how to stop a falling girl

di sentichefuoripiove
(/viewuser.php?uid=84054)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo2 ***
Capitolo 3: *** CAP3 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


 

NOTE DELL’AUTRICE: è la mia prima ff di Heroes, e la mia prima  ff a capitoli, quindi la ritengo abbastanza importante dal punto di vista della mia “crescita creativa” :) è decisamente, DECISAMENTE spoiler, e la fine potrebbe non  piacere a tutti, ma credo sia il modo più degno di concludere Heroes.

Hope you’ll enjoy it :)

Nomad609

------------------------------------------------------------------------------

 

Dedico questa ff a Naomi,

perché è grazie a lei che ho trovato l’ispirazione,

e a mia sorella perché in fondo

l’idea è stata sua :)

 

 

HOW TO STOP A FALLING GIRL

 

 

CAPITOLO 1.

 

 

“Mi chiamo Claire Bennet, e questo era il tentativo numero…Beh, credo di aver perso il conto”

 

Era tutto finito. Mentre Claire pronunciava quelle parole capirono che era finita. Peter, Emma e un redento Sylar. Noah e Lauren. Hiro e Ando.

 

Ci erano riusciti. Otto persone, assolutamente diverse l’una dall’altra, senza niente in comune se non il desiderio di fermare Samuel, che minacciava di rivelare un segreto che, ognuno per le proprie ragioni,si erano impegnati a mantenere per anni.

 

E in un minuto, il tempo di salire in cima alla ruota panoramica e buttarsi di sotto, una di quelle otto persone aveva distrutto quello che avevano creato in tanti anni. Quello che suo padre aveva creato in tanti anni.

 

“Che cosa sta facendo?”

“…Mi sta spezzando il cuore.”

 

Claire lo aveva fatto per un motivo. Un motivo assolutamente comprensibile. Non voleva più nascondersi, voleva avere una vita normale, quella che aveva perso con la prima eclissi.

 

Si sentiva, mentre guardava la telecamera, come se l’enorme macigno che si portava dietro da quando aveva sedici anni si fosse improvvisamente dissolto. Era felice, aveva preso il controllo della sua vita. Non era più la cheerleader da salvare. Era Claire Bennet.

 

…Si girò, e la sensazione di libertà sparì così come era arrivata. Faceva male.

 

Faceva male il volto addolorato di suo padre.

 

Faceva male lo sguardo stupito di Peter.

 

Faceva male la smorfia divertita di Sylar.

 

Non voleva che finisse così. Doveva sistemare le cose. Mentre pensava a come togliersi di dosso i giornalisti che l’avevano praticamente presa d’assalto, Claire vide Hiro.

 

E seppe cosa fare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo2 ***


 

                                                                                                  CAPITOLO 2.

 

Hiro si accorse che Claire lo guardava, ma era troppo sconvolto per quello che la cheerleader aveva fatto per dare importanza alla cosa.

 

Era stato un periodo difficile tra il tumore, Charlie e tutto il resto. E non era pronto a farsi portare via la tranquillità appena conquistata. E non aveva intenzione di partecipare alla replica di quello che aveva fatto Emile Danko l’anno prima.

 

-“Hiro!”

-“Claire! Cosa hai fatto?”

-“Cosa ti passava per la testa?”

-“…brava biondina!”

 

Questi erano Noah, Peter e Sylar. Avevano iniziato a darle addosso nel momento in cui lei era riuscita a liberarsi dei giornalisti. Suo padre e suo zio erano furiosi, mentre Sylar si godeva la scena da un angolo, con quel suo tipico sorrisetto sulle labbra. Ok redimersi, ma fino a un certo punto!

 

-“Ho fatto un casino. Adesso cosa facciamo?”

-“Non lo so Claire! Non potevi pensarci prima di morire di fronte a metà delle emittenti nazionali?”

-“Non c’è bisogno di essere cosi duri, possiamo sempre chiamare l’Haitiano.”

-“No Lauren, è un suo problema, deve imparare a risolverlo da sola.”

 

-“Io veramente un idea l’avrei…”

 

Tutti si girarono a guardare Hiro.

 

-“…dobbiamo tornare indietro.”

 

                                --------------------------------------------------------------

NOTE DELL’AUTRICE: ciao a tutti! Scusate se non ho pubblicato prima, avevo il capitolo pronto da giorni ma il mio computer si rifiuta di collaborare (infatti adesso sto scrivendo da quello della scuola xD)

Comunque ho deciso che questa ff sarà un po’ più lunga del previsto, quindi aspettatevi molte sorprese :)

….recensiteeeeeeee :)

-Nomad609

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** CAP3 ***


-"...Non ci penso neanche!"
-"Hiro, sei l'unico che può farlo! Dov'è finito il tuo codice dell'eroe? Salveresti un sacco di persone!"
-"Appunto, è proprio al codice che sto pensando"
                                     
                                                                                 ---flash---
Hiro guardava Adam Monroe smontarlo di fronte a tutta quella gente nella tavola calda. Era riuscito a difendersi quando a testimoniare erano stati chiamati i due ragazzini, ma adesso aveva davanti Sylar, e non sapeva cosa fare per sfangarla di nuovo.
Si era dimenticato che era per colpa sua che Jackie era morta, si meritava ancora di essere chiamato eroe? No... E non era il processo che lo avrebbe deciso.
                                                                                 ---flash---

-"Non posso portarvi tutti indietro! Non controllo il mio potere non so dove potrei portarvi!"
-"Potremmo iniziare provando a fermare Samuel. Se ci riusciamo, nessun lunapark sarà allestito a Central Park e Claire non si lancerà dalla ruota panoramica."
-"Non vi garantisco niente, ve ne rendete conto vero? Potrei comunque causare delle vittime."
-"Non fare storie, Dr. Spock!"

Cosa ci facesse Sylar con Peter, Hiro non lo aveva ancora capito. L'uomo dei cervelli non aveva ucciso Nathan? Si stava chiedendo se si sarebbe dovuto portare dietro Gray, quando Noah cominciò a illustrare il piano e Hiro gli rivolse la sua attenzione.

-"Allora, Hiro, vai a recuperare Matt e Mohinder, potrebbero farci comodo. prima però porta via Lauren e Emma, in questa storia loro non c'entrano."
-"Agli ordini Bennet. Torno subito."

                                                                                      ...

Mezzora dopo Hiro era di ritorno con Matt e Mohinder.
-"Ok. Siamo pronti allora?"

Li potevi vedere, mentre si tenevano per mano in mezzo a Central Park, i piedi sulla crepa creata da Samuel e Peter.

L'uomo dell' Impresa.
La Cheerleader.
L' Infermiere.
L'Uomo dei Cervelli.
Il Poliziotto.
Lo Scienziato.
Il Giapponese.

Avevi solo un momento per accorgerti che i soprannomi che avevi affibiato a ognuno nel corso del tempo non andavano più bene, Claire non era più solo la cheerleader, Peter non era più solo l'infermiere.

Ma era solo un momento, perchè erano lì, e un secondo dopo non c'erano più.

                                                                              -------------

NOTE DELL'AUTRICE: L'idea all'inizio era di continuare e sviluppare una storia più lunga, ma non sono riuscita nell'intento putroppo :( però l'idea che avevo è ancora valida e vagante nella mia testolina, quindi continuate a seguirmi, perchè su Heroes scriverò ancora! :)

...RECENSIONIIIIIII :)

xxx

Nomad609

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=498772