I LOVE U di sunset92 (/viewuser.php?uid=98650)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un ragazzo di nome Luca ***
Capitolo 2: *** Una ragazza di nome Elyson ***
Capitolo 3: *** una normale giornata di scuola ***
Capitolo 1 *** Un ragazzo di nome Luca ***
cap1
I LOVE U
Capitolo 1
Un ragazzo di nome Luca
“Luca!”.
“Luca,
alzati! La sveglia è già suonata! E’ il tuo primo giorno di scuola e sei già in
ritardo!!!”.
“Luca!!!!!”.
Luca
cadde dal letto per lo spavento, non accorgendosi nemmeno che la sveglia aveva
già suonato l’allarme da dieci minuti. Si vestì più fretta che poteva,
mettendosi addirittura una scarpa diversa dall’ altra, e scese, non proprio per
mangiare, ma per assaggiare le prelibatezze che c’erano in tavola: mancavano
soltanto cinque minuti all’ inizio delle lezioni e non aveva tempo di gustarsi
i biscotti con la Nutella
spalmata sopra di essi. Luca afferrò il amico e fedelissimo scooter – che gli
era stato regalato da suo padre in seguito al buon risultato ottenuto all’esame
di III Media - e sfrecciò come un razzo verso il Liceo scientifico Galileo
Galilei, non distante dal Castello Estense di Ferrara.
Luca
Ferranti è un ragazzo di quindici anni, frequenta la classe IIB del liceo, e
non è certamente quello che si definirebbe un “secchione”. Anzi, odia lo studio
e ,talvolta, si addormenta in classe, soprattutto nelle ore di matematica con
il professore Ernesto Baresi, che egli non trova particolarmente simpatico,
come il suddetto professore trova particolarmente antipatico il “piccolo
detective”. Una volta gli aveva dato una nota sul registro soltanto perché
aveva svolto alla lavagna, la formula dell’area del rettangolo invece che
quella del triangolo, sospendendolo da scuola per una settimana. Le uniche ore
di lezione in cui il ragazzo presta molta attenzione senza mai distrarsi un
solo istante, sono quelle con l’insegnante di biologia, la professoressa Angela
Minetti, la quale per le sua dolcezza, ma soprattutto per le sue fattezze
fisiche, suscita una certa euforia negli ormoni degli studenti maschi, i quali
seguono ogni singola parola della professoressa, senza mai toglierle gli occhi
di dosso.
Luca
è un ragazzo alto ma non troppo – altrimenti le ragazze non riuscirebbero a
baciarlo, se fosse troppo alto – ha i capelli neri come l’ebano e gli occhi di
un azzurro così inteso che a volte si confondono con il colore del cielo.
Luca,
come tutti i suoi coetanei, ha nella sua camera un poster con la sua squadra
del cuore: il Milan e, nascosti all’interno del suo guardaroba, ha dei poster
di ragazze in perizoma. Egli, come tutti gli altri, ha un hobby, ma il suo è un
passatempo un po’ insolito, diverso dall’ascoltare i Finley o i Sonhora ,
suonare la batteria o la chitarra elettrica, guardare “Amici” di Maria De
Filippi o “Il Grande Fratello”. La sua passione è fare il detective in
compagnia del suo fedele amico Pietro Torelli, un suo compagno di classe.
Pietro è un ragazzo un po’ più alto dell’amico con i capelli dello stesso
colore degli occhi, cioè marrone scuro. I due amici sono in perfetta sintonia
tra di loro nelle loro missioni: un po’ come Sherlock Holmes e il Dottor
Watson, se
vogliamo
fare un esempio. Il loro compito fondamentale era incastrare la più temeraria
ed imprevedibile delle bandite: Elyson Goretti.
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Capitolo 2 *** Una ragazza di nome Elyson ***
CAP2
“Conti
Gianluca”.
“Presente”.
“Corsetti
Lucia”.
“Presente”.
“Dondi
Paolo”.
“Presente”
“Fabiani
Elisa”.
“Presente”
“Ferranti
Luca”.
Nessuna
risposta.
“Ferranti
Luca?!”
Ancora
niente.
Proprio
in quel preciso istante entrò Luca si guardò intorno e vide che tutti lo stavano
guardando, eccetto la professoressa Marchesini che, senza quasi accorgersi del
suo arrivo, stava annotando sul registro l’entrata in ritardo di Luca.
“Sei
già in ritardo il primo giorno di scuola Ferranti. Questa nota sarà firmata dal
preside e sarà lui a stabilire la punizione che fa al caso tuo!”. Gridò la
professoressa Marchesini. Luca si sedette al suo posto senza ribattere per
evitare di finire nei guai ancora di più. Nemmeno a lei; luca; stava simpatico,
anzi, un giorno stavano svolgendo una verifica sull’analisi grammaticale dei
verbi e lei gli diede uno soltanto perché aveva scritto che il verbo “parlando”
era indicativo imperfetto invece che gerundio presente.
Luca
si sedette di fianco a Pietro che lo salutò dandogli una pacca sulla schiena.
Davanti ai due c’erano Elyson Goretti e la sua amica del cuore Marika
Benedetti. Intanto che la professoressa continuava a fare l’appello agli
studenti, Elyson si voltò indietro e fece l’occhiolino a Luca, il quale
ricambiò il gesto con immensa euforia.
Elyson
Goretti è una coetanea di Luca, ha gli occhi verde chiaro e i capelli lunghi e
biondi, solitamente raccolti in una treccia. Al contrario di Luca, a scuola non
è affatto una scavezzacollo, anzi, è il genio della classe, non le sfugge mai
nulla, neanche un nove o un dieci in una verifica, e le sue materie preferite
sono matematica ed italiano, quelle in cui Luca è solito ad appisolarsi sul
banco. Elyson, ama i Tokyo Hotel e i Green Day e il suo attore preferito è
Leornado Di Caprio, di cui ha appesi i suoi poster in ogni angolo della sua
camera. Inoltre, è una delle ragazze più carine e corteggiate della scuola;
addirittura Marco Palesi, il capitano della squadra di basket della scuola: gli
“Scienziati del Pallone”, di IIIC, le aveva chiesto se poteva venire con lui al
Ballo di Primavera, una festa che si celebra ogni anno a scuola poco prima
delle vacanze pasquali. Tuttavia, lei odia profondamente quel ragazzo, perché
lo ritiene un bamboccione senza la minima traccia di cervello, quindi non
accettò l’invito di Marco e si presentò al ballo con Stefano Bellini, un
ragazzo di IIIB, che invece è profondamente detestato da Luca, il quale era
inspiegabilmente infastidito nel vedere Elyson a braccetto con quello che lui
definisce un vero idiota. Tutti a scuola pensano, persino Pietro, che Luca ed
Elyson siano fidanzati. In effetti, Elyson, nonostante il fatto che sotto a
quel dolce angioletto che è a scuola si nasconde un piccolo diavoletto che ruba
nei negozi più prestigiosi della città, ha sempre provato un certo interesse
per Luca. D’altro canto, però, Luca non si è mai lasciato influenzare dal suo
fascino perché se così andassero le cose fallirebbe le missioni ogni volta.
Pietro, crede che, in fondo in fondo, anche Luca abbia una cottarella per la
“piccola ladra”, perché sostiene che, ogni volta che c’è in ballo una missione,
Luca arrossisce e incomincia a balbettare quando si trovano di fronte
all’imprevedibile “piccola ladra”. Ma Luca, di fronte a questa affermazione,
risponde sempre che arrossisce e balbetta perché la tuta da detective fa caldo,
soprattutto, nella stagione estiva e nella stagione invernale perché percepisce
il riscaldamento acceso dei negozi vicini a loro. E tutte le volte che Pietro
sente questa ridicola risposta si rotola per terra dalle risate.
Quando
la professoressa Marchesini ordinò alla classe di scrivere un tema intitolato:
“I vantaggi e gli svantaggi delle nuove riforme politiche della scuola” tutti
iniziarono a scrivere con la testa china sul foglio.
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Capitolo 3 *** una normale giornata di scuola ***
Capitolo 3
Una “normale” giornata di scuola
Alla
fine dell’ora, tutti consegnarono alla professoressa il tema svolto; anche Luca
lo consegnò, ma lo consegnò completamente in bianco, e quindi fu costretto a
sorbirsi la ramanzina della professoressa, come, d’altronde, accedeva di
frequente.
I
ragazzi della IIB si diressero verso la palestra della scuola, dove avrebbero
svolto la lezione di educazione fisica con la professoressa più pazza che Luca
abbia mai avuto a che fare: la professoressa Rosaria Mandrelli.
Le
ragazze di diressero verso lo spogliatoio delle femmine, mentre i ragazzi si
diressero verso lo spogliatoio dei maschi che si trovava di fronte a quello
femminile, sulla destra. Quando tutti i ragazzi e le ragazze uscirono dallo
spogliatoio, si recarono verso la palestra e, in fila indiana, fecero cinquanta
giri di corsa intorno alla palestra. Poi, si sdraiarono per terra e fecero
duecento addominali e trecento flessioni. Alla fine dell’ora la professoressa
Mandrelli salutò allegramente gli studenti, ma loro si recarono così frettolosamente
negli spogliatoi che non si accorsero del saluto. Erano tutti affaticati con la
fronte che grondava di sudore, e uno di loro, Marcello Peroni, soprannominato
anche “bombolone”, era stato portato in infermeria perché la Prof gli aveva fatto fare
settanta giri di corsa in più (forse per vedere se riusciva a bruciare qualche
caloria) e alla fine cadde per terra come un sasso non riuscendo più a muovere
un singolo muscolo del suo corpo, era completamente sfinito.
Inaspettatamente,
mentre la IIB si
dirigeva verso l’aula per assistere a due noiosissime ore di inglese, il
preside, ordinò a tutti, ragazzi e insegnanti, di uscire dalla scuola perché
qualcuno aveva tentato di dare fuoco all’aula magna. Non ci posso credere, già il primo giorno di scuola, pensò Luca
meravigliato. Nel Liceo scientifico Galileo Galilei, almeno una volta alla
settimana succedevano sempre cose di questo genere. Per esempio, l’ultimo
giorno di scuola dell’anno precedente, due ragazzi di terza, con una
bomboletta, avevano scritto sulla porta della presidenza a caratteri grandi “W
GLI SCIENZIATI DEL PALLONE”. Così, i due imbrattatori, per punizione, dovettero
passare l’estate a pulire ogni singola aula della scuola, inclusa la
presidenza. Ma questo è solo un esempio delle centinaia e centinaia di danni
che si sono verificati a scuola.
Luca
salutò Pietro tirandogli una pacca sulla schiena e salutò Elyson facendole un
cenno con la mano e la ragazza ricambiò al saluto facendogli l’occhiolino. Luca
arrossì violentemente e Pietro si mise a ridere a crepapelle. Ancora un po’
rosso in faccia, Luca salutò di nuovo Pietro che stava ancora ridendo come un
matto e si diresse verso il suo scooter. Mentre tornava a casa, pensando di
riuscire ad acchiappare Elyson, cantava a scuarciagola il ritornello di una
canzone di Vasco Rossi: “MA DOVE VAI?, MA DOVE VAI? TANTO ORAMAI SEI MIA!!!
FACCIO COSI, PASSO DI LI, TI PRENDO E TI PORTO VIA!!!!”.
Non
appena scese dallo scooter quando fu davanti al cancello di casa, sentì il
cellulare vibrare. Estrasse il cellulare dalla tasca dei jeans e vide che gli
era arrivato un messaggio, un messaggio da parte di Elyson con scritto: “I love
you”.
Poco
dopo, arrivò una chiamata da Pietro che informò Luca di una missione che
dovevano fare alle 15:00 in punto.
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