Will We Ever End Together?

di CarolPenny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 - TheEndOfEnnis&Jack ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 - VeNeZiA ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 - ToRoNtO ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 - StAy WiTh Me ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 - GOldEN ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 - OscaR ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 - wiThOut PeRhApS ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1 (wweet) PREMESSA: E' una fan fiction scritta a quattro (e talvolta più) mani. Ispirata da un commento ad una discussione di un forum e iniziata a scrivere sempre su di esso.
Ovviamente vi indicherò sempre (e ve ne accorgerete a volte dal cambiamento di stile) che le parti scritte sono delle mie amiche a cui assolutamente ho chiesto il permesso prima di pubblicare la fan fiction.
Dunque, si tratta di una fan ficion a "puntate" e ve ne accorgerete presto. Quando lascio lo spazio vuol dire che si è passati all'altra persona che l'ha scritta.
Buona lettura dunque.

-In questo capitolo io e Ally a scrivere.

Fine Marzo 2004.
Heath e Jake erano a cena in un ristorante di Los Angeles. Dopo ore di buon cibo italiano e di conversazione, ci fu il prevedibile conto.
Heath prense il portafogli
Pago io
Non se ne parla proprio Heath...pago io
No davvero, nessun distrubo
Pago io!
e incominciarono a litigare...
Alla fine, Jake ebbe la meglio...


I due uscirono dal ristorante. Heath guardò male l'altro, il quale si mette a ridere:
 Te l'avevo detto che avrei avuto la meglio e avrei pagato!
 Sì... ma la prossima volta tocca a me.
 Questo si vedrà. Senti ma tu con cosa torni a casa?



: Così come sono venuto...con la mia jip...guardala eh, eccola qui...
Jake guardò l'unica auto più grossa delle altre pargheggiata nella stessa fila della sua.
 Guarda caso, la mia è quella che sta davanti la tua
Il moro si avviò verso la sua BMW notando proprio vicino il portabagagli una grossa ammaccattura.
 Quella non ce l'aveva quando sono sceso
Heath con fare spaventato sparì nella sua jip
 Ehm...sai, io l'avevo notata invece...
Jake gli rivolse uno sguardo scettico e si mise vicino al finestrino della jip per guardarlo.
 La controllo sempre la mia bella macchinina prima di allontararmi da lei...
Te l'avevo detto che volevo pagare io
Heath si fece rosso rendendosi conto di essere tradito da solo.
Grazie della cena Jake...
E mise in moto la jip, ma quella non ne volle sapere. Ci riprovò altre volte, ma niente. Si era rotta.
Jake lo guardò divertito.
Ti auguro una buona notte, Heath
 Già, una notte in macchina... e diede un pugno al manubrio.
Jake lo guardò di nuovo scoppiando a ridere...


Heath sbuffò per due o tre volte, guardando Jake implorante.
 Dai che ti porto a casa io!
Heath lo guardò rassegnato e poi scense dalla macchina.
La vengo a prendere domani...Grazie Jake!
I due amici salieono in macchina di Jake, il quale iniziò a sorridere divertito dalla situazione..
 Ora sì che sei in debito con me amico mio...
 Ah-ah.. sì infatti la prossima volta pago io e ti riporto pure a casa!
 Speriamo di no... dell'ultima intendo!
I due si misero a ridere... ma Heath improvvisamente tornò serio.
 Jake..
 Sì, Heath??


 Il film che dobbiamo girare mi sembra una cosa molto impegnativa e mi piace... Te lo dico già da ora, sono onorato di lavorare con te... Spero di esserne all'altezza.
E abbassò lo sguardo leggermente imbarazzato, o chissà cosa...


Jake guardò Heath in modo preoccupato.
Cosa? Ma tu sei un attore bravissimo Heath, certo che ne sarai all'altezza. Poi ci sarò io a tranquillizzarti.." e si mise ancora una volta a ridere.
Heath lo guardò, restando serio. Abbassò lo sguardo sulle sue mani, appoggiate sulle sue gambe.


Passarono un minuto intero in quella posizione, senza fiatare
Vogliamo muoverci o restiamo qii tutta la notte? sbottò all'improvviso il biondo, rialzando lo sguardo.
Jake sorrise Non sarebbe una cattiva idea, se non avessi una ragazza... e finì la frase li senza guardare Heath.
Speriamo solo che non arrivi il carro atrezzi... disse invece l'altro, senza pensare alla frase del moro, sospirando.
Jake mise in moto.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2 (wweet) (A scrivere Ally e me)


Dopo un pò Jake guardò Heath...
 Senti ma... tu hai letto il libro della Proulx, vero?
L'australiano sorrise.
 Beh sì, mi è piaciuto molto...
Il moro lo guardò nervoso...
 Ehm sì.. pure a me. E hai letto la scenaggiatura?
 Certo che sì, sennò non avrei accettato.. il biondo diventò ancora una volota serio.. sei nervoso per alcune scene?


Jake gli rivolse uno sguardo rapido e poi riportò la sua attenzione sulla strada
Bah...sai, come ti ho accennato a cena non ho mai avuto nessun tipo di problema al riguardo, ma...non lo so...
Heath lo guardò alzando un sopracciglio e Jake fece una mezza risatina.
Sai che ti dico Heath? Andiamo lì e come va, va...alla fine si tratta solo di un film...abbiamo accettato no? e gli fece una linguaccia.
Hai ragione... rispose Heath un pò più sollevato Meno male...
Cosa?
Che tu abbia detto queste cose, insomma, non penso che avrei retto con un attore che si dava per matto solo perchè doveva baciarmi e... ma non finì la frase, rise tra se e se.
E...? chiese Jake curioso
Niente, niente...
"Ma come? Ah, no! Ora me lo dici e tra l'altro non sei nella posizione adatta da permetterti certe cose: ti ricordo che sei rimasto a piedi!...Perciò finisci il discorso.
Heath si grattò la testa mezzo nervoso
Ehm...ok...(guarda che cazzo di situazione!)...beh...hai letto la storia no?
E quindi?
Io sono Ennis...tu sei Jack...
Non ti seguo
Sei tu che stai sotto! finì trattenendo una risata...

Jake fece prima serio, ma poi non riuscì a trattenere una risata.
Tu sei matto! Pensavo fosse una cosa seria... esclamò
 Ma infatti... lo è! Soprattutto per te... comunque sono contento che la prendi a ridere. Heath sorrise.
 Dai penso che sarà facile fare quella scena...  continuò Jake, poi guardò il biondo, che sembrava leggermente dubbioso... Almeno lo sarà dopo averla provata più volte..
Heath sorrise guardando fuori dal finestrino....
 Già... in fondo è solo un film, giusto?
 Mettila così.. dopo che avrai finito con me, ti consolerai in qualche scena con l'attrice che interpreterà tua moglie! e qui scoppiarono entrambi in una fragorosa risata...

 Michelle Williams eh?...Non è male...è carina fece tra se il biondo Tua moglie invece è Anne Hathaway vero?
 Si...credo sia un ottimo elemento anche lei...Ang sa scegliere sempre...e bene! e sorrise ad Heath.
 Già...devo cercare di far valere la fiducia che lui ha riposto in me...ah Jake, fermati li, sono arrivato...
Il moro girò a destra e poi fermò la macchina. Heath aprì lo sportello.
 Ehi amico, dobbiamo cercare di far valere la fiducia di Ang...ricordati che stiamo insieme disse Jake e lo guardò serio
 Certo e ricambiò lo sguardo Grazie per il passaggio Jake...
 Di niente, figurati...ma la prossima volta fa attenzione...
Heath annuì rivolgendogli uno sguardo mezzo dispiaciuto (ovviamente riguardo all'ammaccatura che aveva fatto all' auto del moro)
 Dai, che l'aggiusto...altrimenti tutti i soldi che guadagnamo a che servono??? e rise.
Anche Heath rise, più rilassato
 Buona notte allora... ma prima di chiudere la portiera Jake lo fermò.
A proposito Heath...dove ci vediamo domani? Ricordi che ne parlavamo prima al ristorante...un altro incontro per parlare del film invece che della nostra vita sarebbe meglio no? e gli fece un'altra linguaccia.
 (quante cose che non sai di me Jake...) pensò il biondo
 Che ne dici di venire da me? propose Gyllenhaal Domani Kirsten è dai suoi e...
 E' una proposta indecente?
Un attimo di silenzio, poi scoppiarono a ridere
 Dai Heath, dico sul serio
 No facciamo così, vieni tu da me, ormai sai dove abito...
 Ok...alle 8?
 Perfetto...ma ti avverto...non so cucinare benissimo...
 Mal che vada ti aiuto io!




...
Bene, siamo arrivati anche alla fine di questo secondo capitolo. Passo a rispondere alle recensioni. (Per ora una)

Leia_the_Witch = facciamo finta di non conoscerci =P Comunque, grazie per la recensione e certo che accetto il tuo consiglio, sopratutto se pensi che sei la mia autrice preferita, per me è un onore!!! Ti dirò, come hai detto tu è difficile scrivere a quattro mani e sopratutto se pensi che questa ff viene aggiornata come "commento", come "risposta" ad una discussione capirai che dipende da come uno si sente in quel momento...
In ogni caso, sto cercando almeno di togliere i nomi davanti le battute, perchè in effetti non convincevano neanche più me.
Grazie ancora e, al prossimo aggiornamento (sia tuo che mio =P) Ciau!!!

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO LA FF, SPERO CONTINUERETE A FARLO E SPERO POSSIATE DIRMI COSA NE PENSATE. AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO, (Sicuramente alla fine della settimana)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3 (wweet) (A scrivere Jessi, Francy, io ed ally)



Alle 8 spaccate della sera dopo Jake suonò al campanello dell'appartamento di Heath
Quest'ultimo guardò nel buchetto della porta
 Sììì, chi è?
 Sono colui che dovrà stare sotto nel film
Heath scoppiò a ridere e aprì la porta.
 Ciao Jake, vieni, siediti pure, fa come se fossi a casa tua..
Jake sorrise, dandogli prima una pacca sulla spalla e poi si sedette.
Seduti, si misero a discutere di quanto fosse bello e suggestivo il panorama dove sarebbero andati a girare il film.
Ad un certo punto smisero di parlare e Jake alzò la testa guardandosi in giro preoccupato..
 Heath, ma stai cucinando qualcosa? Sento un odore stano che viene dalla cucina..
 Sì c'è nel forno l'arros.. Oddio l'ho dimenticato! Colpa tua che mi fai parlare così tanto
Corsero in cucina, e aprirono il forno da cui uscì un nuvolone di fumo nero. Si era bruciato tutto!
Heath guardò Jake con una faccia che chiedeva pietà, il moro sorrise...
 Tranquillo Heath! Tu non sai chi hai davanti.. Il mago dei fornelli!!
E così Jake prense un paio di cose dal frigo e si mise al lavoro..
 

Cazzo, sembra davvero una situazione da film...ma guarda un pò...il cinema non ci lascia in pace neanche quando non pensiamo a lui esclamò Gyllenhaal
Heath fece una mezza risata In che modo posso aiutarti??? fece indicando i fornelli.
 Standotene seduto e buono rispose l'altro fa cendogli l'occhiolino.
Heath sbuffò, ma divertito...


All'mprovviso si sentì il campanello della porta..
 Hai invitato qualcuno?  fece il biondo
No, se no te l'avrei detto non credi? rispose ridacchiando e andarono ad aprire la porta
 Buonasera...meno male sono capitata nella casa giusta...
Compare davanti a loro Michelle Williams.
Heath fece una faccia imbarazzata, toccandosi la testa in modo maniacale 
 Ciao... entrambi la salutarono. La conoscevano veramente poco. 
 Che puzza di bruciato, chi ha cucinato? chiese la ragazza
Heath e Jake si guardano l'un l'altro come per darsi la colpa a vicenda...


Jake cominciò a rispondere  Beh... è..
Heath lo interruppe E' stato lui! Non vedi? Ha il grembiule!
Jake guardò male Heath, che gli fece una linguaccia divertito.
 Va bene, ho capito chi è stato Michelle sorrise.
 Beh questo pasticcio poteva solo combinarlo il carissimo Ennis Del Mar...
 Guarda che nel film cucino sempre io...
 Sì... ma i fagioli!
Tutti scoppiano a ridere...
 Michelle.. ehm.. che ci fai qui?

 Me lo sentivo che dovevo chiamarti prima, che stupida! Visto che ero di passaggio da queste parti mi sono fatta dire dove abitavi...
Nessuno dei due ragazzi rispose.
 E sai, l'ultima persona con cui avrei immaginato che fossi è proprio...Jake... e fece una mezza risatina...
 E perchè? le chiese il moro.
Heath intanto non seppe davvero cosa dire. Essersi trovato un ospite inatteso sull'uscio di casa lo aveva spiazzato. I tre si erano incontrati diverse volte prima, ma si erano scambiati solo qualche parola.. Il bello però era che nonostante ciò, sembravano essere amici da tanto tempo.
 Beh...penso di dovermi ricredere allora...è giusto che facciate già una conoscenza più...come dire..."approfondita"
Questa volta anche Jake rise.
 Ok...basta scherzare... fece mezzo nervoso Heath  Entra, Michelle
 Sicuri? Non vorrei darvi disturbo... in tutto questo, si vedeva che era imbarazzata. Da quando la porta si era aperta.
 Niente affatto!
Michelle entrò e Heath chiuse la porta.
 Tanto ormai, abbiamo dovuto rifare la cena
Jake lo guardò storto.
Ok...lui ha dovuto rifarla, per colpa mia...vieni accomodati...



Grazie a tutti per averla letta! ^^

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4 (wweet) (A scrivere io e Ally)



Ok, ma mi volevo fermare solo per poco...  disse Michelle compiaciuta
 Beh ma se vuoi gustare la mia cena perfetta accomodati pure..
Heath guardò male Jake, poi si sedette sul suo divano.... Accomodatevi.
Gli altri due accolsero l'invito del moro e il silenzio avvolse la stanza...
 Ehm... allora Michelle, che ne pensi del... ehm.. tuo personaggio?
Heath sembrò imbarazzato...


 Lo trovo molto interessante, e complicato. Ci sto già studiando su... e la stanza venne immersa di nuovo dal silenzio.
 Ehm...io vado a controllare la pasta sul fuoco di la, torno tra un attimo. Jake si alzò e raggiunge la cucina
Heath e Michelle annuirono. E di nuovo silenzio.
Ehm ehm...se ci fosse stata anche Anne...Hathaway avremmo fatto una cenetta particolare non credi? fece improvvisamente il biondo.
 Già
 Ma...avremo tutto il tempo per farlo, quest'estate...
 Già...
L'imbarazzo li colpì entrambi. A salvarli, il cellullare di Michelle che prense a squillare.
Pronto?...si...certo arrivo appena posso...
La ragazza guardò Heath per un attimo e poi si alzò Mi dispiace...devo andare via...
 Di già? Allora non ti fermi a cena? chiese improvvisamente Jake sbucato dalla cucina.
 No...vi ringrazio...
Anche Heath si alzò e l'accompagnarono alla porta. Entrambi la salutarono con due baci sulle guance.
Possiamo organizzare qualche altra cosa...se ti va...uno di questi giorni fece ancora Ledger grattandosi la testa
 Ti ringrazio Heath...ma sono di partenza per New York...ci rivedremo direttamente quest'estate.
Va bene...fa niente...Buon viaggio allora! Le augurarono contemporaneamente i due
Michelle sorrise Comunque, è stata colpa di Ang e fece una linguaccia E' stato lui a dirmi di venire, quando ha saputo che ero nei paraggi...Forse non pensava che voi foste insieme...
 Si...cioè no...ehm noi... Heath sembrò essersi inceppato.
 Heath! fece con tono di rinprovero il moro.
La ragazza rise e scense un paio di gradini
Mi ha fatto piacere scambiare qualche parola con voi...
Gli altri due la salutarono e poi tornarono dentro. Heath chiuse la porta.
 Qui gatta ci cova... fece Jake con tono vago ed ironico.
 Che vorresti dire???
 Niente...niente...
Heath si portò davanti a lui bloccandolo Vuoi che faccia già una "prova" della scena nella tenda per caso?
 Che cos'è? Una minaccia?

 Guarda che lo farei sul serio...
L'australiano guardò Jake e dopo poco i due si misero a ridere.
 Comunque dimmi a cosa pensavi...
Jake lo òin modo strano Beh... pensavo che... se non mi lasci andare la cena va a fuoco e dovremo rifarla da capo!
Heath lo lasciò e sbuffa Tanto non è una novità...
Jake rise  Già, ma è meglio non lasciarla bruciare! e corse in cucina...
Heath rimase in salotto e si sedette sul divano sfogliando una rivista... ma guarda te se in casa mia un altro deve cucinare! pensò, e ripendò anche alla breve e leggermente assurda visita di Michelle Williasm.
Heath, caro è pronta la cena!  ad un certo punto sentì la voce di Jake, leggermente più acuta (stava imitando una donna), che si diffuse per tutta la casa...
Heath si mise a ridere e raggiunse il suo amico in cucina...


 Stiamo cadendo proprio in basso fece ridendo.
Jake scoppiò a ridere Ok ok...comunque siediti, la cena è pronta risponse con voce normale.
 E di nuovo sta storia...stasera non mi sembra proprio di essere a casa
Jake non disse nulla e portò due piatti fumanti in tavola.
Allora...sei mai stato in Canada Heath?


Heath guardò Jake sorridendo... Sì, ci sono stato... è molto bella, me ne sono innamorato... Tutta colpa di quelle montagne!
 Eh già è proprio bella, sono contento sia quella lo scenario del film. Darà tutto un altro impatto alla pellicola.
I due iniziarono a mangiare...
 Uhm... Jake, ma sei proprio bravo! Devo venire più spesso da te per cena... ehm voglio dire dovrai venire tu da me a cucinare!
 Modestamente sono bravo sì.. m'è toccato fare tutto a me!
 Senti visto che hai fatto tutto te, lavi pure i piatti vero?

 Stai scherzando vero? Mi hai preso per il tuo camierie per caso?...
 Una specie...
Si guardarono per un attimo cercando di essere seri, ma poi scoppiarono a ridere, ancora una volta...
 Ti sembra normale che ogni volta che ci incontriamo e che cominciamo a parlare, non ne esce un discorso serio?
 Se vuoi che faccio il serio ti accontento subito: porta via questi piatti e servimi il secondo!!! fece Heath con aria professionale e seriamente.
 Ok, ok...ti preferivo prima
Il biondo gli fece l'occhiolino
 Direi che possiamo passare al secondo.
E si alzò prendendo i due piatti vuoti. Intanto ripensò a quel "Tutta colpa di quelle montagne", pronunciato da Heath.
 Ho notato con piacere che hai già fissato una battuta del film...peccato che sia la mia!!!

Heath al tavolino iniziò a lisciare la tovaglia... beh sì, a dire il vero è una delle frasi che mi ha colpito di più nella sceneggiatura! E vedo che sei molto preparato pure tu, anche se pensavo te ne accorgessi prima della mia battuta! e fece un sorrisino.
Jake in cucina, mentre condiva il secondo, sorrise dolcemente pensando alla simpatia del suo amico. Poi risponse... ma guarda che me ne ero accorto, solo che ho preferito continuare il discorso del Canada! finito di condire portò in tavolo altri due piatti fumanti.
 Mmm.. che odorino delizioso. Jack fuckin' Twist sei un grande cuoco!
 Altra citazione dal film... Jack fuckin' Twist... e sorrise... a proposito, so che hai avuto la possibilità di scegliere il personaggio da interpretare. Perchè hai scelto Ennis? Perchè non sei voluto essere quello che sta sotto?

Heath rise di gusto alnzando anche il capo: Beh...bella domanda... poi tornò serio A dire il vero, trovo che Ennis sia molto simile a me...Lo so, un attore dovrebbe scegliere quei personaggi che sono diversi da lui stesso, come se fosse una sfida...In realtà, per me è una sfida anche questa...per capire meglio chi e come sono!
Jake rimase affascinato dal discorso fatto da Heath, e aprì leggermente la bocca prima di rispondere.
Cavolo Heath! Come darti torto!...sono assolutamente daccordo!...e ora che mi ci fai pensare, anche io sono abbastanza simile a Jack...
 Siamo due anime gemelle allora... 
 Dai ti prego, smettila
 Che c'è Jake? Mica ti sarai preso una cotta per m...
 Ma che dici dai!!! Hai bevuto troppo vino secondo me!! e gli prense il bicchiere, stracolmo di licquido rossastro.



RINGRAZIEMENTI:
Leia_the_Witch: come sempre ti ringrazio di tutto...di seguirmi di regalarmi non solo emozioni con le tue ff ma anche preziosissimi consiglio. Quello che ti posso dire è che cerco di fare il possibile, corregendoli di volta in volta e cercando di renderli più scorrevoli. Spero di migliorare. E grazie ancora per i complimenti, sono contenta che ti piaccia. Alla prossima.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5 (wweet) (A scrivere ally ed io)


Heath lo guardò divertito... che nervosismo, mi sa proprio che ho fatto un bell'effetto su di te.
Jake invece  lo guardò prima seriamente, poi si aprì in un bel sorriso... ma no, è che... no niente.
Heath sbuffò Oddio! Sempre la stessa storia. Non riesci mai a finire frasi del genere. Ora... dimmi cosa pensavi?! Faccio come quando se ne è andata via Michelle sennò!
 E' che... l'ora del dolce è arrivata! e scomparve in cucina.
 L'ha sempre vinta lui!

Jack Fuckin' Twist
Jake si mise a ridere a crepapelle quasi fece rovesciare il piatto con una piccola torta che aveva portato. Heath d'istinto si alzò per sorreggerlo e se lo ritrovò quasi addosso. La torta per fortuna, cadde proprio sul tavolo. Jake e Heath erano attaccati, i loro visi a poca distanza.
 Questa si che non è una bella situazione... il suo tono era calmo, ma leggermente imbarazzato

 Cazzo... è vero. Sembra quasi che il destino abbia voluto farci provare una certa situazione del film...
Anche Heath era calmo, ma serio guardò Jake negli occhi.
Il moro adesso sembrò innervosirsi e abbassò lo sguardo... Heath...
L'atro si avvicinò al suo... ma Jake si scostò...
 Cazzo Heath!... cosa fai?

Jake diventò del tutto nervoso, cosa che non gli capitava quasi mai, se non in situazioni gravi.
Heath non si accorse che aveva stretto tra le sue mani la camicia dell'amico. Si staccò. Scusami...io...
Ehm...lascia stare...ci siamo messi nei casini tutti e due... sospirò, allontanandosi leggermente dal biondo, che si risedette.
Jake dopo averlo guardato di sottecchi altre volte, nel silenzio totale lo imitò.

Heath guardò in basso e non riescì ad alzare lo sguardo, l'amico invece guardò il povero australiano, in modo enigmatico e con una leggera tristezza negli occhi.
 Ok Heath, meglio se sorvoliamo questo momento imbarazzante.. passami il tuo piatto che ci metto una fetta di dolce. e fece un piccolo sorriso che riusciva a nascondere bene quanto fosse imbarazzato.
 Pensi di risolvere questa situazione con una fetta di torta, Jake?  pensò il biondo.
In silenzio gli passò il piccolo piatto per il dolce.
Jake riempì il piatto e poi glielo porse di nuovo. Heath all'inizio esitò poi lo riprense, sfiorando leggermente la mano del suo amico.

Mangiarono  in silenzio, lavarono i piatti allo stesso modo, a volte sospirando ma niente di più.
Vogliamo finirla in questo modo la serata? fece ad un certo punto Jake con un mezzo sbuffo.
Heath scosse la testa.
 Parla lo incitò il moro.
No, non voglio finirla così
Siamo stati così bene...cosa è successo? Jake allargò le braccia e sbuffò di nuovo.
Dimmelo tu.
Cosa?...che ne so io! Sei tu che hai provato a... ma si interruppe.
Non si guardarono
Basta scherzare...non abbiamo neanche iniziato le riprese...
Heath sospirò gravemente.
Io sono serio
E alzarono lo sguardo nello stesso istante.
Jake si inumidì le labbra con la lingua Non posso...non possiamo...



Grazie a tutti i lettori. Continuate a leggere e se lasciate un vostro parere, sarò lieta di leggerlo. Alla prossima.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6 (wweet) (A scrivere ally ed io)


Heath sospirò... non possiamo.. sicuro? Perchè questa foga nel dirmelo? Sei troppo agitato... poi abbassò di nuovo lo sguardo.
Jake era leggermente arrabbiato adesso Ma certo che lo sono! Perchè rovinare una serata così bella?
 Rovinare?
 Sì rovinare! Andava tutto così bene... cosa volevi fare? Provare il bacio del film?!
Heath, a testa bassa, sospirò sempre più forte...
 Heath dimmi cosa stavi cercando di dimostrare? ...
Heathlo guardò negli occhi, il suo sguardo triste colpì quello del moro...

 Ehm...io...io... Heath era troppo nervoso per riuscire a parlare.
 Che c'è ora? Eh? Non dici niente???
Heath non rispose.
 Ti piace passare all'azione, ma quando si tratta di parlare non sei capace...
 Jake basta ti prego...
Silenzio. Il biondo poi si alzò e si dirsse nel salone. Jake lo seguì a ruota.
 Allora?
Heath si girò verso di lui e lo raggiunse.
Cosa voglio dimostrare?...Che dal primo momento in cui ci siamo parlati ho notato in te qualcosa di speciale ed unico...non so cosa provo esattamente, ma mi sentivo di farlo...
 Cosa?
 Questo
E senza esitazione poggiò le sue labbra su quelle del moro


Jake rimase stupito dal gesto del biondo, ma non riescì a staccarsii, non riescì a interrompere quel bacio, che sembrava così sbagliato, così proibito e proprio per questo così bello.
Fu Heath a staccarsi da lui, interrompendo quel momento lasciando Jake con gli occhi ancora chiusi.. non pensavo l'avresti fatto davvero! li aprì guardando l'amico, che in silenzio si era seduto.. Il moro rimase in piedi, non era arrabbiato e nemmeno nervoso. Provò un'emozione che riusciva nemmeno a spiegarsi. Dentro di lui una travolgente passione stava crescendo e aveva paura che scoppiasse.
Intanto Heath si sentiva bruciare le labbra, ancora umide...riusciva a sentire ancora il sapore di quelle della persona che gli stava davanti. Quando si era staccato da Jake, sapeva che non non avrebbe voluto farlo, sapeva che avrebbe dato qualsiasi cosa per non fermarsi.


Jake rimase immobile, senza saper cosa fare.
Si toccò leggermente le labbra e poi guardò Heath, che aveva di nuovo lo sguardo basso. Le sue gambe si mossero da sole, e pian piano lo raggiunse.
Perchè prima ti sei scostato?
Jake si giraò verso di lui, inizialmente senza capire, poi sospirò gravemente e annuì, con un grosso peso al cuore
 Kirsten...sono fidanzato Heath...
Il biondo annuì anche lui, sempre con lo sguardo basso e poi si passò anche una mano tra i capelli.
Scusa
 No, Heath...io...io non riesco a trovare le parole...non...non mi è mai successo...
 Spero che...non penserai male di me
Heath...
 Io e Naomi...beh non va...
 Heath...
 Non l'ho fatto perchè mi mancava baciare qualcuno e...
 Heath lo so! alzò la voce e gli prense il viso per farlo girare verso di se... Lo so...cazzo...e so anche che mi è piaciuto...


Heath, prima lo guardò, poi abbassò lo sguardo amareggiato e preoccupato... cosa facciamo adesso?
Jake lo guarda tristemente... non lo so. poi abbracciò l'amico, dallo sguardo di un cucciolo impaurito.
 Mi sento così stupido, io e Naomi stavamo così bene insieme ma adesso è tutto cambiato. E pensare che senza di lei forse non ti avrei mai incontrato... e se non ti avessi incotrato non avrei mai provato queste emozioni nuove. Io sento una strana...gioia quanto sto con te.
Jake fece un mezzo sorriso
Sono troppo confuso in questo momento per capire cosa sto provando... poi ruppe l'abbraccio in silenzio.
 
Ma so che sei  un caro ragazzo...Heath e sorrise
L'australiano ricambiò il sorriso. Jake allora si alzò.
 Heath, io davvero non so cosa fare adesso
Il biondo si rattristò, consapevole della situazione.
 Ma...l'importante è sapere di essere tuo amico.  si guardarono Sapere che tu ci sia per me...
 Di questo puoi starne certo...
Jake aprì la bocca sospirando felice. Poi guardò l'orologio.
Caspita, si è fatto tardi...devo proprio andare. Ti avrei aiutato a mettere a posto, ma domani ho un appuntamento importante e mi aspettano tre giorni d'inferno
 Non preoccuparti...
 Ci possiamo vedere venerdì, che ne dici?
Heath abbassò di nuovo lo sguardo E Kirsten?
 Ehm...ora non lo so...
 Comunque, io non ci sono...mercoledì parto per New York e poi vado in Australia...non ci vedremo prima dell'inizio delle riprese...
Una pugnalata nel cuore di Jake.
Co...cosa?...oh accidenti...
Anche Heath si alzò. Mi dispiace... e gli mise una mano sulla spalla.
 Ma...ci sentiremo vero?
Heath fece una mezza risata. Assolutamente si.
Sorrisero entrambi. Poi Jake si infilò la giacca e aprì la porta.
Ehi...aspetta, credi di andartene cosi??
Jake lo guardò ed Heath si avvicina di nuovo, accorciando anche l'ultima distanza tra le loro labbra. Dopo poco più di un minuto Jake si staccò ridendo.
 Altro che Jack Fuckin' Twist, e cominciò a scendere le scale Sarebbe meglio Ennis Fuckin' Del Mar

 Buonanotte cowboy...
 Ciao Heath... e chiamami mi raccomando.
Heath fece cenno di sì con la testa, poi richiuse la porta.
Una volta dentro si appoggiò con la schiena sul portone e si fece scivolare giù in terra.... Accidenti. fece un un lungo sospiro, poi scostò leggermente la testa a sinistra... una lacrima sfiorò la sua morbida guancia, perchè non ci stava capendo niente...


Grazie come sempre a tutti i lettori! Al prossimo aggiornamento!





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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7 (wweet) (A scrivere ally ed io)

Arrivò il giorno delle riprese. Jake era impaziente di vedere il suo amico, che non gli aveva mai telefonato durante il loro distacco. Era un pò arrabbiato, ma pensava che, di sicuro, Heath non aveva potuto chiamarlo per ovvie ragioni...
Cazzo ma quando arriva? pensò.
Ang Lee si avvicinò al ragazzo impaziente... aspetti Heath? Guarda che è ancora presto, sei tu che sei arrivato in anticipo.
No, non lo sto aspettando.. mentì il moro
 Mmm... sei sicuro? Sicuramente sei agitato per qualcosa e non penso sia per le riprese. poi scomparve dietro un'enorme telecamera.
 Jake pensa: Certo che non è per le riprese! Ma non tu non puoi nemmeno immaginare in che pasticcio ci siamo messi, Ang.



Jake!
Il moro sobbalzò leggermente per la sorpresa e si girò verso colui, anzi "colei" che l'aveva chiamato.
Michelle...c...ciao!
Che cosa fai li impalato?
Beh, niente, osservavo il panorama. Dal vivo è ancora più affascinante...
Vero...anche se fa un pò freddo...
Heiiiiiiii!!!
I due si girarono contemporaneamente ritrovandosi davanti l'autraliano.
Ciao Michelle e le diede un bacio sulla guancia. La ragazza ricambiò abbassando lo sguardo, imbarazzata.
Hei amico, ci si rivede. poi fece rivolto a Jake.
Già...neanche una chiamata eh? Quando sei arrivato?
In questo preciso istante
e si strinsero la mano.


E' bello rivederti.
Heath sorrise...
Ragazzi avete conosciuto Anne? Una ragazza deliziosa, è qui pure lei, anche se non parteciperà alle riprese di oggi. Io vado a cercarla..
 A dopo..  feceJake senza staccare gli occhi da Heath
 Ok  ciao... Michelle. la salutò l'altro
Una volta rimasti soli i due sorrisero leggermente imbarazzati.
Senti Heath non mi interessa il perchè non mi hai chiamato, so che hai avuto le tue ragioni. L'importante è che adesso sei qui...
L'altro lo guardò dolcemente... mi sei mancato. e lo abbracciò.


Non volevo ammetterlo Jake, ma ho provato a chiamarti molte volte...il problema è stato che ogni volta avevo paura che poi non mi sarei staccato più dal telefono, o che avrei sentito la mancanza di una chiacchierata dal vivo con te...
Jake gli fece l'occhiolino Come è dolce Ennis...


Vedi mi sto già immedesimando nel personaggio. sorrise
Jake iniziò a ridere di gusto...
 Quanto amo la tua risata... e lo osservò ancora più  dolcemente, poi si guardò in torno.. ma c'era troppa gente per fare quello che voleva...
 Beh, oggi finalmente iniziamo a girare eh? Contento?
 Sì molto contento... è che... Heath era un pò nervoso.
 Cosa c'è? gli chiese Jake ritornando serio
 Niente, non vedo l'ora di girare. e fa un sorrisino forzato.


 Heath ti conosco da pochi mesi, ma...sai che puoi parlarmi di qualunque cosa...sopratutto dopo quello che è successo...A me dispiace sapere che qualcosa non va...
Heath alzò lo sguardo ma non sorride.
Non qui...non ora...


........................................................................
E mi viene spontaneo dire "E perchè non qui, perchè non ora" (per chi non lo sapesse è una battuta di un film).
Comunque, ben ritrovati e grazie ancora a tutti per la lettura. Sopratutto alla mia cara Leia i cui commenti mi rendono felice. E ti posso assicurare che le cose non sarenno semplici, hai pensato bene. Grazie ancora.






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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


(a scrivere ally ed io)


Jake sospirò... ok, ma me lo dirai uno di questi giorni.
Heath abbassò la testa... sì, ehm... adesso vado a cambiarmi per la scena, dovremmo iniziare tra poco.
Jake lo guardò allontanarsi, pensando a come era bello e enigmatico il suo amico, non gli interessava più di niente.. solo di Heath.
 Jake vieni qui devo parlarti...  gli disse serio Ang


Heath entrò nella sua roulotte, sovrappensiero e subito si avvicinò al suo vestito di scena.
Permesso?
Michelle bussò la porta già aperta
 Ah...ciao Michelle...prego prego, entra...
 Sicuro che non disturbo? facendosi rossa
 In effetti stavo per vestirmi...ma dimmi e sorrise.
Michelle si morse un labbro Diana e James mi hanno detto che ci vogliono tutti e quattro, noi protagonisti, tra quindici minuti al campo base...
 Ti ringrazio
 Di nulla
E prima di andarsene Heath le fece un occhiolino.


Jake si avvicinò a Ang, con la testa fra le nuvole, pensando solamente a come comportarsi con Heath...
Jake ti ho visto un pò nervoso prima e anche adesso non me sembri del tutto tranquillo... ti senti bene?
 Cosa? Certo.. sto benone.. è solo che, sai, è il primo giorno di riprese, quindi..
Mmm.. va bene. Lo sai che per qualunque cosa, basta dirmelo.... Tra cinque minuti avviati al campo base.. io devo sistemare alcune cose qui.
 
Ah va bene... visto che era rimasto un pò di tempo decise di avviarsi verso la roulotte del biondo. Fermo davanti alla porta sorrise, poi bussò.
Avanti
Jake entrò
 
Ehy.. vedo che il vestito da cowboy ti dona molto.. ahah!


Heath si girò, all'inizio un pò sorpreso.
Grazie risponse e il buonumore che gli era venuto prima, quando aveva scambiato due parole con Michelle, svanì.
Penso che dovresti andare a vestirti anche tu...fra poco ci vogliono al campo base...
 Si lo so...ma non ci vuole nulla a mettere un jeans, una camicia e un cappotto...
Heath lo guarda scettico.
 Ok, ho capito...non mi vuoi qui... ed esce dispiaciuto
 No...aspetta Jake, non volevo dire che...
 Oh si invece! Eh lo sai che penso? rientra nella roulotte, questa volta leggermente indisposto perchè non gli piaceva quando le persone si comportavano così, parlando più piano e avvicinandosi al biondo Che ho fatto bene a non lasciarmi con Kirsten...scusa...forse ho inteso male le tue intenzioni... e si girò di nuovo.
Heath incapace di parlare non riescì ad ammettere che l'unica cosa di cui aveva paura di tutta quella situazione, per il momento, era lo scandalo che sarebbe nato se tutti lo fossero venuti a sapere. Si sentì un bigotto ed un incapace, anche perchè Jake si era allontanato di nuovo.


Jake escì dalla roulotte di Heath sbattendo la porta. Rimase lì, in piedi, arrabbiato, fuori di sè. Non riescì a capire, non ci riusciva. Perchè Heath non voleva avere una relazione seria con lui? Perchè non voleva ammetere che era la cosa giusta da fare?
 Sembra proprio come la storia di Brokeback... è destino? sussurrò piano. Poi scosse la testa come per allontanare il pensiero e corse verso la sua roulotte.
Una volta entrato si vestì velocemente e poi riuscì e si avviò velocemente al campo base, come se non volesse incontrare la persona che era ancora nella sua roulotte. Però, a metà strada, si accorse di aver dimenticato il cappello...
Cazzo! e ritornò indietro.


Prese il cappello uscì di nuovo guardandosi in giro e per un attimo gli prense un colpo, pensando di aver visto Heath invece era un'altra persona.
Cavolo, stava davvero male!
Il tempo stava cominciando a guastarsi ed era sceso un pò di freddo nonostante fosse primo pomeriggio.
Eccolo... urlò Ang facendolo tornare con i piedi per terra. Possiamo cominciare.
Per una mezz'ora piena vennero spiegati i tempi di ripresa, le scene che sarebbero venute per prima, e quali dopo ed altri dati tecnici.
Quante volte si erano adocchiati Jake e Heath sarebbe stato difficile a dirsi.
Quindi in questi tre giorni, speriamo di girare le prime due scene...e dopo il fine settimana ci sposteremo in paese con le scene di Ennis ed Alma...Tutti annuirono.
Bene...allora le riprese sono ufficialmente cominciate. Heath, Jake, troupe, tutti con me! finì Ang.
Alcuni si allontanarono, altri presero macchinari, altri si avvicinarono ad Ang.
Anne Hathaway si avvicinà ad Heath e si salutarono stringendosi la mano. Michelle era vicino a loro. Jake invece non riesciva ad avvicinarsi.
 Jake!!! Che ci fai lì...dai vieni qui! urlò la ragazza mora


Heath si girò un attimo per guardare Jake, che stava barcollando piano piano verso lui e le ragazze. Poi distolse lo sguardo e sorrise ad Anne e Michelle.
 Bene, Michelle hai visto come sono carini i nostri maritini?
Michelle iniziò a ridere, un pò imbarazzata: Proprio vero...
Jake guardò Heath serio, come per attirare la sua attenzione verso se stesso. Ma Heath lo stava già facendo, ci stava pensando intensamente e lo desiderava con ogni fibra del suo essere. Poi, finalmente e come se si fosse arreso allo sguardo implorante di Jake, si girò verso di lui e riesce a sorridergli. L'amico dapprima trattenne il sorriso che gli si stava formando sulla faccia, poi si arrese.
Guarda Alma...si stanno già innamorando...
I due non sentirono le parole di Anne, continuavano a sorridersi a vicenda... persi uno negli occhi dell'altro e il mondo sembrava essersi fermato.


 Jack Fuckin' Twist... fece sussurrando e cominciando a ridere.
 E adesso cosa ho fatto?
E' colpa tua se rido
Michelle ed Anne spostarono lo sguardo dall'uno all'altro senza capire.
 Ehm...hai il cappello al contrario comunque...
Jake se lo tolse immediatamente Perchè ha anche un senso questo coso?
E tutti e quattro scoppiarono in una fragorosa risata.
Heath, Jake, stiamo aspettando voi! urlò improvvisamente il regista
I due ragazzi si girano verso di lui
 Arriviamo rispose Jake e Heath si rivolse alle donne
 A più tardi, bellissime... e fece di nuovo l'occhiolino a Michelle. Si allontanarono.
 Ma cosa è successo, io non l'ho capito...
Michelle fece spallucce, osservando Heath che si allontava...sorridendo...



Grazie a tutti per la lettura, al prossimo aggiornamento.





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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


(a scrivere ally, io e maggie)

Mentre Heath e Jake si avviavano verso il regista, continuarono il loro gioco di sorrisi...
 Sono contento tu mi abbia sorriso Jake... sono molto sollevato.
 Pure io lo sono.. solo che tu non ti sei comportato bene prima nella roulotte.. ma ti perdono dopotutto sei il mio cowboy personale!
Heath si fermò un attimo, facendo una risatina e poi riprendendo a camminare.
 Bene ragazzi iniziamo a girare da questo momento! L'avventura è iniziataaa! urlò il regista
 E che avventura! pensò Jake poi sorrise guardando verso il compagno che l'aveva raggiunto.


 Il Ciak - Azione  si sentì per tutto il pomeriggio...e finalmente verso le 19:00 finirono.

 Mamma mia che fatica...ripetere tremila volte la stessa scena, anche se si tratta di una sola inquadratura... fece Jake
 Ang è molto esigente... e si sedettero su due sedie E comunque il tuo sguardo era perfetto...
Jake lo guarda sorpreso ed emozionato.
 Dopo lo anticipò il biondo, poichè aveva già capito che Jake avrebbe voluto "ringraziarlo" in un certo modo.

Jake rise va bene, ma.. sono così prevedibile?
Heath lo guardò stranito... certo che sì!
Jake si stiracchiò sulla sua sedia, rilassato si guardò intorno e vide Michelle, che da lontano osservava Heath... ehm che ne dici se andiamo a prendere un caffè per darci un pò di carica in più?


Heath prima lo guardò un attimo
Mmm, si, va bene...ci vuole proprio un caffè 
Si alzarono contemporaneamente, Heath portando il braccio in altro in saluto.
Jake si girò vedendo di nuovo Michelle. Poi guardò Heath, serio.
Il biondo gli fece un piccolo sorrisetto soddisfatto.
 Che c'è?...fai già il geloso?? Non stiamo mica insieme noi due...
Il moro si fermò, sorpreso e e leggermente ferito.
 Mi sa che noi due dobbiamo parlare seriamente... Se pensi che sia il tuo burattino...ti sbagli...
Heath annuì, non trovando le giuste parole per rispondere.


Il giorno seguente grazie ad una inaspettata nevicata, si girarono le scene sullo slittino tra Ennis ed Alma.

Mi raccomando questa scena deve essere perfetta! urlò Ang attraverso il megafono
 E' già la quinta volta che ci salgo su questo coso, al prossimo ciak mi sa che se si rompe dovrò farlo io lo slittino disse Heath gesticolando.
Michelle scoppiò a ridere.. I due si guardano dritto negli occhi
Michelle! Heath! Preparatevi! urlò ancora il regista.
Stai stretta a me, mi raccomando
 Lo sai che mi fido di te
Ang diede il via alla scena.. lo slittino scivolò dalla collinetta innevata.. sbandando però bruscamente... i due caddero
 AHI Michelle emise un urlo di dolore
 Stop! Perfetta!
 Ehi Michelle tirati sù abbiamo finito...Michelle? Heath che si era già alzato vide la ragazza stranamente a terra, massaggiarsi una gamba.


 Credo di essermi rotta qualcosa... fece lei con le lacrime agli occhi.
 Accidenti...
Il ragazzo la sollevò delicatamente.
 C'è un problema Ang...
Michelle non riusciva a sollevare una gamba, dove le era comparso un grosso livido viola...


Ang si diresse preoccupato verso di loro... che è successo ragazzi?
 Mi sa che si è rotta la gamba... accidenti, Michelle ti fa tanto male? la guarda preoccupato.
Michelle spostò lo sguardo verso il biondo, dolorante risponde:
Fa male veramente tanto... non riesco a camminare.
 Cavolo è tutta colpa mia, ti sono venuto addosso! Non me lo perdonerò mai... vieni che ti aiuto.
 Non ti devi preoccu... ahi!
 Oddio! Michelle ti ho fatto male di nuovo??


Michelle non rispose ma il suo sguardo diceva tutto. Heath allora la prense bene in braccio.
Ti porto in infermeria...anzi no, meglio in ospedale...
Ang fece una faccia mezza sconvolta Mi dispiace tanto Michelle...io anche ti accompagno...
 Dopo due minuti di spiegazione alla troupe, insieme anche a Diana (Ossana) si diressero in tutta fretta al primo ospedale vicino.
Verso sera, il cellullare di Heath squillò
Pronto?
Heath...sono Jake...
Ehi!...
Come sta Michelle???
Ha una gamba rotta, penso dovrà rimanere qui per un paio di settimane...
Cavolo...salutamela...
Daccordo...
Silenzio...
Ehm...
Dimmi...mi hai chiamato per qualche altra cosa, Jake?
Beh, si...sono in partenza...
Che?
Un impegno urgente...torno a Los Angeles...sarà di ritorno tra due settimane per l'appunto...
Non riesci a passare per l'ospedale?
Non lo so...
Heath rimase un attimo senza parole.
Ehm...beh...va bene...allora...ci vediamo...
Jake dall'altra parte abbassò lo sguardo tristemente...
Ciao...


Heath non riescì a spiccicar parola, la tristezza lo aveva invaso dentro... di nuovo separato da Jake, non ce l'avrebbe fatta. L'ultima volta aveva sofferto troppo, era stato giorni e giorni in casa a chiarire i suoi sentimenti e a tormentarsi. Mangiando poco e dormendo poche ore, si domandava cosa l'aveva spinto a baciare Jake, se lo amava davvero o se era stato un impulso improvviso del momento, per questo non l'aveva chiamato... per non sentire la voce dell'amico e confondersi ancora di più. Aveva sofferto troppo e di sicuro non voleva riprovare quelle emozioni un'altra volta. Mi mancherai... due settimane sono troppe. Le parole gli vennero fuori a fatica, una morsa gli aveva preso la gola e la voce sembrava strozzata.
 Lo so... ma non posso fare altrimenti, è urgente. Sai che stare lontano da te è difficile anche per me..
Heath sospirò... scosse la testa e chiuse gli occhi.
Ciao.. piccolo mio. finì il moro e agganciò.
Heath rimase con gli occhi chiusi. Quelle parole... piccolo mio... le aveva lette da qualche parte di recente... lo avevano colpito. Ma non come l'aveva fatto Jake, in quel momento. Teneva ancora il cellulare all'orecchio, come se volesse sentire di nuovo quella frase, come se volesse che durasse per sempre quel momento speciale. Forse il momento più bella della sua vita...



...
Grazie a tutti i lettori e alla mia cara commentatrice. Ti ripeto, cerco di correggere i capitoli meglio che posso. E ti assicuro che stiamo migliorando. Sperando che anche questo capitolo ti sia piaciuto.











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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


(a scrivere io ed ally)

Ang si avvicinò a lui

Heath...è ora di andare...
E Michelle?
Rimarrà Diana con lei...e domani ci sarà Anne
No...lasciate che rimanga io...dopotutto è colpa mia se si è conciata così...
No, Heath...è stato solo incidente...
Ma lasciatemi restare, ti prego...
Ang sembrò pensarci su. Heath era davvero dispiaciuto per ciò che era accaduto ed il minimo che poteva fare era restarle vicino.
Va bene...
Così, Heath, si sistemò su una poltrona e le fece compagnia.
Non solo quel giorno, ma quasi tutti, per due settimane.
Michelle era proprio una cara ragazza, molto bella, e con un carattere d'oro.
Per quelle due settimane, Jake non si era fatto sentire, e neanche lui aveva provato a chiamarlo. Anzi, era molto contento di essere in compagnia della ragazza.
Forse non aveva più bisogno di aver paura di uno scandalo se stava con lei...


Le giornata con lei passavano velocemente e la serenità riempiva la stanza dell'ospedale, quando erano insieme. Sembrava proprio che una nuvola di armonia li circondasse... Heath era felice, troppo felice. La mancanza di Jake non si era fatta sentire neanche un pò.. tutto grazie a Michelle.
Tra i due si era formata una complicità pazzesca e anche dopo essere stata dimessa dall'ospedale, la ragazza stava sempre in compagnia dell'amico.
All'arrivo di Jake sul set, dopo due settimane, Heath sentì un groppo allo stomaco... l'aveva rivisto finalmente, ma dentro di lui sembrava non essersi accesa nessuna fiamma di passione.


Jake si avvicinò subito all'amico, con un sorriso larghissimo.
Ciao...Heath e lo abbracciò.
Il biondo mezzo sorpreso ricambiò l'abbraccio.
Bentornato...Jack Fuckin' Twist
Jake rise, staccandosi, mentre l'altro, abbass lo sguardo, sempre più triste e con il cuore pesante.
 Heath....ti senti bene?
Heath annuì, Jake lo guardò poco convinto.
 Heath...mi aiuti? fece Michelle uscendo da una macchina
Il biondo si precepitò ad aiutare la ragazza ad uscire e dopo averle porso la stampella, a braccetto la portò verso Jake.
 Ciao Michelle...contento di vederti in piedi
Lei sorrise  Grazie... e si strinse ad Heath. Andiamo a mangiare qualcosa? .
Heath sembrò un attimo turbato, ma poi sorrise.
Certo e le diede un bacio sul capo.
Jake rimase senza parole. Si sentì improvvisamente colpito da qualcosa che non sapeva esattamente cos'era. Gelosia? Sorpresa? Delusione? In pratica, il mondo gli era caduto addosso in un secondo.
Ti unisci a noi, Jake?
Heath ed il moro si guardarono.
Ehm...no...grazie Michelle...sono appena torntato, devo sistemare le mie cose... riuscì a dire, e dopo un "ciao" tirato, scappò verso la sua roulotte. Qualcuno lo salutò, ma lui si stava trattenendo, sentendo gli occhi e il naso che bruciavano, il respiro pensante. Salì le scalette, aprì la porta e precipitandosi verso il letto, scoppiò a piangere...
E mentre le lacrime si riversano sul cuscino, pensò a quanto si sentiva bambino, in quel momento, che piangeva perchè non aveva quello che desidera...
Ma non gli importava...era l'unica cosa di cui aveva bisogno in quel momento, e i suoi singhiozzi diventarono sempre più pesanti.
Ad un certo punto, scappò in bagno, a causa della nausea che gli era venuta piangendo e quando alzò lo sguardo verso lo specchio quasi non si ricobbe.
Avvertì il bisogno di chiamare sua sorella Maggie, a cui aveva sempre detto tutto...che ancora non sapeva nulla invece, del guaio in cui si era cacciato...


Forse era meglio non dire ancora niente a Maggie, forse doveva aspettare. Ma doveva sfogarsi con qualcuno, assolutamente doveva farlo, o sarebbe scoppiato se si fosse tenuto dentro tutto. Intanto doveva chiarire a se stesso cosa stava provando... era un sentimento unico? Oppure un misto tra rabbia, angoscia, tristezza e soprattutto GELOSIA? Cos'era quella cosa che gli bruciava dentro? Proprio non lo sapeva...
Si raddrizzò sul lavandino e si mise apposto la camicia raggrinzita.
Mentre si sciacquò il viso sentì un attimo di sollievo, ma solo un attimo.
Aprendo la porta della roulette il vento lo travolse, e tutto sembrava bellissimo e perfetto fuori. Il clima ideale, il tempo ideale, il paesaggio che troncava il fiato. Ma dentro di lui il caos temporeggiava. Si avviò lentamente verso la mensa, pensando a come si sarebbe dovuto comportato. Doveva stare calmo, ma già gli occhi incominciarono a bruciare nuovamente.


Fece un respiro profondo e poi il primo passo nella mensa.
Come aveva già previsto, Heath e Michelle erano seduti, uno vicino all'altra...Doveva stare calmo...
Tutti lo salutarono. Lui alzò una mano e sorrise. Si aggiustò i capelli, mise le mani nelle tasche dei jeans a vita bassa, che rendevano visibili i bordi del boxer e noncurante cominciò ad attraversare la mensa. 
Sorpassò anche il tavolo dove erano seduti Heath e Michelle.
 Il biondo non lo aveva preso sul serio? Bene...
Jake gli avrebbe dimostrato ben presto cosa significasse Heath per lui...


Heath sorrise a Michelle, poi distogliendo lo sguardo da lei e rivolgedolo a Jake che stava prendendo un pò di riso... quanto avrebbe voluto raggiungerlo, stringerlo a se e poi sbatterlo al muro e baciarlo appassionatamente... davanti a tutti. Avrebbe voluto farlo, ma poi per cosa lo avrebbero preso? No,no doveva restare lì seduto accanto a Michelle, ignorando il ragazzo moro che si stava mettendo a sedere ad un tavolo vuoto e sorridere.
 Qualcosa non va? gli chiese Michelle vedendolo pensieroso.
 Ehm no... ero solo un pò distratto. e sorrise... tutto non va.. pensò
Jake, da solo, rimestò il riso nel piatto.. non aveva fame, però sapeva che se non avesse mangiato tutti si sarebbero insospettiti... così tirò su la testa e presa la ciotola, si diresse verso il tavolo di Heath e la sua compagna.
 Posso, vero? 
 Oh.. certo Jake.. rispose Michelle
Il ragazzo biondo annuì e continuò a mangiare. Come se fosse stato fatto apposta Ang chiamò Michelle pochi minuti dopo per chiarirle una cosa..
La ragazza si alzò e dopo aver salutato Heath e Jake, si avviò verso il regista impaziente.
I due ragazzi, rimasti soli, non dissero una parola...



Stronzo...
A Heath quasi andò storto un pezzo di carne Jake...noi non...
 Noi non...cosa?...
 Mi dispiace...
 No...questo non puoi dirmelo...
 E allora cosa vuoi che ti dica??? Eh?? Che io e Michelle stiamo insieme? SI, E' COSI'!
Entrambi erano arrabbiati, ma parlavano a voce bassa per non attirare l'attenzione.
Bravo...complimenti...
Che c'è?? Dovevo per caso avvertirti prima?
Jake lo guardò dritto negli occhi, con il cuore che batteva all'impazzata, dalla rabbia e dal dolore.
 Sei un cazzone lo sai? Come puoi dirmi questo dopo che... ma si interrumpe perchè sta per piangere di nuovo...
 Io...
 Non dire più nulla ti prego e abbssò lo sguardo verso la ciotola con il riso, ancora piena.
 Magari tra me e Michelle non continuerà a lungo la cosa...
 Come puoi chiedermi questo?...di ...aspettare...
Non l'ho detto...
Jake lo guardò di nuovo, con un magone che quasi gli impediva di parlare. Poi di nuovo abbassò lo sguardo.Will we ever end together? Finiremo mai insieme noi due Heath?
Il biondo ricambiò lo sguardo, con il desiderio di stringerlo a se per il resto dei suoi giorni, ma sentiva qualcosa che gli impediva di farlo...
 Io...non so cosa dire...non so quello che provo, Jake...
Il moro scosse la testa. Poi spostò in un lato la sua ciotola.
 non resisto un minuto di più qui...
e si alzò prima che Heath potesse aggiungere altro.
Anzi, non avrebbe aggiunto niente comunque, perchè era troppo il peso che aveva dentro.
Era troppo il male che stava facendo. A Jake, a Michelle e a se stesso...



Jake non cercò nemmeno di sembrare rilassato e contento davanti al resto del cast e della crew. Non gli interessava niente, proprio niente e poi chissene fregava di loro, non potevano comunque capirlo. Nessuno poteva, nemmeno Maggie. Aperta la porta della mensa si fermò un attimo, come se aspettasse qualche gesto da parte di Heath, come se volesse sentire la sua mano sulla spalla che lo fermava e che poi risaliva alla sua guancia e...
Ma come posso illudermi così?? pensò e escì sbattendo la porta dietro di se.
Heath era rimasto solo al tavolo, pieno di rimorso e tristezza, non poteva e non riusciva a fare niente e la cosa peggiore era che non voleva nemmeno. Lo sguardo di Jake lo aveva paralizzato, quasi ucciso. Non sapeva che fare, perso dentro di se, nel suo cuore... e intanto il bruciore raggiunse anche i suoi occhi marroni e intensi..


 Heath...ti senti bene? Fece la ragazza appena tornata al tavolo.
Il biondo la guardò, e non riescì a non sorridere alla vista di quel faccino dolce.
 Si...mi è andato storto un boccone tutto qui...
E la aiutò a sedersi. La gamba era ancora debole.
 E Jake?...
Heath si strofina gli occhi e rispose Era stanco...ha provato a mangiare, ma non ne aveva voglia...
 In effetti era un pò strano...
Heath la guardò incredulo. Come facevano le ragazze a capire tutto subito?
 Cosa devo fare? pensò


 Heath stavo pensando... forse dovremo dire a tutti che stiamo insieme, non credi? Anche se forse se ne saranno anche accorti...
Il ragazzo alzò lo sguardo preoccupato...

Intanto Jake decise di calmarsi in qualche modo.. non poteva continuare a stressarsi... c'era una sola cosa da fare: comportarsi normalmente e provare a dimenticare il suo amore per Heath.


...

Capitolo un pò scottante eh?
Grazie sempre a tutti i lettori di cui non so i nomi, ma vabbè spero che la storia continui a piacervi.
Leia mia cara, grazie per essere tornata a commentare *-* Si hai ragione, rileggendo alcune parti non mi piacciono ma ovviamente soprattutto quelle non mie cerco di non cambiarle da come sono, e devi anche sapere che stiamo molto avanti rispetto a questo capitolo, dunque, non posso fare molto, ma lìddove vedrò qualcosa che non va aggiungo delle riflessioni che sono assolutamente importanti.
Magari nella nostra mente è più chiaro che, è vero che loro si sono solo baciati, ma sentono qualcosa di forte, ma ancora non se ne rendono conto del tutto...
Grazie.
Alla prossima!










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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Lo dissero a tutti. E tutti risposero che se ne erano già accorti.
Insomma, non era stata una novità per nessuno che Heath e Michelle si fossero fidanzati.
Più di tutti Heath era rimasto sopreso della reazione di Jake, quando Michelle si diresse da lui, per dirglielo...
Il moro aveva sorriso e le aveva dato un bacio sulla guancia dicendo "Siete una bella coppia davvero...

E avevano continuato a parlare.
 Sembrate proprio Ennis ed Alma...ops...ma voi lo siete!  rise
 Beh...spero di non finire come lei però... rispose la ragazza facendo un sorriso imbarazzato.
Heath invece ne fece uno un pò tirato.
Dipende tutto da Ennis... continuò il moro e alzò un sopracciglio
Michelle rise di nuovo abbassando lo sguardo. Jake approfittò del momento per guardare Heath dritto negli occhi.
Io vado, che devono truccarmi, fra poco giriamo Heath... fece Michelle allegramente
 Vuoi una mano?...
 No grazie tesoro, ce la faccio da sola...
E dopo aver salutato Jake, pian piano si diresse verso un grosso capannone.
I due restarono soli. Era destino forse?
Capitava si e no almeno cinque volte al giorno trovarsi in quella situazione.
Abbassarono lo sguardo. Silenzio.
...
...
...
 ...Ennis non è nessuno senza Jack... fece ad un certo punto Heath
Jake lo guardò e squotè la testa, sentendo di nuovo gli occhi bruciare...
Trattenne il pianto e rispose serio, ripetendo.
Dipende tutto da Ennis...


Heath lo guardò dritto nei suoi occhi blu... vide una sorta di sbrilluccichio, sapeva cos'era. La stessa cosa che stava per formarsi nei suoi occhi per poi sgorgare, come un fiume in piena, sulle sue guancie morbide.
 E se Ennis scegliesse Alma? Cosa farebbe Jack?
Jake non ce la fece più, si lasciò andare, prigioniero delle sue lacrime e dei suoi sentimenti.
 Ne moriribbe.... rispose
Heath era tranquillo, una lacrima scappò dal suo occhio, una sola...
 Ma può darsi benissimo che Ennis scelga Jack...
e senza dire altro, senza nemmeno lasciare al moro il tempo di rispondere, lo baciò. Non gli importava se qualcuno li avesse visti, gli importava solo di Jake.
Per quest'ultimo era come se il fuoco che gli bruciava dentro, quello della gelosia, se ne fosse andato. Le sue lacrime l'avevano spento. Ma per quanto? Quanto mancava al prossimo incendio?

Quando si staccarono, Heath accarezzò le guance del moro con un solo pollice asgiudandogli le lacrime.
Fece un piccolo sorriso ed entrambi si guardanrono intorno.
Non c'era nessuno lì fuori, a parte qualcuno davanti il capannone impegnato a parlare e che non sembrava averli visti.
Il biondo gli fece un mezzo occhiolino e poi lo lasciò dirigendosi proprio verso il capannone...
Jake lo guardò andare via. I suoi occhi continuarono a lacrimare, ma perchè stava provando qualcosa che mai aveva provato prima, anche solo nel guardarlo.
Si conoscevano da pochi mesi, ma Jake era sicuro: Lo amava. Sorrise.

Heath entrò nel capannone e Michelle lo raggiunse subito.
 Tesoro...cos'hai? Ti vedo gli occhi lucidi...
Heath sorrise Nulla...Ennis ha scelto Jack!
 Cosa?
Ennis ha scelto Jack... ripetè e si diresse verso Ang, con appresso le truccatrici.
Poco dopo, entrò anche Jake, con gli occhi visibilmente rossi...


Michelle si avvicinò al ragazzo appena entrato... hey hai tutti gli occhi rossi, stai bene?
Jake la guarda sorridendo... ehm...
 E' così strano, pure Heath ha gli occhi lucidi e rossi... e poi ha detto qualcosa tipo: Ennis ha scelto Jack..
Jake inizia a ridere Beh Michelle mi ha scelto, c'è poco da fare..
La ragazza per un attimo rimase seria, poi iniziò a ridere Siete sempre così divertenti insieme.. e si allontanò.
Jake si diresse verso Ang e Heath, quest'ultimo era stato appena truccato, mentre il regista parlava con le truccatrici.
Jake si rivolse ad Ang
Che scena facciamo oggi?



Ang fece finta di pensare Allora...prima giriamo il matrimonio tra Ennis ed Alma, e poi, speriamo già entro domani, dobbiamo andare su per le riprese dell'estate a Brokeback di voi due... e fece una mezza risata. Anche Jake rise ed Heath li osservò sorridendo.
 Che succede? chiese loro
 Da domani molto probabilmente dovremmo salire su a "Brokeback" per le scene della prima parte del film.
Heath aprì la bocca contento Non vedo l'ora e gli fece l'occhiolino.
 Ehi piano piano ragazzi, c'è tempo per queste cose...  esclamò Ang e rise di nuovo mettendo le mani sulle spalle di entrambi.
 Che cos'è tutta questa allegria? chiese Michelle comparendo improvvisamente.
Nessuno dei tre le rispose, poi Heath aprì la bocca Cose da uomini... e risero di nuovo.
Michelle sbuffò mettendosi le mani sui fianchi. Voi siete matti! trattendendo un sorriso.
Jake poggiò la sua mano su quella di Heath per un istante e dopo essersi scambiati un' occhiata veloce, si diresse verso la sua sedia, e quella brutta sensazione che gli opprimeva il cuore, era scomparsa...


Regalo posticipato di Natale! Spero vi sia piaciuto (come sempre) Buona feste, anche se sicuramente ci sarà un'altro aggiornamento prima dell'arrivo del nuovo anno.
Leia spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. Sembra si sia risolto tutto...più o meno ;)
Al prossimo aggiornamento!






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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Bene Jake, tu stai lì fermo e buono. Cerca di non fare danni... gli raccomandò Ang
 E perchè mai dovrei fare danni?  chiese il moro con una smorfia
 Te lo dico io perchè... te ne stai lì con un sorrisino ebete sulla faccia... risponde invece Heath
Jake rise. Il biondo lo guardò per un attimo e poi rise anche lui.
 Ok non vi capirò mai... comunque, Heath vieni qui che iniziamo a girare.
 Vai Ennis, la tua mogliettina di aspetta.
Heath si avvicinò alla macchina da presa, fermatosi davanti ad essa, diede uno sguardo a Michelle, poi si girò verso il compagno seduto...


Jake gli fece un occhiolino e poi con la mano segno di andare...
Heath sorrise e poi insieme ai telecameramen si spostarono un pò più in la.
Le scene che avrebbero girato, sarebbero state quelle più intime tra Ennis ed Alma Così ci togliamo già un peso aveva detto poco prima Ang scherzando.
Jake era proprio curioso di vedere cosa sarebbe successo, ma da una parte sapeva che un pò gli avrebbe fatto male vederli fare (seppure per finta) certe cose. E sopratutto ancora non capiva quali fossero le intenzioni di Heath...
Lasciare Michelle?
Ma se si erano appena fidanzati.
Chi lo capisce è bravo... fece tra se e se ad un certo punto.
Chi è che bisogna capire? si era avvicinato a lui Annie Proulx
Jake le sorrise e poi si inumidì le labbra con la lingua
Ennis!


Annie lo guardò per un attimo sorridendo... Ennis.. non è facile capirlo, è una persona molto sensibile, anche se non sembra. Devi stare attento con lui... sotto, sotto è fragile, ma forse te ne sei già accorto, eh?
Jake guardò per terra, serio. Sì, se ne era accorto... ma si sentiva più fragile di lui, molto di più. Forse non era così, forse non si era reso conto di quanto l'altro potesse soffrire.
 E poi continuò la donna il suo modo di agire non dipende dal suo cattivo carattere, ma dalle scelte che ritiene più opportune... ad ogni modo, alla fine, sbaglia.
Il ragazzo moro rimase colpito dalle parole, guardandosi i piedi non riescì a trattenere un sospiro.
 aprì la bocca per farle una domanda
Ma ha amato Jack fin dal primo momento, giusto?
Alzò lo sguardo, ma non c'è traccia di Annie...


Annie era scomparsa improvvisamente lasciando la domanda di Jake senza una risposta.
Il moro scosse la testa...
Sarebbe stato troppo semplice se Annie gli avesse dato una risposta, e tra l'altro, anche inutile perchè loro non erano Ennis e Jack.
Ma allo stesso tempo si sentiva così vicino alla loro storia.
...
Ma non voleva che andasse a finire come Brokeback Mountain.
E questo dipendeva solo da loro.
Si alzò immediatamente dalla sedia e silenziosamente raggiunse il set dove Heath e Michelle erano impegnati a girare la loro scena.
Si fermò, rimanendo un attimo senza fiato.
Chiuse gli occhi.
Non riescì a guardarli mentre, insieme, sul letto facevano quella parte...
Nella mente cominciarono a scorrere mille pensieri, il più importante dei quali, in cui lui era al posto della ragazza.
Beh, non mancava molto anche alla registrazione delle loro scene intime.
E non vedeva l'ora...




Buon nuovo anno a tutti! Capitolo corto, ma spero che vi sia piaciuto.
Al prossimo aggiornamento!


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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Heath aveva paura. Paura di sembrare finto, paura di non esprimere bene le proprie emozioni, paura di essere visto da Jake. Pensava a lui, anche mentre girava con Michelle, niente lo riusciva a distogliere dal pensiero del moro. Si sentiva scoraggiato, sentiva di aver perso la battaglia contro il proprio cuore, non puoteva più fingere adesso, non ne era capace. E girare quelle scene con Michelle, glielo avevano fatto capire. Eppure ad un certo punto, la situazione si capovolse: il suo cuore comiciò a battere fortissimo, davvero troppo forte. Man mano che la consapevolezza di provare qualcosa di unico verso Jake cresceva, il suo cuore aumentava il numero di battiti. E mano a mano si sentiva in pace con se stesso. L'aveva ammesso, finalmente! Ci era riuscito e tutto sembrava più bello e intenso... pensò io amo Jake? Si...amo lui..
Chissà se questa consapevolezza sarebbe rimasta.

Appena si sentì lo stop, Jake si allontanò da set e si diresse verso la sua roulotte. Non vedeva l'ora di partire l'indomani per le montagne e di poter avere Ennis tutto per se.


Heath si alzò dal letto, senza degnare Michelle di uno sguardo. Era contento, si congratulò con se stesso per aver ammesso la verità; sorridendo si sedette sulla sua sedia. Da lì riescì a contemplare la stanza dove avevano appena girato. Non si era accorto di quanto fosse piccola e confortevole. Poi il suo sguardo incontrò quella di Michelle, felice e sorridente. Una fitta al cuore lo colpì, improvvisamente...


Michelle lo raggiunse dandogli un bacio.
Le fece un mezzo sorriso.
 Che hai? gli chiese la ragazza, continuando però a sorridere
 Ho solo bisogno di una doccia non è nulla. e le diede una carezza sul viso.
Gli dispiaceva molto, non essere del tutto sincero con lei. Alla fine stava bene in sua compagnia, e in effetti non avrebbe saputo come lasciarla o trovare una soluzione in cui nessuno ne sarebbe uscito ferito...
Si alzò dalla sedia ed uscì diretto alla sua roulotte, in cui affianco c'era quella di Jake.
Infatti il ragazzo era affiacciato ad una delle finestrelle.
Si guardarono.
 Oh Romeo perchè sei tu Romeo? fece il moro scherzando.
Entrambi risero, seguiti da qualcun altro che aveva sentito la battuta.
 Ci vediamo dopo a cena...Giulietta


Heath entrò nella sua roulette, si spogliò, buttò a terra gli abiti, non curante dell'ordine... per una volta voleva abbandonarsi a se stesso, senza preoccupazioni. Si infilò nella doccia, un getto di acqua fredda colpì la sua nuca violentemente. Un brivido percorse la sua schiena lucida, ma dopo, tutto il suo corpo si rilassò.
Finalmente una doccia senza preoccupazioni, senza pensare a Michelle...
Nell'altra roulotte Jake era spaparanzato sulla sua poltroncina, con un sorriso indefinito sulle labbra...
Jack è stato scelto da Ennis sussurrò e poi si mise a ridere.
...
Dopo due ore i due uscirono simultaneamente dalle loro roulotte..

 E' quasi ora di cena... fatta la doccia?
Heath annuì E' la prima cosa che ho fatto appena entrato la dentro... e sorrise, ripensando alla sensazione di relax provata poco più di un' ora prima...


Si sorrisero, continuando a farlo senza rendersi conto del tempo che passava...
Ehi...sei pronto Heath? Michelle arrivò interrompendo quel momento...
Il biondo si girò immediatamente verso di lei, ma non rispose.
Jake distolse lo sguardo facendo un sorrisetto a Michelle e corse alla mensa.
 Ang mi diceva continuò lei che domani partitere molto presto e che non sarete neanche una troupe molto numerosa, vuole la massima tranquillità per quelle scene...quindi neanche io verrò...
 Meno male... rispose mezzo sussurrando il biondo
Michelle lo guardò storto Come scusa?!
Heath si fa rosso e si grattò la testa Intendevo per le poche persone...quelle scene non sono facilissime...
Michelle incrociò le braccia davanti a se e fece l'offesa.
 Dai tesoro, scherzavo... e le da un bacio sulla guancia Andiamo a cena


Michelle cercò di fare la seria, poi sospirò e rise... Non ce la faccio a tenerti il broncio!
Il ragazzo le sorrise e le mise un braccio intorno alle spalle, insieme si avviarono alla mensa.
...
Jake aveva già preso da mangiare per se aspettando impaziente al tavolo..
perchè ci mettono così tanto?! pensò.
Posso sedermi qui?
Una voce gli rimbombò nelle orecchie, si girò. Era Anne, sorridente, con in mano il suo vassoio.
 Certo, dovrebbero arrivare anche Heath e Michelle tra poco.
La ragazza si sedette dritta e continuò a sorridere... Bene, allora domani girate le scene in montagna... nervoso?
Jake sospirò: Non più di tanto.. penso proprio mi troverò bene con Heath.
 Me l'immaginavo... guarda che io so tutto.
Jake si fece serio serio: Cosa sai?
Di te e Heath, della vostra relazione... rispose ancora lei
Jake si incupì, abbassò lo sguardo imbarazzato... non sapendo cosa dire.
Era così evidente il suo amore per il biondo? Poco prima di aprire bocca, la ragazza parlò ancora...
Guarda che stavo scherzando! e si mise a ridere...


Jake la guardò mezzo sconvolto e poi scoppiò a ridere anche lui...
Heath e Michelle entrarono nella mensa e dopo aver preso qualcosa si diressero subito verso di loro.
 Che dici...lo facciamo anche a lui lo scherzo???
Jake sorride Ok
 Possiamo vero?
 Ma certo!
Cominciarono a mangiare in silenzio e la ragazza mora gli fece le stesse domande che aveva fatto a Jake.
Il biondo sorrise alla prima domanda Non credo ci saranno problemi...Insomma io e Jake siamo amici...
 Si...amici...io invece ho notato tutt'altro...
Jake trattenne una risata. Heath guardò lui ed Anne preoccupato e lo stesso fece Michelle...
 In che senso scusa...non penserai che io e Jake...
Ma il moro ormai era scoppiato a ridere e lo scherzo finì.
Anne gli diede una gomitata Jake...è tutta colpa tua!


.................................................................
Voilà un nuovo capitolo. Non vorrei essere ripetitiva ma spero vi sia piaciuto. Alla mia Leila faccio sempre ringraziamenti speciali, per i commenti. Sai bene che Michelle non può fare altro che rompere...o almeno, non lo fa intenzionalmente =P Diciamo che i prossimi capitoli sono un pò meglio, ma...c'è sempre il fattore imprevidibilità. Non ti dico più nulla.
Al prossimo aggiornamento!!








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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Alla fine della cena, Jake ed Anne furono i primi ad uscire.
Ci vediamo quando finite allora...ciao!!! lo salutò la ragazza con un abbraccio.
 Certo...e grazie per la serata...sei davvero carina...
Anne gli fece una linguaccia e salì nella sua roulotte. Il moro fece subito lo stesso.
Passati circa cinque minuti Heath bussò alla porta.
 Jake???
Il moro si precipitò ad aprire.
Il biondo salì subito e cominciò a parlare
Stasera dormo da Michelle...sai domani partiamo e staremo via chissà quanto quindi...
 Già...lo capisco...
 Sono venuto a darti la buona notte...e (come ho detto a Michelle) ad organizzarmi con te per  domani...Ang dice che la sveglia è alle 6...
 Si lo so e abbiamo mezz'ora per essere pronti
 Che dici, ti vengo a svegliare? Dormiglione come sei...e fece una mezza risata...
Jake gli rispose con una linguaccia...Va bene... e poi gli sorrise dolcemente.
Heath non perse occasione e altro tempo prezioso. Si avvicinò a lui e dopo avergli preso il volto, si impossessò delle sue labbra...
Il bacio fu calmo e durò qualche minuto, dopodichè si staccarono e Heath gli augurò:
 Buona notte, piccolo mio...


Jake sorrise Buonanotte cowboy...
Heath uscì dalla roulotte, chiudendo la porta delicatamente. Jake rimasto solo fu avvolto da un'alone di dolcezza improvvisa; si buttò sul suo letto a pancia in su. Sorridendo, ripens al bacio dato poco fa al ragazzo biondo, era stato perfetto, bellissimo e dolce. Poi però pensò che, probabilmente, adesso lo stesso bacio lo avrebbe dato a Michelle. Il bacio "giusto".
Mentre a lui toccava quella proibito e... da molti considerato sbagliato. Sospirò e chiuse gli occhi...
Nel frattempo nell'altra roulotte Heath stava baciando Michelle intensamente; sdraiati sul letto, i due fidanzati erano isolati dal resto del mondo. Ma lui pensava a tutt'altro...



Ad un certo punto, si staccò, le diede una carezza e dopo un sorriso le spalle...
 Che cosa c'è? fece subito la ragazza
Heath girò leggermente il viso Non c'è nulla...vorrei solo dormire un pò visto che domani la sveglia sarà presto ed è già passata la mezza notte...
Michelle annuì, anche se poco convinta. Chiuse la luce e poi si stese accanto a lui strigendogli il petto.
Buona notte
Buona notte tesoro e le diede un ultimo bacio sul capo.
...
Il giorno seguente, non avrebbe voluto svegliarla, ma era già consapevole che ci sarebbe rimasta male se non l'avesse salutata, così, alle 6 e mezzo erano entrambi fuori dalla roulotte.
Anche il resto della troupe Ang e Jake che già avevano sistemato le proprie cose su una delle jeep che li avrebbe portati in alta quota.
Dopo un altro bacio, l'accompagnò di nuovo nella sua roulotte e la salutò.
Una volta entrato in una delle vetture fece un sospiro di sollievo.
Avevi detto che mi saresti venuto a svegliare... gli fece Jake entrando anche lui.
Michelle mi ha tenuto stretto come se fosse una cozza, scusa...
Entrambi ridacchiarono.
Ora però non hai più scuse Ennis Del Mar... e gli fece un occhiolino, mentre nella jeep entrò anche il conducente, ed insieme ad altre 10 di quelle macchine e altrettante roulotte partirono.


 Ehm già... solo che... rispose Heath e sospirò.
Jake ritornò cupo, il sorriso sparì dalla sua faccia e chiese
  Cosa c'è?
Heath sussurrò  Niente, solo che mi dispiace un pò per Michelle.. tutto qui.
Il ragazzo moro si morse il labbro, spostò il suo sguardo fuori dal finestrino e per tutto il tragitto non una parola di più fu pronunciata su quella jeep.
...
Arrivati i due scesero dalla macchina contemporaneamente nei due lati, Jake fa per allontanarsi...
 Jake! Aspetta...  esclamò Heath e gli corse dietro.
Il moro si fermò e l'altro gli sorride...
Cercherò di non pensarci, da solo con te sarà più semplice...
Non sei l'unico che si sente in colpa sai... eppure non mi faccio tanti problemi, Heath...
Il biondo abbassò la testa... Scusa hai ragione.

 No...sai, continuò l'australiano grattandosi la testa è che...mi dispiace che mi sia messo con lei, ma in realtà provo dei sentimenti per te...cioè, non sto dicendo che non vorrei provare sentimenti per te ed improvvisamente diventò rosso e si inceppò.
Jake sorrise L'ho capito Heath... e gli diede una pacca sulla spalla.
Facciamo così, ne parliamo stasera nella mia roulotte, dopo le riprese.
Heath annuì. Quel giorno avrebbero cominciato a girare scene più leggere, quindi non c'era da preoccuparsi...
Grazie
Jake rise di nuovo Sei il solito, Ennis Del Mar...
 In che senso scusa?
 Ti scusi troppo e gli fece una linguaccia.

Rise anche Heath. hai ragione, scus... ehm Jake alzò un sopracciglio... Forza cowboy, Ang ci aspetta. e insieme si avviarono verso la troupe..

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BUONASERA! ECCO A VOI IL NUOVO CAPITOLO. COME SEMPRE FACCIO LA BANALE E RINGRAZIO TUTTI PER LA LETTURA E LA MIA LEIA PER AVER COMMENTATO...SAI COME E' FATTO HEATH, CE NE VORRA' DI TEMPO PERCHE' PRENDA/PRENDANO UNA DECISIONE DEFINITIVA.
AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO!

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***



Quel giorno si stancarono parecchio. Girarono molte scene insieme alle pecore e l'aria pian piano che si faceva sera, diventata più fredda.
Stop, per oggi basta così, o noi congeliamo!
Tutti tirarono un sopriro di sollievo.
 Ho la schiena a pezzi... si lamentò Jake
 A chi lo dici! rispose Heath daccordo con lui
Insieme si alzarono dalla roccia in cui erano seduti e si diressero da Ang per dirgli di essere stati comunque soddisfatti delle riprese.
Dopo cena (che fu molto silenziosa e frettolosa da parte di tutti), Heath aspettò che tutti si fossero rintanati nei proprio "rifiugi" e bussò alla roulotte di Jake.
Entra fece il moro, che lo aveva visto arrivare, dalla finestra.
Heath salì le scalette aprì la porta e subito entrò dentro chiudendola a chiave.
Shit! Che freddo!!! E si sfregò le mani.
Jake lo guardò sorridendo. Era seduto sul letto.
Vieni sotto le coperte allora...
Heath lo guardò, un pò imbarazzato Vuoi subito andare al sodo eh? fece abbassando lo sguardo.
Jake rise Voglio solo che tu non muoia di freddo disse quasi sussurrando.
Heath lo guardò, ancora imbarazzato.
 Dai, togli le scarpe...
Heath si tolse per prima la giacca e sedutosi su una seidia si tolse gli stivaletti. Sospirò e poi lo raggiunse, sedendosi anche lui.
Jake gli accarezzò i capelli
Non voglio metterti in imbarazzo
Heath non rispose ma dopo un sospirò cercò la sua mano che prese e strinse.
Il moro sorrise con calma lo abbracciò trascinandolo pian piano giù e facendosi sopra di lui.
Si guardarono per un attimo, emozionati, poi il moro poggiò le sue labbra su quelle del biondo.
 Il freddo provato poco prima era già scomparso. Jake si staccò e con l'altra mano gli spostò una ciocca di capelli dalla fronte.
Heath sorrisr Ora mi sento meglio...


 Beh Ennis, non potevi certo stare fuori a congelare no? E non abbiamo whisky per scaldarci... allora ci penso io.
Il biondo rimase serio, sotto di lui, lo guardò dritto negli occhi, incantato...
Non mi ero mai accorto di quanto fossero belli i tuoi occhi.. e così azzurri!
 Non vale! Jake rise Così sei irresistibile! e si morse il labbro, poi lo baciò di nuovo, ma questa volta intensamente insinuando anche la lingua e cercando quella dell'altro.
 Finalmente Heath era suo... la sensazione provata era impareggiabile, così come la tenerezza del momento. Le mani del moro si mossero dalle guance del biondo verso il suo petto e a sbottonare la camicia di questo.
Il biondo si sentì un pò nervoso, non riesciva a tranquillizzarsi del tutto, gli sembrava di sbagliare ogni cosa... voleva lasciarsi andare ma proprio non ci riesciva...
Jake avvertì il disagio dell'altro
Ehy... ehy.. disse dolcemente, rimettendo le mani sulle guancie dell'australiano... Stai tranquillo, ci sono io... a quelle parole Heath tirò un sospiro... ho paura Jake dovenne serio
Qui non c'è nessun altro...solo io e te...
Ti amo
Heath lo guardò negli occhi mentre nei suoi comparsero delle lacrime. Mise le sue mani dietro la nuca del moro e lo tirò a se...


I loro corpi rimasero attaccati in un abbraccio che sembrava senza fine. Nessuno dei due sentiva ancora il bisogno di avere un rapporto sessuale. Sarebbe arrivato in un secondo momento. Non quella sera. Entrambi furono contenti di aspettare, perchè la loro sebbene fosse una relazione clandestina, era vera...
 Anche io ti amo Jake...
Crede in quelle parole, ma c'è ancora qualcosa che lo spaventava e turbava.
Non voleva pensarci, in quel momento, voleva stare solo con Jake.
 Posso rimanere qui stanotte?
Jake ride Certo Heath...e lo chiedi anche?
 E come lo spieghiamo a quelli la fuori domani?
Jake lo guardò alzando un sopracciglio Poi ci penseremo...ora vieni qui e lo strinse di nuovo.
Aveva ragione. Quel momento doveva essere solo loro. Senza nessun altro pensiero per la testa.
Si portarono sotto le coperte e si strinsero ancora..
Buona notte cowboy...
Buona notte fuckin' Twist...



Jake si addormentaò quasi subito, rapito dai sogni e dall'armonia che circondava la stanza, abbracciato a Heath, tutto era perfetto.
Il biondo, invece, voleva rimanere ancora sveglio, per assaporare l'abbraccio di Jake e per sentirsi bene... non gli importava del domani, di cosa avrebbe pensato la gente e se la loro relazione era sbagliata agli occhi di alcune persone. Tutto quello che importava, in quel momento, era il loro abbraccio. Sorrise.
...
La mattina seguente il primo a svegliarsi fu Jake. Appena aprì gli occhi notò che le sue braccia non si erano spostate dalle spalle di Heath, così come quelle del biondo non si erano mosse di un centimentro dal suo giro vita. Stringendosi ancora di più al corpo dell'altro, appoggiò la sua testa sui capelli dorati dell'australiano addormentato.


Osservò la sveglia poggiata sul comodino. Le 6:07 minuti. Avrbbero girato circa un'ora più tardi.
Diede un bacio tra i capelli di Heath, che si svegliò quasi subito.
E' già ora? fece l'australiano.
 Giriamo tra un'ora, possiamo restare ancora un pò qui... e gli diede un altro bacio.
Heath non disse nulla. Sarebbe rimasto steso in quel letto tutto il giorno, con Jake ovviamente...
Dopo 10 minuti di coccole varie però Jake si staccò e face per alzarsi...
 Jack...no dai, resta qui!
Il moro rise Meglio che ti alzi Ennis, altrimenti facciamo tardi...
Abbiamo una settimana o anche più per poter stare insieme, tutte le notti...

Heath lo lasciò andare e pensò Tutte le notti...e il giorno? Quanto vorrei passare ogni attimo con te...
E si òanche lui.
 Vado a fare una doccia, tu torni nella tua roulotte?
Heath spostò la tendina di una delle finestre
Sono già tutti in piedi eh?...comunque si, torno lì e vado anche io sotto la doccia...
Jake si avvicinò al biondo, guardando anche lui fuori dalla finestrella
Cavolo, ti vedranno tutti...che dirai? ma non è molto preoccupato.
Heath alzò le spalle
Che pensino quello che vogliono...Io sono venuto da te in questo momento e gli fece un occhiolino.
Jake non capì. Heath gli diede un bacio a fior di labbra e recuperata la giacca e messi gli stivaletti, uscì dalla roulotte.


Appena uscito sospira, sapeva giò che tutti l'avrebbero guardato storto.
Poi alzò lo sguardo; vide persone delle troupe indaffarate, ma che, comunque, lo guardano per un attimo.
 Ehy Heath! Buongiorno... urlò il regista
 Buongiorno Ang... e si avviò verso la sua roulotte, ma la voce del regista lo fermò.
 Sbaglio o eri nella roulotte di Jack Twist?
Heath non si girò, abbassò la testa sussurrando Cazzo.. poi socchiuse gli occhi, ripensando alle coccole che lui e Jake si erano fatti durante la notte... sorrise. E' troppo felice per negare il vero... Sì, sono appena uscito e adesso vado a farmi una doccia nella mia roulotte.
Ang ride Preparati perchè le scene di oggi sono le più difficili...
A quanto pare, farsi sgamare era molto e stranamente, difficile...


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Grazie a tutti per la lettura, continuate a seguirmi =) e scusate per il capitolo corto ma vado un pò di fretta. Ciau <3

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Chissà quanto ci aveva impiegato per prepararsi, fatto sta che ad un certo punto bussarono alla porta.
Heath...sei pronto? era inconfondibilmente Jake
Il biondo si infilò i calzettoni e andò  ad aprire.
Devo solo mettere gli stivaletti e la giacca, ma perchè, ho fatto tardi? disse subito dopo aver aperto la porta senza neanche avere conferma che ci fosse davvero il ragazzo.
Jake sorrise e Heath ricambiò.
Ehm...ehm fece ad un certo punto il moro guardandosi intorno e tornando serio. Ci sono delle novità...
Heath alzò gli occhi al cielo Buone o cattive?
Fai un pò tu...dobbiamo scendere...
Che?
Si dobbiamo andare giù in paese...il tempo è cambiato e secondo il meteo dovrebbe venire un brutto temporale  soprattutto qui in alta quota...quindi non possiamo girare, e per non perdere tempo, giriamo la scena dell'incontro di Ennis e Jack dopo quattro anni...
Heath non disse nulla. Rimase immobile a riflettere un attimo. Jake gli aveva detto centomila cose al secondo e il cervello doveva ancora assilimare bene il tutto.
Dovevano tornare il paese?
Dovevano girare la scena in cui ci sarebbe stata anche Michelle?
Porca troia!
 Cavolo...proprio ora si doveva mettere questo cattivo tempo a rompere le palle...io volevo...
 Anche io... lo interruppe Jake capendo subito le sue intenzioni.
 Non ancora pronto, Heath? fece il regista appena arrivato e osservandogli i piedi coperti solo dai calzettoni.
Jake trattenne una risata e Heath fece un mezzo sorriso
Dammi solo un minuto e si chiuse la porta della roulotte alle spalle.



Heath sbuffò, prese gli stivali sotto il letto e velocemente se li infilò, poi riaprì la porta.
Ad attenderlo c'era solo Jake, tutti gli altri, compresa la troupe, erano spariti.
Jake prese per la camicia l'australiano, cogliendolo di sorpresa, lo spinse dentro la sua roulotte e passionalmente lo baciò.
Heath dapprima non riuscì a capire cosa stava succedendo, poi realizzò il tutto... ricambiò il bacio dolcemente, mettendo le mani sulle guancie del moro.
Quest'ultimo si staccò dal compagno velocemente e uscì dalla roulotte... Heath, sorridendo, lo seguì...
e quello cos'era?
Jake continuò a camminare... cosa? Ah quello! No, niente una prova della scena di oggi.
Heath rise Sì ma hai scambiato le parti...
Jake rise a sua volta Volevo vedere com'è essere Ennis Del Mar..
Heath Sicuramente io ho sentito cos'è essere Jack Twist... o per meglio dire Jack fuckin' Twist


Jake gli fece l'occhiolino.
Heath sorrise e poi ognuno chiuse la propria roulotte a chiave.
Si infilarono nella jeep insieme ad Ang e dopo un'oretta e mezza erano di nuovo giù in paese.
I due ragazzi videro dal finestrino che ad attenderli, c'era già l'altra parte della troupe e, inevitabilmente Michelle, che abbracciò forte Heath appena uscì la veicolo.



Jake osservò l'abbraccio e decise di buttare la situazione sul comico... Ehy ma io non ho la mogliettina che mi aspetta! A me niente?
Michelle rise di gusto, mentre Heath si staccò da lei, sorridendo.
La ragazza corse ad abbracciare il moro, che la strinse forte... Oggi scoprirai la nostra relazione eh?
 Mi sa proprio di sì, non avrete scampo.. Jack Nasty!
 Mi dispiace interrompere i miei due amanti, ma dobbiamo andare..
Il biondo si sentì agitato, vedere Michelle e Jake insieme non lo faceva stare bene....


Jake se ne accorse. Lo guardò un attimo, con la voglia di prenderlo e portarlo lontano da lì, da tutto e tutti. Di poterlo abbracciare, baciare e parlare delle sue sensazioni.
Era una cosa che prima o poi gli avrebbe chiesto.
Furono messi sotto dai truccatori e i costumisti e quaranta minuti dopo erano già sul set.
Ang aveva parlato a raffica, su quello che avrebbero dovuto fare.
Heath tu apri la porta , esci velocemente ti fermi a guardalo per un istante e allargando le braccia dici la battuta...
Heath annuisce.
Allora...siamo pronti??? Chi è di scena!
...
Heath e Michelle salirono le scalette ed entrarno nell'appartamentino. Jake si appoggiò al trailer, vicino ad Annie Proulx.
 Spero davvero che venga bene...la parte nel tuo libro è stupenda...
Annie sorrise conpiaciuta.
E sai perchè?...il loro non è solo un incontro dopo quattro anni...
E' il momento in cui hanno capito che all'amore questo non importa...se c'è, rimane per sempre, non sbiadisce o si perde in quattro anni...

 Ciak........Azione!
Jake venne quasi preso alla sprovvista, mentre la telecamera lo inquadrava, infatti dovettero subito interrompersi...
...
Fu nel momento in cui si baciarono, che capì cosa volesse dire Annie. E Heath, sorridendogli, lo aveva capito ancor prima di lui...

La passione con cui Heath aveva affrontato la scena riuscì a fargli acquistare più sicurezza e quindi a vivere il momento con tutto l'amore possibile... trasparì dalla scena, e chiunque si sarebbe accorto di quanto amasse Jake.. solamente che tutti pensavano che si trattasse di bravura... e basta e che non era la sua destrezza d'attore a farlo eccitare così....


 Stooop!!!...Ragazzi...siete stati eccezzionali...
Tutti applaudironono. Heath fece un piccolo occhilino a Jake e si separarono.
In realtà, il momento in cui avevano cominciato a recitare era stato proprio dopo lo stop del regista.



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Buon fine settimana a tutti e come sempre, grazie per la lettura.
L
eila cara, grazie per il commento! Non preoccuparti, quando hai tempo leggila...e comunque non ti preoccupare, i "fatti" arriveranno molto presto! =P

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


NOTA DELL'AUTORE: Scusatemi se non ho più (ormai da tempo) scritto chi è l'autore delle diverse parti. Vi basti sapere che dal momento in cui non l'ho scritto più ad inventare e scrivere siamo state solo io ed Ally.
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Dopo la scena, di cui tutti erano rimasti soddisfatti, Ang decise di far prendere una pausa al cast...
Heath e Jake si allontanarono, facendo credere a tutti di andare nella sala caffè, dove Michelle li avrebbe raggiunti dopo poco.
 Cavolo... non avrei mai pensato di sentirmi così in una scena di un film. Sembrava quasi di non avere nessuno intorno. disse Jake allegro
Heath gli sorrise Pure per me è stato così... davvero, mi sono lasciato andare del tutto.
Arrivati alle loro roulotte, si fermarono davanti a quella di Jake..

 Vuoi salire? chiese all'altro senza guardarlo.
 Si... rispose Heath. Non ci aveva neanche pensato. Il suo si fu deciso.
Guardandosi intorno, salirono velocemente e si chiusero nella roulotte.
Immobili davanti la porta, si guardarono...passarono minuti a guardarsi. In loro c'era lo stesso desiderio...
Jake allungò le mani verso il viso dell'amico e si ritrovaronoo fronte contro fronte, fiato su fiato, le bocche che si sfioravano...
 Sei sicuro di volerlo fare? sibilò al biondo. Sapeva benissimo che, anche se non ne avevano parlato, Heath sentiva il suo stesso "bisogno".
Il biondo lo guardò, forse un pò incerto, ma poi poggiando le mani dietro il collo del moro lo baciò tirandolo a se...
Dopo un paio minuti erano già stesi sul letto.
Sentirono alcuni tuoni in lontananza, poi la pioggia, e le voci forti delle altre persone che cercavanoo rifugio nelle roulotte o gli stand.
Il cellulare di Heath squillò ininterrottamente per diversi minuti. Poi di nuovo, ma ai due ragazzi non importò nulla al di fuori del momento che stavano passando. Avvolti tra le lenzuola del letto, corpo su corpo, come una cosa sola, mentre la pioggia diventava più pesante...

Il tic tac delle goccie sui vetri della roulotte di Jake sarebbe stata la melodia che avrebbe accompagnato uno dei momenti più belli della vita di tutti e due. Almeno così pensavano. Continuarono a baciarsi ininterrottamente e dolcemente, senza pensare al resto.
Poi la mano di Jake finì verso i suoi scomodi pantaloni e il rumore della zip si andò ad aggiungere brevemente a quello delle goccie di pioggia, poi di nuovo quelle dominarono la scena da sole.
Heath non era nervoso, ma per un attimo un brivido gli percorse la schiena... un brivido di paura, o di passione? Ma comunque piacevole...
E di nuovo il cellulare di quest'ultimo squillò... e di nuovo le mani di Heath accarezzavano dolcemente il viso di Jake..


La suoneria stava diventando sempre più fastidiosa...ed Heath preso dal momento, lo prese e lo scaraventò a terra. Il telefono si aprì e la batteria uscì fuori.
Stavo per farlo io... disse il moro a fiori di labbra.
La pioggia era sempre più pesante, nessuno si sarebbe più potuto muovere da dov' era...
Tanto meglio...
Con estrema lentezza,si tolsero prima le giacchè, poi le camicie, i pantaloni e le scarpe ed infine l'intimo...
Era tutto sparso sul pavimento.
Un tuono fece tremare i vetri.
 Dici che tutta questa tempesta è per colpa nostra?
Heath rise Forse... e si fece sopra di lui, al contrario di come erano messi un'istante prima...
 Mi dispiace Jack Twist...ma sei tu ad essere sotto...
Jake prima rise e poi lo guardò intensamente Non importa...non vedevo l'ora di poter essere una sola cosa con te...
Heath rimase completamente incantato da quelle parole e gli occhi divvennero lucidi.
 Heath...che c'è?...ho detto qualcosa di sba...
Ma l'australiano aveva di nuovo preso le sue labbra e lo aveva srtetto forte sentendo ogni singolo muscolo sia suo che del moro contrarsi...
Se ti faccio male dimmelo...che mi fermo gli sussurrò Heath un attimo prima di entrare in lui.
Jake annuì, e trattenne un gemito.
Quel momento durò un eternità, calda, felice...
Jake diede un bacio sulla spalla del biondo che cacciò fuori tutta l'aria che aveva trattenuto...



Heath appoggiò la sua testa sul petto del moro riprendendo a respirare normalmente.
Chiuse gli occhi abbandonandosi totalmente tra le braccia di Jake, che lo circondavano dolcemente. Tutto quello che aveva desidarato un attimo prima si era avverato.. Non sentì nemmeno più il suo corpo avvolto a quello del compagno, un'atmosfera strana li circondava.. Gli sembrò solo di essere anima, un'anima leggera e innamorata, insieme ad un'altra, bellissima e pura.
La tempesta si era calmata ora.
Jake respirò a fondo, abbracciando a sua volta il biondo.

Finalmente pensò e una lacrima gli scense sul viso. Presee la mano di Heath e la strinse forte. Si accorse di avere ancora il calore di poco prima su tutto il corpo, segno di passione e amore mai provato prima.


Non seppero dire quanto tempo era passato. Stretti l'uno all'altro avevano perso la cognizione del tempo decidendo di "svegliarsi" solo quando nella stanza era diventato buio.
La pioggia c'era ancora, ma leggera.
 Che ora sono?... fece poi Heath staccandosi leggermente e Jake allungò il braccio verso il comodino dove aveva il cellulare. Lo accense.
 Cazzo...quasi le otto...
 Che??.... si alzò immediatamente ed infilandosi i boxer sbirciò alla finestra.
La pioggia era finita, ma tutto era ancora bagnato, e faceva molto freddo visto che chi era fuori cacciava calore dalla bocca...
Vicino la sua roulotte scorse Michelle che bussava con insistenza. La stessa ragazza, con uno sbuffo cominciò poi a camminare verso quella in cui si trovavano loro.
 Merda!...esclamò e tornò indietro prendendo i vestiti e cominciando ad indossarli freneticamente.
 Muoviti Jake! Sta arrivando Michelle...ti vuoi far trovare così?
Il moro sbuffò mettendosi un cuscino in faccia, e imprecando.
Heath rise e glielo tolse.
Su...fuckin' Twist! alzati! e gli diede un bacio a fior di labbra.
Jake sbuffò di nuovo non contento dell'allontanamento del biondo, poi si alzò, poco dopo Heath, che intanto si era messo camicia, pantaloni e stivali.
Bussarono alla porta...o meglio..."bussò"
 Ehm...Jake?? Heath è lì con te?? domandò la voce femminile e un pò infeddolita della ragazza
Il moro passò il cappotto all'australiano
Vado sotto la doccia...Non ho proprio voglia di vedere Michelle...
Heath lo guardò senza capire e Jake terminò
Sopratutto dopo aver fatto l'amore con te...

 Jake ci sei?? Michelle prese a bussare anche lì
Il moro si avviò alla doccia, mentre Heath si mise il cappotto. Poi metttendo la mano sulla maniglia della porta, sbuffando la aprì.
La ragazza lo guardò sorpresa
  Heath...ti ho trovato...dove sei stato?
Mentire, avrebbe dovuto mentire. Non era mai stato bravo in questo e soprattutto non voleva farlo con Michelle.
 Sono stato tutto il tempo qui... la felicità che aveva avuto fino ad un minuto prima era quasi scomparsa.
 Tutto il tempo?! Tutto questo tempo?! Io ti ho cercato, ero preoccupata! Non capisci?! Eppure ti ho anche chiamato e tu non mi hai risposto...
Heath la guardò negli occhi ... Scusami, ma...
Michelle abbassò lo sguardo e vide il cellulare del suo compagno in terra, con la batteria fuori... Cosa... cosa...?
Heath si gira e vede il cellulare: Cazzo... sussurrò.
Michelle adesso era a bocca aperta... Heath cosa succede?
Il biondo non sapeva proprio cosa rispondere, non voleva mentire... assolutamente non voleva. Ma fu inevitabile... Sono stato qui con Jake a parlare, tutto qui... e poi il cellulare mi è cascato, un minuto fa...
 Ma perchè non mi hai risposto?
...
Jake era sotto la doccia, anche se il rumore dell'acqua che scorreva sulla sua schiena era molto forte, non potè fare a meno di sentire la voce di Michelle.. si chiese perchè non riusciva a sentire quella di Heath. Chissà cosa le sta rispondendo... pensò, mentre poggiò le mani e la testa al muro ruvido... La verità? sarebbe stato bellissimo... eppure impossibile.


Michelle chiuse la porta della roulotte e si guardò intorno
Dov'è Jake?
Ehm...sotto la doccia...
Michelle osservò la stanza e si soffermò sui vestiti del moro, ancora a terra.
Quelli non sono i tuoi boxer? fece indicandoli
Heath sbiancò non appena li vide. Aveva indossato quelli di Jake!
Ehn...no, no. Guarda caso li abbiamo uguali.
Senti Heath...se questo è uno scherzo, è stato molto divertente e devo dire che mi sono anche presa uno bello spavento, ma ora basta.
Heath sospirò cogliendo al volo l'occasione.
Daccordo Michelle...hai ragione...lo scherzo finisce qui...andò a raccogliere il cellulare Si era anche un pò bagnato prima... Michelle lo osservò ancora una volta con indecisione. Andiamo va...ho una fame! Sapeva già cosa avrebbe dovuto fare per convincerla...
Purtroppo...



Jake sentì la porta della roulotte chiudersi. Sorrise, pensando di trovate Heath ancora lì. Uscì dalla doccia in fretta, si mise a casaccio un asciugamano intorno alla vita e si avviò fuori dal bagno ma appena notò che il biondo se n'era andato il sorriso scomparve dalla sua faccia...
Michelle lo aveva portato via..
uff! sbuffò stendendosi sul letto. Abbracciando il cuscino, sentì l'odoro del biondo... ancora lì, indelebile e gradevole come non mai...


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Buonasera a tutti, ecco uno dei momenti migliori che sia a me sia alla mia amica ally è piaciuto scrivere (ovviamente) e state sicuri/e che non sarà l'ultima! u.u
Come di consueto ringrazio tutti  i lettori e sopratutto la mia cara Leila che lascia sempre un suo parere, per me molto prezioso. Mi piacerebbe, anzi, ci piacerebbe sapere anche da parte degli altri lettori cosa ne pensano. Se avete qualche cosa anche negativa di cui metterci al corrente saremo felici di leggerla. Al prossimo aggiornamento, molto probabilmente domenica!

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Heath cominciò a camminare mano nella mano con la compagna verso la mensa...
 Mi hai fatto davvero preccupare...gli disse Michelle menomale che ti ho ritrovato, non avrei sopportato ancora per molto la sensazione che ho provato fino a mezz'ora fa.
 Quale sensazione? le chiese preoccupato
Michelle aggrottò la fronte Non lo so... era strana.. avevo paura di non ritrovarti più.. lo so è stupido, però mi sentivo così.. stavo male.
Heath abbassò lo sguardo Scusa...

Michelle sorrise e lo abbracciò forte.
Heath si sentì malissimo. Non solo per la differenza di abbracio rispetto a prima, ma anche per quello che stava facendo a Michelle...
Quando si staccarono, la ragazza si fece sulla punta dei piedi e gli diede un bacio. Heath ricambiò e d'isinto guardò verso la roulotte di Jake, come se avesse la sensazione che li stesse guardando e non voleva...
 Ang dice che forse domani tornare su...ma questa volta il tempo dovrebbe essere buono...

 Ah....
Non seppe cosa fare, non capì quello che sentiva.. da una parte era felice, dall'altra... confuso. Aveva paura per Michelle... cosa doveva fare? Lasciarla? E lei come si sarebbe sentita? No, non poteva lasciarla... lasciare Jake?
 Fuck...
sussurrò piano.... no, non poteva lasciare nemmeno Jake, lo amava troppo... troppo... più di quanto amasse Michelle...
 Pensieroso tesoro? fece proprio lei aprendo la porta della mensa...

Heath la guardò
Sto solo pensando a questi avanti e indietro che stiamo facendo e alle scene che dobbiamo girare... mentì, visto che stava pensando a tutt'altro: al momento meraviglioso passato prima...
Michelle alzò gli occhi al cielo
Ancora? Dai...ora pensiamo a mandar giù qualcosa da mangiare poi ci pensiamo dopo, a letto...
Di nuovo quella strana sensazione...
Fece un mezzo sorriso e poi entrarono.
 Silenziosamente presero dei panini e delle ciotole e si sedettero, affianco ad Ang e molti dello staff tecnico.
Heath aveva appena finito di ingoiare l'ultimo pezzo di pane che Jake entrò nella mensa. Il biondo ebbe un sussulto che per poco Michelle notò. Heath fece subito segno all'amico di sedersi lì con loro, e il moro dopo aver preso una zuppa li raggiunge.
 Buon appetito
Jake lo guardò e gli fece una linguaccia visto che tutti avevano già finito.
Grazie esotto al tavolo gli diede un calcetto.

Heath sussultò per un attimo, poi sorrise.
Michelle lo guardò...
Come sei strano oggi..
Jake osservò i due di sottocchi... pareva non andassero tanto d'accordo in quel momento...
 Sono solo stranamente stanco... e poi sospirò... Michelle lo stava davvero stancando.. tutte quelle domande...
La ragazza lo guardò preoccupata... Sarà... comunque se sei stanco allora dovremmo andare a riposare.. e gettò un'occhiata a Jake...
Il biondo sbuffò Ma... non facciamo compagnia a Jake?
Il moro rispose Ma no ragazzi.. andate pure... anche se non voleva... sapeva cosa avrebbero fatto...
Michelle sorrise...
 No.. ti aspettiamo.. fai pure con calma. Ma se tu vuoi Michelle puoi pure andare... anche lui sapeva.. e non voleva farlo. La ragazza aggrottò la fronte...

Heath la guardò e capì che avrebbe dovuto smettere di dire stupidaggini...
Ok, ok andiamo... e le diede una carezza.
Jake rimase deluso, ma capì la situazione.
Ma si infatti, ti ho già "sequestrato" Heath per troppo tempo.
Il biondo fece una mezza risatina e si alzò.
Ang lo guardò subito.
Domani si parte alle 6 e mezzo. Ti voglio fuori dalla roulotte... poi guardò Michelle Niente ore piccole e fece un occhiolino.
In molti risero, compreso Jake...
L'indomani sarebbe tornati sulle montagne....
Meglio di così!

Heath sorrise... era più sollevato, molto di più... insieme a Michelle si avviò verso la sua roulotte...
...
Jake rimasto da solo sospirò... non aveva molta fame, la zuppa sembrava non avere nussun sapore, nessuno odore... l'eccitazione per le scene che avrebbero filmato l'indomani lo stava sovrastando... finalmente SOLI...

Heath e Michelle arrivarono alla roulotte del ragazzo
Metto apposto le mie cose per domani e ti raggiungo.
Michelle annuì e gli lasciò la mano.
Heath salì gli scalini ed entrò. Sospirò cominciando a mettere dei vestiti in un borsone.
...
Non pensava averci messo molto, Michelle era venuta a bussare.
Ho quasi finito tesoro, solo un attimo...entra... disse.
Una risata inondò la roulotte. Heath si girò sorpreso trovando Jake all'entrata.
Jake...scusa, pensavo fossi Michelle...
Il moro continuò a ridere e poi salendo si chiude la porta alle spalle.
Però mi è piaciuto molto essere chiamato "tesoro"
Heath alzò gli occhi al cielo sorridendo.
L'altro si avvicinò a lui.
Vedo che sei occupato, volevo solo darti la buona notte
e gli passò le braccia attorno ai fianchi. Heath preso leggermente alla sprovvista si sentì un pò nervoso
Potrebbe arrivare Michelle... disse sussurando
Jake sorrise
Non voglio mica spogliarti...tranquillo e non gli lasciò il tempo di rispondere.
Lo baciò lasciando ad Heath il tempo di rilassarsi, chiudere gli occhi e cercare di assaporare il momento.
Notte poi si staccò ed immediatamente uscì lasciando Heath completamente senza parole...


Già, di nuovo senza parole... nessuno l'aveva mai fatto prima. Tutte le sue relazioni non l'avevano mai preso così tanto... era come se Jake fosse entrato nella sua vita all'improvviso, anzi era proprio così. Heath non se n'era accorto subito... forse, l'aveva realizzato solo pochi secondi prima.
Il ragazzo si gira e vide in terra delle chiavi... sicuramente non sue, forse erano cadute a Jake, si, dovevano essere sue.
Le prese e le mise sul tavolo... dando le spalle alla porta, il biondo le iniziò a guardare. 
La porta si aprì...
 Che sbadato che sei... ti cadono pure le chiavi dalle tasche! e sorrise.
Michelle entrò Cosa hai detto?
Heath sbiancò cazzo. pensò
 Non mi è caduta nessuna chiave... beh, non a me almeno.. chi c'era qui con te?
Il ragazzo non seppe che rispondere... Era venuto... Ang. di nuovo quella fitta allo stomaco di quando mentiva..
La ragazza sospirò... A raccomandarsi di nuovo, eh? Beh avrà sicuramente un'altra copia delle chiavi, no? e si avvicinò sempre di più al biondo.. abbracciandolo, e prendendolo per i fianchi.. proprio come aveva fatto poco prima Jake.
La ragazza si alzò sulle punte per baciare dolcemente l'australiano nervoso, che dopo si staccò...
Ang ha detto di non fare le ore piccole..
E abbassò lo sguardo...

Michelle alzò le sopracciglia e sorrise
Tesoro...io non voglio mica... e poi fece una risatina un pò nervosa.
Heath continuò a non guardarla allora Michelle gli accarezzò una guancia.
Heath...è successo qualcosa??...è da qualche giorno che ti vedo strano...
Il biondo non le rispose. Era completamente bloccato.
Ti prego...parlami, se c'è qualcosa che non va...puoi dirmelo, davvero...riguarda noi due?
Lo disse con una tale dolcezza che avrebbe sciolto il cuore di chiunque. Come avrebbe potuto mentirle...
No...riguarda me e Jake... le ripose senza neanche rendersene conto davvero.
Michelle abbassò lo sguardo e si morse un labbro.
Heath cominciò quasi a tremare e la osservò di sottecchi.
Heath...capisco come possiate sentirvi in questo momento. Non è una cosa facilissima da affrontare, ma sono sicura che da bravi attori come quelli che siete, riuscirete a fare un ottimo lavoro! e gli sorrise.
Heath la guardò con sorpresa.
Cazzo...aveva capito tutt'altra cosa.
Meglio così? Heath sapeva solo che era così difficile mentirle e così doloroso pensare se l'avesse scoperto.
Dai...ti aiuto a mettere a posto altra roba per domani...


Heath la guardò dolcemente...le voleva bene, anzi molto. Ma come poteva amare veramente due persone contemporaneamente e soprattutto così diverse?
 Forza amore! Se non ti muovi a passarmi altri maglioni altro che ore piccole!
Di nuovo la sua voce lo allontanò dai suoi pensieri...
...
Jake era rimasto fuori dalla sua roulotte.... aveva dimenticato le chiavi da Heath, ma proprio mentre stava per bussare alla porta dell'amico, aveva sentito la voce di Michelle... quindi era rimasto in piedi a sentire la loro conversazione; non voleva fare la spia, ma poteva fare altrimenti?


Heath e Michelle finirono in silenzio di mettere gli ultimi vestiti nei borsoni.
Facciamo una cosa, perchè non dormi qui? le chiese.
Michelle annuì sorridendo e chiuse la zip di uno dei due borsoni.
Heath ricambiò. Allora vado a riportare queste chiavi ad Ang e torno...
Si mise al volo un giaccone e rapidamente uscì dalla roulotte.
Si fermò immediatamente, Jake era lì davanti.
Perdonami Heath fece a bassa voce il moro Non volevo farmi i fatti vostri, ma avevo bisogno delle mie chiavi, per entrare in roulotte
Il biondo annuì Si...non ti preoccupare...anche se e avvicinò il suo viso vicino all'orecchio dell'amico Come cavolo hai fatto a perdere le chiavi?
 Boh... rispose l'altro alzando le spalle
Si guardaronono per qualche secondo...
Ehm...allora, buona notte... fece poi Heath porgendogli le chiavi.
Si...buona notte anche a te e a domani...salutami Michelle prensee il mazzetto e dopo un ultimo indecifrabile sguardo si allontanò.
L'australiano sospirò e dopo qualche altro secondo, rientrò nella roulotte.
Hai già fatto?
Heath la guardò e ancora una volta non riuscì a mentirle
Si... le chiavi erano di Jake... faìece una pausa Le ho prese per sbaglio prima sul tavolo della mensa...
Silenzio.
Dai, forza...andiamo a letto, altrimenti domani davvero non mi sveglio!


Michelle lo guardò un attimo dubbiosa... ma poi gli prense la mano e gliela stringe forte... il ragazzo sospirò... cosa avrebbe dovuto fare?!
Che domanda stupida...
...
E si svegliò di nuovo... di nuovo con gli occhi fissi sul soffitto... la ragazza addormentata accanto a lui sembrava così serena... lui invece così preoccupato... dubbi, ricordi giravano nella sua testa come non mai... certezze non ce n' erano. Forse la cosa migliore era pensare all' indomani...
Sì, domani... lui, Jake e quelle montagne... finalmente... soli.. senza preoccupazioni... solo loro due e il loro amore... e poi il buio
,di quando si chiude gli occhi per dormire..

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Buona domenica a tutti! Bel capitolo proprio per il giorno di S.Valentino. Io personalmente non la ritengo una festa da festeggiare, anche se sono fidanzata, ma a chi si sente particolarmente legato a questo giorno faccio i miei auguri!
E come sempre ormai vi ringrazio della lettura. Ringrazio anche i "commentatori" e questa settimana
 Only_a_Illusion
a cui rispondo:

-E' vero all'inizio la fan fiction è più "leggera" proprio come hai detto tu. Il fatto è sempre lo stesso; il tutto era nato da uno scambio di battute, una fan fiction senza impegno ma a cui piano piano io e la mia amica ally ci siamo molto affezionate e abbiamo deciso di continuare a scriverla più seriamente.
Si, dal capitolo precedente la storia sta diventando molto meglio sotto tutti i punti di vista, anche se come ho detto spesso, la situazione è difficile e prima di arrivare ad una conclusione ce ne vorrà di tempo ^^ Sperando che anche quest'altro ti sia piaciuto, ti saluto, al prossimo aggiornamento. (penso verso mercoledì o giovedì)
Ciaoo.

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Il mattino seguente, come di solito, fu il primo a svegliarsi.
Questa volta decise di non voler scvegliare Michelle e silenziosamente, si mette qualcosa addosso ed uscì...
Era ancora l'alba e fuori erano poche le persone già in piedi, che lo salutarono sbadigliando.
Una jeep era già pronta per partire e il biondo ne approfittò senza indugio.
Voleva starsene un pò da solo. Aveva bisogno di riflettere. Così, insieme a due dei cameramen, si mise in viaggio per le montagne.


Respirando a fondo, si mise comodo nella jeep... tirò fuori il suo i-pod, mise le cuffie nelle orecchie e chiuse gli occhi.
Così sarebbe stato più facile pensare, mentre veniva portato su quelle montagne... il luogo dove tutto si sarebbe svolto, dove poteva finalmente essere se stesso senza problemi, senza ostacoli...
Decise di spengere il cellulare per tutta la durata del viaggio... e forse anche nei prossimi giorni l'avrebbe spento per stare solo con lui...


Quando scese dalla jeep sentì subito il cambio di temperatura ed un'umidità forte. Si strinse nella giacca e presi i due borsoni che aveva portato con sè, si diresse verso il capannone che sarebbe servito a depositare tutti i macchinari, ancora mezzo vuoto.
Insieme ai due cameramen saliti con lui accsero una stufetta.
Dopo tre quarti d'ora fuori cominciarono a sentirsi il rumore di altri motori, segno che anche il resto del cast era arrivato.
Bello...noi andiamo ad aiutare gli altri, ci si vede dopo fece uno dei due e dopo aver alzato il livello della stufetta al massimo uscrono dal capannone.
Heath chiudse gli occhi e si appoggiò di peso sullo schienale della sedia.
Ennis... sentì all'improvviso Sempre solitario eh?
Il biondo riaprì gli occhi e vide avanzare verso di lui l'amico, Jake.
Non risponse.
Il moro si fermò ed in piedi a pochi centimetri da lui si abbassò leggermente appoggiando le braccia sui braccioli della sedia.
Allora? fece sempre Gyllenhaal.
Heath lo guardò. Gli ritornò un pò gioia. Fece un mezzo sorriso, sentì il cuore pesante e il respiro quasi mancargli.
Con gesto rapido gli prense il viso e lo baciò.
Jake in un primo momento sembrò fare resistenza, ma poi si rilassò.
Un rumore sospetto li fece separare di botto, ma fortunatamente nel capannone erano ancora da soli.
Vuoi farci scoprire? esclamò il moro ma con tono tranquillo.
Heath fece un sorrisetto ebete e non rispose.
E comunque continuò Jake Michelle era furibonda stamattina perchè non ti ha trovato nel letto e ancora di più dopo aver saputo che eri già salito qui e il cellulare era spento e...
Volevo starmene da solo... rispose il biondo prendendo il respiro Ho spento il cellulare di proposito... non mi andava di sentire nessuno tutti qui....Voglio...godermi il più possibile questi momenti... con te... e finì la frase nello stesso istante in cui Ang, Diana, James ed altri erano entrati sorridenti nel capannone e stavano esclamando quanto fossero bravi i loro protagonisti.


Jake iniziò a ridere... ci avete scoperti eh? Beh non possiamo nascondere un amore come il nostro.. vero Heath?
Il ragazzo biondo era un pò nervoso... ehm, già.
Ang e Diana si guardano sorridendo, mentre James si avvicinò leggermente al ragazzo moro a cui poi diede una fortissima pacca sulla spalla.
Heath si avvicinò un pò di più a Diana, che adesso lo stava fissando... sempre irrequieto il nostro Ennis Del Mar?
L'australiano abbassò lo sguardo e accennò un sorriso... Tutta colpa di Jack!
 Jake lo guardò male... sempre colpa mia! poi gli fece una linguaccia.
 Bene ragazzi, oggi è una giornata abbastanza faticosa... forza, forza andate nelle vostre roulotte a prepararvi! sbottò im,provviasamente Ang
Heath si avviò velocemente fuori, mentre James ed Ang tenevano impegnati Jake, che guardò preoccupato il biondo... scusate andrei anch'io a prepararmi! riuscì a divincolarsi e uscire fuori dal capannone.
Una volta raggiunta la roulotte dell'amico, si guardò intorno e bussò.
Una voce da dentro risponse... avanti.
Jake entrò e si richiude la porta alle spalle... ehy.. e circondò da dietro Heath, posando le sue labbra sulla guancia sinistra del compagno.
Jake.. non ce la faccio più a mentire.. soprattutto a Michelle.. quello che mi hai detto poco fa, mi ha fatto riflettere. La sto trascurando, forse perchè non le voglio più bene come prima... Ma se non le dico questo, la potrei solo trattare male.. ancora di più. Però se glielo dico la ferisco e non voglio che soffra.
Il moro lasciò la presa da dietro e gli si fece davanti... Tesoro, non preoccuparti, glielo diremo insieme un giorno... di questi tempi è meglio di no... forse quando finiremo le riprese del film, chissà. Adesso non ci pensare... hai detto tu stesso che vuoi goderti questi momenti con me. Beh lo voglo fare anch'io. Ma non devi assolutamente pensare a queste cose se non vuoi rovinare tutto.
Poi prense tra le mani il viso di Heath e lo baciò delicatamente sulle labbra.


Ma come faceva? Come faceva Jake a sopportare tutto con tranquillità?
Beh, non ne poteva essere sicuro al cento per cento, avrebbe dovuto chiederglielo, non poteva star soffrendo solo lui, sentendo continuamente quel senso di colpa e di opressione...E quella continua paura di chissà cosa che lo portava a sbagliare tutto e che ne era sicuro non se ne sarebbe andata via facilmente e lo avrebbe portato nel torto, di nuovo...
Abbracciò l'amico
Fossero tutti come te...Sei davvero la persona più speciale che abbia mai conosciuto...non voglio farti del male Jake...e non capisco come tu riesca a sopportare tutto questo...a sopportarmi, con tutte le mie incertezze, con tutti i miei sbagli, con il fatto che stia ancora con Michelle quando vorrei stare con te...
Ti amo... lo interrompe il moro E' l'unica, vera, indiscutibile verità, ora...è quello che sento...è quello che so...


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Capitolo un pò cortino lo so, ma sono un pò presa dallo studio e quindi ho poco tempo per correggerla e tutto il resto. L'unica cosa che dovete sapere è che non la abbandoneremo questa fan ficion, potete contarci!
Vi ringrazio per la lettura e anche questa settimana ringrazio e rispondo a 
Only_a_Illusion
-Hai assolutamente ragione, e noi siamo daccordo con ciò che hai scritto e ti possiamo assicurare che andando più avanti anche questo aspetto migliorerà. Riteniamo importanti le descrizioni dei sentimenti e gli ultimi aggionamenti che stiamo facendo sul forum ne sono ricchi, quindi è solo questione di tempo.
Saremo felici sempre di avere questo tipo di opinioni, ci piace la verità e che sia a nostro vantaggio o svantggio non è un problema, sopratutto se ci serve a migliorare, quindi grazie e continua a dirci ciò che pensi. Alla prossima, verso la fine della settimana, (spero).

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Heath lo guardò dritto negli occhi... quei bellissimi occhi azzurri. Quando li osservava non capiva più nulla, ma adesso era proprio quello di cui aveva bisogno. Perdersi lì dentro e basta.
Jake capì quello che il suo compagno stava passando, doveva stargli accanto, Heath era fragile.. troppo. Fragile come Ennis.
Heath... dai, forza, dobbiamo prepararci.. finalmente gireremo le scene nella tenda. e soffocò una risata, mentre accarezzava le braccia del biondo, come per dargli forza.
Quest'ultimo sospirò... già, finalmente. sorridendo, fece l'occhiolino all'amico... finalmente potrai comportarti da vero e proprio Jack nasty! e iniziò a ridere, spostandosi verso l'armadio.
Ehy! Anche Jake rise poggiandosi le mani sui fianchi.

Heath gli fece anche una linguaccia
Quanto sei adorabile quando fai l'offeso... risero ancora Muoviti, va a cambiarti!
Jake gli passò velocemente vicino dandogli una carezza sulla nuca e poi uscì dalla roulotte.
Si prospettava una settimana molto interessante.
Quella sera avrebbero girato la scena in cui Ennis e Jack si ubriacavano.
Se tutto fosse filato liscio quindi, entro massimo due giorni, avrebbero anche girato le "fatidiche" scene nella tenda.


Si ritrovarono tutti alla mensa, mancava pochissimo... Ang era molto nervoso, mangiò con una fretta tale che per poco non gli andò storto qualcosa, per poi uscire velocemente dalla stanza per raggiungere la location poco più in là.
Heath e Jake invece cercarono di mangiare il più tranquillamente possibile.
Ll moro si guardò intorno dubbioso... non capisco perchè tutti sono così nervosi stasera, dopotutto è solo una normalissima scena di un film.
Il compagno alzò le spalle.. non lo so, e non dobbiamo nemmeno girare la scena nella tenda, anzi le DUE scene nella tenda. Chissà quando dovremo fare quelle... Ang sarà in defibrillazione. e sorrise, soffocando un risolino.
Jake sospira uhm, sarà meglio muoverci Ennis Del Mar. Sei pronto ad ubriacarti stasera? Hai spento il cellulare? Michelle ti cercherà?
Al biondo andò di traverso il boccone appena ingoiato e iniziò a tossire... per un attimo il moro si preoccupò, poi iniziò a ridere.
Heath lo guardò male.. quante domande! Perchè ti preoccupi di Michelle, proprio stasera?
Jake abbassò lo sguardo, sorridendo.. no, niente...e...comunque, volevo solo invitarti nella mia roulotte dopo le riprese...


Heath fece un sorso d'acqua e lo guardò
Non sarebbe una cattiva idea rispose atono.
Daccordo...ora è meglio se andiamo però. anche Jake bebbe svuotando il bicchiere e si alzò.
Ti va una sigaretta?
Heath spostò la sedia.
Ok. si alzarono insieme ed uscirono fuori.
James e Diana si avvicinarono a loro di tutta fretta.
Tra cinque minuti partiamo, da qui ci vogliono circa 10-12 minuti per raggiungere la zona di montagna dove abbiamo allestito la tenda... cominciò James con un pò di affanno.
Heath e Jake se ne accorsero e fecero un sorrisino divertito.
Stiamo facendo avanti e indietro da stamattina chiarì Diana.
Fate presto con quelle...  e finì indicando le sigarette per poi porgere ad entrambi i cappelli di scena.


I due presero i cappelli istintivamente... Jake se lo mise in testa, mentre il suo amico lo tenne in mano, dando un'altra boccata alla sigaretta, offertagli dal moro.
Quest'ultimo gli fece un occhiolino... hanno già messo la tenda, la nostra tenda.
Heath lo guardò di sottecchi.. Giiiiiià! poi si girò dall'altra parte, scrutando le montagne e sorridendo.
Stava bene. Era felice... non pensare a Michelle era leggermente più facile in quel momento... chissà perchè. Forse... la colpa era proprio di quelle montagne.
Jake tirò l'ultima boccata alla sua sigaretta, ormai corta e finita... la buttò in terra e mentre la calpestava insistentemente col piede, toccò la spalla al biondo... hai fatto? Dobbiamo andare, cowboy.
Heath si rigirò verso di lui, schiarendosi la voce... ... e scagliò al suolo anche la sua, che stava buttando fuori troppo fumo.. Cazzo, mi sono quasi bruciato
Il moro gli prese la mano, guardandolo negli occhi... dai, andiamo.
E, insieme, si incamminarono verso il veicolo che li avrebbe finalmente portati lassù...


 
Heath gli strinse la mano. La stessa in cui teneva anche il cappello. Pareva che nessuno avesse notato il gesto, (tutti troppo occupati) e se la lasciarono appena entrati nella jeep.
Il viaggio durò anche meno di dieci minuti, ma fu molto turbolento a causa della strada, che forse a piedi sarebbe stata più facile da percorrere.
Ang andò loro incontro appena usciti dal veicolo e indicò due tronchi, vicono ai quali si sarebbero dovuti stendere.
Abbiamo portato un paio di bottiglie di birra lì, per riscaldarvi.
In effetti le temperature eranno scese di parecchio, ma era inevitabile se si saliva più in alta montagna.
Entrambi i ragazzi annuirono e stringendosi nei giacconi andarono a scolarsi una bottiglia a testa.
Quanto cazzo è amara sta birra si lamentò Jake.
Non so tu, però a me ha già riscaldato parecchio. Mi sento lo stomaco bollente... gli rispose Heath rimettendosi a bere.
A me fa riscaldare il solo pensiero che stanotte dormiremo insieme...
Heath sputò l'ultimo sorso e rise.
Jake lo seguì.
Vacci piano con queste dichiarazioni Jack fuckin' Twist
E risero di nuovo.
Ma stasera non mi pare dobbiate girare nessuna scena nella tenda Annie Proulx che aveva sentito tutta la conversazione passò loro di fianco sorridendo.


Heath abbassò lo sguardo imbarazzato... cazzo, cazzo, cazzo! disse a denti stretti. Il compagno per un attimo restò impassibile.. poi iniziò a ridacchiare... ehm, è vero... mi ero confuso un attimo, sai tutta questa birra.
Annie guardò il biondo un attimo sorridendo, poi passò lo sguardo all'altro, enigmatica... si avvicinò ad Heath e gli sussurrò all'orecchio destro... ti capisco...
Heath la guardò preoccupato e, per un attimo, impaurito... cosa? ma la scrittrice si allontanò subito. Jake, che aveva ancora il sorriso sulle labbra, bevve un altro sorso di birra.. bleah, non mi piace proprio..
Il biondo stava ancora guardando nella direzione di Annie... l'amico se ne accorse subito... Heath, che c'è? Cosa ti ha detto?


Beh...
e la indicò Secondo me ha capito qualcosa...intendo di...
Ma Ang si era avvicinato e aveva anche acceso il megafono Un minuto!
I due ragazzi si tapparono le orecchie a causa della voce troppo forte.
Jake poi guardò Heath che stava cominciando a grattarsi freneticamente il capo. Gli mise le mani sulle spalle e lo scrollò
Heath...rilassati...ci pensiamo dopo e gli accarezzò leggermente e velocemente un orecchio. Andiamo in scena ora...
Il biondo annuì, un pò più calmo. Sospirò.
Doveva concentrarsi. Doveva pensare alla scena. Dopo tutto, sarebbe stata l'unica cosa che avrebbe potuto e dovuto fare in quel momento...

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Buon inizio di settimana cari lettori. Vi lascio un salutino ed un ringraziamento veloce, visto che domani ho un esame e sono in piena ripetizione.
Con l'augurio ormai solito che anche questo capitolo vi sia piaciuto ci risentiamo al prossimo aggiornamento. Ciao!

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Dopo il primo ciak, Heath dovette ricomporsi... non era riuscito nella scena; e poi venne il secondo, il terzo e il quarto. Non riusciva a recitare decentemente, o almeno, così gli sembrava.
Scusate... scusatemi tanto... posso fare una pausa?
Ang sospirò... d'accordo, ma solo per 5 minuti!
Il ragazzo si alzò da terra e si allontanò un poco dai tronchi dove lui e Jake erano sdraiati.
Respirò a fondo. L'aria di montagna era così pura e fredda, soprattutto a quell'ora,Heath poteva vedere l'aria che usciva dalla sua bocca. Doveva stare calmo, forse Annie non aveva capito quello che stava accadendo o forse sì?

...
Jake era ancora sdraiato vicino al suo tronco. Stava bevendo un altro pò di quella birra amara, che tanto lo disgustava.
Poi si alzò... voleva andare dal compagno, vedeva che c'era qualcosa che non andava, doveva tranquillizzarlo.

Jake, non ti alzare... vado io da lui. Ang lo guardò un attimo e poi si diresse verso l'attore biondo, che stava girato di spalle e con le mani sui fianchi, rigido, per niente a suo agio.
Il moro li vide parlare e notò che mentre il regista sorrideva, Heath abbassava di continuo lo sguardo.



Capito?...non c'è assolutamente bisogno di essere nervosi Heath...e se vuoi la mia opinione la scena stava andando bene...abbi fiducia in te stesso! Ang gli mise una mano sulla spalla.
Il biondo sospirò e fece un mezzo sorriso.
Hai ragione scusa ancora Ang
Smettila di scusarti...forza forza in scena!
Senza esitare, tornò alla postazione. Ang era stato fin troppo gentile, doveva dimostrargli di essergli grato per questo.
Una volta steso Jake subito gli diede parola
Heath, è successo qualcosa?
Nulla tranquillo... lo liquidò, ma solo perchè sarebbe stato troppo lungo e difficile da spiegare in qualche secondo e sopratutto Ang aveva appena urlato per l'ennesima volta Azione
La scena fu ripetuta solo un paio di volte, perchè sia Heath che Jake ci misero molto impegno. Ormai stava anche calando la sera e il freddo stava diventando sempre più umido.
Stop! E' venuta molto bene! Più tardi la riguardo e se non mi convince la rifacciamo domani!....Potete andare.
I due ragazzi sospirano contemporaneamente.
Ceniamo in mensa con gli altri? fece Jake
Con questo freddo non mi muovo dalla mia roulotte...a proposito, ma chi l'ha portata su? visto che era salito il giorno prima lasciandola con "dentro" Michelle.
Il moro si guarda intorno cercando uno deigli stantuman che poco dopo indicò. Continuarono a camminare e si rintanarono nella prima jeep libera, ancora senza conducente.
Allora...stasera non stiamo insieme? chiese ancora Jake e la sua non sembrava neanche una domanda.
Heath lo guardò.
No...cioè si, certo che possiamo...
Heath se non vuoi non fa nulla lo capisco, non devi dirmi sempre di si...
In quel momento in macchina con loro si aggiunsero Annie Proulx e due due telecameramen. La donna era seduta dietro con Heath e Jake.
Complimenti, mi è piaciuta molto questa scena...siete davvero bravi insieme...non so come definirvi...direi...mmm...molto veri... e sorrise.
Quella frase fece rimanere di sasso entrambi e a parte fare un sorriso, per non dare troppo a vedere che qualcosa non andava, non dissero nulla per quei pochi minuti che li separavano dal camp delle roulotte.
Ci vediamo tra un paio di settimane ragazzi...mi raccomando, continuate così! Annie disse loro che aveva delle questioni urgenti da risolvere e che sarebbe tornata se tutto fosse andato bene, due settimane dopo.
La salutarono calorosamente insieme anche ad Ang, Diana, James ed altri.
Venite alla mensa? chiese poi loro Diana.
No grazie...tutta quella birra mi ha dato acidità alla stomaco...ci vediamo domani mattina. rispose subito Heath.
Lo stesso vale per me... fece Jake e per un attimo sembrò non avere più voce.
Daccordo... li salutarono.
I due ragazzi si strinsero nelle giacche.
Ci vediamo domani allora Heath
No vengo da te, il tempo di cambiarmi...
Si guardarono.
La notte è troppo fredda per essere passata da solo... disse ancora il biondo.
L'altro rise e rispose
Ma dai smettila...peccato che una cosa del genere Ennis non l'abbia detta a Jack...
Ma intanto lo raggiunge lo stesso nella tenda
Rise anche lui.
Aaahhh ho capito...dunque è come se stessimo continuando a girare?
Erano arrivati davanti la roulotte del moro, che aveva anche aperto la porta ed era entrato.
Esattamente...Jack fuckin' Twist confermò Heath stringendosi ancora di più nel giaccione.
Allora... cominciò Jake dopo essersi guardato intorno e notando con piacere che tutti erano nel tendone della mensa Smettilda di battere i denti, vieni qui... lo tirò dentro per le braccia, chiuse la porta a chiave e dopo aver tolto il cappello ad entrambi lo baciò intensamente.




Heath lo strinse fortissimo, mentre si stavano muovendo verso il piccolo letto di Jake, caldo e invitante.
Poi si staccò un attimo dalle sue labbra, fin troppo morbide..
. Ennis ha tanto freddo in questo momento, si sente un pò infelice. e si sedette sul letto prendendo la mano destra di Jake tra le sue.
Il moro sorrise..
. perchè è così preoccupato? Non deve assolutamente esserlo, Jack lo ama tantissimo.
Heath sospirò piano.. forse non si trova molto a suo agio con se stesso per questa situazione, forse quello che gli ha detto Annie ha rovinato tutto. Ha paura, adesso.
Jake si stava preoccupando. aggrottò la fronte e si allontanò un poco dal compagno... Ok, adesso basta con i giochetti. Heath, non essere così nervoso. E anche se Annie avesse capito tutto? Lei non lo andrà certo a dire al mondo intero. Hai visto come era tranquilla poco fa? E' tutto apposto. Io ti amo, capito?! Questo è l'importante adesso, solo questo... al resto penseremo dopo la fine delle riprese.
Era anche un pò arrabbiato. Heath aveva tutta la sua comprensione, ma si faceva troppi problemi... forse era anche per questo che lo amava; quel suo difetto faceva parte del suo carattere e lui era lì ogni volta, per confermargli che tutto andava bene.
L'australiano alzò la testa e guardò Jake dritto negli occhi..
scusa, sono uno stupido. Ti prometto che non penserò più a queste cose. O almeno cercherò di non farlo.. e si alzò, andando incontro all'amico. Abbracciandolo ancora, riuscì a trovare la forza di non piangere. Si odiava.. per quello che stava facendo passare a Jake e a Michelle.
Il moro restò immobile tra le braccia dell'amato...
non.. non voglio che tu soffra continuamente, voglio che tu sia felice con me.
Heath sorrise Ma io con te lo sono e tanto.
Baciandosi i due si stesero sul letto e si abbandonarono al calore dell'atmosfera della roulotte.


Heath sentì un dolore alla spalla e quando aprì gli occhi ri ricordò che si "trattava" di Jake, abbracciato a lui e ancora profondamente addormentato.
La sveglia sul comodino di fianco al letto indicava le 5:34. Come suo solito si era svegliato all'alba.
Intorno non si sentiva alcun rumore, segno che nessuno si era ancora svegliato. Sempre meglio. Sarebbe potuto sgaiotollare nella sua roulotte senza farsi vedere.
Appen cercò di muoversi però, il suo sguardo cadde di nuovo verso il moro e i suoi muscoli si fermarono.
Non si sarebbe voluto alzare, ma una forza invisibile, più forte di lui gli metteva continuamente pressione.
Stava bene con Jake. MOLTO bene. Quando lo guardava provava molta dolcezza, quando lo abbracciava si sentiva al caldo e al sicuro, quando lo baciava, il suo cuore faceva male, dolcemente male.
Sarebbe stato insieme a lui immediatamente, ma aveva una dannata paura, che neanche lui si sapeva spiegare, delle conseguenze, di quello che avrebbero detto le persone intorno a lui e poi, c'era Michelle, a cui voleva bene davvero e con cui stramente si trovava a suo agio, perchè erano molto simili di carattere e quando l'imbarazzo colpiva entrambi, almeno appunto erano insieme...
Jake era un uomo, e a parte questo dato, diventato giorno dopo giorno sempre più insignificante, non riusciva a stare con lui "allo scoperto" così come con Michelle.
Forse perchè ancora non poteva credere di essersi innamorato di una persona dello stesso sesso?
La situazione era anche "strana" poi.
Il tutto era successo così, all'improvviso. Sarebbe stato molto più logico se fosse successo dopo le riprese del film, e Brokeback Mountain la diceva lunga, invece, quando aveva parlato con Jake la prima volta, quando erano andati a cena, era stato così simpatico con lui, così affabile, gentile, carino insomma lo aveva spiazzato e affascinato.
L'ultima cosa che Heath però avrebbe potuto immaginare era essersi ritrovato a pensare a lui continuamente...
L'amore, che sentimento imprevedibile!
La sveglia ora indicava le 5:56
Jake...ehi...mi dispiace svegliarti...devo andare finalmente si decise e delicatamente spostò la testa del moro dal suo petto. Jake aprì leggermente gli occhi.
Come...mmmh di già? mugugnò ancora assonnato.
Heath si alzò e si infilò i vestiti.
Dai...ci vediamo dopo...
Si mise anche le scarpe e il giaccone.
Ok... fece ancora il moro mettendosi a sedere e stropicciandosi gli occhi.
Dai rimettiti sotto le coperte che prendi freddo... ad Heath quella frase uscì spontanea e vide l'altro sorridere.
Vado. prese il cellualare poggiato su una sedia e con frenesia uscì dalla roulotte.
Si era appena ricordato che quel giorno avrebbero girato le scene nella tenda.



Jake si rigirò nel letto, mentre sentiva sbattere la porta della roulotte.
Sospirò forte e tirò la coperta ancora più verso di sé; a causa del freddo gli era venuta la pelle d'oca e tremò per un attimo.

Chissà che faremo oggi... cazzo, ma oggi... aprì di scatto gli occhi e, solo poco dopo, sorrise dolcemente.
La prospettiva di girare finalmente le scene nella tenda, aveva risvegliato la passione e la voglia che aveva avuto per tutta la notte; rimossa solo dal sonno improvviso.
Richiuse gli occhi e si rilassò del tutto nel letto ancora caldo. Quel pensiero lo stava cullando ancora, quando il cellulare prese a squillare.

Che palle... l'avevo lasciato acceso.
Allungò il braccio verso il comodino, però restò con il resto del corpo sotto le coperte, come se non volesse perdere il calore che lo stava circondando.
Pronto?
Dall'altra parte del telefono, si sentì un sospiro...
Jake, sono Michelle.
Il ragazzo si alzò dal petto in sù, lasciando cadere le coperte sulle gambe.
Michelle.. ciao.
Non riesco a trovare Heath, ha ancora il cellulare spento! Gli hai detto che l'avevo cercato?
Brivido
C-certo... ma starà ancora dormendo.
Lo so... però ero preoccupata, non mi risponde mai.
Si sarà scordato di... di accenderlo oppure le batterie sono scariche.
Altra bugia, altro brivido.
Può darsi, ma gli puoi dire di farmi uno squillo al più presto? nel tono della ragazza c'era qualcosa di strano, qualcosa di malinconico.
Certo... e stai tranquilla, qui va tutto bene. LUI sta bene.
Sembrava quasi geloso...
Grazie... scusami per averti svegliato così presto. Ciao.
Ciao e riattaccò.
No, non avrebbe permesso a Michelle di rovinare quella giornata, non avrebbe detto niente a Heath.
Si ributtò giù e prese il cuscino, dove il ragazzo biondo aveva dormito tutta la notte... mettendoselo sul volto, Jake potè sentire il profumo dei capelli dell'altro.

No, non oggi!


Era stato inebriato dal profumo di Heath e senza accorgersene si riaddormentò.
C'erano un sacco di percore, e quanto casino che facevano!
Heath intanto stava tagliando la legna...Perchè stava tagliando la legna? E dov'erano tutti quanti?
Ehi Ennis? Perchè stai tagliando la legna così di fretta? continuava a tagliare pezzi di legna e il rumore del legno era forte.
Il biondò lo guardò
Perchè devi svegliarti?
Che?...
Quando aprì gli occhi si rese conto di essere ancora a letto in roulotte.
Shit! imprecò, mentre sentì bussare forte alla porta e una voce lo chiamava.
Jake??
Si alzò di scatto e si infilò boxer, una maglia e dei pantaloncini.
Aprì.
Jake...ma stai ancora messo così?? Heath lo guardò con sorpresa trattenendo una risata.
Scusami...scusatemi, ci metterò cinque minuti contati! poi fece rivolto ad Ang ed un bel gruppo della troupe che era poco dietro l'australiano.
Ti spiego dopo finì e chiudendosi di nuovo nella roulotte.
Heath scosse la testa, ma con un sorriso.

Ma che ha fatto? le ore piccole? Ang si spostò vicino ad Heath qualche minuto dopo mentre già camminavano diretti al set. Era una giornata nuvolosa, ma avevano deciso di andarci a piedi, poichè le jeep servivano ai macchinari.
Noo...Jack Twist è solo un gran dormiglione... rispose il biondo...
Ehi! Jake era arrivato in quel momento.
Ang aveva riso e si era spostato e si era messo a parlare con il telecameramen che stava registrando un paio di dietro le quinte.
Heath con le mani in tasca si era messo a camminare da solo. Dietro di lui, il moro con dei guanti in mano lo raggiunse facendo una corsetta e gli diede una calcetto facendolo inciampare leggermente.



Heath si girò subito, sorridendo... ma come sei dispettoso, fuckin' Twist! Vedrai che dopo ti sistemerò io.. nella tenda!
Jake sorrise, mettendosi le mani gelide in tasca... non vedo l'ora.
Il biondo si guardò intorno... è proprio una bella giornata!
Sembrava davvero di buon umore, ormai era tranquillo dopo la notte passata insieme al compagno e non c'era niente che poteva rovinare i dolci sguardi, i piccoli innocenti dispetti e i sorrisi che si facevano a vicenda.
Però, c'è ancora qualcosa che non va... continuò l'australiano, guardando serio Jake. Quest'ultimo non capì all'inizio, poi sospirò forte abbassando lo sguardo a terra.
Hai il cappello al contrario.. di nuovo Heath soffocò una risata e con un gesto spontaneo, prese con una mano il cappello dell'altro e lo rigirò, mentre con l'altra gli sfiorò velocemente la guancia.
Il moro iniziò a ridere.. non capirò mai il verso di questo coso!


Heath lo fermò e gli riprese il cappello.
Gli spiegò che la parte che doveva essere messa dietro aveva una specie di laccio.
Ook... rispose Jake, rimettendolo in testa.
Ricordo vagamente che una cosa del genere me la disse qualcuno il primo giorno di riprese molto probabilmente si trattava di una delle costumiste.
Heath scosse la testa ridendo e per poco una pecora non gli si scaraventò contro.
Che accidenti...! disse mentre l'animale aveva deviato ed era scappato, e uno dei pastori lo stava inseguendo.
Girandosi di nuovo avanti videro il "loro" gregge ed Ang, che li aveva raggiunti.
Ma...non dovevamo girare le scene nella tenda? chiese il moro alzando le sopracciglia.
Ang fece una mezza risatina...
Di giorno?...non si fanno queste cose! e gli mise una mano sulla spalla ridendo.
Jake sorrise, mentre Heath ci arrivò dopo mezzo minuto a capire la battuta perchè era ancora rimasto scosso dal fatto che una pecora gli era quasi saltata addosso.

...
Mezza giornata insieme alle pecore! Non ne potevo più...
fece Heath durante la pausa di quarantacinque minuti, prima delle scene fatidiche che stavano incominciando ad odiare perchè non arrivano mai.
Ma non ero io, Jack, quello che si lamentava? rispose il moro con una risatina.
Non ho niente contro di loro, ma stamattina quella che mi stava venendo addosso mi ha fatto prendere un colpo!
Jake rise ancora di più.
Si vede che sono particolarmente affascinate da te...
Heath lo osservò ridere a crepapelle.
Ma si infatti...
Cosa?
Heath sorrise Mi ritorna anche il fatto che Jack stia sotto...
A quel punto Jake rise così forte che si sbilanciò all'indietro e stava quasi per cadere.
Jack fuckin' Twist!



Heath lo guardò dolcemente. Jake era troppo adorabile a volte...
Sai cosa? Ora dovremmo prepararci moralmente per la scena della tenda.
Heath lo guardò storto per un attimo.. ma noi, non ne abbiamo bisogno. Se non te lo ricordi.. ti informo che siamo già innamorati! e gli fece l'occhiolino.
Il moro sorrise.. Lo so. sospirando, si guardò intorno. Nell'aria c'era un forte odore di caffè, infatti notò che gran parte della troupe ne stava bevendo in abbondanza.
Quasi, quasi me lo vado a prendere pure io. il ragazzo biondo fece finta di alzarsi...
Ma noi non ne abbiamo bisogno stasera, penso proprio che resteremo svegli comunque durante le scene! e soffocò un risolino quasi fragoroso.
Heath sorrise e si rimise a sedere sulla sua sedia, levandosi il cappello.

Jake si stiracchiò rilassato, lasciando che la brezza leggera della montagna gli scompigliasse un pò i capelli neri.
E poi... gli sembrò di sentire le note di una canzone dei Beatles, "Here comes the sun".

Ops, ho lasciato acceso il cellulare. Non te l'avevo detto ma l'ho riacceso... scusa.. ma devo rispondere. era la suoneria del telefono di Heath. All'inizio il moro non ci fece caso, ma poi si ricordò della conversazione di quella mattina con... Michelle!


Jake osservò Heath alzarsi mentre rispondeva e per un attimo riuscì anche ad ascoltare la voce della ragazza, squillante, ma non riuscì a capire una parola.
Il biondo lo guardò facendogli cenno che si sarebbe allontanato.
Il moro continuò ad osservarlo, e sentì crescere uno strano nervosismo che lo aveva portato a tremare.
Vide qualche metro più in la, Heath gesticolare e sbuffare.
Che stessero litigando?
Ci sperava. Eccome! Ma si sentì molto cattivo per averlo pensato.
Chiuse gli occhi e abbassò la testa.
Tra non molto avrebbero girato la scena nella tenda. Doveva stare concentrato e tranquillo, almeno lui. Conosceva Heath, e se avesse notato che anche l'amico non era del tutto lucido sarebbero andati nel pallone.
Hei! Ti sei addormentato?
Jake sobbalzò improvvisamente alle parole di Heath che non si era accorto fosse tornato.
No...assolutamente! Sono sveglio...
Il biondo lo guardò alzando le sopracciglia.
Non sembra proprio...
Entrambi si fecero seri e si guardarono.
Perchè non mi hai detto che Michelle aveva chiamato?
Scusa Heath, mi sono dimenticato, e poi, non eri tu che non volevi sentirla?
Beh...si ma... sospirò ora non è il momento
Si infatti! Non è il momento!
Jake si alzò di botto e andò via.
Era incredibile in che modo riuscissero a fare una discussione partendo dal nulla, o quasi.
C'era molta tensione, e questo si vedeva. Per di più la scena che dovevano girare, non era d'aiuto...
...
I rimanenti venti minuti prima di girare li passarono separati, ai lati opposti del set.
Ragazzi, ragruppatevi tutti qui fece ad un certo punto Ang.
Si avvicinarono tutti ed il regista spiegò loro come si sarebbero mossi.
Alla fine del discorso e con l'annuncio degli ultimi cinque minuti per i preparativi, Heath spense il cellulare, nello stesso momento in cui le truccatrici e le stiliste erano andate vicino lui e Jake.
Michelle saluta tutti. fece il biondo verso Ang, Diana e James.
Jake volse subito l'attenzione sulla conversazione.
Vorrebbe venire qui, dice che sia annoia a stare giù senza far niente e accennò una risatina.
Eh, lo sai Heath perchè abbiamo deciso di essere in pochi. Sono scene delicate... rispose subito il regista E poi, noi lo avevamo fatto per voi. Magari vi mette in imbarazzo e divenne leggermente lui rosso.
Heath cercò con lo sguardo il moro, che invece girò il viso dall'altra parte e si andò a sistemare già nella tenda.
Si stese, ed Ang gli andò vicino per dargli le ultime dritte.
Heath lo raggiunse subito.
Jake...
Non ora Heath...ho i nervi a pezzi! lo liquidò.
E fece proprio quello che non avrebbe voluto fare. Infatti l'australiano lo guardò con preoccupazione e sospirò gravemente...




Fuck! Proprio adesso... stava andando tutto bene. Era tutto troppo perfetto. pensò e si stese vicino al compagno girato di spalle.
Non avrebbe voluto rovinare tutto, ma era stato impulsivo e, in quel momento, ne stava pagando il prezzo. Voleva spiegare a Jake, del perchè aveva reagitò così, voleva affrontare la scena con serenità, passione e pace interiore. Ma come poteva? Riuscì solo a sussurargli una cosa, la prima che gli passò in mente, guardando i lineamenti della nuca e delle spalle dell'amico

Sono uno stronzo...
Aveva capito che poteva perdere troppo, litigando con Jake..
E un attimo dopo Ang entrò per spiegare a Heath come doveva comportarsi durante le riprese successive..

...

Stooop! Jake e Heath siete stati perfetti, mi è piaciuta molto... prendetevi cinque minuti di pausa. Alla fine è valsa la pena ripetere tante volte, ma voglio provarne un'altra, per sicurezza!
e detto questo uscì velocemente... sembrava che volesse lasciarli soli, ancora.
All'inizio i due, restarono silenziosi, imbarazzati dalla strana situazione.. Si sentivano stupidi. Era da tanto che avevano sognato quel momento, ci avevano costruito mille castelli in aria e poi.. una telefonata. Una telefonata per far svanire tutto.



La tenda era mezza aperta e molta gente passava continuamente, sopratutto vicino la telecamera davanti a loro.
Heath non aveva la più pallida idea di cosa dire, e Jake sembrava essere nella sua stessa condizione...
Ad un certo punto, il biondo si alzò per prendere una bottiglia d'acqua e ne bevve una metà tutta di un sorso, porgendola poi al moro che la prese
Grazie sussurrò e ad Heath si sciolse il cuore per il modo in cui lo aveva detto.
Ma Jake non dava segno di volerlo guardare.
Siete pronti?... Ang era tornato alla sua postazione.
I due ragazzi annuirono.
Cominciò di nuovo a farsi silenzio ed Heath ritornò alla sua postazione, sbuffando, mentre Diana aveva preso la bottiglia da mano a Jake, sorridendo.
AZIONE il cuore cominciò a battergli freneticamente, nello stesso modo delle dodici volte precedenti, in cui avevano girato la scena.
Per la tredicesima volta, Jake, spostò la coperta, prese la mano del biondo e se la portò poco più in basso della pancia, tremando.
Andò tutto esattamente come le riprese precedenti, se non per i loro respiri, più affannati e nervosi. Era una situazione che non poteva essere controllata. C'erano troppe cose intorno a quella scena...
I loro gemiti furono più di sofferenza che di piacere. Non era finzione...
STOP santa parola!
Entrambi i ragazzi sospirarono staccandosi e allanciandosi i pantaloni.
Uscirono dalla tenda, abbottonandosi i giacconi per il freddo, ma con i capelli ancora scompigliati e i volti molto provati.
La scena è venuta bene...venite... fece Ang leggermente rosso in viso, così come era stato per tutto il tempo, indicando la tecamera.
Heath e Jake guardarono un paio di riprese in silenzio.
Ottimo lavoro!
Annuirono ancora.
Per oggi abbiamo finito...potete andare,il  programma di domani è affisso vicino al tendone principale. terminò il regista e diede due pacche forti sulla schiena di entrambi i ragazzi che fecero un mezzo sorriso.
Qualcuno applaudì e iniziò il solito vociare di chi si lamentava del freddo e in quel caso della pioggia che stava fastidiosamente cadendo già da cinque minuti.
Heath e Jake, non si guardarono, e non si salutarono neanche quando, arrivati al camp delle roulotte salirono ognuno nella propria, rimanendoci per il resto della serata, e della notte.

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Salve a tutti! Perdonatemi, pensavo di poter aggiornare prima, ma non ci sono riuscita. In compenso vi ho lasciato un capitolo più lungo del solito che spero vi sia piaciuto e come sempre vi ringrazio per la lettura. Da oggi iniziano di nuovo i corsi all'università, quindi non posso assicurarvi sempre i giorni in cui aggiornerò. In questo caso, però vi posso dire che probabilmente il prossimo aggiornamento sarà venerdì, visto che nel fine settimana sarò fuori casa. Dunque, a presto!

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Il vento soffiava leggero, passava nei suoi capelli color carbone. Il ragazzo era girato di spalle, ma chi era?
Sembrava quasi... Jake. aveva sussurrato, mentre il moro davanti a lui si era girato a guardarlo.
Era bellissimo, immobile e sorridente.

Jake... poi il vento iniziò a soffiare forte e le foglie gli andarono tra gli occhi. Quando se ne liberò il ragazzo moro era sparito.

Heath si svegliò sudato e con il respiro affannato. Gli ci vollero 10 secondi per realizzare che era nel suo letto.

Che cazzo di sogno! si ributtò sul cuscino, mettendosi una mano sulla fronte calda e bagnata.
Chiuse gli occhi e cercò di riaddormentarsi, ma i piccoli bagliori dei raggi di sole che entravano dalla finestra della roulotte gli davano troppa noia.
Guardò l'orologio.. erano le 6.30.
Decise di alzarsi per una doccia rilassante, se così poteva chiamarla. Non aveva dormito bene, perchè era nervoso e adesso che era sveglio, lo era più che mai.
Entrò nella doccia, lasciando scorrere sulla schiena dell'acqua tiepida...

Nella roulotte di fianco, Jake era con gli occhi sbarrati a guardare il soffitto. Non aveva dormito quasi per niente... la roulotte gli sembrava fredda e per niente confortevole.
E pensare che in quella roulotte era stato felice insieme a... lui.
Non capiva.. voleva perdonare Heath, ma sapeva che il ragazzo l'avrebbe ferito di nuovo in quel modo, anche se cercava di non farlo.
Jake era in uno stato confusionale, come non lo era mai stato in vita sua.


Jake decise di alzarsi, poichè il sonno era lontano dall'arrivare e dopo aver acceso una lucetta ed aver bevuto un bicchiere d'acqua cominciò a fare avanti e indietro per la roulotte. Avrebbe continuato, se non avesse notato qualcosa di non suo poggiato una delle poltroncine vicino al letto.
Era una felpa grigia, e sopra c'era scritto "GREENE".
Heath l'aveva dimenticata lì.
La prese, e subito gli girò lo stomaco, tornandogli immediatamente come una visione il ricordo dell'altro che se la toglieva, e per di più l'odore del biondo sull'indumento era molto forte, così in meno di un secondo Jake se l'era avvicinato sempre di più a sè. Si ributtò sul letto, con gli occhi che gli bruciavano.
Lo amava. Si forse era così, perchè altra spiegazione non riusciva adarsela in quel momento...
Ma era quasi sicuro che l'australiano non sarebbe riuscito tanto facilmente a lasciare Michelle, visto come stavano andando le cose.
Il motivo non c'era. Ogni volta Heath non sapeva dargli una spiegazione.
Jake, spense la luce, con le lacrime agli occhi e una voglia assurda di poter avere l'amico con sè, tra le sue braccia, o viceversa, perchè era l'unico momento in cui si liberava da ogni pensiero e viveva, viveva la gioia e la pace interiore.
Ma l'unica strada che vedeva avanti a se, era quella di una storia d'amore come quella di Ennis e Jack, che per un maledetto gioco del destino loro due erano stai chiamati ad interpretare...veramente.
E quanto poteva durare?
Anche Jack se l'era chiesto rimanendo molto amareggiato dalla risposta di Ennis.
Qualcosa diceva a Jake, che non sarebbe stato facile...


Heath uscì dall doccia, dopo essersi concentrato solo sul rumore dell'acqua che scorreva.
Mettendosi l'accappatoio, ritornò ai pensieri usuali... sospirando, decise di vestirsi in fretta e uscire per una boccata d'aria.
Non si sentiva tanto bene, la testa gli girava e, pensando all'ultimo dialogo fra lui e Jake, gli venne quasi da vomitare.
Corse nuovamente in bagno; arreggendosi al lavandino si guardò allo specchio appannato... la sua immagine leggermente deformata lo disgustava ancora di più.
Decise di uscire e imboccò la via della porta.
Una volta fuori, iniziò ad avere i brividi... era freddo, una leggere nebbia aveva ricoperto il paesaggio e Heath, riuscì a raggiungere a stento la roulotte del compagno.
Iniziò a bussare insistentemente, sapeva che Jake era sveglio.. o almeno, lo sperava.
Dopo poco la porta si aprì.
Il biondo alzò tristemente lo sguardo da terra.
L'amico non disse nulla, lo fissava negli occhi accigliato.
Cosa voleva?
Jake sperava con tutta l'anima che Heath parlasse.
Ma fu quasi colto alla sprovvista quando la mano dell'australiano toccò delicatamente la sua guancia.
Il moro non potè fare a meno di rimanerne affascinato, ma anche turbato, per un attimo, solo uno.
Heath strinse le labbra, mentre i suoi occhi cominciavano ad inumidirsi. Era felice. Jake non l'aveva fermato nel suo gesto.
Aveva avuto paura di perderlo, toccarlo lo stava rassicurando sempre di più. Ma sentiva l'altro ancora distaccato, freddo, sapeva che quel momento sarebbe stato interrotto da lui. Intanto se lo godeva... ancora per poco.


Se hai intenzione di startene zitto va bene... fece improvvisamente il moro Ma almeno entra dentro o congeleremo finì dolcemente.
Heath fece un sorriso, ma notò che invece Jake non lo stava facendo.
Si chiusero la porta della roulotte alle spalle.
Questo è tuo... fece di nuovo il moro porgendogli la felpa.
Ah ecco perchè non lo trovavo... rispose il biondo con una risatina, ma ancora una volta non ci fu alcuna reazione da parte di Gyllenhaal che cominciò a prendere vestiti dal letto e sistemarli in un armadio.
Heath ritornò serio e spospirò squotendo la testa. Fece qualche passo avanti, posò nuovamente la felpa e si fece dietro Jake.
Alzò il braccio con incertezza e poi posò una mano sulla spalla del moro.
Jake... sussurò.
L'altro non rispose.
Lo sai che è una situazione difficile...
L'altro chiuse l'armadio.
Se tu volessi potrebbe anche essere facile... rispose girando leggeremente la testa di lato.
A quel punto Heath strinse un pò la presa sulla spalla e poi la lasciò.
Non ci riesco... rispose spostandosi al centro della stanza.
A fare cosa me lo spieghi? Jake lo raggiunse.
Io sarei pronto a stare con te...ma a quale prezzo?...Heath, in questo modo non durerà...
Il biondo lo guardò per un attimo e poi avvicinandosi al moro con una mano gli prese il viso, e si rifiugiò sulla sua spalla.
Rimasero in quella posizione per qualche minuto, senza dire nulla. Ascoltando i respiri reciproci.
Infine, Heath diede un bacio leggere sul collo di Jake.
Lo so...
Si staccò e uscì dalla roulotte.
Il moro, rimasto ancora immobile fece un grosso sospiro e diede un calcio ad una sedia, facendola rovesciare. E Heath aveva lasciato nuovamente la felpa lì...




Il ragazzo biondo sentì un brivido corrergli velocemente lungo la schiena. Faceva freddo fuori, non aveva nemmeno il giacchetto; era uscito così, con la sua camicia di scena, già pronto per girare.
Guardò l'orologio, avrebbero girato un'ora dopo, infatti gli addetti alle luci e alle telecamere stavano già lavorando per preparare il set.
Decise di prendere una tazza di caffè e, poi, ritornare nella roulotte a mettere a posto il disordine che aveva creato in quei giorni pieni di affanno e problemi.
Imboccò la strada per andare alla mensa. Dentro non c'era anima viva, forse era troppo presto...
Preso il caffè, notò che era troppo amaro, era stato fatto fin troppo velocemente e a dirla tutta, non gli andava nemmeno un pò.
Buttò via il bicchierino ancora pieno e uscì.
Era ancora più freddo di prima e, Heath, si strinse la camicia come meglio poteva. poi si mise le mani in tasca e corse verso la roulotte.

Heath!
Il ragazzo si girò di scatto.
Il moro lo stava fissando stupefatto, con una sigaretta tra le labbra

Che ci fai qui fuori senza nemmeno un maglione o un giacchetto?!
L'australiano lo fissò e poi scosse le spalle.
Il moro sorrise...

Vieni qui...
Heath lo raggiunse velocemente...
Avevi dimenticato questa un paio di notti fa.
Sussurrò Jake, mettendogli il maglione verde sulle spalle.
Ehm, scusa..
Il biondo lo prese e se lo mise in fretta.. stava morendo di freddo.
Adesso va molto meglio, grazie Jake.
dandogli un leggero pugnetto sulla spalla. Alcune persone della troupe li stavano guardando.
Heath si sentì osservato, troppo osservato.
Ti va una sigaretta?
Jake alzò la mano dove stava tenendo la sua, facendogli notare che ne aveva già una.



Heath si fece improvvisamente rosso e abbassò lo sguardo.
Si può sapere cosa stai combinando? gli chiese Jake sghignazzando e porgendogli la sigaretta.
Il biondo la prese e fece un tiro.
Fumatela...e schiarisciti un pò le idee... disse ancora il moro.
Heath annuì e si incamminò verso la sua roulotte.
Jake lo osservò e durante il tragitto lo video prendere il cellulare e pronunciare il nome di Michelle.
Prese immediatamente un'altra sigaretta.
Forse ne avrebbe fumate due, o tre, l'importante sarebbe stato non pensare troppo a lui...



Il freddo lo aiutava a distrarsi.
Concentrandosi sul fumo che gli usciva dalla bocca, Jake girottolò per il set.
Era una giornata ventosa, chissà cosa avrebbero filmato.

Ecco, bravo, pensa a questo, pensa alle scene di oggi.
Si ripeteva, per non soffrire troppo.
Jake era sempre stato un ragazzo sensibile, però non lo dava a vedere... ma adesso era quasi inevitabile non cacciare indietro il rossore che circondava le sue pupille.
Per fortuna c'era il vento, avrebbe dato la colpa a quello.
Si era sentito strappare Heath dalle braccia, con una sola telefonata. La loro storia sarebbe continuata, sì, ma sarebbe stata tormentata e, chissà se avrebbe avuto un happy-ending.

Ma sì! Ma sì!
Il ragazzo voleva autoconvincersi, non poteva pensare alla sua vita senza il compagno che amava tanto.
Ed ecco il bruciore che stava corrodendo i suoi occhi, ma anche la sua anima.

Adesso basta...
Buttò in terra la sigaretta e s'incamminò verso la roulotte di Heath, determinato a bussare.



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Buon weekend a voi! Capitolo un pò tostino il 22 eh? Ma che ci volete fare...dopo la tempesta c'è sempre la quiete comunque quindi state tranquilli... Ops vi ho detto troppo!!
Ringrazio Leila per essere tornata a commentare:  per gli errori di grammatica spero di rimediare, perchè se ne abbiamo fatti, non me ne sono accorta del tutto, perdonateci! Per quanto riguarda lo spazio e il luogo, non so, forse proprio il fatto che sia scritta a quattro mani è un pò svantaggioso perchè ognuna pensa ad una cosa diversa forse. E infine per quanto riguarda la situazione, è proprio questo il punto principale della storia, che continua a passare da incertezze a fatti e da fatti ad incertezze, proprio perchè Heath non sa quello che vuole, come hai detto tu, e non c'è ancora nulla di definito. Comunque, grazie sempre per i tuoi consigli, lo sai che a noi fanno più che piacere e continua a dirci ciò che senti.


Ringrazio anche Boda per aver messo tra le "seguite" questa ff e MissHilary88 per averla messa tra i preferiti e per aver commentato piano piano a tutti i capitoli! GRAZIE.
Al prossimo aggiornamento.




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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Salì le scalette ma prima che la mano potesse colpire il legno della porta, sentì il biondo parlare dall'altra parte.
Le parole non erano chiarissime, ma capì che stava ancora conversando con Michelle.
Sbuffò senza neanche rendersene conto. Sul set avevano parlato della situazione metereologica che a quanto pare avrebbe portato un'altra settimana di mal tempo, ergo, di scene al chiuso e cioè non di Ennis e Jack su a Brokeback. Aveva visto Randy, quindi quasi sicuramente avrebbero girato le ultime scene con Aguirre...
Shit imprecò a voce bassa mentre da quella parte passò Ang
Ah Jake...visto che stai andando da Heath gli disse sorridendo Digli che tra due ore giriamo le ultime scene con Aguirre sul set 3 e che torniamo giù domani mattina. Si avvicina una tempesta nella serata di dopodomani quindi meglio scendere...
Il moro annuì.
Ah... finì il regista Ho sentito Anne, tua moglie Lureen. Quando scendiamo giriamo le scene con lei...ok?
Annuì di nuovo e Lee lo salutò.
Bene, benissimo. Di male in peggio.
Bussò alla porta e Heath lo aprì quasi immediatamente, con il cellulare ancora all'orecchio.
Michelle...ora devo ataccare, Jake è venuto a chiamarmi, penso che sia ora di girare, ci sentiamo ehm...più tardi ok?
Furono le ultime parole prounciate dal biondo prima di un ultimo "ciao".
Quanto manca?...devo ancora preparami... fece poi verso Jake, allarmato, e cominciando a prendere il giaccione di Ennis.
Heath sta calmo...ne hai di tempo... rispose il moro leggermente rabbuiato e chiudendo la porta.
Heath lo guardo con sguqado interrogativo aspettando una risposta. Jake gli racconto quello che gli aveva detto Ang.
Oh... fece Heath annuendo e si sedette.
Jake fece un mezzo sorriso. Meglio no?...ritorni da Michelle...
Heath sgranò gli occhi
Che cazzo dici Jake? Stai scherzando?
No...per niente...
Heath si alzò.
Jake...te l'ho detto prima....io...non lo so...
Il moro scosse la testa, con gli occhi che bruciavano, sapendo già cosa sarebbe successo di lì a poco. Preferì evitare di farlo davanti ad Heath allora mise la mano sulla maniglia della porta. Ma il suo braccio non riuscì a muoversi per aprirla. Avevano solo il cuore che batteva a mille.
Si girò di nuovo e cambiò totalmente intenzioni.
Finchè saremo solo noi due, non ti lascerò...e non voglio starti lontano... disse sussurrando e avvicinandosi ad Heath.
Quest'ultimo non disse nulla e chiuse gli occhi una volta che il moro gli passo la mano sulla guancia.
Voglio solo te Heath... furono le sue ultime parole, prima di raggiungere le sue labbra.
Il biondo rispose subito al bacio e approfondì il contatto passandogli le mani dietro la nuca.
Lo sapevo che non ti saresti arreso tanto facilmente... gli disse Heath con l'affanno, staccandosi
Perchè allora rendi le cose così difficili?? gli rispose Jake con un sorrisino
Perchè questo mi aiuta ad amarti di più...
I tuoi soliti discorsi contorti... Jake fece una risatina e gli riprese le labbra, lo trascinò sul letto e si stese su di lui.
Tra quanto hai detto che dobbiamo girare?
Il moro lo guardò alzando le sopracciglia e rispose
Due ore!


Perfetto. sussurrò piano Heath, mentre passava le sua mani tra i capelli di Jake.
Un'ondata di profumo lo colpì in piena faccia; per un attimo rimase confuso e in piena estasi.
Era il profumo del moro, quello vero.. quello dei suoi capelli e della sua pelle. Non l'aveva mai sentito così intensamente.
E poi rabbrividì. Le mani fredde di Jake stavano percorrendo tutto il petto, mentre sul collo potè cogliere una sensazione di calore, provocata dalle labbra umide del ragazzo sopra di lui.
Notò che la sua camicia era finita a terra e poi chiuse gli occhi, concentrandosi solamente sulle linee del collo del moro, che stava accarezzando.
Jake si scostò un attimo dal volto dell'australiano.

Ho capito mi devo togliere da solo i vestiti.. e fece un risolino, mentre velocemente si toglieva la camicia e i pantaloni.
Ehm, scusa... Heath sorrise teneramente.
Vieni qui disse allungando le braccia verso il ragazzo in piedi.
Quest'ultimo si distese di nuovo sul compagno, coprendosi, non del tutto, con la sua coperta azzurra e poi si levò l'intimo.
Heath continuava a baciarlo non curante della coperta e fece scorrere le sue dita sulla nuca di Jake.
Per un momento staccò le labbra e ansimando disse

Ti amo
Per poi girarsi con il volto verso il cuscino.


Lo so rispose Jake facendosi serio Non c'è bisogno che tu me lo dica...Voglio solo averti con me... e lo abbracciò, stringendolo forte. Heath chiuse gli occhi e gli passo le braccia diestro la schiena. Rimasero in quella posizione per molto, un tempo indefinibile che purtroppo fu interrotto da un fastidioso bussare alla porta.
Si?? grugnò Heath, mentre il moro sbuffando si staccò da lui.
Il biondo si ricompose e si rimise la camicia e andò ad aprire, giusto per non destare sospetti.
Il faccione di Ang conparve davanti a lui appena aperta la porta. Aveva un piede sulla scalinata e l'altro invece ancora sul terreno.
Heath bello mio preparati che tra poco giriamo... fece una pausa Hai visto Jake?
Il biondo aveva aperto la bocca per rispondere ma Jake cominciò a ridere. Ang salì le scalette ed arrivò davanti la porticina della roulotte affaciandosi. Anche Heath si girò verso Gyllenhaal, che per fortuna aveva pensato bene di riverstirsi in fretta.
Ah sei qui... fece il regista mentra Jake non dava segno di voler smettere di ridere.
Che succede?...
Heath lo guardò stranito poi rivolse lo sguardo verso Ang alzando le braccia in segno di igoranza totale dell'accaduto.
Jake si era steso sul letto e continuava a ridere di gusto.
Il biondo si avvicinò al moro Jake...cosa? mentre stava chiedendo informazioni Jake gli fece un occhiolino e con la mano segno che gli avrebbe spiegato tutto dopo.
Heath si mise una mano sul fianco e si spostò per farlo passare una volta alzatosi dal letto.
Allegramente Jake superò lui e poi anche Ang Vado a prepararmi... e scomparì nella sua roulotte.
Heath si grattò la testa.
Ehm...parlavamo un pò della nostra vita...non pesanvo che i miei aneddoti fossero così divertenti
Anche Ang rise.
Cosa dovevi dirmi? disse ancora al regista.


Ho visto che nelle ultime scene che abbiamo girato dagli occhi di Ennis, cioè dai tuoi e rise si può vedere tutto l'amore che sente per Jack. Nelle scene che giriamo tra poco meno si deve vedere, ok? coronando tutto il suo discorso con una risata Ang diede una pacca sulla spalla al biondo.
D'accordo Heath sorrise Devi dirmi altro?
Oh no, no.. tu vai pure.
Il ragazzo lo salutò e una volta solo, si sdraiò sul letto. Sentì qualcosa di ruvido dietro l'orecchio e spostò leggermente la testa per prendere quello che sembrava un bigliettino. Lo aprì e potè riconoscere la calligrafia di Jake. Lo lesse velocemente...
Quel pazzo di un Jack fuckin' Twist e si mise il bigliettino nel taschino della camicia, alzandosi in fretta dal letto.



Indossò velocemente gli abiti di Ennis, prese una penna, scrisse delle parole dietro il biegliettino e infine scese dalla roulotte...
...
Finalmente un'altra parte del film era terminata. Randy Quaid aveva appena salutato tutti e aveva chiesto al regista di fargli sapere le date degli eventi ed eventuali interviste anche con lui.
La cena fu molto abbondante per tutti, e l'aria che si respirava era piena di soddifazione per il lavoro che stavano facendo.
Posso? fece Heath vicino a Jake infilzando con la forchetta una carota dal piatto del moro.
Ehi! Ma era l'ultima! rispose Gyllenhaal con una mezza risata.
Entrambi aspettarono che l'attenzione degli altri presenti allo stesso tavolo fosse rivolta altrove e si guararono per un'istante.
Hai dimenticato questo prima fece per primo Heath strisciando il bigliettino fino a lui. Le loro mani si sfiorarono per un'istante. Jake lo guardò divertito e lesse il contenuto.
Da un lato c'era ancora quello che aveva scritto lui prima
-Jack ama Hennis-
in risposta dietro con tanto di piccolo cuoricino, un pò storto a dir la verità c'era scritto
-Anche Ennis ama Jacke-
Lo sapeva che Heath avrebbe capito il gioco di parole.
Lui gli aveva scritto Ennis con la H davanti, l'iniziale del suo nome...
Heath aveva risposto con un Jack, con la E finale, per richiamare la lettera finale del suo.
Rise, lo guardò di nuovo e notò l'altro invece abbassare leggermente lo sguardo.
Jake sospirò.
Il biglietto lo avevo scritto perchè lo tenessi tu...
Heath gli fece una mezza linguaccia.
No, meglio che lo tenga tu e non si accorse di aver alzanto leggermente la voce Distratto come sono rischierei di... ma Diana , Ang, James, Larry ed alcuni telecameramen lo stavano guardando,..
Ehm...Distratto come sono rischierei di rimanere fulminato...è così la battuta della scena con Alma no? e guardò Diana per una conferma. Lei rise e annuì.
Lui si fece leggermente rosso.
Addirittura? gli sussurò Jake, come se non fossero stati interrotti.
Lo perderei... rispose Heath velocemente.
Si alzò andando a buttare il piatto di plastica con cui aveva finito di mangiare, tornò a bere l'ultimo sorso di vino.
Ah Jake... fece poi Prima ti sei dimenticato il cellualare "da me"
Un giorno si dimenticherà anche la testa! esclamò Ang.
Tutti risero. Il moro aveva recepito sia il messaggio di Ang sia quello di Heath
Ho finito, aspetta... rispose al biondo.
Pochi minuti dopo erano di nuovo nella roulotte di Ledger.
Sei uno scemo... disse Heath tra le risate. Jake gli prese il volto e gli diede un bacio leggero. Lo so e ne vado fiero risero entrambi e si diedero un altro bacio...
Delle note alla chitarra interruppero il silenzio del momento. Il cellulare di Heath aveva preso a squillare. Il biondo lo prese dalla tasca e lesse Michelle
Non seppe cosa fare, se rispondere o meno. Jake risolse la situazione, prendendo l'apparecchio e chiudendo la chiamata.
Tanto ti richiamerà tra breve
Heath annuì. Entrambi poi non dissero nulla. Entrambi si erano ricordati che l'indomani sarebbero tornati giù...
Senti Heath fece ancora Jake e il biondo alzò subito lo sguardo, preoccupato.
Ho capito che non sai come uscirne fuori da questa situazione e neanche io. I momenti che passiamo insieme sono i più belli che abbia mai vissuto fin'ora, e come ti dicevo prima finchè possiamo io non lascerò che il mio tempo passi senza di te, ma... e fece un respiro profondo Non durerà...non in eterno...te l'ho già detto...Come Ennis e Jack, si...
Heath annuì di nuovo, ma non riuscì a rispondere.
Scherzi e bigliettini a parte il moro prese nuovamente parola Sono qui, perchè ti amo...è l'unica cosa che so ora...Se cambierà...non so quando succederà...Da una parte vorrei che accadesse subito, così da finirla una volta per tutte, e vivere tutti felici e contenti e...
Shhhhh Heath si era buttatto addosso e lo aveva abbracciato Non dire più nulla Jake, ti prego...
Il moro si zittì e ricambiò l'abbraccio.
Come Ennis e Jack...è l'unica certezza che posso darti ora...
Jake stava per dire altro ma Heath riprese Insieme al fatto che...ti amo anche io...
Si staccarono e si guardarono di nuovo, entrambi con gli occhi lucidi.
Ennis e Jack non avevano certezze riguardo la loro vita...
Tranne il loro amore...



Jake sorrise, non voleva dire di più. Quello che si erano detti bastava. STOP. Dalle loro labbra non uscì parola per alcuni minuti, si potevano leggere negli occhi benissimo, ogni sguardo significava più di mille parole.
Si abbracciarno, infine, stringendosi fortissimo e sospirando pesantemente.

Jake, fammi un favore...
Cosa?
Heath si scostò dalla spalla di Gyllenhaal, guardandolo seriamente negli occhi.
La prossima volta che mi lasci un bigliettino, firmalo, perchè ho tanti di quegli spasimanti che non riesco a distinguervi! Facendogli una linguaccia, si mise a ridere e poi si spostò verso il tavolo.
Jake lo guardò con le sopracciglia alzate e sorridente, mentre aveva portato le sue mani sui fianchi.
Ooooh... ma tu sai che io sono geloso!
Non ci posso fare niente, è il mio fascino che attira..
Sei proprio un Casanova, ma è io sono sempre il tuo spasimante preferito.
Mmm, può darsi.
Il moro si avvicinò di più a Ledger, sfoderando il suo sguardo più sensuale. Sapeva che Heath non avrebbe resistito..
Allora, dovrò tenerti bene stretto a me per non farti prendere dagli altri.
L'australiano abbassò la testa, poi sorrise.
Mi piace questa tua considerazione.
Gyllenhaal ormai l'aveva preso per i fianchi e la sua stretta era davvero forte.
Sì, devo proprio dire che..
Ma l'altro lo zittì subito, portandogli una mano sulla bocca.
Heath ma cos'hai oggi? Ti è presa la voglia di parlare tutta insieme?
Riuscì finalmente a farlo stare zitto e levando la mano dalla bocca, ci posò le sue labbra.



Dopo parecchi minuti in cui rimasero a baciarsi e a giocherellare con i rispettivi nasi Heath parlò di nuovo
Oh...Jake... sussurrò gioioso.
Il moro sorrise e si lasciò trascinare sul letto dove il biondo si fece sopra di lui.
Questa situazione mi ispira un sacco... disse a fior di labbra. Heath spostò il viso un pò più in su e Jake continuò Ennis non è mai stato così attivo come ultimamente!
Ledger rise Per fortuna, in questo momento, non siamo Ennis e Jack
Jake lo baciò ancora Non lo siamo...



Il biondo sospirò Se lo fossimo, però, tu dovresti stare sempre sotto!
Iniziò a ridere in faccia al povero Jake, il quale aveva assunto una smorfia da offeso, che lo rendeva ancora più dolce.
Perchè mi prendi sempre in giro?!
Perchè altrimenti saremo come Ennis e Jack. Ennis ha preso in giro Jack solo una volta.
Invece Heath prende in giro Jake molto spesso ultimamente!
Appunto..
Riprese il volto di Gyllenhaal tra le mani un'ennesima volta e ci avvicino il suo sfiorandolo.
Jake lo guardava negli occhi, sentendo dentro di sè una voglia di romanticismo immensa come un oceano..
L'australiano posò le sue labbra sulla fronte del compagno..

Heath, posso restare qui con te stasera?
Si appoggiò con la testa sul petto dell'altro.
Era scontato, tesoro..


Si svestirono e si misero sotto le coperte. Niente e nessuno li avrebbe disturbati o separati fino al mattino seguente, loro non lo avrebbero permesso.
In lontananza si sentì un tuono e dopo pochi minuti la pioggia cominciò a cadere rumorosamente...
...
I loro respiri erano ritornati ad un ritmo normale e si fecero sempre più silenziosi. Il biondo spostò la parte del lenzuolo più bagnata dal liquido in modo che non desse fastidio a nessuno dei due.
Heath...domani svegliami presto perchè altrimenti non riesco a sistemare nulla per la partenza...
Il biondo lo guardò Non facciamo prima a mettere una sveglia? gli chiese
Tanto lo so che ti svegli prima... rispose il moro con ovvietà.
Heath scosse la testa divertito e poi lo baciò di nuovo.
Va bene... sussurrò e fece sistemare il capo di Gyllenhaal sulla sua spalla. Tirò le coperte su e poi lo abbracciò. Jake si accoccolò per bene e prima di chiudere gli occhi diede un bacio leggero sul collo dell'altro.


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Buona domenica a tutti cari lettori. Scusate per la lunga attesa, purtroppo la settimana è molto piena di impegni universitari quindi non sono riuscita ad aggiornare, ma ora eccomi qui con un bel capitoletto e non vi preoccupate perchè per il prossimo aggiornamento non vi farò aspettare così tanto ;)
A presto!!!
!

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Si addormentò subito, circondato dalle braccia di Heath,  e un caldo piacevole che lo accarezzava nel sonno.
Il compagno era sveglio, voleva godersi ancora un pò quegli attimi preziosi condivisi con una persona che amava immensamente.
Stare lì accanto a Jake, con la pioggia che batteva sui finestrini era una delle cose più belle che avesse potuto provare. Tutte le volte che riuscivano a fare l'amore, Heath si accorgeva che dopo adorava annusare i capelli dell'altro, sentire la sua pelle contro la propria e i respiri di Jake sul suo petto.
Riusciva ad essere felice e ad addormentarsi, finalmente, rilassato.
...
Come Gyllenhaal aveva previsto, il biondo fu il primo a svegliarsi. Era ancora presto, ma la pioggia aveva finito di venire giù.
Durante la notte, Jake si era spostato sul suo cuscino, coperto a metà dalla trapunta.
Heath conosceva bene se stesso, non si sarebbe riaddormentato. Con un grugnito si alzò, cercando di farlo il più delicatamente possibile.
Poi coprì l'altro del tutto, con il lenzuolo e andò a farsi una doccia.
Dieci minuti dopo uscì con un accapatoio attorno al corpo e si sedette su la poltroncina davanti al piccolo letto.
Com'era bello guardare Jake dormire. L'australiano tentò di osservare ogni dettaglio del suo viso, di riuscire a catturare ogni cosa di quel volto. Perfetto. Almeno per lui, era così.


Un brivido gli percorse la schiena, dovuto non seppe esattamente se al fatto che fosse quasi completamente nudo o perchè si stava ricordando cosa gli attendeva quel giorno...
Entrò di nuovo nel letto e delicatamente cominciò a baciare il compagno, partendo dalla spalla, passando per il collo e il mento ed infine la guancia visto che il moro era girato di lato. Quest'ultimo si mosse e dopo pochi istanti aprì gli occhi.
Si girò lentamente e guardò chi aveva davanti, sorrise. Heath ricambiò, e non resistette a lungo, eliminò la distanza (poca) tra le loro labbra.
Ecco che cos'è...mi sentivo bagnata la spalla...erano i tuoi capelli
Ledger rise
Ma... continuò Jake mezzo preoccupato Perchè sono bagnati?...sei uscito? era ancora per metà addormentato.
Il biondo gli accarezzò una guancia
No...sono andato a fare una doccia
E perchè non mi hai svegliato....che ore sono? Gyllenhaal si allarmò.
Heath non gli permise di muoversi Jake...stai tranquillo...non sono nemmeno le sei...
L'altro si rilassò e il biondo finì Tu non vai da nessuna parte fino a quando non te lo dico io! e gli prese di nuovo le labbra.
Jake sorrise mentre ricambiava il bacio e quello, se lo sentiva in tutto il corpo e la mente lo confermava, era il momento più bello che avesse mai vissuto...
Il bacio divenne più intenso. La sua lingua cercò quella del biondo. Gli era appena ritornato in mente, come un incubo, come la cosa più triste del mondo, che di lì a poche ore tutto quello che stava vivendo sarebbe svanito e Heath non sarebbe potuto essere più suo...non fisicamente almeno.
Prese il biondo con forza e lo fece stendere sotto di lui. Non gli importava che si fosse appena fatto la doccia, se ne sarebbe fatta un' altra e poi, non si stava neanche lamentando o divincolando.
Voleva quanto lui ancora una volta essere una cosa sola. Quell'attimo era sublime.


Le sue mani quasi strapparono l'accapatoio del biondo, che lo stava guardando maliziosamente con il sorriso sulle labbra.
Poi si chinò di nuovo su di lui, baciandolo più volte, e si immerse di nuovo in quell'oceano di passione che lo stava travolgendo.
...
Heath smise di ansimare lentamente, mentre l'altro si arrese appoggiandosi sull'australiano con il capo e le mani.
Ogni volta era come riemergere dall'acqua. Dovevano riprendere fiato, mentre continuavano a pensare al piacere che stavano provando e che avevano sentito stando insieme.
Jake si ristese sul letto normalmente, con la bocca aperta leggermente aperta..
Come iniziare bene una giornata!
Heath aveva ripreso a respirare regolarmente, quindi si fece sopra Jake guardandolo dolcemente...
Il moro ricambiò con uno sguardo sfinito, abbassando le braccia sul materasso.
Oh, tesoro.. lo sai che scoperei con te altre cento volte, ma abbiamo appena finito!
L'altro iniziò a ridere.
Ma guarda cosa vai a pensare..
Lo bacio con tutta la passione rimastogli e sospirò.
Mi vado a rifare la doccia... ma mi raccomando dopo non mi saltare addosso come prima, altrimenti a fine mattinata sarò più pulito della corona della Regina.
Si alzò per riprendere l'accappatoio, scaraventato chissà dove da Jake.
Quest'ultimo lo prese per il braccio.
Nooooo! Dai, fammi un pò di coccole...
Sembrava un cucciolo smarrito e Heath non potè che sorridergli.


Ritornò verso di lui lanciando l'accappatoio sulla poltrona e si rifece tra le sue braccia.
Jake riprese di nuovo le sue labbra e lo tenne stretto.
Jake...ora si sta facendo tardi...e ti ricordo che ieri mi dicesti di svegliarti presto perchè dovevi sistemare la roba nella tua roulotte!
Il moro sbuffò mettendosi una mano in fronte
Shit! E' vero... imprecò sottovoce.
Heath rise, gli diede un bacio a fior di labbra e poi si alzò recuperando ancora una volta l'accappatoio che infilò.
Guardò nuovamente Jake che era ancora steso mentre si stropicciava chi occhi e sbadigliava.
Avanti Jack Twist... e gli tirò le braccia.
Ok...ok! si alzò con uno sbuffo.
Heath rimase ad osservarlo mentre si rivestiva, rimanendo incantato, ancora una volta, dal corpo dell'altro ragazzo, bellissimo, perfetto...
Jake se ne accorse
Se continui a guardarmi così non me ne farai di certo andare da qui... disse con un sorrisino.
Va bene... gli fece una linguaccia
Già mi stava saltando in testa poi continuò il moro di fare la doccia con te
Heath rimase un attimo interdetto, e sentì il corpo infiammarsi. Qualcosa stava tornando a "disturbarlo", ma resistette
Non penso sia il caso...sono già e sposto lo sguardo verso l'orologio dello stereo nel bagno Cazzo! Le sei e dodici, partiamo solo tra una mezz'oretta!
Jake si mise in fretta anche le scarpe e la giacca accompagnando il tutto con altri sbuffi.
Ci vediamo fra poco allora... fece leggermente dispiaciuto e allo stesso tempo un pò incazzato mettendo una mano sulla maniglia della porta.
Aspetta esclamò Heath
Jake si girò subito aspettandosi di trovarselo addosso, ma invece il biuondo era andato vicino al letto e aveva preso sul comodino il suo cellulare
Ieri avevi davvero dimenticato il cellulare da me! e si avvicinò porgendoglielo.
Il moro abbassò lo sguardo squotendo la testa, ma divertito, poi prese il telefonino.
Non sarà l'ultima volta che succederà disse con un ghigno.
Daccordo rispose Heath sorridendo.
Da fuori si cominciarono a sentire delle voci e dei rumori di motori accesi,
Meglio muoversi... fece Jake assumendo un aria triste.
Heath gli prese una mano e la strinse nella sua, mentre con l'altra accarezzò dolcemente il viso del moro.
Vai...
E lo baciò.
...
Con sorpresa di Jake, la roulotte non era in pessime condizioni e anche i diversi zainetti che portava a mano erano già mezzi pieno, così che non ci impiegò nemmeno dieci minuti a sistemare il tutto.
Si fece una doccia veloce e alle 6:48 era fuori dalla roulotte dove Heath ed Ang che avrebbero preso la stessa jeep, lo stavano aspettando.
Let's go!
...
Non riuscirono a dirsi nemmeno una parola durante il viaggio e quando la jeep si fermò e da lontano videro la chioma rossa di Michelle arrivare verso di loro si guardarono un attimo e si strinsero la mano che avevano nascosta tra gli zaini, che si lasciarono poco prima di scendere dalla vettura.


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Come non detto!     Avrei voluto aggiornare prima, ma non ci sono riuscita... Ma almeno non vi ho abbandonato ed ecco anche il 24esimo capitolo!, wow, non ci credo, essere arrivati fino a tanto, e io e ally stiamo continuando ad andare avanti, seppur lentamente, poichè ognuno ha impegni scolastici, ma non vi lasceremo mai senza capitoli, state tranquilli. Con la speranza (la solita) che ancora vi piaccia questa ff e questo capitolo, vi saluto, alla prossima!!

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


La ragazza si rifugiò tra le braccia di Heath, facendolo quasi cadere.
Michelle!
Si sforzò a sorridere. Era stato abituato ad un altro tipo di abbraccio in quei lunghissimi e bellissimi giorni.
Mi sei mancato tantissimo!
Jake osservava la scena a pochi passi da loro e ad un tratto qualcosa gli fece credere di essere più geloso di quanto si aspettasse.
Michelle sarebbe stata di nuovo fra di loro, pronta a trascorrere le nottate successive con il suo Heath. Gli avrebbe rubato i suoi baci, le sue carezze, tutto quello che Jake desiderava di più in quel momento.
Il biondo lo guardò un attimo e poi si staccò dalla ragazza, che sembrava stupita dalla freddezza del compagno.
Oh ciao Jake!
Abbracciò anche lui e Jake sembrò molto più spontaneo e tranquillo dell'australiano sia nel sorriso che nello sguardo.
Siete stati bene?
Heath distolse lo sguardo, posandolo sul suo zaino ancora in macchina. Come sempre fu Jake a rispondere.
Moltissimo, davvero. Ci siamo anche divertiti io e Heath, vero amico?
Una voce flebile uscì dalla macchina, dove il ragazzo biondo era andato a recuperare gli zaini.
Ehm, già.
Già continuò il moro, che con la lingua si andò a bagnare le labbra leggermente. Lui e Michelle si guardavano imbarazzati, così lui distolse lo sguardo osservandosi intorno.
Heath uscì dalla macchina e vedendo quella buffa scenetta, ridacchiò a labbra chiuse. Adesso Jake aveva pure messo le mani sui fianchi. Sembravano proprio in imbarazzo.
Tieni.. e allungò allungò al moro i sui zaini.
Beh allora io vado. Ci vediamo dopo, magari.
Jake girò sui tacchi e si avviò verso la sua roulette, magicamente già rimessa al suo posto.
Chiusa la porta buttò i bagagli a mano sul letto e sbuffò.
Tutto sarebbe tornato come prima, avrebbe ricominciato a soffrire e a tormentarsi per la presenza di Michelle.


Si stropicciò gli occhi e sbuffando. Prese il cellulare e fece un paio di chiamate alla famiglia e un messaggio a Kirsten che non sentiva da quando era tornato lì in Canada...chissà perchè...
In ogni caso era da qualche mese che, Heath o non Heath le cose tra di loro non stavano più funzionando e Jake riusciva a non sentirne la mancanza...
...
Verso l'una del pomeriggio il vociare di fuori, che era stato debole nelle ore precedenti si fece più forte e affacciandosi alla finestrella della roulotte Jake notò che in molti si stavano dirigendo alla mensa.
Una ragazza dalla chioma scura si avvicinò alla roulotte e bussò.
Ehilà?
Il moro andò subito ad aprire ad Anne Hathaway
Ciao Jake! Sei rimasto tutta la mattinata chiuso qui dentro?
Il moro sorrise Mi è venuto un colpo di sonno
La ragazza fece una risatina.
Vieni a pranzo? poi gli chiese.
Jake, preso un pò alla sprovvista dalla richiesta, ma che non era poi così "anormale" annuì e prendendo il cellulare, uscì dalla roulotte.
Ang mi ha detto di confermarti e ricordarti che stasera giriamo la nostra scena e sulla parola "nostra" fece un acuto che fece girare parecchie persone.
Jake rise Daccordo!
...
Heath lo aveva visto entrare insieme ad Anne. Stavano chiacchierando allegramente, e questo lo sollevò molto, visto lo sguardo con cui si erano separati la mattina.
Inevitabilmente, i due si sedettero allo stesso tavolo suo e di Michelle.
Si sorrisero, scherzarono, parlarono del film, tutti e quattro, con molta semplicità e sincerità.
Gli sguardi dei due ragazzi si incrociarono poco e non sembrava esserci alcun tipo di tensione...
Improvvisamente poi il cellulare di Jake poi prese a squillare.
Un messaggio annunciò sorridendo. Heath allungo subito lo sguardo verso l'apparecchio, e lo stessero fecero le due ragazze.
Il moro non parve infastidito dalla cosa, ma appene lesse il contenuto del sms quasi sbiancò.
Mi manchi da parte di Kirsten
Anne fece un verso provocatorio, che fece ridere Michelle. Heath cercò di nascondere la sua sorpresa e tossì.
Jake riprese la parola In realtà non stiamo più insieme...o meglio ultimamente... disse incerto.
Il messagio sembra dire il contrario scherzò ancora Anne, simpaticamente e naturalmente non sapendo la verità...
Jake si alzò Ehm...vado...ci vediamo dopo Anne...ragazzi, ci vediamo a cena invece...
Le due lo salutarono mentre Heath fece un cenno indefinito.
Il moro si allontanò in fretta. Anche Anne si alzò subito dopo Io ho finito...vi lascio soli finì sorridendo e dopo aver dato un bacio sulla giuancia all'altra ragazza si allontanò a sua volta.
Heath guardò il piatto della fidanzata ancora mezzo pieno.
Tesoro...ti dispiace? Vado a fumarmi una sigaretta... le disse
Aspetta che finisco così la fumo anche io...
No...fai con calma...devo anche andare in bagno...
A quell'esclamazione Michelle rise
Ok vai...ci vediamo dopo... e le diede un bacio. Heath ricambiò e la tenne stretta per almeno mezzo minuto, poi si alzò quasi correndo e uscì dalla mensa.
Ovviamente l'unica cosa che voleva fare era raggiungere Jake. Lo cercò nella roulotte e non c'era, intorno ai capannoni e neanche c'era...finalmente vide la sua figura al confine con il boschetto dove c'era il sentiero da dove erano tornati quella mattina...
Quando lo raggiunse, lo vide con la testa abbassata sul cellulare. Notò sullo schermo esserci ancora il messaggio.
Jake finalmente lo guardò. Aveva gli occhi lucidi.
Il biondo prese dalla tasca il pacchetto di sigarette e ne porse una all'amico.
Il moro lo ringraziò silenziosamente e la accese.
Silenzio.
Non so cosa risponderle... disse finalmente dopo parecchi minuti.
Heath lo guardò accendendo anche la sua di sigaretta.
Prima hai detto che non state più insieme...
Jake si grattò il naso e diede un tiro.
Si ma lei non lo sa...
L'australiano aprì leggermente la bocca ma non riuscì a rispondere...
Il moro si avvicinò a lui, come se volesse baciarlo, ma non lo fece, cominciando invece a digitare un messaggio di risposta. Si lasciò accarezzare una spalla dal biondo, carezza un pò inaspettata e mandò l'sms finito:
Anche tu...ma come amica...


Heath rimase zitto per tutto il tempo.
Sapeva che l'altro stava aspettando una risposta da Kirsten e che stava soffrendo molto. Dopotutto se erano stati insieme, Jake le voleva ancora molto bene.
E adesso aveva bisogno di lui, quella carezza che gli aveva dato era stata di grande aiuto.
Heath diede un tiro alla sua sigaretta e guardò dritto negli occhi il moro, che non riusciva a smettere di sospirare.
Scusami se faccio così. Mi sento uno stupido pure io.
Disse quelle parole sorridendo nervoso.
Heath fece un cenno con il capo, facendo intendere a Jake che era tutto apposto. Ma vederlo in quello stato gli provocava una grossa ferita dentro. Stava soffrendo insieme a lui, ma non voleva far notare questa sua vulnerabilità, non in quel momento. Ma non gli venivano fuori parole di conforto o atteggiamenti d'aiuto, riuscì solo a guardare Jake con occhi tristi e penosi.
Il moro si rifugiò tra le braccia dell'altro, pronte ad accoglierlo come sempre. Le loro teste si sfiorarono e stettero in quella posizione per molto.
Ormai la sigaretta di Heath era finita e rilasciava il fumo su loro vestiti.
Jake l'aveva già scaraventata a terra da tempo.
Poi il cellulare del moro iniziò a squillare. Sussultò un attimo e si allontanò dal petto del biondo.
Era Kirsten.
A Jake uscì un Pronto? quasi per miracolo.
Si accorse della sua voce strozzata e si schiarì la gola.


In quel momento Heath si sentì dannatamente fuori luogo...
Jake si sedette a terra cominciando a sospirare e massaggiandosi la testa in cerca delle parole adatte da dirle.
Il biondo si schiarì la voce in modo che Jake gli rivolgesse uno sguardo veloce e cominciò ad incamminarsi verso il campo. Il moro annuì velocemente rispondendo con un mi dispiace non avertelo detto prima che partissi alla ragazza dall'altra parte del telefono.
Heath infilò il pacchetto di sigarette in tasca e con esso anche la mano, poichè c'era un pò di freddo.
Michelle gli venne subito incontro.
Cosa è successo? gli chiese
Il ragazzo la guardò senza capire
Vi ho visti abbracciati prima...deve essere successo qualcosa?... e indicò Jake in lontananza.
Heath si sentì imbarazzato e abbassò leggermente lo sguardo
Beh... cominciò a dire incerto Come avrai capito prima, Jake e...Kirsten non seppe perchè ma pronunciare il nome della ragazza gli fece girare lo stomaco Sono in crisi
Michelle annuì Più che in crisi penso che Jake la stia lasciando rispose
Anche Heath annuì.
Certo che vuoi uomini siete ancora più complicati delle donne quando si tratta di nascondere le cose continuò lei
Heath la guardò con sorpresa e alzò le sopracciglia
Michelle fece una mezza risata
Insomma...da quando abbiamo girato il film, Jake non ha mensionato nemmeno na volta Kirsten
Non capisco cosa vuoi dire le disse Heath grattandosi la testa
Questa volta Michelle alzò gli occhi al cielo
E' evidente che ci sia qualun altro! gli rispose mettendosi le mani sui fianchi.
Heath divenne nervoso
Anche se la cosa sembra un pò complicata vista la reazione di Jake... finì lei
Eccome se lo è! pensò tra se l'australiano.
Michelle lo guardò e si avvicinò prendendolo per un braccio
Pensi che non me ne sia accorta?? ricominciò.
Questa volta Heath la guardò allarmato
Cosa?
Del perchè spesso vi rintanate nelle roulotte insieme o parlate di cose che capite solo voi!
Heath strinse le labbra sempre più preoccupato. Da una parte, se Michelle lo avesse scoperto da sola e lo avesse lasciato lì sedutastante sarebbe stato l'ideale. Jake lasciava Kirsten, lei lo lasciava, finalmente saebbero potuti stare insieme senza altri problemi per la testa!
Ma...Michelle non sembrava arrabbiata mentre diceva quelle cose, anzi, sorrideva. Continuò ad ascoltarla per sapere dove sarebbe arrivata.
Heath...tu e Jake vi conoscete ancora prima che ci conoscessimo bene noi...è ovvio che tra di voi si sia istaurato un certo rapporto...
Il biondo cominciò a tremare
M...michelle che...in che senso?
La ragazza ancora una volta alzò gli occhi al cielo, sbuffando
Amore...ma come sei complicato!...Si vede lontano un miglio che siete diventati molto confidenti! E che siete il supporto l'uno per l'altro...
Heath sospirò, ma la risposta vera e propria alla domanda che si stava facendo non era ancora arrivata.
Jake è...il mio migliore amico le disse
Ecco! In poche parole si può riassumere così... rispose lei
Heath fece una risatina nervosa.
Ok, ancora una volta Michelle non aveva capito nulla.
E scommetto che tu la ragazza gli puntò l'indice contro il viso Sai chi sia l'altra persona!
Heath aprì la bocca ma non riuscì a rispondere. Ancora una volta annuì.
Lo sapevo! ahaha...e so anche che non me lo dirai...o no???
Ehm no tesoro...è un segreto tra me e Jake! e quanto doppio senso c'era in quella frase, Michelle non lo poteva nemmeno immaginare!
Da una parte spero sia Anne...è così simpatica...però forse non è proprio esattamente il tipo di Jake...no? la ragazza lo guardò aspettando una risposta
Naaa fece Heath A lui piacciono...i capelli biondi! e sorrise, ricordandosi che effettivamente anche lui aveva i capelli biondi.
Michelle sorrise a sua volta, poi rivolse lo sguardo altrove e lo invità a fare lo stesso.
Jake stava tornando e venendo vero il campo, con la testa bassa. Qualche metro prima di loro Ang lo raggiunse e lo fermò a parlare.
Lo videro annuire e anche sorridere e infine li raggiunse.
Stai bene? gli chiese subito Heath
Il moro lo guardo con un mezzo sorriso Si...ora vado a preparami perchè tra poco giriamo e fece per andarsene ma Heath lo bloccò mettendogli una mano sulla spalla e stringendola, noncurante di Michelle di fianco e con il desiderio invece di stringerlo a se e baciarlo...si, baciarlo...perchè in quel momento lo sguardo del moro lo aveva rapito completamente.
Jake lo guardò, aveva gli occhi lucidi
Sto bene Heath! fece leggermente nervoso Lavorare mi aiuterà a distrarmi... e si allontanò definitivamente lasciando Heath con l'amaro in bocca.
...
Si erano lasciati. Lui e Kirsten. Le era riuscito a dire che questa volta non poteva andare avanti, come era successo in precedenza.
Kirsten era scoppiata a piangere per telefono quando le aveva detto che non riusciva più a sentire la sua mancanza, che aveva altro per la testa, che superava di sicuro il sentimento che aveva provato per lei.
Le aveva anche proposto di incontrarsi una volta tornato dal Canada, al termine delle riprese, giusto per non finire il tutto per telefono, ma lei aveva risposto ,singhiozzando, che non avrebbe dovuto cercarla per parecchio tempo.
Jake allora le aveva augurato di passare una buona vacanza e dopo essersi scusato di nuovo le aveva rivolto l'ultimo saluto.
Ora era nella sua roulotte a mettersi i vestiti da Jack e pian piano stava cercando di tornare quel personaggio che avrebbe nascosto, o almeno sperava, i sentimenti che invece provava Jake Gyllenhaal.
Cosa provava in particolare?
Dispiacere, sicuramente. Lui e Kirsten erano stati diversi anni insieme e si erano trovati anche bene, sotto tutti i punti di vista. Le dispiaceva averle provocato del dolore, che lo stava facendo sentir male a sua volta.
Ma poi, c'era una sorta di sollievo, quella stretta alla spalla da parte di Heath, poco prima, così possessiva, gli aveva provocato una certa emozione, repressa solo dallo stranno momento, ma che gli fece ricordare chi fosse la causa del tutto.
Heath.
Ma questo non gli dispiaceva affatto.
Bevve due bicchieri di acqua di seguito che gli diedero un leggero sollievo e poi, indossato anche il cappello scese dalla roulotte in direzione della location.
...
Jake, Anne e la troupe non si erano visti a cena nella mensa. Forse avevano continuato a girare e avevano deciso di fare altre scene. Con Ang tutto era possibile, era un uomo che amava tanto quello che faceva e dava un tocco sempre nuovo e diverso ogni qualvolta giravano la stessa scena.
Aveva parlato anche con loro e aveva detto che entro due settimane avrebbe voluto terminare tutte le scene con le "mogli" e anche quelle singole dei due protagonisti per poi dedicare il rimanente tempo per le ultime scene della prima estate a Brokeback, sopratutto la seconda nella tenda, rimasta in sospeso.
Heath lo aveva ascoltato, fino a metà del discorso, che dopo si fece ripetere da Michelle, poichè la sua testa era altrove, cosa che spesso succedeva...
Heath...che c'è? Ancora pensi a Jake? le sue parole suonarono così incredibilmente strane.
Si... rispose lui, alla fine era la verità...
Erano stesti sul letto, nella roulotte della ragazza diverse ore dopo la cena.
Perchè non vai a vedere se è tornato...così parlare un pò...
Perchè più Michelle parlava più gli sembrava una situazione strana?
Ma certo! Non sapeva nulla della loro relazione. Non sapeva che qualche giorno prima, lui e Jake erano stati a letto e se l'erano spassata a scopare.
Oddio, stava diventando tutto così assurdo...
Si hai ragione le rispose alzandosi.
Ti conviene addormentarti...la cosa potrebbe essere lunga... finì
La ragazza annuì sorridendo e alzandosi a sua volta lo baciò.
Perdonami Michelle... pensò mentre ricambiava il bacio.
A domani lo salutò lei.
Heath alzò una mano e si chiuse la porta alle spalle.
Prese una boccata d'aria e ri diresse alla roulotte del moro. Bussò senza indugio.
Poggiò l'orecchio sul legno della porta e sentì dei passi lenti arrivare fino alla porta e aprire.
Gli occhioni azzuri, alla luce serale blu di Jake lo guardarono immediatamente senza dire nulla.
Posso? chiese Heath indicando l'interno della roulotte. Jake lo fece entrare e chiuse.
Li avvolse il silenzio più assoluto, che Heath non seppe come interrompere. Guardò l'altro avvicinandosi sempre di più a lui. Il moro si fiondò con sorpresa tra le sue braccia e lo strinse.
Jake... provò a dire Heath ma lui lo interruppe
Resta qui stanotte, per favore...stringimi Heath
Quelle parole,dolci, accompagnate da qualche singhiozzo, gli fecero perdere lucidità, se lo portò verso il letto e lo fece stendere accanto a lui, stringendolo forte.
Dopo che Jake ebbe smesso di singhiozzare raccontò ad Heath della chiamata con Kirsten.
Heath...è passato su per giù un mese da quando stiamo girando questo film...all'inizio, quando mi baciasti a casa tua, pensavo fosse una specie di gioco, pensavo che stessi scherzando...però mii era piaciuto perchè era una cosa nuova...ma...ora sarà il contesto, sarà che abbiamo continuato a pensare che qualcosa potesse esserci tra di noi, questo mi ha portato ad amarti...ti amo Heath
Il biondo sentì i battiti del cuore aumentare sempre di più e non capiva il perchè...perchè stava ancora con Michelle se aveva una perosona come Jake vicino che ogni volta gli faceva delle dichiarazioni che gli avrebbero assicurato un posto accanto a lui per tutta la vita.
Ma c'era ancora qualcosa in quel ragazzo australiano venticinquenne che lo faceva restare chiuso in se stesso, e che lo faceva sbagliare continuamente.
Gli prese il viso e lo baciò delicatamente
Tempo Jake...ti chiedo solo di darmi del tempo...e ti prometto che staremo insieme uffucialmente... credeva in quelle parole.
Amante o no...mi basta sapere che sia io colui che ami...
Puoi starne certo Jake...ti amo anche io...
Era davvero strano come fosse nata una così forte passione...in così poco tempo...
Heath scacciò via quel pensiero, seppur leggermente allarmante, e si dedicò al compagno che si era accoccolato sempre di più su di lui e che in quel momento aveva bisogno di tutto il conforto che avrebbe potuto dargli.


Lo strinse forte, voleva che Jake percepisse la sua vicinanza non solo esteriore.
Iniziò anche a lisciargli i capelli dolcemente e sentì il bisogno di stare in quella posizione per alcuni minuti, in silenzio ascoltando solo il suo respiro e quello dell'altro.
Il moro si era calmato un pò, abbandonandosi del tutto alle coccole del biondo.
Heath, quando prima ho detto che avevo bisogno di te stanotte.. era vero, lo vorrei, ma.. so che Michelle ti sta aspettando.
Sospirò.
Non avrebbe voluto dire quelle parole, lo voleva con sè. Solo per sè, chissene fregava di Michelle! Era stato fin troppo gentile con lei. Heath interruppe questa sua riflessione.
Posso stare con te. Ho detto a Michelle di non aspettarmi alzata.
Sorrise insieme all'altro, che non insistette un secondo di più.
Chiuse gli occhi e annusò la camicia del biondo, perdendosi in un'odore dolciastro.
Hai bisogno di dormire, adesso.
La voce profonda di Heath lo riportò alla realtà, aprì gli occhi e sbuffò.
Non voleva dormire, voleva solo stringerlo per tutta la notte. Ma ormai l'australiano si era alzato e lo stava fissando con uno sguardo serio.
Forza mettiamoci sotto le coperte!
No.. dai ritorna qua.
Jake guarda che ti alzo con la forza!
L'altro non dette segno di aver capito. Aveva solo richiuso gli occhi e aggrottato la fronte.
Bene! sentenziò Ledger e quindi lo prese per i piedi, trascinandolo un pò più giù del cuscino.
Cosa fai? un lamento uscì dalla bocca del moro, con voce infastidita.
Heath aveva preso la trapunta del letto in mano e guardava fisso Jake. Gli piaceva giocare in quel modo con il compagno e gli sembrava la soluzione migliore per tirarlo un pò su di morale.
Se non ti alzi da solo, faccio a modo mio.
Anche Gyllenhaal adorava quel modo di fare, sembravano proprio una coppia felice e appassionata più che mai. A Jake quest'idea piaceva. Eccome, se gli piaceva!
Non reagì nemmeno a quell'avvertimento e si ritrovò la coperta in faccia.
Te la sei voluta!
La voce del biondo gli tuonò nelle orecchie attutita dal lenzuolo che gli ricopriva gran parte della faccia.
Rise di gusto, mentre sentiva il compagno prendergli le gambe e trascinarlo giù dal letto. Rivide il suo viso luminoso, che sorrideva divertito. Heath lo prese da sotto le braccia e lo tirò su.
Non mi aiuti nemmeno un pò?!
Jake si era accasciato sulla schiena dell'altro, non smettendola più di ridere!
Voglio proprio vedere come farai a portarmi tra le lenzuola adesso!
Sapevo che questa situazione alla fine sarebbe stata a mio discapito! adesso aveva il fiato corto, anche se non gli dispiaceva affatto. Con Michelle era tutto così diverso..
Si rigirò su se stesso, mostrando la schiena al letto.
Cosa fai, adesso? Il moro aveva smesso di ridere, preoccupato. Conosceva Heath, stava combinando qualcosa.
Il letto è dall'altra parte..
Sì, ma.. tu.. ci finarai lo stesso.
Detto questo, l'australiano si sbilanciò un pò indietro e lasciò la presa.
Nononono!
Jake era caduto violentemente sui cuscini del letto, ma non era infastidito, anzi aveva iniziato a ridere a più non posso, mentre Heath all'inizio sembrava preoccupato. Poi rise con l'altro. Si sentiva spensierato come non mai e vedere Jake divertirsi così lo faceva stare bene.
Dai, adesso devi andare davvero sotto le coperte.
Dolcemente alzò la trapunta per infilarlo nel letto. Jake, a malincuore, mise le gambe tra i lenzuoli. Un pò di malinconia era scivolata via, con la sua caduta sul letto, mentre il resto non contava più. Vedere Heath divertirsi con lui era il massimo in quei momenti.
Vieni qui...
L'australiano si levò la camicia per rimanere in canottiera e lo raggiunse.
Mentre lo riprendeva tra le braccia, lo baciò sulla fronte. Era arrivato il momento della quiete.. forse.
Promettimi che non te ne andrai prima di domattina.
Jack.. io prometto.
Gyllenhaal alzò la testa dal petto dell'altro e guardandolo, sorrise. Poi raggiunse le sue labbra perfette e andò a cercare la sua lingua.
Un perfetto bacio della buonanotte. sentenziò Jake, dopo essersi staccato e posando di nuovo la testa sul petto di Heath.
Quest'ultimo sorrise e chiuse gli occhi.



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Buona sera lettori! Aggiornamento un pò di fretta. Capitolo molto molto carico di situazioni forti. Spero vi sia piaciuto. E spero abbiate pietà di noi, non vi chiediamo molto, a parte la vostra costante lettura, soltanto di lasciare un vostro parere in modo da renderci conto se vi garba o meno quello che stiamo scrivendo. Grazie. Alla prossima!

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 - TheEndOfEnnis&Jack ***


                               THE END OF ENNIS&JACK (FINE PRIMA PARTE)



La mattina molto presto, l'australiano si svegliò per primo, come sempre. Ormai era come un rituale indiano. Lui che si svegliava per primo, guardava Jake per un pò, poi si alzava, andava a fare la doccia, ritornava dal moro, lo osservava ancora un pò, quest'ultimo si svegliava e si mettevano a chiaccherare.
Questa volta non ci fu eccezione.
Devo ritornare.. nella mia roulotte.
Evitò di dire "da Michelle", per quella volta. Era meglio così.
Jake abbassò lo sguardo, un pò dispiaciuto.
Ok, ci vediamo dopo per le riprese. Ti verrò a vedere girare per un pò.
Il biondo lo baciò di sfuggita e lo lasciò solo.
...

Eri sempre da Jake all'1 e mezzo?
Michelle gli stava di fronte, seduta sul letto. Non sembrava arrabbiata, eppure Heath assunse un atteggiamento di difesa.
Sì, te l'avevo detto che ci sarei stato parecchio.
Sapeva che la ragazza non si era svegliata per tutta la notte, tranne verso l'1 e mezzo circa. Le aveva chiesto se aveva dormito bene, proprio a quello scopo.
Senti, sono tornato qui quando ho potuto. Jake era davvero a pezzi.
Stava dicendo la verità e non volle proseguire quel discorso.


Va bene, va bene ho capito...è una cosa tra voi e non mi intrometto! Spero solo che si sia ripreso un pò... rispose Michelle alzando le braccia.
Heath le stava per rispondere di nuovo, ma sentì fuori una voce che cantava allegramente e forte. Spostò la tendina della finestra e osservò l'amico che stava girovagando qua e la canticchiando non seppe esattamente cosa, con un sorriso solare e contagioso.
Guarda tu stessa... le indicò il moro fuori.
Lei subito lo raggiunse e aprì anche la finestra. Alzò le sopracciglia.
Più che dispiaciuto, mi sembra felice...
Beh Heath si grattò la testa Per lui è stata una sorta di liberazione insomma...
Sono ancora più curiosa di sapere chi sia la fortunata di cui si è innamorato
In quel momento il nominato prese Diana Ossana e si mise a ballare il waltzer con lei.
I due nella roulotte risero, poi Michelle abbracciò il ragazzo e gli diede un bacio su una spalla. Heath si girò verso di lei che intanto si era già alzata sulle punte per raggiungere le sue labbra. Non ci fu tempo e modo per evitarlo. Ricambiò stringendola. Michelle lo trascinò sul letto e Heath la seguì continuando a baciarla, solo perchè aveva ancora l'immagine dell'amico sorridente e sereno vista poco prima.
Si sentì un rumore sospetto provenire dallo stomaco del ragazzo.
Scusa tesoro...ho una fame!
Michelle rise Va bene...allora comincia ad andare in mensa mentre io mi faccio una doccia veloce...se proprio non ce la fai...comincia pure a mangiare.
Heath le sorrise e le diede un altro bacio prima di alzarsi dal letto.
A fra poco.
Uscì quasi di fretta e trovò Jake che ancora canticchiava e ballava insieme alla sceneggiatrice che rideva di gusto. Si fermò ad osservarli.
Sta meglio. Sono contento Ang si era fatto di fianco a lui, e dall'altra parte invece c'era James. Insieme guardarono i due "ballerini"...
Heath sorrise di nuovo guardando il moro fisso, che per un attimo gli fece anche l'occhiolino.
...
...
Avevano continuato le riprese più che velocemente e prima che tutti potessero rendersene conto, erano arrivati alla fine del film, con le ultime due scene da girare:
la seconda nella tenda,che era in realtà era stata voluta da Ang, e non prevista dal copione, e la finalissima del "Jack, io giuro"...
Questa volta non dovremmo avere intoppi, il tempo è buono ragazzi, domani saliamo e giriamo quella nella tenda ed entro venerdì di sicuro giriamo anche l'ultima! disse allegramente Ang sospirando, sembrava non essere per niente stanco nonostante avessero girato tutto il giorno ininterrottamente.
Heath e Jake erano stati molto più tranquilli e professionali durante le scene, e proprio per questo motivo si era andato avanti facilmente...
I momenti in cui potevano stare da soli nella roulotte dell'uno o dell'altro però diminuirono parecchio. Questo non sembrò pesargli, e agli occhi di tutti erano diventanti ormai migliori amici, e nessuno avrebbe potuto affermare il contrario.


La sera prima di salire, Heath e Jake si ritrovarono soli al tavolo della mensa; avevano appena finito di cenare con Michelle ed Anne.
Le due ragazze erano andate fuori per una sigaretta e a a chiaccherare di "cose di donne", come aveva detto la mora poco prima di prendere per la mano Michelle e trascinarla fuori.
I due ragazzi erano più che felici di quella situazione, che approfittarono del momento per lanciarsi uno sguardo d'intesa, che solo una coppia poteva scambiare.
Domani... senza Michelle, sarà più facile stare con te nella roulotte. Finalmente.
Il biondo si guardò intorno e poi accarezzò velocemente la mano di Jake. Nessuno li aveva visti, ma il ragazzo non vedeva l'ora di fare quei gesti liberamente senza preoccuparsi della gente che li circondava.
Sospirò.
Sì.. e poi, finiremo anche le riprese. Chissà se ci saranno premiere o eventi per il film, così ci potremo vedere più spesso. Sarebbe bello.
Il moro sorrise, sembrava sognare con sguardo sornione, tanto che i suoi occhi erano illuminati di una luce particolare.
Ecco, non lo so. E' un film indipendente questo.. non penso diventerà molto famoso.
Scrollò le spalle e fissò l'altro un pò dispiaciuto.
Beh, sicuramente.. Jake avvicinò il suo viso a Heath, guardandogli le labbra.. E' stato importante per noi.
L'australiano non battè ciglio.
...
Uscirono a fumarsi una sigaretta con le ragazze, scherzando e ridendo insieme a loro, ma facendo battute o giochi di parole che solo loro due potevano intendere.
Poi si separarono, andando ognuno nella propria roulotte.
...
Michelle si era stesa sul letto e sembrava che avesse l'intenzione di aspettare il ragazzo biondo prima di infilarsi il pigiama.
Michelle, io.. vado a farmi una doccia, non so.. ehm, quanto ci metterò.
Strinse le labbra in segno di scusa e evitò lo sguardo della compagna, che si adesso si era appoggiata al letto in posizione seduta.

Qualcosa, forse una forza esterna, non lo voleva far uscire dalla doccia, come se non riuscisse a chiudere l'acqua e ad infilarsi un'accappatoio. Passò un'ora buona nel bagno, tra doccia, lavaggio denti.. e lettura di un giornale a caso. Aprì cauto la porta e si affacciò solo con la testa. Michelle si era addormentata, ancora vestita sulla coperta.
Missione compiuta pensò Heath e si diresse piano verso il letto, infilandosi tra le coperte lentamente. Non sapeva se ci aveva messo di più a fare la doccia o nel tragitto bagno-letto, ma almeno la ragazza non si era svegliata.
...

La mattina seguente Jake si era alzato sereno, eccitato, stranamente, con le farfalle in pancia.
Prima di uscire dalla roulotte, chiamò sua sorella Maggie, per fare due chiacchere ed iniziare bene la giornata. Parlare con lei era davvero facile e confidarsi era automatico, ma non fece cenno ancora della sua relazione con Heath. Le disse solo che si trovava davvero bene con lui e che avevano stretto un'amicizia.. speciale. Beh, era quasi vero.

...
Dopo l'ennesimo ciak, Ang diede cinque minuti di pausa e si avvicinò ancora ad Heath
Tutto bene, sei sicuro???
Heath annuì per la decima volta e il regista sospirò comprensivo e gli diede una pacca sulla spalla, prima di tornare in posizione e lasciare spazio alle truccatrici.
Jake guardò di sottecchi l'amico e aspettò che anche le due donne fossero andate via prima di parlargli.
Heath cosa c'è?
Il biondo sbuffò e si passò una mano tra i capelli, con nervosismo.
Erano quasi le dieci e mezzo di sera ed erano da parecchie ore a girare, e lui proprio non riusciva a rilassarsi.
E' che quando ti bacio ho una strana paura di quello che possano pensare gli altri sussurrò in risposta.
Il moro abbassò lo sguardo. Forse Heath non se ne era accorto, ma quelle parole lo ferirono. Se aveva paura del giudizio degli altri voleva dire essere tornati punto e daccapo. Non era pronto a stare insieme a lui.
Jake fece finta di nulla e gli sorrise.
I nostri ruoli giustificano tante cose... gli disse poco prima dell'urlo di Ang che indicava loro di prepararsi di nuovo.
AZIONE
Heath si avvicinò a lui, guardandolo con insicurezza.
Il bacio che si diedero era finto. Jake poggiò le sue labbra un pò più in basso di quelle di Heath, che gli fece fare e quando si staccarono, per un attimo si dimenticò quello che doveva dire. Ang non interruppe il momento, allora si diede da fare.
Scusa... sussurrò. Non era Ennis a dirlo a Jack, ma Heath a Jake.
Niente...niente...tranquillo gli rispose il moro dolcemente e se lo portò su di se.
STOP fu più fastidioso di una sveglia a prima mattina. Questa è buona! esclamò allegramente Ang.
Heath sospirò mentre Jake non disse nulla.
Continuiamo avanti...
Le truccatrici tornarono ancora una volta dai ragazzi questa volta solo per poco.
Heath non seppe ben definire i sentimenti e i pensieri che gli rotearono in testa durante il resto delle riprese e lasciò che tutto passasse, che Jake lo baciasse, cercando di rimanere rilassato.
Il moro lo tenne stretto e lo baciò quasi possessivamente, con la paura, dopo le parole dette dall'altro poco prima, di poterlo perdere per sempre. E sopratutto ,mentre Heath lo toccava, lo accarezzava, dovette tenere sotto controllo un certo "amichetto" che fremeva dentro i pantaloni, che lo lasciò relativamente in pace, solo una volta finita la scena, quando il biondo si era staccato da lui...
...
Io vado...mi è venuto un torcicollo a furia di stare in quella posizione si lamentò Jake. alzandosi dal tavolo della mensa dove avevano mangiato qualcosa velocemente.
Heath annuì non aggiungendo nulla e Jake abbassando lo sguardo salutò gli altri e uscì.
Heath lo seguì con lo sguardo, provando uno strano dolore nel petto che però non equivaleva a nessun sentimento in particolare.

Quella sensazione non se ne andò, ed erano quasi le tre di notte e ancora non dormiva.
Basta Heath!...va da Jake! Da solo non arriverai a nessuna conclusione! fu il suo ultimo pensiero prima di mettersi una giacca e uscire dalla roulotte, raggiungendo quella dell'altro. E se stava dormendo?
Si certo! Che cazzo pensi Heath...non sta dormendo di sicuro, aspetta te si disse, prima di accorgersi che la porta non era chiusa a chiave e che quindi quello che aveva pensato era vero. Ed era vero si, perchè appena entrò sentì un movimento e una lucetta accendersi, e il viso di Jake, steso sul letto girarsi verso di lui.
Il biondo chiuse e lo raggiunse sedendosi. Sospirò.
Scusami Jake...lo so che non ci stai a capire niente disse sussurrando, e non seppe come quelle parole gli uscirono di bocca. E' colpa mia, solo colpa mia, non ci riesco, continuo ad andare indietro invece che avanti, prima dico di amarti, poi dimostro indifferenza, non mi merito nulla, sopratutto da te,...sono capace solo di far del male, quindi se non vuoi più parlarmi, se non vuoi più avere nulla a che fare in questo senso con me ti do ragione, e non potrai mai non averne...sono stato bene, davvero, e lo so, visto che abbiamo finito il film penserai che sia stata un avventura ed ora è arrivato il momento di tornare a casa quindi chi si è visto si è visto...NO! prese un bel respiro Quando dico che ti amo è vero, ma non riesco a viverlo...questo amore, non riesco, ora, a condividerlo con tutti... si interruppe mentre nella testa girovagavano ancor più confusamente mille pensieri, mille ricordi e mille sentimenti.
Jake che lo aveva ascoltato in silenzio, ancora non disse nulla. Lo guardò, respirando pesantemente. Heath abbassò e rialzò velocemente lo sguardo ed improvvisamente notò gli occhi dell'altro riempirsi di lacrime. Prima di poter parlare Jake gli si fiondò addosso e gli prese le labbra facendolo cadere con la schiena sul letto.
Heath non reagì, lasciò che Jake continuasse, proprio come aveva fatto durante le riprese del film. Jake si staccò tossendo, poichè il pianto era più forte e lo abbracciò sul collo continuando a singhiozzare.
Heath si asiugò le guance umide delle lacrime dell'altro e sospirò stringendogli la schiena.
Come si può rimendiare??? pensò prima di prendere il viso di Jake e cercando di farlo calmare.
Jake, ti prego non fare così...
Pensi che...mi piaccia essere in questa cazzo situazione!?! e cacciò fuori un altro colpo di tosse Si Heath...è colpa tua!!...se non sai quello che vuoi allora va bene ti rispetto...ma sappi che il mio sentimento invece non cambia...ti amo...hai capito??? TI AMO! finì quasi urlando ed Heath gli fece segno di abbassare la voce.
Jake...
ED ORA VAI VIA! Gyllenhaal lo spintonò fuori dal letto dopodichè spense la luce e si mise sotto le lenzuola continuando a singhiozzare.
Heath deglutì con gli occhi che gli bruciavano e si allontanò da letto. Cercò la figura del moro nell'oscurità, ma gli occhi non la scorsero.
Lentamente aprì la porta fermandosi ancora un attimo, cercando le parole adatte,  ma che non arrivarono mai...
...
Jack, io giuro...
Applausi e sorrisi, abbracci e lacrime accompagnarono l'ultimo giorno di riprese.
...Allora...vi chiamo per farvi sapere tutte le date degli eventi daccordo?
Heath e Michelle annuirono e salutarono Ang calorosamente.
Salutati tutti? fece la ragazza sorridente e abbracciata a lui.
Non avete salutato me! fece Jake appena arrivato vicino a loro con le braccia aperte.
Michelle rise andandogli vicino e abbracciandolo. Prendiamo lo stesso aereo? fece lui
No...noi andiamo a New York...
Jake sorrise annuendo e poi avvicinandosi ad Heath. Si guardarono per qualche secondo, indecisi sul da farsi.
Vieni qui dai! fece poi Jake, sempre con il sorriso in faccia e abbracciandolo.
Heath lo strinse Ti chiamo... sussurrò.
Jake si staccò alzando le sopracciglia e cominciando a ridere. Infine fece un occhiolino a Michelle e si allontanò.
La ragazza guardò Heath Perchè ride?
Il biondo alzò le spalle.
Non vi capirò mai... finì la ragazza.
Heath lo guardò entrare in una delle jeep. In realtà sapeva perchè stava ridendo. L'ultima volta non lo aveva mai chiamato.


Jake si sistemò come meglio poteva sulla poltrona dell'aereo, rigirandosi per trovare una posizione comoda.
Voleva solo dormire, per non pensare, Gli avrebbe fatto male rimuginarci sopra troppo. Dopotutto non avendo nessuno con cui chiaccherare o scambiare opinioni, la mente non si occupava d'altro che di Heath.
Il moro si girò dalla parte del finestrino. Stava lasciando mesi di riprese, mesi di ricordi bellissimi, ma anche mesi tristi... soprattutto mesi d'amore. Forse era meglio così, o forse.. no.
Già sentiva la mancanza dell'altro e il modo in cui si erano lasciati gli provocava un senso di rabbia assurda.
Sapeva che non l'avrebbe chiamato. La tentazione di farlo lui stesso, si impadronì di Jake all'improvviso, come una voglia che si ha da bambini a cui non ci si può sottrarre.
Eppure qualcosa, l'orgoglio forse, lo frenava.
Non riusciva assolutamente ad addormentarsi.
Shit!! sbottò all'improvviso, senza curarsi del tono di voce.
Si stava torturando, lo sentiva, e odiava farsi del male così.
Appoggiò la mano al finestrino con sguardo triste.
Non voleva lasciare quel posto, quel set familiare e le persone con cui aveva trascorso gran parte del tempo, quando non era occupato a riflettere da solo nella sua roulotte. Già, la roulotte! Gli mancava così tanto, la sua.. la loro roulotte.
Aggrottò le sopracciglia e non resistette a tirare un pugno sul vetro infrangibile del finestrino.



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Non vi preoccupate, non è finita la ff, altrimenti vi avrei avvertito. Questa è solo la fine della prima parte, che appunto coincide con la conclusione delle riprese di Brokeback Mountain. C'è un motivo per cui ho voluto inserirla. Prima di tutto perchè da ora in avanti i capitoli si soffermeranno ognuno su un evento in particolare, senza dilungarci troppo come è stato fino ad ora con le riprese del film, che sono state la base di tutto quello che sarà la fan fiction.
Io ed Ally abbiamo cercato di attenerci il più possibile alla realtà, ma essendo appunto una fan fiction abbiamo anche sentito il bisogno di rigirare certe cose a nostro piacimento, quindi se noterete qualcosa che non quadra, tenete in considerazione questo elemento. Ovviamente gli "eventi" in questione sono quelli che hanno visto Heath e Jake coinvolti insieme, e non gli impegni (sopratutto lavorativi) svolti separatamente, che saranno descritti più raramente.
Non vorrei dirvi nulla del finale, ma visto che ci siamo, mi sembra giusto avvertirvi del fatto che io ed Ally abbiamo deciso di farla terminare prima del (i fan di Heath lo sapranno bene) 22 Gennaio 2008, il giorno della sua morte, perchè non ci siamo sentite in grado di affrontare l'argomento nella ff (io l'ho fatto nella mia one-shot ma in modo molto distaccato e veloce), per di più, molto probabilmente (questo vi farà capire che la ff è ancora in fase di elaborazione) non considereremo alcuni "fatti" personali di entrambi, quindi per esempio ciao ciao a Reese Witherspoon (che tanto ha lasciato Jake lo stesso, u.u). Non vi faremo rimanere con la bocca asciutta però perchè abbiamo già in programma un'altra storia, che riprenderà non sappiamo ancora da dove, ma che sarà senza dubbio il continuo di questa. Spero che non siate dispiaciuti o delusi dalle nostre decisioni, ci sono sembrate le più giuste.
Grazie ancora per la lettura. Continuate a seguirci, ne saremo sempre liete. =)
p.S. grazie Nadia per il tuo commento: Heath non lascia Michelle perchè non vuole farla soffrire, è affezionato a lei e poi è così anche perchè abbiamo seguito il "copione" vero. Tu non sei molto esperta quindi ti dirò che nella realtà Heath Ledger e Michelle Williams si sono innamorati e hanno avuto una figlia, quindi stiamo solo facendo andare le cose come dovrebbero, più o meno ;) Un bacio.

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 - VeNeZiA ***


=VENEZIA=


Per Heath stare solo era la cosa più facile di tutte.
Amava esplorarsi dentro, anche a costo di rovinarsi l'umore, cosa che stava facendo.
In quel momento leggersi dentro era davvero troppo difficile.
Seduto su una delle piccole poltrone di casa sua, teneva il cellulare in mano, rigirandolo fra le mani. Non sapeva nemmeno quello che voleva fare. Chiamare Jake? E cosa gli avrebbe detto? Si era aperto all'altro quell'ultima notte e ne aveva guadagnato solo rabbia da parte del moro. E aveva ragione, cavolo! Aveva ragione, era anche lui arrabbiato con se stesso. Non si capiva a volte. Rovinava tutto con delle semplici parole e non riusciva a ricomporre i pezzi della sua felicità.
Solo questo aveva scoperto di se stesso nella sua vita ed era l'unica cosa di cui era certo. Insieme all'amore che provava per Jake. Eppure aveva quasi distrutto la loro relazione.
Non si sentivano da tre settimane, forse era giunto il momento di chiamarlo.
E ci stai anche a pensare! Heath quanto sei stupido..
Si sarebbe incontrato con Michelle quella sera, aveva ancora tempo per fare una telefonata abbastanza lunga, per chiarire con Jake.
Cosa lo tratteneva?
Si rese conto che forse voleva aspettare che fosse l'altro a chiamare. Ma come poteva anche pensarlo?! Jake non l'avrebbe fatto, non in quel periodo, non dopo quello che si erano detti.
Il cellulare squillò e Heath fece un sussulto. Com'erano possibili tutte quelle coincidenze?! Ogni volta che pensava a qualcosa di importante succedeva. Aveva paura di guardare chi era. Sospirò e lesse le lettere sullo schermo: Michelle.
Tirò un altro sospiro leggero e poi rispose.

*

Era da tempo memorabile che non si sentivano e ancor di più da quando non si vedevano. All'inizio era stato più semplice. Lui e Michelle erano rimasti a Los Angeles per un pò fino a quando, sopratutto per decisione della ragazza, avevano deciso di trasferirsi a New York. Si erano visti solo un paio di volte, erano andati al mercato, oppure a bere qualcosa in un locale alla periferia, lontano dal caos e dai paparazzi, ma solo una volta da soli, e lui gli aveva detto che si sarebbero trasferiti.
Dopo quella conversazione nella roulotte, nessuno dei due era tornato sull'argomento, e se ad Heath questo rasserenava, allora non c'era nient'altro da fare. La sua felicità era la cosa più importante.
Gli aveva counque detto che gli sarebbe mancato ed Heath sorridente aveva risposto che questa volta lo avrebbe chiamato davvero.
E aveva mantenuto la parola;
Era stato quello scorso febbraio durante il pomeriggio, mentre stava leggendo delle mail di lavoro, seduto sul divano con il computer sulle gambe e i due cani accucciati di fianco. Sussultò non appena vide il mittente della chiamata e si alzò immediatamente facendo muovere anche Atticus e Boo.
Heath!! fece subito
Ciao Jack Nasty! rispose l'altro allegro.
Alla fine hai chiamato...
Heath rise e poi rispose di nuovo Si...ho una grande notizia! sembrava essere entusiasta.
Jake si morse un labbro e i battiti del suo cuore aumentarono. In testa
girarono mille pensieri, tutto, tranne quello che invece poi gli disse Heath.
Allora?
Il biondo prese un bel respiro.
Io e Michelle...aspettiamo un bambino...
Jake aprì la bocca e sgranò gli occhi, con il cuore in gola. Si andò anche a risedere visto che per un attimo non si sentì più le gambe.
Jake...ci sei?
C..cosa?
Si...Michelle l'ha scoperto stamattina...ed è già da parecchie settimane... sospirò
Complimenti... disse quasi atono Non pensavo che voleste già...
No, guarda se vuoi la verità lo interruppe Ledger E' stato del tutto inaspettato...
Jake non rispose
Però...è stata anche una bella sorpresa...
Sapeva quanto ad Heath piacessero i bambini, e sopratutto che se fosse stato con lui era di sicuro l'unica cosa che direttamente non avrebbe potuto dargli, ovviamente...
Bene...suppongo che allora, da un momento all'altro vi sposiate...
Heath fece un verso indefinito
Mmm...veramente non ci abbiamo ancora pensato...un bambino è di sicuro un impegno importante ma il matrimonio ancora non è nei nostri piani...
Per quanto stesse di merda in quel momento, Jake sentì un leggero sollievo ascoltando quelle parole, come se ci potesse essere ancora una piccola speranza che li avrebbe riavvicinati come voleva.
Ma un bambino, forse, era anche peggio del matrimonio.
Beh in ogni caso fatemi sapere eh... disse con tono ironico e assolutamente falso.
Non riuscì ad essere sincero con lui in quel momento, e non gli importò neanche che Heath lo capisse.
Certo!...
Avrebbe voluto dire che stava di merda, che quei mesi erano stati una merda, che il suo cuore stava una merda, che il sesso neanche a parlarne , e che tutto (a parte il lavoro) stava andando letteramente una merda! Perchè? Perchè semplicemente gli mancava. Che non si era arreso, nonostante la scelta dell'altro di stare con Michelle e non aveva mai pensato nulla di diverso da quello che gli aveva detto nella roulotte.
Senti, se non hai nulla da fare possiamo ncontrarci uno di questi giorni, magari scendo a Los Angeles...
Jake rimase sorpreso da quella frase e si dispiacque di dovergli dare una risposta negativa
Mi dispiace Heath...ma sono impegnato fino alla settimana prossima, magari dopo...
L'altro sbuffò
Non lo so, è improbabile...vabbè poi ci risentiamo...a proposito, Ang ti ha chiamato per dirti le date?
Jake prese il portatile e se lo rimise sulle gambe
Mi ha mandato una mail ieri, ma penso mi chiamerà a giorni...Ho letto comunque che c'è l'anteprima a New York a Giugno
Si...io e Michelle ci siamo di sicuro, tu?
Jake sospirò gravemente Purtroppo proprio in quei giorni non ci sono...
Silenzio
Mi sa allora che ci vedremo direttamente a Venezia...Ang dice che è quasi confermata la presentazione del film al festival....

E quel momento era arrivato, dopo mesi e mesi di agonia, ad aspettare che arrivasse Settembre. Jake aveva provato, senza riuscire nel suo intento, a pensare meno all'amico, a quell'ultima telefonata e ancora peggio, all'estate di Brokeback.
Tesoro?...Tutto bene? Sei stranamente silenzioso dall'inizio del tragitto!
Jake si girò verso la persona che aveva di fianco e rispose
Scusa Maggie...il viaggio è stato abbastanza stancante...
La sorella appoggiò la testa sulla sua spalla Hai ragione...ma è già da un pò che ti vedo strano...e con quel da un pò intendo, da mesi!
Maggie era sempre stata intuitiva. Forse perchè era sua sorella, ma forse anche perchè si fermava sempre ad osservare ed analizzare tutto nei minimi particolari. Fatto sta, che Jake non era mai riuscito a nasconderle nulla. E in quel caso, era molto strano che ancora non gli avesse fatto l'interrogatorio, sopratutto in campo sentimentale, il suo forte.
Era rimasta molto dispiaciuta della sua rottura con Kirsten, che lei stessa gli aveva presentato, essendo sua amica. Jake le aveva detto semplicemente che non era più innamorato di lei, senza entrare nei particolari, perchè non se la sentiva, e a quanto pare, fino ad allora, le era bastato.
Comunque ora siamo quasi arrivati per fortuna disse ancora lei con un sorriso.
Jake ricambiò dandole un bacio sulla testa prima di rigirarsi verso il finestrino e perdere il suo sguardo tra le luci delle case veneziane che si riflettevano e mischiavano nell'acqua scura del mare notturno.
Scesi dal battello, tre persone gli andarono incontro, facendogli poi strada fino all'hotel, in cui una volta entrati, Ang, James e il direttore li accolsero calorosamente.
Jake bello mio...ben arrivato! esclamò Ang dandogli prima una pacca sulla spalla e poi abbracciandolo.
Il ragazzo sorrise e ricambiò l'abbraccio, dopodichè passò a James ed infine il direttore dell'hotel che gli strinse la mano e la baciò invece a Maggie.
A proposito...lei è mia sorella Maggie... fece vicino ai due presentando sua sorella che non conoscevano. Entrambi le diedero prima la mano e poi due baci sulle guance.
Tutto bene? poi fece ancora Ang, sempre sorridente
Entrambi i nuovi arrivati annuirono, Jake nascondendo in realtà un certo nervosismo che lo aveva portato ad osservare tutte le persone intorno a loro, passanti e non, sperando sempre che non fossero colui che lui cercava.
Si spostarono nella home dove il direttore diede loro le chiavi delle stanze e gli augurò una buona permanenza a Venezia.
Non voglio trattenervi ancora, visto che avete datto un viaggio lungo...Jake, solo due parole...domani mattina ci incontriamo per la colazione, alle 9...così vi daremo anche gli orari degli eventi a cui parteciperemo...
Va benissimo... rispose il moro il cui cuore si fermò improvvisamente quando vide in lontananza, nella sala accanto quello che sembrava essere Heath, ma scoprendo poi, una volta avvicinatosi a loro, di aver preso una svista.
Buona notte finì James, dandogli una pacca affettuosa sulla testa.
Maggie ringraziò, mentre Jake fece un cenno, prendendo le valigie di entrambi.
Niente da fare. Ancora non era riuscito a toglierselo dalla testa.
Cazzo ho davvero bisogno di una bella dormita...mi sento tutto rincoglionito... fece una volta usciti dall'ascensore.
In effetti, non hai una bella cera fratellino...
Vedrai che domani starò meglio le diede una carezza.
In realtà, l'indomani sarebbe stato peggio. Era solo questione di ore, non c'era via d'uscita, non poteva evitarlo e per di più doveva mentire, davanti a tutti, per non dare a vedere che qualcosa non andava, perchè in quel caso davvero non avrebbe saputo cosa raccontare, o il modo in cui poterlo fare.
Si fermarono davanti la porta della stanza del ragazzo, mentre quella della sorella era la successiva.
Metti una sveglia, altrimenti domani non ti alzi in tempo.
Jake annuì e le diede un bacio.
Buona notte...sei sicura che non vuoi una mano con le valigie...
Ce la faccio....buona notte e gli diede uan carezza sul viso.
Il corridio era avvolto dal silenzio assoluto che fu per un attimo interrotto dal rumore dei loro passi, delle valigie trascinate dentro e dalla chiusura delle porte.
Jake si svestì, le temperature erano ababstanze alte anche a quell'ora, 22:30 passate, e rimase solo con una maglietta e un pantaloncino. Aprì il balconcino, dove potè osservare ancora una volta il panorama notturno di Venezia. Prese una sigaretta e sedutosi a terra la accese. Poggiò la testa su una delle ante.
Basta pensarci Jake! Non c'è più nulla che puoi fare! Heath e Michelle aspettano un bambino, che nascerà tra breve, sono felici!
Fece una risata nervosa e sperò che nessuno l'avesse sentita lì fuori.
Felicità...che valore ha una felicità costruita sull'infelicità di altri?
Che cazzo dici Jake? Sei un egoista!
Egoista? Io non ho mai chiesto ad Heath di stare con me se non voleva, però cambiare attegiamento così repentinamente...
E' stata la sua scelta...
Scelte...al diavolo! buttò la sigaretta giù e tornando dentro, richiuse il balcone. Si abbandonò sul letto, dove il sonno lo prese quasi subito, per fortuna...
...
Sentì un mal di testa assurdo, e qualcuno bussare alla sua porta senza interruzione.
Jake!!!!! sentì indistintamente la voce di una donna...anzi, era sua sorella.
La voce continuò a chiamarlo per un pò, fino a quando, dopo uno sbuffò accompagnato anche da un'imprecazione decise di alzarsi. Arrivato alla porta però si fermò immediatamente sentento un altra voce fuori che parlava.
Il solito dormiglione aveva detto.
Indistintamente e senza dubbio la voce di Heath.
Il moro prese un grosso respiro e cercò di calmarsi, perchè il cuore aveva già cominciato a battere più forte del normale.
Maggie prese di nuovo a bussare e a chiarmarlo ad alta voce.
Sono sveglio che c'è??? urlò in risposta ma non aprì.
Finalmente!
Heath rise
Dai apri... fece ancora la sorella.
No, lui non voleva aprire, non voleva vederlo, non era ancora pronto.
Cosa cambia, ora o tra pochi minuti, Jake? si disse.
Non sono presentabile... sparò
Entrambi dall'altra parte risero.
Per favore Jake... poi rispose Maggie.
Ripassate dopo e sarete più fortunati
Altre risate, poi la voce di Heath disse che si sarebbe avviato giù e che si sarebbero visti dopo. Jake vide dall'occhiolino la figura del ragazzo allontanarsi e dopo poco aprì alla sorella che trovò con le braccia incrociate e la testa che squoteva.
Stamattina ti sei svegliato proprio bene! esordì.
Jake le fece una linguaccia e lei entrò.
Potevi aprire no! C'era anche Heath, ovviamente mi sono dovuta presentare da sola visto che tu eri qui chiuso a dormire...anzi a dir la verità, mi ha riconosciuta lui...che ragazzo adorabile... finì con entusiasmo. Non si erano mai parlati per bene prima di allora.
Si infatti... rispose il fratello, atono e chiudendo la porta.
Insomma Jake vuoi sbrigarti? Sono le otto e mezzo passate, a quanto pare ieri eri così distratto da non avermi neanche ascoltata e ti sei dimenticato di mettere la sveglia!
Ero stanco Maggie...
E distratto... aggiunse di nuovo, lei.
Jake sbuffò. La sorella sospettava qualcosa, cosa esattamente non lo sapeva, ma ormai era diventato palese.
Va bene...vado a farmi una doccia veloce...mi aspetti?
Si...intanto ti sistemo un pò di roba...non hai neanche tirato fuori le cose dalle vailgie...
Il moro alzò le braccie e poi scomparì nel bagno.
...
Che fortuna che Maggie fosse venuta insieme a lui, altrimenti avrebbe rischiato il suicidio appena messo piede nell'albergo.
Ora il suicidio lo stava rischiando il suo cuore che aveva preso a battere sempre più forte, a far male, e allo stesso a farlo essere euforico al pensiero di poter rivedere di nuovo i suoi occhi scuri.
C'era quella parte di lui che aveva paura di vederlo, consapevole che il loro rapporto era solo d'amicizia e nient'altro più, poi l'altra che si arrendeva allo sguardo del biondo, provocandogli allegria e dolcezza.
Era ancora innamorato di lui. E forse ancora più di prima.
Maggie indicò la sala su cui c'era scritto in italiano "ristorante" e prima di entrare Jake prese un bel respiro profondo che non passò inosservato alla sorella, che comunque non disse nulla, e che molto probabilmente stava ancora studiando i suoi comportamenti.
Non erano neanche entrati del tutto che una marea di voci li salutò, facendo girare i rimanenti clienti verso di loro. Entrambi ricambiarono raggiungendoli.
Era lì, seduto nella prima sedia del tavolo, con i capelli rasati quasi a zero e un pò di barbetta con affianco Ang e di fronte Anne Hathaway, che fu la prima ad alzarsi e salutarli con due baci sulle guance. Tutti la imitarono, mentre invece Heath fece un cenno a Maggie, visto che si erano visti poco prima e poi, avvicinandosi a Jake, lo abbracciò stringendolo forte,
Ciao disse semplicemente, mentre il moro sembrava essersi ammutolito e sentendo gli sguardi di tutti addosso.
Ciao rispose facendo un sorriso nervoso. Heath lo guardò per qualche secondo dopo essersi staccato e lo invitò a sedersi vicino a lui, in realtà a capotavola.
Bene, buon giorno...fra poco ci serviranno la colazione...intanto vi riassumo brevemente quello che dobbiamo fare... disse allegramente Ang dopo aver fatto zittire tutti.
Bene...la proiezione è domani sera... fece Maggie, una volta che il regista ebbe terminato le raccomandazioni e cominciando a bere una tazza di caffè.
Cosa? le chiese Jake, che in realtà aveva ascoltato ben poco, innervosito dalla presenza dell'altro vicino a lui.
Maggie scosse nuovamente la testa e rise.
Io davvero non so cosa ti sia successo Jake... esclamò la ragazza.
Heath che aveva appena finito di parlare con Anne si intromise.
Perchè? Cosa è successo?
Maggie rise di nuovo Da un pò è sempre con la testa fra le nuvole e da quando abbiamo messe piede a Venezia, lo è ancora di più!
Ah...ma il nostro Jack Nasty è sempre stato così... quell'esclamazione di Heath fece fare una rista fragorosa ad Anne mentre Maggie guardò di nuovo il fratello che questa volta sorrise e poi fece un gigno all'amico.
Ah Jake...devo parlarti di una cosa importante... poi disse improvvisamente il biondo. Maggie ed Anne fecero finta di parlare tra loro, mentre il moro si soffermò sulla tazza di caffè che gli avevano appena portato.
Quando vuoi...
Heah sorrise Non è un segreto, ed è da un pò che volevo chiedertelo quindi non aspetterò altro tempo...
Jake annuì e il biondo continuò.
Come ti ho accennato nell'ultima mail che ti ho mandato diverse settimane fa, io e Michelle abbiamo saputo di aspettare una femmina...
Maggie ritornò a loro e fece un esclamazione emozionata.
Che bello!...Congratulazioni Heath! fece.
Grazie... rispose lui, leggermente rosso in viso.
Abbiamo deciso di chiamarla Matilda Rose...
Nome molto carino fece Jake spontaneamente e Maggie annuì daccordo con lui.
Grazie, si lo è...comunque, Michelle è daccordo, e anzi mi ha detto che persona migliore non potevo sceglierla, quindi con la speranza che tu accetta, vorrei che fossi il padrino di mia figlia.
Arrivò al cuore con un colpo. Jake aprì leggermente la bocca cercando di nascondere la sua sorpresa e la sua, seppure leggere, delusione. Maggie ed Anne si misero una mano davanti la bocca emozionate e il moro scoprì in quel momento che tutti avevano ascoltato la conversazione.
Heath... disse prendendo per l'ennesima volta il respiro.
Non devi dirmelo subito, se vuoi pensarci non ci sono pro...
Ehi non è mica una proposta di matrimonio! quella esclamazione fece ridere tutti, Heath compreso.
Non poteva deluderli, non poteva deluderlo.
Non voleva accettare, come poteva Heath chiedergli una cosa del genere, sapendo quello che erano stati e il sentimento che gli aveva detto di provare e che in quei mesi non era cambiato. Forse Heath pensava invece che fosse acqua passata, che anche Jake avesse cambiato pagina, e che fossero amici come prima, o meglio come lo erano stati agli occhi di tutti.
Sorrise, era così facile fingere grazie al suo mestiere.
Ne sarei onorato Heath...accetto.

*

Jake bevve l'ultimo sorso del suo Martini, e poi poggiò il bicchiere sul bancone davanti al quale lui e la sorella si erano appostati.
Penso che il party sia finito ormai... fece lei con aria stanca.
Lui annuì.
Il cast di Brokeback era stato invitato ad un "aperitivo party" che in realtà si era trasformato in una specie di cena e che si era dilungato fino a sera tardi.
Heath non era venuto. Quella sera avrebbero proiettato un altro film di cui era protagonista: Casanova. E non era finita lì! La sera prima, quando lui e la sorella erano arrivati, aveva assistito alla proiezione di un altro film ancora, che aveva girato, insieme a Matt Damon, con la regia di Terry Gilliam, I fratelli Grimm e l'incantevole strega.
Jake era rimasto felicemente sorpreso quando Heath gli aveva detto che era lì con tre film, e non potè fare altro che congratularsi. La sua vita non poteva andare meglio!
Scacciò via quel pensiero, anche perchè Maggie aveva cominciato a fissarlo di nuovo.
Jake...adesso mi dici cos'hai! Ti sono sempre piaciute le feste, stasera hai parlato si e no con tre persone, per qualche minuto!
Il moro sbuffò e prese a giocherellare con il bicchiere.
Che ne so Maggie...mi sento un pò annoiato tutto qui...
La ragazza scosse la testa.
Fratellino...lo sai che puoi dirmi tutto gli prese le mani.
Jake la guardò dolcemente Lo so...e ti ringrazio, se non fosse per i tuoi consigli...ma questa volta proprio non posso dirtelo
Maggie aprì leggermente la bocca, con sorpresa, ma non disse nulla.
Alcuni li salutarono e gli diedero appuntamento per il giorno seguente.
Riguarda te, ed un altra persona giusto? ricominciò lei.
Jake si girò a guardarla, senza sorpresa, la conosceva troppo bene, e lei conosceva lui.
Annuì.
Suppongo che non vuoi dirmi chi sia questa altra persona...
Jake scosse la testa
Non posso...
Daccordo...sei innamorato di questa persona?
Si...
E lei, ricambia?
E' questo il problema Maggie...non lo so!...Noi siamo stati insieme, ma poi, ha scelto tutta un'altra strada, ed io non riesco a farmene una ragione
Abbassò lo sguardo.
Perchè non provi a chiederglielo?
Non ce la faccio...ho paura...
Maggie si sbilanciò verso di lui e gli mise le mani sulle spalle.
L'amore è più forte della paura...se ti metterai l'anima in pace chiedendoglielo, allora fallo...e se non andrà come speri...ci sono io qui...nella felicità e nella sofferenza.
Jake la guardò diritto negli occhi e accennò un sorriso, emozionato.
Lo so sorellina, grazie...non finirò mai di ripeterlo che se non ci fossi tu avrei combinato chissà quanti guai! Si abbracciarono.
Siamo rimasti in pochi...sarà meglio tornare in albergo fece ancora lei, una volta staccatosi.
Jake annuì e a braccetto uscirono dal locale.

Sorellina...ti dispiace...mi fumo una sigaretta qui fuori
Fai pure, ci vediamo domani mattina a colazione...che faccio ti vengo a svegliare? e gli fece l'occhiolino.
No grazie le rispose con una linguaccia.
Maggie gli diede un bacio leggero sulla giancia, e poi sparì all'interno dell'hotel.
Il ragazzo prese dalla tasca il pacchetto ed estrasse una sigaretta e l'accendino.
Fece qualche passo, fermandosi poi di lato all'edificio, e poggiandosi contro il muro.
Cominciò ad aspirare, osservando i palazzi intorno a se, quasi completamente al buio. Cominciò a tirare un pò di vento fresco, e dovette stingersi nella giacca e riaccendere la sigaretta che si era spenta. Sentì un vociare allegro poco distante, evidentemente di altre persone che stavano rientrando in hotel. Fece un altro tiro e sentì indistintamente dei passi venire verso di lui.
Solo soletto? Jake alzò lo sguardo Posso unirmi a te?
Con un sorriso sulle labbra, era comparso Heath.



Jake non seppe come prendere la situazione. Era evidente che il destino , qualora fosse esistito, voleva che si ritrovassero soli, faccia a faccia.
Annuì all'amico e gli porse l'accendino che l'altro stava cercando freneticamente, senza trovarlo.
Maggie aveva ragione. Doveva parlargli, doveva chiarire, e nel bene o nel male, si sarebbe trovato un peso in meno da portare.
Ma era proprio il "male" che lo spaventava. Essere stato lontano da lui per un anno intero lo aveva fatto diventare ciò che non era mai stato; spesso malinconico, spesso distratto, spesso innamorato, forse anche troppo. Ed ora, era finito il tempo di aspettare, sperando che tutto venisse da se.
Come è andata la proiezione? se ne uscì dando un altro tiro e riappoggiandosi al muro.
Molto bene direi... rispose subito Heath soddisfatto Se devo essere sincero, anche ieri e le previsioni promettono bene anche per domani! gli ridiede l'accendino.
Calò il silenzio, e per parecchi minuti si vide solo il fumo uscire dalle loro bocche.
Heath guardò di sottecchi il moro che era stato molto freddo con lui quel giorno, e se ne era accorto immediatamente, rendendo la situazione insopportabile. Ma non riuscì ad incolparlo per quel comportamento. Se stava facendo così era esclusivamente per causa sua. Ancora una volta.
Pensavo non accettassi la mia proposta... poi disse improvvisamente.
Jake si girò a guardarlo alzando le sopracciglia.
Perchè mai non avrei dovuto farlo? rispose con tono ovvio Sono il tuo migliore amico!
Heath scosse la testa e fece una risata sarcastica Si certo....va a raccontarlo a qualcun' altro!
Jake aprì la bocca con indignazione, scaraventando la sigaretta a terra e sentendosi salire la rabbia per tutto il corpo.
Cosa vuoi che ti dica? sbottò infastidito e facendosi di fianco al biondo
Che non accetto perchè siamo stati insieme, che mi hai chiesto tempo per trovare il modo di essere una coppia vera, anche se da amanti e invece non solo te ne sei fregato, ma ti sei fatto anche una bella famigliola! Ho resistito più a lungo di quanto credessi a questa situazione, ma per quanto ancora lo farò non lo so! sentì il viso completamente infuocato e il cuore sul puntò di esplodere.
Jake
Ho accettato, basta! lo interruppe il moro Così siamo tutti più contenti...ora però, lasciami in pace! si spostò e senza guardarlo si incamminò verso l'entrata dell'hotel.
Heath lo seguì a ruota e una volta arrivati al secondo piano, dove si trovavano le loro stanze, lo fermò, prendendolo per un polso.
Va al diavolo Heath! urlò Gyllenhaal.
Il biondo gli fece segno di fare silenzio Ti prego, ascolta almeno ciò che ho da dire... gli sussurò.
Jake si lasciò trascinare nella stanza dell'altro ed una volta chiusa la porta si tolse la giacca e con le braccia incrociate aspettò che lui parlasse.
Lo sai perchè ti ho chiesto di diventare padrino di mia figlia? disse l'altro grattandosi la testa e togliendosi a sua volta il giacchetto e lasciandolo su una sedia Per sapere se fossi stato ancora parte della mia vita!
Jake perse completamente la pazienza.
VUOI SMETTERLA? urlò fiondandosi su di lui e afferandolo per il colletto della camicia. Mi stai facendo impazzire!!! e gli occhi cominciarono a bruciare.
Heath accennò un sorriso e gli prese il viso.
Il moro cercò di divincolarsi ma la presa dell'altro era troppo forte.
Si guardarono diritto negli occhi.
Tu...mi ami ancora.... esclamò Ledger, a metà tra una domanda ed un' affermazione,
Assolutamente ed indiscutibilmente si, che domanda idiota!
Affrontò il suo sguardo, i suoi occhi scuri e intensi. Ma ancora una volta fu il primo a cedere e sbilanciandosi in avanti, lasciando cadere a terra la giacca, gli prese le labbra.
Il ricordo dell'ultima volta che avevano avuto quel tipo di contatto era ormai lontano, pronto a fare spazio ad un nuovo e di sicuro indimenticabile momento della loro vita. Heath ricambiò, come se tutta la discussione non fosse mai iniziata
Fanculo fu Jake stesso a staccarsi per primo.
Heath abbassò lo guardo
Lo so... sarà una frase banale ma... mi dispiace ...mi dispiace per quello che sono...pensavo di aver scelto la via giusta, per una vita più felice e normale e invece ho solo raccolto sofferenza, provocata altra, la tua, e detto tante bugie, troppe...
E tua figlia?...lei non può essere stata uno sbaglio...
Jake io ho mentito a tutti, ma non a te quando ti dissi che era stata una cosa inaspettata...
Inaspettata? Sei tu che hai fatto l'amore con Michelle o qualun altro?
Heath si sentì spiazzato. Non sapeva come spiegarglielo, eppure era la verità.
Non volevo metterla incinta...ma visto che è successo non posso neanche tirarmi indietro, non solo per prendermi le mie responsabilità, ma anche perchè in lei sta crescendo una creatura...i bambini non dovrebbero mai essere odiati, che siano previsti o meno...sono solo, bambini... prese un grosso respiro.
Jake avvertì il momento non molto facile dell'altro e gli ritornò vicino, abbracciandolo.
Scusa...
Heath scosse la testa come per dire "non fa niente"
Jake...I swear...
No Heath, ti prego, non c'è bisogno di giurare o promettere...Se vuoi occuparti di tua figlia, lo rispetto, ora però vorrei solo che mi dicessi che mi ami, se è la verità...
Il biondo fece un mezzo sorriso
Certo che si Jake...ti amo ti amo ti amo ti amo! e alternò le parole a qualche bacio leggero.
Il moro ricambiò il sorriso.
Certo che però... ritornò a dire Heath Sarà difficile la vita con un'amante...
Jake incrociò le braccia, ricominciando ad essere infastidito dalla cosa. Era lì, con il cuore in gola, pronto a ricominciare tutto, perchè Heath era tutto quello che desiderava in quel momento, e nonostante la sofferenza, voleva stare con lui, da amante gli andava più che bene...ma ad Heath?
Dai scherzavo! esclamò sogghignando e prendendolo per le spalle Vieni qui...
Non ci riusciva, quando Heath lo teneva a se, quando lo baciava, la ragione se ne andava a puttane, e l'unica cosa che lo teneva ancora in piedi era il cuore, che altro non poteva desiderare.
Ledger lo aveva portato sul letto e si era fatto su di lui.
Dunque, avevano fatto pace. Si era risolto tutto?
Heath?
Lo voglio Jake....lo voglio!
E a quel punto Jake non rispose con la paura di diventare ripetitivo. Sperare in un cambiamento era l'unica cosa che poteva fare, ma in cui non poteva confidare per sempre.
Heath dal canto suo, si sentiva ancora in colpa. Si era messo con Michelle pensando davvero di risolvere i suoi conflitti interiori e tutto quello che era successo in quel periodo: si era lasciato con Naomi, aveva baciato un altro uomo, quasi per gioco, si era messo con una ragazza a cui si era affezzionato molto, ma che non amava, e che ora stava per diventare madre di sua figlia, e infine, aveva trovato l'amore della sua vita:Jake.
Io ho mentito disse a quest'ultimo staccandosi. Mentire mi ha fatto capire quale fosse la verità...l'ho fatto per te...e sono pronto a continuare...Il mio unico sbaglio è stato proprio adattarmi alla tua gentilezza e lealtà. Non voglio darti la colpa di nulla sopratutto di essere la persona fantastica che sei...ma la prossima volta, non farti impressionare dalle mie debolezze. Aggrediscimi! E' l'unico modo per farmi reagire...
Il moro non rispose e quasi sul punto di piangere, violentemente gli prese di nuovo le labbra, cercando immediatamente la lingua dell'altro, che gli venne data, e con cui giocò per un pò.
Heath spostò le mani sul petto del compagno comiciando a sbottonargli la camicia e successivamente passando la bocca sul collo.
Jake aveva desiderato, sognato, immaginato, e cercato disperatamente di provare le emozioni che provava quando stava con lui e che stava provando in quel momento in altro modo, ma non ci era mai riuscito.
Heath, a parte il fatto che non scopasse da circa otto mesi, non potè che essere felice nel ritornare a farlo con il moro.

Quasi come se avessero voluto recuperare il tempo perduto, fecero l'amore per tre volte di fila, e notando essersi fatte le tre, si stesero uno di fianco all'altro, e abbracciati si addormentarono quasi immediatamente.
....
Jake aprì gli occhi sentendo un leggero formicolio sulla spalla, che ben presto capì essere la mano di Heath che lo stava accarezzando. Si girò verso di lui.
Buongiorno disse sorridendo
Giorno rispose subito l'altro prima di baciarlo delicatamente e accarezzargli la nuca.
Che ore sono?
Il biondo prese la sveglia
Quasi le sette e mezzo
Per che ora dobbiamo essere giù
Le otto e mezzo
Jake sbuffò e srifiugiò il suo viso nell incavo del collo dell'altro.
Qualcuno bussò alla porta e si sentì indistintamente una voce squillante che diceva "Servizio in camera"
Hai chiesto di farti portare la colazione? chiese il moro al "padrone" della stanza.
Di farci portare la colazione lo apostrofò Heath con un sorriso Ho chiesto una porzione doppia...dai mettiti un secondo sotto le lenzuola... finì alzandosi e cominciando a mettersi qualcosa addosso.
Jake rise squotendo la testa e si coprì completamente con il lenzuolo bianco che aveva uno strano odore, immaginò e ricordò subito di cosa.
Heath andò ad aprire la porta e dopo aver ringraziato e detto al cameriere di non disturbarsi ad entrare, prese il carrello e la richiuse.
Il moro uscì subito dal letto raccogliendo i suoi boxer da terra e infilandoseli, insieme anche alla canottiera.
Il biondo spostò il carrello fino al letto, dove poi si andò a risedere. Jake invece andò ad aprire leggermente le persiane e facendo entrare nella stanza il sole del mattino prima di ritornare dall'altro.
Mi sembra un sogno... si lasciò scappare abbracciandolo sul collo e baciandolo.
Oh no, non lo è... rispose Heath approfondendo il contatto.

Fu una colazione bellissima, in cui chiacchierarono spensieratamente come non avevano mai fatto e raccontandosi grosso modo alcuni degli episodi salienti degli ultimi mesi, in ambito lavorativo e quando sentirono una campana in lontananza fare otto rintocchi dovettero alzarsi obbligatoriamente altrimenti avrebbero fatto tardi.
Nello stesso momento in cui Jake si era finito di vestire, il cellulare squillò, emittente, sua sorella. Rispose, permettendo anche ad Heath di sentire la conversazione.
Maggie...cosa c'è?
Se stai ancora a letto ti giuro che sfondo la porta! esclamò lei, minacciosamente
Il biondo non riuscì a trattenere una risata e Jake dovette sussurrargli "scemo"
Ma... continuò lei cambiando totalmente tono ed evidentemente accorgendosi della presenza di un'altra persona con lui Non sei in stanza?
Ehm...no...
O santo cielo...perdonami fratellino è che sto bussando da più di un quarto d'ora ed ero convinto stessi ancora a letto, o al massimo sott la doccia...
Beh...no
Allora sei già giù? Aspettami, vengo a salutarti...
No, aspettami tu, non muoverti da lì, arrivo!
Non le diede il tempo di rispondere e riattaccò.
Heath, vado a farmi una doccia, ci vediamo fra poco.
L'altro gli fece uno sguardo dispiaciuto, ma allo stesso tempo comprensivo e sorrise.
Ti amo gli disse baciandolo.
Jake sorrise mentre ricambiava Non smetterei mai di sentirmelo dire da te... e poi uscì dalla stanza.
Maggie lo vide percorrere il corridoio. Da quale camera sei uscito? gli chiese curiosa.
Heath si affacciò per salutarla velocemente prima di richiudere la porta e Jake non potà che rispondere
Da quella di Heath...
Come mai?
Una chiacchierata
Maggie lo squadrò da capo a piedi
Non pensavo volessi andare al photocall con lo smoking messo ieri sera
Jake si grattò il capo sospirando.
No certo che no... rispose E' che in realtà, io e Heath non ci vedevamo da un sacco e abbiamo parlato per quasi tutta la notte, poi come due scemi ci siamo addormentati! e rise.
La sorella si unì a lui, che intanto aprì anche la porta della sua stanza invitandola ad entrare.
Me lo aspettavo...
Cosa? il moro cominciò leggermente a preoccuparsi, nonostante si trattasse di sua sorella.
Mi hai sempre detto che con Heath ti sei trovato più che bene...quindi non è una sorpresa questa vostra rimpatriata, seppure fatta di notte!
Jake la guardò sorridendo e annuendo.
Ti ha fatto bene...ti vedo meglio stamattina
Intuitiva fino alla fine!
Forse più che una chiacchierata con la sorella, avevi bisogno di quella con il migliore amico, che scommetto sa più di me riguardo il tuo problema amoroso.
Eccome! pensò Jake tra se facendosi una risata e sollevato del fatto, ma anche un pò dispiaciuto perchè proprio a lei non voleva mentire, che non aveva scoperto nulla.
Comunque tu rimani la mia sorrellona a cui non smetterò mai di voler bene! esclamò abbracciandola.
Maggie gli diede un bacio su una spalla.
Però ora muoviti altrimenti fai tardi, come al solito!
...
Heath era venuto a bussare. Si era messo una maglietta nera a maniche corte, un semplice jeans e un cappellino verde con la visiera. Lui invece, sotto consiglio della sorella, una maglietta verde militare e da sopra una leggerissima giacca grigia, ma ovviamente anche lui col jeans.
Andiamo? fece non appena Maggie gli aprì Tu non vieni con noi? poi fece proprio a lei, vedendola non truccata e con i capelli leggermente fuori posto.
No...non sono prevista per questo evento, ma stasera alla proiezione ci sono di sicuro!
Bene! rispose il biondo Vedrai ti piacerà!
Ma se non lo abbiamo visto nemmeno noi! sbottò Jake uscendo insieme alla sorella.
Ma lo abbiamo vissuto no? rispose Heath con ovvietà.
Risero tutti e tre.
Jake mi ha detto che è stata una bella esperienza, quindi senza dubbio sarà fantastico! esclamò invece Maggie e passando lo sguardo dall'uno all'altro.
Assolutamente, ben detto amore mio! scappò ad Heath e Jake non seppe se lo fece apposta o perchè davvero gli era scappato.
Maggie cominciò a ridere di gusto, metre il moro si fece leggermente rosso.
Ma come sei simpatico Heath! fece sempre lei Jake mi aveva detto che eri un tipo davvero in gamba, ma anche una persona molto riservata e di poche parole...eppure mi stai dimostrando l'esatto opposto, o sbaglio?
Jake lo guardò e Heath si girò a sua volta verso di lui.
Dopo tutto quello che abbiamo condiviso girando il film, figurati se mi farebbe senso chiamarlo amore mio e comunque tuo fratello fa uscire fuori il meglio di me! esclamò e ancora una volta questo fece ridere Maggie.
Smettila! rispose il moro dandogli un leggero schiaffo dietro la testa Andiamo che sono quasi le otto e mezzo...ci vediamo dopo sorellina! e le diede un bacio.
La ragazza se lo fece dare anche da Heath e poi li salutò entrando nella sua stanza.
Sei incredibile! Jake lo rimproverò.
Ma dai, scherzavo!
Tu non conosci mia sorella! E' una persona che capisce le cose al volo, quasi come se leggesse nella mente
Heath rise
Tu le hai detto qualcosa?
Nulla...e sai perchè? Per rispettarti...
Arrivarono davanti l'ascensore e premendo il pulsante lo chiamarono.
Non sai quante volte ho voluto chiamare Michelle e dirle tutto, ma poi non l'ho mai fatto, sopratutto dopo aver saputo della gravidanza. Una cosa è la mia sofferenza, un'altra è la sua con un bambino da crescere.
Heath aprì la bocca ma Jake continuò
Non ringraziami...
Sono molto fortunato le porte dell'ascensore si aprirono ed entrarono. Jack Fuckin' Twist.
Jake gli fece una linguaccia.
Sai cos'è?...sono rimasto molto colpito da una tua qualità...quella di non arrendersi....Michelle lo farebbe...Naomi l'ha fatto... e così è stato con tutte le altre...
L'ascendore si fermò e loro uscirono, entrando invece nella hall.
Beh rispose Jake alzando le spalle sorridente Forse in amore, le donne sono meno combattive...
Ed entrambi fecero una risata fragorosa, non pesandolo veramente.
Come scusa? si avvicinò a loro Anne Hathaway che evidentemente aveva sentito la battuta del moro.
Non è assolutamente vero...noi donne non solo siamo combattive, ma siamo essere spesso anche molto vendicative!
I due ragazzi sgranarono occhi e bocca facendo finta di essere spaventati.
Non vorrei essere nei panni del tuo fidanzato rispose Heath
Anne gli fece una linguaccia. Jake invece le passò un braccio attorno alle spalle
Bel vestito...
Grazie e la linguaccia venne rivolta anche a lui.
...
Photocall, interviste, e proiezioni andarono alla perfezione. Il film ebbe molti minuti di applausi e sia i due protagonisti, sia Anne, sia Maggie e anche Ang, non riuscirono a trattenere le lacrime per l'ottimo lavoro fatto e per il successo ottenuto.
Festeggiariono in un localino vicino l'hotel fino a tardi, ma non troppo visto che il giorno seguente avrebber dovuto prendere l'aereo che li avrebbe portati a Toronto, e ad un altro film festival.
Comunque sorellina, questo vestito ti sta d'incanto!
L'ho comprato stamattina, mente voi avete fatto le interviste... e fece un giro su se stessa, facendo svolazzare qua e la il tessuto bianco.
Ora però è meglio andare altrimenti domani
Si lo so Maggie!
La ragazza lo abbracciò
Ancora complimenti...siete stati unici!
Grazie rispose Heath, che era con loro, nel corridoio deserto davanti la porta della camera di lei.
Notte cowboys!
Notte
Notte
Maggie chiuse la porta.
E una è andata... disse Heath sospirando.
Jake gli sorrise, prendendogli la mano.
E abbiamo ancora un periodo lungo davanti a noi!
Almeno non dovrò trovarmi delle scuse per vederti...
Il moro avrebbe voluto baciarlo, ma non se la sentì fuori quel corridoio.
Dormiamo insieme? chiese a Ledger
Certo...
Però da me per favore, altrimenti domani non mi preparo in tempo già lo so...
Heath gli diede una carezza.
Lasciami preparare le valigie e poi sono da te!
Jake lasciò la mano del biondo e lo guardò entrare nella sua stanza.
L'indomani sarebbero tornati in America, in Canada per l'esattezza, lì dove era successo tutto quello che li aveva portati lì in quel momento.
Gli venne in mente per un attimo che lì però ci sarebbe stata anche Michelle.
Non doveva pensarci, aveva una notte intera da passare con Heath, e ce ne sarebbero state altre. Si fidava di lui, ancora una volta.

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Buona sera! Ecco il primo "evento" di cui vi parlavo nello scorso aggiornamento. A parte il primissimo pezzo, quello dal punto di vista di Heath, ho scritto tutto io. Spero che sia stato all'altezza delle vostre aspettative. Felice di sapere (se volete) cosa ne pensate. Alla prossima!

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 - ToRoNtO ***


=TORONTO=

Avevano fatto il viaggio insieme lui, Heath e Anne.
Si erano divertiti come sempre e la stanchezza del giorno prima non si era fatta sentire,
Erano arrivati a Toronto in una serata fredda, tipica del Canada, dove si respirava un'aria fin troppo mancata a tutti e due i ragazzi. Nei loro cuori era comparsa di nuovo quella sensazione che li aveva accompagnati durante le riprese di Brokeback.
Jake sapeva che Michelle li avrebbe aspettati all'aereoporto; Heath gli'aveva accennato con sguardo basso e con un sorriso inconfondibile sulle labbra.
E infatti.. lei si era fatta trovare lì.
Gyllenhaal aveva notato subito il suo enorme cambiamento. Inanzitutto la sua chioma rossa era sparita, lasciando spazio a dei capelli più corti e tinti di un biondo acceso. Ma non era questo il combiamento più importante. Il viso più paffuto, mostrava una sfumatura di gioia in più dall'ultima volta che l'aveva vista. Sotto il giacchetto spuntava il suo pancione, che sfoggiava con un orgoglio... tenero.
Jake era restato un pò indietro rispetto ad Heath e Anne, che erano andati incontro alla ragazza, facendole complimenti ed abbracciandola.
Non era riuscito a fare un passo di più, aveva fissato Michelle per un interminabile momento, mentre uno strano sentimento che non riusciva a decifrare, si era fatto strada dentro di lui.
Finalmente era riuscito a sbloccarsi e a salutarla con brio, dopodichè ricordò che si erano diretti tutti insieme all'albergo prenotato, dove si erano rifugiati subito nelle rispettive stanze, troppo stanchi e decisi a riposare per l'indomani.
Ripensandoci disteso sul letto, Jake non potè trattenersi dal sospirare
.
Sei stato un cretino!
Aveva il presentimento che il giorno dopo non sarebbe stato facile come a Venezia. Non era più padrone dei suoi comportamenti, non riusciva più a trattenere gli impulsi stupidi e assurdi che ogni tanto gli prendevano per ripicca.
Qualcuno bussò alla porta per la terza volta quella sera.
Il ragazzo girò la testa verso di essa, sbuffando fragorosamente.
Poco prima un addetto al servizio in camera era andato a chiedergli se aveva bisogno di qualcosa, per ben due volte in una manciata di minuti. Proprio nei momenti in cui l'attore voleva restare solo, senza essere disturbato, sembrava che glielo facessero apposta!
Si era alzato dal letto, strascicandosi dietro le gambe, e ora poggiava con le mani sulla porta, facendo pressione sull'anta di legno.

Ho detto che non ho bisogno di niente!
Nemmeno di me?
Spalancò gli occhi sorpreso. Poteva riconoscere tra mille quel sussurro, che aveva colpito le sue orecchie e che automaticamente gli aveva fatto aprire la porta.
Scusa Heath..
Il biondo lo fissò divertito, mentre si apprestava ad entrare nella stanza.
Credevo fosse quel.. fissato di un.. cameriere, che ne so! E' venuto a bussare da me due volte stasera..!
Continuò il moro, gesticolando. Infine chiuse piano la porta e si girò verso il compagnio.
Avrà una cotta per te! sentenziò l'altro, con sguardo che nascondeva una gelosia provocatrice.
Allora gli dico che ho già un fidanzato alto e possente, che potrebbe picchiarlo se lui ci prova con me. cercò di scherzare, non voleva mostrare a Ledger la sua malinconia di poco fa, non l'avrebbe voluto fare.
Non è da escludere, sai che sono gelosissimo. Ridacchiò, scuotendo la testa, mentre Jake si spostava sul letto, a sedere.
Perchè io no, eh? tenne il suo pensiero per sè, DOVEVA riuscire a tenerlo per sè.
Heath si guardava intorno, curioso, si trattenne dal desiderio di andare dall'altro, ancora per poco. Prima doveva puntualizzare che non avrebbe potuto stare con lui per molto, in modo meno esplicito.
Certo che questa stanza è davvero troppo grande per una persona sola. Aggirò il problema, cercando di tirare fuori a Gyllenhall le parole che voleva sentire. A Jake parve che una smorfia birichina attraversasse il volto del compagno.
Già.. e poi gli dette le spalle per non fargli vedere il sorriso perverso che si era impossessato delle sue labbra. Ma penso che nessuno mi farà compagnia stanotte.
Dal tono con cui aveva pronunciato quelle parole, si sentiva che era provocatorio.
Damn!
Si accorse di aver sussurrato quelle parole quasi a sè stesso, temendo che l'altro non l'avesse sentito.

Per ora sì. Michelle è crollata, era davvero stanca, poverina..
E invece aveva colto ogni parola pronunciata da Jake e finalmente gli aveva detto quello che gli pesava dentro, per quella situazione. Si era accorto che in quei giorni l'avrebbe trascurato un pò per via della ragazza incinta, che aveva bisogno di attenzioni e cure e che era addormentata nella sua stanza.
Però, ecco, tra un'ora o un'ora e mezzo circa dovrei tornare di là.
Ah, ho capito.
Troppo poco. Si girò a guardarlo, nascondendo un pò della sua amara delusione.
L'australiano lo raggiunse, strisciando carponi sul grande letto e gli circondò teneramente le spalle con le braccia.
Si consolò, Jake aveva capito.. o forse l'aveva accettato senza proteste.
Semplicemente il moro si era rassegnato, anche se gli faceva male, anche se soffriva non poco. Ma per amore di Heath, almeno per ora, doveva subire le sue brevi visite quando la presenza di Michelle era vicina.
Gyllenhaal si liberò dalla stretta dell'altro, facendolo stendere sui cuscini, e quindi avvicinò le labbra alle sue. Violentemente penetrò con la lingua nella bocca del biondo, catturato da una voglia inarrestabile di possederlo, per quel poco tempo concessogli. Quel troppo poco tempo che gli sfuggiva tra le dita.

...
Si erano ritrovati nella loro solita posizione: Jake con la testa poggiata sul petto del compagno, mentre questi con la mano gli lisciava i capelli scompigliati e le labbra erano poggiate sulla sua fronte sudata.
Gyllenhaal si era rilassato del tutto, dimenticandosi del poco tempo rimasto, accoccolato ad Heath, rimase zitto ascoltandogli il respiro tanto amato.

Sai, che tra poco dovrò andare vero?
La voce profonda di Ledger aveva interrotto il silenzio che aleggiava nella stanza.
Mmm..
Il moro annuì. Sì, lo sapevo, ma NON lo voleva. Non in quella notte, non in quel momento.
Non ora. Non voleva più trattenersi dal dire le cose, non dopo tutto quello che si era tenuto dentro.

Heath, a te non da noia.. ecco, stai per avere una bambina. Non ti da noia avere un'amante, voglio dire, tradire così Michelle mentre aspetta un figlio tuo? Forse vorresti stare con lei e basta. E invece ci sono io che complico le cose.
Gli era uscito tutto automaticamente dalla bocca, non aveva mai pensato a quello che aveva detto. Ma aveva dovuto dirlo, gli sembrava di essere di troppo in quel periodo.Soprattutto dopo aver visto come si era comportato Heath con Michelle.
L'australiano non rispose. Era rimasto sorpreso da quello domanda, sapeva che l'avrebbe trascurato in quei giorni, ma non aveva mai pensato che Jake fosse di troppo. MAI. Ma l'altro lo pensava eccome.

Il moro lo guardava accigliato, aspettando una risposta, si accorse che tanto Heath non gliel'avrebbe mai data.
Lascia perdere, allora.
Si staccò dal corpo del compagno silenzioso e si sistemò nel cuscino accanto.
Sai cosa?! Questo tuo silenzio mi fa irritare! Il moro continuò.. Non capisco perchè non me lo vuoi dire?!
Heath tirò via le coperte, mentre si alzava e iniziò a vestirsi frettolosamente.
Sì, bravo. Scappa! Non sai fare altro che questo: SCAPPARE! Dopotutto meglio fare quello che dire la verità, no?! Basta solo che tu me lo dica, DIMMELO! Dimmi che sono di troppo e io andrò via dalla tua vita!
Ledger aveva finito di mettersi i suoi vestiti e lo guardava con sguardo scandalizzato.
Ma cosa stai dicendo?! Ma ti senti quando parli?! sbottò così all'improvviso, senza pensarci.
Io non ho mai pensato che tu fossi di troppo. MAI! Come ti fa a venire in mente una cosa del genere?! COME CAZZO TI HA FATTO A PASSARE ANCHE PER UN SECONDO QUELLA STUPIDATA?! Dimmelo tu, questo! Non ti capisco, sai. Sei stato zitto per tutta le sera e ora te ne esci con una cosa del genere?! Perchè dubiti di me e del mio amore?! DIMMELO JAKE!
Il moro era immobile su letto, aveva ascoltato ogni parola di Heath senza aprire bocca e adesso.. non riusciva a pensare. Non riusciva a dire qualcosa. Nemmeno un semplice.. scusa. Niente.
L'australiano aspettava con le mani suoi fianchi, pronto a perdonarlo per aver detto una stupidata. Si stupì del silenzio del compagno, non riuscì a capirne il motivo.

Vaffanculo, allora!
Uscì dalla stanza furibondo. Allora era vero: Jake dubitava dei suoi sentimenti, di lui. Ritornò nella sua stanza, facendo il più piano possibile, anche se era così difficile. Quella domanda e quel silenzio dell'altro lo tormentarono finchè non si addormentò nel buio della sua stanza.
Jake non riusciva a muoversi. Aveva sbagliato, aveva rovinato una discussione semplice che poteva trasformarsi in una riappacificazione più che passionale.
Accidenti a me e al mio silenzio!
Gettò violentemente il cuscino su cui era poggiato, lontano dal letto.
Allora era vero: non riusciva più a controllarsi, non era più padrone dei suoi comportamenti.
Non riuscì a fare altro che piangere dalla rabbia, con i capelli fra le mani e il volto appoggiato ai ginocchi. Quanto poteva cadere più in basso di così la sua disperazione?


..........
Un rumore gli ronzava nelle orecchie.
Un fastidioso bip bip riempiva il silenzio della camera, dove Jake a notte fonda si era addormentato sfinito.
Il lenzuolo lo copriva a metà e la testa piegata poggiava sul materasso.
Bip bip
Il ragazzo era ancora in fase di trans quando scaraventò la sveglia sul pavimento, accanto al cuscino che aveva lanciato quella notte stessa dalla rabbia.
Jake si rigirò tra le coperte e si riaddormentò subito, non ricordandosi che da lì a pochi minuti avrebbe dovuto incontrarsi con gli altri per colazione.

...
Lo abbiamo aspettato per 20 minuti, dov'è finito?
Ang si stava lamentando per l'ennesima volta quella mattina.
Lui e gli altri stavano per leggere il programma della giornata, ma l'assenza di Jake li aveva fatti attendere molto, così per passare il tempo avevano iniziato a mangiucchiare qualcosa.

Non penso che Jake l'avrà a male! aveva detto Anne per incitare gli altri ad iniziare il pasto.
E avevano finito col mangiare tutta la loro colazione.
Heath non capiva cosa stesse facendo l'altro nella camera di sopra. Aveva semplicemente fatto spallucce quando Ang gli aveva chiesto che fine avesse fatto il moro. E non ci aveva nemmeno pensato su, ma ora si stava preoccupando, di solito Gyllenhaal non era mai in ritardo.

Vado io a vedere che fine ha fatto, Jack Nasty! Ma penso sia ancora a letto quel dormiglione!
Si alzò, dopo aver suscitato dei sorrisi agli altri, consolati dalla decisione e dalla battuta del biondo.
Corse verso l'ascensore e premette il tasto del quinto piano.

Spero tu sia davvero a dormire Jake!
Si sistemò la giacca marrone a righe, abbottonandola, pensando per un momento al peggio. Alle sue parole della notte scorsa.. forse aveva sbagliato ad urlare e ad andare via in quel modo.
L'ascensore si fermò e si aprì.
Heath corse verso la stanza del compagno.

Apri, Jake!
Bussò insistentemente varie volte, prima che una chioma scura facesse capolino dalla porta.
L'australiano tirò un sospiro di sollievo.

Ma che fai? Sei in ritardo!
Jake lo guardò stranito. Non si era accorto dell'ora, una volta alzato.
Si girò verso il comodino, ma non c'era segno della sveglia.
Aggrottate le sopracciglia, si avvicinò al lato destro del letto e.. vide a terra l'orologio fermo alle 8.30.

Oh cazzo!
L'altro era rimasto sull'uscio della stanza.
Ma che hai fatto stanotte?
Jake si ricordò tutto ad un tratto quello che era successo quella mattina presto.
Che ore sono?!
Beh, è tardi. Sono le 9 e mezzo circa, abbiamo la conferanza stamattina, però. Ang ci doveva dire tutto a colazione, ma per colp.. ma ti abbiamo aspettato per leggere il programma.
Sospirò forte, guardando il compagno severamente. Non sembrava ancora conscio di sè.
Scusatemi tanto..
Gyllehaal si girò verso di lui, con aria triste. In realtà la colpa di quel ritardo non era dovuto a lui, ma a quello che era successo la notte prima.
Ma che fai lì impalato a guardarmi? Heath non potè trattenere un risolino, causato dall'irresistibile tenerezza di Jake, che a sua volta sorrise rincuorato.
Ieri sera...
Avvicinandosi sempre più a Heath, gli fece cenno di entrare per continuare il discorso della notte scorsa. Non sapeva cosa l'altro gli avrebbe detto, ma sembrava reagire bene. Abbassò la testa per non incontrare il suo sguardo indagatore.
Ecco, Jake. Vorrei solo che tu non dubitassi di me. Io sono insicuro di molte cose, ma non su di te.
Detto questo chiuse piano la porta. Voleva chiarire la situazione, prima di risfociare in un litigio. Cercò di stare calmo.
Lo so.. scusami, non ero.. in me. Sai averti visto con Michelle incinta, appena sceso dall'aereo.. non so, mi ha fatto dire quella cosa.
Heath lo guardò sospirando. Finalmente Jake aveva ammesso di aver sbagliato. Un dei suoi tanti pesi sul cuore svanì. Gli andò incontro abbracciandolo forte.
Non ti preoccupare. E scusami se ho alzato il tono con te. Ti ho fatto stare ancora più male.
Jake sorrise. Adesso era molto più sereno, la sensazione che l'aveva accompagnato tutta la notte, quella brutta bruttissima sensazione era sparita.
Eh però adesso sbrigati a prepararti dormiglione! Gli altri si stanno preoccupando!
Gli diede una pacca sul sedere, sciogliendo l'abbraccio e ridendo felice.
Jake gli fece una linguaccia e velocemente tirò fuori dall'armadio dei jeans e una camicia bianca.
Se li mise in fretta sistemandosi alla meglio, dimenticandosi della giacca appoggiata alla sedia la sera prima.

Andiamo?
Vedendo Heath ancora in stanza, osservarlo curioso, assunse un atteggiamento confuso.
Ma cos'hai stamattina? Rise il biondo, buttandogli addosso la giacca dimenticata.
...
Ang aveva letto velocemente il programma della giornata: avrebbero avuto la conferenza stampa alle 11.00, mentre lo screening del film ci sarebbe stato di pomeriggio verso le cinque.
Avrebbero avuto gran parte della serata libera.

Ti accompagno a mangiare un boccone se vuoi..
Anne si mostrò disponibile per fare quattro chiacchere con Jake, mentre quest'ultimo mangiava la sua colazione.
La ragazza era ormai diventata una sua cara amica. Appena finirono raggiunsero gli altri fuori dall'albergo.

Eccovi qua!
Il moro non si era ancora accorto di Michelle fino a quel momento. Durante il loro incontro per la lettura del programma, non aveva aperto bocca, ma adesso Jake poteva notare ancora di più il suo pancione e la sua nuova bellezza. La luce del mattino riusciva a risaltarla.
E soprattutto, Jake non riusciva a distogliere i suoi occhi dalla mano della ragazza stretta delicatamente dalla mano più grande e prottetrice del compagno, Heath.

...
La press conference andò molto bene, come sempre coronota da battute e risate.
Seguì un photocall per tutti, sia individuali che di gruppo.
I quattro attori si ritrovarono insieme verso le tre di pomeriggio, dopo aver pranzato assieme, seduti al tavolo del bar.

Certo che tu, Jake sei proprio dispettoso. A fare tutte quelle battutine su te stesso e Heath.. Anne non riusciva a smettere di ridere, ricordando le facce e le parole che il ragazzo aveva fatto e detto ai giornalisti che li chiedevano cosa avevano provato lui e il compagno a girare alcune scene.
Ma perchè Heath, allora? Ha una lingua biforcuta a volte! Michelle guardò storto, ma pur sempre divertita, il ragazzo che le stava accanto.
Ma perchè voi ragazze, ve la prendete con noi e ci attaccate così?
Il ragazzo biondo si finse offeso per un attimo, mentre guardava strano la povera Anne che stava letteralmente uccidendosi dalla risate.
Dopotutto.. abbiamo detto la verità!
Bene, adesso si che Anne stava rischiando la morte. Jake non aveva potuto trattenersi dal dire.. beh, la verità.
Il ragazzo si sentì colpire piano la gamba sinistra e si accorse che Heath lo stava fissando scuotendo la testa, ridendo.
Per poco al moro non gli andò di traverso l'aperitivo che stava bevendo.

Certo che solo tu puoi bere un'aperitivo dopo mangiato!
L'australiano cambiò definitivamente discorso.
...
Michelle si era riposata per tutta l'ora seguente e si stava ancora preparando quando Heath le disse che sarebbe andato a "prendere" Jake nella sua stanza per andare tutti insieme alla proiezione.
Va bene, ma ti avverto che Anne si è già avviata là per firmare autografi.
L'australiano uscì dalla stanza e, preso l'ascensore, andò a bussare a quella dell'amico. Sentì la voce di quest'ultimo avvicinarsi sempre di più, fino a ritrovarselo, a parlare al telefono, in faccia.
Scusa Heath è il mio agente.
Oh volevo chiederti se potevi venire con noi allo screening. Gli uscì solo un sussurro, quindi si schiarì la gola, alzando le sopracciglia.
Eh, non penso di venire con voi, ne ho ancora per un pò... avviatevi pure.
Ok
L'australiano aveva già imboccato la strada per raggiungere Michelle che lo stava aspettando all'ascensore quando la voce del moro lo richiamò per un attimo.
Ehy Heath...
Jake si accorse della ragazza vicina.. troppo vicina a loro.
Bel vestito, darlin'!
E gli fece l'occhiolino, salutando, poi Michelle.
..........
Jake aveva raggiunto gli altri alla proiezione, che andò molto bene e "Brokeback Mountain" riscosse anche a Toronto successo.
Visto che avevano finito di cenare abbastanza tardi, Michelle decise di tornare in stanza per stendersi sul letto e riposarsi.

Io fumo una sigaretta qua fuori... con Jake e poi vengo su.
La baciò e la osservò andare via per il corridoio.
...
Stasera non posso venire da te.. scusami. E' che non penso di riuscire a convincere Michelle a "lasciarmi andare"
Dette un altro tiro alla sua sigaretta, prima di osservare la reazione del moro.
Oh, sei sicuro?
Yep. Purtroppo.. volevo coronare la nostra riappacificazione, ma non ci riusciremo stasera..
Jake sospirò, annuendo.
Oh.. beh c'è sempre la prossima premiere. Ma sarà a Novembre e a.. LA, mi sembra.
Di conseguenza guardò in terra, per fare l'indifferente.
Michelle.. ci sarà?
Heath sorrise, cercando di guardarlo negli occhi, abbassandosi un pò.
Non penso proprio.
Il compagno alzò lo sguardo, facendo notare all'altro una certa luce maliziosa negli occhi.
L'australiano si mise a ridere
Ahahaha.. Jack Nasty!
...
Salirono in ascensore, premendo il tasto del quarto e quinto piano.
Solo che non so se ci sarò io. Sai con Matilda nata da pochi giorni.. Ti telefonerò!
Jake rimase un attimo di sasso, ma non volle rovinare nient'altro. In quei giorni avevano discusso abbastanza. Non disse niente, ma lo invase un bisogno di stringerlo forte e baciarlo. E così fece, prendendo Heath per il colletto della giacca, mentre l'altro gli passava le sue mani sulla schiena.
Erano pericolosamente sull'orlo del rasoio.
Ad un certo punto l'ascensore si fermò.

Che coincidenza!
Heath sorpreso, guardò l'altro, intento a baciargli il collo.
Poi quest'ultimo si stacco e con la mano vicino al tasto dello STOP dell'ascensore, guardò l'altro ridendo.

Già che coincidenza!
Sei un pazzo..
Continuarono a baciarsi allungo fino a quando Jake non si sbottonò la zip dei jeans.
Non vorrai mica farlo qui dentro?!
Il biondo lo guardò leggermente stupito, ma per niente serio.
Che cosa sto facendo secondo te?
No dai, Jake devo tornare su. Michelle si starà preoccupando, non si è sicuramente addormentata.
Jake lo guardò in modo scherzoso..
Digli che si è fermato l'ascensore.
Dai avremo tempo per questo
Heath gli accarezzò la guancia. Non voleva fare sesso in ascensore, gli sembrava troppo frettoloso per due come loro.
Jake premette di nuovo il pulsante e l'ascensore riprese la sua salita. Sorrise, ma non nascose all'altro il suo disappunto.
Ma sì, avremo tempo!
Arrivarono al quarto piano e Heath salutò il compagno baciandolo di nuovo. Poi uscì dall'ascensore, ma si sentì riprendere il braccio e fu tirato indietro dall'altro.
Non andare, vieni da me..
Ledger lo riguardò teneramente
Non posso, davvero.
I want you! I want you so bad.. I want you, you, you, you! I want you so bad, it's driving me mad..
La prova canora del moro non convinse Heath, che si mise a ridere e ritornò un attimo in ascensore per accarezzarlo.
Dovrai tenere a bada le tue voglie per stasera
Gyllenhaal alzò le sopracciglia
Guarda che io lo facevo per te! Come farai senza di me stasera?
L'altro ci pensò un pò su, poi sorrise.
I'll pretend that I'm kissing the lips I am missing, and hope that my dreams will come true!
Aveva trovato il modo per prenderlo in giro, rispondergli per le rime.. o meglio, per canzoni dei Beatles.
Gli fece una linguaccia, mentre l'altro sorrideva facendo il finto offeso.
Heath fuckin' Ledger
Buonanotte, cowboy!
Le porte dell'ascensore si chiusero.
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Parte completamente scritta da ALLY. Quindi qualunque pensiero o commento riguardo il capitolo sarà rivolto a lei. Alla prossima!!!

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 - StAy WiTh Me ***


=STAY WITH ME=



Ancora una volta Jake era circondato da folle scalpitanti e urlanti il suo nome, ed da una miriade di flash al secondo, provenienti da ogni direzione, ovunque si girasse. Con lui c'erano Maggie e Peter, per fortuna, ma anche se si fosse ritrovato da solo, su quel tappeto rosso, se la sarebbe saputa cavare. Gli provocava una soddisfazione immensa sapere che tutte quelle persone, o almeno quasi tutte, erano lì per lui. E poi era a "casa", a Los Angeles. Il problema però, che lo perseguitava da un pò ormai, stava nel fatto che anche in compagnia di sua sorella, di Peter, di qualche amico o collega, si sentiva solo lo stesso. Ogni tanto si rimproverava tra se e se di essere fin troppo paranoico e nostalgico. Ma era così ogni qual volta ricordava che Heath non era con lui. Da Toronto erano passati circa due mesi, in cui non si erano visti, neanche quando era nata Matilda.
Quello era solo l'inizio, non osò immaginare cosa sarebbe successo in seguito se l'attesa sarebbe stata ancora più lunga.
Ritornò con i piedi per terra, sorridendo ad una nuova marea di fotografi e poi a sua sorella.
Dunque Heath non verrà giusto? gli chiese proprio lei,
Jake scosse la testa cercando di non far trasparire il suo dispiacere
Sai...Michelle è ancora in covalescenza post parto, quindi Heath ha preferito rimanere a prendersi cura di lei
Ha fatto bene! Che ragazzo d'oro!
Maggie sospirò e Peter la guardò offeso.
Jake fece una mezza risata mentre la ragazza diede una carezza al compagno.
Non hai ancora visto la bambina? chiese quest'ultimo cercando di divincolarsi scherzosamente dalla ragazza.
No...ma sto cercando di organizzarmi per andarli a trovare.
Eh certo! Sei anche il suo padrino, è un tuo dovere!

Jake fece loro una linguaccia Stasera dovrei sentirmi con Heath concluse, prima di alzare una mano per salutare Ang che in lontananza lo aveva chiamato.
Era la verità counnque: Ledger lo aveva chiamato due giorni prima, chiedendogli di fargli avere sue notizie non appena fosse tornato a casa dopo la premiere, qualunque fosse stato l'orario.
Ovviamente... aveva detto prima di salutarlo Della premiere non me ne frega niente!


*


Era mezza notte passata e Matilda non ne voleva proprio sapere di addormentarsi. Michelle a letto ed Heath aveva deciso di occuparsi lui della bambina.
Avanti piccola...cosa c'è?? disse per l'ennesima volta, mentre lei continuava a piangere.
Michelle alla fine lo raggiunse dopo pochi minuti e se la fece dare in braccio. Incredibilmente, Matilda sembrò calmarsi.
Ma come?... si lamentò lui.
La ragazza sorrise la mamma è sempre la mamma!
Heath scosse prima la testa, poi le diede un bacio sulla guancia. Era in momenti come quelli che Michelle diventava dolcemente irresistibile facendolo sentire totalmente legato a lei e alla bambina.
Ma quando pensava a cose di quel genere gli ritornava subito in mente Jake che in fatto di dolcezza a volte avrebbe battuto chiunque!
Lo sguardo che gli rivolse nel momento in cui si salutarono a Toronto era un'immagine fissa, la prima cosa che pensava al mattimo appena sveglio e alla sera prima di abbandonarsi al sonno.
Vieni a letto? Michelle aveva appena messo Matilda nella culla e lo stava aspettando davanti la porta della camera da letto, sbadigliando.
Aspetto la chiamata di Jake...è alla premiere di Brokeback a Los Angeles
E' vero...me ne ero dimenticata...
Heath sorrise e guardò l'orologio che indicava l'una meno venti.
Però non fare troppo tardi...se non ti chiama per l'una lascia stare...Vi potete anche sentire domani con più calma...Heath annuì Va bene, non ti preoccupare.Le andò vicino e le diede il bacio della buona notte, dopodichè si diresse in cucina dove prese il pacchetto di sigarette dal tavolo.
Alle due e un quarto, dopo la quinta sigaretta, decise di andare a dormire, anche perchè era stato gran parte della giornata ad accuparsi di Matilda e si era stancato parecchio.
Ritornò in cucina per posare sigarette e accendino e dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua sentì la vibrazione del cellulare sul legno del tavolino.
Si affrettò a prendere una giacca e uscì fuori al balconcino per rispondere.
Era ora... disse con stanchezza.
Perdonami, ma prima non ho potuto...tra l'altro pensavo che ormai a quest'ora l'avessi spento...sono le due passate lì, no?Si Heath sospirò. E da te... ci pensò un secondo Le undici e un quarto no?
Esatto!
E sei già tornato a casa?

No, sono all'after party, me ne sono uscito un attimo fuori al terrazzo giusto per prendere un pò d'aria e ho pensato di chiamarti altrimenti si sarebbe fatto davvero tardi.
Ancora per poco e avresti trovato davvero il cellulare spento, stavo per andare a dormire...
In effetti, ti sento molto stanco...
Matilda è già molto agitata...a casua di mal di pancia e non so cos'altro...
Jake non rispose
E Michelle sembra avere una bacchetta magica, quando è con lei si calma sempre!L'altro rise La mamma è...
La mamma lo so!
rispose Heath infastidito.
Jake rise ancora Comunque e poi si fece serio Non voglio trattenerti, va a dormire ci sentiamo domani...
No dai Jake...ho aspettato la chiamata per due ore...e mi lasci così?
Va bene...cosa vuoi sapere?
Come è andata la premiere?
Ma non avevi detto che non te ne fregava niente?

Heath fece una mezza risata Ora mi interessa...
Jake sbuffò divertito Molto bene...Ang felicissimo come sempre e ancora una volta si è fatto tutto rosso, come a Venezia e a Toronto!
Risero entrambi. E' un grande
Si assolutamente...

Silenzio per qualche secondo.
Mi manchi... Jake non riuscì a trattenersi.
Heath sentì subito il suo viso infiammarsi.
Anche tu riuscì a sussurrare.
Desidero tanto vederti...pensavo di venirvi a trovare...
Certo! Quando???
Mmm...pensavo, il prossimo fine settimana?

Heath ricordò con felicità che non era occupato.
Va benissimo!...
Poi ti do la conferma in questi giorni
Ok...ma ovviamente ti ospitiamo noi eh?

Jake rimase perplesso Ehm...non lo so Heath, in realtà Maggie mi ha messo a disposizione casa sua visto che lei e Peter sono fuori per due settimane...
Ma no Jake! Non ci sono problemi...Michelle non dirà certo di no!
Heath il tono del moro divenne grave Non posso...ti ringrazio, ma non posso...
Quale'è il problema?
Come?...è Michelle...
Ma lei non sa nulla
Appunto

Heath si fermò a pensare.
Hai ragione...scusa Jake.
Non devi chiedermi scusa...però non credo mi sentirei a mio agio in una situazione del genere...posso fingere, ma preferisco non farlo. So che Michelle mi ospiterebbe volentieri, e prevedo che mi inviterà sicuramente a consumare i pasti da voi, ma...se sapesse che mi scopo il suo compagno...
e fece una risata che servì ad alleggerire il momento. Anche Heath rise e Jake continuò
Vedi il lato positivo della cosa...in casa tua, c'è Michelle, la bambina...quindi nulla, neanche un misero bacio...nella casa vuota di Mag...saremo solo noi...
Heath si grattò la testa
In effetti...scemo come sono non ci avevo neanche pensato.
Jake scosse la testa ma ovviamente Heath non potè vederlo.
Si, sei proprio scemo...
Altre risate e poi il biondo sentì una voce femminile rivolgersi a Jake che rispose che era a telefono con lui.
E' Maggie...te la passo
Prima di poter dire altro, la voce della sorella di Jake, allegra, gli chiese come stava.
La loro convesazione durò neanche un minuto poichè anche la ragazza aveva notato la sua voce un pò stanca. Fratelli di nome e di fatto.
Vai ora...ci sentiamo in questi giorni... riprese Jake
Va bene...buon proseguimento di serata.
E a te buona notte...
Ciao Jack Fuckin' Twist!
Ciao Heath!

E fu il moro a staccare per primo, senza poter aggiungere ciò che voleva aggiungere, perchè sua sorella era ancora lì con lui.
Heath spense il cellulare e si stropicciò gli occhi. Tornando in camera da letto notò che Michelle aveva lasciato la lampada sul comodino accesa, ma dormiva profondamente, cosa che stranamente anche lui fece appena messa la testa sul cuscino.

Jake atterrò a New York il venerdì successivo, nella tarda serata. Prese un taxi, che lo accompagnò fin sotto l'appartamento della sorella, che era partita il giorno precedente. La casainfatti, era ben in ordine, ed odorava solo un pò di chiuso.
Il moro non disfò neanche la piccola valigia che aveva portato con se e decise di andare subito a letto.
Appena messo piede fuori dall'aereo, gli era salita una strana euforia per tutto il corpo, nonostante sapesse che per vedere Heath avrebbe dovuto aspettare ancora parecchie ore...

Il giorno seguente, si svegliò ancora più euforico e nervoso, quella stessa sensazione che in passato aveva provato con l'avvenire di eventi particolari, come il proprio compleanno, l'uscita di un nuovo film, o ancora precedenti, le vigilie di recite scolastiche o esami...
Quell'emozione però, era centomila volte più bella, e a volte gli era stato difficile nascondere la propria felicità, sopratutto ai parenti.
Non avrebbe voluto farlo, gli stava costando molto mentire alla propria famiglia, anche se Maggie qualcosa sempre sospettava e ancora stranamente non chiedeva.
Lui lo faceva per Heath. C'era una famiglia e una bambina di mezzo. Quante volte aveva pensato di mandare tutto all'aria e di lasciarlo, almeno il senso di colpa sarebbe in qualche modo diminuito... Il guaio è che in quel modo, al suo posto sarebbe comparso un rimorso molto, troppo difficile da mandare via.
Per la prima volta poi, Jake ebbe la sensazione che neanche sua sorella sarebbe stata dalla sua parte...
Amava Heath, e sarebbe dovuto bastare. Poteva sentirsi in colpa a causa del suo essere amante di una persona, il suo mogliore amico, con una figlia appena nata, e con una compagna sempre sua amica. Amava Heath, e almeno di questo non si sarebbe mai sentito in colpa o pentito.
Si fece una doccia veloce, si rasò e uscì dall'appartamento pochi secondi prima della chiamata di Heath che gli disse di essere quasi arrivato lì.
La sua bella jeep comparve nel vialetto dieci minuti dopo e Jake non ebbe alcun dubbio che si trattasse di lui anche se per un attimo si tolse gli occhiali da sole per guardarla bene.
Meccanicamente un sorriso ebete gli comparve sulla faccia e le sue gambe lo portarono quasi in mezzo alla strada.
Vuoi farti investire per caso? fu il commento divertito del biondo, appena fermata la macchina e aperto lo sportello per farlo entrare.
Jake rise Ciao eh! rispose ed entrò quasi sbattendo la porta.
Ehi Jack Nasty calma...
Ma il moro si era già sbilanciato verso di lui e lo aveva abbracciato.
Non ero più nella pelle sussurrò.
Non lo avevo capito anche Heath lo strinse tra le risate.
Ma si staccarono subito dopo, avendo notato qualcuno che li osservava dall'altra parte della strada.
Sarà meglio andare fece Ledger sospirando.
Jake annuì sorridendo, ma senza distogliere un attimo lo sguardo da lui, cosa che fece per tutto il viaggio. Non era mai stato nel loro appartamento e non aveva neanche idea di dove si trovasse. Da quello di Maggie a lì comunque ci impiegarono quasi quindici minuti.
Carino il palazzo...ed è anche in un quartiere circondato dal verde...e...neanche molto lontano dal mare...lo immaginavo disse al biondo che in risposta gli fece una linguaccia e lo invitò ad entrare.
Abitiamo all'ultimo piano, ma ci sono buone possibilità di strasferirsi al primo...a Michelle non piace molto stare troppo in alto. Jake non rispose, mentre Heath schiacciò il pulsante per chiamare l'ascensore.
Ah! esclamò improvvisamente il moro facendo sobbalzare l'altro Ho un regalino per la bambina e tirò fuori un pacchetto dalla tracolla Da parte mia, di Maggie e di Peter finì sorridendo.
Heath lo prese e per un attimo sembrò perplesso.
Jake...non dovevate...davvero e lo abbracciò. Grazie.
L'ascensore arrivò.
Heath ricordò subito un episodio di Toronto e una volta chiuse le porte non riuscì a non dirlo a Jake.
Ci sei rimasto male, l'ultima volta che siamo stati in ascensore, che non ho voluto...insomma...
Ma di che stai parlando?
Di Toronto!
Jake lo gurdò alzando le sopracciglia e poi scoppiò a ridere
No scosse la testa
Questa volta fu Heath ad alzare le sopracciglia, scettico.
Ok...ok...un pochino... si arrese il moro.
Però... continuò surrurrando e avvicinando la bocca all'orecchio del biondo Puoi sempre rimediare...
Dio solo avrebbe potuto sapere cosa gli avrebbe fatto Heath dopo quella frase. Se solo non fosse stato per un piccolo e fastidiosissimo incoveniente.
Ci sono le telecamere sussurrò in risposta.
Il sorriso malizioso di Jake scomparve, e al suo posto comparì uno sbuffò.
Heath però sorrise, e l'ascensore si fermò.
Jake fu poi preso da un inaspettato nervosismo appena arrivati davanti la porta, dove sospirò. Senza preavviso, Heath gli prese una mano e se la portò alla bocca, baciandola.
Il moro aprezzò il gesto. Heath forse non era bravo a parole, ma a gesti a volte sorprendeva davvero.
Appena aperta la porta, si sentì il pianto di Matilda, che li raggiunse subito in braccio alla madre.
Mati...guarda chi è torntato...papà...e c'è anche lo zio Jake...
Michelle si dondolò qua e la mentre li raggiungeva.
Piccola... fece Heath dando un bacio alla figlia ed una carezza alla ragazza.
Jake si scolse completamente alla vista della bimba che pur avendo su per giù solo un mese, già somigliava molto al papà.
E' bellissima... disse con sincerità e Michelle gli sorrise per poi passare Matilda ad Heath in modo da poter salutare l'amico.

Come previsto, Jake fu invitato a restare con loro non solo per il pranzo, ma anche per la cena, che in realtà fecero in un ristorante, ed infine per il pranzo della domenica. E ciò significò neanche un momento da poter passare da solo con Heath.
Tra l'altro, il moro si sentì più di una volta a disagio, sia nei momenti di "tenerezza" tra i due neo-genitori, sia nei momenti in cui si parlava della sua vita privata e sentimentale visto che dovette nella maggioranza dei casi inventarsi una balla. E fu una balla a permettere ai due ragazzi di poter avere un pò di tempo per loro...
Hai l'aereo tra due ore allora? gli chiese Heath dopo essere entrato per primo nell'appartamento di Maggie.
Si... confermò Jake Tra due ore di domani... e scoppiò a ridere.
Il biondo si fermò a guardarlo per un attimo sorpreso, poi scoppiando a ridere anche lui.
Jack fuckin' Twist esclamò prima di prenderlo per le spalle, spingerlo contro il primo muro che si trovò di fianco, e poterlo baciare. Durò a lungo quel bacio, tanto che ad un certo punto dovettero staccarsi a forza per mancanza di ossigeno.
Vieni Jake lo prese per mano trascinandoselo in camera da letto, dove si stese sul letto e lo fece a sua volta stendere ma su di lui.
Mi mancava tutto questo... sussurrò Heath sollevando la felpa dell'altro e buttandola a terra.
Cosa?
Il biondo si tolse anche la sua e comiciò poi a sbottonare la camicia del moro
Il tuo sorriso...i tuoi occhi azzurri...il tuo profumo...il tuo corpo...
Jake rimase assolutamente e felicemente spiazzato e rispose con un bacio.
Anche a me mancava tutto di te... poi disse staccandosi. E' così difficile passare le giornate...
Heath lo guardò con dispiacere e abbassò lo sguardo.
Jake si maledì per quello che aveva detto, nonostante lo pensasse veramente, e per un attimo ebbe paura di aver rovinato tutto.
Non pensiamoci ora... fu Heath stesso a dirlo, togliendogli la camicia e tornando a spogliarsi.
Avevano così sentito il bisogno dei reciproci corpi, che non c'era stato bisogno di dirlo, e Jake ebbe anche "l'onore" di poter essere lui a prendere in mano le redini della situazione, cosa che fino ad allora aveva fatto Heath., o almeno, all'inizio...
...
Jake... Heath prese un bel respiro per riprendersi Accidenti...sono senza fiato!
Il moro rise prendendo a sua volta una boccata d'aria.
Cosa c'è? Hai perso l'allenamento per caso?
Tu invece no a quanto ho visto!
Jake rise ancora di più
Scemo... e poggiò il mento sul petto del biondo, guardandolo poi intensamente per diversi secondi, di silenzio.
Cosa? gli chiese Heath curioso
Ti amo...
Ledger si grattò il capo, inaspettatamente cominciò a tremare e gli occhi si fecero lucidi. Il moro alzò il capo per guardarlo meglio.
Anche io Jake...e mi dispiace per questa situazione...
Shhhhh Gyellnhaal gli mise un dito sulla bocca Heath...amore...lo abbiamo deciso insieme...e a me va bene daccordo? Voglio che sia chiaro una volta e per tutte! Lo so, quando non siamo insieme mi sento malissimo, mi passa la voglia di fare anche le più semplici cose...ma poi ripenso ai tuoi sorrisi, a quando mi dici di amarmi e il mio cuore si riempie di gioia...
Heath gli prese il viso e lo accarezzò. Ed è in momenti come questi che lo penso davvero...lo sento nel più profondo della mia anima...
Jake gli prese le labbra, prima che le lacrime potessero raggiungere anche i suoi occhi.
Vorrei tanto che restassi con me stanotte...
Quanto vorrei anche io...ma a Michelle verrebbe un infarto...
Possiamo sempre dirle che mi hanno cancellato il volo e che andiamo a bere qualcosa e che tra una cosa e un' altra...
Non ci cascherà una seconda volta...
Cosa? In che senso?
Alma ci ha creduto...Michelle no... e finì il tutto con una risatina.
Jake fece il finto offeso Era un'idea...
Comunque, per ora posso restare ancora un pò... rispose Heath guardando l'orario sul cellulare e costatando che quello era l'orario esatto in cui Jake aveva detto sarebbe partito.
Comunque... riprese il moro dopo aver piazzato il capo sulla spalla dell'altro Matilda è bellissima...
Grazie Heath sorrise ...dici sul serio?
Certo che dico sul serio scemo!...a parte il fatto che pianga, ma è normale nella maggiorparte dei neonati è davvero una bella bambina...
Heath gli sorrise, e lo strinse a se, chiudendo gli occhi e sospirando.
Jake...pensavo esclamò poi dandogli un bacio sul capo E se ci incontrassimo in montagna qualche volta?
Il moro si alzò a guardarlo aprendo la bocca, da cui però uscirono solo fragorose risate.



...
Jake si era dispiaciuto tantissimo alla notizia di non poterlo avere per il suo compleanno. Heath aveva provato in tutti i modi a liberarsi proprio per quel giorno, ma non ci era riuscito.
Jake si era arreso alle sue dolci parole, anche se dentro di se represse un pò di rabbia.
Era comprensivo nella maggiorparte dei casi. Heath doveva prendersi cura di Matilda, e di Michelle anche, questo ormai era assodato, ma spesso, sentiva quel bisogno fisico che non lo faceva ragionare per niente, e di contro, lo faceva diventare insopportabile, e questo lo abbatteva parecchio.
Insomma, quando Heath non c'era, quando un giorno non riuscivano a sentirsi, ecco che la mancanza diventava terribilmente reale, e reale era anche la rabbia, il non poter vivere quella relazione, di doversi adattare sempre all'altro.
Era forse un discorso egoista, ma dall'altra parte Jake si fermò anche a riflettere sul fatto che mai avrebbe potuto immaginare di trovarsi a vivere una situazione del genere.
Innamorarsi di un uomo, e avere una relazione clandestina con lui, e ancor di più, desiderarne una definitiva, una vera, pubblica e la cosa che sorprese più se stesso, fu che non gli importava nulla di quello che avrebbero pensato tutti gli altri.
Era passato ormai più di un anno da quando aveva conosciuto Heath. Il suo comportamento era sempre stato strano, sopratutto nei suoi confronti, ma paradossalmente era stato quello a farlo innamorare di lui. Quel suo atteggiamento sempre indeciso, nervoso, e talvolta un pò violento, che aveva riversato anche nel suo Ennis.
Fisicamente, era stata una sorpresa all'inizio ritrovarsi a pensare continuamente alle forme "maschili" invece che a quelle femminili, e più precisamente a quelle di Heath.
Questo non subito però. Quel bacio a casa del biondo lo aveva completamente spiazzato, anche perchè non gli era dispiaciuto, e ci erano voluti quei primi mesi separato da lui per capirlo fino in fondo. Quando lo aveva rivisto, aveva avuto la prova che qualcosa sentiva, e dopo, con Brokeback, il tutto era aumentato. Si sentiva davvero come Jack e si era innamorato di Ennis e di Heath.
In quel momento era assolutamente sicuro di ciò che provava, e ogni giorno che passava ci vedeva sempre meno dello "strano".
Aveva aperto il suo cuore, aveva aperto completamente se stesso, pronto ad accogliere la sue debolezze, ma si era accorto troppo tardi che capire Heath era ancora più difficile di quanto pensasse.
Atticus gli arrivò vicino, leccandogli una mano e quel gesto lo fece ritornare con i piedi per terra.
Si...avete ragione fece verso non solo il pastore tedesco ma anche a Boo, che era appena comparso anche lui E' ora di andare a nanna...domani ci aspetta una grande giornata! e dopo aver spento il pc, si alzò dal divano. Dopo aver sistemato i due "cuccioli", andò a chiudere a chiave la porta che dalla cucina portava al giardino e infine, dopo aver spento la luce nel salone si diresse in camera da letto. La sveglia sul comodino indicava la mezza notte spaccata, e non appena steso, pronto a spegnere anche il cellulare, quest'ultimo cominciò a vibrargli in mano.
Si spaventò leggermente e dopo aver letto con sorpresa il mittente, rispose.
Pronto?
Ciao, Jake...mica ti ho svegliato vero?
Il moro sorrise e scosse la testa.
No tranquillo...ma a cosa devo questa chiamata notturna, Heath?
Il biondo rise Come "a cosa"?...volevo essere il primo a farti gli auguri...Il nostro Jack Fuckin' Twist compie venticinque anni!
Jake poggiò la testa sul cuscino con il cuore che batteva forte
Grazie...
Sono stato il primo vero?
Il moro rise Eh certo! Chi altro ti aspetti mi chiami a quest'ora per farmi gli auguri?...e poi la maggior parte delle persone me li faranno dal vivo, suppongo...
Non lo disse apposta, ma Heath si rabbuiò per un secondo.
Già...mi dispiace...
Jake si inumidì le labbra con la lingua.
Ne abbiamo già parlato l'altro ieri, non fa nulla Heath, se non c'è possibilità che tu venga non posso cambiare le cose...
L'altro sospirò E' da quando ho saputo di non poter venire che non faccio altro che pensarci...e pensarti...
Ah perchè, normalmente non mi pensi eh? fece Jake per sdrammatizzare.
Servì perchè Heath rise Eccome se ti penso.
Gyllenhaal fu soddisfatto della risposta.
Comunque continuò Heath Gli auguri te li manda anche Michelle...è andata a letto lamentandosi del fatto che mi piace sempre chiamarti di notte... e rise
Non ha tutti i torti però eh?
Risero entrambi, Heath però meno rumorosamente.
E la bimba?
E' qui...
Come sarebbe a dire?
Si, sono seduto sul divano con Matilda, che non ne vuole proprio sapere di dormire...è tranquilla però.
Jake sorrise, immaginando la scena. Heath poi prese a sussurrare una ninnananna.
Ehi guarda che così non fai dormire solo la piccola... sussurrò a sua vola Jake.
Ah si?
Lo sai che la tua voce mi ha sempre fatto addormentare...
Bene, che onore rispose Heath sarcasicamente
Jake fece una mezza risata Dai, lo sai cosa intendo...
No...cosa? fece ancora Heath facendo il finto tonto, Jake se ne era accorto subito.
Mi sento sempre cullato quando la tua voce e il tuo calore mi sono vicini e mi è successo tante volte, lo sai bene, di essermi addormentato, perso nei tuoi discorsi...nelle tue carezze, quando eravamo in roulotte durante le riprese...sopratutto dopo aver fatto l'amore...
Heath sospirò Ti amo
Jake deglutì preso dall'emozione, che era sempre la stessa, come se quella frase Heath gliela dicesse per la prima volta.
Anche io, lo sai...
Oh...Mati si è addormentata...sarà meglio metterla nella culla, e sarà meglio che anche tu ci vada...
Nella culla?
Heath fece una risata molto silenziosa.
Buona notte...magari ti chiamo anche "più tardi"
Questa volta fu Jake a ridere Va bene...non mi farà di certo dispiacere.
E spero di non fare mai nulla che possa procuratene.
Dai Heath, se cominciamo questo discorso non ce ne usciamo più, sopratutto a quest'ora...
Va bene...
A domani, notte.
Buona notte a te, piccolo mio
Heath attaccò per primo, lasciando Jake con un sorriso ebete stampato in viso.
Dopo aver poggiato delicatamente la bambina nella culla, si infilò nel letto, il più silenziosamente possibile.
Non si addormentò subito. Pensò a quanto fosse fortunato, chiunque altro nei panni di Jake lo avrebbe mandato a quel paese già da parecchio. Era ormai evidente che fosse completamente innamorato di lui e lo era altrettanto, ma spesso era convinto non riuscisse a dimostrarlo come avrebbe voluto. Ancora non sapeva cosa fare, ma l'ultimo pensiero che ebbe prima di addormenarsi fu quello di trovare il ragazzo accanto a se, al posto di Michelle.

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Hola!!!!!!!!!!   Ecco qui un nuovo capitolo, un pò transitorio. Questo comunque è stato scritto interamente da me. Ora verranno gli eventi "cinematografici più importanti ;)
R
ringrazio la mia ("mia" si fa per dire) LEIA, per aver commentato e  tutti voi sempre per la lettura e  tutti quelli che hanno aggiunto la fic tra i seguiti =)
Alla prossima!!!



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Capitolo 30
*** Capitolo 30 - GOldEN ***


Si stupirono tutti delle 8 nomination ai Golden Globe.
Tanto che furono colti tutti alla sprovvista.
Ang gli aveva telefono di mattina presto, congratulandosi e ridendo, come sempre, seppur nervosamente. E lui, nervosamente ed emozionato, non parlò molto.
Terminata la chiamata non resistette a comporre subito il numero di Jake. Michelle lo stava aspettando in casa, ma altri pochi minuti non l'avrebbero di certo fatta preoccupare.

Pronto?
Ehy, Jakeee!
Heath! Mi ha telefonato Ang poco fa... non ci posso credere ancora.
Lo so. Nemmeno io.. sembra così strano.
Congratulazioni.
Jake sorrise teneramente, voleva dire di più.. ma insieme a lui c'erano sua sorella e il compagno di lei, Peter.
Anche a te. Ci vediamo là, allora?
Certo, fai le congratulazioni anche a Michelle.. ah prima che me ne dimentichi: ti saluta mia sorella.
Il moro guardò male Maggie, che si stava sbracciando per dirgli di mandare gli auguri a Heath.
Grazie, la saluto anch'io. A presto.. ti amo.
Anch'io sussurrò quasi Ciao.
...
Il 16 gennaio fu una serata coronata da emozioni: felicità, divertimento, nervosismo.. morse allo stomaco che si placarono volecemente; certe volte con soddisfazione, altre con piccole delusioni, che però non riuscivano a rattristire l'animo del cast di Brokeback Mountain. Perchè quello era il loro film e ne andavano tutti fieri, non importava altro.
Ma quando il premio per miglior film drammatico andò a loro, non seppero mai dire quanta emozione scorreva nelle loro vene e quanta soddisfazione possibile provarono.

...
L'after party stava andando davvero bene. Jake continuava a fare battute e a ridere con tutte le persone che gli si avvicinavano. Il ragazzo non era riuscito ad assistere alla premiazione e a tutto lo spettacolo dei Golden Globe, ma era arrivato in tempo per i festeggiamenti, soprattutto perchè non vedeva l'ora di riabbracciare Heath.
Jake, caro mio! Il regista gli si era avvicinato cauto, con il suo premio tra le mani. Era evidentemente emozionato, ma il suo volto era sempre adornato da quel grandissimo e sincero sorriso.
Congratulazioni, Ang. Te lo meritavi.. sei un regista coi fiocchi!
Lo abbracciò, per poi tendergli la mano per battere il cinque.
Ehm, per caso hai visto.. Heath e Michelle? Non voleva dirlo così direttamente, ma non stava più nella pelle e si vedeva.
Dovrebbero essere qua in giro.
E infatti i due erano appena arrivati al party, quando furono sommersi da colleghi e amici. Michelle si era dimostrata carina e disponibile con tutti, così come Heath, ma il ragazzo cercava tra i volti che lo circondavano dei grandi occhioni azzurri.. quei grandi DOLCI occhioni azzurri. Cercò di fare il più velocemente possibile con i saluti e le congratulazioni per la sua nomination e si separò dalla compagna, che era rimasta a chiaccherare con Philip Seymour Hoffman e la moglie di lui.
Il biondo si guardava intorno, dando pacche sulla spalla a chi gli capitava vicino, in segno amichevole, mentre sorrideva e mormorava qualche parola. Ovviamente si faceva anche strada tra le persone nella grandissima stanza, fermandosi poco.
E ad un certo punto, finalmente, distinse la risata di Anne Hataway che era vicinissimo a lui e che stava parlando con un ragazzo moro, riconoscibilissimo anche da dietro.. o almeno per lui era così.
Si avvicinò piano alla coppia di amici, scuotendo la testa e guardandoli teneramente. Gli mancavano le giornate passate insieme sul set e sembrava proprio essere ritornati là o quasi.
Anne lo notò subito e fece per aprire bocca per salutarlo, quando il biondo le fece cennò con il dito di non dire nulla. La ragazza iniziò ha parlare a vanvera, risultando un pò strana agli occhi di Jake, che le stava davanti.

Anne, guarda che non sei mica tu che interpreti "la moglie che parla come una mitragliatrice"..
Ma poi sentì una persona dietro, coprirgli gli occhi. Gyllenhaal non riuscì a non sorridere, riconoscendo subito la "misteriosa" presenza. Il cuore iniziò a uscire fuori dal suo petto e trattenersi sarebbe stato difficile. I ricordi della loro giornata in casa della sorella si stavano facendo sempre più vivi nella sua mente.
Oooooh chissà, chi è... è scontato se per caso colui che mi sta coprendo gli occhi non è altro che il mio cowboy preferito? Cercò di calmarsi un pò, mentre una leggera adrenalina stava percorrendo il suo corpo.
Caspita che genio.. Jack fuckin' Twist!
Heath si mise a ridere, lasciando la presa e permettendo all'altro di abbracciarlo, cosa che, però, Jake non fece. O meglio.. più che abbracciarlo, gli si catapultò addosso, tanto che Anne rimase un attimo sorpresa.
Tesorooo! Jake, si era proprio scordato del resto del mondo e non riusciva nemmeno a calmarsi, cosa che era assai rara.
L'australiano rise di gusto, tentando di sorreggere l'amico che l'aveva fatta sbilanciare indietro. A nessuno sarebbe risultato strano la parola che l'altro aveva detto poco prima, ne era certo. Non si dette nemmeno il disturbo di risolvere la faccenda, tanto era tranquillo.

Beh, sembra di assistere alla scena del ritrovo dopo 4 anni di Ennis e Jack.. apparte il bacio, ovviamente. Da quant'è che non vi vedete? Anne soffocò un risolino, guardando i due avvinghiati fra di loro.
4 anni..
Sentenziò il biondo, ancora scherzando.
Jake rallentò la stretta, lasciando poi respirare l'amico, che gli mandò uno sguardo riconoscente.
Ma, Michelle dov'è?
Anne si accorse dell'assenza della compagna di Heath, facendola notare anche al moro, che si guardò attorno preoccupato.
Stava chiaccherando con dei colleghi quando l'ho lasciata... ma penso che sia dovuta andare in bagno, per sistemarsi il vestito. Ecco perchè ci mette tanto. Sapete ha avuto dei problemi con quel coso.. era troppo stretto.
Heath gesticolava come sempre...
Oh, allora io vado un attimo a fare quattro chiacchere con delle persone che ho visto entrare, mentre l'aspetto.. volevo salutarla.
Certo.. fai pure. Jake sorrise il più apertamente possibile, per mostrare che la cosa a lui non dispiaceva per niente.
Ci vediamo in giro
Heath fu più pacato e tranquillo. Per una volta, era lui quello che riusciva a controllare la situazione, avendo visto che l'altro non ne era in grado più di tanto.. e stranamente.
La ragazza si allontanò, lasciando i due a guardarsi con il loro solito gioco di sguardi.

Jake, ma cos'hai? Mi hai fatto prendere un colpo, quando mi sei saltato addosso!
Ledger guardò divertito l'amico, che si stava passando la lingua sul labbro inferiore. Adorava particolarmente quel suo vizio.
Approfitto del tempo in cui Michelle non ci vede.
E non perse quel tempo, spostandosi vicino ad una colonna ornamentale, sicuro che Heath l'avrebbe seguito.
Il biondo, seppur preoccupato dalla presenza vicina,ma ignota, della compagna, si fece accanto a lui.

Potremo andare qua dietro ai fiori disse velocemente Jake sono abbastanza fitti e nessuno ci vedrà.
Volse il suo sguardo impaziente dritto in quello dell'altro. Aveva bisogno di lui, in un modo o nell'altro ci sarebbero riusciti.
L'australiano lo guardava corrucciato, ma pur sorridendo non era ancora convinto di quello che gli proponeva il compagno.

Oppure più in là, c'è un'altra stanza.. non è chiusa a chiave, il che è strano. Ma ho controllato poco fa.
Il moro non capiva quello che Heath voleva intendere con quel suo sguardo misterioso e il suo non proferir parola. Ma chissà cosa gli stava passando per quella testa..
Ma che cosa ti passa per la testa, Jack fuckin' Twist!
Adesso il compagno aveva iniziato a ridere, e sembrava non voler tornare serio.
Jake lo osservò con sguardo stranito, mentre un sorriso, dettato un pò per divertimento e un pò per meraviglia, gli era comparso in faccia.
Quando l'australiano si riprese, sospirò forte e prese la mano di Gyllenhaal, nascondendola tra la colonna e la sua gamba.

Hai controllato proprio tutto eh? Ma non abbiamo proprio tempo.. te ne rendi conto?
Lo guardò teneramente, come si guarda un bambino ingenuo, ma a cui si vuole un gran bene.
Jake si ribellò dalla stretta alla mano, che l'altro gli aveva "inflitto".

Non mi guardare in quel modo! Non sono mica uno stupido..
Assunse un atteggiamento da offeso. Se Heath avesse voluto di tempo ce ne sarebbe stato a sufficienza. Ma avevano già affrontato quel discorso e di certo non voleva discuterne più.
Il biondo lo prese per il braccio e lo trascinò dietro ai fiori.
Sentiva anche lui quel bisogno che scorreva in Jake, ma non avrebbero potuto quella sera e doveva farglielo capire.

Non possiamo.. almeno non ora. Non capisco come ti sia venuta in mente un'idea del genere.
Adesso il moro non lo guardava più in faccia, aveva il viso rivolto alla parte destra del muro e non intendeva smuoverlo di lì.
Ma a quello ci pensò Heath, che gli prese il volto fra le mani e lo girò a suo piacimento, ridendo.

Eddai.. non fare l'offeso. Non sto mica rifiutando il tuo invito, non lo farei mai.
Jake sospirò. Heath aveva ragione, era stato troppo trasportato dalla passione del momento.. rivolse gli occhi al ragazzo che gli stava davanti. Già averlo lì, con il suo viso vicinissimo e le labbra che stavano per "contattare" le sue, con Michelle nei paraggi.. beh, era un grande traguardo.
Scusa.. non avrei dovuto essere così aggressivo prima.
Sorrise, sperando che l'altro lo zittisse subito, già prima di iniziare il discorso che stava per fare.
Come se lo leggesse nella mente, Heath penetrò dolcemente nella bocca del compagno, facendo durare il bacio per un tempo che pareva infinito.
Poi si staccò lentamente, ancora con gli occhi socchiusi. Il tempo di stare dietro a quei fiori, era finito.

Meglio andare.. lo disse a malincuore, ancora con il suo tipico sguardo sognante che assumeva nei momenti intimi condivisi con Jake.
Sarà meglio.. altrimenti ci sgamano di sicuro.
Il moro prese un fazzoletto di carta dalla sua tasca, quando Heath lo guardò in modo interrogativo.
Ehm, credo di essere allergico a questo tipo di fiori..
Si soffiò il naso piano, per passare inosservato.
Scommetto che questo non l'avevi previsto eh!
Il biondo soffocò una fragorosa risata, attutita dalla sua mano.
Gyllenhaal gli fece una linguaccia, per poi uscire dal loro nascondiglio provvisorio. Si guardò intorno: pareva che nessuno l'avesse notato più di tanto, ma quasi subito fu avvicinato da George Clooney, che stava bevendo una coppa di champagne poco più in là. Quindi, anche l'altro uscì nervosamente e incerto da dietro i fiori e, controllando le persone vicine, raggiunse Jake e il collega, infiltrandosi nella chiaccherata.
Sembrava così strano, che Michelle non l'avesse ancora cercato, ma poi si ricordò che Anne voleva fare quattro chiacchere con lei e probabilmente, la ragazza la stava ancora trattenendo.
Si accorse che non era così, visto che Jake si era diretto dietro di lui, dicendo:

Michelle, che piacere rivederti!
Il biondo si massaggiò un attimo le tempie, visto che lo champagne preso lo aveva confuso un pò. Si girò, verso i due, ancora abbracciati. Jake sembrava così.. sincero. Ma era sicuro che volesse bene alla ragazza.. anche se gli aveva portato via lui, non l'avrebbe mai odiata.
A Jake balenò finalmente in testa Matilda.

Come sta la bambina?
Michelle abbassò lo sguardo sorridendo, per poi rivolgerlo ad Heath, che si gongolava e emozionato, sospirava.
Chiedelo al papà, va ancora più pazzo di lei dall'ultima volta che ci hai fatto visita.
La ragazza prese la mano al compagno, mentre quest'ultimo si ricompose o, meglio dire, ci provò.
E' sempre più bella.. e sta benissimo, Jake. Davvero, sono così contento.
Il moro rimase un attimo impassibile, nascondendo un pò di amaro che gli aveva lasciato l'atteggiamento della coppia, con un sorriso.
Bene, sono sicuro che.. diventerà un orgoglio per il papà.
Si mise le mani in tasca, sgranando gli occhi e stringendo le labbra.
Oh... è per la mamma, ovviamente.
Sbottò in una risata, allargando le braccia, quando vide che la ragazza si era messa a ridere. Poi si fece passare una coppa di champagne, per tranquilizzarsi un pò.
Quella sera non riusciva a dominare il suo nervosismo e la cosa lo disturbava.

Heath si schiarì la gola, notando l'attegiamento del compagno.. molto fuori dal comune, ancora una volta.
Ehm.. tesoro rivolgendosi a Michelle, alzò le sopracciglia, curioso Tutto bene, con il vestito?
Sì, me lo sono sistemato in bagno poco fa.. è stato terribile.. Michelle si girò verso Jake, per spiegargli l'accaduto, ma notò che sulla camicia del moro vi era una grande macchia di.. champagne.
A proposito di vestiti.. mi sa che devo andare in bagno, anch'io per sistemare la camicia.
Jake alzò le spalle divertito, mentre Michelle fece un risolino.
Vuoi che ti aiuti? esordì la ragazza, gentile.
Mi piacerebbe, ma credo che tu non possa entrare nel bagno degli uomini.
Gyllenhaal, sorrise.. e assunse una faccia da cucciolo smarrito e preoccupato. Ovviamente sapeva cavarsela con la pulizia dei vestiti, ma questo Michelle non lo sapeva.
Oh, Heath ci vai tu ad aiutarlo?
E se il piano stava funzionando,doveva tutto a Michelle.
Il biondo guardò un attimo Jake e poi si rivolse alla ragazza, dicendole che l'avrebbe fatto.. con molto piacere.
I due si allontanarono verso il bagno, in fila indiana. Una volta dentro, chiusero la porta a chiave, sperando che nessuno sentisse il bisogno di usarlo.

Guarda che caso..
sentenziò l'australiano,osservando la camicia del compagno.
Che posso dire.. mi piace giocare col fuoco! Rise, il moro, avvicinandosi all'altro, risentendo il bisogno represso di poco prima.
Soprattutto se quel fuoco si chiama Michelle!
Heath gli prese il colletto della camicia, per poi tirare a sè l'amico, maliziosamente.
Sapeva che Gyllenhaal non si era macchiato per sbaglio, ma questo non potè che fargli piacere. Il desiderio che provò era indescrivibile.. e anche se ci avrebbero messo il tempo necessario, cioè davvero lungo, non gliene importava niente.

Ehy, adesso sei tu che mi fai prendere dei colpi!
Jake si scostò per poco dal biondo, che ancora gli stringeva il colletto della camicia.
Non era questo il tuo scopo? Rise Heath, ancora fremente.
No.. il mio scopo era quello di farti eccitare.. ma SOLO quello, visto che tu avevi detto che non potevamo farlo. E l'idea me l'ha data addirittura Michelle! Comunque vedo che ho fatto effetto! Oh ma che cosa parlo a fare?! La vogliamo pulire "questa macchia sulla camicia"?
Si fece trascinare dall'altro in quel bagno, che a nessuno servì in quei minuti che ci passarono. Una volta raggiunta Michelle i due le spiegarono che avevano provato in tutti i modi, ma quella macchia non voleva saperne di andare via.. mentre un'altra macchia del loro desiderio era stata pulita in modo soddisfaciente. Ma di quella preferirono non parlarne più di tanto.
...

Si ritrovarono giorni dopo in un unico camerino.
Jake era arrivato per primo, per puro caso o forse no.
Erano stati invitati lui, Heath e le due ragazze del cast per un'intervista da una delle più importanti presentatrici della tv americana, Ophra.
La cosa bella è che nei primi 20 minuti ci sarebbero stati solo lui e l'amico, seduti vicini su una poltrona, solo loro due... beh, con Ophra e il pubblico, ovviamente. Altrimenti non si sarebbero limitati a parlare e a guardarsi negli occhi come avrebbero dovuto fare.
Al moro l'idea di come usare quella poltrona in modo più utile e piacevole gironzolò nella mente finchè la porta del camerino non si riaprì.

Ci vediamo dopo
Quel vocione inconfondibile, rivolto a qualcuno che era esterno alla stanza, fu accompagnato da un'entrata immediata da parte di un certo ragazzo biondo, che richiuse la porta, rigirandosi con le spalle attaccate al legno ruvido dell'entrata.
Mi avevano detto che eri già qui, Jack fuckin' Twist!
Ad Heath sembrò che l'altro fosse molto più tranquillo e sereno, dalla scorsa volta in cui si erano incontrati.
Si precipitò verso il moro, che lo anticipò prendendogli il colletto della giacca tra le mani e infilandogli la lingua tra le labbra, più violentemente del solito.

Buon pomeriggio anche a te! rise Heath, dopo essersi ripreso dall'eccitamento di poco prima.
Jake lo guardò malizioso, mordendosi il labbro; ancora una volta stava per scoppiare a causa della passione che lo stava tormentando nuovamente.

Sei venuto con Michelle?
Ormai quella domanda era quasi sempre automatica.
Sì, ma non penso resterà nel suo camerino a lungo, visto che Anne arriverà tra poco. E sai come sono fatte le donne.
Gli fece una linguaccia, rimettendosi a posto la giacca marroncino chiaro, che era un pò sottosopra. Poi, però, pensò che quel gesto non sarebbe servito a niente.
Mmm, questa cosa mi piace. Se sarà occupata a chiaccherare, non penso sentirà il rumore che verrà da qui.
Ormai l moro era abituato ad approfittare di ogni singolo momento libero dalla compagna dell'altro e il tempo che li era concesso bastava.
...
Erano seduti su quella poltrona da almeno 5 minuti e si stavano divertendo da matti, soprattutto Jake, che si stava mostrando sicuro di sè. Finalmente il suo autocontrollo era ritornato.
Parliamo del bacio, ragazzi!
Ophra aveva suscitato scompiglio tra il pubblico, lo sguardo birichino di Jake e un sottile sorriso di Heath.
Quale bacio intendi? Quello del film o uno dei tanti che ci siamo dati senza la macchina da presa davanti? L'australiano ridacchiò sotto i baffi a quel pensiero, tanto ironico, quanto bello.
...
Dopo la seconda pubblicità entrarono Michelle ed Anne. Tutto era andato bene fino a quel momento, anche troppo. Il moro sentiva che il suo umore sarebbe stato forse rovinato.
Già da quando l'australiano si era fatto più dolce e aveva assunto quello sguardo sognante da perfetto innamorato, nonchè compagno FEDELE, Jake aveva voglia di sputtanarlo di fronte a tutti. Ma nascose la sua disapprovazione con nonchalance e la sua solita (per fortuna ritornata) capacità di improvvisazione, mossa dalla speranza di un cambio di comportamento di Heath.

...
Cazzo, cazzo, cazzo!! Le ho pure detto come si sono innamorati! Sono uno stupido oppure sono stato troppo buono! Non c'è che dire, bravo Jake! Ma io me la sono cavata fin troppo bene! Il caro stronzo qua dovrà spiegarmi e giustificarsi, adesso!
Se sembrava distratto, mentre tornavano nei rispettivi camerini, era per il troppo pensare. La testa gli stava scoppiando.
Fate i bravi lì dentro! la ragazza mora non si potè trattenere, prima di prendere Michelle per mano e portarla nel loro camerino. Anne era sempre la solita.
Il biondo si mise a ridere, nel tempo in cui entrò nella stanza, consapevole del rabbuiamento interiore dell'altro, il quale non mostrava affatto il suo disappunto, ammiccando alle due ragazze.
Poi chiuse la porta piano.

Bella intervista, eh'
L'australiano prese le sue cose da uno scaffale vicino allo specchio.
Già
Jake sospirò, alzando le sopracciglia, mentre abbozzava un sorriso.
Fino a che non sono arrivate quelle due e ti sei comportato da vero coglione, con il tuo fare gongolante e..e.. da bastardo!
No, non lo disse. Ma la mente con cui lo pensava era più tagliente della sua lingua, per ora innocua.
Sei incazzato?  chiese con tono pacato il biondo.
Heath lo conosceva fin troppo bene per essere ingannato dal comportamento falsamente gentile del compagno.
L'altro abbassò lo sguardo. Caspita, come faceva il biondo a capirlo così bene?

No, non lo sono.
Ok.. sei incazzato!
O forse un pò di senso di colpa ce lo aveva. Dall'atteggiamento di Heath non si notava affatto, visto che mentre parlava aveva sfoderato uno dei tanti sorrisini che sembravano una presa per il culo.
Ti ho detto di no! Perchè dovrei?
Jake continuò con le sue bugie, ma nei suoi pensieri si sfogava, mentre il nervosismo cresceva.
Mi rispondo da solo: perchè sei stato una testa di cazzo, Heath!
Adesso il moro non sorrideva più, era evidente che era arrabbiato,ma voleva continuare a nasconderlo, non sapeva nemmeno lui perchè. I suoi pensieri erano spesso contrastanti in quel periodo.
Sei incazzato perchè ho detto delle cose che ti hanno ferito.
L'australiano continuava a sorridere, anche se si sentiva in colpa enormemente, non voleva iniziare una discussione dove tutti e due si sarebbero arrabbiati.
E invece no! Mi sono ormai rassegnato alle tue moine e al tuo fare da stronzo, testa di cazzo e tutto quello che vuoi, quando c'è  Michelle! La cosa non mi ha dato nessuna noia, ma proprio no! Mi ha fatto solo incazzare, scusa se è poco! E più vai avanti così, più...
La rabbia lo stava domando come non mai, tanto che Jake si accorse solo dopo di aver detto quelle parole. Iniziò a respirare affannosamente, cercando di calmarsi, ma si stava irritando troppo.
Heath. lo guardò con un misto di preoccupazione e sentimento di colpa. Si sentiva lo stronzo della situzione, ma non voleva vedere Gyllenhaal così.

Più ti ferisco. Lo so. Ma cos'altro potevo dire? Che in realta amo te e non Michelle? Che non è vero che m'innamoro sempre di più della mia.. bambina??!!
Ledger scosse la testa, cercando di mostrarsi comprensivo, anche se quando in ballo c'era Matilda riusciva a stento a trattenersi.
Potevi parlare solo di Matilda.. non di Michelle.. non sai quanto soffro mentre ti sento dire certe cose su di lei, vorrei che parlassi di me! Non è mica colpa mia se non posso darti un bambino!
Il moro sentì pizzicare gli occhi. Sarebbe scoppiato da un momento all'altro se Heath non lo avesse fatto ridere, con il suo fare interrogativo, volutamente fatto apposta per farlo divertire.
Scusami Jake, ma ho dovuto dire quelle cose.
Gyllenhaal non voleva più mostrarsi vulnerabile, dopotutto Heath aveva la maggiorparte della ragione. Almeno, così era per ora.
Lo so, per favore abbracciami.
Il moro si asciugò velocemente gli occhi, quando l'altro lo strinse forte a sè.
Solo io e te, sappiamo la verità, tesoro mio. Per adesso, va bene così.
Il biondo si staccò e gli prese le mani, baciandolo teneramente, per poi accarezzargli il viso.
Andiamo, ti ho sottratto anche troppo tempo alla tua donna.
Fu Jake a decidere per tutti e due, ridendo rincuorato, anche se l'altro avrebbe voluto restare con lui ancora un pò per le coccole dovute.
Ma io preferisco il mio uomo!
Un uomo molto virile, specifica, visto che è anche un cowboy.
Sospirando Jake aprì la porta. Si sentiva un pò sollevato, ma la rabbia di poco prima lo aveva fatto rattristire leggermente. Ma cosa poteva fare? Avrebbe dovuto rassegnarsi anche per quella volta, arrabbiarsi non serviva a nulla.
Che ne dici di mangiare un boccone stasera?
Ledger lo fissò teneramente, mentre con la coda dell'occhio vide Anne uscire dal camerino.
Tutti insieme, suppongo disse il moro, sorridendo, per non insospettire la ragazza seguita da Michelle.
Ehm, lo sai che... ehee, sì.
Jake lo sapeva, ma per trascorrere tempo con Heath, anche solo qualche ora in più, poteva sopportare tutto.

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Parte scritta da Ally. Scusate per l'attesa, ma oltre agli impegni con l'università, ho avuto problemi con Nvu, il programma con cui scrivo e pubblico la fan fiction. Per fortuna ora è tutto risolto. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
Il prossimo è "l'ultimo" riguardante gli eventi pubblici, quindi ci avviciniamo anche alla fine della fan ficion, ma non vi dico ancora quanti altri capitoli ci sono, anche perchè ancora li dobbiamo scrivere xP.
Alla prossima!!!

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 - OscaR ***


Era stato un successo! Brokeback Mountain aveva ricevendo molti riconoscimenti, premi e commenti positivi dalla critica.
E con quella serata, quella degli OSCAR, sarebbe "finalmente" finito quel periodo.
Dopo tutto, tre statuette (miglior Regia, miglior Sceneggiatura Non Originale e miglior Colonna Sonora) non erano affatto male, nonostante il film ne fosse stato candidato per otto.
Dovresti smetterla di bere, altrimenti ti farà male, Jake! vicino al moro si era fatta Diana Ossana.
Ma dai! aveva risposto con noncuranza lui dopo aver finito il suo terzo bicchiere di non sapeva esattamente cosa Dobbiamo festeggiare!
La donna sorrise compiaciuta Lo abbiamo fatto fino ad ora! rispose Perfino il signor Oscar qui ha bevuto! finì indicando l'omino d'oro che aveva in mano.
Davvero? chiese Jake curioso e divertito.
Si! Diana rise E' stato Heath, prima...
Il sorrisino del moro si spense per un secondo.
A proposito continuò lei non notandoloDove sono finiti lui e Michelle?
Jake che aveva riempito un altro bicchiere, questa volta di vino bianco rispose
Sono andati via...ad un certo punto...
Diana annuì Hanno fatto bene, sopratutto dopo una serata così!
Gyllenhaal alzò le spalle.
Non bere troppo! lo ammonì ancora una volta lei prima di allontanarsi.
Lui annuì, versandosi subito dopo però un altro pò di vino.
All'inizio aveva bevuto solo perchè si era sentito molto assetato dopo diverse e lunghe conversazioni con alcuni colleghi. Quando aveva scoperto che Heath fosse andato via poi si era seduto, imbronciato (anche se non lo diede a vedere agli altri) e aveva svuotato mezza bottiglia di un liquido giallastro dal gusto simile allo champagne.
Avrebbe voluto parlare con Heath, ma gli sarebbe bastato anche solo guardarlo, averlo accanto a se.
E invece erano stati tutta la giornata separati: Red Carpet e posti in sala e after party accanto a Michelle, e solo qualche sguardo fugace durante i premi dati al film.
Forse, durante quel periodo, era stato "abituato" troppo bene.
Dopo l'intervista da Oprah c'erano stati diversi eventi in cui era riuscito a passare molto tempo con Ledger.
Durante i SAG fu chiesto loro di presentare la trama del film e il momento si rivelò molto più "difficile" e divertente. Appena aveva iniziato a parlare qualcuno del pubblico aveva riso e di conseguenza Heath che lo aveva anche guardato per un istante e dopo aver fatto un leggero salto su se stesso aveva preso il suo posto davanti al microfono.
Era piuttosto imbarazzante pensare al motivo per cui il pubblico aveva riso, seppur (ne era certo) non lo aveva fatto per prenderli in giro o per ignoranza. (Che sospettassero qualcosa era comunque da escludere, sopratutto perchè Heath aveva la sua bella famigliola).
Era stato difficile non ridere a causa, appunto, del riso contagioso, ma sopratutto in quel momento Jake si era sentito così bene da non avere alcun motivo per non farlo.
Quando le luci si erano spente, Heath aveva allungato un braccio verso di lui e gli aveva dato un pizzicotto sul fianco, facendolo sobbalzare.
Non lo fare più Heath! sussurrò al biondo mentre si avviavano al loro tavolo.
E tu smettila di mangiarmi con gli occhi! Anche se non è stato per molto mi sentivo il tuo sguardo addosso!
Jake rise tra se, dato che quello che Heath aveva detto gli aveva fatto più che piacere, ma non potè rispondere perchè erano ormai arrivati.
Fu un continuo incitarsi a vicenda in quelle settimane.
Il moro lo aveva già "mangiato" con gli occhi durante le foto scattate ai DGA il giorno precedente ai SAG, mentre Heath, nel momento in cui il nome di Gyllenhaal fu proclamato vincitore del Bafta come miglior attore non protagonista lo aveva quasi violentemente preso a se per il capo e aveva detto
Bravo piccolo mio!
Jake che aveva quasi sperato si spingesse un pò di più almeno fun "consolato" da quelle parole.
Heath gli aveva anche urlato dietro Viva Jack Fuckin' Twist che lui aveva capito a malapena...
Gli oscar si stavano invece rivelando diversi da quello che si era immaginato.
Che ora sono?
chiese ad un cameriere da cui aveva preso un altro paio di cocktail.
L'una meno dieci rispose l'altro gentilmente.
Grazie rispose a sua volta lui scompostamente massaggiandosi le tempie e sentendendo in arrivo un forte mal di testa.
Perchè cazzo te ne sei andato Heath? si disse, bevendo uno dei due cocktail e poi alzandosi, con la testa che ora girava, e avviandosi poi all'uscita.
Nella sua mente continuava a girare il ricordo dell'after party dei Baftas a Londra di poche settimane prima:
Scusami, ma ho bisogno di una sigaretta, ci becchiamo dopo! probabilmente aveva usato un tono palesemente liquidatorio verso Geroge Clooney, affrettandosi poi ad uscire fuori al terrazzo del grande palazzo che li ospitava, imitando e seguendo il suo "amico" biondo.
Hai finito di pavoneggiarti qua e là per la sala? gli disse subito Heath dopo averlo visto arrivare.
Jake fece un sorrisetto diverito Si! rispose poggiando il premio a terra.
Heath sorridendo gli porse subito una sigaretta e l'accendino.
Il moro ringraziò con un cenno.
Ahh shit! Ci voleva proprio. si lasciò scappare dopo aver fatto il primo tiro.
Sei contento per il premio?
Jake rise e ad Heath sembrò quasi di vedere Jack Twist attravero quell'espressione.
Si, molto rispose il moro sospirando Anche se credo lo meritassi anche tu
L'altro alzò leggermente gli occhi al cielo Non è che me ne importi così tanto e alzò le spalle Secondo me la vita di un attore, ma anche di un artista in generale non si deve basare solo sui premi che può ricevere o meno.
Sono daccordo
Deve essere sicuro di quello che vuole.
Jake lo guardò
E tu cosa vuoi, Heath?
Furono parole pronunciate con semplicità, eppure Ledger sentì una punta di provocazione.
Spense la sigaretta avvicinando il viso a quello del moro che non aveva abbassato lo sguardo nemmeno per un secondo. Heath raggiunse le sue labbra.
Qualcuno sarebbe potuto uscire lì fuori, e vederli, era sicuro che anche Jake stesse pensando la stessa cosa, ma stranamente, e per la prima volta, questo non gli impedì di approfondire il contatto. Il moro lasciò la sua sigaretta e lo abbracciò per il collo.
Heath aveva sentito un assoluto bisogno di quelle labbra, fregandosene del resto.
Evidentemente erano anche un mezzo per sfogarsi (positivamente ovviamente) dopo i momenti di tensione e ansia che quegli eventi gli avevano portato.
Jake si staccò, sorridendo strofinando per un attimo il naso contro quello dell'altro.
E' inutile chiederti di stare con me stanotte, vero?
Heath lo guardò leggermente sorpreso Beh, con Michelle nei paraggi... ma non continuò visto che il moro aveva annuito, dandosi dello stupido da solo per averglielo chiesto, e conoscendo già la risposta.
Passerò la notte pensando al fantastico momento passato prima allora...
Ti riferisci al Batfa no?
Jake incrociò le braccia facendogli una linguaccia e pronto a rispondere alla battuta
Si...in effetti è meglio di un video porno!
Entrambi scoppiarono in una fragorosa risata.
Ti accontenti di poco però commentò Ledger
Certo che se tu volessi aggiungerci qualche altro elemento non mi dispiacerebbe affatto e questa volta il moro lo disse con tono volutamente provocatorio.
Heath lo prese ancor più sfacciatamente di prima, per i fianchi, poggiando poi la sua bocca sul collo di Gyllenhaal e cominciando a succhiare.
Tu se non fai delle bastardate non sei contento! sussurrò Jake percorso da brividi di piacere.
Guarda che sei stato tu a provocarmi! cercò di giustificarsi il biondo, ritornando poi a succhiare.
Cazzo, la barba punge lo sai...e...se ci vede qualcuno che cosa diciamo eh?
Heath si staccò dopo molti secondi di silenzio, dandogli un bacio leggero sulle labbra
Siamo attori, qualcosa inventeremo e sorrise Comunque, è piccolo, si vede appena finì, ovviamente riferendosi al succhiotto.
Lo spero per te, altrimenti giuro che ti bacio davanti a tutti.
Heath cominciò ad avviarsi verso la sala Non ne avresti il coraggio disse in tono di sfida.
Il moro recuperò il Bafta e lo raggiunse Ah no?
Heath aveva da una parte ragione e da una parte torto. Jake desiderava tanto farlo, ma quando ci pensava concretamente, aveva davvero una mancanza di coraggio. Non seppe bene per quale motivo. Forse sempre per quel rispetto che aveva per lui e per Michelle e la piccola Matilda.
Appena entrati, Ang andò loro incontro porgendogli due bicchieri di champagne.
Dobbiamo brindare! esclamò sorridente.
Heath e Jake si guardarono e dissero contemporaneamente con tono tra il lamentoso ed il divertito
Ancora?
                                                                                          *


Era in un dormiveglia insopportabile.
La mente continuava a pensare, nonostante gli occhi chiusi, per di più c'era un leggero senso di colpa che proprio non lo lasciava in pace e il cui motivo visto da occhi esterni sarebbe potuto sembrare una stronzata.
Parlare con Jake, essere in sua compagnia erano dei piccoli momenti speciali a cui per nulla al mondo avrebbe rinunciato.
Ma purtroppo quel giorno, era stato praticamente impossibile restare a parlare con il moro per più di un minuto.
La mattina lui e Michelle erano stati impegnati con i preparativi. I vestiti, la limousine, ma sopratutto aveva dovuto passare un 'ora ad aspettare che la ragazza venisse truccata e pettinata, il tutto in sua presenza, come se potesse far differenza...
Michelle era bella, senza dubbio. Quel vestito giallo le donava molto e si notava già la sua ripresa fisica post-parto. Tra l'altro, non aveva smesso un attimo di sorridere da quando si era alzata.
Il Red Carpet lo aveva passato con lei, ovviamente, mano nella mano, sorridendo a sua volta, però più per nascondere il nervosismo che per gioia.
Ancora una volta era stato invaso dall'ansia, che in eventi come quelli non tardava ad arrivare. Quel giorno era stata anche più forte, visto che non aveva partecipato alla cerimonia degli Oscar solo come semplice ospite, ma come candidato nella categoria "migliore attore protagonista".
Si era staccato da Michelle per una decina di minuti in cui, si era raggruppato insieme ad altri colleghi: Joaquin Phoenix, George Clooney, Phillip Seymour Hoffman e anche Jake.
Si erano salutati, lui desideroso di scambiare qualche parola più "intima" con il moro, che sicuramente aveva avuto lo stesso desiderio, senza però la possibilità di farlo, visto che Clooney glielo aveva "sequestrato" ed egli stesso fu occupato a conversare con gli altri due, poco prima che Michelle lo prendesse di nuovo per mano...
Avea sentito un peso al cuore.
Durante la cerimonia, Jake era stato posizionato purtroppo dietro di lui, e per evitare di farsi venire un torcicollo non si era girato quasi mai, se non quelle tre volte corrispondenti ai tre premi che Brokeback Mountain aveva ricevuto, congratulandosi un pò con tutti.
Jake invece era stato, come suo solito, più "dolce" e "palese".
Poco prima dell'annuncio del vincitore della categoria riservata al miglior attore protagonista, il moro si era sbilanciato in avanti, e gli aveva sussurrato all'orecchio:
Comunque vada, sei il migliore parole che gli fecero venire i brividi, ma che gli servirono anche a calmarsi.
Il peso al cuore si era fatto più pesante.
L'after party infine: da una parte era stato piacevole, grazie ai festeggiamenti, ma anche grazie ad una conversazione molto divertente con Joaquin Phoenix che si era dimostrato un ragazzo simpatico e semplice e con cui si era scambiato il numero di cellulare.
Ma purtroppo, quando finalmente aveva pensato di avvicinarsi al compagno, Michelle gli aveva detto di non sentirsi molto bene e che per evitare di dar fastidio agli altri, di voler andare via.
Quando con un sorriso e un bacio leggero sul capo le aveva preso la mano, salutato di sfuggita chi capitava e uscito di fretta, il peso al cuore era ormai diventato troppo grande
Ed era quello che lo teneva ancora sveglio, insieme ad un'insopportabile ronzio.
Decise di aprire gli occhi, e senza neanche rendersene conto spostò anche i piedi fuori dal letto e si alzò.
Sentì ancora quel rumore, provenire dal bagno, e ben presto capì essere la vibrazione del cellulare, che aveva lasciato sullo scaffale sopra il lavandino. Ebbe subito una mezza idea riguardo il mittente, l'unico che avrebbe potuto chiamarlo in nottata, ed infatti non rimase deluso.
Fece un mezzo sorriso, prima di rispondere
Jake? sussurrò, ma dall'altra parte non ci fu alcuna risposta
Jake...ci sei?
Fece aderire meglio il cellullare vicino l'orecchio, ma gli unici rumori che riuscì a sentire erano scomposti, e non di certo la voce del moro.
Staccò la chiamata e provò a richiamarlo, per ben due volte, ma non ottenne risposta.
Sentì una leggera preoccupazione e guardando l'orario constatò che l'after party doveva essere finito ormai da più di mezz'ora.
Forse fu una forza esterna, o forse ancora meglio la sua volontà, e ancora non se ne rendeva conto del tutto, ma si mise qualche indumento velocemente e dopo aver lasciato un biglietto a Michelle vicino al cuscino con su scritto "Sono uscito, torno appena posso. Non ti preoccupare, non è successo nulla" uscì dalla stanza, diretto a casa di Jake.
In macchina gli era salito un pò di nervosismo. Gyllenhaal doveva essere ancora sveglio, per forza, altrimenti non lo avrebbe chiamato. Ma perchè poi non aveva risposto? Che si trovasse in qualche guaio.??
A quell'ora, con la macchina, sembrò quasi di volare, visto che non c'era nessuno, e vista sopratutto l'ora, e in meno di mezz'ora riuscì ad arrivare davanti la casa del moro.
Provò a chiamarlo di nuovo appena sceso dalla macchina, ma nulla.
Il cancello automatico era chiuso, così fece il giro della casa e notò invece che quello laterale, più piccolo, era semiaperto. Entrò nella proprietà, ancora più preoccupato, e respirò a lungo per calmarsi. Le luci del piano terra erano accese solo da un lato, quello che corrispondeva al soggiorno, la porta dell'ingresso era socchiusa.Quegli ulteriori elementi non sevirono a farlo calmare e per un attimo il cuore si fermò, e non riuscì a non pensare al peggio.
Jake? lo chiamò spalancando la porta, per poi richiuderla alle spalle con rumorosità, e per farsi notare. Ancora non ebbe risposta e decise di spostarsi velocemente verso il soggiorno, e notando a terra il cravattino del moro.
Aveva già provato momenti di panico prima di allora, ma di sicuro quello li superò di gran lunga tutti.
Jake era steso sul divano, occhi chiusi, un braccio penzolante e la bocca aperta.
Cazzo! si disse scaraventandosi verso il ragazzo.
Cazzo! ripetè Jake!! JAKE!!! quasi urlò e dandogli qualche schiaffetto sulla faccia. Respirava, si, decisamente.
Dopo l'ennesimo schiaffo, il moro aprì gli occhi e fece un verso lamentoso.
Heath...che...c'è??
Il biondo cacciò fuori tutta l'aria che aveva trattenuto per la preoccupazione
Ma come che c'è? fece ancora mezzo nervoso Mi chiami, e non rispondi...ti chiamo e non rispondi, il cancelletto del giardino era aperto, e anche la porta, tu eri steso qui in una posizione che, cazzo mi hai fatto prendere un colpo!!! lo aggredì, ma senza rabbia.
Jake lo guardò senza capire e poi se ne uscì con una risata.
Heath alzò le braccia
Perchè cazzo ridi ora??
Non urlare ti prego...mi gira la testa rispose il moro mettendosi seduto e massaggiandosi con una mano le tempie.
Jake...mi spieghi cosa è successo? ritentò Heath sedensodi accanto a lui.
Gyllenhaal lo guardò, e sul suo viso comparve una specie di smorfia, e un attimo dopo rigirandosi, diede di stomaco sul pavimento.
L'altron lo sostenne immediatamente prendendolo per entrambe le spalle.
Shit Jake! Ma cosa cazzo hai mangiato? esclamò e gli ritornarono in mente alcuni momenti delle ore precendenti all'after party in cui più che mangiare lo aveva visto bere. Ora era tutto più chiaro. Doveva essere ubriaco.
Non mi sento bene disse scompostamente l'altro una volta "finito".
Vieni...andiamo in bagno, hai bisogno di una ripulita... fece Heath con dolcezza Ce la fai? e cercò di farlo alzare.
Jake era in condizioni orribili. Gli occhi lucidi, i capelli arruffati, i vestiti leggermente bagnati. Più che una riposta, fece qualche verso, e si lasciò portare in bagno.
Vomitò ancora, ma per fortuna solo un'altra volta. Heath lo aiutò a svestirsi, mentre al momento di lavarsi, Jake sembrò riprendersi, continuando però a lamentarsi di avere un forte mal di testa. Lo portò in camera poi e lo fece stendere, lasciandolo dieci minuti da solo, approfittandone per andare ad asgiugare il "bel regalino" che Jake aveva lasciato in soggiorno.
Come ti senti? fece entrando in camera e raggiungendolo sul letto.
Jake si girò leggermente e indicò la fronte. Heath gliela prese dandole un bacio e sentendola leggermente calda, ma forse era solo un'impressione.
Ora hai bisogno solo di una bella dormita
La stavo facendo...se tu non mi fossi venuto a schiaffeggiare! ribattè il moro, questa volta più energico.
Il biondo lo guardò con dispiacere
Scusa...è che mi ero spaventato...sono stato preso dal panico...avevo temuto il peggio e stasera non ti avevo nemmeno salutato e... ma Gyllenhaal si strinse violentemente a lui e si dovette interrompere.
Resta qui...ti prego lo disse sempre con quel tono lamentoso di poco prima, ma anche con dolcezza.
Aspetterò che ti sarai addormentato
Almeno per una volta quando te lo chiedo, ti prego, resta con me... lo interruppe stringendosi ancora di più al Heath.
Il biondo ricambiò l'abbraccio e poi con forza gli prese il viso guardandolo negli occhi.
A quello sguardo non avrebbe mai detto di no, non ci sarebbe riuscito, e non ci teneva neanche a provarci. Gli prese le labbra, l'unica cosa sensata che avrebbe potuto fare in quel momento, per entrambi. Jake ricambiò e dopo la calma iniziale, ci mise più intensità e passione. E non si limitò solo ai baci. Cominciò a muovere le mani furtivamente verso il bacino del biondo.
Heath ebbe l'istinto di fermarsi, ma poi pensò che non era quello ciò che Jake meritava, soprattutto dopo quella serata. Il moro non gliel'aveva detto direttamente, ma lui aveva capito il perchè di quella sbronza e si sentiva dannatamente un bastardo. In qualche modo doveva farsi perdonare.
Sei sicuro di stare bene? riuscì a dire, con la paura che Jake potesse avere un nuovo attacco di stomaco.
Tranquillo mi è passata...ma ora fammi stare bene come sai tu...
Quella frase lo spiazzò completamente e gli scappò anche una leggera risata prima di poter tornare sulle labbra.
In realtà, poco prima aveva sentito anche lui un certo "bisogno", quando aveva aiutato l'altro a svestirsi. Non era di certo la prima volta che lo vedeva in quel modo, ma forse in quel momento si era reso conto di sentire la mancanza del corpo dell'altro. Era un'emozione nuova e ancora difficile da definire del tutto, ma assolutamente piacevole.
Pensare al corpo maschile gli era sembrato molto strano, soprattutto all'inizio, ma visto che si trattava di quello di Jake allora le cose erano cambiate decisamente. Desiderava tutto di lui in quel momento e nessuno dei due si sorprese più di tanto quando il biondo, impegnato a baciarlo, spostò la sua bocca sempre più giù, fino al sesso dell'altro. Non era ancora di certo molto esperto in quel tipo di contatto, ma Jake non si era mai lamentato, e neanche in quel momento lo stava facendo, anzi, tutt'altro, quindi Heath non ebbe problemi a continuare, provandoci sempre più gusto...e sentendosi già al limite anche lui...
...
Aveva deciso di non addormenarsi, di lasciare Jake una volta che si fosse appisolato, ed invece, accompagnato dal respiro calmo dell'altro e dal viso finalmente più rilassato, si era addormentato anche lui.
Si era svegliato poi a causa di un leggero raggio di sole infiltratosi tra le persiane. Jake era girato dall'altra parte e dormiva ancora profondamente. Allungò il braccio verso la sveglia e lesse le 6:30.Si alzò silenziosamente ma allo stesso tempo frettolosamente. Nello stesso modo si vestì e con enorme dispiacere dovette andarsene, dando però prima un bacio leggero sul capo del moro.
Una volta in macchina, si accese una sigaretta e controllò il cellulare. Michelle non lo aveva chiamato. Se avesse avuto fortuna, sarebbe tornato a casa prima che potesse accorgersi di non averlo a letto accanto a se.
Sorrise, mentre accompagnato dalle prime luci del mattino, ripensò a poche ore prima, al momento in cui lui e Jake avevano fatto l'amore e in cui il moro gli aveva sussurrato
"Ti amo"

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Awwwwwww! Questo è uno dei capitoli che più preferisco di tutta la ff. Tra l'altro l'ho scritto tutto io.
Bene, e con questo abbiamo finito di "eventi" (come avrete notato è stato fatto un accenno anche ai Bafta's, i SAG e i DGA). Mi duole infatti dirvi che siamo arrivati quasi alla fine. Io e Ally siamo ancora in fase di elaborazione e scrittura degli ultimi capitoli quindi, abbiate solo un pò di pasienza e grazie ancora per la lettura!

@ Leia = grazie per gli ultimi commenti! I tuoi consigli sono stati molto preziozi. E ti dirò, è vero, come hai detto tu "certi copioni devono essere seguiti", ma non ci contare più di tanto ;) fino ad un certo punto sarà così', poi si vedrà =P  alla prossima! Baci.

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


Se il primo periodo da "amanti" era stato difficile, quello dopo gli eventi per Brokeback si stava dimostrando essere ancora peggio. Heath aveva deciso di prendersi un periodo di pausa, per dedicarsi alla "famiglia", mentre Jake aveva firmato diversi contratti ed era ormai in piena attività.
C'era però qualcosa che pian piano era cambiata, in meglio e che sopratutto al moro, aveva fatto enormemente piacere.
Lui e Heath ormai si sentivano tutti i giorni per telefono (salvo quelli in cui erano davvero impegnati in altro). Heath si era sciolto molto. All'inizio sembrava essersi davvero impersonificato nel suo Ennis, sbilanciandosi poco, sopratutto con le parole, invece già dopo la "notte" degli oscar, aveva fatto dei passi da gigante.
Era quasi sempre lui a chiamare il moro, non la smetteva per un attimo di ripetere quanto gli mancava, da innamorato, senza dubbio.
Jake si era ritrovato più di una volta a piangere dalla gioia, sopratutto nel letto poco prima di andare a dormire e anche se vedersi era diventato molto difficile, le parole riuscivano a rincuorarlo .Quella certezza, finalmente concreta di essere amato da colui che amava...

Se non altro qualche volta si vedevano.
Michelle sapeva di quegli incontri, ma ovviamente reputava la cosa normale, visto che i due erano migliori amici.
Quello che non sapeva era che l'amicizia si era tramutata in qualcos'altro e da diverso tempo; la ragazza, però, non aveva mai avuto l'occasione di sospettare. Questo rincuorava Heath, ma lo faceva anche stare male a volte, odiava vivere la sua relazione con il moro alle spalle della compagna, ma questo non lo diceva mai a Jake, che però conoscendo il carattere dell'australiano, capiva il tormento del biondo.
Negli ultimi tempi Heath sembrava davvero più rilassato verso la loro storia d'amore e discutevano spesso della loro situazione.
Certe volte ci scherzavano su, prendendosi in giro, giocando e, come amava defenire Jake, "divertirsi insieme" era diventato "fuckin' good!"
Una miracolosa volta in cui Heath era potuto andare a trovare Gyllenhaal, ci trovò anche la sorella di quest'ultimo, Maggie.
Jake era andato ad aprire la porta, lasciando la ragazza in salatto.
Si ritrovò tra le braccia dell'altro senza, almeno all'inizio, realizzare chi fosse.
Cosa ci fai qui?
Il moro si mise a ridere, mettendosi le mani sui fianchi.
L'ho deciso stamattina di venire qua.. sapevo che oggi non avevi impegni, come mi avevi detto l'altra sera al telefono e quindi.. beh eccomi qui.
L'australiano sembrava euforico, per niente stanco del viaggio ed impaziente di entrare.
Sei un pazzo! Comunque c'è mia sorella di là.. vieni.
Jake gli prese la mano. Quei piccoli gesti da innamorati erano diventati ormai naturali tra loro.
Scusa se non ho avvisato prima.. tesoro. sussurò piano l'ultima parola e chiuse la porta. Se disturbo me ne vado..
Tu non disturbi mai!


Maggie spuntò dal salotto e dopo uno sguardo sorpreso, si avvicinò velocemente ad Heath per salutarlo.
Ciao Heath!! Tutto bene? Cosa ci fai da queste parti? Michelle e la bimba come stanno?
Gli diede due baci sulle guance e Heath rise a causa di tutte quelle domande fatte di fretta una dopo l'altra. Posò il suo borsone a terra e rispose.
Michelle e Matilda stanno benone! Sono con i nonni...io invece sai...non avevo nulla da fare e allora ho deciso di prendere un areo e farmi un viaggetto e guarda caso sono capitato a Los Angeles...
Jake lo guardò storto per finta, ma funzionò a far ridere gli altri due.
Quanto resti? gli chiese ancora la ragazza, quando terminarono di ridere.
Mmm penso giusto il tempo di una cena e una bella chiacchierata, poi domani pomeriggio ho di nuovo l'aereo.
Jake abbassò lo sguardo, leggermente dispiaciuto dalla notizia, ma cercò di non darlo a vedere alla sorella.
Peccato... fece, anche lei dispiaciuta. Certo che però un viaggio così per restare poco tempo poi...
In realtà, domani avrei un appuntamento diciamo di "lavoro" quindi ne ho approfittato mentì Heath giusto per non dare a vedere che era venuto lì solo per Jake che seppur non fosse sospetto, dava da pensare...
Ah...ecco...e hai pensato di venire a trovare il buon amico Gyllenhaal...bene, allora stasera ti posso considerare dei notri! Avevamo pensato di fare una cena con i nostri genitori e alcuni amici...sempre se a nostra madre è passata l'influenza Maggie si interruppe con fare pensieroso, e poi improvvisamente riprese da sola facendo sobbalzare leggermente gli altri due Allora posso aggiungerti???
Heath le sorrise alzando le sopracciglia Ehm...certo!
La ragazza sorrise ancora di più, poi prese giacca e borsa e aprì la porta.
Vi faccio sapere tra un pò...vado a raggiungere Peter e Ramona... diede un bacio veloce al fratello e una pacca sulla spalla di Heath e poi, con molta enfasi, uscì dalla casa.
Sei nei guai tesoro mio disse subito Jake.
Perchè? Cosa ho fatto?
Accettare l'inivito a cena di mia sorella, con parte della mia famiglia e con gli amici più cari...praticamente l'occasione giusta per "presentarti"...
Heath lo guardò con sguardo scettico.
Non pensare che non sia nervoso per la cosa...ma insomma cosa potevo mai dire a tua sorella? E poi scusa....è anche colpa tua! L'altro giorno mi hai detto che non avevi impegni!
Infatti hanno organizzato tutto oggi! rispose in difesa il moro, incrociando le braccia.
Però almeno....un pò di tempo per noi ce lo abbiamo no?
riprese il biondo andandogli vicino e cincedogli i fianchi.
Jake fece per un pò il finto sostenuto poi si lasciò prendere le labbra.
Dopo una manciata di minuti in cui erano rimasti a baciarsi davanti l'ingresso si spostarono nel salotto, sul divano.
Prima o poi però.... fece Jake serio staccandosi Una decisione dobbiamo prenderla...mi sembri più convinto ultimamente
Lo sono confermò Heath Devo solo trovare il modo adatto per uscire dalla vita di Michelle, ma non da quella di mia figlia.
Il moro sorrise dolcemente E sai che per qualunque cosa ci sono anche io
Heath ricambiò il sorriso e poi lo baciò di nuovo, con foga.
Meno male che ci sei...
Jake dopo quelle parole pensò di dare il via ad un rituale ormai d'"obbligo" di quando si vedevano, ma il cellulare sul tavolino vibrò.
Un messaggio... disse allungando il braccio e prendendo lapparecchio.
Heath restò incantanto a guardare gli occhi del moro illuminati ancora di più dalla luce dello schermo del telefono e notò anche un sorriso sempre più largo comparire sul viso dell'altro.
Che c'è?? gli chiese
La cena è annullata...mia madre ha ancora l'influenza!...grazie mamma! si lasciò sfuggire un risolino euforico prima di posare di nuovo il telefono sul tavolino e poi lanciarsi sul biondo.
Questo vuol dire
Si Heath...non fare domande stupide!


Quella, come le altre volte in cui si erano visti, fu un breve momento di gioia in quel periodo un pò traballante della famiglia di Heath.
Michelle era in Inghilterra per lavoro e le riprese sarebbero durate moltissimo, visto che la parte della protagonista era stata affidata a lei.
Il compagno la raggiunse solo una volta viste le distanze, ma nell'ultimo mese si era dovuto trattenere a Brooklyn perchè presto avrebbe iniziato le riprese de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan.
Matilda aveva seguito la mamma insieme ai nonni, quindi Heath sentì spesso la mancanza della figlia, con cui parlava solo al telefono.
La voce della piccola lo faceva sentire bene, anche se solo per poco.. il ragazzo, infatti, non si sentiva molto sereno negli ultimi tempi, anche perchè quasi tutte le persone che amava profondamente erano lontane da lui.
Compreso Jake, il quale stava finendo le riprese di un film sempre in America, ma comunque fin troppo lontano per stare sufficentemente con il ragazzo e a loro, il tempo trascorso insieme, non bastava mai.
Anche se si sentivano tramite cellulare, i due passavano poco tempo al telefono, visti gli impegni del moro sempre più frequenti.
Per un attimo a Heath passò per la testa di abbandonare il progetto che aveva accettato e partire per raggiungere prima la figlia e poi Jake.
Ma ovviamente si riprese subito, dandosi del pazzo, valutando l'impossibilità di compiere quel tragitto senza risultare poco affidabile, visto che le riprese sarebbero iniziate a giorni.
Tutto quel pensare e farsi problemi non serviva a nulla, non riusciva a farlo stare meglio, ma lui continuava non dandosi pace, pensando di aver sbagliato molte cose nelle ultime settimane. Nei riguardi della sua carriera, nei riguardi di Michelle e Matilda e persino nei riguardi di Jake.
Il biondo sapeva che parlando al compagno delle sue problematiche familiari, avrebbe fatto star male anche l'altro, seppure quest'ultimo non lo dicesse e fosse più che disponibile nell'affrontare la discussione.
Heath sapeva solo che aveva bisogno di lui, sentiva di volerlo abbracciare, ascoltando solamente il respiro del ragazzo tanto amato.

                                                                                                                              *

Mentre il 2007 stava ormai passando, Heath sentiva di star andando avanti per inerzia.
Aveva troppi pensieri per la testa, spesso su cose neanche troppo importanti, spesso fin troppo confusi. Il periodo felice che aveva vissuto a partire dalle riprese di Brokeback Mountain sembrava non essere mai esistito, ed ora aveva solo pensieri per la testa, sentimenti opposti e fortissimi, e voglia di stare un pò da solo non avendo però la più che minima idea se fosse stato meglio o peggio.
Aveva deciso di immergersi nel lavoro: interpretare un personaggio come Il Joker non sarebbe stato molto facile e quell'isolamento, pensò, gli sarebbe stato utile.
Jake non ebbe nessuna obiezione, quando Heath gli disse che per un pò si sarebbero sentiti di meno.
Il moro lo aveva assecondato, ancora una volta, sapendo benissimo invece che Heath stesso gli aveva raccomandato di non farlo perchè avrebbe portato la loro relazione ad un punto di partenza, di nuovo. Ma non si era sentito di aggredirlo, non si era sentito di dirgli che stava sbagliando tutto reagendo in quel modo, conosceva il carattere fin troppo sensibile di Ledger, e c'era bisogno di andarci piano.
Avrebbe fatto questo ed altro per lui.
Non era però rimasto zitto di fronte un avvenimento importante accaduto negli ultimi tempi, e cioè la fine ormai imminente della relazione tra Heath e Michelle.
Che fosse solo lui la "causa" non ne era certo, ma di sicuro ne era contento. Gli dispiaceva pensarlo, ma era così.
Era consapevole dell'amore profondo che lui provava per sua figlia, ma allo stesso tempo gli tenne presente, per l'ennesima volta, che quella sarebbe stata la volta buona per confermare in modo definitivo la loro relazione.
Aveva avuto più di una volta l'impulso di raccontare tutto a sua sorella Maggie che però negli ultimi tempi non aveva più accennato interesse , troppo impegnata con sua figlia Ramona, nata neanche un anno prima.
Forse un pò di pace avrebbe fatto davvero bene ad Heath. Ci sperava, ma di certo non lo abbandonava, non con il pensiero almeno e ormai era certo non lo avrebbe fatto mai. Ormai era sempre più convinto che qualunque cosa avrebbero potuto pensare o dire gli altri riguardo quella situazione, non lo avrebbe portato a separarsi da Heath, o a non amarlo più. Era assurdo come pensiero, e anche spaventoso. Non lo avrebbe permesso. No. Per la prima volta nella sua vita sentì essere sicuro di ciò che pensava. E il suo obbiettivo personale da quel momento in avanti sarebbe stato convincere anche Heath a non avere paura di ciò che provava.
Un pò come Ennis. Era brutto fare quel paragone, Jake non avrebbe mai voluto farlo, non avrebbe mai voluto pensare alla loro storia come quella di Brokeback Mountain che era stata di certo un punto di partenza, ma non voleva pensare andasse nello stesso modo. Lui desiderava un lieto fine.

*

Stressato: si era la parola giusta. Finalmente anche le riprese di Batman e le prime di un film di Terry Gilliam, Parnassus, erano terminate e le vacanze di Natale si stavano avvicinando. Essersi immerso nel lavoro lo aveva di certo distratto molto, ma lo aveva anche molto stancato.Una lacrima gli scese delicatamente sulla guancia e ripensò di nuovo alla telefonata che aveva fatto a Michelle quella mattina. Non si erano parlati per molto e lei lo aveva liquidato dicendogli che non si sarebbero potuti incontrare fino a quando non avrebbe finito le riprese del nuovo film di cui era protagonista, in Svezia. Era sottinteso quindi che non avrebbe passato del tempo con Matilda, neanche per Natale. Si era incazzato parecchio e per poco non aveva perso la pasienza mandandola a quel paese. Ripendandoci gli venne solo voglia di piangere e non riuscì a fare altro per tutta la sera, chiuso nel suo appartamento di New York, con la pioggia che batteva forte sui vetri.



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Ehhhhh, penultimo capitolo cari lettori, scritto da entrambe. Lo so mi dispiace avvertirvi così e mi dispiace aver aggiornato così in ritardo, ma come scrissi anche nello scorso io e ally siamo ancora in fase di scrittura. Infatti dell'ultimo capitolo, abbiamo soltando delle idee ma ancora nulla su carta. Comunque non vi preoccupate, non penso vi faremo attendere molto. E come sempre, grazie mille!

@Leia= con gli oscar mi sono un pò più sbilanciata riguardo certe cose. All'inizio infatti proprio quella parte non c'era se vuoi la verità, l'ho inserita poco prima di pubblicarlo qui...ho fatto bene no?
La nostra ff finisce prima della tua...stento a crederci!
Kizz <3

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 - wiThOut PeRhApS ***


Buon compleanno.... la voce non molto squillante di Heath non era per nulla rassicurante.
Tesoro, ciao! Grazie...ehm...tutto bene? Jake non nascose la sua preoccupazione.
Bah...si e no...sto cazzo di temporale. New York sta diventando insopportabile.
Il moro divenne serio Non dovevi andare dai tuoi in Australia?
Si infatti, parto domani mattina...non vedo l'ora...
Ti farà bene l'aria di casa
Già Heath sospirò gravemente e poi si zittì.
Per la prima volta Jake si ritrovò a corto di parole e di argomenti. E stranamente fu l'altro a riprendere parola
Jake senti...scusami se non vengo a festeggiare con te
Tranquillo Heath...troveremo un altro momento...
Contaci
E quelle ultime parole, seppur dette con aria stanca, rincuorarono Gyllenhaal.
Fino a quanto resterai dai tuoi?
Heath dall'altra parte si schiarì leggermente la voce e rispose con tono leggermente più forte di prima
Credo fino a metà Gennaio...quando iniziano di nuovo le riprese
Ma Jake lo interruppe Ma prenditelo tutto il mese, e anche quello successivo se c'e ne sarà bisogno...
Jake...sto bene...e poi, lavorare mi aiuta ad andare avanti...
Il moro si sentì leggermente alterato. Solo il lavoro era capace di farlo vivere in quel momento? Che discorso assurdo! Ma ripendò in effetti anche alla sua vita, che non era del tutto diversa dalla sua in questo caso.
E comunque me ne resterò qualche giorno a casa mia...quella alla periferia di Perth...
Quelle parole riportarono Jake alla realtà, e subito in testa gli balenò un'idea, forse leggermente folle, ma forse neanche del tutto.
Si sentì il citofono.
Penso sia Maggie...devo andare...mi aspetta una cena di famiglia.
Salutami tutti disse più allegramente il biondo
You bet
Ci sentiamo in questi giorni per gli auguri di Natale...
Va bene...e...comunque... Jake fece prima una pausa Non esitare a chiamarmi...va bene?
Si, d'accordo...
Mi manchi Heath...sappilo...e sarà sempre così finchè saremo troppo lontani anche solo per sfiorarci...
Ledger non disse nulla. Il citofono suonò di nuovo.
Devo andare finì Gyllenhaal con voce tremante.
Jake... lo interruppe Heath prima di staccare la chiamata
Grazie...
Questa volta una lacrima scese sul viso del moro Ciao e dopo un sospiro, dovette attaccare.
Si asciugò gli occhi e recuperata la giacca aprì la porta proprio nello stesso istante in cui il citofono suonò per la terza volta.
Mentre scendeva le scale non riusciva a non pensare a quella telefonata come ad un addio.
Perchè mai dovrebbe esserlo Jake? Non pensare assurdità! pensò.
E si che sapeva cosa fare. Aveva tempo a sufficenza per poter rimediare, o per, almeno provarci. Fallire non era nei suoi piani.
Ehi...ma insomma perchè non rispondevi eh? la voce impaziente di Maggie lo inondò appena aperta la porta
Scusa sorellina...ero a telefono...
E con chi...di grazia? scherzò
Heath rispose senza giri di parole E...non penso stia molto bene non seppe neanche perchè lo disse, ma non se ne preoccupò visto che di fronte aveva l'unica persona che in 27 anni della sua vita lo aveva ascoltato fino alla paranoia e che non aveva mai permesso che i loro argomenti uscissero fuori dalle loro conversazioni: sua sorella.


Per Matilda?
Jake guardò la ragazza, che aveva aggrottato le sopracciglia, preoccupata. Ormai il moro non si stupiva più, Maggie intuiva sempre tutto. Tristemente annuì con la testa e poi si lasciò trasportare dalla spontaneità della ragazza, che in un modo o nell'altro aveva capito quanto questa cosa lo facesse stare male. Avrebbe ringraziato sempre sua sorella per il suo tatto.
...
Si ritrovò davanti alla porta della casa di periferia di Heath.
Non sappe bene per quale oscuro motivo aveva pensato di fare una sorpresa al compagno, andando perfino in Australia. Però dentro di sè, sentì che aveva bisogno di rivedere Heath prima della fine dell'anno e sarebbe servito anche al biondo, sicuramente lo avrebbe fatto felice. O almeno pensava.. sentiva Heath giù di tono e anche se lui cercava di rincuorarlo al telefono, non riusciva a tirarlo su. A volte si sentiva perfino inutile.
Scacciò quel pensiero dalla testa, cercando di pensare alla giornata che l'aspettava. Finalmente l'avrebbe rivisto dopo molto tempo. Gli era mancato così tanto e a volte, quando a casa era steso sul letto pensava ad una vita insieme a lui, come si sarebbe comportato quotidianamente se avessero convissuto assieme. Se si sarebbe sentito a suo agio.
Quell'Heath che amava essere libero, praticando skate o surfendo per il mare.
Jake prese la valigia che aveva appoggiato vicino alla porta e si voltò per dare un'occhiata intensa al panorama che lo circondava. C'era una spiaggia vicinissima, a quell'ora, ovviamente deserta. Sembrava un posto tranquillo, adatto per passare giorni di pace. Il moro sospirò e decise di andare a fare quattro passi, visto che probabilmente Heath stava ancora dormendo. Infatti Gyllenhaal era arrivato verso le 7.30 davanti alla casa dell'amico e non lo voleva disturbare così presto.
...
Amava stare lì. Lui e quella spiaggia si completavano.
Immerso nei suoi pensieri, si faceva spazio dentro di sè, cercando di capirsi e di capire il resto del mondo. E poi cercava di capire le sofferenze che stava passando e la felicità passata con Matilda, Michelle e.. Jake. Dentro di sè sentiva il tormento farsi strada e questo gli faceva fin troppo male.
Mentre quella spiaggia così familiare era tranquilla, piena di pace e non un solo rumore che c'era poteva dargli fastidio, anzi.. pensava che potesse attenuargli il dolore. E il leggero vento che colpiva il suo corpo lo faceva stare bene. Quello era il posto dove poteva pensare, ma anche il posto dove non pensare troppo.
Heath sospirò, aprendo piano gli occhi. Avrebbe voluto passare gli ultimi giorni del 2007 con serenità. La serenità che sembrava gli stesse alla larga. Richiuse gli occhi, cullato dalle onde e dal vento. Anche se si era svegliato da poco, si sentiva stanco per l'insonnia che gli teneva compagnia quasi tutte le notti e sembrò che quei momenti di pace fossero fatti apposta per farlo addormentare. Ma era troppo difficile. Troppo.
Guarda, guarda non si trova tutti i giorni un Heath fuckin' Ledger steso sulla spiaggia a occhi chiusi!
In effetti poco prima aveva sentito un rumore di passi, ma non se ne era curato, probabilmente era qualche passante mattiniero che non dava nessun fastidio. Ma come sempre aveva distinto quella voce inconfondibile. Quella voce che il giorno prima aveva sentito solo al telefono e che ora, finalmente aveva di nuovo una bocca, un viso e un corpo.
Aprendo gli occhi non riuscì a trattenersi dal catapultardi in piedi.
Holy shit! Jack fuckin' Twist!
Adesso il copione dice che devi venirmi incontro e poi abbracciarmi violentemente!
Ma Jake si era già ritrovato tra le braccia dell'altro, prima di aver finito la frase.
Era di nuovo in contatto con il corpo dell'altro e questo gli procurò una leggera eccitazione, ma prima di tutto un'immensa emozione.
L'australiano sentendo di nuovo il profumo dell'altro che gli era mancato enormemente, prese a baciarlo sul collo, cercando di respirare tutto l'odore, come a compensarne la mancanza di mesi e mesi di separazione.
Ehy, ehy calmati cowboy!
Jake si mise a ridere, cercando di prendere calma e staccandosi un attimo guardò il viso dell biondo. Era felice e notò un certo sbrilluccichio far capolino dai suoi occhi.
Non ci posso credere.. non...
Heath gli prese il viso e lo portò a sè, baciandolo dolcemente ma intensamente sulle labbra e per un momento lunghissimo.
Era in momenti come quello che dimenticava tutto e pensava solo alla voglia che aveva dell'altro. Avere lì Jake significava tanto per lui.
Finalmente lo lasciò riprendere fiato.
Heath non era mai stato così passionale, ma la tristezza che lo aveva fatto deprimere in quei giorni, era stata affievolita dopo quel momento.
Non sai quanto mi faccia piacere.. ho passato dei giorni di merda.
Prese la mano di Jake e la strinse forte
Lo sapevo. Sono venuto apposta.. per tirarti un pò su. E poi mi mancavi..
Altro che! si mise a ridere anche tu mi mancavi troppo.
Heath si rimise a sedere, trascinando giù con sè l'amico.
Almeno la fine dell'anno sarà un pò più.. bella. Grazie di essere qui, amore. Grazie
Il moro non potè che sentirsi rincuorato dalle parole dell'altro. Lui che pochi istanti prima si era sentito inutile e sciocco. Adesso che era seduto sulla spiaggia con l'uomo che amava, tutto era diventato più chiaro: non era mai stato inutile per Heath. Anche le telefonate, che tanto sembravano far stare il biondo peggio, erano servite a qualcosa.
Allora.. come stai? Ero preoccupato per te in questi giorni.
Lo guardò dritto degli occhi col suo solito sguardo intenso che faceva sciogliere Heath e a cui serviva tanto in quel momento.
Mi manca, Jake. La mia bambina mi manca.
Sospirò e abbassò lo sguardo.
Non voglio che cresca senza di me. E Michelle certe volte mi impedisce di vederla. E' terribile.. mi manca il fiato, non riesco a respirare quando penso alla lontananza che mi separa da lei. E oggi sembrava uno di quei giorni in cui tutto è nero. Ma poi sei arrivaro tu.
Alzò gli occhi, rivolgendoli al ragazzo accanto e sorrise.
Jake ricambiò e cercò di trovare le parole adatte. Di solito ci riusciva piuttosto bene. Consolare gli amici era facile, ma Heath era molto più di questo.
Tesoro, lo so che Matilda ti manca. Beh a dire il vero manca anche a me, dopotutto sono il suo padrino. Ma penso di capire fin troppo bene come ti senti. Cerca di non pensarci, almeno oggi. Lo so che è difficile, ma sono venuto apposta per distrarti. E...
Il moro non si fece interrompere, da quella che sembrava una smorfia di Ledger, intenzionato a dire qualcosa.
niente tue tipiche frasi deprimenti!
L'australiano si mise a ridere, a causa dello sguardo severo di Jake, che non sembrava molto serio. Si riprese dalla risata e si stese sulla sabbia, mentre l'altro lo guardava intenerito.
Lo sapevo che ti saresti messo a ridere..
Vieni qua giù con me.
Gyllenhaal si mise accanto al compagno e sospirò. Quanto gli era mancato in quei mesi.
Heath fu preso da un attimo di nostalgia improvvisa, mentre guardava il viso bellissimo dell'altro.
Ti ricordi quanto ridevamo sul set di Brokeback? Apparte in quei giorni in cui avevamo litigato, stavamo sempre a guardarci in modi ironici e poi le battute che, soprattutto tu facevi, quando gli altri parlavano di una scena appena girata. E le risate...
Si misero a ridere di nuovo, mentre i ricordi riaffioravano in tutti e due. Ricordi teneri, di giorni passati felicemente e in modo divertente. Ma anche di giorni in cui parlavano, insieme nel letto della roulotte di Jake, del futuro, che poi preferivano lasciar perdere per pensare al presente. Tutto quello rimaneva vivo nella loro mente e nel loro cuore.
Old Brokeback got us good...
Jake non potè fare a meno di lasciarsi trasportare dalle emozioni mentre una lacrima gli rigava il viso. Non si era mai vergognato dei suoi sentimenti e nemmeno questa volta allungò la mano per asciugarsi la guancia. A questo ci aveva sempre pensato Heath, che però rimase fermo con gli occhi puntati al cielo.
E menomale che mi avevi chiesto di non fare discorsi deprimenti!
E di nuovo non poterono fare a meno di ridere.
Il biondo prese la mano dell'altro e se la portò sul petto.
Chiuse gli occhi. Erano stesi tutti e due sulla spiaggia, con la sabbia che li accarezzava delicatamente e un leggero vento fra i capelli, che portava solo sollievo.
Heath vide tutto più luminoso adesso. Era più felice e quel momento fu uno dei più romantici che riuscirono a vivere. Si erano lasciati andare e arresi alle emozioni non potevano che essere i più spontanei possibili. Per quanto poteva sembrare strano a occhi estranei, i due si amavano e quei piccoli momenti preziosi, pur essendo semplici davano ai due la felicità che si sarebbero meritati insieme. Quella felicità che sembrava troppo difficile vivere.
...
Ehy... ciao.. Heath!
I due compagni aprirono gli occhi e videro dietro di loro una ragazza bionda.
Heath lasciò la mano di Jake e si alzò, mentre l'altro, alzatosi anche lui, si pulì la giacca e i pantaloni dalla sabbia, imbarazzato.
Ciao, Ash!
Il moro capì che quella ragazza, adesso intenta ad osservarli un pò titubante, era la sorella.
Conosci Jake, giusto? E' venuto per il Capodanno.. mi ha fatto una sorpresa, non mi aspettavo una sua.. visita!
Il biondo sembrava ancora più imbarazzato e nervoso del moro e notava nella sorella un misto tra curiosità e dubbio.
Certo..
La ragazza si ricompose e sorrise imbarazzata, porgendo la mano a Gyllenhaal.
Come va?
Bene grazie.. tu?
Non c'è male. Sono contenta di conoscerti più da vicino. Ah, Heath io e mamma pensavamo stessi ancora dormendo, ma a quanto pare..
Fece una pausa, dando un'occhiata veloce al moro.
Infatti siamo venute a trovarti e a portarti la colazione.
Il biondo alzò le sopracciglia, ancora un pò sorpreso e intontito. Sperava che Ashleight non si fosse accorta di nulla.
Ah, eccola là. Mamma siamo qua!!
Mentre la ragazza si sbracciava per far notare la loro posizione alla madre, Jake notò quanto ella somigliasse al fratello nei modi timidi, ma anche estroversi.
Sorrise al ragazzo accanto a lui, ma notò il suo nervosismo e il suo respiro poco tranquillo. Jake gli rivolse un'occhiata comprensiva per rassicurarlo.
Sally intanto si era avvicinata al gruppo di ragazzi, con in mano un pacchetto.
Ehy ma guarda un pò chi abbiamo qui.. tu sei Jake!
Il ragazzo si sorprese di quella signora così spontanea.
Buongiorno, signora
Oh, chiamami Sally. Ma dimmi.. cosa ci fai qua, in Australia? Heath mi aveva detto che eri impegnato in America.
Jake rivolse un'occhiata all'amico, che sembrava più tranquillo dalla presenza della madre.
Beh, ho voluto fargli una sorpresa per la fine dell'anno! E quindi eccomi qua..
Heath gli sorrise e notando lo sguardo fisso della sorella, si schiarì la gola.
Infatti è arrivato mezz'ora fa qua in spiaggia. Stavamo...
... ammirando il panorama, stesi.
Gyllenhaal aveva notato ancora il nervosismo del compagno e cercò di rimediare.
Parlavamo anche dei vecchi tempi se è per questo.. le risate sul set, ricordi?
Heath si mise a ridere, seguito a ruota inevitabilmente da Jake.
Ash e sua madre sorrisero, guardandosi divertite. Poi Sally prese per un baccio il moro e iniziarono a camminare seguiti dai due fratelli. Jake per un attimo rimase sorpreso ed imbarazzato, ma poi cercò di rilassarsi.
 Resterai per molto, spero. gli disse la donna
Beh abbastanza, sempre che mi vogliate.
Heath gli gettò un'occhiataccia
Ma certo che ti vogliamo!
Si schiarì di nuovo la gola, mentre la sorella gli gettò l'ennesimo sguardo interrogativo, anche se sembrava molto divertita dalla situazione.
E vedrai che stasera ci sarà da divertirsi, caro Jake.
Sally si mise a ridere e si diressero tutti verso casa.
...
Jake era stato sistemato nella stanza degli ospiti.. beh, almeno finchè la madre e la sorella sarebbero state là.
Heath dopo colazione gli mostrò la stanza e chiuse la porta.
Cavolo, non pensavo sarebbero arrivate, stamattina. Visto che ci saremmo visti direttamente stasera, credevo di avere tutta la mattinata e il pomeriggio liberi...
Jake lo prese per fianchi e lo baciò sul collo. Dopo tanto tempo, quel tipo di abbraccio lo faceva intenerire ancora più di prima.
Non ti preoccupare. Sono simpatiche e ci sarà tempo per stare insieme da soli
Non è mai abbastanza..
Il biondo lo baciò dolcemente, mentre si lasciava alle spalle la malinconia con cui si era svegliato.
E poi disse subito dopo essersi staccatostanotte non potremo stare in pace.
Jake gli sbottonò un pò la camicia
A me va bene anche così parlava mentre baciava Heath e l'eccitazione continuava a salire. Anche questa volta erano sull'orlo del rasoio.
Grazie per essere qui, piccolo mio.
Heath continuò a sfiorargli le labbra, mentre le sue mani scendevano sempre più verso la cintura del moro.
Ti amo


Quello che diede più fastidio ad entrambi quella mattina fu la paura di ritrovarsi di nuovo Ash o Sally in casa, motivo per cui il loro rapporto sessuale fu molto frettoloso.
Jake sentì un pò di dolore. Era da molto che non lo facevano, e aveva di conseguenza perso un pò l' abitudine. Ma trattandosi di Heath, dentro di lui, anche quel dolore poteva essere meno fastidioso.

Che ne dici di andare di nuovo in spiaggia prima di pranzo, le temperature sono buone...

Jake sorrise alla proporsta del biondo e poi annuì
Bene!
Heath gli diede un bacio leggero e si infilò di nuovo il costume da bagno.
Purtroppo non c'è molto vento...mi sarebbe piaciuto surfare un pò...
Jake continuò a guardarlo mentre parlava, senza aggiungere nulla, solo sorridendo sempre di più.
Che c'è? fece Heath curioso.
Jake rise Niente...è che hai parlato di più ora che mai da quando ci siamo conosciuti...
Al biondo quella frase suonò familiare. Ricambiò il sorriso.
Posso usare un attimo la toilette? Jake si alzò dal letto infilandosi i boxer
Heath annuì osservando i suoi passi fino al bagno.
Riflettè sulla frase del compagno. Doveva ammetterlo, una volta per tutte, da quando era comparso sulla spiaggia, qualche ora prima, tutto quello che aveva dentro, sentimenti, pensieri, si era alleggerito, era passato in secondo piano quasi, gli aveva fatto meno male.
Doveva svegliarsi. Doveva reagire. Non poteva continuare a rifugiarsi nel lavoro e nelle troppe sigarette. Aveva Jake accanto a lui, ossigeno puro era inutile ormai ripeterselo, era così. Jake uscì dal bagno e lo raggiunse stringendogli i fianchi.
A cosa pensi ora? chiese divertito
Heath poggiò la fronte su quella del moro A noi rispose
Jake strinse la presa.
Sono felice di sentirlo
Ledger prima gli accarezzò una guancia poi lo abbracciò infossando il viso sul suo collo. Jake allora gli passò una mano tra i capelli sospirando.
Ci sarà sempre un noi Heath, puoi starne certo. Ci conosciamo da tre anni ormai e mai ho pensato di abbandonarti. Potresti cacciarmi da qui anche in questo momento...sarei capace di rimanere seduto davanti la porta di casa, anche per tutta la notte se fosse necessario
Heath si staccò guardandolo, e ridendo Che cazzo dici Jake? e gli prese il viso Non ti caccerei mai, piccolo... e inevitabilmente lo baciò. E comunque...non sono tanto scemo. Mi sono accorto che hai un particolare e ossessivo interesse verso la mia persona...
Jake cacciò a ridere e gli diede una piccola spinta sulla spalla Si però hai ragione. "ossessivo" è la parola giusta e si riavvicinò a lui alzando un sopracciglio e sorridendo sensualmente.
Se continui a guardarmi così, non resisterò alla voglia di scoparti, anche qui sul pavimento, Gyllenhaal...
Jake non fece una piega Ok.
Heath ebbe così il "permesso" e dopo avergli preso le labbra di nuovo lo trascinò fino al muro più vicino dove lo fece poggiare e dove pian piano insieme, scesero fino a terra.
Intendevi proprio letteralmente sul pavimento scherzò il moro prendendo fiato.
Heath in risposta lo bacio di nuovo. Il pavimento sembrava molto più accogliente delle lenzuola a quell'ora in effetti. Se non altro era più fresco.
Mmh aspetta fu il biondo stesso a staccarsi però Ho sentito la porta.
In effetti, pochi secondi dopo, si sentì il rumore della porta d'ingresso che veniva chiusa e abbaiare. Passarono altri secondi e i due videro comparire davanti a loro una bestiolina a quattro zampe.
Ciao Bob lo salutò amichevolemente Heath alzandosi e aiutando anche Jake a farlo. Scusa tesoro, deve essere arrivato mio padre... gli sussurrò.
Heath? Sei in casa?
Infatti la voce di Kim Ledger invase tutta la casa.
Jake sbuffò leggermente e si diresse verso la sua valigia per prendere dei vestiti.
Finisci di prepararti, ci vediamo giù. finì Heath infilandosi una camicia verde larga e portandosi il cane fuori dalla stanza.
Si sono qui!
Il moro sentì il compagno rispondere al padre e scendere le scale. Doveva prepararsi in fretta, non poteva di certo farsi trovare in boxer.


Così Jake, aveva conosciuto anche Kim Ledger, e nella serata, dopo un piccolo pranzo sulla spiaggia, Roger il compagno di Sally e le altre due sorelle di Heath.
Questa cosa però non sembrava pesare a nessuno e ne fu molto felice. A quanto pare avevano passato il Natale insieme e ora avrebbero fatto lo stesso anche con il capodanno.
Quella sera la passarono appunto a casa della madre di Heath per cena, dove videro anche la prima parte del film "Chocolat" che stavano passando in tv.
Il giorno seguente poi fu molto simile a quello precedente. La mattina, come fatto apposta, Sally Ash e Orsola si presentarono di nuovo in casa di Heath. Per fortuna però, si erano già alzati e stavano per andare in spiaggia, altrimenti li avrebbero beccati di sicuro mentre stavano ancora dormendo, nello stesso letto, o intenti a farsi le "coccole" mattutine.
Stasera chiudo la casa a chiave sussurrò Heath al moro mentre stavano sistemando i loro asciugamani sulla sabbia.
E se te ne dimentichi me ne ricordo io! rispose Jake facendogli un occhiolino.
Heath ebbe l'impulso di baciarlo ma si ricordò immediatamente di chi aveva intorno.
Si rabbuiò per un istante. Era sempre più difficile trattenersi. Ma sopratutto, già dopo la prima giornata passata insieme, gli sembrò di vivere con lui da una vita.
I suoi pensieri furono interrotti dalla suoneria del celluare di Jake che prese a suonare improvvisamente.
Maggie! rispose allegramente Gyellnhaal
Ho provato a chiamarti tutto il giorno ieri, lo avevi spento o che?
Ciao eh!...si comunque ho dimenticato di accenderlo, scusa...
Alla fine sei davvero andato in Australia?
Jake sospirò guardandosi intorno e sorridendo Si...Heath non ha avuto problemi ad ospitarmi
E figurati se ne aveva...me lo saluti? E' vicino a te? Come sta, meglio?
Il moro si girò pensando di trovare il compagno di fianco a lui, invece notò con felicità che si era appena immerso in mare.
Ehm si certo, sta molto meglio per fortuna,...ti saluta...si è appena tuffato...
Ahhh beati voi...cavolo potevi dirlo prima, saremmo venuti anche io Peter e Ramona...qui piove ininterrottamente da due giorni e secondo le previsioni dovrebbe anche nevicare...
Lo so scusa, è che ci ho pensato all'ultimo momento, è stata decisione presa rapidamente, ma di sicuro non me ne pento.
Maggie rise Ci credo. Cavolo, lì è estate!
Non solo per quello sorellona. Quando tornerò ti spiegherò tutto.
Jake non riuscì più a trattenersi. Stava troppo bene in quel momento.
Ti lascio, vado anche io a rinfrescarmi , si muore dal caldo
Tu invece vuoi farmi morire dall'invidia vero?...e comunque sono curiosa di sentire cosa hai da dirmi...
Jake...tu non ti tuffi?...oh scusa sei a telefono, non lo avevo capito, scusa
Ash si era avvicinata a lui, ma dopo aver notato il cellualare si scusò diventando tutta rossa e raggiungendo sua madre sulla riva.
Ho sentito la voce di una ragazza...penso di aver capito cosa dovrai dirmi...
Jake rise Non è lei, ma qualcuno c'è. Ci sentiamo domani per gli auguri. Ti voglio bene, salutami Peter e la piccola.
Maggie rise e imitò il suono di un bacio prima di staccare.

*

Quella sera, Heath lo portò con sorpresa a cenare fuori, da soli, in un piccolo ristorantino, non molto lontano da Perth, specializzato in cucina italiana e francese.
Questo è il mio regalo di compleanno disse il biondo pagando il conto.
Jake rise Va bene...tanto in ogni caso, mi dovevi lo stesso una cena
Uscirono dal locale Di cosa stai parlando?
Il moro rise di nuovo La prima volta che abbiamo cenato non ti dice nulla?
Heath ricordò quella sera di tre anni prima, a Los Angeles, quando la sua jeep improvvisamente non ne volle sapere di partire. Si grattò la fronte Già...
E poi, la sera dopo, a casa tua, mi baciasti. continuò Gyllenhaal.
L'altro si fermò a guardarlo e si sentì, non seppe perchè, ancora leggermente imbarazzato.
E' una delle poche cose sensate che abbia mai fatto in vita mia avrebbe risposto il biondo, ma non lo fece.
Si meravigliò delle parole di Jake Non importa perchè, ma non tornerei mai indietro per cambiarlo quel momento.
Heath annuì Mi erano piaciute le nostre conversazioni...e ho agito d'istinto, mi sentivo di doverlo fare
Allora la prossima volta agisci di più d'istinto. finì Jake in un primo momento sorridendo, poi facendosi serio.
Heath gli strinse un braccio. You bet.
E la fine della loro serata di certo non fu la cena. Infatti, entrambi avevano avuto lo stesso pensiero pur non essendoselo detto, di voler scopare fino allo sfinimento. Perchè entrambi avevano avuto bisogno di sentirsi a contatto veramente e reciprocamente, e come una cosa sola, senza fretta, senza paura, ma con la certezza che fosse una cosa giusta.

*
Che bella scenetta romantica! urlò Jake con il vento tra i capelli e completamente avvinghiato ad Heath davanti a lui.
Il cinema ormai ci preseguita dovunque! rispose il biondo accellerando.
Era passata la mezza notte, avevano festeggiato insieme a tutta la famiglia, e poi Heath si era inventato una scusa, molto strana a dir la verità, ma che sembrò efficace, per permettere loro di tornare a casa sua. Erano venuti a piedi, così il ritorno lo stavano facendo in motocicletta, con tutti i fuochi d'artificio che brillavano in cielo, rendendo il momento davvero molto cinematografico.
Davvero l'anno scorso casa tua ha rischiato di essere incendiata?
Si...c'è una casa sulla collina a poco più di un kilometro dalla mia e l'anno scorso i loro fuochi sono scesi fino al mio giardino.
Bene, così se non hanno capito ci ritroviamo un bel petardo dietro il culo! scherzò Jake osservandò delle scintille viola in cielo.
Sono andato personalmente lì a ricordare ai proprietari che poco distante c'è una casa e che ci abitano dentro...quindi è tutta una scusa.
Jake rise, felice di sentirselo dire.
Heath fermò la moto nel giardinetto e dopo essersi tolto il casco, prese due sedie a sdraio da vicino ad una pianta che Jake non aveva neanche notato. Gliene porse una e sempre con la stessa mano, cercò la sua, che si strinsero.
Adiamo in spiaggia prima che finiscano di sparare...è uno spettacolo...
Il moro non se lo fece ripetere due volte.
Si sistemarono a circa dieci metri dalla riva, anche perchè alcuni fuochi d'artificio venivano sparati proprio verso il mare, e con il vento che soffiava era possibile che tornassero verso la spiaggia.
I tuoi sono stati molto gentili con me...sono contento, sopratutto Ash, Kate e tua madre.
Heath si girò a guardarlo Per forza! Sono completamente rapite da te...ti mangiano con gli occhi rispose mezzo infastidito.
Jake lo guardò e si avvicinò a lui sbilanciandosi in avanti, poichè erano seduti sulle sdraio. E dai...non fare il gelosone... Gli diede un bacio sulla spalla.
Ormai lo sono, troppo tardi.
Si guardarono per un secondo, prima di scoppiare in una fragorosa risata.
E'...che non so se sarà così dopo Heath si rifece serio
Dopo cosa?
Dopo che lo verranno a sapere...di noi due...
Jake lo guardò intensamente Hai intensione di dirglielo? e nel suo tono Heath notò un certa attesa speanzosa.
Non so ancora quando...ma spero abbastanza presto. Sono stufo di dover mentire...alla mia famiglia e a chi ci è intorno quotidianamente...
Jake annuì d'accordo Mia sorella è da tre anni ormai che cera di capire di chi sono innamorato...Ha fatto i nomi di tante ragazze, ma mai è arrivata a pensare a te
L'altro rise scommetto che rimane dell'idea che sono il tuo migliore amico.
Esattamente
Heath scosse la testa Mi dispiace
Jake gli accarezzò un braccio e rimasero per un pò ad ossrvare i fuochi d'artifico e i loro riflessi sul mare.
Spero solo che Michelle non se ne esca con storie assurde e che non mi faccia vedere Matilda solo perchè sto con te...a causa della nostra relazione
Jake lo guardò di nuovo Michelle è una ragazza intelligente. Magari potrebbe avere del rancore verso di te, e verso di me quando lo saprà, ma sa che ami Matilda e che nonostante tutto hai voluto crescerla e ancora vuoi farle da padre.
Anche Heath si girò a guardarlo. Sorrise.
Ti amo Jake
Il moro ricambiò
Ti amo anche io Heath.
Le labbra si unirono, e Jake sentì per la prima volta che quel bacio era più tranquillo. Non era stato fatto di nascosto, non era ingiusto, non di fretta. Era unico, era perfetto, era tutto ciò di cui dal momento in cui aveva incontrato Heath non avrebbe più potuto fare a meno.
Si staccò, poggiando il viso sulla spalla del biondo e stringendogli una mano.
Heath prese un bel respiro, e quando cacciò fuori tutta l'aria, anche se leggermente turbata dai fumi dei fuochi, si sentì meglio, molto meglio dei giorni precedenti.
Quando era arrivato in Australia, si era chiuso in casa per giorni senza vedere nessuno, spesso con le lacrime agli occhi e con un mal di testa forte.
Non riusciva a vedere una via d'uscita da quella situazione. Lui e Michelle si erano lasciati. Lei non l'aveva presa bene e di conseguenza aveva deciso di "punirlo" costringendo Matilda a stare con lei durante le vacanze natalizie.
Il sorriso solare della piccola le mancava come non mai. Una di quelle cose che non seppe perchè lo facevano star bene e non ci avrebbe di certo rinunciato. Non sapeva però come fare per rimediare. Non di certom comunque, tornando con Michelle.
Jake, con la sua improvvisata, gli fece capire che a volte, pensare tanto non fa per niente bene. Dopo un pò i pensieri si moltiplicano e si confondono, e non ti rendi conto che alla fin fine sono sempre gli stessi. A volte, più che pensare ad un "piano", bisogna agire, d'istinto, proprio come lui aveva fatto con Jake quella sera a casa sua.
Ed ora stavano insieme. Il suo cuore batteva sempre più forte, e sentiva tutto il corpo più rilassato. Agire, non solo pensare. Si, forse avrebbe dovuto dar retta di più ai suoi sentimenti che alla ragione d'ora in avanti. Anzi, senza quel forse.
Stiamo finalmente insieme allora? Jake ruppe il silenzio
Heath abbassò un pò il viso per poterlo guardare Secondo te, dopo tutto quello che abbiamo "fatto" e la posizione in cui siamo messi in questo momento cosa può significare?
Heath, non rispondere alla mia domanda con un altra domanda!
Risero poi il biondo rispose Ok...si. Stiamo insieme.
Jake gli strinse ancora più forte la mano e chiuse gli occhi.
Heath stava sicuramente meglio rispetto agli ultmi mesi. Ancora una volta aveva fiducia in lui. Era sicuro che questa fosse la volta buona.
Si, forse le cose sarebbero cambiate da quel momento in poi. Anzi, senza quel "forse".




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E siamo arrivati anche alla fine della ff. Che altro si può dire: GRAZIE veramente di cuore a tutti i lettori, e ai commentatori. Abbiamo continuato a scrivere proprio grazie al numero di letture e a quei piccoli commenti che ci hanno sempre fatto piacere. Per me ed ally è stato difficile mettere un punto definitivo alla storia, fatto sta che abbiamo deciso definitivamente di scrivere un "sequel" di cui però abbiamo solo scelto il titolo: I Remain.  
Con l'estate alle porte, avremo sicuramente tempo per cominciare a scriverla, quindi tenete sempre un occhio attento verso il mio profilo o verso la sezione dedicata alle fan fiction sugli attori.
Ci auguriamo davvero di non avervi delusi, e speriamo vivamente di ritrovarvi anche nel sequel.
Un saluto a tutti e grazie ancora!

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