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Quella bella ragazzina dai capelli fuoco e gli occhi celesti, con quel
visino tanto dolce che faceva concorrenza a quella di u
Quella bella ragazzina dai
capelli fuoco e gli occhi celesti, con quel visino tanto dolce che faceva
concorrenza a quella di un angioletto e quelle labbra così belle e rosse,
camminava per il corridoio che portava alla Sala Grande noncurante del fatto che
non pochi ragazzi la osservavano imbambolati.
Ginny Weasley, la piccola
Weasley, la “sorellina” di Ron, l’ultima dei Weasley e colei che aprì la Camera
dei Segreti, non era più di certo una bambina.
Sapeva badare a se stessa, si
sapeva difendere a dovere e non era più invaghita del tanto famoso Harry
Potter.
Quella ragazzina di 15 anni
era graziosissima e educatissima, nonostante fosse cresciuta fra sei maschi…
‘ MALFOOOOOOOYYYY!!!!! STO
ANDANDO A SCASSARE QUALCOSA ALLA TUA BELLA PAAAANNNSYYYY!!!!’
Beh, ovviamente ci sono le
eccezioni…
Con un sorrisino che tutto si
poteva dire tranne che benevolo, camminava tenendo qualcosa dietro la schiena.
Appena vide la serpeverde col caschetto nero le si
parò davanti e con la vocina da finta “brava bambina” sorrise ‘ Ciao Pansy.’
La sedicenne la guardò con la
puzza sotto al naso dalla testa ai piedi ‘Che vuoi, stupida grifondoro?’
‘Beh, se ti credevo educata
non avrei maaai immaginato questa tua reazione!
Comunque, Malfoy… sai…il tuo – e qui fece una smorfia – fidanzato o..o compagno
di avventure, mi ha dato un regalo da darti.’
Il viso di Pansy si illuminò
‘Davvero?? Il mio pulcino tenerino carino mi ha
mandato un regaluccio?!’
Le labbra di Ginny si
curvarono in una smorfia di disgusto ‘Sì.’
‘ Oh!! E allora dammelo!!’
‘Ooooookaaayyyy..Ma
non dire che non te l’avevo detto!’
E detto questo le spiaccicò
addosso una busta mooooolto fragile contente fango e
letame mischiato con neve.
Scappò quando la ragazza si
mise a urlare e frignare.
La bella Ginevra credeva già
di essere al sicuro, quando però si sentì prendere un braccio. Fu strattonata
dentro uno sgabuzzino.
‘Malfoy, torcimi solo un
capello e ti pentirai di essere nato.’ Ringhiò la rossa, accendendo la
lampadina e vedendo il biondo davanti a lei con un viso molto, ma molto, ma
molto, ma molto indiavolato.
Lui le puntò la bacchetta
sulla gola ‘Che hai fatto, stupida?’
‘Sai, è quasi Natale… è
peccato che non facevi il tuo regaluccio alla tua…
beh, sciacquetta.’
La bacchetta si faceva sempre
più dolorosa.
‘Malfoy, abbassa la
bacchetta.’
‘Giuro, Weasley, che te la
farò pagare…in nome della famiglia Malfoy!’ e la lasciò andare.
Ginny, per nulla spaventata,
gli fece una linguaccia ‘ Tzè! La famiglia Malfoy e blablabla!’
Tornò nella Sala Comune. Quel
giorno aveva fatto già una buona azione! Impressionante…davvero! Si sedette
stanca su una poltrona e cominciò a fissare il ritratto di due innamorati che
dolcemente si baciavano.
Si ritrovò incantata e a
pensare che in realtà lei non aveva ancora trovato il suo “vero amore”.
Dean, Michael… erano tutti stati suoi ragazzi… ma lei
personalmente si divertiva solamente…non batteva davvero il cuore quando
li baciava.
A volte, si ritrovava a
invidiare Ron, che anche con molte difficoltà, era riuscito a dichiararsi a Hermione.
E li invidiava quando li vedeva passeggiare mano nella mano, o baciarsi… o
coccolarsi dolcemente e soprattutto quando un mese fa Hermione non era tornata
dal dormitorio maschile.
Cosa che lei non aveva mai
fatto veramente.
‘ Tzè!
In nome della famiglia Malfoy! Manco se fosse felice di farne parte! ‘ disse
quasi a sé stessa.
‘Ciao Gin!’
‘ Ciao Ron, dov’è Hermione?’
Ovvio, no? li trovava sempre
insieme e invece quella volta non lo erano!
‘ In biblioteca. Io sto
andando a cambiarmi per l’allenamento…vieni?’
‘ A vedere come ti cambi?’
domandò lei.
‘ Ma sei sulle nuvole, o
cosa? All’allenamento! Harry ieri sera te l’aveva detto che oggi pomeriggio ci
sarebbe stato l’allenamento… non ti ricordi?’
‘ Ah…sì…è vero.’
Ron, davvero preoccupato, le
si sedette accanto ‘ Che hai, sorellina?’
‘ Nulla.’
‘ Nulla..nulla?
o nulla… qualcosa?’
‘ Nulla…nulla.’
Ron alzò un sopracciglio, e
chinò verso destra il viso.
‘ Sai che sei diventato più
bello da quando stai con Hermione? Non sei più brusco, e hai più tempo per dedicarti
al mondo.’ Disse lei sorridendo.
Il fratello diventò
inevitabilmente rosso, sorrise, e si alzò dirigendosi verso il dormitorio.
Ginny, poi, sbuffando, si
diresse al campo di Quidditch. Aveva un passo svelto, ma quello stesso passo
rallentò di colpo vedendo due schieramenti: uno rosso-arancio , l’altro
verde-argento.
Cosa stava succedendo?
Allora, per me è un impresa scrivere tante cose! ^^
La continuazione della storia “Che mondo sarebbe senza
di lui” con Ron diventato papà sta andando piuttosto bene ma voglio terminarla
così da essere completamente tranquilla.
Anche se lo capirete più in là, Ginny e Draco si
odiano abbastanza da uccidersi, ma qualcosa capiterà.
E’ una Ron/Hermione e anche qualcos’altro… non vi dico
altro. Ci saranno colpi di scena e gelosie acutissime.
Quello che vi chiedo è quello di recensire e di dirmi
cosa ne pensate.
Decisa di capire finalmente cosa cavolo stava succedendo, Ginny affrettò
nuovamente il passo
Decisa di capire finalmente
cosa cavolo stava succedendo, Ginny affrettò nuovamente il passo.
‘ Che cosa succede qui?’
domando lei guardando un ad uno i Serpeverde.
‘ Beh, brutta Weasley, Potterino è in infermeria..’ ghignò Malfoy ‘ Dico io, ha
una febbre da cavallo, mangia come un ippopotamo, si sente basso come una
donnola… perché non va da un veterinario?’
Tutti scoppiarono a ridere,
tranne ovviamente Ginny e la squadra di Quidditch di grifondoro.
‘E perché siete fermi qui?’
domandò ancora.
‘ Harry ha il permesso, non
noi. Senza il capitano non possiamo muoverci.’ Rispose Angelina, abbattuta.
‘Ah! Che cavolata! Ci andrò
io da Harry e mi farò avere il permesso.’ Disse lei risoluta, avviandosi
nuovamente verso il castello quando, ad un certo punto, Draco le gridò dietro ‘
Mi raccomando RobinHood!
Ruba ai ricchi per dare ai poveri! Si sottintende la tua famiglia!!’
E un’altra scrosciata di
risate arrivò da parte dei serpeverde.
Ginny agitò la mano, cercando
di ignorarlo.
Riuscì ad arrivare in
Infermeria e ad avvicinarsi al povero Harry che ora era steso, tutto coperto e
dormiva con la bocca aperta.
‘Harry? Harry!’ sussurrò Ginny.
Harry aprì gli occhi
‘G-Ginny?’
‘ Già. Ascoltami
attentamente: dove hai messo il permesso per l’allenamento di oggi?’
Lui non rispose: aveva il
labbro gonfio e profonde occhiaie… faceva quasi paura!
‘Harry!’
‘Ah! Ehm…lì.’ Rispose il moro
indicando una sacca.
Ginny cercò e trovata la
pergamena si stava dirigendo fuori dall’Infermeria quando Harry la richiamò
‘Ginny, ascolta, senza il capitano la partita di domani non si potrà giocare…
perciò, sei tu il nuovo capitano.’
Ginny sorrise entusiasta, si
stava piegando su Harry per baciarlo ma lui la fermò ‘ Non vorrai mica che
affidi la squadra a Ron, mentre anche tu hai la febbre, vero?!’
Ginny gli fece una simpatica
linguaccia prima di allontanarsi e tornare al campo da Quidditch.
È inutile raccontare la
reazione di Draco nel sapere che il nuovo capitano di Grifondoro era Ginny!
‘Tzè!
E tu riusciresti a tenere sottocchio una mandria di imbranati quali siete tutti
voi Grifondoro?’
‘ Già, Malfoy. Che c’è? Hai
paura, forse?’ domandò Ginny maliziosa.
‘ Ricordatelo Weasley, da
oggi comincia la nostra guerra.’
‘ Non puoi pensare di vincere
una guerra, se prima non vinci una battaglia.’ Disse lei di rimando, girando i
tacchi e andandosene.
La squadra di grifondoro non
era assolutamente messa male. Ron oramai si era abituato a farsi chiamare
“Weasley è il nostro re, ogni due ne sbaglia tre”, Angelina si era ripresa
dallo shock che aveva avuto a ottobre, Ginny si sentiva più forte che mai e gli
altri erano al pieno delle loro energie.
‘Bene, ragazzuoli,
tutti a cena ora!’ esclamò Ginny scendendo dalla scopa.
In fretta stava tornando
nella Sala Comune per darsi una veloce lavata, quando, all’uscita della
biblioteca, vide Hermione con un’espressione molto, ma molto, ma molto, ma
molto angosciata.
‘ Ciao Herm!’
la salutò Ginny con un sorriso
‘Ciao…’
‘ Ehi, non ti ho mai visto
uscire dalla biblioteca in questo stato pietoso! Solamente quando non trovavi
qualcosa, o quello che avevi trovato ti aveva deluso, allora sì che ti vedevo
così! Ma allora, gridavi contro mio fratello, e io in un certo qual modo
capivo… ma adesso?’
Hermione sembrava non aver
sentito nulla di quello che l’amica ( ola cognata, se volete ^__ - ) aveva detto.
Aveva il mento poggiato sul
libro e fissava il vuoto con i lucciconi agli occhi.
‘ Hermione, giuro che mi stai
facendo prendere dei coccoloni… eh!’
‘ Non puoi capire.’ Rispose
lei in un soffio.
Fu allora che Ginny notò che
Hermione aveva tra le mani un libro di pozioni. ‘ Ehi, Herm,
perché quel libro di pozioni?’
‘ Devo preparare una pozione…
stasera.’
‘ Uh-uh!!
E posso osservare come si fa?’ A Ginny piaceva molto guardare Hermione comporre
Pozioni, perché lo sapeva fare in un modo tutto suo.
Tagliuzzava così tante volte
gli ingredienti, che davvero diventava polvere leggerissima. Faceva bollire
l’acqua per 7 minuti e 1 secondo esatti esatti!
Le due cominciarono a
camminare ‘Non verrò a cena, stasera. Non ho fame. Ti aspetto nella stanza
delle necessità, ok?’ propose Hermione.
Ginny annuì ‘ Alle 10.00,
allora.’
‘ Alle 10.00, ciao!’
Quando la rossa entrò in Sala
Grande, cenò molto in fretta.
Ingurgitava cibo come se non
avesse mangiato da mesi, e questo Ron lo notò ‘ Ehi, che ti succede?’
‘Mhm… devo correre da
Hermione!’
‘ Perché?’
‘ Mi deve far vedere una
cosa…’
‘ Cosa?’
‘ Quanto sei, Ron! Basta con
le domande, eh!’
Finito di dire questo, Ginny piantò
in asso il fratello e corse nella Stanza delle Necessità che appunto, per
l’occorrenza, si era trasformato in una specie di aula di Piton.
La trovò lì, dietro il
calderone già acceso mentre tagliuzzava delle erbe.
‘Ginny, per favore,mi
grattugeresti quella pietra?’ disse, indicando una pietra celeste poggiata su
un banchetto.
Ginny obbedì, e con un colpo
di bacchetta, la fece diventare polvere.
‘Grazie.’
La versò nel calderone con
tutti gli altri ingredienti e aspettò.
Poi prese una fiala: la
pozione era trasparente.
‘Uao!
Sembra acqua!’ esclamò Ginny ‘Posso berla? Sai, ho una sete!’
Hermione la fulminò con lo
sguardo ‘Non si beve.’ E detto questo ci sputò dentro.
‘Ehm…Hermione… a che serve
tutto ciò?’
Ma Hermione non l’ascoltò, e
incrociando le dita, tappò la fialetta, l’agitò: divenne celeste.
Hermione svenne.
Quando la bruna si risvegliò,
si ritrovò nel proprio dormitorio, con le coperte addosso e una figura che era
seduta ai piedi del letto.
‘ Beh la pozione che avevi
preparato è diventata celeste, e sei svenuta.’
Hermione abbassò il viso
sussurrando ‘Allora è vero..’
‘ Cosa è vero, Herm?! Mi stai tenendo sulle spine da oggi pomeriggio! Mi
vuoi spiegare, sì o no??!!’
Hermione si guardò attorno:
Lavanda e Calì sembravano dormissero, ma non ci volle
dare molto affidamento ‘ Vieni, te lo dico in Sala Comune.’
Vi tengo sulle spine, eh? XD
Che sta succedendo a Hermione? Perché vuole che
nessuno ne sappia?
Me molto cattiva!!
Allora, aspetto vostre recensioni al riguardo: potete
dirmi “ma non ti avevo detto che faceva schifo?”, oppure “Bleah!”,
oppure “Vai a vendere letame!” o cose del genere, ma vi dico una cosa…^^ sono
graditi anche i complimenti!!
Ciao!!
RINGRAZIAMENTI:
ROBBY: grazie, grazie! Mi lusinghi sempre! Grazie.
PEPERO: ehi, ciao! Eccoti la continuazione.
ALASTOR: davvero pensi che sia infantile? Beh, mi
dispiace. Ma se non ti va di leggerla… ok, io ci ho
provato.
LILAC: grazie Lilac! Grazie,
grazie!
MYU: Ehiii!!! GRAZIE!!
MIKY BLACK: eccoti la continuazione, e grazie per aver
recensito tutte le mie storie!^^
ABBI FEDE: Ehm… infantile? Beh, a molti è piaciuta
quella storia.. e infatti sto scrivendo la continuazione. Davvero mi dispiace
che ti sia sembrata infantile… ma..boh! Ognuno è
diverso dall’altro.
LENCOBOY: Ehm … ^^.. sono un po’ tirchia nel dare
indizi!!Non ti posso dire se Ginny e Draco si metteranno insieme… per ora si
odiano, e forse è meglio così!
ALE: anche, sì infatti Ginny e Harry stanno insieme,
sì, ma non per sempre… continua a leggere se lo vuoi sapere!
PS: se non vi piace non la continuo… anche per
salvaguardare il vostro stomaco! ^^ ciao!
Le due Grifoncine si sedettero una davanti al fuoco, l’altra su una
poltrona
Le due Grifoncine
si sedettero una davanti al fuoco, l’altra su una poltrona.
‘ Se la pozione è stata
composta bene, io sono incinta.’ Detto questo Hermione
ingurgitò saliva.
Ginny aggrottò le
sopracciglia, pensò a quello che l’amica aveva detto e sbiancò ‘C-cosa??’
Hermione abbassò lo sguardo
diventando rosso pomodoro e tormentandosi un ricciolo, poi guardò Ginny e
scoppiò a piangere e a singhiozzare.
Ginny l’abbracciò e le
carezzò i capelli ‘ Hermione… come…com’è successo?’ (
ma come fai a rivolgere questa domanda??!! Ma dico
io!! ..la cicogna, no? ^__- )
‘ N-non
lo so!’ singhiozzò lei, in preda ancora ad una
voragine di lacrime.
‘ Non avete usato…?’
‘ Sì.’ Annuì la bruna ‘ Ma
non lo so cosa è andato storto!! Era anche.. la prima volta..’
Ginny non si mise di certo a ridere, non ghignò non fece nulla.
Guardò Hermione con pena ‘E
adesso?’
Hermione, ancora con i
lacrimosi che gli scendevano veloci sulla guancia, guardò una parete ‘
Continuerò a studiare… rimarrò a Hogwarts.’
‘ Sì, ma tutti se ne accorgeranno, e prima o poi dovrai partorire, no? come farai? Col preside, e…’
‘ Basta!!!’
urlò Hermione ‘ E’ già troppo complicato, non complicare le cose ulteriormente,
Ginny!! Lo so che dovrò parlare col preside e tutto e non è una cosa piacevole
essere incinta a 16 ANNI!!!’
Ginny la guardò a bocca
aperta ‘S-scusa, Herm…s-sono
stata una stupida a dirti certe cose… ne parlerai con
Ron, vero?’
Hermione la guardò e non
riuscì a trattenere un altro singhiozzo ‘ E se non mi accetta più?’
‘ Si dovesse
solo permettere e non si ritroverebbe più sulla faccia della terra.’ Disse
brusca, poi si addolcì ‘ Ma Ron non lo farebbe mai, e lo sai. Non ha il
coraggio per dirti “veditela da sola”. E tu lo sai.’
Hermione annuì, convinta:
doveva solo trovare il coraggio per dirlo.
‘Voglio continuare con gli studi, però.’ Proferì la bruna,
dopo un po’ di silenzio.
‘ Hermione, ascolta: ci sono
dei rimedi che sicuramente madama Chips conoscerà,
per farti abortire..’
‘ Abortire?’
‘ Sì. Avere un figlio così
presto non è di certo gradevole, come hai detto. E stare a
scuola con la pancia che man mano si ingrandisce a vista d’occhio… non è un bel
vedere… ecco…’
‘ Ginny, magari puoi anche
non capire… ma io amo già l’essere che è dentro di me. Non posso ucciderlo, non
voglio.’
‘ MaHerm!’
‘ Se è successo tutto questo,
non è di certo colpa sua! E
allora, perché ucciderlo? È innocente.’
‘ Hermione, ma così ti
metterai nei pasticci! ‘
‘ Lo so.’
Ginny abbassò il capo, poi
per sdrammatizzare un po’ sorrise ‘Allora sarò zia!’
Hermione rise, un po’ sollevata
‘ Sì, sarai zia.’
Sembrava come se fosse una
mano calda, quella che accarezzava la guancia di Ginny, quel mattino.
La ragazza, si rigirò nel
letto, sperando in una qualche figura dai capelli neri e spettinati e dagli
occhi dolci e verdi smeraldo, e invece…andò a sbattere la fronte contro il
proprio comodino e riaccorse che quella “mano” calda,
era solamente un raggio di sole birichino che si era infiltrato nella stanza,
attraverso le tende candide.
Era una bella giornata di
dicembre, perfetta per una eccitante partita a
Quidditch: Grifondoro contro Serpeverde.
Tutta euforica, Ginny entrò
in bagno, si fece una calda e lunga doccia, indossò la divisa e si legò i
capelli, poi si rivolse allo specchio, puntando l’indice ‘ Sei
la più forte, sì o no? Certo che sì! E Malfoy è una cretino,
si o no? Certo che siii!!!’
‘ Ginny, tutto bene lì
dentro?’
La ragazza fece uscire dal
bagno solo la testa, poi sorrise ‘Oh, ciao Herm..’
‘ Credevo che non ti fossi
ancora svegliata, così sono venuta a controllare..’
Hermione aveva messo un maglioncino rosso a collo alto e un paio di jeans
invernali. Ai piedi dei bellissimi stivaletti che cingevano fino alla caviglia i jeans (complicato, eh? Ma non so
spiegarlo!!)
‘ Da che ora stai sveglia?’ domandò Ginny, uscendo totalmente dal bagno,
mentre si aggiustava ancora il nodo alla coda.
‘ Beh, diciamo pure che non
ho dormito…’
‘ Il bimbo cominciascalciare?’ domandò sorridente la
rossa, cominciando ad uscire dal Domitorio.
‘ Non ancora!’ si trovò ad
esclamare Hermione ‘ Ma presto lo farà!’ e si ritrovò
anche eccitata.
Quando scesero in Sala Grande, tutta la tavolata di
Grifondoro non stava facendo colazione, ma tutti, almeno, erano sorridenti.
‘ Ehi, Gin! Sarà una grande partita!’ esclamò un ragazzo dietro Lavanda che Ginny
riconobbe come quella di Harry.
‘Harry!!’
E lui era lì, con le braccia aperte a sorriderle.
Ancora un po’ febbricitante, ma sicuramente meno debole.
Ginny gli andò incontro e lo
abbracciò forte forte, poi non resistette al forte
impulso e lo baciò.
‘ Ginny,’
le disse Harry, spostandole un ciuffo dietro l’orecchio ‘Andrà tutto bene,
andrà tutto a meraviglia.’
La rossa
sorrise, emozionata
dall’incoraggiamento del ragazzo ‘ Sì.’ Annuì lei ‘ Andrà tutto a meraviglia.’
La partita era già
cominciata, e leeJordan
(ma non avrebbe dovuto finire la scuola? ndTutti
Sì, lo so..ma senza la sua telecronaca che partita
sarebbe, no? ndAutrice
^_-Già… ndTutti)
faceva la sua solita telecronaca affianco alla McGranitt.
‘ Buonasera colleghi e
professori, oggi c’è una partita importante: Grifondoro capitanata in esclusiva
da Ginevra Weasley contro Serpeverde, attualmente
capitanata da Draco Malfoy!!’
Le platee scoppiarono in urla
di gioia e applausi, mentre le due squadre uscivano. Netta differenza.
Si misero in cerchio, e
madama Bumpt cominciò ad aprire la solita cassa,
prese la solita pluffa rossa, e raccomandò le solite
cose ‘ Mi raccomando voglio un gioco pulito. Da tutti
voi!’
Gli occhi azzurri di Ginny incontrarono quelli ghiaccio di Draco.
‘ Vuoi la guerra, Weasley?’
sembrava volesse dire Draco, in mente.
Ginny
sorrise malevola come a dire ‘Sì.’
‘ E
guerra sia!’
Madama Bumpt
fischiò e il gioco…cominciò! ( ho fatto la rima!! XD nda)
Ron andò davanti i tre
cerchi, e tutti si misero ai propri posti.
Ginny volava sopra lo stadio
e il vento le faceva scompigliare i capelli e alzare la divisa da Quidditch
mostrando dei pantaloni color panna aderentissimi alla gamba e il maglione,
anch’esso molto aderente che faceva risaltare le sue forme, oramai, da bella signorinella.
E Draco si ritrovò a pensare,
che in fondo ( in fondo, in fondo, in fondo, in fondo, ndDraco ) Ginny era diventata una bella ragazza.
L’unica cosa che lo faceva
innervosire era la sua testa sempre alta, la sua intelligenza e genialità e la
sua troppa bellezza. Una bellezza pura, che paragonata a
quella di Pansy… Insomma, per lui Pansy era solo una con cui divertirsi
e passare sere senza annoiarsi. Mentre quella benedetta
Weasley era troppo pura. Seppur geniale e
testarda, era pura.
‘ Siiiiii!!!!!!’ urlò Ginny esultando, vedendo che Ron (perbacco a
Ron! ) parando una pluffa, aveva fatto goal all’altra
squadra.
‘ BRAVO ROOON!!!’ urlò Hermione, dagli spalti e saltava qua e là felice.
‘ Maledizione!’ sibilò
Malfoy.
‘ Che
c’è, Malfoy? Pensavi di vincere la guerra prima ancora della
battaglia?’ disse Ginny, sentendolo.
Ma Draco sorrise, vedendo dietro la nemica il boccino
d’oro.
Fu allora che cominciò la
guerra, vera e propria.
Non sto a
raccontarvi i particolare, perché a me, personalmente piace fino ad un certo
punto il Quidditch.
E non mi piace affatto commentarlo!
Quindi, sì, diciamo che Grifondoro vinse 150 a 10 e Ginny,
spaccando il naso a Draco, prese il fatidico boccino.
Così, arrivarono agli
spogliatoi dove, ad aspettare Ginny e Ron c’era Hermione.
E come vedete, appena finito l’ultimo capitolo “un
gioco” , ho ripreso questa storia!
Io le promesse le mantengo! ^__^”
Grazie a tutti per le recensioni ed in particolare a:
PIKKY91: Anch’io ce la vedo bene Ginny con Harry, ma
mi fa anche un po’ innervosire il fatto che harry, all’inizio preferisse lei a Cho…cmq! Grazie per la recensione e alla tua prima domanda, ci
trovi la risposta qui.
SIJAY: vi ho tenuto troppo sulle spine, e per farmi
perdonare aggiornerò (spero) ogni giorno. Ciao e grazie!
ROBBY: Grazie, tu sei tipo quelle (o quelli?) che mi
recensiscono sempre e che mi fanno sempre un piacere unico. Grazie alle vostre
recensioni mi fate sorridere e mi fate continuare a scrivere sempre col sorriso
stampato sulla bocca. Grazie!
HERMIA: grazie Hermia per il
consiglio Ne farò tesoro! Grazie e ciao!
LILAC: beh, la risposta ce l’hai
proprio all’inizio del capitolo… ma ricorda non tutto è quel che è, quindi non
ti soffermare su quel che è ma pensa a quel che sarà (Ma che c***o di detto è?!
ndGiovanni di Aldo-Giovanni-Giacomo)
NILD3: Grazie GrassieGrassssssiiiiee!! Mi fanno molto piacere le recensioni così!!
Grassie!!
MYU: Ehm..come ho detto agli altri… hai avuto la risposta!! Grazie.
ELLY: ehmmm…. Sì… eh-eh!
GLO (O QUIZZETTONE CHE DIR SI VOGLIA): carino il tuo nick!! ^__^ Continuo continuo
continuo..eh-eh, però tu continua a recensire!! Grazie!
LAE: beh, ehm..è vero vi ho tenuto sulle spine, ma perché ho dovuto
terminare un’altra storia!! ^__^ “ scusate ancora!!
MIKY BLACK: Ed ecco quella che con HERMIA è la mia
lettrice più affezionata, ciao! …ah-ehm… picchiarmi???!!
AIUTO!!! ^__-
VIRCKISS: Ehm… sì.
SENDA: mi dispiace che non ti piace molto il mio modo
di scrivere… ma sto crescendo in questo campo, e spero di arrivare un po’ più in su…
GRAZIE, GRAZIE ANCORA.
ALLORA, “Che mondo sarebbe senza di lui” (ve la
ricordate?) uscirà il giorno in cui uscirà il nono libro di J.K.Rowling…
^__^
Sto scrivendo contemporaneamente alcune one-shot, per il continuo di quella storia ci sarà tempo.
‘ Ron!! Sei stato grande,
meraviglioso, super!!!’ esclamò Hermione saltando
addosso al ragazzo, che l’alzò da terra per abbracciarla meglio.
Quando si sciolsero da quell’abbraccio, Ron le carezzò una guancia, sorridendole ‘
Ho dedicato tutto a te, lo sai?’
Hermione ricambiò
il sorriso, e lui, preso dolcemente il mento, la baciò.
Ginny sorrise anche lei, e
per lasciare i due in intimità, si allontanò dirigendosi verso le docce
femminili.
Ovviamente ci ritrovò solo
Angelina, in accappatoio che si stava asciugando i capelli con un asciugamani.
‘ Ehi, Ginny, siamo stati forti, oggi, vero?’ domandò la bruna, pettinando
i capelli neri e lunghi.
Ginny si tolse la divisa e si
mise sotto lo scroscio dell’acqua. Abbracciata da quel
calore, Ginny chiuse gli occhi sorridendo e assaporando il dolce odore
della vittoria, quando una figura gli apparve in mente.
Era poggiato sul muretto vicina la serra numero 5 di Erbologia,
guardava l’osservatrice con uno sguardo strafottente mentre una ciocca bionda
si liberò dal resto della chioma e gli coprì quegli occhi: così rigidi, così
freddi,…così tanto vogliosi d’amore.
Si passò una mano fra i
capelli oramai così completamente inzuppati, pensando a tutto quello che le
stava accadendo intorno: Hermione aspettava un bimbo, Ron non lo sapeva e tutto
sembrava così complicato. Era già al terzo mese, e la pancia non avrebbe aspettato poi così tanto a gonfiarsi.
Il bimbo c’era, e lei non
poteva farci niente. Aveva solo paura di una cosa: la reazione dei parenti.
Subito le apparve la madre,
mentre rimaneva scioccata ‘Mio figlio… ha messo..incinta…’ e si girava verso Ron urlando ‘ TU!! COME HAI
POTUTO??!!’
E immaginò anche i genitori
di Hermione che, in realtà, non aveva mai conosciuto,
non sapeva, loro come avrebbero reagito.
E come avrebbero fatto Hermione e Ron, da soli, con il
bambino?
Sapeva che non li avrebbe mai
lasciati. Nessuno li avrebbe mai lasciati da soli. Ma una lacrima
le scese veloce su una guancia, mentre il getto dell’acqua continuava ad
abbattersi verso il proprio corpo esile e perfetto.
Contemporaneamente, Hermione
aveva lasciato che Ron si facesse una doccia e ora era seduta su un sedile
degli spalti dello stadio oramai completamente vuoto.
Dalla bocca le usciva il
vapore, e spesso si strofinava le mani coperte dai candidi guanti di lana.
Rifletteva mentre gli occhi
erano lucidi. Spesso, per farsi coraggio, sorrideva. Ma
sempre più spesso, quel sorriso forzato si curvava in un pianto.
Soffiò più volte. Aveva
paura. Molto paura. Aveva paura del parto che sapeva molto
doloroso, aveva paura dei suoi genitori e di come l’avrebbero
presa, aveva terrore di dirlo a Ron.
Si poggiò con la schiena
sullo schienale del sedile rosso, abbassò il volto verso la pancia e prendendo
coraggio, fece una cosa che fino a quel momento temeva di fare: posò la mano e
cominciò ad accarezzare la pancia, mentre un dolce rumore in lei fece scivolare
un grosso lacrimone di commozione sulla guancia rossa
e fredda.
Era suo. Solo suo. E lei lo
amava come se fosse già nato, come se lo conoscesse da anni, come se aspettava da tempo una creatura del genere.
In realtà, lei non
l’aspettava quel bambino, ma dopotutto mai e poi mai avrebbe voluto ucciderlo.
Anche se non sapeva, realmente, cos volesse lui da lei.
‘Ehi, piccolo…’ sussurrò,
mentre prepotenti lacrime di commozione, le scendevano ‘ Ci siamo messi in un
brutto guaio.’ Sorrise, carezzando ancora la pancia ‘Io ti voglio un sacco di
bene, ma ti chiedo una cosa… dammi un segno. Se vuoi
davvero vivere, e incontrare la luce del sole, se vuoi ridere, scherzare, ma
anche piangere e soffrire,… se vuoi che lo dica a (
stava per dire Ron, quando si corresse ) …al tuo papà… dammi un segno.’
‘ HEI HERMIONE!!’
Hermione si voltò di scatto,
mentre sentì un qualcosa battere contro la sua pancia.
Non una cosa esterna, ma una interna. Hermione si toccò ancora la pancia, guardando
Ron che si sbracciava sorridendo mentre urlava il suo nome e il vapore gli
usciva dalla bocca.
Anche Hermione sorrise, e scese a due a due tutti i sedili
(perché di scalini non se ne poteva parlare!) mentre metteva a rischio
l’incolumità di se stessa e del bambino.
La ragazza corse
incontro al ragazzo con le braccia aperte e arrivata l’abbracciò forte forte.
Fu allora che Hermione
scoppiò a piangere.
‘Perché
piangi Hermione?’ chiese preoccupato Ron, aggrottando le sopracciglia.
‘ S-sono
felice!’ singhiozzò ‘Mi ha dato un segno! Vuole vivere, vuole nascere!’
Ron davvero non capiva: chi
le aveva dato un segno? Chi voleva vivre? E poi, chi
voleva nascere???
Non capendo, sorrise ‘ Oggi
pomeriggio torniamo alla Tana, per il Natale. Tu presumibilmente vorrai stare
con i tuoi… ma… vuoi venire da me?’
Hermione ci pensò un po’ su,
mordendosi il labbro. Eh già, si era proprio dimenticata che quella sera
avrebbe dovuto fare i conti con i genitori, perché poi li avrebbe rivisti a Aprile, e la pancia sarebbe stata già grande, quindi negò
con la testa ‘Mi dispiace… magari vi verrò a trovare per Capodanno, ok?’
Ron rimase
un po’ deluso, poi annuì ‘Ok.’
‘ Sappi che ti amo, Ron.’
‘ Anche
io, Hermione.’
Nel treno di Hogwarts …
‘ ..
e alla fine ha sbattuto il muso proooprio sul palo
dei Corvonero, così!’ Ginny rifece per la quinta volta la stessa smorfia che
fece Draco Malfoy durante l’ultima partita suscitando le forte risa dei
compagni.
‘ Sei forte,Gin.
Non credevo che ce la potessimo fare, senza Harry, intendo.’
Ammise Dean.
Ginny mise il broncio ‘ Ah,
davvero?’
‘ Ginny è bravissima a
Quidditch, e quando io me ne andrò, sicuramente sarà
lei il nuovo capitano.’ Sorrise Harry, gustando uno zuccotto all’arancia.
Tutti, in realtà, quel
momento stavano assaporando quel gelato gustoso.
Ginny guardò un po’ tutti.
Ron gustava quello zuccotto mooolto lentamente,
facendo scogliere il poco gelato tra il palato e la lingua.
Hermione era il terzo
zuccotto che mangiava, al cioccolato. Mangiava come non aveva mai mangiato
prima. La vedeva serena e sorridente, mentre infilava il cucchiaino pieno in
bocca e lo faceva uscire pulito.
Dall’inizio della partenza,
tutti i grifondoro del quinto anno e sesto che si erano riuniti, più due
Corvonero,schiacciandosi come acciughe, in quello
scomparto.
Il fatto era che volevano
ancora festeggiare la vittoria e stare tutti insieme.
E anche in quel momento,
mentre Ginny li osservava tutti, uno per uno, c’era un caos madornale mentre
Hermione parlava del più e del meno con Luna, Calì e Padma, Ron discuteva
sull’ultimo acquisto di Quidditch dell’Inghilterra con tutti i ragazzi, e le
altre ragazze si scambiavano trucchi e suggerimenti per un Natale probabilmente
focoso.
Lo sguardo di Ginny, però, si
posò nuovamente su Hermione.
Come la ammirava. Sapeva
sorridere anche consapevole del fatto che portava con sé un dolce segreto.
Dolce, sì, ma anche amaro.
‘ Hei,
Hermione, che hai?’ domandò allarmata Luna mentre
vedeva che la ragazza si premeva contro la bocca la mano destra e che era
uscita scappando dallo scomparto.
Harry si alzò di scatto,
deciso a seguire l’amica, mentre Ron faceva lo stesso. Ginny non riuscì a
fermarli.
‘ Hermione?’ Ron e Harry
erano entrati nel bagno, e sentivano Hermione vomitare pesante. Aspettarono finchè lei non uscì, bianca come un
cencio, mentre era tutta sudata.
‘ Hermione..’
Ron le andò incontro per sostenerla. Ma lei svenne tra
le braccia del ragazzo.
Qualcosa stava
succedendo, e Ron forse, aveva capito… in fondo… tutti sanno fare 2+2 in
queste occasioni…
Ciao! Bene, ho completato questo capitolo… spero che
vi sia piaciuto.
Aggiornerei più velocemente se non fosse per mio
fratello che non vuole che vada su Internet… ma non si poteva
stare a Londra, dico io??!!
Comunque, via ai ringraziamenti!
ELLY: Grazie, grazie… anche se..comunque essere mamma a
16 anni è molto faticoso: povera Hermione.
GLO (O QUIZZETTONE CHE DIR SI VOGLIA): Ma lo sai che
mi stai proprio simpatica?! ^^ Cmq, in realtà non so
neanche io come reagirà Ron…
LILAC: spero anche io che Ron no faccia sciocchezze…ma
per saperlo… bisogna continuare a leggere! ^^”
SIJAY: un bacio anche a te e sono felice che ti sembri
interessante questa storia..grazie!
MIKY BLACK: ^^” picchiarmi??!!continuerò di
sicuro, allora ^__^” ciao e grazie!
HERMIA: come ho già detto, spero anche io che Ron non faccia stupidaggini.. io sono senza dubbio contro l’aborto:
è un omicidio perfetto di un essere innocente. Grazie e baciotti.
BACIOTTI ANCHE A TUTTI VOI! GRAZIE ANCORA E AL
PROSSIMO CAPITOLO, CIAO!!
scomparto.ù
armata Luna mentre
vedeva che la ragazza si premeva contro la bocca la mano destra e che era
uscita scappando dallo
Il bel rosso si stiracchiò allungando le braccia e le gambe, fece un
sonorissimo sbadiglio e si rigirò fra le calde coperte di
Il bel rosso si stiracchiò
allungando le braccia e le gambe, fece un sonorissimo sbadiglio e si rigirò fra
le calde coperte di lana.
E Bohn la passa a Davy e Davy a Bels…
e punto! L’Inghilterra sta stravincendo sulla Bulgaria !!
‘ Che c’è Vicky… ti sta bruciando
la mia vittoria?’ rise Ron, mentre parava l’ennesima pluffa.
‘ Ron, lascia stare Viktor!!’ Hermione urlava dagli
spalti.
Il rosso si voltò verso la sua ragazza, ma Viktor fu
più veloce e, scendendo in picchiata la rapì…per sempre.
‘ Hermione!!!!’
‘ Ron!! Ehi, Ron!!’
Ron aprì gli occhi,
intontito. ‘ Eh?’
Era Harry, ed aveva una
strana faccia ‘Hai…hai urlato…’
Ron si alzò sui gomiti ‘Io?’
Era l’ennesimo incubo. Sempre
quello: Krum arrivava anche in momenti poco normali e rapiva la sua Hermione.
E lui era stufo marcio. Non
vedeva Hermione da una settimana. La sentiva di tanto in tanto al telefono, ma
lui in realtà voleva abbracciarla e sussurrarle quell’unica
frase che lui amava dirle: “Ti amo.”
Ah, sì. Non si sarebbe mai
stancato di pronunciare quelle parole. E Dio solo sapeva quanto voleva urlarle
al mondo intero: Urlare che lui amava Hermione e che l’aveva sempre amata.
Nessuno lo sapeva, tranne
Harry e Ginny, il suo migliore amico e sua sorella.
In quel momento si spalancò
la porta ‘ Ehi, ragazzi, è arrivata Hermione!’ esclamò Ginny, spostandosi verso
destra e facendo entrare una splendida ragazza che quel giorno indossava un maglioncino a colo alto e largo, una gonna scozzese, dei
collant bianchi e degli stivaletti neri.
Le labbra di Ron si piegarono
in sorriso raggiante, mentre anche lei sorrideva.
Lui scese dal letto e senza
neanche preoccuparsi di indossare le pantofole, andò a salutare la sua amata.
Harry fece lo stesso,
abbracciandola.
I quattro si sedettero sul
letto di Ron e cominciarono a parlarsi.
‘ Stasera ci sarà una gara di
fuochi d’artificio!’ pronunciò Ron, tutto eccitato.
‘ Per la prima volta dopo
anni, Fred contro George.’ Continuò.
Ginny vedeva Hermione felice,
e si chiedeva ancora quanta forza di volontà avesse quella ragazza.
Quella stessa ragazza che al
primo anno si sfotteva sempre con Ron, ora la vedeva innamorata dello stesso…
‘ Beh, vi lasciamo un
pochino, ok?’ sorrise Harry prendendo per mano Ginny.
Rimasti in camera da soli,
Ron si voltò verso Hermione ‘ Mi sei mancata tanto.’
‘ Anche tu, mi sei mancato
molto.’
‘ Ti amo…’
Hermione sorrise e si fece
beatamente baciare dal ragazzo, poi si distaccò ‘ Ron, ti devo dire una cosa
molto importante….sono-‘
‘ Ehi ragazzi!!’
Fred e George apparvero sulla soglia della porta, con un
sorriso ebete stampato sulla faccia.
Hermione avrebbe tanto voluto
sferrare un pugno a ciascuno di loro due, invece sorrise ‘ Ciao ragazzi,
qualche problema?’
‘ Mamma ci aveva detto che
saresti arrivata stamattina, siamo venuti a salutarti… beh, ora andiamo… eh-eh…
continuate pure! Ciao!’
La porta si richiuse in uno
scatto. Hermione sospirò: il coraggio si era allontanato da lei.
Si voltò a guardare il poster
che Ron teneva vicino al suo letto: quello dell’Inghilterra da una parte e
quello della Bulgaria dall’altro. La ragazza rise quando vide il volto di
Viktor completamente pasticciato.
FLASHBACK
Aprì le palpebre molto pesanti, si sentiva la febbre e
sicuramente le guance erano rosse, perché le bruciavano.
Aprendo gli occhi, vide davanti a sé una figura molto
sfuocata, una figura che lei conosceva e che ora era china verso di lei…
‘M-mamma…’ sussurrò
Hermione, e sentì una mano affusolata e calda carezzarle la testa. La stessa
figura la baciò sulla fronte e le sussurrò ‘ Calmati, figlia mia, dormi ancora
un pochino.’
Hermione sorrise ringraziandola. Era a casa, nel suo
letto, al caldo.
Poi, un pensiero le fece mancare alcuni battiti. Sentì
il letto alleggerirsi: evidentemente la madre si era alzata, ma Hermione la
richiamò ‘Mamma…’
La signora, tutta premurosa, le si riavvicinò ‘ Dimmi
amore…’
Hermione si inumidì le labbra e prese coraggio ‘ I-io mi sono fidanzata.’ Cominciò.
La signora Granger sorrise, carezzandole la guancia
‘Sono felice per te, figlia mia.’
Come le piaceva essere chiamata “figlia mia”. Si
sentiva ancora piccola, e indifesa, come quando la notte andava a trovare i
genitori perché aveva paura di un temporale, o perché secondo lei il suo
orsacchiotto Freddy era malato…
‘ Con Ron..’ continuò poi, andando avanti ad avere
coraggio.
Janet (facciamo che si chiama così, la mamma,
ok?) sorrise nuovamente ‘ Quel tuo amichetto di
Hogwarts?’
Hermione annuì.
‘ E’ un ottimo ragazzo, Hermione. Conoscendo il padre,
anche lui sarà amante dei babbani, vero?’ scherzò, non smettendo di sorridere.
Hermione non rispose: non era più sicura di
volerglielo dire…
Durante la notte ebbe altri conati di vomito, e mamma
e papà Granger si preoccuparono non poco.
‘ Chiamo il dottore.’ Disse risoluto il padre, ancora
in pigiama, mentre chiamava alle tre di notte.
‘ No…papà…’ sussurrò Hermione.
‘ Stai calma, Hermione, stai calma, andrà tutto bene.’
La madre le asciugava la fronte con un panno umido.
Il dottore non tardò a venire, in giacca e cravatta.
Quando vide la ragazzina, si avvicinò ‘ Ciao Hermione, è da tanto che non ci si
vede, vero?’
Sì, infatti da quasi un anno che non aveva avuto
bisogno di un dottore babbano, e lui era il suo pediatra da quando era nata.
‘ Allora, cosa ti senti, cucciola?’ domandò dolce il
dottore sbottonandole un pochetto la camicetta da
notte per lo stetoscopio che poggiò, ghiacciato, sul petto della ragazza.
‘ Ho avuto forte nausea e conati di vomito.’ Rispose
lei, avendo paura che capisse tutto.
‘ Mhm… giramenti di testa… mal di testa…?’ domandò
ancora lui.
‘ Oggi sono svenuta… mentre tornavo a casa.’
‘ Mhm… hai mangiato qualcosa che non dovevi?’
‘ No.’
‘ Ok, hai assunto medicine…
o qualcosa che non dovevi?’
‘ No.’ rispose lei, ancora.
Il dottore tolse lo stetoscopio e le misurò la
pressione. Tutto ok.
‘ Ti è capitato altre volte?’ chiese il dottore.
‘ No.’ ripetè ancora.
Il dottore, con viso grave, fece uscire i genitori e
parlò seriamente alla ragazza ‘ Io e te sappiamo cosa hai… vero?’
Lei non rispose, sentendosi a disagio.
‘ Hai avuto rapporti?’
Hermione negò fortemente con la testa, arrossendo sul
viso.
‘ Beh, allora sei un miracolo vivente, Hermione,
perché tu sei incinta.’
Non era riuscita a dirlo
neanche ai suoi genitori, ancora… voleva prima dirlo alla persona che più amava
al mondo…Ron.
Il gelosone,
il golosone e il bellissimo Ron.
Intanto guardava ancora
quella brutta faccia da monosopracciglio tutta
pasticciata e rise ancora.
Ron, risvegliato da quelle
dolci risa, guardò allo stesso lato in cui guardava lei e sorrise anche lui ‘
Lo odio…’
‘ Non l’avevo capito.’ Rise ancora
di più Hermione stendendosi sul letto. Ron le si stese vicino.
‘ Cosa mi volevi dire…
prima?’
Hermione girò la testa verso
il viso di Ron, sospirò ‘ Nulla di importante.’
Inconsapevolmente Ron le mise
una mano sulla pancia.
Lei sussultò da quel gesto.
‘ Ti dà fastidio?’ chiese
lui, togliendo subito la mano.
‘ N-no.
Adesso però è il momento di dirtelo… Ron, ricordi quella sera di ottobre?’
Entrambi arrossirono
furiosamente, poi Ron tossicchiò un sì.
‘ Quella sera ti ho amato
dall’inizio all’ultimo… ma qualcosa è andato storto.’ Continuò lei, diventando
molto seria.
‘ Ti sei innamorata di
qualcun altro?’ domandò lui, allarmato.
‘ No.’ disse semplicemente
lei, poi si inumidì le labbra ‘ Aspetto un bambino.’
Ron non capì all’istante.
Abbassò il volto, corrugò la
fronte, poi la guardò. Aprì e richiuse la bocca come un pesce senza acqua e
indicava con l’indice prima lei, poi lui.
Lei annuì.
Lui scosse la testa,
alzandosi dal letto. Si mise una mano sulla testa e sempre scuotendo la testa
aprì la finestra cercando di prendere aria.
La richiuse subito, dato il
grande freddo.
Non aveva detto niente, e
questo a Hermione faceva male.
‘I-io
non ho niente! Non lavoro, non guadagno… come facciamo?’ domandò d’un tratto,
sedendosi su una sedia.
‘ E’ questo quello che ti
importa?! Il guadagno?! È questo?!’ domandò furiosa Hermione balzando giù dal
letto.
Lui non rispose e continuò a
guardarla, poi ‘ Non ho nulla da darvi. Come faremo a sopravvivere, me lo
dici?’
‘ Non è colpa mia, Ron! E se
la mente non mi inganna, in due si fa un figlio.. quindi sei stato anche tu!! ‘
Ron scosse nuovamente la
testa e uscì dalla stanza.
Hermione guardò il punto dove
il ragazzo era scomparso e scoppiò a piangere.
Ron corse più forte che potè, facendo spaventare anche mamma Weasley che lo vide
scendere come un uragano e dirigersi verso il giardino.
Corse fino alla quercia, dove
si sedette e,messa la testa fra le
mani, scoppiò a piangere anche lui.
Ginny guardava con tristezza
quella scena, dalla finestra della cameretta. Non si sarebbe mai aspettata un
comportamento simile da suo fratello.
Hermione oramai era al limite
delle forze, e cercava di sopprimere i singhiozzi tappandosi la bocca col
cuscino. E mentre respirava sentiva quell’odore. Il suo odore. Lo stesso odore che la faceva
impazzire.
Poi sentì una mano sulla
spalla.
Possente. Ferma. Calda.
Credeva fosse Harry, e invece…
‘ Lo terremo.’ Singhiozzò il
ragazzo ‘ E nascerà. E noi saremo i suoi genitori. Io non voglio abbandonarti.’
Hermione si girò e lo vide,
con le lacrime che gli scendevano veloci sulla guancia e le orecchie e le
guance rosse per il freddo invernale.
Lui l’abbracciò forte e la
baciò ‘ Vi amo.’ Disse, prima che entrambi potessero scoppiare a piangere… ma
questa volta di gioia.
Beh, che dire? Vi è piaciuta?
Avete visto? Alla fine Ron si sa che è un pezzo di
pane. È buonissimo e di certo non poteva abbandonare Hermione in quello stato.
Prossima tappa: Dirlo ai genitori di entrambi.
Cosa ardua e difficilissima.
Aspetto vostri commenti e ringrazio soprattutto HERMIA
che mi ha aiutato in questo capitolo. Grazie HERMIA!!
E un ringraziamento particolare a:
HERMIA: Eh-eh… grazie per
l’e-mail e ovviamente la recensione! Dunque, l’idea di mettere incinta Hermione
mi è venuta perché mia cugina è rimasta incinta da un cretino che la
abbandonata, e lei mi ha detto che a volte ( e sta al 4° mese) si sentono tipo
dei piccoli bussi alla pancia… quindi…
PIKKY91: certo, harry ha preferito Cho
a Ginny… ma adesso sta con Ginny! grazie!
ROBBY: Ah,
allora sei una ragazza ^^… cmq, sì anche secondo me
Hermione è peccato… ma per quanto è forte e determinata, sono sicura che ce la
farà! Ciao e grazie!
LILAC: Grazie per la recensione e… non crediate che
Ron sia stupido perchè nasconde grandi doti…
MIKY BLACK: Ok, allora
picchia mio fratello! ^__^ “ grazie per la recensione e ciao!
‘ Ragazzi, scendete!’ esclamò
Molly dalla cucina, la sera.
E una mandria di capelli
rossi scese, più Hermione e Harry.
‘ Bene, allora Ron e Harry,
voi stendete la tovaglia…Ginny tu metti i bicchieri… Fred
e George metteranno i due tavoli assieme….’
‘ Dove troviamo un altro
tavolo?!’ domandò Fred cercando l’appoggio del
gemello.
‘ Nel capanno degli
attrezzi,caro… poi, Hermione tu non ti devi preoccupare… non fare niente…e tu,
Charlie…’
‘ Signora Weasley…’ tentò
Hermione, avvicinandosi alla madre di Ron.
‘ Dimmi cara.’ Si fermò Molly, carezzando la testa della ragazza.
‘ Ma io sto bene, voglio fare
qualcosa…’ insistette Hermione.
‘ Non ti preoccupare, cara.
Faccio lavorare questi mascalzoni una volta ogni tanto…tranne per te, Harry
caro, tu non sei un mascalzone…’
‘ Io non mi voglio sentire
inutile!’ borbottò Hermione, oramai in giardino mentre gli altri
apparecchiavano e si preparavano all’arrivo degli ospiti: tra cui i suoi
genitori.
Ron, in quel momento uscì
dalla tana stringendosi in una caldissima giacca.
Si avvicinò a Hermione ‘ Che
hai?’
‘ Non ho detto ancora niente
a nessuno, ma tutti già si comportano come fossi handicappata.’ Protestò lei,
avvolta da un cappotto bianco.
‘ Tu non sei handicappata… nascondi
in te una creatura che devi difendere non sforzandoti.’
‘ Insomma, Ron, sono solo
incinta… non sto per morire!’
‘ Ehi, hai sentito bene,
fratello?’ domandò Fred rivolto a George.
I due, credendo finalmente in
una dichiarazione, si erano messi a origliare dal capanno degli attrezzi.
Evidentemente non avrebbero dovuto sentire tutto quello che avevano sentito…
‘ Hermione..è incinta?’ domandò serio George, guardandoli di nascosto.
‘ Fra quanti mesi nascerà
nostro figlio?’ domandò d’un tratto Ron, mentre poggiava una mano sul ventre
della ragazza.
‘..di
Ron?!’ esclamò Fred, guardando il gemello sbiancare.
‘ E noi che credevamo nella
dichiarazione! Quelli e due hanno già fatto tutto!’ esclamò indignato George.
‘ Una sola persona può sapere
tutto su tutti…’
‘ Nostra sorella.’
Terminarono insieme.
Ginny stava ancora posando i
bicchieri di vetro sul tavolo, quando venne “rapita” dai gemelli e portata a
forza nella loro camera. La fecero sedere su uno dei due letti e poi la
guardarono grave.
‘ Tu sai. Noi sappiamo che tu
lo sai, sorellina.’
Ginny guardò divertita poi
uno, poi l’altro. Poi il sorriso le svanì, notando che nessuno dei due era in
vena di scherzare.
‘ Ehm… forse non ho capito
bene… cosa so io?’ domandò lei perplessa.
‘ Il fatto del giorno. Il
fatto di Hermione e Ron.’
‘ Ah! Non lo sapevate? Eh-eh, si sono già dichiarati da un pezzo, a Hogwarts.’
‘ Oh, sì, certo. E sono già
andati a letto insieme!’ esclamò ad alta voce Fred.
Ginny impallidì, stava per
scappare quando George la riprese ‘ Lo sappiamo. Ma tu ci devi dare una
conferma…’
‘ Io…non posso…non voglio
dirvi niente!’
Tutta la troupe Weasley, più
la famiglia Granger e Lupin, Tonks,Moody e Fleur,
stavano ora cenando ridendo e scherzando tra di loro.
Gli occhi dei gemelli non si
staccarono un secondo dal fratello alla fidanzata, mentre pareva loro
impossibile che fosse accaduto tutto ciò.
‘ Beh, vorrei fare un
brindisi.’ Esclamò George alzandosi.
Tutti si alzarono elevando il
proprio bicchiere.
‘ A Ron e Hermione, affinché
possano vivere bene assieme senza omettere di informare di cose meravigliose
tutta la famiglia. A Ron e Hermione!’ pronunciò George in un mezzo ghigno
complice con Fred.
‘ Ma è meraviglioso!! Ron,
perché non mi avevi detto niente, eh?’ la signora Weasley stava sbaciucchiando
il figlio e gli stava tirando le guance. Poi Molly passò
a Hermione, mentre l’abbracciava affettuosamente.
Janet si avvicinò a Ron e lo abbracciò per far sì che
potesse bisbigliargli ‘ Comportati bene.’, poi lo baciò su una guancia.
Ron si sentì sprofondare.
Aveva detto proprio “comportati bene”? ora sì che la faccenda prendeva vie
troppo tortuose.
Tonks sorrise ‘ Beh, adesso
ci vuole il bacio!’
‘ Bacio, bacio!!’
continuavano a acclamare i commensali battendo le mani sui tavoli. Charlie
fischiava con Bill, mentre Fred e George si
guardavano ancora complici.
Hermione tutto avrebbe
voluto, in quel momento, tranne che mettersi al centro dell’attenzione.
‘ No, no! Adesso basta, vi
prego! Basta!’ esclamò Ron, facendo zittire tutto il tavolo.
‘ E dai, chissà quante volte
l’hai fatto..anche con più passione!’ Fred gli fece un occhiolino ma Ron lo incenerì con lo
sguardo benedicendo il cielo che nessuno aveva sentito quelle parole.
Dunque il bacio non ci fu.
Ginny, assaporando quel
gustoso gelato caldo, com’era suo solito, passava in rassegna tutti i
commensali.
Fred e George si stavano preparando per la gara dei fuochi
d’artificio che ci sarebbero stati.
Lupin parlava con Moody degli ultimi incantesimi di Difesa contro le Arti
Oscure. Tonks e Hermione stavano parlando delle ultime novità nel mondo magico,
esprimendo opinioni e sensazioni.
Vedeva a volte che Hermione
si massaggiava la pancia, ma non si preoccupava più di tanto.
Harry, invece, stava parlando
con Ron di Quidditch: l’unica cosa che potesse loro interessare. Vedeva suo
fratello in che modo buffo aggrottava le sopracciglia, come rideva o come
muoveva la bocca per parlare e sorrise immaginandolo papà: immerso da biberon e
pannolini, tra borotalco e tutine super minuscole.
Lo immaginò con il bambino in
braccio mentre lo faceva ridere o lo giocava un po’, per poi essere sgridato da
Hermione che gli diceva che aveva appena finito di mangiare.
Sorrise ancora di più
immaginando tutto il rigurgito addosso del fratello. Si mise una mano sulla
bocca per sopprimere ancora quelle risa.
‘ Tu mi sta ascoltando?’
protestò Fleur guardando la rossa.
Ginny si voltò verso lei,
sempre sorridendo ‘Sì, Fleur, stavi dicendo?’
Era già passata la
Mezzanotte, e ora Fred e George si stavano
imbizzarrendo a lanciare fuochi d’artificio, mentre tutti li osservavano seduti
in giardino.
Ginny si avvicinò alla madre
‘ Mamma.’
‘ Oh, ciao tesoro. Belli quei
fuochi, eh? Ah, se solo fossero entrati al Ministero, però… dimmi.’
‘ Sei felice per Ron?’ Ginny
le si sedette accanto.
‘ Eccome! ‘
‘ Quindi, ti piace Hermione…’
‘ Hermione mi piace fin da
quando è venuta per la prima volta alla Tana. Sempre cordiale, gentile,
disponibile. L’opposto di Fleur.’
Le due si voltarono verso
Bill e Fleur che ora si tenevano la mano, sorridendo come degli ebeti.
Molly ebbe un brivido di schifezza ‘ Tutta bellezza e
niente cervello.’
Ginny ridacchiò, poi si fece
seria ‘ Mamma, tu mi dicesti al mio tredicesimo compleanno che se avessi dovuto
dirti qualcosa, te lo dovevo dire…’
Molly annuì.
‘ Mamma… Ron… insomma… sai,
Hermione…’
‘ Non capisco dove vuoi arrivare..’
‘
RoneHermionesonoandatialettoinsiememaoraHermioneèincintaenonsacomedirvelo!’
disse tutto d’un fiato.
‘ Aspetta, aspetta… Ron e
Hermione: solo questo ho capito.’
Ginny sbuffò spazientita e
decise che doveva trovare un’altra soluzione.
Sì, ma quale?
Hermione era stesa su una
sdraio a guardare il cielo, mentre Ron le era vicino ‘Come ti senti?’
La ragazza sorrise ‘ Già ti
preoccupi?’
‘ E’ tutta colpa mia…
non…avrei dovuto chiederti di rimanere con me, quella sera.’ Sospirò Ron.
Hermione si voltò di scatto ‘
Sei deluso?’
‘ N-no.
ma ora ti ho masso in brutto guaio…’
Hermione negò con la testa e
lo baciò ‘ Ce la faremo. Riusciremo a dirlo.’
‘ E se ci abbandoneranno?’
‘ Tireremo avanti.’
‘ Io voglio il meglio per mio
figlio, Herm. Non voglio vederlo soffrire.’
Hermione lo accarezzò ‘ Per
ora è già tanto felice che tu l’abbia accettato. E questo per lui è già molto.’
Ron sorrise e la baciò
nuovamente.
Avrebbero fatto un passo alla
volta. Con tranquillità.
Ma le cose, andranno per il
verso giusto?
E anche questo chap è
terminato. Forse risulterà un po’ insulso e noioso, ma avevo bisogno dei
gemelli per poi scrivere il prossimo chap. Ditemi
com’è o cosa ne pensate… se vi piace, se non vi piace….
Potete darmi anche dei suggerimenti, se volete.
Ringrazio ancora una volta HERMIA, e in particolare:
VIRCKISS: grazie, mi hai lusingato! ^^
SIJAY: aggiornato abbastanza presto? ^__- ciao e
grazie.
ELLY: allora siamo in due! Anche io amo Ron!! Ah..se esistesse davvero un ragazzo così!! *__*
NILD3: beh, spero di aver aggiornato presto! Ciao!
HERMIA: purtroppo è vero, ed ha solo 17 quasi 18 anni.
È per lei che mi è venuta l’idea di Hermione. Grazie Hermia,
del tuo consiglio!!
LILAC: fammi contare…mhm..1,2,3,4…
anche tu ami Ron?! TUTTE AMIAMO RON!!! *__*
FRANCESKINA: graaaazie!! Mi
hai commosso TU scrivendo quella recensione!! Ho i lacrimosi…grazie!!
MIKY BLACK: grazie, continuo! Eh-eh…
anche perché non voglio andare sul patibolo..^__^”
PIKKY91: Anche io abbasso l’annaffiatoio ambulante
(bel soprannome) e il monosopracciglio!!! RON&HERMIONE 4EVER!!
La figura di una ragazza con un po’ di pancia apparve riflessa sullo
specchio
La figura di una ragazza con
un po’ di pancia apparve riflessa sullo specchio.
Oramai era evidente, non lo
poteva più nascondere.
Quel giorno sarebbero dovuti
andare dal preside i suoi genitori e i genitori di Ron, convocati, appunto, una
settimana prima.
Si guardò di profilo e
proprio notò che la pancia era ingrandita a vista d’occhio.
Cercava spesso di
nasconderla, cingendola con un braccio o coprendola con dei libri, ma tutti
oramai sapevano..
Sì, anche i suoi genitori…
FLASHBACK
Hermione e Ron si misero vicini, di spalle al
caminetto. Ron cominciò schiarendosi la voce ‘ Io e Hermione abbiamo qualcosa
d’importante da dirvi.’
Tutti, ma proprio tutti erano schierati intorno a
loro, seduti su divanetti o sul tappeto.
‘ Hermione aspetta un bambino.’ terminò il rosso,
abbassando il viso.
Silenzio totale.
Troppo silenzio.
Poi la signora Granger si tappò la bocca scoppiando a
piangere spudoratamente singhiozzando di qua e di là mentre veniva consolata
dalla signora Granger ‘ Bravo, Ron. Hai avuto un compito molto arduo. Hai
aiutato la tua migliore amica a dire la verità.’ Disse lei, mentre cercava di
calmare la signora Granger.
Thomas scuoteva la testa borbottando mentre le
labbra si erano curvate in una smorfia di disapprovazione.
Tutti avevano il fiato corto e si guardarono.
‘ Chi è il padre?’
Quella frase risuonò nella stanza come un tuono. Tutti
aspettavano una risposta.
Ginny, sentendo l’aria appesantirsi, si alzò ‘ Beh,
buonanotte… waa… ho un sonno! A domani!’
‘ Tu sai.’ Singhiozzò ancora Janet,
mentre si asciugava il viso con un fazzoletto ‘Tu…lo sai.’
Hermione si sedette. Non si sentiva tanto bene. Harry
le si mise accanto mentre le metteva una mano sulla spalla.
‘ Voglio sapere… CHI E’ QUESTO MALEDETTO PADRE??’ urlò
il signor Granger, rosso dalla furia in faccia, ora teneva i pugni stretti.
Hermione era sussultata a quell’urlo, così come anche
Fleur che era tra le braccia del suo Bill.
Ron alzò molto lentamente il volto… guardò il padre di
Hermione ‘ Io.’
‘ IO TI UCCIDO!!’ urlò Thomas
scaraventandosi sul ragazzo, mentre i gemelli, Arthur,
Bill e Charlie lo fermarono giusto in tempo.
‘ Come hai potuto?’ sibilò la signora Weasley
avvicinandosi piano al figlio ‘ Come hai … POTUTO??!!’
‘ Beh, credo che adesso basta con queste urla… ANCHE
IO ASPETTO UN BAMBINO!!’ urlò Fleur, isterica.
Hermione sorrise pensando a
quella sera… così…spaventosa… così inaspettata.
Forse sembrava stupido il
“sorridere”, ma in quel momento sembrava l’unica cosa che potesse fare per
“tirare avanti”.
Non aveva mai sentito il
padre urlare così… neanche contro la mamma, quando litigava.
La cosa che le fece
sussultare di più il cuore, però, era che ora quasi odiava Ron.
Non poteva perdonargli la
farsa.
E anche con lei, il padre non
era più lo stesso.
Ron era ancora in punizione:
la signora Weasley gli aveva chiuso a chiave la Tornado e ora non poteva né
allenarsi né, dunque, partecipare ad alcuna partita.
In estate, invece, gli
aspettava la pulitura del giardino da tutti gli gnomi.
Povero Ron.
Ron scese a due a due la
scala che lo conduceva all’atrio maggiore: quello d’ingresso, dove li aspettava
i genitori di Hermione e quelli suoi.
Vide Janet
sorridergli e andargli incontro abbracciandolo: lei era l’unica affettuosa con
lui, in quel momento.
Vide il signor Granger,
invece, dritto e freddo mentre si guardava attorno (non era mai stato a
Hogwarts).
Sua madre e suo padre,
invece, stavano parlando con Argus Gazza.
Intanto, scese Hermione.
Stava scendendo gli ultimi gradini molto piano, per paura di inciampare e mentre
faceva ciò, un quartetto di ragazzine presumibilmente del quarto anno, le
scesero di fianco parlando coprendo la bocca e indicandola.
Stavano parlando di lei. E a
Hermione venne una fitta allo stomaco molto dolorosa.
Quando arrivò, la madre
l’abbracciò forte forte sussurrandole ‘ Fregatene di
quello che la gente pensa, Ron ti sarà accanto.’
Hermione annuì trattenendo
una lacrima tirando su col naso.
Poi il padre le mise una mano
sulla spalla ‘Dai, andiamo.’
Raggiunsero Molly e Arthur che scongiuravano
ancora Gazza, il custode, ‘ La prego, signor Gazza! ‘ esclamò ancora una volta
la signora Weasley congiungendo le mani a mò di
preghiera.
Allora Arthur
si voltò ‘ Abbiamo una bella e una brutta notizia. La brutta è che Silente non
c’è e la McGranitt neppure (?__?”) … e la “bella” è
che Piton ci aspetta nel suo ufficio…
Ginny, proprio in quel
momento, stava passando davanti il Ritratto della Sala Comune di Serpeverde.
Perché?
Beh, doveva incontrare Zabini.
E lui non si fece attendere,
con quel sorriso che nessuno dei Serpeverde aveva, le si avvicinò ‘Ciao Ginny.’
‘ Ciao Blaise,
eccoti il libro.’
‘ Te la sei scampata bella
ieri, eh?’ sorrise lui prendendo il libro.
Ma notò che la ragazza non lo
stava seguendo. Stava pensando ad altro.
Si voltò per osservare anche
lui l’oggetto dei desideri di Ginny e vide…
‘Malfoy? Ehi, Ginny, che hai,
ti piace Malfoy?’ ridacchiò il moro.
Ginny parve risvegliarsi, poi
aggrottò le sopracciglia ‘ Chi? Quel biondino non-mi-toccare-che-sono-purissimo
Malfoy?! Tzè!’
‘… comunque…’ continuò poi la
rossa ‘ come mai non ha fatto vedere in giro la sua “bella” faccia da
strafottente? Si era perso per la vostra sala comune?’
Blaise non riuscì a trattenere un’altra risata ‘ No… ha
trascorso le vacanze natalizie con suo zio…in Germania.’
‘ Oh…peccato, speravo fosse
morto… sarà per un’altra volta.’ Ginny alzò le spalle, e facendo scoppiare
nuovamente a ridere Zabini, che salutandola, le
scoccò un bacio sulla guancia…come faceva sempre.
Appena Malfoy notò che la
Weasley se n’era andata, andò vicino al cugino che ora stava riponendo il libro
nello zaino. ‘U-lalà..mio cugino si è innamorato
della babbanofila. Bella questa!’
‘ Innamorato no, ma almeno
non la disprezzo come fai tu.’ Gli intimò, andandosene.
Malfoy rimase lì, con la borsa
appena alla mano e ripensò a quello che il cugino gli aveva detto…
Eppure lui voleva gridarlo a
tutta la scuola: lui non odiava Ginevra Weasley…. Lui la odiava solamente
perché sapeva che non sarebbe mai stata sua… lui ne era follemente
irrimediabilmente innamorato….
‘ Le ripetiamo che se nostra
figlia può procurare problemi per il normale andamento giornaliero delle
lezioni, noi siamo pronti a ritirarla dalla scuola finchè
il bambino non sarà nato!’ ripetè con esasperazione
la signora Granger cercando l’appoggio morale del marito.
‘ E io le ripeto,’ sibilò
Severus senza scomporsi ma con quel sorrisino da “tanto-vincerò-io-tu-che-sei-babbana-non-vali-nulla”
‘ Che non basta. I due hanno trasgredito la legge più importante e più
conosciuta in tutta la scuola. E le confido, signora Granger, che sua figlia si
è irrimediabilmente danneggiata da sé il giorno stesso in cui ha fatto
conoscenza con Potter e Weasley.’
I genitori di Hermione e Ron
ammutolirono.
‘ Non c’è il preside, però, e
lei è solo un docente.’ Disse la signora Wesley, dato
che i mariti non accennavano a farsi avanti perché troppo impauriti da quei
capelli così oleosi e appiccicaticcia e quel naso che faceva concorrenza al
treno più lungo del mondo.
‘ Io sono solo un
docente? Allora non ha ben chiara la situazione, vero signora Wealsey? Forse non ha capito che suo figlio è andato a
letto con una ragazza trasgredendo la regola n.1 della scuola… ma lei, forse,
non se ne rende conto…’
‘ Noi ce ne rendiamo
perfettamente conto, professore, ‘ cominciò ora arrabbiata la signora Granger,
posizionandosi meglio la borsetta ‘ E le abbiamo chiesto perdono, ma…’
‘ Non c’è più tempo per le
scuse…’ le intimò fermo Piton, compilando già il documento di espulsione dalla
scuola mentre Hermione piangeva a dirotto.
‘ E lei ce l’ha detto già!!
Miseriaccia!!’ esclamò la mamma di Hermione, poi si piegò sulla scrivania per
farsi sentire meglio ‘ Ma forse non ci ha detto che lei non comanda un bel
nulla qui, vero? Silente comanda! E se non c’è il preside si chiede aiuto alla
professoressa della casa di appartenenza: la professoressa McGranitt.
Ho studiato tutto, sai Severus, e so anche tutto su di te.’
Severus ingurgitò. Lui la
conosceva.
Oh, certo che la conosceva.
Era la sua vicina di casa, quando aveva 15 anni.
Lei le chiese un giorno, dove
sparisse per tutto l’anno. E lui le spiegò tutto su Hogwarts, sulla magia.
Lei ne rimase incantata. Janet, da giovane, era una ragazza molto dotata ma
soprattutto molto bella.
E allora, vi starete
chiedendo,perché ad un certo punto l’ha
odiata così tanto.
E gli anni tornano indietro,
esattamente la notte delle stelle.
Alla spiaggia avevano
organizzato un party. Ognuno doveva andare accompagnato col sesso opposto.
E Severus pensò subito a Janet.
Arrivò davanti la porta con
un piccolo mazzo di fiori di campo, vestito con smoking e i capelli neri
lunghi, tutti appiccicati lungo la faccia.
Prese coraggio e bussò. Aprì
a suo parere una Veela. Una ragazza dai lunghi
capelli color oro a boccoli gli si presentò davanti, con una gonna e il pezzo
di sopra di un bikini azzurro.
Quando lo vide, sorrise ‘Ciao
Severus.’
‘ Ciao Janet,
mi chiedevo, vuoi venire al party con me stasera?’
Lei lo guardò pietosa ‘ Mi
dispiace… ma ci vado già con Jason…’
E difatti, un ragazzo alto e
muscoloso, fece capolino dietro la minuscola corporatura di Severus mettendolo
in ridicolo davanti a tutti i passanti.
Ecco perché la odiava e la
odia tutt’ora. Aveva preferito Jason, a lui.
Ecco perché odiava anche
Hermione, perché era terribilmente somigliante alla madre: in tutto e per
tutto.
In quel momento arrivò
Silente, col suo solito sorriso ‘Oh, buongiorno!’
Tutti si alzarono salutando
il preside.
‘ Non avete mancato al mio
appuntamento e vi ringrazio molto. Severus vi ha già fatto assaggiare le cioccorane?’ si rivolse ai Granger che si guardarono
sbigottiti, per poi negare.
‘ Ah davvero? Beh, sarà
magari per un’altra volta. Allora…’ il suo sorriso scomparve quando però
ricordo la causa di quell’incontro: Hermione e Ron l’avevano profondamente
deluso…
‘ Oh, Malfoy, qual buon
vento!’ esclamò Ginny attraversando il cortile esterno e dirigendosi verso la
panchina su cui il biondo era seduto.
E lui leguardò il corpo: così perfetto, così
sensuale… così… da mordere.
Si diede uno schiaffo mentale
e continuò, ignorandola, a leggere.
‘ Ohi laàaaa!!
Malfoy…ci sei? Blaise mi ha detto che eri partito per
la Germania…è vero?’ domandò la rossa, stando sempre “30 metri” di distanza da
Malfoy, per paura di essere contagiata dalla sua ignoranza.
‘ Naa…’
‘ No?! Ma allora Blaise mi ha mentito!!’
‘ Sì, stupida, sono andato in
Germania.’ Sbuffò Draco, non staccando gli occhi dalle pagine del libro.
‘ Ah… e hai incontrato belle
ragazze?’ domandò lei, mettendosi innocentemente un dito sulle labbra, gesto
che fece impazzire Malfoy.
‘ Certamente più belle di te,
sì.’ Ghignò Draco, che ora le osservava quelle labbra così rosse, e morbide, e
piene…
‘ Lo sai? Le tedesche hanno
tutte i baffi, e si lavano ogni quattro giorni!’ esclamò Ginny cercando di
suscitare delle risa di Malfoy.
‘ Record per una Weasley
lavarsi ogni quattro giorni?’
Ginny si stancò ‘ Ehi,
guarda, che io profumo come una rosa!’
‘ Se! Buttata nella
spazzatura.’
‘ Ah davvero?! Adesso ti
faccio vedere io!’ e così dicendo gli schiantò in faccia un pugno di terreno.
Hermione era seduta da solo
sotto il salice, cercando di leggere un libro.
Un enorme libro.
In realtà, stava leggendo
sempre la stessa frase ( Una tribù ) da un’ora o due.
La mente non riusciva a
rilassarsi come avrebbe dovuto.
In fondo, Silente li aveva
perdonati!
Aveva detto che però
avrebbero ricevuto entrambi una punizione… beh, non proprio entrambi…insomma,
Ron doveva andare ogni pomeriggio nello studio di Gazza cercando di pulirlo,
una buona volta.
Silente l’aveva detto
scherzando, ma lui l’aveva presa sul serio quella punizione.
‘ Tutto, tranne che cacciate
Hermione da Hogwarts.’ Aveva detto in modo da far commuovere tutti (tranne
Piton che stava sbuffando in continuazione.)
lo amava così tanto.
Lo amava da sempre, e
l’avrebbe amato per sempre.
‘ Ehi, mamma Granger!’
Hermione alzò il volto ‘ Ah
ora non sono più “so-tutto-io-Granger?’
Era Nott,
uno degli scagnozzi di Malfoy ‘ No, almeno, tra i serpeverde!’
‘ E chi sarei io, tra i
Serpeverde?’ domandò lei, maledicendosi, dopo, per la domanda fatta.
‘ Beh, sei la stuprata, la
violentata, la facile da portare a letto. Da quando perfino un Weasley ci è
riuscito!’
‘ Ron non mi ha violentata!!’
urlò lei, buttando il libro verso destra.
‘Oh, questo è quello che
pensi tu, mia cara. Ma adesso, è senza rancori anche se sei incinta. Se adesso
si comporta da bravo e tenero pre-papà, quando
nascerà quella bestiolina, perché da una babbana e un babbanofilo che vuoi
che esca, lui ti abbandonerà e troverà un’altra con cui divertirsi.’ Poi
sorrise maligno ‘ Sempre che non lo stia facendo ora, in questo preciso
istante, mentre tu, ingenua, credi che stia scontando la punizione…’ e detto
questo le si era avvicinato, toccandole il fondoschiena.
Lui la guardò divertito, la
spinse e le fece colpire la schiena contro il tronco dell’albero.
Poi le si sedette addosso ‘ E
adesso, lascia che mi diverta un po’ io…’ rise, mentre cominciava a sbottonarle
la gonna.
Ma lei fu più forte e lo
spinse nel lago, e lui se la portò appresso.
Essendo maschio e più forte,
la spinse verso il fondo tenendole la testa sott’acqua.
E quei pochi secondi che
riusciva a salire a galla, lei urlava aiuto.
‘ Sì, ma forse non sai…’ rise
Malfoy, poco più in là a Ginny.
‘ AIUTO!!’
Ginny sbiancò ‘Ehi, hai
sentito?’
Malfoy tese ancora l’orecchio
e sentì nuovamente lo stesso urlo.
Subito corse e li vide. ‘
Brutto farabbutto!!’ urlò Malfoy buttandosi nel lago,
sferrando un cazzotto a Nott e facendolo svenire,
prese la ragazza, oramai priva di sensi, e la portò a riva.
‘ Perché non c’è mai Harry
nel momento del bisogno?!’ mugolò Ginny, mentre correva verso il biondo e la
bruna.
E si scioccò: Hermione era
pallidissima, e sulla faccia apparvero delle macchie viola.
‘ Sta soffocando!!’ urlò
Ginny.
Malfoy la prese in braccio e
la portò correndo in Infermeria.
Dopo poco, Hermione era stesa
su un letto dell’Infermeria, immobile e attaccata ad una strana macchina che né
Malfoy né Ginny conoscevano.
Malfoy era fuori e
passeggiava avanti e indietro.
Arrivò Ron come una furia e
senza neanche attaccare Malfoy, entrò in Infermeria nel momento stesso in cui
uscì Ginny che si avvicinò lentamente a Draco.
‘ Rischia di perdere il
bambino…’ sussurrò.
Mafoy abbassò il volto ‘Mi dispiace…’
‘ Tu hai fatto tanto e io non
me lo sarei mai aspettato.’ Disse Ginny, prima di scoccargli un semplice bacio
a stampo sulla bocca ‘Grazie…’
Come avrete capito, questo
capitolo era quasi completamente dedicato a Ginny e Malfoy.
Ho lasciato poco spazio a
Ron/Hermione anche perché ne ho parlato per capitoli di seguito…
Aspettatevi nel prossimo
capitolo di tutto.
Mi dispiace un sacco per
il bambino, ma seriamente Hermione lo sta per perdere. Ha ricevuto molte botte
sott’acqua e stava soffocando.
Voi vorreste che nascesse
il bambino, sì o no?
Aspetto vostri commenti e
opinioni!
Ringrazio in anticipo e in
particolare a:
NILD3: Grazie!!
ELLY: ho aggiornato il più
presto possibile…cmq… ANCHE IO AMO RON!!! *__* ( se
hai l’e-mail ti mando delle foto fantastiche di lui.. contattami!! )
FEDEHERMY: grazie per il
consiglio…certo che non mi sono arrabbiata con te! Eh! Per così poco?! ^^
FRANCESKINA: Eh-eh… lo so… il mio record però lo devo ancora
raggiungere!^_^”
PIKKY91: anche io ho letto
quella fanfiction… era comico/demenziale se non erro..molto bella.
LILAC: Da due geni come Fred e George che ti aspettavi? XD
ROBBY: già. A volte vorrei
anche io una mia gemella per essere complice…
MICKY BLACK: Grazie e ancora
grazie per i complimenti!!
HERMIA: te lo dico io!
SONO DOLCISSIMI!! Ron e Hermione… suona così bene, vero? Altro che
Harry/Hermione.. bleah!...non per dire ma… sono
troppo simili e non litigano mai… invece con Ron… l’amore non è bello se non litigarello! Grazie per la recensione e baciotti
anche a te.
E CON STASERA ABBIAMO FINITO. A DOMANI,
CIAO!!!
Ps sempre se non riesca a finire un altro capitolo entro
mezzanotte… mhm… non vi anticipo nulla e non vi prometto nulla!! Perciò…
BUONANOTTE E SOGNI D’ORO!!
ridacchiò il moro.
, ti piace
Malfoy?'do.che nessuno dei Serpeverde
ha. reghiera.
Ron entrò nell’Infermeria, girò il volto verso destra e vide un letto
occupato
Ron entrò nell’Infermeria,
girò il volto verso destra e vide un letto occupato.
L’unico letto occupato.
Occupato da un angelo.
Hermione era stesa con le
coperte fino allo stomaco, le braccia fuori e non aveva più la divisa
scolastica che adesso faceva posto ad una camicetta da notte completamente
bianca e semplice.
Bianca e semplice come la sua
anima.
Prese una sedia senza far
rumore e le si sedette accanto.
E cominciò a guardarla.
Quelle labbra che ora erano
distese tranquillamente lo facevano rasserenare sempre, quei capelli a boccoli,
troppo difficili da pettinare, erano sparsi sul cuscino asettico.
Ma il viso non era più
quello.
Non aveva più quelle guance
rosse di cui lui impazziva, o quel sorrisetto da so-tutto-io.
Non aveva più quella massa di
libri tra le braccia e dietro la schiena.
Era indifesa.
Era indifesa anche quando
quel lurido di Nott ha cercato violentemente di
stuprarla.
Era indifesa perché da sola.
E lui non avrebbe dovuto
abbandonarla, mai!
Doveva sapere che stava al
sicuro, nel castello.
Magari nel suo paradiso che è
la biblioteca.
Ma difesa.
Avrebbe voluto spaccare il
muso a tutti, anche a Malfoy.
Anche se sapeva che gli
doveva la vita della sua amata, lui lo odiava.
Odiava Nott,
Harry, i suoi genitori, il papà di Hermione, i professori, il preside… tutti.
Tutti, in qualche modo
l’avevano ferita.
Avevano ferito qualcosa di
puro e di altamente intoccabile.
Sapeva di odiare anche se
stesso.
È stata sua la colpa se ora
Hermione era incinta.
Se ora le persona la guardavano
bisbigliando.
Se ora è costretta ad
indossare abiti pre-maman durante il pomeriggio
invece di magliette strette o jeans a vita bassa.
Era tutta colpa sua.
Una macchietta da piccola
diventò media, sul lenzuolo del letto: un grosso lacrimone
era scappato dagli occhi di Ron… e da lei partirono una miriade di tante altre.
Finchè non si ritrovò con la testa affondata tra il collo e
la spalla della ragazza inerme, singhiozzando e chiedendo scusa.
Ginny era seduta fuori
l’Infermeria.
Madama Chips
aveva premuto affinché lei non potesse entrare.
Ripensò a quello che pochi
minuti prima aveva fatto e si morse il labbro… non avrebbe dovuto farlo.
Baciando Draco aveva
sistematicamente ferito Harry, che in più non li aveva visti, per sua fortuna.
E si maledisse mentalmente
pensando ancora che aveva fatto molto male a lasciarsi andare.
Per tutto quello che Harry
aveva passato…
Non lo meritava.
Ma era già da un po’ di tempo
che i suoi baci non le procuravano più quei dolcissimi brividi dietro la
schiena.
Era già da un po’ di tempo,
in effetti, che Harry si faceva vedere molto raramente.
E, come si dice spesso, parli
del diavolo… e spuntano le corna!
‘ Harry! Dove sei stato?!’
esclamò arrabbiata Ginny, avanzando verso il moro.
‘ Sono stato… beh…’ cominciò
lui, guardandosi attorno come per cercare uno spunto da un oggetto o da un
quadro qualsiasi.
‘Non mi dire che eri
all’allenamento!’ esclamò ad un certo punto Ginny, non trattenendosi più.
‘ Scusa eh! Ma io mica
prevedo il futuro! Che ne sapevo che Nott avrebbe..’
‘ Non m’importa! Harry, lo
sai tu meglio di me, che ti stai uccidendo col Quidditch solo perché vuoi
dimenticare Sirius!’
‘ E anche se fosse?!’ urlò
Harry.
‘ E anche se fosse?! Avevamo
promesso a Hermione che saremmo stati con lei! E invece era sola!’ urlò di
rimando Ginny.
‘ E tu dov’eri?’ domandò ad
un certo punto Harry.
Ginny aprì e richiuse la
bocca… poi mise il broncio ‘ Con Malfoy.’
‘ E che ci stavi a fare con
Malfoy?!’
‘ Stavamo discutendo! E poi a
te che te ne frega? Almeno Draco l’ha salvata! Ora, per colpa tua, e nostra,
Hermione perderà il bambino!!’ esclamò ancora Ginny scoppiando a piangere.
Harry rimase di stucco ‘C-cos-‘
‘ Sì, hai sentito bene. Ha
detto Madama Chips che c’è la percentuale del 20% che
il bimbo riesca vivo, contento?’
‘ Ma sei pazza, Ginny, o
cosa? Ti stai comportando da scema conme.’
Ginny lo guardò ‘Non avrei
mai creduto che riuscissi ad odiarti tanto, Harry.’
‘ Ah, adesso mi stai
odiando?! Ah! Bella questa, io..’
Il dialogo fu interrotto da
Ron, che uscì dall’Infermeria bianco come un cencio ‘ Vi sembra il momento di
litigare?’ domandò lentamente facendo pesare le parole come massi.
Dopodiché stancamente Ron si
accasciò a terra, seduto. Ginny gli andò vicino ‘ Ron, come va?’
Il fratello la guardò ‘… la
macchina ha incominciato a fare un suono monotono… e madama Chips
mi ha fatto uscire… sembrava scossa… ha mandato un gufo ad un Medimago.’
‘Oh, Ron!’ Ginny l’abbracciò
forte, e lui, stringendosi a lei, scoppiò nuovamente a piangere.
Harry gli si mise vicino ‘
Vedrai, andrà tutto per il meglio.’
Sì, tutto per il meglio…
Ma a chi voleva prendere in
giro?
Il 20% è una percentuale
bassissima… e Harry giurò vedere una piccolissima luce vicino Ron, guardò
meglio… strabuzzò gli occhi.
‘ Hermione…’
Ginny e Ron lo guardarono ‘
Che c’è Harry?’ domandò Ginny, guardandolo stranita.
Harry indicò la figura vicino
a Ron ‘ Hermione..’
Ron e Ginny si voltarono… non
c’era nessuno.
La figura a forma di fantasma
aveva una grande camicia da notte e teneva in braccio un bambino dolcissimo che
gorgheggiava.
La ragazza si mise un indice
sulla bocca, facendo zittire Harry ‘ Non sono Hermione, ma lei è Emily.’ Il fantasma indicò la bambina neonata ‘ Nascerà…
vive dentro Hermione, vive.’
Ginny e Ron guardarono Harry,
perplessi ‘Harry, ti senti bene?’
Madama Chips seguito da Ron
si avvicinarono a Hermione, ancora svenuta.
C’era un Medimago, che visto
Ron cominciò a parlargli ‘ Signor Weasley, in pieno possesso delle sue facoltà
deve decidere..tra la vita della ragazza e la vita
del bambino.’
‘ Ron! Ehi, Ron, ma ti sembra
il caso di russare tanto?!’Ginny lo
scosse un pochino.
Ron aprì le palpebre e si
ritrovò poggiato, seduto a terra con la testa inclinata verso destra.
Mugolò un “ahia” quando
decise di alzare la testa.
Si mise una mano sul collo e
strizzò gli occhi per il dolore.
Il dolore apparve più
lancinante quando Ginny gli saltò addosso piangendo di felicità ‘ E’ viva!!!
Sono vive!!!’
Ron non capì…poi schiarì un
po’ le idee con un grosso sbadiglio.
‘ E’ femminuccia, Ron!! E’
viva! Sta benissimo!’ esclamò ancora Ginny.
Ron ridendo si catapultò in
Infermeria dove vide Hermione che ora
era seduta e sgambettava con le gambe. Le corse incontro e l’abbracciò forte forte.
E insieme scoppiarono a
ridere e a piangere contemporaneamente.
E Ron la baciò per così tanto
tempo, che a confronto al guinness dei primati, era
molto di più.
/////////////
ULTIMO CAPITOLO: BENVENUTA
EMILY.
Ron guardava a terra prima a
destra, poi a sinistra. Scosse un po’ il cespuglio.
Era così tanto sudato che
sembrava essere uscito appena dalla doccia.
‘ Ehi,Ron!’ lo chiamò la sorella
che ora era comodamente seduta sul prato con Hermione mentre guardavano le
mille tutine che amici e parenti avevano regalato ‘ Mi sembra di aver visto un
gnomo lì’ e indicò il cielo, prendendolo in giro.
E il povero rosso alzò o
sguardo, suscitando le forte risa delle ragazze.
‘ Ah-ah.’
Esclamò senza tono Ron, ironicamente, rincominciato a perlustrare il terreno.
Più in là, Harry si era
offerto di aiutare il suo migliore amico ‘ Il sole mi sta cucinando la schiena,
Ron. Ne vuoi un pezzo?’ cercò di sdrammatizzare.
‘ Sì, ma non aggiungere la
maionese che non mi piace.’ Disse di rimando Ron.
Il sole di quell’afoso Luglio era davvero forte e si ergeva a picco
sui due ragazzi, mentre Hermione e Ginny si trovavano all’ombra. La prima con
un pancione enorme, e la seconda con circa una trentina di tutine sulle gambe:
tutte rigorosamente rosa.
Alcune avevano la scritta
“Buona la pappa”, altre “Io sono Emily e mi devi
portare rispetto”, oppure “Sono la Mascotte di Hogwarts” e via dicendo.
Hermione rivolse lo sguardo
al cielo azzurro.
Azzurro come i suoi occhi.
Azzurro come la sua anima.
Si sentì un po’ triste
ripensando agli anni addietro.
Difficili. Difficilissimi.
Nott era stato espulso da Hogwarts ed era stata avvisata
la sua famiglia dell’accaduto, ma non per questo Hermione si sentiva meglio.
Aveva spesso degli incubi, in
cui appariva completamente nuda davanti a Nott e
sussurrava ‘ Fammi quello che vuoi.’
A volte sognava Ron urlarle ‘
E adesso sai che ti dico?! Veditela da sola con Nott,
se ti piace tanto!’
E ogni santa mattinata, lei
si ritrovava completamente sudata e piangente.
Sorrise quando sentì un
calcio da parte della bimba.
Ginny la notò e sorrise anche
lei, ricordando a quando Ron sentì per la prima volta sua figlia scalciare…
FLASHBACK..
‘ Ehi, Ron, vieni qui.’ Sorrise Hermione che era
seduta su una poltrona color rubino, davanti al fuoco della Sala Comune di
Grifondoro.
Ron ubbidì e le si sedette accanto.
Lei gli prese dolcemente la mano e gliela fece
appoggiare sulla pancia.
Ron la guardò dubbioso, poi lo sguardo divenne di
terrore ‘ Che succede?’ domandò allarmato.
Ginny, che era seduta davanti a loro, ridacchiò.
‘ La tua bambina è sanissima e calcia come una matta.’
Sorrise Hermione, accarezzando la guancia del ragazzo.
Anche Ron sorrise e da quella sera, dalla sera stessa
in cui capì che lei c’era e sarebbe stata una persona importante per lui,
cominciò a discutere col pancione, cosa che faceva morire dal ridere ad
entrambe le ragazze.
Hermione ebbe una fitta alla
pancia.
Aggrottò le sopracciglia.
Un’altra fitta.
Aveva deciso di dirlo a
Ginny, aveva voltato il viso ma una fitta più forte la fece piegare in due.
Si portò la mano alla pancia,
urlando.
‘Hermione!! Hermione!! Ron,
Harry correte: Hermione sta male!!’ urlò Ginny in preda al panico.
Harry guardò Ron, Ron guardò
Harry.
Tutti e due bianchi come
cenci.
‘ Venite!!’ urlò ancora
Ginny.
Ron corse vicino a Hermione
che era ancora accasciata a terra, tutta sudata ‘ Hermione, calmati, che sta
succedendo?’
Ron lo guardò molto male ‘Ma
che domande?! Sto partorendo…Ah!!!’ urlò ancora, tenendosi la pancia.
‘ Si sono spaccate le acque!’
indicò Ron a Ginny ‘ Dì a mamma che si sono divise le acque!!’ urlò dopo alla
ragazza che stava correndo verso l’entrata della Tana.
Ginny entrò con fiatone nella
fresca casa e si diresse dalla madre che stava cucinando ‘Mamma!!’
Molly per lo spavento fece volare un mestolo, ma con un
minimo segno lo fermò e lo fece levitare fino alla sua mano.
‘ Dimmi cara.’
‘Mamma!! Hermione sta per
partorire! Si sono rotte le acque!’
La signora Weasley la guardò
come per cercare in lei qualche noticina di falsità,
poi notò che era tutto vero.
Mollò mestoli e pentoloni ‘
Ginny, tu vai a telefonare i genitori di Hermione, corri!’
Ginny ubbidì.
Molly si diresse velocemente fuori casa, nel giardino, e
trovò Hermione stesa con Ron alla sua destra e Harry alla sinistra che le
tenevano la mano e dicevano ‘Soffia, Soffia…’
‘ Mamma, oh santo cielo… si
sono divise le acque!’ esclamò Ron.
‘ Si sono rotte, non divise,
rotte!’ lo corresse Molly, avvicinandosi a Hermione.
Le si sedette accanto e con
un panno che aveva con sé cominciò ad asciugare il sudore sulla fronte a
Hermione ‘ Allora, tesoro, ci siamo. Devi respirare forte forte
capito?’
Hermione annuì, poi strinse
gli occhi urlando di dolore.
‘ Rotte? Ma l’acqua non è un
oggetto solido… non si può rompere…’ osservò Ron, allarmato dalla correzione
della madre.
‘ Harry caro, prendi la
macchina che sta nel capanno, portala qui.’ Comandò dolcemente Molly, mettendo la testa di Hermione un po’ alzata ‘Soffia,
piccola, soffia.’
Hermione soffiò e soffiò finchè non ebbe un’ennesima fitta, la più forte.
Emily stava venendo alla luce.
La FordAnglia arrivò con Harry al bordo, un po’ cigolante
(Non Harry, la macchina è cigolante! ^__- ) e si fermò di scatto aprendo la portella di scatto.
Molly e Ron aiutarono Hermione ad alzarsi e a farla salire
a bordo.
Ginny uscì dalla Tana ‘ I
signori Granger sono già all’ospedale!’ disse Ginny, entrando in macchina.
‘ Bene, allora Harry, ti
ricordi quando andavamo dal dottore per Hermione?’ domandò Molly.
Harry annuì.
Stava tremando.
‘ Allora vai!’
Harry mise velocemente in
moto.
Ginny gli stava accanto,
mentre i posti di dietro erano occupati dalla partoriente, Ron e Molly.
‘ Inspira e espira… inspira e
espira…’ sussurrava Molly ‘ Soffia dolcemente, poi
forte…’
Hermione la seguiva, mentre
Ron era ancora più nervoso e soffiava anche lui per allentare la tensione.
‘ Ahhhh!!!
‘ urlò Hermione, mentre Ron piagnucolava (avete in mente quando nel secondo
film, era nella foresta proibita con Harry per vedere i ragni? Ecco, la stessa
espressione: di puro terrore.) ‘ Quando finirà, quando finirà?!’
Erano in mezzo alla campagna.
La strada completamente
sgombra e il sole era a picco sui cactus.
Harry sembrò che avesse
fermato di colpo la macchina.
Tutti zittirono.
‘ Perché diavolo hai fermato
la macchina? Ahhhh!!!!’ Hermione parlò, ma le sue
parole furono interrotte da un’altra contrazione.
Harry si voltò ‘ La macchina
si è fermata. Benzina a zero. E il motore è fuso. Peggio di così!’
‘ E adesso?!’ domandò Ginny.
Poco dopo Hermione era stesa
orizzontalmente sui sedili anteriori della macchina.
Molly e Ginny le erano vicino.
Harry e Ron stavano un po’
più in là e passeggiavano sopra e sotto.
‘ Non credevo che potesse mai
succedere..’ disse Ron, ad un certo punto, mettendosi le mani in tasca.
‘ Mai succedere cosa?’
domandò Harry.
‘ Che Hermione potesse
partorire così. Lei è maniaca dell’igiene e ora sta partorendo così…all’aria
aperta! Quando, invece, sarebbe dovuta andare in ospedale dove tutto è asettico
e pulito…’ affermò Ron, rivolgendo lo sguardo verso la macchina.
‘ O non credevi che poteva
mai succedere il fatto in cui tu mettevi incinta Hermione?’domandò Harry.
Era vero.
Era terribilmente vero.
‘ Anche…’ ammise il rosso
‘Piuttosto, a te come va con mia sorella? È da tanto che non parliamo di
questo..’
‘ Non va… in realtà, credo
che lei preferisca un altro…’
Ron sbuffò coprendo una
risata ‘ Ma sei matto?! Lei, Ginevra Weasley, la fan numero uno di Harry
Potter, preferisce un altro? Se non ti conoscessi non ti crederei!’
‘ Appunto. Allora credimi,
perché è vero. Spesso la vedo con… Malfoy…’
Ron arricciò il naso ‘
Malfoy? E che c’entra ora? Lo sai che Ginny lo va a punzecchiare spesso… perché
si odiano!’
‘ Anche tu e Hermione vi
punzecchiavate, eppure…’ Harry aprì le braccia in modo che si potesse dire
“Eppure è rimasta incinta di te!”, ma non lo disse.
Ron alzò le spalle ‘Per
quanto ne so, Ginny non può essere innamorata di un Serpeverde… forse con Blaise… ma Malfoy proprio no! Anche perché non mi fiderei
neanche un momento a lasciarla…’
‘ LA TESTA!! VEDIAMO LA
TESTA!!’ urlò Ginny ai due, che si guardarono sorridenti.
‘ La testa!! Vedono la
testa!!’ esclamò Ron abbracciando forte l’amico ‘ Sta nascendo mia figlia,
Harry!! E tu sarai il suo padrino!!’
No.
E no…no nono… non voleva mettere a repentaglio anche la vita di
una bambina…
‘ No, Ron..io…’
provò Harry.
‘ E ti chiamerà zio! E a me
chiamerà papà!!! NON CI POSSO CREDERE ANCORA!!’ urlò Ron strafelicissimo.
E fu un secondo… l’ultimo
urlo straziante di Hermione…un vagito…e poi un pianto che riuscì ad aprire il
cuore di tutti e che si spanse in tutta la campagna.
Ron rimase fermo.
Troppo scioccato.
Era nata sua figlia.
Non poteva essere….
No…
Eppure quella figura
famigliare si stava proprio dirigendo verso di lui, con un fagotto in mano…
Era Ginny… e quella… quella
doveva essere Emily.
‘ Tieni, stai attento!’ lo
informò Ginny, sorridente, mentre metteva tra le braccia del ragazzo il
fagotto.
E la guardò.
Era bellissima.
Splendida.
Indescrivibile.
Sulla testa aveva uno spruzzo
di capelli rigorosamente rossi, e quelle labbra erano straordinariamente belle.
Ron, piangendo di gioia e
tremante, la baciò sulla testa.
Si incamminò verso la
macchina, con Emily in braccio.
Aveva tremendamente paura che
le gambe non lo reggessero… aveva paura di inciampare sui suoi piedi stessi.
Ed Hermione era lì, ancora
stesa.
Ancora sudata.
Ancora un po’ dolorante.
Ma con un meraviglioso
sorriso sulla bocca.
‘ E’ nostra figlia, Ron. Non
è splendida?’ sussurrò la ragazza.
‘ E’ magnifica. Ed è tutto
merito tuo, grazie per avermi reso la vita bellissima.’ Disse Ron baciandola
sulla fronte e presentandole la bambina.
Molly guardò con una lacrima gioiosa il dolcissimo
quadretto familiare.
Suo figlio era cresciuto.
Suo figlio era diventato papà.
Suo figlio era maturo.
‘ Ron, tu mi piaci ancora.’ Disse
Hermione, ricordando per un momento quello che quel bastardo di Nott le aveva detto.
‘ Anche tu mi piaci da impazzire.’
Arrossì Ron, ancora follemente innamorato.
Poi Hermione guardò Emily ‘ Beh, che Weasley saresti senza il tuo bel ciuffo rosso?’
e sorrise.
Anche Ron rise ‘Già.’
La loro bambina era splendida….
L’ho già detto, vero? ^^ beh, immaginatevela!
Intanto si erano avvicinati anche
Ginny, Harry e Molly e insieme, sorridendo, all’unisono
hanno pronunciato “Benvenuta, Emily Weasley.”
Eh già, benvenuta Emily.
Beh, la fanfiction non è terminata
qui, anzi!
Credo ci sarà un altro capitolo: I festeggiamenti.
Ditemi, intanto com’è questo chap
e ditemi se è stato abbastanza lungo, ok?
10 pagine tutte per voi!
Ringrazio Tutti dall’inizio alla fine e in particolare
a:
ROBBY: ho aggiornato un pò
in ritardo.. però in compenso il chap è lungo, no?
PIKKY 91: e la bimba è nata…^__^
MYU: grazie per il complimento…e come vedi Emily è nata…
MIKY BLACK: grazie! ^__^
NILD3: per me Nott farebbe
meglio a sparire dalla faccia della terra, se no va do e lo UCCIDO!! ^__^”
ALE: Eh… Draco… lo so che era una Harry/Ginny… ma
avevo detto anche che ci sarebbe stata una sorpresa…
LILAC: Sì, in realtà Nott è
precisamente quello.
HERMIA: sì, anche secondo me sarebbe stato troppo
triste… eh-eh, il mio di ragazzo invece è geloso di rupert^__^ dì tu dì!
GRAZIE A TUTTI E A TUTTE QUELLE CHE MI HANNO RECENSITO
E MI RECENSISCONO!!
AL PROSSIMO CHAP, ciao e Buonanotte!! ^__-
p.s BENEVNUTA EMILY… E BEATA TE CHE HAI UN
PADRE COSì BELLO! ^__^
Capitolo 9 *** I FESTEGGIAMENTI- 1° PARTE- LE LITI SI FANNO ACCESE ***
Il treno di Hogwarts era già partito da circa una mezzoretta, e Ron,
Harry, Hermione con in braccio Emily, e Ginny avevano tro
Il treno di Hogwarts era già
partito da circa una mezzoretta, e Ron, Harry,
Hermione con in braccio Emily, e Ginny avevano
trovato uno scomparto tutto per loro.
Si erano completamente
rilassati, e ora la piccolina stava dolcemente dormendo.
‘ Sai, a volte non ci credo
ancora…sono padre…’ esclamò sorridendo Ron, guardando la figlia dormire.
Hermione lo guardò sorridente
‘E invece ci devi credere…’
‘ Non vi sembra, però… un po’
troppo silenzioso lo scomparto?’ domandò Harry.
I quattro si guardarono, poi,
come se fosse stata chiamata telepaticamente, Luna aprì di scatto la portiera
dello scomparto ‘ Ciao!!’
‘ Ciao Luna!! Guarda la mia
nipotina!! E’ splendida!!’ esclamò Ginny, indicando Emily,
che ora era completamente sveglia e gorgheggiava formando bollicine di saliva.
‘ Allora è vero che è nata!
Guardate! Ho attaccato 30 coccarde rosa!’
Ginny si affacciò, e non ne
vide solo 30…ma tutto il treno era tappezzato da festoni con su scritto
“Benvenuta Emily” e da enormi coccarde rosa confetto.
‘ Luna… ma sei matta?!’
Ma la bionda non l’ascoltava,
perché adesso era china sulla bambina e con un indice le faceva il solletico
sul pancino, mentre Emily,
un po’ dubbiosa guardava la mamma, e vedendola sorridere dolcissimamente, anche
lei decise di lasciarsi andare….
‘ Ehm… sentite… qualcosa di
strano..?’ domandò ad un certo punto Ron, annusando l’aria.
Harry e Ginny annusarono
l’aria ‘ Mhm… sì..qualcosa proveniente da tua figlia,
Ron.’
Ron mise il broncio e
incrociò le braccia al petto ‘Guarda che mia figlia odora di buono!’
‘ Certamente… ma non credo
proprio adesso…’ ridacchiò Hermione che si alzò, mise tra le braccia di Ginny Emily e aprì la borsa facendo uscire asciugamani, borotalco
e creme specifiche.
Ginny teneva in braccio la
bambina a massima distanza ‘Ma che beve oltre al latte, questa bambina?!’
Hermione riprese la bambina e
la fece stendere sulla poltrona accuratamente foderata con panni asettici, e
cominciò il solito rito.
Mentre la mamma le toglieva
il pannolino, Emily ridacchiava e gorgheggiava facendo
intenerire tutti i presenti, che, da dietro le vetrate interne dello scomparto,
spiavano la bimba.
‘ Ma guarda quant’è bella!!’
esclamò una ragazzina all’amica, mettendosi una mano sulla bocca.
‘ E’ tutta il papà… guarda
che occhi splendidi!!...’
‘ Morderò quelle guanciotte, fosse l’ultima cosa che faccio!’ sussurrò Padma alla sua gemella Calì.
‘ Hai visto, Emily, sei già famosa…’ sorrise Ron alla bambina che
protese le braccia al ragazzo.
‘ E non hai nemmeno la
cicatrice!’ esclamò ridendo Harry, mentre prendeva una manina.
‘ Ma chi è la bambina più
bella del mondo, me lo dici? Chi è?’ domandava Ron sorridendo mentre faceva
ridere la neonata.
Intanto Hermione l’aveva già
cambiata e messa una tutina giallo canarino con una piccola ape disegnata che
magicamente si muoveva.
Poi Ron prese il biberon a
forma di scopa ( come avrete capito, voleva che diventasse campionessa di
Quidditch..) pieno di latte, si fece mettere la bambina tra le braccia e
cominciò a darglielo, canticchiando una ninna nanna ‘ Per fare il Quidditch, ci
vuol il boccino, per fare il boccino ci vuole l’oro, per l’oro ci vuole
fortuna… per far fortuna ci vuole il Quidditch, per fare il Quidditch ci vuol
la scopa… per far la scopa, ci vuol magia…ronf…ronf…’
E succedeva sempre così:
ossia, Ron cominciava a canticchiare la sua “bellissima” canzone per far
addormentare la bambina e il risultato era che la bambina beveva
ancora il latte ed era completamente sveglia e lui si addormentava…
Arrivati a Hogwarts, Hagrid
gli si avvicinò ‘ Me l’avevano detto che avremmo avuto una mascotte,
quest’anno… ma non pensavo fosse così bella…’
‘ Ehi, Hagrid… ti stai
emozionando?’ domandò Seamus, mentre l’indice era
nella mano della bambina che ora lo stritolava.
‘ Chi..io?!
……Sì….’
‘ Vuoi tenerla un po’ in
braccio?’ domandò dolcemente Hermione, fidandosi appieno del gigante.
‘ Oh..no..no…potrei
farla cadere…e non ho le mani pulite…e….’
‘ Stai attento..’ gli
sussurrò la ragazza, mentre gliela mise tra le braccia.
‘ Tu sei la…ehm..vediamo…. 78° persona che prende in braccio mia nipote…
sei contento?’ domandò Harry, gonfiando il petto dall’orgoglio.
‘ Ciao piccolina… sei tutta
la mamma..lo sai?’ sorrise Hagrid, guardandola.
‘ Ehm… molti dicono che sia
la mia fotocopia spiccicata!’ disse autocompiacendosi
Ron.
Hagrid avvicinò la bambina a
Ron, li guardò.
Dovete immaginare la scena,
dovete immaginarla!!!
Pucciosamente bellissimi!!!
Due fotocopie… bellissimi….
‘ Mhm… c’assomiglia…’ finì
Hagrid ridando la bambina a Hermione ‘Beh, ora andate, o se no la piccolina
prende freddo.’
Arrivati in Sala Grande, il
trio, più Ginny e Emily, si sedettero al tavolo
assegnato per i Grifondoro.
Ron era di fronte a Hermione,
e non potè fare a meno di guardarla, ancora.
Guardò il suo dolcissimo
sorriso, mentre la gente si avvicinava chiedendo di guardare la piccola.
Guardò le sue mani affusolate
tenere stretta a sé quel fagottino con la tutina gialla e lo spruzzo di capelli
rossi in testa.
Guardò quegli occhi così
profondi e attenti ad ogni minimo respiro della bambina.
Poi passò in rassegna la
creatura che tanto desiderava.
Con quelle guanciotte rosse rosse per il
freddo, proprio come succedeva alla mamma.
Quella labbra che si
piegavano in sorrisi accennati che facevano intravedere quelle gengive così
sane e prive di dentini, ancora.
Quegli occhi, così simili ai
suoi.
Così belli.
Così azzurri.
Guardò ciò che aveva
concepito con la ragazza dei suoi sogni e ne fu orgoglioso.
Più orgoglioso di quando
vinse la sua prima partita di Quidditch.
Più orgoglioso di quando si
sacrificò al primo anno per una partita di scacchi.
Più orgoglioso di quando gli
vennero assegnati dei punti per la casa per la partita di scacchi migliore a
distanza di anni.
Sua figlia.
Era sua figlia.
‘ Tu che ne pensi?’ domandò
ad un certo punto Neville a Ron ‘ Rooon?’
Il rosso si risvegliò dai
suoi pensieri ‘ Eh?’
‘ Ti stavo chiedendo se
dovremmo organizzare un party, domani sera, in sala comune.’ Rispiegò
pazientemente Neville, sbuffando.
Hermione, Ginny e Harry lo
stavano guardando preoccupato.
E notò una cosa.
Una terribile cosa.
Si alzò di scatto ‘ Dov’è Emily???’
Hermione lo guardò, ancora
più preoccupata ‘ Ron, l’abbiamo data a Silente. Aveva detto che voleva fare il
discorso con lei… ma dov’eri quando l’ha chiesto?’
Ron si calmò e si sedette,
non fiatando.
Harry gli mise una mano sulla
spalla ‘Ehi, che hai amico?’
‘ Nulla…nulla.’
‘ Buonasera, buonasera e ai
ragazzini del primo anno benevenuti a Hogwarts.’
Cominciò Silente, mentre uno scroscio di applausi invase la sala grande ‘ ora,
prima che potiate deliziare il vostro palato e il vostro stomaco ho da darvi
delle informazioni. Come sempre l’accesso della Foresta proibita è severamente
vietato a chiunque non voglia fare una brutta fine. Ma ora, bando alle cose
brutte e diamo un caloroso benvenuto a Emily!’
La sala scoppiò in battiti di
mani e fischi di approvazione.
‘ E il corpo docenti ha
deciso di organizzare… una festa… o come direste voi, un party.’ Silente
sorrise, abbassandosi lievemente gli occhiali a mezzaluna ‘ Un party di
Benvenuto. A questa festa sono invitati tutti. Dai grifondoro ai serpeverde,
dai corvonero ai tassorosso. Tutti. Per dare il benvenuto alla nostra
Mascotte.’
Silente innalzò la bambina
mentre altri applausi derivarono dal corpo docenti (tranne Piton), dai fantasmi
(anche dal barone Sanguinario) e dagli alunni.
Dopo un po’, tutti stavano
già cenando parlando del più e del meno.
Emily era comodamente distesa sul morbidissimo sedile a
tavolo (non so se ho reso l’idea…) rosso rubino raffigurante dei leoni: un
regalo da parte di tutti i Grifondoro.
‘ E’ stata una decisione dei
maschi prenderlo con quella fantasia, ‘commentò Calì
‘ Noi ragazze volevamo prenderlo con dei coniglietti…’
‘ E’ molto bello anche così,
avrete speso una fortuna!’ disse Hermione, mentre sorseggiava un po’ di succo
di zucca.
‘ E’ stata davvero
un’avventura! La ford ad un certo punto si è
fermata!’ raccontò Ginny a due del suo stesso anno che la ascoltavano con
avidità.
Mentre i ragazzi,
inevitabilmente…
‘ Davies
ad un certo punto l’ha parata in un soffio! Maledetto! Se non fosse stato per
lui, l’Inghilterra avrebbe vinto!’ esclamò DeanThomas mentre batteva un pugno sul tavolo.
‘ E invece ha fatto bene.
L’Irlanda doveva vincere!’ rispose Seamus.
‘ Per me, Davies
avrebbero potuto espellerlo così!’ disse Ron scoccando l’indice con il pollice.
E fino a notte fonda, anche
nel Dormitorio, Lavanda, Calì e Hermione parlarono a
lungo del parto, mentre era stata messa una bellissima culla alta di pizzo
rosa.
‘ E’ doloroso?’ domandò Calì, storcendo il naso.
‘ Molto doloroso, ma ne vale
la pena.’ Sorrise Hermione mettendosi a letto.
Dopo un po’ le sentì
bisbigliare ancora tra loro.
‘ Sì, ne vale la pena un
corno! Adesso noi ci dovremmo assorbire le nottate! Rimanere incinta a quell’età non è uno scherzo.’ Commentò acida Lavanda.
‘ Già.’ Annuì Calì, spegnendo la luce.
‘ Secondo te… se Ron si
innamorerà di un’altra…come farà a dirglielo a Hermione? Insomma, dovrà stare
per sempre con lei?!’ domandò ancora la bruna.
‘ Tu spera che per adesso sia
innamorato solamente di Hermione e di sua figlia.’ Rispose Calì,
stanca ‘beh, buonanotte.’
‘ Buonanotte.’
E mentre le due si erano già
completamente addormentate, Hermione aprì gli occhi, mentre una grossa lacrima
le scese sulla guancia per poi posarsi sul cuscino.
Come stava male.
Stava troppo male.
E pensò che Lavanda avesse
detto la verità.
Ron non poteva rimanerle
sempre vicino e sempre innamorato di lei.
Quel giorno sarebbe arrivato.
Il giorno in cui Ron si
sarebbe stufato di lei.
Dopotutto lui era giovane e
voleva vivere la sua vita.
Con le sue cotte, i suoi
colpi di fulmine.. le sue scappatelle …
E Hermione soffriva.
Lo sapeva che sarebbe
successo.
Con questi pensieri si
addormentò.
Un rumore.
Sentì solo quello.
Dei passi.
Qualcuno era entrato nel
dormitorio femminile e l’ombra si stava pericolosamente avvicinando alla culla.
Hermione balzò dal letto e
urlò un ‘Lumos’ contro la figura.
E lo vide.
‘ Ron?! Che ci fai qui?’lo
sgridò silenziosamente.
E mentre Ron rifletteva di
come si potesse sgridare silenziosamente, Hermione si era già alzata ed aveva
inforcato la vestaglia.
‘ Mi hai fatto prendere un
colpo!’ esclamò poi.
‘ Volevo vedere la bambina…
se respira…’ si scusò Ron.
‘ Se respira? Certo che
respira.’
E insieme guardarono la
bambina e il piccolo pancino che andava su è giù.
‘ E’ bellissima.’ Sussurrò
ancora Ron cingendo con un braccio la vita della ragazza.
‘ A volte ripenso all’anno
scorso, Ron…’ cominciò Hermione ‘ A quello… che Nott
mi aveva detto..’
‘ Cosa ti aveva detto quel
porco?’
Hermione prima lo guardò
male, poi rispose ‘Tu.. ti saresti prima o poi stufato di me…’ confessò,
abbassando lo sguardo.
Ron sbuffò ‘ Ti ho desiderato
per sei anni, Hermione. Come potrei scocciarmi di te, me lo dici?’
Hermione non rispose.
Ron sembrava più sollevato,
forse l’aveva tranquillizzata.
Poi arrivò come un fulmine a ciel sereno ‘ Innamorandoti di un’altra. Desiderando di
portarla a letto.’ Rispose Hermione.
Ron arrossì furiosamente e
tossicchiò ‘C-cosa? Ma sei matta?’
‘ Non mentire. Magari ti
piace un’altra, già.’
‘ Hermione, adesso stai
esagerando.’
‘ Io non esagero, Ron. Sono
sempre coerente ed equilibrata e se dico ciò vuol dire che lo penso davvero.’
‘ Mi sorprendi, davvero. Non
credo sarei sceso così in basso parlando così con te!’ esclamò furioso Ron.
‘ Stiamo parlando seriamente!
Tu hai una figlia, Ron! Lo vuoi capire??!!’
‘ Lo so, cacchio! Ma non ti
ho fatto niente! Ti sto tenendo come una pepita d’oro in mano, cosa vuoi di
più, eh? Che ti sposi? Va bene, allora sposiamoci anche adesso, se non credi
che ti sarò fedele, merda!’
‘ Anche sposandomi potresti
tradirmi!!’ urlò ancora Hermione, in preda alle lacrime.
Emily, che aveva assistito al litigio, spostando gli occhioni dalla mamma al papà, scoppiò a piangere.
Lavanda e Calì
si alzarono, intontite ‘ ma cosa diavolo…’
Ron sbattè
un piede a terra e se ne andò, furioso.
Hermione, pianse ancora per
un po’, prendendo in braccio Emily e cullandola ‘
Calma, amore della mamma, calma… papà se n’è andato.’
Ron rientrò nel Dormitorio
adirato e calciò il suo baule.
Si stese a pancia in giù e
affondò il viso sul cuscino.
Come avrebbe potuto pensare
che davvero lui riuscisse a lasciarla?
Non gli sarebbe mai passato
neanche per l’anticamera del cervello quell’idea.
‘ Che hai, Ron?’ bofonchiò
Harry, ancora eternamente addormentato.
‘ Mpf…
ho litigato con Hermione…’
‘ Cooosa??!!’
Harry oramai era completamente sveglio, ed ora era in piedi davanti al letto
dell’amico ‘Ron! Non potete litigare… a-avete una figlia!’
‘ Anche tu ti ci metti,
allora?’ lo rimproverò Ron, infilandosi nelle coperte.
‘ Ma..Emily…
p-perché avete litigato??’
‘ Lei crede che mi piaccia
un’altra… e che la lascerò sola con Emily…’ spiegò il
rosso.
Harry si sedette sul letto ‘
E a te piace un’altra?’
‘ Certo che no, Harry!’
esclamò indignato Ron, girandosi di fianco e cercando di dormire.
°##########°
Il mattino seguente, l’aria
si sentiva molto pesante.
Hermione, dopo aver fatto
mangiare Emily, la vestì e scese a colazione, dove
trovò Ginny che felicemente stava leggendo il giornale mentre addentava una
brioche ancora fumante.
Quando vide la ragazza
entrare in Sala Grande, si alzò e le andò incontro con un enorme sorriso
stampato sulla bocca ‘Buongiorno Hermione!!’
‘ Guarda, Ginny, oggi non è
proprio giornata.’ Rispose, dando Emily a Ginny e
sedendosi per fare colazione.
Aveva un viso funereo e i
capelli erano ancora molto scompigliati.
Ginny dopo aver scoccato un baciotto grande grande alla
nipotina, si sedette di fronte alla cognata.
‘ Cosa hai? Non sei felice
che oggi cominciano le lezioni? Che stasera ci sarà una festa
supermegagalattica per tua figlia?’
Hermione guardò Emily, sorrise ad un suo gorgheggio, poi divenne di nuovo seria
‘ Ieri sera ho litigato con tuo fratello. Sembra che si sia stufato di noi,
vero Emily?’
‘ Ma che dici! Ron? Stufato di
voi due? Ma daaaai!! Al limite era stanco…e forse tu
l’hai provocato pure un pochino…’
Hermione non rispose.
Preferì tacere.
Invece di dire quello che realmente
pensava.
Ron era comodamente seduto
nel parco di Hogwarts, mentre sfogliava una rivista di Quidditch.
Accanto a lui, era stesa su
un morbidissimo materassino sua figlia Emily.
Quel giorno era suo il
compito di tenerla a bada.
Tanto, che ci voleva a farla
ridere un po’.
A darle il latte dal biberon.
E farla addormentare…
‘ Ciao Ron…’
Il rosso alzò lo sguardo.
Era Lavanda.
Sì, quello l’aveva capito.
Ma era una Lavanda…strana….
Aveva una minigonna nera, non
aveva i collant ma un paio di calzini arrotolati dello stesso colore, e una
camicetta, un po’ troppo sbottonata.
La ragazza ridacchiò, quando
Ron accortosi che la stava guardando un po’ troppo insistentemente arrossì furiosamente.
Allora, mi è venuto di continuarla ancora un po’ questa
ficcy.
Voi cosa ne pensate?
Mi dispiace, ma da quando è uscito il 6° libro, non
posso fare a meno di odiare Lavanda.
Tutto sembrava svolgersi per il meglio, e invece….
Forse questo chap sarà stato
un po’ noioso e infantile, ma avevo bisogno della scenata di gelosia da parte
di Hermione e della scena di Lavanda. Non volendola fare troppo velocemente, ho
dovuto introdurre le cose giornaliere.
Questa è la prima parte. Datemi un vostro parere,
ciao!!
RINGRAZIAMENTI:
ROBBY: come ho già detto ad una lettrice, io faccio
quel che posso. Quando posso aggiornare presto lo faccio…
FEDEHERMY: beh, questa è solo la prima parte de “I
festeggiamenti”. Lo so, un po’ triste e brutta… ma mi rifarò al prossimo chap. Ciao!
ELLY: eccoti quello nuovo. Forse ti avrò un po’ deluso,
ma ripeto che il “vivo” ci sarà nel prossimo chap… ti
ho mandato l’e-mail… leggila! ^__^ ciao!
PIKKY91: Sì, un po’ sfigati lo sono stati… ma così è
stata un avventura, no?
HERMIA: ciao Hermia!! ^__^
io ho detto che era aperta campagna… non deserto… eh-eh… se poi tu ti riferisci
al cactus, beh ce ne sono di cactus in giro, no? Grazie per il complimento,
ciao!
MIKY BLACK: purtroppo questo non è l’ultimo, è il
penultimo. L’ho diviso in più parti per facilitarmi un po’ le idee, dato che
tutto adesso si sta capovolgendo… e si capovolgerà ancora!! ^__^
PROBABILMENTE HO DELUSO LA MAGGIOR PARTE DI VOI… MA VI
GIURO CHE MI SERVIVA UNA PREFAZIONE!!! BEH, CIAOO!!!
Capitolo 10 *** I FESTEGGIAMENTI- 2° ED ULTIMA PARTE ***
‘ Cosa stai facendo
‘ Cosa stai facendo?’ chiese
Lavanda, sedendosi accanto al ragazzo stando ben attenta a far vedere l’ampia
scollatura.
‘ B-beh…eh…
sto…’ provò Ron, poi si schiarì la voce e riprovò ‘ Sto…’
‘ Leggendo?’ lo aiutò
lavanda, sorridendo.
Ron annuì ‘Sì, proprio
quello.’
Lavanda si alzò e si piegò
sulla bambina la quale, dolcissima, sorrideva tutta contenta di ottenere altre
attenzioni ‘ Sarà difficoltoso crescere una bambina alla tua età, ho ragione?’
‘ Beh, la maggior parte delle
cose le fa Hermione… io devo stare con Emily solo
quando ha le lezioni pomeridiane e deve andare in biblioteca.’ Spiegò Ron,
chiudendo la rivista 'ò Ron, chiudendo la rivista..
‘ E … ora è in biblioteca?’
domandò Lavanda, avvicinandosi a Ron e guardandogli gli occhi.
La gola di Ron era
completamente arida.
Non riusciva neanche ad
inghiottire saliva.
E questo lo faceva stare
male.
Molto male.
‘ Sì…’
‘ Quando Emily
crescerà, gli dirò personalmente che ha un padre magnifico e bellissimo…’ disse
Lavanda con un tono moooolto sensuale e penetrante.
Oramai aveva le mani tra i
capelli fulvi di Ron, e si stava insinuando troppo velocemente.
Il cervello di Ron era
annebbiato… poi gli apparve una figura in mente… era lei…
Piangeva.
Era a terra.
Sanguinava.
Buttò subito alla sua destra
Lavanda, che ora aveva già un respiro molto pesante.
Anche Ron aveva leggermente
il fiatone ‘Non…ci provare mai più.’ La rimproverò, prendendo in braccio Emily e dirigendosi nel castello.
Mentre camminava, il
buonissimo odore della figlia gli salì alle narici.
Odore di borotalco.
Odore di neonato.
Lui adorava sua figlia, e
anche la sua ragazza.
Non poteva deluderla e farla
stare male.
Entrò, spedito, in biblioteca
dove la trovò china su un enooorme libro.
Non stava leggendo.
Stava facendo qualcosa di
tremendamente peggio.
Piangeva singhiozzando.
‘ Hermione…’ sussurrò Ron,
mettendole una mano sulla spalla.
Lei scansò quella mano,
voltandosi ‘ Che vuoi? Ti sei già stufato di tua figlia?’
Ron rimase perplesso ‘N-no..’
‘ E allora che vuoi?’ sbottò
lei, facendo girare alcuni presenti, curiosi.
Ron abbassò il volto e
diventò rosso pomodoro ‘Volevo… dirti una cosa…’
‘ Cosa?’ Hermione si era
alzata, e aveva strappato dalle braccia del ragazzo Emily,
che in tutta risposta borbottò…. Nel suo linguaggio.
‘ Ti amo.’
Due semplici parole.
Due profonde parole.
Che colpiscono il cuore come
un uragano.
Che ti fanno sorridere.
Che ti fanno emozionare.
Che ti fanno gioire.
Hermione lo guardò per un
po’, interdetta ‘ Cosa?’
Ron si inginocchiò e la
guardò ‘ Io ti amo. E amo Emily. Voglio amarti per
sempre. Voglio che tu sia mia per sempre… e voglio che tu sappia che … sei
bellissima…’
Hermione non trattenne più le
lacrime, si inginocchiò anche lei e, con Emily, lo
abbracciò forte forte.
Poi Ron la baciò, e Emily sembrava un pochettoschifettata e urlò ‘ Daddaaa!!!’
E Hermione sorrise contro la
bocca del suo amato, mentre i presenti li guardavano con un sorriso stampato
sulla bocca.
Nel frattempo…
‘ Ciao Dracuccio…’
Malfoy era seduto sulla
poltrona verde smeraldo, mentre guardava la finestra con aria assente.
Pansy gli si sedette vicino,
e posò una gamba sulle gambe del ragazzo ‘ Che fai stasera?’ domandò la bruna.
‘ Fattacci miei.’ Rispose
brusco.
‘ Mhm.. io non avevo niente
da fare… e Elenoire e Brigitte oggi vanno su nel
dormitorio maschile… così..dato che quello del mio
anno era vuoto…’ provò Pansy, avvicinandosi a Draco.
Il biondo la guardò, e gli
venne un colpo al cuore, quando quei capelli neri e quel viso cavallino si
trasformarono sotto una nube di stelle in un viso dolcissimo, dai capelli
lisci, lunghi e rossi e quegli occhi così freschi, così casti, così celesti…
così tanto simili ad una ragazza di sua conoscenza.
Sorrise, mentre accarezzò
quel viso da lui così cambiato.
E Pansy, non pensando
minimante a quello che Draco stava pensando, lo baciò.
Ma quello non era un bacio
d’amore.
Era più di passione… o di una
cosa sporca.
E non lo riconobbe più come
quello che desiderava tanto.
Non riconobbe più quelle
labbra rosse e inesperte, così fresche e calde allo stesso tempo.
Così caste, semplici,
desiderose di amore genuino.
Di quell’amore
genuino che Draco non conosceva.
Non aveva ancora capito,
ancora.
Finchè…
Finchè non la conobbe.
Finchè il suo cuore non cominciò a palpitare in un modo
strano.
Così estraneo a lui…
‘ Ehi, Harry!! Lancia un po’
quella pluffa!!’ protestò Ginny, mentre era a
centrocampo con le mani sui fianchi.
Guardava in alto mentre
Angelina e Harry si passavano la pluffa rossa.
Aveva i capelli legati in una
coda alta, aveva un leggero lucidalabbra sulle labbra rosse e il viso si era
ancora più addolcito, durante l’estate, così come il corpo e il portamento.
‘ Ehi, Weasley!’ la chiamò
Malfoy, che lasciata di sasso Pansy, stava percorrendo il parco di Hogwarts.
Ginny si voltò di scatto ‘
Ohi, Malfoy, qual buon vento! Cosa vuoi?’
Draco di tutta risposta
scrollò le spalle e guardò in alto ‘ Potter farebbe meglio a continuare a fare
il cercatore, no?’
Ginny lo guardò ‘ Sempre
migliore di te è.’ Disse, facendogli una linguaccia.
Draco sorrise.
Era un sorriso.
Non un ghigno.
Un sorriso dolcissimo.
Affettuoso.
Simpatico.
‘ Vuoi passarla con me,
stasera?’ domandò d’un colpo Draco, mettendosi le mani in tasca.
‘ Se è per farmi vedere il
tuo bel letto, no.’ rispose acida Ginny, allontanandosi dal ragazzo.
Non ci credeva!
Sperava che quel sorriso
fosse un buon segno, e invece...
Invece no!
Draco la seguì ‘ Non… non hai
capito nulla, come sempre.’
‘ Oh sì che ho capito, ma
vedi Malfoy, se non l’hai ancora capito io non sono una ragazza come la
Parkinson. Non sono facile, e non mi faccio portare a letto da chiunque me lo
chieda.’
Malfoy le bloccò un esile
braccio ‘ Sono stufo anche io di tutto quello, Ginevra. Io voglio vivere un
amore come lo stanno vivendo la Granger e Weasley. E tu me lo stai facendo
sospirare.’
Ginevra.
L’aveva chiamata per nome.
E le faceva pena.
Era desideroso d’amore, tutto
qui.
‘ Io?’ domandò lei,
interdetta.
‘ Tu.’ E così dicendo si
piegò sulla rossa, mettendole una mano dietro la schiena, e le sfiorò appena.
Quasi avesse paura di poterle
fare del male…
Di poter inquinare quelle
labbra.
Di poterle scandalizzare.
Ma non furono certo le labbra
di Ginny a scandalizzarsi.
Fu Harry.
Harry, che in quel momento
aveva finalmente preso la pluffa, ora li guadava
sbigottiti.
Come se non ci volesse
credere.
Come se urlare, avesse potuto
creare del guadagno.
Scese furioso dalla scopa e
si diresse dal nemico ‘ Brutto, figlio di Mangiamorte!’ urlò.
‘ Harry calmati!’ cominciò
Ginny ‘ Calmati. Per favore.’
‘ Avevo ragione, allora,
avevo ragione porca miseriaccia??!!’ urlò di rimando Harry, sbattendo la scopa
a terra.
‘ ORA STAI ESAGERANDO!!’ e
l’urlo della Weasley fece calmare tutti gli animi.
Harry aveva il fiatone per
quanto era furioso.
Desiderava strappare quei
capelli biondi dalla testa di quel cretino.
Di impanarli.
Friggerli.
Mangiarli e infine vomitarli
in testa a lui stesso.
Harry spostò lo sguardo da
Ginny a Draco, da Draco a Ginny ‘ Come hai potuto?’ spirò, prima di andarsene,
tutto imbronciato.
Hermione aveva Emily tra le braccia, seduta sulla poltrona della sala
comune, e ora sotto lo sguardo attento e geloso di Ron, stava allattando al
seno la figlia.
Le porte si spalancarono, e
Ron fece a tempo e coprire con uno dei tanti pannolini puliti, la scena.
‘ Harry?! Ma sei matto?! Lo
sai che Silente ha detto che ogni tre ore non si può entrare nella Sala Comune
perché Hermione deve allattare!’ esclamò Ron.
‘ Ora tolgo il disturbo.’
Rispose Harry, salendo le scale e andandosene nel dormitorio maschile.
Hermione si voltò verso Ron ‘
Che ha?’
‘ Non ne ho idea.’
‘ Vacci a parlare. Magari a
te lo dice.’
‘ E tu?’
‘ Io me la so cavare da sola,
Ron.’
‘ Magari mi chiami quando
deve mettersi a dormire?’
‘ Certo.’
Ron sorrise, felice, e scoccò
un bacio prima a Hermione, poi alla sua dolce Emily
che sembrava dormisse già, mentre piano piano
ciucciava golosa e affamata.
Ron bussò tre volte.
Nessuna risposta.
‘Harry?’
Nessuna risposta.
Ron entrò e vide proprio
quello che non avrebbe mai voluto vedere.
La finestra era aperta… con i
vetri spalancati, la bacchetta posata sul letto.
‘ Oh mio Dio!’ sussurrò Ron,
sedendosi pesantemente sul letto ‘L’ha fatto!’ piagnucolò ‘ Sì è suicidato!’
Si alzò… voleva affacciarsi
per vedere se era vero.
Ma poi pensò che il suo
stomaco non avrebbe retto a vedere una sagoma dai capelli neri tutta
spiaccicata a terra.
‘ Harry!!’ piagnucolò ancora.
Prese la bacchetta, la
osservò ‘ L’amore dà e l’amore toglie… avrà litigato con mia sorella…’
‘ Ron?! Che stai facendo?’
Il rosso si voltò di scatto,
e lo vide in accappatoio ‘Oh..no.. ora me lo immagino
anche quando era vivo e vegeto… e forse quello dev’essere
il famoso vestito dell’aldilà! No..non è possibile…
si sta avvicinando…tò! Ora mi ha tolto anche la
bacchetta dalle mani… e quel fantasma chiude anche le finestre…’
‘ Ron??!! Ma sei scemo, o
cosa??’
‘ Mhm… risponde anche male…’
osservò Ron, parlando ancora ad alta voce .
Harry lo scosse un po’ ‘
Dimmelo amico mio… hai bevuto il latte di Emily, per
caso?! Oppure hai assaggiato uno di quei tanti omogeneizzati??’
‘ Come fai a sapere che
mangio gli omogeneizzati di Emily??’ esclamò il rosso
‘ E a proposito…’ poi lo scosse lui ‘Restituiscimi il mio migliore amico!! Ti
pagherò affinché tu mi restituisca la sua anima… per favore!!’
Alchè Hermione era apparsa sul guscio del Dormitorio con Emily tra le braccia che dormiva ‘ Che state facendo?’
bisbigliò.
‘ Harry si è suicidato,
Hermione!!! E questa è la sua anima!!’ esclamò ad alta voce Ron.
‘ Shhhhh!!!’
lo ammonirono entrambi.
‘ E’ chiaro che stai
farneticando cose senza senso, Ron… per caso hai mangiato gli omogeneizzati di
tua figlia?’ domandò Hermione, mettendo Emily tra le
braccia del padre.
‘ Ma cosa avete contro gli
omogeneizzati? Sono buoni… e fanno bene… e poi a Emily
piace il tuo latte… non certo quelle pappe!’ disse Ron, mentre cullava
dolcemente la bambina.
‘ Io devo andare a prepararmi
per la festa di stasera, mi tenete voi Emily, vero?’
domandò Hermione, e senza ricevere risposta, se ne andò.
Ron si sedette e cominciò a
guardare la figlia dormire ‘ Sai, io non mi stancherei mai di vedere mia figlia
dormire o di vederla mangiare… mai..’
Harry sorrise e si sedette
vicino.
‘ Cosa è successo oggi?’
domandò d’un tratto Ron.
‘ Mpf…
niente… ma non credo che stasera Ginny verrà con me alla festa.’
‘ Perché no? Avete litigato?’
‘ Credo… e comunque ci siamo
lasciati.’
‘ Perché?’
‘ Quello che ti avevo detto
quel giorno, Ron. A Ginny piace Malfoy e viceversa.’
‘ Ma cosa dici?!! Tzè!’
‘ Tzè
un corno, Ron! Si sono baciati.’
‘ Cooooosa???
Ma quello la prima cosa che pensa è portarla a letto e mia sorella è troppo
piccola!!’
Harry lo guardò alzando un
sopracciglio.
‘ Ok…
è da poco adolescente…’
Harry lo alzò di più.
‘ Ok,
è grande, ma… è pur sempre una bambina per me!’
‘ Ginny sta crescendo. È
cresciuta e crescerà ancora. Non può essere innamorata di me all’infinito… io
lo sapevo che quel giorno sarebbe arrivato, Ron… e purtroppo è arrivato.’
‘ Ma dipende come hai
reagito!’
‘ Non ho urlato.’ Scattò
Harry.
Ron lo guardò alzando un
sopracciglio.
‘ Ho… parlato ad alta voce…’
Ron lo alzò di più.
‘ Ok,
ho sbraitato…’ gli concesse Harry.
Passarono alcuni minuti, poi
‘ Senza Ginny con chi ci vai alla festa?’
Harry ci pensò un po’ su ‘ Mi
presti per mezzora Emily?’
…..
° *** °
E Harry era lì, mentre
passeggiava fiero per i corridoi di Hogwarts con la sua figlioccia ( perché lui
era il suo padrino ) tra le braccia.
Dormiva ancora beatamente e
alcune ragazze mooolto carine, li guardavano
intenerendosi.
‘ Beh, dai, non è così male
come sembra.’ Disse quasi a sé, mentre spostava lo sguardo da una ragazza
all’altra.
‘ Ciao Harry!’
No.
No, no, no!!
Non lei!!
Tra tutte quelle meravigliose
ragazze, non lei!!
‘ Ciao Luna!’ la salutò Harry
con un finto sorriso felice.
‘ La bimba dorme?’ domandò
lei,guardandola.
‘ Sì, dorme.’
‘ La posso tenere un po’ in
braccio?’
‘ E’ pesante.. e ha appena
finito di bere il latte…’ le disse Harry, mettendogliela tra le braccia.
E si accorse che Luna sapeva
proprio farci con i bambini.
La cullò un pochino, poi con
l’indice le sfiorò il nasino ‘ Hermione l’allatta ancora al seno?’
‘ Non sempre… quando può…’
rispose un po’ imbarazzato per la domanda, Harry.
Dopotutto, mica aveva visto
di persona Hermione mentre dava il latte alla figlia!
‘ E’ una bellissima bambina.
Oramai è famosa… proprio come il padrino…’ rispose lei, sorridendo dolcemente.
‘ Già…’ rispose Harry,
guardandosi un po’ in giro in cerca di qualche ragazza carina.
‘ Con chi ci vai alla festa,
stasera?’ domandò tutta d’un fiato Luna.
E Harry vide per la prima
volta, quella ragazza…
Sì, proprio Luna “Lunatica” Lovegood…
Sì, proprio quella che porta
la bacchetta dietro l’orecchio…
Proprio quella che legge il
cavillo alla rovescia…
Lei, arrossire.
‘ Con nessuna…’ rispose in
tutta sincerità, Harry. Poi ci pensò un pochetto ‘
Vuoi venirci tu con me?’
Luna lo guardò, dapprima con
gli occhioni sgranati ‘ D-davvero?’
‘ Sì…’ Harry voleva fuggire e
dire “è bugia, è solo che non ci voglio andare solo”, ma non lo disse.
‘Non è che è perché non vuoi
andarci da solo?’ indagò lei.
Ma era un maga??!!
Oooops…^__^”
Come aveva fatto a leggergli
nel pensiero?
‘No. ti voglio invitare
veramente!’ rispose Harry.
‘ Davvero? Grazie! Va bene,
allora dove ci vediamo?’
‘ Ti vengo a prendere io.
Davanti la tua sala comune, ok?’
‘Ok!.’
Luna restituì Emily a Harry, e poi salutandolo se ne
andò.
Emily era comodamente stesa sul letto del papà,
succhiandosi il pollicino.
E il papà stava passando in
rassegna tutti i vestiti della figlia.
156 in tutto.
Tutti regalati da studenti,
dai parenti, da amici … e alcuni comprati appositamente.
Tutti mini mini! Così graziosi e colorati!
E poi c’erano le calzine adatte!
Sembrava un bambolotto quella
bambina che ora, con quel ciuffetto legato in un fiocchetto azzurro, quegli occhioni grandi celesti tanto uguali a tutti i Weasley, e
quelle guanciotte rosse rosse
stava guardando il papà.
Il suo adorato papà.
‘ Allora, Emily…
Vestitino celeste e calze rosa?’ domandò Ron mentre mostrava ciò che aveva
scelto.
La bambina rise battendo le
mani goffamente.
‘ E sia! Vestito celeste… e
calze rosa? No, Emily, non si accocchiano…
vediamo… mhm! Vestito celeste, calze verdi e fiocchetto rosso!’
E la bambina rifece le stesse
cose di prima, cadendo però indietro, sul morbido cuscino.
Dopo un po’…
‘ Ron! L’hai vestita da
pagliaccio!’ esclamò Seamus, uscendo dal bagno già in
camicia e cravatta.
‘ Hermione ti ucciderebbe!’
rise Neville, mentre si aggiustava il papion.
‘ E come la vesto??’ sospirò
Ron, facendo cadere l’ultimo fiocchetto viola.
‘ Ma è chiaro! Come una vera grifoncina!’ esclamò Seamus, uscendo
sciarpe arancioni e rosse.
Hermione si guardò l’ultima
volta allo specchio.
Si era messa una gonna di
raso celeste e rosa che le arrivava fino ai polpacci, un paio di scarpe alla
schiava bianche e un bustino bianco semplice, senza bretelle.
I capelli boccolosi
erano legati in una stretta acconciatura e gli orecchini di brillante andavano
benissimo con la catenella al collo e i bracciali rigidi.
Un po’ di fard, di
lucidalabbra e ombretto e voilà!
La mamma del momento.
Uscì, con un sorriso stampato
sulla bocca, dal Dormitorio per dirigersi a quello maschile.
‘ Harry!’
E ritrovò il suo migliore
amico che scendeva le scale ‘ Ciao Hermione!’
‘ Come va lassù?’
‘ Beh, la stanno vestendo i
ragazzi… io devo andare a prendere… la mia…dama…’ sembrava imbarazzato.
Hermione sorrise ‘ E…chi è?’
‘ Vedrai… stasera vedrai.’
‘ Sorpresa, allora?’
‘ Sorpresa. Ciao!’
Hermione non fece in tempo a
girarsi per salire le scale quando vide Ron con in braccio Emily,
e Seamus, Dean e Neville
che finivano di aggiustarla.
Mentre tutti i ragazzi
avevano lo smoking scuro, Emily era vestita in questo
modo:
Vestitito di lana color rosso arancio alternato, con un fiocco
piccolo rosso ai capelli e al polso paffuto il braccialetto d’oro che Harry
aveva regalato alla figlioccia con gioielli a forma di pluffe
e boccini d’oro.
‘ Sembra sì o no una vera grifoncina?’ domandò Seamus.
Hermione era rimasta a bocca
aperta.
‘ E guarda! Se le alzi il
cappuccio di dietro leggerai I’M A GRIFFINDOR AND I’M PROUD. Ti piace?’ domandò orgoglioso Neville.
‘ Quella è stata una sua
idea.’ Rispose Dean.
‘ E tutti i vestiti che vi
avevo dato?!’ domandò perplessa Hermione.
‘ Messi da parte! Questo
vestito è esclusivamente made in Hogwarts!’ esclamò
compiaciuto Ron.
‘ Siete proprio matti!’ rise
Hermione prendendo in braccio Emily e avviandosi
nella sala grande.
Harry passeggiava nervoso
avanti e indietro, davanti il ritratto della Sala Comune di Corvonero.
Poi si aprì e usci una
ragazza meravigliosa con un lungo abito da sera color argento, i capelli
sciolti e perfettamente lisci e il mascara e la leggera matita faceva risaltare
gli occhi grigi della ragazza.
Al polso destro aveva un
braccialetto d’argento che si collegava all’anello della mano destra.
Harry la guardò, sorrise in
modo ebete e continuò ad andare avanti e indietro.
‘ Harry?’ chiamò piano la
ragazza in questione.
‘ No, non posso venire. Sto
aspettando Luna Lovegood, la conosci, vero?’
La ragazza gli si avvicinò e
gli posò una mano sul braccio ‘Harry… davvero non… mi riconosci?’
Harry la osservò per un po’…
poi sbiancò ‘ L-luna??!!’
Lei annuì sorridendo.
‘ Perbacco!’
‘ Ti avverto che sono molto
nervosa… è il mio primo appuntamento con un ragazzo. Nessuno mi aveva mai
invitato fino ad ora, sai.’
‘ Quale onore.’ Sorrise
Harry, offrendole il braccio ‘ Non sapevano quello che si perdevano,
evidentemente.’ Sussurrò quasi a sé.
Draco era sceso e ora si
stava dirigendo verso il ritratto della Signora Grassa, per andare a prendere
Ginny.
Quando arrivò, il ritratto si
aprì, facendo uscire Hermione con in braccio Emily,
Ron, Seamus, Dean e
Neville.
‘ Ciao.’ Salutò cordiale
Draco ‘ Come state?’
I grifoni si guardarono
straniti, mentre la bambina scalciava e creava bollicine.
‘ Ciao piccolina…!’ la salutò
Malfoy, accarezzando con l’indice la manina paffuta e piena di fossette ‘ Sei
proprio carina, stasera. Lo sai?’
‘ Malfoy?...’ cominciò Ron ‘
Ti senti bene?’
‘ Certo. Sto aspettando tua
sorella, tutto qui.’
‘ Ahhh!’
sospirarono i cinque con uno sbuffo anche da parte di Emily.
E Ginny non tardò ad uscire
con quel vestito blu di velluto, sbracciato e non troppo scollato, che andava
benissimo con quegli occhi color cielo.
‘ Ciao Draco.’
‘ Ciao Ginevra.’
‘ Anche per nome si chiamano,
hai visto??!! Anche per nome!!’ borbottò Ron a Hermione, la quale rispose ‘ E’
l’amore, Ron. È una bellissima cosa che si amino una di Grifondoro e un
Serpeverde, no?’
‘ No.’ fu la risposta secca
di Ron.
‘ Ahh!
Ron, ma com’è che non ti piace nessun ragazzo di tua sorella, me lo dici?!’
domandò Hermione, cominciando a camminare accanto al ragazzo.
‘ Harry mi piaceva… perché
non è rimasta con Harry??’
‘ Perché evidentemente non
era lui l’amore della sua vita…’ rispose lei, aggiustando il calzino rosso
della bambina.
‘ Ah, perché Malfoy è l’amore
della sua vita??!!’
‘ Chi lo sa… forse sì. E tu,
l’hai trovato l’amore della tua vita?’ domandò lei, bonaria.
Lui la guardò ‘ Voi siete gli
amori della mia vita, e siete anche l’unica ragione della mia esistenza.’
Hermione sorrise baciandolo
dolcemente.
‘ Beh, credo che ora si possa
andare, no?’ Seamus aveva assistito a tutta la scena,
più il bacio.
Ron lo guardò torvo ‘ Ok.’
Quando arrivarono in Sala
Grande, non avrebbero mai immaginato che potesse essere così bella trasformata
in un sol pomeriggio.
C’erano i tendaggi di tutte e
quattro le case, e il rosso rubino si confondeva nel verde muschio, nel blu
cielo e nel giallo ocra.
E tutto era così splendido e
grande, mentre striscioni giganteschi volavano per la sala brandendo scritte di
vario genere, tutte sulla dolce Emily.
E dopo che tutti arrivarono,
si aprì il banchetto e la sala era completamente buia se non fosse stato per la
grande palla di cristallo sul soffitto che girando creava scherzi di luce.
Cominciò la musica, e molti
approfittarono chiedendo alla propria dama la concessione di un ballo, che il
più delle volte andava a buon fine.
Hermione e Ron erano seduti
con Emily tra le gambe del padre, e vedendo le
macchie di luci sulla giacca di Ron si divertiva a toccarle o a mangiarle… anche
se non ci riusciva, si divertiva lo stesso e faceva sorridere mamma e papà.
‘ Se vuoi, Ron, puoi andare a
ballare.’ Gli concesse Hermione.
‘ Naa…
piuttosto, Harry dov’è? È solo?’
‘ Non credo che sia solo… è
in dolce compagnia…’ ripose lei indicando due ragazzi che ballavano stretti stretti.
‘ E chi è?!’
‘ Luna Lovegood.’
‘ Cooosa???
E come ha fatto a trasformarsi così?’
‘ Beh, forse lei era proprio
così e voleva nascondersi dietro la sua lunaticità…
ma alla fine.. è uscita dal guscio…’
‘ Come te, in fondo, no?’
‘ Vuoi dire che io sarei
lunatica?’
‘ No! Ma che dici?!’
In quel momento arrivò
Silente ‘ Oh, buonasera miei cari.’
‘ Buonasera, professore…’ lo
salutarono in coro i due.
Lui si sedette ‘ Sapete, dopo
aver ballato prima un tango, poi un liscio con Minerva…’
‘ Sì, l’ho invitata proprio stamane mentre aveva una lezione con dei ragazzini del
primo anno… mi sa che è diventata una leggenda!’ rise.
Ron e Hermione si guardarono
allibiti.
‘ Ma non so se riuscirò ad
arrivare fino in fondo, stasera.’ Continuò il preside… posso prendere Emily… voi andate a ballare… su… che Emily
sta con me.’
Ron la guardò… diede Emily in braccio poi si alzò, e come fece tanto tempo
prima, porse la mano alla ragazza ‘Vuoi ballare con me?’
Hermione, ancora follemente e
felicemente innamorata di Ron, arrossì prendendo la mano e facendosi condurre
al centro della pista da ballo.
Intanto Emily
giocava infilando le mani tra la lunga barba di Merlino… ehm.. ^__^ mi sono
confusa… di Silente!
‘ Eh-eh…
piccolina… come sei carina.. e come sei cariina!!
Ahi..ohi!:..’
‘ professor Silente.’
Era Piton
‘ Oh! Proprio te cercavo.
Guarda, ho lasciato la Minerva a bere da sola il suo coctail…
mi tieni tu Emily?’
‘ Ma profess—mpf… ‘
E adesso Piton teneva tra le
braccia la piccola Emily che gorgheggiava senza
ritegno, sorridendo al professore.
‘ Guarda che ti posso togliere punti, eh!’
l’ammonì, severo Piton ‘ Sei anche senza denti e per questo ti potrei anche
espellere.’
Emily, non capendo il tono del professore, cominciò a
ridacchiare tirandogli un capello.
‘ OHI!!’
‘ Tatta!!’
rispose Emily, mentre si metteva il pollice in bocca
e lo ciucciava orgogliosa, finchè, tra le braccia del
più fedele (dopo Lucius ) Mangiamorte, ( SPOILER SPOILERSPOILER ) dell’assassino
di Silente e del professore più temuto in tutta Hogwarts, non si addormentò,
scuotendo fortemente l’animo dell’uomo.
Lui lo sapeva che quella
bambina avrebbe dato filo da torcere al Signore Oscuro.
Troppo dolce.
Troppo pura.
Troppo coraggiosa.
Erede degna di Harry Potter.
Ma chi lo sa se il destino
del mondo cadrà proprio tra le piccole mani di quella bambina adesso troppo
impegnata a giocare con gli angioletti e sognare nuvole di panna e latte della mamma.
Non si sa proprio…
Dopo un anno… alla Tana…
‘ Dì papà… pa-pà!! Di papà!’
sussurrò Ron alla bambina che aveva sulle gambe.
‘ Mamma!!’ esclamò lei,
aggiustandosi da brava bambina il ciuffo di capelli che le andava per via del
vento, sugli occhi celesti e puri.
‘ No… papà…pa-pà..’
‘ Mamma!!’ esclamò ancora la
bambina, questa volta indicando la mamma che camminava svelta verso di loro.
‘ Ron trattieniti e non
svenire, ok?’ domandò lei.
‘ Ok…’
‘ Ho due cose da dirti. La
prima è… che sono stata promossa con i voti più alti ai MAGO!!’
Ron scattò e l’abbracciò
forte forte ‘ Bravissima!! E l’altra.’
‘ Sono incinta!!! Di nuovo!!’
Ron la guardò ‘ Stai
scherzando?’
‘ No!’ sorrise lei.
Lui impallidì e svenne.
‘ Ti avevo detto di non
svenire!’ sospirò lei.
Ed è finita anche questa fanfiction!
Ringrazio in anticipo tutti quelli che mi recensiranno e ringrazio quelli che
già mi hanno recensito, ossia:
ELLY: mi dispiace per te, ma Rupert è un Auror. L’ha
detto in un intervista e precisando anche il perché: non vuole baciare o fare
scene romantiche con Emma.
HERMIA: come vedi, tutto è andato per il meglio… ^^
grazie per la recensione! Ciao!
LILAC: eccoti il continuo, spero ti piaccia..
PIKKY91: un bacione anche a
te e grazie per la recensione!
SIJAY: naa… Ronè troppo innamorato di hermione… non può
tradirla con quella sciacquetta!!
FEDEHERMY: hai perfettamente ragione, grazie per il
complimento, ciao!!
BEH, E ANCHE QUESTA VOLTA HO TERMINATO IN POCO TEMPO
UNA MIA FANFICTION.
PROBABILMENTE PRIMA CHE MI COMINCI LA SCUOLA, POSTERO’
UNA FANFICTION… VEDREMO… PER ORA.. CIAO!!
Ricordatevi di Emily… perché
forse in seguito… non lo so.. ma forse farò una fanfiction
su lei… ciao!!
domandò perplessa Hermione.
vo
dato?!'ietro leggerai I'i a forma di pluffe e boccini d'e al piccolo polso il
braccialetto d'ini