Cynical Mind

di LADY_youkai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One ***
Capitolo 2: *** Chapter Two ***
Capitolo 3: *** Chapter Three ***
Capitolo 4: *** Chapter Four ***
Capitolo 5: *** Chapter Five ***
Capitolo 6: *** Chapter Six ***
Capitolo 7: *** Chapter Seven ***
Capitolo 8: *** Chapter Eight ***



Capitolo 1
*** Chapter One ***


reu

Ok. Ecco una nuova ff! Premetto che questo pairing non mi piace per niente, ma un po' di tempo fa, non so perché, mi ero fissata con loro due e mi sono odiata un sacco >O<

Riesco a vederceli solo come amici...però.....diciamo che questo è un piccolo sfizio °w°

Buona lettura!


Chapter One


Respiri affannosi.

Corpi che si toccano e si desiderano.

Il tuo volto, impresso nella mia mente, mentre l'amplesso coinvolge entrambi

-Ryo...-


Mi sveglio di scatto, sudato, agitato. La stanza è buia, non c'è nessuno qui. Mi copro il volto con le mani, respirando profondamente e chiedendomi, ancora una volta, che diavolo mi sta succedendo.

Mi alzo e scendo le scale, tenendomi ben saldo al corrimano: potrei tranquillamente perdere l'equilibrio. Arrivo in cucina e prendo un bicchiere d'acqua

"Maledizione! Maledizione!" Potrei morire...voglio morire!

Con tutte le persone che ci sono, proprio lui? La persona che conosco meglio al mondo, la persona con cui ho condiviso gioie, dolori, litigi...la persona che ho imparato ad amare, conoscendo i suoi pregi e difetti...il mio migliore amico...

-Ryo, tutto bene?- Mia mamma entra in cucina, con sguardo preoccupato

-Sì, tutto bene...non riesco a dormire...- Continua a fissarmi, come se fossi malato: odio quando mi guarda così! -Sarà il caldo, adesso vado ad aprire la finestra-

Mi allontano, senza nemmeno salutare: da quando mio padre è morto, ha sempre paura per me, che mi possa far male, che possa soffrire in qualche modo...

Sono passati anni, e sebbene a volte io ne senta la mancanza, ho superato la fase critica ormai da tempo.

Tu però, anche nei momenti di sconforto, mi hai sempre aiutato...sempre...

Kouyou, tu per me...ci sei sempre stato...


_)-,.-~*' ̈ ̄ ̈'*·~-. ̧_)-,.-~*' ̈ ̄ ̈'*·~-. ̧_)-,.-~*' ̈ ̄ ̈'*·~-. ̧_)-,.-~*' ̈ ̄ ̈'*·~-. ̧_)-,.-~*' ̈ ̄ ̈'*·~-.


-Ryo...Ryo...EHI!- Mi risveglio dallo stato di coma in cui ero: da quanto tempo sono seduto in questo bar, davanti a questa tazza di caffè? Alzo lo sguardo e incrocio il tuo. Ho sempre pensato che tu fossi bellissimo. O meglio, verso il periodo delle medie, ho iniziato a pensarlo, quando stavi abbandonando a poco a poco i tratti di bambino. Se penso da quanti anni ci conosciamo...

-Scusa, mi ero distratto-

-Lo vedo- Ti appoggi alla sedia, osservandomi quasi con rimprovero -Ultimamente sei sempre distratto- Torno a osservare il mio caffè: non riesco a guardarti troppo a lungo, quando i nostri sguardi restano fissi l'uno sull'altra per troppo tempo, mi sento a disagio. Mi sento come messo a nudo...e non voglio che tu sappia che cosa provo

-Non ho dormito stanotte- Il che è vero, ma non posso di certo dire "Non ho dormito stanotte perché ho sognato ancora noi due che facevamo sesso...e mi è piaciuto!" Direi di evitare. Meglio stare sul vago

-E' da troppe notti che non dormi, o sbaglio?- Annuisco, automaticamente -Dovresti fare delle analisi, non è normale- Non è nemmeno normale che io faccia questi sogni...ti osservo, mentre porti la tazza di thè alle labbra. Immagino che non vada bene immaginarsi quella tazza -Ma mangi?-

-Cosa?-

-Beh...chi non mangia non dorme...sei anoressico per caso?-

-Ti sembro anoressico?- In effetti in quest'ultimo periodo non mangio molto, ma di certo questo non è dipeso da un mio cattivo rapporto con il cibo -E poi da che pulpito!-

-Io faccio attività fisica- Sei sempre molto orgoglioso dei cinque chilometri che corri ogni giorno. Ti osservo sempre dalla finestra, ti cronometro e mi sento male quando torni con qualcuno...so bene che "ci sono solo io", ma non nel modo in cui vorrei. Immagino che debba accontentarmi...

-Comunque non ho niente, tranquillo- Mi guardi e mi scuoti la testa, più rassegnato che altro. Amo quella tua espressione un po' imbronciata, mi fa ricordare quando eravamo bambini, quando ti prendevano in giro e io ti proteggevo.

Succede ancora adesso.

Solo che ora devo proteggerti dagli schifosi che nei corridoi della scuola cercano di attaccarti al muro. Odio i loro sguardi perversi su di te e odio i loro commenti, che tu senti, e soffri.

Loro non ti meritano!

Io invece...


Io invece...




Continua...


Capitolo corto, ma mi serviva come introduzione ù_ù

Alla prossima!

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Capitolo 2
*** Chapter Two ***


reu

Ecco il secondo capitolo!

Stranamente mi sento quasi ispirata a scrivere su loro due...e non va bene °A°

Buona lettura ^-^

Chapter Two


-Consegnate- Orribile! Orribile! Non ho mai fatto un test così orribile! Perché non studio? E' così semplice: basta sedersi, aprire il libro e leggere...possibilmente non parlare al telefono e allontanare ogni fonte di distrazione

-Come è andata?- Ti guardo: sorridi. Come sempre, a te è andata bene

-Lasciamo perdere- Appoggio la testa sul banco, mentre inizio a pregare in tutte le lingue e chiedendo umilmente che la mia prova venga persa...o che sia miracolosamente sufficiente...

-Tranquillo-

Sbarro gli occhi.

Il mio cuore forse si ferma.

E' la tua mano quella che sento sulla mia testa?

Sono tue le dita che timidamente giocano con i miei capelli?

Come dovrei interpretare tutto questo? Stupido e illuso Ryo...come mai dovresti interpretarlo questo gesto? Chiudo gli occhi, chiedendomi perché...lo fai sempre.

L'hai sempre fatto!

Perché mai questa volta dovrebbe essere diverso?

Scosto appena la testa, giusto per non far notare che queste piccole attenzioni mi fanno piacere

-E a te come è andata?-

-Bene-

-Ma allora sta zitto!-

La tua risata....potrebbe risollevarmi da qualsiasi dolore e fatica...

Ti osservo, mentre continui a parlarmi, ma io non ti ascolto.

Da quando mi sono innamorato così tanto di te?


-Allora Kouyou, ti dai una mossa?- E' sempre l'ultimo, a volte penso che lo faccia apposta, per farsi desiderare...

-Arrivo!- Mi dispiace, ma prima esco da questa scuola, prima sarò in pace con il mondo. Ti dico che ti aspetto fuori, tu sbuffi, ma ormai ci sei abituato e mi dici che arrivi subito.

Cammino per i corridoi ormai deserti e vado verso gli armadietti: appena arrivato a casa mi faccio un bagno caldo e dopo finisco quel gioco che ho dentro la console da due mesi. Al diavolo lo studio! Stasera non faccio nemmeno finta.

Potrei chiederti di venire...tanto, non risulterebbe strano. Vieni sempre a casa mia, ti siedi sempre accanto a me...

Respiro profondamente, chiudendo gli occhi.

Perché proprio te?

C'è così tanta gente che mi circonda, perché proprio tu hai attirato la mia attenzione in questo modo?

Sorrido: non credo di aver mai pensato così tanto in tutta la mia vita. Sento dei passi che si avvicinano, seguiti da altri.

Che strano, non ho incrociato nessuno nel venire qui

-Lasciami passare-

-Andiamo Takashima, è inutile che fai tanto il prezioso-

-Ti ho detto di lasciarmi-

-E perché dovrei?-

-Mi fai schifo- Una risata, quasi cattiva...

-E allora perché ti atteggi così da puttana?-

Mai. Mai nessuno deve osare insultarlo.

E' un attimo: mi fiondo verso la voce e vedo un ragazzo che avevo già incrociato nei corridoi (credo anche di averci già discusso) che inchioda al muro Kouyou. Lo vedo chiaramente il suo sguardo, terrorizzato..si volta verso di me e mi osserva, quasi imbarazzato

-Ryo...-

-Lascialo- La mia voce è dura, il mio ordine categorico. Nessuno deve fargli del male

-Ah, Suzuki- Anche il ragazzo si volta e mi guarda, senza però spostarsi da davanti Kouyou -Mi sembrava strano che tu non ci fossi- Mi da fastidio che lo trattino così, a prescindere da quello che provo per lui...


O forse è proprio per questo?


-Ti intrometti sempre, sei fastidioso...- Mi avvicino, lo allontano da Kouyou, lo porto via. Lui non parla, ma sento che trema.

Se solo potessi allontanarlo da tutto questo dolore...

-Kouyou, aspettami fuori- Aspetto che se ne vada, e poi sento ancora la risata nascosta e fastidiosa di questo stronzo. Mi volto, arrabbiato, infastidito -Perché lo trattate così?-

-Suzuki, sei incredibile...- Questa volta sono io che lo inchiodo al muro: gli stringo il collo con il braccio, cercando di controllarmi

-Perché non lo lasciate stare?-

-C'era chi lo sospettava, ma ora ne sono quasi certo-

-Di che parli?-

-Il tuo atteggiamento così protettivo...per caso ti piace quella puttanella?- La rabbia sale a livelli incontrollabili: gli tiro un pugno, lo faccio cadere a terra, ma quel ghigno non cede. E' ancora lì, che mi osserva, che si prende gioco di me, che continua a ricordarmi quanto sono patetico -Questa è un'ulteriore conferma...- Non gli lascio finire la frase, lo afferro per il colletto e lo avvicino a me

-Se vi azzardate a ferirlo ancora, io vi ammazzo-

-Che cosa ti da più fastidio? Il fatto che qualcuno ferisca il tuo amichetto, o quello che ti ho detto?-


Perché le mi difese crollano sempre così facilmente?


Esco e vedo Kouyou seduto sul muretto, che osserva un punto fisso dell'asfalto, inespressivo, quasi senza forze. Mi avvicino e gli schiocco le dita davanti al volto e lui sembra riprendersi

-Ah, Ryo...-

-Andiamo?-

-Sì...- Ti alzi, anche se il tuo sguardo è sempre basso e il tuo volto sempre triste. Non so perché, ma questa volta non riesco a starti accanto...




-Che cosa ti da più fastidio? Il fatto che qualcuno ferisca il tuo amichetto, o quello che ti ho detto?-



Arriviamo a casa tua: non abbiamo nemmeno parlato. Mi chiedi se voglio restare, io annuisco ed entro.

Quante volte sono entrato in questa casa?

Quanto tempo abbiamo passato in camera tua, a giocare da piccoli o più avanti a confidarci segreti e commenti sulle persone che ci stavano accanto?

-Vuoi qualcosa da bere?-

-Mh? Sì, grazie...- Ti guardo mentre vai in cucina e io mi siedo sul divano.


Sono davvero così? La mia preoccupazione più grande è che qualcuno scopra il mio sentimento?

Davvero il suo dolore è passato in secondo piano?

-Ecco- Manco mi ero accorto che era arrivato...mi porge un bicchiere e io lo prendo.

Si siede accanto a me, in silenzio.


Avverto il calore della sua pelle....

-Scusa- Mi volto di scatto e lo guardo, come se non capissi -Scusa per tutti i problemi che ti provoco- La sua voce trema, sento che si sforza per non cedere alle lacrime -Scusa se ti ho costretto a diventare la mia balia, scusa se io...-

Ed eccole.

Le sue lacrime.

No...

Il suo dolore non è passato in secondo piano.

Lo abbraccio, sembra stupito, ma poi ricambia, sento le sue braccia avvolgermi il corpo e mi sento meglio. Sento le tue mani che si aggrappano disperatamente a me, continui a piangere e io che continuo a dirti di non preoccuparti, che io ci sarò sempre


-Ryo, ma io come mi comporto?-

-In che senso?-

-Beh...pensi che io non senta i commenti che mi fanno a scuola?-

-Non ascoltare quello che gli altri dicono-

-Ma certe parole fanno male...-


Forse...in quel momento ho iniziato a capire.

Vederti così vulnerabile, così fragile...quello strano sguardo su di me...

-Sono fortunato ad averti, non so come farei senza di te-


Io? Io come farei senza di te?

continua...

Alla prossima! <3

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Capitolo 3
*** Chapter Three ***


reu

Ed ecco il terzo capitolo

Ringrazio amyreita, marty_dream93, testychan e DEBO94 per i commenti *O*

Grazie mille çOOç *abbraccia*

Non mi dilungo v.v

Buona lettura *-*



Chapter Three


Stanotte non ho dormito.

Ancora.

Mia madre è preoccupata, vuole farmi fare qualche esame, ma tanto non serve, so già la causa

-Ma falli questi esami! Che ti costa?-

-Mi costa tempo e voglia, ecco cosa- Siamo in camera mia, occupati davanti alla console da circa un paio d'ore. Tu sei seduto per terra, scomposto, i pantaloni tirati su (in effetti fa un po' caldo, anche se il calore che sento non so se sia dipeso dalla temperatura reale in questa stanza) e i capelli sistemati in qualche modo, tirati indietro da un cerchietto sottile

-Ti prego, toglilo, è osceno- Continuo a osservare quella cosa che ti sei messa in testa: stona da morire addosso a te

-La frangia mi da fastidio, si attacca alla fronte, fa troppo caldo- Sbuffi e ti concentri per un attimo sul gioco -Comunque falli questi esami...- Ti volti, mostrandomi un'espressione di supplica -E poi tua mamma è solo preoccupata per te-

-Lei si preoccupa sempre- Sbuffo. Mi alzo e prendo un pacchetto di sigarette, appoggiato alla scrivania, ne tolgo una e l'accendo. Aspiro e getto accendino e pacchetto dove erano prima, non curandomi dei fogli che quasi cadono -Capisco che lei lo faccia per me, ma diventa estenuante- Tu abbassi lo sguardo, scuotendo il capo

-Comunque prova a capirla...-

So che cosa prova.

Credimi, ci penso sempre, anche io vorrei un padre con cui parlare, con cui discutere, ma non posso, non mi è concesso.

E posso solo provare il dolore che lei prova. Lei lo amava.

Ti guardo, senza farmi notare.


Se io ti perdessi, tutto il mio piccolo mondo crollerebbe.


-E poi tu non che ti apri più di tanto con lei...- Non sono mai riuscito a stabilire con lei un vero rapporto sincero, ognuno vive nei suoi spazi, senza invadere quelli dell'altro. Quando lui c'era, eravamo molto più uniti, sebbene non ci fosse una vera e propria alchimia.

Ma da quel giorno, tutto si è spezzato

-Forse, è perché non ne abbiamo mai parlato sul serio- Abbiamo pianto tanto, il primo periodo, poi è subentrato il dolore nascosto...penso che nessuno dei due voglia vedere l'altro piangere. Mi volto, osservando una foto appoggiata alla scrivania: siamo io e lui, molti anni fa -E comunque adesso è troppo tardi- Mi sento un nodo alla gola: no, ora non ne voglio discutere -Allora, hai finito il livello oppure...-

Che sta succedendo?

Sbarro gli occhi quando sento il tuo petto appoggiato alla mia schiena, mentre vedo le tue mani venire davanti.

Mi stai abbracciando?

-Scusa, ti rubo una sigaretta-

La tua mano arriva al pacchetto di sigarette abbandonando da me poco prima, lo afferri e ti stacchi da me.

Il mio cuore si è fermato per un attimo

-Potevi chiedermele- Ryo, cerca di nascondere il tuo tono di delusione!

-No, mi da fastidio, prometto che ti comprerò un pacchetto- Ti appoggi con i gomiti alla finestra aperta, mentre passi la mano libera sui capelli. Ti togli il cerchietto e la frangia ti ricade sul volto e tu ti scrolli un attimo, per levartela dagli occhi. Rimango immobile ad ammirarti.

Come puoi essere così dannatamente perfetto?

-Ehi, che hai?-

-Cosa?-

-Ti sei incantato?- Mi rendo conto di avere una faccia da perfetto idiota e subito distolgo lo sguardo e vado a sdraiarmi sul letto, facendo finta di niente. Cala il silenzio, ma non è opprimente, non è fastidioso...mi tranquillizza, stranamente. Mi volto a osservarti, mentre tu continui a guardare fuori dalla finestra: è strano come solo la tua presenza mi faccia sentire meglio

-Ryo...posso farti una domanda?-

-Se proprio devi...-

-Sei un cretino-

-Scherzo...avanti, che c'è?- Tocchi per un'ultima volta la sigaretta con le labbra, la spegni nel mio posacenere e ti siedi sul letto, accanto a me, appoggiando una mano vicino al mio braccio e quasi rabbrividisco a questo contatto impercettibile

-Io sono davvero come mi descrivono?- Sono sorpreso. Rimango a fissarti imbambolato, con la bocca aperta, per dire qualcosa, anche se non so esattamente cosa. Non hai mai toccato quest'argomento, sei sempre stato troppo iimbarazzato per parlarne liberamente, anche con me. Tu mi osservi, con un'espressione che mi ferisce: posso vedere tutte le umiliazioni che hai subito in questi anni, riflesse nei tuoi occhi

-Perché me lo chiedi?- Chiudi gli occhi e sorridi, amaramente

-Perché sto iniziando a pensare che sia vero...- Mi alzo di scatto e per poco non sbatto la testa contro la tua -Dicono che sono una puttana, che cerco di attirare l'attenzione, che uso gli altri solo per i miei fini-

-Tu non sei così...-

-Ryo, sei l'unico che lo dice e onestamente non sei una fonte oggettiva- Ti osservi la mano, appoggiata al materasso, accanto alla mia gamba -E quello che ha detto quel ragazzo oggi...-

-Quello era solo uno stronzo, non fa testo-

-Tu mi proteggi sempre, stai facendo la parte di quello che vive in funzione di me-

Ed è vero.

Vivo e respiro...solo perché so che ci sei tu accanto a me

-Da quando ti importa quello che pensano gli altri di te?-

-Da quando iniziano a prendertela con te- Le tue parole sono dure, anche se i tuoi occhi sono lucidi.

Sei sempre stato una persona molto sensibile, eppure una delle più forti che io abbia mai conosciuto fino ad oggi: ti ho visto respingere ogni attacco, e nascondere la tua frustrazione e il tuo dolore da tutti, hai sempre sostenuto a testa alta ogni maldicenza...perché adesso sembra che tu stia mollando?

-Kouyou, non mi interessa quello che gli altri vanno a dire in giro di me, è proprio l'ultimo dei miei problemi, possono dire qualsiasi cosa, loro non sono nessuno...tu però sei mio amico e non si devono permettere di ferirti- Tu cerchi di sorridere, invano. Sei strano, lo leggo sul tuo volto, dal tuo corpo rigido...

Questo non è il solito sfogo...

-E' forse successo qualcosa?- Tu ti irrigidisci di colpo, cerco di toccarti e tu fai uno scatto per allontanarti.

Oddio...non dirmi che...

-Kouyou, qualcuno ti ha fatto qualcosa ?-

-No!- Quasi lo urli e diventi subito rosso in viso, mentre le lacrime sembrano placarsi, per lasciare posto alla vergogna

-E allora cosa?- Arrossisci e volti lo sguardo di lato

-Semplicemente...penso di non meritarti...-

-Scemo- Ti tiro il cuscino in faccia e tu imprechi, ridendo però subito dopo -Ti renderò il conto alla fine, non ti preoccupare-

-Ovviamente- Mi perdo a osservare il tuo sorriso, il tuo volto, ascoltare la tua risata.

A scuola, non ridi mai, se non con me.

Con gli altri, sei sempre sulle tue.

Hai paura a mostrare le tue debolezze, perché sai che punterebbero subito su quelle per distruggerti.

Piuttosto che saperti ferito, ti preferisco solo.

E io pronto a proteggerti.


Preferisco essere la tua gabbia

piuttosto che lasciarti in mezzo ai predatori.

continua...


Al prossimo capitolo *-*

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Capitolo 4
*** Chapter Four ***


reu

Capitolo immensamente corto >.<

Ma mi serve per un passaggio ù.ù

Spero che piaccia comunque...buona lettura!

Chapter Four


Ti stringo per la vita, mentre le mie spinte diventano sempre più potenti e incontrollate. Ti lecchi le dita, chiudi gli occhi, i tuoi gemiti invadono la stanza, mi chiedi di più, mentre le tue gambe mi cingono il corpo. Con la mano libera ti masturbi, vuoi venire e io con te

-R...Ryo...-

Continuo a spingere, so che non resisterò ancora a lungo...ma quanto amo sentire la tua voce chiamarmi in questo modo così lascivo? Sembra quasi che tu mi stia supplicando...

-Kouyou...ti amo...-

-Ti amo anche io, Ryo-


Sbarro gli occhi, osservando il soffitto: mi accorgo subito dopo dove è la mia mano e la mia situazione intima

"Cazzo"

Mi lavo la mano in bagno, cercando di fare il minimo rumore. Osservo la mia immagina riflessa nello specchio.

Mi faccio schifo.

Come posso solo pensare...di renderti infelice, per un mio capriccio?


"Ti amo anche io, Ryo"


Vorrei davvero sentirtelo dire, sotto la pioggia o durante l'amplesso...

Appoggio le mani al lavandino, provando a visualizzare un'immagine: te, legato. E io, che tengo le tue catene.

No!

Non sono così!

Non potrei mai farti del male!

Eppure...sono sicuro che ti farei soffrire di meno io, che non tutti quelli là fuori.

Voglio averti accanto.

Voglio che tu sia felice.

Voglio essere io la tua felicità!


Voglio essere l'unico, costi quel che costi!


La mia mente smette di pensare, il silenzio viene riempito dal ticchettio dell'orologio. Più passa il tempo, più io ti perdo.

Più passa il tempo, meno posso stare accanto a te.

Mi guardo allo specchio.

Quello che vedo, non mi piace.


Il vetro si infrange.



-Oddio Ryo, che hai fatto alla mano?!- Mi guardi preoccupato, mi prendi la mano fasciata e per un attimo il dolore si allevia (ho dovuto inventare una scusa assurda a mia madre, dopo che ho dato un pugno allo specchio)

-Niente...-

-Niente?! Ryo, non prendermi per scemo!- Mi lasci andare, ma continui a osservare -Che diavolo hai fatto?-

-Ho dato un pugno allo specchio- Mi chiedi perché, scioccato, e io invento che ero sonnambulo, che il dolore mi ha svegliato e non so che cosa posso aver sognato, per prendere a pugni qualche cosa

-Devi farti male...- Mi sfiori la mano poi, arrossendo, la togli subito dopo, quasi ti vergognassi di quello che hai fatto: hai sempre odiato il sangue

-Adesso un po' di meno, mia madre mi ha portato subito al pronto soccorso, era più agitata lei di me- Non posso nascondere di aver provato un dolore lancinante, quando la superficie di vetro ha ferito la mia mano, ma onestamente, in quel momento non mi importava più di tante, i miei pensieri erano altri

-Vedi di starci attento, la prossima volta-

-Non posso mica controllarlo!- Tu mi guardi con sguardo corrucciato: non capisco se ci hai creduto a questa balla colossale o se sei solo preoccupato per la mia instabilità mentale

-Certo che tu non hai mezze misure...-

-In che senso?-

-O non dormi, o quando dormi fai danni- Resto un secondo immobile, mentre tu continui a camminare, e mi sorpassi, senza voltarti.


Io...davvero non ho mezze misure?

Perché ho così paura a condividerti con il mondo?


Ti volti, mi osservi, sorridi e, non so perché, mi sento gelare il sangue...


-Kouyou- Perché la mia voce trema? Perché sto sudando?

-Sì?-

Perché, all'improvviso, sento la tua figura lontana ed evanescente?


Non voglio trattenerti oltre, contro la tua volontà


-Io...-


Proprio perché ti amo

...

io

...

continua...


Corto, dicevo...ringrazio ancora per i commenti

Grazie mille *-*

<3

Al prossimo capitolo!

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Capitolo 5
*** Chapter Five ***


reu

Ecco il nuovo capitolo *-* Chiedo immensamente scusa per il ritardo, ma

1) dovevo studiare un sacco çOç"""

2) avevo perso l'ispirazione, sebbene sapessi cosa scrivere u__u"""

Bene...spero che questo capitolo vi piaccia °w°

Buona lettura!


Chapter Five


Piove.

Silenzio.


Non penso.

Silenzio.


Piango.

Silenzio.


Il mio mondo è andato a farsi fottere in meno di trenta minuti.


[flashback]


-Mi vuoi dire gentilmente che cosa ci facciamo qui?- Ti ho portato al parco, non so perché proprio qui, in effetti. Forse perché è qui che ci siamo incontrati, abbiamo riso, litigato...è qui che giorno dopo giorno ho imparato a conoscerti. Mi siedo su una panchina, senza parlare e tu, subito dopo, ti siedi accanto a me. E' strano come ora la tua presenza e il tuo profumo mi sembrano così distanti

-Kouyou...io ti devo parlare-

-Me l'hai detto mezz'ora fa- Scusa, ti sto facendo perdere tempo. Osservo il cielo: ormai si sta facendo sera. C'è una strana aria che soffia stasera, non trovi Kou?

-Mi dispiace- Ormai non posso tornare indietro...

-Ti dispiace? E per cosa?-

-Per averti ferito- Per aver permesso che tu restassi da solo. Per aver permesso al mondo di isolarti. Per aver permesso a questa stupida gente di averti tagliato la testa. Per aver gioito di essere l'unica persona per cui tu provassi autentico affetto.

Mi dispiace

-Ma che stai dicendo! Tu non mi hai mai ferito-

Per colpa mia...tu sei solo. Mi volto e ti guardo negli occhi: sembri nervoso, quasi in ansia...

-Probabilmente ti sto ferendo adesso- Aggrotti le sopracciglia

-Andiamo, basta con questi discorsi assurdi-

-Kouyou...-

-Smettila-

-Io ti am...-

-Ti ho detto di smetterla!- Ti alzi di scatto, i tuoi occhi terrorizzati si scontrano violentemente contro i miei -Basta ora!! Non fiatare!!- Stringi i pugni, il tuo volto si trasforma e io, resto di sasso. Non riesco a muovermi, mentre vedo che i tuoi occhi iniziano a diventare sempre più lucidi. Sembra che tutto si sia zittito, tutto sembra statico...

-Io lo sapevo, ma non ho mai detto nulla...e invece tu adesso lo hai detto!!-

Spalanco gli occhi e socchiudo la bocca. Ti prego..ti supplico! Dimmi che ho capito male...dimmi che non stai dicendo quello che sto sentendo...

-Lo sapevi?- Le lacrime ti rigando il volto pallido, i tuoi occhi, spalancati, non sembrano nemmeno i tuoi. Ti tappi la bocca, per cercare di trattenere un gemito, ma io lo sento

-Sapevo tutto sin dall'inizio! Come potevo non saperlo?!-

Perché, ora, non riesco a guardarti?-

-Mi hai sempre amato così tanto, così di nascosto...hai sempre tenuto il mio sguardo su di me e non l'hai levato mai, nemmeno per un istante...-

Ora stai gridando, sei sconvolto e io...io cosa sono?

-Tu...l'hai sussurrato...una volta...nel sonno...e da quel giorno, non sapevo più cosa fare. Non sapevo come comportarmi quando mi guardavi, quando mi sfioravi...io lo sapevo...e ti ho sfruttato-

Come è possibile?

Come è possibile credere di conoscere così a fondo una persona e poi scoprire che non di saper assolutamente niente di lei? Io, non so cosa dire....non riesco a pensare...

-Ho sfruttato ogni singolo momento...tu non sai cosa vuol dire avere la paura di essere lasciato solo! E' bastato fingere di non sapere e in questo modo, ho ricevuto il tuo amore, senza alcun timore-

Queste parole feriscono.

Smettila

-E quando tu ti perdevi, io ti stimolavo ancora e ancora...-

Quella mano.

Quei sorrisi.

Tutto falso...tutto un incubo

-Tu potevi amarmi sempre e in silenzio, te l'ho permesso e in questo modo...- Lacrime, il tuo volto è inondato da lacrime e da terrore -Io non sono rimasto solo-

Singhiozzi.

Molti.

Tanti.

Mi alzo, ti guardo, spaventato dall'immagine che ho davanti. Non so cosa dire, il mio corpo e la mia mente non rispondono.

Il mio cuore, credo che sia morto.

Osservo il tuo corpo, così esile e perfetto. E' tremendo.

E' tremendo pensare che un corpo così meravigliosamente modellato possa nascondere un'anima tanto perversa e cinica

-Tu..tu sei crudele...- Sbarri gli occhi: lo pensavi. Ma sentirtelo dire da me deve essere diverso, vero? -Quello che hai fatto....è terribile...-

-Lo so!- Ti inginocchi a terra, continui a piangere, a nascondere il tuo viso. Non invochi nemmeno il mio perdono.


Tutto in quell'attimo è cambiato.


[fine flashback]


E' la prima volta che piango da due giorni. Da quando ti ho lasciato lì da solo a piangere, nel parco.

Non ce l'ho fatta a restare lì, ad ascoltare altro...anche solo arrabbiarmi.

Non mi sono mai sentito così male in tutta la mia vita.

Nemmeno quando è morto mio padre.


Lui non si è mai preso gioco dei miei sentimenti.


E mi sento così tremendamente stupido e inerme.

Perché io, ho buttato all'aria tutta la mia vita.


continua...


Ed ecco che Kou si rivela u__u

Al prossimo capitolo *-*

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Capitolo 6
*** Chapter Six ***


reu


Ecco il nuovo capitolo *-*

Anche se mi sforzo mi escono comunque corti çOç"

Chiedo umilmente scusa ç__________ç

Beh....buona lettura *-*



Chapter Six


[flashback]


-Kouyou, ancora una birra!- A volte ti riempirei di botte, soprattutto quando ti fiondi in casa mia e mi svuoti la dispensa degli alcolici, che poi io devo riempire con i miei soldi per non insospettire i miei. Sapessi almeno reggerlo l'alcool...

-No, sei praticamente ubriaco-

-Ma tu hai bevuto più di me!-

-Mi vedi cadere a terra?- Tu sbuffi, portandoti alla bocca la lattina ormai vuota, ma evidentemente non ti importa sapere che stai ingerendo solo aria. Mi appoggio allo schienale del letto e ti guardo, mentre insisti a mostrarti sobrio. Hai ancora litigato con tua madre, non credo di aver capito esattamente per cosa.

La sua oppressione nei suoi confronti?

Una qualche discussione sui tuoi risultati a scuola?

In effetti, non credo nemmeno che tu me l'abbia detto. Ti sei solo limitato a dire le solite cose, che lei non ti capisce, che deve lasciarti vivere la tua vita, perché in fondo "non sarai sempre incatenato a lei".

Sai, a volte ci penso a questa frase...e mi scopro ad avere un po' paura...

Tu mi hai sempre detto senza alcuna vergogna, che sono il tuo migliore amico, che sono l'unica persona che ti capisce davvero...ma quanto dureranno queste catene che ci tengono uniti?

Tu mi hai sempre protetto, mi hai sempre fatto sentire vivo...

-Kouyou, ti sei addormentato?- Mi riprendo dai miei pensieri e ti vedo che mi osservi (o più semplicemente stai guardando la cosa più vicina a te), con sguardo lucido e vago -Ho sete!- Sembri un bambino quando ti riduci a questo stato

-Ti prendo un po' d'acqua- Tu ti lamenti, ma non ti ascolto.

Non ti ascolto molto spesso...


-Kouyou, voglio andare via- Mi volto e mi stupisco di vederti quasi lucido in questo stato: la tua espressione lascia trasparire un velo di tristezza

-Perché?-

-Sta andando tutto a rotoli...- Ti alzi, quasi a fatica e ti affacci alla finestra: stai per caso guardando casa tua? Tua madre? -Sto rovinando tutto-

-Che vuoi dire?- Tu non mi rispondi, fai finta di non aver sentito la mia domanda, o forse è proprio così. Che cosa c'è? Perché non riesci ad aprirti nemmeno con me?


Ti sei addormentato...sul mio letto...e alla fine, non hai parlato.

Non l'hai mai fatto: ti sei sempre sforzato per farmi aprire, mi hai sempre detto di raccontarti tutto così tu mi avresti aiutato, non mi dovevo sentire solo. Con te non mi sono mai sentito solo.

Ma a volte temo che tu ti senta così, anche quando sei con me.

Forse non vuoi parlare per non mostrarti debole, forse perché hai paura di caricarmi di qualche fardello.

Che altre ragioni potrebbero esserci?

Cos'altro potrebbe significare questo tuo silenzio?

Mi avvicino a te e mi inginocchio, sorridendo davanti al tuo volto addormentato: probabilmente se sapessi che ti sto guardando ti arrabbieresti e mi cacceresti.

Ma mi piace quando sei così indifeso...

-Kouyou...- Sbarro gli occhi. Sei sveglio? Sto un attimo immobile: no, stai solo parlando nel sonno....stai sognando me? Mi avvicino ancora, per origliare il tuo sonno. Voglio sapere che cosa stai sognando.

Mi avvicino.

Sempre di più.

Ancora.

In silenzio

-Kouyou...ti amo...-


[fine flashback]



Sono sempre stato consapevole delle capacità del mio corpo e ho sempre saputo di avere un carattere orribile.

L'ho sempre saputo, eppure, non mi è mai importato.

Perché c'eri sempre tu al mio fianco, mi hai sempre protetto, non hai mai fatto domande.

Eri mio amico, mio fratello...

La persona più importante.


La persona che più ho amato e che continuo ad amare.


Non si direbbe, vero?

Osservo la foto che ho sul comodino: avremmo avuto si e no otto anni. Stavamo bene allora.


Dopo un po' però, tutto è cambiato.

Quella sera tutto è stato rivisto bruscamente, tutti gli anni passati assieme, tutto quello che avevamo vissuto...

Mi sono ritrovato a pensare fino a che punto ti saresti spinto per me, e senza saperlo, sono diventato giorno dopo giorno il tuo boia.

E stavo male.

Perché sapevo che ti facevo del male.

Ma sapevo che se ti avessi detto che sapevo...ti avrei perso. E io sarei rimasto solo, un povero, bellissimo corpo.

Nulla di più.

Perché questo io sono: un involucro, senza più un'anima, persa, il giorno in cui ho accettato di giocare con te.


Osservo la finestra di camera mia: sta smettendo di piovere.


E allora?


Io continuerò a restare qui.

E' così facile perdere tempo...


continua...


Ok, penso che restino due o tre capitoli....

Grazie mille per i commenti *-* Vi adoro!

Alla prossima!



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Capitolo 7
*** Chapter Seven ***


reu

Ecco il nuovo capitolo. Facendo un breve calcolo, direi che ne restano due, dopo finisce questo supplizio ù_ù

Buona lettura!


Chapter Seven


Una settimana, una settimana d'inferno. E' una settimana che non abbandono questa stanza e mia madre, non sa più cosa fare. Lei! Lei che piange, lei che mi ha sempre protetto...non gliel'ho detto, non posso, o più semplicemente non voglio. Osservo il mio corpo sdraiato sul letto, che ormai, è diventato quasi il mio giaciglio.

Pensavo fosse più faticoso buttare via il tempo, invece il sole sorge e tramonta senza che io muova un dito.

Mi sono reso conto di come la mia esistenza sia perfettamente inutile.

Mi alzo e mi affaccio alla finestra: un debole sole bacia ogni cosa, ma non me, ne il mio cuore.

Osservo una figura che esce da una casa, si sofferma qualche istante, guarda la mia finestra.

Tu.

Ogni mattina, da quel giorno, volgi lo sguardo da questa parte ma io, non rispondo. Sono debole come questo sole, perché sebbene io sappia di essere nel giusto, non ho il coraggio di guardare ancora il tuo corpo, sentire la tua voce, inebriarmi del tuo profumo, perché saprei che tornerei a fare quello che ho sempre fatto.

Amarti e proteggerti.

Come è possibile che io ti ami ancora?

Perché questo sentimento non svanisce?

Perché continuo a ostinarmi e pensare che in fondo, anche tu mi vuoi bene?

Non amarmi, questo non lo credo. Sono stato io lo stupido che ha voluto tentare e se non l'avessi fatto, a quest'ora staremmo camminando per quel vialetto assieme. E, a questo punto, non so cosa è peggio...

Sono le sette e mezza.

Mi sono già lavato e ho preparato i libri.

E' un rituale ormai, quasi un tentativo per convincermi che posso uscire, ma perdo sempre, e torno a chiudere il mondo fuori da queste quattro mura.

Ero tentato di venire da te, due giorni fa. Ma non ce l'ho fatta. Cosa potrei dirti?

Tu cosa potresti dirmi?

Non penso di essere abbastanza forte per poter udire ancora una volta quelle parole.



Cammina. Continua a camminare.

Non ascoltare i loro commenti, le loro voci non sono nulla.

Tu continua a guardare avanti, anche se da solo, ma continua a farlo.


-Ooh, ancora da solo Takashima?- Non ascoltare, fai finta di non vederlo -Dov'è il tuo amichetto?- Sbatto l'armadietto violentemente e continuo a camminare, passando in parte a questo tizio: perché la gente ha il brutto vizio di infastidire gli altri, quando questi sono terribilmente irritati?

Improvvisamente sento la sua mano sulla spalla e la mia schiena pressata sul muro freddo. Chiudo gli occhi, ma li riapro quando sento il suo dito che mi solleva il volto e un brivido mi percorre lungo la schiena: provo sempre un senso di disgusto e umiliazione, quando le loro mani e i loro sguardi mi sfiorano

-Pensi forse di ignorarmi?-

-Pensi forse ti toccarmi ancora?- Sogghigna, quasi non credesse a quello che sto facendo.

Nemmeno io ci credo...

-Sai, diventi ancora più desiderabile quando ti ribelli-

Non sei tu che mi devi desiderare!

Non sei tu che mi devi toccare!

E' un attimo, nemmeno riesco a rendermi conto di quello che sta succedendo: le sue labbra che incontrano le mie, la sua lingua che si insinua nella mia bocca.

No! Non sono così!

Lo allontano e quasi lo faccio cadere, lui mi guarda con disprezzo, ma soddisfatto.

Gli occhi di tutti su di me, le loro voci, le loro maldicenze.

-Sei solo una puttana, nulla di più-

No

-E' inutile che ti dimostri riluttante, sanno tutti che godi-

No

-Tieni, sono tuoi- Soldi, me li butta addosso, quasi fossi un oggetto.

Rabbia.

Umiliazione.

Cerca di non piangere.

"Sii forte Kou"

Ryo...

-Incredibile, ma tu guarda...- Lo butto a terra, inizio a picchiarlo. Non so cosa mi stia succedendo, non so perché lo sto facendo. Sono semplicemente troppo stanco di dipendere dagli altri

-Oddio! Si stanno picchiando!-

-Qualcuno vada a chiamare un professore!-

-Stronzo! Stronzo!- Non sono la tua puttanella, non sono il tuo oggetto, non sono il tuo peccato...

Io sono il peccato di me stesso.

Sento una mano che mi afferra il polso, mi blocca...chi osa?

-Lasciami subito la...-

Spalanco gli occhi, mi si ferma il cuore

-Smettila Kou!-

Perché mi stai fermando, Ryo?

Mi allontani da lui, non lasci andare la presa, guardi il ragazzo a terra con disprezzo e poi, come hai sempre fatto...mi porti via dalla gabbia che stava per rinchiudermi

-Ryo...- Mi esce quasi fosse un sussurro e...come è strano...mi sento meglio a pronunciare il tuo nome.

Mi porti in infermeria, chiedi all'infermiera se possiamo restare un attimo da soli, lei annuisce e se ne va.

Silenzio.

Tu non ti volti subito, abbassi lo sguardo mentre io osservo la tua schiena, che più di una volta mi ha sostenuto in momenti difficili

-Ryo...-

-Kou...dobbiamo parlare-


Questa volta non ho intenzione di farti soffrire.


continua...


Alla prossima <3





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Capitolo 8
*** Chapter Eight ***


reu


Ed eccoci giunti al penultimo capitolo ^O^

Non sono proprio soddisfatta, spero comunque che aggrada ^-^

Buona lettura!


Chapter Eight


Non so dove ho trovato la forza per lasciare la mia stanza, non so con che coraggio ho percorso lo stesso vialetto che hai percorso anche tu.

E non so come mai, sono arrivato proprio nel momento in cui avevi più bisogno di me.

Non mi è servito molto tempo per capire cosa era successo e la rabbia ha tornato a salire e quando ho visto quei soldi sparsi per terra...

Una volta avrei detto che non dovevano permettersi, perché non ti conoscevano.

Ora sono costretto a omettere la seconda parte e non hai idea di quanto mi faccia soffrire tutto questo

-Kou...dobbiamo parlare-

Avevo iniziato così anche quel giorno.

E' quasi ironico

-Ryo, io...- Mi volto, lo guardo, si blocca...ma non abbassa lo sguardo.

Arrossisce.

Posso sentire distintamente i battiti del suo cuore, così vicini ai miei...così simili ai miei.


Sono così grato della sua presenza, così sorpreso della sua figura. Così nitida, che pare quasi un sogno. Non riesco a dire nulla, se non continuare a guardarti, per accertarmi che tu sia davvero qui, accanto a me

-Non ti sono mancato nemmeno un po'?- Ti avvicini, le braccia lungo il tuo corpo snello, lo sguardo impresso nel mio, una parvenza di sorriso dipinta sul tuo volto... -Volevo aspettare finché tu mi chiamassi...ma non ce l'ho fatta-

Sembra tutto così strano...come se nulla fosse accaduto...

E' possibile che sia stato tutto un folle incubo?

-Chiamarti?-


-Chiamarti? Io pensavo che non mi avresti più chiamato...che non ci saremmo più sentiti...né visti...- Il tuo sguardo, è spento, la tua voce, inespressiva.

Hai sempre fatto così quando stavi soffrendo.

Mi avvicino ancora di più, pochi passi ormai ci separano.

Come è possibile che io ti ami ancora così tanto?

-Preferivi che fosse così?- Scuoti la testa e sembra così strano...perché sembra che il tuo dolore sia reale.

Non voglio arrivare a dubitare anche di questo.

Mi siedo accanto a te, tu sussulti, mi guardi stupito, come se non capissi e in effetti, nemmeno io so cosa sto facendo.

Mentre venivo qui, ho pensato più volte a cosa avrei potuto dirti...ma è tutto inutile.

Se c'è una cosa che ho imparato, è che è una perdita di energie progettare le cose da dire...con te soprattutto.

Se sapessi tutte le volte che ho immaginato


E' così strana la tua presenza. Ti spio, quasi avessi paura di distruggere il miraggio meraviglioso che mi ha salvato poco fa.

La gioia che provo...

Sapere di averti ancora qui.

Anche solo per poco...anche solo per un minuto...non mi importa...

La sensazione del tuo corpo a contatto con il mio, la tua voce che mi riempie la testa, che mi fa sentire protetto...

Importante.

Mi sono sempre sentito così, da quando ti ho conosciuto. Non mi hai mai fatto mancare nulla, il tuo affetto è sempre stato autentico e incondizionato e l'idea che io ho distrutto tutto, con delle semplici parole, mi fa star male.

Merito davvero tutti quegli insulti

-Ryo...io...ho riflettuto...- Respira Kouyou, non avere paura. Se lui è qui, vicino a te, una ragione ci sarà -Quello che ho fatto, quello che ho detto, tu non te lo meriti. In tutti questi anni, ho ricevuto il tuo amore, senza pormi il problema di pensare a quello che provavo io per te...quello che provavo per davvero...-

Chiudo gli occhi, non voglio vedere la tua espressione.

Mi sto scusando?

Ti sto dicendo che ti amo?

Forse tutte e due le cose...

-All'inizio io non ti amavo, avrei dovuto dirtelo, ma temevo di perderti per sempre e più passava il tempo, più avevo paura che tu ti saresti stancato di quest'amore senza speranza- Respiro profondamente, abbasso la testa, sento i capelli che coprono il mio volto.

Seduto su questo lettino di un'infermeria, vedrò di non sprecare questa opportunità.


-Io...avevo paura...di restare solo- Lo osservo: la voce spezzata, una sottile lacrima a rovinare questo meraviglioso volto pallido: è un corpo così esile, così fragile -Perché tu eri...sei...tutto quello che ho-

Io non posso non proteggerti.

Io non posso non amarti.

Appoggio una mano sulla tua, senza voltarmi: sei così freddo.

Da quando il tuo spirito ha abbandonato il tuo corpo?

-Io ero così grato dell'amore che provavi per me, ma ero anche terrorizzato dalle conseguenze e più passava il tempo, più capivo di non meritarti- Una lacrima cade sulla mia mano, tu però non la stringi come hai fatto altre volte.

Toccare il dolore è la paura più grande

-Sì, sono così. Egoista, freddo e crudele, ecco come sono- Continui a parlare, io non ti fermo -Non proverò rancore per te se non dovessi piacerti più. Non ti sentire in colpa per me. Non mi aspetto che io possa ancora sperare nel tuo amore...-

Perché fa così male sentire queste parole?


Sbarro gli occhi.

Perché mi stai abbracciando? No...io non merito tutte queste attenzioni

-Scusami- Scusarti? No, tu non hai fatto nulla -Ti chiedo scusa...è colpa mia se non sei riuscito ad avere fiducia in me, se ci fossi riuscito, probabilmente tutto questo non sarebbe accaduto. Ti chiedo scusa, per come sono fatto e come mi sono comportato fino a questo momento. Se mi chiederai di rimanerti accanto, io rimarrò finché vorrai. Ma ti prego...chiedimelo-

Sento un groppo alla gola e le lacrime, scorrono sempre più vergognose...ti abbraccio...perdonami se alla fine, sei sempre tu a sostenermi

-Resta con me...- Mi accarezzi la testa, mi stringi sempre più forte e io posso sentire il tuo cuore.

Pensavo di averlo distrutto

-L'amore che provo per te, non è passato Kouyou...-

-Ti amo Ryo...io....scusa...-


Lo so quanto profondamente mi hai amato.

Ma ho sempre avuto paura di perdere il tuo cuore.


Non era mia intenzione ferirti...è solo che non volevo perderti.


E sentire le tue labbra dolci sulle mie...mi fa sentire di nuovo vivo...


E' così strano questo silenzio....e questa sensazione di serenità profonda.


C'è un'ultima cosa che ti chiedo Ryo...non farla finire mai.



Continua...

E' praticamente finita X3

Manca un solo capitolo un po' più..ehm...piccante u///u

Pensavo di non farlo, ma come conclusione ci sta v.v Forse...spero almeno!! Vedremo

I saluti finali al prossimo capitolo quindi!

Alla prossima




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