Phantom Lord is back

di Kiya_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lluvia? Gazille? ***
Capitolo 2: *** L'invito di Josè ***
Capitolo 3: *** La casa infestata ***
Capitolo 4: *** Pioggia ***
Capitolo 5: *** Porte ***
Capitolo 6: *** Torna con noi, Lluvia ***



Capitolo 1
*** Lluvia? Gazille? ***


~ Lluvia? Gazille? ~

 

 

Natsu stava nuovamente attaccando briga con Gray.
« Cosa? Hey fiammifero: se osi un'altra volta darmi del pervertito giuro che ti stacco uno ad uno quei tuoi ridicoli capelli rosa!
« E tu non chiamarmi ancora fiammifero o ti scioglierò in men che non si dica, maledetto ghiacciolo!
« È una sfida?
« Sì, ma l’ho praticamente già vinta!
« Vedremo!
E così i due maghi avevano incominciato a darsele di santa ragione e a tirarsi gli oggetti più disparati.


« Non un’altra volta… - aveva sospirato rassegnata Lucy, la quale sedeva al bancone sorseggiando la sua bevanda mentre Mira sorrideva osservando divertita la scena, finché una sedia lanciata da Natsu non la colpì in piena fronte facendola cadere a terra lanciando in aria bicchieri e bottiglie. La bionda non si preoccupava nemmeno più di questi episodi. Aveva imparato a farlo dopo la prima volta che entrò nella sua nuova gilda e vide scatenarsi davanti ai suoi occhi un putiferio inimmaginabile.
Ma quella era Fairy Tail e a lei piaceva così. Non importava cosa diceva il Consiglio: la loro indole era quella e se non c’era casino, la gilda non era più la stessa Fairy Tail conosciuta in tutto il mondo per le eroiche (e distruttive) gesta dei suoi membri.
Si voltò a guardare la rissa: Natsu e Gray continuavano a lottare mentre una folla di gente si stringeva attorno a loro gridando ed incitandoli.
Ora che ci faceva caso, non vedeva Lluvia a sostenere il suo amato Gray. La cosa le risultò alquanto sospetta soprattutto appena notò che anche Gazille non era presente per intromettersi nella lite.
Dopo aver riflettuto un po’, si persuase che la cosa non era grave: probabilmente avevano altro da fare. Decise comunque che nel pomeriggio sarebbe andata a trovare Lluvia per vedere se era malata o se avesse bisogno di qualcosa.
Mentre Lucy pensava a tutte queste cose, Erza notò il suo sguardo inquieto e le si avvicinò.
« Hey, Lucy, qualcosa non va? – disse sorridendole.
« Oh, ciao Erza. No, nulla di particolare. Stavo soltanto notando che Lluvia e Gazille non sono qui. –
« Effettivamente hai ragione. Forse si tratta solo di una stupidaggine, ma è meglio chiedere informazioni. –
Appena terminò di parlare, la donna si fiondò immediatamente in mezzo alla folla che circondava i due litiganti. Non le servì nemmeno dire una parola: il suo sguardo cupo aveva già fatto sì che tutti si zittissero. L’atmosfera gelida fece rabbrividire perfino Gray, che in quel momento si trovava (ovviamente) in mutande mentre bloccava i polsi di Natsu.
« Qualcuno di voi sa dove si trovano Lluvia e Gazille? – disse ad alta voce Erza. Tutti si guardarono attorno perplessi cercando con lo sguardo i due, ma nessuno li vide. Cominciò così a sentirsi un chiacchiericcio confuso di gente che si domandava dove fossero i due nakama.
« Gray? Levi? Sapete nulla? – domandò. L’esito fu negativo.
Mira, che si era appena ripresa dalla botta ricevuta, ipotizzò:
« Probabilmente avranno avuto da fare ed arriveranno più tardi. –.
Gli altri membri di Fairy Tail trovarono accettabile l’ipotesi della barista e ricominciarono ad incitare i due contendenti, che però, sotto suggerimento dello sguardo inquietante di Erza, si erano presi sottobraccio ed avevano esclamato un allegro, ma poco convincente, “AYE!”. Delusi, gli spettatori tornarono a sedersi ai tavoli e a chiacchierare.
Happy si diresse verso il bancone sicuro di trovarvi Lucy per raccontarle la sua vicenda odierna riguardante la lotta contro un pesce appena pescato che non ne voleva saperne di stare fuori dall’acqua, ma non la trovò né lì, né da nessun’altra parte.

 

Lucy si stava dirigendo verso il dormitorio che ospitava Lluvia.
Sapeva di non andarle a genio, ma tutto sommato erano amiche ed era normale che si stesse preoccupando per lei. Inoltre era quella che, assieme a Levi, conosceva meglio Gazille e poteva darle informazioni su di lui.
Finalmente giunse e bussò alla porta ripetutamente, ma nessuno aprì.
« Lluvia? Sono Lucy, aprimi! -.
Nessuna risposta.
« Lluvia? C’è qui Gray che ti vuole parlare di una cosa importante…DA SOLI! – la bionda era convinta che a quell’annuncio la maga dell’acqua avrebbe mollato qualsiasi cosa stesse facendo e sarebbe corsa alla porta, ma non fu così.
“Magari dopo aver sentito ciò che ho detto è svenuta dall’emozione!” pensò ridacchiando Lucy.
Poi disse:
« Sto entrando, eh! -.
Effettivamente pensò che la porta fosse stata chiusa a chiave, ma ne abbassò la maniglia e vide che non era così.
La camera era in ordine, molto curata e pulita. Almeno lei non aveva intrusi nella sua dimora!
Gridando il nome dell’amica, Lucy si guardava attorno cercandola. Notò il cassetto del comodino semiaperto e vi guardò dentro. C’erano diverse scartoffie, la bolletta dell’affitto, dei fazzoletti, l’ultima edizione della rivista settimanale dello stregone ed un po’ di foto di Gray. La cosa non la stupì affatto.
Guardando meglio, vide però che c’era una busta per lettere. Era aperta e vuota. Lucy la rigirò tra le mani finché non vide una cosa che la lasciò allibita…




Ecco il primo capitolo di questa fanfiction. Spero vi piaccia. Accetto consigli, però ricordatevi che è la mia prima fanfic, perciò siate clementi con me! : P
Spero che vi sia piaciuta e spero anche di migliorare coi vostri consigli!

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Capitolo 2
*** L'invito di Josè ***


~ L'invito di Josè ~

 

 

« Che noia… Volevo rimanere in gilda io! » disse seccato Gray. Lo sguardo cupo di Erza lo fece trasalire.
« Volevo dire: TUTTI A CASA DI GAZILLE! Sììììì! » si affrettò ad esclamare il mago.
« Gray, non renderti ridicolo, per favore! » disse lei seria, per poi scoppiare a ridere.
« Allora lo fai apposta a farmi spaventare!!! » si lamentò ironicamente l’altro.

Il tragitto fu breve. Il dormitorio maschile era vicino alla gilda. Gray indicò la porta della stanza di Gazille e vi bussò ripetutamente.
« Non c’è…o non apre ».
Mentre Gray bussava rassegnato alla porta del nakama, Erza, senza remore, la spalancò con violenza, tanto che per poco non uscì dai cardini. La crepa sul muro fu però inevitabile.
« Erza? Sei pazza? » esclamò spaventato Gray.
Lei, senza rispondere, entrò nella camera chiamando Gazille, ma anche stavolta invano. L’arredamento era abbastanza povero e quasi tutti i mobili erano in metallo. D’altronde il dragon slayer passava poco tempo al dormitorio. Da quando era entrato in Fairy Tail, preferiva stare alla gilda a far baldoria con gli altri: anche nelle giornate più tranquille, una o due risse non mancavano mai.
« Sarà meglio esaminare la stanza. Non sarà il massimo della discrezione, ma è meglio essere sicuri che non sia successo nulla » suggerì Erza.
Entrambi incominciarono a rovistare nella stanza. Sembrava tutto a posto, nulla suggeriva qualcosa sulla scomparsa di Gazille, finché Gray non notò a terra una busta per lettere.
Era stata aperta con ben poca cura: il dragon slayer non era famoso per la sua delicatezza. Ma la cosa che davvero risultò strana era un’altra.
« Erza! Vieni a vedere! »

 

Natsu giunse al dormitorio femminile. Non si chiese neppure se potesse entrare o no, tanto aveva lo stesso senso del pudore di quello di un bambino. (-.-‘ xD)
Trovata la porta della stanza di Lluvia ebbe un lampo. “Sicuramente Lucy starà curiosando tra le cose di Lluvia, per poterne spettegolare con Mira. Vedremo se si pentirà di fare la curiosa!” pensò Natsu con un sorrisetto maligno sulle labbra.
« Ehi! Chi è entrato nella camera di Lluvia? » urlò il ragazzo tentando di imitare la voce irritata della maga dell’acqua, provando con un falsetto roco e mal riuscito.
« Lluvia? Sono Lucy. Stai bene? Non ti vedevo in gilda è avevo pensato di passare a controllare se era tutto a posto » rispose Lucy.
Aveva capito perfettamente che era Natsu. Non era molto abile nelle imitazioni e l’aveva già dimostrato quando si Erza era stata arrestata e lui era andato al concilio magico ad Era fingendosi lei, col risultato di farsi arrestare anche lui. Lucy decise di stare al suo gioco.
« Lucy non starà per caso rovistando tra le cose di Lluvia, vero? » chiese ancora con voce acuta Natsu.
« Chi? Io? » disse la bionda simulando un tono da falsa innocente per ingannare l’amico. Senza farsi notare si nascose dietro la libreria affianco alla porta. Natsu la aprì e, stupito di non vedere l’amica, chiamò il suo nome ancora in falsetto.
Lucy sgattaiolò dietro alle sue spalle e disse ironica: « Non mi ricordavo che Lluvia avesse i capelli rosa! ».
Natsu fu colto di sorpresa tanto che istintivamente si voltò già pronto a sferrare un pugno, ma si fermò appena in tempo quando il volto spaventato di Lucy lo riportò cosciente, ovviamente nei limiti del possibile. L’espressione della ragazza cambiò immediatamente in quella di una persona molto, MOLTO arrabbiata.
« TU, che entri in casa mia tranquillamente senza farti problemi, staresti insinuando che IO frugo nelle cose degli altri senza permesso? » chiese Lucy.
« Perché, non è quello che stai facendo? » rispose l’altro ridendo e indicando prima il comodino aperto e poi la busta tra le mani della bionda.
« Era solo per…Per vedere se trovavo qualcosa riguardo alla scomparsa di Lluvia! – si giustificò arrossendo. Poi tornò seria e porse ciò che aveva trovato al ragazzo.
« Ma questo è…lo stemma di Phantom Lord!!! » esclamò stupito notando il timbro sulla busta.

Lucy vide da lontano Gray ed Erza, anch’essi sulla strada del ritorno per Fairy Tail, e cominciò a corrergli incontro sventolando la busta come un trofeo. Erza la guardò allibita e mostrò ciò che Gray aveva trovato a casa di Gazille. Anche quella aveva il timbro raffigurante lo stemma di Phantom Lord.
« La vostra busta è vuota, però! Guardate cosa ho trovato nella nostra » disse la rossa.
Lucy prese in mano la lettera e la lesse. Si trattava di un invito ad una sorta di “rimpatriata” segreta dei membri di Phantom. C’era scritto che Josè era riuscito ad evadere dalla prigione e voleva riunire la gilda e vendicarsi.
Prima della firma del master di Phantom, erano stati scritti l’ora, il luogo e la data dell’incontro, la quale corrispondeva a quella odierna.
« Non ci credo…Non è possibile che Lluvia e Gazille vogliano tornare con quei bastardi e vendicarsi…No! » sussurrò Gray incredulo.
Ci fu un attimo d’imbarazzante silenzio, finché Lucy non ipotizzò: « Forse…Forse…Ok, non so perché, ma magari Lluvia e Gazille ci sono andati per un altro motivo. Anzi: magari non sono nemmeno lì e mentre eravamo via sono tornati alla gilda! ».
Lucy non riusciva ad accettare che i suoi due nuovi nakama volessero tradirli. È vero: Lluvia era gelosa di lei e Gazille l’aveva quasi uccisa quando l’aveva rapita per conto di suo padre, ma lei gli voleva bene! Ora erano i suoi compagni ed era stata proprio quell’occasione a farle capire quanto fosse forte il legame tra i nakama di Fairy Tail e di quanto fossero disposti a rischiare per salvare anche solo uno di loro.

I quattro entrarono nella gilda e, con loro grande dispiacere, i due scomparsi non erano lì.
« WAAAAAAAAAAAAAAAAH! Maledetto Gazille! Appena lo scovo mi sente quel bastardo! » Natsu non riuscì a controllare la sua ira e la dimostrò con un’enorme fiammata.
Erza lo calmò con un pugno che lo stordì. Con l’espressione severa che l’aveva accompagnata dalla scoperta fatta a casa di Gazille, si diresse verso Makarov che stava seduto sul bancone davanti a Mirajane.
« Master. Dovrei parlarti. – disse con un tono tanto serio quanto inquietante con cui spiegò anche l’accaduto. Makarov, che durante tutto il racconto non aveva fatto una piega, aveva ora assunto un’aria pensierosa.
« Master, permetta a me, Natsu, Gray e Lucy di raggiungerli » concluse la temuta Titania.
Il vecchio non ebbe nemmeno il tempo di pensare ed esprimere il suo parere, che i quattro maghi erano già spariti oltre il portone della gilda alla ricerca dei loro nakama.


 


Finalmente ecco il secondo capitolo. Scusate se è passato un po' di tempo dall'altra volta, ma, sapete com'è, tra vacanze natalizie e voglia di ozio, ho aspettato prima di scrivere questo episodio! Chiedo umilmente perdono! xD Comunque, dal punto di vista stilistico preferisco questo capitolo al primo. Penso che però non rileggerò per un bel po' di tempo nessuno dei due, perchè ogni volta che lo faccio mi fanno sempre più pena della volta prima! -.-'
Beh, che dire ancora? Per favore: RECENSITE! Vi supplicooooooooo! xD Scherzi a parte, mi farebbe davvero piacere sapere il vostro parere. Grazie mille per aver letto il capitolo!!!
Sere-chan

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Capitolo 3
*** La casa infestata ***


~ La casa infestata ~


 

 

Lucy camminava a passo spedito seguita dai tre maghi. il fedele Happy e Plue, che camminava con lei sul ciglio della strada, ad un passo dal canale.
Dovevano prendere una mappa per orientarsi prima di partire alla ricerca di Lluvia e Gazille.  

Entrò nella sua piccola dimora e, noncurante degli amici che si erano già messi comodi tra poltrona, divano e letto, si mise a frugare in un cassettone. Trovò la mappa, ma aspettò prima di tornare nell’altra stanza. Voleva un attimo per riflettere, per riprendersi dallo sconforto che l’aveva presa appena intuita la riunione di Phantom Lord.
Si sedette di fronte alla sua scrivania e prese un foglio bianco. Quindi cominciò a scrivere.

Carissima mamma,

Non so se anche questa volta mettermi contro Phantom Lord mi metterà nei guai. Sono stati momenti tragici quelli vissuti da prigioniera dopo essere stata rapita da Gazille. Eppure è anche per lui che sto sfidando la sorte: per lui e per Lluvia, che un tempo mi erano nemici. Se non fosse stato per Natsu, sarei morta quel giorno. Avevo voluto fare l’impavida, volevo dimostrare anch’io di valere qualcosa! Mi ero sentita davvero uno straccio quando avevo scoperto che Fairy Tail era stata umiliata per me: per l’ennesima volta ero la vittima indifesa da salvare, la maga incapace di badare a sé stessa, quella che aveva sempre bisogno di essere messa in salvo. Ma stavolta no, mamma! Stavolta non metterò i miei compagni in pericolo per aiutare me. Stavolta sarò io a liberare i miei nakama da ciò che li lega a Phantom, costi quel che costi! Devo dimostrare a loro e a me stessa che anch’io valgo qualcosa e che non sono un inutile impiccio. Può darsi che questa decisione mi costerà anche la vita, ma non m’importa. Preferisco morire con orgoglio che vivere da impedimento per gli altri. E poi ti rivedrei mamma. Mi manca il tuo sorriso gentile, le tue carezze delicate e il tuo profumo dolce. Addio, mamma…o forse, a presto.

Tua Lucy

Mentre Lucy sigillava la busta con la ceralacca, Natsu irruppe nella stanza.
«Allora Lucy? Hai trovato la…» il mago s’interruppe alla vista dell’espressione malinconica dell’amica. «Ehi, che c’è?» le disse avvicinandosi. Era un tono stranamente insolito e pacato per Natsu. La guardò negli occhi di Lucy: erano bagnati dalle lacrime e tristi, ma in fondo vi scorgeva una particolare scintilla di determinazione.
«Non è niente!» disse Lucy sfoggiando un sorriso un po’ forzato.
« Fatti coraggio, Lucy. Riusciremo a riportarli a ragionare: sai bene che facciamo di tutto per i nostri compagni. È il nostro turno, Lucy. E anche il tuo».
La ragazza si stupì del comportamento di Natsu, ma le sue parole le erano risultate confortanti.
Sorrise nuovamente, ma stavolta si trattava di un sorriso vero e sincero, pieno di entusiasmo e di gratitudine.
Tuttavia, non poté fare a meno di ringhiare contro i compagni appena vide il caos che avevano combinato nell’altra stanza.
«MALEDETTI! » urlò « Adesso sistemate voi tutto quanto!!! ».
Natsu, Gray, Erza ed Happy si precipitarono fuori dalla casa ridendo, seguiti da una Lucy inferocita. Si fermarono quasi subito ansimanti e sorridenti.
Dopo aver consultato la mappa, ripresero il viaggio, questa volta più seri per via della missione che stavano intraprendendo. La città era raggiungibile anche a piedi in sola mezza giornata.

Vi giunsero quando il sole era quasi sparito oltre l’orizzonte ed il cielo rossastro sfumava verso l’alto passando gradualmente ai colori freddi della sera.
Pioveva.
Sì, all’improvviso, appena erano giunti in città, l’acqua li aveva sorpresi.
«Ho una fame terribile! E odio questa fastidiosa pioggia! » si lamentò subito Natsu.
«Tsk. Non sai fare altro che lamentarti! E non hai nemmeno un minimo di resistenza! » disse sprezzante Gray, che venne però subito interrotto da un lamento del suo stomaco. Natsu ed Happy presero a ridere.
«A quanto pare nemmeno il tuo stomaco possiede una grande resistenza! » osservò sarcastica Erza. «Sarà meglio cercare una locanda dove mangiare e dormire. Domani inizieremo la missione vera e propria».
Entrarono in una costruzione piuttosto piccola per essere un ostello, ma che tuttavia aveva un’aria accogliente.
A servirli fu un simpatico vecchietto.
Mentre mangiavano, i cinque discussero del luogo dove si sarebbero dovuti incontrare gli ex membri di Phantom. Sul foglio non c’era scritto un vero e proprio indirizzo, piuttosto un’indicazione: “Nel vicolo dietro alla casa di mattoni diroccata nella zona ovest della città, troverete un tombino: in realtà si tratta di una botola. Entrateci”.
«Strano. Pensavo che Josè si fosse preoccupato di non essere così diretto nel dare le indicazioni. Avrebbe potuto almeno usare una sorta di enigma che solo un membro di Phantom avrebbe potuto risolvere» osservò Gray.
«Probabilmente ha organizzato tutto in fretta e non ha voluto perdere tempo a pensare a un rompicapo» rispose Lucy.
«Secondo me l’ha fatto per Gazille: figuriamoci se quel tonto riuscirebbe a risolvere una cosa del genere! » bofonchiò Natsu tra un…”boccone” di fiamme e l’altro.
«Ad ogni modo, è meglio così. Sarà più facile per noi trovare questo covo segreto. Josè pagherà la sua imprudenza» concluse il discorso Lucy.
Il vecchietto venne a prendere le stoviglie sporche e sorridendo cordialmente sotto i baffi ingrigiti, porse il conto a Erza. Lei lo ringraziò e, mentre l’uomo se ne stava già andando, gli porse una domanda: «Scusi, saprebbe dirci esattamente come raggiungere la casa diroccata a ovest della città? ».
A quella domanda il locandiere s’irrigidì immediatamente. Senza nemmeno voltarsi, disse: «S-State lontani da quel posto! E soprattutto, non osate nominare mai più quel luogo ad alta voce nella mia locanda! »
«Che cosa intende dire? Che cos’ha quella casa che non va? »
«Vi chiedo scusa. In fin dei conti voi forestieri non potete sapere cosa succede in quell’abitazione. Da qualche mese a questa parte, vi si sentono provenire dei rumori. Eppure non c’è nessuno: la casa è mezza aperta e l’interno è ben visibile» rispose lui tornato calmo e riavvicinatosi al tavolo.
«U-Una casa infestata? » dissero all’unisono Happy e Lucy abbracciandosi spaventati.
«A quanto pare sì. Vi consiglio di non indagare. Tre giorni fa uno straniero è venuto a domandarmi di quel posto, come voi. Aveva un’aria sicura di sé, forse un po’…inquietante. Gli avevo sconsigliato di investigare, ma non ha voluto ascoltarmi. Dal giorno in cui vi si è recato, non si è più visto in giro e non ha nemmeno lasciato la città perché il suo bagaglio è ancora qui. Forse aveva scoperto troppo e gli spiriti l’hanno voluto punire! » disse grave l’uomo.
«Potremmo dare un’occhiata al suo bagaglio? »
«Va bene. Intanto vi do le chiavi delle vostre due camere, così potrete andare a riposare. Sono le numero 4 e 5. Il borsone si trova ancora nella 7, dove alloggiava quell’uomo. La cena me la pagherete quando lascerete la locanda».
I maghi ringraziarono e si diressero verso gli alloggi.

«Solo qualche abito. Nulla di più» sospirò sconsolata Lucy frugando tra i vestiti nel borsone.         
«Un vestiario alquanto cupo» osservò Gray «Ehi, ma quella… è una busta! »
La prese subito e la guardò stupito. La macchia nera che aveva la forma dello stemma di Phantom spiccava sulla carta biancastra.
«Esattamente come mi aspettavo» disse Erza dopo aver dato un’occhiata al simbolo «Avevo intuito che l’uomo scomparso fosse un ex membro di quella marmaglia. Una persona qualsiasi non avrebbe avuto motivo di recarsi in una casa diroccata che tutti credono infestata, anzi: molto probabilmente un forestiero non avrebbe nemmeno saputo della sua esistenza poiché si trova lontano dal centro, in una zona che tutti evitano».
«Non ci resta nulla da fare che aspettare domani e trovare il covo. Non vedo l’ora di distruggere tutto quanto! Già me lo immagino: con una fiammata abbrustolirò quel dannato Josè e quel tonto di Gazille; poi demolirò ogni singola cosa che si trova dentro il nascondiglio buttando all’aria sedie, tavoli, sgab…» uno sguardo terrificante di Erza bloccò Natsu di colpo, che, con la fronte sudata, si affrettò ad incolpare il compagno: «Gray, ma che cosa mi suggerisci! Lo sai che poi i vecchi del consiglio ci faranno una testa così se farai casino come tuo solito! »
«Ehi, lucertola rosa! Non scaricare la colpa su di me! Assumiti le tue responsabilità! »
«Zitto, frigorifero rotto!»
«Cosa? Ce l’hai con me? Dillo un’altra volta e giuro che ti spruzzo l’estintore in gola! »
«Frigorifero rotto! Frigorifero rotto! Frigorifero rotto! »
«E va bene, l’hai voluto tu! Ice Make: Sword! »
«Ci risiamo…» disse disperata Lucy. Poi notò il sorriso sulle labbra di Erza e le chiese: «Ma come? Non li fermi?»
«Sai…In fin dei conti questi momenti mi ricordano i nostri primi tempi a Fairy Tail. Già da piccoli, quei due erano sempre in contrasto» rispose con un’aria felice e malinconica allo stesso tempo. «Lasciamoli pure qui a litigare –sperando che non distruggano nulla – e andiamo nelle nostre camere a riposare. Ho come l’impressione che ci aspetterà una dura giornata domani».
Detto ciò, le due ragazze si diressero verso l’uscio, quando Happy, che fino ad allora stava assistendo divertito al battibecco, le fermò: «Vengo anch’io!»
SBAM! Lucy richiuse violentemente la porta in faccia al gatto.
«Non credere di poter dormire con noi, tu! Starai con i ragazzi nell’altra stanza!» gli urlò da dietro la soglia.
«Aye…» sussurrò lui col muso ancora schiacciato sulla porta scivolando lentamente verso terra.

 

 


Eccoci qua! Un altro capitolo! Devo ammettere che faccio capitoli troppo lunghi...Comunque, penso che il prossimo lo scriverò abbastanza presto (credo entro settimana prossima, se riesco). Per ciò che riguarda i commenti (che ho apprezzato tantissimo! ^^):
@ ChiyoChan8: Grazie mille! Spero di non deluderti! :)
@ Kahei_chan: Sì, anche io sono molto attratta da questi personaggi! Grazie per l'incoraggiamento! ^^ 

Un altro ringraziamento va a Recchan la quale ha inserito la mia fanfic tra le seguite! :) Grazie mille davvero a tutti. Spero che anche altri commenteranno. Davvero, ragazzi: ricevere critiche, consigli, complimenti, ecc. è gratificante. Alla prossima! E...Viva Fairy Tail! ;D

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Capitolo 4
*** Pioggia ***


~ Pioggia ~

 

Gray stava in piedi sul balcone fissando il vuoto. La pioggia gli bagnava la schiena nuda e gli appiattiva i capelli corvini sulla nuca. C’era qualcosa di strano in quella pioggia…Qualcosa di familiare. A volte gli sembrava di avere un déjà vu: quella visione gli era in qualche modo conosciuta.
«Ehi freezer! » la fastidiosa voce sarcastica di Natsu interruppe i suoi pensieri « Guarda che se devi farti la doccia il bagno è libero. Non c’è bisogno che ti lavi sul balcone! »
« Quello che avrebbe bisogno di una doccia qua sei tu. Non senti quanta puzza emani? ».
Nell’altra stanza, Lucy stava tentando di leggere un libro regalatole da Levi, ma trovare la concentrazione con quelle urla e quei botti di là dalla parete era impossibile. Erza finì di lucidare la spada e la rinfoderò.
« È ora di andare. Chiamiamo i tre di là e incamminiamoci subito verso la casa diroccata. Ho un brutto presentimento: meglio non perdere tempo » disse avviandosi verso la porta, seguita dall’amica.

 

Finalmente erano arrivati. L’abitazione abbandonata aveva davvero un’aria sinistra e Lucy non riuscì a trattenere i brividi.
« Fifona! Fifona! » la canzonava Happy. Lei ovviamente reagiva urlando e correndo dietro al gatto. Ad interrompere il frastuono fu un forte rumore. I due litiganti si bloccarono atterriti e gli altri tre maghi si misero in guardia.
« Sbaglio o quel rumore proveniva dalla casa? » disse Gray.
« Andiamo a controllare meglio da vicino » fu la risposta di Erza.
La compagnia passò oltre a quello che un tempo era uno dei muri perimetrali dell’abitazione. All’interno vi erano mobili antichi consumati dal tempo e dalle tarme. A completare l’ambientazione inquietante vi erano ragnatele e spessi strati di polvere tra le macerie.
« Nulla » disse tranquillamente Natsu.
« Beh, meglio così. In teoria a noi della casa importa poco. A noi interessa la botola » si affrettò a dire Lucy ansiosa di allontanarsi da quel luogo.
« Non è vero. Ti ricordo che ieri, nella borsa dell’uomo scomparso nei pressi di questa casa, abbiamo trovato la busta col marchio di Phantom Lord » la ammonì Gray.
« Fa niente. Forse è meglio concentrarci sul nascondiglio di Josè e company ».
E così fecero. Trovare la botola non fu facile. Passarono diversi minuti prima che Natsu la scovò inciampandoci sopra finendo con la faccia a terra. Gray non perse l’occasione per deriderlo, ma la solita occhiataccia di Erza lo bloccò all’istante.
« Ci vuole un’esca. Se ci riconoscessero, sarebbe un problema » osservò Erza.
« Ehi! Perché state tutti guardando noi? » esclamarono insospettiti Lucy e Happy mentre i tre maghi li guardavano.

« Scordatevelo! » disse la bionda mostrando la lingua.

« Ho trovato! La cameriera pazza! » strepitò Natsu estasiato.
« Per una volta hai avuto un’idea brillante! Virgo potrebbe scavarci un ingresso secondario ».
Erza sorrise, ma tornò subito seria. « È comunque meglio prendere delle precauzioni. Potremmo spuntare in una stanza con altra gente e farci riconoscere. Indossate i mantelli che abbiamo preso prima ».

Gray si calò il cappuccio davanti agli occhi con aria seccata. « Non sono abituato a coprirmi così tanto ».
« Per forza! Sei un maniaco! » Natsu incominciava ad attaccare briga, e Lucy fu veloce a tappare la bocca al suo rivale prima che gli desse corda.
« Apriti portale della Vergine. Virgo! »

La giovane ragazza dai capelli rosa apparve, facendo un inchino.
« Buongiorno principessa. Desidera il solito servizio di scavi per trovare le terme? »
Tutti guardarono Lucy con aria interrogativa.
Lucy arrossì fino alla radice dei capelli. « Ahahah! Come sei spiritosa Virgo! Le tue battute sono fantastiche, ma ora sii seria. Aiutaci a scavare una galleria segreta vicino alla botola, piuttosto ».
Lo spirito stellare si mise al lavoro allargando un tunnel sottoterra, seguita dai cinque maghi incappucciati. Ad un certo punto si fermò.
« Qui c’è una stanza. Sembrerebbe essere vuota. Volete entrare? »
« Va bene. Ragazzi, copritevi bene e state allerta » rispose a bassa voce Erza.
Virgo scavò un buco nella parete e svanì.
La stanza era piccola e angusta e due torce la illuminavano di un’inquietante luce rossa. Il freddo era abbastanza penetrante in quella sala ipogea.
« Oh! Così si ragiona! » disse con aria sollevata Gray.
« Chi è là? » una voce allarmata proveniva di là dalla piccola porta di legno.
Natsu si nascose prontamente a lato della porta. Appena l’uomo entrò, il pugno infuocato gli fece perdere i sensi.
« Ottimo » si complimentò la rossa « ma dobbiamo essere veramente cauti se non vogliamo rischiare di essere scoperti. Dobbiamo avere una copertura credibile. Fingiamo di essere di Phantom Lord…Tra gli ultimi arrivati, così che la gente non capisca perché non si ricorda di noi! Mi raccomando, so che vi costa fatica non distruggere tutto all’istante, ma tenete i nervi saldi. Se trovate Lluvia o Gazille avvisatemi immediatamente e non perdeteli di vista! ».

I membri di Fairy Tail oltrepassarono l’uscio. Uno stretto corridoio si snodava nei meandri sotterranei del nascondiglio. Da una porta proveniva abbastanza chiasso e decisero di entrare lì.

La stanza era gremita di gentaglia vociferante.
« Dividiamoci. Daremo meno nell’occhio ».
Si divisero e si sparpagliarono tra la gente talmente presa dai suoi discorsi che nemmeno li notò. Gray si faceva largo a tentoni tra la folla. Era difficile trovare qualcuno in mezzo a tutto quel caos, specialmente se poi tutto quel marasma lo soffocava facendogli sentire caldo. Fu comunque attento e con lo sguardo indagò su ogni persona, riconoscendone qualcuna tra quelle con cui si era battuto nella lotta contro Phantom. Il desiderio di distruggere tutto era fortissimo, ma si ricordò le parole di Erza e le terribili conseguenze che avrebbe dovuto subire se non avesse seguito i suoi ordini. Un brivido gli attraversò la schiena, ma questo lo mise per un attimo a suo agio. Fu proprio in quel momento che appartata a lato, scortata da alcuni uomini, notò una figura femminile dai capelli azzurri.

 

Lluvia camminava a testa bassa. Quegli omoni che la accompagnavano la mettevano terribilmente a disagio. Rimpianto e malinconia le attanagliavano il cuore. Chissà cosa stava succedendo a Fairy Tail. Forse Gray non si era nemmeno accorto che lei fosse scomparsa e se l’avesse fatto, la cosa l’avrebbe lasciato indifferente se non felice. Poi girò lo sguardo e vide un ragazzo incappucciato, ma i suoi lineamenti gradevoli ed i capelli scuri erano comunque visibili. Per un attimo pensò a Lui. Poi sorrise tristemente ed abbassò nuovamente lo sguardo. Stupida! Che cosa pensi ci possa fare Gray alla riunione di Phantom? Dimenticatelo: non lo vedrai più.

Per un solo attimo il cielo tornò sereno. Poi una nuvola tornò ad oscurare il sole e, accompagnata da un fragoroso tuono, la pioggia tornò a cadere copiosamente, bagnando i tetti e le strade della città sotto quel triste cielo cupo.  

 


Lo so, lo so... Faccio i capitoli troppo lunghi! -.- Scusatemi! Comunque, non ho nulla da aggiungere! Solo un sincero ringraziamento a Kymyit che ha commentato! ^^ Spero che i capitoli non vi stiano deludendo! Ciao!     *corre via a rispondere al citofono*

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Capitolo 5
*** Porte ***


~ Porte ~

 

Da sotto il mantello di Natsu, Happy si lamentava delle gomitate che gli arrivavano.
« Non potresti fare un po’ più attenzione? » piagnucolava.
« Non è mica colpa mia! Qua dentro c’è tantissima gente e faccio fatica a farmi largo! » rispondeva l’amico. « Piuttosto aiutami a cercare Lluvia e Gazille! »
« Ma da qua dentro non posso vedere niente. Ahia! »

« Allora intrufolati tra la gente senza farti notare e prova a cercare anche tu ».

Happy uscì quatto e prudente dal mantello di Natsu e scomparve velocemente tra le gambe di quelli di Phantom.

 

Erza incominciò a camminare più velocemente. Aveva visto un volto familiare. Cercò di avvicinarsi e guardarlo senza farsi notare. Doveva stare attenta: era abbastanza famosa tra i maghi e di sicuro quelli di Phantom non si sarebbero scordati facilmente di lei dopo la battaglia contro Fairy Tail. Falso allarme. L’uomo che aveva visto non era Gazille, purtroppo. “Purtroppo?” Pensò tra sé e sé Erza. Per un istante si chiese cosa avesse dovuto fare nel caso fosse riuscita a trovare uno dei due compagni scomparsi. Avrebbe dovuto portarli fuori di lì o dargli una lezione? Non ci aveva ancora riflettuto bene. Natsu, per via della sua impulsività e della sua rivalità con Gazille, aveva già reputato quella sparizione un tradimento, ma effettivamente non potevano esserne certi. Poi scacciò dalla mente quel pensiero tornando a dedicarsi alla ricerca: avrebbe deciso sul momento il da farsi in caso di ritrovamento.

 

Lucy aveva i brividi. Era rimasta sola tra tutta quella gente che un tempo l’aveva tanto cercata per venderla a suo padre. A causa sua, quei maghi avevano distrutto ciò che di più caro aveva ora al mondo assieme ai suoi nakama: Fairy Tail.

Aveva paura, ma cercava di mantenere la calma. Quando si erano separati, non aveva chiesto a nessuno di accompagnarla nonostante il timore poiché così la ricerca sarebbe stata più veloce e proficua, ma soprattutto per la sua promessa.

“Stavolta non metterò i miei compagni in pericolo per aiutare me. Stavolta sarò io a liberare i miei nakama da ciò che li lega a Phantom, costi quel che costi! Devo dimostrare a loro e a me stessa che anch’io valgo qualcosa e che non sono un inutile impiccio„.

 

Salamander continuò la sua ricerca. Stare tra i vermi di quella schifosa gilda aumentava la sua ira: diverse volte era stato sul punto di esplodere e fare una strage distruggendo tutto con una fiammata. “Maledetto Gazille, ovunque si trovi in quel momento!” pensava “Maledetto lui ed il suo lurido metallo!” Non ebbe il tempo nemmeno di stringere i pugni per la rabbia provocatagli da quel pensiero, che lo intravide. Un uomo aveva aperto una porta che conduceva ad una stanza nella quale si scorgeva lontana la figura del dragon slayer. Era lui, Natsu ne era certo. Incominciò a camminare a grandi passi, strattonando in malo modo la gente che gli capitava sulla sua strada, finché, dopo averne urtata una, non sentì un mugolio familiare che lo distrasse dalla sua ira.
« Lucy! » esclamò riconoscendo la bionda col cappuccio calato sul volto. Lei si coprì ancora di più il viso e sussurrò subito: « Shhh! Non vorrai farci riconoscere! Dove andavi così di fretta? ».

Tutto d’un tratto Natsu si ricordò di ciò che aveva visto e la sua espressione tornò seria.

« Gazille. È nella stanza dietro quella porta » disse indicando « l’ho visto mentre un uomo vi stava entrando ».

« Non è prudente irrompere così! Rischieremmo di mandare tutto all’aria. Dobbiamo dirlo ad Er…». Troppo tardi. Il ragazzo l’aveva già afferrata per il polso e la stava trascinando velocemente.
« Non faremo irruzione così d’impulso, ma non abbiamo il tempo per metterci a cercare di nuovo gli altri ».

 

« Che diamine…? » Erza guardò a terra: aveva pestato qualcosa. Ai suoi piedi, Happy stava immobile con gli occhi strabuzzati e la coda sotto il suo stivale.
« Scusami Happy! Non volevo! Non sapevo…Scusa! Colpiscimi, me lo merito! » esclamò alzando il piede.
« N-Non fa niente » rispose il gatto massaggiandosi la coda « mi ero intrufolato per cercare anch’io ».
« E hai trovato nulla? »
« Niente. Infatti stavo tornando da Natsu per riferirglielo, ma non lo trovo ».
« Neanche io ho visto niente. A questo punto penso che Gazille e Lluvia non si trovino qui. Erano importanti a Phantom: potrebbero essere in un’altra stanza assieme agli altri pezzi grossi della gilda ».
« Allora proviamo ad entrare in qualche porta, ma dobbiamo stare attenti a non farci scoprire ».
Erza annuì e, dopo aver nascosto Happy sotto il mantello, si diresse verso l’uscio di un’altra sala.

 

Gray chiuse gli occhi e li riaprì velocemente per essere sicuro di non starsi sbagliando. Era proprio Lluvia, circondata da diversi uomini possenti. Non riusciva a vederne chiaramente il volto e l’espressione, ma era certo che fosse lei. I capelli blu, il passo lento e il capo chinato. Sembrava proprio lei. Accelerò il passo finché non si ritrovò a correre spintonando la gente per raggiungerla, ma bastò distogliere un attimo lo sguardo per fargliela perdere di vista.
« Merda! » disse arrabbiato a denti stretti. Respirò profondamente per calmarsi, poi si guardò intorno alla ricerca di una soluzione. Sulla parete vicino alla quale aveva visto Lluvia prima di perderla d’occhio, c’erano due porte. Non aveva altra scelta. Fece un altro lungo e profondo respiro e si avviò verso una delle due.

 


Ciao!!! Eccomi qua con un altro capitolo. L'avevo preparato già da tempo, ma siccome ho comprato da poco il pc nuovo ( *-* ) ho dovuto recuperare il file da quello vecchio. :)
Bene, che ne pensate del nuovo capitolo? Sono curiosa, fatemelo sapere. Davvero, non capisco perchè molta gente legga e non recensisca! Mi piace sapere cosa ne pensate, le vostre critiche...! A proposito, ringrazio nuovamente Kymyit per il suo commento. Bisogna pazientare ancora un po' per sapere di più. Pian piano, però, si scoprirà tutto! :) Ah: sto leggendo la tua fanfiction! ^^ Complimenti!
Vado, vado che è meglio! A presto col nuovo capitolo! ^^

 

P.S. Gray-sama corri!!! Speriamo solo abbia scelto la porta giusta! xD

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Capitolo 6
*** Torna con noi, Lluvia ***


~ Torna con noi, Lluvia ~


« Sono contento che tu sia venuta di tua spontanea volontà » disse l’uomo, mostrando uno dei suoi ghigni più agghiaccianti.

Erza aprì la porta più silenziosamente che poté. Lei ed Happy si ritrovarono in un corridoio piuttosto angusto e lungo, illuminato da qualche torcia affissa al muro.
« A quanto pare hanno costruito una sorta di gilda sotterranea » osservò il gatto.
« Non saprei. Potrebbe anche essere soltanto una sistemazione provvisoria » disse lei iniziando a camminare.
Dopo pochi metri, apparve sulla parete sinistra una piccola porta di legno.
Erza entrò, stringendo più forte Happy contro l’armatura sotto il mantello.

Natsu annusava l’aria con fare animalesco: era certo che quello fosse l’odore di Gazille. Fece un respiro ed aprì la porta, mentre Lucy tremava dalla paura.
Un corridoio lunghissimo apparve davanti ai loro occhi, ma non ebbero il tempo di osservarlo bene: il tonfo di una porta che si chiudeva catturò la loro attenzione.
« Presto! » disse il ragazzo incominciando a correre. La bionda esitò qualche istante, poi lo seguì. Finalmente alla loro destra comparve la porta che cercavano.

Gray entrò agilmente e senza fare rumore. Forse fu proprio questa eccessiva aria cospiratoria, assieme al mantello che lo copriva interamente, a tradirlo. Monsieur Sol si fuse col terreno e seguì ghignando il giovane mago mentre attraversava correndo il lungo corridoio che si trovava innanzi.

« Sai bene perché sono venuta, non fingere » disse Lluvia con tono calmo ma irritato.
« Beh, lasciami almeno sognare » disse ironico Josè.
« Se credi davvero che possa cambiare idea, ti sbagli di grosso ».
« Lluvia, forse non hai capito » disse sorridendo malignamente « Tu non puoi cambiare idea. Tu DEVI farlo! » aggiunse alzando la voce e battendo un pugno sul bracciolo del suo scranno di pietra intagliata.
Lluvia rimase immobile, lo sguardo cupo fisso su di lui e i pugni stretti. Josè si alzò lentamente. Lei lo seguì con gli occhi mentre le si avvicinava.
« Allora… Dobbiamo passare alle cattive? » le chiese serio, pregustando il sapore amaro delle sue urla.
« Non ti permetterò di riportare in vita Phantom! » gridò lei.
In un attimo, senza nemmeno accorgersene, si ritrovò schiantata contro il muro e con un terribile dolore alla schiena.
« Ritorna con noi Lluvia. Nulla potrà fermarci! Torneremo agli albori di un tempo! Coglieremo i vecchi del consiglio di sorpresa e faremo vedere a tutto il mondo che mettersi contro Phantom è stato un pessimo errore! » disse lui, aumentando il tono di voce fino a urlare quasi in preda alla pazzia.
« Non ti aiuterò in questo tuo folle progetto » disse Lluvia a testa bassa, intrappolata al muro da un incantesimo di Josè.
« Ci vendicheremo di quei moscerini!!! Ritorna! Che n’è stato del tuo orgoglio di Element Four? Loro non possono darti la fama, i soldi ed il potere che noi ti garantiamo! »
« Non ti azzardare a sfiorare neanche uno solo dei miei nakama!!! » urlò lei, mutando in acqua per liberarsi dall’incantesimo e dirigendosi verso di lui a tutta velocità.
Lui fu rapido a difendersi con uno scudo fatto di una strana nebbia viola.
Lluvia cadde a terra, ma si rialzò subito in preda alla furia. Provò più e più volte a colpirlo, ma lui precedeva ogni sua mossa. Il ritmo dei suoi colpi divenne sempre più lento, mentre quello di Josè diventava sempre più incalzante. Cadde a terra nuovamente e si rese conto di non essere in grado di batterlo.
“Sono stata una stupida! Pensavo davvero di poterlo fermare da sola qua nel suo covo? E ora non posso arrestarlo… Non posso frenare la sua vendetta su Fairy Tail e sarà colpa mia se li attaccheranno. Se solo fossi riuscita ad arrivare da Gazille in tempo…”.
Una lacrima le rigò il volto, mentre alcuni scagnozzi di Josè continuavano a colpirla. Si accasciò al suolo chiudendo gli occhi e abbandonò ogni speranza.

Appena sentì un tonfo sospetto in lontananza, Gray accelerò il passo. Il corridoio sembrava non finire mai: si stendeva davanti ai suoi piedi come un infinito tappeto di pietra.
Non avrebbe saputo dire da quanto tempo stesse correndo, ma sapeva solo che era troppo. Una porta! Una fottutissima porta dove entrare: era quello tutto ciò che cercava.
"Che mi sia sbagliato? Forse non era Lluvia… No, è impossibile! Sono sicuro di averla vista".   
Poi, finalmente,
il muro apparve interrotto da un uscio di legno. Gray esultò, ma fu colto di sorpresa quando, prima di poter entrare, un uomo uscì inaspettatamente da terra e gli si parò davanti.
« Non Non Non… Monsieur Sol non ti farà passare» disse l’uomo accarezzandosi i baffi affusolati.
« Tu sei… uno degli Element Four! » si ricordò il mago di ghiaccio.
« La nostra fama persiste ancora, a quanto pare » ridacchiò l’altro, compiacendosi.
« Cosa avete intenzione di fare? »
« Davvero non lo sai? Non Non Non… Sciocco… Se sei venuto qua, vuol dire che sei già a conoscenza di tutto. Perché me lo chiedi? »
Gray si scagliò contro l’uomo, che però fu pronto a rifondersi col pavimento. Il giovane si guardò attorno in cerca dell’avversario che comparve all’improvviso dal soffitto. Gli fu di nuovo addosso, ma il suo attacco fallì ancora.
« Ice make…Hammer! »
Gray tentò più volte di colpire l’Element Four, sempre invano.
Ad un tratto si sentì una voce maschile urlare in maniera quasi folle. Poi delle urla e dei tonfi.
« Lluvia!!! » gridò il mago del ghiaccio riconoscendo la voce dell’amica. Si fiondò sulla porta, ma anche stavolta Monsieur Sol lo precedette.
« Cosa le state facendo? » chiese Gray arrabbiatissimo, stringendo i pugni per reprimere la sua ira.
« Josè sta solo tentando di farle cambiare idea. Tutto qua. Può fare resistenza quanto vuole, tanto, con le buone o con le cattive, il suo parere muterà. Non Non Non… » rispose l’altro ridacchiando.
« Maledetto!!! »
Gray gli si scagliò addosso con tutta la forza che poté. Questa volta lo colpì.
Mentre da dietro la parete si udivano altri tonfi, lo scontro continuava. Monsieur Sol stava avendo la meglio. Il mago di Fairy Tail continuò ad attaccare, ma sebbene rispetto a prima riuscisse a mandare a segno qualche colpo in più, non era in grado di poter battere il nemico.
Si fermò per prendere fiato.
« Non m’importa quali siano i vostri piani, » disse pulendosi col dorso della mano da un rivoletto di sangue che colava dalle labbra « ma non dovete permettervi di fare del male ai miei nakama. Qualsiasi cosa oserete fare, vi scatenerà contro l’ira di Fairy Tail ».
« Oh, che paura! I moscerini si arrabbieranno con noi! » disse l’altro ridacchiando.
« Fossi in te, non riderei! » una voce femminile, ferma e sicura, colse di sorpresa entrambi.
Erza stette un attimo immobile, poi gettò il mantello mostrando una posa ritta e fiera. Al suo fianco, il piccolo Happy galleggiava in aria.
« Erza! » esclamò sollevato Gray.
« Che piacevole visita! Non poteva certo mancare Titania di Fairy Tail! Non Non Non… » 
« Gray, Happy: entrate e soccorrete Lluvia. Io mi occuperò di questo bastardo » disse Erza con tono sempre fermo e deciso, mentre avanzava verso il suo nuovo avversario con passo sicuro. I due obbedirono immediatamente e, mentre scomparivano dietro alla porta, lo scontro ebbe inizio.

 

 


Eccoci qua con un altro capitolo. Se devo essere sincera, mi sembra di aver scritto tanto ma di aver detto poco! XD Succedono poche cose in questo capitolo, ma va bene così.
Comunque, noto con piacere che altre persone, a parte la carissima Kymyit, stanno seguendo la storia. Tra queste, Marie_92, che ha avuto l'apprezzatissima cortesia di recensire! Bene! ^^ Grazie davvero.
Ad ogni modo, penso che sia inevitabile che Natsu faccia una delle sue cacchiate e distrugga tutto mettendo di mezzo colpevoli ed innocenti! XD E l'idea che Gray possa finire nel bagno femminile di Phantom nudo, mi ha fatta morire dalle risate! ahaha!
Va bene, vi lascio! A presto col prossimo capitolo! ^^

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