Paper Girl

di p_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** // ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** // ***


Paper Girl1

Paper Girl


Hinata sospirò serena, mentre sedeva composta nell'ufficio dell'Hokage.


Vi si era recata per ricevere comunicazioni inerenti il proprio Clan, ma sembrava proprio che Tsunade-sama fosse stata trattenuta da altre questioni.
Così, a lei non era rimasto altro da fare che attendere pazientemente il suo arrivo.


Chissà quanto tempo era passato, ormai...


Bhè, non che questo fosse davvero un problema, in fondo.
Sapeva di essere lì in rappresentanza della sua Casata, ma era una pura formalità, dopotutto.


Probabilmente, a casa Hyuga non si erano neppure accorti della sua assenza.



Si alzò, avvicinandosi alla scrivania dell'Hokage, cercando qualcosa che potesse distrarla dalla direzione che avevano preso i suoi pensieri.

Perchè era tutto così difficile?


Notò una pila di fogli bianchi, pronti per essere compilati.
Erano quelli che venivano utilizzati per le missioni? Pensò curiosa.
Ne prese uno tra le mani, per osservarlo da vicino.

Da quel singolo pezzo di carta avrebbe potuto persino dipendere la vita di uno di loro.
Eppure, mentre era ancora un semplice foglio bianco, era assolutamente innocuo.

Ordinario, perfino.
Talmente simile agli altri della pila, che nessuno si sarebbe accorto della sua mancanza.

Ma questo già lo sapeva, no? Pensò Hinata con una punta d'amarezza.



Un foglio bianco non aveva l'eleganza della carta regalo.
Lei non aveva la bellezza di Ino.

Un foglio bianco non era avvincente come la pagina di un diario.
Lei non aveva la passione di Sakura.

Un foglio bianco non aveva la perfezione di un origami.
Lei non aveva la grazia di Tenten.


Un foglio bianco era appunto... solo questo, nient'altro.
Così insulso, da risultare ridicolamente inutile.
Fin imbarazzante, nella sua
irrilevanza.



Il foglio che Hinata aveva in mano tremò, mentre lo stringeva inconsciamente.

Mandò giù il nodo che sentiva in gola mentre realizzava, quasi con rassegnazione, che... 
...Lei non era nient'altro che un misero foglio bianco, come quello che teneva tra le mani.

E chi mai avrebbe potuto apprezzare un banale foglio bianco?


Strinse gli occhi, ricacciando indietro a forza le lacrime.
Ad un tratto quella stanza le parve diventata improvvisamente troppo piccola per lei.


Aria, aveva bisogno di aria.


Aprì la porta finestra dietro la scrivania dell'Hokage, affacciandosi sulla balaustra della terrazza.


Da quando aveva cominciato ad avere pensieri così disfattisti?
Non era da lei, e sapeva che non l'avrebbero portata da nessuna parte.

Ma era così difficile...


Le sembrava di faticare il doppio degli altri, e di essere ancora a metà strada, quando invece i più avevano già raggiunto il traguardo. 
Ma non le sarebbe importato di arrivare per ultima, purchè ci fosse ancora qualcuno ad attenderla all'arrivo, qualcuno che facesse il tifo per lei...
Che credesse in lei...




All'improvviso, la porta della stanza si aprì, generando una piccola corrente d'aria tra quelle quattro mura. 
Qualche foglio cadde a terra, mentre le tende svolazzarono leggere.

-Ba-chaan, ci sei? - esclamò la voce squillante di un ragazzo, mentre varcava la soglia della stanza.


E Hinata sorrise dolcemente, mentre la brezza inaspettata asciugava le sue lacrime.



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Eccomi tornata, dopo un lungo letargo... Che dire? Questa fic nasce come una One-shot,ma poi scrivendola è tragicamente diventata una Long, Looong fic, tanto da durare ben quattro (quattro!) capitoli... Abbiate pazienza e, nonostante la premessa poco incoraggiante di questo primo cap., il NaruHina arriverà, promesso. 
Aggiornerò la prossima settimana. Consigli&Commenti, thanks! ^_^

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Capitolo 2
*** 2 ***



2



Naruto chiuse la porta dietro di sé, notando che l'Hokage non era nel suo studio - come si era aspettato - e che al suo posto c'era invece Hinata Hyuga.



Perchè... era Hinata, vero? Di schiena, controluce, con quei capelli così lunghi che sembravano quasi danzare... 
Non era ancora abituato a vederla con i capelli lunghi.


Lui non era abituato a vederla affatto, realizzò sorpreso.


- Hinata? - la chiamò.



Lei si voltò lentamente, ancora in silenzio.
E a Naruto parve quasi che stesse scegliendo quale espressione indossare.


- Konnichi-wa, Naruto-kun... - lo salutò cordialmente, la voce delicata, mentre con una mano si sistemava i lisci capelli scuri, riportandoli dietro un orecchio.


Naruto notò il sorriso timido che la contraddistingueva, e il solito rossore che le colorava le guance.
Ma... aveva sempre avuto gli occhi così lucidi?


- Non ti ho spaventata, vero, Hinata? - le sorrise a sua volta entusiasta, quasi sperando che in realtà fosse davvero così. 
Dopotutto, il suo lato burlone era ancora una sua caratteristica distintiva.



Il sorriso di Hinata si allargò, conquistato dal suo.


Le cose erano sempre più semplici, quando c'era Naruto con lei.
Tutto sembrava facile, tutto era più bello.

Tutto andava bene.


Sentì l'animo diventare leggero, e le parve di riprendere a respirare.


Negò delicatamente con il volto in risposta alla domanda di lui, non fidandosi ancora delle parole.
Le lacrime si erano solo nascoste, per il momento.


Naruto incalzò, incoraggiato dall'espressione sincera di lei.
- Cercavo
ba-chan, pensavo fosse qua... l'hai vista per caso? -


- Anoo... - cominciò lei, incerta - A dire il vero, Naruto-kun, dovevo incontrarmi anch'io con Tsunade-sama, ma ha mandato Shizune-san a riferire che avrebbe tardato un pò...-


- Tzè! - sbuffò lui, incrociando le mani dietro la nuca, in un gesto di stizza - Se conosco abbastanza bene la vecchia, scommetto che si è nascosta da qualche parte per poltrire indisturbata! - commentò acido, chiedendosi per l'ennesima volta come potesse una così essere l'Hokage del villaggio.



Sospirando rassegnato, si diresse verso la finestra a grandi falcate, attraversando la stanza in un attimo, quasi saltellando, fino ad arrivare ad un soffio dalla ragazza.


Puntò lo sguardo verso il cielo, ma non guardandolo per davvero, concentrando invece la sua attenzione sulla kunoichi al suo fianco. 
Con lentezza, quasi temendo di spaventarla, si appoggiò anch'egli alla balaustra. 
Poi, posando il viso contro una mano, si voltò verso Hinata.


- Potremmo... aspettarla insieme, che ne dici? -
Pronunciò titubante, la voce insolitamente dolce, un sorriso disarmante sul viso.



E ad Hinata parve di morire.

Era come... l'avverarsi del suo sogno più bello, e del suo incubo peggiore.



In compagnia di Naruto.
Chiusi in una stanza.

Soli.


Non sarebbe sopravvissuta, ne era certa.
Che bel modo d'andarsene, però...



Mentre Hinata cercava disperatamente di articolare una frase di senso compiuto, avendo apparentemente dimenticato di come si faceva a parlare, Naruto avvicinò ulteriormente il suo volto a quello della ragazza, sembrando diventare serio all'improvviso.


Il cuore le smise ufficialmente di battere, mentre il corpo diventava un fascio di nervi e la mente gridava silenziosamente PANICO.


Perchè non comparivano mai nemici, quando servivano?!
Nessuno che volesse attaccare Konoha?
Andava bene chiunque, davvero.


- Hinata, posso... chiederti una cosa? - chiese Naruto, un'adorabile espressione impacciata sul viso.


Hinata pensò che, probabilmente, non sarebbe stata capace di negargli neppure l'aria che le occorreva per respirare. 
Ma riuscì comunque a pronunciare un flebile - S-Sì?-



- Potresti... evitare di dire a ba-chan che l'ho chiamata ba-chan, quando la vedi?! - esclamò d'un fiato il ragazzo, unendo con uno schiocco repentino le mani davanti al viso, a mò di preghiera, gli occhi chiusi strettamente.



Hinata, stupita da quel movimento improvviso, semplicemente sbattè le palpebre, attonita.
Una volta.
Due volte.


Naruto, incuriosito da quel silenzio prolungato, si arrischiò a sbirciare al di là delle mani giunte.

E così la vide.


Hinata rideva.


All'inizio... era solo un suono sottile, un leggero incresparsi di labbra, un tremare accennato, gli occhi chiusi strettamente mentre lei cercava in tutti i modi di trattenersi. Poi, le spalle cominciarono a scuoterle per lo sforzo di non farsi sentire, la bocca ancora coperta graziosamente da una mano. Infine, in un crescendo sempre più udibile, giunse finalmente ad una pura esplosione di gioia, che le proruppe direttamente dal cuore, sfociando in una risata fresca, genuina, liberatoria.


Naruto osservò tale insolita meraviglia sorridendo sereno, godendosi lo scopo raggiunto, deliziandosi di uno spettacolo così bello. 
Aspettò che lei si calmasse, che riprendesse fiato, mentre con una mano si asciugava le lacrime
calde che le rigavano le gote arrossate.




Perfino le lacrime diventavano una cosa buona, quando c'era Naruto-kun con lei, pensò Hinata.

- G-Gomen-nasai, Naruto-kun, io... non so cosa mi sia preso, davvero... - si scusò, imbarazzata. 
Ma gli occhi che le brillavano allegri, però, smentivano invece in pieno quella sua affermazione.



Naruto semplicemente sorrise, per tutta risposta, internamente sollevato.
Hinata... aveva le stelle negli occhi, pensò, quasi stordito.


Era... una sensazione strana quella che stava provando, come di una pace mista ad un'ebbrezza.
Provava tenerezza verso di lei, ma si sentiva euforico allo stesso momento.
Era mai possibile? Forse c'era davvero qualcosa che non andava in lui...




Lei si schiarì la voce, cercando di tornare seria.
Ma perchè le labbra si ostinavano a voler restare piegate in un sorriso?


- Ti prometto... Mpf! Ti prometto... - riprovò - ...che non ne farò parola con... Tsunade-sama. - riuscì a finire a stento, un buffo tono solenne che mal si accordava con l'incarico frivolo a cui quella frase era destinata.



- Ci conto, eh? - le sorrise radioso, arrivando a scaldarle il cuore.

E a lei sembrò di rispondere, quasi in risonanza, alla gioia pura che irradiava da lui.



- Oh? Uhm... Hinata? - domandò all'improvviso lui, incerto - Cos'è quel foglio che hai in mano? - continuò dubbioso, notando solo adesso quel particolare, distratto com'era stato, finora, da lei.




Certo, che sciocca.

Come aveva potuto dimenticarsene?



L'aria parve crepitare attorno ad Hinata, mentre una nuova morsa di ghiaccio tornò a circondarle il cuore. 
Abbassò lo sguardo, in direzione dell'oggetto che teneva tra le mani, diventate improvvisamente gelide. 
Il labbro le tremò, cancellando ogni traccia di sorriso rimasta, mentre gli occhi le pizzicarono, per via delle lacrime traditrici che minacciarono di affacciarsi nuovamente.



Questo foglio bianco...


Sono io, Naruto-kun...



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Warning: Si avvisano i gentili utenti dell'alto tasso di OOC dei protagonisti della fic. XD Spiacente, ma proprio mi perdo, se provo a descrivere l'esuberanza di Naruto... 
E sì, LO SO, alle volte le descrizioni hanno la meglio su di me... Perciò ditemi se la storia diventa troppo pesante, ok? ^_^ 

Passo ora ai ringraziamenti:

luminum10: Spiacente, dovrai aspettare ancora per vederli come coppia! XD Comunque, sì, anch'io tifo per loro... Si era capito?

erol89: Biondi combinaguai a rapporto! XD Purtroppo, i dobe una ne pensano, e cento ne fanno! Speriamo riesca a rimediare... 
Hinata pessimista? Naaaa... Solo un pochino, dai. Ma per esigenze di copione. ;3

Sarwa: Che bello avere un tuo commento! Grazie infinite... E sono arcicontenta di vedere che hai ripreso 'Cremisi'! Ti sarà piaciuto questo secondo capitolo? Spero proprio di sì...

SoraRoxas: Wow, che commento entusiasta! Mi ha fatto molto piacere, grazie! ^///^ E così, ti piace il NaruHina? Bene, perchè nel prossimo cap. cominceranno i fuochi d'artificio... ;P

kry333: Ciao, sai che quasi mi aspettavo il tuo commento? Sei praticamente ONNIPRESENTE. Ma come fai? E' per caso una tecnica ninja? Insegnamela, please! XD 
Grazie per il commento, positivo come al solito.

WinterMoon: E' proprio vero. Se c'è il NaruHina, non serve altro! ^_^ 'Scritta bene'? Uhm... Blush... °///° Non saprei... Però, grazie. 
Non so se sia interessante, ci sono tante altre fic sul tema, ma proverò a metterci qualcosa di mio... E di non fare troppi danni! Grazie per il comme!


Alla proxima!


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Capitolo 3
*** 3 ***



3



Naruto seppe, più per istinto che per ragione, che aveva fatto decisamente la domanda sbagliata.

Lo seppe da come lo sguardo di lei sembrò diventare vuoto all'improvviso, per come l'aria gelò attorno a loro...
Tanto che il ragazzo dovette resistere alla tentazione di controllare se per caso il sole non stesse giocando a nascondino con le nuvole.


In qualche modo, aveva combinato un gran bel casino.
Come suo solito.


Era talmente evidente che l'avrebbe capito anche un idiota.
Descrizione che, effettivamente, trovava si adattasse perfettamente a lui, in quel momento.



E dire che andava tutto così bene, fino ad un istante prima... Ma no, la sua boccaccia doveva sempre rovinare tutto. 
Ha ragione il temee, non sei altro che un dobe!, concluse acido il ragazzo.



Ma... poteva sempre cercare di rimediare... no?




Hinata nel frattempo era rimasta ferma immobile, come un giocattolo rotto, respirando appena, un alone di cupa tristezza che sgorgava da lei.


Non si muoveva più, non parlava più, non sorrideva più.
Mentre era sembrata
così felice, prima...



- Ehi, Hinata? - la chiamò il ragazzo, attento.




Hinata lo sentì, ma non fu facile per lei rispondere.
Le sembrava di andare a rilento, di doversi obbligare a muovere, parlare, guardare...


Riuscì ad alzare lo sguardo e incontrò gli occhi chiari di lui, carichi di un'ansia che sembrava agitare quelle iridi azzurre, come un mare durante una tempesta. 
- E'... tutto ok? - si arrischiò a chiederle, insicuro - Fa lo stesso, non... Non devi mica rispondermi per forza, se non vuoi, capito? Lo sai, no? Va tutto bene...-




Va tutto bene...


Oh, sì, era sempre tutto così facile, con Naruto-kun...



- H-Hai... - pronunciò lieve la voce di lei.




E a Naruto parve finalmente di tornare a respirare.
Emise un profondo sospiro di puro sollievo, mentre cercava di calmarsi.
Quando pensò di essere sufficientemente tranquillo, riprese a parlare, scegliendo con cura le parole.


- Gomen, Hinata. Non volevo metterti a disagio con la mia stupida curiosità. E'... che proprio non so quando fermarmi. Non lo faccio certo apposta, ma è più forte di me! - 
Continuò, sinceramente dispiaciuto - Ovviamente, spero che non accadrà più, ma se dovesse succedere di nuovo, tu... non avere tentennamenti e
picchia duro, capito? -


- N-Nani? - Domandò interdetta lei, una buffa espressione stupita sul volto.


- Sì, insomma... - gesticolò con enfasi, sottolineando con un movimento della mano chiusa a pugno quanto duro lei avrebbe dovuto colpire. 
- Solo, non farmi troppo male, ok? - Terminò, con tono giocoso e fintamente supplichevole.


- Io... non ti colpirei mai, Naruto-kun... - rispose Hinata, il principio di un sorriso che si andava abbozzando timido sul suo volto.



Incoraggiato da questo, Naruto continuò, imperterrito.


- Devi farlo assolutamente, Hinata! Perchè... non voglio ferirti mai più come ho fatto ora, capito? -




Tu-Tum!

Hinata sentì il cuore schizzarle dritto in gola per l'emozione, mentre una nebbia calda l'avvolgeva, intorpidendole la mente e carezzandole il cuore.

D'altronde, aveva sempre provato calore, con Naruto-kun...


Al contempo, però, il senso di colpa l'attraversò, con una fitta dolorosa.


Non era giusto che lui si colpevolizzasse per ciò che non aveva fatto.
Ma lei... avrebbe trovato il coraggio di dirgli la verità?



- N-Non è stata colpa tua, Naruto-kun... - disse lei, in un soffio.


- Nani? -



Hinata strinse le labbra con forza, mentre radunava il coraggio.
Poi, in un gesto rapido, gli mostrò il foglio che aveva in mano.



Naruto arretrò leggermente, spiazzato da quel gesto improvviso.
Poi, titubante, prese il foglio dalle mani di lei.


- Ma è...un foglio bianco...- azzardò lui, incerto.



- Già... - rispose lei, la voce sottile, come svuotata - Non ha alcun valore, come vedi. Puoi... tranquillamente buttarlo via, se vuoi, non ha importanza. Non... - 
La voce sembrò le si spezzasse, mentre sorrideva, mesta -
Non vale la pena di preoccuparsene... -




A Naruto parve improvvisamente di tornare indietro nel tempo, quando da ragazzino si allenava in viaggio con l'eremita porcello. 
Con lui aveva imparato che in ogni tecnica c'era sempre un
trucco da scovare, anche quando non si vedeva chiaramente.



Ed era pronto a scommetterci il suo coprifronte che anche stavolta c'era qualcosa sotto.
Hinata non gli aveva detto la verità. Non
tutta, almeno.
Ma... che motivo aveva mai per mentirgli?



Naruto osservò meglio il foglio, rigirandoselo tra le mani, studiandolo. Era di semplice carta bianca, nel formato solito che si vendeva in qualunque cartoleria. 
Era un foglio normale, su questo non c'era alcun dubbio. - Uhm... E questo foglio ce l'avevi perchè...? - provò a chiederle, insistendo.


Doveva, voleva venirne a capo.
Per
lei.



- L'ho preso... dalla pila di fogli sulla scrivania di Tsunade-sama, senza una ragione particolare. Credo sia di quelli usati per le missioni, ma ormai, spiegazzato com'è, non è più buono neanche per quello.-
Finì lei, con un velo d'amarezza nella voce.




Bingo.


Ecco, ora nella testa di Naruto si era accesa la rinomata lampadina.


Non aveva compreso che a grandi linee il problema, ma aveva riconosciuto subito il tono ferito.
E sapeva esattamente come porvi rimedio.



- Allora... Mi stai dicendo che questo foglio è ormai... inutile? Inutilizzabile? -


- Hai... - continuò lei, con tono spento.


- E quindi, posso farne quello che voglio, no? -



- Certo, puoi anche gettarlo, che tanto-
Non potè terminare la frase, perchè venne letteralmente abbagliata dal sorriso luminoso di lui.




Hinata si appuntò mentalmente che, se fosse uscita indenne da questa esperienza, avrebbe dovuto implorare Tsunade-sama di non permettere assolutamente a Naruto-kun di sorridere così.
O non sarebbe arrivata viva ai vent'anni, poco ma sicuro.



Con un balzo agile, Naruto salì in piedi sulla balaustra, in perfetto equilibrio.


E subito lei si preoccupò, inutilmente. - Fà attenzione, Naruto-kun! -




Il ragazzo le sorrise di nuovo, sinceramente compiaciuto di vedere tanta premura nei suoi confronti.


Alle volte, Hinata sembrava dimenticarsi che lui era uno degli shinobi più forti del villaggio. 
Apparentemente, non era che un
ragazzo, ai suoi occhi. E poteva essere davvero solo e semplicemente quello, con lei.


Ed era una sensazione che gli piaceva.
Immensamente.




- Andiamo, Hinata. - si chinò verso di lei tendendole una mano, sorridendole con fare incoraggiante - Voglio mostrarti una cosa. -



Hinata deglutì nervosa, mentre la sua mano più piccola raggiungeva quella grande di lui, pregando mentalmente di non svenire come suo solito, finendo così in maniera ridicola la sua misera vita.



Quando però le dita ruvide di lui circondarono le sue, tutti i buoni propositi della ragazza andarono inevitabilmente a farsi friggere. 
E se non fosse stato per la prontezza di Naruto, che l'attirò rapidamente a sè, quel giorno gli Hyuga avrebbero dovuto eleggere un nuovo capo Clan.


- N-Naruto-kun? - Balbettò lei per l'imbarazzo, trovandoselo inaspettatamente vicino, il viso davanti al suo, un braccio forte cinto attorno alla sua vita sottile.


- Tranquilla, non ti faccio certo cadere. - esclamò, sicuro. - Vuoi... venire con me? - Le chiese, dolcemente.


- H-Hai... - sussurrò commossa Hinata, la voce soffice per via dell'intenso vorticarsi di emozioni che provava.




Con un unico movimento fluido, lui la prese tra le braccia, circondandola con il suo calore.



Di nuovo quella sensazione di calore...

Era come svegliarsi dal torpore di un letargo durato troppo a lungo.



- Andrà tutto bene, vedrai. Te lo prometto. - le disse sorridendo, il tono gioviale.



Ma Hinata distinse nitida, in quelle iridi blu, la scintilla della sicurezza che vi brillava.


Era una luce senza ombre, dettata dalla assoluta consapevolezza di voler perseguire il proprio scopo. 
Era la stessa fiamma che ardeva ogni qualvolta proclamava a tutti che sarebbe diventato Hokage; o di quando aveva affermato sicuro, tempo addietro, che avrebbe condotto al villaggio Tsunade-sama. 
Oppure di quando ancora, fronteggiando il nemico di turno, lo avvertiva temerariamente che lui avrebbe salvato Konoha, e protetto la pace dei suoi abitanti.



Era... un tipo di promessa che avrebbe adempiuto ad ogni costo.
Era la firma del suo credo ninja, l'essenza stessa della sua anima.



- Andrà tutto bene... - ripetè lei con fiducia, chiudendo gli occhi e appoggiandosi dolcemente al torace di lui, affidandosi completamente al ragazzo.



Naruto la osservò, rapito; e gli sembrò così indifesa ed arrendevole, che provò una stretta al cuore.
Spiccò un salto, mentre stringeva delicatamente la ragazza tra le sue braccia.


Sperò davvero che andasse tutto bene.


E lo ripetè talmente tante volte nella sua mente che, senza rendersene conto, quella frase lo accompagnò, come una preghiera silenziosa, lungo tutto il tragitto verso la loro destinazione.




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Sembra Alladin, vero? XD Mannaggia, è che certe scene sono incise nel subconscio, e non è facile sradicarle. Ed è così ridondante... C'est la vie. u_u” 
Per il prossimo cap, metto le mani avanti: come ricordo, ribadisco e sottolineo, la fic nasceva come una One-Shot. Perciò, anche l'idea conclusiva aveva ovviamente uno... spessore diverso. 
Ma poi, dal momento che quando comincio a scrivere NaruHina le mani vanno avanti da sole, la storia è diventata moooolto più lunga... 
Lo dico perchè abbiate una giusta prospettiva dell'ultimo cap... Spero non ne rimarrete deluse.


Very, very thanks to:

WinterMoon: Ebbene sì, sei la prima! Dì un po', mi aspettavi al varco? XD Grazie per il commento. Purtroppo, il mio stile si discosta parecchio da uno shonen come Naruto, fatto principalmente d'azione... 
Metto troppa introspezione e troppi pochi dialoghi... Pazienza. E inoltre, DEVO smorzare un po' il carattere di Naruto, altrimenti travolge tutto e tutti!! XD Piaciuto questo capitolo?

luminum10: E così, ora sai cosa NON dice Hinata! XD Ma tranquilla, ho solo rimandato al prossimo capitolo (così adesso sei costretta a leggerlo!). Lì si svelerà tutto... o quasi. ;P

Vaius: Wow, una new entry! ^_^ Guarda, hai centrato esattamente il punto: è o non è il ninja più imprevedibile - e combinaguai - di tutta Konoha? Lieta che ti sia piaciuta la descrizione della risata di Hinata... 
In realtà, era proprio la parte che temevo fosse più pesante da leggere! XD Grazie infinite per il comme!

kry333: Bella tecnica, devi brevettarla assolutamente. :P Grazie per il commento vivace. Riguardo all'OOC...E' tutta colpa di Kishimoto. u_u” Come si fa a scrivere qualcosa di romantico su 'sti due senza tirare in ballo ogni volta la distruzione del villaggio? >_< Dacci più NaruHina, Kishimoto! Ehm... Cough! Scusate... Dicevamo, per quanto riguarda il foglio bianco, si spiegherà tutto la prossima settimana. 
E non preoccuparti troppo per ba-chan... ;)

SoraRoxas: Con la primavera, anche i dobe si svegliano! XD Spero che la fine di questo capitolo ti sia piaciuta più della precedente... E sono ASSOLUTAMENTE d'accordo con te sulla teoria degli opposti. 
Loro devono stare insieme, altrochè! Uhm... Davvero è piaciuta anche a te la risata di Hinata? Bhè, non so che dire... Grazie... ^////^ Continuerò su quella linea, allora.

erol89: Viva i teatrini NaruHina! Viva! W! Ehehe... il 'combinaguai' era proprio riferito a Naruto, ma alla fine, da bravo eroe, sistemerà ogni cosa, vedrai. D'altronde, lo adoriamo anche per l'inguaribile pasticcione che è, no? Grazie ancora per i complimenti. ^_^

Sarwa: Graaaazie! ç_ç Hai trovato il tempo di commentare, nonostante gli impegni scolastici! (Che, tra l'altro, spero si siano conclusi nel migliore dei modi...) Spero ti sia piaciuto anche questo cap. ^_^


Grazie inoltre a chi ha messo la fic tra le preferite/seguite:
byebye01, Chiho_chan, DANINO, kry333, erol89, Hina93, LordAndreius, luminum10, naruhina 7, oaska, Pan Son, Sarwa
, SoraRoxas, tony9994, WinterMoon.



E, ovviamente, anche a chi legge! ^_^



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Capitolo 4
*** 4 ***


4

Ed ecco l'ultimo sofferto, faticato capitolo...



4




Hinata tenne gli occhi chiusi per tutto il percorso.
Certo, vedere poteva essere una tentazione allettante... ma sarebbe stato fin troppo, per lei.
E comunque, per il momento voleva solo
sentire.




L'aria le accarezzava il volto, mentre Naruto saltava agile di tetto in tetto.


Non aveva smesso un attimo di parlarle, rassicurandola con il tono sommesso, cullandola con i battiti del suo cuore e le vibrazioni della sua voce.


Il suo calore la confortava, dandole una sensazione di benessere e sicurezza che non ricordava di avere mai provato.
Era come essere baciati dal tepore del sole primaverile, che intorpidisce e rigenera.


E il suo profumo... La circondava, inebriandola, impedendole di respirare null'altro se non l'odore di lui.
A che serviva l'ossigeno, comunque? Era certa che avrebbe commutato all'istante la richiesta d'aria dei suoi polmoni, se avesse potuto continuare a stare così con lui...




Il viaggio terminò presto, però.
Troppo presto, purtroppo.


Non appena Hinata mise i piedi a terra, mancò infatti ad entrambi la prossimità dell'altro.




L'intento di Naruto era stato semplicemente quello di rimediare all'errore fatto, e trovare quindi un modo per confortare Hinata.
Perciò, si stupì non poco dell'effetto e di quanto quell'abbraccio aveva influito potentemente su di lui.
Era stato... bello, trasportarla a quel modo.


Avrebbe dovuto scegliere una destinazione più lontana, accidenti!



In particolar modo, il ragazzo si sorprese dell'impossibilità quasi fisica di lasciarla andare.
Le incatenò lo sguardo con il proprio, mentre le braccia continuavano a stringere delicatamente le spalle di lei.
Un vano tentativo di prolungare ancora un poco quel contatto, di conservare intatta quella sensazione carezzevole di armonia.



Qualcosa... che sembrava sopito all'interno di lui si era improvvisamente risvegliato, con un'intensità tale da lasciarlo senza fiato.
Aveva reagito irrefrenabilmente in risposta alla vulnerabilità di lei, alla fiducia totale e incondizionata che gli aveva mostrato.


Era come aver scoperto di avere un terzo chakra, che ribolliva appena sotto la superficie, e non avere la benchè minima idea di come fare a controllarlo.



Che diamine ti prende, Naru-dobe? Torna in te, avanti!




Finalmente Naruto rilasciò del tutto la ragazza, liberandola dal suo sguardo, permettendole così di osservare lo spazio circostante.

Lei parve ridestarsi e si guardò attorno, leggermente spiazzata.
Ma riconobbe all'istante il luogo dove si trovavano.


Precisamente, in cima al volto scolpito del Quarto Hokage.




Era un posto speciale per lui, questo Hinata lo sapeva molto bene.
E si rallegrò enormemente del fatto che Naruto l'avesse portata proprio lì.


La ragazza si sporse leggermente sull'immagine, scoprendo l'orizzonte, affacciandosi quindi sul villaggio e riempiendosi così gli occhi con la veduta sottostante.
Una brezza fresca la investì, raggiungendole mente e cuore, pulendoli da tutti i pensieri e i sentimenti brutti.



Tutto era lontano, da lassù.
E tutto sembrava
piccolo, quasi insignificante.



Anche quei problemi, che prima l'avevano angosciata e che sembravano tanto insormontabili, d'un tratto parvero assolutamente irrisori, davanti a quella vista.


Nulla poteva raggiungerla, nulla poteva ferirla.




Hinata fece un respiro profondo, ad occhi chiusi, mentre cercava di imprigionare quell'immagine dietro le palpebre.
Le sembrò di essere nata di nuovo, rinnovata nello spirito, colma di una forza che prima non avrebbe mai creduto di poter possedere, e che ora invece scorreva liberamente in lei.



Ed era tutto merito suo.



Era così tipico di lui, aiutare gli altri a trovare la forza in sé stessi...
Era l'unico che l'aveva sempre incoraggiata, quando persino i suoi famigliari l'avevano lasciata indietro.
Aveva creduto in lei anche quando lei stessa stava per gettare la spugna.



Naruto non avrebbe mai potuto correre la corsa al posto suo.
Ma era stato sempre presente ogni volta che era caduta, aiutandola a rialzarsi con il suo tifo.


E lei avrebbe continuato quella corsa fino al traguardo, anche a costo di continuare a cadere.
Lo faceva anche per lui, perchè era soprattutto merito suo, se era arrivata fin lì.




Ma lui... lo sapeva, cosa aveva fatto per lei?
Quanto era diventata straordinaria e preziosa la sua presenza, nella sua vita?


Probabilmente no, spettava a lei dirglielo.
Ma... Ci sarebbe riuscita?





Strinse i pugni, cercando di cacciare indietro la timidezza che le bloccava la voce, lottando contro la sua stessa indole.


- Naruto-kun! -


Lo chiamò quasi urlando, voltandosi improvvisamente...




- Aahh!!! No! Non guardare, non guardare! - esclamò la voce di lui, con urgenza.




...Per poi tornare, repentinamente, ad osservare il paesaggio, smarrita.




N-Nani?
...Che diamine stava succedendo dietro di lei?!!



- N-Naruto-kun? - provò a chiedere, incerta. -T-Tutto ok? -


- Uh? Sicuro, dattebayo! Ma non voltarti! Assolutamente, intesi? E' una sorpresa! -




...Una sorpresa?
E cosa mai poteva essere?
Lei... non era abituata a riceverne, perciò non aveva la più pallida idea di cosa potersi aspettare.


La mente di Hinata vorticava veloce, cercando di trovare, curiosa, un indizio di qualunque sorta che potesse prepararla a ciò che l'attendeva.




- Abbi ancora un attimo di pazienza, ho quasi fatto. - le arrivò, allegra, la voce di lui - E non sbirciare col byakugan, capito? -


- Iie! Assolutamente no! - esclamò convinta.


- Molto bene... - rispose lui in approvazione, il tono affettuoso.



Causando così un repentino rossore affluire sulle guance di Hinata.


Inspiegabilmente, era in qualche modo emozionante sentirlo parlare dietro di sé. Percepire la sua presenza, immaginare le espressioni che aveva in viso a seconda di tutte le sfumature che coloravano la sua voce, cercare di indovinare i movimenti che faceva orientandosi in base ai suoni che le arrivavano, capire quanta distanza li separava...


Si sentiva stranamente elettrizzata, e lui non era neppure nel suo campo visivo!!!


Sì, c'era senz'altro qualcosa di molto, molto sbagliato in lei.
Assolutamente.





- Ho finito... - sussurrò Naruto tra i capelli di Hinata, avvicinatosi silenziosamente a lei.


Ad ogni parola, il fiato caldo del ragazzo le danzò piacevolmente sulla pelle esposta del collo, tanto che dovette reprimere un brivido, mentre il respiro le si mozzò in gola.
- P-Posso guardare, ora? - pronunciò, turbata.


- Sicuro! - Esclamò lui, entusiasta.




Hinata si voltò curiosa, trovando subito gli occhi di lui che brillavano divertiti.
La guardava quasi sogghignando, e lei seppe all'istante che aveva qualcosa in mente.


Non era abituata a ricevere quello sguardo da lui, cos'avrebbe dovuto fare?
Deglutì nervosa, mentre lui si scostava leggermente, permettendole così di guardarsi attorno.



Hinata osservò attorno con attenzione, ma non trovò nulla d'insolito rispetto a poco prima.


Poi, notò che Naruto aveva una mano dietro la schiena.
Le stava... nascondendo qualcosa?


- Naruto-kun? - Domandò, intrigata.




Il ghigno di lui si addolcì, mentre l'azzurro dei suoi occhi acquistava sicurezza.


Hinata sapeva che non era buona educazione fissarlo così insistentemente, ma trovò impossibile distogliere lo sguardo, come ipnotizzata.
Sembrava quasi che i suoi occhi contenessero una verità da trasmetterle, una risposta di qualche tipo che voleva la raggiungesse, mentre la guardava con un'intensità tale che Hinata si ritrovò inconsciamente a trattenere il respiro.



- Hinata... - le giunse piano la voce di lui, come ovattata - Ti ricordi... Del foglio bianco di prima? -
Chiese, il tono serio, ma l'espressione sorridente, come a voler stemperare il peso di quella domanda.


- S-Sì... - rispose lei, trepidando.


- Avevi detto... che potevo farne ciò che volevo, vero? -




Hinata sentì nuovamente una morsa fredda minacciare di avvolgerle il cuore.
Ma questa volta non avrebbe permesso che accadesse.


'Andrà tutto bene...' risuonò nella sua mente la voce confortevole di lui.


Il calore e le parole di Naruto avrebbero disperso ogni ombra, ogni paura, ogni sensazione di gelo.




- Sì. - annuì sicura, questa volta.



Naruto le sorrise apertamente, mentre le circondava le spalle con un braccio, in un mezzo abbraccio.




Hinata sussultò visibilmente al contatto, ma non si sottrasse, rilassandosi invece subito alla sensazione di pace che la pervase.
Era così bello... così giusto, stargli vicina...
Come avrebbe fatto a vivere senza i suoi abbracci, d'ora in poi?



Naruto osservò deliziato il volto di lei, che andava arrossendosi a motivo della loro vicinanza.
Era così incredibilmente facile abbracciarla; e altrettanto naturale e piacevole starle accanto...
Come aveva potuto vivere senza tutto questo, fino a quel momento?




- Sai, Hinata... - proseguì lui, la voce calma - Non è affatto vero che quel foglio bianco è inutile. Anzi, ti dirò che è assolutamente perfetto per realizzare ciò che ho in mente. Ed è qualcosa... che nessuno dei fogli rimasti sulla scrivania di ba-chan potrà mai fare, imprigionati come sono dal loro ruolo. Ma questo foglio... grazie a te, ha avuto la possibilità di cambiare. E di vivere per davvero. -



Hinata lo guardò meravigliata, troppo stordita dal suono della sua voce, per poter comprendere il significato di quelle parole.
- Io... non capisco, Naruto-kun... - ammise umile, arrossendo.



Naruto le rivolse di nuovo un sorriso furbo, mentre un guizzo divertito brillò negli occhi blu.
- Tieni gli occhi fissi sull'orizzonte, allora. -



Lei fece come richiesto, spostando lo sguardo verso il sole che cominciava lentamente a tramontare.


E non appena le dita di lui le sfiorarono il polso circondandolo delicatamente, quasi in una carezza, lei avvertì come una scossa elettrica risalirle lungo il braccio.
Cercò di resistere alla tentazione di voltarsi nuovamente verso di lui, ma non potè evitare di dar voce alla sua agitazione.


- N-Naruto-kun?! - squittì, la voce più acuta per via dell'emozione.


- Sshh... Tranquilla, va tutto bene. - la rassicurò lui, intenerito dal suo imbarazzo.



Lei provò a contenere i battiti del suo cuore, che sembrava fortemente intenzionato a volerle schizzare fuori dal petto.
Ma quando sentì la mano di Naruto coprire la sua, seppe di essere inevitabilmente prossima al collasso.



Ma lui non glielo permise.
Con un gesto fluido delle loro mani unite, Naruto consegnò al vento il foglio di carta.




Accuratamente piegato nella forma semplice di un aeroplanino.




Hinata lo osservò sorpresa, gli occhi e la bocca sgranati dallo stupore.


Poi quando però lo vide sollevarsi alto, sospinto dalla brezza gentile, e sorvolare libero e leggero il villaggio sotto di loro, il cuore le si gonfiò di gioia, e commozione, e sollievo.





- Quel foglio... - chiese lei, a fatica - Era perfetto... per volare, Naruto-kun? -


- Hai, Hinata. - confermò con voce gentile, quasi un'eco del tono di lei.


- ...Grazie... - sussurrò lei, affidando le sue parole al vento, ma certa che lui potesse udirle comunque.




Lui non le rispose direttamente, ma fece scivolare la mano su quella piccola di lei, fino a raggiungere le sue dita sottili, che intrecciò con le proprie.




E il cuore di Hinata traboccò.



Era troppa, tutta quell'emozione.
Le sembrò di non riuscire a contenerla, di poter scoppiare dalla felicità.


E infatti, proruppe dagli argini del suo corpo, straripando sotto forma di calde lacrime che sgorgarono copiose dai suoi occhi.
Ma Hinata non si curò di nasconderle, questa volta.


Come, come avrebbe mai potuto ringraziarlo?
Naruto-kun...



Lui...
Non solo l'aveva confortata della sua condizione...
Non solo l'aveva spronata a migliorarsi, guidandola così verso mete che lei stessa non si sarebbe mai neppure sognata di poter raggiungere...



No, Naruto le aveva dato la speranza.




- Grazie... - continuò lei, la voce sempre più soffice, quasi un sospiro.



E seppe all'istante che tutte le parole del mondo non sarebbero mai bastate per esprimere l'immensa gratitudine che aveva per lui.
In quel momento, persino il suo amore le sembrò poca cosa, quasi troppo piccolo, confrontato al suo cuore così grande.



- Grazie... - proseguì, voltandosi questa volta verso di lui, guardandolo dritto negli occhi, cosicchè potesse vedere la verità nelle sue parole.
- Grazie... Grazie... Grazie... - proseguì, mentre sorrideva tra le lacrime incapace di fermarsi, incapace di contenersi, volendo che lui capisse,
volendo a tutti i costi raggiungere il suo cuore.





Naruto invece, come al solito, non capì.
Non inizialmente, almeno.



Infatti, non appena vide le lacrime di Hinata, cominciò subito ad agitarsi, preoccupato.
E già stava annaspando mentalmente, cercando una scusa di qualche tipo per rimediare, quando vide finalmente il suo sorriso.


E, cavoli, Hinata avrebbe dovuto sorridere sempre a quel modo, osservò estasiato.



Sospirò sereno, intimamente sollevato di averla rincuorata, in qualche modo: aveva davvero sperato di poterle risollevare il morale, per riparare anche solo in parte alla gaffe fatta in precedenza.
Anche se, a dirla tutta, voleva vederla sorridere anche per un altro motivo, ben più frivolo ed interessato.




Perchè...
Bhè, quando lei sorrideva...



Provava una sensazione strana proprio lì, nel mezzo del torace.



Non che fosse spiacevole, anzi.... tutt'altro.
Ma non capiva appieno di cosa si trattasse.
Ed, essendo il ragazzo curioso che era, voleva solo... vederci chiaro. Già.



E poi, doveva ammettere che sapere di essere stato proprio lui a farla felice...
Gli dava una carica di euforia incontenibile; come una sorta di vittoria raggiunta, come un senso d'
invincibilità.


Per tutto questo aveva provato in ogni modo a farla sorridere di nuovo.



Quello che Naruto non si aspettava, però, era di ottenere più di quanto sperasse.
Già, perchè Hinata non stava semplicemente sorridendo.



No, Hinata brillava.




Naruto la vide, inondata dalla calda luce dorata del tramonto; e gli parve così bella ed eterea che non potè far altro che stare a guardarla, semplicemente.
Come incantato, rimase sopraffatto dalla stessa emozione e attratto irrimediabilmente dal sentimento che emanava liberamente da lei, quasi come un'onda che lo travolgeva inarrestabile.



Fino a che non incontrò gli occhi di lei.


E allora, tutto cambiò.



Quei due specchi perlacei, dall'insolito colore impossibilmente bello, nei quali era solito vedervi riflesso il mondo esterno, in quell'attimo erano misteriosamente cambiati.
Forse a motivo delle lacrime, o della luce che li colpiva obliqua, erano diventati ora così lucidi, quasi trasparenti, che Naruto fu sicuro di potervi vedere attraverso.



E capì...
Quegli occhi erano davvero proprio come la lucida superficie di uno specchio, che nasconde accuratamente ciò che vi è dietro, ostinandosi a riflettere solo ciò che incrocia.



Ma Naruto, anche se per qualche breve istante, era riuscito a vedere oltre la superficie.


E vi aveva visto un intero mondo che lo aspettava.




In quel giorno, da quel preciso istante, promise a sè stesso che avrebbe fatto di tutto per poter infine conoscere quel mondo oltre lo specchio.


Gli era bastato affacciarsi un attimo, che già ne era stato conquistato, ammise sinceramente.



Si scoprì, meravigliato, d'essere impaziente di poter intraprendere questa nuova avventura.
Ma sapeva già per certo che sarebbe stata la migliore di tutte quelle vissute fino a quel momento.





La mano di Naruto risalì, lentamente, lungo il braccio di Hinata, fino a raggiungere la spalla di lei che strinse con delicatezza, cercando nuovamente quel contatto semplice che calmava e agitava l'animo di entrambi.
E fu senz'altro una piacevole sorpresa quando lui la sentì sprofondare docilmente contro il suo corpo, permettendogli così di chiuderla in quell'abbraccio da loro così agognato.
Subito lei vi si abbandonò completamente, permettendosi di indugiarvi, almeno fino a che non ebbe esaurito tutte le sue lacrime e riversato su di lui tutti i suoi grazie.



Naruto si beò di quella vicinanza, respirando a pieni polmoni il profumo di quei capelli scuri, ormai irrimediabilmente assuefatto, ben sapendo che inevitabilmente quell'odore l'avrebbe tormentato nei prossimi giorni a venire. La scostò leggermente, affinchè le sue mani potessero raggiungere il volto di lei, fermandosi poi sulle morbide guance accaldate, che sentì quasi avvampare d'imbarazzo sotto le sue palme.
Assurdamente felice, catturò nuovamente il suo sguardo con il proprio, ignaro dei sentimenti che limpidi trasparivano dal suo volto, irradiandolo.



Hinata ne rimase come abbagliata, troppo stupita e confusa da quel gesto così inaspettato per comprendere la reale portata di ciò che le stava accadendo.
Fino a che non avvertì le dita di lui accarezzarle lievi le gote umide, cancellando così ogni traccia rimasta del suo pianto.


-N-Naruto-kun?! - strepitò quasi, allarmata.



Il ragazzo le sorrise gentile, rassicurandola; ma ad Hinata non sfuggì comunque la fiamma della certezza che illuminò i suoi occhi cerulei.

E le sembrò di non avere altra scelta se non quella di sciogliersi in gioia pura, quando Naruto pronunciò, sicuro.


- Queste... saranno le ultime lacrime che piangerai. E' una promessa. Perchè d'ora in poi... Andrà tutto bene, Hinata-chan. -



E ad Hinata parve, in quel medesimo istante, che il suo cuore fosse volato alto nel cielo, trasportato sulle ali leggere di quel piccolo aeroplanino di carta.




Fin




BWAHAHAHA! E' una scemenza stratosferica, vero? Siete cadute dalla sedia mentre leggevate? Scommetto che l'aeroplanino proprio non ve l'aspettavate, nh? E' che mi sembrava un'idea semplice e positiva...
Una cosa 'da Naruto', insomma. Io vi avevo avvertite però, eh! u_u Ora che siete arrivate alla fine, esprimetevi pure tranquillamente... Siete rimaste deluse? Vi aspettavate - CHE SO - un bacio? XD
Sono stata un tantinello cattiva, mi sa. Mi farò perdonare nella prossima fic, dai. Sempre che vi sia rimasta voglia di leggerla... >_< Aspetto le vostre impressioni.

Intanto, rispondo ai vostri commenti:


ShessomaruJunior: Un altro nuovo commentatore! Lieta di averti nel Clan! ^_^ Allora, se per 'Nera Signora' intendi Hinata, siamo tutti d'accordo! XD Per quanto riguarda 'lacrime e sangue', per il momento dovrai accontentarti solo delle prime (e di gioia...). Invece, di introspezione psicologica immagino ne avrai trovata a badilate, perciò spero che la fic ti sia piaciuta comunque... A parte gli scherzi, ti ringrazio molto per il commento, soprattutto perchè questa fic si discosta molto dal genere che tu invece preferisci. Invidio chi come te riesce ad avvicinarsi a cose distanti dai propri gusti, perciò sappi che le tue parole mi hanno fatto doppiamente piacere. Grazie ancora!


luminum10: Devo assolutamente appropriarmi dell'aggettivo 'coccolissimo', che tu usi: rende davvero troppo l'idea! XD Scusa se ho tardato un po' a postare questo cap., ma spero che ne sia valsa la pena. Se ti piacciono tanto le NaruHina, allora rimani sintonizzata, perchè ho ancora qualche ideuzza in mente... ;3 Grazie per il comme entusiasta, e grazie anche per 'Little by Little': l'ho momentaneamente accantonata, ma ci tornerò sopra quanto prima, promesso! ^_^


WinterMoon: Ed eccone un'altra che sarà rimasta delusa! XD Ragazze, fate male a lodarmi, perchè dopo non ho più freni! Grazie per il commento, concordo con te pienamente sulla nostra coppia preferita: è solo questione di tempo, e il loro momento arriverà, ne sono più che sicura. Nel frattempo, mi sa che vi toccherà sorbirvi i miei deliri mentali... ^_^


kry333: Ahaha! Non sono nè OOC, nè IC! Finalmente il dilemma è risolto! ^_^ Sono 'veri', dici? Bhè, scherzi a parte, sappi che... è il più bel commento che abbia mai ricevuto, e che sperassi di poter ricevere. Grazie. Davvero. Sono io che mi commuovo, altrochè! ç_ç Quanto a Hiashi, sarebbe stato divertente (ho davvero riso quando ho letto il tuo commento!), ma così come ho lasciato fuori Tsunade, ho preferito che questo fosse un momento solo loro. Grazie ancora, perchè ci sei sempre.


Sarwa: Mi sa che stavolta ti sarà occorso qualche minuto in più per finire di leggere il cap.! >_< Grazie per la recensione, non speravo proprio che sembrasse realistico: SO di esagerare con loro, ma è più forte di me... Che dire... Confido nella vostra comprensione! ;3 Sì, come vedi, non mostro alcun segno di rimorso... XD Rigiro il complimento a te e spero che, finita la scuola, sarai più libera di aggiornare! Io aspetto, eh?



Alla prossima fic.


E sì, è una minaccia... =D





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