East Stars

di Zazar90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La seduta spiritica ***
Capitolo 2: *** The Star Spangled Banner VS God Save the Queen ***
Capitolo 3: *** Le regole di Terence ***
Capitolo 4: *** Famiglie a confronto ***
Capitolo 5: *** In my life ***
Capitolo 6: *** Chitarristi e Ufocicc ***
Capitolo 7: *** Un ragazzo di nome Matthias ***
Capitolo 8: *** Bell Boy ***
Capitolo 9: *** Il ragazzo con la kefiah ***
Capitolo 10: *** Help me Barman! ***



Capitolo 1
*** La seduta spiritica ***


Un leggero venticello pomeridiano soffiava labilmente fra i capelli di Derrik Lennon, mentre avanzava lungo il viale del suo quartiere, seguito dall’inseparabile cugino punk, Dirk Collins, completamente diverso da lui. Era davvero buffo vedere come due ragazzi dagli stili totalmente opposti, fossero in realtà profondamente affiatati, nonostante i frequenti battibecchi e i differenti ideali.. Il primo elegante e raffinato, sempre attento ad ogni minima sottigliezza e con la reputazione da bravo ragazzo. Il secondo pienamente convinto nella sua fama da teppista, ribelle e spregiudicato, ma che in realtà non faceva paura a nessuno. Una coppia veramente bizzarra, che quel pomeriggio si stava dirigendo verso il punto di ritrovo più frequente delle loro giornate, dato che Derrik non aveva molto da studiare, e dato che Dirk.. Beh, Dirk stava solamente seguendo suo cugino, anche perché lui non aveva mai niente da fare.
“Allora?? Avete sparso i volantini??”
Le dita di Terence Connor tamburellavano nervosamente sopra una cassa della sua batteria, unico elemento privo di polvere nella confusione del suo garage. Sul volto delicato di Derrik si formò un’espressione rassegnata, mentre si avvicinava all’amico in compagnia del cugino.
“Io li ho messi in tutte le aule, ma sono passati praticamente inosservati!!”
Terence sbuffò, alzandosi dalla batteria per fare qualche passo in mezzo alle cianfrusaglie. Doveva aspettarselo, nella loro zona a nessuno importava suonare in un gruppo..
“A Dirk non oso nemmeno chiederlo..”
“Eh?? Che c’entro io??” esclamò quello, spostando gli occhi da un poster degli AC/DC. L’amico alzò gli occhi verso il soffitto e si morse un pugno per non colpirlo.
“I volantini, stupido essere inutile!!!”
“Volantini?? Quali volantini??”
Come non detto.. Quel punk da strapazzo era sempre il solito!!
“Quelli per il gruppo, idiota!!”
“Oh, che palle.. Me li avrai dati una settimana fa, chi se lo ricordava!!!” brontolò Dirk, ciondolando per il garage come se niente fosse. Terence assunse un’espressione di pura isteria repressa e si rivolse all’altro ragazzo, congelandolo con lo sguardo.
“Sarai tu a coprirmi quando lo ucciderò, vero??”
“Lo sai com’è fatto, Ter..” sospirò allora Derrik, scuotendo il capo con aria di resa. Il cugino si era infatti imbambolato a sfogliare il calendario di Megan Fox, facendo dei versi preoccupantemente scimmieschi.
“Di questo passo non troveremo mai il quarto componente!!” concluse l’amico, portandosi una sigaretta fra le labbra. “Fanculo, non trovo l’accendino!!”
“Cazzo.. Ho un’idea!!!” strillò improvvisamente Dirk, spalancando i suoi grandi occhi verdi. Gli altri due storsero la bocca con fare perplesso, quindi si guardarono incerti, come per trovare una risposta nei rispettivi volti
“Di cosa si è fatto stavolta tuo cugino??”
“Ehm.. Dirk!!!”
“Che c’è adesso??! Io ho trovato la soluzione e voi rompete le palle?! Ma vaffanculo, va’..” fece quello, fingendo di andarsene. Ma in verità si fermò di proposito vicino alla porta, aspettando che suo cugino dicesse qualcosa.
“Dai, Dirk.. Dicci cos’è che avevi in mente.” lo accontentò quello, sempre più rassegnato. Il giovane punk arricciò il naso tutto impettito e si voltò verso di loro, guardandosi le unghie.
“Mmm.. Non so se potrebbe interessarvi. Dopotutto io sono quello punk e per voi i punk sono tutti stupidi!! Tsk.. Ci guardate dall’alto verso il basso, ma non vi sapete nemmeno distinguere dalla massa!!!”
“Se entro due secondi non la smetti di fracassarci i coglioni con le tue stronzate, giuro che ti faccio ingoiare tutti i tuoi piercing!!!” lo minacciò Terence, puntandogli aggressivamente un dito contro. Dirk inspirò con parecchia enfasi, fissandolo come se lo avesse appena affrontato, ma durò solo per pochi secondi..
“Tanto uno l’ho già ingoiato..” borbottò, rifugiandosi dietro alle spalle di suo cugino. “E comunque.. La mia idea è seria!!”
“Allora dilla!!!!!!!!!” sbraitò Terence, stringendo le dita nel desiderio di strozzarlo. Fu così che il punk dai capelli ossigenati si decise finalmente a parlare..
“Facciamo una seduta spiritica!!!”
“Una che????? Ma io ti prendo a calci in culo!!!!!” urlò il più grande dei tre, rincorrendolo per tutto il garage. Ma Dirk sembrava pienamente convinto e continuava a cercare rifugio dietro alle spalle di suo cugino.
“Dico sul serio!! Chiediamo consiglio agli spiriti delle rockstar defunte!!”
“Bravo, vai a fargli compagnia visto che ci tieni tanto!! Ti do’ una mano io!!!” latrò sempre Terence, allungando le sue braccia oltre la figura intimorita di Derrik, il quale cercava di proteggersi invano dalla lite dei due.
“Smettetela.. Tanto alla fine sono sempre io quello che ci rimette!!!”
“La colpa è pure tua che hai un cugino così cretino!!!!”
“Dici così solo perché sono punk!!! Ammettilo!!! Sei contro noi punk!!!! Brutto conformista del cazzo!!!!”
“Derrik.. Avverti tua zia del lutto, perché io lo uccido!!!!”
“Basta tutti e due!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlò infine il povero ragazzo esasperato, spalancando le braccia e respirando affannosamente. Ma bastò un’occhiataccia del temibile Terence per smontare le sue manie di ribellione..
“Basta a chi?????!”
“Niente, niente.. Scherzavo!! Picchialo pure!!!!” lo lasciò fare Derrik, spostandosi immediatamente. Dirk fece un urlettino da donnicciola e si arrampicò immediatamente sopra al tavolo da lavoro, afferrando poi una chiave inglese e indicando con fare intimidatorio la sacra batteria.
“Non costringermi a farlo, Ter!!!”
Come risposta, l’aspirante batterista impugnò un trapano e glielo puntò contro, sfoderando un sorrisetto degno di Joker.
“Non costringermi ad usarlo, Dirk!!!”
“Va bene, va bene.. Hai vinto tu!!!” si arrese lo sfortunato punk, depositando sul tavolo la propria arma. “Però io ero serio quando dicevo della seduta spiritica..”
“Seee.. Quando mai tu sei serio???” lo rimbeccò Terence, per niente convinto. Dirk gli fece il verso, poi scese finalmente dal tavolo per tornare in mezzo a loro.
“Mi fai parlare?? Tanto che costa provarci??”
“Costa che io non credo in queste stronzate..”
“E poi è immorale!!” aggiunse Derrik, con un filo di voce. Gli altri due lo guardarono come se fosse stato uno scarafaggio, poi improvvisamente, Terence ne approfittò per colpire l’amico punk proprio sullo stomaco.
“E facciamola questa stronzata!!!”
“Sai che come leader non sei per niente coerente??!!” si lamentò Dirk, con voce soffocata. Il ragazzo dai capelli neri lo fulminò con un’occhiataccia, e servì soltanto quello per farlo zittire.
“Terence, ma sei sicuro?? Io non mi sento molto tranquillo a fare queste cose..” domandò Derrik, per niente entusiasta. Ma quando il suo amico aveva preso una decisione, era praticamente impossibile farlo desistere..
“Ma che vuoi che succeda.. I fantasmi non esistono!!!”
“Spiriti.. Si dice spiriti, altrimenti si offendono!!!!” lo corresse Dirk, con tono esoterico. Terence mosse una mano all’indietro e roteò gli occhi verso l’alto.
“Si, si.. Quelli lì insomma.”
E mentre Derrik si mordeva nervosamente le unghie, percependo una strana sensazione diffondersi nell’aria, suo cugino si impegnò a farli sedere in cerchio, insistendo addirittura perché si prendessero ognuno per mano.
“Che schifo, io non la tocco la tua manaccia!!!” sbottò il leader, schiaffeggiandogli persino il braccio. Dirk allora gli mostrò la lingua e gliela prese di forza.
“Adesso che siamo qui riuniti, noi aspiranti musicisti invochiamo la presenza di voi, spiriti del rock!!!”
“Già che ci sei chiama pure mia nonna, senti come sta!!” ridacchiò Terence, trovandolo veramente assurdo. L’amico dai capelli ossigenati lo colpì dunque con una gomitata.
“Piantala di fare il cretino, bisogna rimanere seri e concentrati!!!”
“Cretino a chi???! Prova a colpirmi di nuovo e ti faccio diventare uno spirito per davvero!!!”
“Ehm.. Ragazzi?? Ho sentito un rumore strano..” informò Derrik, cominciando a tremare. Il cugino scattò subito sull’attenti, fremendo come un cagnolino in vista del padrone.
“Vuol dire che abbiamo stabilito un contatto!!!!”
“Ma vaffanculo, Dirk.. Sarà il tuo stomaco!!!!”
“Zitto, Ter!! Chi vogliamo invocare??!”
“Bah.. Proviamo Kurt Cobain..”
“A me sta sul cazzo Kurt Cobain, io voglio Sid Vicious!!!”
“Vaffanculo a te e a Sid Vicious, chiama Kurt Cobain e non rompere le palle!!!!”
“Invece di litigare tanto perché non proviamo a chiamare John Lennon??! Almeno siamo sicuri che è uno spirito pacifico e non ci farà del male!!!” propose Derrik, con una vocina flebile flebile. Terence dapprima lo fulminò per istinto, ma poi si fermò a riflettere e.. Pensandoci bene, non era una cattiva idea la sua!!
“Vada per John Lennon.. Dopotutto avete pure lo stesso cognome!!”
“E John Lennon sia!!!” annunciò fieramente Dirk, stringendo maggiormente le mani dei compagni. “Noi ti invochiamo, John Lennon!! Onoraci della tua presenza affinché possiamo trovare un quarto componente per il nostro gruppo!!!”
Un minuto di silenzio..
“Cosa dovrebbe succedere adesso??!” chiese Terence, notando che non stava accadendo niente. Il giovane punk continuava a rimanere imperterrito ad occhi chiusi, nella trepida attesa di qualche segno.
“Non avere fretta.. Magari non ha sentito!!!”
“Chiama George Harrison allora!!!” consigliò Derrik, ormai tranquillizzato. Tanto ormai era evidente che non sarebbe successo niente..
“Noi ti invochiamo, George Harrison!! Onoraci della tua presenza affinché possiamo trovare un quarto componente per il nostro gruppo!!!”
Altro minuto di silenzio..
“Sai cosa ti dico, Dirk?? Prova a indovinare..”
“Aspetta, proviamo ancora!!!”
“No!!! Vaffanculo!!!!!!” gli urlò contro Terence, spingendolo via. Detto questo si alzò in piedi e si accese nervosamente la tanto attesa sigaretta, avendo finalmente ritrovato l’accendino. “Almeno avessi portato qualcosa di buono da fumare.. No!!! Nemmeno quello!!!! Sei inutile!!!!!!”
“Ehm.. Terence!!!” avvertì Derrik, diventato improvvisamente bianco in volto. L’aspirante batterista fece un lungo tiro dalla sigaretta e gli mostrò il dito medio.
“Vaffanculo anche a te, perché sei suo parente!!!!!!!”
“Cazzo, Ter!!!! Alle tue spalle!!!!!!” strillò Dirk, scattando in piedi. Pure lui era sbiancato di colpo.. Ma cosa cavolo avevano da urlare tanto???!!!
“Si, si.. Adesso mi giro e mi ritrovo John Lennon che mi fa ciao con la manina!!! Siete patetici..”
“Veramente sono George!!!”
“Cosa cazz.. Oh porca troia!!!!!!!!!!!!”
Un George Harrison degli anni sessanta si trovava alle sue spalle e agitava la mano per salutarlo, con un sorriso raggiante nel suo volto luminoso. Ma.. Come cavolo faceva ad essere lì?? Era davvero lui??? No, cazzo.. Non poteva essere!!! Era morto nel duemilauno.. E adesso si trovavano nel duemiladieci!!! E poi, anche se fosse.. Non poteva essere lui, era troppo giovane!!!!
“Chi cazzo sei????!!! Come cazzo sei entrato nel mio garage???????!!!” sbraitò Terence, recuperando il trapano e puntandoglielo contro. Ma proprio in quel momento si accorse che non era l’unico..
“Giù le armi, capellone.. Noi siamo contro la violenza!!!” dichiarò quello che somigliava terribilmente a John Lennon, quando però ancora non portava gli occhialetti tondi, spuntando da dietro la macchina in compagnia di.. Paul McCartney???!
“Piano, John.. Non vedi che sono spaventati???!”
Mancava solo uno..
“Forte!!! Questa batteria va che è una meraviglia!!!!”


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Bene, questa è la mia nuova storia.. spero che vi piaccia!!*__*
Lo so, questo inizio può sembrare stupido e confusionario, ma le cose si evolveranno ben presto e la storia si riempirà di intrighi con l'entrata in scena dei vari personaggi, nel puro stile "Goodbye Ruby Tuesday" (anche se questa è una storia completamente diversa..)
Ho aspettato un po' prima di pubblicare perché ancora non ero sicura su che cosa cimentarmi.. ma poi ho scelto questa storia inedita, di cui avevo già i personaggi. ;)
Si perché dovete sapere che i nostri protagonisti, ovvero Derrik Lennon, Dirk Collins, Terence Connor, e in seguito Matthias Lee, il quarto componente del gruppo, hanno riscosso molto successo nei fumetti che disegnavo alle superiori.. Quindi ho deciso di proiettarli in questa fan fiction insieme a tutti gli altri personaggi, ovvero le loro pazze famiglie, amici, nemici, amori, etc.. :)
Spero davvero tanto che questi quattro sciagurati staranno simpatici pure a voi.. e spero ancora di più che questa storia riuscirà ad appassionarvi come già vi avevano appassionato le avventure di Ruby e company. Io vi prometto quindi tanti colpi di scena, divertimento, emozioni e tante altre cose!!^^
Ce la faranno i nostri eroi a formare il loro gruppo musicale e ad avere successo?? E soprattutto.. Riusciranno i nostri cari Beatles a sopravvivere negli anni duemila e ad aiutarli nel loro intento??!
Tutto questo.. lo scoprirete leggendo!!;)         
Peace and Love!!

Zazar Ramone



Ta daaan!! Questi sono i protagonisti disegnati da me sottoforma di copertina per un loro fumetto!!^^
 

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Capitolo 2
*** The Star Spangled Banner VS God Save the Queen ***


“Che sballo.. Sono un medium!! Io l’ho sempre detto di avere i poteri paranormali, alla faccia vostra!!! Ah!!!!”
“Tu sei scemo, Dirk!! Il che è ben diverso dall’essere paranormale!!!”
“Allora dammi un cucchiaino, su!!! Avanti, dammelo.. Ma non ti spaventare se poi lo piego col pensiero!!!”
“Io invece posso piegarti il collo con le mani, vuoi provare??! È divertente!!!”
“Ehm.. Ragazzi!!”
Terence e Dirk si girarono con uno scatto verso Derrik, il quale si sentì immediatamente carbonizzare dai loro sguardi di fuoco. La situazione era però assai delicata e i quattro pseudo-Beatles avevano cominciato addirittura a girovagare per il garage, parecchio incuriositi dal nuovo ambiente in cui erano capitati.
“Mentre voi continuate a litigare, noi abbiamo ancora un piccolo problema da risolvere!!” ricordò il più tranquillo dei ragazzi, indicando gli strambi ospiti con un cenno del capo. Terence assunse quindi un’aria pensierosa, battendosi l’indice sul mento e osservando il tutto con occhi increduli. Erano davvero i Beatles quei tipi che erano apparsi all’improvviso dal nulla, o erano forse..
“.. degli alieni??!” esclamò con tono misterioso. Derrik lo guardò con volto sconcertato, poi si sbatté una mano sulla fronte, sempre più rassegnato. Si era quasi scordato che il suo amico era fissato con gli extraterrestri..
“Non sono alieni, Ter!!! Sono gli spiriti dei Beatles e io li ho evocati grazie alle mie doti da medium!!!” lo corresse Dirk, spostando l’attenzione dal cacciavite che stava cercando di piegare con la forza del pensiero. Suo cugino però continuava a fissare i quattro individui con poca convinzione..
“A me non sembrano tanto degli spiriti..”
“Infatti non siamo degli spiriti!!” dichiarò quello che sembrava John Lennon, alzando entrambe le sopracciglia e dirigendosi verso di loro. Terence spalancò completamente gli occhi e si avvicinò lentamente a lui, scrutandolo come se fosse stato davvero un alieno.
“Da che pianeta venite??!” domandò, con decisione. Paul, il quale li aveva raggiunti insieme a George, storse la bocca per l’affronto e assunse un’espressione stizzita
“Ti sembro forse un marziano??!”
“Beh.. Certi alieni assumono l’aspetto di persone realmente esistenti per confondersi in mezzo agli umani, non lo sapevi??!” ribatté il ragazzo, accendendo una torcia e accecandolo con essa. John scoppiò in una sonora risata e gli batté amichevolmente una mano sulla spalla.
“Eih.. Sei forte ragazzo, come ti chiami?!”
“Terence Connor.”
I due si squadrarono per qualche secondo, entrambi sospettosi l’uno dell’altro, dopodiché Dirk piombò in mezzo a loro, più esaltato che mai.
“Ma tu sei John Lennon???!!!”
“John Winston Lennon!!!” confermò quello, porgendo una mano all’esagitato punk, il quale gliela strinse senza farselo ripetere.
“Dirk Collins.. Sono io che vi ho evocati!!!”
“Cosa cazzo hai fatto, Dirk???!!! Non dovevi toccarlo, adesso gli hai passato tutte le informazioni sul genere umano!!!!” sbraitò Terence, tirandolo via per il collare borchiato. Il poveretto emise un verso soffocato e cercò di aggrapparsi alla giacca di John, che ovviamente, se lo scrollò subito via.
“Senti, ciccio.. Lo vuoi capire che non siamo alieni??!!” puntualizzò quest’ultimo, mettendo parecchia enfasi nelle parole. Paul allora annuì più volte, in modo da conferire veridicità a quanto avesse detto.
“Eh.. Mica siamo così brutti!!!”
“A parte Ringo..” ridacchiò John, indicando con un cenno il batterista ignaro. Questo corrucciò le sopracciglia con fare offeso e si cimentò in un assolo sullo strumento di Terence.
“Tu!!!! Stai lontano dalla mia Jessica, non sai quanto cazzo di sacrifici mi è costata!!!” latrò il proprietario, balzandogli incontro come una belva inferocita. Ringo fece un urletto poco virile e corse subito a rifugiarsi dietro ai suoi compagni.
“È sempre così nervoso il vostro amico??” domandò George ad un Derrik sempre più sconvolto. Lui mosse leggermente il capo e fece un lungo sospiro, non sapendo effettivamente cosa rispondere.
“Qualche volta l’ho visto persino calmo.. Comunque.” e detto questo si voltò per guardarlo meglio. “Voi siete davvero i Beatles??!”
“In carne ed ossa!!!” rispose fieramente Harrison, battendosi una mano sul petto. Derrik roteò gli occhi all’indietro ed ebbe quasi uno svenimento, ma John lo sorresse prontamente, ridendosela divertito.
“Oh.. È così emozionato!!! Mi fa tanta tenerezza!!!”
“Io non capisco.. È tutto così irrazionale!!!” esclamò il ragazzo, riprendendosi dal mancamento. I Beatles si lanciarono uno sguardo d’intesa e si rivolsero a lui sorridendo.
“Niente è reale.. È tutto nella tua mente!!!”
“Oh no.. Arthur Shopenhauer!!! Il mondo come volontà e rappresentazione.. Allora è vero!!!!!” strillò Derrik, portandosi le mani sul volto. I quattro musicisti si guardarono perplessi, dopodiché John gli appoggiò un braccio sulle spalle.
“Come ti chiami ragazzo??”
“D.. Derrik Lennon!!”
“No!! Tu non sei mio parente!!!!”
“Ma infatti non lo sono!!!”
“Io sono suo cugino!!!!” si intromise Dirk, agitando una mano per attirare la loro attenzione. Paul lo esaminò per lungo e in largo, notando con espressione schifata il suo modo di vestire. E pure Ringo sembrava piuttosto colpito dalle sue borchie e dai suoi capelli ossigenati..
“Non vi somigliate affatto.. Derrik è più dei nostri!!” giudicò George, ammirandolo con volto compiaciuto. Derrik fece un sorrisino di circostanza e si accostò sempre più a Terence, piuttosto impaurito.
“Dammi una spiegazione logica a tutto questo, o penso che impazzirò!!!”
“Io te l’ho data la mia teoria..” sussurrò l’amico, continuando a squadrare i Beatles con sguardo truce. Paul si accorse delle sue occhiate insistenti e sbuffò esasperato.
“Basta, gli alieni non esistono!!!”
“Questo lo dici tu..” sibilò il ragazzo, con occhi spiritati. Derrik trattenne il forte impulso di strapparsi i capelli e si aggrappò alla camicia di John, scuotendolo energicamente.
“Sto sognando, vero?? Tutto questo è un sogno, proprio come dice Shopenhauer!!!”
“A me sembrate tutti matti..” commentò il famoso Lennon, picchiettandosi un dito sulla tempia. Terence non sopportò più tanta confusione e allontanò bruscamente l’amico per rivolgersi personalmente al celebre musicista.
“Alieni o non alieni, non me ne importa un cazzo!! Voi siete nel mio garage, quindi mi spiegate come cavolo ci siete finiti!!!”
“Vuoi saperlo davvero??” domandò John, con tono oscuro. L’aspirante batterista si morse il labbro inferiore e mosse il capo affermativamente.
“Avanti.. Parla!!”
“I am an anti-christ, I am an anarchist..”
“Dirk!!!!!!!!!!!!!” tuonarono tutti in coro, voltandosi verso l’inopportuno punk. Questo fece dei versi strani con la bocca e alzò contro il dito medio.
“Fuck!!! Mi stavo annoiando!!!”
“Oh povero disgraziato, così straccione e ignorato da tutti!!!” criticò Paul, con un velo di malizia. John scoppiò a ridere e gli batté il cinque.
“Insomma, continua!!!” inveì Terence, battendo nervosamente un piede a terra. Lennon attese qualche secondo per grattarsi il mento, poi rivelò il tutto con un mega sorrisone.
“A dire il vero non lo so!!!”
“Come non lo sai???!!!” strillò Derrik, con aria agonizzante. George fece un sorrisetto tranquillo e continuò al suo posto.
“Stavamo tranquillamente suonando quando abbiamo sentito una specie di richiamo.”
“Richiamo?? Che richiamo??!” si interessò Terence, sospettando un qualche tipo di contatto alieno. Paul comprese subito il motivo del suo coinvolgimento e scosse il capo rassegnato.
“Siamo come svenuti.. E quando abbiamo riaperto gli occhi eravamo qua!!” spiegò Ringo, alzando i palmi delle mani. I tre ragazzi si guardarono con volti sempre più confusi.. Ma a quanto pareva non erano gli unici. Pure i Beatles sembravano parecchio disorientati..
“Adesso abbiamo pure noi alcune domande, se permettete.” avvisò Paul, incrociando le braccia e atteggiandosi a maestrino. “Primo, dove ci troviamo. Secondo, come cavolo siete vestiti. Terzo.. Boh, quanti anni avete!!”
“Allora.. Parlo io, Mister Precisino come Derrik!!!” sbottò Terence, portandosi le mani sui fianchi. “Primo.. Potete scordarvi Liverpool, qua siamo a Belmont, Massachusetts!! Secondo.. Siamo vestiti come cavolo ci pare, perché a differenza vostra siamo del ventunesimo secolo, cari i miei tardoni!! E terzo.. Se proprio vi interessa, io ho venti anni e questi coglioni diciannove!!”
“Interessante.. Massachusetts, eh??” esclamò John, massaggiandosi il mento. “Aspetta un attimo.. Cosa cavolo hai detto??!”
“Belmont?? È in periferia di Boston.. Non so se hai presente!!” provò a illustrare Derrik, con scarsi risultati. Dirk allora saltò nel mezzo della scena, canticchiando stonatamente l’inno americano.
“Oh, say can you see by the dawn's early light..”
“Ehm.. Ragazzi?? Dove cavolo siamo finiti???!” bisbigliò Ringo, facendosi stretto stretto ai suoi compagni. “Non so voi, ma io comincio a preoccuparmi!!!”
“What so proudly we hailed at the twilight's last gleaming??”
“Piantala Dirk!!! Tu sei pure anarchico!!!!”
“Ho come il presentimento che ne vedremo delle belle!!” confessò George, assai compiaciuto. John e Paul si lanciarono uno sguardo nostalgico e si portarono infine le mani sul petto, iniziando a cantare sulle note dell’inno nazionale britannico.
“God save our gracious Queen, long live our noble Queen.. God save the Queen!!!”

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Marty_youchy: Uahah.. siii, la seduta spiritica in effetti fa molto Pieraccioni.. però qua non abbiamo dei fantasmi.. bensì i Beatles in carne ed ossa!!XD  

Clafi: Uuuuh.. sono contenta che ti piaccia!!!*___*   Questi sciagurati sono dei gran mattacchioni e insieme ai Beatles ne combineranno delle belle.. ;)

TheThief_: Wooow, sono contenta che l'inizio ti ha gasata così tanto!!*___*  E spero che ti gaserà pure il continuo.. ne succederanno davvero tante!!XD

Green Star 90: Eheh.. sono contenta che seguirai pure questa storia!!*__*  Si si, ci sarà molto da ridere, e non solo.. ;)  Ne vedremo delle belle pure qua!!XD

Russian Fanaric: Awwww.. ti piace come disegno??*__* Grazieeee, mi fa tanto piacere!!:D   Ebbene si.. la storia è questa e spero che continuerai a leggere!!^^

Martina97: Orsù, Marty.. con tutti questi complimenti mi metti in imbarazzo.. XD   Uahah.. e beh, ti pareva che Georgino non si facesse notare subito, eeeh.. ;)

Andry Black: Camaioresssssssss XD   Sono contenta che questi sciagurati ti stiano simpatici.. soprattutto quel disgraziato di Dirk, che non se lo fila nessuno!!!XD

_lullaby: Ti piace???*____*   Che belloooooo!!!>.<   Beh, questi primi capitoli sono un po' stupidi, lo ammetto.. ma prometto grandi sviluppi in questa storia!!^^

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

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Capitolo 3
*** Le regole di Terence ***


Il destino a volte sapeva essere davvero strano.. Chi mai avrebbe pensato che si sarebbero ritrovati i Beatles fra le scatole, in un modo che poi, ancora non riuscivano a spiegarsi?? Ma poi.. Perché era successo proprio a loro?? Cos’avevano di speciale?? Insomma.. Erano tre normalissimi ragazzi di un paesino del Massachusetts, forse un po’ fuori dalle righe, ma non così tanto in fondo!! Ok, Dirk era terribilmente stupido.. Derrik un perbenista del cavolo.. E lui.. Beh, il suo unico problema era di non avere molta pazienza. Ma non era questo il punto.. Nessuno di loro poteva essere etichettato come il possibile prescelto per salvare la terra insieme ai Beatles, nonostante fossero americani. Nazionalismo a parte, potevano pure apprezzare la loro musica, su quello non c’era alcun dubbio.. Ma a parte quello, non c’era nessun’altra spiegazione logica riguardo allo scherzo che il destino aveva voluto giocare nei loro confronti. Uno scherzo che adesso li vedeva alle prese con i quattro ragazzi di Liverpool, confusi almeno quanto loro.
“Quindi.. Siamo finiti nel futuro??!” domandò Paul, passandosi una mano fra i capelli. George fece cenno di si con il capo e si mordicchiò un poco le unghie, pure lui disorientato.
“A quanto pare si.. Chissà come è successo!!”
“Me lo chiedo pure io..” sospirò Derrik, appoggiandosi con le spalle alla parete. John gli lanciò una rapida occhiata e si appoggiò al suo fianco.
“Beh.. Tanto vale prenderla bene!! Sarà come.. Una vacanza!!”
“Ma quale vacanza, John!! Dobbiamo trovare subito un modo per tornare negli anni sessanta!!” lo rimbeccò Paul, con il solito tono stizzito. Ma poi cambiò idea e si rivolse ai tre ragazzi americani. “Anzi.. Voi ci avete trasportato nel vostro tempo, voi trovate una soluzione!!!”
“Col cazzo!!!” esclamò subito Dirk, facendo le spallucce. “Non credete ai miei poteri?? Adesso ve la cavate da soli!!!”
“Ma vaffanculo, Dirk.. Non hai i poteri nemmeno per scrivere in corsivo!!!” sbottò Terence, colpendolo sulla nuca. Il povero punk assunse un’espressione afflitta e si ritirò in un angolo.
“È una cosa seria!! Non me l’hanno mai insegnato!!!”
“Insomma.. Dicevamo??” riprese il più grande dei tre, con un’espressione isterica sul volto. Ringo deglutì rumorosamente e alzò la mano per parlare.
“Ci aiuterete a tornare nella nostra epoca??”
“Chi.. Noi??” si stupì Derrik, sbattendo più volte le palpebre. Paul alzò gli occhi verso il soffitto e scosse per l’ennesima volta il capo.
“No.. Gli alieni!!!”
“Alieni.. Quali alieni???!!” scattò sull’attenti Terence, armandosi nuovamente del suo trapano. Derrik allora si unì alla reazione di sconforto di Paul, portandosi istintivamente una mano sul volto.
“Voi.. Si!! Proprio voi!!!” puntualizzò McCartney, indicandoli uno per uno. “Io ho le mie fan che mi aspettano!!!”
“Oh, povero Paulie..” gli fece il verso John, atteggiandosi a primadonna. Dirk rise divertito e tornò vicino a loro, dato che tanto non lo considerava ugualmente nessuno.
“Ahah.. Però siete forti!!”
“Certo che siamo forti.. Noi siamo i Beatles!!” dichiarò Lennon compiaciuto, facendo una risatina aristocratica. Il giovane punk provò ad imitarlo, ma venne bloccato subito dallo sguardo intimidatorio di Terence.
“Va bene.. Siamo disposti ad aiutarvi, ma ad una condizione!!” annunciò quest’ultimo, alzando il dito indice con fare autoritario. I Beatles si guardarono parecchio sconcertati, e lo stesso fecero Dirk e Derrik, domandandosi cosa cavolo avesse in mente il loro amico. Il ragazzo notò la forte curiosità nei loro occhi, quindi si decise finalmente a parlare, battendo le mani per richiamare la loro attenzione.
“Noi vogliamo mettere su un gruppo musicale, e voi ci aiuterete in questa cosa.. Chiaro??”
“Mi sembra giusto come patto.” commentò George, annuendo. Pure John e Ringo sembravano non avere nulla da ribattere.. Ma ovviamente, Paul doveva distinguersi da loro, altrimenti non era contento.
“No, io non ci sto!! E poi si vede lontano un miglio che non hanno la stoffa per mettere su una band.. Guardali!!! Solo Derrik ha un taglio di capelli decente!!!”
“E certo, solo perché è uguale al vostro.. Tsk!!” bofonchiò Terence, portandosi un ciuffo dei suoi capelli neri sul viso. McCartney si voltò con fare teatrale e continuò con la sua lamentela.
“Capelli o non capelli.. Io non me la prendo questa responsabilità, oh no!!”
“Terryyyy!!! Amoreeeee!!!!”
Tutti scattarono in simultanea, nell’udire l’arrivo di quella voce femminile. Terence però sembrava colto da un forte imbarazzo e si voltò addirittura verso la parete, alzando il capo per lanciare una lunga serie di imprecazioni.
“Ci mancava solo lei!!!”
“Lei.. Chi??!” borbottò John, sentendo odore di femmina nell’aria. Derrik si portò una mano davanti alla bocca, manifestando in tale modo la sua preoccupazione, quindi rispose.
“Ginny.. La ragazza di Terence!!”
“Quello ha una ragazza???!!” si meravigliò Paul, totalmente dimentico della lamentela che stava facendo. Il più calmo dei ragazzi mosse affermativamente il capo, poi li spinse dietro la macchina.
“Forza.. Nascondetevi!!!”
E proprio mentre quelli si rintanavano nel loro nascondiglio, la porta del garage si spalancò completamente, lasciando spazio all’entrata in scena di una ragazza bionda, alta, e mooolto attraente.
“Oh no.. Ginny!!” la salutò Terence, per niente entusiasta. Ma la fanciulla sembrò non accorgersene, infatti si gettò subito fra le sue braccia, sventolando delle buste fresche di shopping.
“Amore, guarda cos’ho comprato.. Il perizomino di Hello Kitty!!! Non vedo l’ora di usarlo!!!”
“Ginny!!! Io odio Hello Kitty!!!” la accolse il ragazzo, con tono irritato. Lei però continuava a non fare caso alle sue parole e lo prese addirittura da una busta per mostrarglielo.
“Guarda com’è carino.. Secondo te mi sta bene?? Ho paura di essere troppo grassa..”
“Ma quale grassa.. Lei è perfetta signorina!!!” si intromise inaspettatamente Paul, seguito fedelmente da un allupatissimo John. Ginny li guardò con aria svanita e fece un risolino da ochetta.
“E voi chi siete?? Non vi ho mai visti!!!”
“Non ci riconosci?????!!” esclamò Lennon, con forte delusione. La ragazza allora scosse fermamente il capo, pur rimanendo con un’espressione ebete sul volto.
“Perché, ci conosciamo??”
“Non è possibile.. Come fai a non riconoscerci??! Noi siamo i Be..”
John non fece in tempo a completare la frase che venne assalito da Derrik, nella modalità di un giocatore di football. Non poteva di certo rischiare che la loro amica scoprisse la vera identità dei Beatles!!
“Ah però.. Che delicatezza Derrik!!” commentò George, non aspettandosi tanta grinta. Il ragazzo assunse un’espressione imbarazzata e si massaggiò i capelli sorridendo.
“Scusate.. Dovevo evitare la disgrazia!!”
“Quale disgrazia??” tornò alla realtà Dirk, dopo essersi imbambolato per l’ennesima volta sul calendario di Megan Fox. Il cugino fece un verso esasperato e indicò con gli occhi i componenti dei Beatles.
“Il fatto che loro sono.. Eh!!”
“Che sono i Beatles??!” rivelò in tutta tranquillità Dirk, grattandosi un orecchio. Bang.. Ma si poteva essere così scemi???!
“Dirk!!!!!!!!!! Stupido essere inutile!!!!!!!!!” gli urlò contro Terence, afferrandolo per la maglietta. “Ma cos’hai nel cervello????!!! Borchie e giornaletti porno????!!!”
“Ho le ceneri di Sid Vicious!!!!”
“Sai dove te lo infilo il tuo Sid Vicious?????!!!”
“Terry, amore.. Chi sono i Beatles??!” domandò improvvisamente Ginny, portandosi l’indice sulle labbra. Paul spalancò gli occhi per l’affronto, ma siccome si trattava di una bella ragazza, decise di risolvere la questione con il suo solito metodo.
“Se vuole glielo spiego io chi siamo, darling..”
“Qua non ci siamo per niente, adesso vi do io qualche regola!!!” ringhiò Terence, afferrando il Beatle per un braccio e allontanandolo dalla sua ragazza. “Primo.. Non toccare la donna degli altri, specialmente se è la mia!!! Secondo.. Se c’è qualcuno che comanda, quello sono io!!! E terzo.. È giunto il momento di trovarvi una sistemazione, mi sono rotto di avervi nel mio garage!!!”
“Ma noi non abbiamo un posto dove andare!!!” si lamentò Ringo, facendo persino il labbrino. John lanciò uno sguardo malizioso su di Ginny e scoppiò in una risata da vero maniaco.
“Io vado con la bionda!!!”
“No, ci vado io!!!!” ribatté Paul, colpendolo con una gomitata. Terence soffiò come un drago inferocito e spostò bruscamente la sua ragazza, che ancora non capiva niente riguardo alla situazione.
“Prima regola????!!!”
“Non toccare la donna degli altri, specialmente se è la tua..” recitarono quelli in coro, da perfetti scolaretti. L’aspirante batterista sorrise con aria compiaciuta, quindi si rivolse maleficamente ai suoi amici.
“Dirkino.. Derrikkuccio!!”
“Che c’è Terence?? Non mi piace quando ci chiami in questo modo..” si preoccupò Derrik, guardandolo con forte inquietudine. Dirk pure deglutì rumorosamente e si rannicchiò dietro di lui, per niente tranquillo. Chissà cosa diamine stava confabulando la mente diabolica del loro amico.. Sicuramente, non era niente di buono!!!!
“Io stasera sono impegnato con Ginny.. Quindi la responsabilità dei cari Beatles è tutta vostra!!!”
“Coooosa??! Stai scherzando???!!” si allarmò immediatamente Derrik, agitando freneticamente le mani. Al contrario, il cugino era particolarmente esaltato all’idea e saltò addirittura in aria, canticchiando sulle note dei Sex Pistols.
“Ebbene.. Siamo nelle mani di questi disgraziati!!” considerò George, divertito all’idea. John e Paul si lanciarono un’occhiataccia di sfida, quindi scattarono entrambi con le loro preferenze, quasi fossero stati i partecipanti di un quiz televisivo.
“Io sto con Derrik!!!!” annunciò McCartney, prendendo il suo protetto a braccetto. Lennon sbuffò per la delusione, dato che pure lui voleva stare con quello, e infine ripiegò su quel punk da strapazzo.
“Allora io sto con Dirk e ci divertiamo di più!! Alla faccia vostra!!!”
“Anche io voglio stare con Derrik!!!” dichiarò Ringo, alzando una mano. Ma John lo prese immediatamente dalla sua parte, non potendo sopportare di perdere contro Paul.
“No, tu stai con noi!!!”
“Che forza.. Ho John Lennon e Ringo Starr nella mia squadra!!!”
“Ottimo.. Allora vado io con Derrik!!” proclamò in conclusione George, con un sorrisetto compiaciuto. Ma il più compiaciuto di tutti era Terence, che ammirava soddisfatto la propria opera da vero leader, sentendosi fiero come il presidente Kennedy.
“E almeno per stasera me li sono tolti dalle scatole!!!”
Non sapevano però che, poco lontano da quell’abitazione, una strana coppia vestita esattamente alla Blues Brothers stava osservando da lungo tempo quel garage.. Due individui parecchio misteriosi, che sembravano sapere molte cose riguardo a ciò che stava succedendo la dentro.
“La prima parte della missione è stata completata con successo.. Possiamo passare alla seconda.”

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Marty_youchy: Doh.. dobbiamo riprovarci, alla faccia delle interferenze!!!!>.<   Già già.. i nostri poveri beniamini ne vedranno delle belle con questi disgraziati!!XD

TheThief_: Ahah.. ebbene si, devi sapere che Terence è fissato di brutto con gli alieni.. è pienamente convinto della loro esistenza!!XD  Sono contenta che la storia ti piaccia!!^^

Andry Black: Ma no, dai.. Terence è fatto così, ma non è cattivo.. XD  Uahaha.. però va beh, Dirk è Dirk.. e lui è un PUUUUNK, anche se non fa paura a nessuno!!!!XDDD

Green Star 90: Ci mancano solo i Fantagenitori in questa storia.. XD   Anche se dei genitori parecchio bizzarri li vedremo molto presto.. :D  Comunque i Beatles non sono spiriti.. ;)

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

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Capitolo 4
*** Famiglie a confronto ***


“Mi raccomando.. Non dovete assolutamente farvi riconoscere, ok??” si raccomandò Derrik, fermandosi proprio davanti alla porta di casa sua. Dietro di lui, Paul e George risposero all’ordine come due veri soldati, ovvero con il gesto della mano sulla fronte.
“Signor sì signore!!!”
“Va beh, mica sono Terence..” ridacchiò allora il ragazzo, infilando le chiavi nella porta per aprire. La villetta era ben tenuta, con un giardinetto curato sul lato frontale in cui spiccava un viottolo di pietre bianche, che conduceva direttamente all’ingresso, caratterizzato da una grande porta in legno sotto a un elegante portico. La facciata era bianca e dalle finestre si potevano notare delle graziosissime tendine, finemente ricamate da una mano esperta, mentre sul lato sinistro si trovava il garage, nel tipico stile americano. Certe case non si vedevano a Liverpool, ma su quel vialetto se ne trovavano molte, anche se quella di Derrik era una delle più belle.
“Ciao mamma, sono tornato!!” salutò il giovane, aprendo la porta ed entrando. Paul e George lo seguirono un po’ titubanti, finché non si trovarono davanti una signora dall’aspetto molto cordiale, con i capelli mossi ed un grembiulino legato in vita.
“Bentornato tesoro.. Ma chi sono questi bei giovanotti??”
La signora Lennon si rivolse con sguardo interessato verso i due Beatles, ammirando compiaciuta il loro modo di vestire elegante. Derrik esitò qualche secondo, per timore di sbagliare, poi prese in mano la situazione, presentandole falsamente i celebri musicisti.
“Sono dei miei compagni di università, li ho invitati a studiare.. Possono passare la notte da noi?? Sai, abitano lontano..”
“Ma certo, sono contenta che ti sei fatta degli amichetti tanto carini.. Mica come quei teppistelli con cui vai a giro!!”
“Mamma.. Dirk è tuo nipote!!”
La signora fece un sospiro melodrammatico e si portò una mano sul capo.
“E pensare che era un bambino così dolce..”
“Ehm.. Veramente è sempre stato una peste!!!” ricordò Derrik, alzando le sopracciglia. La madre non fece tanto caso al proprio errore e si rivolse nuovamente ai due musicisti in incognito, con un megasorrisone stampato sulle labbra.
“Da dove venite, ragazzi??”
“Liverpool!!” rispose d’istinto Paul, pure lui sorridente. George spalancò gli occhi per la gaffe e si cacciò addirittura una mano davanti alla bocca.. Quel tonto di McCartney era sempre il solito pavone!!
“Liverpool??!” si stupì la signora, non comprendendo la situazione. Derrik fece un risolino tanto per attirare l’attenzione e si affrettò nel rimediare.
“Lexington!!!”
“Aaah.. Lexington!!! È un bel paesino, ci siamo stati qualche anno fa.. Comunque non ci siamo ancora presentati, io sono Martha, la mamma di Derrik!!”
A questo punto i due Beatles si guardarono con forte insicurezza, non sapendo minimamente cosa rispondere. Se avessero detto i loro nomi, li avrebbe scoperti?? Oppure no?? Magari potevano evitare il cognome..
“Io sono George, e lui è Paul.” si presentò allora Harrison, indicando pure il suo compagno. La donna li osservò per qualche lungo secondo, senza dire una parola, poi si voltò di scatto verso Derrik, facendolo sussultare.
“Sono proprio educati.. Mi piacciono un sacco!!”
E se ne tornò in cucina a preparare la cena, tutta gongolante e soddisfatta. I tre ragazzi si fissarono senza dire una parola, dunque scoppiarono in una risata sollevata, ormai liberi da quella situazione. Almeno per il momento, sembrava che se la fossero cavata..
“È un po’ impicciona tua madre, eh??” considerò George, con un sorriso. Derrik alzò le mani verso il soffitto e assunse un’aria di resa.
“Non me ne parlare.. Andiamo in camera mia??”
“Vai.. Sono curioso di vederla!!” esclamò Paul, battendo le mani. Il ragazzo fece un’espressione allietata e li condusse quindi verso la sua camera, collocata appena salite le scale. Non si erano accorti però del signor Lennon, il quale assisteva alla scena direttamente dal corridoio, fumando allegramente la sua inseparabile pipa.
“I Beatles, eh?? Questa è davvero buffa!!!”

Altra casa, situata nell’estrema parte dello stesso quartiere. A differenza dell’ordine quasi maniacale della villetta dei Lennon, l’abitazione dei Collins era caratterizzata per la grande varietà di piante collocata all’ingresso, dei più svariati esemplari, i quali rendevano il piccolo giardinetto simile ad una giungla in miniatura. In più, un vasto numero di gatti si disperdeva in quell’area, i quali si avvicinarono miagolando non appena Dirk fu arrivato insieme agli altri.
“Eccoci arrivati.. Oh, ciao Pallino!! Ciao Ringhioso!! Ciao Puzzetta!! Ciao Salmone!! Ciao Testadimiao!!”
“Oh.. Quanti gatti!!” commentò Ringo, vedendosi accerchiato da una tale folla felina. “Mordono??”
“Solo se hanno fame..” rispose il punk, calciandone via un paio. “E levatevi dalle palle!!!”
“Interessante..” mormorò John, chinandosi per accarezzarne uno. “Vieni, micio micio micioooo!!!”
“Mammaaaaaa.. Vecchioooooo.. Qualcuno mi apraaaaa!!” cominciò a sbraitare Dirk, battendo insistentemente un pugno sulla porta. Ma fu solo dopo qualche minuto che qualcuno aprì la porta.. Qualcuno davvero eccentrico, indossante un paio di occhialetti terribilmente simili a quelli tipici di John Lennon.
“Ciao Dirk.” salutò quello, senza nessuna tonalità nella voce. Poi si accorse degli altri due individui, ma non mutò affatto la propria espressione impassibile. “Ah.. Abbiamo ospiti. Pace e bene fratelli!”
“Oh, pa’.. indovina un po’ chi sono questi??!!” si entusiasmò il ragazzo, indicando i suoi nuovi compagni. L’uomo, che non doveva avere nemmeno quarant’anni, si voltò verso di loro e si sistemò gli occhialetti sul naso.
“Sembrate tanto John Lennon e Ringo Starr.. E ciò è strano, perché non ho preso nessun allucinogeno.”
“Infatti sono loro!!!!” rivelò tranquillamente Dirk, sentendosi realizzato. Suo padre mosse appena la bocca e si avvicinò ai due musicisti per guardarli meglio, pur rimanendo nel suo atteggiamento distaccato.
“Che bello.. Sono proprio loro.” pronunciò, sempre con la medesima intonazione. “Io sono Jeff Collins e sono un suo grande ammiratore, John.”
“Strano.. Non lo avrei mai detto!!” ridacchiò Ringo, coprendosi leggermente la bocca. Lennon arricciò il naso e lo colpì con una gomitata.
“Zitto tu!!”
“Guarda Rachel.. Dirk ci ha portato i Beatles.” chiamò Jeff, voltandosi lentamente e muovendo appena un braccio per chiamare la propria moglie. Questa spuntò da un angolo del salotto e alzò una mano per mostrare il simbolo della V con le dita.
“Pace e bene fratelli.. Sapevo che prima o poi ci avreste fatto visita!”
“Wow.. Non mi aspettavo una simile accoglienza!!” dichiarò John, osservando interessato il seno della donna, attraverso la camicia colorata. Ringo arrossì alla vista della scollatura e si tappò immediatamente gli occhi, a differenza del suo amico.
“Oh, e che cazzo!! Basta guardare le tette della mia mamma!!” brontolò Dirk, battendo capricciosamente i propri stivali a terra. Rachel gli tirò amorevolmente un orecchio e si rivolse di nuovo ai Beatles.
“Allora? Come trovate il ventunesimo secolo??”
“È un po’ presto per dirlo, dato che siamo arrivati oggi.. Ma mi tolga una curiosità. Come mai non siete stupiti dalla nostra presenza?? Mi aspettavo qualche urletto della serie.. Oddio, sono i Beatles!! Come fanno ad essere qui!! Tipo Derrik insomma.. Invece niente!! Siete calmissimi!!!” si meravigliò John, muovendo enfaticamente le mani. Jeff continuava a fissarli impassibile, ormai estraniato nel proprio mondo.. Rachel invece mostrò un piacevole sorriso e appoggiò delicatamente una mano sulla sua spalla.
“Dovresti saperlo meglio di noi, John.. Niente è reale, è tutto nella mente!!”
Il celebre Lennon assunse un’espressione appagata e fece una delle sue solite risatine, accompagnato dall’amico Ringo. Quella coppia di hippie gli piaceva un sacco!!!
“Basta con queste boiate!!!! Ma proprio dei genitori fricchettoni mi dovevano capitare??! Andiamo in camera mia che vi faccio ascoltare un po’ di sano punk!!!!” sbottò improvvisamente Dirk, distruggendo così i loro sogni psichedelici. John cercò di impietosirlo con la sua espressione afflitta, ma non ci fu niente da fare. Il ragazzo li trascinò insieme a sé lontano dai propri genitori, per loro immenso dispiacere..
“Aiutooooo.. Non voglio ascoltare la musica puuuunk!!!!”
“Pace e bene fratelli!!!!!”

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Green Star 90: Ahah se è ad Angie che ti riferisci, presto vedremo che Ginny è molto diversa da lei.. Angie è stupida, infantile, immatura e capocciona. Ginny invece è soltanto stupida XD

Andry Black: Aaaaaaaah lo sapevo che Ginny vi sarebbe stata antipatica.. XD  E beh.. la sua entrata in scena non è stata delle migliori.. però anche lei avrà il suo ruolo nella storia!!^^

TheThief: Ok, vedo che Ginny sta rischiando seriamente di venire uccisa.. XD  Beh, si.. in effetti è proprio stupida.. ma stupida di brutto!!:D  Per i Blues Brothers.. vedremo.. ihihih ;)

Marty_youchy: Beh, ovviamente se John e Paul non facevano i cretini con Ginny non erano contenti.. ;)  Già già.. dobbiamo insegnargli che non importa la bellezza, capito Pòl??XD

Clafi: Allora sei tornata!!:D  Mi dispiace che sei stata giù di morale, spero che adesso tu stia meglio e sono davvero contenta che i capitoli ti siano piaciuti!!^^  Vedremo come continua.. ;)

alison: Ciaoooo!! Che bello, anche questa storia ti piace allora??^^  L'inizio può sembrare un po' stupido, lo ammetto.. vedrai però che anche qua si svilupperanno un bel po' di intrighi.. ;)

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

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Capitolo 5
*** In my life ***


La camera di Derrik non poteva che essere ordinata e impeccabile quanto lui, con tanto di letto ben fatto e un’ampia scrivania di legno, munita ovviamente di computer e libri sullo scaffale. Le pareti erano bianchissime, pulite, prive di qualsiasi decorazione inutile, a parte la rappresentazione di un quadro di Kandinskij e alcuni diplomi appesi nelle cornici. Ma la cosa che attirava maggiormente l’attenzione era una tastiera musicale, di quelle professionali, collocata al fianco di un basso elettrico e ad un vasto repertorio di dischi in vinile. Immensa gioia agli occhi adoranti dei due Beatles, che si precipitarono immediatamente verso di essi.
“Ma allora è vero che suoni!!!” esclamò Paul, prendendo fra le mani lo strumento a corde. “E questo è un basso Höfner.. Come quello che uso io!!!”
Il volto del celebre bassista si illuminò di pura estasi mentre accarezzava delicatamente le corde.. E al suo fianco, George rivolse l’attenzione verso la collezione di vinili, domandando con lo sguardo il permesso di ammirarli.
“Ah, quello me lo ha regalato mio padre per i quattordici anni.. Mi piaceva il modello, quindi l’ho scelto così. Non avevo fatto caso che suonassi pure tu l'Höfner..” confessò Derrik, appoggiando la propria tracolla sul letto. Paul storse istintivamente la bocca, sentendo venire meno la sua fama, ma decise comunque di sorvolare quel particolare. Dopotutto, era Derrik.. E a lui stava simpatico!!
“Ma allora suoni sia il basso che la tastiera??” domandò allora, senza mollare lo strumento. Il ragazzo fece cenno affermativo e passò una mano sui freddi tasti bianchi, accarezzandoli con volto appagato.
“Suono il pianoforte da quando avevo sei anni.. Sono praticamente cresciuto con questo strumento, e resterà per sempre la mia passione più grande. Poi ho iniziato pure con il basso, vedendo Dirk che suonava la chitarra, e devo ammettere che pure questo mi ha affascinato parecchio!!”
“Ammirevole.. Quindi studi musica all’università??” si interessò Paul, sedendosi sul letto. Derrik scattò leggermente con il capo, essendosi perso nel contemplare la tastiera.. Rifletté qualche secondo riguardo alla domanda, poi scosse malinconicamente la testa, evitando il suo sguardo.
“No, studio medicina.”
“Medicina?? E la tua passione per la musica??” si stupì McCartney, depositando il basso a fianco del letto. Non riusciva proprio a capire.. Prima diceva di essere cresciuto suonando, poi se ne usciva con tutt’altri obbiettivi?? Coerente il ragazzo!!
“Mio padre è primario ospedaliero e poi mi piace il fatto di aiutare le persone, salvare delle vite.. Amo anche la musica, senza alcun dubbio. Ma sono razionale e so che basando la mia vita soltanto su quella, non raggiungerò mai nessun obbiettivo.” spiegò lui, togliendo i libri dalla tracolla e riponendoli con cura sullo scaffale. George si limitò ad assistere in silenzio, non sapendo effettivamente cosa rispondere.. Paul invece non si trovava per niente d’accordo e dimostrò tutta la sua disapprovazione incrociando le braccia.
“Questo lo dici tu.. Cioè, hai le prove davanti che tutto è possibile!!!”
“Perché siete finiti inspiegabilmente negli anni duemila??” suppose Derrik, appoggiandosi alla scrivania. Il famoso Beatle però negò tutto con un movimento del capo.
“No, perché siamo diventati i musicisti più famosi del mondo partendo da un paesino come Liverpool.”
George fece cenno di essere d’accordo e si sedette pure lui sul letto, tenendo fra le mani un vinile dei Beach Boys.
“Ha ragione Paul.. Se ti piace davvero suonare, dovresti crederci di più!! Anche noi all’inizio non eravamo nessuno..”
“Si, ma adesso è tutto diverso.. Non c’è più la musica di una volta!!” sospirò Derrik, avvicinandosi ai propri vinili e ammirandone il vasto assortimento. Un vero patrimonio, la musica degli anni passati.. Peccato che il mondo fosse ormai cambiato. Non c’erano più dei validi ideali a motivare l’animo dei musicisti.. Non c’era più niente per cui lottare. Era rimasta solo tanta ignoranza a riempire il corpo delle persone.. E di questo si vergognava parecchio.
“La società del dopoguerra era praticamente distrutta, ma un uomo come Elvis Presley è riuscito a farla rinascere grazie alla musica.. E questo può succedere anche nei vostri giorni, perché la musica può tutto. Basta solo donarle anima e corpo.. Poi tutto sarà possibile, parola di Beatle!!”
Delle parole così profonde, dichiarate nientemeno che dal famosissimo Paul McCartney.. Come poteva dargli torto?? In fondo pure lui era partito da zero.. Pure lui era stato un ragazzo amante della musica. Ed erano addirittura molto simili, sia fisicamente che caratterialmente.. Aveva ragione. E sentiva di potersi fidare pienamente di lui.. Lo sentiva sincero. Lo sentiva vicino. Sia dal punto di vista musicale, che come probabile amico. Ma allora.. Che l’arrivo dei Beatles fosse stata una pura e semplice coincidenza, o c’era qualcosa di più profondo sotto?? Che c’entrasse in qualche modo.. Il destino??
“Beh.. Terence vuole fare un gruppo musicale, e io sarei il bassista!!” informò Derrik, con un sorriso rinnovato sulle labbra. I due musicisti si lanciarono un’occhiata soddisfatta, poi si voltarono contemporaneamente verso di lui, con delle faccette tutte belle compiaciute.
“Meraviglioso!! Siete tu, il caprone nevrotico e quel pazzoide di tuo cugino, giusto??” chiese Paul, con tono a metà fra l’ironico e l’interessato. Il ragazzo rise divertito e si sedette in mezzo a loro.
“Esattamente.. Terence suona la batteria e Dirk la chitarra. Ci manca però un cantante, e siamo disperati perché non riusciamo a trovarlo!!”
“Non lo trovate??” esclamò George, con un pizzico di delusione. Derrik scosse il capo e spostò lo sguardo verso l’esterno della finestra, come se là fuori avesse potuto trovare una soluzione al tutto. Ma ovviamente, tutto quello che riusciva a vedere fu soltanto la casa di fronte.
“Abbiamo cercato un sacco, ma niente..”
“Beh.. Canto io con voi, no??” si vantò Paul, dandosi le solite arie da primadonna. George alzò gli occhi verso il soffitto e gli pestò un piede.
“Vuoi fare il modesto per una volta??”
“Stavo scherzando, Geo..” sbuffò dunque il bassista, passandosi una mano fra i capelli. Ma il compagno continuava a fissarlo perplesso, quindi tornò ad essere serio.
“Dai.. Vi aiuteremo noi a trovare un buon cantante!!”
“Dici sul serio??”
Gli occhi marroni e sinceri di Derrik trasparivano tutta la sua speranza.. La fiducia che ormai riponeva nei quattro musicisti di Liverpool, precipitati come angeli salvatori a soccorrerli nella società del futuro.
“Certo.. Abbiamo un patto, no??” ricordò George, con il suo tipico sorriso sghembo. Il ragazzo annuì in segno d’intesa e appoggiò i gomiti sulle loro spalle.
“Però.. Facciamo proprio una bella squadra, vero??”
“Eh già.. Potresti stare nei Beatles al posto di Ringo, se solo suonassi la batteria!!” ridacchiò Paul, maligno come al suo solito. Harrison lo colpì scherzosamente, ma rise pure lui, non essendosi tirato in causa.
“Povero Rings.. Chissà come se la cava insieme a John da quel punk!!”
“Non li invidio affatto..” mormorò Paul, alzandosi in piedi per curiosare nella stanza. “Ma degli amici meno strani non te li potevi trovare, eh?? Quel Terence è proprio un babbione..”
“Terence è fatto così, ma non è cattivo.. Lo conosco da tanti anni ormai, ed è un ottimo amico!!” rispose Derrik, accomodandosi con le spalle alla parete. Il celebre McCartney assunse un’espressione diffidente, poi si concentrò meglio sulle foto disposte su una mensola. Tutte raffiguranti la loro famiglia perfetta.. Decisamente troppo perfetta.
“E pensare che sta pure con quello schianto di ragazza.. Mah!!”
“Ginny?? Beh si, è una bella ragazza, solo che è un po’.. come dire..” cercò di spiegare il giovane Lennon, gesticolando addirittura. George rimase quasi ipnotizzato dalle sue mani, e dovette scuotere la testa per riprendersi.
“Stupida??” completò francamente Paul, guardando il proprio compagno come se fosse stato un cane. Derrik fece un risolino, ma si tappò subito dopo la bocca, non volendo offendere la ragazza del suo amico.
“Si, è un po’ stupida.. Un po’ tanto stupida, ma non è cattiva. Pensa, lei e Terence stanno insieme da quattro anni!!”
“Quattro anni??!” scattarono i due Beatles in coro, spalancando gli occhi per lo stupore. Il ragazzo allora mosse il capo affermativamente, divertito dalla loro meraviglia.
“E non si sono ancora stufati??” domandò McCartney, non aspettandosi che una tale coppia potesse durare così a lungo. Derrik ruotò i palmi delle mani e alzò un poco le spalle.
“Non me lo so spiegare neppure io..”
“Magari sono davvero innamorati!!” esclamò candidamente George, con molta naturalezza. Paul roteò gli occhi, per niente convinto, e continuò a scuriosare fra le foto.
“E tu ce l’hai la ragazza, Derrik??”
Il ragazzo alzò le sopracciglia, abbastanza sorpreso dalla domanda, quindi arrossì leggermente, abbassando un poco lo sguardo. Prima o poi sarebbe capitata quella domanda, doveva aspettarselo!!
“Si.. Ce l’ho.”
Altro che Ginny e Terence insieme da quattro anni.. Quella era sicuramente una notizia più appetitosa!!! Il caro dolce Derrik e la sua fidanzatina.. Doveva essere sicuramente una storia da romanzo rosa!!!
“Avanti.. Raccontaci tutto!!” lo incitò subito Paul, battendo le mani e accomodandosi nuovamente al suo fianco. Il giovane Lennon fece un sorrisetto imbarazzato e prese il cellulare dalla propria tasca per fargli vedere qualche foto.
“Allora, si chiama Melissa.. È questa con i capelli lunghi!!” indicò sullo schermo. Ma non si era ricordato che i Beatles ancora non sapevano cosa fosse un cellulare..
“E questo cos’è?? A cosa serve??” si incuriosì all’istante George, scrutando l’aggeggio con gli stessi modi di un primitivo. Paul invece continuava ad ammirare lo schermo piuttosto compiaciuto, massaggiandosi addirittura il mento, con fare da playboy.
“Melissa, eh?? Molto carina, complimenti..”
“Grazie.. Comunque questo è un telefono senza fili, portatile. Capisci, George??”
“Ah si?? Che forza!!!” si entusiasmò il chitarrista, applaudendo come una foca. Poi si rivolse con uno scatto verso il computer e i suoi occhi si illuminarono, come quelli di un felino in vista di una preda.
“E quello??!”
“Quello è un computer.. Vieni che ti faccio vedere come funziona.”
E si alzarono entrambi dal letto per dirigersi verso la scrivania, lasciando Paul di nuovo a contemplare le foto. Strano però.. In mezzo ad esse ne spiccava una con maggiore intensità, quasi fosse stata colpita da un riflettore. Era un primo piano molto intenso di Derrik, il quale metteva in risalto il lato riflessivo che tanto lo caratterizzava. La rigirò più volte fra le proprie mani, finché non notò una dedica sul retro del quadretto, scritta con una calligrafia chiara e leggibile..

Al mio caro Derrik, anche se le nostre strade si sono ormai divise.
Tua per sempre..

Sam

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Marty_youchy: Ma si, entrambe le coppie di genitori sono forti.. anche se quelli fricchettoni hanno una marcia in più, si sa.. ;)   Eheh.. XD

Clafi: Siiiii... anche io, W i genitori fricchettoni di Dirk.. che come avrà fatto a venire fuori punk da due hippie, me lo chiedo pure io!!XD

TheThief_: Il padre di Dirk è un elemento fortissimo.. XD  Non sapevo come descrivere il suo tono tutto uguale, ma sono contenta di esserci riuscita!!^^

sofia126: Theeeee... grazie per i complimenti, sono contenta che ti piaccia pure questa storia!!:D  Grazie anche per i complimenti al disegno!!!*__*

_lullaby: Grazie cara!!^^ Anche io voglio essere adottata dai genitori di Dirk e da tutti i loro gatti.. tanto Dirk non lo vuole nessuno.. *fischietta*  XD

Green Star 90: Uhuh, visto che forti questi genitori??XD  La madre di Derrik sembra brava e carina, ma in realtà è una casalinga di quelle ossessive!!XD

Andry Black: Da quanto ho capito, i genitori di Dirk ti sono piaciuti una cifra!!!!XD  Cioé.. ormai sei la fan numero uno sia di lui che della sua famiglia!!!^^

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

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Capitolo 6
*** Chitarristi e Ufocicc ***


Camera di Dirk era il perfetto opposto della camera di Derrik e a sua differenza regnava il caos più totale. Un grande letto perennemente sfatto era collocato al centro della stanza, in cui un’intensa puzza di fumo si mescolava all’odore di chiuso e al pelo di gatto, sulle pareti invece erano appiccicati instabilmente poster di gruppi punk come i Ramones, i Clash, e ovviamente i Sex Pistols. Un’atmosfera assolutamente sconcertante, anche per via dei vari cartoni di pizza abbandonati sul pavimento insieme alle lattine vuote di birra.. Apparentemente vuote.
“Che culo.. Questa è ancora mezza piena!!!” esultò il giovane punk, raccogliendone una e bevendone subito un sorso. John entrò leggermente schifato, facendosi strada attraverso tutte le cose gettate a terra, come se stesse attraversando un percorso ad ostacoli. E dietro di lui, Ringo scuoteva la testa scandalizzato, non avendo nessuna intenzione di seguirlo.
“Non sarà un po’ vecchia quella birra??” domandò Lennon, piuttosto perplesso. Dirk fece le spallucce e continuò a bere tranquillamente.
“Boh.. Qualche settimana..”
Al suono di quelle parole, gli occhi di Ringo si spalancarono ancora di più, diventando molto simili a quelli di un pesce lesso. John osservò il ragazzo che si buttava a peso morto sul letto, poi afferrò il proprio compagno e lo trascinò all’interno della stanza.
“Non ti azzardare a lasciarmi solo, Rings!!!”
“Ma, John!!! Questa camera puzza di morto!!!”
“Ah no.. Quelli sono soltanto i miei stivali!!!” lo rassicurò Dirk, indicando un paio di anfibi vicino alla porta. Poi si alzò dal materasso e si chinò ai piedi del letto per tirare fuori uno scatolone colmo di cd. “Allora, cosa volete ascoltare?? Sex Pistols?? Misfits?? Social Distortion?? Clash?? Offsprings?? Ramones??”
“Eh??” esclamarono i due musicisti in coro, non sapendo minimamente di cosa stesse parlando. Il ragazzo alzò gli occhi verso il soffitto e balzò sul proprio letto per indicare un poster dei propri idoli.
“Non sapete chi sono i Sex Pistols??! Ma da che mondo venite??! Siete proprio degli ignoranti!!!”
“Oh, senti.. Schizzetto!!! Ignorante ci sarai tu!!!” ribatté John, sentendosi più bello di quei quattro spaventapasseri. Dirk gli fece il verso e per ripicca, gli sparò a tutto volume God Save the Queen.
“God save the Queen!! The fascist regime!! They made you a moron!! Potential H-bomb!!”
“Cos’è questa cosa.. Perché nomina la regina??!! Fatelo smettere.. Fatelo smettere!!!!” cominciò a strillare Ringo, tappandosi le orecchie. John studiò a lungo quello strambo apparecchio che emetteva musica, non capendo come fare per zittirlo.. Così, dopo essersi massaggiato il mento con aria pensierosa, decise di seguire l’istinto e colpire quella specie di radio con un pugno.

No future, no future,
No future for you
No future, no future
For yooooooouuuuuuuwwwwww

“Che cazzo hai fatto?!! Il mio stereo!!!” sbraitò Dirk, afferrando una bottiglietta vuota di birra e spaccandola su quello stesso apparecchio. John rimase a fissarlo con volto impassibile e gli fece notare cosa aveva appena fatto.
“Dirk.. Il tuo stereo.”
“Ma porcaputt..”
“Sveglio il ragazzo, eh??” commentò Ringo, osservandolo mentre spingeva i pezzi di vetro sotto al letto. Lennon mostrò con un cenno di essere d’accordo e si appoggiò con le spalle alla parete,
“Insomma, basta con le cazzate e parlaci un po’ di te.. Siamo pure tuoi ospiti, guarda là che accoglienza!!!”
“Oh che volete di più?? Un tetto ce l’avete, fosse stato per Terence vi avrebbe abbandonati in una strada sperduta!!”
“È così cattivo Terence??!” si intimorì Ringo, alzando le sopracciglia. Dirk annuì con fare tetro e si avvicinò lentamente a lui.
“Terence è il male!!!!!!”
“Mah.. Se lo dici tu..” commentò John, osservando delle immagini attaccate all’armadio, raffiguranti delle donnine nude. “Tu che strumento suoni??”
“Chitarra, ovviamente.. Io sono un chitarrista punk incazzatissimo, come Joe Strummer e Johnny Ramone!!! Grrrrrr!!!!” annunciò orgogliosamente il ragazzo, cercando di assumere l’aria più aggressiva che poteva. Ma i due Beatles persistevano nelle loro espressioni indifferenti.
“E quali sarebbero fra quegli spaventapasseri??” domandò Lennon, voltandosi verso il poster dei Sex Pistols. Dirk emise un verso felino e si piazzò subito di fronte ai propri idoli, quasi volesse proteggerli.
“Non sono spaventapasseri.. E comunque Joe Strummer era nei Clash, e Johnny Ramone nei Ramones!!”
“Si, va bene.. Ne so quanto prima. Ma non potevi ispirarti a qualche chitarrista più figo?? Come Jimi Hendrix, ad esempio..” considerò John, imitando i gesti del grandissimo musicista. E pure Ringo si trovava d’accordo.
“Già.. Oppure Eric Clapton, e perché no.. Keith Richards!!”
“No, Keith Richards no.. Non passare dalla parte della concorrenza!!!” lo rimproverò il compagno, colpendolo dietro alla nuca. Il batterista mugolò come un bambino e si massaggiò tristemente la testa.
“Jimi Hendrix, Eric Clapton, Keith Richards.. Ma anche Jimmy Page, Jeff Beck, Carlos Santana..” elencò Dirk, allontanandosi dal poster dei Sex Pistols e avanzando verso la finestra. “Questi sono i migliori chitarristi di sempre, e sono anche gli idoli di mio padre.”
“Anche tuo padre suona??” si incuriosì Ringo, smettendo di massaggiarsi la nuca. Il punk dai capelli ossigenati tornò con lo sguardo verso di loro e si accese una specie di sigaro in miniatura.
“Suonava.. Ed era pure un pezzo forte. Poi ha smesso quando sono nato io..”
“Nooo.. Il grande Jeff!!! E adesso che fa??!!” si commosse John, cacciandosi una mano davanti alla bocca. Il ragazzo si portò il sigarino fra le labbra e sorrise ironicamente.
“L’artista concettuale.. O almeno ci prova!!”
“Fico.. Mi piace questa cosa!!”
“Lo sappiamo John.. Lo sappiamo.” sospirò l’altro Beatle, oscillando la testa. Il compagno assunse un’aria stizzita e tornò a parlare con Dirk.
“Tua madre invece cosa fa??”
“Mah.. Lei passa le giornate facendo collane e braccialetti colorati. Ma neppure lei ha molto successo..”
“Capisco.. Quindi è stato tuo padre ad insegnarti a suonare la chitarra??”
“Si.. Però io non voglio proseguire con il suo stile. Io ho una diversa concezione di musica e preferisco l’energia e la velocità ai lunghi assoli supertecnici.”
A questo punto i due Beatles si lanciarono un’occhiata d’intesa e compresero che era giusto rispettare le sue idee, nonostante non fossero pienamente d’accordo. Dopotutto, era soltanto agli inizi della sua esperienza musicale.. Avrebbe scoperto con il tempo quale sarebbe stato lo stile più adatto a lui.
“Oh.. Guarda!! Lo schermo di quella specie di televisore si è illuminato!!!” informò all’improvviso Ringo, indicando il computer sulla scrivania inutilizzata. Dirk si avvicinò con un salto e cominciò a muovere il mouse per vedere cosa stesse succedendo.
“Un certo Georgeharry43 mi ha aggiunto su messenger!!”
“Messenger?? C’entra qualcosa con questo televisore??” non capiva John, scrutando il monitor con diffidenza. Non aveva mai visto dei televisori tanto sottili.. E poi cos’era quella cosa rettangolare con tutte le lettere dell’alfabeto e i numeri??! Mah.. Certo che il futuro era proprio strano!!!
“Come sei rincoglionito.. Non lo vedi che è un computer??!” sbottò Dirk, facendo schioccare la lingua. I due musicisti assunsero delle espressioni stralunate e piegarono contemporaneamente la testa di lato.
“Compu.. Che??”
“È troppo difficile da spiegare.. Poi ve lo faccio dire da Derrik. Oh!! Questo Georgeharry43 mi ha scritto.. Ufocicc??!”
“Ufocicc???!!” esclamarono i disorientati Beatles in coro. L’aspirante chitarrista storse la bocca e indicò un'emoticon raffigurante un piccolo alieno verde saltellante.
“È questo mostriciattolo qui.. Praticamente sono delle immaginette stupide che uno mette quando non sa quello che scrivere. Ad esempio, io adesso metto questo pallino giallo che ride, e si chiama asd..”
“Che cazzo dici, Dirk!!! Non ci sto capendo niente!!!!” sbraitò John, afferrandolo per le spalle. Il ragazzo si portò nuovamente il sigarino fra le labbra e fece un ghigno malefico.
“Prima o poi imparerai.. E allora sarà la tua fine!!!”
“Georgeharry43 ha risposto.. Ha messo un coso azzurro che balla come.. Come.. Non lo so!!!” avvisò Ringo, sedendosi di fronte al pc. “Si muove quasi come Mick Jagger!!!”
“Ah, quello è il Ballz.. Un’altra emoticon cretina. Adesso fammi chiedere cosa vuole, altrimenti lo cerco e poi lo picchio.” spiegò il punk, muovendo le dita sulla tastiera. John assisteva alla scena piuttosto perplesso, ma soprattutto, invidioso del fatto che quel babbione di Ringo ci capisse qualcosa. Come cazzo faceva??!
“Secondo me, ora scoppia tutto.” sentenziò, guardandosi le unghie. Dirk e il batterista però non lo considerarono minimamente, troppo intenti a leggere la risposta del misterioso Georgeharry43.
“Ciao sono George!! ufocicc Sono dal computer di Derrik, Paul vi saluta!! smile Derrik mi ha insegnato a usare il pc e adesso ho pure il mio profilo su Facebook!! lol Perché non ve lo fate pure voi, così vi mando la richiesta di amicizia?? *__*  Fra i miei amici ci sono già Eric Clapton, Mick Jagger e Bob Dylan!! XD  Però Derrik dice che non sono quelli veri.. sigh Adesso vado che la mamma di Derrik ci ha preparato la cena.. feliz Non vedo l’ora di mangiare!! sbav gnamm A presto!!! bye1 Saluti a tutti!!! ballz bye2 kiss ufocicc <3 tvb.”

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Marty_youcy: Oh, sono contenta che quella frase ti sia piaciuta!!*__*   Oh beh.. Ginny è davvero tanto stupida, e lo vedremo bene nei prossimi capitoli.. XD

Andry Black: Oh beh.. in effetti Dirk è l'unico dei tre a non avere la ragazza!!XD  Bene, vedrò di proporgli questa Andry, anche se lui è già un suo ammiratore.. ;)

TheThief: Buahaha in questa storia George si sta rivelando davvero esilarante.. adesso ha pure imparato ad usare il pc e presto diventerà addirittura un nerd.. XD

Clafi: Sii.. Derrik è un bravissimo ragazzo!!^^  Però dovrebbe credere di più in se stesso.. ma chissà che i Beatles non lo aiutino a raggiungere i suoi sogni??;)

Green Star 90: Uhuh.. i cari Beatles hanno ancora molto da scoprire del ventunesimo secolo.. ;) Beh, il discorso era un po' malinconico.. però dai, dai.. *ufocicc*  XD

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

Ed ecco a voi le emoticon usate in questo capitolo!!XD
 
ufocicc        asd
 
 ballz      smile        lol      *__*      
 
XD     sigh       feliz       sbav       gnamm        
 
bye1      bye2        kiss       <3        tvb
 

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Capitolo 7
*** Un ragazzo di nome Matthias ***


Quella mattina non era di certo diversa da tutte le altre giornate inutili che passavano nella sua vita.. Era sempre la solita storia. Lei che si alzava, faceva colazione, salutava il vecchio, usciva di casa e poi aspettava Roxy per andare insieme a scuola.. Niente di interessante insomma, e soprattutto, niente di stimolante per il resto del giorno. La sua routine era tutta così.. Finita la scuola tornava a casa, si metteva a studiare, stava un po’ al pc ed infine una lettura prima di dormire. Mai un imprevisto, mai una misera sorpresa a disturbare la sua noia quotidiana.. Tutto procedeva impeccabilmente nel solito ordine e niente sembrava destinato a voler cambiare.
Eppure attraverso l’obbiettivo della sua reflex persino quel monotono mondo appariva più bello.. Persino quegli stereotipi vaganti per la strada sembravano delle persone reali..
Forse era un problema il suo.. Ma non riusciva a fare a meno di essere così sarcastica. Era fatta così e non ci poteva fare assolutamente niente.
“Quando la smetterai di fotografare i lacci delle mie scarpe??”
Roxana Hillington, meglio conosciuta come Roxy. Capelli lunghi fino alle spalle tinti di fucsia, con una ciocca rasta più lunga che le ciondolava allegramente sulla parte destra. Piercing al naso e grandi occhi azzurri che risplendevano nel suo bellissimo viso, come due gemme luminose, punti di maggiore meraviglia nel suo aspetto decisamente freak. Una ragazza fuori dagli schemi, alla quale non era mai importato niente del giudizio delle persone.. E che continuava imperterrita per la sua strada, tempestata da melodie reggae ed accessori etnici.
“Non è colpa mia se sono sempre così colorati.. È inevitabile che poi li fotografo!!”
Samantha Stone, detta Sam. Capelli rosso prugna a caschetto, con la frangetta talmente corta da non raggiungere le sopracciglia. Un modo di approcciarsi con il resto della gente piuttosto schivo e distaccato, a differenza della solarità dell’amica. E non poteva nemmeno dire di provarci ad essere più sociale, perché avrebbe preferito essere torturata che fare amicizia con quella massa di imbecilli popolante la sua scuola. Anche se una volta non era così.. Una volta era diversa. Una volta era più allegra.. Poi aveva imparato a proprie spese quanto le persone potessero cambiare. E così, era cambiata pure lei.
“Dai, andiamo che siamo in ritardo.. Alla prima ora abbiamo lezione di scienze!!” la incitò Roxy, spingendole amichevolmente un piede sul polpaccio. Sam chiuse con cura la propria reflex e se l’appese al collo, mentre si alzava dal muretto per seguire l’amica. Come al solito non aveva alcuna voglia di andare a quella cavolo di scuola, ma dopotutto.. Non poteva fare altrimenti. Doveva ingoiare quel pesante boccone di amarezze e proseguire lungo al percorso nella totale indifferenza del mondo circostante.. Continuando a vivere nel proprio universo costellato da migliaia di fotografie.
Ma proprio mentre si stava issando lo zainetto sulle spalle, una visione piuttosto sconcertante attirò la sua attenzione.. Due individui che stavano uscendo dalla casa di un suo vecchio amico, incredibilmente somiglianti a dei celeberrimi musicisti.
“Oh porca troia..”
“Sempre molto delicata, eh Sam??” rise Roxy, voltandosi verso di lei. Ma la ragazza aveva gli occhi completamente spalancati e non riusciva a smettere di fissare davanti a sé, da dietro i suoi occhiali dalla grande montatura.
“Cazzo, guarda Rox!!”
“Che c’è?? Ma quello non è.. Sam!!!!!”
La fanciulla dai capelli fucsia la scrutò con fare investigativo, poi però scoppiò a ridere divertita.
“Ti piace ancora???!!”
“Non dire stronzate, Rox.. Intendevo gli altri due!!!”
“Aaaah.. E che hanno di strano?? Saranno dei suoi compagni di università..”
“Guardali bene!!!!!” la riprese Sam, indicando il trio di ragazzi che camminavano una decina di metri lontano da loro. Roxy corrucciò lo sguardo e finalmente riconobbe il motivo di tanto stupore. Anche se.. Anche se non poteva essere vero.
“Sembrano Paul McCartney e coso.. Quell’altro dei Beatles!!”
“George Harrison!!!”
“Esattamente.. Scusami, ma proprio non lo ricordavo!!”
“Ti perdono solo perché sei la mia unica amica.. Comunque. Guardali bene.. Sono praticamente identici!!”
“Già.. Da paura.”
Le due ragazze rimasero ad osservare quei giovani che si allontanavano, con delle espressioni davvero buffe. Certo che.. Era davvero molto strano. Come potevano quei ragazzi essere così simili ai famosi componenti dei Beatles?? Tutti e due poi.. Ed era quella la cosa più assurda!!! Quel fatto era davvero inquietante.. Ma dopotutto, cosa avrebbero potuto pensare?? Quelli non potevano essere i veri George Harrison e Paul McCartney, per quanto intensamente potessero somigliargli. Si trattava sicuramente di una pura e stramba coincidenza.. Niente di più, niente di meno.
“Va beh, che facciamo?? Andiamo??” propose Roxy, indicando con un cenno la strada per il loro liceo. Sam li squadrò per un’altra manciata di secondi, finché il suo sguardo non si soffermò sulla figura di lui.. Quanto tempo era passato dall’ultima volta che si erano parlati?? E dire che erano stati tanto amici..
“Sam?? Ci sei??”
“È sempre il solito perfettino del cazzo.. Andiamo.”

“Tato, Tato!! Devo lavarmi le manine, ma non ci arrivo!!”
Il piccolo Chris saltellò verso il proprio fratello e cominciò a tirarlo insistentemente per un lembo dei jeans, aggrappandosi poi alle sue gambe. Questo abbassò i freddi occhi su di lui, e subito il gelo si sciolse in un sorriso.
“Non vedi che devo lavarmi i denti??
“Per favore??” cercò di intenerirlo il bambino, sfoderando il suo faccino da vero birbante. Il fratello mosse leggermente le labbra e lo prese fra le proprie braccia, aiutandolo a lavarsi le mani.
“Dai, fai presto.”
“Ma sono questi lavandini che sono troppo alti!! Perché non torniamo nella casa vecchia?? Io preferivo la casa vecchia!!”
Il ragazzo esitò nel rispondere, mentre aiutava il fratellino a tornare a terra. Beh.. A dire il vero pure lui preferiva la casa vecchia. Belmont non gli piaceva per niente, come tutto il resto degli Stati Uniti. Era nato e cresciuto a Portland, un paesino dell’Ontario, in Canada, e lo stile di vita degli States non faceva proprio al caso suo. Tutti convinti della propria superiorità rispetto ai canadesi.. Ma cosa diavolo volevano?? Di certo non perdeva tempo ad ingozzarsi di schifezze davanti alla tv.. Lui aveva di meglio da fare. Aveva la musica.. E non gli serviva nient’altro per stare bene.
“Matt, io vado al lavoro!! Lo accompagni tu Chris a scuola??” avvertì Josh, il più grande dei fratelli, affacciandosi sulla porta del bagno. Matthias sbuffò rumorosamente e si ficcò lo spazzolino per i denti in bocca.
“Nfon pfuò andfarcfi cfon Anfthonmphy??!!”
“Anthony??” esclamò allora Josh, avendo compreso almeno il nome dell’altro fratello. Matthias roteò gli occhi e si tolse energicamente lo spazzolino.
“Si, lui!! Perché devo fare sempre tutto io??!”
Il fratello maggiore annuì in segno d’intesa e si allontanò di qualche passo per chiamare il terzo dei cinque, un ragazzino di circa tredici anni che cercò subito di evitarlo.
“Anthony.. Dove stai andando??”
“A scuola, non vedi lo zaino??”
“Ecco.. Già che ci sei accompagna pure Chris.”
“Noooo.. Perché io?? Devo già portarmi dietro Tiff!!!”
La quarta dei fratelli spuntò come un’ombra spettrale alle loro spalle, in un silenzio tanto inquietante quanto la sua carnagione pallida e i lunghi capelli scuri davanti al volto.
“Io non voglio andare a scuola.” sibilò quella, con voce spiritata. “I miei compagni dicono che sono una strega.”
“Tu non sei una strega, Tiff.. Non dare ascolto a quegli sciocchi!!” la rassicurò Josh, accarezzandole i capelli. La ragazzina alzò leggermente il capo e lo mosse affermativamente, senza aggiungere altro.
“Allora chi mi accompagna dalle maestre??!” piagnucolò Chris, agitando nervosamente le braccine. Anthony rispose fischiettando e si allontanò con la sua solita aria da paraculo, trascinando con sé la sorella Tiffany.
“Matt..” chiamò a questo punto Josh, con tono rassegnato. Il ragazzo lo fulminò con lo sguardo e uscì dal bagno come un razzo, borbottando una lunga serie di commenti acidi. Tanto alla fine era sempre così.. Doveva fare tutto lui!!!!
“Perché è arrabbiato il tato Matt??” domandò quindi il bambino, avvicinandosi al fratello maggiore. Questo si abbassò per mettergli le scarpine e fece un lungo sospiro.
“Non è arrabbiato.. È solo un po’ stanco. Ti porterà lui a scuola, sei contento??”
“Siiiiii.. Evviva!!!!”
All’interno della propria camera, intanto, Matthias aveva appena spalancato l’armadio, perdendosi nell’austera contemplazione del volto di Jim Morrison. Da quando avevano dovuto lasciare il Canada, la loro situazione familiare era precipitata di brutto.. E adesso più che mai si sentiva demoralizzato e, soprattutto, disilluso verso il futuro. Adesso che non aveva più sogni a regnare nella sua mente.. Adesso che non aveva più uno straccio di padre su cui poter contare.. Razza di bastardo. Se solo se lo fosse ritrovato davanti, lo avrebbe fatto a pezzi.
“Matt, Chris è pronto.. Tu cosa aspetti??” lo riportò alla realtà Josh, entrando nella stanza con il fratellino sulle spalle. Il ragazzo ebbe quasi un sussulto e annuì con fare incerto, passandosi una mano fra i folti capelli scuri, dello stesso taglio di Jim Morrison. Anche se, più che al famoso re Lucertola, lui somigliava di più a Syd Barret dei Pink Floyd.. Un altro fra i suoi gruppi preferiti.
“Va bene.. Sono pronto pure io.”
Un’ultima occhiata sul poster di Jim, quindi afferrò una maglietta dei Joy Division e la indossò al volo, coprendosi poi il collo con una kefiah. Ottimo, adesso poteva andare.
Chissà se qualcosa nella sua vita, sarebbe mai andato per il verso giusto..
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TheThief_: Awwww.. sono troppo contenta che il capitolo sia stato tanto esilarante!!!XDDD   Da quando ho finito Angie sono un po' depressa perché ho paura di non saper scrivere altre storie interessanti, anche per via delle recensioni che sono diventate molto meno rispetto alle precedenti fiction.. ma poi mi ritrovo a leggere commenti come il tuo e allora mi esalto perché qualcuno che apprezza le mie storie allora c'è ancora!!*___*   Che bello!!!XD   Dai, aggiungiamo tutte Georgino su msn, su, su.. ;)    E pure su Facebook.. XD

Green Star 90: Uah, non sapevo che lo Gnamm fosse il vostro il Dio Lumaca!!!O.o  Chiedo perdono.. u.u  *si inchina di fronte allo Gnamm/Dio Lumaca che continua a masticare*  Beh, in effetti Dirk sarebbe proprio il punk stereotipato al massimo.. XD  Infatti non è così intellingente da avere personalità propria.. però dai, in fondo pure lui è stupido ma simpatico!!!XD  E i suoi genitori figurati.. quelli sono lo stereotipo dei fricchettoni che lasciano il figlio libero di fare quello che vuole senza porgli alcun limite!!!XD  

Marty_youchy: Uahaha.. grazie Marty, sono davvero contenta che questo capitolo ti sia piaciuto così tanto!!^^  Si, la scena di George che usa msn l'avevo già in mente da tempo.. e il bello è che non finisce qui, vedremo pure come diventerà facebook-dipendente!!XD   E pure gli ufocicc non potevano mancare, eh.. come potevo dimenticarli??? Le nostre super emoticon???XDDD  Dovevo rendergli onore in qualche modo, orsù..XD    E si, dobbiamo pure fare i contatti degli altri.. mica me li sono scordati!!;)

Andry Black: Uaaaaaaaa, Andryyy.. ti abbiamo persa con Dirk!!!XD  Ormai ti ha colpita con il suo fascino da teppistello sfigato!!!!:D  Povero Dirk.. vorrebbe fare tanto tanto, ma non fa paura a nessuno!!!!XD  Che poi messo con John.. con John!!!!:D  E con Ringo!!!! (Non dimentichiamoci di lui, eh u.u)  Che gruppo esilarante... con Dirk per niente ospitale, John che non capisce un cavolo della tecnologia e Ringo spaventato dal genere punk.. uaahahah, ma non è finita.. ne vedremo delle belle in tutta la storia!!:)

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

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Capitolo 8
*** Bell Boy ***


 “Dove cavolo sono Dirk, John e Ringo??!!!!!!!!!!”
Terence si rigirava adiratamente le bacchette della batteria fra le dita, facendole ruotare velocemente con grande destrezza. George era rimasto praticamente imbambolato a fissare la sua esibizione e non appena smise assunse un'espressione dispiaciuta, sotto lo sguardo perplesso di Paul.
“Non saprei.. Magari stanno arrivando!!” suppose Derrik, anche se in fondo non ci credeva più di tanto. Era tipico di suo cugino essere perennemente in ritardo e molto probabilmente si trovava ancora a letto.
“Magari un cazzo!! Mi sono rotto di aspettare i suoi sporchi comodi!!!” ringhiò Terence, fulminando con lo sguardo tutti i presenti nel garage.. Derrik, Paul, George e persino Ginny, maggiormente interessata alla contemplazione del proprio seno.
“Amore.. Non trovi anche tu che la tetta destra sia più piccola della sinistra??”
“Chissenefrega delle tue tette!!!” sbottò quello, oltrepassandola e agitando enfaticamente le braccia. La ragazza si portò un dito davanti alla bocca, poi si rivolse subito dopo a Derrik.
“Secondo te??! Ho paura, non voglio rifarmele!!!”
“Ma no, Gin.. Penso sia una cosa normale un po' di differenza!!” rispose lui al volo, evitando di guardarle nella scollatura. Ma la fanciulla non era ancora convinta e cominciò addirittura a toccarsele.
“Non so.. Io le vedo diverse!!!”
“Se vuole posso controllare io, Miss..” si propose subito Paul, fingendo un impeto di altruismo. Ma la stupidità di Ginny era così grande che accettò inaspettatamente l'invito.
“Grazie.. Sei davvero gentile!!!”
Il bassista dei Beatles alzò entrambe le sopracciglia, con un sorrisetto maniaco sul volto, così allungò avidamente le mani verso il suo seno, ritrovandosi però con un braccio di Terence intorno al collo.
“Regola numero uno?????!!!”
“Me la ricordo, me la ricordo.. Stai calmo!!”
“Sei un violento, Terence!! Lui voleva soltanto aiutarmi!!!” prese le difese Ginny, muovendo l'indice come un'avvocatessa al processo. Il ragazzo allontanò bruscamente il povero Beatle e scosse il capo con somma esasperazione.
“Ma quanto sei cretina??! Lui ci stava provando spudoratamente e sarei io il cattivo!!!”
“Almeno lui è gentile!! Tu non lo sei mai con me, mi tratti sempre male!!!”
“Perché sei stupida!!!!”
“E tu sei un maschilista!!!!!”
“Adesso sarei pure maschilista???!!!”
“Si, sei un cafone maschilista che mi usa soltanto per il sesso!!!!!!”
“Ehm.. Ragazzi?? Io dovrei andare all'università..” li interruppe timidamente Derrik, con una vocina talmente sottile da sembrare un sussurro. Ma l'udito di Terence, quando voleva, sapeva essere davvero infallibile..
“Dove credi di andare tu????!!” sibilò il giovane, voltandosi di scatto verso di lui. L'amico allora fece qualche passo indietro, piuttosto intimorito.
“All'università.. Ho lezione di anatomia, non posso saltare!!!”
“E mi lasceresti da solo con questi due scarafaggi??!!” ringhiò il batterista, indicando nervosamente i celebri musicisti. Paul storse immediatamente il naso e fece cenno di no con il volto.
“No, no.. Non se ne parla proprio!! Piuttosto la morte!!!!”
“Dai, fra poco arriva pure Dirk con gli altri!!!” cercò di rassicurarli Derrik, sorridendo con fare incerto. Terence sbuffò quindi per l'ennesima volta e afferrò le chiavi della macchina da un tavolinetto.
“Vado a chiamarlo io.. Così gli do pure una bella lezione!!!”
“E noi??!” esclamò George, battendosi una mano sul petto. Il ragazzo dai capelli neri li osservò per circa un minuto, riflettendo a lungo su come risolvere la situazione.. Mica aveva tanta voglia di portarseli a spasso, non era il suo mestiere fare da balia!! Fu così che giunse quindi ad un'unica soluzione..
“Voi mi aspettate qui insieme a Derrik!!”
“Ma io devo andare a lezione, Terence!!!!” ricordò il giovane Lennon, con tono lamentevole. Ma al suo amico non poteva fregargliene di meno..
“Faccio presto, giusto il tempo di recuperare quei tre disgraziati e ti lascio libero!!”
“Perché devo rimanere pure io?? Non possono aspettarti da soli??!”
“Stai scherzando??! Primo, c'è la mia Gin e non voglio che me la tocchino.. Secondo, non mi fido a lasciare questi due da soli nel mio garage. Pensa se venisse mia madre!!!!”
“Ho capito, ho capito..” sospirò infine Derrik, abbassando lo sguardo con aria di resa. “Ma solo per dieci minuti!!!”
“Siiii, non ci metterò molto..” assicurò il batterista, aprendo la portiera della macchina e mettendosi al volante. Ginny allora si portò le mani sul petto, con fare melodrammatico e scosse teatralmente i capelli, quasi fosse stata l'eroina di una soap opera.
“Che uomo rude.. Non mi ha nemmeno salutata!!!”
“Giiiiiin.. Che palle, vieni qua!!!” sbuffò a quel punto Terence, togliendosi la sigaretta dalle labbra. La ragazza emise un gridolino eccitato e si fiondò subito dopo fra le sue braccia.
“Waaaaah Terry, ti amo tantissimo!!!!!”
“Bene.. Adesso posso finalmente partire.” commentò dunque lui, chiudendo la portiera e appoggiando le mani sul volante. Ma non si era ancora accorto di un piccolo particolare..
“Ciao Terence!!!!”
“George!!!!! E che cazzo, scendi subito dalla mia macchina!!!”
“Devo proprio?? Io voglio venire con te!!!”
“Col cazzo, al mio tre ti voglio fuori!!!!”
“Eddai.. Non darò nessun fastidio, te lo prometto!!!”
“Ho detto fuori!!!!”
“Ha ragione Gin.. Sei cattivo!!!!”
Il più giovane dei Beatles fece un faccino tutto offeso e si voltò lentamente verso la portiera, aspettando una reazione da parte di Terence. Questo si accese istericamente la sigaretta e affondò il piede sull'acceleratore dell'auto, impedendogli così di scendere.
“E va bene, andiamo.. Ma vedi di non rompermi le palle, altrimenti ti abbandono in mezzo alla strada!!!”
“Grazie Ter!!! Sei miticissimo!!!!”
E partirono così in direzione di casa Collins, con lo stereo che trasmetteva a tutto volume il cd Quadrophenia degli Who, uno dei capolavori preferiti dall'aspirante batterista.
“Sbaglio o questi sono gli Who??” riconobbe George, notando l'inconfondibile voce del cantante. Terence fece cenno di si con il capo e appoggiò una mano fuori dal finestrino.
“Senti là che assoli.. Keith Moon è il mio idolo!!”
“Già, è davvero incredibile.. La sua tecnica ha praticamente rivoluzionato il modo di suonare la batteria!!” commentò Harrison, con un sorriso appagato. Il ragazzo ricambiò un mezzo movimento delle labbra e cambiò traccia del cd, fino a raggiungere la sua preferita, Bell Boy.
“Con il mio vecchio gruppo facevamo musica grunge.. All'epoca ero soltanto un ragazzino, e non sapevo ancora quanto la musica potesse essere importante per me. Ma adesso sono cresciuto, ho una nuova consapevolezza e soprattutto, ho una nuova ambizione.”
“Cioè??”
“Voglio fondare anche io un nuovo stile.. Voglio che la mia nuova band si distingua da tutte le altre, voglio che in futuro la gente si ricordi di noi come quelli che hanno ridato vita alla musica. E io so che posso riuscirci.. Ridi pure se vuoi, ma non smetterò mai di crederci.”
Come poteva ridere di una simile dichiarazione d'amore nei confronti della musica?? Terence poteva pure sembrare rozzo e scorbutico.. Ma la luce che brillava nei suoi occhi mentre parlava della propria ambizione era di una raffinatezza unica.
“Questo è lo spirito giusto, Ter.. Posso aggiungerti fra i miei amici di Facebook??”
Poco lontano da loro, intanto, due figure misteriose osservavano l'auto che in lontananza stava arrivando, attraverso le lenti dei loro occhiali scuri. Due strambi individui che già in precedenza si erano ritrovati a seguire le vicende di quel gruppo di ragazzi, e che non parevano intenzionati a mollare il loro obbiettivo.
“Stanno arrivando??”
“Si, stanno arrivando.”
Uno di loro prese dalla tasca uno specchietto e lo puntò quindi verso il sole, in modo da accecare la vista al guidatore dell'auto in arrivo. Un piccolo gioco del destino, dopotutto non sarebbe guastato..
“Merda!!!”
“Cos'è successo, Ter??”
“Non lo so.. Ho la luce negli occhi!!!”
“Attento, c'è qualcuno che attraversa la strada!!!!”
Troppo tardi.. Per quanto intensamente Terence avesse provato a fermarsi, l'impatto fu inevitabile. E fu così che lo vide a terra, una volta precipitatosi fuori per soccorrerlo.. Un ragazzo di circa diciassette anni, privo di coscienza, con tanto di kefiah al collo e maglietta dei Joy Division.
 
Bell Boy! I got to get running now.
Bell Boy! Keep my lip buttoned down.
Bell Boy! Carry this baggage out.
Bell Boy! Always running at someone's bleedin' heel.
You know how I feel, always running at someone's heel.

____________________________________________________________________________________________________________________
Hey ho.. Let's go!!!
 
Pensavate di esservi liberate di me??? Invece no.. Muahaahahah.. *risata malefica*
Almeno, non ancora. (Prima devo liberarmi di Stuart Sutcliffe.. capito Stu?? Non cantare vittoria!!!)
Scleri a parte.. Sono tornata per una settimana nella mia Bittersweet Tuscany e mi sto connettendo dal miocomputer vecchio, lentissimo, con una connessione che si può dire va a fiato, nel senso che va così lenta che devo soffiare sul modem per farla andare più velocemente, tipo come si fa con le barchette.. avete presente?? No, va beh.. non lo faccio davvero, però è comunque lentissimo.
Passiamo alle recensioni che è meglio.. XD

 
Marty_youchy: Eeeeeh con Sam ci hai quasi azzeccato.. ma vedremo prossimamente cosa è successo di preciso fra i due.. ;) beh, ormai mi conosci e dovresti sapere che fra i miei personaggi non ce n'è uno normale!!XD

 
TheThief_: Awwww sister, grazie, sono davvero contentissima che questa storia ti abbia già entusiasmata!!^^ E beh.. LO SAPEVO che ti sarebbe piaciuto Matthias, chissà perché.. XDDD La maglietta dei Joy Division comunque era un omaggio specifico per te.. ;)

 
Martina97: Oooh, sono contenta che sei tornata a recensire!!!:D Grazie dei complimenti, così mi metti in imbarazzo.. awwww *__* Ahah, si, le due fanciulle sono molto particolari.. e avranno pure loro un grande ruolo nella storia.. ;) E lo stesso vale ovviamente per Matthias!!^^

 
Green Star 90: Ahah, povero George, è sempre quello meno ricordato dei Beatles!!XD Comunqueeee.. beh, le donzelle avranno un ruolo importante nella storia.. e non solo loro. Devono arrivare ancora altri personaggi.. ;) E Matthias.. beh, Matt è un gran bel bonazzo!!*__*

 
Russian Fanatic: Nuuuu, Georgino, vieni da noi su, che ti consoliamo.. u.u Sono contenta comunque che la storia ti faccia tanto ridere e che ti piaccia tanto!!*___* Per il fatto dell'aggiornamento veloce.. beh, appena ho tempo ed ispirazione scrivo!!^^

 
Andry Black: Camaioresissss.. che in questa settimanass ti vedosss!!XD Aaw che bello, i nuovi personaggi ti piacciono.. e dire che devono arrivarne ancora un po'.. ;) Quindi preparati a gente come Billy il barista, Shen il teppista, i tipi misteriosi etc.. ma ma ma.. i canadesi alla South Park!!XD Comunque hai indovinato la sequenza della famiglia di Matt.. ma per gli intrallazzamenti.. vedremo in seguito.. :)

 
Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

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Capitolo 9
*** Il ragazzo con la kefiah ***


“S.. secondo te è ancora vivo??”
Le labbra di George tremavano nel pronunciare tali parole e i suoi occhi scuri tradivano una forte dose di timore, diretto su quel povero ragazzo che avevano accidentalmente investito. E dire che era così giovane.. Non doveva avere più di diciotto anni. Cosa potevano fare a questo punto??
“Non dire stronzate!!!” ribatté immediatamente Terence, cercando in ogni modo di mantenere il controllo della situazione. Ma pure lui non poteva negare di essere agitato.. Difatti le sue mani fremevano e la sua voce era evidentemente incrinata.
“E adesso??” sussurrò dunque il Beatle, mordicchiandosi ansiosamente la punta del pollice. Il giovane batterista fece un lungo respiro e si chinò verso il ragazzo con la kefiah, scrutandolo attentamente per accertarsi che non ci fosse del sangue. In qualche maniera, dopotutto, doveva pur soccorrerlo..
“Eih.. Mi senti??” provò a chiamarlo, fissando attentamente il suo volto. Gli occhi erano ancora chiusi, ma almeno una cosa era positiva.. Ovvero il fatto che stesse respirando. George si piegò vicino a loro e si coprì la bocca con la mano, osservando il tutto con grande preoccupazione.
“Sarà il caso di chiamare un’ambulanza??”
“Beh.. Ha preso una bella botta. Vammi a prendere il cellulare in macchina..”
E proprio quando il chitarrista si stava alzando per obbedirgli, le sopracciglia del ragazzo con la kefiah si contrassero in un’espressione contrariata, mentre lentamente riprendeva conoscenza.
“N.. niente ambulanze!!” borbottò, muovendo un poco la testa. La tensione nello sguardo di Terence calò gradualmente nel sentire quelle parole e sospirò addirittura per il sollievo. Fortunatamente non l’aveva steso del tutto.. E sembrava avere pure un bel caratterino!!
“Invece si, non voglio avere morti sulla coscienza!!!” decretò, intanto che lui si guardava confusamente attorno. Aveva degli occhi davvero chiarissimi, di un celeste incredibilmente gelido, che contrastava con il marrone scuro dei suoi capelli spettinati. Con uno sguardo così magnetico sarebbe stato capace di mettere in soggezione chiunque.. Ma non Terence, il quale continuava a squadrarlo con diffidenza, attraverso i suoi occhi più scuri della notte.
“Ma tu come cazzo guidi??!!” sbottò improvvisamente, voltandosi di scatto verso di lui. Ma così facendo, una fitta di dolore lo colpì subito alla testa. “Fanculo..”
“Senti.. Mi dispiace di averti messo sotto, ok?? Se vuoi ti porto pure all’ospedale, ma non farmi delle prediche, perché non era certo nelle mie intenzioni!!!” spiegò allora il batterista, con tono alterato. Il ragazzo lo fulminò con lo sguardo, ma poi notò con grande sorpresa la figura di George alle sue spalle. Oh cazzo.. Che avesse persino le allucinazioni??! Non poteva essere..
“Ciao!!!” lo salutò quello, muovendo allegramente la mano. Gli occhi celesti del giovane si spalancarono quindi come due fanali, a causa di tanta assurdità. Da quando le allucinazioni potevano pure parlare??! Doveva aver preso proprio una bella capocciata!!!
“Merda!!” commentò prontamente Terence, sbattendosi una mano sul volto. Ci mancava solo quella.. Non poteva starsene zitto da una parte, così magari passava inosservato come al suo solito???!!
“Che ho fatto??!” domandò candidamente Harrison, piegando il capo da un lato. Il ragazzo con la kefiah intanto non staccava la vista dalla sua figura.. Ma allora esisteva davvero!!! Cioè.. Stava parlando addirittura con quello spilungone con i capelli corvini, quindi non poteva essere una visione..
“Ma che cavolo..” bofonchiò, sbattendo vivacemente le palpebre. Quel brutto colpo doveva averlo rincitrullito di brutto, non c’era altra soluzione.. Insomma, non poteva essere realmente George Harrison!!! Era pure morto anni prima!!! Cosa diavolo stava succedendo???!!
“Piacere, io sono George!!!!” si presentò ingenuamente il celebre personaggio, porgendogli la mano in segno di amicizia. Le braccia di Terence allora volarono all’istante verso di lui, nel vano tentativo di salvare la situazione.. Ma sfortunatamente, il danno era già stato fatto.
“Georgino caro.. Stai zitto!!!!!!!!”
“Perché scusa?? Cercavo solo di alleviare la tensione!!!”
“No!!! Tu non allevi proprio un cazzo!!!!!”
“Ma io.. Ma io..”
Le parole di George si interruppero per il dispiacere, mentre il suo sguardo si abbassava sempre di più verso terra. Ecco.. Aveva pure fatto arrabbiare Terence!!! Mai che ne combinasse una giusta.. E dire che gli stava pure simpatico!!! Ma cosa poteva farci??! Era stato più forte di lui, non ce l’aveva fatta a trattenersi..
“Mi volete spiegare cosa diavolo sta succedendo??!” reclamò a quel punto il ragazzo, sempre più confuso. Il batterista lo guardò con volto esitante, poi si passò goffamente una mano fra i capelli.
“Niente.. Lascia stare.”
Harrison alzò timidamente lo sguardo, finché non incontrò i freddi occhi di quel giovanotto, puntati fermamente nella sua direzione. E pure Terence lo osservava irrequieto, aspettando trepidamente che succedesse qualcosa. Quel silenzio infatti, lo stava facendo letteralmente impazzire..
“George, eh??” esclamò il tizio, corrucciando le sopracciglia. Il Beatle fece un sorrisino di circostanza e si grattò la nuca con fare incerto. Il suo sguardo era talmente intenso da parere una lama.. Che lo avesse riconosciuto??
“Beh, si.. Cioè.. No.. Ecco.. Vedi..”
“Insomma, hai battuto la testa, è meglio che ti porti all’ospedale!!!” intervenne quindi Terence, con una tale cordialità nella voce da apparire più falso di Giuda. Una scena talmente inquietante che gli altri due storsero contemporaneamente la bocca.
“Io non vado da nessuna parte!!!!” dichiarò l’investito, più deciso che mai. Non avrebbe permesso a nessuno di portarlo in mezzo a quella massa di camici bianchi.. Oh no, non voleva andarci assolutamente!!
“Che cazzo dici??! Non si scherza su queste cose!!!”
“Non me ne fotte un cavolo!!!!”
Dopo questa affermazione si alzò in piedi, rischiando pure di cadere, a causa di un improvviso giramento di testa. Ma ciononostante si riprese all’istante, intenzionato più che mai a non dare nessuna soddisfazione a quello stangone antipatico.
“Terence ha ragione, potrebbe essere pericoloso!!” aggiunse George, non riuscendo più a starsene in disparte. Ma la profonda voce del tipo lo zittì all’istante..
“Questi sono affari miei, e adesso lasciatemi in pace se non volete che vi denunci!!!!”
“E allora denunciami.” sibilò Terence, afferrandolo per la maglietta. E al contatto dei loro sguardi scoppiò come una tempesta magnetica, invisibile ad occhio nudo, ma talmente intensa da essere percepita come un brivido elettrico.
“Fanculo.” concluse la discussione il ragazzo con la kefiah, allontanando il batterista con una spinta e indietreggiando di qualche passo. Aveva perso fin troppo tempo con quei pirati della strada.. Voleva soltanto andarsene via, lontano da loro, lontano da tutti.
Fissò un’ultima volta lo spilungone negli occhi, quindi si allontanò senza aggiungere altro, senza nemmeno salutarli.. Senza nemmeno aver detto loro il suo nome. Dopotutto.. A chi sarebbe importato, in fondo?? Non li avrebbe mai più rivisti.. O almeno, di questo era sicuro in quel determinato istante.
“Cretino..” mormorò Terence fra i denti, calciando rabbiosamente lo sportello dell’auto. Il viso di George invece era ancora rivolto in direzione di quel giovane dagli occhi così chiari e stranamente glaciali. Non sapeva bene il motivo, ma aveva percepito subito una strana sensazione in lui.. Un’enorme forza interiore intrappolata a causa di ricordi forse troppo dolorosi.
“Chi era quello??” domandò, massaggiandosi il mento con fare riflessivo. L’aspirante batterista si voltò verso di lui e alzò le spalle.
“Che cazzo ne so io??”
“Boh, chiedevo..” sospirò, infilandosi le mani nelle tasche e calciando il vuoto. Terence comprese in quel momento di essersi comportato male con lui, dunque si avvicinò a capo chino e appoggiò una mano sulla sua spalla.
“Penso si sia trasferito da poco.. L’ho visto già qualche volta a giro per il quartiere.”
“E sapresti dirmi dove abita??!” esclamò il chitarrista senza indugio, stringendo enfaticamente i pugni. Il ragazzo allora alzò le sopracciglia, sorpreso da tanta curiosità.
“Mi sembra vicino a dove sta Derrik.. Perché me lo chiedi??”
“Niente, soltanto una piccola curiosità..” rispose prontamente Harrison, portandosi le braccia dietro alla schiena. Eppure il suo tipico sorrisetto sghembo sembrava quasi voler alludere a qualcos’altro..
“Bah.. Andiamo a recuperare quegli altri disgraziati.”

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Green Star 90: Eh già.. Derrik è un ragazzo abbastanza insicuro, ma è dotato di una grande forza interiore e nel corso della storia ci saranno dei cambiamenti pure per lui.. ;)

Marty_youchy: Ahah.. si si, ormai sono sicura che Ginny ti sta simpaticissima, vero????XD    Uuuh non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo di Navvami Oh Musa!!!*__*

TheThief_: Beh si.. Ginny è terribilmente stupida, ormai è ufficiale!!XD  Però Terence non è cattivo come sembra.. ;)  Eheh.. sappi che Georgino avrà un grande ruolo.. *___*

Andry Black: Eheee.. scopriremo in seguito l'identità degli individui loschi.. ;)  Comunque si, Terence è antipatico, ma in fondo non è cattivo.. anzi!!^^  Pure lui è un grande.. ;)

Martina97: Georgino si è rincitrullito con internet, ma non è poi così stupido e avrà pure lui una bella parte in questa storia, per tua grande gioia!!^^  E beh.. Terence è un mito!!

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

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Capitolo 10
*** Help me Barman! ***


“Billy.. Abbiamo un problema.”
I profondi occhi del barista si erano focalizzati dalle bottiglie che stava spolverando alla longilinea figura di Terence, entrato come una furia nel locale insieme a quel disgraziato di Dirk, quel finocchietto di Derrik e altri quattro bamboccioni che sembravano appena usciti dagli anni Sessanta. Mai che ci fosse un po’ di tranquillità nel suo locale.. Neppure di mattina!!!
“Beh?? Un altro dei tuoi avvistamenti alieni??”
“Ma quali alieni.. Questo è molto peggio!!!”
Derrik intanto aveva fatto cenno ai Beatles di accomodarsi al bancone, dato che a quell’ora non veniva mai nessun cliente a prendere da bere, a parte l’onnipresente Shen Long Wang, un teppistello mezzo cinese che passava le giornate a lamentarsi con il saggio barista. Questo alzò leggermente il capo verso di loro, piuttosto incuriosito dal loro abbigliamento, ma poi fece le spallucce e tornò a sorseggiare la propria birra.
“Carino questo posto..” commentò Ringo, allungando il nasone in ogni direzione. Dirk allora sbuffò tanto animatamente da sputacchiare gocce di saliva dritto di fronte a sé.
“Pff.. Se lo dici tu.”
“Come, prego??” sibilò Billy il barista, puntandogli contro un bicchiere. Il punk dai capelli biondi storse il naso e non appena si fu voltato, ne approfittò per mostrargli il dito medio.
“Comunque.. Stavo dicendo che abbiamo un problema.” ricordò Terence, colpendo l’aspirante chitarrista in mezzo alle costole, il quale emise un gridolino soffocato, aggrappandosi poi drammaticamente alla maglietta di John.
“Salvami tu, JJJJJJOHN!!!”
“E mollami!!!!”
“Ehm.. Ragazzi!!” li chiamò Derrik, richiamando la loro attenzione. I due si voltarono di scatto verso di lui e lo fulminarono come dei felini pronti all’attacco.
“Che cavolo vuoi????!!!”
“Eh, si.. Cioè.. Bella maglietta, John!!!”
“Ti piace??! Me l’ha prestata tuo cugino..”
Il più calmo del gruppo assunse un sorrisino di circostanza, mentre osservava disgustato lo scheletro con la cresta raffigurato sulla t-shirt, poi si rivolse al barista sconcertato con un esasperato sospiro.
“Billy.. Tu sei l’unico che può aiutarci. Pensa, ho dovuto addirittura saltare la lezione di anatomia.. La lezione di anatomia, ti rendi conto??!”
Billy inarcò un poco il sopracciglio, quindi ripose il bicchiere al suo posto e spostò la testa di Shen per spolverare il bancone. Era un tipetto molto originale, più o meno sulla trentina, con il pizzetto da sparviero e i capelli scuri, coperti quasi sempre da un berretto con la visiera. Ma oltre a questo, la sua maggiore caratteristica era quella di essere un idolo per tutti i giovani del quartiere, i quali si ritrovavano sempre ad implorargli consigli in cambio di frequenti bevute.
“Si.. E allora??” esclamò, per niente turbato dal tono animato di Derrik. Il ragazzo emise un gridolino concitato e per poco non si strappò via i capelli.
“Come faccio adesso a recuperare??!! Non voglio rimanere indietro con il programma, fra poco ho gli esami!!!!”
“Calmati, Der.. Prenditi una birra.” lo calmò il barista, porgendogli una bottiglietta di Tennent's. Lo studente modello la guardò un po’ intimorito, quasi fosse stata il simbolo autentico del peccato, poi la allontanò bruscamente, voltando il capo da una parte.
“No.. Non posso.”
“Allora la bevo io, sfigato!!!!” ne approfittò immediatamente Dirk, appropriandosi della bottiglietta. Paul, che fino ad allora era sempre rimasto restio nei confronti del folle punk, si avvicinò a passi felpati e gli appoggiò delicatamente una mano sulla spalla.
“Posso averne un sorso??”
“Oh, ma certo!!!!”
“Davvero??!”
“No.. Ahahahah!!!!”
E cominciò a ridere di gusto, piegandosi addirittura con la parte superiore del corpo, sotto gli sguardi perplessi degli altri presenti.
“Ignoriamolo.” condannò a quel punto Terence, girandosi definitivamente verso il confuso barista. “So che può sembrarti assurdo, ma ieri è successa una cosa davvero incredibile, a cui ancora stento a crederci!!”
“Ginny ha detto una frase sensata??”
“No, ancora più assurda!!!!”
“Strano.. Allora spara!!!!”
L’aspirante batterista si guardò più volte intorno, per assicurarsi che non ci fosse nessun altro all’interno del locale oltre a loro. E visto che di Shen non aveva il benché minimo timore, essendo alquanto stupido e innocuo, si decise a rivelare tutto al suo confidente di fiducia.
“Non so se hai notato.. Ma questi qua alle mie spalle sono i veri Beatles!!!”
“I veri Beatles???!” proruppe Billy, spalancando gli occhi. John fece un risolino compiaciuto e gli porse allegramente la mano.
“Avevi qualche dubbio??!”
Beh.. Ritrovarsi un John Lennon con tanto di maglietta punk e jeans strappati nel locale, effettivamente, poteva essere benissimo una fonte di dubbio..
“Peccato.. E dire che io preferisco i Rolling Stones.” sospirò, con grande naturalezza. E una simile affermazione non poté che allarmare subito lo stato di egocentrismo tipico di Paul..
“Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!!!” lo minacciò all’istante, mostrandogli aggressivamente un pugno. Ma il suo tentativo di apparire cattivo venne respinto subito dalla sua espressione impassibile..
“Era una battuta.. Siete forti entrambi.”
“Ma ma ma.. Billy!!! Tutta qui la tua reazione??! Non sei sconvolto???!!!” si allarmò Derrik, portandosi una mano sul petto. Il barista fece un’espressione noncurante e stappò altre birre per tutti.
“Ho visto cose in questo locale che voi ragazzi non potete nemmeno immaginare.”
E dopo quella frase ad effetto, un silenzio di tomba piombò nell’atmosfera underground di quel bar, interrotto soltanto da.. Un rutto di Dirk.
“Dirk!!!!!!!!!!!!”
“Oh che cazzo, mi è scappato!!!!”
“Fai schifo!!!!!” lo offese immediatamente Terence, colpendolo con un pattone. E pure Paul affermò di trovarsi d’accordo..
“Ha ragione il capellone.. Sei proprio scurrile, non hai niente in comune con tuo cugino!!”
“Tanto sono meglio io.” bofonchiò il punk, ritirandosi in un angolo a finire la birra. Derrik fece l’ennesimo sospiro e si rivolse nuovamente al barista, più stressato che mai.
“Lo vedi come siamo messi??! E siamo solo al secondo giorno!!!!”
“Ho capito, ho capito.. Ma cosa credete che possa fare?? Io sono solo un barista!!!!”
“Tu non sei un semplice barista.. Tu sei Dio!!!!!!!!!!!!” si gettò sul bancone Terence, cercando in ogni modo di stringergli le mani. Billy si scansò con un velo di ribrezzo, quindi afferrò una scopa per il manico e cercò di allontanarlo con essa.
“Insomma.. Un po’ di contegno!!!”
“Ma tu devi aiutarci, Billy!!!!” lo implorò Derrik, gettandosi pure lui al fianco di Terence, fra le risatine malefiche di Dirk e i singhiozzi ubriachi di Shen.
“Billyyyy.. La mia ragazza mi ha mollato!!!!!!”
“E ha fatto bene!! Chi diavolo ti sopporta???!!” lo rimbeccò il barista, scuotendogli la testa. Il giovane orientale alzò un poco il volto, guardandolo con lo stesso modo di un cane bastonato, ma cadde subito dopo in avanti, colpendo una capocciata sul bancone.
“Sei crudele..”
“E almeno questo è andato.. Voi cosa aspettate a togliervi dalle scatole??!” li incitò Billy, battendo le mani. I ragazzi si lanciarono delle occhiate d’intesa e tentarono l’ultima strategia disponibile, spingendo l’ignaro Ringo verso di lui.
“Eih, ma cosa state facendo??!!”
“Solo tu puoi intenerirlo!!!!”
Il batterista allora si fece piccolo piccolo nelle sue spalle, più imbarazzato che mai, ritrovandosi a dover affrontare da solo quel barista dall’aspetto tanto inquietante. Che cosa doveva fare adesso?? Tutti contavano su di lui, doveva dire qualcosa di intelligente!!!!
“Mi scusi, sa dirmi dov’è il bagno??!!”
“In fondo a destra.”
“La ringrazio!!”
E fuggì via verso la toilette, sbattendo addirittura contro ad un tavolinetto.
“Si.. In effetti siete messi parecchio male.” dedusse il padrone del locale, accarezzandosi la barbetta. George, che in tutto quel tempo aveva finito le noccioline per i cocktail, si illuminò di un radioso sorriso e si avvicinò trascinando lo sgabello verso di lui.
“Allora ci aiuterai??!!”
“Ma si, dai.. Vedrò cosa posso fare.”
“Evvivaaaa!!!” esultò Harrison, dondolandosi e alzando di scatto le braccia. Ma la voce decisa di Billy bloccò subito il suo entusiasmo.
“Ad una condizione.. Che voi mi aiutiate nel mio locale!!!!”

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Green Star 90: Ma noooooo.. per carità, poveri Matt e Terence!!XD   Dai dai dai, incitiamo Mister Monociglio George a ribellarsi insieme a Derrik!!!*__*

TheThief_: Uahah.. George non se ne starà in disparte come al suo solito in questa fiction, no no.. pure lui ne combinerà delle belle.. ;)   *pure lei fa pat pat*

Marty_youchy: Già, Terence è proprio un insensibile >.<  Dobbiamo picchiarlo, non si tratta così il povero Georgino!!!:(  Dopo è ovvio che si deprime.. >.<

Russian Fanatic: Già, il povero Georgino ci è rimasto male.. :(   Però dai, Terence in fondo non è cattivo e se ne è reso conto di essersi comportato male.. ;)

Andry Black: Ahaha, si povero il nostro George tanto simpatico.. XD  E Matt.. beh, Matt è davvero sbav.. *___*  e Terence ormai si sa che è fatto così!!!XD

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^
Un piccolo assaggio di un mio fumetto demenziale con Billy e Shen XD
 

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