Love me or love me not

di Cassis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The first time we met ***
Capitolo 2: *** Un pomeriggio al parco ***
Capitolo 3: *** Tutti al Boss!!! ***
Capitolo 4: *** Zia Mitsuki ***
Capitolo 5: *** Sorry seems to be the hardest word ***
Capitolo 6: *** Can't live if living is without you ***
Capitolo 7: *** Masao -part 1- ***
Capitolo 8: *** Masao -part 2- ***
Capitolo 9: *** Le cose dette mai -part 1- ***
Capitolo 10: *** Le cose dette mai -part 2- ***
Capitolo 11: *** Verità nascoste ***
Capitolo 12: *** Just Father and Son ***



Capitolo 1
*** The first time we met ***


-“Kyoko svegliati!! Sono le 07 e devi andare a scuola!!! Vuoi fare tardi proprio il primo giorno??? Sveglia pigrona!!!” urlava la nonna alla piccola Kyoko entrando nella sua stanza e

aprendo le tende per lasciare entrare la luce del sole...-

Nonnina ti prego lasciami dormire ancora un po'!”le rispose Kyoko voltandosi dall'altra parte e tirandosi su le coperte...

Non voleva alzarsi quella mattina, era come terrorizzata: si era trasferita da pochi giorni a Tokyo e per lei quello era il primo giorno di una nuova vita... I genitori, primi ballerini del prestigioso Teatro Nazionale di Kyoto erano sempre in giro per il mondo in tournée e non avevano tempo di occuparsi della loro figlia... Erano molto giovani quando nacque Kyoko e benché le volessero bene, non volevano rinunciare alla loro carriera così presto... Kyoko era cresciuta con gli zii materni, che non potevano avere figli, così accolsero la piccola Kyoko in casa loro e la trattarono come una principessa.. I genitori della bambina, d'un tratto, decisero di mandare la figlia a vivere con i nonni paterni a Tokyo, dove avrebbe terminato il liceo e si sarebbe iscritta all' Università... Kyoko aveva una bellissima voce, sapeva suonare il pianoforte, il violino, il koto...aveva ereditato dai suoi genitori alcune doti di ballerina, ma non era quello che sognava di fare...si le piacevano il canto e la danza, ma Kyoko aveva un obiettivo nella vita...aveva 16 ed era molto determinata...sognava di diventare avvocato penalista... Dopo 10 minuti riuscì ad alzarsi dal letto e cominciò a prepararsi... scese in soggiorno per la colazione e trovò la sua amica nonché vicina di casa Mariko... Si conoscevano sin da bambine, da quando gli zii di Kyoko la portavano in vacanza a Tokyo dai nonni e le due bambine si ritrovavano spesso a giocare insieme...adesso erano due adolescenti e Kyoko avrebbe frequentato la stessa classe di Mariko... Fecero colazione insieme e verso le 08 uscirono di casa per recarsi al liceo...

-"Kyoko cos'hai? Non sei contenta?? E' il nostro primo giorno di scuola... Ti presenterò le mie amiche e i miei amici, sono molto simpatici!!! Akira te l'ho già presentato no?!

-"Si me lo hai presentato settimana scorsa, ma lui non frequenta l'università??"

-"Si frequenta il primo anno di ingegneria però è uno dei miei più cari amici... Lo adoro come se fosse mio fratello e non ti nascondo che un po' mi piace... I suoi migliori amici sono adorabili...uno frequenta il nostro liceo, però è in quinta... E' stato rimandato a giugno... Lo amano tutte, è adorato e venerato come se fosse un dio dalle ragazze, mentre i ragazzi lo temono... E' un ragazzo fantastico e molto dolce, però è un inguaribile dongiovanni... Non ha mai una ragazza fissa... Ah e poi lavora come PR al Boss, la discoteca più in di Tokyo!! Io, Akira e gli altri siamo tutti i venerdì sera lì ed entriamo gratis!! Magari venerdì ci andiamo insieme ti va?!"

-"Oh si mi piacerebbe moltissimo!!!"

Le due ragazze, tra una chiacchiera e l'altra erano arrivate davanti al cancello della scuola, che si trovava proprio di fronte all'Università di Tokyo, quindi Mariko si incontrava spesso con Akira e i suoi fedelissimi amici: Yuu, un bel ragazzo di 22 anni dai lunghi capelli neri e un piercing sul labbro inferiore, che studiava ingegneria insieme ad Akira; Kouyou, 20 anni come Akira, alto, capelli lunghi castano chiari con le mèches bionde, dai tratti delicati e femminei e lo sguardo accattivante; Yutaka, anche lui ventenne, con i capelli corti castani ed un sorriso così dolce da intenerire anche il più duro tra i duri... mancava all'appello lui, Takanori, il ragazzo del quale parlava Mariko durante il tragitto... Takanori aveva 19 anni ed era il piccolo del gruppo... Era più basso rispetto agli altri, di corporatura esile ma aveva un corpo sinuoso e sensuale, una voce calda e intensa...i capelli castani, lunghi e a frisé.. amava cambiare pettinatura e colore dei capelli..adorava lo stile visual kei ed era lui che dettava la moda, i ragazzi della scuola facevano a gara a chi gli somigliava di più per conquistare le loro coetanee, ma era una battaglia già persa in partenza perchè lui era Matsumoto Takanori e non aveva eguali ... portava delle lenti a contatto azzurre e il suo sguardo, già particolarmente intenso nel suo color nocciola naturale, era ora travolgente come il mare in tempesta... Takanori non era un ragazzo come tutti gli altri: era il bello e il cattivo tempo, il diavolo e l'acqua santa... una sorta di sogno proibito che tutte desideravano.. Adorava stare al centro dell'attenzione, sentirsi amato e desiderato... Camminava molto lentamente, con le mani dentro alle tasche, talvolta ancheggiando e accennando un sorriso che lasciava le ragazze che gli passavano vicino senza respiro...curava il suo aspetto in ogni minimo particolare, e amava essere perfetto in ogni situazione.. Ma questo era il Takanori che vedevano tutti: con le persone a cui lui teneva di più era ben diverso: dolce, pronto allo scherzo e alla risata... E' strano, molto strano... eppure Takanori era così: idolo delle folle e primadonna in pubblico, tenero orsacchiotto per i pochi prescelti...

Era conosciuto soprattutto per la sua travagliatissima vita sentimentale: non amava le relazioni durature, preferiva godersi le occasioni che gli capitavano sotto mano... non riusciva a legarsi a nessuna in particolare, non si sentiva ancora pronto a concedere il suo cuore ad una in particolare...amava troppo le donne e una non gli bastava... Tutte lo desideravano, non solo le ragazzine: lo scorso anno Takanori ebbe una storia con la sua professoressa d'inglese, di 20 anni più grande... durò qualche mese...ma mentre a Takanori non interessava nulla di quella donna, la sua amante si innamorò perdutamente di lui... Dopo le lezioni, Takanori andava a casa sua per farsi la solita scopata quotidiana e poi se ne tornava a casa, come se nulla fosse...la sera lo si poteva trovare in qualche locale a rimorchiarne altre... Una sera andò a cena in un locale con i suoi amici e alcune ragazze, senza accorgersi che nel tavolo accanto al suo c'era la sua amante, e si lanciò in bollenti effusioni con la ragazza di turno...Fortunatamente il locale non era pieno quella sera, e Takanori era amico con il proprietario, il quale gli riservò un tavolo un po' isolato... La donna si alzò di scatto e andò da Takanori chiedendo spiegazioni e lui, senza scomporsi minimamente le disse: “Scusami dolcezza ma, credevi davvero che un ragazzino di 19 anni potesse innamorarsi davvero di una donna di 20 anni più vecchia???” E scoppiò in una fragorosa risata...La donna se ne andò in lacrime da quel locale e il giorno dopo chiese le dimissioni al preside dell'istituto...

Akira, Yuu, Kouyou e Yutaka erano di fronte all'entrata dell'Università e stavano fumando una sigaretta, sorseggiando del caffè preso al bar frequentato dagli studenti, all'angolo della strada... Yutaka vide Mariko che si stava avvicinando in compagnia di una misteriosa ragazza, Kyoko, e salutò con il suo adorabile sorriso!

-“Hey ciao ragazzi come state?” chiese loro Mariko

-“Beh diciamo che a letto si stava molto meglio! Oggi ricominciano i corsi... Non voglio nemmeno pensarci, quest'anno sarà tremendo!” disse Kouyou, che studiava Odontoiatria...

-"Hai voluto scegliere la facoltà più difficile! Te l'avevo detto io di iscriverti a Medicina...lì si che ci sono belle donne!” rispose Yuu provocando una risata generale...

-“Ragazzi vi presento la mia amica Kyoko, è la nipote dei miei vicini di casa ed è arrivata poche settimane fa da Kyoto... Kyoko questi sono Yutaka, Kouyou e Yuu... Akira lo conosci

già!”

-“Piacere di conoscervi ragazzi... Mariko mi ha parlato molto di voi!” disse Kyoko ai ragazzi, facendo un profondo inchino..

-“Il piacere è tutto nostro Kyoko... gli amici di Mariko sono anche nostri amici!” Rispose sorridendo Yutaka

 

A turno, i ragazzi guardavano Kyoko: aveva la pelle chiara, i lineamenti molto delicati, due occhi marroni che la dicevano lunga, i capelli lunghi e mossi d'un castano scintillante...Aveva le mani ben curate, ed era molto elegante nel modo di porsi, di muoversi e di parlare... Aveva un bellissimo sorriso e quando rideva pure gli occhi sembravano ridere... Aveva un animo buono, puro ed incontaminato, talvolta era molto sensibile e fragile, ma all'occorrenza sapeva tirare fuori le unghie...questo lo aveva ereditato dalla madre, una donna forte e coraggiosa che per Kyoko era un vero modello da seguire...

I ragazzi rimasero colpiti da quel piccolo fiore del Sud, oltre che bella era anche molto simpatica e gentile... Finalmente una boccata di aria fresca!! Da lontano sentirono il rombo di una moto che si stava avvicinando e riconobbero la moto di Takanori.. “Finalmente il principino si è degnato di arrivare!!” Mentre passava le ragazze erano già in estasi solo vedendolo arrivare...parcheggiò la sua moto nera accanto a quella di Akira.. si tolse il casco con fare sensuale e ammirandosi nello specchietto scosse la testa per sistemare i capelli... scese di moto tenendo il casco infilato nel braccio sinistro... Indossava una giubbino di pelle nera e sotto una camicia anch'essa nera e abbottonata solo dal terzo bottone che lasciava intravedere il petto roseo del giovane...indossava un paio di pantaloni aderenti a vita bassa, strappati sulle cosce, mantenendo in bella mostra l'elastico dei boxer e mettendo in risalto i suoi glutei perfetti e sodi... Prese la sua tracolla con i libri e si avviò verso i suoi amici... “Eccellenza buongiorno... Ha dormito bene?” chiese inchinandosi Yuu “Smettila scemo!” rispose Takanori dandogli una leggera botta sul braccio “Buongiorno a tutti ragazzi! Per gli autografi passate più tardi, ancora non sono in perfetta forma fisica per concedermi al mio pubblico!” disse il giovane scoppiando a ridere fragorosamente e trascinando pure gli altri nella sua risata... “Buongiorno anche a te dolcezza, come stai?” disse Takanori a Mariko, dandole un bacio sulla guancia... “Diciamo bene, grazie...rieccoci di nuovo qui...in vacanza si stava divinamente!” “Ah Mariko non me ne parlare!!! Stamattina voglia zero di alzarmi dal letto...dopo 3 mesi di puro godimento è dura alzarsi alle 07 di mattina...Ma...Non mi presenti la tua amica?” le disse senza smettere di osservare Kyoko... “Ah si scusami.. Takanori questa e Kyoko!” “Piacere di conoscerti Takanori!” disse Kyoko sorridendogli e porgendogli la mano. “Il piacere è tutto mio dolcezza!” rispose Takanori lanciandole uno sguardo talmente sensuale da lasciarle che un brivido le corresse lungo la schiena... takanori si inchinò, prese la mano di Kyoko e la baciò dolcemente...

-” Quando fa così è segno che farà di tutto per farla sua! Lo conosco, ci proverà fino allo sfinimento!” bisbigliò Kouyou a Yutaka – “Non lo so, sai.. secondo me stavolta è diverso... Guardalo, non le stacca gli occhi di dosso, sembra quasi che la stia contemplando... Forse il vento sta cambiando...” rispose Yutaka -” Forse hai ragione, staremo a vedere...”

Detto questo la campanella suonò... stava cominciando il primo giorno di scuola... “Posso avere l'onore di accompagnarvi fino alla vostra classe?” disse Takanori rivolgendosi alle due ragazze... “Oh quale onore, Eccellenza! Un invito così non possiamo di certo rifiutarlo!” Esclamò Mariko facendo ridere di gusto il resto dei presenti, mentre Takanori non smetteva un attimo di guardare Kyoko...era rimasto colpito dalla dolce bellezza di Kyoko... Forse il vento stava davvero cambiando come sosteneva Yutaka? Takanori, Mariko e Kyoko si avviarono così verso l'entrata del loro liceo, mentre gli altri verso quella dell'Università...

 



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Capitolo 2
*** Un pomeriggio al parco ***


Le lezioni erano terminate e Mariko e Kyoko decisero di pranzare insieme ai loro amici... Andarono a mangiare in un bistro dietro non molto distante e il pranzo proseguì in maniera più che perfetta... Takanori come al solito non si smentiva mai: aveva già preso di mira una delle cameriere, la quale ovviamente non poteva resistere al fascino di quel diavolo tentatore e gli aveva lasciato il suo numero di telefono scritto in un bigliettino... Eppure, c'era qualcosa che stava bollendo in pentola... Cameriera a parte, Takanori rivolgeva tutte le sue attenzioni a Kyoko: osservava la sua eleganza nel portarsi la forchetta alla bocca, la sua compostezza, il suo fare dolce e sbarazzino allo stesso tempo... Parlavano del più e del meno, non curandosi del resto dei presenti che guardavano la scena sbalorditi: che Takanori avesse messo gli occhi su Kyoko era chiaro come il sole, ma non era da lui parlare con le sue prede, lui passava all'atto pratico, pochi convenevoli, non si doveva perdere tempo... Kyoko, anche se si trovava a suo agio con la sua nuova compagnia, non disdegnava le attenzioni di Takanori, anche se ciò che le aveva raccontato Mariko la mettevano un po' in guardia da lui... Ci sapeva fare, non si poteva non rimanere incantate dai suoi modi e della sua voce... ma non voleva cadere subito tra le sue braccia...voleva vedere fino a che punto si spingeva e se Takanori era davvero interessato a lei... Cercava di essere naturale per non cedere...le piaceva quel ragazzo così particolare ma era decisa a non dargliela vinta, almeno non subito... Non era una come le altre, e non ci teneva ad esserlo... Mariko e Yutaka andarono fuori dal locale.. Mariko voleva analizzare con lui la situazione e gli fece compagnia mentre lui si fumava la sua sigaretta...


-” Takanori ha già perso la testa per Kyoko..” disse Mariko


-” L'abbiamo notato tutti... Takanori non è di certo il tipo che si nasconde, non te le manda a dire... Però stamattina io e Kou ci siamo posti un quesito.. Ti spiego: vedendolo anche adesso a pranzo, non ci ha considerati, la sua considerazione era tutta per Kyoko... Lo conosci bene pure tu, lui se punta una ragazza non si mette a conversare con lei, ma passa subito all'attacco prima che la sua preda possa sfuggirgli da sotto il naso... Prendi ad esempio quello che è successo con la cameriera.. L'ha guardata e lei ha ceduto subito, lasciandogli il suo numero di telefono...invece con la nostra nuova amica si perdeva in lunghi ragionamenti... A Kou ho detto che secondo me qualcosa si sta smuovendo in lui... Certo è ancora presto per dirlo, ma sono proprio curioso... Parlando con i ragazzi prima durante una pausa, eravamo tutti d'accordo nell'affermare che Kyoko ci piace, sembra una ragazza molto sveglia e intelligente, credo che farà sudare il nostro bel Takanori, e neanche poco...”

-” Yutaka sono pienamente d'accordo con te... se conosco bene Kyoko, non è una che si lascia incantare facilmente... Mi ha detto che Takanori l'ha colpita, ma lei è una che vuole andare a fondo nelle cose, sono sicura che in questo momento sta cercando di capire quali siano le intenzioni di Takanori prima di abbandonarsi completamente al suo volere... Ho un'idea... le ho parlato del Boss e le ho proposto di andarci tutti insieme venerdì sera.. Quello è il territorio di caccia preferito da Takanori... a scuola non è facile passare all'attacco, sicuramente al Boss cercherà di scoprire tutte le sue carte...”

-” Hai ragione, non ci avevo pensato... ne parlerò con i ragazzi... Non sarà un problema dato che il Boss è l'appuntamento fisso del venerdì!!”


Tornarono dentro dagli altri giusto in tempo per non vedere sparire tutta la torta che nel frattempo era stata ordinata... Dopo aver pagato, decisero di trascorrere il pomeriggio insieme, dato che erano ancora liberi da esami, interrogazioni e/o compiti a casa...dopo tutto era una bellissima giornata e non poteva essere sprecata!


-” Ragazzi che ne dite di passare il pomeriggio al parco.. Io e Kyoko possiamo andare a casa e preparare qualcosa per la merenda che ne dite? Ci vediamo qui tra un'oretta ok?”

Trovando il consenso dei ragazzi, Kyoko e Mariko si avviarono verso le proprie abitazioni per preparare la merenda...


Dopo circa un'ora si ritrovarono tutti nel luogo stabilito: Le due fanciulle con i loro cestini, Akira e Takanori con le loro fedelissime moto, mentre Yutaka e Kouyou avevano monopolizzato l'auto di Yuu, portando l'occorrente per la loro scampagnata al parco: coperte, posate, piattini...


-”Bene, adesso che siamo tutti direi che possiamo partire! Mariko sali con me?” chiese Akira, aprendo il bauletto per estrarre il secondo casco...


- “Noi siamo al completo, Takanori la porti tu Kyoko? Ragazze passatemi i cestini, dato che siete in moto, li portiamo noi con la macchina...tranquille li affidiamo a Yutaka, così saranno al sicuro!!!” Disse sorridendo Yuu... Takanori porse il suo secondo casco a Kyoko: “Tranquilla sarò prudente!” le disse salendo sulla moto e aspettando la ragazza per partire... Gli altri si erano già avviati verso il parco... “Tieniti forte!” disse Takanori alzando la voce per farsi sentire da Kyoko... detto questo partì anche lui alla volta del parco... Kyoko si teneva stretta a lui, sentiva il suo profumo e il contatto con il suo corpo le faceva piacere...ma si era ripromessa di non cadere subito in tentazione, doveva resistere... era attratta da lui ma allo stesso tempo ne aveva paura... Forse perchè aveva paura di prendersi una cotta per la persona sbagliata...


Giunti al parco, trovarono ad attenderli gli altri all'ingresso... “Kyoko, sei impavida... Takanori è il terrore delle strade di Tokyo!” sghignazzò Yuu... “Ma senti chi parla!?!? E poi non è vero, modestamente ho guidato benissimo, vero Kyoko!” rispose il giovane un po' stizzito posando lo sguardo su Kyoko, che annuì... Entrarono nel parco e trovarono un bell'angolino tranquillo, immerso tra i fiori e il verde degli alberi e sistemarono le proprie cose... “Senti Kyoko” esordì Mariko, domani pomeriggio che ne dici di andare al cinema?” - “Non saprei, i miei genitori mi hanno iscritta ad un corso di danza classica... che stress, non capiscono che la danza non mi interessa assolutamente...e se proprio dovessi scegliere, preferirei di gran lunga andare a ballare la salsa, invece che seguire dei noiosissimi corsi di danza classica... Se fossero qui ad ascoltare mi prenderebbero per i capelli...La danza classica per loro è tutto!”


-” Che lavoro fanno i tuoi genitori?” le chiese Akira

-” Sono primi ballerini del Teatro Nazionale di Kyoto, e stanno cercando di portarmi sulla loro strada...ma hanno gli occhi chiusi...non vedono che non mi interessa!”

-“Ma non mi dire!! I tuoi genitori sono davvero i primi ballerini del Teatro Nazionale di Kyoto?? Non ci posso credere!! Una delle mie sorelle è una loro fan sfegatata!! Appena le dirò che nella mia comitiva c'è la loro figlia, come minimo mi obbligherà a portarti a cena a casa nostra!!!! Ma dimmi sai se faranno qualche spettacolo?” disse Kouyou

-” Si, sono i miei genitori...Adesso sono in tournée negli Stati Uniti, ma dovrebbero rientrare a fine mese.. Se non sbaglio dovrebbe esserci uno spettacolo, qui a Tokyo... ma non ricordo il giorno esatto... Stasera li chiamo e me lo faccio dire, così potrai dire a tua sorella di venire con me a vedere lo spettacolo... Avrà occasione di conoscerli personalmente!! “

-” Se glielo dico sviene di sicuro per l'emozione... Anche lei è fissata con la danza.. da piccola ballava però poi rimase incinta e allora abbandonò la danza... Adesso è la mia nipotina a frequentare una scuola di danza e devo dire che le piace moltissimo!” le rispose tutto eccitato Kouyou!

-” Trovo la danza bellissima” cominciò Takanori, con lo sguardo rivolto verso il cielo limpido “E' un modo per esprimere delle emozioni attraverso il corpo... Forse è per questo che viene considerata arte, così come lo sono la pittura, la musica... L'arte è per me una forma di espressione, penso sia un modo per aprire il proprio cuore e la propria mente agli altri... magari molti non riescono a trovare le parole per esternare le proprie emozioni e lo fanno attraverso le note, i colori, il proprio corpo... Però l'arte deve essere spontanea, altrimenti perderebbe il suo valore...” i ragazzi lo guardarono a bocca aperta... Kyoko lo guardava estasiata per quella sua frase... aveva detto delle cose bellissime che in un certo senso racchiudevano il suo pensiero..

-” E' quello che penso anche io... i miei genitori mi impongono di amare qualcosa che io non amo solo per sentirsi appagati.. Non mi hanno mai fatto mancare nulla, ma erano giovanissimi quando sono nata io, e non pensavano minimamente a sacrificare la loro brillante carriera per badare alla propria figlia... Certo, mi adorano, non sono mai mancati nei momenti più importanti e mia mamma per me è un esempio di donna da seguire.. Conosce i miei pensieri e mi da tanti consigli... E mio padre mi vizia sempre... Sono sempre stati poco presenti, almeno fisicamente, ma non mi hanno mai fatto mancare il loro appoggio e il loro amore.. Credo che sia un modo per starmi più vicino... forse portandomi nel loro mondo significa essere davvero uniti... Ma non è così che funziona... mi piace vederli ballare, mi emoziono vedendo i miei genitori così importanti e sono orgogliosa di loro... ma la danza è un mondo che ciononostante non mi appartiene...” Takanori era attratto da quell'animo profondo...mentre Kyoko parlava, la osservava e cercava di coglierne le espressioni del viso... cercava di entrare nella sua testa e catturare i suoi pensieri... Kyoko cercava a sua volta di incrociare il suo sguardo per arrivare ai suoi pensieri.. Dietro a quello sguardo audace e sensuale, Takanori doveva nascondere un animo profondo e riflessivo... e Kyoko l'avrebbe tirato fuori, avrebbe fatto di tutto per valorizzarlo...

L'allegra comitiva passò insieme un bellissimo pomeriggio.. Kyoko si dimostrò sempre più simpatica ed i ragazzi avevano ora la certezza che quella ragazza fosse davvero quello che mancava al loro splendido gruppo! Mariko e Kyoko erano le ragazze più invidiate perchè potevano godere delle attenzioni dei ragazzi... Le ore trascorsero troppo in fretta e si era ormai fatta l'ora di tornare a casa... Si apprestarono a riprendere le loro cose e si avviarono verso l'uscita...


-”Ragazzi è stato un pomeriggio fantastico! Kyoko ti do ufficialmente il benvenuto nel nostro gruppo!” disse soddisfatto Akira..

-” Ti ringrazio di cuore Akira.. Anche io sono stata divinamente in vostra compagnia..” rispose sorridendo Kyoko...

-”Se vuoi ti accompagno io a casa..” chiese Takanori a Kyoko..

-”Accetto volentieri!”

Ognuno si congedò per fare ritorno a casa... Arrivati davanti a casa, Kyoko scese dalla moto di Takanori, restituendogli il casco

-”Grazie per il passaggio Takanori, sei stato molto gentile ad accompagnarmi a casa..”

-”Non ti avrei lasciata tornare a casa da sola..” le disse arrossendo... Si riconosceva appena, stava arrossendo per una ragazza.. Che cosa stava succedendo?

-”Adesso devo entrare, non voglio trattenerti a lungo, rischi di fare tardi... E' stato piacevole passare la giornata con te e gli altri.. spero ce ne siano altre come questa!”

-”Ce ne saranno senz'altro... ormai sei dei nostri! Beh allora ci vediamo domattina a scuola... Ti auguro una buonanotte Kyoko!”

-”A domani! Buonanotte anche a te Takanori!” rispose Kyoko, avvicinandosi a lui per lasciargli un piccolo bacio sulla guancia..

Takanori si infilò il casco, mise in moto e partì... Kyoko aprì il cancello ed entrò canticchiando, sotto gli occhi di qualcuno che da una delle finestre di casa aveva osservato quello che stava accadendo tra lei e Takanori...

 

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Capitolo 3
*** Tutti al Boss!!! ***


Tornato a casa, Takanori salutò come sempre i suoi genitori, intenti a sbrigare le ultime cose prima di sedersi a tavola... Takanori corse subito in camera sua, chiuse la porta e si gettò sul letto... guardava il soffitto, la pallida luce dell'ultimo sole illuminava appena la stanza... Pensava a quella giornata, a quell'incontro tanto piacevole quanto inaspettato, pensava a LEI... Possibile che una ragazza in poche ore fosse stata capace di sconvolgere il suo animo ribelle e tentatore? Chi era Kyoko in realtà, un dolce angelo venuto dal sud del Giappone, o una piccola tigre pronta a sconvolgere tutto e tutti? Qualunque cosa fosse, quella ragazza gli piaceva, non poteva negarlo a sé stesso... La voleva, la desiderava...sentiva che Kyoko aveva qualcosa di speciale e non voleva lasciarsela scappare.... “Mi sa che è arrivato il tuo momento, caro il mio Takanori... E' arrivato l'AMORE...” si ripeteva a sé stesso, scuotendo la testa incredulo... Non la conosceva, sapeva pochissimo di lei eppure era come se l'avesse inseguita per anni: Non era mai riuscito ad innamorarsi veramente... e forse non lo aveva mai voluto, l'aveva sempre allontanato, l'amore... Una volta disse ai suoi amici: “ Mi innamorerò solo quando riuscirò a trovare la mia musa ispiratrice, colei che mi farà venire le farfalle allo stomaco, che mi riempirà il cuore con ogni suo piccolo gesto, una carezza, una parola, un sorriso... Al momento non esiste, la mia donna perfetta, il mio angelo, il mio rifugio nei momenti di solitudine... Sono tutte così noiose e identiche tra loro..la mia stella, quella che brilla più delle altre, ancora non ha illuminato il mio cielo...” Che fosse Kyoko la stella destinata ad illuminare il cielo di Takanori?? Prese il suo cellulare della tasca dei jeans e mandò un messaggio a Mariko: “Kyoko mi piace, tanto forse troppo...in poco tempo è riuscita a mandarmi in confusione, senza aver fatto o detto nulla, solo guardandomi negli occhi... Credo che sia lei la mia stella, quella che ho aspettato invano nelle mie notti insonni... E' incredibile da dire, ma sento la sua mancanza e non so cosa darei per poter essere tra le sue braccia in questo momento...”


Mariko lesse il messaggio con stupore e soddisfazione allo stesso tempo: Takanori si era innamorato! Prima di rispondere a Takanori mandò un messaggio a Yutaka: “E' cotto a puntino, domani ti racconto! Oyasumi!!” Aspettò prima di rispondere al messaggio di Takanori, in realtà non sapeva nemmeno cosa scrivere: “ L'avevo capito appena l'hai vista stamattina... Ti si leggeva negli occhi... Ti do un consiglio: prova a farla soffrire e te ne pentirai amaramente! A domani, notte!”


Takanori scese di sotto per cenare con i suoi... poi aiutò sua madre a risistemare e andò in camera sua.. Si preparò per andare a dormire e quella sera era particolarmente stanco... si addormentò quasi subito con una certezza per il mattino seguente: svegliarsi pensando a Kyoko sarebbe stato il più dolce dei risvegli...


Kyoko era in soggiorno, aveva cenato con i nonni e sua zia e stava guardando la TV...in realtà non la stava guardando affatto, faceva zapping tra i canali e guardava i programmi distrattamente.. Aveva un solo pensiero nella testa, anzi un solo nome: Takanori... Era cotta di lui, e non riusciva a toglierselo dalla testa.. Si ok, non era un santo, ma chi è senza peccato scagli la prima pietra! E soprattutto non lo conosceva nemmeno, però era convinta che dietro al Takanori che tutti conoscono si nascondeva un ragazzo diverso, dolce, profondo, pronto a darti tutto l'amore di cui era capace... Ed era quel suo lato nascosto che voleva a tutti i costi scoprire... Andò in camera e prese il suo cellulare, voleva mandare un messaggio alla sua amica Mariko.. “Vorrei resistergli, ma non so per quanto ci riuscirò... E' dannatamente bello e non riesco a togliermelo dalla testa... Ma devo resistere, ho paura di essere una delle tante... Mariko che devo fare??? Se solo fosse qui con me adesso...” Mariko scese di casa e andò dall'amica:

-”Kyoko, pensavi non l'avessi capito? Anche gli altri se ne sono accorti...E' impossibile non innamorarsi di Takanori... non conosco nessuna che sia stata capace di opporsi alla sua bellezza devastante... Solo ti dico una cosa: vacci piano... Non bruciare le tappe subito...”

-”Mariko, per fortuna ho te!! Ti voglio bene, sei un'amica!! A domani, stessa ora! Oyasumi!” Le baciò la fronte e rientrò in casa...

-“Zia Mitsuki, ancora in piedi?” chiese Kyoko, vedendo la zia in cucina che sorseggiava del tè...

-“Si tesoro...Stanotte proprio non riesco a prendere sonno...Ma non ti preoccupare, vai a riposarti...Notte!” In realtà zia Mitsuki non era sveglia per caso: aveva sentito il campanello e si era messa ad ascoltare la conversazione tra la nipote e Mariko, così come quel pomeriggio si affacciò alla finestra sentendo una moto avvicinarsi, una moto che conosceva fin troppo bene...

L'indomani Kyoko andò a casa di Mariko per andare insieme a scuola... Incontrarono i ragazzi davanti all'entrata, come di consueto, e Kyoko fu particolarmente felice di trovare anche Takanori...

-”Buongiorno ragazzi!” esclamò sorridente Kyoko

-”Buongiorno a te Kyoko, dormito bene?” rispose subito Takanori

-”Oh si, ho dormito benissimo, arigatou... e tu?”

“-Divinamente, arigatou!” Si scambiarono un'intensa occhiata d'intesa, che a Kouyou non sfuggì assolutamente...

-” Sentite ragazzi, che ne dite di portare Kyoko al Boss venerdì sera?” esclamò Yuu trovando il consenso dei presenti.

-“Beh mi sembra un'ottima idea, accetto volentieri l'invito!” rispose allegramente

-”Bene, detto questo è meglio andare, la vostra campanella sta per suonare e tra poco cominceranno pure le nostre lezioni... Ne riparliamo a pranzo ok?” disse Akira prima che il gruppo si separasse... Era solo martedì...

Mercoledì, giovedì...venerdì!!! Kyoko e Mariko non stavano più nella pelle al pensiero di andare nella discoteca più in di Tokyo, o meglio, questo era quello che pensava Kyoko... per Mariko e i ragazzi era ormai un' abitudine ritrovarsi tutti i venerdì sera al Boss... Takanori lavorava lì come PR e li avrebbe messi in lista omaggio, come sempre... Passarono il pomeriggio in giro per i negozi per cercare un abito adatto all'occasione... Kyoko non riusciva a trovarne uno che fosse di suo gusto, mentre Mariko aveva già comprato abito e accessori.

-”Ma è mai possibile? Abbiamo setacciato tutti i negozi del centro e di un abito decente da mettere nemmeno l'o...”

Kyoko non finì la frase... davanti a lei la vetrina di un negozio e in quella vetrina un abito da sogno...corse verso quella vetrina e si mise ad ammirare quell'abito...notò il prezzo: non era molto costoso..decise di entrare per provarselo: era un abito di seta corto fin sopra al ginocchio, rosa antico... il bustino non aveva spalline e la scollatura, molto profonda, era a forma di cuore.. la seta del bustino era stropicciata e ed era impreziosito da una fascia, in seta rosa antico come il vestito, che le cingeva la fita a mo' di cintura... Aveva trovato pure le scarpe, un bel paio di décollétée color grigio argentato, aperte, con una piccola rosa per impreziosirle... Aveva trovato pure una giacchetta da abbinare al vestito, sempre in seta ma dello stesso colore delle scarpe, a maniche corte, con un enorme bottone davanti.. Per concludere, una pochette, anch'essa in tinta con le scarpe... Kyoko tornò a casa saltellando, era contentissima dl suo nuovo vestito ed era contentissima delle parole di Mariko:

- “Stasera darai al nostro Takanori il colpo di grazia... Già mi immagino la sua faccia non appena ti vedrà entrare!” Il pomeriggio era agli sgoccioli, la sera aveva ormai preso il suo posto, e Kyoko era a cena dalla sua amica, la quale l'avrebbe aiutata a prepararsi al meglio per la serata...

Era davvero bella Kyoko, avvolta nel suo splendido vestito, i capelli raccolti in uno chignon, con la frangetta lasciata ad impreziosire il suo bel viso candido, truccata semplicemente, con una matita nera appena accentuata, mascara e lucidalabbra trasparente...Due brillantini come orecchini e le unghie ben curate e appena colorate con uno smalto rosa pallido.... Un look semplice, che metteva in risalto la sua timida bellezza di ragazzina... I ragazzi l'avevano vista sempre acqua e sapone, nel vederla così sarebbero rimasti tutti a bocca aperta... Uno in particolar modo...

Si erano fatte le 23... Puntuali come un orologio svizzero due elegantissimi Yuu e Kouyou passarono a prendere le due ragazze.. Non appena le videro uscire dal cancello, Yuu esclamò:

-“Ragazze, siete bellissime... stasera saremo gli uomini più invidiati del Boss... Mi sa che dovremmo stare molto attenti, vero Kou?!” La sua battuta provoco una sonora risata...

-“Posso avere l'onore di aiutarvi a salire in macchina, mie dolci principesse? Akira e Yutaka ci aspettano davanti al Boss, Takanori è già dentro...”

disse Kouyou facendo un profondo inchino alle due fanciulle e poi, rivolgendosi a Kyoko le sussurrò:

-”Tranquilla Kyoko, lui non mancherà di certo!” e le fece occhiolino... Detto questo partirono alla volta del loro affezionatissimo locale, sempre con quegli occhi puntati addosso, che da una finestra della casa di Kyoko avevano osservato tutta la scena fin dall'arrivo dei ragazzi... Ma cosa significava tutto questo? Aveva un senso?? Per quegli occhi, si... c'era un significato ben preciso in tutto questo...

Dopo un quarto d'ora circa, l'auto di Yuu con a bordo i suoi passeggeri comparve nel parcheggio del mitico Boss, ad attenderli Akira e Yutaka, accanto alla loro auto: -“Salve ragazzi è molto che se siete qui?” domandò Yuu

-”Buonasera a voi... No no, siamo appena arrivati pure noi... ma, ma... questo fiore è la nostra Kyoko? Fatti un po' vedere... ma sei a dir poco splendida!!! Ragazzi, mi dispiace ma stasera la bella Kyoko me la rapisco io!” esclamò Yutaka prendendo Kyoko a braccetto... Mariko pure era bellissima, ma questo i ragazzi già lo sapevano... la star della serata era Kyoko...

-“No guarda Yutaka, proprio non ci siamo... essendo il più grande ho la precedenza!” disse Yuu subito interrotto da Kou

-”Ragazzi calmi...non dimenticate che Kyoko ha già un cavaliere che la sta aspettando con ansia!”

-”Oh, il nostro divo è già arrivato?” chiese Yuu

-”Si si è già arrivato.. La macchina nera davanti all'ingresso del privé è la sua... era davanti all'entrata a discorrere con il buttafuori fumandosi una sigaretta quando siamo arrivati.” riprese Akira -”Direi che è meglio non farlo aspettare, entriamo?”

Detto questo, chiusero le proprie auto e si avviarono verso il locale, elegantissimi e bellissimi come non mai...

Il Boss era immenso, e Kyoko si guardava intorno meravigliata.. ogni sala aveva un proprio stile: la sala principale, quella più grande di tutte, era arredata in stile giapponese, poi c'erano quelle in stile arabo, in stile egiziano, in stile rinascimentale, e molte altre ancora... era proprio questo ciò che rendeva il Boss unico nel suo genere, questo suo voler essere chic e multietnico allo stesso tempo, con le luci soffuse e i suoi incensi che emanavano un profumo inebriante... La sala preferita dai ragazzi era, manco a dirlo, quella in stile giapponese, chiamata semplicemente Japanese....

-”Benvenuta al Boss, Kyoko...questa è la Japanese, la nostra sala preferita!” le disse Akira...

Yutaka andò al bancone a salutare il barman, che era suo cugino.. dopo qualche minuto raggiunse i suoi amici

-”Che ne dite di prendere qualcosa da bere? Vieni Kyoko, ti presento il barman, mio cugino Aki... Ah ragazzi, ha detto Aki che Takanori è andato nella Renaissance, ma dovrebbe tornare tra poco”...

Si avvicinarono al bancone e ognuno prese il suo drink... Decisero di fare un giro per mostrare il locale a Kyoko, che continuava a guardarsi intorno, cercando di familiarizzare con quel locale, che sarebbe diventato anche per lei il ritrovo del venerdì sera.. Dopo una decina di minuti ritornarono verso il bancone e Takanori era lì, che stava sorseggiando il suo Child Koiwai Apple e parlava con Aki... Kyoko lo ammirava in tutta la sua bellezza: indossava una camicia bianca a maniche lunghe, come sempre abbottonata solo dal terzo bottone in poi..sopra di essa un gilet nero... aveva un paio di jeans neri attillati che mettevano in risalto i suoi glutei..era perfetto in tutto, anche nella scelta degli accessori: scarpe nere eleganti, guanti di pelle lucida nera, cappello nero..i suoi capelli castani erano ora lisci come la seta..alcune collane impreziosivano il suo collo e il trucco nero contornava i suoi splendidi occhi... Quei particolari, quel suo stile... Kyoko se lo stava mangiando con gli occhi... Takanori vide i suoi amici e andò a salutarli -”Oh finalmente!” poi, facendosi spazio per andare da Kyoko:

-”Benvenuta al Boss, Kyoko!” le disse prendendole una mano e baciandola... Approfittando della musica si avvicinò a lei e le disse -”Sei stupenda stasera...” Kyoko aveva perso la testa, sentiva il suo profumo e il suo respiro, Takanori aveva uno sguardo così accattivante e una voce così sensuale che la stavano mandando fuori dalle orbite...e la serata era appena cominciata... Takanori li accompagnò al loro solito tavolo, quello che da anni il venerdì sera era riservato a Takanori e ai suoi amici...

-” Che ne dite se ordiniamo dello champagne francese e della frutta? Offro io stasera... Ti piace lo champagne Kyoko? Non farti problemi, se preferisci altro chiedi pure..” disse Takanori preoccupandosi dei gusti della ragazza.. Non era uno che badava a spese, soprattutto quando c'era da stupire qualcuno... I ragazzi e Mariko lo guardavano stupiti... Non era mai stato così premuroso con una ragazza, Mariko esclusa ovviamente...

-”Lo champagne va benissimo, grazie sei molto gentile..” rispose Kyoko sorridendo... Dopo pochi istanti (Takanori e i suoi amici erano considerati sacri lì dentro...ogni loro desiderio era un ordine!) Aki portò personalmente lo champagne francese, i bicchieri e gli spiedini di frutta... Il locale si stava affollando , stava cominciando il vero divertimento... Takanori e Kyoko erano rimasti a conversare nel divano, mentre gli altri si erano buttati in pista e si scatenavano al ritmo di David Guetta e Bob Sinclair, senza però perdere d'occhio gli altri due... Mariko si avvicinò ai ragazzi, e facendosi sentire per via del volume della musica molto alto, disse loro:

-”Secondo me stasera succede qualcosa... Kyoko è completamente persa per lui..e Takanori mi riempie di messaggi dicendomi di aiutarlo a conquistarla...” -”Anche secondo me, ma non credo succederà molto... Kyoko non credo sia una impulsiva che ragiona d'istinto... non si getterà subito tra le sue braccia, almeno non completamente..” rispose Yutaka...

Takanori era seduto accanto a Kyoko, con il braccio sinistro stava appoggiato allo schienale del divanetto, le gambe accavallate una sopra l'altra, e con la mano destra mangiava il suo spiedino di frutta...si portava dell'uva alla bocca con gesti sensuali, guardando ora a destra e ora a sinistra... Kyoko sorseggiava il suo champagne francese, tenendosi il più vicina possibile a Takanori e spostandosi di volta in volta le ciocche di capelli...

-”I ragazzi ti hanno già mostrato tutto il locale?” le chiese il giovane -”No, abbiamo fatto un giro solo qui nella Japanese” -”Vieni ti mostro il resto” detto questo le tolse il calice dalla mano appoggiandolo sul tavolino, si alzò e la prese per mano...

Gli altri videro la scena e continuarono a ballare ancora per un po'... Kyoko e Takanori si avviarono verso le altre sale.. Takanori teneva le mani in tasca e Kyoko lo teneva a braccetto... La gente che passava loro accanto li osservava sognante: erano proprio una bella coppia... Takanori le mostrò tutte le sale del Boss: prima la Renaissance, poi la Egyptian, la Arabic Dream, la English Tea Room (in perfetto stile inglese di inizio Novecento) e così via...

-”Se vuoi ti mostro il privé, oppure preferisci tornare dai ragazzi?”

-”Tanto che siamo qui possiamo vedere anche il privé.”..

Takanori aprì la porta e la fece accomodare.. Il privé era molto caldo ed accogliente e solo pochissimi avevano il permesso di accedervi... era illuminato da una luce rossa che a tratti diventava fucsia... al suo interno c'erano divani neri ed era pieno di cuscini di ogni forma... C'era anche un angolo bar ed uno stereo... Takanori fece sedere Kyoko e accese lo stereo... le note di Desert Rose di Sting invasero la stanza... Si avvicinò all'angolo bar e preparò due cocktail analcolici... Glielo aveva insegnato Aki... Si mise anche lui a sedere sul divano insieme a Kyoko e rimasero in silenzio per qualche minuto.. Takanori stava a testa bassa, osservando il suo bicchiere... Non aveva mai provato un imbarazzo simile... sentiva le sue gambe tremare... Kyoko lo osservava, lo aveva osservato tutta la sera... anche lei era imbarazzata, essere lì da sola con lui... il cuore le batteva fortissimo, ma in qualche modo doveva sbloccare la situazione... Appoggiò una sua mano sopra la schiena di lui

-”C'è qualcosa che non va Takanori?”

Takanori alzò lo sguardo verso di lei: lo stava guardando in maniera curiosa, sembrava volesse frugargli nella mente per arrivare ai suoi pensieri... si guardarono per qualche istante... Kyoko spostò la sua mano sul braccio di lui e glielo accarezzava...Takanori nel frattempo si era sollevato ed appoggiato allo schienale del divano, aveva preso la sua mano e la stava baciando dolcemente... Alzò lo sguardo per incrociare quello di Kyoko, portò la sua mano sul suo viso e con le dita ne percorse i tratti delicati... spostò una ciocca dei sui capelli che le copriva una parte del viso e lentamente si avvicinò a lei... Kyoko aveva preso l'altra mano di Takanori ed intrecciò le sue dita con quelle di lui... voleva quel contatto con lui... Non voleva tirarsi indietro, non era così pazza da negargli un bacio... era cotta di lui e benché si proponesse di resistergli il più a lungo possibile, in quel momento desiderava solo baciare quelle labbra carnose e rosse come una ciliegia matura, voleva sentire quel brivido... Kyoko avvicinò le sue labbra a quelle di Takanori il quale le lasciò un dolce e casto bacio

-” Fermami ti prego, se lo ritieni opportuno” disse il giovane, ma Kyoko rispose con un altro piccolo bacio...

Takanori le sorrise dolcemente e si lasciò andare completamente, cercando di mettere Kyoko a suo agio...la strinse forte a sé e la baciò di nuovo... ma quel bacio fu un bacio vero, profondo... Kyoko gli accarezzava il viso mentre si perdeva in quello splendido bacio... Dopo qualche minuto si separarono.. Kyoko rimase tra le sue braccia e Takanori le baciava la fronte... rimasero i silenzio per on rovinare quel momento... Improvvisamente squillò il cellulare di Takanori... Era Yutaka che lo stava chiamando, preoccupato perchè i due giovani erano spariti da un pezzo...

-”Sarà meglio tornare di là, ci stanno aspettando...” disse Takanori prima di baciarla ancora una volta...

Raggiunsero gli altri che erano sempre al loro tavolo nella Japanese Room... decisero di buttarsi di nuovo in pista prima di fare ritorno a casa... Erano ormai le 04 del mattino... i ragazzi uscirono dal locale e ognuno prese la propria auto...

-”Yuu, Kyoko la porto io a casa, ti dispiace?” chiese Takanori all'amico, sapendo che avrebbe trovato risposta affermativa -”E' tutta tua!” gli rispose ridendo... Si salutarono e ognuno fece ritorno a casa... Takanori parcheggiò l'auto davanti al cancello della villetta di Kyoko... -”Che ne dici di uscire insieme una di queste sere?” le chiese

-”Direi che è un'ottima idea!” -”Mi fa piacere, ammetto che non ci speravo... Ti chiamo domani ok? Oyasumi piccola stella”..

. e la baciò nuovamente...

-”Allora spero di svegliarmi con la tua voce domattina... Oyasumi Takachan!” ..prima di scendere dalla sua auto lo baciò ripetutamente...poi, dopo averlo salutato rientrò in casa felice e raggiante...chiuse il portone dietro di sé e vi rimase appoggiata per qualche minuto ancora incredula...

Takanori l'aveva baciata... Il cellulare cominciò a vibrare.. vide sullo schermo un SMS di Takanori: -”E' stata una serata bellissima, ci siamo separati da pochi istanti e già sento la tua mancanza... Oyasumi!”

L'iceberg che occupava il cuore di Takanori si era ormai sciolto per lasciare spazio ai sentimenti... Kyoko era al settimo cielo e salì le scale saltellando...

-” Non credi di essere ancora un po' troppo piccola per rientrare a quest'ora?” zia Mitsuki era davanti alla porta della sua stanza... Kyoko la guardò un po' mal..

-” Zia ho l'impressione che tu mi stia spiando... I miei genitori non mi hanno mai brontolata, così come non lo hanno mai fatto gli zii e i nonni sapevano che sarei rientrata tardi, quindi di cosa ti impicci?... Non è un convento questo...finché rimane nei limiti e finché c'è giudizio, non credo sia una cosa cattiva uscire con i propri amici... le disse Kyoko, che ancora aveva l'adrenalina di quella serata strepitosa... Non le lasciò nemmeno il tempo di rispondere perchè si chiuse subito in camera sua, lasciando sua zia perplessa sul pianerottolo, incredula per la risposta che le aveva appena dato...

 

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Capitolo 4
*** Zia Mitsuki ***


Dopo aver udito le parole di Kyoko, zia Mitsuki rientrò in camera perplessa e forse spaventata... Non si sarebbe mai aspettata una risposta simile da sua nipote... Pensava di aver trovato una nuova gatta da pelare: e se Kyoko scoprisse il suo segreto? O, peggio ancora, se LUI scoprisse che...? No no, non doveva succedere nulla di tutto quello che le era appena passato per la testa, non poteva fare mosse false... Ma ora che anche Kyoko si era messa in mezzo, la questione si faceva sempre più complicata....

Ma cosa tormentava zia Mitsuki? In quel momento nella sua mente riaffioravano i ricordi, i ricordi di quei mesi, di quell'amore sbagliato, non corrisposto...

Mitsuki, insegnante di inglese in uno dei migliori licei di Tokyo...una bella donna, molto corteggiata anche dai suoi colleghi... Era un'insegnante molto brava e tutti i suoi studenti l'adoravano, tutti o quasi.. Ed era proprio quel quasi che divenne un chiodo fisso per Mitsuki... Sapeva di sbagliare ma ormai era troppo tardi... Quel quasi che la tormentava era uno studente di IV e rispondeva al nome di Matsumoto Takanori...18 anni, ribelle, sfrontato, bello... Mitsuki se ne era innamorata follemente... Vederlo attorniato da stupide ragazzine le faceva rabbia...Takanori si meritava di meglio, una donna matura che sapesse fargli provare quei brividi di piacere che solo l'esperienza poteva dare... Si immaginava quel corpo, minuto ma che sprigionava tutta la sua sensualità con un solo gesto... Lo desiderava, e avrebbe fatto di tutto per prenderlo... Per Takanori era diverso: lei era una come tutte le altre, né più e né meno... Si era accorto di questa sua insegnante che ne approfittava di ogni momento per spogliarselo con gli occhi, e ci marciava sopra... Però era un'occasione da non lasciarsi sfuggire... Come ogni anno fu organizzata la gita scolastica e casualmente Mitsuki fu nominata responsabile per la classe di Takanori... Destinazione: Nuova Zelanda; una settimana di puro relax per la classe di Takanori... La classe arrivò a destinazione e gli studenti si sistemarono nelle proprie camere... Takanori scese nella hall dell'albergo e con una scusa si fece dire il numero della camera della sua insegnante: stanza 46, 4° piano... prese l'ascensore e salì fino al piano... la stanza della professoressa era in fondo al corridoio, abbastanza isolata, quindi anche abbastanza tranquilla... Bussò alla sua porta... Mitsuki si aspettava di trovare qualcuno dei suoi studenti, dato che potevano avere bisogno di lei... ma non si aspettava di trovarsi proprio lui...

-”Non mi fa entrare professoressa?” disse Takanori con il suo solito tono di sfida...

Mitsuki lo fece entrare.. chiuse la porta e il giovane la spinse sul letto e fecero sesso... Poteva essere un ragazzino così tanto sconvolgente per una donna di quasi 40 anni? Fu quel giorno che cominciò la sua relazione clandestina con Takanori.. In realtà tanto clandestina non era perchè Tanori non perse tempo a dire a raccontare i particolari bollenti di quella sera in Nuova Zelanda e nel giro di pochi giorni tutti sapevano... Mitsuki era davvero innamorata di lui, ma a Takanori poco importava... non perdeva occasione per deriderla davanti a tutti i suoi compagni, e dopo i corsi andava da lei per la solita scopata quotidiana... Mitsuki soffriva per quel suo comportamento ma era troppo innamorata per dire basta... questa storia andò avanti per tutta l'estate: Takanori fu bocciato, ma anche questo gli era indifferente... Il pomeriggio con Mitsuki, la sera con le altre... una sera di agosto Takanori e i suoi fedelissimi amici decisero di andare a cena fuori e si portarono delle ragazze... Presero un tavolo un po' isolato e fortunatamente quella sera non c'era molta gente...Oltretutto il padrone era amico di Takanori... Takanori cominciò si lanciò in bollenti baci con la ragazza di turno, non accorgendosi che Mitsuki lo stava osservando...Non che a lui importasse qualcosa, ovviamente... Mitsuki era lì per festeggiare il compleanno di una sua amica e non si aspettava di trovarvi il suo amante... Quando se lo trovò davanti intento ad amoreggiare con una di quelle sue ragazzine, non rispose più delle sue azioni e decise di affrontarlo, chiedendogli delle spiegazioni al suo comportamento... Takanori la guardava con il suo solito sorrisetto, senza scomporsi... si portò il bicchiere d'acqua alla bocca e poi disse:

-“Scusami dolcezza ma credevi davvero che un ragazzino di 19 anni potesse innamorarsi davvero di una donna di 20 anni più vecchia???”

E scoppiò a ridere di gusto, trascinando il resto del gruppo nella sua risata... Mitsuki lasciò in locale in lacrime... Conoscendolo non si aspettava di vederlo buttarsi in ginocchi supplicandole perdono, ma di certo non si aspettava un simile affronto.. Il giorno dopo andò all'istituto chiedendo il trasferimento in un altro liceo... Tornò a vivere dai suoi genitori, che vivevano accanto a casa di Mariko, sua studentessa e amica di Takanori... La casa dove abitava le ricordava troppo i momenti trascorsi con il suo giovane amante e ovunque trovava qualcosa che parlava di lui... Non riusciva a non pensare a quello che le disse al ristorante...quelle parole bruciavano come carboni ardenti, ma ancora di più bruciava il ricordo di quello sguardo, che aveva osato sfidarla e che l'aveva sedotta senza mezzi termini..Ma forse era anche colpa sua, sapeva che quell'amore era sbagliato, ma non aveva avuto la forse per sciogliersi dalle catene invisibili che la legavano a Takanori... I mesi trascorsero velocemente ma i tentativi di dimenticare Takanori non servirono a nulla perchè se lo ritrovava sempre tra i piedi, ogni volta che lui andava con i suoi amici a prendere Mariko... Riconosceva il motore della sua moto, così come quello della sua auto e quando pochi giorni fa sentì di nuovo quel rumore, sentì il bisogno di vederlo di nuovo... aveva trascorso l'ultimo anno in Australia, dove si era trasferita poco dopo il suo trasferimento, per insegnare inglese a studenti giapponesi... Le era mancato Takanori ed era curiosa di vedere come era diventato... era trascorso si un anno, ma doveva essere diventato ancora più bello... Aveva ancora il suo numero di cellulare, e spesso lo chiamava, con il numero privato...quando lo sentiva rispondere se ne rimaneva in silenzio, ascoltando la sua voce per pochi secondi, prima di interrompere la chiamata...voleva dimenticarlo ma si stava facendo ancora più male...poi, lunedì scorso il colpo di grazia...Pensava fosse venuto a prendere Mariko come sempre e invece? Su quella moto chi c'è? Non era Mariko, ma Kyoko, sua nipote... e poi quella sua conversazione con l'amica...fino a poco fa, quando vide Takanori baciare Kyoko e comportarsi come un gattino innamorato... Era tornata da pochi giorni e voleva incontrarlo a tutti i costi...ma adesso c'era Kyoko a complicare la situazione e lei doveva impedirle di vedere colui che amava.... Takanori era davvero cambiato, era ancora più bello, sempre minuto ma sempre impeccabile... Solo la sconvolgeva questo suo atteggiamento nei confronti di Kyoko... nessuna era mai riuscita ad addomesticare la tigre che era in lui...vederlo così docile e premuroso le risultava a dir poco squallido... Non era lui, non era il vero Takanori... Ma quando era cominciata tutta questa storia? Da quanto tempo Kyoko frequentava Takanori? Ci avrebbe pensato domani, cercando qualche scusa per strappare qualche dettaglio a sua nipote... Ma perchè aveva reagito in quel modo? Che fosse davvero al corrente di quanto accaduto tra lei e Takanori l'anno precedente?

 

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Capitolo 5
*** Sorry seems to be the hardest word ***


Erano passati alcuni giorni da quel venerdì sera al Boss... Kyoko e Takanori erano sempre più affiatati, suscitando le ire e le gelosie delle innumerevoli spasimanti del giovane... zia Mitsuki aveva provato a parlare con sua nipote, ma lei non le dava udienza, era troppo presa dal suo Takanori... non era mai in casa: la mattina a scuola, il pomeriggio con il suo ragazzo e i suoi amici e la sera si presentava giusto un'ora per cenare e poi filava dritta dritta nella sua stanza per studiare e per passare il tempo a parlare con Takanori, non importava come, se al telefono o al computer, l'importante era parlare con lui e sentire la sua voce... I nonni di Kyoko erano felici nel vedere la propria nipotina così felice ed innamorata... La nonna le aveva chiesto di invitarlo a mangiare da loro e Kyoko era contentissima di poterlo presentare ai suoi nonni... Lo avevano visto con Mariko e gli altri e i genitori di Mariko, parlando con i nonni di Kyoko in giardino, dissero che erano proprio dei bravi ragazzi ed erano felici quando Mariko li invitava a casa...


Kyoko decise di invitare Takanori, Mariko e gli altri per organizzare un barbeque in giardino... Erano gli ultimi giorni di settembre e la sera si poteva ancora stare tranquillamente fuori... Decisero di ritrovarsi sabato: ognuno avrebbe portato qualcosa, Kyoko e Mariko avrebbero pensato a sistemare tutto, insieme ad Akira, che pensò bene di aiutare le due ragazze a preparare il barbeque... Gli altri invece si occuparono di andare a fare la spesa... La nonna pure decise di aiutare Kyoko e i suoi amici, preparando alcune salse per preparare dei piccoli antipasti... Kyoko pensò al dessert: aveva trovato la ricetta di un dolce italiano, il tiramisù, e decise di provare a prepararlo, anche per stupire il suo Takanori che era golosissimo di dolci... zia Mitsuki era in ansia... non si fece vedere per tutto il giorno, rimase chiusa nella sua stanza fingendo mal di testa inesistenti e si limitava ad affacciarsi dalla sua finestra che dava sul giardino per osservare quello che sarebbe accaduto tra i ragazzi... per guardare da lontano Takanori e soffrire nel vederlo ricoprire di attenzioni sua nipote Kyoko...


Si erano fatte le 20 e la macchina di Yuu fu la prima ad arrivare, seguita a distanza di qualche minuto da quella di Kouyou insieme a Yutaka e da quella di Takanori... Kyoko corse loro incontro per dare il benvenuto ai suoi ospiti...li fece entrare in casa per presentarli ai suoi nonni...doveva presentar loro anche la zia, ma non stava molto bene..Meglio, dato che non la sopportava, si sarebbe evitata una gran scocciatura... Yutaka si impadronì del barbeque dato che era l'unico dei cinque cavalieri presenti che sapeva cucinare... Kyoko e Mariko lo osservavano estasiate, lasciando gli altri ad apparecchiare il tavolo imbronciati per le mancate attenzioni... La carne era quasi pronta e i ragazzi cominciarono a sistemarsi intorno al tavolo.. Kyoko andò da Takanori, che in quel momento intento a fumarsi una sigaretta...


-“Scusami se ti ho lasciato solo!” e gli lasciò un bacio sulla fronte...

Takanori le accennò un sorriso e con la mano le accarezzava i capelli...

-” Vado un secondo in bagno, mi dici dov'è?”le disse il giovane, prendendola in braccio, dato che si era alzato in piedi...


Dalla sua finestra Mitsuki vide la scena e dai gesti di Kyoko potè presumere che Takanori stesse cercando qualcosa e lo vide avviarsi verso la porta di casa...Aveva indovinato: udì il cigolio del portone d'ingresso e dalle scale vide la deliziosa figura minuta di Takanori entrare in casa e guardarsi intorno... scese lentamente le scale e in punta di piedi andò verso di lui, che era di spalle intento a cercare la porta del bagno e non si accorse della sua presenza...


-” Stai cercando qualcosa... Takanori?”


Il ragazzo si fermò d'improvviso... quella voce non gli era del tutto nuova ma non riusciva a ricordarsi dove l'aveva sentita... Si voltò: davanti a lui una figura in vestaglia, ma era nella penombra e non riusciva a distinguerla bene.. la figura si avvicinò verso l'interruttore ed accese la luce.. Takanori la guardò sbalordito...non si aspettava di trovarsela davanti... Lei era ossessionata da lui: lo chiamava sempre, lo seguiva, lo tormentava... I due mesi successivi alla fine della sua relazione sessuale con quella donna lo avevano esasperato, se non si fosse decisa a darci un taglio, lui e i ragazzi sarebbero passati alle maniere forti: Takanori era uno che quando prendeva una decisione doveva essere quella definitiva, non amava i ripensamenti e soprattutto non amava quando qualcuno, anzi nel suo caso qualcuna, si dimostrava appiccicosa nei suoi confronti.. Quando venne a conoscenza del suo trasferimento in Australia tirò un sospiro di sollievo, sperando di non rivederla più perchè conoscendola non gli avrebbe dato treegua... Non si aspettava di trovarsela davanti, soprattutto non in casa della sua ragazza..


-” Sorpreso di vedermi Takanori? Strano che Kyoko non ti abbia ancora parlato di me? Perchè dalla tua espressione non l'ha fatto, vero tesorino?” gli disse storcendo la bocca e facendo una smorfia...

 

Cercava di sfidarlo, di mettere a dura prova la sua pazienza, portarlo all'esasperazione, come lui aveva fatto con lei...l'aveva fatta soffrire, e ne soffriva ancora ma, ciononostante non riusciva a liberarsi di lui.. forse non voleva farlo, perchè lo amava...ma a lui non interessava... Mitsuki fu solo uno dei suoi divertimenti, e vederla ridursi allo stremo per lui era per Takanori e i suoi amici un motivo in più per deriderla... Si era spesso chiesto come una donna del calibro di Mitsuki aveva potuto toccare il fondo in quel modo, come avesse potuto ridursi così, e tutto per correre dietro ad un ragazzino che la prendeva solo in giro...e lei sapeva benissimo quello che Takanori provava nei suoi confronti, o meglio quello che non provava... In fin dei conti lui era stato chiaro fin dall'inizio: voleva solo sesso, e lei era d'accordo, ha accettato... Ma Mitsuki aveva accettato perchè lo amava, perchè lo desiderava... Ma quel suo amore si trasformò ben presto trasformato in una vera e propria ossessione, che il rifiuto da parte del ragazzo aveva fatto crescere ancora di più...

Kyoko non gli aveva parlato di lei: in realtà la ragazza non aveva mai voluto bene a sua zia Mitsuki: la trovava irritante, impicciona e talvolta arrogante... Kyoko aveva notato qualcosa di strano nel comportamento della zia...questo suo interessarsi troppo al suo rapporto con Takanori la infastidiva molto e quando sapeva di trovarsi sola con lei inventava mille scuse per sfuggire al suo interrogatorio.. Mariko, nonostante abitasse nella villetta accanto, non sapeva che Mitsuki fosse la zia di Kyoko... La donna passava il suo tempo nascosta in casa, e per uscire indossava degli occhiali per non farsi riconoscere, sapendo che Takanori e gli altri potevano arrivare da un momento all'altro...

Mitsuki era intenzionata a fargliela pagare... sapeva che non sarebbe stato facile: Takanori era molto furbo... l'unica soluzione era mirare alla sensibilità di sua nipote, ma con Takanori e gli altri sempre accanto a lei, era un'impresa ardua...


-”Beh no, non lo ha fatto...Avrebbe dovuto? Probabilmente nemmeno per lei conti qualcosa, altrimenti mi avrebbe parlato di te..” le disse Takanori accennando un sorriso maligno...


Mitsuki sbiancò non si aspettava di certo un abbraccio o un sorriso, ma nemmeno quella risposta così perfida e strafottente... Takanori non aveva cambiato comportamento, almeno non con lei... Voleva rispondergli ma si sentì completamente impotente davanti al ragazzo che amava, che la stava fissando con aria indifferente... pensava che forse avrebbe fatto meglio a non avvicinarsi a lui, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro...Ancora una volta si sentì impotente e inerme... Durante la sua relazione con lui cercò di convincersi che la parte forte era lei, mentre Takanori doveva essere la parte debole, doveva essere quello che si rifugiava tra le sue braccia quando aveva bisogno di qualcosa.. e invece non fu così: era Takanori che guidava il gioco, che ne dettava le regole... era il burattinaio e lei la sua marionetta, pronta a muoversi quando il suo giovane amante lo desiderava... Ne era succube e non aveva voluto trovare la forza di dire basta e di recuperare quella dignità che aveva perso per amore di un ragazzino che non sapeva amare... Vederlo tra le braccia di sua nipote, così innamorato, così premuroso, così dolce la tormentava... Che cosa aveva di tanto speciale sua nipote per ridurlo in quel modo?

Kyoko entrò in casa seguita da Mariko, che rimase pietrificata vedendo la sua ex insegnante nonché amante di Takanori... Kyoko era infastidita dalla presenza di sua zia: pensava che avesse potuto rivolgere qualche domanda al ragazzo riguardo la loro relazione appena iniziata, visto che lei non le aveva permesso di immischiarsi nella sua vita personale... Sua zia era sempre stata impicciona, ma questo suo troppo interessarsi a lei e Takanori la insospettiva... Cosa voleva realmente? Mariko andò dai ragazzi spaventata, lasciando i tre in casa...


-” Ragazzi una cosa spaventosa! Mitsuki...” disse la ragazza tutto d'un fiato...

-”Mariko riprenditi e dicci cosa c'entra adesso Mitsuki!” le rispose Yuu guardandola con aria grave

-”La professoressa... è in casa di Kyoko... siamo entrate e stava parlando con Takanori!”

-” Che cosaaaaaaaa? Ma cosa ci fa qui? Quando è tornata?” disse Kouyou allibito per le parole dell'amica...


-”Ragazzi un momento!” disse Akira cercando di attirare l'attenzione del gruppo -” ora che mi ci fate ripensare, l'altro giorno , mentre ero in macchina ad aspettare Mariko, vidi uscire da casa di Kyoko una strana figura, era una donna perchè indossava una gonna e dei tacchi, ma stava nascondendo il viso... mi ha incuriosito perchè sembrava volesse scappare da non so cosa, e camminava di fretta continuando a nascondersi il viso con degli occhiali scuri e un foulard in testa... E poco fa mentre stavamo preparando, ho alzato per sbaglio la testa e da quella finestra ho visto qualcuno che ci stava, come dire, spiando, e quando mi ha visto ha tirato la tenda e si è nascosto...Ma non potevo capivo chi fosse... Kyoko ha detto che sua zia non stava molto bene e ho pensato fosse lei...”


proseguì Akira indicando la finestra che aveva appena menzionato, ma Yutaka riprese la parola


-”Ragazzi ho paura che stia per succedere qualcosa... Mitsuki è quindi la zia di Kyoko... Ma Kyoko non sa nulla giusto?! Oddio ragazzi, dobbiamo fare qualcosa per preservare noi, Kyoko e Takanori dal peggio e...”


-”No Yutaka, è Takanori che deve salvare lui e Kyoko dal peggio... quando siamo entrate, Mitsuki aveva un'aria sconvolta, mentre Takanori, quando si è voltato aveva un'espressione cattiva, che si è trasformata non appena ha visto Kyoko comparire dalla porta, quasi a volerla ringraziare per averlo “salvato” da quell'impiccio... Se fosse stata davvero lei quella figura che tu Akira hai visto alla finestra, avrà certamente visto quando Takanori si è diretto verso l'interno della casa per cercare il bagno e avrà sicuramente aspettato che entrasse per avvicinarlo... Non ci sono altre soluzioni... Quello che però mi fa più paura è pensare a quando Kyoko verrà a conoscenza di tutta questa storia... Non oso pensare alla sua reazione..”


Detto questo si avviarono verso l'interno della casa, ma i tre erano spariti... Entrarono lentamente e udirono le voci di Kyoko e Takanori provenire dalla cucina


-” Takachan, scusami per la zia, è una rompiscatole, da giorni prova sempre ad avere informazioni su noi due, è così insistente, non ne comprendo il motivo e...”


-”Piccola mia, non devi scusarti, non è successo nulla!Che ne dici se dopo salutiamo i ragazzi e ce ne andiamo da qualche parte per stare un po' da soli? Dopo venerdì scorso non abbiamo avuto molte occasioni per noi due...Se non ti va possiamo fare un altro giorno...”


Le disse accarezzandole il viso e accennandole un sorriso...un sorriso che in realtà nascondeva tutt'altro e Kyoko se ne accorse, ma fece finta di nulla... Tornarono dai ragazzi che nel frattempo avevano ultimato le ultime cose... La serata proseguì in maniera tranquilla, ma si respirava un'aria pesante... Kyoko si era accorta che c'era qualcosa che non andava, e lo vedeva in Takanori, che era piuttosto silenzioso e assente, nonostante i suoi tentativi per risultare il più naturale possibile... e Takanori si era accorto degli sguardi indagatori che gli lanciava Kyoko e sapeva che più tardi avrebbe dovuto darle delle spiegazioni a quel suo comportamento.. ma non era facile -”Ti prego, piccola mia non mi guardare così, mi fai male!” pensava tra sé.... Cercava le parole per poter spiegare cosa lo stava tormentando... doveva riaprire il suo armadio per togliere quel fantasma di un passato non troppo passato che era tornato per tormentarlo.. e se fino all'anno precedente quel fantasma non era eccessivamente fastidioso, o meglio, lo era fino ad un certo punto, adesso era diventato un peso insostenibile perchè sapeva che avrebbe fatto di tutto per rovinare quanto di bello stava nascendo con Kyoko... sperava che il suo trasferimento le avesse rinfrescato la memoria, ma quanto accaduto poco fa, l'espressione che aveva avuto Mitsuki dopo quello che le aveva detto, gli facevano capire che in realtà la distanza da lui non avevano fatto altro che aumentare il desiderio di Mitsuki di riaverlo ad ogni costo con sé.... Non aveva mai avuto paura di affrontare le situazioni, ma ora era diverso, c'era una persona che amava e che lo amava che aveva bisogno di capire... e spiegarglielo non era per niente facile..

La serata terminò... Nonostante l'aria pesante e gli sbalzi di umore ormai diventati evidenti di Takanori, la cena proseguì quasi allegramente... Kyoko coccolava il suo Takanori ma aveva intuito che c'era qualcosa che non andava in lui, e lui era troppo trasparente per riuscire a fingere bene... ma non era facile vedere il ragazzo che si ama triste e avrebbe voluto prenderlo in disparte per chiedergli il motivo del suo tormento, ma c'erano gli altri, che sapevano bene cosa stesse tormentando Takanori, e non poteva di certo coinvolgerli...Avrebbe aspettato il confronto con lui più tardi... Ma Kyoko non sapeva che gli altri già sapevano cosa le avrebbe detto Takanori...


Il gruppo rimise in ordine il giardino e dopo aver terminato, i ragazzi si avviarono verso le proprie auto...


-” Ragazzi cosa facciamo, ce ne andiamo a bere una birra da qualche parte?” chiese Kouyou...

-” Io e Kyoko andiamo a fare un giro, in caso vi raggiungiamo più tardi... fateci sapere dove siete! A dopo!” Takanori e Kyoko salutarono il resto del gruppo e si allontanarono...

-”Ho un brutto presentimento...forse più tardi ci raggiungerà uno solo di loro, e credo anche di sapere chi...” disse Yuu guardando l'auto di Takanori scomparire in fondo al viale...


Per tutto il tragitto Kyoko e Takanori non dissero una parola... Kyoko lo guardava tenere gli occhi incollati sulla strada buia...il suo sguardo era serio e triste allo stesso tempo, ed in un certo senso Kyoko aveva paura a chiedergli il perchè... le note di Sorry seems to be the hardest word di Elton John strozzavano quel silenzio insostenibile... ma per Takanori chiedere scusa non era difficile tanto quanto la verità... Un semaforo rosso: Takanori si fermò...aveva guidato lentamente, in modo da rendere più lungo il tragitto per non arrivare a quella verità pesante...Kyoko gli prese la mano che teneva appoggiata sulla coscia e la strinse...appoggiò la testa sulla spalla di Takanori...sentiva il suo cuore battere forte, e in quel momento una lacrima...il semaforo divenne subito verde, non c'era tempo per parlare...Takanori ripartì subito...

 

-”Takachan ti prego fermati qui...non ce la faccio a vederti così..ti prego dimmi cosa è successo... E' colpa di mia zia vero!? Ti ha detto qualcosa?? Ti prego rispondimi, non farmi stare male così...”


Takanori si fermò... Erano davanti all'ingresso del loro liceo, a quell'ora non poteva disturbarli nessuno... spense il motore, e spense anche lo stereo... Kyoko lo guardava, accarezzandogli ora i capelli, ora il viso, mentre lui continuava a fissare altrove per non incontrare i suoi occhi tristi.. -”Dirti la verità ti farebbe stare ancora più male!” disse a sé stesso, ma comprendeva che un'amara verità era comunque migliore di una splendida bugia...


“-No tranquilla tua zia non mi ha detto nulla... E' giusto che tu sappia la verità, Kyoko...”


Takanori cominciò a raccontarle tutta la storia... una storia che Kyoko conosceva, ma solo superficialmente, e non poteva immaginare che la professoressa di cui stava parlando il suo ragazzo era proprio sua zia Mitsuki... adesso le era tutto chiaro: l'interessarsi di sua zia alla sua storia con Takanori, l'espressione di sua zia non appena l'ha vista varcare la soglia di casa, poche ore fa...

 

-” (…) Ti prego Kyoko, dì qualcosa... lo so è una storia raccapricciante, so che mi odierai, però credimi...è la verità...puoi chiederlo anche agli altri... Dopo averla mandata a quel paese definitivamente, mi ha fatto passare due mesi di inferno: mi tormentava, mi chiamava a tutte le ore, mi seguiva ovunque...e quando se ne andò pensai davvero di essermene liberato una volta per tutte...mai avrei potuto immaginare di ritrovarmela tra i piedi...e di scoprire che è tua zia... Mi è caduto il mondo addosso prima, quando sono entrato in casa per cercare il bagno e lei mi ha chiamato...mi sembrava di ricordare quella voce ma non riuscivo a capire di chi fosse...poi ha acceso la luce e si è fatta vedere... non riuscivo a credere ai miei occhi... Io non ho mai provato nulla per quella donna, per me è stato solo un gioco... e lei lo sapeva benissimo... Ma è innamorata di me, non so come fare a liberarmene...”


Parlava, tenendo la testa appoggiata al sedile e guardando nel buio... teneva la mano di Kyoko ma aveva ancora paura di incontrare il suo sguardo... I suoi occhi erano lucidi...

 

-” Takachan, ma allora perchè ti preoccupi? Se di mia zia non ti è mai interessato nulla, cosa ti sta tormentando?”

 

-”Di lei non mi è mai interessato nulla e mai mi interesserà qualcosa... solo mi preoccupa quello che stai pensando di me... Io non ti voglio perdere, e non voglio che quella donna faccia qualcosa per farti stare male... So cosa stai provando nei miei confronti... Ti ho delusa vero?!”

 

-” No, non mi hai delusa, so che non è colpa tua, non potevi sapere che quella donna fosse mia zia... solo non mi aspettavo tutto questo ecco... La verità è che tu mi piaci davvero, ma stare con te mi fa paura... Forse mi lascio condizionare troppo... ma mi spaventa pensare di non rappresentare nulla per te, di essere una della tua lunga lista... però quando sono con te le paure mi passano tutte, perchè sei così dolce e premuroso nei miei confronti... e anche gli altri mi dicono che quello che vedono è un Takanori nuovo, innamorato... Ma dopo quello che mi hai appena detto, sono confusa...tutto qui... non riesco a pensare razionalmente... ti prego portami a casa, mi gira la testa ho bisogno di schiarirmi le idee... perdonami ti prego...”


-”Kyoko, io non voglio perderti, adesso che ti ho trovata il resto del mondo non conta per me... come posso convincerti?”

 

-” Per favore Takachan, ne parliamo domani, a mente fredda, ok? In questo momento non ci riuscirei credimi..”

 

Kyoko stringeva la sua mano ancora più forte... In realtà non voleva tornarsene a casa, ma mille emozioni stavano invadendo la sua mente, e separarsi era necessario per paura di dirgli cose delle quali avrebbe potuto pentirsi.... Dopo aver saputo la verità odiava sua zia ancora di più... era lei la causa di tutto questo e non voleva permetterle di fare del male a Takanori... Rimasero qualche minuto in silenzio, mano nella mano, prima di separarsi... Takanori controllò il cellulare e vide messaggi e chiamate da parte dei ragazzi, preoccupati per non aver avuto loro notizie... Mise in moto e ripartì... I will always love you di Whitney Houston riecheggiava all'interno dell'auto, e quella voce sembrava entrare nelle loro menti -”Qualunque cosa accada io sarò sempre con te..”... Affidarono questo loro pensiero alla splendida voce di colei che cantava per loro, ma la realtà era un'altra... Takanori parcheggiò davanti alla villetta di Kyoko, ma stavolta nessuno stava spiando dalla finestra.. le luci erano ancora accese, Kyoko pensava di trovare sua zia ancora sveglia...

 

-”Saluta gli altri da parte mia... ci sentiamo domani ok... Oyasumi!” disse Kyoko baciandogli la fronte...

 

Fece per scendere ma Takanori la fermò prendendola per un braccio e tirandola verso di sé la baciò... Kyoko non si oppose a quel bacio, lo amava e quella situazione faceva soffrire entrambi... Scese dall'auto di Takanori ed aprì il cancello...rimase a guardarlo mentre si allontanava per raggiungere gli altri e in quel momento scesero dai suoi occhi le lacrime che a stento era riuscita a trattenere mentre era con lui... Forse avrebbe fatto meglio ad allontanarsi da lui per qualche giorno... dentro di sé si chiedeva se fosse giusto, perchè in questo modo l'avrebbe data vinta a sua zia, la quale avrebbe potuto tentare di tutto pur di riavvicinarsi nuovamente a lui... Ma sapeva che c'erano gli altri a proteggerlo... Entrò in casa e trovò sua zia in soggiorno che stava guardando la televisione..

 

-”Kyoko come mai così presto? I nonni sono di là a casa di Mariko, non tarderanno a rientrare...”

 

Questo suo far finta di niente la irritò ancora di più... Kyoko era rimasta sulla porta..


-” Ma non ti fai schifo da sola?” interruppe all'improvviso Kyoko... zia Mitsuki si voltò di scatto, rimanendo seduta sul divano... incontrò lo sguardo feroce di sua nipote...

 

Aspettava quel momento, ma non così presto... Kyoko avanzò verso di lei...

 

-” Quando ti alzi la mattina, non ti guardi allo specchio? Non ti vergogni di te stessa? Ti sei scopata un ragazzino al quale non importava nulla di te, che ti ha derisa davanti a tutti, e tu ti ostini ad andargli ancora dietro?? Ma guardati, come ti sei ridotta... Mi hai sempre fatto schifo, e adesso mi fai ancora più schifo... Ti devi solo provare ad avvicinarlo di nuovo, e l'averti in casa sarà per me la gioia più grande!” Kyoko non ragionava più...era fuori di sé dalla rabbia... si avvicinò a sua zia e le lanciò uno schiaffo.. Quello schiaffo bruciava sul viso di Mitsuki, che si teneva la guancia con le lacrime agli occhi... “Toccalo di nuovo e ti farò pentire amaramente di essere tornata!”

 

Kyoko scappò in camera sua, l'adrenalina era a mille... Mitsuki era ancora incredula per quello che era successo...si accasciò a terra e cominciò a singhiozzare...


Takanori aveva raggiunto gli altri nel locale dove erano andati... Raccontò tutto quello che era successo con Kyoko e i ragazzi cercarono di tranquillizzarlo... ordinò una birra, poi un'altra, poi un'altra ancora...era completamente fuori di sé... Ormai era quasi del tutto ubriaco e Yutaka lo fermò:

 

-” Non è facendoti del male che riuscirai a risolvere le cose... Non ti ha lasciato, ha solo bisogno di starsene da sola...dovresti cercare di capirla... lo sa che non è colpa tua, dalle tempo...” Lo riaccompagnarono a casa, perchè aveva bevuto troppo e non era nelle condizioni adatte per tornare a casa da solo...

 

-”Forse è meglio rimanere con lui stanotte, i suoi genitori sono fuori e non torneranno prima di lunedì sera... E' bene stargli accanto prima che faccia qualche sciocchezza” disse Akira..


Mariko avvisò i suoi che non sarebbe rientrata e andarono verso casa di Takanori, che nel frattempo si era addormentato...




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Capitolo 6
*** Can't live if living is without you ***


Kyoko si svegliò...erano le 12 passate e nonostante i ripetuti richiami da parte della nonna, non accennava ad alzarsi... Fissava il soffitto... Nella sua mente i ricordi di quanto accaduto la sera prima, le lacrime di Takanori, la rabbia nei confronti di sua zia... Era tutto così confuso nella sua mente e cercava di scuotere la testa pensando a quegli avvenimenti come ad un bruttissimo sogno... Ma purtroppo non era un sogno, era tutto realmente accaduto... Ad un tratto sentì il campanello suonare..riconobbe la voce di Mariko e di Yutaka che erano passati a trovarla... gli altri erano rimasti a casa di Takanori... Salendo le scale incontrarono Mitsuki, che era appena uscita dal bagno... La donna li guardò con aria ancora sconvolta, temendo un ulteriore confronto: quanto accaduto la sera precedente l'aveva turbata moltissimo... In realtà si era immaginata ben altro, sperava che quella di Takanori fosse solo un'infatuazione giovanile, che non fosse realmente innamorato di sua nipote... invece dovette suo malgrado constatare che Takanori era davvero cambiato, che non era più il ragazzino ribelle e sfrontato per il quale aveva perso la testa.. Nonostante i suoi 19 anni era diventato maturo, aveva imparato il significato della parola amore... Ma che cosa aveva Kyoko di tanto speciale da farlo innamorare così tanto? Era molto più piccola di lui, si era carina,non era nulla di particolare ma era comunque una di quelle ragazzine insulse e inutili che odiava, e benché fosse sua nipote, tra quelle ragazzine lei era ora quella che attirava maggiormente le sue ire ed il suo odio...Non faceva altro che ripetersi che Takanori meritasse di più, cosa che solo lei poteva dargli...


Quando incontrò gli sguardi assassini di Yutaka e Mariko, Mitsuki ebbe davvero paura, ma ciononostante era sempre convinta di voler portare avanti i suoi progetti di vendetta... prima o poi Takanori si sarebbe rifatto vivo, e lei lo avrebbe aspettato...


Mitsuki filò subito nella sua stanza temendo qualche reazione dei due giovani, che invece bussarono tranquillamente alla porta della loro amica, facendo apparentemente finta di nulla...


Kyoko aprì la porta ancora insonnolita e li fece accomodare...chiese a sua nonna di portare qualcosa da mangiare anche per loro, dato che si era fatta l'ora di pranzo e nessuno aveva ancora fatto colazione...


-” Scusa se siamo piombati in casa tua senza avvisarti, ma volevamo sapere come stavi... Volevamo chiamarti ieri sera ma poi Takanori si è sentito male e ci siamo occupati di lui... I suoi genitori sono fuori fino a domani sera e non volevamo lasciarlo solo...” disse Yutaka..


-”Come si è sentito male??? Cosa gli è successo?” Kyoko era spaventata pensando a Takanori..


-” Tranquilla, niente di grave... Ieri sera si è ubriacato e noi lo abbiamo accompagnato a casa perchè non era nelle condizioni di arrivarci da solo... Dopo aver fatto le scale lo abbiamo portato in bagno per farlo vomitare e lo abbiamo messo a letto...siamo rimasti tutti a casa sua, dato che, coem ti ho detto, i suoi sono fuori... Però stanotte ha cominciato a delirare e Yuu è corso in camera sua: sudava e il suo viso scottava, così gli abbiamo misurato la febbre e con dei panni bagnati gli abbiamo bagnato la fronte...Dopo circa un'ora è riuscito a riaddormentarsi...quando siamo usciti poco fa stava ancora dormendo..appena si sveglia i ragazzi gli misureranno la temperatura per vedere se è scesa...”


proseguì il giovane, cercando di mascherare la sua preoccupazione nei confronti della situazione che si era creata... Kyoko si voltò verso la finestra... dai suoi occhi cominciarono a scendere delle lacrime


-” E' solo colpa mia... se Takanori sta male è solo per colpa mia!!”


Mariko si alzò in piedi ed andò dalla sua amica, cercando di consolarla:


-” Amica mia non devi dire così... non devi assolutamente sentirti in colpa per quello che è successo... perchè nessuno si sarebbe mai aspettato che Mitsuki fosse tua zia... solo non prendertela con lui... Quando è entrato nel locale piangeva perchè è innamorato di te e non vuole perderti... Se tu lo lasci fai il gioco di tua zia, perchè è solo questo che vuole... rovinare la vostra storia... Ieri sera quando siamo entrate ed abbiamo visto Mitsuki e Takanori di fronte a lei, ho percepito una strana sensazione... forse non ti ricordi, ma Takanori aveva un'espressione molto seria, quasi cattiva, che è mutata solo quando sei entrata tu...tua zia invece era angosciata...io credo che Takanori le abbia detto qualcosa di pessimo...purtroppo non so dirti con certezza se la mia supposizione è vera o meno perchè siamo riusciti solo a capire cosa fosse successo tra voi due dopo la cena... Io credo che Takanori sia disperato non solo per te ma anche per ciò che gli hai detto: nel delirio di stanotte non faceva altro che ripetere -”Kiki, piccola mia, perchè non ti fidi di me, come posso convincerti?” Kyoko, Takanori soffre davvero per questa situazione, ha anche paura che tua zia possa farti del male... dopo averci raccontato della vostra discussione ha aggiunto: “Non mi importa se Mitsuki ce l'ha con me, so che non mi lascerà mai in pace..ma pensare che possa fare del male alla mia Kiki mi distrugge... vivono sotto lo stesso tetto, come posso non pensarci?” Questa situazione è troppo pesante, dobbiamo riuscire a trovare una soluzione...”


Kyoko guardava ora Mariko ora Yutaka: Takanori stava male ed aveva bisogno di lei...


-”Devo vederlo, portatemi a casa sua vi prego...”

I ragazzi annuirono e Kyoko uscì dalla stanza per andare in bagno a prepararsi, lasciando i suoi amici in camera a finire il pranzo portato dalla nonna... Dopo circa un quarto d'ora uscì dal bagno e i ragazzi lasciarono la casa di Kyoko per andare da Takanori... Giunsero a casa dell'amico...Presero l'ascensore per salire fino al 6 piano, ma rimasero in silenzio, solo si sentivano i loro respiri... Mariko guardava Kyoko dallo specchio dell'ascensore e la vedeva turbata, con gli occhi ancora rossi per le lacrime versate..le prese la mano e le sorrise dolcemente.. La porta dell'ascensore si aprì...Yutaka prese il mazzo di chiavi della casa di Takanori che aveva preso per rientrare senza disturbarlo, nel caso non si fosse ancora svegliato al suo ritorno... Yuu, Akira e Kouyou erano in salotto e a turno si recavano in camera di Takanori per controllare...

-” Come sta Takachan?”


chiese Kyoko ai ragazzi


-”Si è appena riaddormentato... Ma fino a poco fa era sveglio in preda al delirio...prova ad andare tu da lui... se ti vede si calmerà sicuramente...” le disse Akira..

Kyoko non se lo fece ripetere due volte e piano piano andò in camera del suo ragazzo...entrò silenziosamente per non svegliarlo e si mise a sedere per terra, accanto al letto a due piazze dove stava dormendo Takanori... Non era mai stata a casa sua: si guardava intorno e osservava minuziosamente la stanza... La sua attenzione si concentrò sulle foto che Takanori teneva appese sulle pareti: quelle foto rappresentavano la sua vita, la sua infanzia, i momenti felici trascorsi con le persone più importanti, i genitori, il fratello maggiore, i parenti, i suoi amici di sempre, il suo adorato cane... Ma tra quelle foto ce n'era una in particolare, che Takanori aveva attaccato in un cartoncino nero, con dei disegni color oro e argento... era una foto scattata solo pochi giorni fa, e in quella foto c'erano loro due, felici: Kyoko era davanti con i capelli sciolti, un vestito giallo pallido con le maniche a tre quarti e un fiore tra i capelli; dietro a lei Takanori che l'abbracciava e le dava un bacio sulla guancia... Erano felici in quella foto, anche se si frequentavano da nemmeno due settimane... C'era una scritta sotto quella foto: “la mia piccola itoshii”...Kyoko sorrise teneramente e si voltò verso Takanori, che stava dormendo profondamente... non era truccato e Kyoko lo trovava terribilmente dolce perchè senza trucco aveva un'aria tenerissima che le faceva venire ancora di più la voglia di riempirlo di coccole...Takanori una sera si presentò struccato, con i suoi occhi naturali e Kyoko apprezzò il suo gesto -”Sei bellissimo Takachan! Ma se ti senti più a tuo agio col trucco, truccati tranquillamente, per me vai benissimo in tutti i modi!!”


Si avvicinò al suo letto per accarezzargli il viso...bagnò nuovamente il panno che il ragazzo teneva sulla fronte, e si sistemò ancora una volta sul pavimento... gli teneva la mano e continuava a guardarlo mentre dormiva... Ma anche Kyoko sentiva il desiderio di dormire: nonostante si fosse svegliata da poche ore, in realtà la sua notte era stata tormentata e non aveva quasi chiuso occhio...Gli occhi cominciarono a cederle lentamente e, senza opporre resistenza al sonno che la stava ormai vincendo, si addormentò, seduta sul pavimento e appoggiata al letto di Takanori...


Kouyou entrò in camera e trovando Kyoko in quella posizione, decise di portarla in soggiorno per farla sdraiare nel divano... Il resto della comitiva si trovava in cucina ad analizzare la situazione:

-”Mi sembra impossibile, quella donna è tornata di nuovo.... io la vedo dura stavolta, sicuramente sarà più agguerrita che mai... il problema principale è che Kyoko è sua nipote...forse Takanori ha ragione a preoccuparsi...” disse Yuu sorseggiando del caffè che Mariko aveva appena preparato..

-” Dobbiamo fare qualcosa per evitare il peggio...” proseguì Yutaka “-Tu Mariko abiti accanto a casa di Kyoko sei l'unica che può tenere tutto sotto controllo..”

-”Si è vero, ma non è una cosa facile...ricordatevi che ci sono i nonni che rischiano di essere coinvolti... Se devo essere sincera, ho sempre dubitato della sanità mentale di quella donna... Non lo so ragazzi ma per me ha seri problemi...” L'espressione della ragazza si fece così seria tanto da spaventare i ragazzi..

-”Sul serio?! Da cosa lo deduci?” le domandò Akira con aria grave -” E' solo una mia supposizione, ma una persona così ossessionata da un'altra persona, che oltretutto nemmeno la considera, è preoccupante... E' proprio un'ossessione morbosa”... Aveva ragione Mariko a pensarla così?


Sentirono una porta aprirsi e dopo pochi istanti videro la figura minuta e febbricitante di Takanori comparire sulla porta della cucina... non si era accorto di Kyoko che stava dormendo sul divano...

-” Cosa mi è successo ragazzi? Sento la testa che mi scoppia... Non ricordo niente, solo mi sento tanto stanco...”

Yutaka si precipitò subito da lui, che a malapena riusciva a tenersi in piedi

-” Hai la febbre Takachan, per questo ti senti debole e ti duole la testa...torna a riposare un po'... quando sarà passata la febbre vedrai ti sentirai meglio...”

disse all'amico cercando di sorreggerlo e di accompagnarlo fino in camera sua...ma Takanori scorse Kyoko sul divano e cercò di divincolarsi per andare da lei...

-”Lasciala dormire” proseguì Yutaka

-”E' molto stanca e preoccupata per te, adesso pensa a riposarti e a rimetterti in sesto..”

-”Ma allora non mi ha lasciato?” continuò Takanori

-”No che non l'ha fatto... E' stata tutto il tempo accanto a te, mentre dormivi, solo l'abbiamo portata qui in soggiorno perchè era seduta sul tappeto, rischiava di avere dolori alla schiena se rimaneva ancora in quella posizione...”

Takanori si calmò e si lasciò guidare verso la sua stanza, continuando a guardare Kyoko che dormiva sul divano... I suoi occhi a fatica riuscivano a rimanere aperti, ma vi si poteva scorgere tutta la tristezza che provava Takanori in quel momento... L'aveva ferita, eppure lei gli era rimasta accanto... Yutaka tornò in cucina dagli amici...

-” Ragazzi io sono convinto di una cosa.... Nessuno poteva sapere quello che sarebbe successo... Takanori si sente colpevole nei confronti di Kyoko per una questione di cui fondamentalmente non ha colpe, se non quella di aver giocato troppo con la persona sbagliata...e questo suo senso di colpa lo ha trasmesso in un certo senso a Kyoko, che si è distaccata da lui... Almeno questo è quello che ho percepito io ieri sera, dopo il racconto di Takanori e me lo ha confermato l'atteggiamento di Kyoko quando siamo andati a casa sua a parlarle... Bisogna stare attenti, perchè rischiamo di fare il gioco di Mitsuki...”

Kouyou aveva ragione... Bisognava stare attenti a non cadere nei tranelli di Mitsuki.... Un'ora dopo Kyoko si svegliò e, sentendo le voci dei suoi amici provenire dalla cucina, li raggiunse...

-” Takanori si è svegliato poco fa, ma è ancora troppo debole e lo abbiamo riportato in camera sua...se vuoi andare da lui vai, prova a svegliarlo dolcemente, così vedendoti si tranquillizza un po'... però prima vorrei dirti questo: l'unica colpa che può avere Takanori è quella di aver scherzato troppo col fuoco...per lui era solo un gioco, mentre tua zia se ne è innamorata perdutamente... Takanori è stato sincero con te, conoscendolo e sapendo come si è sempre comportato con le donne, avrebbe potuto mentirti spudoratamente e farti gli occhi dolci pur di farti credere alle sue parole...e invece ti ha detto la verità...perchè è davvero innamorato di te, e te lo ha dimostrato...è vero, hai ragione nel dire che uscite insieme da nemmeno due settimane e che lui ha una certa reputazione, ma noi lo conosciamo benissimo, per noi è come un fratello minore e gli vogliamo davvero bene...per favore, non ferirlo...e soprattutto non fare il gioco di tua zia, perchè lei aspetta solo di vedervi litigare...”

le parole di Yuu colpirono profondamente Kyoko... forse era stata troppo dura con lui la sera precedente... voleva solo riflettere sulla situazione e invece ha trasmesso tutt'altri sentimenti... Non rispose a quelle parole...abbassò la testa e andò verso la stanza di Takanori... Aprì la porta lentamente ed entrò nella stanza... Il suo Takachan dormiva ancora... si mise sul letto cercando di non disturbarlo... lo osservava, lo guardava, lo contemplava...era davvero bello, sembrava un angelo....con le dita sfiorò i lineamenti delicati del suo viso, e sfiorò lentamente le sue labbra carnose e rosse come una ciliegia matura...poi riportò la mano sulla sua guancia e il suo sfiorarla con le dita si trasformò in una dolce carezza che svegliò Takanori...

-” Perdonami, ti ho svegliato..” Il ragazzo fece per alzarsi ma Kyoko glielo impedì

-” Sei ancora troppo debole” gli disse teneramente...

-” Kyoko pensavo che non ti avrei più rivista... Ti prego perdonami per averti offesa...Lo so non è bello quello che è successo ma io non mi sarei mai immaginato che Mitsuki...” Kyoko lo fermò:

-” No Takachan, non è colpa tua, sono io che involontariamente me la sono presa con te... nessuno poteva sapere una cosa del genere, tranne quella stronza di mia zia...adesso capisco perchè non faceva altro che chiedermi di te, di noi...voleva sapere tutto... Non l'ho mai sopportata e adesso la sopporto ancora meno, anzi la odio proprio...Quando stanotte sono rientrata faceva pure finta di niente, ma sapeva benissimo che avresti parlato di tutta questa storia...” Kyoko non riusciva a guardare Takanori negli occhi...

Il ragazzo le prese la mano..Kyoko si voltò verso di lui:

-” Kiki, io voglio stare con te... però ho paura che tua zia possa farti del male, dato che vivete sotto lo stesso tetto... perchè non vieni a stare qui da me? Oppure da Mariko, o da uno dei ragazzi... Non voglio saperti insieme a quella donna...”


-”Tranquillo Takachan, finché ci saranno i nonni non potrà farmi del male...se lo venissero a sapere i miei genitori, la torturerebbero... Non può permettersi di torcermi un capello o sono affari suoi...”

Takanori si sentiva in qualche modo sollevato ma, non completamente... l'idea di avere Kyoko accanto, vederla svegliarsi al mattino... stare con lei in ogni momento della giornata, dividere con lei ogni millimetro cubo d'aria lo rendeva felice, ma forse era giusto così...Kyoko doveva comunque pensare ai nonni...forse avrebbero avuto un'immagine sbagliata di lui se avessero saputo la verità...

Kyoko lo aiutò ad alzarsi e insieme raggiunsero gli altri che nel frattempo si erano sistemati in soggiorno... Kyoko fece sedere Takanori sul divano ed andò in camera sua a prendergli una coperta per non fargli prendere freddo... Yutaka invece andò in cucina a preparargli qualcosa da mangiare... era ormai l'ora di cena, così ne approfittò per preparare qualcosa per tutti quanti... Takanori era più sollevato perchè Kyoko era con lui... Mangiarono tutti in soggiorno, facendo il più possibile attenzione a non sporcare i tappeti... Ma c'era un discorso che era rimasto ancora in sospeso...

-” Kyoko cosa pensi di fare con tua zia adesso?” le chiese Mariko...

-”Sinceramente non lo so ancora, lei è l'ultimo dei miei pensieri... Mi fa schifo guardarla, dover condividere lo stesso tetto con lei... Se prima non la sopportavo, adesso la odio proprio...”

Takanori la osservava silenzioso

-” Prima o poi dovrai affrontarla...non si darà di certo per vinta...certo ora che ci sei tu, l'impresa sarà ardua per lei, ma è una persona maligna... Quando era la nostra insegnante, era perfida nei nostri confronti, quasi sadica, se sbagliavamo ci derideva... l'unico che sapeva tenerle testa era Takanori, quando lui apriva bocca lei diventava un'altra persona, tenera, docile, mansueta... poi se ne innamorò e cambiò completamente atteggiamento nei confronti di tutti...sembrava avere paura...” continuò Mariko, ma fu interrotta da Takanori -” Lei aveva paura perchè sapeva cosa si diceva in giro su di lei... che si faceva un ragazzino... e tutti sapevano cosa facevamo, perchè io non ho mai perso tempo a raccontare in giro i particolari più piccanti... aveva paura per la sua reputazione... sapeva che io ne sarei uscito pulito, mentre lei al primo passo falso avrebbe perso il posto, radiata dall'albo degli insegnanti e ci avrebbe rimesso la faccia...”

Kyoko era stupita per l'impassibilità che aveva Takanori nel pronunciare quelle parole..

-”Ma perchè l'hai fatto? Cosa ci guadagnavi nel raccontare il giro quello che tu e mia zia facevate...” la voce della ragazza era seria, quasi minacciosa... I ragazzi la guardarono stupita ..”Cioè alla fine tu sei sempre stato adorato da tutti, che bisogno avevi di massacrare psicologicamente una persona? Non ci hai guadagnato nulla, se non il ritrovartela costantemente col fiato sul collo per la sua ossessione nei tuoi confronti...”

Kyoko lo guardava dritto negli occhi...

-”Kyoko, ma cosa fai difendi tua zia adesso? Guarda che nessuno l'ha obbligata a sottomettersi al volere di Takanori, tua zia è una donna adulta e vaccinata, se l'ha fatto l'ha fatto consapevolmente e di sua spontanea volontà, e sapeva benissimo che a Takanori di lei non è mai importato nulla... Non è di certo la prima che si lascia imbambolare dal suo charme eppure nessuna si è mai comportata così... se è arrivata a toccare il fondo in questa maniera è solo e soltanto colpa sua... Ne abbiamo parlato prima mentre voi due stavate dormendo... tua zia Kyoko ha dei seri problemi mentali... perchè una persona normale e consapevole delle sue azioni non si lascia andare in quella maniera... mi dispiace darti contro ma il tono che hai usato nei confronti di Takanori non mi è piaciuto”

Yuu era furibondo, perchè Kyoko lo aveva toccato profondamente... Takanori, Akira, Yutaka e Kouyou erano i suoi fratelli e nessuna poteva permettersi di trattarli male... Mariko cercò di calmare le acque

-”Ragazzi questo non è né il momento né il luogo adatto per litigare...dobbiamo solo cercare una soluzione al problema...”

ma Kyoko era ormai fuori di sé:

-”Ma che soluzione e soluzione dobbiamo cercare? Nessuno può fare nulla, io men che meno dato che è mia zia e sono costretta a conviverci...”

ma Kouyou non era molto disposto a sentire quelle parole:

-” La soluzione si può trovare benissimo, basta volerlo... Kyoko se tua zia vive con te non significa che tu debba accettare dei compromessi... se fossi nella tua situazione ne approfitterei proprio perchè è in casa con me e so come e dove poterla colpire...”

Takanori era rimasto per tutto il tempo in silenzio, guardando ora Kyoko, ora Yuu, ora Kouyou...

-” Per un uomo andare con una donna più grande è come raggiungere un traguardo... io a tua zia non ho mai imposto nulla, il mio intento era solo quello di portarmela a letto quella sera in Nuova Zelanda, poi la pagliacciata è andata avanti per quasi tutta l'estate.. era lei che prendeva l'iniziativa, che mi cercava, che ne approfittava del fatto che passavo le ore nel corridoio -perchè mi buttavano fuori- per avvicinarsi e chiedermi di fare sesso... io ad una scopata non ho mai detto di no, oltretutto era una bella donna ed era il sogno erotico di quasi tutti gli studenti... ed io avevo il privilegio di farmela... mi ha sempre cercato lei, io mi sono limitato ad andare da lei per fare sesso e stop, ma alle mie condizioni... con lei ho messo le cose in chiaro fin da subito e lei disse che le andava bene così... quindi se andava bene a lei, che colpa devo avere io? E' una donna di 40 anni, se ha perso la sua dignità la colpa è sua non mia... sapeva benissimo che io frequentavo altre ragazze e la prova l'ha avuta al ristorante quella sera...” Il tono di Takanori era ora serio...

Kyoko era rimasta impassibile, e ascoltava le sue parole osservando il pavimento...poi ad un tratto disse:

-” Ma se dici di non sentirti in colpa, allora perchè ieri sera ti sei messo a piangere, hai messo su questa opera teatrale, ti sei ubriacato? Cercavi forse di attirare la mia attenzione? Volevi la mia pietà per caso? I tuoi occhi da cerbiatto con me non funzionano più... ieri ti sei comportato in un modo, facendo -a questo punto credo sia così- finta di sentirti in colpa nei miei confronti e adesso dalla tua bocca escono queste parole? Takanori smettila di prendermi in giro... Vedi, allora facevo bene a non fidarmi di te e del tuo improvviso cambiamento... mi dispiace ma non ti credo più...”

Kyoko aveva le lacrime agli occhi...uscì dal soggiorno ed imboccò il corridoio... prese le sue cose e uscì dalla casa di Takanori, incurante delle urla del ragazzo che la imploravano di tornare indietro perchè aveva frainteso le sue parole... scese le scale di corsa e si ritrovò in strada...delle gocce le bagnarono il viso... aveva cominciato a piovere, e la pioggia cadeva fitta...Kyoko non aveva l'ombrello e in pochi istanti era completamente bagnata... camminava lentamente lungo il marciapiede, forse non si rendeva nemmeno conto della direzione che aveva preso... Sentiva la suoneria del suo cellulare dentro la borsetta, aveva gli occhi persi nel vuoto, il viso segnato dalle lacrime e dalla matita nera che si era sciolta... Non aveva idea di quello che le stava in quel momento intorno, non si rendeva conto di nulla.. Poi improvvisamente sentì gli occhi gonfi e non riusciva a tenerli aperti...lentamente si chiudevano... Svenne... Alcuni passanti videro Kyoko a terra e le prestarono soccorso...avendo con sé i documenti non fu loro difficile trovare il suo indirizzo... il cellulare riprese a squillare e sul display il numero di casa...rispose uno dei passanti e avvisò la nonna dell'accaduto pregandola di chiamare un medico perchè forse Kyoko aveva la febbre... Kyoko era ora nel suo letto, aprì gli occhi e vide i nonni e la zia intorno al suo letto...

-” E' solo un po' di febbre...guarirà in pochi giorni, adesso Le prescrivo le medicine da somministrarle...” disse il dottore rivolgendosi alla nonna, che era riuscita a calmarsi... Kyoko non ricordava cosa fosse accaduto...si ricordava solo di essersi ritrovata in strada sotto la pioggia... la nonna poi avvertì Mariko dell'accaduto, che in quel momento si trovava ancora a casa di Takanori...

 

-” Io non volevo che andasse a finire così... Kiki ha frainteso le mie parole... Io mi sento in colpa nei suoi confronti perchè la donna in questione è sua zia... ma non per quello che è successo... Mitsuki lo ha accettato, vuol dire che le stava bene...io non so che fare... il suo telefono squilla a vuoto... Io amo Kiki, e mi sento perso senza di lei...io non...”

Akira lo fermò... Takanori non stava bene e tutto questo gli faceva ancora più male...

-” Takachan sappiamo quello che volevi intendere... Kyoko si è lasciata condizionare dalla tua fama, ragiona in maniera irrazionale per questo ha reagito in quel modo...Non ti preoccupare, faremo di tutto per convincerla...ma tu devi cercare di rimetterti in sesto...”

Improvvisamente il cellulare di Mariko squillò... I ragazzi si voltarono verso di lei...

-”Mi stanno chiamando da casa di Kyoko, forse è lei... Pronto? Salve signora, mi dica pure... non si preoccupi lei non disturba mai lo sa... Cosa???? Ma dice sul serio??? Ma dove? E quando??? No signora io sono a casa di Takanori con i ragazzi... Ha fatto benissimo ad avvertirmi...appena si sveglia le dica di chiamarmi...La ringrazio per la telefonata, oyasumi... Ragazzi era la nonna di Kyoko, mi ha detto che dei passanti l'hanno trovata svenuta sul marciapiede a pochi isolati da qui... il dottore ha detto che sta bene e che ha solo qualche linea di febbre...”

I ragazzi si guardarono spaventati... Takanori non riusciva a dire nulla... Non doveva andare a finire così... Ma c'era un modo per trovare una soluzione??... Un'ora dopo il telefono di Mariko squillò di nuovo,...Era sempre a casa di Takanori insieme ai ragazzi...

-”Pronto? Ah Kiki sei tu?? Ma dimmi come stai, che cosa è successo? Tu sei pazza, te lo dico da sempre...ora poi hai perso il senno completamente... “

Aveva messo il viva voce per permettere ai ragazzi di ascoltare la conversazione

-” Non lo so cosa è successo...mi ricordo solo di essermi ritrovata in strada sotto la pioggia... e sono svenuta... e quando ho aperto gli occhi mi sono ritrovata in camera mia con un medico, i miei nonni e mia zia....” Faceva lunghe pause... farfugliava delle frasi e diceva cose a volte sconnesse... era sotto antibiotico e ancora si sentiva un po' frastornata... ad un tratto sentì bussare alla porta di camera...i ragazzi erano ancora in ascolto:

-”Zia...che vuoi da me?” -”La nonna mi ha detto di portarti qualcosa da mangiare e lo sciroppo che devi prendere dopo aver mangiato...”

-”No io da te non voglio niente...tu mi avveleni... vai via...lasciami in pace...”

-”Ma Kyoko cosa stai..”

-”Vai viaaaaaaaaaaaa! Ti ho detto che devi andare via...Non ti voglio vedere... Vattene...Ho detto che te ne devi andare viaaaaa..:”

Kyoko era impazzita...aveva cominciato a gridare come una pazza...e cominciava ad agitarsi e a scalciare da sotto le coperte...Mariko e i ragazzi erano ancora in ascolto

-”Kiki che ti prende? Smetti di agitarti...calmati ti prego!!!”

Sentirono la voce della nonna che era accorsa per vedere cosa stava succedendo, impaurita dalle grida di sua nipote... sentendo la voce della nonna, Kyoko si tranquillizzò... Mitsuki e sua nonna uscirono dalla stanza portando via il vassoio, dato che Kyoko continuava a dire che il cibo fosse avvelenato...

-”Mariko...sei ancora in linea?..Pronto, Mariko?”

-”Si si ci sono...mi hai fatto prendere un bello spavento lo sai...?”

-”Mariko io ho paura...non ci voglio stare in casa con quella...” le disse la ragazza singhiozzando...

-”Adesso pensa a riposarti, domani dopo le lezioni passo a trovarti va bene? Ci hai fatti stare in pensiero, lo sai?”

Kyoko pensava a quel plurale... “Ci hai fatti stare in pensiero...” anche Takanori era preoccupato per lei...ma era troppo arrabbiata per pensarci... -”Ok ti aspetto... oyasumi...” e chiuse la conversazione... Rimasero ancora un po' a riflettere sulla situazione, lei e i ragazzi... Takanori ascoltava i suoi amici parlare ma non diceva nulla...solo guardava il soffitto con le lacrime agli occhi pensando a quanto fosse difficile adesso riconquistare la fiducia di Kyoko...



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Capitolo 7
*** Masao -part 1- ***


Erano passati alcuni giorni da quell'episodio.. Kyoko si era rimessa ed era ritornata a scuola... Non si fermava più la mattina a parlare con i suoi amici, Mariko la passava a prendere ma era costretta a fare il tragitto da sola, dato che la sua amica era, casualmente, sempre in ritardo ed arrivava giusto qualche minuto prima del suono della campanella... I ragazzi erano dispiaciuti per questo: la vedevano correre verso l'entrata della scuola, e li salutava distrattamente, a volte faceva pure finta di non vederli..

-”Mariko ma perchè fa così? Noi le vogliamo bene e quello che sta succedendo non fa bene a nessuno di noi...” le domandò Kouyou, ritrovandosi tutti insieme per pranzo, come di consueto... Tutti o quasi...

Takanori pure era guarito, almeno fisicamente, ma psicologicamente era distrutto... Non era tornato a scuola, e non voleva uscire di casa, passava le sue giornate chiuso nella sua stanza davanti al PC a scaricare musica e film, ma non riusciva a togliersi dalla testa i ricordi di quella domenica sera... Questi pensieri lo tormentavano, soprattutto la reazione di Kyoko, che aveva frainteso le sue parole... non riusciva a pensare ad altro... quella ragazza era il suo chiodo fisso.. qualsiasi canzone gli trasmetteva un ricordo di lei, un suo sguardo, una parola, un sorriso appena accennato, un bacio sfiorato... i momenti felici erano stati pochi perchè si conoscevano da poco, ma quei momenti Takanori li aveva vissuti intensamente...non voleva sprecare quei momenti preziosi e con la sua fotocamera digitale li immortalava..o meglio immortalava lei...


(…) -dai Takachan, smettila ti prego!- -Non posso sei così bella!- -Me le farai vedere un giorno?- -No- -Ma come no, sei cattivo, uffa!- -Te le regalo! Per il tuo compleanno, tra un mese...ecco volevo fosse una sorpresa, e invece me lo hai fatto dire...- -Takachan non mi hai detto mica nulla! Hai detto qualcosa? Io non ho sentito!- (…)


Takanori ripensava alle parole e ai sorrisi di Kyoko e si lasciava sfuggire un timido sorriso... Erano i primi di ottobre e il compleanno di Kyoko era ormai alle porte... voleva farle un regalo, ma aveva paura che Kyoko potesse rifiutarlo..


-” Takachan vedrai lo apprezzerà... potrebbe rimanerci male.. se non provi non lo sai..” gli aveva detto Mariko il giorno prima... Quel pomeriggio i ragazzi si ritrovarono a casa di Takanori, dato che lui non aveva la benché minima intenzione di ricominciare a mettere il naso fuori da casa...


-”Prima o poi dovrai deciderti ad uscire Takachan... Non è stando in casa che risolverai le cose.. Se la vuoi devi andare a riprendertela...”


Yuu era molto serio, cercava di spronare il suo amico, ma vedeva che Takanori era comunque intimorito... Ripensava a quando, fino a nemmeno un mese fa, Takanori era un ragazzo spavaldo, non aveva né timori né paure, era sicuro di sé e sapeva quello che voleva...e invece adesso si ritrovava davanti un Takanori innamorato, incapace di agire, distrutto, che vagava per casa senza una meta ben precisa, con i pantaloni della tuta bianchi e la maglietta aderente nera che lui usava a mo' di pigiama e con i capelli castani scompigliati.. Lui era sempre così perfetto e in ordine, anche se doveva ricevere gli amici di sempre in casa non amava farsi trovare svestito o in pigiama.. Quella persona che si stava lasciando andare così non era il Takanori che conosceva...


-” Se tu non le dimostri il tuo amore, lei continuerà a dubitare di te e dei tuoi sentimenti! E' questo che vuoi? Takachan io non ti riconosco più, nessuno di noi ti riconosce...ti sei bevuto il cervello completamente... Il Takachan che noi conosciamo non si lascia andare così... il Takachan che noi conosciamo e che abbiamo sempre ammirato ha saputo sempre rialzarsi e continuare a lottare per ottenere un risultato...e invece tu cosa stai facendo adesso? Vuoi gettare la spugna senza nemmeno aver provato a reagire? Più ti comporti così e più la allontani da te... Alza le chiappe e vedi di svegliarti dal tuo torpore...stasera si va al Boss... e non accetto rifiuti... noi stiamo qui a costo di vestirti con la forza... Questo Takanori non ci piace, noi vogliamo il vecchio Takachan sicuro di sé e delle sue potenzialità!”

Yutaka era un ragazzo molto dolce, ma quando c'era bisogno sapeva dove colpire per scuotere l'animo delle persone... Soprattutto se, come in questo caso, c'era bisogno di scuotere uno dei suoi fratelli... Ordinarono delle pizze e mangiarono in soggiorno... poi ognuno di loro andò a casa propria a prepararsi, e Yutaka pregò Takanori di non mancare...


Alle 23.30 in punto i ragazzi si ritrovarono davanti a casa di Mariko, Takanori compreso, anche se fino all'ultimo momento aveva cercato di convincere gli altri a cambiare il luogo dell'appuntamento..


-”Takachan, prima o poi la dovrai affrontare, non puoi sfuggirla continuamente!” Mariko uscì di casa e disse ai suoi amici -”Ragazzi mica vi dispiace se porto un'amica?”

-”No figurati, puoi portare chi vuoi...La conosciamo?” domandò Akira con una certa curiosità...


-”Beh credo che la conoscete molto bene... non è stato facile convincerla a venire stasera, ma alla fine si è decisa a venire con noi... Takachan ti dispiace andarla a chiamare? Abita nella villetta accanto alla mia...”


-” C-cosa?” mormorò Takanori, impallidito...

-”Hai sentito bene, vai..”

La frase di Mariko era breve e concisa e non lasciava alcun diritto di replica... Takanori scese dalla macchina e andò verso la casa di Kyoko... Non si erano visti né sentiti dopo l'ultima volta ed aveva il cuore in gola temendo una reazione negativa da parte della ragazza... Aprì il cancello osservato dai ragazzi e si avviò verso la porta... esitò qualche istante prima di suonare il campanello ma poi si fece coraggio e suonò... Mitsuki aprì la porta e se lo trovò davanti... Takanori vedendo quella donna ripugnante riprese la sua lucidità di un tempo... non voleva perdersi in troppi discorsi con quella persona...


-”Ma guarda chi c'è.... Il nostro adorabile Romeo... Mi dispiace ma dovrai trovarti un'altra Giulietta... Kyoko non vuole avere più niente a che fare con te... ma quanto mi dispiace!” Mitsuki assunse un tono di sfida nei confronti di Takanori, fiera di aver ottenuto ciò che voleva, ovvero la fine di quell'idillio che la disgustava tanto... Ma non aveva fatto i conti col fatto che stava parlando con Takanori, e anche se era abbattuto per la situazione era pur sempre Takanori, e non aveva messo in conto che lei, Mitsuki, era la persona che gli aveva portato via la sua ragazza e lui non era disposto ad abbassare le orecchie e mettersi a cuccia di fronte a quella donna, che era la causa della sua sofferenza... le parole dei suoi fratelli avevano lo avevano smosso...anche se il pensiero di rivedere Kyoko gli faceva tremare le gambe


-” Beh se credi di essere tu “l'altra Giulietta”, ti sbagli di grosso... Non sei nemmeno degna di essere paragonata a Gargamella dei Puffi! E comunque quello che c'è tra me e Kyoko non è affar tuo... Se speri che allontanandola da me con i tuoi sporchi giochetti possa servire a farmi cadere tra le tue braccia, evidentemente tu della vita non hai capito proprio un bel niente... Mi fai pena Mitsuki...sei completamente fuori, tu sei malata proprio...”


Mitsuki era rimasta sconvolta da quelle parole che uscivano velenose dalla bocca di Takanori... e si malediceva per l'ennesima volta per aver dato retta alla sua voglia di soffocare quel sentimento tanto forte che Takanori provava per Kyoko... Ma perchè si ostinava a dargli del filo da torcere quando sapeva che era tutto inutile? Perchè continuava ad auto lesionarsi in quel modo?


-” Non sono io che ti sto vietando di vedere mia nipote... è lei che non ti vuole vedere...ancora non l'hai capito, o preferisci un altro metodo di spiegazione?” continuava imperterrita Mitsuki nonostante fosse consapevole che attaccarlo in quel modo era pressoché inutile...


-” Chi voglio o meno vedere non è un problema tuo... Mi sembra di essere stata chiara l'altra sera, quando ti ho mollato quel ceffone, ma vedo che non l'hai capito: TU DEVI STARE LONTANA DA TAKANORI, hai capito? LON-TA-NA... Ma pensi di ottenere qualcosa facendo in questo modo? Così non fai altro che peggiorare la tua già riprovevole situazione.. Ma perchè non ti cerchi un uomo della tua età invece di correre dietro inutilmente ad un ragazzino che ha la metà dei tuoi anni? Non provi disgusto pensando di essere ancora zitella a 40 anni? Ah un'ultima cosa: Se c'è qualcuno che non voglio vedere... quel qualcuno puoi essere solo ed esclusivamente TU.. E adesso togliti dalla porta, grazie..” detto questo si fece spazio prendendo la zia per un braccio e spostandola indietro... Lei e Takanori si avviarono verso il gruppo di amici... ma Kyoko era ancora di pessimo umore e si avvicinò al ragazzo, sussurrandogli:


-”Ti ho difeso da mia zia ma non credere che ti abbia perdonato...” E passò davanti a lui, lasciandolo incredulo per la cattiveria delle sue parole.


A breve avrebbe compiuto 16 anni... Kyoko era una ragazzina che stava sbocciando, era nel fior fiore dei suoi anni, eppure in quel momento sembrava una leonessa che difendeva il suo territorio di caccia, che tirava fuori gli artigli pur di difendere ciò a cui teneva... zia Mitsuki se la ricordava ancora bambina, intenta a giocare nel giardino di casa con la sua bambola preferita, gli occhi teneri, due codine che raccoglievano i suoi capelli castani e i vestitini dai colori sgargianti che proprio lei adorava confezionarle.. erano tempi felici quelli... ma adesso la situazione era ben diversa: Kyoko non era più la bambina spensierata dalle lunghe codine... era una ragazza, un'adolescente che stava vivendo le sue prime esperienze di vita, stava diventando grande ed aveva sviluppato il carattere ribelle e quasi autoritario di sua madre Aiko... Aveva a che fare con una piccola iena, pronta ad azzannarla al primo passo falso per difendere il ragazzo di cui si era innamorata, quel ragazzo che per lei, Mitsuki, era un sogno proibito...


Si sistemarono nelle proprie auto e partirono alla volta del Boss, sotto gli occhi pieni di lacrime di Mitsuki... Takanori era in macchina con Yuu, Akira e Mariko, mentre Kyoko era insieme a Yutaka e Kouyou...


-”Stai scherzando Takachan? Davvero Kyoko ti ha detto così? Non riesco a crederci... Da che la conosco mai le ho visto avere un atteggiamento simile.. E' proprio testarda come un mulo... In questi giorni abbiamo spesso litigato... le ho detto mille volte che aveva frainteso le tue parole, ma è proprio ferita, non mi vuole ascoltare...se le parlo di te cambia discorso e fa finta di nulla... Credimi Takachan, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...”


disse Mariko, triste dopo aver appreso il comportamento della sua amica del cuore...

-” Io la penso diversamente” proseguì Akira “ Che è innamorata cotta di Takachan è chiaro, altrimenti non ti avrebbe difeso in quel modo davanti a sua zia... Ok è vero che la detesta e che ogni occasione è buona, anzi ottima, per darle contro, ma dato che si sente delusa da te, poteva benissimo attaccare sia lei che te... e poi appena siete usciti ti ha detto subito che non ti ha perdonato... Non ti sembra strano il fatto che ci tenga a sottolineare questa cosa senza che tu le abbia detto mezza parola? Secondo me Takachan ti sta mettendo alla prova... noi con le parole non possiamo fare nulla, sta a te prendere in mano le redini e fermare la carrozza prima che vada a finire dritta dritta nel precipizio... Ovviamente è una metafora, mi riferisco alla situazione, prima che i suoi sentimenti per te svaniscano del tutto... Non credo sia possibile, visto come si comporta, ma meglio essere prudenti e salvare il salvabile..”


Yuu era dello stesso parere dell'amico fraterno:


-” Sono completamente d'accordo con Akira... lei ti ha detto più volte che di te si fida a metà, che ha paura di essere una delle tante... lei non considerandoti o facendoti soffrire in realtà sta cercando di avere delle risposte da te, degli stimoli...sta cercando di dirti che ti ama ma che ha bisogno delle conferme...e le conferme che va cercando sono le dimostrazioni di ciò che provi per lei... Lo so, è un controsenso, ti ama ma ti fa soffrire, però a volte questo serve per scuotere una persona... se ci tieni veramente a lei devi fare di tutto per riconquistarla e devi dimostrarle quello che provi... Da quello che ho capito, Kyoko è un tipo molto particolare, e secondo me ti sottoporrà a prove molto dure...credo tu debba aspettarti di tutto da lei...”


-”Non so che pensare, in questo momento la mia testa mi dice di fare di tutto per dimostrarle quanto è importante per me, ma il mio cuore soffre perchè pensa non ci sia speranza... Nella mia testa ho sempre immaginato di avere un amore travolgente, folgorante, passionale...ma non lo immaginavo così... non pensavo si potesse soffrire così tanto...” disse Takanori, osservando la strada fuori dal finestrino e vedendo la macchina di Yutaka sorpassare la loro...


Dal finestrino scorse Kyoko nel sedile passeggeri...aveva un aria triste, anche se cercava di mostrarsi forte facendo finta di ignorarlo... ma ignorarlo era davvero difficile... Takanori la osservava... Fu un attimo, ma quell'attimo sembrò raccogliere un'eternità... Kyoko si voltò a sua volta e incrociò il suo sguardo... Un attimo, pochi istanti, uno sguardo, breve ma intenso... A volte basta unoo sguardo per racchiudere mille parole e mille pensieri... La macchina di Yutaka sorpassò definitivamente quella di Yuu e proseguì verso il Boss, ormai prossimo...


-”Takachan” disse Mariko “ -”Ricordati, non può piovere per sempre...” Aveva ragione.


Giunti che furono al parcheggio del Boss, rimasero qualche minuti fuori dalla discoteca a fumarsi una sigaretta... Ma quel vento di ottobre soffiava gelido sul parcheggio del Boss, la discoteca più in di Tokyo e la piccola Kyoko stava tremando... Takanori se ne accorse e si tolse la giacca per darla alla sua amata..


-” Non c'è bisogno Takachan, tra poco entriamo...e poi ti sei appena ripreso dall'influenza non puoi ammalarti di nuovo”... le disse preoccupata Kyoko, anche se cercava di non dare a vedere la gioia che le aveva procurato il gesto di colui che amava.


-” Basta un attimo. E poi anche tu sei appena guarita... Tranquilla io ci sono abituato.”


Kyoko accennò un sorriso, infilandosi la giacca del suo amato che profumava di CO2 di Calvin Klein, il profumo preferito da Takanori...

Non appena finito di fumare entrarono e si diressero al guardaroba, dove trovarono Aki che stava parlando con un ragazzo...Takanori riconobbe quel ragazzo e non fu particolarmente felice di vederlo, sia perché tra i due non correva buon sangue sia perchè, suo malgrado, dovette constatare che quella figura aveva messo gli occhi sulla sua Kyoko e non accennava a toglierli...

Non può piovere per sempre, vero?! Già, ma in quel momento tirava, purtroppo, aria di tempesta...

 

 

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Capitolo 8
*** Masao -part 2- ***


-” Hey ciao ragazzi, come state?” un sorridentissimo Aki accolse i ragazzi all'interno della discoteca...

 

Aki era un ragazzo molto dolce e simpatico, sempre sorridente come suo cugino Yutaka.. Era di due anni più grande di Yuu ed era studente di Biotecnologie, nella sede distaccata dell'università frequentata da Yuu,Akira, Kouyou e Yutaka.. Alto, capelli lunghi castani con varie ciocche color dell'oro, pettinati in maniera sbarazzina... adorava i piercing e infatti vantava di averne circa una trentina sparsi per tutto il corpo, soprattutto nelle orecchie... I ragazzi avevano sempre pensato che fosse uno dei suoi innumerevoli scherzi, ma vedendolo ogni volta con un piercing nuovo, avevano capito che non era come avevano sempre creduto... Mania dei piercing a parte, Aki era un ragazzo molto semplice, curato sì nel look, ma non amava ostentare nulla... Questo lo differenziava da Takanori, sempre attento al minimo particolare e alla moda del momento; Aki invece non amava la ricercatezza, cercava di essere sempre attinente alle situazioni... ma sempre optando per uno stile semplice ma d'effetto, elegante al punto giusto per non cadere mai nel banale... Adorava quel gruppo di ragazzi, e i ragazzi adoravano a loro volta quel giovane così buono e sempre pronto alla battuta...

 

-” Ciao ragazzi, sono felice di vedervi! Ma ditemi, come state?” disse il giovane in compagnia di Aki.

 

-” Hey ciao Masao! Che piacere rivederti!!! Ma che fine hai fatto tutto questo tempo?” Lo accolse Yutaka, andandogli incontro e abbracciandolo amichevolmente..

 

-”Yutaka amico mio!! Anche per me è un piacere rivederti.. Scusa se non mi sono fatto sentire ma ho avuto mesi pesanti e sono stato sempre in giro... Ho vinto una borsa di studio in storia rinascimentale e sono stato 4 mesi in Italia, prima a Firenze e poi a Roma, e poi sono stato due mesi nella capitale francese Parigi per seguire dei corsi di arte contemporanea... Sono stato divinamente, nonostante il molto studio e lo stress dovuto ai vari viaggi, dato che non mi sono limitato a queste tre città... nel tempo libero ho visitato molte città italiane e sono stato un week end a Londra.. Nelle ultime due settimane invece sono stato ad Hokkaido a trovare la mia famiglia..”

 

-” Ma dai e non mi hai detto nulla!! Ingrato!!! Uno di questi giorni ci becchiamo e mi dovrai raccontare tutti i particolari dei tuoi viaggi! Ah e voglio vedere pure le foto!!! Che fortuna.. Io non sono mai stato nel Vecchio Continente e mi piacerebbe tantissimo visitarlo!!” disse Yutaka e Masao proseguì:

 

-” Certo che ti racconterò... sono dei posti magnifici... soprattutto l'Italia..l'adoro! Ci sono luoghi che vanno al di là dell'immaginazione e ogni città ha qualcosa da raccontare, anche il paesino più piccolo e meno popolato! Poi gli italiano sono gente lieta e sempre allegra... all'inizio ero infastidito dal loro urlare, ma poi ho capito che l'essere chiassoso fa parte del loro modo di essere e ho finito con l'apprezzarlo... spesso mi era di compagnia, nei momenti di solitudine...e tornando in Giappone ho avuto difficoltà a riabituarmi alla tranquillità della nostra gente... lo stesso è successo in Francia... Parigi è spettacolare...ma Firenze e Roma sono Firenze e Roma... la Toscana, dove si trova Firenze, è la regione più bella, con i suoi splendidi paesaggi... e Roma la città eterna... non riesco proprio a descriverla... per non parlare di Venezia, Napoli e il suo golfo, la Sicilia... pensandoci mi viene da piangere!”

 

Masao descriveva quei posti emozionato, i suoi occhi splendevano di una luce particolare....

Era molto alto e longilineo, gli occhi grandi e castani, anche lui truccato come la tradizione Visual richiedeva, aveva i capelli castano chiaro, con dei piccoli accenni biondi, e amava portare una fascia tra i capelli che lasciava cadere sul viso alcune ciocche della sua frangia ribelle... Come Takanori era un perfezionista, molto attento alla moda e alle grandi firme... Aveva una bocca carnosa che lasciava senza fiato ed aveva un modo di fare molto seducente... Masao era di un anno più giovane di Aki e frequentava l' Accademia di Belle Arti di Tokyo...

Adorava le macchine e le belle donne, e mal sopportava Takanori... In realtà non si stimavano a vicenda: avevano caratteri molto simili, che tendevano a scontrarsi sempre... Erano come due galli in un pollaio, due tori nella stessa arena, e l'uno tendeva a prevalere sull'altro in tutto e per tutto...ma in particolar modo per quanto riguarda le donne... Erano due conquistadores di alto livello, ma chi era riuscito a spuntarla fu il piccolo Takanori...

 

Si conoscevano sin dai tempi delle scuole medie... essendo il migliore amico di Aki, Masao era sempre insieme a lui, a Yutaka e al resto del gruppo... Ma non si erano mai piaciuti: a takanori non piaceva il modo di fare sdolcinato con le donne, il suo mostrarsi intelligente e accondiscendente pur di compiacerle... tutte doti che lui non possedeva, era intelligente ok, ma per il resto.. si poteva dire tutto di lui, tranne che fosse amante delle donne... Le amava si, ma solo come oggetto di piacere e desiderio... e Takanori si sentiva irritato da questo suo finto e ridicolo metodo di seduzione: non che si sentisse inferiore a Masao, lui pure era un idolo delle folle, solo non gli piaceva questo suo prendere in giro le donne in quel modo... non che lui, Matsumoto Takanori fosse uno stinco di santo, ma almeno lui cercava di essere sé stesso e di mettere le carte in tavola subito... se accetta bene, altrimenti avanti la prossima!

 

-”Ciao Takanori, è un piacere rivederti...come sempre!” gli disse avvicinandosi Masao, lasciando intendere tutt'altro...

 

-”Ciao Masao... già hai detto bene, COME SEMPRE!” rispose il piccolo Takanori scocciato da quella ulteriore e fastidiosa presenza...

 

L'odio reciproco che avevano l'uno nei confronti dell'altro fu alimentato da un avvenimento abbastanza recente: due anni prima Masao era fidanzato con una ragazza di Chiba e in quel periodo la ragazza, Atsuki, si trovava a Tokyo dal fidanzato... le cose procedevano per il verso giusto, fino a quando Masao la portò al Boss... come ogni venerdì sera Takanori e i suoi amici deliziavano le ragazze del Boss con la loro magnifica presenza... improvvisamente l'attenzione di Takanori cadde su Atsuki che era seduta al bancone a parlare con una ragazza allora fidanzata con Aki... Atsuki non sembrava disdegnare gli sguardi provocatori del giovane Takanori, cercando anzi di attirarlo verso di sé, approfittando dell'assenza momentanea di Masao... L'occasione che Takanori cercava da tempo: farla pagare a Masao per la sua esagerata arroganza...andò al bancone con Akira e con una scusa attaccò bottone con Atsuki... dopo qualche minuto Takanori invitò Atsuki ad accompagnarlo fuori a fumare...I due si allontanarono e andarono nel retro del locale... Masao tornò e chiese informazioni alla fidanzata di Aki che fece finta di nulla per coprire l'amica... Andò fuori e sentì dei gemiti provenire dal retro...senza farsi sentire né vedere andò a curiosare... Forse era meglio non averlo fatto... vide Atsuki appoggiata al muro, le braccia intorno al collo di Takanori e le gambe incrociate sui suoi fianchi.. la sentiva gemere prepotentemente sotto le spinte altrettanto prepotenti del giovane... rimase in silenzio, nascosto dietro il muro che lo separava da loro... Non gli dava fastidio sapere la sua fidanzata tra le braccia di un altro...o meglio, lo infastidiva, ma non tanto quanto sapere che l' “altro” fosse il tanto odiato Takanori... Aspettò la fine dell'amplesso... quando Atsuki e Takanori incrociarono il suo sguardo non fece fatica a dir loro quello che pensava:

 

-”Atsuki chiama un taxi, vai a casa e prepara subito le tue valigie...per quando sarò rientrato dovrai essere sparita... Non voglio più rivedere la brutta faccia da troietta che ti ritrovi... e per quanto riguarda te, caro il mio amichetto Takanori, non ti metto le mani addosso per non sporcarmi con il tuo lurido sangue, ma sappi che mi vendicherò, e la mia vendetta sarà tremenda..”

 

Due anni erano passati... Takanori e Masao erano lì, in quello stesso posto che tanto amavano, l'uno di fronte all'altro, lanciandosi occhiate di sfida, avvolti da un'aura nerissima che metteva paura...

 

-”Buonasera a te mia cara e dolce Mariko!” le disse con il tono di voce smielato che assumeva quando voleva fare il galante con una donna.. -” Ma... sogno o son desto? La meravigliosa creatura che ho qui di fronte a me è una bellissima realtà, o è solo uno splendido sogno?”

proseguì abbandonando Mariko per andare da Kyoko... Takanori era nero dalla rabbia... Avrebbe voluto saltargli addosso, ma cercò di restare calmo per non rovinare la serata... guardava quella scena riprovevole con gli occhi carichi di odio, stringeva i denti e teneva i pugni chiusi...continuava a starsene appoggiato al muro, ad osservare quella scena e dentro sentiva il dolore aumentare temendo di vedere la sua amata Kyoko lasciarsi andare tra le braccia del perfido Masao...

 

-”Io sono Masao, ma gli amici mi chiamano Mao, per servirLa” disse il giovane a Kyoko, facendole un profondo inchino e baciandole la mano...

 

-” Questa scena è disgustosa... Takachan, ti ricordi prima ti ho detto che la tua bella ti avrebbe messo a dura prova? Eccotela servita su un piatto d'argento..” disse Akira avvicinandosi al suo amico notando lo sguardo assassino che aveva in quel momento...

 

Aki pure aveva intuito tutto e cercò di smorzare l'aria pesante che si era creata: da una parte Takanori, dall'altra Masao... entrambi cercavano di puntare al cuore della giovane Kyoko, anche se per Masao lei non significava altro che la sua vendetta nei confronti di Takanori...ma questo solo Aki l'aveva capito...conosceva il suo migliore amico meglio di chiunque altro e prevedeva ogni sua mossa senza bisogno di tante parole... Sapeva che Masao covava la sua vendetta da oltre due anni, e Kyoko era l'occasione che aveva per fargliela pagare... Non sapeva ancora i particolari della loro vicenda, ma gli sguardi minacciosi di Takanori lasciavano intendere tutto o quasi... Aveva centrato in pieno l'obiettivo...Ma Aki da che parte stava?

 

-” Ragazzi che ne dite di entrare? Ci possiamo sedere tutti insieme al vostro solito tavolo...stasera non sono in servizio e potrò tenervi compagnia!”

 

Sapeva che la presenza di Masao era per qualcuno molto scomoda, ma ormai lo aveva visto partire in quarta, prendendo Kyoko a braccetto e dirigendosi verso l'interno del locale... Quando voleva qualcosa non lo fermava nessuno... Non poteva fare altrimenti che parlare al plurale includendo anche Masao...

 

La serata proseguì...in che modo non si sa bene... Takanori era seduto sul solito divanetto, il braccio sinistro come sempre appoggiato sullo schienale, sorseggiando un mojito.. ma stavolta era solo su quel divanetto... Kyoko era ora in pista e la guardava scatenarsi al ritmo di YMCA dei Village People con Masao che non la mollava un attimo... stava rodendo per la rabbia e si sentiva di nuovo inerme di fronte a quello che stava accadendo... Ma perchè era così incapace di agire?

 

Kyoko rideva e scherzava con Masao, in un certo senso le piaceva...forse perchè ancora non lo conosceva bene e Masao sapeva all'occorrenza fingere meglio di attore di teatro... Ma nel suo cuore c'era solo una persona...e Masao doveva essere un modo per capire i veri sentimenti di Takanori...

 

Si erano fatte le 04.30 ed era l'ora di tornare a casa... Masao e Kyoko rimasero a parlare qualche secondo prima di separarsi... Si scambiarono i numeri di telefono e continuavano a conversare incuranti di Takanori che li osservava con il fuoco negli occhi... O meglio facendo finta di non curarsi di lui... Masao le fece un nuovo e profondo inchino e si avviò con Aki verso la macchina...

 

Kyoko prese il suo posto, stavolta nella macchina di Yuu e Takanori fece lo stesso, ma nel sedile passeggeri... per tutto il tragitto osservò dallo specchietto Kyoko, intenta a ridacchiare nello scambiarsi SMS con Masao, e Takanori non vedeva l'ora di separarsi da lei... questo giocare con i suoi sentimenti non faceva altro che accrescere i suoi timori e il suo dolore... che fosse davvero finita? E se Kyoko si innamorasse di Masao? E se Masao fosse realmente interessato a lei? Questi pensieri invadevano la mente di Takanori, che si era abbandonato sul sedile della macchina e si era lasciato sopraffare dal sonno... e una lacrima scese dai suoi occhi...

 

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Capitolo 9
*** Le cose dette mai -part 1- ***


Il dodici di ottobre era ormai alle porte... che cosa aveva di tanto particolare quel giorno? Beh era il compleanno di Kyoko... non stava più nella pelle, non vedeva l'ora perchè i suoi nonni le avevano promesso una sorpresa bellissima... I suoi genitori non avrebbero potuto prendere parte alla piccola festa che la nonna stava organizzando perchè erano in Cina per uno spettacolo importante... o almeno questo era quello che le avevano fatto credere... Non si sarebbe aspettata di trovare i suoi genitori! Per motivi logistici lo spettacolo che avrebbero dovuto fare a Tokyo a fine settembre era saltato e Kyoko non vedeva i suoi genitori da circa due mesi...

 

Erano stati invitati tutti, o quasi: Mariko e i suoi genitori, Aki e Masao, Takanori, Yuu, Yutaka, Akira e Kouyou, e ovviamente i nonni ed i suoi genitori... solo una persona mancava all'appello: zia Mitsuki... La nonna era al corrente della situazione perchè Kyoko fu gentilmente costretta a raccontargliela e rimase malissimo per ciò che aveva fatto sua figlia Mitsuki... Per questo non voleva che condividesse con tutta la famiglia quel piccolo momento di gioia, dato che anche Takanori era nella lista degli invitati... I nonni non avevano cambiato opinione su quel giovane, perchè la vita sentimentale e sessuale di una persona non era affare di loro competenza, lo ritenevano un bravo ragazzo ed apprezzavano questo suo interessamento per la nipotina, anche se la nonna l'aveva pregata di non farlo soffrire troppo...

 

A volte la vita è strana: Kyoko e sua nonna, due generazioni completamente l'una l'opposto dell'altra, con esperienze di vita diverse alle spalle, eppure erano entrambi complici, si sostenevano e si difendevano a spada tratta... Più che nonna e nipote, sembravano amiche, anche se con molti anni di differenza: la nonna era affezionata a quella sua unica nipote e a sua nuora...le adorava e non perdeva occasione per difenderle di fronte all'invidia della gente.. Quando erano insieme, passavano intere giornate in compagnia di Mariko, di sua mamma e di sua nonna... le loro erano due famiglie legate da anni da un profondo affetto reciproco e si stimavano...ed ogni volta che qualcuno di loro aveva bisogno, gli altri erano pronti a correre in suo aiuto!

 

Ebbene, anche Takanori faceva parte dei pochi prescelti... Kyoko lo voleva a tutti i costi...anche se era costretta a farlo soffrire di nuovo, accondiscendendo alle avances di Masao... Era agitatissimo sapendo che la sera successiva li avrebbe visti, tutte e due... Dopo aver ricevuto l'invito da parte della sua amata si è trovato spesso nel dubbio se partecipare oppure no...ma sapeva che la mancata partecipazione da parte sua avrebbe solo peggiorato le cose e avrebbe dovuto dire così addio definitivamente ad ogni sua speranza di riconquistare la fiducia di Kyoko.... Non si aspettava un amore così... ma l'amore non è sempre tutto rose e fiori... Da giorni aveva in mente il regalo che le avrebbe fatto, e i ragazzi lo trovavano stupendo...Le aveva promesso che le avrebbe fatto avere le foto scattate quel pomeriggio... Comprò un piccolo album, con il disegno di uno di quei giardini zen che tanto piacevano a Kyoko... e sistemò minuziosamente le foto al suo interno.... dentro alla copertina scrisse alcune frasi:

 

L'amore è come una tempesta: arriva quando meno te l'aspetti e quando arriva porta via con sé quello che trova nel suo cammino... lasciando dietro di sé solo i resti che ne confermano l'avvenuto passaggio..E tu sei la mia tempesta... Sei entrata nel mio cuore e nella mia mente in punta di piedi, e hai stravolto la mia vita... mi hai reso felice e hai riempito le mie giornate con la semplicità e la bellezza dei tuoi gesti... Non mi sarei mai aspettato di innamorarmi così, di provare quel sentimento così grande che è l'amore... Posso dirti solo grazie, perchè grazie a te sono diventato grande... Takachan.”

 

Aveva fatto leggere queste poche righe ai suoi amici, chiedendo loro un consiglio, e li aveva trovati commossi... lo ammiravano: era ancora un adolescente, eppure in poco tempo aveva saputo annullare sé stesso e reinventarsi completamente, lasciandosi alle spalle il Takanori frivolo e incosciente che tutti conoscevano per lasciare spazio ad un Takanori nuovo, pieno d'amore e profondo nell'animo... il suo lato maturo lo conoscevano bene... ma il cambiamento del loro amico era dato dal fatto che non aveva paura a mostrare i suoi sentimenti anche in pubblico...quel pubblico che nonostante questo cambiamento era comunque affascinato dal nuovo ed insolito Takanori...

 

Anche Masao era un po' scocciato dalla presenza del rivale... ma avrebbe finto una cortesia nei suoi confronti inesistente per non rovinare la festa di compleanno di Kyoko... Più le stava accanto e più capiva perchè Takanori ne fosse così innamorato: non aveva l'atteggiamento a primadonna o a femme fatale...anzi ne era ben lontana anni luce... Era una ragazza semplice e genuina, che sapeva essere estremamente sensuale senza volerlo... Non era maliziosa né lussuriosa...era semplicemente spontanea e naturale, aveva un sorriso travolgente e trasmetteva allegria a chi le stava accanto... eppure quella sua spontaneità di ragazzina riusciva ad attrarlo tantissimo... A volte ripensava alla sua infanzia e alla sua adolescenza... A quell'innocenza infantile strappatagli troppo presto da un patrigno malvagio e da una madre troppo innamorata di quell'uomo per potersi prendere cura di suo figlio... Guardava Kyoko e in lei rivedeva quell'innocenza che gli era mancata, perchè era stato costretto a diventare grande per sfuggire a quei ricordi che lo tormentavano da anni, e che non era riuscito a confidare a nessuno, se non ai nonni e ad Aki, che erano la sua unica vera famiglia...

Passava molti momenti con lei e tornandosene a casa si chiedeva spesso se fosse giusto prendersi gioco di quell'animo puro ed incontaminato... se fosse meglio cercare di colpire il suo rivale in altri modi... In fondo, Takanori non era totalmente colpevole per quello che accadde due anni fa... Se Atsuki avesse avuto un minimo di pudore non avrebbe esitato un attimo a rifiutarlo e invece lui le ha lanciato l'amo e lei si è lasciata catturare facilmente...

Ma poi ritornava sempre sui suoi passi: quando si è in ballo bisogna ballare e ormai la frittata era fatta, non poteva tornare indietro e continuare a darla vinta a Takanori...

 

Kyoko aspettava impaziente la sua festa... tutte le persone a cui teneva avrebbero festeggiato con lei il suo compleanno, anche se era dispiaciuta per l'assenza dei suoi genitori...almeno così le facevano credere i nonni e gli stessi genitori, che la chiamavano per cercare di compensare al meglio la loro presunta assenza alla festa della sera seguente..

Avrebbe avuto accanto a sé i suoi due cavalieri, Masao e Takanori: forse era troppo rischioso farli incontrare in quel modo, però non se la sentiva di escludere l'uno o l'altro... Ma cercava di affidarsi al buon senso dei due giovani che, benché entrambi orgogliosi all'ennesima potenza, non volevano assolutamente rovinarle quella serata speciale...

 

L'indomani Kyoko si alzò di buon mattino...già dalle prime ore cominciò ad essere tempestata di messaggi e telefonate dai parenti e dagli amici rimasti a Kyoto... per fortuna quel giorno ci fu uno sciopero a scuola e lei, Mariko e Takanori ne approfittarono per restarsene a casa... decisero di ritrovarsi e pranzare tutti insieme...

Per non farsi beccare dagli insegnanti, decisero di ritrovarsi davanti alla facoltà di Biotecnologie dove studiava Aki: non era molto lontana dal liceo e dalla sede principale, ma almeno Kyoko, Takanori e Mariko erano lontani dal raggio d'azione degli insegnanti...

 

-” Ragazzi propongo di andare a mangiare in uno dei ristoranti italiani del centro storico! Il padrone di uno di questi ristoranti è molto amico dei miei nonni e la cucina è strepitosa!” disse allegramente Masao.

 

-”Mao” Takanori richiamò la sua attenzione -” Mi dispiace dirlo ma... hai avuto un'ottima idea! Mi hanno sempre parlato bene della cucina italiana, e viene definita come la migliore al mondo... Io non l'ho mai assaggiata quindi non so giudicare... E ti dirò che i tuoi racconti sull'Italia mi hanno davvero incuriosito... Per me va benissimo la cucina italiana!”

 

-” Takachan ti dico subito che devi fidarti ciecamente di quello che ti hanno detto perchè è la pura verità! Ovviamente mangiare nei ristoranti italiani all'estero non è come mangiare in Italia però ti posso assicurare che la cucina italiana è qualcosa di unico al mondo... Oltre che la migliore cucina al mondo è anche la più genuina! Se anche gli altri sono d'accordo nell'andare in questo ristorante ricordami di suggerirti alcune specialità!”

 

Kyoko rimase sbalordita... Si parlavano come se fossero grandi amici e invece erano non solo nemici ma anche rivali in amore... Era una tattica studiata per entrare nelle sue grazie? Mariko invece trovò carino che quei due, benché acerrimi nemici, avessero trovato una specie di punto di incontro per discutere serenamente senza lanciarsi frecciatine velenose...

Visto l'entusiasmo dei due gladiatori, la comitiva decise di andare a mangiare al ristorante italiano... Il proprietario salutò affettuosamente Aki e Masao, che erano clienti fissi, oltre che amici... Masao gli presentò ad uno ad uno il resto del gruppo e chiese di avere il miglior tavolo:

 

-”La vedi quella ragazza con i capelli raccolti? Oggi è il suo compleanno, preparaci uno dei tuoi soliti dolci...e fai scrivere sulla torta il nome di ognuno di noi, esclusa la festeggiata siamo otto, ecco qui la lista... Mi raccomando Gino, acqua in bocca fino all'arrivo del dolce... Ah non mettere assolutamente le fragole per favore, quel ragazzo con i capelli castani non le mangia!” disse indicando Takanori... incredibile, si stava preoccupando per lui...

 

Aveva pensato a tutto Masao, e aveva lasciato tutti all'oscuro di tutto... voleva stupire tutti quanti... Il proprietario si occupò personalmente dei suoi clienti speciali:

 

-”Ragazzi avete delle idee o preferite lasciare fare a me?”

 

-”Guardi sig. Gino, io credo che..” cominciò Mariko

 

-” Se mi dai ancora del Lei mi offendo! Sono ancora un giovanotto sai!” disse il proprietario facendo ridere di gusto i ragazzi...

 

-” Beh io avevo un paio delle tue specialità da proporre ai ragazzi, però non so...” disse Masao e rivolgendosi ai ragazzi: “ ragazzi cosa preferite? A me va bene qualsiasi vostra decisione...”

 

-” Oddio io non saprei da che parte farmi... ci sono troppe cose invitanti! Ma facciamo scegliere a Kyoko, che ne dite?” disse Yuu trovando il consenso della comitiva.

 

-” Anche io sono in difficoltà, credetemi... beh a questo punto, visto che tranne Mao e Aki nessuno di noi sa cosa ordinare, direi che forse è meglio affidarci alle tue mani Gino! E' possibile evitare i peperoni?”

 

-”Ma come non mangi i peperoni?” le chiese Aki ma fu interrotto da Masao:

 

-” No, è Takanori che non li mangia... Non ricordo Takachan, non riesci a digerirli o sei proprio intollerante?”

 

-” Hai un' ottima memoria Mao... Sono intollerante ai peperoni...”

 

Mao si sentiva strano: trattava Takanori da pari a pari, e si preoccupava addirittura per lui e per le sue intolleranze alimentari... Si riconosceva appena e suo malgrado doveva ammettere a sé stesso che l'interessamento del suo rivale per l'Italia da lui tanto osannata gli faceva molto piacere...

 

Anche Takanori stava pensando alla stessa cosa: era stupito per il comportamento di Masao, e sicuramente lo faceva per impressionare Kyoko, ma forse era meglio così... quella era la giornata della sua amata e non voleva rovinargliela... meglio far finta di nulla e proseguire allegramente il resto della giornata... e poi una tregua ogni tanto per calmare i bollenti spiriti non poteva fare altro che bene..

 

Kyoko osservava con attenzione il comportamento dei due... Voleva vedere quanto sarebbe durata la pagliacciata e fino a che punto si sarebbero spinti i suoi due uomini... Credeva che quel finto buonismo da parte di entrambi fosse pressoché inutile... Anzi, quasi preferiva vederli battibeccarsi ma in maniera del tutto naturale, piuttosto che vederli fingere di fare gli amici al solo scopo di catturare la sua attenzione... Decise di non badare ai due per tutta la durata del pranzo, ma avrebbe aspettato la festa di stasera per vedere le loro mosse...

 

Fu il momento dei regali: ognuno di loro, porse a Kyoko il suo regalino:

 

-” Questo è solo un assaggio! I veri regali li avrai stasera!” le disse sorridendo Kouyou

 

-”Allora per correttezza li aprirò tutti insieme stasera!” rispose Kyoko ma fu interrotta dal suono del cellulare:

 

Dopo il pranzo possiamo vederci? Vorrei darti il mio regalo, ma è troppo personale e vorrei fosse una cosa tra noi due.” Accennò un piccolo sorriso che a Takanori non sfuggì... “Ok va benissimo... troviamoci alle cinque davanti a scuola. Kisu..”

 

-”Scusatemi ragazzi ma dovevo rispondere ad un SMS importante!” disse la giovane ai suoi amici dopo aver inviato il messaggio a Takanori... Non potevano allontanarsi dal gruppo, e forse Kyoko non avrebbe nemmeno voluto, così Takanori le inviò quel messaggio sul cellulare...

 

Il pranzo continuò nella più totale armonia... Gino il proprietario fece preparare le sue migliori specialità e cercò di trattare i suoi ospiti nel migliore dei modi...

 

Kyoko e gli altri rimasero sbalorditi quando Gino e il suo pasticcere si presentarono con la torta... Il pasticcere preparò un enorme millefoglie con cioccolato e panna e aveva decorato la parte superiore con tutti i nomi dei ragazzi così come aveva chiesto Masao... Kyoko spense le sedici candeline mentre i suoi amici le cantavano tanti auguri!!! La torta era davvero squisita e, dato che era molto grande e che il ristorante era ormai vuoto, anche Gino, il pasticcere e gli altri membri dello staff si unirono al gruppo di Masao, mangiando la torta e sorseggiando del tè jasmine... 

Dopo la fine del pranzo, il gruppo si separò e ognuno prese la strada di casa... Erano le 16.45... Mancava poco all'incontro con Kyoko e Takanori si affrettò per non farla aspettare... Non era un regalo enorme, ma per lui quel regalo valeva molto più di una borsa griffata o di un abito costoso... Non era solito fare regali alle donne, se non a sua madre, alle nonne e a Mariko, ed avendo paura di cadere nel banale, pensò ad un qualcosa di significativo... si ricordò delle foto che aveva fatto quel pomeriggio, e decise di farne un piccolo album... La loro storia non navigava in acque tranquille e, nel caso in cui fosse naufragata del tutto (ci pensava spesso, anche se faceva di tutto x scacciare questo pensiero dalla sua testa, data la situazione era inveitabile non pensarci!), le avrebbe lasciato un suo ricordo... Giunse nel luogo stabilito, ma ancora Kyoko non era arrivata... Erano le cinque in punto ed in un certo senso aveva paura di non vederla arrivare... Le gambe tremavano e il cuore batteva a mille... -" Takanori fai un bel respiro e calmati... vedrai arriverà!" diceva a sé stesso per cercare di calmarsi... ma la paura di non vederla arrivare era tanta... Si era alzato il vento e Takanori sentiva freddo, ma non voleva salire in macchina perchè pensava fosse scortese nei confronti di Kyoko... lei avrebbe preferito trovarlo dentro l'abitacolo, piuttosto che vederlo tremare di freddo... ma questo Takanori non poteva saperlo, date le circostanze... Le aveva scritto molte lettere d'amore... ma non aveva mai ricevuto risposta... e continuava segretamente a scriverle, pur sapendo che Kyoko non avrebbe mai risposto... forse nemmeno le aveva lette... già, non le aveva lette proprio... perchè qualcuno arrivò prima di lei a quelle lettere...

Procedeva a passi lenti... in realtà non voleva far aspettare Takanori, ma aveva paura di vederlo... In quei giorni aveva riflettuto molto sulla loro storia, e si era posta mille domande sui perchè di quei fatti... Era profondamente turbata da tutta quella storia: zia Mitsuki cercava ogni pretesto per parlarle, ma Kyoko troncava la conversazione direttamente sul nascere... non aveva mai avuto niente da dirle, adesso ancora meno... Ma ciò che la turbava era lo strano comportamento di Takanori, almeno a lei sembrava strano... Quando si incontravano cercava di essere premuroso con lei, lanciava sguardi assassini e frecciatine velenose in direzione di Masao...e tra i due era tutto un botta e risposta... Quella situazione la esasperava, ma in fondo conveniva che lamentarsene non aveva molto senso, dato che era stata lei a creare quel ménage à trois particolare... però lontano da quei momenti di Takanori nemmeno l'ombra... né un messaggio, né uno squillo, né tanto meno una mail... non si faceva sentire... e voleva approfittarne di quell' incontro per chiarire la questione... Era quasi arrivata, e da lontano poté scorgere la figura di Takanori... lo trovava terribilmente tenero, anche in quella mise così semplice: aveva una tuta azzurra con delle strisce nere ai lati, una maglietta nera a collo alto, scarpette da ginnastica.. era struccato ed aveva raccolto i capelli in una piccola coda, lasciando cadere delle ciocche di capelli sul viso... aveva lasciato gli occhi al naturale ed indossava i suoi occhiali da vista con la montatura nera e rettangolare... Stava a testa bassa ed era appoggiato al cancello della scuola... Non si era accolto dell'arrivo di Kyoko...

-"Takachan, scusami per il ritardo... E' molto che aspetti?"

-"Tranquilla, oggi è il tuo compleanno e tutto ti è concesso! Comunque no, sono arrivato da pochi minuti.." le rispose con la voce tremante ed accennando dei timidi sorrisi..

-"Stai tremando come una foglia! Per favore, entriamo in macchina...Non voglio che tu prenda di nuovo l'influenza.." Detto questo, presero posto dentro l'auto di Takanori..

-"Ti va di mettere un pò di musica?" chiese Kyoko...

-"Quale preferisci?"  

-"Non ho preferenze, metti quella che vuoi.."

Accese quello stereo che nei giorni passati aveva accompagnato i momenti insieme a lei... Selezionò una canzone, che a lui piaceva molto... e sperava che anche Kyoko potesse coglierne il significato... You, Ten Sharp... " Talk, or just say nothing... I don't mind.. your looks never lie..."  Già... i tuoi occhi non mentono mai... Kyoko lo osservava, in silenzio, aspettando di incrociare il suo sguardo... Takanori si voltò, non essendosi accorto che Kyoko lo stava osservando... si guardarono negli occhi per qualche istante, in silenzio... La canzone terminò e Kyoko fece per abbassare il volume...

-" Scusami per il messaggio, ma non potevo prenderti in disparte... Lo so stai pensando a quanto sono stupido perchè invece di aspettare stasera come tutti gli altri, ti do appuntamento altrove per darti il mio... che oltretutto è una sciocchezza, nemmeno ti piacerà..e..."  non lo lasciò proseguire..


-" Ma perchè pensi sempre così male? Tu pensi sempre che io abbia da ridire su quello che fai o su quello che dici... Se il tuo regalo è una sciocchezza, vorrei essere io a deciderlo se non ti dispiace..."

-"Se penso male è perchè tu mi fai pensare così... Te ne sei andata da casa mia fraintendendo le mie parole e senza lasciarmi diritto di replica... esci con Masao e mi fai stare male... Cosa devo pensare io? Devo essere ottimista per caso?" Takanori voltò lo sguardo altrove...voleva piangere, ma cercò di trattenersi...

-"Takachan io non ti capisco... quando siamo insieme sei dolce e premuroso...poi, una volta separati, non mi fai avere tue notizie...nemmeno uno squillo, per farmi sapere che stai bene... Cosa dovrei pensare io semmai?"

Takanori non rispose... rimase di sasso a quelle parole: come non le faceva avere sue notizie? E le lettere che le mandava? Aveva un'unica risposta a quelle domande: Mitsuki... Aveva superato ogni limite...

-"Lasciamo perdere questo discorso, forse è meglio per entrambi... Verrai più tardi, vero?" riprese Kyoko...

-"Certo che verrò.."

-"Ti prego non me lo dire con questo tono, come se fosse un obbligo..."

Takanori non riuscì più a trattenersi: -" Kyoko io sto male lo capisci? Ma preferisco venire e soffrire vedendoti cedere a quell'arpia velenosa di Masao piuttosto che offenderti per la mia assenza!"  Si lasciò andare sul sedile, portandosi la mano alla bocca... Guardava fuori dal finestrino, continuando a piangere... Kyoko non riusciva a dire una parola: ascoltava i suoi singhiozzi e i suoi sospiri... Perchè era tutto così difficile? Perchè continuare a farlo stare male così? Forse se non si era fatto sentire aveva avuto i suoi buoni motivi... Soffriva nel vederlo così... Era decisa ad interrompere quella pagliacciata e ne avrebbe parlato con Masao, dopo la festa...

-"Scusami sono un coglione..." le disse asciugandosi le lacrime e voltandosi verso i sedili posteriori per prendere il suo regalo... -"Tieni, questo è il mio regalo, spero ti piaccia... se vuoi puoi aprirlo adesso, altrimenti, se pensi che sia tardi ti riporto a casa e lo apri con calma..."

-"Takachan perdonami... non dovevo.."

-"Tranquilla, è tutto apposto...a volte piangere fa bene, serve solo a sfogare la rabbia..." le disse accennandole un sorriso...

Kyoko scartò il suo regalo, dvanti a lui: -"Le nostre foto! Allora non te ne sei dimenticato!! E' un regalo bellissimo! Grazie Takachan!"  Takanori era felice perchè il suo regalo le aveva fatto piacere...

-" Che belle che sono... ma... questa è la foto che ho visto appesa nella tua stanza..."

-"Si, ne ho fatto una copia in più e l'ho messa qui insieme alle altre..."

-" E' davvero un regalo splendido Takachan, dico davvero... sai non ho mai amato i regali vistosi, quelli fatti per apparire...preferisco un regalo semplice, o una sciocchezza ma con un significato..."

-"Beh, io ho cercato di metterci tutti i significati che meritava di avere... Si è fatto tardi, devi prepararti per la festa... e pure io, altrimenti arriverò in ritardo! E' buio, ti accompagno io"...

Detto questo, mise in moto, fece retromarcia e partì... Arrivati davanti alla villetta Kyoko gli disse prima di scendere: -"Grazie ancora Takachan, è un regalo bellissimo, dico davvero... Per quello che mi hai detto prima, se non te la senti di venire ti capisco... non voglio obbligarti a venire se pensi non sia il caso"...

-"Hai finito? Forza, vai a prepararti.. Ci vediamo tra poco!"

Le accarezzò il viso dolcemente... Kyoko scese dalla macchina ed entrò in casa... Doveva essere una serata speciale e voleva farsi bella...per lui...

Takanori, pure fece ritorno a casa, triste ma consapevole del fatto che forse non tutto era perduto...




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Capitolo 10
*** Le cose dette mai -part 2- ***


-” Sono proprio uno stupido!!! Perchè sono rimasto in silenzio quando mi ha detto che non mi faccio sentire? Perchè non le ho detto delle mie lettere?”

 

Mentre si preparava per andare alla festa si poneva queste domande... Riconosceva di essere stato incosciente nel non dirle delle lettere che le aveva inviato, e non riusciva a spiegarsi perchè non lo aveva fatto: sapeva di averle scritte e di avergliele spedite, aveva omesso il mittente in modo da passare per lettere qualunque, le buste erano bianche e semplici per lo stesso motivo... ma non aveva fatto i conti col fatto che Mitsuki era stata la sua insegnante e conosceva benissimo la sua calligrafia... Avrebbe dovuto consegnargliele personalmente o tramite Mariko... Dopo la festa avrebbe provato a parlarle...

 

Ore 20.30... gli ospiti arrivarono quasi contemporaneamente a casa di Kyoko... Dato che stare fuori non era più possibile, i nonni decisero di utilizzare la taverna... era un po' fredda, ma avrebbero accesso il caminetto... e in ogni caso quella era la stanza più grande della casa...

Si sistemarono tutti ai propri posti e la nonna cominciò a servire gli antipasti, aiutata dalla piccola Kyoko che era bellissima nel suo vestitino di seta nero, regalo che i genitori le avevano fatto arrivare dagli Stati Uniti... Takanori e Masao erano seduti l'uno di fronte all'altro e Kyoko prese posto tra i due... Si erano accolti nel migliore dei modi,appena arrivati a casa di Kyoko, e tutto il loro gruppo di amici, Kyoko inclusa, si chiedeva se quella fosse o meno la fine delle ostilità.. Li conoscevano alla perfezione e sapevano bene che le loro tregue duravano al massimo un paio d'ore, poi riprendevano a battibeccarsi come d'abitudine... Il loro comportamento era difficile da interpretare... Kyoko voleva stare lontana dai due, però capiva che da vicino avrebbe potuto capire qualcosa in più...

 

Zia Mitsuki fu mandata alle terme e avrebbe fatto ritorno solo l'indomani... Farla rimanere in casa era rischioso, quindi il nonno pensò bene di prenotarle un soggiorno a Kinosaki, un piccolo paesino nei pressi di Kyoto e fra i migliori centri termali del Paese... Magari l'acqua cadda delle terme le farà bene, chissà...

 

Kyoko notò due posti liberi a tavola e ne chiese alla nonna il motivo:

 

-”Tesoro prima nell'apparecchiare ho sbagliato a sistemare i piatti, e ho contato due persone in più... li ho lasciati qui, in caso di bisogno non devo alzarmi troppe volte”...

 

Già la nonna aveva fatto anche troppo, meglio farla riposare e farla mangiare in tutta tranquillità...

Ad un certo punto suonò il campanello e il nonno andò ad aprire..chi poteva essere a quell'ora? Forse uno dei vicini... Dopo qualche minuto il nonno rientrò e rassicurò i presenti... La cena riprese tranquillamente, ma improvvisamente sentirono bussare alla porta che collegava la taverna col piano di sopra...

 

-”E' qui la festa? Possiamo partecipare anche noi?!”

 

-”Mamma! Papà!!” Urlò la piccola Kyoko alzandosi e correndo ad abbracciare i suoi genitori!

 

-”Hey signorina, smettila di piangere che sei grande!” Le disse suo padre amorevolmente e asciugandole le lacrime con i pollici...

-”Che bellissima sorpresa! ...Avete cancellato lo spettacolo?”

 

-”No no, l'abbiamo solo spostato alla settimana prossima... ma lo avevamo deciso già da tempo, non te lo abbiamo detto per farti una sorpresa!” Le disse la madre accarezzandole i capelli e ammirando la figlioletta...

 

Ognuno prese il proprio posto e la serata proseguì allegramente... Kouyou tempestava di domande i genitori di Kyoko, dato che era seduto accanto a loro e Kyoko propose di far venire sua sorella a conoscere personalmente i suoi genitori, dato che ne era una grande fan..

Kyoko aveva abbandonato i suoi propositi di tenere sotto controllo Masao e Takanori per concentrare le attenzioni sui suoi genitori... Takanori andò in giardino per fumarsi una sigaretta e fu raggiunto dal padre di Kyoko.

 

-”Posso farti compagnia?”

 

-”Certamente, prego venga a sedere!”

 

-” E così tu sei il famoso Takanori? Kyoko ci ha parlato moltissimo di te... non fa altro che parlare di te, anche se ci ha detto che ultimamente le cose non vanno molto bene tra voi...”

 

Takanori rimase sbalordito dalle parole del padre di Kyoko.

 

-”Beh si, purtroppo le cose non vanno molto bene... e tutto questo per colpa di sua zia... sono stato uno stupido... però non potevo non dirle la verità... meglio apprenderla da me che da altri... io sono innamorato di sua figlia e non voglio farla soffrire... solo che non si fida di me... non so come fare... cerco di essere ottimista e fare affidamento sulle mie forze, ma adesso si è intromesso Masao e non so se ce la farò... Oggi pomeriggio abbiamo parlato e mi ha detto che non mi faccio sentire... non ho avuto la forza di dirle che le ho mandato delle lettere... sono sicuro che sua zia ci è arrivata prima di lei...”

 

-” So la storia, Kyoko ce ne ha parlato... tranquillo, io non ti giudico affatto, così come non lo fa mia moglie... Siamo delusi dal comportamento di mia sorella, perchè si sta comportando male con Kyoko... Vedi Takanori, Kyoko ha un carattere particolare, bisogna saperla prendere... Non è facile starle dietro, e a volte ci stupiamo di come possa essere tanto forte per l'età che ha... Ha vissuto l'infanzia lontano da noi, quindi diciamo che è maturata molto presto... Se lei si comporta così è perchè ci tiene a te e a voi due... Al tuo posto pure penserei quanto sia insensato amare una persona e farla soffrire allo stesso tempo... però lei è così... Non vuole le parole, vuole i fatti... e cerca di metterti a dura prova... Per quanto riguarda Masao, tranquillo...non è un ostacolo... Forse dovresti prenderla in disparte e dirle delle lettere.... dato che non c'è sua zia potrebbe approfittarne per frugare in camera sua!”

 

Finirono di fumare e rientrarono.. Kyoko li aveva visti dalla finestra e Akira avvertì il bisogno di fare una delle sue battute: -” Il nostro Takanori alle prese col suocero!” e Kyoko non poté fare a meno di ridere alla battuta di Akira... Chissà cosa ne pensava il padre di Takanori adesso che aveva avuto modo di parlarci!

 

Masao se ne stava in disparte e osservava la scena... Aveva capito che il suo piano stava fallendo: Kyoko era palesemente innamorata di Takanori e lui non poteva fare nulla, se non constatare che il piccoletto (così lo chiamava spesso per prenderlo in giro, dato che non era molto alto) ce l'aveva fatta pure stavolta... Decise di parlare con Kyoko, dopo la festa...

 

-”Kyoko, che ne dici se dopo la festa andiamo a bere qualcosa? Vorrei parlarti, avrei bisogno di un consiglio...”

 

-”Certo Mao, non ci sono problemi.. C'è qualcosa che non va? Ti ho visto strano negli ultimi giorni...”

 

-”Tranquilla non è niente... solo ho bisogno di sfogarmi un po'...”

 

Takanori osservava Masao... Non era da lui mostrarsi insicuro e sofferente... Forse aveva davvero bisogno di aiuto... Masao andò fuori a fumare e Kyoko lo raggiunse...

 

-”Forse è meglio parlarne ora...dall'interno non possono sentirci... cos'hai Mao?”

 

-”Voglio essere sincero con te Kiki... Tu sai benissimo che tra me e Takanori non c'è affetto...Vedere la mia ragazza con lui è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso... In realtà non ci siamo mai presi, forse perchè siamo caratterialmente molto simili e quindi tendiamo a scontrarci sempre... Quando ti ho vista la prima volta mi sei subito piaciuta, poi ho capito che tra te e Takanori c'era qualcosa e ho saputo che non andava molto bene tra di voi, così ho deciso di mettere zizzania...Da due anni covavo dentro di me il desiderio di fargliela pagare e questa mi è sembrata l'occasione perfetta... Solo che mi sto affezionando a te e ho capito che tutto questo non è giusto... Ho visto come lo guardi quando lui ha lo sguardo rivolto altrove, anche se non te ne accorgi parli sempre di lui, lo cerchi in continuazione... Tu lo ami ed io non posso mettermi tra di voi... Mi dispiace Kyoko, ma prenderti in giro non mi sembrava giusto perchè non te lo meriti”

 

Kyoko lo osservava e vide una lacrima scorrergli sul viso...

 

-”Mao ti prego non piangere... Io non ce l'ho con te...anzi se devo essere sincera pure per me eri un pretesto per far ingelosire Takanori, solo che sei una brava persona e non me la sono sentita di andare avanti con questa pagliacciata...infatti ho cercato di allontanarmi...”

 

-”Adesso che ti ho detto la verità mi sento meglio... ho un problema in meno a cui pensare..”

 

-”Cosa c'è che ti fa soffrire ancora? Me ne vuoi parlare?” Kyoko si stava preoccupando...

 

-”E' una storia delicata...prometti di non farne parola con nessuno? Questa è una storia che conoscono solo le uniche persone di cui mi fido, i miei nonni e Aki...Ti prego... so che mi posso fidare di te.. ” Kyoko annuì e gli prese la mano...

 

-” Come ben sai io sono cresciuto con i miei nonni... Non ho mai conosciuto il mio vero padre... Anni fa chiesi loro delle notizie su di lui e loro mi raccontarono la storia: mia madre e mio padre erano fidanzati, al liceo... Ai genitori di mio padre non piaceva questa storia e hanno fatto di tutto per separarli... Mia madre però rimase incinta... Mio padre riuscì a vedermi qualche volta, di nascosto... Poi non so perchè non mi ha più cercato... io sono anni che cerco delle risposte... non mi interessa sapere perchè non mi ha cercato, so che i suoi genitori glielo hanno impedito... solo vorrei riuscire a dargli un volto...vorrei parlargli e dirgli che non ho mai smesso di pensare a lui in tutti questi anni... Poi oggi i miei nonni mi hanno detto di averlo visto in centro... almeno credono...sono passati tantissimi anni... Non so che pensare.. E se fosse stato lui davvero?”

 

-”Non puoi chiedere a tua madre?”

 

-”Di mia madre non voglio sapere nulla... non voglio più avere niente a che fare con lei...”

 

-” Ti va di dirmi perchè?”

 

-” Quando avevo 8 anni mia madre si risposò... Il mio patrigno era un uomo molto facoltoso e voleva dei figli ai quali lasciare un giorno il suo patrimonio... Mi odiava... Da piccolo ero un bambino tranquillo, non gli ho mai dato problemi... Solo ero il figlio di nessuno... Quando mia madre non c'era lui mi picchiava, senza motivo... diceva che non avevo il diritto di stare in casa sua, perchè io ero solo un moccioso e oltretutto non facevo parte della sua famiglia... e questo è andato avanti per anni, fino a che le sue botte non si sono trasformate... Mi chiamava in camera sua e mi costringeva a fare delle cose oscene... Ho provato a ribellarmi ma lui prendeva la cintura dei pantaloni e mi colpiva...”

 

-” Oddio Mao...non ci posso credere... ma come ha potuto quel bastardo farti cose simili? Eri solo un bambino... E tua madre?” Kyoko era incredula...poteva essere la cattiveria umana tale da spingersi così tanto oltre il limite?

 

-”Trovai la forza di raccontare l'accaduto a mia madre... Erano passati anni e io avevo 15 anni e frequentavo il liceo... Non voleva credere alle mie parole... E non l'ha fatto... Era troppo innamorata di quell'uomo per credere a suo figlio.. Cominciò a piangere e a strillare dicendomi che ero un ragazzino bugiardo e megalomane, che ero un ingrato nei confronti di quell'uomo che mi faceva fare una vita tanto agiata... Così chiamò i miei nonni e mi spedì da loro... I nonni mi chiesero il perchè e io raccontai loro l'accaduto... Erano talmente arrabbiati con mia madre che non hanno mai più voluto rivederla... come poteva un ragazzino di 15 anni avere una mente tanto elaborata da inventarsi storie del genere? Non riesco a crederci.. ci penso sempre e mi chiedo come abbia potuto essere così cieca da non vedere che qualcosa non andava... Non ho più voluto niente a che fare con lei... Perchè l'ha fatto? forse perchè ero il frutto di quell'amore giovanile che le è stato impedito di vivere... forse voleva rifarsi una vita lontano da quei ricordi... ma che colpa potevo averne io? Se la pensava così perchè non ha abortito invece di farmi passare le pene dell'inferno? So che ha avuto due gemelli da quell'uomo e che li adora... Ha provato ad avvicinarmi più di una volta, ma il dolore è troppo grande per poter perdonare... Qualunque sia stato il motivo che l'ha spinta a tutto questo non mi interessa... nessun motivo è valido a spiegare quanto ha fatto....”

 

Kyoko non aveva parole, non riusciva a dire nulla...

 

-”Scusami proprio in una serata così felice dovevo raccontarti queste cose... Il mio pensiero è rivolto a mio padre... Non ho mai potuto chiedere a mia madre informazioni su di lui... forse mi avrà cercato, ma dato che ho cambiato casa e vita, forse non avrà più avuto modo di avere mie notizie...”

 

-”Mao... ti prometto che ti aiuterò a cercare tuo padre... Se hai bisogno d'aiuto non esitare a chiedermelo”

 

-”Arigatou Kiki...sei proprio una cara ragazza... Takanori è proprio fortunato ad averti accanto!”

 

Rimasero ancora fuori a parlare, mentre il resto dei presenti era intento a conversare nei divani di fronte al camino... Takanori vedeva Kyoko e Masao parlare sulle scale che davano sul giardino, ma dopo le parole del padre della sua amata era un po' più sereno... Kyoko non riusciva a non pensare alla triste storia di Masao e voleva aiutarlo a trovare suo padre...anche se sapeva che non avrebbe potuto essergli molto d'aiuto dato che non conosceva la storia nei dettagli... Ma in qualche modo lo avrebbe aiutato, anche se non fisicamente almeno con il suo appoggio morale...

Rientrarono dentro... Nel frattempo era arrivata la sorella di Kouyou, che era stata chiamata dal fratello così come aveva proposto Kyoko...

 

Si era fatto tardi ed era giunta l'ora di tornare a casa... Takanori si avvicinò alla sua amata e le cinse la vita:

 

-”Ti va di uscire con me domani, dopo le lezioni?”

 

-”Si mi piacerebbe molto...”

 

-”Mi fa piacere... domattina prima di entrare a scuola ne parliamo ok? Oyasumi piccola mia!”

 

-”Oyasumi Takachan” e lo baciò sulla guancia...

 

Kyoko salutò tutti gli altri ringraziandoli per la serata trascorsa allegramente... I genitori si erano appena congedati... Mariko e i suoi genitori furono gli ultimi ad andarsene; Kyoko si buttò sul divano esausta... ripensando alla bella serata ma anche al racconto di Masao... Adesso capiva tante cose del suo modo di fare: troppe cose gli erano venute a mancare, come l'affetto di una famiglia vera, di un padre e di una madre... era cresciuto troppo presto, gli era stata negata un'infanzia decorosa per colpa di un patrigno senza scrupoli... capiva tante cose e ne prendeva atto... Masao aveva bisogno di tanto affetto, anche se dimostrava di essere forte e menefreghista... avrebbe fatto in modo di avvicinarlo a Takanori, senza rivelare a quest'ultimo cosa gli aveva confidato Masao... In qualche modo doveva aiutarlo...

 

Si alzò controvoglia dal divano per andare in camera sua... Si tolse le scarpe per non far rumore, chiuse il portone a chiave, accese le luci del piano superiore, spense quelle del piano inferiore e salì le scale lentamente.... Era davanti alla porta della sua stanza e si guardò intorno...

-”Beh, dato che quell'arpia è fuori... potrei approfittarne per sbirciare in camera sua...” Si voltò ed andò verso la camera di sua zia... Cercò di aprire la porta e vide che non era chiusa a chiave.. Senza farsi sentire, accese la luce e varcò la soglia di quella stanza, chiudendo la porta alle sue spalle...



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Capitolo 11
*** Verità nascoste ***


Forse era meglio se in quella stanza non ci fosse mai entrata... Quella stanza, che zia Mitsuki teneva rigorosamente chiusa a chiave, era rimasta aperta e Kyoko decise di curiosare, forse per gioco o forse per cercare, inconsciamente, qualcosa... Non riusciva a credere ai suoi occhi... Si accasciò a terra, incredula, con gli occhi gonfi di lacrime per ciò che si trovava adesso davanti ai suoi occhi... Avrebbe voluto tornare indietro di qualche minuto per cancellare la voglia di entrare in quella stanza maledetta, di ficcare il naso negli affari di sua zia... ma perchè sua zia poteva intromettersi nella sua vita e non il contrario? Aveva ora paura, la piccola Kyoko...ma poi, quasi irrazionalmente, pensò che forse l' entrare in quella stanza avrebbe potuto significare la fine di tutta quella storia... Aveva con sé la sua borsetta, dato che non era ancora entrata nella sua stanza.. prese il cellulare e chiamò l'unica persona della quale aveva veramente bisogno in quel momento...

 

-”Moshi moshi?” sentiva Kyoko singhiozzare dall'altra parte -”Kyoko, cos'hai ti prego calmati!”

 

-”Ti ho disturbato? Sei solo?”

 

-”No piccola non mi hai assolutamente disturbato...io, Mariko e i ragazzi siamo andati in un locale... dato che eri stanca non volevamo disturbarti...Ma ti prego smetti di piangere e dimmi che cosa è successo...non farmi preoccupare!”

 

-”Ti prego vieni, ho bisogno che tu veda con i tuoi occhi... Sono entrata nella sua stanza, e...”

 

-”Arrivo subito...ti prego calmati ok?... porto anche gli altri con me! Non ti muovere mi raccomando!”

 

Chiuse la conversazione...i ragazzi lo guardavano preoccupati:

 

-”Takachan cosa sta succedendo?” chiese Yutaka

 

-”Non lo so, Kyoko mi ha solo detto che è entrata nella stanza di sua zia e vuole che io vada da lei, dice che devo vedere... Venite con me ragazzi!”

 

Uscirono dal locale e in fretta e furia partirono per raggiungere Kyoko...

 

Kyoko nel frattempo si era alzata dal pavimento e cominciò a rovistare nella scrivania... La sua attenzione cadde nel cestino... Notò delle lettere dall'involucro bianco, gettate lì senza nemmeno essere state aperte... le prese e... non erano per sua zia, bensì per lei... -”Perchè ha frugato tra la mia posta, quella stronza?” Le aprì velocemente...erano poche, solo quattro.. cominciò a leggere: erano delle letter d'amore scritte nei giorni precedenti dal suo Takanori... -”Ma allora lui... che stupida sono stata! Come ho potuto non...” cominciò nuovamente a piangere e tra le lacrime leggeva le parole scritte dal ragazzo che amava...in quelle lettere Takanori aveva riposto tutti i suoi sentimenti per lei... Zia Mitsuki pensava che nella sua stanza fossero al sicuro e Kyoko non avrebbe potuto trovarle... Ma perchè non farle sparire definitivamente invece di lasciarle lì nel cestino? Aveva fatto apposta a lasciare la porta aperta? Kyoko escludeva questa ipotesi, sua zia non poteva essere così sciocca da lasciarla aperta e permettere a sua nipote di scoprire quanto stava architettando...

 

Sentì il cellulare vibrare... Takanori e gli altri erano già arrivati... uscì chiudendo la porta e tenendo le lettere ancora in mano... scese di corsa le scale e andò ad aprire... Appena vide Takanori sulla soglia si gettò tra le sue braccia, tremando:

 

-”Piccola cosa sta succedendo? Ci stai facendo preoccupare, calmati e raccontaci tutto...”

 

-”Ho paura Takachan...ho tanta paura...”

 

-”Non devi averne, adesso ci sono io qui con te”

 

Kyoko fece entrare i ragazzi e mostrò a Takanori le lettere:

 

-”Le mie lettere! Allora le aveva prese lei...dovevo immaginarmelo...”

 

-” Sapevi che le aveva prese Mitsuki?” chiese Akira.

-” Oggi pomeriggio, io e Kyoko ci siamo visti...Ad un certo punto abbiamo discusso e lei mi ha detto che non mi sono mai fatto sentire in questi giorni... così ho pensato che forse non aveva ricevuto le mie lettere o che qualcuno le aveva prese prima di lei... Kiki, non so perchè non ti ho detto di averti scritto delle lettere e che forse qualcuno le aveva nascoste...forse perchè avevo paura di non essere creduto...”

 

-”Non ti preoccupare Takachan...non ho pensato minimamente a questo particolare... Perdonami io sono stata una stupida, ti ho fatto soffrire inutilmente e ti ho trattato male...e non ti meritavi tutto questo” continuava a piangere tra le braccia di Takanori...

 

-”Non pensiamoci più adesso... Piuttosto dimmi cosa è successo? Che cosa c'è nella stanza di quell'arpia?” Kyoko lo stringeva ancora più forte...

 

-”Venite a vedere ragazzi...”

 

Si separò da Takanori e portò lui e i ragazzi al piano superiore... Aprì la porta lentamente per non svegliare i nonni e i genitori, poi spalancò la porta ed accese la luce....

 

-”O santo cielo!” esclamò Mariko...

 

Takanori era sconvolto, non poteva credere ai suoi occhi... Entrarono tutti quanti nella stanza... Le pareti erano piene di foto di Takanori...chissà quanto tempo fa le aveva scattate...e tutte quelle foto erano piene di scritte.... Takanori si guardava intorno, incredulo... c'erano anche delle foto scattate di recente... Mitsuki doveva averlo seguito molto spesso, dato che quelle foto erano state fatte in varie occasioni....persino all'uscita da scuola... La sua attenzione si posò su delle foto in particolare: Erano foto scattate dalla sua finestra, la sera che Mitsuki cercò di avvicinarlo... Erano foto sue e di Kyoko e in ognuna di quelle foto era stato disegnato un cuore sulla sua testa e una specie di bersaglio sulla testa di Kyoko, con accanto una scritta “Ti ucciderò, piccola ragazzina insolente”

Mitsuki voleva uccidere Kyoko... no, non poteva essere vero...

 

-”Ragazzi io non riesco a credere ai miei occhi! Ma allora avevo ragione a dubitare della sanità mentale di quella donna...” esclamò Mariko passandosi le mani sul viso, incredula...

 

-”Hey ragazzi venite un po' qui! Mitsuki tiene un diario!” Kouyou stava frugando nei cassetti della scrivania, quando notò il diario della zia e lo porse a Takanori, il quale cominciò a leggerne degli estratti:

 

15 settembre: Non posso crederci... ho potuto rivederlo... è sempre più bello... sarà anche un ragazzino ma non riesco a smettere di amarlo... 16 settembre: cosa ci fa il mio Takanori con mia nipote??? Adesso frequenta quella ragazzina insulsa?? 19 settembre: lo ha baciato! Quella piccola sgualdrina con gli occhi da cerbiatta ha osato sporcare le sue dolci labbra!! No, non deve andare avanti questa storia...devo stroncarla nel nascere... 23 settembre: stasera Takanori sarà a cena qui, in casa mia... farò in modo di avvicinarlo... chissà, forse avrà sentito la mia mancanza... 24 settembre: brutta mocciosa insolente! Ma chi ti credi di essere?? Giuro che ti faccio fuori... tu non lo meriti uno come Takanori... Questo tuo affronto lo pagherai molto caro... 06 ottobre: Povera piccola Kyoko... Mi dispiace vederti soffrire ma, non me ne frega nulla... Takanori è mio, solo mio! Devi smetterla di fargli il lavaggio del cervello per allontanarlo da me... tu non potrai mai separarlo da me...perchè lui è me che vuole... ancora non l'hai capito?? 09 ottobre: Takanori le scrive delle lettere... come l'ha ridotto povero cucciolo... devo agire... non posso più aspettare, o sarà troppo tardi...e se la facessi sparire dalla circolazione, per sempre? Ottima idea!! Ah ah ah ah ah Ma come sono cattiva nei confronti della mia nipotina ah ah ah ah... 10 ottobre: Questa non ci voleva! I miei mi spediscono alle terme perchè altrimenti rovinerei la festa di compleanno della contessina... devo rimandare il mio piano... oltretutto saranno presenti mio fratello e mia cognata...

 

Kyoko era rimasta appoggiata alla libreria, incredula... Sua zia voleva ucciderla... No no, quella donna doveva essere completamente pazza... Si allontanò dalla libreria per andare a sedersi sul letto ma fece cadere qualcosa... Fece per raccogliere quanto era caduto..

 

-”Non posso crederci!”

 

-”Kyoko cosa hai scoperto?!” Mariko si avvicinò alla sua amica -”Ditemi che è un brutto sogno!” esclamò richiamando l'attenzione dei ragazzi intenti a leggere il diario... Yuu si avvicinò e prese gli incartamenti...

 

-”Ma queste sono delle cartelle cliniche! Inaudito!! Fatemi leggere... no.... è..è impossibile... Mitsuki è stata ricoverata in un ospedale psichiatrico di Canberra! E qui ci sono degli articoli di giornale... pare sia scappata dall'ospedale alla fine di agosto...ma come ha fatto a scappare e a tornare qui senza che nessuno se ne accorgesse?”

 

-”Yuu guarda qui c'è un DVD con scritto “Mitsuki, Canberra”! Era insieme alle cartelle cliniche! E ci sono dei documenti falsi... probabilmente ha fatto fare questi documenti per poter scappare dall'Australia e tornare in Giappone! Ragazzi abbiamo davvero a che fare con una pazza..” esclamò Kouyou... Kyoko si era rifugiata tra le braccia di Takanori..

 

-”Non aver paura, tesoro mio, finché ci sarò io nessuno potrà farti del male...”

 

Sentendo dei rumori, il padre di Kyoko si alzò per andare a controllare e trovò i ragazzi in camera della sorella:

 

-”Ma cosa ci fate qui dentro a quest'ora? Ma.. ma.. che storia è questa? Cosa significano quelle foto?”

 

Kyoko raccontò a suo padre quanto avevano scoperto e gli mostrò il diario, le cartelle cliniche e tutto quanto avevano trovato...

 

-”Andiamo giù di sotto a vedere il DVD... Mia sorella rinchiusa in un ospedale psichiatrico? Roba da non credere...”

 

-“Papà ma non sapevi nulla? Nemmeno la mamma e i nonni lo sapevano?” domandò Kyoko al padre...

 

-”Tua zia non sarebbe qui.. Perchè non ha chiesto aiuto alla sua famiglia?”

 

Anche la mamma di Kyoko si svegliò e suo marito le raccontò tutto quanto... Scesero tutti al piano inferiore per guardare il DVD... Era l'estratto di un notiziario australiano... parlavano della fuga di Mitsuki:

 

Questa mattina, dall'ospedale psichiatrico di Canberra è scappata una paziente, ritenuta dai medici molto pericolosa... Si tratta della signora Mitsuki T., insegnante di giapponese presso uno dei licei internazionali della capitale... La donna, ricoverata presso l'istituto da oltre sei mesi, è riuscita a scappare approfittando di una distrazione della sorveglianza... Il servizio del nostro inviato:

 

La signora Mitsuki T. si trovava ricoverata in questo istituto da oltre sei mesi. Nel marzo di quest'anno è stata protagonista di un terribile episodio: Si era innamorata di uno degli studenti della sua classe di giapponese; lo studente, A.Z., 18 anni, era perseguitato dalla sua insegnante e aveva più volte rifiutato le sue avances... Durante una delle lezioni, il ragazzo venne chiamato alla lavagna dalla sua insegnante per un'interrogazione... la donna, secondo la testimonianza del ragazzo, si era messa dietro di lui con la scusa di controllare e cominciò a toccarlo.. Il ragazzo, in preda all'esasperazione, si voltò di scatto cominciando ad urlare nei confronti della sua insegnante dicendole che doveva farla finita di assillarlo in quel modo... Forse sono state quelle parole a scatenare la furia della donna, che in preda ad un raptus di follia ha estratto dalla borsa un coltello e si è accanita sul malcapitato giovane... I compagni di classe e il personale di servizio, accorso dopo aver sentito le grida provenire dalla classe, sono riusciti a disarmare la donna e ad evitare il peggio...Il ragazzo fortunatamente non fu in pericolo di vita. I medici parlarono di ferite superficiali guaribili in una decina di giorni.. Le forze dell'ordine intervenute sul posto arrestarono la donna, la quale fu ricoverata nell'ospedale del penitenziario di Canberra e venne dichiarata incapace di intendere e di volere dal pool di esperti che l'hanno visitata... successivamente fu trasferita all'istituto di igiene mentale dal quale è scappata poche ore fa... La polizia è ora sulle tracce della donna e temono possa aver abbandonato il Paese sotto mentite spoglie...”

Non poteva essere vero... no no non era vero... Kyoko si teneva stretta al padre e a Takanori... aveva ripreso a piangere, impaurita...

 

-”Papà, la zia voleva uccidere anche me..”

 

-”Non lo farà bambina mia...la fermeremo... Vai a svegliare i nonni, così le facciamo vedere tutto...”

 

Kyoko corse di sopra a svegliare i nonni... Mostrò prima la camera di sua zia, poi parlò loro del diario e li portò di sotto, per mostrare pure il filmato...

 

-”Ma com'è possibile una cosa del genere? Come abbiamo fatto a non accorgerci di niente?” rispose il nonno incredulo, dopo aver visto quel filmato...

 

-” Purtroppo si comportava in modo del tutto naturale... Il problema è proprio questo: una persona schizofrenica non da a vedere nulla, si comporta in modo del tutto normale poi improvvisamente scatta nella persona quel qualcosa che mette in movimento il meccanismo e la fa andare in tilt completamente e tutto in una volta, spesso con conseguenze disastrose” disse Akira al nonno di Kyoko...

-” Dobbiamo avvertire la polizia e l'ospedale di Canberra... dobbiamo agire in fretta, prima che possa combinare qualcosa di grave” Kyoko aveva ragione... non c'era tempo da perdere...

 

Erano le 05 del mattino... erano tutti stanchi ma c'era qualcosa di più importante da fare: fermare Mitsuki prima che possa fare del male a Kyoko... Il padre della ragazza chiamò le autorità e andò su internet per cercare il numero dell'ospedale psichiatrico... Spiegò ai medici la situazione, i quali decisero di partire subito alla volta di Tokyo per riportare la paziente presso le proprie strutture...

 

-”Non deve accorgersi di nulla, altrimenti rischia di scappare nuovamente... So che adesso è alle terme e rientrerà solo nel pomeriggio, intorno alle 18... se ce la fate ad essere qui per l'ora di pranzo... Ho avvertito le autorità e anche loro sono state messe in allerta...”

 

Chiuse la conversazione... Non si poteva far altro che aspettare... I ragazzi si congedarono e dissero che sarebbero tornati per l'ora di pranzo... Takanori pure andò a casa e Kyoko andò a dormire con la nonna... I genitori e il nonno non poterono riprendere sonno e rimasero in soggiorno a meditare sulla questione...

 

Il soggiorno alle terme era ormai agli sgoccioli... Mitsuki era sull'autobus che l'avrebbe riportata a Tokyo... il fratello l'avrebbe aspettata alla stazione... -”Eppure mi sono dimenticata di qualcosa... ma cosa?” pensava tra sé durante il tragitto verso la capitale... Si era dimenticata di chiudere a chiave la sua stanza, ma non riusciva a ricordarselo... -”Chissà come sarà andata la festa della mocciosa... già mi immagino i regali, le innumerevoli pietanze preparate da mia madre, i salamelecchi... E' così patetico... chissà se anche il mio adorato Takanori era tra gli invitati.. Ne dubito, dato che la signorina gli ha dato il ben servito... povero topolino... essere trattato così da una ragazzina che non vale nulla...” continuava a pensare e a pensare...

 

-”Io vado a prendere Mitsuki alla stazione...allora siamo intesi?” Disse il padre di Kyoko rivolgendosi alla famiglia, a Takanori, a Mariko, ai ragazzi, agli agenti e ai medici giunti da Canberra...

 

-”Sorellina! Come stai? Allora, il tuo soggiorno è stato piacevole??”

 

-”Ciao Keiko!! Ti vedo in ottima forma!!! Si si il soggiorno alle terme è stato fantastico! Ne avevo proprio bisogno!!

 

Il padre di Kyoko si comportava normalmente, come se nulla fosse... Gli dispiaceva tendere quella trappola a sua sorella, ma non voleva mettere a rischio la vita dei suoi cari a causa della sua schizofrenia... aveva bisogno di essere aiutata, e tenendola in casa non significava di certo aiutarla, dato che avrebbe potuto fare qualche pazzia...

Arrivarono a casa. Tutto tranquillo, almeno apparentemente... Entrarono e trovarono Kyoko, i nonni e sua madre Aiko in soggiorno, intenti a guardare la televisione, cioè a far finta di guardarla... Mitsuki salutò come se nulla fosse e Kyoko non si voltò nemmeno... beh non la poteva soffrire, era comprensibile...e se avesse finto di essere contenta forse la zia avrebbe sospettato di qualcosa... zia Mitsuki salì le scale per andare in camera sua... Vide Takanori uscire dalla camera di Kyoko e rimase malissimo...i due avevano fatto pace e il suo piano era saltato... entrò nella sua stanza e chiuse la porta...

 

-”Ma che succede? Chi siete? Lasciatemi andare! Cosa volete da me? Lasciatemi lasciatemi!!!”

 

Dal soggiorno sentirono le grida provenire dalla stanza di Mitsuki..uno dei poliziotti rimasti nascosti diede il via libera alle volanti e all'ambulanza posteggiate dietro le villette di intervenire... Mitsuki capì tutto: aveva dimenticato la porta di camera sua aperta e qualcuno era entrato ed aveva scoperto tutto quanto...

 

I medici e alcuni poliziotti portarono la donna al piano di sotto con l'intento di portarla via... La nonna piangeva sulla spalla della nuora, Kyoko e Takanori erano impassibili... Mariko e gli altri osservarono il tutto dal giardino di casa, insieme ai genitori e ai vicini che erano accorsi sentendo le sirene così vicine... i medici venuti con l'ambulanza entrarono in casa con una barella e una camicia di forza che fecero indossare alla donna... Mitsuki aveva le lacrime agli occhi:

 

-”Keiko...Perchè mi fate questo? Io non sono pazza!” chiese al fratello...

 

-”Perdonami Mitsuki, ma è per il bene di tutti... Non puoi stare qui, devi curarti e cercare di guarire.. “

 

Mitsuki fu trascinata fuori dalla casa sotto gli occhi di tutti.... i medici la portarono dentro l'ambulanza, chiusero gli sportelli e partirono, scortati dalle volanti...

 

Kyoko abbracciò Takanori: l'incubo era finito....

 

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Capitolo 12
*** Just Father and Son ***


-” Papà cos'hai?” disse Takanori vedendo il padre triste guardare fuori dalla finestra...

 

-”Nulla figliolo... Oggi è il compleanno dell'altro mio figlio... Ultimamente ci penso spesso sai...Forse perchè l'altro giorno in centro ho visto i suoi nonni...almeno credo siano stati loro...sono passati talmente tanti di quegli anni... Chissà come sarà adesso...Spero sia un ragazzo sano e felice come lo siete tu e tuo fratello... Certo crescere senza un padre non è facile e tante di quelle volte mi pento di aver dato ascolto ai miei genitori... Ma se avessi agito diversamente non avrei avuto la gioia di conoscere tua madre e di avere due splendidi figli come voi... Solo mi piacerebbe conoscerlo e dirgli che nonostante tutto ho pensato sempre a lui...Certo il pensiero non compensa la mia assenza...”

 

Takanori ascoltava le parole del padre ed era triste vedendolo così... Qualche anno fa suo padre raccontò a lui e a suo fratello maggiore di aver avuto un figlio dalla sua fidanzatina dei tempi del liceo. Erano molto giovani ma anche molto innamorati. I nonni di Takanori non vedevano di buon occhio questa storia, soprattutto perchè Daisuke era il loro unico figlio maschio ed era il maggiore dei loro figli perciò avevano per lui grandi prospettive.... In più non amavano nemmeno la fidanzatina del figlio, Toshiko... La trovavano troppo frivola ed arrogante... Imposero al figlio di interrompere quella storiella giovanile che non aveva (per loro) molto senso. Il giovane Daisuke non aveva altra scelta, benché amasse Toshiko, quindi decisero a malincuore di lasciarsi... Qualche giorno dopo Toshiko confessò a Daisuke di essere incinta e di voler tenere il bambino, a qualsiasi costo.. I suoi genitori erano d'accordo e l'avrebbero sostenuta durante la gravidanza... Daisuke era al settimo cielo per la notizia ma i suoi genitori stroncarono quella loro felicità e decisero di trasferirlo a Tokyo, dove avrebbe proseguito gli studi... Il ragazzo partì alla volta della capitale, lasciando la sua vita di sempre, Toshiko e il figlio che stava per nascere... Mesi dopo, Daisuke fece ritorno a Kanagawa per festeggiare il natale con la famiglia e portò con sé la nuova fidanzata, Noriko, una ragazza di ottima famiglia, molto educata, e fece ottima impressione sulla famiglia del fidanzato, tanto che i suoi genitori decisero di invitare i genitori della ragazza a trascorrere un week end ad Osaka.

Daisuke decise di andare a trovare Toshiko di nascosto, aveva ricevuto delle lettere da lei, e in una c'era scritto che il bambino stava per nascere... Era dicembre e il bambino doveva avere circa due mesi... Lo aveva chiamato Masao, “uomo corretto, onesto”

 

-” Anche se non potrà crescere insieme a te, vorrei che fosse una persona onesta e pura nell'animo, proprio come lo è suo padre” disse una volta Toshiko...

 

Fece visita a Toshiko e Masao un'altra volta soltanto, poi fece ritorno con la nuova fidanzata a Tokyo, dove si sposò e dove nacque uno dei suoi due figli... Il figlio minore, Takanori, nacque a Kanagawa, ma Toshiko e Masao si erano trasferiti nella capitale per andare a vivere con il nuovo e facoltoso marito della donna, molto più grande di lei... Daisuke perse completamente le loro tracce, di loro solo una foto, scattata quando andò a trovarli la prima volta... ma quella foto era solo un ricordo... adesso Masao era cresciuto, e aveva voglia di rivederlo... Era all'oscuro di tutto quello che aveva passato il ragazzo e non se lo immaginava proprio...

 

-”Dai papà, vedrai che lo troveremo... certo non c'è solo un Masao a Tokyo, ma il mondo è piccolo no?! Vado a prendere Kiki, ci vediamo tra poco...” Takanori prese le chiavi della macchina ed uscì... Aveva invitato Kyoko a casa sua e voleva presentarla ai suoi genitori...

 

 

-”Kiki scusa per il ritardo ma mio padre è un po' giù oggi, sempre per quella storia dell'altro figlio, quindi abbiamo fatto due chiacchiere insieme... oltretutto oggi è il compleanno del ragazzo quindi è doppiamente più triste...non so come aiutarlo... Ci sono centinaia di ragazzi che si chiamano Masao, forse non vive nemmeno più a Tokyo! Crede di aver visto i nonni del ragazzo, l'altro giorno...e anche se fossero stati loro, magari non avrebbero riconosciuto mio padre, e forse Masao nemmeno vuol avere niente a che fare con lui chi lo sa... che situazione complicata... cerco di essere ottimista ma forse lo illudo troppo...I suoi unici ricordi sono legati a quei due unici incontri che ha avuto col figlio, ma aveva appena due mesi, e una foto scattata al primo incontro...A cosa stai pensando?”

 

 

Kyoko era in preda ad un dubbio: ripensava alla sera del suo compleanno, alle confessioni dell'amico Masao: al padre che non aveva mai conosciuto, alla foto mai mostrata ma che aveva visto di nascosto nel portafoglio del ragazzo, una foto scattata quando era piccolissimo e ritraeva lui con i genitori, due ragazzi giovani ma con una grande voglia di vivere...ed era su quel volto di ragazzo giovane del padre che aveva concentrato i suoi ricordi e le sue speranze di conoscerlo, un giorno...

Troppe cose coincidevano: il figlio mai conosciuto si chiama Masao, poco più che ventenne, che oggi compie gli anni...il padre di Takanori dice di aver visto i nonni del ragazzo qualche giorno fa...Masao dice che i suoi nonni credono di aver visto l'uomo in centro a Tokyo.... una foto scattata quando Masao aveva pochi mesi di vita, e poi più nulla...

Non può essere, Masao e Takanori erano fratelli... doveva scoprirlo, e il pranzo a casa Matsumoto era l'occasione giusta per fare luce su questi dubbi, anche se di dubbi non si poteva parlare, Kyoko era quasi certa, al diavolo la paura di sbagliarsi: o più ragazzi di nome Masao avevano avuto la stessa identica storia dell'amico, oppure l'amico e il figlio che cercava il sig. Matsumoto erano la stessa persona, e quest'ultima ipotesi era la più plausibile... Inconsciamente e inaspettatamente si era ritrovata a fare da tramite per questo ricongiungimento tra padre e figlio...e ne era felicissima... Farne parola con Takanori? Meglio di no, sarebbe stata una sorpresa anche per lui.. il suo acerrimo nemico è in realtà suo fratello...speriamo la prenda bene! Farne parola con gli altri? Meglio di no anche in questo caso...è una storia che riguarda Takanori, è giusto che ne faccia parola lui con loro...

 

-”Pianeta Terra chiama Kiki! Qualcuno risponda per favore?!”

 

-”Takachan scusami stavo pensando a questa storia... se hai bisogno di una mano puoi contare su di me, lo sai!”

 

Takanori le fece un sorriso, poi partì per andare a casa sua... I coniugi Matsumoto accolsero la ragazza benissimo, soprattutto la signora Noriko: si era innamorata a prima vista di quella ragazza e già programmava di farla conoscere alle amiche, ai parenti e di portarla a fare shopping con lei... Entrambi i genitori di Takanori erano di bassa statura, come il figlio...erano così dolci! Il figlio maggiore viveva a Sapporo, dove studiava Scienze Motorie, e suo malgrado era stato costretto a rinunciare a conoscere la fidanzata del fratellino...

Il pranzo iniziò con i migliori auspici, e proseguì benissimo: Kyoko si trovava benissimo con i genitori di Takanori, e il ragazzo era davvero al settimo cielo.... la madre non faceva altro che ricoprire di attenzioni e premure la giovane, e forse lo faceva non solo perchè era la ragazza del figlio, inconsciamente lo faceva perchè avrebbe voluto avere anche una figlia da coccolare e da viziare, quindi nei confronti di Kyoko aveva sviluppato una specie di senso materno e protettivo....

 

-”Mammina, così la metti in imbarazzo!” disse il figlio suscitando le risate dei presenti... Ma il padre continuava a mostrare il suo malessere...

 

-”Sig. Matsumoto c'è qualcosa che non va? La vedo molto triste”

 

Takanori prese la parola e cominciò a raccontare quella storia che Kyoko conosceva già benissimo, ma per ovvie esigenze era meglio fingere di fingere di non saperne nulla...

-” Papà, ti prego, abbiamo ospiti, cerchiamo di parlarne dopo con calma ok?”

 

Il padre annuì svogliatamente. Takanori sapeva benissimo che non era facile per suo padre... quel peso se lo portava dietro da tanti anni ormai, e il suo desiderio era quello di poter vedere i suoi tre figli uniti, poter creare una vera famiglia e dare a quel figlio mai conosciuto, l'affetto di un padre che per forze maggiori era venuto a mancare... certo era che doveva mettere in conto anche la possibilità di un rifiuto...

 

Terminato che fu il pranzo, i quattro si accomodarono in salotto per scambiarsi quattro chiacchiere... Kyoko si guardava intorno, cercando di analizzare attentamente quella stanza... Ad un certo punto il padre di Takanori si alzò per andare in bagno, da una delle sue tasche cadde una foto, proprio vicino ai piedi della ragazza...Kyoko fece per raccoglierla e... -”Ma questa è la stessa foto che ho visto a Masao... Allora...avevo ragione... Masao è il fratello di Takanori... Devo organizzare assolutamente qualcosa...si ma cosa? E soprattutto come e quando?” pensò dentro di sé la giovane...Già, cosa avrebbe potuto organizzare? Forse aveva un'idea...

 

-” Sig. Matsumoto, le è caduta questa da una tasca dei pantaloni” disse all'uomo consegnandogli la foto...

 

-”Oh, grazie piccolina, non me ne sono proprio accorto!” rispose timidamente...

 

-”Mamma, papà noi usciamo... accompagno a casa Kyoko... Papà allora ti va sempre di uscire dopo?”

 

-”Certo che mi va figliolo! A tra poco allora!”

 

-”E' stato un piacere conoscervi... signora Matsumoto complimenti per il pranzo era squisito! E' un'ottima cuoca! A presto!”

 

-”Ti ringrazio Kyoko...Anche noi siamo contenti di averti avuta ospite a casa nostra...Torna quando vuoi, anche per fare due chiacchiere...sei sempre la benvenuta in casa nostra! A presto!”

 

Salutò i genitori di Takanori e si apprestò a raggiungere il ragazzo sulle scale...

 

-”Takachan, dove andate di bello tu e tuo padre?” chiese Kyoko non appena salirono in macchina

-” Tra pochi giorni è il compleanno di mio fratello, vogliamo fargli un bel regalo... andremo al centro commerciale.... tu cosa farai?”

 

-”Bello! Ah io non lo so...farò un un giro di telefonate per sapere cosa faranno gli altri”

 

-”Ci vediamo stasera vero?!”

 

-”Certo che ci vediamo Takachan! Se ti va puoi venire a casa mia, adesso la megera non è più un pericolo..A dopo!!” rispose Kyoko prima di scendere dall'auto....

 

-”E' rischioso...ma devo tentare... sperando di non provocare una reazione contraria a quella che spero abbia” pensava tra sé Kyoko mentre si preparava per uscire con la sua comitiva... Anche Aki e Masao si sarebbero uniti al gruppo... Sapendo di trovare Takanori e suo padre in centro, aveva escogitato un piano per farli incontrare, ma aveva paura di non riuscire nel suo intento, dato che il piano consisteva nel fare ingelosire Takanori con Masao.. Se lo conosceva bene, come minimo lo avrebbe preso a pugni, dato che i due innamorati si erano riappacificati e Masao non aveva più motivo di starnazzarle intorno come un'oca.... Bisognava tentare lo stesso...

 

La comitiva si ritrovò e si avviò allegramente verso il centro commerciale.. Kyoko e Mariko facevano disperare i loro amici perdendosi tra i vari negozi di abbigliamento e accessori, senza risparmiare profumerie e negozi di calature...

 

-”Ragazzi immaginatevi quando ognuno di noi sarà solo con la propria ragazza... Meno male oggi siamo insieme e possiamo sostenerci in questo lungo calvario...ma... quelli non sono Takanori e il sig. Matsumoto?” disse Kouyou rivolgendosi ai ragazzi... Avevano deciso di aspettare le due shopping victims fuori dal centro commerciale e si erano sistemati sulle panchine dei giardinetti proprio di fronte all'ingresso principale...Mentre aspettavano, videro passare Takanori e suo padre che si accingevano ad entrare dentro al centro commerciale...

 

-”Ragazze finalmente!!! Siete impossibili voi due insieme!!! Basta questa è l'ultima volta che ci portate per negozi! Da domani si cambia musica!!!” disse Yuu convinto di sé stesso...

 

-”Ma se sono anni che dici la stessa cosa eppure ogni volta riesco sempre a convincerti a venire a fare shopping!! E se non sbaglio trovi sempre qualcosa da comprare pure tu!” rispose Mariko storcendo il naso...

-”Beh in effetti...diciamo che a volte fare shopping con voi signorine può essere utile anche ad un baldo e aitante giovane come me!” rispose Yuu con il più smagliante dei sorrisi...

 

-”Certo Yuu devi sempre farti riconoscere per il tuo narcisismo!” sbottò Akira facendo arrossire l'amico e facendo ridere gli altri....

 

-”Quasi ci dimenticavamo... Kiki fidanzato e suocero hanno appena messo piede dentro al centro, li avete visti?” domandò Yutaka

 

-”Davvero sono arrivati? Takachan mi aveva detto che sarebbero venuti, ma pensavo più tardi...”

 

-”Non so rispondere, li abbiamo visti circa un quarto d'ora fa, ma loro non si sono accorti di noi....” proseguì Aki “...ma eccoli che stanno uscendo!”

 

Mentre Yuu faceva cenno all'amico e a suo padre di avvicinarsi, Kyoko veloce come il vento fece in modo di finire tra le braccia di Masao... Takanori se ne accorse e infuriato si avvicinò verso il gruppo, direzione Masao, circondato da un'aura nerissima e con il veleno negli occhi...

 

-”Sentimi bene, damerino... Ancora non hai capito che Kiki è la mia ragazza e devi starle lontano???” disse il giovane fuori di sé spostandolo violentemente dalla fidanzata e sferrandogli un pugno in faccia..

 

-”Tu sei completamente uscito di senno Takanori... hai visto benissimo che si è buttata addosso a me!”

 

-” Sei ridicolo Mao... La accusi di esserti venuta volontariamente addosso quando non hai fatto altro che provarci spudoratamente con lei approfittando dei nostri problemi... Speravi di portarmela via e invece hai fatto male i tuoi conti!”

 

-”No tu sei ridicolo Takachan... vuoi farti vedere forte e coraggioso, vuoi fare il bello davanti a tuo padre e alla tua ragazza invece sei solo un nanerottolo viziato... mi chiedo ancora cosa ci sia di tanto bello in te da far perdere la testa ad una ragazza di classe come Kiki!”

 

-”Figliolo lascia perdere e cercate di risolvere la questione in maniera civile!” cercò di intromettersi il padre, ma fu allontanato subito dal figlio:

-”Papà stanne fuori! Questa è una questione tra me e Mao...le buone in questi anni non sono bastate, adesso deve capirlo con le maniere forti!”

 

-”Cosa vuoi farmi capire, eh piccoletto?!”

 

Masao e Takanori continuavano ad azzuffarsi sotto gli occhi dei loro amici, di Kyoko e del padre.... Volavano pugni e parole forti, quando ad un certo punto Masao perse il portafoglio...Kyoko si avvicinò per prenderlo...

 

-”Takanori! Masao! Adesso basta!!!” i due si fermarono....

 

Il padre di Takanori sbarrò gli occhi appena sentì Kyoko pronunciare quel nome, Masao... cercava di osservare bene quel ragazzo,ansimante, rosso in viso e pieno di graffi e lividi provocati dai colpi di Takanori...

 

-”Takachan...ha ragione Masao... Appena ti ho visto arrivare mi sono gettata tra le braccia sue braccia...era un pretesto per farti avvicinare” cominciò Kyoko

 

-”Ma Kyoko sei impazzita? Ok va bene, io e Mao non ci possiamo soffrire, ma ho preso a pugni una persona per cosa? Per un fraintendimento? Cosa volevi ottenere? Guarda che mi sarei avvicinato lo stesso” Takanori guardava Kyoko incredulo e ansimante...Anche lui era pieno di lividi e graffi come Masao...

 

-”Dovevo farlo Takachan... Se fosse stato tutto tranquillo tuo padre non si sarebbe avvicinato”

 

-”Mio padre? Cosa c'entra mio padre adesso?? Kyoko ma a pranzo cosa hai bevuto?”

 

Kyoko si allontanò dai due ragazzi con il portafoglio di Masao ancora in mano e si avvicinò al padre di Takanori... Tirò fuori dal portafoglio del ragazzo la foto che aveva visto qualche giorno fa...

 

-”Signor Matsumoto...guardi questa foto... è la stessa che le è caduta qualche ora fa a casa sua dalla tasca dei pantaloni”

 

Il padre di Takanori prese tra le mani la foto, poi prese la sua, che pure custodiva sempre nel portafoglio...

-”Non è possibile...non posso crederci...”

 

Masao si avvicinò a Kyoko e al signor Matsumoto per cercare di capire...

 

-”Kiki ma come hai fatto a trovare questa foto?” chiese all'amica

 

-”Vedi, l'altra sera durante la mia festa, mentre eravamo in giardino a parlare, hai aperto il portafoglio e io ho notato quella foto, ma non ci avevo fatto molto caso...Poi mi hai parlato della tua storia, del padre che non hai mai conosciuto e che vorresti ritrovare... e oggi a pranzo dai Matsumoto ho notato il padre di Takanori molto triste, ho chiesto il motivo e mi è stata raccontata una storia, anch'essa molto triste, di un uomo che ha perso un figlio tanti anni fa e che vorrebbe finalmente conoscere... poi, mentre si recava in bagno, al signor Matsumoto è caduta dalla tasca la foto che sta tenendo in mano adesso...ho fatto per raccoglierla e ho notato che era la stessa che tu tieni nel tuo portafoglio... all'inizio non ci volevo credere, ma poi ho ripensato ad entrambe le vostre storie e troppe cose coincidevano, troppe date, nomi... E due foto uguali non possono essere una semplice coincidenza.. Mi dispiace averti rovinato il compleanno, facendoti prendere a pugni da tuo fratello, ma non sapevo quale altro pretesto usare per farti avere il mio regalo: farti incontrare tuo padre...”

 

Erano tutti sconvolti...tutti conoscevano la storia di Masao e del padre di Takanori: l'uno cercava il padre, l'altro il figlio... Si erano cercati per anni, senza mai trovarsi e adesso erano lì, uno di fronte all'altro, increduli, senza sapere cosa dire e cosa fare... si erano finalmente incontrati, e tutto questo per merito di una ragazza che aveva preso a cuore quella storia... Forse Kyoko era davvero un angelo...

 

-” Signor Matsumoto, non posso crederci... lei è mio padre? Lei è davvero Daisuke, l'uomo tanto amato da mia madre Toshiko? Mi dica che non è uno scherzo, la prego.... Ho cercato mio padre per anni, con la speranza di poterlo conoscere un giorno...e oggi, nel giorno del mio 23esimo compleanno forse ho la possibilità di conoscerlo.... Mi dica che non è un sogno!”

 

-”No figliolo... non è uno scherzo! Sono io Daisuke, e tu sei ciò che è nato dall'amore che provavo verso Toshiko... Perdonami figliolo...io ti ho cercato in tutti questi anni, ma non sono mai riuscito a mettermi in contatto con te... tu e tua madre sembravate spariti nel nulla... Mi fu detto del vostro trasferimento a Tokyo presso il nuovo marito di tua madre e nient'altro... Speravo di incontrarti un giorno e poterti finalmente conoscere... Si sei proprio tu... hai gli stessi occhi di tua madre... Non riesco ancora a crederci... Finalmente posso riabbracciarti, figlio mio! Spero tu possa perdonarmi,so che non è facile crescere senza un padre, e se tu non vorrai avere nulla a che fare con me lo capisco, ma voglio che tu sappia che ti ho sempre pensato in questi anni, e l'importante per me era saperti sano e forte....”

 

Takanori osservava la scena da non troppo lontano... Stentava a crederci: lui, Masao, colui che per anni gli aveva dato tante rogne, che aveva cercato di intromettersi tra lui e Kyoko, colui che detestava era in realtà suo fratello... Kyoko si avvicinò a lui...

 

-”Takachan, perdonami ti prego... sono stata un'incosciente lo so, ma era un rischio che dovevo correre... so quanto ti faceva male questa storia, e quanto anche tu desideravi conoscere questo tuo fratello mai conosciuto... Non è facile scoprire che il ragazzo che hai odiato per tanti anni è proprio tuo fratello... Volevo parlartene, in realtà questo dubbio mi era venuto stamattina, quando mi sei venuto a prendere e hai parlato di questa storia...poi ho visto la foto di tuo padre e il dubbio era ormai diventato concreto... Puoi perdonarmi?”

 

Takanori sorrise e l'abbracciò:

 

-”Sei proprio pazza tu eh?! Hai agito da incosciente senza pensare alle vere conseguenze...ma grazie alla tua incoscienza hai reso mio padre felice... E anche me... hai ragione, non è facile... io e Mao non ci siamo mai sopportati, ma adesso abbiamo scoperto di essere fratelli e farò di tutto per accettarlo...te lo devo... lo devo a te e a mio padre...”

 

Masao e suo padre si abbracciarono, con gli occhi pieni di lacrime... Dopo tanti anni si erano finalmente incontrati.... Anche Mariko e gli altri erano commossi:

 

-”Ragazzi, questo è un nuovo giorno per noi e per i nostri amici... Masao ha ritrovato finalmente suo padre... Takanori ha trovato un fratello... e tutto questo grazie a Kyoko... Quella ragazza non è un angelo, è una vera benedizione... In poco tempo ha sconvolto le vite di tutti noi, alcune delle quali è riuscita a rivoluzionarle completamente... E' riuscita ad unire una famiglia ancora di più, a far maturare un ragazzo che sembrava non avere sentimenti, è riuscita a tenere testa ad una malata di mente... Mi sembra assurdo, eppure è così... una forza della natura chiusa nella figurina minuta di una ragazzina....” Akira aveva proprio ragione...

 

-” Mao, benvenuto nella nostra famiglia.. certo che la vita è proprio strana... Ci siamo odiati per anni, ci siamo presi a pugni, insultati, abbiamo meditato vendetta l'uno nei confronti dell'altro...e alla fine scopriamo di essere fratelli... Un avvertimento: guai a te se a tavola chiedi doppia razione...Il più piccolo rimango sempre io!” disse Takanori porgendo la mano a Masao e facendo ridere tutti quanti....

 

-”Beh puoi scordartelo Takachan! Kyoko ci ha raccontato poco fa di quanto è ottima la cucina di tua madre, quindi mi dispiace ma la doppia razione sarò costretto a rubartela! Devo abituarmi alla cucina di casa Matsumoto no?!”

 

Masao e Takanori si avvolsero in un abbraccio fraterno... Adesso erano una famiglia...

 

La sera a casa di Masao fu festeggiato il suo 23esimo compleanno...aveva raccontato a suo padre e a suo fratello la storia di sua madre e del patrigno e il signor Matsumoto pianse: non si sarebbe mai aspettato una cosa simile da parte di Toshiko... povero ragazzo...per fortuna aveva trovato l'affetto dei nonni e di Aki, che in questi anni lo avevano sostenuto ed aiutato, standogli vicino....

 

Quella sera a casa di Masao c'erano proprio tutti: i nonni, Aki, suo fratello Takanori, suo padre Daisuke e Noriko, la sua nuova mamma; Kyoko e i suoi nonni, Mariko, Akira, Yuu, Kouyou e Yutaka... C'erano proprio tutti, mancava solo l'altro fratello Satoshi, che era ancora a Sapporo ma era stato avvertito ed era ansioso di tornare a casa per conoscere Masao...

 

La sera procedeva nel migliore dei modi, quando suonò il campanello... La nonna di Masao andò ad aprire...

 

-”Toshiko che ci fai qui? Cosa vuoi?” chiese l'anziana donna alla figlia

 

-”Oggi è il compleanno di Masao e gli ho portato un regalo”

 

-”Sai che non sei la benvenuta qui... Dove hai trovato la faccia tosta per presentarti, dopo tutti questi anni e dopo quello che tuo figlio ha dovuto passare per colpa tua e di quel farabutto di tuo marito... Vattene dai tuoi gemelli, Masao adesso ha trovato una nuova famiglia adesso... quella di suo padre...”

 

-”Come quella di suo padre? Vuoi dire che Daisuke è qui?”

 

-”Si Daisuke è qui, con sua moglie e il figlio minore... Ma né Masao né suo padre vogliono avere a che fare con te...quindi vattene e lasciaci tornare a festeggiare...”

 

-”Nonna per favore, vai a finire di mangiare, sennò si raffredda... lascia parlare me con questa donna...” la nonna acconsentì e tornò a tavola dagli altri..

 

-”Masao, figlio mio... So che in questi anni ti ho fatto del male e che quello che ho fatto è imperdonabile...però vorrei chiederti di mettere una pietra sopra il passato e provare a...” Masao non era intenzionato a farla continuare:

 

-”Hai detto bene, quello che hai fatto è imperdonabile... e se una cosa non si può perdonare non si può nemmeno dimenticare... Quello che hai fatto è quanto di più riprovevole ci possa essere... hai fatto finta di non accorgerti che tuo figlio veniva picchiato selvaggiamente e poi violentato da un uomo che non era nessuno, se non la gallina dalle uova d'oro sulla quale avevi messo le mani... Non hai avuto il benché minimo scrupolo ad allontanarmi da casa dandomi del bugiardo e del megalomane pur di difendere quel tesoro... Eri così tanto dispiaciuta che ci hai pure fatto due figli con quel bastardo pur di accaparrarti il suo patrimonio... Un figlio non vale un patrimonio... Ho passato tutti questi anni a pormi delle domande, poi ho capito che non ne valeva la pena, che anche se mi è sempre venuto a mancare l'affetto di due genitori veri, ho avuto accanto a me persone stupende che mi hanno cresciuto con amore, senza farmi mai mancare il loro sostegno... E tu dopo tutti questi anni, te ne ritorni bella fresca come se non fosse successo nulla sperando di ricucire tutto? Scordatelo... Le mia famiglia ce l'ho già e i membri della mia famiglia sono tutti di fronte a te, seduti al tavolo aspettando che tu te ne vada per riprendere a festeggiare allegramente... Da quanto hai capito tu non mi servi...sono riuscito a fare a meno di te in questi anni e posso continuare a farne a meno... Quindi vedi di alzare i tacchi e sparire entro un minuto se non vuoi che ti faccia sparire io a suon di calci nel culo! Ah dimenticavo, non voglio i tuoi regali, comprati con i soldi di quel farabutto...”

 

Masao terminò la frase e con una spinta allontanò la madre dalla porta, chiudendogliela in faccia e tornando a festeggiare con la sua nuova grande famiglia... Aveva finalmente regolato i conti con il suo doloroso passato, ed ora era pronto per vivere un nuovo ed entusiasmante presente, con una certezza per il futuro: suo padre...

 

THE END

****Eccomi giunta alla fine di questa mia FanFiction... Ammetto che un pò mi dispiace perchè mi stavo affezionando molto a questa storia... Come ho scritto all'inizio, nessuno dei personaggi realmente esistenti mi appartiene, e tutto quello che ho scritto è puramente frutto della mia immaginazione... Ovviamente i nomi dei familiari dei protagonisti sono anch'essi tutti inventati...così come ciascuno dei fatti narrati...Quando ho scritto questi capitoli ho cercato di volta in volta di trovare nuovi spunti per non cadere nel banale... Adoro le storie d'amore, ma per quanto riguarda le mie FanFic, i protagonisti il famoso "....e vissero tutti felici e contenti" se lo devono sudare... non mi piacciono le storie che dopo due righe danno già per scontato il finale... Mi piace intrattenere i lettori cercando di scrivere qualcosa di avvincente... Spero di non aver deluso nessuno!!! Che altro dire, se non...a presto!****

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