L'erede di Cid

di Psyker_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'annuncio ***
Capitolo 2: *** Delitto nel Garden ***
Capitolo 3: *** Verso Galbadia ***
Capitolo 4: *** Ricerca a Dollet ***
Capitolo 5: *** Un foglio da metropoli ***
Capitolo 6: *** La fonte di Meteor ***
Capitolo 7: *** Vicini alla soluzione? ***
Capitolo 8: *** La scelta del Garden ***
Capitolo 9: *** Colloquio col Presidente ***
Capitolo 10: *** Il messaggio criptato ***
Capitolo 11: *** Il desiderio di Cid ***
Capitolo 12: *** L'erede di Cid ***



Capitolo 1
*** L'annuncio ***


Salve a tutti cari lettori, quest'oggi comincio una storia su Final Fantasy VIII riprendendo esattamente da dove era finito il gioco. La storia è scritta a quattro mani, dal sottoscritto e dal mitico CrazyGuitar che troverete sul sito sotto questo nick. Vi invito a leggere e commentare ed esporre qualsiasi sorta di critica sia negativa che positiva! buona lettura!


La folla rumoreggiava in sala e chiunque provava a divertirsi nonostante non fosse a conoscenza del motivo di quella festa. Cid, il grande preside del Garden di Balamb, aveva indetto quell’evento invitando tutto il regno ed alcuni ospiti speciali come la bella Rinoa Heartilly ed il padre Caraway direttamente da Deling City. Dopo la sconfitta di Artemisia il mondo sembrava finalmente riuscire a risollevarsi dopo quegli anni tanto astrusi e violenti: Trabia era stata ricostruita e riaperta a tutti gli allievi, la nuova preside era proprio Sarah Fairy, la più grande amica di Selphie ; Galbadia invece era tornata grande ed il Preside Dodonn manteneva uno stretto rapporto con Cid. In un angolo della sala, all’interno del Garden di Balamb, Squall osservava i presenti ballare noncuranti di ciò che li circondasse. Quella danza, quel movimento, quell’atmosfera gli riportava alla mente qualcosa che aveva già vissuto: un deja vu. Tutto come allora, e proprio come quella volta una donna vestita di bianco chiese da lontano un ballo.
Il SeeD sorrise e sfiorandosi la cicatrice sulla fronte sussurrò brevi parole:


“E chi l’avrebbe mai detto che dopo tre anni ci saremmo ritrovati ancora qui.., io e te insieme dopo quell’incredibile impresa nella compressione del tempo..”

“Ancora qui, ed adesso come allora devi essere informato di quello che penso, sai che sei carino??”

Squall alzò lo sguardo per incrociare gli occhi di lei e senza emettere parola le prese la mano e la portò sulla pista da ballo. Rinoa non aveva parole, non era più quel ragazzo freddo e distaccato che si chiudeva sempre in se stesso, era finalmente riuscito a fidarsi delle persone a lui più vicine per crescere nell’uomo che era diventato. Lei si lasciò guidare, non dalla musica ma dal danzare del suo partner.

“Non riesco a crederci Squall.., è tutto così perfetto..”
Il giovane si fermò poi improvvisamente arrestato dalla musica ma i suoi occhi continuavano a scrutare ammirevoli quelli della donna, la distanza che divideva i loro corpi continuava a diminuire finchè le labbra di Squall non sfiorarono quelle di Rinoa che arrossita abbracciò il suo uomo sorridendo. Nel frattempo Zell ingurgitava panini a più non posso e quando finalmente una sonora tosse gli fece intuire di stare esagerando si alzò dalla sedia per finire un’intera bottiglia d’acqua. Quistis confabulava invece con Selphie e Irvine che furtivamente cercavano di filmare ogni movimento di Squall e Rinoa. Improvvisamente però delle luci illuminarono un palco sopraelevato in cui fece la sua comparsa Cid Kramer annunciato dalla bella Shu. Il preside della scuola si avvicinò al microfono e schiaritosi la gola quasi per celare la voce tremante dall’emozione prese la parola:

“Signore e signori, in tanti vi sarete chiesti il perché di questa festa così importante in un giorno come questo. Ebbene è arrivato il momento di informarvi, è arrivato il momento di rivelare qualcosa a cui penso da troppo tempo. Sono il preside di questo istituto da tanti anni e dopo le varie vicissitudini con la strega e gli aneddoti vari a lei legati sono arrivato alla conclusione che non sono più in grado di gestire questa splendida comunità di giovani talenti..”

Un silenzio tombale calò della sala, Squall aggrottò le sopracciglia, non riusciva a capire il perché di quella decisione. Il preside continuò:

“Ho i miei anni e sono sicuro che c’è qualcuno capace più di me di guidare questa scuola. Ebbene.., colui che mi sostituirà come preside del Garden di Balamb e che rappresenterà quindi il nostro regno.. E’ MIO FIGLIO!”

Quistis non credeva alle sue orecchie come del resto tutti gli altri presenti quel giorno. Neppure Shu era a conoscenza di una notizia tanto importante e proprio lei fu la prima a rispondere alle parole di Cid:
“Un.. figlio?, e dove si trova? Perché non ne hai mai parlato?”
Cid sorrise e dopo un paio di colpi di tosse riprese ancora la parola:

“Neppure io sapevo della sua esistenza fino a qualche anno fa.., e detto sinceramente non so se accetterà mai la carica che gli sto concedendo. Tutto sta a lui..”

Un gelo generale vigeva nell’area, nessuno osava parlare.

“Questa è la mia scelta, imparerete ad amare anche lui come avete amato me”.

Con queste parole Cid si allontanò dal palco lasciando un caos di domande tra i presenti. Shu lo seguì velocemente per chiedere più informazioni ma fu tutto inutile. Il preside si fermò poi improvvisamente e si rivolse alla stessa:

“Informa Squall che gli voglio parlare, mi troverà in presidenza. Digli di venire da solo”.

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Capitolo 2
*** Delitto nel Garden ***


E con questo secondo capitolo finisce un pò "l'intro" della storia. Buona lettura!

Squall era leggermente infastidito. Non gli era avverso l’esser stato scartato dai possibili rimpiazzi di Cid, quello era un pensiero che non lo aveva nemmeno sfiorato; ma questa aveva l’aria di essere una questione intricata, che sicuramente gli avrebbe portato problemi.
“Mi cercava signore?”
“Prego, accomodati; sto per chiederti un favore che non potrei affidare a nessun altro qui dentro. Si tratta di mio figlio. Alla mia morte dovrai rintracciarlo e guidarlo al Garden… attualmente vive a Dollet, ti basti sapere questo.”
“Sarà fatto.. può fidarsi di me”

Squall si allontanò dalla presidenza con un brutto presentimento. Cid nascondeva sicuramente qualcosa. Perché mai avrebbe dovuto raccontare tutto quella sera? Quale preoccupazione gli gravava addosso? Preferì non dare troppo peso ai quesiti che gli ronzavano per la testa, e tornò verso la sala da ballo.

Il ballo era finito da qualche ora. Cid era solo nella sua camera. Era al buio, seduto dietro alla scrivania a braccia conserte, dando le spalle alla finestra, l’unica fonte di luce che ne irradiava le spalle lasciandone il volto oscuro. All’improvviso la porta di fronte a lui si spalancò, facendo entrare un’abbagliante raggio nella sala. “Mi aspettavo una tua visita, prego accomodati” Cid rimase impassibile.

La sacralità del primo mattino fu presto violata da un importante annuncio di Shu dalla presidenza. Cid era stato rinvenuto morto nella sua camera. Squall rabbrividì: non poteva assolutamente essere una coincidenza. Lasciando Rinoa dormire, si vestì silenziosamente e velocemente, per poi correre da Shu sul luogo del misfatto. Non c’erano dubbi: Cid era stato assassinato. Shu teneva una mano davanti alla bocca in segno di sdegno e lacrimando diede a Squall il pieno potere sulla scena del crimine. Diede una rapida occhiata alla sala: non si trattava di un assassino sprovveduto, un solo colpo mirato aveva ucciso il suo preside. Cercando più a fondo trovò un bigliettino, scritto probabilmente dall’assassino.

"Il principio parte dalla fine.., è anche se il tempo scorre e il vento cambia, qualcosa non cambierà mai. Segui il tuo destino e vedrai che ti porterà dove ti aspetterò."

Una scarica di adrenalina e rabbia percorse velocemente il corpo di Squall. Allora iniziò a correre verso la presidenza, sperando di trovare qualche indizio. Ci rimase per qualche ora. Quando Rinoa entrò li dentro, nel tentativo di confortare il seed, notò un enorme disastro: sembrava che un turbine fosse entrato nella sala e avesse spazzato via ogni singolo documento. Squall era seduto sulla sedia, coi gomiti sulle cosce e con le mani tra i capelli. Rinoa gli passò dietro ponendo le dolce mani sulle spalle tese del ragazzo.
“Non potevi impedirlo, non è colpa tua”
I due rimasero in silenzio per qualche minuto, poi all’unisono si diressero verso la Hall del Garden.
“Non permetterò che la rabbia offuschi la mia capacità di giudizio, adesso la cosa più importante è esaudire il volere di Cid”
Rinoa accompagnava orgogliosa Squall, tenendolo per mano.
“Quistis, affido a te le indagini.. e mi raccomando Selphie aiutala tu”
Dopo le ultime precauzioni, Squall si diresse verso l’uscita del Garden.
“Ehi Squall, oggi non abbiamo ancora incontrato una persona..”
Rinoa parlava di Zell, che come annunciato dal suo parlare, fu subito manifesto all’orizzonte.
“Aspettatemiiii!!”
Squall portò una mano a coprire il volto
“No ti prego. Lui no.”
“Ragazzi! Dove pensate di andare senza di me?” Rinoa spiegò la situazione brevemente.
“Beh, non ho la minima intenzione di abbandonarvi! Poi anche io volevo bene a Cid.. e non voglio stare in disparte”
Ormai il viaggio era deciso, Squall accompagnato da Rinoa e Zell sapeva dove andare: la sua tappa era Dollet, città dove avrebbe dovuto trovare il figlio di Cid.

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Capitolo 3
*** Verso Galbadia ***


 

Squall, Rinoa e Zell erano partiti alla volta di Dollet, a quanto avevano detto li avrebbero trovato il figlio di Cid, futuro preside del Garden. Selphie nel frattempo cercava nel terminale della sua stanza qualche informazione riguardante la frase del biglietto trovato sulla scena del crimine. Non sembrava nessuna citazione e non sembravano esserci particolarità rilevanti. Si doveva davvero partire zero.

Nella stanza irruppe successivamente Quistis che informò la giovane Seed di alcuni particolari rinvenuti della stanza del misfatto:

“La camera è completamente sporca di sangue, deve sicuramente avergli tagliato la gola con un colpo netto. Il taglio è preciso quindi deve per forza essere un professionista ed inoltre non sembrano esserci stati segni di resistenza da parte di Cid.. Insomma credo conoscesse l’assassino anche se chiunque dice di non aver visto nessuno avvicinarsi alla presidenza..”

“Capisco.., nient’altro di rilevante?”

“Dopo è arrivata la polizia ed hanno vietato l’accesso a chiunque.., il corpo è già stato portato via. Effettivamente però c’è qualcos’altro che ho notato di interessante.. La carta usata per scrivere quel messaggio non è stata presa a caso tra le carte della presidenza, non è un tipo di foglio usato qui al Garden di Balamb, sembrava più spesso e rinforzato. Mi ci è caduto immediatamente l’occhio perché quella superficie così ruvida è presente solo in un luogo… Devo chiedere ad Irvine, sicuramente mi saprà dire di più. Vieni con me”.

Le due ragazze si diressero verso la Hall dopo aver preso il loro equipaggiamento e spiegate le loro intenzioni a Shu riuscirono a ricevere il permesso per utilizzare l’automobile verso Balamb.

Selphie continuava però a non capire:

“Perché Irvine?, che cos’hai in mente?”

“Irvine ha vissuto per qualche tempo a Galbadia.., e se l’idea che mi sono fatta è giusta quella carta è stata presa da li. Se confermerà questa tesi allora setacceremo l’intera Galbadia in cerca di un indizio.. qualcuno avrà pur notato qualcosa di strano, o comunque dovremo pur scoprire se qualcuno ha lasciato il Garden per quel periodo di tempo..”

“Wow! Non ti facevo così detective!”

Le due donne arrivarono a Balamb e senza perdere tempo acquistarono i biglietti per Timber. Sul treno Selphie si posizionò immediatamente davanti la solita finestra ed osservando il cielo i suoi occhi celavano una lacrima, ma il suo animo tanto allegro e forte non le avrebbe permesso di percorrere quella guancia arrossata dal così alto numero di emozioni in così poco tempo. Era una serie di eventi che sembrava riportare al momento della sfida finale contro Artemisia, una sorta di angoscia mischiata al timore di non riuscire a portare a termine un lavoro ritenuto adesso fondamentale. La giovane donna di rivolse poi alla compagna:

“Quistis.., risolveremo questa storia e vendicheremo Cid vero?”

L’ex professoressa chinò il capo e in un primo momento non rispose, poi portandosi una mano ai capelli affermò con un sorriso che sarebbero riuscite nel compito che stavano per affrontare.

“Guarda Selphie, siamo arrivate, da qui proseguiremo a piedi verso il Garden di Galbadia. Facciamo attenzione..”

Le due ragazze si diressero verso l’uscita della città che li avrebbe portati al grande bosco attorno Timber. Selphie camminava veloce ma non vedendo un piccolo cagnolino che da dietro stava rincorrendo una palla lanciatagli dal suo padrone finì per incespicare contro l’animale e finire a gambe all’aria. Quistis si portò una mano alla fronte in segno di disperazione mentre il piccolo padrone del cane offrì la sua mano per far rialzare l’incorreggibile Seed.

“Oh!, non credevo che i cani potessero essere tanto veloci!”

“Forza.., ti sei fatta male?”

“Credo di essere intera!, beh almeno all’esterno ma potrei avere delle fratture interne!”

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia e per assicurarsi dell’incolumità della fanciulla accompagnò la stessa e Quistis all’Hotel della città.

“Riposate qui.., è pericoloso uscire nel bosco a quest’ora e non vorrei avervi sulla coscienza!”.

Effettivamente il sole stava per tramontare e alla fine si decise per la soluzione più ovvia: pernottare a Timber. La notte passò celere e dopo una colazione molto veloce le due viaggiatrici ripresero immediatamente il cammino:

“Ci aspetta un percorso.. difficile a dir poco”

“Tsk!, ti ricordo che siamo due Seed!”

Le due ragazze si inoltrarono nella foresta e guardinghe scrutavano dietro ogni dove nascoste dall’ombra della folta vegetazione. Improvvisamente alcuni suoni attirarono la loro attenzione ed impugnate le rispettive armi si misero in guardia. Da alcuni cespugli dei volatili cercarono di colpire celermente Quistis che con un balzo laterale schivò efficacemente l’attacco. L’ex professoressa indicò alla compagna una presenza alla sua destra e colto il suggerimento fece oscillare il nunchaku in quella direzione. Un grosso Wendigo cedette per terra riproducendo un tonfo sordo che fece rabbrividire la stessa Selphie.

“Oh cavolo!, l’ho preso davvero!”

Quistis si diresse poi verso un albero ed usandolo come leva di spinta si portò in cima ad un ramo. Qui era nascosto un altro pericolo di quei volatili che con un colpo di frusta fu sconfitto senza possibilità di replica. Le due Seed sapevano sicuramente come comportarsi in situazione estreme come quelle.

Passò poi qualche ora e finalmente uscirono da quell’enorme bosco.

“Continuiamo verso Nord, Galbadia è oltre quella foresta..”

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Capitolo 4
*** Ricerca a Dollet ***


La squadra capitanata da Squall uscì subito dal Garden, trovandosi nella pianura Arkland.

Si diressero verso Balamb, luogo nel quale avrebbero dovuto prendere un’ imbarcazione diretta verso Dollet. Nel tragitto furono attaccati da un branco di Lesmathor: dei nemici fin troppo insignificanti per i combattenti che erano stati in grado di sconfiggere la strega Artemisia. In poco tempo arrivarono a Balamb dove subito si diressero verso il porto: qui si misero d’accordo con un vecchio amico del garden (lo stesso che aveva già organizzato le spedizioni a Dollet in precedenza) che avrebbe preparato gli scafi per l’imminente partenza. Al ragazzo serviva un oretta per sistemare l’imbarcazione per il viaggio,  per questo Zell decise di passare da casa sua ad avvisare la madre della sua partenza da Balamb. Nella camera di Zell i ragazzi  persero un po’ di tempo tra tirapugni e computer e quando fu l’ora si incamminarono verso il porto.

 

Durante il viaggio si persero in chiacchiere sugli eccitanti tempi passati: dopo la morte di Artemisia i compiti dei seed erano andati via via scemando. Il loro obbiettivo era infatti quello di uccidere la strega; senza un nemico non avevano più motivo di combattere.

In qualche ora arrivarono a Dollet: ridente cittadina del nord-est di Galbadia.

 

Questa volta come allora lo sbarco avvenne sulla spiaggia. Percorsa questa, e salita una rampa di scale, il gruppo si trovò ad un primo bivio.

“Dovremmo andare a destra” Disse Squall sicuro come al solito.

“E perché mai?” Zell domandò.

“Beh se ricordo bene ci sono meno posti da esplorare, sarebbe meglio levarci il pensiero subito, per poi, se necessario, dedicarci all’altra parte della città” Spiegò Rinoa.

 

I ragazzi presero quella via, per poi ritrovarsi in un enorme spiazzo, che a destra apriva la vista a quello che doveva essere il vero porto della città, e a sinistra alla via che li avrebbe indirizzati verso le porte di Dollet. Qui vi era un ristorante. Pranzarono e chiesero informazioni: nessuno conosceva il figlio di Cid. Direttisi alle porte della città parlarono con l’addetta al noleggio delle auto, che però non aveva alcun tipo di informazione utile.

Qui percorsero una scorciatoia che li portò immediatamente nella piazza cittadina.

Un giovane ragazzo impediva l’accesso ad un negozio, lamentandosi della sua ragazza che lo avrebbe dovuto raggiungere in quel punto, perciò decisero di entrare nell’hotel dove, percorso il maestoso tappeto rosso, chiesero informazioni. Non ricevendo nessuna notizia in cambio, uscirono e si diressero a nord verso la torre di Dollet. Percorsero prima il lungo e caratteristico ponte che offrì ai giovani amanti (e al terzo incomodo) un romanticissimo scorcio della luna e del cielo, per poi proseguire sulla cementata via immersa nella natura poi ostruita dalla presenza di un X-atmo92: la “Vedova Nera” dell’esercito Galbadiano.

E qua la mente dei due Seed tornò a quelle che erano state le avventure passate; guardando l’enorme carrozzeria nera e grigia del ragno era inevitabile farsi catturare da una sensazione di malinconia: qui erano diventati seed, e qui avevano rischiato la vita per la prima volta. Adesso i tempi erano cambiati: queste enormi macchine nere non erano più utilizzate da Galbadia, che senza la figura della strega non risultava più un nemico da sconfiggere.

 

Dopo un piccolo momento celebrativo si ridiressero in piazza e da qui presero la via per la spiaggia. Subito un enorme scritta catturò la loro attenzione.

“Nautilus”

Un celebre negozio di Dollet. Decisero di entrare.

“Buongiorno. Junkshop o negozio?”

“Non siamo dei clienti” Squall chiarificò la situazione.

“Siamo qui per alcune informazioni, siamo seed del Garden di Balamb”

Presero qualche minuto per spiegargli la situazione.

“Beh io non conosco il figlio del vostro preside, ma sono sicuro che nel Pub troverete qualcuno in grado di aiutarvi”

Detto questo, i giovani tornarono in mezzo alla strada e continuarono a percorrerla notando una nuova automobile, che aveva sostituito la prima, distrutta durante la loro prima missione.

 

“Questo deve essere il pub”

Rinoa e Zell si diressero verso la casa dell’artista poco più avanti, mentre Squall entrò nel pub.

“Buongiorno”

Tra un bicchiere e l’altro qualcuno trovò il tempo per girarsi e guardare male il cadetto seed.

“Non badare a loro… che cosa ti porto?” Il barista si rivolse a Squall.

“Non sono qui per bere.. ho bisogno di un informazione”

“Allora rivolgiti al piano di sopra.. sicuramente li troverai qualcuno disposto ad aiutarti”

Squall iniziò a stancarsi di questo girovagare senza meta, ma rammentando l’ultimo desiderio di Cid mantenne la pazienza.

“Buongiorno signori... avrei bisogno di un informazione”

Qui vi era solo un vecchio.

“Percorri il ponte e parla col signore in fondo.. lui sa sempre tutto”

“E che palle” Pensò per un attimo il seed spazientito.

 

“Chi va la??” Il signore si allarmò vedendo un ragazzo entrare nella sua stanza.

“Sono Squall.. un seed del Garden di Balamb e sono qui per chiederle alcune informazioni”

“Garden di Balamb?” Il signore aggrottò le sopracciglia.

Non si riusciva a capire se era stupore o sdegno, perciò il giovane continuò con le sue richieste.

“Sono venuto qui per esaudire gli ultimi voleri di Cid: devo trovare suo figlio.. sa per caso dove lo posso trovare?”

Il signore ci pensò un poco.

“Il buon vecchio Cid è morto? Beh suo figlio non è in città…”

Il volto di Squall non nascose la delusione.

“… ma so dove puoi trovarlo.”

Squall alzò lo sguardo verso colui che avrebbe deciso la sua prossima meta.

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Capitolo 5
*** Un foglio da metropoli ***


asd

Selphie dirigeva la squadra diretta al garden di Galbadia. In questo momento si trovava a dover passare un bosco, a cavallo tra due montagne, che avrebbe indirizzato le giovani seed verso il garden di Galbadia.

 

Qui una sensazione di deja vu afflisse Quistis e Selphie: questo luogo le aveva già accolte durante uno degli “episodi” nei quali vivevano nel ruolo di Laguna e i suoi compagni.

Una leggera fitta attraversò le loro teste.

 

A quel punto furono pronte per proseguire il cammino. Nel bosco furono attaccate solo da un piccolo gruppo di nemici: niente che non potessero sconfiggere tranquillamente.

 

L’imponente costruzione rossastra era visibile fin dall’uscita del bosco. In mezz’ora le ragazze arrivarono. Una volta entrate percorsero il caratteristico viale principale, e arrivarono al centro del garden, caratterizzato da un enorme spiazzo circolare.

 

“L’idea migliore.. sarebbe quella di chiedere al preside Dodonn dove possiamo trovare Irvine.”

Quistis e Selphie si diressero verso la presidenza, ma nel cammino furono interrotti da una voce in lontananza.

 

“QUISTIS!!!!!”

Una voce in lontananza chiamava la professoressa.

“Ma questa voce..”


Dall’entrata si potevano scorgere due puntini in avvicinamento, che pian piano si resero visibili alle due giovani.

 

Si trattava di Raijin e Fujin, due vecchie conoscenze del Garden di Balamb, perpetui compagni d’avventura di Seifer.

 

“Ehi ragazzaccie! Che cosa ci fate qui?”

Fujin diede un sonoro calcio a Raijin.

“Ciao ragazzi.. siamo qua per chiedere informazioni a Irvine, ma pensandoci potete aiutarci anche voi”

Selphie tirò fuori il bigliettino dalle tasche e lo consegnò nelle ruvide mani di Raijin, che a quel punto guardò Fujin in cerca di consenso.”

Seguì qualche secondo di silenzio.

“NIENTE”

Fujin non sembrò conoscere quel fogliettino.

“Beh adesso noi due dovremmo andare.. siamo alla ricerca di Seifer, ma non sembra essere qui…”

“Buona fortuna!”

Così come erano arrivati, i due sparirono all’orizzonte.

 

“Proseguiamo”

Si diressero perciò verso la presidenza.

 

“Mi spiace, non posso sapere dove si trova ogni singolo studente”

 

Perciò uscirono con un nulla di fatto dalla presidenza. Ripresero le ricerche, e verso l’ora di pranzo scelsero di fare uno spuntino nei campi circostanti il Garden.

                                                                                                                            

Una volta arrivate qui, videro il tanto agognato ragazzo: era disteso nel campo, oziando come suo solito contemplando la natura circostante. Si alzò da li in modo naturale, brandendo il fucile compagno di mille avventure nelle mani. Una volta in piedi notò le due giovani. Sgranò gli occhi e correndo si diresse verso loro.


“Ragazzeeeeeeeee!! Il vostro Adone è quiii!”

Detto questo abbracciò Quistis, abbraccio seguito da un calcio di Selphie.

 

“Torna in te Irvine!! Abbiamo bisogno del tuo aiuto per un informazione”

Spiegata la situazione le due mostrarono il bigliettino incriminato.

“Mmm di sicuro non è usato in questo Garden.. non saprei come aiutarvi”

 

Tenne per qualche secondo il fogliettino in mano, tastandolo in modo da sentirne la compattezza.

“Siamo punto e a capo… adesso che facciamo?”

“Non saprei, non abbiamo indizi da cui partire”

“Dovremmo tornare al Garden in cerca di altre prove”

 

I tre allora uscirono dal dall'istituto, diretti verso Balamb.

Arrivarono quindi di fronte alla foresta, dove Irvine interruppe il silenzio che aveva mantenuto dopo aver ricevuto il bigliettino.

“TIMBERRR!!!!” Urlò Irvine come illuminato.

“Come??”

“Questa carta viene usata a Timber?”

“No.. o almeno non lo so”

Le due si guardarono in faccia sconcertate, quasi sentite prese in giro.

“No.. ma li c’è Timber maniacs.. di certo ne sanno più di noi sui tipi di carta utilizzati”

Una nuova speranza si accese negli occhi di Selphie e Quistis.

 

Ripresero subito il cammino, e sorpassato il bosco, attraversarono l’enorme boscaglia estesa a macchie attorno Timber, il bosco di Rosfall. In poco tempo riuscirono ad arrivare in città.

 

Arrivati alle porte principali due guardie di Timber li fecero entrare senza troppe storie: i tempi della guerra erano ormai passati. In fretta passarono l’hotel, e si fermarono al Junkshop.

“Solo una piccola modifica” Irvine preparò l’arma per eventuali battaglie future.

 

In fretta raggiunsero la sede della Timber Maniacs.

“Buongiorno signorina” Selphie si rivolse alla segretaria all’ingresso.

Nel frattempo Irvine si era distratto leggendo alcune riviste.

“Vorrei alcune informazioni sulla carta utilizzata per le stampe, e anche riguardo quella distribuita nei vari paesi”

“Beh, per informazioni di questo tipo deve rivolgersi al direttore, lo può trovare nella sala in fondo al corridoio.. ma stia attenta, è uno che parla parecchio.”

 

Selphie e Quistis si indirizzarono verso la sala.

“Irvine.. che leggi?”

“Emh.. io v-veramente n-niente!”

Il ragazzo rigettò “La mia vicina” nel mucchio di riviste e raggiunse le compagne.


“Buonasera! SI io sono un artista, cosa vi serve?”

“Emh veramente staremmo cercando il direttore…”

“Ah.. lo trovate li di fronte a quell’enorme finestra…”

 

“Buonasera.. siamo dei Seed di Balamb.. vorremmo alcune informazioni”

“Seed? Ah quanti ricordi mi fa tornare in mente questa parola. Ricordo i vecchi tempi nei quali vendevo solo riviste di armi.. era proprio un era orribile! La nostra edizione è stata fondata oltre venti anni fa e da allora arrivano milioni di lettere da ogni dove di gente che vuole diventare giornalista! Quando arrivai in questa sede volevo diventare un editore…”

“La signora aveva ragione.. questo non la finisce più..”

“Quasi quasi preferivo i tempi in cui vendevo solo manuali pratici sull’arte della guerra, ma almeno vendevo qualcosa!”

“Scusi signore, andremmo un po’ di fretta.” Irvine interruppe i deliri del signore.


“Siamo qui per mostrarle qualcosa”

Selphie tirò fuori il foglietto incriminato, e lo pose fra le esperte mani del direttore.

Velocemente il signore lesse il bigliettino.

“Questo biglietto deve essere un elemento chiave di un intricato mistero, vi siete infilati in un grosso guaio.. cosa volete sapere?”

“Dove si usa questo tipo di carta?”

“Non ci sono dubbi al riguardo”

La tensione nell’aria era palpabile: per alcuni istanti i seed trattennero il fiato.

“E’ una specie di carta rinforzata, gli strati sono lavorati sommariamente.. sono prodotti in grandi quantità poiché con questo tipo di carta si preferisce la distribuzione in larga scala alla qualità; si addice ad una grande metropoli… direi Deling city!”

“Grazie mille signore! Dobbiamo andare adesso”

E mentre i seed uscivano dalla redazione una voce li richiamò dalla sala in fondo al corridoio.

“Vi do un consiglio personale: non buttate via il vostro tempo!”

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Capitolo 6
*** La fonte di Meteor ***


asd

Squall osservava negli occhi il suo interlocutore e in silenzio aspettava il proseguo dell’affermazione del misterioso uomo dietro la scrivania. Il tizio sorrise e quasi per accertarsi dell’identità di colui che aveva davanti scrutò con attenzione l’arma che gelosamente custodiva nel fianco, non c’erano dubbi era proprio il Gunblade.

“Molto bene signori, vi dirò dove si trova e anche qualche informazione sul suo conto ma prima dovrete fare una cosa per me. Non mi aspetto che accettiate ma vi ricordo che per quanto mi riguarda potete andarvene esattamente per come siete venuti”.

Squall incrociò le braccia e pensandoci un attimo arrivò immediatamente alla più ovvia soluzione.

“Bene signore, ci avrei giurato che da queste parti non si ottiene nulla per nulla. Vorrà dire che ascolterò la sua proposta e se la missione risulterà idonea alle nostre capacità  allora considererò la sua proposta. In alternativa ce ne andremo e cercheremo indizi da un’altra parte..”

L’uomo poggiò i gomiti sul tavolo e incrociando le dita si perse in un sogghigno quasi malefico:

“Davvero risoluto, meriti senza dubbio la tua posizione e la considerazione di tutti ma devo informarti che se rifiuterai la proposta difficilmente troverai altri sbocchi in cui cercare il figlioletto”

“Allora prego, non la interromperemo”

“Molto bene.., non molto distante da qui si trova una fonte energetica che racchiude il potere di “Meteor”. E’ una delle magie nere più potenti della storia degli stregoni e sicuramente farebbe gola a chiunque.. Quello che vi chiedo io è di dirigervi verso quella fonte ed avvicinargli questa pietra..”

L’uomo mostrò ai presenti una speciale pietra nera che nonostante il colore molto scuro brillava di una luce anonima.

“E’ una pietra capace di assimilare le magie dalle fonti energetiche. Se ne trovano pochissime in giro e gli ultimi frammenti presso il lago Obel sono tutti stati recuperati da Galbadia. Io sono riuscito a nascondermene un paio prima che la polizia passasse da casa a casa qui a Dollet per confiscare tutti i frammenti recuperati dai marinai e pescatori. Come vedete nulla di impossibile, dovete solo arrivare fino alla fonte..”

Squall sembrava perplesso, durante i suoi numerosi viaggi da Seed aveva sicuramente sentito parlare della famosa fonte di Meteor nei monti attorno Dollet. Quello che però lo spaventava era che nessuno fino a quel giorno era mai riuscito nell’intento, nessuno riuscì mai ad accaparrarsi quel potere tanto prezioso né tanto meno ad accettarne l’esistenza. La situazione però non permetteva sicuramente repliche di alcun tipo.

“Ok, d’accordo. Mi dirigerò immediatamente verso la fonte. Hai qualcosa che possa suggerirmi la sua posizione?”

“Eheh, beh se fosse stato così semplice sarei andato io personalmente!. L’unico consiglio che posso darti è di andare verso i monti a Sud Ovest di qui ed entrare in una caverna che risale tutta la catena montuosa, in cima dovrebbe trovarsi la fonte ma la strada per arrivarci sta a voi. Inoltre, non l’ho mai vista con i miei occhi quindi se non trovate niente non riceverete neppure le informazioni. Ora sparite e tornate con Meteor nella pietra, o almeno, sperate di farlo!”.

Il gruppo di Squall riscese in strada e ancora più perplessi di prima cominciarono ad imprecare contro quell’uomo così presuntuoso ed approfittatore. Zell si fermò a prendere qualcosa da bere al pub mentre Rinoa si sedette un attimo al bancone per rifiatare. L’unico a non mostrare segni di stanchezza era proprio Squall che con in mano la sola parola di un uomo menzognere non riusciva a stare calmo.

“E’ tutta una menzogna, non esiste nessuna fonte e quello li lo sa.., chissà dove diavolo ci sta mandando”

 
Qualche ora dopo i tre furono nuovamente in procinto di partire e senza perdere tempo si diressero verso i monti circondanti Dollet. Non erano molto alti ma i versi lontani e vicini di creature poco rassicuranti avrebbero fatto rabbrividire anche il più temerario dei guerrieri. Squall scorse quindi un’apertura tra le rocce e facendo leva con il suo Gunblade infilzato nella pietra riuscì a tirarsi su fin dentro la caverna.

“Forza Rinoa, dammi la mano”

Il povero Zell fu totalmente ignorato e senza aiuto fu costretto a ricorrere a tutta la sua agilità per scalare quella ripida catena rocciosa. Il gruppo fu quindi all’entrata di quel buco nella montagna, troppo piccolo per chiamarsi caverna, troppo lungo per chiamarsi frattura..

Dall’interno non era udibile alcun rumore e ciò rassicurò un tesissimo Zell:

“Forse è disabitata.., cielo abbiamo sconfitto Artemisia eppure ho ancora paura delle caverne!. Si, ho la cavernafobia, Squall sbrighiamoci..”

L’impavido guerriero diede un occhiataccia al compagno che ricevuto l’eloquente messaggio si tappò la bocca.

I tre avanzarono cauti e con attenzione provarono a tenere i nervi saldi. Un buon tratto fu tranquillo, nessun rumore e nessuna interferenza ma proprio in procinto dell’uscita un enorme mostro sbarrò la strada ai visitatori.

“Ragazzi rimanete dietro di me, quello è un Rub Rum Dragon.., una delle creature più potenti al mondo..”

Squall sguainò la sua arma e con coraggio prese qualche metro al feroce drago. Quest’ultimo cominciò però a raccogliere una grande quantità di energia magica nella bocca.

Zell prese da dietro l’amico e tirandolo a sé riuscì a portarlo dietro un resistente masso. Ancora qualche istante e sarebbe stato vittima di una fiammata devastante.

“Volevi diventare carne arrosto per il nostro amichetto?, qui bisogna pensare o non ne usciamo vivi!”

Rinoa nel frattempo concentrò la sua energia per ricreare un potente “Blizzara” che ghiacciando parti della caverna concedette ai tre un pò di tempo.

“Dobbiamo ucciderlo, ci sbarra la strada e non vedo altre vie per raggiungere la vetta.., Zell stai alla mia destra e al via colpisci con tutta la tua forza il blocco di ghiaccio creato da Rinoa, io farò il resto”

Non ci fu il tempo di spiegazioni né tanto meno per contemplare quale fosse la strategia migliore, l’unica cosa da fare era fidarsi di Squall e sperare.

“Forza!!”

Zell si lanciò verso il ghiaccio e con la sua potenza distrusse interamente il blocco, il drago era intontito ma con una zampata riuscì comunque a colpire il biondissimo ragazzo che volò a diversi metri. Squall nel frattempo aveva concentrato la sua energia nella mano destra e con la sinistra stringeva il Gunblade. Fu un istante: tagliando l’aria quasi assente all’interno di quella caverna, il giovane guerriero si mosse contemporaneamente al ruggito del nemico. Con uno slancio laterale evitò un’ennesima zampata e con concentrazione lanciò un potente colpo magico sulle zampe del drago. Poi dal basso verso l’alto il Gunblade fu mosso per lacerare il suo viso squamoso ed un grugnito agghiacciante riempì il luogo di dolore. Un tonfo stabilì la morte del mostro e il sorriso sul volto di Squall descriveva interamente la situazione. Zell se la cavò con qualche graffio mentre Rinoa stava bene. Il gruppo continuò il cammino e a solo qualche metro fu subito riconoscibile la fonte energetica.

“Eccola.., allora esiste veramente..”

Il giovane avvicinò la pietra assimilatrice ma la fonte era vuota!

“Non ci posso credere!! Tutta questa strada inutilmente!”

La delusione fu totale ma il gruppo trovò la forza di tornare a Dollet. Avrebbero spiegato la situazione all’uomo del pub e mostrandogli il corno di Rub Rum Dragon avrebbero dimostrato di essere arrivati fin sopra la collina presso la città.

Squall avanzò lasciando i compagni indietro, stringendo in mano il corno sperava in un pò di fortuna:

“La fonte era vuota.., questo è quello che rimane del suo guardiano..”

L’uomo scoppiò in una sonora risata sotto gli occhi attoniti dei presenti:

“hahaha, davvero notevole!, non ci avrei giurato.. bene ragazzi vi dirò dove si trova il figlio di Cid. Cercate un giovane ragazzo di nome Heart nel Garden di Galbadia. Parlate con il preside Dodonn e saprà sicuramente dirvi di più..”

La risata dell’uomo suscitò la curiosità di Squall, non sembrava essere più interessato alla fonte e quell’atteggiamento lo irritava. Che cosa nascondeva? Perché quella risata? Domande che non riusciva ancora a risolvere.

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Capitolo 7
*** Vicini alla soluzione? ***


asd max

Il gruppo di Selphie partì rapido in direzione di Deling City. Dovevano ritornare sui loro passi e traversare nuovamente il bosco tra le montagne. Il cammino fu veloce e grazie alla maestria e l’esperienza di Quistis e Irvine in particolare i mostri minori non risultarono un problema. In lontananza era possibile scorgere nuovamente il Garden di Galbadia, Deling City era poco oltre, a circa un ora di strada. I Seed erano già stati in quella grande metropoli e i ricordi che avevano di essa non erano sicuramente del tutto piacevoli: quello era il luogo in cui fu attuato l’attentato alla strega Edea, ma grazie al suo potere illimitato ne era uscita indenne. Squall era stato perfino ferito a morte e dopo quella disavventura avrebbero giurato di non rimettere più piede in quella terra maledetta. Scelta che andava oltre i loro voleri, adesso erano li, fianco a fianco per smascherare l’assassino di Cid Kramer.

Il gruppo entrò in città e non potendo far altro che ammirare la bellezza che un luogo come Deling City poteva offrire, si fermarono un paio di minuti davanti le prime inferrate dell’esercito di Galbadia. Uno dei soldati si rivolse poi ai Seed chiedendo il perché della loro presenza in tempi come quelli. A prendere la parola fu Quistis e avanzando spiegò la situazione all’ufficiale:

“Sono la SeeD Quistis Trepe e come avrà ben intuito vengo direttamente dal Garden di Balamb. La informo con il totale dispiacere che il nostro preside, Cid Kramer, è morto due notti fa..”

Il soldato sembrò sconvolto a quella terribile notizia e concedendo le sue più sentite condoglianze chiese cosa potesse fare l’esercito in una situazione come quella.

La ragazza rimase risoluta:

“Beh alcuni elementi lasciano presagire ad un omicidio e per questo siamo giunti fin qui. Questo biglietto è stato trovato nel luogo del delitto e a Timber Maniacs ci hanno riferito che viene usata in questa città..”

L’ufficiale osservò il biglietto e annuì con il capo:

“Capisco, capisco.. si, senza dubbio viene usata proprio in questa città. Vi direi di parlare con il colonnello Caraway ma con sua figlia era partito proprio a Balamb per un invito ricevuto dallo stesso Cid e purtroppo non è ancora tornato.. Provate a parlare con il maggiore Sholto: non so come faccia ma sa sempre tutto di tutti, potrebbe aiutarvi a scoprire qualcosa su quel foglio. Lo trovate all’Hotel”

I tre ringraziarono il disponibile soldato e velocemente si diressero verso il suddetto luogo. Non avevano ancora nulla eppure la storia cominciava a delineare dei tratti più precisi. L’assassino di Cid Kramer era stato a Deling City poiché era in possesso della carta resistente e rinforzata tipica della città. Probabilmente non era un Galbadiano ma proprio un interno del Garden di Balamb, supposizione possibile poiché sui corpi di Cid non erano stati trovati segni di resistenza, conseguenza: conosceva l’omicida. La soluzione era quindi ovvia: chiedere una lista degli alloggianti dell’ultima settimana all’albergo di Deling City e verificare se qualcuno di quei nomi corrispondeva ad un membro del Garden.

Quistis anticipò i suoi compagni ed entrata all’Hotel non potè far altro che apprezzare l’incredibile lusso. Si avvicinò quindi al bancone della reception ed educatamente chiese se il maggiore Sholto alloggiasse li. La segretaria controllò gli ospiti confermando quindi la presenza dell’ufficiale:

“E’ andato al locale dell’Hotel, questa sera cantano dal vivo!. Se volete una stanza e partecipare quindi all’evento bastano nominativi e documenti!”

L’euforia dell’interlocutrice irritò Quistis che non avendo scelta prese quindi una stanza. Poi si rivolse ai due compagni:

“Ragazzi i costi sono troppo elevati per prendere tre camere.., vado a parlare con Sholto e torno. Aspettatemi sotto il grande arco di trionfo.”

Irvine e Selphie annuirono e subito si diressero nel luogo d’appuntamento.

L’ex professoressa scrutò il locale e subito riconobbe in un curioso ragazzo armato di tutto punto ben coperto con la sua armatura di latta il maggiore Sholto. La giovane si avvicinò e sedendosi di fianco l’interessato gli si rivolse con la dovuta educazione:

“Salve maggiore.., sono la SeeD Quistis Trepe e vengo da Balamb.. deve sapere che il nostro preside è stato assassinato due notti fa..”

Il soldato osservò la ragazza e camuffando un beffardo sorriso offrì un cocktail alla nuova arrivata senza pronunciare parola. Poi intuì il suo stato d’animo e tornando serio prese finalmente la parola:

“Condoglianze vivissime.., sono sicuro che le donerebbe anche il lutto signorina Trepe”

Quistis aggrottò le sopracciglia e fulminando con una sguardo l’interlocutore lo fece deglutire sonoramente.

“Ok ok stavo solo cercando di rompere questo strato di ghiaccio che ci separa. Non è poi la fine del mondo no? Aveva la sua età..”

“Come osa parlare così?? Se qualcuno non confermasse che lei è stato qui nell’ultima settimana sospetterei per la sua irritabile noncuranza”

“Ma! Qualcuno lo conferma con suo grande dispiacere. Beh se è venuta a cercarmi ci sarà una ragione no?, se al contrario ha fatto questo lungo viaggio per il solo piacere di avvisarmi.. beh ha perso il suo tempo. Io sono triste quando si perdono guerre e non quando muoiono persone che tutto sommato non conosco nemmeno”

Quistis affondò le mani tra i capelli e prendendo un respiro cercò di resistere a quelle provocazioni.

“Le volevo chiedere informazioni su questa carta..”

La Seed mostrò il biglietto e Sholto lo esaminò con attenzione:

“Senza dubbio è la carta usata per scrivere le lettere e per annotare appunti a lungo termine, come per esempio le date e i nominativi di chi alloggia all’Hotel. Potrebbe aver preso un pezzetto di questo foglio dopo aver trascorso una notte qui”

“E’ quello che speravo di sentire.., non rimane che controllare i nominativi di chi ha alloggiato qui”

“Bene signorina Trepe, mostri questo permesso alla segretaria e acconsentirà senza fare domande. E’ stato un piacere chiacchierare con lei”

“Non posso dire lo stesso maggiore Sholto, ma la ringrazio per l’aiuto”

Con queste parole Quistis uscì dal locale e giunta nuovamente all’entrata raggiunse il bancone. In seguito mostrò il permesso all’addetta e cominciò a leggere la lista degli alloggianti:

“Garis…, James…, Theana.., Loris.., Laguna…, LAGUNA?? Che cosa ci faceva qui Laguna?. Beh nessuno di Balamb.. e comunque non credo che Laguna possa aver fatto una cosa del genere..”

La Seed uscì dall’albergo e si diresse velocemente verso i suoi compagni all’arco di trionfo:

“Ragazzi, nello schedario nessuno di Balamb.., però c’era il nome di Laguna”

Selphie sgranò gli occhi:

“E cosa ci faceva a Deling City??”

“E’ quello che voglio scoprire, non voglio credere che..”

“Non dirlo neppure!, se è necessario andremo ad Esthar per parlare direttamente con lui”

Quistis annuì, il viaggio sarebbe stato lungo ma la presenza di Laguna a Galbadia non era da prendere sottogamba e la storia del foglio proveniente dall’Hotel doveva essere chiarita.

“Scopriremo chi si nasconde dietro tutto questo.., al costo della mia vita”

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Capitolo 8
*** La scelta del Garden ***


asd max

Squall preferì non perdere ulteriore tempo con quell’antipatico signore che gli aveva causato già troppi guai.

“Grazie dell’informazione.”

Non rivolgendogli alcun’altra parola uscì dalla sua stanza e riprese contatti con i suoi compagni di squadra.

“Dobbiamo andare da Dodonn, lui saprà dirci di più.”

E detto questo prese per la mano Rinoa e fece un gesto con l’altra mano a Zell, come ad indicare la direzione del nuovo viaggio.
Fuori Dollet presero un treno. E con questo arrivarono nei pressi del Garden di Galbadia in quattro e quattr’otto.
Così entrarono nel maestoso Garden di Galbadia, ignari del fatto che i loro amici avessero appena abbandonato quello stesso luogo.

Dobbiamo parlare con Dodonn.

In fretta raggiunsero la presidenza.

“Benvenuti Seed di Balamb! Tu devi essere Squall!”

“Buona sera, chiedo scusa ma non ho tempo da perdere. Sto cercando un suo studente.”

“Dimmi chi è.. vedrò cosa posso fare…”

“Si chiama Heart”

Il preside spalancò gli occhi per un impercettibile millesimo di secondo. I presenti non se ne accorsero nemmeno.

“Allora.. può aiutarci?” Chiese Rinoa supplichevole.

“Si.. so dov’è.”

“Perfetto.. dove lo possiamo trovare?” Riprese Squall.

“Ti dirò dove si trova ad un patto: devi trasferirti in questo Garden”

“Come?” Rispose Squall sconcertato, in mezzo agli sguardi sconvolti dei suoi compagni.

“Hai capito bene. Ci farebbe comodo un membro come te tra i nostri seed.. senza contare la superiorità economica e tecnologica di questo Garden su quello di Balamb! Ma non avere fretta.. ti concedo qualche ora per pensarci..”

“Con permesso”

Squall uscì dalla presidenza con una moltitudine di dubbi in testa; in tutto questo, Zell lo incitava ad accettare, non vedendo altre soluzioni, mentre Rinoa in silenzio non faceva altro che tenerlo mano nella mano: era un segno, non essendo una seed lei sarebbe stata disposta a seguirlo ovunque lui fosse andato, nonostante questo avrebbe comportato l’allontanamento da amici cari.

Passarono un oretta seduti nel giardino nel più completo silenzio.

“So cosa fare.” Tutto un tratto Squall si alzò in piedi, e si diresse verso la presidenza.

I due lo seguirono.

“Ecco il mio seed preferito! Che hai deciso?”

“Mi spiace, ma non posso venire nel suo Garden.”

“Capisco.. lo immaginavo.. beh allora sappi che non troverai mai Heart!”

“No.. lei non capisce affatto! Non potrei mai abbandonare un Garden che ha fatto tanto per me.. una volta compiuta questa missione dovrò tornare lì, e dovrò continuare a fare il suo bene affiancando il futuro preside. Balamb ha bisogno di me e di certo non gli volterò le spalle.”

Seguì qualche secondo di silenzio.

“Lei crede davvero di conoscere il bene del suo Garden? Economia e tecnologia.. Pensa davvero che si limiti tutto a questo? Non ha considerato una cosa,un particolare rilevante nel mio paese: l’umanità. I rapporti studenti insegnanti, i rapporti di amicizia e d’amore, tutte cose che sotto la sua tutela in questo Garden non si possono trovare. AH! Un’ultima cosa.. non si deve preoccupare, troverò Heart, cercherò in ogni singolo vicolo di questo mondo, e quando l’avrò trovato tornerò con lui nel suo Garden.. non nel Garden di Dodonn.”

Lo sguardo del preside, che era stato truce fino a quel momento, cambiò di colpo, come se fosse stato teso per tutto il tempo, e si fosse appena rilassato. A questo seguì una sonora risata.

“E adesso cosa gli prende? Non mi risulta difficile pensare che abbia già perso una volta la carica di preside..” Pensava Squall, irritato, fra se e se.

“Sono proprio contento.. è davvero un peccato che tu non sia nato qui!”

Seguì un'altra risata.

“ Dai.. oggi mi sento buono! Anche se non mi hai accontentato ti dirò dove puoi trovare Heart.”

Squall fissò Dodonn negli occhi, in attesa di una sua rivelazione.

“Lo puoi trovare a Fisherman’s Horizon.. è li per alcune faccende.”

“Grazie signore”

I tre uscirono dalla presidenza.

“Sei stato grandeeee” Rinoa abbracciò il suo eroe.

“Grande! Sei veramente il migliore! Ma era tutto un piano???” Chiese ingenuamente il suo compagno seed.

“Ehm… l’importante è che abbia funzionato..”

Così il gruppo si diresse verso Timber: da li vicino avrebbero attraversato il maestoso ponte che li avrebbe condotti a Fisherman’s Horizon.
In poco tempo arrivarono a Timber, dove sostarono solo per riposarsi, per poi ripartire subito dopo.

Arrivarono all’inizio del ponte.

“Non possiamo passare di qui..” Zell notò la recinzione.

Nel frattempo Squall fece un cenno a Rinoa, che subito saltò in groppa a Squall, che cominciò la scavalcata.

“NOOO! Non si può passare di qui, è pericoloso!!”

In quel momento Zell si rese conto di quanto la totale assenza di treni da Fisherman’s Horizon rendeva il viaggio più sicuro. Quelle recinzioni erano state fatte durante il periodo della guerra tra Esthar e Galbadia: si voleva evitare che da Esthar, passando per la città dei pescatori, potessero entrare dei soldati nemici.

Allora si decise a muoversi anche Zell.

Passata la recinzione, i tre dovettero percorrere il ponte.
Non era la prima volta che Squall lo percorreva, e in quel momento come allora, a fargli compagnia vi era il sole tramontante. Anche questa volta Rinoa era aggrappata a lui.

“Puoi scendere adesso, è finito il pezzo tortuoso”

“Mmm, daaaai sono taanto stancaa!”

Questa volta però quello che lo legava a lui era un vincolo di totale affetto e fiducia. Non si sarebbe mai più staccata dal suo cavaliere.
Finita la traversata si trovarono dentro la città.

Erano finiti al centro di una maestosa costruzione circolare: la città era costruita su varie strutture concentriche, formate da pannelli solari. Le principali fonti di sostentamento della città erano infatti la pesca e l’energia solare.

“Ok! Posso scendere!” Rinoa scese dalle spalle possenti di Squall.

A quel punto si ritrovarono ad un bivio, in uno dei canali che attraversavano  questi pannelli.

“Saliamo o scendiamo?”

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Capitolo 9
*** Colloquio col Presidente ***


asdmax

Il gruppo composto da Irvine, Selphie e Quistis aveva finalmente una via da seguire: dovevano dirigersi ad Esthar per parlare con il presidente Laguna in persona.

Il viaggio era lungo: si sarebbero dovuti dirigere prima verso Fisherman’s Horizon, per poi superarlo e ritrovarsi ad Esthar.

Allora uscirono da Deling City, e in poco tempo raggiunserò le vicinanze di Timber.

Selphie tirò fuori dalle tasche una cartina dettagliata, che li avrebbe dovuti aiutare a trovare il ponte.

“Emh.. se non erro dobbiamo andare a sud.. anzi a est.. no no ad ovest!”

Peccato che Selphie non fosse molto brava ad orientarsi.

“Donne nooooon vi preoccupate! Vi conduco io!”

Irvine conosceva la zona molto meglio delle giovani turiste che lo accompagnavano.

Percorsero in fretta il ponte e passarono per Fisherman’s Horizon, ignari del fatto che i loro compagni fossero in quella città in quel preciso istante, per poi ritrovarsi in una vecchia stazione apparentemente abbandonata.

I ragazzi la attraversarono senza troppi problemi, ma all’uscita incapparono in un ostacolo.

“Ehi tu.. sto parlando con te” Un giovane ragazzo con un fucile a canne mozze tra le mani si avvicinò ad Irvine.

“Lasciami passare.. non te lo ripeterò due volte” Irvine si fece minaccioso.

“Ehi chi ti credi di essere? Questa è la mia zona!”

“Dai Irvine lascialo perdere” Selphie non aveva molta voglia di immischiarsi con dei ragazzacci.

“Facciamo così moccioso..  ti sfido a duello” Irvine brandì il fucile.

Quistis e Selphie si guardarono scioccate. Non riuscivano a capacitarsi dell’immaturità del loro amico.

“Ma dove vi credete di essere, nel vecchio west?” I due pistoleri ignorarono la presa in giro e si disposero in linea retta uno di fronte all’altro.

“Ok mettiamoci di spalle, camminiamo di fronte a noi e alla fine del conteggio giriamoci e spariamo.. se vinci puoi prenderti le mie amiche, in caso contrario mi farai passare senza scassare ulteriormente.”

“IRVINE!!! MA PER CHI CI HAI PRESE?”

Iniziò il conteggio.. uno, due, tre , quattro, cinque, sei, sette, otto… Il ragazzaccio si girò di scatto.

“Irvine!!” Urlo Selphie preoccupata.

All’urlo seguì un rapido scatto di Irvine che prima si girò facendo perno sulla gamba destra, e poi balzando verso sinistra sparò alla spalla il suo avversario.

Le due erano allibite: era da tanto che non lo vedevano all’opera, e non potevano fare a meno di pensare a quanto fosse diventato forte.

“Possiamo procedere!” Disse Irvine, che ormai si sentiva idolo delle amiche.

Passata la stazione si ritrovarono nel ghiacciaio; non era di certo un bello spettacolo quello che gli si parò davanti: cadaveri e scheletri di mostri dappertutto.

“Passiamo oltre questo posto il prima possibile”

In breve arrivarono nel posto dove si sarebbe dovuto trovare il passaggio segreto che li avrebbe condotti nella città di Esthar.

“Mmm dovrebbe essere qui!” Selphie si gettò con le mani avanti nel vuoto.

“SELPHIEEE” Irvine la prese per il vestito e la riportò su.

“Ragazzi ho trovato!” Quistis indicò il punto esatto.

In breve tempo raggiunsero tramite una pedana mobile la città.

“Ok, verso il palazzo presidenziale!”

Seguendo le indicazioni stradali, in una mezzoretta riuscirono a raggiungere il palazzo, pur essendosi persi numerose volte. Mentre si accingevano ad entrare furono fermati da un funzionario.

“Buongiorno, posso aiutarvi?”

Era una vecchia conoscenza, che dopo averli scrutati per qualche istante li riconobbe.

“Irvine! Quistis! Selphie! Quanto tempo! Cosa vi porta qui?”

“Ciao Kiros! Vorremmo parlare a quattr’occhi con Laguna.. è una questione piuttosto delicata”

“Certo entrate pure.. più avanti chiedete indicazioni a Ward.”

Allora entrarono, e chiesero indicazioni a Ward che indicò loro il corridoio per la sala presidenziale.

“Signor Laguna?”

“Buongiorno ragazzi! Posso aiutarvi?”

Si fece avanti Quistis.

“Salve signor Laguna.. vorremmo parlarle di una questione che abbiamo preso molto a cuore. Il nostro preside Cid Kramer è stato assassinato.. e stiamo indagando sul suo omicidio.”

“Oh! Condoglianze.. era un brav’uomo!”

“Beh, non siamo venute fin qui per dirle questo.. vorremmo sapere che cosa è andato a fare a Deling City… sappiamo che anche l’assassino era li nello stesso periodo in cui c’è andato lei.”

“Non starete dubitando di me?” Laguna guardò i seed negli occhi in cerca di consensi.

“Bah.. robe da matti.. ero li per questioni burocratiche.”

“Qualcuno lo può confermare?” Chiese Quistis sospettosa.

“Certo.. chiedete al Primo ministro.. ero li per trattare alcune questioni economiche con lui.”

Quistis allora si rilassò.

“Bene, questo è un sollievo.. mi dispiace di aver dubitato di lei. “

La ragazza tirò fuori un taccuino ed una penna.

“Sa dirmi se è successo qualcosa di strano durante il suo stanziare a Deling City?”

“Mmm mi faccia pensare… Non credo sia accaduto niente di particolare.”

I seed si guardarono delusi.

“AHH! In effetti è successo qualcosa.”

I seed spalancarono le orecchie.

“Stavo camminando lungo il viale commerciale. All’improvviso sento un urlo: mi giro e vedo un uomo urlare contro due suoi compagni. Gli devono aver dato una cattiva notizia.. così questo inizia a correre verso l’uscita della città urlando qualcosa ai suoi amici riguardo al ritrovarsi in un covo a Centra…”

Quistis sgranò gli occhi; quella poteva essere la traccia definitiva.

“Grazie mille signore!! Non la disturberemo ulteriormente.. un’ultima cosa vorremmo sapere.. può dirci che aspetto aveva quest’uomo?”

“Mmm temo di non potervi aiutare.. in realtà non ho dato troppo peso a quell’evento, quindi temo di aver rimosso la sua faccia!”

“Vabbe, non si preoccupi.. lo troveremo!”

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Capitolo 10
*** Il messaggio criptato ***


asd

Il gruppo di Squall si incamminò verso l'entrata di Fisherman Orizon. Non avendo idea di dove cominciare a cercare si optò per la soluzione più logica: parlare con il capo villaggio e chiedere informazioni su Heart. Tutti gli abitanti del luogo erano molto socievoli e disponibili salvo forse qualche pescatore non proprio dell'umore adatto a causa della pessima pesca di quel periodo. Il Seed si fece strada tra le vie del villaggio e finalmente giunse nei pressi della residenza del capo villaggio. I tre visitatori entrarono nella piccola abitazione e chiedendo permesso avanzarono circospetti.
"Salve c'è nessuno?"
La domanda non ricevette risposta finchè finalmente una donna non accolse i viaggiatori:
"Oh scusate la poca accoglienza ma mio marito è come al solito immerso nei suoi pensieri al piano di sopra ed io stavo giusto riposando.., prego sedetevi pure ed accettate una buona tazza di thè"
Gli ospiti accettarono l'invito e preso posto attorno la piccola tavola cominciarono a sorseggiare la tisana calda. In seguito Squall cominciò a spiegare il perchè della loro presenza li quel giorno e con il dovuto garbo prese la parola su tutti:
"Abbiamo viaggiato molto prima di giungere qui a Fisherman Orizon, e abbiamo girato a destra e a manca per cercare qualcosa che riteniamo fondamentale.."
"Di che si tratta?"
"Il preside del nostro Garden, Cid Kramer, è stato assassinato qualche giorno fa ed il suo ultimo desiderio è stato quello di cedere il posto di preside al figlio che non vedeva da molti anni. Mi ha pregato di trovarlo e di condurlo al Garden per mostrargli qual è realmente il suo ruolo.."
La signora ascoltava attenta il discorso del giovane ospite, quindi prese la parola:
"Condoglianze vivissime.., l'abbiamo conosciuto anche se per poco. Era un grande uomo. Beh allora perchè lo cercate qui?"
"Ci è stato riferito che Heart, il figlio di Cid, si trova in quello villaggio e vorrei sapere se lei o suo marito poteste essere così gentili da portarmi da lui o almeno da dirmi dov'è.. "
La donna sembrava pensierosa e dopo qualche istante di silenzio affermò di non sapere nulla di quel tale. Informò quindi i presenti che avrebbe avvertito suo marito direttamente e che li avrebbe annunciati.

Zell era scettico, quella situazione era troppo strana e col passare del tempo non migliorava sicuramente:
"Squall.., è strano. Non so ma ho come un presentimento. E se Heart fosse morto? insomma, sono anni che Cid non lo vedeva e potrebbe essere successo qualsiasi cosa.."
"Sta bene, altrimenti non sarei qui. Vedrai"
Dopo circa due ore, i tre ragazzi furono condotti fin al piano di sopra, luogo in cui il capo villaggio si rintanava spesso per stare in pace. Squall varcò la soglia d'entrata anticipando i suoi compagni e senza neppure stare a sentire l'interlocutore pregò di poter sapere una volta per tutte la posizione di Heart.
Il capo villaggio squadrò il nuovo arrivato e aggrottando le sopracciglia sul suo viso si stampò un sorriso abbastanza fuori luogo.
"Sei Squall vero? e loro scommetto saranno i tuoi compagni di viaggio.."
"Esatto, abbiamo viaggiato tanto e speriamo che lei possa aiutarci.."
"Beh potrei aiutarvi ma ho davvero un grosso problema e se priva non risolvo la questione non posso dedicarmi ad altro.."
"Di che si tratta? potrei aiutarla se servirà per rispondere alla mia domanda.."
Il tizio ci pensò un po su, poi arrivò alla conclusione che l'aiuto di una mente giovane e forte non poteva che essere utile:
"Ok ragazzo, facciamo così.. puoi anche consultarti col tuo gruppo se vuoi. Io ti mostrerò il problema che mi perplime e se riuscirai a risolverlo ti dirò tutto quello che vuoi sapere"
"Ottimo.., dica pure"
"Tieni questo foglio di carta, leggi la frase e torna da me quando l'avrai decifrata. Hai 24 ore, allo scadere delle quali risolverò il problema da me e tu puoi comodamente tornartene a Balamb!"

Con quelle parole e il biglietto fra le mani, Squall e i suoi compagni si allontanarono dall'accamento.
"KY MANWT W' DEIWIA OS KMUKXWHTF.. che diavolo vuol dire??"
I tre visitatori sostarono vicino al fiume e confabulando fra di loro cercarono una possibile soluzione. Zell era completamente confuso:
"Sarà un messaggio in codice ma sinceramente... non ci capisco niente!"
Rinoa sorrise:
"Non è sicuramente lavoro per te!"
Il gruppo si diresse poi verso un malandato alberto del villaggio e pagata una notte entrarono nella camera unica.
Squall osservava il messaggio e disteso nel letto provava a sgombrare la mente da tutti quei pensieri che lo assillavano dalla morte di Cid. Era senza dubbio un messaggio criptato ma ad una prima impressione erano solamente parole alla rinfusa.
"KY..., anche specchiandola non esce fuori niente.."
Rinoa provò a dare un'idea:
"Conta le lettere, forse è rilevante"
"Già fatto, sono 25 ma anche tenendo in considerazione l'alfabeto e spostando quindi ogni lettera di 25 lettere non esce fuori nulla!"
Zell nel frattempo si era appisolato esausto nell'altro lettino, quel viaggio avrebbe stremato chiunque.

(Dopo questo messaggio il capitolo continuerà e verrà svelata la frase criptata. Se volete provare a risolverlo da voi non proseguite la lettura oltre questo avviso)


Era quasi l'alba e Squall non sembrava aver chiuso occhio per tutta la notte. Rinoa si era addormentata sulle sue gambe mentre Zell era finito per terra.
"Ragazzi sveglia è quasi l'alba, è l'ora di tirare le somme e di spiegare il sistema complesso con cui è stato codificato questo messaggio!"
Zell sobbalzò e come stupito dal luogo in cui si trovasse si trovò per un momento spaesato. Poi intravide lo sguardo infuriato dell'amico e immediatamente tornò in sè:
"Hei amico non vorrai dirmi che l'hai già risolto vero??"
Rinoa alzò il capo e schiaritasi gli occhi si guardò intorno:
"Oh, mi sono addormentata.."
"Riprendetevi e mettevi comodi, credo proprio di aver risolto il problema del capo villaggio.."

I tre si appostarono ad un piccolo tavolo presente nella camera, Squall prese il biglietto e cominciò a spiegare la meccanica:
"
KY MANWT W' DEIWIA OS KMUKXWHTF.. è un tipo di codice che ho una volta incotrato durante una delle mie missioni da Seed. Ero partito con Nida, che essendo un grande esperto su questo campo mi ha insegnato molte cose. Beh la decodificazione è semplice una volta scoperto il metodo. Ora scoltatemi bene: prima di tutto si contano le lettere della frase, in questo caso 25, e ad ogni lettere della frase, una per volta, bisogna contare 25 posti all'indietro dell'alfabeto e scrivere la lettera che ne viene fuori.."
Zell sembrò capire tutto:
"Sembra semplice!"
Squall lo anticipò:
"Non è tutto.., facendo questo procedimento non ho trovato altro che ulteriori lettere alla rinfusa,, ma!, poi ho fatto una prova che si è rivelata vincente: ad ogni lettere della frase abbassavo di uno il numero di spostamenti. Per esempio consideravo la K, spostavo all'indietro di 25 ed usciva la L.. consideravo la Y, spostavo all'indietro di 24 ed usciva la A e così via fino all'ultima lettera e quindi fino all'1 di spostamento. E la frase che ne è venuta fuori è..."
Improvvisamente irruppe nella camera dello squallido albergo il capo villaggio:
"La pesca è motivo di benessere!, davvero straordinario Squall Leonheart.., non mi sarei mai aspettato che saresti riuscito a sbrogliare anche questo problema.."
"Esatto, è proprio quella la frase. Che cosa ci fa qui? ci stava spiando?"
"Oh no.. no.., semplicemente sapevo dove alloggiavate e avevo avuto idea di venirvi a trovare per darvi una mano con la frase.., poi però ho sentito il tuo discorso e ho dedotto che non avevate bisogno di aiuto.."
"Bene, adesso che ha la sua frase.. dov'è Heart??"
L'uomo si sedette nel letto e divenuto serio cominciò a parlare:
"Lo conosco bene.., è stato qui qualche volta ed ha anche aiutato moltissimo il villaggio"
"Si ma dove si trova??"
"Non qui, è partito da qualche giorno.. Il giorno che ha lasciato Fisherman Orizon mi ha detto che si sarebbe diretto alle rovine di Omega a Centra.. non so altro. Fate attenzione ragazzi, siete in gamba ma quel luogo.. è maledetto.

Il viaggio volgeva finalmente al termine?, questa era la domanda che turbinava nelle menti dei tre giovani viaggiatori

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Capitolo 11
*** Il desiderio di Cid ***


asd

Davanti Squall vi era solo una visione, quella del glorioso preside Cid Kramer che gli comandava in quella sua assodata sicurezza l’ultimo compito che gli avrebbe mai assegnato.. Il Seed camminava e ad ogni passo lasciava dietro di sé insicurezza, indecisione, debolezza e ormai divenuto un uomo nuovo si preparava ad incontrare chi sarebbe stato il suo prossimo capo. Nessuna sostituzione, nessuno sarebbe mai stato Cid.. ma il compito andava oltre la richiesta del preside, andava oltre i doveri di soldato. Adesso era una questione personale, uno scopo, una prova. Varcò la soglia delle rovine di Odino.

Una forte folata di vento smosse le vesti del gruppo viaggiatore ma non sarebbe certo riuscito a fermare l’avanzata di quel così temerario trio guerriero. Le rovine furono velocemente attraversate, nessun mostro o trappola avrebbe ormai potuto arrestare quella prova. Doveva essere completata, non solo per Cid, non solo per Garden ma soprattutto per sé stessi. Qualcosa però cambiò radicalmente l’epilogo di quel viaggio, forse non sarebbe andato tutto come si ci aspettasse: il corpo esanime di un uomo giaceva senza vita per terra con il volto verso il basso. Rinoa si coprì gli occhi mentre Zell e Squall si preoccuparono di girare lentamente il viso della vittima.

“No.., Heart.. è davvero morto?”

Il Seed riconobbe però immediatamente l’identità di quel corpo: era Nida di Balamb, Seed come lui e grande uomo.

“Ma cosa diavolo??, cosa succede?? PERCHE’ ANCHE LUI???”

La rabbia era infinita, sui suoi occhi vennero soffocate delle lacrime ed adesso un misto fra confusione, ira, delusione e tristezza padroneggiava il suo animo sconvolto. Doveva però rimanere lucido, continuare l’obbiettivo. Dov’era Heart?

Zell era senza parole:

“Perché lui era qui…, p..perchè? che cosa faceva Nida a Centra?”

“Non so spiegarmi più nulla.., non ne ho la forza..”

 

Intanto il gruppo capitanato da Quistis era arrivato di fronte al tempio di Odino. Erano riusciti a farsi strada lungo una serie di enigmi: tra intuizioni brillanti e un pizzico di fortuna si erano ritrovati di fronte al posto in cui era diretto l’assassino di Cid.

“Manca poco.. “

Nella mente dei cadetti seed vi era una gran confusione: non era infatti ancora chiaro il da farsi; cosa ne avrebbero fatto dell’assassino? Selphie e Quistis si trovavano in una tempesta di passioni contrastanti, combattute tra l’ucciderlo e tra il risparmiarlo per farlo marcire in prigione; Irvine figurava tra loro come entità razionale: non perché non provasse rabbia, non perché non volesse vendetta, ma solo perché non avendo vissuto accanto a Cid ne sentiva meno la mancanza.

Tirò allora un sospiro profondo.

“Siete pronte?”

Le due annuirono.

“Allora entriamo.”

I tre camminavano sicuri di se, convinti di trovare di fronte a se il nemico, convinti di doverlo semplicemente combattere.

Le loro aspettative furono deluse: tutto ciò che vi trovarono fu la disperazione.

“C-che cosa sta succedendo?”

Rinoa era lontana dagli altri due suoi compagni, e con una mano davanti alla bocca piangeva, singhiozzando sonoramente. I due uomini erano in uno stato semiconfusionale, e farfugliavano qualcosa vicino al cadavere di una persona. Un cadavere??

Quistis e Selphie abbracciarono Rinoa, nel tentativo di consolarla strappandole anche una confessione.

Irvine si avvicinò ai due ragazzi invece, per constatare la gravità della situazione. Così si dovette trovare a fare i conti con ciò che era realmente successo. Allora vide il corpo esanime di Nida, una vecchia conoscenza che li aveva aiutati pilotando il Garden durante i loro primi viaggi. Irvine era certo che l’assassino fosse diretto in quel posto. Inoltre Nida era uno dei seed più corretti al mondo… che fosse anche l’erede di Cid? Non sapeva rispondere a questa domanda, ciò che era certo, era che l’assassino li avesse preceduti e avesse stroncato nel sangue il loro giovane amico.

Era un susseguirsi di tumulti, nessuno riusciva a spiegarsi quella situazione assurda ma quando una presenza fece riecheggiare dei passi tra le rovine di Odino, Squall riaprì gli occhi fino a quel momento tenuti chiusi e rialzatosi sulle sue gambe pregò Zell e Irvine di portare lontano da li il corpo di Nida e le ragazze.

“Stiamo per conoscere l’assassino di Nida e di Cid.., giuro su me stesso che il nome del Preside verrà vendicato. Ne vada del mio essere Seed”

Una lunga veste bianca ed un Gunblade anticiparono la bionda chioma che caratterizzava l’uomo che fece la sua comparsa spalleggiato dai due suoi alleati: Seifer giunse camminando e al suo fianco vi erano anche Raijin e Fujin.

Clap Clap..

“Non riesco ancora a credere che dopo tutta questa storia non hai ancora capito della stupida messa in scena ideata da Cid.. sei solo un insulso ragazzo che non merita altro che essere punito da questa mia lama..”

“..Seifer.. perché?..”

“Perché??, perché?? Guardati Squall Leonheart!!. Cid ha sempre preferito te a me e per completare quella sua maledetta idea aveva bisogno di sottoporti a delle prove.. e diamine le hai superate se sei qui! Ma adesso ti chiedo.., come può uno come te divenire il nuovo Preside di Balamb? IO dovevo essere preside, IO dovevo comandare Balamb. SEI SOLO UN RAGAZZINO!!”

Squall scosse il capo, era incredulo.. quelle parole tagliarono il suo animo fermo e cedendo in ginocchio cominciò a vederci chiaro..

“Heart.., Leonheart.. Cid mi ha messo alla prova.. ma allora suo figlio..”

“Svegliati idiota!, non ha figli, e come ha detto a me stesso ne ha trovati due guidando il Garden.. due fratelli avversi nelle ideologie e nelle gesta. Tutte fandonie!! Mi ha detto tutto questo per poi confidarmi che ti avrebbe lasciato il posto di Preside. NON LO AVREI PERMESSO!!!. Ho ucciso chi mi ha fatto un torno, e chi non avrebbe potuto esaminare quanto me chi sei veramente..”

“Nida..”

“Già.., doveva essere “l’ultimo giudice”, ma adesso mostrerò al mondo il tuo cadavere e dimostrerò come Cid avesse torto a favorirti a me.. e ora.. dopo aver superato quelle insignificanti prove.. vediamo se hai il fegato di finire il tuo compito.. UCCIDIMI E VENDICA IL NOME DI CID!!!! Se ne sei capace..”

 

Squall brandì il Gunblade con entrambe le mani.

“Ti distruggerò!”

Fuijin allora si gettò verso Zell, e iniziò a bombardarlo di magie elementari di vento, mentre Rajin iniziò a colpire a corpo a corpo Irvine: una tecnica sublime, considerando l’incapacità di Zell nel gestire uno scontro puramente magico, e l’incapacità di Irvine di gestire uno scontro nel corpo a corpo ravvicinato. Le ragazze rimasero in disparte, ancora sotto shock.

“Diavolo ragazzi aspe…” “SONO IO IL TUO NEMICO!”

Seifer tentò un affondo frontale su Squall, distratto a guardare dietro verso i suoi compagni, che però ebbe la prontezza di balzare indietro, ponendo il Gunblade davanti a se, in modo da parare il colpo facendo leva con una mano sulla lama. Nel frattempo però Seifer aveva caricato un incantesimo di fuoco con l’altra mano, incantesimo che scagliato colpì in pieno il giovane seed.

Seifer allora arretrò.

Quando la coltre di fumo fu svanita, si potè nuovamente vedere Squall, rimasto ritto in piedi, stoico nella stessa posizione assunta precedentemente nel tentativo di parare.

“Saresti tu l’erede di Cid? Ma non farmi ridere”

Una scarica di adrenalina percorse il corpo di Squall, che si gettò contro Seifer, e, in un grido di rabbia, scaricò su di esso una violenta scarica di colpi ben assestati, che però non riuscirono a far breccia nella sua difesa: lo scontro era emozionante, era persino bello da vedere; come in un waltzer, i due si alternarono nell’attaccare e nel parare, volteggiando elegantemente attorno alla sala nella quale si trovavano. Nessuno era superiore; nessuno era inferiore; la loro preparazione tecnica era impeccabile, e non c’era modo di eliminare il proprio avversario.

Si fermarono per qualche istante.

“Squall.. Squall.. devi imparare ancora tante cose.. non sei pronto a gestire un Garden.”

 “Seifer.. il tuo problema è sempre stato quello di perdere di vista le cose realmente importanti. Volevi fare il cavaliere della strega? E perché mai? Adesso vorresti gestire il Garden di Balamb.. ma io ti chiedo, perché?

Se tu mi chiedessi: Vuoi governare il Garden? Io ti risponderei che mi piacerebbe. E se mi chiedessi: Perché? Io avrei le idee chiare al riguardo: lo farei per i miei amici, per le persone a me care, per le persone in cerca di una guida e per le persone in cerca di una casa. Finchè tu non imparerai a porti delle priorità, non sarai mai pronto a prenderti cura di nessun Garden, e non sarai pronto ad assumerti nessuna responsabilità.”

Seifer scoppiò in una sonora risata:

“ma cosa vuoi saperne tu??, che mi sei sempre stato secondo… vuoi sapere perché sono diventato cavaliere della strega? Beh volevo testare i miei limiti e con lei avrei potuto anche superarli. Tutto per vederti un giorno soccombere sotto i miei giudizi. E mi chiedi perché voglio diventare Preside? Non l’ho mai detto.. semplicemente non può divenire preside uno che mi è al di sotto!!”.

Seifer balzò in avanti nuovamente ed affondando con il suo Gunblade permise all’avversario di organizzare un veloce contrattacco: il giovane scartò di lato, poi mosse la sua gamba sinistra per spazzare quella d’appoggio avversaria ed in seguito avrebbe fatto leva sulla mano destra per colpire con un ultimo calcio girato il nemico. L’attacco fu vincente e Seifer finì per terra fra il suo sangue.

“Non si tratta di essere superiori o meno.. è una questione di responsabilità. Un valore che non conoscevo ma che adesso posso dire di aver imparato..”

“Ma se non riesci neppure a battere me.., non ti servirà a niente nella tomba!!”

Il guerriero si alzò immediatamente e partì per un ennesima combinazione di colpi spaventosi. Squall si difese bene e quando sembrava cominciare prendere un po’ di vantaggio all’avversario, questo lo colpì a tradimento con un fire.. un deja-vu:

Squall era per terra, stordito per il colpo di fuoco subito, Seifer alzò in aria il suo Gunblade e con forza avrebbe lacerato il volto del rivale. Questa volta però le cose andarono diversamente, il ragazzo al suolo si mosse celere e con un balzo in avanti anticipò la mossa nemica. Quindi impugnò salda la sua arma e conficcò con tutta la sua rabbia la lama nel ventre di Seifer..

“Forza…, finiscimi maledetto…, dimostrami di essere degno di quel posto.. prova a smentire ciò che penso.. fallo adesso…FINISCIMI!!”

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Capitolo 12
*** L'erede di Cid ***


asd

Eccoci al capitolo finale di questa bellissima storia *__* buona lettura!!

Era il giorno del funerale: tutti i membri del Garden di Balamb erano presenti per dare un ultimo saluto al generale, preside e capo carismatico che avevano tanto amato.

In prima fila, davanti a tutti era possibile scorgere Edea: lei e Cid ne avevano passate tante, ma alla fine si erano nuovamente trovati a stare insieme. Per lei era impossibile trattenere le lacrime, che come un fiume si riversavano lungo le gote pallide.

Qualche parola di conforto, Squall non volle dire altro,e si rivolse a lei con la tenerezza di un figlio.

“Squall.. rendi questo Garden un posto migliore, Cid avrebbe voluto anche questo.”

“Sarà fatto.”

La bara fu portata davanti a tutti durante una toccante cerimonia , e fu infine appoggiata su un altare, in modo che tutti potessero dare un ultimo saluto al loro preside.

Squall prese coraggio, e mano nella mano con la sua amata si piombò di fronte alla fredda cassa di legno.

“Sai, è strano averti perso. Ho sempre immaginato che nonostante tutto, tu saresti rimasto con noi a guidarci. Lo so, lo so. È un pensiero stupido. Ma il fatto è che siamo stati così viziati ad averti come leader.. eri capace di prendere decisioni sofferte e oggettive in ogni caso, senza deludere mai nessuno. Eri il genere di persona che sarei voluto diventare, e non mi vergogno a dire che sono ancora lontano dal raggiungere le tue vette. Tu mi hai guidato in vita, e sei riuscito a farmi maturare pure nella morte. Mi hai condotto per un percorso tortuoso, e non mi hai abbandonato mai. Con la tua benedizione sono andato avanti e se sono diventato quello che sono lo devo solo a te. Da adesso sarà diverso lo so. Tu non ci sarai più, ma ho fatto tesoro di ogni tuo singolo insegnamento, in modo da poterne usufruire eternamente. La cosa più triste è che mi son reso conto di non averti ancora salutato come avrei dovuto fare, nonostante tu fossi morto da giorni. Vorrei pensare di non averlo fatto perché sono stato impegnato, ma mentirei. La verità è che non mi sentivo pronto a procedere da solo. Ora mi sento pronto, e tutto ciò che mi viene da dire è addio e stammi bene.”

Rinoa abbracciò forte Squall, e insieme si diedero ad un ultimo pianto liberatorio. Da quel momento in poi Squall sarebbe stato forte per proteggere il suo Garden.

 

Quella visione a cui stava assistendo si tramutò poi in uno strano pensiero, il ricordo tornò a quella sera, contro Seifer.. nelle rovine di Centra:

“Abbi il coraggio di dimostrarmi che non ho mai avuto ragione.., uccidimi e vendica Nida e Cid.. se ti rifiuti rimarrai un codardo..”

Squall era davanti ad una scelta che gli avrebbe cambiato la vita. Stava per affondare ancora la lama quando improvvisamente si fese finalmente conto di cosa stesse facendo. Quindi si allontanò e cedendo in ginocchio lasciò cadere la sua arma:

“Non è questo che avrebbe voluto.., non è per questo che mi ha scelto.. se lo facessi allora sarebbe davvero come l’hai interpretata tu.. la violenza, gli omicidi, la guerra e la vendetta.. non sono soluzioni a questo mondo e l’ho capito grazie a Cid e a tutti coloro che adesso mi fiancheggiano. Per questo ha scelto me, non perché ti fossi superiore ma perché tu non eri pronto..”

“SMETTILA LEONHEART!!! Uccidimi e comportati da vero guerriero!!!”

Seifer barcollò verso l’avversario che alzato il capo e riafferrato il suo Gunblade sembrò stare per colpire il nemico. Fu un attimo, un lampo di speranza, la fine della vendetta e il ritorno alla giustizia. Ciò che seguì non fu sangue ma parole.., lemmi volanti in quel contesto di oscurità e caos illuminato dalla sapienza di un nuovo grande uomo. Il nuovo grande preside ma pur sempre la vecchia fiamma di gloria del garden di Balamb. Il seguito sarebbe stato tutto un susseguirsi di tensioni e responsabilità, ma era un futuro che Squall poteva adesso sostenere, poteva senza dubbio amministrare nella sua ideologia di giustizia. Come quella di Cid e come quella dei suoi compagni, adesso vigeva nel mondo una sola voglia comune.. quella di vivere.

In quell’istante, il giovane Leonheart Squall aveva posto una nuova sfida al suo rivale d’animo, si sarebbero ancora affrontati.. nella mentalità di chi conosce e spera in un mondo senza più idee marce.

“Vivi per osservare e capire il tuo sbaglio..”

“Vivrò per osservare e capire la mia decisione..”

L’alba di una nuova era sorse alle spalle di Seifer  , con al collo il sigillo di quella promessa, Griever: il simbolo che fino a quel momento aveva illuminato la vita del nuovo Preside di Balamb, l’unico e vero erede di Cid Kramer: Squall Leonheart.

FINE

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