Legame Indissolubile,,

di Pulce_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** amare fa male ***
Capitolo 2: *** figure di merda: istruzioni per l'uso ***
Capitolo 3: *** Iniziano i guai. ***
Capitolo 4: *** ecco cosa succede ad avere come amica una strizzacervelli ***
Capitolo 5: *** Solo sesso... ? ***
Capitolo 6: *** Le prime castagne dell'anno ♥ ***
Capitolo 7: *** Peccato Sublime ***
Capitolo 8: *** Lacrime Amare ***
Capitolo 9: *** Un idea bizzarra. ***
Capitolo 10: *** La scelta ***
Capitolo 11: *** Un nuovo inizio ***



Capitolo 1
*** amare fa male ***


Legame Indissolubile

 

S

 

ento persone parlare nella stanza di fianco a questa, ma le frasi che arrivano alle mie orecchie sono ovattate, in secondo piano. Altro occupa la mia mente in questo momento. Lui, il calice tentatore che mi ha offerto con sguardo provocatore, le sue mani che esperte risalgono sulla mia schiena, causandomi brividi incessanti.

Io e lui, Fabio. Il suo migliore amico. Un gemito mi sfugge dalle labbra serrate, mentre le sue sono intente a mordicchiarmi il lobo di un orecchio -soffiandoci sopra sensualmente- rosse e gonfie per i molteplici baci rubati.

Sbatto contro alla porta, soffocando un leggero urletto, per quanta è la forza che sta usando. Lui alza il capo, spiazzandomi con gli occhi languidi e liquidi di desiderio, e i suo capelli color pece scompigliati dalle mie mani che si sono impossessate delle sue ciocche ribelli, tirandole leggermente.

Socchiudo gli occhi, inarcando la schiena quando sento la sua mano destra massaggiare il seno sinistro, passando sopra al capezzolo inturgidito da tante attenzioni e scoprendolo dal reggiseno ormai d’intralcio. Con sempre più foga gli slaccio i bottoni della camicia bianca che ha indosso, ansiosa di sentire la sua pelle bollente a contatto con la mia. Saggio i suoi muscoli, facendo aderire con un'unica mossa  i nostri due corpi, sentendo di essere arrossita completamente, mentre una sua mano fattasi più ardita, ha oltrepassato indisturbata l’elastico delle mie mutandine, causandomi un ansimo strozzato.

“Dio Alessia, sei bollente…”

Mormora in un sussurro sensuale, con voce roca dall’eccitazione, chinando il capo sopra il mio petto e mordendo, leccando e suggendo il mio seno. Ormai non riesco neanche a pensare lucidamente, tanta è la voglia di averlo dentro di me, in me, per sempre.

Anche se so che questo non sarà mai possibile, una dura verità, che mi costringe a chiudere gli occhi, impedendo a una lacrima di solcare le guancie bollenti.

Boccheggio non appena Fabio inizia ad accarezzarmi eccitandomi più del dovuto, attaccandomi a lui e facendo scontrare i due sessi, protetti solo dall’intimo ormai di troppo. Lo sento, duro, turgido, pronto.

E sbarro gli occhi, fissando il mio sguardo nel suo, un secondo prima di iniziare una danza peccaminosa fatta di baci e morsi.

“Ti voglio, Fabio.”

Riesco a sussurrare con voce arricchita dal desiderio, strusciandomi sopra di lui, per dare maggiore importanza a quelle tre parole dette dalla passione, ma anche dal mio cuore che non la smette di sanguinare, ferito mortalmente proprio dall’uomo che mi sovrasta con il suo corpo, schiacciandomi contro la porta

“ridillo”

Esclama lui, sussurrandomi eroticamente mentre mi lecca il collo, passando più volte su una porzione di pelle, particolarmente arrossata. Che bastardo. Come posso rispondere con la sua mano che mi sta facendo tremare le ginocchia in modo eccessivo?

“F-fabio, fammi ah, tua…”

Dico, aggrappandomi maggiormente a lui, respirando il suo odore pungente, che mi solletica le narici, odore di uomo.

Subito mi solleva, facendo scontrare i bacini in una danza peccaminosa, accarezzandomi una gamba fino all’interno coscia, ben cosciente di quello che scatena nel mio corpo. Istintivamente mi aggancio a lui, serrando le gambe sulla sua vita e affondando il viso nell’incavo del suo collo, chiudendo gli occhi e ansimando dal piacere.

Con un’unica spinta scivola dentro di me, emettendo un ansimo di liberazione, sgranando poi gli occhi e gettandosi sulle mie labbra, mentre le spinte si susseguono veloci, accompagnate dai gemiti che risuonano nella stanza.

Le mie Mani  artigliano la tua schiena, nel momento in cui sento il tuo fiato caldo sul mio collo.

Che sto facendo?

La vista incomincia ad annebbiarsi, piacere, alcol, frenesia.

Sento solo le tue mani che si muovono esperte sul corpo, stringono, accarezzano, sfiorano.

I tuoi baci fugaci e desiderati, spinte sempre più frequenti e più forti, l’eccitazione che cresce sempre di più, Un ultimo affondo dentro me e la voglia ha la meglio, ti liberi con un urlo liberatorio, accasciandoti sopra il mio corpo, mentre la passione prende il possesso di me, e i muscoli si tendono, assieme alla schiena che si inarca. L’orgasmo mi investe come un fiume in piena, segnando la fine del mio tradimento. Il respiro affannato piano piano si regolarizza, e il battito del cuore diminuisce, mentre una lacrima ribelle sfugge al mio controllo. Solo le stelle sono state testimoni di questa unione, ci osservano da fuori, silenziose e luminose ci proteggono. Lasceranno spazio all’alba che ci svelerà nudi, portando con se tutte le conseguenze di questo gesto sconsiderato.

 

 

R

iscritto il primo capitolo, se volete lasciate una piccola recensione, magari in questo modo si spiega tutto più semplicemente. Ok, no non è vero solo che la mia malata immaginazione aveva bisogno di almeno una scena HOT xD Vorrei sapere se ho fatto bene o se vi piaceva di più quella che c’era prima (tranquilli ce l’ho salvato sul pc ;D) Pareri critiche o considerazioni sono ben accetti!

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

 

;D

 

Ecco una storia nata dal nulla, un po’ per gioco, originariamente era solo una storia completa, con un capitolo, ma poi in una strana mattina d’estate mi è venuto un lampo di genio, che mi ha fatto scrivere tutto il secondo capitolo, questa storia sarà divertente e sadica (soprattutto nei confronti della povera Alessia che ne passerà di tutti i colori xD) allora, come vi è sembrata fino ad ora?

Questo però è solo un assaggio, se siete curiosi di sapere che cosa succederà a questi poveri disgraziati fate un favore sia a me sia a voi stessi: leggete anche gli altri capitoli. J

E vi ricordo che anche una piccola recensione o un aggiunta alle storie preferita può rendere me, barbona che non ha nient’altro da fare se non torturarvi con queste storielle, molto felice J

Non siete curiosi di sapere se i nostri Fabio & Alessia riusciranno a cavarsela?

Allora alla prossima cari miei,

 un bacione, la vostra Ele

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Capitolo 2
*** figure di merda: istruzioni per l'uso ***









U



Figure di merda: Istruzioni per l'uso.



n forte dolore alle tempie. Ecco l’unica cosa che sento ora. Un grande, grandissimo dolore alle tempie. Quanto ho bevuto l’altra notte? Tanto, molto, troppo. Stupida. Sono una grande stupida. E l’unica cosa che ho ottenuto è un grandissimo mal di testa. Cerco inutilmente di massaggiarmi le tempie. Cazzo. Sono un fascio di nervi. Le bocca impastata e le palpebre che non hanno la minima intenzione di sollevarsi poi non aiutano per niente. Tutti noi sappiamo quanto difficile è abbandonare la comoda postazione sul letto. Cosa aggravata dal fatto che ogni muscolo che tento di muovere mi lanci una fitta spaventosa. Male, sono proprio messa male. Dopo un mugulio di protesta i miei occhi si abbassano sull’orologio che è posto sopra al comodino in legno. 10.50. però, ho dormito un po’ eh? No, frena, frena, frena, io non mi ricordo affatto di aver mai comprato un comodino in legno. C’è qualche cosa che non quadra. Giro lentamente il capo, sbarrando gli occhi quando nel mio campo visivo invece che un semplice lenzuolo bianco si trova un corpo. Ossantissimo sono nella merda. Chiudo gli occhi di scatto e continuo a massaggiarmi le tempie con le dita, cercando di alleviale il dolore mentre un ondata di ricordi mi investe in pieno.

Tradimento, festa, alcol, Lui.

Oh Cazzo.

Sono perfettamente cosciente di essere rigida come un palo ma non posso farci assolutamente nulla, la “me” disinibita e disinvolta grazie all’alcol di ieri ora è tornata la paranoica e timida di sempre è tornata prepotentemente a galla.

L’improvviso tocco del suo braccio sul mio fianco mi fa sobbalzare, un po’ per la sorpresa e un po’ per il fatto che il semplice contatto durato pochi secondi mi ha provocato un brivido lungo la schiena dorsale.

“rimani!” urla il cuore.

“scappa!” interviene la ragione.

“cazzo” mormora la coscienza, che ora è più sporca che mai.

Se fino alla sera prima il cuore, ebbro di felicità se la dava alla pazza gioia, la ragione un po’ brilla taceva o mugugnava frasi sconnesse e la coscienza era stata messa sapientemente a tacere, ora tutte e tre si facevano sentire, urlando e scalpitando dentro la testa.

Calma.

Ora, riorganizziamo i fatti.

Sono in un letto.

Con il migliore amico del mio ragazzo.

Ho delle fitte allucinanti alla testa e non credo nemmeno di sentirmi molto bene.

Inutile sottolineare che sono nuda.

E lui anche.

Il lui in questione e tremendamente belle e terribilmente bravo.

Un mix pericolosissimo.

Ora, la prima cosa da fare in questi casi è recuperare il vestiario, che è finito dio solo sa dove.

Con un abile e calcolata mossa sguscio fuori dal lenzuolo, unica cosa che salvaguardia il mio corpo, per rotolare senza grazia a terra. No, seriamente, un salame al confronto è nulla.

Ovviamente a coronare questo momento c’è la risata cristallina del ragazzo che si sta chiaramente prendendo gioco di me.

Il cosiddetto Fabio – Fabio! Dai, andiamo, trovarne un altro con un nome un po’ più decente, chessò, Alessandro, Stefano, Matteo …- si guadagna un ringhio, un imprecazione e un occhiataccia, tutto dedicato a lui.

Il solito ghigno irritante prende posto sul suo viso, facendomi incavolare più di quanto non lo fossi già stata, se uniamo a questo anche il dolore fisico e quello psicologico … bingo!

Se non altro litigando la tensione si allenta e ridiventiamo semplicemente Fabio & Alessia.

Questa è l’unica valvola di sfogo che ho ora, in questo modo mi sembra molto più semplice affrontare tutto ciò che è successo questa notte.

Perché ora non ci riesco, troppe informazioni, troppi, pensieri, ora mi colpiscono come una diga in piena, senza argini di controllo.

“Non una parola.”

Mormoro con tono glaciale e tagliente.

Parlare di quello che è successo ieri ora è l’ultimo dei miei pensieri e questo l’idiota dovrebbe capirlo.

Ma si sa che in quando a capire le cose gli uomini sono totalmente negati e lui non è affatto un’eccezione.

“su cosa?”

Chiede, facendo il finto tonto e passandosi una mano sui capelli, quei bellissimi capelli color nero pece, -non troppo lunghi, non troppo corti, semplicemente perfetti -

Deve aver notato la mia aria imbambolata fissa su di essi perché un guizzo di soddisfazione gli attraversa lo sguardo, -quelle iridi verdi smeraldo che osservano attente ogni mio movimento, ogni mia singola azione-

In questi casi parlare non serve, una cuscinata è più che sufficiente.

“andiamo, lui ti ha  tradito e tu hai tradito lui, punto. Non c’è altro da dire.”

Amo la sua freddezza e il suo cuore di ghiaccio.

“grazie per la l’illuminante spiegazione ma io NON uso le persone per dimenticarne delle altre”

Rispondo scocciata mentre recupero il reggiseno finito ovviamente sotto il letto, il che comporta ovviamente mettersi a gattoni e allungare il più possibile la mano, sotto lo sguardo divertito di Fabio.

“è quello che hai fatto mi pare”

Osserva mentre recupera la camicia bianca lanciata da qualche parte nella stanza la sera prima, coprendo così i suoi perfetti addominali, risultato di anni di nuoto.

“e-ero alcolizzata, non ero cosciente!”

Mi difendo usando come scusante l’alcol, mentre dandogli la schiena mi rimetto l’indumento appena trovato cercando di nascondere il mio corpo dagli occhi di lui, dal suo sguardo bruciante che percorre le mie curve.

Recuperati e magistralmente indossati anche i boxer si avvicina, arrivandomi silenziosamente alle spalle e sussurrandomi all’orecchio

“ieri sera non sembravi dello stesso parere”

Un brivido percorse tutto il mio corpo e con un gesto improvviso mi scostai da lui, recuperando le mutande finite per terra ed indossandole, celando il mio corpo ai suoi occhi. La verità è che devo tenermi piuttosto alla larga da lui, perché ha lo stesso effetto su di me che avrebbe un magnete su una calamita. Quanto sono poetica!

“ieri sera è ieri sera, oggi è oggi”

Ripeto, cercando di convincere più me stessa che lui.. non devo assolutamente cadere un'altra volta in trappola, la dea bendata stasera mi ha protetto ma non è altrettanto sicuro che…

Un attimo.

Un dubbio mi balena nella mente, un dubbio che non ho calcolato nemmeno per un secondo la scorsa notte ma che ora viene prepotentemente a galla.

“dove siamo?”

Chiedo, sbarrando gli occhi e con un espressione di puro terrore dipinta in volto.

“in camera mia, perché? …”

Lascio anche al povero microcefalo il tempo di riorganizzare i fatti e rendersi conto che siamo nella merda fino al collo.

“Fabio sei in casa?”

Io e lui ci scambiamo uno sguardo terrorizzato, ora pure lui ha la mia stessa espressione, c’è voluto un po’ ma alla fine c’è arrivato!

“s-sì Daniele, arrivo!”

Grida, mentre mi fa segno di nascondermi in bagno, mentre mi lancia la mia maglietta azzurra e i pantaloncini neri che indossavo ieri sera.

Con uno scatto formidabile mi fiondo in bagno, acquattandomi dietro la porta e richiudendola, maledicendomi più volte e sbirciando dal buco della serratura.

Sono una cretina, eppure avrei dovuto ricordarmelo che Daniele –il mio fidanzato- ogni mattina viene a casa di Fabio per fare jogging.

Purtroppo la mia visuale non è perfetta, riesco solo ad intravedere la scena, mentre stringo spasmodicamente la maglietta che tengo in mano.

Merda, merda, merda. Sono nella merda!!

“bè, non sei ancora pronto?”

Chiede, con la sua voce allegra e squillante, mentre entra in casa prima che Fabio possa impedirglielo.

“bè, ecco io, veramente ho avuto da fare”

Mormora e solo in un secondo momento il mio ex fidanzato –perché sono sicura che dopo questa immane cazzata mi lascierà- mette a fuoco la situazione, puntando lo sguardo sul letto che è in condizioni penose. Ora, il mio ragazzo non è mai stato un genio ma credo che in questo caso ci possa arrivare anche un lattante.

“notte di fuoco eh? Ma perché non me lo ha… ”

Si è bloccato a metà frase, perché si è bloccato a metà frase?!

Non lasciamoci prendere dal panico, mi serve una via di fuga, a che piano abita Fabio?

No, buttarsi dalla finestra non è una possibile via di fuga, sotterrarsi neanche, ma perché non hanno ancora inventato il teletrasporto?

Un attimo! Il cellulare, ho il telefono nella giacca! Dov’è la giac …

“che cosa ci fa la giacca di Alessia qui?”

Ora sono davvero nella merda, e il tono arrabbiato della voce non fa presagire nulla di buono.

“stai calmo, ieri l’ho incontrata in un pub e ci siamo fermati a parlare, dopo lei ha dimenticato la giacca e io l’ho portata qui”

Fortunatamente Fabio è un genio nell’inventare balle, insomma un attore fantastico.

“Alessia?!”

“NO! La giacca!”

Stiamo cadendo nel drammatico, non posso continuare così. Cercando di non fare il benché minimo rumore mi infilo la maglietta, so che è rischioso ma non posso continuare a restare in intimo, mi si stanno paralizzando gli arti.

Grazie alla mia proverbiale fortuna però riesco non solo a far cadere il bucato di Fabio, che mi cade in testa sommergendomi totalmente, ma anche ad aprire la porta, sbattendoci contro e cappottandomi in avanti, finendo a terra ricoperta di vestiti.

“ALESSIA?!”

Sono fottuta.

 

N N N N

 

 

SPAZIO AUTRICE

 

 

 

&!

 

B

uongiorno a tutti e grazie per aver letto la mia storia, spero di non avervi deluso con questo nuovo pezzo di storia, grazie a tutti, alle 246 persone che hanno letto la storia e a valli che l’ha messa tra le storie da ricordare e grazie anche a veronica91 e a vanity che l’hanno messa tra le seguite, è molto importante per me sapere i vostri pareri, alla prossima e un altro bacione, non smetterò mai di ringraziarvi soprattutto alle tre fantastiche persone che l’hanno commentata.

 

@ Sssundew:

Ti ringrazio infinitamente per aver commentato la mia piccola storia e grazie per avermi fatto notare quegli errori, forse il mio più grande difetto è che alla fine non rileggo quasi mai e pubblico subito, quindi credo che anche in questo capitolo ci saranno parecchi errori. {ps: ho corretto gli altri grazie mille sei stata di grande aiuto**}

[cit.] in altri citi il loro amore.

Dove? Il fatto è che è una scena un po’ confusa, si stanno usando a vicenda ma chissà che non salti fuori qualche cosa di più<3

Se ti va ti invito a commentare anche questo capitolo, ero indecisa sulla conclusione ma visto che io sono diabolica i miei personaggi hanno tutti una buone dose di sfiga, dipende anche dal mio umore XD

@ Lights:

è proprio questo l’effetto che volevo trasmettere, l’ho scritta in un momento un po’ “no” e volevo sfogarmi in qualche modo, quale soluzione migliore se non intossicare questo fantastico sito?

Alla prossima (spero) ciao

@ Jessikinacullen:

volevi la storia? Ecco la storia XD

questo capitolo è dedicato a te, non credo che l’avrei scritto se non aveva quell’incentivo in più.

Domande? Fatti avanti, risponderò a tutte

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Capitolo 3
*** Iniziano i guai. ***



U

Iniziano i guai




na stupida. Sono stata una perfetta idiota, ma me ne rendo conto solamente ora, quando sento gli occhi sbarrati di Daniele guardarmi, o meglio guardare una ragazza ricoperta di vestiti sul pavimento. Bene, a questo punto potrei uscirne con un “Alessia? E chi cavolo è? Io sono Samantha baby.” Dato che non mi ha ancora guardato in faccia. Ha solo visto una ragazza rotolare sul pavimento sotto gli occhi attoniti di Fabio. Una delle tante. Ieri pensavo che sarebbe stato un attimo, un'unica volta in tutta una vita, un ricordo tenuto segreto, sottratto da mille ricordi di me e Daniele. Ma ora mi rendo conto che non è così. Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia il mio ragazzo. Sono una stupida. E mi sembra anche di vedere la scena a rallentatore, il suo sguardo che da scioccato diventa disgustato, gli insulti, le urla, le lacrime che calde mi solcano le guancie.

Bum.

La porta che sbatte.

Bum.

La mia vita che crolla.

Come un castello di carte, costruito con tanta fatica, e basta un semplice sbaglio, un po’ di vento, per far crollare tutto.

Sono lacrime di coccodrillo le mie, ne sono consapevole. Ed è stupido, scommetto che lui quando mi ha tradito non ha pianto neanche un po’. No, lui mi ha guardato sorridendo come tutti i giorni, pensando che non sapessi. Pensando che fossi troppo ingenua per sospettarlo, o stupida per capirlo.

“Ale, io…”

Sento la voce di Fabio come un rumore ovattato, proveniente da troppo lontano per sentirlo. Vedo solo le sue lebbra muoversi, danzare davanti a me. E sorrido amaramente, pensando che forse, infondo me lo merito.

“ascoltami, ti prego.”

E mi ritrovo a tremare, ancora stesa sul freddo pavimento di camera sua. Ora sembro pazza, mi ci vorrebbe una strizzacervelli in questo momento, o ancora meglio un grande palazzo da cui buttarsi giù.

“rispondimi cazzo!”

“LASCIAMI STARE!”

Un urlo, due parole.

Mi alzo e corro via.

Lontano, prendendo contro a varie persone, che mi fissano attonite.

Bè, non avete mai visto una ragazza che strilla mezza nuda uscire da una camera di corsa?

E corro, veloce, concentrandomi su quello, sui movimenti da fare per continuare senza fermarmi, a contare i passi, uno, due, dieci, venti, cinquanta, cento.

Via, sempre più veloce, con il vento contro, i clacson che suonano, le macchine che inchiodano e le persone che urlano.

E poi alla fine decellero, fermandomi.

Dove sono?

Davanti ad un negozio, chiuso per lutto.

Ma dai, che coincidenza. se vedete il mio cuore, salutatemelo.

Un quartiere sconosciuto, ovviamente. Con la fortuna che mi ritrovo come potevo non perdermi?

Almeno quando sono uscita piangendo mi sono ricordata di prendere la giacca.

La giacca.

Telefono. Rubrica. Daniele. Lacrima. Fabio, rantolo, Lucia. Chiama.

“ehi bella come stai?”

“L-Lucia, per..faavore, vieni a p-prendermi.”

Lacrime, singhiozzi, voce che trema.

Assurdo, io che piango.

“ehi, calma, ascolta la mia voce, fai un bel respiro, chiudi gli occhi e calmati.

Ora dimmi dove sei.”

Come se ci vedessi qualcosa, con gli occhi appannati. Stupide lacrime.

“Via Teuliè.”

“ora arrivo.”

Bip.

Chiamata conclusa.

Bene, ora posso tornare a piangere.

 

N N N N

 

“come sta?”

“è da una settimana che se ne sta in camera e non parla con nessuno.”

Lucia, e una voce familiare.

Chi mi disturba? Infondo il piumone è così comodo.

Perché non posso dormire tranquilla?

Non ho lasciato il letto va bene, e allora? Che ve ne frega.

Dovrei fare una doccia.

Ma perché abbandonare il letto?

Mi state chiedendo troppo, una cosa alla volta.

Prima bisogna aprire gli occhi, poi alzarsi dal letto, guardarsi allo specchio, inorridire per lo stato in cui sono, scuotere le spalle, preparare tutto per una bella doccia  e recuperare lo shampoo.

Sgneeek.

La porta che si apre. No dai, chiudetela per favore, troppa luce.

Una sagoma si avvicina, togliendosi il cappotto e avvicinando una sedia al letto.

E mi nascondo ancora di più sotto il piumone, sperando che lui se ne vada.

Lo riconosco dal profumo, dal passo deciso ma allo stesso tempo un po’ incerto, mentre si morde il labbro guardandomi.

Non lo vedo, ma lo immagino.

Ma non è mai stato il tipo che si arrende facilmente.

 Vai via. Sono stanca.

“vfi vea. Sgeo scarla.”

Ok, riproviamoci.

“Vai via.”

Già meglio.

Sento la sua mano fredda sulla guancia, che la accarezza con dolcezza.

Siamo sotto natale, fuori fa freddo.

E me lo immagino attraversare la città avvolto dal suo cappotto, mentre rabbrividisce per il freddo e suona al citofono.

“Alessia non puoi continuare così.”

“che te ne frega di quello che faccio io?”

“ascolta, non avrei dovuto”

“già, non avresti dovuto.”

“ascolta Ali, mi dispiace, ho già parlato con Daniele, vedrai che ”

Daniele. Mi fa male dentro il petto. Ma non c’è il cuore, non più.

Almeno ora avrò un pensiero in meno da tenere a bada.

Ora sia la mente che la coscienza stanno zitte.

Bastarde.

“dai Ale, tu hai perdonato lui, vedrai che lui perdonerà te!”

Fosse semplice.

Lo guardo sorridendo. Proprio non ci arriva.

L’ho sempre detto che gli uomini non sono molto sagaci.

Al confronto il mio gatto che sta accoccolato ai piedi del letto è molto più intelligente.

Scommetto che tu Napo, avresti già capito tutto, non è vero?

Povero Fabio, mi fa quasi tenerezza.

Non si accorge che il problema non è Daniele, ma lui.

Come farò a guardarti ogni giorno e fare finta che non sia successo nulla, se il mio cuore batte solo per te?

 

 

 

“hai ragione, grazie, sei un vero amico.”

 

N N N N

 

 

SPAZIO AUTRICE

 

;D

 

 

G

razie di cuore a tutti quelli che hanno recensito, ma anche alle meravigliose persone che hanno letto il primo capitolo (565) e anche il secondo (215) vi ringrazio davvero di cuore, mi fa molto piacere vedere che piace almeno un po’ questa strana storia xD

E ovviamente ringrazio anche le tre persone che l’hanno messa tra le preferite e le altre tre che l’hanno messa tra le ricordate.

E anche le undici che l’hanno aggiunta alle seguite, veramente grazie di cuore, non ho parole, mi riempite di gioia **

Non posso non ringraziare di cuore le Otto  fantastiche anime pie che l’hanno commentata, per me è importante sapere che cosa ne pensate e sentire i vostri pareri e le vostre opinioni!

Scusate tantissimo se non ho aggiornato per molto tempo ma non è stato diciamo un bel periodo per me xD

Spero che questo capitolo vi piaccia, mi raccomando fatemi sapere, mettetela così, più recensioni vedo più mi date la carica per scrivere e quindi, matematicamente il capitolo arriva prima xP

Ahaha, nodai scherzo! Ma mi date sempre una grande energia e voglia di scrivere, grazie di cuore J

 

&!

@ Rouge:

eh sì, devo dire che mi rivedo un po’ in Alessia, dato che sembro un elefante in un negozio di cristalli quando mi muovo xD

e inoltre sì, siamo proprio agli inizi, poi si vedrà meglio, ma credo che in questo capitolo che cose si siano chiarite sui suoi sentimenti, ovviamente non è tutto rose e fiori e ci saranno molte novità e cambiamenti, chissà xD

un bacione

@ Chiara 84.

 Eh sì, la nostra povera Ali non ha molta fortuna, e vedrai che avrà la punizione che merita ma infondo tutti sbagliamo no?

Un bacio e spero di leggere una tua recensione anche in questo capitolo

@ _Deny_:

eh, gli imprevisti ci sono sempre xD

altrimenti che storia sarebbe?

Vedremo come se la caverà la nostra Alessia ;)

E più o meno i personaggi li hai inquadrati, bravissima!

@ Favolosa:

tranquilla J

magari farò dei missing moment a rating rosso più avanti ma non credo che alzerò il livello del rating

un bacione 

@ Rodney:

ti ringrazio molto dei complimenti xD

continua a recensire anche tu, mi fate un enorme piacere J

alla prossima, un bacio

 

 

 

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Capitolo 4
*** ecco cosa succede ad avere come amica una strizzacervelli ***


 Ecco cosa succede ad avere come amica una strizzacervelli

"S

piegami meglio perché non credo di aver capito.”

La faccia sbigottita di Lucia davanti a me non mi aiuta.

Come faccio a spiegare qualcosa che non credo di aver capito neanche io?

“Io, non so che cosa mi è preso, cioè sì avevo bevuto ma solo un bicchiere, sono sicura di non essermi ubriacata.”

Questa era la conclusione di ben una nottata insonne, passata a rigirarmi fra le lenzuola.

“cosa?”

Reazione prevedibile.

“Lucy, voglio dire che ero perfettamente sobria!”

Scoppiai esasperata, avvolgendomi ancora di più nel caldo piumino che avevo addosso.

Ne ero sicurissima. Ricordavo perfettamente quello che era successo, ero andata a quella stramaledettissima festa e avevo preso un bicchiere di vino, ma nient’altro!

“ne sei proprio sicura? Non so, magari ti hanno messo qualcosa dentro al bicchiere senza che tu te ne accorgessi e …”

Sbuffai scocciata

“Cristo! Era una festa di addio al nubilato, non un raduno di spacciatori incalliti!”

Lucia si alzò dal divano dove era seduta e presa a girare nervosamente in circolo. Quando le sfuggiva qualcosa o non arrivava ad una soluzione che la soddisfacesse finiva sempre così.

“Ricapitoliamo, tu sei andata a quella festa, e SOBRIA cioè in pieno potere di ogni tua facoltà mentale sei … andata a letto con Fabio?!”

“Lucia, finiscila di psicoanalizzarmi, non so nemmeno io che cosa ho in testa!”

Sì, indovinato, la mia amica era proprio una strizzacervelli, e ovviamente in quel momento ero il suo “caso personale”

“e come ti senti al riguardo?”

Ecco una di quelle domande preparate, che usava probabilmente con tutti. Strano ma con me funzionò.

“uno schifo, io davvero non so che cavolo mi è preso, non ragionavo proprio! Cavolo, cavolo cavolo, sono una stupida, cioè non ci dovevo proprio andare  quella festa, non sarebbe successo nulla e io e Daniele saremmo ancora insieme!”

Se fossi stata davanti ad un giudice me la sarei cavata per infermità mentale, ma non era così semplice.

Soprattutto perché sapevo perfettamente che avrei commesso quello sbaglio mille volte ancora, era più forte di me.

“secondo me tu sai perfettamente perché lo hai fatto.”

Andiamo, è già difficile rendersene conto, come pretende che possa dirlo addirittura ad alta voce?

“ok, basta la seduta è finita.”

“ma cosa intendi fare con Daniele?”

Bella domanda.

“bè, cercherò di farmi perdonare …”

Mormorai, giocherellando con un lembo del pigiama che mi aveva prestato Lucia.

“cosa? Ascolta tu avrai anche sbagliato ma lui ha fatto lo stesso! Quello non vale nemmeno la metà di uno stracchino andato a male!”

Borbotto Lucia, mentre finiva la sua tazza fumante di cioccolata.

“ma io gli voglio bene”

Dissi dopo una piccola pausa.

“non è vero.”

Roteai gli occhi scocciata.

Uffa, ormai mi conosceva meglio di quanto io pensassi.

“Ascolta, Daniele è un uomo fantastico, lui c’è sempre stato per me, mi ha sostenuta nel momento del bisogno e …”

“ed è andato a letto con un’altra proprio mentre tu credevi di essere incinta, o sbaglio?”

Nodo alla gola.

“no, cioè si, ma ha detto che gli dispiace, che ha sbagliato e che”

Ma Lucia continuò interrompendomi una seconda volta

“e che non vuole perdere il grande amore della sua vita per una cazzata del genere, la so a memoria questa parte sai?”

Mugugnai un mezzo insulto a bassa voce.

“Insomma Ale! Lo sai benissimo che queste parole non valgono nulla! Quante volte le avrà dette?”

Molte, tante, troppe.

“e poi l’unico motivo per cui siete ancora insieme è che tu hai paura.”

La guardai offesa

“non è vero! io lo amo con tutto il mio cuore, Lu! Lo sai benissimo! Siamo insieme da sette anni!”

“rispecchi pienamente la tipica ragazza indecisa. Per paura di sbagliare ti attacchi a qualcosa o qualcuno, convincendoti che stai facendo la cosa giusta e una volta che si presenta qualcosa di nuovo, di diverso tu ci rinunci per paura di farti del male, andiamo Ale buttati!”

“hai letto l’oroscopo stamattina? Guarda che hai visto il segno sbagliato, io sono sagittario.”

Sotto lo sguardo scettico della mia amica sorseggiai la cioccolata calda e scossi il capo, sospirando stancamente.

“ti prego Lucy basta, non ne posso più.”

Lei mi guardò con tenerezza e si sedette sul divano di fianco a me abbracciandomi.

“ne parleremo un'altra volta allora. ma non puoi scappare in eterno.”

“in eterno no, ma per qualche annetto forse …”

“scema!”

 

 

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin

 

 

Il suono del campanello fece sobbalzare tutte e due e Lucia si alzò subito per aprire la porta.

“un attimo! Insomma chi cavolo è?”

“sono Daniele, Lucia apri immediatamente questa porta, lo so che Alessia è lì!”

Silenzio.

 

 

 

N N N N

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

G

razie di cuore a tutti quelli che hanno recensito, ma anche alle meravigliose persone che hanno letto il primo capitolo (717) il secondo (326) e anche il terzo (126)vi ringrazio davvero di cuore, mi fa molto piacere vedere che piace almeno un po’ questa strana storia xD

E ovviamente ringrazio anche le sette persone che l’hanno messa tra le preferite e le altre quattro che l’hanno messa tra le ricordate.

E anche le sedici che l’hanno aggiunta alle seguite, veramente grazie di cuore, non ho parole, mi riempite di gioia **

Non posso non ringraziare di cuore le otto fantastiche anime pie che l’hanno commentata, per me è importante sapere che cosa ne pensate e sentire i vostri pareri e le vostre opinioni!

Avevo già scritto questo capitolo, quindi sono riuscita ad aggiornare la storia la settimana seguente, dopo averlo revisionato tipo diecimila volte, ripetendomi che era schifoso e ignobile xD

Bè alla fine l’ho postato quindi non vedo l’ora di leggere le vostre recensioni, che mi spronano ogni volta di più. E poi vedo che molte persone leggono la storia e mi fa molto piacere! Grazie, grazie, grazie.

Dunque io non sono mai stata brava in queste note finali e scusatemi ma ormai sto davvero sclerando!

Ps: ho cambiato titolo, e anche l’introduzione, che ne dite?

Cooooomunque passiamo alle recensioni va che è meglio xD

 

&!

 

@FRE85:

grazie mille! Mi fa piacere che si provi questa sensazione perché era proprio l’effetto che volevo ottenere J

Un bacione, continua a leggere la storia e fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto

 

@Rodney:

eh già! Dai cercherò di farmi perdonare! Comunque questo capitolo non è arrivato a distanza di mesi grazie a dio xD Goditelo và!

Eh già, questo capitolo è abbastanza strano, ma visto che si tratta di me è abbastanza normale ù.ù

aspetto di sentire il tuo parere, un bacio

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Capitolo 5
*** Solo sesso... ? ***


 Solo sesso?

 

O

ddio, ma perché cavolo Daniele aveva il potere di apparire nei momenti meno opportuni?

In questo preciso istante vederlo è decisamente l’ultima cosa che voglio fare, eppure eccolo lì, dietro la porta, liscia superficie che ci divide.

Sentendo la sua voce il mio povero cuore ha fatto un balzo in gola, e le ginocchia hanno iniziato a tremare, come quando da piccola al parco giochi vedevo una giostra altissima e avevo una paura tremenda di salirci. Daniele è quasi come un ottovolante in questo momento: hai paura di salirci ma ormai il biglietto lo hai già preso.

 Solo non voglio affrontarlo, non qui, non ora.

Ho bisogno di chiarire un attimo le idee, fino a ieri pomeriggio ero sicurissima di amarlo, ma ora?

Con Fabio ero stata impulsiva e sconsiderata, e ora ne dovevo pagare le conseguenze.

Ma sono perfettamente consapevole che io non sono nulla per lui, probabilmente quello alcolizzato era proprio Fabio, perché di solito non mi parlava neanche. Oddio, siamo amici, ma uno di quegli amici delle elementari, che non hai visto per un sacco di tempo e poi … BOM! Te lo ritrovi a casa del tuo fidanzato che scherza giocosamente con lui.

“Alessia, dobbiamo parlare.”

Groppo in gola.

Temevo questa frase.

È una di quelle rari frasi che quando senti tutto intorno a te inizia a girare vorticosamente, come una specie di allarme incorporato che ti avverte automaticamente quando un pericolo è in agguato.

Bene, Daniele era appena passato dalla lista “ok giuro che lo farò dopo” a quella  “occacchio sono nella merda”

Non ho ancora alzato lo sguardo, non ce la faccio. L’ultima volta che mi sono persa in quegli occhi marroni è stata quando lui mi ha visto in casa di … quell’altro.

Cacchio, non riesco nemmeno a dirlo il suo nome.

“Guardami.”

Il suo tono non è mai stato così freddo, me ne rendo conto benissimo e forse lo fa anche lui, mentre mi osserva tremare, forse per la paura, e ammorbidisce la voce.

“Alessia, è normale sbagliare, l’ho fatto anche io.”

Solo in questo momento mi permetto di alzare lo sguardo e incatenarlo al suo, lasciando che un ondata di ricordi mi investisse come una leggera brezza primaverile.

Ora che ce l’ho davanti mi ricordo finalmente di tutto quello che mi ha fatto innamorare di lui, la sua calma, la sicurezza che emana e la sua dolcezza, capace di calmare chiunque.

Il suo profumo mi arriva subito al naso, mentre lo ispiro e capisco che mi è mancato davvero.

Il mio punto fermo, la mia forza.

Ma non è tutto come prima, lo sento, non è la mia unica ragione di vita, almeno non più.

“ti chiedo scusa.”

Ammetto che ha davvero un grande autocontrollo, visto che quando io ero venuta a sapere del suo tradimento avevo dato fuori di matto, urlandogli conto e rompendo il prezioso servizio di porcellane di mia mamma.

Un sorriso scappa dalle mie labbra e noto con piacere che lui, complice, fa lo stesso.

“scusa”

Mormoro a bassa voce, lasciandomi circondare dalle sue braccia forti. Ma per quanto mi sforzi di non pensarci queste non sono le braccia di cui io ho bisogno, quelle che voglio davvero. Mi rendo conto di quanto sono egoista in questo momento, perché so che Daniele lo considero un rimpiazzo, un rimpiazzo da cui però ormai dipendo. Se solo nove anni fa Fabio non si fosse comportato da stronzo probabilmente in questo momento ci sarebbe lui –solamente lui- a consolarmi. Purtroppo non è così. E devo accettarlo. Sento le mani di Daniele che si serrano sulla mia schiena, sento che è geloso marcio, mi rendo conto che lui lo sa.

“non voglio perderti.”

Tre parole sussurrate così piano che non sono neanche sicura che le abbia dette veramente, o se più semplicemente me le sia immaginate.

La sua voce è dolce, gentile, non come quella di Fabio, che è seducente, disarmante e ferma.

Non è possibile mettere a confronto due persone così diverse tra di loro, come il sole e la luna.

Luce e tenebre.

Due facce della stessa medaglia.

Ma anche volendo non riuscirei a scegliere, sia perché tutti e due sono indispensabili per me, sia perche uno dei due non mi vuole nemmeno.

Sono passate due settimane, e lui non si è fatto vivo.

Solo sesso.

È stato solo sesso.

Si lo so, è facile immaginare il contrario, illudersi inutilmente, ma è altrettanto semplice lasciarsi cullare da Daniele, chiudendo gli occhi, sospirando e pensando che forse è meglio lasciare perdere.

Ma non sempre la strada più facile è necessariamente quella giusta.

N N N N

 

 

 

R

iscritto il primo capitolo, se volete lasciate una piccola recensione, magari in questo modo si spiega tutto più semplicemente.

Ok, no non è vero solo che la mia malata immaginazione aveva bisogno di almeno una scena HOT xD

Vorrei sapere se ho fatto bene o se vi piaceva di più quella che c’era prima (tranquilli ce l’ho salvato sul pc ;D)

Pareri critiche o considerazioni sono ben accetti!

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

 

;D

 

G

razie di cuore a tutti quelli che hanno recensito, ma anche alle meravigliose persone che hanno letto il primo capitolo (839) il secondo (403) il terzo (214) e anche il quarto (110); vi ringrazio davvero di cuore, mi fa molto piacere vedere che piace almeno un po’ questa strana storia xD

E ovviamente ringrazio anche le nove  persone che l’hanno messa tra le preferite e le altre quattro che l’hanno messa tra le ricordate.

E anche le ventitré (o.o mama siete tantissimi xD) che l’hanno aggiunta alle seguite, veramente grazie di cuore, non ho parole, mi riempite di gioia **

Inoltre grazie mille alle Due  gentilissime persone che hanno avuto la splendida idea di commentarla, vi giuro che mi fa molto piacere >.<

E per chi segue questo schifo (xD) sono riuscita ad aggiornare in una settimana!

Per augurarvi una buona dormita in compagnia di Ale, Dani e Fabio

:D

 

@ Sciona; ahaha xD corri troppo cara mia! Se non ci fossero problemi/figure di merda/ complicazioni varie non mi divertirei abbastanza xDD

Grazie al  cielo l’hai letta allora e mi ha fatto molto piacere trovare una tua recensione sulle mie porcate *____*

 dimmi che ne pensi di quest’altro capitolo anche se non è successo nulla di sconvolgente (per ora)

un bacione, alla prossima

 

 

 

@ Fre85; xD ecco qui il quinto capitolo, spero che continuerai a seguire la mia storiella e vedremo, magari va a finire che Daniele si riscatta e fa cambiare idea a tutti quanti, ma non sottovalutiamo Fabio! Ahah, non ho ancora deciso nulla ma mi piace fare supposizioni ;)

Ricordati che una piccola recensione mi rende molto felice, un besos  Ele

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Capitolo 6
*** Le prime castagne dell'anno ♥ ***


 Le prime castagne dell’anno

N

on posso evitare di pensarci nemmeno se mi sforzo. A lui, alle sue labbra, al suo sguardo bollente su di me. Al mio, al nostro sbaglio.

“tutto bene Ale?”

No, non va bene per niente.

“certo, non ti devi preoccupare, allora cosa mi stavi dicendo?”

Chiedo, fingendomi interessata al fiume di parole che esce dalle labbra di Daniele. Che purtroppo non sono le sue, quelle dello stronzo, le uniche che vorrei avere davanti.

“allora, questo settimana possiamo andare a fare un giro, che ne dici? Magari a quel nuovo locale che hanno appena aperto, è un posto davvero carino, sia me ne ha parlato un mio amico.”

Faccio un cenno affermativo, sfregando le braccia contro la giacca a vento, per riscaldarmi un po’. Il fiato si trasforma in vapore che ghiacciato si disperde nell’aria, danzando come la più leggiadra delle creature, davanti a me. Tutt’intorno le grandi insegne dei negozi si illuminano, ricordando a tutte le persone che ci passano davanti che tra poco è natale, mentre il profumo delle caldarroste aleggia nell’aria, invogliando la gente a comprarne un po’.

“certo”

Rispondo sorridendo, mentre  una bambina prega la mamma di comprarle un gioco esposto in vetrina.  Non appena sollevo lo sguardo incrocio gli occhi color cioccolato di Daniele che mi sorride teneramente, tirando fuori un pacchettino nascosto dietro la schiena.

“per te”

Mormora, porgendomi il sacchetto sospetto. Non appena la carta spiegazzata entra in contatto con i miei polpastrelli capisco subito di che cosa si tratta: castagne calde. Sorrido nuovamente,  prendendole e scoccandogli un bacio sulla guancia e assaggiandone una, assaporandone l’odore che mi arriva fino alle narici, stuzzicandomi l’appetito. Le prime castagne dell’anno. Le stesse dell’anno scorso. Stesso posto. Stessi momenti. Tutto perfettamente identico. Tranne i pensieri. Quelli fanno a gara per essere ascoltati, facendo solo una grande confusione.  

“allora ci vediamo domani, amore.”

Dice, appoggiando le labbra nulle mie, in un leggero bacio, e seppur non volendo mi ritrovo a paragonare le sue a quelle di Fabio. So che è sbagliato e che non dovrei essere così egoista, ma il suo ricordo si infiltra tra i miei pensieri, distorcendo la realtà e offuscando il presente con il passato. Lui, l’unico pensiero sempre presente, a volte se ne sta buono in disparte, come ha fatto per molti anni. Ma stavolta si fa strada prepotentemente nella mia mente, travolgendo tutte le altre idee, le congetture o i progetti che mi ero fatta. Ma alla fine, quando mi sono decisa ad ascoltare quel pensiero insistente e anche un po’ irritante, lui se ne và, smettendo di agitarsi e confondendosi con la massa di idee, lasciando solo un grande disordine. Lo so che andrebbe così, alla fine mi toccherà ripulire tutto, e ricominciare da capo.  Daniele si stacca dalle mie labbra lievemente turbato, a causa di quel bacio che da dolce si è trasformato in appassionato. Che stupida che sono!  Sale sull’autobus appena arrivato, salutandomi dal finestrino appannato.

“ciao.”

Mormoro imbambolata, con le castagne in mano, unica fonte di calore, guardando il punto in cui l’autobus è appena scomparso, portandosi dietro anche Daniele, il mio fidanzato. Devo ancora abituarmi a chiamarlo così, questa parola non mi provoca lo stesso effetto che mi provocava il mese scorso, ora è una parola come tante, come “amico”, “albero”, oppure “castagne”

Ne mangio una, assaporandone appieno il sapore, entrando in un bar per riscaldarmi un po’, ancora scossa da quello che ho appena fatto. Probabilmente tra qualche giorno ci ripenserò e arrossirò completamente, rendendomi conto dell’immane figuraccia che ho appena fatto, una delle tante alla fine. . Saluto il barista ordinando una cioccolata, avviandomi poi ad un tavolino libero. Sfrego le mani coperte dai guanti, rabbrividendo per il contrasto tra il freddo che c’è fuori e il calduccio del locale. In pochi minuti arriva la mia cioccolata calda, con tanto di panna, al diavolo la linea. Non appena quel dolce liquido mi scorre nella gola, addolcendomi totalmente, la mia attenzione viene catturata dall’uomo appena entrato, facendo suonare la campanella posta sulla porta: ha qualcosa di familiare, non so perché. Anche se è girato di spalle mi sembra di conoscerlo bene, come uno strano deja-vù. Devo smetterla di vedere tutte quelle sit-com, rischio di rincitrullire completamente. Non appena si gira però il cuore mi fa un salto in gola, e quasi mi strozzo con la cioccolata bollente. Lui –Fabio ovviamente, con la fortuna che mi ritrovo chi altri poteva essere?! - si gira e mi guarda sgranando gli occhi, raggiungendomi poi con una cioccolata calda in mano, uguale alla mia. In questo momento l’unica cosa che vorrei fare è gettarmi contro le sue braccia, baciarlo ma contemporaneamente vorrei gridargli anche contro:

perché non mi ha cercata? Diavolo, per due orribili settimane sono stata chiusa in casa, chiedendomi che cavolo facesse, come se a lui gliene fregasse qualcosa poi!

Opto per un formale distacco, come se non fosse successo nulla, dato che a volte l’arma migliore è l’indifferenza.

Ma lui ovviamente si siede al mio stesso tavolo, come se fosse la cosa più ovvia al mondo e incomincia a guardarmi con i suoi dannati occhi calamita.

Cavolo, come faccio a fare finta che non sia successo nulla se quello lì continua a mettere a dura prova il mio povero autocontrollo.

“smettila.”

Sbotto alla fine, non riuscendo più a trattenermi.

“di fare che cosa, scusa?”

Lo detesto quando fa il finto tonto, con quella faccia da angioletto, credo che lo abbiano addestrato da piccolo, perché se non lo conoscessi abbastanza bene potrei giurare che non sa davvero che cosa mi faccia incavolare.

“di fare quello, ODIO quando mi guardi così. ”

Rispondo scocciata, spostando il mio sguardo dal suo, perché sono sicura di non poter più riuscire a guardarlo negli occhi dopo quello che abbiamo fatto.

Vorrei strozzarlo, come fa ad essere così dannatamente calmo?!

“non mi è sembrato che ti dispiacesse qualche giorno fa..”

Ok, ok, STOP! Non credo di poter sopportare tutto questo ancora per molto! E come se non bastasse inizio a sentire caldo, troppo caldo.

“per l’ultima volta, ero U-B-R-I-A-C-A! diamine non ricordo assolutamente niente!”

Gli grido contro, “appoggiando” la tazza di cioccolata sul tavolino.

“vuoi che ti rinfreschi la memoria allora?”

Ossignore, non può dirmi questo!  Non dopo che ho appena visto Daniele, il mio dolce, dolcissimo fidanzato che mi ha regalato un pacchetto di castagne per il nostro anniversario!

“cavolo abbassa la voce, ci stanno guardando tutti!”

Gli dico, abbassando notevolmente il tono della voce, sprofondando dall’imbarazzo.

“mi fai assaggiare una castagna?”

Esclama, cambiando argomento all’improvviso, e ovviamente prima che potessi protestare in qualche modo lui allunga una mano in direzione del pacchetto e afferra rapido una castagna, mangiandosela proprio davanti a me.

“giù le mani dalle MIE castagne!”

“sei leggermente nervosa, non avrai mica le tue cose?”

“FABIO!”

La situazione mi sta decisamente sfuggendo di mano.

“ok, sto zitto”

Ribatte fingendosi offeso lui, leccandosi un po’ di cioccolata dalle labbra. E dimenticandomi di tutti i miei buoni propositi mi ritrovo a deglutire la poca saliva che mi resta in gola, indicandogli con un dito l’angolo della sua bocca.

“sei sporco”

“dove?” chiede lui, passandosi la lingua sulle labbra, in un gesto che per la mia moltitudine di ormoni ammattiti risulta estremamente sensuale.

“qui” dico, sporgendomi e pulendogli con l’indice un baffo di panna, appoggiando senza volere il polpastrello sulle sue labbra soffici, avvampando seduta stante. Dio! Sono sicuramente sotto effetto di droghe, mi hanno messo qualcosa dentro la cioccolata!

Intanto i suoi occhi verdi continuano a  fissarmi, leggendomi l’anima, come se fossi un libro chiuso per tutti tranne che per lui.

Sento le sue labbra che si schiudono, accogliendo la punta del mio dito in bocca e succhiando via la panna restante.

Sento il mio viso arrossire completamente, passando dal rosa pallido al rosso intenso.

Oddio, oddio, oddio. Non va bene, non va affatto bene.

Mi alzo di scatto, come se la sedia fosse diventata improvvisamente incandescente e esco immediatamente da quel dannatissimo locale, correndo come una pazza fino a casa, che per mia fortuna dista solo qualche metro.

Ora come minimo mi chiuderò in casa a maledirmi per essere entrata in quel maledetto locale, anzi, maledirò lui per la sua capacità di trovarmi sempre e … e … “CAVOLO! Ho dimenticato quella maledetta giacca!!”

Impreco, gelando fuori di casa, maledicendomi sul posto per la mia demenza.

Porco cane, come faccio ad entrare senza  le chiavi?!

 

 

N N N N

 

. SPAZIO AUTRICE

 

;D

 

W

ow *___* incredibile! Grazie mille alle lettrici che hanno letto il primo capitolo (993) il secondo (498) il terzo (298) il quarto (194) e anche il quinto (152); vi ringrazio davvero di cuore, mi fa molto piacere vedere che piace almeno un po’ questa strana storia ;)

E ovviamente ringrazio anche le tredici  persone che l’hanno messa tra le preferite e le altre sedici che l’hanno messa tra le ricordate.

E anche le ventinove (o.o mama siete tantissimi xD) che l’hanno aggiunta alle seguite, veramente grazie di cuore, non ho parole, mi riempite di gioia **

Inoltre grazie mille alle  QUATTRO gentilissime persone che hanno avuto la splendida idea di commentarla, vi giuro che mi fa molto piacere >.<

E per chi segue questo schifo (xD) ecco il nuovo aggiornamento, stavolta di sabato, spero che gradirete questo nuovo capitolo

:D

 

@ Sciona;

precisamente cara ù.ù

xD anche io o.o mi prendo un infarto quando sento quella stramaledetta frase!

Buhahaha, eccolo tornato più forte che mai in questo capitolo, e ovviamente ci sarà anche nel prossimo!

Povera cara ç.ç ti capisco anche io devo studiare ma ovviamente sto sclerando qui xD

Aspetto una tua recensione carissima, un bacione

 

 

 

@ Fre85;

xD ovviamente noi donne ci dobbiamo per forza complicarci la vita! u.u

grazie ovviamente per aver commentato come sempre, che te ne pare di questo capitolo?

È un po’ più lungo degli altri, spero che ti piaccia ;)

Un bacio, Ele  

 

 

 

  

@  Xxscrittrice89xX;

oh mama xDDD scusa, a volte confondo i nomi con un altro personaggio di un'altra storia xD

comunque è Alessia questa :D

vedrai che si farà riscattare, ma per ora non osa rischiare, preferisce la sicurezza di Daniele invece di rischiare con Fabio :/

aspetto un tuo parere anche su questo capitolo! un bacio e alla prossima  

 

 

 

 

@ Rodney;

mu grazias >//< troppi complimenti xD

in questo capitolo scoprirai come reagisce, dimmi che te ne pare *___*

stai tranquilla che tanto si rivedono comunque, visto che la giacca con dentro le chiavi di casa ora ce l’ha Fabio xD

un bacio :* alla prossima

 

 

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Capitolo 7
*** Peccato Sublime ***


 


Peccato Sublime


Solo io potevo fare una cosa del genere: oltre ad essere uscita di corsa dal locale, come se davanti a me non ci fosse stato Fabio, ma un maniaco sessuale, ho anche fatto la grandissima furbata di scordarmi la giacca e quindi –dulcis in fundo- ora mi ritrovo a congelare, fissando il portone di casa mia, mentre il povero cervello pensa ad una velocità sovrumana a come togliermi da questo guaio. Tornare lì al locale è impensabile, non posso mica rientrare come se non fosse successo nulla, prendendo la giacca e scappando via per la seconda volta. Cavolo, ma perché non ho voluto fare una copia delle chiavi di casa?
Ok, calma, proviamo a telefonare a Lucia, magari mi ospita a casa, oppure potrebbe andare lei a prendere le chiavi, o inventarsi qualcos’altro.
Con le mani congelate tiro fuori il telefono dai pantaloni, componendo il numero velocemente.
“”biiip, biiip, biip”
Rispondi, ti prego.
“biiip, biiip”
Diavolo Lucia, rispondi a quel maledetto telefono!
“servizio di segreteria telefonica, la informiamo che …”
Non ci credo.
Non è possibile.
In questo momento mi sparerei, dannazione non  è possibile!
Da questo istante detesto le segreterie telefoniche, non che le avessi mai amate, anzi!
“Alessia!”

Oh cazzo.
“che cavolo ti è preso, sei letteralmente fuggita prima!
Mi riprende, sarcastico, con la giacca tra le mani, appoggiandosi al muro davanti a casa mia. Non mi interessano le sue stupide ramanzine, quindi lo interrompo immediatamente, dato che sto diventando un cubetto di ghiaccio vivente.
“ok,ok, basta, dammi la giacca e facciamola finita”
Esclamo, allungando il braccio tentando di prendere il giubbotto, mentre una goccia d’acqua mi cade esattamente sul naso, il mio sguardo corre al cielo completamente grigio e nuvoloso: accidenti, non bastava il freddo, ora viene anche a piovere!
“ehi, ehi, quanta fretta! Come sei scortese, non mi vorrai mica lasciare gelare qui fuori?”
Dice, allontanando la giacca da me –ma perché diavolo deve essere così alto?- mentre un ghigno si dipinge sul suo volto, stonando con l’espressione angelica che ha assunto ora, sapendo bene quanto lo trovi dannatamente irresistibile con quello sguardo da cagnolino smarrito, ergo: mi ha in pugno.
Ma questa entra nel gruppo delle cose che non vanno fatte. Non sono scema, so benissimo che cosa succederà una volta entrati in casa, dove saremo ovviamente da  SOLI.
“scordatelo, e ora dammi le chiavi!”
sibilo contrariata, alzandomi in punta di piedi per catturare la giacca, forse con un gesto un po’ troppo energico
“attent..”
Ovviamente grazie alla mia goffaggine e al mio peso non esattamente leggero, cadiamo uno sopra all’altro, inzuppandoci completamente.
“soddisfatta?”
Ecco, brava Alessia! Ora sono completamente spalmata sopra di lui e questo non va bene per niente, anche se i miei ormoni urlano di toglierli subito quella maledetta maglietta del cavolo. Sbuffo, con i capelli bagnati attaccati alla faccia, spostando il ciuffo ribelle che mi ricade sulla fronte, coprendomi la visuale. Nel mentre lui mi guarda, steso a terra –so che lo fa, lo sento - alzando un sopracciglio e ridendo sotto i baffi, consapevole di aver vinto.
“e va bene, entra!”
Sbotto alla fine, rubandogli finalmente la giacca e infilando le chiavi nella toppa, provando ad aprire la porta varie volte senza però concludere nulla, mentre le leggere goccioline di prima si sono trasformate in innumerevoli secchiate d’acqua, che bagnano completamente sia me che Fabio. La differenza è che io non ho ancora avuto il buon senso di mettermi la giaccia.
Una volta aperto il portone –dopo ben sei tentativi a vuoto- attraversiamo di corsa il cortile, per poi correre su per le scale, completamente zuppi .
 Una volta in casa mi precipito sul termo, rabbrividendo e togliendomi le scarpe fradice. Finalmente un po’ di calduccio, ormai sono praticamente diventata un cubetto di ghiaccio, stare fuori al gelo non era proprio la mia idea di venerdì sera.
E tutta la colpa a chi va? Ma a Fabio ovviamente!
Quel brutto ingrato, scommetto che ora si starà facendo i cavoli suoi, gironzolando per casa e saccheggiando il frigo. Che cosa diavolo vuole ottenere con il suo comportamento da immaturo?
Basta, non riesco a pensare lucidamente ora come ora, ho il cervello che letteralmente mi sta friggendo, forseè colpa del termo.
 
 

N N N N

 
 
“Alessia?”
Apro gli occhi lentamente, prima uno e poi l’altro,  rigirandomi nel letto e stringendomi alla fonte di calore che si trova accanto a me.
“mmgh”
Ho la gola impastata e sento tremendamente caldo, ma mi sento bene, tutto sommato. Era da un po’ che non dormivo così tranquillamente, strano.
“Alessia, svegliati”
La voce calma e gentile di Fabio mi ridesta dal dolce tepore che avvolge tutto il mio corpo, e per un attimo penso di stare sognando veramente.
Forse sono tornata indietro nel tempo, o forse sto semplicemente impazzendo.
“e che fretta c’è? Sei così comodo”
Sussurro a bassa voce, stringendomi maggiormente a lui.
Probabilmente sto delirando.
Un attimo.
Siamo in un letto.
Il MIO letto.
Ho un orrenda sensazione di deja-vù.
Occazzo.
Non è possibile, non posso averlo fatto. Non Di nuovo!
 “oddio, Fabio rivestiti immediatamente!”
 
 
 

SPAZIO AUTRICE

 
Grazie di cuore a tutti quelli che hanno recensito, ma anche alle meravigliose persone che hanno letto il primo capitolo (1106) il secondo (544) Il terzo (332) il quarto (236) il quinto (219) e anche il sesto (156) vi ringrazio davvero di cuore non mi apsettavo davvero che il primo capitolo potesse superare le mille visite *_____________* grazie mille a tutti i fantastici lettori
E ovviamente ringrazio anche le sedici persone che l’hanno messa tra le preferite e le altre sei che l’hanno messa tra le ricordate.
E anche le TRENTA  che l’hanno aggiunta alle seguite, veramente grazie di cuore, non ho parole, mi riempite di gioia **
Non posso non ringraziare di cuore le sei fantastiche anime pie che l’hanno commentata, per me è importante sapere che cosa ne pensate e sentire i vostri pareri e le vostre opinioni!
Ps: ODDIO, non potete neanche immaginare quello che è successo o.O mi si è cancellato tutto il capitolo, risposte alle recensioni comprese, stavo esplodendo vi giuro @.@ ma alla fine ce l’ho fatta per fortuna xD
Allora, vi informo che ho un po’ di domande per voi ù.ù
Inizialmente:
  • quanti anni pensate che abbiano A&F?
(mama, Alessia&Fabio assomiglia ad Abercrombie&Fitch xD scusate, sto sclerando ù.ù)
  • avranno fatto l’amore? Buahhaha, non si sa gente ;) lo scopriremo nel prossimo capitolo come mi piace dire questa frase xD
  • come ve li immaginate? Io ho già trovato i due attori che assomigliano tantissimo a loro due** forse li posterò la prossima volta, essì mi piace farvi soffrire xD intanto potreste provare a postare qualche immagine di qualche attore che pensiate gli assomigli J
  • poooi, ho aperto una pagina su fb su questa storia, ho fatto bene?
Così lì posterò gli spoitler e tutte le novità, così sapete come procede ;)
  • ecco i vestiti che indossa Alessia in questo capitolo, che ve ne pare? http://www.polyvore.com/alessias_style/set?id=24466751
non vedo l’ora di sapere le vostre impressioni su questo capitolo, vi è piaciuto?
Vi aspettavate di più?
xD
Dunque io non sono mai stata brava in queste note finali e scusatemi ma ormai sto davvero sclerando!
Cooooomunque passiamo alle recensioni va che è meglioxD
 
&!
 
@ Kilari97:
eh sì, ma non è così semplice!
;D ci sono ovviamente complicazioni varie altrimenti non mi divertirei ù.ù
Sì, hai intuito bene, loro due avevano già una storia, nei prossimi capitoli si capirà meglio e tutto sarà svelato ;)
Che te ne pare di questo capitolo?
un bacione
 
 Xxscrittrice89xX:
mamma mia , la febbre, ce l’ho avuta anche io e non riuscivo a scrivere niente xD
riguardati mi raccomando ;)
vedo che abbiamo lo stesso parere tu ed io ;*
e se vuoi ti aiuto a violentarlo anche io buahah, povero, nelle mani di due psicopatiche,
lasciamone un po’ per la nostra povera Alessia xD
fammi sapere il tuo parere che ci tengo, un bacione
 
@ Sciona:
eheh, Fabio stupisce sempre ;)
che avrà combinato stavolta?
 Comunque, la scena del dito ero indecisa se metterla o no, ma alla fine gli ormoni hanno avuto la meglio, ringrazia loro xD
Al prossimo capitolo, un megabacione
 
@FRENKY85:
eh, alla fine avranno approfittato o no della casa libera?
Tu che cosa credi?
Fammi sapere con una recensione se ti va, io apprezzerei davvero molto ;)
Un bacione, continua a leggere la storia e fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto
 
@ Fedoliin:
eh sì, anche a me succede, ma in un modo diverso, magari divoro una storia che mi piace davvero molto ma sono troppo pigra per lasciare un commento xD
sono felice che ti sia piaciuta la mia storia ;)
spero che questo capitolo non ti abbia delusa troppo, non ne sono molto soddisfatta >.< vedrò di farmi perdonare il prossimo capitolo :D
un bacione

 
 
@Rodney:
eh, pooovera xD
tutte le fortune a lei, e non se ne accorge neanche!
Certo che puoi tifare per Fabio, ti aggiungerai alle sue fan xD
Sono felice che ti piaccia la mia storia,   
aspetto di sentire il tuo parere, un bacio

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Capitolo 8
*** Lacrime Amare ***


Lacrime amare.
o, non er
N
a possibile. Non poteva essere successo una seconda volta! Allora c’era proprio qualcosa che non andava, come era finita di nuovo a letto con Fabio?! Insomma, ora non a possibile. Non poteva essere successo una seconda volta! Allora c’era proprio qualcosa che non andava, come era finita di nuovo a letto con Fabio?! Insomma, ora non aveva nemmeno una scusa plausibile. E se Daniele l’avesse scoperto? Una volta posso capire, ma due no. Sarebbe finita sul serio questa volta, niente altre possibilità. Cavolo, non ero più una ragazzina di dodici anni, e poi avevo un ragazzo. Un dolce, tenero, bello e rassicurante ragazzo. Che cosa era invece Fabio? Un enigma. Non avevo la più pallida idea di quello che passa nella sua mente in questo momento, mentre mi  stava guardando e ridacchiava.
“Lo trovi tanto divertente?”
Cavolo, non mi aiuta per niente in questo modo! C’è da piangere invece!
“abbastanza”
La fa facile lui. Lui può scappare, può ingannare le persone. Io no, non ci riesco.
Io non ne ho la forza, io non so creare una maschera. Non più.
L’avevo, e bella anche.
Costruita da bugie sopra bugie, anni e anni di menzogna, falsi sorridi, gesti automatici, sperando di riuscire a nascondermi.
E poi arriva lui, Fabio, e con poche parole, BUM!
La maschera si rompe.
Non è facile ricostruirla, non è per niente semplice continuare a vivere facendo finta di niente, vedendolo ogni giorno, così … così felice, mentre io stavo cadendo a pezzi.
Ma anche la sua è una maschera, più bella e più robusta della mia.
E io che gli ho fatto?
Solo qualche graffio. Niente di più, niente di meno.
Mi odio per questo. Avrei voluto distruggergli la vita, umiliarlo, farlo soffrire come lui aveva fatto soffrire me. Ma non ci sono riuscita.
“Smettila.”
Solo ora mi accorgo che delle calde lacrime stanno rigando le mie guancie.
Che stupida.
Non voglio piangere, non per lui, non per noi.
Per un “noi” che probabilmente non esiste più, o forse non è mai esistito.
Non ci credo più nell’amore, è solo una grande cazzata.
Una bugia per far sognare i più piccoli, illuderli, come le fiabe e il “felici e contenti.”
Una bugia in cui io ho creduto, ho sperato. Da piccola, sognando il principe azzurro, il ragazzo perfetto, e poi da grande, sognando una storia diversa dalla mia.
Una storia più bella, dove tutti avevano le idee più chiare, dove non c’erano preoccupazioni.
Una favola, perché nella realtà non è così.
La mia Favola è Fabio, irreale, magica, che ti attira. Ma che comunque finisce.
Daniele? Daniele è la mia realtà, un padre per i miei figli, un marito premuroso e disponibile.
Perché rischiare?
Se va bene allora ok, ma se invece va male?
Ci abbiamo già provato una volta, e non ha funzionato. Perché dovrebbe essere diverso ora?
“Smettila di illudermi, di giocare con me, di farmi soffrire. Sono stanca di te, dei tuoi giochetti, dei tuoi continui tira e molla.”
Lo sguardo è puntato sul cuscino bianco, non riesco a leggere la sua espressione, non riesco a interpretare i suoi sentimenti.
È la seconda volta che piango questa settimana, mi sento una perfetta idiota.
Per cosa poi? Per chi?
“Ali, calmati”
Mormora, prendendomi dolcemente il polso e fissando il suo sguardo nel mio.
Quel verde smeraldo, pieni di sfumature, di emozioni e di sentimenti differenti.
In passato non riuscivo a capire che cosa pensasse, che cosa mi voleva comunicare attraverso di essi.
Ora so tutto perfettamente, so ogni singola sfumatura presente nei suoi occhi, so quando sono velati di tristezza, quando sono divorati dal dubbio o quando bruciano per la rabbia.
“no, non mi calmo per niente.”
Sibilo, togliendomi le lacrime dagli occhi distogliendo lo sguardo dal suo.
Il telefono squilla, una, due, tre volte.
“che fai non rispondi?”
Chiedo in tono ironico, accorgendomi solo ora di avere il mio caldo pigiama addosso.
“Ti ho cambiato i vestiti perché erano tutti bagnati, avresti preso una bella influenza se non l’avessi fatto. Ma non ho trovato niente per cambiarmi e i miei vestiti sono ad asciugare”
Mi spiega, leggendomi nel pensiero e rispondendo alla mia muta domanda, non rispondendo però a quella che ho fatto ad alta voce.
Quindi niente sesso.
È stato solamente gentile e si è preoccupato per me, come fa un amico.
Fabio = amico.
Semplice no?
Cosa c’è che non va?
“Fabio, rispondi al telefono”
Mormoro stanca, abbandonandomi sul letto e chiudendo gli occhi.
Dopo un momento di incertezza risponde, interrompendo il fastidioso squillare della suoneria.
“chi è?”
“Ehi, amore, perché non mi hai risposto al telefono? Ti ho chiamato prima, ero in pensiero …”
Mi vengono dei conati di vomito, non sopporto quella voce.
La super top-model, fidanzata di Fabio  alias donnaperfettachetuttivogliono.
Come posso competere?
“ero da Guido, non ho sentito il telefono.”
Balle.
Semplicemente perché a volte è più comodo mentire.
In questo non sono tanto diversa da Fabio.
“mh, ok. Oggi mi avevi promesso che mi avresti portato a cena in quel nuovo ristorante, non te lo sarai mica scordato vero?”
“no, ti vengo a prendere dopo, promesso.”
“ti amo.”
“… a dopo”
Chiamata terminata.
“Ale io …”
“Zitto.”
Non ho voglia di sentire altre scuse, non ce la faccio.
Si passa una mano sui capelli, scompigliandoli.
Detesto pensare quanto sia incredibilmente bello, anche in un semplice gesto.
Mi odio per questo.
“vai da Paola, la tua ragazza
Scandisco bene le parole, marcando la voce sulla parola “ragazza” cercando di non scoppiare nuovamente a piangere.
Ecco come fare la figura della povera stupida.
Non ho voglia di ascoltare le sue parole o le sue scuse. Le sue bugie.
E sento i suoi passi sul pavimento di legno, il fruscio dei vestiti che si mette e il sordo tonfo della porta che si chiude.
Non so perché mi sento così triste, o perché lo abbia cacciato.
Mi sento uno schifo.
Qui ci vuole un chilo di nutella e canzoni deprimenti in sottofondo.
Prima però devo smettere di piangere.
 
 

SPAZIO AUTRICE

 
Grazie di cuore a tutti quelli che hanno recensito, ma anche alle meravigliose persone che hanno letto il primo capitolo (1237) il secondo (598) Il terzo (388) il quarto (281) il quinto (277) il sesto (224) e il settimo (172)vi ringrazio davvero di cuore non mi aspettavo davvero che il primo capitolo potesse superare le mille visite *_____________* grazie mille a tutti i fantastici lettori
E ovviamente ringrazio anche le diciassette persone che l’hanno messa tra le preferite e le altre sei che l’hanno messa tra le ricordate.
E anche le QUARANTUNO  che l’hanno aggiunta alle seguite, veramente grazie di cuore, non ho parole, mi riempite di gioia **
Non posso non ringraziare di cuore le cinque fantastiche anime pie che l’hanno commentata, per me è importante sapere che cosa ne pensate e sentire i vostri pareri e le vostre opinioni!
Questo capitolo è un po’ triste, ecco che di nuovo Ale scoppia a piangere xD
Scusate, ma ero un po’ triste di mio quando ho scritto il capitolo, nel prossimo cercherò di non cadere nel melodrammatico, non preoccupatevi ;D
Per le foto non vi preoccupate, domani o stasera aggiorno il capitolo e le metto ;D
Scusate se ho postato il capitolo un po’ più tardi del solito, ma in questo finesettimana avevo troppe cose da fare, bè, il capitolo l’avevo già scritto, ma mancavano le note finali e le risposte alle recensioni :P
Cooooomunque passiamo alle recensioni va che è meglioxD

 
&!
 
@ Fedoliin:
no dai, stavolta hanno resistito, un po’ perché Ale si è addormentata come una pera cotta e perché se no non si andava avanti né xD
eheheh, credimi, è stata una decisione difficile ma alla fine ho scelto… NERO PECE *_____*
ZìZì, ho lasciato il link della pagina di Fb, dove ho postato anche le foto dei due <3 che te ne pare?
Un bacione alla prossima  

 
@ CherryBomb_:
allour, carissima *_____*
non sai che piacere che mi ha fatto leggere le tue recensioni e i commenti che hai lasciato anche a tutti gli altri capitoli :D
purtroppo non c’è nessuno scoppio di passione, quindi niente scena dettagliata, vedrai che mi farò perdonare comunque :P
pardon per il ritardo xD solitamente aggiorno ogni settimana, questa volta non ce l’ho fatta e ho aggiornato il giorno dopo anche se in teoria dovrei studiare storia xDD
come ti sembra invece questo capitolo?
fammi sapere, un bacione  

 
@ Chiara:
uhuh, grazie anche a te, che commenti sempre <3
mi rendete davvero mooolto felice J))
infine tutti i misteri sono stati svelati,
Ale non c’è caduta un'altra volta fortunatamente,
altrimenti tutte le volte stanno a fare quello xDD
dunque che te ne pare di questo capitolo?
un bacione
 
 
@Francesca27:
wow, grazie mille ;)))
cercherò di aggiornare sempre, non preoccuparti e per i capitoli.. bè, sono fatta così xDD
farmi scrivere troppo che altrimenti vado nel panico più assoluto xDD
e poi è fatto apposta, ogni capitolo, una sorpresa nuova, altrimenti che gusto c’è?
Un bacione, fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto



@FRENKY85:
ahaha xD
ci hai visto giusto ;D
grandissima <3
ps: anche a me piace molto l’inverno, stare sotto le coperte a leggere un buon libro e a sorseggiare una cioccolata calda è semplicemente fantastico
Un bacione, fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto

 
 
 
Bacioni a tutti

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Capitolo 9
*** Un idea bizzarra. ***


Unidea Bizzarra
 

<
om’è la situazione?>>
mi chiede apprensiva Lucia, mentre incastro l’apparecchio telefonico tra l’orecchio e la spalla.
 << Disastrosa, siamo al secondo barattolo >>
Mi lamento, prendendo un altro cucchiaio straripante di nutella.
<< Ahi, ma allora è una cosa seria >>
Mi dice divertita dall’altro capo del telefono.
<< Ah,ah, divertente. Lu, ho fatto la figura della pazza psicopatica! >>
Mormoro sconsolata, sapendo di aver blaterato una delle mie classiche frasi incomprensibili.
<< Me lo immagino! Non puoi pretendere troppo da lui tesoro, è un maschio! >>
Dichiara, con tono nauseato, scuotendo la testa. So che lo sta facendo, anche se non la vedo. È una specie di “telepatia tra pazze assatanate”
<< Sì, ma … c’è, non ha spiaccicato una parola! >>
Mormoro offesa, ripensando al suo sguardo confuso e a quello che è successo solo ieri. Anche se mi sembra un eternità.
<< Sarà stato spaesato! Comunque tranquilla che appena lo becco in giro lo squarto vivo>>
Mi assicura, e questa ha l’impressione di essere una promessa.
Sbuffo, sentendo le note di “Piccoli per sempre” che partono dallo stereo, giusto per rattristarmi un po’ di più.
Canticchio il ritornello, chiudendo gli occhi e abbandonandomi sul divano.
<< Siamo a questi livelli Ale? >>
Sorrido, avvolgendomi nelle coperte che sanno ancora di lui, impregnate totalmente del suo odore.
<< già. >>
<< Oi, te l’ho già detto, questa canzone è tabù! >>
Mi rimprovera, consapevole che quella che sto ascoltando non è una canzone normale, no. Questa è la chiave del vaso di Pandora, del MIO vaso.
Di quello che ho chiuso ermeticamente, sbattuto lontano e dimenticato. O almeno così pensavo.
<< Non voglio che tu soffra >>
Dice in un sospiro, so che si sta rattristando anche lei.
Questa canzone è quella “dell’anno X”
Era stata una tragedia di massa, il periodo di sfiga totale, più o meno quattro anni fa.
Quando, il primo anno delle superiori ci siamo incontrate, o meglio scontate, letteralmente.
Quanti ricordi.
Troppi per essere rievocati subito.
<< Ti ricordi? >>
Chiedo, tracciando con le dita i ghirigori delle coperte, affondando la testa nel soffice cuscino.
<< Sì, e anche molto bene, mi ricordo Olga, la bidella … >>
<< Teo, il migliore amico di tutte e due … >>
Mormora nostalgica Lucia, mi ricordo bene che aveva una grande cotta per lui e che arrossiva sempre anche solo sentendo il suo nome.
<< La scuola … >>
<< No, la NOSTRA scuola! >>
Mi corregge, soffocando una risata.
<< Già, e poi Elena, Caterina, Sofia, Agata, Gloria … >>
Il sorriso piano piano si fa strada sul mio viso, rievocando i tempi passati, le cazzate di gruppo, i sorrisi, le lacrime e tutto il resto.
<< Dobbiamo rivederci ogni tanto. >>
<< Ce lo eravamo promesso >>
<< Che ne dici, rimpatriata? >>
<< Mh, si può fare >>
Mormoro, raschiando gli ultimi rimasugli di nutella dal barattolo.
<< Allora, che ne dici di vederci magari la prossima settimana? Daaaai, organizziamo una serata tra vecchi amici, come quelle che fanno i vecchi. Mi immagino già tutto, allora un mega buffet centrale, che quello ci sta sempre, poi dobbiamo trovare un posto in cui farlo, non so tipo … >>
Eccola, quando Lucia inizia a straparlare ci la ferma più?
Metto il vivavoce, non so perché ma sentire le sue parole che rimbombano per la stanza mi rilassa, quasi come fare un bel bagno caldo.
Apro l’anta dell’armadio, esaminando il suo interno con occhio critico.
Mi sento in colpa con Davide. Tremendamente in colpa.
Anche semplicemente aver aperto la porta a Fabio mi fa sentire uno schifo, come se l’avessi tradito una seconda volta. So che non è successo nulla, che io e Fabio non ci siamo rotolati sulle lenzuola o chissà che altro, ma non mi sento tranquilla, come se avessi un terribile presentimento.
Oppure sono davvero impazzita.
Completamente, totalmente, pienamente, impazzita.
E questo non va bene.
Scuto il mio riflesso allo specchio, esaminando il mio corpo.
Non mi sento più la stessa, sono cambiata, in peggio purtroppo.
Qualche anno fa solo il poter pensare di tradire l’uomo che amo mi faceva ribrezzo, ora invece mi ritrovo a pensare ad un altro tutto il tempo.
Mi sento uno schifo.
<< Ehi, ma mi ascolti o no? >>
Mormora offesa Lucia dall’altro capo del telefono.
<< Certo, è che voglio uscire. Con Daniele. >>
Suona strano dirlo ad alta voce, come se fosse sbagliato.
Un attimo di silenzio, so che è stupita anche lei.
<< Perché? >>
Bella domanda.
<< Non lo so, è che voglio sentirmi desiderata, coccolata, lui ora c’è, non come Fabio, vorrei sentirmi solamente … amata. >>
Rispondo, misurando le parole e convincendomi sempre di più che è la cosa giusta.
“io amo Daniele, io amo Daniele, io amo Daniele”
Continuo a ripetermi in testa, come se fosse un mantra.
<< So che finirà male >>
Sospira Lucia, sapendo dove voglio andare a parare.
“Eii <3 ho voglia di uscire stasera, che ne dici di andare a quel nuovo ristorante che hanno appena aperto?”
Invia messaggio, Daniele.
Questo è masochismo puro.
<< No, è una semplice cena, ci saremo io e Daniele è tutto sotto controllo. >>
Ripeto calma ad alta voce, respirando profondamente.
<< Non è lo stesso ristorante in cui vanno Fabio e quella là? >>
Ops, beccata.
<< Forse, chi lo sa! >>
<< Oddio tu sei pazza! >>
Urla Lucia, rendendosi conto della mia folle idea.
Insomma, io DEVO sapere se non sono completamente indifferente a Fabio, ma soprattutto vorrei davvero scoprire chi è la sua nuova ragazza.
“Parappapppà!”
La sigla del Mc. Donald (fatta da quella scema di Lucia) annuncia che è arrivato un nuovo messaggio.
“Ricevuto, fatti bella amore mio che stasera si esce ;D”
<< Ok, ora sono ufficialmente fottuta. >>
Dico ridacchiando, non so perché ma mi sento stranamente su di giri, forse è colpa sua?

 


 

 

 

♥SPAZIO AUTRICE♥

S

ì, lo so. Sono consapevole di essere un po’ in ritardo, ma prima che mi uccidiate a coltellate nella schiena vorrei scusarmi xD davvero, ho avuto un po’ i cose da fare e furba come sono ho iniziato a scrivere il capitolo solo ieri sera. Tra l’altro questo è anche abbastanza schifoso, diciamo che è un momento di transizione, il prossimo sarà ambientato nel ristorante con le due coppiette. Vedremo un Fabio geloso, un Alessia decisamente imbarazzata e finalmente apprirà la fidanzata che so che odiata immensamente xD  ringrazio le 170 fantastiche persone che hanno letto tutti e otto i capitoli. *________* grazias davvero ;)
E ovviamente ringrazio anche le diciotto persone che l’hanno messa tra le preferite e le altre sei che l’hanno messa tra le ricordate.
E anche le QUARANTAQUATTRO  che l’hanno aggiunta alle seguite, veramente grazie di cuore, non ho parole, mi riempite di gioia **
Non posso non ringraziare di cuore le Quattro fantastiche anime pie che l’hanno commentata, per me è importante sapere che cosa ne pensate e sentire i vostri pareri e le vostre opinioni!
Per il gruppo su fb mi sa che dovrete aspettare un po’, visto che sono molto impegnata in questi tempi xD
Però voglio mettere in questo cap. l’immagine di Fabio;

      Io me lo immagino più o meno così, poi bè voi potete anche non lasciarvi influenzare e continuare ad immaginare quel bel figaccione che vi eravate progettato. Se trovate dei “Fabio” in giro per il web ditemelo che do un occhiata anche io ;D
 
 
Cooooomunque passiamo alle recensioni va che è meglioxD
 
&!
 
@ Xxscrittrice89xX
Oi eccoti ritornata J))
Cosa è successo nel frattempo?
 Ale e le sue solite figure di merda sono tornate xD
Donniolo incallito senza legami? Ebbene è così, ma volevo rendere Ale gelosa marcia ù.ù
Lo so, sono diabolica +.+
In quel capitolo Ale è stata troppo filosofica lo ammetto
e per tutte le tue domande farò presto un capitolo dove finalmente le cose si spiegano bene!
Bene, spetto un tuo commento nche su questo cap ;D
Un bacione alla prossima 

 
@ Francesca27:
saggie parole D:
purtroppo per noi e per Ale lui è restato zitto,
ovviamente lo avrei preso a bastonate in testa, ma mi sono contenuta ù.ù
Un bacione alla prossima  :P

 
@ CherryBomb_:
Ahah, spero di non essere mai in ritardo di un mese altrimenti mi sa che sarò davvero in pericolo di vita! xD
Concordo pienamente con te, arrivi ad un certo punto dove è impossibile tenersi dentro tutto e inevitabilmente scoppi,
quella che ci rimette in questo caso è Ale che sta facendo figure di merda su figure di merda con Fabio,
 compreso lo scoppiare a piangere davanti a lui.
E vogliamo poi parlare del seguito della tua recensione?
Davvero fantastica.
Ti giuro che non ho parole, concordo in tutto e per tutto con quello che hai scritto e a volte mi sono emozionata pure rileggendo.
Hai espresso benissimo i pensieri di Alessia (ma anche i miei) su questo argomento, solamente che lei non vuole soffrire, insomma non vuole vivere l’amore
E fa male, perché non sa cosa si perde!
Tuttavia non sa se Fabio la  ama o se invece no, ma soprattutto ha paura di ricascarci.
Lo so, mi esprimo da schifo ma spero che tra uno o due capitoli ti sia tutto più chiaro
visto che spiegherò perché lei e Fabio si sono lasciati.
Dunque per ultimo Fabio, vedi gli uomini molte, moltissime volte si comportano come degli stupidi
E non se ne rendono nemmeno conto!
E chi ci rimette? Noi, le povere sante e in questo caso Ale, anche se grazie a Lucia l’ha presa bene tutto sommato.
Ovvio che h ftto un figura di merda, ma anche voi care non scherzate mica!
Tutte a pensare male eh?
xDD quanto mi diverto xD
ok, basta sclerare, vado
un bacione 

 
 
@FRENKY85:
già, Alessia è molto impulsiva e per questo a volte combina dei casini uno sopra l’altro,
però ammetto che ci metto del mio per complicarle la vita xD
comunque non credo proprio che anche se lo lasciasse parlare lui le confesserebbe qualcosa,
 è mooolto orgoglioso e estremamente stupido il ragazzo!
E inoltre ti ringrazio molto per i complimenti, davvero :DDD
xD sto gongolando come una scema.
Certo che ‘sta Paola ha vita breve, immagino che stiate già preparando la sua morte xD
Un bacione, fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto

 

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Capitolo 10
*** La scelta ***


 

La scelta

E
rano erano passati si e no quindici minuti e mi convincevo sempre di più di stare facendo una cazzata.
Potevo tornare indietro? Ma certo che no, altrimenti tutto sarebbe andato a puttane, e non sarei mai più riuscita a rivolgere la parola a Fabio.
Dovevo rimediare in qualche modo alla grandissima figura di merda dell’altra sera e ovviamente mi sarei messa ancora di più nei casini, altrimenti non ero contenta!
Quando ti sarai resa conto che non ti ama sarai più tranquilla Alice?
Sì, probabilmente o almeno ci avrei messo una pietra sopra. Una grande, immensa roccia.
O la va, o la spacca.
<< No, Lucia ti giuro non ce la faccio, aiutami >>
Piagnucolai al telefono, con la voce di almeno tre toni sopra al normale.
<< Cavolo Ale, me lo dovevi dire prima, sia chiaro non mi perderei sta cosa per nulla al mondo ma non posso proprio >>
Mormora dispiaciuta al telefono, mentre sento delle urla provenienti dal telefono.
Angela.
Le sto chiedendo troppo.
<< Ok, non ti preoccupare, in qualche modo me la caverò, tu pensa alla piccola >>
Chi era Angela? Semplice, la figlia di Lucia.
La figlia che ha avuto con uno stronzo che sapendolo se ne è andato.
Lasciandola sola.
Dio solo sa che cosa gli avrei fatto se lei non me lo avesse impedito.
O meglio se lui non si fosse dileguato.
Nel nulla, puf!
Sparito.
L’avrei setacciato per tutto il paese, anzi il continente, oppure il mondo intero, non fa differenza.
Con un moto di rabbia gettai via l’elastico dei capelli, sciogliendoli e preparando l’acqua calda per il bagno.
Dopo aver salutato velocemente Lucia lasciandola ai doveri che comportava avere un batuffolo urlante in casa, mi tolse i vestiti, rabbrividendo per il freddo e in pochi passi raggiunsi il bagno, sospirando lentamente, come per volermi liberare di tutto il peso dei pensieri che mi tartassavano la mente.
 
 
 
 
<< Ehi, sei stupenda >>
Disse stupefatto Daniele, avvicinandosi e appoggiando le mani sui miei fianchi in modo possessivo, avvicinandosi e poggiando le labbra carnose sulle mie, saggiando ogni centimetro della mia pelle in un modo quasi estraneo, non che non mi piacesse, ma non lo riconoscevo. Non era lui, dopo un bel po’ di anni lo riconoscevo il suo modo di baciare, il suo modo di baciare me. Quei baci teneri, dolci e intimi. Quelli che l’avevano consolata, amata e sostenuta. Forse era per questo che non riusciva più a fare a meno di lui, se avesse smesso di frequentarlo un po’ di anni prima forse il loro legame si sarebbe affievolito sempre di più, fino a scomparire e finalmente avrebbe chiarito molto di più il grande disordine che aveva nella sua testa.
<< grazie >>
Risposi a bassa voce, arrossendo per il complimento e seguendo Daniele all’interno del ristorante.
Se non altro quello era davvero un bel posto, elegante e anche lussuoso, non ero abituata a frequentare ristoranti del genere e mi sentivo un po’ in imbarazzo, anche perché Daniele non ne voleva proprio sapere di togliermi gli occhi di dosso e a volte si guardava sospettosamente in giro, con sguardo ostile, assomigliava molto a un leone che stava difendendo il suo territorio.
 Ok, per oggi basta documentari di National geografic!
Stavo decisamente dando di matto e pensai bene di impossessarmi del menù, osservando con occhio critico i piatti.
C’era qualcosa che non andava, Daniele non si era mai, e dico MAI comportato in quel modo, come mai ora di punto in bianco diventa una persona completamente diversa?
Un idea mi frulla in testa, anche se so che è molto improbabile.
Lui sta imitando una persona, anzi LA persona.
La persona che alle superiori mi ha fatto capitolare il cuore, per poi ubriacarsi ad un passo dal matrimonio e andare a letto con un'altra.
Fabio.
Lo stesso Fabio che ora sta varcando l’ingresso con di fianco una ragazza appolipata a lui in modo indecente.
Distolgo lo sguardo con stizza, concentrandomi sul nome dei piatti.
<< hai deciso? >>
Chiede Daniele, cercando di mascherare la rabbia nella sua voce per l’entrata dell’altro ragazzo.
Purtroppo per lui non ci riesce e una lampadina mi si accende nel cervello.
Daniele sta cercando di imitare Fabio, ma perché?
E perché stasera è così stranamente possessivo?
Una risposta si forma nella mente, che lampeggia come un insegna di Las Vegas.
Lucia.
Scommetto che ha dato lei una svegliata a Daniele, mettendogli in chiaro le cose.
Anche se le avevo specificamente vietato di farlo.
<< sì, certo. >>
Ora era calato il gelo, non una parola.
Gli occhi azzurri di Daniele erano diventati improvvisamente più duri, non una sola emozione traspariva dal suo sguardo, puntato sul ragazzo che stava tranquillamente attraversando la stanza, sedendosi al tavolo davanti al nostro.
L’ha fatto apposta il bastardo.
Mordo nervosamente le labbra, ordinando al cameriere che intanto si era avvicinato, chiedendo gentilmente se avevamo deciso.
Sbuffo alla fine, constatando che la visione di Fabio mi assilla in continuazione.
Infatti se alzo lo sguardo guardando Daniele, vedo una chioma corvina che discorre amabilmente con Paola, la ragazza con un vestito tremendamente aderente, -come se invece di essere in un ristorante di classe fossimo in uno night club! – e con le tette che strabordano dalla scollatura, giusto per sottolineare la sua raffinatezza.
Mentre cerco di trattenermi dall’alzarmi e gettare tutto quello che si trova nel mio campo visivo a quella, il mio sguardo cade distrattamente su Daniele, che sorseggia un po’ di vino, con lo sguardo posato sul tovagliolo davanti a lui.
È stranamente pensieroso e devo ammettere, malgrado tutto, che con la camicia e la cravatta è proprio uno schianto.
Mi basta un momento per avvicinarmi di più a lui, visto che dalla sua parte c’è un comodo divanetto e dalla mia una sedia, e lasciargli un dolce bacio sulle labbra, guadagnandomi il suo sguardo sorpreso e un occhiata glaciale di Fabio, che ha distolto lo sguardo dalla scollatura di Paola per concentrarlo sulla mia schiena.
Sicuramente gli dà fastidio, ma perché non me lo dice invece di mettersi a limonare per ripicca con Paola?
Ok, questa sera ci sarà da sudare parecchio, anche perché non voglio usare Daniele per far ingelosire Fabio.
Davvero, non mi riconosco più!
Qualche tempo fa non avrei mai e poi mai preso in considerazione l’idea di usare una persona, ora invece lo stavo facendo senza problemi.
E mi sentivo in colpa, tremendamente in colpa.
In fondo ero ancora innamorata di Daniele, che dopotutto mi aveva sempre perdonata e consolata.
Cavolo, sembro davvero un'altra persona.
Sento che questa serata sarà davvero molto, molto difficile.
Sorrido distrattamente a Daniele, tornando al mio posto e assaggiando il piatto di spaghetti fumanti appena comparso sul tavolo.
<< Allora, dopo la cena che ne dici di fare un giro? >>
Chiede Daniele, rischiando di farmi soffocare con un boccone di pasta.
<< volevo dire, perché non facciamo una passeggiata? La città di sera è splendida, potremmo fare due passi che dici? >>
Che idiota, pensavo chissà cosa!
Un passeggiata, una dolce passeggiata.
Una dolcissima passeggiata.
E magari è un opportunità per chiarire bene con Daniele.
Scoprire che cosa voglio fare con lui, non posso nascondermi in una realtà che non mi appartiene.
Ma le occhiate che mi lancia   Fabio non mi aiutano per niente, diavolo devo riuscire a gestire la mia vita!
E magari trovare anche un lavoro giusto che ci sono.
<< Certo, molto volentieri. >>

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Capitolo 11
*** Un nuovo inizio ***


 
Dopo aver ingoiato faticosamente la cena sotto gli sguardi infuocati di Fabio e possessivi di Daniele, contemplai ammaliata l’orizzonte, dove i riflessi del sole che stava tramontando si specchiavano sull’acqua, in un magnifico gioco di luci e ombre.
 
<<è meraviglioso, non credi?>>  
 
Daniele mi raggiunse, cingendomi la vita con le mani e appoggiando il capo sulla mia spalla.
 
<< Già. >>
 
Sospirai, trovando troppo scomoda quella situazione, come se fosse cucita apposta per una coppia sposata e felice, peccato che lo sposo non era quello giusto.
Rabbrividii, mentre il freddo invernale iniziava a farsi sentire, accompagnato da dei cori natalizi e persone che giravano da un negozio all’altro, cariche di regali.
La sera però tutto diventava magico e affascinante, i pini ricoperti di neve e la luce fioca donava un atmosfera surreale,  e la folla chiassosa lasciava il posto a panchine vuote e un silenzio quasi assordante.
 
<< Ti è piaciuta la cena? >>
 
Continuò lui, rinunciando a stringermi contro il suo petto e voltandosi da un'altra parte, leggermente risentito.
 
<< Sì, le pietanze erano davvero ottime, d’altronde è uno dei più buoni ristoranti che ci sono in città. >>
 
Sussurrai piano, seguendo con le dita i contorni della ringhiera dove ero appoggiata.
Davanti a me il fiume scorreva lento, trasportando  foglie ingiallite e rametti di legno caduti dai secolari alberi che si innalzavano sulle sponde del fiume.
 
<< Lo so, me lo ha consigliato Lucia >>
 
Confessò, dandomi l’ennesima conferma che era stato tutto organizzato da lei.
Rimasi zitta, non sapendo più cosa dire e trovando la situazione davvero divertente.
 Se la vedevo obbiettivamente era una cosa assurda:
perché mi ostinavo a rimanere con lui?
Perché non potevo restarmene single e felice?
Presi un gran respiro e alzai lo sguardo, pronta a dire la fatidica frase:
Daniele tra noi non può funzionare.
Oppure qualcosa di più carino, non so.
Non ci avevo mai pensato prima d’ora, insomma non avevo mai considerato la possibilità di lasciarlo.
Forse perché ho troppa parola di restare single, il che è una cosa davvero molto stupida.
 
<< Emh senti Dani … >>
 
Ma appena specchiai i miei occhi nei suoi  le parole morirono nella mia gola, come potevo lasciarlo?
Sono tanti anni che è il mio fidanzato, ne abbiamo passate così tante …
 
<< Che c’è Ale? >>
 
Chiede, un po’ nervoso anche lui, forse ha già intuito qualcosa.
La gola è troppo secca e i discorsi filosofici che ho in mente finiscono per perdersi nei suoi occhi da cerbiatto, che mi fissano oscurati da un leggero velo di rassegnazione.
 
<>
 
Sbotta alla fine lui, distogliendo lo sguardo e posandolo sul fiume che continua tranquillo il suo percorso.
Poi mi riguardo, sorridendo della mia espressione confusa e addolcendo un po’ i lineamenti del viso.
 
<< davvero, ho provato a comportarmi come lui, ma non ha funzionato e se ci ripenso ammetto che è stata anche un idea abbastanza stupida. >>
 
I capelli rossicci scompigliati dal vento gli coprono la fronte e i suoi occhi marroni si agganciano ai miei, mentre la sua fronte si posa sulla mia.
 
<< Ma non è la stessa cosa, me ne rendo conto. Per quanto io ti ami non voglio diventare un altro, voglio che tu mi desideri per quello che sono, anche se non è così. >>
 
Sento il suo respiro sul collo e d’un tratto mi rendo conto che il mio universo, la mia vita mi sta lasciando. Buffo. Se la prima volta sembrava che il mondo mi crollasse addosso, ora non sento più nulla, se non un sottile dolore nel cuore, come quando una persona a cui tieni molto se ne va, lasciando il segno.
 Lui il segno l’ha lasciato.
 E anche ben visibile, lui è stato il mio primo amore, il principe azzurro che ogni ragazza vorrebbe, ma anche lo spettro del liceo, degli amici e di tutto il resto. Lui poteva essere un marito perfetto, l’uomo con cui condividere l’intera esistenza.
Ma qualcuno si è fermamente opposto:
il mio cuore.
 
 
<< Ti ho amato tanto in passato. >>
 
Sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra, mentre il mio petto fremeva sempre di più.
Una nuova sensazione, insolita, diversa.
Libertà.
Non sono legata a nessuno ora, niente fidanzato geloso, messaggi teneri prima di dormire, niente di tutto questo.
Sono libera, e sola.
 
<< Io continuo a farlo, Alessia. >>
 
Risponde lui, schiarendosi la gola e avvicinandosi sempre di più alle mie labbra, fino a potermi baciare solo spostandosi di un centimetro in avanti.
Un solo centimetro.
Per poi scostarsi e voltarmi le spalle, allontanandosi lentamente, forse sperando che lo chiami.
Solo una lacrima riga le mie guancie, per poi essere asciugata dal vento che accarezza la via pelle, soffiando gentilmente e portando con se un ondata di ricordi, il primo appuntamento, le litigate, la nostra prima volta, i sogni e tutti i progetti che mi ero fatta.
 
Che strana la vita, un attimo prima pensi di avere tutto sotto controllo e poi ti ritrovi in bilico, tra un sentimento e l’altro, come se fossi ad un bivio della tua vita:
continuare la propria strada da sola o con qualcuno?
Qualcuno che nonostante tutto non hai mai dimenticato.
A meno di dieci passi c’è il ristorante, a meno di dieci passi c’è Fabio con la sua nuova ragazza.
A meno di dieci passi c’è l’uomo che mi ha cambiato la vita.
In meglio o in peggio? Questo non so dirlo.
A meno di dieci passi c’è un ragazzo, un uomo ormai, che mi conosce.
Che mi ha visto ridere, piangere e imprecare.
Un uomo che mi è stato accanto, molti anni fa, che mi ha visto crescere e cambiare.
Accanto a me e a volte in disparte, confondendosi con la gente che ho incontrato in questi anni.
Lui però era sempre lì, fermo a guardarmi.
Perché non se ne è mai andato?
 Poteva farlo, era liberissimo.
Nove passi.
Era liberissimo di baciare la bionda di fianco a lui, invece di fissarmi dalla vetrata del ristorante.
Otto passi.
Era liberissimo di sparire nel vuoto quella volta alla festa, invece di addormentarsi al mio fianco.
Sette passi.
Era liberissimo di fare tutto quello che voleva, tranne di amarmi.
Sei passi.
Ma allora perché ogni volta che cercavo di scordarmi di lui, tornava. Come se volesse rimarcare il territorio, o più semplicemente ricordarmi che c’era.
Cinque passi.
Ed era liberissimo di amarmi, quando stavamo insieme, invece no. Ha scelto di tradirmi. Ha scelto di alcolizzarsi e baciare un'altra, ha fatto tutto da solo. E perché ora io dovrei perdonarlo?
Quattro passi.
Perché, nonostante tutto, se ora sto in silenzio e ascolto il mio cuore, rimbomba solo il suo nome?
Tre passi.
Quante domande, eppure mi servirebbe solo una risposta, una risposta che mi possono dare tutti, ma che voglio sentire solo da lui.
Due passi.
E riapro gli occhi, accorgendomi che non è più là seduto sul divano con la bionda dentro il lussuoso ristorante.
Un passo.
Ma è qui davanti a me, con il fiatone e gli occhi illuminati, che mi guarda e sorride.
Come dieci anni fa.
Alessia, sei pronta per un nuovo inizio?
 
 
 

 
 

  
 Ringraziamenti e altre cianfrusaglie 
Allora, ci tengo a ringraziare quelle due anime pie che hanno commentato e a cui ho risposto tramite la nuova opzione per rispondere direttamente.
Poi ringrazio le diciotto persone che l’hanno messa tra le preferite e le sei che l’anno inserita tra le ricordate. Inoltre voglio fare un grandissimo ringraziamento alle cinquantuno persone che seguono questa storia (:
Scusate veramente se non ho aggiornato prima ma l’ho riscritto un bel po’ di volte questo capitolo e non mi soddisfava mai abbastanza. Questa versione che ho postato è la meno schifosa >.<
Un bacio anche alle 191 persone che hanno letto l’ultimo capitolo e a francesca27 e a  CherryBomb_  che come ho scritto prima hanno commentato, davvero un grazie di cuore ragazze (:
quindi un bacione e alla prossima, qui sotto ho messo una serie di risposte alle domande che una mia amica mi ha fatto e presumo che siate curiose anche voi xD
ps: ho finalmente il mio account su fb! mi chiamo Ele efp se qualcuno vuole aggiungermi <3
presto aprirò anche un gruppo per gli spoitler ma devo avere qualcuno che si iscrive xD
Aspetto la vostra richiesta d'amiczia (:
a presto.
 
Domande (:
 

Questo è un finale molto ambiguo, lascerai questo come capitolo finale lasciando dubbi e domande sulla relazione dei due oppure ci sarà un altro capitolo? e ciò vuol dire che la storia non è finita Non so, devo dire che mi piacciono molto i finali aperti e forse lo lascio così, dando libero sfogo alla vostra fantasia. Oppure lo dovrei continuare? Consigliatemi voi, lasciando una recensione se volete con scritto quello che pensate dovrei fare, perché sono molto indecisa.
Ci saranno missing moment o altre one-shot con spezzi di vita dei protagonisti o no? Sì, avevo pensato di scrivere varie one-shot se il tempo a mia disposizione me lo permetterà, ma non assicuro nulla anche se mi piacerebbe fare un incursione nella vita di A&F ai tempi del liceo o nel futuro, non so.
Hai altre storie in mente o sei in una fase di blocco totale? Ho parecchie idee in mente e vorrei anche continuare l’altra mia storia, credo che mi prenderò una paura per elaborare le idee e scrivere almeno i primi cinque capitoli della storia che ho in mente prima di postarla.
 
 

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