L'anima di Kaminas

di Psyker_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Tantarus in azione ***
Capitolo 3: *** Ritorno a Lifa ***
Capitolo 4: *** L'entità misteriosa ***
Capitolo 5: *** Grand Silver Dragon ***
Capitolo 6: *** Nebbia ***
Capitolo 7: *** Assalto al villaggio ***
Capitolo 8: *** Faccia a faccia ***
Capitolo 9: *** Alexandria nel 'Kaos' ***
Capitolo 10: *** Missione imperfetta ***
Capitolo 11: *** La Summon suprema ***
Capitolo 12: *** Sull'orlo del baratro ***
Capitolo 13: *** Il Rituale ***
Capitolo 14: *** I desideri di uno studioso ***
Capitolo 15: *** Uniti contro un flagello ***
Capitolo 16: *** Una nuova luce ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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Questa Fan Fiction su Final Fantasy IX sarà una vera e propria storia “GDR” ovvero, proprio come nel gioco originale, vi saranno Guil, HP, MP ed altri elementi che caratterizzano ogni gioco di ruolo che si rispetti. Talvolta metterò la lista dell’inventario e dell’equipaggiamento dei personaggi partecipanti alla trama. Detto questo, spero possiate apprezzare questa innotiva idea per creare un racconto di FF! buona lettura!

 

Kuja era morto e a Gaya si respirava finalmente un’aria di tranquillità e di pace. Gidan rimase per qualche tempo ad Alexandria con Garnet ma il suo spirito libertino non gli avrebbe concesso di vivere stabilmente in modo sedentario, era un ladro dopotutto e quello che lo rendeva felice era esclusivamente viaggiare con i Tantarus alla ricerca di tesori nuovi e sempre più preziosi. Infatti era riuscito a convincere Kalò a farlo rientrare nella banda. Garnet invece era sempre più impegnata nei ruoli di regina e difficilmente sarebbe riuscita a mantenere un rapporto stabile con un ragazzo come Gidan. La bella Beatrix ed il fedele Steiner erano le sue guardie del corpo ed anche se attratti tra di loro avevano deciso di continuare un rapporto di esclusiva professionalità, per il bene del paese. A Lindblum invece il granduca Cid e Hilda continuavano a far risplendere un regno già tanto maestoso ed immenso. Eiko, adottata dai due sovrani, era ormai diventata una ragazzina sveglia e sempre più forte. Era vispa ed incontrollabile ma assolutamente contenta della sua nuova famiglia. Nonostante tutto però non mancava mai di andare a trovare i suoi amici moguri nel continente esterno a Madain Sari. Freija invece aveva finalmente deciso di allontanarsi da Flatrey, era un guerriero viaggiatore e non sarebbe mai riuscito a costruire un rapporto di vera lealtà. Di conseguenza si trasferì nell’arcipelago Salvage nella città di Daguerreo. Qui vi erano diversi abitanti di Burmecia ed immediatamente riuscì ad ambietarsi come fosse tornata nella sua città natale. Quina rimase a fianco della regina Garnet come cuoca, secondo la sua opinione solo li avrebbe imparato “la vera arte der magnà”. I figli di Vivi si erano separati fra i diversi continenti per assimilare le magie nere più potenti e per poter divenire più forte del loro glorioso padre. Infine Amarant, ancora super ricercato a Toleno, alloggiava nella caverna di Quan, vicino ai suoi nemici ma lontano da “ogni sorta di seccatura” come piaceva a lui definire il gruppo con cui aveva affrontato e battuto Trivia e Kuja.

Tutti i protagonisti della grande spedizione finale al mondo di cristallo dovranno nuovamente scendere in campo per una grande avventura fatta di maghi, mostri, magie e spade tra scelte, decisioni e volontà di terminare una storia non ancora conclusa.

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Capitolo 2
*** Tantarus in azione ***


asd g

Gidan osservava a debita distanza un’apertura nella montagna. Con un cenno fece avvicinare i suoi compagni e sicuro delle sue possibilità si diresse verso quella che sembrava l’entrata di una caverna.

“Hei Blank, stammi dietro.. se falliamo anche questa, stavolta il capo ci decapita davvero”

“Certo amico, Marcus tu stammi di fianco e rimani giù!”

“Ok, Gidan ma stavolten come hai intensione di entraren?”

“Non confabulate e lasciate fare a me!”

Blank scosse il capo:

“Accidenti!”

I tre ladruncoli sgattagliolarono fin davanti la caverna e circospetti provarono ad avanzare di qualche passo. Gidan era allerta, aveva ben studiato quel luogo e i conseguenti mostri che lo abitavano.

“Se non mi ricordo male, ci sono solo dei Pyros.. se avete portato una gemma grezza li distrarremo con quella”

“Ma se matto?? Non sono mica dei mostro amichevoli!. E poi quelle gemme le abbiamo posate tutte al covo per riempire il forziere in cima alle scale. L’hai detto tu!, lasciamole ai due bambini che sono riusciti a prendere un ala di Blu Avis!”

“E stai in silenzio Blank, l’avrò detto in un momento di confusione!”

“Accidenti!”

I tre infiltrati avanzarono infine velocemente rimando sempre in guardia e con le orecchie ben aperte. In seguito fu udibile un suono provenire dalle profondità della caverna e Blank trasalì:

“Oh Dio! Questo non mi sembrava un semplice Pyros!”

Marcus estrasse la sua Ayan Sword e coraggiosamente provò a superare Gidan portandosi in testa al gruppo, il biondo ladro lo fermò però immediatamente:

“Ho detto che ci penso io!”

L’atletico ladro prese dal fodero un Tritamago e sprezzante del pericolo continuò a camminare sempre più velocemente.Blank però fermò l’avanzata scorgendo qualcosa in lontananza:

“Gidan, Marcus guardate li!”

“Oh cavolo! Sono due Aerosoleas!”

“Solo Pyros eh? Accidenti!”

I tre Tantarus si misero in posizione per l’eventuale sfida, se non avessero sconfitto quei nemici non avrebbero potuto continuare la loro avanzata.

“Forza!”

Gidan:
Hp: 500
Mp: 50
Velocità: 30
Armi: Tritamago (Att: 10 ; Eff addizionale: Silenzio)
Equip: Fascia di pelle (Nessun potenziamento)


Marcus:
Hp: 300
Mp: 20
Velocità: 10
Armi: Ayan Sword (Att: 12 ; Eff Add: Nessuno)
Equip: Nessuno

Blank:
Hp: 400
Mp: 40
Velocità: 20
Armi: Ayan Sword (Att: 12 ; Eff Add: Nessuno)
Equip: Nessuno

 

Il primo ad attaccare fu Gidan che balzando di lato riuscì ad evitare un primo colpo di coda del nemico per poi voltarsi immediatamente ed infilzare il mostro lateralmente. (Danno: 88)

Quest’ultimo gemette ma era ancora vivo. Fu quindi la volta di Marcus che saltando verso l’alto e sfruttando il poco spazio a disposizione, conficco la lama della sua spada sul mostro già danneggiato. (Danno: 120)

Blank sorrise:

“Non male ragazzi, ma non avete ancora visto il meglio!”

Blank si mise a correre in direzione dell’altro Aerosoleas e spostandosi all’ultimo istante saltando sopra di lui, riuscì non solo ad evitare l’offensiva nemica ma anche a trafiggere la testa dell’avversario. (Danno: 125)

Gidan applaudì ma non facendosi prendere troppo dall’entusiasmo ricordò la missione ai compagni:

“Forza adesso, il tesoro ci aspetta!”

Il gruppo percorse velocemente il resto della caverna finchè non arrivò in un’ampia stanza circolare con al centro una cassa ben chiusa e rinforzata.

Blank si avvicinò con attenzione notando un lucchetto molto grosso:

“Non credo che riusciremo a romperlo con le armi che abbiamo..”

“Beh portiamolo con noi a Lindblum, ci penserà il Boss stesso ad aprirlo”

Detto fatto, Gidan andò per prendere la pesante cassa ma quando ci fu vicino il suolo cominciò a tremare:

“Cosa diavolo succede adesso??”

Dal terreno spuntò una grossa creatura con un guscio che con lo sguardo minacciante sembrava voler far capire ai presenti di non essere esattamente i benvenuti.

“Ra..gazzi, io direi di… SCAPPARE!!”

Marcus prese in spalla la cassa e gambe levate si diresse insieme ai compagni verso l’uscita. Il mostro li inseguì ma visto l’andatura lenta e macchinosa non sembrava in grado di raggiungere i fuggiaschi.

“Per un pelo!”

Neppure l’istante per rilassarsi che cominciarono a notare qualcosa che non andava.., il clima stava cambiando e sembrava esserci più caldo.

“Gidan, Marcus! Guardate dietrooooooooo!!!!!!!!!!!!!”

Una fiammata devastante travolse i tre giovani ladri che accecati dalla cupidigia non lasciarono cadere però il forziere (Danno: 120).

“Ma allora se le cerca cavolo!!”

Gidan:
Hp: 380
Mp: 50
Velocità: 30
Armi: Tritamago (Att: 10 ; Eff addizionale: Silenzio)
Equip: Fascia di pelle (Nessun potenziamento)

Marcus:
Hp: 180
Mp: 20
Velocità: 10
Armi: Ayan Sword (Att: 12 ; Eff Add: Nessuno)
Equip: Nessuno

Blank:
Hp: 280
Mp: 40
Velocità: 20
Armi: Ayan Sword (Att: 12 ; Eff Add: Nessuno)
Equip: Nessuno

Gidan prese la sua arma e con coraggio saltò sopra il guscio del mostro cercando di trafiggerlo (Danno: 10).

“Hei ma che diavolo???”

“Gidan quello è Adamanthart! Quel guscio è tra i più resistenti materiali del mondo!”

“Ooh cavolo!!”

Il mostro smosse il suo corpo facendo capitombolare l’avversario al suolo (Danno: 30).

In seguito lo colpì con una zampata devastante (Danno: 60).

Gidan si teneva le parti doloranti ma riuscì a rialzarsi.

“In questi casi quanto mi manca Daga!!”

“Zitto e combatti Gidan!”

Marcus combinò il suo colpo con Blank e con forza colpirono il mostro al volto, l’unica parte che sembrava vulnerabile (Danno: 260).

Il ladro dai capelli biondi non demorse e balzando all’indietro riprese posizione:

“Sei mia brutta bestiaccia!”

Il ragazzo si diresse verso il mostro e agilmente lo trafisse all’occhio (Danno: 150).

Adamanthart cedette al suolo, il mostro era finalmente morto.

“Che giornata cavolo!”

(Gidan Hp: 290 ; Blank Hp: 280 ; Marcus Hp: 180)

Tra quel caos il forziere si era nel frattempo frantumato rivelando al suo interno una bellissima pietra verde.

“Uno smeraldo!, fantastico.. forza portiamolo al Boss prima che venga a cercarci..”

 

Qualche ora dopo, il gruppo si presentò davanti il loro capo aspettando la ricompensa:

“Bravi picciotti!, avete fatto prroprio un buon lavoro ah!. Eccovi la paga e per oggi cercate di sparire!”

A Blank gli si illuminarono gli occhi, erano 600 Guil da dividere in tre.

“200 l’uno!, ottimo ragazzi.. adesso vado a fare un giro al borgo commerciale per spendere queste bellezze! Eheh”.

 

Erano circa le 3 del pomeriggio e Gidan passeggiava lungo il borgo fischiettando. Improvvisamente sentì chiamare a gran voce il suo nome e subito si voltò a controllare chi fosse a strillare tanto. Era un soldato di Cid che ansimando per la corsa appena fatta informò il giovane di una questione di vitale importanza.

“Calmati e dimmi cosa c’è!”

“Anf…anf…, Cid chiede la tua presenza nella sala del consiglio.. è urgente!”

“Che diavolo è successo?”

“Un moguri di Madain Sari ha informato la signorina Eiko che.., nei cielo del continente esterno è stato avvistato un Silver Dragon con sulla sua groppa qualcuno!!”

“Cosa?, ok ho capito.. raggiungo subito Cid!”

 

Beh in questo capitolo ho cercato di farvi un po capire come verrà sviluppato l’aspetto “GDR” del racconto. Ovviamente vi saranno anche gli status, le magie elementali ed altro!

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Capitolo 3
*** Ritorno a Lifa ***


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Gidan si diresse velocemente verso il castello di Lindblum passando per l’aircap del borgo commerciale. Il giovane era piuttosto nervoso per quell’urgenza improvvisa e pur se mantenendo la calma gocce di sudore colavano sulle sue tempie.
Qualche minuto dopo, il ladro giunse fino alla castello e col permesso da parte delle guerdie prese l’ascensore che l’avrebbe portato al terzo piano.

“Ma dove sono tutti?, è strano vedere i corridoi di Lindblum così deserti!”

La sala del consiglio fu raggiunta e Gidan entrò lentamente. All’interno vi erano già Blank, Kalò, Cid, Hilda ed Eiko.

“Salve, allora? Cos’era tutta questa urgenza? Non mi sembra una riunione così allarmante!”

Eiko si avvicinò al ragazzo appena giunto e con calma provò a spiegare tutta la situazione:

“Gidan! Fortuna che sei arrivato.. Un moguri di Madain Sari mi ha detto di aver visto un drago argentato solcare i cieli del Continente Esterno in direzione di Lifa..”

“Beh? È normale! C’è ancora un po’ di nebbia e nonostante tutto Lifa e ancora in piedi, in quelle zone del mondo vi sono diversi mostri del genere”

“L’ho pensato subito anch’io ma.., mi hanno detto che sulla sua groppa vi era un uomo”

“Che sciocchezze, solo Kuja riusciva a domare quei cosi ed è morto!”

“Sta di fatto che i miei amici moguri non mi dicono mai menzogne.., non sarò sicura finchè non verificherò di persona!”

Cid interruppe la figlia dicendole che in ogni caso lei sarebbe rimasta al castello. Eiko sbuffò ma il granduca non ammetteva storie.
Al discorso intervenne Kalò:

“Beh picciotti, a sto punto andate voi ah, arrrivate a Lifa, contrrollate chi è questo e fatemi rrapporto subito dopo ah!”

Blank annuì e scambiandosi un’occhiata con Gidan sembrava aver ricevuto anche il suo consenso.

“Bene Boss, io partirei subito.. che mezzo ci mette a disposizione Granduca?”

“Direi che L’Hilda Garde III andrà benissimo, vi accompegnerà Erin”

“Bene, io passo da Dracoo, ho delle cose da acquistare. Ci vediamo tra un’ora Blank, alla sala degli ospiti qui al castello”

Gidan uscì velocemente dal castello e ripensando a tutte le vicende vissute l’anno prima non riusciva a rimanere tranquillo. Kuja era morto, l’aveva visto morire sotto i suoi occhi e non era possibile che a guidare quel grandissimo drago argentato fosse lui, ne era sicuro. Ma allora chi?, chi poteva avere una tale potenza da resistere in sella a quelle bestie?. Per rispondere a quelle domande doveva assolutamente raggiungere Lifa ed indagare.

Al borgo commerciale, il giovane si diresse nell’armeria di Dracoo, un suo vecchio amico:

“Allora, merce nuova?”

“Gidan! Che piacere vederti, ogni volta che parti per una nuova missione sto in pensiero.. ma sapendo che sei un tipo forte e temerario ogni giorno creo armi sempre più potenti!. Ho addirittura saputo che il fabbro qui di fronte non ha più i clienti di una volta.. non per vantarmi ma la mia merce è sempre la migliore!”

“Si si ok, che hai per me?”

“Mmh…, Daga in mithril (Att: 14 ; Eff Add: Nessuno) a soli 300 guil!”

“Uhm…, ne ho 200 con me, potrei lasciarti la fascia di pelle per 100 guil..”

“Affare fatto!, per un amico questo ed altro! Ecco a te, torna a trovarmi!”

Il ragazzo uscì dal negozio ed impugnando la sua nuova arma si rese immediatamente conto di quanto fosse leggero e maneggievole quel pugnale.

Qualche minuto dopo Gidan raggiunse il compagno e subito si diressero verso il grande idrovolante. Al comando vi era Erin che con grande maestria accese il motore.

“E’ ora di portare in cielo questo affare! Tenetevi forte ragazzi!”

La nave volante uscì dal castello e affrontando il vento tagliò quella leggera brezza con il rombore del suo motore. L’Hilda Garde prese quindi velocità e quasi spinto da una forza inarrestabile si diresse senza mezze tappe in direzione dell’albero di Lifa.

“L’ultima volta che sono stato nel continente Esterno stavo per lasciarci la pelle contro uno Zombie Dragon..”

Blank se la rise:

“Hahaha, sei sempre il solito, quante volte ti ho detto che basta una coda di fenice per distruggerli?”

“Credi che non lo sappia??, semplicemente… non ne avevo eheh”

Il viaggio continuò veloce ed in poco tempo fu visibile all’orizzonte la sagoma del grande albero.

“Hei a proposito.., io non ho code di fenice e li dentro sono presenti solo mostri non-morti praticamente!”

“Hai forse paura?, io ho con me la mia Ayan Sword.. basterà e avanzerà!”

“Mah.., se quello li è davvero Kuja mi sa che siamo nella merda più totale..”

Blank non stette a sentire il compagno, e caricato fino all’ultima ciocca di capelli si diresse verso il ponte:

“Hei guarda, c’è ancora un po’ di nebbia..”

“E’ vero.., beh effettivamente mi mancano i vecchi buon mostri della nebbia!”

“… se lo dici tu!”

Erin accostò il grande idrovolante alla base dell’albero lontano dalle radici permettendo ai compagni di scendere:

“Siamo abbastanza lontani da permettere l’effetto sorpresa. Non fatevi vedere e ricordate che il vostro unico compito è quello di raccogliere informazioni!”

“Tranquilla Erin, al mio ritorno vedrò di offrirti da bere <3”

Blank colpì con una gomitata l’amico che intuendo la situazione tagliò corto:

“Bene, se non torniamo nel giro di tre ore allora entrate a cercarci. A dopo!”

I due compagni si mossero celeri e senza fare rumore cominciarono a scalare le radici. Sia Blank che Gidan avevano grande agilità e senza fatica riuscirono ad aggrapparsi prima ad uno poi all’altro ramo fino a raggiungere una buona altitudine.

“Da qui c’è un ottima vista nonostante la nebbia e non mi sembra ci siano Silver Dragon..”

Blank aveva ragione, non c’era traccia dell’entità avvistata dai moguri di Madain Sari ma qualcosa dovevano pur aver visto. Improvvisamente però un forte spostamento d’aria fece trasalire i due giovani visitatori che coprendosi il viso con entrambe le braccia non videro in un primo momento l’enorme figura che maestosamente stava volando a qualche decina di metri di distanza da loro: un drago d’argento dalle ali gigantesche si stava dirigendo verso la base del tronco di Lifa, quel mostro non era un semplice Silver Dragon.

Il primo a vederlo fu Gidan che sgranando gli occhi non credette in un primo momento a ciò che le sue pupille stavano assistendo:

“Oh…mio…Dio…, ma che cosa è quella cosa?”

Blank lo seguì a ruota ma a differenza dell’amico non riuscì a proferire parola:

“…..”

L’intero albero sembrava tremare al passaggio di quella creatura, ma la cosa ancora più incredibile era l’energia magica emanata da ogni suo battito di ali.

“Gulp.., mai visto niente del genere. Dobbiamo assolutamente proseguire!”

“Sei matto?? Quel coso sarà almeno cinque volte più grande di un Silver Dragon normale!”

“Adesso sei tu hai paura eh?, alzati e cammina. Seguiamo quella COSA”

I due Tantarus si ripresero dallo shock e velocemente cercarono di non perdere le tracce di quel colosso. Non fu impresa facile ma finalmente videro dove aveva arrestato il suo volo:
Era l’interno di una sorta di apertura nell’albero, somigliava tantissimo al luogo in cui doveva essere morto.. KUJA!

“Quel luogo…”



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Beh Alex, la mia è stata un pò una scommessa.. non ho mai visto nessuno fare una storia a "GDR" XD anche se non dovesse funzionare appieno sicuramente mi divertirò ad attuarla XD comunque spero seguirai la fic, i tuoi consigli sono sempre ben accetti ^^"

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Capitolo 4
*** L'entità misteriosa ***


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I due tantarus si spostarono velocemente tra le radici per cercare di avvicinarsi il più possibile a quell’apertura fra i rami. Gidan si fece serio ed impugnando la sua nuova arma si tenne in allerta.

“Blank stai dietro di me, credo di aver riconosciuto questo punto di Lifa”
“Che vuoi dire?”
“Qui è dove Kuja morì sotto i miei occhi inglobato dalla furia dell’albero impazzito dopo la morte di Trivia.., a questo punto comincio a pensare seriamente che dietro tutta questa storia ci possa essere davvero lui”
“C’è un modo per scoprirlo amico, avviciniamoci!”

Blank saltò un paio di metri per poi aggrapparsi a dei rami. Con la cosa dell’occhio vide però avvicinarsi tre Zombie.

“Gidan guarda! Accidenti come vorrei avere delle code di fenice..”

 Gidan:
Hp: 500
Mp: 50
Velocità: 30
Armi: Daga di mithril (Att: 14 ; Eff addizionale: Nessuno)
Equip: Nessuno

Blank:
Hp: 400
Mp: 40
Velocità: 20
Armi: Ayan Sword (Att: 12 ; Eff Add: Nessuno)
Equip: Nessuno

Gidan sorrise e balzando all’indietro prese una veloce rincorsa verso i mostri imminenti. Il colpo che diede al primo fu netto e preciso: una pugnalata terribile a recidere la carotide (Danno: 250). Il nemico colpito cadde per terra esamine.

“Ecco fatto, muori di nuovo!”

Intanto Blank non stette li a guardare ed impugnando la sua arma si portò all’attacco facendola roteare un paio di volte. Diede due colpi allo stomaco di un altro zombie uccidendolo (Danno: 150). L’ultimo fu poi massacrato da un attacco combinato della banda, Gidan alla gola e Blank allo stomaco (Danno: 500).

“Blank forza, guarda l’apertura!!”
“Cavolo si chiude, dobbiamo entrare?”
“Ora che sono arrivato fin qui non ho sicuramente intensione di chiamarmi fuori!”

La coppia di banditi si tuffò letteralmente nella profonda voragine dell’albero cadendo a diversi metri. Alcune radici e diversi rami sparpagliati attutirono la botta e Gidan si alzò immediatamente in piedi per guardarsi intorno:

“Non c’è nessuno.. dove diavolo è finito quel coso?”
“Ahi ahi.., maledizione la prossima volta si fa a modo mio..”
“E’ scomparso il drago!”
“Ma che dici?”

All’interno della grande area non vi erano altro che radici, del gigantesco drago argentato non c’era la minima traccia. Improvvisamente però la terra sotto i piedi dei due infiltrati sembrò tremare e in lontananza una figura gli si rese visibile.

“Cosa diavolo è?”

L’ombra di un uomo levitò a qualche metro dal suolo per poi prendere la parola:

“eheheheh…. Io… non so, forse perché per un quarto è anche la sua mente ma non posso davvero credere che dei tipi come voi siano tornati in un posto come questo..”
“Chi sei??”
“Haha! È così strano.. mi hai davanti eppure non mi riconosci neppure..”
“..Kuja?”
“Oh definirmi con quel nome è un po’ troppo riduttivo.., diciamo che ho qualcosa di lui che mi farà molto comodo”
“Maledizione dicci chi sei!!”
“Non sono ancora nessuno ma quando riuscirò ad ultimare la trasmigrazione allora mi vedrete risorgere..”

Nella sua mano brillava un oggetto molto familiare. Gidan trasalì:

“Ma quella.. è la pietra Gulgu!”

Blank cominciava a non capirci più nulla.

“La pietra Gulgu?”

L’entità si perse in un inquietante risata che culminò con un movimento del suo braccio.

“Proverete sulla vostra pelle la conseguenza delle vostre azioni.. com’era..? ah si, folgore astrale!!”

Un’incredibile esplosione distrusse buona parte dell’albero di Lifa e colpendoli in pieno fece volare i due Tantarus giù dai rami. (Hp a 1)

Gidan riuscì ad aggrapparsi a qualcosa prima di venire spiccicato al suolo ed afferrò Blank con un braccio.

“Cosa diavolo era quella cosa!?”
“Non è Kuja, per quanto possa sembrare lui.. non lo è”
“Non mi interessa sapere se è Kuja o meno.. piuttosto cosa vuole??”
“Torniamo all’idrovolante, chiariremo il tutto a Lindblum”

 

Tornati al castello era stata indetta un’altra riunione nella sala del consiglio. Gidan finì di bere il suo calice per poi cominciare a raccontare quello che quel giorno avevo visto all’albero:

“Abbiamo visto il grande drago e proprio come avevano detto i moguri non si tratta di un drago argentato qualunque.. è almeno 5 volte più grande. Non è questo però che ci ha ridotti così. Giunti in un determinato punto di Lifa un ombra che non sono riuscito a riconoscere ci ha parlato. Sembrava Kuja, anche il suo attacco era lo stesso ma quando l’ho chiamato per nome mi ha come rimproverato, quasi si fosse offeso..”

Cid ascoltava il tutto molto interessato, quindi porse una domanda:

“Non hai notato nulla che lo potesse identificare come Kuja?”
“Nella sua mano.., c’era la pietra Gulgu. La stessa che mi ha costretto a recuperare per lui in cambio della vita dei miei amici”
“La pietra Gulgu??, non hai idea del potere di quella pietra!”
“E’ proprio questo che voglio capire, cosa nasconde quell’oggetto? Perché emanava tanta energia? Potrebbe essere la chiave al nostro problema..”

Il Granduca ci pensò un attimo, poi lo anticipò sua figlia:

“Gidan, potresti chiedere a Mikoto!, lei sa tutto sulla magia nera e simili”
“E’ un idea, se non sbaglio vive nel villaggio dei maghi neri”
“Esattamente!”
“Beh allora è deciso, chi viene con me?”

Blank si offrì, ormai si era esposto più del dovuto e doveva andare fino infondo.

“Ottimo, chi altro?”

Eiko scambiò un’occhiata con il padre che questa volta sembrava d’accordo:

“Ok ma solo per il viaggio nel continente esterno, così vai a trovare anche gli altri Moguri. Non ti permetto di andare in nessun altro posto!. Gidan.., anzi, Blank la affido a te!”

Gidan sorrise:

“Non mi credi all’altezza di un compito di responsabilità?”
“In tutta sincerità no!”
“eheh beh come vuoi. Partiamo domani all’alba, ci vediamo tutti qui, andremo con lo stesso idrovolante che ci ha portato a Lifa”

 

La misteriosa pietra Gulgu è tornata sulla scena, ma cosa ha a che fare con l’entità misteriosa?

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Barbidoluzza: Intanto volevo ringraziarti per i complimenti :3 avevo iniziato questo capitolo da tempo ma l’ho postato solo oggi per svariati motivi. Con l’inizio dell’estate mi metterò a passo coi tempi ;)

Alex aspetto anche i tuoi commenti!

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Capitolo 5
*** Grand Silver Dragon ***


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La missione era chiara: Eiko, Gidan e Blank si sarebbero dovuti dirigere nel continente esterno e quindi al villaggio dei maghi neri per parlare con Mikoto. La jenoma era una grande esperta di magia nera e bianca e durante i mesi successivi la sconfitta di Trivia si era specializzata nell’arte evocativa studiando tutti i segreti degli spiriti dell’invocazione. Era la scelta più ovvia, l’entità nell’albero di Lifa stringeva tra le mani la pietra Gulgu, la stessa nascosta precendetemente in un luogo in cui la magia era proibita ed un grande spirito maligno faceva da difensore.

I tre ragazzi si imbarcarono nell’idrovolante con meta Madain Sari. Per prima cosa avrebbero parlato con i Moguri, in seguito si sarebbero diretti da Mikoto.
Gidan lucidava la sua arma con nervosismo, l’idea di poter rivedere Kuja non gli piaceva. Nella cabina entrò poi Eiko che con il suo solito fare interruppe lo stato meditativo del bandito:

“Da quanto tempo te ne stai rinchiuso in una stanza tutto solo a pensare?”

Il ragazzo osservò la nuova arrivata e balzando in piedi rispose con tono allegro.

“Beh sai, non è che sia propria entusiasta della possibilità di rincontrare quell’uomo”
“Ma è tuo fratello! Forse potrebbe essere la volta buona per una redenzione”
“Chi? Kuja? Naaah.. quello non si faceva tutti quei problemi per uno scopo ben preciso. Era un pazzo con la paura di morire. Non ha mai capito cosa fosse giusto o sbagliato.. agiva solo per istinto”
“E’ questo che pensi?”
“Può darsi.. per molto tempo anch’io sono stato così, finché non ho incontrato voi”
“Ecco! Lui potrebbe ‘incontrare noi’ e quindi redimersi!”
“Eiko, non sperarci.. e poi quel colpo che ci ha inflitto a Lifa a me e a Blank non aveva per niente l’aria di.. come dire, una scusa! Sempre ammesso che sia lui”

Il dialogo fu poi interrotto da un brusco movimento dell’Hilda Garde III che scaraventò alla parete Eiko e Gidan.

“Che diavolo succede?”

Da un altoparlante la voce di Erin si espanse per tutto l’idrovolante:

“E’ una cosa mostruosa!!, Gidan, Eiko venite sul ponte!”

I due ragazzi si diressero immediatamente sul posto. Ciò che videro andava ben al di là a quello a cui erano stati abituati fino a quel momento.

“E’ un Silver Dragon!”

Blank estrasse la sua Ayan Sword e subito raggiunse il resto del gruppo sul ponte:

“Gidan, è quello di Lifa!”

Il mostro colpì il velivolo che accusando il colpo stava per precipitare. Erin provò un atterraggio di fortuna sul mare ma vista la velocità presa dall’idrovolante si rese estremamente difficile. Lo schianto fu notevole ma la nave volante rimase a galla. Tutti i presenti stavano bene e Gidan era già in posizione di combattimento.

“Mio Dio.., non so quanto potremo resistere contro una cosa del genere..”

Gidan:
Hp: 500
Mp: 50
Velocità: 30
Armi: Daga di mithril (Att: 14 ; Eff addizionale: Nessuno)
Equip: Nessuno

Blank:
Hp: 400
Mp: 40
Velocità: 20
Armi: Ayan Sword (Att: 12 ; Eff Add: Nessuno)
Equip: Nessuno

Eiko:
Hp: 250
Mp: 75
Velocità: 20
Armi: Flauto Fatato (Att: 8 ; Eff Add: Nessuno)
Abilità: Energira , Haste , Levita
Equip: Tiara di Lamia (Vento -50%)

Eiko rimase arretrata rispetto ai suoi compagni:

“Forza possiamo farcela, io vi darò supporto!”

I due Tantarus osservarono per un attimo il loro avversario, poi si scambiarono un’occhiata piuttosto eloquente.

“Ma è possibile che qui l’unica con un po’ di coraggio sono io?? Sveglia!”

La giovane cominciò a suonare la sua arma magica mentre gli altri iniziarono finalmente a muoversi.

“Ok, forza Blank!”
“Accidenti amico, quella cosa è grossa!”

Grand Silver Dragon:
Hp: 10.000
Mp: 9.999
Velocità: 180

Il gigantesco mostro cominciò col caricare del potere magico nelle sue ali, Gidan intuì a cosa stavano per andare incontro e fece cenno a Blank di rifugiarsi dietro l’Hilda Garde.

“Quella cosa ci disintegrerà!”
“Non rompere Blank, è solo un grosso Blue Avis”
“Già.. chissà com’è che non ci ho mai pensato!”

Il drago stava per lanciare il colpo, sarebbe stato fatale.

“Dov’è Eiko?”
“Merda stavolta Cid si incavolerà”
“Dov’è Eiko??”

La creatura era ormai pronta.

“Eikooo!”
“L’ha vista?”
“No, per questo la chiamo!”

Mancava poco.

“Oh merda, ci spazzerà via come semplici scrocca miao!”
“Blank sta giù!!!”

Onda celeste (Mp: 100)

Dei raggi spaventosi stavano per abbattersi sui resti dell’idrovolante ma una piccola creatura con un corno rosso si frappose tra l’Hilda Garde e la grande magia del drago.
Gidan riaprì gli occhi rendendosi conto di essere ancora vivo ed euforico indicò all’amico cosa li aveva salvati:

“Ma è.. Carbuncle!” (Mp: 30)

Eiko era ancora sulla nave e col flauto guidava la sua creatura. L’evocazione aveva attutito non poco il potere devastante di Onda Celeste ma adesso toccava ai due Tantarus.

“Vi decidete o no ad agire!?”

Gidan si alzò e subito si diresse verso la cabina di guida per assicurarsi delle condizioni di Erin.

“Blank tieni impegnato il nostro amico”
“Cosa!?”

La marinaretta stava bene e disperatamente cercava di portare in aria quell’affare.

“Gidan! Meno male che stai bene.. mi dispiace ma non parte..”
“Spostati!”

Un calcio fu più che sufficiente: il motore si azionò di nuovo e la ragazza riuscì a far decollare l’idrovolante.

Nel frattempo la giovane sciamana evocò Fenice (Mp: 40) che battendo le sue grandi ali infuocate allontanò il nemico e allo stesso tempo diede velocità all’Hilda Garde III. Il mostro sembrò poi ritirarsi verso l’albero di Lifa e tutti i presenti tirarono un grosso sospiro di sollievo. Eiko si rivolse poi ai due compagni:

“E mio padre non voleva mandarmi! Dico ma vi rendete conto che se non ci fossi stata io sareste cibo per draghi?”

Gidan si portò le mani alla testa sbuffando.

“Io ho fatto ripartire l’idrovolante!, tu piuttosto Blank, sei stato un codardo!”
“Un codardo? Tu non sei andato con l’intenzione di aiutare Erin, stavi scappando”
“E’ la tua parola contro la mia!”
“Accidenti!”

Erin interruppe poi quel curioso quadretto avvisando il gruppo che era finalmente visibile la terra ferma del continente Esterno.

“E’ stato il viaggio più lungo della nostra vita, ma siamo arrivati!”

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Selene Krystal (E questo il nick ora, giusto? XD):
Beh nel gioco per prendere la pietra Gulgu bisogna visitare uno dei luoghi più suggestivi di ff9.. e quell’affare ha sicuramente tanto potere visto che Kuja lo voleva ad ogni costo. Nonostante tutto però non viene mai chiarito con estrema chiarezza il suo utilizzo o la sua funzione. Per ciò ho un po’ giocato su questa cosa e ho preso spunto ;)
Per quanto riguarda i personaggi beh, sono un grande fan di final fantasy e del 9 sono particolarmente innamorato quindi penso di aver assimilato per bene i loro comportamenti e le loro caratteristiche XD

Alex: 
I tuoi consigli sono sempre preziosi. Cercherò di prendere spunto da quello che mi hai detto. In questo capitolo c’è stata molta azione quindi non potevo dilungarmi in digressioni ma prossimamente vedrò di concentrarmi maggiormente nei dettagli.

Alla prossima!

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Capitolo 6
*** Nebbia ***


dgjstrbjs

Gidan, Eiko e Blank scesero dall’idrovolante ed investiti dai calorosi raggi solari respirarono profondamente l’aria del nuovo continente. Erin sarebbe rimasta nell’Hilda Garde per rimetterlo immediatamente in volo nel caso fosse successo qualcosa di pericoloso. La giovane sciamana avanzò qualche metro ma una forte emicrania la fece cedere in ginocchio.

“Eiko che succede?”

Gidan si avvicinò preoccupato ma la ragazzina lo tranquillizzò:

“Sto bene.., è solo un po’ di stanchezza. Quel drago era davvero potente e mi chiedo come sia possibile che entità del genere vaghino libere per i cieli di Gaya”

Gidan annuì.

“Gli unici mostri davvero potenti che sono rimasti in circolazione sono i Grand Dragon che comunque non si allontanano mai dal loro Habitat e quelle specie di capre”

Blank se la rise.

“Gli Yan. Vivono nell’isola vicino l’albero di Lifa. Una volta ricordo che Kalò ordinò a due aspiranti tantarus di recuperare un corno di Yan, purtroppo non fecero mai ritorno al covo eheh”

Eiko si diresse poi verso Madain Sari invitando il resto del gruppo a seguirla.

“Forza da questa parte, vi offro un buon caffè”

 

Qualche minuto dopo i tre viaggiatori si ritrovarono seduti nel tavolo del villaggio a sorseggiare un gustoso caffè Kiliman. Due moguri del posto si unirono agli avventurieri giunti e velocemente cercarono di spiegare nei dettagli la situazione.

“Finalmente sei arrivata Eiko.., avevamo tutti paura qui da soli e quello che è successo nell’ultima settimana non ci rassicura per niente”
“Raccontaci tutto Morfello”
“Ok. L’altro giorno stavo osservando in pace il muro dell’invocazione. Farlo mi rasserena sempre l’animo e di solito ci sto non più di una mezzoretta. Quella volta però un’ombra spaventosa ricoprì l’intero villaggio. Io uscì subito per vedere con i miei occhi il motivo di tanto scuro e a bocca aperta notai un gigantesco drago argentato dirigersi verso Lifa. Era enorme ma di proposito cercai di notare se vi fosse qualcuno sulla sua groppa ed era proprio così!”

Gidan ascoltava attentamente.

“Era senza dubbio l’entità misteriosa che ha attaccato me e Blank..”

Il moguri continuò.

“Era troppo in alto e non riuscì a riconoscerlo ma per domare quella creatura doveva senza essere senz’altro un uomo dai grandi poteri”
“Capisco.. beh ragazzi, non ci resta che parlare con Mikoto e scoprire qualcosa in più sulla pietra Gulgu. Magari riusciremo ad intuire i piani di quell’essere”

Morfello suggerì poi agli ospiti di riposare nel villaggio vista l’ormai tarda ora ed il gruppo accettò volentieri l’offerta.
Durante la notte Gidan si diresse al muro dell’invocazione, evidentemente non riusciva a dormire. Quelle pitture gli facevano tornare alla mente vecchi ricordi: le avventure con Daga, l’irruzione nel luogo dei ricordi, l’attacco a Kuja, la distruzione di Trivia.. Tutte esperienze che segnarono profondamente il suo animo e per certo non avrebbe mai potuto negare la sofferenza nello stare lontano dalla sua amata. Ma era ovvio, mai avrebbero potuto vivere felici. Lei una regina, lui un bandito: due ranghi opposti e mai affini.
Il sole stava per sorgere ed il riflesso dei suoi raggi sulle rovine dell’antico villaggio riproduceva quel rosso scarlatto simile ad un incendio che in quell’istante stava assalendo Gidan dall’interno. Il ladro alzò poi il capo osservando la pittura di Arka:

“Ricordo questo essere.., una sua metà difendeva la pietra Gulgu ad Oelivert. Accidenti.. Kuja sei davvero tu?”

 

Eiko e i due Tantarus erano pronti a ripartire e dopo aver salutato i Moguri di Madain Sari proseguirono verso la costa dove li attendeva Erin con l’idrovolante.

“Bentornati ragazzi, durante la vostra assenza ho cercato di squadrare da cima a fondo il continente da qui e.. non ho visto una mazza!”

Eiko sorrise e con aria esperta le spiegò l’ovvio motivo:

“Certo! Con tutta questa nebbia non si vede assolutamente nulla!”

Gidan e Blank annuirono, poi si scambiarono una delle loro solite occhiate.

“Accidenti e chi si era reso conto che l’intero continente è di nuovo avvolto dalla nebbia!?. Voglio dire, ne era rimasta un po’ anche dopo la nostra fuga da Lifa dopo lo scontro con Trivia e anche quando quell’entità ci ha attaccati era presente se pur in poche quantità.. ma ora..”

Eiko ebbe nuovamente quel dolore alla testa ma per cercare di passare inosservata ricordò al gruppo la missione. Dovevano raggiungere il villaggio dei maghi neri.

“Qualcosa non va..”

I viaggiatori giunsero in poco tempo a destinazione e cortesemente vennero fatti accomodare. Mikoto non sembrava sorpresa nel vederli e dopo averli salutati li invitò nella sua stanza per poter parlare liberamente.

“Sapevo che sareste venuti. Ho visto la nebbia fuori e sentivo che c’erano novità nell’aria. Che succede?”

Eiko anticipò i suoi compagni:

“prima di tutto volevo chiederti se eri a conoscenza che nel bosco fuori il villaggio erano presenti dei Behemoth.. venendo ne ho visti un paio. Ma come è possibile!?”
“Si è vero, ultimamente il bosco si è riempito di creature spaventose. Anche i mostri dell’isola ‘sacra’ sono giunti fin qui”

Gidan sgranò gli occhi.

“Le capre!?”

Mikoto annuì per poi continuare.

“Ho provato a studiare il caso ma non capisco davvero come sia possibile una cosa del genere..
I Behemoth credevo si fossero estinti dopo la distruzione del mondo di cristallo e del luogo dei ricordi e con la morte di Kuja nessuno crea più mostri usando la nebbia”

A parlare fu stavolta Gidan:

“Siamo venuti fin qui per metterti al corrente di alcuni fatti che sono successi ultimamente.. Non so se da qui hai avuto la possibilità di notarlo ma è un po’ di giorni a questa parte che i cieli del continente Esterno sono governati da una creatura mastodontica”
“Si l’ho visto. Qui lo chiamiamo Grand Silver Dragon”
“Ottimo mi risparmi parte della storia. Beh alcuni moguri di Madain Sari hanno avvisato Eiko che in groppa a quella creatura vi era qualcuno”
“Cosa? Come è possibile?”
“Allora Cid ha mandato me e Blank a verificare il tutto direttamente all’albero di Lifa e..”
“E?”
“Abbiamo fatto la sua conoscenza. Un entità spaventosa ci ha attaccati scaraventandoci via dall’albero”
“Tsk.. incredibile. Non l’avete visto in volto?”
“No è rimasto nell’ombra ma i suoi attacchi.. ecco.., erano molto simili a quelli di Kuja”
“No, è impossibile! Kuja è morto”
“E’ quello che credo anch’io ma sta di fatto che ho vissuto il tutto sulla mia pelle..”

Eiko intervenne nel discorso.

“Gidan dice che possedeva la pietra Gulgu..”

A quell’affermazione Mikoto trasalì.

“Cosa!? Ma la pietra Gulgu è andata distrutta insieme ad Esto Gaza dopo che le radici l’hanno assalita, quel luogo è stato completamente raso al suolo..”
“Evidentemente qualcuno ne aveva bisogno tanto da ‘scavare’ tra quelle macerie”

Blank, che fino a quel momento era rimasto con le spalle al muro in silenzio, prese improvvisamente la parola:

“Allora Mikoto, qual è il potere di quella pietra?”

La ragazza ci pensò un po’ e dopo aver preso uno dei libri che affollavano quella stanza rispose chiaramente:

“La pietra Gulgu è una chiave. Kuja al tempo la usò per aprire il vulcano di Esto Gaza ma il suo potere effettivo era ben altra cosa.. Questo forse quel maledetto non lo sapeva. Quell’oggetto ha la capacità ‘aprire le menti’ e sciogliere ogni sorta di sigillo”
“Che vuol dire ‘aprire le menti’?”
“Ho letto che una volta un grande mago dai poteri sconfinati usava quella pietra per impadronirsi delle magie dei suoi avversari. ‘Apriva le loro menti’ e di conseguenza aveva la possibilità di rubare ciò che vi era all’interno. Una leggenda peculiare ma a questo punto tutto è possibile..”

Improvvisamente due maghi neri irruppero nella stanza.

“Mikoto! Dei mostri sono riusciti ad arrivare al villaggio!!”
“Ma che diavolo sta succedendo??”

Eiko corse subito all’entrata.

“Un Agaliber? Cosa ci fa qui un Agaliber??”

Dietro di lei giunsero anche Blank, Gidan e Mikoto.

“Poche chiacchere, accoppiamo quel coso e dopo riprendiamo il discorso!”

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Per la cronaca, gli agaliber sono quei mostri maghi con un libro presenti alla reggia di Kuja ;)

Selene Krystal: Grazie alla tua precisazione sull’utilizzo della pietra Gulgu ho potuto sviluppare ulteriormente la mia idea =) mi mancava proprio quel tassello XD

Al prossimo aggiornamento ;)

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Capitolo 7
*** Assalto al villaggio ***


asdfg

Il villaggio fu subito in allerta. Era quanto meno peculiare che dei mostri riuscissero a raggiungere i centri abitati in quanto l’ingresso poteva essere aperto solo dai maghi neri. Gidan si armò con la sua Daga di Mitrhil mentre Blank ed Eiko cercarono di studiare una strategia alternativa efficace.

La piccola invocatrice avvertì poi Gidan.

“Fai attenzione, è un mostro particolarmente potente!”

L’Agaliber aprì il suo libro e pronunciando ad alta voce delle parole intraducibili caricò del potere elementale.

Agaliber
Hp: 1000
Mp: 2000
Velocità: 50

“Accidenti, state indietro!”

Eiko si rese protagonista della scena evocando ancora una volta il fidato Carbuncle (Mp: 30). La creatura creò i celebri specchi magici davanti i suoi alleati respingendo quella che aveva tutta l’aria di essere un Firaga. La potente magia di fuoco investì lo stesso utilizzatore ma vista l’incredibile potenza finì per colpire anche una capanna del villaggio. Alcuni maghi neri cercarono immediatamente di spegnere le fiamme con alcuni Idro ma il fuoco si propagava velocemente.
Intanto l’Agaliber non rimase a guardare e leggendo un’altra formula si accinse a sferrare un ennesima magia devastante.

Blank cercò disperatamente di colpire il mostro prima che potesse ultimare l’incantesimo ma quest’ultimo si mosse celermente.

“Gidan dobbiamo fare qualcosa! Il Reflex ci proteggerà dalle sue magie ma respingendole finiremo per distruggere l’intero villaggio!”

Il Tantarus dai capelli biondi cercò di farsi venire un idea e finalmente pensò ad una strategia che poteva risultare vincente.

“Quel maledetto usa quel libro per effettuare le magie..”

Con un movimento celere e furtivo, il ladro riuscì incredibilmente a togliere dalle mani dell’Agaliber il suo preziosissimo libro. Eiko e Mikoto assistettero alla scena senza proferire parole. Blank se la rise.

“Si! Sei un genio, perché non ci ho pensato prima?”

La creatura stava però per effettuare il colpo preparato qualche istante prima e puntando il suo braccio verso Eiko sprigionò un’energia spaventosa.

Telecinesi (Mp: 50)

I capelli della sciamana si mossero, il suo orecchio cominciò a fargli male.

“No!! Sta cercando di.. rubarmi l’orecchino Demodè..”

Mikoto congiunse le mani chiudendo gli occhi e in un istante concentrò un grande quantitativo di potere magico.

“Lasciala!!”

Dai palmi delle sue mani venne sprigionata una luce biancastra che andò a devastare il mostro (Danno: 670).

Onda Magnetica (Mp: 70)

“Forza finitelo!”

Blank fece roteare la sua arma e con maestria stava per infilzarlo mortalmente. Prima dell’impatto però un vento devastante scaraventò tutti i presenti a qualche metro di distanza (Danno: 150).
Eiko si ripreso immediatamente ed alzando lo sguardo vide qualcosa volare verso il villaggio.

“Un Drago Rosso!!”

Drago Rosso
Hp: 2000
Mp: 2000
Velocità: 100

Il nuovo arrivato scagliò un Firaga (Mp: 24) contro il villaggio. Le fiamme lo avrebbero avvolto nel giro di pochi minuti. Gidan e Blank erano immobili, non avrebbero potuto niente con le loro armi bianche mentre Eiko cercava disperatamente di curare i feriti.
Il drago stava per scagliare un’altra magia elementale e stavolta sarebbe stata la fine.
Era rimasta solo Mikoto a combattere quelle creature in quanto i maghi neri e gli altri Jenoma non avrebbero potuto competere in alcun modo.

“Thundara! (Mp: 12)”

Il fulmine andò a colpire l’Agaliber che ormai agonizzante si accasciò al suolo. (Danno: 160)

“Non posso affrontare quella cosa da sola..”

Il Drago Rosso stava per effettuare il suo attacco più potente che in tutta probabilità avrebbe spazzato via l’intero villaggio.
La creatura alzò le ali, stava per lanciare la magia.

“E’ la fine..”

Improvvisamente però, nel cielo, un entità munita di ascia bloccò l’azione del Drago che in un istante fu letteralmente tagliato in due. I suoi resti caddero sul villeggio ormai salvato dalle fiamme grazie alla collaborazione di tutti gli abitanti. Mikoto si guardò intorno per scoprire l’artefice di quel colpo e l’unica persona che non riconobbe come abitante del villaggio fu un bambino col cappello da merlino, un mago nero più basso degli altri, che con in mano un bastone si avvicinava quatto verso tutti i feriti.

“S-state bene?”

Gidan non credeva ai suoi occhi, era davvero lui.

“Vivi..?”

Blank, ancora dolorante, alzò un occhio per squadrare il nuovo arrivato mentre Eiko andò subito ad abbracciarlo.

“Vivi?? Sei davvero tu??”

Il piccolo mago nero frenò gli entusiasmi.

“S-sono Vand.. uno dei figli di Vivi!”

Gidan sgranò gli occhi.

“Vand! L’avevo capito subito che eri tu eheh..”

Eiko pestò un piede al bandito che perse più vita così che non con un Apocalisse.

“Ahi!!”

Mikoto si avvicinò al piccolo mago.

“Ti dobbiamo tutti la vita qui..”

Blank prese poi la parola.

“Come mai eri da queste parti?”
“Mi a-allenavo da t-tempo ormai qui al c-continente E-Esterno.. Poi ho v-visto alcuni Behemoth nella f-foresta e ho pensato c-che avrebbero potuto e-essere pericolosi.. e così e-eccomi”

Eiko intanto si allontanò furtiva per non far preoccupare il gruppo delle sue condizioni. Il mal di testa diventava sempre più forte e l’orecchino Demodè brillava di una luce mai vista. Stava senza dubbio succedendo qualcosa di terribile. L’Agaliber non era lì per una pura casualità e vista l’intelligenza tipica di quel tipo di creatura era ovvio che sarebbe riuscita a rompere il sigillo per entrare nel villaggio.

“Ha tentato di rubare il mio orecchino..”

 

Qualche ora dopo i feriti erano tutti stati risanati dalle magie bianche dei jenoma e Mikoto parlò di quello che era successo nel pomeriggio:

“E’ ormai ovvio che a Gaya sta succedendo qualcosa di spaventoso. Creature confinate nel luogo dei ricordi ora popolano le nostre foreste e draghi giganteschi sovrastano i cieli. La nebbia è tornata ad oscurare il sole e creature “intelligenti” riescono persino a rompere la barriera che divide il villaggio dei maghi neri con l’esterno.. credo siano tutti elementi aventi a che fare con l’uomo con la pietra Gulgu..”

Eiko intervenne.

“Un’altra cosa importante è che quell’Agaliber ha tentato di rubare il mio orecchino Demodè..”

I presenti si voltarono tutti verso la sciamana.

“Cosa? Questo non lo sapevamo..”
“E’ proprio così. Ho pensato che forse tramite la pietra Gulgu quell’uomo riesce a manovrare le menti dei mostri”

Mikoto annuì.

“E se quel mostro seguiva il volere dell’entità misteriosa.. allora il suo reale obbiettivo è..

Eiko chiuse gli occhi quasi non volendo affermare quello che stava per dire.

“I gioielli ancestrali..”

Gidan si alzò dalla sua postazione improvvisamente.

“Io vado ad Alexandria”

Tutti i presenti rimasero basiti.

“Se quello che dice Eiko è vero.. Allora Daga è in pericolo!”

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Bella sorpresa eh? Il nome del figlio di Vivi è totalmente inventato da me, non c’è scritto da nessuna parte né sul gioco né sul web. Lo dico per evitare incomprensioni. Beh concedetemela, non me la sentivo di chiamare anche lui Vivi XD. Per la cronaca, Vand vuol dire Acqua.

Alex: Ok cercherò di aspettarti la prossima volta, nei limiti del possibile XD per il fatto di scan ci ho pensato e credo che quando uno dei protagonisti lo userà potrà vedere molti più dettagli del mostro che affronta, come debolezze ecc. Per quanto riguarda vita, Mp e velocità quelli sono parametri base che in teoria dovrebbero servire per dare dei punti di riferimento ai lettori che seguono il ‘combattimento’ nello stile che sto sperimentando ;)
Ah comunque non mi sarei mai scordato di Daga XD.

Selene Krystal: Era lui che sospettavi? XD beh comunque non ho potuto resistere.. dovevo assolutamente fare entrare nel “cast” il figlio saggio di Vivi *__*. Comunque hai ovviamente ragione, ho scelto i mostri con cura in quanto come avrai potuto vedere in questo capitolo certe caratteristiche portano conseguenti contromosse ;)
Per il resto tranquilla, presto capirai il perché di tanto caos a Gaya :D

A presto!!

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Capitolo 8
*** Faccia a faccia ***


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L’alba non era neanche più visibile, non vi era più la bellezza purificatrice dei raggi solari illuminanti l’intero continente Esterno. I boschi avevano perso quella loro caratteristica magica a causa delle belve terrificanti che vi abitavano adesso e la fitta nebbia rendeva la circostanza ancora più cupa e malinconica. Il lamento sommesso delle creature avrebbe fatto rabbrividire chiunque ma quel contesto tanto involuto era invece di buon auspicio a qualcuno che alle spalle dell’intera Gaya stava progettando qualcosa di terribile quanto mortale.

Daga poteva essere in pericolo, Gidan aveva ragione ed Eiko non esitò ad incoraggiare l’idea del compagno. Dovevano assolutamente recarsi ad Alexandria prima che l’entità potesse tentare il colpo all’Artiglio di Drago e al ciondolo d’Argento.
Uno dei maghi neri lì presenti consigliò a tutto il gruppo di fare rifornimento dal fabbro della città, ovviamente, in circostanze come quelle, avrebbe offerto la casa.
Il gruppo di avventurieri accettò l’offerta e velocemente scelsero le armi che più avrebbero fatto comodo.

“Salve ragazzi, ecco la merce. Prendete quello che volete, è per il bene del pianeta!”

Vlachus (Att: 20 ; Eff Add: Lentezza)

Ramo catecù
Abilità: (Cometa Mp: 16 ; Antima Mp: 18 ; Medusa Mp: 18)

Piffero
Abilità: (Energiga Mp: 22 ; Force Mp: 14 ; Jewel Mp: 4)

Blood Sword (Att: 20 ; Eff Add: Succhia Hp)

Tutti i presenti presero le armi adatte al loro stile per poi dirigersi senza perdere tempo verso L’Hilda Garde III guidato da Erin. Gidan, Eiko e Blank stavano per imbarcarsi finché Vand non attirò la loro attenzione.

“A-aspettate.. io v-vengo con voi!”

Gidan annuì sorridendo, per un attimo ebbe un deja-vu.

“Certo, la tua magia è una delle poche cose efficaci contro quei mostri”

Mikoto raccomandò i viaggiatori di fare molta attenzione durante il volo. Se avessero incontrato ancora quell’enorme Grand Silver Dragon avrebbero dovuto cercare una pista d’atterraggio immediatamente. Poi lanciò qualcosa a Gidan.

“Gidan prendi!”

Il ladro afferrò al volo l’oggetto, era un Elisir.

“Grazie Mikoto, spero di non averne bisogno!”

L’idrovolante partì tagliando il vento ad una velocità pazzesca. La meta era adesso Alexandria.

Blank osservava la sua nuova arma con aria sorridente. Il fabbro del villaggio dei maghi neri era uno tra i migliori in tutta Gaya.

“Che bellezza quest’affare. E l’ho avuto gratis per giunta!”

Gidan gli rispose roteando il suo Vlachus.

“Beh pensa che nel luogo dei ricordi abbiamo incontrato un entità dall’animo abbastanza anonimo che si faceva chiamare il fabbro fantomatico.. il suo nome era..”

Al discorso intervenne Eiko che completò la frase del bandito.

“Hades, già.. chissà chi era o che fine ha fatto”

I tre continuarono a discutere animatamente per tutto il resto del viaggio, l’unico a rimanere un po’ in disparte fu Vand che non conoscendo a fondo tutti i suoi compagni non poteva condividere i ricordi delle vecchie esperienze. Rimase vicino il ponte per osservare l’orizzonte che coperto dalla Nebbia non mostrava altro che bianco su bianco.
Successivamente il discorso si spostò nuovamente sull’entità misteriosa e sul suo obbiettivo. A parlare fu Eiko.

“Perché secondo voi cerca i gioielli ancestrali se riesce a controllare veramente tutti i mostri di Gaya? Insomma se vuole il potere può averlo.. mandando contro un regno un esercito di behemoth vincerebbe comunque!”
“Forse non è solo questo. O magari è solo un maniaco della grandezza. Kuja era così”

Blank era dubbioso.

“Ma se davvero non era Kuja quello all’albero.. come faceva ad avere le sue magie? Parliamo di Folgore Astrale.. un incantesimo che ci ha distrutti parecchie volte”

Il dialogo fu interrotto da Erin che avvisò i presenti di essere entrati in territorio di Alexandria. Gidan chiuse per un attimo gli occhi pensando che avrebbe rivisto Daga dopo la sua fuga dal castello. Non era pronto, non poteva affrontarla.. ma adesso doveva.

 

Una bellissima ragazza castana con una benda all’occhio avanzò verso la regina. Drizzò il suo fisico bilanciato e sull’attenti avvisò Garnet della presenza dei suoi vecchi compagni.

“Regina Garnet.. Gidan è qui”

Daga si voltò verso la Shogun di Alexandria quasi a verificare che quello che aveva appena sentito corrispondeva alla verità.

“C-come?”

Beatrix annuì, l’uomo che l’aveva rapita, messa in pericolo, salvata e soprattutto fatta innamorare era di nuovo al castello per chiedere un colloquio con la regina.

“… Non voglio vederlo”
“Ma maestà.., non è solo”
“Non mi importa non voglio più vederlo mi dispiace”

Un rumore metallico rimbombò nella camera reale. Era Steiner che con il suo solito passo saltellante si avvicinò alle due ragazze.

“Maestà.. non vorrei andare contro i vostri principi di regina e donna ma.. le consiglio di ascoltare cosa ha da dire. Magari vuole scusarsi per tutti i danni che le ha procurato!”

Beatrix non parlò limitandosi ad annuire. Daga sembrava però ancora dubitante.

“Non può pretendere che io gli dia ascolto dopo quello che mi ha fatto”

La decisione sembrava presa ma delle voci provenienti dal corridoio fuori premisero lo spalancamento della porta della regina.

“Daga!”

Era Gidan con alle spalle tutta la schiera della squadra plutò dolorante.
Garnet trattenne una lacrima, poi si alzò dalla sua postazione e pregò Beatrix e Steiner di uscire. Erano di nuovo soli, l’uno di fronte all’altra.

“D-Daga..”
“Mi chiamo Garnet.. Daga non c’è più”
“Mi dispiace..”
“Mi hai lasciato un biglietto in cui mi informavi che partivi.. un biglietto..”
“Non è questa la mia vita. Tu sei.. una regina, e io..”
“Tu sei chi ho amato”
“Hai usato il passato.. lo capisco. Non ti chiedo nulla solo volevo informarti di alcune cose che sono successe. Siamo in pericolo”
“Gidan ti prego. Non cominciare con le tue prediche. Sono cresciuta e ho un regno che darebbe la vita per difendermi. Non ho bisogno di te. Ora vai!”
“Daga.., Garnet. Ti prego, anche Eiko è qui. Qualcuno cerca i gioielli ancestrali e..”
“Basta esci!”

Beatrix e Steiner irruppero velocemente nella stanza allontanando il povero Gidan che pur cercando di divincolarsi fu trascinato fuori.

“Ti prego!”

 

Qualche ora dopo il gruppo si ritrovò al borgo. Gidan era disperato mentre Eiko non poteva far altro che ridere beffardamente.

“Cosa ci trovi di divertente?”
“Beh sinceramente.. non vorrei dirtelo ma te lo meriti!. Parlerò io con Daga, vedrai che a me darà retta”
“Fa come vuoi..”

Blank ordinò intanto qualcosa da bere mentre Vand osservava gli altri bambini correre per il borgo. La situazione ad Alexandria sembrava tranquilla, ma quel silenzio rotto solo dalle grida giocose dei giovani sembrava destinato a spegnersi presto.

 

Da qualche parte nell’albero di Lifa intanto un uomo nell’ombra dalla bassa statura si avvicinò ad un piccolo buco tra le radici.

“Signore credo sia tutto pronto. Ormai mancano all’appello solo i 4 frammenti dell’antico monile. Le ricordo che in questo stato è ancora molto debole.. non vorrei che foste costretto a troppi sforzi”
“Oh tranquillo dottor Totto. I 4 frammenti sono già stati riuniti. Quegli stolti hanno già fatto metà del lavoro. Manderò i Kaos a completare l’opera.. vedremo quanto sapranno ancora resistere”

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Alooora, questo è stato un capitolo un po’ transitorio, meno azione e più emozione XD mi sono un po’ soffermato sulla decisione di Gidan di tornare alla sua vita. Comunque sia, ebbene si, non avete letto male alla fine. Ha detto proprio dottor Totto XD non aggiungo altro, a voi le fantasiose supposizioni :D

Alex: Tranquillo, il figlio di Vivi ho cercato di farlo il più uguale possibile al padre perché sinceramente mi mancava troppo XD è un personaggio troppo al di là per ometterlo e la balbuzia è ormai stampo di riconoscimento XD probabilmente non inserirò anche gli altri figli.. oppure si. Lo so solo io muahahaha

Selene Krystal: L’entità sta per agire e presto si spiegherà il legame fra pietra Gulgu e pietre ancestrali *_*

Un caloroso grazie a voi due che commentate ma anche a chi legge senza esplicare le proprie opinioni. Ricordate, io imparo dai vostri consigli, avete ed ho tutto da guadagnare :D

Al prossimo aggiornamento ;)

  

 

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Capitolo 9
*** Alexandria nel 'Kaos' ***


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Il dottor Totto si avviò in direzione della pietra Gulgu e farneticando qualcosa attivò il suo potere magico. Un incredibile ondata azzurra travolse l’intero albero di Lifa che sopportando appena la forte folata d’energia oscillò pericolosamente.

“Lich, Malilith, Tiamath, Kraken.. Kaos dei 4 elementi governatori di Gaya, signori dei Rizomata e del creato.. rispondete a questo appello!!”

Le radici di Lifa tremarono ed una varco circolare si aprì a mezz’aria.

“Attaccate Alexandria e riportatemi i gioielli ancestrali!!”

 

Gidan intanto se ne stava seduto alla taverna del borgo di Alexandria a sorseggiare una bevanda alcolica. Non riusciva a darsi pace per l’esito dell’ultimo colloquio con Daga e muovendo la gamba su e giù tentava di scaricare il nervosismo.
In quell’istante entrò Blank che appoggiandosi alla parete del locale non poteva far altro che sorridere vedendo l’amico in quelle condizioni.

“Haha.. era da tempo che non ti vedevo così per una ragazza. Nell’ultimo anno sei cambiato davvero tanto, prima di conoscere Daga era un dongiovanni della peggior specie e mai avresti permesso che l’amore arrestasse il tuo successo con le donne”

Gidan non lo guardò neppure e Blank continuò.

“Lo sanno tutti, hai perso appeal con le ragazze”

Il biondo ladruncolo continuava ad ignorarlo.

“Non ci riesco proprio a distrarti eh? Bah amico fa come vuoi. Eiko è andata a parlare direttamente con lei, probabilmente le darà ascolto”
“.. Non è un problema d’amore. Semplicemente sono preoccupato per lei”
“Si certo eheh.. se le cose stanno così dovresti sentirti meglio, ti ho detto che Eiko è andata a parlarle”
“E non è neanche un problema di lontananza..”
“Non l’ho mai detto”
“Sono solo preoccupato.. si”
“Eiko è andata a parlarle!”
“Davvero? Ah.. beh speriamo bene”
“Haha sei davvero senza speranze, ma infondo ci ho fatto l’abitudine”
“Eh? Che vuoi dire?”
“Nulla figurati, ora  però sarà meglio che vada a vedere cosa combina Vand. Ti lascio con le tue riflessioni”
“Già.. riflessioni..”

Il piccolo figlio di Vivi girovagava per i borghi, era già stato ad Alexandria ma non si era ancora abituato alle grandi città. Camminando si scontrò con uno strano tizio con quattro mani che dopo avergli chiesto scusa si allontanò ad una velocità impressionante. Solo qualche istante dopo il giovane avventuriero si rese conto di aver perso il suo nuovissimo ramo Catecù.

“A-al ladro!”

Il mago nero rincorse per tutto il regno quell’individuo ma era davvero troppo veloce.

“Vediamo s-se così t-ti fermi.. M-medusa! (Mp: 18)”

L’incantesimo colpì in pieno l’uomo che si trasformò in una statua di pietra.

“E-ecco cosa s-succede ai ladri..”

Vand trascinò la scultura fin dentro una bottega. Poi si rivolse al venditore col tono di chi ha appena perso una persona molto cara.

“La p-prego signore.. m-mio padre ha s-subito un a-attacco da un mostro.. è d-diventato u-una statua!”
“Oh piccolo.. deve essere uno Status pietra. Tieni questo, è un Ago Dorato”
“L-lei.. è d-davvero un uomo d’oro..”

La pozione fu versata sulla giacca del quattro mani. All’interno vi era il suo portafoglio con ben 500 guil.

“T-tenga 150 guil s-signore e me ne d-dia altri due”
“Certo piccolo, ecco!”
“G-grazie molte..”

Vand portò la statua in un angolo appartato della città e finalmente curò del tutto il ladro.

“C-chi sei?”

Il tizio si guardò intorno e scoppiò in una risata isterica.

“Non credevo che le persone potessero cambiare tanto in un periodo di tempo così breve”
“E-eh?”
“Non ti ricordi di me? Sono Jack della traversa. Abbiamo giocato a carte qualche tempo fa”
“No.., p-proprio non ricordo”
“Uhm.. tu ti chiami Vivi no?”

A quella domanda il giovane mago nero abbassò la testa. Aveva capito tutto e quelle continue situazioni lo mettevano sempre a disagio.

“N-no.. Vivi era il mio papà. Io mi chiamo Vand”
“Ah ora capisco! Siete praticamente uguali, sarà una caratteristica della tua specie. Bene è stato un piacere ma ora devo scappare!”
“F-fermo! Dammi il mio ramo”
“Ramo? Quale ramo? Aah questa specie di bastone.. bah tieni non è neanche di buona qualità!”

Con quelle parole il buon vecchio Jack si allontanò in direzione della taverna senza neanche più un guil.

Al castello nel frattempo Eiko e Daga parlavano all’interno della stanza della regina. La piccola sciamana raccontò delle vicende al villaggio dei maghi neri e velocemente la informò della situazione

“Garnet devi ascoltare. Non c’entra niente Gidan adesso ma è in pericolo la nostra incolumità!”
“Hanno tentato davvero di prendere il tuo orecchino..?”
“Proprio così e visto che tempo fa abbiamo deciso di tenerne due a testa ho pensato che Alexandria poteva essere in pericolo”
“Qui non è successo niente di pericoloso.. e comunque puoi riferire a Gidan che può tornarsene da dove è venuto”
“Ma allora sei tonta!! Qui potrebbe succedere una catastrofe da un momento all’altro e tu pensi e quell’idiota?. Guardami, da donna a donna.. devi organizzare una difesa pre-battaglia”
“… ok d’accordo Eiko”

In quell’istante però irruppe nella stanza Steiner che agitatissimo informò la regina di alcuni disordini all’entrata del borgo.

“Che succede Steiner?”
“Dei mostri hanno abbattuto le porte della città!”
“Cosa? Non è possibile sono state rinforzate e neanche un Pyros potrebbe forzarle”

Eiko balzò in piedi.

“Garnet ho idea che sia troppo tardi per prevenire l’attacco”

Nella camera arrivò anche Beatrix.

“Regina, alcune delle mie soldatesse hanno riconosciuto una delle creature. Dicono si tratti di Lich, il Kaos della terra”

Le due sciamane sgranarono gli occhi, non era più il momento di tergiversare.

“Shogun beatrix, manda il tuo esercito a difendere il borgo. Steiner, tu e i plutò penserete ai civili”

I due risposero all’unisono:

“Ricevuto!”

Le quattro mostruose creature cominciarono a distruggere tutto ciò che incontravano. Gidan, Vand e Blank udirono immediatamente l’allarme e velocemente si diressero alla piazza.

“No è impossibile.. cosa diavolo ci fanno i Kaos qui!?”

Lich puntò immeditamente Gidan e con le sue lame cercò di lacerarlo lateralmente. Il bandito balzò però celere e con destrezza si rimise subito in posizione.

“Ragazzi Kraken e Malilith si stanno dirigendo verso il castello. Fermateli!”
“E Lich?”
“Ci penso io a lui..”

Il ragazzo coi capelli rossi e il mago nero obbedirono all’ordine del compagno e con grinta sbarrarono la strada ai due Kaos.

“Fine della corsa!”
“F-fatevi sotto..”

Vand
Hp: 300
Mp: 120
Velocità: 30
Armi: Ramo Catecù (Cometa Mp: 16 ; Antima Mp: 18 ; Medusa Mp: 18)
Equip: Nessuno

Blank
Hp: 400
Mp: 20
Velocità: 20
Armi: (Att: 20 ; Eff Add: Succhia Hp)
Equip: Nessuno

 

Malilith sguainò tutte le sue spade.

Malilith
Hp: 2000
Mp: 2000
Velocità: 100

Il Kaos affondò subito le sue armi contro il Tantarus che balzando di lato riuscì per un pelo a salvarsi. Il bandito tentò poi un contrattacco veloce affondando con forza la sua spada sulla pelle squamosa della creatura (Danno: 40).

“Vand non credo gli abbia fatto molto male. Forza tocca a te!”

Il mago nero concentrò la sua energia.

“B-Blizzara!! (Mp: 14)”

Il colpo di ghiaccio travolse Malilith che finì al suolo (Danno: 250).

“Di questo parlavo!, forza possiamo farcela!”

 

Al castello intanto era giunto volando il quarto Kaos, Tiamath che facendo tremare le mura attirò l’attenzione della regina.

“Eiko sono giunti fin qui..”
“Forse potremmo evocare Alexander..”
“E’ un idea, forza dammi le mani”

La concentrazione delle ragazze fu però arrestata da una scossa devastante. Il mostro era penetrato al castello facendo strage di tutti i soldati che provavano a fermarlo. In seguito sopraggiunsero Beatrix e Steiner.

“Mio Dio è enorme..”
“Forza Steiner, per la regina!!”

Beatrix
Hp: 600
Mp: 200
Velocità: 50
Armi: Save the Queen (Att: 40 ; Eff Add: Nessuno)
Equip: Giacca Bianca (Abilità: Megafono ; Assorbe elemento sacro)

Steiner
Hp: 500
Mp: 50
Velocità: 30
Armi: Ice Brand (Att: 30 ; Eff Add: Danni ai nemici di fuoco +50%)
Equip: Nessuno

La Shogun estrasse la sua Save the Queen ed evocando una grande quantità di energia elettrica eseguì uno dei suoi colpi preferiti.

“Megafolgore! (Mp: 24)”

Il colpo danneggiò seriamente la belva che però era ancora in piedi (Danno 300).

Tiamath
Hp: 1200
Mp: 2000
Velocità: 130

 

Gidan nel frattempo era alle prese con Lich che dei quattro Kaos era sicuramente il più potente.

Lich
Hp: 3000
Mp: 3000
Velocità: 150

“Maledizione.. non riuscirò a reggere a lungo..”

Lo scheletro d’elemento terra trafisse poi il bandito allo stomaco che essendo vistosamente più lento non riusciva ad evitare gli attacchi (Danno: 350).

“E’ la fine..” (Hp Gidan: 50)

La creatura stava per lanciare il colpo di grazia, l’energia era quasi percettibile ma quando tutto sembrò perduto un lampo colpì il Kaos, una lancia lo trafisse e la coda familiare di una donna cominciò a muoversi davanti il Tantarus.

“Ehi.. non sventolare quella cosa davanti a me eheh”
“Appena in tempo Gidan, stavolta stavi per lasciarci la pelle”
“Sei in ritardo invece, guarda come sono ridotto”
“Sei vivo no? Ora riprenditi e rispediamo all’inferno questo affare”
“Ok Freija, poi però spiegami che diavolo ci fai ad Alexandria”

Lich attaccò ancora ma la nuova arrivata saltò in cima ad un tetto.

“Dopo avremo tutto il tempo, adesso ripuliamo questo ‘Caos’!”

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Capitolo di assestamento! La guerra è dietro l’angolo e Totto manda i kaos ad alexandria. Beh come avrete notato Vand è diverso dal padre e lo voluto rendere di proposito più scaltro XD

Alex: beh questo è giusto un pizzico più lungo XD vabè dai io ho uno standard quando posto i capitoli ma proverò ad allungare un po’. Per Totto beh, ovviamente il motivo del suo comportamento sarà ben spiegato ;)

Selene Krystal: Vand porta alto il nome di Vivi ma.. facendosi valere XD spero tu possa apprezzare una piccola rivoluzione in quello che era il carattere del maghetto XD

Crazyguitar: Grazie per i complimenti! ;) spero che continuerai a seguire la storia che adesso comincierà ad entrare nel vivo *_*    

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Capitolo 10
*** Missione imperfetta ***


asd

La situazione ad Alexandria stava peggiorando, i 4 Kaos erano senza dubbio alcuni dei nemici più forti che il gruppo di Gidan aveva mai affrontato. Fin dal luogo dei ricordi, quei mostri avevano messo a dura prova la loro abilità e adesso si mostravano nuovamente al cospetto del regno di Garnet. Gidan e Freija si scambiarono un occhiata veloce e senza stare ad aspettare l’attacco avversario si decisero a passare all’offensiva.

“Forza, l’abbiamo già battuto una volta!”

Lich volava intorno ai due sfidanti e lentamente li scrutava per effettuare un attacco forte e preciso.

“Quel tizio mi sta facendo girare la testa!”

Il tantarus volteggiò abilmente il suo Vlachus e con destrezza affiancò il nemico. Freija intanto effettuò un salto impetuoso e caricando la sua arma la lanciò con una potenza fuori dal comune. I colpi stavano per colpire il Kaos della terra che si spostò però velocemente all’indietro.

“Accidenti, dobbiamo intrappolarlo!”
“Facile a dirsi!”

Il mostro concentrò potere magico e infilzando i suoi artigli al suolo sprigionò una forza elementale devastante. La terrà tremò e Gidan ne fu vittima (Danno: 40)

Gidan:
Hp: 10
Mp: 50
Velocità: 30
Armi: Vlachus (Att: 20 ; Eff addizionale: Lentezza)
Equip: Nessuno

“Freija.. non ce la faccio più..”
“Ehi al volo!!”

La donna tirò al dolorante ragazzo un elisir. Gidan non credeva ai suoi occhi e senza titubare lo utilizzò immediatamente (Hp ripristinati).

“E’ comunque troppo forte, dobbiamo inventarci qualcosa!”

Improvvisamente però una forte folata di vento spostò letteralmente tutti i presenti.

“Che diavolo succede adesso!?”

Un ruggito spaventoso squarciò i cieli del regno di Alexandria e tra le nubi coprenti ciò che era rimesto della lucentezza del sole un enorme drago fece la sua comparsa.

“Bahamut!!”

L’evocazione sparò il celebre Megaflare dalle sue fauci polverizzando così il temibile mostro della terra. I danni nella piazza non erano indifferenti ma l’importante era eliminare tutte le minacce.

Gidan intuì che Daga ed Eiko dovevano essere in salvo e senza stare a pensarci si diresse insieme a Freija in direzione del castello. Ciò che trovarono sul posto non era però ciò che i due si aspettavano: desolazione e morte ornavano i lussuosi corridoi delle mura reali e violente fiamme impedivano l’accesso alle scale che portavano nella stanza della regina.

“Cosa diavolo è successo qui…?”

Dietro i due guerrieri qualcosa si mosse, altre fiamme anticiparono il ruggito spaventoso di una creatura enorme munita di corna.

“Ma quello è..”

Ifrit si avvicinò distruggendo qualsiasi cosa con le sue fiamme demoniache. Freija scosse il capo intuendo quello che stava succedendo mentre Gidan non aveva la ben che minima idea di cosa fare o come agire.
La creatura intanto stava per caricare i due avversari ma prima che li potesse frantumare al muro, la donna afferrò l’amico per la maglietta e balzò verso la torre.

“Saliamo velocemente, se rimaniamo qui siamo fregati!!”

Il bandito eseguì e anche se senza fiato riuscì a raggiungere la cima della torre.

“Guarda Freija, e quello cos’è?”

Una luce oscura nel cielo lacerò il suo azzurro formando un presagio negativo. Un’entità si dirigeva velocemente verso il castello, nelle sue mani stringeva una lancia.

“Ma che diavolo!?? Quello è Odino!! Disintegrerà Alexandria!!!”

Lo spirito dell’invocazione supremo scagliò la sua arma verso il regno: sarebbe stato un attimo e ciò per cui Garnet aveva dato tutta se stessa sarebbe sparito per sempre. I superstiti osservarono la luce avvicinarsi verso la terra e quasi come incantati da quell’avanzare lugubre sorrisero alle luci emanate dagli occhi infuocati della Summon.

Garnet ed Eiko, intrappolate tra le macerie del castello, alzarono lo sguardo. Così fecero anche Steiner, Beatrix, Vand e Blank: facero supposizioni su cosa potesse essere ma tutto sarebbe successo in un istante di morte.
Freija era impotente, avrebbe visto nuovamente Odino sterminare centinaia di persone.

“E’ la fine..”

La lancia colpì il suolo ma stranamente un varco dimensionale assorbì del tutto l’esplosione. Odino scomparve tra le luci ed un uomo al borgo con in mano l’arma artefice di tutto quel caos se la rideva sonoramente.
Gidan e Freija non riuscirono a capire, dalla torre erano troppo distanti.

L’uomo si avvicinò a Malilith e Tiamath che gli porsero 3 dei 4 gioielli ancestrali.
Era proprio il dottor Totto con adesso tra le mani 3 frammenti dell’antico monile e la pietra Gulgu.

“Solo tre!? E dove si trova il quarto?”

I due Kaos rimasti si inchinarono quasi a chiedere un perdono che non sarebbe mai arrivato.

“Stupide belve, tornate dalla feccia da cui vi ho ripescati!!”

Alle spalle dei mostri si aprì un varco dimensionale che li fece sparire inesorabilmente.

“Dannazione.. il signore non sarà contento..”

La prima a raggiungere il vecchio mentore di Garnet fu Beatrix con alle sue spalle Steiner.

“Dottor Totto! Che cosa ci fa qui? Alexandria è in pieno stato di guerra, si metta al riparo!”

La donna stava per prendere per un braccio il vecchio studioso ma una forza spirituale pazzesca la scaraventò lontana.

“Non osare più toccarmi con quelle sporche mani. D’altra parte non ne avrai più l’occasione tra non molto. Hahaha addio stupidi umani!!”

Totto sparì tramite un varco così come i Kaos, Steiner era basito e Beatrix non riusciva ancora a credere a quello che era successo.

“Non.. non poteva essere Totto..”.

Le evocazioni scomparvero e i Kaos rimanenti sconfitti. Gidan si diresse così verso la stanza della regina che persa tra le sue macerie non era quasi più riconoscibile. Daga piangeva tra le braccia di Eiko e l’arrivo del bandito non fece che peggiorare la situazione: aveva di nuovo ragione, le sue parole erano la verità e lei non lo aveva creduto per puro orgoglio.. Non doveva fare la regina, non era tagliata per un ruolo così importante e adesso sarebbe stata costretta ad assistere nuovamente alla distruzione del suo regno.
Questi pensieri affollarono la mente di Garnet che non riusciva a smettere di piangere. Improvvisamente però il Tantarus perse le staffe e la prese saldamente con due braccia.

“Adesso basta Garnet!! Basta piangere, basta disperarsi. Non vedi che la tua gente è in pericolo? È il momento di prendere delle decisioni e di agire. Per una volta comportati da regina e salva Alexandria dal declino. Il borgo o il castello si possono sempre ricostruire ma un “Regno” no, e quello ce l’hai ancora.. ce l’hai nel tuo cuore e lo vedo nei tuoi occhi. Basta frignare, alzati e prendi in mano le redini. Io comunque sia, o meglio.. noi comunque sia saremo sempre dalla tua parte..”

Quelle parole toccarono profondamente Daga, sapeva che aveva ragione, come sempre.

“Grazie.. grazie a tutti voi..”

Sul posto giunsero in seguito Beatrix e Steiner sconvolti. A parlare fu la donna.

“Regina.. il dottor Totto..”
“Che cosa è successo!?”
“Totto ci ha attaccati, ha completamente perso la testa..”

Freija sgranò gli occhi e avvicinandosi ad una seduta riprese fiato.

“Ragazzi devo parlarvi di qualcosa di estrema importanza che potrebbe avere a che fare con il vostro problema.., del vero motivo per cui sono qui ad Alexandria”

Daga invitò la draghiera di Burmesia a parlare.

“Dopo la distruzione di Trivia e del mondo di cristallo io sono andata a vivere a Daguerreo, città dello studio e della riflessione. Qui vi sono alcuni sacerdoti di Burmesia ed altri guerrieri che conoscevo dall’infanzia e insieme abbiamo deciso di recuperare di sacra pietra Gulgu custodita per anni ad Oelivert”

Gidan non capiva e chiese delucidazioni.

“Che aveva a che fare con voi quella pietra?”
“Esto Gaza era per noi un luogo sacro.. il vulcano era stato sigillato perché non potesse più portare i molteplici problemi del passato”
“Problemi? Che problemi?”
“Il vulcano Gulgu era la vera porta, il tramite diretto.. per il mondo di cristallo!”

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Un ritorno col botto XD una rivelazione molto importante ai fini della trama. Comunque sono ufficialmente tornato, magari non col ritmo di un capitolo al giorno ma vi garantisco che sarò puntuale :D

Selene Krystal: Ti ringrazio vivamente per i tuoi complimenti =) fanno sempre piacere ed invogliano a continuare sempre con più passione *_* comunque presto capirai cosa diamine è successo a Totto, però effettivamente vederlo così fa un po’ impressione XD

Alex: Ehehehe Totto, i Kaos, la pietra Gulgu e le summons.. credimi, hanno tutti molto a che fare tra di loro. Presto capirai =)

Crazyguitar: L’argomento comune fra i lettori è per ora “Totto” XD beh credo ormai sia chiaro che non sia uno stratagemma.. ma allora cosa..? eheheh

Alla prossima! :D

 

 

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Capitolo 11
*** La Summon suprema ***


sfG

Vand, Blank, Beatrix, Steiner, Gidan, Eiko, Garnet e Freija si riunirono nel salotto a Nord della camera della regina per discutere delle rivelazioni della draghiera di Burmesia. La ragazza riprese il discorso da dove l’aveva lasciato e con la dovuta calma ricominciò a parlare.

“Si avete sentito bene. Il vulcano Gulgu altro non era che il tramite per il mondo di cristallo”

Gidan scosse il capo, non riusciva a capire il legame che potessero avere le due cose.

“Ma non ha senso! Vuoi forse dire che la pietra Gulgu, l’estrazione degli spiriti di Eiko e tutto il resto era una messa in scena solo per raggiungere il mondo di cristallo?”
“E’ un ipotesi. Vi spiego meglio: il vulcano Gulgu nasconde da secoli il segreto più antico che riguarda la storia degli sciamani. A Madain Sari vi è il muro dell’evocazione che, sicuramente, non avete mai osservato come un’effettiva ‘mappa’..”

Eiko ascoltava attentamente e Freija continuò.

“Quella è una mappa, una vera e propria traccia per arrivare alla Summon suprema.. la madre di tutte le evocazioni. E dal vulcano Gulgu nasce il portale per il covo di quella entità superiore. In tutta sincerità credo che Kuja mirasse a ciò quando è venuto fin qui con Eiko e la pietra Gulgu..”

Il resto del gruppo ascoltava in silenzio ma tutti continuavano ad avere le idee confuse.

“Perché la pietra la Gulgu è la chiave di quel portale. Ma non solo… Possiede tutti i poteri di sigillo che esistono in questo mondo e su Tera, ed è capace di sciogliere i confinamenti che tengono gli spiriti dell’invocazioni all’interno dei gioielli ancestrali”

Eiko intervenne.

“Ma chiunque può richiamare gli spiriti con i gioielli.. lo dimostra la stessa Brahne quando ha disintegrato Cleyra con Odino o quando ha evocato Bahamut e Atomos”
“In quel caso lo spirito segue gli ordini di chi l’ha evocato mantenendo sempre un legame con la pietra da cui proviene. Quando infatti Alexander ha battuto Bahamut, questo è scomparso ma non è morto.. tornando quindi all’interno della pietra ancestrale”
“Dove vuoi arrivare!?”
“Sciogliendo i sigilli dei gioielli ancestrali con la pietra Gulgu, tutte le Summons verranno liberate e l’energia prodotta potrà far rinascere l’entità suprema, la madre di tutti gli sciamani”
“Non capisco..”
“E questa entità era stata confinata millenni fa da un grande sciamano, quindi vostro antenato, in un luogo che avete conosciuto bene e che adesso non c’è più: il mondo di cristallo!”

I presenti trasalirono, adesso tutto cominciava a spiegarsi.

“E non è tutto. Garland fece divenire Gidan e Kuja angeli della morte per un unico e solo scopo fin dal principio.. Impossessarsi di Kaminas, la madre delle Summons. Kuja lo sapeva, per questo usò Brahne per accaparrarsi tutti i gioielli ancestrali e successivamente ricattò Gidan per prendere anche l’ultima cosa che lo divideva dal raggiungimento del suo compito, la pietra Gulgu. In seguito però la sua parte orgogliosa prevalse sulla razionalità e decise di andare contro lo stesso Garland. In fine successe l’incredibile: andando in Trance, quell’uomo ripugnante si rese conto che niente e nessuno lo avrebbe più potuto fermare. Il resto potete immaginarlo.. aveva tutto quello che gli serviva, uccise il suo ‘padrone’, aprì il portale per il mondo di cristallo dal luogo dei ricordi. Il che è stata comunque una cosa incredibile, resa possibile dalla sua infinita energia che gli aveva donato la trasformazione. Si diresse quindi verso il cristallo in questione ma venne interrotto poi dal gruppo di Gidan. Quando si rese conto che non vi avrebbe potuto battere raccolse le sue ultime energie facendole esplodere in un ‘ultima’ devastante che distrusse completamente il mondo di cristallo e quindi anche il sigillo”

Beatrix, Che fino a quel momento rimase in silenzio, intervenne improvvisamente nel discorso rivolgendosi a Freija.

“Come diavolo fai a sapere tutte queste cose?”
“Ecco.. di questo punto volevo parlarvi con attenzione. Noi Draghieri di Burmesia non siamo solamente le guardie del re e del nostro regno, anzi a dirla tutta non nasciamo come tali.. ma siamo i guardiani vigili del vulcano Gulgu e quindi i responsabili dell’incolumità del sigillo di Kaminas”

La rivelazione sconvolse i presenti.

“I miei antenati Draghieri, millenni fa, stipularono un accordo con gli sciamani del tempo. Loro avrebbe dato la vita per sigillare Kaminas e noi la nostra per fare in modo che non tornasse mai più..”

Garnet ed Eiko erano le più sconvolte.

“Ma che cosa vuoi dire!? Vuoi dire che tu sapevi tutti fin dall’inizio e non ci hai mai detto nulla!?”
“No io sono sempre stata allo scuro.. del mio regno solo due persone erano a conoscenza del segreto dei Draghieri: il re e Flatrey. Al tempo mi lasciò, non potevo ancora capire, per il suo compito e per non continuare a mentirmi.. non volevano che sapessi per non mettermi in pericolo. Ma quando sono andata a Daguerreo ho scoperto tutto ed ho letto che Esto Gaza era il luogo in cui tutti i Draghieri puri e prescelti facevano il loro giuramento di fedeltà eterna verso il patto fatto con gli sciamani..”
“… Non ci posso credere..”
“Così quella terra viene da noi considerata sacra ormai da millenni.. essendo anche il passaggio che porta direttamente al vulcano Gulgu e quindi al mondo di cristallo”

Le rivelazioni di Freija colpirono profondamente soprattutto le due sciamane che senza parole non riuscivano a credere a quel discorso. Ma adesso tutto prendeva colore: lo scopo di Kuja, l’assalto ai gioielli ancestrali e anche l’identità dell’oscura presenza.
Gidan si alzò e si diresse verso la porta.

“Adesso è tutto chiaro. Il tizio che abbiamo affrontato è Kaminas ma ha bisogno della pietra Gulgu e delle pietre ancestrali per ritornare forte come un tempo. Adesso ha tutto e noi siamo ancora qui a perdere tempo..”

Garnet fermò il ragazzo informandolo che uno dei gioielli era ancora al sicuro.

“Uno è custodito nel Chocoaeroparco nella sacra pietra di Ozma, luogo in cui riposava l’evocazione oscura Arka. Finché non hanno quella non possono ultimare la rinascita!”

La notizia rincuorò un po’ tutti ma la situazione era comunque critica. Beatrix propose poi di andare a recuperarlo loro stessi ma il piccolo Vand le andò contro.

“L-li è senza d-dubbio al sicuro.. d-dovremmo dirigerci d-direttamente alla fonte d-del problema..”

Gidan sorrise alle parole del giovane mago e dandogli ragione propose di dirigersi verso l’albero di Lifa a chiudere i conti.

Beatrix frenò però gli entusiasmi.

“E che mi dite di Totto?”
“Mikoto ci aveva detto che la pietra Gulgu è capace di ‘aprire le menti’.. l’anima di Kaminas aveva senza dubbio bisogno di qualcuno che sapesse tutto sui gioielli ancestrali e non potendo agire direttamente perché ancora troppo debole avrà usato la pietra per controllare la mente di Totto. Mi sembra un ragionamento plausibile..”

Blank rispose portandosi le mani alla testa.

“Beh ecco allora come controlla i mostri della nebbia..”

Freija annuì ed aggiunse un’ultima informazione.

“La pietra ha inoltre la facoltà di aprire qualsiasi tipo di portale, così può spostarsi con facilità in qualsiasi luogo.. e può evocare creature terrificanti da altre dimensioni”

Gidan estrasse il suo pugnale ed indicò la porta.

“E’ il momento di ‘chiudere’ questa storia una volta per tutte, con.. o senza pietra sigillante!”

Il gruppo era formato, insieme sarebbero partiti alla volta di Lifa, la resa dei conti si avvicinava.

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Capitolo moooooooooooooooooooooolto importante. Sono state spiegate tante cose e ovviamente ho riflettuto molto sulla storia dei Draghieri. Ho pensato che effettivamente lo spirito “draghiere” era qualcosa che in final fantasy IX veniva trattato con grande intensità e quindi ci ho costruito una storia dietro. Probabilmente non a tutti gli amanti del “classico” piacerà questa scelta ma spero che possiate comunque appassionarvi :3

Alex: Beh spero che tu sia soddisfatto XD in questo capitolo si è un po’ data risposta a tutte le tue domande arretrate eheh. Non so se apprezzerai l’idea ma comunque va benissimo anche una qualsiasi critica ;). Comunque per quanto riguarda Garnet.. beh, io sono dell’idea che è sempre stata negata per fare la regina X°D

Selene Krystal: Grazie come al solito *_* il tuo sostegno morale mi aiuta tantissimo! E finalmente si è capito cosa diamine è successo a Totto XD beh era più semplice del previsto ;)

CrazyGuitar: Non ti sei allontanato poi così tanto quando hai detto che Totto era posseduto XD Comunque come ho già detto ad Alex, Garnet non è fatta per essere una regina.. cioè dai è lampante XD

Chiudo con un GRAZIE speciale a voi tre che recensite ^.^. Al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 12
*** Sull'orlo del baratro ***


asd

In lontananza era ormai visibile tra la nebbia il grande albero di Lifa. Il gruppo di Gidan era deciso più che mai a chiudere la questione Kaminas prima che potesse decollare in modo irrefrenabile. L’atmosfera era tetra e tutti i presenti sapevano che quella spedizione poteva risultare fatale ma era il loro compito da eroi, da guerrieri, da sciamani, da regine e Draghieri.
Quina era distesa per terra ancora dolorante per la battaglia contro i Kaos, Blank l’aveva trovata sotto alcune macerie nella cucina di Alexandria e fattosi prendere da un momento di umanità decise di portarla con sé nell’Hilda Garde. Tutti gli altri osservavano invece sul ponte la prossima meta.

“Credevo di sapere ormai tutto sulla storia degli sciamani ma evidentemente il mondo a cui appartengo è troppo vasto per essere esplorato nella sua interezza..”

Eiko era malinconica, tutta quelle notizie che ignorava sulla nascita delle Summons l’avevano scossa ma la sua determinazione l’avrebbe portata fino in fondo a questa storia. Gidan provò a tranquillizzarla, non era la sola immischiata in quella faccenda.

“Tirati su, quell’entità emanava energia negativa che solo Kuja era capace di manovrare. Inoltre l’incantesimo che ha travolto me e Blank era una sua magia esclusiva. Come vedi non sei la sola ad essere coinvolta. Supereremo questa esperienza insieme come le altre volte”

Le parole di Gidan colpirono la giovane sciamana. Proprio lui che a Tera aveva deciso di isolarsi e risolvere la questione Kuja da solo. Era cambiato, forse la vicinanza di tanti amici, forse l’amore che provava per Garnet o forse semplicemente la voglia di continuare un percorso non ancora concluso.

“Hai ragione.. non possiamo mollare adesso! Forzaaaaa!!!”

Tutti i presenti si voltarono verso Eiko, la sua solita grinta avrebbe contagiato chiunque da lì a poco.
Improvvisamente però l’idrovolante ebbe un movimento brusco che fece trasalire la giovane Erin alla guida. La marinaretta informò il gruppo sul ponte che alle spalle dell’Hilda Garde doveva esserci qualcosa di poco gradito.

“Ragazzi correte al riparo!”

Il celebre Grand Silver Dragon era tornato per la sua rivincita e stavolta non si sarebbe fatto sfuggire quelle prede tanto appetitose. Garnet era senza parole, quel drago era grande almeno 10 volte di più rispetto a quello di Kuja.

“Ma cosa..?”

Gidan, Blank ed Eiko tranquillizzarono i compagni.

“Tranquilli è un nostro amico.. alla carica!!”

Grand Silver Dragon:
Hp: 10.000
Mp: 9.999
Velocità: 180

Beatrix e Steiner attaccarono con una delle loro tecniche più potenti.

“Non lasciatevi intimorire, Shock!!” (Mp: 46)

Il drago emise un gemito che fece tremare l’Hilda Garde. I due colpi lo ferirono pesantemente e planando raggiunse la cima di una montagna per recuperare le forze. (Danno: 1700)

Gidan estrasse il suo Vlachus.

“Ragazzi si può battere forza!!”

Dall’alto fu visibile successivamente una donna librarsi nel cielo. Era proprio Shiva che con il suo potere elementale sperava di congelare gli arti del nemico rallentandolo. (Diamonpolvere Mp: 24)

Grand Silver Dragon subì anche quest’offensiva e vittima del ghiaccio non riuscì più a volare. Blank saltò alla poppa dell’idrovolante e con la spada preannunciò un assalto.

“Forza uccidiamo quel coso!!”

Beatrix afferrò per la maglia il giovane tantarus e ordinò ad Erin di dirigersi a tutto gas verso Lifa.

“Approfittiamo della situazione e conserviamo le forze per qualcosa di più grosso! Avanti, guida questa bagnarola verso Lifa!”
“Agli ordini!”

La nave volante prese velocità, Kaminas era sempre più vicino.

 

Totto nel frattempo portò al suo signore i tre gioielli ancestrali recuperati. L’entità misteriosa non poteva dirsi certamente soddisfatta.

“Dov’è l’ultimo!? Così non posso completare la mia rinascita!”
“Mi dispiace signore.. ma le due ragazze ne possedevano soltanto tre. Se non vado errato manca l’artiglio di Drago”
“Incapace!!. Trova immediatamente l’ultimo gioiello ancestrale e portamelo!”
“Sarà fatto..”

La creatura informe si avvicinò alle pietre sfiorandole.

“In questo stato posso a malapena tenere tra le mani qualcosa.. la base di Kuja non è bastata  nemmeno per l’essenziale”
“Signore vuole assimilare il potere delle tre pietre mentre cerco la quarta?”
“Esattamente.. dammi la pietra Gulgu, il rituale sta per avere inizio!”

Totto prese in mano la potente pietra ma quando stava per donarla al suo padrone questo lo fermò improvvisamente.

“Sono qui.. hanno raggiunto Lifa. Molto bene, Totto evoca Madein e fai in modo che li tenga buoni per un bel po’…”
“Sarà fatto!”

 

Gidan e company si arrampicarono velocemente sull’albero servendosi delle radici, proprio come era successo la prima volta più si avanzava proseguendo verso il centro di Lifa più era possibile percepire una forza maligna spaventosa. Eiko si fermò un istante portandosi le mani alla testa. Quei continui malori la torturavano incessantemente.

“Aspettate ragazzi.. non vi ho detto una cosa”

Gidan si chinò verso la ragazzina chiedendo spiegazioni.

“Da quando abbiamo visitato il villaggio dei maghi neri circa, un violento mal di testa mi tartassa senza sosta. Dura poco ma è potente.. non so cosa possa essere”
“Forse è solo stress Eiko.. è comprensibile dopo tutto quello che hai passato”

Al discorso intervenne Freija.

“E’ la vicinanza di Kaminas”
“Cosa? E perché mai?”
“Kaminas non è solo la madre di tutte le evocazioni esistenti ma al tempo era anche la loro guida. Quando fu sigillata tutte le Summons riconobbero come padrone colui che le aveva evocate ma adesso che è di nuovo libera, per quanto ancora impotente, gli spiriti dell’invocazione che voi sciamani avete dentro di voi pulseranno per ribellarsi alla prigionia del vostro corpo”
“Ma non ha senso! E allora al tempo gli sciamani come facevano ad utilizzare gli spiriti?”
“..Attraverso il loro corno”
“Il.. corno?”
“Tramite il corno riuscivano a mantenere il controllo sulle invocazioni nonostante Kaminas le richiamasse a sé. Tu senti quei dolori perché non sei mai stata abituata a tale pressione”

Garnet ascoltava in silenzio e quindi intuì.

“Io non ho provato quelle sensazioni perché non ho più il corno..”
“Esatto, è così probabilmente.. ma sappi che quando ti troverai davanti Kaminas perderai immediatamente il controllo di tutte le tue Summons”
“..Mio Dio..”

Eiko continuò a fare qualche domanda.

“Ma se Kaminas era una Summons doveva pur essere evocata da qualche sciamano no? Insomma.. poteva davvero agire così autonomamente?”
“Nessuno è mai riuscito a controllare o evocare quel mostro. Aveva la capacità di assimilare la linfa vitale degli uomini e possedere i loro corpi per mischiarsi tra di loro.. per poi un giorno liberare tutti gli spiriti dalla prigionia degli sciamani. Quando quel gruppo di grandi eroi riuscì a sigillarla nel mondo di cristallo l’intero pianeta fu in festa ma adesso la tragedia potrebbe ripetersi. L’anima di Kaminas fu divisa in 5 parti: 4 tra i vari gioielli ancestrali e una nel mondo di cristallo, quella con la ragione e l’intelletto”
“E’ incredibile pensare ad uno spirito dell’invocazione capace di ragionare..”
“Adesso siamo sull’orlo del baratro, dobbiamo evitare questa disgrazia!”

L’albero di Lifa tremò improvvisamente e davanti al gruppo di Gidan spuntò Madein, l’evocazione protettrice di Eiko e manovratrice dell’elemento sacro.

Eiko trasalì.

“Non può essere lei..”

Il mostro aprì gli artigli e con un movimento scaraventò tutti i presenti a diversi metri. Gidan fu il primo a rialzarsi e rivolgendosi ad Eiko cercò di aprirle gli occhi.

“Svegliati, non è il Madain che conosci!”
“Ma..”

L’evocazione puntò proprio la giovane sciamana ma un blocco di ghiaccio si formò velocemente tra i due. (Blizzara Mp: 14). Era Vand che in posizione di combattimento cercava disperatamente di attirare l’attenzione di Madein. Quest’ultimo caricò la sua energia sacra e stava per sfoderare il suo attacco più micidiale verso i due piccoli avventurieri.

Meteosisma!! (Mp: 500)

L’esplosione fu notevole e parte dell’albero distrutta. Con un grugnito il mostro dissipò in fretta la nebbia smossa ma di Eiko e Vand non vi era traccia.

“Certo che senza di me siete proprio perduti voi piccoletti”

Tutti i presenti, acciaccati dal raggio d’azione dell’esplosione ma ancora interi (Danno: 100), si voltarono verso una radice in alto: un uomo dai capelli rosso fuoco teneva in braccio i due ragazzini.

“E’ tanto che non ci si vede eh?”
“Amarant!!”

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Ed ecco finalmente il gruppo al completo! Continuano a chiarirsi delle cose sulla vera natura di Kaminas e mentre Gidan e company avanzano, la summon suprema comincia il rituale che la farà tornare grande!

PS. Il meteosisma di Madein consuma di più perché creato dalla forza originale della Summon e non da quella di un eventuale evocatore.

Crazyguitar: Da questo capitolo si accenna al perché della sua natura “umanoide”, avanti si avranno maggiori chiarimenti in merito. Grazie comunque per i complimenti :D

Al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 13
*** Il Rituale ***


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Un turbinio di luci esplose all’orizzonte mentre il gruppo di Gidan era alle prese con Madein. Qualcosa nella parte più interna di Lifa stava nascendo sotto forma di pura energia. Una forza immensa da far tremare da sola l’intero Continente Esterno.
I moguri si rintanarono al sicuro a Madain Sari: sentivano qualcosa di terribile nell’aria. I Chocobo erano inquieti e tutti i mostri della nebbia si davano guerra cercando una via di fuga da quell’aria infetta. Le nuvole, la nebbia, l’erba e le rocce si mossero come spinte da un’onda d’urto invisibile e i monti sembravano frantumarsi al passare di quell’essenza. Un brutale futuro di sarebbe abbattuto su Gaya, dopo secoli di prigionia, Kaminas sarebbe tornato alla luce.
I presenti su Lifa alzarono lo sguardo verso l’alto: quel bagliore aveva attirato l’attenzione di tutti. Garnet cedette in ginocchio come rassegnatasi ad una fine imminente.

“E’ finita..”

Eiko si liberò dalle lunghe braccia di Amarant e si diresse verso l’amica sprezzante di Madein che nel frattempo si era però allontanato verso il centro dell’albero.

“Forza Garnet, il quarto gioiello è ancora al sicuro!”
“Non hai sentito Freija?? Quando incontrerò Kaminas perderò tutti i miei spiriti..”
“Allora non mi sono spiegata.. TIRATI SUUU!!!”

Beatrix zittì improvvisamente la giovane ragazza.

“Guardate!”

Una piccola creatura con un rubino incastonato nella fronte creò nel cielo una barriera rossa che colorò tutto il continente. Freija si diresse verso un ramo più in alto per osservare meglio.

“E’ cominciato il rituale. Kaminas seguirà l’ordine del muro dell’invocazione. Dobbiamo fermarlo ragazzi!”

L’entità oscura si alzò dal suolo per cominciare ad assorbire l’energia infinita dei gioielli ancestrali che liberava grazie alla pietra Gulgu.

“Venite a me invocazioni supreme e seguite il volere di vostra madre!!!”

La terra tremava e Lifa difficilmente avrebbe resistito a quel ritmo.
Eiko stramazzò per terra, il suo corno gli pulsava come non mai ed era quasi sul punto di perdere il controllo sulle sue Summons. Garnet invece non sentiva ancora particolari cambiamenti nel suo corpo.

 

Nel cielo comparì intanto un’altra Summon. Le sue mastodontiche ali lo precedettero e lo spostamento d’aria al suo passaggio lo descrissero meglio di qualsiasi altra presentazione. Un ruggito famelico squarciò la nebbia e una lacrima segnò lo zigomo di Garnet.

“B-Bahamut..”

Il Re dei Draghi sparò un Megaflare in aria per poi posizionarsi di fianco Carbuncle.
Gidan si rivolse quindi a Freija.

“In cosa consiste il rituale?”
“Suppongo che terminerà nel momento in cui tutte le Summons saranno evocate. Ricordate che seguirà lo schema del muro dell’invocazione”

Il gruppo non demorse.

“Finché non avrà l’artiglio di Drago potrà fare ben poco”

Beatrix indicò un entità che si stava dirigendo verso di loro.

“E’ Grand Silver Dragon!!”

Gidan si spostò di lato schivando la carica del mostro e portando in salvo la regina di Alexandria. Poi si rivolse ad Amarant e Freija.

“Non possiamo rimanere uniti. Cercate di tenere testa al Silver Dragon. Io penserò direttamente a Kaminas. Vi affido Garnet..”

La regina non la prese bene.

“Non sono più una bambina!! Stavolta vengo con te”
“Garnet smettila! E poi ricordi cosa hanno detto? Perderai tutte le evocazioni”
“Non mi importa niente. Ho sempre agito di testa mia e la mia infantilità non ha fatto altro che portare caos ad Alexandria.. sarò anche una pessima regina ma permettimi di essere una fiera sciamana”

Erano parole mature e Gidan se ne accorse.

“.. Sei sicura? Guarda che non si torna indietro”
“Muoviamoci!”
“Freija, Amarant.. difendete gli altri. Conto su di voi”

I due annuirono.

“Corri Gidan, se completerà il rituale sarà finita!”

 

Kaminas continuava nel frattempo ad assorbire energia dalle pietre e le sue reali capacità cominciavano a tornare.

“Hahahaha conoscerete il Dio di Gaya!!”

Poi si rivolse al suo ‘seguace’.

“Totto tieni la Gulgu. I sigilli sono stati aperti, ora non mi resta che richiamare a me tutta la forza delle Summons rinchiuse. Tu adesso cerca il quarto gioiello!”

Il dottore prese in mano l’arma artefice di tutto e tramite quella sperava di raggiungere il luogo in cui era nascosto l’artiglio di Drago.

“Avanti Gulgu.. portami dal restante potere sciamanico..”

 

Gidan e Garnet riuscirono invece a raggiungere un punto panoramico notevole. Da lì era visibile Kaminas qualche metro sotto le Summons evocate. In quell’istante delle scariche elettriche avvolsero la cupola rossa creata da Carbuncle: era Lamù posizionatosi di fianco a Bahamut.

Gidan si portò una mano al mento e cominciò a fare supposizioni.

“Si stanno mettendo tutte a cerchio..”

Garnet scosse il capo.

“Non è che questo aiuti molto!”
“Aiuta invece. Adesso basta intuire quale Summon verrà evocata e quindi giocheremo d’anticipo!”
“Che vorresti dire?”
“Aah, ecco perché non dovevo portarti, non hai un minimo di ottimismo!”

Il discorso fu interrotto da un’altra scossa. Il clima divenne gelido d’un tratto e il bagliore color rubino fu ghiacciato da un’altra presenza: Shiva, la donna del gelo.

Il Tantarus si alzò in piedi.

“Merda, quanti ne mancheranno?”
“Sta giù!. Se non ricordo male altri 6”
“Ah beh, allora abbiamo un po’ di tempo”
“Ma tempo per cosa!? Non hai neppure vagamente l’idea di un piano efficace!”
“Ehi, questo lo dici tu!”

 

Totto continuava nel frattempo a concentrarsi intento a sfruttare al massimo la potenza della pietra Gulgu quando finalmente la stessa cominciò a brillare.

“Sii l’ha trovata!!”

 

Dall’altre parte Gidan avvistò Totto con la pietra in mano e senza perdere tempo balzò fuori dal nascondiglio andandogli incontro.

“Fermo!! Posa subito quella pietra o per te finirà davvero male!”

Da dietro le radici giunse anche Garnet.

“Dottor Totto.. perché lavora per un’entità tanto malvagia?”
“Tacete ragazzini, non avete idea di chi avete davanti!!”

Da un varco dimensionale fece la sua comparsa uno Yan che si frappose fra Totto e i due ragazzi.

“Distruggili!”

Gidan prese la sua arma e invitò Garnet a stare il più distante possibile. La regina non gli diede però ascolto e ciò non era più una novità.

“Sancta!! (Mp: 36)”

La magia sacra era indirizzata non allo Yan ma al braccio di Totto con la pietra in mano ma quando sembrava stesse per colpirlo, il dottore scomparve improvvisamente.
Gidan intanto balzò di lato evitando una carica del mostro.

“Maledizione la pietra deve averlo portato al chocoaeroparco.. è la fine!!”

Yan
Hp: 5000
Mp: 5000
Velocità: 100

La capra stava intanto preparando il suo attacco più efficace, cometa. Garnet si disperava mentre Gidan non stava meglio.

“Gidan fa qualcosa!”

Lo Yan si rivolse verso il Tantarus che sul momento ebbe un’idea se pur alquanto approssimativa.

“Incognita!!(Mp: 6)”

La tecnica speciale del bandito colpì l’avversario che ricoperto da mille fiammate si accasciò al suolo senza vita. (Danno: 7777)

“Non ci posso credere ha funzionato!!”

Intanto nel cielo, il blu cominciava a divenire nero e la nebbia andava rinvigorendosi sempre di più. I due giovani avvistarono Kaminas da lontano e se pur non convintissimi decisero di andare ad interrompere quel rituale con le loro mani.

“Ricorda che potrebbe succedere ch..”
“Ti ho detto che ormai devo andare fino in fondo!”

 

L’anima di Kaminas si accorse dei due ospiti indesiderati e interruppe per un attimo l’assimilazione in attesa di Totto.

“Ma cosa abbiamo qui?, due piccioncini in cerca della morte?”

Gidan non credeva ai suoi occhi: Kaminas aveva cominciato a prendere consistenza fisica e quel corpo era senz’altro quello di Kuja.

“Bastardo.. che ne hai fatto di Kuja!?”
“Hahahaha di cosa ti lamenti? Sei stato tu stesso a lasciarlo morire in balia dell’albero impazzito.. io ho solo permesso che il suo potere incredibile non andasse perduto per sempre..”
“Hai preso possesso del suo corpo!?”
“Diciamo che in norma avrei dovuto fare così.. mi serviva un contenitore per la mia anima incompleta ma quando Kuja mi vide si lasciò possedere di sua spontanea volontà. Era quasi morto ma la sua voglia di vendetta era più viva che mai! E adesso cari ragazzini.. è l’ora di marcire all’inferno!!”

Kaminas sprigionò una forza micidiale e il ragazzo venne scaraventato ad un ramo. In quel momento ecco giungere però il dottor Totto che dirigendosi verso il suo padrone era euforico di dargli la lieta notizia.

“Eccolo padrone!!”

Garnet strinse i denti e per evitare l’epilogo di quella storia assurda si lanciò all’inseguimento di Totto anche se questo poteva voler dire abbandonare i suoi spiriti dell’invocazione, un’altra volta.

“Fermo!!!”

La regina afferrò Totto alle spalle e lo tirò a sé fino a farlo capitombolare giù per le radici. Gidan si riprese intanto dalla botta e non credendo ai suoi occhi se li strofinò per osservare meglio.

“Hai appena buttato giù da Lifa il dottor Totto!”
“Ha la pietra con sé, dobbiamo puntare a quella!”

Il dottore se la rise sonoramente e aprendo un varco sotto di sé sfruttando il potere della pietra Gulgu si teletrasportò da Kaminas. La Summon suprema prese tra le mani l’artiglio di Drago e tramite la chiave sciolse anche quest’ultimo sigillo. Una luce bianca investì tutta Gaya ed un suono assordante riecheggiò nel continente. Di fianco Shiva vi era Alexander, lo spirito che paradossalmente doveva essere il protettore di Alexandria. La pausa durò poco, a ruota comparvero anche Ifrit, infuocando l’aria del luogo, e Leviathan che creando una sfera d’acqua inglobò tutte le altre Summons presenti e quindi anche Kaminas e Totto.

Gidan abbassò la testa pensando a cosa poter fare.

“E’ davvero..finita?”

Un colpo alla testa con un bastone però fece rinsavire il bandito che forse per la prima volta della sua vita stava per demordere.
Era Vand come a ricordargli della sua missione.

“G-Gidan.. insieme p-possiamo farcela..”
“Vand.. e il Silver Dragon?”

Arrivò anche Beatrix seguita da Steiner.

“Credi che un colosso di quel genere sia troppo per noi cavalieri della regina?”

Arrivarono anche Blank e Quina.

“Non ti riconosco più amico, credevo che quando ti mettevi una cosa in testa..”

A concludere la frase ci pensò Quina.

“Nun magnavi più pà depressione!”

Gidan era confuso.

“Ma..”

Anche Freija e Amarant stavano bene e arrivarono con un gran salto.

“Svegliati, questa storia non finirà se prima quel mostro non verrà distrutto definitivamente!”

L’ultima ad arrivare fu Eiko. Che con un’aria diversa camminava verso il ragazzo per cui mesi prima aveva perso la testa. La luce che emanava il suo corpo era particolare e il corno sprigionava un’energia impressionante.

“E’ il momento di chiudere il sipario Gidan, e lo faremo insieme”

Garnet sorrise e lentamente prese la mano dell’uomo che nonostante tutto continuava ad amare.

“Hanno ragione..”

“… Avevo dimenticato cosa vuol dire veramente vivere.. grazie ragazzi e questa volta non posso farvi andare come successe con Kuja. Insieme batteremo Kaminas e faremo tornare la gloria su Gaya!”

Anche il bandito fu circondato da un’aura particolare: Era la Trance, il potere dell’ira e della forza interiore che caratterizzava ognuno di loro. Il gruppo al completo si voltò quindi verso la bolla d’acqua che intanto era diventata una cella infuocata.

“E’ Fenice..”

Un ululato gelò poi i presenti, anche Fenril fece la sua comparsa. Kaminas era prossimo al completamento della sua trasformazione.
Freija prese in mano la sua arma e invitò tutti a fare lo stesso.

“Dobbiamo impedire che finisca il rituale!!”

Eiko non si mosse neppure.

“E’ troppo tardi..”

Da un vortice oscuro uscì come il diavolo in persona dagli inferi, una creatura gigantesca che con un potere gravitazionale inglobò completamente tutte le Summons evocate e Kaminas. Totto fu gettato giù dall’albero come scarto ormai inutile.
Ciò che seguì fu un esplosione di pura energia che preannunciò qualcosa di mai visto prima.

“Atomos ha chiuso i giochi, stiamo per assistere alla madre di tutte le Summons”

Un gemito tagliò la brezza divorante la nebbia ormai totale. Il gelo mischiato al calore donavano a quel contesto di caos il tocco decisivo che l’avrebbe portato all’apoteosi di contrasti. Eccola, era lì: Kaminas

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Siamo quasi alla fine giochi :D Kaminas è totalmente risorta ma come fermare adesso un mostro di tale potenza?

CrazyGuitar: Spero tu abbia trovato questo capitolo più emozionante del precedente XD detto questo ti ringrazio sempre per la puntualità delle recensioni =)

Al prossimo capitolo!

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Capitolo 14
*** I desideri di uno studioso ***


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Scusate il ritardo! Ma a causa di impegni vari ho potuto completare il capitolo solo ora. Buona lettura :D

 

Il gruppo al completo guardò in alto, sopra di loro vi era la madre di tutte le Summons che tra le nubi si erse splendendo in tutta la sua potenza. Quella figura fece però rabbrividire i presenti ed in particolare Garnet si sentì mancare il respiro così come era già successo a Madain Sari una volta. Eiko sgranò gli occhi e Freija fece due passi indietro. A parlare per prima fu Gidan.

“E questo.. che cosa vorrebbe significare?”

Fluttuante nel cielo vi era un grande occhio alato, maledettamente simile a quello stesso occhio che aveva distrutto Madain Sari, ucciso Brahne e causato morte e distruzione tra tutti gli sciamani..
Eiko affiancò Gidan.

“Quell’occhio.. l’ho già visto.., l’Invincible forse!”
“Si ma questo cosa sta a significare?”

A rispondere alle domande dei suoi sfidanti ci pensò lo stesso Kaminas. Non parlava ma era come se inviasse informazioni nella mente dei presenti.

Dopo troppo tempo.. finalmente posso rinascere per riprendere ciò che mi appartiene. Draghieri, Sciamani, Guerrieri ed anche evocazioni minori.. adesso potrete assistere alla mia vendetta, al mio regime e alle mie nuove regole. Oggi finisce un’era che doveva terminare tanti secoli fa e con lei anche questo mondo.

Eiko non riuscì a tenersi tutto dentro.

“Che cosa sei!? Cosa ha distrutto realmente Madain Sari? Chi ha ucciso la mia famiglia? Parla!”

Eiko Carol.. certo so chi sei. Credo che ormai avrete intuito da soli come stanno davvero le cose. Garland voleva ad ogni costo il mio potere e la sua gloriosa esistenza gli permise di rubare parte della mia energia. La custodiva gelosamente nell’epicentro del suo equilibrio, fisico e mentale.

“Il cristallo rosso sul suo ventre..”

Esatto. Aveva un grande potere e per poco non riuscì a sopraffarmi. Poi è morto e anche quella parte di energia è tornata al suo legittimo proprietario..

“Quindi è questa la ragione? Usava la tua energia per ricreare quei tifoni.. e in quel modo ricreava la tua immagine?”

Gidan era titubante.

“Ma allora Garland quanti anni aveva? Era davvero.. immortale?”

Kaminas interruppe entrambi i ragazzi ed usò stavolta “un tono” più aggressivo.

protettori e due piccole Sciamane pronte e donarmi i loro spiriti dell’invocazione. La mia vendetta potrà attuarsi fin da subito mentre gli altri staranno a guardare KAMINAS TORNARE GRANDE!!!!!

Tutti i presenti cedettero al suolo tenendosi la testa. La terra cominciò a tremare e la battaglia finale stava finalmente per cominciare.
Gidan non demorse.

“In passato gli Sciamani riuscirono a sigillarla, ce la faremo anche noi.. forza!”

Eiko e Garnet, ancora un po’ scosse, indietreggiarono di qualche metro per evitare di rimanere coinvolti dall’energia magnetica di Kaminas, la stessa che le avrebbe private dei loro spiriti. La giovane dai capelli blu soffriva maggiormente a causa del corno ma sapeva che quello non poteva che essere un bene.
Amarant intanto lanciò con forza un Wind Edge verso il nemico che assorbendo letteralmente il danno rimase impassibile.

“Quella cosa è invulnerabile!”

Gidan e Blank si misero a correre in direzioni separate per confondere l’avversario ma questo trovò subito la soluzione al problema. Dalla pupilla del suo occhio partì un raggio devastante che disintegrò parte di Lifa. L’esplosione fu terribile ma anche abbastanza lontana dal gruppo di Gidan (Danno: 50 a tutti).
Vand provò a colpire con un Fira (Mp: 14) ma anche questo colpo venne respinto da una sorta di barriera invisibile.

Eiko pensava.

“Non è né Reflex, né Protect e né Shell.. quella difesa supera quella di Carbuncle. Non lo danneggeremo mai così!”

Gidan imprecava. Poi balzò all’indietro e si rivolse alla giovane amica.

“Sei tu la Sciamana, fatti venire un idea Eiko!”

Anche col potere della Trance non avevano grandi speranze. Quella era la cosa più potente che avevano mai affrontato.

Fine dei giochi, Megaflare (Mp: 2000)

Kaminas preparò dalla pupilla un raggio che avrebbe raso al suolo l’intero Continente Esterno. Nessuno riusciva più a muoversi dal timore, la speranza venne meno e quegli istanti successivi furono terribili momenti di angoscia.

Era la fine.

Il raggio fu sparato e Gidan si portò un braccio davanti agli occhi per non assistere alla sua stessa fine. Una fine che però non sembrava ancora arrivare, l’esplosione ritardò, l’impatto non sembrava esserci stato. Il Tantarus riaprì lentamente le palpebre.

“Ma che..”

In testa al gruppo vi era una vecchia conoscenza. Freija sorrise senza però mostrare particolare sorpresa. A parlare fu la stessa.

“Mi chiedevo quando saresti arrivato Flatrey..”

L’altro Draghiere, forse il più forte dei tempi, aveva tra le mani la pietra Gulgu che grazie al suo potere aveva trasportato il MegaFlare lontano dal Continente Esterno e da qualsiasi centro abitato.

“Scusate il ritardo ma non potevo perdermi lo spettacolo..”

Improvvisamente sbucò da dietro alcune radici anche il principe di Burmesia Puck con al suo fianco il dottor Totto. Blank e Gidan estrassero immediatamente le loro armi per difendersi ma il piccolo nobile li informò che adesso andava tutto bene.

“Adesso non c’è tempo per le spiegazioni, Flatrey terrà impegnato Kaminas, voi seguitemi immediatamente!”

L’evocazione suprema non tardò nella replica ma il topo di Burmesia roteò la sua lancia in segno di sfida.

“Fatti sotto”

 

Il gruppo si allontanò dal campo di battaglia ma Vand arrestò d’un tratto la sua corsa.

“P-Principe Puck.. n-non so cos’hai i-in mente.. ma Flatrey non può f-farcela da solo..”
“Accidenti non c’è tempo, proprio per questo devi sbricarti e seguirmi!”
“N-no.. io torno indietro ad affiancare Flatrey. Voi fate ciò che dovete fare”

Il piccolo mago nero tornò sui suoi passi e dietro di lui lo seguì a ruota anche Amarant.

“Il piccoletto ha ragione. Quel colosso potrebbe polverizzare Flatrey con un colpo. Io raggiungo quei due”

Steiner guardò sorridendo la sua regina e dopo essersi aggiustato la spada affiancò Amarant.

“Vado anch’io. Gidan.. ti affido la Regina. Non deluderla ancora”

Beatrix abbassò per un attimo la testa, poi scambiò uno sguardo d’intesa con Steiner.

“Resterò anch’io con la Regina. Fate del vostro meglio Adalberto Steiner”

Garnet cadde in ginocchio ma stavolta non pianse. Strinse i pugni per poi rivolgersi a chi stava per raggiungere Flatrey.

“Ci rivedremo quando tutto questo sarà finito. Vi voglio bene ragazzi e non lascerò che questa storia riesca ad intaccare questo legame che ci lega”

Puck osservò stranito i due gruppi venutisi a formare.

“Fate come volete ma abbiamo poco tempo! E voi, mi seguite o no!?”

Gidan sorrise a Vand, poi colpì la spalla di Steiner e di Amarant.

“A presto”

 

Puck e Totto si fermarono d’un tratto e finalmente si accinsero a spiegare il motivo di quella fuga. Il principe provò a parlare ma venne immediatamente interrotto da Totto.

“Scusami ragazzi.. ero cosciente delle mie azioni e mi ricordo tutto purtroppo.. ma era totalmente controllato da Kaminas”

Puck sembrava irritato.

“Aaaah le scuse a dopo. Avanti parla, qui potremmo morire da un momento all’altro!”
“Ok sentite.. durante il periodo di schiavitù ho appreso molto dallo stesso Kaminas.. Aveva assimilato le ultime energie di Kuja per cercare di mantenersi in vita ma senza volerlo ha ovviamente assimilato anche parte della sua personalità. Si comportava in modo strano e senza che gli chiedessi nulla mi ha raccontato tutta la sua storia. Poi mi ha ovviamente informato del rituale affinché potessi attuarlo ma anche da posseduto la mia curiosità di puro studioso aveva sempre il sopravvento su tutto.. Tramite la pietra Gulgu potevo andare dove mi pareva e così ho cercato diverse fonti che parlassero del mito di Kaminas. Sono riuscito ad accedere anche ad archivi segretissimi custoditi nelle segrete di Burmesia che parlavano del ruolo dei Draghieri..”

Freija ascoltava interessata.

“Davvero Burmesia possedeva degli archivi che parlavano di ciò?”
“Esatto. Insomma, tramite queste letture ho appreso la vecchia storia di Gaya..”

Gidan incrociò le braccia.

“Si ma questo non ci aiuta a battere Kaminas!”
“Calmo figliolo.. gli antichi Sciamani inventarono il rituale di sigillo per rinchiudere quell’entità, ma quello a cui avete assistito è praticamente il processo che ‘riapre’ la prigionia. A noi interessa invece la pura formula che usarono quei valorosi guerrieri..
“Senza perdere tempo, sai qual è o no?”
“Beh si. Ho scoperto dove si trovava il documento che parlava del processo di sigillo..”
“Beh? Allora!?”
“Si trovava.. a Tera!”

Il gruppo trasalì ma Totto si preoccupò di rasserenarlo immediatamente.

“Avete presente l’assedio al villaggio dei maghi neri che avete vissuto in prima persona?, ecco.. era stato attuato per rubare l’orecchino Demodè ma io avevo anche altri interessi”
“Sempre lo stesso dottore secchione.. anche da posseduto!”
“Ho pensato che forse Mikoto avrebbe potuto recuperato qualche documento importante prima di lasciare Tera al suo destino. E così fu!. Ho trovato e studiato la ‘chiave’ per chiudere il sigillo..”

Gidan non capiva.

“Ma allora Mikoto conosceva già questa storia?”
“No.., è scritta in un alfabeto incomprensibile. E’ lo stesso che usavano gli Sciamani del tempo per codificare tutte le questioni più importanti”
“Eh.. ma allora?”
“Allora che? Io sono riuscito a tradurlo!”

Eiko saltò di gioia e abbracciò il dottore.

“Sapevo che eri l’uomo più intelligente del mondo!”

Freija frenò gli entusiasmi.

“Allora, qual è il metodo?”

Totto si aggiustò gli occhiali compiaciuto della sua ‘lezione’.

“Kaminas ha usato il processo per ‘aprire’, noi useremo quello per ‘chiudere’. Quindi logicamente basta eseguire il rituale al contrario partendo da Atomos!”

I presenti parlarono in coro.

“Potevi dirlo subito!!”

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Tutte le verità cominciano a venire a galla :D
aspetto i vostri commenti ;)

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Capitolo 15
*** Uniti contro un flagello ***


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Flatrey fronteggiava da solo l’imponente creatura che si ergeva dinnanzi a lui. Dietro il draghiere però giunsero successivamente Vand, Steiner e Amarant.

“Che cosa ci fate voi qui? Dovete rimanere con la regina. Qui posso cavarmela da solo”

Amarant rispose a tono senza guardarlo neppure.

“Vorrei proprio vederti combattere da solo contro quella cosa”
“E’ quello che vi ho chiesto infatti. Andatevene”

Il dialogo fu interrotto da una potente scossa di terremoto. Kaminas non sarebbe rimasta certo a guardare i suoi sfidanti litigare tra di loro.

Siete solo degli stolti.. morirete sotto il giudizio della madre del mondo..

Kaminas
HP: 100.000
MP: 999.999
Velocità: 50

Steiner estrasse la sua spada puntandola verso il nemico.

“In nome di tutti i paladini, quest’oggi tornerai negli inferi!!”

Il gruppo si sparpagliò provando a circondare la Summon che non sembrava però preoccuparsi troppo dei suoi avversari.

Flare: Mp 5000

Un incantesimo non-elementale stava per abbattersi su Flatrey che con una maestria invidiabile balzò prima d’un lato per sfruttare una grossa roccia come leva, quindi dall’altro per schivare i turbini di fiamme.

“Tsk.. finché questa lancia mi affiancherà non esisterà creatura capace di resistermi..”

Flatrey
HP: 2000
MP: 1000
Velocità: 300

Il grande guerriero di Burmesia balzò in aria ad un’altezza impressionante e dopo aver infuso una grande quantità di potere magico nella sua arma, la scagliò con una violenza inaudita. La lancia era indirizzata verso il centro dell’occhio di Kaminas ma a qualche metro dall’impatto una sorta di barriera invisibile arrestò l’offensiva.

“Maledizione avrei dovuto intuirlo..”

Non siate stupidi.. non provate a cimentarvi in qualcosa troppo al di là delle vostre capacità

La creatura fu circondata da un’aura scarlatta e dopo aver concentrato abbastanza energia la lasciò esplodere in un unico colpo.

Fiamme infernali: Mp 8000

Steiner era incredulo, quel colpo li avrebbe potuti disintegrare completamente.

“Maledizione dobbiamo fare qualcosa!!”

L’inferno avrebbe castigato tutti i presenti. Quel fuoco devastante bruciò l’intero albero di Lifa e come arse quel legno tanto antico quanto resistente così avrebbe carbonizzato Flatrey e i suoi compagni.
Qualcosa di strano però, una sorta di campo gravitazionale, assimilò l’intera magia in un unico punto per poi farla dissolvere completamente. Amarant si guardò intorno: aveva qualche bruciatura ma era vivo, qualcosa li aveva salvati. (Danno: 50 a tutti)

“E quello cos’è?”

Vand rispose all’amico cercando di rialzarsi da terra.

“..E’ Atomos”

Lontano dal campo di battaglia era già cominciato il rituale che avrebbe rispedito in quella prigionia infernale il grande Kaminas. Il mostro non rimase però a guardare e caricando altra energia al centro della pupilla si rivolse in direzione della Summon appena evocata. Vand ricordò al suo gruppo che il nemico avrebbe cercato di controllare gli spiriti dell’invocazione chiamati in causa da Eiko e Garnet. Steiner sembrava preoccupato ma a fermare il potente avversario ci pensò il Draghiere di Burmesia che potendo attingere ad una forza con pochi eguali sperava di poter almeno distrarre la creatura dai suoi momentanei obbiettivi.

“Siamo noi i tuoi avversari maledizione!!”

Il guerriero roteò diverse volte la sua lancia per poi sbatterla con violenza al suolo ed eseguire una delle sue tecniche più potenti.

“Vediamo se questo lo senti… Araldo!! (Mp: 16)”

Lo spirito di una drago fuoriuscì dalla terra e verso l’alto stava per schiantarsi contro il potente Kaminas. L’impatto fu violento ed insieme alla forte esplosione un terremoto scosse l’intero continente.

“F-Fenril e F-fenice..”

Il fumo si era intanto dissipato e Kaminas ne uscì finalmente dolorante (Danno: 6500)

Flatrey indietreggiò lentamente.

“Quanto meno l’ho colpito..”

Amarant, Steiner e Vand cominciarono poi a preoccuparsi notando qualcosa di strano in Kaminas. Non sembrava più lo stesso.

“Ehi.. ma che cos’è? Un’ala?”

Kaminas

Usare le vostre energie per affrontare me.. non tollererò più un simile comportamento..

Flatrey invitò il suo gruppo alla calma. In lontananza era possibile notare anche Leviathan e Ifrit, il rituale doveva ormai volgere al termine.

“Dobbiamo resistere ancora un po’.. attirate la sua attenzione mentre provo ad eseguire nuovamente un Araldo”

Il primo a rispondere fu Vand.

“Ci pensiamo n-noi!”

Il maghetto concentrò una grande quantità di potenza magica.

“C-cometa! (Mp: 16)”

Il colpo fu respinto dalla barriera dell’evocazione che a quanto pare era tornata forte e resistente. Il tempo guadagnato favorì però Flatrey che ripetendo l’azione poco prima effettuata cercò di colpire nuovamente il nemico.
Kaminas se ne accorse subito e questa volta agì d’anticipo.

Non crederai di potermi colpire due volta con la stessa tecnica vero!?

Firaga Mp: 1000

Il turbine di fuoco travolse il Draghiere che senza possibilità di difesa accusò gravemente il colpo. (Danno: 800)

La grande Summon si voltò poi verso le altre evocazioni e cominciò a raccogliere energia al centro dell’occhio.

Se non potete ritornare a servirmi.. allora sparite!

Megaflare: Mp 10.000

Un fascio devastante si diresse verso le Summon evocate da Eiko e Garnet. In un momento sarebbero sparite tutte le convinzioni e le speranze di quei guerrieri leali e gloriosi presenti quel giorno. Con un colpo tanto conosciuto quanto temuto sarebbe stato spazzato via quello che rimaneva dell’albero di Lifa.
Kaminas rimase però deluso:

Non.. non è possibile..

Quattro grandi ali bianche ricoprirono completamente l’altro gruppo. Il raggio devastante fu come assorbito ed il Rituale continuò.

Alexander!!

Flatrey ordinò ai suoi alleati di agire.

“C-cercherà in tutti i modi di controllare Alexander, forza.. dobbiamo fermarlo!”

Amarant sembrava titubante.

“Non sei più nelle condizioni di combattere e noi da soli non riusciremo neanche a scalfirlo..”
“Allora datemi la vostra forza e tramite quella abbatterò quel pezzo di merda!”
“.. cosa?”
“Speravo di non dover arrivare a tanto.. ma se tutto andrà bene mi ringrazierete”

Steiner non capiva mentre Vand sembrava il più informato sulle abilità dei Draghieri.

“A-allora ti c-cederò parte d-della mia forza..”

Il guerriero di Burmesia roteò la lancia come suo solito.

“Uniti contro un flagello..”

DragoXtutti

(Hp e Mp del gruppo: 1)

“Non sarò ancora all’altezza di una Summon.. ma adesso dovrai affrontare me. Avanti Kaminas.. sfida la potenza degli antichi guardiani!!”

L’ira inarrestabile del Draghiere richiamò anche la potenza della Trance. Doveva resistere ancora pochi minuti, ultimi istanti fatali di quella storia dall’epilogo ancora incerto.

Stolto.. non perderò altro tempo con te..

“Hai ragione, è l’ora di chiudere i conti..”

L’aura che circondava il guerriero si fece più evidente. In seguito si concentrò tutta nella lancia che cominciò a brillare di luce propria.

Muori!!

Flare: Mp 5000

Flatrey effettuò un balzo poderoso evitando così la magia avversaria. L’altezza raggiunta gli conferiva una vista panoramica di tutto l’albero.

“Adesso!!”

La lancia venne scagliata: il colpo divise l’aria ed il vento e si avvicinò sempre di più all’avversario. Kaminas si coprì con la sua ala e con uno strato di ghiaccio cercando di attutire un danno che sarebbe stato devastante anche per lei stessa.
L’arma sfondò tutte le protezioni nemiche ma la sua potenza fu limitata parecchio. (Danno: 10.000)

Il Draghiere tornò a terra sfinito.

“Adesso tocca a voi..”

Le ali di Alexander sembrarono essere ricoperte da ghiacciai traversati da elettricità. D’un tratto si aprirono per lasciare volare via il Re dei draghi: Bahamut.
Eiko e Garnet si presero poi per mano mentre tutte le Summons presenti liberavano nel cielo la potenza del proprio elemento. Quindi un bagliore color rubino illuminò tutta l’isola ed al centro del cerchio venutosi a formare dalla posizione di tutte le evocazioni una sfera d’energia fece comparire un’entità familiare munita di spada e lancia..

Totto si aggiustò gli occhiali. Non credeva ai suoi occhi.

“Eccolo! Odino!!”

Garnet era per terra esausta. Scosse la testa, non capiva cosa stesse succedendo.

“Perché Odino!? Non avrei potuto evocarlo normalmente!?”
“Con il rituale gli avete concesso l’onore di impugnare ancora una volta nella storia di Gaya e Tera.. la leggendaria Hurricane Lance! L’unica capace indebolire Kaminas tanto da poterla sigillare. Adesso, ordinate ad Odino di colpire Kaminas.. adesso!!”

Eiko e Garnet si alzarono lentamente.

“Avanti.. scrivi l’epilogo di questa storia..”

La madre di tutte le Summon non stette però a guardare.

NOOO!!!! Non ti permetterò di vincere ancora!!!

Kaminas Flare Mp: 100.000

Il continente Esterno venne traversato da una luce devastante. Le terre di alcune isole si aprirono e diversi tsunami inondarono le coste.
Alexander e Carbuncle unirono le loro capacità per cercare di far resistere l’albero di Lifa mentre tutto il resto cadeva. Era la fine dello scontro, la resa dei conti.
Eiko e Gidan vennero sbalzati da diversi fasci d’energia mentre Garnet si rivolse a Totto.

“Dottor Totto!! Odino è stato inglobato da quel colpo devastante!!”

Beatrix estrasse la sua arma cercando di mantenere l’equilibrio nonostante le continue scosse di terremoto.

“Per la regina e per Alexandria!!”
“Beatrix no!!!”

Freija era immobile. Osservava verso l’alto una luce accecante filtrare dai molteplici turbini provocati dai poteri di tutte le Summons unite contro Kaminas. Ripensava ad un essere come Odino colpito da una delle abilità più potenti in assoluto e all’impotenza che la sovrastava in quella situazione. Ma l’arma leggendaria.., l’arma che avrebbe deciso il destino del mondo, che avrebbe potuto cambiare la sua vita e quella dei suoi compagni.. era ancora lì, volteggiava magicamente nel cielo tra le nubi aspettando di essere impugnata.

“E’ il mio destino da Draghiera..”

Freija effettuò uno dei suoi salti ed afferrò al volo l’Hurricane Lance. Una forza improvvisa s’impossessò di lei e come posseduta da uno spirito superiore la scagliò immediatamente verso la madre delle Summons.

Come i suoi antenati, come scritto nel suo destino contornato da malinconia, come un fato giunto su ali nere.. adesso poteva compiere la sua missione.

“Sono stata troppi anni a cercare Flatrey.. semplicemente cercavo il mio scopo, il mio obbiettivo e fino ad oggi ho creduto come una stupida che fosse stare accanto l’uomo che amavo.. mi sbagliavo”.

Kaminas fu colpita dalla lancia e tra gemiti rabbrividanti cedette sotto il volere degli Sciamani e dei guardiani, ancora una volta gloriosamente vittoriosi.
Totto completò il Rituale, citando a memoria gli antichi scritti che avrebbero sigillato Kaminas, stavolta per sempre.

“Torna nelle tenebre creatura!!”

L’anima della creatura venne attirata verso la pietra Gulgu. L’Hurricane Lance aveva il potere di sigillare tutte le facoltà di una Summon per un periodo limitato e per questo Kaminas non riuscì ad opporsi. Durò tutto pochi secondi, poi il silenzio.

La lancia leggendaria scomparve così come tutte le Summons. Il continente esterno era quasi totalmente distrutto salvo l’isola sacra protetta da Alexander e Carbuncle mentre tutti i presenti non credevano ancora che tutto fosse finito. L’aria era colma di tensione, la nebbia era rafforzata dalle nubi degli incantesimi ma Kaminas era adesso rinchiusa all’interno della stessa pietra che l’aveva liberata, la pietra Gulgu.

Eiko si teneva la testa dolorante e ancora incredula si diresse verso Garnet.

“Eheheh.., sapevo che ce l’avremmo fatta..”

Garnet sorrise abbracciando la piccola Sciamana.

Dietro di loro giunsero anche Quina e Totto. A parlare fu lo studioso.

“A quanto pare Odino non era stato battuto come avete detto voi regina..”

Garnet sembrava perplessa.

“Si sbaglia dottor Totto.. l’ho visto io stessa scomparire”
“Ma allora.. chi?”

Una voce tremante ed esausta chiarì ogni dubbio.

“Freija. La vera erede dei guardiani”
“Flatrey!”

Totto scosse la testa.

“Non è possibile.. è una lancia divina, solo Odino può scagliarla”
“Allora deve rivedere le sue analisi dottore”
“E adesso dov’è?”
“… Siamo vivi, Kaminas è stata sigillata. Si è sacrificata per Gaya..”

Garnet si portò le mani al viso mentre Eiko cadde in ginocchio. Totto si aggiustò gli occhiali cercando di celare un pianto contenuto

“Verrà ricordata come eroina di Gaya..”

Successivamente vennero portati in salvo i feriti Steiner, Vand, Amarant, Blank e gli altri. Erin arrivò con l’idrovolante. Era ridotto male ma la sua grande esperienza sul campo gli aveva concesso di evitare le catastrofi avvenute al continente. A bordo vi erano anche i Moguri di Madain Sari che era andata completamente distrutta mentre del villaggio dei maghi neri non vi erano notizie. Il gruppo salì velocemente ed Erin si allontanò a tutta velocità verso Lindblum lasciandosi dietro di sé le rovine del Continente Esterno.

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E arriviamo così alla fine del penultimo capitolo di questa lunga storia. Un capitolo che ho lavorato molto perché colmo di scene di combattimento difficilmente gestibili secondo lo stile “GDR”. Comunque sia spero di aver creato una lettura godibile.


Si ringrazia Roxy per il disegno!

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Capitolo 16
*** Una nuova luce ***


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Il sole si ergeva alto nel cielo. I suoi raggi filtravano tra la bruma mattutina e riscaldando gli animi ribelli degli animali che affollavano le pianure, si preoccupava di mantenere alta la nuova luce che illuminava Gaya. Il cinguettio degli uccelli ed il curioso “Kuè” “Kuè” dei Chocobo ornavano quel paesaggio adesso privo di ogni negatività e la leggera brezza faceva scorrere il grande Oceano.

Questa era la situazione qualche tempo dopo la sconfitta di Kaminas. La quiete era tornata a regnare sovrana e le uniche minacce erano rappresentate dai mostri minori che imperterriti si spingevano oltre il loro habitat naturale. Tutti i gloriosi eroi protagonisti della lotta contro la Summon suprema potevano adesso tornare alle loro vite quotidiane e a riprendere quella routine che li caratterizzava ormai da molti mesi prima del famoso evento.
Amarant si era trasferito nel Villaggio dei maghi neri insieme a Vand per aiutare i Jenoma e gli stessi maghi a ricostruire la loro terra fortemente danneggiata dalla battaglia contro Kaminas. Questa volta sembrava piuttosto certo del suo obbiettivo e dopo aver stretto una profonda amicizia con Mikoto decise di stabilirsi lì a tempo “indeterminato”. Il maghetto continuò invece a studiare l’antica magia nera per arrivare ai livelli del suo glorioso padre.
Blank tornò a Lindblum e quindi dai Tantarus. Il suo desiderio sarebbe stato quello di prendersi una pausa e allontanarsi dalla banda per un po’ di tempo ma il Boss non glielo avrebbe mai permesso..
Quina rimase ad Alexandria. Il regno aveva bisogno di “grossa” manodopera per tornare grande e splendente come prima della battaglia. E fu così che si scoprirono tante altre qualità della cuoca dei Qu..
Flatrey continuò a viaggiare per affinare la propria abilità di Draghiere. Kaminas era stata nuovamente sigillata ma i guardiani dovevano continuare ad esistere per evitare un’ennesima disgrazia come quella che aveva colpito Gaya nei mesi precedenti.
Totto si allontanò dal continente della Nebbia per continuare i suoi studi presso Daguerreo. La città dell’acqua e del sapere aveva ancora tanto da offrirgli mentre gli abitanti erano a suo modo di vedere cortesi e sempre disponibili. Eiko seguì inaspettatamente il Dottore. Il granduca Cid e Hilda sembravano inizialmente scettici a lasciare andare la loro piccola ma il suo desiderio di imparare e conoscere tutto ciò che c’era da sapere sul mondo e la fiducia che riponevano nello studioso riuscirono infine a fargli cambiare idea. La sciamana si trasferì dunque insieme a Totto per un po’ di tempo.

Garnet invece prese la decisione probabilmente più importante di tutta la sua vita: la storia di Kaminas, il sacrificio di Freija e il coraggio dimostrato dai suoi compagni le fecero capire di essere ancora troppo giovane ed ingenua per governare un regno da sola. L’ennesima distruzione della sua terra dimostrò effettivamente il suo pensiero e dopo una lunga cerimonia incoronò nuova regina del grande regno di Alexandria la bella e potente Shogun Beatrix, la più audace e fedele soldatessa che il regno ebbe mai avuto. La guerriera si mostrò in un primo momento riluttante ad accettare una simile offerta ma a causa del grande rispetto nei confronti della sua regina decise di accontentare la proposta pregando per un regime basato sulla fiducia tra popolo e nobiltà. La Sciamana, tornata a farsi chiamare Daga, lasciò per un po’ di tempo la sua terra scomparendo tra la poca nebbia rimasta nel continente. Molte voci raccontarono di aver visto una bellissima donna dai corti capelli neri aggirarsi tra le rovine di quello che rimaneva di Madain Sari ma la verità rimase velata tra le decisioni di una donna maturata tra mille sbagli e decisioni importanti.

 

Tempo dopo……

 

Gidan si destreggiava tra le radici dell’albero di Lifa e celere si spostava velocemente da un ramo all’altro. Poi si rivolse a lui una figura che teneva abilmente il suo passo.

“Sei sicuro che sia da questa parte?”
“Uhm.. beh non può che essere così. Le altre direzioni sono colme di non-morti”
“E credi che in qualche modo possano spaventarla? Bah..”
“Dai Daga.., per una volta fidati di me!”
“Eh, certo! Come sempre no?”

L’ex regina di Alexandria affiancava il ladro in una corsa spericolata tra le radici. Il suo aspetto sembrava quello di una bandita: la pelle non era più candida come le nuvole e l’abbigliamento ricordava un’avventuriera in cerca di tesori.
Improvvisamente i due si fermarono a causa di un grido che gelò i loro animi.

“Che.. che cosa è stato?”
“Sembrava un lamento”
“Non c’è tempo da perdere forza!”

La loro veloce corsa li portò fino ad una grande distesa verde all’interno di Lifa.

“Non credevo esistessero ancora posti del genere a Lifa dopo la morte di Kaminas..”
“Gidan guarda lassù..”

Tra i rami e quelle che sembravano folte foglie verdi, si rese visibile un’entità illuminata dai tenui raggi solari filtranti. Nella sua mano vi era una lancia e Gidan sorrise beffardamente.

“Potevano dirmi quello che volevano, ma sapevo che non fossi morta!”

L’ombra, rivelatasi quella di una donna, effettuò un grande balzò per raggiungere i due avventurieri. Era proprio lei, Freija.

“Siete le ultime due persone che credevo di rivedere assieme.. che cosa ci fate ancora a Lifa dopo tutto quello che è successo?”

A parlare per primo fu Gidan.

“Che cosa ci facciamo noi!? Tu piuttosto.., perché hai fatto credere al mondo di essere morta?”
“Io non ho fatto credere niente a nessuno.., la gente crede ciò che vuole”

Daga non capiva.

“Ma il tuo paese, i tuoi amici.. e Flatrey. Hanno tutti bisogno di te!”
“Bisogno di me? E tu allora? Il tuo aspetto non mi sembra proprio quello di una regina..”
“Io ho fatto delle scelte per il bene delle persone che mi amano e che io amo. Ma perché tu, colei che ha impugnato la sacra Hurricane Lance, non è tornata per festeggiare con noi la nascita di una nuova era?”
“Io.. io non..”

Gidan fece due passi indietro fino a raggiungere una grossa radice su cui si appoggiò.

“Sei solo una codarda Freija..”
“Codarda!? Voi due siete qui perché mi credevate ancora viva.., voi due capite!? Tutto quello per cui fino ad ora ho realmente vissuto mi ha accettata come eroina da ricordare. Hanno accettato la mia fine”

Gidan abbassò lo sguardo scuotendo la testa.

“Qual è il vero motivo? Non siamo più ragazzini e capisco quando qualcuno mente”
“… Durante l’ultimo periodo ho vissuto osservando il mondo dall’alto, ho osservato le abitudini di chi amavo ed è così che ho capito. Il mio è stato un sacrificio e tale deve rimanere. Non sarò più nella vita di nessuno e così non soffrirò la malinconia”
“Maledizione Freija.. SCORDATI DI FLATREY!!. Non puoi continuare a vivere con questo chiodo fisso. Lui è un bastardo guerriero che ama viaggiare per diventare sempre più forte. Tu non sei così.., tu hai dei sentimenti veri, tu hai bisogno di gente che ti ama e loro hanno bisogno di te. Tanto lo so che è sempre stata lui la questione”

Freija si lasciò vincere da un pianto d’angoscia.

“Come credi che apprenderebbero tutti la notizia?. Ormai è giusto così..”

Stavolta intervenne Daga.

“No.., non è giusto così. I problemi si risolvono affrontandoli. Non fare come me che ho preferito fuggire..”

 

Il gruppo fu poi interrotto da un gruppo di Zombie che aveva sentito la loro presenza.

Gidan sorrise e diede una pacca sulla spalla dell’amica.

“Ci sarà sempre qualcuno che avrà bisogno di noi e finché saremo lontani non potremo essere di alcun aiuto!”

Daga impugnò il suo bastone magico.

“Bisogna capire a cosa siamo realmente destinati, e si può farlo insieme!

La Draghiera roteò la sua lancia.

“E’ vero.. grazie amici.. non dimenticherò le vostre parole. Adesso però.. all’attacco!!!”

Fine

 

Tornerai mai a casa..?

Sono già a casa..

Si ma.., intendo la tua VERA casa..

Chissà.., forse un giorno.. e tu?

Avrei giusto un idea..

Un’idea?

Ti amo Daga..


Spero abbiate apprezzato la storia. Devo dire che scriverla si è rivelata una dura prova per me ma è stata tanto difficile quanto divertente =). Vorrei inserire dei ringraziamenti speciali a chi ha seguito da vicino la vicenda ma in fin dei conti credo che i diretti interessati sappiano cosa ho loro da dire. Spero di ricevere pareri anche sui miei altri lavori. E con ciò vi saluto in attesa della mia prossima storia!

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