Amore e non solo, tutto questo a Hogwarts

di StefyGranger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lei è Ginny ***
Capitolo 2: *** Cosa hai, Hermione? ***
Capitolo 3: *** La partita ***
Capitolo 4: *** Dammi un segno! ***
Capitolo 5: *** Alla Tana.. ***
Capitolo 6: *** Loro sanno... ***
Capitolo 7: *** Paura in infermeria ***
Capitolo 8: *** Benvenuta Emily ***
Capitolo 9: *** I FESTEGGIAMENTI- 1° PARTE- LE LITI SI FANNO ACCESE ***
Capitolo 10: *** I FESTEGGIAMENTI- 2° ED ULTIMA PARTE ***



Capitolo 1
*** Lei è Ginny ***


Quella bella ragazzina dai capelli fuoco e gli occhi celesti, con quel visino tanto dolce che faceva concorrenza a quella di u

Quella bella ragazzina dai capelli fuoco e gli occhi celesti, con quel visino tanto dolce che faceva concorrenza a quella di un angioletto e quelle labbra così belle e rosse, camminava per il corridoio che portava alla Sala Grande noncurante del fatto che non pochi ragazzi la osservavano imbambolati.

Ginny Weasley, la piccola Weasley, la “sorellina” di Ron, l’ultima dei Weasley e colei che aprì la Camera dei Segreti, non era più di certo una bambina.

 

Sapeva badare a se stessa, si sapeva difendere a dovere e non era più invaghita del tanto famoso Harry Potter.

 

Quella ragazzina di 15 anni era graziosissima e educatissima, nonostante fosse cresciuta fra sei maschi…

 

‘ MALFOOOOOOOYYYY!!!!! STO ANDANDO A SCASSARE QUALCOSA ALLA TUA BELLA PAAAANNNSYYYY!!!!’

 

Beh, ovviamente ci sono le eccezioni…

 

Con un sorrisino che tutto si poteva dire tranne che benevolo, camminava tenendo qualcosa dietro la schiena. Appena vide la serpeverde col caschetto nero le si parò davanti e con la vocina da finta “brava bambina” sorrise ‘ Ciao Pansy.’

 

La sedicenne la guardò con la puzza sotto al naso dalla testa ai piedi ‘Che vuoi, stupida grifondoro?’

 

‘Beh, se ti credevo educata non avrei maaai immaginato questa tua reazione! Comunque, Malfoy… sai…il tuo – e qui fece una smorfia – fidanzato o..o compagno di avventure, mi ha dato un regalo da darti.’

 

Il viso di Pansy si illuminò ‘Davvero?? Il mio pulcino tenerino carino mi ha mandato un regaluccio?!’

 

Le labbra di Ginny si curvarono in una smorfia di disgusto ‘Sì.’

 

‘ Oh!! E allora dammelo!!’

 

Ooooookaaayyyy..Ma non dire che non te l’avevo detto!’

 

E detto questo le spiaccicò addosso una busta mooooolto fragile contente fango e letame mischiato con neve.

 

Scappò quando la ragazza si mise a urlare e frignare.

 

La bella Ginevra credeva già di essere al sicuro, quando però si sentì prendere un braccio. Fu strattonata dentro uno sgabuzzino.

 

‘Malfoy, torcimi solo un capello e ti pentirai di essere nato.’ Ringhiò la rossa, accendendo la lampadina e vedendo il biondo davanti a lei con un viso molto, ma molto, ma molto, ma molto indiavolato.

 

Lui le puntò la bacchetta sulla gola ‘Che hai fatto, stupida?’

 

‘Sai, è quasi Natale… è peccato che non facevi il tuo regaluccio alla tua… beh, sciacquetta.’

 

La bacchetta si faceva sempre più dolorosa.

 

‘Malfoy, abbassa la bacchetta.’

‘Giuro, Weasley, che te la farò pagare…in nome della famiglia Malfoy!’ e la lasciò andare.

 

Ginny, per nulla spaventata, gli fece una linguaccia ‘ Tzè! La famiglia Malfoy e bla bla bla!’

 

Tornò nella Sala Comune. Quel giorno aveva fatto già una buona azione! Impressionante…davvero! Si sedette stanca su una poltrona e cominciò a fissare il ritratto di due innamorati che dolcemente si baciavano.

Si ritrovò incantata e a pensare che in realtà lei non aveva ancora trovato il suo “vero amore”.

 

Dean, Michael… erano tutti stati suoi ragazzi… ma lei personalmente si divertiva solamente…non batteva davvero il cuore quando li baciava.

 

A volte, si ritrovava a invidiare Ron, che anche con molte difficoltà, era riuscito a dichiararsi a Hermione. E li invidiava quando li vedeva passeggiare mano nella mano, o baciarsi… o coccolarsi dolcemente e soprattutto quando un mese fa Hermione non era tornata dal dormitorio maschile.

Cosa che lei non aveva mai fatto veramente.

 

Tzè! In nome della famiglia Malfoy! Manco se fosse felice di farne parte! ‘ disse quasi a sé stessa.

 

‘Ciao Gin!’

‘ Ciao Ron, dov’è Hermione?’

Ovvio, no? li trovava sempre insieme e invece quella volta non lo erano!

‘ In biblioteca. Io sto andando a cambiarmi per l’allenamento…vieni?’

‘ A vedere come ti cambi?’ domandò lei.

‘ Ma sei sulle nuvole, o cosa? All’allenamento! Harry ieri sera te l’aveva detto che oggi pomeriggio ci sarebbe stato l’allenamento… non ti ricordi?’

‘ Ah…sì…è vero.’

Ron, davvero preoccupato, le si sedette accanto ‘ Che hai, sorellina?’

‘ Nulla.’

‘ Nulla..nulla? o nulla… qualcosa?’

‘ Nulla…nulla.’

Ron alzò un sopracciglio, e chinò verso destra il viso.

‘ Sai che sei diventato più bello da quando stai con Hermione? Non sei più brusco, e hai più tempo per dedicarti al mondo.’ Disse lei sorridendo.

Il fratello diventò inevitabilmente rosso, sorrise, e si alzò dirigendosi verso il dormitorio.

 

Ginny, poi, sbuffando, si diresse al campo di Quidditch. Aveva un passo svelto, ma quello stesso passo rallentò di colpo vedendo due schieramenti: uno rosso-arancio , l’altro verde-argento.

Cosa stava succedendo?

 

Allora, per me è un impresa scrivere tante cose! ^^

La continuazione della storia “Che mondo sarebbe senza di lui” con Ron diventato papà sta andando piuttosto bene ma voglio terminarla così da essere completamente tranquilla.

Anche se lo capirete più in là, Ginny e Draco si odiano abbastanza da uccidersi, ma qualcosa capiterà.

E’ una Ron/Hermione e anche qualcos’altro… non vi dico altro. Ci saranno colpi di scena e gelosie acutissime.

Quello che vi chiedo è quello di recensire e di dirmi cosa ne pensate.

Ciao!!

 

 

 

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Capitolo 2
*** Cosa hai, Hermione? ***


Decisa di capire finalmente cosa cavolo stava succedendo, Ginny affrettò nuovamente il passo

 

Decisa di capire finalmente cosa cavolo stava succedendo, Ginny affrettò nuovamente il passo.

 

‘ Che cosa succede qui?’ domando lei guardando un ad uno i Serpeverde.

‘ Beh, brutta Weasley, Potterino è in infermeria..’ ghignò Malfoy ‘ Dico io, ha una febbre da cavallo, mangia come un ippopotamo, si sente basso come una donnola… perché non va da un veterinario?’

 

Tutti scoppiarono a ridere, tranne ovviamente Ginny e la squadra di Quidditch di grifondoro.

 

‘E perché siete fermi qui?’ domandò ancora.

‘ Harry ha il permesso, non noi. Senza il capitano non possiamo muoverci.’ Rispose Angelina, abbattuta.

‘Ah! Che cavolata! Ci andrò io da Harry e mi farò avere il permesso.’ Disse lei risoluta, avviandosi nuovamente verso il castello quando, ad un certo punto, Draco le gridò dietro ‘ Mi raccomando Robin Hood! Ruba ai ricchi per dare ai poveri! Si sottintende la tua famiglia!!’

 

E un’altra scrosciata di risate arrivò da parte dei serpeverde.

 

Ginny agitò la mano, cercando di ignorarlo.

 

Riuscì ad arrivare in Infermeria e ad avvicinarsi al povero Harry che ora era steso, tutto coperto e dormiva con la bocca aperta.

‘Harry? Harry!’ sussurrò Ginny.

Harry aprì gli occhi ‘G-Ginny?’

‘ Già. Ascoltami attentamente: dove hai messo il permesso per l’allenamento di oggi?’

Lui non rispose: aveva il labbro gonfio e profonde occhiaie… faceva quasi paura!

 

‘Harry!’

‘Ah! Ehm…lì.’ Rispose il moro indicando una sacca.

Ginny cercò e trovata la pergamena si stava dirigendo fuori dall’Infermeria quando Harry la richiamò ‘Ginny, ascolta, senza il capitano la partita di domani non si potrà giocare… perciò, sei tu il nuovo capitano.’

Ginny sorrise entusiasta, si stava piegando su Harry per baciarlo ma lui la fermò ‘ Non vorrai mica che affidi la squadra a Ron, mentre anche tu hai la febbre, vero?!’

 

Ginny gli fece una simpatica linguaccia prima di allontanarsi e tornare al campo da Quidditch.

 

È inutile raccontare la reazione di Draco nel sapere che il nuovo capitano di Grifondoro era Ginny!

Tzè! E tu riusciresti a tenere sottocchio una mandria di imbranati quali siete tutti voi Grifondoro?’

‘ Già, Malfoy. Che c’è? Hai paura, forse?’ domandò Ginny maliziosa.

‘ Ricordatelo Weasley, da oggi comincia la nostra guerra.’

‘ Non puoi pensare di vincere una guerra, se prima non vinci una battaglia.’ Disse lei di rimando, girando i tacchi e andandosene.

 

La squadra di grifondoro non era assolutamente messa male. Ron oramai si era abituato a farsi chiamare “Weasley è il nostro re, ogni due ne sbaglia tre”, Angelina si era ripresa dallo shock che aveva avuto a ottobre, Ginny si sentiva più forte che mai e gli altri erano al pieno delle loro energie.

 

‘Bene, ragazzuoli, tutti a cena ora!’ esclamò Ginny scendendo dalla scopa.

In fretta stava tornando nella Sala Comune per darsi una veloce lavata, quando, all’uscita della biblioteca, vide Hermione con un’espressione molto, ma molto, ma molto, ma molto angosciata.

‘ Ciao Herm!’ la salutò Ginny con un sorriso

‘Ciao…’

‘ Ehi, non ti ho mai visto uscire dalla biblioteca in questo stato pietoso! Solamente quando non trovavi qualcosa, o quello che avevi trovato ti aveva deluso, allora sì che ti vedevo così! Ma allora, gridavi contro mio fratello, e io in un certo qual modo capivo… ma adesso?’

Hermione sembrava non aver sentito nulla di quello che l’amica ( o  la cognata, se volete ^__ - ) aveva detto.

 

Aveva il mento poggiato sul libro e fissava il vuoto con i lucciconi agli occhi.

‘ Hermione, giuro che mi stai facendo prendere dei coccoloni… eh!’

‘ Non puoi capire.’ Rispose lei in un soffio.

 

Fu allora che Ginny notò che Hermione aveva tra le mani un libro di pozioni. ‘ Ehi, Herm, perché quel libro di pozioni?’

‘ Devo preparare una pozione… stasera.’

Uh-uh!! E posso osservare come si fa?’ A Ginny piaceva molto guardare Hermione comporre Pozioni, perché lo sapeva fare in un modo tutto suo.

Tagliuzzava così tante volte gli ingredienti, che davvero diventava polvere leggerissima. Faceva bollire l’acqua per 7 minuti e 1 secondo esatti esatti!

 

Le due cominciarono a camminare ‘Non verrò a cena, stasera. Non ho fame. Ti aspetto nella stanza delle necessità, ok?’ propose Hermione.

Ginny annuì ‘ Alle 10.00, allora.’

‘ Alle 10.00, ciao!’

 

Quando la rossa entrò in Sala Grande, cenò molto in fretta.

Ingurgitava cibo come se non avesse mangiato da mesi, e questo Ron lo notò ‘ Ehi, che ti succede?’

‘Mhm… devo correre da Hermione!’

‘ Perché?’

‘ Mi deve far vedere una cosa…’

‘ Cosa?’

‘ Quanto sei, Ron! Basta con le domande, eh!’

Finito di dire questo, Ginny piantò in asso il fratello e corse nella Stanza delle Necessità che appunto, per l’occorrenza, si era trasformato in una specie di aula di Piton.

 

La trovò lì, dietro il calderone già acceso mentre tagliuzzava delle erbe.

‘Ginny, per favore,mi grattugeresti quella pietra?’ disse, indicando una pietra celeste poggiata su un banchetto.

Ginny obbedì, e con un colpo di bacchetta, la fece diventare polvere.

‘Grazie.’

La versò nel calderone con tutti gli altri ingredienti e aspettò.

Poi prese una fiala: la pozione era trasparente.

Uao! Sembra acqua!’ esclamò Ginny ‘Posso berla? Sai, ho una sete!’

Hermione la fulminò con lo sguardo ‘Non si beve.’ E detto questo ci sputò dentro.

‘Ehm…Hermione… a che serve tutto ciò?’

Ma Hermione non l’ascoltò, e incrociando le dita, tappò la fialetta, l’agitò: divenne celeste.

Hermione svenne.

 

Quando la bruna si risvegliò, si ritrovò nel proprio dormitorio, con le coperte addosso e una figura che era seduta ai piedi del letto.

G-ginny?’

‘ Hermione, finalmente!’ esclamò certamente sollevata, Ginny

Hermione si portò una mano alla nuca ‘Ohi, ohi!’

‘ Hai preso una brutta botta, Herm…’ spiegò lei.

‘ Cosa è successo?’

‘ Beh la pozione che avevi preparato è diventata celeste, e sei svenuta.’

Hermione abbassò il viso sussurrando ‘Allora è vero..’

‘ Cosa è vero, Herm?! Mi stai tenendo sulle spine da oggi pomeriggio! Mi vuoi spiegare, sì o no??!!’

Hermione si guardò attorno: Lavanda e Calì sembravano dormissero, ma non ci volle dare molto affidamento ‘ Vieni, te lo dico in Sala Comune.’

 

Vi tengo sulle spine, eh? XD

Che sta succedendo a Hermione? Perché vuole che nessuno ne sappia?

 

Me molto cattiva!!

Allora, aspetto vostre recensioni al riguardo: potete dirmi “ma non ti avevo detto che faceva schifo?”, oppure “Bleah!”, oppure “Vai a vendere letame!” o cose del genere, ma vi dico una cosa…^^ sono graditi anche i complimenti!!

Ciao!!

 

 

 

RINGRAZIAMENTI:

 

ROBBY: grazie, grazie! Mi lusinghi sempre! Grazie.

 

PEPERO: ehi, ciao! Eccoti la continuazione.

 

ALASTOR: davvero pensi che sia infantile? Beh, mi dispiace. Ma se non ti va di leggerla… ok, io ci ho provato.

 

LILAC: grazie Lilac! Grazie, grazie!

 

MYU: Ehiii!!! GRAZIE!!

 

MIKY BLACK: eccoti la continuazione, e grazie per aver recensito tutte le mie storie!^^

 

ABBI FEDE: Ehm… infantile? Beh, a molti è piaciuta quella storia.. e infatti sto scrivendo la continuazione. Davvero mi dispiace che ti sia sembrata infantile… ma..boh! Ognuno è diverso dall’altro.

 

LENCOBOY: Ehm … ^^.. sono un po’ tirchia nel dare indizi!!Non ti posso dire se Ginny e Draco si metteranno insieme… per ora si odiano, e forse è meglio così!

 

ALE: anche, sì infatti Ginny e Harry stanno insieme, sì, ma non per sempre… continua a leggere se lo vuoi sapere!

 

PS: se non vi piace non la continuo… anche per salvaguardare il vostro stomaco! ^^ ciao!

 

 

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Capitolo 3
*** La partita ***


Le due Grifoncine si sedettero una davanti al fuoco, l’altra su una poltrona

Le due Grifoncine si sedettero una davanti al fuoco, l’altra su una poltrona.

 

‘ Se la pozione è stata composta bene, io sono incinta.’ Detto questo Hermione ingurgitò saliva.

 

Ginny aggrottò le sopracciglia, pensò a quello che l’amica aveva detto e sbiancò ‘C-cosa??’

 

Hermione abbassò lo sguardo diventando rosso pomodoro e tormentandosi un ricciolo, poi guardò Ginny e scoppiò a piangere e a singhiozzare.

 

Ginny l’abbracciò e le carezzò i capelli ‘ Hermione… come…com’è successo?’ ( ma come fai a rivolgere questa domanda??!! Ma dico io!! ..la cicogna, no? ^__- )

N-non lo so!’ singhiozzò lei, in preda ancora ad una voragine di lacrime.

‘ Non avete usato…?’

‘ Sì.’ Annuì la bruna ‘ Ma non lo so cosa è andato storto!! Era anche.. la prima volta..’

 

Ginny non si mise di certo a ridere, non ghignò non fece nulla.

Guardò Hermione con pena ‘E adesso?’

Hermione, ancora con i lacrimosi che gli scendevano veloci sulla guancia, guardò una parete ‘ Continuerò a studiare… rimarrò a Hogwarts.

‘ Sì, ma tutti se ne accorgeranno, e prima o poi dovrai partorire, no? come farai? Col preside, e…’

‘ Basta!!!’ urlò Hermione ‘ E’ già troppo complicato, non complicare le cose ulteriormente, Ginny!! Lo so che dovrò parlare col preside e tutto e non è una cosa piacevole essere incinta a 16 ANNI!!!

Ginny la guardò a bocca aperta ‘S-scusa, Herm…s-sono stata una stupida a dirti certe cose… ne parlerai con Ron, vero?’

Hermione la guardò e non riuscì a trattenere un altro singhiozzo ‘ E se non mi accetta più?

‘ Si dovesse solo permettere e non si ritroverebbe più sulla faccia della terra.’ Disse brusca, poi si addolcì ‘ Ma Ron non lo farebbe mai, e lo sai. Non ha il coraggio per dirti “veditela da sola”. E tu lo sai.

Hermione annuì, convinta: doveva solo trovare il coraggio per dirlo.

 

‘Voglio continuare con gli studi, però.’ Proferì la bruna, dopo un po’ di silenzio.

‘ Hermione, ascolta: ci sono dei rimedi che sicuramente madama Chips conoscerà, per farti abortire..

‘ Abortire?’

‘ Sì. Avere un figlio così presto non è di certo gradevole, come hai detto. E stare a scuola con la pancia che man mano si ingrandisce a vista d’occhio… non è un bel vedere… ecco…’

‘ Ginny, magari puoi anche non capire… ma io amo già l’essere che è dentro di me. Non posso ucciderlo, non voglio.

Ma Herm!’

‘ Se è successo tutto questo, non è di certo colpa sua! E allora, perché ucciderlo? È innocente.’

‘ Hermione, ma così ti metterai nei pasticci! ‘

‘ Lo so.

Ginny abbassò il capo, poi per sdrammatizzare un po’ sorrise ‘Allora sarò zia!

Hermione rise, un po’ sollevata ‘ Sì, sarai zia.

 

Sembrava come se fosse una mano calda, quella che accarezzava la guancia di Ginny, quel mattino.

 

La ragazza, si rigirò nel letto, sperando in una qualche figura dai capelli neri e spettinati e dagli occhi dolci e verdi smeraldo, e invece…andò a sbattere la fronte contro il proprio comodino e riaccorse che quella “mano” calda, era solamente un raggio di sole birichino che si era infiltrato nella stanza, attraverso le tende candide.

 

Era una bella giornata di dicembre, perfetta per una eccitante partita a Quidditch: Grifondoro contro Serpeverde.

 

Tutta euforica, Ginny entrò in bagno, si fece una calda e lunga doccia, indossò la divisa e si legò i capelli, poi si rivolse allo specchio, puntando l’indice ‘ Sei la più forte, sì o no? Certo che sì! E Malfoy è una cretino, si o no? Certo che siii!!!

 

‘ Ginny, tutto bene lì dentro?’

La ragazza fece uscire dal bagno solo la testa, poi sorrise ‘Oh, ciao Herm..

‘ Credevo che non ti fossi ancora svegliata, così sono venuta a controllare..

Hermione aveva messo un maglioncino rosso a collo alto e un paio di jeans invernali. Ai piedi dei bellissimi stivaletti che cingevano fino alla caviglia i jeans (complicato, eh? Ma non so spiegarlo!!)

 

‘ Da che ora stai sveglia?’ domandò Ginny, uscendo totalmente dal bagno, mentre si aggiustava ancora il nodo alla coda.

‘ Beh, diciamo pure che non ho dormito…’

‘ Il bimbo comincia  scalciare?’ domandò sorridente la rossa, cominciando ad uscire dal Domitorio.

‘ Non ancora!’ si trovò ad esclamare Hermione ‘ Ma presto lo farà!’ e si ritrovò anche eccitata.

 

Quando scesero in Sala Grande, tutta la tavolata di Grifondoro non stava facendo colazione, ma tutti, almeno, erano sorridenti.

 

‘ Ehi, Gin! Sarà una grande partita!’ esclamò un ragazzo dietro Lavanda che Ginny riconobbe come quella di Harry.

‘Harry!!’

E lui era lì, con le braccia aperte a sorriderle. Ancora un po’ febbricitante, ma sicuramente meno debole.

Ginny gli andò incontro e lo abbracciò forte forte, poi non resistette al forte impulso e lo baciò.

‘ Ginny,’ le disse Harry, spostandole un ciuffo dietro l’orecchio ‘Andrà tutto bene, andrà tutto a meraviglia.’

La rossa sorrise, emozionata dall’incoraggiamento del ragazzo ‘ Sì.’ Annuì lei ‘ Andrà tutto a meraviglia.’

 

La partita era già cominciata, e lee Jordan (ma non avrebbe dovuto finire la scuola? ndTutti Sì, lo so..ma senza la sua telecronaca che partita sarebbe, no? ndAutrice ^_-  Già… ndTutti) faceva la sua solita telecronaca affianco alla McGranitt.

 

‘ Buonasera colleghi e professori, oggi c’è una partita importante: Grifondoro capitanata in esclusiva da Ginevra Weasley contro Serpeverde, attualmente capitanata da Draco Malfoy!!’

 

Le platee scoppiarono in urla di gioia e applausi, mentre le due squadre uscivano. Netta differenza.

Si misero in cerchio, e madama Bumpt cominciò ad aprire la solita cassa, prese la solita pluffa rossa, e raccomandò le solite cose ‘ Mi raccomando voglio un gioco pulito. Da tutti voi!’

 

Gli occhi azzurri di Ginny incontrarono quelli ghiaccio di Draco.

‘ Vuoi la guerra, Weasley?’ sembrava volesse dire Draco, in mente.

Ginny sorrise malevola come a dire ‘Sì.’

E guerra sia!’

 

Madama Bumpt fischiò e il gioco…cominciò! ( ho fatto la rima!! XD nda)

 

Ron andò davanti i tre cerchi, e tutti si misero ai propri posti.

Ginny volava sopra lo stadio e il vento le faceva scompigliare i capelli e alzare la divisa da Quidditch mostrando dei pantaloni color panna aderentissimi alla gamba e il maglione, anch’esso molto aderente che faceva risaltare le sue forme, oramai, da bella signorinella.

E Draco si ritrovò a pensare, che in fondo ( in fondo, in fondo, in fondo, in fondo, ndDraco ) Ginny era diventata una bella ragazza.

 

L’unica cosa che lo faceva innervosire era la sua testa sempre alta, la sua intelligenza e genialità e la sua troppa bellezza. Una bellezza pura, che paragonata a quella di Pansy… Insomma, per lui Pansy era solo una con cui divertirsi e passare sere senza annoiarsi. Mentre quella benedetta Weasley era troppo pura. Seppur geniale e testarda, era pura.

 

Siiiiii!!!!!!’ urlò Ginny esultando, vedendo che Ron (perbacco a Ron! ) parando una pluffa, aveva fatto goal all’altra squadra.

‘ BRAVO ROOON!!!’ urlò Hermione, dagli spalti e saltava qua e là felice.

 

‘ Maledizione!’ sibilò Malfoy.

Che c’è, Malfoy? Pensavi di vincere la guerra prima ancora della battaglia?’ disse Ginny, sentendolo.

Ma Draco sorrise, vedendo dietro la nemica il boccino d’oro.

 

Fu allora che cominciò la guerra, vera e propria.

Non sto a raccontarvi i particolare, perché a me, personalmente piace fino ad un certo punto il Quidditch.

E non mi piace affatto commentarlo!

Quindi, sì, diciamo che Grifondoro vinse 150 a 10 e Ginny, spaccando il naso a Draco, prese il fatidico boccino.

 

Così, arrivarono agli spogliatoi dove, ad aspettare Ginny e Ron c’era Hermione.

 

E come vedete, appena finito l’ultimo capitolo “un gioco” , ho ripreso questa storia!

Io le promesse le mantengo! ^__^”

 

Grazie a tutti per le recensioni ed in particolare a:

 

PIKKY91: Anch’io ce la vedo bene Ginny con Harry, ma mi fa anche un po’ innervosire il fatto che harry, all’inizio preferisse lei a Chocmq! Grazie per la recensione e alla tua prima domanda, ci trovi la risposta qui.

 

SIJAY: vi ho tenuto troppo sulle spine, e per farmi perdonare aggiornerò (spero) ogni giorno. Ciao e grazie!

 

ROBBY: Grazie, tu sei tipo quelle (o quelli?) che mi recensiscono sempre e che mi fanno sempre un piacere unico. Grazie alle vostre recensioni mi fate sorridere e mi fate continuare a scrivere sempre col sorriso stampato sulla bocca. Grazie!

 

HERMIA: grazie Hermia per il consiglio Ne farò tesoro! Grazie e ciao!

 

LILAC: beh, la risposta ce l’hai proprio all’inizio del capitolo… ma ricorda non tutto è quel che è, quindi non ti soffermare su quel che è ma pensa a quel che sarà (Ma che c***o di detto è?! ndGiovanni di Aldo-Giovanni-Giacomo)

 

NILD3: Grazie Grassie Grassssssiiiiee!! Mi fanno molto piacere le recensioni così!! Grassie!!

 

MYU: Ehm..come ho detto agli altri… hai avuto la risposta!! Grazie.

 

ELLY: ehmmm…. Sì… eh-eh!

 

GLO (O QUIZZETTONE CHE DIR SI VOGLIA): carino il tuo nick!! ^__^ Continuo continuo continuo..eh-eh, però tu continua a recensire!! Grazie!

 

LAE: beh, ehm..è vero vi ho tenuto sulle spine, ma perché ho dovuto terminare un’altra storia!! ^__^ “ scusate ancora!!

 

MIKY BLACK: Ed ecco quella che con HERMIA è la mia lettrice più affezionata, ciao! …ah-ehm… picchiarmi???!! AIUTO!!! ^__-

 

VIRCKISS: Ehm… sì.

 

SENDA: mi dispiace che non ti piace molto il mio modo di scrivere… ma sto crescendo in questo campo, e spero di arrivare un po’ più in su

 

GRAZIE, GRAZIE ANCORA.

ALLORA, “Che mondo sarebbe senza di lui” (ve la ricordate?) uscirà il giorno in cui uscirà il nono libro di J.K.Rowling^__^

 

Sto scrivendo contemporaneamente alcune one-shot, per il continuo di quella storia ci sarà tempo.

Vi voglio un’infinità di bene!! Ciao!!

 

 

 

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Capitolo 4
*** Dammi un segno! ***


‘ Ron

‘ Ron!! Sei stato grande, meraviglioso, super!!!’ esclamò Hermione saltando addosso al ragazzo, che l’alzò da terra per abbracciarla meglio.

 

Quando si sciolsero da quell’abbraccio, Ron le carezzò una guancia, sorridendole ‘ Ho dedicato tutto a te, lo sai?

Hermione ricambiò il sorriso, e lui, preso dolcemente il mento, la baciò.

 

Ginny sorrise anche lei, e per lasciare i due in intimità, si allontanò dirigendosi verso le docce femminili.

Ovviamente ci ritrovò solo Angelina, in accappatoio che si stava asciugando i capelli con un asciugamani.

 

‘ Ehi, Ginny, siamo stati forti, oggi, vero?’ domandò la bruna, pettinando i capelli neri e lunghi.

 

Ginny si tolse la divisa e si mise sotto lo scroscio dell’acqua. Abbracciata da quel calore, Ginny chiuse gli occhi sorridendo e assaporando il dolce odore della vittoria, quando una figura gli apparve in mente.

 

Era poggiato sul muretto vicina la serra numero 5 di Erbologia, guardava l’osservatrice con uno sguardo strafottente mentre una ciocca bionda si liberò dal resto della chioma e gli coprì quegli occhi: così rigidi, così freddi,…così tanto vogliosi d’amore.

 

Si passò una mano fra i capelli oramai così completamente inzuppati, pensando a tutto quello che le stava accadendo intorno: Hermione aspettava un bimbo, Ron non lo sapeva e tutto sembrava così complicato. Era già al terzo mese, e la pancia non avrebbe aspettato poi così tanto a gonfiarsi.

 

Il bimbo c’era, e lei non poteva farci niente. Aveva solo paura di una cosa: la reazione dei parenti.

 

Subito le apparve la madre, mentre rimaneva scioccata ‘Mio figlio… ha messo..incinta…’ e si girava verso Ron urlando ‘ TU!! COME HAI POTUTO??!!’

 

E immaginò anche i genitori di Hermione che, in realtà, non aveva mai conosciuto, non sapeva, loro come avrebbero reagito.

 

E come avrebbero fatto Hermione e Ron, da soli, con il bambino?

 

Sapeva che non li avrebbe mai lasciati. Nessuno li avrebbe mai lasciati da soli. Ma una lacrima le scese veloce su una guancia, mentre il getto dell’acqua continuava ad abbattersi verso il proprio corpo esile e perfetto.

 

Contemporaneamente, Hermione aveva lasciato che Ron si facesse una doccia e ora era seduta su un sedile degli spalti dello stadio oramai completamente vuoto.

 

Dalla bocca le usciva il vapore, e spesso si strofinava le mani coperte dai candidi guanti di lana.

Rifletteva mentre gli occhi erano lucidi. Spesso, per farsi coraggio, sorrideva. Ma sempre più spesso, quel sorriso forzato si curvava in un pianto.

 

Soffiò più volte. Aveva paura. Molto paura. Aveva paura del parto che sapeva molto doloroso, aveva paura dei suoi genitori e di come l’avrebbero presa, aveva terrore di dirlo a Ron.

 

Si poggiò con la schiena sullo schienale del sedile rosso, abbassò il volto verso la pancia e prendendo coraggio, fece una cosa che fino a quel momento temeva di fare: posò la mano e cominciò ad accarezzare la pancia, mentre un dolce rumore in lei fece scivolare un grosso lacrimone di commozione sulla guancia rossa e fredda.

 

Era suo. Solo suo. E lei lo amava come se fosse già nato, come se lo conoscesse da anni, come se aspettava da tempo una creatura del genere.

 

In realtà, lei non l’aspettava quel bambino, ma dopotutto mai e poi mai avrebbe voluto ucciderlo.

 

Anche se non sapeva, realmente, cos volesse lui da lei.

 

‘Ehi, piccolo…’ sussurrò, mentre prepotenti lacrime di commozione, le scendevano ‘ Ci siamo messi in un brutto guaio.’ Sorrise, carezzando ancora la pancia ‘Io ti voglio un sacco di bene, ma ti chiedo una cosa… dammi un segno. Se vuoi davvero vivere, e incontrare la luce del sole, se vuoi ridere, scherzare, ma anche piangere e soffrire,… se vuoi che lo dica a ( stava per dire Ron, quando si corresse ) …al tuo papà… dammi un segno.’

 

‘ HEI HERMIONE!!’

Hermione si voltò di scatto, mentre sentì un qualcosa battere contro la sua pancia.

Non una cosa esterna, ma una interna. Hermione si toccò ancora la pancia, guardando Ron che si sbracciava sorridendo mentre urlava il suo nome e il vapore gli usciva dalla bocca.

 

Anche Hermione sorrise, e scese a due a due tutti i sedili (perché di scalini non se ne poteva parlare!) mentre metteva a rischio l’incolumità di se stessa e del bambino.

 

La ragazza corse incontro al ragazzo con le braccia aperte e arrivata l’abbracciò forte forte.

Fu allora che Hermione scoppiò a piangere.

‘Perché piangi Hermione?’ chiese preoccupato Ron, aggrottando le sopracciglia.

S-sono felice!’ singhiozzò ‘Mi ha dato un segno! Vuole vivere, vuole nascere!’

 

Ron davvero non capiva: chi le aveva dato un segno? Chi voleva vivre? E poi, chi voleva nascere???

 

Non capendo, sorrise ‘ Oggi pomeriggio torniamo alla Tana, per il Natale. Tu presumibilmente vorrai stare con i tuoi… ma… vuoi venire da me?

 

Hermione ci pensò un po’ su, mordendosi il labbro. Eh già, si era proprio dimenticata che quella sera avrebbe dovuto fare i conti con i genitori, perché poi li avrebbe rivisti a Aprile, e la pancia sarebbe stata già grande, quindi negò con la testa ‘Mi dispiace… magari vi verrò a trovare per Capodanno, ok?’

 

Ron rimase un po’ deluso, poi annuìOk.’

‘ Sappi che ti amo, Ron.’

Anche io, Hermione.’

 

Nel treno di Hogwarts …

 

.. e alla fine ha sbattuto il muso proooprio sul palo dei Corvonero, così!’ Ginny rifece per la quinta volta la stessa smorfia che fece Draco Malfoy durante l’ultima partita suscitando le forte risa dei compagni.

‘ Sei forte,Gin. Non credevo che ce la potessimo fare, senza Harry, intendo.’ Ammise Dean.

Ginny mise il broncio ‘ Ah, davvero?’

‘ Ginny è bravissima a Quidditch, e quando io me ne andrò, sicuramente sarà lei il nuovo capitano.’ Sorrise Harry, gustando uno zuccotto all’arancia.

Tutti, in realtà, quel momento stavano assaporando quel gelato gustoso.

 

Ginny guardò un po’ tutti. Ron gustava quello zuccotto mooolto lentamente, facendo scogliere il poco gelato tra il palato e la lingua.

Hermione era il terzo zuccotto che mangiava, al cioccolato. Mangiava come non aveva mai mangiato prima. La vedeva serena e sorridente, mentre infilava il cucchiaino pieno in bocca e lo faceva uscire pulito.

 

Dall’inizio della partenza, tutti i grifondoro del quinto anno e sesto che si erano riuniti, più due Corvonero,schiacciandosi come acciughe, in quello scomparto.

Il fatto era che volevano ancora festeggiare la vittoria e stare tutti insieme.

 

E anche in quel momento, mentre Ginny li osservava tutti, uno per uno, c’era un caos madornale mentre Hermione parlava del più e del meno con Luna, Calì e Padma, Ron discuteva sull’ultimo acquisto di Quidditch dell’Inghilterra con tutti i ragazzi, e le altre ragazze si scambiavano trucchi e suggerimenti per un Natale probabilmente focoso.

 

Lo sguardo di Ginny, però, si posò nuovamente su Hermione.

Come la ammirava. Sapeva sorridere anche consapevole del fatto che portava con sé un dolce segreto. Dolce, sì, ma anche amaro.

 

Hei, Hermione, che hai?’ domandò allarmata Luna mentre vedeva che la ragazza si premeva contro la bocca la mano destra e che era uscita scappando dallo scomparto.

 

Harry si alzò di scatto, deciso a seguire l’amica, mentre Ron faceva lo stesso. Ginny non riuscì a fermarli.

 

‘ Hermione?’ Ron e Harry erano entrati nel bagno, e sentivano Hermione vomitare pesante. Aspettarono finchè lei non uscì, bianca come un cencio, mentre era tutta sudata.

 

‘ Hermione..’ Ron le andò incontro per sostenerla. Ma lei svenne tra le braccia del ragazzo.

 

Qualcosa stava succedendo, e Ron forse, aveva capito… in fondo… tutti sanno fare 2+2 in queste occasioni…

 

Ciao! Bene, ho completato questo capitolo… spero che vi sia piaciuto.

Aggiornerei più velocemente se non fosse per mio fratello che non vuole che vada su Internet… ma non si poteva stare a Londra, dico io??!!

 

Comunque, via ai ringraziamenti!

 

ELLY: Grazie, grazie… anche se..comunque essere mamma a 16 anni è molto faticoso: povera Hermione.

 

GLO (O QUIZZETTONE CHE DIR SI VOGLIA): Ma lo sai che mi stai proprio simpatica?! ^^ Cmq, in realtà non so neanche io come reagirà Ron…

 

LILAC: spero anche io che Ron no faccia sciocchezze…ma per saperlo… bisogna continuare a leggere! ^^”

 

SIJAY: un bacio anche a te e sono felice che ti sembri interessante questa storia..grazie!

 

MIKY BLACK: ^^” picchiarmi??!!  continuerò di sicuro, allora ^__^” ciao e grazie!

 

HERMIA: come ho già detto, spero anche io che Ron non faccia stupidaggini.. io sono senza dubbio contro l’aborto: è un omicidio perfetto di un essere innocente. Grazie e baciotti.

 

BACIOTTI ANCHE A TUTTI VOI! GRAZIE ANCORA E AL PROSSIMO CAPITOLO, CIAO!!

 

 

 

 

 

scomparto.ù

armata Luna mentre vedeva che la ragazza si premeva contro la bocca la mano destra e che era uscita scappando dallo

 

 

 

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Capitolo 5
*** Alla Tana.. ***


Il bel rosso si stiracchiò allungando le braccia e le gambe, fece un sonorissimo sbadiglio e si rigirò fra le calde coperte di

Il bel rosso si stiracchiò allungando le braccia e le gambe, fece un sonorissimo sbadiglio e si rigirò fra le calde coperte di lana.

 

E Bohn la passa a Davy e Davy a Bels… e punto! L’Inghilterra sta stravincendo sulla Bulgaria !!

‘ Che c’è Vicky… ti sta bruciando la mia vittoria?’ rise Ron, mentre parava l’ennesima pluffa.

‘ Ron, lascia stare Viktor!!’ Hermione urlava dagli spalti.

Il rosso si voltò verso la sua ragazza, ma Viktor fu più veloce e, scendendo in picchiata la rapì…per sempre.

‘ Hermione!!!!’

 

‘ Ron!! Ehi, Ron!!’

Ron aprì gli occhi, intontito. ‘ Eh?’

Era Harry, ed aveva una strana faccia ‘Hai…hai urlato…’

Ron si alzò sui gomiti ‘Io?’

 

Era l’ennesimo incubo. Sempre quello: Krum arrivava anche in momenti poco normali e rapiva la sua Hermione.

E lui era stufo marcio. Non vedeva Hermione da una settimana. La sentiva di tanto in tanto al telefono, ma lui in realtà voleva abbracciarla e sussurrarle quell’unica frase che lui amava dirle: “Ti amo.”

 

Ah, sì. Non si sarebbe mai stancato di pronunciare quelle parole. E Dio solo sapeva quanto voleva urlarle al mondo intero: Urlare che lui amava Hermione e che l’aveva sempre amata.

Nessuno lo sapeva, tranne Harry e Ginny, il suo migliore amico e sua sorella.

 

In quel momento si spalancò la porta ‘ Ehi, ragazzi, è arrivata Hermione!’ esclamò Ginny, spostandosi verso destra e facendo entrare una splendida ragazza che quel giorno indossava un maglioncino a colo alto e largo, una gonna scozzese, dei collant bianchi e degli stivaletti neri.

 

Le labbra di Ron si piegarono in sorriso raggiante, mentre anche lei sorrideva.

Lui scese dal letto e senza neanche preoccuparsi di indossare le pantofole, andò a salutare la sua amata.

 

Harry fece lo stesso, abbracciandola.

 

I quattro si sedettero sul letto di Ron e cominciarono a parlarsi.

‘ Stasera ci sarà una gara di fuochi d’artificio!’ pronunciò Ron, tutto eccitato.

‘ Per la prima volta dopo anni, Fred contro George.’ Continuò.

 

Ginny vedeva Hermione felice, e si chiedeva ancora quanta forza di volontà avesse quella ragazza.

Quella stessa ragazza che al primo anno si sfotteva sempre con Ron, ora la vedeva innamorata dello stesso…

 

‘ Beh, vi lasciamo un pochino, ok?’ sorrise Harry prendendo per mano Ginny.

 

Rimasti in camera da soli, Ron si voltò verso Hermione ‘ Mi sei mancata tanto.’

‘ Anche tu, mi sei mancato molto.’

‘ Ti amo…’

Hermione sorrise e si fece beatamente baciare dal ragazzo, poi si distaccò ‘ Ron, ti devo dire una cosa molto importante….sono-‘

‘ Ehi ragazzi!!’

Fred e George apparvero sulla soglia della porta, con un sorriso ebete stampato sulla faccia.

 

Hermione avrebbe tanto voluto sferrare un pugno a ciascuno di loro due, invece sorrise ‘ Ciao ragazzi, qualche problema?’

 

‘ Mamma ci aveva detto che saresti arrivata stamattina, siamo venuti a salutarti… beh, ora andiamo… eh-eh… continuate pure! Ciao!’

 

La porta si richiuse in uno scatto. Hermione sospirò: il coraggio si era allontanato da lei.

Si voltò a guardare il poster che Ron teneva vicino al suo letto: quello dell’Inghilterra da una parte e quello della Bulgaria dall’altro. La ragazza rise quando vide il volto di Viktor completamente pasticciato.

 

FLASHBACK

Aprì le palpebre molto pesanti, si sentiva la febbre e sicuramente le guance erano rosse, perché le bruciavano.

Aprendo gli occhi, vide davanti a sé una figura molto sfuocata, una figura che lei conosceva e che ora era china verso di lei…

 

M-mamma…’ sussurrò Hermione, e sentì una mano affusolata e calda carezzarle la testa. La stessa figura la baciò sulla fronte e le sussurrò ‘ Calmati, figlia mia, dormi ancora un pochino.’

 

Hermione sorrise ringraziandola. Era a casa, nel suo letto, al caldo.

Poi, un pensiero le fece mancare alcuni battiti. Sentì il letto alleggerirsi: evidentemente la madre si era alzata, ma Hermione la richiamò ‘Mamma…’

 

La signora, tutta premurosa, le si riavvicinò ‘ Dimmi amore…’

Hermione si inumidì le labbra e prese coraggio ‘ I-io mi sono fidanzata.’ Cominciò.

La signora Granger sorrise, carezzandole la guancia ‘Sono felice per te, figlia mia.’

 

Come le piaceva essere chiamata “figlia mia”. Si sentiva ancora piccola, e indifesa, come quando la notte andava a trovare i genitori perché aveva paura di un temporale, o perché secondo lei il suo orsacchiotto Freddy era malato…

 

‘ Con Ron..’ continuò poi, andando avanti ad avere coraggio.

Janet (facciamo che si chiama così, la mamma, ok?) sorrise nuovamente ‘ Quel tuo amichetto di Hogwarts?’

Hermione annuì.

‘ E’ un ottimo ragazzo, Hermione. Conoscendo il padre, anche lui sarà amante dei babbani, vero?’ scherzò, non smettendo di sorridere.

Hermione non rispose: non era più sicura di volerglielo dire…

 

Durante la notte ebbe altri conati di vomito, e mamma e papà Granger si preoccuparono non poco.

 

‘ Chiamo il dottore.’ Disse risoluto il padre, ancora in pigiama, mentre chiamava alle tre di notte.

‘ No…papà…’ sussurrò Hermione.

‘ Stai calma, Hermione, stai calma, andrà tutto bene.’ La madre le asciugava la fronte con un panno umido.

 

Il dottore non tardò a venire, in giacca e cravatta. Quando vide la ragazzina, si avvicinò ‘ Ciao Hermione, è da tanto che non ci si vede, vero?’

Sì, infatti da quasi un anno che non aveva avuto bisogno di un dottore babbano, e lui era il suo pediatra da quando era nata.

 

‘ Allora, cosa ti senti, cucciola?’ domandò dolce il dottore sbottonandole un pochetto la camicetta da notte per lo stetoscopio che poggiò, ghiacciato, sul petto della ragazza.

 

‘ Ho avuto forte nausea e conati di vomito.’ Rispose lei, avendo paura che capisse tutto.

‘ Mhm… giramenti di testa… mal di testa…?’ domandò ancora lui.

‘ Oggi sono svenuta… mentre tornavo a casa.’

‘ Mhm… hai mangiato qualcosa che non dovevi?’

‘ No.’

Ok, hai assunto medicine… o qualcosa che non dovevi?’

‘ No.’ rispose lei, ancora.

Il dottore tolse lo stetoscopio e le misurò la pressione. Tutto ok.

‘ Ti è capitato altre volte?’ chiese il dottore.

‘ No.’ ripetè ancora.

Il dottore, con viso grave, fece uscire i genitori e parlò seriamente alla ragazza ‘ Io e te sappiamo cosa hai… vero?’

Lei non rispose, sentendosi a disagio.

 

‘ Hai avuto rapporti?’

Hermione negò fortemente con la testa, arrossendo sul viso.

‘ Beh, allora sei un miracolo vivente, Hermione, perché tu sei incinta.’

 

 

Non era riuscita a dirlo neanche ai suoi genitori, ancora… voleva prima dirlo alla persona che più amava al mondo…Ron.

 

Il gelosone, il golosone e il bellissimo Ron.

Intanto guardava ancora quella brutta faccia da monosopracciglio tutta pasticciata e rise ancora.

 

Ron, risvegliato da quelle dolci risa, guardò allo stesso lato in cui guardava lei e sorrise anche lui ‘ Lo odio…’

 

‘ Non l’avevo capito.’ Rise ancora di più Hermione stendendosi sul letto. Ron le si stese vicino.

‘ Cosa mi volevi dire… prima?’

Hermione girò la testa verso il viso di Ron, sospirò ‘ Nulla di importante.’

 

Inconsapevolmente Ron le mise una mano sulla pancia.

Lei sussultò da quel gesto.

‘ Ti dà fastidio?’ chiese lui, togliendo subito la mano.

N-no. Adesso però è il momento di dirtelo… Ron, ricordi quella sera di ottobre?’

Entrambi arrossirono furiosamente, poi Ron tossicchiò un sì.

‘ Quella sera ti ho amato dall’inizio all’ultimo… ma qualcosa è andato storto.’ Continuò lei, diventando molto seria.

‘ Ti sei innamorata di qualcun altro?’ domandò lui, allarmato.

‘ No.’ disse semplicemente lei, poi si inumidì le labbra ‘ Aspetto un bambino.’

Ron non capì all’istante.

Abbassò il volto, corrugò la fronte, poi la guardò. Aprì e richiuse la bocca come un pesce senza acqua e indicava con l’indice prima lei, poi lui.

Lei annuì.

 

Lui scosse la testa, alzandosi dal letto. Si mise una mano sulla testa e sempre scuotendo la testa aprì la finestra cercando di prendere aria.

La richiuse subito, dato il grande freddo.

Non aveva detto niente, e questo a Hermione faceva male.

 

I-io non ho niente! Non lavoro, non guadagno… come facciamo?’ domandò d’un tratto, sedendosi su una sedia.

‘ E’ questo quello che ti importa?! Il guadagno?! È questo?!’ domandò furiosa Hermione balzando giù dal letto.

Lui non rispose e continuò a guardarla, poi ‘ Non ho nulla da darvi. Come faremo a sopravvivere, me lo dici?’

‘ Non è colpa mia, Ron! E se la mente non mi inganna, in due si fa un figlio.. quindi sei stato anche tu!! ‘

Ron scosse nuovamente la testa e uscì dalla stanza.

 

Hermione guardò il punto dove il ragazzo era scomparso e scoppiò a piangere.

 

Ron corse più forte che potè, facendo spaventare anche mamma Weasley che lo vide scendere come un uragano e dirigersi verso il giardino.

 

Corse fino alla quercia, dove si sedette e,  messa la testa fra le mani, scoppiò a piangere anche lui.

 

Ginny guardava con tristezza quella scena, dalla finestra della cameretta. Non si sarebbe mai aspettata un comportamento simile da suo fratello.

 

Hermione oramai era al limite delle forze, e cercava di sopprimere i singhiozzi tappandosi la bocca col cuscino. E mentre respirava sentiva quell’odore. Il suo odore. Lo stesso odore che la faceva impazzire.

 

Poi sentì una mano sulla spalla.

 

Possente. Ferma. Calda. Credeva fosse Harry, e invece…

‘ Lo terremo.’ Singhiozzò il ragazzo ‘ E nascerà. E noi saremo i suoi genitori. Io non voglio abbandonarti.’

Hermione si girò e lo vide, con le lacrime che gli scendevano veloci sulla guancia e le orecchie e le guance rosse per il freddo invernale.

 

Lui l’abbracciò forte e la baciò ‘ Vi amo.’ Disse, prima che entrambi potessero scoppiare a piangere… ma questa volta di gioia.

 

Beh, che dire? Vi è piaciuta?

Avete visto? Alla fine Ron si sa che è un pezzo di pane. È buonissimo e di certo non poteva abbandonare Hermione in quello stato.

Prossima tappa: Dirlo ai genitori di entrambi.

Cosa ardua e difficilissima.

Aspetto vostri commenti e ringrazio soprattutto HERMIA che mi ha aiutato in questo capitolo. Grazie HERMIA!!

 

E un ringraziamento particolare a:

 

HERMIA: Eh-eh… grazie per l’e-mail e ovviamente la recensione! Dunque, l’idea di mettere incinta Hermione mi è venuta perché mia cugina è rimasta incinta da un cretino che la abbandonata, e lei mi ha detto che a volte ( e sta al 4° mese) si sentono tipo dei piccoli bussi alla pancia… quindi…

 

PIKKY91: certo, harry ha preferito Cho a Ginny… ma adesso sta con Ginny! grazie!

 

ROBBY:  Ah, allora sei una ragazza ^^… cmq, sì anche secondo me Hermione è peccato… ma per quanto è forte e determinata, sono sicura che ce la farà! Ciao e grazie!

 

LILAC: Grazie per la recensione e… non crediate che Ron sia stupido perchè nasconde grandi doti…

 

MIKY BLACK: Ok, allora picchia mio fratello! ^__^ “ grazie per la recensione e ciao!

 

CIAO A TUTTE E ALLA PROSSIMA!!

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Loro sanno... ***


‘ Ragazzi, scendete

‘ Ragazzi, scendete!’ esclamò Molly dalla cucina, la sera.

E una mandria di capelli rossi scese, più Hermione e Harry.

‘ Bene, allora Ron e Harry, voi stendete la tovaglia…Ginny tu metti i bicchieri… Fred e George metteranno i due tavoli assieme….’

‘ Dove troviamo un altro tavolo?!’ domandò Fred cercando l’appoggio del gemello.

‘ Nel capanno degli attrezzi,caro… poi, Hermione tu non ti devi preoccupare… non fare niente…e tu, Charlie…’

‘ Signora Weasley…’ tentò Hermione, avvicinandosi alla madre di Ron.

‘ Dimmi cara.’ Si fermò Molly, carezzando la testa della ragazza.

‘ Ma io sto bene, voglio fare qualcosa…’ insistette Hermione.

‘ Non ti preoccupare, cara. Faccio lavorare questi mascalzoni una volta ogni tanto…tranne per te, Harry caro, tu non sei un mascalzone…’

 

‘ Io non mi voglio sentire inutile!’ borbottò Hermione, oramai in giardino mentre gli altri apparecchiavano e si preparavano all’arrivo degli ospiti: tra cui i suoi genitori.

Ron, in quel momento uscì dalla tana stringendosi in una caldissima giacca.

 

Si avvicinò a Hermione ‘ Che hai?’

‘ Non ho detto ancora niente a nessuno, ma tutti già si comportano come fossi handicappata.’ Protestò lei, avvolta da un cappotto bianco.

‘ Tu non sei handicappata… nascondi in te una creatura che devi difendere non sforzandoti.’

‘ Insomma, Ron, sono solo incinta… non sto per morire!’

 

‘ Ehi, hai sentito bene, fratello?’ domandò Fred rivolto a George.

I due, credendo finalmente in una dichiarazione, si erano messi a origliare dal capanno degli attrezzi. Evidentemente non avrebbero dovuto sentire tutto quello che avevano sentito…

‘ Hermione. incinta?’ domandò serio George, guardandoli di nascosto.

 

‘ Fra quanti mesi nascerà nostro figlio?’ domandò d’un tratto Ron, mentre poggiava una mano sul ventre della ragazza.

 

‘..di Ron?!’ esclamò Fred, guardando il gemello sbiancare.

‘ E noi che credevamo nella dichiarazione! Quelli e due hanno già fatto tutto!’ esclamò indignato George.

‘ Una sola persona può sapere tutto su tutti…’

‘ Nostra sorella.’ Terminarono insieme.

 

Ginny stava ancora posando i bicchieri di vetro sul tavolo, quando venne “rapita” dai gemelli e portata a forza nella loro camera. La fecero sedere su uno dei due letti e poi la guardarono grave.

‘ Tu sai. Noi sappiamo che tu lo sai, sorellina.’

Ginny guardò divertita poi uno, poi l’altro. Poi il sorriso le svanì, notando che nessuno dei due era in vena di scherzare.

 

‘ Ehm… forse non ho capito bene… cosa so io?’ domandò lei perplessa.

‘ Il fatto del giorno. Il fatto di Hermione e Ron.’

‘ Ah! Non lo sapevate? Eh-eh, si sono già dichiarati da un pezzo, a Hogwarts.’

 

‘ Oh, sì, certo. E sono già andati a letto insieme!’ esclamò ad alta voce Fred.

Ginny impallidì, stava per scappare quando George la riprese ‘ Lo sappiamo. Ma tu ci devi dare una conferma…’

‘ Io…non posso…non voglio dirvi niente!’

 

Tutta la troupe Weasley, più la famiglia Granger e Lupin, Tonks,Moody e Fleur, stavano ora cenando ridendo e scherzando tra di loro.

Gli occhi dei gemelli non si staccarono un secondo dal fratello alla fidanzata, mentre pareva loro impossibile che fosse accaduto tutto ciò.

 

‘ Beh, vorrei fare un brindisi.’ Esclamò George alzandosi.

Tutti si alzarono elevando il proprio bicchiere.

‘ A Ron e Hermione, affinché possano vivere bene assieme senza omettere di informare di cose meravigliose tutta la famiglia. A Ron e Hermione!’ pronunciò George in un mezzo ghigno complice con Fred.

 

‘ Ma è meraviglioso!! Ron, perché non mi avevi detto niente, eh?’ la signora Weasley stava sbaciucchiando il figlio e gli stava tirando le guance. Poi Molly passò a Hermione, mentre l’abbracciava affettuosamente.

Janet si avvicinò a Ron e lo abbracciò per far sì che potesse bisbigliargli ‘ Comportati bene.’, poi lo baciò su una guancia.

 

Ron si sentì sprofondare. Aveva detto proprio “comportati bene”? ora sì che la faccenda prendeva vie troppo tortuose.

 

Tonks sorrise ‘ Beh, adesso ci vuole il bacio!’

‘ Bacio, bacio!!’ continuavano a acclamare i commensali battendo le mani sui tavoli. Charlie fischiava con Bill, mentre Fred e George si guardavano ancora complici.

 

Hermione tutto avrebbe voluto, in quel momento, tranne che mettersi al centro dell’attenzione.

‘ No, no! Adesso basta, vi prego! Basta!’ esclamò Ron, facendo zittire tutto il tavolo.

‘ E dai, chissà quante volte l’hai fatto..anche con più passione!’ Fred gli fece un occhiolino ma Ron lo incenerì con lo sguardo benedicendo il cielo che nessuno aveva sentito quelle parole.

 

Dunque il bacio non ci fu.

 

Ginny, assaporando quel gustoso gelato caldo, com’era suo solito, passava in rassegna tutti i commensali.

Fred e George si stavano preparando per la gara dei fuochi d’artificio che ci sarebbero stati.

Lupin parlava con Moody degli ultimi incantesimi di Difesa contro le Arti Oscure. Tonks e Hermione stavano parlando delle ultime novità nel mondo magico, esprimendo opinioni e sensazioni.

Vedeva a volte che Hermione si massaggiava la pancia, ma non si preoccupava più di tanto.

 

Harry, invece, stava parlando con Ron di Quidditch: l’unica cosa che potesse loro interessare. Vedeva suo fratello in che modo buffo aggrottava le sopracciglia, come rideva o come muoveva la bocca per parlare e sorrise immaginandolo papà: immerso da biberon e pannolini, tra borotalco e tutine super minuscole.

Lo immaginò con il bambino in braccio mentre lo faceva ridere o lo giocava un po’, per poi essere sgridato da Hermione che gli diceva che aveva appena finito di mangiare.

 

Sorrise ancora di più immaginando tutto il rigurgito addosso del fratello. Si mise una mano sulla bocca per sopprimere ancora quelle risa.

‘ Tu mi sta ascoltando?’ protestò Fleur guardando la rossa.

Ginny si voltò verso lei, sempre sorridendo ‘Sì, Fleur, stavi dicendo?’

 

Era già passata la Mezzanotte, e ora Fred e George si stavano imbizzarrendo a lanciare fuochi d’artificio, mentre tutti li osservavano seduti in giardino.

 

Ginny si avvicinò alla madre ‘ Mamma.’

‘ Oh, ciao tesoro. Belli quei fuochi, eh? Ah, se solo fossero entrati al Ministero, però… dimmi.’

‘ Sei felice per Ron?’ Ginny le si sedette accanto.

‘ Eccome! ‘

‘ Quindi, ti piace Hermione…’

‘ Hermione mi piace fin da quando è venuta per la prima volta alla Tana. Sempre cordiale, gentile, disponibile. L’opposto di Fleur.’

Le due si voltarono verso Bill e Fleur che ora si tenevano la mano, sorridendo come degli ebeti.

Molly ebbe un brivido di schifezza ‘ Tutta bellezza e niente cervello.’

 

Ginny ridacchiò, poi si fece seria ‘ Mamma, tu mi dicesti al mio tredicesimo compleanno che se avessi dovuto dirti qualcosa, te lo dovevo dire…’

Molly annuì.

‘ Mamma… Ron… insomma… sai, Hermione…’

‘ Non capisco dove vuoi arrivare..’

‘ RoneHermionesonoandatialettoinsiememaoraHermioneèincintaenonsacomedirvelo!’ disse tutto d’un fiato.

‘ Aspetta, aspetta… Ron e Hermione: solo questo ho capito.’

 

Ginny sbuffò spazientita e decise che doveva trovare un’altra soluzione.

Sì, ma quale?

 

Hermione era stesa su una sdraio a guardare il cielo, mentre Ron le era vicino ‘Come ti senti?’

La ragazza sorrise ‘ Già ti preoccupi?’

‘ E’ tutta colpa mia… non…avrei dovuto chiederti di rimanere con me, quella sera.’ Sospirò Ron.

Hermione si voltò di scatto ‘ Sei deluso?’

N-no. ma ora ti ho masso in brutto guaio…’

Hermione negò con la testa e lo baciò ‘ Ce la faremo. Riusciremo a dirlo.’

‘ E se ci abbandoneranno?’

‘ Tireremo avanti.’

‘ Io voglio il meglio per mio figlio, Herm. Non voglio vederlo soffrire.’

Hermione lo accarezzò ‘ Per ora è già tanto felice che tu l’abbia accettato. E questo per lui è già molto.’

Ron sorrise e la baciò nuovamente.

 

Avrebbero fatto un passo alla volta. Con tranquillità.

Ma le cose, andranno per il verso giusto?

 

E anche questo chap è terminato. Forse risulterà un po’ insulso e noioso, ma avevo bisogno dei gemelli per poi scrivere il prossimo chap. Ditemi com’è o cosa ne pensate… se vi piace, se non vi piace….

Potete darmi anche dei suggerimenti, se volete.

Ringrazio ancora una volta HERMIA, e in particolare:

 

VIRCKISS: grazie, mi hai lusingato! ^^

 

SIJAY: aggiornato abbastanza presto? ^__- ciao e grazie.

 

ELLY: allora siamo in due! Anche io amo Ron!! Ah..se esistesse davvero un ragazzo così!! *__*

 

NILD3: beh, spero di aver aggiornato presto! Ciao!

 

HERMIA: purtroppo è vero, ed ha solo 17 quasi 18 anni. È per lei che mi è venuta l’idea di Hermione. Grazie Hermia, del tuo consiglio!!

 

LILAC: fammi contare…mhm..1,2,3,4… anche tu ami Ron?! TUTTE AMIAMO RON!!! *__*

 

FRANCESKINA: graaaazie!! Mi hai commosso TU scrivendo quella recensione!! Ho i lacrimosi…grazie!!

 

MIKY BLACK: grazie, continuo! Eh-eh… anche perché non voglio andare sul patibolo..^__^

 

PIKKY91: Anche io abbasso l’annaffiatoio ambulante (bel soprannome) e il monosopracciglio!!! RON&HERMIONE 4EVER!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Paura in infermeria ***


La figura di una ragazza con un po’ di pancia apparve riflessa sullo specchio

La figura di una ragazza con un po’ di pancia apparve riflessa sullo specchio.

Oramai era evidente, non lo poteva più nascondere.

 

Quel giorno sarebbero dovuti andare dal preside i suoi genitori e i genitori di Ron, convocati, appunto, una settimana prima.

 

Si guardò di profilo e proprio notò che la pancia era ingrandita a vista d’occhio.

 

Cercava spesso di nasconderla, cingendola con un braccio o coprendola con dei libri, ma tutti oramai sapevano..

 

Sì, anche i suoi genitori…

 

FLASHBACK

 

Hermione e Ron si misero vicini, di spalle al caminetto. Ron cominciò schiarendosi la voce ‘ Io e Hermione abbiamo qualcosa d’importante da dirvi.’

 

Tutti, ma proprio tutti erano schierati intorno a loro, seduti su divanetti o sul tappeto.

‘ Hermione aspetta un bambino.’ terminò il rosso, abbassando il viso.

 

Silenzio totale.

 

Troppo silenzio.

 

Poi la signora Granger si tappò la bocca scoppiando a piangere spudoratamente singhiozzando di qua e di là mentre veniva consolata dalla signora Granger ‘ Bravo, Ron. Hai avuto un compito molto arduo. Hai aiutato la tua migliore amica a dire la verità.’ Disse lei, mentre cercava di calmare la signora Granger.

 

Thomas scuoteva la testa borbottando mentre le labbra si erano curvate in una smorfia di disapprovazione.

 

Tutti avevano il fiato corto e si guardarono.

 

‘ Chi è il padre?’

 

Quella frase risuonò nella stanza come un tuono. Tutti aspettavano una risposta.

Ginny, sentendo l’aria appesantirsi, si alzò ‘ Beh, buonanotte… waa… ho un sonno! A domani!’

 

‘ Tu sai.’ Singhiozzò ancora Janet, mentre si asciugava il viso con un fazzoletto ‘Tu…lo sai.’

 

Hermione si sedette. Non si sentiva tanto bene. Harry le si mise accanto mentre le metteva una mano sulla spalla.

 

‘ Voglio sapere… CHI E’ QUESTO MALEDETTO PADRE??’ urlò il signor Granger, rosso dalla furia in faccia, ora teneva i pugni stretti.

 

Hermione era sussultata a quell’urlo, così come anche Fleur che era tra le braccia del suo Bill.

 

Ron alzò molto lentamente il volto… guardò il padre di Hermione ‘ Io.’

 

‘ IO TI UCCIDO!!’ urlò Thomas scaraventandosi sul ragazzo, mentre i gemelli, Arthur, Bill e Charlie lo fermarono giusto in tempo.

 

‘ Come hai potuto?’ sibilò la signora Weasley avvicinandosi piano al figlio ‘ Come hai … POTUTO??!!’

 

‘ Beh, credo che adesso basta con queste urla… ANCHE IO ASPETTO UN BAMBINO!!’ urlò Fleur, isterica.

 

Hermione sorrise pensando a quella sera… così…spaventosa… così inaspettata.

Forse sembrava stupido il “sorridere”, ma in quel momento sembrava l’unica cosa che potesse fare per “tirare avanti”.

 

Non aveva mai sentito il padre urlare così… neanche contro la mamma, quando litigava.

La cosa che le fece sussultare di più il cuore, però, era che ora quasi odiava Ron.

 

Non poteva perdonargli la farsa.

E anche con lei, il padre non era più lo stesso.

 

Ron era ancora in punizione: la signora Weasley gli aveva chiuso a chiave la Tornado e ora non poteva né allenarsi né, dunque, partecipare ad alcuna partita.

 

In estate, invece, gli aspettava la pulitura del giardino da tutti gli gnomi.

Povero Ron.

 

Ron scese a due a due la scala che lo conduceva all’atrio maggiore: quello d’ingresso, dove li aspettava i genitori di Hermione e quelli suoi.

 

Vide Janet sorridergli e andargli incontro abbracciandolo: lei era l’unica affettuosa con lui, in quel momento.

Vide il signor Granger, invece, dritto e freddo mentre si guardava attorno (non era mai stato a Hogwarts).

 

Sua madre e suo padre, invece, stavano parlando con Argus Gazza.

 

Intanto, scese Hermione. Stava scendendo gli ultimi gradini molto piano, per paura di inciampare e mentre faceva ciò, un quartetto di ragazzine presumibilmente del quarto anno, le scesero di fianco parlando coprendo la bocca e indicandola.

 

Stavano parlando di lei. E a Hermione venne una fitta allo stomaco molto dolorosa.

 

Quando arrivò, la madre l’abbracciò forte forte sussurrandole ‘ Fregatene di quello che la gente pensa, Ron ti sarà accanto.’

Hermione annuì trattenendo una lacrima tirando su col naso.

Poi il padre le mise una mano sulla spalla ‘Dai, andiamo.’

 

Raggiunsero Molly e Arthur che scongiuravano ancora Gazza, il custode, ‘ La prego, signor Gazza! ‘ esclamò ancora una volta la signora Weasley congiungendo le mani a di preghiera.

 

Allora Arthur si voltò ‘ Abbiamo una bella e una brutta notizia. La brutta è che Silente non c’è e la McGranitt neppure (?__?”) … e la “bella” è che Piton ci aspetta nel suo ufficio…

 

Ginny, proprio in quel momento, stava passando davanti il Ritratto della Sala Comune di Serpeverde.

 

Perché?

 

Beh, doveva incontrare Zabini.

 

E lui non si fece attendere, con quel sorriso che nessuno dei Serpeverde aveva, le si avvicinò ‘Ciao Ginny.’

‘ Ciao Blaise, eccoti il libro.’

‘ Te la sei scampata bella ieri, eh?’ sorrise lui prendendo il libro.

 

Ma notò che la ragazza non lo stava seguendo. Stava pensando ad altro.

Si voltò per osservare anche lui l’oggetto dei desideri di Ginny e vide…

 

‘Malfoy? Ehi, Ginny, che hai, ti piace Malfoy?’ ridacchiò il moro.

Ginny parve risvegliarsi, poi aggrottò le sopracciglia ‘ Chi? Quel biondino non-mi-toccare-che-sono-purissimo Malfoy?! Tzè!’

 

‘… comunque…’ continuò poi la rossa ‘ come mai non ha fatto vedere in giro la sua “bella” faccia da strafottente? Si era perso per la vostra sala comune?’

 

Blaise non riuscì a trattenere un’altra risata ‘ No… ha trascorso le vacanze natalizie con suo zio…in Germania.’

 

‘ Oh…peccato, speravo fosse morto… sarà per un’altra volta.’ Ginny alzò le spalle, e facendo scoppiare nuovamente a ridere Zabini, che salutandola, le scoccò un bacio sulla guancia…come faceva sempre.

 

Appena Malfoy notò che la Weasley se n’era andata, andò vicino al cugino che ora stava riponendo il libro nello zaino. ‘U-lalà..mio cugino si è innamorato della babbanofila. Bella questa!’

 

‘ Innamorato no, ma almeno non la disprezzo come fai tu.’ Gli intimò, andandosene.

 

Malfoy rimase lì, con la borsa appena alla mano e ripensò a quello che il cugino gli aveva detto…

 

Eppure lui voleva gridarlo a tutta la scuola: lui non odiava Ginevra Weasley…. Lui la odiava solamente perché sapeva che non sarebbe mai stata sua… lui ne era follemente irrimediabilmente innamorato….

 

‘ Le ripetiamo che se nostra figlia può procurare problemi per il normale andamento giornaliero delle lezioni, noi siamo pronti a ritirarla dalla scuola finchè il bambino non sarà nato!’ ripetè con esasperazione la signora Granger cercando l’appoggio morale del marito.

 

‘ E io le ripeto,’ sibilò Severus senza scomporsi ma con quel sorrisino da “tanto-vincerò-io-tu-che-sei-babbana-non-vali-nulla” ‘ Che non basta. I due hanno trasgredito la legge più importante e più conosciuta in tutta la scuola. E le confido, signora Granger, che sua figlia si è irrimediabilmente danneggiata da sé il giorno stesso in cui ha fatto conoscenza con Potter e Weasley.’

 

I genitori di Hermione e Ron ammutolirono.

‘ Non c’è il preside, però, e lei è solo un docente.’ Disse la signora Wesley, dato che i mariti non accennavano a farsi avanti perché troppo impauriti da quei capelli così oleosi e appiccicaticcia e quel naso che faceva concorrenza al treno più lungo del mondo.

 

‘ Io sono solo un docente? Allora non ha ben chiara la situazione, vero signora Wealsey? Forse non ha capito che suo figlio è andato a letto con una ragazza trasgredendo la regola n.1 della scuola… ma lei, forse, non se ne rende conto…’

 

‘ Noi ce ne rendiamo perfettamente conto, professore, ‘ cominciò ora arrabbiata la signora Granger, posizionandosi meglio la borsetta ‘ E le abbiamo chiesto perdono, ma…’

 

‘ Non c’è più tempo per le scuse…’ le intimò fermo Piton, compilando già il documento di espulsione dalla scuola mentre Hermione piangeva a dirotto.

 

‘ E lei ce l’ha detto già!! Miseriaccia!!’ esclamò la mamma di Hermione, poi si piegò sulla scrivania per farsi sentire meglio ‘ Ma forse non ci ha detto che lei non comanda un bel nulla qui, vero? Silente comanda! E se non c’è il preside si chiede aiuto alla professoressa della casa di appartenenza: la professoressa McGranitt. Ho studiato tutto, sai Severus, e so anche tutto su di te.’

 

Severus ingurgitò. Lui la conosceva.

Oh, certo che la conosceva. Era la sua vicina di casa, quando aveva 15 anni.

 

Lei le chiese un giorno, dove sparisse per tutto l’anno. E lui le spiegò tutto su Hogwarts, sulla magia.

 

Lei ne rimase incantata. Janet, da giovane, era una ragazza molto dotata ma soprattutto molto bella.

 

E allora, vi starete chiedendo,  perché ad un certo punto l’ha odiata così tanto.

 

E gli anni tornano indietro, esattamente la notte delle stelle.

 

Alla spiaggia avevano organizzato un party. Ognuno doveva andare accompagnato col sesso opposto.

 

E Severus pensò subito a Janet.

Arrivò davanti la porta con un piccolo mazzo di fiori di campo, vestito con smoking e i capelli neri lunghi, tutti appiccicati lungo la faccia.

 

Prese coraggio e bussò. Aprì a suo parere una Veela. Una ragazza dai lunghi capelli color oro a boccoli gli si presentò davanti, con una gonna e il pezzo di sopra di un bikini azzurro.

 

Quando lo vide, sorrise ‘Ciao Severus.’

‘ Ciao Janet, mi chiedevo, vuoi venire al party con me stasera?’

 

Lei lo guardò pietosa ‘ Mi dispiace… ma ci vado già con Jason…’

 

E difatti, un ragazzo alto e muscoloso, fece capolino dietro la minuscola corporatura di Severus mettendolo in ridicolo davanti a tutti i passanti.

 

Ecco perché la odiava e la odia tutt’ora. Aveva preferito Jason, a lui.

 

Ecco perché odiava anche Hermione, perché era terribilmente somigliante alla madre: in tutto e per tutto.

 

In quel momento arrivò Silente, col suo solito sorriso ‘Oh, buongiorno!’

 

Tutti si alzarono salutando il preside.

 

‘ Non avete mancato al mio appuntamento e vi ringrazio molto. Severus vi ha già fatto assaggiare le cioccorane?’ si rivolse ai Granger che si guardarono sbigottiti, per poi negare.

‘ Ah davvero? Beh, sarà magari per un’altra volta. Allora…’ il suo sorriso scomparve quando però ricordo la causa di quell’incontro: Hermione e Ron l’avevano profondamente deluso…

 

‘ Oh, Malfoy, qual buon vento!’ esclamò Ginny attraversando il cortile esterno e dirigendosi verso la panchina su cui il biondo era seduto.

 

E lui le  guardò il corpo: così perfetto, così sensuale… così… da mordere.

Si diede uno schiaffo mentale e continuò, ignorandola, a leggere.

 

‘ Ohi laàaaa!! Malfoy…ci sei? Blaise mi ha detto che eri partito per la Germania…è vero?’ domandò la rossa, stando sempre “30 metri” di distanza da Malfoy, per paura di essere contagiata dalla sua ignoranza.

 

Naa…’

‘ No?! Ma allora Blaise mi ha mentito!!’

‘ Sì, stupida, sono andato in Germania.’ Sbuffò Draco, non staccando gli occhi dalle pagine del libro.

‘ Ah… e hai incontrato belle ragazze?’ domandò lei, mettendosi innocentemente un dito sulle labbra, gesto che fece impazzire Malfoy.

‘ Certamente più belle di te, sì.’ Ghignò Draco, che ora le osservava quelle labbra così rosse, e morbide, e piene…

‘ Lo sai? Le tedesche hanno tutte i baffi, e si lavano ogni quattro giorni!’ esclamò Ginny cercando di suscitare delle risa di Malfoy.

‘ Record per una Weasley lavarsi ogni quattro giorni?’

Ginny si stancò ‘ Ehi, guarda, che io profumo come una rosa!’

‘ Se! Buttata nella spazzatura.’

‘ Ah davvero?! Adesso ti faccio vedere io!’ e così dicendo gli schiantò in faccia un pugno di terreno.

 

 

Hermione era seduta da solo sotto il salice, cercando di leggere un libro.

 

Un enorme libro.

 

In realtà, stava leggendo sempre la stessa frase ( Una tribù ) da un’ora o due.

La mente non riusciva a rilassarsi come avrebbe dovuto.

In fondo, Silente li aveva perdonati!

 

Aveva detto che però avrebbero ricevuto entrambi una punizione… beh, non proprio entrambi…insomma, Ron doveva andare ogni pomeriggio nello studio di Gazza cercando di pulirlo, una buona volta.

 

Silente l’aveva detto scherzando, ma lui l’aveva presa sul serio quella punizione.

 

‘ Tutto, tranne che cacciate Hermione da Hogwarts.’ Aveva detto in modo da far commuovere tutti (tranne Piton che stava sbuffando in continuazione.)

 

lo amava così tanto.

 

Lo amava da sempre, e l’avrebbe amato per sempre.

 

‘ Ehi, mamma Granger!’

Hermione alzò il volto ‘ Ah ora non sono più “so-tutto-io-Granger?’

 

Era Nott, uno degli scagnozzi di Malfoy ‘ No, almeno, tra i serpeverde!’

 

‘ E chi sarei io, tra i Serpeverde?’ domandò lei, maledicendosi, dopo, per la domanda fatta.

 

‘ Beh, sei la stuprata, la violentata, la facile da portare a letto. Da quando perfino un Weasley ci è riuscito!’

 

‘ Ron non mi ha violentata!!’ urlò lei, buttando il libro verso destra.

 

‘Oh, questo è quello che pensi tu, mia cara. Ma adesso, è senza rancori anche se sei incinta. Se adesso si comporta da bravo e tenero pre-papà, quando nascerà quella bestiolina, perché da una babbana e un babbanofilo che vuoi che esca, lui ti abbandonerà e troverà un’altra con cui divertirsi.’ Poi sorrise maligno ‘ Sempre che non lo stia facendo ora, in questo preciso istante, mentre tu, ingenua, credi che stia scontando la punizione…’ e detto questo le si era avvicinato, toccandole il fondoschiena.

 

‘ Brutto schifoso, porco!’ sibilò lei, sputandogli addosso.

 

Lui la guardò divertito, la spinse e le fece colpire la schiena contro il tronco dell’albero.

 

Poi le si sedette addosso ‘ E adesso, lascia che mi diverta un po’ io…’ rise, mentre cominciava a sbottonarle la gonna.

 

Ma lei fu più forte e lo spinse nel lago, e lui se la portò appresso.

 

Essendo maschio e più forte, la spinse verso il fondo tenendole la testa sott’acqua.

E quei pochi secondi che riusciva a salire a galla, lei urlava aiuto.

 

‘ Sì, ma forse non sai…’ rise Malfoy, poco più in là a Ginny.

‘ AIUTO!!’

 

Ginny sbiancò ‘Ehi, hai sentito?’

Malfoy tese ancora l’orecchio e sentì nuovamente lo stesso urlo.

 

Subito corse e li vide. ‘ Brutto farabbutto!!’ urlò Malfoy buttandosi nel lago, sferrando un cazzotto a Nott e facendolo svenire, prese la ragazza, oramai priva di sensi, e la portò a riva.

 

‘ Perché non c’è mai Harry nel momento del bisogno?!’ mugolò Ginny, mentre correva verso il biondo e la bruna.

 

E si scioccò: Hermione era pallidissima, e sulla faccia apparvero delle macchie viola.

‘ Sta soffocando!!’ urlò Ginny.

Malfoy la prese in braccio e la portò correndo in Infermeria.

 

Dopo poco, Hermione era stesa su un letto dell’Infermeria, immobile e attaccata ad una strana macchina che né Malfoy né Ginny conoscevano.

 

Malfoy era fuori e passeggiava avanti e indietro.

Arrivò Ron come una furia e senza neanche attaccare Malfoy, entrò in Infermeria nel momento stesso in cui uscì Ginny che si avvicinò lentamente a Draco.

 

‘ Rischia di perdere il bambino…’ sussurrò.

Mafoy abbassò il volto ‘Mi dispiace…’

‘ Tu hai fatto tanto e io non me lo sarei mai aspettato.’ Disse Ginny, prima di scoccargli un semplice bacio a stampo sulla bocca ‘Grazie…’

 

Come avrete capito, questo capitolo era quasi completamente dedicato a Ginny e Malfoy.

Ho lasciato poco spazio a Ron/Hermione anche perché ne ho parlato per capitoli di seguito…

Aspettatevi nel prossimo capitolo di tutto.

 

Mi dispiace un sacco per il bambino, ma seriamente Hermione lo sta per perdere. Ha ricevuto molte botte sott’acqua e stava soffocando.

 

Voi vorreste che nascesse il bambino, sì o no?

 

Aspetto vostri commenti e opinioni!

Ringrazio in anticipo e in particolare a:

 

NILD3: Grazie!!

 

ELLY: ho aggiornato il più presto possibile…cmq… ANCHE IO AMO RON!!! *__* ( se hai l’e-mail ti mando delle foto fantastiche di lui.. contattami!! )

 

FEDEHERMY: grazie per il consiglio…certo che non mi sono arrabbiata con te! Eh! Per così poco?! ^^

 

FRANCESKINA: Eh-eh… lo so… il mio record però lo devo ancora raggiungere!^_^”

 

PIKKY91: anche io ho letto quella fanfiction… era comico/demenziale se non erro..molto bella.

 

LILAC: Da due geni come Fred e George che ti aspettavi? XD

 

ROBBY: già. A volte vorrei anche io una mia gemella per essere complice…

 

MICKY BLACK: Grazie e ancora grazie per i complimenti!!

 

HERMIA: te lo dico io! SONO DOLCISSIMI!! Ron e Hermione… suona così bene, vero? Altro che Harry/Hermione.. bleah!...non per dire ma… sono troppo simili e non litigano mai… invece con Ron… l’amore non è bello se non litigarello! Grazie per la recensione e baciotti anche a te.

 

 E CON STASERA ABBIAMO FINITO. A DOMANI, CIAO!!!

Ps sempre se non riesca a finire un altro capitolo entro mezzanotte… mhm… non vi anticipo nulla e non vi prometto nulla!! Perciò… BUONANOTTE E SOGNI D’ORO!!

 

 

 

 

  ridacchiò il moro.

, ti piace Malfoy?'do.  che nessuno dei Serpeverde ha. reghiera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Benvenuta Emily ***


Ron entrò nell’Infermeria, girò il volto verso destra e vide un letto occupato

Ron entrò nell’Infermeria, girò il volto verso destra e vide un letto occupato.

 

L’unico letto occupato.

 

Occupato da un angelo.

 

Hermione era stesa con le coperte fino allo stomaco, le braccia fuori e non aveva più la divisa scolastica che adesso faceva posto ad una camicetta da notte completamente bianca e semplice.

 

Bianca e semplice come la sua anima.

 

Prese una sedia senza far rumore e le si sedette accanto.

 

E cominciò a guardarla.

 

Quelle labbra che ora erano distese tranquillamente lo facevano rasserenare sempre, quei capelli a boccoli, troppo difficili da pettinare, erano sparsi sul cuscino asettico.

 

Ma il viso non era più quello.

 

Non aveva più quelle guance rosse di cui lui impazziva, o quel sorrisetto da so-tutto-io.

Non aveva più quella massa di libri tra le braccia e dietro la schiena.

 

Era indifesa.

 

Era indifesa anche quando quel lurido di Nott ha cercato violentemente di stuprarla.

 

Era indifesa perché da sola.

 

E lui non avrebbe dovuto abbandonarla, mai!

 

Doveva sapere che stava al sicuro, nel castello.

 

Magari nel suo paradiso che è la biblioteca.

 

Ma difesa.

 

Avrebbe voluto spaccare il muso a tutti, anche a Malfoy.

 

Anche se sapeva che gli doveva la vita della sua amata, lui lo odiava.

 

Odiava Nott, Harry, i suoi genitori, il papà di Hermione, i professori, il preside… tutti.

 

Tutti, in qualche modo l’avevano ferita.

 

Avevano ferito qualcosa di puro e di altamente intoccabile.

 

Sapeva di odiare anche se stesso.

 

È stata sua la colpa se ora Hermione era incinta.

 

Se ora le persona la guardavano bisbigliando.

 

Se ora è costretta ad indossare abiti pre-maman durante il pomeriggio invece di magliette strette o jeans a vita bassa.

 

Era tutta colpa sua.

 

Una macchietta da piccola diventò media, sul lenzuolo del letto: un grosso lacrimone era scappato dagli occhi di Ron… e da lei partirono una miriade di tante altre.

 

Finchè non si ritrovò con la testa affondata tra il collo e la spalla della ragazza inerme, singhiozzando e chiedendo scusa.

 

Ginny era seduta fuori l’Infermeria.

Madama Chips aveva premuto affinché lei non potesse entrare.

 

Ripensò a quello che pochi minuti prima aveva fatto e si morse il labbro… non avrebbe dovuto farlo.

 

Baciando Draco aveva sistematicamente ferito Harry, che in più non li aveva visti, per sua fortuna.

 

E si maledisse mentalmente pensando ancora che aveva fatto molto male a lasciarsi andare.

 

Per tutto quello che Harry aveva passato…

 

Non lo meritava.

 

Ma era già da un po’ di tempo che i suoi baci non le procuravano più quei dolcissimi brividi dietro la schiena.

 

Era già da un po’ di tempo, in effetti, che Harry si faceva vedere molto raramente.

 

E, come si dice spesso, parli del diavolo… e spuntano le corna!

 

‘ Harry! Dove sei stato?!’ esclamò arrabbiata Ginny, avanzando verso il moro.

‘ Sono stato… beh…’ cominciò lui, guardandosi attorno come per cercare uno spunto da un oggetto o da un quadro qualsiasi.

 

‘Non mi dire che eri all’allenamento!’ esclamò ad un certo punto Ginny, non trattenendosi più.

‘ Scusa eh! Ma io mica prevedo il futuro! Che ne sapevo che Nott avrebbe..’

‘ Non m’importa! Harry, lo sai tu meglio di me, che ti stai uccidendo col Quidditch solo perché vuoi dimenticare Sirius!’

 

‘ E anche se fosse?!’ urlò Harry.

‘ E anche se fosse?! Avevamo promesso a Hermione che saremmo stati con lei! E invece era sola!’ urlò di rimando Ginny.

‘ E tu dov’eri?’ domandò ad un certo punto Harry.

 

Ginny aprì e richiuse la bocca… poi mise il broncio ‘ Con Malfoy.’

‘ E che ci stavi a fare con Malfoy?!’

‘ Stavamo discutendo! E poi a te che te ne frega? Almeno Draco l’ha salvata! Ora, per colpa tua, e nostra, Hermione perderà il bambino!!’ esclamò ancora Ginny scoppiando a piangere.

 

Harry rimase di stucco ‘C-cos-

‘ Sì, hai sentito bene. Ha detto Madama Chips che c’è la percentuale del 20% che il bimbo riesca vivo, contento?’

‘ Ma sei pazza, Ginny, o cosa? Ti stai comportando da scema con  me.’

Ginny lo guardò ‘Non avrei mai creduto che riuscissi ad odiarti tanto, Harry.’

 

‘ Ah, adesso mi stai odiando?! Ah! Bella questa, io..’

 

Il dialogo fu interrotto da Ron, che uscì dall’Infermeria bianco come un cencio ‘ Vi sembra il momento di litigare?’ domandò lentamente facendo pesare le parole come massi.

 

Dopodiché stancamente Ron si accasciò a terra, seduto. Ginny gli andò vicino ‘ Ron, come va?’

Il fratello la guardò ‘… la macchina ha incominciato a fare un suono monotono… e madama Chips mi ha fatto uscire… sembrava scossa… ha mandato un gufo ad un Medimago.’

 

‘Oh, Ron!’ Ginny l’abbracciò forte, e lui, stringendosi a lei, scoppiò nuovamente a piangere.

 

Harry gli si mise vicino ‘ Vedrai, andrà tutto per il meglio.’

 

Sì, tutto per il meglio…

 

Ma a chi voleva prendere in giro?

 

Il 20% è una percentuale bassissima… e Harry giurò vedere una piccolissima luce vicino Ron, guardò meglio… strabuzzò gli occhi.

 

‘ Hermione…’

 

Ginny e Ron lo guardarono ‘ Che c’è Harry?’ domandò Ginny, guardandolo stranita.

 

Harry indicò la figura vicino a Ron ‘ Hermione..’

 

Ron e Ginny si voltarono… non c’era nessuno.

 

La figura a forma di fantasma aveva una grande camicia da notte e teneva in braccio un bambino dolcissimo che gorgheggiava.

 

La ragazza si mise un indice sulla bocca, facendo zittire Harry ‘ Non sono Hermione, ma lei è Emily.’ Il fantasma indicò la bambina neonata ‘ Nascerà… vive dentro Hermione, vive.’

 

Ginny e Ron guardarono Harry, perplessi ‘Harry, ti senti bene?’

 

Emily…’ sussurrò Harry.

 

Il fantasma scomparve.

 

Madama Chips uscì dall’Infermeria ‘ Signor Weasley…’

Ron si alzò di scatto ‘ Sì?’

‘ Entri.’

 

Madama Chips seguito da Ron si avvicinarono a Hermione, ancora svenuta.

C’era un Medimago, che visto Ron cominciò a parlargli ‘ Signor Weasley, in pieno possesso delle sue facoltà deve decidere..tra la vita della ragazza e la vita del bambino.’

 

‘ Ron! Ehi, Ron, ma ti sembra il caso di russare tanto?!’  Ginny lo scosse un pochino.

Ron aprì le palpebre e si ritrovò poggiato, seduto a terra con la testa inclinata verso destra.

 

Mugolò un “ahia” quando decise di alzare la testa.

Si mise una mano sul collo e strizzò gli occhi per il dolore.

 

Il dolore apparve più lancinante quando Ginny gli saltò addosso piangendo di felicità ‘ E’ viva!!! Sono vive!!!’

 

Ron non capì…poi schiarì un po’ le idee con un grosso sbadiglio.

‘ E’ femminuccia, Ron!! E’ viva! Sta benissimo!’ esclamò ancora Ginny.

 

Ron ridendo si catapultò in Infermeria dove vide  Hermione che ora era seduta e sgambettava con le gambe. Le corse incontro e l’abbracciò forte forte.

E insieme scoppiarono a ridere e a piangere contemporaneamente.

 

E Ron la baciò per così tanto tempo, che a confronto al guinness dei primati, era molto di più.

 

                                    /////////////

ULTIMO CAPITOLO: BENVENUTA EMILY.

 

Ron guardava a terra prima a destra, poi a sinistra. Scosse un po’ il cespuglio.

 

Era così tanto sudato che sembrava essere uscito appena dalla doccia.

 

‘ Ehi,Ron!’ lo chiamò la sorella che ora era comodamente seduta sul prato con Hermione mentre guardavano le mille tutine che amici e parenti avevano regalato ‘ Mi sembra di aver visto un gnomo lì’ e indicò il cielo, prendendolo in giro.

 

E il povero rosso alzò o sguardo, suscitando le forte risa delle ragazze.

Ah-ah.’ Esclamò senza tono Ron, ironicamente, rincominciato a perlustrare il terreno.

 

Più in là, Harry si era offerto di aiutare il suo migliore amico ‘ Il sole mi sta cucinando la schiena, Ron. Ne vuoi un pezzo?’ cercò di sdrammatizzare.

 

‘ Sì, ma non aggiungere la maionese che non mi piace.’ Disse di rimando Ron.

 

Il sole di quell’afoso Luglio era davvero forte e si ergeva a picco sui due ragazzi, mentre Hermione e Ginny si trovavano all’ombra. La prima con un pancione enorme, e la seconda con circa una trentina di tutine sulle gambe: tutte rigorosamente rosa.

 

Alcune avevano la scritta “Buona la pappa”, altre “Io sono Emily e mi devi portare rispetto”, oppure “Sono la Mascotte di Hogwarts” e via dicendo.

 

Hermione rivolse lo sguardo al cielo azzurro.

 

Azzurro come i suoi occhi.

 

Azzurro come la sua anima.

 

Si sentì un po’ triste ripensando agli anni addietro.

 

Difficili. Difficilissimi.

 

Nott era stato espulso da Hogwarts ed era stata avvisata la sua famiglia dell’accaduto, ma non per questo Hermione si sentiva meglio.

 

Aveva spesso degli incubi, in cui appariva completamente nuda davanti a Nott e sussurrava ‘ Fammi quello che vuoi.’

 

A volte sognava Ron urlarle ‘ E adesso sai che ti dico?! Veditela da sola con Nott, se ti piace tanto!’

 

E ogni santa mattinata, lei si ritrovava completamente sudata e piangente.

 

Sorrise quando sentì un calcio da parte della bimba.

 

Ginny la notò e sorrise anche lei, ricordando a quando Ron sentì per la prima volta sua figlia scalciare…

 

FLASHBACK..

 

‘ Ehi, Ron, vieni qui.’ Sorrise Hermione che era seduta su una poltrona color rubino, davanti al fuoco della Sala Comune di Grifondoro.

 

Ron ubbidì e le si sedette accanto.

 

Lei gli prese dolcemente la mano e gliela fece appoggiare sulla pancia.

Ron la guardò dubbioso, poi lo sguardo divenne di terrore ‘ Che succede?’ domandò allarmato.

 

Ginny, che era seduta davanti a loro, ridacchiò.

 

‘ La tua bambina è sanissima e calcia come una matta.’ Sorrise Hermione, accarezzando la guancia del ragazzo.

 

Anche Ron sorrise e da quella sera, dalla sera stessa in cui capì che lei c’era e sarebbe stata una persona importante per lui, cominciò a discutere col pancione, cosa che faceva morire dal ridere ad entrambe le ragazze.

 

Hermione ebbe una fitta alla pancia.

 

Aggrottò le sopracciglia.

 

Un’altra fitta.

 

Aveva deciso di dirlo a Ginny, aveva voltato il viso ma una fitta più forte la fece piegare in due.

 

Si portò la mano alla pancia, urlando.

 

‘Hermione!! Hermione!! Ron, Harry correte: Hermione sta male!!’ urlò Ginny in preda al panico.

 

Harry guardò Ron, Ron guardò Harry.

 

Tutti e due bianchi come cenci.

 

‘ Venite!!’ urlò ancora Ginny.

 

Ron corse vicino a Hermione che era ancora accasciata a terra, tutta sudata ‘ Hermione, calmati, che sta succedendo?’

 

Ron lo guardò molto male ‘Ma che domande?! Sto partorendo…Ah!!!’ urlò ancora, tenendosi la pancia.

 

‘ Si sono spaccate le acque!’ indicò Ron a Ginny ‘ Dì a mamma che si sono divise le acque!!’ urlò dopo alla ragazza che stava correndo verso l’entrata della Tana.

 

Ginny entrò con fiatone nella fresca casa e si diresse dalla madre che stava cucinando ‘Mamma!!’

 

Molly per lo spavento fece volare un mestolo, ma con un minimo segno lo fermò e lo fece levitare fino alla sua mano.

 

‘ Dimmi cara.’

 

‘Mamma!! Hermione sta per partorire! Si sono rotte le acque!’

 

La signora Weasley la guardò come per cercare in lei qualche noticina di falsità, poi notò che era tutto vero.

 

Mollò mestoli e pentoloni ‘ Ginny, tu vai a telefonare i genitori di Hermione, corri!’

 

Ginny ubbidì.

 

Molly si diresse velocemente fuori casa, nel giardino, e trovò Hermione stesa con Ron alla sua destra e Harry alla sinistra che le tenevano la mano e dicevano ‘Soffia, Soffia…’

 

‘ Mamma, oh santo cielo… si sono divise le acque!’ esclamò Ron.

 

‘ Si sono rotte, non divise, rotte!’ lo corresse Molly, avvicinandosi a Hermione.

 

Le si sedette accanto e con un panno che aveva con sé cominciò ad asciugare il sudore sulla fronte a Hermione ‘ Allora, tesoro, ci siamo. Devi respirare forte forte capito?’

 

Hermione annuì, poi strinse gli occhi urlando di dolore.

 

‘ Rotte? Ma l’acqua non è un oggetto solido… non si può rompere…’ osservò Ron, allarmato dalla correzione della madre.

 

‘ Harry caro, prendi la macchina che sta nel capanno, portala qui.’ Comandò dolcemente Molly, mettendo la testa di Hermione un po’ alzata ‘Soffia, piccola, soffia.’

 

Hermione soffiò e soffiò finchè non ebbe un’ennesima fitta, la più forte.

 

Emily stava venendo alla luce.

 

La Ford Anglia arrivò con Harry al bordo, un po’ cigolante (Non Harry, la macchina è cigolante! ^__- )  e si fermò di scatto aprendo la portella di scatto.

 

Molly e Ron aiutarono Hermione ad alzarsi e a farla salire a bordo.

 

Ginny uscì dalla Tana ‘ I signori Granger sono già all’ospedale!’ disse Ginny, entrando in macchina.

 

‘ Bene, allora Harry, ti ricordi quando andavamo dal dottore per Hermione?’ domandò Molly.

 

Harry annuì.

 

Stava tremando.

 

‘ Allora vai!’

 

Harry mise velocemente in moto.

 

Ginny gli stava accanto, mentre i posti di dietro erano occupati dalla partoriente, Ron e Molly.

 

‘ Inspira e espira… inspira e espira…’ sussurrava Molly ‘ Soffia dolcemente, poi forte…’

 

Hermione la seguiva, mentre Ron era ancora più nervoso e soffiava anche lui per allentare la tensione.

 

Ahhhh!!! ‘ urlò Hermione, mentre Ron piagnucolava (avete in mente quando nel secondo film, era nella foresta proibita con Harry per vedere i ragni? Ecco, la stessa espressione: di puro terrore.) ‘ Quando finirà, quando finirà?!’

 

Erano in mezzo alla campagna.

 

La strada completamente sgombra e il sole era a picco sui cactus.

 

Harry sembrò che avesse fermato di colpo la macchina.

 

Tutti zittirono.

 

‘ Perché diavolo hai fermato la macchina? Ahhhh!!!!’ Hermione parlò, ma le sue parole furono interrotte da un’altra contrazione.

 

Harry si voltò ‘ La macchina si è fermata. Benzina a zero. E il motore è fuso. Peggio di così!’

 

‘ E adesso?!’ domandò Ginny.

 

Poco dopo Hermione era stesa orizzontalmente sui sedili anteriori della macchina.

 

Molly e Ginny le erano vicino.

 

Harry e Ron stavano un po’ più in là e passeggiavano sopra e sotto.

 

‘ Non credevo che potesse mai succedere..’ disse Ron, ad un certo punto, mettendosi le mani in tasca.

 

‘ Mai succedere cosa?’ domandò Harry.

 

‘ Che Hermione potesse partorire così. Lei è maniaca dell’igiene e ora sta partorendo così…all’aria aperta! Quando, invece, sarebbe dovuta andare in ospedale dove tutto è asettico e pulito…’ affermò Ron, rivolgendo lo sguardo verso la macchina.

 

‘ O non credevi che poteva mai succedere il fatto in cui tu mettevi incinta Hermione?’domandò Harry.

 

Era vero.

 

Era terribilmente vero.

 

‘ Anche…’ ammise il rosso ‘Piuttosto, a te come va con mia sorella? È da tanto che non parliamo di questo..’

 

‘ Non va… in realtà, credo che lei preferisca un altro…’

 

Ron sbuffò coprendo una risata ‘ Ma sei matto?! Lei, Ginevra Weasley, la fan numero uno di Harry Potter, preferisce un altro? Se non ti conoscessi non ti crederei!’

 

‘ Appunto. Allora credimi, perché è vero. Spesso la vedo con… Malfoy…’

 

Ron arricciò il naso ‘ Malfoy? E che c’entra ora? Lo sai che Ginny lo va a punzecchiare spesso… perché si odiano!’

 

‘ Anche tu e Hermione vi punzecchiavate, eppure…’ Harry aprì le braccia in modo che si potesse dire “Eppure è rimasta incinta di te!”, ma non lo disse.

 

Ron alzò le spalle ‘Per quanto ne so, Ginny non può essere innamorata di un Serpeverde… forse con Blaise… ma Malfoy proprio no! Anche perché non mi fiderei neanche un momento a lasciarla…’

 

‘ LA TESTA!! VEDIAMO LA TESTA!!’ urlò Ginny ai due, che si guardarono sorridenti.

 

‘ La testa!! Vedono la testa!!’ esclamò Ron abbracciando forte l’amico ‘ Sta nascendo mia figlia, Harry!! E tu sarai il suo padrino!!’

 

No.

 

E no…no no no… non voleva mettere a repentaglio anche la vita di una bambina…

 

‘ No, Ron..io…’ provò Harry.

 

‘ E ti chiamerà zio! E a me chiamerà papà!!! NON CI POSSO CREDERE ANCORA!!’ urlò Ron strafelicissimo.

 

E fu un secondo… l’ultimo urlo straziante di Hermione…un vagito…e poi un pianto che riuscì ad aprire il cuore di tutti e che si spanse in tutta la campagna.

 

Ron rimase fermo.

 

Troppo scioccato.

 

Era nata sua figlia.

 

Non poteva essere….

 

No…

 

Eppure quella figura famigliare si stava proprio dirigendo verso di lui, con un fagotto in mano…

 

Era Ginny… e quella… quella doveva essere Emily.

 

‘ Tieni, stai attento!’ lo informò Ginny, sorridente, mentre metteva tra le braccia del ragazzo il fagotto.

 

E la guardò.

 

Era bellissima.

 

Splendida.

 

Indescrivibile.

 

Sulla testa aveva uno spruzzo di capelli rigorosamente rossi, e quelle labbra erano straordinariamente belle.

 

Ron, piangendo di gioia e tremante, la baciò sulla testa.

 

Si incamminò verso la macchina, con Emily in braccio.

 

Aveva tremendamente paura che le gambe non lo reggessero… aveva paura di inciampare sui suoi piedi stessi.

 

Ed Hermione era lì, ancora stesa.

 

Ancora sudata.

 

Ancora un po’ dolorante.

 

Ma con un meraviglioso sorriso sulla bocca.

 

‘ E’ nostra figlia, Ron. Non è splendida?’ sussurrò la ragazza.

 

‘ E’ magnifica. Ed è tutto merito tuo, grazie per avermi reso la vita bellissima.’ Disse Ron baciandola sulla fronte e presentandole la bambina.

 

Molly guardò con una lacrima gioiosa il dolcissimo quadretto familiare.

 

Suo figlio era cresciuto.

 

Suo figlio era diventato papà.

 

Suo figlio era maturo.

 

‘ Ron, tu mi piaci ancora.’ Disse Hermione, ricordando per un momento quello che quel bastardo di Nott le aveva detto.

 

‘ Anche tu mi piaci da impazzire.’ Arrossì Ron, ancora follemente innamorato.

 

Poi Hermione guardò Emily ‘ Beh, che Weasley saresti senza il tuo bel ciuffo rosso?’ e sorrise.

 

Anche Ron rise ‘Già.’

 

La loro bambina era splendida…. L’ho già detto, vero? ^^ beh, immaginatevela!

 

Intanto si erano avvicinati anche Ginny, Harry e Molly e insieme, sorridendo, all’unisono hanno pronunciato “Benvenuta, Emily Weasley.”

 

 

Eh già, benvenuta Emily.

Beh, la fanfiction non è terminata qui, anzi!

Credo ci sarà un altro capitolo: I festeggiamenti.

Ditemi, intanto com’è questo chap e ditemi se è stato abbastanza lungo, ok?

 

10 pagine tutte per voi!

Ringrazio Tutti dall’inizio alla fine e in particolare a:

 

ROBBY: ho aggiornato un in ritardo.. però in compenso il chap è lungo, no?

 

PIKKY 91: e la bimba è nata…^__^

 

MYU: grazie per il complimento…e come vedi Emily è nata…

 

MIKY BLACK: grazie! ^__^

 

NILD3: per me Nott farebbe meglio a sparire dalla faccia della terra, se no va do e lo UCCIDO!! ^__^”

 

ALE: Eh… Draco… lo so che era una Harry/Ginny… ma avevo detto anche che ci sarebbe stata una sorpresa…

 

LILAC: Sì, in realtà Nott è precisamente quello.

 

HERMIA: sì, anche secondo me sarebbe stato troppo triste… eh-eh, il mio di ragazzo invece è geloso di rupert^__^ dì tu dì!

 

GRAZIE A TUTTI E A TUTTE QUELLE CHE MI HANNO RECENSITO E MI RECENSISCONO!!

 

AL PROSSIMO CHAP, ciao e Buonanotte!! ^__-

 

p.s BENEVNUTA EMILY… E BEATA TE CHE HAI UN PADRE COSì BELLO! ^__^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** I FESTEGGIAMENTI- 1° PARTE- LE LITI SI FANNO ACCESE ***


Il treno di Hogwarts era già partito da circa una mezzoretta, e Ron, Harry, Hermione con in braccio Emily, e Ginny avevano tro

Il treno di Hogwarts era già partito da circa una mezzoretta, e Ron, Harry, Hermione con in braccio Emily, e Ginny avevano trovato uno scomparto tutto per loro.

 

 

Si erano completamente rilassati, e ora la piccolina stava dolcemente dormendo.

 

‘ Sai, a volte non ci credo ancora…sono padre…’ esclamò sorridendo Ron, guardando la figlia dormire.

 

Hermione lo guardò sorridente ‘E invece ci devi credere…’

 

‘ Non vi sembra, però… un po’ troppo silenzioso lo scomparto?’ domandò Harry.

 

I quattro si guardarono, poi, come se fosse stata chiamata telepaticamente, Luna aprì di scatto la portiera dello scomparto ‘ Ciao!!’

 

‘ Ciao Luna!! Guarda la mia nipotina!! E’ splendida!!’ esclamò Ginny, indicando Emily, che ora era completamente sveglia e gorgheggiava formando bollicine di saliva.

 

‘ Allora è vero che è nata! Guardate! Ho attaccato 30 coccarde rosa!’

 

Ginny si affacciò, e non ne vide solo 30…ma tutto il treno era tappezzato da festoni con su scritto “Benvenuta Emily” e da enormi coccarde rosa confetto.

 

‘ Luna… ma sei matta?!’

 

Ma la bionda non l’ascoltava, perché adesso era china sulla bambina e con un indice le faceva il solletico sul pancino, mentre Emily, un po’ dubbiosa guardava la mamma, e vedendola sorridere dolcissimamente, anche lei decise di lasciarsi andare….

 

‘ Ehm… sentite… qualcosa di strano..?’ domandò ad un certo punto Ron, annusando l’aria.

 

Harry e Ginny annusarono l’aria ‘ Mhm… sì..qualcosa proveniente da tua figlia, Ron.’

 

Ron mise il broncio e incrociò le braccia al petto ‘Guarda che mia figlia odora di buono!’

 

‘ Certamente… ma non credo proprio adesso…’ ridacchiò Hermione che si alzò, mise tra le braccia di Ginny Emily e aprì la borsa facendo uscire asciugamani, borotalco e creme specifiche.

 

Ginny teneva in braccio la bambina a massima distanza ‘Ma che beve oltre al latte, questa bambina?!’

 

Hermione riprese la bambina e la fece stendere sulla poltrona accuratamente foderata con panni asettici, e cominciò il solito rito.

 

Mentre la mamma le toglieva il pannolino, Emily ridacchiava e gorgheggiava facendo intenerire tutti i presenti, che, da dietro le vetrate interne dello scomparto, spiavano la bimba.

 

‘ Ma guarda quant’è bella!!’ esclamò una ragazzina all’amica, mettendosi una mano sulla bocca.

 

‘ E’ tutta il papà… guarda che occhi splendidi!!...’

 

‘ Morderò quelle guanciotte, fosse l’ultima cosa che faccio!’ sussurrò Padma alla sua gemella Calì.

 

‘ Hai visto, Emily, sei già famosa…’ sorrise Ron alla bambina che protese le braccia al ragazzo.

 

‘ E non hai nemmeno la cicatrice!’ esclamò ridendo Harry, mentre prendeva una manina.

 

‘ Ma chi è la bambina più bella del mondo, me lo dici? Chi è?’ domandava Ron sorridendo mentre faceva ridere la neonata.

 

Intanto Hermione l’aveva già cambiata e messa una tutina giallo canarino con una piccola ape disegnata che magicamente si muoveva.

 

Poi Ron prese il biberon a forma di scopa ( come avrete capito, voleva che diventasse campionessa di Quidditch..) pieno di latte, si fece mettere la bambina tra le braccia e cominciò a darglielo, canticchiando una ninna nanna ‘ Per fare il Quidditch, ci vuol il boccino, per fare il boccino ci vuole l’oro, per l’oro ci vuole fortuna… per far fortuna ci vuole il Quidditch, per fare il Quidditch ci vuol la scopa… per far la scopa, ci vuol magia…  ronfronf…’

 

E succedeva sempre così: ossia, Ron cominciava a canticchiare la sua “bellissima” canzone per far addormentare la bambina e il risultato era che la bambina beveva ancora il latte ed era completamente sveglia e lui si addormentava…

 

Arrivati a Hogwarts, Hagrid gli si avvicinò ‘ Me l’avevano detto che avremmo avuto una mascotte, quest’anno… ma non pensavo fosse così bella…’

‘ Ehi, Hagrid… ti stai emozionando?’ domandò Seamus, mentre l’indice era nella mano della bambina che ora lo stritolava.

 

‘ Chi..io?! ……Sì….’

‘ Vuoi tenerla un po’ in braccio?’ domandò dolcemente Hermione, fidandosi appieno del gigante.

‘ Oh..no..no…potrei farla cadere…e non ho le mani pulite…e….’

‘ Stai attento..’ gli sussurrò la ragazza, mentre gliela mise tra le braccia.

 

‘ Tu sei la…ehm..vediamo…. 78° persona che prende in braccio mia nipote… sei contento?’ domandò Harry, gonfiando il petto dall’orgoglio.

 

‘ Ciao piccolina… sei tutta la mamma..lo sai?’ sorrise Hagrid, guardandola.

‘ Ehm… molti dicono che sia la mia fotocopia spiccicata!’ disse autocompiacendosi Ron.

Hagrid avvicinò la bambina a Ron, li guardò.

 

Dovete immaginare la scena, dovete immaginarla!!!

Pucciosamente bellissimi!!!

 

Due fotocopie… bellissimi….

 

‘ Mhm… c’assomiglia…’ finì Hagrid ridando la bambina a Hermione ‘Beh, ora andate, o se no la piccolina prende freddo.’

 

Arrivati in Sala Grande, il trio, più Ginny e Emily, si sedettero al tavolo assegnato per i Grifondoro.

 

Ron era di fronte a Hermione, e non potè fare a meno di guardarla, ancora.

 

Guardò il suo dolcissimo sorriso, mentre la gente si avvicinava chiedendo di guardare la piccola.

 

Guardò le sue mani affusolate tenere stretta a sé quel fagottino con la tutina gialla e lo spruzzo di capelli rossi in testa.

 

Guardò quegli occhi così profondi e attenti ad ogni minimo respiro della bambina.

 

Poi passò in rassegna la creatura che tanto desiderava.

 

Con quelle guanciotte rosse rosse per il freddo, proprio come succedeva alla mamma.

 

Quella labbra che si piegavano in sorrisi accennati che facevano intravedere quelle gengive così sane e prive di dentini, ancora.

 

Quegli occhi, così simili ai suoi.

 

Così belli.

 

Così azzurri.

 

Guardò ciò che aveva concepito con la ragazza dei suoi sogni e ne fu orgoglioso.

 

Più orgoglioso di quando vinse la sua prima partita di Quidditch.

 

Più orgoglioso di quando si sacrificò al primo anno per una partita di scacchi.

 

Più orgoglioso di quando gli vennero assegnati dei punti per la casa per la partita di scacchi migliore a distanza di anni.

 

Sua figlia.

 

Era sua figlia.

 

‘ Tu che ne pensi?’ domandò ad un certo punto Neville a Ron ‘ Rooon?’

 

Il rosso si risvegliò dai suoi pensieri ‘ Eh?’

 

‘ Ti stavo chiedendo se dovremmo organizzare un party, domani sera, in sala comune.’ Rispiegò pazientemente Neville, sbuffando.

 

Hermione, Ginny e Harry lo stavano guardando preoccupato.

 

E notò una cosa.

 

Una terribile cosa.

 

Si alzò di scatto ‘ Dov’è Emily???’

 

Hermione lo guardò, ancora più preoccupata ‘ Ron, l’abbiamo data a Silente. Aveva detto che voleva fare il discorso con lei… ma dov’eri quando l’ha chiesto?’

 

Ron si calmò e si sedette, non fiatando.

 

Harry gli mise una mano sulla spalla ‘Ehi, che hai amico?’

 

‘ Nulla…nulla.’

 

‘ Buonasera, buonasera e ai ragazzini del primo anno benevenuti a Hogwarts.’ Cominciò Silente, mentre uno scroscio di applausi invase la sala grande ‘ ora, prima che potiate deliziare il vostro palato e il vostro stomaco ho da darvi delle informazioni. Come sempre l’accesso della Foresta proibita è severamente vietato a chiunque non voglia fare una brutta fine. Ma ora, bando alle cose brutte e diamo un caloroso benvenuto a Emily!’

 

La sala scoppiò in battiti di mani e fischi di approvazione.

 

‘ E il corpo docenti ha deciso di organizzare… una festa… o come direste voi, un party.’ Silente sorrise, abbassandosi lievemente gli occhiali a mezzaluna ‘ Un party di Benvenuto. A questa festa sono invitati tutti. Dai grifondoro ai serpeverde, dai corvonero ai tassorosso. Tutti. Per dare il benvenuto alla nostra Mascotte.’

 

Silente innalzò la bambina mentre altri applausi derivarono dal corpo docenti (tranne Piton), dai fantasmi (anche dal barone Sanguinario) e dagli alunni.

 

Dopo un po’, tutti stavano già cenando parlando del più e del meno.

 

Emily era comodamente distesa sul morbidissimo sedile a tavolo (non so se ho reso l’idea…) rosso rubino raffigurante dei leoni: un regalo da parte di tutti i Grifondoro.

 

‘ E’ stata una decisione dei maschi prenderlo con quella fantasia, ‘commentò Calì ‘ Noi ragazze volevamo prenderlo con dei coniglietti…’

 

‘ E’ molto bello anche così, avrete speso una fortuna!’ disse Hermione, mentre sorseggiava un po’ di succo di zucca.

 

‘ E’ stata davvero un’avventura! La ford ad un certo punto si è fermata!’ raccontò Ginny a due del suo stesso anno che la ascoltavano con avidità.

 

Mentre i ragazzi, inevitabilmente…

 

Davies ad un certo punto l’ha parata in un soffio! Maledetto! Se non fosse stato per lui, l’Inghilterra avrebbe vinto!’ esclamò Dean Thomas mentre batteva un pugno sul tavolo.

 

‘ E invece ha fatto bene. L’Irlanda doveva vincere!’ rispose Seamus.

 

‘ Per me, Davies avrebbero potuto espellerlo così!’ disse Ron scoccando l’indice con il pollice.

 

E fino a notte fonda, anche nel Dormitorio, Lavanda, Calì e Hermione parlarono a lungo del parto, mentre era stata messa una bellissima culla alta di pizzo rosa.

 

‘ E’ doloroso?’ domandò Calì, storcendo il naso.

 

‘ Molto doloroso, ma ne vale la pena.’ Sorrise Hermione mettendosi a letto.

 

Dopo un po’ le sentì bisbigliare ancora tra loro.

 

‘ Sì, ne vale la pena un corno! Adesso noi ci dovremmo assorbire le nottate! Rimanere incinta a quell’età non è uno scherzo.’ Commentò acida Lavanda.

 

‘ Già.’ Annuì Calì, spegnendo la luce.

 

‘ Secondo te… se Ron si innamorerà di un’altra…come farà a dirglielo a Hermione? Insomma, dovrà stare per sempre con lei?!’ domandò ancora la bruna.

 

‘ Tu spera che per adesso sia innamorato solamente di Hermione e di sua figlia.’ Rispose Calì, stanca ‘beh, buonanotte.’

 

‘ Buonanotte.’

 

E mentre le due si erano già completamente addormentate, Hermione aprì gli occhi, mentre una grossa lacrima le scese sulla guancia per poi posarsi sul cuscino.

 

Come stava male.

 

Stava troppo male.

 

E pensò che Lavanda avesse detto la verità.

 

Ron non poteva rimanerle sempre vicino e sempre innamorato di lei.

 

Quel giorno sarebbe arrivato.

 

Il giorno in cui Ron si sarebbe stufato di lei.

 

Dopotutto lui era giovane e voleva vivere la sua vita.

 

Con le sue cotte, i suoi colpi di fulmine.. le sue scappatelle …

 

E Hermione soffriva.

 

Lo sapeva che sarebbe successo.

 

Con questi pensieri si addormentò.

 

Un rumore.

 

Sentì solo quello.

 

Dei passi.

 

Qualcuno era entrato nel dormitorio femminile e l’ombra si stava pericolosamente avvicinando alla culla.

 

Hermione balzò dal letto e urlò un ‘Lumos’ contro la figura.

 

E lo vide.

 

‘ Ron?! Che ci fai qui?’lo sgridò silenziosamente.

 

E mentre Ron rifletteva di come si potesse sgridare silenziosamente, Hermione si era già alzata ed aveva inforcato la vestaglia.

 

‘ Mi hai fatto prendere un colpo!’ esclamò poi.

 

‘ Volevo vedere la bambina… se respira…’ si scusò Ron.

 

‘ Se respira? Certo che respira.’

 

E insieme guardarono la bambina e il piccolo pancino che andava su è giù.

 

‘ E’ bellissima.’ Sussurrò ancora Ron cingendo con un braccio la vita della ragazza.

 

‘ A volte ripenso all’anno scorso, Ron…’ cominciò Hermione ‘ A quello… che Nott mi aveva detto..’

 

‘ Cosa ti aveva detto quel porco?’

 

Hermione prima lo guardò male, poi rispose ‘Tu.. ti saresti prima o poi stufato di me…’ confessò, abbassando lo sguardo.

 

Ron sbuffò ‘ Ti ho desiderato per sei anni, Hermione. Come potrei scocciarmi di te, me lo dici?’

 

Hermione non rispose.

 

Ron sembrava più sollevato, forse l’aveva tranquillizzata.

 

Poi arrivò come un fulmine a ciel sereno ‘ Innamorandoti di un’altra. Desiderando di portarla a letto.’ Rispose Hermione.

 

Ron arrossì furiosamente e tossicchiò ‘C-cosa? Ma sei matta?’

 

‘ Non mentire. Magari ti piace un’altra, già.’

 

‘ Hermione, adesso stai esagerando.’

 

‘ Io non esagero, Ron. Sono sempre coerente ed equilibrata e se dico ciò vuol dire che lo penso davvero.’

 

‘ Mi sorprendi, davvero. Non credo sarei sceso così in basso parlando così con te!’ esclamò furioso Ron.

 

‘ Stiamo parlando seriamente! Tu hai una figlia, Ron! Lo vuoi capire??!!’

 

‘ Lo so, cacchio! Ma non ti ho fatto niente! Ti sto tenendo come una pepita d’oro in mano, cosa vuoi di più, eh? Che ti sposi? Va bene, allora sposiamoci anche adesso, se non credi che ti sarò fedele, merda!’

 

‘ Anche sposandomi potresti tradirmi!!’ urlò ancora Hermione, in preda alle lacrime.

 

Emily, che aveva assistito al litigio, spostando gli occhioni dalla mamma al papà, scoppiò a piangere.

 

Lavanda e Calì si alzarono, intontite ‘ ma cosa diavolo…’

 

Ron sbattè un piede a terra e se ne andò, furioso.

 

Hermione, pianse ancora per un po’, prendendo in braccio Emily e cullandola ‘ Calma, amore della mamma, calma… papà se n’è andato.’

 

Ron rientrò nel Dormitorio adirato e calciò il suo baule.

 

Si stese a pancia in giù e affondò il viso sul cuscino.

 

Come avrebbe potuto pensare che davvero lui riuscisse a lasciarla?

 

Non gli sarebbe mai passato neanche per l’anticamera del cervello quell’idea.

 

‘ Che hai, Ron?’ bofonchiò Harry, ancora eternamente addormentato.

 

Mpf… ho litigato con Hermione…’

 

Cooosa??!!’ Harry oramai era completamente sveglio, ed ora era in piedi davanti al letto dell’amico ‘Ron! Non potete litigare… a-avete una figlia!’

 

‘ Anche tu ti ci metti, allora?’ lo rimproverò Ron, infilandosi nelle coperte.

 

‘ Ma..Emilyp-perché avete litigato??’

 

‘ Lei crede che mi piaccia un’altra… e che la lascerò sola con Emily…’ spiegò il rosso.

 

Harry si sedette sul letto ‘ E a te piace un’altra?’

 

‘ Certo che no, Harry!’ esclamò indignato Ron, girandosi di fianco e cercando di dormire.

 

                                           °   ##########   °

 

Il mattino seguente, l’aria si sentiva molto pesante.

 

Hermione, dopo aver fatto mangiare Emily, la vestì e scese a colazione, dove trovò Ginny che felicemente stava leggendo il giornale mentre addentava una brioche ancora fumante.

 

Quando vide la ragazza entrare in Sala Grande, si alzò e le andò incontro con un enorme sorriso stampato sulla bocca ‘Buongiorno Hermione!!’

 

‘ Guarda, Ginny, oggi non è proprio giornata.’ Rispose, dando Emily a Ginny e sedendosi per fare colazione.

 

Aveva un viso funereo e i capelli erano ancora molto scompigliati.

 

Ginny dopo aver scoccato un baciotto grande grande alla nipotina, si sedette di fronte alla cognata.

 

‘ Cosa hai? Non sei felice che oggi cominciano le lezioni? Che stasera ci sarà una festa supermegagalattica per tua figlia?’

 

Hermione guardò Emily, sorrise ad un suo gorgheggio, poi divenne di nuovo seria ‘ Ieri sera ho litigato con tuo fratello. Sembra che si sia stufato di noi, vero Emily?’

 

‘ Ma che dici! Ron? Stufato di voi due? Ma daaaai!! Al limite era stanco…e forse tu l’hai provocato pure un pochino…’

 

Hermione non rispose.

 

Preferì tacere.

 

Invece di dire quello che realmente pensava.

 

Ron era comodamente seduto nel parco di Hogwarts, mentre sfogliava una rivista di Quidditch.

Accanto a lui, era stesa su un morbidissimo materassino sua figlia Emily.

 

Quel giorno era suo il compito di tenerla a bada.

 

Tanto, che ci voleva a farla ridere un po’.

 

A darle il latte dal biberon.

 

E farla addormentare…

 

‘ Ciao Ron…’

 

Il rosso alzò lo sguardo.

 

Era Lavanda.

 

Sì, quello l’aveva capito.

 

 Ma era una Lavanda…strana….

 

Aveva una minigonna nera, non aveva i collant ma un paio di calzini arrotolati dello stesso colore, e una camicetta, un po’ troppo sbottonata.

 

La ragazza ridacchiò, quando Ron accortosi che la stava guardando un po’ troppo insistentemente arrossì furiosamente.

 

Allora, mi è venuto di continuarla ancora un po’ questa ficcy.

 

Voi cosa ne pensate?

 

Mi dispiace, ma da quando è uscito il 6° libro, non posso fare a meno di odiare Lavanda.

 

Tutto sembrava svolgersi per il meglio, e invece….

 

Forse questo chap sarà stato un po’ noioso e infantile, ma avevo bisogno della scenata di gelosia da parte di Hermione e della scena di Lavanda. Non volendola fare troppo velocemente, ho dovuto introdurre le cose giornaliere.

 

Questa è la prima parte. Datemi un vostro parere, ciao!!

 

RINGRAZIAMENTI:

 

ROBBY: come ho già detto ad una lettrice, io faccio quel che posso. Quando posso aggiornare presto lo faccio…

 

FEDEHERMY: beh, questa è solo la prima parte de “I festeggiamenti”. Lo so, un po’ triste e brutta… ma mi rifarò al prossimo chap. Ciao!

 

ELLY: eccoti quello nuovo. Forse ti avrò un po’ deluso, ma ripeto che il “vivo” ci sarà nel prossimo chap… ti ho mandato l’e-mail… leggila! ^__^ ciao!

 

PIKKY91: Sì, un po’ sfigati lo sono stati… ma così è stata un avventura, no?

 

HERMIA: ciao Hermia!! ^__^ io ho detto che era aperta campagna… non deserto… eh-eh… se poi tu ti riferisci al cactus, beh ce ne sono di cactus in giro, no? Grazie per il complimento, ciao!

 

MIKY BLACK: purtroppo questo non è l’ultimo, è il penultimo. L’ho diviso in più parti per facilitarmi un po’ le idee, dato che tutto adesso si sta capovolgendo… e si capovolgerà ancora!! ^__^

 

PROBABILMENTE HO DELUSO LA MAGGIOR PARTE DI VOI… MA VI GIURO CHE MI SERVIVA UNA PREFAZIONE!!! BEH, CIAOO!!!

 

W RON & HERMIONE 4EVER!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** I FESTEGGIAMENTI- 2° ED ULTIMA PARTE ***


‘ Cosa stai facendo

‘ Cosa stai facendo?’ chiese Lavanda, sedendosi accanto al ragazzo stando ben attenta a far vedere l’ampia scollatura.

 

B-beh…eh… sto…’ provò Ron, poi si schiarì la voce e riprovò ‘ Sto…’

 

‘ Leggendo?’ lo aiutò lavanda, sorridendo.

 

Ron annuì ‘Sì, proprio quello.’

 

Lavanda si alzò e si piegò sulla bambina la quale, dolcissima, sorrideva tutta contenta di ottenere altre attenzioni ‘ Sarà difficoltoso crescere una bambina alla tua età, ho ragione?’

 

‘ Beh, la maggior parte delle cose le fa Hermione… io devo stare con Emily solo quando ha le lezioni pomeridiane e deve andare in biblioteca.’ Spiegò Ron, chiudendo la rivista  'ò Ron, chiudendo la rivista..

 

‘ E … ora è in biblioteca?’ domandò Lavanda, avvicinandosi a Ron e guardandogli gli occhi.

 

La gola di Ron era completamente arida.

 

Non riusciva neanche ad inghiottire saliva.

 

E questo lo faceva stare male.

 

Molto male.

 

‘ Sì…’

 

‘ Quando Emily crescerà, gli dirò personalmente che ha un padre magnifico e bellissimo…’ disse Lavanda con un tono moooolto sensuale e penetrante.

 

Oramai aveva le mani tra i capelli fulvi di Ron, e si stava insinuando troppo velocemente.

 

Il cervello di Ron era annebbiato… poi gli apparve una figura in mente… era lei…

 

Piangeva.

 

Era a terra.

 

Sanguinava.

 

Buttò subito alla sua destra Lavanda, che ora aveva già un respiro molto pesante.

 

Anche Ron aveva leggermente il fiatone ‘Non…ci provare mai più.’ La rimproverò, prendendo in braccio Emily e dirigendosi nel castello.

 

Mentre camminava, il buonissimo odore della figlia gli salì alle narici.

 

Odore di borotalco.

 

Odore di neonato.

 

Lui adorava sua figlia, e anche la sua ragazza.

 

Non poteva deluderla e farla stare male.

 

Entrò, spedito, in biblioteca dove la trovò china su un enooorme libro.

 

Non stava leggendo.

 

Stava facendo qualcosa di tremendamente peggio.

 

Piangeva singhiozzando.

 

‘ Hermione…’ sussurrò Ron, mettendole una mano sulla spalla.

 

Lei scansò quella mano, voltandosi ‘ Che vuoi? Ti sei già stufato di tua figlia?’

 

Ron rimase perplesso ‘N-no..’

 

‘ E allora che vuoi?’ sbottò lei, facendo girare alcuni presenti, curiosi.

 

Ron abbassò il volto e diventò rosso pomodoro ‘Volevo… dirti una cosa…’

 

‘ Cosa?’ Hermione si era alzata, e aveva strappato dalle braccia del ragazzo Emily, che in tutta risposta borbottò…. Nel suo linguaggio.

 

‘ Ti amo.’

 

Due semplici parole.

 

Due profonde parole.

 

Che colpiscono il cuore come un uragano.

 

Che ti fanno sorridere.

 

Che ti fanno emozionare.

 

Che ti fanno gioire.

 

Hermione lo guardò per un po’, interdetta ‘ Cosa?’

 

Ron si inginocchiò e la guardò ‘ Io ti amo. E amo Emily. Voglio amarti per sempre. Voglio che tu sia mia per sempre… e voglio che tu sappia che … sei bellissima…’

 

 

Hermione non trattenne più le lacrime, si inginocchiò anche lei e, con Emily, lo abbracciò forte forte.

 

 

Poi Ron la baciò, e Emily sembrava un pochetto schifettata e urlò ‘ Daddaaa!!!’

 

E Hermione sorrise contro la bocca del suo amato, mentre i presenti li guardavano con un sorriso stampato sulla bocca.

 

Nel frattempo…

 

‘ Ciao Dracuccio…’

 

Malfoy era seduto sulla poltrona verde smeraldo, mentre guardava la finestra con aria assente.

 

Pansy gli si sedette vicino, e posò una gamba sulle gambe del ragazzo ‘ Che fai stasera?’ domandò la bruna.

 

‘ Fattacci miei.’ Rispose brusco.

 

‘ Mhm.. io non avevo niente da fare… e Elenoire e Brigitte oggi vanno su nel dormitorio maschile… così..dato che quello del mio anno era vuoto…’ provò Pansy, avvicinandosi a Draco.

 

Il biondo la guardò, e gli venne un colpo al cuore, quando quei capelli neri e quel viso cavallino si trasformarono sotto una nube di stelle in un viso dolcissimo, dai capelli lisci, lunghi e rossi e quegli occhi così freschi, così casti, così celesti… così tanto simili ad una ragazza di sua conoscenza.

 

Sorrise, mentre accarezzò quel viso da lui così cambiato.

 

E Pansy, non pensando minimante a quello che Draco stava pensando, lo baciò.

 

Ma quello non era un bacio d’amore.

 

Era più di passione… o di una cosa sporca.

 

E non lo riconobbe più come quello che desiderava tanto.

 

Non riconobbe più quelle labbra rosse e inesperte, così fresche e calde allo stesso tempo.

 

Così caste, semplici, desiderose di amore genuino.

 

Di quell’amore genuino che Draco non conosceva.

 

Non aveva ancora capito, ancora.

 

Finchè

 

Finchè non la conobbe.

 

Finchè il suo cuore non cominciò a palpitare in un modo strano.

 

Così estraneo a lui…

 

‘ Ehi, Harry!! Lancia un po’ quella pluffa!!’ protestò Ginny, mentre era a centrocampo con le mani sui fianchi.

 

Guardava in alto mentre Angelina e Harry si passavano la pluffa rossa.

 

Aveva i capelli legati in una coda alta, aveva un leggero lucidalabbra sulle labbra rosse e il viso si era ancora più addolcito, durante l’estate, così come il corpo e il portamento.

 

‘ Ehi, Weasley!’ la chiamò Malfoy, che lasciata di sasso Pansy, stava percorrendo il parco di Hogwarts.

 

Ginny si voltò di scatto ‘ Ohi, Malfoy, qual buon vento! Cosa vuoi?’

 

Draco di tutta risposta scrollò le spalle e guardò in alto ‘ Potter farebbe meglio a continuare a fare il cercatore, no?’

 

Ginny lo guardò ‘ Sempre migliore di te è.’ Disse, facendogli una linguaccia.

 

Draco sorrise.

 

Era un sorriso.

 

Non un ghigno.

 

Un sorriso dolcissimo.

 

Affettuoso.

 

Simpatico.

 

‘ Vuoi passarla con me, stasera?’ domandò d’un colpo Draco, mettendosi le mani in tasca.

 

‘ Se è per farmi vedere il tuo bel letto, no.’ rispose acida Ginny, allontanandosi dal ragazzo.

 

Non ci credeva!

 

Sperava che quel sorriso fosse un buon segno, e invece...

 

Invece no!

 

Draco la seguì ‘ Non… non hai capito nulla, come sempre.’

 

‘ Oh sì che ho capito, ma vedi Malfoy, se non l’hai ancora capito io non sono una ragazza come la Parkinson. Non sono facile, e non mi faccio portare a letto da chiunque me lo chieda.’

 

Malfoy le bloccò un esile braccio ‘ Sono stufo anche io di tutto quello, Ginevra. Io voglio vivere un amore come lo stanno vivendo la Granger e Weasley. E tu me lo stai facendo sospirare.’

 

Ginevra.

 

L’aveva chiamata per nome.

 

E le faceva pena.

 

Era desideroso d’amore, tutto qui.

 

‘ Io?’ domandò lei, interdetta.

 

‘ Tu.’ E così dicendo si piegò sulla rossa, mettendole una mano dietro la schiena, e le sfiorò appena.

 

Quasi avesse paura di poterle fare del male…

 

Di poter inquinare quelle labbra.

 

Di poterle scandalizzare.

 

Ma non furono certo le labbra di Ginny a scandalizzarsi.

 

Fu Harry.

 

Harry, che in quel momento aveva finalmente preso la pluffa, ora li guadava sbigottiti.

 

Come se non ci volesse credere.

 

Come se urlare, avesse potuto creare del guadagno.

 

Scese furioso dalla scopa e si diresse dal nemico ‘ Brutto, figlio di Mangiamorte!’ urlò.

 

‘ Harry calmati!’ cominciò Ginny ‘ Calmati. Per favore.’

 

‘ Avevo ragione, allora, avevo ragione porca miseriaccia??!!’ urlò di rimando Harry, sbattendo la scopa a terra.

 

‘ ORA STAI ESAGERANDO!!’ e l’urlo della Weasley fece calmare tutti gli animi.

 

Harry aveva il fiatone per quanto era furioso.

 

Desiderava strappare quei capelli biondi dalla testa di quel cretino.

 

Di impanarli.

 

Friggerli.

 

Mangiarli e infine vomitarli in testa a lui stesso.

 

Harry spostò lo sguardo da Ginny a Draco, da Draco a Ginny ‘ Come hai potuto?’ spirò, prima di andarsene, tutto imbronciato.

 

Hermione aveva Emily tra le braccia, seduta sulla poltrona della sala comune, e ora sotto lo sguardo attento e geloso di Ron, stava allattando al seno la figlia.

 

Le porte si spalancarono, e Ron fece a tempo e coprire con uno dei tanti pannolini puliti, la scena.

 

‘ Harry?! Ma sei matto?! Lo sai che Silente ha detto che ogni tre ore non si può entrare nella Sala Comune perché Hermione deve allattare!’ esclamò Ron.

 

‘ Ora tolgo il disturbo.’ Rispose Harry, salendo le scale e andandosene nel dormitorio maschile.

 

Hermione si voltò verso Ron ‘ Che ha?’

‘ Non ne ho idea.’

‘ Vacci a parlare. Magari a te lo dice.’

‘ E tu?’

‘ Io me la so cavare da sola, Ron.’

‘ Magari mi chiami quando deve mettersi a dormire?’

‘ Certo.’

 

Ron sorrise, felice, e scoccò un bacio prima a Hermione, poi alla sua dolce Emily che sembrava dormisse già, mentre piano piano ciucciava golosa e affamata.

 

Ron bussò tre volte.

 

Nessuna risposta.

 

‘Harry?’

 

Nessuna risposta.

 

Ron entrò e vide proprio quello che non avrebbe mai voluto vedere.

 

La finestra era aperta… con i vetri spalancati, la bacchetta posata sul letto.

 

‘ Oh mio Dio!’ sussurrò Ron, sedendosi pesantemente sul letto ‘L’ha fatto!’ piagnucolò ‘ Sì è suicidato!’

 

Si alzò… voleva affacciarsi per vedere se era vero.

 

Ma poi pensò che il suo stomaco non avrebbe retto a vedere una sagoma dai capelli neri tutta spiaccicata a terra.

 

‘ Harry!!’ piagnucolò ancora.

 

Prese la bacchetta, la osservò ‘ L’amore dà e l’amore toglie… avrà litigato con mia sorella…’

 

‘ Ron?! Che stai facendo?’

 

Il rosso si voltò di scatto, e lo vide in accappatoio ‘Oh..no.. ora me lo immagino anche quando era vivo e vegeto… e forse quello dev’essere il famoso vestito dell’aldilà! No..non è possibile… si sta avvicinando…! Ora mi ha tolto anche la bacchetta dalle mani… e quel fantasma chiude anche le finestre…’

 

‘ Ron??!! Ma sei scemo, o cosa??’

 

‘ Mhm… risponde anche male…’ osservò Ron, parlando ancora ad alta voce .

 

Harry lo scosse un po’ ‘ Dimmelo amico mio… hai bevuto il latte di Emily, per caso?! Oppure hai assaggiato uno di quei tanti omogeneizzati??’

 

‘ Come fai a sapere che mangio gli omogeneizzati di Emily??’ esclamò il rosso ‘ E a proposito…’ poi lo scosse lui ‘Restituiscimi il mio migliore amico!! Ti pagherò affinché tu mi restituisca la sua anima… per favore!!’

 

Alchè Hermione era apparsa sul guscio del Dormitorio con Emily tra le braccia che dormiva ‘ Che state facendo?’ bisbigliò.

 

‘ Harry si è suicidato, Hermione!!! E questa è la sua anima!!’ esclamò ad alta voce Ron.

 

Shhhhh!!!’ lo ammonirono entrambi.

 

‘ E’ chiaro che stai farneticando cose senza senso, Ron… per caso hai mangiato gli omogeneizzati di tua figlia?’ domandò Hermione, mettendo Emily tra le braccia del padre.

 

‘ Ma cosa avete contro gli omogeneizzati? Sono buoni… e fanno bene… e poi a Emily piace il tuo latte… non certo quelle pappe!’ disse Ron, mentre cullava dolcemente la bambina.

 

‘ Io devo andare a prepararmi per la festa di stasera, mi tenete voi Emily, vero?’ domandò Hermione, e senza ricevere risposta, se ne andò.

 

Ron si sedette e cominciò a guardare la figlia dormire ‘ Sai, io non mi stancherei mai di vedere mia figlia dormire o di vederla mangiare… mai..’

 

Harry sorrise e si sedette vicino.

 

‘ Cosa è successo oggi?’ domandò d’un tratto Ron.

 

Mpf… niente… ma non credo che stasera Ginny verrà con me alla festa.’

 

‘ Perché no? Avete litigato?’

 

‘ Credo… e comunque ci siamo lasciati.’

 

‘ Perché?’

 

‘ Quello che ti avevo detto quel giorno, Ron. A Ginny piace Malfoy e viceversa.’

 

‘ Ma cosa dici?!! Tzè!’

 

Tzè un corno, Ron! Si sono baciati.’

 

Cooooosa??? Ma quello la prima cosa che pensa è portarla a letto e mia sorella è troppo piccola!!’

 

Harry lo guardò alzando un sopracciglio.

 

Ok… è da poco adolescente…’

 

Harry lo alzò di più.

 

Ok, è grande, ma… è pur sempre una bambina per me!’

 

‘ Ginny sta crescendo. È cresciuta e crescerà ancora. Non può essere innamorata di me all’infinito… io lo sapevo che quel giorno sarebbe arrivato, Ron… e purtroppo è arrivato.’

 

‘ Ma dipende come hai reagito!’

 

‘ Non ho urlato.’ Scattò Harry.

 

Ron lo guardò alzando un sopracciglio.

 

‘ Ho… parlato ad alta voce…’

 

Ron lo alzò di più.

 

Ok, ho sbraitato…’ gli concesse Harry.

 

Passarono alcuni minuti, poi ‘ Senza Ginny con chi ci vai alla festa?’

 

Harry ci pensò un po’ su ‘ Mi presti per mezzora Emily?’

 

 …..

 

                                 ° *** °

 

E Harry era lì, mentre passeggiava fiero per i corridoi di Hogwarts con la sua figlioccia ( perché lui era il suo padrino ) tra le braccia.

 

Dormiva ancora beatamente e alcune ragazze mooolto carine, li guardavano intenerendosi.

 

‘ Beh, dai, non è così male come sembra.’ Disse quasi a sé, mentre spostava lo sguardo da una ragazza all’altra.

 

‘ Ciao Harry!’

 

No.

 

No, no, no!!

 

Non lei!!

 

Tra tutte quelle meravigliose ragazze, non lei!!

 

‘ Ciao Luna!’ la salutò Harry con un finto sorriso felice.

 

‘ La bimba dorme?’ domandò lei,  guardandola.

 

‘ Sì, dorme.’

 

‘ La posso tenere un po’ in braccio?’

 

‘ E’ pesante.. e ha appena finito di bere il latte…’ le disse Harry, mettendogliela tra le braccia.

 

E si accorse che Luna sapeva proprio farci con i bambini.

 

La cullò un pochino, poi con l’indice le sfiorò il nasino ‘ Hermione l’allatta ancora al seno?’

 

‘ Non sempre… quando può…’ rispose un po’ imbarazzato per la domanda, Harry.

 

Dopotutto, mica aveva visto di persona Hermione mentre dava il latte alla figlia!

 

‘ E’ una bellissima bambina. Oramai è famosa… proprio come il padrino…’ rispose lei, sorridendo dolcemente.

 

‘ Già…’ rispose Harry, guardandosi un po’ in giro in cerca di qualche ragazza carina.

 

‘ Con chi ci vai alla festa, stasera?’ domandò tutta d’un fiato Luna.

 

E Harry vide per la prima volta, quella ragazza…

 

Sì, proprio Luna “Lunatica” Lovegood

 

Sì, proprio quella che porta la bacchetta dietro l’orecchio…

 

Proprio quella che legge il cavillo alla rovescia…

 

Lei, arrossire.

 

‘ Con nessuna…’ rispose in tutta sincerità, Harry. Poi ci pensò un pochetto ‘ Vuoi venirci tu con me?’

 

Luna lo guardò, dapprima con gli occhioni sgranati ‘ D-davvero?’

 

‘ Sì…’ Harry voleva fuggire e dire “è bugia, è solo che non ci voglio andare solo”, ma non lo disse.

 

‘Non è che è perché non vuoi andarci da solo?’ indagò lei.

 

Ma era un maga??!!

 

Oooops…^__^”

 

Come aveva fatto a leggergli nel pensiero?

 

‘No. ti voglio invitare veramente!’ rispose Harry.

 

‘ Davvero? Grazie! Va bene, allora dove ci vediamo?’

 

‘ Ti vengo a prendere io. Davanti la tua sala comune, ok?’

 

Ok!.’ Luna restituì Emily a Harry, e poi salutandolo se ne andò.

 

Emily era comodamente stesa sul letto del papà, succhiandosi il pollicino.

 

E il papà stava passando in rassegna tutti i vestiti della figlia.

 

156 in tutto.

 

Tutti regalati da studenti, dai parenti, da amici … e alcuni comprati appositamente.

 

Tutti mini mini! Così graziosi e colorati!

 

E poi c’erano le calzine adatte!

 

Sembrava un bambolotto quella bambina che ora, con quel ciuffetto legato in un fiocchetto azzurro, quegli occhioni grandi celesti tanto uguali a tutti i Weasley, e quelle guanciotte rosse rosse stava guardando il papà.

 

Il suo adorato papà.

 

‘ Allora, Emily… Vestitino celeste e calze rosa?’ domandò Ron mentre mostrava ciò che aveva scelto.

 

La bambina rise battendo le mani goffamente.

 

‘ E sia! Vestito celeste… e calze rosa? No, Emily, non si accocchiano… vediamo… mhm! Vestito celeste, calze verdi e fiocchetto rosso!’

 

E la bambina rifece le stesse cose di prima, cadendo però indietro, sul morbido cuscino.

 

Dopo un po’…

 

‘ Ron! L’hai vestita da pagliaccio!’ esclamò Seamus, uscendo dal bagno già in camicia e cravatta.

 

‘ Hermione ti ucciderebbe!’ rise Neville, mentre si aggiustava il papion.

 

‘ E come la vesto??’ sospirò Ron, facendo cadere l’ultimo fiocchetto viola.

 

‘ Ma è chiaro! Come una vera grifoncina!’ esclamò Seamus, uscendo sciarpe arancioni e rosse.

 

Hermione si guardò l’ultima volta allo specchio.

 

Si era messa una gonna di raso celeste e rosa che le arrivava fino ai polpacci, un paio di scarpe alla schiava bianche e un bustino bianco semplice, senza bretelle.

 

I capelli boccolosi erano legati in una stretta acconciatura e gli orecchini di brillante andavano benissimo con la catenella al collo e i bracciali rigidi.

 

Un po’ di fard, di lucidalabbra e ombretto e voilà!    

 

La mamma del momento.

 

Uscì, con un sorriso stampato sulla bocca, dal Dormitorio per dirigersi a quello maschile.

 

‘ Harry!’

 

E ritrovò il suo migliore amico che scendeva le scale ‘ Ciao Hermione!’

 

‘ Come va lassù?’

 

‘ Beh, la stanno vestendo i ragazzi… io devo andare a prendere… la mia…dama…’ sembrava imbarazzato.

 

Hermione sorrise ‘ E…chi è?’

 

‘ Vedrai… stasera vedrai.’

 

‘ Sorpresa, allora?’

 

‘ Sorpresa. Ciao!’

 

Hermione non fece in tempo a girarsi per salire le scale quando vide Ron con in braccio Emily, e Seamus, Dean e Neville che finivano di aggiustarla.

 

Mentre tutti i ragazzi avevano lo smoking scuro, Emily era vestita in questo modo:

 

Vestitito di lana color rosso arancio alternato, con un fiocco piccolo rosso ai capelli e al polso paffuto il braccialetto d’oro che Harry aveva regalato alla figlioccia con gioielli a forma di pluffe e boccini d’oro.

 

‘ Sembra sì o no una vera grifoncina?’ domandò Seamus.

 

Hermione era rimasta a bocca aperta.

 

‘ E guarda! Se le alzi il cappuccio di dietro leggerai I’M A GRIFFINDOR AND I’M PROUD. Ti piace?’ domandò orgoglioso Neville.

 

‘ Quella è stata una sua idea.’ Rispose Dean.

 

‘ E tutti i vestiti che vi avevo dato?!’ domandò perplessa Hermione.

 

‘ Messi da parte! Questo vestito è esclusivamente made in Hogwarts!’ esclamò compiaciuto Ron.

 

‘ Siete proprio matti!’ rise Hermione prendendo in braccio Emily e avviandosi nella sala grande.

 

Harry passeggiava nervoso avanti e indietro, davanti il ritratto della Sala Comune di Corvonero.

 

Poi si aprì e usci una ragazza meravigliosa con un lungo abito da sera color argento, i capelli sciolti e perfettamente lisci e il mascara e la leggera matita faceva risaltare gli occhi grigi della ragazza.

 

Al polso destro aveva un braccialetto d’argento che si collegava all’anello della mano destra.

 

Harry la guardò, sorrise in modo ebete e continuò ad andare avanti e indietro.

 

‘ Harry?’ chiamò piano la ragazza in questione.

 

‘ No, non posso venire. Sto aspettando Luna Lovegood, la conosci, vero?’

 

La ragazza gli si avvicinò e gli posò una mano sul braccio ‘Harry… davvero non… mi riconosci?’

 

Harry la osservò per un po’… poi sbiancò ‘ L-luna??!!’

 

Lei annuì sorridendo.

 

‘ Perbacco!’

 

‘ Ti avverto che sono molto nervosa… è il mio primo appuntamento con un ragazzo. Nessuno mi aveva mai invitato fino ad ora, sai.’

 

‘ Quale onore.’ Sorrise Harry, offrendole il braccio ‘ Non sapevano quello che si perdevano, evidentemente.’ Sussurrò quasi a sé.

 

Draco era sceso e ora si stava dirigendo verso il ritratto della Signora Grassa, per andare a prendere Ginny.

 

Quando arrivò, il ritratto si aprì, facendo uscire Hermione con in braccio Emily, Ron, Seamus, Dean e Neville.

 

‘ Ciao.’ Salutò cordiale Draco ‘ Come state?’

 

I grifoni si guardarono straniti, mentre la bambina scalciava e creava bollicine.

 

‘ Ciao piccolina…!’ la salutò Malfoy, accarezzando con l’indice la manina paffuta e piena di fossette ‘ Sei proprio carina, stasera. Lo sai?’

 

‘ Malfoy?...’ cominciò Ron ‘ Ti senti bene?’

 

‘ Certo. Sto aspettando tua sorella, tutto qui.’

 

Ahhh!’ sospirarono i cinque con uno sbuffo anche da parte di Emily.

 

E Ginny non tardò ad uscire con quel vestito blu di velluto, sbracciato e non troppo scollato, che andava benissimo con quegli occhi color cielo.

 

‘ Ciao Draco.’

 

‘ Ciao Ginevra.’

 

‘ Anche per nome si chiamano, hai visto??!! Anche per nome!!’ borbottò Ron a Hermione, la quale rispose ‘ E’ l’amore, Ron. È una bellissima cosa che si amino una di Grifondoro e un Serpeverde, no?’

 

‘ No.’ fu la risposta secca di Ron.

 

Ahh! Ron, ma com’è che non ti piace nessun ragazzo di tua sorella, me lo dici?!’ domandò Hermione, cominciando a camminare accanto al ragazzo.

 

‘ Harry mi piaceva… perché non è rimasta con Harry??’

 

‘ Perché evidentemente non era lui l’amore della sua vita…’ rispose lei, aggiustando il calzino rosso della bambina.

 

‘ Ah, perché Malfoy è l’amore della sua vita??!!’

 

‘ Chi lo sa… forse sì. E tu, l’hai trovato l’amore della tua vita?’ domandò lei, bonaria.

 

Lui la guardò ‘ Voi siete gli amori della mia vita, e siete anche l’unica ragione della mia esistenza.’

 

Hermione sorrise baciandolo dolcemente.

 

‘ Beh, credo che ora si possa andare, no?’ Seamus aveva assistito a tutta la scena, più il bacio.

 

Ron lo guardò torvo ‘ Ok.’

 

Quando arrivarono in Sala Grande, non avrebbero mai immaginato che potesse essere così bella trasformata in un sol pomeriggio.

 

C’erano i tendaggi di tutte e quattro le case, e il rosso rubino si confondeva nel verde muschio, nel blu cielo e nel giallo ocra.

 

E tutto era così splendido e grande, mentre striscioni giganteschi volavano per la sala brandendo scritte di vario genere, tutte sulla dolce Emily.

 

E dopo che tutti arrivarono, si aprì il banchetto e la sala era completamente buia se non fosse stato per la grande palla di cristallo sul soffitto che girando creava scherzi di luce.

 

Cominciò la musica, e molti approfittarono chiedendo alla propria dama la concessione di un ballo, che il più delle volte andava a buon fine.

 

Hermione e Ron erano seduti con Emily tra le gambe del padre, e vedendo le macchie di luci sulla giacca di Ron si divertiva a toccarle o a mangiarle… anche se non ci riusciva, si divertiva lo stesso e faceva sorridere mamma e papà.

 

‘ Se vuoi, Ron, puoi andare a ballare.’ Gli concesse Hermione.

 

Naa… piuttosto, Harry dov’è? È solo?’

 

‘ Non credo che sia solo… è in dolce compagnia…’ ripose lei indicando due ragazzi che ballavano stretti stretti.

 

‘ E chi è?!’

 

‘ Luna Lovegood.’

 

Cooosa??? E come ha fatto a trasformarsi così?’

 

‘ Beh, forse lei era proprio così e voleva nascondersi dietro la sua lunaticità… ma alla fine.. è uscita dal guscio…’

 

‘ Come te, in fondo, no?’

 

‘ Vuoi dire che io sarei lunatica?’

 

‘ No! Ma che dici?!’

 

In quel momento arrivò Silente ‘ Oh, buonasera miei cari.’

 

‘ Buonasera, professore…’ lo salutarono in coro i due.

 

Lui si sedette ‘ Sapete, dopo aver ballato prima un tango, poi un liscio con Minerva…’

 

‘ Minerva… McGranitt??’ domandò scandalizzata Hermione.

 

‘ Sì, l’ho invitata proprio stamane mentre aveva una lezione con dei ragazzini del primo anno… mi sa che è diventata una leggenda!’ rise.

 

Ron e Hermione si guardarono allibiti.

 

‘ Ma non so se riuscirò ad arrivare fino in fondo, stasera.’ Continuò il preside… posso prendere Emily… voi andate a ballare… su… che Emily sta con me.’

 

Ron la guardò… diede Emily in braccio poi si alzò, e come fece tanto tempo prima, porse la mano alla ragazza ‘Vuoi ballare con me?’

 

Hermione, ancora follemente e felicemente innamorata di Ron, arrossì prendendo la mano e facendosi condurre al centro della pista da ballo.

 

Intanto Emily giocava infilando le mani tra la lunga barba di Merlino… ehm.. ^__^ mi sono confusa… di Silente!

 

Eh-eh… piccolina… come sei carina.. e come sei cariina!! Ahi..ohi!:..’

 

‘ professor Silente.’

 

 Era Piton

 

‘ Oh! Proprio te cercavo. Guarda, ho lasciato la Minerva a bere da sola il suo coctail… mi tieni tu Emily?’

 

‘ Ma professmpf… ‘

 

E adesso Piton teneva tra le braccia la piccola Emily che gorgheggiava senza ritegno, sorridendo al professore.

 

 ‘ Guarda che ti posso togliere punti, eh!’ l’ammonì, severo Piton ‘ Sei anche senza denti e per questo ti potrei anche espellere.’

 

Emily, non capendo il tono del professore, cominciò a ridacchiare tirandogli un capello.

 

‘ OHI!!’

 

Tatta!!’ rispose Emily, mentre si metteva il pollice in bocca e lo ciucciava orgogliosa, finchè, tra le braccia del più fedele (dopo Lucius ) Mangiamorte, ( SPOILER SPOILER SPOILER ) dell’assassino di Silente e del professore più temuto in tutta Hogwarts, non si addormentò, scuotendo fortemente l’animo dell’uomo.

 

Lui lo sapeva che quella bambina avrebbe dato filo da torcere al Signore Oscuro.

 

Troppo dolce.

 

Troppo pura.

 

Troppo coraggiosa.

 

Erede degna di Harry Potter.

 

Ma chi lo sa se il destino del mondo cadrà proprio tra le piccole mani di quella bambina adesso troppo impegnata a giocare con gli angioletti e sognare nuvole di panna e latte della mamma.

 

Non si sa proprio…

 

Dopo un anno… alla Tana…

 

‘ Dì papà… pa-pà!! Di papà!’ sussurrò Ron alla bambina che aveva sulle gambe.

 

‘ Mamma!!’ esclamò lei, aggiustandosi da brava bambina il ciuffo di capelli che le andava per via del vento, sugli occhi celesti e puri.

 

‘ No… papà…pa-pà..’

 

‘ Mamma!!’ esclamò ancora la bambina, questa volta indicando la mamma che camminava svelta verso di loro.

 

‘ Ron trattieniti e non svenire, ok?’ domandò lei.

 

Ok…’

 

‘ Ho due cose da dirti. La prima è… che sono stata promossa con i voti più alti ai MAGO!!’

 

Ron scattò e l’abbracciò forte forte ‘ Bravissima!! E l’altra.

 

‘ Sono incinta!!! Di nuovo!!’

 

Ron la guardò ‘ Stai scherzando?’

 

‘ No!’ sorrise lei.

 

Lui impallidì e svenne.

 

‘ Ti avevo detto di non svenire!’ sospirò lei.

 

Ed è finita anche questa fanfiction! Ringrazio in anticipo tutti quelli che mi recensiranno e ringrazio quelli che già mi hanno recensito, ossia:

 

ELLY: mi dispiace per te, ma Rupert è un Auror. L’ha detto in un intervista e precisando anche il perché: non vuole baciare o fare scene romantiche con Emma.

 

HERMIA: come vedi, tutto è andato per il meglio… ^^ grazie per la recensione! Ciao!

 

LILAC: eccoti il continuo, spero ti piaccia..

 

PIKKY91: un bacione anche a te e grazie per la recensione!

 

SIJAY: naa… Ron  è troppo innamorato di hermione… non può tradirla con quella sciacquetta!!

 

FEDEHERMY: hai perfettamente ragione, grazie per il complimento, ciao!!

 

BEH, E ANCHE QUESTA VOLTA HO TERMINATO IN POCO TEMPO UNA MIA FANFICTION.

 

PROBABILMENTE PRIMA CHE MI COMINCI LA SCUOLA, POSTERO’ UNA FANFICTION… VEDREMO… PER ORA.. CIAO!!

 

Ricordatevi di Emily… perché forse in seguito… non lo so.. ma forse farò una fanfiction su lei… ciao!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 domandò perplessa Hermione.

vo dato?!'ietro leggerai I'i a forma di pluffe e boccini d'e al piccolo polso il braccialetto d'ini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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