sorriso a 32 denti.

 

"P-piacere mio... Ah, g-grazie per p-prima..."

 

"Di nulla! Senti, non per sembrare scortese, ma..."

 

"M-ma?"

 

"Ma tu balbetti sempre? Nel senso, non sai parlare senza impappinarti?"

 

"N-no... Io b-balbetto per la t-timidezza... M-mi dispiace... N-non p-pensavo ti d-desse f-fastidio...". Più Gaara parlava, più sembrava arrossire.

 

"Ehi, Gaara, tranquillo! Non mi da fastidio, volevo solo sapere! Mica ti voglio mangiare!" rise Naruto. Anche Gaara rise: nonostante la voce profonda, la sua risata era bellissima e allo stesso tempo inquietante. Naruto si sentì improvvisamente avvampare: quel Gaara gli faceva un effetto strano... Veramente strano... Decise di non pensarci e di andare a comprare qualcosa alla macchinetta. Quando tornò, wafer e cioccolata calda in mano, vide che Gaara non si era spostato di un centimetro. Senza pensarci due volte, gli offrì la sua cioccolata, e lo invitò a berla con un enorme sorriso. Gaara lo guardò con i suoi occhi di ghiaccio, e cominciò a berla lentamente, ringraziandolo con lo sguardo. Naruto si sentì sciogliere.

 

"Come sono sensuali le sue labbra... Ed il suo viso... E' così dolce e sottile... E... E... Ma perchè mi guarda così?"

 

Gaara si era accorto che Naruto lo fissava. Quest'ultimo finalmente si riprese e si sedette al posto suo, deciso a scoprire altro su quel ragazzo. Naruto non lo sapeva, ma Gaara riservava ancora molte sorprese...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OEEEEEEEEEEEEEEE!!!! Mi sento uno straccio!!!!! *si mette in un angolo a fare i cerchietti* Ho deluso tutte le fans che si aspettavano una SasuNaru... Sigh! Inoltre il capitolo è a dir poco brevissimo! Sob! Sono uno scrittore fallito!!! *si deprime* Ho un'idea! Ora voi recensite (perchè voi recensirete, VEEEERO???), e mi dite (escludendo, ovviamente, la NaruGaa) quali coppie vi piacerebbe inserire nella mia storia ed io GIURO solennemente che metterò quella coppia nella mia fic!!! Vanno bene coppie etero, yuri o yaoi, come preferite!!! Bene ora rispondo alle recensioni (finalmente! ndTutti)!

 

 

 

 

Sasuke x Naruto Is Love: Come hai potuto vedere il nuovo sutdente è Gaara! Calcolando il tuo nickname, ho deluso le tue aspettative... Uffi!!! Sono proprio uno schifoso scrittore... Vabbè, spero che almeno questo capitolo ti sia piaciuto un po' di più!! Ciauz!!

 

 

 

Reki98: Ecco qui, un'altra fan delusa... Sigh... Faccio proprio schifo come scrittore... Però hai la possibilità di far accettare una coppia che ti piace (ecchissenefrega! ndReki98)!! Vaaaaaa beneeeee!!!! Ci vediamo nel prossimo chappy!! Ciauz!!

 

 

 

letizia1002: Spero per te che tu abbia scommesso solo per finta!! Anche perchè sennò hai perso... Il nuovo alunno è Gaara!! Passando alla votazione, la tua preferenza non vale perchè c'è Naurto... Ma se hai altre coppie preferite recensisci e vota!!! Al prossimo chappy!! Ciauz!!

 

 

 

Un'ultima cosa (ANCORA!? nd Tutti)! Se potete mettere più di una preferenza è meglio, perchè così magari non rimanete proprio deluse deluse deluse come è successo per questo capitolo... Va bene? Questo è tutto!! Tanti tanti ciauz dal vostro Nothing_And_Nobody_S_Son!!!

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Capitolo 3
*** Dolore e Solitudine ***


Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dalla campanella.

 

“Noooo! Uffa, oggi ti tocca il prof. Jiraiya, quello di italiano! Buona fortuna!” disse Naruto, scherzoso. Gaara ricambiò il suo sorriso, per poi prendere il libro di grammatica dalla cartella.

 

“Salve, ragazzi!” disse un uomo dai capelli bianchi, entrando in classe. “Sentite un attimo: devo parlare con la signorina Tsunade, quindi cercate di essere bravi!”. Detto questo il professore uscì dalla classe. Tutti i ragazzi uscirono dall’aula per vedere che cosa avrebbe fatto il professore. Fecero appena in tempo ad uscire tutti che il prof. entrò nella classe a fianco. Naruto si sporse appena dalla porta, giusto in tempo per vedere il prof. Jiraiya… Baciare la prof. Tsunade!!

 

“Prof. Jiraiya… Io scapperei!” disse Naruto.

 

La prof. Tsunade era a dir poco infuriata. Il prof. non fece in tempo a spostarsi che la prof. lo colpì con un doppio montante assassino, facendolo volare per trecento metri fuori dalla finestra, per poi ritornare tranquilla.

 

“Bene, ragazzi del 1°, forse è meglio se tornate in classe!” disse poi a Naruto e agli altri.

 

“Ehi, Gaara, pare che oggi grazie a te va tutto di bene in meglio! Prima saltiamo il compito di matematica, poi c’è un’ora di buco… EVVAI!” disse Naruto, contento.

 

“S-sono c-contento..” rispose Gaara.

 

Era felice: tutto stava andando bene… Troppo bene…

 

“Perché non gli dici tutto?”

 

Gaara trasalì: era Shukaku. “Vattene!” pensò.

 

“E perché? Che c’è? Hai paura che ti abbandoni?”

 

“Smettila!”

 

“Tanto finirà come sempre! Ti abbandonerà anche lui! TI ABBANDONERANNO TUTTI!”

 

“NOOOO!”

 

“Gaara, che succede?!” gridò Naruto, allarmato.

“Aaah… Ugh… Argh!”

 

“Gaara, cos’hai?!”

 

“Argh… Lasciami in pace… Maledetto Shukaku… Vattene! AAAARGH!”

 

“GAARA!”

 

Gaara non rispondeva: teneva la testa con le mani, si stringeva i capelli, fissava un punto indefinito davanti a lui. Se avessero capito… Se avessero saputo… Lo avrebbero lasciato di nuovo solo… No… No… NO!

 

“Nooooo!”

 

Lentamente dolorosi ricordi cominciavano a farsi spazio nella sua mente ormai preda del demone…

 

 

 

Un bambino è seduto sull’altalena e stringe a se il suo orsacchiotto di pezza. I suoi occhi sono pieni di tristezza, e calde lacrime scendono sul suo viso. Davanti a lui, altri bimbi giocano a palla, ridendo. Per un calcio troppo forte, però, la palla finisce su una collina a strapiombo, e i bambini non la riescono a riprendere. Il piccolo sull’altalena, allora, decide di usare la sabbia, che lui riesce a controllare, per riportarla giù. Prende la palla dalle mani e la porge ai bambini. Loro, però, sanno chi è, e hanno paura: sanno che dentro di lui è sigillato un demone, e tentano di scappare. Temono la reliquia della sabbia nel corpo del piccolo, e fuggono. Lui però cerca di fermarli e la sabbia, prendendolo come un ordine, si avventa su di loro, ferendoli. Ma lui non vuole far loro del male: vuole solo smettere di essere solo. La sabbia, ormai fuori controllo, sta per aggredire una ragazzina, quando un’altra bimba si mette tra lei e la pericolosa arma. “Gaara, fratellino, smettila!” grida. Il piccolo Gaara si accorge di quello che è successo e ferma la sabbia, che cade a terra senza vita. La sorella, Temari, corre verso di lui e lo abbraccia forte. Lo rassicura, lo coccola, gli offre un petto caldo dove riversare la sua tristezza, le sue lacrime il suo dolore. Un altro bambino si avvicina: è il suo fratellone, Kankuro. Anche Kankuro lo abbraccia, pensando a quei vecchiacci rattrappiti. Pensando a quegli stupidi Shinobi che hanno ucciso delle persone per sigillare dentro il suo amato fratellino un mostro assetato di sangue. Un mostro che gli impedisce di dormire anche solo per un minuto, un mostro che gli impedisce di avere una vita come quella di tutti i bambini. Un mostro che gli ha portato via l’infanzia. Il piccolo vede la sua mamma ed il suo papà. Si butta tra le loro braccia: lei gli rivolge uno stupendo sorriso, l’altro un forte abbraccio. Gaara, però, sente di essere destinato a rimanere sempre solo. E Shukaku ride. Shukaku si diverte a vederlo soffrire. Si sente fiero di quello che fa. Shukaku è fiero DI FARLO SOFFRIRE…”

 

“Basta! Vattene!” urlò Gaara, in preda alle lacrime.

 

“Gaara! Gaara, ti prego svegliati!” gridò Naruto.

 

Tutta la classe si era radunata intorno a Gaara, chi preoccupato, chi solo curioso. Naruto, invece, era preoccupatissimo per Gaara. Poteva accadere a chiunque, ma non a lui…

 

“No, basta, basta!” gridò Gaara. I ricordi continuarono ad affiorare, sempre più dolorosi.

 

 

 

Un ragazzo sui tredici anni si avvicina lentamente ad un altro, più grande. Quest’ultimo mette la mano tra i capelli rossi dell’altro, sussurrando il suo nome. L’interpellato è nervoso: si avvicina al moro, il suo fidanzato. Vuole rivelargli il suo segreto. Si vuole fidare ciecamente di lui.

 

“Yomura… Voglio confidarti una cosa… Io… Io…”. Balbetta, Gaara. Nonostante la paura, decide di fidarsi. Grosso errore.

 

“Yomura, io… Io sono il Jinchuriki della Sabbia.”

 

Il suo ragazzo lo guarda, si legge il terrore nei suoi occhi.

 

“Yomura ti prego…”

 

“Vattene! Mostro!”

 

“Yomura, ti prego, non mi lasciare!”

 

“Mostro! Mostro! MOSTRO!”

 

Yomura scappa. A Gaara si spezza il cuore: ha fatto male a fidarsi. Piange, Gaara. Urla, Gaara. E’ di nuovo solo, Gaara. Una ferita si è riaperte nel suo cuore, più grande di prima. E sanguina copiosamente. Il buio lo opprime, e Shukaku ride. RIDE DEL SUO DOLORE. Lo chiama, Shukaku. Chiama il suo nome. “Gaara! Gaara!”

 

“GAARA!” urlò Naruto.

Gaara aprì gli occhi. Piangeva ancora: gli faceva male la testa, e aveva gli occhi arrossati, che bruciavano. Aveva il capo poggiato su qualcosa, anzi… Qualcuno. Era Naruto che, vedendolo piangere e gridare, aveva fatto la cosa più semplice che gli era venuta in mente: lo aveva abbracciato, continuando a chiamarlo. Finalmente, Gaara sentì il dolore affievolirsi, e lentamente, abbracciò Naruto. Il calore delle sue braccia forti e muscolose e la sua voce rassicurante lo cullarono, facendolo scivolare in un sonno profondo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OEEEEEEEEEEEEEEEE! Scusate se questo capitolo è stato molto triste, ma dovevo far capire a tutti il perché del comportamento di Gaara! Non ho più nulla da aggiungere! Passiamo alle recensioniiiiiiiiiiii!!!!!

 

 

 

valentinamiky: Oddio!!! Grazie! La tua recensione mi ha tirato su il morale! Bello, Neji che si dichiara ad ottant’anni!!!! No, arriverà qualcuno ad aiutarlo!! Poi piano piano metterò tutte le coppie, ma un po’ per volta!!! Baciotti!!!

 

 

susyko: Una SasuKiba? Si potrebbe fare!!! Grazie, anche a muz piace tanto Gaara!!!! Ecco a te il nuovo capitolo!! Prometto che il prossimo sarà tutto divertente e basato sui doppisensi!!! Baciotti!!

 

 

Pervinca22: Gaara che balbetta, ebbene sì!! Problemi? U.U Comunque, una ItaSaku si potrebbe sempre mettere! Dal prossimo capitolo sommerò tutti i voti e tutte le coppie, e si saprà quali coppie compariranno!! Baciotti!!

 

Sasuke x Naruto is love: La SasuNaru non posso proprio… Ma ti prometto che scrivo solo per te una ff tutta per Sasuke e Naruto, giuro *fa croce sul cuore*! Baciotti!!

 

 

Con questo passo e chiudo! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Baciotti dal vostro Nothing_And_Nobody_S_Son!!!!!!

 

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